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Masi Agricola

Annual / Quarterly Financial Statement Apr 6, 2023

4404_10-k_2023-04-06_0ecd3b98-5681-4f8e-948f-95200f9306ff.pdf

Annual / Quarterly Financial Statement

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Sede in VIA MONTELEONE 26 - LOCALITA' GARGAGNAGO 37015 SANT'AMBROGIO DI VALPOLICELLA (VR) Capitale sociale euro 43.082.549,04 i.v Codice fiscale / P.IVA 03546810239 Rea 345205

Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2022

Situazione patrimoniale-finanziaria 2
Conto Economico Complessivo 3
Rendiconto Finanziario 5
Prospetto delle variazioni di patrimonio netto 6
Note esplicative al bilancio separato chiuso al 31 dicembre 2021 7
1. Informazioni generali 7
2. Principi di redazione 7
3. Criteri di redazione 8
4. Sintesi dei principali principi contabili 12
5. Valutazioni discrezionali e stime contabili significative 30
6. Composizione delle principali voci della Situazione patrimoniale e finanziaria e del Conto Economico 32
6.1 Attività non correnti 32
6.2 Attività correnti 39
6.3 Patrimonio netto 42
6.4 Passività non correnti 43
6.5 Passività correnti 46
6.6 Impegni e passività potenziali 48
6.7 Conto Economico 49
6.8 Legge per il mercato e la concorrenza (Legge 4 agosto 2017, n. 124, comma 125) 54
6.9 La gestione del rischio finanziario 56
6.10 Rapporti con parti correlate 60
6.11 Altre informazioni 61
6.12 Destinazione del risultato d'esercizio 62

Situazione patrimoniale-finanziaria

Situazione patrimoniale-finanziaria Note 31.12.2022 di cui parti
correlate
31.12.2021 di cui parti
correlate
Attività non-correnti
Avviamento 6.1.1 13.509.706 0 13.509.706 0
Immobilizzazioni immateriali 6.1.2 478.434 0 564.452 0
Immobilizzazioni materiali 6.1.3 53.996.561 0 49.273.353 0
Attività agricole e biologiche 6.1.4 1.130.521 0 1.107.116 0
Attività per diritti d'uso 6.1.5 1.850.475 47.439 1.832.026 9.044
Partecipazioni 6.1.6 19.944.122 0 20.444.797 0
Altre attività finanziarie non correnti 6.1.7 9.243.575 1.200.000 6.792.794 750.001
Rimanenze di magazzino non correnti 6.1.8 18.591.403 0 19.796.627 0
Altre attività non correnti 6.1.9 353.056 353.056 443.651 443.651
Attività per imposte anticipate 6.1.10 387.361 0 351.634 0
Totale Attività non correnti 119.485.214 114.116.157
Attività correnti
Rimanenze di magazzino 6.2.1 29.719.599 0 26.360.654 116.895
Crediti commerciali 6.2.2 13.745.097 2.131.522 15.460.311 2.571.976
Crediti tributari 6.2.3 229.446 0 859.144 0
Altre attività correnti 6.2.4 1.997.610 161 1.954.541 4.848
Altre attività finanziarie correnti 6.2.5 748.296 0 0 0
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 6.2.5 24.139.924 0 24.327.592 0
Totale Attività correnti 70.579.973 68.962.242
Totale Attività 190.065.187 183.078.399
Patrimonio netto e Passività
Patrimonio netto
Capitale sociale 43.082.549 43.082.549
Riserva legale 5.174.312 4.921.152
Altre riserve 62.221.957 61.615.442
Utili/(Perdita) a nuovo 18.242.608 16.018.999
Risultato d'esercizio 3.966.616 5.063.198
Totale Patrimonio netto 6.3 132.688.041 130.701.340
Passività non-correnti
Passività finanziarie non correnti 6.4.1 33.481.090 0 27.226.206 0
Passività fin. non correnti per diritti d'uso 6.4.1 1.527.530 42.259 1.517.875 0
Fondi rischi ed oneri non correnti 6.4.2 0 0 100.000 0
Passività nette per benefici a dipendenti 6.4.3 502.546 0 622.497 0
Passività per imposte differite 6.4.4 239.907 0 60.766 0
Totale Passività non-correnti 35.751.072 42.259 29.527.343 0
Passività correnti
Passività finanziarie correnti 6.5.1 6.737.425 0 5.510.960 0
Passività fin. correnti per diritti d'uso 6.5.1 393.331 5.072 361.139 10.149
Debiti commerciali 6.5.2 11.383.992 1.546.545 12.510.051 1.537.137
Altri debiti e passività correnti 6.5.3 3.082.632 454.973 3.110.461 294.800
Debiti tributari 6.5.4 28.693 0 1.357.105 0
Totale Passività correnti 21.626.073 22.849.716
Totale Passività 57.377.146 52.377.060
Totale Patrimonio netto e Passività 190.065.187 183.078.399

Conto Economico

Conto economico Note 2022 di cui parti
correlate
2021 di cui parti
correlate
Ricavi 65.321.345 2.814.322 59.429.064 2.630.255
Costo di acquisto e produzione del
venduto
29.867.760 5.880.381 25.820.673 5.213.676
Margine Industriale lordo 6.7.1 35.453.586 33.608.391
Costi per servizi 6.7.2 19.820.543 3.283.019 17.188.432 2.873.117
Costi per il personale 6.7.3 7.899.784 1.677.241 7.490.429 1.589.514
Altri costi operativi 6.7.4 482.222 18.835 469.182 0
Altri ricavi e proventi 6.7.5 3.732.884 565.274 2.491.669 524.041
Risultato operativo lordo 10.983.920 10.952.018
Ammortamenti 6.7.6 2.830.498 3.953 2.775.454 9.866
Svalutazioni e accantonamenti 6.7.6 106.290 0 66.068 0
Risultato operativo 8.047.133 8.110.496
Proventi finanziari 6.7.7 76.964 19.389 17.260 6.861
Oneri finanziari 6.7.7 931.466 354 763.036 138
(Oneri)/Proventi da partecipazioni 6.7.8 (503.403) 52.500 (402.104) 75.000
Utili (perdite) su cambi 6.7.9 (772.518) 0 247.097 0
Risultato prima delle imposte 5.916.710 7.209.713
Imposte sul reddito 6.7.10 1.950.094 2.146.515
Risultato dell'esercizio 3.966.616 5.063.198
Utile per azione 0,12* 0,16

(*) Le modalità di calcolo dell'utile (perdita) base per azione sono definite dallo IAS 33 - Utile per azione. L'utile (perdita) base per azione è definito come il rapporto fra il risultato economico o il risultato delle attività operative in esercizio di pertinenza attribuibile ai possessori di strumenti ordinari di capitale e la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo (n. 32.151.156 azioni sia nel 2022 che nel 2021).

Conto economico complessivo 2022 2021
Utile/(perdita) dell'esercizio 3.966.616 5.063.198
Altre componenti del conto economico complessivo
Altre componenti di conto economico complessivo che saranno
successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio
Utile/(perdita) da cash flow hedges 897.628 152.805
Effetto fiscale (215.431) (36.673)
682.197 116.132
Attività finanziarie designate al fair value (211.790)
Effetto fiscale 50.830
(160.960)
Totale altre componenti di conto economico complessivo che saranno
successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio 521.237 116.132
Altre componenti di conto economico complessivo che non saranno
successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio
Utile/(perdita) da rivalutazione su piani a benefici definiti 93.344 (8.691)
Effetto fiscale (22.403) 2.086
70.941 (6.606)
Totale altre componenti di conto economico complessivo che non
saranno successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio
70.941 (6.606)
Totale altre componenti di conto economico complessivo al netto
delle imposte 592.178 109.527
Totale utile (perdita) complessiva, al netto delle imposte 4.558.794 5.172.724

Rendiconto Finanziario

RENDICONTO FINANZIARIO 2022 2021
Risultato netto 3.966.616 5.063.198
Ammortamenti 2.830.498 2.775.454
Rettifiche per elementi non monetari 662.193 543.172
TFR (82.362) 14.487
Imposte sul reddito 1.950.094 2.146.515
Oneri finanziari netti di competenza 1.574.520 423.680
FLUSSI GENERATI DALLA GESTIONE CORRENTE (A) 10.901.558 10.966.505
Variazioni delle attività e passività
Rimanenze (2.153.720) (1.097.962)
Crediti commerciali 1.715.214 (1.953.390)
Svalutazione crediti (106.290) (66.068)
Debiti commerciali (1.126.059) 3.362.250
Altre attività e passività (1.421.995) 1.436.826
FLUSSI (ASSORBITI) GENERATI DA MOVIMENTI DI CAPITALE CIRCOLANTE
NETTO (B)
(3.092.850) 1.565.524
Altre rettifiche
Pagamento imposte sul reddito (1.320.397) (915.970)
Interessi incassati (pagati) (1.649.520) (498.680)
Dividendi incassati 75.000 75.000
Utilizzo fondo Tfr 33.352 (65.828)
TOTALE ALTRE RETTIFICHE (2.861.565) (1.405.477)
FLUSSI FINANZIARI DELLA GESTIONE OPERATIVA (A + B) 4.947.143 11.242.684
Attività di investimento
Investimenti in immobilizzazioni materiali (7.057.745) (4.761.958)
Altri flussi finanziari da immobilizzazioni materiali 132.195 25.471
Investimenti in immobilizzazioni immateriali (106.627) (205.080)
Investimenti in immobilizzazioni finanziarie 0 21.500
Altri flussi finanziari da immobilizzazioni finanziarie (2.576.373) (7.163.593)
FLUSSI ASSORBITI DALLA GESTIONE DI INVESTIMENTO (C) (9.608.551) (12.083.660)
FLUSSI ASSORBITI DALLA GESTIONE OPERATIVA E DI INVESTIMENTO (A + B + C) (4.661.408) (840.976)
Gestione finanziaria
Rimborso debiti finanziari a medio lungo termine (5.527.620) (3.621.360)
Accensione finanziamenti 13.008.969 12.202.376
Dividendi pagati (2.572.092) 0
Flussi da attività e passività per diritti d'uso ex IFRS 16 (435.516) (420.490)
FLUSSI FINANZIARI GENERATI DALLA GESTIONE FINANZIARIA (D) 4.473.741 8.160.527
INCREMENTO (DECREMENTO) DELLE DISPONIBILITA' LIQUIDE (A + B + C + D) (187.668) 7.319.551
Disponibilità liquide all'inizio del periodo 24.327.591 17.008.041
Disponibilità liquide alla fine del periodo 24.139.924 24.327.591

Prospetto delle variazioni di patrimonio netto

Capitale Sociale Riserve Risultato d'esercizio Patrimonio netto totale
Saldo al 01.01.2021 43.082.549 81.381.132 1.064.933 125.528.615
Destinazione utile esercizio precedente 0 1.064.933 (1.064.933) 0
Utili (perdite) attuariali su piani a benefici definiti 0 (6.606) 0 (6.606)
Variazioni di cash flow hedge 0 116.132 0 116.132
Utile d'esercizio 0 0 5.063.198 5.063.198
Saldo al 31.12.2021 43.082.549 82.555.592 5.063.198 130.701.340
Destinazione utile esercizio precedente 0 5.063.198 (5.063.198) 0
Dividendi distribuiti (2.572.092) 0 (2.572.092)
Utili (perdite) attuariali su piani a benefici definiti 0 70.941 0 70.941
Variazione di fair value 0 521.237 0 521.237
Utile d'esercizio 0 0 3.966.616 3.966.616
Saldo al 31.12.2022 43.082.549 85.638.877 3.966.616 132.688.041

Note esplicative al bilancio separato chiuso al 31 dicembre 2022

1. Informazioni generali

Masi Agricola (d'ora in poi Masi Agricola o la Società) è una società di diritto italiano, iscritta presso il Registro delle Imprese di Verona al n. 345205 e con sede legale in Sant'Ambrogio di Valpolicella (VR), Via Monteleone n. 26, frazione di Gargagnago.

Il presente progetto di bilancio è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 10 marzo 2023. Si segnala che, nel mese di giugno 2015, Masi Agricola è stata ammessa alla quotazione in Borsa Italiana sul mercato Euronext Growth Milan (ex Aim Italia/Mercato alternativo del capitale), un sistema multilaterale di negoziazione dedicato in via principale alle piccole e medie imprese ad alto potenziale di crescita presente in Italia dal 2009.

Nel corso del 2016, Masi Agricola S.p.A. è rientrata nella definizione di emittente strumenti finanziari diffusi tra il pubblico in misura rilevante ("Società Diffuse"), come previsto dall'art. 2 bis del Regolamento Emittenti Consob adottato con delibera n. 11971/1999.

2. Principi di redazione

Il bilancio separato di Masi Agricola è predisposto in accordo con gli International Financial Reporting Standards (IFRS) emessi dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dall'Unione Europea, includendo tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC).

Il bilancio separato risulta composto da:

  • un prospetto della Situazione patrimoniale-finanziaria distinta per attività e passività correnti e non correnti sulla base del loro realizzo o estinzione nell'ambito del normale ciclo operativo aziendale entro i dodici mesi successivi alla chiusura dell'esercizio;
  • un prospetto di Conto economico che espone i costi ed i ricavi usando una classificazione basata sulla natura degli stessi, modalità ritenuta una più fedele rappresentazione dell'andamento economico della Società rispetto alla suddivisione per settore di attività;
  • un prospetto di Conto economico complessivo;
  • un Rendiconto finanziario redatto secondo il metodo indiretto;
  • un prospetto delle variazioni del Patrimonio netto;

e dalle relative Note esplicative contenti l'informativa richiesta dalla normativa vigente e dai principi contabili internazionali di riferimento.

Con riferimento alla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 in merito agli schemi di bilancio, sono stati evidenziati solamente i rapporti più significativi con le parti correlate, al fine di non compromettere la leggibilità complessiva degli schemi.

Il presente bilancio è espresso in euro, valuta funzionale adottata dalla Società e tutti i valori sono arrotondati all'unità di euro, salvo quando diversamente indicato.

Il bilancio è stato predisposto in conformità al criterio generale di presentazione attendibile e veritiera della situazione patrimoniale, finanziaria, del risultato economico e dei flussi finanziari della Società, nel rispetto dei

principi generali di continuità aziendale, competenza economica, coerenza di presentazione, rilevanza e aggregazione, divieto di compensazione e comparabilità delle informazioni.

Il bilancio separato della Società è stato assoggettato a revisione contabile da parte della società EY S.p.A..

3. Criteri di redazione

3.1 Principi contabili e interpretazioni applicabili a partire dal 1° gennaio 2022 o successivamente

I principi contabili adottati nella preparazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2022 sono omogenei con quelli utilizzati nella preparazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2021, a cui si rimanda, fatta eccezione per l'adozione dei nuovi o rivisti principi dell'International Accounting Standards Board (IASB) e interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC), omologati dall'Unione Europea ed applicati dal 1° gennaio 2022 o successivamente, così come di seguito descritti.

La Società non ha adottato anticipatamente alcun nuovo principio, interpretazione o modifica emessi ma non ancora in vigore.

IFRS 1 First-time Adoption of International Financial Reporting Standards – Subsidiary as a first-time adopter

Come parte del processo di miglioramenti annuali 2018-2020 dei principi IFRS, lo IASB ha pubblicato una modifica all'IFRS 1 First-time Adoption of International Financial Reporting Standards. Tale modifica permette ad una controllata che sceglie di applicare il paragrafo D16(a) dell'IFRS 1 di contabilizzare le differenze di traduzioni cumulate sulla base degli importi contabilizzati dalla controllante, considerando la data di transizione agli IFRS da parte della controllante. Questa modifica si applica anche alle società collegate o joint venture che scelgono di applicare il paragrafo D16(a) dell'IFRS 1.

La modifica sarà efficace per gli esercizi che inizieranno al 1° gennaio 2022 o successivamente, è permessa l'applicazione anticipata.

Reference to the Conceptual Framework – Amendments to IFRS 3

Le modifiche hanno l'obiettivo di sostituire i riferimenti al Framework for the Preparation and Presentation of Financial Statements con i riferimenti al Conceptual Framework for Financial Reporting pubblicato a Marzo 2018 senza un cambio significativo dei requisiti del principio.

La modifica ha aggiunto un'eccezione ai principi di valutazione dell'IFRS 3 per evitare il rischio di potenziali perdite od utili "del giorno dopo" derivanti da passività e passività potenziali che ricadrebbero nello scopo dello IAS 37 Provisions, Contingent Liabilities and Contingent Assets o IFRIC 21 Levies, se contratte separatamente. L'esenzione richiede alle entità l'applicazione dei requisiti dello IAS 37 o dell'IFRIC 21, invece che del Conceptual Framework, per determinare qualora una obbligazione attuale esista alla data di acquisizione.

La modifica ha inoltre aggiunto un nuovo paragrafo all'IFRS 3 per chiarire che le attività potenziali non si qualificano come attività riconoscibili alla data di acquisizione.

In accordo con le regole di transizione, la Società applica la modifica in modo prospettico, i.e., ad aggregazioni aziendali che intercorrono successivamente all'inizio dell'esercizio in cui tale modifica viene per la prima volta

applicata (data di prima applicazione). Tali modifiche non hanno avuto impatto sul bilancio della Società in quanto non sono state riconosciute attività potenziali, passività e passività potenziali in scopo per tali modifiche.

IFRS 9 Financial Instruments – Fees in the '10 per cent' test for derecognition of financial liabilities

Tale modifica chiarisce quali fees un'entità include nel determinare se le condizioni di una nuova o modificata passività finanziaria siano sostanzialmente differenti rispetto alle condizioni della passività finanziaria originaria. Queste fees includono solo quelle pagate o percepite tra il debitore ed il finanziatore, incluse le fees pagate o percepite dal debitore o dal finanziatore per conto di altri. Non è stata proposta una simile modifica per quanto riguarda lo IAS 39 Financial Instruments: Recognition and Measurement.

In accordo con le regole di transizione, la Società applica la modifica alle passività finanziarie che sono modificate o scambiate successivamente o all'inizio dell'esercizio in cui tale modifica viene per la prima volta applicata (data di prima applicazione). Tale modifica non ha avuto impatto sul bilancio della Società in quanto nell'esercizio in oggetto non sono intervenute modifiche nelle passività finanziarie.

Property, plant and equipment: Proceeds before intended Use - Amendment to IAS 16

Le modifiche proibiscono alle entità di dedurre dal costo di un elemento di immobili, impianti e macchinari, ogni ricavo derivante dalla vendita di prodotti venduti nel periodo in cui tale attività viene portata presso il luogo o le condizioni necessarie perché la stessa sia in grado di operare nel modo per cui è stata progettata dal management. Un'entità contabilizza i ricavi derivanti dalla vendita di tali prodotti, ed i costi per produrre tali prodotti, nel conto economico.

In accordo con le regole di transizione, la Società applica la modifica in modo retrospettico solo per gli elementi di immobili, impianti e macchinari entrati in funzione successivamente od all'inizio dell'esercizio comparativo all'esercizio in cui tale modifica viene per la prima volta applicata (data di prima applicazione).

Tali modifiche non hanno avuto impatto sul bilancio della Società in quanto non sono state realizzate vendite relative a tali elementi di immobili, impianti e macchinari, prima che gli stessi entrassero in funzione prima o dopo l'inizio del precedente periodo comparativo.

Onerous contracts – Costs of Fulfilling a Contract – Amendments to IAS 37

Un contratto oneroso è un contratto nel quale i costi non discrezionali (ie, i costi che la Società non può evitare in quanto è parte di un contratto) necessari ad adempiere alle obbligazioni assunte sono superiori ai benefici economici che si suppone siano ottenibili dal contratto.

La modifica specifica che nel determinare se un contratto è oneroso o genera perdite, una entità deve considerare i costi direttamente riferiti al contratto per la fornitura di beni o servizi che includono sia i costi incrementali (ie, il costo del lavoro diretto ed i materiali) che i costi direttamente attribuibili alle attività contrattuali (ie ammortamento delle attrezzature utilizzate per l'adempimento del contratto così come i costi per la gestione e supervisione del contratto). Le spese generali ed amministrative non sono direttamente correlate ad un contratto e sono escluse a meno che le stesse non siano esplicitamente ribaltabili alla controparte sulla base del contratto.

Tali modifiche non hanno avuto impatto sul bilancio della Società in quanto non sono state riconosciute attività potenziali, passività e passività potenziali in scopo per tali modifiche.

IAS 41 Agriculture – Taxation in fair value measurements

Come parte del processo di miglioramenti annuali 2018-2020 dei principi IFRS, lo IASB ha pubblicato una modifica allo IAS 41 Agriculture. La modifica rimuove i requisiti nel paragrafo 22 dello IAS 41 riferito all'esclusione dei flussi di cassa per le imposte quando viene valutato il fair value di una attività nello scopo dello IAS 41.

Una entità applica tale modifica prospettivamente alle misurazioni del fair value per gli esercizi che inizieranno al 1° gennaio 2022 o successivamente, l'applicazione anticipata è consentita. Non ci si aspettano impatti materiali per la Società con riferimento a tale modifica.

3.2 Principi emanati ma non ancora in vigore

Sono di seguito illustrati i principi e le interpretazioni che, alla data di redazione del bilancio erano già stati emanati ma non erano ancora in vigore. La Società intende adottare questi principi e interpretazioni, se applicabili, quando entreranno in vigore.

IFRS 17 Insurance Contracts

Nel maggio 2017, lo IASB ha emesso l'IFRS 17 Insurance Contracts (IFRS 17), un nuovo principio completo relativo ai contratti di assicurazione che copre la rilevazione e misurazione, presentazione ed informativa.

Quando entrerà in vigore l'IFRS 17 sostituirà l'IFRS 4 Contratti Assicurativi, che è stato emesso nel 2005. L'IFRS 17 si applica a tutti i tipi di contratti assicurativi (ad esempio: vita, non vita, assicurazione diretta, riassicurazione) indipendentemente dal tipo di entità che li emettono, come anche ad alcune garanzie e strumenti finanziari con caratteristiche di partecipazione discrezionale.

Allo scopo si applicheranno limitate eccezioni. L'obiettivo generale dell'IFRS 17 è quello di presentare un modello contabile per i contratti di assicurazione che sia più utile e coerente per gli assicuratori. In contrasto con le previsioni dell'IFRS 4 che sono largamente basate sul mantenimento delle politiche contabili precedenti, l'IFRS 17 fornisce un modello completo per i contratti assicurativi che copre tutti gli aspetti contabili rilevanti. Il cuore dell'IFRS 17 è il modello generale, integrato da:

  • uno specifico adattamento per i contratti con caratteristiche di partecipazione diretta (il variable fee approach);
  • un approccio semplificato (l'approccio dell'allocazione del premio) principalmente per i contratti di breve durata.

L'IFRS 17 sarà in vigore per gli esercizi che inizieranno al 1° gennaio 2023 o successivamente, e richiederà la presentazione dei saldi comparativi. È permessa l'applicazione anticipata, nel qual caso l'entità deve aver adottato anche l'IFRS 9 e l'IFRS 15 alla data di prima applicazione dell'IFRS 17 o precedentemente. Questo principio non si applica alla Società.

Amendments to IAS 1: Classification of Liabilities as Current or Non-current

A gennaio 2020, lo IASB ha pubblicato delle modifiche ai paragrafi da 69 a 76 dello IAS 1 per specificare i requisiti per classificare le passività come correnti o non correnti. Le modifiche chiariscono:

  • cosa si intende per diritto di postergazione della scadenza
  • che il diritto di postergazione deve esistere alla chiusura dell'esercizio
  • la classificazione non è impattata dalla probabilità con cui l'entità eserciterà il proprio diritto di postergazione

solamente se un derivato implicito in una passività convertibile è esso stesso uno strumento di capitale la scadenza della passività non ha impatto sulla sua classificazione

Le modifiche saranno efficaci per gli esercizi che inizieranno al 1° gennaio 2023 o successivamente, e dovranno essere applicate retrospettivamente. La Società sta al momento valutando l'impatto che le modifiche avranno sulla situazione corrente e qualora si renda necessaria la rinegoziazione dei contratti di finanziamento esistenti.

Definizione di stima contabile – Modifiche allo IAS 8

Nel febbraio 2021 lo IASB ha emesso degli emendamenti allo IAS 8, in cui introduce una definizione di "stime contabili". Le modifiche chiariscono la distinzione tra cambiamenti nelle stime contabili e cambiamenti nei principi contabili e correzione di errori. Inoltre, chiariscono come le entità utilizzano tecniche di misurazione e input per sviluppare stime contabili.

Le modifiche sono efficaci per gli esercizi che hanno inizio dal o dopo il 1° gennaio 2023 e si applicano ai cambiamenti di principi contabili e a cambiamenti nelle stime contabili che si verificano a partire dall'inizio di tale periodo o successivamente. L'applicazione anticipata è consentita a condizione che tale fatto sia reso noto.

Non si prevede che le modifiche avranno un impatto significativo sulla Società.

Informativa sui principi contabili - Modifiche allo IAS 1 e IFRS Practice Statement 2

Nel febbraio 2021, lo IASB ha emesso degli emendamenti allo IAS 1 e all'IFRS Practice Statement 2 Making Materiality Judgements, in cui fornisce linee guida ed esempi per aiutare le entità ad applicare giudizi di materialità all'informativa sui principi contabili. Le modifiche mirano ad aiutare le entità a fornire informazioni sui principi contabili più utili sostituendo l'obbligo per le entità di fornire le proprie politiche contabili "significative" con l'obbligo di fornire informativa sui propri principi contabili "rilevanti"; inoltre, sono aggiunte linee guida su come le entità applicano il concetto di rilevanza nel prendere decisioni in merito all'informativa sui principi contabili.

Le modifiche allo IAS 1 sono applicabili a partire dagli esercizi che hanno inizio dal o dopo il 1° gennaio 2023, è consentita l'applicazione anticipata. Poiché le modifiche al PS 2 forniscono indicazioni non obbligatorie sull'applicazione della definizione di materiale all'informativa sui principi contabili, non è necessaria una data di entrata in vigore per tali modifiche.

La Società sta attualmente valutando l'impatto che le modifiche avranno sull'informativa sui principi contabili.

Imposte differite relative ad attività e passività derivanti da una singola transazione – Modifiche allo IAS 12

Nel maggio del 2021, lo IASB ha emesso le modifiche allo IAS 12, restringendo l'ambito di applicazione dell'initial recognition exception inclusa nello IAS 12, che non dovrà essere più applicata a quelle transazioni che fanno nascere differenze temporanee tassabili e deducibili in egual misura.

Le modifiche dovranno essere applicate alle transazioni che avvengono successivamente o all'inizio del periodo comparativo presentato. Ulteriormente, all'inizio del periodo comparativo presentato, imposte differite attive (in presenza dell'esistenza di sufficienti redditi imponibili) ed imposte differite passive dovranno essere riconosciute per tutte le differenze temporanee deducibili e tassabili associate ai leasing e fondi di ripristino.

La Società sta attualmente valutando gli impatti di tali modifiche.

4. Sintesi dei principali principi contabili

a) Aggregazioni aziendali e avviamento

Le operazioni di aggregazione di imprese, in forza delle quali viene acquisito il controllo di una società/entità, sono contabilizzate applicando il metodo dell'acquisto (purchase method) in virtù del quale le attività e le passività acquisite sono inizialmente misurate al loro valore di mercato alla data di acquisto. Il costo di un'acquisizione è determinato come somma del corrispettivo trasferito, misurato al fair value alla data di acquisizione, e dell'importo della partecipazione di minoranza nell'acquisita. Per ogni aggregazione aziendale, la Società definisce se misurare la partecipazione di minoranza nell'acquisita al fair value oppure in proporzione alla quota della partecipazione di minoranza nelle attività nette identificabili dell'acquisita. I costi di acquisizione sono spesati nell'esercizio e classificati tra le spese amministrative.

L'avviamento derivante da un'aggregazione è inizialmente valutato al costo che emerge come eccedenza tra il costo di acquisizione, determinato come descritto in precedenza, e il valore attribuito alle attività identificabili acquisite e le passività assunte dal Gruppo; se il costo dell'acquisizione è inferiore al fair value delle attività nette acquisite della controllata, la differenza è rilevata nel conto economico. Nel caso in cui l'aggregazione aziendale venga realizzata in più fasi, al momento dell'acquisizione del controllo viene ricalcolato il fair value della partecipazione precedentemente detenuta, valutata con l'equity method, e l'eventuale utile o perdita risultante viene rilevata a conto economico.

Gli effetti derivanti dall'acquisizione (cessione) di quote di partecipazioni successivamente all'assunzione del controllo (senza perdita del controllo) sono rilevate a patrimonio netto. Le aggregazioni di imprese sottoposte a controllo comune sono contabilizzate utilizzando il metodo contabile del pooling of interests. Questo metodo richiede che il valore netto delle attività e passività delle società acquisite sia incluso nel bilancio d'esercizio ai valori storici a cui erano in carico nel bilancio dell'acquisita. Le eventuali differenze positive risultanti dal confronto tra il costo di acquisto e i suddetti valori vengono addebitate al patrimonio netto. L'avviamento iscritto in bilancio derivante dalle acquisizioni di controllate è inizialmente determinato come eccedenza del costo di acquisto sul fair value delle attività e passività acquisite e non viene ammortizzato ma è soggetto, almeno annualmente e comunque quando si verificano eventi che ne fanno supporre una riduzione di valore, a test di impairment, al fine di verificarne la recuperabilità.

Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è valutato al costo al netto delle perdite di valore accumulate. Al fine della verifica per riduzione di valore (impairment), l'avviamento acquisito in un'aggregazione aziendale è allocato, dalla data di acquisizione, a ciascuna unità generatrice di flussi di cassa del Gruppo che si prevede benefici delle sinergie dell'aggregazione, a prescindere dal fatto che altre attività o passività dell'entità acquisita siano assegnate a tali unità.

b) Partecipazioni in collegate e joint venture

Una collegata è una società sulla quale la Società esercita un'influenza notevole. Per influenza notevole si intende il potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali della partecipata senza averne il controllo o il controllo congiunto.

Una joint venture è un accordo a controllo congiunto nel quale le parti che detengono il controllo congiunto vantano diritti sulle attività nette dell'accordo. Per controllo congiunto si intende la condivisione su base contrattuale del controllo di un accordo, che esiste unicamente quando le decisioni sulle attività rilevanti richiedono un consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo.

Le considerazioni fatte per determinare l'influenza notevole o il controllo congiunto sono simili a quelle necessarie a determinare il controllo sulle controllate.

Le partecipazioni del Gruppo in società collegate e joint venture sono valutate con il metodo del patrimonio netto. Con il metodo del patrimonio netto, la partecipazione in una società collegata o in una joint venture è inizialmente rilevata al costo. Il valore contabile della partecipazione è aumentato o diminuito per rilevare la quota di pertinenza della partecipante degli utili e delle perdite della partecipata realizzati dopo la data di acquisizione. L'avviamento afferente alla collegata od alla joint venture è incluso nel valore contabile della partecipazione e non è soggetto ad una verifica separata di perdita di valore (impairment).

Il prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio riflette la quota di pertinenza del Gruppo del risultato d'esercizio della società collegata o della joint venture. Ogni cambiamento nelle altre componenti di conto economico complessivo relativo a queste partecipate è presentato come parte del conto economico complessivo del Gruppo. Inoltre, nel caso in cui una società collegata o una joint venture rilevi una variazione con diretta imputazione al patrimonio netto, la Società rileva la sua quota di pertinenza, ove applicabile, nel prospetto delle variazioni nel patrimonio netto. Gli utili e le perdite non realizzate derivanti da transazioni tra la Società e società collegate o joint venture, sono eliminati in proporzione alla quota di partecipazione nelle collegate o joint venture.

La quota aggregata di pertinenza del Gruppo del risultato d'esercizio delle società collegate e delle joint venture è rilevata nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio dopo il risultato operativo e rappresenta il risultato al netto delle imposte e delle quote spettanti agli altri azionisti della collegata o della joint venture.

Il bilancio delle società collegate e della joint venture è predisposto alla stessa data di chiusura del bilancio del Gruppo. Ove necessario, il bilancio è rettificato per uniformarlo ai principi contabili di Gruppo.

Successivamente all'applicazione del metodo del patrimonio netto, la Società valuta se sia necessario riconoscere una perdita di valore della propria partecipazione nelle società collegate o joint venture. La Società valuta a ogni data di bilancio se vi siano evidenze obiettive che le partecipazioni nelle società collegate o joint venture abbiano subito una perdita di valore. In tal caso, la Società calcola l'ammontare della perdita come differenza tra il valore recuperabile della collegata o della joint venture e il valore di iscrizione della stessa nel proprio bilancio, rilevando tale differenza nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nella voce "quota di pertinenza del risultato di società collegate e joint venture".

All'atto della perdita dell'influenza notevole su una società collegata o del controllo congiunto su una joint venture, la Società valuta e rileva la partecipazione residua al fair value.

La differenza tra il valore di carico della partecipazione alla data di perdita dell'influenza notevole o del controllo congiunto e il fair value della partecipazione residua e dei corrispettivi ricevuti è rilevata nel conto economico.

c) Classificazione corrente/non corrente

Le attività e passività nel bilancio della Società sono classificate secondo il criterio corrente/non corrente.

Un'attività è corrente quando:

  • si suppone che sia realizzata, oppure è posseduta per la vendita o il consumo, nel normale svolgimento del ciclo operativo;
  • è detenuta principalmente con la finalità di negoziarla;
  • si suppone che sia realizzata entro dodici mesi dalla data di chiusura dell'esercizio; o
  • è costituita da disponibilità liquide o mezzi equivalenti a meno che non sia vietato scambiarla o utilizzarla per estinguere una passività per almeno dodici mesi dalla data di chiusura dell'esercizio.

Tutte le altre attività sono classificate come non correnti.

Una passività è corrente quanto:

è previsto che si estingua nel suo normale ciclo operativo;

  • è detenuta principalmente con la finalità di negoziarla;
  • deve essere estinta entro dodici mesi dalla data di chiusura dell'esercizio; o
  • l'entità non ha un diritto incondizionato a differire il regolamento della passività per almeno dodici mesi dalla data di chiusura dell'esercizio.

La Società classifica tutte le altre passività come non correnti.

Attività e passività per imposte anticipate e differite sono classificate tra le attività e le passività non correnti.

d) Valutazione al fair value

La Società valuta gli strumenti finanziari quali i derivati, e le attività non finanziarie quali gli investimenti immobiliari, al fair value ad ogni chiusura di bilancio.

Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività, o che si pagherebbe per il trasferimento di una passività, in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione. Una valutazione del fair value suppone che l'operazione di vendita dell'attività o di trasferimento della passività abbia luogo:

  • nel mercato principale dell'attività o passività;
  • oppure
  • in assenza di un mercato principale, nel mercato più vantaggioso per l'attività o passività.

Il mercato principale o il mercato più vantaggioso devono essere accessibili per la Società.

Il fair value di un'attività o passività è valutato adottando le assunzioni che gli operatori di mercato utilizzerebbero nella determinazione del prezzo dell'attività o passività, presumendo che gli stessi agiscano per soddisfare nel modo migliore il proprio interesse economico.

Una valutazione del fair value di un'attività non finanziaria considera la capacità di un operatore di mercato di generare benefici economici impiegando l'attività nel suo massimo e migliore utilizzo o vendendola a un altro operatore di mercato che la impiegherebbe nel suo massimo e miglior utilizzo.

Tutte le attività e passività per le quali il fair value viene valutato o esposto in bilancio sono categorizzate in base alla gerarchia del fair value, come di seguito descritta:

  • Livello 1 i prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche a cui l'entità può accedere alla data di valutazione;
  • Livello 2 Input diversi dai prezzi quotati inclusi nel Livello 1, osservabili direttamente o indirettamente per l'attività o per la passività;
  • Livello 3 tecniche di valutazione per le quali i dati di input non sono osservabili per l'attività o per la passività.

Ai fini dell'informativa relativa al fair value, la Società determina le classi di attività e passività sulla base della natura, caratteristiche e rischi dell'attività o della passività ed il livello della gerarchia del fair value come precedentemente illustrato.

e) Ricavi provenienti da contratti con clienti

I ricavi derivanti da contratti con i clienti sono rilevati quando il controllo dei beni e servizi è trasferito al cliente per un ammontare che riflette il corrispettivo che la Società si aspetta di ricevere in cambio di tali beni o servizi.

I ricavi sono contabilizzati al netto di resi, sconti, abbuoni e tasse direttamente associate alla vendita del prodotto o alla prestazione del servizio.

Le vendite sono riconosciute al fair value del corrispettivo ricevuto per la vendita di prodotti e servizi, quando vi sono le seguenti condizioni:

    1. avviene il trasferimento dei rischi e benefici connessi alla proprietà del bene/l'effettuazione della prestazione di servizi;
    1. il valore dei ricavi è determinato in maniera attendibile;
    1. è probabile che i benefici economici derivanti dalla vendita saranno fruiti dall'impresa;
    1. i costi sostenuti, o da sostenere, sono determinati in modo attendibile.

f) Contributi Pubblici

I contributi pubblici sono rilevati quando sussiste la ragionevole certezza che essi saranno ricevuti e che tutte le condizioni ad essi riferiti siano soddisfatte. I contributi correlati a componenti di costo sono rilevati come ricavi, ma sono ripartiti sistematicamente tra gli esercizi in modo da essere commisurati al riconoscimento dei costi che intendono compensare. Il contributo correlato ad una attività viene riconosciuto come ricavo in quote costanti, lungo la vita utile attesa dell'attività di riferimento. Laddove la Società riceva un contributo non monetario, l'attività ed il relativo contributo sono rilevati al valore nominale e rilasciati nel conto economico, in quote costanti, lungo la vita utile attesa dell'attività di riferimento.

I contributi ricevuti a fronte di specifici beni o attività di sviluppo il cui valore è iscritto tra le immobilizzazioni possono essere iscritti secondo due modalità alternative: è possibile presentarli nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria tra i risconti passivi e rilevarli tra ricavi con un criterio sistematico e razionale sulla vita utile del bene. Alternativamente, possono essere portati a riduzione del valore contabile del bene; il contributo è quindi rilevato come ricavo sulla vita utile del bene ammortizzabile mediante la riduzione delle quote di ammortamento.

La Società ha scelto di presentare i contributi relativi ad una voce di spesa come proventi nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio. Alternativamente, è permesso di dedurre i contributi in conto esercizio direttamente dal costo correlato.

g) Imposte sul reddito

Imposte correnti

Le imposte correnti attive e passive dell'esercizio sono valutate per l'importo che ci si attende di recuperare o corrispondere alle autorità fiscali. Le aliquote e la normativa fiscale utilizzate per calcolare l'importo sono quelle emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di chiusura di bilancio nei paesi dove la Società opera e genera il proprio reddito imponibile.

Le imposte correnti relative ad elementi rilevati direttamente a patrimonio netto sono rilevate anch'esse a patrimonio netto e non nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio. La Direzione periodicamente valuta la posizione assunta nella dichiarazione dei redditi nei casi in cui le norme fiscali siano soggette ad interpretazioni e, ove appropriato, provvede a stanziare degli accantonamenti.

Imposte differite

Le imposte differite sono calcolate applicando il cosiddetto "liability method" alle differenze temporanee alla data di bilancio tra i valori fiscali delle attività e delle passività e i corrispondenti valori di bilancio.

Le imposte differite passive sono rilevate su tutte le differenze temporanee tassabili, con le seguenti eccezioni:

le imposte differite passive derivano dalla rilevazione iniziale dell'avviamento o di un'attività o passività in una transazione che non rappresenta un'aggregazione aziendale e, al tempo della transazione stessa, non influenza né il risultato di bilancio né il risultato fiscale;

il riversamento delle differenze temporanee imponibili, associate a partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, può essere controllato, ed è probabile che esso non si verifichi nel prevedibile futuro.

Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili, dei crediti e delle perdite fiscali non utilizzate e riportabili a nuovo, nella misura in cui sia probabile che saranno disponibili sufficienti imponibili fiscali futuri, che possano consentire l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili e dei crediti e delle perdite fiscali riportati a nuovo, eccetto i casi in cui:

  • l'imposta differita attiva collegata alle differenze temporanee deducibili deriva dalla rilevazione iniziale di un'attività o passività in una transazione che non rappresenta un'aggregazione aziendale e, al tempo della transazione stessa, non influisce né sul risultato di bilancio, né sul risultato fiscale;
  • nel caso di differenze temporanee deducibili associate a partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, le imposte differite attive sono rilevate solo nella misura in cui sia probabile che esse si riverseranno nel futuro prevedibile e che vi saranno sufficienti imponibili fiscali a fronte che consentano il recupero di tali differenze temporanee.

Il valore di carico delle imposte differite attive viene riesaminato a ciascuna data di bilancio e ridotto nella misura in cui non sia più probabile che saranno disponibili in futuro sufficienti imponibili fiscali da permettere in tutto o in parte l'utilizzo di tale credito. Le imposte differite attive non rilevate sono riesaminate ad ogni data di bilancio e sono rilevate nella misura in cui diventa probabile che i redditi fiscali saranno sufficienti a consentire il recupero di tali imposte differite attive.

Le imposte differite attive e passive sono misurate in base alle aliquote fiscali che si attende saranno applicate nell'esercizio in cui tali attività si realizzeranno o tali passività si estingueranno, considerando le aliquote in vigore e quelle già emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di bilancio.

Le imposte differite relative ad elementi rilevati al di fuori del conto economico sono anch'esse rilevate al di fuori del conto economico e, quindi, nel patrimonio netto o nel conto economico complessivo, coerentemente con l'elemento cui si riferiscono.

La Società compensa imposte differite attive ed imposte differite passive se e solo se esiste un diritto legale che consente di compensare imposte correnti attive e imposte correnti passive e le imposte differite attive e passive facciano riferimento ad imposte sul reddito dovute alla stessa autorità fiscale dallo stesso soggetto contribuente o da soggetti contribuenti diversi che intendono saldare le attività e passività fiscali correnti su base netta o realizzare l'attività e saldare la passività contemporaneamente, con riferimento ad ogni periodo futuro nel quale ci si attende che le attività e passività per imposte differite siano saldate o recuperate.

h) Attività non correnti detenute per la vendita e attività cessate

La Società classifica le attività non correnti e i gruppi in dismissione come detenuti per vendita se il loro valore contabile sarà recuperato principalmente con un'operazione di vendita, anziché tramite il loro uso continuativo. Tali attività non correnti e gruppi in dismissione classificati come detenuti per la vendita sono valutati al minore tra il valore contabile ed il loro fair value al netto dei costi di vendita. I costi di vendita sono i costi aggiuntivi direttamente attribuibili alla vendita, esclusi gli oneri finanziari e le imposte.

La condizione per la classificazione come detenuti per la vendita si considera rispettata solo quando la vendita è altamente probabile e l'attività o il gruppo in dismissione è disponibile per la vendita immediata nelle sue attuali condizioni. Le azioni richieste per concludere la vendita dovrebbero indicare che è improbabile che possano intervenire cambiamenti significativi nella vendita o che la vendita venga annullata. La Direzione deve essersi impegnata alla vendita, il cui completamento dovrebbe essere previsto entro un anno dalla data della classificazione.

L'ammortamento di immobili, impianti e macchinari e delle attività immateriali cessa nel momento in cui questi sono classificati come disponibili per la vendita.

Le attività e le passività classificate come detenute per la vendita sono presentate separatamente tra le voci correnti nel bilancio.

Le attività destinate alla dismissione sono escluse dal risultato delle attività operative e sono presentate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio in un'unica riga come Utile/(perdita) netto derivante da attività destinate alla dismissione.

i) Dividendi

Per quanto attiene ai dividendi distribuiti, la Società rileva una passività a fronte del pagamento di un dividendo quando la distribuzione è adeguatamente autorizzata e non è più a discrezione della società, ovvero quando è stata approvata dagli azionisti. L'ammontare corrispondente è rilevato direttamente nel patrimonio netto.

Per quanto riguarda i dividendi ricevuti, gli stessi sono rilevati quando sorge il diritto della Società a ricevere il pagamento, che in genere corrisponde al momento in cui l'Assemblea degli azionisti ne approva la distribuzione.

j) Immobili impianti e macchinari

Gli immobili in costruzione sono rilevati al costo storico, al netto delle eventuali perdite di valore cumulate.

Immobili, impianti e macchinari sono rilevati al costo storico, di acquisto o di produzione, comprensivo di oneri accessori direttamente imputabili e necessari alla messa in funzione del bene per l'uso per cui è stato acquistato, ed esposte al netto dei relativi fondi ammortamento e di eventuali perdite di valore cumulate. Qualora parti significative delle attività materiali abbiano differenti vite utili, tali componenti sono contabilizzate separatamente.

Allo stesso modo, in occasione di revisioni importanti, il costo è incluso nel valore contabile dell'impianto o del macchinario come nel caso della sostituzione, laddove sia soddisfatto il criterio per la rilevazione. Tutti gli altri costi di riparazione e manutenzione sono rilevati nel conto economico quando sostenuti. Il valore attuale del costo di smantellamento e rimozione del bene al termine del suo utilizzo è incluso nel costo del bene, se sono soddisfatti i criteri di rilevazione per un accantonamento.

L'ammortamento è calcolato a quote costanti a partire dal momento in cui il bene diventa disponibile per l'uso, con aliquota dimezzata il primo anno e in base alla vita utile stimata del bene. La vita utile stimata è riesaminata con periodicità annuale ed eventuali cambiamenti, laddove necessari, sono apportati con applicazione prospettica.

Attività materiali e agricole e biologiche Aliquota media
Terreni 0%
Fabbricati 3%
Impianti, macchinari 10%
Attrezzature generiche e specifiche, incluse le barriques 20%
Botti e serbatoi legno e acciaio: 15% - 6,6%
Impianti di vigneti 5%
Macchinari per vigneto 9%
Altri beni
- mobilio 12%
- macchine ufficio 20%
- automezzi 25%
- arredamenti 10%
- biancheria 40%
- altre attrezzature 25%
- impianti generici 8%
- impianti specifici 12%

Il valore contabile di un elemento di immobili, impianti e macchinari ed ogni componente significativo inizialmente rilevato vengono eliminati al momento della dismissione o quando non ci si attende alcun beneficio economico futuro dal loro utilizzo o dismissione. L'utile/perdita che emerge al momento dell'eliminazione contabile dell'attività (calcolato come differenza tra il valore contabile dell'attività ed il corrispettivo netto) è rilevato a conto economico quando l'elemento è eliminato contabilmente.

I valori residui, le vite utili ed i metodi di ammortamento di immobili, impianti e macchinari sono rivisti ad ogni chiusura di esercizio e, ove appropriato, corretti prospetticamente.

k) Attività agricole e biologiche

La Società svolge attività agricola e applica lo IAS 41 "Agricoltura" alle fattispecie contabili e alle voci di bilancio che rientrano nell'ambito di applicazione specifico.

Lo IAS 41 si applica alle attività biologiche e ai prodotti agricoli fino al momento del raccolto. Le rimanenze rappresentate da prodotti agricoli al momento del raccolto, come definito dallo IAS 41, sono valutate al prezzo di mercato corrispondente al fair value rilevato nelle borse merci locali alla data di raccolto, al netto dei costi stimati al punto di vendita. Da quel momento in avanti viene applicato lo IAS 2 "Rimanenze" o qualsiasi altro principio contabile internazionale che risulti opportuno. Si sottolinea il fatto che, a seguito delle modifiche apportate allo IAS 41 dall'emendamento pubblicato dallo IASB in data 30 giugno 2014, a partire dal 1° gennaio 2016 i cosiddetti "bearer plants" (tra cui rientrano anche i vigneti) non rientrano più nell'ambito di applicazione dello IAS 41, ma in quello dello IAS 16. Pertanto, gli impianti di vigneto connessi all'attività agricola sono regolati dallo IAS 16. Analogamente, anche la fase di trasformazione dall'uva in vino non è considerata attività agricola ed è esclusa dall'ambito di applicazione dello IAS 41.

l) Leasing

La definizione di un accordo contrattuale come operazione di leasing (o contenente un'operazione di leasing) si basa sulla sostanza dell'accordo e richiede di valutare se l'adempimento dell'accordo stesso dipenda dall'utilizzo di una o più attività specifiche o se l'accordo trasferisca il diritto all'utilizzo di tale attività. La verifica che un accordo contenga un leasing viene effettuata all'inizio dell'accordo.

La Società in veste di locatario

Un contratto di leasing viene classificato come leasing finanziario o come leasing operativo all'inizio del leasing stesso. Un contratto di leasing che trasferisce sostanzialmente alla Società tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà del bene locato è classificato come leasing finanziario.

I leasing finanziari sono capitalizzati alla data di inizio del leasing al fair value del bene locato o, se minore, al valore attuale dei canoni. I canoni sono ripartiti fra quota di capitale e quota interessi in modo da ottenere l'applicazione di un tasso di interesse costante sul saldo residuo del debito. Gli oneri finanziari sono imputati al conto economico.

I beni in leasing sono ammortizzati sulla base della vita utile del bene. Tuttavia, laddove non vi sia la ragionevole certezza che la Società otterrà la proprietà del bene al termine del contratto, il bene è ammortizzato sul periodo temporale più breve tra la vita utile stimata del bene e la durata del contratto di locazione.

Un leasing operativo è un contratto di leasing che non si qualifica come finanziario. I canoni di leasing operativo sono rilevati come costi nel conto economico in quote costanti sulla durata del contratto.

La Società in veste di locatore

I contratti di leasing che sostanzialmente lasciano in capo alla Società tutti i rischi e benefici della proprietà del bene sono classificati come leasing operativi. I costi iniziali di negoziazione sono aggiunti al valore contabile del bene locato e rilevati in base alla durata del contratto sulla medesima base dei proventi da locazione. Affitti non preventivati sono rilevati come ricavi nel periodo in cui maturano.

m) Oneri finanziari

Gli oneri finanziari direttamente imputabili all'acquisizione, alla costruzione o alla produzione di un bene che richiede un periodo abbastanza lungo prima di essere disponibile all'uso, sono capitalizzati sul costo del bene stesso. Tutti gli altri oneri finanziari sono rilevati tra i costi di competenza dell'esercizio in cui sono sostenuti. Gli oneri finanziari sono costituiti dagli interessi e dagli altri costi che un'entità sostiene in relazione all'ottenimento di finanziamenti.

n) Attività immateriali

Le attività immateriali acquisite separatamente sono inizialmente rilevate al costo, mentre quelle acquisite attraverso operazioni di aggregazione aziendale sono iscritte al fair value alla data di acquisizione. Dopo la rilevazione iniziale, le attività immateriali sono iscritte al costo al netto dell'ammortamento cumulato e di eventuali perdite di valore accumulate. Le attività immateriali prodotte internamente, ad eccezione dei costi di sviluppo, non sono capitalizzate e si rilevano nel conto economico dell'esercizio in cui sono state sostenute.

La vita utile delle attività immateriali è valutata come definita o indefinita.

Le attività immateriali con vita utile definita sono ammortizzate lungo la loro vita utile e sono sottoposte alla verifica di congruità del valore ogni volta che vi siano indicazioni di una possibile perdita di valore. Il periodo di ammortamento ed il metodo di ammortamento di un'attività immateriale a vita utile definita è riconsiderato almeno alla fine di ciascun esercizio. I cambiamenti nella vita utile attesa o delle modalità con cui i benefici economici futuri legati all'attività si realizzeranno sono rilevati attraverso il cambiamento del periodo o del metodo di ammortamento, a seconda dei casi, e sono considerati cambiamenti di stime contabili. Le quote di ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita sono rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nella categoria di costo coerente con la funzione dell'attività immateriale.

Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono ammortizzate, ma sono sottoposte annualmente alla verifica di perdita di valore (impairment test), sia a livello individuale sia a livello di unità generatrice di flussi di cassa. La valutazione della vita utile indefinita è rivista annualmente per determinare se tale attribuzione continua ad essere sostenibile, altrimenti, il cambiamento da vita utile indefinita a vita utile definita si applica su base prospettica.

Le aliquote utilizzate per il processo di ammortamento, distinte per singola categoria, risultano essere le seguenti:

Attività immateriali a vita utile definita Aliquota media
Costi di impianto e di ampliamento 5 anni
Marchi 10 anni
Brevetti/opere ingegno Utilizzo/durata del contratto

Gli utili o le perdite derivanti dall'eliminazione di un'attività immateriale sono misurati dalla differenza tra il ricavo netto della dismissione e il valore contabile dell'attività immateriale, e sono rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nell'esercizio in cui avviene l'eliminazione.

Costi di ricerca e sviluppo

I costi di ricerca sono imputati nel conto economico dell'esercizio in cui sono sostenuti. I costi di sviluppo sostenuti in relazione ad un determinato progetto sono rilevati come attività immateriali quando la Società è in grado di dimostrare:

  • la possibilità tecnica di completare l'attività immateriale, di modo che sia disponibile all'utilizzo o alla vendita;
  • l'intenzione di completare l'attività e la propria capacità ed intenzione di utilizzarla o venderla;
  • le modalità con cui l'attività genererà benefici economici futuri;
  • la disponibilità di risorse per completare l'attività;
  • la capacità di valutare in modo attendibile il costo attribuibile all'attività durante lo sviluppo.

Dopo la rilevazione iniziale, le attività di sviluppo sono valutate al costo decrementato degli ammortamenti o delle perdite di valore cumulate. L'ammortamento dell'attività inizia nel momento in cui lo sviluppo è completato e l'attività è disponibile all'uso. Le attività di sviluppo sono ammortizzate con riferimento al periodo dei benefici attesi e le relative quote di ammortamento sono incluse nel costo del venduto.

Durante il periodo di sviluppo l'attività è oggetto di verifica annuale dell'eventuale perdita di valore (impairment test).

o) Strumenti finanziari – Rilevazione e valutazione

Uno strumento finanziario è qualsiasi contratto che dia origine a un'attività finanziaria per un'entità e ad una passività finanziaria o ad uno strumento rappresentativo di capitale per un'altra entità.

Attività finanziarie

Rilevazione iniziale e valutazione

Al momento della rilevazione iniziale, le attività finanziarie sono classificate, a seconda dei casi, in base alle successive modalità di misurazione, cioè al costo ammortizzato, al fair value rilevato nel conto economico complessivo OCI e al fair value rilevato nel conto economico.

La classificazione delle attività finanziarie al momento della rilevazione iniziale dipende dalle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie e dal modello di business che la Società usa per la loro gestione. Ad eccezione dei crediti commerciali che non contengono una componente di finanziamento significativa o per i quali la Società ha applicato l'espediente pratico, la Società inizialmente valuta un'attività finanziaria al suo fair value più, nel caso di un'attività finanziaria non al fair value rilevato nel conto economico, i costi di transazione. I crediti commerciali che non contengono una componente di finanziamento significativa o per i quali la Società ha applicato l'espediente pratico sono valutati al prezzo dell'operazione determinato secondo l'IFRS 15.

Affinché un'attività finanziaria possa essere classificata e valutata al costo ammortizzato o al fair value rilevato in OCI, deve generare flussi finanziari che dipendono solamente dal capitale e dagli interessi sull'importo del capitale da restituire (cosiddetto "solely payments of principal and interest (SPPI)"). Questa valutazione è indicata come test SPPI e viene eseguita a livello di strumento.

Il modello di business della Società per la gestione delle attività finanziarie si riferisce al modo in cui gestisce le proprie attività finanziarie al fine di generare flussi finanziari. Il modello aziendale determina se i flussi finanziari deriveranno dalla raccolta di flussi finanziari contrattuali, dalla vendita delle attività finanziarie o da entrambi.

L'acquisto o la vendita di un'attività finanziaria che ne richieda la consegna entro un arco di tempo stabilito generalmente da regolamento o convenzioni del mercato (cd. vendita standardizzata o regular way trade) è rilevata alla data di contrattazione, vale a dire la data in cui la Società si è impegnato ad acquistare o vendere l'attività.

Valutazione successiva

Ai fini della valutazione successiva, le attività finanziarie sono classificate in quattro categorie:

  • ► Attività finanziarie al costo ammortizzato (strumenti di debito);
  • ► Attività finanziarie al fair value rilevato nel conto economico complessivo con riclassifica degli utili e perdite cumulate (strumenti di debito);
  • ► Attività finanziarie al fair value rilevato nel conto economico complessivo senza rigiro degli utili e perdite cumulate nel momento dell'eliminazione (strumenti rappresentativi di capitale);
  • ► Attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico.

La classificazione dipende dallo scopo per il quale le attività vengono acquisite e detenute. La Società determina la classificazione delle stesse al momento della loro prima iscrizione, verificandola successivamente ad ogni data di bilancio.

Attività finanziarie al costo ammortizzato (strumenti di debito)

La Società valuta le attività finanziarie al costo ammortizzato se entrambi i seguenti requisiti sono soddisfatti:

  • l'attività finanziaria è posseduta nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è il possesso di attività finanziarie finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali, e
  • i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono a determinate date flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire.

Le attività finanziarie al costo ammortizzato sono successivamente valutate utilizzando il criterio dell'interesse effettivo e sono soggette ad impairment. Gli utili e le perdite sono rilevati a conto economico quando l'attività è eliminata, modificata o rivalutata.

Attività finanziarie al fair value rilevato in OCI (strumenti di debito)

La Società valuta le attività da strumenti di debito al fair value rilevato nel conto economico complessivo se entrambe le seguenti condizioni sono soddisfatte:

  • l'attività finanziaria è posseduta nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante l'incasso dei flussi finanziari contrattuali che mediante la vendita delle attività finanziarie, e
  • i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono a determinate date flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale ed interessi determinati sull'importo del capitale da restituire.

Per le attività da strumenti di debito valutati al fair value rilevato in OCI, gli interessi attivi, le variazioni per differenze cambio e le perdite di valore, insieme alle riprese, sono rilevati a conto economico e sono calcolati allo stesso modo delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato. Le rimanenti variazioni del fair value sono rilevate in OCI. Al momento dell'eliminazione, la variazione cumulativa del fair value rilevata in OCI viene riclassificata nel conto economico.

Investimenti in strumenti rappresentativi di capitale

All'atto della rilevazione iniziale, la Società può irrevocabilmente scegliere di classificare i propri investimenti azionari come strumenti rappresentativi di capitale rilevati al fair value in OCI quando soddisfano la definizione di strumenti rappresentativi di capitale ai sensi dello IAS 32 "Strumenti finanziari: Presentazione" e non sono detenuti per la negoziazione. La classificazione è determinata per ogni singolo strumento. Gli utili e le perdite conseguite su tali attività finanziarie non vengono mai rigirati nel conto economico. I dividendi sono rilevati come

altri ricavi nel conto economico quando il diritto al pagamento è stato deliberato, salvo quando la Società beneficia di tali proventi come recupero di parte del costo dell'attività finanziaria, nel qual caso tali utili sono rilevati in OCI. Gli strumenti rappresentativi di capitale iscritti al fair value rilevato in OCI non sono soggetti a impairment test.

Attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico

Questa categoria comprende le attività detenute per la negoziazione, le attività designate al momento della prima rilevazione come attività finanziarie al fair value con variazioni rilevate nel conto economico, o le attività finanziarie che obbligatoriamente bisogna valutare al fair value. Le attività detenute per la negoziazione sono tutte quelle attività acquisite per la loro vendita o il loro riacquisto nel breve termine. I derivati, inclusi quelli scorporati, sono classificati come strumenti finanziari detenuti per la negoziazione, salvo che non siano designati come strumenti di copertura efficace. Le attività finanziarie con flussi finanziari che non sono rappresentati unicamente da pagamenti di capitale e dell'interesse sono classificate e valutate al fair value rilevato a conto economico, indipendentemente dal modello di business. Nonostante i criteri per gli strumenti di debito per essere classificati al costo ammortizzato o al fair value rilevato in OCI, come descritto sopra, gli strumenti di debito possono essere contabilizzati al fair value rilevato a conto economico al momento della rilevazione iniziale se ciò comporta l'eliminazione o la riduzione significativa di un disallineamento contabile.

Cancellazione

Un'attività finanziaria (o, ove applicabile, parte di un'attività finanziaria o parte di un gruppo di attività finanziarie simili) è cancellata in primo luogo (es. rimossa dal prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria della Società) quando:

  • i diritti a ricevere flussi finanziari dall'attività sono estinti, o
  • la Società ha trasferito ad una terza parte il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività o ha assunto l'obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi e (a) ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell'attività finanziaria, oppure (b) non ha trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici dell'attività, ma ha trasferito il controllo della stessa.

Nei casi in cui la Società abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un'attività o abbia siglato un accordo in base al quale mantiene i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell'attività finanziaria, ma assume un'obbligazione contrattuale a pagare i flussi finanziari a uno o più beneficiari (pass-through), esso valuta se e in che misura abbia trattenuto i rischi e i benefici inerenti al possesso.

Nel caso in cui non abbia né trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici o non abbia perso il controllo sulla stessa, l'attività continua ad essere rilevata nel bilancio della Società nella misura del suo coinvolgimento residuo nell'attività stessa. In questo caso, la Società riconosce inoltre una passività associata. L'attività trasferita e la passività associata sono valutate in modo da riflettere i diritti e le obbligazioni che rimangono di pertinenza della Società.

Quando il coinvolgimento residuo dell'entità è una garanzia sull'attività trasferita, il coinvolgimento è misurato sulla base del minore tra l'importo dell'attività e l'importo massimo del corrispettivo ricevuto che l'entità potrebbe dover ripagare.

Perdita di valore di attività finanziaria

La Società iscrive una svalutazione per perdite attese (expected credit loss 'ECL') per tutte le attività finanziarie rappresentate da strumenti di debito non detenuti al fair value rilevato a conto economico. Le ECL si basano sulla differenza tra i flussi finanziari contrattuali dovuti in conformità al contratto e tutti i flussi finanziari che la Società si aspetta di ricevere, scontati ad una approssimazione del tasso di interesse effettivo originario. I flussi di cassa

attesi includeranno i flussi finanziari derivanti dalla escussione delle garanzie reali detenute o di altre garanzie sul credito che sono parte integrante delle condizioni contrattuali.

Le perdite attese sono rilevate in due fasi. Relativamente alle esposizioni creditizie per le quali non vi è stato un aumento significativo del rischio di credito dalla rilevazione iniziale, bisogna rilevare le perdite su crediti che derivano dalla stima di eventi di default che sono possibili entro i successivi 12 mesi (12-month ECL). Per le esposizioni creditizie per le quali vi è stato un significativo aumento del rischio di credito dalla rilevazione iniziale, bisogna rilevare integralmente le perdite attese che si riferiscono alla residua durata dell'esposizione, a prescindere dal momento in cui l'evento di default si prevede che si verifichi (''Lifetime ECL'').

Per i crediti commerciali e le attività derivanti da contratto, la Società applica un approccio semplificato nel calcolo delle perdite attese. Pertanto, la Società non monitora le variazioni del rischio di credito, ma rileva integralmente la perdita attesa a ogni data di riferimento. La Società ha definito un sistema matriciale basato sulle informazioni storiche, riviste per considerare elementi prospettici con riferimento alle specifiche tipologie di debitori e del loro ambiente economico, come strumento per la determinazione delle perdite attese.

Per le attività rappresentate da strumenti di debito valutate al fair value rilevato in OCI, la Società applica l'approccio semplificato ammesso per le attività a basso rischio di credito. Ad ogni data di riferimento del bilancio, la Società valuta se si ritiene che lo strumento di debito abbia un basso rischio di credito utilizzando le informazioni disponibili.

Passività finanziarie

Rilevazione e valutazione iniziale

Le passività finanziarie sono classificate, al momento della rilevazione iniziale, tra le passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico, tra i mutui e finanziamenti, o tra i derivati designati come strumenti di copertura.

Tutte le passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value cui si aggiungono, nel caso di mutui, finanziamenti e debiti, i costi di transazione ad essi direttamente attribuibili.

Le passività finanziarie della Società comprendono debiti commerciali e altri debiti, mutui e finanziamenti, inclusi scoperti di conto corrente, garanzie concesse e strumenti finanziari derivati.

Valutazione successiva

La valutazione delle passività finanziarie dipende dalla loro classificazione, come di seguito descritto:

Passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico

Le passività finanziarie al fair value con variazioni rilevate a conto economico comprendono passività detenute per la negoziazione e passività finanziarie rilevate inizialmente al fair value con variazioni rilevate a conto economico.

Le passività detenute per la negoziazione sono tutte quelle sostenute ai fini della loro rivendita nel breve termine. Questa categoria include inoltre gli strumenti finanziari derivati sottoscritti dalla Società che non sono designati come strumenti di copertura in una relazione di copertura definita dallo IAS 39.

Gli utili o le perdite sulle passività detenute per la negoziazione sono rilevati nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio.

Le passività finanziarie sono designate al fair value con variazioni rilevate a conto economico dalla data di prima iscrizione, solo se i criteri dell'IAS 39 sono soddisfatti. Al momento della rilevazione iniziale, la Società non ha designato passività finanziarie al fair value con variazioni rilevate a conto economico.

Finanziamenti e crediti

Si tratta della categoria maggiormente rilevante nel bilancio della Società. Dopo la rilevazione iniziale, i finanziamenti sono valutati con il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono contabilizzati nel conto economico quando la passività è estinta, oltre che attraverso il processo di ammortamento.

Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull'acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso di interesse effettivo. L'ammortamento al tasso di interesse effettivo è compreso tra gli oneri finanziari nel prospetto dell'utile/(perdita).

Garanzie finanziarie passive

Le garanzie finanziarie passive emesse dalla Società sono contratti che richiedono un pagamento per rimborsare il possessore di un titolo di debito a fronte di una perdita da esso subita a seguito dell'inadempienza del debitore nel pagamento alla scadenza prevista contrattualmente. I contratti di garanzia finanziaria sono inizialmente rilevati come passività al fair value, incrementati dei costi di transazione direttamente attribuibili all'emissione della garanzia. Successivamente, la passività è misurata al maggiore tra la migliore stima dell'esborso richiesto per far fronte all'obbligazione garantita alla data di bilancio e l'ammontare inizialmente rilevato, al netto degli ammortamenti cumulati.

Cancellazione

Una passività finanziaria viene cancellata quando l'obbligazione sottostante la passività è estinta, annullata ovvero onorata. Laddove una passività finanziaria esistente fosse sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività esistente venissero sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattato come una cancellazione contabile della passività originale, accompagnata dalla rilevazione di una nuova passività, con iscrizione nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio di eventuali differenze tra i valori contabili.

Compensazione di strumenti finanziari

Un'attività e una passività finanziaria possono essere compensate e il saldo netto esposto nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, se esiste un diritto legale attuale a compensare gli importi rilevati contabilmente e vi sia l'intenzione di estinguere il residuo netto, o realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività.

p) Strumenti finanziari derivati e hedge accounting

Rilevazione iniziale e valutazione successiva

La Società utilizza strumenti finanziari derivati tra i quali: contratti a termine in valuta e swap su tassi di interesse per coprire rispettivamente, i propri rischi di cambio valutario e i rischi di tasso di interesse. Tali strumenti finanziari derivati sono inizialmente rilevati al fair value alla data in cui il contratto derivato è sottoscritto e, successivamente, sono valutati nuovamente al fair value. I derivati sono contabilizzati come attività finanziarie quando il fair value è positivo e come passività finanziarie quando il fair value è negativo.

Eventuali utili o perdite derivanti dalle variazioni di fair value dei derivati sono rilevate direttamente nel conto economico, fatta eccezione per la parte efficace delle coperture dei flussi di cassa, che è rilevata tra le altre componenti di conto economico complessivo e successivamente riclassificato nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio quando lo strumento di copertura influenza l'utile o la perdita.

Ai fini dell'hedge accounting, le coperture sono classificate come:

  • coperture del fair value, se sono a fronte del rischio di variazione del fair value dell'attività o passività sottostante o a fronte di un impegno irrevocabile non rilevato;
  • coperture di flussi di cassa, se sono a fronte dell'esposizione alla variabilità dei flussi di cassa attribuibile a un particolare rischio associato a un'attività o passività rilevata o a un'operazione programmata altamente probabile o a un rischio di valuta legato a un impegno irrevocabile non rilevato.

All'avvio di un'operazione di copertura, la Società designa e documenta formalmente il rapporto di copertura, cui intende applicare l'hedge accounting, i propri obiettivi nella gestione del rischio e la strategia perseguita. La documentazione include l'identificazione dello strumento di copertura, dell'elemento o operazione oggetto di copertura, della natura del rischio e delle modalità con cui l'impresa intende valutare l'efficacia della copertura nel compensare l'esposizione alle variazioni del fair value dell'elemento coperto o dei flussi di cassa riconducibili al rischio coperto. Ci si attende che queste coperture siano altamente efficaci nel compensare l'esposizione dell'elemento coperto rispetto a variazioni del fair value o dei flussi finanziari attribuibili al rischio coperto e vengono valutate su base continuativa per determinare se tali coperture si siano effettivamente dimostrate altamente efficaci negli esercizi per i quali sono state designate come operazioni di copertura.

Le operazioni che soddisfano i rigorosi criteri per l'hedge accounting sono contabilizzate come segue:

Coperture di fair value

La variazione del fair value dei derivati di copertura sui tassi di interesse è rilevata nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio tra gli oneri finanziari. La variazione del fair value degli strumenti di copertura attribuibile all'elemento coperto è rilevata come parte del valore di carico dell'elemento coperto ed è inoltre rilevato nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio negli oneri finanziari.

Per quanto riguarda le coperture del fair value riferite a elementi contabilizzati secondo il criterio del costo ammortizzato, ogni rettifica del valore contabile è ammortizzata nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio lungo il periodo residuo della copertura utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo (TIE). L'ammortamento così determinato può iniziare non appena esiste una rettifica, ma non può estendersi oltre la data in cui l'elemento oggetto di copertura cessa di essere rettificato per effetto delle variazioni del fair value attribuibili al rischio oggetto di copertura.

Se l'elemento coperto è cancellato, il fair value non ammortizzato è rilevato immediatamente nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio.

Copertura dei flussi di cassa

La porzione di utile o perdita sullo strumento coperto, relativa alla parte di copertura efficace, è rilevata nel prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo nella riserva di "cash flow hedge", mentre la parte non efficace è rilevata direttamente nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio.

Gli importi riconosciuti tra le altre componenti di conto economico complessivo sono trasferiti nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nel periodo in cui l'operazione oggetto di copertura influenza il conto economico, per esempio, quando viene rilevato l'onere o provento sullo strumento coperto o quando si verifica una vendita prevista.

Se lo strumento di copertura raggiunge la scadenza o è venduto, annullato o esercitato senza sostituzione (come parte della strategia di copertura), o se viene revocata la sua designazione di strumento di copertura, o quando la copertura non risponde più ai criteri del hedge accounting, qualsiasi profitto o perdita precedentemente rilevato tra le altre componenti di conto economico complessivo resta iscritto separatamente nel patrimonio netto fino a quando l'operazione prevista viene effettuata o l'impegno stabilito relativo alla valuta estera si verifica.

q) Partecipazioni in altre imprese

Le partecipazioni in altre imprese che non hanno un prezzo di mercato quotato in un mercato attivo e il cui fair value non può essere misurato attendibilmente sono iscritte al costo di acquisto o di sottoscrizione, comprensivo degli oneri accessori, eventualmente ridotto per perdite di valore. Quando vengono meno i motivi delle svalutazioni effettuate, le partecipazioni sono rivalutate nei limiti delle svalutazioni medesime con imputazione dell'effetto a conto economico. Il rischio derivante da eventuali perdite eccedenti il patrimonio netto è rilevato in un apposito fondo nella misura in cui la partecipante è impegnata ad adempiere a obbligazioni legali o implicite nei confronti dell'impresa partecipata o comunque a coprire le sue perdite.

r) Rimanenze

Le rimanenze di materie prime, sussidiarie e di consumo e di prodotti in corso di lavorazione/semilavorati sono valutate al minore tra il costo di acquisto, comprensivo degli oneri accessori, ed il valore netto di presumibile realizzo desumibile dall'andamento del mercato. Il costo delle rimanenze comprende i costi di acquisto e gli altri costi sostenuti per portare le rimanenze nel luogo e nelle condizioni attuali ad esclusione degli oneri finanziari.

Le rimanenze rappresentate da prodotti agricoli al momento del raccolto, come definito dallo IAS 41, sono valutate al prezzo di mercato corrispondente al fair value rilevato nelle borse merci locali alla data di raccolto, al netto dei costi stimati al punto di vendita.

Il metodo utilizzato per la determinazione del costo delle rimanenze è rappresentato dal costo medio ponderato per le materie prime e di consumo e i prodotti finiti acquistati ai fini della successiva commercializzazione, e dal costo dei materiali e dagli altri costi diretti sostenuti, tenuto conto dello stato di avanzamento del processo produttivo, per i prodotti in corso di lavorazione/semilavorati e i prodotti finiti di produzione.

Il valore netto di presumibile realizzo è costituito dal normale prezzo stimato di vendita dedotti i costi stimati di completamento e i costi stimati per realizzare la vendita. Le rimanenze obsolete e/o a lento rigiro sono svalutate in relazione alla loro presunta possibilità di utilizzo o di realizzo futuro. La svalutazione viene eliminata negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della stessa.

Le rimanenze di vino sfuso e semilavorati sono classificate come correnti o non correnti a seconda delle proiezioni dei tempi di imbottigliamento sviluppate dalla società.

s) Perdite di valore (impairment) di attività non finanziarie

Ulteriori informazioni relative alla perdita di valore di attività non finanziarie sono fornite anche nelle seguenti note:

  • Valutazioni discrezionali e stime contabili significative Nota 5
  • Immobili, impianti e macchinari Nota 6.1.3
  • Attività immateriali Nota 6.1.2
  • Avviamento e attività immateriali con vita utile indefinita Nota 6.1.1

Lo IAS 36 richiede di valutare ad ogni chiusura di bilancio l'esistenza di perdite di valore (impairment test) delle immobilizzazioni materiali e immateriali in presenza di indicatori che facciano ritenere che tale problematica possa sussistere. Nel valutare se esistono indicatori che le attività a vita utile definita possano aver subito una perdita di valore, si considerano fonti di informazione interne ed esterne. Relativamente alle fonti interne si considera se si siano verificati nell'esercizio significativi cambiamenti nell'uso dell'attività e se l'andamento economico dell'attività risulti diverso da quanto previsto. Per le fonti esterne, invece, si considera se vi siano discontinuità tecnologiche o di mercato o normative in grado di ridurre il valore dell'attività.

Indipendentemente dal fatto che vi siano indicazioni interne o esterne di riduzioni di valore, le attività immateriali con vita utile indefinita e l'avviamento sono sottoposte almeno una volta l'anno alla verifica dell'eventuale

esistenza di perdite durevoli di valore, come richiesto dallo IAS 36. In entrambi i casi di verifica del valore contabile delle attività immateriali a vita utile definita o di verifica del valore contabile delle attività immateriali a vita utile indefinita e dell'avviamento, viene effettuata una stima del valore recuperabile.

La perdita di valore dell'avviamento è determinata valutando il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi finanziari (o gruppo di unità generatrice di flussi finanziari) cui l'avviamento è riconducibile.

Il valore recuperabile è il maggiore fra il fair value di un'attività o di una CGU di flussi finanziari al netto dei costi di vendita e il suo valore d'uso e viene determinato per singola attività, tranne quando tale attività non generi flussi finanziari che siano ampiamente indipendenti da quelli generati da altre attività o gruppi di attività; nel qual caso viene stimato il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi di cassa cui l'attività appartiene. Se il valore contabile di un'attività o unità generatrice di flussi finanziari è superiore al suo valore recuperabile, tale attività, avendo subito una perdita di valore, è conseguentemente svalutata fino ad adeguarla al valore recuperabile. Nel determinare il valore d'uso, vengono scontati al valore attuale i flussi finanziari stimati futuri, utilizzando un tasso di attualizzazione che riflette le valutazioni di mercato relative al valore temporale del denaro e i rischi specifici dell'attività.

Ai fini della stima del valore d'uso i flussi finanziari futuri sono ricavati dai piani aziendali, i quali costituiscono la migliore stima effettuabile in relazione alle condizioni economiche previste nel periodo di piano. La Società basa il proprio test di impairment su budget dettagliati e calcoli previsionali, predisposti separatamente per ogni unità generatrice di flussi di cassa del Gruppo cui sono allocati attività individuali. Questi budget e calcoli previsionali coprono generalmente un periodo di tre anni. Per proiettare i futuri flussi di cassa oltre il terzo anno viene calcolato un tasso di crescita a lungo termine. I flussi finanziari futuri sono stimati facendo riferimento alle condizioni correnti: le stime, pertanto, non considerano né i benefici derivanti da ristrutturazioni future in cui la Società non è ancora impegnata, né gli investimenti futuri di miglioramento o di ottimizzazione dell'attività o dell'unità. Le perdite di valore subite da attività in funzionamento sono rilevate a conto economico nelle categorie di costo coerenti con la funzione dell'attività che ha evidenziato la perdita di valore.

A ogni data di redazione del bilancio viene valutata, inoltre, l'eventuale esistenza di indicazioni del venir meno (o della riduzione) di perdite di valore precedentemente rilevate e, qualora tali indicazioni esistano, viene stimato il valore recuperabile. Il valore di un'attività precedentemente svalutata, ad eccezione dell'avviamento, può essere ripristinato solo se vi sono stati cambiamenti nelle stime utilizzate per determinare il valore recuperabile dell'attività dopo l'ultima rilevazione di una perdita di valore. In tal caso il valore contabile a seguito di un ripristino di valore non deve eccedere il valore contabile che sarebbe stato determinato (al netto di svalutazione o ammortamento) se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività negli anni precedenti. Ogni ripristino viene rilevato quale provento a conto economico, tranne quando l'attività è iscritta ad un importo rivalutato, caso in cui il ripristino è trattato come un aumento della rivalutazione. Dopo che è stato rilevato un ripristino di valore, la quota di ammortamento dell'attività è rettificata nei periodi futuri, al fine di ripartire il valore contabile modificato dell'attività, al netto di eventuali valori residui, sistematicamente lungo la restante vita utile.

t) Disponibilità liquide

Le disponibilità liquide e i depositi a breve termine comprendono il denaro in cassa e i depositi a vista e a breve termine con scadenza non oltre i tre mesi, che non sono soggetti a rischi significativi legati alla variazione di valore.

Ai fini della rappresentazione nel rendiconto finanziario, le disponibilità liquide e mezzi equivalenti sono rappresentati dalle disponibilità liquide come definite sopra, al netto degli scoperti bancari in quanto questi sono considerati parte integrante della gestione di liquidità della Società.

u) Azioni proprie

Le azioni proprie riacquistate sono rilevate al costo e portate in diminuzione del patrimonio netto. L'acquisto, la vendita o la cancellazione di azioni proprie non danno origine a nessun profitto o perdita nel conto economico. La differenza tra il valore di acquisto e il corrispettivo, in caso di riemissione, è rilevata nella riserva sovraprezzo azioni.

v) Fondi rischi e oneri

Gli accantonamenti a fondi per rischi e oneri sono effettuati quando la Società deve far fronte ad un'obbligazione attuale (legale o implicita) risultante da un evento passato, è probabile un'uscita di risorse per far fronte a tale obbligazione ed è possibile effettuare una stima affidabile del suo ammontare. Quando la Società ritiene che un accantonamento al fondo rischi e oneri sarà in parte o del tutto rimborsato, per esempio nel caso di rischi coperti da polizze assicurative, l'indennizzo è rilevato in modo distinto e separato nell'attivo se, e solo se, esso risulta praticamente certo. In tal caso, il costo dell'eventuale accantonamento è presentato nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio al netto dell'ammontare rilevato per l'indennizzo.

Se l'effetto del valore del denaro nel tempo è significativo, gli accantonamenti sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante imposte che riflette, ove adeguato, i rischi specifici delle passività. Quando la passività viene attualizzata, l'incremento dell'accantonamento dovuto al trascorrere del tempo è rilevato come onere finanziario.

w) Passività nette per benefici ai dipendenti

I benefici erogati ai dipendenti in coincidenza o successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro si suddividono in funzione della natura economica in piani a contribuzione definita e piani a benefici definiti. Nei piani a contribuzione definita, l'obbligazione legale o implicita dell'impresa è limitata all'ammontare dei contributi da versare. Nei piani a benefici definiti l'obbligazione dell'impresa consiste nel concedere ed assicurare i benefici concordati ai dipendenti: conseguentemente i rischi attuariali e di investimento ricadono sull'impresa.

Sino al 31 dicembre 2006, il TFR della Società rientrava nell'ambito dei piani successivi al rapporto di lavoro del tipo "piani a benefici definiti" ed era valutato utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito effettuato da attuari indipendenti. Tale calcolo consiste nello stimare l'importo del beneficio che un dipendente riceverà alla data presunta di cessazione del rapporto di lavoro utilizzando ipotesi demografiche (ad esempio tasso di mortalità e tasso di rotazione del personale) ed ipotesi finanziarie (ad esempio tasso di sconto e incrementi retributivi futuri). L'ammontare così determinato viene attualizzato e riproporzionato sulla base delle anzianità maturate rispetto all'anzianità totale.

In seguito alla riforma introdotta con la Legge n. 296 del 27 dicembre 2006, il TFR della Società, per la parte maturata a decorrere dal 1° gennaio 2007, è da considerarsi sostanzialmente assimilabile ai "piano a contribuzione definita". In particolare, tali modificazioni hanno introdotto la possibilità di scelta da parte del lavoratore in merito alla destinazione del proprio TFR maturando: i nuovi flussi di TFR possono essere, in aziende con più di 50 dipendenti, indirizzati dal lavoratore a forme pensionistiche prescelte o trasferiti al Fondo di Tesoreria presso l'INPS.

Relativamente alla presentazione nel conto economico delle diverse componenti di costo relative al TFR, si è ritenuto di applicare la modalità di contabilizzazione consentita dallo IAS 19 che richiede il riconoscimento separato nel conto economico delle componenti di costo legate alla prestazione lavorativa (classificate nell'ambito del costo del lavoro) e gli oneri finanziari netti (classificati nell'ambito dell'area finanziaria), e l'iscrizione degli utili e perdite attuariali che derivano dalla misurazione in ogni esercizio della passività e attività tra i componenti di conto economico complessivo. L'utile o perdita derivante dall'effettuazione del calcolo attuariale dei piani a benefici definiti (TFR) è interamente iscritto nel conto economico complessivo.

attuariale dei piani a benefici definiti (TFR) è interamente iscritto nel conto economico complessivo.

x) Risultato per azione

Il risultato base per azione è calcolato dividendo il risultato attribuibile agli azionisti per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo ed escludendo le azioni proprie.

Il risultato diluito per azione è calcolato dividendo il risultato attribuibile agli azionisti per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo, escluse le azioni proprie, tenendo conto degli effetti di tutte le potenziali azioni ordinarie con effetto diluitivo.

y) Rendiconto finanziario

Con riferimento al rendiconto finanziario, secondo le disposizioni di IAS 7, la Società ha optato per le seguenti impostazioni:

  • la Società presenta il rendiconto finanziario secondo il metodo indiretto;
  • la Società ha riconciliato il risultato netto dell'esercizio con i flussi di cassa netti dalle attività operative;
  • la Società ha deciso di classificare gli interessi ricevuti e pagati come flussi di cassa derivanti da attività operative.

5. Valutazioni discrezionali e stime contabili significative

La predisposizione del bilancio separato e delle relative Note esplicative in applicazione dei principi contabili internazionali (IAS/IFRS) richiede da parte degli Amministratori l'effettuazione di stime e assunzioni che, in talune circostanze, si fondano su dati storici e che possono avere effetto sui valori espressi in bilancio. Le assunzioni derivanti alla base delle stime sono riviste periodicamente e i relativi effetti sono riflessi a conto economico nell'esercizio in cui si manifestano.

Si riepilogano di seguito le principali assunzioni utilizzate nei processi di stima e le fonti di incertezza, per le quali potrebbero emergere in futuro rettifiche significative al valore contabile delle attività e passività. Relativamente alle valutazioni e stime effettuate in seguito alla pandemia di COVID-19 si rinvia a quanto descritto nella Relazione sulla Gestione.

Imposte differite attive

Le Imposte differite attive sono rilevate a fronte delle differenze temporanee deducibili fra i valori delle attività e delle passività espressi in bilancio rispetto al corrispondente valore fiscale e delle perdite fiscali riportabili, nella misura in cui sia probabile l'esistenza di adeguati utili futuri fiscalmente imponibili, a fronte dei quali tali perdite potranno essere utilizzate. Una valutazione discrezionale è richiesta agli amministratori per determinare l'ammontare delle Imposte differite attive che possono essere contabilizzate che dipende dalla stima della probabile manifestazione temporale e dell'ammontare dei futuri utili fiscalmente imponibili.

Fondo svalutazione crediti

Il fondo svalutazione crediti riflette la stima delle perdite attese sui crediti commerciali iscritti a bilancio e non coperti da eventuale assicurazione crediti, al fine di ricondurre il valore dei crediti al loro presumibile valore di realizzo. La Società applica l'approccio semplificato e registra le perdite attese su tutti i crediti commerciali in base alla durata residua, definendo un criterio per lo stanziamento basato sull'esperienza storica della Società relativamente alle perdite su crediti, rettificato anche per tener conto di fattori previsionali specifici riferiti ai creditori ed all'ambiente economico. L'ammontare delle perdite attese è sensibile ai cambiamenti delle circostanze e delle condizioni economiche previste.

Riduzioni durevoli di valore di attività non finanziarie

La Società verifica, ad ogni data di bilancio, se ci sono indicatori di riduzioni durevoli di valore per tutte le attività non finanziarie. Nel caso in cui si evidenzi una perdita di valore, il valore contabile è allineato al relativo valore recuperabile. L'avviamento e le altre attività immateriali a vita utile indefinita sono sottoposti annualmente a verifica per identificare eventuali riduzioni di valore. Il valore recuperabile delle attività non correnti è normalmente determinato con riferimento al valore d'uso, sulla base del valore attuale dei flussi finanziari attesi dall'uso continuativo dell'attività. La verifica comporta quindi anche la scelta di un tasso di attualizzazione adeguato al calcolo del valore attuale dei flussi attesi.

Periodo di ammortamento delle immobilizzazioni materiali e immateriali

Gli ammortamenti dei beni a vita utile definita delle immobilizzazioni materiali, del diritto d'uso, delle immobilizzazioni immateriali richiedono una valutazione discrezionale da parte degli amministratori, che a ogni data di bilancio viene rivista al fine di verificare che gli importi iscritti siano rappresentativi della miglior stima dei costi che eventualmente saranno affrontati dalla Società e, nel caso in cui si rilevino variazioni significative, gli importi vengono rivisti ed aggiornati.

Accantonamenti a fondi rischi e oneri

Gli Amministratori effettuano stime per le svalutazioni di magazzino e per altri rischi e oneri. In particolare, a fronte di contenziosi di varia natura che vedono la Società coinvolta in veste di parte passiva, gli Amministratori hanno fatto ricorso a stime ed assunzioni nel determinare il grado di probabilità di insorgenza di una effettiva passività in capo alla Società e, nel caso in cui il rischio sia stato valutato come probabile, nel determinare l'importo da accantonare a fronte dei rischi identificati.

Benefici per i dipendenti

Il valore di iscrizione in bilancio dei piani a benefici definiti è determinato utilizzando valutazioni attuariali, che richiedono l'elaborazione di ipotesi circa i tassi di sconto, il tasso atteso di rendimento degli impieghi, i futuri incrementi salariali, i tassi di mortalità ed il futuro incremento delle pensioni. La Società ritiene ragionevoli i tassi stimati dagli attuari per le valutazioni alla data di chiusura dell'esercizio, ma non si esclude che futuri significativi cambiamenti nei tassi possano comportare effetti significativi sulla passività iscritta a bilancio.

Stime in seguito all'applicazione dell'IFRS 16

In seguito all'applicazione dell'IFRS16, sono state effettuate stime contabili significative in relazione a:

  • identificazione della durata dei contratti di affitto, con particolare riferimento alla valutazione degli effetti delle opzioni di rinnovo al termine del periodo non cancellabile;
  • definizione del tasso di sconto, per tutti i contratti per i quali non è presente un tasso di interesse implicito.

6. Composizione delle principali voci della Situazione patrimoniale e finanziaria e del Conto Economico

6.1 Attività non correnti

6.1.1 Avviamento

L'avviamento è costituito dal goodwill acquisito a seguito della fusione che ha interessato Masi Agricola S.p.A. (CGU) nel 2006, ed è pari ad euro migliaia 13.510.

La CGU è stata identificata come sopra detto. Per determinarne il valore d'uso si è calcolato il valore attuale dei flussi finanziari futuri, stimati applicando un tasso di attualizzazione che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività, e tassi di crescita terminali in linea con il livello di inflazione. Il valore d'uso è stato calcolato attualizzando i flussi di risultato attesi previsti dal 2023 al 2027, calcolando il Valore terminale sulla base dell'ultimo flusso normalizzato di previsione analitica (attualizzato con rendita perpetua al tasso WACC). I flussi così determinati sono stati attualizzati ad un tasso di sconto, definito come il costo medio del capitale al lordo delle imposte (WACC) che riflette le valutazioni correnti di mercato del costo del debito e il costo del capitale (rendimento di mercato).

Il WACC, al netto delle imposte, ammonta a 8,16%, ipotizzando un g rate pari a 1,5.

Dal test di impairment effettuato non è emersa la necessità di effettuare alcuna svalutazione.

È stata inoltre effettuata un'analisi di sensitività dei risultati per la CGU in esame in base alla quale il valore d'uso rimane ampliamente superiore al capitale investito nella stessa. Non si ottengono effetti svalutativi apportando variazioni fino a un punto percentuale al tasso di attualizzazione né apportando variazioni fino al 15% al fatturato/Ebitda del flusso di cassa terminale.

6.1.2 Immobilizzazioni immateriali

Confluiscono nella voce i beni esposti nel seguente dettaglio:

Altre immobilizzazioni immateriali 31 dic 2022 31 dic 2021 Variazione
Diritti di brevetto industriale e di utilizzo di opere dell'ingegno 290.749 394.137 (103.388)
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 187.684 170.315 17.369
Totale 478.434 564.452 (86.019)

Nella tabella seguente sono riportate le variazioni intervenute nell'esercizio.

Diritti di brevetto
industr. e d'utilizzo
opere ingegno
Concessioni,
licenze, marchi e
diritti simili
Totale
Costo storico a inizio periodo 1.305.403 513.159 1.818.563
Incrementi periodo 48.087 58.540 106.627
Decrementi periodo 0 (46.900) (46.900)
Costo storico a fine periodo 1.353.490 524.799 1.878.289
Fondo Ammortamento a inizio periodo (911.266) (342.844) (1.254.110)
Incrementi periodo (151.474) (41.171) (192.645)
Decrementi periodo 0 46.900 46.900
Fondo Ammortamento a fine periodo (1.062.741) (337.114) (1.399.855)
Valore netto contabile a fine periodo 290.749 187.684 478.434

Le principali variazioni registrate nell'esercizio riguardano:

  • le personalizzazioni e lo sviluppo del software di ERP;
  • Il rinnovo dei marchi, registrati fra le Concessioni, licenze, marchi e diritti simili.

6.1.3 Immobilizzazioni materiali

Confluiscono nella voce i beni esposti nel seguente dettaglio:

Attività materiali 31 dic 2022 31 dic 2021 Variazione
Terreni e Fabbricati 32.835.385 33.565.443 (730.058)
Impianti e macchinari 3.669.494 3.527.622 141.872
Attrezzature industriali e commerciali 2.532.041 2.514.889 17.152
Altri beni 415.807 495.423 (79.616)
Immobilizzazioni in corso 14.543.835 9.169.976 5.373.858
Totale 53.996.561 49.273.354 4.723.207

Nella tabella seguente sono riportate le variazioni intervenute nell'esercizio.

Terreni e
Fabbricati
Impianti e
macchinari
Attrezz.
Industr. e
commerc.
Altri beni Immob. in
corso
Totale
Costo storico a inizio
periodo
43.685.631 13.258.131 8.804.323 2.972.021 9.169.976 77.890.081
Incrementi periodo 56.318 788.141 589.820 77.776 5.373.859 6.885.913
Decrementi periodo 0 0 (361.552) (576) 0 (362.128)
Costo storico a fine periodo 43.741.949 14.046.272 9.032.590 3.049.221 14.543.835 84.413.866
Fondo Ammortamento
a inizio periodo
(10.120.188) (9.730.509) (6.289.433) (2.476.598) 0 (28.616.728)
Incrementi periodo (786.376) (646.269) (441.050) (156.816) 0 (2.030.511)
Decrementi periodo 0 0 229.934 0 0 229.934
Fondo Ammortamento a
fine periodo
(10.906.564) (10.376.778) (6.500.549) (2.633.414) 0 (30.417.305)
Valore netto contabile
a fine periodo
32.835.385 3.669.494 2.532.041 415.807 14.543.835 53.996.561

Le variazioni in aumento nella voce Terreni e fabbricati riguardano principalmente gli investimenti in fabbricati di terzi, quali il fabbricato a Pieve di Soligo e l'essiccatoio di Negrar, oltre a quelli effettuati presso la tenuta di Lazise.

Gli investimenti negli Impianti e macchinari sono principalmente dovuti all'acquisto di numero 2 nuove presse e relativi interventi strutturali, per euro 300 migliaia, oltre al nuovo impianto di pigiatura e collegamenti del pigiato.

Gli investimenti nelle Attrezzature industriali e commerciali, relativamente ai nuovi fusti, botti e barriques per oltre 520 migliaia di euro, e a piccola attrezzatura.

Negli Altri beni materiali sono contabilizzate, per euro 45 migliaia, le macchine d'ufficio elettroniche, e altra attrezzatura generica per le sedi aziendali per la restante parte.

Gli incrementi delle Immobilizzazioni in corso sono dovuti principalmente alla costruzione del nuovo Visitor Center "Monteleone21" per un ammontare pari a 4,2 milioni di euro, e all'ampliamento della Cantina di Valgatara per euro 828 migliaia.

La nuova cantina Masi Monteleone 21 a Gargagnago ha la finalità di aprire le porte di Masi e dell'intera Valpolicella Classica ad accogliere visitatori attraverso un nuovo, strategico tassello della Masi Wine Experience comunicando la marca e arricchendola di significati lifestyle adeguandosi a benchmark internazionali, supportata da un ampliamento dell'area produttiva (bottaia, appassimento monumentale) ed ottimizzazioni degli uffici aziendali. La finalità del progetto è perseguita in ottica sostenibile a 360° ai fini della mitigazione dell'impatto ambientale.

L'ampliamento della cantina di Valgatara persegue la finalità di espandere la capacità di pigiatura, stoccaggio, incremento del livello tecnologico dei processi migliorando i parametri qualità-sicurezza-sostenibilità con un'area di intervento di circa 6.500mq.

I progetti sono basati sul rispetto ecologico-ambientale ed estetico-paesaggistico. Gli edifici saranno sormontati da vegetazione per assicurare continuità visiva con il vigneto e generare un sistema di termoregolazione con conseguente risparmio energetico nonché ampia superfice a pannelli fotovoltaici per incrementare l'energia prodotta in loco.

Per una più approfondita descrizione dei progetti di ampliamento ed innovazione intrapresi dalla Società si rimanda alla Relazione sulla Gestione consolidata.

Oltre all'effetto dell'ammortamento, i decrementi principali dell'esercizio si sono registrati fra le attrezzature industriali a seguito di vendite di barili e barriques.

6.1.4 Attività agricole e biologiche

Le Attività agricole e biologiche sono composte e movimentate come esposto nelle tabelle che seguono:

Attività agricole e biologiche 31 dic 2022 31 dic 2021 Variazione
Impianti di vigneto 1.130.521 1.107.116 23.406
Totale 1.130.521 1.107.116 23.406

Nella tabella seguente sono riportate le variazioni intervenute nell'esercizio.

Impianti di vigneto Totale
Costo storico a inizio periodo 3.289.574 3.289.574
Incrementi periodo 171.832 171.832
Costo storico a fine periodo 3.461.406 3.461.406
Fondo Ammortamento a inizio periodo (2.182.458) (2.182.458)
Incrementi periodo (148.426) (148.426)
Fondo Ammortamento a fine periodo (2.330.885) (2.330.885)
Valore netto contabile a fine periodo 1.130.521 1.130.521

Oltre all'effetto dell'ammortamento, si registrano investimenti nei nuovi impianti in Toscana (per euro 150 migliaia) e in Veneto (per euro 20 migliaia).

6.1.5 Attività per diritti d'uso

Si riporta di seguito il dettaglio delle attività per diritti d'uso delle immobilizzazioni materiali in locazione, riconosciuti per la prima volta in bilancio dal 1° gennaio 2019 (data di prima applicazione del principio contabile IFRS 16).

Attività per diritti d'uso 31 dic 2022 31 dic 2021 Variazione
Terreni e Fabbricati 1.393.426 1.417.906 (24.480)
Impianti e macchinari 61.541 97.037 (35.496)
Attrezzature industriali e commerciali 90.624 41.346 49.277
Altri beni 304.884 275.737 29.148
Totale 1.850.475 1.832.026 18.449

Si riportano di seguito il totale degli effetti registrati nel prospetto di conto economico:

Attività per diritti d'uso 31 dic 2022 31 dic 2021
Ammortamenti sulle attività per diritti d'uso 458.915 427.479
Interessi passivi per leasing 24.807 25.493
Costi di locazione - leasing a breve termine (473.167) (443.211)
Totale effetti iscritti nel conto economico 10.555 9.761

Il totale dei flussi di cassa in uscita relativi ai leasing contabilizzati in ottemperanza delle disposizioni dell'IFRS 16 al 31 dicembre 2022 è pari ad Euro 473 migliaia (Euro 443 migliaia al 31 dicembre 2021).

6.1.6 Partecipazioni

La voce Partecipazioni è dettagliata come segue:

Partecipazioni 31 dic 2022 31 dic 2021 Variazione
Imprese controllate 19.876.007 20.376.007 (500.000)
Altre imprese 68.115 68.790 (675)
Totale 19.944.122 20.444.797 (500.675)

Nei paragrafi che seguono se ne riportano la movimentazione e le informazioni prescritte dall'art. 2427, n.5 C.C..

Partecipazioni in imprese controllate

Partecipazioni in imprese controllate 31 dic 2022 31 dic 2021 Variazione
Masi Wine Experience S.r.l. 764.314 764.314 0
Cantina Conti Bossi Fedrigotti S.r.l. 12.000 12.000 0
Possessioni Di Serego Alighieri S.r.l. 114.941 114.941 0
Società Agricola Strà del Milione S.r.l. 5.357.001 5.357.001 0
Masi Tupungato Vigneti La Arboleda SA 6.360.376 6.360.376 0
Canevel Spumanti S.p.A. 1.683.376 1.683.376 0
Le Vigne di Canevel Soc.Agr. a r.l. 5.314.000 5.314.000 0
Totale 19.876.007 20.376.007 (500.000)
Masi Wine Bar Munich GmbH 270.000 770.000 (500.000)
Società controllata Città o Stato
Estero
Capitale
Sociale
Utile
(Perdita)
Patrimonio
netto
Quota
posseduta
%
Quota
posseduta in
Euro
Valore a
bilancio 31
dic 2022
Masi Wine Experience
S.r.l.
Verona 30.000 131.016 284.512 100% 284.512 764.314
Cantina Conti Bossi
Fedrigotti S.r.l.
Rovereto (TN) 12.000 63.972 513.537 100% 513.537 12.000
Possessioni Di Serego
Alighieri S.r.l.
Verona 100.000 68.848 470.207 60% 282.124 114.941
Società Agricola Strà
del Milione S.r.l.
Verona 10.000 95.696 7.477.212 95% 7.103.352 5.357.001
Masi Tupungato Vigneti
La Arboleda SA
Argentina 1.627.796 (152.447) 5.000.237 99% 4.950.235 6.360.376
Canevel Spumanti
S.p.A.
Treviso 780.000 489.556 1.795.343 60% 1.077.206 1.683.376
Le Vigne di Canevel
Soc.Agr. a r.l.
Treviso 25.000 34.226 1.469.269 60% 881.562 5.314.000
Masi Wine Bar Munich
GmbH
Monaco 100.000 (586.200) 97.439 70% 68.207 270.000
Totale 15.160.735 19.876.007

I dati sopra riportati sono relativi ai bilanci chiusi al 31 dicembre 2022.

Per le seguenti partecipazioni in imprese controllate, valutate al costo di acquisto, che hanno un valore di iscrizione in bilancio in certi casi superiore alla corrispondente frazione di patrimonio netto risultante dall'ultimo bilancio della partecipata si rileva:

  • per la società Masi Tupungato Vigneti La Arboleda S.A. la differenza è motivata dal fatto che l'elevato livello di inflazione presente nel Paese deprime i valori di bilancio tradotti in euro (il cambio euro/pesos è di 20 volte superiore rispetto a quello di 10 anni fa, generando una drastica riduzione dei valori economici, patrimoniali e finanziari della società argentina, espressi in euro). La nostra controllata Argentina vive una fase meno brillante che in passato, per due ragioni essenziali: il Covid e il fatto di trovarsi in un contesto socio-economico estremamente complicato. Al netto di questo, i prodotti Masi Tupungato continuano a riscuotere apprezzamenti. Va detto che la sostenibilità, intesa come chiave di lettura pregnante del progetto Masi Tupungato, sicuramente costituirà nel prossimo futuro un elemento premiale, di cui finora abbiamo approfittato relativamente: ma l'essenzialità dell'elemento-sostenibilità presso il consumatore finale è caratteristica molto recente e in rapidissima espansione a livello internazionale. E non solo presso i Millennials o la Z Generation, e non solo presso gli organic addicted: sempre più verso la generalità dei consumatori a ogni livello della piramide-prezzo. La Società non ritiene che quanto descritto rappresenti una perdita durevole di valore, anche alla luce del valore corrente dei terreni vitati in Argentina, i quali supportano il valore iscritto della partecipazione. I cambi di conversione utilizzati per la società Masi Tupungato Vigneti La Arboleda sono sia a livello patrimoniale che economico il cambio puntuale al 31 dicembre 2022;
  • la società Masi Wine Experience ha conseguito risultati in miglioramento rispetto ai passati esercizi. Lo sviluppo dell'attività di vino e cucina, foresteria e rivendite ha richiesto investimenti rilevanti nei primi esercizi non solo strutturali, ma anche di carattere operativo: la scelta, infatti, di privilegiare la qualità del servizio (ispirato al concept Masi Wine Experience, descritto in relazione sulla gestione dagli amministratori) ha

comportato una certa incidenza dei costi operativi sul fatturato, che potrà ancor meglio essere mitigata in termini di assorbimento nell'arco del prossimo triennio.

La pandemia da Covid-19 aveva solo temporaneamente interrotto questo percorso e Masi Wine Experience continua ad essere una controllata strategica con previsione di miglioramento dei risultati e raggiungimento dei target prospettici soltanto shiftati in avanti rispetto a quanto si poteva prevedere pre pandemia.

  • per le società del "gruppo Canevel" la differenza è motivata dal valore dei terreni agricoli e degli impianti di vigneto di cui le società sono proprietarie;
  • per la società Masi Wine Bar Munich GmbH, la stessa è stata costituita nel corso del 2019 e risulta ancora in fase di start up. La svalutazione apportata nel bilancio 2022 ammonta ad Euro 500.000

Partecipazioni in altre imprese

Altre imprese partecipate 31 dic 2022 31 dic 2021 Variazione
Premium Wine Selection Srl 27.000 27.000 0
Venezianische Weinbar AG 1 1 0
Altre partecipazioni minoritarie 41.114 41.789 (675)
Totale 68.115 68.790 (675)
Altre imprese Città o
Stato
Estero
Capitale
Sociale
Utile
(Perdita)
Patrimonio
netto
Quota
posseduta
%
Quota
posseduta
in Euro
Valore a
bilancio 31
dic 2022
Premium Wine Selection 30%
Srl Verona 90.000 195.327 1.574.876 472.463 27.000
Venezianische Weinbar 30%
AG Svizzera 96.796 134.127 (1.753.618) (526.085) 1
Totale 27.001

Si precisa che i valori sono stati desunti dagli ultimi bilanci disponibili, ovvero il bilancio chiuso al 31 dicembre 2021.

Relativamente a Venezianische Weinbar AG i cambi di conversione utilizzati sono a livello patrimoniale il cambio puntuale al 31/12/2021, mentre a livello economico il cambio medio annuale 2021.

Si segnala infine che nessuna partecipazione immobilizzata ha subito cambi di destinazione e su nessuna esistono restrizioni alla disponibilità da parte della società partecipante, né esistono diritti d'opzione o altri privilegi. Nessuna società partecipata ha deliberato nel corso dell'esercizio aumenti di capitale a pagamento o gratuito. Nessuna operazione significativa è stata realizzata con società partecipate.

Relativamente alle Altre partecipazioni minoritarie, la voce ammonta ad euro 41.114 e non ha subito variazioni rilevanti rispetto all'esercizio precedente.

6.1.7 Altre attività finanziarie non correnti

Comprendono le seguenti voci:

Altre attività finanziarie non correnti 31 dic 2022 31 dic 2021 Variazione
Titoli 8.029.931 5.987.582 2.042.349
Totale 9.243.575 6.792.794 2.450.781
verso altri 13.643 14.211 (568)
verso altre imprese partecipate 1 41.001 (41.000)
verso imprese controllate 1.200.000 750.000 450.000

La voce titoli rappresenta l'investimento in titoli obbligazionari e in Fondi comuni di investimento / Sicav / Sicaf / ETF, valutati al mark to market comunicato dalle banche di riferimento come segue:

Altre attività finanziarie non correnti 31 dic 2022 31 dic 2021 Variazione
Obbligazioni 1.476.690 1.188.480 288.210
Fondi comuni 6.553.241 4.799.102 1.754.139
Totale 8.029.931 5.987.582 2.042.349

Le Altre attività finanziarie verso imprese controllate sono relative al credito concesso alla controllata Masi Wine Bar Munich.

Le attività finanziarie non correnti verso altri si riferiscono a depositi cauzionali.

6.1.8 Rimanenze di magazzino non correnti

Rimanenze di magazzino non correnti 31 dic 2022 31 dic 2021 Variazione
Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati 18.591.403 19.796.627 (1.205.224)
Totale 18.591.403 19.796.627 (1.205.224)

La voce è composta dalle rimanenze di vino sfuso e imbottigliato in invecchiamento e semilavorati, classificate come non correnti in ragione delle proiezioni dei tempi di immissione sul mercato sviluppate dalla Società. Il decremento rispetto all'esercizio precedente è legato principalmente alle variazioni di litri di vino sfuso in invecchiamento.

6.1.9 Altre attività non correnti

La voce è composta da crediti di natura non finanziaria scadenti oltre l'esercizio, ed è dettagliata come segue:

Altre attività non correnti 31 dic 2022 31 dic 2021 Variazione
verso imprese controllate 215.556 266.151 (50.595)
Crediti verso altre imprese partecipate 137.500 177.500 (40.000)
Totale 353.056 443.651 (90.595)

I Crediti verso imprese controllate sono diminuiti a seguito del rimborso secondo il piano concordato con la controllata Possessioni di Serego Alighieri. I Crediti verso altre imprese partecipate sono relativi ai crediti per utili deliberati dalla società partecipata Premium Wine Selection S.r.l..

6.1.10 Attività per imposte anticipate

La voce ammonta ad euro 387.361 (euro 351.634 al 31 dicembre 2020) e accoglie gli stanziamenti per imposte anticipate relative a differenze temporanee deducibili, per una descrizione delle quali si rinvia al relativo paragrafo 6.7.10 Imposte sul reddito.

6.2 Attività correnti

6.2.1 Rimanenze di magazzino

La voce è composta come segue:

Rimanenze di magazzino 31 dic 2022 31 dic 2021 Variazione
Materie prime, sussidiarie e di consumo 3.447.352 2.847.306 600.046
Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati 11.043.697 11.015.727 27.970
Prodotti finiti e merci 13.077.840 11.243.584 1.834.256
Acconti 2.150.710 1.254.038 896.672
Totale 29.719.599 26.360.654 3.358.944

La voce include:

  • I prodotti enologici, i componenti per la realizzazione delle bottiglie (vetro, etichette, tappi, capsule) e gli imballi;
  • Il vino sfuso semilavorato e imbottigliato;
  • Vino confezionato;
  • Acconti corrisposti ai conferenti.

6.2.2 Crediti commerciali

Si riporta di seguito la composizione della voce.

Crediti commerciali 31 dic 2022 31 dic 2021 Variazione
verso clienti terzi 11.613.575 12.888.334 (1.274.759)
crediti lordi 12.305.598 13.538.356 (1.232.758)
fondo svalutazione crediti (692.023) (650.022) (42.001)
verso imprese controllate 1.733.349 1.766.401 (33.052)
verso altre imprese partecipate 398.173 805.576 (407.403)
Totale 13.745.097 15.460.311 (1.715.214)

I crediti commerciali non maturano interessi.

L'adeguamento al presumibile valore di realizzo è stato ottenuto mediante apposito fondo svalutazione crediti, ritenuto adeguato alla necessità di copertura del rischio.

Il fondo nel corso dell'esercizio ha subito le seguenti movimentazioni.

Fondo svalutazione crediti 31 dic 2022 31 dic 2021
Fondo a inizio periodo (650.022) (645.840)
Rilasci 0 0
Fondo a fine periodo (692.023) (650.022)
Utilizzi 23.289 61.886
Accantonamenti (65.290) (66.068)

Nella tabella che segue viene esposta la suddivisione dei crediti commerciali per area geografica al 31 dicembre 2022.

Crediti commerciali Lordi - Suddivisione per area geografica Italia Area Cee Extracee 31 dic 2022
verso clienti terzi - lordi 4.714.271 2.396.183 5.195.145 12.305.598
verso controllate 1.710.571 6.704 16.074 1.733.349
verso altre imprese partecipate 80.000 318.173 0 398.173
Totale crediti commerciali lordi 6.504.841 2.721.060 5.211.218 14.437.120
Fondo svalutazione crediti (692.023)
Totale 13.745.097

6.2.3 Crediti tributari

I Crediti Tributari sono così dettagliati:

Crediti tributari 31 dic 2022 31 dic 2021 Variazione
Erario IRES 229.446 859.144 (629.697)
Totale 229.446 859.144 (629.697)

6.2.4 Altre attività correnti

La voce è composta come segue:

Altre attività correnti 31 dic 2022 31 dic 2021 Variazione
Crediti verso altri 1.243.410 1.303.908 (60.499)
Ratei attivi 34.269 9.882 24.387
Risconti attivi 719.932 640.751 79.181
Totale 1.997.610 1.954.541 43.069

La riduzione dei Crediti verso altri è dovuta principalmente alla diminuzione degli anticipi a fornitori.

Relativamente ai Risconti attivi si segnala che vi sono al 31 dicembre 2022 risconti di durata superiore a 5 anni per euro 27 migliaia.

6.2.5 Altre attività finanziarie correnti

Comprendono le seguenti voci:

Altre attività finanziarie correnti 31 dic 2022 31 dic 2021 Variazione
Strumenti finanziari derivati 748.296 0 748.296
Totale 748.296 0 748.296

Gli strumenti finanziari derivati di copertura sui tassi e valute hanno rilevato al 31 dicembre 2022 un mark to market positivo.

6.2.6 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Il saldo rappresenta le disponibilità liquide e l'esistenza di numerario e di valori alla data di chiusura dell'esercizio, e sono dettagliate come segue:

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 31 dic 2022 31 dic 2021 Variazione
Depositi bancari e postali 24.137.120 24.322.640 (185.520)
Denaro e valori in cassa 2.804 4.953 (2.148)
Totale 24.139.924 24.327.592 (187.668)

Per un'analisi delle variazioni intervenute si rimanda a quanto evidenziato in Relazione sulla Gestione consolidata relativamente alla posizione finanziaria netta.

6.3 Patrimonio netto

Il patrimonio netto della Società è costituito come segue:

Patrimonio netto 31 dic 2022 31 dic 2021 Variazione
Capitale sociale 43.082.549 43.082.549 0
Riserva legale 5.174.312 4.921.152 253.160
Altre riserve 62.221.957 61.615.442 606.515
Utili/(Perdita) a nuovo 18.242.608 16.018.999 2.223.609
Risultato d'esercizio 3.966.616 5.063.198 (1.096.583)
Totale 132.688.041 130.701.340 1.986.702

Il capitale sociale al 31 dicembre 2022 è costituito da n. 32.151.156 azioni ordinarie (art. 2427, primo comma, nn. 17 e 18, C.C.). Per maggiori informazioni sulle variazioni si rinvia al Prospetto delle variazioni di patrimonio netto.

Nella tabella che segue viene esposto il dettaglio delle Altre riserve:

Altre riserve 31 dic 2022 31 dic 2021 Variazione
Riserva da sovrapprezzo delle azioni 21.992.064 21.992.064 0
Riserve di rivalutazione 1.533.691 1.533.691 0
Riserva straordinaria o facoltativa 31.074.481 31.074.481 0
Riserva per cambio principi contabili - FTA 6.773.695 6.773.695 0
Riserva attuariale 8.512 (62.429) 70.941
Riserva per utili su cambi 14.337 0 14.337
Riserva per operazioni di copertura di flussi finanziari attesi 561.380 (120.817) 682.197
Riserva per attività finanziarie valutate al FVTOCI (160.960) 0 (160.960)
Riserva sospensione utili Cà de Loi 424.757 424.757 0
Totale 62.221.957 61.615.442 606.515

La riserva da sovrapprezzo azioni è stata generata dall'operazione di quotazione, avvenuta nel 2015.

La riserva di FTA accoglie tutte le differenze derivanti dalla transizione ai principi contabili internazionali (data FTA 1° gennaio 2016), per una disamina della quale si rinvia al bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2017.

La riserva attuariale è generata dagli utili/(perdite) attuariali derivanti dalla valutazione ai sensi dello IAS 19 dei piani a benefici definiti.

Ai sensi dell'art. 2427, primo comma, n. 7-bis, C.C., si fornisce di seguito il prospetto riportante le poste di patrimonio netto distinte secondo l'origine, la possibilità di utilizzazione, la distribuibilità e l'avvenuta utilizzazione nei tre esercizi precedenti.

Natura / Descrizione Importo Origine / natura /
note
Possibilità di
utilizzazione
Quota
disponibile
Utilizzo nei
3 es. prec.
Capitale sociale 43.082.549 Apporto dei soci /
utili
B 0 0
Riserva legale 5.174.312 Utili B 5.174.312 0
Riserva da sovrapprezzo delle
azioni
21.992.064 Apporto dei soci A, B 21.992.064 0
Riserva di riallineamento ex art.
110 DL 104/2020
1.426.579 Altra natura A, B 0 0
Riserve di rivalutazione 107.112 Altra natura A, B 107.112 0
Riserva straordinaria o facoltativa 31.074.481 Utili A, B, C, D 31.074.481 0
Riserva sospesione utili Cà de Loi 424.757 Altra natura A, B 424.757 0
Riserva per cambio principi
contabili - FTA
6.773.695 D.lgs 38/05 art.7, c7 - - 0
Riserva attuariale 8.512 (1) - - 0
Riserva per utili su cambi 14.337 B - 0
Riserva per operazioni di copertura
di flussi finanziari attesi
561.380 (2) - - 0
Riserva per attività finanziarie
valutate al FVTOCI
(160.960) (2) - - 0
Utili/(Perdita) a nuovo 18.242.608 Utili A, B, C, D 18.242.608 0
Totale 128.721.426
Risultato d'esercizio 3.966.616
Totale Patrimonio netto 132.688.041

Legenda:

A: per aumento di capitale

B: per copertura perdite

C: per distribuzione soci

D: per altri vincoli statutari

(1) Riserva per utili/perdite da attualizzazione su piani a benefici definiti secondo quanto richiesto dallo IAS 19.

(2) Riserva per adeguamento al fair value degli strumenti derivati di copertura e dei relativi sottostanti, formata dagli utili/perdite non realizzate al netto dei relativi effetti fiscali.

6.4 Passività non correnti

6.4.1 Passività finanziarie non correnti

La composizione delle Passività finanziarie non correnti è la seguente:

Passività Finanziarie non correnti 31 dic 2022 31 dic 2021 Variazione
verso banche 24.549.000 16.056.829 8.492.171
per obbligazioni 8.905.100 10.860.441 (1.955.341)
verso altri finanziatori 26.990 308.935 (281.945)
per diritti d'uso 1.527.530 1.517.875 9.655
Totale 35.008.620 28.744.081 6.264.539

Passività finanziarie non correnti per obbligazioni

Riportiamo di seguito la suddivisione per scadenza del Prestito obbligazionario emesso nel primo semestre 2021 per complessivi euro 12.000.000, rimborsabili in 7 anni con scadenza Marzo 2028, con un periodo di preammortamento fino a settembre 2022. La contabilizzazione è avvenuta in ottemperanza al criterio del costo ammortizzato al fine di un corretto trattamento dei costi accessori all'operazione.

Istituto finanziario Erogazione
iniziale
31 dic 2022 Durata residua
1 anno
Durata residua
1/5 anni
Oltre 5 anni
Minibond Unicredit 2021 12.000.000 10.882.771 1.977.671 7.910.682 994.418
totale Prestito obbligazionario 10.882.771 1.977.671 7.910.682 994.418

Passività finanziarie non correnti verso banche e verso altri finanziatori

Si riportano di seguito la situazione complessiva dei debiti per finanziamenti della Società al 31 dicembre 2022 nei confronti delle banche, per euro 29.056.829 (di cui la quota non corrente è pari a euro 24.549.003), e nei confronti di altri finanziatori, per totali euro 278.914 (di cui non correnti per euro 26.990).

Istituto finanziario Erogazione
iniziale
31 dic 2022 Durata residua
1 anno
Durata residua
1/5 anni
Oltre 5 anni
Unicredit 2017 -1 7.000.000 3.652.174 608.696 2.434.783 608.696
Unicredit 2020 -1 6.250.000 4.779.699 1.184.200 3.595.499 0
Intesa San Paolo 2020 - 1 (*) 2.850.000 1.710.000 570.000 1.140.000 0
Intesa San Paolo 2020 - 2 2.150.000 1.290.000 430.000 860.000 0
Banco BPM 3.000.000 1.510.491 752.604 757.886 0
Credem 3.000.000 1.678.148 667.792 1.010.356 0
MPS Banca Verde 4.650.000 1.436.318 294.537 1.141.781 0
Intesa San Paolo 2022 8.000.000 8.000.000 0 6.400.000 1.600.000
Credem 2022 5.000.000 5.000.000 0 3.937.154 1.062.849
totale debiti verso banche 29.056.829 4.507.829 21.277.459 3.271.544
Sace Simest - 1/2/3 350.904 278.914 251.925 26.990 0
totale debiti verso altri 278.914 251.925 26.990 0
Totale 29.335.744 4.759.754 21.304.448 3.271.544

(*) regime agevolato di cui al D.P.R. 29 settembre 1973, N. 601

Di seguito la situazione dell'anno precedente:

Istituto finanziario Erogazione
iniziale
31 dic 2021 Durata residua
1 anno
Durata residua
1/5 anni
Oltre 5 anni
Unicredit 2017 -1 7.000.000 4.260.870 608.696 2.434.783 1.217.391
Unicredit 2020 -1 6.250.000 5.956.821 1.177.121 4.779.699 0
Intesa San Paolo 2020 - 1 (*) 2.850.000 2.280.000 570.000 1.710.000 0
Intesa San Paolo 2020 - 2 2.150.000 1.720.000 430.000 1.290.000 0
Banco BPM 3.000.000 2.257.850 747.359 1.510.491 0
Credem 3.000.000 2.341.352 663.204 1.678.148 0
MPS Banca Verde 4.650.000 1.717.897 281.580 1.261.995 174.322
totale debiti verso banche 20.534.789 4.477.960 14.665.116 1.391.714
Sace Simest 2021 - 1/2/3 341.935 341.935 33.000 280.818 28.117
totale debiti verso altri 341.935 33.000 280.818 28.117
Totale 20.876.724 4.510.960 14.945.934 1.419.831

(*) regime agevolato di cui al D.P.R. 29 settembre 1973, N. 601

Sui mutui sopra riportati, a garanzia, sono state iscritte ipoteche sugli immobili di proprietà della società, come da prospetto seguente:

Iscrizione
ipoteca
Istituto di Credito Note Importo
Ipoteca
Iscrizione Ipoteca
04/10/2002 MPS - Banca Verde S.p.A. Rimborso in 20 anni dal 27/03/07 9.300.000 Imm. Prov. GR
9.300.000

Passività finanziarie non correnti per diritti d'uso

Le passività finanziarie non correnti per diritti d'uso rappresentano la quota oltre l'esercizio delle passività originate a seguito della applicazione dell'IFRS 16 – Leases, si rimanda al paragrafo 6.1.5 Attività per diritti d'uso per il dettaglio. Alla data di decorrenza del leasing, la Società rileva le passività finanziarie per diritti d'uso misurandole al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non versati a tale data. Nel calcolo del valore attuale dei pagamenti dovuti, la Società usa il tasso di finanziamento marginale alla data di inizio se il tasso d'interesse implicito non è determinabile facilmente. Dopo la data di decorrenza, l'importo della passività del leasing si incrementa per tener conto degli interessi sulla passività del leasing e diminuisce per considerare i pagamenti effettuati. Inoltre, il valore contabile dei debiti per leasing è rideterminato nel caso di eventuali modifiche del leasing o per la revisione dei termini contrattuali per la modifica dei pagamenti fissi nella sostanza; è rideterminato, altresì, in presenza di modifiche in merito alla valutazione dell'acquisto dell'attività sottostante.

6.4.2 Fondi rischi ed oneri non correnti

Il fondo rischi ed oneri non correnti, pari a euro 100.000 al 31 dicembre 2021, accoglieva lo stanziamento effettuato a fine anno per il futuro versamento a copertura delle perdite della Controllata Masi Wine Experience S.r.l..

6.4.3 Passività nette per benefici ai dipendenti

Si riportano di seguito i movimenti delle passività nette per benefici ai dipendenti, rappresentate dalla passività relativa al Trattamento di Fine Rapporto determinata su base attuariale.

Descrizione 31 dic 2022 31 dic 2021
Fondo TFR a inizio periodo 622.497 667.232
Service Cost 0 0
Interest Cost 10.982 5.795
Benefits paid (37.589) (59.222)
Transfer in/out 0 0
Expected DBO a fine periodo 595.889 613.805
Actuarial (Gains)/Losses da esperienza 30.684 12.907
Actuarial (Gains)/Losses da hp demog. 0 0
Actuarial (Gains)/Losses da cambio hp fin. (124.028) (4.216)
Fondo TFR a fine periodo 502.545 622.497

La valutazione attuariale del "Fondo TFR" secondo lo IAS 19 è stata calcolata da un attuario indipendente, sulla base delle informazioni fornite dalla Società, in base alla metodologia dei "benefici maturati" mediante il criterio "Projected Unit Credit".

Le ipotesi demografiche sul collettivo dipendenti oggetto di valutazione assunte per il calcolo sono le seguenti:

  • per la stima del fenomeno della mortalità sono state utilizzate le tabelle di mortalità RG48 pubblicate dalla Ragioneria Generale dello Stato per la stima degli oneri pensionistici della popolazione italiana;
  • per la stima del fenomeno dell'inabilità sono state utilizzate le tavole INPS, distinte per età e sesso;
  • per la stima dell'età del pensionamento si è supposto il raggiungimento rei requisiti previsti per l'Assicurazione Generale Obbligatoria;
  • la stima della probabilità di anticipazione del TFR e di turnover si è desunta dalle esperienze storiche della Società e dalle frequenze scaturenti dall'esperienza dell'attuario indipendente su un rilevante numero di aziende analoghe.

Le ipotesi economico-finanziarie utilizzate sono descritte nella tabella che segue:

Basi Tecniche-Economiche 31 dic 2022 31 dic 2021
Tasso annuo teorico di attualizzazione 3,770% 0,980%
Tasso annuo di inflazione 2,300% 1,750%
Tasso annuo di incremento TFR 3,225% 2,813%
Tasso annuo di incremento salariale* 0,500% 0,500%

6.4.4 Passività per imposte differite

La voce ammonta ad euro 239.907 (euro 60.766 al 31 dicembre 2021) e accoglie gli stanziamenti per imposte differite relative a differenze temporanee, sulla base di aliquote medie attese in vigore nel momento in cui tali differenze temporanee si riverseranno (sulla base dell'aliquota effettiva dell'ultimo esercizio). L'incremento si riferisce principalmente a quanto stanziato relativamente al mark to market dei derivati. Per una descrizione delle stesse si rimanda al paragrafo 6.7.10 Imposte sul reddito.

6.5 Passività correnti

6.5.1 Passività finanziarie correnti

La voce Passività finanziarie correnti è composta come segue:

Passività Finanziarie correnti 31 dic 2022 31 dic 2021 Variazione
verso banche 4.507.829 4.477.960 29.869
per obbligazioni 1.977.671 1.000.000 977.671
verso altri finanziatori 251.925 33.000 218.925
per diritti d'uso 393.331 361.139 32.193
Totale 7.130.756 5.872.099 1.258.657

Tutti i saldi sopra riportati rappresentano la quota scadente entro l'esercizio delle passività finanziarie esposte al precedente paragrafo 6.4.1, a cui si rimanda per l'analisi del dettaglio.

Per un'analisi delle variazioni intervenute si rimanda a quanto evidenziato in Relazione sulla Gestione relativamente alla posizione finanziaria netta.

6.5.2 Debiti commerciali

Debiti commerciali 31 dic 2022 31 dic 2021 Variazione
verso fornitori terzi 9.837.448 11.032.800 (1.195.352)
verso imprese controllate 1.394.183 1.316.529 77.654
verso altre imprese partecipate 152.361 160.722 (8.361)
Totale 11.383.992 12.510.051 (1.126.059)

I debiti commerciali non sono onerosi e il loro valore iscritto in bilancio approssima il valore di mercato.

Si riporta di seguito la ripartizione dei saldi al 31 dicembre 2022 per area geografica.

Debiti commerciali - Suddivisione per area geografica Italia CEE Extra CEE Totale
verso fornitori terzi 8.757.252 583.482 496.714 9.837.448
verso imprese controllate 1.306.551 0 87.633 1.394.183
verso altre imprese partecipate 68.643 83.718 0 152.361
Totale 10.132.446 667.200 584.347 11.383.992

6.5.3 Altri debiti e passività correnti

La voce è composta e movimentata come da tabella che segue:

Altri debiti e passività correnti 31 dic 2022 31 dic 2021 Variazione
Strumenti finanziari derivati passivi 1.399 339.546 (338.146)
Totale altre passività correnti - finanziarie 1.399 339.546 (338.146)
Acconti 103.171 58.182 44.989
Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale 619.027 591.066 27.961
Altri debiti 2.031.227 1.861.247 169.980
Ratei passivi 95.868 79.375 16.493
Risconti passivi 231.940 181.046 50.894
Totale altri debiti correnti 3.081.233 2.770.915 310.318
Totale 3.082.632 3.110.461 (27.829)

Gli Strumenti finanziari derivati passivi si riferiscono alla valutazione al mark to market, comunicato dalle banche di riferimento, dei contratti derivati di copertura su cambi e su tassi di interesse aperti a fine esercizio.

La voce Debiti verso istituti previdenziali accoglie i debiti alla fine dell'esercizio nei confronti prevalentemente di INPS, ENASARCO, PREVINDAI e ALIFOND e corrisposti alle relative scadenze nel 2023.

La voce Altri debiti accoglie prevalentemente i debiti verso il personale dipendente per ferie non godute, mensilità e premi maturati, i debiti verso amministratori e verso l'Erario.

I Ratei e risconti passivi rappresentano le partite di collegamento dell'esercizio conteggiate col criterio della competenza temporale. I criteri adottati nella valutazione e nella conversione dei valori espressi in moneta estera per tali poste sono riportati nella prima parte della presente nota integrativa.

L'incremento dei Risconti passivi è relativo ai contributi OCM e Avepa. Per il dettaglio si rimanda allo specifico paragrafo 6.8 Legge per il mercato e la concorrenza.

6.5.4 Debiti tributari

La voce è così composta e movimentata:

Debiti tributari 31 dic 2022 31 dic 2021 Variazione
Debiti IRES 14.707 1.254.905 (1.240.198)
Debiti IRAP 13.986 102.200 (88.214)
Totale 28.693 1.357.105 (1.328.412)

6.6 Impegni e passività potenziali

La Società ha concesso le seguenti Fidejussioni:

  • Elba Assicurazioni Spa con beneficiario Avepa per euro 2.888.909,43 in co-obbligo con Istituto del Vino Grandi Marchi e le altre società facenti parte i progetti OCM promozioni nei mercati;
  • Generali Italia Spa con beneficiario AVEPA per euro 123.200 per i progetti OCM investimenti;
  • Generali Italia Spa con beneficiario ARTEA per euro 98.716,11 per i progetti di ristrutturazione vigneti;
  • Generali Italia Spa con beneficiario il Comune di Marano per euro 462.481 per oneri vari;
  • Generali Italia Spa con beneficiario il Comune di Sant'Ambrogio per euro 128.000 per oneri urbanizzazione;
  • Generali Italia Spa con beneficiario l'Agenzia delle Entrate per euro 3.251.162,71 per richiesta rimborsi crediti iva;
  • Generali Italia Spa con beneficiario l'Agenzia delle Dogane per euro 20.000 per copertura Accise spedizioni CEE;
  • Unicredit Banca per oneri su Visitor Center per euro 50.000.

Gli Impegni assunti dalla Società accolgono:

  • contratti per merce (vino) da ricevere per euro 11.810.854,00.

6.7 Conto Economico

Vengono di seguito illustrate le principali voci economiche che non hanno già avuto commento nell'esposizione relativa alla Situazione Patrimoniale e Finanziaria e nella Relazione sulla Gestione.

6.7.1 Margine industriale

Margine industriale lordo Esercizio 2022 Esercizio 2021 Variazione
Ricavi 65.321.345 59.429.064 5.892.282
vendite prodotti 63.151.016 57.637.719 5.513.297
vendite accessori 651.097 746.406 (95.309)
lavorazioni 1.519.232 1.044.939 474.293
Costo di acquisto e produzione del venduto (29.867.760) (25.820.673) (4.047.087)
Totale 35.453.586 33.608.391 1.845.194

Si rimanda a quanto esposto sulla Relazione sulla Gestione per i commenti sulla variazione della voce.

Di seguito si riporta la ripartizione dei ricavi dell'esercizio 2021 per area geografica:

Ricavi - Suddivisione per area geografica Italia Altri paesi
europei
Resto del
mondo
Totale
vendite prodotti 11.693.361 23.009.578 28.448.078 63.151.016
vendite accessori 485.674 110.370 55.053 651.097
lavorazioni 1.519.232 0 0 1.519.232
Totale Ricavi 13.698.267 11.776.320 28.503.130 65.321.345

6.7.2 Costi per servizi

Si riporta di seguito il dettaglio dei Costi per servizi, la cui composizione e movimentazione è correlata a quanto esposto nella parte della Relazione sulla Gestione e all'andamento dei ricavi.

Costi per servizi Esercizio 2022 Esercizio 2021 Variazione
Spese commerciali 10.691.349 9.068.989 1.622.360
Spese e consulenze legali e commerciali 2.905.156 2.850.072 55.085
Compensi agli amministratori 1.352.959 1.308.121 44.837
Spese di manutenzione e riparazione 953.814 993.207 (39.392)
Utenze 792.886 608.078 184.808
Trasporti 431.520 371.417 60.103
Spese lavorazioni c/terzi e conduzione agraria 820.322 370.254 450.068
Spese telefoniche 215.026 257.689 (42.664)
Spese di viaggio e trasferta 480.866 211.705 269.162
Assicurazioni 179.312 163.839 15.473
Compensi a sindaci 90.800 72.215 18.584
Spese di rappresentanza 45.866 35.338 10.527
Altri 860.668 877.507 (16.840)
Totale 19.820.543 17.188.432 2.632.112

6.7.3 Costi per il personale

La voce comprende l'intera spesa per il personale dipendente, ivi compresi i miglioramenti di merito, i passaggi di categoria, gli scatti di contingenza, il costo delle ferie non godute e gli accantonamenti di legge e contratti collettivi.

Costi per il personale Esercizio 2022 Esercizio 2021 Variazione
Salari e stipendi 5.737.921 5.407.291 330.629
Oneri sociali 1.769.302 1.692.913 76.389
Oneri per programmi a benefici definiti 386.673 378.511 8.162
Altri costi 5.889 11.713 (5.825)
Totale 7.899.784 7.490.429 409.356

Per una più attenta analisi dei costi del personale si rimanda alla Relazione sulla Gestione.

Dati sull'occupazione

Si riporta di seguito il numero dei dipendenti puntuale al 31 dicembre 2022 e medio dell'anno, comparati con l'esercizio precedente:

Organico 31 dic 2022 31 dic 2021 Variazione
Dirigenti 7 6 1
Quadri 5 6 (1)
Impiegati 63 58 5
Operai 20 21 (1)
Altri 0 0 0
Totale 95 91 4
Organico medio Esercizio 2022 Esercizio 2021 Variazione
Dirigenti 6 6 0
Quadri 6 6 (0)
Impiegati 64 59 4
Operai 22 22 1
Altri 0 1 (0)
Totale 98 94 4

6.7.4 Altri costi operativi

La composizione della voce è così costituita e movimentata:

Altri costi operativi Esercizio 2022 Esercizio 2021 Variazione
Insussistenze passive 195.211 278.913 (83.702)
Imposte e tasse 88.195 88.822 (628)
Iva indeducibile 67.282 46.219 21.063
Erogazione liberali 36.658 51.176 (14.518)
Note spese indeducibili 19.388 4.051 15.337
Minusv.alienazione beni 75.488 0 75.488
Totale 482.222 469.182 13.040

6.7.5 Altri ricavi e proventi

Gli Altri ricavi e proventi si riferiscono alle seguenti voci:

Altri ricavi e proventi Esercizio 2022 Esercizio 2021 Variazione
Contributi in conto esercizio 2.587.236 1.744.221 843.015
OCM 1.907.427 906.057 1.001.370
covid 505.215 677.381 (172.166)
a fondo perduto 142.903 129.217 13.687
fotovoltaico 31.690 31.566 124
Altri ricavi 1.145.648 747.448 398.199
altri servizi 241.700 241.700 0
altri ricavi 69.824 212.259 (142.435)
altri ricavi - OCM 208.996 12.958 196.038
proventi immobiliari 266.644 200.952 65.692
sopravvenienze attive 73.354 43.222 30.133
rimborsi assicurativi e penalità trasportatori 276.109 23.976 252.134
plusvalenze da alienazione beni 9.020 12.381 (3.361)
Totale 3.732.884 2.491.669 1.241.214

Si rimanda al successivo paragrafo 6.8 per maggiori informazioni sui contributi incassati da enti pubblici nell'anno.

6.7.6 Ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti

La voce Ammortamenti è composta e movimentata come da tabella sotto riportata.

Ammortamenti Esercizio 2022 Esercizio 2021 Variazione
Ammortamenti immateriali 192.645 187.803 4.842
Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzo di opere dell'ingegno 151.474 148.478 2.996
Altre 41.171 39.325 1.846
Ammortamenti materiali 2.030.511 2.025.607 4.904
Terreni e Fabbricati 786.376 781.426 4.950
Impianti e macchinario 646.269 618.617 27.652
Attrezzature industriali e commerciali 441.050 462.543 (21.493)
Altri beni 156.816 163.021 (6.205)
Ammortamenti attività agricole 148.426 134.564 13.862
Impianti di vigneti 148.426 134.564 13.862
Ammortamenti diritti d'uso 458.915 427.479 31.435
Leasing IFRS 16 458.915 427.479 31.435
2.830.498 2.775.454 55.044

La variazione dell'esercizio è strettamente correlata a quanto esposto nelle note esplicative delle Attività non correnti ai paragrafi da 6.1.2 a 6.1.5. Si segnala che gli ammortamenti sono esposti per categoria.

La voce Svalutazioni e accantonamenti è composta e movimentata come segue:

Svalutazioni e accantonamenti Esercizio 2022 Esercizio 2021 Variazione
Svalutazione dei crediti compresi nell'attivo circolante 106.290 66.068 40.221
Totale 106.290 66.068 40.221

La Svalutazione dei crediti compresi nell'attivo circolante comprende gli accantonamenti contabilizzati nell'esercizio al fine di esporre i crediti dell'attivo circolante al loro presumibile valore di realizzo, pari ad euro 106.290 (contro euro 66.068 del 2021) – si rimanda al relativo paragrafo 6.2.2 per maggiori dettagli.

6.7.7 Proventi e oneri finanziari

Proventi e (oneri) finanziari Esercizio 2022 Esercizio 2021 Variazione
Proventi finanziari 76.964 17.260 59.704
proventi diversi da altri 67.325 17.260 50.065
rivalutazioni di strumenti finanziari 9.639 0 9.639
Oneri finanziari (931.466) (763.036) (168.430)
interessi e altri oneri vs altri (388.403) (337.836) (50.567)
interessi da obbligazioni (273.386) (212.336) (61.050)
interessi da passività fin. per diritti d'uso (24.807) (25.493) 686
svalutazioni di strumenti finanziari (244.870) (187.372) (57.499)
Totale (854.502) (745.777) (108.725)

Negli Interessi e altri oneri verso altri e negli interessi da obbligazioni confluiscono gli interessi relativi ai finanziamenti verso istituti bancari e gli interessi del prestito obbligazionario (per maggiori dettagli si rimanda alla nota 6.4.1 Passività finanziarie non correnti).

Gli oneri finanziari relativi agli strumenti finanziari derivati accolgono le variazioni di fair value dei contratti a termine accesi nel 2022.

6.7.8 Proventi da partecipazioni

Proventi e (oneri) da partecipazioni Esercizio 2022 Esercizio 2021 Variazione
Proventi da partecipazioni 52.500 75.000 (22.500)
altre imprese partecipate 52.500 75.000 (22.500)
Oneri da partecipazioni (555.903) (477.104) (78.799)
svalutazioni di partecipazioni (555.903) (477.104) (78.799)
Totale (503.403) (402.104) (101.299)

La voce accoglie i proventi derivanti dalla partecipazione nella società Premium Wine Selection S.r.l. deliberati nel corso dell'esercizio e pari ad euro 52.500, (contro euro 75.000 dell'esercizio precedente).

Gli oneri sono relativi principalmente alla svalutazione delle partecipazioni in Masi Wine Bar Munich, pari a euro 500 migliaia, ed in Masi Wine Experience S.r.l. per euro 50 migliaia. La restante parte è relativa alla svalutazione della partecipazione in Terre da Vino.

6.7.9 Utili (perdite) su cambi

Utili (perdite) su cambi Esercizio 2022 Esercizio 2021 Variazione
utili su cambi 1.268.371 531.848 736.523
realizzati 1.264.406 492.408 771.997
valutativi 3.966 39.440 (35.475)
perdite su cambi (2.040.890) (284.751) (1.756.138)
realizzati (1.828.888) (259.648) (1.569.240)
valutativi (212.001) (25.103) (186.898)
Totale (772.518) 247.097 (1.019.615)

6.7.10 Imposte sul reddito

Imposte sul reddito Esercizio 2022 Esercizio 2021 Variazione
imposte correnti 1.993.681 2.206.107 (212.426)
IRES 1.594.941 1.821.353 (226.412)
IRAP 398.740 384.754 13.986
imposte differite (anticipate) (43.589) (40.929) (2.660)
IRES (44.715) (41.499) (3.216)
IRAP 1.126 570 556
imposte es. precedenti 2 (18.663) 18.665
Totale 1.950.094 2.146.515 (196.421)

Le imposte differite sono state calcolate secondo il criterio dell'allocazione globale, tenendo conto dell'ammontare cumulativo di tutte le differenze temporanee, sulla base delle aliquote medie attese in vigore nel momento in cui tali differenze temporanee si riverseranno {sulla base dell'aliquota effettiva dell'ultimo esercizio}.

Le imposte anticipate sono state rilevate in quanto esiste la ragionevole certezza dell'esistenza, negli esercizi in cui si riverseranno le differenze temporanee deducibili, a fronte delle quali sono state iscritte le imposte anticipate, di un reddito imponibile non inferiore all'ammontare delle differenze che si andranno ad annullare.

Le principali differenze temporanee che hanno comportato la rilevazione di imposte differite e anticipate sono indicate nella tabella seguente unitamente ai relativi effetti.

31 dic 2022 31 dic 2021
Ammontare
differenze
temporanee
Effetto
Fiscale
Ammontare
differenze
temporanee
Effetto
Fiscale
Attività per Imposte anticipate 1.662.097 387.361 1.498.686 351.634
Perdite su cambi 212.001 50.880 25.623 6.150
Compensi amministratori 242.290 58.150 228.827 54.918
Svalutazione crediti 935.519 224.525 935.519 224.525
Leasing 0 0 27.553 6.613
Firr 57.922 2.259 40.049 1.562
Ammortamento marchi 2.575 718 0 0
Mtm Titoli 211.790 50.830 0 0
Mtm Irs 0 0 158.970 38.153
TFR 0 0 82.144 19.715
Passività per Imposte differite 966.771 239.907 225.041 60.766
Utili su cambi 3.966 952 39.440 9.466
Dividendi non corrisposti 10.850 2.604 12.375 2.970
Mtm Irs 738.657 177.278 0 0
TFR 11.200 2.688 0 0
Diritti di reimpianto amm.to 202.097 56.385 173.226 48.330

6.8 Legge per il mercato e la concorrenza (Legge 4 agosto 2017, n. 124, comma 125)

In ottemperanza all'obbligo di trasparenza di cui al comma 125 dell'art. 1 della L. 124/2017, si riepilogano di seguito i contributi incassati nell'anno 2022 da enti pubblici:

  • Contributi OCM per promozioni sui mercati per euro 1.907.427 da Istituto Grandi Marchi-AGEA, per i progetti "Veneto Wine Culture in the world 2022" e "Italian Wine Tour 12" (REG. UE n. 1308/2013 - Bando biennale 2021/2022);
  • Contributi OCM per promozioni sui mercati per euro 172.074 da Istituto Grandi Marchi-AGEA, a saldo del progetto " Italian Wine Tour 10" per chiusura controlli da parte di Agecontrol;
  • Contributi OCM per promozioni sui mercati per euro 36.921 da AGEA, a saldo del progetto " Top Veneto's Wines 2020" per chiusura controlli da parte di Agecontrol;
  • Esonero straordinario del versamento dei contributi Previdenziali e Assistenziali a carico dei datoti di lavoro per euro 505.215 (Art. 16 e 16 bis del DL 137/2020 – Legge n. 176 del 18/12/20);
  • Contributo fotovoltaico per euro 31.690 dal GSE relativamente al contributo incentivante su pannelli fotovoltaici di Valgatara e della Toscana;
  • Contributi per piano formativo per euro 6.900 da Fondimpresa;
  • Contributi Agricoli per Domanda Unica, ricevuti da AVEPA per euro 12.342,61 (Reg. (UE) 1307/2013 e 1305/2013, DM 5465/2018, DGRV n. 146/2020, 148/2020 e 382/2020);
  • Contributo da Artea di Euro 51.313,08 per OCM Vitivinicolo Ristrutturazione e Riconversione Vigneti Bando 2021/2022 (Reg. UE 1308/2013);
  • Contributi da SACE SIMEST, per euro 5.980 per Sviluppo commercio elettronico in paesi esteri (Op. n. 50215/EC/FP - Rif. RNA - COR 3542928);

  • Contributo da Avepa di Euro 28.000 a saldo della domanda per il Programma nazionale di sostegno del settore vitivinicolo – Misura Investimento Azione B – bando biennale 2020/2021 (Reg. UE n. 1308/2013 art. 50);

  • Contributo da Avepa di Euro 112.000 in acconto per la domanda per il Programma nazionale di sostegno del settore vitivinicolo – Misura Investimento Azione B – bando biennale 2022/2023 (Reg. UE n. 1308/2013 art. 50);
  • Credito d'imposta per forte consumo di gas metano per Euro 6.100 relativo al I e II trimestre 2022 (DL 50/2022),
  • Credito d'imposta per energia elettrica per Euro 54.850 relativo al II e III trimestre 2022 (DL 21/2022 DL 50/2022 e DL 115/2022);
  • Credito d'imposta per Art Bonus per Euro 19.500 (DL 83/2014 art. 1);
  • Contributo Avepa di Euro 55.120 come anticipo per progetto POR FESR 2014/2020 Sostegno a progetti di Ricerca e Sviluppo realizzati dalle Reti Innovative Regionali e dai Distretti Industriali;
  • Contributo da Agea di Euro 29.809 per lo "Stoccaggio dei vini a denominazione di origine e ad indicazione Geografica" – bando 2020;
  • Contributo da Agea di Euro 43.200 per lo "Stoccaggio dei vini a denominazione di origine e ad indicazione Geografica" – bando 2021.

6.9 La gestione del rischio finanziario

Le principali passività finanziarie della Società comprendono i finanziamenti bancari, i leasing, i debiti commerciali, i debiti diversi e le garanzie finanziarie. L'obiettivo principale di tali passività è di finanziare le attività operative del Gruppo. La Società ha crediti finanziari, altri crediti, commerciali e non commerciali, e disponibilità liquide che si originano direttamente dall'attività operativa. La Società detiene inoltre contratti derivati. La Società è esposta a rischi finanziari connessi alla sua operatività:

  • rischio di mercato (principalmente relativo ai tassi di cambio e di interesse), in quanto la Società opera a livello internazionale ed è esposto al rischio di cambio;
  • rischio di credito in relazione ai rapporti commerciali con i clienti;
  • rischio di liquidità, con particolare riferimento alla disponibilità di risorse finanziarie e all'accesso al mercato del credito e degli strumenti finanziari in generale;
  • rischio di prezzo in relazione alle oscillazioni del prezzo di acquisto delle materie prime.

La Società non è esposta a significative concentrazioni dei rischi. La Società monitora costantemente i rischi finanziari a cui è esposta, in modo da valutare anticipatamente i potenziali effetti negativi ed intraprendere le opportune azioni per mitigarli. La seguente sezione fornisce indicazioni qualitative e quantitative di riferimento sull'incertezza di tali rischi per la Società.

I dati quantitativi di seguito riportati non hanno valenza previsionale; in particolare le sensitivity analysis sui rischi di mercato non possono riflettere la complessità e le relazioni correlate dei mercati che possono derivare da ogni cambiamento ipotizzato.

Rischio di cambio

La Società è esposta a rischi derivanti dalla variazione dei tassi di cambio, che possono influire sul risultato economico e sul valore del patrimonio netto. In particolare, il rischio si riferisce alle quattro valute estere nelle quali la Società opera, ovvero Dollaro USA, Dollaro Canadese, Corona Norvegese e Corona Svedese. Per esse usualmente l'azienda attiva programmi di copertura con vendita a termine di valuta.

Altro rischio è poi rappresentato dal fatto che la Società ha una società controllata in Argentina; poiché la valuta di riferimento per la Società è l'euro, i conti economici di tale società vengono convertiti al cambio medio del periodo. Variazioni dei tassi di cambio possono comportare effetti sul controvalore in euro di ricavi, costi e risultati economici. Analogamente, attività e passività possono assumere controvalori in euro diversi a seconda dell'andamento dei tassi di cambio. Come previsto dai principi contabili di riferimento, gli effetti di tali variazioni sono rilevati direttamente nel patrimonio netto, nella voce Riserva di traduzione. La Società monitora le principali esposizioni al rischio di cambio di conversione; peraltro, alla data di bilancio non vi erano coperture in essere a fronte di tali esposizioni.

Sensitivity analysis relativa al rischio di cambio

Sono state sottoposte ad analisi di sensitività le attività e passività commerciali verso terzi esistenti al 31 dicembre 2021 in Dollaro USA, Dollaro Canadese, Corona Norvegese e Corona Svedese, le quattro valute nei confronti delle quali la Società risulta maggiormente esposta. La perdita potenziale derivante dalla variazione del fair value delle attività e passività finanziarie in conseguenza di un ipotetico ed immediato apprezzamento del 10% dell'euro su tali valute non produrrebbe risultati apprezzabili sul conto economico della Società. Per contro, nel caso di un rafforzamento di pari intensità dell'euro nei confronti di tali valute, la Società sosterrebbe minori oneri per circa

lo stesso importo. Non sono state considerate nella sensitivity analysis le variazioni dei crediti e dei debiti a fronte dei quali sono state poste in essere operazioni di copertura.

Si ritiene ragionevole che la variazione dei tassi di cambio possa produrre, sugli strumenti derivati, un effetto economico opposto, di ammontare uguale alla variazione delle transazioni sottostanti coperte azzerando di fatto la variazione.

Rischio di tasso d'interesse

La Società utilizza risorse finanziarie esterne sotto forma di debito e impiega le liquidità disponibili in depositi bancari. Variazioni nei livelli dei tassi d'interesse di mercato influenzano il costo e il rendimento delle varie forme di finanziamento e di impiego incidendo pertanto sul livello di oneri finanziari della Società. La politica della Società è di gestire il costo finanziario utilizzando una combinazione di tassi di indebitamento fissi e variabili. Anche a tal fine la Società ha stipulato un contratto di Interest Rate Swap (IRS), a fronte del quale paga tipicamente degli interessi a tasso fisso, scambiandoli con interessi a tasso variabile, con riferimento a capitali nozionali predefiniti; i capitali nozionali, così come gli interessi a tasso variabile incassati, sono a loro volta commisurati al valore residuo ed ai tassi debitori delle passività finanziarie coperte. Mediante la sottoscrizione dell'IRS la Società raggiunge pertanto l'obiettivo di rendere fisso il tasso di interesse sulle passività finanziarie coperte.

Sensitivity analysis relativa al rischio tasso d'interesse

Una variazione positiva o negativa del 10% dei tassi di interesse correntemente applicati alla posizione finanziaria netta della Società non coperta dagli Interest Rate Swap non produrrebbe risultati apprezzabili sul conto economico.

Rischio di credito

Il rischio di credito rappresenta l'esposizione della Società a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalle controparti commerciali. Il rischio è gestito per alcuni clienti mediante l'ottenimento di idonee garanzie in fase contrattuale, per gli altri soggetti attraverso un continuo monitoraggio della situazione dei crediti, finalizzato ad anticipare e prevenire possibili crisi di liquidità. I clienti della Società sono in ogni caso per la maggior parte noti ed affidabili. Non ci sono inoltre concentrazioni significative di rischio di credito all'interno della Società. Sono oggetto di svalutazione individuale le posizioni, se singolarmente significative, per le quali si rileva un'oggettiva condizione di inesigibilità parziale o totale. L'ammontare della svalutazione tiene conto di una stima dei flussi recuperabili e della relativa data di incasso e degli oneri e spese di recupero futuri. A fronte di crediti che non sono oggetto di svalutazione individuale vengono stanziati dei fondi su base collettiva, tenuto conto dell'esposizione storica e di dati statistici.

Rischio di prezzo

La Società è esposta ai rischi derivanti dalle oscillazioni dei prezzi delle materie prime che possono influire sul risultato economico e sulla redditività. La situazione di mercato non fa prevedere movimenti che comportino rischi specifici e, in ogni caso, il rischio prezzo legato alla materia prima è mitigato dalla produzione di uve del Gruppo Masi, dall'usuale ampio stock di materia prima, conseguente alle necessità di invecchiamento e dagli accordi con fornitori stabili e fidelizzati.

Rischio di attacchi digitali

La Società è soggetta al rischio di attacchi digitali solitamente finalizzati all'accesso, alla trasformazione o alla distruzione di informazioni sensibili, nonché all'estorsione di denaro agli utenti o all'interruzione dei normali processi aziendali. L'implementazione di misure di cybersecurity efficaci è particolarmente impegnativa oggi perché ci sono più dispositivi che persone e gli hacker stanno diventando sempre più innovativi.

La Società persegue il corretto, sicuro, trasparente e adeguato utilizzo della struttura informatica e informativa dell'azienda, compresi i dispositivi, i portali e i siti istituzionali, i siti aziendali, le firma digitali e la relativa manutenzione e aggiornamento e mantenimento nel tempo delle prestazioni e delle condizioni di sicurezza. La Società persegue il corretto, sicuro, trasparente e adeguato utilizzo dei dati personali, e delle informazioni aziendali, al fine di permettere lo svolgimento delle attività, anche con i soggetti esterni, garantendo l'integrità, il trattamento previsto, la disponibilità la conservazione e la cancellazione e distruzione degli stessi.

Tutto ciò è reso possibile tramite la protezione dell'infrastruttura informatica attraverso sistemi di difesa da attacchi esterni e prevenzione delle intrusioni informatiche, con soluzioni tecniche e software dedicati, costantemente monitorati e aggiornati alle nuove minacce.

L'esecuzione periodica di test di sicurezza informatica e delle informazioni su supporti removibili, secondo uno specifico piano di sorveglianza e controllo, come presidio contro le minacce cyber e per rilevare le vulnerabilità del sistema informatico e dei luoghi fisici, garantiscono l'efficienza e l'efficacia delle procedure poste in essere nell'ottica anche del continuo miglioramento.

Queste misure sono integrate con la gestione di un altro aspetto fondamentale per la sicurezza dei dati e la prevenzione dei delitti informatici, rappresentato dalle misure comportamentali che deve essere tenuto da ciascun utente.

La Società ha definito l'organizzazione dell'infrastruttura Hardware e Software, per la protezione dei dati e delle informazioni, e cura il mantenimento nel tempo dei livelli di sicurezza e prestazione.

Classificazione degli strumenti finanziari e rappresentazione del loro fair value

Si riporta di seguito il prospetto che riepiloga gli strumenti finanziari detenuti dalla Società, come definiti dallo IAS 39, la relativa categoria di appartenenza ai sensi del medesimo principio, ed i corrispondenti fair value.

Attività finanziarie

2022 Finanziam.ti
e crediti
Investimenti
posseduti
fino a
scadenza
Attività
finanz.
disponibili
per la
vendita
Attività
finanz. al
fair value
rilevate a
conto
economico
Attività
finanziarie
al FVTOCI
Totale Fair Value
Attività finanziarie come da bilancio
Attività finanziarie non
correnti
1.213.644 0 0 6.553.241 1.476.690 9.243.575 9.243.575
Altre attività non correnti 353.056 0 0 0 0 353.056 353.056
Crediti commerciali e altri
crediti correnti
15.171.603 0 0 0 0 15.171.603 15.171.603
Altre attività finanziarie
correnti
0 0 0 748.296 0 748.296 748.296
Totale attività finanziarie 16.738.303 0 0 7.301.538 1.476.690 25.516.531 25.516.531
2021 Finanziam.ti e
crediti
Investimenti
posseduti
fino a
scadenza
Attività
finanz.
disponibili
per la vendita
Attività finanz.
al fair value
rilevate a conto
economico
Totale Fair Value
Attività finanziarie come da bilancio
Attività finanziarie non
correnti
805.212 0 0 5.987.582 6.792.794 6.792.794
Altre attività non correnti 443.651 0 0 0 443.651 443.651
Crediti commerciali e altri
crediti correnti
16.901.635 0 0 0 16.901.635 16.901.635
Altre attività finanziarie
correnti
0 0 0 0 0 0
Totale attività finanziarie 18.150.498 0 0 5.987.582 24.138.080 24.138.080

Passività finanziarie

2022 Passività al
costo
ammortizzato
Strumenti
derivati
Passività finanz.
al fair value
Totale
rilevate a conto
economico
Fair Value
Passività finanziarie come da bilancio
Passività finanziarie non correnti 35.008.620 0 0 35.008.620 35.008.620
Passività finanziarie correnti 7.130.756 0 0 7.130.756 7.130.756
Debiti commerciali e altri debiti
correnti
13.982.293 1.399 0 13.983.693 13.983.693
Totale passività finanziarie 56.121.669 1.399 0 56.123.068 56.123.068
31 dic 2021 Passività al
costo
ammortizzato
Strumenti
derivati
Passività
finanz. al fair
value rilevate
a conto
economico
Totale Fair Value
Passività finanziarie come da bilancio
Passività finanziarie non correnti 28.744.081 0 0 28.744.081 28.744.081
Passività finanziarie correnti 5.872.099 0 0 5.872.099 5.872.099
Debiti commerciali e altri debiti correnti 14.792.775 339.546 0 15.132.321 15.132.321
Totale passività finanziarie 49.408.954 339.546 0 49.748.500 49.748.500

Per quanto attiene agli strumenti finanziari iscritti in bilancio al Fair value al 31 dicembre 2022, la tabella seguente illustra la tipologia di strumento, il suo valore in unità di euro alla data di bilancio e la gerarchia di valutazione utilizzata:

Tipo operazione Valore al 31 dic
2022
Livello 1 Livello 2 Livello 3
Attività finanziarie
Attività finanziarie non correnti 9.243.575 8.029.931 0 1.213.644
Altre attività non correnti 353.056 0 0 353.056
Crediti commerciali e altri crediti correnti 15.171.603 0 0 15.171.603
Altre attività finanziarie correnti 748.296 748.296 0 0
Totale attività finanziarie 25.516.531 8.778.228 0 16.738.303
tutti gli importi sono espressi in unità di euro
-- --------------------------------------------------
Passività finanziarie
Passività finanziarie non correnti 35.008.620 0 0 35.008.620
Passività finanziarie correnti 7.130.756 0 0 7.130.756
Debiti commerciali e altri debiti correnti 13.983.693 1.399 0 13.982.293
Totale passività finanziarie 56.123.068 1.399 0 56.121.669

6.10 Rapporti con parti correlate

Ai sensi dell'art. 2427, primo comma, n. 22-bis, C.c., si precisa che nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2022 risultano realizzate operazioni con parti correlate di natura ordinaria ed effettuate a condizioni equivalenti a quelle prevalenti in libere transazioni, ascrivibili alle seguenti categorie:

  • Acquisto di beni;
  • Prestazione di servizi.

Con riferimento ai rapporti intercorsi con società del Gruppo, si precisa che tutte le operazioni con parti correlate compiute nel corso del periodo, ascrivibili alle categorie sopra menzionate, sono state concluse nell'interesse della Società e del Gruppo ed a condizioni analoghe a quelle applicate per operazioni effettuate con terzi indipendenti.

In riferimento all'articolo 2427, 22-bis del Codice Civile la Società ha posto in essere alcune operazioni in linea con i periodi precedenti a condizioni di mercato, come risulta dai prospetti sotto riportati ed espressi in migliaia di euro. Si precisa che le informazioni relative alle singole operazioni sono state aggregate secondo la loro natura, salvo quando la loro separata indicazione sia stata ritenuta necessaria per comprendere gli effetti delle operazioni medesime sulla situazione patrimoniale e finanziaria e sul risultato economico.

Debiti e crediti (importi in euro migliaia) 2022 2021
a) Società controllate
debiti 1.442 1.327
crediti 3.149 2.787
rimanenze di magazzino 0 117
immobilizzazioni 47 9
b) Società partecipate
debiti 152 161
crediti 536 983
c) Amministratori, sindaci, e dirigenti strategici
debiti 408 353
d) Stretti familiari dei soggetti c)
debiti 47 1
ù
Costi e ricavi (importi in euro migliaia) 2022 2021
a) Società controllate
ricavi 1.414 1.124
costo di acquisto e produzione del venduto 5.880 5.214
costi per servizi 1.328 794
altri costi operativi 19 0
altri ricavi 565 524
costi per diritti d'uso 4 10
proventi finanziari 19 7
b) Altre società partecipate 0
ricavi 1.400 1.505
costi per servizi 511 699
dividendi percepiti 53 75
c) Amministratori Gruppo Masi, sindaci, Soci Controllate e 0
Società Partecipate e dirigenti strategici
ricavi 0 1
costo del personale 1.322 1.517
compenso amministratori 1.353 1.308
compenso sindaci 91 72
d) Stretti familiari dei soggetti c) 0
costo del personale 355 73

6.11 Altre informazioni

6.11.rmazioni su compensi ad Amministratori, Sindaci e Società di Revisione

Ai sensi di legge si evidenziano i compensi complessivi spettanti agli amministratori, ai membri del Collegio sindacale della Società ed alla società di revisione, compresi anche quelli per lo svolgimento di tali funzioni anche in altre imprese incluse nel consolidamento.

Compensi spettanti agli Amministratori,
ai Sindaci e alla Società di revisione
Esercizio 2022
Amministratori 1. 352.959
Collegio sindacale 85.000
Società di revisione 65.000
servizi di revisione contabile dei conti 62.000
altri servizi 3.000
Totale 1.502.959

6.11.2 Informazioni su accordi fuori bilancio

La Società ha in essere con i propri clienti, fornitori, lavoratori e associazioni di categoria, altri partner commerciali e finanziari numerosi accordi contrattuali che prevedono impegni reciproci di vario tipo e di varia durata i cui effetti risultano dalla situazione patrimoniale-finanziaria se e per quanto ciò risulti corretto sulla base dei principi contabili applicati, con particolare riferimento al principio di competenza, mentre per ciò che attiene agli effetti futuri, essi ovviamente non risultano dalla situazione patrimoniale-finanziaria ove coerente con quanto prescritto dai principi contabili.

I suddetti accordi sono tutti però rientranti nell'ambito di quella che si può definire "normale gestione industriale, commerciale e finanziaria", considerata la dimensione e la complessità organizzativa di Masi Agricola S.p.A..

6.12 Destinazione del risultato d'esercizio

Si propone all'assemblea di così destinare il risultato d'esercizio:

Risultato d'esercizio al 31/12/2022 euro 3.966.616,00
- 5% a riserva legale euro 198.331,00
- a dividendo euro 1.929.069,36
- a utile a nuovo euro 1.839.215,64

Il Consiglio di Amministrazione

Dott. Sandro Boscaini

Presidente

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