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Banca Popolare di Sondrio

Annual Report Apr 7, 2023

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Annual Report

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DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO AI SENSI DEL D.LGS. 254/16

Banca Popolare di Sondrio Fondata nel 1871

ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI DEL 29 APRILE 2023

Società per Azioni Sede sociale e Direzione generale: I - 23100 Sondrio SO - Piazza Garibaldi 16 Tel. 0342 528.111 - Fax 0342 528.204

Indirizzi Internet: www.popso.it www.istituzionale.popso.it

E-mail: [email protected] Indirizzo PEC: [email protected]

Iscritta al Registro delle Imprese di Sondrio al n. 00053810149 - Iscritta all'Albo delle Banche al n. 842 Capogruppo del Gruppo bancario Banca Popolare di Sondrio, iscritto all'Albo dei Gruppi bancari al n. 5696.0 Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi Codice fiscale e Partita IVA: 00053810149 Capitale sociale: € 1.360.157.331 – Riserve: € 1.380.852.212 (Dati approvati dall'Assemblea dei soci del 30 aprile 2022)

Foto in copertina di: Davide Pola, Ufficio Rischi Finanziari

Rating

Rating rilasciato alla Banca Popolare di Sondrio da Fitch Ratings in data 27 luglio 2022:

  • − Long-term Issuer Default Rating (IDR): BB+
  • − Short-term Issuer Default Rating (IDR): B
  • − Viability Rating: BB+
  • − Government Support Rating: ns
  • − Long-term Deposit Rating: BBB-
  • − Short-term Deposit Rating: F3
  • − Senior Preferred Debt: BB+
  • − Subordinated Tier 2 Debt: BB-
  • − Outlook: Stabile

Rating rilasciato alla Banca Popolare di Sondrio da DBRS Morningstar in data 14 novembre 2022:

  • − Long-Term Issuer Rating: BBB (low)
  • − Short-Term Issuer Rating: R-2 (middle)
  • − Intrinsic Assessment: BBB (low)
  • − Support Assessment: SA3
  • − Trend: Stabile
  • − Long-Term Deposit Rating: BBB
  • − Short-Term Deposit Rating: R-2 (high)
  • − Long-term Senior Debt: BBB (low)
  • − Short-term Debt: R-2 (middle)
  • − Subordinated Debt: BB

Rating rilasciato alla Banca Popolare di Sondrio da Scope Ratings in data 14 marzo 2023:

  • − Issuer rating: BBB
  • − Outlook: Stabile

DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO AI SENSI DEL D.LGS. 254/16

PREFAZIONE Vittorio Coda

Professore emerito Università Bocconi Milano Le "dichiarazioni di carattere non finanziario" delle imprese hanno tutte format apparentemente simili. È perciò utile accostarle con la consapevolezza che la differenza la fa lo spirito sottostante alle attività in esse descritte. Di qui la scelta di una prefazione centrata sullo spirito d'impresa in generale e su quello della Banca Popolare di Sondrio in particolare.

Lo spirito d'impresa

Le imprese sono tutte diverse l'una dall'altra. In comune hanno il fatto di essere organizzazioni produttive che offrono sul mercato beni o servizi utili al vivere individuale o collettivo. Anche le imprese appartenenti ad uno stesso settore, come ad esempio quello del credito, pur facendo tutte lo stesso tipo di lavoro, sono diverse le une dalle altre. Ma, al di là delle diversità di assetto istituzionale, di dimensione, di raggio di azione territoriale, esse si differenziano essenzialmente per lo spirito che è stato infuso nel loro modo di essere e di operare e che continua ad animarle perpetuandone la cultura. È questo spirito che, unitamente alle scelte di posizionamento strategico, definisce la loro identità distintiva.

Ma che cos'è lo spirito d'impresa? da dove viene? come si diffonde e mette radici nella cultura aziendale? come lo si riconosce? quali i valori che ne sono alla base? Ciascuna di queste domande meriterebbe una riflessione approfondita, ma qui è possibile soltanto tentare di darvi una risposta sintetica, ancorché, si confida, sufficientemente chiara.

Lo spirito d'impresa, diversamente da quello che potrebbe sembrare a prima vista, è concetto tutt'altro che vago e sfuggente. Esso, infatti, altro non è che lo scopo di fatto perseguito nel fare impresa da chi ne è responsabile. Esso è operante in quanto, consciamente o inconsciamente, è scolpito nella mente e nel cuore del capo azienda, sia esso l'imprenditore o un manager, e perciò ne anima il comportamento nell'esercizio delle sue funzioni1 .

Da dove provenga lo scopo che effettivamente anima il capo azienda non è mai del tutto chiaro. Illuminante, tuttavia, è la considerazione dei contesti in cui egli si è formato – famiglia, scuola, aziende, associazioni – e delle esperienze che hanno lasciato un'impronta sul suo profilo umano e professionale.

Comunque sia, lo scopo che lo anima si diffonde tra le persone che compongono l'organizzazione, e mette radici nella cultura aziendale, grazie all'esercizio quotidiano della leadership e ad alcuni processi manageriali chiave, quali sono i processi di selezione, formazione, promozione, ricompensa dei collaboratori.

Lo scopo costituente la motivazione profonda che muove pensiero e azione del capo azienda diventa così lo spirito che anima e informa i comportamenti individuali e di gruppo nell'organizzazione, ossia lo spirito di quella data impresa.

Lo spirito d'impresa lo si riconosce più che da cosa l'impresa fa, da come la fa.

1 Sullo scopo/spirito che anima chi è a capo di un'impresa e su come esso ne determina il dinamismo imprenditoriale v. Coda V., Il buongoverno dell'impresa fra stabilità e dinamismo, Milano, Egea, 2021.

In particolare, nelle imprese di servizi con vasta esposizione del personale a contatto con il pubblico degli utenti – e.g. in quelle operanti nei settori del credito, della sanità, della scuola, del traporto aereo – si percepisce subito se si ha a che fare con un habitat lavorativo carico di tensioni che vanno a scapito della qualità delle relazioni interpersonali (tra i dipendenti e con i clienti) oppure di serena operosità, in cui c'è attenzione alle persone in quanto tali, a prescindere dal motivo per cui esse vengono a contatto e interagiscono. E, se ci si interroga su cosa c'è alla base di questi differenti contesti organizzativi, si scopre che in definitiva c'è il differente sostrato valoriale della leadership – di quella in carica, ma eventualmente anche di quelle trascorse – il quale in definitiva è l'elemento essenziale dello spirito dell'impresa.

Tale sostrato valoriale può ricondursi fondamentalmente a due modelli contrapposti di composizione ad unità degli obiettivi aziendali, modelli da cui discendono due scopi e due modi di fare impresa radicalmente differenti. Tali sono tipicamente:

  • il modello del primato degli azionisti (shareholder primacy), che pone in cima a tutti gli obiettivi quello della massimizzazione del valore azionario e del profitto a beneficio degli azionisti;
  • il modello della prosperità duratura dell'impresa nell'interesse di tutti gli stakeholder, nel quale il profitto è al centro di una configurazione circolare del sistema degli obiettivi aziendali in quanto è concepito come conseguenza degli obiettivi competitivi e degli obiettivi sociali ed è prioritariamente destinato ad alimentare la capacità competitiva e la capacità coesiva dell'impresa.

Nel primo modello, gli azionisti sono considerati lo stakeholder preminente su ogni altro, con la conseguenza di: (i) identificare lo scopo dell'impresa con quello di "fare gli interessi degli azionisti"; (ii) considerare le relazioni con gli altri stakeholder strumentali all'obiettivo di arricchire gli azionisti2 ; (iii) tenere conto, perciò, delle istanze degli altri stakeholder tanto quanto basta per ottenere i necessari consensi e collaborazioni e per essere compliant con le normative a tutela dei medesimi.

Nel secondo modello, invece, l'impresa deve servire il suo proprio scopo, di realizzare nel migliore dei modi la sua missione produttiva nel sistema economico sociale di cui è parte attiva. E ciò creando valore in special modo nelle relazioni che instaura con i clienti, i collaboratori e gli azionisti: con i clienti, perché il soddisfacimento dei loro bisogni ne è la ragione d'essere; con i collaboratori, perché senza il loro impegno costante l'impresa non realizza ciò per cui è fatta; con gli azionisti, perché da loro dipendono decisioni di importanza vitale per la sopravvivenza e lo sviluppo dell'impresa.

Lo spirito della buona gestione non spinge a fare l'interesse preminente degli azionisti né di alcun altro detentore di interessi, ma a fare ciò che è bene e giusto per l'impresa nell'interesse di tutti.

Se una decisione non è giusta per l'impresa, non lo è neanche per i suoi stakeholder. E giuste sono le decisioni che si inscrivono in una strategia lungimirante di sviluppo che punta a un posizionamento forte sui mercati di sbocco e a relazioni di qualità con clienti, dipendenti, azionisti e ogni altro stakeholder.

2 L'errore non è nell'obiettivo, ma nel fare dell'obiettivo lo scopo dell'impresa. Infatti, nel passaggio da obiettivo a scopo, l'obiettivo viene assolutizzato, con la conseguenza di indurre una miopia manageriale che va a scapito dell'impresa e quindi dello stesso interesse degli azionisti.

Lo spirito della Banca Popolare di Sondrio

Nel 2021 la Banca Popolare di Sondrio ha festeggiato 150 anni di vita.

Già di per sé questo è un fatto degno di nota, se si pensa alle traversie e ai cambiamenti epocali attraversati dal mondo in sì lungo arco di tempo e alle tante banche famose che non sono sopravvissute, perché fallite o acquisite da altre banche. Se poi si considera che sono stati "150 anni di bilanci sempre in attivo"3 , non si può non rimanere stupiti e domandarsi qual è il segreto di una simile longevità.

A ben vedere, i primi cento anni sono stati quelli di una piccola banca con solide radici nel suo territorio di origine, ispirata e mantenutasi fedele ai valori del movimento popolare cooperativo del credito, propugnato in Italia da Luigi Luzzatti, e ai sani e prudenti criteri di gestione di una banca. La sua sopravvivenza, perciò, non desta sorpresa, anche se non è scontato che una piccola impresa riesca lungo tutto un secolo a gestire bene i cambi generazionali, rimanendo saldamente ancorata ai valori che ne definiscono i caratteri identitari.

Sorprendente, invece, è il cammino di sviluppo organico intrapreso dalla Banca Popolare di Sondrio negli ultimi cinquant'anni, resistendo alle pressioni perché si lasciasse coinvolgere nel processo di consolidamento del settore bancario, vuoi lanciandosi in una crescita via acquisizioni, vuoi cedendo alle proposte allettanti di chi la vedeva come preda appetibile a motivo del suo radicamento territoriale e del suo trasparente buono stato di salute.

La spiegazione di come tale cammino sia stato possibile non può non rimandare al lavoro di chi su di esso con coerenza e tenacia ha saputo guidare la Banca, allo spirito d'impresa che lo ha animato, a come è riuscito a diffonderlo, a farlo diventare cultura aziendale forte e a riprodurlo in ogni nuova filiale attraverso cui la Banca ha via via esteso il suo raggio di azione territoriale sul filo di ben studiate scelte di posizionamento strategico. È uno spirito di cui va dato atto a Piero Melazzini – che della Banca Popolare di Sondrio è stato il capo azienda per quarantaquattro anni (dal 1969 al 2014) – e a chi ne ha raccolto la eredità.

3 Intervento conclusivo di Mario Alberto Pedranzini al Convegno "Sviluppo e sistema bancario", Sondrio, 2 dicembre 2022.

VII

Come definire lo spirito d'impresa della Banca Popolare di Sondrio?

Ho avuto il privilegio di maturare una conoscenza non superficiale di Piero Melazzini e del Gruppo Bancario della Sondrio – e, dunque, di osservarne lo spirito d'impresa in azione – nei tanti anni in cui sono stato presidente di società del Gruppo Arca Nord Est, del quale Melazzini è stato sempre un convinto sostenitore. Inoltre, anche attraverso l'attività di ricerca dell'Istituto per i Valori d'Impresa (ISVI) ho avuto modo di farmi un'idea abbastanza precisa dello spirito d'impresa della Banca Popolare di Sondrio. Mi sento perciò tranquillo nel definirlo come uno spirito di grande amore e intelligenza. Precisamente esso mi appare come:

  • spirito di un amore appassionato per il territorio: per le persone e le famiglie che lo abitano, per le sue aziende, per i suoi prodotti, per il suo patrimonio culturale, per le sue bellezze naturali;
  • spirito di una intelligenza lucidissima: nella selezione dei territori a cui estendere l'attività; nel fare della gentilezza e della fiducia il perno di relazioni personali durevoli, efficienti e autenticamente umane, con la clientela; nell'impostare e gestire i sistemi di gestione delle risorse umane (a cominciare da quelli di selezione e formazione dei giovani in ingresso e dal sistema premiante) in modo da far conto su collaboratori tutti animati da un medesimo spirito.

Per queste sue caratteristiche, lo spirito d'impresa della Banca Popolare di Sondrio è generativo: (i) di un "senso di comunità di lavoro" che si sposa con un "senso di comunità di territorio", alimentandosi a vicenda quanto più profonde sono le radici della banca nel territorio e quanto più i collaboratori hanno legami col territorio; (ii) di circuiti virtuosi di sviluppo della banca e dei suoi territori, in una prospettiva che coniuga gli obiettivi e i risultati di breve, di medio e di lungo termine; (iii) di un vantaggio competitivo ben difficilmente imitabile e che, in quanto tale, non può non essere apprezzato da un azionariato lungimirante.

È, in conclusione, lo spirito della buona gestione, che a pieno titolo inscrive la Banca Popolare di Sondrio fra le imprese rappresentative del secondo dei due modelli in precedenza accennati, quello della prosperità duratura dell'impresa nell'interesse di tutti i suoi stakeholder, fra cui, in primis, il territorio, i dipendenti, gli azionisti.

Tale modello è basato sui valori universali e perenni di trasparenza e correttezza, efficienza e umanità. In seno ad essi spiccano, nel caso della Banca Popolare di Sondrio, i valori della gentilezza e dell'attenzione alle persone. Sono questi valori che, incorporati nella strategia e nella cultura della banca, si sono esplicati in un modello di approccio all'apertura delle nuove filiali che ha consentito il progressivo, fisiologico, allargarsi del raggio di azione, dalle originarie vallate alpine a "mondi" tanto diversi: alla metropoli lombarda, alla capitale, a Lugano e a tutta la Svizzera, alla Lombardia e alle altre regioni del Nord Italia. E questo con ben ponderata gradualità, nella consapevolezza dei propri limiti, ma anche della forza dei propri caratteri identitari e della necessità di tenere il passo con i tempi.

INDICE Lettera agli stakeholder X Highlights XII

IX

INTRODUZIONE, CONTESTO E METODOLOGIA DI REDAZIONE 01
01.
Chi siamo, cosa facciamo e in cosa crediamo

Nota metodologica

La guerra in Ucraina e le sue ripercussioni
3
60
78
02. ENVIRONMENT:
L'IMPEGNO PER IL CLIMA E L'AMBIENTE
83

Ambiente e cambiamento climatico

Finanza sostenibile e credito responsabile
88
118
03. SOCIAL:
L'IMPEGNO PER UN'ECONOMIA SOCIALE E SOLIDALE
161

Supporto alla comunità e legame con il territorio

Gestione della catena di fornitura

Valorizzazione delle risorse umane

Diritti umani, diversità e inclusione
163
180
184
206
04. GOVERNANCE:
UN'AMMINISTRAZIONE SOSTENIBILE

Integrità e lotta alla corruzione

Privacy e sicurezza informatica

Solidità e performance economica
221
223
233
241

Innovazione
Glossario
249
260
GRI Content Index 264
UN Global Compact - Communication On Progress 272
Relazione della Società di revisione indipendente 274

Allegato I – TCFD Report – documento separato

Lettera agli stakeholder

Per una crescita duratura e sostenibile

Al sesto appuntamento, la nostra DNF - Dichiarazione Non Finanziaria si presenta con gradevole veste grafica e arricchita nei contenuti.

Un'esposizione accattivante aiuta il Lettore, a condizione che si abbia qualcosa da raccontare e che sia di qualche utilità nel testimoniare l'evoluzione di una struttura aziendale, la nostra, segnata da un crescendo di attenzione verso la sostenibilità, per rispondere ai cambiamenti e alle attese che emergono in modo sempre più forte nell'attuale contesto sociale.

Ordinare le idee e mettere insieme le azioni intraprese da ciascuno è quanto mai utile per rendicontare e programmare il futuro, esaltando gli effetti dei singoli comportamenti nel complessivo operare.

Ebbene, siamo ragionevolmente soddisfatti del lavoro svolto, pur nella consapevolezza del tanto che resta da fare.

Vi è da dire che nello stile della banca, influenzati dalle nostre origini, contaminati dall'ambiente naturale e umano in cui viviamo, abbiamo sempre dedicato, senza doverci attenere a protocollo alcuno, particolare attenzione e rispetto per ciò che ci circonda.

Ben venga quindi il risveglio globale, planetario, di governi e istituzioni che, guardandosi all'intorno, rendendosi conto dei molti problemi causati dall'uomo, delle ferite inferte al territorio e all'ambiente, si sono affrettati a sottoscrivere manifesti e, ancor di più, a fissare obiettivi per migliorare la situazione.

Anche noi, piccola parte dell'universo, ci sentiamo responsabilmente coinvolti, perché il rispetto delle persone e dell'ambiente deve essere al centro dell'impresa che guarda al futuro. Ma la sfida sarà vinta solo se il cambiamento culturale sarà preso in carico da tutti, nella convinzione che persone, con valori e diritti, con i loro bisogni, sono il fine ultimo che l'azienda deve considerare.

Contraddistinto da uno scenario ad elevata complessità, il 2022 è stato un anno di grandi sfide che la Banca Popolare di Sondrio è riuscita ad affrontare con la solidità e la coerenza necessarie per poter rispondere alle aspettative dei propri stakeholder.

La guerra russo-ucraina, scoppiata a febbraio 2022 e tuttora in atto, ha causato gravi sconvolgimenti geopolitici ed economici e reso evidente l'importanza della cooperazione e della coesione internazionali contro le violazioni dei diritti umani, supportando al contempo l'autodeterminazione dei popoli ed esortando a difendere i principi democratici costituiti. Il brutale conflitto ha innescato una crisi energetica globale a dir poco allarmante.

Le parziali interruzioni delle forniture di combustibili fossili hanno rimarcato i vantaggi, in termini di sicurezza energetica, dell'energia da fonti rinnovabili - solare ed eolica in particolare -, inducendo molti Paesi, tra cui il nostro, a rafforzarne le politiche di sostegno, in un'ottica di transizione verso un'economia alimentata da energia verde.

Uno sguardo allo scenario mondiale consente di meglio comprendere le dinamiche in atto e renderci consapevoli che il cambiamento climatico genera ingiustizia.

I Paesi che ne risentono maggiormente non sono affatto quelli che hanno contribuito di più alla genesi del fenomeno. All'interno di ciascun Paese sono le comunità povere e marginalizzate a essere le più colpite. Sono questioni che devono essere adeguatamente affrontate e gestite a livello di politica nazionale e internazionale, ponendo le basi per la "giustizia climatica" che racchiude aspetti di giustizia distributiva e intergenerazionale ed è auspicata dalla Conferenza organizzata sul tema dai Paesi partecipanti alla COP27 e sostenuta da appositi strumenti finanziari.

Effetti degli eventi descritti si manifestano anche sul fronte dell'inflazione che nell'anno in esame è cresciuta in modo esponenziale, con conseguenze sul mondo delle imprese e delle famiglie che hanno trovato comprensione e sostegno da parte della nostra banca, in attuazione del percorso di sostenibilità che si sta imponendo come paradigma di sviluppo.

XI

Prova ne sia l'integrazione, diremo fisiologica e naturale, ma in modo sempre più trasversale, del tema della sostenibilità ambientale, sociale ed etica anche nel nostro Piano industriale strategico 2022-2025, sviluppando nuovi strumenti di intervento e dimostrando una capacità di rinnovamento quanto a prodotti e pratiche aziendali.

Attraverso la definizione del Piano stesso, la nostra banca ha inteso intensificare l'impegno e l'approccio alla sostenibilità e all'inclusione, coniugando la tradizionale vicinanza alle comunità locali con le più innovative prassi e i migliori standard internazionali; e ciò allo scopo di garantire una crescita sostenibile, mantenendo la corporate identity che ci contraddistingue.

È questa un'ambizione che richiede un continuo aggiornamento, tramite l'integrazione delle tematiche ESG nel business e nell'operatività quotidiana.

In primo luogo, è stata adottata la nuova politica del credito ESG, che definisce le linee guida per integrare la sostenibilità nei processi del credito e introduce una valutazione ESG delle controparti. Inoltre, sono stati messi a punto i prodotti next: finanziamenti destinati a privati e aziende che intendono ridurre i propri consumi energetici, ottimizzare la gestione della mobilità, investire in efficientamento energetico ed energie rinnovabili.

Gli istituti di credito sono stati coinvolti dagli Organi di vigilanza - BCE e EBA - come facilitatori della transizione verso un'economia a basse emissioni.

La BCE ha predisposto la Guida sui rischi climatici e ambientali, nella quale sono illustrate le aspettative riguardo a come le banche dovrebbero gestire, in modo sicuro e prudente, i rischi in questione, comunicandoli al pubblico in modo trasparente.

In ossequio alle indicazioni della BCE, la nostra banca, con il Report allegato al presente documento, asseconda le raccomandazioni della TCFD - Task Force on Climate-Related Financial Disclosure, tese a incentivare prestiti e investimenti basati su informazioni forward looking circa gli impatti finanziari derivanti dai rischi e dalle opportunità legate al cambiamento climatico.

Con l'obiettivo di veicolare i valori del rispetto ambientale e al contempo aiutare il settore green a svilupparsi, la Popolare Sondrio ha dedicato apposite linee di credito a progetti green oriented, di cui si dà evidenza nella pubblicazione del "Green Bond Report 2022", a distanza di un anno dall'emissione del primo "Senior Preferred Green Bond": risparmio di 33.960 tonnellate di CO2 , attraverso finanziamenti di impianti di energie rinnovabili in 15 regioni italiane e interventi mirati ampiamente illustrati nella DNF.

Il nostro impegno è stato riconosciuto con l'assegnazione del premio MF Best ESG rating Award, promosso dal quotidiano "Milano Finanza", per aver ottenuto dall'Agenzia Standard Ethics, oltre al rating di sostenibilità di lungo periodo "EE+", la conferma "EE" per il corporate rating.

Banche e imprese possono non solo ben interpretare l'idea di sostenibilità, ma anche guidarla e indirizzarla nelle connessioni che essa ha con altri campi, prima fra tutti appunto l'economia. Solo quando si comprenderà che applicare la sostenibilità significa delineare delle nuove visioni economiche accettando e riconoscendo la profonda e imprescindibile correlazione fra i due ambiti, la piena sostenibilità nel senso più autentico e nobile del termine potrà dirsi davvero raggiunta.

La sostenibilità che tutti auspichiamo sarà però possibile solo con una nuova cultura e una nuova economia, una vera sinergia tra ambiente e mercato.

Mario Alberto Pedranzini

Consigliere delegato e Direttore generale della Banca Popolare di Sondrio

La DNF: alcuni numeri per illustrare il progresso

La DNF rappresenta lo strumento principale per la disclosure di sostenibilità. Di seguito, vengono riportati alcuni indicatori di performance e primi target in ambito ESG:

E nvironment

2.124

finanziamenti nel Green Bond portfolio hanno evitato la produzione di 34.000 tons CO2 eq

>90%

del portafoglio crediti corporate con inventario GHG e analisi del rischio fisico

98%

energia elettrica rinnovabile per gli edifici BPS

finanziate nel 2022 5.1mln tCO2 e

7 linee di finanziamenti

green +300% di finanziamenti con finalità green dal 2019

~30%

punti di accesso in zone scarsamente popolate

giorni di lavoro agile per 400 tons CO2 +40.000

+4.800

stakeholder coinvolti su temi ESG

dipendenti con formazione ESG 99%

208 nuovi ingressi, 80% dei

quali <29 anni

Social Governance

27%

fondi di investimento oggetto di screening ESG

fondi analizzati con +1mld€

criteri ESG nel banking book pari a circa 10%

+60%

budget per attività ESG e ESG risk management

Referenti ESG nelle aree di business dal 2021 +30%

+350 mln€

di asset gestiti con con strategie di investimento ESG

ALCUNI OBIETTIVI E INIZIATIVE DEL PIANO INDUSTRIALE "NEXT-STEP" 2022-2025

TCFD
Valore D
NZBA e PRB
ESG procurement
Policy investimento ESG
ISO 14001
Nuovi ESG Bond

Chi siamo, cosa facciamo e in cosa crediamo

Tra le prime banche popolari italiane, dal 1871 Banca Popolare di Sondrio (di seguito anche "la Banca" o "BPS") è al servizio dei territori in cui opera. Una lunga storia, basata sulla fiducia reciproca e alimentata dalla passione per il lavoro, da una costante attenzione al cliente e all'evoluzione dei suoi bisogni, da radici salde che hanno permesso alla Banca di ampliare i suoi orizzonti.

Nel corso del tempo BPS ha esteso il proprio raggio di azione a tutto il territorio nazionale, mantenendo un forte legame con la sua zona di origine e le sue tradizioni, favorendo uno sviluppo economico sostenibile della Comunità, attraverso il supporto attento e personalizzato a piccoli imprenditori, comuni cittadini, medie e grandi imprese.

Punto di riferimento per un'intera comunità, dopo 150 anni di tradizione, la Banca Popolare di Sondrio ha nel dicembre 2021 approvato la trasformazione in SpA, un passaggio storico che non ha cambiato il ruolo di "banca del territorio", in sintonia con la tradizione del credito popolare, a favore delle famiglie, delle piccole e medie imprese, delle cooperative e degli enti pubblici e privati, prestando particolare attenzione ai territori serviti, a partire da quelli di origine della Valtellina e della Valchiavenna.

Nel 2022, per la prima volta nella storia del Gruppo Banca Popolare di Sondrio (di seguito "il Gruppo"), è stato presentato al pubblico il Piano Industriale: "Next-Step 2022- 2025" definisce la strategia e i target, in un'ottica di generazione di valore significativa e sostenibile. Tra le altre cose l'aggiornamento del Piano Industriale ha offerto una preziosa occasione di rafforzamento della strategia del Gruppo in merito alle tematiche ESG, anch'esse particolarmente rilevanti nel contesto attuale e, per loro natura, trasversali ai diversi ambiti di approfondimento del Piano, esposti in una sezione dedicata della DNF.

"È per me ragione di orgoglio poter presentare il nostro primo Piano Industriale dopo esserci trasformati in SpA a fine 2021. Con la fondazione avvenuta a Sondrio nel 1871, siamo stati una delle prime banche popolari del Paese. La nostra vocazione è crescere. Crescere assieme ai nostri clienti, con i nostri dipendenti, oltre i confini di una tradizionale Banca del Territorio. Con rigore, disponibilità verso i clienti, vicinanza alle comunità delle aree servite, preservando la nostra identità ma continuando a innovare."

Mario Alberto Pedranzini, Consigliere Delegato e Direttore Generale di Banca Popolare di Sondrio, Comunicato stampa del 29 giugno 2022

La Storia

1871

Nascita della Banca e apertura degli sportelli di Sondrio e Morbegno

primo'900

Fino agli anni '70 la Banca è stata vincolata a una presenza locale; vigeva infatti per le banche il principio della presenza territoriale: le filiali erano 18 e 2 gli sportelli stagionali

1973

Apertura di un ufficio di rappresentanza in Milano e uscita del primo numero del Notiziario

1983

Inizio della collaborazione con Arca SGR per realizzare le soluzioni d'investimento più adatte alle esigenze dei clienti

1990

Apertura della sede di Roma

1991

Apertura a Lugano di un ufficio di rappresentanza e quotazione sul Mercato Ristretto di Milano

1993

Apre il Centro Servizi "F. Morani", un'opera utile alla gestione e sviluppo dei suoi sistemi informativi e telematici

1995

Nasce la Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA e il Gruppo bancario

Diventa Presidente il Cavaliere del Lavoro Piero Melazzini

1997

Viene attivato il portale SCRIGNO Internet Banking su Internet con diverse applicazioni di e-banking ed e-commerce

1999

Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA istituisce Popsosuisse Investment Fund Sicav

2001

L'Istituto diventa intermediario qualificato della Banca Europea per gli Investimenti

2004

Banca Popolare di Sondrio, unico Istituto italiano, è diventata membro di Eurogiro

Nasce Popsoarte

Adesione a UN Global Compact

2007

Viene inaugurata la Biblioteca "Luigi Credaro"

2008

Adozione del Codice Etico

2009

Quotazione sul Mercato principale

Acquisizione di 2010

Factorit SpA

DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO 2022

"…una storia di crescita, valori e cultura. Un racconto corale e polifonico di un viaggio, attraverso tre secoli, della 'Popolare', che ha consolidato, in un processo di trasformazione continua, una propria cultura d'impresa, la quale si è concretizzata in una serie ininterrotta di bilanci in utile. Lo diciamo con giusto orgoglio e comprensibile soddisfazione."

Lettera a soci e amici, 1° gennaio 2022

Foto di: Diego Gallotta, Agenzia di Castel San Giovanni

2014

La presidenza passa all'avv. Francesco Venosta

BPS (SUISSE) SA registra 2015

un utile record del +73%

Prima pubblicazione della Dichiarazione Non Finanziaria

Acquisizione del 100% di BNT banca

Diventa socia di Rent2Go Srl e viene acquisita PrestiNuova SpA

2019

Fusione per incorporazione di PrestiNuova SpA in Banca della Nuova Terra SpA

Preparazione del primo Questionario 2020

CDP

2018 2021

Partecipazione al questionario BCE sui rischi climatici e ambientali

Nuovo sito istituzionale con sezione dedicata alla Sostenibilità

Ottenimento del primo rating di sostenibilità solicited di Standard Ethics, con punteggio EE

Creazione del Comitato Sostenibilità

Creazione dell'Ufficio Sostenibilità

Adozione della Policy di Sostenibilità

Primo collocamento di Green Bond

Inserimento di PrestiNuova Srl Agenzia in Attività Finanziaria nel Gruppo bancario

Adozione della Policy Ambientale

Trasformazione in Società per Azioni

2022

Standard Ethics migliora il rating di lungo periodo della Banca, portandolo da "EE" a "EE+"

Acquisizione totale di Factorit e di Rent2Go

Presentazione del Piano Industriale di Gruppo 2022-2025

Integrazione ESG del Piano Industriale 2022-2025

Pubblicazione del Green Bond Report 2022

Formazione ESG per tutti i dipendenti del Gruppo

Linee guida per la riduzione degli impatti ambientali dei dipendenti

Raccolta di dati ESG per la valutazione delle controparti

Incremento di titoli ESG in portafoglio di proprietà

Sviluppo di prodotti di credito ESG

Policy del credito ESG

Stesura dei nuovi Piani Spostamenti Casa-Lavoro

Il Gruppo

Il Gruppo bancario Banca Popolare di Sondrio, attraverso la capogruppo Banca Popolare di Sondrio e le società controllate, presta ai propri stakeholder una pluralità di servizi in grado di soddisfare qualsiasi esigenza in ambito bancario, finanziario e assicurativo.

Obiettivo comune è creare valore nel tempo

Oltre a Banca Popolare di Sondrio compongono il Gruppo bancario:

  • BPS (SUISSE) SA: banca di diritto svizzero interamente controllata dalla Capogruppo, è stata costituita a Lugano il 3 maggio 1995. La sua rete territoriale conta oggi 20 sportelli in 8 Cantoni a cui si aggiungono l'Ufficio di Rappresentanza a Verbier, l'Unità Virtuale Direct Banking di Lugano e la Succursale Estera di Monaco, nell'omonimo Principato. BPS (SUISSE) SA svolge un'attività ampia e diversificata coprendo tutti i settori, proponendosi come banca universale e operando secondo la filosofia del Gruppo: una banca che pone il cliente al centro della sua attenzione;
  • Factorit SpA: società specializzata nel factoring, interamente controllata dalla Capogruppo, offre alle imprese operanti in Italia e all'estero una gamma completa di prodotti in grado di soddisfare le loro esigenze in materia di finanziamento, garanzia e gestione dei crediti commerciali. Factorit deriva i propri valori dalle banche popolari fondatrici che ne costituivano l'azionariato e il canale distributivo di riferimento; tali valori trovano espressione formale nel Codice Etico;
  • Banca della Nuova Terra SpA: nata nel 2004 con lo scopo di dedicarsi principalmente all'erogazione del credito al settore agricolo, al settore agroindustriale, ai privati e alle famiglie. Successivamente al suo ingresso nel Gruppo, BNT si è specializzata nel collocamento di prodotti di credito al consumo e nello specifico di finanziamenti rimborsabili mediante cessione del quinto della pensione (CQP), cessione del quinto dello stipendio (CQS) e delegazione di pagamento (DEL);
  • PrestiNuova Srl Agenzia in Attività Finanziaria: società controllata interamente da Banca della Nuova Terra SpA, esercita nei confronti del pubblico l'attività di agenzia in attività finanziaria, focalizzando principalmente l'attenzione sui finanziamenti rimborsabili mediante la cessione del quinto dello stipendio e della pensione su mandato diretto di Banca della Nuova Terra SpA;
  • Sinergia Seconda Srl: società operativa nel settore immobiliare con funzioni prevalentemente strumentali in relazione alle attività della Banca e del Gruppo bancario;
  • Popso Covered Bond Srl: società funzionale all'emissione di obbligazioni bancarie garantite (covered bond).

Fanno altresì parte del Gruppo, pur non rientrando nel perimetro di vigilanza prudenziale né offrendo servizi finanziari, le seguenti società: Pirovano Stelvio SpA, Immobiliare San Paolo Srl, Rent2Go Srl, Immobiliare Borgo Palazzo Srl, Servizi Internazionali e Strutture Integrate 2000 Srl e Prima Srl.

Struttura Societaria del Gruppo Banca Popolare di Sondrio SpA al 31.12.2022

La nostra organizzazione territoriale

485 Sportelli in Italia Filiali presenti in sette regioni del Nord Italia e nell'area di Roma 20 Sportelli in Svizzera BPS (SUISSE) SA 1 Sportello nel Principato di Monaco 51 Desk all'estero presso partner esterni in 44 Paesi Contributo al PIL Italia2 Quota di mercato1 PIL pro capite2 (€K) Tasso disoccupazione2 Lombardia 22,2% 8,9% 37 6,0% Lazio 11,3% 2,6% 32 10,2% Piemonte 7,6% 0,9% 30 7,5% Liguria 2,8% 2,5% 30 8,5% Emilia Romagna 9% 0,3% 34 5,6% Presenza geografica del Gruppo BPS nelle aree a maggior potenziale

Percentuale numero di sportelli bancari rispetto al numero di sportelli totali | Fonte: Banca d'Italia 31/12/2021

Veneto 9,2% 0,4% 30 5,4% Trentino Alto Adige 2,7% 1,1% 37 4,3% Valle d'Aosta 0,3% 4,4% 35 7,3% Media Italia 27 9,7%

Totale 65,1%

1

2 Fonte ISTAT: PIL pro capite e contributo % al PIL Italia aggiornato al 2020; tasso disoccupazione aggiornato al 2021

Modello di business e strategia d'impresa

Il modello di business di Banca Popolare di Sondrio è costruito per soddisfare le esigenze di tutti gli stakeholder, sostenere il mondo produttivo, il settore delle famiglie e i privati in genere, investendo, concedendo mutui e linee di credito, offrendo in modo semplice e facilmente accessibile prodotti e servizi che rispondono alle esigenze dei singoli.

In un contesto dove il mercato e le normative europee stanno delineando in modo sempre più puntuale il ruolo del settore bancario nella transizione verso un'economia più sostenibile, risulta fondamentale sviluppare un modello di business attento all'integrazione delle tematiche ambientali, sociali e di buona governance (di seguito, ESG).

Il Gruppo BPS fonda difatti la propria strategia su scenari che portano a fattor comune ambiente, industria e finanza e in tale ottica intende procedere, con approccio olistico e con la volontà di essere attore del cambiamento, nel percorso già intrapreso di identificazione, implementazione e monitoraggio di obiettivi di sostenibilità, attuando le modalità più consone per realizzarli nel contesto proprio e di sistema.

Le Strategie d'impresa e il Piano Industriale 2022-2025

Alla luce delle nuove normative europee nell'ambito della finanza sostenibile, nonché delle crescenti pressioni del mercato su questi temi, sono sempre più forti la consapevolezza e l'impegno della Banca nell'aggiornare le proprie strategie e implementare i propri processi, al fine di integrare maggiormente la sostenibilità nel business.

La ricerca di nuovi prodotti e servizi, per cogliere al meglio le opportunità di mercato e rispondere alle rinnovate esigenze della clientela, è continua, con un'attenzione particolare rivolta ai settori quali il factoring, la cessione del quinto, l'asset management, il ramo assicurativo, il leasing e i servizi di mobilità.

La capacità di instaurare un rapporto unico e personalizzato sia con la clientela nuova sia con quella acquisita da tempo è senza dubbio uno dei tratti distintivi del Gruppo che ha permesso, tra le altre cose, di conquistare significative quote di mercato nei settori portanti dell'attività bancaria, quali l'intermediazione creditizia, i sistemi di pagamento e il risparmio amministrato e gestito. Il responsabile di filiale ha sempre rappresentato, tanto per il piccolo risparmiatore, quanto per la famiglia e per l'imprenditore, un punto di riferimento importante ed essenziale, in grado di analizzare il quadro finanziario e patrimoniale della controparte, identificarne le necessità e, con senso di responsabilità, indirizzarne le scelte, anche nei momenti di difficoltà.

Il modello di servizio della Banca è infatti fondato su una relazione diretta con la clientela, cui si affianca un utilizzo sempre più significativo dei canali digitali per rispondere in modo efficace ed efficiente alle esigenze di tutti gli stakeholder.

DISTINTIVITÀ

Presenza geografica qualificata, radicamento territoriale, competenza del personale, eccellenza dei servizi, modo unico di fare Banca

Presenza geografica qualificata

> Banca leader nelle aree chiave per l'economia e l'industria italiana

> Presenza consolidata in Svizzera tramite Banca universale

> Presenza nel Principato di Monaco e nei principali Paesi nel mondo

Radicamento territoriale e azionariato diffuso

  • > Banca di Comunità
  • > Azionariato popolare diffuso di famiglie e PMI
  • > Clientela fortemente fidelizzata

Servizi d'eccellenza

> Personale competente, motivato e affidabile

> Filiera decisionale corta nella relazione con il cliente

> Polifunzionalità competitiva, grazie a fabbriche prodotto interne e articolato network estero

MODO UNICO DI FARE BANCA

Generazione di valore costante nel tempo. Solidità, resilienza e capitale «libero» per la crescita. Crescita organica e continua. Macchina operativa snella e flessibile. Produttività delle filiali best-in class.

Il Piano Industriale

"Il Piano Industriale 'Next Step' 2022-2025 racconta le prospettive di una 'banca che fa banca', concentrata sui propri ambiti distintivi, intenzionata a crescere su aree, quali la gestione del risparmio e la bancassicurazione, in cui riteniamo di avere ancora ampio potenziale, evolvendo in senso digitale la relazione con la nostra clientela. Questa banca si impegna a distribuire nei prossimi anni più di mezzo miliardo di dividendo, con un payout annuo del 50%."

Mario Alberto Pedranzini, Consigliere Delegato e Direttore Generale di Banca Popolare di Sondrio

Il 28 giugno 2022 il Consiglio di amministrazione della Banca ha approvato il Piano Industriale 2022-2025: un intenso programma che definisce la strategia e i nuovi target per una generazione di valore significativa e sostenibile.

Questo Piano si colloca in un periodo storico che presenta uno scenario macroeconomico particolare e complesso, che vede da un lato la spinta alla crescita del programma di rilancio europeo Next Generation EU e del PNRR dell'Italia, dall'altro il persistere di elementi di instabilità legati al conflitto russo-ucraino, ai costi dell'emergenza, all'inflazione in aumento, al rallentamento degli scambi commerciali e alla maggior prudenza nei consumi.

Il Piano si fonda su tre direttrici di sviluppo e altrettanti fattori abilitanti per l'attuazione delle iniziative contenute nel programma.

LINEE GUIDA STRATEGICHE

Consolidamento e sviluppo delle attuali solide basi di crescita continua e sostenibile

Oggi Domani
Focus
su ambiti
distintivi
Il credito è oggi il prodotto
principe della Banca, grazie
a relazioni di lungo periodo
con famiglie, enti, imprese
dei territori in cui BPS vanta
una posizione di mercato
significativa.
Consolidamento della posizione di
mercato nel settore delle aziende,
stimolo del cross-selling sull'offerta
commerciale complessiva
del Gruppo, aumentando la
penetrazione lungo le filiere
consolidate.
Direttrici di
sviluppo
Crescita
qualificata
su aree di
valore
BPS si è mantenuta innovativa
nei servizi con investimenti
incrementali sull'articolazione
territoriale, cogliendo le
opportunità di mercato,
in coerenza con il proprio
modello di offerta.
Intensificazione della presenza
in aree ad alto valore e con
potenziale non ancora pienamente
espresso, capitalizzando le nuove
opportunità offerte dal mercato e
dal PNRR, anche in ambiti contigui
al business bancario.
Evoluzione
digital della
relazione
con la
clientela
Il modello di servizio è
imperniato su una relazione
diretta, franca e trasparente
con la clientela in filiale.
Evoluzione del modello di filiale
fisico e «universale» - centrale
nella relazione con il cliente
- in una forma «phygital» e
multicanale; robotizzazione e
automazione dei processi per
migliorare l'esperienza dei clienti
liberando energie commerciali.
Fattori
abilitanti
Corporate
identity,
competenza,
formazione
e incentivi
In banca è presente
una cultura distintiva di
collaborazione, lealtà e
concretezza.
Mantenimento della corporate
identity distintiva. Evoluzione
del set di competenze in chiave
«new ways of working» con nuove
modalità di servizio al cliente
Capitale
solido
BPS presenta solidità
patrimoniale ai vertici del
mercato, attivi di qualità,
anche in virtù di mirate attività
di de-risking.
Mantenimento dei livelli di CET1
best-in class e distribuzione di
valore costante agli azionisti,
anticipando impatti avversi sul
portafoglio creditizio.
Sostenibilità
ambientale,
sociale, etica
e umana di
tutta l'attività
BPS fonda dalle origini la
propria attività sulla gestione
armonica del rapporto con i
territori.
Rafforzamento dell'impegno e
dell'approccio alla sostenibilità
e all'inclusione, coniugando
la tradizionale vicinanza alle
comunità locali con le più
innovative prassi e i migliori
standard internazionali.

DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO 2022

Piano Industriale ESG

All'interno del Piano Industriale 2022-2025 l'integrazione dei fattori ESG nel business e nell'operatività consta di numerose attività distinte in due filoni strategici, ciascuno suddiviso in cinque ambiti di integrazione.

1 Il primo filone prevede interventi che si innestano in modo trasversale nelle principali aree di business e operatività della Banca, ovvero:

  • rafforzamento della governance, per un coinvolgimento crescente del Consiglio e un'integrazione del sistema dei controlli a presidio dell'effettiva attuazione degli indirizzi ESG;
  • miglioramento di rating/scoring di sostenibilità assegnati da fornitori terzi al Gruppo;
  • partecipazione a iniziative nazionali e internazionali su temi di sostenibilità;
  • integrazione della sostenibilità nei principali processi della Banca, mediante l'aggiornamento della normativa e delle prassi esistenti e l'adozione di nuove policy in particolare negli ambiti del credito, degli investimenti e del controllo dei rischi;
  • rivisitazione del catalogo di prodotti e servizi, mediante lo sviluppo di uno "Score ESG" relativo a ciascun cliente, e creazione di prodotti dedicati con specifico riferimento alle gestioni patrimoniali e ai finanziamenti con pricing differenziato (es. prestiti con condizioni agevolate alla clientela con connotazione ESG e/o a supporto di attività e investimenti con comprovato impatto ambientale o sociale positivo);
  • ampliamento del Green Bond Framework, di cui la Banca si è dotata in occasione della prima emissione, agli altri aspetti ritenuti meritevoli secondo i princìpi ESG (es. questioni sociali);
  • aggiornamento continuo della rendicontazione (tra cui la Dichiarazione Consolidata non Finanziaria) e definizione di una più ampia strategia di comunicazione ESG, che valorizzi la brand identity del Gruppo specificamente sotto il profilo della sostenibilità.

2 Il secondo filone prevede interventi in ambiti specifici, i quali traggono origine dalla Policy di Sostenibilità, di cui il Gruppo si è dotato a partire dall'estate del 2021, vale a dire:

  • definizione di target di performance ambientale e dei relativi KPI di monitoraggio, sia afferenti alle emissioni dirette del Gruppo, sia a quelle indirette delle controparti finanziate;
  • rafforzamento delle attività del Gruppo con impatto positivo sul territorio e sulla comunità di riferimento, quali da un lato una strategia ben definita di sponsorizzazioni ed erogazioni liberali, dall'altro la previsione di nuovi meccanismi di selezione dei fornitori che considerino pure la loro performance in ambito ESG;
  • implementazione di nuove iniziative afferenti alla gestione del personale (particolare attenzione al bilanciamento tra vita lavorativa e vita privata; interventi a favore della diversità e dell'inclusione);
  • aggiornamento continuo della normativa interna su tematiche connesse alla protezione dei dati personali, all'ambito anticorruzione, pure mediante iniziative volontarie.

Il Primo Piano Industriale integrato con il Piano ESG

class

• Intensificazione del dialogo con i provider più meritevoli

Tematiche

Valorizzazione delle risorse umane

Lotta alla corruzione

ESG GOVERNANCE INIZIATIVE INTERNAZIONALI E RATING ESG POLITICHE E STRATEGIE DI BUSINESS PRODOTTI E SERVIZI RENDICONTAZIONE E COMUNICAZIONE ENTRO IL 2022 • Ulteriore rafforzamento Governance ESG • Controlli di II e III livello • Formazione ESG a tutto il personale del Gruppo • ESG compliance programme • Linee guida interne di comportamento per la riduzione degli impatti ambientaliPolitica del Credito ESG e integrazione dello Score ESG nelle pratiche di fido • Risk Management integrato: RAF, ICAAP e stress testing • Definizione del percorso di carbon neutrality e portfolio alignment • Sviluppo di prodotti ESG di finanziamento alla clientela • Ampliamento delle linee di gestione patrimoniale ESG • Programma di digitalizzazione dei processi per il cliente • Perfezionamento delle analisi delle emissioni indirette (Scope 3) • Rafforzamento della strategia di comunicazione ESG ENTRO IL 2023 • Introduzione di obiettivi ESG nelle politiche di remunerazione • Piano operativo di mobilità sostenibile • Piano operativo in materia di Diversità e Inclusione • Attivazione del programma di leadership femminile • Adesione iniziative dedicate a temi ESG: − UN PRBNet-Zero Banking AllianceTCFDValore D • Definizione Linee Guida di investimento responsabile • Aumento del target sul comparto ESG del portafoglio di proprietà • Definizione della strategia di giving: − sponsorizzazioni − erogazioni liberali • Rating ESG per i fornitori • Integrazione del Green Bond Framework per la strutturazione di nuovi ESG Bond • Integrazione dell'ESG Score delle controparti con Taxonomyalignment • Sviluppo di prodotti Taxonomy aligned • Perfezionamento delle analisi delle performance ambientali del patrimonio immobiliareESG brand identity ENTRO IL 2024 • Sistema di Gestione Ambientale ISO 14001 Percorso continuo • Miglioramento rating & scoring ESG a livelli best-in • Evoluzione dei contenuti della

DNF nell'ambito della CSRD e dei nuovi standard di rendicontazione

• Integrazione della DNF con le raccomandazioni TCFD

DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO 2022

La sostenibilità come fattore abilitante del piano strategico

Sviluppare la Banca in chiave SOSTENIBILITA

I Global Compact delle Nazioni Unite alla base della strategia

Alla base della strategia aziendale, come pure delle attività bancarie e finanziarie quotidianamente svolte, ci sono i Global Compact delle Nazioni Unite, dieci Princìpi fondamentali che promuovono i valori della sostenibilità nel lungo periodo attraverso azioni politiche, pratiche aziendali, comportamenti sociali e civili che siano responsabili e tengano conto anche delle future generazioni.

La Banca aderisce a questi princìpi dal 2004 e inoltre nel 2018 è entrata a far parte, in qualità di membro fondatore, anche al network italiano (Global Compact Network Italia).

Ogni anno BPS conferma il proprio sostegno al Global Compact delle Nazioni Unite pubblicando la propria Communication on Progress (COP), riportata anche in calce al presente documento.

  • 2 Le imprese devono assicurarsi di non essere, neppure indirettamente, complici negli abusi dei diritti umani

3 Alle imprese è richiesto di sostenere la libertà di associazione dei lavoratori e riconoscere il diritto alla contrattazione collettiva

4 Le imprese devono sostenere l'eliminazione di tutte le forme di lavoro forzato e obbligatorio

5 Le imprese devono sostenere l'effettiva eliminazione del lavoro minorile

6 Le imprese devono sostenere l'eliminazione di ogni forma di discriminazione in materia di impiego e professione

7 Alle imprese è richiesto di sostenere un approccio preventivo nei confronti delle sfide ambientali

8 Alle imprese è richiesto di intraprendere iniziative che promuovano una maggiore responsabilità ambientale

9 Alle imprese è richiesto di incoraggiare lo sviluppo e la diffusione di tecnologie che rispettino l'ambiente

DIRITTI UMANI

LAVORO

AMBIENTE

Una panoramica del mercato dalla Lettera ai Soci e agli Amici del 1° gennaio 2023

L'ombra del conflitto russo-ucraino ha causato sconvolgimenti delle vite
collettive, provocando un grave rischio geopolitico, quindi un periodo di
instabilità unico nella storia contemporanea.
L'economia degli Stati Uniti d'America, dopo un inizio d'anno positivo, ha segnato il passo.
Il PIL della Cina è aumentato meno del previsto: al razionamento dell'energia elettrica, si
sono aggiunte le draconiane misure anti-Covid disposte dal Governo.
L'economia europea, abbastanza contenuta nella crescita, ha sofferto enormemente del
taglio di forniture di gas e petrolio conseguente al sistema di sanzioni imposte alla Russia,
con effetti dirompenti sui costi dell'energia. La galoppante inflazione ha indotto la Banca
Centrale Europea a porvi rimedio con innalzamento dei tassi di interesse, tramite aumenti
in successione a luglio, settembre, ottobre e dicembre, per cui il tasso principale è salito
al 2,5%, quello sui depositi al 2% e quello sui prestiti marginali al 2,75%.
L'economia italiana, anch'essa segnata dal forte rincaro delle materie prime, quelle
energetiche in particolare, ha evidenziato capacità di tenuta con un aumento del PIL
del 3,9%. Il settore industriale, pur con le note difficoltà dei comparti energivori, ha
sostanzialmente retto. Il turismo, che trascina un buon indotto, ha registrato un vero e
proprio boom, anche per l'arrivo di stranieri in buon numero.
Invero, sul calare dell'anno, la congiuntura si è fatta più sfavorevole, manifestando
sofferenza nella popolazione meno abbiente e l'affanno di talune aziende, nei cui confronti
il Governo è impegnato a trovare misure di sostegno.
I consumi si sono via via contratti, sia per la diminuita capacità di spesa delle famiglie e
sia per l'incertezza sul futuro, che incide non poco sulla propensione agli acquisti.
In una cornice complessa, caratterizzata da dinamiche in continuo divenire, la banca ha
tenuto la barra dritta, operando con l'usuale intensità e pure in latitudine, forte dell'apporto
delle controllate BPS (SUISSE) SA, Factorit SpA e Banca della Nuova Terra SpA, che
chiudono in positivo i loro bilanci.
Le risultanze sono
buone, in linea con
le previsioni del
Piano Industriale
La solidità del Gruppo è nei numeri. In attesa di tirare le fila dei conti al 31 dicembre,
possiamo anticipare che le risultanze sono buone, in linea con le previsioni del Piano
Industriale. Esse sono frutto dell'impegno del nostro personale che, con dedizione, ha
fatto emergere anche quest'anno la capacità di fare squadra, dando fiato alle linee guida
e alle accorte scelte attuative dell'Amministrazione.
Quanto alla patrimonializzazione, la nostra banca può vantare valori al vertice del sistema,
tant'è che al 30 settembre il Cet 1 Ratio e il Tier 1 Ratio erano pari al 15,4%; il Total Capital
Ratio al 18%.

Approfondite informazioni relative al mercato di riferimento e ai risultati del Gruppo sono disponibili nel bilancio finanziario consolidato.

PRIVATI

  • Servizi on-line
  • Conti correnti
  • Carte di pagamento
  • Finanziamenti
  • Investimenti
  • Coperture
  • assicurative • Previdenza
  • Incassi e pagamenti

Prodotti e servizi, un'offerta che copre ogni esigenza

ENTI

  • Servizi on-line
  • Servizi di tesoreria e di cassa
  • Ordinativi informatici e firma digitale
  • Servizi accessori di incasso
  • Servizi accessori di pagamento

  • Servizi on-line

  • Servizi estero
  • Finanziamenti

AZIENDE • Factoring

  • Coperture assicurative
  • Servizi a valore aggiunto
  • Incassi e pagamenti
  • Leasing
  • Carte di
  • pagamento

NPL – Crediti deteriorati

I crediti deteriorati (non-performing loans, NPL), cioè i prestiti la cui riscossione è considerata a rischio sotto diversi profili, rappresentano un settore a cui la Banca ha dedicato ogni sforzo, dando priorità di attenzione e di intervento, in modo da ridurne i volumi.

Al fine di gestire al meglio questo importante aspetto, nel 2020 è stata istituita la funzione NPE Unit: tale comparto, in sinergia con gli uffici che gestiscono il rischio del credito, ha il compito di contrastare l'aumento dello stock di NPL mediante campagne di prevenzione dell'aumento del credito anomalo o mediante accordi con la clientela.

Nell'ambito di un più ampio programma di interventi sui crediti deteriorati e in linea con la strategia di derisking e di miglioramento della qualità degli attivi, in data 29 dicembre 2022, la Banca Popolare di Sondrio ha concluso, insieme ad altri 14 Istituti partecipanti, l'operazione di cartolarizzazione multi-originator di sofferenze denominata "LUZZATTI POP NPLS 2022", per un valore lordo contabile complessivo di € 545 milioni. In particolare, l'Istituto ha ceduto, con effetto economico dal 1° gennaio 2022, un portafoglio di sofferenze del valore lordo pari a € 242,5 milioni al veicolo di cartolarizzazione denominato "Luzzatti POP NPLS 2022 S.r.l.".

A seguito del deconsolidamento contabile del portafoglio, in linea con quanto previsto nel Piano Industriale, l'NPL ratio lordo del Gruppo, al 30 settembre 2022 pari al 5,2%, a fine anno principalmente grazie all'operazione di cessione si è attestato al 4,3%.

Servizi d'eccellenza

«Polifunzionalità» competitiva, grazie a fabbriche prodotto interne

La Governance

La Banca Popolare di Sondrio adotta il modello di amministrazione e controllo tradizionale, in cui la gestione aziendale è affidata al Consiglio di amministrazione, le funzioni di vigilanza sono in capo al Collegio Sindacale mentre la revisione legale dei conti è assicurata da una società di revisione esterna.

Il Consiglio di amministrazione è composto da 15 membri eletti dall'Assemblea ordinaria e si rinnova ogni anno per un terzo, permettendo così un ricambio generazionale e un'adeguata eterogeneità sia a livello di età anagrafica che di durata nella carica, contribuendo a garantire quindi una pluralità di approcci e prospettive.

Lo Statuto disciplina la nomina degli amministratori attraverso il meccanismo del voto di lista. Possono presentare una lista il Consiglio di amministrazione e i soci che da soli o congiuntamente rappresentino almeno l'1% del capitale sociale. Per maggiori informazioni si rimanda alla "Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari redatta ai sensi dell'art.123 bis TUF", reperibile sul sito internet aziendale all'indirizzo https://istituzionale. popso.it/it/governance/relazioni-sul-governo-societario.

Il Consiglio di amministrazione si sottopone ogni anno a un'autovalutazione finalizzata a verificare l'adeguata composizione e il corretto ed efficace funzionamento dello stesso. Il processo, che riguarda il Consiglio nel suo complesso e i Comitati costituiti al suo interno, è volto in particolare a:

  • individuare i principali punti di debolezza nel funzionamento dell'Organo, promuovere la discussione e definire le azioni correttive;
  • favorire l'aggiornamento dei regolamenti interni che presiedono al funzionamento del Consiglio di amministrazione alla luce dell'evoluzione dell'attività aziendale e del contesto operativo;

GRI 2-11

GRI 2-9a

GRI 2-10

  • stimolare la partecipazione attiva dei singoli Consiglieri e favorire in capo a ciascuno la piena consapevolezza del ruolo ricoperto e delle connesse responsabilità;
  • garantire il rispetto delle disposizioni di Vigilanza vigenti in materia di governo societario;
  • rafforzare la fiducia e la collaborazione fra i singoli Consiglieri, nel rispetto dei ruoli individuali.

Il Consiglio di amministrazione provvede, inoltre, alla preparazione del documento "Composizione quali-quantitativa ottimale del Consiglio di amministrazione della Banca Popolare di Sondrio SpA", che viene messo tempestivamente a disposizione degli stakeholder affinché nella scelta dei candidati da presentare per il rinnovo del Consiglio di amministrazione possano tener conto delle professionalità e delle caratteristiche richieste. Per maggiori informazioni si rimanda al citato documento, reperibile sul sito internet aziendale all'indirizzo https://istituzionale.popso.it/it/investor-relations/assemblea-dei-soci.

La normativa di Vigilanza stabilisce che la composizione degli organi aziendali deve riflettere un adeguato grado di diversificazione in termini, tra l'altro, di competenze, esperienze, età, genere e proiezione internazionale. Il Decreto del Ministro dell'Economia e delle Finanze del 23 novembre 2020, n. 169, a sua volta, prevede all'articolo 11 che:

"la composizione degli organi di amministrazione e controllo deve essere adeguatamente diversificata in modo da: alimentare il confronto e la dialettica interna agli organi; favorire l'emersione di una pluralità di approcci e prospettive nell'analisi dei temi e nell'assunzione delle decisioni; supportare efficacemente i processi aziendali di elaborazione delle strategie, gestione delle attività e dei rischi, controllo sull'operato dell'alta dirigenza; tener conto dei molteplici interessi che concorrono alla sana e prudente gestione della banca".

GRI 2-10

GRI 2-10

La Banca Popolare di Sondrio, in attuazione delle vigenti normative, adotta un proprio "Regolamento sulla diversità nella composizione del Consiglio di amministrazione e del Collegio Sindacale della Banca Popolare di Sondrio".

Ferma la necessità che l'attività di tutti gli amministratori sia caratterizzata da indipendenza di giudizio, 7 consiglieri di amministrazione sono in possesso dei requisiti di indipendenza previsti dall'art. 148 del D.Lgs. 58/98 (Testo Unico della Finanza) e dal Decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze n. 169/2020. In merito si rende noto che, ai sensi delle vigenti "Disposizioni di Vigilanza per le Banche" emanate da Banca d'Italia (Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 e successivi aggiornamenti), almeno un quarto dei componenti del Consiglio devono possedere detti requisiti. Nel caso di Consigli di amministrazione composti da 15 membri, come per la Banca Popolare di Sondrio, detto numero è pari a 4.

GRI 2-15

Le informazioni circa le modalità di gestione dei conflitti di interesse sono reperibili sul sito internet aziendale all'indirizzo https://istituzionale.popso.it/it/governance/relazionisul-governo-societario.

Il Consiglio di amministrazione si rinnova ogni anno per un terzo dei suoi componenti

GRI

2-9c
Numero Percentuale
Donne Uomini Totale Donne Uomini Totale
Totale di membri 6 8 14 43% 57% 100,00%
Membri non esecutivi 4 5 9 29% 36% 65%
Membri esecutivi 2 3 5 14% 21% 35%
Membri con requisito di
indipendenza
3 4 7 21% 29% 50,00%
Membri che appartengono a gruppi
sociali sottorappresentati (inteso
come consiglieri di minoranza)
0 1 1 0% 7% 7%
Membri con competenze relative ai
temi ESG
4 7 11 36% 64% 100%

Per informazioni relative alle cariche e alle altre funzioni ricoperte dai membri del Consiglio di amministrazione, si rimanda alla "Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari redatta ai sensi dell'art.123 bis TUF", reperibile sul sito internet aziendale all'indirizzo https://istituzionale.popso.it/it/governance/relazioni-sul-governo-societario.

GRI 405-1

Diversity negli organi di governo del Gruppo

Struttura e composizione della governance di BPS

Composizione Cda del Gruppo 2022 2021 2020 Donne Uomini Totale Donne Uomini Totale Donne Uomini Totale Totale componenti del Cda (numero) 8 21 29 7 25 32 7 25 32 Totale componenti del Cda (%) 28% 72% 100% 22% 78% 100% 22% 78% 100% <= 29 anni (numero) 0 0 0 0 0 0 0 0 0 <= 29 anni (%) 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 30-50 anni (numero) 1 0 1 1 0 1 1 0 1 30-50 anni (%) 3% 0% 3% 3% 0% 3% 3% 0% 3% >= 51 anni (numero) 7 21 28 6 25 31 6 25 31 >= 51 anni (%) 24% 73% 97% 19% 78% 97% 19% 78% 97%

A differenza degli anni passati nel calcolo vengono inclusi tutti i Consiglieri a prescindere dalla loro presenza in diversi Cda del Gruppo; i dati del 2020 e 2021 qui riportati sono stati aggiornati per applicare la stessa logica di calcolo.

Composizione del Consiglio, dei Comitati e dell'Organo di Controllo di BPS

I membri dei Comitati sono nominati annualmente dal Consiglio di amministrazione, di norma nella prima adunanza successiva al rinnovo del Consiglio ai sensi dell'art. 34 dello Statuto, e permangono in carica fino alla nuova deliberazione di nomina

Donne

Uomini

≥ 51 anni

30-50 anni

Dati al 17 marzo 2022

Banca Popolare di Sondrio ha implementato una governance ESG

Le tematiche legate alla Sostenibilità e ai fattori ESG nel mondo della finanza stanno acquisendo una sempre maggiore rilevanza: l'integrazione di tali temi non può essere garantita se non per mezzo di una solida struttura di governance.

GRI 2-13

Al fine di integrare sempre più la sostenibilità nel business, Banca Popolare di Sondrio ha implementato una governance ESG che prevede l'interazione di diversi organi dedicati alla supervisione e alla gestione di queste tematiche e dei loro impatti. All'interno del Piano Industriale 2022-2025 sono difatti previsti ulteriori interventi di rafforzamento della governance, per un coinvolgimento crescente del Consiglio e un'integrazione del sistema dei controlli a presidio dell'effettiva attuazione degli indirizzi ESG.

Di seguito il dettaglio della distribuzione dei ruoli e delle responsabilità in ambito Sostenibilità così come riportati nella Policy di Sostenibilità.

Organo
aziendale
Ruoli e responsabilità Composizione
Consiglio di
amministrazione
(Cda)

Definisce linee guida, target e strategie a livello
di Gruppo sulle tematiche di sostenibilità (Piano
Industriale);

Assicura l'integrazione dei rischi ESG nelle
strategie di business, nella governance, nei
processi, nelle procedure e nel sistema dei
controlli;

Approva la Dichiarazione Consolidata di
Carattere Non Finanziario (DNF) e le principali
policy di competenza;

Approva il Risk Appetite Framework e le politiche
di governo dei rischi, integrandoli tempo per
tempo con le tematiche ESG e, in particolare, i
rischi climatici e ambientali;

Svolge attività di formazione e aggiornamento
continuo circa le tematiche ESG, i rischi a
queste connessi, con particolare attenzione ai
rischi climatici e ambientali e con l'obiettivo di
monitorare e progressivamente accrescere le
proprie competenze;

Supervisiona il corretto presidio di tali tematiche.

Presidente

Vicepresidente

Consigliere
Delegato

Consiglieri
Collegio
Sindacale

Sovrintende il rispetto delle disposizioni di legge
previste in materia di redazione della DNF;

Vigila sull'adeguatezza delle procedure e i
processi che presiedono alla redazione della
DNF.

Presidente del
Collegio Sindacale

Sindaci effettivi

Sindaci supplenti

Gli Amministratori partecipano alle riunioni del Comitato Sostenibilità, contribuendo così a garantire l'allineamento dei Consiglieri sui progressi conseguiti dal Gruppo

Il Comitato Sostenibilità permette di collegare le decisioni amministrative con l'effettiva operatività del Gruppo

Organo
aziendale
Ruoli e responsabilità Composizione
Comitato
Sostenibilità

Esamina periodicamente le evoluzioni normative,
gli standard e le prassi nazionali e internazionali
di riferimento sulle tematiche ESG;

Svolge un'azione di supporto e di proposta
nei confronti del Cda: introduzione e modifica
di normativa interna rilevante e declinazione
delle linee guida in iniziative concrete, delle
quali definisce pure i piani operativi e monitora
l'effettiva realizzazione;

Contribuisce al coordinamento delle strutture
organizzative e delle Società controllate al fine
del rispetto degli indirizzi di sostenibilità stabiliti
dal Cda e tempo per tempo declinati nella
pianificazione strategica;

Coordina le attività volte a individuare le
tematiche di sostenibilità potenzialmente
rilevanti e l'aggiornamento della materialità.
Inoltre, esamina la DNF formulando eventuali
osservazioni e suggerimenti;

Supervisiona le operazioni con strumenti di
debito la cui emissione è connessa ad attività di
Gruppo nell'ambito della Sostenibilità;

Coordina e monitora le attività di interfaccia
con i portatori di interesse rilevanti e le azioni di
disclosure;

Informa il Cda circa i lavori svolti in occasione
di ciascuna riunione (con frequenza almeno
trimestrale) mettendo a disposizione verbali e
documenti di lavoro;

Delega il Responsabile dell'Ufficio Sostenibilità
a riferire periodicamente al Cda, con cadenza
almeno semestrale, in merito all'insieme delle
attività svolte e, se del caso, a supporto del Chief
Financial Officer, come parte delle informative
ricorrenti circa l'attuazione del Piano Industriale.

Consigliere
delegato

Direttore Generale

Chief Financial
Officer (CFO)

Chief Commercial
Officer (CCO)

Chief Lending
Officer (CLO)

Chief Risk Officer
(CRO)

Chief Information
and Operations
Officer (CIOO)

Responsabile del
Servizio Supporto
logistico e
operativo

Responsabile
del Servizio
Personale e modelli
organizzativi

Responsabile
del Servizio
Pianificazione,
Investor Relations e
Controlli Direzionali

Responsabile
dell'Ufficio
Sostenibilità
Comitato
Controllo e
rischi
In coerenza con il proprio mandato, con riferimento
ai rischi ESG e a quelli a essi connessi, assiste il
Cda:

nella determinazione delle linee di indirizzo del
sistema di controllo interno e di gestione dei
rischi ESG;

nella verifica periodica dell'adeguatezza di
detto sistema rispetto alle caratteristiche della
Banca e al suo profilo di rischio nonché del suo
effettivo funzionamento;

nell'esaminare i contenuti della DNF, a fini di
istruttoria rispetto al successivo vaglio del Cda.

Amministratori non
esecutivi e per
la maggior parte
indipendenti

GRI 2-12, 2-13, 2-14

Organo
aziendale
Ruoli e responsabilità Composizione
Ufficio
Sostenibilità

Presidia costantemente la normativa, gli
standard e le prassi nazionali e internazionali sui
temi di sostenibilità;

supporta e coordina le strutture centrali e
periferiche, nonché le Società controllate nella
comprensione e declinazione dei fattori di
sostenibilità e nell'interfaccia con i portatori di
interesse rilevanti;

redige la DNF e ne coordina le attività;

svolge, per le parti di competenza, attività di
interlocuzione verso le Autorità di Vigilanza, in
particolare supportando il Servizio Controllo
Rischi in relazione alle tematiche di rischio
climatico e ambientale;

gestisce il dialogo con le agenzie di rating ESG,
la compilazione dei questionari e monitora le
valutazioni a livello di Gruppo;

supporta e coordina la stesura delle linee guida,
dei target e delle strategie di Gruppo sulle
tematiche di sostenibilità (Piano Industriale);

supporta il Comitato Sostenibilità:
i. nell'individuazione delle iniziative che si
intendono attuare;
ii. nella promozione e gestione della strategia sui
temi ESG e di sostenibilità;
iii. nella gestione operativa delle tematiche
ESG in coerenza con quanto definito dal Piano
Industriale;
iv. nelle attività di monitoraggio periodico e
rendicontazione delle iniziative.

promuove la comunicazione esterna e interna
sulle questioni relative ai temi ESG, favorendo la
diffusione della cultura della sostenibilità presso
colleghi, clienti e tutti gli stakeholder;

definisce, di concerto con l'Ufficio Personale,
i piani formativi per il Cda, il management e il
personale del Gruppo, finalizzati a garantire
idonea diffusione e consapevolezza delle
tematiche ESG, dei rischi a queste connesse,
con particolare attenzione ai rischi climatici e
ambientali;

nella persona del Responsabile dell'Ufficio e a
supporto del Chief Financial Officer, riferisce
periodicamente al Cda, con cadenza almeno
semestrale, in merito all'insieme delle attività
svolte, se del caso come parte delle informative
ricorrenti circa l'attuazione del Piano Industriale.

Responsabile
dell'Ufficio
Sostenibilità

Risorse con skills
diversificati

Nel 2021 sono stati costituiti il Comitato Sostenibilità e l'Ufficio Sostenibilità

Organo
aziendale
Ruoli e responsabilità Composizione
Referenti ESG
operativi
Nominati per ciascuna delle Società controllate
e per ognuna delle principali aree aziendali della
Capogruppo:

costituiscono figure di riferimento per la
diffusione di una cultura della sostenibilità;

declinano i fattori ESG rispetto alle attività di
propria competenza, individuando progettualità
e intercettando opportunità di business;

favoriscono la circolazione delle informazioni,
il coordinamento delle attività e la loro
condivisione, permettendo di aumentare
l'efficacia dell'interazione tra le funzioni e di
orientare l'operatività interna.

Risorse con skills
diversificati
Mobility
Manager

Supporta in modo continuativo le attività di
decisione, pianificazione, programmazione,
gestione e promozione di soluzioni ottimali per la
mobilità sostenibile dei dipendenti del Gruppo.

Responsabile
Ufficio Economato

Qui di seguito si vogliono fornire maggiori informazioni circa la composizione per genere ed età degli organi di governance ESG:

Donne Uomini Totale
Board Level 7 12 19
Management Level* 4 12 16
Operational Level 8 7 15
≤ 29
anni
30-50
anni
≥ 51
anni
Totale
Board Level 0 3 16 19
Management Level* 0 1 15 16
Operational Level 4 9 2 15

* Sono compresi il Mobility Manager e i Membri dei Comitati Sostenibilità e Controllo Rischi.

A testimonianza della sempre maggiore rilevanza assunta da una gestione aziendale ispirata ai princìpi ESG, nel corso del 2021 la Banca ha provveduto all'istituzione di una nuova unità organizzativa, l'Ufficio Sostenibilità, collocato nell'ambito del Servizio Pianificazione, investor relations e controlli direzionali (Area di Governo del Chief Financial Officer).

Oltre alle strutture sopra menzionate, con lo scopo specifico di migliorare la comprensione e declinazione dei fattori di Sostenibilità rilevanti rispetto alle attività del Gruppo, sono stati nominati "referenti ESG" per ciascuna delle aziende controllate e, all'interno di Banca Popolare di Sondrio, per ognuna delle principali aree aziendali.

Area aziendale Ruolo
Servizio Crediti
Servizio Finanza
Servizio Commerciale
Servizio Supporto logistico e operativo
Servizio Internazionale Periodicamente, con cadenza almeno
mensile, viene organizzata una riunione
Servizio Personale e Modelli organizzativi tra i referenti ESG e l'Ufficio Sostenibilità
Servizio Controllo Rischi con l'obiettivo di agevolare gli scambi tra
le diverse strutture, dare aggiornamenti
Servizio Conformità e DPO rispetto alle attività svolte dal singolo ufficio
e collaborare su specifiche iniziative (es.
Servizio Revisione interna valutazione degli impatti legati ai temi
Servizio Amministrazione e contabilità generale rilevanti per la DNF).
Servizio Sistemi informativi
Società controllata BPS (SUISSE) SA
Società controllata Factorit
Società controllata BNT

L'identificazione di figure di riferimento per quanto riguarda la gestione operativa delle attività legate ai temi ESG favorisce la circolazione delle informazioni, il coordinamento delle attività e la loro condivisione, permettendo di aumentare l'efficacia dell'interazione tra le funzioni e di orientare l'operatività interna della Banca agli indirizzi di Sostenibilità stabiliti nella pianificazione strategica.

L'attenzione posta nei confronti della gestione dei temi di sostenibilità è confermata anche dalla presenza del Mobility Manager presso l'Ufficio Economato, reparto che fa parte del servizio Supporto logistico e operativo. Questa figura funge da supporto continuativo alle attività di decisione, pianificazione, programmazione, gestione e promozione di soluzioni ottimali per la mobilità sostenibile.

Comitato ESG della banca elvetica

BPS (SUISSE) SA: Governance ESG

La banca elvetica si è dotata di un Comitato ESG per gestire in modo specifico le tematiche relative alla sostenibilità degli investimenti.

I principali compiti di tale organo sono:

  • seguire la regolamentazione e le tendenze del settore del risparmio gestito in ambito ESG;
  • formulare proposte relative a metodologie di lavoro, regole e parametri di sostenibilità per loro integrazione nelle diverse fasi del processo di investimento;
  • discutere idee di investimento ESG affinché vengano portate al Comitato di Investimento;
  • riportare alla Direzione Generale lo status dell'attuazione delle politiche di sostenibilità negli investimenti;
  • redigere una volta all'anno un documento, denominato "ESG

Investment Newsletter" che ha l'obiettivo di informare all'interno e all'esterno dell'Istituto in merito al posizionamento della banca sul tema della sostenibilità degli investimenti.

All'interno del reparto Investimenti è stato inoltre istituito un team ESG dedicato allo studio della tematica in tutti i suoi aspetti e particolarmente focalizzato sull'innovazione di prodotto e sui processi di investimento.

A giugno 2022 sono stati creati due gruppi di lavoro: il Gruppo di Lavoro Crediti che si occupa degli adeguamenti normativi lato crediti e della consulenza ipotecaria (es. impatto normativa ASB sulle ipoteche) e il Gruppo di Lavoro Investimenti che valuta gli aspetti ESG implementabili sui prodotti gestiti (fornitura di dati ESG).

Formazione ESG

Il CdA segue attività di formazione e aggiornamento continuo circa le tematiche ESG e i rischi a queste connessi, con particolare attenzione ai rischi climatici e ambientali, al fine di monitorare e progressivamente accrescere le proprie competenze.

Policy di Sostenibilità

Al fine di agevolare la realizzazione di tali importanti compiti di indirizzo e controllo, è stato sviluppato un programma di formazione dedicato al Consiglio di amministrazione e ai membri del Comitato Sostenibilità.

Nel mese di ottobre 2021 l'Ufficio Sostenibilità ha erogato il primo modulo formativo, riguardante i princìpi della rendicontazione non finanziaria, le principali tappe dell'integrazione della sostenibilità, con una rassegna delle iniziative nazionali e internazionali e un approfondimento sulle connessioni tra la materialità e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (SDGs).

Nel 2022 la formazione si è concentrata sulla tematica della gestione dei rischi ESG e in particolare sul framework normativo di riferimento, sul percorso di allineamento della Banca alle aspettative del regolatore, sulla raccolta, gestione e utilizzo del patrimonio informativo ESG e sul posizionamento del mercato bancario europeo.

Accanto alla formazione dedicata agli Organi di Governo è stato sviluppato un piano formativo dedicato al management e a tutti i dipendenti del Gruppo, con l'obiettivo di promuovere una maggiore consapevolezza e diffusione delle tematiche ESG verso tutti gli stakeholder.

In particolare, la prima parte della formazione ha fornito le nozioni base di sostenibilità spiegando come può essere misurata, mostrando come la Banca rendiconti attraverso la DNF, mentre la seconda parte ha chiarito il concetto di finanza sostenibile, analizzando prodotti e servizi ESG e approfondendo come BPS stia integrando i fattori ESG nel proprio business.

Si riportano qui di seguito alcuni esempi di corsi in ambito Sostenibilità.

Il Piano Industriale 2022-2025 prevede una formazione ESG continuativa, da 1h a 3h annue per dipendente

Il Sistema dei controlli interni

Il Sistema dei controlli interni è costituito dall'insieme delle regole, delle attività, delle procedure e delle strutture organizzative che puntano ad assicurare il rispetto delle strategie aziendali e il conseguimento dei seguenti obiettivi:

  • efficacia ed efficienza dei processi;
  • salvaguardia del valore delle attività e protezione dalle perdite;
  • affidabilità e integrità delle informazioni contabili e gestionali;
  • conformità delle operazioni sia alle politiche stabilite dagli Organi di governo aziendale sia alle normative interne ed esterne;
  • condotta operativa improntata a criteri di correttezza e di prudenza.

La Banca, consapevole che il Sistema dei controlli interni rappresenta un elemento determinante affinché l'attività sia sempre improntata ai tradizionali criteri di "sana e prudente gestione", aggiorna e razionalizza costantemente il sistema stesso, nel rispetto dei princìpi indicati dalle Autorità di Vigilanza, ossia:

  • proporzionalità nell'applicazione delle norme in funzione delle caratteristiche dimensionali e operative;
  • gradualità nel passaggio a metodologie e processi progressivamente più avanzati per la misurazione dei rischi e del conseguente patrimonio di cui disporre;
  • omogeneità nella definizione degli approcci utilizzati dalle diverse funzioni previste nel sistema organizzativo di Gruppo;
  • economicità, ossia contenimento degli oneri per gli intermediari.

Il Sistema di controlli interni coinvolge, con diversi ruoli, il Consiglio di amministrazione, il Collegio Sindacale, il Servizio Revisione interna, la Funzione di Conformità e DPO (Compliance), eventuali organismi designati ad hoc con apposite funzioni di controllo, il management e tutto il personale, rappresentando un elemento imprescindibile dell'attività quotidiana della Banca.

Nello specifico, secondo quanto previsto dalle Istruzioni di Vigilanza, vengono individuate le seguenti linee di controllo:

  • Controlli di primo livello: consistono in verifiche di tipo procedurale, informatico o comportamentale al fine di consentire il corretto svolgimento delle operazioni. La responsabilità dell'effettiva applicazione dei controlli e della loro adeguatezza è conferita ai servizi centrali, agli uffici e alle dipendenze sul territorio;
  • Controlli di secondo livello: costituiti dai controlli sui rischi e sulla conformità, che hanno l'obiettivo di assicurare, tra l'altro, la corretta attuazione del processo di gestione dei rischi, la coerenza dell'operatività delle singole aree produttive con gli obiettivi di rischio-rendimento e l'adeguatezza patrimoniale attuale e prospettica. I controlli sono effettuati dall'area di governo del Chief Risk Officer, dalla Funzione di Conformità e DPO, dal Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari e dalla Funzione Antiriciclaggio;
  • Controlli di terzo livello: rappresentati dalle attività del Servizio Revisione interna, volti a verificare, anche con ispezioni in loco, il regolare andamento dell'operatività e dell'evoluzione dei rischi, e la valutazione di adeguatezza e di funzionalità della struttura organizzativa e delle componenti del Sistema dei controlli interni, portando all'attenzione degli organi aziendali i possibili miglioramenti.
SERVIZIO
REVISIONE
INTERNA
Ufficio
Revisione
interna
Ufficio
Audit di
Gruppo
Ufficio ICT
Audit
Ufficio Ispettori
Centrali e
Distaccati
Controlla tutte
le attività della
Capogruppo
Controlla le
singole società
rientranti nel
perimetro
del Gruppo
bancario
Effettua controlli
in ambito
informatico sulla
Capogruppo
e sulle singole
società
rientranti nel
perimetro
del Gruppo
bancario
Verifica la
correttezza dei
comportamenti
assunti
dalle unità
organizzative
aziendali nello
svolgimento
delle attività loro
assegnate

Scopo del Modello è la predisposizione di un sistema di procedure e attività di controllo per la prevenzione e la consapevole gestione del rischio

Modello di organizzazione, gestione e controllo ex D.Lgs. 231/2001

Il Gruppo ha adottato un Modello di Organizzazione e Gestione, ai sensi del Decreto Legislativo 231/2001 (di seguito "MOG" o "Modello"), relativamente alla responsabilità amministrativa degli enti, delle società e delle associazioni. I destinatari del MOG sono: i membri del Consiglio di amministrazione, del Collegio Sindacale e dell'Organismo di Vigilanza, i dipendenti, i collaboratori e la società di revisione.

L'Organismo di Vigilanza sta sottoponendo a revisioni ed integrazioni il Modello di organizzazione, gestione e controllo ex D.Lgs. 231/2001, principalmente, al fine di recepire l'estensione del catalogo dei reati presupposti e di introdurre protocolli ad hoc riferibili alle attività aziendali "a rischio reato" recanti la descrizione delle procedure, dei reati presupposti, delle attività a rischio, degli strumenti a presidio del rischio-reato e dei flussi informativi verso l'Organismo di Vigilanza, ai quali è dedicato anche uno specifico allegato. Tra le revisioni previste si sottolinea anche l'introduzione di uno specifico paragrafo dedicato alla DNF. Il Codice Etico è stato oggetto di revisioni, al fine di introdurre riferimenti ai princìpi internazionali e alle good practice in tema di sostenibilità, ambiente, diversità e inclusione, in linea con quanto previsto dalle Policy interne in ; tali modifiche sono state approvate dal Consiglio di amministrazione il 31 marzo 2023.

Scopo del Modello è la predisposizione di un sistema strutturato e organico di procedure e attività di controllo (ex ante ed ex post) per la prevenzione e consapevole gestione del rischio di commissione dei reati, mediante l'individuazione dei processi sensibili e la loro conseguente formalizzazione.

L'adozione di princìpi etici rilevanti ai fini della prevenzione dei reati ex D.Lgs. 231/2001 costituisce un elemento essenziale dell'ambiente di controllo preventivo, elementi definiti nel Codice Etico. Tale documento contiene l'insieme dei diritti, dei doveri e delle responsabilità della Banca nei confronti di tutti i soggetti portatori di interessi (dipendenti, fornitori, Pubblica Amministrazione, azionisti, mercato finanziario, ecc.) e ha l'obiettivo di raccomandare, promuovere o vietare determinati comportamenti, prevedendo pure sanzioni proporzionate alla gravità delle eventuali infrazioni commesse. A tal proposito la Banca ha predisposto un apposito modulo da sottoporre per accettazione ai soggetti terzi al fine di richiedere ai medesimi di adottare comportamenti in linea con quelli adottati dalla Banca prevedendo, tra l'altro, che le eventuali violazioni del Codice Etico costituiscano giusta causa di risoluzione del contratto.

Ai sensi del D.Lgs. 231/2001, il compito di vigilare sul funzionamento e sull'osservanza del Modello, nonché di curarne l'aggiornamento, è stato affidato a un organismo dotato di autonomi poteri di iniziativa e di controllo. Segnatamente, il Consiglio di amministrazione ha a suo tempo istituito l'Organismo di Vigilanza (di seguito anche "OdV"), preposto a monitorare l'effettiva attuazione del modello organizzativo composto da un Presidente e dai responsabili protempore della Funzione di Conformità, della Revisione interna e dell'Ufficio Consulenza Legale e Normative.

In ottica di Gruppo, fermo restando che ciascuna società è chiamata a svolgere autonomamente l'attività di predisposizione, attuazione e revisione del proprio modello organizzativo, la banca, in qualità di Capogruppo, raccomanda l'adozione ed efficace realizzazione da parte di tutte le società di propri modelli di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del D.Lgs. 231/2001, i quali non dovranno essere incompatibili o contrastanti rispetto alle indicazioni ricevute.

Maggiori informazioni sul Modello di organizzazione, gestione e controllo ex D.Lgs. 231/2001 si possono trovare sul sito istituzionale della Banca all'indirizzo https://istituzionale.popso.it/it/governance/relazioni-sulgoverno-societario.

Procedura di Whistleblowing

Al fine di rafforzare nell'ambito dell'intera struttura aziendale la cultura della correttezza e del rispetto delle norme e in adempimento alle Disposizioni di Vigilanza, la Banca ha predisposto un sistema di segnalazione delle violazioni (whistleblowing) attraverso il quale i dipendenti possono segnalare reati, possibili frodi, illeciti o qualsiasi condotta irregolare di cui si è venuti a conoscenza in relazione alla rispettiva operatività e che possono costituire violazione delle norme disciplinanti - in senso lato - l'attività bancaria.

Gli obiettivi del whistleblowing sono molteplici, ovvero:

  • prevenire rischi correlati a qualsiasi atto o fatto pregiudizievole per la Banca, i dipendenti, i clienti, i soci e comunque per qualsiasi ulteriore portatore di interessi e, di riflesso, per l'interesse pubblico collettivo;
  • rendere consapevole il Personale e altri soggetti interessati a denunciare i suddetti eventi;
  • promuovere una cultura organizzativa di fiducia, trasparenza e responsabilità, che aiuta a prevenire le citate condotte illecite.

Il rappresentato canale di comunicazione assicura la necessaria riservatezza e la confidenzialità delle informazioni ricevute sia in relazione al soggetto segnalante sia al soggetto segnalato, nel rispetto degli standard normativi previsti. Nel caso di segnalazione riguardante la normativa antiriciclaggio viene, in ogni caso, garantito l'anonimato.

Nell'ambito dell'applicazione delle Disposizioni normative è stata predisposta una policy in materia di segnalazione interna delle violazioni estesa alle società del Gruppo bancario operanti in Italia che, in relazione alla normativa di riferimento, devono dotarsi di sistemi di whistleblowing. Il soggetto identificato come Responsabile del Sistema Interno di Segnalazione con valenza per tutte le società destinatarie è individuato nel Responsabile pro tempore della funzione di Conformità.

La formazione in materia è obbligatoria ed è erogata mediante corsi in aula e corsi multimediali.

Sistema di segnalazione delle violazioni

Controlli di terzo livello sul framework ESG

Attività di controllo dell'Internal Audit sulla DNF

Nel 2022, con riferimento al Piano triennale 2022-2024 dell'Internal Audit approvato dal Cda in data 28/02/2022, non sono state effettuate verifiche ad hoc sul processo di redazione della Dichiarazione Non Finanziaria, ma sono stati attenzionati alcuni ambiti di rilievo di fatto contenuti nella stessa.

In particolare, è stata portata a termine una verifica di audit del "Framework ESG" che ha risposto al presupposto di valutare la misura tramite cui la Banca si prepara a gestire e presidiare i rischi climatici e ambientali - della categoria più ampia dei rischi ESG -, valutandone i risvolti in termini di politiche e procedure interne, oltre che di sistema dei controlli interni.

Attività svolte dalla Conformità relativamente alla gestione aziendale di obblighi e adempimenti normativi

Nel corso del 2022 la Funzione ha condotto una serie di attività correlate e/o affini alla tematica ESG, in particolare:

  • verifica relativa agli adeguamenti normativi della disciplina MiFID II e IDD in materia di finanza sostenibile;
  • Risk Assessment in materia ESG ai sensi del Regolamento (UE) 2019/2088;
  • verifica relativa alla gestione aziendale di obblighi e adempimenti normativi in materia di Dichiarazione Non Finanziaria;
  • verifica relativa alla gestione aziendale di obblighi e adempimenti normativi in materia di product oversight and governance arrangements nella distribuzione di prodotti assicurativi di protezione - non IBIPs.

Inoltre, la Funzione ha condotto valutazioni, in termini di conformità normativa, principalmente con riferimento alla predisposizione delle Linee guida in materia di Diversità e Inclusione, della Policy del credito ESG e attinenti agli aggiornamenti delle informative pre-contrattuali (MiFID – ESG) e alle linee di gestione ESG.

Nell'ambito delle analisi di nuove progettualità è stata accertata l'esistenza, la correttezza e l'adeguatezza delle procedure organizzative e dei sistemi adottati per la prevenzione dei rischi di non conformità in materia di "crediti ESG" destinati alle imprese e ai consumatori.

I valori di BPS

"Il conseguimento degli obiettivi aziendali e di affari della Banca è perseguito, da parte di tutti coloro che operano nell'ambito della medesima, con lealtà, serietà, onestà, competenza e trasparenza, nell'assoluto rispetto delle leggi e delle normative vigenti. Questi sono i princìpi etici a cui la Banca, nell'ambito dell'ultracentenaria missione di popolare cooperativa, si ispira – e da cui deriva i propri modelli di condotta – al fine di competere efficacemente e lealmente sul mercato, soddisfare le aspettative delle comunità dei territori in cui opera, migliorare la soddisfazione dei propri clienti, accrescere il valore per gli azionisti e sviluppare le competenze e la crescita professionale delle risorse umane."

Codice Etico

La Banca e le altre società del Gruppo ispirano la propria attività al rispetto dei valori e dei princìpi contenuti nel proprio Codice Etico, nella piena consapevolezza che correttezza, trasparenza, integrità e professionalità costituiscano condizioni essenziali per uno sviluppo economico sostenibile della Comunità. Il Codice Etico, tra le altre cose, delinea le politiche e le normative disciplinanti le attività della Banca e si applica a ciascun soggetto che opera o che rappresenta la stessa direttamente o indirettamente, contribuendo all'attuazione della responsabilità sociale d'impresa.

La creazione e la diffusione di questi valori non possono essere disgiunte da un effettivo rispetto di princìpi fondamentali quali la correttezza professionale, l'integrità personale, l'effettiva tutela della salute e della sicurezza nell'ambiente di lavoro, nonché la trasparente competizione sul mercato da parte di tutti i soggetti che vi operano.

In tale contesto, la DNF risulta essere un elemento integrativo rispetto alle politiche strategiche, finanziarie e di business della Banca, nonché uno strumento necessario a trasmettere valori quali responsabilità sociale e sostenibilità.

La Policy di Sostenibilità

La Policy di Sostenibilità è la colonna portante del modello di sostenibilità adottato dal Gruppo, identificando l'impegno e l'approccio seguiti al fine di massimizzare la creazione di valore condiviso sul lungo periodo attraverso uno sviluppo sostenibile dal punto di vista economico, ambientale e sociale. La Policy definisce i princìpi, le linee guida e le tematiche rilevanti di sostenibilità che vengono identificate, implementate e monitorate al fine di tener conto degli interessi di tutti gli stakeholder, interni ed esterni, in un'ottica di continua evoluzione.

Allo scopo di delineare un chiaro indirizzo strategico verso uno sviluppo sostenibile che possa guidare non solo l'operato del Gruppo, ma anche gli attori con i quali esso si interfaccia lungo la sua catena del valore, la Policy identifica la normativa e i princìpi di riferimento e stabilisce gli SDGs particolarmente supportati dal Gruppo.

Inoltre, il documento sancisce i ruoli e le responsabilità a livello di Gruppo in merito alle tematiche di sostenibilità e individua gli ambiti sulla base dei quali viene definita e progressivamente aggiornata la strategia di sostenibilità:

Il valore di partecipare

"La nuova Agenda è una promessa da parte dei leader a tutte le persone in tutto il mondo. È un'Agenda per le persone, per sradicare la povertà in tutte le sue forme, un'Agenda per il pianeta, che è la nostra casa."

Ban Ki Moon, Segretario Generale delle Nazioni Unite dal 2007 al 2016

L'Agenda globale per lo sviluppo sostenibile (Agenda 2030), approvata dalle Nazioni Unite nel settembre 2015, ha individuato in 17 Obiettivi (Sustainable Development Goals o SDGs) e 169 Target il percorso verso la Sostenibilità per Paesi e organizzazioni di tutto il mondo.

Questi obiettivi, da raggiungere entro il 2030, raccontano come l'attuale modello di sviluppo sia insostenibile non solo dal punto di vista sociale e ambientale, ma anche economico. Inoltre, l'attuazione dell'Agenda 2030 coinvolge non solo gli Stati, ma tutte le componenti della società a partire dalle imprese per finire con le organizzazioni del Terzo settore, le università, gli operatori del mondo della comunicazione e della cultura.

Ad oggi, gli SDGs intendono essere un impulso soprattutto per il mondo delle imprese, attori chiave per il raggiungimento di uno sviluppo sostenibile. È in quest'ottica che anche il Gruppo intende inquadrare la propria rendicontazione di sostenibilità all'interno di questo framework, sottolineando così la forte relazione che intercorre tra gli obiettivi di business e di sostenibilità.

MUTUALITÀ ETICA RECIPROCITÀ

L'impegno del Gruppo Banca Popolare di Sondrio

Sin dalla fondazione, il Gruppo orienta la propria azione al soddisfacimento dei plurimi interessi dei vari stakeholder, associando allo scopo tradizionale del perseguimento degli utili quello identitario della realizzazione di un beneficio comune.

In questa prospettiva, il Gruppo agisce coerentemente con l'Agenda 2030 e gli SDGs, come dichiarato nella Policy di Sostenibilità.

Gli SDGs maggiormente rilevanti per l'attività del Gruppo

"Vi invito, individualmente con le vostre imprese e collettivamente attraverso le vostre associazioni di categoria, ad abbracciare, supportare e implementare un insieme di valori chiave nelle aree dei diritti umani, standard del lavoro e pratiche ambientali."

Kofi Annan, Segretario Generale delle Nazioni Unite, World Economic Forum, 31 gennaio 1999, Davos

Il Global Compact delle Nazioni Unite è l'iniziativa strategica di cittadinanza d'impresa più ampia al mondo, nata dalla volontà di promuovere un'economia globale sostenibile, rispettosa dei diritti umani e del lavoro, della salvaguardia dell'ambiente e della lotta alla corruzione.

È stata proposta per la prima volta nel 1999, presso il World Economic Forum di Davos dall'allora segretario delle Nazioni Unite Kofi Annan, il quale ha invitato i leader dell'economia mondiale presenti all'incontro a sottoscrivere con le Nazioni Unite un Patto Globale, al fine di affrontare in una logica di collaborazione gli aspetti più critici della globalizzazione. In questo modo, a partire dal luglio del 2000, è stato lanciato il Global Compact delle Nazioni Unite a cui, da allora, hanno aderito oltre 18.000 aziende provenienti da 160 Paesi nel mondo, dando vita a una nuova realtà di collaborazione mondiale.

Banca Popolare di Sondrio partecipa dal 2004 a questa iniziativa, raccogliendo così l'invito delle Nazioni Unite a coinvolgere sinergicamente il mondo dell'imprenditoria e delle organizzazioni non governative nelle grandi sfide dell'umanità. Inoltre, nel 2018 la Banca ha aderito, in qualità di membro fondatore, anche al network italiano (Global Compact Network Italia - GCNI).

Da sempre i Dieci Princìpi del Global Compact orientano la strategia e della cultura aziendale di Banca Popolare di Sondrio, oltre che le attività bancarie e finanziarie quotidianamente svolte. Pertanto, come ogni anno, la nostra Banca ha confermato il proprio sostegno al Global Compact delle Nazioni Unite e ribadito il proprio impegno nel campo della sostenibilità aziendale pubblicando la Communication on Progress (COP).

Il documento, allegato in calce alla DNF, è anche consultabile on-line sul sito istituzionale della Banca, accedendo tramite il seguente link: https://istituzionale.popso.it/it/ sostenibilita/il-nostro-impegno.

Durante il 2022 la Banca Popolare di Sondrio ha partecipato a due percorsi formativi organizzati dal GCNI, ovvero:

  • Climate ambition accelerator, un programma per le aziende aderenti al Global Compact sviluppato da UNGC e implementato attraverso i Network Locali focalizzato sul tema dei Science-based Targets;
  • Target gender equality accelerator, un piano per le aziende aderenti al Global Compact sviluppato da UNGC e realizzato attraverso i Network Locali, focalizzato sul tema dell'implementazione concreta dei Women's Empowerment Principles sulla parità di genere.

I rating/scoring ESG

I rating/scoring di sostenibilità sono elaborati dai principali player del settore e vengono anche utilizzati per compilare e pubblicare diversi indici di sostenibilità, in modo simile ai benchmark convenzionali. Alcuni soggetti sono nati come rater finanziari e si sono specializzati solo successivamente nella valutazione della performance di sostenibilità; altri sono nati col fine di focalizzarsi sulle valutazioni delle prestazioni ESG.

A testimonianza dell'impegno del Gruppo nell'ambito della sostenibilità, si riportano le iniziative (c.d. rating solicited) a cui la Banca Popolare di Sondrio ha deciso di partecipare nel 2022:

CDP è un'organizzazione no-profit internazionale, che indirizza le aziende e i governi alla riduzione delle proprie emissioni di gas serra, alla salvaguardia delle risorse idriche e alla protezione delle foreste. È considerato il primo provider per i dati di rendicontazione climatica, lavorando con investitori istituzionali il cui patrimonio complessivo ammonta a circa 110 trilioni di dollari.

Nel 2022, più di 18.600 aziende hanno divulgato il loro impatto ambientale attraverso CDP. Banca Popolare di Sondrio aderisce all'iniziativa dal 2020, attraverso la compilazione del Questionario CDP sul cambiamento climatico, dimostrando trasparenza e consapevolezza, caratteristiche indispensabili per intraprendere il percorso verso un futuro prospero e sostenibile. Nel 2022 il punteggio (score) ottenuto è stato C.

ll rating di sostenibilità assegnato dall'agenzia indipendente Standard Ethics è un giudizio sintetico del livello di conformità raggiunto rispetto alle indicazioni internazionali sulla sostenibilità fissate da alcune delle principali istituzioni internazionali (Unione Europea, Nazioni Unite, OCSE). Il 9 marzo 2021 è stato assegnato alla Banca Popolare di Sondrio il rating, per la prima volta in forma solicited, pari al livello EE, attestando il forte livello di conformità raggiunto.

Il 14 marzo 2022, l'agenzia indipendente Standard Ethics, al termine del processo di revisione annuale del giudizio, ha alzato il rating di sostenibilità di lungo periodo della Banca portandolo a EE+ (da EE stabile) mentre ha confermato a EE il corporate rating. Nel suo rapporto finale, l'agenzia afferma che "Banca Popolare di Sondrio ha gestito con prudenza il passaggio da società cooperativa per azioni a società per azioni e manterrà viva la ricca esperienza derivata dalla tradizione delle banche popolari, continuando ad avere forti legami con il territorio e gli stakeholder."

Gli analisti dell'agenzia rilevano, inoltre, che nel corso del 2021 e all'inizio del 2022, la Banca ha effettuato varie implementazioni che la mantengono allineata alle indicazioni internazionali sulla sostenibilità e ai più recenti obiettivi socio-ambientali.

BPS e l'Associazione Bancaria Italiana (ABI)

Banca Popolare di Sondrio anche nel 2022 ha partecipato attivamente agli specifici Gruppi di Lavoro (c.d. GdL) promossi dall'Associazione Bancaria Italiana (ABI) e in particolare:

  • GdL "Banca, ambiente e cambiamento climatico", tavolo dove si analizzano le consultazioni europee e le normative emergenti e si condividono le best practice riguardo il tema del cambiamento climatico;
  • GdL "Sostenibilità Sociale", tavolo che tratta il tema della Tassonomia sociale e non solo;
  • GdL "Rendicontazione di Sostenibilità", tavolo che approfondisce le tematiche legate alla DNF;
  • GdL "Sostenibilità", tavolo dove vengono affrontati tutti gli altri temi legati alle tematiche ESG, quali ad esempio la Tassonomia.

In generale, anche attraverso corsi di formazione e altri eventi o attività, l'associazione promuove attività di condivisione delle conoscenze all'interno del settore bancario, consentendo sinergie tra i suoi attori. Per quanto riguarda gli aspetti ambientali, l'ABI supporta le banche anche nella divulgazione dei dati, fornendo indicazioni e chiarimenti. Inoltre, l'ABI è attiva nella promozione di un quadro normativo armonizzato attraverso il dialogo diretto con le istituzioni.

In tale contesto, la Banca risulta essere parte attiva anche grazie alla presenza del dott. Mario Alberto Pedranzini, Consigliere Delegato e Direttore Generale della Banca, nel Consiglio di ABI dal 2004 e anche del Comitato esecutivo dal 2014 e del Comitato di presidenza dal 2018.

Questionari a cui il Gruppo Banca Popolare di Sondrio ha partecipato:

CEPS: (Center for European Policy Studies): analisi costi-benefici effettuata da un consorzio composto dal CEPS e dal Milieu Consulting su mandato dell' European Financial Reporting Advisory Group (EFRAG).

L'indagine ha voluto valutare gli impatti positivi e negativi derivanti dall'applicazione degli European Sustainability Reporting Standards (ESRS).

ABI "BusinEsSG" 2022: analisi strutturata dei contenuti e delle metodologie adottate ai fini della rendicontazione relativa all'anno 2021, con particolare attenzione alle nuove richieste normative a livello nazionale e internazionale. Gli ambiti oggetto della ricerca hanno riguardato: la metodologia di rendicontazione, l'analisi di materialità, la strategia e la governance di sostenibilità, i rischi connessi ai fattori ESG e la disclosure sulla Tassonomia europea.

ESMA (European Securities and Markets Authority): indagine realizzata da ESMA allo scopo di sviluppare un quadro delle dimensioni, della struttura, delle risorse, dei ricavi e dell'offerta di prodotti dei diversi fornitori di rating ESG che operano nell'UE.

Il contesto della finanza sostenibile

L'ambiziosa agenda europea per la politica dei servizi finanziari ha dovuto adattarsi rapidamente all'invasione russa dell'Ucraina, che ha posto fine a decenni di pace nel continente e ha creato nuove perturbazioni nei mercati globali. Ciononostante, la guerra e le sue ricadute economiche hanno accentuato l'importanza di obiettivi politici europei fondamentali, come l'autonomia strategica, la transizione energetica verde e il superamento della frammentazione normativa.

Negli ultimi anni, soprattutto a partire dall'adozione dell'Agenda 2030 e dalla sottoscrizione dell'Accordo di Parigi nel 2015, l'integrazione degli SDGs negli obiettivi e nelle strategie d'investimento è una pratica sempre più diffusa. Una tendenza determinata da una crescita di consapevolezza dei governi e degli investitori sulla rilevanza finanziaria dei temi di sostenibilità e sul ruolo centrale dei mercati dei capitali nel sostenere una crescita economica inclusiva e a basso impatto ambientale. Inoltre, i risparmiatori sono sempre più interessati ad allineare le scelte finanziarie con i propri valori o con i temi ambientali e sociali ritenuti importanti. È quanto emerge dal Position paper 2022 pubblicato dal Gruppo di Lavoro dell'ASviS sulla finanza sostenibile.

Sebbene l'interesse di governi, regolatori, operatori finanziari e risparmiatori si sia focalizzato prevalentemente sui temi ambientali, attori, strategie e prodotti di finanza per lo sviluppo sostenibile considerano le dimensioni ambientale, sociale e di governance come profondamente interconnesse: infatti, si legge nel documento, fenomeni come il cambiamento climatico producono effetti di carattere sia ambientale (es. maggior frequenza e intensità dei fenomeni atmosferici estremi, siccità, inondazioni ecc.), sia sociale (es. migranti climatici, aumento della povertà e delle tensioni sociali generate da carestie e carenza di risorse primarie) e la loro efficace gestione è strettamente correlata a una buona governance aziendale. In quest'ottica l'azione della finanza per lo sviluppo sostenibile è innervata dal concetto della "Giusta transizione", secondo la quale il passaggio a un'economia priva d'impatto sull'ambiente richiede il sostegno alle aree, ai settori e ai soggetti che risultano più esposti e vulnerabili al cambiamento (es. società attive nell'ambito dei combustibili fossili).

Il panorama normativo a tre anni dall'Action Plan per la Finanza Sostenibile

Sulla base delle raccomandazioni dell'High-Level Expert Group on Sustainable Finance, a marzo 2018 la Commissione Europea ha pubblicato il Piano d'Azione per finanziare la crescita sostenibile. Si tratta di una tabella di marcia con misure specifiche e relative scadenze al fine di:

  • orientare flussi di capitale verso investimenti sostenibili;
  • gestire in modo più efficace i rischi finanziari che derivano dal cambiamento climatico, dal consumo di risorse, dal degrado ambientale e dalle disuguaglianze sociali;
  • migliorare la trasparenza e incoraggiare un approccio di lungo periodo nelle attività finanziarie.

Per realizzare questi ambiziosi obiettivi e garantire il coerente intervento del settore finanziario, è necessario disporre di un quadro normativo adeguato: nei tre anni dall'adozione del Piano, la produzione normativa e regolamentare a livello europeo è continuata copiosa, senza sosta. Nel recepimento delle disposizioni, il settore bancario è chiamato a compiere un'attività di profonda auto-analisi e di rinnovamento progressivo dei propri processi di business.

Di seguito si rappresenta una sintesi delle principali iniziative regolamentari a livello europeo e una timeline delle principali tappe future di implementazione.

  • Regolamento 2019/2088 sulla trasparenza delle informazioni sulla finanza sostenibile (Sustainable Finance Disclosure Regulation – SFDR): richiede agli operatori e ai consulenti finanziari di comunicare come vengono tenuti in considerazione i rischi ESG a livello di soggetto e a livello di prodotto. Impone specifici requisiti di disclosure per i prodotti che promuovono caratteristiche ambientali o sociali e per i prodotti che hanno come obiettivo investimenti sostenibili. Le Autorità di supervisione europea disciplinano gli aspetti applicativi per mezzo di Regulatory Technical Standards (RTS).
  • Regolamento 2020/852 (Tassonomia): ha introdotto una classificazione delle attività considerate sostenibili in base all'allineamento agli obiettivi ambientali dell'Unione Europea e al rispetto di alcune clausole di carattere sociale.
  • Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD): il 21 aprile 2021 la Commissione UE ha pubblicato una proposta legislativa che aggiorna la Direttiva 2014/95/EU (c.d. Non Financial Reporting Directive). Dopo l'approvazione del Consiglio europeo, la CSRD è stata pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell'Unione Europea del 16 dicembre 2022.
  • EU Green Bond Standard: la proposta di regolamento pubblicata dalla Commissione Europea introduce uno standard rigoroso a cui tutti gli emittenti potranno aderire volontariamente, certificando l'allineamento dei progetti da finanziare alla Tassonomia e garantendo agli investitori maggiore rigore e trasparenza.

Vista la costante evoluzione del quadro normativo e le frequenti modifiche connesse all'adozione di atti implementativi, viene proposta una timeline sintetica, non esaustiva, che sarà tempo per tempo soggetta ad aggiornamenti.

2022

01.01.22 Tassonomia

Obbligo di disclosure sull'ammissibilità delle attività economiche del 2021 rispetto ai primi due obiettivi ambientali senza le informazioni di controparte

01.01.22 – 31.12.23 SFDR

Le imprese finanziarie e non finanziarie devono comunicare all'interno della DNF, rispettivamente, la proporzione di asset e le attività economiche non ammissibili e ammissibili ai sensi dell'art. 8 della Tassonomia

01.04.22 Green Bond Standard Pubblicazione della posizione del Consiglio Europeo su "EU GBS Regulation"

I rischi ESG

I rischi di sostenibilità, connessi alle tre dimensioni dei fattori ESG sono presidiati nell'ambito del sistema aziendale di gestione dei rischi, fondato sull'adozione di consolidati modelli oggetto di continuo affinamento, finalizzati all'identificazione, valutazione, misurazione, monitoraggio e mitigazione dei potenziali fenomeni rischiosi e dei relativi impatti negativi a livello economico, finanziario, operativo e reputazionale.

Riguardo ai fattori climatici e ambientali, in particolare, sono in corso lavori presso numerose sedi internazionali, con l'obiettivo di promuovere azioni di sensibilizzazione sul sistema finanziario circa l'importanza di presidiare adeguatamente tali rischi, valutare gli approcci seguiti per la loro misurazione e gestione e favorire la raccolta di informazioni sempre più standardizzate sui relativi livelli di esposizione.

Visione olistica dell'impatto dei rischi ESG sulle categorie di rischio esistenti

In ambito europeo, nel mese di novembre 2020, la Banca Centrale Europea (di seguito, BCE) ha pubblicato la propria "Guida sui rischi climatici e ambientali" che ha dettato una serie di aspettative di vigilanza riguardanti l'integrazione di questi specifici fattori di rischio nei processi strategici e nei sistemi di gestione dei rischi bancari. Nello specifico, nel quadro dei lavori legati all'allineamento delle aspettative della Guida BCE, la Banca ha effettuato un'attività di gap analysis e definizione delle aree di intervento rispetto agli "Orientamenti sulla comunicazione di informazioni di carattere non finanziario: Integrazione concernente la comunicazione di informazioni relative al clima" della Commissione Europea.

Nel corso del testo le risposte a tali Orientamenti vengono identificati da questo logo:

Nel quadro complessivo delle aspettative e delle raccomandazioni definite dalle Autorità di settore (oltre alla citata Guida della BCE, è di particolare rilievo il "Discussion paper on management and supervision of ESG risks for credit institutions and investment firms" pubblicato dall'Autorità Bancaria Europea nell'ottobre 2020), viene richiesto agli enti creditizi, nell'ambito del proprio sistema dei controlli interni, di dotarsi di un assetto di gestione dei rischi ESG a livello dell'intera organizzazione, esteso cioè a tutti i rami di attività e a tutte le unità interne, incluse le funzioni di controllo. Oltre ai rischi rilevanti correnti, le banche sono invitate a considerare tutte le fattispecie di rischio e tutte le concentrazioni all'interno di quei rischi che possono emergere dal perseguimento delle proprie strategie o da mutamenti rilevanti del contesto operativo. Gli intermediari sono pertanto chiamati ad analizzare in maniera completa come i rischi legati a fattori ESG – e in particolare, nell'ambito di questi, i rischi climatici e ambientali – costituiscano elementi determinanti dell'impatto delle diverse aree di rischio a cui essi sono o potrebbero essere esposti, fra cui i rischi di liquidità, di credito, operativi, di mercato e ogni altro rischio rilevante per il capitale, in quanto tendono ad avere manifestazione in forme già note e regolamentate.

In risposta a tali aspettative, gli enti dovrebbero quindi avere una visione olistica e ben documentata dell'impatto dei rischi ESG - e in particolare dei rischi climatici e ambientali - sulle categorie di rischio esistenti, mettendo in atto regolari processi di individuazione, misurazione, gestione e monitoraggio degli stessi.

A tale riguardo, la Banca è impegnata nella realizzazione di una sistematica integrazione dei rischi ESG nel sistema di risk management aziendale, dal momento che gli stessi con peculiare attenzione ai fattori climatici e ambientali - sono suscettibili di determinare impatti sull'esposizione ai rischi prudenziali tradizionali.

In merito al processo di individuazione dei rischi, in accordo con le pratiche dell'Autorità Bancaria Europea e della BCE, fin dal 2020 la Banca ha sviluppato apposite metodologie interne per l'identificazione dei rischi connessi ad aspetti ESG all'interno del proprio sistema di gestione aziendale (cd. "Inventario dei rischi ESG").

Quanto alla misurazione, la Banca ha lavorato alla ricognizione e all'analisi dei potenziali impatti dei rischi connessi ai fattori climatici e ambientali mediante la definizione di nuovi processi per effettuare una più complessa e approfondita valutazione del carattere materiale dell'esposizione ai rischi della specie, corredati da evolute metodologie e strumenti di analisi nonché da disponibilità di dati più granulari.

In merito agli strumenti, in evoluzione ai precedenti approcci di mappatura e classificazione della rischiosità ESG a cui la Banca risulta esposta a livello settoriale (c.d. "Heat Map ESG"), è stata elaborata una metodologia interna per la costruzione di score sintetici rappresentativi della rischiosità in chiave ESG a livello di singole controparti. Tale sistema di scoring, sviluppato prioritariamente per misurare la vulnerabilità individuale delle imprese clienti a fattori di rischio climatico e ambientale, consentirà di stimare in via prospettica gli impatti finanziari potenziali connessi all'esposizione delle controparti creditizie, in un primo momento, ai rischi di transizione e fisici e, in seguito, ai complessivi rischi ESG.

Il presidio dei rischi ESG associati ai portafogli di esposizioni al rischio di credito e di investimenti in strumenti finanziari è inoltre supportato da tool e servizi informativi esterni (es. sistemi di rating ESG non proprietari per la valutazione della rischiosità degli investimenti e degli emittenti di attività finanziarie in portafoglio) utili ad assicurare una sistematica determinazione del grado di esposizione mediante adozione di strumenti, metriche e algoritmi di misurazione dei livelli di rischio in grado di alimentare i sistemi di monitoraggio e reportistica interna.

Per quanto attiene alle prassi di gestione e di controllo di queste particolari dimensioni di rischio, si è provveduto all'integrazione all'interno degli schemi RAF (Risk Appetite Framework) della Banca degli obiettivi qualitativi in ambito ESG già presenti, quale indirizzo per la promozione di ulteriori e nuove valutazioni di rischiosità ESG atte a orientare le scelte strategiche nell'ottica del contenimento degli impatti di tali fattori sulle esposizioni ai rischi creditizi e di investimento, strategici, reputazionali e legali. Si evidenzia inoltre l'introduzione di un nuovo parametro quantitativo di misurazione dei rischi climatici e ambientali nel contesto dell'esposizione al rischio di credito del portafoglio «imprese» sulla base del già citato sistema di scoring di controparte di recente sviluppo.

Maggiori informazioni sulla gestione dei rischi climatici sono contenute nel TCFD Report 2022

L'inventario rischi ESG

Un primo metodo di identificazione e categorizzazione dei rischi ESG adottato a partire dal 2020, basato su un approccio auto-valutativo, trae origine dalle migliori pratiche promosse a livello internazionale, pure sostenute dall'Autorità Bancaria Europea e dalla BCE. Tale metodo si fonda sull'identificazione delle fattispecie di rischio ESG potenzialmente manifestabili alla luce degli indirizzi strategici perseguiti e delle politiche gestionali adottate per lo svolgimento del business aziendale. Le tipologie di rischio sono classificate secondo un'impostazione tassonomica ispirata allo schema adottato nel Questionario CDP per la raccolta delle informazioni relative ai rischi legati alla sostenibilità, opportunamente contestualizzata tramite la valorizzazione di specifici attributi informativi, definiti nell'ambito delle Raccomandazioni della Task Force on Climate-related financial Disclosure (TCFD), iniziativa di cui la Banca è promotrice.

Per garantire flessibilità all'impianto metodologico, le opzioni tassonomiche della TCFD sono integrate con ulteriori dimensioni di analisi, funzionali a una più puntuale classificazione di considerazioni ambientali non-climate, sociali e di governance (temi non coperti dall'iniziativa CDP, che si concentra sui soli rischi connessi alle emissioni di carbonio).

Con cadenza annuale i fattori ESG vengono sottoposti alla valutazione di diversi referenti aziendali i quali sono chiamati a identificare, nell'ambito delle proprie competenze, le possibili ricadute negative - attuali o prospettiche - di svariate tematiche ESG, catalogandole in un apposito "Inventario dei rischi ESG" e corredandole da informazioni ulteriori, utili a qualificare le dimensioni di rischio individuate.

Tra queste informazioni aggiuntive, nell'ottica di una preliminare riconduzione delle variabili di rischio a una dimensione temporale d'impatto, sono stati definiti tre intervalli, ossia:

  • breve termine, che individua l'orizzonte temporale tra 12 e 18 mesi;
  • medio termine, che identifica un periodo compreso tra 18 mesi e 5 anni;
  • lungo termine, che descrive accadimenti previsti oltre i 5 anni.

Per l'anno 2022, l'ufficio Rischi integrati (Area Chief Risk Officer), coordinatore di tale esercizio ricognitivo, ha promosso l'aggiornamento dell'Inventario sullo stesso perimetro di strutture aziendali dell'anno precedente. Tale aggiornamento ha previsto, in primis, una generale razionalizzazione dei descrittori di rischio censiti nel corso della precedente attività annuale di autovalutazione, seguita da un passaggio con i referenti aziendali coinvolti per un'approvazione ed eventuale integrazione dei contenuti riportati.

I rischi censiti nell'Inventario sono poi stati associati, secondo un principio di prevalenza, ai temi materiali ESG oggetto di rendicontazione nella presente DNF (vedi sezione "Rischi legati al tema").

Di seguito viene offerto un quadro generale dei potenziali rischi generati o subiti dal Gruppo, relativamente ai fattori ESG identificati nell'ultimo aggiornamento dell'Inventario. Tali profili di rischio verranno enumerati nei capitoli seguenti in sede di loro riconduzione ai temi materiali. È opportuno segnalare che, nel prosieguo, verrà fornito un elenco dei rischi associati ai temi materiali, in ottica di esposizione potenziale al rischio, senza pertanto considerare il livello di efficacia dei presidi adottati per la relativa prevenzione e/o contenimento.

Dimensione "E" - Environmental

I rischi climatici e ambientali si suddividono in rischi fisici e di transizione.

Il rischio fisico indica la possibilità di subire perdite causate dai cambiamenti climatici, comprendenti tanto il verificarsi con maggiore frequenza e/o intensità di eventi metereologici o naturali estremi, quanto il mutamento graduale del clima, nonché il degrado ambientale (es. inquinamento atmosferico, dell'acqua e del suolo, stress idrico, perdita di biodiversità e deforestazione).

I rischi fisici possono determinare direttamente, ad esempio, danni materiali o un calo della produttività oppure, indirettamente, eventi sequenziali quali l'interruzione delle catene produttive. Essi sono classificabili in:

  • rischi acuti, se causati da eventi estremi quali siccità, alluvioni, cicloni, tempeste, ondate di calore, incendi boschivi;
  • rischi cronici, se provocati da mutamenti progressivi quali aumento delle temperature, innalzamento del livello del mare, stress idrico, mutamenti nei livelli di precipitazioni atmosferiche, perdita di biodiversità e scarsità di risorse.

Il rischio di transizione indica la perdita finanziaria in cui la Banca può incorrere, direttamente o indirettamente, in conseguenza del processo di passaggio a un'economia a basse emissioni di carbonio e più sostenibile sotto il profilo ambientale. Tale situazione potrebbe essere indotta, a titolo esemplificativo, da variazioni repentine o inattese delle politiche climatiche e ambientali, dal progresso tecnologico o dal mutare della fiducia e delle preferenze dei mercati.

Prendendo spunto dalle raccomandazioni TCFD per dare corso all'esercizio interno di identificazione dei rischi climatici e ambientali legati alla realtà aziendale, sono state definite le seguenti tipologie di rischio:

Dimensione "S" - Social

I rischi sociali di un Istituto finanziario sono definiti come rischi derivanti dalle esposizioni verso controparti che possono essere influenzate negativamente dai fattori sociali, ovvero come rischi a cui si espone direttamente in ragione delle proprie caratteristiche e della propria operatività. Tali fattori sono legati alla tutela dei diritti, al benessere e agli interessi delle persone e della società e comprendono elementi quali l'(in)uguaglianza, la salute, l'inclusione, le relazioni di lavoro, la salute e la sicurezza sul posto di lavoro, il capitale umano e i rapporti con le comunità.

Dimensione "G" - Governance

I rischi di governance di una banca derivano dalle esposizioni verso controparti che possono essere influenzate negativamente da fattori legati al governo dell'attività d'impresa, ovvero dagli analoghi rischi a cui si espone direttamente in ragione delle proprie caratteristiche e della propria operatività. Tali fattori riguardano gli assetti/scelte di governance delle controparti o delle banche stesse, compresa l'inclusione dei fattori ESG nelle loro politiche e procedure di governo aziendale.

All'interno della macrocategoria di rischio Governance sono state identificate le medesime sottocategorie identificate nell'area Social.

La Governance dei rischi ESG

La Banca ha adeguato la propria struttura organizzativa, al fine di presidiare in maniera più compiuta le tematiche legate alla sfera della sostenibilità nonché l'evoluzione dei correlati profili di rischio.

Al Consiglio di amministrazione, in qualità di organo con funzioni di supervisione strategica, è assegnata la responsabilità di definire linee guida, target e strategie di Gruppo sulle tematiche di sostenibilità e di assicurare l'integrazione dei rischi ESG nelle strategie di business, nei sistemi di governance, nei processi, nelle procedure e nell'assetto dei controlli, sovrintendendo al corretto presidio di tali tematiche.

A seguito dell'ampliamento del proprio mandato, il Comitato Controllo e rischi, in riferimento ai rischi ESG e a quelli ad essi connessi, ha il compito di assistere il Consiglio di amministrazione nella determinazione delle linee di indirizzo del sistema interno di controllo e gestione di tali fattori di rischio e nella verifica periodica della sua adeguatezza rispetto alle caratteristiche della Banca e al proprio profilo di rischio, oltre che del suo effettivo funzionamento.

A tale proposito, si evidenzia che, per l'esercizio 2022, al Consiglio di amministrazione e al Comitato Controllo e rischi sono stati sottoposti:

  • aggiornamenti sull'avanzamento complessivo dei programmi di attuazione delle aspettative di vigilanza dettate dalla BCE nella propria "Guida sui rischi climatici e ambientali", di cui una nuova e più dettagliata versione è stata messa a punto lo scorso dicembre su indicazione del Supervisore;
  • una nuova reportistica trimestrale sulle dinamiche della rischiosità dei portafogli di esposizioni creditizie sotto il profilo dell'incidenza dei fattori ESG, di recente integrata con dedicate analisi dei fattori impattanti sulle esposizioni finanziarie da attività di investimento in titoli;
  • un'informativa ad agosto 2022 in merito alle risultanze finali dell'esercizio di stress test di rischio climatico promosso a livello europeo dalla BCE nella prima parte dell'anno in rassegna;
  • un compendio metodologico descrittivo delle logiche di determinazione della Heatmap ESG settoriale e del nuovo scoring climatico-ambientale calcolato a livello di singola azienda controparte.

L'Ufficio Sostenibilità è dedicato, fra l'altro, al presidio e al monitoraggio delle attività a vario titolo legate alla sostenibilità, rilevanti pure in chiave di posizionamento strategico del Gruppo e ai fini di una pianificazione organica delle relative attività. A tale scopo, in tema di presidio dei rischi ESG, è stata sviluppata una particolare sinergia con le funzioni di controllo che compongono la c.d. "seconda linea di difesa" del sistema dei controlli interni (segnatamente, le funzioni di Compliance e di Risk management). Si segnala inoltre la costituzione del Comitato Sostenibilità, organismo avente responsabilità di coordinamento, a livello di vertice manageriale, delle iniziative e delle attività svolte dalle strutture organizzative della Banca e delle società controllate nel rispetto degli indirizzi di sostenibilità stabiliti dall'organo consiliare, concorrendo a un più robusto presidio dei rischi associati.

Il Servizio Controllo rischi (Area Chief Risk Officer), nel cui ambito opera l'ufficio Rischi integrati, con compiti di coordinamento e presidio trasversale della tematica, si occupa di individuare, valutare, misurare, monitorare le esposizioni ai rischi ESG e a quelli ai medesimi associati. A tali fini, provvede alla loro progressiva integrazione nella regolamentazione interna di riferimento, nei processi, nelle procedure, nei sistemi di supporto, nei dati e nella reportistica apicale di rischio. Il Servizio in dettaglio supporta e coordina la graduale integrazione dei fattori di rischio climatico e ambientale nei sistemi di gestione e informativa sui rischi aziendali e di Gruppo; sovrintende e, per gli aspetti di competenza, cura l'esecuzione degli esercizi di stress test interni e di quelli previsti dalle Autorità di Vigilanza attinenti a profili di natura ESG; sovrintende alla redazione dell'informativa al pubblico in applicazione della normativa di "Terzo Pilastro" in materia ESG.

La Funzione di Conformità e DPO supporta l'Ufficio Sostenibilità nelle attività di presidio della normativa applicabile in materia ESG e di gestione dei rischi di conformità ad essa connessi.

Al Servizio Revisione Interna, avente ruolo di controllo di terzo livello, è demandata la valutazione dell'adeguatezza e della funzionalità del sistema di gestione dei rischi di carattere ESG adottato dalla Banca e dal Gruppo nel suo complesso.

Sono in corso ulteriori attività d'impatto organizzativo connesse alla gestione, al controllo e alla mitigazione dei rischi ESG con lo scopo di supportare la declinazione delle responsabilità lungo le tre linee di difesa dell'organizzazione aziendale, calibrare l'opportuna attività di formazione ESG, valutare la capacità e le risorse disponibili e determinare le eventuali esigenze di potenziamento delle strutture.

Nota metodologica

Riferimenti normativi e princìpi di rendicontazione

La DNF del Gruppo è stata redatta in conformità al D.Lgs. 254/2016, riguardante la comunicazione di informazioni di carattere non finanziario di talune imprese di grandi dimensioni e di interesse pubblico e ai Global Reporting Initiative Sustainability Reporting Standards, aggiornati nel 2021 dal Global Reporting Initiative (GRI), secondo l'opzione in accordance. Oltre a ciò, sono stati adottati i Financial Services Sector Disclosures, definiti dal GRI nel 2013.

Il GRI è un'organizzazione nata con l'obiettivo di aiutare sia il settore pubblico sia quello privato a comprendere, misurare e comunicare l'impatto che una qualsiasi attività possa avere sulle varie dimensioni ESG della sostenibilità e i loro aspetti più disparati.

La DNF è stata inoltre predisposta tenendo in considerazione le pubblicazioni della European Securities and Markets Authority (ESMA) e della CONSOB.

La DNF ha il fine di assicurare la comprensione delle policy, del modello organizzativo, dei rischi e degli indicatori di performance e dei relativi risultati del Gruppo rispetto, in particolar modo, agli aspetti sociali e attinenti alla gestione del personale, all'ambiente, alla lotta contro la corruzione attiva e passiva e al rispetto dei diritti umani.

Alla luce dell'acquisizione del tool di monitoraggio e reportistica delle performance di sostenibilità ESGeo, la Banca ha aggiornato la procedura che formalizza il processo di rendicontazione della DNF.

Tale procedura pone particolare attenzione su alcuni aspetti chiave:

  • le strutture aziendali coinvolte;
  • lo scheduling del flusso di raccolta dei dati e delle informazioni;
  • i controlli di primo, secondo e terzo livello sui dati e sulle informazioni qualitative e quantitative raccolte;
  • la definizione delle metodologie di calcolo utilizzate per analizzare ed esporre i dati nella DNF.

La presente Dichiarazione Consolidata di Carattere Non Finanziario è stata approvata dal Consiglio di amministrazione di Banca Popolare di Sondrio SpA il 17 marzo 2023 e sottoposta a revisione limitata da parte della società EY SpA.

I risultati delle verifiche svolte ai sensi dell'art. 3 comma 10 del D.Lgs. 254/2016 e del Regolamento CONSOB n. 20.267 sono contenuti nella "Relazione della società di revisione", riportata alla fine del presente documento. I controlli vengono svolti sulla base della procedura "limited assurance engagement ", nel rispetto dei criteri indicati dal principio "ISAE 3000 Revised ".

La DNF del Gruppo è redatta in conformità al D.Lgs. 254/2016 e agli Standard del GRI

Con riferimento al paragrafo Rischi ESG e alla sezione Ambiente, la Banca ha tenuto in considerazione anche gli Orientamenti sulla comunicazione non finanziaria della Commissione Europea relativi alla rendicontazione delle informazioni relative al clima pubblicati a giugno 2019.

In particolare, alla luce della Guida BCE sui rischi climatici e ambientali di novembre 2020, la Banca ha considerato gli orientamenti riportati nell'Allegato I «Orientamenti complementari per banche e imprese di assicurazione».

Le informazioni riconducibili agli Orientamenti sulla comunicazione non finanziaria della Commissione Europea rispetto alla gestione dei principali rischi dell'ambito sono chiaramente identificabili all'interno della DNF attraverso una specifica infografica.

Inoltre, la Banca, in linea con gli obiettivi proposti all'interno del proprio Piano Industriale, ha aderito alle Raccomandazioni TCFD, redigendo il primo TCFD Report, pubblicato in allegato alla DNF.

La Banca, nella definizione del contenuto e della qualità del reporting, applica i seguenti princìpi di rendicontazione, così come definito dal GRI 1:

  • Accuratezza: le informazioni rendicontate risultano corrette e con dettagli sufficienti per consentire una valutazione dei propri impatti.
  • Equilibrio: i dati riportati riflettono sia gli aspetti negativi sia quelli positivi dei risultati del Gruppo in modo da consentire una valutazione ponderata della performance generale.
  • Chiarezza: i dati sono resi disponibili sia in formato cartaceo sia sul sito web istituzionale della Banca in modo tale che risultino facilmente accessibili, fruibili e comprensibili agli stakeholder che li utilizzano.
  • Comparabilità: le informazioni sono selezionate, compilate e rendicontate in modo uniforme per consentire un'analisi dei cambiamenti degli impatti nel corso del tempo e un confronto di tali impatti con quelli di altre organizzazioni.
  • Completezza: i dati sono sufficienti per consentire una valutazione degli impatti durante il periodo di rendicontazione.
  • Contesto di sostenibilità: le informazioni relative agli impatti sono rendicontate nel più ampio contesto dello sviluppo sostenibile.
  • Tempestività: la DNF viene pubblicata annualmente, in sincronia con la rendicontazione finanziaria e in modo tempestivo al fine di garantire l'affidabilità dei dati, comprese eventuali revisioni di precedenti informative.
  • Verificabilità: le informazioni rendicontate possono essere esaminate per stabilirne la veridicità e determinare in quale misura sono stati applicati i princìpi di rendicontazione.

In continuità con quanto fatto nel precedente esercizio, nel presente documento sono presenti informazioni aggiuntive relative all'approccio alla Tassonomia, richieste ai sensi dell'art. 8 del Regolamento EU (852/2020), chiaramente e separatamente identificabili nel paragrafo "Tassonomia: disclosure di ammissibilità ai sensi dell'articolo 8 del Reg. (UE) 2020/852" del presente documento.

I dati e le informazioni riportati sono stati validati dai responsabili delle funzioni aziendali di pertinenza, elaborati su evidenze documentali in grado di comprovarne l'esistenza, la completezza e l'accuratezza, nonché rivisti dalla Direzione Aziendale.

La Task Force on Climate-Related Financial Disclosures

La Task Force on Climate-Related Financial Disclosures (TCFD) è stata creata, in seno al Financial Stability Board, nel 2015 per fornire raccomandazioni per un reporting efficace sui rischi legati al clima.

L'obiettivo delle raccomandazioni è migliorare la coerenza e la trasparenza delle informative finanziarie relative al clima e incoraggiare un cambiamento per ridurre l'impatto aziendale sui cambiamenti climatici.

La TCFD ha pubblicato nel Report annuale del 2017 un elenco di raccomandazioni finalizzate a supportare le aziende nella stesura della disclosure finanziaria relativa al cambiamento climatico.

La TCFD promuove l'adozione delle raccomandazioni non vincolanti a tutte le società, ma in particolare a quelle emittenti di titoli di debito o di capitale, al fine di promuovere prestiti e investimenti basati su informazioni forward looking sugli impatti finanziari derivanti dai rischi e dalle opportunità legate al cambiamento climatico.

La Banca, in linea con gli obiettivi proposti all'interno del proprio Piano Industriale, ha aderito alle Raccomandazioni TCFD, redigendo il suo primo Report, allegato alla DNF.

Periodo e perimetro di rendicontazione

Il perimetro di rendicontazione coincide con quello del bilancio finanziario e include le società consolidate integralmente consentendo, pertanto, la comprensione dell'attività del Gruppo, del suo andamento e dei suoi risultati. Da tale perimetro sono escluse le società con performance e impatti di sostenibilità non materiali (valutate in termini di numero di dipendenti e di tipologia di attività svolta), quali: Popso Covered Bond Srl, Sinergia Seconda Srl, Immobiliare San Paolo Srl, PrestiNuova Srl – Agenzia in Attività Finanziaria, Immobiliare Borgo Palazzo Srl, Servizi Internazionali e Strutture Integrate 2000 Srl, Pirovano Stelvio SpA, Rent2go Srl e Prima Srl.

Eventuali ulteriori limitazioni di perimetro su specifici indicatori sono state segnalate e motivate all'interno del documento e sono dovute alla scarsa rilevanza in termini di impatto sul dato consolidato oppure all'indisponibilità di informazioni per alcune società controllate del Gruppo. Suddette limitazioni non compromettono la rappresentatività dei risultati e delle attività del Gruppo, così come richiesto dal D.Lgs. 254/2016.

A tale proposito, si intende segnalare che, con riferimento alle informazioni previste dall'art. 3 comma 2, i consumi idrici, in considerazione del settore di business del Gruppo, non sono stati ritenuti significativi al fine di assicurare la comprensione dell'attività d'impresa, poiché equivalenti al solo uso domestico.

L'anno di rendicontazione al quale si riferisce la presente rendicontazione è il 2022 e viene confrontato con i due anni precedenti, 2021 e 2020.

Questa edizione della DNF è disponibile anche sul sito internet, all'indirizzo https:// istituzionale.popso.it/it/sostenibilita/dichiarazione-non-finanziaria.

La tabella, qui di seguito riportata, mostra la correlazione tra gli ambiti citati all'art. 3 comma 2 del D.gs. 254/2016 e i temi materiali alla base della presente rendicontazione.

Ambiti del D.LGS. 254/2016 Temi materiali
Supporto alla comunità e legame con il territorio
Sociale Gestione della catena di fornitura
Innovazione
Attinente al personale Valorizzazione delle risorse umane
Rispetto dei diritti umani Diritti umani, diversità e inclusione
Lotta alla corruzione attiva e Privacy e sicurezza informatica
passiva Integrità e lotta alla corruzione
Ambiente e cambiamento climatico
Ambientale Finanza sostenibile e credito responsabile

Processo di reporting

Il processo di raccolta dei dati e delle informazioni e di redazione della DNF, formalizzato in un'apposita Procedura approvata in data 04/11/2021 e aggiornata in data 28/12/2022, è coordinato e gestito dall'Ufficio Sostenibilità della Capogruppo, in collaborazione con i referenti delle strutture e società del Gruppo, competenti nei vari ambiti e coinvolti direttamente nel processo di elaborazione del documento. Di seguito vengono riportate le fasi principali che compongono il processo di predisposizione della DNF.

Aggiornamento e approvazione della materialità

(tale fase non sempre viene attuata, ma solo ogni qualvolta venga deciso di aggiornare il processo di materialità):

  • Benchmark e analisi di contesto: raccolta e comprensione di quale sia l'approccio da parte delle principali aziende del settore in riferimento alla gestione e comunicazione dei dati non finanziari.
  • Analisi di materialità: individuazione dei temi rilevanti, intesi come quegli aspetti che possono generare significativi impatti economici, sociali e ambientali sulle attività del Gruppo e che, influenzando aspettative, decisioni e azioni degli stakeholder, sono da questi percepiti come rilevanti.

Le fasi dell'analisi sono le seguenti:

  • − Identificazione dei temi rilevanti, tramite benchmark, analisi di contesto e analisi della normativa interna e internazionale;
  • − Valutazione della rilevanza che ogni tema individuato riveste per il Gruppo e per gli stakeholder di riferimento, attraverso attività di engagement interno ed esterno;
  • − Valutazione degli impatti legati alla gestione dei temi materiali;
  • − Predisposizione e convalida della materialità del Gruppo e approvazione da parte del Comitato Sostenibilità.

Definizione contenuti della DNF (indicatori e informative)

Sulla base dei risultati ottenuti nella fase descritta al punto precedente, l'Ufficio Sostenibilità identifica e seleziona gli indicatori e le informative da inserire nella DNF in modo tale da rispondere a quanto previsto dall'art. 3 del D.Lgs. 254/2016. Successivamente alla selezione dei contenuti della DNF, viene predisposta una bozza di indice del documento.

Avvio processo di raccolta e approvazione dati e redazione bozza DNF

  • Per ogni tema materiale, vengono individuati tra gli Uffici competenti i contributori e gli approvatori di pertinenza che si occuperanno, rispettivamente, di compilare e di approvare i prospetti di raccolta dati:
  • − i contributori, dopo aver compilato i prospetti, effettuano un controllo di primo livello sui dati e sulle informazioni raccolte all'interno dei prospetti;
  • − gli approvatori provvedono a effettuare controlli sui prospetti consolidati, a chiedere chiarimenti laddove necessario, effettuando eventuali modifiche, ove opportuno, e a notificare all'Ufficio Sostenibilità l'avvenuta validazione.
  • L'Ufficio Sostenibilità provvede alla raccolta di tutte le informazioni ricevute e chiede chiarimenti agli approvatori, laddove necessario.
  • L'Ufficio Sostenibilità predispone la bozza di DNF.

Validazione e approvazione della bozza di DNF

L'Ufficio Sostenibilità predispone la bozza della DNF, la quale viene pure verificata in via preliminare dai revisori legali per ridurre ulteriormente l'eventualità di errori. Una volta validati i contenuti, provvede a trasmettere la DNF all'Organo amministrativo per l'approvazione, che viene effettuata nei medesimi termini e con le medesime tempistiche del bilancio finanziario. Spetta agli Amministratori della Banca garantire che la DNF sia redatta e pubblicata secondo la normativa vigente. Una volta approvata dall'Organo amministrativo, entro i termini previsti per la presentazione del progetto di bilancio, la DNF viene messa a disposizione degli Organi di controllo (Collegio Sindacale e Società di revisione).

Attestazione del revisore legale

Successivamente, come previsto dal D.Lgs. 254/2016, la DNF è sottoposta a verifica di conformità da parte di un revisore legale; a questo scopo l'Ufficio Sostenibilità, in collaborazione con gli utenti contributori e approvatori, fornisce evidenze documentali laddove richiesto dal revisore.

Pubblicazione

Infine, la DNF è messa a disposizione degli Azionisti e del pubblico entro gli stessi termini e con le medesime modalità previste per la presentazione del progetto di bilancio, mediante in particolare la pubblicazione sul sito della Banca, accedendo al quale è possibile scaricare il documento.

Ruoli e responsabilità della DNF


Ufficio
Sostenibilità
Con cadenza annuale si occupa di:
coordinare e portare a termine tutte le attività relative ad ogni fase del
reporting;
rappresentare le linee di azione di sostenibilità del Piano Industriale
e le attività implementate al fine di raggiungere gli obiettivi ivi stabiliti;
coordinare la raccolta di informazioni relative al presidio dei rischi ESG,
con particolare attenzione ai rischi climatici e ambientali;
sottoporre la DNF all'esame del Comitato Sostenibilità e del Comitato
Controllo e rischi e successivamente all'approvazione dell'organo
amministrativo;
fornire al revisore, in collaborazione con approvatori e contributori,
evidenze documentali laddove richieste.

Contributori

Secondo le tempistiche previste nel piano di lavoro, sono responsabili di:
compilare e controllare i dati inseriti nei prospetti di raccolta dati di
propria pertinenza all'interno del software ESGeo;
allegare la documentazione a supporto del processo di verifica e
approvazione in capo agli approvatori;
fornire al revisore, in collaborazione con l'Ufficio Sostenibilità e gli
approvatori, ulteriori evidenze documentali laddove richiesto.

Approvatori

Secondo le tempistiche previste dal piano di lavoro, sono responsabili di:
coinvolgere i contributori nella compilazione dei prospetti di raccolta
dati sulla piattaforma ESGeo, in linea con le scadenze previste nel
piano di lavoro;
visualizzare, controllare e approvare il contenuto dei prospetti compilati
dai contributori;
fornire al revisore, in collaborazione con l'Ufficio Sostenibilità e con i
contributori, ulteriori evidenze documentali laddove richiesto.
Funzione di
Conformità e DPO
Con cadenza regolare provvede a:
identificare le norme applicabili;
verificare la conformità dei processi aziendali alla regolamentazione
interna ed esterna;
valutare il grado di esposizione ai rischi di pertinenza attraverso
indicatori quantitativi e/o qualitativi di sintesi;
predisporre flussi informativi diretti agli Organi aziendali e alle strutture
coinvolte nel processo.

Attività aggiornate nel 2022

Organo o figura
aziendale
Ruoli e responsabilità
Nell'ambito delle proprie responsabilità di verifica del regolare svolgimento
dell'attività aziendale, valuta la funzionalità e l'affidabilità delle strutture
organizzative e delle componenti del sistema dei controlli interni preposte
alla redazione della DNF. In particolare:
Servizio revisione
interna
verifica l'osservanza delle politiche in materia di sostenibilità, nonché
la funzionalità del processo disegnato e delle procedure per la loro
attuazione;
segnala agli Organi aziendali eventuali inefficienze, punti di debolezza
o irregolarità emerse nel corso delle proprie attività di verifica,
formulando raccomandazioni e portando all'attenzione i possibili
miglioramenti.
Comitato
Sostenibilità

Coordina le attività che conducono all'individuazione delle tematiche di
sostenibilità potenzialmente rilevanti;
approva la materialità;
prende visione dei contenuti della DNF;

formula
eventuali
osservazioni
e
suggerimenti
al
Consiglio
di
amministrazione in vista della sua approvazione.
Comitato
Controllo Rischi
Esamina, a fini di istruttoria rispetto al successivo vaglio del Cda, i
contenuti della DNF, ponendo particolare attenzione a quelli dedicati
all'identificazione, valutazione e presidio dei rischi ESG e al processo di
gestione dei rischi climatici e ambientali.
Consiglio di
amministrazione
(Cda)

Approva la DNF;

garantisce che la DNF sia redatta e pubblicata in conformità ai requisiti
fissati dal Decreto.
Collegio
Sindacale

Vigila sull'osservanza delle disposizioni del Decreto e ne riferisce nella
relazione annuale all'Assemblea.
Revisore legale
Controlla l'avvenuta predisposizione della DNF;

ai sensi dell'art. 3 comma 10 del Decreto, attesta con apposita
relazione la conformità delle informazioni fornite rispetto alle richieste
del Decreto e dello standard utilizzato. I controlli vengono svolti sulla
base della procedura "limited assurance engagement", nel rispetto dei
criteri indicati dal principio "ISAE 3000 Revised".

Attività aggiornate nel 2022

Il dialogo con gli stakeholder

"Gli stakeholder rappresentano un'ampia gamma di interessi diversi: stabilire e mantenere relazioni salde e durature è un elemento cruciale per una creazione di valore condiviso e di lungo periodo."

Policy di Sostenibilità, Banca Popolare di Sondrio

Il Gruppo considera fondamentale la definizione di una relazione costante e solida con i propri stakeholder: un rapporto basato sul dialogo continuo e sul coinvolgimento attivo favorisce preziose occasioni di reciproca crescita e arricchimento, permette di ottenere il consenso e la fiducia, ed è espressione della responsabilità che il Gruppo ha nei confronti del contesto con cui interagisce.

Identificare in modo puntuale i propri stakeholder e organizzare i canali di comunicazione più efficaci, monitorando costantemente aspettative, bisogni e opinioni, costituisce quindi il punto di partenza per impostare un efficace processo di engagement.

La Banca identifica i propri stakeholder secondo i criteri dello Standard AA1000:

  • Inclusività, attraverso l'ascolto di tutti gli stakeholder;
  • Materialità, rispondendo alle loro aspettative;
  • Rispondenza, alle norme di legge, agli standard, ai codici, ai princìpi, alle politiche ed altri regolamenti volontari.

Nel corso del 2022 la Banca ha provveduto ad aggiornare la lista degli stakeholder più rilevanti facendo una mappatura specifica ai fini della rendicontazione non finanziaria. Questa analisi ha tenuto conto di quanto definito all'interno del Piano di comunicazione e risoluzione 2021, ai sensi del Regolamento delegato della Commissione EU 2016/1075 all'art. 22, nonché del contesto esterno e di un'analisi di benchmark.

Di seguito si riportano dunque le principali categorie di stakeholder e una sintesi dei principali canali e strumenti di interazione.

Principali canali e strumenti di interazione con gli stakeholder del Gruppo

Stakeholder interni Stakeholder esterni

Dialogo Amministratori-Azionisti

Il Regolamento per la gestione del Dialogo Amministratori-Azionisti (https:// istituzionale.popso.it/it/investor-relations/ dialogo-amministratori-azionisti) definisce le regole adottate dalla Banca al fine di favorire e disciplinare il dialogo tra il Consiglio di amministrazione e la generalità dei propri azionisti su tematiche di competenza consiliare, definendone le modalità di attuazione, individuando gli interlocutori, gli argomenti oggetto di discussione, le modalità, le tempistiche e i canali di interazione.

La corporate governance, le tematiche di natura ambientale, sociale e di sostenibilità rientrano tra le tematiche oggetto di discussione dell'ambito del dialogo con gli investitori.

Tale forma di dialogo va intesa come ulteriore e aggiuntiva rispetto alle ordinarie modalità di engagement, attraverso le quali la Banca interagisce con azionisti, investitori e la comunità finanziaria per mezzo delle competenti funzioni aziendali.

La materialità del Gruppo BPS

La materialità è il principio secondo cui le imprese devono redigere i loro report prendendo in considerazione informazioni sugli aspetti che incidono in modo significativo sulla loro capacità di creare valore nel tempo, individuando le tematiche più significative per i propri stakeholder e considerando pure gli impatti sull'economia, sull'ambiente e sulle persone, compresi quelli sui diritti umani, nell'ambito delle attività e dei rapporti di business.

L'analisi di materialità, come richiesto dal D.Lgs. 254/2016, definisce gli aspetti rilevanti da rendicontare (c.d. Material Topics). Un tema è ritenuto "materiale" se è in grado di influenzare le decisioni, le azioni e le performance di un'organizzazione e dei suoi stakeholder. Creare un dialogo costruttivo con gli attori che ci circondano è quindi fondamentale per raccogliere le loro esigenze e aspettative al fine di definire le tematiche più rilevanti per la Banca e i suoi portatori di interesse.

Nel corso del 2022 si è provveduto all'aggiornamento e all'approvazione di una nuova materialità, attività necessaria a seguito delle modifiche di contesto e dell'evoluzione normativa nazionale e internazionale.

La materialità definita in ambito risk è diversa dall'analisi di materialità attraverso la quale si determinano i temi materiali per la DNF

L'aggiornamento della materialità di BPS per il 2022 è stato sviluppato seguendo le fasi metodologiche riportate di seguito:

Analisi di contesto

Vengono svolte attività di analisi degli elementi di contesto interno ed esterno, in particolare:

Elemento di
contesto
Attività svolta Dimensione
del contesto
Benchmark Analisi di benchmark condotta su 3 peers selezionati da BPS Esterno
Strategia Analisi degli elementi di indirizzo strategico presenti nel
Piano Industriale 2022-2025
Interno
Tassonomia Analisi degli obiettivi compresi nel Regolamento Esterno
Standard EFRS Analisi delle tematiche considerate più rilevanti da EFRAG,
incaricato della predisposizione dei nuovi standard di
rendicontazione
Esterno
Nuova CSRD Analisi delle tematiche più rilevanti ricomprese nella
proposta di normativa
Esterno
Temi materiali
SASB
Analisi dei temi considerati più rilevanti dallo Standard
SASB
Esterno

Stakeholder engagement

Nel corso del 2022 il Gruppo ha coinvolto i propri "portatori di interesse" in un'attività di stakeholder engagement, volta ad aggiornare la rilevanza attribuita a ciascun tema dal Gruppo e dai principali stakeholder.

In particolare, sono state organizzate tre diverse modalità di coinvolgimento che hanno consentito di incrementare notevolmente l'engagement:

Questionario on-line

Diffusione di un questionario on-line tramite il portale di SCRIGNOInternet Banking, il sito istituzionale, il sito commerciale e LinkedIn nel quale è stato chiesto di ordinare i temi potenzialmente materiali in base alla loro importanza; gli stakeholder coinvolti sono stati circa 4.800.

Evento on-line

Incontro on-line con un gruppo di circa

50 rappresentanti delle principali categorie di stakeholder: occasione che ha permesso non solo di raccogliere la loro opinione sulle tematiche ESG più materiali, ma anche di comprendere meglio le loro aspettative riguardo l'operato della Banca su queste tematiche.

Coinvolgimento del management Considerata l'estrema rilevanza del ruolo del management nella definizione delle tematiche sostenibilità materiali, si è deciso di sottoporre ai Consiglieri, ai Sindaci, ai membri del Comitato Sostenibilità e ai capi servizio un questionario via web.

Le attività sopra menzionate hanno consentito, oltre alla prioritizzazione dei temi rilevanti, anche la raccolta di commenti sulle aspettative dei portatori di interesse in ambito ESG.

Analisi degli impatti

A valle dell'attività di stakeholder engagement, seguendo quanto suggerito dai nuovi standard GRI, si è proceduto a una valutazione degli impatti, ovvero degli effetti che la Banca ha o potrebbe avere a livello economico, ambientale e sociale, inclusi quelli sui diritti umani come conseguenza delle sue attività o dei suoi rapporti di business. Gli impatti possono essere effettivi o potenziali, negativi o positivi, di breve o di lungo termine, intenzionali o non intenzionali, reversibili o irreversibili, e rappresentano il contributo positivo o negativo dell'organizzazione allo sviluppo sostenibile.

L'implementazione dell'analisi sugli impatti è stata effettuata coinvolgendo direttamente i referenti ESG di Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA e Factorit SpA e i referenti della Capogruppo delle seguenti funzioni: Crediti, Fiscale, Conformità, Commerciale, Finanza, Risk, IT, Audit, Estero e Personale. Ciascun referente individuato ha fornito una sua valutazione (qualitativa e quantitativa) relativamente agli impatti individuati preliminarmente dalla Banca.

In particolare, per i diversi temi materiali, ciascun referente, supportato dall'Ufficio Sostenibilità, ha valutato le caratteristiche degli impatti:

■ Positivo e negativo;

  • Attuale o potenziale;
  • A breve o a lungo termine;
  • Intenzionale o involontario;
  • Reversibile o irreversibile;
  • Gravità: da compilare solo se l'impatto è negativo, con una scala da 1 a 3;
  • Scala: da compilare solo se l'impatto è positivo, a seconda del livello del beneficio, con una scala da 1 a 3;
  • Ambito: da compilare solo se l'impatto è positivo, a seconda del numero di stakeholder impattati, con una scala da 1 a 3;
  • Probabilità: quando l'impatto è negativo e potenziale oppure quando l'impatto è positivo (sia potenziale che attuale) con una scala da 1 a 3 se l'impatto/effetto è poco probabile (1), mediamente probabile (2) molto probabile (3).

Aggregando le valutazioni dei singoli referenti, è stata effettuata una prioritizzazione degli impatti individuati, per valutarne la significatività.

Gli impatti possono cambiare nel corso del tempo, con l'evoluzione delle attività dell'organizzazione, dei suoi rapporti di business e del contesto operativo. Per questo motivo, in accordo con i nuovi standard GRI, il Gruppo prevede di valutare il contesto in cui opera e individuare gli impatti su base continuativa.

Le principali novità della materialità 2022

1

CAMBIANO LE PRIORITÀ

Rispetto al 2021 diminuisce la rilevanza di temi "legame con il territorio" e "privacy" mentre diventano prioritari i temi della "finanza sostenibile e credito responsabile" insieme alla "valorizzazione delle risorse umane"

TEMA MENO RILEVANTE

2021: relazione con la catena di fornitura 2022: gestione della catena di fornitura

TEMA PIÙ RILEVANTE

2021: legame con il territorio e con la comunità 2022: finanza sostenibile e credito responsabile

3

NUMERO TEMATICHE MATERIALI

Nel 2021 le tematiche prese in esame sono state 13 mentre nel 2022 c'è stata una razionalizzazione dei temi arrivando a considerarne 10

Aggiornamento della materialità per il 2022

Gli esiti del processo sopra descritto hanno portato a un aggiornamento della materialità che, come rappresentato di seguito, restituisce una vista comprensiva delle priorità di tutti gli stakeholder e una rappresentazione del contributo del Gruppo allo sviluppo sostenibile, attraverso gli impatti generati.

L'analisi di materialità, come rappresentata di seguito, è stata validata dal Comitato di Sostenibilità in data 21 dicembre 2022 e approvata dal Consiglio di amministrazione il 17 marzo 2023.

Raccordo tra temi materiali, Piano Industriale 2022-2025 e SDGs

Qui di seguito viene data disclosure di alcune delle attività previste a Piano Industriale a supporto dei filoni di integrazione della sostenibilità e dei temi materiali; tale lista non è esaustiva delle attività che consentiranno un'implementazione efficace del piano strategico.

Tema materiale Obiettivi ESG del Piano Industriale SDGs
Ambiente e
cambiamento
climatico

Entro il 2022

Linee guida interne di comportamento per la riduzione degli impatti
ambientali

Perfezionamento delle analisi delle emissioni indirette (Scope 3)

Entro il 2023

Adesione a UN PRB, Net-Zero Banking Alliance

Adesione a TCFD e predisposzione del TCFD Report

Piano operativo di mobilità sostenibile

Perfezionamento delle analisi delle performance ambientali del patrimonio
immobiliare

Entro il 2024

Sistema di Gestione Ambientale ISO 14001
Finanza sostenibile
e credito
responsabile

Entro il 2022

Politica del Credito ESG e integrazione dello Score ESG nelle pratiche di
fido

Definizione del percorso di carbon neutrality e portfolio alignment

Sviluppo di prodotti ESG di finanziamento alla clientela

Ampliamento delle linee di gestione patrimoniale ESG

Entro il 2023

Definizione Linee Guida di investimento responsabile

Aumento del target sul comparto ESG del portafoglio di proprietà

Integrazione del Green Bond Framework per la strutturazione di nuovi
ESG Bond

Integrazione dell'ESG Score delle controparti con Taxonomy alignment

Sviluppo di prodotti Taxonomy aligned
Valorizzazione delle
risorse umane

Entro il 2022

Formazione ESG a tutto il personale del Gruppo

Linee guida interne di comportamento per la riduzione degli impatti
ambientali

Entro il 2023

Introduzione di obiettivi ESG nelle politiche di remunerazione

Piano operativo di mobilità sostenibile

Piano operativo in materia di Diversità e Inclusione

Attivazione del programma di leadership femminile

Adesione a Valore D

DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO 2022

Tema materiale Obiettivi ESG del Piano Industriale SDGs
Integrità e lotta alla
corruzione

Entro il 2022

ESG compliance programme

Ulteriore rafforzamento Governance ESG

Controlli di II e III livello

Entro il 2023

Piano operativo in materia di Diversità e Inclusione

Attivazione del programma di leadership femminile

Introduzione di obiettivi ESG nelle politiche di remunerazione
Supporto alla
comunità e legame
con il territorio

Entro il 2022

Rafforzamento della strategia di comunicazione ESG

Programma di digitalizzazione dei processi per il cliente

Sviluppo di prodotti ESG di finanziamento alla clientela

Entro il 2023

Definizione della strategia di giving:

sponsorizzazioni

erogazioni liberali

ESG brand identity
Innovazione
Entro il 2022

Programma di digitalizzazione dei processi per il cliente

Risk Management integrato: RAF, ICAAP e stress testing

Entro il 2023

Rating ESG per i fornitori

Policy intelligenza artificiale
Diritti Umani,
Diversità e
Inclusione

Entro il 2022

Programma di digitalizzazione dei processi per il cliente

Entro il 2023

Introduzione di obiettivi ESG nelle politiche di remunerazione

Piano operativo di mobilità sostenibile

Piano operativo in materia di Diversità e Inclusione

Attivazione del programma di leadership femminile

Adesione a Valore D
Privacy e sicurezza
informatica

Entro il 2022

Programma di digitalizzazione dei processi per il cliente
Gestione della
catena di fornitura

Entro il 2022

Intensificazione del dialogo con i provider più meritevoli

Entro il 2023

Rating ESG per i fornitori

La guerra in Ucraina e le sue ripercussioni

Gestione dell'emergenza

L'invasione russa in Ucraina a febbraio e la conseguente guerra hanno causato gravi sconvolgimenti sul piano geopolitico ed economico, ma soprattutto hanno reso evidente l'importanza della cooperazione e della coesione internazionale contro le violazioni dei diritti umani, supportando al tempo stesso l'autodeterminazione dei popoli e delle Nazioni e i princìpi democratici universalmente riconosciuti.

Il conflitto ha determinato poi una situazione di profonda incertezza sul piano macroeconomico, sui tassi, sui costi dell'energia e delle materie prime, sugli scambi commerciali, sulle aspettative inflazionistiche e sul costo del debito. L'impatto è stato particolarmente forte nel mercato del gas naturale e dell'energia, in ragione dell'elevata dipendenza dell'Unione Europea dalle importazioni dalla Russia per la copertura del proprio fabbisogno energetico.

La Banca nell'intento di portare un consistente aiuto alla popolazione ucraina ha messo in atto diverse iniziative, tra cui:

Iniziativa congiunta Banca Popolare di Sondrio– Fondazione Pro Valtellina

La Banca e la Fondazione Pro Valtellina Onlus, braccio locale della Fondazione Cariplo, hanno posto in atto un'iniziativa congiunta per sostenere progetti di accoglienza, nelle varie forme, in provincia di Sondrio a beneficio dei profughi provenienti dall'Ucraina.

I fondi raccolti vengono indirizzati a enti non profit che si occupano dell'accoglienza di persone in fuga dalla guerra in Ucraina.

Il sostegno ai singoli progetti, individuati dagli enti non profit, è calibrato dalla Fondazione Pro Valtellina Onlus in base all'evoluzione della situazione concreta, individuando di volta in volta quelle problematicità a cui si fa più fatica a dare risposte efficaci, evitando in tal modo una sovrapposizione degli aiuti.

Finanziamenti alla clientela

Sono state condotte differenti analisi tese a individuare i settori economici maggiormente impattati dalla complessa situazione macroeconomica in corso con approfondimenti anche a livello di portafoglio creditizio di singola area territoriale, oltre che promosse delle valutazioni inerenti alla qualità del portafoglio creditizio di BPS e alla capacità della clientela di far fronte agli impegni rivenienti dai propri debiti finanziari in un contesto di incertezza quale quello attuale. Risultano nel contempo promosse iniziative di monitoraggio di singole posizioni affidate al fine di verificare puntualmente l'eventuale presenza di criticità correlate al conflitto russo-ucraino e alla repentina crescita dell'inflazione, costi energetici in particolare.

Misure a sostegno della liquidità delle imprese

Il Decreto "Aiuti Crisi Ucraina" (n. 50 del 17 maggio 2022) prevede un finanziamento, entro il limite di euro 35.000 con garanzia gratuita di ISMEA al 100%, rivolto alle imprese agricole e della pesca che, rispetto al 2021, abbiano registrato un incremento dei costi per l'energia, i carburanti e/o le materie prime. Il crescente costo della vita e delle materie prime ha messo di fatto in difficoltà molte famiglie e aziende, alle quali la Banca resta a fianco per supportarle con i propri prodotti e finanziamenti. La nostra natura di "Banca d'Identità" ci porta infatti ad assistere le comunità dove siamo insediati, a vantaggio dei residenti, in primis le famiglie, dell'imprenditoria, dell'economia reale e dello sviluppo in genere.

Finanziamenti agevolati per le imprese esportatrici colpite dal conflitto in Ucraina

Il Governo italiano con i D.Lgs. 14/2022 e 50/2022 ha introdotto misure straordinarie a supporto delle imprese colpite dalla crisi in Ucraina, mettendo a disposizione finanziamenti a tasso agevolato gestiti da SIMEST per conto del MAECI, a valere sul Fondo 394/81.

In tale contesto, la Banca ha messo a disposizione delle PMI e MidCap italiane, costituite in forma di società di capitali ed esportatrici, operanti con Ucraina, Federazione Russa e Bielorussia, i seguenti aiuti:

  • Sostegno alle imprese esportatrici in Ucraina e/o Russia e/o Bielorussia
  • Sostegno alle imprese esportatrici con approvvigionamenti da Ucraina e/o Russia e/o Bielorussia.

Gestione dei rischi

Il Gruppo BPS ha provveduto, fin dallo scoppio del conflitto, ad avviare un'attività di monitoraggio dei rischi connessi alle conseguenze dell'invasione della Russia in Ucraina.

Sotto il profilo del rischio di credito, stante l'assai contenuto livello delle esposizioni dirette nei confronti dei soggetti residenti in Russia, Bielorussia e Ucraina, sono proseguite le attività di monitoraggio delle esposizioni indirette, relative cioè a imprese caratterizzate da relazioni commerciali rilevanti con i Paesi coinvolti nel conflitto o operanti in settori economici considerati più vulnerabili. Su questo insieme di esposizioni, definite «high risk Ukraine», sono state condotte specifiche attività di revisione del credito in ordine alle quali il Gruppo ha identificato le esposizioni per le quali potrebbero sussistere ancora elementi di potenziale criticità. Dette esposizioni sono state monitorate nel corso dell'anno e sottoposte ad approfondite attività di revisione analitica.

Con il perdurare della crisi geo-politica e l'acuirsi della crisi energetica, nel secondo semestre, sono state effettuate ulteriori attività di analisi e valutazione sulle imprese operanti in settori economici le cui attività produttive richiedono un elevato utilizzo di energia elettrica o gas (c.d. settori energivori e gasivori) e che, per questo, potrebbero ritrovarsi in difficoltà economica. Detta analisi, condotta con riferimento alla Capogruppo stante la prevalenza delle esposizioni, ha portato all'identificazione prudenziale di un insieme di imprese definite "high risk energivore gasivore". Il complesso delle esposizioni identificate come "high risk Ukraine" e "high risk energivore gasivore" sono state sottoposte alle opportune valutazioni in termini di stage allocation.

Gli Organi aziendali e le strutture a ciò deputate monitorano nel continuo l'evoluzione del contesto e il profilo di rischio correlato al fine di attivare prontamente gli interventi che si dovessero rendere necessari.

Informazioni più approfondite relative agli impatti della guerra in Ucraina si trovano all'interno del bilancio finanziario al seguente link: https://istituzionale.popso.it/it/investorrelations/bilanci-e-relazioni.

Emissioni di portafoglio crediti

(Scope 3, categoria 15)

POWER

riduzione di intensità del -63% (kgCO2 e/kWh) al 2030

OIL&GAS

riduzione assoluta del -25% (kgCO2 e) al 2030

AGRICOLTURA

riduzione assoluta del -45% (kgCO2 e) al 2030

TRASPORTI

Automotive manifatturiero riduzione di intensità del -45% (tCO2 e/veicoli venduti) al 2030

Trasporto su rotaia riduzione di intensità del -35% (gCO2 e/passeggero.km) al 2030

Emissioni derivanti dall'operatività di BPS

Scope 1 -46% t CO2e legate alle emissioni dei veicoli aziendali al 2025

Scope 2 100% energia elettrica rinnovabile certificata al 2025

Scope 3 -14% t CO2e

relative all'acquisto di carta riciclata al 2025

NOTA: Target di riduzione delle emissioni di CO2 rispetto al base year 2021, costruiti per i settori identificati da NZBA come prioritari per intensità carbonica, considerando le emissioni finanziate da BPS (Scope 1, 2 e 3) dei clienti che pubblicano una DNF.

Environment – l'impegno per il clima e l'ambiente

I temi materiali rendicontati in questa sezione sono "Ambiente e cambiamento climatico" e "Finanza Sostenibile e credito responsabile". Mentre per il primo tema l'appartenenza al fattore "E" è evidente, per il secondo tema è doveroso un chiarimento: BPS, consapevole dell'urgenza connessa alle tematiche ambientali e alla lotta al cambiamento climatico, nel proprio Piano Industriale ha posto una particolare attenzione all'integrazione del fattore "E" nelle sue tradizionali attività, ossia la concessione di credito e gli investimenti finanziari. Nello specifico la Banca ha adottato una nuova Policy del Credito ESG e ha sviluppato "Next – prodotti di credito sostenibili", una nuova linea di finanziamenti destinati a privati e aziende che intendono ridurre i propri consumi energetici, rendere i loro spostamenti più sostenibili oppure investire in efficientamento energetico ed energie rinnovabili. Inoltre, come approfondito nel Report TCFD, la Banca sta sviluppando un sistema di Risk Management volto a individuare, valutare e monitorare in modo sempre più robusto i rischi climatici e ambientali. Ciò nella forte convinzione della necessità di integrare tutti i processi di business e la propria operatività anche con i fattori "S" e "G".

Il cambiamento climatico rappresenta sempre più una sfida globale che chiede a tutti gli operatori economici, dalle banche alle industrie, ma anche ai comuni cittadini, di intraprendere e supportare attività di adattamento e di mitigazione nell'ambito della conduzione delle proprie attività, al fine di cogliere le opportunità di transizione e di contenere i rischi a questa associati.

Il Gruppo si impegna ad agire coerentemente con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) e, per quanto concerne le tematiche ambientali, si ispira a quelli più rilevanti alla luce della propria attività aziendale e dei princìpi del Global Compact.

All'interno del proprio Codice Etico, la Banca delinea specifici "Princìpi comportamentali con riferimento agli aspetti climatici e ambientali".

"La Banca è consapevole che la salvaguardia dell'ambiente naturale in cui viviamo e la messa in opera di pratiche che non abbiano conseguenze negative sul clima e sull'ambiente stesso siano un presupposto essenziale per uno sviluppo sostenibile nel lungo periodo. In linea con quanto definito nella Policy Ambientale, l'approccio della Banca è basato sulla graduale riduzione degli impatti diretti e indiretti sull'ambiente e sul clima, prestando pure attenzione alle conseguenze dei comportamenti adottati, con lo scopo di promuovere la tutela ambientale. Pertanto, nello svolgimento delle proprie attività e delle relazioni con clienti, fornitori, collaboratori e partner commerciali e non, la Banca si preoccupa che esse vengano intraprese tenendo conto dei costi e degli impatti ambientali e sociali per rendere minimi gli effetti negativi che potrebbero ricadere sulla comunità e sulla qualità dell'ambiente e del clima."

Codice Etico BPS

Lo sguardo verso il futuro della Banca è anche ribadito dal Piano Industriale 2022-2025, nel quale la sostenibilità ambientale è considerata come un fattore abilitante trasversale per tutti gli obiettivi che il Gruppo si propone di raggiungere entro il 2025. La definizione di un ruolo nella tutela dell'ambiente e nel contrasto al cambiamento climatico rappresenta di fatto una delle sfide più grandi: a tal proposito, nel 2022 BPS ha ulteriormente approfondito lo studio delle proprie emissioni indirette (Scope 3) riferite principalmente ai nostri portafogli, di crediti e di investimenti.

La Banca si è inoltre dotata di una solida normativa interna per concretizzare il proprio impegno a favore della tutela dell'ambiente e del contrasto al cambiamento climatico nel proprio business e nella propria operatività: la Policy di sostenibilità e la Policy Ambientale.

All'interno della prima, la Banca descrive come si adopera per monitorare e ridurre l'impatto che le proprie attività generano, sia direttamente che indirettamente, sull'ambiente e sul clima.

La Policy Ambientale rafforza invece la determinazione della Banca a garantire che le proprie attività e relazioni con clienti, fornitori, collaboratori e partner vengano condotte alla luce di una valutazione di bilanciamento costi-benefici che tenga conto degli impatti ambientali, con l'obiettivo di rendere minimi gli effetti negativi che ne potrebbero derivare.

Il 2022 ha inoltre rappresentato un anno chiave per l'impegno di BPS in ambito "E": come stabilito nel proprio Piano Industriale, la Banca ha infatti avviato un percorso volto alla definizione di una prima serie di target ESG e, in particolare, climatico-ambientali. Si tratta di obiettivi qualitativi e quantitativi che guidano l'identificazione delle azioni per implementare la strategia climatica, da monitorare nel tempo tramite specifici indicatori di prestazione, funzionali a misurare l'impatto associato alle proprie attività.

Un primo set di target, validato dal Comitato Sostenibilità del 21 dicembre 2022, verrà approfondito nella sezione dedicata al tema "Ambiente e cambiamento climatico". Un secondo set di target, relativo in particolare alle emissioni del portafoglio crediti – large corporate – viene rappresentato all'interno del Report TCFD, nella sezione "Metriche e obiettivi".

BPS supporta le Raccomandazione della TCFD

Un'importante novità è costituita dall'adesione alla Task Force on Climate-Related Financial Disclosures (di seguito, TCFD), un'organizzazione internazionale volta a incoraggiare le aziende a una maggiore trasparenza sui rischi e opportunità finanziarie associate al cambiamento climatico.

La Banca si è impegnata a rendicontare i rischi e le opportunità ambientali e climatici, così come i target, all'interno del Report TCFD, allegato alla DNF, allineandosi così alle migliori prassi internazionali. In particolare, la TCFD raccomanda l'utilizzo di un'analisi di scenario proprio al fine di valutare i rischi legati al cambiamento climatico, così da ottenere un chiaro indirizzo verso una riduzione degli impatti diretti e indiretti. Le linee guida elaborate dalla TCFD hanno lo scopo di misurare l'adeguatezza della strategia climatica delle aziende aderenti e di supportarle nel comunicare all'esterno in modo trasparente e puntuale gli aspetti rilevanti inerenti al clima. Il primo Report TCFD di BPS è presentato in allegato alla DNF.

Nel Piano Industriale, le tappe necessarie per realizzare iniziative ambiziose di portfolio alignment e di carbon neutrality

Nella grafica seguente si riportano in sintesi le misure e gli interventi previsti per conseguire la riduzione degli impatti diretti e indiretti, dei quali si fornisce disclosure all'interno del Report TCFD e nella Policy Ambientale, disponibili anche sul sito istituzionale (https:// istituzionale.popso.it/it/ sostenibilita/il-nostro-impegno).

Nel 2022 è proseguito il lavoro inaugurato nel 2021 con riferimento alla promozione della mobilità sostenibile: la Banca, predisponendo i Piani degli Spostamenti Casa-Lavoro (PSCL) tramite un software denominato "Mobility Manager", ha potuto tracciare un quadro dettagliato delle abitudini di mobilità dei dipendenti, base da cui partire per la razionalizzazione della mobilità aziendale, l'aumento della qualità della vita dei dipendenti e la riduzione dell'inquinamento.

Per quanto riguarda la riduzione degli impatti ambientali diretti e, in particolare, quelli connessi alle azioni quotidianamente svolte dai dipendenti del Gruppo, nel 2022 è stato predisposto un vero e proprio Decalogo comportamentale, ovvero una lista di comportamenti virtuosi indirizzata al personale affinché adotti semplici accorgimenti nell'operatività quotidiana contribuendo a ridurre gli impatti ambientali e, al contempo, ottenere risparmi economici. Il documento riporta sia consigli per i dipendenti sia una lista di attività che la Banca sta intraprendendo per ridurre la propria impronta ambientale tramite, ad esempio, l'efficientamento dei consumi di carta, elettricità ed energia.

Tali attività costituiscono i presupposti del percorso di Sostenibilità lungo il quale il Gruppo definirà ulteriori azioni per migliorare il proprio impatto sull'ambiente e sul clima, contribuendo così al raggiungimento dei 17 Sustainable Development Goals delle Nazioni Unite.

La spinta del regolatore europeo nello studio dei rischi climatici e ambientali

Nel mese di novembre 2020, la BCE ha pubblicato la Guida sui rischi climatici e ambientali che stabilisce una serie di aspettative di Vigilanza riguardanti l'integrazione di questi specifici fattori di rischio in relazione al modello imprenditoriale e strategico, ai dispositivi di governance e propensione al rischio, al sistema di gestione dei rischi, all'informativa interna ed esterna delle banche.

Il documento si prefigge di fornire un quadro di linee guida e buone prassi volte a definire un approccio comune al governo dei rischi climatico-ambientali e a rafforzare il grado di preparazione degli intermediari europei nel far fronte ai possibili effetti sull'attività economica. Il sistema bancario è chiamato a considerare le conseguenze dei cambiamenti climatici e del degrado ambientale, identificando tali ambiti come elementi di interesse primario in termini di definizione, gestione e misurazione dei rischi.

A seguito di un'autovalutazione con riguardo alle aspettative definite nella Guida, nel 2022 la Banca ha aggiornato e trasmesso alla BCE il piano degli interventi atti a garantire, su un orizzonte pluriennale, lo sviluppo e l'implementazione di una serie di soluzioni organizzative, procedurali e metodologiche tramite cui addivenire a un progressivo allineamento alle aspettative di Vigilanza.

In particolare, tali aspettative riguardano l'integrazione dei rischi climatici e ambientali nella formulazione e attuazione delle strategie aziendali e nei propri sistemi di governance e gestione dei rischi, e hanno la finalità di accrescere i livelli di trasparenza informativa e di rendicontazione su tali aspetti. Successivamente, il piano è stato esteso per ricomprendere le principali iniziative di adeguamento in materia di gestione dei rischi ESG complessivamente considerati, ai fini di un compiuto e coordinato presidio della tematica. Nel riquadro sottostante si forniscono ulteriori dettagli in merito all'attività intrapresa dalla Banca.

Gap Analysis sugli Orientamenti della Commissione UE

La BCE richiede agli enti creditizi di rendicontare i rischi climatici rilevanti all'interno delle proprie DNF tenendo conto degli "Orientamenti della Commissione europea sulla comunicazione di informazioni di carattere non finanziario: integrazione concernente la comunicazione di informazioni relative al clima" (di seguito, gli Orientamenti). Tale documento completa le raccomandazioni della TCFD, integrando, seppur in maniera non vincolante, i contenuti della Direttiva UE 2014/95 sul reporting non finanziario.

Gli Orientamenti sono stati sviluppati in coerenza con i cinque ambiti fondamentali richiamati dalla Direttiva:

  • modello imprenditoriale
  • politiche e due diligence
  • risultato delle politiche
  • rischi e relativa gestione
  • indicatori fondamentali di prestazione.

Per ciascun ambito gli Orientamenti individuano un numero di informazioni di cui si raccomanda la comunicazione all'interno della Dichiarazione Non Finanziaria. Inoltre, la Commissione ha sviluppato degli Orientamenti complementari dedicati a banche e assicurazioni, al fine di agevolare l'adozione delle raccomandazioni da parte degli istituti che sono sia fornitori sia utilizzatori di informazioni relative al clima. Nel quadro del processo di allineamento all'aspettativa della Guida BCE sulla disclosure, la Banca ha avviato un'attività di gap analysis e definizione delle aree di intervento rispetto ai sopra menzionati Orientamenti della Commissione Europea, a seguito della quale le informazioni riconducibili alla gestione dei principali rischi dell'ambito sono chiaramente identificabili all'interno della DNF attraverso una specifica infografica.

Ambiente e cambiamento climatico

"Nulla come la salvaguardia dell'ambiente fa oggi degli uomini, al di là delle divisioni politiche e geografiche, un'unica comunità globale, la cui vita e il cui destino sono indissolubilmente legati alla vita e alla salute del pianeta."

Mario Alberto Pedranzini, Consigliere Delegato e Direttore Generale di Banca Popolare di Sondrio

Le conseguenze dei cambiamenti climatici interessano il sistema finanziario sotto diversi aspetti: il concretizzarsi dei rischi fisici e di transizione può infatti determinare danni agli immobili e alle aziende, anche sotto l'aspetto economico. I potenziali effetti negativi del "climate change" sono la ragione principale per cui le banche centrali e le Autorità di Vigilanza hanno inserito da tempo la sostenibilità ambientale nei propri programmi di lavoro. Inoltre, assicurando una gestione adeguata di questi rischi, il sistema finanziario può fornire un contributo fondamentale per convogliare le risorse necessarie alla transizione verso un'economia sostenibile. Tale evoluzione richiede dunque un'attenta analisi dei rischi climatici e ambientali ai quali il settore finanziario potrà essere esposto nel medio-lungo termine, al fine di determinare in che modo il settore stesso e i relativi asset saranno influenzati dagli effetti del cambiamento climatico. Come richiesto da BCE nella "Guida sui rischi climatici e ambientali" (novembre 2020) ogni banca deve definire e implementare la strategia d'adattamento climatico più idonea al contesto in cui opera. La valutazione dei rischi climatici e ambientali, sia fisici che di transizione, sul business bancario può essere rafforzata attraverso un'attività di analisi di scenario climatico nel medio-lungo termine. Il Gruppo Banca Popolare di Sondrio ha intensificato il proprio impegno su questi temi, ponendosi sfidanti obiettivi, così come enunciato sia nel Piano Industriale 2022-2025 sia tramite l'adesione all'inizio del 2023 alla TCFD, con l'obiettivo di effettuare un primo esercizio di disclosure rispetto alle Raccomandazioni e migliorare la propria rendicontazione sulle tematiche climate related. Il climate change genera infatti nuovi rischi, ma anche nuove opportunità che il Gruppo intende cogliere con l'intenzione di migliorare il proprio impatto, ma anche per affiancare la propria clientela nel percorso di transizione ecologica.

Informazioni più approfondite riguardo la governance, la strategia, la gestione dei rischi, le metriche e gli obiettivi legati alle questioni climatico-ambientali si trovano nel Report TCFD allegato alla DNF.

La Banca agisce coerentemente con l'Agenda 2030, documento delle Nazioni Unite fondato con lo scopo di realizzare la tutela dei diritti umani e in particolare supporta gli obiettivi degli SDG 7 "Assicurare a tutti l'accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni", 12 "Garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo" e 13 "Promuovere azioni, a tutti i livelli, per combattere i cambiamenti climatici".

Con il Piano Industriale 2022-2025, la Banca ha definito un percorso ambizioso rispetto alla riduzione dei propri impatti ambientali e climatici, definendo lo sfidante obiettivo di aderire nel 2023 alla Net Zero Banking Alliance. Tale iniziativa, promossa dalle Nazioni Unite, ha l'obiettivo di accelerare la transizione sostenibile del settore bancario, attraverso l'impegno delle banche aderenti ad allineare i propri portafogli di prestiti e investimenti al raggiungimento dell'obiettivo di zero emissioni nette entro il 2050.

Nessuna strategia climatica può definirsi efficace se non viene preceduta da una precisa analisi della propria impronta di carbonio (carbon footprint), cioè il calcolo delle emissioni di gas climalteranti o gas a effetto serra (green house gases o GHG) attribuibili a un prodotto, un'organizzazione o un individuo.

Le emissioni più comunemente oggetto di rendicontazione sono quelle di anidride carbonica (o CO2 ) che, tuttavia, rappresentano solo una delle tipologie di emissioni di gas climalteranti.

Le emissioni si classificano per Scope (ambito), il quale, in particolare, definisce se le emissioni sono state generate dall'organizzazione stessa o sono state prodotte da organizzazioni collegate, come ad esempio il fornitore di energia. Gli Scope 1, 2 e 3 sono collegati con gli indicatori GRI come segue:

  • Scope 1 = Emissioni dirette di GHG (approfondite nel tema materiale Impatti ambientali diretti)
  • Scope 2 = Emissioni indirette di GHG da consumi energetici
  • Scope 3 = Altre emissioni indirette di GHG

Una strategia aziendale efficace sul piano del contrasto al cambiamento climatico richiede una comprensione dettagliata delle proprie emissioni climalteranti, tramite un vero e proprio inventario delle GHG.

Fonte immagine: GHG Protocol - Technical Guidance for Calculating Scope 3 Emissions - Supplement to the Corporate Value Chain (Scope 3) Accounting & Reporting Standard, World Resources Institute (WRI) and the World Business Council for Sustainable Development (WBCSD).

Impatti ambientali diretti

GRI 305-1

Emissioni dirette di GHG (Scope 1)

Lo Scope 1 indica le emissioni di CO2 equivalenti direttamente generate dal Gruppo, derivanti dal consumo di combustibile utilizzato per il riscaldamento, dai carburanti della flotta di autoveicoli e dalle perdite di gas refrigerante. In particolare, le emissioni dirette di gas serra provenienti da generatori di calore a combustione vengono sottoposte periodicamente a controlli e a prove di combustione, secondo le indicazioni contenute nel DPR 74/2013. Ogni rapporto di intervento viene archiviato all'interno della procedura aziendale di Manutenzioni Programmate Ordinarie.

UdM 2022 2021 2020
Totale emissioni dirette t CO2
e
3.383 4.368 6.933
Gasolio da riscaldamento t CO2
e
1.214 1.293 1.240
Gasolio per autotrazione t CO2
e
220 196 142
Benzina t CO2
e
51 30 49
GPL t CO2
e
6 0 6
Gas naturale t CO2
e
1.885 2.736 2.799
F Gas t CO2
e
0 113 2.698
Energia elettrica da fonti rinnovabili
prodotta e consumata
t CO2
e
8 0 0
Altro (specificare) t CO2
e
0 0 0

Fonte dei fattori di emissione: ISPRA con trasformazione in CO2 e secondo la procedura riportata nelle "Linee guida sull'applicazione in banca degli Standards GRI (Global Reporting Initiative) in materia ambientale" pubblicate da ABI Lab. I gas inclusi nel calcolo sono CO2 , CH4 , N2 O.

Impatti ambientali indiretti

Come definito nella propria Policy Ambientale, il Gruppo si prefigge di adottare un approccio precauzionale verso le questioni ambientali di maggior rilevanza, con il duplice scopo di contenere i rischi connessi alle operazioni commerciali e di cogliere nuove opportunità di business in tutte le aree strategiche.

A dimostrazione della propria attenzione in merito, è impegnato nella riduzione degli impatti ambientali connessi al portafoglio titoli di proprietà tramite investimenti in strumenti finanziari a basso tenore di emissioni.

Le misure e gli interventi previsti per conseguire la riduzione degli impatti indiretti

ATTIVITÀ VERSO I CLIENTI

Il Gruppo intende incoraggiare i propri clienti a gestire le loro attività in maniera sostenibile, anche proponendo prodotti e servizi bancari dedicati. Allo scopo, il Gruppo prevede attività di:

  • integrazione dei fattori di rischio ambientale e climatico nei processi creditizi, in linea con la normativa vigente;
  • integrazione dei fattori di rischio ambientale e climatico nel sistema di governance, nella strategia, nel sistema di gestione del rischio e nella rendicontazione, in linea con le aspettative dell'Autorità di Vigilanza;
  • progressivo sviluppo e collocamento di strumenti di investimento atti a promuovere caratteristiche ambientali;
  • programma di emissione di strumenti obbligazionari volti al finanziamento e rifinanziamento di attività eco-sostenibili;
  • promozione di prodotti di finanziamento atti a sostenere le attività economiche che contribuiscono alla mitigazione e all'adattamento ai cambiamenti climatici, quali ad esempio:
  • − processi produttivi a basse emissioni;
  • − acquisto di abitazioni a ridotto impatto ambientale;
  • − interventi di riqualificazione energetica degli immobili;
  • − produzione di energia da fonti rinnovabili;
  • selezione di opportunità di finanziamento, con riferimento alle imprese appartenenti a settori "sensibili", mediante una valutazione della conformità normativa e degli standard ambientali.

ATTIVITÀ VERSO I FORNITORI

Il Gruppo prevede di perseguire una gestione degli acquisti che consenta di privilegiare fornitori che adottino pratiche di gestione e tecnologie ecosostenibili, forniscano prodotti e servizi a minor impatto ambientale, con caratteristiche di pari funzionalità e disponibili a condizioni ragionevoli.

ATTIVITÀ VERSO LA COMUNITÀ

Il Gruppo ha intenzione di:

  • supportare le attività di volontariato ambientale, sia di carattere personale, che istituzionale;
  • supportare erogazioni liberali, sponsorizzazioni e campagne o iniziative a tutela e recupero del patrimonio ambientale;
  • partecipare a iniziative di organismi e organizzazioni nazionali o internazionali di supporto e di indirizzo alle attività di impresa.

ATTIVITÀ VERSO I DIPENDENTI

Il Gruppo prevede di organizzare le seguenti attività:

  • formazione e responsabilizzazione dei dipendenti sui temi di carattere ambientale;
  • divulgazione delle informazioni utili ad applicare le pratiche aziendali in materia di tutela ambientale.

Emissioni di Scope 2

Lo Scope 2 indica le emissioni indirette di CO2 derivanti dal consumo di energia elettrica e dal calore acquistati: con cadenza semestrale/annuale vengono eseguite analisi energetiche finalizzate alla determinazione di indici (benchmark) di consumo dei vari immobili; generalmente questi dati vengono confrontati con quelli medi di settore rilevati dal Gruppo ABI Energia, oltre che con quelli di best practice, allo scopo di orientare attività puntuali di intervento o intraprendere differenti misure di enermanagement.

Emissioni indirette (Scope 2) UdM 2022 2021 2020
Totale emissioni indirette – Metodo
"Location based"
t CO2
e
5.231 5.502 5.809
Totale energia elettrica acquistata
(rinnovabile e non) (national grid
average emission factor)
t CO2
e
4.854 5.126 5.502
Totale teleriscaldamento acquistato
(rinnovabile e non)
t CO2
e
377 376 308
Altro (specificare) t CO2
e
0 0 0
Totale emissioni indirette - Metodo
"Market based"
t CO2
e
384 406 372
Energia elettrica acquistata non
rinnovabile
t CO2
e
199 216 186
Energia elettrica acquistata da fonti
rinnovabili
t CO2
e
0 0 0
Teleriscaldamento acquistato non
rinnovabile
t CO2
e
185 191 186
Teleriscaldamento acquistato
rinnovabile (fattore di emissioni zero)
t CO2
e
0 0 0
Altro (specificare) t CO2
e
0 0 0

Fonte dei fattori di emissione: "Linee guida sull'applicazione in banca degli Standards GRI (Global Reporting Initiative) in materia ambientale" pubblicate da ABI Lab.

Lo standard GRI prevede due diversi approcci di calcolo delle emissioni di Scope 2: "Location-Based" e "Market-Based". L'approccio "Location-Based" prevede l'utilizzo di fattori di emissione medi relativi agli specifici mix energetici nazionali di produzione di energia elettrica;il coefficiente di emissione utilizzato per l'Italia è pari a 278,02 gCO2 / kWh per il 2021 e 296,5 g CO2 /kWh per il 2020 (fonte dei fattori di emissione: ISPRA con trasformazione in CO2 secondo la procedura riportata nelle "Linee guida sull'applicazione in banca degli Standards GRI in materia ambientale" pubblicate da ABI Lab). L'approccio "Market-Based" prevede l'utilizzo di fattori di emissione definiti su base contrattuale con il fornitore di energia elettrica. In assenza di specifici accordi contrattuali tra le società del Gruppo e il fornitore di energia elettrica, per questo approccio è stato utilizzato il fattore di emissione relativo al "residual mix" nazionale che per l'Italia è pari a 459 g CO2 /kWh per il 2021 e 466 g CO2 /kWh per il 2020 (fonte dei fattori di emissione: AIB, European Residual Mixes 2020 e 2019 rispettivamente per i dati 2021 e 2020, con trasformazione in CO2 equivalente secondo la procedura riportata nel documento sopra citato).

GRI 305-2

DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO 2022

Emissioni di Scope 3

Con la dicitura "emissioni di Scope 3" si intendono le emissioni di gas climalteranti (o GHG) generate lungo la catena del valore di un'organizzazione, a monte e a valle; quindi, da sorgenti non possedute o controllate dall'organizzazione stessa. Tra queste emissioni si annoverano quelle relative alla produzione del materiale acquistato e il combustibile utilizzato da veicoli non di proprietà dell'organizzazione, ma anche l'utilizzo finale di prodotti o servizi nonché gli investimenti realizzati.

Fino a poco tempo fa, le aziende si sono concentrate sul calcolo delle emissioni nell'ambito degli Scope 1 e 2: il report "The time to Green Finance", pubblicato da CDP, rileva che solo un esiguo numero di istituti di credito riporta le proprie emissioni di Scope 3 e dichiara che il rapporto tra le emissioni di gas serra indirette degli istituti finanziari (associate alle attività di investimento, credito e sottoscrizione) e quelle dirette è di 700 a 1: le emissioni di gas serra prodotte direttamente dalle società finanziarie sono da ritenersi residuali rispetto a quanto generato dalle imprese che le stesse finanziano.

Quelle di Scope 3 rappresentano l'ambito più rilevante delle emissioni delle banche

La Banca è consapevole della necessità di tenere conto delle emissioni lungo la propria catena del valore per gestire in modo completo i rischi correlati alla propria carbon footprint: non solo per far fronte alle richieste del regolatore e alle aspettative del mercato, ma soprattutto per intraprendere un percorso di autoanalisi finalizzato alla definizione di nuovi target ambientali e climatici.

Per questo motivo, a partire dal 2021, si è impegnata nello studio delle proprie emissioni di Scope 3, partendo da un primo esercizio di analisi delle emissioni del proprio portafoglio crediti.

La metodologia di raccolta dati segue due principali riferimenti di letteratura:

  • GHG Protocol Technical Guidance for Calculating Scope 3 Emissions Supplement to the Corporate Value Chain (Scope 3) Accounting & Reporting Standard, World Resources Institute (WRI) and the World Business Council for Sustainable Development (WBCSD);
  • PCAF Partnership for Carbon Accounting Financials, the Global GHG Accounting and Reporting Standard for the Financial Industry, Second edition e Financed Emission Standard.

Le tabelle che seguono rappresentano le emissioni connesse al proprio portafoglio crediti, in linea con quanto esposto nell'informativa di Terzo Pilastro (c.d. Pillar III, ai sensi del Regolamento (UE) n. 575/2013 Capital Requirements Regulation, del Parlamento Europeo e del Consiglio del 26 giugno 2013 che disciplina i requisiti prudenziali per gli enti creditizi e le imprese di investimento e le regole sull'informativa al pubblico).

Le informazioni utilizzate per il calcolo delle emissioni di GHG derivano da:

  • − database "info provider", contenenti informazioni e dati statistici relativi alle emissioni per singola controparte e settore NACE;
  • − database dati "reported", contenente le emissioni di GHG rendicontate sulle Dichiarazioni Non Finanziarie pubblicate da gruppi e imprese.

Secondo quanto stabilito da PCAF, gli istituti finanziari devono segnalare le emissioni assolute di Scope 1 e 2 delle proprie controparti; per la rendicontazione delle emissioni di Scope 3 delle proprie controparti, invece, PCAF segue un'introduzione graduale:

Table 5-6. List of sectors with required Scope 3 emissions inclusion as defined the EU TEG

Phase in period NACE L2 sectors considered
For reports publisher in
2021 onwards
At least energy (oil & gas) and mining (i.e., NACE L2: 05-09, 19, 20)
For reports published in
2023 onwards
At least transportation, construction, buildings, materials and
industrial activities (i.e., NACE L2: 10-18, 21-23, 41-43, 49-53, 81)
For reports published in
2025 onwards
Every sector

Fonte: PCAF (2022). The Global GHG Accounting and Reporting Standard Part A: Financed Emissions. Second Edition.

Per il primo anno, BPS include nel calcolo delle proprie emissioni connesse al portafoglio corporate loans selezionato la somma delle emissioni di Scope 1, 2 e 3 dei soggetti finanziati, secondo un fattore di attribuzione, nello specifico rappresentato dall'attribuzione delle emissioni prodotte dal cliente, calcolate sulla base del rapporto tra l'importo finanziato (numeratore) e il valore dell'impresa finanziata (denominatore, inteso come la somma di patrimonio netto totale e debito della società, da bilancio del cliente):

Outstanding amountc

Attribution factorc =

Total equity+debtc

In particolare, le emissioni del portafoglio considerato sono così calcolate:

Financed emissions =Σ Attribution factorc x Company emissionsc

(with c = borrower or investee company) c

Inoltre, le emissioni del portafoglio per il 2022 vengono presentate secondo le seguenti metriche PCAF:

Metrica Descrizione Obiettivo Valore 2022
Emissioni di
portafoglio
assolute
Somma delle GHG
associate all'intero
portafoglio selezionato
(Scope 1+2+3)
Comprendere l'impatto sul clima
dei finanziamenti e stabilire una
baseline di riferimento
per le strategie climatiche
520 mln tCO2
e
Intensità
emissiva
economica
Emissioni di portafoglio
assolute (Scope1+2+3),
rapportate al valore del
finanziamento
Valutare l'intensità emissiva delle
attività finanziate
11 mln tCO2
e
Weighted
average
carbon
intensity
(WACI)
Quantità di emissioni di
una determinata azienda
(Scope1+2) per Euro di
Fatturato
Valutare l'intensità emissiva del
portafoglio (o parti di portafoglio)
per unità monetaria. Permette
la valutazione del grado di
inquinamento che aziende
differenti producono, a parità di
Fatturato
128 tCO2
e/€mln

Di seguito si dà una rappresentazione delle esposizioni, delle emissioni finanziate e dell'intensità emissiva aggregate per macrosettori. Nello specifico i settori sono stati ordinati in maniera decrescente sulla base dell'intensità emissiva WACI di portafoglio.

Macrosettore Esposizione % Emissioni
finanziate %
Intensità
emissiva WACI
D - Fornitura di energia elettrica, gas e
vapore
3,8% 2,9% 896
B - Attività estrattiva 0,4% 0,4% 573
C1 - Attività manifatturiere
(alta intensità energetica)
13,0% 63,2% 268
E - Fornitura di acqua 1,4% 0,4% 227
F - Costruzioni 8,1% 5,0% 101
H - Trasporto e magazzinaggio 2,6% 0,6% 91
A - Agricoltura, silvicoltura e pesca 1,5% 0,1% 85
C2 - Attività manifatturiera (altro) 19,4% 23,1% 82
G - Commercio all'ingrosso e al dettaglio 16,4% 3,1% 41
Q - Sanità e assistenza sociale 1,5% 0,1% 39
J - Servizi di informazione e
comunicazione
2,5% 0,1% 33
P - Istruzione 0,1% 0,0% 31
S - Altre attività di servizi 0,3% 0,0% 30
M - Attività professionali, scientifiche e
tecniche
7,1% 0,6% 29
I - Servizi di alloggio e ristorazione 5,3% 0,1% 24
R - Attività artistiche e di intrattenimento 1,3% 0,0% 23
L - Attività immobiliari 12,2% 0,0% 9
N - Attività amministrative e servizi di
supporto
1,5% 0,1% 8
K - Attività finanziarie e assicurative 1,5% 0,0% 5
O - Amministrazione pubblica e difesa 0,0% 0,0% -

GRI 305-3

Altre emissioni indirette di GHG (Scope 3)

Altre Emissioni indirette (Scope 3) 2022 2021 2020
Beni e servizi acquistati
(Carta & Toner)
372 395 407
Viaggi di lavoro
(trasporto pubblico)
303 263 240
Totale altre emissioni 675 658 647

* Le emissioni di portafoglio sono state calcolate per la prima volta nel 2021.

Fonte dei fattori di emissione: "Linee guida sull'applicazione in banca degli Standards GRI (Global Reporting Initiative) in materia ambientale" pubblicate da ABI Lab.

La mobilità sostenibile in BPS

Per un'azienda distribuita sul territorio come una banca, con diverse sedi locali, una delle fonti di impatto ambientale con significativa incidenza è rappresentata dallo spostamento dei propri dipendenti. Di conseguenza, assumono un'importanza rilevante la gestione della mobilità e l'identificazione di percorsi e modalità sostenibili all'interno delle città e delle aree circostanti.

La mobilità urbana è uno dei principali temi di interesse di Istituzioni e aziende. Una sua migliore organizzazione può contribuire a ridurre i livelli di congestione del traffico urbano e, contemporaneamente, quelli dell'inquinamento atmosferico, con conseguenti vantaggi a livello sia sociale che economico. Il Decreto Ronchi emanato il 27 marzo 1998, accanto all'obbligo di risanamento e tutela della qualità dell'aria, introduce la figura del responsabile della mobilità aziendale (Mobility Manager), con l'obiettivo di coinvolgere anche le aziende nella gestione delle soluzioni alternative.

Il Decreto riconosce nei Piani degli Spostamenti Casa-Lavoro (di seguito, PSCL) uno degli strumenti per ridurre l'uso delle auto private individuali incentivando forme di trasporto sostenibili. Successivamente, con l'introduzione del Decreto Rilancio, convertito con legge n. 77 del 17 luglio 2020 recante "Misure per incentivare la mobilità sostenibile", si conferma l'abbassamento della soglia minima per la nomina del Mobility Manager e della conseguente stesura del PSCL da 300 a 100 dipendenti nelle aziende ubicate in Città Metropolitane, Capoluoghi di Regione e di Provincia e, in generale, in Comuni con più di 50.000 abitanti. Questa legge mira a incrementare ulteriormente la sostenibilità degli spostamenti e a favorire mezzi alternativi a quelli tradizionali, sia per la salvaguardia dell'ambiente, sia per limitare la diffusione dei contagi da Covid-19. Inoltre, con l'introduzione del Decreto Interministeriale n. 179 del 12 maggio 2021, recante "Modalità attuative delle disposizioni relative alla figura del Mobility Manager", vengono definite le figure, le funzioni e i requisiti dei Mobility Manager aziendali e dei Mobility Manager d'area.

In tale ambito, la Banca rientra nel perimetro di applicazione della normativa per le unità locali di Sondrio (Sede Centrale) e Milano (Sede BPS e Sede della controllata Factorit). A novembre 2021, la Banca ha pertanto nominato il proprio Mobility Manager aziendale e redatto per le sedi impattate i primi PSCL, prontamente aggiornati nel 2022.

Nello specifico, i PSCL identificano le misure utili a orientare gli spostamenti casalavoro del personale dipendente verso forme di mobilità sostenibile alternative all'uso individuale del veicolo privato a motore, sulla base dell'analisi delle modalità attualmente utilizzate, delle esigenze di mobilità e dello stato dell'offerta di trasporto pubblico presente nel territorio interessato.

Sintesi dei contenuti dei PSCL:

Modalità di spostamento attualmente utilizzate dai dipendenti

Esigenze di mobilità emerse:

Sondrio

La maggior parte dei dipendenti (circa il 23%) ritiene che la motivazione principale per la scelta del mezzo dipenda dall'autonomia di movimento. A seguire, la scelta è motivata dal tempo di viaggio (circa il 18%) e dal fatto che si ritenga vi sia assenza di alternative valide (circa il 13%).

Milano

La maggior parte dei dipendenti (circa il 20%) ritiene che la motivazione principale per la scelta del mezzo dipenda dal tempo di viaggio. A seguire, la scelta è motivata dall' economicità (circa il 16%) e dal fatto che si ritenga sia l'alternativa meno stressante (circa il 15%).

I PSCL definiscono pure i benefici conseguibili con l'attuazione delle misure in essi previste, valutando i vantaggi per i dipendenti coinvolti, per l'impresa che li adotta e per la collettività, in termini ambientali, sociali ed economici.

Misure adottate e benefici

CO2
t/anno
PM10
t/anno
NOX
t/anno
CO
t/anno
VOC
t/anno
CARPOOLING Introduzione di un sistema informatico
di carpooling aziendale a supporto dei
dipendenti per gestire e semplificare la
formazione degli equipaggi.
-143,59 -0,032 -0,330 -1,517 -0,171
MODALITÀ CICLABILE
Realizzazione di stalli per biciclette.

Convenzioni con il Comune al fine di
usufruire di servizi di bikesharing a
prezzi agevolati per i dipendenti.

Convenzioni a favore dei dipendenti
(finanziamento agevolato) per l'acquisto
di biciclette elettriche o tradizionali.
-73,18 -0,016 -0,176 -0,778 -0,088
LAVORO AGILE Accordi di "lavoro agile" rivolti ai propri
dipendenti
Valutazione delle modalità per il lavoro
agile da svolgersi compatibilmente con
le esigenze organizzative dell'azienda,
con particolare attenzione ai dipendenti
domiciliati fuori Milano e Sondrio.

Riduzione del traffico e dell'affollamento dei luoghi
lavorativi.

Riduzione costi aziendali.

Miglior bilanciamento vita – lavoro.

Riduzione delle emissioni inquinanti.
CAMPAGNE DI
SENSIBILIZZAZIONE
Azioni di comunicazione/sensibilizzazione
ai temi della mobilità sostenibile (e-book,
#videotest).

Aumento del livello di consapevolezza e
informazione sulle alternative di mobilità.

Miglioramento dei comportamenti in ottica
ambientale e sociale, con riduzione delle emissioni
inquinanti e dei costi sociali legati all'incidentalità.

Rafforzamento dell'immagine aziendale.

La stima dei benefici ambientali è stata ottenuta adottando le procedure di calcolo indicate nelle Linee guida per la redazione e l'implementazione dei Piani degli Spostamenti Casa-Lavoro (Decreto Interministeriale n. 179 del 12 maggio 2021, art. 3 comma 5), basandosi sui fattori emissivi pubblicati da ISPRA. Le riduzioni emissive sono state calcolate in relazione al decremento delle percorrenze chilometriche effettuate con l'auto privata.

Focus lavoro agile

Il traffico rappresenta una delle principali fonti di inquinamento atmosferico. La tabella mostra i valori totali delle emissioni prodotte durante le giornate lavorative in modalità lavoro agile, evidenziando il risparmio potenziale in termini di emissioni GHG, rispetto al lavoro in ufficio, per un intero anno. Come si evince dalla tabella, l'adozione del lavoro agile è una misura efficace per ridurre i fattori di emissione e contribuire alla riduzione dell'inquinamento atmosferico generato dagli spostamenti.

EMIS.
CO
(kg/a)
EMIS.
DI NOX
(kg/a)
EMIS.
VOC
(kg/a)
EMIS.
CH4
(kg/a)
EMIS.
PM10
(kg/a)
EMIS. CO2
(kg/a)
2022 8.909,3 2.177,0 3.473,1 171,3 198,4 1.151.391,8
2022
SENZA LAVORO AGILE
11.895,3 2.906,6 4.637,1 228,7 264,8 1.537.289,1
RISPARMIO 2.986 729,6 1.164,0 57,4 66,5 385.897,4

CO= Monossido di Carbonio NOx = Ossido di Azoto VOC= Composti Organici Volatili CH4 = Metano PM10= Polveri Sottili CO2 = Anidride Carbonica

Tassonomia: disclosure di ammissibilità ai sensi dell'articolo 8 del Reg. (UE) 2020/852

Il Regolamento UE 2020/852 definisce i criteri per determinare se un'attività economica possa considerarsi ecosostenibile, cioè allineata alla Tassonomia, partendo dall'individuazione di 6 obiettivi ambientali:

  • mitigazione dei cambiamenti climatici
  • adattamento ai cambiamenti climatici
  • uso sostenibile e protezione delle acque e delle risorse marine
  • transizione verso un'economia circolare
  • prevenzione e riduzione dell'inquinamento
  • protezione e ripristino delle biodiversità e degli ecosistemi

Gli atti delegati alla Tassonomia, emanati dalla Commissione Europea, stabiliscono in concreto le modalità per stabilire se un'attività economica è ecosostenibile. Ad oggi è stato adottato solo il Regolamento delegato 2021/2139 (Climate Delegated Act), che contiene i criteri di vaglio tecnico relativi ai primi due obiettivi climatici.

Il 10 dicembre 2021 è stato pubblicato un Regolamento delegato 2021/2178 che definisce le modalità per rispondere agli obblighi della Tassonomia, chiarendo le distinzioni tra disclosure di ammissibilità e di allineamento: tali disposizioni sono state - parzialmente - chiarite dalle linee guida e dalle comunicazioni della Commissione Europea di dicembre 20211 , ottobre 20222 e dicembre 20223 . In particolare, si delineano le seguenti categorie di attività:

Attività economiche ammissibili alla Tassonomia: descritte nei Regolamenti Delegati adottati per indicare i criteri di vaglio tecnico indipendentemente dal fatto che soddisfino uno o tutti i criteri.

Attività economiche allineate alla Tassonomia: attività economiche ammissibili, che rispettano le condizioni di ecosostenibilità fissate dal Climate Delegated Act e specificate dai criteri di vaglio tecnico, contribuendo in maniera sostanziale agli obiettivi ambientali.

Attività non ammissibili: attività economiche che non sono descritte nei Regolamenti Delegati.

1 FAQs: How should financial and non-financial undertakings report Taxonomy-eligible economic activities and assets in accordance with the Taxonomy Regulation Article 8 Disclosures Delegated Act? 2

Commission Notice on the interpretation of certain legal provisions of the Disclosures Delegated Act under Article 8 of EU Taxonomy Regulation on the reporting of eligible economic activities and assets.

3 Draft Commission Notice on the interpretation and implementation of certain legal provisions of the Disclosures Delegated Act under Article 8 of EU Taxonomy Regulation on the reporting of Taxonomy eligible and Taxonomy-aligned economic activities and assets (second Commission Notice).

Tenendo conto di queste definizioni, la disclosure di ammissibilità risulta a oggi oggetto delle seguenti limitazioni:

  • poiché numeratore e denominatore considerano diversi portafogli, non è possibile raggiungere un'analisi di ammissibilità del 100% del Total Asset. In particolare, il numeratore copre l'esposizione al netto dei settori non ammissibili, inclusi invece nel denominatore;
  • la Tassonomia attualmente non copre tutte le attività svolte dalle aziende o finanziate dalle banche. Pertanto, le attività non coperte (ad es. attività nell'ambito di uno dei quattro obiettivi ambientali non coperti) saranno incluse al solo denominatore del rapporto. Inoltre, occorre precisare che le attività non incluse al momento nella Tassonomia non sono necessariamente ritenute dannose per l'ambiente. Infatti, l'ammissibilità costituisce la fotografia delle attività che rientrano nel perimetro di applicazione della Tassonomia: l'effettiva sostenibilità di queste attività sarà valutata, in un secondo momento, attraverso l'applicazione del three-level test, come indicato dal legislatore europeo.

La Banca ha pertanto scelto di predisporre una disclosure «mista», che include, nelle pagine seguenti:

  • 1. Informativa di ammissibilità in compliance con la Tassonomia, per la minoranza delle esposizioni, su dati «actual», già disponibili in bilancio e pubblicati nel corso del 2022 dalle controparti della Banca soggette agli obblighi di informativa di cui agli articoli 19 bis e 29 bis della direttiva 2013/34/UE, cioè che pubblicano una DNF.
  • 2. Informativa di ammissibilità volontaria in coerenza con quanto definito nelle Linee Guida pubblicate dalla Platform per la Finanza Sostenibile prodotta sulla base di stime con riferimento alle esposizioni verso quelle imprese escluse dall'obbligo di pubblicare una DNF.

L'esercizio svolto dalla Banca risulta un utile terreno di prova per preparare la futura disclosure di allineamento: secondo le novità normative tempo per tempo disponibili, si intende sviluppare una progettualità finalizzata a valorizzare le informazioni che la Tassonomia richiederà di raccogliere, dalle proprie controparti o per mezzo dei dati forniti da provider esterni.

I dati di seguito presentati hanno il medesimo perimetro della DNF e corrispondono pertanto a quanto rilevato nella segnalazione di vigilanza armonizzata FINREP al 31 dicembre 2022.

Le informazioni condivise successivamente rappresentano l'interpretazione più completa possibile rispetto a quanto reso disponibile al momento dalle autorità europee e intendono soddisfare, nel miglior modo possibile, i requisiti dei Regolamenti Delegati e delle linee guida e comunicazioni della Commissione Europea.

Il Gruppo comprende la rilevanza di tale esercizio nello sviluppo di nuove strategie e prodotti sostenibili, sia di credito che di investimento, e si impegna nel riconoscere la Tassonomia e le future disposizioni normative a essa collegate, come riferimento imprescindibile nella definizione dei propri target di sostenibilità.

La disclosure verrà tempo per tempo aggiornata, sia alla luce delle evoluzioni del quadro normativo sia man mano che i dati delle controparti verranno resi disponibili: per l'esercizio 2022, l'analisi di ammissibilità è stata estesa alle controparti della Banca soggette all'obbligo di pubblicazione della DNF, utilizzando gli indicatori sulla Tassonomia presentati nel corso del 2022, permettendo alla Banca di calcolare le esposizioni nelle specifiche attività economiche ammissibili alla Tassonomia UE.

Disclosure di ammissibilità in compliance con la Tassonomia (c.d. Regolamentare)

In conformità con le linee guida e comunicazioni applicabili, le esposizioni ammissibili alla Tassonomia UE sono state calcolate sulla base del fatturato delle spese in conto capitale. Entrambi gli indicatori sono costituiti da:

  • Prestiti e anticipi alle famiglie garantiti da immobili residenziali;
  • Prestiti e anticipi alle famiglie non garantiti finalizzati a:
  • − Ristrutturazione di edifici esistenti
  • − Installazione, manutenzione e riparazione di tecnologie per le energie rinnovabili
  • − Acquisto e proprietà di edifici
  • Credito al consumo per l'acquisto di autovetture veicoli;
  • Altri finanziamenti specializzati alle autorità pubbliche finalizzati all'acquisto e proprietà di edifici;
  • Esposizioni ammissibili alla Tassonomia UE verso imprese finanziarie soggette all'obbligo di pubblicare la DNF, ponderato sulla quota di attività economiche e/o esposizioni ammissibili alla Tassonomia UE delle banche e imprese di assicurazione a cui si sommano alternativamente:
  • − Le esposizioni ammissibili alla Tassonomia UE verso imprese non finanziarie soggette all'obbligo di pubblicare la DNF, ponderato sulla quota di fatturato riconducibile ad attività economiche ammissibili alla Tassonomia UE.
  • − Le esposizioni ammissibili alla Tassonomia UE verso imprese non finanziarie soggette all'obbligo di pubblicare la DNF, ponderato sulla quota di spese in conto capitale riconducibile ad attività economiche ammissibili alla Tassonomia UE.

I dati di ammissibilità pubblicati dalla clientela non includono le attività economiche incluse nel Regolamento Delegato UE 2022/1214 (c.d. Regolamento Delegato Complementare sul Clima), che disciplina le attività ecosostenibili nel settore del gas e nucleare.

Tale approccio è mutuato dai contenuti dell'allegato V del Regolamento Delegato UE 2021/2178 previsto per il Green Asset Ratio (GAR).

Dato bilancio
(mln €)
% su Total
Asset
% su Total
Covered Asset
Total Asset 57.839
di cui Trading portfolio - esclusi derivati 116 0,2%
di cui Esposizioni pubbliche verso banche centrali, amministrazioni centrali ed
emittenti sovranazionali
11.082 19,2%
di cui Derivati 63 0,1%
Total Covered Asset: Denominatore ai fini dei calcoli di ammissibilità -
Total Asset, ecluse le esposizioni pubbliche e il trading portfolio
46.641 80,6%
di cui Prestiti interbancari 559 1,0% 1,2%
di cui Esposizioni verso imprese non soggette all'obbligo di pubblicare
informazioni non finanziarie ai sensi dell'articolo 19 bis o 29 bis della Direttiva
2013/34/UE (NFRD)
16.817 29,1% 36,1%
di cui Esposizioni verso imprese soggette all'obbligo di pubblicare
informazioni non finanziarie ai sensi dell'articolo 19 bis o 29 bis della Direttiva
2013/34/UE (NFRD)
3.523 6,1% 7,6%
Totale esposizioni ammissibili alla Tassonomia sulla base delle spese in
conto capitale (CAPEX) - in compliance
8.601 14,9% 18,4%
Totale esposizioni ammissibili alla Tassonomia sulla base del fatturato
(Turnover) - in compliance
8.474 14,7% 18,2%
Totale esposizioni NON ammissibili alla Tassonomia sulla base delle
spese in conto capitale (CAPEX) - in compliance
38.039 65,8% 81,6%
Totale esposizioni NON ammissibili alla Tassonomia sulla base del
fatturato - in compliance
38.167 66,0% 81,8%

Come previsto dall'art.7 del Reg. 2021/2178, il valore dei Total Covered Asset corrisponde al valore contabile lordo degli attivi totali a cui vengono sottratte le esposizioni verso amministrazioni centrali, banche centrali ed emittenti sovranazionali e il portafoglio di negoziazione.

I valori percentuali riportati vengono calcolati rapportando il valore contabile lordo delle esposizioni, rispettivamente ammissibili e non ammissibili, sul valore contabile lordo degli attivi in bilancio, come previsto dall'art. 10 del Reg. 2021/2178.

I prestiti interbancari corrispondono al valore delle esposizioni creditizie per cassa verso banche a vista.

Le esposizioni pubbliche corrispondono al valore estratto dalla segnalazione FINREP, inclusivo di prestiti, anticipi e titoli di debito, verso banche centrali, amministrazioni centrali, emittenti sovrannazionali ed enti locali.

Per il calcolo delle esposizioni verso imprese soggette all'obbligo di pubblicare informazioni non finanziarie ai sensi della Direttiva 2013/34/UE (NFRD), la proxy dimensionale è stata sviluppata a partire dai criteri che comportano l'obbligo di rendicontazione non finanziaria (Paese di domicilio appartenente ai 27 stati membri dell'UE, oltre 500 dipendenti e almeno 40 milioni di euro di ricavi).

Rispetto alla DNF 2021, BPS ha ritenuto di non fornire dati volontari di dettaglio relativi alle esposizioni ammissibili verso privati e autorità pubbliche.

I dati di ammissibilità pubblicati dalla clientela non includono le attività economiche incluse nel Regolamento Delegato UE 2022/1214 (c.d. Regolamento Delegato Complementare sul Clima), che disciplina le attività ecosostenibili nel settore del gas e nucleare.

Disclosure di ammissibilità volontaria

Disclosure costruita sulla base delle informazioni condivise dalla Platform per la Finanza Sostenibile nella quale sono riportate le Linee Guida per la disclosure di ammissibilità relative esclusivamente alle imprese non soggette all'obbligo di pubblicare DNF; in particolare la Banca ha scelto di pubblicare indicatori di ammissibilità su base volontaria stimati secondo il mercato di riferimento e i codici NACE/settoriali, in coerenza con la classificazione fornita dalla Platform e sulla base del NACE che identifica l'attività prevalentemente svolta dalla controparte (c.d. Opzione 3 della Platform).

Al 31 dicembre 2022 Dato FINREP
(mln €)
in % su Total
Covered Asset
Esposizioni ammissibili alla Tassonomia verso soggetti
non obbligati a pubblicare DNF (Corporate Small
Business e Corporate non NFRD)
8.404 22%
Totale esposizioni ammissibili 8.404 22%
Totale esposizioni non ammissibili 37.864 78%

In coerenza con la disclosure di ammissibilità in compliance, come previsto dall'art.7 del Reg. 2021/2178, il valore dei Total Covered Asset corrisponde al valore contabile lordo degli attivi totali a cui vengono sottratte le esposizioni verso amministrazioni centrali, banche centrali ed emittenti sovranazionali; i derivati, il portafoglio di negoziazione; i prestiti interbancari e le esposizioni verso imprese non soggette agli obblighi NFRD.

GRI 302-1

Consumi energetici

Consumo di energia nella Società

Consumi di energia diretti

UdM 2022 2021 2020
Riscaldamento GJ 48.708 64.476 65.163
Gas naturale GJ 32.346 46.964 48.381
Gasolio GJ 16.273 17.404 16.687
GPL GJ 89 109 95
Energia elettrica consumata
(prelevata + autoprodotta)
GJ 68.830 66.999 67.327
Energia elettrica acquistata GJ 66.430 64.972 66.474
di cui da fonti rinnovabili
(acquistata)
GJ 63.533 63.810 65.102
Energia elettrica da fonti rinnovabili
prodotta e consumata
GJ 2.400 2.028 852
Teleriscaldamento GJ 6.428 12.845 5.302
Teleriscaldamento acquistato non
rinnovabile
GJ 2.897 5.804 2.942
Teleriscaldamento acquistato
rinnovabile
GJ 2.271 4.500 2.360
Raffrescamento acquistato non
rinnovabile
GJ 117 1.374 0
Raffrescamento acquistato
rinnovabile
GJ 1.143 1.168 0
Totale consumi di energia GJ 123.967 144.321 137.791
Energia rinnovabile GJ 69.347 71.505 68.314
% rinnovabili sul totale 56% 50% 50%
Consumo carburanti non rinnovabili
- Gasolio
GJ 2.960 2.556 1.909
Consumo carburanti non rinnovabili
- Benzina
GJ 677 537 666
Totale combustibili non
rinnovabili (incluso parco auto)
GJ 52.345 67.569 67.738

Fonte dei fattori di conversione: "Linee guida sull'applicazione in banca degli Standards GRI (Global Reporting Initiative) in materia ambientale" pubblicate da ABI Lab.

I dati del 2022 differiscono rispetto al 2021 in quanto non è stato possibile eseguire un calcolo attendibile sulle unità con riscaldamento centralizzato: il considerevole aumento del costo del combustibile ha impedito di effettuare un conteggio veritiero della percentuale delle spese di riscaldamento sul totale delle spese condominiali.

Materiali utilizzati e rifiuti prodotti

Il Gruppo persegue la minimizzazione degli impatti derivanti dallo smaltimento dei rifiuti attraverso la massimizzazione della quota di rifiuti avviabile al riciclo e riutilizzo, l'estensione della raccolta differenziata per tutte le tipologie di rifiuto prodotto e la costante verifica del corretto smaltimento dei rifiuti non avviabili al riciclo e riutilizzo. Per quanto riguarda la gestione della carta, la Banca sta continuando il processo di ottimizzazione delle stampe cercando di ricorrere, ove possibile, alla gestione elettronica della documentazione e negli altri casi utilizzando la carta riciclata.

Materiali utilizzati per peso e volume

UdM 2022 2021 2020
Peso totale dei materiali utilizzati kg 445.415 469.487 481.288
Totale carta certificata FSC kg 60.962 149.863 148.188
Totale carta riciclata certificata kg 0 - -
Totale carta impiegata
(non-certificata)
kg 370.724 305.338 318.956
Toner e cartucce kg 13.729 14.286 14.145
Consumo di carta per dipendente kg 124,90 135,19 141,47
Consumo di toner per dipendente kg 3,97 4,24 4,28

Il quantitativo di carta utilizzato da BPS è stato calcolato sulla base del materiale in ordine al magazzino centrale, oltre che sulla base del materiale (ad esempio buste, fogli) rendicontato dalla società che si occupa, in outsourcing, delle attività di stampa e consegna degli estratti conto periodici alla clientela.

Rispetto agli anni precedenti i dati presentano una leggera flessione (- 6%) riconducibile principalmente alle azioni di dematerializzazione poste in essere dalla Banca, tra cui:

  • digitalizzazione degli estratti conto e di tutte le comunicazioni alla clientela, grazie all'utilizzo del servizio SCRIGNOInternet Banking;
  • firma grafometrica di quasi la totalità delle ricevute delle operazioni effettuate allo sportello;
  • firma grafometrica di contratti, sottoscrizione e vendita di strumenti finanziari. Questa attività si auspica venga estesa a tutte le tipologie di contratti sottoscritti con la clientela, con un conseguente risparmio di carta e toner.

GRI 301-1

GRI 306-1

Produzione di rifiuti e impatti significativi connessi ai rifiuti

I rifiuti prodotti dall'attività del Gruppo sono costituiti principalmente da carta, cartone e toner esauriti, nonché, in minima parte, da quelli pericolosi o ingombranti (come batterie e neon), quali residui dei lavori strutturali effettuati presso le proprie sedi.

Lo smaltimento dei rifiuti prodotti dalla Banca viene affidato alla società Alfa Maceri SpA, società operante sul territorio nazionale e dotata delle seguenti certificazioni:

  • Certificazione ISO 9001 Sistemi di gestione per la qualità dal 2010
  • Certificazione ISO 14001- Sistema di gestione ambientale dal 2014

■ Certificazione ISO 45001 - Sistemi di gestione per la salute e sicurezza sul lavoro dal 2014.

I rifiuti ritirati e gestiti vengono sottoposti alle operazioni di recupero previste dalle normative vigenti a livello nazionale ed europeo e classificate secondo il D.Lgs.152/2006 (Testo Unico dell'Ambiente) come operazioni di recupero da R1 a R13.

Complessivamente la mole di rifiuti prodotta nel corso dell'anno 2022 è stata di circa 320mila chilogrammi, con un incremento di circa 20mila chilogrammi rispetto all'anno precedente; in base alla media dei quantitativi di rifiuti prodotti negli anni 2015-2022, si rileva comunque una riduzione del 16% circa. Per quanto riguarda i rifiuti pericolosi, quelli conferiti nel corso del 2022 sono stati pari a circa 630 chilogrammi.

La gestione dei rifiuti prodotti da Pirovano Stelvio SpA è invece affidata al Comune di Bormio, il quale si avvale della società SECAM SpA. In particolare, il Comune di Bormio copre inizialmente il pagamento del servizio prestato dalla società di smaltimento e successivamente ripartisce i costi tra tutte le strutture operanti al Passo dello Stelvio, tra cui la Pirovano Stelvio SpA. La ripartizione viene effettuata in proporzione alle volumetrie delle diverse strutture e viene definita nel corso del mese di giugno dell'anno successivo a quello di riferimento. A tal proposito, il valore dell'esercizio 2022 è una stima, basata sui dati dell'anno 2021. I rifiuti generati dalla Pirovano Stelvio sono quelli tipici riscontrabili per le attività del settore alberghiero; nello specifico, sono stati prodotti circa 18mila chilogrammi di rifiuti, di cui quasi 6mila chilogrammi riciclabili (carta, plastica, vetro) e 175 chilogrammi di rifiuti pericolosi (olio da cucina esausto).

Gestione degli impatti significativi connessi ai rifiuti

Il Gruppo ha da alcuni anni intrapreso diverse iniziative volte alla riduzione dell'utilizzo di carta e toner, tra cui:

  • il servizio di Stampe on-line, attivabile dalla clientela tramite SCRIGNOInternet Banking, che permette al cliente di visionare e scaricare in formato digitale tutta la documentazione inerente ai rapporti intrattenuti con la Banca (estratti conto, fogli informativi, ecc.);
  • la firma grafometrica, iniziativa che consente di dematerializzare parte delle distinte relative alle operazioni di cassa, oltre ad altri modelli riguardanti le operazioni sottoscritte dalla clientela (fondi di investimento, sottoscrizione e rimborso titoli, contratti di conto corrente, ecc.).

Entrambe le iniziative sopracitate nell'anno 2022 hanno registrato un incremento di adesioni da parte degli utenti rispettivamente dell' 8,5% e del 15%.

Per quanto riguarda Factorit SpA, nel corso del 2022 è proseguita la progressiva dematerializzazione dei documenti così come lo smaltimento dei rifiuti cartacei generati negli anni passati e giunti al termine di legge richiesto per la loro conservazione in archivio.

Nel corso del 2022 tutte le filiali e le tesorerie sono state dotate di un macchinario distruggi documenti, grazie al quale i rifiuti cartacei possono essere gestiti direttamente con la raccolta differenziata comunale, limitando quindi i ritiri del macero, con conseguente risparmio economico.

I fornitori dei servizi di smaltimento rifiuti forniscono al Gruppo un report annuale riepilogativo delle proprie attività di raccolta e smaltimento: da questo si evince che i rifiuti prodotti sono stati correttamente sottoposti alle azioni di recupero previste dalle normative vigenti (da intendersi sia come recupero di materia sia come recupero di energia - Codice da R1 a R13 del Testo Unico dell'Ambiente).

GRI 306-2

100% rifiuti cartacei inviati al recupero

GRI Rifiuti prodotti

306-3

UdM 2022 2021 2020
Totale rifiuti prodotti kg 320.876 300.976 286.358
Di cui pericolosi kg 630 2.946 260
di cui lampade neon kg 165 780
di cui batterie esauste kg 15 1.966
altro (Società Controllate) kg 450 200
Di cui non pericolosi kg 320.246 298.030 286.098
di cui toner stampanti e cartucce
esausti
kg 11.960 10.188
di cui carta e cartone kg 281.866 232.695
di cui ondulati kg 930 850
di cui imballaggi in plastica kg 210 100
di cui imballaggi in legno kg 2.860 155
di cui imballaggi in materiali misti kg 2.045 1.750
di cui apparecchiature elettriche/
elettroniche
kg 1.390 1.120
di cui rifiuti ingombranti kg 340 1.250
di cui ferro e acciaio kg 0 0
di cui componenti
apparecchiature non pericolose
kg 0 0
di cui rifiuti delle Società
Controllate
kg 18.645 49.922

* I dati del 2022, in continuità con quanto fatto nella scorsa rendicontazione, riflettono un maggior grado di dettaglio circa la tipologia del rifiuto; a differenza degli anni precedenti il breakdown per tipologia di rifiuto per il 2022 riguarda anche le Società Controllate.

Il decalogo di BPS, per comportamenti responsabili e sostenibili

Nel 2022 la Banca Popolare di Sondrio ha definito un "decalogo" di eco-consigli per comportamenti responsabili e sostenibili, condiviso con i dipendenti del Gruppo tramite la formazione in ambito sostenibilità e con una specifica informativa interna. Il "decalogo" vuole essere un invito ad adottare semplici accorgimenti per realizzare una riduzione dei propri impatti ambientali e, al contempo, ottenere risparmi economici a partire dal proprio ambiente di lavoro.

Cosa può fare il dipendente

CARTA

  • necessario
  • − Utilizzare la posta elettronica per mandare la documentazione
  • − Stampare in fronte-retro
  • − Utilizzare sempre carta riciclata, che oggi ha le stesse caratteristiche estetiche e funzionali di quella non riciclata
  • − Incentivare la clientela all'utilizzo di SCRIGNO e alla corrispondenza online

ILLUMINAZIONE

  • − Privilegiare sempre la luce solare a quella artificiale
  • − Accendere le luci solo negli uffici utilizzati

RIFIUTI

  • − Eseguire correttamente e obbligatoriamente la raccolta differenziata − Utilizzare borracce in metallo per ridurre il
  • consumo di bottigliette di plastica monouso

COMPUTER E ALTRI STRUMENTI ELETTRONICI

  • − Spegnere tutti gli apparecchi elettronici a fine giornata
  • − Impostare la disattivazione del segnale al monitor dopo tre minuti di inattività

CALORIFERI E CLIMATIZZATORI

  • − Impostare la temperatura su valori congrui evitando gli estremi
  • − Spegnere il riscaldamento o il condizionatore nelle stanze poco utilizzate

TRASPORTI

  • − Accordarsi per condividere l'auto con chi svolge un tragitto analogo per recarsi in ufficio − Privilegiare l'utilizzo di mezzi alternativi all'auto
  • (trasporto pubblico, bicicletta, monopattino ecc.)

Cosa si impegna a fare la Banca entro il 2025

CARTA

  • − Smart printing
  • − Carta riciclata
  • − Sostituzione di stampanti fronte-retro
  • − Firma digitale documentazione

  • − Sostituire le luci ad alto consumo in possibile anche in altri casi

  • − Dotare tutte le insegne di impianti di rilevazione della luce solare

RIFIUTI

  • − Avviare iniziative di riduzione della plastica fornendo borracce riutilizzabili per l'acqua
  • − Dotare tutti gli uffici e filiali di raccoglitori per la raccolta differenziata

COMPUTER E ALTRI STRUMENTI ELETTRONICI

  • − Realizzare un percorso di economia circolare, tramite il progetto di smart cartucce da rigenerare, sempre più
  • − Prevedere lo spegnimento automatico ILLUMINAZIONE dei pc in orario serale

CALORIFERI E CLIMATIZZATORI

  • − Preimpostare, ove possibile e dove e raffreddamento su temperature
  • − Efficientamento impianti meccanici di raffreddamento tramite sostituzione di dell'impianto

TRASPORTI

  • − Rinnovare il parco auto con veicoli meno
  • − Sviluppare un piano operativo di Mobility management

Target legati alle iniziative sopracitate, da traguardare entro il 2025

-46%t CO2e (Scope 1)

AZIENDALI

RIDUZIONE DI COSTI E CONSUMI TRAMITE INTERVENTI DI EFFICIENTAMENTO ENERGETICO

100%

ENERGIA ELETTRICA RINNOVABILE CERTIFICATA

RICICLATA

DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO 2022

Rischi legati al tema

Dimensione
ESG
Sottocategoria
di rischio ESG
Rischi bancari
tradizionali
Descrizione del
rischio
Modalità di
identificazione
Modalità di presidio
Rischio
ambientale
e climatico
(E)
Transizione
(Tecnologia)
Operativo
(Organizzativo)
Rischi di natura operativa
(rischi organizzativi)
connessi a inefficienza
o arretratezza delle
risorse infrastrutturali e
tecnologiche adottate a
livello aziendale in termini
di dispersione energetica
e/o di emissione di
carbonio
Rischio identificato
con modalità expert
based da: Servizio
Organizzazione e
normative, Servizio
Revisione interna,
Servizio Sistemi
informativi
Riduzione dell'impronta ecologica
(footprint) tramite adozione
di prassi e iniziative a livello
aziendale in linea con i princìpi
espressi dalla "Policy ambientale"
di Gruppo (miglioramento continuo
delle prestazioni energetiche,
utilizzo di energie rinnovabili
a basse emissioni di gas
climalteranti, gestione oculata
del consumo di carta, attenta e
corretta raccolta e smaltimento
Rischio
ambientale
e climatico
(E)
Transizione
(Legale e Policy)
Di non conformità
alle norme
Rischi di non
conformità riconducibili
a inadempienze /
irregolarità nella gestione
- anche da parte di
fornitori esterni - delle
risorse infrastrutturali,
tecnologiche e dei servizi
generali di supporto,
con impatti in termini di
sanzioni per mancato
rispetto di regolamenti
e leggi in materia
ambientale
Rischio identificato
con modalità expert
based dal Servizio
Supporto logistico e
operativo
dei rifiuti prodotti, impiego di beni,
servizi e tecnologie a minor impatto
ambientale, sensibilizzazione
del personale con riferimento
alla riduzione degli eccessi
nell'impiego di risorse idriche ed
energetiche).
Partecipazione del personale
coinvolto ai tavoli ABI in materia
di efficienza e sostenibilità degli
apparati.
Previsione di piani di continuità
operativa e di disaster recovery,
sia a livello interno che da parte
Rischio
ambientale
e climatico
(E)
Transizione
(Reputazione)
Reputazione Rischi di natura
reputazionale connessi
all'adozione di risorse
infrastrutturali e
tecnologiche a livello
aziendale percepiti come
inefficienti o obsolete in
termini di dispersione
energetica e/o di
emissione di carbonio
Rischio identificato
con modalità expert
based dal Servizio
Controllo rischi
di fornitori esterni, con obbligo
normativo di periodica verifica
della relativa adeguatezza, pure
tenuto conto delle minacce
ambientali riconducibili alla
localizzazione geografica delle
sedi presso cui è collocata
l'infrastruttura tecnologica e/o è
svolta l'attività lavorativa.
Adozione di dedicato "Piano degli
spostamenti casa-lavoro" (PSCL)
per le unità locali di Sondrio (Sede
Rischio
ambientale
e climatico
(E)
Transizione
(Reputazione)
Reputazione Rischi di natura
reputazionale connessi
all'adozione di modelli di
organizzazione delle sedi
di lavoro del personale
dipendente scarsamente
orientati a favorire forme
di mobilità sostenibile
alternative all'uso
individuale del veicolo
privato a motore
Rischio identificato
con modalità expert
based dal Servizio
Controllo rischi
centrale) e Milano (Sedi BPS e
Factorit), aggiornato annualmente
dal Mobility Manager aziendale,
allo scopo di favorire la riduzione
dell'utilizzo del veicolo privato
individuale Inclusione nell'ambito
dei processi di concessione
e monitoraggio del credito di
valutazioni dell'esposizione
delle proprie controparti
creditizie ai fattori di rischio ESG,
tramite metodologie di scoring
proprietarie (in via di progressivo
consolidamento).
Dimensione
ESG
Sottocategoria
di rischio ESG
Rischi bancari
tradizionali
Descrizione del
rischio
Modalità di
identificazione
Modalità di presidio
Rischio
ambientale
e climatico
(E)
Fisico (Acuto) Operativo
(Organizzativo)
Rischi di natura
operativa (rischi
organizzativi) connessi
alla manifestazione di
eventi atmosferici estremi
con ripercussioni sulla
continuità operativa
aziendale
Rischio identificato
con modalità expert
based dalla Funzione
di continuità
operativa
Riduzione dell'impronta ecologica
(footprint) tramite adozione
di prassi e iniziative a livello
aziendale in linea con i princìpi
espressi dalla "Policy ambientale"
Rischio
ambientale
e climatico
(E)
Fisico (Cronico) Credito e
controparte
Rischi di natura
creditizia connessi
alla concessione di
finanziamenti a soggetti
operanti in aree
geografiche / settori
produttivi esposti al
rischio di cambiamento
climatico dovuto alla
cronicizzazione di eventi
atmosferici ricorrenti
Rischio identificato
con modalità expert
based dal Servizio
Crediti
di Gruppo (miglioramento continuo
delle prestazioni energetiche,
utilizzo di energie rinnovabili
a basse emissioni di gas
climalteranti, gestione oculata
del consumo di carta, attenta e
corretta raccolta e smaltimento
dei rifiuti prodotti, impiego di beni,
servizi e tecnologie a minor impatto
ambientale, sensibilizzazione
del personale con riferimento
alla riduzione degli eccessi
nell'impiego di risorse idriche ed
Rischio
ambientale
e climatico
(E)
Fisico (Acuto) Credito e
controparte
Rischi di natura
creditizia connessi
alla concessione di
finanziamenti a soggetti
operanti in aree
geografiche / settori
produttivi (ovvero a fronte
di garanzie su immobili)
esposti al rischio di
cambiamento climatico
dovuto all'acutizzazione
di eventi atmosferici
estremi
Rischio identificato
con modalità expert
based dal Servizio
Crediti, Factorit, BPS
(SUISSE) SA
energetiche).
Partecipazione del personale
coinvolto ai tavoli ABI in materia
di efficienza e sostenibilità degli
apparati.
Previsione di piani di continuità
operativa e di disaster recovery,
sia a livello interno che da parte
di fornitori esterni, con obbligo
normativo di periodica verifica
della relativa adeguatezza, pure
tenuto conto delle minacce
Rischio
ambientale
e climatico
(E)
Fisico (Acuto) Mercato / Liquidità Rischi di natura finanziaria
(mercato, liquidità e
funding) derivanti dalle
conseguenze di eventi
ambientali estremi che
potrebbero interessare
porzioni rilevanti di
clientela o importanti
emittenti di strumenti
finanziari detenuti
dalla banca per finalità
di investimento (es.
riduzione delle riserve
di liquidità connessa
a ingenti ritiri di fondi
depositati presso
la banca o utilizzi
imprevisti di linee di
credito per finanziare
attività di ricostruzione/
risanamento, mancati
rientri/fallimenti di clienti
danneggiati dall'evento,
perdita di valore di
mercato di attività
finanziarie in portafoglio)
Rischio identificato
con modalità expert
based dal Servizio
Controllo rischi
ambientali riconducibili alla
localizzazione geografica delle
sedi presso cui è collocata
l'infrastruttura tecnologica e/o è
svolta l'attività lavorativa.
Adozione di dedicato "Piano degli
spostamenti casa-lavoro" (PSCL)
per le unità locali di Sondrio (Sede
centrale) e Milano (Sedi BPS e
Factorit), aggiornato annualmente
dal Mobility Manager aziendale,
allo scopo di favorire la riduzione
dell'utilizzo del veicolo privato
individuale Inclusione nell'ambito
dei processi di concessione
e monitoraggio del credito di
valutazioni dell'esposizione
delle proprie controparti
creditizie ai fattori di rischio ESG,
tramite metodologie di scoring
proprietarie (in via di progressivo
consolidamento).

Finanza sostenibile e credito responsabile

La Capogruppo ha intrapreso un percorso volto all'integrazione dei rischi ESG nei meccanismi strategici, nei sistemi di gestione dei rischi e nei processi nevralgici che caratterizzano il proprio modello di business, fra i quali i processi di concessione e monitoraggio del credito.

Policy del Credito ESG

La Banca agisce coerentemente con l'Agenda 2030, documento delle Nazioni Unite fondato con lo scopo di realizzare la tutela dei diritti umani, e in particolare supporta gli obiettivi degli SDG: 1 "Eliminare ogni forma di povertà nel mondo", 7 "Assicurare a tutti l'accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni", 8 "Promuovere una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, la piena e produttiva occupazione e un lavoro dignitoso", 9 "Costruire infrastrutture resistenti, promuovere un'industrializzazione sostenibile e l'innovazione", 11 "Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili", 12 "Garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo" e 13 "Promuovere azioni, a tutti i livelli, per combattere i cambiamenti climatici".

Credito ESG

Con il Piano Industriale 2022-2025, il Gruppo Banca Popolare di Sondrio ha definito specifiche azioni in ambito sostenibilità e ha introdotto, in linea con le normative europee di «finanza sostenibile» e con le tendenze di mercato, obiettivi volti a integrare i fattori ESG in tutti i principali processi e procedure del credito.

Alla luce dell'impegno preso, la Banca ha sviluppato la Policy del Credito ESG, documento che individua l'approccio e i princìpi generali per la formulazione di un processo del credito attento ai fattori ESG, in accordo con le Linee guida EBA sulla concessione e il monitoraggio del credito. Il documento è stato approvato in data 22 dicembre 2022 dal Consiglio di amministrazione.

In particolare, la Policy:

  • identifica gli obiettivi perseguiti dal Gruppo e l'ambito di applicazione;
  • definisce i principali termini tecnici ed elenca normativa e princìpi di riferimento;
  • sancisce gli indirizzi generali per l'integrazione dei fattori ESG nel processo del credito, fornendo dettagli relativi alle modalità di valutazione ESG, settoriale e di controparte;
  • distingue settori e attività sensibili;
  • informa sullo sviluppo di prodotti di credito ESG;
  • esplicita ruoli e responsabilità;
  • indica le modalità di presidio, monitoraggio, condivisione e diffusione.

La Policy si ispira a princìpi, iniziative e documenti di carattere internazionale, quali:

Global Compact (2000) delle Nazioni Unite

Good practices for climate-related and environmental risk management (2022) della Banca Centrale Europea

Sustainable Development Goals (2015) delle Nazioni Unite

Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici (2015)

Raccomandazioni della Task Force on Climate-related Financial Disclosures (2017)

EIB eligibility excluded activities and excluded sectors list (2022) della Banca Europea per gli Investimenti

Principles for Responsible Banking (2019) di UNEP FI

L'integrazione dei fattori ESG nel processo del credito

Come per tutti i processi nevralgici che caratterizzano il proprio modello di business, Banca Popolare di Sondrio ha definito un framework di gestione dei rischi ESG, finalizzato a includere nelle pratiche di concessione del credito le valutazioni dell'esposizione delle proprie controparti creditizie ai fattori di rischio ESG, tramite metodologie di scoring proprietarie.

Le metodologie e i relativi strumenti di valutazione dei rischi ESG si conformano al principio della c.d. "doppia materialità", che prevede che la Banca possa essere contemporaneamente soggetta all'influenza negativa di fattori ESG (prospettiva «outsidein») e avere, essa stessa o tramite le attività economiche e finanziarie delle proprie controparti o le attività di investimento, un impatto negativo sui fattori ESG (prospettiva «inside-out»).

Sulla base di questa doppia prospettiva, la Capogruppo ha provveduto a definire un sistema di valutazione della rischiosità ESG tramite:

  • score ESG settoriale, valutazione condotta mediante lo sviluppo di uno specifico strumento di classificazione che consente di identificare e quantificare l'esposizione potenziale al rischio ESG delle controparti in base all'appartenenza a un determinato settore economico;
  • score ESG di controparte, calcolato con modello proprietario sulla base di dati e informazioni di info-provider esterni e questionari somministrati direttamente alla controparte.

In linea con i valori del Gruppo e gli impegni assunti al fine di integrare i fattori ESG nel business e nell'operatività, BPS ha identificato un elenco di settori sensibili sotto il profilo ESG, tra cui:

Estrazione di carbone
Fabbricazione e commercio di armi
Gioco d'azzardo
Oil & Gas
Produzione di energia elettrica da fonti non rinnovabili
Settore estrattivo (diverso dal carbone)
Tabacco
Ai menzionati settori, si aggiungono le operazioni relative a:
i) controparti residenti in Paesi a fiscalità privilegiata e ii) controparti residenti in Paesi
soggetti a embargo/restrizione beni.

Il Gruppo, allo scopo di mitigare i rischi ESG relativi a controparti e/o operazioni legate a questi settori o Paesi, ha stabilito nella fase di concessione del credito l'applicazione di criteri generali che prevedono controlli intensificati e un processo decisionale di escalation e, laddove possibile, il supporto alla clientela in una transizione verso un business più sostenibile.

Prodotti e servizi sostenibili

Il Gruppo offre una gamma di prodotti e servizi bancari contraddistinti da finalità ambientali, solidaristiche e di inclusione sociale destinati alle fasce deboli della popolazione, nonché soluzioni di investimento in grado di creare opportunità di rendimento, favorendo l'economia reale e premiando le imprese che adottano pratiche virtuose, nel rispetto della legge, dei diritti umani e di valori etici condivisi.

In quest'ottica, assumono particolare rilievo le politiche creditizie adottate dal Gruppo che, ispirate a princìpi di inclusione finanziaria e al perseguimento di finalità di carattere sociale, assicurano ritorni positivi in termini di riconoscibilità e di percezione della reputazione aziendale.

Un ruolo importante è giocato in tale ambito dalla controllata BNT Banca specializzata nell'offerta di prodotti di cessione del quinto dello stipendio o della pensione e delegazione di pagamento, destinati a soggetti lontani dai tradizionali circuiti del credito.

Particolare attenzione è rivolta all'analisi del profilo qualitativo del richiedente un affidamento e del settore merceologico di appartenenza, operando nel pieno rispetto delle prescrizioni normative aziendali e comunitarie, oltre che dei princìpi del Codice Etico.

Linea "Next": Prodotti di Credito Sostenibili

Nel Piano Industriale 2022-2025 presentato lo scorso 29 giugno, Banca Popolare di Sondrio ha delineato specifiche linee di azione con riguardo alla strategia di sostenibilità del Gruppo, prevedendo pure il lancio di prodotti ESG. La Banca punta a supportare i clienti, a loro volta impegnati nella transizione ecologica, affinché la sostenibilità sia un valore cardine per le famiglie e le imprese.

L'ampliamento dell'offerta di prodotti creditizi in ottica ESG di Banca Popolare di Sondrio nasce per rispondere ai bisogni di consumatori, sempre più attenti all'impatto ambientale e sociale dei prodotti e servizi che acquistano, e aiutare le aziende a investire in modelli di business innovativi, aumentandone la competitività sul mercato nel rispetto delle normative europee a tutela dell'ambiente.

In questa prima fase, l'ampliamento dell'offerta di prodotti di finanziamento è dedicato a linee di credito che supportino gli investimenti a tutela dell'ambiente. Nello specifico, la Banca ha sviluppato "Next - Prodotti di Credito Sostenibili", un pacchetto di finanziamenti pensato per assistere i privati, i professionisti e le imprese che vogliono investire per ridurre la propria "impronta carbonica" tramite, ad esempio, l'installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, l'acquisto di mezzi di trasporto ecologici o l'efficientamento delle proprie case o dei luoghi di lavoro.

Con riferimento ai privati, si tratta di prestiti personali, mutui chirografari o ipotecari, a seconda dell'entità del finanziamento. Per quanto riguarda le imprese, Next comprende finanziamenti a medio/lungo termine ipotecari e/o chirografari erogabili anche in funzione dello stato avanzamento lavori. L'offerta completa di prodotti ESG è disponibile sul sito commerciale della Banca all'indirizzo www.popso.it/next.

Il Gruppo è attivo nello sviluppo e nell'offerta di prodotti ESG a supporto della clientela

Prodotti e servizi per le fasce "deboli"*

Bambini, Giovani e Studenti

Banca Popolare di Sondrio pone attenzione alla clientela giovane, così come dimostrano i dati illustrati nel Piano Industriale "Next Step" per cui il 29% della clientela della Banca ha meno di 30 anni d'età.

Per agevolare l'inclusione finanziaria dei giovani e giovanissimi la Banca propone soluzioni di risparmio dedicate ai minori, come il Conto 44 Gatti e il deposito Primi frutti. In particolare, il Conto 44 Gatti è un libretto di risparmio riservato ai bambini di età compresa fra 0 e 12 anni che permette di ottenere agevolazioni in numerosi parchi a tema italiani, oltre alla possibilità di ricevere una rivista bimestrale, ricca di contenuti adatti ai bambini. Primi Frutti invece è un libretto a risparmio per giovani under 18 che consente di accantonare, sin dai primi anni di vita, piccole somme di denaro.

Conto 44 Gatti 2022 2021 2020
Rapporti in essere 6.994 7.330 7.362
Primi frutti 2022 2021 2020
Rapporti in essere 5.742 6.063 6.100

Nel corso degli anni il catalogo dei prodotti si è arricchito per soddisfare le crescenti esigenze di una fascia di clientela sempre più dinamica.

A febbraio 2022 è stato lanciato il nuovo Conto MULTI plus minori, dedicato ai ragazzi dai 10 ai 17 anni, con canone azzerato (canone mensile di euro 5,00 con scontistica per l'età pari a euro 5,00) e che, al compimento del diciottesimo anno di età, si trasforma in un normale conto a pacchetto (Conto MULTI plus). Dalla data di lancio al 31 dicembre 2022 sono stati aperti 840 conti. Per i giovani la Banca mette pure a disposizione Carta +ma, carta prepagata dotata di IBAN che permette di effettuare pagamenti e prelevamenti all'estero e in Italia, con alcune operazioni tipiche del conto corrente. La carta può essere rilasciata a partire dai 14 anni e prevede canone azzerato fino al compimento del venticinquesimo anno d'età.

Conto MULTI plus 2022 2021 2020
Rapporti in essere età < 27 anni 23.279 20.275 14.428
Rapporti aperti età < 27 anni 5.511 5.558 4.144

* I dati presentati in queste pagine si riferiscono solo alla Capogruppo, poiché l'offerta delle Società controllate si differenzia per tipologia di business.

GRI FS7

Valore monetario dei prodotti e servizi designati per apportare in beneficio sociale

Carta +ma 2022 2021 2020
Rapporti in essere (14-25 anni) 18.586 18.814 20.850
Rapporti aperti (14-25 anni) 4.239 4.168 3.500

L'attenzione ai giovani è testimoniata pure nei rapporti privilegiati che la Banca intrattiene con le Casse di Previdenza. Si dà, di seguito, evidenza delle risultanze dei prestiti destinati ai giovani iscritti di INARCASSA e Cassa Forense.

Casse di Previdenza UdM 2022 2021 2020
Finanziamento on-line giovani
iscritti INARCASSA
Numero
erogazioni
21 13 29
Controvalore
in €
200.000 120.000 330.000
Finanziamento on-line giovani
iscritti Cassa Forense
Numero
erogazioni
77 146 171
Controvalore
in €
900.000 1.760.000 2.140.000

Negli ultimi anni la Banca ha dedicato attenzione particolare agli studenti universitari, in primis a quelli delle Università di cui svolge il servizio di Tesoreria e Cassa, proponendo loro prodotti e servizi dedicati. In particolare:

  • Carta Ateneo+: carta prepagata ricaricabile con IBAN. La carta, che non prevede costi di rilascio e canone annuo, è nata dalla collaborazione tra la Banca Popolare di Sondrio e le Università che hanno aderito all'iniziativa. Abbinata al tesserino universitario per gli studenti e il personale, rappresenta la versione destinata al mondo universitario di Carta +ma.
  • Conto SoPOP: conto on-line a pacchetto, riservato agli studenti universitari, con canone mensile pari a 1 euro fino ai 29 anni, una carta di debito abbinata (a canone gratuito) e servizio di Internet Banking gratuito.
  • Prestito SOPOP: prestito senza spese bancarie, a tasso zero, abbinato al conto on-line SoPOP, richiedibile in occasione della laurea triennale e/o laurea magistrale.
  • Prestiti a studenti: prestiti agevolati destinati a studenti universitari. Rientrano in tale categoria: Prestiti per corsi di inglese; Prestiti agli studenti dell'Università degli Studi di Pavia; Prestiti agli Studenti dell'Università degli Studi di Parma per partecipare al Master in Engineering Management (MEM); Prestiti agli Studenti del Master IULM; Prestiti agli Studenti iscritti al primo anno del Corso di Laurea IULM; Prestiti a Studenti Premio alla laurea; Prestiti agli Studenti dell'Università degli Studi di Brescia, lauree brevi e altri corsi di laurea o specializzazione; Prestiti agli studenti della Comunità Montana Alta Valtellina.
  • Carte di Credito: grazie alla partnership tra Banca Popolare di Sondrio e alcune Università sono nate carte di credito brandizzate, destinate agli studenti, dotate di due linee differenti. La prima è la c.d. linea commerciale, per gli utilizzi come carta di credito tradizionale, mentre la seconda è destinata al pagamento, pure con possibilità di rateizzazione, delle rette universitarie.
Carta Ateneo + 2022 2021 2020
Emissioni annuali 87.602 89.040 75.776
Progressivo carte emesse 617.269 529.667 440.627
Conto SoPOP 2022 2021 2020
Rapporti aperti 207 157 174
Prestiti SoPOP 2022 2021 2020
N. erogazioni 14 5 6
Importo erogato 61.000 25.000 24.000
Prestiti a studenti 2022 2021 2020
N. erogazioni 182 211 207
Importo erogato 601.859 744.443 771.179
Carte di Credito 2022 2021 2020
Carte emesse 76 - -

Anziani

Banca Popolare di Sondrio dedica particolare attenzione anche agli anziani: molto spesso, per raggiunti limiti anagrafici, questo tipo di clientela non ha di norma accesso al mercato del credito per richieste di importi elevati e, in caso di necessità finanziarie, si trova costretta a dover valutare la vendita dell'immobile o della nuda proprietà. Da qui, la volontà di offrire uno strumento finanziario che consenta di integrare il reddito, di migliorare il tenore di vita e di soddisfare le esigenze di liquidità smobilizzando il valore del patrimonio immobiliare. Forte di questa consapevolezza la Banca ha deciso di offrire, tra le poche sul mercato, il Prestito Ipotecario Vitalizio, prodotto che si sostanzia in un finanziamento ipotecario a medio-lungo termine riservato agli over 65.

Prestiti Ipotecari Vitalizi 2022 2021 2020
N. erogazioni 7 8 9
Controvalore (mln €) 1,05 0,89 0,59

Come previsto dalla normativa italiana, la Banca offre un Conto di Base dedicato ai pensionati, le cui caratteristiche sono state definite da una convenzione sottoscritta tra il Ministero dell'economia e delle finanze, la Banca d'Italia, l'Associazione Bancaria Italiana, la società Poste italiane SpA e le associazioni dei prestatori di servizi di pagamento. Il conto in questione prevede, a fronte di un canone annuo onnicomprensivo, la gratuità di un numero di operazioni annue specificatamente indicate dalla citata convenzione. Per i titolari di trattamenti pensionistici di importo inferiore a 18.000 euro lordi annuali è prevista la gratuità del canone.

Conto di Base Pensionati 2022 2021 2020
Rapporti in essere 145 113 117

Extracomunitari

Con l'obiettivo di agevolare l'integrazione e rispondere alle esigenze concrete di chi, provenendo da Paesi extra Unione Europea, si appresta a stabilirsi nel nostro Paese, la Banca ha lanciato nel 2004 un prodotto di conto corrente dedicato, il Conto WORKinITALY.

Conto WORKinITALY 2022 2021 2020
Rapporti in essere 163 176 191
Carta +ma 2022 2021 2020
Carte attive intestate a extracomunitari 41.141 37.169 35.345
Confronto su tutti i rapporti UdM 2022 2021 2020
Carte +ma attive 86.942 80.042 73.018
Ateneo+ attive* 83.964 154.783 158.924
Conti Correnti (PF+COI) 424.720 407.415 387.210
Libr. Risparmio (PF+COI) 28.306 31.028 33.804
Rapporto in capo alle fasce
deboli
UdM 2022 2021 2020
Carte +ma attive <25 18.586 18.814 20.850
Ateneo+ attive* 83.964 154.783 158.924
Conti Correnti (PF+COI) 25.396 21.740 15.795
Libr. Risparmio (PF+COI) 12.736 13.393 13.462
Totale rapporti 140.682 208.730 209.031

Totale rapporti € 623.932 673.268 652.956

Confronto %

22,55%
31,00%
32,01%
------------------------------------------------

Il dato rappresenta la percentuale dei rapporti in capo alle fasce deboli, sul totale dei rapporti della Capogruppo.

* Il dato è sensibilmente più basso in quanto incorpora nuovi parametri per cui le carte scadute (ma non annullate) non vengono più prese in considerazione.

Banca della Nuova Terra: la cessione del quinto dello stipendio e della pensione

La cessione del quinto nasce come forma di accesso al credito riservata ai dipendenti statali e pubblici (DPR 180/1950) e viene estesa successivamente anche ai pensionati con la L. 80/2005 e ai dipendenti privati. Si tratta di una forma di finanziamento a tasso fisso che viene rimborsata direttamente dal datore di lavoro o dall'Ente previdenziale con addebito mensile della rata in busta paga o sul cedolino della pensione. L'importo della rata di rimborso non può eccedere la quinta parte dello stipendio/pensione netto mensile. Informazioni aggiuntive si possono trovare sul sito https://www.bntBanca. it/.

Factorit SpA, protagonista del mercato italiano del factoring

Factorit SpA opera con l'intento di fidelizzare la clientela con una gamma di servizi sinergica rispetto alla tradizionale offerta bancaria. Massima attenzione è posta alle richieste pervenute dai clienti: mediante una continua innovazione tecnologica gestita internamente (web factoring, digitalizzazione della documentazione sia interna sia verso la clientela), nonché grazie a snellezza, velocità e flessibilità operativa, riesce, anche con la creazione di nuovi prodotti in diversi settori economici, a soddisfare le loro esigenze in materia di finanziamento, garanzia e gestione dei crediti commerciali

Il Green Bond: uno strumento del credito sostenibile

Il Green Bond è un titolo di debito associato al finanziamento di progetti a impatto ambientale positivo. Tra le attività finanziabili ci sono per esempio la produzione di energia da fonti rinnovabili, gli investimenti per aumentare l'efficientamento energetico della propria abitazione o azienda, la riqualificazione dei rifiuti, l'uso sostenibile dei terreni.

Ad oggi, gli emittenti di Green Bond seguono principalmente le linee guida emanate dall'ICMA (International Capital Market Association): per allinearsi a questi princìpi, al momento dell'emissione, è necessario rendere pubblico un documento, il Green Bond Framework, all'interno del quale vanno definiti i cosiddetti quattro pilastri:

  • come verranno utilizzati e allocati i proventi, che devono essere vincolati a progetti o aziende green;
  • il processo di selezione e valutazione delle aziende o dei progetti, che devono rispondere a requisiti di ammissibilità di tipo ambientale;
  • la gestione dei proventi;
  • la rendicontazione che, tramite l'utilizzo di metriche definite, informa riguardo all'allocazione e all'impatto ambientale dei progetti per cui vengono usati i proventi (da pubblicare almeno una volta all'anno fino alla scadenza del titolo). Vengono riportate, a titolo esemplificativo, la quantità di emissioni di CO2 evitate grazie alla realizzazione dei progetti finanziati e la produzione di energia pulita proveniente dagli impianti finanziati.

Inoltre, sono previste:

  • una second party opinion (SPO), cioè l'opinione rilasciata da un'organizzazione indipendente esterna avente competenze in ambito di sostenibilità;
  • una successiva verifica di assurance, realizzata da una terza parte indipendente.

Nel luglio 2021, anche Banca Popolare di Sondrio ha emesso il suo primo Senior Green Bond per un importo pari a 500 milioni di euro, a valere sul programma EMTN (Euro Medium Term Notes), il cui framework risulta allineato ai princìpi ICMA aggiornati al 2021.

La decisione di intraprendere questa iniziativa deriva, oltre che dall'opportunità economico - finanziaria, anche dalla consapevolezza di possedere all'interno del proprio portafoglio clienti numerose realtà virtuose, attente al territorio e al benessere della collettività. A tali posizioni vengono quindi conferiti i proventi dell'operazione.

I proventi vengono infatti utilizzati esclusivamente per finanziare o rifinanziare attività che soddisfano i seguenti criteri di ammissibilità:

  • Green Building: prestiti o beni relativi all'acquisto, costruzione, ristrutturazione di edifici residenziali e/o commerciali che rispettano requisiti di efficienza energetica.
  • Renewable Energy: prestiti relativi all'acquisto, sviluppo e gestione di infrastrutture per la produzione di energia da fonti rinnovabili.
  • Clean Transportation: prestiti relativi ad attività di trasporto a basse emissioni di carbonio e all'acquisto, costruzione e gestione di infrastrutture dedicate al trasporto a basse emissioni di carbonio.
  • Energy Efficiency: prestiti relativi a beni che contribuiscono alla riduzione dei consumi energetici (ad esempio illuminazione a risparmio energetico).
  • Environmentally sustainable management of living natural resources and land use: prestiti relativi ad attività che contribuiscono alla gestione sostenibile delle risorse naturali e dell'uso del suolo (ad esempio investimenti in aree protette come i parchi naturali regionali).
  • Pollution prevention and control: prestiti relativi ad attività che contribuiscono alla prevenzione, raccolta, smaltimento e riciclaggio dei rifiuti.
  • Sustainable Water and Wastewater Management: prestiti relativi ad attività che migliorano la qualità, l'efficienza, la distribuzione e la conservazione dell'acqua.

DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO 2022

Green Bond Report

A distanza di un anno dall'emissione del primo Senior Preferred Green Bond, la Banca Popolare di Sondrio ha pubblicato il Green Bond Report, documento con cui fornisce ai propri stakeholder un'informativa completa e puntuale sull'allocazione delle risorse finanziarie raccolte e sugli impatti ambientali positivi derivanti dalle attività finanziate.

Nel Report sono sottolineate le caratteristiche delle realtà virtuose che compongono il cosiddetto "Portafoglio Green": si tratta di oltre 2.000 finanziamenti erogati dal Gruppo a Corporate, PMI e Privati sul territorio italiano e in parte minore su quello elvetico.

Più della metà dei proventi raccolti con l'emissione del bond, circa 350 milioni di euro, sono stati utilizzati per finanziare l'acquisto di immobili in classe energetica elevata e per la ristrutturazione di quelli meno efficienti. Circa 100 milioni di euro sono stati erogati a favore di controparti operanti nel settore della produzione di energia rinnovabile. Il resto dei proventi è stato destinato a società attive nel settore della gestione delle acque, dei rifiuti, dell'agricoltura biologica, della mobilità sostenibile e dell'efficienza energetica.

La Banca ha portato a termine un accurato lavoro di raccolta dei dati relativamente a tutte le controparti e le attività finanziate e, nonostante la complessità del portafoglio, nell'ambito delle informazioni relative all'impatto ambientale, è stata in grado di calcolare le emissioni di gas serra evitate relative al 90% del portafoglio, pari a circa 34.000 tonnellate di CO2 eq.

Le allocazioni e gli impatti ambientali riportati nel Report hanno ricevuto un'external verification da parte della società di revisione EY SpA.

È possibile consultare il Green Bond Report della Banca nella sezione del sito web dedicata alle operazioni finanziarie, sezione programma EMTN, nonché sulla pagina Sostenibilità, dove sono altresì disponibili ulteriori informazioni e documenti relativi alle strategie ESG (istituzionale.popso.it/it/sostenibilita/green-bond).

Acquisizione di crediti fiscali (D.l. Rilancio 34/2020)

Con la conversione in legge in data 17 luglio 2020 del D.l. 34/2020 (c.d. Decreto Rilancio), sono state attuate nuove misure urgenti a sostegno delle politiche economiche e del lavoro. L'art. 121 di tale Decreto, rubricato "Opzione per la cessione o per lo sconto, in luogo delle detrazioni fiscali", ha esteso la possibilità di optare, in alternativa all'utilizzo diretto delle detrazioni fiscali, per lo sconto in fattura e per la cessione di determinati crediti di imposta a tutti i soggetti, incluse le banche e gli intermediari finanziari, con facoltà di successiva cessione.

La portata innovativa del Decreto ha dato, a partire dal 15 ottobre 2020, la possibilità per i soggetti che sostengono spese relative a interventi di riqualificazione edilizia e impiantistica su edifici a uso residenziale o assimilabile di trasformare le proprie detrazioni edilizie in credito fiscale "cedibile" attraverso una comunicazione per l'esercizio dell'opzione di cessione del credito/sconto in fattura all'Agenzia delle Entrate.

La novità della norma risiede, oltre che nella possibilità di cessione di tali crediti, nell'aumento dell'aliquota della detrazione fiscale, innalzata al 110% della spesa sostenuta, in relazione all'esecuzione di interventi di riqualificazione energetica su edifici esistenti, di riduzione del rischio sismico, di installazione di impianti fotovoltaici o infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici.

Oltre 34.ooo tonnellate di CO2 evitate dalle attività incluse nel Green Bond portfolio

Banca Popolare di Sondrio, attraverso l'acquisto di tali crediti d'imposta, consente ai propri clienti la possibilità di monetizzare quest'ultimi, in alternativa all'utilizzo in compensazione dei propri debiti fiscali in più annualità. Per quanto riguarda le imprese e i professionisti, in particolare, permette di eliminare il credito fiscale dalle poste del proprio bilancio e migliorare la propria situazione di liquidità. La Banca si è resa disponibile anche a supportare, tramite finanziamenti cosiddetti "ponte", i lavori che danno diritto ai bonus fiscali così da garantire la liquidità necessaria per lo svolgimento dei lavori.

Nell'anno 2022, al fine di perfezionarne i meccanismi e prevenire le frodi, il legislatore ha apportato una serie di modifiche e aggiustamenti alla disciplina della cessione dei crediti di imposta introdotta dal c.d. Decreto Rilancio. Tra questi, si segnala l'introduzione del divieto delle cessioni parziali (con riferimento alla singola rata), la limitazione al numero massimo di cessioni effettuabili e la conseguente assegnazione di un numero identificativo univoco a ogni credito d'imposta.

Nell'ambito di tale operatività Banca Popolare di Sondrio ha assistito circa 16.000 clienti (sia privati che aziende) nella cessione di crediti fiscali derivanti dalla operatività super/ ecobonus, favorendo così il miglioramento e l'efficientamento energetico degli immobili nei territori in cui opera la Banca.

Il totale dei crediti relativi a interventi di riqualificazione e di ristrutturazione edilizia acquistati al 31 dicembre 2022 è pari a oltre 1,8 miliardi di euro.

GRI FS8

Valore monetario dei prodotti e servizi designati per apportare un beneficio ambientale

Il perimetro dei finanziamenti con finalità ambientale si riferisce ad attività sviluppate dalla Capogruppo e da BPS (SUISSE) SA e nel bilancio è rappresentato all'interno della complessiva voce relativa ai finanziamenti rateali clientela (valutati al costo ammortizzato). I dati rappresentati al 31 dicembre 2022 includono i valori dei finanziamenti sottostanti al Senior Preferred Bond emesso nel luglio 2021, nonché quelli ammissibili secondo i criteri definiti all'interno del Green Bond Framework e potenzialmente utilizzabili per future emissioni di Bond di tipo Green.

UdM 2022 2021 2020
Totale finanziamenti verso clientela
(saldo lordo)
€ mln 21.536 19.319 22.091
Finanziamenti con finalità
ambientali (saldo lordo)
€ mln 949 506 234
Percentuale del valore totale
dei finanziamenti per finalità
ambientale sul valore totale dei
finanziamenti erogati
% 4,41% 2,62% 1,06%
Finanziamenti per SuperBonus 110% € mln 455 210
Percentuale del valore totale dei
finanziamenti per SuperBonus
110% sul valore totale dei
finanziamenti erogati
% 6,55% 1,10%

Valore monetario dei prodotti e servizi designati per apportare un beneficio sociale

Al fine di una corretta rappresentazione dell'indicatore, sono stati individuati alcuni codici SAE (Sottogruppo di Attività Economica di Banca d'Italia) e NOGA (Nomenclatura generale delle attività economiche, versione svizzera della classificazione europea delle attività economiche NACE) oltre a specifiche controparti, elencati qui di seguito:

SAE

  • Enti produttori di servizi assistenziali, ricreativi e culturali
  • Enti produttori di servizi sanitari
  • Altri enti produttori di servizi sanitari
  • Enti di previdenza e assistenza sociale
  • Istituzioni ed enti ecclesiastici e religiosi
  • Istituzioni ed enti con finalità di assistenza, beneficenza, istruzione, culturali, sindacali, politiche, sportive, ricreative e simili

NOGA/NACE

  • Istruzione scolastica/universitaria
  • Altra istruzione
  • Altra istruzione e supporto all'istruzione
  • Assistenza sanitaria
  • Assistenza sanitaria residenziale e non residenziale
  • Attività culturali
  • Attività religiose e altre associazioni

Le informazioni concernenti questo indicatore vengono riportate in due tabelle: la prima si riferisce ai volumi complessivi di BPS e BPS (SUISSE) SA in relazione ai finanziamenti rateali a clientela, mentre la seconda si riferisce al contributo della controllata Factorit SpA rispetto al suo totale finanziamenti verso clientela.

Nell'anno corrente sono state migliorate le logiche di calcolo del totale finanziamenti con finalità sociale, ulteriore codice Ateco; ai fini di una corretta rappresentazione del dato sono stati aggiornati i dati anche del 2021 e 2020.

UdM 2022 2021 2020
Totale finanziamenti verso clientela € mln 21.536 19.319 17.831
Finanziamenti con finalità sociale € mln 645 547 477
Percentuale del valore totale dei
finanziamenti per finalità sociale sul
valore totale dei finanziamenti erogati
% 3,00% 2,83% 2,68%

I dati sopra riportati si riferiscono alla Capogruppo e a BPS (SUISSE) SA.

UdM 2022 2021 2020
Totale finanziamenti verso clientela € mln 3.535 2.936 2.564
Finanziamenti con finalità sociale € mln 77 36 26
Percentuale del valore totale dei
finanziamenti per finalità sociale sul
valore totale dei finanziamenti erogati
% 2,17% 1,23% 1,00%

I dati sopra riportati si riferiscono alla sola Factorit SpA.

GRI FS15

Politiche per la corretta progettazione e la vendita di prodotti e servizi finanziari

Come riportato nel Codice Etico, ogni operatore della Banca si impegna a tutelare i diritti, oltre che gli interessi, dei clienti, in particolare adoperandosi per ridurre – ove esistenti – le asimmetrie informative relative ai prodotti e servizi proposti al cliente o da questi richiesti. La Banca considera tra i propri valori l'autonomia di scelta del cliente. Ogni operatore è inoltre impegnato a rispettare le regole e gli obiettivi istituzionalmente stabiliti, fermo restando che, in ogni caso, non sono tollerate devianze, ancorché finalizzate al conseguimento dei budget previsti.

Il Gruppo ha tradizionalmente adottato politiche commerciali volte a stabilire relazioni corrette, trasparenti e perciò durature con clienti che in genere sono soprattutto interessati a un'oculata gestione dei propri risparmi. Coerentemente con questa impostazione, nella prestazione dei servizi di investimento e, in particolare nell'offerta di prodotti e servizi finanziari, vengono prevalentemente raccomandate soluzioni semplici, esenti da forme di strutturazione, caratterizzate da livelli di rischio in linea di principio contenuti e ritagliate sui profili di rischio e sulle esigenze reali della clientela.

In particolare, la Banca emette tradizionalmente i seguenti strumenti finanziari:

  • obbligazioni senior e green bond preferred e non preferred (a tasso fisso, tasso variabile e tasso misto);
  • cartolarizzazioni e covered bond;
  • obbligazioni subordinate tier II;
  • azioni e diritti.

Pur non essendo al momento prevedibile una modifica della gamma dei prodotti emessi, distribuiti o raccomandati dalla Banca, non si esclude la possibilità di estendere l'attività anche ad altre tipologie di strumenti finanziari, previa autorizzazione del Consiglio di amministrazione.

In occasione degli incontri con il cliente, vengono proposte raccomandazioni volte a indirizzare e ottimizzare la composizione del suo portafoglio in un'ottica temporale di medio-lungo termine, in modo che sia coerente con le conoscenze, l'esperienza e gli obiettivi di investimento del cliente stesso, ricavati dalla Banca tramite la compilazione del Questionario Finanziario.

A decorrere dal 1° novembre 2022, con l'obiettivo di raccogliere informazioni circa l'importanza che i clienti attribuiscono alla sostenibilità nell'ambito dei loro obiettivi di investimento, nel questionario sono state introdotte due nuove domande, la prima diretta a rilevare l'eventuale interesse del cliente per i prodotti finanziari ESG e la seconda finalizzata a misurare lo spazio che lo stesso vorrebbe riservare a questi prodotti nel proprio portafoglio di investimenti. I dipendenti sono quindi tenuti ad accertare, secondo le modalità stabilite dalla legge, l'identità delle persone che si rivolgono a loro, richiedendone anche la collaborazione per acquisire il riconoscimento, nell'interesse del cliente stesso, oltre che allo scopo di impedire un uso improprio del sistema bancario e finanziario, nel rispetto della normativa vigente. Alla clientela viene riservata un'appropriata assistenza per migliorare l'utilizzo e facilitare la comprensione dei prodotti e dei servizi resi o commercializzati dalla Banca, così come un'adeguata informazione sulle condizioni economiche dei prodotti e dei servizi offerti. Nello svolgimento delle operazioni vengono adottati accorgimenti per salvaguardare la riservatezza dei dati e delle informazioni richieste o ricevute.

L'importanza che la BPS attribuisce a un corretto rapporto con la clientela è anche alla base delle strategie di distribuzione prescelte. La Banca ha puntato di fatto ad ampliare il più possibile l'offerta del servizio di consulenza di portafoglio e ha deciso di effettuare la valutazione di adeguatezza anche per le operazioni richieste dai clienti di propria iniziativa, con la sola eccezione degli ordini relativi alle azioni (eccetto quelle emesse dalla Banca) e agli ordini impartiti tramite Trading on-line. In questo modo, coerentemente con le indicazioni dell'ESMA, la Banca può utilizzare tutte le informazioni fornite dai clienti per effettuare una verifica approfondita della compatibilità del profilo dei clienti con il target market assegnato a qualsiasi prodotto finanziario.

Al fine di garantire che le politiche e i princìpi relativi agli interessi dell'istituzione e dei suoi dipendenti siano in linea con gli interessi dei clienti è stato istituito dal Consiglio di amministrazione un Comitato manageriale preposto al governo dei prodotti finanziari, il cui funzionamento, composizione e responsabilità sono disciplinati in uno specifico regolamento. La funzione del Comitato è quella di analizzare i singoli prodotti finanziari sulla base dei criteri generali definiti dal Consiglio stesso e monitorare le scelte già effettuate.

Nello specifico il Comitato ha i seguenti compiti:

  • valutare eventuali proposte di collocamento di nuovi prodotti, anche complessi, presentate dal Servizio Finanza e dal Servizio Commerciale;
  • determinare il mercato di riferimento di ogni singolo prodotto finanziario e, qualora ritenuto opportuno, individuare i gruppi di clienti per le cui esigenze, caratteristiche e obiettivi quel prodotto non è compatibile (target market negativo);
  • determinare il mercato di riferimento di ogni raggruppamento di prodotti che può essere oggetto di raccomandazioni nell'ambito della prestazione del servizio di consulenza di portafoglio oppure di prestazione di servizi di investimento esecutivi su richiesta dei clienti;
  • valutare l'eventuale necessità di proporre variazioni dei raggruppamenti di prodotti finanziari in essere;
  • deliberare variazioni dei target market assegnati;
  • effettuare con cadenza semestrale il monitoraggio dell'efficacia delle procedure adottate dalla Banca per adempiere alle prescrizioni normative in materia di governo dei prodotti finanziari offerti alla clientela.

Gestione dei conflitti di interesse

La Banca opera nel rispetto dei profili di rischio e delle necessità commerciali della clientela. La funzione di Conformità condivide, in tale contesto, la tradizionale linea aziendale che non prevede, in nessun ambito commerciale, incentivi al personale correlati al collocamento o all'intermediazione di prodotti o servizi, approccio che consente il sensibile contenimento sia degli eventuali rischi di non conformità nei confronti della clientela sia dei potenziali conflitti di interesse. Periodicamente vengono svolte verifiche per accertare l'adeguatezza delle informazioni fornite alla clientela sulle caratteristiche dei prodotti offerti e sulle commissioni applicate.

I conflitti di interesse con la clientela attengono essenzialmente alla prestazione dei servizi di investimento, ambito in cui la Banca, con particolare riferimento al collocamento di strumenti finanziari di propria emissione, fornisce le dovute informazioni e applica le previste procedure di gestione dei conflitti stessi.

Nella relazione annuale che la Funzione di conformità redige ai sensi dell'art. 22 Regolamento delegato (UE) 565/2017 si evidenzia che la Banca dispone, in materia di servizi di investimento, di procedure idonee per l'efficace e corretta gestione dei conflitti di interesse. Tali procedure e misure sono indicate nel documento informativo MiFID pubblicato sul sito internet aziendale e a disposizione delle filiali tramite intranet aziendale. L'informativa fornita alla clientela risulta completa e dettagliata.

BPS (SUISSE) SA – LA VOSTRA BANCA, I VOSTRI VALORI

La gamma dei prodotti e servizi offerti è ampia e spazia dall'operatività legata ai finanziamenti alla valorizzazione e all'amministrazione del patrimonio e del risparmio (gestione patrimoniale, consulenza in investimento, pianificazione finanziaria, prodotti pensionistici e assicurativi) all'operatività transazionale (pagamenti, carte di debito/di credito e cambi).

Un aspetto caratterizzante e fortemente apprezzato dalla clientela è rappresentato dalla stabilità: lo stesso referente inserito in un piccolo gruppo si propone come interlocutore del cliente per qualsiasi sua esigenza, fungendo da coordinatore in caso di intervento di specialisti per approfondimenti in campi specifici.

Investimenti sostenibili

Si intende "sostenibile" l'investimento in un'attività economica che mira a conseguire un obiettivo ambientale o sociale, a condizione che non arrechi un danno significativo a nessuno dei restanti obiettivi e che le imprese che ne beneficiano rispettino prassi di buona governance.

L'attenzione alla sostenibilità fa sì che i princìpi di responsabilità pervadano l'operatività della Banca e, pertanto, anche i criteri adottati nella selezione degli investimenti sono coerenti con l'obiettivo di creare valore sia per i propri stakeholder, sia per la società nel suo complesso. In tale ottica, la Banca utilizza un approccio che incorpora le valutazioni dei rischi derivanti dall'integrazione dei fattori di sostenibilità* all'interno dei suoi processi di investimento. Le politiche di gestione dei rischi presidiano, infatti, tra gli altri, anche quelli ESG, con una particolare attenzione ai rischi climatici e ambientali, come approfondito nella sezione Rischi ESG e nel TCFD Report. La gestione finanziaria è definita integrando le considerazioni di carattere finanziario con le analisi volte a includere i fattori ESG nella selezione degli investimenti, al fine di migliorare il rendimento nel lungo termine, mitigando i rischi e identificando le opportunità di investimento, in coerenza con l'applicazione della strategia di Sostenibilità.

Per fronteggiare le conseguenze dei cambiamenti climatici, l'Unione Europea pone in capo al settore finanziario la responsabilità di dare un forte impulso alla transizione mediante la mobilitazione dei capitali verso investimenti sostenibili. In tal senso, il Regolamento UE 2019/2088 del 27 novembre 2019 (c.d. SFDR, Sustainable Finance Disclosure Regulation) richiede ai partecipanti ai mercati finanziari e ai consulenti finanziari un'informativa trasparente sulla sostenibilità degli investimenti che vengono gestiti. La Banca, consapevole di suddetta responsabilità, intende contribuire alla transizione verso un'economia più sostenibile, favorendo la destinazione delle liquidità dei propri clienti verso investimenti ESG.

L'obiettivo ambientale di un investimento mira a conseguire, ad esempio, un uso efficiente di energia, un impiego di energie rinnovabili, un utilizzo efficiente di materie prime e di risorse idriche; l'obiettivo sociale di un investimento, invece, ha come finalità la promozione della coesione e dell'integrazione sociale, la lotta contro la disuguaglianza e il miglioramento delle condizioni di comunità economicamente o socialmente svantaggiate. L'adozione di prassi di buona governance da parte delle imprese che beneficiano di investimenti che promuovono tali obiettivi si traduce in strutture di gestione solide, relazioni positive con il personale, un'adeguata remunerazione dello stesso e rispetto degli obblighi fiscali.

In generale, condotte inappropriate poste in essere dalle imprese possono generare potenziali inefficienze derivanti da un aggravio di costi, rischi operativi e reputazionali che non solo hanno un impatto negativo sulla stabilità dell'impresa e sul contesto economico in cui la stessa opera nel breve e medio-lungo periodo, ma si riflettono negativamente anche sull'investitore finale.

A tal proposito, come dimostrato da numerose analisi condotte sul tema, le imprese che attuano comportamenti responsabili sono caratterizzate da un più elevato controllo del rischio nel lungo periodo e da una migliore allocazione delle risorse, con conseguenti

* In conformità con il SFDR, per "fattori di sostenibilità" si intendono le problematiche ambientali, sociali e concernenti il personale, il rispetto dei diritti umani e le questioni relative alla lotta alla corruzione attiva e passiva.

L'integrazione dei rischi ESG comporta un effetto positivo in termini di una migliore gestione del rischio globale di portafoglio e, conseguentemente, in un ritorno finanziario positivo

ritorni economici e finanziari sia a beneficio diretto della stabilità finanziaria e della crescita economica del sistema, che a beneficio indiretto per la platea degli investitori. Tale concetto, calato in un'ottica di portafoglio di investimento che attua una strategia di diversificazione che integra i fattori, quindi il rischio, di sostenibilità, si potrebbe tradurre in un effetto positivo in termini di una migliore gestione del rischio globale di portafoglio e, conseguentemente, in un ritorno finanziario positivo.

Al fine di dare un ulteriore impulso alla mobilitazione dei capitali verso investimenti ESG, la normativa richiede ai partecipanti ai mercati finanziari e ai consulenti finanziari di effettuare una disclosure continuativa, sia tramite pubblicazione sui propri siti web, sia tramite l'integrazione dei documenti precontrattuali, con lo scopo primario di ridurre l'asimmetria informativa nei confronti degli investitori finali con riguardo alle politiche sull'integrazione dei rischi ESG e alla considerazione degli effetti negativi sui fattori di sostenibilità, nonché alla promozione delle caratteristiche ambientali o sociali e in generale agli investimenti sostenibili. Tra i partecipanti ai mercati finanziari sono compresi gli enti creditizi che forniscono servizi di gestione di portafogli, mentre tra i consulenti finanziari sono ricompresi gli enti creditizi che forniscono consulenza in materia di investimenti. La Banca è quindi chiamata ad assolvere a tali obblighi normativi sia in qualità di partecipante ai mercati finanziari, per cui fornisce il servizio di gestione di portafogli, sia in qualità di consulente finanziario, in quanto ente creditizio che fornisce consulenza in materia di investimenti.

Nei paragrafi seguenti vengono illustrate le azioni messe in atto dalla Banca per promuovere investimenti caratterizzati da un profilo sostenibile e, indirettamente, a contribuire a uno sviluppo economico sostenibile.

La ricerca delle informazioni sulla sostenibilità

La Banca, nell'intento di perseguire gli scopi sopra illustrati e in conformità con la normativa richiamata, ha svolto un'accurata indagine al fine di selezionare il provider di dati ESG che garantisse una appropriata copertura informativa, in particolare sui rischi ESG, circa gli strumenti finanziari inseriti nelle gestioni di patrimoni oppure offerti alla clientela mediante il servizio di consulenza. Nello stesso tempo, la Banca effettua analisi autonome sulla base delle informazioni fornite da applicativi finanziari normalmente utilizzati per l'offerta dei propri servizi ed esamina le informazioni ricevute direttamente dai produttori dei prodotti finanziari.

L'acquisizione, l'analisi e la rielaborazione di queste informazioni rappresentano momenti essenziali per un'efficiente valutazione dello scenario di riferimento e delle opportunità di investimento, premessa indispensabile per la costruzione di portafogli di strumenti finanziari che ottimizzino il profilo rischio-rendimento, in relazione agli obiettivi di investimento prefissati. Nello svolgimento di questa attività vengono utilizzati sia un approccio basato sull'analisi fondamentale, sia metodologie di analisi tecnica, senza tralasciare le analisi dei fattori ESG, integrate nel processo decisionale.

La formazione dell'area Finanza in chiave di sostenibilità

La Banca incentiva la formazione sul tema attraverso l'erogazione a tutti i dipendenti di corsi formativi sulla sostenibilità e sull'approccio adottato dalla Banca, nonché promuovendo la partecipazione degli addetti adibiti al servizio di gestione di portafogli e al servizio di consulenza finanziaria a corsi finalizzati ad acquisire le competenze necessarie per valutare l'integrazione delle informazioni ambientali, sociali e di governo societario nelle analisi finanziarie e nelle decisioni di investimento. A tal proposito, si sottolinea che i componenti dell'Ufficio Gestioni Patrimoniali hanno ottenuto il Diploma Europeo in Sostenibilità - CESGA®.

Il processo d'integrazione dei rischi di sostenibilità e di considerazione dei principali effetti negativi sui fattori di sostenibilità nel servizio di gestione di portafogli

In qualità di partecipante ai mercati finanziari la Banca, in seguito ai cambiamenti intervenuti nel contesto finanziario legati alla crescente attenzione ai fattori di sostenibilità, ha integrato nelle proprie decisioni di investimento sia il rischio di sostenibilità sia la considerazione dei principali effetti negativi sui fattori di sostenibilità, adeguando in modo più puntuale i prodotti e i servizi alle mutate esigenze della clientela.

Nel servizio di gestione di portafoglio l'integrazione dei fattori ESG è stata implementata nel processo di investimento in particolar modo nella definizione di sette specifiche linee di gestione che favoriscono una crescita sostenibile, attenta alla società e all'ambiente:

  • le gestioni patrimoniali in fondi "Obbligazionaria ESG Internazionale", "Bilanciata ESG Internazionale 15%", "Bilanciata ESG Internazionale 30%", "Bilanciata ESG Internazionale 50%", che investono in OICR che valutano i fattori di sostenibilità nelle proprie scelte di investimento; nello specifico, almeno il 40% del portafoglio di tali linee viene investito in attivi le cui politiche e strategie di gestione considerano gli aspetti ambientali, sociali e di governance;
  • le gestioni patrimoniali in fondi "Azionaria ESG Internazionale" e "Azionaria ESG Emergente" che investono in OICR che valutano i fattori di sostenibilità nelle proprie scelte di investimento; nello specifico, almeno il 65% del portafoglio di tali linee viene investito in attivi le cui politiche e strategie di gestione considerano gli aspetti ambientali, sociali e di governance;

Sette specifiche linee di gestione che favoriscono una crescita sostenibile

■ la gestione patrimoniale in fondi "Dinamica Bilanciata 30% Valori Responsabili" la cui politica di investimento si caratterizza per la ricerca e la selezione di emittenti (stati e aziende) che si distinguono per il rispetto dei diritti umani e per la tutela dell'ambiente o le cui attività sono coerenti con i princìpi della religione cattolica; la linea investe prevalentemente in quote di OICR di Etica Sgr e di Christian Brothers Investment Services (CBIS).

Per tali linee di gestione è stata rafforzata la valutazione ESG nel processo di selezione degli strumenti e dei prodotti inseribili nei portafogli, mediante l'adozione di logiche sia di selezione positiva, in base alle quali vengono preferite le imprese con le migliori prassi ambientali, sociali e di governance, che di selezione negativa, per cui vengono escluse dall'universo investibile le società che operano prevalentemente in settori non conformi ai princìpi normativi internazionali e/o le società appartenenti a settori controversi, limitando altresì la selezione di strumenti per i quali non si dispone di informazioni circa la promozione o il perseguimento degli obiettivi di sostenibilità. Parimenti, è stata implementata anche l'attività di monitoraggio avente lo scopo di verificare il permanere nel tempo delle caratteristiche di sostenibilità.

In generale, nell'ambito del servizio di gestione di portafogli, si pone particolare attenzione a investire anche, ma non solo, in settori che contribuiscono agli SDGs: le decisioni in merito vengono attuate facendo affidamento sui dati reperiti da società specializzate, agenzie non governative, enti governativi, provider, corporate, media ecc., e sulle informazioni pubblicamente disponibili. In particolare, viene effettuata una specifica attività di analisi del rischio di sostenibilità, affiancando a questa la considerazione dei principali effetti negativi delle decisioni di investimento sui fattori ambientali, sociali e di governance, anche al fine di gestire gli eventuali rischi a cui la Banca potrebbe essere esposta per effetto di tali decisioni. A tal proposito, si specifica che, in attesa della definizione di prassi di mercato che consentano di individuare e misurare uniformemente gli effetti negativi, la Banca si avvale delle informazioni disponibili sulla piattaforma del provider di riferimento.

Allo scopo di promuovere investimenti sostenibili, si precisa che per le scelte di investimento vengono identificati pure le aziende, gli emittenti governativi e/o corporate appartenenti a benchmark dichiaratamente ESG o allineati alle normative internazionali sul clima (ad esempio all'Accordo di Parigi), o inquadrabili nelle categorie "Green", "Social" e "Sustainability", indipendentemente dal reperimento dei dati sui molteplici fattori ESG.

L'adozione di criteri di investimento in grado di tenere conto anche dei profili ESG riguarda gli investimenti in tutti gli strumenti finanziari appartenenti all'universo investibile delle diverse linee di gestione (obbligazioni, azioni, OICR), privilegiando comunque i princìpi di diversificazione.

Con riguardo alla considerazione degli effetti avversi sulle linee di gestione patrimoniale in fondi che promuovono, tra le altre, caratteristiche ambientali e sociali, la Banca monitora l'esposizione ai principali effetti negativi delle società sulle quali vengono effettuati investimenti attraverso la misurazione di indicatori climatici e ambientali, come le emissioni di gas a effetto serra, i consumi idrici, le attività che incidono negativamente sulle aree sensibili sotto il profilo della biodiversità, il rapporto tra rifiuti pericolosi e rifiuti radioattivi, nonché relativi a questioni sociali come la violazione dei princìpi del Global Compact delle Nazioni Unite e delle Linee guida OCSE, il divario retributivo di genere, la diversità di genere negli organi di governo societario e il non rispetto delle convenzioni internazionali circa la produzione o vendita di armi.

In prospettiva, la Banca intende proseguire e rafforzare il processo di integrazione dei rischi di sostenibilità e di considerazione degli effetti negativi delle decisioni di investimento sui fattori ESG, estendendo le analisi e le valutazioni sopra illustrate a tutti i prodotti offerti nell'ambito del servizio di gestione di portafogli, cogliendo le opportunità che deriveranno dalle crescenti disponibilità di dati e informazioni riguardanti la tematica e tenendo conto del quadro normativo che diverrà via via completo e definitivo.

Il processo di integrazione della sostenibilità nel servizio di consulenza in materia di investimenti

Anche nell'ambito del servizio di consulenza in materia di investimenti la Banca considera prioritario il tema della sostenibilità; per tale ragione ha integrato la considerazione dei fattori ESG nelle varie fasi del processo di erogazione del servizio alla clientela, dall'analisi del profilo di sostenibilità dei prodotti finanziari (product governance) al modello di consulenza e verifica di adeguatezza.

I fattori di sostenibilità e i rischi a questi connessi sono integrati nelle logiche di definizione del modello di servizio, il cui listino prodotti garantisce la presenza di fondi comuni d'investimento e SICAV, anche sottostanti a prodotti di investimento assicurativi, con caratteristiche ambientali o sociali o aventi come obiettivo investimenti sostenibili, così come la considerazione degli effetti negativi sui fattori di sostenibilità. Al fine di misurare il rischio di sostenibilità degli strumenti appartenenti al listino di consulenza, la Banca si avvale non solo delle informazioni trasmesse tramite gli specifici tracciati (EMT e EET) dai produttori dei prodotti finanziari, ma anche del dato di rating ESG fornito dall'info provider, ovvero il valore che sintetizza su una scala di 7 livelli l'esposizione della singola azienda ai principali rischi di sostenibilità considerando le specificità del contesto in cui la stessa opera e la misura in cui l'azienda ha sviluppato e adottato strategie adeguate a fronteggiare gli specifici rischi od opportunità.

Parimenti, la Banca, usufruendo dei dati forniti dall'info provider e dai produttori dei prodotti finanziari stessi, tiene conto dell'eventuale considerazione dei principali effetti negativi sui fattori di sostenibilità dei prodotti finanziari offerti nel listino di consulenza per i quali, ad oggi, sono disponibili tali informazioni.

Inoltre, si ricorda che la Banca propone nel listino di consulenza OICR differenti Società di Gestione che si caratterizzano per un dichiarato rispetto dei criteri ESG. Nel dettaglio, la Banca colloca:

  • i prodotti di Etica Sgr, unica realtà sul mercato italiano a istituire e proporre esclusivamente fondi comuni di investimento sostenibili e responsabili, grazie a una rigorosa selezione di strumenti finanziari emessi da società virtuose sotto il profilo ESG;
  • i fondi comuni di Arca Sgr, caratterizzati da portafogli che privilegiano gli emittenti compatibili con i criteri di sostenibilità richiamati dai Princìpi per l'Investimento Responsabile delle Nazioni Unite (UN PRI). A tale fine, Arca ha sviluppato un rating ESG proprietario che consente di classificare i vari emittenti di azioni e obbligazioni in base al grado di aderenza ai princìpi ESG e di distinguere, nella gamma dei loro fondi, quelli che promuovono caratteristiche ambientali e/o sociali, o quelli che hanno un obiettivo sostenibile, da quelli che non pongono particolare enfasi sui temi di sostenibilità;
  • le SICAV di BPS (SUISSE) SA, membro di "Swiss Sustainable Finance" (associazione che mira a rafforzare la posizione della Svizzera sul mercato globale della finanza sostenibile), che integrano nel processo di investimento le logiche di sostenibilità;
  • i fondi comuni di CBIS che si contraddistinguono per il perseguimento di obiettivi etici di matrice cattolica, finalizzati a promuovere l'aspetto sociale della dignità e del valore dell'individuo.

Il processo di adeguamento del servizio di consulenza alle esigenze di sostenibilità è in costante aggiornamento, di pari passo con l'evoluzione della normativa e la disponibilità di dati e informazioni sulla tematica ESG.

L'approccio agli investimenti ESG di BPS (SUISSE) SA

La metodologia di investimento elaborata da BPS (SUISSE) SA cerca di combinare le migliori esperienze svizzere e internazionali in ambito di investimenti ESG, nel rispetto della realtà della Banca come asset manager di fondi d'investimento e mandati di gestione discrezionale e come investment advisor di clientela private e retail domestica e internazionale.

Il risultato auspicato è quello di ottenere portafogli più solidi e meno rischiosi in un'ottica di lungo termine, con un orientamento tematico verso la sostenibilità ambientale.

I princìpi rispetto ai quali la Banca elvetica intende attenersi sono:

■ ottimizzazione della performance finanziaria da intendere anche nell'ottica della sostenibilità a 360 gradi, ovvero considerando gli stakeholder all'interno del contesto sociale e ambientale in cui BPS (SUISSE) SA opera;

  • screen positivo usare data provider di comprovata affidabilità ed esperienza per limitare e/o escludere dai portafogli investiti le entità, pubbliche o private, che mostrino una bassa attenzione ai temi della sostenibilità;
  • orientamento tematico attenzione particolare alla sostenibilità ambientale degli investimenti;
  • screen negativo esclusione delle società attive nella produzione o distribuzione di armi controverse o che non raggiungono standard etici minimi;
  • integrazione uso incrementale della ricerca qualitativa ESG di diverse fonti all'interno delle analisi a ogni livello.

Processo di consulenza alla clientela

BPS (SUISSE) SA, tenuto conto dell'accresciuta consapevolezza della clientela rispetto agli investimenti "sostenibili", con l'obiettivo di espletare al meglio il ruolo di consulente agli investimenti, ha integrato i seguenti passaggi all'interno del proprio processo di consulenza:

  • determinare le aspettative dei clienti rispetto agli investimenti ESG e documentarle come parte del processo di consulenza;
  • fornire una panoramica adeguata delle considerazioni ESG attraverso l'esperienza dei consulenti;
  • delineare l'ampia gamma di soluzioni di investimento ESG come parte del processo di consulenza;
  • abbinare le caratteristiche delle soluzioni di investimento ESG alle aspettative del cliente e costruire soluzioni di investimento adeguate.

Formazione interna

Al fine di fornire un servizio di qualità ai propri clienti anche con riguardo agli investimenti sostenibili, è prevista una formazione per i collaboratori della Banca che hanno a che fare con la clientela in ambito investimenti. Gli uffici Investment Advisory e Asset Management sono responsabili della predisposizione del materiale e della tenuta delle lezioni ai collaboratori coinvolti nel programma di formazione.

Comitato d'Investimento e Comitato ESG

BPS (SUISSE) SA è dotata di un Comitato di Investimento il quale, a cadenza mensile, discute, determina e approva le scelte di investimento di natura strategica riguardanti i prodotti gestiti e i servizi di consulenza offerti alla clientela. In accordo con la logica di integrazione dei fattori ESG nel processo d'investimento, il Comitato prende in considerazione nei propri processi decisionali elementi legati alla sostenibilità. In aggiunta, per rafforzare la sua organizzazione interna nel campo degli investimenti sostenibili, la Banca ha istituito un Comitato ESG che si riunisce trimestralmente ed è presieduto dal Responsabile della Divisione Fronte.

Il Comitato in questione ha i seguenti compiti:

  • seguire la regolamentazione e le tendenze del settore dell'asset management e del wealth management in ambito ESG;
  • formulare proposte relative a metodologie di lavoro, regole e parametri di sostenibilità che verranno integrati nelle diverse fasi del processo di investimento;
  • discutere idee di investimento tematiche e casi di investimento affinché vengano portati al Comitato di Investimento;
  • riportare alla Direzione Generale lo status dell'attuazione delle politiche di sostenibilità negli investimenti;
  • redigere una volta all'anno un documento, denominato "ESG Investment Newsletter", che ha l'obiettivo di informare all'interno e all'esterno dell'Istituto in merito al posizionamento della Banca sul tema della sostenibilità degli investimenti.

Questionario Finanziario – Rilevazione delle preferenze di sostenibilità

Nuove norme emanate dall'Unione Europea prescrivono agli intermediari che prestano servizi di consulenza o di gestione di portafogli, nonché agli emittenti di strumenti finanziari, di fornire accurate informazioni sulle specifiche caratteristiche di sostenibilità dei prodotti finanziari offerti, quali azioni, obbligazioni o prodotti del risparmio gestito che investono una quota del patrimonio amministrato in prodotti finanziari sostenibili.

Al tempo stesso, la nuova normativa europea prevede che gli intermediari ottengano informazioni circa l'importanza che i clienti attribuiscono alla sostenibilità nell'ambito dei loro obiettivi di investimento. Pertanto, a decorrere dal 1° novembre 2022, nel Questionario Finanziario sono state introdotte due nuove domande: la prima intesa a rilevare l'eventuale interesse del cliente per i prodotti finanziari ESG e la seconda finalizzata a misurare lo spazio che lo stesso vorrebbe riservare a questi prodotti nel proprio portafoglio di investimenti.

Percentuale degli asset soggetti a screening ambientale o sociale

GRI FS11

UdM 2022 2021 2020
Totale patrimonio gestito migliaia
di €
5.774.727 6.113.341 5.430.956
Totale patrimonio gestito a cui si
applica screening ambientale o
sociale
migliaia
di €
1.655.943 1.529.719 975.244
Percentuale degli asset soggetti a
screening ambientale o sociale
migliaia
di €
29% 25% 18%

Il presente dato non comprende BPS (SUISSE) SA, per la quale viene riportato un prospetto separato. Lo screening ambientale e sociale viene applicato a partire dal rating di sostenibilità fornito da Sustainalytics.

UdM 2022 2021 2020
Totale patrimonio gestito migliaia
di €
611.516 682.982 539.490
Totale patrimonio gestito a cui si
applica screening ambientale o
sociale
migliaia
di €
228.279 100.154 109.471
Percentuale degli asset soggetti a
screening ambientale o sociale
migliaia
di €
37% 15% 20%

Il dato sopra si riferisce solamente alla BPS (SUISSE) SA e in particolare a una linea di mandati di gestione patrimoniale ben identificata lanciata nel corso del 2019 e a fondi di investimento Popso ESG.

BPS (SUISSE) SA mette a disposizione della propria clientela un mandato di gestione patrimoniale in fondi sostenibili (Multi ESG) per chi desidera coniugare gli obiettivi di rendimento con valori etici, sociali e ambientali. Si tratta di una strategia multi-manager orientata alla selezione dei migliori fondi UCITS ed ETF nel panorama degli investimenti sostenibili (nel senso ampio, quindi ESG o concetti simili, come SRI, Impact e tutte le varianti ad oggi disponibili). Il mandato è disponibile in CHF e in EUR in versione conservativa, bilanciata e azionaria. Coerentemente con la propria politica d'investimento ESG (di cui un estratto è pubblicato anche sul sito internet dell'Istituto), BPS (SUISSE) SA adotta una serie di regole di sostenibilità anche sui mandati Flex (euro) e Swiss Domestic (franchi svizzeri). Si tratta di regole che hanno l'obiettivo principale di migliorare il rapporto tra rendimento e rischio dei portafogli gestiti e di orientare gli investimenti verso una minore propensione ai rischi di tipo ambientale.

Valore monetario dei prodotti con valenza sociale e ambientale

2022 2021 2020
Totale valore monetario "GPF Dinamica
Bilanciata 30% Valori Responsabili" - FS7 e
FS8
39.815.314 43.070.180 38.632.734
Totale valore monetario dei Fondi Etica Sgr ad
impatto ambientale (Es Fondo Etica Impatto
Clima) - FS8
95.920.354 167.235.636 45.071.145
Totale valore monetario dei Fondi Etica e
Christian Brothers Investment Services ad
impatto sociale/ambientale (Es Fondo Etica
Bilanciato) - FS7 e FS8
336.710.074 130.011.406 90.109.106
Azionaria ESG Internazionale 18.991.099 14.000.468 -
GPF Azionaria ESG Emergente 8.595.020 3.671.361 -
GPF Obblig. ESG Internazionale 25.784.592 - -
GPF Bilanciata ESG Internaz. 15% 53.299.237 - -
GPF Bilanciata ESG Internaz. 30% 51.280.458 - -
GPF Bilanciata ESG Internaz. 50% 27.275.358 - -
Totale valore monetario dei prodotti di
risparmio collocati alla clientela
657.671.506 357.989.051 173.812.985

GRI FS7, FS8

Per maggiori informazioni relativamente alle linee di gestione patrimoniale si rimanda alla sezione precedente "Il processo d'integrazione dei rischi di sostenibilità e di considerazione dei principali effetti negativi sui fattori di sostenibilità nel servizio di gestione di portafogli".

La consolidata collaborazione con Etica Sgr

La collaborazione con Etica Sgr consiste principalmente nel collocamento dei fondi appartenenti al Sistema Etica–Linea Valori Responsabili e Futuri Responsabili. La peculiarità di Etica consiste nel fatto di essere l'unica società di gestione del risparmio italiana a istituire, promuovere e gestire esclusivamente fondi comuni di investimento socialmente responsabili, che integrano l'analisi finanziaria con la valutazione secondo i criteri ESG. Seguendo questi princìpi, Etica Sgr ha sviluppato un processo di selezione dei titoli volto inizialmente a escludere stati e imprese coinvolti in attività controverse e successivamente indirizzato a individuare le esperienze più virtuose in base all'analisi degli aspetti ESG e di governance degli emittenti. Solo gli emittenti aventi un profilo qualitativo e un punteggio quantitativo adeguato possono entrare a far parte dell'universo investibile di Etica Sgr. Questa strategia di investimento responsabile si realizza attraverso il dialogo tra Etica Sgr e il management delle imprese in cui investono i fondi e l'azionariato attivo, che rappresenta l'esercizio dei diritti di voto connessi alla partecipazione al capitale sociale di queste aziende.

Al Comitato etico spetta una funzione consultiva e propositiva, affinché Etica Sgr si sviluppi nell'ambito di criteri di eticità e di responsabilità sociale. Nel corso del 2022 l'offerta si è arricchita del nuovo fondo Etica Obiettivo Sociale, le cui politiche di investimento sono rivolte a titoli emessi da soggetti caratterizzati da un elevato profilo di responsabilità sociale, con un particolare focus, per gli emittenti societari, sulle tematiche legate al lavoro, alla società e al buon governo, oltre all'offerta di prodotti e servizi aventi un impatto sociale e/o ambientale positivo.

L'offerta di Etica Sgr si compone di sette fondi comuni di investimento etici:

  • Etica Obbligazionario Breve Termine
  • Etica Obbligazionario Misto
  • Etica Rendita Bilanciata
  • Etica Bilanciato
  • Etica Azionario
  • Etica Impatto Clima
  • Etica Obiettivo Sociale

La società promuove inoltre progetti di microfinanza: chi sottoscrive i fondi Valori Responsabili di Etica Sgr può scegliere di devolvere lo 0,1% del capitale sottoscritto (1 euro ogni mille) a favore di un fondo gestito da Banca Popolare Etica, che fa da garanzia a progetti di microfinanza in Italia e che sostiene iniziative di crowdfunding ad alto impatto sociale e ambientale, sempre in Italia. Etica Sgr e Banca Popolare di Sondrio offrono – anche tramite SCRIGNOInternet Banking – la possibilità di investire in titoli di Stato e imprese che si impegnano nel rispetto dell'ambiente e dei diritti umani, tramite la sottoscrizione dei Fondi Valori Responsabili. I titoli selezionati per i Fondi Valori Responsabili vengono scelti secondo criteri sociali e ambientali, non solamente in base a valutazioni finanziarie.

2022 2021 2020
Masse in deposito (mln €) 663 681 558
Numero clienti BPS sottoscrittori fondi Etica Sgr 21.182 18.813 15.149

Collocamento di prodotti sostenibili: Arca Fondi SGR

Dal 1983 Banca Popolare di Sondrio si avvale dell'esperienza e della professionalità di Arca Fondi SGR SpA per realizzare le soluzioni d'investimento più adatte alle esigenze dei propri clienti.

I fondi comuni di investimento di Arca SGR si caratterizzano per la massima diversificazione in termini di tipologia di investimento, stile di gestione, area geografica e settore di intervento.

La possibilità di sottoscrivere quote di fondi anche per un importo molto contenuto (100 euro) ne garantisce l'accessibilità ai piccoli risparmiatori, i quali possono effettuare pure versamenti periodici (attraverso i Piani di Accumulo), finalizzati a investire il flusso di risparmio riducendo il rischio complessivo dell'investimento stesso.

Nel corso del 2022 l'offerta della Banca si è arricchita di nuovi strumenti a disposizione della clientela, compatibili con i criteri di sostenibilità richiamati dai Princìpi per l'Investimento Responsabile delle Nazioni Unite. Nella gamma Arca SGR i fondi "Arca Azioni Europa ESG Leaders" e "Arca Azioni America ESG" hanno modificato il proprio stile di gestione, sempre più rivolto alle aziende che si impegnano a ridurre l'emissione di anidride carbonica, diventando rispettivamente "Arca Azioni Europa Climate Impact" e "Arca Azioni America Climate Impact". È stata inoltre avviata l'offerta di "Arca Blue Leaders", nuovo fondo focalizzato specificatamente sugli investimenti in società che fanno uso sostenibile ed efficiente delle risorse idriche e dell'ecosistema marino.

Nel novembre 2022 Arca Fondi SGR e Banca Popolare di Sondrio hanno proseguito l'ambizioso e concreto progetto che prevede, per ciascun nuovo sottoscrittore del fondo "Arca Oxygen Plus", la piantumazione di un albero in un'area dismessa del Comune di Segrate (MB), tra le aree più urbanizzate d'Europa, dove sono stati piantati oltre 750 alberi.

Integrazione ESG nel portafoglio obbligazionario

  • 842 milioni di euro di obbligazioni del comparto ESG nel portafoglio di proprietà
  • Obiettivo futuro (indicativamente entro il 31 dicembre 2023): 10% del portafoglio obbligazionario di proprietà investito in comparto ESG

L'attenzione della Banca alle tematiche di sostenibilità si concretizza anche nella progressiva integrazione dei fattori ESG nella costruzione del proprio portafoglio di proprietà, potenziando gli investimenti del comparto ESG. In particolare, a partire dal 2021, la Banca ha intrapreso un'analisi delle performance realizzate dai prodotti ESG durante il sell-off del 2020, che li ha visti comportarsi in maniera più difensiva rispetto ai prodotti non green. Dopo ampia e approfondita discussione, il Comitato Asset and Liability Management di aprile 2021 ha deciso di procedere, compatibilmente con eventuali emissioni sul mercato da parte di primari emittenti, a investimenti obbligazionari in Green Bond, Social Bond e Sustainability Bond fino al raggiungimento di una quota massima pari al 10% del portafoglio obbligazionario di proprietà. Tali investimenti sono principalmente allocati in un apposito sotto comparto del portafoglio HTC, fermo restando quanto definito in tema di assunzione complessiva dei rischi di mercato, in particolare quello di tasso.

Al 31 dicembre 2022, 842 milioni di euro risultavano già allocati in obbligazioni ESG, così suddivisi:

  • 380 milioni di € in Green Bond
  • 370 milioni di € in Social Bond
  • 92 milioni di € in Sustainability Bond

Rischi legati al tema

* cfr. Report TCFD per le valutazioni di materialità

Dimensione
ESG
Sottocategoria
di rischio ESG
Rischi bancari
tradizionali
Descrizione del
rischio
Modalità di
identificazione
Modalità di presidio
Rischio di
governance
(G)
Legale e di Policy Operativo (legale) Rischi di natura
risarcitoria (rischi
legali) derivanti
da contestata
inadeguata
redditività /
remunerazione di
prodotti / servizi
offerti alla clientela
Rischio identificato
con modalità
expert-based
dalla Funzione
di Conformità e
DPO e dal Servizio
Controllo rischi
Commercializzazione di prodotti /
strumenti finanziari che integrano profili di
performance finanziaria con considerazioni
ambientali, etiche e sociali secondo i
princìpi, le linee guida e le tematiche
rilevanti in tema di sostenibilità identificate
all'interno della Policy di Sostenibilità di
Gruppo.
Ampia gamma di prodotti / servizi "green"
offerti alla clientela (es. Fondi Etica Sgr,
conti correnti e finanziamenti per finalità
sociali, acquisto / anticipazione di crediti
Rischio di
governance
(G)
Reputazione Reputazione Rischi di natura
reputazionale
connessi a
inadeguata
redditività /
remunerazione di
prodotti / servizi
offerti alla clientela
Rischio identificato
con modalità
expert-based dal
Servizio Controllo
rischi
fiscali da Ecobonus / Sismabonus /
Superbonus), ulteriormente arricchita nel
2022 con il lancio dei prodotti di credito
sostenibile "NEXT".
Integrazione di valutazioni sul carattere
"green"/ESG nelle politiche di selezione
degli investimenti obbligazionari della
Banca con definizione di obiettivi minimi
nella composizione dei portafogli proprietari.
Strumenti di controllo relativi alle emissioni
di tipo sostenibile o "green": certificazione
Rischio di
governance
(G)
Credito Credito e
controparte
Rischi di natura
creditizia connessi
alla limitata /
inadeguata
integrazione
dei fattori ESG
nei processi di
gestione del
credito
Rischio identificato
con modalità
expert-based da:
Servizio Crediti,
Servizio Revisione
interna, Servizio
Controllo rischi,
BNT
attraverso controlli interni, Second Party
Opinion e External Review, con produzione
di reportistica come da migliori pratiche di
mercato e linee guida internazionali.
Concessione del credito in linea con gli
indirizzi definiti (anche in termini di settori
"sensibili") nella Policy del credito ESG.
Inclusione nell'ambito dei processi di
concessione e monitoraggio del credito di
valutazioni dell'esposizione delle proprie
controparti creditizie ai fattori di rischio ESG,
tramite metodologie di scoring proprietarie
(in via di progressivo consolidamento).
Rischio
ambientale
e climatico
(E)
Transizione
(Tecnologia)*
Credito e
controparte
Rischi di natura
creditizia connessi
alla concessione
di finanziamenti a
soggetti operanti
in settori produttivi
sostanzialmente /
tecnologicamente
colpiti dalla
transizione verso
un'economia a
basse emissioni di
carbonio
Rischio identificato
con modalità
expert-based dal
Servizio Controllo
rischi
Conduzione degli affari secondo princìpi
etici di trasparenza e professionalità
allo scopo di assicurare: (i) l'adeguata
comprensibilità di prodotti / servizi offerti,
tenuto conto del livello di alfabetizzazione
finanziaria, delle caratteristiche e del profilo
di rischio del cliente; (ii) la prestazione di
prodotti / servizi adeguati, calibrati sulla
base delle caratteristiche e del profilo di
rischio del cliente, nonché delle preferenze
da questo espresse, pure sotto il profilo
della sostenibilità.
Rischio
ambientale
e climatico
(E)
Transizione
(Legale e di
Policy)*
Credito e
controparte
Rischi di natura
creditizia connessi
alla concessione
di finanziamenti a
soggetti operanti
in settori produttivi
normativamente
colpiti dalla
transizione verso
un'economia a
basse emissioni di
carbonio
Rischio identificato
con modalità
expert-based dal
Servizio Crediti
Strutturato processo aziendale di governo e
controllo dei prodotti (product governance),
basato sulla preventiva identificazione
del mercato di riferimento dei prodotti /
servizi offerti e individuazione del grado di
complessità e del livello di rischio potenziale
per i consumatori a cui gli stessi sono rivolti.
Ricorso a prodotti "cessione del quinto"
e "delegazione di pagamento" della
controllata Banca della Nuova Terra quali
forme di accesso al credito disciplinate a
livello normativo con finalità di inclusione
nei confronti di categorie di soggetti non
altrimenti finanziabili.

* cfr. Report TCFD per le valutazioni di materialità

Dimensione
ESG
Sottocategoria
di rischio ESG
Rischi bancari
tradizionali
Descrizione del
rischio
Modalità di
identificazione
Modalità di presidio
Rischio
ambientale
e climatico
(E)
Transizione
(Mercato)*
Credito e
controparte
Rischi di natura
creditizia connessi
alla concessione
di finanziamenti a
soggetti operanti
in settori produttivi
percepiti quali
inadeguati dai
mercati per
supportare la
transizione verso
un'economia a
basse emissioni di
carbonio
Rischio identificato
con modalità
expert-based dal
Servizio Controllo
rischi
Commercializzazione di prodotti /
strumenti finanziari che integrano profili di
performance finanziaria con considerazioni
ambientali, etiche e sociali secondo i
princìpi, le linee guida e le tematiche
rilevanti in tema di sostenibilità identificate
all'interno della Policy di Sostenibilità di
Gruppo.
Ampia gamma di prodotti / servizi "green"
offerti alla clientela (es. Fondi Etica Sgr,
conti correnti e finanziamenti per finalità
sociali, acquisto / anticipazione di crediti
fiscali da Ecobonus / Sismabonus /
Superbonus), ulteriormente arricchita nel
2022 con il lancio dei prodotti di credito
sostenibile "NEXT".
Rischio
ambientale
e climatico
(E)
Transizione
(Reputazione)
Reputazione Rischi di natura
reputazionale
connessi alla
concessione di
finanziamenti a
soggetti operanti
in Paesi / settori
produttivi percepiti
quali inadeguati
dall'opinione
pubblica e dalla
clientela per
supportare la
transizione verso
un'economia a
basse emissioni di
carbonio
Rischio identificato
con modalità
expert-based dal
Servizio Revisione
interna
Integrazione di valutazioni sul carattere
"green"/ESG nelle politiche di selezione
degli investimenti obbligazionari della
Banca con definizione di obiettivi minimi
nella composizione dei portafogli proprietari.
Strumenti di controllo relativi alle emissioni
di tipo sostenibile o "green": certificazione
attraverso controlli interni, Second Party
Opinion e External Review, con produzione
di reportistica come da migliori pratiche di
mercato e linee guida internazionali.
Concessione del credito in linea con gli
indirizzi definiti (anche in termini di settori
"sensibili") nella Policy del credito ESG.
Inclusione nell'ambito dei processi di
concessione e monitoraggio del credito di
valutazioni dell'esposizione delle proprie
controparti creditizie ai fattori di rischio ESG,
Rischio
ambientale
e climatico
(E)
Reputazione Reputazione Rischi di natura
reputazionale
connessi a:
- omissioni,
inadeguatezze,
violazioni degli
obblighi informativi
/ di trasparenza
con riferimento a
prodotti / servizi
offerti alla clientela
(anche in termini
di consegna della
documentazione
informativa /
manualistica di
base finalizzata
a supportarne la
comprensibilità)
- adozione di
prassi professionali
improprie con
riferimento alla
promozione /
distribuzione di
prodotti / servizi
Rischio identificato
con modalità
expert-based da:
Servizio Revisione
interna, Servizio
Amministrazione
e contabilità
generale
tramite metodologie di scoring proprietarie
(in via di progressivo consolidamento).
Conduzione degli affari secondo princìpi
etici di trasparenza e professionalità
allo scopo di assicurare: (i) l'adeguata
comprensibilità di prodotti / servizi offerti,
tenuto conto del livello di alfabetizzazione
finanziaria, delle caratteristiche e del profilo
di rischio del cliente; (ii) la prestazione di
prodotti / servizi adeguati, calibrati sulla
base delle caratteristiche e del profilo di
rischio del cliente, nonché delle preferenze
da questo espresse, pure sotto il profilo
della sostenibilità.
Strutturato processo aziendale di governo e
controllo dei prodotti (product governance),
basato sulla preventiva identificazione
del mercato di riferimento dei prodotti /
servizi offerti e individuazione del grado di
complessità e del livello di rischio potenziale
per i consumatori a cui gli stessi sono rivolti.
Ricorso a prodotti "cessione del quinto"
e "delegazione di pagamento" della
controllata Banca della Nuova Terra quali
forme di accesso al credito disciplinate a
livello normativo con finalità di inclusione
nei confronti di categorie di soggetti non

altrimenti finanziabili.

Dimensione
ESG
Sottocategoria
di rischio ESG
Rischi bancari
tradizionali
Descrizione del
rischio
Modalità di
identificazione
Modalità di presidio
Rischio
ambientale
e climatico
(E)
Transizione
(Mercato)
Strategico e
Business
Rischi di natura
strategica e di
business derivanti
da inabilità di
attrarre nuovi
investitori / clientela
/ controparti per
carente o non
riconosciuta
(greenwashing)
offerta di prodotti
/ strumenti
finanziari in grado
di coniugare la
performance
economica
con obiettivi
di sostenibilità
ambientale
Rischio identificato
con modalità
expert-based
da: Servizio
Pianificazione,
investor relations
e controlli
direzionali,
Servizio Finanza,
Servizio Crediti,
Factorit, BPS
(SUISSE) SA
Commercializzazione di prodotti /
strumenti finanziari che integrano profili di
performance finanziaria con considerazioni
ambientali, etiche e sociali secondo i
princìpi, le linee guida e le tematiche
rilevanti in tema di sostenibilità identificate
all'interno della Policy di Sostenibilità di
Gruppo.
Ampia gamma di prodotti / servizi "green"
offerti alla clientela (es. Fondi Etica Sgr,
conti correnti e finanziamenti per finalità
sociali, acquisto / anticipazione di crediti
fiscali da Ecobonus / Sismabonus /
Superbonus), ulteriormente arricchita nel
2022 con il lancio dei prodotti di credito
sostenibile "NEXT".
Integrazione di valutazioni sul carattere
"green"/ESG nelle politiche di selezione
degli investimenti obbligazionari della
Banca con definizione di obiettivi minimi
nella composizione dei portafogli proprietari.
Rischio
ambientale
e climatico
(E)
Transizione
(Reputazione)
Reputazione Rischi di natura
reputazionale
connessi a
percepita carente
o non riconosciuta
(greenwashing)
offerta di prodotti
/ strumenti
finanziari in grado
di coniugare la
performance
economica
con obiettivi
di sostenibilità
ambientale
Rischio identificato
con modalità
expert-based
da: Servizio
Commerciale,
Servizio Finanza,
BPS (SUISSE) SA
Strumenti di controllo relativi alle emissioni
di tipo sostenibile o "green": certificazione
attraverso controlli interni, Second Party
Opinion e External Review, con produzione
di reportistica come da migliori pratiche di
mercato e linee guida internazionali.
Concessione del credito in linea con gli
indirizzi definiti (anche in termini di settori
"sensibili") nella Policy del credito ESG.
Inclusione nell'ambito dei processi di
concessione e monitoraggio del credito di
valutazioni dell'esposizione delle proprie
controparti creditizie ai fattori di rischio ESG,
tramite metodologie di scoring proprietarie
(in via di progressivo consolidamento).
Conduzione degli affari secondo princìpi
etici di trasparenza e professionalità
allo scopo di assicurare: (i) l'adeguata
comprensibilità di prodotti / servizi offerti,
tenuto conto del livello di alfabetizzazione
Rischio
sociale (S)
Strategia e
Business
Mercato / Liquidità Rischi di natura
finanziaria
(mercato, liquidità
e funding) derivanti
da inabilità
di mantenere
investitori /
controparti per
carente o non
riconosciuta
offerta di prodotti
/ strumenti
finanziari in grado
di coniugare
il rendimento
economico con
finalità di stampo
etico e sociale
Rischio identificato
con modalità
expert-based dal
Servizio Controllo
rischi
finanziaria, delle caratteristiche e del profilo
di rischio del cliente; (ii) la prestazione di
prodotti / servizi adeguati, calibrati sulla
base delle caratteristiche e del profilo di
rischio del cliente, nonché delle preferenze
da questo espresse, pure sotto il profilo
della sostenibilità.
Strutturato processo aziendale di governo e
controllo dei prodotti (product governance),
basato sulla preventiva identificazione
del mercato di riferimento dei prodotti /
servizi offerti e individuazione del grado di
complessità e del livello di rischio potenziale
per i consumatori a cui gli stessi sono rivolti.
Ricorso a prodotti "cessione del quinto"
e "delegazione di pagamento" della
controllata Banca della Nuova Terra quali
forme di accesso al credito disciplinate a
livello normativo con finalità di inclusione
nei confronti di categorie di soggetti non
altrimenti finanziabili.
Dimensione
ESG
Sottocategoria
di rischio ESG
Rischi bancari
tradizionali
Descrizione del
rischio
Modalità di
identificazione
Modalità di presidio
Rischio
sociale (S)
Strategia e
Business
Strategico e
Business
Rischi di natura
strategica e di
business derivanti
da inabilità di
attrarre nuovi
investitori / clientela
/ controparti per
carente o non
riconosciuta
offerta di prodotti
/ strumenti
finanziari in grado
di coniugare
il rendimento
economico con
finalità di stampo
etico e sociale
Rischio identificato
con modalità
expert-based dal
Servizio Controllo
rischi
Commercializzazione di prodotti /
strumenti finanziari che integrano profili di
performance finanziaria con considerazioni
ambientali, etiche e sociali secondo i
princìpi, le linee guida e le tematiche
rilevanti in tema di sostenibilità identificate
all'interno della Policy di Sostenibilità di
Gruppo.
Ampia gamma di prodotti / servizi "green"
offerti alla clientela (es. Fondi Etica Sgr,
conti correnti e finanziamenti per finalità
sociali, acquisto / anticipazione di crediti
fiscali da Ecobonus / Sismabonus /
Superbonus), ulteriormente arricchita nel
2022 con il lancio dei prodotti di credito
sostenibile "NEXT".
Integrazione di valutazioni sul carattere
"green"/ESG nelle politiche di selezione
Rischio
sociale (S)
Reputazione Reputazione Rischi di natura
reputazionale
connessi a carente
o non riconosciuta
offerta di prodotti
/ strumenti
finanziari in grado
di coniugare
il rendimento
economico con
finalità di stampo
etico e sociale
Rischio identificato
con modalità
expert-based dal
Servizio Finanza
degli investimenti obbligazionari della
Banca con definizione di obiettivi minimi
nella composizione dei portafogli proprietari.
Strumenti di controllo relativi alle emissioni
di tipo sostenibile o "green": certificazione
attraverso controlli interni, Second Party
Opinion e External Review, con produzione
di reportistica come da migliori pratiche di
mercato e linee guida internazionali.
Concessione del credito in linea con gli
indirizzi definiti (anche in termini di settori
"sensibili") nella Policy del credito ESG.
Inclusione nell'ambito dei processi di
concessione e monitoraggio del credito di
valutazioni dell'esposizione delle proprie
Rischio
sociale (S)
Credito Credito e
controparte
Rischi di natura
creditizia connessi
alla concessione
di finanziamenti
a categorie
svantaggiate
/ fasce deboli
di popolazione
con profili di
dubbia affidabilità
creditizia o in stato
di indebitamento
eccessivo
Rischio identificato
con modalità
expert-based dal
Servizio Controllo
rischi
controparti creditizie ai fattori di rischio ESG,
tramite metodologie di scoring proprietarie
(in via di progressivo consolidamento).
Conduzione degli affari secondo princìpi
etici di trasparenza e professionalità
allo scopo di assicurare: (i) l'adeguata
comprensibilità di prodotti / servizi offerti,
tenuto conto del livello di alfabetizzazione
finanziaria, delle caratteristiche e del profilo
di rischio del cliente; (ii) la prestazione di
prodotti / servizi adeguati, calibrati sulla
base delle caratteristiche e del profilo di
rischio del cliente, nonché delle preferenze
da questo espresse, pure sotto il profilo
della sostenibilità.
Rischio
sociale (S)
Credito Credito e
controparte
Rischi di natura
creditizia connessi
alla concessione
di finanziamenti a
soggetti operanti
in Paesi / settori
controversi in
termini di rispetto
delle leggi e dei
diritti umani
Rischio identificato
con modalità
expert-based dal
Servizio Controllo
rischi
Strutturato processo aziendale di governo e
controllo dei prodotti (product governance),
basato sulla preventiva identificazione
del mercato di riferimento dei prodotti /
servizi offerti e individuazione del grado di
complessità e del livello di rischio potenziale
per i consumatori a cui gli stessi sono rivolti.
Ricorso a prodotti "cessione del quinto"
e "delegazione di pagamento" della
controllata Banca della Nuova Terra quali
forme di accesso al credito disciplinate a
livello normativo con finalità di inclusione
nei confronti di categorie di soggetti non
altrimenti finanziabili.
Dimensione
ESG
Sottocategoria
di rischio ESG
Rischi bancari
tradizionali
Descrizione del
rischio
Modalità di
identificazione
Modalità di presidio
Rischio
sociale (S)
Reputazione Reputazione Rischi di natura
reputazionale
connessi alla
concessione di
finanziamenti a
soggetti operanti
in Paesi / settori in
termini di rispetto
delle leggi e dei
diritti umani
Rischio identificato
con modalità
expert-based dal
Servizio Controllo
rischi
Commercializzazione di prodotti /
strumenti finanziari che integrano profili di
performance finanziaria con considerazioni
ambientali, etiche e sociali secondo i
princìpi, le linee guida e le tematiche
rilevanti in tema di sostenibilità identificate
all'interno della Policy di Sostenibilità di
Gruppo.
Ampia gamma di prodotti / servizi "green"
offerti alla clientela (es. Fondi Etica Sgr,
conti correnti e finanziamenti per finalità
sociali, acquisto / anticipazione di crediti
fiscali da Ecobonus / Sismabonus /
Superbonus), ulteriormente arricchita nel
2022 con il lancio dei prodotti di credito
sostenibile "NEXT".
Integrazione di valutazioni sul carattere
"green"/ESG nelle politiche di selezione
degli investimenti obbligazionari della
Banca con definizione di obiettivi minimi
nella composizione dei portafogli proprietari.
Strumenti di controllo relativi alle emissioni
di tipo sostenibile o "green": certificazione
attraverso controlli interni, Second Party
Opinion e External Review, con produzione
di reportistica come da migliori pratiche di
mercato e linee guida internazionali.
Rischio
sociale (S)
Reputazione Reputazione Rischi di natura
reputazionale
riconducibili
a carente /
inadeguata
promozione
di iniziative di
formazione in
ambito economico
finanziario a favore
della clientela
Rischio identificato
con modalità
expert-based dal
Servizio Controllo
rischi
Concessione del credito in linea con gli
indirizzi definiti (anche in termini di settori
"sensibili") nella Policy del credito ESG.
Inclusione nell'ambito dei processi di
concessione e monitoraggio del credito di
valutazioni dell'esposizione delle proprie
controparti creditizie ai fattori di rischio ESG,
tramite metodologie di scoring proprietarie
(in via di progressivo consolidamento).
Conduzione degli affari secondo princìpi
etici di trasparenza e professionalità
allo scopo di assicurare: (i) l'adeguata
comprensibilità di prodotti / servizi offerti,
tenuto conto del livello di alfabetizzazione
finanziaria, delle caratteristiche e del profilo
di rischio del cliente; (ii) la prestazione di
prodotti / servizi adeguati, calibrati sulla
base delle caratteristiche e del profilo di
rischio del cliente, nonché delle preferenze
da questo espresse, pure sotto il profilo
della sostenibilità.
Strutturato processo aziendale di governo e
controllo dei prodotti (product governance),
basato sulla preventiva identificazione
del mercato di riferimento dei prodotti /
servizi offerti e individuazione del grado di
complessità e del livello di rischio potenziale
per i consumatori a cui gli stessi sono rivolti.
Ricorso a prodotti "cessione del quinto"
e "delegazione di pagamento" della
controllata Banca della Nuova Terra quali
forme di accesso al credito disciplinate a
livello normativo con finalità di inclusione
nei confronti di categorie di soggetti non
altrimenti finanziabili.
Dimensione
ESG
Sottocategoria
di rischio ESG
Rischi bancari
tradizionali
Descrizione del
rischio
Modalità di
identificazione
Modalità di presidio
Rischio di
governance
(G)
Legale e di Policy Di non conformità
alle norme
Rischio di sanzioni
di diversa natura,
di rilevanti perdite
finanziarie o di
danni reputazionali
derivanti da:
- omissioni,
inadeguatezze,
violazioni degli
obblighi informativi
/ di trasparenza
con riferimento a
prodotti / servizi
offerti alla clientela
- adozione di
prassi professionali
improprie con
riferimento alla
promozione /
distribuzione di
prodotti / servizi
Rischio identificato
con modalità
expert-based
dalla Funzione
di Conformità e
DPO e dal Servizio
Controllo rischi
Commercializzazione di prodotti /
strumenti finanziari che integrano profili di
performance finanziaria con considerazioni
ambientali, etiche e sociali secondo i
princìpi, le linee guida e le tematiche
rilevanti in tema di sostenibilità identificate
all'interno della Policy di Sostenibilità di
Gruppo.
Ampia gamma di prodotti / servizi "green"
offerti alla clientela (es. Fondi Etica Sgr,
conti correnti e finanziamenti per finalità
sociali, acquisto / anticipazione di crediti
fiscali da Ecobonus / Sismabonus /
Superbonus), ulteriormente arricchita nel
2022 con il lancio dei prodotti di credito
sostenibile "NEXT".
Integrazione di valutazioni sul carattere
"green"/ESG nelle politiche di selezione
degli investimenti obbligazionari della
Banca con definizione di obiettivi minimi
nella composizione dei portafogli proprietari.
Strumenti di controllo relativi alle emissioni
di tipo sostenibile o "green": certificazione
attraverso controlli interni, Second Party
Opinion e External Review, con produzione
di reportistica come da migliori pratiche di
mercato e linee guida internazionali.
Concessione del credito in linea con gli
indirizzi definiti (anche in termini di settori
"sensibili") nella Policy del credito ESG.
Inclusione nell'ambito dei processi di
Rischio di
governance
(G)
Adozione
di prassi
professionali
improprie con
riferimento alla
promozione /
distribuzione di
prodotti / servizi
Rischio identificato
con modalità
expert-based
dalla Funzione
di Conformità e
DPO e dal Servizio
Controllo rischi
Rischi di natura
reputazionale
connessi a:
- omissioni,
inadeguatezze,
violazioni degli
obblighi informativi
/ di trasparenza
con riferimento a
prodotti / servizi
offerti alla clientela
(anche in termini
di consegna della
documentazione
informativa /
manualistica di
base finalizzata
a supportarne la
comprensibilità)
- adozione di
prassi professionali
improprie con
riferimento alla
promozione /
distribuzione di
prodotti / servizi
concessione e monitoraggio del credito di
valutazioni dell'esposizione delle proprie
controparti creditizie ai fattori di rischio ESG,
tramite metodologie di scoring proprietarie
(in via di progressivo consolidamento).
Conduzione degli affari secondo princìpi
etici di trasparenza e professionalità
allo scopo di assicurare: (i) l'adeguata
comprensibilità di prodotti / servizi offerti,
tenuto conto del livello di alfabetizzazione
finanziaria, delle caratteristiche e del profilo
di rischio del cliente; (ii) la prestazione di
prodotti / servizi adeguati, calibrati sulla
base delle caratteristiche e del profilo di
rischio del cliente, nonché delle preferenze
da questo espresse, pure sotto il profilo
della sostenibilità.
Strutturato processo aziendale di governo e
controllo dei prodotti (product governance),
basato sulla preventiva identificazione
del mercato di riferimento dei prodotti /
servizi offerti e individuazione del grado di
complessità e del livello di rischio potenziale
per i consumatori a cui gli stessi sono rivolti.
Ricorso a prodotti "cessione del quinto"
e "delegazione di pagamento" della
controllata Banca della Nuova Terra quali
forme di accesso al credito disciplinate a
livello normativo con finalità di inclusione
nei confronti di categorie di soggetti non
altrimenti finanziabili.

Social: l'impegno per un'economia sociale e solidale

Quello verso la sostenibilità è un percorso complesso e dalle molte sfaccettature: l'Agenda 2030 è la bussola che indica una prospettiva trasversale e a lungo termine per non perdersi all'interno di questa complessità e costruire un mondo più equo e sostenibile. Nonostante la lotta al cambiamento climatico sia ora di primaria importanza, è fondamentale tenere presente che l'Agenda 2030 è uno strumento indivisibile, perciò è necessario riconoscere a pieno l'interconnessione profonda tra i diversi obiettivi affinché questa abbia successo.

L'Agenda sancisce "le responsabilità di tutti gli Stati a rispettare, proteggere e promuovere i diritti umani e le libertà fondamentali per tutti, senza distinzione di razza, colore, sesso, lingua, religione, opinioni politiche o di altro genere, origine nazionale o sociale, proprietà, nascita, disabilità o altro status". L'invasione russa in Ucraina ha ricordato al mondo occidentale quanto sia importante cooperare a livello internazionale per vigilare e tutelare costantemente i diritti umani, supportando l'autodeterminazione dei popoli e delle Nazioni e i princìpi democratici universalmente riconosciuti.

Tra i valori fondanti della Banca si trovano la solidarietà, la sussidiarietà, l'attenzione ai singoli e alle comunità e la vicinanza a famiglie e a piccole e medie imprese. Questi valori si riflettono anche nel Piano Industriale "Next step" 2022-2025, che racconta le prospettive di una "Banca che fa Banca", concentrata sui propri ambiti distintivi, intenzionata a crescere e decisa a mantenere alta l'ambizione di sostenibilità sociale.

La valorizzazione delle diversità e dell'inclusione rappresenta un impegno prioritario per il Gruppo, al fine di sostenere un ambiente di lavoro rispettoso di ogni forma di unicità dell'individuo e partecipativo, ispirato a princìpi di libertà, correttezza e dignità nei rapporti professionali, privo di comportamenti discriminatori, collettivi o individuali. Questo impegno è stato ulteriormente concretizzato nel 2022, con la definizione delle Linee Guida in materia di Diversità e Inclusione e, a inizio 2023, con l'adesione a Valore D e la firma della Carta delle donne di ABI: l'obiettivo che si intende perseguire è quello di creare un ambiente di lavoro inclusivo, che promuova la pluralità, il rispetto e la libera espressione e che consenta di riconoscere e valorizzare il talento di ognuno, offrendo a ciascuno le medesime opportunità di crescita professionale e di dinamica retributiva.

Nello stesso contesto è stato inoltre adottato il Regolamento sulla diversità nella composizione del Consiglio di amministrazione e del Collegio Sindacale, che identifica le misure adottate per garantire che la composizione degli organi sociali rifletta un adeguato grado di diversificazione in termini, tra l'altro, di competenze, esperienze, età, genere e proiezione internazionale, al fine di favorire l'emersione di differenti prospettive e punti di vista sulle materie di competenza.

La Banca si impegna a rendere la sua tecnologia accessibile a tutti, con particolare attenzione alle necessità delle persone con disabilità. Il nostro obiettivo è rendere l'interazione con la Banca un'esperienza gratificante e piacevole, lavorando costantemente per migliorare l'accessibilità, sia fisica che ai servizi web.

BPS, in qualità di Banca del territorio, offre il proprio contributo per valorizzare e far conoscere agli stakeholder le caratteristiche e le tradizioni dei luoghi dove è nata e di quelli in cui ha esteso la propria azione, in una rinnovata "circolazione culturale", che si concretizza attraverso iniziative specifiche come la pubblicazione della rivista "Il Notiziario", l'apertura al pubblico della Biblioteca Luigi Credaro, "La Galleria d'Arte" che raccoglie virtualmente il patrimonio artistico della Banca, e i tanti appuntamenti culturali e divulgativi.

"L' attitudine all'ascolto dei bisogni dei nostri stakeholder ci consente di esprimere al meglio la nostra vocazione a raccogliere risorse sul territorio per reinvestirle in loco a sostegno dello sviluppo economico e sociale."

Lettera ai Soci e agli Amici, luglio 2022

Supporto alla comunità e legame con il territorio

"La banca si è distinta nel supporto all'economia reale dei territori presidiati con nuove erogazioni di prestiti a famiglie e imprese per oltre € 5,5 miliardi, in crescita rispetto agli oltre € 4,8 miliardi del periodo di confronto, che pure includevano circa € 1 miliardo di 'erogazioni Covid' con garanzia statale."

Comunicato stampa, 7 febbraio 2023

Il Gruppo si impegna a favorire lo sviluppo economico e sociale delle comunità locali e dei territori in cui opera, con particolare attenzione alle famiglie e alle piccole e medie imprese.

Operare con prudenza, professionalità e impegno, a favore dei territori, con la gente e per la gente, è la prassi seguita dalla Banca; ciò, tra l'altro, ha permesso e continua a permettere il conseguimento di utili pure in congiunture particolarmente sfidanti.

La Banca agisce coerentemente con l'Agenda 2030 e, in particolare, con l'SDG 11 "Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili".

L'attuale Strategia ESG, parte integrante del più ampio Piano Industriale 2022-2025, prevede, tra le altre cose, il rafforzamento delle attività del Gruppo con impatto positivo sul territorio e la comunità di riferimento, quali, da un lato, l'adozione di un programma ben definito di sponsorizzazione ed erogazione liberali, dall'altro, l'utilizzo di nuovi meccanismi di selezione dei fornitori che considerino pure le loro performance in ambito ESG. Inoltre, nel Piano Industriale il Gruppo si prefigge di consolidare la propria posizione nel settore delle aziende, con attenzione particolare alle PMI, nonché di intensificare la presenza in aree ad alto valore, con potenziale non pienamente espresso, e capitalizzare le nuove opportunità che offrono il mercato, e in particolare, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), anche in ambiti contigui al business bancario.

PRESENZA GEOGRAFICA QUALIFICATA Clientela fortemente fidelizzata

Fidelizzazione e capacità di attrazione di nuovi clienti

Base clienti in crescita

Numero di clienti1 , migliaia, 2017-2022

1 NDG con rapporti attivi.

2 Indagini condotte dal Servizio Internazionale. Livello di soddisfazione della clientela2

99% Clienti soddisfatti dei servizi

75%

Clienti che considerano i servizi BPS migliori rispetto alla concorrenza

BPS on-line

In corrispondenza con lo storico anniversario del centocinquantesimo dalla fondazione, è stato realizzato il nuovo sito istituzionale della Banca (raggiungibile all'indirizzo: istituzionale. popso.it): un nuovo modo di comunicare con gli stakeholder, ampio e diretto che rispecchia i valori e l'identità del Gruppo. Il portale è in grado di offrire un'esperienza di navigazione intuitiva e piacevole ed è agevolmente fruibile anche da smartphone e tablet.

Dalla home page l'utente può accedere a cinque sezioni tematiche articolate e ricche di informazioni: Profilo, Governance, Investor relations, Sostenibilità, Comunicati ed Eventi. Il sito, inoltre, mette a disposizione di tutti gli interessati il servizio di e-mail alerting che, previa registrazione, consente di essere tempestivamente avvisati in occasione della pubblicazione dei comunicati stampa della Banca.

Questa nuova proposta, finalizzata alla comunicazione istituzionale e finanziaria, va a completare la presenza in rete di Banca Popolare di Sondrio, avviata nel 1995 con il sito www.popso. it, ora prevalentemente dedicato alla promozione commerciale.

Nel corso degli anni BPS ha sviluppato alcune iniziative on-line disponibili al pubblico. Ricordiamo, fra le più significative, La Galleria d'Arte (www. popsoarte.it), che valorizza e divulga il patrimonio artistico della Banca, e il portale nonsolobanca.popso. it che raccoglie le proposte rivolte al tempo libero (itinerari di trekking, cicloturismo), le attività culturali ed editoriali (fra cui "Il Notiziario", quadrimestrale di cultura, economia e attualità, consultabile anche su tablet). Va menzionato, infine, il portale www.popsoimmobili.it, realizzato per agevolare la commercializzazione degli immobili, sia di proprietà della Banca sia di terzi. L'offerta internet si completa con i molteplici e sempre più apprezzati servizi di banca digitale che consentono alla clientela di operare in autonomia e in qualsiasi momento.

Punti di accesso in aree scarsamente popolate

2022 2021 2020
Punti di accesso totali (tesorerie, filiali, sportelli) di Gruppo 509 506 484
Numero comuni <5000 abitanti serviti 131 130 130
Numero punti di accesso in comuni <5000 abitanti 136 135 135
Percentuale 26,72% 26,68% 27,89%
Numero punti di accesso in comuni <5000 abitanti dismessi
nel corso dell'anno
0 0 0
Numero punti di accesso in comuni <5000 abitanti aperti nel
corso dell'anno
0 0 0

Percentuale del portafoglio per area geografica, dimensioni e settore

2022 2021 2020
Distribuzione territoriale del portafoglio
Nord Italia 70,43% 68,79% 68,53%
Centro Italia 17,37% 19,26% 20,68%
Svizzera 12,20% 11,92% 10,79%
Totale 100,00% 100,00% 100,00%
Distribuzione del portafoglio per dimensioni e tipologia di clienti
Microimprese 12,53% 13,77% 13,20%
PMI 20,96% 21,92% 21,56%
Grandi imprese 8,57% 6,87% 8,36%
Privati 36,40% 37,35% 35,65%
Enti e istituzioni 21,54% 20,09% 21,23%
Totale 100,00% 100,00% 100,00%

Distribuzione del portafoglio per settore

GRI FS13

Il 27% dei punti di accesso a BPS si trovano in comuni con meno di 5.000 abitanti

GRI FS6

Iniziative a sostegno della clientela

La Banca si è distinta nel supporto all'economia reale dei territori presidiati con nuove erogazioni di prestiti a famiglie e imprese per oltre € 5,5 miliardi, in crescita rispetto al 2021

Sospensioni e moratorie legate alla pandemia (Famiglie e Imprese)

Al fine di contrastare gli effetti della crisi economica provocata dall'emergenza Covid-19, fin dai primi mesi dell'anno 2020 il Governo italiano è intervenuto con disposizioni normative emanate al fine di congelare le obbligazioni di pagamento sui rapporti di prestito bancario facenti capo a debitori messi in difficoltà dal diffondersi dell'epidemia.

La Capogruppo ha tempestivamente attivato, a partire dal marzo 2020, una serie di interventi a beneficio della clientela e dei territori presidiati, sia in ottemperanza alle misure governative introdotte principalmente dal Decreto Cura Italia e dal Decreto Liquidità, sia in aderenza a iniziative promosse da ABI a livello di sistema bancario, sia infine su base volontaria a beneficio di determinate categorie di soggetti e tipologie di rapporti contrattuali per lo più non aventi le caratteristiche per accedere alle prime due agevolazioni citate.

Nel 2022 l'unica iniziativa rimasta attiva (e rifinanziata anche per il 2023) è stata quella prevista dal "Fondo di solidarietà per i mutui destinati all'acquisto della prima casa" (c.d. "Fondo Gasparrini"). La misura in questione, rivolta in particolar modo a famiglie, consumatori e lavoratori autonomi/liberi professionisti, prevede di fatto la sospensione del pagamento del mutuo al verificarsi di determinati eventi legati all'emergenza sanitaria (ad es. perdita del lavoro, cassa integrazione guadagni, riduzione del fatturato di lavoratori autonomi/liberi professionisti). A questo proposito nel 2022 sono state attivate 10 moratorie per un importo "sospeso" complessivo di 1,35 milioni di euro.

Agorà

Banca Popolare di Sondrio da sempre privilegia il rapporto personale con i suoi interlocutori e dedica una speciale attenzione al territorio in cui opera per cercare di soddisfare le specifiche esigenze di privati e aziende.

Agorà è uno spazio virtuale raggiungibile dal nostro sito e riservato a tutti coloro che intendono avere un rapporto speciale con la Banca Popolare di Sondrio e accedere così a contenuti specifici, utili per il lavoro quotidiano di imprese e professionisti. Il primo ambito che la Banca ha attivato riguarda i contenuti messi a disposizione dal Servizio Internazionale e dedicati alle aziende che operano sull'estero.

Prestito acquisto foraggi

La siccità dell'estate 2022 ha provocato un crollo nella produzione di fieno e quindi messo in forte difficoltà gli allevatori. Il prezzo del fieno ha raggiunto costi esorbitanti mettendo di conseguenza in ginocchio alcune realtà imprenditoriali agricole. Al fine, dunque, di supportare le aziende agricole che a oggi non dispongono della liquidità necessaria per fronteggiare gli acquisti, la Banca ha predisposto un apposito strumento finanziario "Prestito acquisto foraggi" sotto forma di finanziamento chirografario.

Settore agricoltura – contratti di filiera

Il Ministero delle Politiche agricole agroalimentari e forestali (ora Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste) ha pubblicato e reso operativo il "quinto bando" per i contratti di filiera e di distretto nel settore agroalimentare in utilizzo di una delle misure del fondo complementare al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) che ha stanziato 1,2 miliardi di euro dedicati all'iniziativa in argomento.

Il quinto bando, al fine di incentivare la produzione, la trasformazione, la commercializzazione e la distribuzione dei prodotti agricoli, agroalimentari e agroenergetici, prevede a favore delle imprese agricole e agroalimentari che costituiranno contratti di filiera o di distretto in ambito territoriale multiregionale la concessione di agevolazioni nella forma di contributi in conto capitale e di finanziamenti agevolati da erogare in quote paritetiche (cofinanziamento) tra le Banche finanziatrici e Cassa Depositi e Prestiti.

La Banca, già operativa sui precedenti bandi attivati dal Ministero, nella veste di Banca finanziatrice, in forza di apposito mandato conferito da Cassa Depositi e Prestiti, ha provveduto all'istruttoria, all'acquisizione delle garanzie, alla stipula, all'erogazione e alla gestione dell'intero cofinanziamento.

Finanziamenti dedicati alle aziende lombarde

Sostegno allo sviluppo dell'internazionalizzazione delle PMI lombarde e all'attrazione di investimenti esteri del PR FESR Lombardia 2021-2027 La misura intende sostenere lo sviluppo dell'internazionalizzazione delle PMI al fine di rafforzare la competitività delle imprese lombarde sui mercati esteri e di valorizzare le eccellenze e le filiere lombarde.

Ricerca & Innova - Sostegno agli investimenti in ricerca, sviluppo e innovazione (PR FESR Lombardia 2021-2027) La misura intende sostenere gli investimenti in ricerca industriale, sviluppo sperimentale e innovazione di prodotto e/o di processo (anche digitale) da parte delle PMI lombarde, al fine di promuovere l'innovazione tecnologica e digitale delle imprese in grado di rafforzare la competitività del tessuto imprenditoriale lombardo.

Bando Nuova Impresa 2022

Il bando mira a sostenere l'avvio di nuove imprese e l'autoimprenditorialità, anche in forma di lavoro autonomo con partita IVA individuale, in quanto opportunità di ricollocamento dei soggetti fuoriusciti dal mercato del lavoro, attraverso l'erogazione di contributi sui costi connessi alla creazione delle nuove imprese.

Finanziamento del raccolto 2022

Nel gennaio 2023 Factorit ha sottoscritto un accordo con Melavì, società agricola cooperativa della provincia di Sondrio, finalizzato a consentire agli agricoltori conferenti l'incasso dei crediti sul raccolto 2022 entro il mese di gennaio. Grazie a questo accordo, innovativo per il settore di riferimento, le 230 aziende di piccole dimensioni socie di Melavì hanno potuto incassare già dal mese di gennaio i crediti spettanti relativi alle mele conferite, senza dover attendere, come solitamente avviene sul mercato, l'inizio della stagione successiva. La società agricola Melavì ha così potuto concentrarsi sull'attività di promozione e vendita delle mele e dei prodotti derivati. Tale operazione ha fornito un supporto finanziario consistente, in linea con la strategia di sostenibilità, solida e coerente con i propri valori, che guida il Gruppo Banca Popolare di Sondrio.

Trade Facilitation Programme

Da oltre 20 anni, Banca Popolare di Sondrio opera nell'ambito del Trade Facilitation Programme promosso dalle Banche Multilaterali di Sviluppo (BMS). Le BMS, istituzioni sopranazionali create dagli Stati sovrani che ne sono azionisti, hanno come mandato principale quello di ridurre la povertà e promuovere lo sviluppo economico. Le Banche Multilaterali con le quali BPS collabora per la copertura del rischio su determinati Paesi sono International Finance Corporation (IFC), European Bank for Recostruction and Development (EBRD), Asian Development Bank (ADB).

Il Trade Facilitation Programme (TFP) ha l'obiettivo di promuovere il commercio internazionale da, per e fra diversi "countries of operations". Attraverso questo programma, le BMS forniscono garanzie alle banche confermanti internazionali assumendosi, pertanto, i rischi politici e commerciali delle banche emittenti nei "countries of operations".

Le garanzie emesse dalle BMS possono essere utilizzate per garantire i seguenti strumenti finanziari emessi o garantiti dalle banche partecipanti:

  • Crediti documentari e standby letters of credit;
  • Crediti documentari con pagamento differito e "red-clause" letter of credits;
  • Garanzie internazionali;
  • Finanziamenti interbancari.

Oltre alla promozione del commercio internazionale, il TFP ha come obiettivo quello di supportare l'operatività in una fase iniziale per dar modo alle banche confermanti di comprendere il modus operandi della banca emittente e di valutare la concessione di linee dirette.

Nel 2022 la BPS ha concluso con tali banche 248 operazioni, per lo più finanziamenti e conferme di lettere di credito con post-financing a favore della banca emittente, per un totale di 108.457.385,86 euro a cui si sommano 113.104.050,94 dollari.

I Paesi coinvolti in tali transazioni sono stati: Armenia, Georgia, Pakistan, Romania, Serbia, Tajikistan, Tunisia, Turchia e Uzbekistan.

Infine, il 10 maggio 2022 a Marrakech, in occasione dell'incontro annuale della BERS/EBRD, alla Banca è stato conferito il premio "Green Deal of the Year", per aver sostenuto l'anno precedente un'importante operazione in Armenia che ha portato alla realizzazione di una linea di imbottigliamento di acqua, ma anche per il nostro crescente impegno nel facilitare la transizione verso la green economy nei Paesi in Via di Sviluppo.

Supporto allo sviluppo internazionale delle aziende

Nel 2022 la Banca ha proposto numerose iniziative gratuite, spaziando tra le diverse tematiche del commercio estero, molteplici settori e numerosi Paesi, cercando di seguire le tendenze più interessanti e le esigenze delle imprese clienti e prospect, ma anche delle filiali della Banca con formazione interna mirata.

Le iniziative per l'internazionalizzazione mirano a divulgare informazioni chiare e aggiornate sulle opportunità offerte dai mercati esteri, ma anche ad aiutare le aziende italiane ad aprirsi nuovi canali di business, alla luce del fatto che i mercati internazionali evolvono rapidamente e gli operatori economici devono aggiornarsi costantemente per essere vincenti.

In totale, nel corso dell'anno sono state realizzate 36 iniziative con 3.375 partecipanti, raggiungendo il record storico degli ultimi anni, grazie all'incremento del personale dedicato e alla modalità on-line, che ha consentito una maggiore rapidità organizzativa. A tal proposito merita una menzione particolare il webinar "Conflitto russo-ucraino, sanzioni e scenario attuale" seguito da oltre 250 partecipanti, interessati a tutelare il proprio business nei Paesi coinvolti dalla crisi.

La presenza di BPS alla fiera dell'Associazione Italiana Commercio Estero (c.d. AICE) "Go International", svoltasi a Milano nel mese di ottobre, ha permesso di presentare agli oltre 2.000 visitatori la linea di finanziamenti Next offerta dalla banca e la DNF 21.

Bandi e finanziamenti europei

Il Gruppo Europeo di Interesse Economico Coopération Bancaire pour l'Europe (CBE-GEIE), ente con sede a Bruxelles di cui la Banca detiene il 52% delle quote, ha fornito agli associati e ai loro clienti servizi informativi, consulenziali e assistenziali per la partecipazione a bandi e finanziamenti europei.

In particolare, nel 2022 il gruppo di euro-progettisti di CBE-GEIE ha ideato e realizzato numerosi progetti in partnership con altri enti europei, sui temi sociali, educativi e ambientali, finalizzati a produrre risultati e benefici diffusi sul territorio comunitario.

Indagine sulla soddisfazione dei clienti

BPS nel 2022 ha concluso un'indagine sulla soddisfazione dei propri clienti focalizzata sulle filiali e le tesorerie della Banca.

L'indagine ha rappresentato un vero e proprio strumento per misurare sistematicamente l'efficacia e l'efficienza dei servizi erogati, oltre che uno stimolo per accrescere e ottimizzare ulteriormente le performance delle attività sull'estero, in specie per quanto riguarda il continuo miglioramento degli standard qualitativi delle procedure informatiche e quelli professionali degli addetti.

L'analisi e la rielaborazione dei dati raccolti hanno permesso di trasformare le indicazioni ricevute in informazioni chiare e concrete e hanno confermato un giudizio complessivo altamente positivo sia sui servizi resi che sull'operato, attestandosi su una percentuale superiore al 95% in termini di gradimento (giudizi "buono" e "ottimo"). Relativamente al poco meno del 5% di giudizi compresi tra "insufficiente" e "sufficiente", sono state avviate apposite valutazioni al fine di migliorare quanto evidenziato dalle dipendenze.

Sponsorizzazioni e beneficenza

BPS, anche nel 2022, ha dato corso a contribuzioni in più direzioni per rispondere a necessità di vario genere, tenendo conto delle situazioni più complicate dal punto di vista sociale e geopolitico.

Le liberalità erogate dal Gruppo sono progettate al fine di generare un valore aggiunto che amplifichi il beneficio ottenuto dai destinatari attraverso piccoli circoli virtuosi che si auto-alimentino.

L'approccio rispetto a queste richieste è quello di ascoltare una pluralità di domande, piuttosto che focalizzarsi su iniziative di alto rilievo, atto non coerente col valore del Gruppo, il quale non lavora sul budget, ma ascolta la richiesta proveniente dalla rete, tenendo monitorato il plafond in modo da raccogliere quante più domande meritevoli possibili. Sono state quindi soddisfatte molteplici istanze inoltrate da case di riposo, enti assistenziali, umanitari e di volontariato, ricreativi, religiosi; da scuole di ogni ordine e grado; da associazioni culturali, artistiche, musicali; e così di seguito. Le azioni benefiche comprendono pure l'incentivazione alla raccolta di fondi a favore di ospedali ed enti del Terzo Settore, che, tra l'altro, esercitano attività di ricerca in campo medico, scientifico e di altra natura.

La Banca provvede, in sede di approvazione del riparto dell'utile dell'esercizio, a destinare una somma da utilizzare per erogazioni liberali che vengono valutate da una specifica Commissione beneficenza che si riunisce, salvo casi particolari, con cadenza settimanale. In particolare, nel 2022 la Banca Popolare di Sondrio e la Fondazione Pro Valtellina Onlus hanno realizzato un'iniziativa congiunta per sostenere progetti di accoglienza, nelle varie forme, in provincia di Sondrio a beneficio dei profughi provenienti dall'Ucraina.

Conto solidarietà

Dal 1996 la Banca Popolare di Sondrio offre alla clientela la possibilità di aprire conti che prevedono alcune finalità etiche.

In particolare, attraverso il Conto Corrente Solidarietà, la Banca si impegna, ogni anno, a devolvere in beneficenza un importo pari allo 0,25% della giacenza media annua con l'obiettivo di incrementare le elargizioni a favore di importanti istituzioni benefiche.

Associazione

UdM 2022 2021 2020
AIRC 36.400 31.000 30.000
UNICEF 21.700 20.700 17.500
AVIS 3.800 3.200 3.000
AISLA 5.200 3.200 2.000
ADMO 3.200 2.400 3.000
Totale 70.300 60.500 55.500

Liberalità*

UdM 2022 2021 2020
Enti assistenziali 42.650 46.750 163.319
Enti umanitari e di volontariato 42.707 24.803 24.306
Associazioni culturali ed artistiche 32.920 4.153 4.185
Enti ricreativi 12.297 10.046 6.972
Associazioni musicali 8.701 9.049 6.170
Scuola 5.800 3.985 2.600
Enti pubblici 202 3.165 5.833
Enti religiosi 8.702 12.720 26.172
Associazioni di Categoria 7.865 2.727 7.081
Associazioni varie 111.816 41.304 39.250
Totale 273.660 158.702 285.888

* Il dato sulle liberalità include anche gli importi elargiti tramite il Conto Solidarietà.

Sponsorizzazioni

UdM 2022 2021 2020
Associazioni Culturali e ricreative 38.960 37.346 33.951
Associazioni di Categoria 2.870 2.200 4.000
Scuole e Associazioni Religiose 6.587 13.481 9.253
Associazioni Sportive e varie 136.431 114.633 132.330
Totale 184.848 167.660 179.534

Nel corso del 2022 sono pervenute n. 176 richieste di contributo pubblicitario (62 richieste in più rispetto al 2021) con un incremento dell'importo complessivamente erogato del 22% circa rispetto all'anno precedente.

Tra le iniziative sostenute dalla Banca Popolare di Sondrio troviamo il progetto di Coldiretti Sondrio dedicato alle Scuole dell'infanzia e primarie di Sondrio e provincia denominato "Lo sviluppo sostenibile e l'educazione alimentare". Il programma in questione mira a promuovere le competenze connesse alla sostenibilità nell'alimentazione, per lo sviluppo dell'economia circolare, della green economy e dell'agricoltura di precisione e digitale.

Oltre all'iniziativa sopramenzionata, la Banca sostiene anche Sondrio Festival, una mostra internazionale di documentari sui parchi che annualmente la Banca sponsorizza proprio per la sua valenza sociale e ambientale. Nel 2022 la Banca Popolare di Sondrio, in quanto partner della manifestazione, ha donato agli spettatori di Sondrio Festival la pubblicazione "Habitat, una terra per l'uomo", con le firme di 15 fra i più autorevoli studiosi italiani di scienze ambientali: una monografia scientifica sul cambiamento climatico che inaugura le "Edizioni del Notiziario della Banca Popolare di Sondrio" alla vigilia del suo cinquantesimo anno di vita.

La Banca Popolare di Sondrio e la scuola primaria "Camilla Cederna" alla "VII Edizione del Festival della Cultura Creativa – La banca in Italia per giovani e territorio"

Nel maggio del 2022 la Banca Popolare di Sondrio ha preso parte alla "VII Edizione del Festival della Cultura Creativa – La banca in Italia per giovani e territorio", organizzato dalla ABI – Associazione Bancaria Italiana – in collaborazione con FEduF - Fondazione per l'Educazione Finanziaria e al Risparmio.

In questa occasione è stato organizzato un evento intitolato "Laboratorio fiabe, denaro e sostenibilità": tramite l'utilizzo di fiabe e di un linguaggio adatto ai bambini, si è cercato di far comprendere loro come essere cittadini più responsabili e gestire il denaro in modo più consapevole.

Di seguito l'impressione di un'insegnante:

"È stato bello scoprire che anche la Banca Popolare di Sondrio sta investendo tempo e risorse sul futuro dei nostri bambini, trovare persone competenti ed esperte, che hanno saputo stimolare e far riflettere i nostri alunni su temi complessi, ma fondamentali per costruire le basi di una società che possa essere il più possibile civile e inclusiva anche attraverso le scelte economiche che ciascuno di noi può compiere ogni giorno".

NON SOLO BANCA

"Le banche non sono fatte per pagare stipendi ai loro impiegati o per chiudere il loro bilancio con un saldo in utile, ma devono raggiungere questi giusti fini soltanto col servire nel miglior modo il pubblico."

Luigi Einaudi, "Relazione del Governatore della Banca d'Italia per l'esercizio 1943"

L'azione di promozione culturale della Banca Popolare di Sondrio si è sempre rivolta all'ascolto del suo territorio, ove la Banca ha "piedi, cuore e testa", con lo scopo di promuovere e valorizzare i molteplici aspetti naturalistici e di risorse a disposizione della comunità in cui opera; tutto ciò a significare il forte legame con il territorio e la comunità.

La Banca Popolare di Sondrio, sensibile alla diffusione della cultura, con la collaborazione della società Vitale Zane & Co. e su idea del professor Marco Vitale, ha organizzato, nel mese di dicembre, il Convegno Sviluppo e Sistema Bancario. L'iniziativa si inserisce nell'ambito della tradizione della Banca di organizzare giornate di studio su tematiche di rilievo. Il convegno ha visto l'intervento di prestigiosi studiosi di cultura bancaria, finanziaria ed economica, che hanno condiviso riflessioni sullo stato dell'arte del sistema bancario italiano e sull'adeguatezza dello stesso a sostenere i temi dello sviluppo del sistema produttivo, nell'ambito del nuovo scenario economico nazionale e internazionale. L'obiettivo del convegno è stato quello di contribuire alle riflessioni nell'ottica di una nuova fase di pensiero che, ripartendo dai fondamentali, punti a valutare il presente e a traguardare il futuro del sistema bancario italiano, nell'ambito più generale del sistema economico, anche nel quadro europeo.

Da diversi anni, per iniziativa dell'ABI, coordinatrice del progetto, il primo sabato di ottobre, i Palazzi delle banche accolgono quanti hanno desiderio di conoscere le testimonianze della storia culturale e civile del nostro Paese.

Il nostro Istituto ha aderito all'iniziativa sin dalle prime edizioni, tenendo aperte le porte di un Palazzo singolare, quello dello Stelvio, che ospita il Museo Carlo Donegani, incentrato sulla Guerra bianca e sugli eventi sportivi legati alla storia del Passo dello Stelvio, oltre che sulle particolarità ambientali e naturalistiche del Parco Nazionale dello Stelvio. A questo si sono aggiunte la sede centrale ubicata a Sondrio e la Biblioteca Luigi Credaro. Grazie a tale iniziativa, pertanto, il pubblico ha potuto ammirare gli interni e la collezione di dipinti, la maggior parte dei quali visionabili anche ne "La Galleria d'Arte" sul sito www.popsoarte.it, il nome con cui la Banca Popolare di Sondrio ha etichettato un progetto di comunicazione sulla rete internet, mediante il quale rende pubblico e accessibile il proprio patrimonio artistico formatosi nel corso degli ultimi cinquant'anni attraverso acquisizioni e iniziative culturali.

La Biblioteca Luigi Credaro, inaugurata il 6 ottobre 2007 dall'allora Ministro della Pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni, costituisce un importante polo attrattivo per la particolare connotazione e per la ricchezza e la peculiarità del patrimonio librario.

Per quanto riguarda gli aspetti culturali, è doveroso menzionare anche il "Notiziario", rivista pubblicata quadrimestralmente dalla Banca e particolarmente rilevante per la notorietà degli autori degli articoli pubblicati, la diversificazione degli argomenti trattati e il gradimento suscitato nei suoi lettori.

All'interno del "Notiziario", la sezione "Il Pianeta che cambia" è dedicata alle tematiche ambientali.

Diciannove anni fa, nel 2004, faceva il suo esordio sul web popsoarte, il sito d'arte della Banca Popolare di Sondrio nato con il preciso intento di far conoscere al grande pubblico, attraverso una rigorosa schedatura scientifica, la collezione d'arte dell'istituto formatasi in oltre settant'anni di acquisizioni e di mecenatismo culturale.

Nel 2004 popsoarte era uno dei primi siti bancari d'arte italiani dedicati alla conoscenza e alla divulgazione del patrimonio artistico di una banca.

Presto altri prestigiosi istituti bancari si sarebbero messi sulla stessa strada, ma intanto il sito d'arte della Banca Popolare di Sondrio guadagnava, nel 2005, il prestigioso premio e-Content Award Italy nella categoria e-culture per la qualità dei suoi contenuti digitali e l'innovativa creatività comunicativa.

Fin dall'inizio, infatti, popsoarte si è distinto per la facilità di accesso ai proprio contenuti anche da parte di persone con disabilità che, grazie a un particolare software, possono accedere a un apposita sezione delle schede che consentono loro di "visualizzare" l'immagine dell'opera attraverso la minuta descrizione verbale di tutte le sue parti. Sono passati 19 anni e i contenuti del sito, che inizialmente presentava sessanta opere d venti autori dal Medioevo al Novecento, si sono via via arricchiti fino a raggiungere oggi quasi 390 opere.

Mattina in Valmadrera Silvio Poma

Cavalli Vittoria Personeni Quadrio

Chiavenna Livio Benetti

Il cortile di giugno Fernando Valenti

PIROVANO

L'acquisizione della Pirovano Stelvio SpA da parte della BPS – operazione avvenuta nel 1985 – rientra a pieno titolo nella vocazione di Banca del territorio, la cui funzione è anche quella di sostenere lo sviluppo economico e sociale delle sue componenti, valorizzando le risorse naturali da un lato ed esaltando la creatività e lo spirito imprenditoriale degli operatori economici dall'altro.

La Pirovano, società operante nel settore alberghiero, oltre a supportare la pratica dello sci estivo, promuove l'educazione alla montagna a tutto tondo, impegnandosi in attività volte alla conoscenza delle bellezze del Parco Nazionale dello Stelvio. A tale proposito è stato aperto un punto informazione – "Virtual Reality Point" – del Parco, all'interno dello sportello bancario ubicato al Passo dello Stelvio, il più "alto" d'Europa.

La controllata Pirovano, dopo il blocco totale dovuto alla pandemia Covid-19, ha ripreso l'attività per assicurare ospitalità agli appassionati dello sci estivo e a chi voleva ritemprare fisico e mente immergendosi nelle bellezze naturali d'alta quota.

Rischi legati al tema

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ESG
Sottocategoria
di rischio ESG
Rischi bancari
tradizionali
Descrizione
del rischio
Modalità di presidio
Rischio
sociale (S)
Credito Credito e
controparte
Rischi di
natura
creditizia
connessi al
sostegno
finanziario
a favore
di realtà
imprenditoriali
locali in stato
di difficoltà
economica /
crisi
Processo strutturato
di concessione e
monitoraggio del credito
basato su puntuale analisi
dell'affidabilità creditizia
e della solvibilità del
richiedente finanziamento
e costante verifica del
mantenimento di tali
requisiti nel tempo.
Definizione di piani di
ristrutturazione del debito
ovvero attivazione di
Rischio
sociale (S)
Reputazione Reputazione Rischi di
natura
reputazionale
connessi
all'adozione
di politiche
creditizie
scarsamente
orientate al
supporto
economico
della comunità
locale e alla
promozione
del territorio
misure di sospensione /
dilatazione della durata
del finanziamento (es.
moratorie) a sostegno
delle imprese locali (e a
salvaguardia dei livelli
occupazionali).
Adozione di politiche di
sostegno economico al
tessuto imprenditoriale
locale e di promozione del
contesto ambientale e delle
realtà sociali (culturali,
sportive, religiose,
solidaristiche) dei territori
di insediamento.

Gestione della catena di fornitura

I rapporti con i fornitori vengono regolati nel Codice Etico, che include impegni a garanzia della trasparenza e della correttezza delle relazioni, ma anche nel Regolamento in materia di esternalizzazioni, il quale contiene clausole generali in termini di requisiti di idoneità dei fornitori a garanzia del rispetto delle norme in materia di tutela dell'ambiente e dei diritti dei lavoratori. In generale, sono quindi privilegiati i fornitori che adottano elevati standard e buone pratiche ambientali.

Tra gli obiettivi del Piano Industriale 2022-2025 vi è quello di prevedere nuovi meccanismi di selezione dei fornitori che considerino pure la loro performance ESG

Il Piano Industriale 2022-2025 prevede, entro la fine del 2023, l'introduzione di una metodologia di valutazione delle performance di sostenibilità dei fornitori, a partire da quelli più rilevanti.

La Banca - struttura complessa composta di numerose unità operative, centrali e periferiche, queste ultime ubicate in un ampio ambito territoriale - necessita costantemente di forniture, da parte di terzi, di beni e di servizi diversificati, funzionali all'efficace svolgimento delle proprie attività, quindi finalizzati all'efficienza operativa e alla competitività commerciale, al rispetto delle normative a vario titolo applicabili, alla sicurezza di persone, ambienti e impianti. Ne deriva l'esigenza di definire e regolare puntualmente il processo di gestione degli acquisti in termini autorizzativi e amministrativi, con l'obiettivo di conseguire sia livelli ottimali delle forniture, a beneficio delle strutture aziendali richiedenti e pertanto della rispettiva operatività, sia la migliore convenienza economica per la Banca nel rapporto qualità/prezzo delle forniture stesse.

La Banca dotata di un MOG soggetto ad aggiornamenti al variare del contesto di riferimento, il cui obiettivo è di mitigare e per quanto possibile prevenire il rischio di commissione di reati espressamente previsti dalla normativa stessa, inclusi quelli ambientali, in ragione di quanto disposto dal Decreto Legislativo n. 121/2011 e successive modifiche e integrazioni. I fornitori della Banca sono informati mediante clausola contenuta nella modulistica contrattuale dell'adozione di tale modello organizzativo; inoltre è loro richiesta l'osservanza delle disposizioni contenute nel Codice Etico aziendale.

La catena di approvvigionamento viene gestita selezionando ogni fornitore in base alle capacità di assolvere alle prestazioni richieste nel tempo: ognuno è caratterizzato da specifici dati amministrativi obbligatori e facoltativi ritenuti utili per la qualificazione dello stesso. I fornitori che effettuano forniture di importo singolo o complessivo annuale superiore a 100.000 euro vengono qualificati dal Servizio Economato per rispondere a finalità di trasparenza. Sono quindi valutate la struttura aziendale, le referenze, l'esperienza storica, esprimendo così un giudizio sintetico motivato. Le valutazioni, sia quantitative sia qualitative, sono sottoposte a riesame ogni qualvolta si registrino problemi.

Riguardo alle diverse società componenti il Gruppo, sono state fatte diverse considerazioni a proposito di quali fornitori potessero essere considerati locali, tenendo conto della collocazione e diffusione delle attività di ogni azienda. Per Banca Popolare di Sondrio il perimetro locale è identificato nella Regione Lombardia, per Factorit consiste in Milano e provincia, per Pirovano Stelvio SpA è riferito alle province di Sondrio e Trento/Bolzano, mentre per Banca della Nuova Terra, operando questa in un ambito diffuso con servizi bancari estesi su tutto il territorio nazionale, il concetto di fornitore locale del servizio si perde.

Il Gruppo agisce coerentemente con l'Agenda 2030 e in particolare con gli obiettivi del SDG 12 "Garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo".

GRI 204-1

Percentuale di spesa concentrata su fornitori locali

2022 2021 2020
Spesa per l'approvvigionamento 296.900.253 276.936.436 266.006.936
di cui su fornitori locali 201.111.669 185.785.832 178.702.309
% sul totale 67,74% 67,09% 67,18%

Rischi legati al tema

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ESG
Sottocategoria
di rischio ESG
Rischi bancari
tradizionali
Descrizione del rischio Modalità di presidio
Rischio
ambientale e
climatico (E)
Transizione
(Reputazione)
Reputazione Rischi di natura
reputazionale
riconducibili a ricorso a
fornitori di beni / servizi
percepiti quali inadeguati
dall'opinione pubblica
e dalla clientela per
supportare la transizione
verso un'economia
a basse emissioni di
carbonio
Processo di valutazione
preventiva e monitoraggio
periodico dei rischi connessi
all'esternalizzazione di servizi
e attività aziendali, tramite
esecuzione di approfondite
analisi - specie in caso di
funzioni essenziali o importanti
- con coinvolgimento di diverse
Rischio
sociale (S)
Legale e di
Policy
Di non
conformità alle
norme
Rischi di natura
sanzionatoria (rischi di
non conformità) connessi
a responsabilità in solido
per mancato rispetto
da parte di fornitori di
beni / servizi di obblighi
normativi in materia di
rapporto di lavoro e
inadeguata applicazione
di standard di salute e
sicurezza a tutela del
relativo personale
strutture specialistiche e di
controllo.
Analisi dell'affidabilità dei
principali fornitori, sia in termini
di solidità dell'assetto societario
e della struttura patrimoniale ed
economica, sia di competenze
professionali e disponibilità di
risorse (umane e tecnologiche),
ai fini dell'intercettamento di
potenziali elementi negativi -
anche riconducibili a fattori di
rischio fisico acuto - incidenti sui
livelli (attesi o concordati) della
Rischio
sociale (S)
Legale e di
Policy
Operativo
(legale)
Rischi di natura
risarcitoria (rischi legali)
connessi a responsabilità
in solido per mancato
rispetto da parte di
fornitori di beni / servizi
di obblighi normativi
in materia di rapporto
di lavoro e inadeguata
applicazione di standard
di salute e sicurezza
a tutela del relativo
personale
prestazione e sulla continuità
operativa della funzione / servizio
esternalizzato.
Definizione di accordi contrattuali
disciplinanti l'ispirazione
dell'operato dei fornitori ai princìpi
espressi dai Codici Etici e più in
generale in linea con i modelli
di organizzazione, gestione e
controllo adottati dalle parti ai
sensi del D.Lgs. 231/2001.
Dimensione
ESG
Sottocategoria
di rischio ESG
Rischi bancari
tradizionali
Descrizione del rischio Modalità di presidio
Rischio
sociale (S)
Reputazione Reputazione Rischi di natura
reputazionale
riconducibili a ricorso a
fornitori di beni / servizi
non conformi circa
il rispetto di obblighi
normativi in materia di
rapporto di lavoro e
inadeguata applicazione
di standard di salute e
sicurezza a tutela del
relativo personale
Processo di valutazione
preventiva e monitoraggio
periodico dei rischi connessi
all'esternalizzazione di servizi
e attività aziendali, tramite
esecuzione di approfondite
analisi - specie in caso di
funzioni essenziali o importanti
Rischio
sociale (S)
Reputazione Reputazione Rischi di natura
reputazionale
riconducibili a scarso
ricorso a fornitori
locali dei territori di
insediamento
- con coinvolgimento di diverse
strutture specialistiche e di
controllo.
Analisi dell'affidabilità dei
principali fornitori, sia in termini
di solidità dell'assetto societario
e della struttura patrimoniale ed
economica, sia di competenze
Rischio di
governance
(G)
Strategia e
Business
Operativo
(organizzativo)
Rischi di natura operativa
(rischi organizzativi)
connessi al ricorso a
fornitori di beni / servizi
non adeguati in termini
di affidabilità tecnica,
commerciale e finanziaria
oppure non rispondenti
a princìpi di sostenibilità
ambientale, sociale o di
governance
professionali e disponibilità di
risorse (umane e tecnologiche),
ai fini dell'intercettamento di
potenziali elementi negativi -
anche riconducibili a fattori di
rischio fisico acuto - incidenti sui
livelli (attesi o concordati) della
prestazione e sulla continuità
operativa della funzione / servizio
esternalizzato.
Definizione di accordi contrattuali
Rischio di
governance
(G)
Legale e di
Policy
Operativo
(legale)
Rischi di natura
risarcitoria (rischi
legali) riconducibili a
controversie con fornitori
di beni / servizi per
inadempienze / carenze
nella fornitura di servizi
rispetto a termini e
condizioni definite a
livello contrattuale
disciplinanti l'ispirazione
dell'operato dei fornitori ai princìpi
espressi dai Codici Etici e più in
generale in linea con i modelli
di organizzazione, gestione e
controllo adottati dalle parti ai
sensi del D.Lgs. 231/2001.

Valorizzazione delle risorse umane

Lo sviluppo e l'affermazione di un'azienda non possono prescindere dalla qualità del rapporto con il proprio personale: nelle relazioni con la clientela e nell'offerta di prodotti e servizi, costituisce un fattore distintivo che viene riconosciuto e apprezzato dal mercato.

La Banca ha nel tempo mantenuto fede al suo principio di crescita dimensionale, basato sull'attuazione di un processo interno di sviluppo delle competenze del personale che valorizza giovani neodiplomati e neolaureati alla prima esperienza di lavoro.

L'ingresso di professionalità esterne, che deve rispettare gli equilibri aziendali, viene limitato a casi specifici e riguarda prevalentemente competenze richieste dalle strutture centrali e non facilmente reperibili all'interno dell'Istituto.

È stato introdotto un sistema di valutazione finalizzato a sostenere lo sviluppo e il miglioramento professionale di ogni individuo

Alla base dell'amministrazione del personale vi è un robusto e consolidato sistema di gestione e di formazione, che armonizza i percorsi individuali con gli obiettivi aziendali di sviluppo delle competenze al fine di garantire il soddisfacimento dei fabbisogni di professionalità. L'inserimento lavorativo del neoassunto, processo strategico essenziale per l'attuazione del disegno di crescita per linee interne, avviene prevalentemente presso le filiali e nel rispetto di obiettivi di apprendimento definiti, in coerenza con il piano di sviluppo aziendale. I fabbisogni di professionalità vengono primariamente soddisfatti, da un lato, con l'inserimento dei neoassunti, dall'altro, mediante rotazioni del personale in ruoli professionali diversi e caratterizzati da crescente complessità; rotazioni sostenute a loro volta da un'intensa attività formativa.

Conseguentemente è stato introdotto un sistema di valutazione finalizzato a sostenere lo sviluppo e il miglioramento professionale di ogni individuo, a favorire la capacità dei collaboratori di interpretare, nello svolgimento di mansioni e ruoli, i modelli organizzativi e comportamentali aziendali. Il sistema fa riferimento a due diverse tipologie di valutazioni: la valutazione delle prestazioni e la rilevazione delle competenze.

Integrazione della valutazione delle competenze con le tematiche ESG

Nel 2022 la Banca, all'interno dell'annuale processo di rilevazione delle competenze, ha condotto una revisione delle schede di competenze del personale aziendale, attraverso l'integrazione delle competenze ESG, tra cui una specifica voce sui rischi ESG, nei ruoli professionali appartenenti alle aree professionali direttamente coinvolte nella gestione di queste tematiche.

La valutazione delle prestazioni dei dipendenti misura la distanza tra le attese sulla mansione e i risultati ottenuti nell'arco di un anno, coerentemente con quanto indicato all'interno del CCNL vigente e in accordo con le rappresentanze sindacali.

La rilevazione delle competenze ha lo scopo di mappare le professionalità presenti all'interno della Banca, di pianificare azioni mirate di gestione e sviluppo del personale e di realizzare piani di formazione. Questa rilevazione riguarda il livello acquisito di padronanza dei processi presidiati e di possesso delle conoscenze e delle capacità, in relazione al ruolo ricoperto. Per conferire ulteriore efficacia allo strumento – favorendo allo stesso tempo i processi di responsabilizzazione delle persone, di autodiagnosi e di promozione di azioni di autosviluppo delle competenze –, alla rilevazione effettuata dai responsabili delle unità operative, si affianca l'auto-rilevazione da parte dei dipendenti; ciò anche al fine di acquisire direttamente dalla fonte la percezione personale relativa al livello di autonomia nelle attività svolte e alle conoscenze tecniche sviluppate.

Il processo di valutazione delle prestazioni e di rilevazione delle competenze professionali si conclude con un colloquio individuale di feedback, effettuato dal diretto responsabile con il collaboratore, nel quale vengono approfondite le evidenze emerse dalle rilevazioni e acquisite le sue aspettative di crescita professionale, le motivazioni, gli interessi e le aspirazioni.

La Banca agisce coerentemente con l'Agenda 2030 e in particolare supporta gli obiettivi degli SDG 3 "Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età" e 4 "Fornire un'educazione di qualità, equa e inclusiva, e promuovere opportunità di apprendimento per tutti".

Welfare aziendale

Le principali forme di welfare aziendale, a cui possono accedere tutti i dipendenti di BPS (compresi i lavoratori part time e a tempo determinato), sono le seguenti:

  • Premio aziendale di produttività: il vigente CCNL (il quale poi demanda al contratto aziendale la definizione dei criteri di erogazione dei premi) per i quadri direttivi e per il personale delle aree professionali prevede l'adozione di un premio aziendale di produttività (disciplinato da specifici accordi di secondo livello - aziendali) correlato ai risultati d'impresa in termini di reale incremento di produttività o redditività, riscontrabili oggettivamente sulla base di bilancio.
  • Premio fedeltà: ai dipendenti che maturano presso la Banca Popolare di Sondrio un'anzianità effettiva di 30 anni viene corrisposto un riconoscimento di euro 2.300 lordi.
  • Agevolazioni e provvidenze per motivi di studio: ai lavoratori non laureati che conseguono, trascorsi 2 anni dall'assunzione, una laurea triennale, compresa tra quelle che davano titolo a riconoscimenti contrattuali di anzianità convenzionale, viene attribuito per una sola volta un premio lordo di euro 1.800.
  • Borse di studio: ai figli o alle persone che possono essere considerate a carico fiscale dei dipendenti vengono distribuite delle borse di studio, il cui importo è in base al grado della scuola frequentata.
  • Contributo pasto: l'azienda fornisce sia ai non residenti, nella misura di euro 7,00, sia ai residenti, nella misura di euro 4,50, dei buoni pasto, così come previsto nel vigente CCNL.
  • Contributo per pernottamento fuori sede: nel caso in cui per esigenze lavorative il dipendente sia costretto a pernottare fuori dalla sede lavorativa, l'Azienda eroga un contributo mensile lordo per il pasto serale pari a euro 132 lordi.
  • Contributo pendolarismo: ai dipendenti il cui Comune di dimora abituale durante la settimana lavorativa dista più di 120 km tra andata e ritorno viene corrisposto un contributo di euro 132 mensile lordo in considerazione delle spese sostenute.
  • Contributo disabili: per ciascun figlio, portatore di handicap fisico o psichico grave che vada a influire sull'apprendimento, accertato ai sensi della Legge 104/92, viene corrisposta ai dipendenti una provvidenza annuale lorda di euro 2.300.
  • Piano di previdenza complementare: con specifico riguardo ai dipendenti assunti a partire dal 1993, la Banca offre un piano di previdenza complementare, per il quale tra l'altro offre un contributo, che dà la possibilità di destinare il TFR in un fondo pensione gestito da Arca Fondi SGR. Tra l'altro dal 2020 Arca ha previsto integrazione dei criteri ESG nel processo di investimento, al fine di valutare i rischi di sostenibilità insieme a quelli finanziari. Inoltre, per quanto riguarda tre dei quattro piani offerti ai dipendenti, Arca persegue un approccio rigoroso attraverso il quale il 90% degli asset detenuti deve avere un rating ESG di massimo livello.

Oltre alle iniziative sopracitate, a ogni dipendente e ai suoi familiari viene garantita l'assistenza sanitaria attraverso una Cassa di assistenza interna, ispirata al principio della mutualità. La Cassa, la cui durata è fissata al 31 dicembre 2050 (salvo proroga), ha lo scopo di concorrere nelle spese per l'assistenza ospedaliera e per quelle sanitarie in genere – a integrazione delle prestazioni fornite dal Servizio Sanitario Nazionale – nonché per altre situazioni, secondo le modalità fissate dal relativo Regolamento.

GRI 401-2 L'attività della Cassa avviene attraverso i seguenti mezzi:

  • a. i contributi stabiliti a carico degli iscritti;
  • b. i contributi paritetici a carico della Banca;
  • c. il contributo a carico della Banca per le spese relative alle visite di check-up;
  • d. le rendite provenienti dal patrimonio della Cassa;
  • e. le eventuali oblazioni e contribuzioni di enti e persone;
  • f. le eccedenze di cassa rilevate, trascorso il periodo ordinario di prescrizione, conformemente alle previsioni di CCNL.

Altro elemento di rilievo che contribuisce al welfare dei dipendenti e dei loro familiari è la presenza di un Circolo Aziendale - CRAL.

Il «Circolo Aziendale del Gruppo Banca Popolare di Sondrio» è un'associazione apolitica, asindacale e senza fini di lucro, che ha lo scopo di promuovere e organizzare, a favore dei propri soci e delle loro famiglie, le attività culturali, ricreative, sportive e in genere tutte quelle attività non singolarmente classificabili che comportano benefici economici o assistenziali ai propri iscritti. Il Circolo Aziendale è retto da un consiglio di undici elementi, eletti ogni tre anni tra i dipendenti e i pensionati delle società del Gruppo, sotto forma di volontariato, al di fuori dell'orario di lavoro.

La partecipazione alle iniziative del Circolo Aziendale è normalmente subordinata al pagamento di una quota di adesione; la stessa viene differenziata in:

■ quota aggregati, è pari al costo vivo dell'iniziativa e beneficia delle riduzioni tipicamente previste per le quote di Gruppo. Il Circolo Aziendale non applica alcun sovrapprezzo; ■ quota soci e familiari, è determinata applicando alla quota piena (quella aggregati)

una riduzione che viene coperta dal contributo erogato dal Circolo Aziendale.

BPS (SUISSE) SA: la Persona è al centro

La Politica del Personale della controllata elvetica oltre a definire le regole volte a disciplinare i rapporti equi all'interno della Banca, crea anche una cultura aziendale dinamica, orientata alle prestazioni e al lavoro di gruppo, a un ambiente rispettoso della persona e della diversità. I princìpi di conduzione e di comportamento, i valori guida, lo spirito imprenditoriale, le ambizioni e gli obiettivi testimoniano la volontà di mantenere e diffondere una cultura d'impresa dove la persona è al centro dell'attenzione.

BPS (SUISSE) SA riconosce, mantiene e sviluppa le competenze delle proprie collaboratrici e dei propri collaboratori, facendo particolare attenzione alle esigenze e problematiche familiari di ognuno in caso di impossibilità lavorativa a seguito di malattia, infortunio, invalidità o decesso. Grande rilevanza viene attribuita alla comunicazione nel rapporto lavorativo: l'informazione viene garantita all'insegna della trasparenza, in modo chiaro e completo, sia verso l'interno che verso l'esterno; l'intento è quello di raggiungere la comprensione e l'accettazione da parte di tutti delle scelte e delle decisioni aziendali, di rispondere al fabbisogno informativo e sviluppare il senso di appartenenza. Lo scambio di informazioni all'interno della Banca è estremamente importante e si basa sul principio della collaborazione e della complementarità.

Nel 2022 è stato realizzato un progetto di retention per i collaboratori con un'età inferiore ai 30 anni con l'obiettivo di creare gruppo, diffondere la cultura aziendale, promuovere l'identità della Banca e la formazione, per rinsaldare anche lo spirito di appartenenza e, soprattutto, conoscere meglio i dipendenti. A tal proposito sono stati organizzati degli incontri in presenza con il Presidente della Direzione Generale così come con il responsabile delle Risorse Umane a cui sono seguiti dei brevi soggiorni presso i servizi centrali per imparare e toccare con mano le diverse attività svolte da BPS (SUISSE) SA.

Nell'ambito del benessere aziendale, l'attenzione di BPS (SUISSE) SA, soprattutto nel periodo pandemico, si è focalizzata sull'equilibrio vita professionale-vita privata delle Collaboratrici e dei Collaboratori; a tale scopo è stata avviata un'attività di sensibilizzazione rivolta ai Capi settore anche attraverso la partecipazione a corsi e momenti di scambio sulla tematica dell'ascolto, della vicinanza e della leadership a distanza.

Le principali azioni intraprese da BPS (SUISSE) SA relativamente al welfare aziendale sono:

  • incentivazione dell'attività fisica dei dipendenti (convenzioni con palestre e partecipazione a manifestazioni sportive);
  • attenzione all'alimentazione sana e biologica;
  • attenzione ai dipendenti in caso di problemi di salute;
  • apertura conto nascita figlio-figlia;
  • copertura infortuni professionali;
  • concessione del tempo di congedo necessario per accompagnare e accudire i figli e i genitori in caso di infortuni e malattia (nel 2021 il periodo di congedo è aumentato);
  • premio fedeltà all'azienda;
  • contributo per il pasto;
  • contributo alle spese di trasporto;
  • agevolazioni volte al miglioramento della mobilità:
  • − soluzioni di trasporto alternative, in collaborazione con la Città di Lugano (trasporto pubblico, carpooling, navetta e biciclette elettriche);
  • − mobilità a scopo aziendale: acquisto on-line di abbonamenti e biglietti tramite il portale Clientela Aziendale FFS;
  • − mobilità "domicilio-sede di lavoro": abbonamento annuale Arcobaleno aziendale; sconto pari al 10% (5% da parte della Comunità Tariffale Arcobaleno e 5% da parte della Banca);
  • − Arcobaleno mensile di prova: contributo Banca pari al 50% del relativo importo.

GRI 2-7A

Informazioni sul personale*

2022 2021 2020
Donne Uomini Totale Donne Uomini Totale Donne Uomini Totale
Totale
dipendenti per
genere
Numero di membri del
personale
849 2.607 3.456 796 2.571 3.367 766 2.536 3.302
Totale di Dirigenti 0 34 34 0 34 34 0 37 37
dipendenti per
categoria di
Quadri 104 730 834 76 686 762 72 690 762
lavoro Impiegati 745 1.843 2.588 720 1.851 2.571 694 1.809 2.503
<= 29 anni 216 356 572 195 328 523 178 304 482
Totale di
dipendenti per
30 - 50 anni 461 1.470 1.931 455 1.514 1.969 448 1.572 2.020
età >= 51 anni 172 781 953 146 729 875 138 662 800
Numero totale di contratti a
tempo indeterminato
836 2.570 3.406 780 2.547 3.327 758 2.516 3.274
Composizione
per tipo di
Numero totale di contratti a
tempo determinato
13 37 50 16 24 40 8 20 28
contratto A ore non garantite (es. a
chiamata, occasionale)
0 0 0 - - - - - -
Composizione Impiego a tempo pieno
secondo quanto definito
dalle leggi nazionali
716 2.589 3.305 679 2.552 3.231 648 2.517 3.165
per tipo di
impiego
Impiego part-time secondo
quanto definito dalle leggi
nazionali
133 18 151 117 19 136 118 19 137
Distribuzione 432 1.776 2.208 396 1.767 2.163 375 1.767 2.142
Composizione Business unit 97 204 301 101 206 307 100 221 321
per aree
d'impiego
Staff 219 320 539 197 282 479 167 216 383
Servizi operativi 101 307 408 102 316 418 124 332 456
Dipendenti Nord 659 2.157 2.816 614 2.118 2.732 582 2.092 2.674
suddivisi Centro 176 433 609 36 252 288 34 254 288
per area di
operatività
Sud 5 6 11 - - - - - -
Estero 9 11 20 146 201 347 150 190 340
Composizione Laurea 444 1.000 1.444 388 926 1.314 368 897 1.265
per titolo di Diploma 402 1.547 1.949 400 1.603 2.003 388 1.595 1.983
studio Licenza obbligatoria 12 51 63 8 42 50 10 44 54
Consulenti Consulenti 24 70 94 0 0 0 0 0 0

I dati sono riportati in base ad un conteggio per teste al termine del periodo di rendicontazione.

*Il numero di lavoratori non dipendenti è pari a 0.

GRI 2-7B

Dipendenti per area geografica

2022 2021 2020
Italia Svizzera Totale Italia Svizzera Totale Italia Svizzera Totale
Totale dipendenti 3.097 359 3.456 3.020 347 3.367 2.962 340 3.302
di cui donne 695 154 849 650 146 796 616 150 766
di cui uomini 2.402 205 2.607 2.370 201 2.571 2.346 190 2.536
A tempo indeterminato 3.047 359 3.406 2.980 347 3.327 2.934 340 3.274
di cui donne 682 154 836 634 146 780 608 150 758
di cui uomini 2.365 205 2.570 2.346 201 2.547 2.326 190 2.516
A tempo determinato 50 0 50 40 0 40 28 0 28
di cui donne 13 0 13 16 0 16 8 0 8
di cui uomini 37 0 37 24 0 24 20 0 20
A ore non garantite (es. a
chiamata, occasionale)
0 0 0 0 0 0 0 0 0
di cui donne 0 0 0 0 0 0 0 0 0
di cui uomini 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Totale dipendenti full
time + part time
3.097 359 3.456 3.020 347 3.367 2.962 340 3.302
di cui donne 695 154 849 650 146 796 616 150 766
di cui uomini 2.402 205 2.607 2.370 201 2.571 2.346 190 2.536
Full time 3.016 289 3.305 2.941 290 3.231 2.888 277 3.165
di cui donne 622 94 716 580 99 679 550 98 648
di cui uomini 2.394 195 2.589 2.361 191 2.552 2.338 179 2.517
Part time 81 70 151 79 57 136 74 63 137
di cui donne 73 60 133 70 47 117 66 52 118
di cui uomini 8 10 18 9 10 19 8 11 19

GRI 401-1

2022 2021 2020
Donne Uomini Totale Donne Uomini Totale Donne Uomini Totale
Personale in uscita 55 140 195 36 99 135 35 89 124
di cui Svizzera 9 19 28 12 9 21 11 11 22
di cui Italia 46 121 167 24 90 114 24 78 102
<= 29 anni 29 55 84 16 34 50 19 26 45
30 - 50 anni 20 50 70 13 30 43 9 22 31
>= 51 anni 6 35 41 7 35 42 7 41 48

Motivazione uscita - - - - - - - - -

pensionamento) 10 88 98 21 50 71 16 29 45 Pensionamento 30 29 59 5 25 30 4 36 40 Licenziamento 0 2 2 1 3 4 2 9 11

determinato) 15 21 36 9 21 30 12 16 28

6,48% 5,37% 5,64% 4,52% 3,85% 4,01% 4,57% 3,51% 3,76%

Numero totale di dipendenti e tasso di turnover per gruppi di età, genere e regione

Uscite volontarie (escluso il

totale

Altro (es. fine di contratti a tempo

Tasso di turnover in uscita - rapporto tra dipendenti in uscita e consistenza

Personale in entrata 100 159 259 71 129 200 62 86 148
di cui Svizzera 17 23 40 13 15 28 10 16 26
di cui Italia 83 136 219 58 114 172 52 70 122
<= 29 anni 69 122 191 55 98 153 50 61 111
30 - 50 anni 27 30 57 14 21 35 10 18 28
>= 51 anni 4 7 11 2 10 12 2 7 9
Tasso di turnover in entrata -
rapporto tra dipendenti in entrata e
consistenza totale
11,78% 6,10% 7,49% 8,92% 5,02% 5,94% 8,09% 3,39% 4,48%

Salute e sicurezza

La Banca si impegna a diffondere la cultura della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro, sviluppando la consapevolezza dei possibili rischi e promuovendo comportamenti responsabili da parte di tutto il personale, promuovendo condizioni di lavoro funzionali alla tutela dell'integrità psicofisica dei lavoratori e al rispetto della loro personalità morale.

In particolare, la Banca agisce nei confronti dei propri dipendenti e collaboratori nel pieno rispetto delle disposizioni di cui all'art. 2087 del Codice Civile e del Testo Unico in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro (D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81), nonché delle altre norme di legge o di regolamento applicabili, o delle leggi locali estere e richieste dall'eventuale ulteriore normativa di volta in volta applicabile in ragione della tipologia e ubicazione, compreso l'estero, delle attività concretamente svolte.

GRI 403-1

Sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro

Pur non avendo un sistema di gestione certificato, la Banca segue quanto definito nell'art. 30 D.Lgs. 81/2008: esso si compone di istruzioni operative e procedure relativamente ai vari ambiti della sicurezza nei luoghi di lavoro il cui controllo di linea è in carico a ogni Ente Gestore della Banca, mentre il controllo di III Livello viene svolto dall'Ufficio Revisione Interna della Banca. In particolar modo alcuni degli ambiti sottoposti a monitoraggio sono quelli relativi al rispetto degli standard tecnico-strutturali (es. attrezzature, impianti, agenti fisici, ecc.), alla valutazione dei rischi e predisposizione delle misure di prevenzione e protezione conseguenti, all'attività di natura organizzativa (es. emergenze, primo soccorso), di sorveglianza sanitaria, di informazione e formazione dei lavoratori.

In conformità con quanto previsto dalla normativa, che definisce l'organigramma della sicurezza e le relative responsabilità, sono stati nominati il dirigente, il responsabile del servizio prevenzione e protezione (RSPP), gli addetti al servizio di prevenzione e protezione (ASPP), i preposti, gli addetti antincendio e primo soccorso e il medico competente. I rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS) vengono eletti secondo votazione dai lavoratori e vengono formati attraverso corsi specifici.

Per quanto riguarda la controllata BPS (SUISSE) SA, il protocollo di controllo e la Direttiva Federale MSSL (concernente il ricorso ai medici del lavoro e agli altri specialisti della sicurezza) guidano le modalità di gestione aziendale e la metodologia adottata. Di fatto sono dotati di linee guida per la sicurezza e la sua organizzazione, per la tutela della salute che regola tra gli altri la ventilazione e la qualità dell'aria, l'ergonomia, il controllo dei fattori di stress, la durata del lavoro, le protezioni speciali quali quelle dedicate alle neomamme, la protezione dell'ambiente, l'illuminazione e i rumori.

Identificazione dei pericoli, valutazione dei rischi e indagini sugli incidenti

All'interno del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) sono specificati i criteri adottati per la valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute durante il lavoro, attraverso la previsione di attività di sopralluogo e di ricognizione periodiche e ad hoc per verificare lo stato delle misure di sicurezza e identificare eventuali rischi; è altresì previsto che la documentazione sia soggetta a revisione in caso di lavori straordinari di manutenzione, oltreché in occasione di modifiche normative relative alla sicurezza e salute sul luogo di lavoro.

GRI 403-3

GRI 403-2

Servizi di medicina del lavoro

La Banca ha nominato un medico competente che collabora con la stessa e con il servizio di prevenzione e protezione per la valutazione dei rischi, anche ai fini della programmazione e della sorveglianza sanitaria, per la predisposizione e attuazione delle misure per la tutela della salute e della integrità psico-fisica dei lavoratori, per l'attività di formazione e informazione nei confronti dei lavoratori, e per l'organizzazione del servizio di primo soccorso. Per tutti i dipendenti che in BPS (SUISSE) SA effettuano più di 20 ore settimanali al videoterminale viene applicata la sorveglianza sanitaria.

Partecipazione e consultazione dei lavoratori e comunicazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro

Periodicamente è prevista una riunione (ex art. 35 del D.Lgs. 81/2008) in cui intervengono gli RLS in rappresentanza dei lavoratori, con anche la possibilità da parte degli stessi di fare segnalazioni puntuali pure tramite e-mail o telefono. Viene trasmessa agli RLS dal Servizio Prevenzione una sintesi degli eventi criminosi avvenuti nelle dipendenze nonché i DVR aziendali. Copiosa è l'informativa portata a conoscenza del personale della Banca tramite circolari aziendali, ordini di servizio o e-mail inviate a tutti i collaboratori in materia di sicurezza dei luoghi di lavoro, come ad esempio le comunicazioni alle dipendenze con allegati i piani emergenza, i registri di prevenzione degli incendi e comunicazioni per avvisare circa l'effettuazione di prove di evacuazione. Sulla intranet aziendale, in un'apposita sezione, sono fruibili tutte le comunicazioni effettuate, i DVR generali e particolari di ogni singola dipendenza, i piani di emergenza, le normative di particolare rilievo e le comunicazioni sindacali inviate tramite e-mail ai collaboratori. I lavoratori hanno a disposizione una procedura interna per la richiesta di interventi tecnici e la registrazione degli interventi manutentivi a opera di fornitori esterni.

Per quanto riguarda in particolare la controllata Factorit SpA, nel 2022 è stata creata una bacheca sulla intranet aziendale sui temi della sicurezza, all'interno della quale i dipendenti possono documentarsi in materia e lasciare i loro commenti.

Formazione dei lavoratori in materia di salute e sicurezza sul lavoro

I corsi in ambito salute e sicurezza prevedono la compilazione di un questionario di gradimento da parte del partecipante al termine dell'attività formativa.

L'attività di Formazione nel 2022 è consistita principalmente in:

  • modulo di formazione base per i neoassunti sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, sulla sicurezza fisica e sulla rapina in banca;
  • formazione di quattro ore teorica per i nuovi addetti alla gestione emergenza antincendio;
  • formazione di quattro ore pratica per i nuovi addetti alla gestione emergenza antincendio;
  • formazione di otto ore di aggiornamento per gli RLS;
  • corsi legati alla sicurezza fisica (BPS (SUISSE) SA);
  • corsi legati ai rischi psicosociali (BPS (SUISSE) SA).

Tutti i dipendenti di BPS (SUISSE) SA hanno effettuato, tra gli altri, anche un corso di formazione generale relativamente a questa tematica.

La formazione in Factorit viene gestita tramite un software dedicato ed è interamente affidata ad aziende esterne specializzate in materia salute e sicurezza, con docenti in possesso delle qualifiche stabilite dalle norme. In funzione dei differenti corsi selezionati, la formazione può essere d'aula o utilizzare metodologie di apprendimento innovative, anche in modalità FAD (formazione a distanza) di tipo sincrono e con ricorso a linguaggi multimediali che consentano l'impiego degli strumenti informatici quali canali di divulgazione dei contenuti formativi. In base al ruolo aziendale, la formazione può prevedere anche uno specifico addestramento.

GRI 403-5

GRI 403-4

GRI 403-6

Promozione della salute dei lavoratori

A ogni dipendente e ai suoi familiari viene garantita l'assistenza sanitaria attraverso una Cassa di assistenza interna, tramite la quale viene garantito pure un check-up presso strutture convenzionate.

La Cassa ha lo scopo di concorrere nelle spese per l'assistenza ospedaliera e per quelle sanitarie in genere – a integrazione delle prestazioni fornite dal Servizio Sanitario Nazionale – nonché per altre situazioni, secondo le modalità fissate dal correlativo Regolamento. Per BNT SpA e Factorit SpA, l'assistenza sanitaria è regolata da polizze assicurative stipulate dall'azienda a beneficio del personale, mentre per quanto riguarda BPS (SUISSE) SA esiste una copertura infortuni professionali.

Per maggiori specifiche circa il welfare aziendale si rimanda alla sezione specifica di questo documento.

GRI 403-7

Prevenzione e mitigazione degli impatti in materia di salute e sicurezza sul lavoro all'interno delle relazioni commerciali

Per evitare e mitigare gli impatti negativi significativi in materia di salute e sicurezza sul lavoro connessi alle attività operative, offerte di prodotti o servizi effettuate tramite relazioni di natura commerciale e i relativi pericoli e rischi, la Banca ha predisposto il Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenza (DUVRI) e protocolli specifici di sicurezza per fornitori di servizi esterni, consulenti e ditte affidatarie di contratti d'appalto.

Tutti i destinatari del Codice Etico, nell'ambito delle proprie mansioni, partecipano al processo di prevenzione dei rischi e di tutela della salute e della sicurezza nei confronti di sé stessi, dei colleghi e di terzi, formulando pure osservazioni e proposte.

In particolare, è fatto obbligo a tutti i soggetti che operano all'interno della Banca o in relazione con essa:

  • di osservare le disposizioni e le istruzioni impartite dalla Banca;
  • di utilizzare correttamente i macchinari e le apparecchiature impiegate nell'esecuzione della prestazione lavorativa;
  • di utilizzare in modo appropriato i dispositivi di protezione;
  • di segnalare senza indugio alle funzioni aziendali competenti le carenze e/o i guasti dei mezzi e dispositivi di protezione di cui sono a conoscenza;
  • di non rimuovere o modificare, senza autorizzazione, i dispositivi di sicurezza o di segnalazione o di controllo;
  • di non compiere di propria iniziativa operazioni o manovre pericolose fuori dalle proprie mansioni;
  • di sottoporsi agli eventuali controlli sanitari previsti a tutela della salute. La Banca si impegna, infine, in caso di affidamento di servizi a terzi in regime di appalto, o comunque nell'ambito degli ordinari rapporti commerciali, a esigere dai propri partner il rispetto di adeguati standard di sicurezza per i lavoratori.

L'attività di rilevazione e monitoraggio dei rischi è riepilogata nel documento di valutazione dei rischi aziendali secondo una procedura normata. Alcuni degli ambiti sottoposti a monitoraggio sono quelli relativi al rispetto degli standard tecnico-strutturali (per esempio attrezzature, impianti, agenti fisici, biologici, Covid-19, ecc.), all'ergonomia sul posto di lavoro, alle misure di prevenzione e protezione conseguenti, all'attività di natura organizzativa (per esempio emergenze incendio, primo soccorso, gestione del rischio idrogeologico e sismico) e di sorveglianza sanitaria, all'attività di informazione e formazione dei lavoratori. Con riferimento invece alle problematiche relative ai rischi psicosociali e in particolare allo stress da lavoro, annualmente vengono raccolti e implementati i dati relativi a questa tematica dal Servizio Personale e periodicamente viene rivalutato il rischio specifico. La Banca si impegna a garantire condizioni di lavoro rispettose della dignità della persona e a non ammettere e tollerare forme di discriminazione contrarie alle leggi, molestie o vessazioni di alcun genere. A tal fine, esige che nelle relazioni di lavoro interne ed esterne non siano ammessi atti di violenza psicologica o atteggiamenti o comportamenti discriminatori o lesivi della persona, delle sue convinzioni, credenze o preferenze. Per questo motivo non viene tollerata alcuna forma di ritorsione nei confronti dei dipendenti che abbiano lamentato modalità di discriminazione o di molestia, né nei confronti dei lavoratori che abbiano fornito notizie in merito.

Infine, la Banca si impegna, in caso di affidamento di lavori o servizi a terzi in regime di appalto, o comunque nell'ambito degli ordinari rapporti commerciali, a esigere dai propri partner il rispetto di adeguati standard di sicurezza per i lavoratori delle società esterne.

GRI

I principali tipi di infortunio sul lavoro

403-9A

2022 2021 2020
Infortuni sul lavoro 30 22 24
Infortuni registrabili durante l'orario di lavoro 6 6 3
percentuale sul totale 20% 27% 13%
Infortuni con gravi conseguenze (ad esclusione dei decessi) 0 0 0
percentuale sul totale 0 0 0
Decessi a seguito di infortuni sul lavoro 0 0 0
Infortuni in itinere* 24 16 21
percentuale sul totale 80% 73% 88%
Giornate di lavoro perse per infortuni 418 361 374,93
Giorni di assenza nel periodo di rendicontazione 25.285 17.441 21.377
Ore di lavoro effettivamente lavorate 5.035.948 5.402.813 4.614.543
Giorni di lavoro lavorabili 842.590 828.911 820.336
Tasso di infortuni (frequenza) ** 6 4 5
Tasso di infortuni gravi 0 0 0
Tasso di decessi risultanti da infortuni 0 0 0
Tasso di gravità *** 0 0 0
Tasso di assenteismo *** 3 2 3

* Il tasso di infortuni è calcolato moltiplicando il numero di infortuni per un milione e dividendo poi per il numero di ore lavorate.

**Il tasso di gravità è calcolato moltiplicando per 1.000 il numero di giorni totali di infortuni diviso il numero di ore lavorate.

*** Il tasso di assenteismo deriva dal rapporto tra le giornate di assenza e le giornate lavorabili moltiplicato poi per 100.

I dati in tabella si riferiscono ai soli dipendenti; nel 2022, per quanto riguarda i somministrati, non si sono registrati decessi dovuti a infortuni sul lavoro, così come infortuni sul lavoro gravi e registrabili.

Formazione

La crescita professionale e l'educazione finanziaria sono sostenute da un articolato sistema che prevede progetti destinati a fasce specifiche di popolazione aziendale e lo sviluppo di tutte le principali tematiche del business bancario. I programmi formativi non trascurano i contenuti trasversali alle diverse professioni esistenti in Banca, con lo scopo di rafforzare alcune abilità quali le capacità relazionali, negoziali e di gestione dei gruppi di lavoro.

A sostegno del modello di crescita per linee interne, forte attenzione è riservata alla formazione in ingresso: ai neoassunti è dedicato un programma strutturato che, integrando varie modalità (aula, multimediale, affiancamenti mirati sul campo), contempla, oltre agli specifici temi normativi e di processo dei ruoli di front e back office di filiale, nozioni riguardanti l'organizzazione della Banca, la disciplina del rapporto di lavoro, la sicurezza aziendale e le principali aree di business (offerta commerciale, introduzione ai crediti, ai mercati mobiliari e alle operazioni con l'estero). Alcuni moduli sono inoltre dedicati alla formazione comportamentale e allo sviluppo delle abilità personali.

Ampia è l'offerta formativa dedicata a tutti i dipendenti, che caratterizza le diverse attività del settore bancario. Al riguardo, il Servizio Personale supporta le strutture centrali nel programmare le iniziative formative per diversi ambiti quali, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, IVASS, MiFID2, compliance, concessione e revisione dei prestiti, antiriciclaggio, sostenibilità e fattori ESG, usura, whistleblowing, market abuse, codice del consumo, salute e sicurezza dei lavoratori, responsabilità amministrativa delle banche e cybersecurity. Non è stato tralasciato il tema della formazione manageriale per i responsabili mediante un articolato programma che ha trattato argomenti quali la cultura della delega, lo sviluppo dei talenti, la gestione del feedback e il team building.

Oltre ai tradizionali corsi in aula diverse sono le proposte formative disponibili mediante strumenti di e-learning.

Il piano formativo viene predisposto in coerenza con i princìpi di diversità e inclusione, al fine di garantire parità di trattamento nell'accesso alla formazione aziendale e, conseguentemente, consentire un equo sviluppo professionale dei collaboratori.

I programmi di formazione trattano anche i temi dei processi di certificazione di qualità ai sensi delle norme ISO 9001 e ISO 27001. Tali processi sono parte integrante della strategia aziendale, volta a una costante ricerca della soddisfazione della clientela e di una sempre maggiore efficienza produttiva, con la finalità di portare benefici nell'organizzazione e nei processi di lavoro, unitamente al coinvolgimento del personale, sul fronte formazione e informazione.

L'offerta formativa di BPS (SUISSE) SA

BPS (SUISSE) SA sostiene e incentiva la formazione professionale continua nonché il mantenimento dell'impiegabilità (occupabilità) sul mercato del lavoro, indipendentemente dall'anzianità di servizio, dal grado e dalla posizione gerarchica, dall'età, dalla nazionalità e dal genere. La Banca organizza, sostiene e sovvenziona la partecipazione ai corsi formativi interni ed esterni, destinati allo sviluppo professionale e personale sia finanziariamente (previo accordo da parte dell'Ufficio Risorse Umane), sia mettendo a disposizione il tempo di lavoro necessario alla formazione.

Le collaboratrici e i collaboratori di BPS (SUISSE) SA e, in particolare i consulenti alla clientela, devono disporre di conoscenze adeguate delle norme di comportamento e delle conoscenze specifiche e tecnico-specialistiche idonee allo svolgimento della propria attività e della propria professione, ai sensi della Legge Federale sui servizi finanziari (LSerFi) e della sua ordinanza del 1° gennaio 2020. La formazione destinata al personale della Banca comprende quindi tutte quelle iniziative atte a fornire, mantenere aggiornate e sviluppare le capacità, le conoscenze, le competenze e i comportamenti necessari allo svolgimento ottimale delle proprie mansioni nel ruolo attualmente occupato e/o in quello futuro. I consulenti alla clientela, per crescere e svilupparsi ulteriormente, partecipano all'iter formativo volto all'ottenimento della certificazione federale SAQ e, soprattutto, ai percorsi necessari al mantenimento della stessa che implicano almeno otto ore di formazione all'anno; per tutti gli altri vengono organizzati corsi tecnico-specialistici ad hoc. La BPS (SUISSE) SA offre la possibilità di seguire corsi di lunga durata allo scopo di ottenere certificati e diplomi riconosciuti a livello nazionale e internazionale e oltretutto organizza interventi di accompagnamento rivolti allo sviluppo della leadership.

Formazione ESG

Nel corso del 2022 è stato erogato il primo modulo formativo in ambito ESG ai dipendenti a tempo indeterminato del Gruppo, con l'obiettivo di diffondere una cultura aziendale sulle tematiche di sostenibilità, oltre che condividere e valorizzare il percorso intrapreso dalla Banca.

La formazione in questione ha trattato i seguenti argomenti:

  • Il concetto di sostenibilità
  • Misurazione e gestione della sostenibilità aziendale
  • La Sostenibilità in BPS: la Governance e la rendicontazione di sostenibilità
  • La Finanza e l'economia reale
  • La Finanza ESG e le banche
  • La Finanza ESG e l'asset management
  • La Sostenibilità in BPS: i fattori ESG nel business e nell'operatività

Attivazione di stage grazie alla collaborazione col mondo accademico

Nel corso del 2022 è ripartita pure l'attività di stage presso le filiali del Gruppo.

Banca Popolare di Sondrio è il punto di riferimento per gli istituti tecnici commerciali lombardi e collabora con i principali atenei presenti nelle aree di presidio per attività di orientamento, stage e placement di studenti, laureandi e laureati. La collaborazione con gli atenei ha lo scopo di favorire l'orientamento al mondo del lavoro e alle scelte di carriera, offrendo ai giovani l'opportunità di acquisire gli strumenti di primo contatto per la ricerca di un'occupazione che risponda alle attitudini personali e consentendo allo stesso tempo alla Banca la ricerca di risorse con competenze il più possibile rispondenti ai propri fabbisogni di reclutamento. L'attività consta di incontri di orientamento e presentazione della realtà aziendale, nella partecipazione a career day e nell'organizzazione di stage. Alcuni degli studenti che effettuano lo stage presso gli sportelli del Gruppo vengono poi integrati nell'organico aziendale.

GRI 404-1

Negli ultimi 10 anni sono stati complessivamente organizzati stage per circa 2.000 studenti.

Ore di formazione medie per dipendente per anno

2022 2021 2020
Donne Uomini Totale Donne Uomini Totale Donne Uomini Totale
Totale
numero di ore
di formazione
erogate ai
dipendenti
26.770,55 101.423,65 128.194,20 25.538,17 111.602,87 137.141,04 23.816,99 96.887,19 120.704,18
Dirigenti 0,00 908,30 908,30 0,00 1.248,75 1.248,75 0,00 763,80 763,80
Quadri 3.323,70 28.041,95 31.365,65 2.283,00 30.064,25 32.347,25 1.917,05 23.681,87 25.598,92
Impiegati 23.446,85 72.473,40 95.920,25 23.255,17 80.289,87 103.545,04 21.899,94 72.441,52 94.341,46
Ore medie di
formazione per
dipendente
31,53 38,90 37,09 32,08 43,41 40,73 31,09 38,20 36,55
Dirigenti 0,00 26,71 26,71 0,00 36,73 36,73 0,00 20,64 20,64
Quadri 31,96 38,41 37,61 30,04 43,83 42,45 26,63 34,32 33,59
Impiegati 31,47 39,32 37,06 32,30 43,38 40,27 31,56 40,05 37,69

I valori sono calcolati rapportando il numero totale di ore di formazione erogate con il numero di dipendenti.

Dialogo con le parti sociali

I rapporti con le Organizzazioni Sindacali, così come definito nel Codice Etico, vengono improntati alla massima trasparenza, correttezza, integrità, imparzialità e indipendenza, nel rispetto dei ruoli e delle prerogative di ciascun soggetto, in un clima di rispetto reciproco e disponibilità al dialogo e alla partecipazione e garantendo le più ampie libertà e rappresentatività.

Il Gruppo si impegna a condurre il confronto con le Organizzazioni Sindacali nell'ottica di mantenere relazioni salde, ispirate a rispetto e lealtà, volte al comune interesse di tutela dei dipendenti. Il dialogo è sviluppato senza alcuna discriminazione o diversità di trattamento, per favorire un clima di reciproca fiducia e uno scambio solido, nell'intento di ricercare un corretto sistema di relazioni sindacali quanto più possibile concertative.

Il Codice Etico vieta ogni comportamento che abbia prodotto o sia oggettivamente idoneo a produrre la lesione della libertà sindacale.

La partecipazione, a titolo personale, di dipendenti e amministratori a organizzazioni politiche, avviene fuori dall'orario di lavoro e senza alcun collegamento con la funzione svolta. Il Gruppo si astiene, inoltre, da qualsiasi pressione diretta o indiretta nei confronti di esponenti politici e non ammette l'erogazione di contributi diretti o indiretti, in denaro, in natura, o in altra forma a partiti politici, movimenti, comitati e organizzazioni politiche e sindacali, né ai loro rappresentanti.

Non si sono registrate ore di sciopero legate a vertenze sindacali nel corso dell'anno passato.

Nel 2022 le relazioni con le rappresentanze sindacali si sono mantenute su basi di reciproco rispetto; nel corso dell'anno sono stati effettuati gli incontri previsti dalla contrattazione aziendale tra rappresentanti della Banca e le Organizzazioni Sindacali. A richiesta vengono altresì organizzati incontri ove vengono discussi i temi di maggior interesse del momento.

GRI 402-1

Periodo minimo di preavviso per cambiamenti operativi

Il periodo di preavviso alle Organizzazioni Sindacali per cambiamenti organizzativi è di 50 giorni per le riorganizzazioni di Gruppo e per le riorganizzazioni aziendali secondo quanto previsto dal CCNL.

GRI 2-30

Accordi di contrattazione collettiva

Per quanto riguarda Banca Popolare di Sondrio e Factorit, tutti i dipendenti sono attualmente coperti da contratti collettivi, in linea con gli anni precedenti, mentre BPS (SUISSE) SA non prevede la stipula di contratti di diritto italiano ma opera nel rispetto delle normative di diritto elvetico applicabili al settore.

Il Regolamento per il Personale costituisce parte integrante di tutti i contratti di lavoro con la BPS (SUISSE) SA ed è valido per tutti i dipendenti e collaboratori occupati in Svizzera.

I diritti e gli obblighi del dipendente sono disciplinati dalle seguenti norme e con la seguente gerarchia:

  • Contratto individuale di lavoro
  • Regolamento
  • Convenzione relativa alle Condizioni di lavoro degli impiegati di Banca (CCIB)
  • Codice delle obbligazioni (CO) e Legge Federale sul Lavoro
  • Legge Federale sulle Banche e le Casse di Risparmio

La CCIB si applica a tutti i rapporti di lavoro stipulati per un periodo superiore a tre mesi. I rapporti di lavoro dei membri di Direzione non sono assoggettati alla Convenzione, ad eccezione di quanto disposto nell'Accordo sulla rinuncia alla registrazione dell'orario di lavoro che gli stessi sono chiamati a sottoscrivere.

2022 2021 2020
Donne Uomini Totale Donne Uomini Totale Donne Uomini Totale
Numero di dipendenti
coperti da contratto
collettivo
695 2.402 3.097 650 2.370 3.020 616 2.346 2.962
Numero di dipendenti
NON coperti da
contratto collettivo
154 205 359 146 201 347 150 190 340
Percentuale dipendenti
coperti da contratto
collettivo
81,86% 92,14% 89,61% 81,66% 92,18% 89,69% 80,42% 92,51% 89,70%

Rischi legati al tema

Dimensione
ESG
Sottocategoria
di rischio ESG
Rischi bancari
tradizionali
Descrizione del rischio Modalità di presidio
Rischio
sociale (S)
Legale e di
Policy
Operativo
(legale)
Rischi di natura risarcitoria (rischi legali)
riconducibili a mancato / inadeguato rispetto
degli accordi assunti con le associazioni
sindacali (es. in merito a orari di lavoro, salari,
ferie, scioperi)
Puntuale rispetto dei diritti di
esercizio della libertà e delle
attività sindacali.
Intrattenimento di rapporti
distesi e collaborativi con le
Rischio
sociale (S)
Reputazione Reputazione Rischi di natura reputazionale riconducibili a
mancato / inadeguato rispetto degli accordi
assunti con le associazioni sindacali (es. in
merito a orari di lavoro, salari, ferie, scioperi)
associazioni sindacali.
Puntuale rispetto delle
norme in materia di rapporto
di lavoro.
Adozione di opportuni
Rischio
sociale (S)
Legale e di
Policy
Di non
conformità alle
norme
Rischi di natura sanzionatoria (rischi di non
conformità) connessi a:
- violazione di obblighi contrattuali / normativi
previsti in materia di rapporto di lavoro (es.
adeguatezza dei livelli retributivi)
- messa in atto di comportamenti vessatori
diretti a creare situazioni di disagio lavorativo
ovvero a compromettere la salute psicofisica
del lavoratore (es. demansionamento,
dequalificazione, mobbing, training)
meccanismi / politiche
incentivanti.
Programmi di formazione
e sviluppo professionale,
inclusi focus dedicati al
tema della sostenibilità per
ampliarne la cultura a livello
aziendale.
Adozione di misure di
welfare aziendale dirette a
Rischio
sociale (S)
Legale e di
Policy
Operativo
(legale)
Rischi di natura risarcitoria (rischi legali)
connessi a:
- violazione di obblighi contrattuali / normativi
previsti in materia di rapporto di lavoro (es.
adeguatezza dei livelli retributivi)
- messa in atto di comportamenti vessatori
diretti a creare situazioni di disagio lavorativo
ovvero a compromettere la salute psicofisica
del lavoratore (es. demansionamento,
dequalificazione, mobbing, training)
promuovere il benessere dei
dipendenti.
Possibilità di ricorrere a
modalità di lavoro flessibili
(part time, lavoro agile,
delocalizzazione).
Installazione / manutenzione
di presidi fisici adeguati
e conformi alle norme
vigenti in materia di salute e
Rischio
sociale (S)
Reputazione Reputazione Rischi di natura reputazionale connessi a:
- violazione di obblighi contrattuali / normativi
previsti in materia di rapporto di lavoro (es.
adeguatezza dei livelli retributivi)
- messa in atto di comportamenti vessatori
diretti a creare situazioni di disagio lavorativo
ovvero a compromettere la salute psicofisica
del lavoratore (es. demansionamento,
dequalificazione, mobbing, training)
sicurezza sul posto di lavoro
(D.Lgs. 81/2008).
Sottoscrizione di dedicate
polizze assicurative a fronte
di infortuni professionali (ed
extra).
tradizionali Descrizione del rischio Modalità di presidio
Rischi di natura operativa (rischi organizzativi)
connessi a:
- mancanza di personale adeguatamente
Puntuale rispetto dei diritti di
esercizio della libertà e delle
attività sindacali.
Intrattenimento di rapporti
Rischio
sociale (S)
Strategia e
Business
Operativo
(organizzativo)
connessi a:
- mancanza di personale adeguatamente
formato e qualificato - insoddisfazione del
personale tale da produrre effetti negativi sui
livelli di produttività
- incapacità di attrarre nuovi "talenti" o di
trattenere il personale già assunto - carente
/ inadeguata promozione di iniziative di
formazione a favore del personale
attività sindacali.
Intrattenimento di rapporti
distesi e collaborativi con le
associazioni sindacali.
Puntuale rispetto delle
norme in materia di rapporto
di lavoro.
Adozione di opportuni
meccanismi / politiche
Rischio
sociale (S)
Reputazione Reputazione Rischi di natura reputazionale connessi a
inadeguato / carente sistema di welfare
aziendale a favore del personale interno
incentivanti.
Programmi di formazione
e sviluppo professionale,
inclusi focus dedicati al
tema della sostenibilità per
ampliarne la cultura a livello
Rischio
sociale (S)
Legale e di
Policy
Di non
conformità alle
norme
Rischi di natura sanzionatoria (rischi di
non conformità) riconducibili a mancato /
inadeguato rispetto delle norme in materia di
salute e sicurezza sul posto di lavoro
aziendale.
Adozione di misure di
welfare aziendale dirette a
promuovere il benessere dei
dipendenti.
Rischio
sociale (S)
Legale e di
Policy
Operativo
(legale)
Rischi di natura risarcitoria (rischi legali)
riconducibili a mancato / inadeguato rispetto
delle norme in materia di salute e sicurezza
sul posto di lavoro
Possibilità di ricorrere a
modalità di lavoro flessibili
(part time, lavoro agile,
delocalizzazione).
Installazione / manutenzione
di presidi fisici adeguati
Rischio
sociale (S)
Reputazione Reputazione Rischi di natura reputazionale connessi a
mancato / inadeguato rispetto delle norme
in materia di salute e sicurezza sul posto di
lavoro
e conformi alle norme
vigenti in materia di salute e
sicurezza sul posto di lavoro
(D.Lgs. 81/2008).
Sottoscrizione di dedicate
polizze assicurative a fronte
di infortuni professionali (ed
extra).

Dimensione ESG

Sottocategoria di rischio ESG

Rischi bancari

Diritti umani, diversità e inclusione

Per il Gruppo, il rispetto dei diritti umani è un requisito fondamentale e imprescindibile, pertanto tutela e promuove la loro protezione e la continua diffusione di tali diritti nello svolgimento delle proprie attività.

La valorizzazione delle diversità e dell'inclusione rappresenta un impegno prioritario, al fine di sostenere un ambiente di lavoro rispettoso di ogni forma di unicità dell'individuo e partecipativo, ispirato a princìpi di libertà, correttezza e dignità nei rapporti professionali, privo di comportamenti discriminatori, collettivi o individuali. In coerenza con le nuove normative nazionali e internazionali in ambito di Diversità e Inclusione e con la crescente attenzione da parte degli stakeholder su questi temi, aumenta costantemente la consapevolezza e l'impegno nell'aggiornare le strategie e implementare nuovi processi, al fine di favorire l'inclusione delle varie forme di diversità.

Il Gruppo riconosce il valore dei princìpi di responsabilità ed eticità, del rispetto dei diritti umani e della tutela dell'ambiente, come declinati a livello internazionale e nazionale da normative e linee guida, tra cui anzitutto la Costituzione della Repubblica Italiana e la Dichiarazione Universale dei Diritti umani delle Nazioni Unite. Inoltre, aderisce sin dal 2004 al Global Compact delle Nazioni Unite, ispirando la propria strategia e cultura aziendale ai Dieci Princìpi ivi rappresentati.

In questa prospettiva, la Banca procede, con approccio olistico e con la volontà di essere attore del cambiamento, nel percorso già intrapreso di identificazione, implementazione e monitoraggio di obiettivi di Diversità e Inclusione, attuando le modalità più consone per realizzarli nel contesto proprio e di sistema.

La Policy di Sostenibilità del Gruppo, redatta nel primo semestre del 2021, richiama espressamente l'impegno nel promuovere e rispettare i diritti umani, così come enunciati anche dal Global Compact delle Nazioni Unite.

Nel Codice Etico viene ribadito che la Banca si impegna a garantire condizioni di lavoro rispettose della dignità della persona, a non ammettere e tollerare forme di discriminazione contrarie alle leggi. A tal fine, richiede che nelle relazioni di lavoro interne ed esterne non siano ammessi atti di violenza psicologica o atteggiamenti o comportamenti discriminatori o lesivi della persona, delle sue convinzioni, credenze o preferenze.

La Banca esige che nelle relazioni di lavoro interne ed esterne non si dia luogo a molestie o vessazioni di alcun genere e non tollera alcuna forma di ritorsione nei confronti dei dipendenti che abbiano lamentato modalità di discriminazione o di molestia, né nei confronti dei lavoratori che abbiano fornito notizie in merito.

D'intesa con le rappresentanze sindacali è stata costituita una specifica Commissione sulle pari opportunità che ha la finalità di:

  • individuare provvedimenti idonei alla realizzazione delle pari opportunità;
  • promuovere interventi idonei a facilitare il reinserimento delle lavoratrici dopo l'assenza per maternità e a salvaguardarne la professionalità;
  • stimolare iniziative volte a rimuovere eventuali comportamenti lesivi delle libertà personali, ivi compresi quelli relativi alle molestie sessuali;
  • valutare eventuali fatti segnalati, riguardanti azioni di discriminazione diretta e/o indiretta sul piano lavorativo e professionale e formulare proposte in merito.

Nel rispetto delle disposizioni contrattuali, fermo restando le esigenze organizzative aziendali, vengono concesse flessibilità o riduzioni di orario al fine di permettere una miglior conciliazione delle esigenze personali e familiari con quelle aziendali. Particolare attenzione viene riservata altresì al personale affetto da disabilità gravi. Vi è un costante interessamento e vicinanza da parte del Responsabile del Servizio personale, ciò pure in fase di rientro in servizio, concedendo flessibilità in termini di orario.

Le politiche retributive del Gruppo sono improntate al rispetto delle disposizioni normative e contrattuali proprie del settore del credito, in particolare, il contratto collettivo nazionale di lavoro e la contrattazione integrativa, oltre che gli accordi stipulati a livello aziendale.

Nel corso dell'anno appena passato BPS (SUISSE) SA, la quale si distingue sulla piazza finanziaria svizzera come datore di lavoro equo e attento alle diversità, ha ottenuto nuovamente il certificato federale Fair-ON-Pay+.

È stata costituita una specifica Commissione sulle pari opportunità

Il conseguimento della certificazione sottolinea il costante impegno della Banca in favore di un uguale trattamento e della parità retributiva fra uomini e donne, vincendo così una sfida culturale che da anni vede coinvolti il mondo della politica e quello del lavoro.

BPS (SUISSE) SA: «La diversità è parte integrante della nostra politica aziendale»

I princìpi di conduzione e di comportamento, i valori guida, lo spirito imprenditoriale, le ambizioni e gli obiettivi, testimoniano la volontà di mantenere e diffondere una cultura d'impresa dove la persona è al centro dell'attenzione. BPS (SUISSE) SA ha una Politica del Personale molto attenta al tema delle diversità:

  • i programmi di formazione e perfezionamento, nel limite del possibile, integrano moduli di sensibilizzazione sul tema delle pari opportunità e dell'uguaglianza di genere;
  • particolare attenzione è riservata alla trasparenza in tutti i processi delle risorse umane, come il reclutamento, la selezione, l'assunzione, l'accoglimento, lo sviluppo e la promozione del personale, la valutazione delle prestazioni e la definizione della remunerazione, al fine di garantire le pari opportunità tra donne e uomini;
  • viene promossa una cultura aziendale equa e inclusiva;
  • l'Ufficio Risorse Umane monitora regolarmente il rispetto della parità salariale tra donne e uomini attraverso uno strumento dedicato;
  • il Regolamento del Personale richiama le misure adottate in materia di prevenzione delle molestie, le violenze e l'abuso di potere sul posto di lavoro.

Non vi sono barriere per quanto attiene l'avanzamento di carriera, le pari opportunità e l'inclusione. Per quanto riguarda il processo di selezione, a partire dagli annunci di lavoro, il bias linguistico è ridotto e i processi di reclutamento e selezione vengono affrontati nel modo più esente possibile dai pregiudizi.

Nel corso del 2022, durante il processo di reclutamento, sono stati intervistati il 58% di uomini ed il 42% di donne; la percentuale degli assunti è pari al 54% di uomini ed al 46% di donne.

La Banca, nelle relazioni intrattenute con la generalità dei soggetti con i quali si trovi a operare, si impegna costantemente a promuovere la parità di trattamento di tutti gli individui, evitando ogni discriminazione di genere, identità e/o espressione di genere, orientamento affettivo-sessuale, stato civile e situazione familiare, età, etnia, credo religioso, appartenenza politica e sindacale, condizione socioeconomica, nazionalità, lingua, estrazione culturale, condizioni fisiche e psichiche e di qualsiasi altra caratteristica.

Allo scopo, nel 2022 sono state approvate "Le linee guida in materia di diversità e inclusione", un documento che definisce i princìpi generali e gli indirizzi applicativi essenziali in materia di Diversità e Inclusione al fine di promuovere, diffondere e attuare una politica volta a favorire l'inclusione delle varie forme di diversità. L'obiettivo delle linee guida è quello di creare un ambiente di lavoro caratterizzato da pluralità, rispettoso e armonioso, che sappia generare valore dal confronto tra persone con caratteristiche e opinioni differenti, in cui ciascuno si senta libero di esprimersi in modo autentico e che consenta di riconoscere e valorizzare il talento di ognuno, dando a ciascuno le medesime opportunità di crescita professionale e dinamica retributiva.

Nello specifico, il Consiglio di amministrazione, attraverso le funzioni preposte, assicura e garantisce il rispetto dei princìpi di seguito elencati, con riferimento ai valori a cui la Banca si ispira e a quanto dichiarato nel proprio Codice Etico:

  • promuovere una cultura aziendale inclusiva, a tutti i livelli organizzativi, che identifichi nella diversità l'ambito in cui rafforzare le competenze e il vantaggio competitivo per l'azienda;
  • assicurare equità nei processi di selezione, assunzione del personale e di retribuzione, rispettando l'identità e la diversità di ogni persona;
  • garantire pari opportunità e trattamento durante le varie fasi della vita in azienda (formazione, valutazione, crescita professionale);
  • promuovere la meritocrazia e lo sviluppo dei talenti utilizzando approcci valutativi basati su criteri oggettivi e inclusivi;
  • favorire la conciliazione del rapporto vita-lavoro tramite lo sviluppo di strumenti finalizzati a garantire il corretto bilanciamento tra impegni lavorativi e personali.

Nell'anno appena trascorso è stato inoltre redatto il "Regolamento sulla diversità nella composizione del Consiglio di amministrazione e del Collegio Sindacale della Banca Popolare di Sondrio", documento che identifica le misure adottate per garantire che la composizione degli organi sociali rifletta un adeguato grado di diversificazione in termini, tra l'altro, di competenze, esperienze, età, genere e proiezione internazionale, al fine di favorire l'emersione di differenti prospettive e punti di vista sulle materie di competenza.

Nel 2023 il Gruppo Banca Popolare di Sondrio è entrato a far parte, in qualità di socio ordinario, di Valore D, la prima Associazione di grandi imprese creata in Italia che si impegna a promuovere una cultura aziendale inclusiva, senza discriminazioni, capace di far emergere il talento di ognuno attraverso la valorizzazione della diversità. Attraverso questa partnership la Banca potrà usufruire di numerosi servizi e opportunità di crescita tra cui una ricca offerta formativa da diffondere in tutto il Gruppo per creare una cultura aziendale inclusiva che valorizzi tutte le diversità.

Inoltre, la Banca, a testimonianza della crescente sensibilità verso questi temi, ha deciso di aderire alla "Carta delle donne di ABI", uno strumento a disposizione delle aziende per sostenere il loro impegno per le pari opportunità.

Tramite la firma di questo documento la Banca si impegna quindi a valorizzare le proprie politiche aziendali secondo i seguenti princìpi per le pari opportunità:

  • promuovere un ambiente di lavoro inclusivo e aperto ai valori della diversità, anche di genere;
  • rafforzare le modalità di selezione e sviluppo idonee a promuovere le pari opportunità di genere, in un ambito aziendale orientato a ogni livello alle pari opportunità di ruolo e parità di trattamento;
  • diffondere la piena ed effettiva partecipazione femminile ad ogni livello aziendale;
  • promuovere la parità di genere anche al di fuori della banca, a beneficio delle comunità di riferimento;
  • realizzare opportune iniziative per indirizzare e valorizzare le proprie politiche aziendali in materia di parità di genere.

Segnalazione di eventuali comportamenti inappropriati

Per la Banca è fondamentale la promozione di un ambiente di lavoro rispettoso dei princìpi di Diversità e Inclusione, anche in virtù del suo impatto sulla motivazione, sulla fiducia e sulla salute delle persone, con conseguenze sulle prestazioni lavorative e sulla reputazione della Banca stessa. Eventuali comportamenti inappropriati devono essere pertanto segnalati: per tali ragioni, è stato identificato quale canale di segnalazione interna quello relativo al whistleblowing, dove è stata predisposta la sezione "diversità e inclusione". Ciascun dipendente della Banca che avrà la necessità di segnalare fatti o comportamenti inappropriati potrà accedere tramite la intranet aziendale al percorso ed effettuare la propria segnalazione.

Le politiche di remunerazione e incentivazione prevedono trattamenti retributivi basati sull'equità e la valorizzazione del merito, prevedendo che non vi sia alcuna penalizzazione nel pacchetto retributivo in relazione ai fattori di diversità

Remunerazione

La remunerazione costituisce uno degli strumenti fondamentali per poter attrarre e mantenere risorse umane dotate delle professionalità necessarie ad assicurare il positivo sviluppo delle società del Gruppo e la loro capacità competitiva sul mercato di riferimento. Fondamentale è quindi la valorizzazione del personale anche tramite la collocazione in ruoli via via di maggiori responsabilità e complessità. Al riguardo, va detto che la politica retributiva della Capogruppo si è evoluta, riflettendo e supportando la generale espansione aziendale. Quest'ultima ha fra l'altro progressivamente evidenziato l'esigenza di disporre di risorse professionali sempre più qualificate, a livello centrale e periferico, in riferimento sia ai nuovi ambiti operativi cui è stata estesa l'azione e sia all'aumento del livello di competizione nel sistema bancario. Fondamentale, quindi, la necessità di motivare i collaboratori, favorendo l'emergere dei potenziali insiti in ognuno di loro, accompagnandone la crescita nelle competenze e nei ruoli.

Nel tenere in considerazione le logiche generali di mercato, e con il fine di attrarre, mantenere e motivare le migliori risorse umane, la Banca ha tenuto fermi alcuni princìpi di fondo: l'attenzione alla sostenibilità nel medio e lungo periodo delle politiche retributive, l'equilibrio generale, la meritocrazia, la gradualità e la volontà di impostare rapporti duraturi nel tempo.

Alla gradualità con cui vengono attuati i percorsi professionali corrisponde infatti un'equilibrata politica di remunerazione volta a motivare e trattenere le migliori risorse che, in coerenza con i valori aziendali, supportano i processi di sviluppo. Tale visione è stata fatta propria anche dalle altre componenti del Gruppo bancario, pur con le particolarità della Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA e tenuto conto delle peculiarità del mercato del lavoro nel settore del factoring.

Le politiche retributive sono improntate al rispetto delle disposizioni normative e contrattuali, quali il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro e la contrattazione integrativa, oltre che gli accordi stipulati a livello aziendale. In generale, non sono previsti benefici pensionistici discrezionali, mentre i compensi in caso di conclusione anticipata del rapporto di lavoro diversi da quelli previsti dai contratti nazionali o per la cessazione anticipata dalla carica sono normati all'interno delle Politiche di remunerazione, ma l'eventuale pattuizione viene concordata tempo per tempo.

Le Politiche di remunerazione che verranno sottoposte all'approvazione dell'Assemblea del 29 aprile 2023 sono state il frutto di una profonda revisione della disciplina previgente. In particolare, insistendo nel solco della cultura meritocratica e fortemente collaborativa da sempre presente nel Gruppo, le nuove Politiche contribuiscono a incentivare comportamenti coerenti con gli indirizzi definiti nel Piano industriale, rafforzando i meccanismi esistenti di accountability del management e di trasparenza nei confronti degli Investitori e dei mercati. Le novità introdotte nelle Politiche sono inoltre volte ad assicurare piena coerenza con il contesto normativo, in evoluzione, con le aspettative delle Autorità di Vigilanza e degli azionisti.

Le principali novità introdotte per il 2023 riguardano:

  • il rafforzamento del nesso tra successo sostenibile del Gruppo, misurazione delle performance individuali del management e retribuzioni, in particolare mediante:
  • − l'ampliamento del perimetro delle metriche quantitative e oggettive considerate nella determinazione della remunerazione variabile (a esclusione dei Responsabili delle Funzioni di controllo);

− la selezione di metriche di performance sia di breve e sia di lungo termine, coerenti con gli obiettivi declinati nel Piano Industriale 2022-2025 (risultati attesi e tempistiche);

  • − il rafforzamento delle metriche volte a sostenere l'impegno del Gruppo sulle tematiche ESG. Nello specifico, nella determinazione della remunerazione variabile di breve e di lungo periodo sono considerati primi obiettivi di sostenibilità misurabili riguardanti il raggiungimento di una serie di traguardi, attinenti al miglioramento di rating ESG, all'integrazione di processi del credito e della finanza, alla riduzione delle emissioni di CO2 , al raggiungimento di ore di formazione in ambito ESG previste dal Piano Industriale, all'adesione a rating ESG, credito e finanza ESG, emissioni di CO2 , nonché formazione ESG e adesione a iniziative internazionali in ambito ambientale e sociale;
  • l'introduzione in aggiunta agli entry gate e alle clausole di malus e claw-back regolamentari già previsti - di ulteriori correttivi per il rischio volti a disincentivare un aumento delle performance ottenuto per il tramite dell'assunzione di rischi eccessivi, limitando fortemente o impedendo l'erogazione di componenti variabili al verificarsi di dinamiche ed esiti non pienamente coerenti con l'appetito al rischio definito dal Consiglio di amministrazione (in particolare nel Risk Appetite Framework) e con gli obiettivi, che il Gruppo tempo per tempo si pone, di rafforzamento della propria struttura patrimoniale, di liquidità e di governance;
  • l'aumento del peso relativo delle componenti variabili delle retribuzioni rispetto a quelle fisse, con un limite del rapporto accresciuto, per il Direttore generale e le altre figure apicali, al 100% e, per il resto del personale, al 50%, dal 35% delle precedenti Politiche, nel contempo assicurando che un crescente focus sulle retribuzioni variabili non comporti un aggravamento della struttura complessiva di costi;
  • nei limiti delle Politiche, la definizione ex ante dei livelli su cui le componenti variabili delle retribuzioni del vertice manageriale si attesteranno come funzione delle performance (reward), in particolare nel caso di raggiungimento dei target del Piano Industriale o di un loro superamento (overperformance);
  • un crescente impiego di strumenti finanziari nel corrispondere le remunerazioni variabili, immediate e differite, così allineando ulteriormente l'interesse di medio-lungo termine del Gruppo a quelli del management;
  • un maggior grado di disclosure dei meccanismi delle Politiche e delle retribuzioni erogate, a vantaggio dell'accountability del management e della trasparenza nei confronti degli Investitori e dei mercati;
  • una definizione più puntuale dei ruoli degli Organi e delle strutture del Gruppo in relazione alla definizione e all'attuazione delle Politiche e dei meccanismi retributivi e/o di indennità in caso di interruzione anticipata del rapporto di lavoro del vertice manageriale.

Il dettaglio sulle novità introdotte e sul funzionamento delle nuove Politiche è reperibile nella "Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti", approvata dal Consiglio di amministrazione il 17 marzo 2023. Tale documento sarà oggetto di approvazione da parte dell'Assemblea dei soci del 29 aprile 2023.

Informazioni più approfondite riguardo alle politiche di remunerazione del più alto organo di governo e dei senior executive (dirigenti), il processo di determinazione della remunerazione e il rapporto di retribuzione totale annuo sono reperibili sul sito istituzionale del Gruppo ai seguenti link: https://istituzionale.popso.it/it/governance/documentisocietari e https://istituzionale.popso.it/it/investor-relations/assemblea-dei-soci.

Nel 2023, BPS ha integrato le politiche di remunerazione con alcuni indicatori ESG

GRI 2-19, 2-20, 2-21

Rapporto di retribuzione totale annuo

2022 2021 2020
Rapporto tra remunerazione annua totale dell'individuo più pagato
e la remunerazione mediana annua totale di tutti i dipendenti
escluso il dipendente più pagato
18,88 19,28 19,27
Indicare, se c'è stato, l'aumento percentuale della remunerazione
annua totale dell'individuo più pagato dal periodo precedente al
periodo corrente
0% 1,95% -
Indicare, se c'è stato, l'aumento percentuale della remunerazione
mediana annua totale per tutti i dipendenti dal periodo precedente
al periodo corrente escluso il dipendente più pagato
2,12% 1,91% -
Rapporto tra aumento percentuale della remunerazione annua
totale dell'individuo più pagato e l'aumento percentuale della
remunerazione mediana annua totale per tutti i dipendenti escluso
il dipendente più pagato
- 1,02 -

Remunerazione del management

In linea con la consolidata impostazione prudenziale della gestione, la remunerazione per i Consiglieri di amministrazione e per i componenti del Collegio Sindacale è esclusivamente di natura fissa.

La struttura retributiva del Direttore generale e degli altri dirigenti con responsabilità strategiche è invece costituita da una componente fissa e una componente variabile (quest'ultima non può superare il 100% della remunerazione fissa per il Direttore generale e le figure apicali, mentre il 50% per il resto del personale più rilevante).

Nello specifico:

  • la componente fissa, che risulta prevalente, remunera le competenze e le responsabilità connesse al ruolo ricoperto, privilegiando le capacità professionali e le esperienze, oltre all'impegno profuso;
  • la componente variabile è finalizzata a gratificare una prestazione professionale di rilievo e qualificante per l'ottenimento di risultati aziendali duraturi e di prestigio.

In particolare, la retribuzione variabile si compone di una parte legata al conseguimento di obiettivi quantitativi economico finanziari e obiettivi ESG di Gruppo e obiettivi qualitativi individuali, e viene deliberata previa verifica del raggiungimento totale o parziale degli obiettivi, sulla base della parametrizzazione stabilita.

Inoltre, l'erogazione della retribuzione variabile è subordinata al rispetto di soglie di accesso individuate in coerenza con i parametri minimi fissati annualmente dall'Autorità di vigilanza recepiti nel Risk Appetite Framework ed è definita secondo gli ulteriori correttivi per il rischio introdotti nel 2023.

Il sistema di remunerazione della BPS (SUISSE) SA è un sistema flessibile, articolato e segmentato per i diversi livelli di popolazione (giovani praticanti e neolaureati, collaboratori, quadri/ ruoli chiave e senior management), impostato al fine di incrementare la motivazione professionale, migliorare le prestazioni, creare valore sostenibile per l'Istituto nel tempo e fidelizzare le risorse stesse.

La Direzione Generale garantisce l'implementazione di tale sistema in un'ottica di allineamento alle prassi del mercato di riferimento e di una sempre maggiore chiarezza e trasparenza dei criteri adottati. La politica retributiva, orientata al lungo periodo, è particolarmente attenta al tema delle diversità: BPS (SUISSE) SA s'impegna a rispettare il principio di parità di trattamento sul luogo di lavoro e a mantenere la situazione di equità retributiva tra uomo e donna. Le prestazioni previdenziali sono in linea con il mercato di riferimento e poggiano su basi finanziarie solide.

Certificazione Fair-ON-Pay e SP-Pssb (Servizio di partenariato sociale per la parità salariale nel settore bancario)

GRI 405-2

Rapporto tra salario base medio maschile e femminile per categoria e per qualifica operativa* **

Si precisa che:

  • con salario base si intende l'ammontare minimo e fisso riconosciuto al dipendente per il suo lavoro, escludendo qualunque riconoscimento aggiuntivo come straordinari o bonus;
  • con remunerazione si intende il salario base più ogni riconoscimento aggiuntivo al dipendente;
  • il salario base medio è il rapporto tra salario base e il numero di quadri o impiegati, a seconda del genere, in quel determinato anno, diminuito delle persone che lavorano part time;
  • la percentuale è il rapporto tra salario base medio femminile e maschile.
QUADRI 2022 2021 2020
Salario base medio 97% 97% 96%
Remunerazione media 94% 93% 92%
IMPIEGATI 2022 2021 2020
Salario base medio 89% 89% 89%
Remunerazione media 86% 85% 85%

* Per motivi di legge sulla protezione della privacy e giurisprudenza ad essa legata, BPS (SUISSE) SA non produce dati legati alla retribuzione.

** Non si riporta la % relativa ai dirigenti data l'assenza di dirigenti donne.

*** I dati in tabella sono calcolati per numero di dipendenti, non per numero di FTE

Le risultanze del 2022 mostrano considerevole miglioramento per tutti gli inquadramenti. Le differenze salariali e remunerative sono dovute principalmente a una questione di anzianità: essendo il personale maschile assunto da più tempo rispetto a quello femminile, ha avuto la possibilità di usufruire di un numero maggiore di scatti. Facendo infatti riferimento al GRI 2-7 si può notare come negli anni il numero di assunzioni di donne sia aumentato, a testimonianza di un positivo cambiamento verso una maggiore equità.

Inoltre, permangono differenze significative in termini di orario lavorativo, in particolare per gli impiegati. Il maggiore numero di dipendenti femminili con orario part time concorre in modo decisivo al disallineamento salariale mostrato in tabella.

Nell'anno corrente sono state modificate le logiche di calcolo per cui ai fini di una corretta rappresentazione del dato sono stati aggiornati i dati anche del 2020 e 2019.

Incidenti a sfondo discriminatorio

Per la Banca è fondamentale la promozione di un ambiente di lavoro rispettoso dei princìpi di Diversità e Inclusione, anche in virtù del suo impatto sulla motivazione, sulla fiducia e sulla salute delle persone, con conseguenze sulle prestazioni lavorative e sulla reputazione della Banca stessa. Eventuali comportamenti inappropriati devono essere pertanto segnalati: per tali ragioni, è stato identificato quale canale di segnalazione interna quello relativo al whistleblowing, dove è stata predisposta una sezione separata e indipendente denominata "diversità e inclusione".

Ciascun dipendente della Banca che avrà la necessità di segnalare fatti o comportamenti inappropriati potrà accedere tramite la intranet aziendale ed effettuare la propria segnalazione. Al riguardo il rappresentato canale di comunicazione assicura le necessarie riservatezza, confidenzialità e sicurezza delle informazioni ricevute.

GRI 406-1

GRI

Maternità e paternità 401-3

2022 2021 2020
Donne Uomini Totale Donne Uomini Totale Donne Uomini Totale
Numero di dipendenti
che hanno usufruito di
maternità/paternità
119 111 230 114 25 139 162 67 229
Numero di cessazioni,
al rientro da maternità/
paternità, in corso d'anno
2 0 2 0 1 0 1 0 1
Numero di cessazioni
rispetto ai rientri da
maternità/paternità
dell'anno precedente
2 0 2 1 0 1 0 0 0
Tasso di rientro dopo
maternità/paternità
98% 100% 99% 100% 100% 100% 99% 100% 100%
Tasso di mantenimento
del posto di lavoro dopo
maternità/paternità
100% 100% 100% 99% 100% 99% 100% 100% 100%

Rischi legati al tema

Dimensione
ESG
Sottocategoria
di rischio ESG
Rischi bancari
tradizionali
Descrizione del rischio Modalità di presidio
Rischio
sociale (S)
Legale e di
Policy
Di non
conformità alle
norme
Rischi di natura sanzionatoria (rischi di non
conformità) connessi a:
- adozione di pratiche discriminatorie (es. mancato
rispetto di princìpi di inclusione)
- condotte antisindacali - applicazione di condizioni
non paritarie
Puntuale rispetto delle
norme in materia di
rapporto di lavoro.
Adozione di pratiche
non discriminatorie, sia
in fase di selezione del
personale che nell'ambito
di rapporti già in essere.
Rischio
sociale (S)
Legale e di
Policy
Operativo
(Legale)
Rischi di natura risarcitoria (rischi legali) connessi
a:
- adozione di pratiche discriminatorie (es.
mancato rispetto di princìpi di inclusione)
- condotte antisindacali - applicazione di
condizioni non paritarie
Sistema interno
di segnalazione
delle violazioni
(whistleblowing).
Adozione di specifiche
Rischio
sociale (S)
Reputazione Reputazione Rischi di natura reputazionale connessi a:
- adozione di pratiche discriminatorie (es.
mancato rispetto di princìpi di inclusione)
- condotte antisindacali - applicazione di
condizioni non paritarie
Linee Guida in
materia di Diversità e
Inclusione basate sui
princìpi di inclusività,
pluralità, rispetto,
libera espressione e
valorizzazione del talento.

"L'umanità ha la possibilità di rendere sostenibile lo sviluppo, cioè di far sì che esso soddisfi i bisogni dell'attuale generazione senza compromettere la capacità di quelle future di rispondere ai loro."

1987: Rapporto Brundtland

04. GOVERNANCE: UN'AMMINISTRAZIONE SOSTENIBILE

Governance: un'amministrazione sostenibile

La Governance rappresenta il sistema attraverso il quale un'organizzazione prende e attua decisioni per perseguire i suoi obiettivi e sono proprio le scelte e le attività poste in atto che possono apportare un contributo significativo allo sviluppo sostenibile. La struttura societaria costituisce pertanto la cornice istituzionale dell'impresa e, secondo un approccio basato sulla sostenibilità, per far sì che quest'ultima possa adottare efficacemente strategie improntate al rispetto e alla valorizzazione degli altri due fattori (Environmental e Social) è necessario che la governance sia guidata anche da princìpi etici in linea con i parametri ESG.

Tali indirizzi trovano particolare importanza all'interno del Codice Etico della Banca, documento che esprime gli impegni e le responsabilità etiche nella conduzione degli affari e delle attività aziendali, definendo anche l'insieme dei valori e dei princìpi, nonché le linee di comportamento, che devono essere assunte dagli Amministratori e dai Sindaci, da tutte le persone connesse alla Banca da rapporti di lavoro (dipendenti) e, in generale, da tutti coloro che operano con la Banca, qualunque sia la relazione che li collega (collaboratori e soggetti terzi).

Nel Codice è espressamente indicato il divieto di porre in essere, o istigare altri a porre in essere, pratiche corruttive di qualsiasi genere nei rapporti con le autorità esterne (per esempio Autorità di Vigilanza, Amministrazione Finanziaria, Autorità preposte alla verifica della correttezza degli adempimenti previdenziali e assistenziali e Autorità giudiziarie). Inoltre, nei rapporti d'affari con clienti, fornitori e consulenti, sono vietate dazioni, benefici (sia diretti che indiretti), omaggi, atti di cortesia e di ospitalità, salvo che siano di natura e valore tali da non compromettere l'immagine della Banca e da non poter essere interpretati come finalizzati a ottenere un trattamento di favore che non sia determinato dalle regole di mercato.

Il Gruppo intende identificare un chiaro percorso verso uno sviluppo sostenibile che possa guidare non solo il proprio operato, ma anche gli attori con i quali esso si interfaccia lungo la sua catena del valore.

Policy di Sostenibilità

La Banca promuove la conoscenza e l'osservanza del Codice Etico in primis nei confronti di Amministratori, Sindaci, dipendenti, collaboratori a vario titolo; nonché, ove opportuno, nell'ambito di specifici accordi contrattuali con partner commerciali e finanziari, consulenti e fornitori, richiedendone il rispetto e prevedendo, in caso di inosservanza, adeguate sanzioni di tipo disciplinare o contrattuale.

Una governance che preserva l'integrità personale e che opera con correttezza e trasparenza, dando valore sia alla solidità economica quanto all'accessibilità delle informazioni, rappresenta per la società la base di un'identità aziendale che possa essere percepita positivamente da soggetti sia interni alla struttura (dipendenti) sia esterni alla stessa (investitori, azionisti, agenzie di rating ESG, ecc.). La tutela della riservatezza e della sicurezza dei dati e delle informazioni dei clienti, nonché dei propri dipendenti, rappresenta uno dei fattori fondamentali per le attività della Banca Popolare di Sondrio, che si impegna a operare affinché la raccolta e il trattamento dei dati personali avvengano nel rispetto delle disposizioni di legge e della normativa vigente in tale materia.

Non a caso nel Piano Industriale 2022-2025 "Next-Step" la governance e le tematiche a essa connesse sono tra i fattori abilitanti affinché quanto previsto possa trovare un'effettiva attuazione: il mantenimento della corporate identity, lo sviluppo di competenze e quindi il rafforzamento della governance sono di fatto le basi per l'effettiva realizzazione della strategia ESG della Banca.

Integrità e lotta alla corruzione

Nella convinzione che il principale fattore di successo di ogni impresa sia costituito dal contributo delle persone che vi operano, la Banca riconosce la centralità delle risorse umane, alle quali sono richieste professionalità, dedizione, lealtà, onestà e spirito di collaborazione, elementi determinanti nella formazione del senso di appartenenza alla propria azienda.

Codice Etico

Il Gruppo svolge le proprie attività con l'obiettivo di fornire prodotti e servizi ai propri clienti nel rispetto del valore dell'integrità, che si declina a sua volta nei princìpi di lealtà, serietà, onestà, competenza e trasparenza.

A tale fine agisce coerentemente con l'Agenda 2030 e in particolare con gli obiettivi del SDG 16 "Promuovere la pace, la giustizia e costruire istituzioni inclusive, affidabili ed effettive".

In tale contesto, il Gruppo aderisce attivamente ai princìpi del Global Compact delle Nazioni Unite che prevedono lo sviluppo di politiche per la lotta alla corruzione, per la tutela dei diritti umani, dei diritti dei lavoratori e per il rispetto dell'ambiente.

L'osservanza delle normative e dei codici di condotta interni ed esterni è rilevante anche dal punto di vista strategico e, pertanto, il Gruppo agisce nella convinzione che il rispetto delle regole e la correttezza negli affari costituiscano elementi fondamentali nello svolgimento dell'attività bancaria, che per sua natura è fondata sulla fiducia e la trasparenza; in tale modo concretizza una prudente e sana gestione degli affari e delle attività con tutti gli stakeholder.

L'Organismo di Vigilanza deve essere informato senza ritardo da parte dei dipendenti, dei Responsabili delle Funzioni aziendali, degli organi societari e dei soggetti esterni in merito ad eventi che potrebbero generare responsabilità della Banca ai sensi del Decreto Legislativo 231/2001.

Le modalità di segnalazione prevedono, per i dipendenti della Banca, l'accesso alla sezione "Decreto Legislativo 231/2001" presente nella intranet aziendale mentre, per tutti gli altri soggetti, l'utilizzo di un apposito indirizzo di posta elettronica (odv231@ popso.it). Con riferimento alle segnalazioni interne di condotte illecite di cui alla Legge 30 novembre 2017, n. 179 (c.d. whistleblowing), i dipendenti della Banca possono segnalare le violazioni riguardanti le tematiche di cui al D.Lgs. 231/2001 mediante l'idoneo applicativo informatico adottato, in ottemperanza alle disposizioni della Policy in materia di segnalazione interna delle violazioni. In entrambi i casi, l'ODV provvede a valutare tempestivamente la segnalazione sulla base delle proprie responsabilità e competenze, anche interpellando il mittente, il responsabile della presunta violazione e ogni soggetto potenzialmente coinvolto.

L'ODV si occupa di preservare coloro che hanno inoltrato le segnalazioni da qualsiasi tipo di ritorsione o atto che possa dar adito anche al solo sospetto di costituire una forma di discriminazione o penalizzazione impegnandosi, in particolare, ad assicurare la segretezza dell'identità del segnalante, fatti salvi gli obblighi di legge.

Informazione e Formazione

I modelli organizzativi istituiti presso la Capogruppo, la controllata Factorit e BNT, finalizzati fra l'altro alla prevenzione del reato di corruzione, prevedono esplicitamente che venga svolta dall'ente un'attività di informazione e formazione per tutto il personale destinatario del MOG e del Codice Etico. L'informazione avviene tramite la pubblicazione sulla intranet aziendale, in una sezione dedicata, di circolari e di tutta la normativa interna.

La formazione è realizzata mediante corsi in aula e corsi obbligatori fruibili tramite la piattaforma multimediale.

Nel 2023 è previsto un aggiornamento del MOG di BPS a valle del quale verrà erogata una specifica formazione rivolta agli organi sociali di governo e, in generale, a tutto il personale della Banca.

Canali di comunicazione per segnalare eventuali violazioni del Codice Etico

GRI 205-2

Comunicazione e formazione relative a politiche e procedure anticorruzione

Nel 2022, la percentuale dei dipendenti che ha fruito della formazione in merito al tema dell'anticorruzione è stata dell'dell'81% in linea rispetto all' 80,72% del 2021 e al 79,47% del 2020. Tutti i membri degli organi di governo, per quanto riguarda il triennio preso in esame, sono stati informati circa le politiche e le procedure anticorruzione della Società, pur non essendo stati erogati corsi di formazione specifici a loro destinati nel 2022.

In riferimento alla BPS (SUISSE) SA, gli organi della società e le funzioni indipendenti di controllo sono consapevoli dei rischi legati al tema della corruzione; tuttavia, le leggi elvetiche in vigore non richiedono che la Banca effettui una formazione specifica inerente a politiche o procedure anticorruzione. Il fenomeno in Svizzera non rappresenta infatti allo stato attuale un rischio materiale, tanto che nelle statistiche internazionali risulta nelle ultime posizioni delle classifiche degli Stati con maggiore corruzione. L'Autorità di Vigilanza richiede per contro che la Banca assicuri una formazione adeguata in ambito di compliance, antiriciclaggio e regole di condotta sul mercato, cosa che avviene con regolarità. Tutti i membri degli organi di governo di BPS (SUISSE) SA, i dipendenti e anche i partner commerciali sono stati informati circa le politiche e le procedure anticorruzione adottate, in continuità con gli anni precedenti.

Nell'ambito della formazione del personale della Banca, oltre al tema specifico della corruzione previsto dal MOG, si rileva anche la formazione erogata in materia di antiriciclaggio e lotta al terrorismo. All'interno della piattaforma multimediale presente nella intranet aziendale si trovano dei moduli formativi che raggiungono tutto il personale, oltre ai moduli informativi per i neoassunti (emessi con cadenza semestrale) dedicati specificatamente a questi importanti temi.

GRI 205-3

Casi di corruzione confermati e relative misure intraprese

Non sono stati rilevati casi di corruzione nel periodo di riferimento, in linea con gli anni precedenti.

GRI 206-1

Azioni legali per comportamento anti-competitivo, anti-trust e pratiche di monopolio

Non sono state attuate azioni legali relativamente a questo tema nel periodo di riferimento, in linea con gli anni precedenti.

Compliance del Gruppo

La Funzione di Conformità e Data Protection Officer (DPO) della Capogruppo verifica e valuta - relativamente alle tematiche di competenza di cui al Manuale operativo della Funzione stessa, con esclusione quindi delle aree normative curate dalle altre funzioni aziendali di controllo di secondo livello - l'efficace presidio del rischio di non conformità alle norme, definito come il rischio di incorrere in sanzioni giudiziarie o amministrative, perdite finanziarie rilevanti o danni di reputazione in conseguenza della violazioni di norme esterne (leggi) e/o di autoregolamentazione.

Il mandato operativo della Funzione è specificato nel Regolamento generale in materia di rischio di non conformità (livello I), nel Regolamento della Funzione di Conformità (livello II) e nel Manuale operativo del processo di gestione del rischio di non conformità. In quest'ultimo sono definite le modalità operative di cui al modello di gestione del rischio di non conformità descritto nel citato Regolamento generale.

La Funzione collabora con i Presidi Specialistici per le seguenti materie: continuità operativa, fiscale, lavoro e previdenza, salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, funding con collaterale, segnalazioni di vigilanza, giuslavoristica, governo societario e disciplina emittenti. Inoltre, alla conformità normativa contribuiscono i Referenti di Compliance* in materia ICT, mutui, conflitti di interesse, parti correlate e divieto di interlocking.

Il modello operativo adottato è quello della compliance diffusa, che si realizza sia tramite l'attività diretta della Funzione relativamente a materie core (soprattutto attinenti alla tutela dei consumatori, quindi ai servizi di investimento, trasparenza, usura, privacy, codice del consumo), sia tramite la collaborazione con determinate professionalità provenienti dai Presidi Specialistici e dai Referenti di Compliance relativamente ai citati ambiti di rispettiva competenza.

La Funzione di Conformità e DPO dispone, a supporto delle proprie attività, dell'applicativo on-line ABICS (ABI Compliance System), curato dall'ABI. La procedura, in sintesi, consente di disporre di aggiornamenti normativi mediante messaggi di alerting quotidiani via e-mail, offrendo quindi la possibilità di accesso a un legal inventory funzionale alle attività di compliance. Inoltre, a partire dal 2021, la Funzione si è dotata del servizio ABICS Anticipation finalizzato ad anticipare la deliberata entrata in vigore e l'applicazione operativa dei progetti di riforma comunitari e nazionali nel settore bancario/finanziario.

Le attività di compliance vengono svolte anche con il supporto di specifiche procedure applicative, ovvero:

  • compliance Tracking Tool per la tracciatura e il monitoraggio degli interventi di miglioramento connessi alla risoluzione delle anomalie riscontrate in sede di controlli e di assessment condotti;
  • sistema interno di Governance, Risk and Compliance (GRC) per consentire il coinvolgimento e il supporto dei diversi livelli di management e dei Responsabili della gestione operativa nelle diverse fasi delle analisi di conformità;
  • work tool per organizzare e classificare le attività, in particolare ai fini del monitoraggio del Compliance Plan, in modo strutturato e dettagliato allo scopo di ottenere una miglior gestione delle attività assegnate a ciascun addetto e del relativo tempo per condurle.

Il modello operativo adottato è quello della compliance diffusa

* I Referenti di Compliance vengono individuati tra i responsabili e/o gli addetti di servizi/uffici che hanno maturato nel tempo conoscenze e competenze in grado di assicurare che le diverse fasi del processo di competenza siano sempre allineate alle norme e alla regolamentazione aziendale; gli stessi dispongono di adeguata esperienza e della necessaria professionalità nell'attuazione degli indirizzi aziendali.

Durante il primo semestre del 2022 sono state portate a termine alcune evoluzioni degli applicativi che hanno introdotto nuove funzionalità finalizzate alla gestione integrata delle richieste e hanno permesso di creare un repository specifico con tutte le richieste e le analisi prodotte dalla Funzione.

In aggiunta, nel secondo semestre del 2022, sono state sviluppate ulteriori migliorie, come ad esempio:

  • automatizzazione della gestione dei flussi di reporting attinenti alle azioni di remediation;
  • definizione di un sistema di metriche (kpi) per monitorare le performance della attività di compliance.

La compliance svizzera

L'Ufficio Compliance è un'unità dell'Ufficio Legal & Compliance (L&C), la cui attività è finalizzata a individuare e prevenire rischi suscettibili di nuocere alla reputazione della Banca e a garantire un'attività bancaria irreprensibile, diligente e in ossequio ai regolamenti in vigore, sia svizzeri sia esteri. Il Servizio Legale & Compliance è un interlocutore indispensabile, sia per il Consiglio di amministrazione che per la Direzione operativa, per delineare e attuare una gestione imprenditoriale coscienziosa e una gestione efficace dei rischi.

Gli obiettivi del Compliance Officer sono dunque quelli di recepire, formulare e poi implementare in seno all'Istituto, previa autorizzazione della Direzione, delle norme di comportamento in ambiti quali riciclaggio di denaro, convenzione di diligenza, PEP (Persona Politicamente Esposta), corruzione/accettazione di regali, protezione dei dati, riservatezza, confidenzialità, comunicazione interna ed esterna, operazioni del personale, reclami, informazioni insider, conflitti d'interesse, formazione interna, prestazioni dei servizi di investimento, disciplina a tutela del cliente/ consumatore.

GRI 417-2

Casi di non conformità a regolamenti in materia di informazioni ed etichettatura dei prodotti e servizi

Non sono stati segnalati casi di non conformità a regolamenti o codici volontari riguardanti le informazioni e le informative dei prodotti/servizi e neppure riferiti alle attività di marketing, in linea con gli anni precedenti (incluse la pubblicità, la promozione e la sponsorizzazione).

GRI 417-3

Casi di non conformità a regolamenti relativi alle comunicazioni di marketing

Non sono stati segnalati casi di non conformità a regolamenti o codici volontari riferiti alle attività di marketing (incluse la pubblicità, la promozione e la sponsorizzazione), in linea con gli anni precedenti.

Gestione dei reclami

La trattazione dei reclami è effettuata nel rispetto delle norme di riferimento e organizzata come segue:

  • servizi bancari e assicurativi, affidata all'ufficio Consulenza legale e normative; la struttura stessa provvede altresì alla gestione dei reclami per i quali la clientela ha promosso ricorso all'Arbitro Bancario Finanziario (ABF) relativamente ai servizi bancari o all'IVASS riguardo a quelli assicurativi. In particolare, per quanto attiene alla controllata BNT si precisa che è stato individuato l'Ufficio Reclami all'interno del Servizio Segreteria, Legale e Affari generali; l'unità gestisce i reclami e i ricorsi all'ABF in modo indipendente rispetto alle funzioni aziendali preposte alla commercializzazione dei servizi e dei prodotti bancari, secondo specifiche e consolidate procedure interne che individuano correttamente le attività, i ruoli, le funzioni, i diversi livelli di responsabilità, i comportamenti da tenere nonché i flussi informativi necessari alla gestione dei reclami e alla partecipazione del procedimento dinnanzi all'ABF;
  • servizi di investimento, affidata alla Funzione di Conformità e DPO, coadiuvata eventualmente dall'Ufficio/filiale cui il reclamo si riferisce e, per quanto opportuno, con il contributo dell'Ufficio Ispettori centrali e distaccati. Ciò anche in relazione a eventuali ricorsi della clientela indirizzati all'Arbitro delle Controversie Finanziarie (ACF).

Le forme di inoltro dei reclami da parte della clientela e di risposta della Banca comprendono sia la posta ordinaria sia la posta elettronica.

Le modalità con le quali la clientela può inoltrare reclami alla Banca, all'ABF, all'ACF e all'IVASS sono disponibili sul sito internet istituzionale nella sezione "trasparenza".

Il personale addetto alla gestione dei reclami ha adeguate conoscenze delle normative, di cui segue costantemente l'evoluzione; interagisce con la Funzione di Conformità e beneficia, per quanto necessario per l'analisi di determinate posizioni, della collaborazione di altre strutture della Banca. I reclami sono esaminati e riscontrati, se possibile, nella medesima giornata in cui pervengono o comunque, se sono necessari approfondimenti, entro pochi giorni, ad ogni modo nel rispetto dei termini stabiliti dalla normativa.

L'andamento dei reclami ricevuti dalla Banca è oggetto di informazione agli Organi societari e alle Autorità di Vigilanza tramite le relazioni periodiche previste dalle normative.

Per la trattazione dei reclami non sono previsti costi a carico dei proponenti

La gestione dei reclami in BPS (SUISSE) SA

La filosofia di BPS (SUISSE) SA – che pone il cliente al centro dell'attenzione – ha la finalità di offrire prestazioni che rispecchino le esigenze della clientela. Se tuttavia ciò non dovesse realizzarsi, i clienti possono indirizzare osservazioni e reclami per iscritto direttamente al consulente di riferimento, specificando l'oggetto e fornendo i propri contatti e il numero di conto, al fine di trovare una soluzione. Nel caso invece in cui non si dovesse giungere a un accordo, i clienti hanno la possibilità di rivolgersi all'Ombudsman delle banche svizzere, un organo di mediazione neutrale e gratuito. In generale i reclami vengono gestiti tramite apposite procedure interne basate su circolari di riferimento. In particolare, il Servizio Controllo rischi della Banca è responsabile di registrare centralmente tutti i reclami e, se necessario, provvedere a specifiche analisi nel caso di debolezze insite nel sistema di controllo interno. Trimestralmente lo stato dei reclami (aperti, chiusi, in corso), con le relative cause elencate sistematicamente sulla base delle casistiche identificate dalla Capogruppo, è presentato in Comitato rischi e alla Direzione Generale.

Comunicazione e gestione delle criticità

La Banca considera criticità le situazioni di non conformità legate alla normativa, ovvero quando le procedure non risultano conformi alle norme vigenti, presentando quindi profili di rischio elevati in relazione ai quali è possibile ricevere sanzioni di natura amministrativa o penale.

Le criticità possono essere più o meno gravi a seconda che il rischio di incorrere in sanzioni sia più imminente; tra i diversi gradi di criticità, le situazioni legate al RAF (Risk Appetite Framework) sono quelle a rischio di sanzione più imminente, e perciò le più gravi.

In particolare, la gestione del superamento della soglia di primo intervento1 si struttura nelle seguenti fasi:

  • nel caso in cui un indicatore oltrepassi la soglia di primo intervento, l'Ufficio Rischi integrati rileva l'evento in questione e ne accerta le cause scatenanti;
  • il Chief Risk Officer, messo a conoscenza della natura e delle circostanze che hanno determinato l'evento di superamento, informa prontamente il Consigliere delegato per l'individuazione delle azioni da intraprendersi, pure supportato dal Responsabile del Servizio Controllo rischi;
  • il Consigliere delegato, valutata la situazione di concerto con il Chief Risk Officer e/o, quando di rilievo, con il Responsabile della Funzione di Conformità e DPO o con il Responsabile della Funzione Antiriciclaggio, può decidere, in funzione della gravità della stessa, di:
  • − autorizzare, per un periodo di tempo congruo pure in rapporto alla frequenza di rilevazione dell'indicatore, il superamento della soglia di primo intervento, in ragione di circostanze temporanee o di entità non particolarmente rilevante;
  • − attivare immediate iniziative di mitigazione, ove rientranti nelle proprie facoltà;
  • − informare il Comitato rischi alla prima riunione periodica oppure convocare una riunione straordinaria del Comitato;
  • − qualora ritenga ne sussistano i presupposti, richiedere la convocazione di una riunione straordinaria del Consiglio di amministrazione;
  • il Comitato rischi esprime propri pareri e valutazioni in ordine alle iniziative da porre in essere, proponendo al Consigliere delegato, ove opportuno, interventi per il riequilibrio e/o l'ottimizzazione dei profili di rischio;
  • alla prima riunione successiva alla rilevazione, il Consiglio di amministrazione viene informato dal Consigliere delegato dell'evento di superamento, delle eventuali decisioni già attuate o in programma e dei possibili ulteriori interventi allo stesso Organo rimessi; quindi, coadiuvato nelle proprie valutazioni dal Comitato Controllo e rischi, può assumere la decisione di:
  • − non procedere, in ragione di circostanze temporanee o di gravità non rilevante ovvero nei casi in cui l'evolversi della situazione abbia condotto, ancora prima della riunione consiliare, al rientro nella soglia prevista;
  • − approvare la proposta di azioni correttive presentata dal Consigliere delegato;
  • − individuare ulteriori iniziative ritenute necessarie per ricondurre il parametro di rischio entro valori di accettabilità;

1 "Soglia di primo intervento": soglia espressiva – congiuntamente al valore di propensione al rischio – della generale attitudine verso il rischio del Gruppo o delle sue componenti, che, ove sia consentita l'assunzione di rischio oltre l'obiettivo fissato, segnala una distanza dal medesimo entro livelli comunque rappresentativi di un contesto di normale corso degli affari; al suo superamento viene valutata l'attivazione di prime azioni gestionali di contenimento del rischio (risk trigger).

GRI 2-16

  • spetta quindi al Consigliere delegato:
  • − pure per il tramite dei responsabili delle Aree di Governo e dei componenti della Direzione generale secondo le rispettive attribuzioni, comunicare alle Unità organizzative competenti le iniziative promosse dal Consiglio di amministrazione, sovrintendendo alla concreta attuazione delle decisioni assunte;
  • − ragguagliare l'Organo consiliare sull'andamento delle azioni intraprese.
  • In ambito di Gruppo, il Consigliere delegato ha il compito di:
  • − coordinare le azioni di competenza della Capogruppo e delle Società controllate;
  • − comunicare formalmente agli Organi aziendali delle Controllate le misure correttive da intraprendere, nel caso in cui si ritenga opportuno intervenire in tal senso;
  • compete al Chief Risk Officer, pure con il supporto del Responsabile del Servizio Controllo rischi e con l'ausilio dell'Ufficio Rischi integrati e dell'Unità preposta al monitoraggio dello specifico indicatore, nonché – quando di rilievo – di concerto con il Responsabile della Funzione di Conformità e DPO o con il Responsabile della Funzione Antiriciclaggio, verificare l'evoluzione del parametro oggetto di superamento, rendendo regolare informativa al Comitato rischi fino ad avvenuto ripristino della soglia violata.

Relativamente all'attività di compliance, le criticità vengono comunicate annualmente al Consigliere delegato e Direttore generale, al Consiglio di amministrazione, al Comitato Controllo e rischi e al Collegio Sindacale.

Per quanto attiene invece alla specifica attività della Revisione Interna, qualora la situazione sia considerata, fin da subito, di grave impatto rispetto ai presupposti di sana e prudente gestione aziendale, la suddetta funzione produce immediatamente un'informativa indirizzata ai Vertici Aziendali. In assenza di gravi anomalie e/o di interventi rilevanti, l'informativa all'Organo Amministrativo viene comunque assicurata con frequenza semestrale e, al Comitato Controllo e rischi, congiuntamente al Collegio Sindacale, con frequenza trimestrale. A tal proposito, nel 2022 non sono state rilevate criticità.

Rischi legati al tema

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ESG
Sottocategoria
di rischio ESG
Rischi bancari
tradizionali
Descrizione del
rischio
Modalità di
presidio
Rischio di
governance
(G)
Legale e di
Policy
Non conformità
alle norme
Rischio di sanzioni
di diversa natura,
di rilevanti perdite
finanziarie o di
danni reputazionali
connessi al mancato
/ inadeguato
rispetto di leggi,
regolamenti, codici di
autoregolamentazione,
procedure interne e
codici di condotta
Conduzione
degli affari
secondo
princìpi etici
di correttezza,
integrità e di
puntuale rispetto
di codici di
comportamento,
regolamenti e
Rischio di
governance
(G)
Legale e di
Policy
Operativo
(condotta)
Rischi di natura
risarcitoria (rischi di
condotta) connessi a
mancato / inadeguato
rispetto di leggi,
regolamenti, codici di
autoregolamentazione,
procedure interne e
codici di condotta
leggi.
Sistema di
controlli interni.
Adozione di
"Modello di
organizzazione,
gestione e
controllo" e di un
Rischio di
governance
(G)
Reputazione Reputazione Rischi di natura
reputazionale
connessi al mancato
/ inadeguato
rispetto di leggi,
regolamenti, codici di
autoregolamentazione,
procedure interne e
codici di condotta
Codice Etico ai
sensi del D.Lgs.
231/2001.
Sistema interno
di segnalazione
delle violazioni
(whistleblowing).

Privacy e sicurezza informatica

La tutela della riservatezza e della sicurezza delle informazioni rappresenta un fattore fondamentale per le attività di BPS, la quale si impegna affinché la raccolta e gli ulteriori trattamenti dei dati personali avvengano nel rispetto della normativa. Pertanto, quale parte fondamentale del proprio patrimonio, la Banca protegge queste informazioni applicando misure tecniche e organizzative adeguate a contenere i rischi correlati al loro trattamento, nonché ricorrendo a risorse specialistiche a presidio della materia, le quali curano gli aspetti operativi e normativi collaborando con altre figure interne ed esterne all'azienda.

Privacy e cybersecurity sono elementi essenziali per uno sviluppo sostenibile

Nell'era della digitalizzazione la creazione e l'utilizzo di tecnologie sempre più innovative richiedono l'elaborazione di strategie che consentano di coniugare gli obiettivi di sviluppo sostenibile con la protezione dei dati e l'accrescimento della sicurezza informatica.

Queste tematiche sono state oggetto di disamina da parte delle Nazioni Unite in occasione dell'elaborazione dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.

Tra questi obiettivi rientra anche quello denominato "Industria, innovazione, infrastrutture" il cui fine consiste proprio nel costruire infrastrutture resilienti, promuovere l'industrializzazione inclusiva e sostenibile e potenziare l'innovazione.

Da questo obiettivo, si deduce che privacy, sicurezza informatica e sostenibilità oggi si intrecciano tra loro essendo concetti fondamentali per sostenere la competitività delle imprese nel panorama globale e consentirne lo sviluppo economico.

La Banca riconosce il diritto alla protezione dei dati personali, così come enunciato nell'articolo 12 della "Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo" che recita: "Nessun individuo potrà essere sottoposto a interferenze arbitrarie nella sua vita privata, nella sua famiglia, nella sua casa, nella sua corrispondenza, né a lesione del suo onore e della sua reputazione. Ogni individuo ha diritto a essere tutelato dalla legge contro tali interferenze o lesioni". Viene qui riconosciuto quel diritto alla riservatezza, che non è da intendersi quale sinonimo di diritto all'anonimato o a essere soli, bensì come diritto a mantenere il controllo sulle proprie informazioni, quale presupposto per l'esercizio di molti altri diritti di libertà.

Protezione dei dati

Il Gruppo promuove e mantiene un impegno costante nella tutela della privacy dei propri clienti e di tutte le altre persone fisiche che si relazionano con le diverse società del Gruppo, in conformità con i requisiti normativi vigenti a livello nazionale ed europeo, nonché con le decisioni e i provvedimenti di volta in volta emanati dall'Autorità Garante per la protezione dei dati personali.

I princìpi di tutela della protezione dei dati personali

Alla luce dell'entrata in vigore del Reg (UE)2016/679 (GDPR), la Banca è progressivamente intervenuta sulla propria organizzazione interna e sui propri sistemi informativi adattandoli a un apposito Modello di funzionamento della protezione dei dati personali, formalizzato nel proprio Regolamento aziendale in materia di protezione dei dati personali.

Il Regolamento viene applicato a tutte le Società del Gruppo, compresa BPS (SUISSE) SA, nella misura in cui effettuano attività di trattamento di dati personali. La Capogruppo fornisce gli indirizzi necessari ad assicurare la coerenza delle determinazioni assunte dalle Società Controllate e coordina il processo di gestione e monitoraggio dei rischi della specie, verificando il rispetto della normativa di riferimento e l'attuazione delle disposizioni contenute nel Regolamento stesso.

In attuazione della normativa si è provveduto alla nomina del DPO, collocandolo all'interno della preesistente funzione di Compliance, nonché all'introduzione di un presidio operativo per la protezione dei dati presso l'Area Chief Information and Operations Officer, con il compito di definire gli indirizzi e di presidiare la tematica, in coerenza con le linee strategiche aziendali.

Il citato Regolamento aziendale, insieme agli allegati di dettaglio, definisce i princìpi essenziali per la conformità alla normativa delle attività di trattamento, compresa la tutela dei diritti degli interessati, anche prescrivendo comportamenti proattivi finalizzati alla cooperazione tra le diverse strutture aziendali e il rispetto delle ulteriori regole di volta in volta applicabili.

Le politiche di Gruppo sono finalizzate principalmente a:

  • definire il modello organizzativo e i processi aziendali per la protezione dei dati personali;
  • attuare efficacemente i princìpi di protezione dei dati, identificando gli attori coinvolti e i correlati ruoli nella attività di trattamento;
  • individuare le misure tecniche e organizzative adeguate a contenere i rischi correlati al trattamento dei dati personali, revisionandole e aggiornandole qualora necessario;
  • identificare l'impianto documentale per la protezione dei dati personali;
  • stabilire ruoli e attività di controllo con l'obiettivo di assicurare la corretta applicazione delle disposizioni di data protection.

Tra gli interventi* di data protection più significativi si riportano:

  • l'introduzione dei Registri delle attività di trattamento, finalizzati a identificare e a censire i trattamenti effettuati con o senza l'ausilio di fornitori esterni nominati Responsabili del trattamento, insieme a quelli effettuati dalla Banca per conto terzi;
  • l'attivazione di corsi di formazione specifici in favore del personale dipendente, quali "Il Regolamento europeo sui dati personali", "La sicurezza dei dati personali in Banca", "La tutela della privacy nella promozione e vendita di prodotti e servizi in Banca", "La gestione dei dati del dipendente in ambito bancario";
  • la gestione dei Data Breach integrati nel preesistente processo di gestione degli incidenti gravi;
  • l'integrazione dell'ambito privacy/protezione dei dati all'interno del Framework Integrato dei Rischi ICT della Banca, definendo gli scenari di rischio connessi alla tematica, con l'ottenimento della certificazione ISO/IEC 27701:2019 specifica sulle tematiche di data protection;
  • l'introduzione, nel corso del 2021, del Comitato Tecnico ICT Risk, che oltre al DPO, quale membro aggiuntivo per competenza nell'ambito della protezione dei dati, riceve le segnalazioni inerenti agli incidenti informatici classificati come "Major potenzialmente gravi".

* Ogni dipendente è direttamente responsabile del trattamento riservato delle informazioni, in forma cartacea o elettronica, che produce, riceve e gestisce.

Certificazione di sicurezza ISO 27001

Dal 2006 il Sistema di Gestione della Sicurezza delle Informazioni (SGSI) di Banca Popolare di Sondrio è certificato ISO/IEC 27001:2013 (ISO 27001) dall'ente di certificazione DNV ed è in costante evoluzione.

Nel 2021 la verifica dei requisiti validi per la certificazione è stata estesa anche all'ambito relativo alla protezione dei dati personali, con il conseguimento dell'ulteriore certificazione ISO 27701.

Nell'occasione è stato revisionato anche l'ambito coperto dal Sistema di Gestione della Sicurezza delle Informazioni (SGSI) della Banca, che ora è il seguente: Sistema di gestione della sicurezza delle informazioni relativo alla progettazione, sviluppo e mantenimento dei servizi di on-line Banking, di strumenti e di servizi a supporto della progettazione e dello sviluppo applicativo e della gestione dei sistemi e delle reti informatiche siti nella Server Farm.

Lamentele comprovate riguardo privacy e perdita di dati di clienti

2022 2021 2020
Numero totale di reclami per
violazione della privacy dei
clienti
3 2 7
di cui da parti esterne 3 2 7
di cui da enti regolatori 0 0 0

I data breach non sono compresi nella rendicontazione per motivi di riservatezza. Gli eventuali episodi sono opportunamente gestiti in conformità con le Policy interne.

Nel corso del 2022 sono pervenuti tre reclami legati alla tematica dei dati personali, opportunamente gestiti in conformità con le Policy interne. Nello stesso anno si sono rilevate in aumento le "richieste di esercizio dei diritti" (220 richieste: cancellazione, rettifica, opposizione, ecc.) per la maggior parte afferenti a richieste di cancellazione e/o di opposizione alle comunicazioni commerciali.

GRI 418-1

Tutte le risorse informatiche vengono classificate in base ai requisiti di riservatezza, integrità e disponibilità

Cybersecurity

Il Gruppo Banca Popolare di Sondrio presidia costantemente il tema della cybersecurity con l'obiettivo di salvaguardare l'integrità, la disponibilità e la riservatezza dei dati e dei sistemi, sviluppando contromisure atte anche a fronteggiare gli attacchi informatici (cyber attack) in una logica di resilienza e garantendo la capacità dei sistemi di evolversi con tempi e costi ragionevoli (agility).

Il Gruppo, allo scopo di gestire efficacemente tale processo, ha scelto di adottare un Quadro di Riferimento per la gestione integrata del rischio di sicurezza e ICT, rappresentato dal grafico di seguito riportato, basato su standard internazionali e best practice di riferimento per il settore e coerente con le disposizioni in materia definite dall'EBA.

La struttura del Framework e i processi che lo governano sono stati realizzati allo scopo di consentire la gestione proattiva e dinamica di tali rischi, necessaria per affrontare i repentini cambiamenti degli scenari di rischio determinati dall'evoluzione, specialmente in ambito cyber, delle minacce ICT.

La cybersecurity è sotto la responsabilità del Security Officer e viene gestita tramite un Framework di controlli (verifiche annuali, mensili e continue). Qualsiasi incidente, sia esso informatico o specifico di sicurezza, segue un processo di notifica che prevede il coinvolgimento immediato del Security Officer, il quale poi gestisce l'eventuale escalation verso livelli organizzativi predefiniti. Tramite il Comitato rischi e un apposito capitolo nel report mensile di sicurezza, il management aziendale viene informato sugli eventuali incidenti avvenuti. Annualmente tutto il Framework di controllo viene valutato tramite un Security assessment indirizzato alla Direzione Generale aziendale; inoltre, tutto il processo è allineato con le normative della Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari (FINMA) e verificato regolarmente.

Regolamento per l'utilizzo della postazione di lavoro e dei servizi IT

Le continue evoluzioni normative e tecnologiche, insieme ai relativi impatti sui processi aziendali coinvolti, hanno reso necessaria una revisione del Regolamento per l'utilizzo della postazione di lavoro e dei servizi IT, emanato nel novembre 2015, che disciplina l'uso degli strumenti e dei servizi informatici sul posto di lavoro, per favorire una ancor più prudente e attenta gestione dei dati aziendali. Il documento è stato aggiornato tenendo conto delle normative vigenti in materia di gestione e protezione dei dati, insieme ai provvedimenti specifici adottati dal Garante per la Protezione dei Dati Personali, dello Statuto dei Lavoratori (Legge 20 maggio 1970, n. 300), nonché delle prassi e delle regole già in essere e correntemente applicate in azienda.

Nel regolamento sono ricomprese due importanti aree tematiche: la gestione e la catalogazione delle cosiddette EUDA (End User Developed Applications) e la regolamentazione del "lavoro agile". La normativa in questione è ispirata al rispetto dei princìpi di responsabilità e riservatezza e si prefigge l'obiettivo di sensibilizzare gli interessati sulla necessità di garantire la sicurezza delle informazioni e delle risorse informatiche utilizzate per il loro trattamento.

Una corretta ed efficace protezione dei dati non può prescindere da un'altrettanto proficua sensibilizzazione della clientela su queste tematiche. Infatti, a tale scopo, conformemente agli Orientamenti dell'EBA sulla gestione dei rischi relativi alle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (Information and Communication Technology - ICT) e di sicurezza, la Banca ha definito e attuato processi per accrescere le conoscenze, da parte degli utenti dei servizi di pagamento, dei rischi per la sicurezza connessi ai servizi stessi.

Rischi legati al tema

Dimensione
ESG
Sottocategoria
di rischio ESG
Rischi bancari
tradizionali
Descrizione del
rischio
Modalità di presidio
Rischio di
governance (G)
Tecnologia Operativo
(informatico)
Rischi di natura
informatica (indennizzi,
costi di ripristino)
riconducibili a
violazione fraudolenta
(anche perpetrata
tramite attacchi di
natura cibernetica)
dei sistemi aziendali,
finalizzata alla
sottrazione /
divulgazione di dati di
natura riservata (data
breach) ovvero al furto
di codici / credenziali
per l'esecuzione
di disposizioni
fraudolente di
pagamento
Adozione di strutturati modelli di gestione
dei rischi riconducibili a profili di sicurezza
dei sistemi IT e alla gestione e protezione
Rischio di
governance (G)
Legale e di
Policy
Di non
conformità alle
norme
Rischio di sanzioni
di diversa natura,
di rilevanti perdite
finanziarie o di
danni reputazionali
riconducibili a
inadeguatezza dei
presidi operativi /
informatici in materia
di trattamento e
protezione (in ottica
privacy) di dati di
natura riservata
di dati di natura personale (a livello
di Capogruppo certificati secondo gli
standard ISO/IEC 27001:2013 e ISO/IEC
27701:2019).
Sottoscrizione di polizze assicurative a
copertura di minacce di natura cyber e dei
rischi connessi a perdite di confidenzialità
di dati gestiti nell'ambito dell'operatività
aziendale.
Continua sensibilizzazione della clientela
sui pericoli di natura cyber e sulla corretta
Rischio di
governance (G)
Reputazione Reputazione Rischi di natura
reputazionale
riconducibili a
violazione fraudolenta
(anche perpetrata
tramite attacchi di
natura cibernetica)
dei sistemi aziendali,
finalizzata alla
sottrazione /
divulgazione di dati di
natura riservata (data
breach) ovvero al furto
di codici / credenziali
per l'esecuzione
di disposizioni
fraudolente di
pagamento
gestione e riservatezza di credenziali di
utilizzo dei servizi di internet banking.

Solidità e performance economica

Una performance economica solida e positiva è alla base della sostenibilità dell'organizzazione e permette di garantire stabilità e sicurezza finanziaria ai clienti e azionisti. Non a caso, il Comitato Sostenibilità dello scorso dicembre, durante l'approvazione della materialità, ha ritenuto di considerare questo tema rilevante a priori, in quanto la sua natura è intrinseca nel purpose del Gruppo e rappresenta una delle fondamenta per la rendicontazione della sua performance di sostenibilità.

In un contesto macroeconomico e geopolitico caratterizzato da molti fattori avversi e da elevata incertezza, il Gruppo ha saputo conseguire importanti risultati che confermano la forza del proprio modello di business: l'utile netto del periodo è stato pari a 251,3 milioni di euro, mentre il payout ratio al 50%, in linea con quanto previsto nel Piano Industriale.

Grazie all'offerta diversificata, alla qualità di prodotti e servizi, alla capacità di penetrazione commerciale nelle aree di insediamento e all'elevato livello di efficienza gestionale, il Gruppo può contare su solide basi per realizzare mese dopo mese gli obiettivi di sviluppo delineati nel Piano Industriale 2022-2025 "Next Step".

"Ai risultati di conto economico si affiancano ottimi livelli di patrimonializzazione, e l'importante crescita – oltre il 6% – di raccolta e impieghi, a conferma della sostenibilità del nostro modello di business, da sempre capace di adattarsi con prontezza alle sfide che il contesto di mercato – oggi articolato e complesso – impone di affrontare."

Mario Alberto Pedranzini, Consigliere delegato e Direttore Generale di Banca Popolare di Sondrio

251,3 MLN € Utile netto

La Banca agisce coerentemente con l'Agenda 2030, documento delle Nazioni Unite fondato con lo scopo di realizzare il rispetto dei diritti umani, e in particolare con gli obiettivi del SDG 8 "Promuovere una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, la piena e produttiva occupazione e un lavoro dignitoso" e del SDG 9 "Costruire infrastrutture resistenti, promuovere un'industrializzazione sostenibile e l'innovazione".

GRI 201-1

Valore economico diretto generato e distribuito

UdM 2022 2021 2020
Valore economico generato
direttamente
K € 1.033.609 990.937 761.124
a) Ricavi (vendite nette più
ricavi da investimenti finanziari e
vendite di beni)
K € 1.033.609 990.937 761.124
Valore economico distribuito K € 809.997 751.382 604.392
b) Costi operativi (pagamenti
ai fornitori, investimenti non
strategici, royalties e pagamenti
agevolativi con un chiaro
obiettivo commerciale)
K € 245.220 230.528 221.732
c) Salari e prestazioni dei
dipendenti [spese totali per i
dipendenti (pagamenti correnti,
non impegni futuri)]
K € 272.331 269.900 250.883
d) Pagamenti ai finanziatori
(tutti i pagamenti finanziari
effettuati ai prestatori del capitale
dell'organizzazione)
K € 127.000 90.677 27.203
e) Pagamenti alla Pubblica
Amministrazione [(imposte lorde)
le spese fiscali sottratte dai
costi operativi, devono essere
aggiunte a questa voce, mentre
sono escluse le imposte differite]
K € 165.261 160.109 104.395
f) Investimenti nella comunità
(contributi volontari e investimenti
di fondi nella comunità)
K € 185 168 179
Valore economico ottenuto:
Valore economico generato
meno Valore economico
distribuito
K € 223.612 239.555 156.732

1.034 MLN € Valore aggiunto prodotto

nell'anno

Il Gruppo produce ricchezza contribuendo alla crescita economica del contesto sociale e ambientale in cui opera e misura tale ricchezza in termini di valore aggiunto prodotto e distribuito ai propri stakeholder di riferimento. La rappresentazione riportata si ispira allo standard redatto dal Gruppo di Studio per il Bilancio Sociale (GBS) e ai princìpi guida del GRI. I valori rappresentati, coerentemente con i valori degli esercizi, si riferiscono alle attività delle continuing operations.

Il valore aggiunto prodotto nell'anno è stato pari a 1.034 milioni di euro, in aumento di 43 milioni di euro rispetto al 2021.

Relativamente ai principali stakeholder di riferimento il valore aggiunto è stato così distribuito*:

Il valore aggiunto prodotto è stato inoltre reinvestito all'interno del Gruppo, valore destinato all'ammortamento delle immobilizzazioni materiali e immateriali utilizzate nel processo produttivo, oltre che all'autofinanziamento per lo sviluppo e la fornitura di nuovi servizi ai territori e mercati serviti.

Un importo di circa 450.000 euro è stato destinato anche alle comunità locali e nazionali attraverso liberalità e sponsorizzazioni. L'ammontare per arrivare alla totalità del valore aggiunto equivale al valore economico ottenuto (21,7%).

* Le percentuali sono state calcolate rispetto al valore aggiunto prodotto.

158.400 Soci al 31 dicembre 2022

Azionariato diffuso

€ 1.360.157.331,00 capitale sociale di Banca Popolare di Sondrio

453.385.777 Azioni emesse

Parità di trattamento degli azionisti e degli investitori

Banca Popolare di Sondrio ritiene che il confronto con la generalità degli investitori e con i principali stakeholder della Società, da perseguire attraverso chiare forme di dialogo, possa contribuire a garantire una migliore comprensione delle reciproche prospettive e a elevare il livello di governo della Banca.

Difatti uno scambio costruttivo, aperto e sincero, nel rispetto della normativa vigente e delle best practice societarie, è ritenuto di fondamentale importanza da parte della Banca, nella prospettiva di assicurare la massima trasparenza informativa, accrescere il livello di coinvolgimento nelle decisioni strategiche, migliorare i risultati finanziari e non finanziari del Gruppo, tenendo in considerazione i fattori ambientali, sociali e di buon governo; non da ultimo, per favorire, più in generale, il successo sostenibile e la creazione di valore nel medio-lungo termine.

Puntando a tale obiettivo, la Banca agisce nel rispetto delle vigenti disposizioni normative e regolamentari applicabili, garantendo trasparenza in modo equo e non selettivo, per assicurare la parità di trattamento degli azionisti e degli investitori che si trovano nella medesima condizione.

Il Consiglio di amministrazione è l'organo incaricato di promuovere il dialogo della Banca con gli azionisti, gli investitori e il pubblico. Tale dovere generale racchiude la competenza del Consiglio di fissare le linee guida del dialogo e di monitorarne l'efficacia nel tempo, assicurando un corretto svolgimento dell'interazione con gli investitori e un'adeguata informazione a tutti i membri dello stesso circa le opinioni e le aspettative di questi ultimi. A gennaio 2022 è stato approvato il Regolamento Dialogo Amministratori Azionisti, documento con cui sono state definite le regole adottate dalla Banca al fine di favorire e disciplinare il dialogo tra il Consiglio di amministrazione e la generalità dei propri azionisti su tematiche di competenza consiliare, definendone le modalità di attuazione, individuando gli interlocutori, gli argomenti oggetto di discussione, le modalità, le tempistiche e i canali di interazione.

Secondo quanto definito nel Regolamento, tutti gli azionisti possono attivare un dialogo tramite una richiesta in forma scritta da inviare mediante raccomandata a.r. all'indirizzo Banca Popolare di Sondrio SpA, Ufficio Pianificazione e Investor Relations c/o Sede Centrale, P.zza Garibaldi, 16 - 23100 Sondrio con atto munito di firma autografa, indicando all'interno della richiesta un indirizzo e-mail di contatto, ovvero, mediante posta elettronica all'indirizzo e-mail dedicato ([email protected]).

Informazioni più approfondite riguardo l'assetto azionario al 31 dicembre 2022 sono reperibili all'interno del Bilancio di esercizio, nonché nell'apposita sezione del sito istituzionale del Gruppo (https://istituzionale.popso.it/it/investor-relations) e nella Relazione sul Governo societario e sugli assetti proprietari (https://istituzionale.popso.it/it/governance/relazioni-sulgoverno-societario). A tale data, nessun azionista risulta esercitare il controllo sulla società.

Approccio alla fiscalità del Gruppo

Le imposte rappresentano una delle più importanti fonti di entrate governative per investire nello sviluppo della società e delle comunità e, per questo, giocano un ruolo vitale nella creazione di valore a lungo termine.

Il Gruppo, attraverso il meccanismo chiave delle imposte, contribuisce fattivamente allo sviluppo dell'economia delle realtà in cui opera.

La Direttiva n. 2018/822 (c.d. DAC6), recepita nella normativa nazionale mediante il D.Lgs. del 30 luglio 2020 n. 100, impone agli intermediari nuovi obblighi di segnalazione alle autorità fiscali competenti, in particolare in relazione a schemi di pianificazione fiscale potenzialmente aggressivi, ampliando l'ambito di applicazione del meccanismo di scambio automatico di informazioni fra le amministrazioni fiscali degli Stati membri. Banca Popolare di Sondrio, per ottemperare agli obblighi imposti dalla Direttiva DAC6, ha istituito dunque un presidio specialistico a cui è demandata l'analisi delle possibili casistiche rientranti in tale ambito.

Inoltre, a partire da ottobre 2020, grazie ad un presidio interno dedicato alla formazione delle proprie risorse e con l'implementazione dei back-office tecnico e fiscale, la Banca ha assistito circa 16.000 clienti (sia privati che aziende) nella cessione di crediti fiscali derivanti dall'operatività super/ecobonus, favorendo così il miglioramento e l'efficientamento energetico degli immobili nei territori in cui la stessa opera.

GRI 207-1

Approccio fiscale

Come definito dal Codice Etico della Banca, l'approccio fiscale del Gruppo, basato su princìpi di veridicità e correttezza, è incentrato al pieno rispetto formale e sostanziale della normativa fiscale.

Il Responsabile dell'Ufficio Fiscale, in accordo con il Responsabile del Servizio Amministrazione e Contabilità Generale, relaziona gli Organi direttivi aziendali in merito alle questioni fiscali di maggiore rilevanza.

In particolare, l'approccio alla compliance normativa in materia fiscale è regolato da uno specifico accordo di servizio tra l'Ufficio Fiscale, in veste di presidio specialistico, e la Funzione di Conformità della Banca.

Al fine di favorire una maggiore conoscenza sistemica delle best practices e di approfondire eventuali sviluppi normativi in ambito tributario, l'Ufficio Fiscale di Banca Popolare di Sondrio è parte attiva ai diversi incontri organizzati dalle Associazioni di categoria. Inoltre, tali Associazioni, ove necessario, rappresentano un valido tramite tra Banca e Istituzioni Fiscali, favorendo così una miglior collaborazione tra le parti.

GRI 207-2

Governance fiscale, controllo e gestione del rischio

Nell'ottica di una adeguata gestione dei rischi, la Banca ha impostato un modello poliedrico utile al presidio e alla minimizzazione del rischio di contenzioso fiscale.

Una dedicata struttura di monitoraggio e intervento rappresenta la base delle misure attuate nell'ambito dello sviluppo e dell'affinamento delle politiche per la riduzione dei rischi fiscali. Nello specifico, il modello di compliance fiscale è il presidio specialistico istituito per monitorare costantemente la rispondenza alla normativa corrente dei processi fiscali della Banca e di conseguenza previene il rischio di non conformità alle norme fiscali allo scopo di preservare la reputazione aziendale e contenere quanto più possibile gli effetti economici derivanti dal rischio di sanzioni e di risarcimenti.

Nell'ambito del monitoraggio dei rischi operativi di natura fiscale, è previsto un meccanismo di diagnosi con un successivo eventuale intervento di revisione dei processi deficitari. I processi, descritti nel Manuale Operativo degli Adempimenti Fiscali, sono stati impostati in modo funzionale alla struttura organizzativa e alla minimizzazione dei rischi.

Al Servizio Controllo Rischi della Banca, oltre al monitoraggio e la rilevazione dei rischi di natura fiscale, è demandata la verifica dello specifico modello di controllo. Inoltre, periodicamente la Funzione di Conformità e la Revisione Interna della Banca si occupano della verifica dell'aderenza alla normativa e ai relativi processi operativi di natura fiscale.

Al Servizio Controllo rischi della Banca, oltre al monitoraggio e la rilevazione dei rischi di natura fiscale, è demandata la verifica dello specifico modello di controllo. Inoltre, periodicamente la Funzione di Conformità e la Revisione Interna della Banca si occupano della verifica dell'aderenza alla normativa e ai relativi processi operativi di natura fiscale.

Coinvolgimento degli stakeholder e gestione delle preoccupazioni in materia fiscale

Il Gruppo Bancario mantiene un rapporto collaborativo e trasparente nei confronti dell'Amministrazione Finanziaria e con tutte le Autorità di controllo alla stessa correlate e vieta il ricorso a pratiche corruttive, a schemi di elusione e pianificazione fiscale aggressiva.

Si precisa che Banca Popolare di Sondrio non è tra le società ammesse in Italia al regime di adempimento collaborativo (o di "Cooperative compliance") istituito in Italia dal D.Lgs. n. 128 del 5 agosto 2015.

Nell'analisi di materialità, al fine di consentire l'individuazione compiuta degli aspetti più rilevanti, sono state sottoposte agli stakeholder anche tematiche di carattere fiscale.

Dati contenuti nella informativa al pubblico Stato per Stato ai sensi della circolare n.285/2013 "Disposizioni di vigilanza per le Banche"

Situazione al 31 dicembre 2022 - Bilancio Consolidato Italia Svizzera Principato di
Monaco
Dato
Complessivo
Fatturato (in migliaia di €) 973.219 319 8.703 982.241
Dipendenti* 3.016 269 20 3.305
Utile prima delle imposte (€) 331.079 20.099 2.712 353.890
Imposte sull'utile (€) 97.471 4.441 657 102.569
Contributi pubblici ricevuti (€) 5 0 0 0

*Numero di dipendenti su base equivalente a tempo pieno.

GRI 207-3

Rischi legati al tema

Dimensione
ESG
Sottocategoria
di rischio ESG
Rischi bancari
tradizionali
Descrizione del rischio Modalità di presidio
Rischio
ambientale e
climatico (E)
Transizione
(Mercato)
Strategico e
Business
Rischi di natura strategica
e di business connessi
all'assunzione di
partecipazioni in società
operanti in settori produttivi
percepiti quali inadeguati
dai mercati per supportare
la transizione verso
un'economia a basse
emissioni di carbonio
Conduzione degli affari ispirata a princìpi
di sana e prudente gestione, in conformità
alle disposizioni di vigilanza prudenziale,
e diretta all'affidabile generazione di
Rischio
ambientale e
climatico (E)
Transizione
(Reputazione)
Reputazione Rischi di natura
reputazionale connessi
all'assunzione di
partecipazioni in società
operanti in settori produttivi
percepiti quali inadeguati
dall'opinione pubblica
e dalla clientela per
supportare la transizione
verso un'economia
a basse emissioni di
carbonio
valore per tutti gli stakeholder, nel rispetto
di princìpi di sostenibilità economica,
sociale e ambientale.
Strutturato impianto organizzativo
(Comitato sostenibilità, Comitato Controllo
e rischi, Ufficio Sostenibilità, referenti ESG)
e normativo interno (Policy di sostenibilità,
Policy ambientale, Linee Guida in materia
di Diversità e Inclusione, Policy del
Credito ESG) in ambito sostenibilità.
Rischio sociale
(S)
Strategia e
Business
Strategico e
Business
Rischi di natura strategica
e di business connessi
all'assunzione di
partecipazioni in società
operanti in Paesi / settori
controversi in termini di
rispetto delle leggi e dei
diritti umani e, in quanto
tali, sottoposti a embarghi
o ad altre restrizioni a
livello di commercio
internazionale
Rappresentazione degli indirizzi strategici
di sostenibilità in dedicata sezione del
Piano Industriale 2022-2025 "Next Step"
(in forma sintetica pure nell'ambito del sito
web istituzionale).
Partecipazione a iniziative internazionali
ispirate ai princìpi di rispetto dei criteri
ambientali, sociali e di governance, come
il Global Compact delle Nazioni Unite.
Assoggettamento a valutazioni
periodiche da parte di agenzie terze ai
Rischio sociale
(S)
Reputazione Reputazione Rischi di natura
reputazionale connessi
all'assunzione di
partecipazioni in società
operanti in Paesi / settori
controversi in termini di
rispetto delle leggi e dei
diritti umani e, in quanto
tali, sottoposti a embarghi
o ad altre restrizioni a
livello di commercio
internazionale
fini dell'assegnazione di giudizi di rating
di solvibilità / affidabilità e, a partire dal
2021, del livello di conformità raggiunto
rispetto alle indicazioni internazionali sulla
sostenibilità (Standard Ethics Rating)
o la rendicontazione delle emissioni di
carbonio (CDP).
Assoggettamento delle proposte di
assunzione di nuove partecipazioni
societarie ad approfondito esame per
valutarne gli elementi di rischiosità, pure
Rischio di
governance (G)
Strategia e
Business
Strategico e
Business
Rischi di natura strategica
e di business derivanti
dalla mancata definizione
e/o implementazione di
indirizzi strategici ispirati
a istanze di sostenibilità
o non rispondenti
alle aspettative degli
stakeholder
dal punto di vista della compatibilità con i
princìpi di sostenibilità economica, sociale
e ambientale.
Dimensione
ESG
Sottocategoria
di rischio ESG
Rischi bancari
tradizionali
Descrizione del rischio Modalità di presidio
Rischio di
governance (G)
Reputazione Reputazione Rischi di natura
reputazionale derivanti
dalla mancata definizione
e/o implementazione di
indirizzi strategici ispirati
a istanze di sostenibilità
o non rispondenti
alle aspettative degli
stakeholder
Conduzione degli affari ispirata a princìpi
di sana e prudente gestione, in conformità
alle disposizioni di vigilanza prudenziale,
e diretta all'affidabile generazione di
valore per tutti gli stakeholder, nel rispetto
di princìpi di sostenibilità economica,
sociale e ambientale.
Strutturato impianto organizzativo
Rischio di
governance (G)
Strategia e
Business
Strategico e
Business
Rischi di carenze nella
solidità patrimoniale
ovvero squilibri a livello
economico / finanziario
derivanti dall'adozione
di politiche di gestione
finanziaria non ispirate
o solo apparentemente
ispirate a istanze di
sostenibilità
(Comitato sostenibilità, Comitato Controllo
e rischi, Ufficio Sostenibilità, referenti ESG)
e normativo interno (Policy di sostenibilità,
Policy ambientale, Linee Guida in materia
di Diversità e Inclusione, Policy del
Credito ESG) in ambito sostenibilità.
Rappresentazione degli indirizzi strategici
di sostenibilità in dedicata sezione del
Piano Industriale 2022-2025 "Next Step"
(in forma sintetica pure nell'ambito del sito
web istituzionale).
Rischio di
governance (G)
Reputazione Reputazione Rischi di natura
reputazionale derivanti
da carenze nella
solidità patrimoniale
ovvero squilibri a livello
economico / finanziario,
con conseguenze in
termini di inadeguata
redditività / remunerazione
del capitale
Partecipazione a iniziative internazionali
ispirate ai princìpi di rispetto dei criteri
ambientali, sociali e di governance, come
il Global Compact delle Nazioni Unite.
Assoggettamento a valutazioni
periodiche da parte di agenzie terze ai
fini dell'assegnazione di giudizi di rating
di solvibilità / affidabilità e, a partire dal
2021, del livello di conformità raggiunto
rispetto alle indicazioni internazionali sulla
sostenibilità (Standard Ethics Rating)
o la rendicontazione delle emissioni di
carbonio (CDP).
Assoggettamento delle proposte di
assunzione di nuove partecipazioni
societarie ad approfondito esame per
valutarne gli elementi di rischiosità, pure
dal punto di vista della compatibilità con i
princìpi di sostenibilità economica, sociale
e ambientale.

Innovazione

"Il mondo finanziario ha delle sue peculiarità, tutti noi abbiamo l'esigenza di mantenere un livello alto di presidio della tematica ESG, sostenendo e favorendo la transizione dei nostri clienti. E l'uso della tecnologia e della sua innovazione su questa strada è centrale. Perché la sostenibilità è seriamente implementata solo se misurata e misurabile: abbiamo bisogno di una misurazione e di dati utili a questo fine, un monitoraggio per dare una valutazione delle nostre performance di sostenibilità. E se quindi pensiamo al mondo dei dati ben comprendiamo che difficilmente si può fare sostenibilità senza l'uso della tecnologia."

Milo Gusmeroli, vicedirettore generale, Chief Information and Operations Officer Banca Popolare di Sondrio

Per Banca Popolare di Sondrio è da sempre forte l'interesse per l'innovazione digitale, che si traduce in azioni sia di efficientamento della macchina operativa, sia di rafforzamento dei canali di relazione con i clienti in ottica open banking e sia, ancora, di collaborazione con le Fintech.

La Banca agisce coerentemente con l'Agenda 2030, documento delle Nazioni Unite fondato con lo scopo di realizzare la tutela dei diritti umani, e in particolare supporta gli obiettivi degli SDG 8 "Promuovere una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, la piena e produttiva occupazione e un lavoro dignitoso", 9 "Costruire infrastrutture resistenti, promuovere un'industrializzazione sostenibile e l'innovazione" e 10 "Ridurre le disuguaglianze".

Il Gruppo crede fermamente che l'innovazione, se diffusa a ogni livello organizzativo, sia il motore in grado di generare valore per tutta l'azienda. L'obiettivo è cogliere le opportunità ad ampio spettro, abilitare nuove modalità di interazione e offrire progressivamente nuovi prodotti e servizi alla clientela in una prospettiva di ecosistema. Per fare ciò l'azienda ha sviluppato un modello organizzativo snello e dotato di un processo decisionale flessibile, in relazione al tipo di iniziativa da valutare e intraprendere. In Banca Popolare di Sondrio la trasformazione digitale si muove a seguito di due stimoli principali: da un lato le innovazioni tecnologiche che vengono intercettate e valutate dalla Funzione IT, dall'altro lato le soluzioni innovative che nascono dalle esigenze del business. Nel primo caso si parla di innovazione "IT-centrica", in cui è la Direzione IT che in primis fa scouting di innovazione tecnologica e che ha il mandato di sperimentare, con l'obiettivo di proporre nuove soluzioni ai clienti interni qualora abilitanti per l'efficienza o il business.

Il processo operativo dell'innovazione parte dall'identificazione di un'idea, che può essere promossa da un attore interno ma anche esterno alla Banca. Generalmente la Direzione IT sensibilizza il business sul carattere abilitante e sulla bontà dell'idea, per poi attivare una sperimentazione e formare un team trasversale e multidisciplinare, preposto a seguire questa fase. Nel caso in cui l'idea passi allo step successivo di realizzazione, l'iniziativa si delinea secondo un approccio classico di progetto. Per ogni proposta si cerca di definire subito l'obiettivo e gli eventuali ritorni economici, per valutare in maniera opportuna l'investimento, che può essere anche non immediatamente finalizzato quando si tratta di una vera e propria sperimentazione, come è stato fatto nel caso dell'avvicinamento alle tematiche della blockchain, con attività di studio e formazione. La sperimentazione può avvenire anche in collaborazione con realtà innovative come le Fintech: nel caso in cui si valuti che una di esse abbia attinenza col business della Banca o con la visione aperta ad ambiti connessi, viene attivata direttamente un'iniziativa progettuale; in questo caso, a livello di procurement, la relazione può essere gestita con gli stessi strumenti utilizzati per gestire i fornitori tradizionali.

L'attenzione dedicata all'offerta digitale ha registrato una diffusione crescente nel periodo caratterizzato dalla pandemia del Covid e, unitamente, a ciò si sono affiancate altre significative iniziative nell'ottica della multicanalità ovvero dell'omnicanalità, per una crescente fidelizzazione della clientela, le cui preferenze costituiscono l'effettivo fulcro della strategia di distribuzione. L'offerta di SCRIGNOInternet Banking, il portale digitale della Banca, si è evoluta nel corso del tempo per assecondare le più variegate esigenze della clientela, offrendo una serie di servizi sul canale Internet e app, come pure su smartwatch.

Sempre più di attualità – nell'ottica della riduzione delle frodi e delle aggressioni – il tema della diffusione di nuovi canali di distribuzione dei servizi bancari.

La Banca crede fermamente che l'innovazione, se diffusa a ogni livello organizzativo, sia il motore in grado di generare valore per tutta l'azienda

Da un lato si evidenzia la diffusione presso la nostra rete dei cosiddetti ATM evoluti che consentono l'acquisizione in ambiente sicuro del denaro e degli assegni tramite il versamento semplice e immediato sui propri rapporti. Dall'altro si assiste alla virtualizzazione delle nostre carte di pagamento nei principali servizi digitali di pagamento (Apple Pay, Samsung Pay, Google Pay, Garmin Pay, Fitbit Pay, Swatch Pay, Xiaomi Pay), fenomeno che favorisce la tutela per l'utente, il quale può muoversi senza portare con sé contanti e, fisicamente, carte di pagamento.

Da evidenziare la possibilità, con le carte contactless afferenti al circuito MasterCard, di pagare il trasporto della metropolitana milanese, con un chiaro contributo alla sostenibilità ambientale (produzione e smaltimento biglietti).

Tra le principali funzionalità innovative che contribuiscono alla riduzione degli impatti ambientali diretti del Gruppo in quanto riducono l'uso di carta e stampe, favorendo l'utilizzo sicuro di processi prevalentemente on-line, vi sono quelle di seguito elencate:

Canale 2022 2021 2020
ATM 12,51% 11,32% 9,80%
Internet 32,61% 37,52% 37,32%
Mobile 3,04% 2,44% 2,10%
Corporate on-line 33,43% 29,70% 30,88%
Sportello 18,31% 18,92% 19,77%
Pagofacile 0,10% 0,09% 0,14%

Utilizzo dei canali on-line e fisici

Notifiche push informative

Le notifiche push informative consentono ai clienti di ricevere gli avvisi tramite l'app, anziché con gli sms. Il messaggio inviato tramite questa nuova modalità è costituito solo da una sintesi, per cui per visualizzarne il contenuto è necessario effettuare l'autentificazione tramite l'app. Questi messaggi rispetto a un semplice sms hanno un elevato livello di robustezza, sia lato riservatezza sia lato sicurezza del dato.

Corrispondenza on-line

Canale 2022 2021 2020
Utenze abilitate a SCRIGNOInternet Banking 606.302 560.239 530.721
Utenze abilitate alla corrispondenza on-line 578.455 533.195 481.838
% adesione alla corrispondenza on-line 95,41% 95,17% 90,79%

Firma digitale

La firma digitale è il servizio che permette al cliente di acquistare i prodotti e i servizi disponibili in Smart Web e tramite Contact Center, direttamente on-line.

Consente infatti la sottoscrizione di contratti e la vendita di prodotti a distanza. La firma dei documenti avviene in formato digitale, garantendo l'autenticità della sottoscrizione da parte del cliente e la non modificabilità del documento. La firma digitale abilita l'invio delle comunicazioni da remoto durante il processo di sottoscrizione, assicura elevati livelli di sicurezza sia per la Banca che per il cliente e permette la gestione dei documenti in modalità paperless (non è più necessario stampare fogli).

MyBank

MyBank è un servizio europeo di pagamento basato su conto corrente che consente di effettuare acquisti on-line di beni e servizi tramite il servizio di Internet Banking dei fornitori convenzionati con tale circuito, riconoscibili attraverso l'apposito marchio; un metodo semplice che agevola l'accesso al vasto mercato dell'e-commerce, grazie alla familiarità e alla sicurezza della banca digitale.

I servizi on-line vengono costantemente aggiornati ai fini della sicurezza, in conformità ai requisiti della Direttiva europea dei Sistemi di Pagamento (c.d. PSD2).

Navigosereno

Navigosereno è un servizio che offre informazioni e news in tema di sicurezza informatica e permette di effettuare la verifica delle più comuni potenziali vulnerabilità del proprio computer, smartphone e tablet. Inoltre, fornisce indicazioni puntuali e semplici per risolvere le eventuali criticità rilevate.

Bonifico istantaneo

Il bonifico istantaneo serve per trasferire denaro in dieci secondi, senza possibilità di revoca, verso beneficiari che sono clienti di banche aderenti al servizio all'interno dell'area SEPA. Il servizio, lanciato nel 2018, ha cambiato radicalmente il sistema di pagamento: elimina i tempi di attesa per il beneficiario e velocizza la possibilità per il cliente di disporre di beni e servizi. Il bonifico istantaneo è disponibile in ottica multicanale sia allo sportello che per i clienti di SCRIGNOInternet Banking e di SCRIGNOapp.

SCRIGNObudget

SCRIGNObudget è il servizio di PFM (Personal Financial Management) rivolto alla Clientela privata aderente a SCRIGNOInternet Banking per tenere sotto controllo il budget familiare, classificando i movimenti con le categorie di spesa tipiche di una famiglia. A tal fine permette di collegare C/C e carte con IBAN detenuti presso banche terze.

Piano Industriale 2022-2025 - Direttrice di sviluppo III - Evoluzione digital della relazione con la clientela

Il modello di servizio della Banca è imperniato su una relazione diretta con la clientela in filiale, cui si affianca un utilizzo sempre più significativo dei canali digitali. Le iniziative di questa direttrice si prefiggono di evolvere ulteriormente il modello di filiale tradizionale, verso un'interazione multicanale di tipo fisico/digitale (phygital), pure grazie alla robotizzazione e automatizzazione dei processi per migliorare l'esperienza dei clienti e liberare energie commerciali.

  • La filiale "universale" rimane il luogo cardine per la relazione con il cliente, che viene rafforzata grazie al supporto di competenze specialistiche.
  • Le iniziative sono finalizzate, da un lato, a liberare tempo del personale di filiale da dedicare all'attività commerciale e, dall'altro, a integrare la modalità di interazione tradizionale con canali alternativi "remoti" sempre più apprezzati.
  • Sul fronte della multicanalità, le iniziative ipotizzano di far leva sull'Unità Virtuale:
  • − potenziare tale unità attraendo nuovi clienti nativi digitali (+36.000 clienti in arco Piano);
  • − evolvere verso un modello "phygital" multicanale per rispondere alle mutate esigenze della clientela tradizionale.
  • Il Piano prevede importanti investimenti in tecnologia e capitale umano per:
  • − potenziare l'infrastruttura tecnologica e la gestione dei dati;
  • − inserire risorse aggiuntive nelle aree più sollecitate e avviare una campagna straordinaria di formazione e up-skilling digitale per le risorse ad alto potenziale innovativo.

Innovazione in Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA

  • Revisione della piattaforma e-banking per una migliore fruizione su dispositivi mobili
  • Carte i credito equipaggiate con funzionalità e-wallet (Apple Pay/ Samsung Pay)
  • Sviluppo di una piattaforma per gestione digitale e centralizzata dei contratti di credito e inerenti flussi e controlli
  • Sviluppo di una piattaforma per gestione automatica dei requisiti di compliance in ambito ordini di Borsa
  • Introduzione IVR (Risposta Vocale Interattiva) presso il Call Center in modo tale da migliorare i flussi di indirizzamento
  • Sviluppo della rete di Succursali
  • Sviluppo del Direct Banking

Una banca accessibile

Per accessibilità, nel contesto on-line, s'intende la possibilità, anche per persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale, di accedere alle informazioni e servizi disponibili sulla rete Internet senza vincoli di sorta e in piena autonomia.

A tal proposito la Banca si è da sempre impegnata per rendere accessibili i suoi punti di contatto principali: difatti sono in corso alcune attività di rafforzamento dell'accessibilità secondo i nuovi criteri su tutti i touchpoint dell'ecosistema digitale. Ciò permette anche alle persone portatrici di disabilità l'accesso e la fruizione mediante dedicati ausili tecnologici (quali screen reader e sintetizzatori vocali) dei servizi della Banca.

La disponibilità di una vasta gamma di servizi bancari sia di natura informativa che dispositiva consente un elevato grado di inclusione finanziaria, abbattendo le barriere legate alla necessità di accesso "fisico" alla Banca negli orari di apertura. Tra i servizi messi a disposizione si citano a esempio i bonifici anche istantanei con regolamento immediato per la controparte, gli estratti di conto corrente in caratteri braille, la ricarica delle carte prepagate, i pagamenti F24 necessari per i versamenti di tasse, IMU, Tari, Tasi e accise, i pagamenti verso la pubblica amministrazione tramite l'applicativo pagoPA, che permette di pagare pure il bollo auto. Ricordiamo infine SCRIGNObudget, il servizio rivolto alla clientela privata che consente di analizzare e di classificare in automatico le spese nelle categorie tipiche di una famiglia con l'obiettivo di tenere sotto controllo le proprie uscite ed entrate.

SCRIGNOInternet Banking, componente del portale SCRIGNObps nel quale confluiscono tutte le applicazioni, opportunità e prodotti/servizi che caratterizzano la nostra offerta nel mondo della banca digitale, ospita alcune iniziative che attengono al sociale in senso lato, ai valori della solidarietà, al progresso delle scienze, del territorio e della cultura.

La clientela può così conoscere i progetti in essere e, eventualmente, supportarne l'attività. A tal proposito nel 2022 è stata inserita la possibilità di effettuare elargizioni per sostenere progetti di accoglienza a favore dei profughi ucraini.

Un altro strumento non solo accessibile, ma anche utile per la riduzione dei consumi, è senz'altro la firma elettronica, un mezzo che consente di sottoscrivere documenti bancari in forma digitale eliminando l'utilizzo della carta. Tale modalità di sottoscrizione dei documenti avviene mediante l'impiego della firma grafometrica, apposta tramite un dispositivo elettronico (c.d. signature pad), con un gesto manuale del tutto analogo alla firma autografa su carta e che possiede i requisiti tecnico‐informatici e giuridici necessari a qualificarla come "firma elettronica avanzata" secondo i termini di legge.

Tali requisiti sono contenuti nel D.Lgs. n. 82/2005 (Codice dell'Amministrazione Digitale) e nel DPCM del 22.2.2013. L'utilizzo della firma grafometrica è abilitato per la sottoscrizione dei contratti di conto corrente, di SCRIGNOInternet Banking, dei principali prodotti acquistabili allo sportello, nonché delle contabili e della modulistica afferente alla compravendita dei principali strumenti finanziari.

Tra gli strumenti accessibili c'è anche SCRIGNOPago Facile, il portale che permette di effettuare - in modo semplice, rapido e sicuro - il pagamento di utenze, canoni, tributi e quote a favore di controparti (enti pubblici e privati, aziende, ecc.) che aderiscono all'iniziativa; il servizio è reso disponibile anche ai non clienti della Banca.

Livello AA rispetto alle Web Content Accessibility Guidelines (WCAG)

L'accessibilità rappresenta il presupposto per un'equa fruizione dei servizi della Banca, per renderla più vicina ai propri stakeholder

Il cliente prima di autorizzare una transazione on-line vede nell'app SCRIGNOIdentiTel i riferimenti essenziali dell'operazione per valutare se confermare o meno il pagamento

Al fine di favorire una fruizione senza distinzioni linguistiche, il servizio di banca digitale viene offerto, oltre che nella lingua nazionale, anche in inglese, francese e tedesco; SCRIGNOapp, che consente la fruizione dei servizi bancari in mobilità, è disponibile anche in lingua inglese, come pure l'app SCRIGNOIdentiTel che consente di operare on-line con la massima facilità e sicurezza grazie alle "modalità avanzate di autenticazione", Push IdentiTel e QR IdentiTel.

L'85% delle autorizzazioni delle operazioni SCRIGNO vengono generate tramite l'app SCRIGNOIdentiTel. Considerando che l'80% di queste sono svolte tramite la modalità avanzata di autenticazione questo comporta un beneficio in termini di riduzione delle truffe. Il cliente visualizza e verifica sull'app SCRIGNOIdentiTel gli elementi essenziali dell'operazione che sta autorizzando (ad es. in caso di un bonifico: beneficiario, IBAN, banca del beneficiario e importo) e inoltre, l'OTP non viene inserito manualmente, ma trasmesso a SCRIGNO in modo automatico, riducendo la possibilità di potenziali truffe. Evidenziamo, inoltre, che il 15% delle operazioni viene generato tramite il token fisico; miriamo ad abbattere tale percentuale con l'obiettivo già dichiarato di riduzione delle truffe, grazie all'innalzamento continuo dei livelli di sicurezza, ma pure per ridurre l'impatto ambientale derivante dalla produzione, smaltimento e distribuzione dello strumento fisico.

Strategico e di notevole importanza, soprattutto per il contesto attuale, il servizio "Comunicazioni", che consente al cliente della Banca digitale di comunicare in modo semplice e sicuro con la filiale per richiedere informazioni e ricevere riscontro, anche in merito a prodotti e servizi offerti dalla Banca. Tale opportunità è stata incentivata dall'avvio della pandemia da Covid-19, per facilitare la relazione del cliente con la filiale, evitando l'incontro fisico.

Intelligenza Artificiale (IA)

Con il termine Intelligenza Artificiale (di seguito, IA) si indica una famiglia di tecnologie in rapida evoluzione, in grado di apportare una vasta gamma di benefici economici e sociali. L'uso dell'IA, garantendo un miglioramento delle previsioni, l'ottimizzazione delle operazioni e dell'assegnazione delle risorse e la personalizzazione dell'erogazione di servizi, può contribuire al conseguimento di risultati e vantaggi competitivi significativi.

In particolare, il Programma Strategico italiano per l'Intelligenza Artificiale indica il settore bancario tra i prioritari: "Le nuove tecnologie di Intelligenza Artificiale consentiranno alle banche di migliorare i loro servizi in almeno due modi. In primo luogo, aumenteranno la qualità dei servizi offerti ai clienti e ridurranno i loro costi attraverso un livello più elevato di personalizzazione e sicurezza delle transazioni. In secondo luogo, le applicazioni di Intelligenza Artificiale rafforzeranno i sistemi di prevenzione delle frodi e semplificheranno l'adempimento degli obblighi degli intermediari attraverso l'adozione di meccanismi per rilevare comportamenti sospetti e analizzare dati e documenti".

Tuttavia, gli stessi elementi e le stesse tecniche che alimentano i benefici possono altresì comportare nuovi rischi o conseguenze negative per le persone fisiche o le società. Pertanto, soprattutto a livello europeo, diversi attori, tra cui le Autorità di vigilanza europee, stanno predisponendo regolamenti e/o fornendo linee guida per la gestione dei sistemi di IA, allo scopo di favorire lo sviluppo di nuove tecnologie in conformità ai valori, ai diritti fondamentali e alla normativa già esistente nei settori in cui i sistemi di IA vengono utilizzati. Al fine di assicurare condizioni favorevoli allo sviluppo e all'utilizzo dell'IA, limitando potenziali impatti negativi, l'Europa ha scelto un approccio legislativo proporzionato al rischio, affiancato da codici di condotta per i sistemi di IA non ritenuti ad alto rischio.

L'IA comprende varie tecniche e approcci che è utile distinguere in base all'ampiezza degli scopi che si prefigge:

  • il Machine Learning (di seguito, ML) è la porzione di IA che conosciamo più da vicino (per esempio chatbot, sistemi di raccomandazione, riconoscimento immagini, ecc.);
  • il Deep Learning è una delle tecniche di ML che utilizza le reti neurali;
  • la porzione di IA che non comprende il ML è detta anche IA Generale e attiene alla creazione di sistemi senzienti che siano in grado di imitare, e superare, il comportamento umano in vari ambiti contemporaneamente (da qui la differenza con l'IA ristretta).

Coerentemente a quanto stabilito dalla proposta di Regolamento europeo sull'Intelligenza Artificiale, la Banca nel dicembre 2022 ha predisposto un Regolamento aziendale per il governo e la gestione delle soluzioni aziendali basate sull'Intelligenza Artificiale con l'obiettivo di formalizzare i princìpi generali e le procedure interne che la Banca ha definito e applica per garantire una gestione dei sistemi di IA coerente con gli altri regolamenti aziendali, le buone prassi internazionali e le normative in corso di definizione.

Progetti con IA

potenzialmente sospette.

IA a supporto dei processi di Transaction Monitoring di Anti Money Laundering (di seguito, AML)

La Funzione Antiriciclaggio ha evidenziato l'esigenza di implementare una soluzione utile a definire un modello per l'analisi delle segnalazioni di operazioni sospette e la predisposizione di un cruscotto per i controlli di secondo livello, anche in ragione del mutato contesto normativo di Vigilanza sempre più focalizzato sul risk based approach. A tale fine è stata realizzata una soluzione, basata sui modelli di ML, a supporto delle attività di transaction monitoring per la valutazione e l'identificazione di transazioni

IA per Product Oversight Governance

È stata sviluppata una soluzione in grado di suggerire prodotti adeguati, coerenti e utili rispetto agli interessi, agli obiettivi e alle caratteristiche del cliente a cui vengono proposti.

Rischi legati al tema

Dimensione
ESG
Sottocategoria
di rischio ESG
Rischi bancari
tradizionali
Descrizione del rischio Modalità di presidio
Rischio sociale
(S)
Legale e di
Policy
Di non
conformità alle
norme
Rischio di sanzioni di
diversa natura, di rilevanti
perdite finanziarie o di danni
reputazionali connessi
a mancata / inadeguata
applicazione di princìpi e
tecniche di progettazione,
costruzione, manutenzione
e aggiornamento dei sistemi
digitali (siti web e applicazioni
mobili) volti ad assicurarne
l'accessibilità, l'inclusività e la
fruibilità da parte delle persone
con disabilità
Adozione di strutturato impianto
di gestione dei rischi riconducibili
a profili di indisponibilità e
malfunzionamento dei sistemi IT.
Presenza di siti web e servizi on-line
in "versione accessibile".
Processo strutturato di preventiva
Rischio sociale
(S)
Reputazione Reputazione Rischi di natura reputazionale
connessi a mancata /
inadeguata applicazione
di princìpi e tecniche di
progettazione, costruzione,
manutenzione e aggiornamento
dei sistemi digitali (siti web e
applicazioni mobili) volti ad
assicurarne l'accessibilità,
l'inclusività e la fruibilità da
parte delle persone con
disabilità
approvazione di innovazioni
operative.
Adeguata preventiva formazione del
personale circa innovazioni previste
a livello operativo.
Dimensione
ESG
Sottocategoria
di rischio ESG
Rischi bancari
tradizionali
Descrizione del rischio Modalità di presidio
Rischio di
governance (G)
Tecnologia Operativo
(informatico)
Rischi di natura informatica
(indennizzi, costi di ripristino)
connessi a indisponibilità /
malfunzionamento dei sistemi
informativi e delle infrastrutture
tecnologiche a supporto della
distribuzione di prodotti / servizi
alla clientela
Adozione di strutturato impianto
di gestione dei rischi riconducibili
a profili di indisponibilità e
malfunzionamento dei sistemi IT.
Rischio di
governance (G)
Strategia e
Business
Operativo
(organizzativo)
Rischi di natura operativa
(rischi organizzativi) connessi
all'ingresso in nuovi ambiti
di operatività / adozione di
nuovi canali distributivi, anche
riconducibili a mancanza di
personale adeguatamente
formato e qualificato
Presenza di siti web e servizi on-line
in "versione accessibile".
Processo strutturato di preventiva
approvazione di innovazioni
operative.
Adeguata preventiva formazione del
personale circa innovazioni previste
a livello operativo.
Rischio di
governance (G)
Reputazione Reputazione Rischi di natura reputazionale
connessi a indisponibilità /
malfunzionamento dei sistemi
informativi e delle infrastrutture
tecnologiche a supporto della
distribuzione di prodotti / servizi
alla clientela

Glossario

Disclosure ACRONIMI
Elenco non esaustivo degli acronimi menzionati nella DNF
TERMINE DEFINIZIONE
COP Riunione della Conferenza delle Parti della Convenzione sui cambiamenti climatici, con cadenza
annuale. Tra le COP, emerge la COP 21 tenutasi a Parigi nel dicembre 2015, alla quale hanno
partecipato 195 Stati insieme a molte organizzazioni internazionali e che ha portato all'approvazione
dell'Accordo di Parigi, documento chiave per la definizione di strategie per fronteggiare il
cambiamento climatico.
CSR Corporate Social Responsibility - Responsabilità di impresa - l'insieme dei comportamenti che le
imprese dovrebbero adottare al fine di condurre le proprie attività in maniera responsabile nei confronti
della società nel suo complesso contribuendo allo Sviluppo Sostenibile.
CSRD Corporate Sustainability Reporting Directive - proposta legislativa che aggiorna la Direttiva 2014/95/EU
(c.d. Non Financial Reporting Directive). Pubblicata il 21 aprile 2021 dalla Commissione UE, ha tra gli
obiettivi quello di allargare l'obbligo di reporting a tutte le imprese con sede in Europa con più di 250
dipendenti e a tutte le PMI quotate sui mercati europei, eccetto le microimprese.
DNF Dichiarazione Consolidata di Carattere Non Finanziario - documento di rendicontazione redatto ai
sensi del Decreto Legislativo 254/2016 che concerne la comunicazione di informazioni di carattere non
finanziario a livello di Gruppo.
EFRAG European Financial Reporting Advisory Group - ente responsabile dello sviluppo degli standard per la
rendicontazione di sostenibilità.
ESG Environmental, Social e Governance: pilastri dell'integrazione della Sostenibilità «Environmental» si
riferisce all'impatto ambientale dell'attività di una società «Social» è legato al rispetto dei diritti umani,
alle politiche di genere, agli standard lavorativi e ai rapporti con la comunità civile «Governance»
si riferisce alle pratiche di governo societario, dalle procedure di controllo alla composizione del
Consiglio d'amministrazione, fino alla politica retributiva per i manager.
GCNI Global Compact Network Italia, fondazione che nasce con lo scopo primario di contribuire allo
sviluppo in Italia del Global Compact delle Nazioni Unite, iniziativa per la promozione della cultura
della cittadinanza d'impresa promossa e gestita su scala globale dalle Nazioni Unite.
GRI Global Reporting Initiative, ente internazionale senza scopo di lucro nato con il fine di definire gli
standard di rendicontazione della performance sostenibile di organizzazioni di qualunque dimensione,
appartenenti a qualsiasi settore e Paese del mondo.
KPIs Key Performance Indicators - indicatori chiave di prestazione, valori misurabili che dimostrano
l'efficacia con cui un'azienda sta raggiungendo gli obiettivi aziendali principali.
MOG Modello di organizzazione e gestione e controllo adottato ai sensi del D.Lgs 231/2001 atto a prevenire
i reati ivi definiti.
NFRD Non-Financial Reporting Directive 2014/95/EU - Direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio el 22
ottobre 2014, che modifica la direttiva 2013/34/UE per quanto riguarda la divulgazione di informazioni
non finanziarie e sulla diversità da parte di talune grandi imprese e gruppi.
Disclosure ACRONIMI
Elenco non esaustivo degli acronimi menzionati nella DNF
TERMINE DEFINIZIONE
ODV Organismo istituito ai sensi del D. Lgs 231/2001 dotato di autonomi poteri di iniziativa e di controllo,
cui è affidato il compito di vigilare sul funzionamento e sull'osservanza del Modello e di curarne
l'aggiornamento.
PSCL Piano degli Spostamenti Casa-Lavoro - documento di pianificazione finalizzato alla riduzione del
traffico veicolare privato, individua le misure utili a orientare gli spostamenti casa-lavoro del personale
dipendente verso forme di mobilità sostenibile alternative all'uso individuale del veicolo privato a
motore, sulla base dell'analisi degli spostamenti casa-lavoro dei dipendenti, delle loro esigenze di
mobilità e dello stato dell'offerta di trasporto presente nel territorio interessato.
SDGs Sustainable Development Goals - Obiettivi di Sviluppo Sostenibile - 17 obiettivi lanciati nell'ambito
dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite; sono inoltre suddivisi in 169 sotto-obiettivi, i quali mirano a porre
fine alla povertà, a lottare contro l'ineguaglianza e allo sviluppo sociale ed economico.
SFDR Sustainable Finance Disclosure Regulation - Regolamento UE 2019/2088 sulla trasparenza
dell'informativa di sostenibilità nel settore dei servizi finanziari; richiede, inter alia, agli operatori
finanziari e ai consulenti finanziari di comunicare come vengono tenuti in considerazione i rischi ESG a
livello di soggetto e a livello di prodotto.
TCFD Task Force on Climate-Related Financial Disclosures - iniziativa istituita nel dicembre 2015 per volontà
del Financial Stability Board. Si pone l'obiettivo di rendere complete e comparabili le informazioni
fornite dalle aziende sull'impatto finanziario dei cambiamenti climatici sulle loro attività e strategie. Nel
giugno 2017 ha pubblicato 11 raccomandazioni alle società (in particolare quelle finanziarie) per la
trasparenza delle informazioni sul rischio climatico, suddividendole in quattro grandi aree tematiche:
governance, strategia, risk management, metriche e obiettivi.
UNEP FI United Nations Environment Programme Finance Initiative - partnership tra l'United Nations
Environment Programme e il mondo della finanza, allo scopo di mobilitare il settore privato finanziario
per lo sviluppo sostenibile.
UNEP FI PRB Principles for Responsible Banking - programma sviluppato attraverso una partnership innovativa tra
le banche di tutto il mondo e UNEP FI, che ha come scopo quello di promuovere interventi per favorire
lo sviluppo di un settore bancario sostenibile allineandolo agli obiettivi dell'Agenda 2030 delle Nazioni
Unite e a quelli dell'accordo di Parigi sul clima del 2015.
UNEPFI PSI Principles for Sustainable Insurance - programma sviluppato attraverso una partnership innovativa
tra le compagnie assicurative di tutto il mondo e UNEP FI, che ha come scopo quello di promuovere
interventi per favorire lo sviluppo di un settore assicurativo sostenibile.
UN PRI United Nations Principles for Responsible Investment - iniziativa lanciata dalle Nazioni Unite nel 2006
con l'intento di favorire la diffusione dell'investimento sostenibile e responsabile tra gli investitori
istituzionali e gli operatori di settore.
Disclosure DEFINIZIONI
Elenco non esaustivo di alcuni termini legati alla sostenibilità, presenti nella DNF
TERMINE DEFINIZIONE
Accordo di Parigi sui
cambiamenti climatici (2015)
Accordo internazionale che si pone l'obiettivo di lungo termine di evitare pericolosi cambiamenti
climatici limitando il riscaldamento globale ben al di sotto dei 2ºC e proseguendo con gli sforzi per
limitarlo a 1,5ºC. Inoltre, punta a rafforzare la capacità dei Paesi firmatari (195) di affrontare gli impatti
dei cambiamenti climatici e a sostenerli nei loro sforzi. L'accordo di Parigi è il primo accordo universale
e giuridicamente vincolante sui cambiamenti climatici, adottato alla conferenza di Parigi sul clima
(COP21) nel dicembre 2015.
Analisi di materialità Processo che consiste nella rilevazione della significatività di un insieme di ambiti tematici di
sostenibilità economica, sociale e ambientale, per l'azienda e per i suoi stakeholder.
Atto Delegato sul clima Regolamento delegato (UE) 2021/2139 del 4 giugno 2021, che completa il Regolamento (UE) 2020/852
- c.d. Tassonomia - stabilendo i criteri tecnici di screening per determinare le condizioni per le quali
un'attività economica può contribuire in modo sostanziale alla mitigazione dei cambiamenti climatici
o all'adattamento ai cambiamenti climatici e per determinare se tale attività economica non arrechi un
danno significativo a uno qualsiasi degli altri obiettivi ambientali.
Atto Delegato sulla
disclosure
Regolamento delegato (UE) 2021/2178 del 6 luglio 2021, che completa il regolamento (UE) 2020/852
- c.d. Tassonomia - specificando il contenuto e la presentazione delle informazioni che le imprese
devono divulgare ai sensi degli articoli 19 bis o 29 bis della direttiva 2013/34/UE relativa alle attività
economiche sostenibili dal punto di vista ambientale, e specificando la metodologia per conformarsi a
tale obbligo di comunicazione.
Benchmark Metodologia basata sul confronto sistematico che permette alle aziende che lo applicano di
compararsi con le migliori e soprattutto di apprendere da queste per migliorare.
Biodiversità Concetto definito dalla Convenzione delle Nazioni Unite sulla Diversità Biologica come la varietà e
variabilità degli organismi viventi e dei sistemi ecologici in cui essi vivono, evidenziando che essa
include la diversità a livello genetico, di specie e di ecosistema.
Cambiamento climatico Qualsiasi alterazione dell'atmosfera globale che sia direttamente o indirettamente riconducibile
all'azione umana, secondo la definizione data dalle Nazioni Unite.
Codice Etico Documento che definisce gli impegni e le responsabilità etiche nella conduzione degli affari e
delle attività aziendali della banca, l'insieme dei valori e dei princìpi che devono essere assunti da
Amministratori, Sindaci, Dipendenti e, in generale, da tutti coloro che operano con la banca, quale che
sia il rapporto che li lega alla stessa, nonché da coloro che intrattengono con la banca rapporti d'affari.
Corporate Governance Insieme di strumenti, regole e meccanismi di ogni livello che disciplinano la gestione dell'impresa
nell'interesse delle diverse categorie di soggetti che sono interessati alla vita societaria. La corporate
governance include anche le relazioni tra i vari stakeholder e gli obiettivi della società.
Diversità Concetto che si riferisce a tutte le differenze tra gruppi e individui e configura le persone come identità
distinte l'una dall'altra. In questo senso, rientra nella definizione di diversità tutto ciò che rende unici e
ineguagliabili, inclusi etnia, età, stile, genere, personalità, convinzioni religiose e politiche, esperienze,
orientamento sessuale e affettivo, differenze psicologiche, cognitive, fisiche e sociali proprie di ogni
individuo e molto altro ancora.
Finanza sostenibile Finanza a sostegno della crescita economica, che riduca al contempo le pressioni sull'ambiente
tenendo conto degli aspetti sociali e di governance, come definita nell'omonimo Piano d'azione
europeo.
FINREP Schema segnaletico a contenuto statistico di vigilanza redatto dalle società di investimento, banche,
gruppi finanziari sottoposti alla Direttiva Capital Requirements Directive IV (CRD IV) e che utilizzano i
princìpi contabili IFRS o nazionali.
Green Deal europeo Insieme di iniziative politiche adottato dalla Commissione Europea in data 11 dicembre 2019 con
l'obiettivo generale di raggiungere la neutralità climatica in Europa entro il 2050 (almeno 50% di
riduzione delle emissioni di gas a effetto serra dell'UE entro il 2030). L'intenzione è quella di rivedere
ogni legge vigente in materia di clima e, inoltre, di introdurre nuove leggi sull'economia circolare, sulla
ristrutturazione degli edifici, sulla biodiversità, sull'agricoltura e sull'innovazione.
Greenwashing Pratica utilizzata come strategia di marketing e comunicazione da parte di talune aziende per
dimostrare il proprio impegno nei confronti dell'ambiente, senza però effettivi e concreti risultati;
l'obiettivo è quello di migliorare la reputazione dell'impresa e ottenere benefici in termini di fatturato, a
scapito di un concreto impegno ambientale.
GRI Standards Global Reporting Initiative Standards - best practice a livello globale per il reporting di sostenibilità,
consentono di fornire informazioni sul contributo positivo o negativo allo sviluppo sostenibile di

un'organizzazione e permettono di rendicontare i propri impatti economici, ambientali e sociali.

Disclosure DEFINIZIONI
Elenco non esaustivo di alcuni termini legati alla sostenibilità, presenti nella DNF
TERMINE DEFINIZIONE
Inclusivo Ambiente o società in cui le diversità, di tipo fisico, socio-economico, etnico e di genere vengono
valorizzate così da dare a tutti pari possibilità di crescita in un sistema equo e coeso in grado di
prendersi cura di tutti i cittadini, assicurando la loro dignità, il rispetto delle differenze e le pari
opportunità.
Lettera di Assurance Attestazione di conformità redatta da parte della società di revisione incaricata per la certificazione
della Dichiarazione Consolidata di carattere Non Finanziario. Il processo di assurance si basa sullo
standard ISAE 3000, emesso nel 2004 dall'International Auditing and Assurance Standard Board
(IAASB), lo stesso organismo deputato all'emanazione dei princìpi di revisione contabile.
Matrice di materialità Risultato dell'analisi di materialità, permette all'organizzazione di fare emergere con chiarezza le
relazioni tra gli interessi aziendali rispetto a quelli degli stakeholder, mettendo in evidenza le aree di
sostenibilità di mutuo interesse su cui maggiormente deve focalizzarsi il contenuto del reporting e delle
azioni strategiche da intraprendere.
Missione aziendale Dichiarazione d'intenti di un'organizzazione o un'impresa, ovvero il suo fine ultimo, ciò che la distingue
dai competitor e le consente di raggiungere i risultati prestabiliti.
Mobilità sostenibile Insieme delle attività e iniziative che abbiano l'obiettivo di garantire che i sistemi di trasporto
corrispondano ai bisogni economici, sociali e ambientali della società, minimizzandone
contemporaneamente le ripercussioni negative sull'economia, la società e l'ambiente.
Mobility Manager aziendale Figura professionale che si occupa di gestire la mobilità sostenibile di un'azienda, con compiti di
supporto continuativo alle attività di decisione, pianificazione, programmazione, gestione e promozione
di soluzioni ottimali. Introdotta dal c.d. Decreto Ronchi (Decreto Interministeriale 27 marzo 1998), è
stata rilanciata dal Decreto Rilancio (D.l. n. 34 del 19 maggio 2020).
Piano d'Azione per la
Finanza Sostenibile
Pianificazione lanciata nel marzo 2018 dalla Commissione Europea, delinea la strategia e le misure da
adottare per la realizzazione di un sistema finanziario in grado di promuovere uno sviluppo sostenibile
sotto il profilo economico, sociale e ambientale, contribuendo ad attuare l'Accordo di Parigi sui
cambiamenti climatici e l'Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile.
Stakeholder Individui o gruppi che risultano portatori di interesse nei confronti dell'impresa e in particolare che,
riguardo alle attività delle società o a uno specifico progetto:
- potrebbero subire effetti positivi o negativi;
- hanno o potrebbero esercitare qualche influenza su di essi;
- sono interessati ai risultati e alle conseguenze che ne possono derivare.
Alcune categorie di stakeholder possono essere: azionisti (o shareholder), dipendenti, clienti, fornitori,
istituzioni pubbliche, comunità locali, ecc.
Stakeholder Engagement Processo di coinvolgimento degli stakeholder che, attraverso l'identificazione, l'analisi, la pianificazione
e l'implementazione di determinate azioni e/o progetti, mira a creare un dialogo costruttivo per
entrambe le parti, permettendo di comprendere meglio le esigenze, i punti di vista e la visione che "il
mondo esterno" ha sull'azienda (es. interviste one-to-one, questionari on-line ecc.).
Strategia rinnovata per la
finanza sostenibile
Pacchetto di misure adottato a luglio 2021 dalla Commissione Europea per contribuire a migliorare il
flusso di denaro per il finanziamento della transizione verso un'economia sostenibile. L'obiettivo è di
consentire agli investitori di riorientare i propri investimenti verso tecnologie e imprese più sostenibili.
Sviluppo sostenibile Sviluppo in grado di assicurare il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente senza
compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri. La definizione è stata
riportata per la prima volta nel Rapporto Bruntland, pubblicato dalla Commissione Mondiale
sull'ambiente e lo sviluppo (WCED, 1987).
Tassonomia UE Regolamento UE 2020/852 che ha introdotto una classificazione delle attività considerate sostenibili
in base all'allineamento agli obiettivi ambientali dell'Unione Europea e al rispetto di alcune clausole di
carattere sociale.
United Nations Global
Compact
Iniziativa lanciata nel 2000 con l'intento di coinvolgere sinergicamente il mondo dell'imprenditoria e
delle organizzazioni non governative nelle grandi sfide dell'umanità, al fine di dare un ulteriore impulso
al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo del millennio. Il Global Compact incoraggia le imprese di
tutto il mondo a creare un quadro economico, sociale e ambientale atto a promuovere un'economia
mondiale sana e sostenibile, che garantisca a tutti l'opportunità di condividerne i benefici. A tal fine, il
Global Compact richiede alle aziende e alle organizzazioni che vi aderiscono di condividere, sostenere
e applicare nella propria sfera di influenza un insieme di princìpi fondamentali, relativi a diritti umani,
standard lavorativi, tutela dell'ambiente e lotta alla corruzione.
Whistleblowing Disciplina sulla tutela da discriminazioni o ritorsioni dei dipendenti che abbiano segnalato illeciti di cui
siano venuti a conoscenza nell'ambito delle proprie mansioni lavorative.

GRI Content INDEX

Dichiarazione d'uso Banca Popolare di Sondrio SpA ha presentato una
rendicontazione in conformità agli Standard GRI per il periodo
dal 01.01.22 al 31.12.22
GRI 1 utilizzato GRI 1 - Princìpi Fondamentali - versione 2021
Standard GRI di settore pertinente GRI G4 Financial Services Sector Disclosures
OMISSIONE
GRI STANDARD/
ALTRA FONTE
INFORMATIVA UBICAZIONE Requisiti omessi Ragione Spiegazione
INFORMAZIONI GENERALI
2-1 Dettagli
dell'organizzazione
I; II; da 7 a 9
2-2 Entità incluse nel
bilancio di sostenibilità
dell'organizzazione
63
2-3 Periodo di
rendicontazione,
frequenza e contatti
II; 63; 64
2-4 Revisione delle
informazioni
25; 136; 215
2-5 Assurance esterna 274
2-6 Attività, catena del
valore e altri rapporti
commerciali
da 6 a 20; da 180 a 183
2-7 Dipendenti 189; 190
GRI 2: 2-8 Lavoratori non
dipendenti
I dati richiesti non sono
applicabili per il Gruppo
Informazioni
generali 2021
2-9 Struttura e
composizione della
governance
22; 25
2-10 Nomina e selezione
del massimo organo di
governo
22; 23
2-11 Presidente del più
alto organo di governo
22
2-12 Ruolo del più alto
organo di governo nella
supervisione della
gestione degli impatti
29
2-13 Delega della
responsabilità per la
gestione degli impatti
29
2-14 Ruolo del più alto
organo di governo nel
reporting di sostenibilità
29
2-15 Conflitti d'interesse 23
OMISSIONE
GRI STANDARD/
ALTRA FONTE
INFORMATIVA UBICAZIONE Requisiti omessi Ragione Spiegazione
2-16 Comunicazione
delle criticità
230; 231
2-17 Conoscenza
collettiva del più alto
organo di governo
34
2-18 Valutazione delle
prestazioni del più alto
organo di governo
212; https://istituzionale.
popso.it/it/governance/
relazioni-sul-governo
societario
2-19 Politiche di
remunerazione del più
alto organo di governo e
senior executive (dirigenti)
da 211 a 214
2-20 Processo di
determinazione della
remunerazione
212
2-21 Rapporto di
retribuzione totale annuo
212
2-22 Dichiarazione sulla
strategia di sviluppo
sostenibile
da 11 a 18
2-23 Politica di impegni da 10 a 18; da 206 a
217; 221; 222
GRI 2:
Informazioni
generali 2021
2-24 Politica di impegni
integrati
da 10 a 18; da 198 a 201
2-25 Processi per
mitigare gli impatti
negativi
da 52 a 59; 116; 152;
179; 182; 204; 217; 228;
229; 232; 239; 247; 258
2-26 Meccanismi per
richiedere consulenze e
per sollevare perplessità
sulla condotta aziendale
responsabile
da 69 a 73
2-27 Conformità a leggi
e regolamenti
226; Durante il periodo
di rendicontazione il
Gruppo ha registrato nr.2
casi di non conformità a
leggi e regolamenti per
i quali non sono state
pagate pene pecuniarie
2-28 Adesioni ad
associazioni
173; 187
2-29 Approccio al
coinvolgimento delgli
stakeholder
69; 70
2-30 Accordi di
contrattazione collettiva
203
OMISSIONE
GRI STANDARD/
ALTRA FONTE
INFORMATIVA UBICAZIONE Requisiti omessi Ragione Spiegazione
TEMI MATERIALI
GRI 3: Temi
materiali 2021
3-1 Processo per
determinare i temi
materiali
da 72 a 75
3-2 Lista dei temi
materiali
74
AMBIENTE E CAMBIAMENTO CLIMATICO
GRI 3: Temi
materiali 2021
3-3 Gestione dei temi
materiali
da 88 a 90
GRI 301:
Materiali 2016
301-1 Materiali utilizzati
suddivisi per peso e
volume
110
GRI 302: Energia
2016
302-1 Consumi di
energia all'interno
dell'organizzazione
109
305-1 Emissioni di gas
serra dirette (Scope 1)
91
GRI 305:
Emissioni 2016
305-2 Emissioni di
gas serra generate da
consumi energetici
(Scope 2)
94
305-3 Emissioni di gas
serra generate da altri
consumi energetici
(Scope 3)
97
306-1 Produzione
di rifiuti e impatti
significativi connessi ai
rifiuti
111
GRI 306: Rifiuti
2020
306-2 Gestione degli
impatti significativi
connessi ai rifiuti
112
306-3 Rifiuti prodotti 113
FINANZA SOSTENIBILE E CREDITO RESPONSABILE
GRI 3: Temi
materiali 2021
3-3 Gestione dei temi
materiali
da 118 a122; da 140 a
146
GRI G4 Financial
Services Sector
Disclosures:
Portafoglio
prodotto
FS7: valore monetario
dei prodotti e servizi
disegnati per apportare
un beneficio sociale
124; 136; 148
GRI G4 Financial
Services Sector
Disclosures:
Portafoglio
prodotto
FS8: valore monetario
dei prodotti e servizi
disegnati per apportare
un beneficio ambientale
135; 148
GRI STANDARD/
ALTRA FONTE
INFORMATIVA UBICAZIONE Requisiti omessi OMISSIONE
Ragione
Spiegazione
GRI G4 Financial
Services Sector
Disclosures:
Proprietà attiva
FS11: percentuale
degli asset soggetti a
screening ambientale o
sociale
147
GRI G4 Financial
Services Sector
Disclosures:
Etichettatura di
prodotti e servizi
FS15: politiche per la
corretta progettazione e
la vendita di prodotti e
servizi finanziari
137
SUPPORTO ALLA COMUNITÀ E LEGAME CON IL TERRITORIO
GRI G4 Financial
Services Sector
Disclosures:
Portafoglio
prodotto
FS6: percentuale
del portafoglio per
«Business Lines» per
regione, dimensioni e
settore
166
GRI G4 Financial
Services Sector
Disclosures:
Comunità locali
FS13: punti di accesso
in aree scarsamente
popolate
166
- Liberalità: valore
economico totale delle
erogazioni liberali del
Gruppo, suddivise per
tipologia di evento/
attività implementata
174
- Sponsorizzazioni:
valore economico degli
investimenti del Gruppo
in sponsorizzazioni con
finalità pubblicitarie
di eventi/attività a
sostegno economico
della comunità
174
GESTIONE DELLA CATENA DI FORNITURA
GRI 3: Temi
materiali 2021
3-3 Gestione dei temi
materiali
180; 181
GRI 204:
Pratiche degli
acquisti 2016
204-1Spesa verso
fornitori locali
181
VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE
GRI 3: Temi
materiali 2021
3-3 Gestione dei temi
materiali
da 184 a 188
401-1 Numero totale e
tasso di assunzioni e
turnover del personale
191
GRI 401:
Occupazione
2016
401-2 Benefici forniti
ai dipendenti a tempo
pieno che non sono
forniti ai dipendenti a
tempo determinato o
part time
186
UBICAZIONE OMISSIONE
GRI STANDARD/
ALTRA FONTE
INFORMATIVA Requisiti omessi Ragione Spiegazione
GRI 402:
Gestione del
lavoro e delle
relazioni
sindacali 2016
402-1 Periodi minimi di
preavviso in merito
alle modifiche operative
203
403-1 Sistema di
gestione della salute e
sicurezza sul lavoro
193
403-2 Identificazione dei
pericoli, valutazione dei
rischi e indagini sugli
incidenti
193
403-3 Servizi di
medicina del lavoro
193
GRI 403: Salute
e sicurezza 2018
GRI 403: Salute
e sicurezza 2018
403-4 Partecipazione
e consultazione
dei lavoratori e
comunicazione in
materia di salute e
sicurezza sul lavoro
194
403-5 Formazione dei
lavoratori in materia di
salute e sicurezza sul
lavoro
194
403-6 Promozione della
salute dei lavoratori
195
403-7 Prevenzione
e mitigazione degli
impatti in materia di
salute e sicurezza sul
lavoroall'interno delle
relazioni commerciali
195
403-9 Tipologia di
infortuni, giorni persi e
indici infortunistici
197; la principale
categoria di infortunio
intercorsa nel 2022 è
stata quella legata a
infortuni di natura
traumatica dovuti a
cadute e scivolamenti.
GRI 404:
Formazione e
istruzione 2016
404-1 Ore di formazione
medie annue per
dipendente, per genere
e per categoria
201
GRI STANDARD/ OMISSIONE
ALTRA FONTE INFORMATIVA UBICAZIONE Requisiti omessi Ragione Spiegazione
DIRITTI UMANI, DIVERSITÀ E INCLUSIONE
GRI 3: Temi
materiali 2021
3-3 Gestione dei temi
materiali
da 206 a 210
GRI 401:
Occupazione
2016
401-3 Ritorno al lavoro e
tasso di rientro a seguito
di congedo parentale
216
GRI 405:
Diversità e pari
opportunità
2016
405-1 Composizione
degli organi di governo
e suddivisione dei
dipendenti per categoria
rispetto al genere,
età, appartenenza a
categorie protette e altri
indicatori di diversità
25
405-2 Rapporto dello
stipendio base e della
remunerazione delle
donne rispetto a quello
degli uomini
215
GRI 406:
Non
discriminazione
2016
406-1 Incidenti di
discriminazione e azioni
intraprese
216; non sono stati
rilevati incidenti di
discriminazione per il
periodo preso in esame
INTEGRITÀ E LOTTA ALLA CORRUZIONE
GRI 3: Temi
materiali 2021
3-3 Gestione dei temi
materiali
223; 224
GRI 205:
Anticorruzione
2016
205-2 Attività di
comunicazione e
training in merito a
politiche e procedure
per prevenire e
contrastare la
corruzione
225
205-3 Eventuali episodi
di corruzione riscontrati
e attività correttive
implementate
225
GRI 206:
Comportamento
anticoncorrenziale
2016
206-1 Azioni
legali per pratiche
anticoncorrenziali,
antitrust,
e di monopolio
225
UBICAZIONE OMISSIONE
GRI STANDARD/
ALTRA FONTE
INFORMATIVA Requisiti omessi Ragione Spiegazione
GRI 417:
Marketing e
etichettatura
2016
417-2 Tipologia di
informazioni relative
ai prodotti e servizi
richiesti dalle procedure
e percentuale di prodotti
e servizi significativi
soggetti a tali requisiti
informativi
227
417-3 Casi di non
conformità riguardanti
le comiunicazioni
pubblicitarie
227
PRIVACY E SICUREZZA INFORMATICA
GRI 3: Temi
materiali 2021
3-3 Gestione dei temi
materiali
da 233 a 236
GRI 418: Privacy
dei clienti 2016
418-1 Numero di
reclami documentati
relativi a violazioni della
privacy e a perdita dei
dati dei consumatori
236 Numero totale di
episodi identificati
di fuga, furto o
perdita di dati dei
clienti
Vincoli di
riservatezza
Il dato non è stato
fornito in quanto
riservato
SOLIDITÀ E PERFORMANCE ECONOMICA
GRI 3: Temi
materiali 2021
3-3 Gestione dei temi
materiali
a 240 a 243
GRI 201:
Performance
economica 2016
201-1 Valore economico
diretto generato e
distribuito
241
207-1 Approccio fiscale 245
GRI 207: 207-2 Governance
fiscale, controllo e
gestione del rischio
245
Imposte 2019 207-3 Coinvolgimento
degli stakeholder
e gestione delle
preoccupazioni in
materia fiscale
246
- Informativa stato per
stato: dati contenuti
nella informativa al
pubblico Stato per Stato
ai sensi della circolare
n.285/2013 "Disposizioni
di vigilanza per le
Banche"
246
GRI STANDARD/
ALTRA FONTE
INFORMATIVA UBICAZIONE OMISSIONE
Requisiti omessi Ragione Spiegazione
INNOVAZIONE
GRI 3: Temi
materiali 2021
3-3 Gestione dei temi
materiali
da 249 a 257
- Innovazione:
funzionalità innovative
che contribuiscono alla
riduzione degli impatti
ambientali diretti
251

UN Global Compact - Communication on Progress

Relazione della Società di revisione indipendente

Fotografie

Si ringraziano tutti i colleghi di BPS che hanno partecipato al Contest fotografico e contribuito a rendere questa DNF uno strumento di comunicazione sempre più vicino alle nostre persone.

Antonelli Daniele, Bagiolo Alfonso, Balzarini Pier Luigi, Carrà Andrea, Casapollo Maurizio, Colzani Stefano, Della Marianna Luca, Faldrini Martina, Fanchi Danilo, Fioratti Ivan, Flematti Francesco, Forner Michael, Galli Alex, Gallotta Diego, Graziato Carlo, Innocenti Diego, Lidgley Deborah, Luzzi Laura, Mariani Lucia, Maspero Fabio, Pola Davide, Sertorelli Paolo, Simonini Nando, Tedeschi Stefano Gastone, Ticozzi Fabio, Vaninetti Milena, Vaninetti Simone.

Impostazione:

Messagegroup

Stampa: CASTELLI

©2022 Banca Popolare di Sondrio I diritti sono riservati per tutti i Paesi

Stampato su carta riciclata, prodotta con maceri selezionati, provenienti dalla raccolta differenziata.

Task Force on Climate-Related Financial Disclosure Report

Banca Popolare di Sondrio Fondata nel 1871

ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI DEL 29 APRILE 2023

Società per azioni Sede sociale e Direzione generale: I - 23100 Sondrio SO - Piazza Garibaldi 16 Tel. 0342 528.111 - Fax 0342 528.204

Indirizzi Internet: www.popso.it www.istituzionale.popso.it

E-mail: [email protected] Indirizzo PEC: [email protected]

Iscritta al Registro delle Imprese di Sondrio al n. 00053810149 - Iscritta all'Albo delle Banche al n. 842 Capogruppo del Gruppo bancario Banca Popolare di Sondrio, iscritto all'Albo dei Gruppi bancari al n. 5696.0 Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi Codice fiscale e Partita IVA: 00053810149 Capitale sociale: € 1.360.157.331 – Riserve: € 1.380.852.212 (Dati approvati dall'Assemblea dei soci del 30 aprile 2022)

Foto in copertina di: Michael Forner, Ufficio Rischi Integrati

Rating

Rating rilasciato alla Banca Popolare di Sondrio da Fitch Ratings in data 27 luglio 2022:

  • − Long-term Issuer Default Rating (IDR): BB+
  • − Short-term Issuer Default Rating (IDR): B
  • − Viability Rating: BB+
  • − Government Support Rating: ns
  • − Long-term Deposit Rating: BBB-
  • − Short-term Deposit Rating: F3
  • − Senior Preferred Debt: BB+
  • − Subordinated Tier 2 Debt: BB-
  • − Outlook: Stabile

Rating rilasciato alla Banca Popolare di Sondrio da DBRS Morningstar in data 14 novembre 2022:

  • − Long-Term Issuer Rating: BBB (low)
  • − Short-Term Issuer Rating: R-2 (middle)
  • − Intrinsic Assessment: BBB (low)
  • − Support Assessment: SA3
  • − Trend: Stabile
  • − Long-Term Deposit Rating: BBB
  • − Short-Term Deposit Rating: R-2 (high)
  • − Long-term Senior Debt: BBB (low)
  • − Short-term Debt: R-2 (middle)
  • − Subordinated Debt: BB

Rating rilasciato alla Banca Popolare di Sondrio da Scope Ratings in data 14 marzo 2023:

  • − Issuer rating: BBB
  • − Outlook: Stabile

Task Force on Climate-Related Financial Disclosure Report

ALLEGATO ALLA DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO 2022

Highlights I primi target C&E di BPS

Emissioni di portafoglio crediti

NOTA: Target di riduzione delle emissioni di CO2 rispetto al base year 2021, costruiti per i settori identificati da NZBA come prioritari per intensità carbonica, considerando le emissioni finanziate da BPS (Scope 1,2 e 3) dei clienti che pubblicano una DNF:

POWER

riduzione di intensità del -63% (kgCO2 e/kWh) al 2030

OIL&GAS

riduzione assoluta del -25% (kgCO2 e) al 2030

AGRICOLTURA

riduzione assoluta del -45% (kgCO2 e) al 2030

TRASPORTI

Automotive manifatturiero riduzione di intensità del -45% (tCO2 e/veicoli venduti) al 2030

Trasporto su rotaia riduzione di intensità del -35% (gCO2 e/passeggero.km) al 2030

Emissioni derivanti dall'operatività di BPS

-46% t CO2e

legate alle emissioni dei veicoli aziendali al 2025

100%

energia elettrica rinnovabile certificata al 2025

-14% t CO2e

relative all'acquisto di carta riciclata al 2025

INDICE Highlights v
INTRODUZIONE 2
01.
Il Gruppo

Adesione alle Raccomandazioni TCFD

Le Raccomandazioni TCFD
2
3
4
02. GOVERNANCE

Supervisione degli organi di amministrazione

Il ruolo del Management

Coordinamento operativo

Formazione continua sui temi climatici e ambientali

La politica di remunerazione
5
6
7
8
10
11
03. STRATEGY

Le Policy di Gruppo

Piano Industriale "Next Step" 2022-2025 e le iniziative di BPS

Le analisi di scenario

L'esercizio di sensitivity

Il Framework di pianificazione
12
14
16
23
24
24
04. GESTIONE DEI RISCHI

L'integrazione dei rischi climatici nel risk management framework di BPS

Strumenti di valutazione

Identificazione dei rischi climatici e ambientali e analisi di materialità

Misurazione e quantificazione dei rischi climatici e ambientali

Monitoraggio e controllo dei rischi climatici e ambientali

Mitigazione dei rischi climatici e ambientali
28
28
30
46
55
59
60
05. METRICHE E OBIETTIVI 62

Il percorso di BPS per la definizione di target

L'inventario GHG

Obiettivi di riduzione della carbon footprint di BPS
62
64
75

INTRODUZIONE 01.

Il Gruppo

Tra le prime banche popolari italiane, dal 1871 Banca Popolare di Sondrio ("BPS" o "Banca") è al servizio dei territori in cui opera. Una lunga storia, basata sulla fiducia reciproca e alimentata dalla passione per il lavoro, da una costante attenzione al cliente e all'evoluzione dei suoi bisogni, da radici salde che hanno permesso alla Banca di ampliare i suoi orizzonti.

Nel corso del tempo BPS ha esteso il raggio di azione a tutto il territorio nazionale, mantenendo un forte legame con la sua zona di origine e le sue tradizioni, favorendo uno sviluppo economico sostenibile della Comunità, attraverso il supporto attento e personalizzato a piccoli imprenditori, comuni cittadini, medie e grandi imprese.

Opera in Europa e nel resto del mondo sostenendo i propri clienti, un capitale umano per il quale si vuole creare valore.

Dopo 150 anni di tradizione, come punto di riferimento per un intero territorio, la Banca ha approvato la trasformazione in SpA il 29 dicembre 2021 con 2.517 votazioni a favore, 38 contrari, 39 astenuti e 16 non computati.

Alla luce delle nuove normative europee nell'ambito della finanza sostenibile, nonché delle crescenti pressioni del mercato sui temi ambientali, sono sempre più forti la consapevolezza e l'impegno della Banca nell'aggiornare le proprie strategie e implementare i propri processi, al fine di integrare maggiormente la sostenibilità nel business, con particolare riferimento agli aspetti climatici.

Nel 2022, per la prima volta nella storia del Gruppo Banca Popolare di Sondrio ("Gruppo") è stato presentato al pubblico il Piano Industriale "Next-Step 2022-2025" ("Piano Industriale"), che definisce la strategia e i target, in un'ottica di generazione di valore significativa e sostenibile. L'aggiornamento del Piano Industriale ha offerto, tra le altre cose, una preziosa occasione di rafforzamento della strategia del Gruppo in merito alle tematiche ESG e climatiche, anch'esse particolarmente rilevanti nel contesto attuale e, per loro natura, trasversali ai diversi ambiti di approfondimento del Piano.

All'interno del Piano Industriale l'integrazione dei fattori ESG nel business e nell'operatività è rappresentato da obiettivi trasversali e specifici, tra cui si ritrovano il rafforzamento della governance, l'integrazione della sostenibilità nei principali processi della Banca, la rivisitazione del catalogo di prodotti e servizi, la partecipazione a iniziative nazionali e internazionali su temi di sostenibilità e l'aggiornamento continuo della rendicontazione su temi ESG, tra cui quelli ambientali e climatici.

In linea con gli obiettivi proposti all'interno del Piano Industriale, la Banca ha aderito formalmente alle Raccomandazioni TCFD, sviluppando una disclosure con focus specifico sui rischi climatici e ambientali che viene illustrata all'interno del presente report.

La Banca ha aderito formalmente alle Raccomandazioni TCFD

Adesione alle Raccomandazioni TCFD

La Task Force on Climate-Related Financial Disclosures "TCFD" è stata creata nel 2015 per fornire raccomandazioni per un reporting efficace dei rischi legati al clima. L'obiettivo è migliorare la coerenza e la trasparenza delle informative finanziarie relative al clima e incoraggiare un cambiamento per ridurre l'impatto aziendale sui cambiamenti climatici. Le raccomandazioni si concentrano su quattro aree tematiche: governance, strategia, gestione dei rischi e metriche e obiettivi.

Per allineare la propria rendicontazione alle migliori pratiche internazionali, BPS ha deciso di aderire formalmente alla TCFD nonché di allineare la propria rendicontazione climaterelated alle Linee Guida proposte attraverso il presente TCFD Report.

La disclosure viene al momento fornita a livello della Capogruppo, che nello stesso tempo fornisce gli indirizzi necessari ad assicurare la coerenza delle prassi adottate dalle componenti del Gruppo nella gestione dei rischi di natura climatica e ambientale, supervisionandone l'applicazione. È inoltre responsabile della predisposizione dell'impianto regolamentare interno rappresentativo delle politiche di Gruppo in materia di sostenibilità e gestione dei rischi climatico-ambientali, che verranno approfondite all'interno del capitolo "Strategy".

In coerenza con le aspettative di Banca d'Italia sull'integrazione dei rischi climatici e ambientali nelle strategie aziendali, nei sistemi di governo, controllo e gestione dei rischi, Banca Popolare di Sondrio e le controllate del Gruppo hanno sviluppato un framework di pianificazione strategica.

Il Piano di azione sui rischi climatici e ambientali di Factorit S.p.A

Factorit S.p.A., società di factoring del Gruppo BPS, ha intrapreso un percorso volto a favorire, nel medio termine una progressiva integrazione dei rischi C&E a livello aziendale, attraverso:

  • l'individuazione degli interventi che la Società intende porre in essere per integrare le tematiche legate ai rischi climatici e ambientali nel complessivo contesto aziendale;
  • la definizione delle priorità e dei termini di completamento delle diverse iniziative, in considerazione dell'intensità di esposizione ai rischi e in funzione della dimensione e complessità dell'operatività aziendale.

Banca Popolare di Sondrio e le controllate del Gruppo hanno sviluppato un framework di pianificazione strategica ESG

Le Raccomandazioni TCFD

La Task Force ha pubblicato all'interno del proprio report 11 raccomandazioni articolate come segue:

Pilastro Raccomandazioni Riferimento
a) Descrizione del tipo di governo che il Consiglio
di Amministrazione esercita sui rischi e sulle
opportunità legati al clima
Pag. 6 - 7
Governance b) Descrizione del ruolo della Direzione nella
valutazione e gestione dei rischi e delle
opportunità connessi al clima
Pag. 7 - 8
a) Descrizione dei rischi e delle opportunità sotto
il profilo climatico individuati dall'organizzazione
nel breve, medio e lungo periodo
Pag. 30 - 31
Strategia b) Descrizione degli impatti attuali e prospettici
derivanti da rischi e opportunità legati al clima
sull'attività economica, sulla strategia e sulla
pianificazione dell'organizzazione
Pag. 23-24
c) Descrizione della resilienza della strategia
dell'organizzazione, tenendo conto di diversi
scenari climatici, incluso quelli pari o inferiori ai 2°C
Pag. 23 - 24
a) Descrizione dei processi posti in atto per
l'individuazione e la valutazione dei rischi legati
al clima
Pag. 46 e ss.
b) Descrizione dei processi di gestione dei rischi
climatici
Pag. 55 e ss.
Gestione dei
rischi
c) Descrizione di come i processi di
identificazione, valutazione e gestione dei rischi
legati al clima sono integrati nei processi di
gestione complessiva dei rischi
Da pag. 47 a 54
a) Informativa sulle metriche utilizzate
dall'organizzazione per valutare, in linea con la
strategia e il processo di gestione dei rischi, i
rischi e le opportunità legate al clima
Pag. 64 e 77
Metriche e b) Informativa sulle emissioni di Gas Effetto Serra
Scope1, Scope2 e, qualora appropriato, Scope3
e i rischi connessi
Da pag. 65 a 71
obiettivi c) Descrizione degli obiettivi identificati
dall'organizzazione per la gestione dei rischi
e delle opportunità legati al clima e per la
valutazione delle performance rispetto a tali
obiettivi
Pag. 78

GOVERNANCE 02.

La Governance rappresenta il sistema attraverso il quale un'organizzazione prende e attua decisioni per perseguire i suoi obiettivi, poiché sono proprio le scelte e le attività poste in atto che possono apportare un contributo significativo allo sviluppo sostenibile. La struttura societaria costituisce pertanto la cornice istituzionale dell'impresa e, secondo un approccio basato sulla sostenibilità, per far sì che quest'ultima possa adottare efficacemente strategie improntate al rispetto e alla valorizzazione degli altri due fattori (Environmental e Social) è necessario che la governance sia guidata anche da princìpi etici in linea con i parametri ESG e climatici.

Nel Piano Industriale la governance e le tematiche ad essa connessa sono tra i fattori abilitanti affinché lo stesso possa trovare un'effettiva attuazione: il mantenimento della corporate identity, lo sviluppo di competenze e quindi il rafforzamento della governance sono le basi per l'effettiva realizzazione della strategia ESG e ambientale della Banca.

Banca Popolare di Sondrio ha implementato una governance ESG che prevede l'interazione di diversi organi dedicati alla supervisione e alla gestione di queste tematiche

Al fine di integrare sempre più la sostenibilità nel business, Banca Popolare di Sondrio ha implementato una governance ESG che prevede l'interazione di diversi organi dedicati alla supervisione e alla gestione di queste tematiche. Di seguito il dettaglio della distribuzione dei ruoli e delle responsabilità in ambito Sostenibilità così come riportati nella Policy di Sostenibilità.

Supervisione degli organi di amministrazione

Il Consiglio di Amministrazione ("CdA") e il Collegio Sindacale tengono in considerazione le questioni relative al clima nella definizione della strategia e delle politiche di gestione dei rischi.

Il Consiglio di amministrazione

Il Consiglio di amministrazione è composto dal Presidente, dal Vicepresidente, dal Consigliere Delegato e dagli altri Consiglieri.

Nell'ambito delle proprie competenze di supervisione strategica, il CdA è responsabile di definire le linee guida, i target e le strategie a livello di Gruppo sulle tematiche ambientali e climatiche, e di monitorare i progressi rispetto agli obiettivi definiti.

Il Consiglio di amministrazione svolge un ruolo attivo di indirizzo e governo nell'integrare i rischi climatici e ambientali nella cultura e nelle strategie aziendali e di Gruppo, declinando in modo coerente le principali policy aziendali e garantendo l'opportuno adattamento dei sistemi organizzativi e gestionali. Al fine di assicurare l'integrazione dei rischi ESG nelle strategie di business, nella governance, nei processi, nelle procedure e nel sistema dei controlli e di supervisionare il corretto presidio di tali tematiche, il CdA ha il compito di approvare il Risk Appetite Framework (RAF) e il processo di gestione del rischio climatico e ambientale, verificandone la compatibilità con gli orientamenti strategici e le politiche di governo complessivo dei rischi. La struttura ha inoltre il compito di condurre una supervisione efficace sull'esposizione ai rischi climatici e ambientali, prendendo regolare conoscenza del profilo di rischio tempo per tempo registrato e delle modalità attraverso le quali viene identificato, valutato e misurato e assumendo, ove necessario, le idonee misure correttive.

Il CdA segue attività di formazione e aggiornamento continuo circa le tematiche ESG e i rischi a queste connessi, con particolare attenzione ai rischi climatici e ambientali, allo scopo di monitorare e progressivamente accrescere le proprie competenze, anche tramite la compilazione di questionari e autovalutazioni.

Alcune novità definite nel più recente aggiornamento della Policy di Sostenibilità prevedono un flusso informativo periodico al CdA, con cadenza almeno semestrale, da parte del Chief Financial Officer e del Responsabile dell'Ufficio Sostenibilità, in merito all'insieme delle attività svolte in ambito sostenibilità. Il processo di comunicazione al CdA di tematiche legate al clima avviene, inoltre, con sessioni ad hoc in cui l'Ufficio Rischi Integrati espone ai membri del Consiglio la reportistica con focus sui fattori di rischio climatico e ambientale. Durante il 2022, il CdA ha partecipato a 8 riunioni di allineamento sul tema climatico e ambientale.

Il Consigliere delegato, in attuazione delle politiche di gestione dei rischi climatici e ambientali stabilite dal CdA, è responsabile dell'impianto metodologico e di processo nonché del funzionamento dei sistemi, dei modelli e delle tecniche di identificazione, analisi e valutazione dei rischi climatici e ambientali, sovrintendendo al loro costante aggiornamento. Inoltre, monitora l'andamento degli indicatori di esposizione ai rischi climatici e ambientali e la loro coerenza con la propensione al rischio, gli obiettivi e i limiti stabiliti; se del caso, sovrintende all'individuazione delle azioni necessarie a ricondurre l'esposizione entro livelli confacenti, verificandone l'adempimento da parte delle strutture preposte e promuove le azioni necessarie ad assicurare assetti organizzativi e di controllo interno commisurati all'esposizione ai rischi climatici e ambientali.

Durante il 2022, il CdA ha partecipato a 8 riunioni di allineamento sul tema climatico e ambientale

Il Comitato Controllo e rischi

Il Comitato Controllo e rischi supporta il CdA nello svolgimento delle funzioni che esso presiede in tema di definizione degli obiettivi di rischio e delle strategie in materia di prevenzione e governo dei rischi considerati rilevanti, ivi compresi i rischi ESG e i rischi legati al clima, in ottica sia attuale sia prospettica; inoltre, ferme restando le competenze del Comitato Remunerazione, il Comitato Controllo e rischi accerta che gli incentivi sottesi al sistema di remunerazione e incentivazione della Banca siano coerenti con il RAF ("Risk Appetite Framework"). Il Comitato esamina il TCFD Report formulando eventuali osservazioni e suggerimenti. Supporta inoltre il CdA nel monitoraggio periodico dell'esposizione al rischio, verificando la completezza, l'adeguatezza e la funzionalità del sistema dei controlli interni; con particolare riguardo al contenimento del rischio, accerta l'osservanza dei limiti fissati dal Consiglio di Amministrazione e/o richiesti dalla normativa cogente.

Il Collegio Sindacale

Il Collegio Sindacale, composto dal Presidente del Collegio Sindacale, Sindaci effettivi e Sindaci supplenti, prende visione della documentazione approvata dal CdA relativa alla gestione dei rischi climatici e ambientali.

Il ruolo del Management

Le attività di gestione e controllo dei rischi climatici e ambientali sono curate a livello manageriale dal Comitato di Sostenibilità, dal Comitato Rischi e dal Moblity Manager.

Il Comitato Sostenibilità

Il Comitato Sostenibilità esamina periodicamente le evoluzioni normative, gli standard e le prassi nazionali e internazionali di riferimento sulle tematiche ESG legate al clima, e riporta periodicamente al CdA svolgendo un'azione di supporto e di proposta nell'introduzione e nella modifica di normativa interna rilevante e declinazione delle linee guida in iniziative concrete, delle quali definisce pure i piani operativi e monitora l'effettiva realizzazione. Contribuisce inoltre al coordinamento delle strutture organizzative e delle Società controllate al fine di verificare il rispetto degli indirizzi di sostenibilità stabiliti dal Cda e tempo per tempo declinati nella pianificazione strategica.

Il Comitato coordina le attività volte a individuare le tematiche di sostenibilità potenzialmente rilevanti anche nell'ambito dell'analisi di materialità ed esamina il TCFD Report, formulando eventuali osservazioni e suggerimenti. Inoltre, supervisiona le operazioni con strumenti di debito la cui emissione è connessa ad attività di Gruppo nell'ambito della Sostenibilità, coordina e monitora le attività di interfaccia con i portatori di interesse rilevanti e le azioni di disclosure. Il Comitato ha il compito di informare il CdA circa i lavori svolti in occasione di ciascuna riunione (con frequenza almeno trimestrale) mettendo a disposizione verbali e documenti di lavoro e delega il Responsabile dell'Ufficio Sostenibilità a riferire periodicamente al CdA, con cadenza almeno semestrale, in merito all'insieme delle attività svolte e, se del caso, a supporto del Chief Financial Officer, come parte delle informative ricorrenti circa l'attuazione del Piano Industriale.

Il Comitato è composto da: Consigliere delegato, Direttore Generale, Chief Financial Officer (CFO), Chief Commercial Officer (CCO), Chief Lending Officer (CLO), Chief Risk Officer (CRO), Chief Information and Operations Officer (CIOO), Responsabile del Servizio Supporto logistico e operativo, Responsabile del Servizio Personale e modelli

organizzativi, Responsabile del Servizio Pianificazione, Investor Relations e Controlli Direzionali, Responsabile dell'Ufficio Sostenibilità.

Il Comitato Rischi

Il Comitato Rischi esamina le proposte di definizione, integrazione o modifica significativa delle tecniche, delle metodologie e dei criteri di monitoraggio del rischio climatico e ambientale, esprimendo propri pareri e valutazioni. Inoltre, valuta le proposte riguardanti la definizione, l'aggiornamento o la revisione dei parametri rappresentativi della propensione al rischio climatico e ambientale previsti dal Risk Appetite Statement (RAS), valuta le proposte di introduzione, estensione, modifica o integrazione significativa dei sistemi, dei modelli, delle tecniche o metodologie di analisi dei rischi climatici e ambientali e approva il sistema di limiti/soglie di livello operativo associati agli indicatori di esposizione ai rischi climatici e ambientali.

Il Mobility Manager

la Banca ha nominato, nel corso del 2021, il proprio Mobility Manager aziendale, con funzioni di supporto continuativo alle attività di decisione, pianificazione, programmazione, gestione e promozione di soluzioni ottimali per la mobilità sostenibile dei dipendenti del Gruppo.

Coordinamento operativo

A livello operativo, il coordinamento tra l'Ufficio di Sostenibilità e il Servizio Controllo e Rischi, di concerto con i referenti ESG delle Società controllate, la Funzione di Conformità e DPO e il Servizio Revisione interna, permette il presidio dei temi ESG e climatico-ambientali.

L'Ufficio Sostenibilità

L'Ufficio Sostenibilità presidia costantemente la normativa, gli standard e le prassi nazionali e internazionali sui temi climatici, supporta e coordina le strutture centrali e le Società controllate nella comprensione e declinazione dei fattori di sostenibilità e nell'interfaccia con i portatori di interesse rilevanti, e supporta e coordina la stesura delle linee guida, dei target e delle strategie di Gruppo sulle tematiche di sostenibilità.

Si occupa, inoltre, di gestire il dialogo con le agenzie di rating ESG, la compilazione dei questionari e il monitoraggio delle valutazioni a livello di Gruppo e svolge, per le parti di competenza, attività di interlocuzione verso le Autorità di Vigilanza, in particolare supportando il Servizio Controllo Rischi in relazione alle tematiche di rischio climatico e ambientale. L'Ufficio Sostenibilità supporta il Comitato Sostenibilità nell'individuazione delle iniziative che si intendono attuare, nella promozione e gestione della strategia sui temi ESG e di sostenibilità, nella gestione operativa in coerenza con quanto definito dal Piano Industriale, nelle attività di monitoraggio periodico e rendicontazione delle iniziative.

Promuove la comunicazione esterna e interna sulle questioni relative ai temi ESG, favorendo la diffusione della cultura della sostenibilità presso colleghi, clienti e tutti gli stakeholder. Di concerto con il Servizio Personale e modelli organizzativi, definisce i piani formativi per il Cda, il management e il personale del Gruppo, finalizzati a garantire idonea diffusione e consapevolezza delle tematiche ESG, dei rischi a queste connesse, con particolare attenzione ai rischi climatici e ambientali.

Il Responsabile dell'Ufficio, di concerto con il Chief Financial Officer, riferisce periodicamente al Cda, con cadenza almeno semestrale, in merito all'insieme delle attività svolte, se del caso come parte delle informative ricorrenti circa l'attuazione del Piano Industriale, coinvolgendo preventivamente gli amministratori che partecipano alle attività del Comitato Sostenibilità.

Servizio Controllo Rischi

Il Servizio Controllo Rischi ha il compito di incorporare i fattori climatici e ambientali nella valutazione dell'esposizione ai rischi a essi associati e nel loro monitoraggio, assicurando il loro controllo indipendente e definendo i sistemi, le metodologie e i processi da adottare per la loro gestione. A tali fini, provvede a integrare i rischi climatici progressivamente nei processi, nelle procedure, nei sistemi di supporto, nei dati e nella reportistica.

Individua, analizza, misura e monitora l'esposizione ai rischi climatici e ambientali e ne quantifica gli impatti, attraverso un sistema dedicato di metriche e indicatori di misurazione che identifica gli ambiti su cui agire al fine di prevenire e mitigare i principali fenomeni di rischio. Supporta e coordina la graduale integrazione dei fattori di rischio climaticoambientali nei sistemi di gestione e informativa sui rischi, in conformità in particolare alla "Guida BCE sui rischi climatici e ambientali".

La struttura sovrintende e, per le parti di competenza, esegue gli esercizi di stress test previsti dalle Autorità di vigilanza attinenti ai rischi climatici e gestisce la redazione dell'Informativa al pubblico in applicazione alla normativa di "Terzo Pilastro" in materia ESG.

I Referenti ESG

I Referenti ESG operativi, nominati per ciascuna delle Società controllate e per ognuna delle principali aree aziendali della Capogruppo, costituiscono figure di riferimento per la diffusione di una cultura della sostenibilità, declinano i fattori ESG rispetto alle attività di propria competenza, individuando progettualità e intercettando opportunità di business, e favoriscono la circolazione delle informazioni, il coordinamento delle attività e la loro condivisione, permettendo di aumentare l'efficacia dell'interazione tra le funzioni e di orientare l'operatività interna.

La Funzione di Conformità e DPO

La Funzione di Conformità e DPO, nell'ambito del presidio organizzativo attinente al corretto assolvimento degli obblighi normativi rilevanti ai fini dell'integrazione delle tematiche ESG e all'efficace governo dei rischi in materia, con particolare attenzione a quelli climatici e ambientali, provvede a identificare le norme applicabili, verificare la conformità dei processi aziendali alla regolamentazione interna ed esterna con l'obiettivo di prevenire e contenere i rischi legali e reputazionali, valutare il grado di esposizione ai rischi di pertinenza attraverso indicatori quantitativi e/o qualitativi di sintesi, espressivi delle risultanze delle rilevazioni sui processi presidiati e predisporre flussi informativi diretti agli Organi aziendali e alle strutture coinvolte nel processo.

Il Servizio Revisione Interna

Il Servizio Revisione Interna, nell'ambito delle proprie responsabilità di verifica del corretto funzionamento del sistema dei controlli interni, verifica l'osservanza delle politiche in materia di sostenibilità e la conformità alle stesse dell'operatività aziendale e di Gruppo e valuta l'adeguatezza e la funzionalità del sistema di gestione dei rischi ESG adottato dalla Banca, con particolare riferimento a quelli climatici e ambientali.

Ha il compito di segnalare agli Organi aziendali eventuali inefficienze, punti di debolezza o irregolarità emerse nel corso delle proprie attività di verifica, formulando raccomandazioni e portando all'attenzione i possibili miglioramenti.

Formazione continua sui temi climatici e ambientali

Al fine di agevolare la realizzazione dei compiti di indirizzo e controllo degli organi di Amministrazione, è stato sviluppato un programma di formazione dedicato al CdA e ai membri del Comitato Sostenibilità.

L'Ufficio Sostenibilità ha in particolare erogato moduli formativi riguardanti i principi della rendicontazione non finanziaria, le principali tappe dell'integrazione della sostenibilità, con una rassegna delle iniziative nazionali e internazionali e un approfondimento sulle connessioni tra la materialità e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (SDGs).

Nel 2022 la formazione, realizzata in collaborazione con il Servizio Controllo rischi, si è concentrata sulla tematica della gestione dei rischi ESG e in particolare sul framework normativo di riferimento, sul percorso di allineamento della Banca alle aspettative del regolatore, sulla raccolta, gestione e utilizzo del patrimonio informativo ESG e sul posizionamento del mercato bancario europeo. Accanto alla formazione dedicata agli Organi di Governo è stato sviluppato un piano formativo dedicato al management e a tutti i dipendenti del Gruppo, con l'obiettivo di promuovere una maggiore consapevolezza e diffusione delle tematiche ESG verso tutti gli stakeholder.

In particolare, la prima parte della formazione del 2022 ha fornito le nozioni base di sostenibilità spiegando come può essere misurata e mostrando come la Banca rendiconta attraverso la DNF, mentre la seconda parte ha chiarito il concetto di finanza sostenibile, analizzando prodotti e servizi ESG ed approfondendo come BPS sta integrando i fattori ESG nel proprio business.

Nel corso del 2022, a tutto il personale di BPS con contratto a tempo indeterminato, è stato erogato un corso, della durata di circa 3h, volto a creare un livello di conoscenze uniforme. Nel Piano Industriale sono stati definiti alcuni target di formazione ESG, che cresceranno di anno in anno. Durante il 2022 la Banca Popolare di Sondrio ha partecipato al "Climate ambition accelerator", percorso formativo organizzato dal Global Compact Network Italia (GCNI) sui temi climatici e ambientali per le aziende aderenti al Global Compact, implementato attraverso i Network Locali e focalizzato sul tema dei Sciencebased Targets.

Inoltre, la Banca, sempre lo scorso anno, ha preso parte attivamente aspecifici Gruppi di Lavoro (c.d. Gdl) promossi dall'Associazione Bancaria Italiana (ABI), e in particolare:

  • Gdl "Banca, ambiente e cambiamento climatico", tavolo dove si analizzano le consultazioni europee e le normative emergenti e si condividono le best practices riguardo il tema del cambiamento climatico;
  • Gdl "Sostenibilità", tavolo dove vengono affrontati tutti gli altri temi legati alle tematiche ESG, quali ad esempio la Tassonomia.

In generale, anche attraverso corsi di formazione e altri eventi o attività, l'associazione promuove attività di condivisione delle conoscenze all'interno del settore bancario, consentendo sinergie tra i suoi attori. Per quanto riguarda gli aspetti ambientali, l'ABI supporta le banche anche nella divulgazione dei dati, fornendo indicazioni e chiarimenti. Inoltre, l'ABI è attiva nella promozione di un quadro normativo armonizzato attraverso il dialogo diretto con le istituzioni.

La politica di remunerazione

La remunerazione costituisce uno degli strumenti fondamentali per poter attrarre e mantenere risorse umane dotate delle professionalità necessarie ad assicurare il positivo sviluppo delle società del Gruppo e la loro capacità competitiva sul mercato di riferimento. Fondamentale è quindi la valorizzazione del personale anche tramite la collocazione in ruoli via via di maggiori responsabilità e complessità.

Al riguardo, la politica retributiva della Capogruppo si è evoluta, riflettendo e supportando la generale espansione aziendale. Quest'ultima ha fra l'altro progressivamente evidenziato l'esigenza di disporre di risorse professionali sempre più qualificate, a livello centrale e periferico, in riferimento sia ai nuovi ambiti operativi cui è stata estesa l'azione e sia all'aumento del livello di competizione nel sistema bancario. Nel tenere in considerazione le logiche generali di mercato, e con il fine di attrarre, mantenere e motivare le migliori risorse umane, la Banca ha tenuto fermi alcuni principi di fondo: l'attenzione alla sostenibilità nel medio e lungo periodo delle politiche retributive, l'equilibrio generale, la meritocrazia, la gradualità e la volontà di impostare rapporti duraturi nel tempo.

Alla gradualità con cui vengono attuati i percorsi professionali corrisponde infatti un'equilibrata politica di remunerazione volta a motivare e trattenere le migliori risorse che, in coerenza con i valori aziendali, supportano i processi di sviluppo.

Le Politiche di remunerazione che verranno sottoposte all'approvazione dell'Assemblea del 29 aprile 2023 sono state il frutto di una profonda revisione della disciplina previgente. Tra le principali novità introdotte per il 2023, approfondite nel capitolo della DNF 22 "Diritti umani, diversità e inclusione" rientrano:

  • il rafforzamento del nesso tra successo sostenibile del Gruppo, misurazione delle performance individuali del management e retribuzioni, in particolare mediante:
  • − l'ampliamento del perimetro delle metriche quantitative e oggettive considerate nella determinazione della remunerazione variabile (a esclusione dei Responsabili delle Funzioni di controllo);
  • − la selezione di metriche di performance sia di breve e sia di lungo termine, coerenti con gli obiettivi declinati nel Piano industriale 2022-2025 (risultati attesi e tempistiche);
  • il rafforzamento delle metriche volte a sostenere l'impegno del Gruppo sulle tematiche ESG. Nello specifico, nella determinazione della remunerazione variabile di breve e di lungo periodo sono considerati obiettivi di sostenibilità misurabili attinenti al miglioramento di alcuni rating ESG, allo sviluppo di processi di credito e finanza ESG, alla riduzione delle emissioni di CO2 , nonché alla fruizione di formazione ESG e alla adesione a iniziative internazionali in ambito ambientale e sociale;

Il dettaglio sulle novità introdotte e sul funzionamento delle nuove Politiche è reperibile nella "Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti", approvata dal Consiglio di amministrazione il 17 marzo 2023. Tale documento sarà oggetto di approvazione da parte dell'Assemblea dei soci del 29 aprile 2023.

Informazioni più approfondite riguardo alle politiche di remunerazione del più alto organo di governo e dei senior executive (dirigenti), il processo di determinazione della remunerazione e il rapporto di retribuzione totale annuo sono reperibili sul sito istituzionale del Gruppo ai seguenti link https://istituzionale.popso.it/it/governance/documenti-societari e https://istituzionale.popso.it/it/investor-relations/assemblea-dei-soci.

STRATEGY 03.

Sin dalla sua formazione, il Gruppo orienta la propria azione al soddisfacimento dei plurimi interessi dei vari stakeholder, associando allo scopo tradizionale del perseguimento degli utili quello identitario della realizzazione di un beneficio comune.

Il quadro di riferimento

Il Gruppo agisce coerentemente con una pluralità di normative e standard i cui valori sono la base fondante della strategia su tematiche climatico-ambientali.

  • Agenda globale per lo sviluppo sostenibile (Agenda 2030): approvata dalle Nazioni Unite nel settembre 2015, ha individuato in 17 Obiettivi (Sustainable Development Goals o SDGs) e 169 Target il percorso verso la sostenibilità per Paesi e organizzazioni di tutto il mondo. Questi obiettivi, da raggiungere entro il 2030, raccontano come l'attuale modello di sviluppo sia insostenibile non solo dal punto di vista sociale e ambientale, ma anche economico. Inoltre, l'attuazione dell'Agenda 2030 coinvolge non solo gli Stati, ma tutte le componenti della società a partire dalle imprese per finire con organizzazioni del Terzo settore, università, operatori del mondo della comunicazione e della cultura.
  • Global Compact delle Nazioni Unite: è l'iniziativa strategica di cittadinanza d'impresa più ampia al mondo, nata dalla volontà di promuovere un'economia globale sostenibile, rispettosa dei diritti umani e del lavoro, della salvaguardia dell'ambiente e della lotta alla corruzione. Banca Popolare di Sondrio partecipa dal 2004 a questa iniziativa, raccogliendo così l'invito delle Nazioni Unite a coinvolgere sinergicamente il mondo dell'imprenditoria e delle organizzazioni non governative nelle grandi sfide dell'umanità. Inoltre, nel 2018 la Banca ha aderito, in qualità di membro fondatore, anche al network italiano (Global Compact Network Italia - GCNI).
  • Task Force on Climate-Related Financial Disclosure (TCFD): Banca Popolare di Sondrio è ufficialmente iscritta alla lista degli aderenti alla TCFD, che promuove la divulgazione volontaria di dati finanziari in relazione al cambiamento climatico.
  • CDP: organizzazione no-profit internazionale, che indirizza le aziende e i governi alla riduzione delle proprie emissioni di gas serra, alla salvaguardia delle risorse idriche e alla protezione delle foreste. Banca Popolare di Sondrio aderisce all'iniziativa dal 2020, attraverso la compilazione del Questionario CDP sul cambiamento climatico, dimostrando trasparenza e consapevolezza, caratteristiche indispensabili per segnare il passaggio verso un futuro prospero e sostenibile. Nel 2021 il punteggio (score) ottenuto è stato C.
  • Rating ESG: il rating di sostenibilità assegnato dall'agenzia indipendente Standard Ethics è un giudizio sintetico del livello di conformità raggiunto rispetto alle indicazioni internazionali sulla sostenibilità fissate da alcune delle principali istituzioni internazionali (Unione Europea, Nazioni Unite, OCSE). Il 9 marzo 2021 è stato assegnato alla Banca Popolare di Sondrio il rating, per la prima volta in forma "solicited", pari al livello EE, attestando il forte livello di conformità raggiunto. Il 14 marzo 2022, Standard Ethics, al termine del processo di revisione annuale del giudizio, ha alzato il rating di sostenibilità di lungo periodo della Banca portandolo a EE+ (da EE stabile) mentre ha confermato a EE il corporate rating.

Le Policy di Gruppo

Il Gruppo Banca Popolare di Sondrio si impegna ad agire coerentemente con gli SDGs e, in particolare per quanto concerne le tematiche ambientali, si ispira a quelli più rilevanti nella definizione delle proprie politiche aziendali.

Le principali policy interne in cui vengono delineati i valori e le linee guida del Gruppo BPS sono:

  • Codice Etico: BPS e le altre società (controllate e collegate) ispirano la propria attività al rispetto dei valori e dei principi contenuti nel proprio Codice Etico, nella piena consapevolezza che correttezza, trasparenza, integrità e professionalità costituiscano condizioni essenziali per uno sviluppo economico sostenibile della Comunità. Il Codice Etico, tra le altre cose, delinea le politiche e le normative disciplinanti le attività della Banca e si applica a ciascun soggetto che opera o che rappresenta la stessa direttamente o indirettamente, contribuendo all'attuazione della responsabilità sociale d'impresa. La creazione e la diffusione di questi valori non possono essere disgiunte da un effettivo rispetto di principi fondamentali quali la correttezza professionale, l'integrità personale, l'effettiva tutela della salute e della sicurezza nell'ambiente di lavoro, nonché la trasparente competizione sul mercato da parte di tutti i soggetti che vi operano.
  • Policy di Sostenibilità: è la colonna portante del modello adottato dal Gruppo, identificando l'impegno e l'approccio seguiti al fine di massimizzare la creazione di valore condiviso sul lungo periodo attraverso uno sviluppo sostenibile dal punto di vista economico, ambientale e sociale. La Policy definisce i principi, le linee guida e le tematiche rilevanti di sostenibilità che vengono identificate, implementate e monitorate al fine di tener conto degli interessi di tutti gli stakeholder, interni ed esterni, in un'ottica di continua evoluzione.

  • Policy Ambientale: individua l'approccio del Gruppo nella gestione delle tematiche ambientali, finalizzato alla graduale riduzione degli impatti diretti e indiretti generati sull'ambiente e sul clima. Il documento illustra in termini generali le misure e gli interventi che il Gruppo intende adottare con riferimento alle tematiche ambientali. Nel contesto della Policy di Sostenibilità, il Gruppo considera gli impatti ambientali come un ambito rilevante e di conseguenza si propone di ridurre gli effetti sull'ambiente generati dal consumo di risorse, dalla produzione di rifiuti e dalle altre attività a impatto diretto e di gestire gli effetti derivanti dalle attività a impatto indiretto, legate ai prodotti e ai servizi destinati alla clientela.

  • Policy del credito ESG: individua l'approccio e i principi generali del Gruppo nell'integrazione dei fattori ESG nel processo di concessione e monitoraggio del credito. La Capogruppo ha definito un framework di gestione dei rischi ESG, finalizzato a includere nelle pratiche di concessione del credito, le valutazioni dell'esposizione delle proprie controparti creditizie ai fattori di rischio ESG tramite metodologie di scoring proprietarie.
  • Regolamento generale dei rischi climatico-ambientali: risponde all'esigenza del Gruppo di descrivere e formalizzare i principi generali e le linee applicative essenziali inerenti al processo di gestione dei rischi derivanti dall'esposizione a fattori di rischio climatici e ambientali, al fine di una loro armonica integrazione nei processi gestionali e di controllo investiti da tali elementi, in osservanza degli orientamenti dell'Autorità di Vigilanza.

Piano Industriale "Next Step" 2022-2025 e le iniziative di BPS

Al fine di confermare la centralità dei temi di sostenibilità nell'operare del Gruppo, tra le iniziative del Piano Industriale 2022-2025 "Next Step" è prevista l'integrazione dei fattori ESG nel business e nell'operatività, tramite la definizione di target quantitativi e il loro monitoraggio per mezzo di indicatori di prestazione selezionati tra le migliori prassi internazionali.

In particolare, con il Piano Industriale, la Banca ha definito un percorso ambizioso rispetto alla riduzione dei propri impatti ambientali e climatici, definendo lo sfidante obiettivo di aderire nel 2023 a UN Principles for Responsible Banking ("PRB") e alla Net Zero Banking Alliance ("NZBA"). Quest'ultima iniziativa, promossa dalle Nazioni Unite, ha l'obiettivo di accelerare la transizione sostenibile del settore bancario, attraverso l'impegno delle banche aderenti ad allineare i propri portafogli di prestiti e investimenti al raggiungimento dell'obiettivo di zero emissioni nette entro il 2050.

BPS, a dimostrazione della propria attenzione in merito, è impegnata tra l'altro nella riduzione degli impatti ambientali connessi al portafoglio titoli di proprietà tramite investimenti in strumenti finanziari a basso tenore di emissioni.

Per approfondimenti sui contenuti del Piano Industriale si rimanda al sito istituzionale e alla sezione "Piano Industriale ESG" della DNF 22.

Tra le iniziative del Gruppo legate alla riduzione degli impatti ambientali si segnalano le seguenti attività:

  • integrazione dei fattori di rischio ambientale e climatico nei processi creditizi;
  • integrazione dei fattori di rischio ambientale e climatico nel sistema di governance, nella strategia, nel sistema di gestione del rischio e nella rendicontazione, in linea con le aspettative dell'Autorità di Vigilanza;
  • progressivo sviluppo e collocamento di strumenti di investimento atti a promuovere caratteristiche ambientali;
  • sviluppo del programma di emissione di strumenti obbligazionari volti al finanziamento e rifinanziamento di attività eco-sostenibili;
  • progressiva promozione di prodotti di finanziamento atti a sostenere le attività economiche che contribuiscono alla mitigazione e all'adattamento ai cambiamenti climatici, quali ad esempio:
  • − processi produttivi a basse emissioni;
  • − acquisto di abitazioni a ridotto impatto ambientale;
  • − interventi di riqualificazione energetica degli immobili;
  • − produzione di energia da fonti rinnovabili;
  • selezione di opportunità di finanziamento, con riferimento alle imprese appartenenti a settori "sensibili", mediante una valutazione della conformità normativa e degli standard ambientali.

Il Primo Piano Industriale integrato con il Piano ESG

Next: i finanziamenti green di BPS

La Banca ha delineato specifiche linee di azione con riguardo alla strategia di sostenibilità del Gruppo, prevedendo pure il lancio di prodotti ESG. BPS punta a supportare i clienti, a loro volta impegnati nella transizione ecologica, affinché la sostenibilità sia un valore cardine per le famiglie e le imprese.

L'ampliamento dell'offerta di prodotti creditizi in ottica ESG nasce per rispondere ai bisogni di consumatori, sempre più attenti all'impatto ambientale e sociale dei prodotti e servizi che acquistano, e aiutare le aziende a investire in modelli di business innovativi, aumentandone la competitività sul mercato nel rispetto delle normative europee a tutela dell'ambiente.

Nello specifico, la Banca ha sviluppato "Next – prodotti di credito sostenibili", un pacchetto di finanziamenti pensato per assistere i privati, i professionisti e le imprese che vogliono investire per ridurre la propria "impronta carbonica" tramite, ad esempio, l'installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, l'acquisto di mezzi di trasporto ecologici o l'efficientamento delle proprie case o dei luoghi di lavoro.

Con riferimento ai privati, si tratta di prestiti personali, mutui chirografari o ipotecari, a seconda dell'entità del finanziamento. Per quanto riguarda le imprese, comprende finanziamenti a medio/lungo termine ipotecari e/o chirografari erogabili anche in funzione dello stato avanzamento lavori. L'offerta completa di prodotti ESG è disponibile sul sito commerciale della Banca all' indirizzo www. popso.it/next.

Coerentemente con le strategie di cui sopra, BPS ha emesso nel luglio 2021 il suo primo Senior Green Bond, i cui proventi vengono utilizzati esclusivamente per finanziare o rifinanziare attività che soddisfano i seguenti criteri:

  • Green Building: prestiti o beni relativi all'acquisto, costruzione, ristrutturazione di edifici residenziali e/o commerciali che rispettano requisiti di efficienza energetica;
  • Renewable Energy: prestiti relativi all'acquisto, sviluppo e gestione di infrastrutture per la produzione di energia da fonti rinnovabili;
  • Clean Transportation: prestiti relativi ad attività di trasporto a basse emissioni di carbonio e all'acquisto, costruzione e gestione di infrastrutture dedicate al trasporto a basse emissioni di carbonio;
  • Energy Efficiency: prestiti relativi a beni che contribuiscono alla riduzione dei consumi energetici (ad esempio illuminazione a risparmio energetico);
  • Environmentally sustainable management of living natural resources and land use: prestiti relativi ad attività che contribuiscono alla gestione sostenibile delle risorse naturali e dell'uso del suolo (ad esempio investimenti in aree protette come i parchi naturali regionali);
  • Pollution prevention and control: prestiti relativi ad attività che contribuiscono alla prevenzione, raccolta, smaltimento e riciclaggio dei rifiuti;
  • Sustainable Water and Wastewater Management: prestiti relativi ad attività che migliorano la qualità, l'efficienza, la distribuzione e la conservazione dell'acqua.

Per un'informativa completa e puntuale sull'allocazione delle risorse raccolte e sugli impatti ambientali positivi derivanti dalle attività finanziate è possibile consultare il Green Bond Report di Banca Popolare di Sondrio disponibile sul sito web (istituzionale.popso.it/ it/sostenibilita/green-bond).

La strategia climatica di BPS

La Banca ha definito un percorso ambizioso rispetto alla riduzione dei propri impatti ambientali e climatici, individuando lo sfidante obiettivo di aderire nel 2023 alla Net Zero Banking Alliance. Tale iniziativa, promossa dalle Nazioni Unite, ha l'obiettivo di accelerare la transizione sostenibile del settore bancario, attraverso l'impegno delle banche aderenti ad allineare i propri portafogli di prestiti e investimenti al raggiungimento dell'obiettivo di zero emissioni nette entro il 2050.

In particolare NZBA richiede ai membri dell'Alleanza di:

  • concentrarsi sui settori che hanno sul clima un impatto più significativo, ad esempio quelli con maggiori emissioni di gas a effetto serra;
  • fissare obiettivi provvisori non oltre il 2030 o prima per i settori "chiave";
  • pubblicare annualmente i dati relativi alle emissioni e la loro intensità;
  • tenere conto di scenari basati sulle migliori conoscenze scientifiche disponibili;
  • fissare il primo obiettivo entro 18 mesi dalla sottoscrizione dell'impegno e fornire aggiornamenti su base annuale;
  • divulgare i progressi compiuti rispetto a una strategia di transizione rivista dal Consiglio di Amministrazione.

Considerando anche l'interesse dei mercati, nonché le richieste delle Autorità europee di intensificare gli sforzi per affrontare i cambiamenti climatici e la necessità di creare dei KPI specifici per monitorare le proprie performance climatiche, a partire dai portafogli, BPS ha deciso di intraprendere un percorso di target setting per la definizione di obiettivi specifici. Per questo motivo, la Banca ha avviato una collaborazione con un provider esterno, il cui obiettivo è di:

  • rafforzare la raccolta dei dati relativi alle emissioni GHG, consentendo la preparazione di un inventario GHG solido e basato su fonti sempre più solide;
  • sviluppare target near-term di Scope 1 e Scope 2 tramite metodologia science-based specifica per il settore finanziario;
  • sviluppare target near-term di Scope 3-categoria 15 da presentare a SBTi come requisito della metodologia del settore finanziario;
  • analizzare preliminarmente ipotesi di target long-term verso l'adesione a NZBA, in attesa della pubblicazione di linee guida specifiche per il settore finanziario.

Per approfondire le attività di target setting si veda la sezione "Metriche e Obiettivi". Nel 2023, la pianificazione strategica di BPS viene integrata al fine di incorporare una visione efficace e chiara sulle implicazioni del cambiamento climatico in ottica gestionale, nel breve, medio e lungo periodo.

Lo scopo dell'integrazione è quello di comprendere i driver climatici e integrarli nelle relative scelte strategiche di allocazione degli attivi valutandone gli impatti sul profilo di business della banca e sulla sua sostenibilità.

La definizione di una strategia climatica aziendale non può infatti prescindere dallo studio di analisi di scenario, cioè dalla proiezione dei propri portafogli in diversi scenari climatici. Tramite l'uso di una metodologia scientifica, si provvede alla definizione di target di riduzione delle emissioni relative ai diversi portafogli. Il raggiungimento e il monitoraggio di tali target è affidato a specifici indicatori di prestazione (key performance indicators KPI).

Target in linea con transizione

Policy del Credito ESG

Con il Piano Industriale, il Gruppo ha introdotto obiettivi volti a integrare i fattori ESG in tutti i principali processi e procedure del credito.

Il documento è stato approvato in data 22 dicembre 2022 dal Consiglio di Amministrazione.

La Policy:

  • identifica gli obiettivi perseguiti dal Gruppo e l'ambito di applicazione;
  • definisce i principali termini tecnici ed elenca normativa e principi di riferimento;
  • sancisce gli indirizzi generali per l'integrazione dei fattori ESG nel processo del credito, fornendo dettagli relativi alle modalità di valutazione ESG, settoriale e di controparte;
  • distingue settori e attività sensibili;
  • informa sullo sviluppo di prodotti di credito ESG;
  • esplicita ruoli e responsabilità;
  • indica le modalità di presidio, monitoraggio, condivisione e diffusione.

La Banca ha inoltre identificato dei settori sensibili sotto il profilo ESG per cui è prevista un'attenzione particolare nella fase di erogazione del credito, con l'obiettivo di adottare un approccio responsabile. I settori individuati sono i seguenti:

  • Estrazione di carbone
  • Fabbricazione e commercio di armi
  • Gioco d'azzardo
  • Oil & Gas
  • Produzione di energia elettrica da fonti non rinnovabili
  • Settore estrattivo (diverso dal carbone)
  • Tabacco

Ai menzionati settori, si aggiungono le operazioni relative a: controparti residenti in Paesi a fiscalità privilegiata e controparti residenti in Paesi soggetti a embargo/ restrizione beni.

Le analisi di scenario

La Banca già da alcuni anni utilizza per le proprie analisi gli scenari climatici del Network for Greening the Financial System ("NGFS"), una rete di 114 banche centrali e autorità di vigilanza finanziaria che punta ad accelerare il potenziamento della green finance e a definire il ruolo delle banche centrali nel gestire il cambiamento climatico. I suddetti scenari, denominati Climate Change Risk, consentono di sviluppare maggior consapevolezza circa i possibili impatti degli eventi di rischio climatico sull'operatività/ redditività, disponendo di previsioni macroeconomiche "condizionate" dai driver di trasmissione dei rischi climatici (ad esempio carbon pricing, emissioni di CO2 , incremento della temperatura media globale) necessari per la predisposizione dei target di mediolungo periodo. Allo scopo, oltre alle classiche variabili macroeconomiche, vengono previsti anche alcune variabili climatiche e determinati eventi di transizione.

In particolare, gli scenari presi in considerazione sono prevalentemente tre:

  • Current policy nel quale alcune politiche climatiche sono implementate in alcune giurisdizioni, ma gli sforzi globali non sono sufficienti per arrestare un significativo riscaldamento globale; le soglie di temperatura critica vengono superate, portando a gravi rischi fisici e impatti irreversibili come l'innalzamento del livello del mare;
  • Orderly transition in cui le politiche climatiche vengono introdotte in anticipo e diventano gradualmente più rigorose; sia i rischi fisici che quelli di transizione sono relativamente contenuti;
  • Disorderly transition in cui il rischio di transizione è più elevato a causa di politiche ritardate o divergenti tra paesi e settori; il carbon price è tipicamente più alto per un dato risultato di temperatura.

Nei primi mesi del corrente anno è stato effettuato un esercizio di misurazione della sensitivity delle più recenti proiezioni economico-finanziarie di medio termine (orizzonte 2025) agli scenari climatici, attraverso l'analisi delle proiezioni sottoposte agli effetti dei predetti tre diversi contesti macro-economici che incorporano differenti ipotesi di transizione.

Inoltre, nel corso del 2023 sono previste anche le seguenti progettualità:

  • evoluzione dell'attuale framework di proiezione di medio termine applicando, alle più recenti proiezioni economico finanziarie, driver quantitativi climate-adjusted attraverso l'integrazione dei risultati provenienti dai motori analitici di proiezione dei rischi climatici (rischio di transizione e fisico);
  • disegno del modello di pianificazione di lungo periodo (ad esempio assi di analisi, metriche, KPI), della sua base dati di riferimento, delle metodologie di integrazione dei driver climatici\ESG e sviluppo del nuovo motore di pianificazione di lungo periodo;
  • elaborazione di prime simulazioni di lungo periodo a supporto dell'analisi di impatto dei target di NZBA).

L'esercizio di sensitivity

Gli scenari Climate Change Risk, come in precedenza rappresentato, coniugano le previsioni macroeconomiche finanziarie/bancarie con specifici driver di trasmissione dei rischi climatici. La loro integrazione all'interno del tool di simulazione di bilancio normalmente utilizzato nel processo di pianificazione consente di effettuare un esercizio di sensitivity sulle proiezioni finanziarie di breve-medio termine, utile per sviluppare maggior consapevolezza circa i possibili impatti degli eventi di rischio climatico sull'operatività/ redditività della Banca.

Le analisi hanno dimostrato che l'applicazione degli scenari Climate Change Risk alle più recenti elaborazioni finanziarie prospettiche:

  • non comporta impatti rilevanti nel breve termine, nel caso di mantenimento delle politiche climatiche attuali (scenario current policy) e pure nel caso di aspettative di una transizione disordinata (scenario disorderly transition); quest'ultima presenta tempistiche di attuazione dilazionate nel tempo che determinano solo marginali effetti positivi connessi ad un iniziale e contenuto incremento degli investimenti e quindi dei volumi di impiego;
  • conferma la piena sostenibilità delle proiezioni di breve-medio termine anche nel caso si ipotizzi l'introduzione immediata e gradualmente più severa di politiche di transizione (scenario orderly transition), se pure in presenza di una minore redditività dovuta all'aumento dei tassi di decadimento e dei costi operativi il cui effetto è solo parzialmente compensato dalla crescita dei volumi e dei tassi di impiego.

Il Framework di pianificazione

BPS si impegna a estendere il proprio framework di pianificazione strategica al fine di incorporare una visione efficace e chiara sulle implicazioni dei driver di climate change in ottica gestionale, nel breve, medio e lungo periodo.

Lo scopo dell'integrazione è quello di comprendere i driver climatici e integrarli nelle relative scelte strategiche di allocazione degli attivi valutandone gli impatti sul profilo di business della banca e sulla sua sostenibilità.

Per perseguire questo obiettivo la Banca introdurrà un nuovo modello di pianificazione volto a cogliere le specificità di rischi e opportunità climate-related di medio-lungo periodo (ad esempio adesione a iniziative di decarbonizzazione degli impieghi e di riduzione delle financed emissions), mantenendo coerenza e allineamento con la pianificazione strategica di breve e medio periodo (budgeting e Piano Industriale), che a loro volta evolveranno per cogliere i principali effetti di rischio di transizione e di rischio fisico sulla situazione prospettica (patrimoniale ed economica) della Banca.

L'evoluzione del framework si concentrerà, in prima battuta sugli aspetti climate-related della sfera ESG e includerà gli impatti che gli eventi di transizione e fisici possono generare sull'operatività della banca, secondo diversi scenari di transizione climatica; di conseguenza, ai classici assi di pianificazione strategica, verranno affiancati nuovi driver climatici e viste di portafoglio sui quali la banca formulerà assunzioni, realizzerà misurazioni specifiche (ad esempio esposizione, profilo di rischio, marginalità) al fine di supportare il processo di selezione delle opzioni strategiche perseguibili.

Tali attività costituiranno la base per l'implementazione di appositi KPI climatici e per lo sviluppo di un sistema di reporting e controllo che consenta di:

  • supportare l'assegnazione e il monitoraggio di target articolati secondo le nuove logiche climatiche, comprendendone i rischi, i vincoli attuativi e le implicazioni connesse al commitment della Banca;
  • cogliere le opportunità derivanti dall'evoluzione del contesto economico e climatico/ ambientale, che comporterà inevitabilmente la nascita di nuovi bisogni finanziari, quindi nuovi prodotti e segmenti di clientela che dovranno essere adeguatamente supportati dagli intermediari finanziari nel percorso di transizione.

In particolare, la Banca introdurrà, valutandoli, indicatori quali: l'erogazione di finanziamenti green, KPIs relativi al profilo emissivo (per esempio Indicatori delle emissioni finanziate e di intensità fisica) che includano misure di valori di reddittività e costo del rischio.

In questo contesto, BPS sta sviluppando un collaboration model trasversale che, attraverso opportuni meccanismi di interazione tra le diverse strutture, consentirà l'integrazione nei processi di pianificazione strategica dei driver climatici e la comprensione dei loro impatti e delle relative implicazioni.

Le attività sopra indicate saranno sostenute da un insieme di tool e modelli che consentono di misurare l'esposizione ai rischi climatici dei diversi asset in portafoglio (crediti, titoli e immobili) e degli asset sottostanti ai prodotti collocati alla clientela; in particolare la banca utilizzerà:

  • forniture di previsioni economiche (scenari climate-change risk), anche di lungo periodo, arricchite in modo da incorporare le view climatiche alla base dei diversi percorsi di transizione delineati da NGFS; outlook settoriali e motori di generazione di scenari alternativi, al fine di ampliare le possibilità di creare anche scenari alternativi o di stress sulle diverse dinamiche economiche e climatiche;
  • motore di rischio transizione: per la stima del rischio di transizione delle imprese; il motore misura la sensitivity delle singole imprese agli scenari climatici, simulando l'evoluzione dei KPI finanziari ed economici dell'impresa, in condizioni di stress generato da un percorso di transizione;
  • motore di rischio fisico: per la stima dei rischi fisici; ai fini delle analisi la banca considera al momento i rischi di inondazioni, siccità e ondate di calore e determina il deprezzamento di valore degli asset immobiliari Residential Real Estate (RRE) e Commercial Real Estate (CRE) e le ricadute di business dei siti produttivi delle imprese in portafoglio;
  • motore di Portfolio Alignment: per la stima degli impatti del percorso di decarbonizzazione del portafoglio crediti alle imprese in linea con le indicazioni del protocollo NZBA.

Gli strumenti analitici

1. Motore di rischio transizione

Lo strumento per la misurazione del rischio di transizione è un motore di calcolo analitico che, a livello di singola impresa (con bilancio), stima gli impatti di specifiche assunzioni sul clima e delle relative ricadute sulle variabili macroeconomiche/settoriali sulle componenti finanziarie e contabili del bilancio aziendale, al fine di misurare la sensitivity delle aziende finanziate alle politiche di transizione.

Attraverso l'impiego di scenari economico-climatici declinati a livello settoriale, il motore di calcolo consente di proiettare il percorso emissivo delle imprese finanziate, includendo eventuali piani di decarbonizzazione, tenendo conto delle esigenze prospettiche di finanziamento\ investimento che le imprese manifesterebbero in caso di adeguamento alla transizione; dei costi diretti e indiretti che il percorso di transizione genererebbe tramite l'introduzione della carbon tax, dell'incremento dei prezzi delle materie prime e dell'energia e lungo le filiere economiche input-output che legano le imprese.

Il motore, qualora disponibili, è in grado di considerare gli elementi distintivi dell'impresa, come la carbon footprint iniziale e gli investimenti già realizzati o pianificati.

Tale strumento consente pure di suddividere il portafoglio delle imprese finanziate per grado di sensibilità al rischio di transizione; tale suddivisione verrà pertanto integrata nella strumentazione di pianificazione e di definizione delle politiche creditizie al fine di consentire l'elaborazione di strategie di business sui vari segmenti, ivi compresa il sostegno finanziario ai progetti di transizione, ove ritenuto opportuno e rilevante (ad esempio considerando la domanda di finanziamenti bancari a sostegno dei percorsi di transizione). L'analisi permette, infatti, non solo di determinare il profilo di rischio, ma anche di approcciare le esigenze potenziali di finanziamento da parte delle imprese nel caso di progetti di transizione, supportando sinergicamente l'implementazione del Reg. (UE)2020/852 (c.d. Tassonomia Europea).

Il motore restituisce infine indicatori sintetici prospettici dell'evoluzione della rischiosità delle singole controparti che potranno essere integrate nelle metodologie di calcolo dei parametri di rischio (PD e LGD) e conseguentemente anche della perdita attesa e del pricing da applicare alla nuova produzione di finanziamenti.

2. Motore di rischio fisico

Lo strumento ha l'obiettivo di determinare e quantificare gli impatti di determinati eventi fisici:

  • sui bilanci prospettici delle imprese finanziate;
  • sui valori di mercato degli immobili (residenziali e commerciali) ricevuti a garanzia delle operazioni di finanziamento (sia verso imprese che verso privati) consentendo la mappatura dei suddetti aggregati patrimoniali ed economici in base al profilo di rischio fisico, determinabile in modalità prospettica e scenario-dependent, negli orizzonti di breve, medio e lungo periodo.

Il tool sfrutta elementi di geo-localizzazione analitici degli asset e delle imprese (in base al dato delle unità produttive locali), combinati con metodologie di previsione climatologica degli eventi fisici (su celle geografiche a elevata precisione), al fine di determinare 'funzioni di danno' scenario-dependent che consentono di stimare gli impatti degli eventi fisici sia come perdite attese che inattese.

Tale strumento permette di introdurre driver e classi di rischio fisico nel framework di pianificazione strategica, al fine di:

  • valutarne prospetticamente gli indici di concentrazione in coerenza con le previsioni complessive (sostenibilità della strategia);
  • integrare le metriche di rischio climate-adjusted nelle proiezioni di medio-lungo periodo;
  • definire le azioni da effettuare su determinati segmenti di rischio ritenuti rilevanti o fonti di opportunità.

Lo strumento consente inoltre di allineare le stime di evoluzione del valore delle garanzie immobiliari, dei parametri di rischio (ad esempio LGD) e di conseguenza della perdita attesa, per tenere conto degli impatti dei rischi fisici. Attraverso l'applicazione delle 'funzioni di danno' è possibile determinare le potenziali svalutazioni subite dagli asset immobiliari di proprietà della Banca.

Il motore può inoltre essere utilizzato per supportare la strutturazione di nuovi prodotti e/o i processi di targeting (ad esempio coperture assicurative, interventi di ristrutturazione immobiliare, etc) e per stimare il contributo prospettico di tale operatività.

3. Motore di portfolio alignment

La Banca è da tempo impegnata nel miglioramento del proprio profilo di sostenibilità; tale percorso passa anche attraverso la definizione e applicazione di strategie di decarbonizzazione del proprio portafoglio di impiego (si veda per approfondimenti, la sezione "Metriche e Obiettivi"):

  • riconoscendo il valore delle relazioni e accompagnando le imprese finanziate verso un percorso di transizione climatico\tecnologica;
  • riducendo relativamente e progressivamente il proprio profilo di emissioni finanziate generate dal proprio portafoglio di crediti.

A tal fine, il framework di pianificazione verrà integrato con un motore di calcolo in grado di proiettare/misurare differenti strategie di decarbonizzazione:

  • con vari scenari emissivi (NGFS);
  • in contesti di variazione dei volumi di finanziamento per settori;
  • considerando i programmi di decarbonizzazione dei clienti, quando disponibili, e le loro caratteristiche specifiche;
  • analizzandone gli impatti in termini di compatibilità di tali scelte con gli indicatori finanziari complessivi, verificando pure la sostenibilità del modello di business.

In questo contesto, il motore supporterà pertanto la strategia climatica di BPS, nella definizione target emissivi chiari e compatibili con gli altri vincoli aziendali di redditività corretta per il rischio.

Lo strumento supporterà inoltre la verifica di allineamento ai target e la definizione di eventuali interventi strategici correttivi, in coerenza e integrazione con gli altri processi e strumenti impiegati nel planning strategico.

In particolare, l'impianto sarà caratterizzato da un'adeguata coerenza tra l'elaborazione di strategie sul profilo emissivo e il loro recepimento nei processi di definizione e verifica di sostenibilità del piano strategico, supportando, nel tempo, i processi di budgeting e controlling, nonché l'eventuale set di indicatori (KPI) strategici basati sulla carbon footprint.

GESTIONE DEI RISCHI 04.

In linea con quanto declinato dall'Autorità di Vigilanza, i rischi climatici e ambientali sono definiti per gli istituti bancari e finanziari come rischi che derivano dall'impatto attuale o prospettico dei fattori climatici e ambientali sulle loro controparti o sugli asset investiti. Più nello specifico, mentre i rischi ambientali vanno intesi come i rischi finanziari generati dalle esposizioni di una banca verso controparti che possono contribuire o essere influenzate da forme di degrado ambientale (come l'inquinamento atmosferico, l'inquinamento idrico, la scarsità di acqua dolce, la contaminazione del suolo, la perdita di biodiversità e la deforestazione), i rischi legati al clima sono i rischi finanziari generati dalle esposizioni di una banca verso controparti che possono contribuire o essere influenzate dai cambiamenti climatici, poiché esposti a eventi meteorologici estremi o a possibili cali del loro valore patrimoniale qualora appartenenti a settori ad alta intensità di carbonio.

Secondo i dettami dell'Autorità di Vigilanza, i rischi C&E non costituiscono una categoria di rischio a sé stante, bensì si manifestano e concretizzano attraverso le tradizionali categorie di rischi finanziari, con particolare riferimento ai rischi di credito, di mercato e operativi, nonché ai rischi non inclusi nel primo pilastro, come ad esempio, il rischio di liquidità e il rischio strategico. I rischi C&E possono pertanto costituire contemporaneamente fattori determinanti di varie categorie e sottocategorie di rischio esistenti e si manifestano attraverso specifici canali di trasmissione.

Nell'ambito dei rischi C&E rientrano comunemente i due driver di rischio principali di seguito elencati:

  • il rischio di transizione che indica la perdita finanziaria in cui può incorrere un ente, direttamente o indirettamente, a seguito del processo di aggiustamento verso un'economia a basse emissioni di carbonio e più sostenibile sotto il profilo ambientale; questa situazione potrebbe essere causata, ad esempio, dall'adozione improvvisa di politiche climatiche e ambientali, dal progresso tecnologico o dal mutare della fiducia e delle preferenze dei mercati, e può provocare una minore redditività delle imprese e la svalutazione delle attività;
  • il rischio fisico che indica l'impatto finanziario dei cambiamenti climatici, compresi eventi metereologici estremi più frequenti e mutamenti graduali del clima, nonché del degrado ambientale, ossia inquinamento atmosferico, dell'acqua e del suolo, stress idrico, perdita di biodiversità e deforestazione. Il rischio fisico è pertanto classificato come:

  • − "acuto" se causato da eventi estremi quali siccità, alluvioni e tempeste;

  • − "cronico" se provocato da mutamenti progressivi quali aumento delle temperature, innalzamento del livello del mare, stress idrico, perdita di biodiversità, cambio di destinazione dei terreni, distruzione degli habitat e scarsità di risorse.

Tale ultimo rischio può determinare direttamente, ad esempio, danni materiali o un calo della produttività delle controparti bancarie, oppure indirettamente eventi successivi quali l'interruzione delle catene produttive.

Al fine di promuovere un adeguato governo dei rischi C&E, la Banca si sta dotando di efficaci sistemi per la gestione e il controllo di tali rischi, in armonia con il complessivo assetto dei controlli interni, così da averne una visione olistica e ben documentata dell'impatto sui profili di rischio tradizionali. Detti sistemi mirano su basi continuative a individuare, misurare, monitorare e attenuare l'esposizione ai fattori di rischio fisico e di transizione attraverso l'adozione di procedure, processi e metodologie in grado di assicurare un'attenta gestione del rischio.

In particolare, l'approccio adottato dalla Banca Popolare di Sondrio per la gestione dei rischi C&E prevede:

  • la definizione di appositi strumenti e metodologie utili a effettuare valutazioni circa il profilo di rischiosità climatico-ambientale di settori, controparti e attività di investimento;
  • la presenza di idonei processi di identificazione, mappatura e analisi del livello di materialità dell'esposizione attuale e prospettica ai fattori di rischio C&E che possono manifestarsi nell'ambito delle tradizionali fattispecie di rischio;
  • la presenza di idonei processi e sistemi per la quantificazione dei potenziali impatti generati dai rischi climatici e ambientali, pure mediante utilizzo di valutazioni di tipo prospettico (analisi di sensibilità o di scenario, prove di stress, esercizi di portfolio alignment, ecc.);
  • l'elaborazione di coerenti sistemi di monitoraggio e di reporting sull'esposizione ai rischi C&E basati su opportune metriche e indicatori (es. classificazioni delle controparti/emittenti per settore economico e area geografica di attività, intensità di emissioni di carbonio per controparte individuale, ecc.);
  • l'individuazione di opportune azioni e strumenti per la mitigazione dell'esposizione ai rischi fisici e di transizione, sostenendo processi di riduzione graduale di tali rischi nell'ambito delle aree operative aziendali (anche in relazione a portafogli, linee di business, tipologie di investimenti, ecc.) e accrescendo la resilienza delle stesse agli impatti climatici e ambientali.

Nel prosieguo del documento vengono riportati alcuni dettagli relativi al processo e alle metodologie che disciplinano le singole macro-attività dell'approccio definito per la gestione dei rischi C&E.

Strumenti di valutazione

Di seguito viene riportata una overview degli strumenti di valutazione utilizzati dalla Banca per le seguenti categorie di rischio:

Rischio di Credito

30

  • Rischio di Mercato
  • Rischio Operativo
RISCHIO DI CREDITO
Strumento Descrizione Utilizzo
Heat map ESG Strumento sviluppato a livello
settoriale per identificare il rischio
potenziale dei fattori ESG legati
al portafoglio Banca verso i 17
obiettivi di sviluppo sostenibili
(SDGs) dettati dalle Nazioni Unite.

Definizione
politiche creditizie

Analisi di
portafoglio

Processo di
concessione
Score C&E di controparte Metrica di rischio che la Banca
ha sviluppato internamente
per identificare il livello di
esposizione della propria
clientela creditizia verso i fattori
di rischio climatici e ambientali

Processo di
concessione

RAF

Analisi di
materialità
Metriche di
quantificazione del
rischio C&E
Metriche per la misurazione
degli impatti sui tradizionali
parametri di rischio di credito
mediante i canali di trasmissione
dei rischi C&E

ICAAP
RISCHIO DI MERCATO
Strumento Descrizione Utilizzo
Heat map ESG Strumento sviluppato a livello
settoriale per identificare il
rischio potenziale dei fattori
ESG legati al portafoglio Banca
verso i 17 obiettivi di sviluppo
sostenibili (SDGs) dettati dalle
Nazioni Unite.

Analisi di
portafoglio
Rating ESG esterno Metrica di rischio che la Banca
acquisisce da Provider esterno
per identificare il livello di
esposizione dei propri emittenti
verso i fattori di rischio climatici
e ambientali

Analisi di
materialità

ICAAP
RISCHIO OPERATIVO
Strumento Descrizione Utilizzo
Metriche di valutazione
degli impatti
metereologici estremi
La Banca recupera ed elabora
le fonti informative da database
esterni (ISPRA e ThinkHazard!)
con lo scopo di determinare le
classi di esposizione alle minacce
di rischio fisico analizzate per cui
è riscontrabile un'esposizione

Analisi di
materialità

ICAAP

In particolare, tali strumenti rispondono alla richiesta dell'Autorità di Vigilanza di valutare l'esposizione della Banca ai fattori di rischio ESG, in particolare di tipo climatico e ambientale, secondo una duplice prospettiva: inside-out "rischio settoriale potenzialmente generato dalle controparti" e outside-in "rischio subito dalle controparti per effetto del cambiamento climatico".

rilevante ai rischi nelle aree geografiche a maggiore concentrazione territoriale per il

Gruppo.

Prospettiva "Inside-Out"

La Heat Map settoriale ESG

La Banca ha sviluppato una propria Heat Map ESG, uno strumento definito a livello settoriale, che ha l'obiettivo di identificare il rischio potenziale generato dalla clientela relativamente ai fattori ESG, sia per il portafoglio prestiti e anticipazioni, che per il portafoglio di investimenti in titoli di proprietà.

La Heat Map ESG è rappresentata da una matrice a doppia entrata strumentale alla mappatura settoriale delle attività economiche da un punto di vista della loro esposizione ai fattori di rischio climatico-ambientale, sociale e di governance, permettendo di associare un punteggio (score) a ciascun settore economico sulla base di valutazioni sui potenziali danni ambientali arrecati dalle attività o sulle possibili negatività dal punto di vista dei principi di equità sociale o di buon governo dell'organizzazione aziendale che connotano ciascun comparto.

Il processo di mappatura del rischio ESG a livello settoriale alla base della costruzione della Heat Map ESG vede quale fonte principale per la definizione delle categorizzazioni della matrice lo standard di analisi e classificazione pubblicato periodicamente da UnepFI, un'iniziativa sviluppata a partire dalla collaborazione tra UNEP (United Nations Environment Programme) e il settore finanziario globale. UnepFI in particolare è coinvolta in una serie di iniziative volte a integrare i principi di sostenibilità ambientale, sociale e di governance all'interno del mercato finanziario. Lo strumento utilizzato (Impact Radar - (Portfolio Impact Analysis Tool for Banks), tramite identificazione di specifiche aree o categorie di impatto negativo, permette di determinare l'entità del rischio che un dato settore di attività economica possa nuocere al conseguimento di uno o più dei 17 SDGs dettati dall'ONU.

I 17 SDGs sono tradotti da UnepFI in 38 categorie di impatto negativo da rischi di responsabilità ESG, con valutazione condotta a livello settoriale tramite l'utilizzo di specifici indicatori.

Modello UnepFi sulla determinazione dei driver di impatto negativo sul conseguimento dei SDGs

L'approccio metodologico si fonda sulla prospettiva di materialità di tipo "inside-out", finalizzata a valutare l'incidenza settoriale del rischio a cui la Banca può andare incontro nell'operare con controparti/settori che potrebbero rendersi responsabili di azioni, condotte o prassi suscettibili di arrecare conseguenze negative, non solo per la qualità dell'ambiente e il cambiamento climatico, ma anche sul rispetto di valori socialmente riconosciuti e di regole di buon governo aziendale.

Nel seguente schema si riportano i fattori d'impatto negativo definiti da UnepFI per ciascun settore economico e analizzati dalla Banca nell'elaborazione della Heat Map settoriale, raggruppati per dimensione ESG di riferimento.

Pilastri ESG Fattori UNEPFI
Ambientale
Qualità dell'acqua

Qualità dell'aria

Qualità del suolo

Specie e habitat

Risorse naturali

Stabilità climatica

Rifiuti
Sociale
Disponibilità di acqua

Disponibilità di cibo

Disponibilità di alloggi

Sanità

Lavoro minorile

Privacy

Educazione

Accesso all'energia

Mobilità

Conflitti e schiavitù moderne

Disastri naturali

Accesso all'offerta finanziaria

Accesso all'informazione

Accesso alla cultura

Giustizia

Uguaglianza sociale

Discriminazione basata sull'età

Tutela delle minoranze
Governance
Sicurezza e protezione sociale

Occupazione

Forti istituzioni, pace e stabilità

Fattori di impatto settoriale ESG definiti da UnepFI

34

Sulla base del conseguente livello di impatto dei fattori ESG, è stata costruita una scala di rischiosità secondo 5 diversi livelli identificati da colori che indicano il "rischio potenziale" di ogni macro/sotto-settore economico sia come valutazione complessiva ESG, sia come singola componente ESG.

Di seguito, viene data una rappresentazione della scala di rischiosità utilizzata dal Gruppo:

fascia di rischiosità Colore Descrizione
ALTO Impatto significativo dei Fattori ESG
MEDIO-ALTO Impatto medio-alto dei Fattori ESG
MEDIO Impatto medio dei Fattori ESG
MEDIO-BASSO Impatto medio-basso dei Fattori ESG
BASSO Impatto basso dei Fattori ESG

Scala rischiosità Heat Map ESG

Di seguito viene fornita, per la componente "Environmental", una vista relativa all'analisi dei portafogli Crediti Corporate (prestiti e anticipazioni) e Titoli/Fondi Corporate e governativi, rispetto ai macro-settori economici, dandone la rappresentazione anche sulla base delle fasce di rischio settoriale assegnate.

Rischio di credito - Corporate (prestiti e anticipazioni)

Rischio di Mercato: Titoli e Fondi Corporate e governativi

Le caratteristiche di misurazione del rischio della Heat Map ESG la rendono uno strumento particolarmente adatto a orientare in ottica di sostenibilità le politiche creditizie settoriali della Banca. Finanziare attività economiche lesive di principi e obiettivi di "sviluppo sostenibile" sanciti a livello globale espone anche l'istituto di credito datore di fondi a potenziali valutazioni negative in termini di responsabilità ESG. Lo scoring settoriale calcolato attraverso la Heat Map viene pertanto considerato nelle strategie creditizie della Banca fra gli elementi di definizione dell'attrattività dei settori economici che compongono il portafoglio impieghi.

Prospettiva Outside-In

Score C&E di controparte

La Banca ha definito una metodologia per l'attribuzione di uno score di rischio climatico e ambientale di controparte ("score C&E di controparte") alla clientela creditizia (nuova ed esistente) appartenente al portafoglio di imprese che presentano sia un bilancio riclassificato all'interno della Centrale dei Bilanci (Cerved CEBI), sia informazioni relative alle proprie emissioni attuali/prospettiche di GHG (equivalenti reali o fornite tramite proxy).

Lo score C&E di controparte si sostanzia in un giudizio sintetico circa il livello di vulnerabilità delle imprese rispetto ai fattori di rischio climatici e ambientali e, in particolare, ai fattori di rischio di transizione e di rischio fisico.

La metodologia di calcolo dello score C&E di controparte, fondata su una prospettiva di materialità di tipo "outside-in", consente di stimare in chiave prospettica, attraverso l'attribuzione di un punteggio numerico e di un'associata classe di rischiosità, gli impatti finanziari potenziali connessi all'esposizione delle controparti ai rischi che dipendono dal cambiamento climatico e dal degrado ambientale.

La metrica è la sintesi di ulteriori più specifici indicatori di valutazione che assumono rilevanza e validità anche in forma autonoma.

Score Rischio di transizione

Punteggio che esprime un giudizio sintetico relativo al grado di resilienza della controparte rispetto agli impatti generati dal percorso di transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio

Score Climate & Environmental di controparte

Score Rischio fisico

Punteggio che esprime un giudizio sintetico relativo al livello di esposizione della controparte a eventi climatici e ambientali avversi

Indicatore di stima degli impatti sugli investimenti

Indicatore che esprime la capacità economico finanziaria della controparte di poter far fronte alla riduzione del livello attuale di emissione di GHG

Elementi costitutivi dello score C&E di controparte

38

Di seguito vengono approfonditi i punti salienti che caratterizzano ciascuno degli elementi determinanti della metodologia di calcolo dello score C&E di controparte, nonché le modalità attraverso cui questi vengono aggregati al fine di restituire la valutazione di sintesi.

Score di rischio di transizione

Considerata la natura della transizione climatica e la portata delle evoluzioni di carattere ambientale, nella definizione delle logiche metodologiche tese a inquadrare il profilo di rischiosità C&E delle controparti si analizzano in un'ottica di medio-lungo periodo (2022 – 2050):

  • le traiettorie di andamento delle emissioni di GHG di Scope 1 e 2 delle aziende;
  • la stima degli impatti sul conto economico delle aziende generati dai costi potenzialmente connessi alla transizione.

Seguendo tale logica forward-looking, i dati attuali di emissioni di GHG Scope 1 e 2 e di EBITDA (margine operativo lordo) delle imprese sono proiettati in base agli andamenti delle curve previsionali definite dai seguenti tre scenari climatici proposti da NGFS:

  • Scenario "Net Zero 2050"
  • Scenario "Delayed Transition"
  • Scenario "Current Policies".

Score di rischi fisico

I rischi fisici possono determinare direttamente, ad esempio, danni materiali o un calo della produttività delle controparti oppure, indirettamente, eventi sequenziali quali l'interruzione delle catene produttive, con conseguenze negative sul merito creditizio e/o sul valore delle garanzie immobiliari delle controparti. Essi sono classificabili in:

  • rischi acuti, se causati ad esempio da eventi estremi quali siccità, alluvioni, tempeste;
  • rischi cronici, se provocati ad esempio da mutamenti progressivi quali aumento delle temperature, innalzamento del livello delle acque, stress idrico, perdita di biodiversità, cambio di destinazione dei terreni, distruzione degli habitat e scarsità di risorse.

Per pervenire a uno score sintetico di rischio fisico per ciascuna impresa controparte, capace di misurare la vulnerabilità aziendale ai fenomeni climatici e ambientali avversi, la Banca si avvale di indicatori elementari di rischio fisico forniti da info-provider esterno.

Nello specifico, gli indicatori di rischio fisico sviluppati da qualificati provider stimano i livelli di frequenza e intensità dei fenomeni attesi per il futuro sulla base dello scenario di cambiamento climatico RCP (Representative Concentration Pathways) 4.5. Questo scenario fa parte di quelli adottati dall'Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC, la massima autorità mondiale in ambito climate change), basati su diverse ipotesi in termini di andamento di emissioni di gas serra e di cambiamenti socioeconomici a livello globale.

L'analisi del provider per le aziende del portafoglio prestiti della Banca è avvenuta mediante la completa geolocalizzazione delle sedi produttive con alta risoluzione spaziale del suolo (da 30 mt a 1 km) e tramite funzioni di aggregazione, per ogni singolo rischio fisico, attribuendo a ogni controparte uno score da 1 a 10 il quale traduce la frequenza e il grado di impatto del fenomeno fisico.

Il provider fornisce due indicatori di sintesi, Score di rischio Acuto e Score di rischio Cronico, che rappresentano l'effetto complessivo dei rischi della specie opportunamente ponderati in caso di multi evento fisico.

Rischi Fisici Cronici Rischi Fisici Acuti
Cambiamento di temperatura Onde di calore
Stress da calore Ondate di freddo gelo
Cambiamento dei modelli di vento Incendio
Cambiamento dei modelli e dei tipi di
precipitazioni
Tempesta di vento
Scongelamento del permafrost Siccità
Innalzamento del livello del mare Precipitazioni intense
Stress idrico Alluvioni
Erosione del suolo e delle coste Frana e subsidenza
Degrado del suolo

Di seguito viene rappresentata la distribuzione territoriale della clientela Corporate

esposta a rischi fisici Acuti e Cronici Alti – Medio Alti.

Indicatore di stima degli impatti della transizione sugli investimenti

L'ultimo elemento ricompreso nella definizione dello score C&E di controparte è l'indicatore di stima degli impatti della transizione climatico-ambientale sui fabbisogni di investimento dell'impresa.

Tale indice è rappresentativo della capacità economico-finanziaria della controparte di far fronte agli investimenti necessari a favorire la decarbonizzazione dei propri processi di produzione.

L'indicatore di stima degli impatti sugli investimenti consente di discriminare le controparti maggiormente sensibili al rischio di transizione. La loro identificazione avviene mediante analisi statistiche basate sulla distribuzione dei valori ottenuti a livello settoriale.

Rappresentazione dello score di controparte C&E

Lo score C&E finale è dato dalla sintesi aritmetica delle tre componenti precedentemente descritte. Nella determinazione dello score sono inoltre considerati elementi di mitigazione dei rischi C&E rappresentati dall'eventuale presenza di certificazioni ISO attestanti una corretta gestione ambientale ed energetica (ISO 14001 e 50001) nonché di provvidenze economiche erogate dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE) di cui l'azienda può risultare beneficiaria a titolo di incentivo alla produzione di energia da fonti rinnovabili.

Il punteggio numerico risultante dalla sintesi viene infine ricondotto a un giudizio qualitativo espresso in classi (o fasce). Ogni fascia rappresenta un livello di crescente rischiosità climatico-ambientale, variabile da 1 a 5: maggiore è il valore assunto dallo score di sintesi, peggiore ci si attende sia l'esposizione di un'azienda ai fattori di rischiosità C&E (sia fisici che di transizione).

Fascia di rischio Punteggio
Rischio Basso 1
Rischio Medio Basso 2
Rischio Medio 3
Rischio Medio Alto 4
Rischio Alto 5

La Banca ha previsto la possibilità di ricalibrare lo score C&E finale mediante il recupero di informazioni integrative o più aggiornate di quelle già disponibili per il calcolo automatico dello stesso, acquisite direttamente tramite la somministrazione alla clientela – all'atto della concessione di credito o in altre specifiche occasioni di contatto – di specifici questionari ESG.

Risultati

Rating ESG per Titoli e Fondi del portafoglio di proprietà

Un ulteriore strumento utilizzato, secondo la prospettiva "Outside-In", è il Rating fornito da primario provider esterno che permette di valutare il livello di esposizione del portafoglio investimenti verso i fattori di rischio C&E. In particolare, per la conduzione delle analisi relative a ciascuna delle tipologie di strumenti finanziari in perimetro viene adottato il c. d. Exposure Method, metodologia integrata con le informazioni di rischio che vanno a comporre i rating "Environmental" messi a disposizione dall'info-provider, declinati distintamente tra emittenti corporate e governativi. Di seguito vengono riportati i fattori che costituiscono il rating:

Corporate Paesi

  • Cambiamento climatico
  • Consumo risorse naturali
  • Inquinamento e gestione delle scorie
  • Opportunità ambientali

• Gestione delle risorse naturali

  • Esternalità ambientali
  • Vulnerabilità a eventi esterni

La metodologia adottata dal provider si fonda sull'analisi di specifici punti di attenzione (Key Issues), ognuno dei quali afferisce a una particolare area tematica (Theme). Quest'ultima, a sua volta, consente di indagare le singole dimensioni E, S e G del profilo di un emittente.

Pilastro Ambiente Pilastro Sociale Pilastro Governance
Cambiamento
climatico
Capitale
naturale
Inquinamento
e rifiuti
Opportunità
per
l'ambiente
Capitale
umano
Responsabilità
sul prodotto
Opposizione
degli
stakeholder
Opportunità
Sociali
Governance
aziendale
Comportamento
aziendale
Emissioni di
carbonio
Stress
Idrico
Emissioni tos
siche e rifiuti
Opportunità
tecnologia
pulita
Gestione
del lavoro
Sicurezza e
qualità dei
prodotti
Approvvi
gionamento
controverso
Accesso alla
comunica
zione
Ownership e
controllo
Etica d'impresa
Impronta di
carbonio del
prodotto
Biodiver
sità e uso
del suolo
Materiali di
imballaggio e
rifiuti
Opportunità
di edilizia
sostenibile
Salute e
sicurezza
Sicurezza da
prodotti chimici
Relazioni con
la comunità
Accesso ai
finanziamenti
Consiglio di
amministra
zione
Trasparenza
fiscale
Impatto
finanziario
ambientale
Approv
vigiona
mento di
materie
prime
Rifiuti da ap
parecchiature
elettroniche
Opportunità
di energia
rinnovabile
Sviluppo
del capitale
umano
Sicurezza
finanziaria dei
consumatori
Accesso
all'assistenza
sanitaria
Pagamenti
Vulnerabilità ai
cambiamenti
climatici
Standard di
lavoro nella
catena di
fornitura
Privacy e
protezione dei
dati
Opportunità
in materia di
nutrizione e
salute
Contabilità
Investimenti
responsabili
Salute assicu
rata e rischi
demografici

ESG (IVA) RATING

A ciascuna Key Issue ritenuta rilevante per il settore economico di appartenenza di un emittente, viene assegnato: a) uno score numerico ottenuto valutando l'esposizione dell'emittente a ogni specifico fattore di rischio e la capacità dello stesso di gestire tale esposizione e b) un fattore di ponderazione determinato a livello di ciascun sotto-settore GICS (Global Industry Classification Standard). Dopo aver preso in considerazione eventuali correttivi (override), il punteggio finale viene mappato su una scala di valutazione compresa tra AAA (migliore) e CCC (peggiore).

Anche per i titoli governativi ci si avvale della modalità di valutazione della componente Environmental (E) insita nel rating ESG fornito dal provider esterno di riferimento, la cui finalità è riflettere le modalità con cui l'esposizione e la gestione dei fattori di rischio ESG da parte degli Stati possono influenzare la sostenibilità e la competitività di lungo termine delle rispettive economie. Nell'analisi è presa in considerazione sia l'esposizione al rischio inerente (risk exposure) e sia la capacità da parte dello Stato sovrano di gestire gli elementi di rischiosità ESG (risk management).

45

Di seguito si fornisce evidenza, per gli strumenti relativi al portafoglio titoli di proprietà e fondi, della distribuzione del rating per la componente climatico-ambientale (E).

Rating ESG per Titoli e Fondi del portafoglio di proprietà

Fondi

Governativi

Identificazione dei rischi climatici e ambientali e analisi di materialità

La Banca ha definito regolari processi di individuazione e valutazione della materialità di esposizione ai rischi connessi al cambiamento climatico e ambientale, fisici e di transizione, suscettibili di ripercuotersi sul contesto aziendale.

La materialità di tali rischi, intesa come capacità di influenzare la sostenibilità dei rendimenti aziendali attuali e futuri, viene analizzata con cadenza di norma annuale. A tale scopo, la Banca adotta specifici strumenti e metriche nonché puntuali metodologie per la conduzione delle analisi tese a identificare il proprio grado di esposizione ai fattori di rischio C&E.

In linea generale, la Banca considera i fattori di rischio come elementi causali capaci di incidere sull'esposizione ai rischi esistenti e non già quali fattispecie aggiuntive rispetto al perimetro tipico dei rischi bancari potenzialmente assumibili. Il livello di materialità è pertanto rilevato in rapporto alla possibile influenza dei fattori fisici e di transizione sulle tradizionali categorie di rischio, grazie a un'analisi strutturata dei canali di trasmissione con cui essi, in caso di materializzazione, potrebbero propagarsi.

Nell'identificare i fattori di rischio rilevanti, la Banca ha preso a riferimento i dettami contenuti nella Guida sui rischi C&E - Aspettative di vigilanza in materia di gestione dei rischi e informativa, documento pubblicato dalla Banca Centrale Europea nel novembre 2020 che compendia e definisce puntualmente i driver e i fattori di rischio C&E. La Banca prende quindi a riferimento tali driver e fattori di rischio che conferma e/o integra mediante gli esiti di processi interni di valutazione expert-based (per approfondimenti, si veda la sezione "Inventario dei rischi ESG" nella DNF 2022). Gli elementi identificati sono tempo per tempo oggetto di revisione e aggiornamento in base all'evoluzione delle conoscenze scientifiche e del quadro normativo di riferimento.

In particolare, come già richiamato nelle precedenti sezioni, nell'ambito dei rischi C&E rientrano due driver di rischio principali:

  • rischio di transizione
  • rischio fisico

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Di seguito viene riportato un quadro sinottico relativo ai fattori di rischio C&E rilevanti, così come classificati dall'Autorità di Vigilanza:

Fattori di rischio fisico Fattori di rischio di transizione
Climatici Ambientali Climatici Ambientali

Eventi
metereologici
estremi

Condizioni
meteorologiche
croniche

Stress idrico

Scarsità di
risorse

Perdita di
biodiversità

Inquinamento

Politiche e
regolamentazione

Tecnologia

Fiducia dei
mercati

Politiche e
regolamentazione

Tecnologia

Fiducia dei
mercati

Schema dei fattori di rischio climatici e ambientali rilevanti

Per ciascun fattore di rischio rilevante, sono altresì esplicitati i canali di trasmissione attraverso cui i fattori di rischio C&E si manifestano nell'ambito delle tradizionali categorie di rischio.

ESG Risk driver Canali di trasmissione
(non esaustivi)
Rischio bancario
Environmental Minore profittabilità Rischio di credito
Rischio fisico

Acuto
Riduzione del valore degli
immobili
Rischio di mercato

Cronico
Minore ricchezza privata Rischio operativo e
Rischio di transizione

Regolamentazione
Minore performance degli
assent
reputazionale

Obsolescenza
tecnologica
Aumento costi di
compliance
Rischio di liquidità

Preferenze del mercato
Aumento costi legali Rischio strategico

Circa la conduzione delle analisi di materialità, sono definite specifiche modalità di identificazione dei livelli di rilevanza di esposizione ai fattori di rischio C&E in funzione delle fattispecie di rischio tradizionale analizzate. In linea generale, le valutazioni di materialità e le successive attività di misurazione e monitoraggio dei relativi impatti sui livelli di esposizione ai rischi esistenti, nonché, di conseguenza, sui fabbisogni di capitale e liquidità potenzialmente associati, tengono conto di:

  • fattori di contesto geografico, economico e normativo (es. vulnerabilità ai rischi ambientali e climatici dei diversi settori economici);
  • fattori specifici legati agli obiettivi strategici, all'operatività e al modello di business perseguito (es. servizi offerti e mercati di riferimento), alla composizione degli attivi aziendali (es. portafoglio creditizio, investimenti finanziari, garanzie, ecc.), alla composizione delle fonti di finanziamento, agli aspetti logistici (es. ubicazione fisica delle componenti del Gruppo, localizzazione delle attività produttive delle controparti).

Per tutte le categorie di rischio tradizionali analizzate, il processo teso alla rilevazione della materialità delle fonti di rischio climatico-ambientali si articola nelle seguenti comuni sotto-fasi:

  • identificazione dei rischi tradizionali potenzialmente impattati dagli effetti prodotti dall'esposizione ai fattori di rischio fisico e di transizione;
  • definizione dei portafogli e dei perimetri oggetto di analisi per ciascuna fattispecie di rischio tradizionale identificata;
  • definizione e puntuale descrizione dei canali di trasmissione attraverso cui i fattori di rischio fisico e di transizione possono propagare i propri impatti sulla rischiosità dei portafogli e dei perimetri di attività definiti per ciascuna tipologia di rischio analizzata;
  • identificazione di idonei strumenti e metriche utili a intercettare e valutare i singoli canali di trasmissione attraverso cui i fattori di rischio C&E si manifestano;
  • sviluppo e applicazione di accurate metodologie tese alla rilevazione del grado di materialità dell'esposizione ai driver e ai fattori di rischio C&E identificati.

L'individuazione degli eventi fisici e dei fattori di transizione maggiormente significativi consente infatti di comprenderne e quantificarne gli impatti negativi sul contesto aziendale, nel breve, medio e lungo termine, anche col fine di orientare le scelte strategiche e assicurare, per questa via, la resilienza del modello imprenditoriale perseguito. La rilevazione del grado di materialità dei fattori fisici e di transizione, ispirato a modalità valutative proprie del cd. "Exposure Method"1 , è stata eseguita prioritariamente per le seguenti fattispecie di rischi di capitale "tradizionali":

  • Rischio di credito;
  • Rischio di mercato;
  • Rischio operativo.

Pur in assenza di riferimenti metodologici di buona prassi, sono state altresì svolte preliminari analisi interne del grado di materialità dei fattori climatici e ambientali rispetto all'esposizione ai rischi di liquidità (funding e market liquidity risk), oggetto di futuri affinamenti e integrazioni di metodo in linea con i piani di evoluzione del framework di gestione dei rischi C&E previsti dalla Banca.

1 L'Exposure Method è una metodologia utile alla valutazione di rischiosità ESG delle singole controparti e delle singole esposizioni. L'approccio si basa sulla valutazione diretta della performance di un'esposizione – in questo caso creditizia – rispetto al profilo di rischio ESG (e, in particolare, di rischio climatico e ambientale) e può essere utilizzato per integrare la valutazione standard delle categorie di rischio finanziario. Gli indicatori, le metriche e/o gli strumenti utilizzati per questa valutazione sono tipicamente calibrati a livello aziendale, tenendo conto delle caratteristiche granulari a livello di settore per cogliere le sensibilità specifiche ai fattori di rischio climatici e ambientali. Cfr. "EBA Report on management and supervision of ESG risks for credit institutions and investment firms", giugno 2021, Autorità Bancaria Europea.

Per ciascuna delle fattispecie di rischio sopra riportate, al fine della rilevazione del livello di materialità, sono stati utilizzati strumenti e metriche differenti capaci di intercettare il livello di rischiosità dei fattori di rischio C&E che si manifestano nell'ambito delle stesse, mediante specifici canali di trasmissione.

La metodologia sviluppata per stimare la materialità dei fattori di rischio C&E, in coerenza con la valutazione della materialità dei rischi "tradizionali", ha previsto l'individuazione dei seguenti sei livelli di materialità:

Giudizio di Materialità
Materialità Minima
Materialità Bassa
Materialità Media
Materialità Media-Alta
Materialità Alta
Materialità Molto-Alta

Scala giudizio di materialità

Sono considerati come "materiali" i fattori di rischio C&E caratterizzati da giudizio di materialità Media, Medio-alta, Alta o Molto alta.

Nelle successive sezioni del documento sono forniti i principi metodologici e i relativi risultati che sottendono l'elaborazione delle analisi di materialità dei fattori di rischio C&E in relazione ai rischi di primo pilastro sviluppati con gli strumenti di cui si è dotata la Banca.

Rischio di credito

Per la conduzione delle analisi di materialità dei fattori di rischio C&E che incidono sull'esposizione al rischio di credito sono definiti tre distinti cluster di portafoglio:

  • Corporate non finanziario garantito (NFC secured);
  • Corporate non finanziario non garantito (NFC unsecured);
  • Households garantito (Households secured).

In funzione del fattore di rischio e dei cluster analizzati, sono stati identificati strumenti definiti internamente, attraverso soluzioni modellistiche proprietarie, o acquisiti tramite ricorso a fornitori dati esterni. Tali strumenti sono calibrati a livello di singola controparte e valutati in ottica prospettica mediante l'uso di scenari o ipotesi forward looking, rappresentativi della possibile evoluzione dei rischi fisici e di transizione della controparte su orizzonti di breve, medio e lungo periodo, con differenziazione di valutazioni a livello geografico e/o settoriale.

Cluster di portafoglio analizzati
Risk Driver Fattori di rischio Canali di trasmissione NFC
garantito
NFC non
garantito
Privati
garantito
Rischio di Politiche e regolamentazione Impatto su costi Score C&E di
controparte BPS
Impatto su fatturato
provider esterno
Classe
Energetica
immobiliare
transizione
(climatico
Tecnologia Impatto su investimenti
ambientale) Market sentiment Impatto su fatturato provider
esterno
Ondate di calore
Ondate di gelo
Incendi boschivi Perdita dovuta dal
danno:

Per i portafogli
NFC, potenziale
perdita legata ai
danni subiti merito
Rischi Rischio fisico Raffiche di vento
(climatico -
acuto)
Precipitazioni
climatici e Frana Rischi Fisici provider
esterno:
Probabilità di impatto
Rischi Fisici
ambientali Alluvione provider
Siccità alla produttività esterno:
probabilità
di impatto
sul bene
residenziale
Cambiamento temperature dell'azienda sulla capacità
Cambiamento precipitazioni
Per il portafoglio
produttiva aziendale
Rischio fisico
(climatico
Innalzamento livello del mare Household secured,
potenziale perdita
- cronico Erosione del suolo e delle coste legata al danno
ambientale) Perdita biodiversità sul bene immobile
posto a garanzia del
Stress idrico finanziamento
Stress termico
Scioglimento permafrost

In linea generale, l'approccio metodologico individuato per la conduzione delle analisi prevede, in primo luogo, l'adozione di una prospettiva outside-in di materialità. Secondo tale prospettiva, la performance finanziaria di una controparte creditizia può essere influenzata da fattori di rischio C&E.

La determinazione del livello di materialità dei fattori climatico-ambientali parte dall'analisi di rischiosità applicata a ciascun canale di trasmissione e quindi al singolo fattore di rischio collegato. Tale valutazione è successivamente estesa anche a livello di risk driver per giungere, da ultimo, a un giudizio complessivo del grado di rischiosità dei singoli cluster di portafoglio.

Per attribuire una valutazione di materialità a livello di canale di trasmissione del rischio, viene calcolato il livello di incidenza delle esposizioni ritenute "rischiose" rispetto al totale delle esposizioni del cluster di portafoglio analizzato. Il livello di incidenza, per ogni cluster di portafoglio, viene valutato per fasce di esposizione attribuendo infine un giudizio di materialità riconducendolo alla scala definita.

Di seguito viene riportato lo schema riassuntivo della rilevazione di materialità relativa ai driver di rischio e alla rischiosità climatico-ambientale complessiva in merito al portafoglio creditizio complessivo e ai singoli cluster oggetto di analisi.

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Rischio di mercato

Per la conduzione delle analisi di materialità dei fattori di rischio C&E che incidono sull'esposizione al rischio di mercato, sovrano Italia e titoli altri a livello consolidato, il perimetro oggetto di analisi è il seguente:

  • titoli governativi;
  • titoli corporate;
  • fondi.

L'approccio metodologico scelto per la conduzione di tali analisi prevede la considerazione della portata delle esposizioni finanziarie in portafoglio, integrata con le informazioni di rischio che vanno a comporre i rating "Environmental" forniti da provider esterno, declinati distintamente tra emittenti corporate e governativi.

Per attribuire una valutazione di materialità, la Banca è partita dalla mappatura dei temi indagati dal provider per la valutazione del pillar E, riconducendoli ai fattori di rischio prevalenti. Per ciascun emittente è stato calcolato uno score a livello di risk driver/fattore di rischio e, successivamente, è stato anche calcolato uno score di portafoglio, a livello di risk driver/fattore di rischio. Tali score di portafoglio sono stati in seguito ricondotti a una determinata scala di rischiosità a sua volta ricondotta alla scala di materialità definita (si veda figura Scala giudizio di materialità).

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Di seguito vengono riportati i risultati della valutazione sul portafoglio della Banca suddiviso per i titoli e per i fondi a seconda della loro natura (Corporate, Governativi).

Titoli Corporate Titoli Governativi Fondi Corporate Fondi Governativi
Rischio
climatico e
ambientale
Bassa Medio-Alta Bassa Bassa
Rischio di
transizione
Bassa Medio-Alta Bassa Bassa
Rischio fisico Minima Alta Minima Media
Rischio fisico
acuto
Medio-alta Bassa
Rischio fisico
cronico -
ambientale
Minima Alta Minima Media

Rischio operativo

Per quanto concerne il rischio operativo, il perimetro oggetto di analisi e prima applicazione della metodologia di valutazione della materialità dei fattori di rischio climatico-ambientali ha riguardato il complesso dei beni immobiliari della Banca e delle società bancarie e finanziarie appartenenti al Gruppo potenzialmente interessate dalla materializzazione dei rischi climatici e ambientali afferenti alla componente di rischio fisico (es. succursali e sedi centrali, agenzie, sportelli, tesorerie, servizi distaccati).

Ai fini dell'identificazione della materialità e in coerenza con il perimetro definito, i fattori di rischio C&E rilevanti in termini di rischio operativo hanno riguardato l'accadimento di eventi metereologici estremi conseguenti alle seguenti minacce di rischio fisico acuto:

Fattori di rischio fisico

  • Eventi metereologici estremi
  • Alluvione
  • Frana
  • Precipitazione
  • Incendio
  • Ondata di calore

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Schema dei fattori di rischio climatici e ambientali rilevanti sul rischio operativo

Le analisi svolte per l'identificazione della materialità sul rischio operativo si basano, da un lato, sulle informazioni geografiche relative alla localizzazione degli immobili del Gruppo, in funzione della provincia di riferimento e, dall'altro, sull'utilizzo di database esterni che forniscono informazioni atte a esprimere un livello di esposizione alle minacce di rischio fisico acuto considerate.

La metodologia di analisi del grado di materialità dei fattori di rischio climaticoambientale rispetto all'esposizione ai rischi operativi, con specifico riferimento ai fattori di rischio fisico acuto considerati, ha previsto di:

  • recuperare ed elaborare le fonti informative riveniente dai database esterni consultati allo scopo di sviluppare le classi di esposizione alle minacce di rischio oggetto di analisi;
  • assegnare per ogni comune / provincia italiana ed estera in cui il Gruppo è insediato con propri asset immobiliari un livello di esposizione, espresso per classi qualitative, a ciascuna minaccia di rischio fisico considerata;
  • identificare, secondo un criterio di rilevanza per concentrazione territoriale, le aree geografiche in cui il Gruppo è maggiormente presente con propri beni immobili;
  • per le principali aree geografiche di presenza fisica del Gruppo, determinare la materialità di esposizione ai fattori di rischio fisico considerati in funzione del livello di esposizione a essi assegnato.

Di seguito è riportato lo schema riassuntivo della rilevazione di materialità di esposizione alle minacce di rischio fisico considerate rilevanti per le analisi.

Giudizio di
materialità
RISCHIO CLIMATICO E AMBIENTALE Alta
Rischio di transizione
Rischio fisico Alta
Rischio fisico acuto Alta
Rischio fisico cronico - ambientale

Misurazione e quantificazione dei rischi climatici e ambientali

La Banca misura le proprie esposizioni ai rischi C&E sulla base dei dati correnti e di stime prospettiche, rilevando metriche quantitative di andamento dei rischi fisici e di transizione.

In relazione, vengono elaborate metriche in grado di determinare l'esposizione considerata accettabile, definendo un adeguato sistema di limiti e di indicatori di rischio. Per quanto concerne in particolare i rischi climatici, gli strumenti di misurazione adottati prendono in considerazione la natura di lungo periodo dei cambiamenti del clima, valutando come diversi percorsi di evoluzione delle temperature e delle emissioni di gas a effetto serra possano accentuare tali rischi.

La rilevazione di dette metriche rafforza la capacità del Gruppo di rispondere a una transizione improvvisa verso un'economia a basse emissioni di carbonio ovvero a singoli eventi fisici suscettibili di provocare impatti sull'operatività tipica, sulle controparti o sui portafogli di attività del Gruppo e di intraprendere misure di attenuazione in maniera tempestiva.

Come descritto nelle sezioni precedenti, fra le metriche adottate, il Gruppo si avvale di indicatori calcolati attraverso lo sviluppo di metodologie interne di valutazione e classificazione della rischiosità climatico-ambientale a livello sia settoriale che di singola controparte/operazione, utili ad analisi di portafoglio come quelle utilizzate nelle valutazioni di specifiche attività, transazioni, investimenti o controparti/emittenti.

In base alle analisi di materialità poste in essere, la Banca incorpora i fattori di rischio C&E nei propri processi di valutazione dell'adeguatezza del capitale interno (ICAAP) e di liquidità (ILAAP) mediante dedicate quantificazioni di impatto (per esempio sui valori dei portafogli e delle attività aziendali, sui volumi operativi e sulla redditività, sulle misure gestionali e regolamentari di esposizione ai rischi esistenti, ecc.) basate sull'applicazione di scenari prospettici di simulazione della transizione climatica e/o su ipotesi di severità degli effetti dei rischi fisici rilevanti.

Entrando nel merito del Framework di stress testing e climate risk management definito dalla Banca, nel corso del 2022, sono state disegnate e implementate le prime componenti principali del framework, attivando forniture dati ricorrenti focalizzate sui driver climatici e motori di calcolo simulativi analitici per la stima degli impatti dei rischi fisici e di transizione.

In particolare, il framework è stato attivato al fine di comprendere i potenziali impatti, anche gestionali e in termini di sostenibilità, derivanti dai canali di trasmissione dei rischi climatici sulle misure di rischio tradizionali, a partire dai driver di credit risk del portafoglio di finanziamenti verso le imprese, i privati e le relative garanzie ricevute.

Al contempo, le componenti impiegate per la conduzione di simulazioni climate-risk adjusted stanno supportando l'introduzione di specifici indicatori di rischio climatico (KRI) al fine di completare il processo di identificazione, misurazione e monitoraggio dei rischi climatici.

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Il framework impiegato per l'esercizio ICAAP al 31 dicembre 2022 con riferimento alle analisi di rischio climatico ha fatto affidamento sui suddetti elementi, con l'obiettivo di valutare l'adeguatezza patrimoniale della Banca in condizioni di stress dovute a:

  • avvenimenti avversi generati dai rischi fisici acuti;
  • amplificazione degli effetti dei rischi acuti nel medio-lungo periodo, a seguito dell'aggravarsi delle condizioni climatiche;
  • eventi\politiche di transizione climatica imposti dal contesto tecnologico o politico esterno (es. politiche di decarbonizzazione europee e\o innovazioni tecnologiche).

Nell'ambito dell'impostazione dell'esercizio ICAAP di quest'anno, la Banca ha inoltre realizzato, quantificandola, una mappatura analitica, forward looking e scenariodependent della propria esposizione ai suddetti rischi\canali di trasmissione, in termini ad esempio di settori, controparti, portafogli e aree geografiche, per quanto riguarda i credit risk driver della probabilità di default e della loss given default.

Per la misurazione degli impatti del rischio fisico e di transizione sui driver creditizi, sono state impiegate le seguenti componenti logiche:

  • dati di input da fonte interna (es. esposizioni, anagrafiche) e da provider esterni di elevato standing;
  • scenari climatici previsionali allineati allo standard NGFS e coerenti con la congiuntura macro-economica attuale:
  • − nel breve, medio e lungo periodo;
  • − sulle variabili economico-finanziarie principali di riferimento, in linea con gli scenari previsivi impiegati anche in altri processi chiave della Banca;
  • − in termini di settore economico delle imprese;
  • motore di rischio di transizione per la misurazione degli impatti dei rischi legati alla transizione climatica sui bilanci prospettici e, conseguentemente, sul merito creditizio delle imprese finanziate;
  • motore di rischio fisico per la misurazione degli impatti generati da eventi fisici avversi (es. siccità e ondate di calore) sul business delle imprese finanziate;
  • motore di rischio fisico per la misurazione del valore di mercato delle garanzie immobiliari (commerciali e residenziali) esposte a rischi fisici acuti (es. alluvioni e frane) e cronici avversi, che potrebbero ridurne il valore.

Strumenti analitici

Motore di rischio di transizione (Transition Risk Engine, TRE)

Lo strumento per la misurazione del rischio di transizione, come già indicato nella sezione "Il Framework di pianificazione" è un motore di calcolo analitico che, a livello di singola impresa, stima gli impatti di specifiche assunzioni sul clima e delle relative variabili macroeconomiche/settoriali sulle componenti economiche e patrimoniali del bilancio aziendale, al fine di determinare il grado di sensibilità delle aziende finanziate alle politiche di transizione.

Il motore di calcolo è stato calibrato attraverso analisi di un elevato numero di bilanci aziendali a livello italiano e internazionale, ed è composto da tre elementi interconnessi:

  • modello settoriale: ha lo scopo di calcolare la produzione, l'import/export, i costi standard, la domanda, i prezzi alla produzione dei settori industriali;
  • modello per il rischio di transizione: calcola i costi aggiuntivi diretti/indiretti dovuti principalmente all'impatto dell'applicazione della carbon tax e alla variazione dei prezzi energetici (secondo l'energy mix dinamico settoriale);
  • modello di previsione finanziaria single-name: consente di proiettare i modelli di bilancio di una singola azienda prendendo come input esogeni le variabili determinate dai modelli settoriali e l'output del motore TRE. Calcola inoltre diversi indici di rischio derivati dalle proiezioni di bilancio.

In particolare, impiegando le previsioni economiche settoriali, il modello è in grado di determinare il profilo di rischio di transizione, stimando prospetticamente, in modalità scenario-dependent e considerando il profilo emissivo dell'azienda oggetto di analisi (puntuale e, se disponibile, anche prospettico):

  • i costi diretti legati all'applicazione di una carbon-tax sulle emissioni di GHG, nel caso di aziende aderenti al sistema EU ETS;
  • i costi indiretti legati all'incremento dei costi energetici e alla variazione dell'energy mix aziendale, anche in risposta alla transizione climatica\tecnologica;
  • le necessità di investimento\indebitamento per l'efficientamento tecnologico necessario al fine di ridurre progressivamente le emissioni di gas serra derivanti da processi aziendali e dall'impiego di fattori produttivi;
  • le conseguenti ripercussioni dei punti precedenti sui margini unitari, sugli utili aziendali e sulle altre voci del bilancio delle imprese controparti, anche considerando la capacità settoriale di tradurre gli incrementi dei costi sui prezzi degli output impiegati a valle da altri settori (considerazione delle filiere e delle relazioni input-output) o destinati alla clientela finale.

Il motore di calcolo, opportunamente settato, consente di ipotizzare scenari di "stress climatico" dovuto alla transizione, e incorporarne analiticamente gli effetti in termini di dinamiche creditizie considerando gli elementi specifici del portafoglio imprese della Banca e la sua composizione settoriale.

Gli output dello strumento consentono pertanto la determinazione di opportuni indicatori di rischio (KRI) relativi al profilo di rischio di transizione del portafoglio (es. concentrazione delle esposizioni e dei proventi nei settori\clienti ad alto rischio).

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Motore di rischio fisico (Physical Risk Engine, PRE)

Lo strumento, come già indicato nella sezione relativa al" Framework di pianificazione", ha l'obiettivo di determinare e quantificare gli impatti di determinati eventi fisici:

  • sui bilanci prospettici delle imprese finanziate;
  • sui valori di mercato degli immobili (residenziali e commerciali) ricevuti a garanzia delle operazioni di finanziamento (sia verso imprese che verso privati)

consentendo pertanto la mappatura dei suddetti portafogli in base al profilo di rischio fisico, determinabile in modalità prospettica e scenario-dependent, negli orizzonti di breve, medio e lungo periodo.

Il motore sfrutta i seguenti elementi:

  • geo-localizzazione: per la localizzazione degli immobili e le unità produttive delle aziende finanziate su mappe e la considerazione delle distanze di interesse (es. da fiumi o foreste);
  • mappe e indici di rischio: per la determinazione di eventi climatici di interesse per le celle geografiche specifiche (downscaling) e per il calcolo di probabilità e magnitudo degli eventi fisici;
  • funzioni di danno: per la misurazione degli impatti verranno applicate specifiche funzioni di danno, statisticamente calibrate, che consentono di declinare gli indici del punto precedente e calcolare:
  • − le svalutazioni nel caso degli immobili;
  • − i danni a livello di KPI economico-finanziari (es. fatturato, valore aggiunto, etc…) nel caso delle unità produttive e, aggregate, delle imprese finanziate.

In merito al rischio fisico per le imprese, gli impatti delle funzioni di danno possono poi essere combinati con il modulo di proiezione dei bilanci per consentire la quantificazione degli impatti degli eventi sull'intero bilancio (e quindi sulla solvibilità) delle imprese. L'applicazione di funzioni di danno robuste e altamente differenziate, dà modo di determinare in maniera metodologicamente consistente il profilo di rischio fisico degli immobili e delle imprese finanziate. Tale determinazione quantitativa consente di integrare eventi di stress fisico connotati da differenti gradi di severità e sotto diverse ipotesi di scenario all'interno delle simulazioni di rischio creditizio, impattando i driver della probabilità di default (imprese) e loss-given-default (garanzie immobiliari commerciali e residenziali). Disponendo di questi valori, la Banca ha pertanto integrato le proprie proiezioni rendendole climate-adjusted e identificando i segmenti di operatività potenzialmente assoggettabili al monitoraggio di appositi risk indicators (KRI).

Monitoraggio e controllo dei rischi climatici e ambientali

La Banca analizza l'evoluzione della propria esposizione ai fattori di rischio C&E, ricavata sulla base delle risultanze dei processi e delle metodologie descritti nei punti precedenti, allo scopo di intercettare potenziali cambiamenti nel profilo di rischio e di individuare criticità o tendenze anomale, in termini di numerosità o magnitudo degli impatti previsti. Nello specifico, il monitoraggio dell'esposizione al rischio C&E passa attraverso l'analisi e la valorizzazione periodica di metriche quantitative, oggettive e misurabili, riferite alle diverse fattispecie di rischio tradizionale impattate da questi fattori. Detti indicatori, a cui si associano specifici sistemi di limiti di rischio, integrano ai vari livelli gerarchici gli schemi di Risk Appetite Framework del Gruppo, supportando il controllo degli effetti delle fonti di rischi fisici e di transizione sulle posizioni correnti e prospettiche esposte ai rischi tradizionali. Allo scopo, è stato definito un apposito apparato di reportistica teso a rappresentare, su base trimestrale e agli organi apicali, le dinamiche della rischiosità dei portafogli crediti e titoli della banca sotto il profilo dell'incidenza dei fattori ESG. L'elenco degli indicatori sintetici utilizzati per il monitoraggio dei rischi collegati all'ambiente e ai cambiamenti del clima, nonché la descrizione dei meccanismi di escalation previsti in caso di superamento dei limiti di rischio fissati, sono documentati, a seconda del livello gerarchico della metrica, nel quadro della Dichiarazione di propensione al rischio" (Risk Appetite Statement, RAS) e del "Regolamento del Risk Appetite Framework" del Gruppo e delle diverse entità che lo compongono.ovvero nell'ambito della specifica regolamentazione interna sulla gestione delle fattispecie di rischio impattate.

Mitigazione dei rischi climatici e ambientali

Le eventuali criticità identificate a valle dei processi di identificazione, valutazione e misurazione del rischio climatico e ambientale, nonché in fase di monitoraggio periodico della relativa esposizione, determinano l'attivazione di specifici interventi di mitigazione dei rischi rilevati. Ciò può verificarsi, in generale, in seguito alla misurazione di indicatori chiave che dovessero rilevare un'eccessiva esposizione ai rischi climatico-ambientali, sia fisici che di transizione, in rapporto ai limiti di rischio stabiliti.

Per la gestione di tali circostanze, la Banca definisce una serie di potenziali strumenti e azioni gestionali atti a contenere la propria esposizione ai rischi C&E. Le iniziative di mitigazione vengono definite in modo specifico in ragione delle tipologie di rischio tradizionali nell'ambito delle quali i fattori climatici e ambientali tendono ad avere manifestazione.

Con particolare riguardo ai rischi C&E manifestabili nel quadro dell'esposizione al rischio di credito, possono essere adottate, tra le altre, le seguenti azioni di mitigazione:

  • previsione di procedure deliberative accentrate, con annesso processo di due diligence rafforzata, per la concessione di finanziamenti ad attività e/o controparti che manifestano un elevato grado di esposizione ai fattori di rischio C&E, quale rilevato dai sistemi interni di misurazione adottati (es. scoring);
  • offerta di specifici prodotti di finanziamento (es. "prestiti verdi" e altre forme di green lending) mirati a favorire il processo di miglioramento del profilo climatico-ambientale della clientela, supportandone l'adattamento alla transizione eco-sostenibile;
  • introduzione negli accordi contrattuali con la clientela di specifiche clausole di misurazione di performance climatico-ambientali (es. green covenants) in presenza di nuovi affidamenti in favore di controparti maggiormente esposte ai fattori di rischio C&E.

Con riferimento invece ai rischi C&E manifestabili nel contesto dell'esposizione ai rischi di mercato, possono essere adottate, tra le altre, le seguenti azioni di mitigazione:

■ riorientamento delle politiche di investimento al fine di ridisegnare la composizione del portafoglio di attività finanziarie, in modo da favorire il ridimensionamento dell'esposizione complessiva ai rischi C&E.

Relativamente ai rischi C&E che trovano manifestazione sotto forma di rischi operativi e di reputazione possono essere adottate, tra le altre, le seguenti azioni di mitigazione:

  • presidio del livello di maturità e completezza delle procedure di sicurezza fisica e degli standard di efficienza energetica degli immobili del Gruppo, anche per il tramite della definizione di specifici piani di continuità operativa e disaster recovery (soggetti a verifiche periodiche di efficacia degli stessi), allo scopo di prevenire o gestire proattivamente l'accadimento di rischi fisici;
  • sottoscrizione e periodica verifica dell'adeguatezza delle polizze assicurative stipulate dalla Banca a copertura di potenziali rischi operativi rivenienti da fattori climatici e ambientali;

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  • riorientamento delle politiche di selezione e ingaggio di fornitori e controparti commerciali in base al rispetto di determinati requisiti in ordine alla sostenibilità ambientale del proprio business, con riferimento tanto a minacce di rischio fisico quanto all'osservanza delle normative applicabili in materia climatico-ambientale;
  • riorientamento delle politiche di business caratteristico (es. servizi finanziari per la clientela, erogazione e gestione del credito) verso approcci che favoriscano la prevenzione e/o la riduzione dell'esposizione complessiva ai rischi C&E, aventi benefici diretti ovvero indiretti per il Gruppo (es. effetto su reclami e sanzioni);
  • presidio del livello di reputazione goduta in termini di sensibilità verso istanze climatico-ambientali, con eventuale attivazione di campagne di ripristino dell'immagine aziendale (es. piani di emergenza e gestione delle crisi, flussi comunicativi di pubblico riconoscimento delle scelte aziendali) nel caso in cui la Banca sia percepita quale non aderente o solo apparentemente aderente a istanze di sostenibilità ambientale (cd. greenwashing).

In ordine, infine, ai rischi C&E in grado di influire sull'esposizione al rischio di liquidità, non si considerano ulteriori specifiche azioni manageriali di attenuazione del rischio rispetto a quelle in precedenza elencate, essendo esse stesse mitiganti delle potenziali ricadute negative sulla posizione di liquidità.

Il percorso di BPS per la definizione di target

La decarbonizzazione dell'economia è una priorità storica a lungo termine per gli Stati e le aziende. Le iniziative promulgate a livello internazionale sono ormai moltissime e prevedono, come obiettivo comune, riduzioni ambiziose delle emissioni di gas serra (di seguito, GHG da green house gases), primo tra tutti la CO2 .

Dopo l'Accordo di Parigi, che si pone l'obiettivo di limitare il riscaldamento globale ben al di sotto dei 2ºC e proseguendo con gli sforzi per limitarlo a 1,5ºC, con il Green Deal, lanciato nel 2019, l'Unione Europea ha confermato il suo impegno ad azzerare le proprie emissioni nette di GHG entro il 2050 e a rispettare obiettivi intermedi per il 2030 e il 2040. In particolare, si prevede la riduzione del 55% delle emissioni di GHG rispetto ai livelli del 1990 entro il 2030.

Per raggiungere la neutralità climatica, la Commissione Europea si è posta l'obiettivo di mobilitare fino a mille miliardi di euro nel prossimo decennio.

Con il Piano Industriale 2022-2025, la Banca ha definito un percorso ambizioso rispetto alla riduzione dei propri impatti ambientali e climatici, definendo lo sfidante obiettivo di aderire nel 2023 alla Net Zero Banking Alliance (si veda la sezione "Strategia" per approfondimenti sulla Strategia climatica di BPS).

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Considerando anche l'interesse dei mercati, nonché le richieste delle Autorità europee di intensificare gli sforzi per affrontare i cambiamenti climatici e la necessità di creare dei KPI specifici per monitorare le proprie performance climatiche, a partire dai portafogli, BPS ha deciso di intraprendere un percorso di target setting per la definizione di obiettivi specifici. Per questo motivo, la Banca ha avviato una collaborazione con un provider esterno, il cui obiettivo è di:

  • rafforzare la raccolta dei dati relativi alle emissioni GHG, consentendo la preparazione di un inventario solido e basato su fonti sempre più solide;
  • sviluppare target near-term di Scope 1 e Scope 2 secondo la metodologia science based prevista da NZBA per il settore finanziario;
  • sviluppare target near-term di Scope 3 categoria 15 secondo la metodologia science based prevista da NZBA per il settore finanziario;
  • analizzare preliminarmente ipotesi di target long-term verso l'adesione a NZBA, in attesa della pubblicazione di linee guida specifiche per il settore finanziario.

In tale ambito, la Banca ha quindi aggiornato i propri obiettivi in linea con l'adesione alla NZBA. In particolare, l'attenzione è stata posta sulla valutazione delle differenze metodologiche e di perimetro tra SBTi e NZBA, sull'integrazione del processo di target setting con le richieste di BCE, e sullo sviluppo di target di Scope 3-categoria 15 in linea con le richieste della NZBA.

La Tassonomia europea come strumento universale per la definizione di metriche

Il Regolamento UE 2020/852 (c.d. Tassonomia) definisce i criteri per determinare se un'attività economica possa considerarsi ecosostenibile partendo dall'individuazione di 6 obiettivi ambientali:

  • mitigazione dei cambiamenti climatici
  • adattamento ai cambiamenti climatici
  • uso sostenibile e protezione delle acque e delle risorse marine
  • transizione verso un'economia circolare
  • prevenzione e riduzione dell'inquinamento
  • protezione e ripristino delle biodiversità e degli ecosistemi

La Tassonomia impone a tutti gli operatori economici obblighi di misurazione e rendicontazione della percentuale delle proprie attività economiche che contribuiscono a questi obiettivi di sostenibilità: si veda la DNF 2022, sezione "Ambiente e cambiamento climatico" per la disclosure di ammissibilità alla Tassonomia di BPS.

L'inventario GHG

Una strategia aziendale efficace sul piano del contrasto al cambiamento climatico richiede una comprensione dettagliata delle proprie emissioni climalteranti, tramite un vero e proprio inventario delle GHG.

Fonte immagine: GHG Protocol - Technical Guidance for Calculating Scope 3 Emissions - Supplement to the Corporate Value Chain (Scope 3) Accounting & Reporting Standard, World Resources Institute (WRI) and the World Business Council for Sustainable Development (WBCSD)

Come definito nella propria Policy Ambientale, il Gruppo si prefigge di adottare un approccio precauzionale verso le questioni ambientali di maggior rilevanza, con il duplice scopo di contenere i rischi connessi alle operazioni commerciali e di cogliere nuove opportunità di business in tutte le aree strategiche.

In linea con gli obiettivi prefissati nel Piano Industriale, la Banca svolge una precisa analisi della propria impronta di carbonio (carbon footprint), ovvero il calcolo delle emissioni di GHG attribuibili alla propria operatività e alle diverse linee di business. Le emissioni più comunemente oggetto di rendicontazione sono quelle di anidride carbonica (o CO2 ) che, tuttavia, rappresentano solo una delle tipologie di emissioni di gas climalteranti. Le emissioni si classificano per Scope (ambito), il quale, in particolare, definisce se le emissioni sono state generate dall'organizzazione stessa o sono state prodotte da organizzazioni collegate, come ad esempio il fornitore di energia.

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Emissioni di Scope 1

Lo Scope 1 indica le emissioni di CO2 equivalenti generate direttamente dal Gruppo, derivanti dal consumo di combustibile utilizzato per il riscaldamento, dai carburanti della flotta di autoveicoli e dalle perdite di gas refrigerante. In particolare, le emissioni dirette di gas serra provenienti da generatori di calore a combustione vengono sottoposte periodicamente a controlli e a prove di combustione secondo le indicazioni contenute nel DPR 74/2013. Ogni rapporto di intervento viene archiviato all'interno della procedura aziendale di Manutenzioni Programmate Ordinarie.

UdM 2022 2021 2020
Totale emissioni dirette t CO2
e
3.383 4.368 6.933
Gasolio da riscaldamento t CO2
e
1.214 1.293 1.240
Gasolio per autotrazione t CO2
e
220 196 142
Benzina t CO2
e
51 30 49
GPL t CO2
e
6 0 6
Gas naturale t CO2
e
1885 2.736 2.799
F Gas t CO2
e
0 113 2.698
Energia elettrica da fonti rinnovabili
prodotta e consumata
t CO2
e
8 0 0
Altro (specificare) t CO2
e
0 0 0

Fonte dei fattori di emissione: ISPRA con trasformazione in CO2 e secondo la procedura riportata nelle "Linee guida sull'applicazione in banca degli Standards GRI (Global Reporting Initiative) in materia ambientale" pubblicate da ABI Lab. I gas inclusi nel calcolo sono CO2 , CH4 , N2 O.

Emissioni di Scope 2

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Lo Scope 2 indica le emissioni indirette di CO2 derivanti dal consumo di energia elettrica e dal calore acquistati: con cadenza semestrale/annuale vengono eseguite analisi energetiche finalizzate alla determinazione di indici (benchmark) di consumo dei vari immobili; generalmente questi dati vengono confrontati con quelli medi di settore rilevati dal Gruppo ABI Energia, oltre che con quelli di best practice, allo scopo di orientare attività puntuali di intervento o intraprendere differenti misure di enermanagement.

Per il calcolo dello Scope 2, lo standard GRI prevede due diversi approcci di calcolo delle emissioni di Scope 2: "Location-Based" e "Market-Based":

  • L'approccio "Location-Based" prevede l'utilizzo di fattori di emissione medi relativi agli specifici mix energetici nazionali di produzione di energia elettrica; il coefficiente di emissione utilizzato per l'Italia è pari a 278,02 gCO2 /kWh per il 2021 e 296,5 g CO2 /kWh per il 2020 (fonte dei fattori di emissione: ISPRA con trasformazione in CO2 equivalente secondo la procedura riportata nelle "Linee guida sull'applicazione in banca degli Standards GRI (Global Reporting Initiative) in materia ambientale" pubblicate da ABI Lab).
  • L'approccio "Market-Based" prevede l'utilizzo di fattori di emissione definiti su base contrattuale con il fornitore di energia elettrica. In assenza di specifici accordi contrattuali tra le società del Gruppo e il fornitore di energia elettrica (es. acquisto di garanzie di origine), per questo approccio è stato utilizzato il fattore di emissione relativo al "residual mix" nazionale che per l'Italia è pari a 459 g CO2 /kWh per il 2021 e 466 g CO2 /kWh per il 2020 (fonte dei fattori di emissione: AIB, European Residual Mixes 2020 e 2019 rispettivamente per i dati 2021 e 2020, con trasformazione in CO2 equivalente secondo la procedura riportata nel documento sopra-citato).
Emissioni indirette (Scope 2) UdM 2022 2021 2020
Totale emissioni indirette – Metodo
"Location based"
t CO2
e
5.231 5.502 5.809
Totale energia elettrica acquistata
(rinnovabile e non) (national grid
average emission factor)
t CO2
e
4.854 5.126 5.502
Totale teleriscaldamento acquistato
(rinnovabile e non)
t CO2
e
377 376 308
Altro (specificare) t CO2
e
0 0 0
Totale emissioni indirette - Metodo
"Market based"
t CO2
e
384 406 372
Energia elettrica acquistata non
rinnovabile
t CO2
e
199 216 186
Energia elettrica acquistata da fonti
rinnovabili
t CO2
e
0 0 0
Teleriscaldamento acquistato non
rinnovabile
t CO2
e
185 191 186
Teleriscaldamento acquistato
rinnovabile (fattore di emissioni zero)
t CO2
e
0 0 0
Altro (specificare) t CO2
e
0 0 0

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La Banca raccoglie informazioni sulle emissioni associate al 98% del proprio portafoglio di crediti corporate

Emissioni di Scope 3

Con il termine "emissioni di Scope 3" si intendono le emissioni di GHG che una organizzazione emette nello svolgimento delle proprie attività, ma derivano da sorgenti non possedute o controllate dall'organizzazione stessa. Tra queste emissioni si annoverano quelle relative alla produzione del materiale acquistato e il combustibile utilizzato da veicoli non di proprietà dell'organizzazione, ma anche l'utilizzo finale di prodotti o servizi nonché gli investimenti realizzati.

Fino a poco tempo fa, le aziende si sono concentrate sul calcolo delle emissioni nell'ambitodegli Scope 1 e 2: il report The time to Green Finance, pubblicato da CDP, rileva che solo un esiguo numero di istituti di credito riporta le proprie emissioni di Scope 3 e dichiara che il rapporto tra le emissioni di gas serra indirette degli istituti finanziari (associate alle attività di investimento, credito e sottoscrizione) e quelle dirette è di 700 a 1: le emissioni di Scope 1 e 2 delle società finanziarie sono da ritenersi residuali rispetto a quanto generato dalle imprese che le stesse finanziano. La Banca è consapevole della necessità di tenere conto delle emissioni lungo la propria catena del valore per gestire in modo completo i rischi correlati alla propria carbon footprint: non solo per far fronte alle richieste del regolatore e alle aspettative del mercato, ma soprattutto per intraprendere un percorso di autoanalisi finalizzato alla definizione di target climatici sempre più ambiziosi.

Per questo motivo, a partire dal 2021, la Banca si è impegnata nello studio delle proprie emissioni di Scope 3, partendo da un primo esercizio di analisi delle emissioni assolute emesse dalla clientela del portafoglio crediti. Nel corso del 2022, la Banca ha evoluto le proprie metriche e il proprio perimetro di analisi, raccogliendo dati relative alle emissioni dei propri clienti in modo sempre più dettagliato e preciso. Per il portafoglio crediti, il perimetro delle analisi si è concentrato sul segmento corporate prendendo come riferimento le controparti che presentano i dati sulle emissioni GHG, fornite da qualificati provider esterni o direttamente raccolte dalle Dichiarazioni non finanziarie pubblicate, arrivando a coprire un perimetro pari a circa il 98% del portafoglio corporate complessivo. Nello specifico, sono state valutate, aggregando i dati su base settoriale e complessiva, le emissioni assolute, l'esposizione finanziaria all'attivo di bilancio, le emissioni finanziate e l'intensità emissiva (WACI) delle controparti in oggetto.

La metodologia per il calcolo delle emissioni finanziate segue due principali standard:

  • GHG Protocol Technical Guidance for Calculating Scope 3 Emissions Supplement to the Corporate Value Chain (Scope 3) Accounting & Reporting Standard, World Resources Institute (WRI) and the World Business Council for Sustainable Development (WBCSD);
  • PCAF Partnership for Carbon Accounting Financials, the Global GHG Accounting and Reporting Standard for the Financial Industry, Second edition e Financed Emission Standard.

Le informazioni utilizzate per il calcolo delle emissioni di GHG derivano da:

  • database "info provider", contenenti informazioni e dati statistici relativi alle emissioni per singola controparte e settore NACE;
  • database dati "reported", contenente le emissioni di GHG rendicontate nelle Dichiarazioni Non Finanziarie pubblicate da gruppi e imprese.

Secondo quanto stabilito da PCAF, gli istituti finanziari devono segnalare le emissioni assolute di Scope 1 e 2 delle proprie controparti; per la rendicontazione delle emissioni di Scope 3 delle proprie controparti, invece, PCAF segue un'introduzione graduale:

PCAF: list of sectors with required Scope 3 emissions inclusion as defined the EU TEG

Phase in period NACE L2 sectors considered
For reports publisher in
2021 onwards
At least energy (oil & gas) and mining (i.e., NACE L2: 05-09, 19, 20)
For reports published in
2023 onwards
At least transportation, construction, buildings, materials and
industrial activities (i.e., NACE L2: 10-18, 21-23, 41-43, 49-53, 81)
For reports published in
2025 onwards
Every sector

Fonte: PCAF (2022). The Global GHG Accounting and Reporting Standard Part A: Financed Emissions. Second Edition.

Portafoglio crediti verso aziende

Emissioni di portafoglio assolute

Queste emissioni rappresentano una somma delle emissioni prodotte da tutti i clienti del portafoglio corporate, senza alcuna valutazione circa la quota afferente ai finanziamenti di BPS. Si tratta di una rappresentazione poco indicativa della quota di emissioni su cui BPS può agire con la propria strategia climatica e include controparti altamente emissive.

1 Il totale delle emissioni assolute deriva sia da dati reali che da dati stimati. Nello specifico, per le imprese obbligate alla disclosure non finanziaria, il totale delle emissioni assolute reali rappresenta oltre il 60% del totale delle emissioni di portafoglio.

  • è sostituito dal totale attivo.
  • 2 Tale rapporto è calcolato in tonnellate di CO2 equivalenti su milioni di euro di fatturato.
  • 3 Weighted average carbon intensity.

TASK FORCE ON CLIMATE-RELATED FINANCIAL DISCLOSURE REPORT - 2022

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Di seguito si dà una rappresentazione delle esposizioni, delle emissioni finanziate e dell'intensità emissiva aggregate per macrosettori. Nello specifico i settori sono stati ordinati in maniera decrescente sulla base dell'intensità emissiva WACI di portafoglio.

Macrosettore Esposizione % Emissioni
finanziate %
Intensità
emissiva WACI
D - Fornitura di energia elettrica, gas e
vapore
3,8% 2,9% 896
B - Attività estrattiva 0,4% 0,4% 573
C1 - Attività manifatturiere
(alta intensità energetica)
13,0% 63,2% 268
E - Fornitura di acqua 1,4% 0,4% 227
F - Costruzioni 8,1% 5,0% 101
H - Trasporto e magazzinaggio 2,6% 0,6% 91
A - Agricoltura, silvicoltura e pesca 1,5% 0,1% 85
C2 - Attività manifatturiera (altro) 19,4% 23,1% 82
G - Commercio all'ingrosso e al dettaglio 16,4% 3,1% 41
Q - Sanità e assistenza sociale 1,5% 0,1% 39
J - Servizi di informazione e
comunicazione
2,5% 0,1% 33
P - Istruzione 0,1% 0,0% 31
S - Altre attività di servizi 0,3% 0,0% 30
M - Attività professionali, scientifiche e
tecniche
7,1% 0,6% 29
I - Servizi di alloggio e ristorazione 5,3% 0,1% 24
R - Attività artistiche e di intrattenimento 1,3% 0,0% 23
L - Attività immobiliari 12,2% 0,0% 9
N - Attività amministrative e servizi di
supporto
1,5% 0,1% 8
K - Attività finanziarie e assicurative 1,5% 0,0% 5
O - Amministrazione pubblica e difesa 0,0% 0,0% -

Impronta carbonica del portafoglio crediti

Per il portafoglio degli strumenti in titoli e fondi degli emittenti corporate e governativi, vengono analizzate la carbon footprint e l'intensità emissiva (WACI).

CARBON FOOTPRINT WACI
TFCE
tons CO2
e
FCE
tons CO2
e/€ mln
(EVIC)
C WACI
tons CO2
e/mln €
(fatturato)
G WACI
tons CO2
e/mln €
(GDP)
CORPORATE 77.262
(79%)
65
(79%)
94
(100%)
-
GOVERNATIVI - - - 225
(99%)
FONDI 27.061
(44%)
109
(44%)
174
(48%)
209
(42%)

Focus: Le classi energetiche immobiliari del portafoglio ipotecario

Secondo la Agenzia Internazionale dell'Energia (International Energy Agency, World Energy Outlook, ottobre 2022), il settore immobiliare rappresenta un'area strategica in cui le misure di efficienza energetica possono grandemente influire sul raggiungimento dell'obiettivo di riduzione di CO2 . I settori dell'edilizia e della costruzione di edifici insieme sono responsabili di oltre un terzo del consumo globale di energia e quasi del 40% delle emissioni totali di CO2 dirette e indirette. Il fabbisogno energetico derivante dagli edifici e dall' attività l'edilizia continua a crescere, spinta da un migliore accesso all'energia nei paesi in via di sviluppo, dall'uso di dispositivi che consumano energia (come gli elettrodomestici) e dalla rapida crescita della superficie calpestabile globale degli edifici.

BPS ha per il primo anno analizzato le performance energetiche del proprio portafoglio ipotecario:

Obiettivi di riduzione della carbon footprint di BPS

"Net Zero" si riferisce all'azzeramento delle emissioni nette di GHG attraverso il bilanciamento tra emissioni prodotte ed emissioni rimosse dall'atmosfera.

Per un istituto finanziario è spesso definito come la riduzione delle emissioni GHG lungo le proprie operazioni e nei diversi portafogli (crediti, investimenti, banking book ecc.), in linea con quanto previsto dall'Accordo di Parigi e cioè in uno scenario dove l'aumento della temperatura non superi il 1,5°.

Grafico: Net Zero pathway" Elaborato da Carbonsink-South Pole.

Le metodologie per fissare obiettivi Net Zero per il settore finanziario sono in continuo sviluppo: BPS ha scelto di basare le proprie analisi su due principali metodologie, ad oggi considerate come le più solide dal punto di vista scientifico:

  • Science Based Target Initiative ha pubblicato un framework per permettere agli istituti finanziari di fissare target di riduzione delle emissioni basati sulla scienza. Al momento la guida SBTi prevede solo target near-term (5-10 anni); il framework per target Net Zero (al 2050) è in fase di sviluppo.
  • NZBA ha sviluppato delle linee guida per la definizione di target in linea con l'Accordo di Parigi e permette alle banche di fissare target long-term e intermedi, in linea con scenari di decarbonizzazione e basati su metodologie scientifiche.
NZBA – Le Linee Guida NZBA stabiliscono che:
Tipi di target Scope 1&2: target non obbligatori, ma fondamentali per una
strategia credibile (Nella metodologia si legge: "Viene dato
per scontato che le banche azzerino le emissioni connesse alle
proprie operations ben prima del 2050")
Scope 3 (Categoria 15 - Investimenti - secondo PCAF):

assoluto e/o

intensità di settore
Ambizione "Allineamento con gli obiettivi di temperatura previsti
dall'Accordo di Parigi"
"Le banche devono utilizzare science-based decarbonisation
scenarios (IEA) largamente accettati e condivisi dalla comunità
scientifica, sia per la definizione di target di medio periodo, che
per quelli di lungo periodo"
Orizzonti temporali Definizione di target a breve termine: entro il 2030
Raggiungimento del Net Zero: 2050
Target intermedi ogni 5 anni
Perimetro Scope 3 "Le attività di credito e di investimento presentate a bilancio" in
modo da coprire una parte significativa ("significant majority")
di Scope 3 (Cat. 15)
Priorità settori carbon-intensive:
Agricoltura, Cemento, Carbone, Real Estate, Ferro e acciaio,
Petrolio & Gas; Settore energetico e Trasporti
Altri settori nel secondo round di target setting (dopo 18 mesi)
Metriche e / metrica fisica (es. kWh, m2
…)
Intensità di settore: CO2
Ma è possible utilizzare metriche finanziarie (CO2
e / € finanziati
o investiti) se si fornisce la motivazione per cui non è stato
possibile utilizzare una metrica fisica.
Revisione Almeno ogni 5 anni o in caso di cambiamenti significativi (es.
modifiche perimetro societario)
Next steps Sviluppare Transition Plan di alto livello entro 12 mesi dal
target

Seguendo questa metodologia, BPS ha avviato un percorso per definire dei target science-based di breve e lungo periodo, che possano consentirle di affrontare in modo coerente e consapevole l'adesione al NZBA.

BPS ha avviato un percorso per definire dei target sciencebased di breve e lungo periodo, che possano consentirle di affrontare in modo coerente e consapevole l'adesione al NZBA

TASK FORCE ON CLIMATE-RELATED FINANCIAL DISCLOSURE REPORT - 2022

Più nello specifico, si rende necessario rispettare i seguenti step:

  • BPS individua dei target relativi al proprio portafoglio corporate con un perimetro individuato sui clienti che, al 31.12.2021, sono obbligati ai sensi della Direttiva (UE) 2013/34 e che, pertanto hanno consentito una raccolta dei dati puntuali all'interno delle DNF dei clienti.
  • Tale perimetro ammonta a circa il 10% del portafoglio corporate.
  • I target sono costruiti per i settori rilevanti per NZBA, on un base year calcolato al 31.12.21, partendo dalle emissioni finanziate e considerando le emissioni aziendali di Scope 1, 2 e 3 (quando presenti, secondo quanto raccolto nelle DNF dei clienti):
  • Power riduzione di intensità del -63% (kgCO2 e/kWh) al 2030
  • Oil&Gas prevede una riduzione assoluta del -25% (tCO2 e) al 2030.
  • Agricoltura prevede una riduzione assoluta del -45% (tCO2 e) al 2030.
  • Trasporti prevede due sotto-target:
  • automotive manifatturiero: riduzione di intensità del -45% (tCO2 e/veicoli venduti) al 2030
  • trasporto su rotaia: riduzione di intensità del -35% (gCO2 e/passeggero.km) al 2030.
  • I target proposti sono target al 2030 in linea con i requisiti NZBA, ma rappresentano solo il primo step di adesione all'iniziativa. Infatti, a lungo termine, sarà necessario:
  • − Formulare dei target long-term al 2050, prolungando quelli proposti;
  • − Includere sempre più aziende del portafoglio, anche oltre i settori rilevanti di NZBA, per arrivare almeno al 50% del proprio portafoglio corporate;
  • − Attivare un dialogo con i clienti per definire percorsi comuni di transizione;
  • − Coordinare le analisi con i processi di climate risk management, nell'ambito di una complessiva Strategia climatica a lungo termine.

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Nel RAS di BPS un nuovo paramentro quantitativo complementare di misurazione dei rischi climatici e ambientali

La metrica di propensione al rischio climatico

La Banca ha provveduto a integrare gli schemi di propensione al rischio del Gruppo (Risk Appetite Statement) mediante l'integrazione di obiettivi qualitativi in ambito ESG e con l'introduzione, nell'ambito della categoria dei «Rischi di credito e controparte», di un nuovo parametro quantitativo complementare di misurazione dei rischi climatici e ambientali nel contesto dell'esposizione al rischio di credito del portafoglio «imprese».

In merito agli obiettivi qualitativi, la Banca ha nel proprio Piano Industriale esplicitato l'impegno a includere i fattori ESG, con particolare riguardo a quelli di tipo climatico-ambientale, tra gli elementi di indirizzo strategico per mezzo della misurazione dei loro impatti, per esempio nella determinazione, formulazione e attuazione della strategia creditizia, dell'offerta di prodotti di finanziamento e della definizione delle logiche di pricing.

Quanto al nuovo indicatore complementare, è stato definito per misurare la concentrazione, nel portafoglio crediti ("imprese") di controparti che presentano una valutazione negativa di vulnerabilità ai fattori di rischio climatico e ambientale (rischi di transizione, rischi fisici acuti e cronici, rischi ambientali acuti e cronici) sintetizzata con il sistema di scoring quantitativo (cd. "score climatico e ambientale di controparte" - score C&E, illustrato nella sezione Gestione dei rischi). Nello specifico, l'indicatore viene calcolato tramite il rapporto tra il valore di EAD delle controparti con score C&E negativo (Score pari a 5) e il valore di EAD del portafoglio Imprese.

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Si ringraziano i colleghi che hanno partecipato al contest fotografico.

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