Annual Report • Apr 11, 2023
Annual Report
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Siamo impegnati al fianco dei nostri clienti, trasformiamo le loro strategie e i loro progetti in infrastrutture, impianti e processi competitivi e sostenibili, accompagnandoli nel percorso verso la transizione energetica. Vogliamo essere l'ingrediente chiave della transizione energetica delle aziende, il loro ponte verso un futuro sostenibile.
Liberare ingegno creativo; prendersi cura delle persone e del pianeta; costruire relazioni di fiducia; valorizzare le diverse identità culturali.
Questo documento non è stato predisposto ai sensi del Regolamento Delegato UE 2019/815 (Regolamento ESEF), adottato in attuazione della Direttiva Transparency. Il documento redatto ai sensi del Regolamento ESEF è disponibile (solo in italiano) nell'apposita sezione del sito internet della Società (www.saipem.com, sezione Risultati Trimestrali e Documentazione) e sul meccanismo di stoccaggio centralizzato autorizzato da Consob denominato "eMarket STORAGE" – consultabile all'indirizzo .
I dati e le informazioni previsionali devono ritenersi "forward-looking statements" e pertanto, non basandosi su meri fatti storici, hanno per loro natura una componente di rischiosità e di incertezza, poiché dipendono anche dal verificarsi di eventi e sviluppi futuri al di fuori del controllo della Società, quali ad esempio: le variazioni dei tassi di cambio, le variazioni dei tassi di interesse, la volatilità dei prezzi delle commodity, il rischio di credito, il rischio di liquidità, il rischio HSE, gli investimenti dell'industria petrolifera e di altri settori industriali, l'instabilità politica in aree in cui il Gruppo è presente, le azioni della concorrenza, il successo nelle trattative commerciali, il rischio di esecuzione dei progetti (inclusi i rischi pandemici, quelli relativi alla catena degli approvvigionamenti e inclusi quelli relativi agli investimenti in corso), nonché i cambiamenti nelle aspettative degli stakeholders ed altri cambiamenti nelle condizioni di business. I dati consuntivi possono pertanto variare in misura sostanziale rispetto alle previsioni. Alcuni dei rischi citati risultano meglio approfonditi nelle Relazioni Finanziarie. I dati e le informazioni previsionali si riferiscono alle informazioni reperibili alla data della loro diffusione.
Albania, Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Romania, Serbia, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia
AMERICHE
Argentina, Bolivia, Brasile, Canada, Cile, Colombia, Ecuador, Guyana, Messico, Perù, Stati Uniti, Venezuela CSI
Azerbaijan, Georgia, Kazakhstan, Russia
AFRICA
Algeria, Angola, Congo, Costa d'Avorio, Egitto, Gabon, Ghana, Guinea Equatoriale, Kenya, Libia, Marocco, Mauritania, Mozambico, Nigeria, Senegal, Sudafrica, Tanzania, Tunisia, Uganda MEDIO ORIENTE
Arabia Saudita, Bahrein, Emirati Arabi Uniti, Iraq, Israele, Kuwait, Oman, Qatar
ESTREMO ORIENTE E OCEANIA
Australia, Cina, Giappone, India, Indonesia, Malaysia, Singapore, Taiwan, Thailandia, Vietnam
| CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE1 | COLLEGIO SINDACALE2 |
|---|---|
| Presidente | Presidente |
| Silvia Merlo | Giovanni Fiori |
| Amministratore Delegato e Direttore Generale | Sindaci effettivi |
| Alessandro Puliti3 | Giulia De Martino |
| Norberto Rosini | |
| Consiglieri | |
| Roberto Diacetti, Alessandra Ferone, | Sindaci supplenti |
Patrizia Michela Giangualano, Davide Manunta4 , Marco Reggiani, Paul Schapira, Paola Tagliavini Francesca Michela Maurelli Maria Francesca Talamonti
(1) Nominato dall'Assemblea del 30 aprile 2021 per gli esercizi 2021, 2022 e 2023, e comunque con scadenza alla data dell'Assemblea che sarà convocata per l'approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2023.
(2) Nominato dall'Assemblea del 29 aprile 2020 per tre esercizi e comunque fino alla data dell'Assemblea per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2022.
(3) Nominato Amministratore per cooptazione, ai sensi dell'art. 2386 c.c., con delibera del Consiglio di Amministrazione del 31 agosto 2022, in sostituzione dell'Amministratore dimissionario Pier Francesco Ragni. Nel corso della riunione del Consiglio di Amministrazione del 31 agosto 2022, Francesco Caio ha rassegnato, con decorrenza immediata, le proprie dimissioni dalle cariche di componente del Consiglio di Amministrazione e Direttore Generale, rimettendo così tutte le deleghe. Il Consiglio di Amministrazione, sempre in data 31 agosto 2022, ha quindi nominato Alessandro Puliti Amministratore Delegato, il quale ha mantenuto altresì la carica di Direttore Generale conferitagli con delibera del Consiglio di Amministrazione del 4 febbraio 2022.
(4) Nominato Amministratore per cooptazione, ai sensi dell'art. 2386 c.c., con delibera del Consiglio di Amministrazione del 26 ottobre 2022, in sostituzione dell'Amministratore dimissionario Francesco Caio.
Saipem Classification - General Use
(5) L'Assemblea del 3 maggio 2018 ha deliberato di conferire a KPMG SpA l'incarico di revisione legale dei conti per gli esercizi 2019-2027.

| Lettera agli Azionisti Struttura partecipativa del Gruppo Saipem |
2 5 |
|---|---|
| RELAZIONE SULLA GESTIONE | |
| Nota sull'andamento del titolo Saipem SpA | 10 |
| Andamento operativo | 13 |
| Assetto organizzativo | 13 |
| Assetto organizzativo: reporting | 13 |
| Discontinued Operations e attività non correnti possedute per la vendita | 14 |
| Il contesto di mercato | 14 |
| Le acquisizioni e il portafoglio Gli investimenti |
15 16 |
| Engineering & Construction Offshore | 17 |
| Engineering & Construction Onshore | 23 |
| Drilling Offshore | 28 |
| Discontinued operations | 31 |
| Commento ai risultati economico-finanziari | 32 |
| Organizzazione Gruppo: reporting | 34 |
| Risultati economici | 35 |
| Situazione patrimoniale e finanziaria | 40 |
| Rendiconto finanziario riclassificato | 43 |
| Principali indicatori reddituali e finanziari | 45 |
| Ricerca e sviluppo | 47 |
| Risorse umane | 54 |
| Digital e Servizi ICT | 58 |
| Governance | 61 |
| Gestione dei rischi d'impresa | 62 |
| Altre informazioni | 77 |
| Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati utilizzati nella relazione sulla gestione a quelli obbligatori | 81 |
| Glossario | 83 |
| Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario | 88 |
| Relazione sulla gestione di Saipem SpA | |
| Commento ai risultati economico-finanziari | 196 |
| Risultati economici | 199 |
| Situazione patrimoniale e finanziaria | 201 |
| Rendiconto finanziario riclassificato | 204 |
| Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati utilizzati nella relazione sulla gestione a quelli obbligatori | 205 |
| Bilancio consolidato | |
| Schemi di bilancio | 210 |
| Note illustrative al bilancio consolidato | 219 |
| Informazioni relative alla censura formulata dalla Consob ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, | |
| del D.Lgs. n. 58/1998 e alla comunicazione degli Uffici di Consob in data 6 aprile 2018 | 335 |
| Informazioni su richiesta di Consob ai sensi dell'art. 114, comma 5, del D.Lgs. n. 58/1998 ("TUF") | 341 |
| Attestazione del management | 350 |
| Relazione della Società di revisione | 351 |
| Bilancio di esercizio | |
| Schemi di bilancio | 360 |
| Note illustrative al bilancio di esercizio | 370 |
| Informazioni relative alla censura formulata dalla Consob ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, | |
| del D.Lgs. n. 58/1998 e alla comunicazione degli Uffici di Consob in data 6 aprile 2018 | 465 |
| Attestazione del management | 471 |
| Proposte del Consiglio di Amministrazione all'Assemblea degli Azionisti | 472 |
| Relazione del Collegio Sindacale all'Assemblea degli Azionisti | 473 |
| Relazione della Società di revisione | 484 |
| Riassunto delle deliberazioni assembleari | 490 |
L'avviso di convocazione è stato pubblicato sul sito internet della Società, e per estratto, sul quotidiano Il Sole 24 Ore del 23 marzo 2023.

il 2022 è stato per Saipem un anno sfidante e intenso che ha dato rilancio all'Azienda e posto le basi per una nuova e sostenibile fase di crescita.
La ripresa, in primo luogo, è stata attivata dal completamento, in tempi molto sfidanti, dell'operazione di aumento di capitale che si è inserita nel più ampio contesto della manovra di rafforzamento patrimoniale e finanziario di Saipem. Il supporto delle istituzioni finanziarie e del mercato uniti a uno straordinario impegno profuso dagli oltre 30.000 dipendenti della Società hanno fatto sì che l'operazione sia stata perfezionata con successo e abbia rinnovato la Vostra fiducia nel nostro operato.
La performance economico-finanziaria del 2022 dimostra come l'Azienda sia stata in grado di effettuare importanti progressi per mettere in sicurezza i progetti oggetto di backlog review (E&C Onshore e Offshore Wind) che avevano contribuito negativamente ai risultati dello scorso anno. Nello specifico sono state individuate soluzioni tecniche in risposta alle problematiche operative riscontrate nel 2021. D'accordo con i clienti sono state anche riviste le schedule dei lavori da eseguire e, in alcuni casi, previo riconoscimento dell'impegno straordinario dimostrato da Saipem, sono state ottenute compensazioni per gli extra costi sostenuti per poter ridurre i tempi di realizzazione di talune opere.
In parallelo si è lavorato su un ulteriore rafforzamento del sistema di governance in ambito commerciale e di risk management; l'Azienda ha selettivamente partecipato alle gare e privilegiato acquisizioni in business ad alta marginalità (Offshore sia Engineering e Construction che Drilling). Riteniamo che l'attuale composizione del portafoglio ordini sia, quindi, il fattore chiave per il rilancio del Gruppo.
È importante evidenziare come Saipem abbia colto le opportunità, offerte dal mercato in crescita, per concludere alcune operazioni di carattere straordinario. La cessione del business Drilling Onshore è stata perfezionata con il primario obiettivo di valorizzazione degli asset aziendali; inoltre, in un contesto di mercato positivo e favorevole, la Società ha acquisito la drillship Santorini, ampliando la flotta nel segmento Drilling Offshore, storicamente ad alta marginalità, mantenendo invariata la guidance sul debito netto dell'anno.
Al contempo, la Società sta continuando a perseguire la capital-light strategy con l'obiettivo di rispondere tempestivamente alle esigenze di un mercato (principalmente Drilling Offshore) in grande espansione, minimizzando l'esposizione in termini di capex.
Il Piano Strategico 2023-2026, approvato dal Consiglio di Amministrazione lo scorso febbraio, ha l'ambizione di: (i) consolidare la presenza di Saipem nelle aree geografiche a maggiore redditività in ambito Asset Based Services; (ii) perseguire un approccio selettivo su iniziative LNG, CCUS e Fertilizzanti (Gas Monetization) nel segmento Energy Carriers;, (iii) riprendere le attività commerciali con focus su iniziative a basso rischio in ambito Offshore Wind sfruttando possibili partnership strategiche; (iv) cogliere eventuali opportunità dal PNRR nel settore delle Infrastrutture Sostenibili e, infine; (v) supportare la transizione energetica (avanzati sistemi di cattura dell'anidride carbonica – CCUS – tramite soluzioni proprietarie, Riciclo Plastiche, Subsea Asset Integrity). Nell'arco temporale di Piano ci si aspetta di acquisire progetti per 46 miliardi di euro, di cui il 25% in ambito low-carbon.
Gli sforzi prodotti nel corso dell'anno al fine di raggiungere l'equilibrio economico-finanziario hanno consentito di superare tutti gli obiettivi economici e finanziari prefissati e i risultati del 2022, che non comprendono il contributo del business Drilling Onshore ceduto, rappresentano evidenza di questa evoluzione.
L'acquisizione di nuovi ordini, i ricavi e i margini in significativa crescita confermano il miglioramento della performance operativa del Gruppo. Il 2022 si è chiuso con ricavi pari a 9.980 milioni di euro, in crescita del 53% rispetto al 2021. L'EBITDA adjusted del 2022 è risultato positivo per 595 milioni di euro (negativo per 1.192 milioni di euro nel 2020), grazie al contributo dell'Offshore sia Engineering e Construction che Drilling.
Il valore dei nuovi contratti, pari a 12.941 milioni di euro, è quasi raddoppiato rispetto al 2021, grazie a significative acquisizioni di nuovi progetti principalmente in Medio Oriente. Il portafoglio ordini a fine 2022 si attesta a 24.017 milioni di euro, rappresentato per più del 50% da progetti del business Offshore. La posizione finanziaria netta a fine 2022 si è attestata a 264 milioni di euro rispetto ai 1.541 milioni di euro di fine 2021, grazie alla rigorosa disciplina nella gestione del circolante e, non da ultimo, grazie al positivo contributo dell'attività di recupero di crediti scaduti.
Gli investimenti tecnici effettuati nel corso dell'esercizio 2022 ammontano a 523 milioni di euro (246 milioni di euro nel 2021), inclusivi dell'acquisto della nave di perforazione di settima generazione Santorini.
La declinazione della sostenibilità nel complesso modello di business di Saipem rappresenta certamente una sfida ambiziosa e un impegno che si rinnova costantemente dal momento che l'integrazione delle tematiche ambientali,

sociali e di governance rappresenta un fattore chiave per il futuro e il successo della vostra azienda, nonché garanzia verso le aspettative di tutti i portatori di legittimi interessi riguardo il suo operato: clienti, partner, azionisti e comunità finanziaria, dipendenti, comunità locali, fornitori, pubbliche autorità, associazioni, mondo della ricerca e accademico.
Al fine di rafforzare questo proposito, oltre al riequilibrio economico finanziario e alla riorganizzazione dell'azienda, nel 2022 è stato predisposto un Piano di Sostenibilità quadriennale, aggiornato annualmente, che individua, in coerenza con la strategia di business, le priorità strategiche di sostenibilità nel breve e lungo termine, assegna obiettivi sfidanti e definisce le azioni concrete per realizzarli. Il Piano tiene anche conto del contributo degli stakeholder dell'azienda attraverso il loro coinvolgimento nell'annuale analisi di materialità (realizzata con metodologia "double materiality") per l'individuazione dei temi di sostenibilità più rilevanti per l'azienda e la sua creazione di valore.
Questi elementi hanno rappresentato un riferimento importante anche per la definizione della struttura del diciassettesimo Bilancio di Sostenibilità 2022 e per delineare con chiarezza e razionalità i contenuti dell'ampia rendicontazione.
Inoltre, in conformità alla Direttiva UE 95/2014 e al D.Lgs. n. 254/2016, è stata redatta anche quest'anno la Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario (DNF) che costituisce una sezione della Relazione sulla gestione e integra al suo interno anche la disclosure sui cambiamenti climatici (in precedenza un documento stand alone), in linea con le raccomandazioni della Task Force on Climate related Financial Disclosure (TCFD) e amplia quella sui temi dei diritti umani e del "Modern Slavery".
In termini di performance la nostra attenzione è prioritariamente incentrata sul tema della sicurezza sul lavoro. Nonostante gli indici sugli infortuni si mantengano ben al di sotto delle medie del settore di riferimento, il Total Recordable Injury Frequency Rate (TRIFR) è salito allo 0,43 nel 2022, anno in cui si sono registrati alcuni gravi incidenti, di cui uno purtroppo mortale. Nulla, a parte il nostro cordoglio alla famiglia del contrattista scomparso, può attenuare la tragicità dell'evento, se non ribadire con fermezza il nostro prioritario impegno verso un obiettivo zero incidenti. "We Want Zero" è il nostro programma e il nostro obiettivo e non saremo soddisfatti fino a quando non lo avremo raggiunto.
Nel 2022 Saipem ha continuato il suo impegno per contrastare gli effetti della pandemia da COVID-19 promuovendo la campagna di vaccinazione che ha prodotto un'elevata sensibilità tra le risorse Saipem e conseguente copertura vaccinale, condizione indispensabile per poter operare in molti nostri contesti.
Per quanto riguarda la riduzione della nostra impronta carbonica e il contributo relativo al contrasto del cambiamento climatico, Saipem ha annunciato nel 2022 l'obiettivo di raggiungere il Net-Zero al 2050 per le emissioni di Scope 1, 2 e 3, integrando le tappe intermedie della "carbon neutrality" delle emissioni di Scope 2 al 2025 e della riduzione del 50% di quelle di Scope 1 e 2 al 2035, già introdotte lo scorso anno.
Tra le molteplici iniziative avviate per contrastare il cambiamento climatico sono state adottate varie soluzioni che spaziano dall'efficientamento energetico delle nostre operazioni e dei nostri asset, al recente accordo firmato con Eni sull'adozione progressiva di biocarburanti (HVO) e all'avvio di attività volte a compensazione certificata delle nostre emissioni.
Saipem persegue anche l'obiettivo di contribuire alla decarbonizzazione energetica lungo la propria catena del valore, lavorando in particolare con la complessa catena di fornitura, al fine di migliorare progressivamente il monitoraggio delle emissioni di Scope 3, nonché identificarne ambiti di riduzione. In tal modo l'azienda consegue il duplice effetto di ridurre non solo la propria impronta carbonica, ma anche quella dei suoi clienti, verso i quali si pone sempre più come partner tecnologico nel loro percorso verso Net-Zero.
Inoltre è stato anche confermato l'obiettivo di una percentuale stabile del 25% di ordini in portafoglio con caratteristiche low carbon, tratto veramente distintivo dell'evolvere del nostro business.
Questa strategia di sostenibilità del business e le relative performance hanno portato anche nel 2022 all'apprezzamento degli stakeholder finanziari e degli analisti internazionali che hanno confermato il posizionamento di Saipem come leader di settore nei più importanti rating ESG e indici di sostenibilità come, ad esempio, il Dow Jones Sustainability Index, che ha visto ancora aumentare il punteggio della valutazione ricevuta dalla Società e la propria leadership per il quinto anno consecutivo.
Lo scenario di business conferma una previsione di crescita specialmente nei mercati E&C Offshore e Drilling Offshore. Al di fuori dei business tradizionali per Saipem, l'Offshore Wind rappresenta un potenziale di crescita del mercato che Saipem punterà a cogliere focalizzandosi su attività a basso rischio, dove competenze e asset distintivi potranno rappresentare un elemento di successo nel contesto competitivo.

Oltre il 2022 l'avanzamento nell'esecuzione dei progetti, le ulteriori efficienze e un'attività commerciale sempre più selettiva porteranno a un consolidamento della crescita dell'EBITDA adjusted e dei flussi di cassa, oltre che a una progressiva riduzione dell'indebitamento finanziario netto.
14 marzo 2023
per il Consiglio di Amministrazione

La Presidente L'Amministratore Delegato-CEO Silvia Merlo Alessandro Puliti

(società controllate consolidate integralmente)






Nel 2022 i mercati azionari hanno registrato risultati generalmente negativi, con i principali indici che hanno riportato consistenti perdite. Il rallentamento globale dell'economia è stato accompagnato da vari fattori tra i quali, un'accelerazione dell'inflazione (già su livelli considerevoli nel corso del 2021 a causa dell'incremento dei costi della logistica e delle materie prime in seguito alle riaperture post COVID-19), il conseguente restringimento delle politiche monetarie da parte delle principali banche centrali del mondo, l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia (che ha causato uno shock energetico nel continente europeo e un incremento dell'instabilità geopolitica globale) e, infine, la continua attuazione di politiche di lockdown in Cina, in seguito a nuove ondate pandemiche. L'indice FTSE MIB ha chiuso l'anno con una perdita del 13%, un risultato inferiore agli altri principali indici europei.
In questo contesto, nell'anno 2022 il titolo Saipem ha registrato una riduzione di prezzo molto significativa. Tale riduzione è da imputare a una serie di fattori sia esogeni che specifici che hanno gravato fortemente sul titolo, a partire dalla "backlog review" annunciata il 31 gennaio 2022. L'analisi approfondita delle commesse in portafoglio, alla luce delle conseguenze della pandemia e dell'aumento dei costi delle materie prime e della logistica, ha fatto emergere un significativo deterioramento dei margini economici a vita intera di alcuni progetti relativi all'Engineering & Construction Onshore e all'Engineering & Construction Offshore wind, con conseguenti effetti sui risultati economici consolidati di Saipem. La Società ha di conseguenza informato il mercato della previsione che il bilancio civilistico 2021 si sarebbe chiuso con perdite superiori al terzo del capitale sociale.
Dopo aver registrato la quotazione massima dell'anno il 26 gennaio a 5,12 euro per azione (prezzo aggiustato per i successivi raggruppamenti azionari legati all'aumento di capitale) e successivamente aver perso circa il 30% del valore nel giorno dell'annuncio della backlog review, il titolo Saipem si è poi stabilizzato intorno a 2,7 euro, fino al termine del primo semestre.
Il 24 marzo il Consiglio di Amministrazione ha approvato il bilancio consolidato del Gruppo, l'aggiornamento del Piano Strategico 2022-2025 e, contestualmente, la manovra di rafforzamento della struttura finanziaria e patrimoniale della Società che ha previsto, tra le altre misure, un aumento di capitale inscindibile di 2 miliardi di euro.
Nella stessa data i principali azionisti di Saipem, Eni e CDP Equity hanno assunto l'impegno a sottoscrivere complessivamente circa il 43% dell'aumento di capitale in proporzione alle rispettive partecipazioni, mentre per il rimanente il 57% è stato siglato un accordo di pre-underwriting con primarie banche italiane e internazionali.
Inoltre, in previsione dell'aumento di capitale, sono stati effettuati due raggruppamenti azionari, in data 23 maggio (21 azioni ogni 100) e 13 giugno 2022 (1 azione ogni 10).
In data 1° giugno Saipem ha annunciato di aver firmato un accordo vincolante con KCA Deutag per la vendita della totalità delle sue attività di Drilling Onshore a fronte di un corrispettivo di 550 milioni di dollari oltre a una partecipazione del 10% in KCAD al closing dell'operazione.
Il 22 giugno 2022 il Consiglio di Amministrazione ha esercitato la delega ad aumentare il capitale sociale in via inscindibile per 2 miliardi di euro, mediante l'emissione di 1.974.327.430 azioni ordinarie di Saipem da offrire in opzione agli azionisti ordinari e di risparmio, nel rapporto di 95 nuove azioni per ogni azione esistente. Il prezzo di sottoscrizione è stato determinato in 1,013 euro per ciascuna nuova azione, di cui 0,021 euro da imputarsi al capitale sociale e 0,992 euro da imputarsi a sovrapprezzo azioni. Il prezzo di emissione delle nuove azioni ha incorporato uno sconto di circa 30% rispetto al prezzo teorico ex diritto (Theoretical Ex Right Price o TERP) delle azioni ordinarie Saipem, sulla base del prezzo di riferimento di Borsa Italiana SpA delle azioni Saipem al 21 giugno 2022.
Il 15 luglio 2022 è stato completato l'aumento di capitale, a seguito del quale il nuovo capitale sociale risulta pari a 501.669.790,83 euro, suddiviso in n. 1.995.557.732 azioni ordinarie e n. 1.059 azioni di risparmio prive di valore nominale.
In data 31 agosto 2022 il Consiglio di Amministrazione, contestualmente alle dimissioni di Francesco Caio, ha nominato Amministratore Delegato il già Direttore Generale Alessandro Puliti.
L'aumento di capitale ha rafforzato la struttura finanziaria e patrimoniale della Società; alla fine del terzo trimestre l'indebitamento finanziario netto è sceso a 426 milioni di euro, rispetto a 1.541 milioni di euro alla fine del 2021. Il titolo Saipem ha raggiunto la quotazione minima annuale di 0,58 euro il 20 settembre, per poi intraprendere un percorso di ripresa dall'inizio di ottobre, con un consolidamento del prezzo del titolo alla soglia di 1 euro nel quarto trimestre del 2022.

L'aumento del prezzo del titolo, supportato dalla manovra di rafforzamento della struttura finanziaria, è attribuibile ai positivi risultati finanziari riportati nel terzo trimestre, superiori alle aspettative del mercato, oltre che al rallentamento di pressioni al ribasso sul titolo.
Inoltre, il 28 ottobre Saipem ha perfezionato il primo closing della transazione di cessione a KCA Deutag della quasi totalità delle attività drilling onshore in Medio Oriente e Africa, a fronte di un incasso di 488 milioni di dollari e del 10% della partecipazione in KCA Deutag; Le attività in Kuwait sono state trasferite a gennaio 2023, mentre le restanti attività nelle Americhe, Kazakhstan e Romania è previsto che siano trasferite entro il primo semestre 2023.
A fine novembre il titolo Saipem ha subìto una leggera discesa, nel contesto di un calo dei prezzi della commodity oil, che ha innescato un'ondata di vendite di posizioni azionarie nei settori esposti al petrolio e all'energia.
Il 5 dicembre 2022 Saipem ha annunciato l'acquisizione della nave di perforazione Santorini, un mezzo di ultimissima generazione già operante dal 2021 nella flotta Saipem attraverso un contratto di noleggio.
Nelle ultime settimane dell'anno, il titolo ha registrato una performance positiva, supportato dalla riduzione del posizionamento speculativo e dal maggiore interesse dei fondi value, con un ritorno della fiducia da parte del mercato nei fondamentali esprimibili da Saipem.
Il titolo ha chiuso l'anno a 1,13 euro per azione, realizzando un incremento del 93% rispetto al minimo di settembre.
| 31.12.2018 | 31.12.2019 | 31.12.2020 | 31.12.2021 | 31.12.2022 | ||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Capitale sociale | (euro) | 2.191.384.693 | 2.191.384.693 | 2.191.384.693 | 2.191.384.693 | 501.669.790,83 |
| Numero azioni ordinarie | 1.010.966.841 | 1.010.966.841 | 1.010.966.841 | 1.010.966.841 | 1.995.557.732 | |
| Numero azioni di risparmio | 10.598 | 10.598 | 10.598 | 10.598 | 1.059 | |
| Capitalizzazione di Borsa | (milioni di euro) | 3.286 | 4.408 | 2.235 | 1.871 | 2.195 |
| Dividendo lordo unitario: | ||||||
| - azioni ordinarie | (euro) | - | 0,01 | - | - | - |
| Prezzo/utile per azione: (1) | ||||||
| - azioni ordinarie | (euro) | - | 367,32 | - | - | - |
| Prezzo/cash flow (*) per azione: (1) | ||||||
| - azioni ordinarie | (euro) | 9,69 | 6,28 | 16,31 | - | 16,89 |
| Prezzo/utile adjusted per azione: | ||||||
| - azioni ordinarie | (euro) | 131,43 | 26,71 | - | - | - |
| Prezzo/cash flow (*) adjusted per azione: | ||||||
| - azioni ordinarie | (euro) | 6,66 | 5,64 | 6,92 | - | 12,06 |
(*) Cash flow: utile netto più ammortamenti.
(1) Valori riferiti al bilancio consolidato.
Al termine del 2022 la capitalizzazione di mercato di Saipem era circa 2,2 miliardi di euro. La liquidità del titolo è aumentata sensibilmente, con 4,8 miliardi di azioni scambiate nel 2022 (un incremento del 45% rispetto al 2021) e una media giornaliera di titoli scambiati di 18,7 milioni, anch'essa superiore al 2021 (+46%). Pur con un aumento di volumi, il controvalore degli scambi è stato di poco inferiore ai 6,5 miliardi di euro, rispetto ai 7 miliardi di euro dell'anno precedente.
Per quanto riguarda le azioni di risparmio, convertibili alla pari in azioni ordinarie, a fine anno 2022 il loro numero era di 1.059. Il valore, fortemente influenzato dalla bassa liquidità, ha registrato una significativa diminuzione durante l'anno, passando da una quotazione di 350 euro a inizio periodo a 77 euro per azione a fine periodo.

| Quotazioni alla Borsa Valori di Milano | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| (euro) | 2018 | 2019 | 2020 | 2021 | 2022 |
| Azioni ordinarie: | |||||
| - massima | 13,76 | 12,63 | 11,28 | 6,66 | 5,12 |
| - minima | 7,73 | 8,23 | 3,42 | 4,34 | 0,58 |
| - media | 9,97 | 10,76 | 5,93 | 5,30 | 2,00 |
| - fine periodo | 8,20 | 10,93 | 5,54 | 4,63 | 1,13 |
| Azioni di risparmio: | |||||
| - massima | 418,00 | 442,00 | 450,00 | 450,00 | 350,00 |
| - minima | 400,00 | 400,00 | 420,00 | 360,00 | 72,50 |
| - media | 402,72 | 414,28 | 433,65 | 418,44 | 136,68 |
| - fine periodo | 400,00 | 420,00 | 450,00 | 370,00 | 77,00 |
I valori della tabella sono stati riadeguati in seguito al raggruppamento azionario e all'aumento di capitale.

A fini comparativi tutti i prezzi storici della tabella e del grafico sono stati aggiustati a seguito dei due raggruppamenti azionari perfezionati nel primo semestre 2022 legati all'aumento di capitale.
I valori indicati nella tabella non sono da considerarsi, per i periodi di riferimento, indicatori di ritorno dell'investimento azionario, principalmente per l'operazione di aumento di capitale in opzione perfezionata a luglio 2022.

Con decorrenza 14 gennaio 2022 la Società ha assunto una configurazione organizzativa declinata in quattro distinte aree di business in coerenza con il nuovo modello organizzativo che prevede:
A completamento della nuova organizzazione, a febbraio 2023, la Società ha istituito la nuova linea di business Offshore Wind, che si aggiunge alle quattro linee di business istituite a gennaio 2022; l'attuale assetto organizzativo è quindi il seguente: Asset Based Services, Energy Carriers, Robotics and Industrialized Solutions, Sustainable Infrastructures e Offshore Wind.
Le business line, ciascuna con dinamiche, obiettivi e competenze differenti per lo sviluppo tecnico ed economico delle offerte e la gestione dei progetti in fase esecutiva, nonché centri di eccellenza in ambito tecnologico e ingegneristico riconosciuti a livello globale dai nostri clienti, sono state strutturate come segue per gestire il portafoglio del Gruppo:
La Società, in seguito a quanto descritto sopra, ha immediatamente implementato le iniziative organizzative per rafforzare il governo delle attività di acquisizione progetti; è stata infatti introdotta una funzione commerciale centrale e implementata la risalita al Top Management di processi di valutazione interfunzionale e decisionali chiave; nel corso del 2022 sono stati strutturati nuovi processi per la piena implementazione e/o adeguamento della nuova struttura di reporting secondo quanto previsto dall'IFRS 8, a supporto della nuova struttura organizzativa.
In particolare sono stati definiti i processi organizzativi di integrazione, tra le nuove direzioni e le business line, e i relativi meccanismi gestionali-contabili-amministrativi correlati, tra cui l'interscambio tra le diverse business line di servizi necessari allo sviluppo dei singoli progetti (ingegneria, asset, ecc.), la definizione delle modalità di erogazione tra servizi centrali (in precedenza assegnati alle divisioni) e le business line (project control, procurement, commerciale), l'attribuzione dello sviluppo dello stesso prodotto a più business line in relazione agli approcci realizzativi perseguiti da ciascun business (one-of-a-kind, modulare/scalabile, offshore wind, ecc.).
In seguito all'entrata in vigore della nuova organizzazione è stato possibile assegnare in maniera univoca i progetti gestiti ai nuovi responsabili, ma il criterio di accorpamento era tale per cui dalla sola aggregazione delle grandezze economiche relative ai singoli progetti non risultava possibile addivenire a una misura di margine operativo lordo (EBITDA) riferita a ciascuna linea di business e, dunque, alla definizione di parametri quantitativi utilizzabili per valutarne le performance. Nel corso del 2022 la Società ha quindi lavorato all'istituzione di un sistema di controllo di gestione in linea con la nuova organizzazione per rendere disponibili informazioni di reporting così come previsto dall'IFRS 8. Il Piano strategico 2023-2026 è stato elaborato in coerenza con il nuovo assetto organizzativo.
L'informativa al mercato, a partire dal primo trimestre 2023, secondo quanto previsto dall'IFRS 8, sarà declinata secondo i seguenti segmenti di reporting:

La Società, anche al fine di facilitare la comprensione da parte del mercato finanziario dell'evoluzione della performance economico-finanziaria relativa agli obiettivi di Piano Strategico comunicati al mercato, nel corso del 2022, in continuità con gli esercizi precedenti, ha mantenuto la struttura di reporting basata sulle quattro divisioni Engineering & Construction Offshore, Engineering & Construction Onshore e Drilling Offshore; il settore Drilling Onshore, come commentato di seguito, sarà esposto come Discontinued operations.
I settori operativi aggregati nei segmenti di reporting esposti sopra hanno caratteristiche economiche similari; inoltre, i nuovi settori Offshore Wind, Sustainable Infrastructures e Robotics and Industrialized Solutions, non hanno, allo stato attuale, rilevanza tale da renderli oggetto di informativa separata. I dati riaggregati sulla base del nuovo reporting risultano sostanzialmente in linea con quanto esposto nella sezione del commento ai risultati dell'esercizio.
Nelle pagine che seguono dedicate alla descrizione delle attività operative, ove possibile, si farà riferimento alla citata allocazione dei progetti alle business line.
A seguito dell'accordo con KCA Deutag ("KCA") per la vendita delle attività Drilling Onshore (DRON), comunicato in data 1° giugno 2022, il settore oggetto di cessione è stato rappresentato come "Discontinued operations" in base alle disposizioni del principio contabile internazionale IFRS 5 "Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate".
In data 28 ottobre 2022 è stato perfezionato il primo closing della transazione di cessione del business DRON; in particolare sono state cedute le attività in Arabia Saudita, Congo, Emirati Arabi Uniti e Marocco ed è stato incassato un corrispettivo di 488 milioni di dollari a cui si aggiunge la partecipazione del 10% in KCA.
Le attività in Kuwait sono state trasferite a gennaio 2023, mentre le restanti attività nelle Americhe, Kazakhstan e Romania saranno trasferite entro il primo semestre 2023.
Le informazioni economiche e patrimoniali di dettaglio della Discontinued operations sono riportate nella nota 30 "Discontinued operations, attività destinate alla vendita e passività direttamente associabili" del bilancio consolidato.
Inoltre, in data 27 giugno 2022 Saipem e BW Energy hanno firmato un Memorandum of Agreement (MoA) per la vendita, per 73 milioni di dollari, dell'unità galleggiante di produzione, stoccaggio e scarico (FPSO) Cidade de Vitória, attualmente di proprietà di Saipem e gestita operativamente per conto di Petrobras nel giacimento di Golfinho, al largo delle coste del Brasile. Sempre ai sensi dell'IFRS 5, tale attività soddisfa i criteri per essere classificata come posseduta per la vendita ed è stata esposta separatamente dalle altre attività dello stato patrimoniale.
L'attuale contesto di riferimento è caratterizzato da una significativa tendenza di ripresa nei mercati di riferimento per Saipem, in linea con una crescita visibile sia in termini di indicatori macroeconomici che di domanda energetica complessiva. Nel 2022 l'economia mondiale, secondo il Fondo Monetario Internazionale, è cresciuta del 3,4% rispetto al 2021, in linea con la media del periodo pre-pandemico (2015-2019). Tale tendenza si è manifestata nonostante alcuni fattori significativi abbiano pesato sullo scenario globale, tra tutti l'instabilità geopolitica generata dal prolungato conflitto in Ucraina e gli elevati tassi di inflazione trainati anche dall'andamento del prezzo delle materie prime.
In tale contesto il settore energetico, risultato tra i più impattati dalla crisi del 2021, ha registrato nel 2022 chiari segnali di ripresa, in ragione del recupero della domanda di energia e, in particolare, di petrolio e gas. Il riequilibrio dei fondamentali di mercato ha portato un significativo aumento dei prezzi degli idrocarburi, che, sostenuti dall'instabilità del contesto geopolitico, si sono mossi nella prima metà dell'anno sopra i 100 dollari al barile per poi stabilizzarsi intorno agli 80 dollari al barile verso la fine periodo.
A livello complessivo i segnali emersi nel corso dell'anno si sono progressivamente tradotti in un recupero degli investimenti nei settori dell'Oil&Gas, che nel 2022 hanno raggiunto e superato i valori pre-COVID. Tale crescita, che si è registrata in tutte le aree geografiche e con particolare intensità in Medio Oriente, è risultata tale da compensare ampiamente il crollo delle attività in Russia e Ucraina. A sostegno di questa tendenza hanno contribuito, oltre che le dinamiche inflattive, anche la necessità di ritornare a investire in infrastrutture energetiche, all'interno di due direttive: garantire il sostegno della futura domanda di idrocarburi, ulteriormente alimentata dalla necessità di sostituire le importazioni di prodotti petroliferi russi, e la seconda, di ridurre i rischi di approvvigionamento delle fonti energetiche in alcune aree geografiche, come l'Europa.
In un contesto di recupero complessivo le principali società petrolifere hanno mantenuto una strategia finalizzata sia a mantenere la solidità del proprio assetto finanziario, che a diversificare il proprio portafoglio di investimenti in

modo da rispondere alle crescenti pressioni dal mercato in tema di transizione energetica e obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2.
Per quanto concerne gli effetti della crisi russo-ucraina si rimanda allo specifico paragrafo nella sezione "Commento ai risultati economico-finanziari".
Le acquisizioni di nuovi ordini nel corso del 2022 ammontano a 12.941 milioni di euro (6.952 milioni di euro nel 2021).
Delle acquisizioni complessive, il 65% riguarda l'attività Engineering & Construction Offshore, il 22% l'attività Engineering & Construction Onshore e il 13% il Drilling Offshore.
Le acquisizioni all'estero rappresentano il 94% del totale; le acquisizioni di contratti da imprese del Gruppo Eni il 23%. Le acquisizioni della Capogruppo Saipem SpA sono state il 44% di quelle complessive. Nel corso del 2022 non ci sono state significative acquisizioni relative a società non consolidate.

| (milioni di euro) | 2021 | 2022 | ||
|---|---|---|---|---|
| Importi | % | Importi | % | |
| Saipem SpA | 1.868 | 27 | 5.634 | 44 |
| Imprese del Gruppo | 5.084 | 73 | 7.307 | 56 |
| Totale | 6.952 | 100 | 12.941 | 100 |
| Engineering & Construction Offshore | 4.000 | 58 | 8.446 | 65 |
| Engineering & Construction Onshore | 2.716 | 39 | 2.796 | 22 |
| Drilling Offshore | 236 | 3 | 1.699 | 13 |
| Totale | 6.952 | 100 | 12.941 | 100 |
| Italia | 32 | 1 | 733 | 6 |
| Estero | 6.920 | 99 | 12.208 | 94 |
| Totale | 6.952 | 100 | 12.941 | 100 |
| Gruppo Eni | 413 | 6 | 2.924 | 23 |
| Terzi | 6.539 | 94 | 10.017 | 77 |
| Totale | 6.952 | 100 | 12.941 | 100 |
Il portafoglio ordini residuo, ampio e diversificato, che conferma la focalizzazione del Gruppo nel business offshore sia Engineering e Construction che Drilling, al 31 dicembre 2022 ammonta a 24.017 milioni di euro (21.236 milioni di euro al 31 dicembre 2021), di cui 10.009 milioni di euro da realizzarsi nel 2023 (4.760 milioni di euro per l'Engineering & Construction Onshore, 4.757 milioni di euro per l'Engineering & Construction Offshore e 492 milioni di euro per il Drilling Offshore). L'ammontare totale è comprensivo degli effetti della cancellazione del residuo ordini del contratto Moscow Refinery in Russia per 180 milioni di euro, a seguito della termination nel corso del secondo trimestre del 2022.
Per quanto riguarda l'articolazione per settori di attività, il 45% del portafoglio ordini residuo è attribuibile all'attività Engineering & Construction Offshore, il 49% all'attività Engineering & Construction Onshore e il 6% al Drilling Offshore.
Il 96% degli ordini è da eseguirsi all'estero; quelli verso le imprese del Gruppo Eni rappresentano il 9% del portafoglio totale. La Capogruppo Saipem SpA ha in carico il 30% del portafoglio ordini residuo.
Il portafoglio ordini residuo comprensivo di società non consolidate ammonta a 24.376 milioni di euro (23.185 milioni di euro al 31 dicembre 2021). L'ammontare totale del portafoglio ordini delle società non consolidate è stato ridotto, nel corso del terzo trimestre del 2022, per un totale di 800 milioni di euro in seguito alla cancellazione

delle attività che rientrano nel perimetro sanzionatorio, da parte dell'Unione Europea, nei confronti della Federazione Russa.
La quota del portafoglio ordini residuo al 31 dicembre 2022 non legata al prezzo dell'olio è pari a circa l'80% del portafoglio ordini totale dell'Engineering & Construction, mentre il 6% del portafoglio è rappresentato da contratti low/zero carbon.
| (milioni di euro) | 2021 | 2022 | |||
|---|---|---|---|---|---|
| Importi | % | Importi | % | ||
| Saipem SpA | 5.415 | 25 | 7.186 | 30 | |
| Imprese del Gruppo | 15.821 | 75 | 16.831 | 70 | |
| Totale | 21.236 | 100 | 24.017 | 100 | |
| Engineering & Construction Offshore | 7.437 | 35 | 10.756 | 45 | |
| Engineering & Construction Onshore | 13.439 | 63 | 11.767 | 49 | |
| Drilling Offshore | 360 | 2 | 1.494 | 6 | |
| Totale | 21.236 | 100 | 24.017 | 100 | |
| Italia | 927 | 4 | 982 | 4 | |
| Estero | 20.309 | 96 | 23.035 | 96 | |
| Totale | 21.236 | 100 | 24.017 | 100 | |
| Gruppo Eni | 296 | 1 | 2.210 | 9 | |
| Terzi | 20.940 | 99 | 21.807 | 91 | |
| Totale | 21.236 | 100 | 24.017 | 100 |
Gli investimenti tecnici effettuati nel corso del 2022, comprensivi dell'acquisto della drillship di settima generazione Santorini, ammontano a 523 milioni di euro (246 milioni di euro nel 2021), e hanno principalmente riguardato:
In sintesi, gli investimenti dell'esercizio 2022 presentano la seguente articolazione:
| Investimenti | |
|---|---|
| 2021 (milioni di euro) |
2022 |
| Saipem SpA 24 |
29 |
| Altre imprese del Gruppo 222 |
494 |
| Totale 246 |
523 |
| Engineering & Construction Offshore 150 |
146 |
| Engineering & Construction Onshore 20 |
27 |
| Drilling Offshore 76 |
350 |
| Totale 246 |
523 |
Gli investimenti relativi alle singole attività sono descritti nei paragrafi che seguono.

Il segmento dell'Offshore Wind sarà scorporato dalla Divisione Engineering & Construction Offshore e confluirà nella nuova business line Offshore Wind, mentre i restanti progetti confluiranno nella business line Asset Based Services; di seguito sono esposti separatamente i commenti ai progetti che sono gestiti dai nuovi responsabili di business line: Asset Based Services e Offshore Wind. Le due linee di business hanno in comune lo stesso contesto di mercato, gli asset, mezzi e yard di fabbricazione, e le risorse che contribuiscono alla loro realizzazione sono gli stessi. In particolare, il parco mezzi navali è gestito in modo unitario e integrato da parte della Società tenendo conto dei fabbisogni, delle location operative, delle tempistiche di intervento e degli obblighi contrattuali delle commesse in esecuzione riferibili (indistintamente) sia all'Asset Based Services che all'Offshore Wind.
La business line Asset Based Services opera nel segmento Offshore con un portafoglio di competenze, asset e servizi che le permettono di coprire un'ampia gamma di tipologie di progetti, tra cui lo sviluppo di campi sottomarini, la posa di condotte (inclusi i grandi diametri) e l'installazione e il sollevamento di strutture offshore. I servizi forniti dalla business line coprono l'intera catena del "life of the field" in quanto vanno dall'assistenza ai clienti nelle fasi di pre final investment decision fino allo sviluppo dell'investimento, comprendendo le attività progettazione, realizzazione, installazione, manutenzione e modifica, per arrivare, in ultimo, alla fase di decommissioning.
I servizi sopra citati sono forniti grazie a una flotta di navi con caratteristiche complementari in grado di operare anche in condizioni operative e ambientali complesse, a una rete di cantieri di fabbricazione e basi logistiche in Nigeria, Angola, Brasile, Indonesia, Guyana, Italia, Stati Uniti e Arabia Saudita e a competenze ingegneristiche e di project management derivanti dall'esperienza pluridecennale nel settore. In particolare la flotta è composta al 31 dicembre 2022 da 29 navi, di cui 26 di proprietà e 3 di terzi e in gestione a Saipem. Tra le principali possiamo citare: la Saipem 7000, impiegata nel segmento dei sollevamenti pesanti e nel decomissioning; la posatubi Castorone, utilizzata nella posa di pipeline a grande diametro; la FDS e la FDS 2, impiegate nelle attività di sviluppo dei campi sottomarini; la Saipem Constellation, utilizzata per le attività di field development grazie alla sua capacità di sollevamento e di posa di tubi rigidi e flessibili in modalità reel-lay; la Saipem Endeavour impiegata per la posa e il sollevamento. La flotta e le strutture di gestione di Asset Based Services forniscono inoltre supporto alla business line Offshore Wind per le attività nel campo delle energie rinnovabili. La business line, al fine di ottimizzare i propri processi produttivi, presta particolare attenzione alle innovazioni tecnologiche, all'automazione e alla digitalizzazione.
Le attività nel segmento Offshore sono perseguite dal punto di vista organizzativo attraverso un'unica struttura rivolta al segmento SURF e alle Offshore Facilities and Pipeline, con il supporto di una funzione Asset dedicata alla gestione delle navi, delle yard e delle basi della business line, inclusa la flotta Drilling Offshore con la finalità di creare sinergie.
Nel mercato Oil&Gas in generale si assiste, già a partire dal 2021, a un recupero degli investimenti in ambito Upstream sia in acque profonde (deep water) che in acque di medio-bassa profondità (shallow water), con iniziative rilevanti nei diversi segmenti: SURF (sviluppi di campi Subsea), Trunkline (condotte sottomarine per il trasporto di olio e gas intra-pozzo e a terra) e Conventional (piattaforme offshore e relativi impianti di produzione e trattamento). Le aspettative di ripresa della domanda nel breve e medio periodo si stanno già concretizzando in termini di attività commerciale e relative acquisizioni di contratti.
Nello specifico, per quanto riguarda il mercato convenzionale, si conferma la resilienza del settore legato alle acque basse del Medio Oriente. L'Arabia Saudita procede con gli sviluppi legati alla produzione di petrolio, con una spinta significativa anche verso lo sviluppo di campi non-convenzionali di gas naturale. Il Qatar continua a perseguire l'obiettivo di crescere ulteriormente come esportatore di gas naturale, attraverso anche i propri giacimenti di gas offshore (come il giacimento North Field) per supportare l'incremento di capacità di produzione di gas naturale liquefatto. Gli Emirati Arabi Uniti stanno anch'essi procedendo con diverse iniziative, mirate a soddisfare il fabbisogno interno di gas naturale per la produzione di energia elettrica. Il mercato convenzionale sta inoltre vivendo un crescente interesse degli operatori nelle aree dell'Africa del Nord e Ovest dove vengono portati avanti diversi sviluppi, specialmente legati al gas, con differenti stadi di avanzamento.

Legato agli sviluppi del gas, il mercato delle condotte di esportazione e trasporto (Trunkline) si è sempre mostrato discontinuo, occasionalmente caratterizzato da progetti di dimensioni significative. Se da un lato alcune iniziative in Asia-Pacifico hanno ancora tempi di realizzazione incerti, nel Mar Mediterraneo stanno emergendo diversi sviluppi di infrastrutture per il trasporto gas che appaiono promettenti, anche alla luce dell'attuale situazione geopolitica.
Il mercato degli sviluppi sottomarini, che è stato tra quelli che hanno sofferto maggiormente nel recente passato e che ha visto ritardare o cancellare diversi progetti ad alto rischio o meno remunerativi, sta riprendendo le attività cercando allo stesso tempo strategie per ridurne i costi. Nell'ultimo anno sono emersi forti segnali di recupero, principalmente in Brasile e nel Golfo del Messico, ma anche in Nord Europa, in particolare in Norvegia, grazie agli stimoli istituiti dai governi per contrastare gli effetti della crisi. In Guyana gli sviluppi procedono a pieno ritmo e ci sono anche segnali di imminente ripresa del mercato africano, specialmente in Africa Occidentale, con Paesi quali Angola, Costa d'Avorio, Nigeria e Congo che hanno in previsione importanti sviluppi, dato il successo delle recenti campagne di esplorazione.
Il mercato dell'eolico offshore continua la sua crescita sostenuta dal notevole interesse di investitori e operatori, nonostante le criticità emerse relative alla ridotta disponibilità di asset strategici e alle difficoltà della catena di fornitura a rispondere alle aspettative di sviluppo. Le attività commerciali ed esecutive sono previste in aumento, coerentemente con lo scenario di piano, prevalentemente in Europa e in misura inferiore in Asia-Pacifico e negli Stati Uniti. Gli sviluppi tecnologici, le partnership e i robusti afflussi di capitali sono destinati a sostenere la crescita di questo segmento, sia per le fondazioni fisse che flottanti, nel prossimo futuro e nel lungo termine.
Le attività di investimento svolte nel corso dell'esercizio si sono focalizzate sull'esecuzione di lavori per la rimessa in classe, sull'adeguamento dei mezzi alle normative internazionali e sulle richieste specifiche derivanti dai progetti in portafoglio e dai clienti. Tra le navi oggetto delle attività appena descritte vi sono state principalmente la Saipem 7000, le navi FDS ed FDS 2, la nave sollevamento Saipem 3000, nonché investimenti per progetti specifici. Sono state inoltre svolte attività di preparazione e programmazione di interventi di manutenzione e adeguamento che verranno eseguiti nel 2023.
Le acquisizioni più significative nel corso del 2022, relative alla business line Asset Based Services, sono:

Di seguito si riportano i principali progetti in esecuzione o completati nel corso del 2022 della business line Asset Based Services.
In Guyana, per conto di ExxonMobil:
Nel Golfo del Messico, per conto di Chevron, sono proseguite le attività di ingegneria per il progetto JSM-4, il cui scopo del lavoro comprende l'ingegneria, il trasporto e l'installazione di due moduli (un generation module del peso di 1.150 t e un water injection module del peso di 4.350 t) sulle esistenti strutture dell'unità di produzione galleggiante operata da Chevron. Le attività di installazione sono previste nel 2023.
In Brasile, per conto di Petrobras:
In Argentina, per conto di Total, sono state avviate le attività relative al progetto Fenix relativo alla posa di una pipeline della lunghezza di 37 km; le attività operative sono previste svolgersi nel corso del 2023 con l'impiego della nave Castorone.
In Egitto, per conto di Petrobel, sono state ultimate le attività di trasporto e installazione per i collegamenti ai pozzi addizionali richiesti dal cliente nell'ambito del progetto Zohr; le attività operative hanno visto il coinvolgimento delle navi FDS e Castorone. Sempre nell'ambito dello stesso progetto sono state inoltre avviate le attività relative al trasporto e all'installazione di ombelicali ad alta e bassa tensione e varie strutture subsea, previste concludersi nel corso del 2023.
In Turchia, per conto di Turkish Petroleum, sono state completate le attività di trasporto e installazione relative al progetto Sakarya; le navi impiegate sono state la Castoro 10 e la posatubi Castorone.
In Grecia, per conto di Gastrade, sono state avviate le attività relative al progetto Alexsandroupolis che vedrà l'impiego nel corso del 2023 del Castoro 10.
In Italia, per conto di Eni, sono state avviate le attività nell'ambito del progetto Cassiopea per il trasporto e l'installazione di una pipeline rigida, ombelicali e linee flessibili e la realizzazione di uno shore approach; le attività di installazione saranno eseguite nel 2023 con l'impiego delle navi Castoro 10 e Castorone.
In Angola, per conto di Eni:

In Mauritania e Senegal, per conto di BP, sono proseguite le attività relative al progetto Tortue, il cui scopo comprende attività di ingegneria, approvvigionamento, fabbricazione, installazione, hook up e commissioning di un frangiflutti, del relativo pontile e di una piattaforma rialzata per il trasporto del gas in co-sviluppo tra Senegal e Mauritania; la fabbricazione delle strutture è stata eseguita nella yard di Karimun e le attività di installazione hanno visto l'impiego della nave Saipem Constellation; le attività di hook up continueranno inoltre nel corso del 2023.
In Costa d'Avorio, per conto di Eni, sono state avviate le attività relative al progetto Baleine SURF phase 1 per lo sviluppo dell'omonimo campo; le attività di installazione sono previste nel 2023 con il coinvolgimento della nave FDS 2.
In Arabia Saudita, per conto di Aramco, sono proseguite le attività nell'ambito del Long Term Agreement sottoscritto con il cliente. Le attività svolte durante l'esercizio hanno visto l'impiego principalmente delle navi Castoro 12, Saipem Endeavour, Bautino e Dehe.
In Kuwait, per conto di KJO, sono proseguite le attività relative al progetto Laying of New Hot Crude Line, il cui scopo include ingegneria, approvvigionamento, costruzione, installazione e avvio di una nuova condotta per il trasporto di petrolio greggio; le attività di installazione hanno avuto luogo nella seconda parte dell'esercizio con l'impiego della nave Saipem Endeavour e proseguiranno nel 2023 con l'impiego della nave Castoro 12.
In Qatar, per conto di Qatargas, sono proseguite le attività relative al progetto North Field Production Sustainability, il cui scopo prevede l'ingegneria, l'approvvigionamento, la costruzione e l'installazione di condotte sottomarine e a terra, jacket, piattaforme teste di pozzo, nonché connesse attività di supporto; le attività operative hanno coinvolto le navi Dehe e Saipem Endeavour.
In Azerbaijan:
Di seguito si riportano i principali progetti, in esecuzione o completati nel corso del 2022, relativi alla business Line Offshore Wind.
≥ per conto di Ailes Marine, parte del gruppo Iberdrola, nell'ambito del progetto Saint Brieuc OSS (offshore electrical substation), il mezzo navale Saipem 7000 ha completato il lavoro secondo il programma previsto. Il progetto è pertanto completato;

≥ per conto di Jan De Nul, presso la yard di Karimun, è stata completata la fabbricazione dei 32 jacket per il parco eolico Formosa II a Taiwan; con la consegna dei jacket al cliente le attività operative del progetto sono state completate.

| Saipem 7000 | Nave semisommergibile posatubi autopropulsa a posizionamento dinamico dotata di gru per il sollevamento di strutture fino a 14.000 tonnellate e la posa a "J" di tubazioni a profondità fino a 3.000 metri. |
|---|---|
| Saipem Constellation Nave a posizionamento dinamico per la posa di condotte rigide o flessibili in modalità reel-lay in acque ultra-profonde, dotata di una gru con capacità di ritenuta di 3.000 tonnellate e una torre di posa (con capacità di 800 tonnellate) con due tensionatori |
|
| Saipem FDS | ciascuno con capacità di 400 tonnellate. Nave a posizionamento dinamico per lo sviluppo di giacimenti in acque profonde oltre i 2.000 metri. Dotata di una torre di varo a "J" per la posa di condotte fino a 22 pollici di diametro, capace di varare tubi in quadruplo giunto (stringhe di 52 metri), con capacità di ritenuta fino a 750 tonnellate e dotata di gru con capacità di sollevamento fino a 600 tonnellate. |
| Saipem FDS 2 | Nave a posizionamento dinamico per lo sviluppo di giacimenti in acque profonde, dotata di una torre di varo a "J" con capacità di ritenuta fino a 2.000 tonnellate per la posa di condotte del diametro massimo di 36 pollici, capace di varare tubi in quadruplo giunto (stringhe di 52 metri) fino a 3.000 metri di profondità, in grado di posare con la tecnica a "S" e dotata di gru con capacità di sollevamento fino a 1.000 tonnellate. |
| Castorone | Nave posatubi a posizionamento dinamico in grado di posare con configurazione a "S" attraverso rampa di varo di oltre 120 metri di lunghezza installata a poppa, composta di tre elementi per il varo sia in basse che alte profondità, capacità di tensionamento fino a 750 tonnellate, idonea per la posa di condotte fino a 60 pollici di diametro, con impianti di prefabbricazione a bordo per tubi in doppio e triplo giunto e capacità di stoccaggio a bordo delle stesse. |
| Saipem 3000 | Nave sollevamento autopropulsa, a posizionamento dinamico, monoscafo, con torre di perforazione, idonea per la posa di condotte flessibili e ombelicali in acque profonde fino a 3.000 metri e per sollevamenti pesanti fino a 2.200 tonnellate. |
| Dehe | Nave (noleggiata) a posizionamento dinamico per la posa di tubi e sollevamenti pesanti fino a 5.000 tonnellate, in grado di realizzare installazioni in acque profonde fino a 3.000 m di profondità e di posare tubi con capacità di tensionamento fino a 600 tonnellate in configurazione a "S". |
| Saipem Endeavour | Pontone per il sollevamento di carichi pesanti e la posa (con configurazione a "S") di tubazioni, idoneo per il varo, sia in basse che alte profondità, di tubi in singolo o doppio giunto di diametro fino a 60 pollici, con una capacità di tensionamento fino a 260 tonnellate, dotato di una rampa di varo galleggiante costituita da tre elementi per le alte profondità, una mini rampa con struttura regolabile per le basse profondità e una gru girevole con capacità di 1.100 tonnellate. |
| Castoro 10 | Pontone per la posa e l'interro di condotte fino a 60 pollici di diametro in acque poco profonde. |
| Castoro 12 | Pontone idoneo per l'installazione di condotte fino a 40 pollici di diametro in bassissimo fondale da una profondità minima di 1,4 metri. |
| Castoro 16 | Pontone per l'interro e la ricopertura di condotte fino a 40 pollici di diametro in bassissimo fondale da una profondità minima di 1,4 metri. |
| Ersai 1 | Pontone per sollevamento pesante e installazione con possibilità di lavorare adagiata sul fondo del mare e in grado di posare con configurazione a "S", dotata di due gru cingolate, rispettivamente da 300 tonnellate e da 1.800 tonnellate. |
| Ersai 2 | Pontone di lavoro con gru fissa per sollevamento di strutture fino a 200 tonnellate. |
| Ersai 3 | Pontone di appoggio con magazzino, officina e uffici per 50 persone. |
| Ersai 4 | Pontone di appoggio con officina e uffici per 150 persone. |
| Bautino 1 Bautino 2 e 3 |
Pontone per scavo dopo varo e reinterro in basso fondale. Bettoline per esecuzione tie-in e trasporto materiali. |
| Ersai 400 | Nave alloggio in grado di ospitare fino a 400 persone, dotata di rifugio in caso di |
| evacuazione per H2S. | |
| Castoro XI | Bettolina da trasporto carichi pesanti. |
| Castoro 14 S42 |
Bettolina da carico in coperta. Bettolina da carico in coperta, attualmente utilizzata per lo stoccaggio della torre per varo |
| a "J" della Saipem 7000 (in fase di dismissione). | |
| S43 | Bettolina da carico in coperta. |
| S44 | Bettolina per varo di piattaforme fino a 30.000 tonnellate. |
| S45 | Bettolina per varo di piattaforme fino a 20.000 tonnellate. |
| S46 S47 |
Bettolina da carico in coperta. Bettolina da carico in coperta. |
| S 600 | Bettolina per varo di piattaforme fino a 30.000 tonnellate. |

Il segmento delle Infrastrutture Sostenibili sarà scorporato dalla Divisione Engineering & Construction Onshore e confluirà nella nuova business line Sustainable Infrastructures, mentre i restanti progetti confluiranno nella business line Energy Carriers; quindi, di seguito sono esposti separatamente i commenti ai progetti che sono gestiti nelle due business line: Energy Carriers e Sustainable Infrastructures.
Nel segmento Engineering & Construction Onshore il Gruppo Saipem focalizza la propria attività prevalentemente sull'esecuzione di progetti di grande complessità dal punto di vista ingegneristico, tecnologico e realizzativo, con un orientamento verso attività in aree complesse, remote e in condizioni ambientali sfidanti.
Saipem è tra i principali operatori a livello internazionale e fornisce una gamma completa di servizi integrati di ingegneria di base e di dettaglio, di approvvigionamento, di project management e di costruzione, rivolgendosi principalmente al mercato dell'Oil&Gas, delle grandi infrastrutture civili e marine e delle attività ambientali.
Nel segmento delle Infrastrutture Sostenibili il Gruppo Saipem è attivo prevalentemente nella progettazione e realizzazione di progetti infrastrutturali complessi, specie in ambito trasportistico, come le linee ferroviarie e in particolare le linee ad Alta Velocità/Alta Capacità, opere complesse dal punto di vista ingegneristico e realizzativo caratterizzate sempre più dall'implementazione di soluzioni digitali e tecnologiche innovative in grado di garantire resilienza ed efficienza energetica e che rispondono ai requisiti della tassonomia europea (principio DNSH "Do Not Significant Harm"), il sistema di classificazione delle attività economiche sostenibili da un punto di vista ambientale, in grado di soddisfare gli obiettivi per lo sviluppo sostenibile (SDG) inclusi nell'agenda 2030 delle Nazioni Unite.
Il mercato di riferimento onshore ha registrato nel corso del 2022 un significativo incremento delle attività rispetto al 2021, in particolare nei segmenti upstream (ad esempio, floaters) e midstream (LNG e rigassificazione). La crescita si è distribuita in tutte le aree geografiche, a eccezione della regione russa, con particolare visibilità nelle principali aree di interesse del Gruppo Saipem, come Medio Oriente, Africa, Europa e Asia.
Con riferimento alle attività in corso nei diversi mercati, si rafforza la rilevanza dei segmenti midstream e downstream, dove si registrano diversi sviluppi significativi nei settori del gas monetization e dei fertilizzanti nelle Americhe, in Africa, in Medio Oriente ed Europa e nel settore dell'upstream e della petrolchimica in Medio Oriente e Asia. Il mercato LNG, anche a valle del conflitto Russia-Ucraina, vede il rilancio delle attività in Medio Oriente e Africa, principali poli di approvvigionamento alternativi al gas russo. Analogamente, ripartono le attività in ambito pipeline in tutte le aree geografiche, in particolare Europa e Medio Oriente, principali aree di interesse per Saipem. In ambito upstream, a valle del forte rallentamento degli scorsi due anni, sono visibili segnali di forte ripresa negli Emirati Arabi e in Arabia Saudita. Per il segmento floaters si confermano volumi di attività significativi in America Latina e Africa.
Per quanto riguarda le rinnovabili e in generale le tecnologie verdi (idrogeno, biocombustibili, biochimica e CO2 capture), aumenta la visibilità di progetti in Europa, Nord Africa, Medio Oriente e Asia.
Per quanto concerne il settore delle Infrastrutture Sostenibili, Saipem sta focalizzando la propria attività prevalentemente sulle iniziative in Italia comprese nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e nella lista delle opere strategiche per lo sviluppo della mobilità sostenibile, anche grazie alla vasta esperienza accumulata negli anni nel Paese quale leader dei consorzi costituiti per la realizzazione delle linee ferroviarie Alta Velocità/Alta Capacità Milano-Bologna e Milano-Verona.
Il segmento delle Infrastrutture in Italia conferma, anche in ottica di breve e medio periodo, i segnali positivi relativi ai grandi investimenti derivanti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che si ritiene faciliterà ulteriori sviluppi nel settore ferroviario e della mobilità sostenibile anche nel lungo periodo.
Nel settore Engineering & Construction Onshore gli investimenti sostenuti nel 2022 sono relativi all'acquisto e mantenimento di attrezzature; inoltre in Canada sono state completate le fasi di test e avviamento dell'impianto di Saint-Felicién, incluso nel perimetro di acquisizione della tecnologia CO2 Solutions.

Le acquisizioni più rilevanti del 2022, relative alla business line Energy Carriers, sono le seguenti:
Di seguito si riportano i maggiori e più significativi progetti, relativi alla business line Energy Carriers, in esecuzione o completati durante il 2022.
In Arabia Saudita,
In Kuwait:

stradali correlati, degli edifici, delle condotte, delle incastellature di supporto delle condotte, dei sistemi idrici e di controllo per la raffineria di Al-Zour.
In Iraq, per conto di Exxon, nell'ambito del progetto West Qurna I, sono in fase di completamento le attività propedeutiche allo shut down dell'impianto per il completamento delle attività di costruzione. Il progetto prevede l'esecuzione di infield engineering, prefabbricazione e costruzione relative ad alcuni tie-in agli impianti esistenti di proprietà di Bassra Oil Co.
In Oman, per conto di OQ8 (Joint Venture tra OQ e Kuwait Petroleum International), per il progetto di Duqm Refinery Package 3, sono completate le attività di ingegneria e approvvigionamento, e sono in fase di commissioning la tubazione interrata di trasporto petrolio alla raffineria, nonché il parco serbatoi di stoccaggio del petrolio, mentre sono in completamento le attività di costruzione relative allo stoccaggio dei prodotti di raffineria.
In Israele, per conto di Haifa Group, nell'ambito del progetto Ammonia Plant, sono in completamento le attività di ingegneria e procurement e sono iniziate le prime attività di costruzioni meccaniche in cantiere per la realizzazione di un'unità di Ammonia nel sito di Mishor Rotem.
Negli Emirati Arabi Uniti, per conto di ADNOC Sour Gas – controllata del gruppo Abu Dhabi National Oil Co (ADNOC) – sono in piena fase di esecuzione le attività di costruzione e sono state avviate le attività di completamento meccanico e di pre-commissioning per il progetto Optimum Shah Gas Expansion (OSGE) & Gas Gathering. Il contratto prevede l'espansione e il potenziamento dell'impianto di Shah gas già attivo.
In Indonesia, per conto di BP Berau Ltd, in joint venture con PT. Tripatra Engineers and Constructors, PT. Tripatra Engineering, PT Chiyoda International Indonesia, Chiyoda Corp e PT Suluh Ardhi Engineering, sono stati avviati i principali servizi ausiliari ed è stata completata la costruzione del terzo treno LNG, per il progetto Tangguh LNG Expansion. Sono dunque in corso le attività di commissioning del terzo treno LNG e di completamento e commissioning di un jetty LNG e le relative infrastrutture presso il sito di Tangguh, Papua.
In Mozambico, per conto di Total Energies E&P Mozambique Area 1 Ltda (che ha acquisito gli interessi Anadarko nel corso del 2019 per il progetto Mozambique LNG), in joint venture con McDermott Italia Srl e Mirai Engineering Italy Srl, il progetto di un impianto LNG che consiste nella realizzazione di due treni di liquefazione del gas naturale, nonché di tutte le necessarie infrastrutture, dei serbatoi di stoccaggio e delle strutture portuali per l'esportazione. Tuttavia, a causa dell'instabile situazione di sicurezza nel Nord del Mozambico, culminata il 24 marzo 2021 in una serie di attacchi di natura armata presso la città di Palma, su istruzione del cliente Total le attività sono state oggetto di sospensione. Saipem ha evacuato il sito, continuando a gestire una parte residua delle attività di progetto non oggetto di sospensione, fuori dal Paese. Saipem ha altresì cooperato e continua ad avere contatti

con il cliente per mettere in atto le misure per preservare il valore del progetto e assicurare una pronta ripartenza dei lavori non appena saranno ripristinate le condizioni di sicurezza dell'area.
In Uganda, per conto di Yaatra Africa, è stata completata la fase del FEED per una raffineria grass roots a Hoima con relativa pipeline di oltre 200 chilometri e stoccaggio remoto nei pressi di Kampala.
In Angola:
In Russia, il progetto per la realizzazione di un'unità di recupero zolfo per la Raffineria di Mosca, per conto di GazpromNeft, è stato terminato a causa delle condizioni geopolitiche dell'area di riferimento (crisi russo-ucraina) in linea con le misure e sanzioni emanate dell'UE.
In Italia, per conto di Eni New Energy, è stato completato l'impianto fotovoltaico di Trecate.
Di seguito si riportano i maggiori e più significativi progetti, relativi alla business line Sustainable Infrastructure, in esecuzione durante il 2022.
In Italia, nell'ambito della business line Sustainable Infrastructures, per conto di Rete Ferroviaria Italiana, da parte del Consorzio CEPAV 2, per il progetto Alta Velocità Brescia Est-Verona, sono in corso le attività di costruzione su tutta la tratta. Nel mese di settembre è stata ultimata l'esecuzione della prima canna della galleria di Lonato, che rappresenta un'importante milestone per il completamento delle opere e consente di procedere con il programma lavori per la seconda canna durante il 2023. Il sesto appalto (appalto relativo all'armamento ferroviario) è stato bandito ed è prossimo all'aggiudicazione. La Legge di Bilancio 2023 (Legge 29 dicembre 2022, n. 197) ha prorogato il "decreto aiuti", ossia inciso sull'art. 26, comma 12, del D.L. n. 50/2022, prorogando al 31 dicembre 2023 il meccanismo compensativo (incremento del 20% su ogni SAL) previsto in favore dei Contraenti Generali del Gruppo Ferrovie dello Stato.
I mezzi di proprietà Saipem appartenenti al segmento FPSO sono due: Cidade de Vitória, nave di produzione, trattamento, stoccaggio e trasbordo dimensionata per una produzione giornaliera di 100.000 barili, e Gimboa, nave di produzione, trattamento, stoccaggio e trasbordo dimensionata per una produzione giornaliera di 60.000 barili. Si precisa che in seguito all'accordo con BW Energy per la vendita del mezzo Cidade de Vitória che si perfezionerà alla conclusione del progetto operativo, ai sensi dell'IFRS 5, tale attività soddisfa i criteri per essere classificata come posseduta per la vendita ed è stata esposta separatamente dalle altre attività dello stato patrimoniale.
Di seguito si riportano i maggiori e più significativi progetti in esecuzione o completati durante il 2022.
In Russia sono in atto le attività relative all'uscita di Saipem dai progetti che ancora sono in corso [Arctic LNG 2 - GBS, in joint venture con RHI Russia BV (società affiliata di Renaissance Heavy Industries Llc), e Arctic LNG 2 - Topsides, in joint venture con Technip e NIPI] in piena conformità con quanto previsto dal quadro sanzionatorio.
Negli Emirati Arabi, nella yard di Dubai Dry Dock, per conto di Eni Côte d'Ivoire Ltd, sono in corso in modalità "fast-track" le attività di ristrutturazione e trasformazione della FPSO Firenze 2. Una volta completate, la nave andrà a operare sul giacimento Baleine per i prossimi 10 anni nell'offshore della Costa d'Avorio.
In Brasile:
≥ per conto di Petróleo Brasileiro (Petrobras), in joint venture con Daewoo Shipbuilding & Marine Engineering (DSME), continuano le attività di ingegneria e procurement relative al progetto P-79, per la costruzione di un'unità galleggiante di produzione e stoccaggio (FPSO), per lo sviluppo del campo offshore di Búzios in Brasile, realizzata in tre yard (due in Far East e una in Brasile);

≥ per conto di Shell, in joint venture con BW, si sono concluse le attività preliminari di ingegneria per lo sviluppo della FPSO per il campo di Gato do Mato. Nell'ultima parte dell'anno Shell ha deciso di non continuare con la fase successiva del progetto per una rivalidazione complessiva dell'investimento.
In Malesia, per conto di Petronas, si sono concluse le attività di FEED per un'unità di floater LNG. L'impianto è dimensionato con una capacità minima di produzione di 2 milioni di tonnellate anno di LNG.
In Mozambico, per conto di Coral FLNG SA (JV di Eni e altri partner), sono in corso i servizi di Maintenance (O&M) dell'unità FLNG di Coral, nell'ambito del contratto di otto anni (più uno opzionale) di recente acquisizione.
Infine, in Angola, per conto di Total, proseguono i servizi di operations e maintenance (O&M) delle FPSO Kaombo Norte e Kaombo Sul per la durata complessiva di sette anni più ulteriori sette opzionali
Nel segmento "Leased FPSO" nel corso del 2022 hanno inoltre operato:

A dicembre 2022 la flotta Drilling Offshore di Saipem si compone di tredici mezzi, così suddivisi: sei unità ultra deep-water/deep-water per operazioni fino a circa 3.600 metri di profondità (le drillship Saipem 12000, Saipem 10000 e Santorini; i semisommergibili Scarabeo 5, Scarabeo 8 e Scarabeo 9), sei high specification jack-up per operazioni fino a 400 piedi di profondità (Perro Negro 7, Perro Negro 8, Pioneer, Sea Lion 7, Perro Negro 9 e Perro Negro 11) e uno standard jack-up per attività fino a 150 piedi (Perro Negro 4). Tutti gli impianti di perforazione citati sono di proprietà a eccezione dei jack-up Pioneer, Sea Lion 7, Perro Negro 9 e Perro Negro 11.
Nel corso dell'esercizio si sono registrati diversi eventi che hanno portato a modifiche nella composizione della flotta Drilling Offshore:
Nel corso dell'esercizio la flotta Drilling Offshore ha operato in Norvegia, in Egitto (lato Mar Rosso e lato Mediterraneo), in Africa Occidentale (Angola, Costa d'Avorio e Ghana), in Africa Orientale (Kenya), in Messico, in Arabia Saudita e negli USA.
L'esercizio 2022 si è aperto, in continuità con il precedente, in un clima di generale ottimismo per una graduale ripresa del mercato, come testimoniato anche dall'incremento dell'attività di tendering da parte dei clienti e dall'assegnazione di nuovi contratti a livelli di rate crescenti e inattesi nell'esercizio precedente.
In tale scenario di ripresa gli utilizzi dei mezzi di perforazione offshore hanno mostrato una tendenza di crescita rispetto all'esercizio precedente, con alcune aree chiave (ad esempio l'ultra-deep water nel Golfo del Messico) in grado di far registrare stabilmente una piena occupazione o (come nel caso dello shallow water in Medio Oriente) di generare una domanda tale da attirare impianti da altre aree. In linea con quanto successo nei periodi precedenti è stata inoltre ulteriormente confermata la preferenza dei clienti per impianti tecnologicamente più avanzati.
Coerentemente con il contesto di crescita descritto, nel corso dell'anno sono entrati in esercizio 12 nuovi impianti, a fronte di una dismissione di 8 unità obsolete o non più commerciabili. Di conseguenza il numero degli impianti in fase di completamento nei cantieri navali si è ridotto rispetto all'esercizio precedente, attestandosi sul valore di 42 unità (20 jack-up, 7 semisommergibili e 15 drillship a dicembre 2022), di cui 3 risultano avere un impegno contrattuale per il loro utilizzo dopo la conclusione dei lavori di costruzione. Le attese per una ripresa del mercato e i possibili impatti sul medio e lungo termine sul settore Oil&Gas menzionati in precedenza hanno portato a un crescente interesse per le unità in costruzione da parte di numerosi contrattisti e investitori. È quindi atteso un progressivo ingresso sul mercato di nuovi impianti di perforazione, con conseguenti impatti sull'offerta nel medio periodo in termini di caratteristiche tecnologiche ed età media della flotta operante.
Tra le acquisizioni più significative nel corso dell'esercizio si segnalano:

L'investimento più rilevante del 2022 ha riguardato, come menzionato in precedenza, l'acquisto della drillship di settima generazione Santorini attraverso l'esercizio dell'opzione prevista nel contratto di noleggio firmato nel corso del 2021. Grazie all'acquisizione della proprietà della Santorini, Saipem ha rinforzato il suo posizionamento nell'ultra deep water, confermando la sua vocazione per i progetti in aree remote. Durante l'esercizio sono state inoltre svolte attività che hanno riguardato sia l'esecuzione di lavori finalizzati alla rimessa in classe sia l'adeguamento dei mezzi alle normative internazionali e alle richieste specifiche delle società committenti. Tra gli impianti oggetto di attività di manutenzione e di adeguamento alle specifiche tecniche richieste dai clienti vi sono stati in particolare i semisommergibili Scarabeo 8 e Scarabeo 9 e i jack-up Perro Negro 8 e Perro Negro 11.
Nel corso dell'esercizio la flotta è stata impegnata come segue:

L'utilizzo dei principali mezzi navali durante l'esercizio 2022 è stato il seguente:
| 31 dicembre 2022 | |||
|---|---|---|---|
| Mezzo navale | (N. giorni) | venduti | non operativi |
| Piattaforma semisommergibile Scarabeo 5 | 365 | - | |
| Piattaforma semisommergibile Scarabeo 8 (1) | 248 | 117 | |
| Piattaforma semisommergibile Scarabeo 9 (2) | 292 | 73 | |
| Nave di perforazione Saipem 10000 | 365 | - | |
| Nave di perforazione Saipem 12000 | 365 | - | |
| Nave di perforazione Santorini (3) | 365 | - | |
| Jack-up Perro Negro 4 | 365 | - | |
| Jack-up Perro Negro 7 | 365 | - | |
| Jack-up Perro Negro 8 (2) | 238 | 127 | |
| Jack-up Pioneer (*) | 365 | - | |
| Jack-up Sea Lion 7 (*) | 365 | - | |
| Jack-up Perro Negro 9 (*) | 365 | - | |
| Tender Assisted Drilling Barge (4) | - | 210 |
(1) Nei giorni non operativi impianto destinato in parte a lavori di manutenzione e preparazione per le attività operative e in parte rimasto inattivo.
(3) Impianto acquisito inizialmente attraverso un contratto di noleggio; l'opzione di acquisto è stata esercitata il 5 dicembre e il definitivo passaggio della proprietà a Saipem è stato completato il 19 dicembre.
(4) Impianto ceduto durante l'esercizio a terzi e destinato a green recycling.
(*) Impianto a noleggio.
(2) Nei giorni non operativi impianto destinato a lavori di manutenzione.

A seguito dell'accordo con KCA Deutag ("KCA") per la vendita delle attività Drilling Onshore (DRON), comunicato in data 1° giugno 2022, il settore oggetto di cessione è stato rappresentato come "Discontinued operations" in base alle disposizioni del principio contabile internazionale IFRS 5 "Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate".
Gli ammortamenti delle attività non correnti possedute per la vendita sono cessati a decorrere dalla data di classificazione (1° giugno 2022) e gli investimenti sostenuti dalla stessa data sono stati spesati a conto economico.
In data 28 ottobre 2022 è stato perfezionato il primo closing della transazione di cessione del business DRON; in particolare sono state cedute le attività in Arabia Saudita, Congo, Emirati Arabi Uniti e Marocco ed è stato incassato un corrispettivo di 488 milioni di dollari a cui si aggiunge un corrispettivo costituito da azioni nel capitale di KCA pari al 10% del totale delle azioni ordinarie di classe "A".
Le attività in Kuwait sono state trasferite a far data dal 31 gennaio 2023, mentre le restanti attività nelle Americhe, Kazakhstan e Romania saranno trasferite entro il primo semestre 2023.
In base alle disposizioni dell'IFRS 5 i risultati economici del settore DRON, inclusi quelli del periodo di confronto, sono rappresentati separatamente dalle Continuing operations in un'unica riga del conto economico e limitatamente ai soli rapporti con terze parti, continuando a essere operate le elisioni delle transazioni intercompany.
Le attività e le passività direttamente associabili alle attività in Kuwait, Americhe, Kazakhstan e Romania sono state classificate come possedute per la vendita.
La cessione del Drilling Onshore è in linea con le azioni aggiuntive rispetto al Piano Strategico 2022-2025 nell'ottica di una gestione attiva del portafoglio di asset.
Considerato che la transazione descritta si è perfezionata nel quarto trimestre del 2022, come già commentato precedentemente, il settore contribuisce ai risultati come "attività operativa cessata" (Discontinued operations) secondo le disposizioni del principio contabile IFRS 5 "Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate". Per maggiori informazioni riguardo all'applicazione del principio IFRS 5 e ai relativi effetti sulla presente Relazione si rimanda alla nota 30 "Discontinued operations, attività destinate alla vendita e passività direttamente associabili" del bilancio consolidato.
Al 31 dicembre 2022 la flotta Drilling Onshore, al netto delle attività cedute in seguito al primo closing dell'accordo di cessione, si compone di 35 unità disponibili per le operazioni in aggiunta a 17 impianti presenti in Venezuela non idonei all'utilizzo e totalmente svalutati. La flotta in oggetto sarà trasferita alla controparte entro il primo semestre 2023.
In particolare, il numero di impianti presenti al 31 dicembre 2022 in America Latina è pari a 30 (invariato rispetto al corrispondente periodo del 2021, senza includere i 17 impianti presenti in Venezuela), mentre in Medio Oriente e Europa gli impianti presenti sono 5.
Le aree di presenza operativa sono state l'America Latina (Perù, Bolivia, Colombia, Ecuador, Argentina e Cile), il Medio Oriente (Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti – fino al 28 ottobre 2022, data di cessione, e Kuwait – ceduto a fine gennaio 2023) e l'Africa con Congo e Marocco (fino al 28 ottobre 2022, data di cessione).
Gli investimenti realizzati nel corso dell'esercizio 2022 sono stati programmati in coerenza con il piano di cessione e hanno riguardato interventi finalizzati al mantenimento dell'efficienza operativa della flotta e/o al soddisfacimento di richieste specifiche delle società committenti nelle diverse realtà geografiche.

Il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA ha esaminato, alla data odierna e comunque nel corso dell'anno, tutti i fattori di rischio e le incertezze significative identificate in sede di approvazione della relazione finanziaria chiusa al 31 dicembre 2021 al fine di valutare se gli stessi possano essere considerati superati. Tale analisi ha considerato i fatti di seguito riportati.
≥ In data 15 luglio 2022 si è conclusa la sottoscrizione dell'aumento di capitale avente ad oggetto n. 1.974.327.430 di nuove azioni per un controvalore complessivo pari a 1.999.993.686,59 euro, di cui 41.460.876,03 euro a titolo di capitale e 1.958.532.810,56 euro a titolo di sovrapprezzo. In particolare, alla data dell'11 luglio 2022, sono stati esercitati diritti di opzione per la sottoscrizione di circa il 70% del totale delle nuove azioni, di cui circa il 44% è stato sottoscritto dagli azionisti che esercitano il controllo congiunto sulla Società. Il restante 30% di diritti di opzione non esercitati è stato offerto su Euronext Milan nelle sedute del 12 e 13 luglio 2022 durante le quali sono state sottoscritte circa il 9,9% del totale delle nuove azioni. Infine, ai sensi del contratto di garanzia (underwriting agreement), che era stato siglato nell'ambito della più ampia manovra finanziaria e patrimoniale approvata dallo stesso Consiglio di Amministrazione il 24 marzo 2022, sempre in data 15 luglio 2022 sono state sottoscritte dagli istituti finanziari coinvolti nella manovra di rafforzamento le restanti azioni di nuova emissione risultate inoptate per un controvalore complessivo pari a 592.327.964,76 euro.
In data 18 luglio 2022, la Società ha rimborsato la "SACE Facility" per l'intero ammontare pari a 852 milioni di euro, precedentemente utilizzata per rimborsare il finanziamento "Tranche A" della Liquidity Facility erogato in data 4 aprile 2022 per un importo pari a 680 milioni di euro.
≥ Nel corso del 2022 è proseguita l'attuazione e il raggiungimento degli obiettivi inseriti nel Piano 2022-2025, in particolare con le iniziative di valorizzazione di asset, miglioramento della liquidità e di riduzione dei costi. Saipem ha aggiornato le linee strategiche presentate a marzo 2022, confermando il positivo momento di mercato e il progressivo miglioramento della performance del Gruppo; il Piano Strategico 2023-2026, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 27 febbraio 2023, ha confermato il perseguimento di un profilo-rischio rendimento più bilanciato.
Nel periodo di Piano 2023-2026 si prevede di aumentare ulteriormente le acquisizioni di attività Offshore, caratterizzate da una più alta marginalità grazie alla consolidata posizione competitiva del Gruppo, e uno sviluppo di nuovi segmenti che contribuiranno all'aumento dei volumi di attività low/zero carbon.
Con riferimento alla struttura organizzativa, è stato implementato il nuovo assetto organizzativo strutturato in quattro linee di business: Asset Based Services, Energy Carriers, Robotics and Industrialized Solutions e Sustainable Infrastructures. A completamento della nuova organizzazione, nel mese di febbraio 2023 è stata istituita una nuova linea di business Offshore Wind, che si aggiunge alle quattro linee di business istituite a gennaio 2022.
In relazione ai contratti di finanziamento che richiedono il rispetto di dichiarazioni e garanzie relative all'insussistenza della fattispecie prevista dall'art. 2446 del codice civile, si precisa che Saipem ha ottenuto dalle rispettive banche il rilascio di tutti i waiver volti ad accordare la rinuncia definitiva a che la Società renda qualsiasi dichiarazione in merito all'intervenuto verificarsi della fattispecie prevista dall'art. 2446 del codice civile in relazione al bilancio chiuso al 31 dicembre 2021.
≥ Infine, con riferimento ai rating, in data 19 luglio 2022, l'agenzia Moody's ha effettuato un upgrade del rating di Saipem da B1 (CreditWatch negativo) a Ba3 (Outlook stabile) e in data 2 dicembre 2022 l'agenzia Standard & Poor's ha effettuato un upgrade del rating di Saipem da BB (Outlook positivo) a BB+ (Outlook stabile).
Alla luce di quanto sopra esposto, con riferimento alla situazione patrimoniale, finanziaria e operativa del Gruppo Saipem, il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA ha valutato che non esistano incertezze significative che, singolarmente o nel loro complesso, possano far sorgere dubbi significativi sulla capacità della Società e del Gruppo di operare come un'entità in funzionamento. Per tale motivo il Consiglio di Amministrazione ha concluso che sussistono tutti i presupposti per provvedere alla redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2022

utilizzando il presupposto della continuità aziendale, mantenendo i criteri di valutazione propri di un'azienda in funzionamento, descritti nella nota illustrativa 3 del Bilancio consolidato.
L'attuale contesto di mercato è caratterizzato da una significativa tendenza di ripresa nei mercati di riferimento per Saipem, in linea con una crescita visibile sia in termini di indicatori macroeconomici che di domanda energetica complessiva. Tuttavia, l'emergere di nuovi eventi di destabilizzazione nel corso del 2022, come la guerra in Ucraina, l'incremento dell'inflazione e l'innalzamento dei tassi d'interesse hanno accresciuto l'instabilità economica a livello globale che ha richiesto ulteriore attenzione da parte della Direzione nella formulazione delle stime contabili e giudizi significativi. Di conseguenza, alcune aree di bilancio, in relazione anche alla maggiore incertezza nelle stime, potrebbero essere influenzate dai recenti eventi e circostanze macroeconomiche.
Nel corso del 2022, Saipem ha osservato nell'ambito delle proprie attività un significativo aumento dei tassi di inflazione che hanno determinato una forte crescita dei prezzi dei materiali e dei costi energetici, in particolare nella prima metà dell'anno; inoltre, l'innalzamento dei tassi di interesse ha influenzato i tassi di sconto utilizzati nelle verifiche di riduzione di valore delle attività non finanziarie che, a parità di condizioni, avrebbero determinato una diminuzione dei valori recuperabili.
Per quanto concerne l'andamento dei prezzi del petrolio e del gas naturale, la Società ritiene che la volatilità di breve periodo negli stessi possa impattare limitatamente i risultati del Gruppo data la natura delle attività di Saipem, caratterizzate da commesse pluriennali con tempi di realizzazione di diversi anni, a seconda della complessità del progetto. Nel più lungo periodo, si conferma una prospettiva di miglioramento del contesto esterno, supportata dal ciclo di crescita pluriennale che il mercato sta attraversando.
Effetti diretti: allo stato attuale per i progetti Saipem che prevedevano la realizzazione di attività sul territorio russo e/o con clienti russi (Arctic LNG 2 GBS in JV con Ronesans - cliente Arctic LNG 2 - scopo del lavoro: EPC; Arctic LNG 2 Topside Facilities in JV con Technip - cliente Arctic LNG 2 - scope of work EPC), sono in corso negoziazioni per la finalizzazione degli accordi commerciali che concretizzeranno l'uscita dagli stessi in linea e in piena conformità con le necessarie autorizzazioni e le tempistiche previste dalla normativa comunitaria.
Al momento dell'inizio del conflitto in Ucraina, Saipem aveva in essere altri due progetti nella Federazione Russa: (i) un progetto EPC per la Raffineria di Mosca con il cliente GazpromNeft: contratto risolto a seguito dell'introduzione di sanzioni specifiche nei confronti di GazpromNeft. Le pendenze relative al progetto sono state tutte definite entro il 15 maggio 2022 come previsto dal Regolamento UE; (ii) un progetto di perforazione di gas in acque subartiche con l'utilizzo del mezzo di perforazione Perro Negro 8, per il quale il relativo contratto è stato risolto. Il mezzo si trova già in Medio Oriente in preparazione per un contratto con un operatore locale.
La Società conferma che opera nel pieno rispetto di quanto stabilito dalle istituzioni europee e nazionali nei confronti della Federazione Russa.
Il backlog consolidato riferito a progetti in Russia, in seguito alla terminazione dei due contratti, è quindi azzerato. A seguito della cancellazione nel terzo trimestre 2022 di progetti non consolidati in Russia del valore di circa 800 milioni di euro, il backlog residuo ammonta a circa 251 milioni di euro (217 milioni di euro Arctic LNG 2 - Topside e 34 milioni di euro Arctic LNG 2 - GBS) ed è relativo al riconoscimento degli accordi in negoziazione.
Il Piano Strategico 2023-2026, in linea con il precedente Piano, non prevede acquisizioni di nuove commesse in Russia. L'attuale contesto del mercato energetico potrebbe inoltre favorire lo sviluppo di nuove infrastrutture energetiche per la diversificazione dell'approvvigionamento energetico in molti Paesi.
Si precisa che la Società utilizza per la valutazione dei crediti commerciali la probabilità di default dei clienti basata su dati di mercato osservabili e su valutazioni raccolte da info-provider per la quantificazione delle perdite attese alla data di chiusura; di conseguenza tali dati incorporano già gli effetti del conflitto russo-ucraino.
A seguito del conflitto russo-ucraino e delle conseguenti sanzioni intraprese dalla Comunità Europea, USA e altri Paesi, Saipem ha attivato l'Unità di Crisi Corporate (CCU) che collabora quotidianamente con le Unità di Crisi Locali (LCU) in Russia e le funzioni operative di business direttamente coinvolte nella gestione dei progetti e del personale presenti in loco, sul quale è stato fatto un focus. Si segnala a riguardo che non ci sono né attività portate avanti da Saipem né personale nei territori ucraini interessati dallo scontro.
Effetti indiretti: la crisi russa incrementa l'incertezza causata dalla pandemia e l'attuale scenario socio-economico rende complesso per gli operatori della supply chain fornire previsioni di prezzo e assumere impegni contrattuali con quotazioni di lungo periodo. Inizialmente i fornitori erano impossibilitati a presentare delle offerte in quanto gli stabilimenti produttivi erano divenuti estremamente selettivi nelle iniziative da perseguire e non fornivano le relative quotazioni se non ai clienti ritenuti più affidabili e solidi finanziariamente. Più recentemente la situazione è migliorata, ma i tempi di consegna si sono notevolmente allungati con impatto diretto sui progetti in portafoglio.
Saipem non acquista direttamente materie prime in quanto la sua catena di fornitura è lunga. Non sono previsti impatti diretti, ma si può assumere che la disponibilità di acciaio e di metalli più nobili (nickel, rame, alluminio) sarà inferiore e inoltre ci saranno impatti sul prezzo legati ad altri fattori produttivi (es., gas ed energia), con conseguenze anche sulle tempistiche di consegna, nonché sulla relativa logistica.

Saipem ha un approccio di supply chain diversificato e ove possibile globale. Il rischio, tuttavia, resta concreto per le forniture per le quali, per ragioni tecnologiche, sono disponibili un numero di alternative ridotte, tuttavia tipicamente, se tali tecnologie sono fornite da produttori occidentali e non sono oggetto di sanzioni.
La Società sta monitorando attentamente la propria supply chain per identificare e prendere le dovute azioni di mitigazione in relazione ai potenziali impatti in termini di costi di materiali e servizi e tempi di fornitura derivanti da un mercato tutt'ora incerto sia per instabilità del contesto internazionale sia per l'incertezza sulla possibile evoluzione dei costi delle materie prime. La Società dall'inizio della crisi ha adeguato le proprie strategie esecutive e ha già avviato discussioni con i propri clienti e in generale con l'intera supply chain per negoziare meccanismi di gestione e condivisione del rischio, per mitigarne gli impatti sulle commesse in esecuzione e sulle iniziative future.
In aggiunta a quanto sopra, i nostri servizi di threat intelligence segnalano un incremento della minaccia cyber per gli operatori dei mercati citati e per la loro supply chain. Alla data del presente documento non si sono registrati eventi di attacchi informatici diretti ai danni di Saipem.
I continui assessment di terze parti confermano la bontà dell'impostazione data in termini di rilevamento degli attacchi e relativa risposta all'interno del piano di Crisis Management aziendale, nonché delle misure tecnologiche atte a proteggere le risorse critiche per l'azienda.
Saipem continua comunque a monitorare i possibili impatti derivanti dalle misure restrittive adottate dall'Unione Europea introdotte a seguito del conflitto in Ucraina, al fine di valutarne potenziali ripercussioni sul proprio business.
Gli effetti residui della pandemia COVID-19 continuano ad avere conseguenze negative, seppur attenuate, sull'economia globale e di riflesso su Saipem.
Il Gruppo Saipem continua comunque a effettuare una costante analisi degli effetti legati al COVID-19, in termini di: (i) evoluzione dei contesti normativi nei Paesi dove il Gruppo opera, attraverso il monitoraggio delle misure di contenimento da essi adottate; (ii) gestione delle relazioni con i clienti e partner; (iii) gestione della contrattualistica, attiva e passiva, attraverso l'introduzione e/o l'attivazione, ove possibile, di specifiche clausole contrattuali per mitigare i potenziali effetti negativi della pandemia; (iv) impatti sulle attività di esecuzione dei progetti, e in particolare sull'operatività dei cantieri e dei mezzi navali, riconducibili alla modificata disponibilità di risorse interne ed esterne e/o ad altre circostanze direttamente o indirettamente conseguenti alla pandemia; (v) livelli di performance e continuità di servizio da parte di fornitori, subcontrattisti e partner.
In tale contesto la Società continua a riservare attenzione alla gestione delle attività finanziarie con particolare riguardo a: (i) valutazione dell'esposizione creditizia in essere; e (ii) negoziazione di strumenti derivati di copertura per la gestione di eventuali fluttuazioni delle variabili di mercato.
Nel corso del 2022 i costi direttamente imputabili al COVID-19 ammontano a circa 28 milioni di euro.
I risultati economico-finanziari del Gruppo Saipem del 2022 e degli esercizi precedenti posti a confronto sono stati predisposti secondo i principi contabili internazionali emessi dall'International Accounting Standards Board e omologati dall'Unione Europea (IFRS).
In seguito all'entrata in vigore della nuova organizzazione è stato possibile assegnare in maniera univoca i progetti gestiti ai nuovi responsabili, ma il criterio di accorpamento era tale per cui dalla sola aggregazione delle grandezze economiche relative ai singoli progetti non risultava possibile addivenire a una misura di margine operativo lordo (EBITDA) riferita a ciascuna linea di business e, dunque, alla definizione di parametri quantitativi utilizzabili per valutarne le performance. Nel corso del 2022 la Società ha quindi lavorato all'istituzione di un sistema di controllo di gestione in linea con la nuova organizzazione per rendere disponibili informazioni di reporting così come previsto dall'IFRS 8. Il Piano Strategico 2023-2026 è stato elaborato in coerenza con il nuovo assetto organizzativo.
L'informativa al mercato, a partire dal primo trimestre 2023, secondo quanto previsto dall'IFRS 8, sarà declinata secondo i seguenti segmenti di reporting:
≥ Asset Based Services, che includerà le attività Engineering & Construction Offshore e Offshore Wind;
≥ Drilling Offshore; e
≥ Energy Carriers, che includerà le attività Engineering & Construction Onshore, Sustainable Infrastructures e Robotics and Industrialized Solutions.
La Società, anche al fine di facilitare la comprensione da parte del mercato finanziario dell'evoluzione della performance economico-finanziaria relativa agli obiettivi di Piano Strategico comunicati al mercato, nel corso del 2022, in continuità con gli esercizi precedenti, ha mantenuto la struttura di reporting basata sulle quattro divisioni Engineering & Construction Offshore, Engineering & Construction Onshore e Drilling Offshore; il settore Drilling Onshore, come commentato di seguito, sarà esposto come Discontinued operations.
I settori operativi aggregati nei segmenti di reporting esposti sopra hanno caratteristiche economiche similari; inoltre, i nuovi settori Offshore Wind, Sustainable Infrastructures e Robotics and Industrialized Solutions, non hanno, allo stato attuale, rilevanza tale da renderli oggetto di informativa separata. I dati riaggregati sulla base del nuovo reporting risultano sostanzialmente in linea con quanto esposto di seguito.
| (milioni di euro) | Esercizio 2021 |
Esercizio 2022 |
Var. % |
|---|---|---|---|
| Ricavi della gestione caratteristica | 6.528 | 9.980 | 52,9 |
| Altri ricavi e proventi | 5 | 9 | |
| Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi | (6.662) | (7.822) | |
| Riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti | (42) | 32 | |
| Costo del lavoro | (1.553) | (1.656) | |
| Margine operativo lordo (EBITDA) | (1.724) | 543 | n.s. |
| Ammortamenti e svalutazioni | (495) | (445) | |
| Risultato operativo (EBIT) | (2.219) | 98 | n.s. |
| Proventi (oneri) finanziari netti | (137) | (195) | |
| Proventi (oneri) netti su partecipazioni | 9 | (65) | |
| Risultato prima delle imposte | (2.347) | (162) | n.s. |
| Imposte sul reddito | (59) | (153) | |
| Risultato prima degli interessi di terzi azionisti | (2.406) | (315) | n.s. |
| Risultato di competenza di terzi azionisti | - | - | |
| Utile (perdita) dell'esercizio - Continuing operations | (2.406) | (315) | n.s. |
| Utile (perdita) dell'esercizio - Discontinued operations | (61) | 106 | n.s. |
| Utile (perdita) dell'esercizio | (2.467) | (209) | n.s. |
(*) I risultati del settore Drilling Onshore in fase di dismissione sono stati rilevati come Discontinued operations secondo i criteri di cui all'IFRS 5. I periodi di confronto sono stati riesposti in tutte le tabelle.
I volumi dei ricavi realizzati e la redditività a essi associata non sono lineari nel tempo, dipendendo tra l'altro, oltre che dall'andamento del mercato, da fattori climatici e dalla programmazione dei singoli lavori nelle attività Engineering & Construction, nonché dalle tempistiche di scadenze e rinegoziazioni dei contratti nelle attività drilling.
I ricavi della gestione caratteristica realizzati nel corso del 2022 ammontano a 9.980 milioni di euro.
Il margine operativo lordo (EBITDA) è positivo per 543 milioni di euro. Gli ammortamenti e le svalutazioni delle immobilizzazioni materiali e immateriali sono pari a 445 milioni di euro.
Il risultato operativo (EBIT) conseguito nel 2022 è positivo per 98 milioni di euro.
I principali scostamenti, relativi alle voci di conto economico di cui sopra, sono dettagliati di seguito nell'analisi per settore di attività.
Il saldo proventi (oneri) finanziari netti è negativo per 195 milioni di euro, in aumento di 58 milioni di euro principalmente per effetto dei maggiori oneri sostenuti nell'esercizio per la liquidity facility sottoscritta a supporto della manovra finanziaria.
Il saldo proventi (oneri) netti su partecipazioni è negativo per 65 milioni di euro, a causa del risultato delle commesse eseguite in società valutate al patrimonio netto.
Il risultato prima delle imposte evidenzia una perdita di 162 milioni di euro. Le imposte sul reddito sono pari a 153 milioni di euro rispetto ai 59 milioni di euro dell'esercizio 2021.
Il risultato netto - Continuing operations registra una perdita di 315 milioni di euro (perdita di 2.406 milioni di euro nel 2021), e sconta rispetto al risultato netto adjusted special items, per un totale di 52 milioni di euro, di cui oneri derivanti dall'emergenza sanitaria per 28 milioni di euro e oneri da riorganizzazione per 24 milioni di euro.
In base alle disposizioni dell'IFRS 5 i risultati economici del settore DRON, inclusi quelli del periodo di confronto, sono rappresentati separatamente dalle Continuing operations in un'unica riga del conto economico e limitatamente ai soli rapporti con terze parti, continuando a essere operate le elisioni delle transazioni intercompany.
In dettaglio, nel risultato netto - Discontinued operations, sono stati rilevati:
Di seguito si dettagliano le voci di bilancio impattate dagli special items negli esercizi 2021 e 2022:
| (milioni di euro) | Esercizio 2021 |
Esercizio 2022 |
|---|---|---|
| Risultato operativo (EBIT) | (2.219) | 98 |
| Svalutazioni e oneri da riorganizzazione | 545 | 52 |
| Risultato operativo (EBIT) adjusted | (1.674) | 150 |
| (milioni di euro) | Esercizio 2021 |
Esercizio 2022 |
| Utile (perdita) del periodo | (2.406) | (315) |
| Svalutazioni e oneri da riorganizzazione | 545 | 52 |
| Utile (perdita) del periodo adjusted | (1.861) | (263) |
| (milioni di euro) | E&C Offshore |
E&C Onshore |
Drilling Offshore |
Totale |
|---|---|---|---|---|
| EBIT adjusted 2022 | 105 | (57) | 102 | 150 |
| Impairment | - | - | - | - |
| Svalutazioni asset | - | - | - | - |
| Svalutazione circolante/accantonamento costi (1) | (12) | - | - | (12) |
| Chiusura contenziosi (1) | - | - | - | - |
| Oneri da riorganizzazione (1) | 5 | 29 | 2 | 36 |
| Costi emergenza sanitaria COVID-19 (1) | 23 | 4 | 1 | 28 |
| Totale special items | 16 | 33 | 3 | 52 |
| EBIT 2022 | 89 | (90) | 99 | 98 |
(1) Totale 52 milioni di euro: riconciliazione EBITDA adjusted pari a 595 milioni di euro rispetto a EBITDA pari a 543 milioni di euro.
L'impatto sul risultato netto è pari all'impatto sull'EBIT.
| (milioni di euro) | E&C Offshore |
E&C Onshore |
Drilling Offshore |
Totale |
|---|---|---|---|---|
| EBIT adjusted 2021 | (1.215) | (506) | 47 | (1.674) |
| Impairment | - | - | - | - |
| Svalutazioni asset | 77 | 18 | - | 95 |
| Svalutazione circolante/accantonamento costi (1) | 29 | - | - | 29 |
| Chiusura contenziosi (1) | - | 293 | - | 293 |
| Oneri da riorganizzazione (1) | 33 | 21 | 2 | 56 |
| Costi emergenza sanitaria COVID-19 (1) | 50 | 14 | 8 | 72 |
| Totale special items | 189 | 346 | 10 | 545 |
| EBIT 2021 | (1.404) | (852) | 37 | (2.219) |
(1) Totale 450 milioni di euro: riconciliazione EBITDA adjusted pari a (1.274) milioni di euro rispetto a EBITDA pari a (1.724) milioni di euro.

| (milioni di euro) | Esercizio 2021 |
Esercizio 2022 |
Var. % |
|---|---|---|---|
| Ricavi della gestione caratteristica adjusted | 6.528 | 9.980 | 52,9 |
| Altri ricavi e proventi | 5 | 9 | |
| Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi | (6.290) | (7.798) | |
| Riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti | (42) | 32 | |
| Lavoro e oneri relativi | (1.475) | (1.628) | |
| Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted | (1.274) | 595 | n.s. |
| Ammortamenti e svalutazioni | (400) | (445) | |
| Risultato operativo (EBIT) adjusted | (1.674) | 150 | n.s. |
| Proventi (oneri) finanziari netti | (137) | (195) | |
| Proventi (oneri) netti su partecipazioni | 9 | (65) | |
| Risultato prima delle imposte adjusted | (1.802) | (110) | n.s. |
| Imposte sul reddito | (59) | (153) | |
| Risultato prima degli interessi di terzi azionisti adjusted | (1.861) | (263) | n.s. |
| Risultato di competenza di terzi azionisti | - | - | |
| Utile (perdita) dell'esercizio adjusted - Continuing operations | (1.861) | (263) | n.s. |
| Utile (perdita) dell'esercizio adjusted - Discontinued operations | (53) | 124 | n.s. |
| Utile (perdita) dell'esercizio adjusted | (1.914) | (139) | n.s. |
I volumi dei ricavi realizzati e la redditività a essi associata non sono lineari nel tempo, dipendendo tra l'altro, oltre che dall'andamento del mercato, da fattori climatici e dalla programmazione dei singoli lavori nelle attività Engineering & Construction, nonché dalle tempistiche di scadenze e rinegoziazioni dei contratti nelle attività drilling.
| Esercizio | Esercizio | ||
|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | 2021 | 2022 | Var. % |
| Ricavi della gestione caratteristica adjusted | 6.528 | 9.980 | 52,9 |
| Costi della produzione | (7.707) | (9.447) | |
| Costi di inattività | (196) | (108) | |
| Costi commerciali | (133) | (115) | |
| Costi di ricerca e sviluppo | (35) | (31) | |
| Proventi (oneri) diversi operativi netti | (6) | 4 | |
| Spese generali | (125) | (133) | |
| Risultato operativo (EBIT) adjusted | (1.674) | 150 | n.s. |
Il Gruppo Saipem ha conseguito nel 2022 ricavi della gestione caratteristica per 9.980 milioni di euro, con un incremento del 53% rispetto al 2021; l'incremento dei volumi interessa tutti i business, in particolare i settori ingegneria e costruzioni impattati nel 2021 dagli effetti della backlog review.
I costi della produzione, che comprendono i costi diretti delle commesse di vendita e gli ammortamenti dei mezzi e attrezzature impiegati, sono complessivamente ammontati a 9.447 milioni di euro, con un incremento di 1.740 milioni di euro rispetto al 2021, incremento non proporzionato alla variazione dei ricavi per effetto degli accantonamenti effettuati a seguito della backlog review e degli extra costi sostenuti su alcuni progetti nel settore Engineering & Costruction registrati nell'esercizio 2021.
I costi di inattività sono diminuiti di 88 milioni di euro rispetto al 2021, che aveva risentito dello slittamento di alcuni progetti a causa della pandemia COVID-19 e soprattutto per effetto della maggiore operatività della flotta Offshore. I costi commerciali, pari a 115 milioni di euro, registrano un decremento di 18 milioni di euro, grazie alla maggior efficienza nella gestione di gare per l'acquisizione di nuovi progetti.
Le spese di ricerca e sviluppo rilevate tra i costi di gestione, pari a 31 milioni di euro, registrano un lieve decremento rispetto al 2021.
Le spese generali, pari a 133 milioni di euro, sono aumentate di 8 milioni di euro rispetto al 2021, principalmente per i costi sostenuti per il trasferimento alla nuova sede e la temporanea coesistenza dei costi di entrambi i palazzi uffici.

| Esercizio 2021 (milioni di euro) |
Esercizio 2022 |
|---|---|
| 2.848 Ricavi della gestione caratteristica |
5.127 |
| (3.802) Costo del venduto |
(4.707) |
| (954) Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted |
420 |
| (261) Ammortamenti |
(315) |
| (1.215) Risultato operativo (EBIT) adjusted |
105 |
| (189) Svalutazioni e oneri di riorganizzazione |
(16) |
| (1.404) Risultato operativo (EBIT) |
89 |
I ricavi del 2022 ammontano a 5.127 milioni di euro, quasi raddoppiati rispetto al corrispondente periodo del 2021, riconducibile principalmente ai maggiori volumi sviluppati in Medio Oriente, Africa Sub-Sahariana, Mare del Nord, America Centro Sud e Resto Europa.
Il costo del venduto, pari a 4.707 milioni di euro, in aumento rispetto al 2021 che, come specificato di seguito, era gravato dagli impatti della backlog review.
Il margine operativo lordo (EBITDA) adjusted del 2022 è positivo per 420 milioni di euro, pari all'8,2% dei ricavi rispetto al dato negativo di 954 milioni di euro del corrispondente periodo del 2021. Il risultato 2021 era gravato principalmente dagli impatti delle problematiche operative registrate su un progetto eolico nel Mare del Nord e dal mancato contributo dei contratti acquisiti in sostituzione dei progetti terminati nel 2020.
Gli ammortamenti sono superiori di 54 milioni di euro rispetto a quanto consuntivato nel 2021, principalmente per effetto del noleggio di un mezzo navale di terzi per l'esecuzione dei nuovi progetti in Medio Oriente.
Il risultato operativo (EBIT) del 2022 registra un risultato positivo di 89 milioni di euro e include costi non ricorrenti per 16 milioni di euro.
| (milioni di euro) | Esercizio 2021 |
Esercizio 2022 |
|---|---|---|
| Ricavi della gestione caratteristica adjusted | 3.286 | 4.288 |
| Costo del venduto | (3.722) | (4.287) |
| Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted | (436) | 1 |
| Ammortamenti | (70) | (58) |
| Risultato operativo (EBIT) adjusted | (506) | (57) |
| Svalutazioni e oneri di riorganizzazione | (346) | (33) |
| Risultato operativo (EBIT) | (852) | (90) |
I ricavi del 2022 ammontano a 4.288 milioni di euro, in aumento del 30,5% rispetto al corrispondente periodo del 2021, per effetto dei maggiori volumi sviluppati in Medio Oriente, Sud America e Italia, in parte compensati dai minori volumi sviluppati in Russia.
Il costo del venduto, pari a 4.287 milioni di euro, risulta in aumento rispetto allo stesso periodo del 2021 per effetto dei maggiori volumi sviluppati nell'esercizio.
Il margine operativo lordo (EBITDA) adjusted del 2022 è positivo per 1 milione di euro, pari rispetto al dato negativo per 436 milioni di euro del corrispondente periodo del 2021 i cui margini risentivano della sospensione del contratto LNG in Mozambico e degli extra costi rilevati a seguito della backlog review.
Gli ammortamenti risultano pari a 58 milioni di euro, in diminuzione di 12 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo del 2021, per effetto dei minori ammortamenti di una base svalutata nel precedente esercizio.
Il risultato operativo (EBIT) del 2022 registra una perdita di 90 milioni di euro e include oneri da riorganizzazione per 29 milioni di euro e costi sostenuti per l'emergenza sanitaria COVID-19 per 4 milioni di euro.
| Esercizio 2021 (milioni di euro) |
Esercizio 2022 |
|---|---|
| 394 Ricavi della gestione caratteristica |
565 |
| (278) Costo del venduto |
(391) |
| 116 Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted |
174 |
| (69) Ammortamenti |
(72) |
| 47 Risultato operativo (EBIT) adjusted |
102 |
| (10) Svalutazioni e oneri di riorganizzazione |
(3) |
| 37 Risultato operativo (EBIT) |
99 |

I ricavi del 2022 ammontano a 565 milioni di euro, in aumento del 43,4% rispetto al corrispondente periodo del 2021, per effetto principalmente del maggiore contributo della piattaforma semisommergibile Scarabeo 9, inattiva per circa sei mesi nel 2021, del jack-up Perro Negro 7 e della nave di perforazione Saipem 12000, rispettivamente fermo per attività di manutenzione ciclica e inattiva, alla fine del 2021, nonché del contributo della nave di perforazione Santorini noleggiata da terzi dal quarto trimestre 2021. Il miglioramento è in parte compensato dal minore contributo della piattaforma semisommergibile Scarabeo 8 e del jack-up Perro Negro 8 fermi per manutenzione ciclica nel corso dell'ultimo trimestre del 2022.
Il costo del venduto, pari a 391 milioni di euro, in aumento rispetto al corrispondente periodo del 2021 per effetto dei maggiori volumi registrati nel corso del 2022.
Il margine operativo lordo (EBITDA) adjusted del 2022 ammonta a 174 milioni di euro, pari al 30,8% dei ricavi, rispetto ai 116 milioni di euro del corrispondente periodo del 2021, pari al 29,4%, per effetto della piena operatività dei mezzi della flotta.
Gli ammortamenti ammontano a 72 milioni di euro, pressoché in linea rispetto al corrispondente periodo del 2021. Il risultato operativo (EBIT) del 2022 registra un utile di 99 milioni di euro e include costi sostenuti per l'emergenza sanitaria COVID-19 per 1 milione di euro e oneri da riorganizzazione per 2 milioni di euro.
| Esercizio (milioni di euro) |
2021 | Esercizio 2022 |
|---|---|---|
| Ricavi della gestione caratteristica | 347 | 476 |
| Costo del venduto | (265) | (389) |
| Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted | 82 | 87 |
| Ammortamenti | (121) | (57) |
| Risultato operativo (EBIT) adjusted | (39) | 30 |
| Svalutazioni e oneri di riorganizzazione | (8) | (18) |
| Risultato operativo (EBIT) | (47) | 12 |
I ricavi del 2022 ammontano a 476 milioni di euro e l'EBITDA adjusted del 2022 ammonta a 87 milioni di euro. L'EBITDA del 2022 ammonta a 69 milioni di euro e sconta oneri derivanti dall'emergenza sanitaria per 1 milione di euro e oneri da riorganizzazione per 17 milioni di euro. A partire dal 1° giugno, ai sensi dell'IFRS 5, è stato sospeso il rilevamento degli ammortamenti e sono stati spesati a conto economico gli investimenti effettuati nel periodo di riferimento. Le attività cedute contribuiscono al risultato fino alla data di cessione.
Il risultato operativo del 2022 ammonta a 12 milioni di euro; oneri finanziari per 7 milioni di euro, imposte per 18 milioni di euro e la plusvalenza pari a 119 milioni di euro, portano il risultato netto da Discontinued operations a registrare un utile di 106 milioni di euro.

Lo schema di stato patrimoniale riclassificato aggrega i valori attivi e passivi dello schema obbligatorio secondo il criterio della funzionalità alla gestione dell'impresa considerata suddivisa convenzionalmente nelle tre funzioni fondamentali: l'investimento, l'esercizio, il finanziamento.
Il management ritiene che lo schema proposto rappresenti un'utile informativa per l'investitore perché consente di individuare le fonti delle risorse finanziarie (mezzi propri e di terzi) e gli impieghi delle stesse nel capitale immobilizzato e in quello di esercizio.
| (milioni di euro) | 31.12.2021 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Immobili, impianti e macchinari | 3.113 | 2.879 |
| Diritto d'utilizzo di attività in leasing | 261 | 258 |
| Attività immateriali nette | 699 | 691 |
| 4.073 | 3.828 | |
| - Engineering & Construction Offshore | 2.597 | 2.541 |
| - Engineering & Construction Onshore | 503 | 437 |
| - Drilling Offshore | 563 | 850 |
| - Drilling Onshore | 410 | - |
| Partecipazioni | 127 | 128 |
| Capitale immobilizzato | 4.200 | 3.956 |
| Capitale di esercizio netto | (2.070) | (1.589) |
| Fondo per benefici ai dipendenti | (238) | (183) |
| Attività (passività) destinate alla vendita | - | 166 |
| Capitale investito netto | 1.892 | 2.350 |
| Patrimonio netto | 326 | 2.068 |
| Capitale e riserve di terzi | 25 | 18 |
| Indebitamento finanziario netto ante lease liability IFRS 16 | 1.223 | (56) |
| Passività finanziarie beni in leasing | 318 | 320 |
| Indebitamento finanziario netto | 1.541 | 264 |
| Coperture | 1.892 | 2.350 |
| Leverage ante IFRS 16 (indebitamento/patrimonio netto + capitale di terzi) | 3,48 | (0,03) |
| Leverage post IFRS 16 (indebitamento/patrimonio netto + capitale di terzi) | 4,39 | 0,13 |
| N. azioni emesse e sottoscritte | 1.010.977.439 | 1.995.558.791 |
Lo schema dello stato patrimoniale riclassificato è utilizzato dal management per il calcolo dei principali indici finanziari di redditività del capitale investito (ROACE) e di solidità/equilibrio della struttura finanziaria (leverage).
Il capitale immobilizzato si attesta al 31 dicembre 2022 a 3.956 milioni di euro, con un decremento di 244 milioni di euro rispetto al 2021. La variazione deriva per 212 milioni di euro dalla rilevazione nelle attività (passività) destinate alla vendita dell'attivo immobilizzato del perimetro Drilling Onshore e della nave FPSO Cidade de Vitória e dal perfezionamento del primo closing della transazione di cessione del business Drilling Onshore; in particolare la cessione delle attività in Arabia Saudita, Congo, Emirati Arabi Uniti e Marocco hanno comportato una riduzione di 232 milioni di euro del capitale immobilizzato e la rilevazione della partecipazione del 10% in KCA Deutag per 88 milioni di euro. Inoltre, a fine 2022 è stato ceduto il ramo d'azienda di Saipem SpA delocalizzato a Roma che ha comportato la riduzione del goodwill associato per 3 milioni di euro. La variazione è altresì derivata da investimenti tecnici per 550 milioni di euro, da ammortamenti per 502 milioni di euro, dall'incremento del valore finale del diritto di utilizzo dei beni in leasing per 164 milioni di euro, svalutazioni, disinvestimenti e rottamazioni per 33 milioni di euro, dalla variazione positiva delle partecipazioni valutate al patrimonio netto per 94 milioni di euro, comprensiva di dividendi per 29 milioni di euro, e dall'effetto netto positivo derivante dalla conversione dei bilanci espresso in moneta estera e da altre variazioni per 30 milioni di euro.
Il capitale di esercizio netto diminuisce di 481 milioni di euro, di cui 125 milioni di euro relativi alla cessione del Drilling Onshore e 75 milioni di euro rilevati nelle attività (passività) destinate alla vendita, passando da un saldo negativo di 2.070 milioni di euro al 31 dicembre 2021 a un saldo negativo di 1.589 milioni di euro al 31 dicembre 2022.
Il fondo per benefici ai dipendenti diminuisce di 55 milioni di euro, di cui 14 milioni di euro relativi alla cessione del Drilling Onshore e 2 milioni di euro rilevati nelle attività (passività) destinate alla vendita, ammonta al 31 dicembre 2022 a 183 milioni di euro.
(1) Per la riconduzione allo schema obbligatorio v. il paragrafo "Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati utilizzati nella relazione sulla gestione a quelli obbligatori" a pag. 81.

Le attività (passività) destinate alla vendita ammontano a 166 milioni di euro e comprende, come commentato sopra, il capitale immobilizzato, il capitale di esercizio netto e il fondo benefici ai dipendenti del perimetro Drilling Onshore e della nave FPSO Cidade de Vitória che saranno cedute nel 2023.
A seguito di quanto prima analizzato, il capitale investito netto aumenta di 458 milioni di euro, attestandosi, al 31 dicembre 2022, a 2.350 milioni di euro, rispetto a 1.892 milioni di euro al 31 dicembre 2021.
Il patrimonio netto, compresa la quota attribuibile alle minoranze, ammonta al 31 dicembre 2022 a 2.086 milioni di euro, in aumento di 1.735 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021. La variazione è dovuta al completamento della manovra finanziaria che ha incrementato il capitale di Saipem, per un valore, al netto degli oneri sostenuti, di 1.918 milioni di euro, dal risultato netto del periodo negativo per 209 milioni di euro e dall'effetto negativo della variazione della valutazione al fair value degli strumenti derivati di copertura del rischio di cambio e commodity pari a 33 milioni di euro e dall'effetto positivo della conversione dei bilanci espressi in valuta diversa dall'euro e altre variazioni per un ammontare pari a 59 milioni di euro.
L'indebitamento finanziario netto ante lease liability IFRS 16 al 31 dicembre 2022 è costituito da disponibilità per 56 milioni di euro, registrando un decremento di 1.279 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021 (1.223 milioni di euro), dovuto all'aumento di capitale completato a luglio 2022 per 1.918 milioni di euro, all'incasso del corrispettivo dell'operazione di cessione del Drilling Onshore per 493 milioni di euro e al risultato della gestione operativa ordinaria. L'indebitamento finanziario netto comprensivo della lease liability IFRS 16 (320 milioni di euro) ammonta a 264 milioni di euro.
| (milioni di euro) | 31.12.2021 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Crediti verso altri finanziatori esigibili a lungo termine | (61) | (65) |
| Debiti verso banche esigibili a lungo termine | 439 | 234 |
| Debiti obbligazionari e verso altri finanziatori esigibili a lungo termine | 1.993 | 1.495 |
| Indebitamento finanziario netto a lungo termine | 2.371 | 1.664 |
| Disponibilità liquide ed equivalenti | (1.632) | (2.052) |
| Attività finanziarie valutate al fair value con effetti a OCI | (59) | (75) |
| Crediti verso altri finanziatori esigibili a breve termine | (566) | (494) |
| Debiti verso banche esigibili a breve termine | 518 | 288 |
| Debiti obbligazionari e verso altri finanziatori esigibili a breve termine | 591 | 613 |
| Indebitamento finanziario netto (disponibilità finanziarie) a breve termine | (1.148) | (1.720) |
| Indebitamento finanziario netto (disponibilità finanziarie) ante IFRS 16 | 1.223 | (56) |
| Passività nette per leasing correnti | 117 | 113 |
| Passività nette per leasing non correnti | 201 | 207 |
| Indebitamento finanziario netto (disponibilità finanziarie) | 1.541 | 264 |
La voce disponibilità liquide ed equivalenti include: (i) disponibilità liquide pari a 553 milioni di euro su conti correnti di progetti eseguiti in partnership o in joint venture; (ii) disponibilità liquide pari a 134 milioni di euro su conti correnti denominati in valute soggette a restrizioni sulla movimentazione e/o sulla convertibilità; (iii) disponibilità liquide pari a 3 milioni di euro su conti correnti bloccati o soggetti a vincoli, per un totale complessivo di 690 milioni di euro.
Per l'informativa sull'indebitamento finanziario netto richiesto da Consob, comunicazione n. 5/21 del 29 aprile 2021, si veda la nota 25 "Analisi dell'indebitamento finanziario netto" del bilancio consolidato.

| (milioni di euro) | 2021 | 2022 |
|---|---|---|
| Utile (perdita) dell'esercizio | (2.467) | (209) |
| Altre componenti del conto economico complessivo | ||
| Componenti non riclassificabili a conto economico: | (13) | 30 |
| - rivalutazioni di piani a benefici definiti per i dipendenti | (16) | 40 |
| - variazione fair value partecipazioni con effetti a OCI - quota di pertinenza delle "altre componenti del conto economico complessivo" delle partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto afferenti rivalutazioni di piani a benefici definiti |
- - |
- - |
| - effetto fiscale relativo alle componenti non riclassificabili | 3 | (10) |
| Componenti riclassificabili a conto economico: | (104) | (4) |
| - variazione del fair value derivati di copertura cash flow hedge | (196) | (52) |
| - variazione fair value delle attività finanziarie, diverse dalle partecipazioni, con effetti a OCI | - | (5) |
| - differenze di cambio da conversione dei bilanci in moneta diversa dall'euro | 47 | 35 |
| - effetto fiscale relativo alle componenti riclassificabili | 45 | 18 |
| Totale altre componenti del conto economico complessivo | (117) | 26 |
| Totale utile (perdita) complessivo dell'esercizio | (2.584) | (183) |
| Di competenza: | ||
| - Gruppo Saipem | (2.584) | (185) |
| - terzi azionisti | - | 2 |
| (milioni di euro) | |
|---|---|
| Patrimonio netto comprese interessenze di terzi azionisti al 1° gennaio 2022 | 351 |
| Totale risultato complessivo dell'esercizio | (183) |
| Dividendi distribuiti agli azionisti Saipem | (9) |
| Dividendi distribuiti dalle altre società consolidate | - |
| Cessione (acquisto) di azioni proprie al netto del fair value dei piani di incentivazione su base azionaria | 7 |
| Acquisto interessenze di terzi | - |
| Aumento di capitale al netto di oneri | 1.918 |
| Altre variazioni | 2 |
| Totale variazioni | |
| Patrimonio netto comprese interessenze di terzi azionisti al 31 dicembre 2022 | 2.086 |
| Di competenza: | |
| - Gruppo Saipem | 2.068 |
| - terzi azionisti | 18 |

| Patrimonio netto | Utile (perdita) dell'esercizio | |||
|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | 31.12.2021 | 31.12.2022 | 31.12.2021 | 31.12.2022 |
| Come da bilancio di Saipem SpA | 471 | 2.148 | (2.382) | (256) |
| Eccedenza dei patrimoni netti dei bilanci comprensivi dei risultati di esercizio, rispetto ai valori di carico delle partecipazioni in imprese consolidate |
(819) | (556) | (224) | 225 |
| Rettifiche di consolidamento, al netto dell'effetto fiscale, per: - differenza tra prezzo di acquisto e corrispondente patrimonio netto contabile |
720 | 717 | (3) | (3) |
| - eliminazione di utili (perdite) infragruppo non realizzati | (193) | (191) | 31 | 23 |
| - altre rettifiche | 172 | (32) | 111 | (198) |
| Totale patrimonio netto | 351 | 2.086 | (2.467) | (209) |
| Capitale e riserve di terzi | (25) | (18) | - | - |
| Come da bilancio consolidato | 326 | 2.068 | (2.467) | (209) |
La voce "Altre rettifiche" include prevalentemente l'impatto delle: (i) scritture di consolidato finalizzate ad allineare la marginalità di commesse che insistono su più società del Gruppo i cui singoli avanzamenti possono non avere uno sviluppo economico-temporale omogeneo all'andamento del progress di commessa consolidata; (ii) scritture necessarie per allineare a livello consolidato eventuali svalutazioni derivanti da test di impairment.
Lo schema del rendiconto finanziario riclassificato è la sintesi dello schema obbligatorio al fine di consentire il collegamento tra il rendiconto finanziario che esprime la variazione delle disponibilità liquide tra inizio e fine periodo dello schema obbligatorio e la variazione dell'indebitamento finanziario netto tra inizio e fine periodo dello schema riclassificato. La misura che consente tale collegamento è il "free cash flow", cioè l'avanzo o il deficit di cassa che residua dopo il finanziamento degli investimenti. Il free cash flow chiude alternativamente: (i) sulla variazione di cassa di periodo, dopo che sono aggiunti/sottratti i flussi di cassa relativi ai debiti/attivi finanziari (accensioni/rimborsi di crediti/debiti finanziari), ai rimborsi di passività per beni in leasing, al capitale proprio (pagamento di dividendi/acquisto netto di azioni proprie/apporti di capitale), nonché gli effetti sulle disponibilità liquide ed equivalenti delle variazioni dell'area di consolidamento e delle differenze cambio da conversione; (ii) sulla variazione dell'indebitamento finanziario netto di periodo, dopo che sono stati aggiunti/sottratti i flussi relativi al capitale proprio, nonché gli effetti sull'indebitamento finanziario netto dei rimborsi delle passività per beni in leasing e delle variazioni dell'area di consolidamento e delle differenze di cambio da conversione.
| (milioni di euro) | 2021 | 2022 |
|---|---|---|
| Utile (perdita) dell'esercizio di Gruppo - Continuing operations | (2.406) | (315) |
| Utile (perdita) dell'esercizio di Gruppo - Discontinued operations | (61) | 106 |
| Risultato dell'esercizio di terzi azionisti | - | - |
| a rettifica: | ||
| Ammortamenti e altri componenti non monetari | 367 | 375 |
| (Plusvalenze) minusvalenze nette su cessioni e radiazioni di attività e business | - | (121) |
| Dividendi, interessi e imposte | 173 | 287 |
| Flusso di cassa del risultato operativo prima della variazione del capitale di esercizio | (1.866) | 226 |
| Variazione del capitale dell'esercizio relativo alla gestione | 2.054 | (624) |
| Dividendi incassati, imposte pagate, interessi pagati e incassati | (185) | (244) |
| Flusso di cassa netto da attività operativa - Continuing operations | 3 | (523) |
| Flusso di cassa netto da attività operativa - Discontinued operations | 87 | 46 |
| Flusso di cassa netto da attività operativa | 90 | (477) |
| Investimenti tecnici - Continuing operations | (246) | (523) |
| Investimenti tecnici - Discontinued operations | (52) | (27) |
| Investimenti in partecipazioni, imprese consolidate e rami d'azienda | - | - |
| Dismissioni e cessioni parziali di partecipazioni consolidate, rami d'azienda e attività materiali | 14 | 503 |
| Altre variazioni relative all'attività di investimento | 1 | - |
| Free cash flow | (193) | (524) |
| Investimenti e disinvestimenti di attività finanziarie non strumentali all'attività operativa | (207) | 52 |
| Variazione debiti finanziari a breve e lungo termine | 498 | (919) |
| Rimborsi di passività per beni di leasing | (126) | (128) |
| Cessione (acquisto) di azioni proprie | (15) | - |
| Flusso di cassa del capitale proprio | (26) | 1.918 |
| Variazioni area di consolidamento e differenze di cambio sulle disponibilità | 14 | 21 |
| FLUSSO DI CASSA NETTO DELL'ESERCIZIO | (55) | 420 |
| Free cash flow | (193) | (524) |
| Rimborsi di passività per beni di leasing | (126) | (128) |
| Cessione (acquisto) di azioni proprie | (15) | - |
| Flusso di cassa del capitale proprio | (26) | 1.918 |
| Differenze di cambio sull'indebitamento finanziario netto e altre variazioni | 9 | 13 |
| VARIAZIONE DELL'INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO ANTE PASSIVITÀ PER LEASING | (351) | 1.279 |
| Effetto prima applicazione IFRS 16 | - | - |
| Accensioni/chiusure di periodo | (80) | (124) |
| Rimborsi di passività per beni in leasing | 126 | 128 |
| Differenze cambio e altre variazioni | (10) | (6) |
| Variazione passività per beni in leasing | 36 | (2) |
| VARIAZIONE DELL'INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO | (315) | 1.277 |
Il flusso di cassa netto da attività operativa negativo per 477 milioni di euro al netto del flusso negativo degli investimenti tecnici netti pari a 550 milioni di euro, e del flusso positivo delle dismissioni e cessioni parziali di partecipazioni consolidate, rami d'azienda e attività materiali pari a 503 milioni di euro, ha generato un free cash flow negativo per 524 milioni di euro. Il flusso dell'esercizio è stato impattato, principalmente, dagli esborsi relativi ai costi accantonati nel 2021 sui progetti oggetto di backlog review.
I rimborsi di passività per beni in leasing hanno generato un effetto negativo per 128 milioni di euro; il flusso di cassa del capitale proprio è positivo per 1.918 milioni di euro, collegato al flusso di cassa generato dalla manovra finanziaria di aumento di capitale. La differenza di cambio dell'indebitamento finanziario netto e altre variazioni hanno generato un effetto positivo per 13 milioni di euro.
Pertanto l'indebitamento finanziario netto ante passività per beni in leasing ha subìto una variazione positiva di 1.279 milioni di euro.
Le passività per beni in leasing hanno generato un effetto complessivo negativo pari a 2 milioni di euro, dovuto all'effetto netto negativo tra le nuove accensioni e le chiusure dei contratti nel periodo per 124 milioni di euro, ai rimborsi di passività per beni in leasing per 128 milioni di euro e a differenze cambio e altre variazioni per un totale negativo di 6 milioni di euro.
Il flusso di cassa del risultato operativo prima della variazione del capitale di esercizio - Continuing operations, negativo per 523 milioni di euro, deriva:
≥ dal risultato negativo dell'esercizio per 315 milioni di euro;

≥ dagli ammortamenti e svalutazioni di attività materiali e immateriali per 445 milioni di euro, dalla valutazione delle partecipazioni al patrimonio netto negativa per 65 milioni di euro, dalla variazione positiva del fondo benefici ai dipendenti per 2 milioni di euro e da differenze cambio e altre variazioni negative per 109 milioni di euro;
≥ dagli oneri finanziari netti per 116 milioni di euro e dalle imposte sul reddito per 171 milioni di euro.
La variazione negativa del capitale dell'esercizio relativa alla gestione, per 624 milioni di euro, è da correlare alla dinamica dei flussi finanziari dei progetti in corso di esecuzione.
La voce dividendi incassati, interessi e imposte sul reddito pagati nel 2022, negativa per 244 milioni di euro, si riferisce principalmente ai dividendi incassati, dalle imposte sul reddito pagate al netto dei crediti d'imposta rimborsati e agli interessi pagati.
Indice di rendimento del capitale investito, calcolato come rapporto tra l'utile (perdita) del periodo, prima degli interessi di terzi azionisti e rettificato degli oneri finanziari netti dedotto il relativo effetto fiscale, e il capitale investito netto medio. L'effetto fiscale correlato agli oneri finanziari è determinato in base all'aliquota del 24% prevista dalla normativa fiscale italiana.
Nel calcolo del ROACE operativo, il capitale investito netto medio viene depurato degli investimenti in corso che non hanno partecipato alla formazione del risultato dell'esercizio.
Nessun investimento in corso rilevante nei due esercizi messi a confronto.
| 31.12.2021 | 31.12.2022 | ||
|---|---|---|---|
| Utile (perdita) dell'esercizio | (milioni di euro) | (2.467) | (209) |
| Esclusione degli oneri finanziari correlati al debito | |||
| (al netto dell'effetto fiscale) | (milioni di euro) | 137 | 195 |
| Utile (perdita) dell'esercizio unlevered | (milioni di euro) | (2.363) | (61) |
| Capitale investito netto: | (milioni di euro) | ||
| - a inizio periodo | 4.174 | 1.892 | |
| - a fine periodo | 1.892 | 2.350 | |
| Capitale investito netto medio | (milioni di euro) | 3.033 | 2.121 |
| ROACE | (%) | (77,91) | (2,88) |
| ROACE operative | (%) | (77,91) | (2,88) |
Il management Saipem utilizza il leverage per valutare il grado di solidità e di efficienza della struttura patrimoniale in termini di incidenza relativa delle fonti di finanziamento tra mezzi di terzi e mezzi propri, nonché per effettuare analisi di benchmark con gli standard dell'industria. Il leverage misura il grado di indebitamento del Gruppo ed è calcolato come rapporto tra l'indebitamento finanziario netto e il patrimonio netto compresa la quota attribuibile alle minoranze.
| 31.12.2021 | 31.12.2022 | |
|---|---|---|
| Leverage ante IFRS 16 | 3,48 | (0.03) |
| Leverage post IFRS 16 | 4,39 | 0,13 |
Nel presente paragrafo vengono fornite le indicazioni relative alla composizione degli indicatori di performance, ancorché non previsti dagli IFRS (non-GAAP measures), utilizzati nella relazione degli amministratori sulla gestione. Tali indicatori sono presentati al fine di consentire una migliore valutazione dell'andamento della gestione del Gruppo e non devono essere considerati alternativi a quelli previsti dagli IFRS.
In particolare le non-GAAP measures utilizzate nella Relazione sulla gestione sono le seguenti:
≥ cash flow: tale indicatore è dato dalla somma del risultato netto più ammortamenti;
≥ investimenti tecnici: tale indicatore è calcolato escludendo dal totale investimenti gli investimenti in partecipazioni;


Saipem è da sempre orientata all'innovazione tecnologica ed è oggi impegnata sia sul continuo rafforzamento della propria posizione competitiva nel business Oil&Gas, sia sulla frontiera della transizione energetica con mezzi, tecnologie e processi sempre più digitali e orientati sin dalla loro concezione alla sostenibilità ambientale.
La prima parte del presente report tratta le attività di innovazione nel campo Oil&Gas, mentre la seconda si concentra sulle iniziative relative alla transizione energetica.
Le iniziative Oil&Gas sono presentate in relazione alla nuova struttura organizzativa societaria, in particolare alle seguenti linee di business: Asset Based Services, Robotics & Industrialized Solutions ed Energy Carriers.
La gran parte delle iniziative di Innovazione legate al tradizionale business offshore Oil&Gas e appartenenti alle precedenti Divisioni "Ingegneria e Costruzioni Offshore" e "Drilling", sono ora raggruppate nella nuova business line Asset Based Services.
Per quanto riguarda le attività relative alle operazioni di Pipe Laying, un importante traguardo è stato raggiunto con la Certificazione di Qualifica Tecnologica (Statement of Qualified Technology) della tecnologia proprietaria Integrated Acoustic Unit (IAU), ottenuta da DNV, il noto ente certificatore, per l'installazione di condotte con diametri da 30-36" e 42"-48". La tecnologia IAU permette in tempo reale l'ispezione e il rilevamento di potenziali danni sulle condotte durante la fase di posa; in particolare permette di rilevare e localizzare ovalizzazioni, deformazioni e anomalie quali buckle e ammaccature, intrusioni d'acqua e altri tipi di ostacoli nella condotta. Sono disponibili due versioni della tecnologia IAU, un'unità singola utilizzata per anomalie inaspettate e una integrata con l'ILUC (Internal Line Up Clamp) per eseguire misure durante le normali operazioni di varo dalla parte terminale aperta della pipeline in costruzione sulla vessel firing line.
Inoltre, lo sviluppo della tecnologia "Hands Free Lifting Beam", per il trasferimento automatico di sezioni di pipeline dalla nave di rifornimento a quella di posa, sta proseguendo con il target di adozione in progetti esecutivi a partire dal 2023, così come la costruzione di un prototipo.
Per quanto riguarda l'ambito delle Pipeline Technologies, i fattori chiave sono rappresentati dalla velocità e affidabilità delle operazioni, offrendo al contempo un'elevata qualità di prodotto. Saipem è impegnata in continui sviluppi e miglioramenti di hardware e software delle tecnologie proprietarie di saldatura quali Saipem Welding System (SWS), Submerged Arc Welding (SAW) e SPRINT, la tecnologia interna di rifusione al plasma. Un'attenzione particolare è stata riservata alla qualifica di avanzate procedure di saldatura per consentire una maggiore produttività per tubazioni claddate e per soluzioni non standard per l'industria, come i tubi in acciaio di grado X80 ad alta resistenza. Nel campo delle ispezioni e dei Test Non-Distruttivi, le tecnologie proprietarie per i test a ultrasuoni automatici sono in fase di aggiornamento per aumentare la qualità delle ispezioni di saldature circonferenziali. Infine, Saipem sta proseguendo i processi di automatizzazione avanzata e digitalizzazione delle sue operazioni di Field Joint Coating, con particolare focus su produttività e qualità delle applicazioni.
Sono partiti con successo i test di qualifica per procedure e materiali di saldatura e field joint coating innovativi, per pipeline adibite al trasporto di fluidi con alte percentuali di idrogeno. Questi test permetteranno a Saipem di essere pronta per la costruzione di pipeline commerciali per il trasporto di miscele di idrogeno e gas naturale o di idrogeno puro. In questo contesto Saipem è anche impegnata nello sviluppo delle nuove linee guida della DNV insieme ad altri 30 principali attori del settore.
Relativamente ai prodotti in ambito SURF (Subsea, Umbilicals, Risers, Flowline), grande attenzione è stata riservata alla tecnologia DEH (Direct Electric Heating) PiP (Pipe-in-Pipe), un asset critico per garantire l'idonea "flow assurance". I test di qualifica sono iniziati con successo nel 2022; in particolare, è stato qualificato l'isolamento elettrico. Diversi casi studio per l'applicazione di questa tecnologia sono stati eseguiti per conto di diversi clienti (TotalEnergies, Shell ed Exxon). Una soluzione concettuale per l'estensione dell'utilizzo di rivestimenti interni plastici alle linee di produzione è anch'essa in fase di sviluppo, in partnership con TotalEnergies. I particolari aspetti di deformazione dei rivestimenti plastici, da affrontare in caso di depressurizzazione della linea, sono oggetto di studi numerici.
Saipem sta inoltre vagliando varie opzioni per la decarbonizzazione delle proprie attività offshore, in particolare attraverso l'integrazione di diverse fonti rinnovabili con gestione sottomarina di chemical e potenziali opzioni di stoccaggio dell'energia secondo il concetto brevettato Wind2Sub.
Il business Drilling Offshore ha proseguito lo sviluppo di uno strumento che sfrutta le potenzialità dell'intelligenza artificiale per migliorare la qualità dei pozzi. Le operazioni di perforazione vengono così migliorate grazie all'integrazione di segnali e dati a supporto del lavoro di ottimizzazione della qualità e performance e del pozzo. Lo strumento è stato validato su dati di progetti di perforazione passati e si sta valutando la possibilità di collaborazione con un cliente.
In un altro campo, visto il forte impulso che viene dai clienti e dagli enti governativi, si sta valutando la fattibilità tecnologica di utilizzare BOP (Blow-Out Preventer) elettrici e la perforazione mare senza riser.
Infine, il business sta esplorando alcune opportunità di diversificazione: estrazione mineraria sottomarina in fondali profondi, soluzioni per lo stoccaggio della CO2, geotermico offshore (vedasi nel seguito per quest'ultimo).
Diverse attività sono in via di svolgimento nella business line Robotics & Industrialized Solutions.

La Società è impegnata nello sviluppo della piattaforma industriale chiamata "Subsea Factory Solutions". Questo è un approccio innovativo per portare direttamente sul fondo del mare le unità di trattamento, in prossimità dei pozzi di iniezione, al fine di ridurre i costi relativi a riser e flowline. I significativi costi delle unità di trattamento sulle piattaforme ivi liberando al contempo spazio utile; inoltre, anche le emissioni vengono significativamente ridotte.
La definizione della relativa catena di fornitori è stata completata grazie a numerosi accordi specifici (assieme a TotalEnergies, Siemens, Curtiss-Wright, Veolia e altri provider tecnologici). Tale attività contribuisce alla realizzazione della visione "All Electric" relativa all'elettrificazione dei campi marini, che contempla la presenza di infrastrutture subacquee connesse attraverso linee elettriche e in fibra ottica, in sostituzione di complesse connessioni ombelicali elettro-idrauliche, per l'attuazione di meccanismi e valvole.
Il programma SPRINGS™ per il trattamento e la reiniezione di acqua, facente parte di tale piattaforma, ha completato con successo la qualifica della tecnologia (in comproprietà con TotalEnergies e Veolia). L'industrializzazione dei relativi sottosistemi, anch'essi "all-electric", è vicina al compimento quando saranno conclusi gli ultimi test. Tali sottosistemi sono stati industrializzati con l'intento di disporre dei "mattoni fondanti" per l'intero portafoglio tecnologico della Subsea Factory. Grazie al processo di qualifica e all'industrializzazione, la maturità tecnologica è aumentata e riconosciuta dagli operatori a un livello sufficiente tale da essere inclusa in studi concettuali per lo sviluppo di nuovi campi.
La tecnologia FLUIDEEP™ per lo stoccaggio e l'iniezione sottomarina di additivi è anch'essa a un avanzato stadio di industrializzazione e la sua qualifica è in via di finalizzazione.
Un operatore del settore, nonché nostro cliente, ci ha commissionato uno studio per valutare l'applicazione di SPRINGS™, combinata con la tecnologia di separazione e trattamento dell'acqua di produzione, SpoolSep™, sia per ridurre il costo dell'operazione sui campi sottomarini che per contribuire alla riduzione delle emissioni di CO2 rispetto a uno schema convenzionale di sviluppo via piattaforma.
Saipem ha anche recentemente presentato SUBGAS, tecnologia di disidratazione sottomarina del gas e di controllo del punto di rugiada, al fine di superare le problematiche di "flow assurance" e per facilitare la realizzazione di "long subsea gas tiebacks". SUBGAS si avvale anche dell'esperienza con la tecnologia Vertical Multipipe™ per la separazione di olio e gas, che era stata qualificata in passato tramite l'esecuzione di svariati Joint Industry Project (JIP) per la sua applicazione in acque profonde.
Saipem sta sviluppando un approccio innovativo alla progettazione e manutenzione di componenti critici sottomarini utilizzando sensoristica avanzata e fedeli repliche digitali, come ad esempio il sistema RIMS (Riser Monitoring System) per applicazioni avanzate "Life-of-Field". Queste nuove tecnologie sono state qualificate secondo gli standard di riferimento e sono attualmente in fase di primo impiego nei progetti Buzios 5 e Buzios 7. Ulteriori estensioni tecnologiche (ad es. monitoraggio tramite fibra ottica) sono in fase di sviluppo.
Nel campo dei servizi di intervento, riparazione e manutenzione sottomarini, in presenza o meno di sommozzatore, la Società ha completato la qualifica e ottenuto la certificazione di un ente terzo (DNV) di un connettore meccanico sottomarino di tipo "Seal & Grip" per permettere la sostituzione e il ripristino di porzioni di condutture danneggiate; tale soluzione risulta a oggi l'unica che adotti un sistema di tenuta "metallo contro metallo" in grado di garantire riparazioni permanenti di linee con rivestimenti metallici nobili, rivestimenti polimerici e/o operanti in presenza di H2S (acido solfidrico). Al contempo è in corso la qualifica di un sistema innovativo di riparazione di condotte e spool, basato su materiali compositi a fibra rinforzata, operante a elevata profondità in assenza di sommozzatori. Attualmente sono in corso lo sviluppo del processo e il piano di qualifica per l'applicazione di questa tecnologia nei casi di alta profondità e alte temperature.
L'uso di avanzate soluzioni di robotica subacquea, capaci di svolgere automaticamente complessi compiti d'ispezione, permette di consentire interventi subacquei non presidiati ("unmanned"). Con alcuni di questi strumenti Saipem vuole svolgere un ruolo d'avanguardia nell'industria in questa profonda trasformazione tecnologica.
Lo sviluppo della piattaforma robotica sottomarina "Hydrone" si sta correntemente concentrando sulle nostre soluzioni Hydrone-R, Hydrone-W e Flatfish:

FlatFish ridurrà l'impronta di CO2 di questo tipo di operazione del 90% e ridurrà il numero di personale di circa il 70%, offrendo ai clienti una soluzione più conveniente. FlatFish opererà in uno scenario di totale oscurità, cioè con scarsa/nessuna comunicazione, affrontando condizioni e sfide simili a quelle che incontrano i rover spaziali. I droni saranno in grado di svolgere compiti di navigazione complessi adattando automaticamente la loro missione alle condizioni ambientali e ai dati di ispezione acquisiti. Tutte queste capacità richiedono avanzate tecniche di controllo e comunicazione da intelligenza artificiale.
La Società sta anche collaborando con WSense per lo sviluppo di unità sottomarine intelligenti che agiscano da nodi di comunicazione intelligenti in grado di comunicare tra loro attraverso canali subacquei (ad es. ottici e acustici) fortemente integrati con i sistemi robotici sottomarini di Saipem. Tale tecnologia potrebbe trovare applicazione in scenari Oil&Gas convenzionali (ad es. per il monitoraggio distribuito dell'asset integrity) come pure in nuovi ambiti, primo fra tutti il monitoraggio dello stoccaggio di CO2 nei giacimenti sottomarini.
Saipem partecipa, inoltre, al progetto "AIPlan4EU", finanziato dal programma europeo "Horizon 2020", per lo sviluppo congiunto di protocolli e applicazioni di intelligenza artificiale per la pianificazione automatica di missioni di droni autonomi, che verranno usati anche per la piattaforma Hydrone. Infine, Saipem contribuisce attivamente al programma SWiG (Subsea Wireless Group), un JIP dedicato alla standardizzazione delle comunicazioni in ambiente subacqueo.
La business line persegue inoltre piani e opportunità di diversificazione. Ad esempio, continua lo sviluppo del sistema SDO SuRS (Special & Diving Operations - Submarine Rescue Ship) per il salvataggio di operatori subacquei; Saipem insieme a Drass, leader nelle tecnologie per gli operatori in ambiente iperbarico e sottomarino, è stata selezionata dalla Marina Militare Italiana per l'equipaggiamento del nuovo mezzo navale SDO-SuRS, adibito al salvataggio di operatori subacquei. Il sistema integra un drone sottomarino di ultima generazione, con capacità di navigazione e controllo, e dotato di una capsula di recupero in grado di ricondurre in superficie i sub in difficoltà, in un ambiente controllato e in totale sicurezza. A Saipem è stato recentemente assegnato un progetto nell'ambito del PNRM (Piano Nazionale per la Ricerca Militare) con l'obiettivo di sviluppare un sistema robotico sottomarino speciale (Hydrone-D) per l'identificazione e disattivazione di mine e altre attività di difesa (AWS e "seabed warfare"). Altre applicazioni, non militari, in altri ambiti del settore energia sono in via di valutazione per sfruttare al massimo il know-how sviluppato in questa materia.
La business lineEnergy Carriers continua a perseguire obiettivi relativi alla monetizzazione del gas naturale, ai relativi processi di decarbonizzazione e di evoluzione della transizione energetica, con un focus sul consolidamento e sviluppo dei processi e delle tecnologie. A tale riguardo è in corso un piano pluriennale per mantenere le tecnologie proprietarie ai massimi livelli di competitività.
Relativamente alla "Snamprogetti™ Urea Technology" per la produzione di fertilizzanti, le attività in corso includono:
Proseguono gli sforzi nel settore del Gas Naturale Liquefatto (LNG) per la definizione di pacchetti di processo proprietari per la liquefazione e la rigassificazione del gas naturale su piccola scala, uno strumento flessibile anche per supportare nel prossimo futuro la mobilità sostenibile. Inoltre si stanno valutando soluzioni alternative progettate per conformarsi all'attuale scenario di mercato, comprese le strutture LNG basate sulle tecnologie proprietarie Liqueflex™ e Liqueflex™ N2.
La business line è anche al lavoro per fornire supporto ai clienti nella valutazione di soluzioni per ridurre le emissioni di CO2 degli impianti LNG di grande scala.
In campo LNG Saipem ha brevettato un giunto telescopico, denominato "CASS", dal design innovativo, che permette l'assorbimento della contrazione termica delle linee in applicazioni criogeniche evitando la costruzione dei loop, che consente un'ottimizzazione costante della posa delle tubazioni e una conseguente riduzione dei

relativi costi di costruzione e dei costi di impianto in generale. L'innovativo giunto sfrutta il principio dei movimenti telescopici, sostituendo i loop ed è applicabile a linee criogeniche ma anche ad applicazioni a caldo.
Per quanto riguarda le tecnologie per i prodotti alto ottanici proseguono le attività di identificazione e studio di nuove possibili configurazioni dell'unità di eterificazione per ridurre l'intensità energetica dell'intero processo, dall'acquisizione all'esecuzione.
Come anticipato, la seconda parte del report si concentra sulle attività relative alla transizione energetica. Nel medio periodo, ponendosi come obiettivo la progressiva decarbonizzazione dell'energia e la riduzione delle emissioni complessive di anidride carbonica anche nei settori Hard-to-Abate, Saipem sta perseguendo diversificate attività nelle seguenti quattro principali direzioni:
Il carbonio è un elemento chiave di molte industrie, soprattutto la petrolchimica, la raffinazione e altri settori "hard to abate" come l'acciaio, dove il carbonio è parte integrante di ogni varietà di prodotto, e anche il ciclo produttivo del cemento dove la CO2 gioca un ruolo importante. Inoltre, tutte queste industrie sono ad alta intensità energetica.
Sebbene non si potrà ottenere un abbattimento totale della CO2, è importante trovare il miglior modo per limitarlo. La nostra Società ha un solido portafoglio di competenze nella Cattura, Utilizzo e Stoccaggio della CO2 (CCUS), sia sui processi di cattura che per l'esperienza del trasporto di fluido su grandi distanze, sia nella conversione di CO2 a prodotti chimici che nel drilling per l'iniezione di CO2. Sono in atto sforzi diversificati per supportare i nostri clienti verso i loro obiettivi di decarbonizzazione e creare un modello industriale più sostenibile. In questo contesto Saipem sta continuando a consolidare know-how e tecnologie sia per applicazioni onshore che offshore.
Abbiamo un'estesa esperienza in tutte le tecnologie commerciali di cattura CO2, dalla A alla Z, grazie al solido background nelle tecnologie di processo (principalmente nel settore Ammoniaca/Urea e in raffineria, includendo la gasificazione di residui pesanti),
Allo stesso tempo stiamo sviluppando la nostra tecnologia "CO2 Solutions by Saipem", che può ridurre il costo e l'impatto ambientale per la cattura di CO2 post-combustione, permettendone il sequestro e consentendone il riutilizzo per l'ottenimento di nuovi prodotti commercializzabili. La tecnologia si basa su un processo di assorbimento con una soluzione di carbonati attivata da un innovativo enzima proprietario, sviluppato per operare nelle condizioni di processo. La tecnologia è stata dimostrata su scala industriale nell'impianto dimostrativo (30 t di CO2 al giorno), in funzione presso la cartiera di Resolute Forest Products a Saint-Félicien, in Québec.
Saipem ha inoltre siglato un accordo di collaborazione con Novozymes, società leader nel biotech e specializzata nella produzione e ottimizzazione di enzimi, per migliorare la catena di produzione dell'enzima.
Saipem ha recentemente completato l'industrializzazione di Bluenzime™, un sistema modulare per la cattura di CO2 post-combustione utilizzando la tecnologia CO2 Solutions, in modo da fornire ai clienti una soluzione compatta ed efficace con un ridotto time-to-market.
Saipem sta partecipando attivamente per esempio, al progetto di innovazione "ACCSESS", finanziato dalla Comunità Europea, che è iniziato nel 2021 e coinvolge 18 partner europei, sta dimostrando la possibilità di cattura della CO2 da effluenti gassosi provenienti da diverse industrie Hard-to-Abate come cartiere, cementifici e impianti di trattamento rifiuti.
Un impianto pilota di 2 t di CO2 al giorno, originariamente concepito per la tecnologia tradizionale ad ammine, è stato modificato durante il 2022 per operare con la tecnologia CO2 Solutions. L'impianto mobile di cattura della CO2 di Hafslund Oslo Celsio a Klemetsrud è stato avviato con la tecnologia CO2 Solutions, identificata come la tecnologia di punta del progetto ACCSESS. Questo segna il primo grande obiettivo del progetto ACCSESS. In questa fase, il progetto pilota sta già catturando la CO2 e tutti i parametri sono in fase di ottimizzazione. Dopo il completamento della campagna di test a Klemetsrud, il progetto pilota verrà trasferito al Technology Center di Mongstad per l'integrazione con un'unità di assorbimento innovativa (Rotating Packing Bed) sviluppata da Prospin e costruita da Proceler. Questa sarà la fase successiva dello sviluppo della tecnologia CO2 Solutions, con l'obiettivo di fornire al mercato un prodotto modulare, veloce e facile da costruire. Dal 2023 al 2024 le campagne

di test di cattura di CO2 saranno condotte presso la cartiera Stora Enso kraft a Skutskär (Svezia) e presso il cementificio Heidelberg a Górażdże (Polonia).
Saipem è inoltre attiva e concentrata sull'identificazione di tutte le possibili opportunità e tecnologie per il riuso della CO2, nell'immediato e in prospettiva, per supportare i clienti con soluzioni locali di valorizzazione dell'anidride carbonica, specialmente laddove non sono disponibili infrastrutture per il trasporto e lo stoccaggio. In particolare, Tenaris, Saipem e SIAD hanno stilato nel 2022 un MoU (Memorandum of Understanding) per iniziare la progettazione di un'unità di cattura CO2, da realizzarsi nell'impianto Tenaris di Dalmine (Italia).
Inoltre, l'azienda migliora costantemente le proprie conoscenze per il trasporto di CO2. Per esempio, dopo aver completato il FEED del progetto Northern Lights, è in corso una collaborazione con l'Università di Ancona per valutare gli impatti della presenza di impurità sulla fluidodinamica delle condotte di CO2 e rivedere i metodi di rilevamento delle perdite per il trasporto onshore. È in corso l'analisi sull'applicabilità del materiale polimerico nei sistemi di tubazioni, anche grazie alla partecipazione di Saipem al progetto finanziato europeo "CO2 EPOC", un progetto di ricerca e sviluppo guidato da SINTEF (Norvegia) e promosso da Equinor e Total. Saipem sta inoltre collaborando con l'ETH di Zurigo per lo studio concettuale di un gasdotto di raccolta della CO2 emessa da diversi siti industriali in Svizzera. Inoltre sono in corso altre iniziative, come un progetto preliminare di una nave per il trasporto della CO2 liquefatta da parte della nostra consociata norvegese Moss Maritime con l'obiettivo di raccogliere e immagazzinare la CO2 da varie fonti industriali.
Al fine di supportare i clienti nei loro programmi verso il Net-Zero, Saipem ha sviluppato specifici servizi di decarbonizzazione, sia per la struttura del cliente che per i propri prodotti lungo la filiera di produzione:
Saipem continua a investire nel mercato dell'eolico offshore, sia su soluzioni a fondazioni fisse che flottanti.
Per quanto riguarda le soluzioni a fondazioni fisse, nel 2022 abbiamo consegnato le nostre prime fondazioni Gravity Base nell'ambito del progetto Fecamp e abbiamo installato la prima sottostazione elettrica per il progetto eolico di Saint Brieuc in Bretagna (Francia). Sono in corso altri progetti con jacket e monopile che ci permettono di acquisire esperienza e know-how con le tre tecnologie delle fondazioni fisse.
Nel campo dell'eolico flottante abbiamo avanzato lo sviluppo dei due nostri concetti, "STAR1", semisommergibile, e HexaFloat™, dal disegno pendolare, per offrire una soluzione sempre ottimale per i nostri clienti.
Saipem ha aggiunto nel 2021 al proprio portafoglio tecnologico la soluzione nominata "STAR1", con una base semisommergibile a tre colonne con la turbina in posizione centrale. Durante il 2022 Saipem ha ulteriormente raffinato la progettazione di STAR1 in vista del futuro avvento di turbine commerciali di grande scala da 15 MW, o più, con lo scopo di ridurre il peso delle strutture e della fabbricazione e i costi derivanti, per migliorare la competitività della soluzione flottante rispetto a quelle a fondazioni fisse.
L'altra tecnologia è HexaFloat™, pendolare su base esagonale e adatta per l'impiego in acque profonde e caratterizzate da venti forti, situazione tipicamente non adatta a fondazioni fisse.
Continua l'impegno nello sviluppo di un dimostratore "full scale" di 3 MW nel sito di test MISTRAL (nel Mar Mediterraneo francese), Oltre a questi sviluppi, particolare focus è stato posto sul continuo sviluppo della catena di calcolo per l'efficiente progettazione di strutture eoliche galleggianti. Inoltre, un particolare sforzo è stato dedicato all'ottimizzazione della sequenza di fabbricazione che ha portato alla definizione del JIP denominato RECIF, vinto alla fine del 2022 con il supporto delle organizzazioni francesi ADEME e CORIMER (Consiglio di Orientamento per la Ricerca e l'Innovazione del settore industriale marino francese), e il cui obiettivo è lo sviluppo specifici blocchi per l'ottimizzazione della fabbricazione.
Saipem è anche impegnata nello sviluppo di sottostazioni flottanti in collaborazione con Siemens Energy in vista di futuri progetti commerciali con il fine di dotarci anche di questo prodotto all'interno del portafoglio complessivo tecnologico per lo sviluppo di progetti eolici flottanti remoti e di larga scala.
Tutte queste iniziative mirano all'ottimizzazione dei costi e a minimizzare il rischio per questi nuovi complessi progetti, dalla fase di progettazione alla fabbricazione all'installazione.
Saipem sta sviluppando diverse altre iniziative di innovazione nel campo delle energie rinnovabili:

database esistenti. L'obiettivo è di individuare le aree di interesse dove poter sviluppare un campo geotermico offshore.
Saipem può offrire competenza e capacità di concepire, sviluppare ed eseguire impianti industriali basati su tecnologie a idrogeno verde e blu, che possono essere utilizzati in tutti i settori industriali dove l'elettrificazione non è praticabile – tipicamente i settori Hard-to-Abate - dove l'idrogeno può essere utilizzato sia come materia prima (raffinazione, ammoniaca, metanolo, acciaio, vetro, cemento, ecc.) sia come vettore energetico per veicoli pesanti, trasporto ferroviario e marittimo.
In generale, le tecnologie legate all'idrogeno rispondono anche alla necessità di un sistema energetico resiliente in grado di integrare fonti rinnovabili variabili garantendo flessibilità e sicurezza di approvvigionamento. Ciò si traduce in un aumento dell'interesse per l'idrogeno verde, per ottenere l'integrazione tra settori industriali contigui (per esempio sector coupling).
Saipem è in grado di offrire soluzioni industriali costituite da impianti di elettrolisi su larga scala per applicazioni industriali ibride, incluse quelle definite dai progetti green ammonia e green hydrogen valley.
In particolare, nel settembre 2022 Saipem ed Edison si sono unite per il progetto Puglia Green Hydrogen Valley, acquisendo rispettivamente il 50% e il 10% di Alboran Hydrogen Brindisi Srl. L'obiettivo del progetto è di accelerare la diffusione dell'idrogeno come parte del mix energetico nazionale e il raggiungimento degli obiettivi di neutralità carbonica europei e italiani entro il 2050.
Il progetto Puglia Green Hydrogen Valley prevede la costruzione di tre impianti di produzione di idrogeno verde, precisamente nei territori di Brindisi, Taranto e Cerignola (Foggia), per una capacità totale di 220 MW equivalenti, alimentati da una produzione di potenza da fotovoltaico di 400 MW. A regime si stima una produzione di 300 milioni di metri cubi di idrogeno verde all'anno. L'idrogeno così prodotto verrà iniettato nella rete metanifera esistente e/o trasportato direttamente nei siti in cui verrà utilizzato come feedstock o fonte energetica dall'industria locale, con potenziale utilizzo anche per la mobilità sostenibile.
Il progetto relativo al territorio di Brindisi ha già iniziato il proprio iter autorizzativo, per arrivare a una produzione di idrogeno verde da una capacità installata di elettrolizzatori pari a 60 MW, alimentati da un campo fotovoltaico dedicato. Nel complesso il progetto Puglia Green Hydrogen Valley coinvolgerà molteplici realtà regionali, la Società degli Acquedotti Pugliesi, le ferrovie apulo lucane, distretti tecnologici e produttivi locali, l'Università Politecnica di Bari, l'Università di Bari, di Foggia e del Salento.
Il progetto è stato proposto al bando di finanziamento europeo IPCEI (Important Projects of Common European Interest) (per gli impianti di Taranto e Brindisi) e sono stati siglati accordi di collaborazione in ambito IPCEI con altri progetti per la diffusione e posizioni comuni sui temi dell'ecosistema dell'idrogeno (es., origine, sicurezza, autorizzazioni, interoperabilità reti gas, ecc.).
Saipem e Alboran, in base all'accordo del 2021, proseguono la collaborazione per sviluppare congiuntamente iniziative di idrogeno verde nell'area del Mediterraneo, in particolare l'applicazione power to gas in Albania e un impianto di ammoniaca verde in Marocco.
Sono in corso attività per diverse iniziative (ad es. Trans Anatolian Pipeline, Trans Tunisian Pipeline, Trans Austria Pipeline, ecc.) finalizzate alla qualifica di asset adibiti all'iniezione e al trasporto di H2 e H2/NG con riferimento ai materiali, stazioni di compressione e componentistica. Saipem è inoltre coinvolta nello sviluppo e nella qualifica dei gasdotti offshore per H2 e H2/NG con diversi studi in corso.
Saipem è anche impegnata nel design preliminare di vessel per il trasporto di idrogeno allo stato liquefatto (design sviluppato da Moss Maritime) e ancora per soluzioni che mirano alla gestione dell'idrogeno per infrastrutture portuali, con il progetto Elemanta (sviluppato dalla controllata francese Sofresid) che consiste in una piattaforma galleggiante multiservizio per cui un progetto dimostrativo è stato elaborato.
Il panorama energetico guida Saipem a guardare con sempre maggiore interesse alle tecnologie di conversione della biomassa.
Al fine di estendere e consolidare il portafoglio tecnologico di Saipem in tale ambito, è stata condotta un'analisi approfondita sui processi e tecnologie di produzione dei biocarburanti, con un focus particolare sul bioetanolo. In tale quadro nel 2021 Saipem ha siglato un accordo di cooperazione con Versalis per la promozione congiunta della tecnologia PROESA® usata per la produzione sostenibile di bioetanolo e derivati chimici da biomasse lignocellulosiche.
L'accordo tra Saipem e Versalis ha lo scopo di fornire soluzioni integrate e tecnologicamente avanzate per la produzione sostenibile di bioetanolo. Saipem sta svolgendo le fasi di sviluppo dei sistemi produttivi, dalla progettazione alla realizzazione. In particolare, nel 2022 Saipem è stata coinvolta in attività di commercializzazione e ottimizzazione tecnologica, e di ottimizzazione dei costi di investimento, al fine di rendere la tecnologia sempre più competitiva sul mercato.
Sempre nell'ambito della produzione dei biocarburanti Saipem porta avanti progetti per la riconversione delle raffinerie, in particolare per la produzione di "renewable diesel" e SAF (Sustainable Aviation Fuel) a partire da oli esausti anche in integrazione a colture energetiche non in contrasto con la catena alimentare. Nell'ambito di questi progetti Saipem è coinvolta come contrattore, ma supporta anche i clienti nel consolidamento tecnologico.

Nell'ambito dell'economia circolare, un asset importante per Saipem è costituito dallo sviluppo di soluzioni innovative per il trattamento sostenibile di rifiuti (incluso il riciclo delle plastiche) con la conseguente valorizzazione come energia o prodotti a valore aggiunto.
In tale ambito Saipem promuove modelli industriali circolari per i rifiuti plastici, valutando partnership con consorzi collettori, fornitori di tecnologie e utilizzatori finali, allo scopo di costruire un modello di impianto olistico per il recupero e conversione chimica.
In questo quadro Saipem e Quantafuel ASA hanno firmato un Memorandum of Understanding (MoU) per collaborare all'industrializzazione e alla costruzione di impianti industriali di riciclo chimico di rifiuti plastici. Questo protocollo d'intesa consente a Saipem di commercializzare e realizzare a livello globale, con la licenza della tecnologia di pirolisi Quantafuel, che converte i rifiuti plastici solidi in prodotti liquidi o gassosi riutilizzabili come combustibili o materie chimiche per il riciclo delle materie plastiche. Inoltre, Saipem fornirà servizi smart di gestione e manutenzione, oltre alle garanzie di performance degli impianti, rilasciate congiuntamente da entrambe le società. In base all'accordo saranno sviluppate soluzioni scalabili e modulari per gli impianti di riciclo dei rifiuti plastici, che saranno agevolmente adattate alle specificità dei diversi siti. La soluzione tecnologica offerta consentirà agli utilizzatori di incrementare l'impiego dei rifiuti plastici misti nella produzione di olio da pirolisi che potrà essere riutilizzato nella produzione di nuovi prodotti chimici e plastici.
Più in generale, è in corso anche un'approfondita indagine e scouting di altre tecnologie di riciclaggio della plastica (in particolare nel campo della depolimerizzazione della plastica) per definire ulteriori partnership con fornitori della tecnologia.
Nel quadro complessivo delle attività di sviluppo tecnologico, Saipem ha depositato 15 nuove domande di brevetto nel 2022.
Inoltre, Saipem si è posizionata al quinto posto nella classifica stilata dall'European Patent Office (EPO) e relativa alle aziende italiane con il maggior numero di domande di brevetto europeo presentate nel 2021.

Nell'ambito della definizione, implementazione e gestione del Sistema di Gestione per la Qualità e dei relativi processi di sviluppo, misurazione, analisi e continual improvement sono state sviluppate le seguenti attività:
Le azioni gestionali intraprese nel corso del 2022 si inseriscono in un contesto economico e sociopolitico complesso. L'inizio dell'anno è stato caratterizzato dall'approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione della manovra di rafforzamento finanziario e patrimoniale della Società.
Il conflitto tra Ucraina e Russia e le relative sue implicazioni di carattere economico-finanziario hanno rappresentato un ulteriore elemento di complessità che ha richiesto, in particolar modo, azioni di monitoraggio e gestionali specifiche rispetto alle persone interessate nelle attività in Russia e al personale ucraino.
Il 2022 è stato un anno molto importante per Saipem in termini di rinnovamento anche dal punto di vista degli spazi aziendali. Infatti dopo oltre sessant'anni ha lasciato la sede di San Donato Milanese per trasferirsi a Milano, in una zona fortemente interconnessa al resto del tessuto urbano. Nel quartiere Santa Giulia è sorto infatti il nuovo HeadQuarter che, a partire da luglio, ha accolto tutti i dipendenti nel palazzo Spark 1.
La nuova sede è stata ideata per garantire alle risorse Saipem una quotidianità lavorativa più varia, flessibile e smart, e permettere una collaborazione di persona e ibrida. Saipem ha fornito a tutta a popolazione coinvolta gli strumenti necessari e la formazione per comprendere e far proprio il necessario cambio di comportamenti e atteggiamenti che una trasformazione ad ampio spettro come questa comporta, rafforzando da un lato la responsabilizzazione delle sue risorse e dall'altro promuovendo il concetto di work-life balance.
La riorganizzazione degli spazi aziendali della sede milanese è uno degli strumenti messi in atto da Saipem per supportare l'attuale scenario in continua evoluzione in termini di modalità lavorative. Grazie al modello di Smart Working Saipem infatti il ricorso al lavoro da remoto, nato in risposta all'emergenza epidemiologica, è diventata di fatto una modalità di lavoro agile strutturata in alcuni Paesi come l'Italia – grazie anche all'accordo sindacale sottoscritto nel corso del 2022 – e la Francia.
Questo nuovo modello assicurerà la massimizzazione dell'efficacia dei processi aziendali attraverso un uso sinergico delle tecnologie e della digitalizzazione.
Sono state avviate inoltre proposte per le altre sedi sempre volte all'implementazione di un modello strutturale di lavoro agile, coerentemente con le migliori prassi di bilanciamento vita-lavoro.
Nello scenario delineatosi la transizione digitale è diventata per Saipem – insieme a quella ecologica – fattore abilitante per affrontare la fase di rinnovamento in atto.

Con l'obiettivo di consolidare le competenze delle persone Saipem su queste tematiche, la Società e le Organizzazioni Sindacali italiane hanno sottoscritto a novembre un importante accordo per presentare istanza, finalizzata a dicembre, di accesso al "Fondo Nuove Competenze", promosso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali nell'ambito del PNRR.
Tale opportunità consentirebbe di realizzare a livello nazionale un piano simultaneo su larga scala di upskilling/reskilling, in coerenza con gli obiettivi del piano strategico e le evoluzioni del business, finalizzato a promuovere il cambiamento culturale e a rafforzare la competitività aziendale.
Pur nello scenario economico e finanziario deteriorato del 2022, Saipem ha operato per mantenere stabile il presidio delle competenze tecnico-specialistiche e del know-how aziendale necessario per la conduzione dei progetti. In primis è stato adottato un piano assunzioni molto selettivo e orientato al reperimento e alla selezione delle sole figure critiche per il business e per colmare i bisogni derivati da un elevato turnover volontario sia in Italia che nelle realtà estere – che ha caratterizzato tutto il 2022, in linea con l'andamento congiunturale del mercato del lavoro.
Sempre nel rispetto del presidio delle competenze critiche si è concluso a novembre, relativamente a Saipem SpA, il piano di risoluzioni consensuali ex art. 4, Legge Fornero, per il ricambio quali-quantitativo e generazionale delle risorse.
Nell'intero corso del 2022 Saipem ha inoltre portato avanti politiche di gestione delle risorse umane per il recupero strutturale dell'efficienza e il contenimento del costo del lavoro nell'ambito del "Programma riduzione costi". In linea con le finalità del Programma, la politica di mobilità internazionale è stata razionalizzata con il duplice obiettivo di ottimizzare le dimensioni delle assegnazioni internazionali privilegiando le figure operative dei progetti e di perseguire una maggiore efficienza dei costi sostenuti, rimodulando alcune linee guida dell'azienda, rispettando sempre le condizioni di massima sicurezza per il personale espatriato.
Al fine di supportare la motivazione e il livello di coinvolgimento del personale espatriato le nuove linee guida sono state definite in chiave più moderna e come strumenti maggiormente flessibili in relazione alle esigenze personali e organizzative. In Medio Oriente, area particolarmente rilevante sia in termini attuali che prospettici per le attività operative dell'azienda, sono state introdotte soluzioni più in linea con la prassi di mercato, al fine di garantire una maggiore competitività delle condizioni applicate.
Innovazioni di rilievo hanno interessato anche le politiche sui viaggi che hanno un peso rilevante per aziende globali come Saipem; la Società ha introdotto misure volte ad assicurare il contenimento dei costi delle trasferte attraverso l'accesso a tariffe più vantaggiose a livello globale e l'introduzione di un nuovo modello basato sul Self-booking. Per garantire la piena e più efficace attività operativa si è prestata particolare attenzione ai viaggi in regime di trasferta extra-region, di breve durata, in aree particolarmente disagiate.
Nell'ambito dell'operazione di cessione del business di perforazione a terra di Saipem in favore di KCA Deutag (KCAD), che ha interessato Saipem nel corso del secondo semestre dell'anno, allo scopo di perseguire gli obiettivi di rafforzamento finanziario e patrimoniale e di focalizzazione sul core business, è stato trasferito e ceduto il personale locale e internazionale in Medio Oriente; il completamento dell'operazione è previsto nel 2023 e comporterà anche il trasferimento del personale in Sud America.
Nel mese di ottobre 2022, al fine di ottimizzare le attività di ingegneria ed esecuzione lavori per l'industria energetica, focalizzandone la concentrazione nelle altre sedi aziendali presenti sul territorio italiano, Saipem SpA ha ceduto a Eniprogetti SpA il ramo d'azienda, sito a Roma, denominato "Rome Engineering Center". L'operazione è avvenuta a seguito della consultazione congiunta tra cedente, cessionaria e organizzazioni sindacali prevista per legge e si è conclusa con la stipula di un verbale di accordo tra le parti.
In ambito internazionale inoltre sono proseguite le azioni di ottimizzazione delle strutture societarie di filiale attraverso la razionalizzazione delle figure professionali appartenenti alle funzioni staff e supporto al business. Si è inoltre concretizzato, in ambito Operation, il piano di rilancio dell'hub ingegneristico di Chennai.

| (unità) | Forza media 2021 | Forza media 2022 |
|---|---|---|
| Engineering & Construction Offshore | 14.525 | 14.200 |
| Engineering & Construction Onshore | 10.633 | 10.450 |
| Drilling Offshore | 1.780 | 2.105 |
| Drilling Onshore (Discontinued operations) | 3.483 | 3.643 |
| Funzioni di staff | 953 | 996 |
| Totale | 31.374 | 31.394 |
| Italiani | 5.819 | 5.496 |
| Altre nazionalità | 25.555 | 25.898 |
| Totale | 31.374 | 31.394 |
| Italiani a tempo indeterminato | 5.706 | 5.478 |
| Italiani a tempo determinato | 113 | 18 |
| Totale | 5.819 | 5.496 |
| (unità) | 31.12.2021 | 31.12.2022 |
La Politica sulla Remunerazione 2022, definita tenendo in considerazione la delicata situazione patrimoniale e finanziaria della Società, si è riflessa in scelte e linee guida che hanno accompagnato la manovra per il rafforzamento patrimoniale e finanziario e il programma di riduzione dei costi di struttura.
Numero di ingegneri 6.290 5.499 Numero di dipendenti 32.041 29.529
Tale Politica è stata delineata in coerenza con il modello di governance adottato e in compliance con quanto previsto dal Testo Unico della Finanza (TUF), dal Regolamento Emittenti Consob e dal Codice di Corporate Governance; persegue l'obiettivo prioritario di creare valore sostenibile nel medio-lungo periodo e di allineare gli interessi e la motivazione del Management con gli interessi degli azionisti e di tutti gli stakeholder. Mira, inoltre, a promuovere la missione e i valori aziendali, ad attrarre, motivare e trattenere persone di elevato profilo professionale e manageriale con competenze distintive e critiche per Saipem, oltre che incentivare il raggiungimento degli obiettivi strategici e la crescita sostenibile dell'azienda.
La Politica sulla Remunerazione 2022, dettagliatamente descritta nella prima sezione della "Relazione sulla Politica in materia di Remunerazione e sui Compensi Corrisposti 2022", è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione di Saipem in data 11 aprile 2022; successivamente è stata sottoposta al voto vincolante da parte dell'Assemblea degli Azionisti in data 17 maggio 2022, registrando una percentuale di voti favorevoli pari al 99,97%, in crescita rispetto al trend positivo già registrato negli ultimi anni.
A seguito della consuntivazione degli obiettivi societari, delle valutazioni delle prestazioni 2021 del management e alla luce della situazione economico-finanziaria di Saipem, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato l'annullamento del Piano di Incentivazione di Lungo Termine, con riferimento all'attribuzione 2019, e la non attivazione del Piano di Incentivazione di Breve Termine riferito alle performance dell'anno 2021 per la componente monetaria e azionaria
Le Linee Guida di Politica sulla Remunerazione 2022, in conformità con lo scenario e gli obiettivi aziendali, non hanno previsto strumenti di incentivazione variabile a base azionaria in favore della popolazione manageriale. Il Consiglio di Amministrazione ha però ribadito la possibilità di reintrodurre sistemi a base azionaria nella Politica sulla Remunerazione 2023, al fine di perseguire il costante allineamento tra gli interessi del management e quelli degli azionisti.
Elemento di novità è stato invece l'introduzione di un Piano di Incentivazione di Breve Termine con previsione di differimento di una quota del premio maturato, la cui rivalutazione o svalutazione è direttamente collegata alle performance del titolo Saipem. Il Piano annulla e sostituisce la terza e ultima attribuzione del precedente Piano di Incentivazione Variabile di Breve Termine 2021-2023 e ha costituito l'unico sistema di incentivazione variabile del management per il 2022, a fronte del mancato rinnovo del Piano di Incentivazione Variabile di Lungo Termine a base azionaria venuto a scadenza nel 2021. Il nuovo Piano di Incentivazione di Breve Termine garantisce l'allineamento tra le condizioni di performance previste nel sistema e le priorità economico-finanziarie di Saipem, prevedendo obiettivi legati al miglioramento della struttura finanziaria e patrimoniale.
Nel corso del 2022 è stata svolta l'attività di deployment degli obiettivi societari 2022 relativi al Piano di Incentivazione Variabile di Breve Termine secondo un processo top-down su tutta la popolazione manageriale, garantendo un processo di verifica e monitoraggio di tali obiettivi.
La politica retributiva annuale, per tutta la popolazione, è stata estremamente selettiva e focalizzata sulle aree di business al fine di garantire il contenimento della spesa, pur perseguendo la finalità di trattenere le risorse più strategiche per l'azienda e valorizzarne i contributi distintivi e determinanti per il successo della strategia aziendale. Per le risorse non manageriali, operanti in particolare all'estero, è stato adottato un approccio che prevede l'utilizzo

di interventi mirati, inderogabili a fronte di obblighi contrattuali o vincoli normativi, e coerenti con gli obiettivi di business della Società. Inoltre, in virtù del superamento dello scenario pandemico e delle rinnovate sfide di business, sono stati adottati piani di retention e incentivi di progetto per supportare la strategia aziendale e la motivazione delle risorse titolari delle competenze funzionali al raggiungimento degli obiettivi del Piano Strategico e dei target di progetto.
Le attività svolte dalla funzione Cyber Security seguono un approccio olistico che coinvolge la sicurezza delle persone, dei processi e delle tecnologie informatiche, con la necessità di far fronte agli impatti di eventi quali ad esempio gli attacchi cyber, le instabilità geo-politiche (ad es. guerra Russia-Ucraina), lo spionaggio industriale, ecc. Il collocamento organizzativo della Cyber Security, o sicurezza logica, nell'ambito della funzione Security risponde inoltre a quanto previsto negli standard internazionali di riferimento, quali:
Scopo di tale funzione è gestire la sicurezza informatica aziendale applicando un Modello Cyber Security che risponde ai seguenti requisiti: Governance, Detect and Response, Requirements, Resilience & Control, le cui responsabilità sono state assegnate alle corrispondenti unità organizzative.
L'efficacia dell'adozione in Saipem di tale modello, oggetto di valutazione di posizionamento (benchmark), si esplica nel 2022 con un miglioramento dei propri indici di performance.
Per continuare a garantire elevati standard di qualità nel presidio della sicurezza informatica aziendale, Saipem continua a mantenere la certificazione ISO 27001 "Sistema di Gestione per la Sicurezza delle Informazioni" per quanto riguarda il processo di "Monitoraggio degli eventi e gestione degli incidenti di cyber security".
Per il biennio 2023-2024 è prevista inoltre l'attuazione di un imponente progetto, il Programma "Information Security and Data Management" (Programma), con la finalità di aumentare ulteriormente il livello di sicurezza informatica delle risorse applicative e infrastrutturali e di protezione delle informazioni e del know-how aziendale, minimizzando il rischio che le risorse informative critiche vengano perse, compromesse o rese indisponibili.
Il Programma sarà attuato con il coordinamento di uno steering committee composto dai responsabili delle funzioni competenti individuate, tra le quali le funzioni IT Systems and Cybersecurity Execution e DIGI (Digital Transformation). Le iniziative che compongono il Programma sono numerose e sono di seguito riepilogate:
Dal 2021 Saipem è entrata a far parte del Perimetro di Sicurezza Nazionale Cibernetica (PSCN) ed è quindi soggetta all'adempimento di requisiti stabiliti dalla legge n. 133 del 2019 "Disposizioni urgenti in materia di perimetro di sicurezza nazionale cibernetica" e dai DPCM successivi, limitatamente agli asset rientranti nel perimetro stesso.
Sul perimetro IT di Saipem SpA è stato svolto un risk assessment con le modalità richieste dall'Agenzia per la Cyber Security per:
La risoluzione IMO MSC.428 (98) richiede a partire dal 1° gennaio 2021 ai proprietari di navi e manager di valutare il rischio cyber e implementare misure rilevanti di contenimento in tutte le funzioni del proprio Safety Management System. Per tale motivo Saipem ha aggiornato il Security Management System (SMS) e lo Ship Security Plan (SSP) al fine di includere le valutazioni relative al Cyber Risk Assessment. È stato quindi stabilito di nominare a bordo di ogni mezzo un Cyber Security Officer, identificando nel Chief Engineering Electrician Manager la figura idonea, per le competenze specifiche del ruolo, ad acquisire competenze di tipo cyber.
Sono state altresì avviate esercitazioni di attacco cyber a bordo dei mezzi secondo scenari e modelli diventati parte integrante del sistema di gestione delle emergenze e crisi di Saipem SpA.

Nel corso dell'anno è stata perseguita una razionalizzazione dei costi e un'ottimizzazione degli investimenti in ambito Digital e Servizi ICT. Tale approccio direzionale è finalizzato a garantire una roadmap evolutiva bilanciata e sostenibile dal punto di vista economico e finanziario, ma in grado di supportare il business. In questo contesto globale si è massimizzato lo sforzo dell'azienda al fine di garantire lo sviluppo e l'adozione delle soluzioni digitali e il mantenimento di adeguati livelli di servizio in ambito ICT.
A supporto di tali indicazioni direzionali, nel 2022:
Rispetto alle principali iniziative avviate abbiamo:
Rispetto all'iniziativa EPC Integration, orientata a un'integrazione trasversale dei processi in ambito EPC, si evidenzia il proseguimento dell'adozione di soluzioni digitali EPIC già industrializzate su nuovi progetti (circa 20 nuove adozioni nel 2022) e l'intensificazione dell'implementazione delle proposte di miglioramento a seguito dell'utilizzo delle applicazioni adottate. In parallelo si è concluso lo sviluppo di 3 nuove soluzioni che saranno oggetto di un test finale su progetti operativi in preparazione all'adozione nel 2023. Prosegue anche la fase di sviluppo dell'iniziativa, cominciata a fine 2021, per la digitalizzazione dei processi di ingegneria e material management, con la prospettiva di una loro integrazione in un'unica piattaforma EPC.
I principali ambiti indirizzati dal EPC Integration model si possono riassumere in:
In ambito digitalizzazione dei nostri asset abbiamo disegnato e implementato la nostra IoT e Data Platform, tenendo in conto le soluzioni verticali già presenti nel nostro portfolio tecnologico. In parallelo abbiamo avviato il piano di modernizzazione digitale della nostra flotta e la pianificazione delle soluzioni tecnologiche future, in grado di trasformare i processi tipici della gestione degli asset, migliorando il loro sfruttamento attraverso un maggior ricorso a decisioni guidate dai dati e dagli algoritmi implementati (e.g. manutenzione predittiva, remote assistance, dashboard operative).
Il paradigma su cui si basa tale programma di attività è di incrementare i livelli di governance sul dato generato dai nostri asset gestiti, utilizzando le tecniche di advanced analytics a supporto dei processi decisionali e del recupero di efficienza in ambito operation (e.g. fuel management) e sostenibilità (e.g. emissione di gas serra - GHG), su cui intendiamo misurare il nostro piano di transizione verso gli obiettivi di Net-Zero.
La piattaforma digitale consta di una componente cloud preposta alla raccolta centralizzata ed elaborazione di tutti i dati provenienti dai nostri asset, i quali sono dotati di una componente di "Edge Computing" installata a bordo al fine di ottimizzare la capacità computazionale e la trasmissione dei dati in condizioni non ottimali.

Ad oggi tale componente risulta installata a bordo dei seguenti asset: Scarabeo 9, Saipem 7000, Castorone, Saipem 10000, FDS, Pioneer, Sea Lion 7, Perro Negro 9, Rig 5913, Perro Negro 7, FDS 2, Saipem 12000, Santorini, Scarabeo 8, Saipem Endeavour. È stata avviata una progettualità per estenderne la presenza e l'utilizzo su tutta la Flotta, che verrà portata a compimento nel 2023.
In questo contesto siamo riusciti a ottenere un maggior livello di centralità e controllo dei nostri dati che ci ha dato l'opportunità di avviare un percorso di definizione della nuova Data Governance di Saipem. Tale percorso prevede, in parallelo, uno stream di iniziative in ambito Data Culture.
Risultano attualmente testate le seguenti soluzione minime funzionanti:
Inoltre si sta proseguendo l'opera di integrazione e re-platforming di strumenti digitali per la posa di pipeline (PPT, PTS, PLG, WiMap, ecc.) a supporto dell'hand-over dei dati del progetto EPCI Scarborough e con l'obiettivo di poter creare in maniera automatizzata digital twin di pipeline e abilitare il dry commissioning.
È stato avviato un altro stream, di cui sono stati completati diversi pilota, per procedere al rafforzamento della gestione della sicurezza a bordo, con il rilascio del permesso elettronico di lavoro per operare su alcune navi, da estendere a tutta la flotta nel corso del 2023. Sono state inoltre sperimentate e proposte ulteriori soluzioni di teleassistenza, aumentando la flessibilità per quanto riguarda la presenza offshore.
Altri sviluppi sono stati implementati sui primi asset di perforazione offshore per monitorare meglio le attività quotidiane e facilitare il sistema di gestione dei documenti, e sono state inoltre adottate nuove soluzioni per la gestione dell'integrità strutturale delle navi e l'ottimizzazione degli interventi di manutenzione.
In ambito Corporate abbiamo avviato e, in diversi casi, portato a compimento, e in fase di adozione diverse iniziative digitali, tra cui ricordiamo:

Risultano in corso le attività di sviluppo e test di diverse iniziative in molteplici ambiti, ad esempio:
Risulta opportuno sottolineare che, nel complesso contesto di mercato, è stato possibile garantire la continuità delle iniziative di trasformazione digitale e di conoscere e apprezzare i nuovi modi di lavorare da remoto.
Prosegue il percorso di evoluzione e trasformazione tecnologica orientata alla razionalizzazione e ammodernamento dei propri asset informativi (es., applicativi, piattaforme, architetture e infrastrutture dati); tale iniziativa si conferma un abilitatore chiave del programma che pone al centro la valorizzazione del dato.
In particolare, sono stati portati in produzione i nuovi ambienti di gestioni container sia in cloud che a bordo dei mezzi navali (Kubernetes) ed è stata consolidata l'adozione della metodologia low-code. Si è proceduto a focalizzarsi sulle tematiche di Machine Learning e DevOps.
Per i mezzi navali è stato avviato un programma di implementazione e standardizzazione delle infrastrutture ed architetture tecnologiche di bordo, in modo da garantire l'adozione, su tutta la flotta operativa, delle nuove soluzioni digitali già industrializzate e di quelle in fase di sviluppo.
Sono stati portati a termine gli studi a fondamento dell'attività di catalogazione delle sorgenti dati, del loro governo e del supporto al consumo autonomo (self-service) dei dati a scopo analisi.
In area infrastrutturale sono state avviate nuove iniziative nell'ambito degli strumenti di gestione e ottimizzazione delle infrastrutture centralizzate, con il quale sono state indirizzate numerose aree di analisi tecnica per la corretta analisi, configurazione e gestione dei sistemi informatici.
Le attività di governance e i processi di compliance e di sicurezza sono stati svolti positivamente secondo calendario.
La "Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari 2022" (di seguito "Relazione") prevista dall'art. 123-bis del TUF è predisposta quale documento autonomo approvato dal Consiglio di Amministrazione il 14 marzo 2023, pubblicato sul sito internet della Società all'indirizzo www.saipem.com nella sezione "Governance".
La Relazione è stata redatta secondo i criteri contenuti nel "Format per la Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari - X Edizione (gennaio 2023)" di Borsa Italiana SpA e nel Codice di Corporate Governance entrato in vigore nel gennaio 2021. In linea con quanto previsto dal Codice di Corporate Governance, al quale Saipem ha aderito con delibera del Consiglio di Amministrazione del 17 dicembre 2020, è stato richiesto agli emittenti di applicare le relative disposizioni a partire dal primo esercizio che inizia successivamente al 31 dicembre 2020, informandone il mercato nella Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari da pubblicarsi nel corso del 2023.
Nella Relazione è fornito un quadro generale e completo sul sistema di governo societario adottato da Saipem SpA. Sono illustrati il profilo della Società e i principi ai quali essa si ispira; si riportano le informazioni sugli assetti proprietari e sull'adesione al Codice di Corporate Governance, ivi incluse le principali pratiche di governance applicate e le principali caratteristiche del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi; contiene una descrizione dettagliata sul funzionamento e sulla composizione degli organi di amministrazione e controllo e dei loro comitati, anche alla luce delle politiche di diversity adottate da Saipem e alla parità di accesso agli organi di amministrazione e controllo delle società quotate. Nella Relazione viene altresì fornita una dettagliata descrizione dei ruoli, delle responsabilità e delle competenze attribuite agli organi di amministrazione e controllo della Società. Sono inoltre sinteticamente rappresentate le procedure adottate in relazione alle "Operazioni con interessi degli amministratori e sindaci e operazioni con parti correlate", il cui testo è consultabile sul sito internet della Società nella sezione "Governance", nonché la nuova politica per la gestione del dialogo con la generalità degli investitori e gli altri operatori di mercato di Saipem, il trattamento delle informazioni societarie, la gestione interna e la comunicazione all'esterno di documenti e informazioni riguardanti la Società, con particolare riferimento alle
I criteri per la determinazione dei compensi degli amministratori sono illustrati nella "Relazione sulla Politica in materia di Remunerazione e sui Compensi Corrisposti 2023", predisposta in adempimento agli obblighi previsti dall'art. 123-ter del D.Lgs. n. 58/1998 e all'art. 84-quater del Regolamento Emittenti Consob e pubblicata nella sezione "Governance" del sito internet della Società.
informazioni rilevanti e privilegiate (procedura Market Abuse - Internal Dealing e Registro Insider).

Saipem si impegna a promuovere e mantenere un adeguato sistema di controllo interno e gestione dei rischi, costituito dall'insieme degli strumenti, strutture organizzative e procedure aziendali volte a consentire la salvaguardia del patrimonio aziendale, l'efficienza e l'efficacia dei processi aziendali, l'affidabilità dell'informativa finanziaria, il rispetto di leggi e regolamenti, nonché dello statuto e delle procedure aziendali. A tal proposito, Saipem ha adottato e sviluppato nel corso del tempo un modello di Risk Management che costituisce parte integrante del sistema di controllo interno e gestione dei rischi. Tale modello ha l'obiettivo di conseguire una visione organica e complessiva dei principali rischi di impresa che possono impattare sugli obiettivi strategici e gestionali dell'azienda, una maggiore coerenza delle metodologie e degli strumenti a supporto e un rafforzamento della condivisione e della consapevolezza, a tutti i livelli, che un'adeguata identificazione, valutazione e gestione dei rischi può incidere positivamente sul raggiungimento degli obiettivi e sul valore dell'azienda.
La struttura del sistema di controllo interno di Saipem è parte integrante del modello organizzativo e gestionale dell'azienda e coinvolge, con diversi ruoli, gli organi amministrativi, gli organismi di vigilanza, gli organi di controllo, il management e tutto il personale, ispirandosi ai principi contenuti nel Codice Etico e nel Codice di Autodisciplina, tenendo conto della normativa applicabile, del framework di riferimento "CoSO Report" e delle best practice nazionali e internazionali.
Informazioni di maggior dettaglio sul sistema di controllo interno e gestione dei rischi, anche con riferimento alla sua architettura, strumenti e funzionamento, nonché sui ruoli, responsabilità e attività dei suoi principali attori, sono contenute nella "Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari di Saipem al 31 dicembre 2022", cui si rinvia.
Il modello di Risk Management Integrato di Saipem prevede l'identificazione, valutazione e analisi dei rischi su base semestrale e la loro integrazione con i rischi a progetto individuati, aggiornati e gestiti dalle strutture di riferimento, ai fini della rappresentazione di insieme dell'esposizione societaria e delle criticità rilevate, contribuendo all'analisi del profilo di rischio aziendale.
La valutazione dei rischi è eseguita dal management di Saipem attraverso sessioni di Risk Assessment, ovvero riunioni e workshop coordinati dalla funzione di Integrated Risk Management. In particolare, la valutazione dei rischi viene effettuata per il Gruppo, le aree di business e di staff e le società controllate strategicamente rilevanti, che vengono identificate sulla base di parametri economico-finanziari e qualitativi, valutando nel dettaglio gli eventi di rischio che potrebbero impattare sugli obiettivi strategici e gestionali di Saipem, tenendo in considerazione sia i cambiamenti del modello di business, dell'organizzazione e del corpo procedurale aziendale, sia l'andamento dell'ambiente esterno (in particolare, aspetti politici, economici, sociali, tecnologici e legali), sia dell'industria di riferimento e dei competitor. Inoltre, Saipem ha sviluppato un processo di monitoraggio dei principali rischi del Gruppo su base trimestrale che si avvale di appositi indicatori di monitoraggio che misurano l'evoluzione del rischio e le relative attività di mitigazione.
Saipem è esposta a fattori di rischio di natura strategica, operativa ed esterna che possono essere associati sia alle attività di business sia al settore di attività in cui essa opera. Il verificarsi di tali eventi potrebbe avere effetti negativi sulle attività operative e commerciali e sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale del Gruppo. Inoltre, partendo dall'analisi di materialità effettuata dalla funzione Sostenibilità (maggiori informazioni su tale strumento sono presenti nella specifica sezione di dettaglio all'interno della "Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario"), specifico focus viene posto alle tematiche ESG (Environment Social Governance), la cui valutazione in termini di rischio risulta pertanto integrata nelle valutazioni complessive.
In particolare, per i rischi associati al clima viene poi effettuata una valutazione quantitativa della magnitudine (in termini finanziari) nell'orizzonte di piano, in accordo alle raccomandazioni della Task Force on Climate Related Financial Disclosure (TCFD). I rischi correlati ai cambiamenti climatici, a cui le attività di Saipem sono intrinsecamente esposte, sono classificabili nelle seguenti categorie:
Si rinvia alla specifica sezione della "Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario" per i dettagli relativi ai rischi associati al clima.
Per quanto concerne la situazione inerente al conflitto Russia-Ucraina, che comporta incertezze e tensioni a livello globale derivanti anche dall' imposizione di sanzioni di vario ordine nei confronti della Russia e di soggetti russi, la

Società segnala di aver terminato nel corso del primo semestre 2022 due progetti in Russia. Per altri due progetti, dei quali sono assegnatarie società in joint venture che non rientrano nel perimetro di consolidamento, sono in corso negoziazioni con il cliente per la formalizzazione della chiusura delle relative attività nel pieno rispetto della normativa comunitaria. Qualora Saipem e il cliente non raggiungessero un accordo circa la risoluzione consensuale, Saipem non proseguirà in ogni caso le attività originariamente previste dai relativi contratti.
Con riferimento, inoltre, agli ambiti dell'attività operativa del Gruppo investiti dagli effetti del conflitto, la catena di approvvigionamento del Gruppo non comprende fornitori diretti strategici e/o critici nel territorio ucraino né si segnalano attività o personale del Gruppo nei territori ucraini interessati dallo scontro.
Si segnala infine che il Piano Strategico non prevede acquisizioni di nuove commesse in Russia e si ritiene, infine, che l'attuale contesto geopolitico possa altresì richiedere lo sviluppo di nuove infrastrutture energetiche per la diversificazione dell'approvvigionamento energetico in molti Paesi.
Nell'attuale contesto macroeconomico, influenzato da una combinazione di effetti residui legati alla pandemia, inflazione e aumento dei tassi d'interesse, Saipem segnala inoltre che i ricavi e conseguentemente i margini che la Società realizza, sia per contratti lump-sum sia per servizi di perforazione, potrebbero variare rispetto agli importi stimati per effetto di: (i) variazioni del costo delle materie prime (ad esempio, acciaio, rame, carburanti, ecc.) e dei servizi (ad esempio costo del lavoro, logistica, ecc.); (ii) aggravamento imprevisto delle condizioni geopolitiche (incluse situazioni di guerra o disordini civili); (iii) ritardi nel processo di negoziazione dei nuovi contratti ed eventuale cancellazione di iniziative commerciali relative a progetti futuri, nonché cancellazione e sospensione di progetti in corso di svolgimento; (iv) ritardi e difficoltà nell'ottenere il riconoscimento dei compensi contrattuali previsti a indennizzo della società per la cancellazione o sospensione di tali contratti; (v) il perdurare e/o la recrudescenza degli effetti pandemici derivanti dall'emergenza sanitaria da COVID-19 sulla catena del valore; (vi) pressione da parte dei clienti per rinegoziare le condizioni in essere; (vii) ritardi e difficoltà nel rinnovare, anticipatamente rispetto alla scadenza e a condizioni economicamente vantaggiose, i contratti di noleggio in essere relativi alle flotte di perforazione in mare.
L'eventuale peggioramento, rispetto a quanto stimato, del quadro economico complessivo, anche per effetto dell'evoluzione della pandemia da COVID-19 e del conflitto tra Russia e Ucraina, potrebbe portare il Gruppo a effettuare svalutazioni di valore delle attività oggetto di impairment test, con effetti negativi rilevanti sulla sua situazione economica, finanziaria e patrimoniale.
Con riferimento alle variazioni di costo delle materie prime e dei servizi e all'inflazione crescente, Saipem sta dotandosi di tool specifici, per monitorare e possibilmente prevenire gli impatti sulla Supply Chain riconducibili alla disponibilità e volatilità dei prezzi delle commodity e includere formule ragionate di adeguamento dei prezzi in fase di preventivazione dei progetti.
Di seguito sono riportati i principali fattori di rischio identificati, analizzati, valutati e gestiti dal management di Saipem. Nell'ambito della predisposizione del bilancio consolidato tali rischi sono stati presi in considerazione e, ove ritenuto necessario, si è proceduto ad accantonare in un apposito fondo l'eventuale passività. Si rinvia alle "Note illustrative al bilancio consolidato" per l'informativa relativa alle passività per rischi e alla sezione "Garanzie, impegni e rischi - Contenziosi" delle "Note illustrative al bilancio consolidato" per i procedimenti più significativi.
Nel corso del 2022 il Gruppo ha avviato un'articolata manovra di rafforzamento patrimoniale e finanziario, a seguito del deterioramento dei margini economici a vita intera di alcuni progetti registrato nel 2021, terminata nel luglio 2022 con un aumento di capitale per 2 miliardi di euro e un intervento di liquidità a copertura dei fabbisogni finanziari di breve termine. Tuttavia, il rischio liquidità rimane fortemente attenzionato perché il business può essere esposto a flussi di cassa in entrata potenzialmente non coerenti temporalmente rispetto ai flussi in uscita, in particolare nel mercato EPC (Engineering, Procurement, Construction) Lump-Sum Turnkey (LSTK) caratterizzato

da contratti di importo forfettario "chiavi in mano". La struttura contrattuale negoziata con il committente può infatti richiedere un significativo impegno di risorse finanziarie sia nelle fasi iniziali della commessa (ad esempio per il piazzamento degli ordini ai fornitori) sia in seguito, per sostenere il raggiungimento delle milestone previste contrattualmente in corrispondenza delle quali è possibile registrare un avanzamento economico ed emettere fattura nei confronti del committente.
Inoltre, la volatilità delle condizioni di mercato e l'instabilità dello scenario macroeconomico-geopolitico potrebbero determinare un deterioramento della posizione finanziaria dei clienti e dei partner coinvolti nell'esecuzione dei progetti esecutivi. Saipem è quindi esposta al rischio di credito derivante dalla possibilità di inadempimento di una controparte commerciale, ossia al rischio di ritardati e/o mancati incassi per i servizi resi sulla base delle disposizioni contrattuali e di dover sopperire parzialmente o totalmente alle obbligazioni finanziarie dei partner.
Tali dinamiche potrebbero avere effetti negativi anche significativi sui flussi di cassa del Gruppo, causare il deterioramento del capitale circolante netto e della posizione economico-finanziaria, nonché determinare un peggioramento della reputazione nell'industria di riferimento e nei mercati finanziari.
Il Gruppo, in aggiunta, è esposto ad altri rischi di natura finanziaria, derivanti ad esempio dalle fluttuazioni dei tassi di interesse (che potrebbero determinare maggiori costi associati ai finanziamenti futuri e potrebbero influire sul risultato d'esercizio e/o sulla posizione finanziaria netta del Gruppo) o dalla minor disponibilità di garanzie bancarie necessarie alla presentazione delle offerte e all'esecuzione dei progetti.
La gestione, il controllo e il reporting dei rischi finanziari è basato su una Financial Risk Policy emanata centralmente con l'obiettivo di uniformare e coordinare le politiche del Gruppo. In particolare, il controllo dei rischi finanziari viene effettuato tramite il calcolo periodico di una serie di Key Risk Indicators (KRI) sottoposti a specifiche soglie di attenzione e periodicamente aggiornati coerentemente con le evoluzioni del business di Saipem. L'attività di controllo definita dalla Financial Risk Policy include inoltre le procedure di escalation da seguire nel caso di superamento delle soglie di rischio definite dai KRI.
La Società, sin dalla fase negoziale, discute con i clienti condizioni che la tutelino dal punto di vista dell'esposizione finanziaria (ad esempio, anticipi contrattuali, negoziazione performance bonds) e monitora i propri contratti (per esempio attraverso procedure stringenti per l'ottenimento delle attestazioni necessarie a procedere con la fatturazione, ovvero attraverso una costante verifica e segnalazione al cliente di tutte le variazioni contrattuali o esecutive del progetto) al fine di mantenere flussi di cassa positivi o neutri durante l'esecuzione del progetto; inoltre, la fluttuazione del capitale circolante netto è monitorata costantemente dal Gruppo con il continuo coinvolgimento del top management.
Inoltre, la Società è costantemente impegnata nel monitorare le evoluzioni dei mercati finanziari e nel rafforzare e incrementare le relazioni di partnership con istituzioni del settore finanziario e assicurativo, per mitigare i rischi e ampliare le fonti di garanzie.
I principali rischi finanziari identificati, monitorati e attivamente gestiti da Saipem sono ulteriormente dettagliati nella nota 3 "Criteri di valutazione - Gestione dei rischi finanziari" delle Note illustrative al bilancio consolidato.
Saipem svolge una parte significativa delle proprie attività in Medio Oriente, nell'Africa Sub-sahariana e in America Latina, regioni nelle quali è possibile sperimentare un minore grado di stabilità dal punto di vista politico, sociale ed economico. Evoluzioni del quadro politico, crisi economiche, conflitti sociali interni e con altri Paesi, aumento del rischio terroristico potrebbero esporre il Gruppo e il suo patrimonio umano e materiale a potenziali danni, compromettere in modo temporaneo o permanente la capacità di operare in condizioni economiche vantaggiose e richiedere interventi organizzativi e gestionali specifici per assicurare, ove possibile nel rispetto delle policy aziendali, il prosieguo delle attività in corso in condizioni contestuali differenti da quelle previste originariamente. Tali piani di continuità potrebbero determinare aggravi di costi e ritardi e, conseguentemente, un impatto negativo sulla marginalità dei progetti eseguiti in questi Paesi.
Ulteriori rischi connessi all'attività in tali Paesi sono rappresentati da: (i) mancanza di un quadro legislativo stabile e incertezze sulla tutela dei diritti della compagnia straniera in caso di inadempienze contrattuali da parte di soggetti privati o enti di Stato, incluso il rischio di espropriazioni e nazionalizzazioni; (ii) sviluppi o applicazioni penalizzanti di leggi, regolamenti, modifiche contrattuali unilaterali che comportano la riduzione di valore degli asset, disinvestimenti forzosi ed espropriazioni; (iii) restrizioni di varia natura sulle attività di costruzione, perforazione, importazione ed esportazione; (iv) incrementi della fiscalità applicabile; (v) conflitti sociali interni che possono sfociare in atti di sabotaggio, attentati, violenze e accadimenti simili; (vi) atti di terrorismo, vandalismo o pirateria; (vii) mancanza o limitata copertura assicurativa per il rischio Paese, il rischio guerra e attacchi terroristici (con particolare riferimento alle operazioni in ambito onshore), in un mercato assicurativo caratterizzato da una fase di "hard market".
Saipem si avvale di agenzie che forniscono servizi di security nei Paesi in cui opera. Malgrado Saipem selezioni accuratamente i fornitori e conduca regolari attività di formazione e presidio, tali agenzie potrebbero comunque esporre il Gruppo a rischi connessi alla violazione dei diritti umani nell'esecuzione dei servizi di security a loro assegnati.

Si segnala altresì che l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia sta provocando incertezze, tensioni e criticità nelle politiche energetiche dei Paesi occidentali. Sebbene le relative evoluzioni e impatti futuri siano ancora incerti e di difficile valutazione, l'intensificarsi delle ostilità belliche, delle tensioni geopolitiche in atto e della guerra commerciale, ivi inclusa l'imposizione di sanzioni economiche internazionali nei confronti di società, banche e persone fisiche di nazionalità russa, stanno portando inevitabilmente a ripercussioni negative anche significative sull'economia globale, internazionale e italiana, sull'andamento dei mercati finanziari e sul settore di attività della Società.
Saipem è impegnata a monitorare costantemente e puntualmente l'evoluzione del contesto politico, sociale ed economico, delle minacce terroristiche insorgenti nei Paesi di interesse, sia tramite risorse specializzate del Gruppo sia tramite provider di servizi di security e analisi di informazioni.
Saipem è in grado di valutare periodicamente l'esposizione ai rischi di natura politica, sociale ed economica dei Paesi in cui opera – o intende investire – attraverso un articolato modello di security ispirato a criteri di prevenzione, precauzione, protezione, informazione, promozione e partecipazione, con l'obiettivo di ridurre il rischio derivante da azioni di persone fisiche o giuridiche, che possano esporre l'azienda e il suo patrimonio (umano, materiale e reputazionale) a potenziali danni.
Nei casi in cui la capacità di Saipem di operare sia compromessa temporaneamente, la demobilizzazione dal sito è pianificata secondo il criterio di protezione del personale e dei beni patrimoniali aziendali che rimangono nel Paese soggetto a instabilità politica e, nel caso di interruzione dell'operatività, Saipem adotta soluzioni che rendano più rapida e meno onerosa la ripresa delle attività ordinarie una volta ripristinate le condizioni favorevoli.
Saipem monitora costantemente l'evoluzione delle normative di varia natura e la relativa conformità anche al fine di minimizzare gli impatti dovuti alle proprie attività operative in tutti i Paesi di interesse; inoltre, per un'adeguata gestione dei rischi aziendali, Saipem ha adottato come riferimento i principi e le linee guida fornite dallo standard internazionale ISO 31000.
Il Gruppo effettua regolari controlli sulle agenzie che forniscono i servizi di security e organizza attività di formazione specifiche al fine di evitare e prevenire violazioni dei diritti umani. Inoltre, al fine di mitigare i rischi generati da problematiche nell'interfaccia con i soggetti operanti nelle stesse aree, Saipem adotta un sistema di engagement con i propri stakeholder locali finalizzato a mantenere il dialogo, consolidare le relazioni e creare valore condiviso, in particolar modo attraverso la partecipazione attiva allo sviluppo socioeconomico delle aree in cui si localizzano le attività di progetto. Saipem pone attenzione massima nelle relazioni industriali nei Paesi in cui opera, rafforzando la comunicazione con il personale e con i sindacati, raggiungendo/ rinnovando specifici accordi con le parti sociali interessate.
Con riferimento al conflitto Russia-Ucraina, Saipem monitora costantemente i possibili impatti derivanti dalle misure restrittive adottate dall'Unione Europea, tra le quali: (i) sanzioni nel settore finanziario, per il quale sono state ampliate ulteriormente le restrizioni esistenti, limitando in tal modo l'accesso della Russia ai più importanti mercati dei capitali; (ii) sanzioni nel settore dell'energia, in accordo alle quali è stato introdotto il divieto di vendere, fornire, trasferire o esportare, direttamente o indirettamente, beni e tecnologie adatti all'uso nella raffinazione del petrolio, al fine di colpire il settore petrolifero russo e impedire alla Russia di ammodernare le sue raffinerie; (iii) sanzioni nel settore tecnologico, per il quale sono state imposte restrizioni sulle esportazioni di beni e tecnologie a duplice uso (civile/militare), come pure restrizioni sulle esportazioni di determinati beni e tecnologie in grado di contribuire al rafforzamento tecnologico del settore della difesa e della sicurezza della Russia.
Saipem opera in Paesi caratterizzati dalla presenza di agenti biologici che hanno la potenzialità di causare malattia nei soggetti esposti. La situazione è estremamente variegata e mutevole nel tempo: in molti dei Paesi di interesse negli anni si sono registrati focolai epidemici più o meno estesi sia di malattie già presenti sul territorio sia di malattie da importazione. Il personale del Gruppo presente in questi Paesi è quindi potenzialmente esposto nello svolgimento delle proprie attività a malattie infettive.
Negli ultimi tre anni lo scenario epidemiologico è stato ulteriormente complicato dalla diffusione della pandemia da COVID-19. Oggi, sebbene diverse aree geografiche continuino a registrare focolai epidemici, la situazione a livello globale sembra mostrare un trend in diminuzione di casi in generale e di casi con sintomatologia grave in particolare; la variante Omicron, con le sue sotto-varianti, è la più diffusa in funzione della sua maggiore contagiosità e più bassa virulenza. La copertura vaccinale a livello globale presenta grande variabilità e, ad oggi, i dati a disposizione non sono sufficienti a escludere un'eventuale recrudescenza della pandemia e lo sviluppo di ulteriori varianti. Una recrudescenza della pandemia potrebbe rappresentare un rischio rilevante sia per gli impatti sulla salute del personale sia per possibili impatti indiretti sui risultati economico-finanziari e patrimoniali del Gruppo: interruzioni, rallentamento e aumento dei costi nell'esecuzione dei progetti e rinvio delle decisioni di investimento nei settori interessati, interruzioni nella catena di approvvigionamento, ritardo nei pagamenti dei clienti, aumento del rischio di contenzioso (relativo per esempio a contratti commerciali, materie giuslavoristiche e assicurative) e complessità del turnover delle risorse in funzione delle quarantene e delle restrizioni ai viaggi.

Attraverso l'analisi epidemiologica su fonti aperte e la raccolta dati sul territorio, Saipem è impegnata a monitorare costantemente e puntualmente l'insorgere e l'evoluzione di tutte le malattie infettive nei Paesi di interesse e a implementare in maniera tempestiva le misure di prevenzione e risposta a eventi infettivi.
L'azienda conduce numerose campagne di sensibilizzazione rivolte al proprio personale al fine di aumentare la consapevolezza dei rischi e la conoscenza delle più efficaci misure di prevenzione. Sui siti operativi vengono effettuate regolari ispezioni igienico-sanitarie e vengono messi a disposizione dei lavoratori dispositivi di protezione individuale e misure di vaccinoprofilassi e chemioprofilassi. I programmi di controllo delle malattie da vettori sono attivi presso tutti i siti a rischio. I protocolli di medicina del lavoro e il servizio di travel medicine rappresentano un efficace sistema di tutela della salute dei lavoratori e i contratti di evacuazione sanitaria costituiscono una garanzia di evacuazione sicura dei pazienti infetti.
In relazione alla pandemia COVID-19 Saipem ha attuato un piano di risposta specifica che, attraverso l'istituzione dell'Unità di Crisi, tenesse conto dei continui mutamenti di linee guida, variazioni normative, best practice e conoscenze scientifiche. Il piano ha previsto l'implementazione di misure di mitigazione applicate a tutti i livelli dell'organizzazione e presso tutte le sedi (uffici, siti operativi, navi, ecc.).
Saipem continua a essere esposta al rischio legato alla volatilità dei prezzi delle commodity – ovvero le variazioni del costo delle materie prime come acciaio, nichel, rame, carburanti, ecc. – ma anche di beni e servizi utilizzati dal Gruppo per l'esecuzione dei progetti. La dinamica di approvvigionamento è caratterizzata da una forte tensione nel mercato delle materie prime principalmente dovuta a uno sbilanciamento nel rapporto tra domanda e offerta e a una forte spinta inflattiva, a cui si aggiungono azioni speculative e di arbitraggio sui mercati. Materiali e beni acquistati dal Gruppo richiedono servizi di trasporto e stoccaggio per raggiungere i siti operativi e anch'essi possono essere soggetti a ritardi, limiti alla disponibilità e/o un aumento dei prezzi, soprattutto in periodi di elevata domanda.
Il Gruppo potrebbe non essere in grado di trasferire o condividere questi aumenti di prezzo con i propri clienti.
L'attuale contesto di ripresa dei mercati, unito all'incertezza generata dalla crisi russo-ucraina, ha determinato la congestione di alcuni settori produttivi. I fornitori hanno difficoltà a rispondere alle richieste in termini di disponibilità delle materie prime, capacità produttiva e tempi di consegna e, in alcuni casi, sono diventati più selettivi rispetto alle iniziative da perseguire essendo impossibilitati ad assumere impegni contrattuali con quotazioni valide sul lungo periodo. Saipem potrebbe essere quindi esposta al rischio di non riuscire a reperire presso gli operatori della supply chain materiali, beni e servizi necessari all'esecuzione dei progetti e negoziare prezzi, condizioni commerciali e tempi di consegna compatibili con le esigenze dei progetti stessi.
Infine, Saipem lavora con un elevato numero di fornitori e subappaltatori, distribuiti su diverse geografie e con diverso livello di esperienza, le cui performance potrebbero in alcuni casi risultare non adeguate rispetto alle esigenze del progetto, determinando conseguentemente costi addizionali legati alla necessità di attuare piani di recupero della performance attesa verso il cliente e causando eventualmente ritardi nella realizzazione e nella consegna dei progetti.
Pertanto, tali rischi sulla supply chain potrebbero determinare incrementi di tempi e di costi, deterioramento delle relazioni commerciali con i clienti e variazione dei risultati economico-finanziari, con impatto negativo sulla performance di Saipem.
Con l'obiettivo di prevenire e mitigare i rischi di indisponibilità e variabilità dei prezzi di beni, materiali e servizi, Saipem monitora gli impatti sui singoli progetti, in termini di continuità, prezzi e tempistica delle forniture e di capacità produttiva dei fornitori, instaurando con gli stessi un dialogo continuo. Quando vi sono le condizioni, il Gruppo definisce accordi commerciali a progetto con i fornitori (per esempio pre-agreement) per garantirne l'esecuzione nei tempi e nei costi previsti o, in alternativa, concorda con i fornitori formule di variazione dei prezzi che possono essere poi riconosciute in toto o in parte dai propri clienti.
Infine, la Società si è dotata di un sistema strutturato di qualifica e selezione orientato a collaborare con fornitori e subappaltatori affidabili e con una reputazione consolidata; le prestazioni dei fornitori e subappaltatori sono inoltre costantemente monitorate e oggetto di feedback in tutte le fasi della relazione contrattuale, al fine di perseguire un miglioramento continuo del processo di approvvigionamento e di esecuzione dei progetti.
Nell'eseguire le attività negli uffici e nei siti operativi, Saipem usa un numero elevato di strumenti informatici di varia natura. Per effetto di un incremento generale dei processi di digitalizzazione, dell'utilizzo di reti private nel lavoro da remoto introdotto per il contenimento della pandemia da COVID-19 e del costante aumento delle minacce cibernetiche, i sistemi informatici del Gruppo sono sempre più esposti a potenziali attacchi informatici. Questi attacchi cibernetici potrebbero compromettere la continuità operativa e danneggiare i sistemi Information

Technology (IT) e Operational Technology (OT), nonché provocare la perdita e/o il furto di dati e informazioni (anche di carattere confidenziale), causando effetti importanti sui processi aziendali e impatti economicofinanziari, operativi e di reputazione in particolare verso i clienti.
Inoltre, a seguito dell'aumento della minaccia informatica globale per effetto del conflitto in Ucraina, il Gruppo ha registrato, sin dalla fase commerciale, richieste crescenti da parte dei clienti di specifici requisiti di cyber security la cui disponibilità potrebbe quindi incidere sul livello di competitività di Saipem. Un ritardato adeguamento agli stringenti requisiti di sicurezza informatica richiesti da clienti e/o autorità (come l'Agenzia di cyber sicurezza nazionale) potrebbe comportare la perdita di future opportunità commerciali e potenziali interruzioni di progetti e attività in fase esecutiva.
Saipem ha avviato e attuato attività di governance, risposta e monitoraggio delle minacce cibernetiche e processi di compliance, svolti avvalendosi di personale specializzato interno ed esterno e di avanzate tecnologie di sicurezza informatica. Saipem si è dotata di un modello di cyber security e adotta procedure e protocolli basati su best practice di settore e standard internazionali integrati per soddisfare le richieste di sicurezza dei clienti (maggiori informazioni presenti nella specifica sezione di dettaglio "Digital e Servizi ICT"). Inoltre, Saipem ha implementato una serie di azioni finalizzate al rafforzamento delle attività di detection delle minacce e risposta agli incidenti cyber, adottando una piattaforma in grado di fornire una valutazione esterna e indipendente del livello di maturità di cyber security del Gruppo.
Saipem garantisce inoltre una costante valutazione del rischio cyber sia in relazione all'Information Technology (IT), sia nell'ambito dell'Operational Technology (OT) e considera il fattore umano uno dei principali fattori di rischio per un sistema informatico; pertanto, ha sviluppato e implementato un piano di cyber awareness volto a incrementare il livello di preparazione e consapevolezza dei dipendenti. In aggiunta, Saipem considera di primaria importanza la continua collaborazione con i principali stakeholder pubblici e privati.
Il Gruppo ha ottenuto nel corso del 2021 la certificazione ISO/IEC 27001, per quanto riguarda il processo di "Monitoraggio degli eventi e gestione degli incidenti di cyber security". Questo importante traguardo conferma la validità del modello di conduzione delle attività di Cyber Detection & Response adottato da Saipem e permette di procedere in modo strutturato nel continuo miglioramento del sistema di sicurezza aziendale.
Saipem, in ossequio alla risoluzione IMO MSC.428 (98), ha introdotto un modello di valutazione dei rischi cyber a bordo dei mezzi navali della flotta, come parte integrante del safety management system, nominando un Cyber Security Officer per ogni unità.
Sono state altresì avviate esercitazioni di attacco cyber a bordo dei mezzi, secondo scenari e modelli facenti parte integrante del sistema di gestione delle emergenze e crisi di Saipem SpA.
Infine, sono state eseguite numerose attività di controllo sia con Internal Audit, sull'intero processo di Cyber Security, sia sull'infrastruttura e sul cloud, con assessment svolti da Microsoft, in continuità con altri fatti in passato da parte di clienti per accertare l'adeguatezza ai requisiti contrattuali in materia di cyber security.
Nella definizione delle linee strategiche Saipem valuta gli scenari macroeconomici, geopolitici e industriali, gli sviluppi tecnologici a essi applicati, l'andamento della domanda nei settori di riferimento, anche alla luce delle richieste che riceve dai propri clienti, nonché l'evoluzione del quadro competitivo all'interno del mercato di riferimento; quest'ultimo risulta definito anche dalle diverse operazioni di fusioni e acquisizioni, dalla creazione di joint venture e alleanze a livello locale o internazionale, di tipo strategico o commerciale, e dal continuo sviluppo e commercializzazione di brevetti e licenze da parte dei concorrenti per soluzioni innovative (frequenti ad esempio nell'ambito della transizione energetica e della decarbonizzazione). Pertanto, Saipem è esposta a rischi di varia natura legati al posizionamento strategico (in relazione al posizionamento competitivo vs. andamento del mercato), sia nei servizi tradizionali del settore energetico, in particolare dell'Oil&Gas, sia delle Infrastrutture, sia nei servizi legati alla transizione energetica, il cui peso risulta meno significativo nel breve periodo, ma il cui trend evidenzia un peso crescente nel medio e lungo periodo.
A tal proposito si riscontra che l'attuale contesto di mercato è caratterizzato dal perdurare di diversi elementi di incertezza che possono incidere sulla domanda complessiva di servizi.
In particolare, il contesto globale risulta visibilmente influenzato da fattori derivanti sia dal conflitto in essere tra Ucraina e Russia, il quale potrebbe comportare ulteriori imprevedibili oscillazioni dei volumi di domanda e offerta di energia, nonché del prezzo del petrolio e del gas naturale, sia da dinamiche pre-esistenti al conflitto, tra le quali: (i) l'andamento della domanda/offerta globale di energia e in particolare di petrolio e gas, in relazione all'andamento del ciclo economico e della pandemia da COVID-19; (ii) la capacità e volontà dell'OPEC di stabilire e mantenere determinati livelli di estrazione di petrolio, nonché la previsione di produzione nei Paesi OPEC, anche come elemento di compensazione delle mancate esportazioni dalla Russia; (iii) il possibile ritorno alle esportazioni dell'Iran; (iv) il contesto complessivo del mercato delle materie prime che potrebbe avere impatti sull'economia generale e sulla domanda di petrolio e gas; (v) l'incertezza nei mercati, politiche e regolamentazioni ambientali; (vi) la crescente tendenza a scegliere fonti alternative e rinnovabili di energia. Si segnala inoltre che l'andamento del prezzo delle materie prime, come il petrolio e il gas naturale, risulta essere altamente volatile e difficilmente prevedibile, per ragioni di diverso tipo, spesso interconnesse e/o interdipendenti tra loro (come, ad esempio,

fattori economici, geopolitici, sociali, mutamenti della domanda, evoluzione tecnologica, transizione energetica, ecc.).
Le dinamiche presentate possono influenzare le politiche di investimento dei principali clienti del settore petrolifero, esponendo Saipem a: (i) ritardi nel processo di negoziazione ed eventuale non assegnazione di iniziative commerciali relative a progetti futuri; (ii) cancellazione e sospensione di progetti in corso di svolgimento (siano essi contratti di tipo EPCI Lump Sum o contratti di servizi Drilling e di servizi di ingegneria a valore aggiunto); (iii) ritardi e difficoltà nell'ottenere il riconoscimento delle penali contrattuali previste a indennizzo della Società per la cancellazione e sospensione di tali contratti; (iv) rafforzamento del livello di aggressività nelle strategie commerciali da parte dei competitor; (v) ritardi e difficoltà di ottenimento di variation order per cambiamenti dello scopo del lavoro richiesti dal cliente ed eseguiti da Saipem; (vi) ritardi e difficoltà da parte dei clienti nel rinnovare, anticipatamente rispetto alla scadenza e a condizioni economicamente vantaggiose, i contratti relativi alle flotte di perforazione terra e mare in essere; (vii) reclami e anche arbitrati e contenziosi internazionali nei casi più significativi. Inadeguate previsioni dell'evoluzione di tali scenari, nonché l'errata o ritardata implementazione delle strategie identificate, possono esporre la Società al rischio di non essere in grado di implementare il proprio Piano Strategico, sia in termini di volumi di nuove acquisizioni e relativi margini, sia in termini di ricavi e margini del portafoglio esistente.
Gli scenari attuali in ambito di transizione energetica prevedono un graduale spostamento verso un maggior utilizzo di fonti energetiche rinnovabili e a ridotto impatto climalterante rispetto all'attuale. Il raggiungimento di tali obiettivi si basa principalmente sullo sviluppo e l'impiego di una serie di nuove tecnologie in ambiti come le energie rinnovabili, la decarbonizzazione di diversi settori industriali (come ad esempio, agricoltura, produzione dell'acciaio e del cemento, trasporti), l'efficienza energetica e l'economia circolare. Saipem ritiene che l'utilizzo di tali soluzioni per la realizzazione delle nuove infrastrutture energetiche e la riduzione delle emissioni carboniche possa creare un mercato significativo e di particolare interesse.
La capacità di competere nei nuovi mercati della transizione energetica dipenderà dal raggiungimento di un posizionamento competitivo adeguato, che si ritiene possa svilupparsi attraverso alcuni elementi chiave: (i) la creazione di nuove relazioni commerciali con società attive nell'ambito delle fonti energetiche rinnovabili e delle tecnologie pulite; (ii) la capacità di gestire nuove tipologie di progetti e clienti, con caratteristiche diverse rispetto a quelli tradizionali; (iii) il raggiungimento di un track record specifico nei nuovi mercati; e (iv) lo sviluppo di un portafoglio tecnologico mirato.
Qualora la Società non fosse in grado di aggiornare in maniera adeguata le tecnologie e gli asset di cui dispone con l'obiettivo di allineare l'offerta dei propri servizi alle esigenze del mercato, potrebbe dover modificare o ridurre i propri obiettivi strategici, con conseguenti effetti negativi sull'attività, le prospettive, nonché la situazione economica, patrimoniale e finanziaria.
Al fine di monitorare l'andamento della domanda, Saipem si avvale di una struttura organizzativa capillare a presidio delle aree di interesse e di società specializzate in grado di fornire periodicamente analisi e stime sull'andamento dei segmenti di mercato di riferimento e sulle evoluzioni macroeconomiche, geopolitiche e tecnologiche. Inoltre, la Società ha costituito il Comitato Sostenibilità, Scenari e Governance, il quale ha tra i suoi compiti quello di assistere il Consiglio di Amministrazione nell'esame e sviluppo degli scenari per la predisposizione del piano strategico anche in base all'analisi dei temi rilevanti per la generazione di valore nel lungo termine e alla corporate governance della Società e del Gruppo.
Al fine di assicurare un rafforzamento del posizionamento competitivo, il Gruppo si spinge sempre oltre i limiti dell'innovazione per creare relazioni di valore con i propri clienti e per guidarli negli sviluppi dello scenario energetico globale, nel rispetto dei valori e dell'etica professionale di Saipem. In relazione a tali dinamiche, Saipem ha completato un processo di trasformazione organizzativa che ha come obiettivo la definizione di una struttura maggiormente indirizzata ai nuovi prodotti e mercati: (i) "asset-centric" (per catturare il momento di ripresa del mercato Oil&Gas); (ii) "offshore wind" (per gli impianti eolici a mare); (iii) "energy carriers" (per la progettazione o riconversione low carbon di impianti complessi); (iv) "infrastrutture sostenibili" (per la crescita in un settore diventato strategico nel nuovo ecosistema della transizione energetica e della mobilità sostenibile); e (v) "robotics and industrialized solutions" (per lo sviluppo dell'offerta di impianti modulari, ripetibili, scalabili e servizi di monitoraggio e manutenzione basati su tecnologie digitali). A tal riguardo, la strategia definita per il quadriennio 2023-2026 si caratterizza per la presenza di un approccio duale che, da una parte, punta ai settori tradizionali, e, dall'altra, con riferimento al medio e lungo periodo, si pone l'obiettivo di crescere nei settori a più alto contenuto tecnologico legati alla transizione energetica.
Il management della Società persegue quindi le diverse opportunità commerciali adottando un criterio di diversificazione tra i vari clienti del settore (International Oil Company, National Oil Company, Independent e Utility), con una prospettiva globale sui mercati di riferimento e con un ampio portafoglio di prodotti nell'Oil&Gas, nelle energie rinnovabili e nelle infrastrutture, perseguendo un graduale business shift verso le opportunità della transizione energetica. Saipem ha intrapreso diverse iniziative commerciali e strategiche, volte da un lato a rafforzare la propria presenza in settori in cui la Società possa vantare un posizionamento competitivo più efficace (costruzioni e perforazioni mare), dall'altro ad allargare il portafoglio di clienti e mercati geografici da servire e per entrare in settori di business aggiuntivi o alternativi come ad esempio: (i) impiantistica per fonti rinnovabili (in particolare, eolico, solare); (ii) progetti per la cattura della CO2; (iii) produzione di idrogeno verde e suoi derivati (ad esempio ammoniaca verde, metanolo); (iv) riciclo plastiche; (v) realizzazione di linee ferroviarie ad alta velocità; (vi) servizi di ingegneria ad alto valore aggiunto nell'industria energetica in generale (incluse energie rinnovabili).

Pertanto, oltre all'esperienza estremamente importante di ricerca e sviluppo incrementale, che continua a essere un punto chiave della strategia, Saipem ha sviluppato un focus sulle tecnologie finalizzate a incrementare l'efficienza energetica nelle operazioni e nelle tecnologie nell'ambito della decarbonizzazione dell'energia (maggiori informazioni presenti nella specifica sezione di dettaglio "Ricerca e sviluppo") e, nel corso del 2020, Saipem ha acquisito una tecnologia proprietaria per la cattura di CO2, proseguendo nell'attività di investigazione di nuove frontiere tecnologiche.
Saipem è supportata da società specializzate nell'analizzare l'evoluzione tecnologica nei segmenti di mercato di riferimento e le prospettiche soluzioni che potrebbero richiedere i clienti negli anni successivi (ad esempio, nel settore delle energie rinnovabili), anche valutando accordi strategici (quali joint venture e alleanze) per sfruttare le opportunità di mercato; infine, il Gruppo sviluppa accordi di varia natura sia con società che sviluppano soluzioni tecnologiche nell'industria energetica e anche in altre industrie (ad esempio, nell'ambito della digitalizzazione) sia con università e centri di ricerca. Infatti, Saipem è costantemente impegnata nel cercare ed eventualmente nel realizzare accordi di natura tecnologica con vari partner nell'ambito di tecnologie e licenze nel settore dell'energia, oltre a sviluppare internamente innovative soluzioni tecnologiche e brevetti attraverso progetti di ricerca e sviluppo con risorse interne, anche cooperando con enti esterni.
Sul piano della transizione energetica, Saipem ha posto al centro della propria agenda la lotta contro i cambiamenti climatici, che rappresenta oggi una delle principali sfide sia per il settore energetico che per l'intera società, tanto da essere considerata parte integrante del modello di business di Saipem.
La strategia per combattere i cambiamenti climatici si basa in primo luogo sulle analisi di scenario al 2050 elaborate al fine di individuare i macrotrend e i principali driver del settore energetico a livello di domanda di servizi, tecnologie, aspetti legislativi e socio-politici, ecc., e al fine di capire come complessivamente questi influenzeranno il business di Saipem. Tali scenari vengono aggiornati almeno una volta l'anno e i risultati vengono presentati al Consiglio di Amministrazione e al top management per essere poi declinati all'interno delle linee strategiche.
La strategia di Saipem in ambito cambiamento climatico prevede un importante impegno nella riduzione della dipendenza da combustibili fossili offrendo ai propri clienti soluzioni sempre più sostenibili, investendo in tecnologie rinnovabili e pulite e diversificando le proprie attività (ad esempio, installazione di parchi eolici offshore, sviluppo di tecnologie per produrre energia a partire da rifiuti o materie prime di scarto, implementazione di soluzioni per l'impiego di gas naturale e sistemi capaci di contenere gli impatti derivati dall'estrazione, trasporto e utilizzo dei combustibili fossili).
Saipem è impegnata nella ricerca di soluzioni che siano in linea con le richieste di mercato e, allo stesso tempo, che mirino a essere il più possibile a zero emissioni di gas climalteranti; in tal senso, come global service provider, Saipem ricopre l'importante ruolo di abilitatore della transizione da un'economia basata sui combustibili fossili a un'economia "decarbonizzata". Nella lotta al cambiamento climatico Saipem vuole infatti ridurre la dipendenza del proprio business dai combustibili fossili con una strategia su due pilastri: diventare un partner chiave nella decarbonizzazione dei clienti e dei player della propria value-chain, estendendo l'offerta in settori a minor impatto climatico, e migliorare l'efficienza dei propri asset e delle proprie operazioni per ridurre le proprie emissioni di gas serra. Pertanto, Saipem ha da tempo avviato un programma di costante aggiornamento delle proprie competenze e di rinnovamento dei propri asset allo scopo di velocizzare e facilitare il proprio ingresso nel campo della transizione energetica, settore in crescita che vede tutti i grandi player internazionali sempre più impegnati sulle tematiche di sostenibilità e cambiamento climatico e di riduzione dell'impatto ambientale.
A tal proposito, Saipem ha comunicato ai mercati i suoi obiettivi di emissione fissati per il medio-lungo termine, annunciando una riduzione del 50% delle emissioni totali di gas serra Scopo 1 e Scopo 2 entro il 2035 (rispetto alla baseline del 2018). In relazione allo Scopo 2 l'obiettivo prevede il raggiungimento del Net-Zero entro il 2025. Per quanto riguarda le emissioni di Scopo 3 (ovvero quelle indirette associate alle attività della value chain di Saipem), Saipem vuole assumere un ruolo leader nel supportare e stimolare tutti i player della filiera, dai clienti ai fornitori, in un processo di decarbonizzazione organico e sinergico. Maggiori informazioni sono presenti sul sito web societario nella specifica sezione "Valore sostenibile", nel documento "Programma Net-Zero - Manifesto e linee strategiche", pubblicato nell'ottobre 2022 e nel documento "Costruire un futuro a zero emissioni", pubblicato nel dicembre 2021.
Saipem opera principalmente nel settore altamente competitivo dei servizi per l'industria dell'energia e delle infrastrutture. L'effettiva realizzabilità dei margini previsti nel piano per il quadriennio, oltre che delle dinamiche di mercato e di posizionamento, può essere impattata da una non opportuna valutazione di costi, tempi e contingency. In particolare, l'elaborazione del preventivo di offerta e la determinazione del prezzo sono frutto di un articolato e puntuale esercizio di stima che parte dallo studio della documentazione di offerta e si sviluppa attraverso le attività di ingegneria e conseguente stima del fabbisogno di ore-uomo in home-office/cantiere e acquisti per materiali/servizi, coinvolgendo le competenti funzioni aziendali. In considerazione del grado di incertezza insito nella stima, questa viene ulteriormente integrata da valutazioni di rischio (cd. contingency). Gli importi stimati possono variare, oltre che per motivi legati a fattori esterni (quali, ad esempio, interruzione nella catena di fornitura, modifiche da parte dei clienti dello scopo di lavoro, condizioni geopolitiche nel Paese, ecc.), anche per eventuale sottostima dei rischi operativi e di business e per modifiche nei programmi di esecuzione

delle attività di ingegneria, procurement e costruzione dovute a inattese complessità operative, tecniche e/o tecnologiche, in particolare nei mercati emergenti dove esperienza e benchmark di riferimento sono ancora in fase preliminare.
Tutti questi fattori possono comportare costi aggiuntivi, ritardi nell'esecuzione, mancato o ritardato riconoscimento di ricavi con conseguente riduzione dei margini originariamente stimati e peggioramento degli incassi e dell'esposizione finanziaria. Il materializzarsi di tali significative differenze potrebbe portare a un deterioramento dei risultati economico-finanziari del Gruppo e danneggiare la reputazione di Saipem nell'industria di riferimento.
Con l'obiettivo di supportare il raggiungimento dei risultati aziendali e aumentare l'efficienza e l'efficacia gestionale, Saipem ha intrapreso un percorso di miglioramento e razionalizzazione dei propri processi e attività, rivolto in particolare all'acquisizione e gestione delle commesse e al rafforzamento dei presidi di controllo e risk management.
Tali interventi hanno portato, ad esempio, alla dematerializzazione e digitalizzazione di alcuni processi delle fasi di ingegneria, procurement e costruzione, e a una maggiore focalizzazione su alcune attività gestite centralmente.
A tali iniziative si è affiancato un nuovo modello organizzativo declinato su distinte linee di business caratterizzate da dinamiche, obiettivi e competenze differenti: (i) "asset-centric" (basata su una disciplina rigorosa di ottimizzazione degli asset drilling, vessels and fabrication, e focalizzato su geografie e clienti chiave); (ii) "offshore wind" (per le attività di offerta, progettazione ed esecuzione di impianti eolici a mare); (iii) "energy carriers" (per la progettazione di impianti complessi o della loro riconversione low carbon con un focus crescente sul migliore bilanciamento rischio/rendimento e con maggiore attenzione alla marginalità); (iv) "infrastrutture sostenibili" (per la crescita in un settore diventato strategico nel nuovo ecosistema della transizione energetica e della mobilità sostenibile); e (v) "robotics and industrialized solutions" (per lo sviluppo dell'offerta di impianti modulari, ripetibili, scalabili e servizi di monitoraggio e manutenzione basati su tecnologie digitali).
L'operatività del Gruppo dipende in modo significativo dalle tecnologie utilizzate, dagli asset, brevetti, licenze di cui dispone e dai sistemi IT che sono stati sviluppati nel corso degli anni. In particolare, Saipem ritiene che la componente tecnologica e digitale sia particolarmente rilevante per i progetti della linea di business Robotics & Industrialized Solutions, focalizzati su prodotti innovativi e collegati ai mercati emergenti della transizione energetica.
Considerata la rapida e costante evoluzione tecnologica in tali ambiti, il mancato sfruttamento di opportunità legate alla digitalizzazione e trasformazione dei processi e attività operative (ad esempio, automazione) e la mancata adozione di soluzioni IT innovative potrebbero compromettere lo sviluppo tecnologico, culturale e di rinnovamento della Società e conseguentemente impattare negativamente il raggiungimento degli obiettivi di breve o lungo periodo (maggiori informazioni presenti nella specifica sezione di dettaglio "Digital e Servizi ICT").
La Società ha avviato varie iniziative finalizzate al miglioramento di efficienza ed efficacia, nelle quali è stata posta particolare enfasi alla razionalizzazione dei processi di business e al progressivo cambiamento culturale, tecnologico e digitale. In particolare, proseguono le iniziative volte alla dematerializzazione e digitalizzazione delle attività.
Saipem è impegnata nella fase di implementazione del progetto di trasformazione digitale attraverso un'agenda che prevede, tra i vari obiettivi, l'efficientamento dei servizi ICT, la diffusione di conoscenze digitali e l'adozione di nuove tecnologie. A tal fine, Saipem ha selezionato alcuni partner tecnologici e di servizi nell'area ICT con cui ha avviato un processo di revisione dei servizi di approvvigionamento in una logica di "ecosistema di fornitura", che prevede una stretta collaborazione e integrazione delle singole aree di fornitura.
Inoltre, Saipem ha impostato varie iniziative ICT di ambito business focalizzate a una progressiva digitalizzazione e automazione dei processi di lavoro aziendali e alla valorizzazione del patrimonio di dati e informazioni aziendali. A tal fine è stato implementato e verrà progressivamente esteso un modello di dati condivisi e una metodologia di governance dei dati basata sulla metodologia del Common Data Environment (CDE), su una piattaforma tecnologica collaborativa.
Infine, Saipem ha completato un processo di mappatura delle skill digitali del personale finalizzato a valutare eventuali azioni di sviluppo.
Nel corso ordinario delle operazioni il Gruppo può divenire parte di contenziosi che, se non risolti in via negoziale, possono sfociare in procedimenti giudiziari o arbitrali anche duraturi, con conseguente impiego di risorse, costi e spese legali.

Attualmente il Gruppo è parte in causa in procedimenti giudiziari di natura civile, penale, amministrativa e fiscale, in Italia e all'estero. La stima degli oneri che potrebbero ragionevolmente verificarsi e l'entità dei fondi rischi appostati sono basati sulle informazioni disponibili alla data di approvazione del bilancio o della situazione finanziaria intermedia, ma potrebbero subire aggiornamenti e revisioni anche significative di stima nel corso dell'avanzamento dei procedimenti giudiziali.
Eventuali esiti sfavorevoli di contenziosi in cui il Gruppo è coinvolto – in particolare in quelli a maggiore impatto mediatico – ovvero il sorgere di nuovi contenziosi (anche a prescindere dal relativo esito) potrebbero comportare delle ricadute in termini reputazionali, anche significative, sul Gruppo, con conseguenti possibili effetti negativi rilevanti sull'attività, le prospettive, nonché la situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo Saipem.
Stante l'intrinseca e ineliminabile alea che caratterizza il contenzioso, pur avendo svolto le necessarie valutazioni anche sulla base dei principi contabili applicabili, non è possibile escludere che il Gruppo possa essere in futuro tenuto a far fronte a oneri e obblighi di risarcimento non coperti dal fondo contenzioso legale-fiscale, ovvero coperti in misura insufficiente, non assicurati, o di importo superiore al massimale eventualmente assicurato. Inoltre, in relazione ai contenziosi avviati dalla Società, qualora non fosse possibile risolvere la controversia mediante transazione, la Società potrebbe dover sopportare ulteriori costi connessi ai significativi tempi processuali.
In aggiunta, l'andamento dei procedimenti legali e fiscali espone Saipem a potenziali impatti sulla sua immagine e reputazione nei media o con i clienti e partner.
Cambiamenti di regimi fiscali nazionali, incentivi fiscali, ruling con le autorità fiscali, trattati fiscali internazionali e, in aggiunta, rischi connessi alla loro applicazione e interpretazione nei Paesi in cui le società del Gruppo svolgono la propria attività, espongono Saipem a rischi di natura fiscale, i quali potrebbero generare contenziosi in alcuni Paesi (specialmente nelle economie maggiormente esposte al deterioramento del prezzo del petrolio nei mercati internazionali).
Al fine di massimizzare la mitigazione di tali rischi, Saipem, oltre a implementare azioni volte a rafforzare in maniera costante il sistema di controllo interno, si avvale di consulenti esterni specializzati che assistono la Società nei procedimenti giudiziari, civili, fiscali o di natura amministrativa. Inoltre, il Consiglio di Amministrazione di Saipem monitora in maniera attiva e continua l'evoluzione dei principali procedimenti di natura legale.
Saipem monitora costantemente l'evoluzione delle normative di natura fiscale e la relativa conformità alle stesse anche al fine di minimizzare gli impatti dovuti alle proprie attività operative in tutti i Paesi di interesse, avvalendosi di risorse interne e consulenti fiscali.
Al fine di eseguire progetti EPCI, servizi di perforazione e altri servizi nell'industria dell'energia, il Gruppo si è dotato di numerosi asset (mezzi navali specializzati, rig di perforazione, FPSO, equipment, yard di fabbricazione e basi logistiche). Eventuali performance operative di questi asset inferiori alle attese (dovute ad esempio a manutenzioni ritardate, a un'inadeguata pianificazione delle finestre di disponibilità degli asset rispetto alle necessità dei progetti esistenti e futuri, ecc.) potrebbero compromettere lo svolgimento delle attività, con effetti negativi su tempi e costi dei progetti in esecuzione e sulla relazione con i clienti.
In aggiunta, qualora la Società non fosse in grado di garantire le prestazioni operative e/o la disponibilità degli asset, il Gruppo potrebbe dover rettificare i propri obiettivi, con conseguenti impatti sull'attività, le prospettive, la reputazione, nonché sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria.
Saipem è costantemente impegnata nel manutenere, aggiornare e rinnovare i propri asset con l'obiettivo di adeguare l'offerta dei propri servizi alle esigenze presenti e prospettiche del mercato per lo svolgimento della propria attività.
Nel caso in cui gli asset proprietari non fossero idonei e/o disponibili per soddisfare i bisogni dei progetti, Saipem fa ricorso a mezzi navali di terzi con contratti di tipo "Long Term Charter" e a yard di fabbricazione esterne per assicurare lo svolgimento delle attività e il raggiungimento degli obiettivi del piano quadriennale.
Il Gruppo dipende in misura rilevante dall'apporto professionale di personale chiave e di figure altamente specializzate. Sono considerati personale chiave i "Dirigenti con responsabilità strategiche" (maggiori informazioni presenti all'interno della "Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari di Saipem al 31 dicembre 2022" nella specifica sezione di dettaglio). Si intendono per figure altamente specializzate del Gruppo le risorse che, in ragione del patrimonio di competenze ed esperienza, risultano determinanti nell'esecuzione dei progetti operativi, nonché per la crescita e lo sviluppo di Saipem.
La capacità del Gruppo di attrarre, motivare e trattenere risorse qualificate in tutte le funzioni e aree geografiche rappresenta un fattore critico di successo il cui deterioramento esporrebbe Saipem al rischio di perdita di risorse in possesso di know-how considerato rilevante, con conseguenti effetti negativi nel medio-lungo periodo sull'attività, le prospettive, nonché sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.
Inoltre, lavorando su mercati internazionali, lo sviluppo delle strategie future di Saipem dipenderà in misura significativa dalla capacità della Società di attrarre e mantenere personale altamente qualificato e competente con un elevato livello di diversità in termini di età, nazionalità e genere. Infine, le frequenti modifiche delle normative nel diritto del lavoro di molti dei Paesi in cui opera espongono Saipem a rischi di varia natura nella gestione delle risorse umane, a causa della volatilità e incertezza delle normative locali; l'incertezza del diritto di questi Paesi può causare inefficienze interne e contenziosi.
Con la finalità di prevenire e mitigare questi rischi, Saipem si è impegnata a investire sull'equilibrio generazionale, di genere e di nazionalità, incentivando lo sviluppo e la crescita delle risorse più giovani, nonché motivando e trattenendo le risorse più esperte, al fine di garantire il presidio delle competenze distintive e strategiche per Saipem attraverso molteplici iniziative.
Saipem si è impegnata alla promozione della diversità con specifiche iniziative incentrate sulla promozione e la diffusione di una cultura inclusiva attraverso la partnership con l'associazione "Valore D".
La Politica sulla remunerazione, i cui principali strumenti e obiettivi sono delineati dalla Relazione sulla Politica in materia di Remunerazione e sui Compensi Corrisposti 2022, ha lo scopo di attrarre, motivare e trattenere risorse ad alto profilo professionale e manageriale e di allineare l'interesse del management con l'obiettivo primario di creare valore per gli azionisti nel medio-lungo periodo.
Saipem ha adottato un modello innovativo di gestione del capitale umano basato sulle competenze con l'obiettivo di veicolare meglio energie e figure professionali ove più necessario e garantire maggiore flessibilità nello sviluppo delle capacità personali e professionali a tutti i livelli.
Pertanto, l'espansione del Gruppo in differenti linee di business è accompagnata da piani di assunzione e formazione per tutto il personale operativo, di staff e dirigenziale, sia internazionale che locale, con un'estesa gamma di competenze differenti, nonché da programmi di job rotation.
Saipem inoltre presidia i mercati internazionali del lavoro sia attraverso la rete di strutture locali presenti in tutti i Paesi di attività, sia attraverso la società svizzera Global Petroproject Services, che garantisce il recruitment di personale internazionale worldwide.
Come definito nel Codice Etico, nel pieno rispetto della normativa di legge e contrattuale in materia, Saipem si impegna a offrire a tutti i lavoratori le medesime opportunità di lavoro, facendo in modo che tutti possano godere di un trattamento normativo e retributivo equo, basato esclusivamente su criteri di merito e di competenza, senza discriminazione alcuna. In aggiunta, il Gruppo monitora le evoluzioni legislative relative alla gestione del personale in tutti i Paesi in cui opera o è interessata commercialmente a operare, avvalendosi anche di consulenti di diritto del lavoro.
Le attività svolte da Saipem espongono al potenziale verificarsi di incidenti, che possono causare impatti negativi sulla salute e sicurezza delle persone e sull'ambiente. Saipem è soggetta a leggi e regolamenti per la tutela dell'ambiente, della salute e della sicurezza a livello nazionale e internazionale durante le varie attività e, nonostante il massimo impegno da parte della Società, non si può escludere completamente il rischio che si verifichino eventi pregiudizievoli per la salute delle persone e per l'ambiente.
Il verificarsi di tali eventi potrebbe comportare sanzioni di natura penale e/o civile a carico dei responsabili e, in alcuni casi, di violazione della normativa sulla sicurezza e sull'ambiente, anche ai sensi del D.Lgs. n. 231/2001, con oneri derivanti dall'adempimento degli obblighi previsti da leggi e regolamenti in tema di ambiente, salute e sicurezza, conseguenti costi connessi all'applicazione di sanzioni in capo a Saipem, nonché impatti sull'immagine e sulla reputazione.
Inoltre, al fine di eseguire progetti EPCI, servizi di perforazione e altri servizi nell'industria dell'energia, il Gruppo possiede numerosi asset che sono soggetti sia ai normali rischi legati alle attività operative ordinarie sia a rischi catastrofali legati a eventi climatici e/o calamità naturali, i quali possono causare impatti sulla sicurezza delle persone e sull'ambiente. I rischi legati alle attività operative ordinarie possono essere causati ad esempio da: (i) errata, ovvero inadeguata esecuzione di manovre e di sequenze di lavoro tali da danneggiare gli asset o gli impianti in corso di esecuzione; (ii) errata o inadeguata esecuzione di manutenzioni ordinarie e/o straordinarie. Nonostante Saipem disponga di un know-how e competenze specifiche costantemente aggiornate e si sia dotata di procedure interne per l'esecuzione delle proprie attività operative e proceda regolarmente alla manutenzione dei già menzionati asset al fine di monitorarne la qualità e il livello di affidabilità, non è possibile escludere completamente che possano verificarsi incidenti agli asset o agli impianti in corso di esecuzione.
Con riferimento a tali rischi Saipem ha sviluppato un sistema di gestione HSE (Health, Safety and Environment), in linea con i requisiti delle leggi in vigore e gli standard internazionali ISO 45001 per la salute e la sicurezza sul lavoro

e ISO 14001 per la gestione ambientale, di cui Saipem ha ottenuto la certificazione a livello di Gruppo. In particolare, la gestione dei rischi HSE si fonda sui principi di prevenzione, tutela, consapevolezza, promozione e partecipazione con l'obiettivo di garantire la salute e sicurezza dei lavoratori e tutelare l'ambiente e il benessere generale delle comunità.
Per quanto riguarda i rischi legati alla sicurezza e la salute delle persone, Saipem ha in corso una serie di specifiche iniziative di mitigazione, fra le quali si segnalano in particolare:
≥ lo sviluppo di evolute attività di Medicina del Lavoro e Sorveglianza Sanitaria.
Per quanto riguarda i rischi legati alla salvaguardia dell'ambiente, Saipem ha sviluppato uno strutturato sistema di prevenzione, gestione e risposta alle perdite di fluidi.
In relazione ai rischi legati alla preservazione dell'ambiente, Saipem ha in corso varie specifiche iniziative di mitigazione, fra le quali, si segnalano in particolare:
Inoltre, Saipem promuove iniziative finalizzate al risparmio idrico e alla gestione del rischio idrico, ad esempio la realizzazione di Water Management Plan.
Infine, per la mitigazione dei rischi legati alla gestione degli asset, Saipem sostiene significative spese per la manutenzione degli asset di proprietà e ha sviluppato varie iniziative di prevenzione, tra le quali si segnala l'implementazione dell'Asset Integrity Management System, un sistema che prevede la gestione sistematica degli elementi critici, l'individuazione di Key Performance Indicator e la creazione delle "tasks familiarisation card" per la gestione dello sviluppo di personale assegnato a ruoli specifici o all'uso di equipment critici. In particolare, per tutti i mezzi navali di proprietà del Gruppo, Saipem rinnova periodicamente le certificazioni emesse da parte degli appositi enti di classifica e le certificazioni emesse dalle autorità di bandiera a seguito di ispezioni che gli enti di classifica effettuano a bordo delle unità navali. In aggiunta, i mezzi navali, sulla base delle caratteristiche tecniche e della tipologia di ciascuno, soddisfano i requisiti richiesti dalla normativa internazionale applicabile in campo marittimo e nell'industria Oil&Gas.
Nella fase esecutiva dei progetti EPC Lump-Sum Turnkey potrebbero registrarsi modifiche ai lavori previsti contrattualmente che determinano costi aggiuntivi legati alle modifiche stesse richieste dal committente (change order) e/o a maggiori oneri sostenuti per ragioni imputabili al committente (claim). Saipem e i committenti cooperano nella ricerca di un accordo sui corrispettivi aggiuntivi, che soddisfino entrambe le parti, con l'obiettivo di non compromettere la corretta esecuzione o di non ritardare il completamento del progetto. Saipem è soggetta al rischio che ritardi e difficoltà nel raggiungimento dell'accordo e nel riconoscimento dei compensi legati a change order e claim possano costituire una fonte di ritardo nei pagamenti e causare un deterioramento dei margini economici dei progetti. Inoltre, qualora Saipem e committente non trovino un accordo sui corrispettivi aggiuntivi, il Gruppo potrebbe essere coinvolto in contenziosi che potrebbero anche sfociare in procedimenti giudiziari o arbitrali e causare un deterioramento nelle relazioni con il cliente e perdita delle opportunità commerciali future.
Saipem si impegna costantemente nel mantenere solide e positive le relazioni con i propri clienti e, al fine di mitigare tali rischi, effettua controlli sui termini standard contrattuali per proteggersi in ogni giurisdizione di riferimento, negoziando con i committenti clausole a protezione anche di eventuali rischi geopolitici (sanzioni) e macroeconomici (aumento prezzi delle commodity). In aggiunta, Saipem ha avviato varie iniziative volte al miglioramento di efficienza ed efficacia sia nella fase di negoziazione dei contratti, sulla base di un risk appetite

definito e approvato dal Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA, sia nel processo di preparazione della documentazione a supporto della richiesta di claim e change order, per una più tempestiva comunicazione degli scostamenti ai lavori previsti contrattualmente.
Saipem partecipa attivamente ad associazioni di settore che promuovono lo sviluppo e l'aggiornamento di schemi contrattuali volti a ottimizzare il bilanciamento dei rischi, attività particolarmente rilevante anche con riferimento al business delle energie rinnovabili caratterizzato da innovazioni tecnologiche e clienti non tradizionali a fronte di schemi contrattuali non standardizzati, attualmente presenti sul mercato.
Nonostante Saipem conduca il proprio business con lealtà, correttezza, trasparenza, integrità e nel pieno rispetto delle leggi e dei regolamenti, abbia adottato e aggiornato costantemente nelle società del Gruppo un Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi (SCIGR), un Codice Etico e un Modello ex D.Lgs. n. 231/2001, nonché un modello di organizzazione, gestione e controllo con riferimento alle società del Gruppo con sedi in Paesi esteri e svolga periodicamente attività di verifica, non è possibile escludere il verificarsi di comportamenti contrari alle procedure aziendali e alla normativa applicabile, ovvero illeciti che potrebbero avere effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria, nonché sulla reputazione del Gruppo.
In aggiunta, nello svolgimento della propria attività, il Gruppo si affida a subappaltatori e fornitori che potrebbero attuare condotte fraudolenti di concerto con i dipendenti ai danni della Società. Infine, il Gruppo opera in vari Paesi caratterizzati da un'elevata percentuale di frode e corruzione.
Saipem è anche esposta a rischi connessi alla protezione delle informazioni e del know-how, in quanto la Società nello svolgimento delle proprie attività fa affidamento su informazioni, dati e know-how, di natura sensibile, il cui accesso e diffusione da parte di dipendenti o terzi non autorizzati possono comportare frodi o attività illecite, con conseguente danno per Saipem.
Infine, non si può escludere che all'interno del Gruppo non possano accadere non conformità o errate applicazioni della direttiva europea in materia di privacy (General Data Protection Regulation - GDPR), le quali potrebbero avere come conseguenza l'applicazione di sanzioni a danno di Saipem.
Saipem ha sviluppato un "Compliance Programme Anti-corruzione", costituito da un dettagliato sistema di regole e controlli finalizzati alla prevenzione della corruzione in coerenza con le best practice internazionali e con il principio di "zero tolerance" espresso nel Codice Etico. Nel dettaglio il "Compliance Programme Anti-corruzione" di Saipem si connota per la sua dinamicità e per la costante attenzione all'evoluzione del panorama normativo nazionale e internazionale e delle best practice.
In aggiunta, il Codice Etico (incluso nel Modello 231) di Saipem stabilisce che "pratiche di corruzione, favori illegittimi, comportamenti collusivi, sollecitazioni, dirette e/o attraverso terzi, di vantaggi personali e di carriera per sé o per altri, sono senza eccezione proibiti".
Al fine di favorire l'invio di segnalazioni, Saipem mette a disposizione di dipendenti e stakeholder diversi canali di comunicazione, comprendenti, a titolo indicativo, posta ordinaria, yellow box, caselle di posta elettronica dedicata, strumenti di comunicazione sui siti intranet/internet di Saipem SpA e delle sue società controllate e un canale informativo dedicato che fa capo all'Organismo di Vigilanza (un organo collegiale, la cui autonomia e indipendenza sono garantite dal posizionamento riconosciuto nel contesto della struttura organizzativa aziendale e dai necessari requisiti di indipendenza, onorabilità e professionalità dei propri membri), attraverso il quale è possibile inoltrare segnalazioni relative a problematiche di sistema di controllo interno, informativa societaria, responsabilità amministrativa della Società, frodi o altre materie (violazioni del Codice Etico, pratiche di mobbing, furti, sicurezza del personale, ecc.).
Saipem svolge periodicamente attività di audit anche con l'ausilio di consulenti esterni, tenendo in considerazione indicatori di frode e red flag, oltre a indicazioni specifiche su sospetti illeciti.
Inoltre, nel corso degli anni, Saipem ha sviluppato un sistema di gestione che ha ottenuto la certificazione allo standard internazionale ISO 37001 - Sistemi di Gestione Anti-corruzione, il quale rappresenta un importante presidio nella prevenzione e contrasto alla corruzione, in quanto definisce requisiti e fornisce una linea guida per aiutare l'organizzazione a prevenire, individuare, rispondere a fenomeni di corruzione e a conformarsi alla legislazione anti-corruzione e altri eventuali impegni volontari applicabili alle proprie attività.
Saipem è consapevole che il primo passo per lo sviluppo di una strategia efficace per combattere la corruzione è il raggiungimento di una conoscenza completa degli strumenti per la prevenzione dei comportamenti corruttivi.
A tale riguardo, le persone di Saipem sono impegnate a seguire attività di formazione in relazione al Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo e alle normative Anti-Corruzione. In aggiunta, per mitigare e prevenire i rischi legati a eventuali comportamenti non etici da parte di fornitori e subcontrattisti, Saipem utilizza vari strumenti, verifiche e programmi di formazione e richiede ai fornitori, subcontrattisti e partner di prendere visione e accettare il Modello 231, comprendente il Codice Etico.
Per la gestione dei rischi legata alla fuga di informazioni confidenziali, si segnala che Saipem fa uso di tecnologie e procedure di sicurezza informatica, in modo da mitigare tale esposizione (maggiori informazioni presenti nella specifica sezione di dettaglio "Digital e Servizi ICT"). Saipem si è altresì dotata di principi e regole cui il Gruppo deve attenersi nella gestione interna e nella comunicazione all'esterno di documenti e informazioni societarie, con

particolare riferimento alle informazioni privilegiate (maggiori informazioni presenti nella specifica sezione di dettaglio all'interno della "Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari").
Infine, a partire dall'aprile 2018 Saipem si è dotata di un apposito Modello Organizzativo Privacy volto a garantire l'ottemperanza alla direttiva europea in materia di privacy (General Data Protection Regulation - GDPR).
La funzione assicurativa della Corporate in stretta cooperazione con l'alta direzione definisce annualmente le linee guida del Gruppo Saipem in materia di protezione assicurativa per i rischi riconducibili ai danni materiali e alle responsabilità civili, nonché per quelli derivanti dai contratti assegnati.
Sulla base di tali linee guida viene definito il programma assicurativo, individuando per ogni tipologia di rischio specifiche franchigie e limiti di copertura sulla base di un'analisi che prende in considerazione l'esperienza storica dei sinistri, la statistica dell'industria di riferimento, nonché le condizioni offerte dal mercato assicurativo internazionale.
Il programma assicurativo Saipem è strutturato per trasferire, in maniera appropriata, al mercato assicurativo i rischi derivanti dalle proprie operazioni, in particolare i rischi connessi con la gestione della flotta, delle attrezzature e di ogni altro bene, i rischi di responsabilità civile verso terzi, quelli relativi al proprio personale, i rischi cyber, nonché i rischi derivanti da ogni contratto assegnato dai propri clienti.
In considerazione sia delle coperture disponibili sul mercato assicurativo che dell'evoluzione del mercato energy nel quale Saipem opera, non è possibile garantire che tutte le circostanze ed eventi siano adeguatamente coperti dal suddetto programma assicurativo. Parimenti la volatilità del mercato assicurativo non permette di garantire che in futuro un'adeguata copertura assicurativa possa essere ragionevolmente mantenuta ai livelli correnti di tasso, termini e condizioni.
Con riferimento al programma assicurativo Saipem, deve essere fatta una distinzione tra le copertura assicurative dei beni del Gruppo ("polizze assicurative Corporate") e le coperture assicurative invece strettamente riconducibili all'esecuzione dei progetti.
La struttura del programma assicurativo Corporate prevede una prima fascia di rischio auto-assicurata tramite una società captive di riassicurazione, in eccesso alla quale opera un programma assicurativo catastrofale di mercato. Questo programma catastrofale, costituito da polizze che coprono i danni materiali, la responsabilità civile marittima e non marittima verso i terzi, la responsabilità professionale e i rischi cyber, può riassumersi con le seguenti coperture:
Uno strumento chiave nella gestione dei rischi assicurabili di Saipem è rappresentato dalla Sigurd Rück AG, la società captive di riassicurazione, che opera a copertura della prima fascia di rischio. Sigurd Rück AG realizza, a sua volta, una mitigazione dei rischi attraverso una protezione riassicurativa del portafoglio sottoscritto collocata sul mercato con primarie security internazionali.

Per tutti i contratti assegnati esistono delle specifiche coperture assicurative di progetto che devono essere realizzate e, generalmente, sono i clienti che mantengono contrattualmente la responsabilità dell'assicurazione.
Nei casi in cui tale responsabilità sia invece richiesta al contrattista, Saipem procede alla definizione di un'assicurazione idonea a coprire, per la sua durata, tutti i rischi correlati al progetto.
Queste polizze assicurative solitamente sono riferibili alle coperture "Builders' All Risks", che hanno lo scopo di coprire lo scope of work del contratto, ossia i danni materiali all'opera in costruendo, nonché alle attrezzature, prodotti e materiali necessari alla sua realizzazione, e di responsabilità civile verso terzi per tutti i lavori che saranno effettuati dal Gruppo durante tutte le fasi di esecuzione del progetto (progettazione, trasporto, costruzione, assemblaggio, test) incluso il periodo di garanzia contrattualmente previsto.

In data 21 gennaio 2022 Eni SpA e CDP Industria SpA (ora CDP Equity SpA) hanno comunicato:
In data 17 maggio è stato approvato, ai sensi e per gli effetti dell'art. 114-bis del TUF, il Piano di Incentivazione Variabile di Breve Termine per l'anno 2022 (il "Piano"), conferendo al Consiglio di Amministrazione, e per esso alla Presidente, i poteri relativi e/o attinenti all'attribuzione e all'attuazione del Piano per l'Amministratore Delegato-Direttore Generale, e alla Presidente e all'Amministratore Delegato-Direttore Generale in via disgiunta ogni potere necessario all'attuazione del Piano ivi compresi i poteri di: (i) attribuire l'incentivo monetario in favore del Direttore Generale; (ii) approvare il Regolamento attuativo del Piano; (iii) definire i criteri per l'identificazione dei beneficiari; (iv) nonché stabilire ogni altro termine e condizione per l'attuazione, nella misura in cui ciò non contrasti con quanto stabilito dalla delibera assembleare; (v) definire eventuali modifiche al Piano, tramite Regolamento attuativo, derivanti dalla normativa locale applicabile al rapporto di lavoro di alcuni beneficiari, sulla base dei Paesi nei quali il Piano verrà attuato.
lavoro.
In data 30 maggio 2022 Saipem SpA, Havfram Holding AS e HVAS Invest Kappa AS (una holding company controllata da HitecVision) hanno sottoscritto un accordo non vincolante per valutare una potenziale cooperazione nel settore dello sviluppo e della costruzione di parchi eolici offshore.
L'obiettivo condiviso è quello di costruire una proposta di valore congiunta attraverso l'integrazione di un più ampio spettro di servizi di costruzione e operativi, basata sulle reciproche aree di competenza ed expertise delle parti.
In tale contesto la collaborazione tra Havfram, società controllata da HitecVision, e Saipem si baserà, da un lato, sul modello agile e l'esperienza consolidata di Havfram nell'installazione di impianti offshore e dall'altro, sulle capacità, competenze e asset di Saipem per l'esecuzione di progetti eolici EPCI.
In data 14 luglio 2022 Saipem e la società di costruzioni saudita Nasser S. Al Hajri Corp hanno firmato con Saudi Aramco, nell'ambito dell'iniziativa Namaat Industrial Investment Programs, un accordo per l'esecuzione in Arabia Saudita di progetti EPC onshore da parte di una joint venture di nuova costituzione (l'"EPC National Champion"). L'iniziativa fa seguito al protocollo d'intesa firmato e annunciato a settembre 2021, nell'ambito del Namaat Industrial Investment Programs di Aramco, finalizzato a costituire cosiddetti Campioni Nazionali, al fine di creare un solido ecosistema industriale, favorire lo scambio di competenze e tecnologia e introdurre nuove opportunità di

In relazione alle prescrizioni regolamentari in tema di condizioni per la quotazione di società controllanti società costituite o regolate secondo leggi di Stati non appartenenti all'Unione Europea e ritenute di significativa rilevanza ai fini del bilancio consolidato, si segnala che::
Il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA del 20 settembre 2022 ha aggiornato, previo parere favorevole e unanime del Comitato Parti Correlate, la Management System Guidelines "Operazioni con Parti Correlate e Soggetti di Interesse", per tenere conto della disciplina introdotta dalla delibera Consob n. 21624 del 10 dicembre 2020, che ha modificato il Regolamento Consob in materia di Operazioni con Parti Correlate.
Gli amministratori, i sindaci e i dirigenti con responsabilità strategiche dichiarano semestralmente l'eventuale esecuzione di operazioni effettuate con Saipem SpA e con le imprese controllate dalla stessa, anche per interposta persona o da soggetti ad essi riconducibili. Gli amministratori, i sindaci e i dirigenti con responsabilità strategiche rilasciano, semestralmente e/o in caso di variazioni, una dichiarazione in cui sono rappresentati i potenziali interessi di ciascuno in rapporto alla Società e al Gruppo e in ogni caso segnalano per tempo all'Amministratore Delegato (o al Presidente, in caso di interessi dell'Amministratore Delegato), il quale ne dà notizia agli altri amministratori e al Collegio Sindacale, le singole operazioni che la Società intende compiere, nelle quali sono portatori di interessi.
Al 31 dicembre 2022 Saipem SpA non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento in ragione della composizione azionaria venuta a determinarsi a seguito dell'entrata in vigore il 22 gennaio 2016 – e successivi aggiornamenti – del Patto Parasociale tra Eni e FSI (successivamente CDP Industria SpA e ora CDP Equity SpA), diretto "a realizzare un controllo congiunto di Saipem da parte di Eni e FSI". Saipem SpA esercita attività di direzione e coordinamento verso le sue controllate ex art. 2497 e ss. del codice civile.
Le operazioni compiute da Saipem con le parti correlate riguardano essenzialmente lo scambio di beni, la prestazione di servizi, la provvista e l'impiego di mezzi finanziari, inclusa la stipula di contratti derivati; tali operazioni fanno parte dell'ordinaria gestione, sono regolate a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che si sarebbero applicate fra due parti indipendenti, e sono compiute nell'interesse delle imprese del Gruppo.
Gli ammontari dei rapporti di natura commerciale e diversa e di natura finanziaria con le parti correlate sono evidenziati nella nota 43 delle "Note illustrative al bilancio consolidato".
Saipem ha aggiornato le linee strategiche presentate a marzo 2022, confermando il positivo momento di mercato e il progressivo miglioramento della performance operative, economiche e finanziarie del Gruppo. Sono stati conseguentemente rivisti i target economico-finanziari, anche con l'obiettivo di riflettere nelle proiezioni gli effetti della cessione del drilling onshore.
Nello specifico, con riferimento all'esercizio 2023, la Società prevede:

In data 13 febbraio 2023 Saipem SpA ha sottoscritto, con un pool di primari istituti di credito nazionali e internazionali, due nuove linee di credito per un ammontare complessivo pari a 860 milioni di euro. In particolare, un Term Loan senior unsecured di circa 390 milioni di euro con una durata pari a circa 5 anni, garantito per il 70% da SACE, e una Revolving Credit Facility di circa 470 milioni di euro con una durata pari a 3 anni per la quale non si prevedono utilizzi.
Nell'ambito dell'accordo di cessione del Drilling Onshore a KCA Deutag sottoscritto il 1° giugno 2022, che ha portato al primo closing il 28 ottobre 2022, a fine gennaio 2023 sono state trasferite le attività in Kuwait.
In data 20 gennaio 2023 Saipem si è aggiudicata due contratti Engineering & Construction offshore per un importo complessivo di circa 900 milioni di dollari. Il primo contratto – in partnership con Aker Solutions do Brasil – è stato aggiudicato da TotalEnergies per il progetto di sviluppo di LAPA Southwest (LAPA SW), un giacimento petrolifero in acque profonde nel bacino di Santos nell'Atlantico meridionale, il cui scopo del lavoro prevede l'ingegneria, l'approvvigionamento, la costruzione e l'installazione (EPCI) di ombelicali sottomarini, riser e flowline (SURF), nonché di sistemi di produzione sottomarini.
Il secondo contratto è stato assegnato da Equinor per il progetto Irpa Pipeline. Il progetto, in acque profonde nel Mare di Norvegia, consiste nell'installazione di una condotta pipe-in-pipe di 80 km che collega il modello di produzione sottomarina del giacimento Irpa alla piattaforma esistente Aasta Hansteen.
In data 1° marzo 2023 Saipem si è aggiudicata dalla joint venture Eni Côte d'Ivoire Ltd e Petroci un contratto di perforazione al largo della Costa d'Avorio del valore di 400 milioni di dollari. Il contratto prevede l'utilizzo della nave di perforazione di settima generazione Deep Value Driller, una delle più moderne al mondo, per la quale Saipem ha stipulato un contratto di noleggio con la società Deep Value Driller.
In data 3 marzo 2023 Rete Ferroviaria Italiana (RFI, Gruppo FS Italiane) ha comunicato l'efficacia dell'aggiudicazione al consorzio formato da Impresa Pizzarotti & C e Saipem dei lavori per la realizzazione del passante ferroviario e della stazione Alta Velocità/Alta Capacità di Firenze. Il valore complessivo del contratto è di oltre 1 miliardo di euro. Con una quota di circa 551 milioni di euro Pizzarotti è la capofila del consorzio, mentre la quota di competenza Saipem ammonta a circa 529 milioni di euro. L'opera consiste nella realizzazione di una nuova linea ferroviaria di circa 7 chilometri in sotterranea con due gallerie parallele, mediamente a circa 20 metri di profondità, completate con due tratti terminali in superficie, a nord tra le stazioni di Firenze Castello e Firenze Rifredi, e a sud nei pressi della stazione di Firenze Campo di Marte.
In data 22 febbraio 2023 Eni Sustainable Mobility e Saipem hanno firmato un Memorandum of Understanding (MoU) con l'obiettivo di utilizzare carburanti di natura biogenica sui mezzi navali di perforazione e costruzione di Saipem, con particolare riferimento alle operazioni nell'area del Mare Mediterraneo.
In data 23 febbraio 2023 Saipem e Seaway 7 hanno annunciato di aver stipulato un accordo di collaborazione commerciale per individuare, proporre ed eseguire congiuntamente progetti eolici offshore su fondazioni fisse.
Saipem e Seaway 7 perseguiranno progetti che saranno selezionati sulla base della combinazione complementare dei rispettivi asset, tecnologie, prodotti e competenze delle due società e quando gli stessi possano generare sinergie significative ai nostri clienti e migliorarne nel contempo la redditività dei propri investimenti.
Il Consiglio di Amministrazione, in data 14 marzo 2023, su proposta del Comitato Remunerazione e Nomine e previo parere favorevole del Collegio Sindacale ai sensi dell'art. 2389 del codice civile, comma 3, ha deliberato di

sottoporre all'approvazione della prossima Assemblea degli Azionisti l'adozione del Piano di Incentivazione Variabile di Lungo Termine 2023-2025 (il "Piano") che prevede l'assegnazione gratuita di azioni ordinarie di Saipem SpA a fronte del conseguimento di obiettivi di performance aziendali.
Il Consiglio di Amministrazione, in data 14 marzo 2023, ha deliberato, su proposta del Comitato Remunerazione e Nomine, di sottoporre all'Assemblea la proposta di autorizzazione all'acquisto di azioni proprie fino a un massimo di n. 37.000.000 azioni ordinarie e, comunque entro l'importo massimo complessivo di 59.300.000 euro, da destinare all'attribuzione 2023 del Piano di Incentivazione di Lungo Termine 2023-2025, previa approvazione del piano stesso da parte dell'Assemblea.
Le autorizzazioni all'acquisto di azioni proprie sono richieste per un periodo di diciotto mesi a far data dalla delibera assembleare.
Ai sensi dell'art. 20 dello Statuto Sociale, in conformità all'art. 2365, secondo comma, del codice civile, al Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA è attribuita la competenza ad adeguare lo Statuto Sociale a disposizioni normative.
In data 27 ottobre 2022 il Consiglio di Amministrazione della Società, in forza dei poteri attribuiti dall'art. 20 dello Statuto Sociale, ha deliberato il trasferimento della sede legale di Saipem SpA da San Donato Milanese, Via Martiri di Cefalonia, 67, a Milano, Via Luigi Russolo, 5. Sarà data notizia dell'avvenuta iscrizione al Registro delle Imprese di tale variazione e della pubblicazione dello Statuto Sociale aggiornato.

| Voci dello stato patrimoniale riclassificato Valori parziali Valori Valori parziali Valori (dove non espressamente indicato, da schema da schema da schema da schema la componente è ottenuta dallo schema obbligatorio) obbligatorio riclassificato obbligatorio riclassificato A) Attività materiali nette 3.113 2.879 Nota 15 - Immobili, impianti e macchinari 3.113 2.879 B) Attività immateriali nette 699 691 Nota 16 - Attività immateriali 699 691 C) Diritto di utilizzo di attività in leasing 261 258 Nota 17 - Diritto di utilizzo di attività in leasing 261 258 D) Partecipazioni 127 128 Nota 18 - Partecipazioni 157 229 Ricl. da F) - fondo copertura perdite di imprese partecipate (30) (101) E) Capitale circolante (747) (542) Nota 9 - Altre attività finanziarie correnti 567 495 Ricl. a M) - crediti finanziari non strumentali all'attività operativa (566) (494) Nota 10 - Crediti commerciali e altri crediti 2.251 2.182 Nota 11 - Rimanenze 258 211 Nota 12 - Attività contrattuali 1.320 1.860 Nota 13 - Attività per imposte sul reddito correnti e non correnti 295 318 Nota 13 - Attività per altre imposte correnti 196 141 Nota 14 - Altre attività correnti 231 272 Nota 20 - Altre attività non correnti 37 30 Nota 19 - Attività per imposte differite 329 345 Nota 21 - Debiti commerciali e altri debiti (2.651) (2.907) Nota 22 - Passività contrattuali (2.517) (2.613) Nota 13 - Passività per imposte sul reddito correnti e non correnti (84) (109) Nota 13 - Passività per altre imposte correnti (192) (161) Nota 23 - Altre passività correnti (186) (107) Nota 28 - Altre passività non correnti (30) (2) Nota 19 - Passività per imposte differite (5) (3) F) Fondi per rischi e oneri (1.323) (1.047) Nota 26 - Fondi per rischi e oneri (1.353) (1.148) Ricl. a D) - fondo copertura perdite di imprese partecipate 30 101 G) Fondo per benefici ai dipendenti (238) (183) Nota 27 - Fondi per benefici ai dipendenti (238) (183) H) Attività destinate alla vendita - 166 Nota 30 - Discontinued operations, attività destinate alla vendita - 166 e passività direttamente associabili CAPITALE INVESTITO NETTO 1.892 2.350 I) Patrimonio netto 326 2.068 Nota 31 - Patrimonio netto 326 2.068 L) Capitale e riserve di terzi 25 18 Nota 31 - Patrimonio netto 25 18 M) Indebitamento finanziario netto ante lease liability 1.223 (56) Nota 7 - Disponibilità liquide ed equivalenti (1.632) (2.052) Nota 8 - Attività finanziarie valutate al fair value con effetti a OCI (59) (75) Nota 9 - Altre attività finanziarie non correnti (61) (65) Nota 24 - Passività finanziarie a breve termine 412 159 Nota 24 - Passività finanziarie a lungo termine 2.432 1.729 Nota 24 - Quote a breve di passività finanziarie a lungo termine 697 742 Ricl. da E) - crediti finanziari non strumentali all'attività operativa (nota 9) (566) (494) N) Passività finanziarie beni in leasing 318 320 Nota 17 - Passività nette per leasing 318 320 |
(milioni di euro) | 31.12.2021 | 31.12.2022 | |
|---|---|---|---|---|
| O) Indebitamento finanziario netto 1.541 264 |
||||
| COPERTURE 1.892 2.350 |
Il conto economico riclassificato differisce dallo schema obbligatorio esclusivamente per le seguenti riclassifiche: ≥ le voci "proventi finanziari" (1.008 milioni di euro), "oneri finanziari" (-1.075 milioni di euro) e "strumenti derivati"
Il rendiconto finanziario riclassificato differisce dallo schema obbligatorio esclusivamente per le seguenti riclassifiche:
Le altre voci sono direttamente riconducibili allo schema obbligatorio.


per ridurre lo scambio termico con l'ambiente esterno. Il tubo esterno assicura la protezione meccanica dalla pressione dell'acqua.


La "Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario" (da qui in avanti DNF) è il documento informativo che Saipem redige per assolvere agli obblighi previsti dagli articoli 3 e 4 del D.Lgs. n. 254/2016, recepimento italiano della Direttiva Europea 2014/95/UE. Il documento descrive l'andamento della gestione degli aspetti non finanziari, le politiche del Gruppo, le attività, i rischi e la relativa modalità di gestione, i principali risultati e impatti generati nell'anno, in termini di indicatori e analisi di trend per le tematiche indicate dalla norma, ovvero i temi ambientali, sociali, attinenti al personale, al rispetto dei diritti umani, alla lotta contro la corruzione attiva e passiva. Il documento è inoltre strumento integrante dell'impegno di Saipem nel dare concretezza agli orientamenti della Commissione Europea in materia, al fine di fornire agli stakeholder un'informativa non finanziaria sempre più utile, completa e trasparente per la comprensione del business della Società.
GRI 2-3 GRI 2-5 GRI 2-12 GRI 2-13 GRI 2-14
Il presente documento costituisce la "Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario" del Gruppo Saipem (di seguito Gruppo, Saipem, Società, azienda) al 31 dicembre 2022. Informazioni sulla Società, le attività operative e i Paesi di attività sono incluse nella sezione "Profilo societario e principali operazioni" del presente documento e nella "Relazione sulla gestione".
Il documento è redatto in conformità agli Standard del Global Reporting Initiative (GRI), utilizzati come standard di rendicontazione ai sensi del D.Lgs. n. 254/2016 (vedi sezione "Indice dei contenuti GRI"). Si applica inoltre, per prevalente attività di business, lo standard di settore GRI 11 "Settore petrolifero e gas 2021", considerato anche per la determinazione dei temi materiali e delle informazioni rendicontate.
Al fine di garantire trasparenza sulle performance della Società e favorire la comparabilità dei dati e delle informazioni fornite agli stakeholder, il documento considera anche le indicazioni fornite dal Sustainability Accounting Standards Board (SASB) per l'identificazione e la pubblicazione delle informazioni ritenute più rilevanti per la creazione di valore a lungo termine per il settore. Considerata la natura diversificata delle attività operative del Gruppo, il documento si riferisce agli standard SASB di due diversi settori: 1) Extractives & Minerals processing sector - Oil&Gas - Services; 2) Infrastructure sector - Engineering & Construction services.
Come previsto dall'art. 5 del D.Lgs. n. 254/2016, la DNF costituisce una relazione separata nella "Relazione sulla gestione" contrassegnata con apposita dicitura al fine di una sua chiara identificazione. Come tale, è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA in data 14 marzo 2023 ed è pubblicata sul sito internet istituzionale nei tempi previsti dalla normativa. La DNF è predisposta dalla funzione Centrale Sustainability Reporting, in collaborazione con tutte le funzioni centrali, delle società, progetti operativi e siti del Gruppo responsabili delle tematiche trattate.
Specifiche procedure definiscono ruoli, responsabilità, attività, controlli e flussi informativi relativamente al processo di rendicontazione della DNF. In particolare, la procedura "Reporting consolidato non finanziario e di sostenibilità" definisce le indicazioni da seguire relativamente al processo di rendicontazione e consolidamento delle informazioni e degli indicatori per il Gruppo. La procedura indica i principi di reporting, la descrizione del processo di analisi di Materialità, il processo di identificazione degli indicatori non finanziari e di sostenibilità, la definizione del perimetro di consolidamento della DNF, il processo di raccolta e attestazione dei dati, il processo di preparazione e approvazione e pubblicazione della DNF.
La DNF richiama altre sezioni della "Relazione sulla gestione" e la "Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari" per i contenuti che sono ivi trattati nel dettaglio e contiene a sua volta informazioni che assolvono agli obblighi di cui al primo e secondo comma dell'art. 2428 del codice civile, limitatamente all'analisi delle informazioni su personale e ambiente. Inoltre, la "Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti" fornisce ulteriori approfondimenti in merito agli obiettivi ESG compresi nella remunerazione variabile di lungo termine degli Amministratori, dei Sindaci e dei Dirigenti con responsabilità strategiche del Gruppo.
Oltre alle richiamate disposizioni del legislatore, il contenuto del documento è stato anche definito in conformità ai GRI Standard, considerando i principi di materialità e inclusività degli stakeholder, come descritto alla sezione "Analisi di materialità e definizione del contenuto", ed è da intendersi come uno degli strumenti di un sistema organico di documenti, sinergici e complementari, utilizzati dalla Società per informare i propri stakeholder. La predisposizione del documento ha tenuto conto e rendiconta in merito al

più ampio contesto di sostenibilità nel quale la Società opera, sia in termini di catena del valore, che di scenari futuri, che di obiettivi di sviluppo sostenibile a livello globale. Il documento ha lo scopo di fornire un'informativa completa agli stakeholder societari, equilibrata rispetto alle aspettative, tempestiva e comparabile nel tempo e, rispetto al settore, accurata e affidabile, grazie a dedicati strumenti di raccolta e gestione delle informazioni e uno specifico sistema di controllo interno. La modalità di rappresentazione delle informazioni qualitative e quantitative è scelta al fine di rendere il documento di immediata comprensione e chiarezza. Con riferimento ai dati riferiti agli anni 2020 e 2021 rendicontati nel presente documento, non vi sono modifiche rispetto a quanto precedentemente pubblicato. La sezione "Indice dei contenuti GRI" contiene il dettaglio degli indicatori di prestazione rendicontati in conformità alle linee guida adottate.
Con riferimento ai principi di reporting di cui sopra, si specifica che gli indicatori di performance sono stati raccolti su base annuale e la rendicontazione è effettuata sul triennio 2020-2022, salvo dove diversamente indicato. Il processo di rilevazione delle informazioni e dei dati quantitativi è stato strutturato in modo da garantire la confrontabilità dei dati e l'analisi dei trend nel triennio, al fine di permettere una corretta lettura delle informazioni e una completa visione a tutti gli stakeholder interessati all'evoluzione delle performance di Saipem. Eventuali variazioni delle metodologie di rilevazione rispetto agli anni passati sono opportunamente segnalate nel documento.
Saipem ha rinnovato per il quarto anno consecutivo il suo impegno di disclosure secondo le raccomandazioni della Task Force on Climate-related Financial Disclosures (TCFD) del Financial Stability Board, integrandole in modo completo nel documento della DNF.
Le informazioni contenute nella DNF si riferiscono ai temi previsti dal decreto, nonché ai temi identificati come materiali e ai relativi indicatori che riflettono gli impatti economici, ambientali e sociali significativi dell'organizzazione o che potrebbero influenzare in modo sostanziale le valutazioni e le decisioni degli stakeholder del Gruppo. L'analisi di materialità, aggiornata annualmente e con il coinvolgimento diretto di rappresentanze degli stakeholder della Società, ha guidato la definizione dei contenuti da rendicontare. I principali obiettivi e impegni, la descrizione dell'approccio strategico alle tematiche rilevanti di carattere non finanziario e dei principali rischi generati e subìti rispetto a tali ambiti, ivi incluse le modalità di gestione degli stessi, sono trattati nelle relative sezioni del presente documento.
Saipem ha sviluppato un articolato sistema di reporting e disclosure che risponde alla varietà di stakeholder che appartengono a categorie e geografie molto differenti. Al fine di fornire informazioni di immediata e facile comprensione sulle tematiche di maggiore interesse per tutte le categorie di stakeholder societari, con un linguaggio e modalità più comunicative, Saipem pubblica volontariamente dall'anno 2006 il Bilancio di Sostenibilità annuale. Il documento è disponibile sul sito web istituzionale, insieme ad altri documenti specifici per tematica, ai quali si rimanda ove necessario. Inoltre, dal 2016 la Società pubblica annualmente un Modern Slavery Statement che descrive le misure adottate per assicurare, così come richiesto dalla legge del Regno Unito "Modern Slavery Act 2015 - Section 54", l'assenza di ogni forma di schiavitù moderna, lavoro forzato e traffico di esseri umani al proprio interno e lungo la propria catena di fornitura. Lo Statement considera, in via volontaria, le attività di tutto il Gruppo Saipem e non le sole società presenti nel Regno Unito.
In merito alla sicurezza dei dati e delle informazioni gestite dalla Società ai fini, non esclusivi, del presente documento, Saipem ha adottato misure di sicurezza affinché tutti gli applicativi e le infrastrutture tecniche siano totalmente integrati con i sistemi di sicurezza per la protezione dalle minacce di natura informatica, con effetti di maggiore garanzia anche sui sistemi di reporting.
La DNF è sottoposta a specifico giudizio di conformità da parte di una società di revisione indipendente, univoca rispetto al processo di revisione della Relazione finanziaria, che esprime con apposita relazione distinta un'attestazione circa la conformità delle informazioni fornite ai sensi dell'art. 3, comma 10, del D.Lgs. n. 254/2016 e degli Standard del Global Reporting Initiative ("GRI Standard"), individuati come standard di rendicontazione. L'attività di esame limitato non riguarda l'applicazione delle indicazioni fornite dal SASB e le informazioni previste dal Regolamento UE 2020/852 sulla Tassonomia EU riportate nel paragrafo "Attività sostenibili secondo la Tassonomia Europea". La verifica è svolta secondo le procedure indicate nella sezione "Relazione della società di revisione", inclusa nel presente documento. L'Assemblea del 3 maggio 2018 ha deliberato di conferire a KPMG SpA l'incarico di revisione legale dei conti per gli esercizi 2019-2027.
La DNF rendiconta su quegli ambiti previsti dal D.Lgs. n. 254/2016 valutati come significativi e materiali secondo un processo che tiene conto delle attività specifiche di Saipem e degli interessi di tutte le categorie di stakeholder societari, come di seguito descritto.
Come previsto dai GRI Standard e in accordo con le procedure interne di Saipem, la Società rinnova con cadenza annuale un processo di consultazione e analisi sui temi materiali volto a individuare, identificare e prioritizzare gli aspetti di sostenibilità del proprio business che potrebbero influire in modo sostanziale sulle valutazioni e decisioni dei propri stakeholder e che risultano essere più significative per la Società stessa.

L'analisi è svolta attraverso il coinvolgimento diretto di rappresentanti di tutte le categorie dei principali stakeholder (inclusi i dipendenti), del management societario e del Consiglio di Amministrazione. Qui di seguito una rappresentazione del processo per fasi successive di lavoro.

L'analisi è stata svolta secondo la metodologia prevista dai GRI Standard 2021 e secondo le indicazioni della Corporate Sustainability Reporting Directive (Direttiva UE 2022/2464 del 14 dicembre 2022), che prevede una valutazione secondo la prospettiva di impatto e finanziaria, definite come segue:
L'analisi ha tenuto in considerazione l'attività di business Saipem, le evoluzioni del suo modello di business e della sua strategia, il contesto operativo e di sostenibilità, al fine di aggiornare la lista di temi ESG afferenti al business della Società. Sulla base di valutazioni degli standard e delle evoluzioni normative, sia mandatorie che volontarie, di benchmark sul settore di riferimento e delle tematiche emergenti nel contesto globale, la Società ha coinvolto un'ampia selezione di propri stakeholder nella prioritizzazione di una selezione di tematiche basata sull'impatto da essi valutato.
Una rappresentazione dettagliata dei principali impatti determinati dalle operazioni Saipem e della loro significatività è fornita nella sezione "Stakeholder engagement" del Sustainability Report 2022. Il presente documento tratta della gestione dei suddetti impatti attraverso una rappresentazione dei propri sistemi di gestione e delle performance raggiunte nelle sue attività operative,
L'analisi di materialità è basata su un modello di calcolo che attribuisce dei punteggi alle diverse componenti di indagine e permette di stilare conseguentemente una lista di temi con un gradiente di punteggio. I temi identificati come "materiali" per l'anno d'indagine comprendono quelli con punteggio più alto e sono selezionati anche tenendo in considerazione quelli con punteggi inferiori. In particolare, si evidenzia che le tematiche selezionate come materiali nel corso del 2021, di seguito elencate, hanno ottenuto punteggi di poco inferiori a quelli risultanti nell'anno 2022: uso di combustibili alternativi; controllo e riduzione delle emissioni non GHG.
I risultati finali sono stati condivisi in via preliminare con il Comitato endo-consiliare Sostenibilità, Scenari e Governance e con il Comitato Controllo e Rischi, e validati dal Consiglio di Amministrazione, i cui membri hanno partecipato all'esercizio di analisi di materialità nella riunione del 25 gennaio 2023.
I temi emersi dall'analisi di materialità costituiscono la base per l'aggiornamento del Piano di Sostenibilità di Saipem, che viene tenuto in considerazione nella definizione del piano strategico quadriennale e nella definizione degli obiettivi societari e forniscono elementi utili al processo di gestione integrata dei rischi.
La seguente tabella rappresenta i temi materiali definiti nel corso del 2022, con i relativi impegni della Società, basati sulla Vision, la Mission, le Politiche societarie e le Management System Guideline.

| Tema materiale 2022 | Impegno |
|---|---|
| Strategie di mitigazione | Saipem Net-Zero: |
| del cambiamento climatico | ≥ riduzione del 50% delle emissioni di Scope 1 e 2 entro il 2035 (sulla base delle emissioni di |
| GHG del 2018); | |
| ≥ Carbon Neutrality per le emissioni di Scope 2 entro il 2025. |
|
| Rinnovabili | Diventare sempre più un attore significativo del mercato delle energie rinnovabili, con un |
| focus verso le tecnologie più vicine al core business: eolico offshore, solare fotovoltaico, | |
| bioraffinerie integrate, energia geotermica e progetti waste-to-energy. | |
| Emissioni di GHG ed energia | Ottimizzazione dei consumi energetici, utilizzo delle migliori tecnologie disponibili e aumento |
| dell'efficienza operativa. | |
| Gestione della risorsa idrica | Corretta e consapevole gestione delle risorse idriche focalizzata a massimizzare il riutilizzo |
| dell'acqua ove possibile, e a ridurre al minimo il consumo di essa in tutti i siti e progetti | |
| operativi, specialmente se ubicati in aree caratterizzate da particolare scarsità idrica. | |
| Gestione dei disastri, recupero | Ridurre e mitigare il rischio ambientale associato agli sversamenti di petrolio e di prodotti |
| e soccorso | chimici garantendo l'adozione di adeguate misure di prevenzione e ripristino. |
| Salute e sicurezza | Attuare misure volte a prevenire lesioni, impatti negativi sulla salute e danni agli asset. |
| lungo la catena del valore | Progettare e realizzare iniziative volte a fornire le conoscenze e le competenze necessarie |
| per consentire a tutti di svolgere il proprio lavoro in sicurezza. | |
| Migliorare continuamente il modo in cui la Società lavora, l'efficienza delle procedure e del | |
| sistema di gestione, in linea con i più elevati standard internazionali e attraverso la | |
| trasformazione digitale e l'innovazione dei processi, per essere in grado di affrontare le | |
| sfide future. | |
| Tutelare la salute dei lavoratori e garantire la continuità dei servizi sanitari e più in generale | |
| la continuità operativa dell'azienda nelle diverse aree del mondo, con particolare riferimento | |
| alla gestione sanitaria della pandemia con l'obiettivo di ridurne l'impatto. | |
| Collaborare con i fornitori per contribuire al loro sviluppo in termini di sostenibilità del loro | |
| business e per ridurre/minimizzare i rischi di sostenibilità lungo la catena di fornitura. | |
| Rischi per la salute pubblica | Massima attenzione a identificare e valutare i rischi relativi alla salute delle persone, al fine |
| di adottare rapide ed efficaci misure di mitigazione. | |
| Proteggere la salute del personale e di tutte le persone influenzate dalle attività della | |
| società, prendendo in considerazione sia le attività in esecuzione che pianificate, e le | |
| specifiche criticità o vulnerabilità dei contesti operativi. | |
| Diritti umani e del lavoro | Rispettare le best practice internazionali in materia di diritti umani e del lavoro e |
| lungo la catena del valore | monitorarne il rispetto. |
| Collaborare con i fornitori per contribuire al loro sviluppo in termini di sostenibilità del loro | |
| business e per ridurre/minimizzare i rischi di sostenibilità lungo la catena di fornitura. | |
| Diversità, equità e inclusione | Promuovere la creazione di una cultura aziendale inclusiva. |
| Occupazione sostenibile | Mantenere le competenze dei dipendenti in linea con le esigenze di business e rafforzare |
| l'immagine dell'azienda per trattenere e attirare persone di talento. | |
| Cybersecurity | Costruire e sviluppare un modello di sicurezza integrato pienamente inserito nei processi |
| aziendali e allineato ai valori societari e alla legislazione applicabile al fine di: | |
| ≥ garantire un luogo di lavoro sicuro e protetto e proteggere tutti i dipendenti, i lavoratori |
|
| subcontrattisti e le terze parti; | |
| ≥ proteggere tutte le informazioni e il know-how aziendale; |
|
| ≥ tutelare l'integrità e la reputazione del management e degli stakeholder. |
|
| Diversificazione delle attività aziendali | Progressiva diversificazione dal core business, anche attraverso la creazione di dedicate |
| linee di business, verso settori del Robotics and Industrialized solutions e Infrastrutture | |
| sostenibili. | |
| Efficacia del Consiglio di | In applicazione dell'impegno a perseguire il successo sostenibile della Società espresso nel |
| Amministrazione sulla governance ESG | Codice di Corporate Governance, mantenere adeguate regole e procedure per l'efficace |
| funzionamento dell'organo, secondo l'obiettivo prioritario di assicurare adeguata |
|
| competenza e professionalità dei suoi membri su tutti gli ambiti di responsabilità. | |
| Gestione della privacy dei dati | Mantenere un modello di sicurezza informatica basato su una strategia di sicurezza |
| preventiva e difensiva che riduca al minimo i rischi per la sicurezza fisica e informatica. | |
| Coinvolgimento e sviluppo | Lavorare responsabilmente e collaborare con gli stakeholder per creare valore condiviso, |
| delle comunità locali | minimizzando sempre i potenziali impatti negativi che le operazioni e presenza della Società |
| potrebbero avere. | |
| Contrasto alla corruzione | Operare in conformità con le migliori pratiche di etica del business. |
Come prescritto dal D.Lgs. n. 254/2016, la DNF contiene le informazioni e gli indicatori relativi alla performance di Saipem SpA e di tutte le società controllate consolidate integralmente nella "Relazione finanziaria annuale", così come descritte alla sezione "Struttura partecipativa del Gruppo Saipem", per i Paesi

elencati alla sezione "I Paesi di attività Saipem". Eventuali variazioni del perimetro di reporting rispetto all'anno precedente sono descritte nella sezione "Principi di consolidamento" della "Relazione finanziaria annuale". Si evidenzia in particolare che in data 28 ottobre 2022 è stato perfezionato il primo closing della transazione di cessione del business Drilling Onshore a KCA Deutag, a seguito dell'accordo annunciato il 1° giugno 2022, operazione in linea con le azioni aggiuntive rispetto al Piano Strategico 2022-2025 nell'ottica di una gestione attiva del portafoglio di asset. Saipem ha completato la cessione a KCA Deutag della quasi totalità delle attività drilling onshore in Medio Oriente e Africa, a fronte di un incasso di 488 milioni di dollari e di una partecipazione del 10% in KCA Deutag; la cessione delle rimanenti attività è prevista nel corso del 2023.
In alcuni ambiti sono presenti variazioni rispetto al perimetro di consolidamento suddetto, garantendo comunque il criterio dell'impatto significativo, come definito alla sezione "Analisi di materialità e definizione del contenuto". Per quanto riguarda i dati relativi alla sicurezza, si sottolinea che, a partire dal 2018, essi sono stati rendicontati suddivisi tra Saipem e subcontrattisti. Invece, negli indicatori afferenti all'ambito ambientale sono inclusi anche i dati relativi a subcontrattisti operanti nei siti Saipem e dei partner nelle attività in cui Saipem è responsabile della gestione HSE. Per gli stessi indicatori sono stati inoltre definiti dei limiti di significatività per l'inclusione dei siti operativi nel perimetro (es. numero di persone presenti in sito o, nel caso di uffici non di proprietà Saipem, tipologia di contratto d'affitto).
Si specifica inoltre che per le relazioni con gli stakeholder locali sono escluse le società che non hanno attività operative significative.
Al fine di assicurare la comprensione dell'attività di impresa, del suo andamento, dei suoi risultati e dell'impatto dalla stessa prodotto, come previsto dal D.Lgs. n. 254/2016, ovvero di fornire le informazioni necessarie ad assicurare la comprensione dell'attività dell'intero Gruppo Saipem e per garantire altresì la comparabilità delle performance rispetto alle informazioni pubblicate negli altri documenti societari, oltre al perimetro delle società consolidate integralmente (denominato nel documento "Consolidato integrale"), gli indicatori sono riportati anche con un perimetro di rendicontazione più esteso, includendo le società controllate non consolidate integralmente e quelle in joint operation, a controllo congiunto o collegate, in cui Saipem ha il controllo delle operazioni. Tali indicatori sono contrassegnati dalla dicitura perimetro "Totale Gruppo".
Il processo di reporting degli indicatori riportati nel presente documento è basato su una raccolta capillare per singolo sito/progetto operativo, con specificità date dal modello gestionale delle tematiche alle quali gli stessi si riferiscono, al fine di permettere un consistente e completo monitoraggio e controllo da parte delle funzioni responsabili delle diverse aree e a tutti i livelli gerarchici e geografici previsti. Sono esclusi quegli indicatori che per caratteristiche intrinseche al modello di gestione hanno un'origine esclusivamente centrale del dato.
Per la descrizione dei rischi identificati dalla Società relativamente alle cinque aree la cui trattazione è prevista dal D.Lgs. n. 254/2016 e alle tematiche individuate come materiali per la Società, oltre a quanto rappresentato nelle specifiche sezioni della DNF, si rimanda anche alla sezione "Gestione dei rischi d'impresa" della "Relazione sulla gestione" per una trattazione più completa e integrata nel complessivo sistema di Integrated Risk Management di Saipem e delle sue controllate.

| all'acquisizione Connessi alle strategie e dei progetti |
all'esecuzione dei progetti Connessi |
alla gestione degli asset Connessi |
alla salute, e ambiente sicurezza Connessi |
e alle partnership alla supply chain Rischi connessi |
contesto esterno al country e al Connessi |
di compliance Rischi |
& data protection Rischi cyber |
Rischi connessi alle risorse umane |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| TEMI TRATTATI IN DNF 2022/RISCHI TRATTATI NELLA RELAZIONE SULLA GESTIONE "GESTIONE DEI RISCHI D'IMPRESA" | |||||||||
| Salute e sicurezza lungo la catena del valore | |||||||||
| Strategie di mitigazione del cambiamento climatico | |||||||||
| Rinnovabili | |||||||||
| Contrasto alla corruzione | |||||||||
| Emissioni di GHG ed energia | |||||||||
| Diritti umani e del lavoro lungo la catena | |||||||||
| del valore | |||||||||
| Adattamento al cambiamento climatico | |||||||||
| Cybersecurity | |||||||||
| Rischi per la salute pubblica | |||||||||
| Diversità, equità e inclusione | |||||||||
| Diversificazione delle attività aziendali | |||||||||
| Gestione della risorsa idrica | |||||||||
| Efficacia del Consiglio di Amministrazione sulla governance ESG |
|||||||||
| Gestione della privacy dei dati | |||||||||
| Occupazione sostenibile | |||||||||
| Coinvolgimento e sviluppo delle comunità locali | |||||||||
| Gestione dei disastri, recupero e soccorso | |||||||||

| Ambiti previsti dal D.Lgs. n. 254/2016 Modello aziendale di gestione e organizzazione Art. 3.1, comma a |
Tematiche materiali Saipem e trattate in DNF Efficacia del Consiglio di Amministrazione sulla governance ESG. |
GRI Standard GRI 2: General Disclosures 2021 GRI 201: Economic Performance 2016 GRI 204 : Procurement Practices 2016 |
Icona | Sezioni della DNF Saipem 2022 Modello aziendale di gestione e organizzazione. |
Approfondimenti in altri documenti Capitoli "Risorse umane" e "Governance" della Relazione sulla gestione. Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari 2022. |
|---|---|---|---|---|---|
| Politiche Art. 3.1, comma b |
Nelle specifiche sezioni "Politiche e sistema di gestione" di ciascun ambito trattato. |
Le Politiche societarie sono disponibili alla sezione Documentazione del sito www.saipem.com. |
|||
| Temi ambientali: - impatti su ambiente Art. 3.2, comma c - energia ed emissioni Art. 3.2, comma a; Art. 3.2, comma b - risorse idriche Art. 3.2, comma a |
Strategie di mitigazione del cambiamento climatico. Emissioni di GHG ed energia. Adattamento al cambiamento climatico. Rinnovabili. Gestione della risorsa idrica. Gestione dei disastri, recupero e soccorso. |
GRI 201: Economic Performance 2016 GRI 302: Energy 2016 GRI 303: Water and Effluents 2018 GRI 305: Emissions 2016 GRI 306: Waste 2020 |
Consumo di energia ed efficienza energetica. Energie rinnovabili. Uso di combustibili alternativi. Controllo e riduzione delle emissioni GHG. Il contributo alla mitigazione del cambiamento climatico e strategie di mitigazione. Controllo e riduzione delle emissioni atmosferiche (non GHG). |
Capitolo "Transitioning toward Net-Zero" del Bilancio di Sostenibilità 2022. |
|
| Gestione delle persone Art. 3.2, comma d Impatti su salute e sicurezza Art. 3.2, comma c |
Occupazione sostenibile. Rischi per la salute pubblica. Diritti umani e del lavoro lungo la catena del valore. Coinvolgimento e sviluppo delle comunità locali. Cybersecurity. sulla Governance ESG. Diversità, equità e inclusione. |
GRI 401: Employment 2016 GRI 403: Occupational Health and Safety 2018 GRI 404: Training and Education 2016 GRI 405: Diversity and equal opportunity 2016 GRI 413: Local Communities 2016 |
La sicurezza. La salute. Competenze e conoscenze. |
Capitoli "Valuing people" e "Diversity, equity & inclusion" del Bilancio di Sostenibilità 2022. |
|
| Aspetti sociali Art. 3.2, comma d |
Diversificazione delle attività aziendali. |
GRI 201: Performance economiche 2016 GRI 202: Market presence 2016 GRI 203: Indirect Economic Impacts 2016 GRI 207: Imposte 2019 GRI 308: Supplier Environmental Assessment 2016 GRI 414: Supplier Social Assessment 2016 |
La creazione di valore sostenibile nel tempo. La gestione etica della catena di fornitura. Pratiche di security. |
Capitoli "Partnering at the local level to create value" e "Sustainable supply chain" del Bilancio di Sostenibilità 2022. |
|
| Rispetto dei diritti umani Art. 3.2, comma e |
Diritti umani e del lavoro lungo la catena del valore. |
GRI 406: Non discrimination 2016 GRI 407: Freedom of Association and Collective Bargaining 2016 GRI 408: Child Labour 2016 GRI 409: Forced or Compulsory Labour 2016 GRI 410: Security Practices 2016 |
Le persone in Saipem e tutte le sotto-sezioni. Rispetto dei diritti umani. |
Capitolo "Human and labour rights at Saipem", "Valuing people" e "Sustainable supply chain" del Bilancio di Sostenibilità 2022. |
|
| Lotta alla corruzione Art. 3.2, comma f |
Contrasto alla corruzione. |
GRI 205: Anti-corruption 2016 GRI 415: Public policy 2016 |
Lotta alla corruzione. |
Il sistema di reporting non finanziario di Saipem è basato su specifiche procedure che definiscono ruoli, responsabilità, attività e flussi informativi. Inoltre, la Società è dotata di specifici sistemi IT, in continua evoluzione in ottica di miglioramento continuo, per rendere più efficiente e solido possibile il processo.

È stato poi sviluppato un processo di attestazioni interne per cui i responsabili chiaramente identificati nella gestione dei dati formalizzano una "lettera di attestazione", redatta al fine di certificare la correttezza e la tracciabilità dei dati e delle informazioni. Infine, la DNF e il Bilancio di Sostenibilità sono sottoposti a revisione limitata da parte di una società di revisione indipendente.
A integrazione, Saipem si è anche dotata di un sistema di controllo interno sull'informativa non finanziaria al fine di rafforzare ulteriormente l'affidabilità, la tempestività e la completezza del processo di reporting.
È stata creata un'unità dedicata che è responsabile di coordinare e pianificare le attività necessarie per l'operatività del sistema di controllo e sono state emesse specifiche procedure interne (i.e. Management System Guideline dedicata e le Matrici di Rischio e Controllo per ogni società in perimetro).
Il Sistema di Controllo Interno sull'informativa non finanziaria è stato sviluppato utilizzando i princìpi del CoSO Internal Control-Integrated Framework. È stato definito un set minimo di controlli e monitoraggi, suddiviso per macro-processi, sotto processi e indicatori, nonché per tipologia di sito/asset, da implementarsi a livello di Gruppo. L'attenzione particolare al sito/asset è fondamentale in quanto determina delle specificità nei processi di reporting non finanziario, in particolare per la raccolta del dato primario.
Le fasi operative del sistema di controllo sono le seguenti:
1) definizione del perimetro di applicazione tramite valutazioni quantitative (identificazione delle società rilevanti del Gruppo e degli indicatori non finanziari significativi);
2) identificazione e valutazione dei controlli. Sono identificate specifiche attività di controllo, le quali possono includere approvazioni, autorizzazioni, verifiche, riconciliazioni, revisioni delle prestazioni operative, conferma di ipotesi e stime, separazione dei compiti. I controlli possono essere manuali o automatici, a seconda del metodo e degli strumenti utilizzati per eseguirli, e inoltre possono essere preventivi o ispettivi, a seconda della posizione del controllo nel flusso dell'attività di reportistica;
3) attività di monitoraggio e azioni correttive. Il monitoraggio è l'insieme delle attività volte a verificare che il Sistema di Controllo Interno sia correttamente disegnato e operativo. Sono previste due tipologie di monitoraggio: di linea e indipendente. Il monitoraggio di linea viene eseguito su base annuale dal responsabile dell'unità organizzativa gestore della fase o dell'attività sulla quale risiede il rischio. Il monitoraggio indipendente viene eseguito con l'ausilio della Funzione Internal Audit di Saipem. A partire dal 2021 la cadenza delle attività di monitoraggio indipendente ha cadenza semestrale;
4) resoconto e valutazione del Sistema di Controllo Interno.Viene predisposto un report di sintesi sul Sistema di Controllo Interno sull'informativa non finanziaria descrivendo le principali risultanze delle attività di monitoraggio di linea e indipendente. Nel 2022 tale report è stato condiviso sia con il Comitato Sostenibilità, Scenari e Governance che con il Comitato Controllo e Rischi.
Il Sistema è operativo dal 2019 con una copertura progressivamente più ampia di società e indicatori. Dall'introduzione del sistema a oggi, alcuni processi di reporting sono stati irrobustiti, sono state fatte integrazioni in alcune procedure aziendali, nuovi indicatori sono stati integrati nei sistemi informatici della Società e alcuni calcoli prima effettuati manualmente sono stati automatizzati. Inoltre è stato realizzato un importante sforzo nella formalizzazione delle attività di controllo già in essere, ma soprattutto nella progettazione di adeguate attività di monitoraggio quando non già previste.
Allo scopo di rafforzare ulteriormente l'efficacia dei processi operativi in ambito ESG è stato recentemente sviluppato uno strumento di controllo aggiuntivo. La Funzione Internal Audit, nel 2021 e 2022, ha aggiornato i work programme – previsti per gli interventi di audit aventi a oggetto le società e alcuni processi – integrando un set di verifiche su tematiche ESG. Le tematiche considerate sono le seguenti: rispetto diritti umani, catena di fornitura sostenibile, diversità e ambiente. Tali test sono effettuati su un campione di società e/o alcuni processi inclusi nel piano di audit annuale approvato dal Consiglio di Amministrazione.
Dalle analisi condotte, i cui risultati sono stati presentati al Comitato Controllo e Rischi nell'ambito della regolare e periodica informativa in merito all'attuazione del Piano di Audit, non sono emerse particolari criticità in merito.

GRI 2-4, 2-6 SASB IF0301-A/B/C SASB EM-SV-000. A/B/C/D SASB IF-EN-000.C
Il Gruppo Saipem è un provider di soluzioni globali per il settore energetico e delle infrastrutture, presente in più di 70 Paesi, con 9 cantieri di fabbricazione e una flotta mare composta, a fine 2022, da 29 navi di costruzione, di cui 26 di proprietà e 3 di terzi e in gestione a Saipem, e 13 mezzi di perforazione, di cui 9 di proprietà Saipem. Dettagli in merito agli eventi registrati nel corso dell'esercizio che hanno portato a modifiche nella composizione della flotta rispetto all'anno precedente sono presenti nella "Relazione sulla gestione". La Società opera in Europa, Americhe, CSI, Africa, Medio Oriente, Estremo Oriente e Oceania. La Società dispone di competenze specialistiche nella gestione di progetti complessi, dall'ideazione al decommissioning, in ambienti estremi, aree remote e acque profonde.
Il contesto di mercato nel quale Il Gruppo opera è descritto nella sezione "Il contesto di mercato" della presente Relazione finanziaria.
Per favorire la transizione energetica, rispondendo e anticipando le esigenze dell'attuale e del futuro mercato, il Gruppo ha fatto dell'innovazione e della digitalizzazione elementi chiave della propria strategia. Un impegno che interessa sia il business tradizionale legato alle fonti energetiche fossili, sia lo sviluppo di nuove tecnologie per i mercati emergenti delle energie rinnovabili.
Il modello di business del Gruppo Saipem valorizza le sinergie tra le diverse aree di business e il contesto esterno in cui opera, al fine di trovare soluzioni sempre nuove per aumentare l'efficienza operativa, ridurre l'impatto ambientale delle operazioni e dei prodotti forniti ai clienti, migliorare la sicurezza del personale e dei fornitori. La sezione "Assetto organizzativo" della presente Relazione finanziaria presenta la configurazione organizzativa del Gruppo.
Ulteriori informazioni sul profilo societario e le operazioni per linea di business sono disponibili al capitolo "Assetto organizzativo" della Relazione finanziaria annuale e alla sezione "Profilo dell'emittente" della Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari 2022.
| Metriche di attività operativa nell'anno | Unità di misura | 2022 |
|---|---|---|
| Totale backlog (a) | (milioni di euro) | 24.017 |
(a) Non include le Perforazioni Terra.
Saipem è una società soggetta al controllo congiunto di Eni SpA e CDP Equity SpA. Al 31 dicembre 2022 il capitale sociale di Saipem SpA ammonta a 501.669.790,83 euro, suddiviso in n. 1.995.557.732 azioni
ordinarie e n. 1.059 azioni di risparmio, tutte prive dell'indicazione del valore nominale. Sulla base delle informazioni disponibili e delle comunicazioni ricevute ai sensi della delibera Consob 11971/1999 (Regolamento Emittenti), al 31 dicembre 2022 il 31,19% del capitale sociale di Saipem SpA è detenuto da Eni SpA, il 12,82% è detenuto, tramite la controllata CDP Equity SpA, da Cassa Depositi e Prestiti (CDP) SpA, società controllata dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, mentre la parte restante è distribuita tra altri azionisti privati, nessuno dei quali risulta detenere quota rilevante superiore o uguale al 3%.

Le informazioni previsionali riportate nel presente paragrafo devono ritenersi "forward-looking statements", poiché dipendono anche dal verificarsi di eventi e sviluppi futuri al di fuori del controllo della Società; in particolare, le informazioni potrebbero essere oggetto di revisioni a seguito delle evoluzioni della crisi russo-ucraina in atto e conseguentemente del contesto di mercato di riferimento. Maggiori dettagli sono forniti alla nota 46 delle Note illustrative al bilancio consolidato "Evoluzione prevedibile della gestione e fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio – Effetti della crisi russo-ucraina: misure restrittive e sanzioni dell'UE".

L'attuale contesto di riferimento è caratterizzato da una significativa tendenza di ripresa nei mercati di riferimento per Saipem, in linea con una crescita visibile sia in termini di indicatori macroeconomici che di domanda energetica complessiva. Nel 2022 l'economia mondiale, secondo il Fondo Monetario Internazionale, è cresciuta del 3,4% rispetto al 2021, in linea con la media del periodo pre-pandemico (2015-2019). Tale tendenza si è manifestata nonostante alcuni fattori significativi abbiano pesato sullo scenario globale, tra tutti l'instabilità geopolitica generata dal prolungato conflitto in Ucraina e gli elevati tassi di inflazione, trainati anche dall'andamento del prezzo delle materie prime.
In tale contesto il settore energetico, risultato tra i più impattanti dalla crisi del 2021, ha registrato nel 2022 chiari segnali di ripresa, in ragione del recupero della domanda di energia e, in particolare, di petrolio e gas. Il riequilibrio dei fondamentali di mercato ha portato un significativo aumento dei prezzi degli idrocarburi che, sostenuti dall'instabilità del contesto geopolitico, si sono mossi nella prima metà dell'anno sopra i 100 dollari al barile per poi stabilizzarsi intorno agli 80 dollari al barile verso la fine del periodo. A livello complessivo i segnali emersi nel corso dell'anno si sono progressivamente tradotti in un recupero degli investimenti nei settori dell'Oil&Gas, che nel 2022 hanno raggiunto e superato i valori pre-COVID. Tale crescita, che si è registrata in tutte le aree geografiche e con particolare intensità in Medio Oriente, è risultata tale da compensare ampiamente il crollo delle attività in Russia e Ucraina. A sostegno di questa tendenza hanno contribuito, oltre che le dinamiche inflattive, anche la necessità di ritornare a investire in infrastrutture energetiche, all'interno di due direttive: garantire il sostegno della futura domanda di idrocarburi, ulteriormente alimentata dalla necessità di sostituire le importazioni di prodotti petroliferi russi, e la seconda, di ridurre i rischi di approvvigionamento delle fonti energetiche in alcune aree geografiche come l'Europa. In un contesto di recupero complessivo le principali società petrolifere hanno mantenuto una strategia finalizzata sia a mantenere la solidità del proprio assetto finanziario, che a diversificare il proprio portafoglio di investimenti in modo da rispondere alle crescenti pressioni dal mercato in tema di transizione energetica e obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2.
Le aspettative del settore Oil&Gas per i prossimi anni si confermano positive in diverse regioni (ad esempio, Africa e Medio Oriente, aree in cui Saipem è storicamente presente) e trasversalmente rispetto ai diversi mercati di riferimento di Saipem, a partire da quelli più reattivi all'andamento del prezzo di petrolio e gas, come E&C Offshore e Drilling Offshore, al mercato E&C Onshore, diversificato tra attività upstream, midstream e downstream. Un focus crescente verrà dato ai mercati dell'Offshore Construction tradizionale, storicamente più attrattivi e per i quali Saipem dispone di asset unici nell'industria. Nel mercato dell'Offshore Wind si sta attuando una strategia in più fasi, partendo da un focus iniziale su opportunità in cui Saipem possa valorizzare le proprie competenze distintive, per poi consolidare la propria presenza parallelamente al pieno sviluppo del mercato atteso nei prossimi anni. Nel settore delle Onshore Construction si continuerà con un approccio commerciale selettivo, concentrandosi sui prodotti della transizione energetica dal gas naturale alla CO2, mantenendo una forte attenzione sull'esecuzione ottimale dei progetti e il de-risking del portafoglio. Un contributo crescente verrà fornito dalle soluzioni modulari e nelle infrastrutture sostenibili attraverso due linee di business dedicate.
Nel più lungo periodo l'analisi del contesto di mercato restituisce un mondo in graduale mutamento. La domanda energetica globale continua a essere prevista in crescita nell'arco dei successivi venti anni, pur con un mix in evoluzione rispetto all'attuale. L'impegno dei governi dei principali Paesi per una progressiva riduzione delle emissioni clima-alteranti si prevede possa sostenere il graduale mutamento nell'utilizzo delle fonti energetiche tradizionali a favore di quelle rinnovabili e fonti a bassa intensità carbonica. Tali impegni, sostenuti anche dalle scelte ESG degli investitori finanziari e dalla pressione dell'opinione pubblica, hanno portato all'annuncio di diverse iniziative di riduzione delle emissioni da parte di Paesi e società in diverse aree del pianeta. Il raggiungimento di tali obiettivi si basa principalmente sullo sviluppo e l'impiego di una serie di nuove tecnologie in ambiti come le energie rinnovabili, la decarbonizzazione di diversi settori industriali (come ad esempio, agricoltura, produzione dell'acciaio e del cemento, trasporti), l'efficienza energetica e l'economia circolare. L'utilizzo di tali soluzioni innovative per la realizzazione delle nuove infrastrutture energetiche e per la riduzione delle emissioni carboniche si attende possa creare un mercato significativo e di particolare interesse per Saipem, che dispone già oggi in questo contesto di competenze ed esperienze che rappresentano un vantaggio competitivo nei nuovi settori della transizione energetica. In particolare, Saipem ha concentrato i propri sforzi su alcuni ambiti chiave, quali ad esempio:
Nel contesto delineato il focus principale della strategia per la transizione energetica di Saipem è articolato principalmente intorno a quattro mercati di riferimento:

settori diversi da quelli dell'Oil&Gas, come quelli hard-to-abate della produzione di energia elettrica, dell'acciaio e del cemento;
Inoltre, grazie a un accordo recentemente siglato con Eni Sustainable Mobility, Saipem promuoverà l'utilizzo di biocarburanti sulla propria flotta offshore di costruzione e perforazione, in modo da consentire una significativa riduzione della propria impronta carbonica durante le attività operative.
Infine, una particolare attenzione è stata dedicata anche al mercato delle infrastrutture smart e sostenibili, in particolare su quelle ad alto contenuto tecnologico e sostenibili in collegamento con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Saipem vanta nel settore un'esperienza consolidata in diversi progetti significativi sia in Italia, sia all'estero e ha tutte le credenziali per puntare a cogliere interessanti opportunità di business nei prossimi anni.
La Tassonomia Europea per le attività sostenibili è un sistema di classificazione istituito dall'Unione Europea per identificare quali attività e investimenti sono sostenibili dal punto di vista ambientale.
Il Regolamento UE sulla Tassonomia (2020/852) è entrato in vigore nel luglio 2020 ed è il fulcro del piano d'azione europeo per la finanza sostenibile che coinvolge tutti i partecipanti dei mercati finanziari, ed è finalizzato a prevenire il greenwashing e a supportare gli investitori a compiere scelte più ecologiche al fine di riorientare i flussi di capitali (sia pubblici che privati) verso attività economiche sostenibili, contribuendo al Green Deal europeo.
La Tassonomia definisce un'attività economica ecosostenibile se: contribuisce in modo sostanziale al raggiungimento di uno o più dei sei obiettivi ambientali (SC - Substantial Contribution); non arreca un danno significativo a nessuno degli obiettivi ambientali (Do No Significant Harm - DNSH); è svolta nel rispetto delle garanzie minime di salvaguardia.
Con riferimento al Regolamento Delegato (UE) 2021/2139 della Commissione del 4 giugno 2021, Saipem ha identificato una serie di attività economiche ammissibili come parte del portfolio di attività svolte da Saipem (attuali e potenziali).
Come società di ingegneria e costruzione, Saipem ha un ruolo importante nel supportare i propri clienti anche nella progettazione e costruzione di impianti e strutture in linea con i requisiti di sostenibilità ambientale; pertanto per alcune attività specifiche, in accordo con il suddetto Regolamento Delegato punto (37), l'attività di Saipem è stata inclusa in quanto abilitante l'attività dei clienti, questo in particolare nell'ambito di "Produzione di ammoniaca anidra", per la quale Saipem possiede una tecnologia proprietaria di efficientamento degli impianti di urea, nonché per le attività di analisi e studi di fattibilità svolte in diverse aree che rientrano nella classificazione di ammissibilità per la Tassonomia.
Nel corso del 2022 Saipem ha svolto una serie di progetti per i propri clienti che sono riconducibili alla classificazione delle attività economiche ammissibili per la Tassonomia Europea, in quanto contribuiscono in maniera sostanziale alla mitigazione del cambiamento climatico. Di seguito vengono riportati i principali:
| Attività ammissibile alla Tassonomia | Progetti Saipem | |||
|---|---|---|---|---|
| 3.6 Fabbricazione di altre tecnologie a basse emissioni di carbonio | Progetti di cattura carbonio e altre tecnologie | |||
| a basse emissioni di carbonio | ||||
| 3.10 Produzione di idrogeno | Progetti Idrogeno | |||
| 3.15 Produzione di ammoniaca anidra | Progetti Ammoniaca e Urea | |||
| 4.1 Produzione di energia elettrica mediante tecnologia solare | Progetti relativi a impianti fotovoltaici | |||
| fotovoltaica | ||||
| 4.3 Produzione di energia elettrica a partire dall'energia eolica | Progetti relativi a parchi eolici offshore | |||
| 4.13 Produzione di biogas e biocarburanti destinati ai trasporti | Progetti relativi a impianti biogas e bioenergia | |||
| e di bioliquidi | ||||
| 5.1 Costruzione, espansione e gestione di sistemi di raccolta, Progetti relativi a costruzione di condutture d'acqua |
||||
| trattamento e fornitura di acqua | ||||
| 5.9 Recupero di materiali dai rifiuti non pericolosi | Progetti di circolarità e recupero materiali | |||
| 6.14 Infrastrutture per il trasporto ferroviario | Progetti di costruzione di infrastrutture ferroviarie |
SASB IF-EN-410b.1 SASB IF-EN-410b.3
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Inoltre, Saipem svolge progetti di ingegneria e costruzione nel settore del gas naturale, che rappresentano circa il 50% dei propri ricavi. Il coinvolgimento di Saipem in questo settore riguarda la catena del valore del gas naturale (estrazione, trattamento, stoccaggio, trasporto, ecc.), che risulta esclusa dal Regolamento Delegato (UE) 2022/1214 su gas e nucleare, per cui le attività ammissibili riguardano esclusivamente quelle di produzione di energia elettrica (rif. "4.29 Produzione di energia elettrica da combustibili gassosi fossili - Costruzione o gestione di impianti per la produzione di energia elettrica che utilizzano combustibili gassosi fossili"). Pertanto, con riferimento all'informativa ai sensi dell'art. 8, paragrafi 6 e 7 del Regolamento Delegato (UE) 2021/2178, che prevede l'utilizzo dei modelli forniti nell'Allegato XII per la comunicazione delle attività legate al nucleare e ai gas fossili, si precisa che sono stati omessi tutti i modelli in quanto non sono rappresentativi delle attività della Società.
Per i principali progetti è stata svolta un'analisi di allineamento con i criteri di vaglio tecnico previsti dal Regolamento Delegato (UE) 2021/2139 per determinare quelli che contribuiscono in modo sostanziale alla mitigazione dei cambiamenti climatici e non arrecano un danno significativo a nessun altro obiettivo ambientale.
L'analisi di allineamento è stata eseguita a progetto, attraverso la valutazione dei criteri specificatamente applicabili, la verifica di quanto il progetto fosse allineato tramite raccolta di dati specifici, l'analisi della documentazione progettuale con particolare riferimento ai documenti di Environmental and Social Impact Assessment (ESIA) e altri documenti tecnici, che sono stati raccolti a supporto della valutazione. Tale analisi è stata svolta dalle funzioni aziendali e di progetto competenti, tra cui la funzione Ambiente, Sostenibilità, Ingegneria, ecc., e con il diretto coinvolgimento del Responsabile di Progetto (Project Manager/Director).
Per quanto riguarda le garanzie minime di salvaguardia sociali, come previste dal Regolamento (UE) 2020/852, l'analisi di dettaglio è stata svolta attraverso un'autovalutazione realizzata attraverso un'analisi dei documenti e delle procedure aziendali, al fine di garantire l'allineamento dell'operare di Saipem con le linee guida OCSE destinate alle imprese multinazionali e con i Principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani, e le convenzioni fondamentali dell'ILO.
La presente informativa relativa alla tassonomia è predisposta in linea con il Regolamento (UE) 2020/852 e i relativi atti delegati applicabili. Le tabelle sottostanti includono le informazioni richieste dal Regolamento Delegato (UE) 2021/2178 della Commissione del 6 luglio 2021 per le attività Saipem attualmente allineate o ammissibili alla Tassonomia. È riportato per confronto anche il dato relativo alle attività allineate e ammissibili dello scorso anno (2021), riportate in ultima colonna come anno N-1.
| SC | DNSH | ||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività economiche | Codice | Fatturato assoluto | Quota del fatturato Mitigazione |
dei cambiamenti climatici |
ai cambiamenti Adattamento climatici |
dei cambiamenti Mitigazione climatici |
ai cambiamenti Adattamento climatici |
Acque e risorse marine |
Economia circolare | Inquinamento | ed ecosistemi Biodiversità |
Garanzie minime di salvaguardia |
fatturato (attività abilitate) di Categoria Quota |
allineato alla Tassonomia (anno N) |
fatturato allineato alla Tassonomia di (anno N-1) Quota |
| (k euro) | (%) | (%) | (%) | S/N | S/N | S/N | S/N | S/N | S/N | S/N | A | (%) | (%) | ||
| A. ATTIVITÀ AMMISSIBILI ALLA TASSONOMIA |
|||||||||||||||
| A.1 Attività ecosostenibili | |||||||||||||||
| (allineate alla tassonomia) | |||||||||||||||
| Produzione di energia elettrica | |||||||||||||||
| mediante tecnologia solare fotovoltaica | 4.1 | 35.343 | 0,36 0,36 | 0,00 | S | S | S | S | S | S | S | - | 0,36 0,00 | ||
| Produzione di energia elettrica | |||||||||||||||
| a partire dall'energia eolica | 4.3 | 687.449 | 6,89 6,89 | 0,00 | S | S | S | S | S | S | S | - | 6,89 5,52 | ||
| Infrastrutture per il trasporto ferroviario | 6.14 | 294.698 | 2,95 2,95 | 0,00 | S | S | S | S | S | S | S | A | 2,95 2,91 | ||
| Fatturato delle attività ecosostenibili | |||||||||||||||
| (allineate alla tassonomia) (A.1) | 1.017.490 10,20 10,20 0,00 | 10,20 8,43 | |||||||||||||
| A.2 Attività ammissibili alla tassonomia, | |||||||||||||||
| ma non ecosostenibili | |||||||||||||||
| (attività non allineate alla tassonomia) | |||||||||||||||
| Fabbricazione di altre tecnologie a basse emissioni di carbonio |
3.6 | 4.686 | 0,05 | ||||||||||||
| Produzione di idrogeno | 3.10 | 2.430 | 0,02 | ||||||||||||
| Produzione di ammoniaca anidra | 3.15 | 86.054 | 0,86 | ||||||||||||
| Produzione di energia elettrica | |||||||||||||||
| a partire dall'energia eolica | 4.3 | 890 | 0,01 | ||||||||||||
| Produzione di biogas e biocarburanti | |||||||||||||||
| destinati ai trasporti e di bioliquidi | 4.13 | 1.142 | 0,01 | ||||||||||||
| Costruzione, espansione e gestione di sistemi | |||||||||||||||
| di raccolta, trattamento e fornitura di acqua | 5.1 | 1.990 | 0,02 | ||||||||||||
| Recupero di materiali da rifiuti non pericolosi | 5.9 | 1.124 | 0,01 | ||||||||||||
| Altre (**) | 2.416 | 0,02 | |||||||||||||
| Fatturato delle attività ammissibili | |||||||||||||||
| alla tassonomia, ma non ecosostenibili | |||||||||||||||
| (attività non allineate alla tassonomia) | |||||||||||||||
| (A.2) | 100.732 1,00 | 1,00 0,83 | |||||||||||||
| Totale (A.1+A.2) | 1.118.222 11,20 | 11,20 9,26 | |||||||||||||
| B. ATTIVITÀ NON AMMISSIBILI | |||||||||||||||
| ALLA TASSONOMIA | |||||||||||||||
| Fatturato delle attività non ammissibili | |||||||||||||||
| alla tassonomia (B) | 8.861.624 88,80 | ||||||||||||||
| Totale (A+B) | 9.979.846 |
(*) Le altre colonne previste dal Regolamento non sono state incluse in quanto non applicabili.
(**) Altre attività ammissibili includono: 3.1 Fabbricazione di tecnologie per le energie rinnovabili; 3.2 Fabbricazione di apparecchiature per la produzione e l'utilizzo di idrogeno; 3.3 Fabbricazione di tecnologie a basse emissioni di carbonio per i trasporti; 4.4 Produzione di energia elettrica mediante tecnologie dell'energia oceanica; 4.14 Reti di trasmissione e distribuzione di gas rinnovabili e a basse emissioni di carbonio; 5.11 Trasporto di CO2; 5.12 Stoccaggio geologico permanente sotterraneo di CO2; 6.12 Riqualificazione del trasporto marittimo e costiero di merci e passeggeri; 6.16 Infrastrutture che consentono il trasporto per vie d'acqua a basse emissioni di carbonio; 9.1 Ricerca, sviluppo e innovazione vicini al mercato.

| SC | DNSH | |||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività economiche | Codice | CapEx assoluto | Quota del CapEx | dei cambiamenti Mitigazione climatici |
ai cambiamenti Adattamento climatici |
dei cambiamenti Mitigazione climatici |
ai cambiamenti Adattamento climatici |
Acque e risorse marine |
Economia circolare | Inquinamento | ed ecosistemi Biodiversità |
Garanzie minime di salvaguardia |
Quota Capex allineate alla (anno N) |
Quota Capex allineate (anno N tassonomia -1) alla tassonomia |
| (k euro) | (%) | (%) | (% ) | S/N | S/N | S/N | S/N | S/N | S/N | S/N | (%) | (%) | ||
| A. ATTIVITÀ AMMISSIBILI ALLA TASSONOMIA | ||||||||||||||
| A.1 Attività ecosostenibili | ||||||||||||||
| (allineate alla tassonomia) | ||||||||||||||
| Produzione di energia elettrica | ||||||||||||||
| a partire dall'energia eolica | 4.3 | 53.054 | 7,73 7,73 0,00 | S | S | S | S | S | S | S 7,73 3,58 | ||||
| CapEx delle attività ecosostenibili | ||||||||||||||
| (allineate alla tassonomia) (A.1) | 53.054 | 7,73 7,73 0,00 | 7,73 3,58 | |||||||||||
| A.2 Attività ammissibili alla tassonomia, ma non ecosostenibili |
||||||||||||||
| (attività non allineate alla tassonomia) | ||||||||||||||
| Installazione, manutenzione e riparazione | ||||||||||||||
| di dispositivi per l'efficienza energetica | 7.3 | 928 | 0,14 | |||||||||||
| Installazione, manutenzione e riparazione | ||||||||||||||
| di tecnologie per le energie rinnovabili | 7.6 | 43 | 0,01 | |||||||||||
| Acquisto e proprietà di edifici | 7.7 | 67.557 | 9,84 | |||||||||||
| Ricerca, sviluppo e innovazione vicini al mercato | 9.1 | 1.772 | 0,26 | |||||||||||
| CapEx delle attività ammissibili | ||||||||||||||
| alla tassonomia, ma non ecosostenibili | ||||||||||||||
| (attività non allineate alla tassonomia) (A.2) | 70.300 10,25 | 10,25 1,29 | ||||||||||||
| Totale (A.1+A.2) | 123.354 17,98 | 17,98 4,87 | ||||||||||||
| B. ATTIVITÀ NON AMMISSIBILI | ||||||||||||||
| ALLA TASSONOMIA | ||||||||||||||
| CapEx delle attività non ammissibili | ||||||||||||||
| alla tassonomia (B) | 562.736 82,02 | |||||||||||||
| Totale (A+B) | 686.090 |
(*) Le altre colonne previste dal Regolamento non sono state incluse in quanto non applicabili.

| SC | DNSH | ||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività economiche | Codice | OpEx assoluto | Quota del OpEx | dei cambiamenti Mitigazione climatici |
ai cambiamenti Adattamento climatici |
dei cambiamenti Mitigazione climatici |
ai cambiamenti Adattamento climatici |
Acque e risorse marine |
Economia circolare | Inquinamento | ed ecosistemi Biodiversità |
Garanzie minime di salvaguardia |
(attività abilitate) Categoria |
Quota Opex allineate alla tassonomia (anno N) |
Quota Opex allineate alla tassonomia (anno N-1) |
| (k euro) | (%) | (%) | (% ) | S/N | S/N | S/N | S/N | S/N | S/N | S/N | A | (%) | (%) | ||
| A. ATTIVITÀ AMMISSIBILI ALLA TASSONOMIA |
|||||||||||||||
| A.1 Attività ecosostenibili | |||||||||||||||
| (allineate alla tassonomia) | |||||||||||||||
| Produzione di energia elettrica | |||||||||||||||
| mediante tecnologia solare fotovoltaica | 4.1 | 35 | 0,00 0,00 0,00 | S | S | S | S | S | S | S | - | 0,00 | 0,00 | ||
| Produzione di energia elettrica | |||||||||||||||
| a partire dall'energia eolica | 4.3 | 285.185 23,60 23,60 0,00 | S | S | S | S | S | S | S | - | 23,60 | 12,44 | |||
| Infrastrutture per il trasporto ferroviario | 6.14 | 7.226 | 0,60 0,60 0,00 | S | S | S | S | S | S | S | A | 0,60 | 1,02 | ||
| OpEx delle attività ecosostenibili (allineate alla tassonomia) (A.1) |
292.446 24,20 24,20 0,00 | 24,20 | 13,46 | ||||||||||||
| A.2 Attività ammissibili alla tassonomia, | |||||||||||||||
| ma non ecosostenibili | |||||||||||||||
| (attività non allineate alla tassonomia) | |||||||||||||||
| Fabbricazione di altre tecnologie | |||||||||||||||
| a basse emissioni di carbonio | 3.6 | 155 | 0,01 | ||||||||||||
| Produzione di idrogeno | 3.10 | 505 | 0,04 | ||||||||||||
| Produzione di ammoniaca anidra | 3.15 | 2.309 | 0,19 | ||||||||||||
| Produzione di energia elettrica | |||||||||||||||
| mediante tecnologia solare fotovoltaica | 4.1 | 145 | 0,01 | ||||||||||||
| Produzione di energia elettrica | |||||||||||||||
| a partire dall'energia eolica | 4.3 | 5.368 | 0,45 | ||||||||||||
| Produzione di biogas e biocarburanti | |||||||||||||||
| destinati ai trasporti e di bioliquidi | 4.13 | 363 | 0,03 | ||||||||||||
| Reti di trasmissione e distribuzione di gas | |||||||||||||||
| rinnovabili e a basse emissioni di carbonio | 4.14 | 440 | 0,04 | ||||||||||||
| Costruzione, espansione e gestione di sistemi | |||||||||||||||
| di raccolta, trattamento e fornitura di acqua | 5.1 | 83 | 0,01 | ||||||||||||
| Soluzioni basate sui dati per la riduzione | |||||||||||||||
| delle emissioni di gas serra Ricerca, sviluppo e innovazione |
8.2 | 221 | 0,02 | ||||||||||||
| vicini al mercato | 9.1 | 2.667 | 0,22 | ||||||||||||
| Ricerca, sviluppo e innovazione | |||||||||||||||
| per la cattura diretta di CO2 nell'atmosfera | 9.2 | 163 | 0,01 | ||||||||||||
| Altre (**) | 53 | 0,00 | |||||||||||||
| OpEx delle attività ammissibili | |||||||||||||||
| alla tassonomia ma non ecosostenibili | |||||||||||||||
| (attività non allineate alla tassonomia) | |||||||||||||||
| (A.2) | 12.472 1,03 | 1,03 | 1,31 | ||||||||||||
| Totale (A.1+A.2) | 304.918 25,23 | 25,23 | 14,77 | ||||||||||||
| B. ATTIVITÀ NON AMMISSIBILI | |||||||||||||||
| ALLA TASSONOMIA | |||||||||||||||
| OpEx delle attività non ammissibili | |||||||||||||||
| alla tassonomia (B) | 903.389 74,77 | ||||||||||||||
| Totale (A+B) | 1.208.307 |
(*) Le altre colonne previste dal Regolamento non sono state incluse in quanto non applicabili.
(**) Altre attività ammissibili includono: 3.2 Fabbricazione di apparecchiature per la produzione e l'utilizzo di idrogeno; 4.6 Produzione di energia elettrica a partire dall'energia geotermica; 5.9 Recupero di materiali dai rifiuti non pericolosi.
I KPI di seguito descritti sono stati calcolati in accordo ai requisiti del Regolamento Delegato (UE) 2021/2178 della Commissione del 6 luglio 2021.
I KPI delle spese in conto capitale (CapEx) sono stati determinati come segue:
I KPI delle spese operative (OpEx), che devono includere i costi diretti non capitalizzati legati a ricerca e sviluppo, locazione a breve termine, manutenzione e riparazione degli attivi e qualsiasi altra spesa diretta

connessa alla manutenzione quotidiana di immobili, impianti e macchinari necessaria per garantire il funzionamento continuo ed efficace di tali attivi, sono stati determinati come segue:
I costi per locazione a breve termine includono anche le componenti relative ai "Low Value" e "Pagamenti variabili" che hanno la stessa natura di costo.
I costi di manutenzione e riparazione degli attivi sono stati quantificati utilizzando l'approccio specifico per ciascuna Business Line Saipem al fine di consentire l'identificazione di tali costi nel modo più coerente ed efficace tenendo conto delle peculiarità di ciascuna attività svolta.
I KPI relativi alla tassonomia sono stati calcolati sulla base dei progetti o delle commesse rilevanti per ogni attività economica ammissibile secondo la tassonomia.
Eventuali conteggi doppi sono stati evitati attraverso l'applicazione di un'attenta analisi e definizione del processo complessivo a livello aziendale per identificare e mappare tutte le attività correlate alla tassonomia. Ciascun valore è associato a una sola attività economica correlata alla Tassonomia ed è riferito a un unico oggetto di costo/ricavo chiaramente individuato nel sistema contabile e considerato una sola volta nell'analisi.
Il numeratore del KPI di fatturato include esclusivamente i ricavi derivanti dai contratti con i clienti. La percentuale del fatturato relativo alle attività allineate sul fatturato relativo alle attività ammissibili alla tassonomia è il 91%.
Ripartizione del numeratore del KPI delle spese in conto capitale (CapEx KPI) per categoria contabile.
| Categoria contabile | Quota percentuale |
|---|---|
| Incrementi a immobili, impianti e macchinari | 45,2 |
| Incrementi ad attivi immateriali, di cui: | 0 |
| - relativi ad aggregazioni aziendali | 0 |
| Incrementi ad attivi consistenti nel diritto di utilizzo capitalizzati | 54,8 |
Ripartizione del numeratore del KPI delle spese in conto capitale (CapEx KPI) rispetto la classificazione fornita dal Regolamento Delegato (UE) 2021/2178.
| Tipologia | Quota percentuale |
|---|---|
| Relative ad attivi o processi associati ad attività economiche allineate alla tassonomia | 97,8 |
| Parte di un piano volto a espandere le attività economiche allineate alla tassonomia (CapEx Plan) | 1,4 |
| Relative all'acquisto di prodotti derivanti da attività economiche allineate alla tassonomia | |
| e a singole misure che consentono alle attività obiettivo di raggiungere basse emissioni di carbonio | |
| o di conseguire riduzioni dei gas a effetto serra (Piano Net-Zero) | 0,8 |
La percentuale delle spese in conto capitale (CapEx) allineate sulle spese in conto capitale (CapEx) ammissibili alla tassonomia è il 43%.
Ripartizione del numeratore del KPI delle spese operative (OpEx).
| Principali spese operative | Quota percentuale |
|---|---|
| Locazioni a breve termine | 88,1 |
| Manutenzione e riparazione degli attivi | 8,7 |
| Piano Net-Zero | 0,1 |
| Spese di ricerca e sviluppo (parte del Piano Tecnologico) | 3,1 |
La percentuale delle spese operative (OpEx) allineate sulle spese operative (OpEx) ammissibili alla tassonomia è il 96%.
Il piano CapEx di Saipem relativo alla Tassonomia è parte del piano tecnologico di Gruppo che mira a espandere le attività economiche allineate alla Tassonomia.
Il Piano è il documento che esplicita per il quadriennio di riferimento le attività di innovazione tecnologica di breve, medio e lungo termine finalizzate a rispondere alle esigenze di business di Saipem. Allo stesso tempo presenta il quadro di riferimento strategico e le direttive di innovazione strategica assunte, il piano di spesa e

di investimento quadriennale (con particolare focus sul primo anno di piano), le collaborazioni con terze parti per conseguire gli obiettivi di piano e quelle in essere, i risultati conseguiti nel precedente piano tecnologico. L'approvazione del Piano Tecnologico Quadriennale del Gruppo Saipem avviene in coincidenza dell'approvazione del Piano Strategico di Gruppo, di cui il Piano Tecnologico fa parte, e con il quale è allineato sulle principali direttive. Gli iter approvativi del Piano Tecnologico sono regolamentati in appositi documenti normativi.
Le proposte di innovazione tecnologica identificate sono selezionate sulla base dei criteri sotto riportati:
Il Piano Tecnologico 2023-2026 conferma la strategia duale della Società che vede i propri investimenti tecnologici concentrati da una parte sul mantenimento della nostra competitività nel campo Oil&Gas e dall'altra sulla frontiera della Transizione Energetica con mezzi, tecnologie e processi sempre più digitali e orientati sin dalla loro concezione alla sostenibilità ambientale.
A seconda della specifica tipologia dei progetti e degli investimenti lo sforzo viene ripartito sulla Ricerca & Sviluppo (OpEx) o sulla categoria degli Investimenti Tecnologici (CapEx). Diverse azioni sono perseguite dalla Società nei confronti della Transizione Energetica con una strategia caratterizzata da 4 principali pilastri:
Le quattro aree sono strettamente interconnesse e casi di loro sovrapposizione possono essere frequentemente incontrati.
L'obiettivo principale del Piano Tecnologico è quello di portare a completo sviluppo le diverse soluzioni tecnologiche individuate nei piani precedenti per i diversi settori, in maniera tale da essere pronti per la loro piena commercializzazione entro la fine del Piano.
Il Piano CapEx relativo alla Tassonomia nel 2022 è di circa 2 milioni di euro, mentre il valore per tutto il periodo di piano (2023-2026) è di 46 milioni di euro.
Nel 2022, per rispondere prontamente alle sfide poste dal mercato, Saipem ha adottato un modello operativo e di governo societario orientato da un lato a presidiare i prodotti tradizionali e dall'altro a diversificare l'offerta nel settore delle infrastrutture sostenibili e della transizione energetica. Superando il modello divisionale, il 14 gennaio 2022 Saipem ha pertanto assunto una configurazione organizzativa funzionale che punta alla promozione di una cultura "One Saipem", all'integrazione tra i business, a una maggiore efficienza e alla riduzione dei costi, basandosi su:
Nel corso dell'anno, nel rispetto dei requisiti di compliance e dei principi di governance, sono stati sviluppati i seguenti principali interventi organizzativi:
≥ istituzione di una funzione indipendente dedicata alle attività di Integrated Risk Management per garantire un'ottimale gestione e visione d'insieme dei rischi aziendali;

Al fine di garantire piena attuazione della nuova configurazione organizzativa, nel 2022 sono state infine avviate azioni rivolte allo sviluppo dell'assetto operativo e di funzionamento sottostanti, focalizzando l'attenzione su tematiche critiche e rilevanti abilitanti il nuovo modello operativo, nonché sul conseguente adeguamento del Sistema Normativo:

La sezione presenta sinteticamente i risultati nell'anno 2022 riferiti agli obiettivi prefissati, inclusivi anche degli obiettivi del primo Piano di Sostenibilità di Saipem approvato dal Consiglio di Amministrazione il 12 luglio 2022. Le sezioni della DNF o del Bilancio di Sostenibilità in cui vengono descritte in modo dettagliato le performance e le azioni relative ai risultati conseguiti sono indicate di seguito.
Il Piano di Sostenibilità "Energia per un futuro sostenibile" copre il quadriennio 2022-2025 ed è stato redatto allo scopo di implementare una strategia integrata che coniughi obiettivi di business e finanziari del Piano con un complesso di fattori ESG, declinando gli impegni assunti dalla Società nella Politica di Sostenibilità in obiettivi qualitativi e quantitativi misurabili nel tempo, al fine di creare valore per tutti gli stakeholder nel breve e nel lungo termine. Gli obiettivi definiti nel Piano contribuiscono al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) della Agenda 2030 delle Nazioni Unite, in particolare a 12 SDGs che sono maggiormente attinenti al business Saipem e in linea con gli indirizzi strategici del Gruppo.
Il Piano si articola in 12 aree strategiche ESG, indicando per ognuna obiettivi specifici e relativi programmi di attuazione: Net-Zero, Biodiversità, Cantiere Carbon Neutral, Capitale umano, Diversity and Inclusion, Salute e sicurezza, Impatto locale, Catena di fornitura, Etica del business, Cybersecurity, Risk management, Innovazione.
Si evidenziano nella seguente tabella con l'indicazione[Schema di incentivazione] gli obiettivi nell'ambito dei quali sono stati definiti i target del piano di incentivazione variabile di breve e lungo periodo del management.
STRATEGIE DI MITIGAZIONE DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO EMISSIONI DI GHG ED ENERGIA GESTIONE DELLA RISORSA IDRICA
RINNOVABILI ADATTAMENTO AL CAMBIAMENTO CLIMATICO GESTIONE DEI DISASTRI, RECUPERO E SOCCORSI

| Obiettivo 2022 | Risultati 2022 | Status | Ref. |
|---|---|---|---|
| Implementazione di un sistema di monitoraggio per migliorare le informazioni relative alle emissioni di Scope 3 dalla filiera e di un'indagine di mercato per fissare obiettivi di Scope 3. |
Implementato uno strumento per la stima delle emissioni GHG della catena di fornitura; coinvolti 358 fornitori rilevanti. Eseguite 3 indagini di mercato che hanno coperto 21 codici merceologici rilevanti su 36 (58%) con il coinvolgimento di 90 fornitori internazionali. |
BS pag. 86 | |
| Valutazione dell'adesione a Science Based Target Initiative (SBTi). |
Completata una valutazione preliminare per l'adesione a SBTi, con l'analisi dei requisiti e l'identificazione delle azioni da attuare nel breve termine per un allineamento con SBT. |
||
| Adozione di un Carbon Pricing interno. |
Adottata una Internal Carbon Price Fee per finanziare iniziative correlate al clima. |
pag. 146 | |
| Esplorazione di iniziative di offsetting e insetting. |
Analizzate diverse iniziative di offsetting ed insetting e identificate alcune significative e applicabili per Saipem, che saranno realizzate a partire dal 2023. |
pag. 144 BS pag. 40 |
|
| Risparmio di emissioni cumulate di GHG associate a iniziative di efficienza energetica (target riduzioni pari a 153.120 t di CO2 eq nel periodo 2022-2024). |
38,19 kt di CO2 eq di emissioni GHG evitate grazie a iniziative di gestione energetica nel 2022, obiettivo raggiunto per l'anno. |
pag. 147-149 BS pag. 42 |
|
| Incrementare il numero di siti collegati alla rete elettrica utilizzando il 100% di energia rinnovabile (target 6 nuovi siti). |
6 nuovi siti hanno stipulato contratti di elettricità 100% rinnovabile, certificata con garanzia d'origine, in Italia, Francia e Scozia. |
BS pag. 43 | |
| Finalizzare la definizione dei KPI di intensità per ciascuna linea di business. |
Definiti e misurati specifici KPI di intensità per linea di business. | ||
| Utilizzo di SAF (Sustainable Aviation Fuel) per un progetto pilota con una compagnia aerea identificata. |
Stipulato un accordo con una compagnia aerea per l'acquisto di una quota di SAF al fine di ridurre una parte delle emissioni di Scope 3 prodotte dai viaggi aerei effettuati dal personale Saipem con la compagnia stessa. |
BS pag. 58 |

| Obiettivo 2022 | Risultati 2022 | Status | Ref. |
|---|---|---|---|
| Stabilire obiettivi specifici per sito per il riutilizzo dell'acqua; valutare le migliori pratiche esistenti da implementare a livello di sito/progetto, riduzione dei consumi idrici nella sede aziendale di Milano (riduzione di consumo di acqua dal sito prevista del 50%). |
Definiti specifici obiettivi (ad esempio per hydrotesting e uso di acqua domestica) e identificate e raccolte best practice, condivise con tutti i siti operativi. Il nuovo headquarter Saipem a Milano è caratterizzato da un'elevata efficienza nell'uso dell'acqua e da un sistema di riutilizzo dell'acqua piovana che già nel periodo di occupazione nel 2022 (ultimi 4 mesi), e insieme alla parziale chiusura dei palazzi costituenti il vecchio headquarter, ha portato a un risparmio nel prelievo di acque dolci pari a circa il 20% di tutto il Gruppo e del 50% considerando lo specifico sito. |
pag. 155 BS pag. 49-50 |
|
| Stabilire obiettivi specifici per sito per il riutilizzo dei rifiuti, valutare le migliori pratiche esistenti da implementare a livello di sito/progetto, estendere il divieto di plastica monouso per le attività di ristorazione nei siti dei progetti, zero plastica monouso nella distribuzione di bottiglie e bicchieri nel nuovo headquarter aziendale. |
Definiti specifici obiettivi per il riciclo dei rifiuti (su quota di riciclo e tipologie di rifiuti riciclati) e sono state identificate e raccolte best practice, condivise con tutti i siti operativi. La plastica monouso nelle attività di ristorazione non è utilizzata a bordo dei mezzi offshore. In più, sul mezzo FDS 2 si è riusciti a ridurre fortemente l'utilizzo di bottiglie di plastica grazie al sistema di potabilizzazione dell'acqua e dei dispenser installati sui punti di maggiore interesse (i.e., mensa, coffee break). In più, in ottica di eliminazione progressiva di tutta la plastica prodotta in ufficio, derivante dall'erogazione di cibi e bevande, nel nuovo headquarter aziendale è stata prevista l'eliminazione di bottiglie e bicchieri in plastica monouso e la distribuzione di circa 5.000 borracce in acciaio ai dipendenti in Italia. |
BS pag. 49-50 | |
| Continuare le attività sulla mappatura degli sversamenti e di valutazione dei rischi. In particolare: almeno 2 Mapping e Risk Assessment per le attività di perforazione; 1 Mapping e Risk Assessment per un progetto Energy Carrier. |
Eseguiti 2 mapping e risk assessment su due vessel di perforazione. | BS pag. 47 | |
| Assessment su almeno 2 mezzi offshore per valutare la possibilità di sostituzione dell'olio minerale con oli biodegradabili. |
Eseguito un assessment su due diversi equipment utilizzati a bordo dei mezzi offshore per valutare la possibilità di utilizzo dell'olio biodegradabile. |
BS pag. 42 | |
| Valutazione del rischio sversamenti e presenza di sostanze pericolose per il nuovo headquarter. |
Attività di valutazione rischio in corso sarà completata nel corso del 2023. |

SALUTE E SICUREZZA LUNGO LA CATENA DEL VALORE DIVERSITÀ, EQUITÀ E INCLUSIONE RISCHI PER LA SALUTE PUBBLICA OCCUPAZIONE SOSTENIBILE

| Obiettivo 2022 | Risultati 2022 | Status Ref. | |
|---|---|---|---|
| Non superare un valore di 0,42 di TRIFR e 0,97 per HLFR per il Gruppo (dipendenti + subcontrattisti). |
Nel 2022 il TRIFR si è attestato a 0,43 e l'HLFR a 0,88. | pag. 165 BS pag. 65 |
|
| Avvio di una nuova iniziativa incentrata sulla salute mentale dei dipendenti. |
In occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale 2022, Saipem ha lanciato un programma intitolato "Choose Life", volto ad aumentare la consapevolezza delle nostre persone in materia di salute e benessere, con l'obiettivo di incoraggiarle a fare scelte migliori che avranno un maggiore impatto positivo sulla loro vita. Un particolare focus del programma ha riguardato il tema della salute mentale, diventato critico nell'industria di riferimento. Sono state coinvolte 7.000 persone attraverso workshop ed e-learning. |
pag. 166 BS pag. 66 |
|
| Coinvolgimento del Top Management in un workshop LIHS nel 2022. |
Il 100% dei Top Management è stato coinvolto con tramite un workshop organizzato nel dicembre 2022, con lo scopo di allineare il nuovo management sui valori e la filosofia del programma Leadership in Health & Safety e aggiornare la Health & Safety vision di Saipem. |
pag. 166 BS pag. 64 |
|
| Continuare le campagne informative a supporto della copertura della vaccinazione contro il COVID-19 tra la popolazione Saipem, con la previsione di raggiungere una copertura di 20.000 dipendenti entro il 2022. |
Nel 2022 risultano vaccinati contro il COVID più di 23.000 dipendenti. | BS pag. 71 | |
| Continuare la campagna di informazione settimanale durante tutto l'anno fino al termine della pandemia (target: 50 bollettini) e aggiornare le linee guida gestionali e il materiale informativo ove necessario per assicurare una gestione aggiornata del COVID-19. |
Sono stati emessi 50 bollettini COVID e 16 sul vaiolo delle scimmie. | BS pag. 71 | |
| Continuare a promuovere una cultura inclusiva attraverso iniziative specifiche che sviluppino competenze, valorizzino la diversità, e garantiscano pari opportunità, al fine di attrarre candidati con competenze diversificate. |
Ottenimento dell'attestazione ISO 30415 - Human Resource Management Emissione della Policy "Diversity, Equality and Inclusion". Diversity and Inclusion. Assegnazione 5 borse di studio per studenti di ingegneria dell'Università di Trieste. Incrementato il numero di scuole superiori coinvolte per il programma di Sinergia (4 scuole). Finalizzate partnership con 4 università. |
pag. 177 BS pag. 52; BS pag. 60 |

≥ Mantenere l'attestazione ISO 30415 - Human Resource Management Diversity and Inclusion (2023);
(1) Per quanto riguarda il dato su HLFR dei subcontrattisti lo storico viene calcolato a partire dai dati 2020.
Tematica materiale Saipem CONTRASTO ALLA CORRUZIONE DIRITTI UMANI E DEL LAVORO LUNGO LA CATENA DEL VALORE CYBERSECURITY DIVERSIFICAZIONE DELLE ATTIVITÀ AZIENDALI
EFFICACIA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE SULLA GOVERNANCE ESG GESTIONE DELLA PRIVACY DEI DATI COINVOLGIMENTO E SVILUPPO DELLE COMUNITÀ LOCALI

| Obiettivo 2022 | Risultati 2022 | Status Ref. |
|---|---|---|
| Programma di formazione sulla compliance per tutti i Paesi "a rischio": copertura del 100% dei Paesi previsti dal Piano di formazione in ambito Anti-Corruzione e Compliance 231. |
L'attività di formazione è stata realizzata secondo il Piano di formazione sui Paesi identificati. |
pag. 130 |
| Valutazione dei rischi per i diritti umani sul 100% dei principali siti. |
Le 19 principali società operative in Paesi ad alto rischio hanno eseguito la mappatura dei rischi sul tema diritti umani e del lavoro; in aggiunta, altre 17 società operative in Paesi classificati non ad alto rischio hanno eseguito la mappatura. |
pag. 126 |
| Realizzazione e applicazione di un Codice di condotta dei fornitori. |
Il Codice di condotta fornitori è stato pubblicato a marzo 2022; tutti i fornitori, nell'ambito del processo di qualifica, si impegnano a rispettare tale Codice. |
pag. 125 |
| Migliorare il monitoraggio delle emissioni relative ai fornitori per codici merci specifici e valutare il possibile impatto dei requisiti ESG sui fornitori. |
Implementato uno strumento per la stima delle emissioni GHG della catena di fornitura e sono stati coinvolti 358 fornitori rilevanti. Inoltre sono state eseguite 3 market survey che hanno coperto 21 codici merceologici rilevanti su 36 (58%) con il coinvolgimento di circa 90 fornitori internazionali. Infine è stata adottata la piattaforma Open-es per l'acquisizione di informazioni ESG dei fornitori. Nel 2022 1.146 risultano registrati in piattaforma. |
pag. 145 BS pag. 86 |
| Ottenere la certificazione SA8000 di social accountability per Saipem SpA. |
Saipem SpA ha ottenuto la certificazione SA8000 ad aprile 2022, riconfermata dalla verifica periodica a ottobre 2022. |
pag. 125 BS pag. 52 |
| Mantenere il processo "Detection and Reponse" in conformità alla norma ISO/IEC 27001. |
La certificazione è stata confermata nel corso dell'anno con verifica di sorveglianza positiva. |
pag. 127 BS pag. 93 |
| Continuare a integrare sistemi come la soluzione Identity Governance e la soluzione PIM nella piattaforma di sicurezza; implementazione di una soluzione di simulazione di attacchi di violazione; integrazione di un Hardware Security Module per la protezione di chiavi e certificati utilizzati per la crittografia dei dati. |
Le soluzioni IG e PIM sono state installate in alcuni applicativi e l'integrazione continuerà nel programma di cybersecurity per il 2023-2024; una soluzione di simulazione attacchi è stata implementata; l'attività di integrazione di un Security Model è stata completata. |
BS pag. 93 |

| Obiettivo 2022 | Risultati 2022 | Status Ref. | |
|---|---|---|---|
| Selezione e implementazione di | Il NBA è stato incluso nel programma di cybersecurity per il 2023-2024; | BS pag. 92 | |
| una soluzione di Network Behavior Analysis su almeno 1 |
requisiti di sicurezza informatica per la Supply Chain sono stati definiti, gli audit sono previsti nel corso del 2023; è stata predisposta una soluzione |
||
| vessel per proteggere al meglio | per il lancio di campagne di phishing. | ||
| l'ambiente OT; rafforzare i | |||
| requisiti di sicurezza | |||
| informatica sulla Supply Chain | |||
| e verificare la conformità dei | |||
| fornitori attraverso audit | |||
| dedicati (target: 2 audit); | |||
| simulazione di campagne di | |||
| phishing (target: 3 simulazioni di campagne di phishing). |
|||
| Continuare nello sviluppo, | Sviluppo e applicazione di soluzioni digitali per l'efficientamento degli asset | BS pag. 66 | |
| industrializzazione e adozione | (es. FDS 2). | ||
| di soluzioni digitali nelle aree di | |||
| business e staff. | |||
| Consolidare la posizione | 27 iniziative di business development su tecnologie legate all'energy | pag. 195 | |
| tecnologica nel settore eolico e | transition (eolico, solare, idrogeno, CCUS, economia circolare, ecc.) e circa | BS pag. | |
| solare galleggiante offshore; | 20 nuove tecnologie analizzate. | 96-101 | |
| consolidare la tecnologia | |||
| sviluppata negli ultimi anni per portarli alla fase di sviluppo del |
|||
| business; continuare lo | |||
| scouting tecnologico nei | |||
| settori emergenti della | |||
| decarbonizzazione (es. | |||
| economia circolare, ecc.) e | |||
| mantenere il numero di | |||
| partnership attive. | |||
| Continuare a pianificare | Nel corso del 2022 sono state realizzate 27 iniziative per le comunità locali | pag. 115 | |
| iniziative per contribuire alla generazione di valore locale e |
in 11 Paesi diversi che hanno coinvolto più di 230 mila beneficiari. Sono state realizzate iniziative di volontariato d'impresa in 4 diversi siti in Italia. |
BS pag. | |
| agli SDGs, con particolare | 74-78 | ||
| focus ad alcune aree | 82-83 | ||
| strategiche, tra cui l'Italia; | |||
| mirare alla sicurezza energetica | |||
| delle comunità e sostenere i | |||
| programmi di ripristino degli | |||
| ecosistemi; continuare a | |||
| promuovere iniziative di volontariato d'impresa. |
|||
| OBIETTIVI 2023-2026 ≥ |
Estendere il numero di fornitori registrati in Open-es e rafforzare le informazioni e dati disponibili sulla piattaforma | ||
| (2023-2026); | |||
| ≥ | Estendere il numero di fornitori registrati nella piattaforma per la misurazione delle emissioni di GHG dei fornitori e | ||
| rafforzare le informazioni e dati disponibili sulla piattaforma (2023-2026); | |||
| ≥ | Incrementare la consapevolezza sul tema diritti umani e del lavoro presso i principali contrattisti Saipem (2023); | ||
| ≥ | Eseguire verifiche (desktop) sui fornitori Saipem relativamente al tema dei diritti umani e del lavoro (2023); | ||
| ≥ | |||
| Rafforzare le competenze sui temi di sostenibilità nell'ambito della funzione Supply Chain attraverso una formazione | |||
| specifica (2024); ≥ |
|||
| Realizzare nuove market survey per identificare possibili requisiti ambientali applicabili nei processi di | |||
| approvvigionamento (2023-2026); | |||
| ≥ | Rafforzare il processo di qualifica fornitori relativamente alle tematiche ESG nell'ambito dell'aggiornamento del | ||
| sistema di qualifica aziendale (2024); | |||
| ≥ | Continuare l'attività di formazione in ambito Anti-corruzione e Compliance 231 per il personale a rischio, con | ||
| ≥ | copertura del 100% dei Paesi previsti dal piano di formazione (2023) [Schema di incentivazione]; | ||
| certificazione (2023); | Mantenere il processo "Detection and Response" in conformità alla norma ISO/IEC 27001 attraverso la conferma della | ||
| ≥ | Continuare le iniziative di salute pubblica, legate ad esempio alla prevenzione della malaria e alla promozione e | ||
| awareness sui temi di salute (2023); | |||
| ≥ | Sviluppare una metodologia per un'efficace identificazione delle iniziative sul territorio (2023); | ||
| ≥ | Realizzazione di un'iniziativa per la protezione della biodiversità (progetto pilota "Sea Bin initiative") (2023). | ||
| Target raggiunto |
Target parzialmente raggiunto o in corso
BS: Bilancio di Sostenibilità 2022

GRI 2-29

Il coinvolgimento di tutti i soggetti legittimamente interessati alle attività di Saipem è un impegno perseguito costantemente come elemento fondante del proprio business sostenibile. Un dialogo costante e la partecipazione al raggiungimento di obiettivi condivisi con i propri stakeholder sono gli strumenti che consentono alla Società di generare valore condiviso. L'approccio che Saipem ha sviluppato nel corso del tempo è finalizzato ad assicurare relazioni aperte e trasparenti tra tutte le parti coinvolte e a promuovere interazioni positive e reciprocamente vantaggiose nella relazione con tutti i propri stakeholder, compresi quelli locali, nei territori in cui Saipem opera.
I principi e le responsabilità alla base del processo di coinvolgimento degli stakeholder di Saipem sono definiti dalla "Stakeholder Engagement" Management System Guideline, uno strumento normativo societario valido per l'intero Gruppo, atto a definire univocamente il modello di sostenibilità di Saipem, e l'interazione con i suoi stakeholder, così come sancito nei suoi elementi fondanti dalla Politica di Sostenibilità del Gruppo, disponibile sul sito internet societario.
Nel 2022 le istanze emerse dal processo di coinvolgimento degli stakeholder consistono nelle 17tematiche risultate materiali: salute e sicurezza lungo la catena del valore; strategie di mitigazione del cambiamento climatico; rinnovabili; contrasto alla corruzione; emissioni di GHG ed energia; diritti umani e del lavoro lungo la catena del valore; adattamento al cambiamento climatico; cybersecurity; rischi per la salute pubblica; diversità, equità e inclusione; diversificazione delle attività aziendali; gestione della risorsa idrica; efficacia del Consiglio di Amministrazione sulla governance ESG; gestione della privacy dei dati; occupazione sostenibile; coinvolgimento e sviluppo delle comunità locali; gestione dei disastri, recupero e soccorso.
Per rispondere alle aspettative degli stakeholder su questi temi in termini di trasparenza e di definizione di impegni concreti, Saipem fornisce un'informativa di dettaglio nel presente documento e nei documenti di riferimento del reporting di sostenibilità, come dettagliato nella sezione "Quick guide to our reporting system" del Bilancio di Sostenibilità 2022.
Le seguenti sezioni dettagliano l'approccio di engagement che la Società ha verso tutte le categorie di stakeholder, in termini di impegno, modalità relazionali e azioni fatte nel corso dell'anno 2022.
La Società è impegnata per mantenere un dialogo continuo con la propria comunità finanziaria, verso la quale garantisce massima trasparenza e un accesso equo alle informazioni confidenziali.
Le informazioni non finanziarie sono sempre più oggetto di analisi da parte degli investitori e del mercato finanziario che guardano in modo più analitico la capacità di un'azienda di costruire strategie di business e piani sostenibili nel tempo, con obiettivi misurabili e azioni concrete, che comprovino la capacità dell'azienda di gestire i rischi e cogliere le opportunità di scenari e mercati mutevoli.
Saipem mette a disposizione dei propri investitori e analisti finanziari informazioni e dati di performance anche sui temi non finanziari, al fine di rispondere a questo crescente interesse. Inoltre, Saipem promuove il dialogo continuo con gli interlocutori del mondo finanziario, anche attraverso periodici roadshow e incontri specifici, garantendo sempre trasparenza e un equo accesso alle informazioni. Gli azionisti individuali possono interfacciarsi direttamente con la Segreteria Societaria.
Durante il 2022 sono stati svolti 5 roadshow con la comunità finanziaria, di cui 1 roadshow relativo all'aumento di capitale, e si sono avuti circa 200 contatti con analisti e portfolio manager. Sui temi di sostenibilità nel corso dell'anno Saipem ha dialogato con 16 stakeholder finanziari interessati in maniera specifica ai temi ESG (Environment, Social, Governance). Saipem è inclusa nel Dow Jones Sustainability Index World e Europe, come best performer del proprio settore di riferimento "Energy Equipment & Services". La Società è inoltre impegnata nello sviluppare e mantenere relazioni di lungo termine con gli assicuratori e le banche, interlocutori verso i quali attua comunicazioni sulle iniziative di sicurezza e loss prevention e dei loro risultati al fine di assicurarsi termini e condizioni competitivi. Il processo di trasferimento del rischio consente di individuare la capacità assicurativa per coprire adeguatamente il profilo di rischio della Società e le esposizioni.

Gli analisti ESG monitorano le prestazioni di Saipem in relazione a criteri ambientali, sociali e di governance. Il posizionamento ottenuto nei principali rating nel corso del 2022 è di leadership in 4 rating e in tutti gli altri casi ampiamente sopra alla media del settore di riferimento, a testimonianza di un impegno distintivo sulla sostenibilità del proprio business. La sezione "Engagement with the financial community: ESG recognition " del Bilancio di Sostenibilità 2022 fornisce maggiori dettagli sugli indici e analisi rispetto al settore.
In particolare, si evidenzia l'inclusione di Saipem per il sesto anno consecutivo nel Dow Jones Sustainability Index (World and Europe) con il punteggio più alto del settore Energy Equipment Services (79 rispetto alla media del settore pari a 23), a seguito del Corporate Sustainability Assessment condotto da S&P Global. Confermata inoltre negli indici FTSE4Good di FTSE Russell, in cui è inclusa da marzo 2010, come migliore del settore (punteggio di 4,2 rispetto alla media di 2,6).
Nel mese di gennaio 2023 inoltre Saipem è stata inclusa per la prima volta tra le aziende del Gender-Equality Index (GEI) di Bloomberg. Sulle 484 imprese incluse a livello mondiale, di cui 21 italiane, 20 appartengono al settore energetico.
I clienti rappresentano per Saipem uno stakeholder fondamentale, e garantire la loro soddisfazione è importante, sia in termini di redditività dei progetti, che di efficacia, efficienza e sostenibilità dei processi adottati nella loro esecuzione. Oltre a un reporting costante e frequenti incontri sui progetti operativi, specifici sistemi di monitoraggio e analisi della soddisfazione dei clienti sono implementati da parte di ciascuna business line, al fine di migliorare la gestione operativa e le prestazioni di Saipem nel soddisfare le esigenze dei clienti e mantenere relazioni più strette con loro. La relazione con i clienti è finalizzata inoltre a raccogliere esigenze e aspettative in un'ottica di "solution provider" e guardando alla transizione energetica, anche attraverso la definizione di partnership e collaborazioni.
Una valutazione diretta viene regolarmente effettuata con il coinvolgimento dei clienti, attraverso incontri specifici e/o la raccolta di informazioni tramite questionari di soddisfazione. Inoltre, viene effettuata anche una valutazione indiretta senza il coinvolgimento esplicito del cliente, tramite il regolare monitoraggio e l'analisi di specifici indicatori che possono essere indici di soddisfazione. Tutti i risultati derivanti dal sistema di customer satisfaction sono regolarmente sottoposti al riesame della Direzione Aziendale al fine di identificare le aree critiche ed eventuali misure preventive o di miglioramento. Nel 2022, 14 progetti operativi sono stati coinvolti nella valutazione diretta, con un tasso di risposta del 48%. Il 93% degli intervistati ha manifestato soddisfazione per l'operato di Saipem (ovvero: ha assegnato un punteggio globale uguale o superiore a 6 in una scala da 0 a 10, mentre il 50% degli intervistati ha dichiarato di essere totalmente soddisfatto delle attività dell'azienda (ovvero ha assegnato un punteggio globale di 9 o più in una scala da 0 a 10).
Nel corso del 2022 il sistema di Customer Relationship Management, che centralizza in una piattaforma digitale collaborativa flussi di lavoro, dati e insight rispetto a iniziative commerciali, clienti e mercati e che vede attivi oltre 300 colleghi, è stato ulteriormente sviluppato per abilitare l'ascolto e il miglioramento continuo della relazione con i clienti. Nello specifico è cominciata (terminerà a marzo 2023) l'implementazione di una nuova funzionalità di gestione digitale del processo di Project Customer Satisfaction sopra descritto, con possibilità di configurazione di questionari vestiti sulle peculiarità della Business Line e dello specifico progetto, con restituzione e storicizzazione automatica dei responsi e visualizzazione multi-dimensionale delle analitiche.

Saipem è da sempre impegnata in un costruttivo dialogo con le istituzioni e con le associazioni di categoria nei Paesi in cui è presente. L'attività di rappresentanza degli interessi è posta in essere dall'Azienda con la
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volontà di creare un clima di fattiva collaborazione in una logica di confronto costruttivo e di beneficio per tutte le parti coinvolte spesso su tematiche rilevanti di interesse generale, diretto e/o indiretto.
L'azienda gestisce i rapporti con gli stakeholder – locali, nazionali e internazionali – in linea con quanto previsto dal proprio Codice Etico e dalle Politiche e Linee Guida di Business Integrity, che prescrivono l'adozione di comportamenti caratterizzati da correttezza, trasparenza e tracciabilità. Tali rapporti sono riservati esclusivamente alle funzioni e ruoli competenti identificati all'interno della Società, nel rispetto dei programmi approvati e dei documenti normativi interni.
Saipem non eroga contributi diretti o indiretti, sotto qualsiasi forma, a partiti, movimenti, comitati, organizzazioni politiche e sindacali, a loro rappresentanti e/o candidati, a meno che ciò non sia previsto obbligatoriamente dalla legge locale estera applicabile.
La Funzione Public Affairs responsabile delle Relazioni Istituzionali è delegata al dialogo con le istituzioni, garantendo la coerenza delle strategie relazionali e di comunicazione verso i soggetti esterni.
In virtù della forte propensione internazionale del Gruppo, che è presente in oltre 70 Paesi, Saipem collabora e mantiene strette relazioni con la rete diplomatica italiana, impegnandosi in un dialogo costante con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e con le rappresentanze diplomatiche estere presenti in Italia.
Nei Paesi che la ospitano, Saipem garantisce un dialogo e un'interazione costante con le istituzioni centrali e locali, fondamentali per garantire una relazione basata su criteri di trasparenza e correttezza, fondata su una strategia di creazione di valore condiviso e duraturo. In tale costruttivo contesto istituzionale Saipem supporta iniziative locali destinate alle comunità, principalmente finalizzate a promuovere l'educazione, la salute, la cultura e, nel complesso, lo sviluppo sostenibile. I risultati e i benefici delle iniziative poste in essere sono scrutinati tramite rigorosi processi di due diligence.
Saipem è convinta di poter realizzare il proprio modello di business in modo sostenibile bilanciando le esigenze di mercato con quelle degli stakeholder locali, mantenendo un dialogo trasparente con istituzioni e soggetti, pubblici e privati, operanti nelle varie realtà territoriali.
In quest'ottica Saipem ritiene importante far conoscere la propria realtà operativa e le proprie eccellenze industriali alle istituzioni. Nel 2022, anno in cui si è registrata una ripresa delle interazioni in presenza a livello globale, Saipem ha partecipato a diversi incontri istituzionali e tavoli di lavoro internazionali, tra cui il GIAC (Gas Industry Advisory Committee), presenziando anche ai lavori della COP27.
Saipem ha inoltre supportato e partecipato attivamente all'organizzazione della visita delle istituzioni nazionali e locali presso il cantiere della tratta Alta Velocità/Alta Capacità Brescia-Verona che sta realizzando per il cliente RFI nell'ambito della partecipazione di maggioranza al consorzio CEPAV Due. (Nell'ambito di questo progetto Saipem ha contributo all'attività delle associazioni di rappresentanza (ANCE) finalizzate alla conferma di alcuni provvedimenti legislativi a tutela dei general contractors).
Oltre al diretto coinvolgimento in eventi specifici, nel corso del 2022, Saipem ha collaborato con il Ministero della Transizione Ecologica e il Ministero dello Sviluppo Economico, partecipando a tavoli di lavoro e confronti tecnici su progetti di interesse nazionale in cui Saipem è coinvolta.
In ambito internazionale a giugno 2022 si è tenuta la cerimonia di firma del Memorandum of Understanding (MoU) strategico che ufficializza la cooperazione di Saipem con l'Empresa Nacional de Hidrocarbonetos (ENH) per la monetizzazione del gas domestico proveniente dal progetto Mozambico LNG. Questa collaborazione conferma l'impegno di Saipem nel generare valore anche a vantaggio delle comunità dei Paesi in cui opera, con particolare attenzione al trasferimento di conoscenze, alla creazione di posti di lavoro e opportunità di business per i fornitori locali e supporto alle autorità di governo nella pianificazione di progetti a dimensione regionale.
Saipem è presente in oltre 100 associazioni di categoria e datoriali, il cui ruolo è, tra gli altri, la rappresentanza dei propri associati nei confronti degli interlocutori istituzionali su aspetti inerenti al business. Le attività associative forniscono all'azienda servizi informativi e di analisi dell'evoluzione dello scenario legislativo, normativo e regolamentare del Paese o del settore di riferimento, nonché garantiscono opportunità di promozione commerciale e di confronto con altre società e supportano la ricerca scientifica nei settori in cui Saipem opera. Saipem è tra i fondatori dell'Associazione Nazionale Impiantistica Italiana (ANIMP) e con il rinnovo delle cariche avvenuto nel corso dell'anno ha confermato la sua presenza nel Consiglio Direttivo dell'Associazione. Attraverso le sezioni ANIMP e i gruppi di lavoro collabora allo sviluppo di metodologie e "best practice" per il settore impiantistico dedicando proprie risorse qualificate nella formazione e nella certificazione del Project Management. Nel 2022 Saipem ha aderito ad AIS (Associazione Infrastrutture Sostenibili) all'interno della quale è attiva sui diversi gruppi di lavoro che si occupano della promozione di metodi e tecniche di costruzione innovative e sostenibili. Nell'ambito di questi lavori è stato pubblicato dall'associazione il Position Paper "Cantiere Sostenibile", le cui linee guida costituiscono il format del cantiere sostenibile, che Saipem intende promuovere e negoziare tra i suoi main client.
Saipem è inoltre membro di diverse associazioni di matrice confindustriale, tra cui Assorisorse, Confindustria Energia, Confitarma, di Confindustria Assafrica e Mediterraneo, oltre a contribuire al dialogo industriale ed

economico con stakeholder internazionali attraverso la membership in ISPI e in Associazione Italia ASEAN e al Forum Ambrosetti.
Saipem in aggiunta è membro del World Energy Council (WEC) Italia, presso il quale esprime una Vice Presidenza, e di diverse associazioni e network attivi sul tema della transizione energetica europea.
In quanto attore chiave nel settore energetico, Saipem è membro attivo di specifiche associazioni di categoria nei Paesi in cui la sua presenza è ben strutturata, partecipando a eventi e discussioni che riguardano anche questioni ambientali e climatiche.
Saipem è membro di EVOLEN (Associazione francese di aziende e professionisti del settore energetico), che ha l'obiettivo di divulgare conoscenze tecniche e scientifiche tra i suoi membri e anticipare i cambiamenti nel business favorendo collaborazione e visione di lungo periodo e sostenendo l'innovazione e le partnership.
Ciò consente a Saipem di essere coinvolto in una rete dinamica, promuovere la sua eccellenza tecnologica e condividere informazioni ed esperienze su vari argomenti, compresi gli aspetti di sostenibilità, come l'efficienza energetica e le questioni relative al clima.
Inoltre, Saipem partecipa al Norwegian Solar Energy Cluster che ha l'obiettivo di favorire la cooperazione e supportare lo sviluppo delle competenze nel settore dell'energia solare; nonché di altre associazioni e network attivi sul tema della transizione energetica, come il Global Carbon Capture & Storage Institute (GCCSI), e le associazioni Wind Europe, CO2 Value Europe, Hydrogen Europe e, tramite quest'ultima, dell'iniziativa pubblico-privata europea Clean Hydrogen Alliance.
Dal 2016 Saipem è membro del Global Compact delle Nazioni Unite, l'iniziativa strategica di cittadinanza d'impresa più ampia al mondo. Nell'ambito della propria collaborazione con il network italiano, Saipem ha contribuito al Position Paper "Sustainable Supply Chains: Responsibilities and Opportunities for Businesses" sviluppato dalla Rete Italiana dell'UNGC, con il contributo di oltre 30 aziende associate. Il Paper si concentra sulla gestione sostenibile delle filiere. Identifica sfide e opportunità focalizzandosi su tre aree principali: la riduzione delle emissioni Scope 3; la promozione e la tutela dei diritti umani e del lavoro dignitoso; e la gestione delle esternalità negative attraverso soluzioni circolari.
L'esperienza di Saipem sullo sviluppo e l'applicazione del modello SOCE (Saipem Offshore Carbon Estimation) per la valutazione delle emissioni di GHG lungo l'intera catena del valore di un progetto è stata descritta nel Paper, come una delle best practice riportate.
A partire dalla fine del 2022 Saipem sta cooperando con One Ocean Foundation supportando il perfezionamento e l'approfondimento del primo strumento di valutazione per le aziende sulle tematiche legate alla protezione dell'oceano, l'Ocean Disclosure Initiative (ODI), un'iniziativa di One Ocean Foundation sviluppata in collaborazione con SDA Bocconi School of Management, McKinsey & Company e CSIC (Consejo Superior de Investigaciones Científicas). L'ODI è un quadro di riferimento e una metodologia scientifica che, attraverso un sistema di linee guida e metriche, mira a supportare le aziende nel rendere note le pressioni dirette e indirette sugli ecosistemi marini, i rischi correlati e le loro risposte strategiche.
Dal 2020 Saipem ha acquisito lo status di Supporter della Task Force on Climate-related Financial Disclosure (TCFD) adottando le relative raccomandazioni per garantire una disclosure dei temi climatici completa e in linea con le richieste degli stakeholder. Dal 2018 Saipem pubblica un documento sul Clima in accordo alle raccomandazioni della TCFD; a partire da quest'anno le informazioni climatiche sono interamente integrate

nella presente dichiarazione di carattere non finanziario (rif. capitolo "Il contributo alla mitigazione dei cambiamenti climatici").
Nella relazione con i propri dipendenti la Società ha come impegno prioritario assumere e trattenere le persone di talento, promuovendo il loro sviluppo, la loro motivazione e le loro competenze, garantendo ambienti di lavoro sicuri e sani e relazioni stabili con i sindacati allo scopo di mantenere un dialogo aperto e collaborativo. La Società è inoltre impegnata nel sostenere la diversità e l'inclusività delle persone in tutte le loro forme. Le azioni volte a promuovere l'equità sono una priorità per Saipem e un dovere nei confronti della popolazione societaria.
Saipem promuove il dialogo con le istituzioni, i governi, le autorità locali e con le espressioni organizzate della società civile in tutti i Paesi in cui opera, per l'implementazione di iniziative in un'ottica di supporto al proprio business e alla creazione di valore a livello locale.

La Società è impegnata a contribuire al progresso delle comunità locali, allo sviluppo sociale, economico e culturale e al miglioramento delle condizioni di vita. Ogni società operativa o progetto adotta un approccio mirato che tiene conto del ruolo della società stessa e del contesto specifico in cui opera, adottando a tal fine un dialogo aperto e trasparente con le comunità che vivono nei territori ospitanti.
Le comunità locali sono attivamente coinvolte nell'implementazione dei progetti di sviluppo locale e la Società fornisce un supporto proattivo nelle situazioni di crisi e di emergenza.

≥ 20 rappresentanti delle università e istituzioni e associazioni locali coinvolti nell'analisi di materialità di Saipem.
La Società è impegnata a fornire adeguate informazioni alle organizzazioni locali e non governative interessate alle operazioni Saipem; la regolare pubblicazione di informazioni, obiettivi e risultati sui temi di interesse attraverso i canali istituzionali di Saipem è il principale e più estensivo strumento utilizzato. È inoltre di interesse per Saipem, in un'ottica di creazione di valore condiviso e di sviluppo locale, facilitare e partecipare a progetti di sviluppo, per l'individuazione e l'implementazione dei quali ha interesse a relazionarsi con organizzazioni di provata esperienza e integrità con le quali stabilire relazioni collaborative di breve e medio termine.
≥ Iniziative per le comunità sviluppate attraverso partnership e cooperazione con organizzazioni non governative (es., FACE e AGEFIPH in Francia, Legambiente in Italia, Environmental Friends Society in Arabia Saudita).

Saipem crede nella condivisione di valore sostenibile lungo la propria filiera. La relazione con i propri fornitori è basata sulla fiducia reciproca e sul comportamento etico, al fine di avere una catena forte e affidabile. In questa ottica la Società è impegnata a sviluppare e mantenere relazioni di lungo termine con i propri fornitori, la cui affidabilità dal punto di vista tecnico, finanziario, organizzativo ed etico è garantita da un processo di valutazione e gestione strutturato.
I fornitori sono inoltre proattivamente coinvolti in iniziative HSE, come le campagne di sensibilizzazione ambientale o i programmi per la sicurezza, al fine di supportare concretamente lo sviluppo sostenibile della propria filiera.
Saipem è impegnata per l'educazione e la formazione delle nuove generazioni attraverso investimenti nel sistema locale e nei programmi per l'educazione nelle realtà in cui l'azienda opera.
Verso i giovani talenti l'impegno si concretizza nelle opportunità di inserimento in azienda e di crescita personale e professionale attraverso iniziative di empowerment e tutoring, oltre che nel supporto nell'orientamento professionale e nella diffusione della cultura di impresa.
La Società è impegnata inoltre nel costruire una collaborazione concreta e duratura con le scuole e università, favorendo l'integrazione delle conoscenze con l'esperienza del lavoro.


Saipem è un gruppo industriale a vocazione internazionale consapevole, per le dimensioni e l'importanza delle sue attività, di svolgere un ruolo rilevante rispetto al mercato, allo sviluppo economico e al benessere delle persone che lavorano o collaborano con Saipem e delle comunità in cui è presente.
La Società si impegna a mantenere e rafforzare un sistema di governance allineato agli standard delle best practice internazionali, idoneo a gestire la complessità delle situazioni in cui si trova a operare e le sfide da affrontare per lo sviluppo sostenibile, secondo i principi inderogabili definiti nel proprio Codice Etico.
Il Codice, che è parte integrante e sostanziale del Modello 231, definisce con chiarezza, nell'osservanza delle norme di legge, l'insieme dei valori che la Società riconosce, accetta e condivide, nonché l'insieme delle responsabilità che essa assume verso l'interno e verso l'esterno. Esso impone correttezza, lealtà, integrità e trasparenza nelle operazioni, nei comportamenti, nel modo di lavorare e nei rapporti sia interni al Gruppo che nei confronti dei soggetti esterni.
Affinché possa essere compreso in modo capillare, il Codice viene diffuso e promosso attraverso diversi strumenti, fra cui un'attività di formazione specifica e la traduzione nelle principali lingue dei Paesi in cui Saipem opera, pubblicate fra l'altro sul sito internet istituzionale.
Maggiori informazioni sono disponibili alla sezione "Il Codice Etico" della Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari e nelle successive sezioni del presente capitolo.
Saipem adotta un sistema di Corporate Governance che si articola in base alla normativa generale e speciale applicabile, allo Statuto, al Codice Etico, alle raccomandazioni contenute nel Codice di Corporate Governance promosso dal Comitato per la Corporate Governance di Borsa Italiana – entrato in vigore il 1° gennaio 2021 – e alle best practice in materia.
Il sistema di Corporate Governance di Saipem è fondato sul ruolo centrale del Consiglio di Amministrazione, sulla trasparenza e sull'efficacia del sistema di controllo interno.
Da segnalare la responsabilità del Comitato Sostenibilità, Scenari e Governance e del Comitato Controllo e Rischi per ciò che attiene all'esame dell'"informativa di carattere non finanziario" prevista dal decreto legislativo 30 dicembre 2016, n. 254.
In particolare il Comitato Sostenibilità, Scenari e Governance ha il compito di: "verificare l'impostazione generale della dichiarazione non finanziaria e l'articolazione dei relativi contenuti, nonché completezza e trasparenza dell'informativa fornita con la medesima dichiarazione, riportando l'esito delle proprie valutazioni, tramite la propria Presidente, al Comitato Controllo e Rischi chiamato a valutare l'idoneità dell'informazione periodica non finanziaria a rappresentare correttamente il modello di business, le strategie della società, l'impatto della sua attività e le performance conseguite".
Di conseguenza, il Comitato Controllo e Rischi ha il compito di valutare "l'idoneità dell'informazione periodica, finanziaria e non finanziaria, a rappresentare correttamente il modello di business, le strategie della società, l'impatto della sua attività e le performance conseguite, coordinandosi, per l'informazione periodica non finanziaria, con il Comitato Sostenibilità, Scenari e Governance".
Per una descrizione più dettagliata della governance degli aspetti prescritti dal D.Lgs. n. 254/2016 si fa riferimento alla "Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari" e alle sezioni inerenti il Consiglio di Amministrazione, i comitati interni al Consiglio di Amministrazione e la gestione dei rischi. Tale documento è presente nella sezione "Governance" del sito internet societario.
Il Consiglio di Amministrazione in carica è stato nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2021 per tre esercizi e scade alla data dell'Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2023. La nomina degli amministratori avviene, a norma dell'art. 19 dello Statuto, mediante voto di lista al fine di consentire la presenza di rappresentanti designati dalle minoranze azionarie e per garantire l'equilibrio tra i generi. La maggioranza degli amministratori hanno più di 50 anni.
Si precisa che, in data 31 agosto 2022, a seguito delle dimissioni di Pier Francesco Ragni (comunicate in data 19 agosto 2022), il Consiglio di Amministrazione della Società ha nominato Alessandro Puliti amministratore in sua sostituzione, per cooptazione ai sensi e per gli effetti dell'art. 2386, primo comma, del codice civile.
Sempre nel corso della seduta del 31 agosto 2022, l'allora Amministratore Delegato Francesco Caio ha rassegnato le proprie dimissioni con effetto immediato e il Consiglio di Amministrazione ha, pertanto, nominato Alessandro Puliti Amministratore Delegato, già Direttore Generale della Società.
In ragione di quanto sopra, si è reso quindi necessario integrare la composizione del Consiglio di Amministrazione a nove membri, come fissata dall'Assemblea degli Azionisti del 30 aprile 2021. In data 26 ottobre 2022 il Consiglio di Amministrazione ha quindi nominato per cooptazione, ai sensi dell'art. 2386,

primo comma, del codice civile, Davide Manunta quale amministratore non esecutivo e non indipendente. L'ingegnere Manunta è stato altresì nominato componente del Comitato Sostenibilità, Scenari e Governance. Il curriculum con le caratteristiche personali e professionali degli amministratori è disponibile sul sito internet www.saipem.com nella sezione "Governance".
Tra le responsabilità del Consiglio di Amministrazione si evidenzia quella di definire, su proposta dell'Amministratore Delegato-CEO, le linee strategiche e gli obiettivi della Società e del Gruppo incluse le politiche per la sostenibilità.
Il Consiglio di Amministrazione nominato dall'Assemblea del 30 aprile 2021, nella sua composizione attuale, gode di competenze relative alle valutazioni e decisioni collegate alle questioni di sostenibilità connesse all'esercizio dell'attività dell'impresa e alle sue dinamiche di interazione con tutti gli stakeholder.
Il Board, composto per il 77% da membri con più di 50 anni e per il 23% da membri aventi un'età compresa tra i 30 e i 50 anni, è inoltre adeguatamente dotato di competenze in tema di Codice Etico, normative e best practice nazionali e internazionali in materia.

In merito alla formazione e informazione ai membri del nuovo Consiglio di Amministrazione nominato dall'Assemblea del 30 aprile 2021, la Società ha predisposto e dato esecuzione a un programma di "Board Induction" anche off site, al fine di consentire ai consiglieri di approfondire progressivamente la conoscenza della Società sia sotto il profilo industriale-operativo-commerciale che sotto il profilo finanziario e della governance e compliance. Il programma, che ha coinvolto anche il Collegio Sindacale, si è articolato nei seguenti moduli:
Per un più efficace svolgimento dei propri compiti il Consiglio ha nominato al proprio interno il Comitato Remunerazione e Nomine (composto esclusivamente da amministratori non esecutivi, in maggioranza indipendenti); il Comitato Controllo e Rischi (composto esclusivamente da amministratori non esecutivi, tutti indipendenti); il Comitato Parti Correlate (composto esclusivamente da amministratori non esecutivi, tutti indipendenti) e il Comitato Sostenibilità, Scenari e Governance (composto da quattro amministratori non esecutivi, dei quali due indipendenti, e presieduto dalla Presidente di Saipem). Il Comitato Sostenibilità, Scenari e Governance ha il compito di assistere il Consiglio di Amministrazione con funzioni istruttorie, di natura propositiva e consultiva, nelle valutazioni e decisioni relative alle questioni di sostenibilità, connesse all'esercizio dell'attività dell'impresa e alle sue dinamiche di interazione con tutti gli stakeholder, alla responsabilità sociale d'impresa, all'esame degli scenari per la predisposizione del piano strategico anche in base all'analisi dei temi rilevanti per la generazione di valore nel lungo termine e alla corporate governance della Società e del Gruppo. Il Comitato Sostenibilità, Scenari e Governance e l'Amministratore Delegato e Direttore Generale si fanno portavoce all'interno del Consiglio di Amministrazione delle tematiche di sostenibilità, anche intese come Environmental, Social & Governance (ESG), connesse all'esercizio dell'attività dell'impresa e alle sue dinamiche di interazione con tutti gli stakeholder, alla responsabilità sociale d'impresa, all'esame degli scenari per la predisposizione del piano strategico anche in base all'analisi dei temi rilevanti per la generazione di valore nel lungo termine e alla corporate governance della Società e del Gruppo.
Ulteriori informazioni sulla composizione, nomina, responsabilità, attività e formazione del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati interni sono disponibili nella "Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari 2022".

Saipem ha istituito dal 2007 un Comitato manageriale di Sostenibilità, organismo composto dal top management e presieduto dall'Amministratore Delegato e Direttore Generale. Il Comitato manageriale di Sostenibilità ha il compito di elaborare le indicazioni di politiche e strategie in materia di sostenibilità per il successivo esame del Comitato endo-consiliare Sostenibilità, Scenari e Governance e ha, inoltre, il compito di fornire indicazioni e direttive per il processo di pianificazione e di reporting di sostenibilità.
Data la trasversalità del tema, gli obiettivi di sostenibilità sono definiti, con l'indicazione di diffonderli all'interno della Società, in coerenza con i diversi contesti operativi e con le richieste emergenti dalla consultazione degli stakeholder e da altre evidenze di contesto. Il Consiglio di Amministrazione approva il piano di performance manageriale, su proposta del Comitato Remunerazione e Nomine, attraverso il quale sono assegnati all'Amministratore Delegato e Direttore Generale gli obiettivi dell'azienda. Il piano è redatto sulla base del piano strategico aziendale e, per la parte di obiettivi afferenti a tematiche ESG, tenendo conto degli ambiti risultati a maggiore priorità da parte degli stakeholder societari. Gli obiettivi sono poi riportati con un processo a cascata sul management dell'organizzazione e sono declinati nel piano degli incentivi variabili di breve termine. In merito al Piano 2022, descritto in dettaglio nella "Relazione sulla Politica in materia di Remunerazione e sui Compensi Corrisposti 2023", in continuità con l'anno precedente, viene confermata l'attenzione verso gli obiettivi afferenti a tematiche ESG.
Il coinvolgimento attivo e regolare con gli stakeholder nella determinazione delle priorità (mediante, ad esempio, l'analisi di materialità) e la predisposizione di un sistema di monitoraggio avanzato per monitorare e rendicontare le performance ESG aziendali confermano, inoltre, come i fattori ESG/Sostenibilità costituiscano un impegno che la Società adotta verso gli stakeholder in un'ottica di creazione di valore condiviso di lungo termine. Predominante, nella posizione della Società di porsi alla guida della transizione energetica, si colloca l'obiettivo di ridurre le emissioni di GHG Scope 1 & 2 del 50% nel 2035 (valore di riferimento calcolato rispetto al 2018) e Carbon Neutrality per le emissioni Scope 2 entro il 2025.


Al fine di consentire la concreta attuazione di quanto enunciato nella mission e per garantire integrità, trasparenza, correttezza ed efficacia ai propri processi, Saipem adotta regole per lo svolgimento delle attività aziendali e l'esercizio dei poteri, assicurando il rispetto dei principi generali di tracciabilità e segregazione.
Il Sistema Normativo Saipem è un sistema dinamico che prevede il miglioramento continuo in accordo all'evoluzione del contesto interno ed esterno ed è ispirato a una logica per processi. Pertanto, indipendentemente dalla collocazione delle attività nell'assetto organizzativo e societario di Saipem, tutte le attività sono ricondotte a una mappa di processi e/o tematiche trasversali.
Saipem, attraverso il Sistema Normativo, promuove l'integrazione dei principi di compliance all'interno dei processi aziendali; i documenti normativi contengono i principi di controllo minimi che le persone coinvolte nel processo disciplinato sono tenuti a rispettare al fine di operare in conformità con normative e regolamenti vigenti.
L'intero corpo normativo Saipem si fonda ed è coerente con un quadro di riferimento generale che comprende: disposizioni di legge, Statuto, Codice di Corporate Governance, CoSO Report, Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo (che include il Codice Etico), Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi e Sistema di Controllo Interno sull'Informativa Finanziaria.
Ciascuna società del Gruppo è dotata di un Sistema Normativo che si articola in due macro categorie di documenti:

I documenti normativi vigenti sono pubblicati sul sito intranet aziendale e diffusi ai dipendenti di Saipem SpA e delle società controllate interessate. Alcuni documenti normativi sono pubblicati anche sul sito internet www.saipem.com.
Nell'adunanza del 22 marzo 2004 il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA ha deliberato l'adozione di un proprio modello di organizzazione, gestione e controllo ex D.Lgs. n. 231/2001 (di seguito, il "Modello 231"), finalizzato a prevenire la commissione dei reati sanzionati dal D.Lgs. n. 231/2001.
Successivamente, attraverso specifici progetti, sono stati approvati gli aggiornamenti del Modello 231 al fine di recepire le innovazioni normative e i mutamenti organizzativi aziendali di Saipem SpA.

≥ degli esiti delle attività di vigilanza e delle risultanze delle attività di audit interno;
≥ dell'evoluzione del quadro normativo e delle Linee Guida di Confindustria.
Il 14 gennaio 2022 il Modello 231 è stato aggiornato al fine di recepire la delibera del Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA per la nomina del nuovo Organismo di Vigilanza di Saipem SpA.
Da ultimo, a luglio 2022 il Modello 231 è stato aggiornato con riferimento a:
All'esito di tale attività di aggiornamento il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA in data 26 luglio 2022 ha approvato il "Modello 231 (include il Codice Etico)" di Saipem SpA.
A seguito dei tempestivi e numerosi aggiornamenti effettuati nel corso degli anni, oggi il Modello 231 di Saipem SpA è stato aggiornato tra l'altro anche in relazione alle seguenti normative:
Il processo di identificazione e valutazione dei rischi viene attuato sia a livello societario che a livello di progetto.
A livello aziendale l'Integrated Risk Management, sviluppato in accordo al framework di riferimento "CoSO Report" e alle best practice nazionali e internazionali, comporta l'identificazione, la valutazione e l'analisi dei rischi. Esso prevede la valutazione degli eventi che comportano rischi strategici, esterni e operativi a livello

Corporate, di Business Lines e delle Società controllate e il monitoraggio dei Top Risk, fornendo così un aggiornamento del profilo di rischio di Saipem in relazione agli obiettivi strategici e gestionali. La valutazione dei rischi viene regolarmente eseguita e aggiornata su base semestrale attraverso diversi incontri e workshop con i responsabili delle varie funzioni.
È stato stabilito un processo di monitoraggio dei principali rischi del Gruppo su base trimestrale tramite degli appositi indicatori di rischio e di controllo che permettono di monitorare l'evoluzione del rischio e l'efficacia delle relative attività di mitigazione.

Come riportato nel capitolo "Gestione dei rischi", Saipem è esposta a fattori di rischio di natura strategica, operativa ed esterna che possono essere associati sia alle attività di business che al settore di attività in cui essa opera. Il verificarsi di tali eventi di rischio potrebbe avere effetti negativi sulle attività operative e commerciali e sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale del Gruppo.
Di seguito sono riportati i principali fattori di rischio identificati, analizzati, valutati e gestiti dal management di Saipem.

GRI 407-1 GRI 408-1 GRI 409-1 SASB EM-SV-510a.1 EM-SV-510a.2 EM-SV-530a.1
Saipem opera nel quadro di riferimento della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani delle Nazioni Unite, delle Convenzioni Fondamentali dell'ILO, della Convenzione OCSE per le imprese multinazionali, dei Princìpi Guida sulle Imprese e i Diritti Umani e dei principi del Global Compact delle Nazioni Unite.
Nel 2016 Saipem ha aderito al Global Compact delle Nazioni Unite, ulteriormente rafforzando i propri principi sui temi di rispetto dei diritti umani e del lavoro, protezione dell'ambiente e lotta alla corruzione, integrate nelle strategie, politiche e procedure, nonché nell'operare quotidiano della Società.
Nel 2020 l'Amministratore Delegato ha firmato la "CEO Guide to Human Rights" redatta dal World Business Council on Sustainable Development (WBCSD), la call to action internazionale rivolta ai vertici aziendali sui temi dei diritti umani.
Dal 2016 Saipem pubblica ogni anno il Modern Slavery Statement, in conformità con il Modern Slavery Act del Regno Unito, per descrivere i processi e le misure adottate per identificare e gestire i rischi associati ai temi relativi alla schiavitù moderna e il traffico di esseri umani nelle operazioni e lungo la catena di fornitura.
L'impegno di Saipem è espresso nelle politiche e nelle procedure aziendali che sono in linea con le normative e le linee guida internazionali sul lavoro, nonché con le legislazioni del lavoro dei Paesi in cui operiamo.
Il Codice Etico di Saipem sancisce il rifiuto di qualsiasi forma di discriminazione, corruzione, lavoro forzato o minorile. Il codice promuove i diritti umani e la salvaguardia della dignità, la libertà e l'uguaglianza degli esseri umani, compresa la protezione dei diritti del lavoro e la libertà di associazione sindacale e salute e sicurezza. Il Codice Etico di Saipem esige rigorosamente che non vi siano molestie sul posto di lavoro e protegge da qualsiasi forma di discriminazione, basata su genere, etnia, credenze religiose, età, stato civile o qualsiasi altro aspetto. Il Codice Etico si applica a tutta la popolazione di Saipem, nonché ai terzi con cui Saipem collabora.
La Politica di Sostenibilità rafforza l'impegno di Saipem nella promozione e nel rispetto dei Diritti Umani e del Lavoro unitamente alla protezione della salute, della sicurezza e dell'incolumità personale che sono valori non negoziabili per l'azienda e che fornitori, clienti e subappaltatori devono sottoscrivere per collaborare con la nostra Società.
La Politica sui Diritti Umani di Saipem dettaglia gli ambiti specifici nei quali l'impegno di protezione dei diritti umani si esplica, con particolare riferimento alla tutela della dignità dei lavoratori, anche nell'ambito della catena di fornitura, la relazione con le comunità locali, e la gestione della security.
L'impegno di Saipem e il proprio modello di gestione del tema è organizzato sulla base delle aree e delle attività di business ritenute più significative, in funzione dei rischi e gli impatti sui diritti umani e del lavoro (Human & Labour Rights - HLR), in linea con gli standard internazionali.

Operando in più di 70 Paesi con diversi contesti sociali, economici e culturali, è fondamentale analizzare i potenziali rischi associati alle attività nei vari contesti locali. Quindi, per ogni Paese in cui Saipem opera, viene effettuata un'analisi specifica basata su un'analisi della legislazione in vigore e il livello di ratifica delle convenzioni fondamentali dell'ILO relative a: lavoro minorile, lavoro forzato, non discriminazione nell'impiego e nell'occupazione, libertà di associazione e contrattazione collettiva. Ulteriori informazioni del Paese sono tratte da studi e analisi svolti da organizzazioni internazionali e ONG (es. ITUC, Human Rights Watch) che si occupano di diritti del lavoro e tratta di esseri umani.
Sulla base dei risultati dell'analisi i Paesi sono classificati relativamente ai rischi diritti umani e del lavoro in quattro distinte categorie di rischio: alto, medio, moderato e basso. Questa classifica viene utilizzata da Saipem per il processo di qualifica dei fornitori, l'identificazione dei fornitori ad alto rischio per eventuali audit, nonché per il processo di due diligence dei diritti umani e del lavoro a livello operativo come descritto nella sezione seguente.

Sulla base di questa analisi il 44% delle principali società operative Saipem sono basate in Paesi ad alto rischio, mentre il rimanente 56% si trovano in Paesi a medio, moderato e basso rischio.
A partire dal 2021 Saipem ha introdotto un sistema di identificazione e valutazione dei rischi dei diritti umani e del lavoro (HLR) attraverso un apposito registro che permette di identificare e classificare i rischi che la Società, attraverso le proprie operazioni, può generare e definire le azioni di mitigazione di questi rischi. Il registro dei rischi integra anche la valutazione di rischio Paese al fine di evidenziare eventuali rischi.
A seguito della prima applicazione del registro nel 2021, nel corso del 2022 lo strumento è stato rivisto in un'ottica di rafforzamento della metodologia e allineamento con i requisiti della "Guida alla due diligence dell'OCSE per una condotta aziendale responsabile".
Rispetto al 2021 nel 2022 è stata avviata l'implementazione del registro dei rischi HLR in tutti i Paesi in cui Saipem svolge attività operative che possono generare un impatto significativo sul tema. L'implementazione dello strumento si è basata su due criteri: il livello di rischio Paese e la significatività della presenza Saipem, in termini di dipendenti presenti. Complessivamente 43 società e filiali Saipem operanti in 37 Paesi sono state invitate a compilare il registro.
Per garantire una corretta implementazione del processo è stata realizzata una linea guida e sono state svolte sessioni di formazione con le funzioni risorse umane delle società operative e filiali Saipem coinvolte, Complessivamente sono state organizzate 46 sessioni di incontri.
Alla fine del 2022 tutte le società operative rilevanti, operanti in Paesi ad alto rischio, hanno realizzato una mappatura dei rischi.

Tra i principali rischi mappati emergono la libertà di associazione, il rispetto degli orari di lavoro e dello straordinario, la protezione della salute e sicurezza e il lavoro dignitoso presso i fornitori, la discriminazione e il rischio di abuso della forza per i gestori della security.
Sulla base dei risultati della valutazione dei rischi sono state identificate una serie di azioni per mitigare i potenziali impatti con azioni già effettuate nel 2022 o pianificate per il 2023 e riportate nel piano di azione per ciascuna società operativa. Tra le azioni avviate sono da segnalare le attività di formazione e sensibilizzazione sulla multiculturalità, la promozione dell'uso della procedura di whistleblowing, in caso di violazione dei principi Saipem, lo svolgimento di verifiche sui fornitori e le agenzie di lavoro, il rafforzamento delle relazioni con le comunità locali, e la formazione al personale di security.
Ad aprile 2022 Saipem SpA ha ottenuto la certificazione SA 8000 del Social Accountability International (SAI) che attesta l'implementazione di un sistema di gestione della responsabilità sociale nell'ambito dei diritti umani e dei diritti dei lavoratori e del loro benessere in azienda. La certificazione SA 8000, rilasciata da DNV, società leader internazionale di settore, è una certificazione etica globale internazionale di carattere volontario che impegna le aziende a un controllo anche delle loro filiere, innescando un circolo virtuoso in tutta la catena di fornitura. Tale certificazione garantisce la conformità alle migliori linee guida internazionali e alle regole etiche definite dalle più importanti organizzazioni mondiali in materia di tutela dei diritti umani e del lavoro, quali le convenzioni dell'ILO (International Labour Organization) e le convenzioni ONU in materia.
Il suo ottenimento rappresenta un'importante conferma dell'impegno di Saipem nella sostenibilità in un percorso di miglioramento continuo, in particolare in alcune aree essenziali come il rispetto dei diritti umani, il rispetto del diritto del lavoro, la tutela contro lo sfruttamento minorile e le garanzie di sicurezza e salubrità sul posto di lavoro, la libertà di associazione e il diritto alla contrattazione collettiva lungo tutta la catena del valore dell'attività dell'azienda.
Altre informazioni relative alla gestione delle persone e le relazioni industriali sono incluse negli specifici capitoli.
Global Petroprojects Services (GPS AG) è una consociata interamente controllata all'interno del Gruppo Saipem che detiene una licenza per il reclutamento internazionale e la fornitura di manodopera dal 1994 ed è inoltre un agente di Seafarer's Recruitment and Placement Services in conformità con ILO MLC 2006. GPS AG è un centro di eccellenza delle risorse umane che fornisce una gamma complessa di servizi relativi al lavoro. GPS AG è supportata dalle agenzie per l'impiego locali che sono monitorate continuamente per

verificare come gestiscono processi sensibili come le pratiche di assunzione. Tale monitoraggio include una verifica documentale delle capacità tecniche anticipatamente all'erogazione di servizi, verifiche ispettive presso i fornitori e/o in remoto, nonché colloqui telefonici con il personale reclutato per tramite di dette agenzie. Nel 2022 sono stati effettuati 2 audit su fornitori già qualificati relativamente ai termini e alle condizioni contrattuali concordati per la fornitura del servizio e la valutazione documentale delle capacità tecniche di 240 potenziali nuovi fornitori di servizi HR. Oltre a ciò, 26 lavoratori internazionali reclutati col supporto di agenzie, ma con contratto d'impiego con GPS AG, sono stati intervistati telefonicamente, al di fuori del loro posto di lavoro, per raccogliere la loro percezione sulla gestione del loro reclutamento e su altre pratiche amministrative. Non sono emerse segnalazioni relative a comportamenti contrari ai diritti umani e del lavoro. Nel 2022 GPS AG ha creato un ulteriore strumento per monitorare e comprendere il livello di soddisfazione del personale internazionale in modo agile, con l'intento sia di instaurare sia di facilitare la comunicazione con quei lavoratori meno padroneggianti la lingua inglese, e indirizzarli eventualmente verso il corretto interlocutore. Al termine del primo anno di implementazione del tool è stato registrato un livello di soddisfazione del personale superiore al 97%. È continuata altresì l'erogazione della formazione alle agenzie per tramite di un e-learning sui principi etici di Saipem. Nel corso del 2022 sono state coinvolte 10 agenzie.
Come ampiamente descritto nel capitolo "Catena di fornitura sostenibile", nell'ambito dei temi di sostenibilità di interesse per i fornitori rientrano il rispetto dei diritti dei lavoratori e la loro protezione anche in termini di salute e sicurezza.
Nel 2022 Saipem ha inoltre emanato il Codice di Condotta dei Fornitori, pubblicato anche sul sito internet aziendale, documento allineato al Codice Etico e alle policy aziendali di Saipem. Il documento, obbligatorio per tutti i fornitori, definisce le aspettative di Saipem in merito ai principi etici e la protezione dei diritti umani al fine di garantire condizioni di lavoro dignitose per tutti i lavoratori, in coerenza con le leggi locali e i principi definiti dall'Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO), vietando qualsiasi forma di lavoro minorile e lavoro forzato od obbligato, la tratta di esseri umani, ogni forma di schiavitù, di discriminazione e molestie.
Un totale di 3 audit sul tema diritti umani e del lavoro è stato eseguito nel corso del 2022, di cui 2 presso subcontrattisti e 1 presso un fornitore di materiale. Gli audit hanno evidenziato aree di miglioramento nell'ambito della gestione dei lavoratori, gli orari di lavoro e la formazione del proprio personale sui processi interni di grievance. A fronte dei risultati degli audit sono state avviate azioni correttive specifiche.
Saipem si impegna ad adottare misure preventive volte a ridurre al minimo la necessità di una risposta da parte delle forze di sicurezza pubbliche/private in caso di eventuali minacce alla sicurezza delle proprie persone e all'integrità dei propri beni. Saipem gestisce i rapporti con le forze di sicurezza locali per garantire un impegno condiviso in materia di diritti umani, nonché l'adozione di regole di ingaggio che limitino l'uso della forza e l'impatto sulle comunità locali. Prima di firmare un contratto viene eseguita la due diligence dei fornitori di sistemi e servizi di sicurezza per verificare che vi siano indicatori collegati alla violazione dei diritti umani. Saipem ha introdotto nel 2010 clausole relative al rispetto dei diritti umani nei contratti con tali fornitori e il mancato rispetto delle clausole comporta la risoluzione del contratto.
Nel corso del 2022 è continuata la collaborazione nell'ambito di Building Responsibly (BR), una coalizione di importanti società di ingegneria e costruzioni che lavorano insieme per alzare il livello nella promozione dei diritti e del benessere dei lavoratori in tutto il settore. Saipem ha partecipato attivamente agli incontri di BR condividendo lo strumento di registro dei rischi per i diritti umani e del lavoro, i primi risultati della sua implementazione nel 2021, le lezioni apprese e gli ulteriori passi per migliorare il processo.
Nell'ambito della campagna di comunicazione interna sulla partecipazione di Saipem al Global Compact delle Nazioni Unite sono stati pubblicati una serie di articoli su "Orizzonti", il quotidiano aziendale, con la finalità di sensibilizzare e informare i colleghi sui principi del Global Compact e su come vengono applicati in Saipem: il primo articolo è stato in occasione dell'anniversario dell'adesione di Saipem al Global Compact delle Nazioni Unite ed è stato pubblicato nel mese di ottobre. Successivamente, a novembre e a dicembre, sono usciti due nuovi articoli rispettivamente sui principi inerenti la protezione dell'ambiente e sui diritti umani e del lavoro. È previsto che la campagna continui nel corso del 2023 per coprire il principio relativo al tema di anti-corruzione e possibili altre informazioni di approfondimento.
Nell'ambito del processo di certificazione SA8000 Saipem ha realizzato nel 2022 un corso di formazione rivolto ai dipendenti operanti in Italia, con l'obiettivo di informare sui requisiti e sul sistema di gestione SA8000. Il programma di formazione riguarda tutti i requisiti della SA8000 e consente di comprendere meglio tutte le tematiche relative ai diritti del lavoro e come possono essere gestite, eliminate o mitigate e il sistema di segnalazione whistleblowing. Nel 2022 sono stati formati un totale di 2.877 dipendenti (il 51% del totale degli iscritti).
Per garantire la diffusione dei principi dei diritti umani e del lavoro di Saipem nei progetti operativi, in collaborazione a novembre 2022 è stato avviato un programma di formazione sui principi dei diritti umani e del lavoro dignitoso degli HSE trainer, con l'obiettivo di condividere conoscenze e consapevolezza su questi temi. Il corso ha incluso informazioni riguardanti gli aggiornamenti legislativi sul tema, i principi del Codice Etico Saipem e gli impegni per promuovere e tutelare i diritti umani, i rischi sui diritti umani e gli impatti, tra cui

quelli relativi alla salute e sicurezza del personale. Il corso ha permesso inoltre di fornire agli HSE trainer i materiali e le informazioni necessarie per arricchire il corso di HSE induction, che viene erogato a tutto il personale nei siti operativi e di progetto (compresi i lavoratori dei subappaltatori), in merito ai principi dei diritti umani di Saipem e al processo di segnalazione. Il corso ha coinvolto 22 partecipanti provenienti da diversi siti operativi Saipem, tra cui Emirati Arabi, Arabia Saudita, Azerbaijian, Angola, India e Nigeria.
Saipem ha avviato dal 2020 un programma di formazione e-learning, specificamente dedicato alle persone che operano nelle funzioni di Security. La formazione include un focus specifico su etica e conformità, compreso il rispetto e la promozione dei diritti umani. Nel 2022 un totale di 19 persone ha completato la formazione (129 dal 2020). Nel corso del 2023 l'attività formativa dovrebbe continuare per il resto della popolazione coinvolta.
A partire dal 2016 Saipem ha implementato un programma di formazione sui "diritti umani e la catena di fornitura" per formare le funzioni di approvvigionamento di Saipem, principalmente Vendor Management e Post Ordine. La formazione prevede un focus sugli standard internazionali e le policy interne, le azioni che possono essere implementate e il ruolo dei dipendenti su queste criticità. La formazione ha lo scopo di istruire i dipendenti che interagiscono direttamente con i fornitori sull'importanza di segnalare situazioni gravi che possono osservare durante le visite ai fornitori. La formazione viene erogata attraverso una piattaforma e-learning. Nel periodo 2016-2022 sono stati formati complessivamente 811 dipendenti, coprendo l'intera popolazione delle funzioni Post Ordine. A partire dal 2020 la formazione è a disposizione di tutti i nuovi assunti nelle funzioni interessate.
Violazioni dei diritti umani da parte dei fornitori di servizi di security in aree geografiche critiche o in Paesi in via di sviluppo.
I diritti umani e del lavoro
Saipem effettua periodicamente dei controlli relativi all'affidabilità dei servizi di security soprattutto in fase di qualifica e selezione dei relativi fornitori. Nei contratti è prevista l'inclusione di clausole in materia di tutela dei diritti umani. Inoltre, Saipem organizza specifici corsi di formazione con un focus anche sul rispetto dei diritti umani per il personale (sia interno che esterno) impegnato in servizi di security.

SASB EM-SV-540a.1
Il modello di sicurezza Saipem si basa sulla corretta analisi di quello che è chiamato "Ambiente Operativo", che consente l'identificazione di potenziali minacce e delle misure di mitigazione necessarie a salvaguardare l'incolumità delle persone, l'integrità degli asset e la protezione delle informazioni aziendali.
Il modello organizzativo/gestionale indicato dal D.Lgs. n. 231/2001 è diventato un riferimento da seguire per costruire uno strumento in grado di governare tutti i rischi, informare i dipendenti, compiere scelte responsabili sapendo che le persone e la loro integrità sono il vero valore dell'azienda.
Lo standard ISO 31000 su "Gestione del rischio - Principi e linee guida" è utilizzato come best practice per impostare il "processo risk management" dove il rischio è inteso come l'effetto di fattori e influenze interni ed esterni sulla capacità dell'organizzazione aziendale di raggiungere i propri obiettivi.
Se da un lato è fondamentale rendere i luoghi di lavoro e la circolazione delle persone sicuri dal punto di vista fisico, dall'altro è importante instillare in azienda una "cultura della sicurezza". Adottando un atteggiamento responsabile nei confronti della sicurezza ed essendo consapevoli dei rischi, i lavoratori riducono la possibilità di essere coinvolti in situazioni potenzialmente pericolose per la loro incolumità. La "Responsabilità d'Impresa" che è attribuita al datore di lavoro richiede che il dipendente rispetti le normative aziendali e si comporti sulla base dei suggerimenti e delle precauzioni che, a seguito della valutazione dei rischi, l'azienda condivide durante gli incontri di formazione e informazione sulla sicurezza.
Nel corso degli anni, a fronte di un livello elevato di mobilità geografica dei dipendenti, spesso operanti in Paesi politicamente-socialmente instabili ad alto rischio terrorismo e criminalità, la funzione di sicurezza aziendale ha definito il Modello di Sicurezza che comprende:


rischio applicabili alle singole minacce di riferimento. La funzione preposta fornisce valutazione e monitoraggio dei rischi per la sicurezza in tutti i Paesi di interesse;
A supporto di iniziative sui temi relativi alla sicurezza sono inoltre state proposte attività ad hoc sulle tematiche di Cybersecurity. Sono proseguite nel 2022 le tre campagne formative dedicate a tale tematica, nell'ambito delle quali sono state svolte rispettivamente tre edizioni, aperte tutto l'anno, di altrettanti moduli e-learning, ciascuno progettato in considerazione del diverso livello di rischio (standard-high risk, critical risk) del ruolo dei dipendenti destinatari.
Di seguito vengono riportate le performance cyber security aggiornate al 2022. In particolare:
Il Modello Cyber Security di Saipem è oggetto anche di valutazioni di posizionamento (benchmark) e nel 2022 Saipem ha migliorato i propri indici di performance.
Saipem continua a mantenere la certificazione ISO 27001 "Sistema di Gestione per la Sicurezza delle Informazioni" per quanto riguarda il processo di "Monitoraggio degli eventi e gestione degli incidenti di cyber security".
Per il biennio 2023-2024 è prevista l'attuazione di un imponente progetto, il Programma "Information Security and Data Management" (Programma), con la finalità di aumentare ulteriormente il livello di sicurezza informatica delle risorse applicative e infrastrutturali e di protezione delle informazioni e del know-how aziendale, minimizzando il rischio che le risorse informative critiche vengano perse, compromesse o rese indisponibili.
Il Programma sarà attuato con il coordinamento di uno Steering Committee composto dai responsabili delle funzioni competenti individuate, tra le quali le funzioni IT Systems and Cybersecurity Execution e DIGI. Le iniziative che compongono il Programma sono numerose e sono di seguito riepilogate:
Dal giugno 2021 Saipem è entrata a far parte del Perimetro di Sicurezza Nazionale Cibernetica (PSCN) ed è quindi soggetta all'adempimento di requisiti stabiliti dalla legge n. 133 del 2019 "Disposizioni urgenti in materia di perimetro di sicurezza nazionale cibernetica" e dai DPCM successivi, limitatamente agli asset rientranti nel perimetro stesso.
Sul perimetro IT di Saipem SpA è stato svolto un risk assessment con le modalità richieste dall'Agenzia per la Cyber Security per: (i) l'individuazione dei Beni ICT rientranti nel Perimetro; (ii) l'invio dell'elenco dei Beni ICT nel formato prodotto dal software messo a disposizione del DIS; (iii) Analisi del Rischio con l'indicazione delle misure di mitigazione volte a garantire elevati livelli di sicurezza delle reti.
La risoluzione IMO MSC.428 (98) richiede ai proprietari di navi e manager di valutare il rischio cyber e implementare misure rilevanti di contenimento in tutte le funzioni del proprio safety management system, a partire dal 1° gennaio 2021. Per tale motivo Saipem ha aggiornato il Security Management System (SMS) e lo Ship Security Plan (SSP) in modo da includere le valutazioni relative al Cyber Risk Assessment. Sono stati altresì nominati i Cyber Security Officer (uno a bordo di ogni mezzo). Essi sono identificati nei Chief Engineering Electrician Manager, i quali, grazie alla loro formazione professionale, sono idonei per acquisire competenze cyber.
Sono state altresì avviate esercitazioni di attacco cyber a bordo dei mezzi secondo scenari e modelli facenti parte integrante del sistema di gestione delle Emergenze e Crisi di Saipem SpA.
La funzione preposta mantiene stretti contatti con le autorità locali/ambasciate nei Paesi in cui opera, e a livello centrale con l'Unità di Crisi del Ministero Affari Esteri.
Nella gestione delle attività di security Saipem pone la massima attenzione al rispetto dei diritti umani. Saipem si impegna ad adottare misure preventive volte a minimizzare la necessità di risposta attiva da parte delle forze di sicurezza pubbliche/private in caso di minaccia all'incolumità delle proprie persone e all'integrità degli asset.
La Società gestisce le relazioni con le forze di sicurezza locali volte alla condivisione dell'impegno al rispetto dei diritti umani, nonché all'adozione di regole di ingaggio che limitino l'uso della forza.
I fornitori di beni o servizi di security, prima di finalizzare un contratto, vengono sottoposti a due diligence, al fine di verificare che non sussistano eventuali controindicazioni connesse alla violazione dei diritti umani. Saipem dal 2010 ha introdotto nei contratti di tali società delle clausole inerenti al rispetto dei diritti umani, la
cui mancata osservanza implica la rescissione del contratto da parte della Società.
Per i nuovi progetti operativi per cui Saipem è responsabile della security, preliminarmente alla possibile offerta, la Società effettua un Security Risk Assessment sul Paese in oggetto. Nel caso si decida di proseguire con l'offerta, Saipem prepara il Project Security Execution Plan in cui viene analizzato il rischio security connesso alle attività operative e al contesto, ivi incluse tematiche di violazioni dei diritti umani. Sulla base dei rischi identificati vengono stabilite le azioni da intraprendere per la gestione e minimizzazione degli stessi.
Potenziali violazioni di diritti umani risultano di fatto valutate su tutte le operazioni della Società tramite le schede di rischio Paese, ove lo stesso è valutato sia con specifici indicatori sia qualitativi che quantitativi.
In particolare, in Saipem SpA e nelle società controllate, i fattori di rischio di security dell'ambiente operativo rappresentano oggetto di specifica valutazione da parte del Datore di Lavoro (Responsabile dell'Osservanza in materia di salute e sicurezza), ex D.Lgs. n. 81/2008. Il livello di esposizione a tali rischi dipende da fattori igienico-ambientali, socio-politici, connessi ai fenomeni di criminalità e terrorismo, culturali, in percentuale variabile a seconda del Paese in cui ci si trova a operare. Il documento per la Valutazione dei Rischi di Security (VRS) è il documento che individua i rischi di security afferenti a ogni struttura organizzativa/sito fisso di società operativa o filiale e che definisce le principali azioni di mitigazione da intraprendere.
Viene costantemente aggiornato il censimento di tutti i siti operativi sia onshore che offshore e garantito il tracking dei dipendenti e subcontrattisti (Personnel On Board) di Saipem presenti nei diversi siti operativi/sedi direzionali, siano essi onshore che offshore. Come misure di prevenzione dei rischi di security la Società adotta misure specifiche quali:
L'implementazione di piani di sicurezza e la predisposizione di piani di evacuazione sono strumenti utilizzati in tutti i siti operativi/sedi della Società. La sinergia di diverse funzioni aziendali permette inoltre l'implementazione di Local Crisis Unit locali per la gestione di emergenze e crisi.
Le funzioni societarie preposte lavorano inoltre in coordinamento operativo con Ambasciate, Consolati, Ministero Affari Esteri (MAE) - Unità di Crisi, Security di clienti e terze parti (JV).
In coerenza e adempimento della normativa D.Lgs. n. 81/2008 "Testo Unico per la sicurezza sul lavoro" è stato altresì predisposto dalle funzioni Health e Security di Gruppo l'applicativo informatico Time Management System (TMS) per la gestione delle missioni/trasferte di personale sin dal momento della loro prenotazione/autorizzazione, nonché il tracking del personale in trasferta di breve durata o assegnazione all'estero. Il sistema è parte integrante del processo di autorizzazione delle trasferte del personale gestito da HR ed è messo a disposizione delle risorse che viaggiano per missione, distacco o avvicendamento di turni di lavoro (rotation) tra l'Italia e un Paese estero, con lo scopo di fornire la Pre-travelling induction corredata da una serie di informazioni sugli aspetti Security ed Health specifici del Paese di destinazione, nonché di garantire la tracciabilità (tracking) dei lavoratori che viaggiano all'estero.
In conformità al Regolamento sulla Protezione dei Dati (Regolamento UE 2016/679, meglio noto come GDPR), la funzione Saipem SpA di Data Privacy Management ha la responsabilità di svolgere tutte le attività richieste al fine di essere conformi alla normativa di riferimento e alle macrotendenze del tema.
Il sistema di Data Privacy Management ha come obiettivi la riduzione dei rischi e lo sviluppo di un quadro unico per tutte le operazioni aziendali che gestiscono dati su cui si applicano le leggi sulla privacy, ovvero un Sistema di Gestione della Privacy dei Dati globale e uniforme, applicabile a tutta la società Saipem SpA.
La Società ha adottato la Management System Guideline "Privacy and Data Protection" volta a diffondere le informazioni fondamentali sulla Privacy e sulla Protezione dei Dati e a regolamentare il processo di gestione, al fine di garantire che il Trattamento dei Dati Personali si svolga in modo da assicurare il pieno rispetto dei diritti e delle libertà degli interessati. Il documento disciplina i ruoli e le responsabilità, nonché gli obblighi da adempiere in materia ai sensi della normativa vigente.
Inoltre la Società ha adottato tre diverse Procedure Standard di Gruppo riguardanti le tre aree chiave della gestione dei dati, protezione dei dati e comunicazione e trasferimento dei dati.
Infine sono stati adottati criteri aggiuntivi sull'analisi di rischio per i diritti e le libertà degli interessati, metodologie di valutazione degli impatti e analisi della gravità delle violazioni dei dati, oltre che formazione e sensibilizzazione su tema, programmi e strumenti di monitoraggio e rendicontazione, per garantire il miglioramento continuo delle attività.

Saipem esegue diverse valutazioni in qualità di Titolare e Responsabile del trattamento mediante un registro delle attività di trattamento dei dati sia come Titolare del trattamento che come Responsabile del trattamento, ove sono reperibili tutte le informazioni utili alla mappatura di tutti i processi che riguardano il trattamento dei dati; viene eseguita inoltre una valutazione dei rischi su tutti i processi che riguardano il trattamento dei dati adottando specifiche misure di sicurezza al fine di proteggere i dati personali trattati. Inoltre, la Società ha adottato una specifica metodologia di valutazione dei rischi in materia di diritti e libertà degli interessati.
Ai sensi dell'art. 25 del GDPR Saipem ha effettuato un assessment specifico per tutte le nuove iniziative al fine di rispettare i principi di privacy by default/by design.
La Società, ai sensi degli artt. 33 e 34 del GDPR, gestisce il data breach seguendo una specifica procedura che coinvolge anche il team di Cybersecurity e il DPO. Inoltre, la Società ha adottato una metodologia specifica per valutare la gravità di un dato personale.
Ai sensi dell'art. 28 del GDPR è stato adottato un Accordo sulla protezione dei dati con tutti i fornitori che trattano dati personali per conto del Titolare. Inoltre esiste un processo per valutare l'adeguatezza del Responsabile del trattamento dei dati prima che questo inizi l'effettivo trattamento dei dati per conto della Società.
Oltre alle diverse figure societarie con responsabilità in merito al trattamento dei dati, viene erogata specifica formazione di sensibilizzazione sulla protezione dei dati personali a tutto il personale, quali corsi in aula per il management societario, i referenti privacy e i responsabili delle attività di trattamento, e formazione e-learning per tutti i dipendenti autorizzati al trattamento dei dati personali.
Gestione della catena di fornitura etica Attività fraudolente, corruzione, mancanza di trasparenza, perdite di informazioni riservate e di dati, e di non conformità con procedure e regolamenti.
Saipem ha posto in atto un sistema solido ed efficace di whistleblowing per scoraggiare, rilevare, indagare e segnalare illeciti nella Società. Inoltre, Saipem aggiorna il proprio Modello di organizzazione, gestione e controllo ex D.Lgs. n. 231/2001 (di seguito, il "Modello 231"), finalizzato a prevenire la commissione dei reati sanzionati da tale normativa; il "Modello 231" include il Codice Etico di Saipem che contiene l'insieme dei diritti, doveri e responsabilità nei confronti dei destinatari del Modello. Inoltre, Saipem è impegnata in attività di formazione in relazione a tematiche etiche, incluse l'anticorruzione, e il "Modello 231", focalizzandosi particolarmente sul personale a rischio. La Società ha sviluppato un sistema di gestione anticorruzione che sin dal 2018 ha ottenuto la certificazione di conformità allo standard internazionale ISO 37001. Infine, il Gruppo ha un sistema di monitoraggio e controllo dei fornitori che dovessero svolgere attività fraudolenti, procedendo eventualmente alla valutazione della loro sospensione.
Da sempre Saipem conduce il proprio business con lealtà, correttezza, trasparenza, integrità e nel pieno rispetto delle leggi e dei regolamenti. In tale contesto la corruzione rappresenta un ostacolo intollerabile all'efficienza del business e alla leale concorrenza.
Tra le varie iniziative Saipem ha progettato un "Compliance Programme Anticorruzione", dettagliato sistema di regole e controlli, finalizzati alla prevenzione della corruzione in coerenza con le best practice internazionali e con il principio di "zero tolerance" espresso nel Codice Etico.
In particolare, il Codice Etico (incluso anche nel Modello 231) di Saipem stabilisce che "Pratiche di corruzione, favori illegittimi, comportamenti collusivi, sollecitazioni, dirette e/o attraverso terzi, di vantaggi personali e di carriera per sé o per altri, sono senza eccezione proibiti".
Il "Compliance Programme Anticorruzione" di Saipem si connota per la sua dinamicità e per la costante attenzione all'evoluzione del panorama normativo nazionale e internazionale e delle best practice.
Nel corso degli anni, in un'ottica di miglioramento continuo, il "Compliance Programme Anticorruzione" è stato costantemente aggiornato in linea con le disposizioni di riferimento (incluse tra le altre la Convenzione delle Nazioni Unite contro la corruzione, la Convenzione dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico sulla lotta alla corruzione dei pubblici ufficiali stranieri nelle operazioni economiche internazionali, il decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231, lo US Foreign Corrupt Practices Act, lo UK Bribery Act, la Loi Sapin 2).
In particolare, il 23 aprile 2012 il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA ha approvato la "Management System Guideline Anticorruzione" (MSG Anticorruzione) che ha abrogato e sostituito la precedente Anti-Corruption Compliance Guidelines, al fine di ottimizzare il sistema di compliance già in vigore. In seguito, sono state aggiornate altresì tutte le procedure anticorruzione di dettaglio relative a specifiche aree di rischio (tra le altre le procedure relative agli accordi di joint venture, alle sponsorizzazioni, agli omaggi, alle iniziative no-profit, ai fornitori e consulenti, ai rapporti con la Pubblica Amministrazione, alle operazioni di merger & acquisition).
GRI 205-2 GRI 205-3 GRI 415-1 SASB EM-SV-510a.2 SASB IF-EN-510a.3

Successivamente nel 2019 Saipem SpA ha emesso l'ultima revisione della "Management System Guideline Anticorruzione", che rappresenta un miglioramento del contesto normativo del "Compliance Programme Anticorruzione" e dei sistemi di Corporate Governance di Saipem in materia di anticorruzione.
L'adozione e l'attuazione della suddetta MSG sono obbligatorie per Saipem SpA e tutte le sue società controllate.
Tutte le persone di Saipem sono responsabili del rispetto della normativa anticorruzione: per questo tutti i documenti inerenti sono facilmente accessibili attraverso il sito internet e il portale intranet aziendale. In tale contesto un ruolo di primaria importanza spetta ai manager chiamati a promuovere il rispetto delle procedure anticorruzione anche da parte dei propri collaboratori.
Saipem è inoltre tra le prime aziende italiane ad aver conseguito il certificato internazionale ISO 37001:2016 "Sistemi di gestione per la prevenzione della corruzione". La certificazione, assegnata da un ente terzo indipendente, identifica uno standard di gestione per aiutare le organizzazioni nella lotta contro la corruzione, istituendo una cultura di integrità, trasparenza e conformità. Il processo di certificazione, costituito da una fase di audit che è durata da gennaio ad aprile 2018, ha considerato fattori come la struttura organizzativa, la presenza territoriale, i processi e i servizi.
Successivamente sono state svolte le attività di audit necessarie per la ricertificazione e il 28 aprile 2021 è stato emesso il nuovo certificato ISO 37001: 2016 con validità triennale e scadenza il 27 aprile 2024.
Nella consapevolezza che il primo elemento per lo sviluppo di un'efficace strategia di contrasto al fenomeno corruttivo è rappresentato dalla maturazione di un'approfondita conoscenza degli strumenti di prevenzione, Saipem considera particolarmente rilevanti le iniziative di formazione e le attività di sensibilizzazione e ne conferma l'importanza strategica anche per promuovere e diffondere la conoscenza in ambito Compliance, Etica e anti-corruzione.
Nel 2022 è stato formato su queste tematiche il 17% dei dipendenti per il perimetro consolidato integrale e il 16% per il perimetro di Gruppo, in aumento rispettivamente di 4 e 5 punti percentuali rispetto all'anno precedente, considerando che le ore di formazione erogate in questo ambito sono pari a 16.022 per il perimetro di Gruppo (15.996 per il perimetro del consolidato integrale), in flessione per entrambi i perimetri rispetto al totale delle ore di formazione complessive erogate nell'anno precedente.
Inoltre, la funzione Internal Audit di Saipem, sulla base del proprio programma annuale di audit approvato dal Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA, esamina e valuta in maniera indipendente il sistema di controllo interno, al fine di verificare che sia rispettato quanto previsto dalla MSG Anticorruzione.
Qualunque violazione, sospetta o nota, delle leggi anticorruzione o delle procedure anticorruzione deve essere immediatamente segnalata tramite i canali indicati nella procedura "Segnalazioni ricevute da Saipem e dalle società controllate" disponibile sul sito internet e sul portale intranet aziendale. Provvedimenti disciplinari sono previsti nei confronti delle persone di Saipem che violino le norme anticorruzione e che omettano di riportare violazioni di cui siano venuti a conoscenza.
Nel corso del 2022 non ci sono stati casi accertati di corruzione.
Maggiori informazioni in merito ai procedimenti giudiziari nei quali Il Gruppo è parte sono disponibili alla nota 29 delle Note illustrative al bilancio consolidato "Garanzie, impegni e rischi - Contenziosi".
Saipem richiede il rispetto da parte dei Business Partner delle leggi applicabili, incluse le leggi anticorruzione, nell'ambito delle attività di business svolte con Saipem, nonché l'impegno a conformarsi ai principi di riferimento contenuti nella MSG Anticorruzione.
Si evidenzia inoltre che Saipem non eroga contributi, diretti o indiretti, sotto qualsiasi forma, a partiti, movimenti, comitati e organizzazioni politiche, a loro rappresentanti e candidati. È consentita l'erogazione di contributi diretti o indiretti a favore di organizzazioni sindacali e di loro rappresentanti, nei limiti e nella misura in cui ciò sia previsto da inderogabili prescrizioni legislative o dalla contrattazione collettiva applicabile.


| 2020 | 2021 | 2022 | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale | Consolidato | Totale | Consolidato | Totale | Consolidato | |
| (n.) | Gruppo | integrale | Gruppo | integrale | Gruppo | integrale |
| Dipendenti formati su tematiche di compliance (1) | ||||||
| Per categoria di dipendenti | ||||||
| Blue collar | 18 | 18 | 33 | 22 | 72 | 72 |
| White collar | 4.702 | 4.700 | 2.578 | 2.447 | 3.177 | 3.171 |
| Manager | 2.081 | 2.081 | 1.486 | 1.444 | 1.711 | 1.708 |
| Senior manager | 191 | 191 | 170 | 170 | 182 | 182 |
| Per area geografica | ||||||
| Americhe | 450 | 450 | 189 | 189 | 247 | 247 |
| CSI | 188 | 188 | 2 | 1 | 175 | 175 |
| Europa | 4.017 | 4.017 | 2.823 | 2.810 | 2.888 | 2.887 |
| Medio Oriente | 1.120 | 1.118 | 678 | 634 | 713 | 709 |
| Africa Settentrionale | 87 | 87 | 35 | 35 | 24 | 24 |
| Africa sub-sahariana | 683 | 683 | 400 | 273 | 248 | 243 |
| Estremo Oriente | 447 | 447 | 141 | 141 | 848 | 848 |
(1) Si segnala che i dati sono relativi alle società presso le quali il dipendente è a ruolo e non a servizio.
GRI 406-1
Una parte fondamentale dello strutturato sistema di gestione delle istanze degli stakeholder di Saipem è il processo della gestione delle segnalazioni ("whistleblowing"), disciplinato in un apposito Standard Corporate reso disponibile a tutti i dipendenti (tramite vari strumenti, tra cui intranet o le bacheche aziendali) e agli stakeholder esterni (in quanto pubblicato sul sito internet della Società).
Per segnalazione si intende qualsiasi informazione, notizia, fatto o comportamento in qualsiasi modo pervenuto a conoscenza dalle persone di Saipem riguardante possibili violazioni, comportamenti, pratiche non conformi a quanto stabilito nel Codice Etico e/o che possano arrecare danno o pregiudizio, anche solo d'immagine, a Saipem SpA o a una sua società controllata, riferibili a dipendenti, membri degli organi sociali, società di revisione di Saipem SpA e delle relative società controllate e a terzi in relazioni d'affari con tali società, in una o più delle seguenti tematiche: sistema di controllo interno, contabilità, controlli interni di contabilità, revisione contabile, frodi, responsabilità amministrativa della Società ex D.Lgs. n. 231/2001, altre materie (quali ad esempio: violazioni del Codice Etico, pratiche di mobbing, security, ecc.). Al fine di favorire l'invio di segnalazioni, Saipem predispone diversi canali di comunicazione, comprendenti, a titolo indicativo, posta ordinaria, numeri di fax, yellow box, caselle di posta elettronica, strumenti di comunicazione sui siti intranet/internet di Saipem SpA e delle sue società controllate. La funzione Internal Audit assicura che siano effettuate tutte le opportune verifiche sui fatti segnalati garantendo che: (i) tali fasi siano svolte nel minor tempo possibile e nel rispetto della completezza e accuratezza delle attività istruttorie; (ii) sia mantenuta la massima riservatezza con le modalità idonee a tutelare il segnalante. Le attività istruttorie si compongono delle seguenti fasi: (a) verifica preliminare; (b) accertamento; (c) audit; (d) monitoraggio delle azioni correttive.

L'Internal Audit predispone un report trimestrale sulle segnalazioni che, a valle dell'esame da parte del Collegio Sindacale di Saipem, viene trasmesso ai soggetti competenti per le opportune valutazioni.
Nel corso del 2022 sono stati aperti: 5 fascicoli di segnalazione relativi a tematiche di discriminazione, di cui 2 ancora aperti e i restanti 3 chiusi; 1 fascicolo di segnalazione relativo a tematiche relative alle comunità locali, già chiuso; 29 fascicoli di segnalazione relativi a tematiche dei diritti dei lavoratori, di cui 3 ancora aperti e i restanti 26 chiusi; 24 fascicoli di segnalazione relativi a tematiche di mobbing/harassment, di cui 10 ancora aperti e i restanti 14 chiusi. Tutti i 59 fascicoli sono stati trasmessi agli organi aziendali competenti (Collegio Sindacale di Saipem SpA, Organismo di Vigilanza di Saipem SpA e Compliance Committee delle società interessate dalle segnalazioni).
Relativamente alle tematiche di discriminazione, con riferimento ai 3 fascicoli di segnalazione chiusi, in 2 casi gli organi aziendali competenti, sulla base degli accertamenti condotti, hanno deliberato le chiusure ritenendo che non sussistano fattispecie di violazione del Codice Etico con riferimento ai fatti segnalati, mentre in 1 caso è stata confermata la violazione. L'azione correttiva individuata è consistita nella chiusura del rapporto di lavoro con il soggetto segnalato.
| (n.) | 2020 | 2021 | 2022 |
|---|---|---|---|
| Numero di fascicoli relativi a segnalazioni | |||
| Totali, di cui: | 158 | 158 | 137 |
| - fondati o parzialmente fondati | 43 | 40 | 26 |
| - infondati | 115 | 93 | 91 |
| - aperti | - | 25 | 20 |
| (n.) | 2020 | 2021 | 2022 |
|---|---|---|---|
| Fascicoli su casi di discriminazione | |||
| Totali, di cui: | 9 | 2 | 5 |
| - fondati o parzialmente fondati | 1 | - | 1 |
| - infondati | 8 | 2 | 2 |
| - aperti | - | - | 2 |
| Fascicoli relativi alla violazione dei diritti delle comunità locali | |||
| Totali, di cui: | 1 | - | 1 |
| - fondati o parzialmente fondati | - | - | - |
| - infondati | 1 | - | 1 |
| - aperti | - | - | - |
| Fascicoli relativi a mobbing/harassment (*) | |||
| Totali, di cui: | 21 | 35 | 24 |
| - fondati o parzialmente fondati | 6 | 11 | 6 |
| - infondati | 15 | 12 | 8 |
| - aperti | - | 12 | 10 |
| Fascicoli relativi ad altri diritti dei lavoratori | |||
| Totali, di cui: | 28 | 22 | 29 |
| - fondati o parzialmente fondati | 2 | 2 | 6 |
| - infondati | 26 | 18 | 20 |
| - aperti | - | 2 | 3 |
I dati sono aggiornati al 31 dicembre 2022.
(*) Nota: a partire dall'anno 2021 la Società ha incluso una nuova categoria di segnalazioni al fine di fornire un'informazione ancor più dettagliata ai propri stakeholder. La categoria "Mobbing e harassment" include mobbing, aggressioni, molestie, comportamenti offensivi, verbal harassment, minacce.
A proposito delle tematiche di diritti dei lavoratori, con riferimento ai 26 fascicoli di segnalazione chiusi, in 19 casi gli organi aziendali competenti, sulla base degli accertamenti condotti, hanno deliberato le chiusure ritenendo che non sussistano fattispecie di violazione del Codice Etico con riferimento ai fatti segnalati, mentre in 6 casi è stata confermata la violazione e in 1 caso, pur in assenza di violazioni, è stata identificata un'azione correttiva. Le azioni correttive sono state le seguenti: valutazione di provvedimenti disciplinari di varia natura, regolarizzazione delle situazioni anomale da un punto di vista retributivo, valutazione di provvedimenti verso fornitori, attività di sensibilizzazione volta al rispetto delle procedure interne diretta ai dipendenti e la revisione di procedure e form interni.
Si evidenzia, inoltre, che nel corso del 2022 sono stati chiusi 2 fascicoli di segnalazione del 2021 aventi per oggetto i diritti dei lavoratori che risultavano ancora aperti in sede di ultimo reporting. Dei 2 fascicoli chiusi, 1 è risultato non fondato e non sono state identificate azioni correttive, mentre in 1 è stata confermata la violazione. Le azioni correttive identificate sono state le seguenti: valutazione di provvedimenti disciplinari di varia natura, regolarizzazione della situazione anomala da un punto di vista retributivo e la revisione di form interni.

A proposito delle tematiche di mobbing/harassment, con riferimento ai 14 fascicoli di segnalazione chiusi, in 7 casi gli organi aziendali competenti, sulla base degli accertamenti condotti, hanno deliberato le chiusure ritenendo che non sussistano fattispecie di violazione del Codice Etico con riferimento ai fatti segnalati, mentre in 6 casi è stata confermata la violazione e in 1 caso, pur in assenza di violazioni, sono state identificate azioni correttive. Le azioni correttive sono state le seguenti: valutazione di provvedimenti disciplinari di varia natura, attività di sensibilizzazione al mantenimento di un ambiente di lavoro adeguato e al rispetto del Codice Etico e predisposizione di yellow box accessibili anche ai dipendenti dei fornitori.
Si evidenzia, inoltre, che nel corso del 2022 sono stati chiusi 12 fascicoli di segnalazione del 2021 aventi per oggetto tematiche di mobbing/harassment che risultavano ancora aperti in sede di ultimo reporting. Dei 12 fascicoli chiusi, 6 sono risultati non fondati, mentre in 4 casi è stata confermata la violazione e in 2 casi, pur in assenza di violazioni, sono state identificate azioni correttive. Le azioni correttive sono state le seguenti: valutazione di provvedimenti disciplinari di varia natura, attività di sensibilizzazione al mantenimento di un ambiente di lavoro adeguato e lo svolgimento di un corso di formazione in ambito leadership.
A proposito delle tematiche relative ai rapporti con le comunità locali con riferimento al fascicolo di segnalazione chiuso, gli organi aziendali competenti, sulla base degli accertamenti condotti, hanno deliberato la chiusura ritenendo che non sussistano fattispecie di violazione del Codice Etico con riferimento ai fatti segnalati.
La conoscenza del contesto esterno, così come l'ascolto attivo di tutti gli interlocutori, permette di creare valore sostenibile nel lungo periodo coniugando crescita economica e sociale.
Il modello di business Saipem attraverso le attività della Società, le relazioni che la stessa tiene con gli stakeholder presenti sui territori, le collaborazioni e le partnership che instaura, promuove uno sviluppo sostenibile pienamente in linea con le indicazioni del Global Compact delle Nazioni Unite, di cui Saipem è membro attivo dal 2016, che ribadiscono
Valore economico generato e distribuito

l'importanza di una sempre maggiore integrazione della sostenibilità nelle scelte strategiche aziendali. Approfondimenti relativi al modello di business dell'organizzazione sono disponibili nella "Relazione sulla gestione" della Relazione finanziaria annuale, nello specifico ai capitoli "Engineering & Construction Offshore", "Engineering & Construction Onshore", "Drilling Offshore" e "Discontinued operations".

Saipem produce valore economico attraverso le proprie attività e redistribuisce parte di tale valore contribuendo alla crescita economica del contesto sociale e ambientale in cui opera.
Nel 2022 Saipem ha generato valore economico per un importo pari a 6.426 milioni di euro, in diminuzione del 4% rispetto all'anno precedente. 8.893 milioni di euro sono stati distribuiti agli stakeholder sotto forma di pagamenti e altre forme di trasferimento. I principali percettori di questo valore sono stati la catena di fornitura, cui sono stati erogati 6.839 milioni di euro (77% del valore complessivamente distribuito contro il 68% del 2020) e i dipendenti, ai quali sono stati distribuiti 1.651 milioni di euro (1.625 milioni di euro nell'anno precedente), pari al 19% del totale. Rilevante anche la quota di valore erogata a fornitori di capitale (333 milioni di euro, pari al 4% del valore distribuito, contro i 691 milioni di euro del 2020).
La quota destinata alla pubblica amministrazione – sotto forma di imposte e tasse – è stata pari a 70 milioni di euro (1% del valore distribuito).
GRI 201-1 GRI 201-4
| (milioni di euro) | 2021 (**) | 2022 (**) |
|---|---|---|
| Ricavi della gestione caratteristica | 6.528 | 9.980 |
| Altri ricavi e proventi | 5 | 11 |
| Proventi finanziari | 304 | 1.008 |
| Strumenti derivati | (112) | (128) |
| Riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti | (42) | 32 |
| Altri proventi (oneri) operativi | 2 | 7 |
| Proventi (oneri) da partecipazioni | 9 | (65) |
| Valore economico generato (lordo) | 6.694 | 10.845 |
| Ammortamenti e svalutazioni | (495) | (445) |
| Valore economico generato (al netto di ammortamenti e svalutazioni) | 6.199 | 10.400 |
| Valore economico distribuito | 8.605 | 10.715 |
| - di cui Costi operativi (acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi) | 6.664 | 7.830 |
| - di cui Salari e benefit dei dipendenti (costo del lavoro) | 1.553 | 1.656 |
| - di cui alla Collettività (*) | - | 1 |
| - di cui a Fornitori di capitale (interessi sul debito) | 329 | 1.075 |
| - di cui Pubblica Amministrazione (imposte) | 59 | 153 |
| Valore economico trattenuto nel Gruppo su attività continuate | (2.406) | (315) |
| Valore economico delle attività discontinuate (**) | (61) | 106 |
| Valore economico trattenuto nel Gruppo | (2.467) | (209) |
(*) Si intendono le comunità locali nei Paesi di operatività, per progetti di sviluppo socio-economico, di preservazione ambientale, di carattere culturale, umanitario, scientifico e sportivo (0,4 milioni di euro nel 2021; 0,6 milioni di euro nel 2022).
(**) Riclassifica a causa attività discontinuate con cessione del business Drilling Onshore. Si rimanda alla sezione "Discontinued operations" della Relazione sulla gestione per approfondimenti.
L'informativa e i dati riportati nel presente paragrafo sono stati elaborati sulla base della rendicontazione Paese per Paese che la controllante capogruppo Saipem SpA ha presentato all'Agenzia delle Entrate per l'esercizio 2021 come previsto dal Decreto 23 febbraio 2017 del Ministero delle Finanze sugli obblighi informativi relativi allo scambio automatico obbligatorio di informazioni nel settore fiscale.
La Tax Policy del Gruppo Saipem definisce le linee guida e i principi cardine cui l'operatività aziendale deve ispirarsi nella gestione della variabile fiscale, tema verso il quale la Società pone la massima attenzione, al fine di garantire la corretta e tempestiva liquidazione delle imposte dovute per legge, l'esecuzione degli adempimenti tributari e il contenimento del rischio fiscale.


| Ricavi | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Parti Non Correlate |
Parti Correlate | Totale | Utili (Perdite) delle imposte sul reddito al lordo |
reddito pagate alla contabilità Imposte sul di cassa) (in base |
reddito maturate – anno corrente Imposte sul |
di dipendenti Numero (unità) |
| Intervalli di aliquote fiscali | |||||||
| Americhe | |||||||
| range 20%≤x≤25% totale (1) | 183,2 | 66,5 | 249,7 | 55,8 | 6,7 | 9,6 | 964 |
| range x≥25% totale (2) | 214,1 | 27,1 | 241,2 | (111,8) | 2,2 | 0,5 | 1.580 |
| Totale Americhe | 397,4 | 93,6 | 490,9 | (56,0) | 8,9 | 10,1 | 2.544 |
| (1) Include: USA, Bolivia, Ecuador, Guyana. (2) Include: Canada, Cile, Perù, Argentina, Messico, Colombia, Brasile, Venezuela. CSI |
|||||||
| range 20%≤x≤25% totale (1) | 232,0 | 18,6 | 250,6 | 32,4 | 17,5 | 13,1 | 1.500 |
| Totale CSI | 232,0 | 18,6 | 250,6 | 32,4 | 17,5 | 13,1 | 1.500 |
| (1) Include: Georgia, Kazakhstan, Russia, Azerbaijan. La maggior parte delle imposte di questo cluster sono costituite dall'imposta azera sui ricavi. Europa |
|||||||
| range x≤10% totale (1) | 85,5 | 272,2 | 357,7 | (219,9) | (6,1) | 2,5 | 399 |
| range 10%≤x≤15% totale (2) | 23,9 | 2,0 | 25,9 | 2,9 | 3,3 | 2,8 | 159 |
| range 15%≤x≤20% totale (3) | 56,5 | 292,7 | 349,2 | 16,9 | 3,9 | 3,1 | 1.086 |
| range 20%≤x≤25% totale (4) | 2.355,7 | 548,5 | 2.904,2 | (2.696,7) | 17,1 | 15,6 | 5.198 |
| range x≥25% totale (5) | 690,0 | 184,3 | 874,4 | (771,0) | 11,8 | 18,1 | 1.675 |
| Totale Europa | 3.211,6 | 1.299,7 | 4.511,3 | (3.667,8) | 29,9 | 42,2 | 8.517 |
| Estremo Oriente range 15%≤x≤20% totale (1) range 20%≤x≤25% totale (2) range x≥25% totale (3) |
18,6 260,9 10,7 |
9,9 372,2 9,5 |
28,5 633,1 20,2 |
(19,1) (10,9) (5,9) |
0,0 15,6 0,0 |
0,0 16,7 0,0 |
464 6.442 9 |
| Totale Estremo Oriente (1) Include: Thailandia, Singapore. (2) Include: Indonesia, Malesia, India, Cina. La maggior parte delle imposte di questo cluster sono costituite dall'imposta indonesiana sui ricavi a cui sono assoggettate le attività di costruzione con aliquota fissa al 3% che, quindi, non dipende dal margine realizzato. (3) Include: Australia. Medio Oriente |
290,2 | 391,7 | 681,9 | (35,9) | 15,6 | 16,7 | 6.915 |
| range x≤10% totale (1) | 25,5 | 84,0 | 109,5 | (38,1) | 0,0 | 0,0 | 1.382 |
| range 10%≤x≤15% totale (2) | 697,3 | 0,0 | 697,3 | (27,5) | 0,5 | 0,7 | 1.667 |
| range 20%≤x≤25% totale (3) | 1.056,1 | 128,5 | 1.184,6 | (144,5) | 12,9 | 3,2 | 5.622 |
| range x≥25% totale (4) | 23,1 | 0,0 | 23,1 | (3,3) | 0,0 | 1,7 | 81 |
| Totale Medio Oriente (1) Include: Emirati Arabi Uniti. (2) Include: Oman, Kuwait, Qatar. (3) Include: Arabia Saudita. (4) Include: Iraq. Nord Africa |
1.802,0 | 212,5 | 2.014,5 | (213,5) | 13,5 | 5,58 | 8.752 |
| range 20%≤x≤25% totale (1) | 52,0 | 28,5 | 80,5 | (66) | 0,4 | 0,2 | 91 |
| range x≥25% totale (2) | 0,2 | 0,0 | 0,2 | 0,2 | 0,0 | 0,0 | 0 |
| Totale Nord Africa | 52,2 | 28,5 | 80,7 | (66) | 0,4 | 0,2 | 91 |
| (1) Include: Egitto, Tunisia, Libia, Algeria. (2) Include: Marocco. |
|||||||
| Africa sub-sahariana | |||||||
| range x≥25% totale (1) | 457,3 | 48,0 | 505,3 | (59,2) | 21,2 | 7,2 | 4.446 |
| Totale Africa sub-sahariana (1) Include: Senegal, Congo, Nigeria, Mozambico, Angola, Ghana, Mauritania e Guinea Equatoriale. Le imposte di questo cluster sono costituite principalmente da ritenute alla fonte |
457,3 | 48,0 | 505,3 | (59,2) | 21,2 | 7,2 | 4.446 |
| applicate sui ricavi e quindi indipendenti dal margine effettivo realizzato delle attività svolte. Totale tutte le aree |
6.442,7 | 2.092,6 | 8.535,3 | (4.066,2) | 107,0 | 95,0 | 32.765 |
La Società ha revisionato e aggiornato, nel corso del 2022, la Tax Policy di Gruppo al fine di integrare le linee guida e i principi cardine che ispirano l'operatività aziendale nella gestione della variabile fiscale.
Tale documento, ridenominato Tax Strategy e redatto in conformità al Codice Etico e alla Sustainability Policy di Gruppo, è improntato sui principi di onestà e integrità, di rispetto delle norme tributarie nazionali e internazionali, di trasparenza nei rapporti con l'Autorità Fiscale e di creazione di valore sostenibile nel tempo.

La Tax Strategy, approvata dal CEO di Saipem SpA e recepita dalle società da essa controllate, intende garantire la corretta e tempestiva liquidazione delle imposte dovute per legge, l'esecuzione degli adempimenti tributari e il contenimento del rischio fiscale, inteso come rischio di operare in violazione di norme tributarie o in contrasto con i principi o le finalità dell'ordinamento tributario.
Per garantire la concreta attuazione di tali principi e obiettivi, il Gruppo:
Ulteriori approfondimenti relativi alla Tax Strategy sono disponibili consultando il sito internet aziendale.
Al fine di rafforzare il Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi e garantire una corretta e continua gestione della fiscalità, è stato implementato e adottato il Tax Control Framework (TCF), in linea con i principi e le linee guida contenuti nella Tax Strategy di Gruppo. Tale sistema, entrato in funzione a partire dal 2022 per Saipem SpA e con l'obiettivo di estenderlo alle Società del Gruppo maggiormente rilevanti, prevede un modello di governance volto a garantire che la funzione fiscale sia coinvolta nella valutazione preliminare degli impatti fiscali delle operazioni strategiche e operative di business, già pianificate e da realizzare e che il Top Management sia informato in merito alle conseguenze fiscali delle suddette operazioni, assicurando che ogni decisione presa sia coerente con la Tax Strategy di Gruppo.
Il Tax Control Framework è caratterizzato dalla presenza dei seguenti elementi essenziali:
In tale contesto, la funzione fiscale è stata rafforzata attraverso la nomina del Tax Risk Manager, dedicato all'esecuzione delle attività di monitoraggio sull'operatività e sul corretto funzionamento del Tax Control Framework, i cui esiti vengono, periodicamente, rendicontati agli organi di controllo tramite apposita relazione.
Infine, Saipem SpA si riserva di valutare, entro il 2023, l'accesso al regime di Adempimento Collaborativo con l'Agenzia delle Entrate.
Nel 2022 sono stati stilati diversi accordi di partnership nell'ambito di uno sviluppo sostenibile del business della Società, soprattutto nel campo della decarbonizzazione energetica. Si dettagliano di seguito quelle particolarmente rilevanti, oltre ad alcune già attive nel campo e che hanno dato risultati interessanti nell'anno:

una soluzione tecnologica all'avanguardia. Si tratta del design di una sottostazione elettrica flottante da 500 MW a corrente alternata ad alta tensione (HVAC) per l'utilizzo in parchi eolici offshore.

Per la realizzazione dei progetti operativi e nel normale corso della propria attività, il Gruppo Saipem si affida a numerosi fornitori di lavori, beni e servizi. Saipem si impegna a mantenere e migliorare la relazione con le imprese che lavorano con e per Saipem al fine di renderla duratura, mutuamente profittevole e affidabile per entrambe le parti.
Il business di Saipem è caratterizzato da una catena di fornitura globale e di grande complessità, estesa su diverse aree geografiche e in diversi settori industriali. A oggi il Gruppo registra più di 22.000 fornitori qualificati, di cui oltre 6.000 sono stati qualificati nel corso del 2022, con una prevalenza (32%) di fornitori appartenenti all'area europea. Con oltre 70 anni di attività in numerosi Paesi del mondo, Saipem ha costruito un network di partner e fornitori con cui mantiene una collaborazione costante; sono oltre 6.000 i fornitori che collaborano con l'azienda da almeno 10 anni.
Le categorie merceologiche di lavori, beni e servizi necessari allo svolgimento dell'attività di Saipem, classificate con lo scopo di definire abbinamenti omogenei fornitore-prodotto, ammontano a 1.700, di cui circa 1.000 classificate come categorie critiche, ritenute cioè essenziali allo sviluppo del core business della Società. Nel 2022, quelle maggiormente rappresentate in termini di ammontare acquistato sono relative a montaggi meccanici, noleggio di navi, acquisto di sistemi package per il trattamento delle acque di zavorra, costruzione di pipeline onshore, servizi relativi al personale. Durante l'anno, gli acquisti sono stati principalmente eseguiti da fornitori ubicati in Europa, Medio Oriente e Asia centrale.
La complessità ed eterogeneità della catena di fornitura della Società determinano la necessità di un sistema che garantisca un allineamento tra gli standard di Saipem e quelli adottati dai suoi fornitori, per prevenire e mitigare i rischi e avere una supply chain adeguata e resiliente alle esigenze dei progetti operativi in corso di realizzazione e alle possibili acquisizioni ed evoluzioni del contesto di mercato.
Saipem richiede ai propri fornitori l'applicazione dei più alti standard in materia di salute e sicurezza, lotta alla corruzione, rispetto dei diritti umani e protezione dell'ambiente. Maggiori approfondimenti sulla gestione della catena di fornitura per gli aspetti di sostenibilità del loro operato, con particolare attenzione al rispetto dei diritti umani e alle tematiche HSE, sono disponibili nella sezione "Una catena di fornitura sostenibile" del presente documento.
Il processo di approvvigionamento, volto a soddisfare i fabbisogni espressi dalle varie unità del Gruppo, ha l'obiettivo di massimizzare il valore complessivo per Saipem, garantendo la disponibilità e la qualità dei fornitori, la corretta gestione dei contratti, dei flussi logistici e delle attività post-ordine. Il processo si articola

in cinque sotto-processi che comprendono, nell'ordine: la definizione della strategia di approccio al mercato da applicarsi alle diverse forniture e alla definizione dei piani degli approvvigionamenti di progetto e non di progetto mediante soluzioni di acquisto efficienti ed efficaci; le attività di elaborazione ed emissione dei contratti/ordini di fornitura, incluse le attività di relazione con i fornitori e infine le attività di post-ordine e gestione contratti. Il flusso della supply chain sin qui descritto si articola ulteriormente attraverso il sottoprocesso attinente al Vendor Management, che assicura la disponibilità di un parco fornitori quantitativamente e qualitativamente adeguato in relazione a beni, lavori e servizi necessari alle esigenze del Gruppo, nel rispetto degli standard economico-finanziari, etici, professionali-tecnici e HSE richiesti; infine, il sotto-processo del Reporting, controllo e gestione documentazione, che garantisce, attraverso la gestione della documentazione, la tracciabilità di tutte le fasi del processo Supply Chain, rendendo disponibili informazioni, indicatori di performance rilevanti e possibili azioni di miglioramento relativamente alle attività della catena di fornitura.

Secondo il principio di competitività aperta, Saipem garantisce pari opportunità commerciali a tutte le società potenzialmente fornitrici di lavori, beni e servizi per il proprio business, selezionando i propri fornitori e subappaltatori in ogni area del mondo. Il fornitore viene valutato in termini di affidabilità tecnica, finanziaria e capacità organizzativa, inclusa la sua conformità con i principi espressi nella Politica di Sostenibilità e nel Codice Etico di Saipem, nonché con i requisiti espressi nelle politiche e negli standard specifici HSE.
I requisiti sono verificati già in fase di qualifica del fornitore per mezzo di un questionario, al quale si possono aggiungere valutazioni più specifiche e visite presso i siti produttivi in caso di forniture ritenute critiche. Ulteriori verifiche, sia tecniche che inerenti all'integrità etica del fornitore, sono anche effettuate antecedentemente alla stipula degli effettivi contratti di acquisto.
Il monitoraggio e il controllo delle prestazioni dei fornitori sono fasi fondamentali del processo relazionale con gli stessi, in quanto permettono una riduzione dei rischi associati alla fornitura e di dare degli input al fornitore volti al miglioramento dei propri processi e delle proprie prestazioni.




Come descritto nel capitolo Corporate Governance, il Consiglio di Amministrazione è coinvolto nella discussione strategica interna sulle tematiche connesse al cambiamento climatico e alle relative implicazioni sulla strategia aziendale e sui relativi programmi.
Gli obiettivi di sostenibilità/ESG per il 2022 inclusi nel Piano di Incentivazione Variabile di Breve Termine, prevedevano un obiettivo relativo al tema del cambiamento climatico di riduzione delle emissioni di gas serra per l'anno, come parte del più ampio programma Net-Zero.
Tale obiettivo è stato raggiunto con circa 38,19 kt di CO2 eq evitate grazie all'implementazione di iniziative di efficienza e risparmio energetico, come descritto alla sezione "Emissioni di GHG" del presente documento.
Per il 2023, come descritto nella "Relazione sulla Politica in materia di Remunerazione e sui Compensi Corrisposti 2023", gli obiettivi climatici sono inclusi nel Piano di Incentivazione sia di Breve che di Lungo Termine.

Il processo di analisi dei rischi legati al clima è integrato nella valutazione e nella governance dei rischi di Saipem, descritta al capitolo "Approccio alla gestione dei rischi".
Le attività dell'azienda sono intrinsecamente esposte a rischi sia fisici e sia di transizione derivanti dal cambiamento climatico.
| Categorie di rischio | Rischi legati al clima inclusi | |
|---|---|---|
| Rischi HSE | > | Rischio fisico - acuto |
| Rischi strategici e rischi connessi all'acquisizione | > | Rischio di transizione - tecnologia |
| ed esecuzione dei progetti | e normativo | |
| Rischi strategici | > | Rischio di transizione - reputazione |
Di seguito si riporta una presentazione dei principali rischi identificati per i quali è stato possibile effettuare una valutazione quantitativa del potenziale impatto (in termini finanziari) risultante da una valutazione interna focalizzata esclusivamente sulla componente climatica dei rischi.

| Tipi di rischio |
Rischio | Descrizione rischio Valutazione | Impatto finanziario |
Magnitudo dell'impatto* |
Misure mitigazione | |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Rischio fisico: ≥ acuto |
Incidenti nelle Operation, negli asset e nel trasporto |
Incidenti/Impatti significativi che si possono verificare sugli asset strategici e ai progetti operativi dovuti a eventi metereologici |
Orizzonte temporale: ≥ breve e medio termine Probabilità: ≥ moderata |
Questo rischio può comportare impatti in termini di aumento dei costi operativi, ritardi nelle attività operative e erosione dei margini di progetto. |
Significativo | Le principali azioni di mitigazione del rischio sono: ≥ copertura assicurativa; ≥ inclusione di clausole contrattuali legate agli eventi meteorologici; ≥ sistema di gestione HSE e dei mezzi navali; ≥ formazione specializzata per i dipendenti su argomenti tecnici e HSE. |
| Rischio transizione: ≥ tecnologico |
Complessità dei progetti (technical novelty/scope of work) |
Rischio nell'esecuzione dei nuovi progetti a supporto della transizione energetica (offshore wind project) |
Orizzonte temporale: ≥ breve e medio periodo Probabilità: ≥ moderata |
Aumento dei costi operativi nell'esecuzione dei progetti, ritardi, nei progetti operativi e erosione dei margini di progetto. |
Significativo | Condivisione di best practice e lesson learnt, sviluppo di clausole contrattuali a protezione delle specificità di business, formazione e sviluppo compentenze del personale. |
| Rischio transizione: ≥ tecnologico |
Innovazione tecnologica |
Perdita di opportunità di business per progetti di transizione energetica e legati a nuove tecnologie |
Orizzonte temporale: ≥ breve e medio periodo Probabilità: ≥ improbabile |
Perdita di opportunità di business. |
Significativo | Analisi e identificazione dei trend di mercato e tecnologici. Benchmarking e allineamento di Saipem agli sforzi in ambito open innovation dei clienti e dei competitor. Partnership strategiche. Spesa per l'innovazione su tecnologie per la transizione energetica. |
| Rischio transizione: ≥ normativo |
Trend emergenti di sostenibilità |
Impatti dell'evoluzione del quadro normativo sulle attività di business (es., carbon tax, ETS, etc.) |
Orizzonte temporale: ≥ medio termine Probabilità: ≥ probabile |
Erosione dei margini di progetto per aumento dei costi operativi legati alle tasse per le emissioni di C02 in atmosfera e al costo delle forniture. |
Trascurabile | Monitoraggio della regolamentazione sulle emissioni GHG, lancio del programma Net-Zero, implementazioni di iniziative per aumentare l'efficienza energetica, manutenzione periodica e upgrade degli asset di Saipem per migliorare costantemente le performance ambientali, coinvolgimento dei fornitori sulle strategie di riduzioni delle emissioni. |
| Rischio transizione: ≥ reputazione |
Trend emergenti di sostenibilità |
Mancato accesso a iniziative di credito agevolato per iniziative ESG. |
Orizzonte temporale: ≥ medio termine Probabilità: ≥ probabile |
Impatti sul costo del capitale. |
Trascurabile | Le principali azioni di mitigazione del rischio sono: ≥ attività di engagement con stakeholder finanziari; ≥ analisi di materialità per identificare i temi prioritari di sostenibilità; ≥ redazione di report di sostenibilità; ≥ processo di controllo per garantire informazioni affidabili agli stakeholder esterni. |
(*) I range di Magnitudo sono 5: Trascurabile, Significativo, Rilevante, Molto rilevante ed Estremo. La probabilità stimata è organizzata in 5 range: Rara, Improbabile, Moderata, Probabile e Più che Probabile. L'entità dell'impatto economico-finanziario è stimata considerando l'orizzonte temporale del Piano Strategico.

Le opportunità associate a prodotti e servizi sono valutate e gestite principalmente in termini di sviluppo del business, tenendo conto del posizionamento competitivo di Saipem, dell'identificazione delle principali sfide future nel settore di riferimento e delle possibilità di diversificazione del portafoglio aziendale come analizzato nel Piano Strategico della Società. Le principali opportunità elencate riguardano i "prodotti e servizi" e l'uso efficiente delle risorse.
| Tipo di opportunità |
Descrizione | Valutazione | Impatto finanziario | Magnitudo dell'impatto* |
Metodo di gestione delle opportunità |
|---|---|---|---|---|---|
| Prodotti e servizi | Aumento dei ricavi in progetti per la decarbonizzazione e l'economia circolare. |
Orizzonte temporale: ≥ medio termine Probabilità: ≥ molto probabile |
Impatto associato al backlog esistente e a potenziali nuove acquisizioni relative a progetti di decarbonizzazione ed economia circolare nell'orizzonte di piano strategico. |
Rilevante | Focus commerciale su misura per i progetti di decarbonizzazione ed economia circolare. Collaborazione con clienti e istituzioni rilevanti. Attività di innovazione e R&S anche attraverso collaborazioni e partnership. |
| Prodotti e servizi Aumento dei ricavi nel segmento di business delle rinnovabili offshore volto a ridurre gli impatti legati al clima (offshore wind). |
Orizzonte temporale: ≥ medio termine Probabilità: ≥ molto probabile |
Impatto associato al backlog esistente e a potenziali nuove acquisizioni relative a progetti di eolico offshore nell'orizzonte di piano strategico. |
Significativo | Creazione di una nuova linea di business focalizzata su offshore wind. Focus commerciale su misura per i progetti di rinnovabili, in particolare eolico offshore. Collaborazione con clienti e istituzioni rilevanti. Attività di innovazione e R&S anche attraverso collaborazioni e partnership. |
|
| Prodotti e servizi Aumento dei ricavi nei segmenti di business low carbon quali infrastrutture ferroviarie e altre. |
Orizzonte temporale: ≥ medio termine Probabilità: ≥ molto probabile |
Impatto associato al backlog esistente e a potenziali nuove acquisizioni relative a progetti di infrastrutture nell'orizzonte di piano strategico. |
Significativo | Creazione di una nuova linea di business focalizzata su progetti infrastrutturali. Focus commerciale su misura per le infrastrutture ferroviarie. Collaborazione con partner e fornitori per sviluppare soluzioni innovative in termini di digitalizzazione e infrastrutture sostenibili. Collaborazione con clienti/istituzioni chiave per sviluppare nuove soluzioni per infrastrutture sostenibili. |
|
| Efficientamento uso risorse |
Offerta di soluzioni più efficienti e ottimizzate dal punto di vista dei costi grazie all'uso di soluzioni energeticamente efficienti sulle navi, nei cantieri e negli impianti di perforazione. |
Orizzonte temporale: ≥ medio termine Probabilità: ≥ molto probabile |
Riduzione dei costi legati al consumo di carburante e di elettricità grazie all'implementazione di soluzioni di efficienza energetica già identificate nel Piano Strategico quadriennale per la riduzione delle emissioni di gas serra. |
Trascurabile Realizzazione di valutazioni energetiche per identificare soluzioni adeguate e massimizzare i risparmi; progettazione e realizzazione di misure e azioni volte alla riduzione del consumo energetico e delle emissioni di gas serra. |
(*) I range di Magnitudo sono 5: Trascurabile, Significativo, Rilevante, Molto rilevante ed Estremo. La probabilità stimata è organizzata in 5 range: Rara, Improbabile, Moderata, Probabile e Più che probabile. L'entità dell'impatto economico-finanziario è stimata considerando l'orizzonte temporale del Piano Strategico.

La strategia di mitigazione dei rischi e massimizzazione delle opportunità si concentra su due pilastri principali:
≥ ampliare la gamma di soluzioni rispettose del clima e sostenere il processo di decarbonizzazione dei clienti;
≥ migliorare l'efficienza dei propri asset e delle proprie operazioni per ridurre le proprie emissioni di gas serra.
Saipem è consapevole che il cambiamento climatico può avere un impatto diretto e indiretto significativo sulle sue attività di business. A causa della natura di questi impatti, l'effetto può essere analizzato a breve termine, medio termine (range del piano strategico) e lungo termine, anche a seconda degli scenari socio-economici, energetici e climatici che possono essere considerati. Per il Gruppo Saipem la valutazione dei driver di lungo termine (2050) del contesto esterno si basa sull'analisi di diversi scenari: ognuno di essi rappresenta un possibile percorso verso un differente assetto di mercato.
Saipem, nella formulazione delle proprie strategie, considera una serie di scenari forniti da una parte terza (S&P Global), che comprendono diverse previsioni di aumento delle temperature al 2100, a partire dagli scenari Net-Zero (+1,5 °C) fino a quelli ad alto impatto climatico (+2,9 °C). L'analisi degli scenari presentata al Consiglio di Amministrazione si conferma un elemento fondamentale per la definizione del Piano Strategico quadriennale.
Questa analisi tiene conto delle tendenze macroeconomiche, sociali e di domanda delle diverse fonti energetiche che si ritiene possano avere un impatto visibile sui principali driver del business dell'intero Gruppo Saipem.
Sia gli scenari di lungo termine che quelli di breve e medio termine vengono analizzati nell'ambito del processo di pianificazione e vengono considerati tra gli elementi per la definizione del Piano Strategico; essi sono aggiornati ogni anno e discussi con il Top Management e sono oggetto di riunioni dedicate nel Consiglio di Amministrazione e si avvalgono di diverse fonti esterne (previsioni di analisti, società del settore, organizzazioni intergovernative e altri stakeholder e consulenti).
Come indicato nel capitolo sull'evoluzione dello scenario di mercato e strategia, si prevede che gli idrocarburi continuino a fornire un contributo importante al mix energetico nel medio termine, per poi segnare un graduale declino nel più lungo termine (con tempistiche verosimilmente accelerate per il petrolio rispetto al gas naturale nei diversi scenari). In questo contesto, gli investimenti su larga scala negli idrocarburi e in particolare nelle infrastrutture del gas rimarranno necessari anche a medio-lungo termine e si prevede che i clienti tradizionali continuino a investire in progetti strategici a lungo termine, in particolare in alcune regioni chiave, come in Medio Oriente.
Soluzioni tecnologiche all'avanguardia con un minor impatto ambientale saranno sempre più richieste dai clienti e questo rappresenta una grande opportunità per Saipem. In questa prevedibilmente lunga fase di transizione energetica, diversi scenari mettono in evidenza il ruolo di alcune tecnologie, come la cattura e lo stoccaggio dell'anidride carbonica (CCUS), che consentiranno di rendere l'utilizzo degli idrocarburi più compatibile con le esigenze del clima. In aggiunta alle soluzioni "ibride" che prevedono l'utilizzo integrato di combustibili fossili e fonti rinnovabili nelle situazioni possibili. Attraverso la tecnologia CCUS è possibile da un lato ridurre fortemente le emissioni dirette di CO2 nell'ambiente da parte di diversi processi industriali e dall'altro consentire la produzione di "Idrogeno Blu", per favorire una mobilità a minor impatto ambientale. Nel medio-lungo termine, naturalmente, l'obiettivo resta quello di puntare sulla sostituzione dell'Idrogeno Blu con l'"Idrogeno Verde" prodotto da fonti rinnovabili attraverso economie di scala e tecnologie sempre più efficienti.
L'impegno nello sviluppo tecnologico, il costante adattamento del mix di competenze e delle iniziative di innovazione e l'affiancamento ai clienti per definire le migliori soluzioni tecnico-operative nell'ottica dell'intero ciclo di vita degli impianti sono i più efficaci strumenti che Saipem sta utilizzando per affrontare le sfide legate al tema del cambiamento climatico che l'industria sta affrontando. Inoltre, la diversificazione in segmenti di business con una minore intensità di carbonio e, nella misura possibile, in settori adiacenti in cui Saipem può sfruttare le proprie competenze (quali i più grandi e complessi progetti infrastrutturali) rimarranno tra i pilastri strategici nei prossimi anni.
Il Net-Zero Programme di Saipem, all'interno del più ampio Piano di Sostenibilità "Energia per un Futuro Sostenibile", punta a raggiungere Net-Zero delle emissioni Scope 3 entro il 2050.
Inoltre, il programma ha individuato due obiettivi specifici a lungo termine:
≥ 50% di riduzione delle emissioni Scope 1 e 2 entro il 2035 (sulla base delle emissioni GHG del 2018);
≥ Carbon Neutrality per le emissioni Scope 2 entro il 2025.
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Il Net-Zero Programme coinvolge diverse funzioni aziendali sia a livello di Gruppo e sia a livello di Business Line che concorrono per raggiungere gli obiettivi dichiarati. I gruppi di lavoro interfunzionali che partecipano al programma sono stati creati riunendo ampie competenze e conoscenze e il piano di attuazione è trasversale a tutto il Gruppo e alle funzioni aziendali coinvolte nella sua realizzazione. Il Piano ha valenza quadriennale al pari del piano strategico ed è aggiornabile. Basandosi su una visione sistemica di medio-lungo periodo, identifica, anche azioni di lungo termine che potranno essere implementate.
Il Programma e i suoi contenuti sono stati convalidati da una terza parte indipendente (Bureau Veritas) a fine 2021.
Il programma e i relativi obiettivi sono aggiornati tenendo conto delle evoluzioni in atto e future del contesto, come pressioni normative e sul mercato esterno, aspettative degli stakeholder, comprese le richieste dei clienti, analisi dei parametri di riferimento, sviluppi tecnologici, disponibilità di scenari energetici e altri input simili.
L'approccio di Saipem a Net-Zero irreversibile e sistematico, mirando a un miglioramento continuo sia interno che lungo la catena del valore. Saipem ambisce a creare "agenti di cambiamento", sia all'interno che all'esterno della sua organizzazione, coinvolgendo i propri clienti, fornitori e tutti gli attori della sua catena del valore.
Le attività di riduzione previste dal Net-Zero Programme si riferiscono alle emissioni di Scope 1, Scope 2 e Scope 3, secondo le modalità descritte di seguito e i principi esposti nel documento "Manifesto e Linee Strategiche" consultabile sul sito internet istituzionale.
La riduzione delle emissioni dirette di Saipem dipenderà dalle tre "R": retrofit, renewal e renewables. L'obiettivo principale di queste fasi è quello di ridurre l'impronta di carbonio di tutti gli asset di Saipem, come navi, impianti di perforazione e TCF (Temporary Construction Facilities).
Retrofit: I fase di incremento dell'efficienza energetica delle operazioni di Saipem tramite impiego delle migliori tecnologie disponibili (2018-2030).
Renewal: II fase di sostituzione degli asset con asset innovativi, più efficienti dal punto di vista energetico e delle emissioni di GHG, grazie anche a digitalizzazione e, ad esempio, operazioni unmanned (2030-2040).
Renewables/CCS: III fase di massiccio ricorso a energie e tecnologie rinnovabili, sia tradizionali che avanzate (quali ad esempio energia marina e solare galleggiante), e possibile applicazione di tecnologie di Carbon Capture and Storage sugli asset (2040-2050).
Inoltre, la riduzione delle emissioni Scope 1 e 2 avverrà anche per:
Sarà data la priorità ai seguenti criteri, in ordine di importanza, per l'approvvigionamento di energia, al fine di centrare l'obiettivo inerente allo Scope 2:
Anche i flussi e i consumi energetici saranno costantemente monitorati.
Riguardo alla compensazione delle emissioni residue, Saipem intende investire in progetti di offsetting attraverso Nature Based Solutions, con un impatto positivo su diversi temi chiave come la biodiversità, la protezione degli ecosistemi critici, le comunità locali e le risorse naturali.
Riguardo allo Scope 3, Saipem supporterà i clienti, i fornitori e i diversi attori della catena del valore nel loro percorso di decarbonizzazione, ponendosi come un facilitatore di strategie e tecnologie a basso impatto in termini di emissioni di gas serra e giocando allo stesso tempo un ruolo chiave nella transizione energetica. Questo con il fine ultimo di fissare quanto prima obiettivi di riduzione, nel contesto del Programma Net-Zero, in aree idonee dello Scope 3, su cui è possibile esercitare un certo grado di controllo, come mobilità e Supply Chain.
A questo riguardo, nel contesto del Programma Net-Zero all'interno del Piano di Sostenibilità "Energia per un Futuro Sostenibile", Saipem sta lavorando per offrire ai clienti cantieri o progetti "Carbon Neutral", introducendo, in sinergia coi clienti stessi, misure tecniche di efficienza e di riduzione delle emissioni, energia rinnovabile autoprodotta e dalla rete, il tutto completato da progetti di offsetting, per la compensazione delle emissioni residue.

Riguardo alla Supply Chain è stata identificata una Workstream specifica focalizzata sulla Supply Chain con l'obiettivo di rafforzare:
(Ulteriori informazioni sono disponibili nel capitolo "Sustainable supply chain" del Bilancio di Sostenibilità 2022).
La tassonomia dell'UE per le attività sostenibili è un sistema di classificazione stabilito dall'Unione Europea per identificare quali attività e investimenti sono sostenibili dal punto di vista ambientale.
Come riportato nel paragrafo "Attività sostenibili secondo la Tassonomia Europea", Saipem rendiconta le informazioni in accordo al Regolamento UE 2020/852 sulla tassonomia. In seguito sono riportati i KPI per le attività ammissibili e allineate alla Tassonomia per l'obiettivo di mitigazione dei cambiamenti climatici.

11,20% dei ricavi deriva da attività economiche ammissibili per la tassonomia, di cui il 91% sono allineate alla tassonomia.
Il nuovo panorama energetico che emergerà nei prossimi anni sarà un mosaico formato da molte forze in competizione, complesso da prevedere oggi. Ciò che è chiaro, tuttavia, è che il ritmo dell'innovazione e l'adozione di nuove tecnologie saranno fondamentali per rendere gli sviluppi convenzionali più sostenibili nell'ambito della transizione energetica.
Nel complesso delle proprie attività di innovazione tecnologica Saipem ha registrato 15 nuove domande di brevetto nel 2022, di cui 6 per nuove tecnologie di decarbonizzazione. In totale Saipem ha un portafoglio di 2.508 brevetti e nuove domande di brevetto.
IMPORTO SPESO PER R&S E APPLICAZIONI TECNOLOGICHE DI DECARBONIZZAZIONE
DOMANDE DI BREVETTI, DI CUI 6 PRESENTATI PER TECNOLOGIE DI DECARBONIZZAZIONE DELL'ENERGIA
PROGETTI DI DECARBONIZZAZIONE ENERGETICA E 2 PROGETTI DI DIVERSIFICAZIONE
Gli obiettivi di sostenibilità per il 2022 inclusi nel piano di incentivazione variabile a breve termine dell'azienda includono un obiettivo legato alle azioni sul tema del cambiamento climatico (con peso pari al 5%).
L'obiettivo di sostenibilità legato al tema del cambiamento climatico, riguardante la riduzione delle emissioni di gas serra nell'anno come parte del più ampio Programma Net-Zero, è stato raggiunto con un risparmio complessivo di 38,19 kt di CO2 eq grazie all'implementazione di iniziative di efficienza energetica e risparmio energetico. L'obiettivo era parte del piano di incentivazione variabile a breve termine dell'azienda, con un peso pari al 5%.

Anche la Politica sulla remunerazione 2023 conferma la crescente attenzione di Saipem verso gli obiettivi di sostenibilità e il sostegno al rafforzamento delle politiche sul clima, in coerenza con l'orientamento ormai consolidato a livello internazionale, e in particolare agli accordi di Parigi sul Clima. In questo contesto per il 2023, gli obiettivi climatici sono inclusi nel Piano di Incentivazione sia di Breve che di Lungo Termine, come descritto nella "Relazione sulla Politica in materia di Remunerazione e sui Compensi Corrisposti 2023".
Nel corso dell'anno è stato adottato un Internal Carbon Price Fee basato sulle emissioni annuali delle Business Line Saipem, con lo scopo di finanziare specifiche iniziative correlate al clima (quali ad esempio la partecipazione a programmi di Sustainable Aviation Fuel, il mantenimento di piattaforme ESG per la gestione dei dati dei fornitori).
I consumi diretti di energia nel 2022 sono aumentati di circa il 18% rispetto al 2021 per il perimetro di Gruppo, rimanendo per lo più costanti rispetto alle ore lavorate (-2,4%), in linea con l'aumento delle attività dopo il periodo pandemico nel 2020-2021. In particolare, i siti con il maggior consumo sono stati il Tangguh LNG Expansion Project (91 ktep) e l'Arctic LNG 2 (44 ktep), e le navi Saipem 7000 (55 ktep), Castorone (41 ktep), Saipem FDS 2 (38 ktep) Saipem 12000 (35 ktep) e Scarabeo 8 (33 ktep).
In questo contesto i consumi diretti di combustibile sono aumentati rispetto al 2021, confermando l'aumento dell'operatività dei vari asset nel corso dell'anno.
Si continua a evidenziare che dal 2020 nessun mezzo della flotta utilizza più Heavy Fuel Oil e Intermediate Fuel Oil, per cui i consumi dei due carburanti non sono più riportati. Dal 1° gennaio 2020 è infatti in vigore il limite allo 0,5% (precedente 3,5%) del contenuto di zolfo nei carburanti utilizzati a bordo delle navi al di fuori delle aree designate per il controllo delle emissioni, noto come "IMO 2020" e obbligatorio per l'emendamento all'allegato VI della Convenzione Internazionale per la Prevenzione dell'Inquinamento provocato da navi (MARPOL). All'interno di specifiche aree designate per il controllo delle emissioni il limite è invece più severo, ovvero 0,1% di contenuto di zolfo.
La lieve riduzione del consumo di energia elettrica è principalmente attribuibile all'interruzione delle attività legate al progetto Arctic LNG 2, che era principalmente alimentato dalla rete elettrica.
Un'ulteriore motivazione della lieve riduzione è la continua implementazione, nel contesto del Net-Zero Programme, delle iniziative finalizzate alla riduzione dei propri consumi energetici e, di conseguenza, di emissioni di CO2. Nel 2022 le iniziative suddette hanno permesso di ridurre i consumi energetici di 560.248 GJ a livello di Gruppo. Esempi di iniziative implementate nel corso dell'anno includono: il continuo miglioramento dell'efficienza luminosa in numerosi siti onshore e offshore, l'efficientamento delle navi Saipem (iniziative per l'ottimizzazione delle rotte e la campagna Saipem eco-Operation per la riduzione degli sprechi), una migliore gestione dell'energia nei rig offshore (Saipem 12000 e Scarabeo 8), un aumento dell'efficienza degli "Accommodation camps" nei progetti onshore, ecc.
Ulteriori informazioni possono essere reperite nel capitolo "Transitioning toward Net-Zero" nel Bilancio di Sostenibilità 2022.
A partire dal 2022 i consumi totali di energia includono quelli relativi ai biocombustibili e all'acquisto di calore, come previsto dalla revisione della metodologia di stima delle emissioni in atmosfera emessa dal Gruppo Saipem nel 2022.
| 2020 | 2021 | 2022 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale Gruppo |
Consolidato integrale |
Totale Gruppo |
Consolidato integrale |
Totale Gruppo |
Consolidato integrale |
||
| Totale consumo indiretto di energia | (MWh) | 55.097 | 44.687 | 71.868 | 37.975 | 78.551 | 45.760 |
| Energia elettrica consumata | (MWh) | 54.797 | 44.387 | 71.569 | 37.676 | 68.120 | 35.329 |
| Energia termica consumata (*) | (MWh) | - | - | - | - | 10.066 | 10.066 |
| Energia elettrica prodotta | |||||||
| da fonti rinnovabili | (MWh) | 299,6 | 299,6 | 298,9 | 298,9 | 365,2 | 365,2 |
(+) Categoria introdotta nel 2022.
SASB EM-SV-110a.1

| 2020 | 2021 | 2022 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale Gruppo |
Consolidato integrale |
Totale Gruppo |
Consolidato integrale |
Totale Gruppo |
Consolidato integrale |
||
| Totale consumo diretto di energia | (TJ) | 14.992 | 13.870 | 14.171 | 13.325 | 16.665 | 16.041 |
| Totale consumo indiretto di energia | (TJ) | 531 | 430 | 692 | 366 | 696 | 380 |
| Totale consumi di energia | (TJ) | 15.523 | 14.300 | 14.863 | 13.691 | 17.361 | 16.421 |
| Intensità energetica | (TJ/mln €) | 2,1 | - | 2,1 | - | 1,7 | - |
Il calcolo dei consumi energetici in Joule è effettuato applicando il seguente fattore di conversione: ktep = 41.867 GJ. Il valore dell'intensità energetica è calcolato mediante il rapporto tra il totale dei consumi di energia diretta e il totale dei ricavi, espressi in milioni di euro.


SASB IF-EN-410a.2
I dati relativi al consumo energetico vengono utilizzati per calcolare le emissioni di gas serra. La Società mantiene una metodologia di stima delle emissioni certificata da parte di un ente terzo indipendente in conformità ai principi della norma UNI EN 14064-3. La metodologia era stata revisionata una prima volta nel corso del 2018 e successivamente nel 2019 e nel 2022, estendendo il campo di applicazione della metodologia e, in particolare, ampliando le categorie emissive delle emissioni Scope 3.
Nel documento sono considerate le seguenti emissioni di GHG:
L'ultima revisione della metodologia, completata nel 2022, ha incluso difatti:

≥ l'ampliamento dello Scope 3 con l'inclusione di nuove categorie di emissioni indirette e maggiore precisione per il calcolo relativo all'approvvigionamento di materiali.
La metodologia per la quantificazione delle emissioni di gas serra di Scope 1, 2 e 3 è in linea con la norma UNI EN ISO 14064-1 per le parti applicabili. Le emissioni di Scope 1 sono state calcolate adottando i fattori di emissione presenti nel documento "EMEP/EEA Air Pollutant Emission Inventory Guidebook 2019" e nel database DEFRA. Le emissioni di Scope 2 location-based sono state calcolate utilizzando i fattori di emissione dell'IEA (International Energy Agency) e il database DEFRA3. Le emissioni di Scope 3 sono state calcolate utilizzando il database DEFRA e fattori di emissione dell'IEA (International Energy Agency).
Nel 2022 Saipem ha registrato un'intensità emissiva di gas serra pari a 125,7 t di CO2 eq/mln € (il valore è calcolato tenendo conto delle emissioni di Scope 1 e Scope 2 location-based del perimetro di Gruppo rapportate ai ricavi in milioni di euro).
Nel 2022 si è registrato un aumento generale delle emissioni in Scope 3 (97%), dovuto principalmente a:
La significativa percentuale di emissioni di Scope 3 attribuibile all'approvvigionamento dei materiali conferma la necessità di migliorare continuamente le previsioni per le emissioni connesse alla catena di fornitura, al fine di perseguire obiettivi di riduzione.
Attraverso le iniziative di risparmio energetico nel 2022 sono stati raggiunti a livello di Gruppo risparmi di CO2 eq di 38.194 tonnellate.

| 2020 | 2021 | 2022 | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale | Consolidato | Totale | Consolidato | Totale | Consolidato | |
| (kt CO2 eq) | Gruppo | integrale | Gruppo | integrale | Gruppo | integrale |
| Emissioni Scope 2 market-based | 21,5 | 20,0 | 21,6 | 10,9 | 24,1 | 11,8 |
Le emissioni Scope 2 market-based sono state calcolate secondo la gerarchia di stima prevista dal GHG Protocol.
(3) Dipartimento dell'ambiente, dell'alimentazione e degli affari rurali del Regno Unito.

| 2022 | |||
|---|---|---|---|
| Totale | Consolidato | ||
| (kt CO2 eq) | Gruppo | integrale | |
| Approvvigionamento di beni e servizi | 2.440 | 1.784 | |
| Attività correlate al carburante e all'energia | 296 | 280 | |
| Leased asset | 233 | 233 | |
| Smaltimento dei rifiuti | 59 | 54 | |
| Trasporto e distribuzione upstream | 45 | 39 | |
| Viaggi di lavoro | 48 | 48 | |
| Altro (*) | 10 | 10 | |
(*) Altro include gli spostamenti casa-lavoro sedi permanenti, i pernottamenti in hotel, la fornitura e il trattamento dell'acqua.
| Anno | Obiettivi di risparmio | Risparmi raggiunti |
|---|---|---|
| 2022 | 36,30 kt di CO2 eq | 38,19 kt di CO2 eq |
| 2021 | 36,50 kt di CO2 eq | 36,98 kt di CO2 eq |
| 2020 | 17,8 kt di CO2 eq | 26,69 kt di CO2 eq |
| 2019 | 6 kt di CO2 eq | 18,85 kt di CO2 eq |

Saipem è consapevole che tutte le sue attività, dalle fasi di pianificazione e progettazione, fino alla costruzione e operatività, hanno la potenzialità di impattare sull'ambiente, sia in maniera diretta che lungo la catena del valore.
Nell'individuare, valutare e gestire gli effetti ambientali e sociali, sia potenziali che reali, legati alla gestione di impresa, Saipem si basa su norme internazionali, principi, approcci comuni e raccomandazioni internazionalmente riconosciuti e adottati nel settore, tra i quali i principi del UN Global Compact (in particolare, i principi 7, 8 e 9 che si riferiscono all'ambiente), i principi espressi nei Performance Standards on Environmental and Social Sustainability della International Finance Corporation (IFC - World Bank), le Linee Guida dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) per le società multinazionali.
Come riportato nella Politica HSE del Gruppo Saipem, la Società si impegna a prevenire potenziali impatti ambientali causati dalle proprie attività e a usare in modo efficiente l'energia e le altre risorse naturali, "adottando misure volte a prevenire gli infortuni, gli impatti negativi sulla salute e i danni agli asset, prevenire e mitigare l'inquinamento e la contaminazione, partecipando inoltre proattivamente a un'adeguata gestione delle risorse naturali, alla protezione della biodiversità, al ripristino degli ecosistemi nei luoghi in cui lavoriamo e alla gestione efficace dei rifiuti".
Saipem adotta misure necessarie a garantire la salvaguardia ambientale nell'esecuzione dei lavori, al fine di minimizzare e gestire in modo corretto gli aspetti ambientali significativi e gli impatti da essi derivati, sia quando queste sono gestite direttamente con proprio personale e mezzi, sia nelle operazioni gestite da terzi per i propri progetti operativi (clienti, subcontrattisti, ecc.). Inoltre, Saipem presta la massima attenzione al costante miglioramento delle prestazioni ambientali. Per garantire questi risultati Saipem ha adottato un Sistema di Gestione Ambientale certificato. Tutte le realtà operative significative del Gruppo Saipem sono infatti certificate ISO 14001:2015, a supporto e garanzia del sistema di gestione ambientale adottato dalla Società. Saipem è consapevole degli impatti reali delle proprie attività della Società e definisce, specificatamente per ogni contesto operativo, le azioni e gli strumenti necessari a gestire tali impatti.
Saipem si impegna nei propri processi di acquisto a selezionare materiali e servizi che tengono conto dei criteri ambientali e incoraggia l'uso di tecnologie a basso impatto attraverso la ricerca e l'adozione di soluzioni con il minor impatto possibile sull'ambiente durante l'intero ciclo di vita in termini di scarico/rilascio/emissione di inquinanti, uso di sostanze pericolose e produzione di rifiuti.
La Società, inoltre, investe in programmi di ricerca e sviluppo per la realizzazione di tecnologie che minimizzino l'impatto ambientale delle attività operative, proprie e come servizio al settore di riferimento, nonché organizza iniziative specifiche volte a promuovere la consapevolezza ambientale e la diffusione di best practice, anche coinvolgendo soggetti esterni come destinatari delle stesse. Maggiori dettagli sono presenti nel capitolo "Ricerca e sviluppo" della "Relazione sulla gestione" e nel Bilancio di Sostenibilità 2022.
SASB EM-SV-160a.2 SASB IF-EN-160a.2



| Rischi identificati dalla Società | Sintesi delle misure di mitigazione del rischio adottate | |
|---|---|---|
| Gestione dei disastri, recupero e soccorso |
Inquinamento dell'ambiente |
Per la prevenzione e mitigazione di questo rischio, Saipem ha adottato un sistema di gestione ambientale certificato ISO 14001 valido per il Gruppo dal punto di vista delle operazioni. Inoltre, la Società si avvale di tecniche e strumenti di valutazione dei rischi ambientali ed effettua audit e anche campagne di formazione e sensibilizzazione rivolte al personale interno e dei principali contrattisti. Infine, Saipem ha sviluppato piani di risposta per prevenzione e gestione delle emergenze ambientali (ad esempio, in caso di spill). |
| Diversificazione delle attività aziendali |
Inadeguato sviluppo di un posizionamento tecnologico e innovativo per il mercato della transizione energetica |
Saipem è costantemente impegnata a sviluppare e diversificare il proprio portafoglio di tecnologie e brevetti sia tramite importanti investimenti in ricerca e sviluppo focalizzati sulla transizione energetica in corso (ad esempio, energie rinnovabili, soluzioni per la cattura della CO2, eolico flottante e robotica subacquea) che tramite operazioni di acquisto esterno (ad esempio, M&A o partnership strategiche con realtà consolidate o emergenti). Il monitoraggio delle evoluzioni tecnologiche nei settori di riferimento viene effettuato attraverso analisi di benchmark e scouting di start-up innovative per finalizzare potenziali futuri accordi con fornitori di tecnologia e realizzare una penetrazione nei nuovi mercati non legati al settore Oil&Gas. Saipem punta a rimarcare il proprio impegno sui temi di innovazione e transizione energetica attraverso il rafforzamento della comunicazione esterna (e internazionale) sui principali media (per esempio con comunicati stampa o post su social media). |
| Cambiamento climatico Emissioni di GHG ed energia Strategie di mitigazione del cambiamento climatico |
Perdita di competitività degli asset a causa delle evoluzioni legislative sulle emissioni di gas serra |
Al fine di mitigare e prevenire tale rischio, Saipem è impegnata a monitorare costantemente a livello internazionale l'evoluzione delle normative e regolamenti in materia di emissione di gas serra. Si rimanda, per approfondimenti, alle sezioni "Efficienza energetica" e "Le emissioni di GHG" del presente documento. |
| Gestione della risorsa idriche |
Impatto ambientale sulla gestione delle risorse idriche durante le operazioni |
Il rischio, seppur considerato come gestibile nell'ordinaria operatività, è oggetto di mitigazione da parte di Saipem attraverso varie iniziative di prevenzione, tra le quali si segnala la mappatura dei consumi nelle aree soggette a stress idrico, l'introduzione nel sistema di rendicontazione HSE di una nuova categoria di incidenti legati agli scarichi idrici incontrollati, nonché iniziative di water efficiency use (es. riutilizzo acqua hydrotesting). |

Gli sversamenti ("spill") di sostanze inquinanti nell'ambiente sono uno degli aspetti ambientali più significativi per il settore in cui Saipem opera. La prevenzione dell'evento accidentale e le azioni di risposta, nel caso in cui lo sversamento avvenga sono elementi assolutamente prioritari per la gestione degli stessi. La strategia di Saipem per la gestione degli sversamenti è infatti focalizzata sia alla minimizzazione del rischio di sversamento sia alle azioni di mitigazione e di gestione delle emergenze, per le quali è dotata di equipaggiamenti e procedure all'avanguardia. Il sistema di gestione di Saipem è basato sulla seguente gerarchia di azioni:
SASB EM-SV-150a.2

| 2020 | 2021 | 2022 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale Gruppo |
Consolidato integrale |
Totale Gruppo |
Consolidato integrale |
Totale Gruppo |
Consolidato integrale |
||
| Numero di sversamenti | |||||||
| Totale | (n.) | 106 | 38 | 38 | 37 | 18 | 18 |
| Sversamenti di sostanze chimiche | (n.) | 7 | 4 | - | - | 2 | 2 |
| Sversamenti di sostanze oleose | (n.) | 79 | 23 | 27 | 26 | 9 | 9 |
| Sversamenti di sostanze biodegradabili (*) | (n.) | 7 | 7 | 8 | 8 | 4 | 4 |
| Sversamenti di fanghi di perforazione (*) | (n.) | 3 | 3 | 2 | 2 | 3 | 3 |
| Sversamenti di acque reflue (*) | (n.) | 10 | 1 | 1 | 1 | - | - |
| Volume degli sversamenti | |||||||
| Totale | (m3 ) |
13,04 | 6,22 | 3,10 | 3,10 | 7,85 | 7,85 |
| Sversamenti di sostanze chimiche | (m3 ) |
3,09 | 3,08 | 0,00 | 0,00 | 0,04 | 0,04 |
| Sversamenti di sostanze oleose | (m3 ) |
0,43 | 0,15 | 0,33 | 0,32 | 2,17 | 2,17 |
| Sversamenti di sostanze biodegradabili (*) | (m3 ) |
2,42 | 2,42 | 2,20 | 2,20 | 0,15 | 0,15 |
| Sversamenti di fanghi di perforazione (*) | (m3 ) |
0,52 | 0,52 | 0,54 | 0,54 | 5,5 | 5,5 |
| Sversamenti di acque reflue (*) | (m3 ) |
6,58 | 0,05 | 0,05 | 0,05 | - | - |
(*) Categoria introdotta nel 2020.
La regola interna di reportistica per gli sversamenti prevede un volume minimo di 1 litro, al di sopra del quale deve essere riportato come incidente. Su 18 sversamenti totali, occorsi nel 2022, 4 sono stati sotto i 10 litri. I 4 principali sversamenti sono stati relativi alla nave Saipem 7000 (2.000 litri), e a 2 onshore rig: Rig 5864 (2 spill: 318 e 3.180 litri) e Rig PTX-30 (2.000 litri).
Il volume degli sversamenti nel 2022 riconducibile al perimetro di Gruppo registra un aumento del 153% rispetto al 2021.
Tra gli eventi più rilevanti del 2022 si segnalano:
Ogni sversamento viene valutato in termini di criticità dello stesso, sulla base dei reali e potenziali impatti generati dall'evento. Nessun evento occorso nell'anno ha avuto conseguenze gravi. Ogni evento viene analizzato in termini di cause dello stesso e viene sfruttata l'opportunità per adottare idonee misure atte a prevenire e a minimizzare il rischio di accadimento futuro.
Considerata la localizzazione geografica di importanti attività operative di Saipem, l'acqua costituisce un aspetto importante da monitorare e gestire. Infatti, alcune attività operative sono localizzate in aree considerate "a stress idrico", nelle quali l'adozione di una strategia di riduzione dei prelievi e di uso efficiente della risorsa idrica è considerata prioritaria. Il riutilizzo dell'acqua, a valle di opportuno trattamento, è un'attività chiave per minimizzare il prelievo idrico.
L'impegno a una gestione responsabile della risorsa idrica è trasmesso a tutti i livelli societari tramite l'emissione di piani annuali HSE di Gruppo, successivamente implementati dalle linee di business e dalle società operative.
La consapevolezza di una crescente pressione sulle risorse idriche, pur con significative variazioni territoriali, sta spingendo Saipem a concentrarsi maggiormente sullo sviluppo di nuove tecnologie idriche e in generale sul miglioramento della gestione dell'acqua.
La strategia di gestione delle risorse idriche è parte integrante della strategia ambientale ed è definita nella documentazione del sistema di gestione ambientale, nonché obiettivo del piano HSE di Gruppo.
L'approccio gerarchico alla gestione dell'acqua è orientato a massimizzarne il riutilizzo, se possibile, e a ridurne il consumo in tutti i siti e progetti operativi, in particolare quelli che operano nelle aree a stress idrico.
Saipem è consapevole della necessità di una maggiore resilienza nella pianificazione della gestione delle risorse idriche anche per reagire agli effetti dei cambiamenti climatici. In alcune regioni, infatti, si potrebbe verificare un aumento della disponibilità di acqua, mentre in altre una riduzione della disponibilità, portando a stress idrico e alla competizione per le risorse, durante tutto il ciclo di vita di un progetto.
Una mappatura dei siti Saipem situati in aree a stress idrico viene preparata ogni anno allo scopo di aumentare la consapevolezza nei siti e progetti. L'analisi dei flussi d'acqua e delle aree a elevato stress idrico sono la base per la successiva definizione di iniziative per la riduzione dei consumi e la mitigazione degli impatti a essi associati.
I piani di gestione dell'acqua si concentrano sull'identificazione degli aspetti critici e propongono azioni per ridurre il consumo di acqua e aumentare la percentuale di riutilizzo, includendo l'analisi dell'uso e del


consumo di acqua, con l'individuazione dei consumi più significativi e l'identificazione e prioritizzazione delle iniziative di riduzione e di riutilizzo.
Normalmente le acque reflue trattate possono essere riutilizzate per l'abbattimento della polvere, l'irrigazione, gli hydrotest (in accordo a specifici limiti normativi). Inoltre, già in fase di progettazione di basi logistiche, cantieri o campi, è prevista la separazione dei sistemi idrici in acqua potabile e non potabile.
Nell'ambito della propria strategia di riduzione delle emissioni di gas serra, Saipem è consapevole di quanto sia importante la correlazione tra l'uso di energia e acqua. Questo aspetto è applicabile in particolar modo per i cantieri di fabbricazione a terra, in quanto diversamente da quanto avviene a bordo di una nave, l'uso di acqua e di energia non è concentrato, ma piuttosto diffuso su vaste aree. Questo pone importanti sfide di monitoraggio, soprattutto quando si ricostruisce esattamente quanto carburante, quanta acqua sono stati utilizzati per una specifica attività (o insieme/tipologia di attività, come lavori di fabbricazione o servizi di alloggio). Inoltre, alcune yard sono situate in zone ad alto stress idrico, o comunque in regioni dove si verificano i maggiori prelievi idrici.
Per questo motivo, a partire dal 2019, Saipem ha scelto di andare oltre i requisiti di legge e di implementare, nei cantieri di fabbricazione, i piani di gestione per l'efficienza energetica e idrica, Yard Energy and Water Efficiency Management Plan (di seguito YEWEMP), basati sullo stesso concetto introdotto dall'IMO per le navi (MARPOL allegato VI) dello Ship Energy Efficiency Management Plan, o SEEMP.
Partendo dal presupposto che energia e acqua sono risorse preziose, l'obiettivo dei suddetti piani è quello di focalizzare l'attenzione sulle modalità del loro utilizzo, mediante sistematiche analisi con diagrammi di flusso dei percorsi compiuti da energia e acqua, a partire dalla sorgente di generazione (per es. rete pubblica o impianto di generazione di cantiere) fino a ogni singolo utilizzo all'interno della struttura. Ogni piano fornisce quindi uno strumento per implementare iniziative di efficientamento, assegnando loro una priorità in base al relativo impatto o al beneficio atteso, nonché una serie di indicatori che consentono un monitoraggio su base mensile. Essendo tali indicatori specifici per attività, consentono anche di quantificare in modo più preciso l'impronta delle attività di fabbricazione in termini di emissioni di gas serra: una stima che viene sempre più spesso adoperata anche in fase di offerta commerciale come quantificazione dell'impegno della Società nel contribuire ai target di decarbonizzazione delle società clienti.
A questo scopo, nel 2021, gli indicatori di tipo energetico degli YEWEMP sono stati integrati all'interno del Saipem Offshore Carbon Estimation (SOCE) tool, impiegato durante i tender per fornire ai clienti una stima dell'impronta di CO2 lungo tutto il ciclo di vita del loro progetto (inclusa la fabbricazione) e per valutare il diverso impatto, in termini di emissioni, di alternative in fase di progettazione e di realizzazione dello stesso.
Tra il 2019 e il 2020 i principali cantieri di fabbricazione di Saipem hanno sviluppato i propri piani di gestione per l'efficienza energetica e idrica (Yard Energy and Water Efficiency Management Plan - YEWEMP), ovvero Ambriz (Angola), Arbatax (Italia), Karimun (Indonesia) ed SCNL (Nigeria). Nel 2022 i suddetti siti hanno aggiornato i loro piani con nuovi target, sulla base delle prestazioni raggiunte, e proseguito nell'implementazione di iniziative come l'installazione di contatori sulla rete idrica per misurare i consumi in modo differenziato o di temporizzazione delle luci per ridurre i consumi nel cantiere di fabbricazione di Arbatax.
Nella Business Line Energy Carrier, dal 2022, sono state implementate le misure (eg. aeratori nei soffioni delle docce; water toilet tank bank; nuove lavatrici a piu basso consumo di acqua, ecc.) per ottenere un importante risparmio idrico per il Progetto Marjan pack 10 e il Progetto Berri (Arabia Saudita). Infatti queste misure erano emerse da studi di fattibilità TCF (Temporary Construction Facilities) per l'efficienza energetica; infatti in entrambi gli studi sono presenti le misure sopracitate che porteranno a un risparmio idrico stimato, in funzione del picco di presenze nei rispettivi campi base, di circa 18.000 litri al giorno per il Progetto Berri (picco di 600 persone) e di circa 14.000 litri al giorno per il Progetto Marjan (picco di 450 persone).
Ogni anno Saipem celebra la Giornata Mondiale dell'acqua (il 22 marzo) come un'ulteriore occasione per rafforzare la consapevolezza e lanciare iniziative sull'argomento sia rivolte ai propri dipendenti che coinvolgendo stakeholder locali.
Inoltre, le iniziative svolte con le comunità locali rappresentano un'ulteriore opportunità per introdurre best practice nella gestione delle risorse idriche, in particolare nelle aree dove l'analisi del contesto locale evidenzia situazioni di stress idrico, mancanza di acqua potabile e condizioni igieniche precarie.


| 2020 | 2021 | 2022 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale Gruppo |
Consolidato integrale |
Totale Gruppo |
Consolidato integrale |
Totale Gruppo |
Consolidato integrale |
||
| Acqua riciclata e riutilizzata | |||||||
| (103 m3 ) |
802,5 | 802,5 | 447,8 | 447,8 | 298 | 298 | |
| Acqua riutilizzata | (%) | 14 | 15 | 11 | 12 | 6 | 7 |
| 2020 | 2021 | 2022 | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (103 m3 ) |
Totale Gruppo |
Consolidato integrale |
Totale Gruppo |
Consolidato integrale |
Totale Gruppo |
Consolidato integrale |
| Totale acqua scaricata, di cui: | 2.780,8 | 2.628,6 | 2.238 | 2.138 | 2.786 | 2.704 |
| - acqua scaricata nei sistemi fognari | 240,4 | 175,7 | 176 | 171 | 194 | 189 |
| - acqua scaricata in specchi d'acqua superficiali | 1.040,3 | 1.040,3 | 919 | 897 | 1.090 | 1.090 |
| - acqua scaricata in mare | 1.500,0 | 1.412,6 | 1.143 | 1.071 | 1.502 | 1.425 |
Rispetto al totale dei prelievi idrici dell'anno si rileva che, escluse le acque di falda, il prelievo di acqua dolce rappresenta il 39% dei prelievi totali per il perimetro di Gruppo e il 39% per l'intero perimetro consolidato, mentre l'acqua salata rappresenta il 40% all'interno del perimetro di Gruppo e il 41% per l'intero perimetro consolidato.
I consumi idrici sono aumentati del 17% rispetto al 2021 per il perimetro di Gruppo (e del 19% per l'intero perimetro consolidato), principalmente a seguito del forte aumento del prelievo di acqua di mare dato dall'aumento delle attività offshore.
In particolare si registrano:
Si segnala che nonostante ci sia stato un incremento in generale dei consumi idrici, la nuova sede Saipem a Milano Spark1 è caratterizzata da un'elevata efficienza nell'uso dell'acqua e da un sistema di riutilizzo dell'acqua piovana che, già nel periodo di occupazione solo del 2022 (ultimi 4 mesi), e insieme alla parziale chiusura dei palazzi costituenti il vecchio headquarter, ha portato a un risparmio nel prelievo di acque dolci di tutto il Gruppo pari a circa il 20%.
Gli scarichi di acqua, registrati nel perimetro di Gruppo, hanno subìto un aumento in tutte le categorie rendicontate, in linea con quanto riportato per i consumi idrici.

Localizzazione dei principali siti Saipem su mappa delle aree a stress idrico, realizzata tramite sistema Aqueduct WRI.

| 2022 | |||
|---|---|---|---|
| Totale | Consolidato | ||
| (103 m3 ) |
Gruppo | integrale | |
| Totale acqua scaricata, di cui: | 401,0 | 391,9 | |
| - acqua scaricata nei sistemi fognari | 69,88 | 60,78 | |
| - acqua scaricata in specchi d'acqua superficiali | 20,04 | 20,04 | |
| - acqua scaricata in mare | 311,07 | 311,07 |
(*) Categoria introdotta nel 2022.
La politica societaria di riduzione delle emissioni di GHG e gli obiettivi del Programma Net-Zero hanno un forte impatto anche sulla riduzione degli altri inquinanti atmosferici, essendo anch'essi causati dai consumi di energia, e permetteranno una netta riduzione degli inquinanti atmosferici nel medio-lungo periodo.
\ 156
GRI 305-7

L'andamento delle emissioni degli inquinanti segue la tendenza dei consumi energetici, in aumento. Questo è dovuto all'aumento delle attività operative dopo la contrazione del periodo pandemico.
| 2020 | 2021 | 2022 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale | Consolidato | Totale | Consolidato | Totale | Consolidato | ||
| (t) | Gruppo | integrale | Gruppo | integrale | Gruppo | integrale | |
| NOX | 13.338 | 12.326 | 12.415 | 11.762 | 14.849 | 14.399 | |
| SO2 | 571 | 545 | 542 | 523 | 607 | 593 | |
| CO | 5.989 | 5.618 | 5.231 | 4.798 | 5.726 | 5.471 | |
| NMVOC | 922 | 837 | 840 | 782 | 1.005 | 965 | |
| PM10 | 516 | 465 | 477 | 442 | 576 | 550 |
Nonostante l'aumento delle emissioni di inquinanti del 2022 (rispetto alle emissioni del 2021), gli interventi di efficientamento e risparmio energetico descritti alla sezione "L'efficienza energetica" hanno permesso di conseguire riduzioni anche per le emissioni di altri inquinanti atmosferici quali NOx, SO2, CO, NMVOC e PM10.
| 2020 | 2021 | 2022 | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale | Consolidato | Totale | Consolidato | Totale | Consolidato | |
| (t) | Gruppo | integrale | Gruppo | integrale | Gruppo | integrale |
| NOX | 319,9 | 316,7 | 426,9 | 426,9 | 433,5 | 433,5 |
| SO2 | 15,4 | 15,4 | 16,9 | 16,9 | 13,7 | 11,6 |
| CO | 50,3 | 49,8 | 121,2 | 121,2 | 146,5 | 146,5 |
| NMVOC | 17,1 | 17,0 | 24,2 | 24,2 | 25,3 | 25,3 |
| PM10 | 10,2 | 10,1 | 13,6 | 13,6 | 13,9 | 13,9 |
La Società adotta un sistema di gestione dei rifiuti responsabile e specifico per tipologia di attività operativa, condiviso anche con le società terze con cui opera.
La gestione dei rifiuti è attuata attraverso una gerarchia di interventi che mira principalmente a minimizzare i rifiuti prodotti attraverso l'uso di procedure o tecnologie appropriate, a riutilizzarli come materiali, e a riciclarli a seguito del trattamento più opportuno.
Nell'ambito delle azioni volte a minimizzare la generazione dei rifiuti, la priorità è data ai rifiuti pericolosi. L'azienda promuove e implementa misure, anche attraverso la ricerca e sviluppo di nuovi materiali, che consentano di sostituire i materiali pericolosi con alternative non nocive.
Al fine di essere aderenti ai propri standard di gestione, Saipem controlla la tracciabilità dei rifiuti all'interno dei propri cantieri e si assicura che i subcontractor facciano lo stesso (es. attraverso requisiti contrattuali ad hoc, ispezioni, audit, ecc.).
Saipem è consapevole che caratteristiche dei rifiuti, quantitativi e pericolosità dei rifiuti variano anche in base alla tipologia, al progress e peculiarità anche geografiche in cui si svolge il progetto. L'approccio pertanto è di cercare di ridurre per quanto possibile la produzione di rifiuti pericolosi e massimizzare il riciclo sia in termini di categorie prodotte che in quantitativi.
Nell'anno 2022 si registra un leggero aumento dei rifiuti del 5% per il perimetro di Gruppo (3% per il perimetro consolidato integrale) rispetto al 2021, principalmente per effetto del significativo aumento dei rifiuti generati nel progetto onshore Marjan Increment Program PKG-10 (Arabia Saudita) e nello specifico di acque reflue smaltite come rifiuti non pericolosi.
Rispetto al 2021 si denota una diminuzione dei rifiuti pericolosi prodotti del -13%, mentre un aumento dell'8% della produzione di rifiuti non pericolosi. In generale, rispetto al 2021, si registra una riduzione della quantità di rifiuti riciclati del 7% per il perimetro di Gruppo (6% per il perimetro consolidato integrale), principalmente da attribuire al progetto onshore PTTLNG Nong Fab LNG Receiving Terminal (in Thailandia), a seguito di una riduzione della produzione di rifiuti di terre e rocce da scavo e materiali di dragaggio che sono stati mandati nel 2021 a riciclo.

| 2020 | 2021 | 2022 | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (kt) | Totale Gruppo |
Consolidato integrale |
Totale Gruppo |
Consolidato integrale |
Totale Gruppo |
Consolidato integrale |
| Peso totale rifiuti prodotti, di cui: | 1.057,9 | 943,1 | 811,9 | 743,5 | 851,7 | 762,5 |
| - pericolosi smaltiti in discarica | 10,3 | 10,3 | 10,9 | 10,4 | 19,2 | 18,5 |
| - pericolosi inceneriti in impianti esterni | 1,3 | 0,5 | 2,0 | 2,0 | 0,6 | 0,6 |
| - pericolosi inceneriti in impianti Saipem (*) | 0,5 | 0,5 | 0,8 | 0,8 | 0,7 | 0,7 |
| - pericolosi riciclati | 13,9 | 13,8 | 15,2 | 15,1 | 2,6 | 2,5 |
| - pericolosi smaltiti presso altra struttura | 215,6 | 182,4 | 108,9 | 108,8 | 97,4 | 97,4 |
| - non pericolosi smaltiti in discarica | 321,0 | 279,4 | 261,8 | 252,6 | 220,2 | 210,3 |
| - non pericolosi inceneriti in impianti esterni | 0,6 | 0,3 | 0,2 | 0,1 | 0,05 | 0,04 |
| - non pericolosi inceneriti in impianti Saipem (*) | 1,4 | 1,4 | 1,7 | 1,7 | 2,6 | 2,6 |
| - non pericolosi riciclati | 152,9 | 146,3 | 90,6 | 86,1 | 95,6 | 92,9 |
| - non pericolosi smaltiti presso altra struttura (**) | 340,4 | 308,1 | 319,9 | 265,8 | 412,7 | 337,1 |
Tutti i rifiuti, a eccezione della categoria inceneriti, sono trattati in impianti esterni ai siti della Società.
(*) Si segnala che, al momento, nessun impianto di incenerimento Saipem permette recupero di energia.
(**) Categoria di trattamento introdotta nel 2020.

Il Gruppo opera in più di 70 Paesi, in situazioni geograficamente e culturalmente diverse e distanti fra loro e spesso in contesti difficili e di frontiera, caratterizzati ognuno da peculiarità di cui è necessario tenere conto nella valutazione degli aspetti sociali legati alle proprie attività.
Per la valutazione degli impatti sociali legati ai progetti operativi nei quali è impegnata, Saipem si basa su valutazioni e studi di impatto socio-economico normalmente prodotti dai propri clienti o, se necessario e previsto contrattualmente, sviluppati internamente. Le operazioni in cui Saipem ha la responsabilità diretta e la possibilità gestionale degli impatti sociali generati a livello locale riguardano i cantieri di fabbricazione o le basi logistiche proprietarie, per i quali il Gruppo identifica e valuta i potenziali effetti delle sue attività sul contesto sociale al fine sia di minimizzarne gli impatti negativi che di definire e attuare attività specifiche e progetti volti a contribuire allo sviluppo del contesto socio-economico locale in collaborazione con gli stakeholder locali identificati.
Nei Paesi in cui la presenza di Saipem è di medio-lungo periodo, il Gruppo ha instaurato un durevole rapporto di mutua collaborazione con gli stakeholder locali. Alcuni significativi esempi sono le collaborazioni con gli enti universitari e scolastici, con i rappresentanti delle istituzioni locali, le organizzazioni non governative attive sui territori e gli enti locali per la realizzazione di programmi di sviluppo e per la promozione della salute.
Saipem si è sempre impegnata a minimizzare eventuali impatti negativi sul territorio e a contribuire alla massimizzazione di quelli positivi attraverso l'attuazione di strategie volte a promuovere uno sviluppo sostenibile locale. Il profilo di rischio complessivo (compreso quello sociale) di ogni progetto viene identificato, analizzato e monitorato dalla fase commerciale. Un importante strumento è l'ascolto delle istanze degli stakeholder locali, che può avvenire anche tramite consolidati processi di coinvolgimento. In particolar modo la Società ha redatto un criterio (Guidance on Grievance Management) per la strutturazione di un sistema di raccolta e gestione delle istanze delle comunità locali, nelle realtà operative in cui ciò è ritenuto necessario o richiesto dal cliente. Tale processo permette di identificare potenziali impatti sociali negativi e di gestirli o mitigarli.
Diverse realtà geografiche e alcune tra le più significative realtà operative, sia in termini di ore lavorate che di relazioni col territorio (es., Nigeria, Oman, Indonesia e Mozambico), hanno implementato tali sistemi per garantire una comunicazione efficace con le comunità.
| ASPETTI SOCIALI | CULTURA E STILI DI VITA |
DEMOGRAFIA | BENESSERE E INFRASTRUTTURE SOCIALI |
IMPATTO ECONOMICO |
|---|---|---|---|---|
| PRINCIPALI IMPATTI SOCIALI |
≥ Erosione di tradizioni e valori tradizionali locali ≥ Aumento di problemi sociali di alcune fasce vulnerabili della popolazione ≥ Discriminazioni ed emarginazione di popolazioni indigene ≥ Rischi di conflitti e tensioni locali |
≥ Immigrazione dovuta a maggiore attrattiva delle aree operative ≥ Emigrazione/ delocalizzazione dovute a utilizzo tradizionale di risorse naturali in competizione o conflitto con attività operative |
≥ Effetto sulle strutture locali e sulla salute pubblica ≥ Effetto sul traffico e la sicurezza stradale ≥ Accesso alle infrastrutture sociali |
≥ Incremento di occupazione (diretta e indiretta) e del livello dei salari ≥ Aumento dei prezzi dei beni e del tasso di inflazione ≥ Acquisto di forniture locali e incremento generale dell'economia locale ≥ Cambiamenti nella struttura economica locale ≥ Incremento delle dipendenze del sistema economico locale a uno specifico settore industriale |
| POTENZIALI MISURE DI MITIGAZIONE |
≥ Piani di protezione del Cultural Heritage ≥ Attenta selezione dei fornitori di servizi di security ≥ Test anti alcool e droga sul personale ≥ Sessioni di consapevolezza culturale e programmi di formazione sui diritti umani al personale |
≥ Strategie di recruitment trasparenti ≥ Gestione delle aspettative locali |
≥ Iniziative di promozione della salute ≥ Sessioni di guida sicura |
≥ Strategie di recruitment e assunzione trasparenti |
| STRUMENTI ADOTTATI Consultazione degli stakeholder, meccanismi di community grievance, piani di relazioni con le comunità locali |

| Analisi del contesto | Identificazione e valutazione dei potenziali impatti |
Individuazione e attuazione delle misure di mitigazione |
|---|---|---|
| Analisi delle condizioni socio-politiche, culturali ed economiche dell'area interessata dal progetto. |
Identificazione e successiva valutazione degli impatti che si possono verificare durante l'intera durata del progetto. Gli impatti possono essere classificati come: ≥ impatti diretti: che sono un risultato diretto delle attività del progetto; ≥ impatti indiretti: che derivano da altri sviluppi o attività che potrebbero verificarsi solo a seguito del progetto. |
Lo scopo di adottare misure di mitigazione è quello di rimuovere, ridurre al minimo e/o compensare gli effetti negativi residui in misura ragionevolmente fattibile. Le misure di mitigazione possono consistere nell'integrazione delle azioni proposte nella progettazione stessa del progetto, in cambiamenti o in aggiunte di aspetti tecnici o manageriali. Le azioni di mitigazione possono includere attività da attuare sia all'interno del sito del progetto che nelle zone limitrofe. |
PROCESSO DI COINVOLGIMENTO DEGLI STAKEHOLDER
Saipem si impegna a instaurare con i suoi stakeholder locali relazioni improntate alla correttezza e alla trasparenza, per perseguire obiettivi concreti e condivisi di sviluppo sostenibile, attraverso il rafforzamento della fiducia reciproca, ricercando il dialogo e promuovendo le condizioni per stabilire una cooperazione duratura nei Paesi in cui opera.
Ovunque lavori, Saipem fornisce il proprio contributo alla vita sociale ed economica del territorio, anche e non solo in termini di occupazione locale e creazione di valore. Il grado di relazione che Saipem instaura con i soggetti presenti sul territorio dipende dalla presenza che le attività operative determinano per la Società. Si distingue tra: una presenza di lungo termine, dove la Società possiede cantieri di costruzione o altre strutture operative, che permettono l'instaurarsi di relazioni e collaborazioni articolate con diversi stakeholder locali o loro rappresentanze; e una presenza di breve-medio termine, in cui Saipem svolge uno specifico progetto operativo entro scadenze definite contrattualmente, che determinano la partecipazione dell'azienda a iniziative di sviluppo sostenibile più mirate e limitate nel tempo.
Il coinvolgimento di Saipem e il dialogo con gli stakeholder locali dipendono dunque dalla tipologia di presenza che la Società ha sul territorio, dai requisiti contrattuali imposti dai clienti sui progetti operativi e dai partner con i quali la Società lavora, oltre che dalla natura e composizione sociale del contesto di riferimento. Ove Saipem progetta di creare nuovi siti operativi di lungo termine, la Società svolge specifiche valutazioni atte ad analizzare i potenziali effetti delle proprie attività sul contesto socio-economico locale. Per farlo, utilizza strumenti quali l'ESIA (Environmental Social Impact Assessment), a seguito dei quali la Società definisce piani d'azione finalizzati alla gestione degli impatti generati sulle comunità locali e di coinvolgimento degli stakeholder. A supporto di questo processo, Saipem ha implementato specifici strumenti di analisi del contesto locale e di identificazione e analisi dei principali stakeholder finalizzati alla definizione dei piani di intervento.
Ove impegnata in progetti operativi, Saipem supporta le attività del cliente, in linea con le richieste contrattuali e i requisiti che quest'ultimo ha ricevuto e/o concordato con le autorità locali attraverso studi specifici quali l'EIA (Environmental Impact Assessment) o ricorrendo anche in questo caso all'ESIA (Environmental and Social Impact Assessment).
Per Saipem essere presente localmente significa acquistare beni e servizi da fornitori locali, creare occupazione a livello locale e sviluppare il know-how del personale locale e dei fornitori, rafforzando la loro competenza tecnologica e manageriale. In tal modo Saipem contribuisce a creare opportunità di sviluppo per le persone e per le imprese nelle comunità in cui opera. La presenza di Saipem si caratterizza anche per un impegno nello sviluppare e mantenere una continua relazione con le comunità, i clienti e i fornitori locali, che permetta di ottenere effetti positivi anche in termini di riduzione dei costi complessivi di progetto e del profilo di rischio complessivo associato alle attività operative.
Saipem ha inoltre sviluppato internamente un modello (SELCE, "Saipem Externalities Local Content Evaluation") per quantificare il valore della sua presenza sul territorio in termini economici, occupazionali e di crescita del capitale umano.


| 2020 | 2021 | 2022 | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale | Consolidato | Totale | Consolidato | Totale | Consolidato | |
| (%) | Gruppo | integrale | Gruppo | integrale | Gruppo | integrale |
| Dipendenti locali | 79 | 76 | 79 | 75 | 72 | 70 |
| Manager locali | 49 | 48 | 50 | 50 | 55 | 54 |

Il sistema di gestione dei fornitori, descritto alla sezione "La gestione della catena di fornitura" del presente documento, è stato strutturato per garantire che essi abbiano comprovate capacità tecniche e operative, ma anche che condividano i valori di Saipem e le sue politiche. A tal fine sono stati identificati alcuni elementi di sostenibilità da analizzare e monitorare all'interno delle diverse fasi del sistema di gestione dei fornitori; questi elementi includono il comportamento etico, il rispetto dei diritti umani e del lavoro, compresa la protezione della salute e della sicurezza dei lavoratori, e la protezione dell'ambiente.
In primo luogo, i fornitori di Saipem sono tenuti a rispettare i principi che sono parte integrante del Codice Etico, del Codice di Condotta dei fornitori, e a rispettare i diritti umani in conformità con la politica di sostenibilità di Saipem, come richiesto dalle clausole contrattuali presenti in tutti i contratti. I fornitori sono responsabili della gestione del rischio nelle loro operazioni, e l'azienda richiede che essi stessi, a loro volta, esigano che i loro fornitori rispettino gli stessi principi e standard. Si vuole garantire in questo modo condizioni di lavoro sicure ed eque, e una gestione responsabile degli aspetti ambientali e sociali lungo tutta la catena di approvvigionamento.
Durante il processo di qualifica l'analisi delle informazioni del fornitore è il primo passo per conoscere e comprendere le sue capacità. Questa fase prevede la raccolta di dati e informazioni, nonché della documentazione del fornitore al fine di valutare:
Il livello di rischio legato a tematiche di sostenibilità è determinato dal Paese di appartenenza di ciascun fornitore e dal settore industriale e/o dalla criticità della fornitura. I fornitori identificati con un elevato livello di rischio per la sostenibilità sono sottoposti a una verifica più approfondita.
In particolare, a seconda del tipo di bene o servizio offerto, i fornitori sono sottoposti a un processo di Valutazione Rischio Controparte ("VERC"), volto anche a verificare il loro comportamento etico in termini di anticorruzione, condotta illegale e diritti umani e qualsiasi altro aspetto che potrebbe danneggiare direttamente la reputazione del fornitore e indirettamente la reputazione di Saipem. La "VERC" è effettuata attraverso l'analisi delle principali caratteristiche della controparte, con particolare riguardo ai seguenti aspetti: economico-finanziari; etici/reputazionali; assetto proprietario.
La valutazione del rischio controparte su fornitori o fornitori potenziali avviene di norma tramite una verifica che non prevede contatti con la controparte, raccogliendo le informazioni disponibili attraverso fonti terze specializzate. La VERC può essere effettuata non solo in corrispondenza dell'avvio dell'attività di qualifica, ma anche in fase di assegnazione di un contratto o durante lo svolgimento di controlli periodici, nei casi previsti. Nel 2022, il numero di VERC redatte ammonta a 3.096, di cui 1.732 redatte nell'ambito dei processi di qualifica gestiti nell'anno, 1.275 per l'emissione di documenti d'acquisto, 89 per altre motivazioni.
Il trend in calo rispetto agli anni precedenti è motivato da una rivisitazione del processo di Valutazione Rischio Controparte, nell'ambito dell'ottimizzazione dei processi avviati sulla supply chain, che ha portato allo snellimento delle attività stesse di redazione delle VERC, pur mantenendo costantemente rigidi i controlli prima di ogni attività legata ai fornitori.
Inoltre, in funzione del livello di rischio di esposizione a problematiche legate ai diritti umani e/o agli aspetti di salute e sicurezza e gestione ambientale, i fornitori sono valutati analizzando i documenti forniti durante la qualifica, al fine di verificare il rispetto dei principi di Saipem e la capacità del fornitore di gestire queste tematiche. Nel corso del 2022, 578 fornitori sono stati valutati su tematiche HSE e 446 su tematiche di diritto del lavoro.
A seconda del livello di rischio, i fornitori sottoposti a un audit di qualifica possono anche essere valutati su aspetti specifici di sostenibilità, tra cui diritti del lavoro, salute e sicurezza e protezione ambientale. A causa del perdurare delle restrizioni legate alla pandemia da COVID 19, nel corso del 2022 sono stati eseguiti soltanto 4 audit di qualifica e 1 audit con un focus specifico sui diritti umani e dei lavoratori, per cui è stato preparato un action plan correttivo per le aree di miglioramento evidenziate durante la verifica. Ulteriori 2 audit sono stati eseguiti con finalità specifiche di verifica di tematiche legate ai diritti umani e dei lavoratori, durante la fase di esecuzione del contratto. Altre verifiche più informali sono state effettuate dal personale della funzione Post Ordine, formato con apposito corso e-learning dal 2016 sulle tematiche di diritti umani e del lavoro, grazie all'ausilio di checklist predisposte per raccogliere eventuali osservazioni emerse durante le visite presso gli stabilimenti dei fornitori su problematiche relative a lavoro minorile, lavoro forzato,

discriminazione, remunerazione e ore lavorate, inclusi gli straordinari. Nel 2022 sono state compilate 101 nuove checklist.
Durante la fase di offerta e di esecuzione del contratto vengono effettuati ulteriori controlli, inclusa una valutazione del rischio di controparte in funzione del valore complessivo della fornitura. Per beni e servizi valutati ad alto rischio per i temi di salute, sicurezza e ambiente (HSE) sono effettuate valutazioni specifiche finalizzate a verificare la capacità del fornitore di eseguire il contratto in accordo agli standard internazionali e a quelli di Saipem su questi temi, e la sua capacità di gestire gli aspetti HSE.
Inoltre, le condizioni contrattuali, applicate a tutti i fornitori e a tutti i tipi di acquisto, includono specifici requisiti che richiedono al fornitore di attenersi rigorosamente ai principi del Codice Etico Saipem e di rispettare i diritti umani.
Ai fini della condivisione dei principi etici, per informare e formare i fornitori su standard e requisiti Saipem e sulle relative modalità di allineamento a essi, Saipem organizza eventi, riunioni o forum specifici per i fornitori, sia prima della qualifica che durante l'esecuzione del contratto.
Nel marzo 2022 è stato introdotto il Codice di condotta dei fornitori, documento che descrive i requisiti minimi e le aspettative di Saipem nei confronti dei propri fornitori, inclusi appaltatori, fornitori di materiali e di servizi, i loro dipendenti e loro subfornitori. Tali requisiti abbracciano tematiche legate all'etica e compliance, diritti umani e schiavitù moderna, salute, sicurezza, protezione e ambiente, comunità locali, informazione e protezione dei dati, processo di segnalazione delle violazioni e non conformità.
A partire dalla data di introduzione il 20% dei fornitori qualificati ha firmato il Codice; si stima che esso venga sottoscritto dalla la totalità dei fornitori qualificati entro i prossimi tre anni.
Vengono inoltre organizzate periodicamente sessioni di formazione con i fornitori per la condivisione di tematiche HSE.
Le prestazioni del fornitore e il rispetto delle disposizioni contrattuali sono costantemente monitorati: tutte le funzioni di Saipem coinvolte nelle diverse fasi del sistema di gestione della catena di approvvigionamento sono tenute a fornire un feedback sul comportamento dei fornitori, compresi gli aspetti di sostenibilità, come ad esempio il verificarsi di incidenti durante l'esecuzione del lavoro, la conformità con la legislazione locale in materia di HSE o del lavoro, o il sopraggiungimento di procedimenti evidenze raccolte durante le visite e gli audit eseguiti in sito.
Il feedback ricevuto garantisce la valutazione dell'affidabilità complessiva del fornitore e l'eventuale possibilità di interrompere il contratto o sospendere la qualifica in caso di gravi situazioni riscontrate.
Nel giugno 2021 è stato reso operativo un nuovo software per la gestione del feedback chiamato VPE (Vendor Performance Evaluation). Diversi sono i miglioramenti introdotti rispetto al precedente strumento, tra i quali l'immediata disponibilità dell'esito della valutazione in virtù della suddivisione della valutazione in più fasi indipendenti. Ciò permette l'aggiornamento del punteggio complessivo del fornitore senza dover attendere il completamento dell'intero processo.
Nell'ambito della transizione da un sistema all'altro sono stati importati i feedback già presenti e rilasciati fino a cinque anni addietro.
Nell'arco del 2022 sono stati compilati e pubblicati 1.372 questionari (Survey) di feedback delle prestazioni dei fornitori, di cui l'81% con esito positivo e l'8% con esito neutro.
Schema dei principali processi e strumenti implementati per la gestione di aspetti legati alla sostenibilità nella catena di approvvigionamento
| QUALIFICA | ESECUZIONE DEL CONTRATTO | FEEDBACK | |
|---|---|---|---|
| > Profilazione del rischio | > Disposizioni e norme contrattuali | > Questionari di feedback | |
| > Risk assessment controparte | > Visite e audit in loco | ||
| > Questionario di qualifica | > Eventi e forum | ||
| > Audit |
| 2020 | 2021 | 2022 | ||
|---|---|---|---|---|
| Fornitori attivi | (n.) | 23.696 | 23.585 | 22.311 |
| Fornitori qualificati | (n.) | 6.859 | 7.226 | 6.393 |
| Fornitori qualificati nell'anno che operano in Paesi | ||||
| ad alto rischio violazione diritti umani e dei lavoratori, totali di cui: | (n.) | 2.553 | 3.121 | 2.807 |
| - per qualifiche critiche () (*) | (n.) | - | - | 573 |
| - per qualifiche non critiche (*) | (n.) | - | - | 2.234 |
| Nuovi fornitori valutati nell'anno in materia di diritto del lavoro | ||||
| in Paesi ad alto rischio violazione diritti umani e dei lavoratori | (n.) | 504 | 598 | 446 |
| Fornitori qualificati nell'anno per attività considerate a rischio HSE | (%) | 9 | 9 | 9 |
| Fornitori valutati sulle tematiche HSE | (n.) | 585 | 595 | 578 |
Si specifica che i dati della tabella sono rappresentativi sia per il perimetro totale di Gruppo che per il perimetro di consolidamento integrale, in quanto un fornitore qualificato a livello corporate può potenzialmente lavorare con tutte le realtà del Gruppo. (*) Categoria introdotta nel 2022.
(**) Il 94% dei fornitori target qualificati nell'anno, che operano in Paesi ad alto rischio violazione diritti umani e dei lavoratori, sono stati valutati in materia di diritto del lavoro. Una lista di Paesi ad alto rischio violazione diritti umani e dei lavoratori viene redatta annualmente; per il 2022 i Paesi sono distribuiti nelle diverse aree geografiche con le seguenti percentuali: 10% America, 39% Africa, 10% CIS, 3% Europa, 15% Medio Oriente e 23% Oceania e Asia.

La salute e la sicurezza per tutto il personale di Saipem è un obiettivo prioritario e strategico della Società. Questo impegno è un pilastro fondamentale della politica "HSE" e della politica "Integrità nelle nostre operation".
La salute e la sicurezza delle persone è costantemente controllata, monitorata e garantita attraverso un sistema di gestione integrato di salute, sicurezza e ambiente che soddisfa gli standard internazionali e le leggi vigenti e che copre la totalità dei dipendenti e dei subcontrattisti che operano nei siti gestiti dal Gruppo e nell'ambito dell'esecuzione di tutti i progetti operativi. In base ai diversi livelli organizzativi e al campionamento stabilito dal programma di audit, annualmente, il sistema di gestione HSE di Saipem viene monitorato, mediante attività di audit interni, al fine di verificare le prestazioni dei processi e la conformità alle norme di riferimento applicabili in ambito di sicurezza e ambiente. La Società effettua audit interni in materia di HSE su: sistema di gestione HSE, conformità delle disposizioni legislative HSE. Questi audit hanno coinvolto società operative, siti operativi (inclusa la flotta) e subcontrattisti. Nel 2022 sono stati condotti più di 100 audit interni di sicurezza e ambiente per il monitoraggio del sistema di gestione di Saipem e dei subcontrattisti operanti. Nel corso dell'anno Saipem ha inoltre proseguito il suo percorso finalizzato ad assicurare elevati standard di salute e sicurezza per tutto il suo personale conseguendo significativi miglioramenti. A seguito dell'audit periodico da parte dell'ente di certificazione di terza parte accreditato sono state confermate le certificazioni ISO 45001 e ISO 14001 per Saipem SpA e tutte le realtà più significative del Gruppo, raggiungendo la copertura del 99% per il perimetro consolidato integrale (82% per il perimetro di Gruppo) del personale dipendente e di agenzia, esclusi i subcontrattisti, a garanzia di un approccio omogeneo e sistematico nella gestione dei processi.
L'impegno di Saipem per la sicurezza delle persone ha portato la Società a essere oggi considerata tra le società "Best in Class" rispetto ai settori di riferimento4 .
Ogni anno Saipem definisce un piano di obiettivi di sicurezza per tutto il Gruppo legato ai piani di incentivazione dei senior manager per le aree di competenza.
Tali obiettivi comprendono per l'anno 2022:
La promozione della cultura della sicurezza dei lavoratori è agevolata nel settore di riferimento per la Società sia dal contesto normativo di riferimento, caratterizzato da leggi e accordi di livello nazionale e aziendale, sia da quello interno, contraddistinto da specifiche politiche in materia.
Le politiche interne definiscono criteri particolarmente stringenti e rigorosi per la salvaguardia dell'incolumità delle persone, validi anche in diversi contesti operativi locali ancora caratterizzati dalla presenza di un sistema normativo in materia in fase di evoluzione. In merito agli accordi nazionali, non tutti i Paesi in cui Saipem opera prevedono la presenza di sindacati, sia a livello nazionale che locale. Laddove Saipem operi in aree ove ha stilato accordi specifici con le organizzazioni sindacali, questi possono comprendere, in merito alla sicurezza: ≥ costituzione delle rappresentanze dei lavoratori per la sicurezza (composizione e numero);
(4) OGP - International Association of Oil&Gas Producers, IADC, International Pipeline & Offshore Contractors Association, IMCA International Marine Contractors Association, IPLOCA - International Pipeline & Offshore Contractors Association, e di numerosi competitor.
SASB EM-SV-320a.1 SASB EM-SV-000.D SASB IF-EN-320a.1
GRI 403-1 GRI 403-7

In Italia il Contratto Nazionale del Lavoro prevede la nomina di Rappresentanti Aziendali dei Lavoratori per la loro tutela sui temi salute, sicurezza e ambiente (RLSA). La nomina avviene per elezione; sulla base di quanto previsto dalla legge e dal Contratto Collettivo, presso le sedi Saipem italiane sono presenti un totale di 16 RLSA. Uno specifico accordo sindacale stipulato tra Saipem e le Organizzazione Sindacali definisce le competenze degli RLSA e la loro piena titolarità a svolgere il proprio ruolo anche per i lavoratori assegnati temporaneamente alle attività presso cantieri e siti diversi dalla loro appartenenza.
Nelle realtà estere si evidenzia la presenza di istituti di compartecipazione tra management e forza lavoro per la gestione di iniziative e programmi afferenti alla salute e alla sicurezza nel rispetto di quanto previsto dalla normativa di riferimento presso diverse realtà nazionali. Tra queste figurano le entità del Gruppo Saipem operanti in Algeria, Angola, Bolivia, Brasile, Canada, Colombia, Congo, Croazia, Ecuador, Francia, Indonesia, Malesia, Messico, Norvegia, Perù, Regno Unito, Romania e Venezuela.

| 2020 | 2021 | 2022 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale Gruppo |
Consolidato integrale |
Totale Gruppo |
Consolidato integrale |
Totale Gruppo |
Consolidato integrale |
||
| Ore-uomo lavorate | |||||||
| Totali, di cui: | (milioni di ore) | 206,3 | 186,6 | 199,7 | 173,9 | 237,8 | 215,9 |
| Ore-uomo dipendenti | (milioni di ore) | 83,5 | 72,5 | 90,8 | 76,4 | 98,4 | 86,7 |
| Ore-uomo subcontrattisti | (milioni di ore) | 122,9 | 114,1 | 108,9 | 97,4 | 139,4 | 129,2 |
| Incidenti con giorni persi (LTI) | |||||||
| Totali, di cui: | (n.) | 26 | 23 | 37 | 37 | 38 | 36 |
| Dipendenti | (n.) | 16 | 14 | 27 | 27 | 24 | 23 |
| Subcontrattisti | (n.) | 10 | 9 | 10 | 10 | 14 | 13 |
| Di cui incidenti mortali: | |||||||
| Totali, di cui: | (n.) | 2 | 2 | - | - | 1 | 1 |
| Dipendenti | (n.) | - | - | - | - | - | - |
| Subcontrattisti | (n.) | 2 | 2 | - | - | 1 | 1 |
| Infortuni sul lavoro con gravi conseguenze (a) | |||||||
| Totali, di cui: | (n.) | 3 | 2 | 4 | 4 | 4 | 4 |
| Dipendenti | (n.) | 1 | 1 | 3 | 3 | 4 | 4 |
| Subcontrattisti | (n.) | 2 | 1 | 1 | 1 | - | - |
| Di cui con disabilità: | |||||||
| Totali, di cui: | (n.) | 3 | 2 | 4 | 4 | 2 | 2 |
| Dipendenti | (n.) | 1 | 1 | 3 | 3 | 2 | 2 |
| Subcontrattisti | (n.) | 2 | 1 | 1 | 1 | - | - |
| Giorni persi (a) | |||||||
| Totali, di cui: | (n.) | 1.164 | 1.106 | 3.153 | 3.153 | 2.405 | 2.390 |
| Dipendenti | (n.) | 824 | 785 | 2.486 | 2.486 | 1.757 | 1.754 |
| Subcontrattisti | (n.) | 340 | 321 | 667 | 667 | 648 | 636 |
| Indice di gravità (a) | |||||||
| Totali, di cui: | (ratio) | 0,006 | 0,006 | 0,016 | 0,018 | 0,010 | 0,011 |
| Dipendenti | (ratio) | 0,010 | 0,011 | 0,027 | 0,033 | 0,017 | 0,020 |
| Subcontrattisti | (ratio) | 0,003 | 0,003 | 0,006 | 0,007 | 0,005 | 0,005 |
| Eventi incidentali registrabili (TRI) | |||||||
| Totali, di cui: | (n.) | 75 | 68 | 74 | 73 | 103 | 98 |
| Dipendenti | (n.) | 38 | 35 | 46 | 46 | 53 | 50 |
| Subcontrattisti | (n.) | 37 | 33 | 28 | 27 | 50 | 48 |
| Tasso di assenteismo dei dipendenti | (%) | 3,98 | 4,03 | 5,6 | 5,7 | 5,5 | 5,4 |
| Indice di frequenza | |||||||
| degli incidenti mortali (FTLFR) | |||||||
| Totali, di cui: | (ratio) | 0,97 | 1,07 | - | - | 0,42 | 0,46 |
| Dipendenti | (ratio) | - | - | - | - | - | - |
| Subcontrattisti | (ratio) | 1,63 | 1,75 | - | - | 0,72 | 0,77 |
| Indice di frequenza | |||||||
| degli infortuni (LTIFR) | |||||||
| Totali, di cui: | (ratio) | 0,13 | 0,12 | 0,19 | 0,21 | 0,16 | 0,17 |
| Dipendenti | (ratio) | 0,19 | 0,19 | 0,30 | 0,35 | 0,24 | 0,27 |
| Subcontrattisti | (ratio) | 0,08 | 0,08 | 0,09 | 0,10 | 0,10 | 0,10 |
| Indice di frequenza degli infortuni sul | |||||||
| lavoro con gravi conseguenze (HCWRFR) | |||||||
| Totali, di cui: | (ratio) | 0,015 | 0,011 | 0,020 | 0,023 | 0,017 | 0,019 |
| Dipendenti | (ratio) | 0,012 | 0,014 | 0,033 | 0,039 | 0,041 | 0,046 |
| Subcontrattisti | (ratio) | 0,016 | 0,009 | 0,009 | 0,010 | - | - |
| Frequenza totale degli eventi incidentali registrabili (TRIFR) |
|||||||
| Totali, di cui: | (ratio) | 0,36 | 0,36 | 0,37 | 0,42 | 0,43 | 0,45 |
evento correlato al lavoro che, in circostanze leggermente diverse, avrebbe potuto causare LTI o incidenti mortali. Incidenti con potenziali conseguenze sulle persone ≥ L3. Frequenza totale degli event di
Frequenza totale degli eventi
(b) Categoria introdotta nel 2021.
di alto livello (HLFR) (b)
alto livello: è calcolato come (n. HL Events su ore lavorate) x 1.000.000).
di frequenza degli infortuni (LTIFR) è diminuito passando da 0,19 (dato del 2021) a 0,16 (dato del 2022). Nel 2022, inoltre, si è verificato un incidente mortale avvenuto durante delle attività di manutenzione ordinaria a bordo di un vessel Saipem che ha visto coinvolto un lavoratore subcontrattista. La persona coinvolta stava operando in una zona non accessibile della J-lay Tower, a diversi metri d'altezza, quando il diluente da lui
Il TRIFR di 0,43 registrato nel 2022 è leggermente superiore rispetto a quello del 2021 (0,37), mentre l'indice
(a) Dati 2021 aggiornati in considerazione del numero di giorni persi conteggiati durante il 2022 per gli incidenti verificatisi nel 2021.
Dipendenti (ratio) 0,46 0,48 0,51 0,60 0,54 0,58 Subcontrattisti (ratio) 0,30 0,29 0,26 0,28 0,36 0,37
Totali, di cui: (ratio) 0,76 0,83 0,88 0,92 Dipendenti (ratio) 1,26 1,26 1,21 1,29 Subcontrattisti (ratio) 0,46 0,50 0,65 0,67

utilizzato ha preso fuoco. Le fiamme si sono propagate ai dispositivi di sicurezza da lui utilizzati determinandone la rottura con conseguente caduta dall'alto dell'operatore.
Il processo di investigazione ha identificato delle carenze su tre aree principali: pianificazione delle attività lavorative, gestione dei permessi di lavoro e analisi dei pericoli derivanti da attività interferenziali e coordinamento in campo.
Per quanto concerne le azioni di mitigazione e prevenzione individuate queste hanno riguardato la revisione del processo di emissione dei permessi di lavoro con un piano di digitalizzazione del sistema, l'organizzazione di attività di sensibilizzazione sulla gestione di sostanze chimiche a bordo e un miglioramento delle ispezioni in campo.
Oltre all'infortunio mortale, nell'anno 2022 si sono verificati due infortuni definiti come HCWR5 (High Consequences Work Related) che hanno causato due disabilità parziali permanenti.
Uno dei due incidenti ha provocato l'amputazione parziale del dito mignolo della mano del lavoratore causato dalla caduta di un equipment durante attività di sollevamento; l'altro dovuto a una caduta dall'alto causata dal cedimento di una parte del ponteggio.
Dalle risultanze delle investigazioni si evince che le azioni di prevenzione e protezione identificate sono volte ad assicurare una puntuale formazione tecnica/operativa per l'esecuzione di attività specifiche e rafforzare l'importanza del rispetto delle procedure operative e delle Life Saving Rules (LSR), ovvero le regole che ciascuna risorsa Saipem è chiamata a seguire per preservare l'incolumità propria e dei propri colleghi.
Relativamente alle iniziative promosse da Saipem in materia di divulgazione di una cultura della sicurezza organizzativa le principali azioni realizzate portate avanti nel 2022 sono state:
(5) HCWR: termine per definire una sottocategoria di LTI con conseguente fatalità o LTI con almeno 180 giorni lavorativi persi. Tutti gli infortuni con esito di disabilità permanente devono essere registrati nel sistema di rendicontazione in uso alla funzione HSE e consolidati come High Consequences Work Related (HCWR).
EM-SV-320a.2

Infine, molte sono anche le iniziative portate avanti dalla Fondazione LHS di Saipem, che è attiva da dodici anni con la mission di accrescere la cultura della salute e della sicurezza nell'industria e nella società.
Nel 2022 la Fondazione LHS ha avviato una serie di iniziative interconnesse, volte da un lato a promuovere una sempre più diffusa cultura della salute e della sicurezza in Italia, dall'altro a invitare le diverse forze che operano nel Paese – istituzioni, imprese, media, associazioni e cittadini – a convergere verso lo stesso obiettivo.
A questo scopo è proseguita la diffusione della campagna di comunicazione "Obiettivo 18" – che aggiunge simbolicamente la cultura della sicurezza come diciottesimo elemento nella lista dei 17 Obiettivi per un futuro sostenibile inseriti nell'Agenda 2030 dell'ONU – con la pubblicazione di un Manifesto che elenca i 10 principi fondamentali della cultura della sicurezza, condiviso e firmato da oltre 450 persone. In aggiunta, il target della campagna, cioè la riduzione del 50% degli infortuni mortali sul lavoro entro il 2030, è stato adottato come obiettivo primario anche da realtà del calibro di Summit HSE, il vertice nazionale delle maggiori associazioni e fondazioni di categoria del settore HSE.
Sempre nell'ottica di unire le forze e fare rete, Fondazione LHS ha sostenuto la creazione e il lancio del progetto "Sistema HSE", un network che ha l'obiettivo di riunire i rappresentanti delle grandi aziende per condividere esperienze in ambito HSE e promuovere la diffusione del know-how lungo la filiera, in coordinamento con le strutture di rappresentanza del sistema produttivo.
Inoltre, per fornire un quadro coerente dello stato della cultura della sicurezza in Italia, stimolare il dibattito tra i gruppi di interesse, proporre strategie di intervento e attirare l'attenzione dei media e dell'opinione pubblica su questo tema, è nato l'Osservatorio sulla Leadership in Salute e Sicurezza, recentemente avviato, che si avvale della consulenza scientifica di diversi esperti e della collaborazione dell'Università Cattolica di Milano.
Fondamentale è anche il coinvolgimento di cittadini, studenti e lavoratori tramite il progetto "Italia Loves Sicurezza", basato sulla piattaforma interattiva www.italialovessicurezza.it, che punta a ispirare le persone affinché agiscano ogni giorno in modo responsabile e sicuro, diventando sempre più consapevoli del valore della sicurezza, in ogni aspetto della vita. Quest'anno più di 125.000 persone hanno aderito alla campagna lanciata per la Giornata mondiale per la sicurezza e la salute sul lavoro del 28 aprile.
Infine, in continuità con gli anni passati, la Fondazione LHS continua a sviluppare progetti per le scuole e i giovani, nella convinzione che la sensibilizzazione e l'educazione dei ragazzi siano la vera chiave per costruire un mondo più sicuro. In particolare, oltre ai laboratori e agli spettacoli proposti nelle scuole primarie anche in collaborazione con partner come Croce Rossa, LILT (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) e la compagnia teatrale Rossolevante, nel 2022 si è ampliata l'offerta per il pubblico degli studenti superiori, con la nascita dei due nuovi format "Improsafe" e "La linea sottile": il primo è uno spettacolo che si serve dell'arte dell'improvvisazione teatrale per coinvolgere il pubblico sul tema della sicurezza, il secondo consiste nella proiezione commentata di un docufilm che fa riflettere sulle conseguenze della mancata cultura della prevenzione dei rischi. Entrambe le iniziative entreranno nel vivo nel corso del 2023 e verranno diffuse su tutto il territorio nazionale italiano.
La formazione su salute, sicurezza e ambiente è una parte importante dell'implementazione del sistema HSE sia nelle sedi centrali che nei siti operativi di Saipem. Tutte le attività di formazione HSE sono azioni preventive critiche per ridurre i rischi.
Nel corso dell'anno Saipem ha continuato a investire risorse significative per formare il proprio personale sui temi HSE attraverso campagne e programmi ad hoc, con il fine di aumentare la consapevolezza dei lavoratori rispetto ai rischi associati alle attività lavorative. Tra i più critici in termini di valutazione dei rischi citiamo i lavori in quota, i lavori in spazi confinati, le operazioni simultanee e altre attività che possono comportare la caduta di oggetti dall'alto.
Saipem persegue con decisione l'effettiva implementazione del proprio sistema di gestione di asset integrity come il risultato di pratiche di progettazione, costruzione e operative ottimali, con l'adozione della gestione integrata di barriere per ridurre i rischi associati agli incidenti gravi (Major Accident Events - MAE).
L'asset integrity fa riferimento alla prevenzione e al controllo di eventi molto rari, ma di grave entità per le persone, l'ambiente, gli asset o la performance del progetto.
Il modello di asset integrity segue il tipico ciclo di Deming: pianificazione, operazione, monitoraggio della performance, miglioramento continuo.

Saipem si impegna a prevenire i rischi per migliorare l'integrità di tutti i servizi offerti e delle sue operazioni. A tale fine adotta un atteggiamento proattivo nella riduzione dei rischi come parte integrante delle proprie attività gestionali e imprenditoriali, sin dalle fasi progettuali iniziali.
GRI 403-3 GRI 403-6 GRI 403-10 Come descritto nella Politica "L'Integrità nelle nostre operation", Saipem considera requisito fondamentale la tutela della salute e la promozione del benessere psico-fisico delle sue persone.
Questa è una condizione fondamentale del modo di operare di Saipem che si impegna a essere leader nella tutela della salute, oltre che della sicurezza e dell'ambiente (maggiori dettagli sono presenti nella Politica HSE di Saipem SpA). La Società persegue questo impegno conformemente alle disposizioni sulla tutela della privacy e alle leggi nazionali e internazionali relative alla tutela della salute e alla prevenzione delle malattie. La sua implementazione implica che il programma per la promozione della salute, per ciascun sito di lavoro, si concentri prevalentemente su misure preventive, e consideri tutte le attività il cui svolgimento possa rappresentare un rischio per la salute del dipendente.
Le attività che vengono implementate comprendono ad esempio: la valutazione dei rischi per la salute, accertamenti sanitari per il rilascio dell'idoneità, vaccinazioni e chemioprofilassi, l'informazione sanitaria, il monitoraggio delle condizioni igienico-sanitarie, i programmi per la prevenzione delle malattie e attività per la promozione della salute e dell'attività fisica che la supporta.
Le attività operative della Società richiedono lo spostamento di un numero considerevole di persone, anche in località remote. Per questo motivo la Società assicura la migliore assistenza medica possibile ai dipendenti ovunque essi lavorino, organizza periodicamente esami medici specifici e redige certificati medici di idoneità, nonché forma il personale incaricato prima di ogni viaggio o assegnazione estera. Questo al fine di prevenire i rischi di contrarre malattie dovute all'effetto di fattori climatici, ambientali e di altra natura legati al luogo di destinazione.
La Società è dotata di processi strutturati e di una catena di responsabilità ben definita per gestire tempestivamente qualsiasi emergenza medica.
Saipem ha sviluppato un sistema di gestione della salute in continua evoluzione che si adatta agli ambienti di lavoro, integra i più recenti studi epidemiologici, ed è volto ad assicurare la migliore qualità in fatto di monitoraggio della salute e dei servizi medici resi disponibili.
Tale sistema rispetta i principi riconosciuti a livello internazionale e le leggi locali: la Dichiarazione di Pechino del WHO (World Health Organization), "Global Strategy on Occupational Health for All" (1994), la legislazione europea e la Direttiva 2000/54/CE relativa alla protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da un'esposizione ad agenti biologici durante il lavoro, la sua applicazione in Italia attraverso il D.Lgs. n. 81/2008 e i suoi emendamenti (denominato "Testo Unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro"). Questo approccio assicura efficacia, flessibilità e le basi adeguate per lo sviluppo di una cultura della salute a lungo termine in tutti i Paesi in cui la Società si trova a operare.
Il sistema di gestione prevede che per ogni sito/progetto/asset vengano identificati e valutati (considerando la frequenza e l'impatto potenziale) i rischi legati alla salute del personale, a seguito dei quali adeguate misure di prevenzione e mitigazione vengono identificate e implementate. Un'attività di monitoraggio delle stesse è periodicamente eseguita.
I criteri generali per la tutela della salute si basano sull'analisi delle attività svolte nell'ambiente di lavoro e considerano i rischi che le stesse attività hanno, sia sulle persone coinvolte a diverso titolo nelle operazioni, sia sulla comunità locale.
Le analisi effettuate sono specifiche per ciascuna mansione e destinazione e prevedono l'identificazione delle attività e delle condizioni operative in riferimento alle condizioni di esercizio normali, anomale e di emergenza; l'analisi delle possibili vie di contatto degli agenti di rischio e dell'azione combinata degli stessi e un'associazione puntuale dei pericoli alla mansione in relazione alla specificità delle attività individuate. I risultati delle analisi permettono di dotare il personale degli adeguati equipaggiamenti e di monitorarlo opportunamente.
| 2020 | 2021 | 2022 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale | Consolidato | Totale | Consolidato | Totale | Consolidato | ||
| Gruppo | integrale | Gruppo | integrale | Gruppo | integrale | ||
| Malattie professionali denunciate | (n.) | 15 | 10 | 9 | 9 | 6 | 6 |
| Tasso di malattie professionali |
|||||||
| denunciate | (ratio) | 0,07 | 0,05 | 0,05 | 0,05 | 0,03 | 0,03 |
Il virus SARS-CoV2 ha caratterizzato anche il 2022 impegnando il servizio medico aziendale nella complessa gestione sanitaria generata dalla diffusione del virus attraverso ondate epidemiche, i cui effetti si sono manifestati in misura diversa tra le aree geografiche, riflettendo la severità della pandemia a livello locale e generando risposte differenti a seconda della politica sanitaria adottata dai Paesi colpiti.

Tale eccezionale scenario ha comportato la necessità di ridefinire le priorità del servizio medico aziendale e delle risorse aziendali tutte.
L'anno si è caratterizzato principalmente per la costante discesa del numero dei contagi grazie alla massiccia campagna vaccinale e di comunicazione interna che ha permesso inoltre di ridurre la trasmissione/circolazione dell'agente infettivo. Tale attività viene riportata direttamente al Dirigente Medico membro dell'Unità di Crisi aziendale consentendo di approntare istruzioni operative mediante la pubblicazione di comunicazioni interne e bollettini periodici sull'evoluzione e lo status della pandemia indirizzate agli Health Manager e agli HR Manager di Business Line.
Sono proseguite parallelamente tutte le attività connesse alla sorveglianza sanitaria e medica in Italia e all'estero nel rispetto della legislazione italiana, degli standard aziendali e delle linee guida di settore.
È attivo, inoltre, un Gruppo di Lavoro medico per la gestione delle "idoneità complesse", dei lavoratori "fragili" e "vulnerabili".
Così come attraverso la Medicina dei Viaggi viene garantita l'attività di informazione e sensibilizzazione che fornisce preventivamente a tutti i lavoratori che viaggiano le raccomandazioni in materia di profilassi vaccinali e comportamentali indispensabili per il Paese di destinazione, anche specifiche al COVID-19.
La presenza delle Cliniche Saipem presenti nei contesti lavorativi in Italia e all'estero risponde alla volontà di creare non solo un supporto al dipendente, ma anche servizi di prossimità che integrino l'offerta sul territorio con un'attenzione specifica alle possibili esigenze delle persone Saipem sia in ambito lavorativo che personale.
La volontà di assicurare elevati standard di salute e sicurezza a tutto il suo personale si conferma nella prosecuzione del programma WHP (Workplace Health Promotion) organizzato in collaborazione con ATS Milano e la Regione Lombardia per il mantenimento dello status di "Luogo di lavoro che promuove la salute" acquisito negli ultimi anni.
La pluriennale esperienza nell'utilizzo dello strumento della telemedicina ha favorito l'impiego dei tool informatici e di telecomunicazione a distanza per la gestione sanitaria, permettendo di mantenere costante l'attività di indirizzo, controllo e monitoraggio e supporto sanitario su tutte le realtà operative del Gruppo, assicurando misure di controllo relative al rischio di contagio sempre adeguate all'evoluzione della pandemia, alle condizioni di lavoro e alle caratteristiche della forza lavoro durante i periodi critici del contagio. Allo stesso tempo, il sistema di monitoraggio ha garantito che le misure di salute e sicurezza sul lavoro adottate per contenere il rischio di contagio non abbiano introdotto nuovi rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori, tanto fisici quanto psicologici. Anche sul fronte Salute rimane alta l'attenzione ai processi innovativi, quali il Digital Health, ovvero il programma che racchiude tutti quegli strumenti messi in atto dal servizio medico per facilitare quei percorsi diagnostici e di monitoraggio clinico a distanza dei lavoratori. Queste attività hanno assicurato che le misure di controllo relative al rischio di contagio siano state adeguate all'evoluzione della pandemia, alle condizioni di lavoro e alle caratteristiche della forza lavoro durante i periodi critici del contagio. Allo stesso tempo il sistema di monitoraggio ha garantito che le misure di salute e sicurezza sul lavoro adottate per contenere il rischio di contagio non abbiano introdotto nuovi rischi per la salute dei lavoratori, tanto fisici quanto psicologici, per consentire alle risorse Saipem di lavorare in un contesto sicuro e protetto.

Le conoscenze professionali si confermano elemento fondamentale per una crescita sostenibile nel lungo periodo e vero fulcro delle politiche di gestione e sviluppo delle persone di Saipem; un patrimonio da salvaguardare, valorizzare e incrementare per l'eccellenza operativa e le performance nei progetti. Il contesto di business sempre più volatile e l'ingresso in una fase di transizione energetica rende il presidio delle competenze e il loro costante aggiornamento la chiave del vantaggio competitivo aziendale. Saipem crede che le sue persone siano il fattore cruciale per l'esistenza stessa dell'impresa e la loro dedizione, proattività e professionalità è essenziale per raggiungere gli obiettivi aziendali.
GRI 404-1 GRI 404-3
Il 2022 è stato un anno caratterizzato dall'evoluzione del paradigma organizzativo, sia in termini di modalità lavorative e di collaborazione sia per la strategia aziendale contraddistinta da elementi di discontinuità rispetto al passato.
In questo contesto Saipem ha scelto di investire in azioni di upskilling e reskilling delle persone, per allinearle con le scelte organizzative e di mercato assunte dall'azienda.
È in via di definizione un nuovo "Modello Comportamentale", che orienterà capacità, comportamenti e competenze di chi lavora all'interno dell'Organizzazione, fondendo insieme la cultura, la mission e i valori aziendali. Il nuovo modello sarà il driver delle politiche e azioni destinate al capitale umano, dalle politiche di attraction, alla gestione e valorizzazione delle competenze, e porrà le basi per un percorso di carriera coerente con le capacità e aspettative delle persone.
Tra le più importanti novità del Modello vi saranno:
Il Modello dovrà essere condiviso e comprensibile da tutte le persone di Saipem, per cui la fase di sviluppo e definizione dello stesso segue una logica "bottom up" attraverso il coinvolgimento attivo, in più fasi, di dipendenti provenienti da tutto il mondo, di diversa seniority e rappresentativi di tutte le funzioni aziendali. La diffusione del nuovo Modello Comportamentale sarà poi accompagnata da percorsi formativi dedicati, con l'obiettivo di favorirne una maggiore interiorizzazione, comprensione e applicazione nelle attività lavorative quotidiane.
Saipem ha deciso di presentare richiesta di accesso al Fondo Nuove Competenze, cogliendo l'opportunità di realizzare un percorso formativo su larga scala e interamente digitale, che si articola in una serie di webinar coinvolgenti, efficaci e di facile accessibilità. L'obiettivo è quello di definire una cultura e un linguaggio condivisi su tematiche di transizione ecologica e digitale, a supporto della strategia aziendale e del business nel quale la Società opera, rispondendo, inoltre, in modo concreto all'esigenza manifestata dalle persone Saipem nell'engagement survey 2021, nella quale il 57% dei rispondenti ha indicato il tema formativo come prioritario.
L'iniziativa, promossa dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali nell'ambito del PNRR, consentirà alla Società di mantenere la propria efficacia e competitività ampliando e indirizzando le competenze delle persone Saipem in coerenza con gli obiettivi di business individuati dal piano strategico. I temi oggetto del piano individuati in tal senso sono:
A supporto dell'aggiornamento del know-how aziendale sono inoltre proseguite le iniziative di Internal Academy e in particolare l'organizzazione dei seminari tematici "Deep in", che hanno visto l'erogazione di incontri con focus principale su progetti, con l'obiettivo di creare awareness e disseminare cultura aziendale sui diversi business di Saipem. Gli incontri sono stati rivolti a tutta la popolazione aziendale a livello worldwide ed erogati tramite piattaforme live altamente interattive.
Una delle competenze distintive e caratterizzanti in Saipem è il Project Management, il cui sviluppo e valorizzazione è al centro della nuova PM Academy, che ha visto integrare in maniera sinergica tutte le iniziative di formazione sia interna che esterna.
Nell'ultima parte dell'anno è stato infatti erogato il primo percorso di formazione "PM Takeaways", che ha visto la partecipazione di circa 70 dipendenti. Si è concluso con successo il primo percorso organizzato in

collaborazione con MIP Politecnico di Milano e ANIMP (Associazione Italiana Impiantistica Industriale) propedeutico alla certificazione PM.
Anche i Training Centers internazionali di Saipem hanno contribuito a stimolare e valorizzare le competenze di project management.
In particolare si sono tenute presso il Training Center di Schiedam (Paesi Bassi) le prime sessioni dedicate ai Project Manager del corso PM Leading in Action, volto al consolidamento delle competenze manageriali applicate ai progetti, attraverso una metodologia di apprendimento basata su simulazioni e su casi aziendali altamente interattivi.
La centralità delle persone Saipem si riflette anche nella creazione di valore condiviso per tutti gli stakeholder, sia interni che esterni.
Tale spinta si è concretizzata anche nel corso del 2022 nell'attivazione da parte di Saipem di differenti iniziative di Talent Attraction, con lo scopo di definire un ecosistema interconnesso tra Società ed enti di istruzione (università e istituti superiori e ITS) e favorire un percorso di accrescimento delle competenze utili al business Saipem, con particolare riferimento al mondo della green economy.
È stato ampliato l'ambito di collaborazione e i rapporti in essere con le istituzioni educative italiane (università e scuole superiori), con la sottoscrizione di nuove partnership strategiche con importanti poli quali l'Università La Sapienza di Roma, il Politecnico di Bari, l'Università IUAV di Venezia, l'Università di Bologna, l'Università di Pavia e l'Università Federico II di Napoli.
Il rapporto sinergico con il Politecnico di Milano ha visto Saipem coinvolta in diverse iniziative, quali il progetto volto alla formazione e all'orientamento professionale degli studenti tramite incontri formativi sulle abilità tecniche e trasversali indispensabili al lavoro (Virtual Round Tables), nonché gli eventi con focus sulla diversità di genere con lo scopo di promuovere l'azienda come equal opportunity employer e focalizzare l'attenzione sulla leadership femminile.
Di rilievo anche la recente sottoscrizione di un accordo di partnership con l'Università Politecnica delle Marche che prevede il coinvolgimento di Saipem nella definizione di un nuovo percorso di studi (laurea triennale in "Ingegneria per la sostenibilità industriale" e laurea magistrale in inglese in "Green industrial engineering") sui temi della sostenibilità e della transizione energetica e la relativa adesione come sponsor finanziatore.
Prosegue infine la collaborazione con l'Università di Trieste per 5 borse di studio intitolate alla memoria di un professionista Saipem di grandi capacità: Egidio Palliotto. L'iniziativa ha come obiettivo di avvicinare le nuove generazioni alle competenze e attitudini necessarie ad approcciare le nuove sfide del futuro.
Saipem ha proseguito inoltre il suo impegno anche nell'orientamento professionale dei più giovani con il consolidato programma Sinergia avviato nel 2011 che prevede in accordo con i progetti di PCTO (alternanza scuola lavoro) la collaborazione con scuole a contenuto tecnico per l'erogazione di ore di formazione su materie di business direttamente erogate da docenti Saipem. La faculty Saipem ha tenuto dei percorsi formativi di PCTO (percorsi per le competenze trasversali e l'orientamento) integrando delle modalità blended di docenza e ampliando l'offerta formativa degli studenti con moduli dedicati alla sostenibilità e alla trasformazione digitale. Le tematiche trattate durante il programma Sinergia hanno l'obiettivo di sviluppare nei giovani una "cultura del lavoro" raccontando il lavoro che si svolge quotidianamente in Saipem, spaziando tra argomenti più istituzionali come l'organizzazione aziendale Health and Safety fino ad arrivare a nuovi spunti provenienti dal business come il ruolo dell'energia e la sua trasformazione.
Attraverso un pool di Role Model aziendali Saipem promuove anche presso gli istituti superiori di altri atenei nazionali specifiche iniziative di settore, volte a valorizzare le discipline STEM e a orientare gli studenti nel proseguo del percorso scolastico.
Nel 2022 la Società ha registrato un incremento del 16% per il consolidato integrale (10% nel perimetro di Gruppo), rispetto al 2021, nelle ore totali di formazione erogate ai dipendenti a livello di Gruppo.
Per il perimetro di Gruppo la formazione è stata erogata a 32.627 dipendenti (100% dei dipendenti). Nel dettaglio il numero di dipendenti uomini che hanno partecipato ad almeno un corso di formazione è pari a 27.806 per il perimetro consolidato integrale e 29.505 per il perimetro di Gruppo, mentre il numero di dipendenti donne che ha fruito di almeno un corso di formazione, nel 2022, è pari a 3.065 per il perimetro consolidato integrale 3.122 per il perimetro di Gruppo.
Per quanto riguarda la fruizione di corsi di formazione per categoria professionale, nel 2022 si rileva che ha partecipato ad almeno un corso di formazione 13.287 blue collar per il consolidato integrale (14.651 per il perimetro di Gruppo), 12.833 white collar (13.194 per il perimetro di Gruppo), 4.256 manager (4.284 dei manager per il perimetro di Gruppo) e 377 senior manager in entrambi i perimetri.
Per ciò che concerne la formazione HSE, il Gruppo ha erogato in totale 1.639.540 ore di formazione per il perimetro consolidato integrale (un incremento del 20% rispetto al 2021) e 1.736.199 ore di formazione, ovvero un incremento del 14% rispetto al 2021 nel perimetro di Gruppo. Tale incremento è da ricondurre principalmente al maggior numero di ore di formazione HSE erogato ai subcontrattisti, per i quali si registra un incremento del 45% per il consolidato integrale (34% per il perimetro di Gruppo) rispetto al 2021. Si registra, invece, una flessione nelle ore di formazione HSE erogate ai dipendenti; tale flessione è pari al 14% per il consolidato integrale (16% per il perimetro di Gruppo). In particolare, per i blue collar sono state erogate 307.354 ore di formazione HSE per il perimetro di Gruppo (294.013 per il consolidato integrale), per i white

collar 171.010 ore (167.152 per il consolidato integrale), per i manager sono state erogate 30.324 ore di formazione per il perimetro di Gruppo (30.207 per il consolidato integrale) e infine, per i senior manager, sono state erogate 1.514 ore di formazione HSE per entrambi i perimetri.
In termini di numero di partecipanti, per il perimetro di Gruppo 14.566 blue collar (13.205 per il perimetro consolidato Integrale) ha preso parte ad almeno un corso di formazione HSE, 11.110 white collar nel perimetro di Gruppo (10.772 nel consolidato integrale), 3.502 manager nel perimetro di Gruppo (3.482 nel perimetro consolidato integrale), infine 272 senior manager in entrambi i perimetri.
Nel 2022, le ore medie di formazione pro-capite registrano una flessione del 9% a livello del perimetro consolidato integrale, e del 2% per il perimetro di Gruppo. In media, nel 2022, ogni dipendente ha partecipato a 20,9 ore di formazione per il perimetro consolidato integrale (19,6 perimetro di Gruppo) e, nello specifico, in media ogni dipendente uomo ha partecipato 20,6 ore per il consolidato integrale e 22 ore per il perimetro di Gruppo, mentre ogni dipendente donna ha partecipato a 12,1 ore di formazione per il consolidato integrale e 11,6 ore per il perimetro di Gruppo. Infine riguardo alla fruizione delle ore di formazione in media da parte dei dipendenti per categoria professionale, i senior manager hanno partecipato in media a 12,9 ore di formazione per il perimetro di Gruppo (12,9 per il consolidato integrale), i manager a 16,0 ore per il perimetro di Gruppo (16,1 per il consolidato integrale), i white collar 17,6 per il perimetro di Gruppo (17,8 per il consolidato integrale) e i blue collar a 22,5 ore di formazione per il perimetro di Gruppo (23,8 per il consolidato integrale).
Infine, rispetto agli indicatori relativi ai documenti per la valutazione delle performance, nel 2022 sono stati predisposti, per il perimetro di Gruppo, 11.823 documenti (corrispondenti a una copertura del 37%) e 11.278 per il perimetro consolidato integrale (corrispondenti al 38% della popolazione aziendale), a fronte dei 16.132 documenti predisposti nel 2021 (corrispondenti a una copertura del 42%). La flessione del dato è dovuta principalmente a un decremento del numero di documenti di performance predisposti per le risorse situate in India, Norvegia, Arabia Saudita e Nigeria.
Nello specifico, la percentuale di dipendenti sottoposti a valutazione è pari al 67% delle donne per il perimetro consolidato integrale (65% per il perimetro di Gruppo) e al 35% degli uomini per il perimetro consolidato integrale (33% per il perimetro di Gruppo).
| 2020 | 2021 | 2022 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale | Consolidato | Totale | Consolidato | Totale | Consolidato | ||
| Gruppo | integrale | Gruppo | integrale | Gruppo | integrale | ||
| Formazione (a) | |||||||
| Totale ore di formazione, di cui: | (ore) 1.454.873 | 1.333.510 1.688.917 | 1.526.040 | 1.861.565 | 1.764.803 | ||
| - HSE (dipendenti e subcontrattisti), di cui: | (ore) 1.307.265 | 1.190.562 1.524.528 | 1.368.562 | 1.736.139 | 1.639.540 | ||
| - dipendenti | (ore) | 508.312 | 444.569 | 611.829 | 576.822 | 511.179 | 493.829 |
| - subcontrattisti | (ore) | - | - | - | - | 1.224.960 | 1.145.711 |
| . capacità e competenze manageriali | (ore) | 8.993 | 8.941 | 13.706 | 13.694 | 10.694 | 10.669 |
| . competenze tecniche professionali | (ore) | 138.605 | 134.008 | 150.683 | 143.784 | 114.732 | 114.594 |
| Totale costi diretti di formazione (b) | (mln €) | 2,64 | 2,64 | 7,88 | 7,12 | n.d. | n.d. |
| Valutazione delle performance | |||||||
| Dipendenti sottoposti a valutazione | |||||||
| delle performance | (n.) | 17.915 | 17.915 | 16.132 | 16.111 | 11.823 | 11.278 |
| Senior Manager | (n.) | 379 | 379 | 404 | 404 | 364 | 364 |
| Manager | (n.) | 3.261 | 3.261 | 2.960 | 2.960 | 3.138 | 3.085 |
| White Collar | (n.) | 9.812 | 9.812 | 9.290 | 9.273 | 6.751 | 6.398 |
| Blue Collar | (n.) | 4.463 | 4.463 | 3.478 | 3.474 | 1.570 | 1.431 |
| Percentuale dipendenti sottoposti | |||||||
| a valutazione delle performance sul totale | (%) | 51 | 61 | 42 | 50 | 37 | 38 |
(a) Si segnala che i dati sono relativi alle società presso le quali il dipendente è a ruolo e non a servizio. (b) Dati non disponibili nel 2022.


GRI 2-7 GRI 405-1 Il turnover complessivo è calcolato come il rapporto tra tutte le uscite annue e la media delle risorse nell'anno.
Il turnover volontario è calcolato come rapporto tra tutte le uscite volontarie annue e la media delle risorse nell'anno. Per l'anno 2022 è stata esclusa dal perimetro di calcolo la popolazione coinvolta nella cessione di parte del Business Onshore Drilling e del centro di ingegneria di Roma.
Il tasso di turnover complessivo ha registrato un incremento rispetto all'anno 2021, raggiungendo, nel 2022, quota 41% (27% per il perimetro consolidato integrale), un valore che si mantiene a un livello significativo dovuto alla natura del business di Saipem che, essendo una società contrattista, lavora per progetti di grandi dimensioni che hanno durate variabili (da pochi mesi ad anni) in geografie diverse. Tenuto conto di tale specificità, il dimensionamento quali-quantitativo del capitale umano di Saipem è quindi soggetto a una naturale fluttuazione connessa alle diverse fasi operative dei progetti e alla ciclicità degli investimenti dei clienti. In particolare, per l'anno 2022, la chiusura dei progetti in Russia ha portato a un significativo aumento del turnover complessivo.
Coerentemente con il turnover totale, anche il turnover complessivo della popolazione aziendale sia maschile che femminile registra un incremento rispetto all'anno 2021, rispettivamente del 29% per la popolazione maschile per il perimetro di Gruppo e del 18% per il consolidato integrale; del 44% per la popolazione femminile nel perimetro di Gruppo e 36% nel perimetro consolidato integrale. Il turnover volontario invece, al contrario di quello complessivo, risulta in linea rispetto all'anno precedente, attestandosi al 10% per il perimetro totale di Gruppo; risulta in crescita nel perimetro consolidato integrale del 47%.
Le percentuali di turnover totale e volontario (per il perimetro di Gruppo) suddivise per fasce d'età sono, nel 2022, le seguenti:
| (%) | Turnover complessivo | Turnover volontario |
|---|---|---|
| Dipendenti con età minore di 30 anni | 86 | 20 |
| Dipendenti con età tra 30 e 50 anni | 37 | 10 |
| Dipendenti con età maggiore di 50 anni | 26 | 5 |
Il numero totale di lavoratori che non sono dipendenti Saipem e che, nel 2022, hanno operato nei siti Saipem, è stato stimato a fine anno in 40.409 per il perimetro di Gruppo e 40.142 per il consolidato integrale. In particolare, 33.458 subcontrattisti per il perimetro di Gruppo (33.607 per il consolidato integrale), con un picco nel mese di settembre di 39.032 per il perimetro di Gruppo -36.784 per il consolidato integrale), e 6.951 personale d'agenzia (6.535 per il consolidato integrale).
Il dato dei subcontrattisti è stato stimato sulla base del numero di ore lavorate rapportato al numero di ore lavorative giornaliere medie considerate per la tipologia di attività operativa svolta mentre il dato del personale di agenzia è corrispondente al numero in forza al 31 dicembre.

Sicurezza
Operazioni sicure,
l'integrità degli asset
e la sicurezza nei processi
Benessere e salute
Attrarre
e trattenere talenti
delle persone
Perdita o mancanza di competenze chiave.

Saipem è impegnata sia a prevenire che a mitigare tali rischi tramite programmi di formazione specializzata dedicata ai dipendenti, nonché ai propri fornitori e subcontrattisti, su argomenti tecnici e sulla sicurezza del lavoro con l'obiettivo di garantire elevati standard di qualità della formazione. Il rafforzamento della consapevolezza su tali rischi viene perseguito internamente anche attraverso il legame degli MBO dei manager ad alcuni risultati specifici. Inoltre, la Società è impegnata in numerose iniziative, come il programma "Leadership in Health & Safety" (LiHS), nonché le campagne di formazione "We Want Zero" e "Life Saving Rules". Infine, le realtà più significative del Gruppo dal punto di vista delle operazioni sono certificate dallo standard internazionale ISO 45001: 2018.
Il Gruppo è coinvolto nel monitoraggio costante delle criticità di varia natura (in particolare, politica, sociale, economica) e minacce di natura terroristica nel verificare l'adeguatezza delle misure di mitigazione in atto, avvalendosi di un network di intelligence locale e cooperando attivamente con le forze di polizia e fornitori di servizi di sicurezza nei Paesi in cui opera. In particolare, Saipem ha sviluppato un "security responsibilities model" che sia conforme al D.Lgs. n. 81/2008, nonché un sistema di gestione delle crisi in linea con quanto previsto dallo standard internazionale ISO 31000. Infine, il Gruppo persegue una strategia commerciale con forte selettività dei progetti tenendo in considerazione anche i rischi legati al Paese delle operazioni.
Per mitigare e prevenire questo rischio Saipem sostiene significative spese per programmi di manutenzione sia degli asset che delle yard di proprietà e ha sviluppato varie iniziative di prevenzione, tra le quali si segnala l'implementazione dell'Asset Integrity Management System e lo sviluppo di Safety Case, oltre che alla formazione specifica (ad esempio la campagna "Dropped Objects Prevention") dedicata al personale tecnico. Infine, per tutti i mezzi navali di proprietà del Gruppo, Saipem rinnova periodicamente le certificazioni emesse da parte degli appositi enti di classifica e le certificazioni emesse dalle autorità di bandiera a seguito di ispezioni che gli enti di classifica effettuano per gli asset.
Il Gruppo si è dotato di un programma di definizione, attuazione e controllo delle strutture sanitarie e dei medici responsabili della gestione della salute del personale, con lo scopo di evitare e mitigare tali rischi. Inoltre, Saipem effettua iniziative di formazione e sensibilizzazione (per esempio le "Welfare Campaign") su tematiche di salute e corretto impiego dei dispositivi di protezione individuale, nonché monitora costantemente l'evolversi della situazione sanitaria e ha sviluppato programmi di telemedicina nei Paesi in cui opera. Nel caso in cui si verificassero conseguenze gravi alla salute del personale, Saipem ha a disposizione un sistema di gestione delle emergenze mediche e di rimpatrio in caso di pazienti in condizioni critiche.
In presenza di crisi sanitarie (ad es. COVID-19), Saipem si è dotata di un sistema di gestione delle crisi, che prevede la costituzione di un'apposita Task Force composta da dottori al fine di monitorare le evoluzioni e fornire supporto e informazioni al personale nel Paese in cui opera (ad es. tramite l'emissione di "Health Bulletins" per monitorare lo status della pandemia COVID-19). Infine, il Gruppo si avvale di collaborazioni e flussi di comunicazioni con autorità locali e internazionali.
Saipem effettua periodicamente una pianificazione strategica delle necessità di risorse umane sulla base degli obiettivi di business e sul modello di leadership, tenendo conto delle competenze disponibili e necessarie con un focus particolare alle competenze chiave e garantendo una ripartizione efficace del personale all'interno del Gruppo (anche sulla base di programmi di job rotation). Inoltre, il Gruppo organizza vari programmi di formazione sulle competenze critiche di business e ha sviluppato una metodologia strutturata per i percorsi di carriera (ad es. tramite impiego di iniziative di "coaching" e "tutoring" con risorse senior) e i sistemi di remunerazione (ad es. incentivi a lungo termine). Infine, Saipem ha sviluppato iniziative per aumentare l'attrattività di Saipem presso le principali università.

| 2020 | 2021 | 2022 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale Gruppo |
Consolidato integrale |
Totale Gruppo |
Consolidato integrale |
Totale Gruppo |
Consolidato integrale |
||
| Totale dipendenti a fine periodo | (n.) | 35.023 | 29.522 | 38.806 | 32.041 | 32.377 | 29.583 |
| Categorie dipendenti | |||||||
| (n.) | 400 | 388 | 409 | 394 | 375 | 366 | |
| Senior Manager | (%) | 1,1 | 1,3 | 1 | 1,2 | 1,2 | 1,2 |
| (n.) | 4.574 | 4.344 | 4.812 | 4.632 | 4.769 | 4.605 | |
| Manager | (%) | 13,1 | 14,7 | 12,4 | 14,5 | 1,2 | 15,6 |
| (n.) | 17.559 | 15.849 | 18.258 | 16.113 | 15.781 | 14.692 | |
| White Collar | (%) | 50,1 | 53,7 | 47,0 | 50,3 | 48,7 | 50,0 |
| (n.) | 12.490 | 8.941 | 15.327 | 10.902 | 11.452 | 9.920 | |
| Blue Collar | (%) | 35,7 | 30,3 | 39,5 | 34,0 | 35,4 | 33,5 |
| Tipologia di contratto | |||||||
| Dipendenti con contratto full-time | (n.) | 34.871 | 29.370 | 38.642 | 31.877 | 32.231 | 29.437 |
| Dipendenti assunti tramite agenzia | (n.) | 3.672 | 3.421 | 7.137 | 5.967 | 6.951 | 6.535 |
| Dipendenti assunti con contratto a tempo indeterminato |
(n.) | 16.088 | 14.840 | 15.779 | 14.779 | 15.719 | 14.789 |
| Dipendenti assunti con contratto | |||||||
| a tempo determinato | (n.) | 18.935 | 14.682 | 23.027 | 17.262 | 16.658 | 14.794 |
| Turnover | |||||||
| Turnover complessivo (2) | (%) | 32 | 32 | 28 | 22 | 41 | 27 |
| Turnover volontario (3) | (%) | 4,6 | 4 | 10 | 5 | 10 | 10 |
(1) Si segnala che i dati sono relativi alle società presso le quali il dipendente è a servizio e non a ruolo. Inoltre, si specifica che non vi sono dipendenti con ore non garantite.
A integrazione dei dati relativi all'anno 2022 del perimetro di Gruppo si specificano di seguito le percentuali di dipendenti con contratto a tempo indeterminato per le seguenti aree geografiche: Americhe 54%, CSI 19%, Europa 76%, Medio Oriente 23%, Africa Settentrionale 26%, Africa Sub-sahariana 52%, Estremo Oriente 43%. Per quanto riguarda la ripartizione per genere, invece, si segnala che il numero di risorse donne con contratto a tempo indeterminato è pari a 2.828, in lieve calo rispetto al 2021 (2.997). Per ciò che riguarda i dipendenti con contratto a tempo determinato, nel 2022 si sono registrati i seguenti numeri per area geografica: Americhe 46%, CSI 81%, Europa 24%, Medio Oriente 77%, Africa Settentrionale 74%, Africa Sub-sahariana 48%, Estremo Oriente 57%. Anche in questo caso il numero di donne con questa tipologia di contratto è in flessione rispetto al 2021 (610 nel 2022, contro 940 del 2021). Per quanto riguarda i contratti a tempo pieno, la percentuale è superiore al 98% in tutte le aree geografiche. Il trend nel numero di dipendenti donne si conferma anche in questo caso decrescente (3.326 nel 2022, contro 3.806 nel 2021), in linea con quello registrato per le risorse con contratto part-time (112 nel 2022, rispetto a 131 nel 2021). (2) Il turnover complessivo è calcolato come il rapporto tra tutte le uscite annue e la media delle risorse nell'anno.
(3) Il turnover volontario è calcolato come il rapporto tra tutte le uscite volontarie annue e la media delle risorse nell'anno.
Per quanto riguarda la ripartizione in fasce d'età per categoria di dipendente, i Senior Manager over 50 costituiscono la parte più cospicua della categoria, ovvero il 61% (anche per il perimetro consolidato integrale), quelli tra 30 e 50 il 30% (39% per il consolidato integrale), mentre non si registrano dipendenti Senior Manager nella fascia <30.
Per ciò che concerne la categoria dei Manager, gli over 50 sono il 37% della categoria (36% per il consolidato integrale), quelli tra 30 e 50 il 64% (anche per il consolidato integrale) e nella fascia <30 lo 0,06% (0,05% per il consolidato integrale).
La categoria di White Collar vede il 14% nella fascia over 50 (anche per il consolidato integrale), il 75% nella fascia tra 30 e 50 (76% per il consolidato integrale) e nella fascia <30 il 10% (11% per il consolidato integrale). Infine, per i Blue Collar, il 15% è over 50 (16% per il consolidato integrale), il 73% è nella fascia 30-50 (74% per il consolidato integrale) e <30 il 12% (11% per il consolidato integrale).
I nuovi assunti, nel 2022, ammontano a 10.102, di cui il 7% donne, il 93% uomini. I nuovi assunti rientrano per il 26% nella fascia d'età inferiore ai 30 anni, per il 9% nella fascia oltre i 50 anni e, per la parte più cospicua, il 65% nella fascia d'età 30-50. Rispetto alla distribuzione in aree geografiche, in Medio Oriente si è registrato il maggior numero di nuovi assunti, la cui percentuale sul totale si attesta al 29%, al 21% in Africa, nelle Americhe e CSI al 15%, infine all'11% in Europa e al 9% in Estremo Oriente.
La continua interlocuzione della Società con le Organizzazioni Sindacali ha caratterizzato l'intero anno 2022, nel corso del quale, in considerazione della particolare situazione di complessità e incertezza del contesto esterno unita a un importante deterioramento dei principali indicatori economici e finanziari, l'azienda ha ulteriormente rafforzato il proprio processo di comunicazione e condivisione delle informazioni nei confronti delle rappresentanze sindacali. Sono stati infatti forniti puntuali e costanti aggiornamenti nell'ambito di specifici tavoli di confronto appositamente costituiti, sia rispetto all'avanzamento del programma di recupero della competitività ed efficienza che della manovra di aumento di capitale.
Tale attività di confronto, sul piano transnazionale, si è sostanziata attraverso il lavoro svolto dal Comitato Aziendale Europeo (CAE) con il quale è stato garantito un canale di comunicazione continuo allo scopo di fornire informazioni puntuali e aggiornate sull'andamento della situazione economico-finanziaria della Società

e del conseguente processo di ridisegno del modello operativo e organizzativo. In tal senso hanno pertanto avuto luogo tre riunioni straordinarie del Comitato Ristretto CAE e una in plenaria, volte a fornire approfondimenti riguardanti il Piano Strategico 2022-2025 e ulteriori elementi informativi relativi alle principali variazioni organizzative societarie.
Le interlocuzioni con le organizzazioni sindacali estere hanno portato all'avvio e a un parziale completamento di processi di rinnovo degli accordi collettivi riguardanti diversi Paesi, tra cui in particolare Angola, Brasile, Indonesia, Nigeria e Perù, al fine di assicurare un più puntuale allineamento dei livelli salariali in relazione all'evoluzione degli scenari di mercato di riferimento. Più specificamente, per quanto riguarda il settore Drilling Offshore, in Norvegia è stato negoziato un accordo locale che norma i rapporti tra la Società e le rappresentanze sindacali locali, a integrazione dell'accordo collettivo operante a livello nazionale con l'organizzazione sindacale SAFE ed entrato in vigore nel gennaio 2022.
In Italia le relazioni con le organizzazioni sindacali hanno portato nel mese di luglio 2022 alla sottoscrizione, unitamente alle altre società del settore, all'accordo per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro Energia e Petrolio. La qualità del modello di relazioni industriali sviluppato a livello di settore in questi anni, in uno scenario caratterizzato da particolari elementi di complessità e incertezza, ha consentito di giungere in tempi rapidi alla definizione dell'accordo. Da un punto di vista normativo, stante la già avanzata impostazione del modello contrattuale raggiunta, sono stati introdotti limitati adeguamenti, coerentemente con l'evoluzione del quadro normativo di riferimento.
Sotto il profilo economico, in considerazione di uno scenario di mercato caratterizzato da una forte ripresa dei livelli inflattivi, è stato definito un impianto volto a garantire la salvaguardia del valore reale dei salari. È stata inoltre firmata l'intesa relativa al Premio di Partecipazione per l'anno 2022 (liquidazione nel 2023), incentrato principalmente sul raggiungimento degli indici di redditività aziendale. Al fine di garantire un sempre maggior bilanciamento tra componente monetaria e non monetaria del Premio, è stata confermata la possibilità di convertire una quota parte dello stesso in servizi welfare.
Saipem e le Organizzazioni Sindacali hanno sviluppato un intenso e costante confronto anche rispetto al tema della formazione quale efficace strumento di accrescimento delle competenze essenziale per lo sviluppo dell'impresa e dei lavoratori. Nel mese di novembre 2022 la Società e le Organizzazioni Sindacali italiane, nel concordare sulla strategicità della formazione caratterizzata da una forte spinta all'accelerazione dei processi di transizione energetica, digitale ed ecologica, quale valore assoluto per il conseguimento dell'aumento di produttività, hanno sottoscritto un importante accordo per poter accedere alle agevolazioni statali previste per le attività di formazione attraverso il "Fondo Nuove Competenze".
La finalità che si prefigge il Fondo Nuove Competenze è infatti quella di innalzare il livello del capitale umano, offrendo ai lavoratori l'opportunità di acquisire nuove o maggiori competenze e di dotarsi degli strumenti utili per adattarsi alle nuove condizioni del mercato del lavoro, sostenendo le imprese nel processo di adeguamento ai nuovi modelli organizzativi e produttivi.
Saipem è inoltre la prima società nel settore energia e petrolio ad aver costituito, sulla scia di quanto previsto dal rinnovato CCNL, una "Istituzione Paritetica Aziendale" (IPA) per garantire una reale condivisione con le Organizzazioni Sindacali dei bisogni aziendali in materia di formazione, realizzando un passo molto importante verso un radicale cambio culturale.
Tale processo di condivisione e visione bilaterale sul piano aziendale nazionale si è sostanziato nel corso del secondo semestre 2022 con la stipula di accordi sindacali aventi a oggetto la formazione finanziata per l'anno 2023, attraverso l'accesso ai fondi interprofessionali e sono stati inoltre avviati i lavori delle due commissioni bilaterali (Società/Organizzazioni Sindacali) istituite nell'ambito di quanto previsto da due importanti accordi sindacali sottoscritti nel 2022, riguardanti il lavoro agile strutturale e l'impianto relativo al trattamento delle trasferte di particolare natura e durata.
Con particolare riferimento al tema del lavoro agile, gli accordi sindacali sottoscritti in Italia e in Francia hanno consentito a Saipem di dotarsi di un modello di lavoro innovativo e avanzato, fortemente condiviso con le parti sindacali, volto a rafforzare la responsabilizzazione e l'orientamento ai risultati delle risorse, e assicurare al tempo stesso maggiore flessibilità ed equilibrio tra vita lavorativa e personale In ambito nazionale, al fine di perseguire sia obiettivi di razionalizzazione e contenimento dei costi strutturali che di garantire una più efficace programmazione e organizzazione delle attività lavorative; sono stati inoltre stipulati accordi sindacali, per ciascuna sede, per la fruizione dei residui relativi agli istituti di ferie e Conto Ore Individuale (COI) previsti dal vigente Contratto Collettivo del Lavoro Energia e Petrolio.
In ambito E&C Offshore il confronto con le Organizzazioni Sindacali ha portato al raggiungimento di ulteriori e importanti negoziazioni sia in ambito nazionale, con la stipula di un accordo integrativo aziendale, finalizzato a sistematizzare la definizione e l'applicazione di alcuni istituti che caratterizzano le attività quotidiane del personale marittimo formulando ipotesi di integrazione anche rispetto a temi di carattere assicurativo, che in ambito transnazionale, dove sono stati avviati negoziati per il rinnovo dell'accordo collettivo con la "International Transport Workers' Federation" (ITF), che definisce le condizioni d'impiego del personale internazionale operante sui mezzi navali della flotta Saipem e dell'Accordo Speciale sottoscritto con lo stesso sindacato internazionale.

In ambito Energy Carrier l'efficacia di un costante confronto con le Organizzazioni Sindacali è stata ulteriormente sancita attraverso la stipula di un verbale d'accordo per la cessione di ramo d'azienda del sito di Roma, denominato "Rome Engineering Center", che ha consentito quindi a Saipem di finalizzare il processo di ottimizzazione delle proprie attività di ingegneria ed esecuzione lavori per l'industria energetica presenti sul territorio italiano.
Saipem garantisce ai propri dipendenti, in funzione delle specificità locali, diverse tipologie e modalità di assegnazione di benefit, tra cui forme di previdenza complementare; fondi integrativi sanitari; servizi e politiche di supporto alla mobilità; iniziative in ambito welfare e politiche di supporto alla famiglia; ristorazione; corsi di formazione volti ad assicurare una più efficace integrazione all'interno del contesto socio-culturale di riferimento. I benefit, ove previsti, in base al Paese/società/legislazione locale vigente, vengono a oggi riconosciuti alla popolazione di riferimento a prescindere dalla tipologia contrattuale (tempo determinato/indeterminato), fatto salvo per quelle particolari prestazioni che possano risultare incompatibili da un punto di vista di erogazione temporale della prestazione con la durata del contratto stesso.
| 2020 | 2021 | 2022 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale | Consolidato | Totale | Consolidato | Totale | Consolidato | ||
| Gruppo | integrale | Gruppo | integrale | Gruppo | integrale | ||
| Dipendenti coperti da accordi collettivi | |||||||
| di contrattazione | (%) | 39 | 44 | 46 | 46 | 50 | 52 |
| Ore di sciopero | (n.) | 168 | 168 | 248 | 248 | 63 | 63 |

Saipem ha proseguito nell'impegno a sostegno dei valori di diversità, equità e inclusione attraverso l'adozione di misure volte a creare un ambiente di lavoro che riconosca e valorizzi le unicità. In particolare, nel corso del 2022, Saipem ha tradotto la strategia Diversity, Equity & Inclusion in azioni concrete a testimonianza del suo reale impegno che, attraverso l'emissione, nel novembre 2022, della Policy Diversity, Equality & Inclusion, è diventato un impegno formale e ufficiale. La Policy, valida a livello di Gruppo, è lo statement aziendale che intende esprimere la responsabilità autentica e concreta attraverso contenuti e impegni che vengono tradotti in azioni concrete da attuare nella realtà aziendale quotidiana e nei suoi processi. Gli impegni e i valori promossi attraverso la Policy hanno rappresentato un significativo stimolo e indirizzo nel processo di revisione delle procedure Risorse Umane ridefinendo le linee guida e metodologie di processo in coerenza con quanto promosso dalla Policy stessa.
Nel novembre 2022 Saipem raggiunge inoltre un nuovo importante traguardo, ottenendo dall'Ente DNV, l'attestazione secondo lo standard internazionale ISO 30415:2021 sulla "Human Resource Management Diversity and Inclusion", dimostrando l'efficacia delle azioni intraprese per creare un ambiente di lavoro inclusivo.
Sempre nel novembre 2022 Snamprogetti Saudi Arabia Co Ltd ha ottenuto la certificazione Mowaamah; la certificazione fa parte dei programmi del Ministero del Lavoro e dello Sviluppo Sociale dell'Arabia Saudita volti a sviluppare e sostenere l'ambiente di lavoro e a promuovere il lavoro delle persone con disabilità in modo che possano essere inserite nel mercato del lavoro. Il programma rappresenta un'esperienza unica che intende stimolare le aziende a prestare maggiore attenzione all'ambiente di lavoro delle persone con disabilità con esiti positivi sulle prestazioni aziendali stesse. Per Saipem questa certificazione rappresenta un'ulteriore prova per consentire alle persone con disabilità all'interno del Regno dell'Arabia Saudita di ottenere adeguate opportunità di lavoro e istruzione a loro beneficio, favorendone integrazione come membri attivi della società e fornendo loro tutti gli strumenti per raggiungere il successo e l'indipendenza.
Saipem nel corso dell'anno ha continuato a promuovere e sostenere i valori della diversità e dell'inclusione, un fermo impegno che richiede il costante contributo di tutta l'organizzazione anche in termini di comportamenti consci e inconsci delle singole persone, comportamenti che vanno talvolta guidati, orientati per maturare una maggiore consapevolezza e conoscenza. È con questo spirito che Saipem ha investito nella promozione di diverse attività formative, in collaborazione con l'Associazione Valore D della quale è socio sostenitore, quali percorsi di mentoring, eventi formativi, sharing lab e talks accessibili a tutta la sua popolazione.
Da luglio 2022 sono stati inoltre diffusi 3 corsi in modalità e-learning rispettivamente sulle seguenti tematiche: Unconsciuos Bias, Molestie di Genere e Disabilità. La promozione di queste iniziative di awarness e di alcune giornate internazionali o eventi presso le università, in coerenza con il piano di comunicazione definito dalla Funzione Diversity & Inclusion, sono state accompagnate dalla pubblicazione di 7 articoli dedicati e diffusi attraverso il canale Diversity, Equity and Inclusion, disponibile in versione digitale sulla rivista aziendale "Orizzonti".
Saipem ha inoltre voluto dimostrare il suo impegno nella lotta contro la violenza sulle donne, aderendo alla campagna UNESCO "Orange the World: End violence against women now"; pertanto, in occasione del 25 novembre, Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, Saipem ha invitato, attraverso la campagna interna Wear Orange, tutti i dipendenti delle sedi italiane a indossare un capo di abbigliamento o un accessorio di colore arancione.

Il forte impegno di Saipem a sostegno dei valori della diversità e dell'inclusione è stato dimostrato anche attraverso il webinar "Diversity & Inclusion: women at Saipem" promosso in 2 Career Day virtuali presso le università milanesi, rispettivamente Politecnico e Bocconi; il webinar, gestito dalla Funzione Diversity & Inclusion insieme a 2 testimonianze di Role Model aziendali, ha raccontato l'impegno aziendale profuso per costruire un ambiente di lavoro capace di valorizzare la diversità, l'empowerment femminile e i percorsi di sviluppo nelle discipline STEM.
Nel corso dell'anno la Funzione Diversity & Inclusion è stata inoltre coinvolta nel processo di aggiornamento del nuovo sito con una sezione interamente dedicata alle tematiche DE&I; il canale, non appena finalizzato, rappresenterà un ulteriore strumento per condividere impegni e azioni concrete che Saipem intende realizzare a favore di un ambiente inclusivo e meritocratico per le sue persone, garantendo loro opportunità di sviluppo personale e professionale.
A supporto degli obiettivi e della strategia aziendale DE&I, in linea con il panorama internazionale (United Nations Global Compact's 2030 Agenda), Saipem ha partecipato a tavoli di lavoro internazionali, tra cui quello di Target Gender Equality promosso dall'Osservatorio D&I di UN Global Compact, con la finalità di favorire un benchmark con aziende internazionali per definire obiettivi nel rispetto della parità di genere e a supporto dell'emancipazione femminile. In questo contesto sono inserite anche le attività di partecipazione a indici, quali Dow Jones, Bloomberg e Inclusione Impact Index, nonché il monitoraggio di KPI che Saipem ha condotto nel corso dell'anno in ottica di miglioramento. In particolare, Saipem è stata inclusa per la prima volta nel Gender Equality Index (GEI) di Bloomberg, indice accreditato a livello internazionale per la misurazione della parità di genere in aziende quotate con capitalizzazione superiore al miliardo di dollari. L'inclusione nell'indice è stata ottenuta grazie al punteggio raggiunto da Saipem nella valutazione dell'impegno nel promuovere l'equità di genere attraverso lo sviluppo di politiche e strategie dedicate.
Per quanto riguarda la diversità di genere, le donne rappresentano l'11% della forza lavoro (in linea con quanto riportato per il perimetro di Gruppo). Relativamente alla distribuzione per fascia d'età, il 9% dei dipendenti ha meno di 30 anni (sia per il perimetro di Gruppo che per il consolidato), il 73% ha tra i 30 e i 50 anni (72% per il perimetro di Gruppo) e il 19% ha più di 50 anni (18% per il perimetro di Gruppo).
Relativamente alla distribuzione per categoria professionale, le donne rappresentano l'1% dei Blue Collar, il 16% dei White Collar e dei Manager e l'8% dei Senior Manager.
La percentuale delle donne che ricoprono una posizione manageriale rispetto al totale delle donne è del 24% (23% rispetto al perimetro di Gruppo), dato in crescita di 3 punti percentuali per il perimetro di Gruppo e 2 punti percentuali per il consolidato integrale rispetto all'anno precedente. Per quanto riguarda la prima linea manageriale, 3 dei 14 primi riporti dell'Amministratore Delegato-CEO sono donne, come di seguito specificato:
| Data | Executive Uomini |
N. Executive Uomini |
% Executive Uomini |
Executive Donne |
N. Executive Donne |
% Executive Donne |
|---|---|---|---|---|---|---|
| 31 dicembre 2022 M. Bonzi | 11 | 79 S. L. Rasini | 3 | 21 | ||
| P. Calcagnini | L. Cortis | |||||
| S. Chini | O. Stella | |||||
| M. Branchi | ||||||
| F. Botta | ||||||
| P. Albini | ||||||
| F. Abbà | ||||||
| M. Toninelli | ||||||
| C. Bottaro | ||||||
| G. Secchi | ||||||
| M. Piasere | ||||||
Saipem garantisce ai propri dipendenti, in funzione delle specificità locali, diverse tipologie e modalità di assegnazione di benefit, tra cui forme di previdenza complementare; fondi integrativi sanitari; servizi e politiche di supporto alla mobilità; iniziative in ambito welfare e politiche di supporto alla famiglia; ristorazione; corsi di formazione volti ad assicurare una più efficace integrazione all'interno del contesto socio-culturale di riferimento. I benefit, ove previsti, in base al Paese/società/legislazione locale vigente, vengono a oggi riconosciuti alla totalità della popolazione di riferimento a prescindere dalla tipologia contrattuale (tempo determinato/indeterminato), fatto salvo per quelle particolari prestazioni che possano risultare incompatibili da un punto di vista di erogazione temporale della prestazione con la durata del contratto stesso.
La Società definisce annualmente le linee guida di Politica sulla Remunerazione, e in particolare predispone delle precise linee guida per normare le politiche retributive e ridurre la disparità retributiva tra uomini e donne, il principio "equal pay for equal work", nella totalità delle realtà in cui opera.
L'indicatore salary gender pay gap per la categoria dei Senior Manager ha raggiunto, nel 2022, il 90% (sia per il perimetro consolidato integrale che di Gruppo), mostrando un miglioramento di 3 punti percentuali rispetto al 2021; per quanto riguarda i Middle Manager l'indicatore ha un valore del 90%, per il perimetro del consolidato integrale, con un incremento di un punto percentuale rispetto al 2021, e del 91% per il perimetro

di Gruppo, con un miglioramento di 2 punti percentuali rispetto al 2021; per i White Collar viene raggiunto un valore dell'84% per il consolidato integrale e dell'85% per quello di Gruppo, mostrando entrambi una leggera flessione rispetto all'anno precedente.
L'indicatore remuneration gender pay gap, che include sia la parte fissa che la parte variabile della remunerazione, ha raggiunto per i Senior Manager il 90% (sia per il perimetro del consolidato integrale che di Gruppo), mostrando un miglioramento di 2 punti percentuali rispetto al 2021; per i Middle Manager un valore del 91% per il perimetro di Gruppo e del 90% per il perimetro del consolidato integrale, mostrando entrambi un miglioramento rispetto al 2021; per i White Collar l'84% per il perimetro del consolidato integrale, mentre raggiunge il valore dell'85% per il perimetro di Gruppo, con un leggero calo rispetto all'anno precedente.
Il dato relativo alla media del gender pay gap risulta essere -6%, in miglioramento rispetto al 2021 (-7%). L'indicatore è calcolato misurando la retribuzione totale per uomini e donne, senza adeguamenti (es., ruolo, livello, istruzione, ubicazione, ecc.). La retribuzione include lo stipendio base, bonus, azioni ed eventuali vantaggi monetari, ed è calcolato sottraendo la retribuzione media delle dipendenti donne a quella dei dipendenti uomini e dividendo il risultato per la media della retribuzione di genere più alta, moltiplicato per 100.
Suddividendo, per ciascuna società appartenente al perimetro di Gruppo, la retribuzione dei dipendenti in quartili (top, upper middle, lower middle, lower), la distribuzione per genere evidenzia come le donne si posizionino per il 9% nel quartile più basso (lower) e il 16% e l'8% rispettivamente nel quartile upper middle e in quello lower middle.

Tali dati si riferiscono alla somma degli uomini e delle donne presenti nei suddetti quartili di retribuzione di ciascuna delle società in perimetro.
Si riporta, inoltre, il rapporto tra la retribuzione complessiva dell'Amministratore Delegato-CEO e la retribuzione complessiva media dei dipendenti (dipendenti a tempo pieno) di Saipem SpA; nel 2022 il dato si attesta a 31, mentre nel 2021 a 15 e a 25 nel 2020.
Il rapporto tra la retribuzione complessiva dell'Amministratore Delegato-CEO e la retribuzione complessiva mediana dei dipendenti (dipendenti a tempo pieno) di Saipem SpA è, nel 2022, 36.
Infine, il rapporto fra l'aumento percentuale della retribuzione complessiva dell'Amministratore Delegato-CEO e l'aumento percentuale della media della retribuzione complessiva dei dipendenti di Saipem SpA è, nel 2022, 15.
Infine, prendendo a riferimento il personale assunto in Saipem SpA nel 2022 nella categoria più bassa (Cat. 3 - CREA 3), risulta che la retribuzione femminile sia allineata a quanto previsto dal CCNL valido per l'anno di assunzione, mentre la retribuzione maschile risulta essere leggermente più elevata (+5,9%) rispetto ai minimi contrattuali, considerando la varietà dei ruoli ricoperti dalle figure professionali in questione.
Ulteriori approfondimenti sulla retribuzione (fissa e variabile), sui severance payment, bonus e regolamenti di clawback per i membri del Consiglio di Amministrazione, i Sindaci, l'Amministratore Delegato-Direttore Generale e i Dirigenti che occupano posizioni apicali i sono disponibili nel documento "Relazione sulla Politica in materia di Remunerazione e sui Compensi Corrisposti 2023".


| 2020 | 2021 | 2022 | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale | Consolidato | Totale | Consolidato | Totale | Consolidato | |
| (n.) | Gruppo | integrale | Gruppo | integrale | Gruppo | integrale |
| Presenza femminile | ||||||
| Occupazione femminile, per area geografica: | 3.964 | 3.572 | 3.937 | 3.524 | 3.438 | 3.248 |
| Americhe | 363 | 363 | 348 | 348 | 363 | 363 |
| CSI | 398 | 227 | 456 | 220 | 144 | 143 |
| Europa | 2.162 | 2.057 | 2.019 | 1.972 | 1.843 | 1.802 |
| Medio Oriente | 213 | 210 | 248 | 245 | 273 | 269 |
| Africa Settentrionale | 31 | 31 | 25 | 25 | 16 | 16 |
| Africa Sub-sahariana | 293 | 181 | 307 | 181 | 390 | 246 |
| Estremo Oriente | 504 | 503 | 534 | 533 | 409 | 409 |
| Leadership femminile | ||||||
| Donne Senior Manager | 26 | 26 | 33 | 33 | 31 | 31 |
| Donne Manager | 727 | 698 | 774 | 753 | 774 | 750 |
A integrazione dei dati relativi all'anno 2022 del perimetro di Gruppo, si specifica che il 97% delle donne ha un contratto a tempo pieno a eccezione dell'Europa (94%) e dell'Africa Sub-sahariana (99%) e, relativamente alla tipologia di contratto, le donne con un contratto a tempo indeterminato sono distribuite nelle aree geografiche come segue: Americhe 74%, CSI 7%, Europa 97%, Medio Oriente 71%, Africa Settentrionale 31%, Africa Sub-sahariana 74%, Estremo Oriente 66%.

Di seguito viene, inoltre, riportata una tabella che fornisce una visione completa sui dati dei dipendenti di Saipem:
| 2020 | 2021 | 2022 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale | Consolidato | Totale | Consolidato | Totale | Consolidato | ||
| (n.) | Gruppo | integrale | Gruppo | integrale | Gruppo | integrale | |
| Fasce d'età | |||||||
| Dipendenti con età minore di 30 anni | 4.793 | 3.421 | 5.346 | 3.574 | 3.054 | 2.660 | |
| di cui donne | 582 | 507 | 548 | 462 | 399 | 373 | |
| di cui uomini | 4.211 | 2.914 | 4.798 | 3.112 | 2.655 | 2.287 | |
| Dipendenti con età tra 30 e 50 anni | 24.962 | 21.275 | 27.558 | 23.077 | 23.443 | 21.448 | |
| di cui donne | 2.828 | 2.542 | 2.801 | 2.501 | 2.465 | 2.318 | |
| di cui uomini | 22.134 | 18.733 | 24.757 | 20.576 | 20.978 | 19.130 | |
| Dipendenti con età maggiore di 50 anni | 5.268 | 4.826 | 5.902 | 5.390 | 5.880 | 5.475 | |
| di cui donne | 554 | 523 | 588 | 561 | 574 | 557 | |
| di cui uomini | 4.714 | 4.303 | 5.314 | 4.829 | 5.306 | 4.918 | |
| Dipendenti con disabilità | 160 | 160 | 195 | 193 | 384 | 378 | |
| Multiculturalità | |||||||
| Nazionalità rappresentate nella popolazione dei dipendenti | 129 | 127 | 130 | 128 | 129 | 129 |
Saipem, inoltre, tutela l'equilibrio lavoro e famiglia del proprio personale attraverso normative societarie e/o politiche locali che garantiscono il congedo parentale. Tali congedi differiscono tra i Paesi di attività solamente per tempi e modalità di astensione dal lavoro. Si evidenzia un incremento del numero medio di giorni di congedo usufruiti. Nel 2022 520 dipendenti (539 se si fa riferimento al perimetro totale di Gruppo), 302 uomini (303 considerando il perimetro totale di Gruppo) e 218 donne (236 considerando il perimetro totale di Gruppo), hanno usufruito del congedo parentale per un totale di 17.192 giorni (20.433 facendo riferimento al perimetro totale di Gruppo); contestualmente si rileva, nello stesso periodo, un rientro a regime dal congedo parentale di 507 dipendenti (513 a livello di Gruppo), di cui 296 uomini (numero invariato rispetto al perimetro totale di Gruppo) e 211 donne (217 a livello totale di Gruppo), con un tasso di rientro dal congedo parentale nell'anno del 98% per il perimetro del consolidato integrale (95% a livello totale di Gruppo), che, dettagliato per genere, ammonta al 98% per gli uomini (in entrambi i perimetri) e al 97% per le donne (92% nel consolidato integrale).
L'ampio progetto di Digital Transformation avviato in Saipem nel 2021, quale driver strategico di evoluzione e cambiamento, è proseguito nel 2022 con azioni volte da un lato allo sviluppo di competenze in termini di adozione dei tool digitali a disposizione, dall'altro alla diffusione di una cultura del lavoro agile in grado di sostenere l'introduzione e l'implementazione di nuovi modi di lavorare.
A supporto di questo cambiamento, infatti, è stato progettato e lanciato un percorso formativo di accompagnamento al lavoro agile, con l'obiettivo di sviluppare quel digital mindset necessario per poter gestire le relazioni con i colleghi, le attività e le sfide professionali in modalità agile e di fornire gli strumenti utili a instaurare nuove abitudini lavorative e di relazione con i colleghi e gli Smart Leader, potenziando l'autonomia e la responsabilità individuale nel raggiungimento degli obiettivi di team.
In questo nuovo modello di lavoro si inserisce l'importante progetto di riorganizzazione degli spazi di lavoro del nuovo Headquarter di Santa Giulia. Si tratta di un ripensamento complessivo delle funzionalità del luogo di lavoro, concepito per supportare l'evoluzione del modello di Smart Working e improntato a garantire la centralità della persona all'interno degli spazi aziendali. Saipem ha studiato nuove soluzioni in ottica di ottimizzazione e gestione dei propri spazi, cogliendo le opportunità derivanti dal trasferimento di sede, introducendo il concetto di edificio intelligente (Smart Building), offrendo maggiori servizi legati alla persona e incentivando l'utilizzo dei mezzi pubblici grazie a un posizionamento logistico maggiormente favorevole e alla stipula di convenzioni che possano incentivare una mobilità più "green" e sostenibile.
Il nuovo Head Quarter è composto da due edifici, Spark1 e Spark2, che grazie alla loro progettazione innovativa hanno ottenuto le certificazioni LEED: Platinum level e WELL: Gold level.
In merito alla trasformazione digitale, in ambito HR l'impegno societario si traduce nella possibilità di avere degli strumenti a disposizione che consentano di conoscere meglio le persone, integrare i dati, condividere le informazioni per una gestione sempre più efficace ed efficiente delle persone Saipem. Nel corso dell'anno è stato infatti avviato un progetto di re-engineering dei processi della Direzione Risorse Umane con l'obiettivo di implementare un modello di gestione che consenta una visione omogenea e integrata dei processi chiave di HR Management, Timesheet, Travel Management, Payroll e Analytics.
Ad abilitare questa integrazione sarà il nuovo Human Capital Management, di cui Saipem sta proseguendo l'implementazione e che avrà lo scopo di promuovere una maggiore integrazione dei diversi processi core HR e dei dati a essi connessi e di adottare soluzioni innovative.

DNF22: Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2022
RP23: Relazione sulla Politica in materia di Remunerazione e sui Compensi Corrisposti
| Dichiarazione d'uso | Saipem SpA ha presentato una rendicontazione in conformità agli Standard GRI per il periodo 1° gennaio 2022-31 dicembre 2022 |
|---|---|
| Utilizzato GRI 1 | GRI 1 - Principi Fondamentali - versione 2021 |
| Standard di settore GRI pertinenti | GRI 11: Oil and Gas Sector 2021 |
| GRI Standard | Informativa | Ubicazione | Requisiti omessi |
|---|---|---|---|
| /Altre fonti | /ragione | ||
| /spiegazione | |||
| 2-1 Dettagli organizzativi | Copertina (RF22). | ||
| 2-2 Entità incluse nella | "Area di consolidamento al 31 dicembre 2022", | ||
| rendicontazione di | pagg. 247-251 (RF22). | ||
| sostenibilità | |||
| dell'organizzazione | |||
| 2-3 Periodo di | "Metodologia, principi e criteri di reporting", pagg. | ||
| rendicontazione, frequenza e referente |
88-95 (DNF22); "Area di consolidamento al 31 dicembre 2022", pagg. 247-251 (RF22); "Variazioni |
||
| dell'area di consolidamento", pag. 252 (RF22). | |||
| Seconda di copertina (RF22). | |||
| 2-4 Restatement delle | n.a. | ||
| informazioni | |||
| 2-5 Assurance esterna | "Metodologia, principi e criteri di reporting", pagg. | ||
| 88-95 (DNF22). | |||
| 2-6 Attività, catena del valore | "Il Business Saipem" - Profilo societario e principali | ||
| e altri rapporti commerciali | operazioni, pag. 96 (DNF22); "Gli aspetti sociali", | ||
| 2-7 Dipendenti | pagg. 159-162 (DNF22). "L'andamento occupazionale", pagg. 173-175 |
||
| (DNF22). | |||
| 2-8 Lavoratori non | "L'andamento occupazionale", pagg. 173-175 | ||
| dipendenti | (DNF22). | ||
| 2-9 Struttura e | "Governance, conduzione responsabile ed etica del | ||
| composizione della | business", pagg. 117-139 (DNF22); "Il Modello di | ||
| governance | Sostenibilità", pagg. 13-15 (CG22). | ||
| 2-10 Nomina e selezione del | "Governance, conduzione responsabile ed etica del | ||
| GRI 2: Informative |
massimo organo di governo | business", pagg. 117-139 (DNF22); "Consiglio di Amministrazione", pagg. 21-33 (CG22). |
|
| generali - | 2-11 Presidente del | "Governance, conduzione responsabile ed etica del | |
| versione 2021 | massimo organo di governo | business", pagg. 117-139 (DNF22); "Consiglio di | |
| Amministrazione", pagg. 21-33 (CG22). | |||
| 2-12 Ruolo del massimo | "Metodologia, principi e criteri di reporting", pagg. | ||
| organo di governo nel | 88-95 (DNF22); "Governance della sostenibilità del | ||
| controllo della gestione degli | business", pagg. 117-119 (DNF22); "Consiglio di | ||
| impatti | Amministrazione", pagg. 21-33 (CG22). | ||
| 2-13 Delega di responsabilità per la |
"Consiglieri esecutivi", pagg. 31-33; (CG22)"; "Ruolo del Consiglio di Amministrazione", pagg. 21-24 |
||
| gestione di impatti | (CG22); "Funzionamento del Consiglio di | ||
| Amministrazione (ex art. 123-bis, comma 2, lettera | |||
| d), TUF", pagg. 29-30 (CG22); "Metodologia, principi | |||
| e criteri di reporting", pagg. 88-95 (DNF22). | |||
| 2-14 Ruolo del massimo | "Metodologia, principi e criteri di reporting", pagg. | ||
| organo di governo nella | 88-95 (DNF22); "Governance della sostenibilità del | ||
| rendicontazione di | business", pagg. 117-119 (DNF22); "Governance, | ||
| sostenibilità | conduzione responsabile ed etica del business", pagg. 117-139 (DNF22). |
||
| 2-15 Conflitti di interesse | "Governance, conduzione responsabile ed etica del | ||
| business", pagg. 117-139 (DNF22); "Consiglio di | |||
| Amministrazione", pagg. 21-33 (CG22). | |||
| 2-16 Comunicazione delle | "Segnalazione di sospette violazioni", pagg.131-133 | ||
| criticità | (DNF22). | ||
| 2-17 Conoscenze collettive | "Funzionamento del Consiglio di Amministrazione | ||
| del massimo organo di | (ex art. 123-bis, comma 2, lettera d), TUF", pagg. | ||
| governo | 29-30 (CG22); "Consiglio di Amministrazione", pagg. 21-33 (CG22). |
||

| Informative generali | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| GRI Standard /Altre fonti |
Informativa | Ubicazione | Requisiti omessi /ragione /spiegazione |
||
| 2-18 Valutazione della | "Governance, conduzione responsabile ed etica del | ||||
| performance del massimo | business", pagg. 117-139 (DNF22); "Autovalutazione | ||||
| organo di governo | e successione degli Amministratori - Comitato Nomine", pagg. 37-40 (CG22). |
||||
| 2-19 Norme riguardanti le | "Governance della sostenibilità del business", pagg. | ||||
| remunerazioni | 117-119 (DNF22); "Il sistema di incentivazione", pag. | ||||
| 119 (DNF22);" Il contributo alla mitigazione dei cambiamenti climatici", pagg.140-149 (DNF22); |
|||||
| "Programma Net-Zero di Saipem", pag. 143-147 | |||||
| (DNF22); "Equità di trattamento e valorizzazione delle differenze", pagg. 177-181 (DNF22); "Sezione II - |
|||||
| Compensi corrisposti e altre informazioni", pagg. | |||||
| 34-52 (RP23). | |||||
| 2-20 Procedura di determinazione della |
"Governance, conduzione responsabile ed etica del business", pagg. 117-139 (DNF22); "Sezione II - |
||||
| retribuzione | Compensi corrisposti e altre informazioni", pagg. | ||||
| 34-52 (RP23). | |||||
| 2-21 Rapporto di retribuzione totale annuale |
"Equità di trattamento e valorizzazione delle differenze", pagg. 177-181 (DNF22). |
2-21a: informazione parziale: Saipem |
|||
| rendiconta l'indicatore | |||||
| calcolando la | |||||
| retribuzione totale annuale mediana solo |
|||||
| per Saipem SpA e si | |||||
| impegna a estendere il | |||||
| perimetro di riferimento progressivamente nei |
|||||
| prossimi cicli di | |||||
| reporting. | |||||
| 2-21.b: informazione parziale: Saipem |
|||||
| rendiconta | |||||
| l'informazione calcolando la media |
|||||
| GRI 2: | della retribuzione totale | ||||
| Informative | dei dipendenti in | ||||
| generali - versione 2021 |
quanto il dato sulla mediana, per l'anno |
||||
| 2021, non è disponibile. | |||||
| 2-22 Dichiarazione sulla strategia di sviluppo |
"Lettera degli azionisti", pagg. 2-4 (RF22); "Evoluzione dello scenario di mercato e strategia", |
||||
| sostenibile | pagg. 96-98 (DNF22); "Modello 231 (include il | ||||
| Codice Etico)", pagg. 120-121 (DNF22); "Lettera agli | |||||
| 2-23 Impegno in termini di | stakeholders", pagg. II-1 (BS22). "Il modello aziendale di gestione e organizzazione", |
||||
| policy | pagg. 104-105 (DNF22); "Governance della | ||||
| sostenibilità del business", pagg. 117-119 (DNF22); | |||||
| "Proteggere l'ambiente e minimizzare gli impatti ambientali", pagg. 150-158 (DNF22); "La tutela della |
|||||
| sicurezza e della salute delle persone", pagg. | |||||
| 163-169 (DNF22); "Risultati e obiettivi", pagg. 106-110 (DNF22); "Come il modello di business di |
|||||
| Saipem crea valore", pag. 133 (DNF22); "Equità di | |||||
| trattamento e valorizzazione delle differenze", pagg. | |||||
| 2-24 Integrazione degli | 177-181 (DNF22). "Il Modello aziendale di gestione e organizzazione", |
||||
| impegni in termini di policy | pagg. 104-105 (DNF22); "Governance della | ||||
| sostenibilità del business", pagg. 117-119 (DNF22); | |||||
| "Proteggere l'ambiente e minimizzare gli impatti ambientali", pagg. 150-158 (DNF22); "La tutela della |
|||||
| sicurezza e della salute delle persone", pagg. | |||||
| 163-169 (DNF22); "Risultati e obiettivi", pagg. 106-110 (DNF22); "Come il modello di business di |
|||||
| Saipem crea valore", pag. 133 (DNF22); "Equità di | |||||
| trattamento e valorizzazione delle differenze", pagg. | |||||
| 177-181 (DNF22); "Una catena di fornitura sostenibile" pag. 161-162 (DNF22). |
|||||
| 2-25 Processi volti a | "L'etica del business", pagg. 123-126 (DNF22); | ||||
| rimediare impatti negativi | "L'integrità degli asset", pag. 167 (DNF22); "La | ||||
| prevenzione e il ripristino degli sversamenti", pagg. 152-153 (DNF22); ) "Le politiche e la gestione degli |
|||||
| aspetti sociali", pagg. 159-160 (DNF22). | |||||

| GRI Standard /Altre fonti |
Informativa | Ubicazione | Requisiti omessi /ragione /spiegazione |
|---|---|---|---|
| 2-26 Meccanismi per richiedere chiarimenti e sollevare preoccupazioni 2-27 Conformità a leggi e regolamenti |
"Modello 231 (include il Codice Etico)", pagg. 120-121 (DNF22); "Segnalazione di sospette violazioni", pagg. 131-133 (DNF22). "Il Modello aziendale di gestione e organizzazione", pagg. 104-105 (DNF22); "Contenziosi", pagg. 289-305 (RF22). |
||
| 2-28 Appartenenza ad associazioni |
"La relazione con le istituzioni e le associazioni di categoria", pagg. 112-116 (DNF22). |
||
| GRI 2: Informative generali - versione 2021 |
2-29 Approccio al coinvolgimento degli stakeholder |
"La relazione con gli stakeholder", pagg. 111-116 (DNF22); "La relazione con la comunità finanziaria", pagg. 111-112 (DNF22); "La relazione con i clienti", pag. 112 (DNF22); "La relazione con le istituzioni e le associazioni di categoria", pagg. 112-116 (DNF22); "Dipendenti", pag. 115 (DNF22); "Autorità e governi locali", pag. 115 (DNF22); "Comunità locali", pag. 115 (DNF22); "Organizzazioni locali e ONG", pagg. 115-116 (DNF22); "Fornitori", pag. 116 (DNF22); "Generazioni future", pag. 116 (DNF22). |
|
| 2-30 Contratti collettivi | "Le relazioni industriali", pagg. 175-177 (DNF22); "L'etica del business", pagg. 123-126 (DNF22). |

| TEMI MATERIALI | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| GRI Standard | Informativa | Ubicazione | Requisiti omessi/ragione/ spiegazione |
N. di rif. Standard di settore GRI |
|
| Impatti economici indiretti 2016 (tema materiale: Diversificazione delle attività aziendali; efficacia del Consiglio di Amministrazione sulla governance ESG) |
|||||
| GRI 3: Temi | 3-3 Gestione dei temi | "Valore economico generato e distribuito", | 11.14.1 | ||
| materiali - | materiali | pagg. 133-134 (DNF22); "Materiality analysis", | |||
| Versione 2021 | pagg. 24-29 (BS22). | ||||
| 203-1 Investimenti in | "Valore economico generato e distribuito", | 11.14.4 | |||
| GRI 203: Impatti | infrastrutture e servizi | pagg. 133-134 (DNF22); "La relazione con gli | |||
| economici | supportati | stakeholder", pagg. 111-116 (DNF22). | |||
| indiretti 2016 | 203-2 Impatti | "Valore economico generato e distribuito", | 11.14.5 | ||
| economici indiretti | pagg. 133-134 (DNF22). | ||||
| significativi | |||||
| Prassi di approvvigionamento (tema materiale: Diversificazione delle attività aziendali) | |||||
| GRI 3: Temi materiali - Versione 2021 |
3-3 Gestione dei temi materiali |
"La gestione della catena di fornitura", pagg. 137-139 (DNF22); "Materiality analysis", pagg. 24-29 (BS22). |
11.14.1 | ||
| 204-1 Proporzione | "La gestione della catena di fornitura", pagg. | 11.14.6 | |||
| GRI 204: Prassi di | della spesa effettuata | 137-139 (DNF22). | |||
| approvvigionamento 2016 |
a favore di fornitori | ||||
| locali | |||||
| Anticorruzione (tema materiale: Contrasto alla corruzione) | |||||
| GRI 3: Temi | 3-3 Gestione dei temi | "Lotta alla corruzione", pagg. 129-131 | 11.20.1 | ||
| materiali - | materiali | (DNF22); "Materiality analysis", pagg. 24-29 | |||
| Versione 2021 | 205-1 Operazioni | (BS22). "Gestione dei rischi d'impresa", pagg. 62-76 |
11.20.2 | ||
| valutate per | (RF22); "Una catena di fornitura sostenibile", | ||||
| determinare i rischi | pagg. 161-162 (DNF22). | ||||
| relativi alla corruzione | |||||
| 205-2 Comunicazione | "Lotta alla corruzione", pagg. 129-131 | 11.20.3 | |||
| e formazione su | (DNF22); "Una catena di fornitura sostenibile", | ||||
| GRI 205: | normative e | pagg. 161-162 (DNF22); "Governance della | |||
| Anticorruzione 2016 |
procedure | sostenibilità del business", pagg. 117-119 | |||
| anticorruzione | (DNF22); "Formazione del Consiglio di | ||||
| Amministrazione", pag. 30 (CG22). | |||||
| 205-3 Incidenti | "Lotta alla corruzione", pagg. 129-131 | 11.20.4 | |||
| confermati di | (DNF22). | ||||
| corruzione e misure adottate |
|||||
| Comportamento anticompetitivo (tema materiale: Diversificazione delle attività aziendali; | |||||
| efficacia del Consiglio di Amministrazione sulla governance ESG) | |||||
| GRI 3: Temi | 3-3 Gestione dei temi | "Contenziosi", pagg. 287-303 (RF22); | 11.19.1 | ||
| materiali - | materiali | "Materiality analysis", pagg. 24-29 (BS22). | |||
| Versione 2021 | |||||
| 206-1 Azioni legali | Contenziosi", pagg. 287-303 (RF22). Non vi | 11.19.2 | |||
| GRI 206: | relative a | sono azioni legali in corso o completate | |||
| Comportamento | comportamento | durante il periodo di rendicontazione | |||
| anticompetitivo | anticompetitivo, | riguardanti il comportamento anticompetitivo | |||
| 2016 | attività di trust e prassi | e violazioni di leggi anti-trust e contro il | |||
| monopolistiche | monopolio in cui l'organizzazione sia stata identificata come partecipante. |
||||
| Tasse (tema materiale: Diversificazione delle attività aziendali; | |||||
| efficacia del Consiglio di Amministrazione sulla governance ESG) | |||||
| GRI 3: Temi | 3-3 Gestione dei temi | "La trasparenza fiscale", pagg. 134-136 | 11.21.1 | ||
| materiali - | materiali | (DNF22); "Materiality analysis", pagg. 24-29 | |||
| Versione 2021 | (BS22). | ||||
| 207-1 Approccio alle | "La trasparenza fiscale", pagg. 134-136 | 11.21.4 | |||
| imposte | (DNF22). | ||||
| 207-2 Governance | "La trasparenza fiscale", pagg. 134-136 | 11.21.5 | |||
| relativa alle imposte, | (DNF22). | ||||
| controllo e gestione | |||||
| del rischio | |||||
| GRI 207: Tasse 2019 |
207-3 | "La trasparenza fiscale", pagg. 134-136 | 11.21.6 | ||
| Coinvolgimento degli stakeholder e |
(DNF22). | ||||
| gestione delle | |||||
| preoccupazioni | |||||
| correlate alle imposte | |||||
| 207-4 Reportistica | "La trasparenza fiscale", pagg. 134-136 | 11.21.7 | |||
| per Paese | (DNF22). |

| GRI Standard | Informativa | Ubicazione | Requisiti omessi/ragione/ spiegazione |
N. di rif. Standard di settore GRI |
|---|---|---|---|---|
| adattamento al cambiamento climatico) | Energia (tema materiale: Emissioni di GHG ed energia; strategia di mitigazione del cambiamento climatico; | |||
| GRI 3: Temi materiali - Versione 2021 |
3-3 Gestione dei temi materiali |
"Attività di controllo su GHG", pagg. 146-147 (DNF22); "Materiality analysis", pagg. 24-29 (BS22). |
11.1.1 | |
| GRI 302: Energia 2016 |
302-1 Consumo di energia interno all'organizzazione |
"Attività di controllo su GHG", pagg. 146-147 (DNF22). |
11.1.2 | |
| 302-2 Consumo di energia esterno all'organizzazione |
"Attività di controllo su GHG", pagg. 146-147 (DNF22). |
Informazione non disponibile: la società si impegna a rendicontare il dato nei prossimi cicli di reporting. |
11.1.3 | |
| 302-3 Intensità energetica 302-4 Riduzione del |
"Attività di controllo su GHG", pagg. 146-147 (DNF22). "Attività di controllo su GHG", pagg. 146-147 |
11.1.4 - |
||
| consumo di energia | (DNF22). | |||
| Acque ed effluenti (tema materiale: Gestione della risorsa idrica) | ||||
| GRI 3: Temi materiali - Versione 2021 |
3-3 Gestione dei temi materiali |
"La gestione della risorsa idrica", pagg. 153-156 (DNF22); "Materiality analysis", pagg. 24-29 (BS22). |
11.6.1 | |
| 303-1 Interazioni con l'acqua come risorsa condivisa |
"La gestione della risorsa idrica", pagg. 153-156 (DNF22). |
11.6.2 | ||
| 303-2 Gestione degli impatti legati allo scarico dell'acqua |
"La gestione della risorsa idrica", pagg. 153-156 (DNF22). |
11.6.3 | ||
| 303-3 Prelievo idrico | "La gestione della risorsa idrica", pagg. 153-156 (DNF22). |
11.6.4 | ||
| GRI 303: Acqua ed effluenti 2018 |
303-4 Scarico idrico | "La gestione della risorsa idrica", pagg. 153-156 (DNF22). |
L'informazione relativa alla suddivisione in acqua potabile (≤1.000 mg/l di particelle solide totali disciolte) e altra acqua (>1.000 mg/l di particelle solide totali disciolte) non è al momento disponibile. |
11.6.5 |
| 303-5 Consumo idrico |
"La gestione della risorsa idrica", pagg. 153-156 (DNF22). |
11.6.6 | ||
| Biodiversità | ||||
| GRI 3: Temi materiali - Versione 2021 |
3-3 Gestione dei temi materiali |
"Politiche e sistema di gestione ambientale", pagg. 150-152 (DNF22); "Biodiversity and environmental protection", pagg. 44-51 (BS22). |
11.4.1 | |
| 304-1 Siti operativi di proprietà, concessi in leasing o gestiti in aree protette e in aree di elevato valore in termini di biodiversità fuori da aree protette oppure vicini a tali aree |
"Biodiversity and environmental protection", pagg. 44-51 (BS22). |
Informazione non disponibile: la Società ha definito tra gli obiettivi del Piano di Sostenibilità 2023-2026 la sistematizzazione della mappatura dei |
11.4.2 | |
| GRI 304: Biodiversità 2016 |
304-2 Impatti significativi di attività, prodotti e servizi sulla biodiversità 304-3 Habitat protetti |
"Biodiversity and environmental protection", pagg. 44-51 (BS22). "Biodiversity and environmental protection", |
siti operativi in aree sensibili per la biodiversità e la mappatura dei siti operativi dei |
11.4.3 11.4.4 |
| o ripristinati | pagg. 44-51 (BS22). | principali fornitori in aree sensibili per la biodiversità. |
||
| 304-4 Specie dell'elenco di preservazione nazionale e dell'Elenco rosso dell'IUCN con habitat in aree interessate da operazioni |
"Biodiversity and environmental protection", pagg. 44-51 (BS22). |
11.4.5 |

| TEMI MATERIALI | ||||
|---|---|---|---|---|
| GRI Standard | Informativa | Ubicazione | Requisiti omessi/ragione/ spiegazione |
N. di rif. Standard di settore GRI |
| Emissioni (tema materiale: Emissioni di GHG ed energia) | ||||
| GRI 3: Temi materiali - Versione 2021 |
3-3 Gestione dei temi materiali |
"Emissioni di GHG", pagg. 147-149 (DNF22); "Materiality analysis", pagg. 24-29 (BS22). |
11.1.1 11.2.1 11.3.1 |
|
| GRI 305: Emissioni 2016 |
305-1 Emissioni di gas a effetto serra (GHG) dirette (Scope 1) |
"Emissioni di GHG", pagg. 147-149 (DNF22). | 11.1.5 | |
| 305-2 Emissioni di gas a effetto serra (GHG) indirette da consumi energetici (Scope 2) |
"Emissioni di GHG", pagg. 147-149 (DNF22). | 11.1.6 | ||
| 305-3 Altre emissioni di gas a effetto serra (GHG) indirette (Scope 3) |
"Emissioni di GHG", pagg. 147-149 (DNF22). | 11.1.7 | ||
| GRI 305: Emissioni 2016 |
305-4 Intensità delle emissioni di gas a effetto serra (GHG) |
"Emissioni di GHG", pagg. 147-149 (DNF22). | 11.1.8 | |
| 305-5 Riduzione di emissioni di gas a effetto serra (GHG) |
"Emissioni di GHG", pagg. 147-149 (DNF22). | 11.2.3 | ||
| 305-7 Ossidi di azoto (NOX), ossidi di zolfo (SOX) e altre emissioni nell'aria rilevanti |
"Preservare la qualità dell'aria", pagg. 156-157 (DNF22). |
11.3.2 | ||
| Rifiuti | ||||
| GRI 3: Temi | 3-3 Gestione dei temi | "La gestione dei rifuti", pagg. 157-158 | 11.5.1 | |
| materiali - | materiali | (DNF22); "Materiality analysis", pagg. 24-29 | ||
| Versione 2021 | (BS22). | |||
| 306-1 Generazione di rifiuti e impatti significativi correlati ai rifiuti |
"La gestione dei rifuti", pagg. 157-158 (DNF22). |
11.5.2 | ||
| GRI 306: Rifiuti | 306-2 Gestione di impatti significativi correlati ai rifiuti |
"La gestione dei rifuti", pagg. 157-158 (DNF22). |
11.5.3 | |
| 2020 | 306-3 Rifiuti generati | "La gestione dei rifiuti", pagg. 157-158 (DNF22). |
11.5.4 | |
| 306-4 Rifiuti non conferiti in discarica |
"La gestione dei rifuti", pagg. 157-158 (DNF22). |
11.5.5 | ||
| 306-5 Rifiuti conferiti | "La gestione dei rifuti", pagg. 157-158 | 11.5.6 | ||
| in discarica | (DNF22). Scarichi idrici e rifiuti (tema materiale: Gestione dei disastri, recupero e soccorso) |
|||
| GRI 3: Temi | 3-3 Gestione dei temi | "La prevenzione e il ripristino degli | 11.8.1 | |
| materiali - Versione 2021 |
materiali | sversamenti", pagg. 152-153 (DNF22); "Materiality analysis", pagg. 24-29 (BS22). |
||
| GRI 306: Scarichi idrici e rifiuti 201 |
306-3 Sversamenti significativi |
"La prevenzione e il ripristino degli sversamenti", pagg. 152-153 (DNF22). |
11.8.2 | |
| Valutazione ambientale dei fornitori (tema materiale: Strategie di mitigazione del cambiamento climatico; | ||||
| GRI 3: Temi | 3-3 Gestione dei temi | adattamento al cambiamento climatico; efficacia del Consiglio di Amministrazione) "Una catena di fornitura sostenibile", pagg. |
- | |
| materiali - Versione 2021 |
materiali | 161-162 (DNF22); "Materiality analysis", pagg. 24-29 (BS22). |
||
| GRI 308: Valutazione ambientale dei fornitori 2016 |
308-1 Nuovi fornitori che sono stati selezionati utilizzando criteri ambientali |
"Una catena di fornitura sostenibile", pagg. 161-162 (DNF22). |
- | |
| 308-2 Impatti ambientali negativi nella catena di fornitura e misure adottate |
"Una catena di fornitura sostenibile", pagg. 161-162 (DNF22). |
- | ||

| TEMI MATERIALI | ||||
|---|---|---|---|---|
| GRI Standard | Informativa | Ubicazione | Requisiti omessi/ragione/ spiegazione |
N. di rif. Standard di settore GRI |
| Occupazione (tema materiale: Occupazione sostenibile) | ||||
| GRI 3: Temi materiali - |
3-3 Gestione dei temi materiali |
"Equità di trattamento e valorizzazione delle differenze", pagg. 177-181 (DNF22); |
11.10.1 11.11.1 |
|
| Versione 2021 GRI 401: Occupazione 2016 |
401-1 Assunzioni di | "Materiality analysis", pagg. 24-29 (BS22). "L'andamento occupazionale", pagg. 173-175 |
11.10.2 | |
| nuovi dipendenti e avvicendamento dei dipendenti |
(DNF22). | |||
| 401-2 Benefici per i dipendenti a tempo pieno che non sono disponibili per i dipendenti a tempo determinato o part-time |
"Equità di trattamento e valorizzazione delle differenze", pagg. 177-181 (DNF22). |
11.10.3 | ||
| 401-3 Congedo parentale |
"Equità di trattamento e valorizzazione delle differenze", pagg. 177-181 (DNF22). |
La Società si impegna a rendicontare l'indicatore entro i prossimi tre cicli di reporting. |
11.10.4 11.11.3 |
|
| Gestione del lavoro e delle relazioni sindacali (tema materiale: Occupazione sostenibile) | ||||
| GRI 3: Temi materiali - Versione 2021 |
3-3 Gestione dei temi materiali |
"Risorse umane - Qualità", pag. 54 (RF22); "Risorse umane - Gestione Risorse Umane", pagg. 54-56 (RF22); "Materiality analysis", pagg. 24-29 (BS22). |
11.7.1 11.10.1 |
|
| GRI 402: Gestione del lavoro e delle relazioni sindacali 2016 |
402-1 Periodi minimi di preavviso in merito alle modifiche operative |
"Risorse umane - Qualità", pag. 54 (RF22); "Risorse umane - Gestione Risorse Umane", pagg. 54-56 (RF22). |
11.7.2 11.10.5 |
|
| Salute e sicurezza sul lavoro (tema materiale: Salute e sicurezza lungo la catena del valore) | ||||
| GRI 3: Temi materiali - Versione 2021 |
3-3 Gestione dei temi materiali |
"La tutela della sicurezza e della salute delle persone", pagg. 163-169 (DNF22); "Materiality analysis", pagg. 24-29 (BS22). |
11.9.1 | |
| GRI 403: Salute e sicurezza sul lavoro 2018 |
403-1 Sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro |
"La tutela della sicurezza e della salute delle persone", pagg. 163-169 (DNF22). |
11.9.2 | |
| 403-2 Identificazione del pericolo, valutazione del rischio e indagini sugli incidenti |
"La tutela della sicurezza e della salute delle persone", pagg. 163-169 (DNF22); "Segnalazione di sospette violazioni", pagg.131-133 (DNF22) |
11.9.3 | ||
| 403-3 Servizi per la salute professionale |
"La salute dei dipendenti", pagg. 168-169 (DNF22). |
11.9.4 | ||
| 403-4 Partecipazione e consultazione dei lavoratori in merito a programmi di salute e sicurezza sul lavoro e relativa comunicazione |
"La tutela della sicurezza e della salute delle persone", pagg. 163-169 (DNF22). |
11.9.5 | ||
| 403-5 Formazione dei lavoratori sulla salute e sicurezza sul lavoro |
"La tutela della sicurezza e della salute delle persone", pagg. 163-169 (DNF22); "La formazione HSE", pag. 167 (DNF22). |
11.9.6 | ||
| 403-6 Promozione della salute dei lavoratori |
"La salute dei dipendenti", pagg. 168-169 (DNF22). |
11.9.7 | ||
| 403-7 Prevenzione e mitigazione degli impatti in materia di salute e sicurezza sul lavoro direttamente collegati da rapporti di business |
"La tutela della sicurezza e della salute delle persone", pagg. 163-169 (DNF22). |
11.9.8 | ||
| 403-8 Lavoratori coperti da un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro |
"La tutela della sicurezza e della salute delle persone", pagg. 163-169 (DNF22). |
11.9.9 | ||
| 403-9 Infortuni sul | "La tutela della sicurezza e della salute delle | 11.9.10 | ||
| lavoro 403-10 Malattia |
persone", pagg. 163-169 (DNF22). "La salute dei dipendenti", pagg. 168-169 |
11.9.11 | ||
| professionale | (DNF22). |

| TEMI MATERIALI | ||||
|---|---|---|---|---|
| GRI Standard | Informativa | Ubicazione | Requisiti omessi/ragione/ spiegazione |
N. di rif. Standard di settore GRI |
| Formazione e istruzione (tema materiale: Occupazione sostenibile) | ||||
| GRI 3: Temi | 3-3 Gestione dei temi | "Risorse umane", pagg. 54-57 (RF22); "Il | 11.7.1 | |
| materiali - | materiali | capitale umano", pagg. 170-182 (DNF22); | 11.10.1 | |
| Versione 2021 | "Materiality analysis", pagg. 24-29 (BS22). | 11.11.1 | ||
| 404-1 Numero medio | "Risorse umane", pagg. 54-57 (RF22); "Il | 11.10.6 | ||
| di ore di formazione | capitale umano", pagg. 170-182 (DNF22). | 11.11.4 | ||
| all'anno per | ||||
| dipendente | ||||
| 404-2 Programmi di | "Risorse umane", pagg. 54-57 (RF22); "Il | 11.7.3 | ||
| aggiornamento delle | capitale umano", pagg. 170-182 (DNF22). | 11.10.7 | ||
| competenze dei | ||||
| dipendenti e di | ||||
| GRI 404: A130 | assistenza nella | |||
| Formazione e | transizione | |||
| istruzione 2016 | ||||
| 404-3 Percentuale di | "Risorse umane", pagg. 54-57 (RF22); "Il | - | ||
| dipendenti che | capitale umano", pagg. 170-182 (DNF22). | |||
| ricevono | ||||
| periodicamente | ||||
| valutazioni delle loro | ||||
| performance e dello | ||||
| sviluppo | ||||
| professionale | ||||
| Diversità e pari opportunità (tema materiale: Diversità, equità e inclusione) | ||||
| GRI 3: Temi | 3-3 Gestione dei temi | "L'andamento occupazionale", pagg. 173-175 | 11.11.1 | |
| materiali - | materiali | (DNF22); "Materiality analysis", pagg. 24-29 | ||
| Versione 2021 | (BS22). | |||
| 405-1 Diversità negli | "Governance della sostenibilità del business", | 11.11.5 | ||
| organi di governance | pagg. 117-119 (DNF22); "L'andamento | |||
| e tra i dipendenti | occupazionale", pagg. 173-175 (DNF22); | |||
| "Equità di trattamento e valorizzazione delle | ||||
| GRI 405: | differenze", pagg. 177-181 (DNF22). | |||
| Diversità e pari | 405-2 Rapporto tra | "Equità di trattamento e valorizzazione delle | 11.11.6 | |
| opportunità 2016 | salario di base e | differenze", pagg. 177-181 (DNF22). | ||
| retribuzione delle | ||||
| donne rispetto agli | ||||
| uomini | ||||
| Non discriminazione (tema materiale: Diversità, equità e inclusione) | ||||
| GRI 3: Temi | 3-3 Gestione dei temi | "Segnalazione di sospette violazioni", pagg. | 11.11.1 | |
| materiali - | materiali | 131-133 (DNF22); "Materiality analysis", pagg. | ||
| Versione 2021 | 24-29 (BS22). | |||
| 406-1 Episodi di | "Segnalazione di sospette violazioni", pagg. | 11.11.7 | ||
| GRI 406: Non | discriminazione e | 131-133 (DNF22). | ||
| discriminazione | ||||
| 2016 | misure correttive | |||
| adottate | ||||
| Libertà di associazione contrattazione collettiva (tema materiale: Diritti umani e del lavoro lungo la catena del valore; | ||||
| gestione della privacy) | ||||
| 3-3 Gestione dei temi | "L'etica del business", pagg. 123-126 (DNF22); | 11.13.1 | ||
| GRI 3: Temi | materiali | "Rispetto dei diritti umani", pag. 123 (DNF22); | ||
| materiali - | "Il capitale umano", pagg. 170-182 (DNF22); | |||
| Versione 2021 | "Una catena di fornitura sostenibile", pagg. | |||
| 161-162 (DNF22); "Materiality analysis", pagg. | ||||
| 24-29 (BS22). | ||||
| 407-1 Attività e | "L'etica del business", pagg. 123-126 (DNF22); | 11.13.2 | ||
| GRI 407: Libertà | fornitori presso i quali | "Rispetto dei diritti umani", pag. 123 (DNF22); | ||
| di associazione e | il diritto alla libertà di | "Il capitale umano", pagg. 170-182 (DNF22); | ||
| contrattazione | associazione e di | "Una catena di fornitura sostenibile", pagg. | ||
| collettiva 2016 | contrattazione | 161-162 (DNF22). | ||
| collettiva potrebbero | ||||
| essere a rischio | ||||
| Lavoro minorile (tema materiale: Diritti umani e del lavoro lungo la catena del valore) | ||||
| GRI 3: Temi | 3-3 Gestione dei temi | "L'etica del business", pagg. 123-126 (DNF22); | - | |
| materiali - | materiali | "Materiality analysis", pagg. 24-29 (BS22). | ||
| Versione 2021 | ||||
| 408-1 Attività e | "L'etica del business", pagg. 123-126 (DNF22); | - | ||
| fornitori che | "Rispetto dei diritti umani", pag. 123 (DNF22). | |||
| GRI 408: Lavoro | presentano un rischio | |||
| minorile 2016 | significativo di episodi | |||
| di lavoro minorile | ||||

comunità locali, ricadono in capo
alle società clienti.

| GRI Standard | Informativa | Ubicazione | Requisiti omessi/ragione/ spiegazione |
N. di rif. Standard di settore GRI |
|---|---|---|---|---|
| Data privacy | ||||
| GRI 3: Temi materiali - Versione 2021 |
3-3 Gestione dei temi materiali |
"Gestione della data privacy", pagg. 128-129 (DNF22); "Materiality analysis", pagg. 24-29 (BS22). |
- |
| Temi materiali | Temi potenzialmente materiali per gli Standards GRI |
|---|---|
| Contrasto alla corruzione | Anticorruzione |
| Efficacia del Consiglio di Amministrazione | Impatti economici |
| sulla governance ESG | Pagamenti ai governi |
| Comportamento anticompetitivo | |
| Politica pubblica | |
| Diversificazione delle attività aziendali | Impatti economici |
| Comportamento anticompetitivo | |
| Adattamento al cambiamento climatico | Impatti economici |
| Adattamento climatico, resilienza e transizione | |
| Emissioni nell'aria | |
| Emissioni di gas a effetto serra (GHG) | |
| Strategie di mitigazione del cambiamento climatico | Impatti economici |
| Adattamento climatico, resilienza e transizione | |
| Emissioni nell'aria | |
| Emissioni di gas a effetto serra (GHG) | |
| Cybersecurity | Asset integrity e gestione degli eventi critici |
| Gestione della privacy dei dati | Libertà di associazione e contrattazione collettiva |
| Salute e sicurezza sul lavoro | |
| Gestione dei disastri, recupero e soccorso | Asset integrity e gestione degli eventi critici |
| Biodiversità | |
| Rifiuti | |
| Diversità e uguaglianza | Non discriminazione e pari opportunità |
| Emissioni di GHG ed energia | Emissioni di gas a effetto serra (GHG) |
| Salute e sicurezza lungo la catena del valore | Salute e sicurezza sul lavoro |
| Diritti umani e del lavoro lungo la catena del valore | Lavoro forzato e schiavitù moderna |
| Libertà di associazione e contrattazione collettiva | |
| Conflitti e sicurezza | |
| Coinvolgimento e sviluppo delle comunità locali | Diritti delle popolazioni indigene |
| Comunità locali | |
| Rischi per la salute pubblica | Salute e sicurezza sul lavoro |
| Rinnovabili | Adattamento climatico, resilienza e transizione |
| Occupazione sostenibile | Pratiche occupazionali |
| Chiusura e ripristino | |
| Politica pubblica | |
| Gestione della risorsa idrica | Acqua e scarichi idrici |








La presente "Relazione sulla gestione" comprende il solo commento sui risultati economici, patrimoniali e finanziari di Saipem SpA. Per tutte le altre informazioni richieste da disposizioni di legge e normative si rimanda alla "Relazione sulla gestione" del Bilancio Consolidato.
Il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA ha esaminato, alla data odierna e comunque nel corso dell'anno, tutti i fattori di rischio e le incertezze significative che erano state identificate in sede di approvazione della relazione finanziaria chiusa al 31 dicembre 2021 al fine di valutare se gli stessi possano essere considerati superati e non siano tali da generare dubbi significativi sulla capacità della Società di continuare a operare come un'entità in funzionamento. Tale analisi ha considerato i fatti di seguito riportati.
Nel corso del 2022 è proseguita l'attuazione e il raggiungimento degli obiettivi inseriti nel Piano 2022-2025, in particolare con le iniziative di valorizzazione di asset, miglioramento della liquidità e di riduzione dei costi.
Saipem ha aggiornato le linee strategiche presentate a marzo 2022, confermando il positivo momento di mercato e il progressivo miglioramento della performance del Gruppo; il Piano Strategico 2023-2026, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 27 febbraio 2023, ha confermato il perseguimento di un profilo-rischio rendimento più bilanciato.
Nel periodo di Piano 2023-2026, si prevede di aumentare ulteriormente le acquisizioni di attività Offshore, caratterizzate da una più alta marginalità grazie alla consolidata posizione competitiva del Gruppo, e uno sviluppo di nuovi segmenti che contribuiranno all'aumento dei volumi di attività low/zero carbon.
Con riferimento alla struttura organizzativa, è stato implementato il nuovo assetto organizzativo strutturato in quattro linee di business: Asset Based Services, Energy Carriers, Robotics and Industrialized Solutions e Sustainable Infrastructures. A completamento della nuova organizzazione, nel mese di febbraio 2023 è stata istituita una nuova linea di business Offshore Wind, che si aggiunge alle quattro linee di business istituite a gennaio 2022.
In relazione ai contratti di finanziamento che richiedono il rispetto di dichiarazioni e garanzie relative all'insussistenza della fattispecie prevista dall'art. 2446 del codice civile, si precisa che Saipem ha ottenuto dalle rispettive banche il rilascio di tutti i waiver volti ad accordare la rinuncia definitiva a che la Società renda qualsiasi dichiarazione in merito all'intervenuto verificarsi della fattispecie prevista dall'art. 2446 del codice civile in relazione al bilancio chiuso al 31 dicembre 2021.

≥ Infine, con riferimento ai rating, in data 19 luglio 2022 l'agenzia Moody's ha effettuato un upgrade del rating di Saipem da B1 (CreditWatch negativo) a Ba3 (Outlook stabile) e in data 2 dicembre 2022 l'agenzia Standard & Poor's ha effettuato un upgrade del rating di Saipem da BB (Outlook positivo) a BB+ (Outlook stabile).
Alla luce di quanto sopra esposto, con riferimento alla situazione patrimoniale, finanziaria e operativa di Saipem, il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA ha valutato che non esistano incertezze significative che, singolarmente o nel loro complesso, possano far sorgere dubbi significativi sulla capacità della Società di operare come un'entità in funzionamento. Per tale motivo il Consiglio di Amministrazione ha concluso che sussistono tutti i presupposti per provvedere alla redazione del bilancio al 31 dicembre 2022 utilizzando il presupposto della continuità aziendale, mantenendo i criteri di valutazione propri di un'azienda in funzionamento, descritti nella nota illustrativa 3.
L'attuale contesto di mercato è caratterizzato da una significativa tendenza di ripresa nei mercati di riferimento per Saipem, in linea con una crescita visibile sia in termini di indicatori macroeconomici che di domanda energetica complessiva. Tuttavia, l'emergere di nuovi eventi di destabilizzazione nel corso del 2022, come la guerra in Ucraina, l'incremento dell'inflazione e l'innalzamento dei tassi d'interesse hanno accresciuto l'instabilità economica a livello globale che ha richiesto ulteriore attenzione da parte della Direzione nella formulazione delle stime contabili e giudizi significativi. Di conseguenza, alcune aree di bilancio, in relazione anche alla maggiore incertezza nelle stime, potrebbero essere influenzate dai recenti eventi e circostanze macroeconomiche.
Nel corso del 2022, Saipem ha osservato nell'ambito delle proprie attività un significativo aumento dei tassi di inflazione che hanno determinato una forte crescita dei prezzi dei materiali e dei costi energetici, in particolare nella prima metà dell'anno; inoltre, l'innalzamento dei tassi di interesse ha influenzato i tassi di sconto utilizzati nelle verifiche di riduzione di valore delle attività non finanziarie che, a parità di condizioni, avrebbero determinato una diminuzione dei valori recuperabili.
Per quanto concerne l'andamento dei prezzi del petrolio e del gas naturale, la Società ritiene che la volatilità di breve periodo negli stessi possa impattare limitatamente i risultati della Società data la natura delle attività di Saipem, caratterizzate da commesse pluriennali con tempi di realizzazione di diversi anni, a seconda della complessità del progetto. Nel più lungo periodo, si conferma una prospettiva di miglioramento del contesto esterno, supportata dal ciclo di crescita pluriennale che il mercato sta attraversando.
Effetti diretti: allo stato attuale per i progetti Saipem che prevedevano la realizzazione di attività sul territorio russo e/o con clienti russi sono in corso negoziazioni per la finalizzazione degli accordi commerciali che concretizzeranno l'uscita dagli stessi in linea e in piena conformità con le necessarie autorizzazioni e le tempistiche previste dalla normativa comunitaria.
Al momento dell'inizio del conflitto in Ucraina, Saipem aveva nella Federazione Russa un progetto EPC per la Raffineria di Mosca con il cliente GazpromNeft: contratto risolto a seguito dell'introduzione di sanzioni specifiche nei confronti di GazpromNeft. Le pendenze relative al progetto sono state tutte definite entro il 15 maggio 2022 come previsto dal Regolamento UE.
La Società conferma che opera nel pieno rispetto di quanto stabilito dalle istituzioni europee e nazionali nei confronti della Federazione Russa.
Il Piano Strategico 2023-2026, in linea con il precedente Piano, non prevede acquisizioni di nuove commesse in Russia. L'attuale contesto del mercato energetico potrebbe inoltre favorire lo sviluppo di nuove infrastrutture energetiche per la diversificazione dell'approvvigionamento energetico in molti Paesi.
Si precisa che la Società utilizza per la valutazione dei crediti commerciali la probabilità di default dei clienti basata su dati di mercato osservabili e su valutazioni raccolte da info-provider per la quantificazione delle perdite attese alla data di chiusura; di conseguenza tali dati incorporano già gli effetti del conflitto russo-ucraino.
A seguito del conflitto russo-ucraino e delle conseguenti sanzioni intraprese dalla Comunità Europea, USA e altri Paesi, Saipem ha attivato l'Unità di Crisi Corporate (CCU) che collabora quotidianamente con le Unità di Crisi Locali (LCU) in Russia e le funzioni operative di business direttamente coinvolte nella gestione dei progetti e del personale presenti in loco, sul quale è stato fatto un focus. Si segnala a riguardo che non ci sono né attività portate avanti da Saipem né personale nei territori ucraini interessati dallo scontro.
Effetti indiretti: la crisi russa incrementa l'incertezza causata dalla pandemia e l'attuale scenario socio-economico rende complesso per gli operatori della supply chain fornire previsioni di prezzo e assumere impegni contrattuali con quotazioni di lungo periodo. Inizialmente i fornitori erano impossibilitati a presentare delle offerte in quanto gli stabilimenti produttivi erano divenuti estremamente selettivi nelle iniziative da perseguire e non fornivano le relative quotazioni se non ai clienti ritenuti più affidabili e solidi finanziariamente. Più recentemente la situazione è migliorata, ma i tempi di consegna si sono notevolmente allungati con impatto diretto sui progetti in portafoglio.
Saipem non acquista direttamente materie prime in quanto la sua catena di fornitura è lunga. Non sono previsti impatti diretti, ma si può assumere che la disponibilità di acciaio e di metalli più nobili (nickel, rame, alluminio) sarà inferiore e inoltre ci saranno impatti sul prezzo legati ad altri fattori produttivi (es., gas ed energia), con conseguenze anche sulle tempistiche di consegna, nonché sulla relativa logistica.
Saipem ha un approccio di supply chain diversificato e ove possibile globale. Il rischio, tuttavia, resta concreto per le forniture per le quali, per ragioni tecnologiche, sono disponibili un numero di alternative ridotte, tuttavia tipicamente, se tali tecnologie sono fornite da produttori occidentali e non sono oggetto di sanzioni.
La Società sta monitorando attentamente la propria supply chain per identificare e prendere le dovute azioni di mitigazione in relazione ai potenziali impatti in termini di costi di materiali e servizi e tempi di fornitura derivanti da un mercato tuttora incerto sia per instabilità del contesto internazionale sia per l'incertezza sulla possibile evoluzione dei costi delle materie prime. La Società dall'inizio della crisi ha adeguato le proprie strategie esecutive e ha già avviato discussioni con i propri clienti e in generale con l'intera supply chain per negoziare meccanismi di gestione e condivisione del rischio, per mitigarne gli impatti sulle commesse in esecuzione e sulle iniziative future.
In aggiunta a quanto sopra, i nostri servizi di threat intelligence segnalano un incremento della minaccia cyber per gli operatori dei mercati citati e per la loro supply chain. Alla data del presente documento non si sono registrati eventi di attacchi informatici diretti ai danni di Saipem.
I continui assessment di terze parti confermano la bontà dell'impostazione data in termini di rilevamento degli attacchi e relativa risposta all'interno del piano di Crisis Management aziendale, nonché delle misure tecnologiche atte a proteggere le risorse critiche per l'azienda.
Saipem continua comunque a monitorare i possibili impatti derivanti dalle misure restrittive adottate dall'Unione Europea introdotte a seguito del conflitto in Ucraina, al fine di valutarne potenziali ripercussioni sul proprio business.
Gli effetti residui della pandemia COVID-19 continuano ad avere conseguenze negative, seppur attenuate, sull'economia globale e di riflesso su Saipem.
Saipem continua comunque a effettuare una costante analisi degli effetti legati al COVID-19, in termini di: (i) evoluzione dei contesti normativi nei Paesi dove la Società opera, attraverso il monitoraggio delle misure di contenimento da essi adottate; (ii) gestione delle relazioni con i clienti e partner; (iii) gestione della contrattualistica, attiva e passiva, attraverso l'introduzione e/o l'attivazione, ove possibile, di specifiche clausole contrattuali per mitigare i potenziali effetti negativi della pandemia; (iv) impatti sulle attività di esecuzione dei progetti, e in particolare sull'operatività dei cantieri e dei mezzi navali, riconducibili alla modificata disponibilità di risorse interne ed esterne e/o ad altre circostanze direttamente o indirettamente conseguenti alla pandemia; (v) livelli di performance e continuità di servizio da parte di fornitori, subcontrattisti e partner.
Aspetti finanziari: in tale contesto la Società continua a riservare attenzione alla gestione delle attività finanziarie con particolare riguardo a: (i) valutazione dell'esposizione creditizia in essere; e (ii) negoziazione di strumenti derivati di copertura per la gestione di eventuali fluttuazioni delle variabili di mercato.
Le procedure implementate centralmente dalla Società per la gestione dei rischi finanziari sono costantemente monitorate, al fine di evitare perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalle controparti, tramite il calcolo della Probability of Default da attribuire ai crediti in essere e mitigare le variazioni dei tassi di cambio, dei tassi di interesse o dei prezzi delle commodity, affinché non influiscano negativamente sul valore delle attività, delle passività o dei flussi di cassa attesi.
Recuperabilità degli asset non finanziari: i flussi di cassa impiegati ai fini del test di impairment sono quelli del Piano Strategico 2023-2026, approvato dal Consiglio di Amministrazione del 27 febbraio 2023. Si precisa che i flussi sono stati normalizzati, ove necessario, ai sensi del principio IAS 36 e che, in particolare, le rate di noleggio di lungo termine delle CGU del Drilling Offshore sono state definite utilizzando gli ultimi report di aggiornamento delle stesse disponibili alla data ed elaborati da fonti esterne, normalmente utilizzati come benchmark di riferimento. Come esito del test di impairment al 31 dicembre 2022 non sono state registrate svalutazioni.
Processo di stima: con riferimento ai ricavi derivanti da contratti con i clienti si continuano a valutare le circostanze relative a eventuali: (i) incassi di corrispettivi che potrebbero non essere più altamente probabili; e (ii) accordi tra le parti che potrebbero modificare alcuni aspetti contrattuali legati all'oggetto o al prezzo delle operazioni.
Inoltre continua a essere rivista la stima della componente variabile dei corrispettivi che, stante l'attuale situazione di incertezza, risulta complessa e richiede un elevato grado di giudizio, per via della limitazione ("constraint") prevista dal principio IFRS 15 che consente di rilevare i ricavi limitatamente alle quote che risultano altamente probabili che non possano essere oggetto di storno in futuro (cd. "reversal"). Allo stesso modo gli effetti delle implicazioni operative derivanti dal perdurare degli effetti residui della pandemia sono valutati e, ove necessario, considerati nella stima dei costi a vita intera dei progetti.
Saipem, nell'ambito dell'analisi dei possibili effetti della pandemia COVID-19 avviata nei primi mesi del 2020 e tuttora in corso, ha identificato, valutato e continua a monitorare tali effetti a livello di ciascun progetto in esecuzione.
Identificazione impatto economico COVID-19: relativamente alle attività contrattuali delle commesse a lungo termine, i cui ricavi sono rilevati "over time" sulla base di metodi di input come il "cost to cost", la stima dei costi a finire e della tempistica per l'adempimento delle performance obligation ha reso necessario valutare l'eventuale esclusione dall'avanzamento dei progetti di quei costi legati al COVID-19.
Nel corso del 2022 i costi direttamente imputabili al COVID-19 ammontano a 1.607 migliaia di euro.
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I risultati economico-finanziari di Saipem SpA dell'esercizio 2022 e dell'esercizio precedente posto a confronto sono stati predisposti secondo i principi contabili internazionali emessi dall'International Accounting Standards Board e omologati dall'Unione Europea (IFRS).
Con decorrenza 14 gennaio 2022 la Società ha assunto una configurazione organizzativa declinata in quattro distinte aree di business in coerenza con il nuovo modello organizzativo.
A completamento della nuova organizzazione, a febbraio 2023, la Società ha istituito una nuova linea di business, Offshore Wind che si aggiunge alle quattro linee di business istituite a gennaio 2022; l'attuale assetto organizzativo è quindi il seguente: Asset Based Services, Energy Carriers, Robotics and Industrialized Solutions, Sustainable Infrastructures e Offshore Wind.
Al fine di facilitare la comprensione dell'evoluzione della performance economico-finanziaria nel corso del 2022, in continuità con gli esercizi precedenti, la Società ha mantenuto la struttura di reporting basata sulle quattro divisioni Engineering & Construction Offshore, Engineering & Construction Onshore e Drilling Offshore e Drilling Onshore (Discontinued operations).
Nelle Discontinued operations, in base alle disposizioni del principio contabile internazionale IFRS 5 "Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate", è rilevato il business Drilling Onshore in quanto, in data 28 ottobre 2022, è stato perfezionato il primo closing della transazione di cessione del business di Saipem a KCA Deutag a seguito dell'accordo comunicato lo scorso 1° giugno 2022. Nello specifico, sono state cedute le attività in Arabia Saudita, Congo, Emirati Arabi Uniti e Marocco. Le attività in Kuwait sono state trasferite a gennaio 2023, mentre le restanti attività in Kazakhstan e in Romania saranno trasferite entro il primo semestre 2023.
| Variazione | ||||
|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | 2021 | 2022 | assoluta | % |
| Ricavi della gestione caratteristica | 1.996 | 2.898 | 902 | 45,2 |
| Altri ricavi e proventi | 115 | 83 | ||
| Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi | (2.046) | (2.592) | ||
| Riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti | (49) | 4 | ||
| Lavoro e oneri relativi | (472) | (519) | ||
| Altri proventi (oneri) operativi | - | 4 | ||
| Margine operativo lordo (EBITDA) | (456) | (122) | (334) | 73,2 |
| Ammortamenti e svalutazioni | (86) | (67) | ||
| Risultato operativo (EBIT) | (542) | (189) | (353) | 65,1 |
| Proventi (oneri) finanziari netti | 15 | (40) | ||
| Proventi (oneri) netti su partecipazioni | (1.819) | (2) | ||
| Risultato ante imposte | (2.346) | (231) | 2.115 | 90,2 |
| Imposte sul reddito | (4) | - | ||
| Utile (perdita) dell'esercizio - Continuing operations | (2.350) | (231) | 2.119 | 90,2 |
| Utile (perdita) dell'esercizio - Discontinued operations | (32) | (25) | 7 | 21,9 |
| Utile (perdita) dell'esercizio | (2.382) | (256) | 2.126 | 89,3 |
(*) I risultati del settore Drilling Onshore, in fase di dismissione, sono stati rilevati come Discontinued operations secondo le disposizioni del principio contabile IFRS 5; i periodi di confronto sono stati riesposti.
I volumi dei ricavi realizzati e la redditività a essi associata non sono lineari nel tempo, dipendendo tra l'altro, oltre che dall'andamento del mercato, da fattori climatici e dalla programmazione dei singoli lavori nelle attività Engineering & Construction, nonché dalle tempistiche di scadenze e rinegoziazioni dei contratti nelle attività drilling.
Le informazioni economiche di dettaglio della Discontinued operations sono riportate nella nota 31 "Discontinued operations, attività destinate alla vendita e passività direttamente associabili".
I ricavi della gestione caratteristica ammontano a 2.898 milioni di euro, con un aumento del 45,2% rispetto all'esercizio precedente, per i maggiori ricavi consuntivati nell'anno dai settori Engineering & Construction Offshore e Onshore, in parte compensati dalla flessione negativa rilevata per il settore Drilling Offshore, come più in dettaglio commentato nel successivo paragrafo "Articolazione ricavi della gestione caratteristica".
Il margine operativo lordo (EBITDA) presenta una perdita di 122 milioni di euro. Gli ammortamenti e le svalutazioni di immobilizzazioni materiali e immateriali ammontano a 67 milioni di euro.
Il risultato operativo (EBIT) registra una perdita di 189 milioni di euro, rilevando un miglioramento di 353 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente ascrivibile principalmente ai migliori risultati conseguiti nel settore Engineering & Construction Onshore; le variazioni nelle singole divisioni sono commentate in seguito nel paragrafo "Risultato operativo (EBIT) per aree di attività".

La gestione finanziaria esprime oneri finanziari netti di 40 milioni di euro, con un peggioramento di 55 milioni di euro rispetto ai 15 milioni di euro di proventi finanziari netti dell'esercizio precedente; la voce include principalmente oneri netti correlati alla posizione finanziaria netta e alla liquidity facility sottoscritta a supporto della manovra finanziaria per 31 milioni di euro, oneri netti su operazioni in strumenti derivati per 77 milioni di euro, differenze cambio nette attive per 54 milioni di euro, oneri correlati alle passività finanziarie da leasing per 6 milioni di euro, oneri per operazioni di factoring e verso altri debitori per 2 milioni di euro, interessi derivanti dall'applicazione IAS 19 per 1 milione di euro e altri proventi finanziari da imprese controllate e collegate per 23 milioni di euro.
Il saldo degli oneri netti su partecipazioni è negativo per 2 milioni di euro, in diminuzione di 1.817 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente (1.819 milioni di euro), per effetto essenzialmente delle svalutazioni delle partecipate Saipem SA (121 milioni di euro), Servizi Energia Italia SpA (10 milioni di euro), Saipem Maritime Asset Management Luxembourg Sarl (11 milioni di euro), e dell'accantonamento per copertura perdite della PSS Netherlands BV (60 milioni di euro) e SnamprogettiChiyoda sas (5 milioni di euro) compensati dal rilascio parziale del fondo precedentemente accantonato per la Snamprogetti Netherlands BV (18 milioni di euro) e dalla rivalutazione parziale della Saipem International BV (187 milioni di euro).
La variazione positiva registrata nel risultato operativo, unitamente al miglioramento degli oneri netti sulle partecipazioni in parte compensati dall'aumento degli oneri finanziari netti, determina un risultato ante imposte negativo per 231 milioni di euro, rispetto al risultato negativo di 2.346 milioni di euro dell'esercizio precedente.
Le imposte a carico dell'esercizio, complessivamente pari a zero, sono in diminuzione di 4 milioni di euro rispetto al 2021; la variazione è dovuta essenzialmente a maggiori rettifiche di imposte per Ires (45 milioni di euro) compensate da un maggior accantonamento netto di fondi per imposte (25 milioni di euro), dalla maggiore incidenza di imposte estere (5 milioni di euro) e da una minore incidenza di imposte differite nette (11 milioni di euro).
Il carico fiscale dell'esercizio include rettifiche di imposte italiane relative a Saipem SpA e alle società italiane controllate incluse nel consolidato fiscale nazionale (45 milioni di euro), imposte assolte all'estero (22 milioni di euro), accantonamenti netti di fondi imposte per 23 milioni di euro.
Il risultato netto - Continuing operations presenta pertanto una perdita di 231 milioni di euro, in miglioramento rispetto alla perdita di 2.350 milioni di euro dell'esercizio precedente. Il risultato netto, comprensivo della perdita netta Discontinued operations di 25 milioni di euro, registra una perdita di 256 milioni di euro.
| Incidenza % | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Valori 2021 | Valori 2022 | Variazione | 2021 | 2022 |
| Engineering & Construction Offshore | 799 | 1.489 | 690 | 40 | 51 |
| Engineering & Construction Onshore | 1.068 | 1.323 | 255 | 54 | 46 |
| Drilling Offshore | 129 | 86 | (43) | 6 | 3 |
| 1.996 | 2.898 | 902 | 100 | 100 | |
| Italia | 22 | 18 | |||
| Estero | 78 | 82 | |||
| 100 | 100 | ||||
| Gruppo Saipem e correlate | 33 | 29 | |||
| Terzi | 67 | 71 | |||
| 100 | 100 |
I ricavi del settore Engineering & Construction Offshore, pari a 1.489 milioni di euro, rappresentano il 51% dei ricavi totali, registrano un aumento di 690 milioni di euro rispetto al 2021, riconducibile principalmente ai maggiori volumi realizzati dall'avanzamento delle nuove acquisizioni in Qatar, che hanno compensato i volumi dei progetti terminati. Il settore Engineering & Construction Onshore ha rappresentato il 46% dei ricavi totali, registrando un aumento di 255 milioni di euro rispetto al 2021, da attribuirsi prevalentemente ai progetti sviluppati negli Emirati Arabi Uniti, Costa d'Avorio e Italia. Tale incremento è stato parzialmente compensato dai minori volumi sviluppati in Medio Oriente.
Il settore Drilling Offshore ha consuntivato ricavi per 86 milioni di euro, rappresentando il 3% dei ricavi totali, con una diminuzione di 43 milioni di euro rispetto al 2021, per effetto principalmente del minor contributo della drillship Saipem 10000, in Egitto, e della piattaforma semisommergibile Scarabeo 8, in Norvegia. Tale decremento è stato parzialmente compensato dalla drillship Saipem 12000, che ha operato in Costa d'Avorio e in Ghana.
I ricavi sono stati realizzati per l'82% all'estero (78% nell'esercizio precedente) e per il 29% con società del Gruppo Saipem e correlate (33% nell'esercizio precedente).

| Variazione | ||||
|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | 2021 | 2022 | assoluta | % |
| Engineering & Construction Offshore | (136) | (222) | (86) | 63,2 |
| Engineering & Construction Onshore | (401) | 26 | 427 | n.s. |
| Drilling Offshore | (5) | 7 | 12 | n.s. |
| Risultato operativo (EBIT) | (542) | (189) | 353 | 65,1 |
Il risultato operativo (EBIT) 2022 del segmento Engineering & Construction Offshore è negativo per 222 milioni di euro, rispetto al risultato negativo di 136 milioni di euro nel 2021, principalmente per effetto del minor contributo dei progetti in Medio Oriente.
Il risultato operativo (EBIT) 2022 del segmento Engineering & Construction Onshore è positivo per 26 milioni di euro, rispetto al valore negativo di 401 milioni di euro nel 2021 che era stato gravato da un contenzioso in Algeria e dagli accantonamenti effettuati a seguito della backlog review.
Il risultato operativo (EBIT) 2022 del segmento Drilling Offshore è positivo per 7 milioni di euro, rispetto al risultato negativo di 5 milioni di euro nel 2021, per effetto principalmente della maggiore attività del mezzo semisommergibile Scarabeo 5 in Angola.
| (milioni di euro) | 31.12.2021 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Attività materiali nette | 302 | 120 |
| Attività immateriali nette | 30 | 24 |
| Diritti di utilizzo di attività in leasing | 66 | 119 |
| Partecipazioni | 609 | 1.869 |
| Capitale immobilizzato | 1.007 | 2.132 |
| Capitale di esercizio netto | 81 | 166 |
| Fondi per benefici ai dipendenti | (105) | (101) |
| Attività (passività) destinate alla vendita | - | 77 |
| CAPITALE INVESTITO NETTO | 983 | 2.274 |
| Patrimonio netto | 471 | 2.148 |
| Indebitamento finanziario netto (disponibilità nette) ante lease liability IFRS 16 | 428 | (9) |
| Passività finanziarie beni in leasing | 84 | 135 |
| Indebitamento finanziario netto (disponibilità nette) | 512 | 126 |
| COPERTURE | 983 | 2.274 |
Le informazioni patrimoniali di dettaglio della Discontinued operations sono riportate nella nota 31 "Discontinued operations, attività destinate alla vendita e passività direttamente associabili".
Oltre a quanto riportato relativamente alla cessione del business drilling onshore, in data 27 giugno 2022, Saipem e BW Energy hanno firmato un Memorandum of Agreement (MoA) per la vendita, per 73 milioni di dollari, dell'unità galleggiante di produzione, stoccaggio e scarico (FPSO) Cidade de Vitória, attualmente di proprietà di Saipem e gestita operativamente per conto di Petrobras nel giacimento di Golfinho, al largo delle coste del Brasile. Sempre ai sensi dell'IFRS 5, tale attività soddisfa i criteri per essere classificata come posseduta per la vendita ed è stata esposta separatamente dalle altre attività dello stato patrimoniale.
Il capitale immobilizzato si è attestato a fine 2022 a 2.132 milioni di euro, con un incremento netto di 1.125 milioni di euro rispetto al 2021.
Tale aumento è da ricondurre:

Il capitale di esercizio netto aumenta di 85 milioni di euro rispetto al 2021, attestandosi su un valore di 166 milioni di euro, per effetto dell'incremento delle rimanenze e delle attività contrattuali nette (364 milioni di euro), delle altre attività correnti (79 milioni di euro), dei debiti commerciali e passività contrattuali (151 milioni di euro), delle altre passività correnti e non correnti (71 milioni di euro), parzialmente compensati dal decremento dei fondi per rischi e oneri (13 milioni di euro), dei crediti commerciali (139 milioni di euro), delle passività per imposte sul reddito e altre imposte (11 milioni di euro) e delle attività per imposte sul reddito e altre imposte (21 milioni di euro). La quota del circolante relativa al perimetro Drilling Onshore riclassificata nelle attività (passività) destinate alla vendita è pari a 3 milioni di euro di passività nette.
I fondi per benefici ai dipendenti ammontano a 101 milioni di euro, con una diminuzione netta di 4 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente, di cui 1 milione di euro per la rilevazione nelle attività (passività) destinate alla vendita delle poste del fondo benefici ai dipendenti afferenti al perimetro Drilling Onshore.
A seguito delle variazioni sopra illustrate, il capitale investito netto aumenta di 1.291 milioni di euro, attestandosi a fine anno sul valore di 2.274 milioni di euro, rispetto a 983 milioni di euro a fine 2021.
Per quanto riguarda le coperture, il patrimonio netto ha registrato un aumento di 1.677 milioni di euro, raggiungendo, a fine 2022, un importo di 2.148 milioni di euro; l'incremento è riconducibile essenzialmente all'aumento di capitale al netto dei relativi oneri (1.918 milioni di euro) e alla variazione positiva della riserva per benefici ai dipendenti (9 milioni di euro) e della riserva di valutazione al fair value dei piani di incentivazione di lungo termine con assegnazione gratuita di azioni proprie (7 milioni di euro), parzialmente compensati dal risultato negativo dell'esercizio (256 milioni di euro) e dalla variazione negativa delle riserve di valutazione al fair value degli strumenti finanziari e partecipazioni (1 milione di euro).
Le principali variazioni del patrimonio netto avvenute nel corso dell'esercizio sono le seguenti:
| (milioni di euro) | |
|---|---|
| Patrimonio netto al 31 dicembre 2021 | 471 |
| Incremento per: | |
| - aumento di capitale al netto di oneri | 1.918 |
| - variazione riserva benefici per dipendenti | 9 |
| - fair value piani di incentivazione di lungo termine | 7 |
| 1.934 | |
| Decremento per: | |
| - perdita 2022 | (256) |
| - variazione riserve di valutazione al fair value degli strumenti finanziari e partecipazioni | (1) |
| (257) | |
| Patrimonio netto al 31 dicembre 2022 | 2.148 |
Per maggiori dettagli sulle variazioni indicate in tabella si rimanda alla nota 32 delle "Note illustrative del bilancio di esercizio".

| (milioni di euro) | 31.12.2021 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Debiti finanziari | 1.584 | 1.376 |
| Disponibilità liquide ed equivalenti | (889) | (1.032) |
| Crediti finanziari | (267) | (353) |
| Indebitamento finanziario netto (disponibilità nette) ante IFRS 16 | 428 | (9) |
| Passività per leasing | 84 | 135 |
| Indebitamento finanziario netto (disponibilità nette) | 512 | 126 |
La posizione finanziaria netta della Società registra un miglioramento netto di 386 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021, in quanto passa da 512 milioni di euro di indebitamento netto a 126 milioni di euro di indebitamento netto al 31 dicembre 2022; è rappresentata da disponibilità presso banche e istituti di credito per 1.032 milioni di euro, da crediti finanziari per 353 milioni di euro, al netto di debiti a breve termine per 1.376 milioni di euro, e da passività per leasing per 135 milioni di euro.
I crediti finanziari riguardano essenzialmente il saldo vantato verso la società controllata Saipem Finance International BV per le attività inerenti la gestione finanziaria accentrata per il Gruppo Saipem (297 milioni di euro) e verso la società controllata Saipem Contracting Algérie SpA (56 milioni di euro).
Il miglioramento della posizione finanziaria netta rispetto al 31 dicembre 2021 è dovuto essenzialmente al flusso positivo del capitale proprio per effetto dell'aumento di capitale al netto di oneri (1.918 milioni di euro), al flusso dei disinvestimenti – Continuing operations (6 milioni di euro), al flusso dei disinvestimenti – Discontinued operations (87 milioni di euro) e all'effetto positivo dei cambi sulle disponibilità (11 milioni di euro), parzialmente compensati dal flusso negativo generato dalle attività di esercizio (345 milioni di euro) che include il flusso delle attività di esercizio – Discontinued operations positivo per 23 milioni di euro, dagli investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali e partecipazioni (1.199 milioni di euro) di cui 4 milioni di euro afferenti il perimetro Drilling Onshore e dalla variazione delle passività da leasing per 92 milioni di euro esclusi i rimborsi (41 milioni di euro).
Per l'informativa sull'indebitamento finanziario netto richiesto da Consob, comunicazione n. DEM/6064293/2006, si veda la nota 24 "Analisi dell'indebitamento finanziario netto (disponibilità nette)".

| (milioni di euro) | 2021 | 2022 |
|---|---|---|
| Utile (perdita) dell'esercizio - Continuing operations | (2.350) | (231) |
| Rettifiche per ricondurre l'utile al flusso di cassa da attività operativa: | ||
| Ammortamenti e altri componenti non monetari | 1.871 | (5) |
| (Plusvalenze) minusvalenze nette su cessioni e radiazioni di attività | (1) | (3) |
| Dividendi, interessi e imposte | (7) | 2 |
| Flusso di cassa del risultato operativo prima delle variazioni del capitale d'esercizio | (487) | (237) |
| Variazione del capitale di esercizio relativo alla gestione | 203 | (144) |
| Dividendi incassati, imposte pagate, interessi pagati e incassati | - | 13 |
| Flusso di cassa netto da attività operativa - Continuing operations | (284) | (368) |
| Flusso di cassa netto da attività operativa - Discontinued operations | 34 | 23 |
| Flusso di cassa netto da attività operativa | (250) | (345) |
| Investimenti tecnici - Continuing operations | (25) | (29) |
| Investimenti tecnici - Discontinued operations | (14) | (4) |
| Investimenti in partecipazioni | (1) | (1.166) |
| Dismissioni e cessioni parziali di partecipazioni e attività materiali - Continuing operations | 3 | 6 |
| Dismissioni e cessioni parziali di partecipazioni e attività materiali - Discontinued operations | 1 | 87 |
| Free cash flow | (286) | (1.451) |
| Investimenti e disinvestimenti relativi all'attività di finanziamento | 387 | (86) |
| Variazione debiti finanziari a breve e lungo termine | (480) | (208) |
| Rimborsi di passività per beni in leasing | (40) | (41) |
| Cessione (acquisto) di azioni proprie | (15) | - |
| Flusso di cassa del capitale proprio | - | 1.918 |
| Effetto delle differenze di cambio | 11 | 11 |
| Flusso di cassa netto dell'esercizio | (423) | 143 |
| Free cash flow | (286) | (1.451) |
| Rimborsi di passività per beni in leasing | (40) | (41) |
| Cessione (acquisto) di azioni proprie | (15) | - |
| Flusso di cassa del capitale proprio | - | 1.918 |
| Differenze di cambio sull'indebitamento finanziario netto | 11 | 11 |
| Variazione indebitamento finanziario netto (disponibilità nette) ante passività per leasing | (330) | 437 |
| Accensioni del periodo | (23) | (100) |
| Rimborsi di passività per leasing | 40 | 41 |
| Differenze cambio e altre variazioni | (5) | 8 |
| Variazione passività per beni in leasing | 12 | (51) |
| Variazione indebitamento finanziario netto (disponibilità nette) | (318) | 386 |
| Indebitamento finanziario netto (disponibilità nette) inizio esercizio | 194 | 512 |
| Indebitamento finanziario netto (disponibilità nette) fine esercizio | 512 | 126 |
Il flusso di cassa netto da attività operativa - Continuing operations, negativo per 368 milioni di euro, il flusso negativo derivante dall'attività di investimento e disinvestimento (1.106 milioni di euro), al netto del flusso di cassa netto da attività operativa - Discountinued operations per 23 milioni di euro, hanno generato un free cash flow negativo di 1.451 milioni di euro.

Lo stato patrimoniale riclassificato differisce dallo schema obbligatorio per le sole riclassifiche indicate in tabella.
(migliaia di euro)
| 31.12.2021 | 31.12.2022 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Voci dello stato patrimoniale riclassificato | Riferimento alle note al bilancio al 31.12.2022 |
Valori parziali da schema obbligatorio |
Valori da schema riclassificato |
Valori parziali da schema obbligatorio |
Valori da schema riclassificato |
| Capitale immobilizzato | |||||
| Immobili, impianti e macchinari | (nota n. 12) | 302.024 | 119.508 | ||
| Attività immateriali | (nota n. 13) | 30.450 | 24.273 | ||
| Diritti di utilizzo di attività in leasing | 65.499 | 118.797 | |||
| Partecipazioni | (nota n. 15) | 608.590 | 1.869.508 | ||
| Totale capitale immobilizzato | 1.006.563 | 2.132.086 | |||
| Capitale di esercizio netto | |||||
| Rimanenze e attività contrattuali | (nota n. 8) | 441.295 | 805.767 | ||
| Altre attività finanziarie correnti | (nota n. 6) | 1.469 | 1.050 | ||
| Crediti commerciali | (nota n. 7) | 1.162.786 | 1.023.415 | ||
| Debiti commerciali e passività contrattuali | (nota n. 19) | (1.585.634) | (1.737.079) | ||
| Debiti tributari e fondo imposte netto, composti da: | |||||
| - passività per imposte sul reddito correnti | (nota n. 20) | (19.105) | (20.593) | ||
| - passività per imposte sul reddito non correnti | (nota n. 28) | - | (136) | ||
| - passività per altre imposte correnti | (nota n. 21) | (39.097) | (26.667) | ||
| - attività per imposte sul reddito correnti | (nota n. 9) | 105.877 | 102.806 | ||
| - attività per altre imposte correnti | (nota n. 10) | 23.044 | 10.674 | ||
| - attività e passività per imposte differite | (nota n. 16) | 225.980 | 220.469 | ||
| Fondi per rischi e oneri | (nota n. 25) | (328.824) | (315.834) | ||
| Altre attività (passività) di esercizio, composte da: | |||||
| - altre attività (non correnti) | (note n. 17, 30) | 5.762 | 5.974 | ||
| - altre attività (correnti) | (note n. 7, 11, 30) | 353.194 | 432.048 | ||
| - altre passività (non correnti) | (note n. 29, 30) | (2.390) | - | ||
| - altre passività (correnti) | (note n. 19, 22, 30) | (263.003) | (335.720) | ||
| Totale capitale di esercizio netto | 81.354 | 166.174 | |||
| Fondi per benefici ai dipendenti | (nota n. 26) | (105.047) | (101.273) | ||
| Attività destinate alla vendita | (nota n. 31) | 17 | 76.739 | ||
| CAPITALE INVESTITO NETTO | 982.887 | 2.273.726 | |||
| Patrimonio netto | (nota n. 32) | 470.459 | 2.147.952 | ||
| Indebitamento finanziario netto (disponibilità nette) | |||||
| Passività finanziarie a lungo termine | 112.603 | - | |||
| Passività finanziarie a breve termine | 1.471.513 | 1.375.462 | |||
| Passività finanziarie nette per beni in leasing | 84.003 | 135.107 | |||
| a dedurre: | |||||
| - disponibilità liquide ed equivalenti | 888.924 | 1.031.884 | |||
| - altre attività finanziarie correnti | 266.767 | 352.911 | |||
| Totale indebitamento finanziario netto (disponibilità nette) (1) | 512.428 | 125.774 | |||
| COPERTURE | 982.887 | 2.273.726 |
(1) Per maggiori dettagli sulla composizione dell'indebitamento finanziario netto (disponibilità nette) si veda anche la nota 24.

| 2021 | 2022 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Valori | Valori | ||||
| Voci del rendiconto finanziario riclassificato e confluenze/riclassifiche delle voci dello schema obbligatorio |
parziali da schema obbligatorio |
Valori da schema riclassificato |
parziali da schema obbligatorio |
Valori da schema riclassificato |
|
| Risultato netto - Continuing operations | (2.350.307) | (231.283) | |||
| Rettifiche per ricondurre l'utile al flusso di cassa da attività operativa: |
|||||
| - ammortamenti e altri componenti non monetari: | 1.870.451 | (5.217) | |||
| . ammortamenti | 67.983 | 65.977 | |||
| . svalutazioni (riprese di valore) di immobilizzazioni materiali | |||||
| e immateriali | 17.857 | 1.052 | |||
| . svalutazioni (riprese di valore) di partecipazioni | 1.814.049 | (45.125) | |||
| . altre variazioni | (14.817) | (25.117) | |||
| . variazione fondo per benefici ai dipendenti | (14.621) | (2.004) | |||
| - plusvalenze nette su cessioni di attività | (212) | (3.091) | |||
| - dividendi, interessi e imposte: | (7.038) | 2.465 | |||
| . dividendi | (414) | (507) | |||
| . interessi attivi | (16.349) | (15.228) | |||
| . interessi passivi | 5.976 | 18.343 | |||
| . imposte su reddito | - | (143) | |||
| Variazione del capitale di esercizio: | 202.330 | (143.450) | |||
| - rimanenze | (813) | (1.859) | |||
| - crediti commerciali | (166.213) | 114.217 | |||
| - debiti commerciali | 21.354 | 350.336 | |||
| - fondi per rischi e oneri | 226.382 | (13.745) | |||
| - attività e passività contrattuali | 191.240 | (545.029) | |||
| - altre attività e passività | (69.620) | (47.370) | |||
| Dividendi incassati, imposte pagate, | |||||
| interessi (pagati) incassati: | 250 | 12.764 | |||
| - dividendi incassati | 414 | 507 | |||
| - interessi incassati | 16.349 | 15.228 | |||
| - interessi pagati | (5.954) | (18.343) | |||
| - imposte sul reddito pagate al netto dei crediti | |||||
| di imposta rimborsati | (10.559) | 15.372 | |||
| Flusso di cassa netto da attività di esercizio | |||||
| - Continuing operations | (284.526) | (367.812) | |||
| Flusso di cassa netto da attività di esercizio | |||||
| - Discontinued operations | 34.003 | 22.636 | |||
| Flusso di cassa netto da attività di esercizio | (250.523) | (345.176) | |||
| Investimenti tecnici: | (38.664) | (33.224) | |||
| - attività immateriali | (13.589) | (9.954) | |||
| - attività materiali - Continuing operations | (10.852) | (19.246) | |||
| - attività materiali - Discontinued operations | (14.223) | (4.024) | |||
| Investimenti finanziari strumentali all'attività operativa: | (650) | (1.165.852) | |||
| - partecipazioni | (650) | (1.215.852) | |||
| - variazione debiti e crediti relativi all'attività di investimento | - | 50.000 | |||
| Disinvestimenti: | 3.542 | 93.072 | |||
| - attività materiali - Continuing operations | 2.800 | 1.640 | |||
| - attività materiali - Discontinued operations | 742 | 43.790 | |||
| - rami d'azienda - Continuing operations | - | 4.516 | |||
| - rami d'azienda - Continuing operations | - | 43.126 | |||
| - partecipazioni | - | - | |||
| Free cash flow | (286.295) | (1.451.180) |

(migliaia di euro)
| 2021 | 2022 | |||
|---|---|---|---|---|
| Voci del rendiconto finanziario riclassificato e confluenze/riclassifiche delle voci dello schema obbligatorio |
Valori parziali da schema obbligatorio |
Valori da schema riclassificato |
Valori parziali da schema obbligatorio |
Valori da schema riclassificato |
| Free cash flow | (286.295) | (1.451.180) | ||
| (Investimenti) disinvestimenti relativi all'attività di finanziamento | 386.656 | (86.143) | ||
| Variazione debiti finanziari correnti e non correnti: | (518.970) | (249.371) | ||
| - assunzione debiti finanziari non correnti | - | - | ||
| - rimborsi di debiti finanziari non correnti | (62.851) | (63.220) | ||
| - rimborsi di passività per beni in leasing | (39.517) | (40.717) | ||
| - incremento (decremento) di debiti finanziari correnti | (416.602) | (145.434) | ||
| Flusso di cassa del capitale proprio: | (15.113) | 1.918.444 | ||
| - aumento di capitale al netto di oneri | - | 1.918.444 | ||
| - acquisto di azioni proprie | (15.113) | - | ||
| Differenze cambio sulle disponibilità: | 10.595 | 11.210 | ||
| - effetto delle differenze di cambio | 10.595 | 11.210 | ||
| Flusso di cassa netto dell'esercizio | (423.127) | 142.960 |
Saipem ha aggiornato le linee strategiche presentate a marzo 2022, confermando il positivo momento di mercato e il progressivo miglioramento delle performance operative, economiche e finanziarie del Gruppo. Sono stati conseguentemente rivisti i target economico-finanziari, anche con l'obiettivo di riflettere nelle proiezioni gli effetti della cessione del drilling onshore.
Per ulteriori informazioni sull'evoluzione prevedibile della gestione e fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio si rimanda alla nota 45 del Bilancio di esercizio.



| 31.12.2021 | 31.12.2022 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| di cui verso | di cui verso | ||||
| parti | parti | ||||
| (milioni di euro) | Nota (1) | Totale | correlate (2) | Totale | correlate (2) |
| ATTIVITÀ | |||||
| Attività correnti | |||||
| Disponibilità liquide ed equivalenti | (N. 7) | 1.632 | 2.052 | ||
| Attività finanziarie valutate al fair value con effetti a OCI | (N. 8) | 59 | 75 | ||
| Altre attività finanziarie | (N. 9) | 567 | 554 | 495 | 489 |
| Attività finanziarie per leasing | (N. 17) | 30 | 26 | ||
| Crediti commerciali e altri crediti | (N. 10) | 2.251 | 606 | 2.182 | 675 |
| Rimanenze | (N. 11) | 258 | 211 | ||
| Attività contrattuali | (N. 12) | 1.320 | 1.860 | ||
| Attività per imposte sul reddito | (N. 13) | 275 | 313 | ||
| Attività per altre imposte | (N. 13) | 196 | 141 | ||
| Altre attività | (N. 14 e 29) | 231 | 25 | 272 | 27 |
| Totale attività correnti | 6.819 | 7.627 | |||
| Attività non correnti | |||||
| Immobili, impianti e macchinari | (N. 15) | 3.113 | 2.879 | ||
| Attività immateriali | (N. 16) | 699 | 691 | ||
| Diritto di utilizzo di attività in leasing | (N. 17) | 261 | 258 | ||
| Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto | (N. 18) | 157 | 229 | ||
| Altre partecipazioni | (N. 18) | – | – | ||
| Altre attività finanziarie | (N. 9) | 61 | 65 | ||
| Attività finanziarie per leasing | (N. 17) | 46 | 57 | ||
| Attività per imposte differite | (N. 19) | 329 | 345 | ||
| Attività per imposte sul reddito | (N. 13) | 20 | 5 | ||
| Altre attività | (N. 14 e 29) | 37 | – | 30 | 1 |
| Totale attività non correnti | 4.723 | 4.559 | |||
| Discontinued operations e attività destinate alla vendita | (N. 30) | – | 211 | 4 | |
| TOTALE ATTIVITÀ | 11.542 | 12.397 | |||
| PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO | |||||
| Passività correnti | |||||
| Passività finanziarie a breve termine | (N. 24) | 412 | 18 | 159 | 1 |
| Quota a breve di passività finanziarie a lungo termine | (N. 24) | 697 | 742 | ||
| Quota a breve delle passività per leasing a lungo termine | (N. 17) | 147 | 139 | ||
| Debiti commerciali e altri debiti | (N. 21) | 2.651 | 190 | 2.907 | 112 |
| Passività contrattuali | (N. 22) | 2.517 | 1.049 | 2.613 | 846 |
| Passività per imposte sul reddito | (N. 13) | 42 | 86 | ||
| Passività per altre imposte | (N. 13) | 192 | 161 | ||
| Altre passività | (N. 23 e 29) | 186 | 107 | ||
| Totale passività correnti | 6.844 | 6.914 | |||
| Passività non correnti | |||||
| Passività finanziarie a lungo termine | (N. 24) | 2.432 | 1.729 | ||
| Passività per leasing a lungo termine | (N. 17) | 247 | 1 | 264 | 1 |
| Fondi per rischi e oneri | (N. 26) | 1.353 | 1.148 | ||
| Fondi per benefici ai dipendenti | (N. 27) | 238 | 183 | ||
| Passività per imposte differite | (N. 19) | 5 | 3 | ||
| Passività per imposte sul reddito | (N. 13) | 42 | 23 | ||
| Altre passività | (N. 23 e 29) | 30 | 2 | ||
| Totale passività non correnti | 4.347 | 3.352 | |||
| Discontinued operations e passività direttamente associabili ad attività | |||||
| destinate alla vendita | (N. 30) | – | 45 | 2 | |
| TOTALE PASSIVITÀ | 11.191 | 10.311 | |||
| PATRIMONIO NETTO | |||||
| Capitale e riserve di terzi azionisti | (N. 31) | 25 | 18 | ||
| Patrimonio netto di Saipem: | (N. 31) | 326 | 2.068 | ||
| - capitale sociale | (N. 31) | 2.191 | 502 | ||
| - riserva sopraprezzo delle azioni | (N. 31) | 553 | 1.877 | ||
| - altre riserve | (N. 31) | (97) | (116) | ||
| - utili relativi a esercizi precedenti | 230 | 91 | |||
| - utile (perdita) dell'esercizio | (2.467) | (209) | |||
| - riserva negativa per azioni proprie in portafoglio | (N. 31) | (84) | (77) | ||
| Totale patrimonio netto di Gruppo | 351 | 2.086 | |||
| TOTALE PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO | 11.542 | 12.397 |
(1) Le note illustrative costituiscono parte integrante del presente bilancio consolidato.
(2) Per il dettaglio "di cui verso parti correlate" si veda la nota 43 "Rapporti con parti correlate".

| Esercizio 2021 (*) | Esercizio 2022 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| di cui verso | di cui verso | |||||
| parti | parti | |||||
| (milioni di euro) | Nota (1) | Totale | correlate (2) | Totale | correlate (2) | |
| RICAVI | ||||||
| Ricavi della gestione caratteristica | (N. 34) | 6.528 | 1.927 | 9.980 | 2.221 | |
| Altri ricavi e proventi | (N. 34) | 5 | – | 11 | – | |
| Totale ricavi | 6.533 | 9.991 | ||||
| Costi operativi | ||||||
| Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi | (N. 35) | (6.664) | (955) | (7.831) | (547) | |
| Riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti | (N. 35) | (42) | 32 | |||
| Costo del lavoro | (N. 35) | (1.553) | (1.656) | |||
| Ammortamenti e svalutazioni | (N. 35) | (495) | (445) | |||
| Altri proventi (oneri) operativi | (N. 35) | 2 | 7 | |||
| RISULTATO OPERATIVO | (2.219) | 98 | ||||
| Proventi (oneri) finanziari | ||||||
| Proventi finanziari | 304 | 1 | 1.008 | 5 | ||
| Oneri finanziari | (329) | (1.075) | (16) | |||
| Strumenti derivati | (112) | (128) | ||||
| Totale proventi (oneri) finanziari | (N. 36) | (137) | (195) | |||
| Proventi (oneri) su partecipazioni | ||||||
| Effetto della valutazione con il metodo del patrimonio netto | 9 | (65) | ||||
| Altri proventi (oneri) su partecipazioni | – | – | ||||
| Totale proventi (oneri) su partecipazioni | (N. 37) | 9 | (65) | |||
| RISULTATO ANTE IMPOSTE | (2.347) | (162) | ||||
| Imposte sul reddito | (N. 38) | (59) | (153) | |||
| UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO - Continuing operations | (2.406) | (315) | ||||
| UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO - Discontinued operations | (61) | 106 | ||||
| UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO | (2.467) | (209) | ||||
| di competenza Gruppo Saipem: | ||||||
| Continuing operations | (2.406) | (315) | ||||
| Discontinued operations | (N. 30) | (61) | 7 | 106 | 8 | |
| Interessanze di terzi | (N. 39) | |||||
| Continuing operations | – | – | ||||
| Discontinued operations | (N. 30) | – | – | |||
| Utile (perdita) per azione sull'utile (perdita) dell'esercizio di competenza Saipem | ||||||
| (ammontare in euro per azione) | ||||||
| Utile (perdita) per azione semplice | (N. 40) | (2,62) | (0,22) | |||
| Utile (perdita) per azione diluito | (N. 40) | (2,62) | (0,22) | |||
| Utile (perdita) per azione sull'utile (perdita) dell'esercizio di competenza Saipem – | ||||||
| Continuing Operations (ammontare in euro per azione) | ||||||
| Utile (perdita) per azione semplice | (N. 40) | (2,56) | (0,33) | |||
| Utile (perdita) per azione diluito | (N. 40) | (2,56) | (0,33) |
(1) Le note illustrative costituiscono parte integrante del presente bilancio consolidato.
(2) Per il dettaglio "di cui verso parti correlate" si veda la nota 43 "Rapporti con parti correlate".
(*) I valori dell'esercizio 2021 sono stati riesposti ai sensi del principio IFRS 5.
| (milioni di euro) | Nota (1) | 2021 | 2022 |
|---|---|---|---|
| Utile (perdita) dell'esercizio | (2.467) | (209) | |
| Altre componenti del conto economico complessivo | |||
| Componenti non riclassificabili a conto economico | |||
| Rivalutazioni di piani a benefici definiti per i dipendenti | (N. 31) | (16) | 40 |
| Variazione fair value partecipazioni con effetti a OCI | (N. 31) | – | – |
| Quota di pertinenza delle "altre componenti del conto economico complessivo" delle partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto afferenti rivalutazioni di piani a benefici definiti |
(N. 31) | – | – |
| Effetto fiscale relativo alle componenti non riclassificabili | (N. 38) | 3 | (10) |
| Totale componenti non riclassificabili a conto economico | (13) | 30 | |
| Componenti riclassificabili a conto economico | |||
| Variazione del fair value derivati di copertura cash flow hedge | (N. 31) | (196) | (52) |
| Variazione fair value delle attività finanziarie, diverse dalle partecipazioni, con effetti a OCI | (N. 31) | – | (5) |
| Variazione differenze di cambio da conversione dei bilanci in moneta diversa dall'euro | (N. 31) | 47 | 35 |
| Quota di pertinenza delle "altre componenti del conto economico complessivo" delle partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto |
(N. 31) | – | – |
| Effetto fiscale relativo alle componenti riclassificabili | (N. 38) | 45 | 18 |
| Totale componenti riclassificabili a conto economico | (104) | (4) | |
| Totale altre componenti del conto economico complessivo, al netto dell'effetto fiscale | (117) | 26 | |
| Totale utile (perdita) complessivo dell'esercizio | (2.584) | (183) | |
| Di competenza Gruppo Saipem: | |||
| Continuing operations | (2.515) | (301) | |
| Discontinued operations | (69) | 116 | |
| Interessenza di terzi | |||
| Continuing operations | – | 2 | |
| Discontinued operations | – | – |
(1) Le note illustrative costituiscono parte integrante del presente bilancio consolidato.

| Patrimonio di pertinenza degli Azionisti della controllante | ||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Capitale sociale | Riserva per sovrapprezzo delle azioni |
Altre riserve | Riserva legale | Riserva per acquisto azioni proprie |
Riserva partecipazioni valutate al fair value |
Riserva cash flow hedge al netto dell'effetto fiscale |
disponibili per la vendita al netto dell'effetto fiscale Riserva di fair value di strumenti finanziari |
cambio da conversione Riserva per differenze |
Riserva per piani a benefici definiti per i dipendenti al netto dell'effetto fiscale |
Utili (perdite) relativi a esercizi precedenti |
Utile (perdita) dell'esercizio |
Riserva negativa per azioni in portafoglio |
Totale | Capitale e riserve di terzi azionisti |
Totale patrimonio netto |
| Saldi al 31 dicembre 2019 | 2.191 | 553 | (46) | 88 | – | – | (10) | 1 | (21) | (36) | 1.395 | 12 | (95) | 4.032 | 93 | 4.125 |
| Utile (perdita) dell'esercizio 2020 | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – (1.136) | – (1.136) | 19 | (1.117) | ||
| Altre componenti del conto economico complessivo |
||||||||||||||||
| Componenti non riclassificabili | ||||||||||||||||
| a conto economico | ||||||||||||||||
| Rivalutazioni di piani a benefici definiti per i dipendenti al netto dell'effetto fiscale |
– | – | – | – | – | – | – | – | – | (1) | – | – | – | (1) | – | (1) |
| Variazione fair value partecipazioni con | ||||||||||||||||
| effetti a OCI | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – |
| Quota di pertinenza delle "altre componenti del conto economico complessivo" delle partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto afferenti rivalutazioni di piani a benefici definiti al netto dell'effetto fiscale |
– | – | – | – | – | – | – | – | – | 1 | – | – | – | 1 | – | 1 |
| Totale | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – |
| Componenti riclassificabili | ||||||||||||||||
| a conto economico Variazione del fair value derivati cash flow |
||||||||||||||||
| hedge al netto dell'effetto fiscale | – | – | – | – | – | – | 121 | – | – | – | – | – | – | 121 | – | 121 |
| Variazione fair value delle attività | ||||||||||||||||
| finanziarie, diverse dalle partecipazioni, con effetti a OCI |
– | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – |
| Differenze cambio da conversione | ||||||||||||||||
| dei bilanci in moneta diversa dall'euro | – | – | – | – | – | – | (4) | – | (76) | – | 5 | – | – | (75) | (3) | (78) |
| Quota di pertinenza delle "altre | ||||||||||||||||
| componenti del conto economico complessivo" delle partecipazioni valutate |
||||||||||||||||
| secondo il metodo del patrimonio netto | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – |
| Totale | – | – | – | – | – | – | 117 | – | (76) | – | 5 | – | – | 46 | (3) | 43 |
| Totale utile (perdita) complessivo esercizio 2020 |
– | – | – | – | – | – | 117 | – | (76) | – | 5 (1.136) | – (1.090) | 16 | (1.074) | ||
| Operazioni con gli Azionisti | ||||||||||||||||
| Dividendi distribuiti | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | (10) | – | (10) | (84) | (94) |
| Riporto a nuovo utile (perdita) | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | 2 | (2) | – | – | – | – |
| Aumento (riduzione) capitale sociale Capitalizzazione costi aumento capitale |
– | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – |
| sociale al netto delle imposte | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – |
| Acquisto azioni proprie | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | (16) | (16) | – | (16) |
| Acquisto interessenze di terzi Totale |
– – |
– – |
– – |
– – |
– – |
– – |
– – |
– – |
– – |
– – |
– 2 |
– (12) |
– (16) |
– (26) |
– (84) |
– (110) |
| Altri movimenti di patrimonio netto | ||||||||||||||||
| Rilevazione fair value da piani | ||||||||||||||||
| di incentivazione su base azionaria Altre variazioni |
– – |
– – |
– – |
– – |
– – |
– – |
– – |
– – |
– (4) |
– 1 |
(15) – |
– – |
25 – |
10 (3) |
– – |
10 (3) |
| Operazioni under common control | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – |
| Totale | – | – | – | – | – | – | – | – | (4) | 1 | (15) | – | 25 | 7 | – | 7 |
| Saldi al 31 dicembre 2020 | 2.191 | 553 | (46) | 88 | – | – | 107 | 1 | (101) | (35) | 1.387 (1.136) | (86) | 2.923 | 25 | 2.948 | |
| Utile (perdita) dell'esercizio 2021 Altre componenti del conto economico |
– | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – (2.467) | – (2.467) | – | (2.467) | ||
| complessivo | ||||||||||||||||
| Componenti non riclassificabili a conto economico |
||||||||||||||||
| Rivalutazioni di piani a benefici definiti | ||||||||||||||||
| per i dipendenti al netto dell'effetto fiscale | – | – | – | – | – | – | – | – | – | (13) | – | – | – | (13) | – | (13) |
| Variazione fair value partecipazioni con effetti a OCI |
– | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – |
| Quota di pertinenza delle "altre | ||||||||||||||||
| componenti del conto economico | ||||||||||||||||
| complessivo" delle partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto |
||||||||||||||||
| afferenti rivalutazioni di piani a benefici | ||||||||||||||||
| definiti al netto dell'effetto fiscale | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – |
| Totale Componenti riclassificabili |
– | – | – | – | – | – | – | – | – | (13) | – | – | – | (13) | – | (13) |
| a conto economico | ||||||||||||||||
| Variazione del fair value derivati cash flow | ||||||||||||||||
| hedge al netto dell'effetto fiscale Variazione fair value delle attività |
– | – | – | – | – | – | (151) | – | – | – | – | – | – | (151) | – | (151) |
| finanziarie, diverse dalle partecipazioni, | ||||||||||||||||
| con effetti a OCI | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – |
| Differenze cambio da conversione dei bilanci in moneta diversa dall'euro |
– | – | – | – | – | – | 2 | – | 50 | (1) | (4) | – | – | 47 | – | 47 |
| Quota di pertinenza delle "altre | ||||||||||||||||
| componenti del conto economico | ||||||||||||||||
| complessivo" delle partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto |
– | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – |
| Totale | – | – | – | – | – | – | (149) | – | 50 | (1) | (4) | – | – | (104) | – | (104) |
| Totale utile (perdita) complessivo | ||||||||||||||||
| esercizio 2021 | – | – | – | – | – | – | (149) | – | 50 | (14) | (4) (2.467) | – (2.584) | – | (2.584) |

| Patrimonio di pertinenza degli Azionisti della controllante | ||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Capitale sociale | Riserva per sovrapprezzo delle azioni |
Altre riserve | Riserva legale | Riserva per acquisto azioni proprie |
Riserva partecipazioni valutate al fair value |
Riserva cash flow hedge al netto dell'effetto fiscale |
disponibili per la vendita al netto dell'effetto fiscale Riserva di fair value di strumenti finanziari |
cambio da conversione Riserva per differenze |
Riserva per piani a benefici definiti per i dipendenti al netto dell'effetto fiscale |
Utili (perdite) relativi a esercizi precedenti |
Utile (perdita) dell'esercizio |
Riserva negativa per azioni in portafoglio |
Totale | Capitale e riserve di terzi azionisti |
Totale patrimonio netto |
| Dividendi distribuiti Riporto a nuovo utile (perdita) |
– – |
– – |
– – |
– – |
– – |
– – |
– – |
– – |
– – |
– – |
– (1.136) |
– 1.136 |
– – |
– – |
– – |
– – |
| Aumento (riduzione) capitale sociale | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – |
| Capitalizzazione costi aumento capitale | ||||||||||||||||
| sociale al netto delle imposte | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – |
| Acquisto azioni proprie Acquisto interessenze di terzi |
– – |
– – |
– – |
– – |
– – |
– – |
– – |
– – |
– – |
– – |
– – |
– – |
(15) – |
(15) – |
– – |
(15) – |
| Totale | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | (1.136) | 1.136 | (15) | (15) | – | (15) |
| Altri movimenti di patrimonio netto | ||||||||||||||||
| Rilevazione fair value da piani | ||||||||||||||||
| di incentivazione su base azionaria | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | (15) | – | 18 | 3 | – | 3 |
| Altre variazioni | – | – | – | – | – | – | – | – | (2) | 4 | (2) | – | (1) | (1) | – | (1) |
| Operazioni under common control Totale |
– – |
– – |
– – |
– – |
– – |
– – |
– – |
– – |
– (2) |
– 4 |
– (17) |
– – |
– 17 |
– 2 |
– – |
– 2 |
| Saldi al 31 dicembre 2021 | 2.191 | 553 | (46) | 88 | – | – | (42) | 1 | (53) | (45) | 230 | (2.467) | (84) | 326 | 25 | 351 |
| Utile (perdita) dell'esercizio 2022 | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | (209) | – | (209) | – | (209) |
| Altre componenti | ||||||||||||||||
| del conto economico complessivo Componenti non riclassificabili a conto economico Rivalutazioni di piani a benefici definiti per |
||||||||||||||||
| i dipendenti al netto dell'effetto fiscale | – | – | – | – | – | – | – | – | – | 20 | – | – | – | 20 | – | 20 |
| Variazione fair value partecipazioni con effetti a OCI |
– | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – |
| Quota di pertinenza delle "altre componenti del conto economico complessivo" delle partecipazioni valutate |
||||||||||||||||
| secondo il metodo del patrimonio netto afferenti rivalutazioni di piani a benefici definiti al netto dell'effetto fiscale |
– | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – |
| Altre componenti del conto economico complessivo relative alle Discontinued |
||||||||||||||||
| operations Totale |
– – |
– – |
– – |
– – |
– – |
– – |
– – |
– – |
– – |
10 30 |
– – |
– – |
– – |
10 30 |
– – |
10 30 |
| Componenti riclassificabili | ||||||||||||||||
| a conto economico | ||||||||||||||||
| Variazione del fair value derivati cash | ||||||||||||||||
| flow hedge al netto dell'effetto fiscale Variazione fair value delle attività finanziarie, diverse dalle partecipazioni, |
– | – | – | – | – | – | (35) | – | – | – | – | – | – | (35) | – | (35) |
| con effetti a OCI | – | – | – | – | – | – | – | (4) | – | – | – | – | – | (4) | – | (4) |
| Differenze cambio da conversione dei bilanci in moneta diversa dall'euro |
– | – | – | – | – | – | 1 | – | 32 | (1) | 1 | – | – | 33 | 2 | 35 |
| Quota di pertinenza delle "altre componenti del conto economico complessivo" delle partecipazioni valutate |
||||||||||||||||
| secondo il metodo del patrimonio netto |
– | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – |
| Altre componenti del conto economico complessivo relative alle Discontinued operations |
– | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – |
| Totale | – | – | – | – | – | – | (34) | (4) | 32 | (1) | 1 | – | – | (6) | 2 | (4) |
| Totale utile (perdita) complessivo | ||||||||||||||||
| esercizio 2022 Operazioni con gli Azionisti |
– | – | – | – | – | – | (34) | (4) | 32 | 29 | 1 | (209) | – | (185) | 2 | (183) |
| Dividendi distribuiti | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | (9) | (9) |
| Riporto a nuovo utile (perdita) | (1.721) | (553) | (2) | (88) | – | – | – | – | – | – | (103) | 2.467 | – | – | – | – |
| Raggruppamento azionario | (10) | – | – | – | – | – | – | – | – | – | 10 | – | – | – | – | – |
| Aumento (riduzione) capitale sociale Capitalizzazione costi aumento capitale |
41 | 1.958 | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | 1.999 | – | 1.999 |
| sociale al netto delle imposte Acquisto azioni proprie |
– – |
(81) – |
– – |
– – |
– – |
– – |
– – |
– – |
– – |
– – |
– – |
– – |
– – |
(81) – |
– – |
(81) – |
| Acquisto interessenze di terzi Altre operazioni con gli azionisti (versamento in conto futuro |
– | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – |
| aumento di capitale) Totale |
– (1.690) |
– 1.324 |
– (2) |
– (88) |
– – |
– – |
– – |
– – |
– – |
– – |
– (93) |
– 2.467 |
– – |
– 1.918 |
– (9) |
– 1.909 |
| Altri movimenti di patrimonio netto | ||||||||||||||||
| Rilevazione fair value da piani di incentivazione su base azionaria |
– | – | – | – | – | – | – | – | – | – | 1 | – | 6 | 7 | – | 7 |
| Altre variazioni | 1 | – | 48 | – | – | – | – | (1) | 1 | – | (48) | – | 1 | 2 | – | 2 |
| Operazioni under common control | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – |
| Totale Saldi al 31 dicembre 2022 |
1 502 |
– 1.877 |
48 – |
– – |
– – |
– – |
– (76) |
(1) (4) |
1 (20) |
– (16) |
(47) 91 |
– (209) |
7 (77) |
9 2.068 |
– 18 |
9 2.086 |
Per i dettagli si veda la nota 31 "Patrimonio netto".

| (milioni di euro) | Nota (1) | Esercizio 2021 (*) | Esercizio 2022 |
|---|---|---|---|
| Utile (perdita) dell'esercizio di Gruppo - Continuing Operations | (2.406) | (315) | |
| Utile (perdita) dell'esercizio di Gruppo - Discontinued operations | (61) | 106 | |
| Risultato di pertinenza di terzi azionisti | – | – | |
| Rettifiche per ricondurre l'utile (perdita) dell'esercizio al flusso di cassa da attività operativa: | |||
| - ammortamenti - Continuing operations | 400 | 441 | |
| - ammortamenti - Discontinued operations | 121 | 57 | |
| - svalutazioni (riprese di valore) nette di attività materiali e immateriali | |||
| e diritto di utilizzo di attività in leasing | (N. 35) | 95 | 4 |
| - effetto valutazione con il metodo del patrimonio netto | (N. 37) | (9) | 65 |
| - (plusvalenze) minusvalenze nette su cessioni di attività e business | – | (121) | |
| - interessi attivi | (6) | (11) | |
| - interessi passivi | 120 | 127 | |
| - imposte sul reddito | (N. 38) | 59 | 171 |
| - altre variazioni | (99) | (109) | |
| Variazioni del capitale di esercizio: | |||
| - rimanenze | 30 | (13) | |
| - crediti commerciali | (36) | 7 | |
| - debiti commerciali | 117 | 567 | |
| - fondi per rischi e oneri | 1.043 | (289) | |
| - attività e passività contrattuali | 874 | (451) | |
| - altre attività e passività | 26 | (445) | |
| Flusso di cassa del capitale di periodo - Continuing operations | 2.054 | (624) | |
| Flusso di cassa del capitale di periodo - Discontinued operations | 27 | (22) | |
| Flusso di cassa del capitale di esercizio/periodo | 2.081 | (646) | |
| Variazione fondo per benefici ai dipendenti - Continuing operations | (20) | (26) | |
| Variazione fondo per benefici ai dipendenti - Discontinued operations | – | 24 | |
| Dividendi incassati | 27 | 29 | |
| Interessi incassati | 3 | 8 | |
| Interessi pagati | (108) | (116) | |
| Imposte sul reddito pagate al netto dei crediti d'imposta rimborsati | (107) | (165) | |
| Flusso di cassa netto da attività operativa - Continuing operations (a) | 3 | (523) | |
| Flusso di cassa netto da attività operativa - Discontinued operations (b) | 87 | 46 | |
| Flusso di cassa netto da attività operativa | 90 | (477) | |
| di cui verso parti correlate - Continuing operations (2) | 1.355 1.313 |
||
| di cui verso parti correlate - Discontinued operations (2) | 7 | ||
| Investimenti: | |||
| - attività materiali - Continuing operations | (231) | (513) | |
| -attività materiali - Discontinued operations | (52) | (27) | |
| - attività immateriali | (N. 16) | (15) | (10) |
| - partecipazioni | (N. 18) | – | – |
| - titoli strumentali all'attività operativa | – | – | |
| - crediti finanziari strumentali all'attività operativa | – | – | |
| Flusso di cassa degli investimenti - Continuing operations | (246) | (523) | |
| Flusso di cassa degli investimenti - Discontinued operations | (52) | (27) | |
| Flusso di cassa degli investimenti | (298) | (550) | |
| Disinvestimenti: | |||
| - attività materiali | 13 | 6 | |
| - imprese uscite dall'area di consolidamento e rami d'azienda | – | 497 | |
| - partecipazioni | 1 | – | |
| - titoli strumentali all'attività operativa | – | – | |
| - crediti finanziari strumentali all'attività operativa | 1 | – | |
| Flusso di cassa dei disinvestimenti - Continuing operations | 15 | 503 | |
| Flusso di cassa dei disinvestimenti - Discontinued operations | – | – | |
| Flusso di cassa dei disinvestimenti | 15 | 503 | |
| Variazione netta titoli e crediti finanziari non strumentali all'attività operativa | (207) | 52 |
(1) Le note illustrative costituiscono parte integrante del presente bilancio consolidato.
(2) Per il dettaglio "di cui verso parti correlate" si veda la nota 43 "Rapporti con parti correlate".
(a) Il Flusso di cassa netto da attività operativa – Continuing operations non include il valore della plusvalenza su cessione di business pari a 119.
(b) Il Flusso di cassa netto da attività operativa – Discontinued operations include il valore della plusvalenza su cessione di business paria a 119.
(*) I valori dell'esercizio 2021 sono stati riesposti ai sensi del principio IFRS 5.

| (milioni di euro) | Nota (1) | Esercizio 2021 (*) | Esercizio 2022 | |
|---|---|---|---|---|
| Flusso di cassa netto da attività di investimento | (490) | 5 | ||
| di cui verso parti correlate (2) | (N. 43) | (220) | 65 | |
| Assunzione di debiti finanziari non correnti | 606 | 1.330 | ||
| Rimborsi di debiti finanziari non correnti | (255) | (1.986) | ||
| Rimborsi di passività per leasing | (126) | (128) | ||
| Incremento (decremento) di debiti finanziari correnti | 147 | (263) | ||
| Flusso di cassa derivante da incrementi (decrementi) dei finanziamenti | 372 | (1.047) | ||
| Apporti netti di capitale proprio da terzi | – | 1.918 | ||
| Cessione (acquisto) di quote di partecipazioni in imprese consolidate | – | – | ||
| Dividendi pagati | (26) | – | ||
| Cessione (acquisto) di azioni proprie | (15) | – | ||
| Flusso di cassa netto da attività di finanziamento | 331 | 871 | ||
| di cui verso parti correlate (2) | (N. 43) | 17 | (17) | |
| Effetto delle variazioni dell'area di consolidamento | – | – | ||
| Effetto delle differenze di cambio da conversione e altre variazioni sulle disponibilità liquide ed | ||||
| equivalenti | 14 | 21 | ||
| Variazione netta delle disponibilità liquide | (55) | 420 | ||
| Disponibilità liquide ed equivalenti a inizio esercizio | (N. 7) | 1.687 | 1.632 | |
| Disponibilità liquide ed equivalenti a fine esercizio | (N. 7) | 1.632 | 2.052 |
(1) Le note illustrative costituiscono parte integrante del presente bilancio consolidato.
(2) Per il dettaglio "di cui verso parti correlate" si veda la nota 43 "Rapporti con parti correlate".
(*) I valori dell'esercizio 2021 sono stati riesposti ai sensi del principio IFRS 5.
Per l'informativa richiesta dallo IAS 7 si veda la nota 24 "Passività finanziarie".

Vengono riportati di seguito gli elementi informativi obbligatori e loro applicabilità in riferimento al I requirement ESEF, come previsto dal regolamento 2019/815 e versioni successive.
| Denominazione dell'entità che redige il bilancio | Saipem SpA | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Sede dell'entità | Italia | ||||
| Forma giuridica dell'entità | SpA | ||||
| Paese di registrazione | Italia | ||||
| Indirizzo della sede legale dell'entità | Via Luigi Russolo, 5 - 20138 Milano | ||||
| Principale luogo dell'attività | Via Luigi Russolo, 5 - 20138 Milano | ||||
| Descrizione della natura dell'attività dell'entità e delle sue principali operazioni |
Saipem è una società leader nelle attività di ingegneria, di perforazione e di realizzazione di grandi progetti nei settori dell'energia e delle infrastrutture. |
||||
| Ragione sociale dell'entità controllante | Saipem SpA | ||||
| Ragione sociale della capogruppo | Saipem SpA |

| Nota 1 | Criteri di redazione | Pag. 219 |
|---|---|---|
| Nota 2 | Principi di consolidamento e partecipazioni | Pag. 219 |
| Nota 3 | Criteri di valutazione | Pag. 223 |
| Nota 4 | Stime contabili e giudizi significativi | Pag. 237 |
| Nota 5 | Principi contabili di recente emanazione con efficacia dal 2023 ed esercizi successivi | Pag. 243 |
| Nota 6 | Area di consolidamento al 31 dicembre 2022 | Pag. 245 |
| Nota 7 | Disponibilità liquide ed equivalenti | Pag. 251 |
| Nota 8 | Attività finanziarie valutate al fair value con effetti a OCI | Pag. 251 |
| Nota 9 | Altre attività finanziarie | Pag. 252 |
| Nota 10 | Crediti commerciali e altri crediti | Pag. 252 |
| Nota 11 | Rimanenze | Pag. 253 |
| Nota 12 | Attività contrattuali | Pag. 254 |
| Nota 13 | Attività e passività per imposte | Pag. 254 |
| Nota 14 | Altre attività correnti | Pag. 255 |
| Nota 15 | Immobili, impianti e macchinari | Pag. 256 |
| Nota 16 | Attività immateriali | Pag. 259 |
| Nota 17 | Diritto di utilizzo di attività in leasing, attività e passività finanziarie per leasing | Pag. 261 |
| Nota 18 | Partecipazioni | Pag. 263 |
| Nota 19 | Attività e passività per imposte differite | Pag. 265 |
| Nota 20 | Altre attività non correnti | Pag. 267 |
| Nota 21 | Debiti commerciali e altri debiti | Pag. 267 |
| Nota 22 | Passività contrattuali | Pag. 268 |
| Nota 23 | Altre passività correnti | Pag. 268 |
| Nota 24 | Passività finanziarie | Pag. 269 |
| Nota 25 | Analisi dell'indebitamento finanziario netto | Pag. 271 |
| Nota 26 | Fondi per rischi e oneri | Pag. 272 |
| Nota 27 | Fondi per benefici ai dipendenti | Pag. 273 |
| Nota 28 | Altre passività non correnti | Pag. 277 |
| Nota 29 | Strumenti finanziari derivati | Pag. 278 |
| Nota 30 | Discontinued operations, attività destinate alla vendita e passività direttamente associabili | Pag. 280 |
| Nota 31 | Patrimonio netto | Pag. 282 |
| Nota 32 | Altre informazioni | Pag. 284 |
| Nota 33 | Garanzie, impegni e rischi | Pag. 284 |
| Nota 34 | Ricavi | Pag. 303 |
| Nota 35 | Costi operativi | Pag. 304 |
| Nota 36 | Proventi (oneri) finanziari | Pag. 311 |
| Nota 37 | Proventi (oneri) su partecipazioni | Pag. 312 |
| Nota 38 | Imposte sul reddito | Pag. 313 |
| Nota 39 | Utile di terzi azionisti | Pag. 313 |
| Nota 40 | Utile (perdita) per azione | Pag. 313 |
| Nota 41 | Informazioni per settore di attività | Pag. 314 |
| Nota 42 | Informazioni per area geografica | Pag. 315 |
| Nota 43 | Rapporti con parti correlate | Pag. 316 |
| Nota 44 | Eventi e operazioni significativi e non ricorrenti | Pag. 332 |
| Nota 45 | Transazioni derivanti da operazioni atipiche e inusuali | Pag. 333 |
| Nota 46 | Evoluzione prevedibile della gestione e fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio | Pag. 333 |
| Nota 47 | Adempimento degli obblighi di trasparenza e pubblicità. Legge 4 agosto 2017, n. 124 (art. 1, commi 125-129) | Pag. 334 |

A seguito dell'accordo con KCA Deutag ("KCA") per la vendita delle attività Drilling Onshore (DRON) comunicato in data 1° giugno 2022, il settore oggetto di cessione è stato rappresentato come "Discontinued operations" in base alle disposizioni del principio contabile internazionale IFRS 5 "Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate".
Gli ammortamenti delle attività non correnti possedute per la vendita sono cessati a decorrere dalla data di classificazione (1° giugno 2022) e gli investimenti sostenuti nel periodo sono stati spesati a conto economico.
In data 28 ottobre 2022 è stato perfezionato il primo closing della transazione di cessione del business DRON; in particolare sono state cedute le attività in Arabia Saudita, Congo, Emirati Arabi Uniti e Marocco ed è stato incassato un corrispettivo di 488 milioni di dollari a cui si aggiunge la partecipazione del 10% delle azioni ordinarie di classe A in KCA.
Le attività in Kuwait sono state trasferite a gennaio 2023, mentre le restanti attività nelle Americhe, Kazakhstan e Romania saranno trasferite entro il primo semestre 2023.
In base alle disposizioni dell'IFRS 5, i risultati economici del settore DRON, inclusi quelli del periodo di confronto, sono rappresentati separatamente dalle Continuing operations in un'unica riga del conto economico e limitatamente ai soli rapporti con terze parti, continuando a essere operate le elisioni delle transazioni intercompany.
In dettaglio, nel risultato economico delle Discontinued operations sono stati rilevati:
≥ la plusvalenza di 119 milioni di euro derivante dalla differenza positiva tra il prezzo di cessione e il valore di carico in bilancio.
Le attività e le passività direttamente associabili alle attività in Kuwait, Americhe, Kazakhstan e Romania sono state classificate come possedute per la vendita.
Le informazioni economiche e patrimoniali di dettaglio della Discontinued operations sono riportate nella nota 30 "Discontinued operations, attività destinate alla vendita e passività direttamente associabili".
Il bilancio consolidato è redatto secondo gli International Financial Reporting Standards (nel seguito "IFRS" o "principi contabili internazionali")6 emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002 e ai sensi dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/2005. Il bilancio consolidato è redatto sul presupposto della continuità aziendale, applicando il metodo del costo storico tenuto conto ove appropriato delle rettifiche di valore, con l'eccezione delle voci di bilancio che secondo gli IFRS devono essere valutate al fair value, come indicato nei criteri di valutazione.
Per i relativi dettagli si rinvia alla successiva nota 4 "Stime contabili e giudizi significativi".
Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2022, approvato dal Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA nella riunione del 14 marzo 2023, è sottoposto alla revisione contabile da parte della KPMG SpA, revisore principale, interamente responsabile per la revisione del bilancio consolidato del Gruppo.
I valori delle voci di bilancio e delle relative note, tenuto conto della loro rilevanza, sono espressi in milioni di euro.
Le imprese consolidate, controllate non consolidate e a controllo congiunto (partecipazioni in joint venture e in joint operation) e le imprese collegate sono indicate nella sezione "Area di consolidamento", nella quale sono riportate anche le variazioni rispetto all'esercizio precedente.
I bilanci delle imprese consolidate sono oggetto di revisione contabile da parte di società di revisione che esaminano e attestano anche le informazioni richieste per la redazione del bilancio consolidato.
La classificazione di un'impresa come controllata, a controllo congiunto o collegata dipende, a prescindere dalla percentuale di possesso, dall'effettiva capacità dell'azionista nel prendere le decisioni inerenti alle attività rilevanti dell'impresa. Queste decisioni possono essere prese in modo autonomo o con il consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo; in altri casi l'azionista può esercitare sull'impresa un'influenza notevole, ma non il controllo e neppure un controllo congiunto. La capacità nel prendere le decisioni rinviene dal dettato delle clausole contenute negli accordi contrattuali e parasociali.
(6) Gli IFRS comprendono anche gli International Accounting Standards (IAS), tuttora in vigore, nonché i documenti interpretativi emessi dall'IFRS Interpretations Committee, precedentemente denominato International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) e ancor prima Standing Interpretations Committee (SIC).

Il bilancio consolidato comprende il bilancio di Saipem SpA e delle imprese italiane ed estere controllate direttamente e indirettamente da Saipem.
Un investitore controlla un'impresa partecipata quando è esposto, o ha diritto a partecipare alla variabilità dei ritorni economici dell'impresa ed è in grado di influenzare tali ritorni attraverso l'esercizio del proprio potere decisionale sulla stessa. Il potere decisionale esiste in presenza di diritti che conferiscono alla controllante l'effettiva capacità di dirigere le attività rilevanti della partecipata, ossia le attività maggiormente in grado di incidere sui ritorni economici della partecipata stessa.
I valori economici e patrimoniali delle imprese controllate sono inclusi nel bilancio consolidato sulla base di principi contabili uniformi, a partire dalla data in cui se ne assume il controllo e fino alla data in cui tale controllo cessa di esistere.
Le società controllate sono consolidate integralmente; conseguentemente le attività e le passività, gli oneri e i proventi sono assunti integralmente nel bilancio consolidato; il valore contabile delle partecipazioni è eliminato a fronte della corrispondente frazione di patrimonio netto delle imprese partecipate.
In presenza di quote di partecipazione acquisite successivamente all'assunzione del controllo (acquisto di interessenze di terzi), l'eventuale differenza tra il costo di acquisto e la corrispondente frazione di patrimonio netto acquisita è rilevata nel patrimonio netto di competenza del Gruppo; analogamente, sono rilevati a patrimonio netto gli effetti derivanti dalla cessione di quote di minoranza senza perdita del controllo.
Differentemente, la cessione di quote che comporta la perdita del controllo determina la rilevazione a conto economico: (i) dell'eventuale plusvalenza/minusvalenza calcolata come differenza tra il corrispettivo ricevuto e la corrispondente frazione di patrimonio netto consolidato ceduta; (ii) dell'effetto dell'allineamento al relativo fair value dell'eventuale partecipazione residua mantenuta; (iii) degli eventuali valori rilevati nelle altre componenti del conto economico complessivo relativi all'ex controllata per i quali sia previsto il rigiro a conto economico7. Il valore dell'eventuale partecipazione mantenuta, allineato al relativo fair value alla data di perdita del controllo, rappresenta il nuovo valore di iscrizione della partecipazione e pertanto il valore di riferimento per la successiva valutazione della partecipazione secondo i criteri di valutazione applicabili.
Le quote del patrimonio netto e dell'utile di competenza delle interessenze di terzi sono iscritte in apposite voci del patrimonio netto e del conto economico.
Quando le perdite riferibili a terzi in una controllata consolidata eccedono la quota di pertinenza di terzi di patrimonio netto della controllata, l'eccedenza, e ogni ulteriore perdita attribuibile agli azionisti di minoranza, sono attribuite agli azionisti della Capogruppo a eccezione della parte per la quale gli azionisti di minoranza hanno un'obbligazione vincolante a coprire la perdita con investimenti aggiuntivi e sono in grado di farlo. Se, successivamente, la controllata realizza degli utili, tali utili sono attribuiti agli azionisti della Capogruppo fino a concorrenza delle perdite di pertinenza degli azionisti di minoranza, ma che erano state precedentemente assorbite dagli azionisti della Capogruppo.
Sono escluse dal consolidamento integrale alcune imprese controllate caratterizzate singolarmente e nel loro complesso da una limitata attività operativa, in quanto la loro esclusione non comporta effetti rilevanti8 ai fini della corretta rappresentazione della situazione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo. Tali partecipazioni sono valutate secondo i criteri indicati nel paragrafo "Metodo del patrimonio netto" o con il metodo del costo rettificato per perdite di valore.
Il controllo congiunto è la condivisione, su base contrattuale, del controllo di un accordo, che esiste unicamente quando per le decisioni relative alle attività rilevanti è richiesto il consenso unanime delle parti che condividono il controllo.
Una joint venture è un accordo a controllo congiunto nel quale le parti che detengono il controllo congiunto vantano diritti sulle attività nette dell'accordo. Le partecipazioni in joint venture sono valutate con il metodo del patrimonio netto come indicato nel paragrafo "Metodo del patrimonio netto".
Una joint operation è un accordo a controllo congiunto nel quale le parti che detengono il controllo congiunto vantano diritti sulle attività e obbligazioni per le passività (cd. enforceable rights and obligations) relative all'accordo; la verifica dell'esistenza di enforceable rights and obligations richiede l'esercizio di un giudizio complesso da parte della Direzione Aziendale ed è operata considerando le caratteristiche della struttura societaria, gli accordi tra le parti, nonché ogni altro fatto e circostanza che risulti rilevante ai fini della verifica. Nel bilancio consolidato è rilevata la quota di spettanza Saipem delle attività/passività e dei ricavi/costi delle joint operation sulla base degli effettivi diritti e obbligazioni rivenienti dagli accordi contrattuali. Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività/passività e i ricavi/costi afferenti alla joint operation sono valutati in conformità ai criteri di valutazione applicabili alla singola fattispecie. Le joint operation, rappresentate da entità giuridiche separate non rilevanti, sono valutate secondo il metodo del patrimonio netto, ovvero, quando non producono effetti significativi sulla situazione patrimoniale, finanziaria e sul risultato economico, al costo rettificato per perdite di valore.
Una collegata è un'impresa su cui Saipem esercita un'influenza notevole, intesa come il potere di partecipare alla determinazione delle scelte finanziarie e gestionali della partecipata senza averne il controllo o il controllo congiunto. Le partecipazioni in collegate sono valutate con il metodo del patrimonio netto come indicato nel paragrafo "Metodo del patrimonio netto", ovvero, quando non si producono effetti significativi sulla situazione patrimoniale, finanziaria e sul risultato economico, al costo rettificato per perdite di valore.
(7) Al contrario, gli eventuali valori rilevati nelle altre componenti del conto economico complessivo relativi alla ex controllata, per i quali non è previsto il rigiro a conto economico, sono imputati agli utili (perdite) a nuovo.
(8) Secondo le disposizioni del Conceptual Framework dei principi contabili internazionali: "l'informazione è rilevante se la sua omissione, errata presentazione od occultamento può influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio".

Le partecipazioni in imprese controllate escluse dal consolidamento integrale, in joint venture e in imprese collegate sono valutate con il metodo del patrimonio netto9 .
In applicazione del metodo del patrimonio netto, le partecipazioni sono inizialmente iscritte al costo di acquisto inclusivo dei costi di transazione, attribuendo, analogamente a quanto previsto per le business combination, l'eventuale differenza tra il costo sostenuto e la quota di interessenza nel fair value delle attività nette identificabili della partecipata; l'allocazione, operata in via provvisoria alla data di rilevazione iniziale, è rettificabile, con effetto retroattivo, entro i successivi dodici mesi per tener conto di nuove informazioni su fatti e circostanze esistenti alla data di rilevazione iniziale. Successivamente il valore di iscrizione è adeguato per tener conto: (i) della quota di pertinenza della partecipante dei risultati economici della partecipata realizzati dopo la data di acquisizione; (ii) della quota di pertinenza della partecipante delle altre componenti del conto economico complessivo della partecipata. Le variazioni del patrimonio netto di una partecipata, diverse da quelle afferenti al risultato economico e alle altre componenti del conto economico complessivo, sono rilevate a conto economico quando rappresentano nella sostanza gli effetti di una cessione di un'interessenza nella partecipata. I dividendi distribuiti dalla partecipata sono rilevati a riduzione del valore di iscrizione della partecipazione. Ai fini dell'applicazione del metodo del patrimonio netto, si considerano le rettifiche previste per il processo di consolidamento. In presenza di obiettive evidenze di perdita di valore (ad esempio, rilevanti inadempimenti contrattuali, significative difficoltà finanziarie, rischio di insolvenza della controparte, ecc.), la recuperabilità è verificata confrontando il valore di iscrizione con il relativo valore recuperabile determinato adottando i criteri indicati nel paragrafo "Attività materiali". Le perdite derivanti dall'applicazione del metodo del patrimonio netto eccedenti il valore di iscrizione della partecipazione, rilevate nella voce di conto economico "Proventi (oneri) su partecipazioni", sono allocate sugli eventuali crediti finanziari concessi alla partecipata il cui rimborso non è pianificato o non è probabile nel prevedibile futuro (cd. long-term interest) e che rappresentano nella sostanza un ulteriore investimento nella società partecipata.
Quando non producono effetti significativi sulla situazione patrimoniale, finanziaria e sul risultato economico, le imprese controllate escluse dall'area di consolidamento, le joint venture e le imprese collegate sono valutate al costo rettificato per perdite di valore; quando vengono meno i motivi delle svalutazioni effettuate, le partecipazioni sono rivalutate nei limiti delle svalutazioni effettuate con imputazione dell'effetto a conto economico alla voce "Altri proventi (oneri) su partecipazioni".
La cessione di quote di partecipazione che comporta la perdita del controllo congiunto o dell'influenza notevole sulla partecipata determina la rilevazione a conto economico: (i) dell'eventuale plusvalenza/minusvalenza calcolata come differenza tra il corrispettivo ricevuto e la corrispondente frazione del valore di iscrizione ceduta; (ii) dell'effetto dell'allineamento al relativo fair value dell'eventuale partecipazione residua mantenuta10; (iii) degli eventuali valori rilevati nelle altre componenti del conto economico complessivo relativi alla partecipata per i quali sia previsto il rigiro a conto economico11. Il valore dell'eventuale partecipazione mantenuta, allineato al relativo fair value alla data di perdita del controllo congiunto o dell'influenza notevole, rappresenta il nuovo valore di iscrizione per la successiva valutazione.
La quota di pertinenza della partecipante di eventuali perdite della partecipata, eccedente il valore di iscrizione della partecipazione e di eventuali long-term interest, è rilevata in un apposito fondo nella misura in cui la partecipante è impegnata ad adempiere a obbligazioni legali o implicite della partecipata, o comunque, a coprirne le perdite.
Si è in presenza di un'acquisizione di un business se il contratto prevede l'acquisizione di uno (o più) input e di un processo sostanziale che, insieme, contribuiscono significativamente alla capacità di creare un output. Viceversa, se manca l'insieme delle condizioni sopra descritte, si è in presenza di un'acquisizione di un gruppo di asset, che determina la capitalizzazione del loro costo di acquisizione e il loro ammortamento in base alle disposizioni dello IAS 16.
Le operazioni di business combination sono rilevate secondo l'acquisition method. Il corrispettivo trasferito in una business combination è determinato alla data di assunzione del controllo ed è pari al fair value delle attività trasferite, delle passività sostenute o assunte, nonché degli eventuali strumenti di capitale emessi dall'acquirente. I costi direttamente attribuibili all'operazione sono rilevati a conto economico al momento del relativo sostenimento.
Alla data di acquisizione del controllo, il patrimonio netto delle imprese partecipate è determinato attribuendo ai singoli elementi dell'attivo e del passivo patrimoniale il loro fair value12, fatti salvi i casi in cui le disposizioni IFRS stabiliscano un differente criterio di valutazione. L'eventuale differenza residua rispetto al costo di acquisto, se positiva, è iscritta alla voce dell'attivo "Avviamento" (di seguito anche goodwill); se negativa, è rilevata a conto economico.
Nel caso di assunzione non totalitaria del controllo, la quota di patrimonio netto delle interessenze di terzi è determinata in base alla quota di spettanza dei valori correnti attribuiti alle attività e passività alla data di assunzione del controllo, escluso l'eventuale goodwill ad essi attribuibile (cd. partial goodwill method). In alternativa, è rilevato l'intero ammontare del goodwill generato dall'acquisizione considerando, pertanto, anche la quota attribuibile alle interessenze di terzi (cd. full goodwill method); in quest'ultimo caso le interessenze di terzi sono espresse al loro complessivo fair value includendo pertanto anche il goodwill di loro competenza13. La scelta delle modalità di determinazione del goodwill (partial goodwill method o full goodwill method) è operata in maniera selettiva per ciascuna business combination.
(9) Nel caso di assunzione di un collegamento (controllo congiunto) in fasi successive, la partecipazione è iscritta per l'importo corrispondente a quello derivante dall'applicazione del metodo del patrimonio netto come se lo stesso fosse stato applicato sin dall'origine; l'effetto della "rivalutazione" del valore di iscrizione delle quote di partecipazione detenute antecedentemente all'assunzione del collegamento (controllo congiunto) è rilevato a patrimonio netto.
(10) Se la partecipazione residua continua a essere valutata con il metodo del patrimonio netto, la quota mantenuta non è adeguata al relativo fair value.
(11) Al contrario, gli eventuali valori rilevati nelle altre componenti del conto economico complessivo relativi alla ex joint venture o collegata, per i quali non è previsto il rigiro a conto economico, sono imputati agli utili (perdite) a nuovo.
(12) I criteri per la determinazione del fair value sono illustrati al successivo punto "Valutazioni al fair value".
(13) L'adozione del partial o del full goodwill method rileva anche nel caso di operazioni di business combination che comportano la rilevazione, a conto economico, di "goodwill negativi" (cd. gain on bargain purchase).

Nel caso di assunzione del controllo in fasi successive, il costo di acquisto è determinato sommando il fair value della partecipazione precedentemente detenuta nell'acquisita e l'ammontare corrisposto per l'ulteriore quota partecipativa. La differenza tra il fair value della partecipazione precedentemente detenuta e il relativo valore di iscrizione è imputata a conto economico. Inoltre, in sede di assunzione del controllo, eventuali ammontari precedentemente rilevati nelle altre componenti del conto economico complessivo sono imputati a conto economico, ovvero in un'altra posta del patrimonio netto, nel caso in cui non sia previsto il rigiro a conto economico.
Quando la determinazione dei valori delle attività e passività dell'acquisita è operata in via provvisoria nell'esercizio in cui la business combination è conclusa, i valori rilevati sono rettificati, con effetto retroattivo, non oltre i dodici mesi successivi alla data di acquisizione, per tener conto di nuove informazioni su fatti e circostanze esistenti alla data di acquisizione.
L'acquisizione di interessenze in una joint operation che rappresenta un business è rilevata, per gli aspetti applicabili, in modo analogo a quanto previsto per le business combination.
Gli utili derivanti da operazioni effettuate tra le imprese consolidate e non ancora realizzati nei confronti di terzi sono eliminati, così come sono eliminati i crediti, i debiti, i proventi e gli oneri, nonché le garanzie, compresi i contratti autonomi di garanzia, gli impegni e i rischi tra imprese consolidate. Gli utili non realizzati con società valutate secondo il metodo del patrimonio netto sono eliminati per la quota di competenza del Gruppo. In entrambi i casi, le perdite infragruppo non sono eliminate in quanto rappresentative di un effettivo minor valore del bene ceduto.
I bilanci delle imprese partecipate operanti in valuta diversa dall'euro, che rappresenta la valuta funzionale della capogruppo, nonché la valuta di presentazione del bilancio consolidato del Gruppo, sono convertiti in euro applicando alle voci: (i) dell'attivo e del passivo patrimoniale, i cambi correnti alla data di chiusura dell'esercizio; (ii) del patrimonio netto, i cambi storici; (iii) del conto economico e del rendiconto finanziario, i cambi medi dell'esercizio (fonte: Banca d'Italia).
Le differenze cambio da conversione dei bilanci delle imprese partecipate operanti in valuta diversa dall'euro, derivanti dall'applicazione di cambi diversi per le attività e le passività, per il patrimonio netto e per il conto economico, sono rilevate alla voce del patrimonio netto "Riserva per differenze di cambio" (inclusa nelle "Altre riserve") per la parte di competenza del Gruppo14.
La riserva per differenze di cambio è rilevata a conto economico all'atto della dismissione integrale, ovvero al momento della perdita del controllo, del controllo congiunto o dell'influenza notevole sulla partecipata. In tali circostanze, la rilevazione a conto economico della riserva è effettuata nella voce "Altri proventi (oneri) su partecipazioni". All'atto della dismissione parziale, senza perdita del controllo, la quota delle differenze di cambio afferente alla frazione di partecipazione dismessa è attribuita al patrimonio netto di competenza delle interessenze di terzi. In caso di dismissione parziale, senza perdita del controllo congiunto o dell'influenza notevole, la quota delle differenze cambio afferente alla frazione di partecipazione dismessa è imputata a conto economico. Il rimborso del capitale, effettuato da una controllata operante in valuta diversa dall'euro, senza modifica dell'interessenza partecipativa detenuta, comporta l'imputazione a conto economico della corrispondente quota delle differenze di cambio.
I bilanci utilizzati per la conversione sono quelli espressi nella valuta funzionale, rappresentata dalla valuta locale o dalla diversa valuta nella quale sono denominate la maggior parte delle transazioni economiche e delle attività e passività.
(14) La quota di pertinenza di terzi delle differenze cambio da conversione dei bilanci delle imprese controllate operanti in valuta diversa dall'euro è rilevata nella voce di patrimonio netto "Capitale e riserve di terzi azionisti".

| USA dollaro 1,1326 1,0666 Regno Unito lira sterlina 0,84028 0,88693 Algeria dinaro 157,4077 146,5049 Angola kwanza 635,082 541,198 Arabia Saudita riyal 4,2473 3,9998 Argentina peso 116,3622 188,5033 Australia dollaro 1,5615 1,5693 Brasile real 6,3101 5,6386 Canada dollaro 1,4393 1,444 Croazia kuna 7,5156 7,5365 Egitto lira 17,8012 26,399 Ghana nuovo cedi 7,0086 10,8621 India rupia 84,2292 88,171 Indonesia rupia 16.100,42 16.519,82 Kazakhstan tenge 492,75 492,9 Malesia ringgit 4,7184 4,6984 Nigeria naira 466,8577 477,9221 Norvegia corona 9,9888 10,5138 Perù nuevo sol 4,5193 4,0459 Qatar riyal 4,1227 3,8824 Romania nuovo leu 4,949 4,9495 Russia rublo 85,3004 79,0077 Singapore dollaro 1,5279 1,43 |
Valuta | al 31.12.2021 Cambio |
al 31.12.2022 Cambio |
Cambio medio 2022 |
|---|---|---|---|---|
| 1,053 | ||||
| 0,85276 | ||||
| 149,6452 | ||||
| 486,732 | ||||
| 3,9489 | ||||
| 136,7767 | ||||
| 1,5167 | ||||
| 5,4399 | ||||
| 1,3695 | ||||
| 7,5349 | ||||
| 20,1636 | ||||
| 9,4225 | ||||
| 82,6864 | ||||
| 15.625,25 | ||||
| 485,59 | ||||
| 4,6279 | ||||
| 445,3623 | ||||
| 10,1026 | ||||
| 4,0376 | ||||
| 3,8331 | ||||
| 4,9313 | ||||
| 73,70196 | ||||
| 1,4512 | ||||
| Svizzera franco | 1,0331 | 0,9847 | 1,0047 |
I criteri di valutazione più significativi adottati per la redazione del bilancio consolidato sono indicati nei punti seguenti.
Le disponibilità liquide ed equivalenti comprendono la cassa, i depositi a vista nonché le attività finanziarie originariamente esigibili entro 90 giorni, prontamente convertibili in cassa e sottoposte a un irrilevante rischio di variazione di valore.
Le rimanenze, con esclusione dei materiali di consumo destinati alla realizzazione dei progetti – che non transitano da magazzino ma sono rilevati in conto economico tra i costi diretti di commessa – sono valutate al minore tra il costo di acquisto e il valore netto di realizzo; quest'ultimo valore è rappresentato dall'ammontare che l'impresa si attende di ottenere dalla loro vendita nel normale svolgimento dell'attività. La configurazione di costo adottata si identifica nel costo medio ponderato, mentre per valore di mercato, tenuto conto della natura delle rimanenze rappresentate prevalentemente da materiale di ricambio, si intende il costo di sostituzione, ovvero, se inferiore, il valore di netto realizzo.
Le parti di ricambio sono eventualmente svalutate (parzialmente o interamente) in coerenza con la razionalizzazione dell'asset a cui si riferiscono a causa della mancata o ridotta possibilità di utilizzo. Saipem effettua verifiche periodiche sull'obsolescenza degli item di magazzino con data di ultimo acquisto (data di ageing) superiore ai cinque anni al fine di giustificarne il mantenimento come rimanenze, oppure svalutarli a conto economico. In ogni caso, per i materiali non obsoleti con data di ultimo acquisto superiore ai cinque anni viene costituito un fondo per materiale a lenta movimentazione, per importi percentualmente crescenti in funzione dell'ageing.
Le attività contrattuali e le passività contrattuali da valutazione commesse a lungo termine sono iscritte sulla base dei corrispettivi contrattuali, definiti con ragionevole certezza con i committenti, in relazione allo stato di avanzamento dei lavori.
In considerazione della natura dei contratti (a prezzo fisso) e della tipologia dei lavori, l'avanzamento è determinato mediante l'utilizzo di un metodo basato sugli input in base alla percentuale che emerge dal rapporto fra i costi sostenuti rispetto ai costi totali stimati da contratto (metodo del cost-to-cost).
Per recepire gli effetti economici derivanti dall'applicazione di tale metodo, rispetto ai corrispettivi rilevati tra i ricavi della gestione caratteristica, vengono iscritte tra le attività contrattuali da valutazione commesse a lungo termine le differenze positive tra i

corrispettivi maturati in relazione allo stato di avanzamento dei lavori e i ricavi contabilizzati, mentre fra le passività contrattuali vengono iscritte le differenze negative.
Per quanto riguarda la tipologia particolare dei contratti di servizi rimborsabili, data la loro natura, i ricavi sono rilevati adottando un metodo basato sugli output, applicando ai costi sostenuti un margine contrattualmente previsto.
Nella valutazione delle attività e passività contrattuali da valutazione commesse a lungo termine si tiene conto di tutti i costi di diretta imputazione a commessa, nonché dei rischi contrattuali, delle clausole di revisione quando hanno un'alta probabilità di riconoscimento, degli eventuali incentivi previsti (quando il raggiungimento dei prefissati livelli di prestazione è altamente probabile e gli stessi sono attendibilmente determinabili) e di eventuali corrispettivi derivanti da contenziosi legali.
Le richieste di corrispettivi aggiuntivi derivanti da modifiche ai lavori previsti contrattualmente (change order) si considerano nell'ammontare complessivo dei corrispettivi quando hanno un'alta probabilità di riconoscimento da parte del committente nell'oggetto e/o nel prezzo; analogamente, le altre richieste (claim) derivanti, ad esempio, da maggiori oneri sostenuti per cause imputabili al committente, si considerano nell'ammontare complessivo dei corrispettivi solo quando hanno un'alta probabilità di riconoscimento nell'oggetto e/o nel prezzo nei confronti della controparte.
Gli anticipi contrattuali in valuta ricevuti dai committenti o riconosciuti a fornitori sono iscritti al cambio del giorno in cui sono corrisposti e mantenuti a tale cambio fino al loro totale recupero.
Gli anticipi contrattuali ricevuti rientrano nella normale prassi operativa di Saipem; qualora fossero riconosciuti anticipi che prevedono una percentuale maggiore rispetto a quella utilizzata nella prassi di settore, si procede a verificare l'eventuale effetto finanziario del tempo che fa presumere l'esistenza di un significativo beneficio finanziario concesso dal cliente.
Le attività materiali sono rilevate secondo il criterio del costo e iscritte al prezzo di acquisto o al costo di produzione comprensivo dei costi accessori di diretta imputazione necessari a rendere le attività disponibili all'uso. Inoltre, quando è necessario un rilevante periodo di tempo affinché il bene sia pronto all'uso, il prezzo di acquisto o il costo di produzione include gli oneri finanziari sostenuti che teoricamente si sarebbero risparmiati nel periodo necessario a rendere il bene pronto all'uso, qualora l'investimento non fosse stato fatto.
Saipem non effettua rivalutazioni delle attività materiali, fatto salvo per le attività materiali oggetto di svalutazione negli esercizi precedenti, come meglio specificato nel seguito.
I costi per migliorie, ammodernamento e trasformazione aventi natura incrementativa delle attività materiali sono rilevati all'attivo patrimoniale quando è probabile che incrementino i benefici economici futuri attesi dal bene. Sono rilevati all'attivo patrimoniale anche gli elementi acquistati per ragioni di sicurezza o ambientali che, seppur non incrementando direttamente i benefici economici futuri delle attività esistenti, sono necessari per lo svolgimento dell'attività aziendale.
I costi di manutenzione ciclica, sostenuti con la finalità dell'ottenimento della certificazione periodica di classe dei mezzi navali, vengono capitalizzati in quanto hanno una vita utile pluriennale (generalmente quinquennale). La vita utile delle componenti soggette a manutenzione (ed eventuale sostituzione) ciclica e il relativo piano di ammortamento sono coerenti con la frequenza prevista per le revisioni periodiche.
L'ammortamento delle attività materiali ha inizio quando il bene è pronto all'uso, ossia quando è nel luogo e nelle condizioni necessari affinché sia in grado di operare secondo le modalità programmate.
Le attività materiali sono ammortizzate sistematicamente a quote costanti lungo la loro vita utile, intesa come la stima del periodo in cui l'attività sarà utilizzata dall'impresa. Quando l'attività materiale è costituita da più componenti significative aventi vite utili differenti, l'ammortamento è effettuato per ciascuna componente. Il valore da ammortizzare è rappresentato dal valore di iscrizione ridotto del presumibile valore netto di cessione al termine della sua vita utile, se significativo e ragionevolmente determinabile. Non sono oggetto di ammortamento i terreni, anche se acquistati congiuntamente a un fabbricato, nonché le attività materiali destinate alla vendita (vedi paragrafo "Attività destinate alla vendita e discontinued operations"). Eventuali modifiche al piano di ammortamento, derivanti da revisione della vita utile dell'asset, del valore residuo netto, ovvero delle modalità di ottenimento dei benefici economici dell'attività, sono rilevate nel conto economico.
Tutte le componenti dei mezzi navali sono ammortizzate lungo la stessa vita utile definita sulla base di una perizia tecnica redatta da terzi indipendenti. La decisione di considerare la stessa vita utile per tutte le componenti dei mezzi navali è basata sul fatto che i principali componenti sono sottoposti a periodica attività di manutenzione ciclica.
Le manutenzioni cicliche effettuate in prossimità della scadenza della vita utile di un mezzo comportano l'allungamento della vita utile dello stesso (e quindi una riprogrammazione degli ammortamenti sul valore residuo) per un periodo pari alla vita utile dell'ultima manutenzione ciclica.
I costi di sostituzione di componenti identificabili di beni complessi sono rilevati all'attivo patrimoniale e ammortizzati lungo la loro vita utile; il valore di iscrizione residuo della componente oggetto di sostituzione è rilevato a conto economico.
Le migliorie su beni condotti in locazione sono ammortizzate lungo la vita utile delle migliorie stesse o il minore periodo residuo di durata della locazione tenendo conto dell'eventuale periodo di rinnovo se il suo verificarsi dipende esclusivamente dal conduttore ed è virtualmente certo. Le spese di manutenzione e riparazione ordinarie, diverse dalle sostituzioni di componenti identificabili, che reintegrano e non incrementano le prestazioni dei beni, sono imputate a conto economico nell'esercizio in cui sono sostenute.
Le attività materiali sono eliminate contabilmente al momento della loro dismissione tramite alienazioni o radiazioni o quando nessun beneficio economico futuro è atteso dal suo utilizzo o dismissione; il relativo utile o perdita è rilevato a conto economico.
Le attività materiali destinate a specifici progetti operativi, per le quali non si prevede un possibile reimpiego dovuto alla particolarità del bene stesso o per l'elevato sfruttamento sostenuto durante la fase di esecuzione del progetto, sono ammortizzate in base alla durata del progetto stesso.
Le attività materiali sono svalutate quando eventi o modifiche delle circostanze facciano ritenere che il valore di iscrizione in bilancio non sia recuperabile.
Quando si verificano eventi che fanno presumere una riduzione del valore delle attività materiali, la loro recuperabilità è verificata confrontando il valore di iscrizione con il relativo valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto degli

oneri di dismissione, e il valore d'uso. La valutazione è effettuata per singola cash generating unit ("CGU"), che coincide con una singola attività o con il più piccolo insieme identificabile di attività che generano flussi di cassa in entrata autonomi derivanti dal loro utilizzo continuativo.
Il valore d'uso è determinato attualizzando i flussi di cassa attesi derivanti dall'uso della CGU e, se significativi e ragionevolmente determinabili, dalla cessione al termine della sua vita utile al netto degli oneri di dismissione. I flussi di cassa attesi sono determinati, avendo riferimento anche ai risultati consuntivati, sulla base di assunzioni ragionevoli e dimostrabili rappresentative della migliore stima delle future condizioni economiche che si verificheranno nella residua vita utile della CGU, dando maggiore rilevanza alle indicazioni provenienti dall'esterno, pur tenendo conto delle specificità del business di Saipem. L'attualizzazione è effettuata a un tasso che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività non riflessi nelle stime dei flussi di cassa. Si precisa che, ove appropriato, la componente specifica incrementale del cosiddetto "rischio paese", è incorporata nella stima dei flussi di cassa attesi. In particolare, il tasso di sconto utilizzato è il Weighted Average Cost of Capital (WACC) definito sulla base della metodologia del Capital Asset Pricing Model (CAPM).
Il valore d'uso è determinato utilizzando flussi di cassa al netto delle tasse, attualizzati con un tasso di sconto post-tasse, in quanto questo metodo produce valori equivalenti a quelli ottenibili attualizzando i flussi di cassa al lordo delle imposte a un tasso di sconto ante imposte derivato, in via iterativa, dal risultato della valutazione post imposte.
Nel caso di assenza di indicatori di impairment e contestuale presenza di indicatori che fanno presupporre il venir meno dei motivi all'origine delle svalutazioni effettuate in passato, il valore delle attività viene ripristinato e la rettifica è rilevata a conto economico come rivalutazione (ripristino di valore). Il ripristino è effettuato al minore tra il valore recuperabile e il valore di iscrizione al lordo delle svalutazioni precedentemente effettuate e ridotto delle quote di ammortamento che sarebbero state stanziate qualora non si fosse proceduto alla svalutazione.
Un contratto è o contiene un leasing se, in cambio di un corrispettivo, conferisce al locatario il diritto di controllare l'utilizzo di un'attività identificata per un periodo di tempo.
È definito un modello unico di rilevazione dei contratti di leasing basato sulla rilevazione in capo al locatario (lessee) di un asset rappresentativo del diritto di utilizzo del bene ("Right-of-Use") in contropartita a una passività rappresentativa dell'obbligazione a eseguire i pagamenti previsti dal contratto ("Lease Liability").
Il "Right-of-Use" alla commencement date, data alla quale il bene è reso disponibile all'uso, è inizialmente valutato al costo e deriva dalla sommatoria delle seguenti componenti:
Successivamente alla rilevazione iniziale, il "Right-of-Use" è ridotto per le quote di ammortamento cumulate, delle eventuali perdite di valore e degli effetti connessi a eventuali rideterminazioni della "Lease Liability".
Le quote di ammortamento sono costanti e seguono la durata del contratto, tenendo conto delle opzioni di rinnovo/termine di cui è altamente probabile l'esercizio. Solo se il leasing prevede l'esercizio di un'opzione di acquisto ragionevolmente certa il "Right-of-Use" asset è ammortizzato sistematicamente lungo la vita utile dell'asset sottostante.
La "Lease Liability" è inizialmente rilevata al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non ancora effettuati alla commencement date, che comprendono:
≥ i pagamenti di penalità per la risoluzione del leasing, se il locatario è ragionevolmente certo di esercitare tale opzione.
Il valore attuale dei suddetti pagamenti è calcolato adottando un tasso di sconto pari al tasso d'interesse implicito del leasing, ovvero, qualora questo non fosse facilmente determinabile, utilizzando il tasso di finanziamento incrementale del locatario. Il tasso di finanziamento incrementale del locatario è definito tenendo conto della periodicità e della durata dei pagamenti previsti dal contratto di leasing, della valuta nella quale sono denominati e delle caratteristiche dell'ambiente economico del locatario.
Successivamente alla rilevazione iniziale, la "Lease Liability" è valutata al costo ammortizzato (ovvero aumentando il suo valore contabile per tener conto degli interessi sulla passività e diminuendolo per tener conto dei pagamenti effettuati) utilizzando il tasso di interesse effettivo ed è rideterminata, in contropartita al valore di iscrizione del "Right-of-Use" correlato, per tenere conto di eventuali modifiche del leasing a seguito di rinegoziazioni contrattuali, variazioni di indici o tassi, modifiche relative all'esercizio delle opzioni contrattualmente previste di rinnovo, recesso anticipato o acquisto del bene locato.
Il modello di rilevazione dei contratti di leasing sopra descritto è facoltativo per i leasing a breve termine e i leasing in cui l'attività sottostante è di modesto valore; se tale modello non si applica, i pagamenti dovuti relativi ai predetti leasing sono imputati a conto economico per competenza.
Per i locatori (lessor) è mantenuta la distinzione tra leasing operativi e finanziari.
In presenza di contratti di sub-leasing, il locatario in veste di locatore intermedio procede a classificare il sub-leasing come finanziario od operativo secondo le seguenti modalità: (a) se il leasing principale è a breve termine, il sub-leasing deve essere classificato come leasing operativo rilevando i proventi derivanti dal sub-leasing nel conto economico; (b) diversamente, il sub-leasing deve essere classificato con riferimento all'attività consistente nel diritto di utilizzo derivante dal leasing principale,

piuttosto che facendo riferimento all'attività sottostante, ovvero con riferimento alla durata del contratto di sub-leasing; se questa copre la durata del contratto principale, il sub-leasing è considerato di natura finanziaria, contabilizzando un credito finanziario in sostituzione del "Right-of-Use" rinveniente dal leasing principale.
L'accounting dei contratti di leasing prevede per il locatario l'esposizione:
Le principali fattispecie contrattuali rientranti nella definizione di leasing, che interessano la maggior parte della realtà del Gruppo, si riferiscono alle seguenti categorie di asset:
Relativamente ai contratti per servizi stipulati dalle società del Gruppo, viene effettuata un'analisi al fine di individuare la presenza di eventuali "embedded lease" al loro interno.
Analogamente agli altri asset aziendali di proprietà, il Right-of-Use relativo ai beni condotti in leasing è sottoposto al test di impairment ai sensi dello IAS 36 per determinare se l'attività consistente nel diritto di utilizzo ha subìto una riduzione di valore. Con riferimento alla verifica di recuperabilità del Right-of-Use si considera: (i) l'allocazione alle CGU di appartenenza delle attività per Right-of-Use dei beni in leasing; (ii) la durata del contratto di leasing sottostante rispetto all'orizzonte temporale considerato nella determinazione dei flussi di cassa della CGU; (iii) il valore d'uso di una CGU che contiene un Right-of-Use.
Le attività immateriali riguardano le attività identificabili prive di consistenza fisica, controllate dall'impresa e in grado di produrre benefici economici futuri, nonché il goodwill. L'identificabilità è definita con riferimento alla possibilità di distinguere l'attività immateriale acquisita dal goodwill; questo requisito è soddisfatto, di norma, quando: (i) l'attività immateriale è riconducibile a un diritto legale o contrattuale, oppure (ii) l'attività è separabile, ossia può essere ceduta, trasferita, data in affitto o scambiata autonomamente, oppure come parte integrante di altre attività. Il controllo su un'attività immateriale da parte dell'impresa consiste nella potestà di usufruire dei benefici economici futuri derivanti dall'attività e nella possibilità di limitarne l'accesso ad altri. Le attività immateriali sono iscritte al costo di acquisto o di produzione determinato secondo i criteri indicati per le attività materiali. Saipem non effettua rivalutazioni delle attività immateriali.
Le attività immateriali aventi vita utile definita sono ammortizzate sistematicamente lungo la loro vita utile intesa come la stima del periodo in cui le attività saranno utilizzate dall'impresa; per il valore da ammortizzare e per la recuperabilità del loro valore di iscrizione valgono i criteri indicati al punto "Attività materiali".
Il goodwill e le altre attività immateriali aventi vita utile indefinita non sono oggetto di ammortamento; la recuperabilità del loro valore di iscrizione è verificata almeno annualmente e comunque quando si verificano eventi che fanno presupporre una riduzione del valore.
Con riferimento al goodwill, la verifica è effettuata a livello di CGU alla quale il goodwill si riferisce. La CGU è il più piccolo aggregato di attività (incluso il goodwill stesso) che genera flussi finanziari in entrata ampiamente indipendenti dai flussi finanziari generati da altre attività o gruppi di attività e sulla base del quale la Direzione Aziendale valuta la redditività del business. Quando il valore di iscrizione della CGU comprensivo del goodwill a essa attribuita, determinato tenendo conto delle eventuali svalutazioni degli asset correnti e non correnti che fanno parte della CGU, è superiore al suo valore recuperabile15, tale differenza costituisce oggetto di svalutazione che viene attribuita in via prioritaria al goodwill fino a concorrenza del suo ammontare; l'eventuale eccedenza della svalutazione rispetto al goodwill è imputata pro-quota al valore di libro degli altri asset a vita utile definita che costituiscono la CGU. Le svalutazioni del goodwill non sono oggetto di ripristino di valore16.
Con riferimento ai costi di configurazione e personalizzazione di software derivanti da contratti con fornitori di servizi mediante i quali si ottiene il diritto di accesso a determinati applicativi, gli stessi si rilevano come attività immateriale solo nel caso in cui l'accordo consente al cliente di ottenere benefici economici futuri e di limitarne l'accesso ad altri.
Le attività immateriali sono eliminate contabilmente al momento della loro dismissione tramite alienazioni o radiazioni o quando nessun beneficio economico futuro è atteso dal suo utilizzo o dismissione; il relativo utile o perdita è rilevato a conto economico.
I costi di sviluppo sono iscritti all'attivo patrimoniale quando la società è in grado di dimostrare:
(15) Per la definizione di valore recuperabile si veda il punto "Attività materiali".
(16) La svalutazione rilevata in un periodo infrannuale non è oggetto di storno anche nel caso in cui, sulla base delle condizioni esistenti in un periodo infrannuale successivo, la svalutazione sarebbe stata minore, ovvero non rilevata.

I contributi in conto capitale sono rilevati quando esiste la ragionevole certezza che saranno realizzate le condizioni previste per la loro concessione e sono rilevati sistematicamente in conto economico a riduzione del prezzo di acquisto o del costo di produzione delle attività cui si riferiscono, in funzione della loro vita utile.
I contributi in conto esercizio sono rilevati a conto economico per competenza, coerentemente con il sostenimento dei costi cui sono correlati.
In funzione delle caratteristiche dello strumento e del modello di business adottato per la loro gestione le attività finanziarie sono classificate nelle seguenti categorie: (i) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato; (ii) attività finanziarie valutate al fair value con imputazione degli effetti tra le altre componenti del conto economico complessivo (di seguito anche "Other Comprehensive Income" od OCI); (iii) attività finanziarie valutate al fair value con imputazione degli effetti a conto economico. Successivamente alla rilevazione iniziale la loro classificazione viene mantenuta, salvo che il Gruppo modifichi il proprio modello di business per la loro gestione.
La rilevazione iniziale avviene al fair value, al netto dei costi direttamente attribuibili all'acquisizione o emissione dell'attività finanziaria. Per i crediti commerciali privi di una significativa componente finanziaria il valore di rilevazione iniziale è rappresentato dal prezzo della transazione.
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie che generano flussi di cassa contrattuali rappresentativi esclusivamente di pagamenti di capitale e interessi sono valutate al costo ammortizzato se possedute con la finalità di incassarne i flussi di cassa contrattuali (cd. business model held to collect).
L'applicazione del metodo del costo ammortizzato comporta la rilevazione a conto economico degli interessi attivi determinati sulla base del tasso di interesse effettivo delle differenze di cambio e delle eventuali svalutazioni17 (v. punto "Svalutazioni di attività finanziarie").
Differentemente sono valutate al fair value con imputazione degli effetti a OCI (di seguito anche FVTOCI) le attività finanziarie rappresentative di strumenti di debito il cui modello di business prevede la possibilità sia di incassare i flussi di cassa contrattuali sia di realizzarne il valore mediante la cessione (cd. business model held to collect and sell). In tal caso sono rilevati: (i) a conto economico gli interessi attivi, calcolati utilizzando il tasso di interesse effettivo, le differenze di cambio e le svalutazioni (v. punto "Svalutazioni di attività finanziarie"); (ii) a patrimonio netto, nella voce OCI le variazioni di fair value dello strumento. L'ammontare cumulato delle variazioni di fair value, imputato nella riserva di patrimonio netto che accoglie le altre componenti del conto economico complessivo, è oggetto di reversal a conto economico all'atto dell'eliminazione contabile dello strumento.
Un'attività finanziaria rappresentativa di uno strumento di debito che non è valutata al costo ammortizzato o al FVTOCI è valutata al fair value con imputazione degli effetti a conto economico (di seguito FVTPL); rientrano in tale categoria le attività finanziarie possedute con finalità di trading. Gli interessi attivi maturati su attività finanziarie destinate al trading concorrono alla valutazione complessiva del fair value dello strumento e sono rilevati, all'interno dei "Proventi (oneri) finanziari".
La valutazione della recuperabilità delle attività finanziarie rappresentative di strumenti di debito non valutate al fair value con effetti a conto economico è effettuata sulla base del cosiddetto "expected credit loss model".
In particolare, le perdite attese sono determinate, generalmente, sulla base del prodotto tra: (i) l'esposizione vantata verso la controparte al netto delle relative mitiganti (cd. Exposure at Default o EAD); (ii) la probabilità che la controparte non ottemperi alla propria obbligazione di pagamento (cd. Probability of Default o PD); (iii) la stima, in termini percentuali, della quantità di credito che non si riuscirà a recuperare in caso di default (cd. Loss Given Default o LGD).
Il modello gestionale adottato dal Gruppo prevede l'approccio semplificato per i crediti commerciali, in quanto non contengono una significativa componente finanziaria. Questo approccio comporta la valutazione del fondo copertura perdite per un importo pari alle perdite attese lungo l'intera vita del credito. Tale approccio utilizza la probabilità di default dei clienti basata su dati di mercato osservabili e su valutazioni raccolte da info-provider per la quantificazione delle perdite attese. Agli accantonamenti al fondo svalutazione crediti effettuati dopo un'analisi dei singoli crediti sulla base della recuperabilità degli stessi, si affianca una valutazione sul merito creditizio del cliente sul portafoglio crediti "in bonis" e su quelli scaduti al fine di consentire la determinazione e la rilevazione contabile dell'effetto nelle situazioni periodiche.
Nello specifico, il modello Saipem si articola come segue:
≥ l'Exposure at Default (EAD) di Saipem è applicata ai crediti commerciali (ivi inclusi gli stanziamenti) e alle attività contrattuali per lavori su ordinazione e considera gli effetti connessi con mitiganti in grado di ridurre l'esposizione (poste di debito utilizzabili a compensazione, anticipi, ecc.) escludendo in particolare dal calcolo i crediti oggetto di contenzioso in quanto soggetti a valutazioni tecnico-legali specifiche. Rientrano inoltre nel perimetro di analisi i crediti di natura finanziaria e le giacenze di cassa detenute dal Gruppo;

I crediti commerciali e gli altri crediti sono presentati nello stato patrimoniale al netto del relativo fondo svalutazione. Le svalutazioni di tali crediti sono rilevate nel conto economico, al netto degli eventuali ripristini di valore, nella voce "Riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti".
Le attività finanziarie rappresentative di partecipazioni minoritarie, in quanto non possedute per finalità di trading, sono valutate al fair value con imputazione degli effetti nella riserva di patrimonio netto afferente alle altre componenti del conto economico complessivo, senza previsione del loro rigiro a conto economico in caso di realizzo; differentemente, i dividendi provenienti da tali partecipazioni sono rilevati a conto economico alla voce "Proventi (oneri) su partecipazioni". La valutazione al costo di una partecipazione minoritaria è consentita nei limitati casi in cui il costo rappresenti un'adeguata stima del fair value.
Un contratto derivato è uno strumento finanziario: (i) il cui valore cambia in funzione dei cambiamenti di uno specifico tasso di interesse, prezzo di un titolo o di un bene, tasso di cambio di valuta estera, indice di prezzi o di tassi, rating di un credito o altra variabile; (ii) che richiede un investimento netto iniziale nullo o limitato; (iii) che è regolato a una data futura.
Gli strumenti finanziari derivati, ivi inclusi quelli impliciti (cd. embedded derivative) oggetto di separazione dal contratto principale, sono attività e passività rilevate al fair value.
Saipem, coerentemente con la finalità economica delle coperture effettuate, procede ove possibile a designare i contratti derivati come strumenti di copertura. Il fair value degli strumenti finanziari derivati incorpora gli aggiustamenti che riflettono il non-performance risk delle controparti della transazione (vedi paragrafo "Valutazioni al fair value"). La designazione del fair value dei contratti derivati come strumento di copertura esclude tali aggiustamenti ed è limitata alla sola componente spot dei contratti.
In particolare, le società del Gruppo sottoscrivono i derivati intercompany con Saipem Finance International BV (SAFI) con l'obiettivo di coprire il rischio cambio derivante da futuri e altamente probabili ricavi e costi in valuta di commessa. SAFI a sua volta, in un'ottica di ottimizzazione dell'operatività, effettua un ruolo di consolidamento e netting dei derivati richiesti e procede con la negoziazione a mercato.
I derivati negoziati dalle società con SAFI sono considerati come strumenti di copertura di flusso finanziario (cash flow hedge) di programmata operazione altamente probabile (highly probable forecast transaction) ogni qualvolta le condizioni per l'applicazione dell'hedge accounting siano rispettate. L'elemento coperto è identificato nei futuri ricavi e costi in valuta di commessa.
Nell'ambito della strategia e degli obiettivi definiti per la gestione del rischio, la qualificazione delle operazioni come di copertura richiede: (i) la verifica dell'esistenza di una relazione economica tra l'oggetto coperto e lo strumento di copertura; (ii) la verifica che l'effetto del rischio di credito non prevalga sulle variazioni di valore risultanti dalla relazione economica; (iii) la definizione di un hedge ratio coerentemente con gli obiettivi di gestione del rischio, nell'ambito della strategia di risk management definita, operando, ove necessario, le appropriate azioni di ribilanciamento (cd. rebalancing).
Le modifiche degli obiettivi di risk management, o il venir meno delle condizioni indicate in precedenza per la qualificazione delle operazioni come di copertura, determinano l'interruzione totale o parziale della copertura.
Quando i derivati coprono il rischio di variazione dei flussi di cassa degli strumenti oggetto di copertura (cash flow hedge; es. copertura della variabilità dei flussi di cassa di attività/passività per effetto delle oscillazioni dei tassi di cambio), le variazioni del fair value dei derivati considerate efficaci, limitatamente alla componente spot dei contratti, sono inizialmente rilevate nella riserva di patrimonio netto afferente le altre componenti del conto economico complessivo e successivamente iscritte a conto economico coerentemente agli effetti economici prodotti dall'operazione coperta.
Gli strumenti finanziari derivati vengono altresì sottoscritti dal Gruppo Saipem per coprire il rischio derivante dalla previsione di acquisto delle commodity nell'ambito delle attività di progetto e il rischio tasso di interesse derivante dalla stipula di finanziamenti a tasso variabile, o per stabilizzare gli impatti del costo delle coperture valutarie poste in essere dal Gruppo.
Anche in questi casi Saipem procede, ove possibile, a designare tali derivati come strumenti di copertura (cash flow hedge) il cui fair value è inizialmente rilevato nella riserva di patrimonio netto afferente le altre componenti del conto economico complessivo e successivamente riclassificato a conto economico al manifestarsi degli effetti economici prodotti dall'oggetto coperto.
Le variazioni del fair value dei derivati che non soddisfano le condizioni per essere qualificati come di copertura, ivi incluse le eventuali componenti inefficaci degli strumenti derivati di copertura, sono rilevate direttamente a conto economico. In particolare, le variazioni del fair value dei derivati non di copertura su tassi di interesse e su valute sono rilevate nella voce di conto economico "Proventi (oneri) finanziari"; differentemente, le variazioni del fair value degli strumenti finanziari derivati non di copertura su commodity sono rilevate nella voce di conto economico "Altri proventi (oneri) operativi".
Le attività non correnti, le attività e le passività correnti e non correnti dei gruppi in dismissione sono classificate come destinate alla vendita, se il relativo valore di iscrizione sarà recuperato principalmente attraverso la vendita, anziché attraverso l'uso continuativo. Questa condizione si riscontra quando la vendita è altamente probabile e l'attività o il gruppo in dismissione è disponibile per una vendita immediata nelle sue attuali condizioni. In presenza di un programma di vendita di una controllata che

comporta la perdita del controllo, tutte le attività e passività di tale partecipata sono classificate come destinate alla vendita, a prescindere dal fatto che, dopo la cessione, si mantenga o meno una quota di partecipazione.
Le attività non correnti destinate alla vendita, le attività correnti e non correnti afferenti a gruppi in dismissione e le passività direttamente associabili sono rilevate nello stato patrimoniale separatamente dalle altre attività e passività dell'impresa.
Immediatamente prima della classificazione come destinate alla vendita, le attività non correnti e/o le attività e le passività rientranti in un gruppo in dismissione sono valutate secondo i principi contabili ad esse applicabili. Successivamente, le attività non correnti destinate alla vendita non sono oggetto di ammortamento e sono valutate al minore tra il valore di iscrizione e il relativo fair value, ridotto degli oneri di vendita.
L'eventuale differenza tra il valore di iscrizione delle attività non correnti e il fair value ridotto degli oneri di vendita è imputata a conto economico come svalutazione; le eventuali successive riprese di valore sono rilevate sino a concorrenza delle svalutazioni rilevate in precedenza, ivi incluse quelle riconosciute anteriormente alla qualificazione dell'attività come destinata alla vendita.
La classificazione di una partecipazione valutata secondo il metodo del patrimonio netto, o di una quota di tale partecipazione, come attività destinata alla vendita, implica la sospensione dell'applicazione di tale criterio di valutazione all'intera partecipazione o alla sola quota classificata come attività destinata alla vendita; pertanto, in queste fattispecie la valutazione avviene al minore tra il valore di iscrizione, rappresentato dal valore derivante dell'applicazione del metodo del patrimonio netto alla data della riclassifica, e il fair value. Le eventuali quote di partecipazione non classificate come attività destinate alla vendita continuano a essere valutate secondo il metodo del patrimonio netto fino alla conclusione del programma di vendita. Successivamente alla cessione, la quota di partecipazione residua è valutata applicando i criteri indicati al precedente punto "Partecipazioni minoritarie", salvo che la stessa, in relazione alla classificazione attribuita, continui a essere valutata secondo il metodo del patrimonio netto.
Le attività non correnti classificate come destinate alla vendita e i gruppi in dismissione, costituiscono una discontinued operations se, alternativamente: (i) rappresentano un ramo autonomo di attività significativo o un'area geografica di attività significativa; (ii) fanno parte di un programma di dismissione di un significativo ramo autonomo di attività o un'area geografica di attività significativa; o (iii) sono una controllata acquisita esclusivamente al fine della sua vendita. I risultati delle discontinued operations, nonché l'eventuale plusvalenza/minusvalenza realizzata a seguito della dismissione, sono indicati distintamente nel conto economico in un'apposita voce, al netto dei relativi effetti fiscali; i valori economici delle discontinued operations sono riesposti anche per gli esercizi posti a confronto.
Quando si verificano eventi che non consentono più di classificare le attività non correnti o i gruppi in dismissione come destinati alla vendita, gli stessi sono riclassificati nelle rispettive voci di stato patrimoniale e rilevati al minore tra: (i) il valore di iscrizione alla data di classificazione come destinati alla vendita, rettificato degli ammortamenti, svalutazioni e riprese di valore che sarebbero stati rilevati qualora le attività o il gruppo in dismissione non fossero stati qualificati come destinati alla vendita; e (ii) il valore recuperabile alla data della riclassifica. Analogamente in caso di interruzione del piano di cessione, la rideterminazione dei valori sin dal momento della classificazione come destinate alla vendita/discontinued operations interessa anche le partecipazioni, ovvero le loro quote, precedentemente classificate come destinate alla cessione/discontinued operations.
Le passività finanziarie, diverse dagli strumenti derivati, sono rilevate inizialmente al fair value del corrispettivo ricevuto, al netto dei costi di transazione direttamente attribuibili, e sono successivamente valutate con il metodo del costo ammortizzato (vedi paragrafo "Attività finanziarie").
Le attività e passività finanziarie sono compensate nello stato patrimoniale quando si ha il diritto legale alla compensazione, correntemente esercitabile, e si ha l'intenzione di regolare il rapporto su base netta (ovvero di realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività).
Le attività finanziarie cedute sono eliminate dall'attivo patrimoniale quando i diritti contrattuali connessi all'ottenimento dei flussi di cassa associati allo strumento finanziario sono realizzati, scaduti ovvero trasferiti a titolo definitivo a terzi. Le passività finanziarie sono eliminate quando sono estinte, ovvero quando l'obbligazione specificata nel contratto è adempiuta, cancellata o scaduta.
I fondi per rischi e oneri riguardano costi e oneri di natura determinata e di esistenza certa o probabile che alla data di chiusura dell'esercizio sono indeterminati nell'ammontare o nella data di sopravvenienza. Gli accantonamenti sono rilevati quando: (i) esiste un'obbligazione attuale, legale o implicita, derivante da un evento passato; (ii) è probabile che l'adempimento dell'obbligazione sia oneroso; (iii) l'ammontare dell'obbligazione può essere stimato attendibilmente. Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima dell'ammontare che l'impresa ragionevolmente pagherebbe per estinguere l'obbligazione, ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura dell'esercizio; gli accantonamenti relativi a contratti onerosi sono iscritti al minore tra il costo necessario per l'adempimento dell'obbligazione, al netto dei benefici economici attesi derivanti dal contratto, e il costo per la risoluzione del contratto. Le revisioni di stima dei fondi sono imputate nella medesima voce di conto economico che ha precedentemente accolto l'accantonamento.
Le perdite previste nel completamento di una commessa sono riconosciute nella loro interezza nell'esercizio in cui le stesse sono considerate probabili e sono accantonate tra i fondi per rischi e oneri.
I costi che l'impresa prevede di sostenere per attuare programmi di ristrutturazione sono iscritti nell'esercizio in cui viene definito formalmente il programma e si è generata nei soggetti interessati la valida aspettativa che la ristrutturazione avrà luogo.
Nelle note illustrative al bilancio consolidato sono descritte, ove richiesto, le passività potenziali rappresentate da: (i) obbligazioni possibili, ma non probabili, derivanti da eventi passati, la cui esistenza sarà confermata solo al verificarsi o meno di uno o più

eventi futuri incerti non totalmente sotto il controllo dell'impresa; (ii) obbligazioni attuali derivanti da eventi passati il cui ammontare non può essere stimato attendibilmente o il cui adempimento è probabile che non sia oneroso.
I benefici per i dipendenti sono le remunerazioni erogate dall'impresa in cambio dell'attività lavorativa svolta dal dipendente o in virtù della cessazione del rapporto di lavoro.
I benefici successivi al rapporto di lavoro sono definiti sulla base di programmi, ancorché non formalizzati, che in funzione delle loro caratteristiche sono distinti in programmi "a contributi definiti" e programmi "a benefici definiti". Nei programmi a contributi definiti l'obbligazione dell'impresa, limitata al versamento dei contributi allo Stato ovvero a un patrimonio o a un'entità giuridicamente distinta (cd. fondo), è determinata sulla base dei contributi dovuti.
La passività relativa ai programmi a benefici definiti, al netto delle eventuali attività al servizio del piano, è determinata sulla base di ipotesi attuariali ed è rilevata per competenza coerentemente al periodo lavorativo necessario all'ottenimento dei benefici.
Gli interessi netti (cd. net interest) includono la componente di rendimento delle attività al servizio del piano e del costo per interessi da rilevare a conto economico. Il net interest è determinato applicando alle passività, al netto delle eventuali attività al servizio del piano, il tasso di sconto definito per le passività; il net interest di piani a benefici definiti è rilevato tra i "Proventi (oneri) finanziari".
Per i piani a benefici definiti sono rilevate nel prospetto del conto economico complessivo le variazioni di valore della passività netta (cd. rivalutazioni) derivanti da utili (perdite) attuariali, conseguenti a variazioni delle ipotesi attuariali utilizzate o a rettifiche basate sull'esperienza passata, e dal rendimento delle attività al servizio del piano differente dalla componente inclusa nel net interest. Le rivalutazioni della passività netta per benefici definiti, rilevate nella riserva di patrimonio netto afferente le altre componenti del conto economico complessivo, non sono successivamente riclassificate a conto economico.
Le obbligazioni relative a benefici a lungo termine sono determinate adottando ipotesi attuariali; gli effetti derivanti dalle rivalutazioni sono rilevati interamente a conto economico.
Il costo lavoro include, coerentemente alla natura sostanziale di retribuzione che assume, il costo dei piani di incentivazione con pagamento basato su azioni. Il costo dell'incentivazione è determinato con riferimento al fair value degli strumenti attribuiti e alla previsione del numero di azioni che saranno effettivamente assegnate; la quota di competenza dell'esercizio è determinata pro-rata temporis lungo il periodo a cui è riferita l'incentivazione (vesting period ed eventuale periodo di co-investimento18), ossia il periodo intercorrente tra la data dell'attribuzione e la data di assegnazione.
I piani prevedono quali condizioni per l'erogazione delle azioni il raggiungimento di obiettivi di business e/o di mercato; quando l'ottenimento del beneficio è connesso anche a condizioni diverse da quelle di mercato, la stima relativa a tali condizioni è riflessa adeguando, lungo il vesting period, il numero di azioni che si prevede saranno effettivamente assegnate.
Il fair value delle azioni sottostanti il piano di incentivazione è determinato secondo le disposizioni dettate dai principi contabili internazionali, in particolare dall'IFRS 2, utilizzando modelli forniti da info-provider e non è oggetto di rettifica negli esercizi successivi. Al termine del vesting period, nel caso in cui il piano non assegni azioni ai partecipanti per il mancato raggiungimento delle condizioni di performance, la quota del costo afferente alle condizioni di mercato non è oggetto di reversal a conto economico.
Le azioni proprie, ivi incluse quelle detenute al servizio di piani di incentivazione azionaria, sono rilevate al costo e iscritte a riduzione del patrimonio netto. Gli effetti economici derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati nel patrimonio netto.
La rilevazione dei ricavi da contratti con la clientela è basata sui seguenti cinque step: (i) identificazione del contratto con il cliente; (ii) identificazione delle performance obligation, rappresentate dalle promesse contrattuali a trasferire beni e/o servizi a un cliente; (iii) determinazione del prezzo della transazione; (iv) allocazione del prezzo della transazione alle performance obligation identificate sulla base del prezzo di vendita "stand alone" di ciascun bene o servizio; (v) rilevazione del ricavo quando la relativa performance obligation risulta soddisfatta, ossia all'atto del trasferimento al cliente del bene o servizio promesso; il trasferimento si considera completato quando il cliente ottiene il controllo del bene o del servizio, che può avvenire nel continuo in un lasso di tempo diluito e prolungato ("over time") come nel caso delle attività contrattuali da valutazione commesse a lungo termine, oppure in uno specifico momento temporale ("at a point in time").
In considerazione della natura dei contratti e della tipologia dei lavori, l'avanzamento delle commesse a lungo termine è determinato mediante l'utilizzo di un metodo basato sugli input in base alla percentuale che emerge dal rapporto fra i costi sostenuti rispetto ai costi totali stimati da contratto (metodo del cost-to-cost); i ricavi relativi sono rilevati "over time". Tale metodologia è applicata in particolare ai contratti Engineering & Construction.
Per quanto riguarda la tipologia particolare dei contratti di servizi rimborsabili, data la loro natura, i ricavi sono rilevati mediante fatturazione al cliente dei costi sostenuti più un margine contrattualmente previsto.
I ricavi di commessa comprendono il valore iniziale dei ricavi concordati nel contratto, le richieste di corrispettivi aggiuntivi derivanti da modifiche ai lavori previsti contrattualmente (change order) e le revisioni prezzi richieste derivanti da richieste di corrispettivi aggiuntivi derivanti da maggiori oneri sostenuti per ragioni imputabili al committente (claim). Change order e claim (pending revenue) sono inclusi nell'ammontare dei ricavi quando hanno un'alta probabilità di riconoscimento nell'oggetto e/o nel prezzo, ancorché non ci sia ancora accordo sulla loro definizione. Eventuali pending revenue iscritti per un periodo superiore
(18) Il vesting period è il periodo intercorrente tra la data di assunzione dell'impegno e la data in cui le azioni sono assegnate. Il periodo di co-investimento è il periodo biennale, a decorrere dal primo giorno successivo al termine del periodo di vesting, applicabile solo ai beneficiari identificati come risorse strategiche a fronte del soddisfacimento della condizione di performance.

all'anno, senza evoluzioni nelle trattative con il cliente nonostante la fiducia del business nel recupero, vengono svalutati. Importi superiori ai 30 milioni di euro sono iscritti solo se supportati da perizie tecnico-legali esterne.
Relativamente ai servizi di perforazione, viene effettuata una competenziazione delle differenti tariffe previste contrattualmente in relazione: (i) alle diverse fasi operative nell'ambito della performance obligation (cosiddette fasi di mobilisation/operation/ demobilisation) qualora previste contrattualmente, indipendentemente dai giorni di effettivo utilizzo del mezzo; (ii) alle eventuali estensioni del contratto, laddove una modifica di prezzo non comporta la definizione di un nuovo contratto, ma la prosecuzione di quello originario.
In presenza di contratti di concessione di licenze e brevetti, il trattamento contabile dei ricavi deve essere valutato differentemente a seconda che si tratti del trasferimento di un "diritto d'uso" o di un "diritto d'accesso".
Nel primo caso, infatti, si è di fronte a una performance obligation nei confronti del cliente che si esaurisce nel momento del rilascio, cosa che richiede la rilevazione dei ricavi in un momento unico ("at a point in time"), mentre nel secondo caso il diritto di accesso da parte del cliente durante il periodo di esercizio della licenza fa sì che la performance obligation sia soddisfatta nel corso del tempo e che i ricavi siano quindi rilevati a commessa lungo la sua durata ("over time").
I corrispettivi pattuiti, qualora espressi in valuta estera, sono calcolati tenendo conto dei cambi con cui sono state effettuate le relative coperture valutarie che qualificano per l'"hedge accounting" o in caso contrario al cambio di fine esercizio; la medesima metodologia viene applicata per i costi espressi in valuta estera. Gli stanziamenti di ricavi relativi a servizi parzialmente resi sono rilevati per il corrispettivo maturato, sempreché sia possibile determinarne attendibilmente lo stadio di completamento e non sussistano incertezze di rilievo sull'ammontare e sull'esistenza del ricavo; diversamente sono rilevati nei limiti dei costi sostenuti recuperabili.
Non sono considerati ricavi i corrispettivi ricevuti o da ricevere per conto terzi.
I costi sono riconosciuti quando relativi a beni ricevuti e servizi resi.
I costi per il personale comprendono l'ammontare delle retribuzioni corrisposte, gli accantonamenti per fondi pensione e per ferie maturate e non godute, gli oneri previdenziali e assistenziali in applicazione dei contratti e della legislazione vigente.
I costi volti all'acquisizione di nuove conoscenze o scoperte, allo studio di prodotti o processi alternativi, di nuove tecniche o modelli, alla progettazione e costruzione di prototipi o, comunque, sostenuti per altre attività di ricerca scientifica o di sviluppo tecnologico, sono generalmente considerati costi correnti e rilevati a conto economico nell'esercizio di sostenimento; tali costi vengono iscritti nell'attivo patrimoniale (vedi anche paragrafo "Attività immateriali") solo quando rispettano le condizioni descritte al precedente punto "Costi di sviluppo tecnologico".
I costi direttamente connessi all'acquisto di equipment specifici e all'utilizzo di un asset su uno specifico progetto sono capitalizzati e ammortizzati lungo la durata dello stesso e rientrano nell'avanzamento delle attività contrattuali.
I costi di approntamento dei mezzi di perforazione sono rilevati per competenza in correlazione all'ottenimento dei rispettivi ricavi e quindi riscontati lungo la durata del progetto sul quale sono impiegati.
I costi di partecipazione alle gare sono interamente riconosciuti nel conto economico dell'esercizio in cui sono sostenuti.
I ricavi e i costi relativi a operazioni in valuta diversa da quella funzionale delle società del Gruppo sono iscritti al cambio corrente del giorno in cui l'operazione è compiuta.
Le attività e passività monetarie in valuta diversa da quella funzionale sono convertite nella valuta funzionale applicando il cambio corrente alla data di chiusura dell'esercizio di riferimento con imputazione dell'effetto a conto economico nella voce "Proventi (oneri) finanziari". Le attività e passività non monetarie espresse in valuta diversa da quella funzionale valutate al costo sono iscritte al cambio di rilevazione iniziale; quando la valutazione è effettuata al fair value, ovvero al valore recuperabile o di realizzo, è adottato il cambio corrente alla data di determinazione di tale valore.
I dividendi sono rilevati alla data di assunzione della delibera da parte dell'Assemblea, salvo quando sia ragionevolmente certa la cessione delle azioni prima dello stacco della cedola.
Le imposte sul reddito correnti sono calcolate sulla base della stima del reddito imponibile; il debito previsto è rilevato alla voce "Passività per imposte sul reddito correnti". I debiti e i crediti tributari per imposte sul reddito sono rilevati al valore che si prevede di pagare/recuperare alle/dalle autorità fiscali applicando le aliquote e le normative fiscali vigenti o sostanzialmente approvate alla data di chiusura dell'esercizio.
Le imposte sul reddito differite passive e differite attive sono calcolate sulle differenze temporanee tra i valori delle attività e delle passività iscritte in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali sulla base delle aliquote e della normativa applicabili negli esercizi in cui la differenza temporanea si annullerà, approvate o sostanzialmente approvate alla data di chiusura dell'esercizio di riferimento del bilancio. L'iscrizione di attività per imposte differite è effettuata quando il loro recupero è considerato probabile; in particolare la recuperabilità delle imposte differite attive è considerata probabile quando si prevede la disponibilità di un reddito imponibile, nell'esercizio in cui si annullerà la differenza temporanea, tale da consentire di attivare la deduzione fiscale. Analogamente, nei limiti della loro recuperabilità, sono rilevati i crediti di imposta non utilizzati e le imposte differite attive sulle perdite fiscali. La recuperabilità delle attività per imposte differite è verificata con periodicità almeno annuale. Le attività per imposte sul reddito caratterizzate da elementi di incertezza sono rilevate quando il loro ottenimento è ritenuto probabile.

In relazione alle differenze temporanee imponibili associate a partecipazioni in società controllate e collegate, nonché in accordi a controllo congiunto, la relativa fiscalità differita passiva non viene rilevata nel caso in cui il partecipante sia in grado di controllare il rigiro delle differenze temporanee e sia probabile che esso non si verifichi nel futuro prevedibile.
Le attività e le passività per imposte differite sono classificate tra le attività e le passività non correnti e sono compensate a livello di singola impresa se riferite a imposte compensabili. Il saldo della compensazione, se attivo, è iscritto alla voce "Attività per imposte differite"; se passivo, alla voce "Passività per imposte differite".
Tra le attività e le passività per imposte sul reddito sono rilevati gli effetti dei trattamenti fiscali incerti con rischiosità probabile. Quando i risultati delle operazioni sono rilevati direttamente a patrimonio netto, le relative imposte correnti, differite passive e differite attive, sono anch'esse rilevate al patrimonio netto.
Il fair value è il corrispettivo che si percepirebbe per la vendita di un'attività, ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare transazione tra operatori di mercato indipendenti, consapevoli e disponibili (ossia non in una liquidazione forzosa o in una vendita sottocosto) alla data di valutazione (cd. "exit price").
La determinazione del fair value è basata sulle condizioni di mercato esistenti alla data della valutazione e sulle assunzioni degli operatori di mercato ("market-based").
La valutazione del fair value presuppone che l'attività o la passività sia scambiata nel mercato principale o, in assenza dello stesso, nel più vantaggioso a cui l'impresa ha accesso, indipendentemente dall'intenzione della società di vendere l'attività o di trasferire la passività oggetto di valutazione.
Quando il prezzo di mercato non è direttamente rilevabile e non è altresì rilevabile un prezzo per un'attività o una passività identica, il fair value viene calcolato applicando un'altra tecnica di valutazione che massimizzi l'utilizzo di input osservabili rilevanti e riduca al minimo l'utilizzo di input non osservabili. Poiché il fair value è un criterio di valutazione di mercato, esso viene determinato adottando quelle assunzioni che gli operatori di mercato utilizzerebbero per determinare il prezzo dell'attività o della passività, incluse le assunzioni circa i rischi. Di conseguenza, l'intenzione di detenere un'attività o di estinguere una passività (o di adempiere in altro modo) non è rilevante ai fini della valutazione del fair value.
La determinazione del fair value di un'attività non finanziaria è effettuata considerando la capacità degli operatori di mercato di generare benefici economici impiegando tale attività nel suo massimo e migliore utilizzo, o vendendola a un altro operatore di mercato che la impiegherebbe nel suo massimo e migliore utilizzo. La determinazione del massimo e migliore utilizzo dell'attività è effettuata dal punto di vista degli operatori di mercato, anche nell'ipotesi in cui l'impresa intenda effettuarne un utilizzo differente. Si presume che l'utilizzo corrente da parte della società di un'attività non finanziaria sia il massimo e migliore utilizzo della stessa, a meno che il mercato o altri fattori non suggeriscano che un differente utilizzo da parte degli operatori di mercato sia in grado di massimizzarne il valore.
La valutazione del fair value di una passività, sia finanziaria che non finanziaria, o di un proprio strumento rappresentativo del capitale, in assenza di un prezzo quotato, è effettuata considerando la valutazione della corrispondente attività posseduta da un operatore di mercato alla data della valutazione.
Il fair value degli strumenti finanziari è determinato considerando il rischio di credito della controparte di un'attività finanziaria (cd. "Credit Valuation Adjustment" o CVA) e il rischio di inadempimento di una passività finanziaria da parte dell'entità stessa (cd. "Debit Valuation Adjustment" o DVA).
In assenza di quotazioni di mercato disponibili, il fair value è determinato utilizzando tecniche di valutazione, adeguate alle circostanze, che massimizzino l'uso di input osservabili rilevanti, riducendo al minimo l'utilizzo di input non osservabili.
Le voci dello stato patrimoniale sono classificate in correnti e non correnti, quelle del conto economico sono classificate per natura20.
Il prospetto del conto economico complessivo indica il risultato economico integrato dei proventi e oneri che per espressa disposizione degli IFRS sono rilevati direttamente a patrimonio netto.
Il prospetto delle variazioni nelle voci del patrimonio netto presenta l'utile (perdita) complessivo dell'esercizio, le operazioni con gli azionisti e le altre variazioni del patrimonio netto.
Lo schema di rendiconto finanziario è predisposto secondo il "metodo indiretto" rettificando l'utile dell'esercizio delle altre componenti di natura non monetaria.
Le modifiche ai principi contabili entrate in vigore a partire dal 1° gennaio 2022 non hanno prodotto effetti significativi sul bilancio Saipem. Di seguito è in ogni caso riportata una sintesi delle principali modifiche intervenute di potenziale interesse per il Gruppo.
Con il Regolamento n. 2021/1080, emesso dalla Commissione Europea in data 28 giugno 2021, sono state omologate: (i) le modifiche allo IAS 37, volte a fornire chiarimenti in merito alle modalità di determinazione dell'onerosità di un contratto; (ii) le modifiche allo IAS 16, volte a definire che i ricavi derivanti dalla vendita di beni prodotti da un asset prima che lo stesso sia pronto per l'uso previsto siano imputati a conto economico unitamente ai relativi costi di produzione; (iii) le modifiche all'IFRS 3, volte a: completare l'aggiornamento dei riferimenti al Conceptual Framework for Financial Reporting presenti nel principio contabile; fornire chiarimenti in merito ai presupposti per la rilevazione, all'acquisition date, di fondi, passività potenziali e passività per tributi
(19) Gli schemi del bilancio sono gli stessi adottati nella Relazione finanziaria annuale 2021 ad eccezione della presentazione del business Drilling Onshore come discontinued operations. Gli effetti della presentazione come discontinued operations sono indicati nella nota 30 - Discontinued operations, attività destinate alla vendita e passività direttamente associabili.
(20) Le informazioni relative agli strumenti finanziari secondo la classificazione prevista dagli IFRS sono indicate alla nota 33 - Garanzie, impegni e rischi - "Altre informazioni sugli strumenti finanziari".

(cd. levy) assunti nell'ambito di un'operazione di business combination ed esplicitare la circostanza che le attività potenziali non possono essere rilevate nell'ambito di una business combination; (iv) il documento "Ciclo annuale di miglioramenti agli IFRS 2018-2020", contenente modifiche, essenzialmente di natura tecnica e redazionale, dei principi contabili internazionali. Gli Annual Improvement e le modifiche ai principi indicati sono efficaci dal 1° gennaio 2022.
I principali rischi finanziari identificati, monitorati e, per quanto di seguito specificato, attivamente gestiti da Saipem, sono i seguenti:
La gestione, il controllo e il reporting dei rischi finanziari sono basati su una Financial Risk Policy emanata, e periodicamente aggiornata, centralmente con l'obiettivo di uniformare e coordinare le politiche del Gruppo Saipem in materia di rischi finanziari. In particolare, il controllo dei rischi finanziari viene effettuato tramite il calcolo periodico di una serie di Key Risk Indicators (KRI) sottoposti a specifiche soglie di attenzione periodicamente aggiornati coerentemente con le evoluzioni del business del Gruppo Saipem. L'attività di controllo definita dalla Financial Risk Policy include inoltre procedure di escalation da seguire nel caso di superamento delle soglie di rischio definite dai KRI.
Per informazioni sui rischi industriali si rimanda al paragrafo "Gestione dei rischi d'impresa" nella Relazione sulla gestione.
Il rischio di mercato consiste nella possibilità che variazioni dei tassi di cambio, dei tassi di interesse o dei prezzi delle commodity, possano influire negativamente sul valore delle attività, delle passività o dei flussi di cassa attesi. La gestione del rischio di mercato è disciplinata dalla sopra citata Financial Risk Policy e da procedure operative che fanno riferimento a un modello centralizzato di gestione delle attività finanziarie.
L'esposizione ai tassi di cambio deriva dall'operatività del Gruppo Saipem in aree diverse dall'area euro, ossia dalla circostanza che i ricavi e/o costi di una parte rilevante dei progetti siano denominati e regolati in valute diverse dall'euro, determinando potenzialmente i seguenti impatti:
L'obiettivo di risk management del Gruppo Saipem è la minimizzazione degli impatti derivanti dalle fluttuazioni dei tassi di cambio sul risultato d'esercizio.
Sono oggetto di monitoraggio gli impatti derivanti dalle fluttuazioni dei tassi di cambio sul risultato di esercizio originati dal consolidamento dei risultati economici delle società che redigono il bilancio in una divisa diversa da quella funzionale del Gruppo. Il rischio cambio originato dalla conversione di attività e passività di società che redigono il bilancio in una divisa diversa da quella funzionale del Gruppo è oggetto di parziale gestione, a livello consolidato, mediante la designazione in net investment hedge di partite monetarie operative a lungo termine.
Saipem adotta una strategia volta a minimizzare l'esposizione al rischio cambio attraverso l'utilizzo di contratti derivati. Le operazioni di copertura possono essere stipulate anche rispetto a sottostanti che abbiano una manifestazione contrattuale futura, ma che siano comunque altamente probabili (cd. highly probable forecast transaction). A questo scopo vengono impiegate diverse tipologie di contratti derivati (in particolare outright e swap). Per quanto attiene alla valorizzazione a fair value degli strumenti derivati su tassi di cambio, essa viene calcolata sulla base di algoritmi di valutazione standard di mercato e su quotazioni/contribuzioni di mercato fornite da primari info-provider. La pianificazione, il coordinamento e la gestione di questa attività a livello di Gruppo Saipem è assicurata dalla funzione Finanza che monitora la corretta corrispondenza tra strumenti derivati e flussi sottostanti e l'adeguata rappresentazione contabile in ottemperanza ai principi contabili internazionali IFRS.
Le attività di misurazione e controllo del rischio cambio vengono svolte attraverso il calcolo di una serie di KRI oggetto di monitoraggio periodico. In particolare, i KRI sul rischio cambio sono definiti come le soglie minime di copertura dei flussi contrattuali in valuta futuri e le soglie massime delle relative possibili perdite potenziali misurate con modelli di Value at Risk (VaR).
Con riferimento alle valute diverse dall'euro che potenzialmente generano impatti in termini di esposizione al rischio di cambio, per l'esercizio 2022 si è provveduto a elaborare un'analisi di sensitività per determinare l'effetto sul conto economico e sul patrimonio netto che deriverebbe da un'ipotetica variazione positiva e negativa del 10% nei tassi di cambio delle citate valute estere rispetto all'euro.
L'analisi di sensitività è stata effettuata in relazione alle seguenti attività e passività finanziarie espresse in divisa diversa dall'euro:

Si precisa che per gli strumenti derivati su tassi di cambio l'analisi di sensitività sul relativo fair value viene effettuata confrontando il controvalore a termine fissato nei contratti con il controvalore determinato ai tassi di cambio a pronti, variati in più o in meno del 10% e aggiustati utilizzando le curve di tasso di interesse coerenti con le scadenze dei contratti sulla base delle quotazioni alla chiusura dell'esercizio.
Si rileva che l'analisi non ha riguardato l'effetto delle variazioni del cambio sulla valutazione delle attività contrattuali da valutazione commesse a lungo termine, in quanto le stesse non rappresentano un'attività finanziaria secondo lo IAS 32.
Alla luce di quanto precede, sebbene Saipem adotti una strategia volta a minimizzare l'esposizione al rischio di cambio attraverso l'impiego di diverse tipologie di contratti derivati (outright e swap), non può escludersi che le oscillazioni dei tassi di cambio possano influenzare in maniera significativa i risultati del Gruppo e la comparabilità dei risultati dei singoli esercizi.
Un deprezzamento dell'euro rispetto alle altre valute comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di -1 milione di euro (-59 milioni di euro al 31 dicembre 2021) e un effetto complessivo sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di -234 milioni di euro (-262 milioni di euro al 31 dicembre 2021).
Un apprezzamento dell'euro rispetto alle altre valute comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di 3 milioni di euro (62 milioni di euro al 31 dicembre 2021) e un effetto complessivo sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di 236 milioni di euro (264 milioni di euro al 31 dicembre 2021).
L'incremento (riduzione) rispetto all'esercizio precedente deriva essenzialmente dalla variazione delle attività e passività finanziarie soggette a esposizione.
Nella seguente tabella vengono riepilogati gli effetti sulle voci di stato patrimoniale e conto economico della suddetta analisi di sensitività.
| 2021 | 2022 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Δ+10% | Δ-10% | Δ+10% | Δ-10% | |||||
| (milioni di euro) | Conto economico |
Patrimonio netto |
Conto economico |
Patrimonio netto |
Conto economico |
Patrimonio netto |
Conto economico |
Patrimonio netto |
| Strumenti derivati | (105) | (308) | 108 | 310 | (35) | (268) | 37 | 270 |
| Crediti commerciali e altri | 89 | 89 | (89) | (89) | 76 | 76 | (76) | (76) |
| Crediti finanziari | 42 | 42 | (42) | (42) | 38 | 38 | (38) | (38) |
| Debiti commerciali e altri | (105) | (105) | 105 | 105 | (115) | (115) | 115 | 115 |
| Disponibilità liquide | 43 | 43 | (43) | (43) | 52 | 52 | (52) | (52) |
| Passività finanziarie a breve termine | (10) | (10) | 10 | 10 | (7) | (7) | 7 | 7 |
| Passività finanziarie a medio-lungo termine | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Passività per leasing | (13) | (13) | 13 | 13 | (10) | (10) | 10 | 10 |
| Totale | (59) | (262) | 62 | 264 | (1) | (234) | 3 | 236 |
L'analisi di sensitività dei crediti e debiti suddivisa per le principali valute risulta essere la seguente.
| 31.12.2021 | 31.12.2022 | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Valuta | Totale | Δ -10% | Δ +10% | Totale | Δ -10% | Δ +10% | ||
| Crediti | |||||||||
| USD | 791 | (79) | 79 | 642 | (64) | 64 | |||
| KWD | 50 | (5) | 5 | 63 | (6) | 6 | |||
| PLN | 15 | (2) | 2 | 15 | (1) | 1 | |||
| GBP | 3 | - | - | 5 | (1) | 1 | |||
| NOK | 9 | (1) | 1 | 12 | (1) | 1 | |||
| Altre valute | 17 | (2) | 2 | 26 | (3) | 3 | |||
| Totale | 885 | (89) | 89 | 763 | (76) | 76 | |||
| Debiti | |||||||||
| USD | 696 | 70 | (70) | 777 | 78 | (78) | |||
| GBP | 188 | 19 | (19) | 180 | 18 | (18) | |||
| AED | 26 | 3 | (3) | 36 | 3 | (3) | |||
| AUD | 2 | - | - | 2 | - | - | |||
| NOK | 13 | 1 | (1) | 37 | 4 | (4) | |||
| JPY | 25 | 2 | (2) | 30 | 3 | (3) | |||
| AOA | 5 | 1 | (1) | 7 | 1 | (1) | |||
| KWD | 72 | 7 | (7) | 62 | 6 | (6) | |||
| Altre valute | 25 | 2 | (2) | 18 | 2 | (2) | |||
| Totale | 1.052 | 105 | (105) | 1.149 | 115 | (115) |
Rischio di mercato - Tasso di interesse
Le oscillazioni dei tassi di interesse influiscono sul valore di mercato delle attività e delle passività finanziarie dell'impresa e sul livello degli oneri finanziari netti. L'obiettivo di risk management è la minimizzazione del rischio di tasso di interesse nel perseguimento degli obiettivi di struttura finanziaria definiti nella Financial Risk Policy.

La funzione Finanza del Gruppo Saipem valuta, in occasione della stipula di finanziamenti a tassi variabili, la rispondenza con gli obiettivi stabiliti e, ove ritenuto opportuno, interviene gestendo il rischio di oscillazione tassi di interesse mediante operazioni di Interest Rate Swap (IRS). La funzione Finanza del Gruppo Saipem, inoltre, se ritenuto opportuno e a fronte di adeguate valutazioni interne, interviene tramite la negoziazione di contratti derivati per fissare il differenziale dei tassi di interesse e stabilizzare gli impatti del costo delle coperture valutarie poste in essere dal Gruppo.
La pianificazione, il coordinamento e la gestione di questa attività a livello di Gruppo Saipem è assicurata dalla funzione Finanza che monitora la corretta corrispondenza tra strumenti derivati e flussi sottostanti e l'adeguata rappresentazione contabile in ottemperanza ai principi contabili internazionali IFRS. Sebbene Saipem adotti una strategia volta a minimizzare l'esposizione al rischio di tasso di interesse attraverso il perseguimento di obiettivi di struttura finanziaria definiti, non può escludersi che le oscillazioni dei tassi di interesse possano influenzare in maniera significativa i risultati del Gruppo e la comparabilità dei risultati dei singoli esercizi.
Per quanto attiene alla valorizzazione a fair value degli strumenti derivati su tassi di interesse, essa viene calcolata dalla funzione Finanza sulla base di algoritmi di valutazione standard di mercato e su quotazioni/contribuzioni di mercato fornite da primari info provider.
Le attività di misurazione e controllo del rischio tasso di interesse vengono svolte dal Gruppo Saipem attraverso il calcolo e monitoraggio di un KRI volto a misurare l'incidenza dell'indebitamento a tasso fisso, considerando anche gli eventuali strumenti derivati connessi, sull'indebitamento totale.
Con riferimento al rischio di tasso di interesse è stata elaborata un'analisi di sensitività per determinare l'effetto sul conto economico e sul patrimonio netto che deriverebbe da un movimento positivo e negativo di 100 punti base sui livelli dei tassi di interesse.
L'analisi è stata effettuata in relazione a tutte le attività e passività finanziarie esposte alle oscillazioni del tasso di interesse e ha interessato in particolare le seguenti poste:
≥ strumenti derivati su tassi di interesse;
≥ disponibilità liquide ed equivalenti;
≥ passività finanziarie a breve e lungo termine.
Si precisa che per gli strumenti derivati su tassi di interesse l'analisi di sensitività sul fair value viene effettuata scontando i flussi di cassa contrattualmente attesi con le curve di tasso di interesse rilevate sulla base delle quotazioni alla chiusura dell'esercizio, variate in più o in meno di 100 punti base. Con riferimento alle disponibilità liquide ed equivalenti e alle passività finanziarie a tasso variabile si è fatto riferimento rispettivamente allo stock alla data di chiusura dell'esercizio e all'evoluzione dell'esposizione attesa nei successivi 12 mesi; su tale base è stato applicato un movimento dei tassi d'interesse in più e in meno di 100 punti base.
Una variazione positiva dei tassi di interesse comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di 3 milioni di euro (3 milioni di euro al 31 dicembre 2021) e un effetto complessivo sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di 3 milioni di euro (4 milioni di euro al 31 dicembre 2021). Una variazione negativa dei tassi di interesse comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di -3 milioni di euro (-3 milioni di euro al 31 dicembre 2021) e un effetto complessivo sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di -3 milioni di euro (-4 milioni di euro al 31 dicembre 2021).
L'incremento (riduzione) rispetto all'esercizio precedente deriva essenzialmente dalla variazione delle attività e passività finanziarie esposte alle fluttuazioni del tasso di interesse.
Nella seguente tabella vengono riepilogati gli effetti sulle voci di stato patrimoniale e conto economico della suddetta analisi di sensitività.
| 2021 | 2022 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| +100 punti base | -100 punti base | +100 punti base | -100 punti base | |||||
| (milioni di euro) | Conto economico |
Patrimonio netto |
Conto economico |
Patrimonio netto |
Conto economico |
Patrimonio netto |
Conto economico |
Patrimonio netto |
| Disponibilità liquide | 4 | 4 | (4) | (4) | 5 | 5 | (5) | (5) |
| Strumenti derivati | - | 1 | - | (1) | - | - | - | - |
| Passività finanziarie a breve termine | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Passività finanziarie a medio-lungo termine | (1) | (1) | 1 | 1 | (2) | (2) | 2 | 2 |
| Totale | 3 | 4 | (3) | (4) | 3 | 3 | (3) | (3) |
I risultati economici di Saipem possono essere influenzati dalla variazione dei prezzi dei prodotti petroliferi (olio combustibile, lubrificanti, gasolio per natanti, ecc.) e delle materie prime (rame, acciaio, ecc.) nella misura in cui esse rappresentino un elemento di costo associato rispettivamente alla gestione di mezzi navali/basi/cantieri o alla realizzazione di progetti/investimenti.
Al fine di mitigare il rischio commodity, oltre a proporre soluzioni in ambito commerciale, Saipem utilizza anche strumenti derivati (in particolare swap, bullet swap) negoziati nei mercati finanziari organizzati ICE, NYMEX e LME, nella misura in cui il mercato di riferimento per l'approvvigionamento fisico risulti ben correlato a quello finanziario ed efficiente in termini di prezzo.
Per quanto attiene alla gestione del rischio prezzo commodity, gli strumenti finanziari derivati su commodity negoziati da Saipem hanno finalità di copertura a fronte di sottostanti impegni contrattuali. Le operazioni di copertura possono essere stipulate anche rispetto a sottostanti che abbiano una manifestazione contrattuale futura, ma che siano comunque altamente probabili (cd. highly probable forecast transaction). Nonostante le attività di copertura adottate dalla Società per il controllo e la gestione del rischio commodity, Saipem non può garantire che tali attività siano efficienti, ovvero adeguate, o che in futuro sarà in grado di fare ancora ricorso a tali strumenti di copertura.
Per quanto attiene alla valorizzazione a fair value degli strumenti derivati su commodity, essa viene calcolata dalla funzione Finanza sulla base di algoritmi di valutazione standard di mercato e su quotazioni/contribuzioni di mercato fornite da primari info provider. Le attività di misurazione e controllo del rischio prezzo commodity vengono svolte dal Gruppo Saipem attraverso il calcolo di un KRI volto a quantificare la massima perdita potenziale misurata con modelli VaR.

Con riferimento agli strumenti finanziari di copertura relativi al rischio commodity, un'ipotetica variazione positiva del 10% nei prezzi sottostanti non comporterebbe alcun effetto ante imposte sul risultato, mentre comporterebbe un effetto sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto d'imposta, di 5 milioni di euro. Un'ipotetica variazione negativa del 10% nei prezzi sottostanti non comporterebbe un effetto ante imposte sul risultato, mentre comporterebbe un effetto sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto d'imposta di -5 milioni di euro.
Il rischio credito rappresenta l'esposizione di Saipem a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalla controparte. Per quanto attiene al rischio di controparte in contratti di natura commerciale, la gestione del credito è affidata alla responsabilità delle business line e alle funzioni specialistiche corporate dedicate, sulla base di procedure formalizzate di valutazione e di affidamento dei partner commerciali. Per quanto attiene al rischio di controparte finanziaria derivante dall'impiego della liquidità, dalle posizioni in contratti derivati e da altre transazioni con controparti finanziarie, le società del Gruppo adottano le disposizioni definite nella Financial Risk Policy. Nonostante le misure attuate dalla Società volte a evitare concentrazioni di rischio e/o attività e l'identificazione di parametri e condizioni entro i quali consentirne l'operatività in strumenti derivati non si può escludere che una parte dei clienti del Gruppo possa ritardare, ovvero non onorare i pagamenti alle condizioni e nei termini pattuiti. L'eventuale ritardato o mancato pagamento dei corrispettivi da parte dei principali clienti potrebbe comportare difficoltà nell'esecuzione e/o nel completamento delle commesse, ovvero la necessità di recuperare i costi e le spese sostenute attraverso azioni legali.
La valutazione della recuperabilità delle attività finanziarie con controparti di natura sia commerciale che finanziaria è effettuata sulla base del cosiddetto "expected credit loss model" illustrato al paragrafo "Svalutazioni di attività finanziarie".
Le attività di misurazione e controllo del rischio credito verso controparti commerciali vengono svolte dal Gruppo Saipem attraverso il periodico calcolo di KRI volti a misurare l'articolazione per Probabilità di Default ("PD") delle esposizioni su crediti commerciali, backlog e garanzie concesse. L'effetto di tali attività è esposto nelle successive note 10 "Crediti commerciali e altri crediti" e 12 "Attività contrattuali". Il rischio credito verso controparti finanziarie viene invece monitorato e controllato attraverso il periodico calcolo di KRI volti a misurare l'esposizione, la durata massima di impiego e l'articolazione degli attivi finanziari per classe di rating.
Il rischio liquidità rappresenta il rischio che, a causa dell'incapacità di reperire nuovi fondi ("funding liquidity risk") o di liquidare attività sul mercato ("asset liquidity risk"), l'impresa non riesca a far fronte ai propri impegni di pagamento, determinando un impatto sul risultato economico nel caso in cui l'impresa sia costretta a sostenere costi addizionali per fronteggiare i propri impegni o, come estrema conseguenza, una situazione di insolvibilità che ponga a rischio la continuità aziendale. L'obiettivo di risk management del Gruppo è quello di implementare una struttura finanziaria che, in coerenza con gli obiettivi di business e con i limiti definiti nella Financial Risk Policy, garantisca un livello di liquidità e di linee di credito committed adeguato per il Gruppo. Tale obiettivo è orientato a garantire risorse finanziarie sufficienti a coprire gli impegni a breve termine e le obbligazioni in scadenza, anche mediante operazioni di rifinanziamento o raccolta anticipata, nonché ad assicurare la disponibilità di un adeguato livello di elasticità finanziaria per i programmi di sviluppo del Gruppo Saipem, perseguendo il mantenimento di un equilibrio in termini di durata e di composizione del debito e un'adeguata struttura degli affidamenti bancari.
Le attività di misurazione e controllo del rischio liquidità vengono svolte mediante un continuo monitoraggio dei flussi di cassa previsionali, del profilo di scadenza delle passività finanziarie e dei parametri caratterizzanti i principali contratti di finanziamento bancario (cd. Financial Covenant), e attraverso il periodico calcolo di specifici KRI. Tali indicatori misurano il livello di cassa disponibile prevista nel breve termine, il livello di concentrazione delle scadenze delle passività finanziarie e dei derivati e i rapporti tra le fonti e gli impieghi finanziari previsti nel breve e medio termine.
In relazione ai contratti di finanziamento che prevedono il rispetto di Financial Covenant e altre clausole che comportino limiti all'utilizzo delle risorse finanziarie, si rileva che alla data del 31 dicembre 2022 tali clausole risultano tutte rispettate.
Per il controllo e l'utilizzo efficiente della propria liquidità, il Gruppo Saipem si avvale tra l'altro di un sistema accentrato di cash pooling e di strumenti di reporting automatizzati.
La Società, a seguito del deterioramento nel 2021 dei margini economici a vita intera di taluni progetti relativi ai segmenti E&C Onshore e Offshore Wind, nonché della possibile insorgenza, in relazione ad alcuni contratti di finanziamento, del diritto delle relative controparti bancarie ad accelerarne la scadenza a causa del verificarsi dei presupposti previsti dall'art. 2446 del codice civile, ha finalizzato in data 15 luglio 2022 un aumento di capitale per circa 2 miliardi di euro volto al rafforzamento della propria struttura patrimoniale e finanziaria.
Inoltre, in data 28 ottobre 2022, la Società ha completato la cessione delle attività relative al business Drilling Onshore a KCA Deutag per un importo complessivo pari a circa 488 milioni di dollari (relativamente alle attività in Arabia Saudita, Congo, Emirati Arabi Uniti e Marocco).
Inoltre, in data 10 febbraio 2023, sono state stipulate due nuove linee di credito per un importo complessivo pari a 860 milioni di euro, consistenti in: (i) una nuova Revolving Credit Facility per un importo complessivo pari a circa 470 milioni di euro, con una durata pari a 3 anni e una funzione di backup, per la quale non si prevedono utilizzi; e (ii) un nuovo Term Loan senior unsecured di circa 390 milioni di euro garantito per il 70% da SACE, la Export Credit Agency italiana, nell'ambito dello strumento "Garanzia SupportItalia". La durata del finanziamento è di circa 5 anni, con un periodo di pre-ammortamento di 2 anni. L'efficacia della garanzia e l'utilizzo del finanziamento sono subordinati all'emissione di un apposito decreto da parte del Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF).
Grazie ai proventi dell'aumento di capitale, alla cessione del business Drilling Onshore e alla stipula delle nuove linee di finanziamento di cui sopra, Saipem ha significativamente rafforzato la propria struttura finanziaria e la liquidità.

Al 31 dicembre 2022 il Gruppo ha strutturato le proprie fonti di finanziamento principalmente su scadenze di medio-lungo termine con una durata media pari a 2,6 anni; la quota di debito a medio-lungo termine in scadenza nel 2023 è pari a 708 milioni di euro, di cui 67 milioni di euro nel corso del primo semestre e la restante quota nel corso del secondo semestre.
Le scadenze relative ai quattro prestiti obbligazionari dell'ammontare di 500 milioni di euro ciascuno in essere al 31 dicembre 2022 sono previste negli esercizi 2023, 2025, 2026 e 2028.
In considerazione delle operazioni finanziarie sopra descritte, del piano delle scadenze del debito di medio-lungo termine e dell'ammontare di cassa disponibile al 31 dicembre pari a 1.362 milioni di euro, Saipem ritiene di avere accesso a fonti di finanziamento più che adeguate a soddisfare le prevedibili necessità finanziarie.
Saipem e i prestiti obbligazionari emessi dalla società controllata Saipem Finance International BV sono oggetto di giudizio da parte delle agenzie di rating Standard & Poor's e Moody's. In data 19 luglio 2022 la Società ha ricevuto da Moody's un long term Corporate Family Rating pari a "Ba3" (Outlook stabile), nonché un senior unsecured debt rating pari a "Ba3" per i prestiti obbligazionari. Inoltre, in data 2 dicembre 2022, la Società ha ottenuto da Standard & Poor's Global Ratings un long-term issuer credit rating pari a "BB+" (Outlook stabile), nonché un senior unsecured rating pari a "BB+" per i prestiti obbligazionari. Tali valutazioni sui prestiti obbligazionari emessi da Saipem Finance International BV rientrano nella categoria speculativa "non-investment grade", caratterizzata da un profilo di rischio accentuato e che ricomprende titoli di debito particolarmente esposti ad avverse condizioni economiche, finanziarie e settoriali. Un eventuale peggioramento del rating di Saipem e/o delle emissioni obbligazionarie emesse da Saipem Finance International BV che potrebbe essere determinato da un deterioramento dei mercati di riferimento, della redditività delle commesse o della liquidità di Saipem, potrebbe determinare una maggior onerosità nella raccolta dei finanziamenti futuri oltre che un ricorso meno agevole al mercato dei capitali, con conseguenti effetti negativi sull'attività, le prospettive, nonché la situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società e del Gruppo Saipem.
Nella tabella che segue sono rappresentati gli ammontari di pagamenti contrattualmente dovuti relativi ai debiti finanziari e alle passività finanziarie per leasing, con evidenza separata delle quote capitale e degli interessi, e alle passività per strumenti finanziari derivati.
| Quota a lungo termine | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Quota a breve termine 2023 |
2024 | 2025 | 2026 | 2027 | Oltre | Totale | ||
| Passività finanziarie a lungo termine | 748 | 95 | 566 | 560 | 15 | 500 | 2.484 | ||
| Passività finanziarie a breve termine | 159 | - | - | - | - | - | 159 | ||
| Passività finanziarie per leasing | 160 | 84 | 54 | 47 | 42 | 173 | 560 | ||
| Passività per strumenti derivati | 94 | - | - | - | - | - | 94 | ||
| Totale | 1.161 | 179 | 620 | 607 | 57 | 673 | 3.297 | ||
| Interessi su debiti finanziari | 77 | 54 | 50 | 34 | 16 | 15 | 246 | ||
| Interessi su passività finanziarie per leasing | 28 | 23 | 19 | 16 | 13 | 62 | 161 |
Nella tabella che segue è rappresentato il timing degli esborsi a fronte di debiti commerciali e diversi.
| Anni di scadenza | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | 2023 | 2024-2027 | Oltre | Totale | ||||
| Debiti commerciali | 2.630 | - | - | 2.630 | ||||
| Altri debiti | 277 | - | 2 | 279 |
Gli impegni per investimenti relativi a progetti per i quali sono già stati collocati i contratti di procurement, con scadenza nel 2023, sono pari a 106 milioni di euro.
L'applicazione dei principi contabili generalmente accettati per la redazione del bilancio e delle relazioni contabili infrannuali comporta che la Direzione Aziendale effettui stime contabili basate su giudizi complessi e/o soggettivi, stime basate su esperienze passate e ipotesi considerate ragionevoli e realistiche sulla base delle informazioni conosciute al momento della stima. L'utilizzo di queste stime contabili influenza il valore di iscrizione delle attività e delle passività e l'informativa su attività e passività potenziali alla data del bilancio, nonché l'ammontare dei ricavi e dei costi nell'esercizio di riferimento. I risultati effettivi possono differire da quelli stimati a causa dell'incertezza che caratterizza le ipotesi e le condizioni sulle quali le stime sono basate.
Le stime contabili e i giudizi significativi formulati dalla Direzione Aziendale per la redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2022 sono influenzati, oltre che dall'attuale contesto macroeconomico derivante da una combinazione delle conseguenze della crisi russo-ucraina, dell'inflazione, dell'aumento dei tassi di interesse e degli effetti residui legati alla pandemia COVID-19, anche dagli effetti delle iniziative in corso per attenuare le conseguenze dei cambiamenti climatici e dai potenziali

impatti derivanti dalla transizione energetica che nel medio e lungo termine potrebbero incidere significativamente sui modelli di business, sui flussi di cassa, sulla posizione patrimoniale-finanziaria e sulle performance finanziarie ed economiche del Gruppo. Di seguito sono indicate le stime contabili critiche del processo di redazione del bilancio e delle relazioni contabili infrannuali che comportano un elevato ricorso a giudizi soggettivi, assunzioni e stime relative a tematiche per loro natura incerte. Le modifiche
delle condizioni alla base dei giudizi e delle assunzioni adottati possono determinare un impatto rilevante sui risultati degli esercizi successivi.
In relazione alle poste di bilancio oggetto di stima e giudizio, sotto riportate, sono indicati i riferimenti alle note illustrative contenenti le informazioni contabili alla data di chiusura dell'esercizio.
Il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA ha esaminato, alla data odierna e comunque nel corso dell'anno, tutti i fattori di rischio e le incertezze significative identificate in sede di approvazione della relazione finanziaria chiusa al 31 dicembre 2021 al fine di valutare se gli stessi possano essere considerati superati. Tale analisi ha considerato i fatti di seguito riportati.
≥ In data 15 luglio 2022 si è conclusa la sottoscrizione dell'aumento di capitale avente ad oggetto n. 1.974.327.430 di nuove azioni per un controvalore complessivo pari a 1.999.993.686,59 euro, di cui 41.460.876,03 euro a titolo di capitale e 1.958.532.810,56 euro a titolo di sovrapprezzo. In particolare, alla data dell'11 luglio 2022, sono stati esercitati diritti di opzione per la sottoscrizione di circa il 70% del totale delle nuove azioni, di cui circa il 44% è stato sottoscritto dagli azionisti che esercitano il controllo congiunto sulla Società. Il restante 30% di diritti di opzione non esercitati è stato offerto su Euronext Milan nelle sedute del 12 e 13 luglio 2022 durante le quali sono state sottoscritte circa il 9,9% del totale delle nuove azioni. Infine, ai sensi del contratto di garanzia (underwriting agreement), che era stato siglato nell'ambito della più ampia manovra finanziaria e patrimoniale approvata dallo stesso Consiglio di Amministrazione il 24 marzo 2022, sempre in data 15 luglio 2022 sono state sottoscritte dagli istituti finanziari coinvolti nella manovra di rafforzamento le restanti azioni di nuova emissione risultate inoptate per un controvalore complessivo pari a 592.327.964,76 euro.
In data 18 luglio 2022 la Società ha rimborsato la "SACE Facility" per l'intero ammontare pari a 852 milioni di euro, precedentemente utilizzata per rimborsare il finanziamento "Tranche A" della Liquidity Facility erogato in data 4 aprile 2022 per un importo pari a 680 milioni di euro.
≥ Nel corso del 2022 è proseguita l'attuazione e il raggiungimento degli obiettivi inseriti nel Piano 2022-2025, in particolare con le iniziative di valorizzazione di asset, miglioramento della liquidità e di riduzione dei costi.
Saipem ha aggiornato le linee strategiche presentate a marzo 2022, confermando il positivo momento di mercato e il progressivo miglioramento della performance del Gruppo; il Piano Strategico 2023-2026, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 27 febbraio 2023, ha confermato il perseguimento di un profilo-rischio rendimento più bilanciato.
Nel periodo di Piano 2023-2026, si prevede di aumentare ulteriormente le acquisizioni di attività Offshore, caratterizzate da una più alta marginalità grazie alla consolidata posizione competitiva del Gruppo, e uno sviluppo di nuovi segmenti che contribuiranno all'aumento dei volumi di attività low/zero carbon.
Con riferimento alla struttura organizzativa, è stato implementato il nuovo assetto organizzativo strutturato in quattro linee di business: Asset Based Services, Energy Carriers, Robotics and Industrialized Solutions e Sustainable Infrastructures. A completamento della nuova organizzazione, nel mese di febbraio 2023 è stata istituita una nuova linea di business Offshore Wind, che si aggiunge alle quattro linee di business istituite a gennaio 2022.
Alla luce di quanto sopra esposto, con riferimento alla situazione patrimoniale, finanziaria e operativa del Gruppo Saipem, il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA ha valutato che non esistano incertezze significative che, singolarmente o nel loro complesso, possano far sorgere dubbi significativi sulla capacità della Società e del Gruppo di operare come un'entità in funzionamento. Per tale motivo il Consiglio di Amministrazione ha concluso che sussistono tutti i presupposti per provvedere alla redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2022 utilizzando il presupposto della continuità aziendale, mantenendo i criteri di valutazione propri di un'azienda in funzionamento, descritti nella nota illustrativa 3.
L'attuale contesto di mercato è caratterizzato da una significativa tendenza di ripresa nei mercati di riferimento per Saipem, in linea con una crescita visibile sia in termini di indicatori macroeconomici che di domanda energetica complessiva. Tuttavia,

l'emergere di nuovi eventi di destabilizzazione nel corso del 2022, come la guerra in Ucraina, l'incremento dell'inflazione e l'innalzamento dei tassi d'interesse hanno accresciuto l'instabilità economica a livello globale che ha richiesto ulteriore attenzione da parte della Direzione nella formulazione delle stime contabili e giudizi significativi. Di conseguenza, alcune aree di bilancio, in relazione anche alla maggiore incertezza nelle stime, potrebbero essere influenzate dai recenti eventi e circostanze macroeconomiche.
Nel corso del 2022 Saipem ha osservato nell'ambito delle proprie attività un significativo aumento dei tassi di inflazione che hanno determinato una forte crescita dei prezzi dei materiali e dei costi energetici, in particolare nella prima metà dell'anno; inoltre, l'innalzamento dei tassi di interesse ha influenzato i tassi di sconto utilizzati nelle verifiche di riduzione di valore delle attività non finanziarie che, a parità di condizioni, avrebbero determinato una diminuzione dei valori recuperabili.
Per quanto concerne l'andamento dei prezzi del petrolio e del gas naturale, la Società ritiene che la volatilità di breve periodo negli stessi possa impattare limitatamente i risultati del Gruppo data la natura delle attività di Saipem, caratterizzate da commesse pluriennali con tempi di realizzazione di diversi anni, a seconda della complessità del progetto. Nel più lungo periodo, si conferma una prospettiva di miglioramento del contesto esterno, supportata dal ciclo di crescita pluriennale che il mercato sta attraversando.
Effetti diretti: allo stato attuale per i progetti Saipem che prevedevano la realizzazione di attività sul territorio russo e/o con clienti russi (Arctic LNG 2 GBS in JV con Ronesans - cliente Arctic LNG 2 - scopo del lavoro: EPC; Arctic LNG 2 Topside Facilities in JV con Technip - cliente Arctic LNG 2 - scope of work EPC), sono in corso negoziazioni per la finalizzazione degli accordi commerciali che concretizzeranno l'uscita dagli stessi in linea e in piena conformità con le necessarie autorizzazioni e le tempistiche previste dalla normativa comunitaria.
Al momento dell'inizio del conflitto in Ucraina, Saipem aveva in essere altri due progetti nella Federazione Russa: (i) un progetto EPC per la Raffineria di Mosca con il cliente GazpromNeft: contratto risolto a seguito dell'introduzione di sanzioni specifiche nei confronti di GazpromNeft. Le pendenze relative al progetto sono state tutte definite entro il 15 maggio 2022 come previsto dal Regolamento UE; (ii) un progetto di perforazione di gas in acque sub-artiche con l'utilizzo del mezzo di perforazione Perro Negro 8, per il quale il relativo contratto è stato risolto. Il mezzo si trova già in Medio Oriente in preparazione per un contratto con un operatore locale.
La Società conferma che opera nel pieno rispetto di quanto stabilito dalle istituzioni europee e nazionali nei confronti della Federazione Russa.
Il backlog consolidato riferito a progetti in Russia, in seguito alla terminazione dei due contratti, è quindi azzerato. A seguito della cancellazione nel terzo trimestre 2022 di progetti non consolidati in Russia del valore di circa 800 milioni di euro, il backlog residuo ammonta a circa 251 milioni di euro (217 milioni di euro Arctic LNG 2 - Topside e 34 milioni di euro Arctic LNG 2 - GBS) ed è relativo al riconoscimento degli accordi in negoziazione.
Il Piano Strategico 2023-2026, in linea con il precedente Piano, non prevede acquisizioni di nuove commesse in Russia. L'attuale contesto del mercato energetico potrebbe inoltre favorire lo sviluppo di nuove infrastrutture energetiche per la diversificazione dell'approvvigionamento energetico in molti Paesi.
Si precisa che la Società utilizza per la valutazione dei crediti commerciali la probabilità di default dei clienti basata su dati di mercato osservabili e su valutazioni raccolte da info-provider per la quantificazione delle perdite attese alla data di chiusura; di conseguenza tali dati incorporano già gli effetti del conflitto russo-ucraino.
A seguito del conflitto russo-ucraino e delle conseguenti sanzioni intraprese dalla Comunità Europea, USA e altri Paesi, Saipem ha attivato l'Unità di Crisi Corporate (CCU) che collabora quotidianamente con le Unità di Crisi Locali (LCU) in Russia e le funzioni operative di business direttamente coinvolte nella gestione dei progetti e del personale presenti in loco, sul quale è stato fatto un focus. Si segnala a riguardo che non ci sono né attività portate avanti da Saipem né personale nei territori ucraini interessati dallo scontro.
Effetti indiretti: la crisi russa incrementa l'incertezza causata dalla pandemia e l'attuale scenario socio-economico rende complesso per gli operatori della supply chain fornire previsioni di prezzo e assumere impegni contrattuali con quotazioni di lungo periodo. Inizialmente i fornitori erano impossibilitati a presentare delle offerte in quanto gli stabilimenti produttivi erano divenuti estremamente selettivi nelle iniziative da perseguire e non fornivano le relative quotazioni se non ai clienti ritenuti più affidabili e solidi finanziariamente. Più recentemente la situazione è migliorata, ma i tempi di consegna si sono notevolmente allungati con impatto diretto sui progetti in portafoglio.
Saipem non acquista direttamente materie prime in quanto la sua catena di fornitura è lunga. Non sono previsti impatti diretti, ma si può assumere che la disponibilità di acciaio e di metalli più nobili (nickel, rame, alluminio) sarà inferiore e inoltre ci saranno impatti sul prezzo legati ad altri fattori produttivi (es., gas ed energia), con conseguenze anche sulle tempistiche di consegna, nonché sulla relativa logistica.
Saipem ha un approccio di supply chain diversificato e ove possibile globale. Il rischio, tuttavia, resta concreto per le forniture per le quali, per ragioni tecnologiche, sono disponibili un numero di alternative ridotte, tuttavia tipicamente, se tali tecnologie sono fornite da produttori occidentali e non sono oggetto di sanzioni.
La Società sta monitorando attentamente la propria supply chain per identificare e prendere le dovute azioni di mitigazione in relazione ai potenziali impatti in termini di costi di materiali e servizi e tempi di fornitura derivanti da un mercato tutt'ora incerto sia per instabilità del contesto internazionale sia per l'incertezza sulla possibile evoluzione dei costi delle materie prime. La Società dall'inizio della crisi ha adeguato le proprie strategie esecutive e ha già avviato discussioni con i propri clienti e in generale con l'intera supply chain per negoziare meccanismi di gestione e condivisione del rischio, per mitigarne gli impatti sulle commesse in esecuzione e sulle iniziative future.
In aggiunta a quanto sopra, i nostri servizi di threat intelligence segnalano un incremento della minaccia cyber per gli operatori dei mercati citati e per la loro supply chain. Alla data del presente documento non si sono registrati eventi di attacchi informatici diretti ai danni di Saipem.

I continui assessment di terze parti confermano la bontà dell'impostazione data in termini di rilevamento degli attacchi e relativa risposta all'interno del piano di Crisis Management aziendale, nonché delle misure tecnologiche atte a proteggere le risorse critiche per l'azienda.
Saipem continua comunque a monitorare i possibili impatti derivanti dalle misure restrittive adottate dall'Unione Europea introdotte a seguito del conflitto in Ucraina, al fine di valutarne potenziali ripercussioni sul proprio business.
Gli effetti residui della pandemia COVID-19 continuano ad avere conseguenze negative, seppur attenuate, sull'economia globale e di riflesso su Saipem.
Il Gruppo Saipem continua comunque a effettuare una costante analisi degli effetti legati al COVID-19, in termini di: (i) evoluzione dei contesti normativi nei Paesi dove il Gruppo opera, attraverso il monitoraggio delle misure di contenimento da essi adottate; (ii) gestione delle relazioni con i clienti e partner; (iii) gestione della contrattualistica, attiva e passiva, attraverso l'introduzione e/o l'attivazione, ove possibile, di specifiche clausole contrattuali per mitigare i potenziali effetti negativi della pandemia; (iv) impatti sulle attività di esecuzione dei progetti, e in particolare sull'operatività dei cantieri e dei mezzi navali, riconducibili alla modificata disponibilità di risorse interne ed esterne e/o ad altre circostanze direttamente o indirettamente conseguenti alla pandemia; (v) livelli di performance e continuità di servizio da parte di fornitori, subcontrattisti e partner.
Aspetti finanziari: in tale contesto la Società continua a riservare attenzione alla gestione delle attività finanziarie con particolare riguardo a: (i) valutazione dell'esposizione creditizia in essere; e (ii) negoziazione di strumenti derivati di copertura per la gestione di eventuali fluttuazioni delle variabili di mercato.
Le procedure implementate centralmente dalla Società per la gestione dei rischi finanziari sono costantemente monitorate, al fine di evitare perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalle controparti, tramite il calcolo della Probability of Default da attribuire ai crediti in essere e mitigare le variazioni dei tassi di cambio, dei tassi di interesse o dei prezzi delle commodity, affinché non influiscano negativamente sul valore delle attività, delle passività o dei flussi di cassa attesi.
Recuperabilità degli asset non finanziari: i flussi di cassa impiegati ai fini del test di impairment sono quelli del Piano Strategico 2023-2026, approvato dal Consiglio di Amministrazione del 27 febbraio 2023. Si precisa che i flussi sono stati normalizzati, ove necessario, ai sensi del principio IAS 36 e che, in particolare, le rate di noleggio di lungo termine delle CGU del Drilling Offshore sono state definite utilizzando gli ultimi report di aggiornamento delle stesse disponibili alla data ed elaborati da fonti esterne, normalmente utilizzati come benchmark di riferimento. Come esito del test di impairment al 31 dicembre 2022 non sono state registrate svalutazioni.
Processo di stima: con riferimento ai ricavi derivanti da contratti con i clienti si continuano a valutare le circostanze relative a eventuali: (i) incassi di corrispettivi che potrebbero non essere più altamente probabili; e (ii) accordi tra le parti che potrebbero modificare alcuni aspetti contrattuali legati all'oggetto o al prezzo delle operazioni.
Inoltre continua a essere rivista la stima della componente variabile dei corrispettivi che, stante l'attuale situazione di incertezza, risulta complessa e richiede un elevato grado di giudizio, per via della limitazione ("constraint") prevista dal principio IFRS 15 che consente di rilevare i ricavi limitatamente alle quote che risultano altamente probabili che non possano essere oggetto di storno in futuro (cd. "reversal"). Allo stesso modo gli effetti delle implicazioni operative derivanti dal perdurare degli effetti residui della pandemia sono valutati e, ove necessario, considerati nella stima dei costi a vita intera dei progetti.
Saipem, nell'ambito dell'analisi dei possibili effetti della pandemia COVID-19 avviata nei primi mesi del 2020 e tuttora in corso, ha identificato, valutato e continua a monitorare tali effetti a livello di ciascun progetto in esecuzione.
Identificazione impatto economico COVID-19: relativamente alle attività contrattuali delle commesse a lungo termine, i cui ricavi sono rilevati "over time" sulla base di metodi di input come il "cost to cost", la stima dei costi a finire e della tempistica per l'adempimento delle performance obligation ha reso necessario valutare l'eventuale esclusione dall'avanzamento dei progetti di quei costi legati al COVID-19.
Nel corso del 2022 i costi direttamente imputabili al COVID-19 ammontano a circa 28 milioni di euro.
I cambiamenti climatici e la transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio stanno avendo un impatto sempre più consistente sull'economia globale e sul settore energetico.
Saipem, global solution provider in questo settore, è consapevole che questi cambiamenti possono avere un impatto, diretto e indiretto, sulle attività del proprio business e di conseguenza sul proprio bilancio consolidato, in termini di risultati e di entità di valore delle proprie attività e passività. In questo contesto, intende avere un ruolo attivo:
≥ proponendo ai propri clienti progetti eco-sostenibili tecnologicamente all'avanguardia, le quali soddisfino la domanda di soluzioni e di prodotti a basse emissioni di carbonio che si prevede sarà sempre più crescente nel prossimo futuro, per supportarli nel loro percorso di decarbonizzazione;
≥ impegnandosi a migliorare l'efficienza dei propri asset e delle proprie attività per ridurre le emissioni di gas serra.
I rischi correlati ai cambiamenti climatici, a cui le attività di Saipem sono intrinsecamente esposte, sono classificabili nelle seguenti categorie:

Per i relativi dettagli si rinvia alla sezione "Rischi e opportunità legati al clima" della Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario.
Le stime contabili e i giudizi significativi formulati dalla Direzione Aziendale per la redazione del bilancio consolidato potrebbero essere influenzati dalle azioni poste in essere per limitare gli effetti dei cambiamenti climatici. I rischi climatici possono infatti influire sull'importo recuperabile di immobili, impianti e attrezzature e sull'avviamento del Gruppo; pertanto, la transizione energetica può ridurre la vita utile prevista dei beni impiegati nell'industria del petrolio e del gas, accelerando così le spese di ammortamento degli asset impiegati nelle attività di questo settore.
Saipem ha preso in considerazione le potenziali conseguenze della transizione energetica sul valore recuperabile delle CGU nel medio-lungo termine. In particolare, la transizione energetica avrà un impatto innanzitutto sull'aumento della domanda di energia da fonti rinnovabili; a tal proposito il Piano Strategico 2023-2026 prevede un cambiamento nel mix di portafoglio verso attività non oil related, con acquisizioni di progetti legati alla transizione energetica pari a circa il 25%, nonché un percorso di investimenti su nuove tecnologie abilitanti. Inoltre, nel Piano sono previste acquisizioni rilevanti nel business del gas naturale considerato uno degli elementi che supporterà la progressiva evoluzione verso fonti energetiche sostenibili. Da ultimo, la transizione energetica prevede nel lungo termine l'eliminazione del carbone tra le fonti energetiche, settore in cui il Gruppo non opera.
Saipem è sempre più posizionata in settori non-oil, valorizzando ove possibile l'utilizzo dei propri asset tradizionali; nel contempo è previsto che parte degli asset sarà completamente ammortizzata nel medio-lungo termine, periodo nel quale si prevede che la domanda di servizi nel settore oil rimanga comunque significativa.
La Direzione Aziendale continuerà a rivedere le ipotesi sulla domanda con il progredire del processo di transizione energetica, che potrebbe portare in futuro a specifiche svalutazioni dei propri asset non finanziari.
Inoltre, nuove leggi o regolamenti introdotti in risposta ai cambiamenti climatici possono dar vita a nuovi obblighi che non esistevano in precedenza; di conseguenza, la Direzione Aziendale monitora l'evoluzione della normativa in materia al fine di valutare se tali obblighi, anche impliciti, richiedano la rilevazione di appositi accantonamenti o comunque la segnalazione di passività potenziali correlate.
Nota 21 "Debiti commerciali e altri debiti", Nota 22 "Passività contrattuali", Nota 34 "Ricavi")
I processi e le modalità di riconoscimento dei ricavi e di valutazione delle attività e passività contrattuali da valutazione commesse a lungo termine sono basati sulla stima dei ricavi e dei costi a vita intera di progetti di durata ultra annuale il cui apprezzamento è influenzato da significativi elementi valutativi che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli amministratori, in particolare con riferimento alla previsione dei costi per completare ciascun progetto inclusa la stima dei rischi e delle penali contrattuali, laddove applicabili, alla valutazione di modifiche contrattuali previste o in corso di negoziazione e agli eventuali cambiamenti di stima rispetto al precedente esercizio. In particolare, nella valutazione delle attività contrattuali da valutazione commesse a lungo termine si tiene conto delle richieste di corrispettivi aggiuntivi, rispetto a quelli contrattualmente convenuti, se sono sostanzialmente approvate dal committente nell'oggetto e/o nel prezzo.
La verifica, classificazione e misurazione del rischio di credito delle controparti ai fini della determinazione della svalutazione delle attività finanziarie è un processo articolato e complesso che richiede l'esercizio di un giudizio professionale da parte della Direzione Aziendale.
Analogamente ai processi di impairment che interessano le altre poste del bilancio, le stime effettuate, ancorché basate sulle migliori informazioni disponibili e sull'adozione di adeguate metodologie e tecniche di valutazione, risultano intrinsecamente caratterizzate da elementi di aleatorietà e dall'esercizio di un giudizio professionale e potrebbero determinare previsioni di valori recuperabili differenti rispetto ai valori che si andranno effettivamente a realizzare.
Le attività non finanziarie sono svalutate quando eventi o modifiche delle circostanze facciano ritenere che il valore di iscrizione in bilancio non sia recuperabile.
Gli eventi che possono determinare una svalutazione di attività non finanziarie sono variazioni significative e durature nelle prospettive del segmento di mercato in cui l'asset viene utilizzato. La decisione se procedere a una svalutazione e la quantificazione della stessa dipendono dalle valutazioni della Direzione Aziendale su fattori complessi e altamente incerti, tra i quali l'andamento futuro del mercato di riferimento, l'impatto dell'inflazione e dei miglioramenti tecnologici sui costi operativi, le condizioni della domanda e dell'offerta su scala globale o regionale, l'evoluzione dell'attività operativa e commerciale, l'insight di business derivante dalle discussioni, nonché le interazioni di natura strategica o commerciale con clienti, partner, fornitori e concorrenti da parte delle business line.
La svalutazione delle attività non finanziarie è determinata confrontando il valore di iscrizione con il relativo valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto degli oneri di dismissione, e il valore d'uso determinato attualizzando i flussi di cassa attesi derivanti dall'utilizzo dell'attività al netto degli oneri di dismissione. Tale verifica è effettuata a livello del più piccolo aggregato di attività (cash generating unit o CGU) che genera flussi finanziari in entrata ampiamente indipendenti dai flussi finanziari generati da altre attività o gruppi di attività e sulla base della quale la Direzione Aziendale valuta la redditività del business.
La procedura di impairment test delle CGU del Gruppo prevede la determinazione di WACC differenziati per segmento di business, tali da riflettere i rischi specifici dei singoli segmenti di business a cui appartengono le CGU sottoposte al test.
I flussi di cassa attesi per ciascuna CGU sono quantificati sulla base dell'ultimo Piano Strategico, avendo riferimento anche ai risultati consuntivati, elaborato dal management e approvato dal CdA. Il Piano Strategico contiene le previsioni, elaborate da management alla luce delle informazioni disponibili al momento della stima, in ordine ai volumi di attività, ai costi operativi, ai

margini, agli investimenti coerenti con le linee strategiche, gli assetti industriali, commerciali e strategici delle specifiche business line tenuto conto anche dello scenario di mercato (incluso l'andamento delle principali variabili monetarie, i.e. tassi di cambio e tassi di inflazione). Pertanto, le previsioni di Piano Strategico (così come quelle di lungo termine dopo il periodo di Piano), seppur basate su assunzioni complesse che per la loro natura comportano il ricorso al giudizio degli amministratori, sono fondate su basi ragionevolmente obiettive (che tengono quindi conto del contesto di mercato e delle specificità di Saipem), e senza essere condizionate al verificarsi di uno specifico evento (ad es. l'affermarsi di una nuova tecnologia), al fine di esprimere allo stesso tempo la migliore stima del management e i flussi medi attesi.
Infine, in coerenza con le disposizioni dello IAS 36, i flussi di cassa utilizzati ai fini del test di impairment non tengono conto di eventuali flussi in entrata e/o in uscita derivanti: (i) da una futura ristrutturazione non ancora approvata o per la quale l'entità non si è ancora impegnata o (ii) dal miglioramento od ottimizzazione dell'andamento dell'attività sulla base di iniziative non ancora avviate o approvate per le quali non esiste ancora un commitment nei confronti di terzi per l'incremento della capacità produttiva rispetto a quella attuale.
I flussi di cassa così determinati sono attualizzati utilizzando i tassi approvati dal Consiglio di Amministrazione.
Per gli asset che non costituiscono CGU autonome (i.e. i mezzi navali Offshore e yard di fabbricazione) e che presentano indicatori di impairment, si procede a una verifica della sostenibilità della vita tecnico-economica residua, per verificare l'eventuale necessità di registrare una svalutazione ai sensi dello IAS 16, prima di effettuare il test di impairment a livello della CGU di appartenenza.
Il goodwill e le altre attività immateriali aventi vita utile indefinita non sono oggetto di ammortamento; la recuperabilità del loro valore di iscrizione è verificata almeno annualmente e comunque quando si verificano eventi che fanno presupporre una riduzione del valore. Anche con riferimento al goodwill, la verifica è effettuata a livello della CGU a cui il goodwill è attribuito. Quando il valore di iscrizione della CGU comprensivo del goodwill ad essa attribuita è superiore al valore recuperabile, la differenza costituisce oggetto di svalutazione che viene attribuita in via prioritaria al goodwill fino a concorrenza del suo ammontare; l'eventuale eccedenza della svalutazione rispetto al goodwill è imputata pro-quota al valore di libro degli altri asset a vita utile definita che costituiscono la CGU.
La complessità delle fattispecie contrattuali, nonché la loro durata ultrannuale, richiede l'esercizio di una serie articolata di giudizi da parte della Direzione Aziendale per la definizione delle assunzioni da adottare ai fini dell'identificazione e valutazione di particolari aspetti che hanno un impatto sulla rilevazione contabile e l'esposizione in bilancio, quali:
In tema di impairment test per il locatario, è previsto che il Right-of-Use relativo ai beni condotti in leasing sia incluso nel test per valutare eventuali riduzioni di valore ai sensi dello IAS 36, analogamente agli altri asset aziendali di proprietà. Con riferimento alla verifica di recuperabilità del Right-of-Use si considera: (i) l'allocazione alle CGU di appartenenza delle attività per Right-of-Use dei beni in leasing; (ii) la durata del contratto di leasing sottostante rispetto all'orizzonte temporale considerato nella determinazione dei flussi di cassa della CGU; (iii) il valore d'uso di una CGU che contiene un Right-of-Use.
Nell'esercizio del test di impairment Saipem: (i) utilizza i tassi di attualizzazione che riflettono la leva finanziaria riconducibile ai contratti di leasing; (ii) considera il Right-of-Use nel capitale investito netto testato; (iii) determina il Value in Use escludendo i relativi canoni di leasing.
La rilevazione delle operazioni di business combination implica l'attribuzione alle attività e passività dell'impresa acquisita della differenza tra il costo di acquisto e il valore netto contabile. Per la maggior parte delle attività e delle passività, l'attribuzione della differenza è effettuata rilevando le attività e le passività al loro fair value. La parte non attribuita se positiva è iscritta a goodwill, se negativa è imputata a conto economico. L'allocazione del prezzo pagato operata in via provvisoria è suscettibile di revisione/aggiornamento entro i 12 mesi successivi all'acquisizione avendo riguardo a nuove informazioni su fatti e circostanze esistenti alla data dell'acquisizione. Nel processo di attribuzione la Direzione Aziendale si avvale delle informazioni disponibili e, per le business combination più significative, di valutazioni esterne; il processo di allocazione, che richiede, in funzione delle informazioni disponibili, l'esercizio di un giudizio complesso da parte della Direzione Aziendale rileva anche ai fini dell'applicazione dell'equity method.

Saipem e alcune società del Gruppo sono parte di procedimenti giudiziali e amministrativi per i quali si valuta l'eventuale accantonamento a fondi connessi prevalentemente ai contenziosi legali e fiscali. Il processo e le modalità di valutazione dei rischi legati a tali procedimenti sono basati su elementi complessi che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli amministratori, in particolare con riferimento alla valutazione delle incertezze connesse alla previsione degli esiti dei procedimenti, alla loro classificazione tra i fondi, ovvero tra le passività tenuto conto degli elementi di valutazione acquisiti dalla funzione legale interna e dai consulenti legali esterni.
La stima del valore da accantonare è frutto di un processo complesso che comporta giudizi soggettivi da parte della Direzione Aziendale.
I programmi a benefici definiti sono valutati sulla base di eventi incerti e di ipotesi attuariali che comprendono, tra le altre, i tassi di sconto, il livello delle retribuzioni future, i tassi di mortalità, l'età di ritiro e gli andamenti futuri delle spese sanitarie coperte.
Le principali assunzioni utilizzate per la quantificazione di tali benefici sono determinate come segue: (i) i tassi di sconto e di inflazione che rappresentano i tassi in base ai quali l'obbligazione nei confronti dei dipendenti potrebbe essere effettivamente adempiuta, si basano sui tassi che maturano su titoli obbligazionari corporate di elevata qualità (ovvero, in assenza di un "deep market" di tali titoli, sui rendimenti dei titoli di stato) e sulle aspettative inflazionistiche dei Paesi interessati o dell'area valutaria di riferimento; (ii) il livello delle retribuzioni future è determinato sulla base di elementi quali le aspettative inflazionistiche, la produttività, gli avanzamenti di carriera e di anzianità; (iii) il costo futuro delle prestazioni sanitarie è determinato sulla base di elementi quali l'andamento presente e passato dei costi delle prestazioni sanitarie, comprese assunzioni sulla crescita inflativa di tali costi, e le modifiche nelle condizioni di salute degli aventi diritto; (iv) le assunzioni demografiche riflettono la migliore stima dell'andamento di variabili, quali ad esempio la mortalità, il turnover e l'invalidità relative alla popolazione degli aventi diritto.
Normalmente si verificano differenze nel valore della passività (attività) netta dei piani per benefici ai dipendenti derivanti dalle cd. rivalutazioni rappresentate, tra l'altro, dalle modifiche delle ipotesi attuariali utilizzate, dalla differenza tra le ipotesi attuariali precedentemente adottate e quelle che si sono effettivamente realizzate e dal differente rendimento delle attività al servizio del piano rispetto a quello considerato nel net interest.
La recuperabilità del valore di iscrizione dei crediti e la necessità di rilevare un'eventuale svalutazione degli stessi è effettuata sulla base del cosiddetto "expected credit loss model" illustrato al paragrafo "Svalutazioni di attività finanziarie". Tale processo comporta altresì giudizi complessi e/o soggettivi da parte della Direzione Aziendale. I fattori considerati nell'ambito di tali giudizi riguardano tra l'altro il merito creditizio della controparte ove disponibile, l'ammontare e la tempistica dei pagamenti futuri attesi, gli eventuali strumenti di mitigazione del rischio di credito posti in essere, nonché le eventuali azioni poste in essere o previste per il recupero dei crediti.
La determinazione del fair value di strumenti finanziari e non finanziari rappresenta un processo articolato caratterizzato dall'utilizzo di metodologie e tecniche di valutazione complesse e che prevede la raccolta di informazioni aggiornate dai mercati di riferimento e/o l'utilizzo di dati di input interni.
Analogamente alle altre stime, la determinazione del fair value ancorché basata sulle migliori informazioni disponibili e sull'adozione di adeguate metodologie e tecniche di valutazione, risulta intrinsecamente caratterizzata da elementi di aleatorietà e dall'esercizio di un giudizio professionale e potrebbe determinare previsioni di valori differenti rispetto a quelli che si andranno effettivamente a realizzare.
Con il Regolamento n. 2021/2036, emesso dalla Commissione Europea in data 19 novembre 2021, sono state omologate le modifiche all'IFRS 17 "Insurance Contracts" che definiscono il trattamento contabile dei contratti assicurativi emessi e dei contratti di riassicurazione posseduti. Le disposizioni dell'IFRS 17, che superano quelle attualmente previste dall'IFRS 4 "Contratti assicurativi", hanno lo scopo di aiutare le imprese ad attuare lo standard e a: (i) ridurre i costi semplificando i requisiti previsti dalla norma; (ii) rendere più facile le esposizioni delle disclosure nei bilanci; (iii) facilitare la transizione al nuovo standard, rinviando la sua entrata in vigore. Le modifiche sono efficaci a partire dal 1° gennaio 2023.
Con il Regolamento n. 2022/357, emesso dalla Commissione Europea in data 2 marzo 2022, sono state omologate le modifiche allo IAS 1 and IFRS Practice Statement 2 "Disclosure of Accounting Policies" con il quale si richiede alle singole entità di fornire maggiori informazioni in merito alle loro politiche contabili, piuttosto che ai principi contabili. Le modifiche al Practice Statement forniscono indicazioni sulle modalità di applicazione del concetto di materialità all'informativa contabile. Le modifiche sono efficaci a partire dal 1° gennaio 2023.
Con il Regolamento n. 2022/357, emesso dalla Commissione Europea in data 2 marzo 2022, sono state omologate le modifiche allo IAS 8 "Definition of Accounting Estimates" con il quale viene puntualizzata la nozione di stime contabili, eliminando la definizione di cambiamento nelle stime contabili. Nella nuova accezione le stime contabili sono definite come importi monetari soggetti a misura di incertezza; le modifiche chiariscono le modalità con cui le singole entità dovrebbero distinguere i

cambiamenti dei principi contabili dai cambiamenti nelle stime contabili. Tale distinzione è importante perché le variazioni nelle stime contabili sono applicate prospetticamente solo alle operazioni future e ad altri eventi futuri, mentre le variazioni nei principi contabili sono generalmente applicate retroattivamente. Le modifiche sono efficaci a partire dal 1° gennaio 2023.
Con il Regolamento n. 2022/1392, emesso dalla Commissione Europea in data 11 agosto 2022, sono state omologate le modifiche allo IAS 12 "Deferred Tax related to Assets and Liabilities arising from a Single Transaction", con il quale viene precisata la modalità di contabilizzazione delle imposte differite attive e passive relative ad alcune operazioni, quali operazioni di leasing e obblighi di smantellamento, e all'IFRS 1 "First-time Adoption of International Financial Reporting Standards" con l'introduzione di un paragrafo specifico sulla data di applicazione delle suddette modifiche, e di alcuni paragrafi riguardanti l'Appendice B dell'IFRS 1. Le modifiche sono efficaci a partire dal 1° gennaio 2023.
Con il Regolamento n. 2022/1491, emesso dalla Commissione Europea in data 8 settembre 2022, sono state omologate le modifiche all'IFRS 17 "Insurance Contracts: Initial Application of IFRS 17 and IFRS 9 - Comparative Information", con il quale si richiede che se un'entità applica l'IFRS 17 a seguito dell'applicazione dell'IFRS 9 (sovrapposizione della classificazione), l'entità deve fornire informazioni qualitative che consentano agli utilizzatori del bilancio di comprendere: (i) la misura in cui la sovrapposizione della classificazione è stata applicata (per esempio, se è stata applicata a tutte le attività finanziarie eliminate nel periodo comparativo); e (ii) se e in quale misura le disposizioni sulla riduzione di valore dell'IFRS 9 sono state applicate. Lo IASB ha di conseguenza aggiunto un elemento del blocco di testo alla tassonomia IFRS per riflettere questa nuova disposizione in materia di informativa. Le modifiche sono efficaci a partire dal 1° gennaio 2023.
Allo stato Saipem ritiene che le modifiche sopra indicate non abbiano impatti significativi sul Gruppo.
In data 15 luglio 2020 lo IASB ha emesso il documento Amendment to IAS 1 "Classification of Liabilities as Current or Non current - Deferral of Effective Date" con il quale, per via della pandemia del COVID-19, è stata posticipata l'entrata in vigore delle modifiche a partire dal 1° gennaio 2023.
In data 22 settembre 2022 lo IASB ha emesso il documento Amendment to IFRS 16 "Lease Liability in a Sale and Leaseback" con il quale si prevede che il venditore-locatario valuti l'attività con diritto di utilizzo derivante da un'operazione di vendita e retrolocazione in base alla percentuale del precedente valore contabile dell'attività mantenuta dal venditore-locatario. Di conseguenza, in un'operazione di vendita e retrolocazione, il venditore-locatario rileva solo l'importo di eventuali utili o perdite relativi ai diritti trasferiti all'acquirente-locatore. Pertanto, la valutazione iniziale della passività per leasing derivante da un'operazione di vendita e retrolocazione è una conseguenza del modo in cui il venditore-locatario valuta l'attività con diritto di utilizzo e l'utile o la perdita rilevati alla data dell'operazione. Le modifiche saranno efficaci a partire dal 1° gennaio 2024 o data successiva.
Allo stato Saipem sta valutando gli eventuali impatti sul Gruppo delle modifiche ai principi indicati.


| Ragione sociale | Sede legale | Valuta | Capitale sociale Soci |
% Possesso | % Consolidata di pertinenza Saipem |
consolidamento di valutazione (*) Metodo di o criteri |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Denuke Scarl | San Donato Milanese | EUR | 10.000 Saipem SpA | 55,00 | 55,00 | C.I. |
| Soci terzi | 45,00 | |||||
| International Energy Services SpA (***) San Donato Milanese | EUR | 50.000 Saipem SpA | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saipem Offshore Construction SpA | San Donato Milanese | EUR | 20.000.000 Saipem SpA | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Servizi Energia Italia SpA | San Donato Milanese | EUR | 20.000.000 Saipem SpA | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Smacemex Scarl (**) | San Donato Milanese | EUR | 10.000 Saipem SpA | 60,00 | 60,00 | Co. |
| Soci terzi | 40,00 | |||||
| SnamprogettiChiyoda sas | San Donato Milanese | EUR | 10.000 Saipem SpA | 99,90 | 99,90 | C.I. |
| di Saipem SpA | Soci terzi | 0,10 |
| Estero | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Andromeda Consultoria Técnica e Representações Ltda |
Rio de Janeiro (Brasile) |
BRL | 20.494.210 Saipem SpA Snamprogetti Netherlands BV |
99,00 1,00 |
100,00 | C.I. | |
| Boscongo SA | Pointe-Noire (Congo) |
XAF | 6.190.600.500 Saipem SA | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| ER SAI Caspian Contractor Llc | Almaty (Kazakhstan) |
KZT | 1.105.930.000 Saipem International BV Soci terzi |
50,00 50,00 |
50,00 | C.I. | |
| ERS - Equipment Rental & Services BV |
Amsterdam (Paesi Bassi) |
EUR | 90.760 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| European Maritime Construction sas (***) |
Montigny le Bretonneux (Francia) |
EUR | 42.370 Saipem SA | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Global Petroprojects Services AG | Zurigo (Svizzera) |
CHF | 5.000.000 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| International Energy Services | St. Helier | USD | 150.000.000 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| South America Co Ltd | (Jersey) | ||||||
| Moss Maritime AS | Lysaker (Norvegia) |
NOK | 40.000.000 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| North Caspian Service Co | Almaty (Kazakhstan) |
KZT | 375.350.000 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Petrex SA | Lima (Perù) |
PEN | 469.359.045 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| PT Saipem Indonesia | Jakarta (Indonesia) |
USD | 372.778.100 Saipem International BV Soci terzi |
99,99 0,01 |
99,99 | C.I. |
(*) C.I. = consolidamento integrale, J.O. = joint operation, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co. = valutazione al costo
(**) Società in liquidazione
(***) Società non operativa nell'esercizio

| Ragione sociale | Sede legale | Valuta | Capitale sociale | Soci | % Possesso | % Consolidata di pertinenza Saipem |
consolidamento di valutazione (*) Metodo di o criteri |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saimexicana SA de Cv | Delegacion Cuauhtemoc (Messico) |
MXN | 6.386.529.301 Saipem SA | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saipem (Beijing) Technical Services Co Ltd |
Pechino (Cina) |
USD | 6.700.000 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saipem (Malaysia) Sdn Bhd (***) | Petaling Jaya (Malesia) |
MYR | 87.033.500 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saipem (Nigeria) Ltd | Lagos (Nigeria) |
NGN | 259.200.000 Saipem International BV Soci terzi |
89,41 10,59 |
89,41 | C.I. | |
| Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda |
Caniçal (Portogallo) |
EUR | 299.300.000 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saipem America Inc | Wilmington (USA) |
USD | 1.000 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saipem Argentina de Perforaciones, Montajes y Proyectos Sociedad Anónima, Minera, Industrial, Comercial y Financiera () (*) |
Buenos Aires (Argentina) |
ARS | 1.805.300 Saipem International BV Soci terzi |
99,90 0,10 |
99,90 | Co. | |
| Saipem Asia Sdn Bhd | Petaling Jaya (Malesia) |
MYR | 238.116.500 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saipem Australia Pty Ltd | West Perth (Australia) |
AUD | 486.800.001 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saipem Canada Inc | Montreal (Canada) |
CAD | 100.100 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saipem Contracting Algérie SpA | Algeri (Algeria) |
DZD | 4.129.310.000 Sofresid SA | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saipem Contracting Netherlands BV | Amsterdam (Paesi Bassi) |
EUR | 20.000 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saipem Contracting Nigeria Ltd | Lagos (Nigeria) |
NGN | 827.000.000 Saipem International BV Soci terzi |
97,94 2,06 |
97,94 | C.I. | |
| Saipem do Brasil Serviçõs de Petroleo Ltda |
Rio de Janeiro (Brasile) |
BRL | 381.349.645 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saipem Drilling Norway AS | Stavanger (Norvegia) |
NOK | 120.000 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saipem East Africa Ltd | Kampala (Uganda) |
UGX | 3.791.000.000 Saipem International BV Snamprogetti Netherlands BV |
51,00 49,00 |
100,00 | C.I. | |
| Saipem Finance International BV | Amsterdam (Paesi Bassi) |
EUR | 1.000.000 Saipem International BV Saipem SpA |
75,00 25,00 |
100,00 | C.I. | |
| Saipem Guyana Inc | Georgetown (Guyana) |
GYD | 200.000 Saipem Ltd | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saipem India Projects Private Ltd | Chennai (India) |
INR | 526.902.060 Saipem SA | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saipem Ingenieria Y Construcciones SLU |
Madrid (Spagna) |
EUR | 80.000 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saipem International BV | Amsterdam (Paesi Bassi) |
EUR | 172.444.000 Saipem SpA | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saipem Ltd | Kingston upon Thames Surrey (Regno Unito) |
EUR | 1.107.500.000 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. |
(**) Società in liquidazione
(***) Società non operativa nell'esercizio
| Ragione sociale | Sede legale | Valuta | Capitale sociale | Soci | % Possesso | % Consolidata di pertinenza Saipem |
consolidamento di valutazione (*) Metodo di o criteri |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saipem Luxembourg SA | Lussemburgo (Lussemburgo) |
EUR | 31.002 Saipem Maritime Asset Management Luxembourg Sàrl |
100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saipem Maritime Asset Management Luxembourg Sàrl |
Lussemburgo (Lussemburgo) |
USD | 378.000 Saipem SpA | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saipem Misr for Petroleum Services (S.A.E.) |
Port Said (Egitto) |
EUR | 2.000.000 Saipem International BV ERS - Equipment Rental & Services BV |
99,92 0,04 |
100,00 | C.I. | |
| Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda |
0,04 | ||||||
| Saipem Moçambique Lda | Maputo (Mozambico) |
MZN | 535.075.000 Saipem SA | Saipem International BV | 99,98 0,02 |
100,00 | C.I. |
| Saipem Norge AS | Stavanger (Norvegia) |
NOK | 100.000 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saipem Offshore México SA de Cv | Delegacion Cuauhtemoc (Messico) |
MXN | 998.259.500 Saimexicana SA de Cv | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saipem Romania Srl | Aricestii Rahtivani (Romania) |
RON | 29.004.600 Snamprogetti Netherlands BV Saipem International BV |
99,00 1,00 |
100,00 | C.I. | |
| Saipem SA | Montigny le Bretonneux (Francia) |
EUR | 22.203.833 Saipem SpA | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saipem Singapore Pte Ltd | Singapore (Singapore) |
SGD | 116.090.000 Saipem SA | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saiwest Ltd | Accra (Ghana) |
GHS | 937.500 Saipem SA Soci terzi |
49,00 51,00 |
49,00 | C.I. | |
| Sajer Iraq Co for Petroleum Services, Trading, General Contracting & Transport Llc |
Baghdad (Iraq) |
IQD | 300.000.000 Saipem International BV Soci terzi |
60,00 40,00 |
60,00 | C.I. | |
| Saudi Arabian Saipem Ltd | Dhahran (Arabia Saudita) |
SAR | 155.000.000 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Sigurd Rück AG | Zurigo (Svizzera) |
CHF | 25.000.000 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Snamprogetti Engineering & Contracting Co Ltd |
Dhahran (Arabia Saudita) |
SAR | 10.000.000 Snamprogetti Netherlands BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Snamprogetti Netherlands BV | Amsterdam (Paesi Bassi) |
EUR | 203.000 Saipem SpA | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Snamprogetti Saudi Arabia Co Ltd Llc Dhahran | (Arabia Saudita) | SAR | 10.000.000 Saipem International BV Snamprogetti Netherlands BV |
95,00 5,00 |
100,00 | C.I. | |
| Sofresid Engineering SA | Saint Herblain (Francia) |
EUR | 1.217.783 Sofresid SA | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Sofresid SA | Montigny le Bretonneux (Francia) |
EUR | 37.000 Saipem SA | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Ragione sociale | Sede legale | Valuta | Capitale sociale | Soci | % Possesso | % Consolidata di pertinenza Saipem |
consolidamento di valutazione (*) Metodo di o criteri |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| ASG Scarl | San Donato Milanese | EUR | 50.864 Saipem SpA Soci terzi |
55,41 44,59 |
55,41 | P.N. | |
| Alboran Hydrogen Brindisi Srl | Bari | EUR | 2.750.471 Saipem SpA Soci terzi |
10,00 90,00 |
10,00 | P.N. | |
| CCS JV Scarl Δ | San Donato Milanese | EUR | 150.000 Servizi Energia Italia SpA Soci terzi |
75,00 25,00 |
75,00 | P.N. | |
| CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Due |
Milano | EUR | 51.646 Saipem SpA Soci terzi |
59,09 40,91 |
59,09 | P.N. | |
| CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno |
San Donato Milanese | EUR | 51.646 Saipem SpA Soci terzi |
50,36 49,64 |
50,36 | P.N. | |
| Consorzio Florentia Δ | Parma | EUR | 10.000 Saipem SpA Soci terzi |
49,00 51,00 |
49,00 | P.N. | |
| Consorzio F.S.B. Δ | Venezia - Marghera | EUR | 15.000 Saipem SpA Soci terzi |
29,10 70,90 |
29,10 | Co. | |
| Consorzio Sapro Δ | San Giovanni Teatino | EUR | 10.329 Saipem SpA Soci terzi |
51,00 49,00 |
51,00 | Co. | |
| Rosetti Marino SpA | Ravenna | EUR | 4.000.000 Saipem SA Soci terzi |
20,00 80,00 |
20,00 | P.N. | |
| SCD JV Scarl Δ | San Donato Milanese | EUR | 100.000 Servizi Energia Italia SpA Soci terzi |
60,00 40,00 |
60,00 | P.N. | |
| Ship Recycling Scarl (**) Δ | Genova | EUR | 10.000 Saipem SpA Soci terzi |
51,00 49,00 |
51,00 | J.O. |
| Gydan Lng Sarl | Nanterre | EUR | 9.000 Sofresid SA | 15,00 | 15,00 | P.N. |
|---|---|---|---|---|---|---|
| (Francia) | Soci terzi | 85,00 | ||||
| Gydan Yard Management Services | Shanghai | CNY | 1.600.000 Saipem (Beijing) Technical | 15,15 | 15,15 | P.N. |
| (Shanghai) Co Ltd | (Cina) | Services Co Ltd | ||||
| Soci terzi | 84,85 | |||||
| Gygaz Snc | Nanterre | EUR | 10.000 Sofresid SA | 15,15 | 15,15 | P.N. |
| (Francia) | Soci terzi | 84,85 | ||||
| Hazira Cryogenic Engineering | Mumbai | INR | 500.000 Saipem SA | 55,00 | 55,00 | P.N. |
| & Construction Management | (India) | Soci terzi | 45,00 | |||
| Private Ltd Δ | ||||||
| KCA Deutag International Ltd | St. Helier | USD | 116.536 Saipem International BV | 9,96 | 10,00 | P.N. |
| (Jersey) | Soci terzi | 90,04 | ||||
| KWANDA Suporte Logistico Lda | Luanda | AOA | 25.510.204 Saipem SA | 49,00 | 49,00 | P.N. |
| (Angola) | Soci terzi | 51,00 | ||||
| Mangrove Gas Netherlands BV Δ | Amsterdam | EUR | 2.000.000 Saipem International BV | 50,00 | 50,00 | P.N. |
| (Paesi Bassi) | Soci terzi | 50,00 | ||||
| Novarctic Sarl | Nanterre | EUR | 9.000 Sofresid SA | 33,33 | 33,33 | P.N. |
| (Francia) | Soci terzi | 66,67 | ||||
| Petromar Lda Δ | Luanda | USD | 357.143 Saipem SA | 70,00 | 70,00 | P.N. |
| (Angola) | Soci terzi | 30,00 | ||||
| PSS Netherlands BV Δ | Leiden | EUR | 30.000 Saipem SpA | 36,00 | 36,00 | P.N. |
| (Paesi Bassi) | Soci terzi | 64,00 | ||||
| Sabella SA | Quimper | EUR | 12.889.122 Sofresid Engineering SA | 9,00 | 9,00 | P.N. |
| (Francia) | Soci terzi | 91,00 | ||||
| Saipem Dangote E&C Ltd (***) Δ | Victoria Island - Lagos | NGN | 100.000.000 Saipem International BV | 49,00 | 49,00 | P.N. |
| (Nigeria) | Soci terzi | 51,00 |
(*) C.I. = consolidamento integrale, J.O. = joint operation, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co. = valutazione al costo
(**) Società in liquidazione
(***) Società non operativa nell'esercizio
Δ Impresa a controllo congiunto

| Ragione sociale | Sede legale | Valuta | Capitale sociale | Soci | % Possesso | % Consolidata di pertinenza Saipem |
consolidamento di valutazione (*) Metodo di o criteri |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saipem - Hyperion Eastmed | Nicosia | EUR | 85.000 Saipem International BV | 45,00 | 45,00 | P.N. | |
| Engineering Ltd Δ | (Cipro) | Soci terzi | 55,00 | ||||
| Saipem Taqa Al Rushaid | Dammam | SAR | 40.000.000 Saipem International BV | 40,00 | 40,00 | P.N. | |
| Fabricators Co Ltd | (Arabia Saudita) | Soci terzi | 60,00 | ||||
| Saipon Snc Δ † | Montigny le Bretonneux (Francia) |
EUR | 20.000 Saipem SA Soci terzi |
60,00 40,00 |
60,00 | P.N. | |
| SAME Netherlands BV Δ | Amsterdam (Paesi Bassi) |
EUR | 50.000 Servizi Energia Italia SpA Soci terzi |
58,00 42,00 |
58,00 | P.N. | |
| Saren BV Δ | Amsterdam (Paesi Bassi) |
EUR | 20.000 Servizi Energia Italia SpA Soci terzi |
50,00 50,00 |
50,00 | P.N. | |
| Saren Heavy Industries İnşaat Ve | Ankara | TRY | 50.000 Servizi Energia Italia SpA | 50,00 | 50,00 | P.N. | |
| Ticaret Anonim Şirketi Δ | (Turchia) | Soci terzi | 50,00 | ||||
| Saren Llc Δ | Murmansk (Russia) |
RUB | 10.000 Saren BV | 100,00 | 50,00 | P.N. | |
| Société pour la Réalisation | Anjra | EUR | 33.000 Saipem SA | 33,33 | 33,33 | P.N. | |
| du Port de Tanger Méditerranée (***) Δ | (Marocco) | Soci terzi | 66,67 | ||||
| Southern Gas Constructors Ltd Δ | Lagos (Nigeria) |
NGN | 10.000.000 Saipem International BV Soci terzi |
50,00 50,00 |
50,00 | P.N. | |
| Sud-Soyo Urban | Soyo | AOA | 20.000.000 Saipem SA | 49,00 | 49,00 | P.N. | |
| Development Lda (***) Δ | (Angola) | Soci terzi | 51,00 | ||||
| TMBYS SAS (***) Δ | Guyancourt (Francia) |
EUR | 30.000 Saipem SA Soci terzi |
33,33 66,67 |
33,33 | P.N. | |
| TSGI Mühendislik İnşaat Ltd Şirketi Δ | Istanbul (Turchia) |
TRY | 10.000 Saipem Ingenieria Y Construcciones, SLU |
33,33 | 33,33 | P.N. | |
| Soci terzi | 66,67 | ||||||
| TSKJ II - Construções Internacionais, | Funchal | EUR | 5.000 TSKJ - Servições | 100,00 | 25,00 | P.N. | |
| Sociedade Unipessoal, Lda | (Portogallo) | de Engenharia Lda | |||||
| TSKJ - Servições de Engenharia Lda | Funchal (Portogallo) |
EUR | 5.000 Snamprogetti Netherlands BV Soci terzi |
25,00 75,00 |
25,00 | P.N. | |
| Xodus Subsea Ltd () (*) Δ | Londra (Regno Unito) |
GBP | 7.000.000 Saipem International BV Soci terzi |
50,00 50,00 |
50,00 | P.N. |
Al 31 dicembre 2022 le imprese di Saipem SpA sono così ripartite:
| Controllate | Collegate e controllate congiunte | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | Estero | Totale | Italia | Estero | Totale | ||
| Imprese controllate/Joint operation e loro partecipazioni (1) | 5 | 50 | 55 | 1 | - | 1 | |
| Consolidate con il metodo integrale | 5 | 50 | 55 | - | - | - | |
| Consolidate come joint operation | - | - | - | 1 | - | 1 | |
| Partecipazioni di imprese consolidate (1) | 1 | 1 | 2 | 10 | 27 | 37 | |
| Valutate con il criterio del patrimonio netto | - | - | - | 8 | 27 | 35 | |
| Valutate con il criterio del costo | 1 | 1 | 2 | 2 | - | 2 | |
| Totale imprese | 6 | 51 | 57 | 11 | 27 | 38 |
(1) Le partecipazioni di imprese controllate valutate con il metodo del patrimonio netto o con il metodo del costo/joint operation riguardano le imprese non significative e le imprese in cui il consolidamento non produce effetti significativi
(*) C.I. = consolidamento integrale, J.O. = joint operation, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co. = valutazione al costo
(**) Società in liquidazione
(***) Società non operativa nell'esercizio
Δ Impresa a controllo congiunto

Nel corso del 2022 sono intervenute le seguenti variazioni nell'area di consolidamento del Gruppo rispetto alla Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2021.
Costituzioni, dismissioni, liquidazioni, fusioni, variazione quote di partecipazioni, cambiamenti nel criterio di consolidamento:
Cambiamenti di ragione sociale o spostamenti da partecipata senza effetti sul consolidato:

.
Le disponibilità liquide ed equivalenti di 2.052 milioni di euro aumentano di 420 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021 (1.632 milioni di euro).
Le disponibilità liquide di fine esercizio, denominate in euro per il 53%, in dollari USA per il 20% e in altre valute per il 27%, hanno trovato remunerazione a un tasso medio dello 0,39%. La voce include denaro e valori in cassa per 2 milioni di euro (2 milioni di euro al 31 dicembre 2021).
Le disponibilità di fine esercizio includono, per un totale complessivo di 690 milioni di euro, quanto di seguito: (i) disponibilità liquide pari a 553 milioni di euro su conti correnti di progetti eseguiti in partnership o in joint venture; (ii) disponibilità liquide pari a 134 milioni di euro su conti correnti denominati in valute soggette a restrizioni sulla movimentazione e/o sulla convertibilità; (iii) disponibilità liquide pari a 3 milioni di euro su conti correnti bloccati o soggetti a vincoli.
Le disponibilità al 31 dicembre 2022 sono riconducibili alla Capogruppo e ad altre società del Gruppo con la seguente ripartizione per area geografica (con riferimento al Paese in cui è domiciliato il rapporto finanziario):
| 31.12.2021 (milioni di euro) |
31.12.2022 |
|---|---|
| Italia 738 |
916 |
| Resto d'Europa 107 |
305 |
| CSI 33 |
33 |
| Medio Oriente 110 |
361 |
| Estremo Oriente 138 |
128 |
| Africa Settentrionale 10 |
5 |
| Africa Sub-Sahariana 278 |
203 |
| Americhe 218 |
101 |
| Totale 1.632 |
2.052 |
Le attività finanziarie valutate al fair value con effetti a OCI, pari a 75 milioni di euro (59 milioni di euro al 31 dicembre 2021), si analizzano come segue:
| 31.12.2021 (milioni di euro) |
31.12.2022 | |
|---|---|---|
| Titoli non strumentali all'attività operativa | ||
| Titoli quotati emessi da Stati sovrani/enti sovranazionali | 7 | 8 |
| Titoli quotati emessi da imprese industriali | 52 | 67 |
| Totale | 59 | 75 |
I titoli quotati emessi da Stati sovrani/enti sovranazionali al 31 dicembre 2022 di 8 milioni di euro si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | Valore nominale | Fair value | di rendimento nominale (%) Tasso |
di scadenza Anno |
Standard & Poors Classe di rating |
|---|---|---|---|---|---|
| Tasso fisso | |||||
| Polonia | 3 | 3 | 3,75 | 2023 | A |
| Altri | 5 | 5 | 0,00 | 2026 | AAA |
| Totale | 8 | 8 |
I titoli quotati emessi da imprese industriali al 31 dicembre 2022 di 67 milioni di euro si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | Valore nominale | Fair value | di rendimento nominale (%) Tasso |
di scadenza Anno |
Standard & Poors Classe di rating |
|---|---|---|---|---|---|
| Tasso fisso | |||||
| Titoli quotati emessi da imprese industriali | 72 | 67 | 0,13-5,52 | 2023-2028 | AA/BBB |
| Totale | 72 | 67 |
Il fair value dei titoli è determinato sulla base dei prezzi di mercato. La gerarchia del fair value è di livello 1, ossia basato su quotazioni in mercati attivi.
I titoli valutati al fair value con effetti a OCI sono detenuti sia al fine di incassare i periodici flussi di cassa contrattuali, che il flusso di cassa derivante dalla possibile vendita dello strumento finanziario prima della scadenza contrattuale.

I titoli quotati emessi da Stati sovrani/enti sovranazionali e da imprese industriali detenuti dal Gruppo rientrano nel perimetro di analisi per la determinazione delle perdite attese.
Dato l'elevato merito creditizio degli emittenti ("investment grade") l'impatto delle perdite attese sui titoli in oggetto al 31 dicembre 2022 risulta irrilevante.
Le altre attività finanziarie correnti pari a 495 milioni (567 milioni di euro al 31 dicembre 2021) si analizzano come segue:
| 31.12.2021 (milioni di euro) |
31.12.2022 |
|---|---|
| Crediti finanziari strumentali all'attività operativa 1 |
1 |
| Crediti finanziari non strumentali all'attività operativa 566 |
494 |
| Totale 567 |
495 |
I crediti finanziari strumentali all'attività operativa si riferiscono ai crediti vantati da Saipem SpA verso Eni SpA.
I crediti finanziari non strumentali all'attività operativa di 494 milioni di euro (566 milioni di euro al 31 dicembre 2021) si riferiscono quasi interamente alla quota di competenza della controllata Servizi Energia Italia SpA sulle disponibilità liquide rilevate prevalentemente nel bilancio delle società CCS JV Scarl che sta realizzando un progetto in Mozambico (326 milioni di euro) e della società SCD JV Scarl che sta realizzando un progetto in Nigeria (161 milioni di euro).
Le altre attività finanziarie correnti verso parti correlate sono dettagliate alla nota 43 "Rapporti con parti correlate".
Le altre attività finanziarie non correnti non strumentali all'attività operativa, pari a 65 milioni di euro (61 milioni di euro al 31 dicembre 2021), comprendono l'ammontare di due conti bloccati della controllata Saipem Contracting Algérie SpA per un importo di 65 milioni di euro (66 milioni di euro al lordo dell'attualizzazione), per effetto dei procedimenti giudiziari di natura penale in Algeria.
I crediti commerciali e altri crediti di 2.182 milioni di euro (2.251 milioni di euro al 31 dicembre 2021) si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2021 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Crediti commerciali | 1.837 | 1.676 |
| Acconti per servizi | 263 | 370 |
| Altri crediti | 151 | 136 |
| Totale | 2.251 | 2.182 |
I crediti commerciali di 1.676 milioni di euro diminuiscono di 161 milioni di euro rispetto all'esercizio 2021; nell'esercizio 54 milioni di euro sono stati riclassificati nelle Discontinued operations.
I crediti sono esposti al netto del fondo svalutazione di 753 milioni di euro, la cui movimentazione è riportata di seguito:
| (milioni di euro) | 31.12.2021 | Accantonamenti | Utilizzi | da conversione Differenze di cambio |
variazioni Altre |
31.12.2022 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Crediti commerciali | 732 | 49 | (84) | 32 | (6) | 723 |
| Altri crediti | 30 | 1 | - | - | (1) | 30 |
| Totale | 762 | 50 | (84) | 32 | (7) | 753 |
L'esposizione creditizia verso i primi cinque clienti è in linea con l'operatività del Gruppo e rappresenta circa il 41% del totale dei crediti; i maggiori clienti del Gruppo sono rappresentati dalle principali Oil Company di riferimento del settore.
Il Gruppo continua a porre particolare attenzione alla gestione del circolante, al monitoraggio dei crediti scaduti e degli incassi. La recuperabilità dei crediti di natura commerciale è verificata sulla base del cosiddetto "expected credit loss model".
Al 31 dicembre 2022 l'effetto delle perdite attese sui crediti commerciali, determinate in base alla valutazione sul merito creditizio dei clienti, ammonta a 93 milioni di euro (125 milioni di euro al 31 dicembre 2021) sul totale del fondo svalutazione crediti di 723 milioni di euro (732 milioni di euro al 31 dicembre 2021).
Di seguito si fornisce lo scadenziario crediti al lordo della valutazione del merito creditizio.
I crediti commerciali non scaduti e non svalutati ammontano a 1.415 milioni di euro (1.602 milioni di euro al 31 dicembre 2021), mentre quelli scaduti e non svalutati ammontano a 354 milioni di euro (360 milioni di euro al 31 dicembre 2021), di cui 128 milioni di euro scaduti da 1 a 90 giorni (140 milioni di euro al 31 dicembre 2021), 17 milioni di euro da 3 a 6 mesi (24 milioni di euro al 31
NOTE ILLUSTRATIVE AL BILANCIO CONSOLIDATO

dicembre 2021), 73 milioni di euro da 6 a 12 mesi (58 milioni di euro al 31 dicembre 2021) e 136 milioni di euro scaduti da oltre 12 mesi (138 milioni di euro al 31 dicembre 2021). Questi crediti riguardano principalmente controparti con elevata affidabilità creditizia.
Al 31 dicembre 2022 sono state poste in essere operazioni di cessione pro-soluto senza notifica di crediti commerciali non scaduti, per un importo di 77 milioni di euro (38 milioni di euro al 31 dicembre 2021). Saipem SpA provvede alla gestione degli incassi dei crediti ceduti senza notifica e al trasferimento delle somme ricevute alle società di factoring.
I crediti commerciali comprendono ritenute in garanzia per attività contrattuali per 164 milioni di euro (144 milioni di euro al 31 dicembre 2021), di cui 62 milioni di euro scadenti entro 12 mesi e 102 milioni di euro scadenti oltre 12 mesi.
Al 31 dicembre 2022 non risultano crediti riferiti a progetti in contenzioso come già al 31 dicembre 2021.
Gli acconti per servizi non ancora resi al 31 dicembre 2022 pari a 370 milioni di euro, relativi quasi interamente ad anticipi a fornitori su progetti operativi in corso di svolgimento, registrano un incremento di 107 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente.
Gli altri crediti di 136 milioni di euro si analizzano come segue:
| 31.12.2021 (milioni di euro) |
31.12.2022 |
|---|---|
| Crediti verso: | |
| - personale 43 |
46 |
| - depositi cauzionali 11 |
17 |
| - istituti di previdenza e di sicurezza sociale 5 |
3 |
| Altri crediti diversi 92 |
70 |
| Totale 151 |
136 |
Gli altri crediti di 136 milioni di euro sono esposti al netto del fondo di svalutazione pari a 30 milioni di euro, in linea con l'esercizio precedente relativo principalmente alla svalutazione di un credito verso un subcontrattista.
I crediti commerciali e gli altri crediti verso parti correlate sono dettagliati alla nota 43 "Rapporti con parti correlate".
La valutazione al fair value dei crediti commerciali e altri crediti non produce effetti significativi considerato il breve periodo di tempo intercorrente tra il sorgere del credito e la sua scadenza.
I crediti in moneta diversa dall'euro ammontano a 1.215 milioni di euro (1.440 milioni di euro al 31 dicembre 2021) e sono ripartiti, su base percentuale, nelle seguenti principali valute:
≥ dollaro USA 64% (63% al 31 dicembre 2021);
≥ riyal Arabia Saudita 18% (23% al 31 dicembre 2021);
≥ rupia indonesiana 9% (5% al 31 dicembre 2021);
≥ altre valute 9% (9% al 31 dicembre 2021).
.
Le rimanenze di 211 milioni di euro (258 milioni di euro al 31 dicembre 2021) diminuiscono di 47 milioni di euro rispetto all'esercizio 2021; nell'esercizio 44 milioni di euro sono stati riclassificati nelle Discontinued operations e 5 milioni di euro sono stati riclassificati nelle attività destinate alla vendita.
| (milioni di euro) | 31.12.2021 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Materie prime, sussidiarie e di consumo | 258 | 211 |
| Totale | 258 | 211 |
La voce "Materie prime, sussidiarie e di consumo" comprende parti di ricambio per l'attività di perforazione e di costruzione, nonché materiale di consumo destinato a uso interno e non alla vendita, ed è esposta al netto del fondo svalutazione di 109 milioni di euro.
| (milioni di euro) | 31.12.2021 | Accantonamenti | Utilizzi | Altre variazioni | 31.12.2022 |
|---|---|---|---|---|---|
| Fondo svalutazioni rimanenze materie prime, sussidiarie e di consumo | 160 | 21 | (29) | (43) | 109 |
| Totale | 160 | 21 | (29) | (43) | 109 |

Le attività contrattuali di 1.860 milioni di euro (1.320 milioni di euro al 31 dicembre 2021) si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2021 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Attività contrattuali (da valutazione commesse a lungo termine) | 1.330 | 1.872 |
| Fondo svalutazione attività contrattuali (da valutazione commesse a lungo termine) | (10) | (12) |
| Totale | 1.320 | 1.860 |
Le attività contrattuali (da valutazione commesse a lungo termine), pari a 1.872 milioni di euro, aumentano di 542 milioni di euro per effetto del riconoscimento di ricavi sulla base dello stato di avanzamento operativo dei progetti da fatturare nel corso del 2023 per 1.254 milioni di euro, a cui si aggiunge l'impatto dell'effetto cambi per 37 milioni di euro, ammontare in buona parte compensato da 743 milioni di euro derivanti dal riconoscimento delle milestone da parte dei clienti e da svalutazioni derivanti dal continuo monitoraggio legale e commerciale degli importi di claim e changes order considerati nella vita intera ai fini della valutazione dei contratti per 6 milioni di euro.
Gli effetti relativi all'IFRS 9 applicato alle attività contrattuali ammontano a 12 milioni di euro.
Le attività e passività per imposte sul reddito correnti si analizzano come segue:
| 31.12.2021 | 31.12.2022 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Attività | Passività | Attività | Passività | |
| Amministrazione finanziaria italiana | 54 | - | 43 | 1 | |
| Amministrazioni finanziarie estere | 221 | 42 | 270 | 85 | |
| Totale imposte sul reddito correnti | 275 | 42 | 313 | 86 |
L'aumento delle attività e passività per imposte sul reddito correnti è riconducibile interamente a rapporti verso amministrazioni finanziarie estere.
Le attività e passività per altre imposte correnti si analizzano come segue:
| 31.12.2021 | 31.12.2022 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Attività | Passività | Attività | Passività | |
| Amministrazione finanziaria italiana | 3 | 35 | 8 | 23 | |
| Amministrazioni finanziarie estere | 193 | 157 | 133 | 138 | |
| Totale altre imposte correnti | 196 | 192 | 141 | 161 |
Le attività per altre imposte correnti verso amministrazione finanziaria italiana di 8 milioni di euro (3 milioni di euro al 31 dicembre 2021) riguardano per 4 milioni di euro crediti per imposte sul valore aggiunto (1 milione di euro al 31 dicembre 2021) e per 4 milioni di euro altre imposte indirette.
Le attività per altre imposte correnti verso amministrazioni finanziarie estere di 133 milioni di euro (193 milioni di euro al 31 dicembre 2021) riguardano per 98 milioni di euro crediti per imposte sul valore aggiunto (139 milioni di euro al 31 dicembre 2021) e per 35 milioni di euro altre imposte indirette (54 milioni di euro al 31 dicembre 2021).
Le passività per altre imposte correnti verso amministrazione finanziaria italiana di 23 milioni di euro (35 milioni di euro al 31 dicembre 2021) riguardano per 2 milioni di euro debiti per imposte sul valore aggiunto (21 milioni di euro al 31 dicembre 2021) e per 21 milioni di euro altre imposte indirette (14 milioni di euro al 31 dicembre 2021).
Le passività per altre imposte correnti verso amministrazioni finanziarie estere di 138 milioni di euro (157 milioni di euro al 31 dicembre 2021) riguardano per 99 milioni di euro debiti per imposte sul valore aggiunto (92 milioni di euro al 31 dicembre 2021) e per 39 milioni di euro altre imposte indirette (65 milioni di euro al 31 dicembre 2021).

Le attività e passività per imposte sul reddito non correnti si analizzano come segue:
| 31.12.2021 | 31.12.2022 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Attività | Passività | Attività | Passività | |
| Amministrazione finanziaria italiana | - | - | - | - | |
| Amministrazioni finanziarie estere | 20 | 42 | 5 | 23 | |
| Totale imposte sul reddito non correnti | 20 | 42 | 5 | 23 |
Le attività per imposte sul reddito non correnti fanno riferimento a crediti per imposte sul reddito la cui esigibilità prevista è superiore a 12 mesi. Le passività per imposte sul reddito non correnti si riferiscono a situazioni di incertezza fiscale. Il Gruppo Saipem opera in numerosi Paesi con legislazioni fiscali complesse alle quali si attiene grazie anche al supporto di consulenti fiscali locali adottando comportamenti di massima aderenza con la normativa fiscale vigente e la prassi consolidata. Si ritiene quindi che non deriveranno ulteriori passività significative rispetto a quanto già contabilizzato.
Le altre attività correnti di 272 milioni di euro (231 milioni di euro al 31 dicembre 2021) si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2021 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Fair value su strumenti finanziari derivati | 87 | 133 |
| Altre attività | 144 | 139 |
| Totale | 231 | 272 |
Lo scostamento del fair value su strumenti finanziari derivati pari a 46 milioni di euro è imputabile principalmente alla variazione del cambio EUR/USD e di tutte le valute legate al dollaro.
Il fair value degli strumenti finanziari derivati è commentato alla nota 29 "Strumenti finanziari derivati".
Le altre attività al 31 dicembre 2022 ammontano a 139 milioni di euro, con un decremento di 5 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021 e sono costituite prevalentemente da costi non di competenza dell'esercizio relativi ad approntamenti di mezzi per l'esecuzione di contratti in portafoglio, a costi assicurativi e a contratti di locazione.
Nell'esercizio le altre attività correnti per 14 milioni di euro sono state riclassificate nelle Discontinued operations.
Le altre attività correnti verso parti correlate sono dettagliate alla nota 43 "Rapporti con parti correlate".

Gli immobili, impianti e macchinari di 2.879 milioni di euro (3.113 milioni di euro al 31 dicembre 2021) si analizzano come segue:
| Terreni | Fabbricati | e macchinari Impianti |
e commerciali Attrezzature industriali |
Altri beni | Immobilizzazioni e acconti in corso |
Totale | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) 31.12.2021 |
|||||||
| Saldo iniziale netto | 51 | 124 | 2.889 | 68 | 9 | 143 | 3.284 |
| Investimenti | - | 8 | 212 | 11 | 2 | 50 | 283 |
| Ammortamenti | - | (30) | (342) | (23) | (4) | - | (399) |
| Riprese di valore (svalutazioni) nette | - | (6) | (67) | (7) | - | - | (80) |
| Alienazioni | - | - | (11) | (1) | - | - | (12) |
| Variazione area di consolidamento | - | - | - | - | - | - | - |
| Cessione di business | - | - | - | - | - | - | - |
| Differenze cambio da conversione | 1 | 7 | 24 | 3 | - | 2 | 37 |
| Altre variazioni | - | - | 79 | 2 | - | (81) | - |
| Saldo finale netto | 52 | 103 | 2.784 | 53 | 7 | 114 | 3.113 |
| Saldo finale lordo | 52 | 1.005 | 11.244 | 557 | 101 | 115 | 13.074 |
| Fondo ammortamento e svalutazione | - | 902 | 8.460 | 504 | 94 | 1 | 9.961 |
| 31.12.2022 | |||||||
| Saldo iniziale netto | 52 | 103 | 2.784 | 53 | 7 | 114 | 3.113 |
| Investimenti | - | 3 | 438 | 11 | 10 | 78 | 540 |
| Ammortamenti (a) | - | (39) | (282) | (19) | (3) | - | (343) |
| Riprese di valore (svalutazioni) nette (b) | - | (1) | (2) | (1) | - | - | (4) |
| Alienazioni | - | - | (3) | - | - | - | (3) |
| Discontinued operations | (1) | (6) | (135) | (7) | - | - | (149) |
| Attività destinate alla vendita | - | - | (63) | - | - | - | (63) |
| Variazione area di consolidamento | - | - | - | - | - | - | - |
| Cessione di business | - | (15) | (206) | (11) | - | - | (232) |
| Differenze cambio da conversione | 5 | 4 | 13 | (1) | - | 1 | 22 |
| Altre variazioni | - | 10 | 58 | (1) | - | (69) | (2) |
| Saldo finale netto | 56 | 59 | 2.602 | 24 | 14 | 124 | 2.879 |
| Saldo finale lordo | 56 | 918 | 9.079 | 319 | 99 | 124 | 10.595 |
| Fondo ammortamento e svalutazione | - | 859 | 6.477 | 295 | 85 | - | 7.716 |
(a) L'ammortamento comprende un importo pari a 49 milioni di euro relativo alle Discontinued operations.
(b) Le riprese di valore (svalutazioni) nette comprendono un importo pari a 3 milioni di euro relativo alle Discontinued operations
Gli investimenti tecnici effettuati nel corso dell'esercizio 2022 ammontano a 540 milioni di euro (283 milioni di euro al 31 dicembre 2021); comprendono un importo pari a 27 milioni di euro relativo alle Discontinued operations e hanno principalmente riguardato:
≥ per l'Engineering & Construction Offshore 142 milioni di euro: manutenzione straordinaria e reinforcement del mezzo navale Saipem 7000, interventi di mantenimento e upgrading di mezzi esistenti; in particolare Castorone, FDS, FDS 2 e investimenti specifici per progetti operativi;
≥ per l'Engineering & Construction Onshore 21 milioni di euro: acquisto e mantenimento di attrezzature;
≥ per il Drilling Offshore 350 milioni di euro: acquisto della drillship di settima generazione Santorini; interventi di manutenzione straordinaria e upgrading sui mezzi Scarabeo 8, Perro Negro 8 e Scarabeo 9;
≥ per il Drilling Onshore (Discontinued operations) 27 milioni di euro: interventi di mantenimento di impianti esistenti.
Nel corso dell'esercizio non sono stati capitalizzati oneri finanziari.
I principali coefficienti di ammortamento adottati sono compresi nei seguenti intervalli:
| (%) | |
|---|---|
| Fabbricati | 2,50-15,00 |
| Impianti e macchinari | 7,00-25,00 |
| Attrezzature industriali e commerciali | 3,33-50,00 |
| Altri beni | 12,00-20,00 |
Le differenze di cambio da conversione dei bilanci delle imprese con valute funzionali diverse dall'euro sono positive per 22 milioni di euro.
Su immobili, impianti e macchinari non sono in essere al 31 dicembre 2022 garanzie reali.

Il totale degli impegni su investimenti in corso di esecuzione alla data del 31 dicembre 2022 è indicato nella nota 3 "Criteri di valutazione" al paragrafo "Pagamenti futuri a fronte di obbligazioni contrattuali".
Il test di impairment eseguito al 31 dicembre 2022 non ha determinato alcuna svalutazione.
Nel monitorare gli indicatori di impairment, il Gruppo prende in considerazione, tra gli altri fattori, il rapporto tra la propria capitalizzazione di mercato e il proprio patrimonio netto contabile. Alla data del 31 dicembre 2022 la capitalizzazione di mercato del Gruppo è risultata inferiore al valore del patrimonio netto di terzo forecast per 107 milioni di euro; quindi il test di impairment ha interessato la verifica del valore recuperabile di tutte le Cash Generating Unit (CGU).
La metodologia di impairment al 31 dicembre 2022, approvata dal Consiglio di Amministrazione del 25 gennaio 2023, è stata adeguata in seguito all'implementazione da parte della Società, a partire dal 14 gennaio 2022, della nuova struttura organizzativa articolata nelle seguenti distinte aree di business e alla conseguente revisione del modello di gestione, pianificazione e controllo che è entrato pienamente a regime con l'elaborazione del Piano Strategico 2023-2026 (di seguito il "Piano"):
In considerazione della nuova struttura, in linea con il principio contabile IAS 36 - Impairment of assets (paragrafi dal 66 al 73) che definisce le CGU come il più piccolo insieme di attività in grado di generare flussi di cassa in entrata autonomi da quelli generati da altre attività, sono state identificate le seguenti CGU:
La decisione di incorporare la Business Line Wind Offshore all'interno della CGU Asset Based Services risiede nella circostanza che il parco mezzi navali, le yard di fabbricazione, ma anche il personale operativo e le decisioni di investimento, sono gestite in modo unitario e integrato tra le due Business Line tenendo conto dei fabbisogni delle location, delle tempistiche di intervento e degli obblighi contrattuali delle commesse in esecuzione. Inoltre, il Wind Offshore non comprende tangible e intangible assets significativi da sottoporre a impairment test autonomamente, e le commesse in perdita sono comunque oggetto di valutazione specifica ai sensi dello IAS 37 con conseguente stanziamento di appositi fondi rischi per onerous contracts.
Il business Drilling Onshore, per la quota non ancora ceduta a KCA Deutag, e l'unità di floating production leased FPSO Cidade de Vitória non sono state oggetto di impairment in quanto contabilizzate ai sensi dell'IFRS 5 come "Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate".
La verifica della recuperabilità dei valori di iscrizione delle CGU è stata effettuata confrontando il valore di libro di ciascuna di esse con il relativo valore recuperabile, determinato sulla base del valore d'uso ottenuto attualizzando i flussi di cassa futuri generati da ciascuna delle CGU al costo medio ponderato del capitale ("WACC") specifico per ciascun business in cui opera la singola CGU.
I flussi di cassa prospettici per la stima del valore recuperabile delle singole Cash Generating Unit (CGU) sono determinati sulla base della migliore stima di medio termine effettuabile dalla Direzione Aziendale e non condizionata al verificarsi di uno specifico evento. Tali previsioni considerano le attese future del management in relazione al rispettivo mercato di riferimento, nonché i risultati consuntivati.
Le stime, in coerenza con le disposizioni dello IAS 36 non considerano eventuali flussi in entrata e/o in uscita derivanti: (i) da una futura ristrutturazione non ancora approvata o per la quale l'entità non si è ancora impegnata; o (ii) dal miglioramento od ottimizzazione dell'andamento dell'attività sulla base di iniziative non ancora avviate o approvate per le quali non esiste ancora un commitment nei confronti di terzi per l'incremento della capacità produttiva rispetto a quella attuale.
Lo scenario valutativo relativo al test di impairment è stato definito considerando: (i) a livello di flussi previsionali, le stime riportate nel Piano, approvati dal Consiglio di Amministrazione il 27 febbraio 2023; (ii) stime dei WACC calcolate internamente per singola CGU mediante l'utilizzo di una metodologia analitica (valore medio ponderato del WACC di Gruppo pari al 9,6%); (iii) livello di tasso di crescita oltre l'ultimo esercizio di previsione, in linea con la mediana del consensus degli analisti (1,2%).
Nella tabella seguente sono riportati i tassi di sconto calcolati dalla Società con riferimento a ciascun segmento di business e per completezza si riportano anche i tassi utilizzati al 31 dicembre 2021 nella vecchia configurazione delle CGU:
| 31.12.2021 WACC |
|
|---|---|
| (%) | |
| E&C Offshore | 8,7 |
| E&C Onshore | 8,1 |
| Leased FPSO | 6,6 |
| Drilling Offshore | 7,2 |
| Drilling Onshore | 8,8 |
| (%) | 31.12.2022 WACC |
|---|---|
| Asset Based Services | 10,3 |
| Energy Carriers | 10,6 |
| Sustainable Infrastructures | 10,6 |
| Robotics and Industrialized Solutions | 10,6 |
| Drilling Offshore | 8,4 |
Tali tassi di sconto (WACC) riflettono l'apprezzamento da parte del mercato del valore finanziario del tempo e dei rischi sistematici, nonché dei rischi specifici dell'attività delle singole CGU, non riflessi nelle stime dei flussi di cassa, e sono stati stimati, per ciascun segmento di business, tenendo conto: (i) di un costo del debito stimato a partire dai tassi base di mercato decennali maggiorati del credit spread relativo a un panel di operatori costruito per tenere conto dello specifico segmento di business, (ii) del leverage mediano del medesimo panel di operatori stimato su un orizzonte storico pluriennale; e (iii) del beta mediano dei titoli delle società appartenenti al medesimo panel di riferimento stimato su un orizzonte storico pluriennale. I flussi di cassa e i tassi di sconto al netto delle imposte adottati producono risultati equivalenti a quelli derivanti da una valutazione con flussi di cassa e tassi di sconto ante imposte. Le assunzioni adottate tengono conto di un livello dei tassi di interesse che rifletta le correnti condizioni di mercato, dei rischi delle singole attività già inclusi nei flussi di cassa, nonché delle aspettative di crescita a lungo termine nei business.
Per gli anni successivi all'ultimo anno di Piano, i flussi di cassa sono calcolati sulla base di un terminal value, determinato:
Il test di impairment eseguito al 31 dicembre 2022 non ha evidenziato la necessità di effettuare alcuna svalutazione. Di seguito si riporta una tabella sintetica con i risultati complessivi del test sulle singole CGU:
| (milioni di euro) | Asset Based Services |
Energy Carriers | Offshore Drilling |
Industrialized Robotics and Solutions |
Infrastructures Sustainable |
|
|---|---|---|---|---|---|---|
| Headroom (impairment loss) | 1.477 | 900 | 324 | 13 | 23 |
Infine, per il solo impairment test del 31 dicembre 2022, con l'obiettivo di accertare che i risultati dell'impairment test non vengano influenzati dalla riorganizzazione delle CGU/riallocazione del goodwill, è stato previsto lo svolgimento di una verifica quantitativa specifica basata sull'aggregazione dei risultati/headroom dell'impairment test relativi alla nuova organizzazione secondo specifiche logiche di confluenza tra nuove e vecchie CGU, ai fini della riconduzione degli stessi alla struttura precedente (cd. impairment test in "doppia vista"). Lo svolgimento della verifica dell'impairment test in "doppia vista" ha confermato l'assenza della necessità di operare svalutazioni.
Di seguito si riportano le sensitivity analysis relative alle CGU riferite ai mezzi del Drilling Offshore e alla CGU Sustainable Infrastructures, mentre quelle relative alla CGU Asset Based Services, alla CGU Robotics and Industrialized Solutions e alla CGU Energy Carriers sono riportate nella nota 16 "Attività immateriali".

Le assunzioni rilevanti ai fini della stima del valore recuperabile delle CGU riferite ai mezzi navali riguardano principalmente il risultato operativo delle CGU (dipendente dalla combinazione di diversi fattori, tra cui le rate di noleggio delle navi e i tassi di cambio) e il tasso di attualizzazione dei flussi di cassa. Vengono di seguito analizzati gli effetti delle analisi di sensitività sui parametri utilizzati per la stima sul valore recuperabile di tali CGU.
In particolare, per le CGU:
Con riferimento alla CGU Sustainable Infrastructures, l'eccedenza del valore recuperabile rispetto al corrispondente valore del capitale investito netto a essa riferito non si azzera mai per qualsiasi variazione del tasso di attualizzazione e del tasso di crescita terminale e al verificarsi di una qualsiasi riduzione del risultato operativo, lungo tutto il periodo di piano e nella perpetuity. Inoltre, l'azzeramento dei flussi di cassa derivante da capitale circolante netto non implicherebbe una impairment loss.
Le attività immateriali di 691 milioni di euro (699 milioni di euro al 31 dicembre 2021) si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | Costi di sviluppo | e diritti di utilizzazione delle opere di ingegno Diritti di brevetto industriale |
Concessioni, licenze e marchi |
in corso e acconti Immobilizzazioni |
Altre immobilizzazioni immateriali |
attività immateriali a vita utile definita Totale |
Goodwill | attività immateriali Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2021 | ||||||||
| Saldo iniziale netto | - | 25 | - | 8 | 2 | 35 | 666 | 701 |
| Investimenti | - | 5 | 1 | 9 | - | 15 | - | 15 |
| Ammortamenti | - | (16) | - | - | - | (16) | - | (16) |
| Riprese di valore (svalutazioni) nette | - | 6 | 1 | (9) | - | (2) | 1 | (1) |
| Altre variazioni e differenze cambio da conversione | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Saldo finale netto | - | 20 | 2 | 8 | 2 | 32 | 667 | 699 |
| Saldo finale lordo | 8 | 238 | 18 | 8 | 11 | 283 | - | - |
| Fondo ammortamento e svalutazione | 8 | 218 | 16 | - | 9 | 251 | - | - |
| 31.12.2022 | ||||||||
| Saldo iniziale netto | - | 20 | 2 | 8 | 2 | 32 | 667 | 699 |
| Investimenti | - | 1 | - | 9 | - | 10 | - | 10 |
| Ammortamenti | - | (13) | (1) | - | - | (14) | - | (14) |
| Riprese di valore (svalutazioni) nette | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Altre variazioni e differenze cambio da conversione | - | 12 | - | (12) | - | - | (4) | (4) |
| Saldo finale netto | - | 20 | 1 | 5 | 2 | 28 | 663 | 691 |
| Saldo finale lordo | 8 | 251 | 18 | 5 | 11 | 293 | - | - |
| Fondo ammortamento e svalutazione | 8 | 231 | 17 | - | 9 | 265 | - | - |
I diritti di utilizzazione delle opere di ingegno di 20 milioni di euro comprendono principalmente i costi sostenuti per l'implementazione nella Capogruppo di vari sistemi applicativi e dei moduli SAP.
I principali coefficienti di ammortamento adottati sono compresi nei seguenti intervalli:
| (%) | |
|---|---|
| Costi di sviluppo | 20,00-20,00 |
| Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere di ingegno | 6,66-33,30 |
| Concessioni, licenze, marchi e diritti simili | 20,00-20,00 |
| Altre immobilizzazioni immateriali | 20,00-33,00 |
Il goodwill di 663 milioni di euro si riferisce principalmente alla differenza tra il prezzo di acquisto, comprensivo degli oneri accessori, e il patrimonio netto di Saipem SA (629 milioni di euro), di Sofresid SA (21 milioni di euro) e del Gruppo Moss Maritime (11 milioni di euro), alle rispettive date di acquisizione del controllo.

Ai fini della determinazione del valore recuperabile, il goodwill è stato allocato, in linea alla nuova struttura organizzativa adottata dalla Società, nelle seguenti CGU:
| (milioni di euro) | 31.12.2021 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Asset Based Services | 403 | 403 |
| Energy Carriers | 264 | 228 |
| Robotics and Industrialized Solutions | - | 32 |
| Totale | 667 | 663 |
Il valore recuperabile delle tre CGU in oggetto, a cui è stato allocato il goodwill, è determinato sulla base del valore d'uso ottenuto attualizzando i flussi di cassa futuri generati da ciascuna delle CGU in esame.
La base di previsione dei flussi di cassa, il tasso di sconto utilizzato, nonché il tasso di crescita terminale per la stima del valore recuperabile delle CGU a cui è allocato il goodwill, sono descritti nel paragrafo "Impairment" della nota 15 "Immobili, impianti e macchinari".
La tabella seguente riporta, con riferimento al 31 dicembre 2022, le eccedenze del valore recuperabile delle CGU Asset Based Services, Robotics and Industrialized Solutions ed Energy Carries rispetto ai corrispondenti valori di libro comprensivi del goodwill a esse riferito.
| (milioni di euro) | Asset Based Services |
Robotics | Energry Carries |
Totale |
|---|---|---|---|---|
| Goodwill | 403 | 32 | 228 | 663 |
| Eccedenza del valore recuperabile sul valore di libro | 1.447 | 13 | 900 | 2.400 |
Le assunzioni più rilevanti ai fini della stima del valore recuperabile di ciascuna CGU riguardano principalmente il relativo risultato operativo (dipendente dalla combinazione di diversi fattori quali, ad esempio, i volumi di attività, i prezzi di vendita dei servizi, la marginalità realizzata sui progetti, la struttura dei costi), il tasso di attualizzazione dei flussi di cassa, il tasso di crescita terminale degli stessi e l'evoluzione del capitale circolante. Vengono di seguito analizzati gli effetti delle variazioni di tali parametri sull'eccedenza del valore recuperabile rispetto ai valori di iscrizione (incluso il goodwill) per ciascuna delle tre CGU a cui è stato allocato il goodwill.
L'eccedenza del valore recuperabile della CGU Asset Based Services rispetto al corrispondente valore di libro comprensivo del goodwill a essa riferito si azzera al verificarsi di variazioni nelle assunzioni di base pari, alternativamente, a:
Inoltre, l'eccedenza del valore recuperabile rispetto al valore del capitale investito netto riferito alla CGU Asset Based Services aumenterebbe nel caso si azzerassero i flussi di cassa da capitale circolante.
L'eccedenza del valore recuperabile della CGU Energy Carriers rispetto al corrispondente valore di libro comprensivo del goodwill a essa riferito non si azzera mai per qualsiasi variazione del tasso di attualizzazione e del tasso di crescita terminale e al verificarsi di una qualsiasi riduzione del risultato operativo lungo tutto il periodo di piano e nella perpetuity.
Inoltre, l'eccedenza del valore recuperabile rispetto al valore del capitale investito netto riferito alla CGU Energy Carriers aumenterebbe nel caso si azzerassero i flussi di cassa da capitale circolante.
L'eccedenza del valore recuperabile della CGU Robotics and Industrialized Solutions rispetto al corrispondente valore di libro comprensivo del goodwill a essa riferito si azzera al verificarsi di variazioni nelle assunzioni di base pari, alternativamente, a:
Inoltre, l'eccedenza del valore recuperabile rispetto al valore del capitale investito netto riferito alla CGU Robotics and Industrialized Solutions aumenterebbe nel caso si azzerassero i flussi di cassa da capitale circolante.

La movimentazione di periodo dei "Right-of-Use" asset, delle attività e delle passività finanziare per leasing al 31 dicembre è evidenziata come segue:
| Attività finanziarie per leasing |
Passività finanziarie per leasing |
|||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Right-of-Use asset | Correnti | Non correnti | Correnti | Non correnti | |
| 31.12.2021 | ||||||
| Saldo iniziale | 288 | 16 | 51 | 151 | 270 | |
| Incrementi | 105 | - | 21 | 1 | 115 | |
| Decrementi e cancellazioni | (15) | (19) | - | (154) | (17) | |
| Ammortamenti | (106) | - | - | - | - | |
| Riprese di valore (svalutazioni) nette | (15) | - | - | - | - | |
| Differenze cambio | 4 | 2 | 3 | 5 | 10 | |
| Interessi | - | 2 | - | 13 | - | |
| Altre variazioni | - | 29 | (29) | 131 | (131) | |
| Saldo finale | 261 | 30 | 46 | 147 | 247 | |
| 31.12.2022 | ||||||
| Saldo iniziale | 261 | 30 | 46 | 147 | 247 | |
| Incrementi | 164 | - | 42 | - | 203 | |
| Decrementi e cancellazioni | (28) | (30) | (11) | (180) | (44) | |
| Ammortamenti (a) | (141) | - | - | - | - | |
| Riprese di valore (svalutazioni) nette | - | - | - | - | - | |
| Differenze cambio | 2 | 1 | 2 | 3 | 6 | |
| Interessi | - | 3 | - | 21 | - | |
| Altre variazioni | - | 22 | (22) | 148 | (148) | |
| Saldo finale | 258 | 26 | 57 | 139 | 264 |
(a) L'ammortamento comprende un importo pari a 5 milioni di euro relativo alle Discontinued operations.
Nel corso dell'esercizio il "Right-of-Use" risulta pressoché in linea rispetto al 31 dicembre 2021 per effetto dei nuovi contratti, della movimentazione dei contratti esistenti e del relativo ammortamento.
Gli incrementi pari a 164 milioni di euro si riferiscono in prevalenza al contratto di leasing del nuovo palazzo uffici della Capogruppo (Spark 1) e di mezzi navali per l'esecuzione di progetti in portafoglio.
Si rilevano 28 milioni di euro di decrementi relativi principalmente alla chiusura di contratti; in particolare quello relativo al mezzo navale Santorini per il quale, considerate le favorevoli condizioni di mercato, è stata esercitata l'opzione di acquisto.
Il saldo tra passività e attività finanziarie per leasing è pari a 183 milioni di euro e diminuisce per effetto dei pagamenti dei canoni del periodo, della chiusura di alcuni contratti e per la revisione del contratto di leasing del campo Iraq.
Al 31 dicembre 2022 nessun "Right-of-Use" rappresenta una CGU autonoma; ai fini della determinazione del valore recuperabile le attività per diritto d'uso dei beni in leasing sono state allocate alle CGU di appartenenza e testate come descritto nel paragrafo "Impairment" della nota 15 "Immobili, impianti e macchinari".
Sulla base di valutazioni di business, non sono considerate nella determinazione della durata complessiva dei contratti e della lease liability al 31 dicembre 2022 opzioni di rinnovo non esercitate relative principalmente a terreni e immobili per complessivi 5 milioni di euro (23 milioni di euro al 31 dicembre 2021).
La suddivisone delle opzioni di rinnovo per anno è la seguente:
| (milioni di euro) | 2023 | 2024 | 2025 | 2026 | 2027 | 2028 | Oltre | Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Opzioni di rinnovo | - | - | - | - | 1 | 1 | 3 | 5 |
Le attività finanziarie per leasing sono riferite a operazioni di subleasing di mezzi navali del business drilling offshore.
Le altre variazioni delle passività finanziarie per leasing si riferiscono principalmente alla riclassifica delle passività finanziarie da non correnti a correnti.

Il dettaglio per tipologia dei "Right-of-Use" asset al 31 dicembre è evidenziato come segue:
| (milioni di euro) | Terreni | Fabbricati | e macchinari Impianti |
e commerciali Attrezzature industriali |
Altri beni | Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2021 | ||||||
| Saldo iniziale netto | 28 | 170 | 69 | 16 | 5 | 288 |
| Incrementi | 15 | 51 | 17 | 11 | 11 | 105 |
| Decrementi e cancellazioni | (3) | (11) | - | (1) | - | (15) |
| Ammortamenti | (7) | (54) | (25) | (13) | (7) | (106) |
| Riprese di valore (svalutazioni) nette | (13) | (2) | - | - | - | (15) |
| Differenze cambio da conversione | 1 | 3 | - | - | - | 4 |
| Altre variazioni | - | - | - | - | - | - |
| Saldo finale netto | 21 | 157 | 61 | 13 | 9 | 261 |
| Saldo finale lordo | 45 | 291 | 147 | 32 | 16 | 531 |
| Fondo ammortamento e svalutazione | 24 | 134 | 86 | 19 | 7 | 270 |
| 31.12.2022 | ||||||
| Saldo iniziale netto | 21 | 157 | 61 | 13 | 9 | 261 |
| Incrementi | 14 | 83 | 45 | 17 | 5 | 164 |
| Decrementi e cancellazioni | (5) | (17) | - | (5) | (1) | (28) |
| Ammortamenti | (6) | (50) | (67) | (12) | (6) | (141) |
| Riprese di valore (svalutazioni) nette | - | - | - | - | - | - |
| Differenze cambio da conversione | 1 | - | 1 | - | - | 2 |
| Altre variazioni | - | - | - | - | - | - |
| Saldo finale netto | 25 | 173 | 40 | 13 | 7 | 258 |
| Saldo finale lordo | 46 | 290 | 179 | 28 | 12 | 555 |
| Fondo ammortamento e svalutazione | 21 | 117 | 139 | 15 | 5 | 297 |
L'analisi per scadenza delle passività finanziarie nette per leasing al 31 dicembre 2022 è la seguente:
| (milioni di euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Quota a breve termine 2023 |
2024 | 2025 | 2026 | 2027 | Oltre | Totale | |
| Passività finanziarie per leasing | 139 | 54 | 31 | 27 | 28 | 124 | 403 |
| Attività finanziarie per leasing | 26 | 22 | 10 | 11 | 14 | - | 83 |
| Totale | 113 | 32 | 21 | 16 | 14 | 124 | 320 |
Il tasso medio di finanziamento marginale, usato per l'attualizzazione del "Right-of-Use" e delle passività finanziarie per leasing, al 31 dicembre 2022 è pari all'8,6% (4,2% al 31 dicembre 2021).

Le partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto di 229 milioni di euro (157 milioni di euro al 31 dicembre 2021) si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | Valore iniziale netto | e sottoscrizioni Acquisizioni |
e rimborsi Cessioni |
al patrimonio netto da valutazione Quota di utili |
al patrimonio netto Quota di perdite da valutazione |
per dividendi Decremento |
di consolidamento Variazione area |
Differenze cambio da conversione |
Variazione con effetto a riserva |
Altre variazioni | Valore finale netto | Fondo svalutazione |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2021 | ||||||||||||
| Partecipazioni in imprese controllate | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Partecipazioni in imprese joint venture | 89 | - | (1) | 26 | (30) | (9) | - | 2 | - | 1 | 78 | - |
| Partecipazioni in imprese collegate | 77 | - | - | 30 | (12) | (18) | - | 2 | - | - | 79 | - |
| Totale | 166 | - | (1) | 56 | (42) | (27) | - | 4 | - | 1 | 157 | - |
| 31.12.2022 | ||||||||||||
| Partecipazioni in imprese controllate | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Partecipazioni in imprese joint venture | 78 | - | (10) | 12 | (13) | (3) | - | 1 | - | - | 65 | - |
| Partecipazioni in imprese collegate | 79 | - | - | 16 | (8) | (16) | - | 3 | - | 90 | 164 | - |
| Totale | 157 | - | (10) | 28 | (21) | (19) | - | 4 | - | 90 | 229 | - |
Le partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto sono dettagliate nella nota 6 "Area di consolidamento al 31 dicembre 2022".
I proventi da valutazione con il metodo del patrimonio netto di 28 milioni di euro, riguardano per 12 milioni di euro il risultato di periodo delle imprese joint venture e per 16 milioni di euro il risultato di periodo delle imprese collegate.
Gli oneri da valutazione con il metodo del patrimonio netto, pari a 21 milioni di euro, riguardano per 13 milioni di euro il risultato di periodo delle imprese joint venture e per 8 milioni di euro il risultato di periodo delle imprese collegate.
I decrementi per dividendi di 19 milioni di euro riguardano per 3 milioni di euro un'impresa joint venture e per 16 milioni di euro le imprese collegate.
Le altre variazioni di 90 milioni di euro riguardano per 88 milioni di euro l'iscrizione della partecipazione del 10% in KCA Deutag come parte del corrispettivo relativo alla cessione del business DRON.
Il valore netto di iscrizione delle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto si riferisce alle seguenti imprese:
| (milioni di euro) | Partecipazione del Gruppo (%) |
al 31.12.2021 Valore netto |
al 31.12.2022 Valore netto |
|---|---|---|---|
| KCA Deutag International Ltd | 10,00 | - | 88 |
| Petromar Lda | 70,00 | 52 | 61 |
| Gygaz Snc | 15,15 | 35 | 25 |
| Saipem Taqa Al Rushaid Fabricators Co Ltd | 40,00 | 24 | 23 |
| Rosetti Marino SpA | 20,00 | 15 | 13 |
| Novarctic Sarl | 15,15 | 1 | 11 |
| Altre | 30 | 8 | |
| Totale partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto | 157 | 229 |
Il totale delle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto non include lo stanziamento del fondo copertura perdite, commentato alla nota 26 "Fondi per rischi e oneri".
Le altre partecipazioni al 31 dicembre 2022 non sono significative.
I valori inclusi nei bilanci IFRS delle imprese controllate non consolidate, joint venture e collegate, valutate con il metodo del patrimonio netto o iscritte al costo, in proporzione alla percentuale di possesso, sono i seguenti:
| 31.12.2021 | 31.12.2022 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Imprese controllate |
Joint venture |
Imprese collegate |
Imprese controllate |
Joint venture |
Imprese collegate |
|
| Totale attività | 4 | 750 | 1.433 | 4 | 530 | 1.509 | |
| di cui disponibilità liquide ed equivalenti | - | 192 | 253 | - | 127 | 272 | |
| Totale passività | 4 | 691 | 1.365 | 4 | 557 | 1.391 | |
| Ricavi netti | - | 646 | 1.051 | - | 558 | 777 | |
| Utile operativo | - | (9) | 1 | - | (95) | 14 | |
| Utile (perdita) dell'esercizio | - | (7) | 16 | - | (76) | 11 |
Sono di seguito riportati i dati economico-finanziari delle imprese joint venture (valori al 100%).
| (milioni di euro) | 31.12.2021 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Attività correnti | 1.519 | 986 |
| - di cui disponibilità liquide ed equivalenti | 495 | 288 |
| - di cui attività finanziarie correnti per leasing | - | - |
| Attività non correnti | 89 | 70 |
| - di cui attività finanziarie non correnti per leasing | - | - |
| Totale attività | 1.608 | 1.056 |
| Passività correnti | 1.477 | 1.170 |
| - di cui passività finanziarie correnti | 2 | 2 |
| - di cui quota a breve delle passività per leasing a lungo termine | 12 | 7 |
| Passività non correnti | 23 | 16 |
| - di cui passività finanziarie non correnti | - | - |
| - di cui passività per leasing a lungo termine | 8 | 3 |
| Totale passività | 1.500 | 1.186 |
| Patrimonio netto | 108 | (130) |
| Valore di iscrizione della partecipazione | 59 | (27) |
| Ricavi e altri proventi operativi | 1.455 | 1.161 |
| Costi operativi | (1.432) | (1.371) |
| Ammortamenti e svalutazioni | (28) | (32) |
| Risultato operativo | (5) | (242) |
| Proventi (oneri) finanziari | 9 | 14 |
| Proventi (oneri) su partecipazioni | - | - |
| Risultato ante imposte | 4 | (228) |
| Imposte sul reddito | (5) | 22 |
| Utile (perdita) dell'esercizio | (1) | (206) |
| Altre componenti del conto economico complessivo | 2 | 1 |
| Totale utile (perdita) complessivo dell'esercizio | 1 | (205) |
| Utile (perdita) di competenza del Gruppo | (7) | (76) |
| Dividendi deliberati verso il Gruppo dalle joint venture | 9 | 3 |
| (milioni di euro) | 31.12.2021 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Attività correnti | 5.148 | 5.391 |
| - di cui disponibilità liquide ed equivalenti | 1.151 | 1.368 |
| - di cui attività finanziarie correnti per leasing | - | - |
| Attività non correnti | 247 | 1.215 |
| - di cui attività finanziarie non correnti per leasing | 11 | 83 |
| Totale attività | 5.395 | 6.606 |
| Passività correnti | 4.896 | 4.933 |
| - di cui passività finanziarie correnti | 27 | 41 |
| - di cui quota a breve delle passività per leasing a lungo termine | 3 | 37 |
| Passività non correnti | 149 | 858 |
| - di cui passività finanziarie non correnti | 84 | 170 |
| - di cui passività per leasing a lungo termine | 7 | 59 |
| Totale passività | 5.045 | 5.791 |
| Patrimonio netto | 350 | 815 |
| Valore di iscrizione della partecipazione | 68 | 155 |
| Ricavi e altri proventi operativi | 5.266 | 2.907 |
| Costi operativi | (5.210) | (2.846) |
| Ammortamenti e svalutazioni | (31) | (32) |
| Risultato operativo | 25 | 29 |
| Proventi (oneri) finanziari | 54 | 17 |
| Proventi (oneri) su partecipazioni | - | - |
| Risultato ante imposte | 79 | 46 |
| Imposte sul reddito | 7 | (27) |
| Utile (perdita) dell'esercizio | 86 | 19 |
| Altre componenti del conto economico complessivo | 6 | 7 |
| Totale utile (perdita) complessivo dell'esercizio | 92 | 26 |
| Utile (perdita) di competenza del Gruppo | 16 | 11 |
| Dividendi deliberati verso il Gruppo dalle collegate | 18 | 16 |
Le attività per imposte differite di 345 milioni di euro (329 milioni di euro al 31 dicembre 2021) sono indicate al netto delle passività per imposte differite (compensate per 83 milioni di euro).
Le passività per imposte differite di 3 milioni di euro (5 milioni di euro al 31 dicembre 2021) sono indicate al netto delle attività per imposte differite compensabili che ammontano a 83 milioni di euro.
La movimentazione delle attività e passività per imposte differite si analizza come segue:
| 31.12.2021 | Accantonamenti | Utilizzi | da conversione Differenze di cambio |
Altre variazioni | 31.12.2022 | |
|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | ||||||
| Attività per imposte differite | 329 | 116 | (112) | 5 | 7 | 345 |
| Passività per imposte differite | (5) | (23) | 28 | (2) | (1) | (3) |
| Totale attività (passività) differite nette | 324 | 93 | (84) | 3 | 6 | 342 |
La voce "Altre variazioni" delle attività per imposte differite, in aumento per 7 milioni di euro, comprende: (i) la compensazione a livello di singola impresa delle attività per imposte differite con le passività per imposte differite (incremento per 3 milioni di euro); (ii) la rilevazione (incremento per 17 milioni di euro) in contropartita alle riserve di patrimonio netto dell'effetto d'imposta correlato alla valutazione al fair value dei contratti derivati di copertura (cash flow hedge); (iii) la rilevazione (decremento per 10 milioni di euro) in contropartita alle riserve di patrimonio netto dell'effetto d'imposta correlato alle rivalutazioni di piani a benefici definiti per dipendenti; (iv) altre variazioni (decremento per 3 milioni di euro, di cui 1 milione di euro riclassificato nelle Discontinued operations).
La voce "Altre variazioni" delle passività per imposte differite, in aumento per 1 milione di euro, comprende: (i) la compensazione a livello di singola impresa delle attività per imposte differite con le passività per imposte differite (incremento per 3 milioni di euro); (ii) la rilevazione (decremento per 1 milione di euro) in contropartita alle riserve di patrimonio netto dell'effetto di imposta correlato alla valutazione al fair value delle attività finanziarie con effetti a OCI; (iii) altre variazioni (decremento per 1 milione di euro).
| (milioni di euro) | 31.12.2021 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Passività per imposte differite | (91) | (86) |
| Attività per imposte differite compensabili | 86 | 83 |
| Passività nette per imposte differite | (5) | (3) |
| Attività per imposte differite non compensabili | 329 | 345 |
| Attività (passività) nette per imposte differite | 324 | 342 |
La natura delle differenze temporanee più significative che hanno determinato le attività (passività) nette per imposte differite è la seguente:
| (milioni di euro) | 31.12.2021 | Accantonamenti | Utilizzi | Differenze di cambio |
Altre variazioni | 31.12.2022 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Passività per imposte differite: | ||||||
| - ammortamenti anticipati ed eccedenti | (37) | (2) | 6 | (1) | 1 | (33) |
| - contratti derivati di copertura | (10) | (14) | 6 | - | - | (18) |
| - benefici ai dipendenti | (1) | (3) | 3 | - | - | (1) |
| - riserve non distribuite delle partecipate | (14) | - | 2 | - | - | (12) |
| - avanzamento progetti | (12) | - | 5 | - | - | (7) |
| - leasing IFRS 16 | (5) | - | 5 | (1) | - | (1) |
| - altre | (12) | (4) | 1 | - | 1 | (14) |
| (91) | (23) | 28 | (2) | 2 | (86) | |
| a dedurre: | ||||||
| Passività per imposte differite compensabili | 86 | - | - | - | (3) | 83 |
| Passività per imposte differite | (5) | (23) | 28 | (2) | (1) | (3) |
| Attività per imposte differite: | ||||||
| - accantonamenti per svalutazione crediti, rischi e oneri non deducibili | 145 | 20 | (37) | - | - | 128 |
| - ammortamenti non deducibili | 23 | 18 | - | 1 | - | 42 |
| - contratti derivati di copertura | 28 | 11 | (10) | - | 17 | 46 |
| - benefici ai dipendenti | 32 | 19 | (16) | 1 | (10) | 26 |
| - perdite fiscali portate a nuovo | 61 | 10 | (10) | 2 | (3) | 60 |
| - avanzamento progetti | 58 | 3 | - | - | - | 61 |
| - leasing IFRS 16 | 3 | 1 | (2) | - | - | 2 |
| - altre | 65 | 34 | (37) | 1 | - | 63 |
| 415 | 116 | (112) | 5 | 4 | 428 | |
| a dedurre: | ||||||
| Attività per imposte differite compensabili | (86) | - | - | - | 3 | (83) |
| Attività per imposte differite | 329 | 116 | (112) | 5 | 7 | 345 |
| Attività (passività) nette per imposte differite | 324 | 93 | (84) | 3 | 6 | 342 |
Le attività per imposte differite non riconosciute pari a 1.459 milioni di euro (1.343 milioni di euro al 31 dicembre 2021) riguardano principalmente le perdite fiscali che si ritiene di non poter utilizzare a fronte di imponibili futuri nei prossimi quattro anni.
Le perdite fiscali ammontano a 6.614 milioni di euro (6.125 milioni di euro al 31 dicembre 2021), di cui 4.623 milioni di euro riportabili a nuovo illimitatamente. Il recupero fiscale corrisponde all'aliquota del 24% per le società italiane e a un'aliquota media del 20,5% per le società estere.

Le perdite fiscali sono riferibili principalmente a società estere e sono utilizzabili entro i seguenti esercizi:
| Italia | Estero | |
|---|---|---|
| (milioni di euro) | ||
| 2023 | - | 16 |
| 2024 | - | 48 |
| 2025 | - | 113 |
| 2026 | - | 70 |
| 2027 | - | 23 |
| Oltre 2027 | - | 1.721 |
| Illimitatamente | 1.605 | 3.018 |
| Totale | 1.605 | 5.009 |
Le perdite fiscali per le quali non sono state contabilizzate le attività per imposte differite, in accordo con le disposizioni dello IAS 12, ammontano a 6.352 milioni di euro.
Le attività per imposte differite iscritte in bilancio al 31 dicembre 2022 relativamente alle perdite fiscali ammontano a 60 milioni di euro e si ritengono recuperabili nei prossimi 4 anni.
Le imposte sono indicate alla nota 38 "Imposte sul reddito".
Le altre attività non correnti di 30 milioni di euro (37 milioni di euro al 31 dicembre 2021) si analizzano come segue:
| 31.12.2021 (milioni di euro) |
31.12.2022 | |
|---|---|---|
| Fair value su strumenti finanziari derivati | 5 | - |
| Altri crediti | 9 | 10 |
| Altre attività | 23 | 20 |
| Totale | 37 | 30 |
Il fair value degli strumenti finanziari derivati è commentato alla nota 29 "Strumenti finanziari derivati".
Gli altri crediti pari a 10 milioni di euro, pressoché in linea con il valore al 31 dicembre 2021, si riferiscono quasi esclusivamente a depositi cauzionali di diversa natura, perlopiù depositi cauzionali corrisposti per contratti di locazione di immobili e per l'istruttoria di procedimenti giudiziari.
Le altre attività non correnti al 31 dicembre 2022 ammontano a 20 milioni di euro, con un decremento di 3 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021, e includono prevalentemente costi non di competenza dell'esercizio, riferiti principalmente ad approntamenti di mezzi per l'esecuzione di contratti in portafoglio, a costi assicurativi e per contratti in locazione.
Le altre attività non correnti verso parti correlate sono dettagliate alla nota 43 "Rapporti con parti correlate".
I debiti commerciali e altri debiti di 2.907 milioni di euro (2.651 milioni di euro al 31 dicembre 2021) si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2021 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Debiti commerciali | 2.378 | 2.630 |
| Altri debiti | 273 | 277 |
| Totale | 2.651 | 2.907 |
I debiti commerciali di 2.630 milioni di euro aumentano di 252 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021; nell'esercizio sono stati riclassificati nelle Discontinued operations debiti commerciali per 35 milioni di euro.
I debiti commerciali e gli altri debiti verso parti correlate sono dettagliati alla nota 43 "Rapporti con parti correlate".
| 31.12.2022 |
|---|
| 154 |
| 62 |
| 2 |
| 3 |
| 1 |
| - |
| 55 |
| 277 |
Nel periodo sono stati riclassificati nelle Discontinued operations altri debiti per 8 milioni di euro.
La valutazione al fair value dei debiti commerciali e altri debiti non produce effetti significativi considerato il breve periodo di tempo intercorrente tra il sorgere del debito e la sua scadenza.
Le passività contrattuali di 2.613 milioni di euro (2.517 milioni di euro al 31 dicembre 2021) si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2021 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Passività contrattuali (da valutazione commesse a lungo termine) | 1.452 | 1.880 |
| Anticipi da clienti | 1.065 | 733 |
| Totale | 2.517 | 2.613 |
Le passività contrattuali (da valutazione commesse a lungo termine) di 1.880 milioni di euro (1.452 milioni di euro al 31 dicembre 2021) riguardano rettifiche di ricavi fatturati su commesse pluriennali al fine di rispettare il principio della competenza economica e temporale, in applicazione del criterio di valutazione in base ai corrispettivi contrattuali maturati.
In particolare le passività contrattuali (da valutazione commesse a lungo termine) aumentano di 428 milioni di euro per effetto delle rettifiche di ricavi fatturati nel corso dell'anno in seguito alla valutazione sulla base dello stato di avanzamento operativo dei progetti per 769 milioni di euro a cui si aggiunge l'impatto dell'effetto cambi per 10 milioni di euro, in parte compensati dalla rilevazione a ricavi di competenza dell'anno in corso per 351 milioni di euro rettificati alla fine dell'esercizio precedente.
Gli anticipi da clienti di 733 milioni di euro (1.065 milioni di euro al 31 dicembre 2021) si riferiscono ad ammontari ricevuti negli anni precedenti e nel corso dell'esercizio, a fronte di contratti in corso di esecuzione, erosi sulla base delle milestone contrattuali. Le passività contrattuali verso parti correlate sono dettagliate alla nota 43 "Rapporti con parti correlate".
Le altre passività correnti di 107 milioni di euro (186 milioni di euro al 31 dicembre 2021) si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2021 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Fair value su strumenti finanziari derivati | 175 | 94 |
| Altre passività | 11 | 13 |
| Totale | 186 | 107 |
Lo scostamento del fair value su strumenti finanziari derivati pari a 81 milioni di euro è imputabile principalmente alla variazione del cambio EUR/USD e di tutte le valute legate al dollaro.
Il fair value degli strumenti finanziari derivati è commentato alla nota 29 "Strumenti finanziari derivati".
Le altre passività ammontano a 13 milioni di euro, con un incremento di 2 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021.
Le altre passività verso parti correlate sono dettagliate alla nota 43 "Rapporti verso parti correlate"

Le passività finanziarie si analizzano come segue:
| 31.12.2021 | 31.12.2022 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Passività | Quote a breve | Passività | Passività | Quote a breve | Passività | |||
| finanziarie | di passività | finanziarie | finanziarie | di passività | finanziarie | |||
| a breve | finanziarie a | a lungo | a breve | finanziarie a | a lungo | |||
| (milioni di euro) | termine | lungo termine | termine | Totale | termine | lungo termine | termine | Totale |
| Banche | 367 | 151 | 439 | 957 | 82 | 206 | 234 | 522 |
| Obbligazioni ordinarie | - | 546 | 1.993 | 2.539 | - | 536 | 1.495 | 2.031 |
| Altri finanziatori | 45 | - | - | 45 | 77 | - | - | 77 |
| Totale | 412 | 697 | 2.432 | 3.541 | 159 | 742 | 1.729 | 2.630 |
Al 31 dicembre 2022 sono presenti contratti di finanziamento bancari contenenti clausole di Financial Covenant che prevedono il rispetto del rapporto tra indebitamento finanziario netto ed EBITDA (così come definito nei rispettivi contratti di finanziamento), rilevato annualmente sulla base dei dati al 31 dicembre, non superiore a 3,5 volte. Alla data del 31 dicembre 2022 tutte le clausole comportanti limiti all'utilizzo delle risorse finanziarie, ivi compresi i suddetti Financial Covenant, le clausole di change of control, negative pledge e cross-default, risultano rispettate.
In particolare, in relazione ai contratti di finanziamento che richiedono il rispetto di dichiarazioni e garanzie relative all'insussistenza della fattispecie prevista dall'art. 2446 del codice civile italiano, Saipem ha ottenuto dalle rispettive banche il rilascio di tutti i waiver volti ad accordare la rinuncia definitiva a che la Società renda qualsiasi dichiarazione in merito all'intervenuto verificarsi della fattispecie prevista dall'art. 2446 del codice civile in relazione al bilancio chiuso al 31 dicembre 2021.
(milioni di euro)
| Tipo | Scadenza | 2024 | 2025 | 2026 | 2027 | Oltre | finanziarie passività termine a lungo Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Banche | 2024-2027 | 92 | 67 | 60 | 15 | - | 234 |
| Obbligazioni ordinarie | 2024-2028 | - | 497 | 498 | - | 500 | 1.495 |
| Totale | 92 | 564 | 558 | 15 | 500 | 1.729 |
Con riferimento ai pagamenti futuri contrattualmente dovuti le scadenze delle passività finanziarie a lungo termine si analizzano come di seguito indicato:
| (milioni di euro) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore contabile al 31.12.2022 |
Scadenza a breve termine 31.12.2023 |
2024 | 2025 | Scadenza a lungo termine 2026 |
2027 | Oltre | Totale pagamenti futuri al 31.12.2022 |
|
| Banche | 440 | 209 | 95 | 66 | 60 | 15 | - | 445 |
| Obbligazioni ordinarie | 2.031 | 539 | - | 500 | 500 | - | 500 | 2.039 |
| Altri finanziatori | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 2.471 | 748 | 95 | 566 | 560 | 15 | 500 | 2.484 |
La differenza pari a 13 milioni di euro tra il valore delle passività finanziarie a lungo termine iscritto a bilancio al 31 dicembre 2022 e il totale dei pagamenti futuri, deriva dalla valutazione con il metodo del costo ammortizzato.
L'analisi delle passività finanziarie per valuta con l'indicazione del tasso di interesse è la seguente:
(milioni di euro)
| 31.12.2021 | 31.12.2022 | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tasso % | Tasso % | Tasso % | Tasso % | |||||||||
| Valuta | Passività finanziarie a breve termine |
da | a | Passività finanziarie a lungo e quota breve di passività finanziarie a lungo termine |
da | a | Passività finanziarie a breve termine |
da a |
Passività finanziarie a lungo e quota breve di passività finanziarie a lungo termine |
da | a | |
| Euro | 235 | 0,00 | 0,50 | 3.129 | 0,80 | 3,75 | 77 | 0,00 0,00 | 2.471 | 1,38 | 4,80 | |
| Dollaro USA | 9 | 3,21 | 3,21 | - | - | - - |
- | |||||
| Altre | 168 | variabile | - | 82 | variabile | - | ||||||
| Totale | 412 | 3.129 | 159 | 2.471 |
Le passività finanziarie a lungo comprensive della quota a breve termine hanno una scadenza compresa tra il 2023 e il 2028.
Al 31 dicembre 2022 Saipem dispone di linee di credito a breve uncommitted non utilizzate per 169 milioni di euro (207 milioni di euro al 31 dicembre 2021), mentre non dispone di linee di credito a lungo termine committed non utilizzate (1.000 milioni di euro al 31 dicembre 2021).
Le commissioni di mancato utilizzo non sono significative.
Non ci sono passività finanziarie garantite da ipoteche e privilegi sui beni immobili di imprese consolidate e da pegni su titoli. Il valore di mercato delle passività finanziarie a lungo termine, comprensive della quota a breve termine, ammonta a 2.316 milioni di euro (3.152 milioni di euro al 31 dicembre 2021) ed è stato determinato sulla base del valore attuale dei flussi di cassa futuri adottando tassi di attualizzazione per le principali valute di finanziamento approssimativamente compresi tra i seguenti intervalli:
| 2021 (%) |
2022 |
|---|---|
| Euro 0,56-3,42 |
5,77-6,97 |
Il valore di mercato degli strumenti finanziari quotati è stato calcolato utilizzando il prezzo di chiusura di Borsa all'ultima data disponibile dell'esercizio.
Nella tabella seguente è riportato il confronto tra valore nominale, valore contabile e fair value delle passività finanziarie a lungo termine:
| 31.12.2021 | 31.12.2022 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Valore nominale | Valore contabile | Fair value | Valore nominale | Valore contabile | Fair value | ||
| Banche | 597 | 590 | 583 | 444 | 440 | 429 | ||
| Obbligazioni ordinarie | 2.500 | 2.539 | 2.569 | 2.000 | 2.031 | 1.887 | ||
| Altri finanziatori | - | - | - | - | - | - | ||
| Totale | 3.097 | 3.129 | 3.152 | 2.444 | 2.471 | 2.316 |
In base alle disposizioni dello IAS 7 in merito alla "Disclosure Initiative" di seguito si riporta la riconciliazione tra le variazioni delle passività finanziarie e il flusso da attività di finanziamento:
| Variazioni senza impatti sui flussi di cassa | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | 31.12.2021 | Variazione dei flussi di cassa |
Acquisizioni | Differenze cambio da conversione |
Variazione del fair value |
Altre variazioni non monetarie |
31.12.2022 |
| Passività finanziarie a breve termine | 412 | (263) | - | 10 | - | - | 159 |
| Passività finanziarie a lungo termine e quote a breve di passività a lungo termine |
3.129 | (656) | - | (2) | - | - | 2.471 |
| Passività (attività) nette per leasing | 318 | (128) | - | 6 | - | 124 | 320 |
| Totale passività nette derivanti da attività di finanziamento |
3.859 | (1.047) | - | 14 | - | 124 | 2.950 |
Le passività finanziarie verso parti correlate sono dettagliate alla nota 43 "Rapporti con parti correlate".

Viene riportato il prospetto dell'indebitamento finanziario predisposto secondo le nuove disposizioni previste nel documento Consob 5/21 del 29 aprile 2021 che recepisce gli orientamenti ESMA.
| 31.12.2021 | 31.12.2022 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Correnti | Non correnti |
Totale | Correnti | Non correnti |
Totale | |
| A. Disponibilità liquide | 1.632 | - | 1.632 | 2.052 | - | 2.052 | |
| B. Mezzi equivalenti a disponibilità liquide | - | - | - | - | - | - | |
| C. Altre attività finanziare correnti: | 625 | - | 625 | 569 | - | 569 | |
| - Attività finanziarie valutate | |||||||
| al fair value con effetti a OCI | 59 | - | 59 | 75 | - | 75 | |
| - Crediti finanziari | 566 | - | 566 | 494 | - | 494 | |
| D. Liquidità (A+B+C) | 2.257 | - | 2.257 | 2.621 | - | 2.621 | |
| E. Debito finanziario corrente: | 559 | - | 559 | 298 | - | 298 | |
| - Passività finanziarie a breve termine | |||||||
| verso banche | 367 | - | 367 | 82 | - | 82 | |
| - Passività finanziarie a breve termine | |||||||
| verso entità correlate | 18 | - | 18 | 1 | - | 1 | |
| - Altre passività finanziarie a breve termine | 27 | - | 27 | 76 | - | 76 | |
| - Passività per leasing | 147 | - | 147 | 139 | - | 139 | |
| F. Parte corrente del debito | |||||||
| finanziario non corrente: | 697 | - | 697 | 742 | - | 742 | |
| - Passività finanziarie a lungo termine | |||||||
| verso banche | 151 | - | 151 | 206 | - | 206 | |
| - Prestiti obbligazionari | 546 | - | 546 | 536 | - | 536 | |
| G. Indebitamento finanziario corrente | |||||||
| (E+F) | 1.256 | - | 1.256 | 1.040 | - | 1.040 | |
| H. Indebitamento finanziario corrente | |||||||
| netto (G-D) | (1.001) | - | (1.001) | (1.581) | - | (1.581) | |
| I. Debito finanziario non corrente: | - | 686 | 686 | - | 498 | 498 | |
| - Passività finanziarie a lungo termine | |||||||
| verso banche | - | 439 | 439 | - | 234 | 234 | |
| - Passività finanziarie a lungo termine | |||||||
| verso entità correlate | - | - | - | - | - | - | |
| - Passività per leasing | - | 247 | 247 | - | 264 | 264 | |
| J. Strumenti di debito: | - | 1.993 | 1.993 | - | 1.495 | 1.495 | |
| - Prestiti obbligazionari | - | 1.993 | 1.993 | - | 1.495 | 1.495 | |
| K. Debiti commerciali e altri debiti | |||||||
| non correnti | - | - | - | - | - | - | |
| L. Indebitamento finanziario non corrente | |||||||
| (I+J+K) | - | 2.679 | 2.679 | - | 1.993 | 1.993 | |
| M. Totale indebitamento finanziario | |||||||
| come da documento Consob n. 5/21 | |||||||
| del 29 aprile 2021 (H+L) | (1.001) | 2.679 | 1.678 | (1.581) | 1.993 | 412 |
L'indebitamento finanziario netto include il fair value relativo a un contratto di Interest Rate Swap (IRS), positivo per 1 milione di euro, mentre non include il fair value su contratti derivati indicato nelle note 14 "Altre attività correnti", 20 "Altre attività non correnti", 23 "Altre passività correnti" e 28 "Altre passività non correnti".
| 31.12.2021 | 31.12.2022 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Non | Non | ||||||
| (milioni di euro) | Correnti | correnti | Totale | Correnti | correnti | Totale | |
| M. Totale indebitamento finanziario | |||||||
| come da documento Consob n. 5/21 | |||||||
| del 29 aprile 2021 (H+L) | (1.001) | 2.679 | 1.678 | (1.581) | 1.993 | 412 | |
| N. Crediti finanziari non correnti | - | 61 | 61 | - | 65 | 65 | |
| O. Attività per leasing | 30 | 46 | 76 | 26 | 57 | 83 | |
| P. Indebitamento finanziario netto (M-N-O) | (1.031) | 2.572 | 1.541 | (1.607) | 1.871 | 264 |
La posizione finanziaria netta pre-IFRS 16 al 31 dicembre 2022 è positiva per 56 milioni di euro. La posizione finanziaria netta comprensiva della lease liability IFRS 16, pari a 320 milioni di euro, è negativa per 264 milioni di euro. Il debito lordo ante effetti lease liability IFRS 16 al 31 dicembre 2022 ammonta a 2.630 milioni di euro, la liquidità a 2.686 milioni di euro di cui cassa disponibile per 1.362 milioni di euro.

I crediti finanziari sono commentati alla nota 9 "Altre attività finanziarie".
I fondi per rischi e oneri di 1.148 milioni di euro (1.353 milioni di euro al 31 dicembre 2021) si analizzano come segue:
| Saldo iniziale | Accantonamenti | Utilizzi | variazioni Altre |
Saldo finale | |
|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) 31.12.2021 |
|||||
| Fondo per imposte | 13 | 2 | (2) | 1 | 14 |
| Fondo rischi per contenziosi | 74 | 294 | (109) | 6 | 265 |
| Fondo copertura perdite di imprese partecipate | 26 | 23 | (18) | (1) | 30 |
| Fondo spese contrattuali e perdite | |||||
| su commesse pluriennali | 144 | 858 | (31) | 2 | 973 |
| Fondo esodi agevolati | - | 21 | (2) | (2) | 17 |
| Altri fondi | 38 | 21 | (9) | 4 | 54 |
| Totale | 295 | 1.219 | (171) | 10 | 1.353 |
| 31.12.2022 | |||||
| Fondo per imposte | 14 | 2 | (7) | - | 9 |
| Fondo rischi per contenziosi | 265 | 15 | (55) | 9 | 234 |
| Fondo copertura perdite di imprese partecipate | 30 | 75 | (3) | (1) | 101 |
| Fondo spese contrattuali e perdite | |||||
| su commesse pluriennali | 973 | 115 | (344) | 1 | 745 |
| Fondo esodi agevolati | 17 | 1 | (19) | 2 | 1 |
| Altri fondi | 54 | 27 | (24) | 1 | 58 |
| Totale | 1.353 | 235 | (452) | 12 | 1.148 |
Il fondo per imposte di 9 milioni di euro si riferisce principalmente a contenziosi in corso per imposte indirette con le autorità fiscali di Paesi esteri che comprendono anche gli effetti di recenti accertamenti.
Il Gruppo Saipem opera in numerosi Paesi con legislazioni fiscali complesse alle quali si attiene grazie anche al supporto di consulenti fiscali locali. In alcune di queste giurisdizioni il Gruppo sta gestendo tramite ricorsi alcune richieste avanzate dalle autorità fiscali, dalle quali gli amministratori ritengono che non deriveranno ulteriori oneri significativi rispetto a quanto già accantonato.
Il fondo rischi per contenziosi ammonta a 234 milioni di euro e si riferisce agli accantonamenti effettuati dalla Capogruppo e da alcune controllate estere a fronte di oneri derivanti da contenziosi in corso, di cui 9 milioni di euro sono relativi a contenziosi con il personale. Il fondo accoglie principalmente la stima delle passività potenziali conseguenti a transazioni e procedimenti giudiziali. In particolare, il fondo include l'importo di circa 209 milioni di euro equivalenti relativo a un contezioso in Algeria in relazione a una commessa completata da tempo; per maggiori informazioni si rimanda al paragrafo "Contenziosi" della nota 33 "Garanzie, impegni e rischi".
Il fondo copertura perdite di imprese partecipate ammonta a 101 milioni di euro e accoglie le perdite delle imprese partecipate valutate con il metodo del patrimonio netto. L'incremento del fondo verificatosi nel periodo è attribuibile principalmente alle variazioni contrattuali di due progetti , uno in Russia e uno in Estremo Oriente.
Il fondo spese contrattuali e perdite su commesse pluriennali ammonta a 745 milioni di euro e include la stima di perdite su commesse pluriennali per 728 milioni di euro e il fondo costi finali di progetto per un ammontare di 17 milioni di euro relativi prevalentemente a progetti del business Engineering & Construction.
Il fondo esodi agevolati ammonta a 1 milione di euro principalmente attribuibile alla Capogruppo.
Gli altri fondi ammontano a 58 milioni di euro e sono relativi ad accantonamenti per altri rischi e oneri diversi.
NOTE ILLUSTRATIVE AL BILANCIO CONSOLIDATO

I fondi per benefici ai dipendenti ammontano a 183 milioni di euro (238 milioni di euro al 31 dicembre 2021) e si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2021 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| TFR | 33 | 25 |
| Piani esteri a benefici definiti | 104 | 67 |
| FISDE e altri piani medici | 32 | 22 |
| Altri fondi per benefici ai dipendenti a lungo termine | 69 | 69 |
| Totale | 238 | 183 |
Il fondo Trattamento di Fine Rapporto (TFR), disciplinato dall'art. 2120 del codice civile, accoglie la stima dell'obbligazione, determinata sulla base di ipotesi attuariali, relativa all'ammontare da corrispondere ai dipendenti delle imprese italiane all'atto della cessazione del rapporto di lavoro.
I piani esteri a benefici definiti riguardano:
La prestazione è una rendita vitalizia o indennità "una tantum" determinata in base all'anzianità di servizio in azienda e alla retribuzione erogata durante l'ultimo anno di servizio, oppure in base alla retribuzione annua media corrisposta in un periodo determinato e antecedente la cessazione del rapporto di lavoro.
L'ammontare della passività e del costo assistenziale relativo al Fondo Integrativo Sanitario Dirigenti aziende Gruppo Eni (FISDE) viene determinato con riferimento al contributo che l'azienda versa o verserà a favore dei dirigenti in pensione.
Gli altri fondi per benefici ai dipendenti a lungo termine riguardano principalmente i piani di incentivazione a lungo termine, i premi di anzianità, il fondo di incentivazione all'esodo dei dipendenti (art. 4, legge n. 92/2012) e altri piani a lungo termine.
I piani di incentivazione a lungo termine (ILT) accolgono la stima, determinata adottando ipotesi attuariali, dell'ammontare da corrispondere alle risorse critiche beneficiarie a condizione che siano rimaste in servizio nel triennio successivo all'assegnazione dell'incentivo; la ripartizione del costo determinato avviene "pro rata temporis" lungo il vesting period. La Società ha previsto incentivi di lungo termine per dipendenti con la qualifica di quadro. I premi di anzianità sono benefici erogati al raggiungimento di un periodo minimo di servizio in azienda e, per quanto riguarda l'Italia, sono erogati in credito welfare.
Il fondo incentivazione all'esodo dei dipendenti, stanziato in seguito agli accordi attuativi delle disposizioni previste dall'art. 4 della legge n. 92/2012, siglati tra la Società Saipem SpA e le rappresentanze delle principali Organizzazioni Sindacali al fine di realizzare in modo non traumatico un corretto dimensionamento degli organici, accoglie la stima degli oneri, determinati su basi attuariali, connessi alle offerte per risoluzioni consensuali anticipate del rapporto di lavoro.

I fondi per benefici ai dipendenti valutati applicando tecniche attuariali si analizzano come di seguito indicato:
| 31.12.2021 | 31.12.2022 | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Altri fondi | Altri fondi | |||||||||
| Piani esteri | FISDE e altri |
per benefici a dipendenti |
Piani esteri | FISDE e altri |
per benefici a dipendenti |
|||||
| a benefici | piani medici | a lungo | a benefici | piani medici | a lungo | |||||
| (milioni di euro) | TFR | definiti | esteri | termine | Totale | TFR | definiti | esteri | termine | Totale |
| Valore attuale dell'obbligazione | ||||||||||
| all'inizio dell'esercizio | 35 | 173 | 29 | 83 | 320 | 33 | 177 | 32 | 69 | 311 |
| Costo corrente | - | 11 | 1 | 12 | 24 | - | 18 | 1 | 27 | 46 |
| Interessi passivi | - | 2 | - | - | 2 | - | 3 | 1 | - | 4 |
| Rivalutazioni: | 1 | 4 | 3 | (3) | 5 | (3) | (41) | (11) | (5) | (60) |
| - utili e perdite attuariali risultanti da | ||||||||||
| variazioni nelle ipotesi demografiche | - | 4 | 3 | - | 7 | - | - | (3) | - | (3) |
| - utili e perdite attuariali risultanti da variazioni nelle ipotesi finanziarie |
- | (2) | - | (2) | (4) | (5) | (32) | (7) | (7) | (51) |
| - effetto dell'esperienza passata Costo per prestazioni passate |
1 | 2 | - | (1) | 2 | 2 | (9) | (1) | 2 | (6) |
| e utili/perdite per estinzione | - | (12) | - | - | (12) | - | - | - | (3) | (3) |
| Contributi al piano: | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - contributi dei dipendenti | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - contributi del datore di lavoro | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Benefici pagati | (3) | (12) | (1) | (22) | (38) | (5) | (16) | (1) | (19) | (41) |
| Discontinued operations | - | - | - | - | - | - | (2) | - | - | (2) |
| Cessione business | - | - | - | - | - | - | (14) | - | - | (14) |
| Effetto differenze cambio | ||||||||||
| e altre variazioni | - | 11 | - | (1) | 10 | - | 1 | - | - | 1 |
| Valore attuale dell'obbligazione | ||||||||||
| alla fine dell'esercizio (a) Attività al servizio del piano |
33 | 177 | 32 | 69 | 311 | 25 | 126 | 22 | 69 | 242 |
| all'inizio dell'esercizio | - | 83 | - | - | 83 | - | 80 | - | - | 80 |
| Interessi attivi | - | 1 | - | - | 1 | - | 1 | - | - | 1 |
| Rendimento delle attività | ||||||||||
| al servizio del piano | - | (1) | - | - | (1) | - | (20) | - | - | (20) |
| Costo per prestazioni passate | ||||||||||
| e utili/perdite per estinzione | - | (11) | - | - | (11) | - | - | - | - | - |
| Contributi al piano: | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - contributi dei dipendenti | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - contributi del datore di lavoro | - | 6 | - | - | 6 | - | 6 | - | - | 6 |
| Benefici pagati | - | (3) | - | - | (3) | - | (4) | - | - | (4) |
| Effetto differenze cambio | ||||||||||
| e altre variazioni | - | 5 | - | - | 5 | - | (2) | - | - | (2) |
| Attività al servizio del piano | ||||||||||
| alla fine dell'esercizio (b) | - | 80 | - | - | 80 | - | 61 | - | - | 61 |
| Passività netta (c=a-b) | 33 | 97 | 32 | 69 | 231 | 25 | 65 | 22 | 69 | 181 |
| Passività aggiuntiva da riconoscere | ||||||||||
| secondo IFRIC 14 | ||||||||||
| all'inizio dell'esercizio | - | - | - | - | - | - | 7 | - | - | 7 |
| Incremento/decremento | - | 7 | - | - | 7 | - | (5) | - | - | (5) |
| Passività aggiuntiva da riconoscere | ||||||||||
| secondo IFRIC 14 | ||||||||||
| alla fine dell'esercizio (d) | - | 7 | - | - | 7 | - | 2 | - | - | 2 |
| Passività netta rilevata in bilancio (c+d) |
33 | 104 | 32 | 69 | 238 | 25 | 67 | 22 | 69 | 183 |
Gli altri fondi per benefici ai dipendenti a lungo termine di 69 milioni di euro (69 milioni di euro al 31 dicembre 2021) riguardano il fondo incentivazione all'esodo dei dipendenti per 40 milioni di euro (32 milioni di euro al 31 dicembre 2021), altri piani esteri a lungo termine per 24 milioni di euro (29 milioni di euro al 31 dicembre 2021), i premi di anzianità per 2 milioni di euro (7 milioni di euro al 31 dicembre 2021) e il piano di incentivazione a lungo termine per 3 milioni di euro (1 milione di euro al 31 dicembre 2021).

I costi per benefici ai dipendenti, determinati utilizzando ipotesi attuariali, rilevati a conto economico si analizzano come di seguito indicato:
| 31.12.2021 | 31.12.2022 | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | TFR | Piani esteri a benefici definiti |
FISDE e altri piani medici esteri |
Altri fondi per benefici a dipendenti a lungo termine |
Totale | TFR | Piani esteri a benefici definiti |
FISDE e altri piani medici esteri |
Altri fondi per benefici a dipendenti a lungo termine |
Totale |
| Costo corrente | - | 11 | 1 | 12 | 24 | - | 18 | 1 | 27 | 46 |
| Costo per prestazioni passate e utili/perdite per estinzione |
- | (1) | - | - | (1) | - | - | - | (3) | (3) |
| Interessi passivi (attivi) netti: | ||||||||||
| - interessi passivi sull'obbligazione | - | 2 | - | - | 2 | - | 3 | 1 | - | 4 |
| - interessi attivi sulle attività al servizio del piano |
- | (1) | - | - | (1) | - | 1 | - | - | 1 |
| Totale interessi passivi (attivi) netti | - | 1 | - | - | 1 | - | 2 | 1 | - | 3 |
| di cui rilevato nel costo lavoro | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| di cui rilevato nei proventi (oneri) finanziari |
- | 1 | - | - | 1 | - | 2 | 1 | - | 3 |
| Rivalutazioni dei piani a lungo termine | - | - | - | (3) | (3) | - | - | - | (5) | (5) |
| Totale | - | 11 | 1 | 9 | 21 | - | 20 | 2 | 19 | 41 |
| di cui rilevato nel costo lavoro | - | 10 | 1 | 9 | 20 | - | 18 | 1 | 19 | 38 |
| di cui rilevato nei proventi (oneri) finanziari |
- | 1 | - | - | 1 | - | 2 | 1 | - | 3 |
I costi per piani a benefici definiti rilevati tra le altre componenti del conto economico complessivo si analizzano come di seguito indicato:
| 2021 | 2022 | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| FISDE | FISDE | ||||||||
| Piani esteri a benefici |
e altri piani medici |
Piani esteri a benefici |
e altri piani medici |
||||||
| (milioni di euro) | TFR | definiti | esteri | Totale | TFR | definiti | esteri | Totale | |
| Rivalutazioni: | |||||||||
| - utili e perdite attuariali risultanti | |||||||||
| da variazioni nelle ipotesi demografiche | - | 4 | 3 | 7 | - | - | (3) | (3) | |
| - utili e perdite attuariali risultanti | |||||||||
| da variazioni nelle ipotesi finanziarie | - | (2) | - | (2) | (5) | (32) | (7) | (44) | |
| - effetto dell'esperienza passata | 1 | 2 | - | 3 | 2 | (9) | (1) | (8) | |
| - rendimento delle attività al servizio del piano | - | 1 | - | 1 | - | 20 | - | 20 | |
| Passività aggiuntiva da riconoscere secondo IFRIC 14 | - | 7 | - | 7 | - | (5) | - | (5) | |
| Totale | 1 | 12 | 3 | 16 | (3) | (26) | (11) | (40) |
Le attività al servizio del piano si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | liquide e mezzi Disponibilità equivalenti |
rappresentativi di capitale Strumenti |
rappresentativi Strumenti di debito |
Immobili | Derivati | di investimento Fondi comuni |
Attività detenute di assicurazione da compagnie |
Titoli di debito strutturati |
Altre attività | Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività al servizio del piano: | ||||||||||
| - con prezzi quotati in mercati attivi | 10 | 1 | 9 | 1 | - | - | - | - | 1 | 22 |
| - con prezzi non quotati in mercati attivi | - | - | 2 | - | 23 | - | 14 | - | - | 39 |
| Totale | 10 | 1 | 11 | 1 | 23 | - | 14 | - | 1 | 61 |

Le principali ipotesi attuariali adottate per valutare le passività alla fine dell'esercizio e per determinare il costo dell'esercizio successivo sono di seguito indicate:
| TFR | Piani esteri a benefici definiti |
medici esteri e altri piani FISDE |
a lungo termine a dipendenti per benefici Altri fondi |
||
|---|---|---|---|---|---|
| Esercizio 2021 | |||||
| Principali ipotesi attuariali: | |||||
| - tassi di sconto | (%) | 0,83 | 0,15-12,80 | 1,20-6,92 | 0,00-6,92 |
| - tasso tendenziale di crescita dei salari | (%) | 0,00 | 0,84-10,00 | 6,00 | 0,00-6,00 |
| - tassi di rendimento attesi delle attività al servizio dei piani | (%) | - | 0,15-6,92 | - | - |
| - tasso di inflazione | (%) | 1,75 | 0,90-11,00 | 1,75-4,00 | 1,50-4,00 |
| - aspettativa di vita all'età di 65 anni | (anni) | - | 14-25 | - | 19-24 |
| Esercizio 2022 | |||||
| Principali ipotesi attuariali: | |||||
| - tassi di sconto | (%) | 3,70 | 2,10-20,00 | 3,70-7,25 | 3,20-7,25 |
| - tasso tendenziale di crescita dei salari | (%) | 2,90 | 0,84-10,00 | 6,00 | 1,00-6,00 |
| - tassi di rendimento attesi delle attività al servizio dei piani | (%) | - | 2,10-7,25 | - | - |
| - tasso di inflazione | (%) | 2,40 | 1,25-12,55 | 2,40-4,00 | 1,00-12,55 |
| - aspettativa di vita all'età di 65 anni | (anni) | - | 12-24 | - | - |
Le principali ipotesi attuariali adottate per area geografica si analizzano come segue:
| Eurozona | Resto Europa | Africa | Altre | ||
|---|---|---|---|---|---|
| Esercizio 2021 | |||||
| Tassi di sconto | (%) | 0,00-1,20 | 0,15-2,00 | 3,00-12,80 | 1,40-7,77 |
| Tasso tendenziale di crescita dei salari | (%) | 0,00-2,25 | 1,25-2,75 | 1,00-4,50 | 0,84-10,00 |
| Tasso d'inflazione | (%) | 1,50-1,75 | 1,00-3,30 | 3,00-11,00 | 0,90-4,00 |
| Aspettativa di vita all'età di 65 anni | (anni) | 19-23 | 21-25 | 14-21 | 15-22 |
| Esercizio 2022 | |||||
| Tassi di sconto | (%) | 3,20-3,70 | 2,10-4,90 | 3,70-20,00 | 2,10-9,32 |
| Tasso tendenziale di crescita dei salari | (%) | 2,50-2,90 | 1,50-3,75 | 1,00-10,00 | 0,84-10,00 |
| Tasso d'inflazione | (%) | 2,00-2,40 | 1,25-3,20 | 3,00-12,55 | 2,00-4,00 |
| Aspettativa di vita all'età di 65 anni | (anni) | - | 22-24 | - | 12-14 |
Il tasso di sconto adottato è stato determinato considerando i rendimenti di titoli obbligazionari di aziende primarie (rating AA) nei Paesi dove il mercato corrispondente è sufficientemente consistente, o i rendimenti di titoli di stato nel caso contrario.
Il tasso di inflazione corrisponde alle previsioni sul lungo termine emesse dagli istituti bancari nazionali o internazionali.
Le tavole demografiche adottate sono quelle utilizzate dagli attuari locali per l'elaborazione delle valutazioni IAS 19 tenendo conto di eventuali aggiornamenti.
Gli effetti derivanti da una modifica ragionevolmente possibile delle principali ipotesi attuariali alla fine dell'esercizio sono di seguito indicati:
| (milioni di euro) | Tasso di sconto | Tasso di inflazione |
Tasso tendenziale Tasso di crescita di crescita dei salari delle pensioni |
Tasso tendenziale di crescita del costo sanitario |
|||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Incremento | Riduzione | Incremento | Incremento | Incremento | Incremento | ||
| dello 0,5% | dello 0,5% | dello 0,5% | dello 0,5% | dello 0,5% | dell'1% | ||
| Effetto sull'obbligazione (DBO) | (10) | 11 | 2 | 3 | 1 | 2 | |
| TFR | (1) | 1 | 1 | - | - | - | |
| Piani esteri a benefici definiti | (7) | 7 | 1 | 2 | 1 | - | |
| FISDE e altri piani medici esteri | (1) | 2 | - | - | - | 2 | |
| Altri fondi per benefici a dipendenti a lungo termine | (1) | 1 | - | 1 | - | - |
L'analisi di sensitività è stata eseguita sulla base dei risultati delle analisi effettuate per ogni piano elaborando le valutazioni con i parametri modificati.
L'ammontare dei contributi che si prevede di versare ai piani esteri a benefici definiti nell'esercizio successivo ammonta a 7 milioni di euro.
| (milioni di euro) | TFR | Piani esteri a benefici definiti |
medici esteri e altri piani FISDE |
a lungo termine a dipendenti per benefici Altri fondi |
|---|---|---|---|---|
| 2023 | 2 | 15 | 1 | 19 |
| 2024 | 2 | 9 | 1 | 12 |
| 2025 | 2 | 11 | 1 | 10 |
| 2026 | 2 | 11 | 1 | 5 |
| 2027 | 2 | 12 | 1 | 4 |
| Oltre | 11 | 68 | 7 | 11 |
La durata media ponderata delle obbligazioni è di seguito indicata:
| (anni) | TFR | Piani esteri a benefici definiti |
medici esteri e altri piani FISDE |
a lungo termine a dipendenti per benefici Altri fondi |
|---|---|---|---|---|
| 2021 | 9 | 12 | 16 | 5 |
| 2022 | 8 | 10 | 14 | 5 |
Le altre passività non correnti di 2 milioni di euro (30 milioni di euro al 31 dicembre 2021) si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2021 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Fair value su strumenti finanziari derivati | 28 | - |
| Altri debiti | 2 | 2 |
| Altre passività | - | - |
| Totale | 30 | 2 |
| 31.12.2021 | 31.12.2022 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Fair value | Fair value | Fair value | Fair value | ||
| (milioni di euro) | attivo | passivo | attivo | passivo | |
| Contratti derivati qualificati di copertura | |||||
| Contratti su tassi di interesse (componente Forward) | |||||
| - acquisti | - | 1 | 1 | - | |
| - vendite | - | - | - | - | |
| Contratti a termine su valute (componente Spot) | |||||
| - acquisti | 54 | 19 | 31 | 10 | |
| - vendite | 4 | 110 | 83 | 60 | |
| Contratti a termine su valute (componente Forward) | |||||
| - acquisti | 3 | 2 | (3) | - | |
| - vendite | (1) | 5 | (13) | 5 | |
| Contratti a termine su merci (componente Forward) | |||||
| - acquisti | - | 1 | 4 | 2 | |
| - vendite | - | - | - | - | |
| Totale contratti derivati qualificati di copertura | 60 | 138 | 103 | 77 | |
| Contratti derivati non qualificati di copertura | |||||
| Contratti a termine su valute (componente Spot) | |||||
| - acquisti | 27 | 12 | 13 | 6 | |
| - vendite | 3 | 48 | 19 | 9 | |
| Contratti a termine su valute (componente Forward) | |||||
| - acquisti | 2 | 1 | - | (1) | |
| - vendite | - | 5 | (2) | 3 | |
| Contratti a termine su merci (componente Forward) | |||||
| - acquisti | - | - | - | - | |
| - vendite | - | - | - | - | |
| Totale contratti derivati non qualificati di copertura | 32 | 66 | 30 | 17 | |
| Totale contratti derivati | 92 | 204 | 133 | 94 | |
| Di cui: | |||||
| - correnti (comprende IRS, | |||||
| nota 25 "Analisi dell'indebitamento finanziario netto") | 87 | 175 | 133 | 94 | |
| - non correnti (comprende IRS, | |||||
| nota 25 "Analisi dell'indebitamento finanziario netto") | 5 | 29 | - | - |
La gerarchia del fair value dei contratti derivati è di livello 2.
Gli impegni di acquisto e vendita su contratti derivati sono dettagliati come segue:
| 31.12.2021 | ||||
|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Attivo | Passivo | Attivo | Passivo |
| Impegni di acquisto | ||||
| Contratti derivati qualificati di copertura: | ||||
| - contratti su tassi di interesse | - | 75 | - | 37 |
| - contratti su valute | 1.393 | 1.444 | 656 | 633 |
| - contratti su merci | - | 30 | - | 46 |
| Contratti derivati non qualificati di copertura: | ||||
| - contratti su valute | 736 | 1.897 | 486 | 1.192 |
| 2.129 | 3.446 | 1.142 | 1.908 | |
| Impegni di vendita | ||||
| Contratti derivati qualificati di copertura: | ||||
| - contratti su valute | 755 | 2.424 | 1.518 | 696 |
| Contratti derivati non qualificati di copertura: | ||||
| - contratti su valute | 1.258 | 2.185 | 1.227 | 242 |
| 2.013 | 4.609 | 2.745 | 938 |
Il fair value degli strumenti finanziari derivati è stato determinato considerando modelli di valutazione diffusi in ambito finanziario e i parametri di mercato (tassi di cambio e tassi di interesse) alla data di chiusura dell'esercizio.

Il fair value delle operazioni a termine (outright, forward e currency swap) è stato determinato confrontando il valore attuale netto alle condizioni negoziali delle operazioni in essere al 31 dicembre 2022 con il valore attuale ricalcolato alle condizioni quotate dal mercato alla data di chiusura dell'esercizio. Il modello utilizzato è quello del Valore Attuale Netto (VAN); i parametri sono il tasso di cambio spot negoziale e quello alla chiusura dell'esercizio con le relative curve dei tassi di interesse a termine sulle valute negoziate.
Il fair value relativo all'IRS, positivo per 1 milione di euro (negativo per 1 milione di euro al 31 dicembre 2021), è esposto nella nota 25 "Analisi dell'indebitamento finanziario netto". Il fair value degli interest rate swap è stato calcolato confrontando il valore attuale netto alle condizioni negoziali delle operazioni in essere al 31 dicembre 2022 con il valore attuale ricalcolato alle condizioni quotate dal mercato alla data di chiusura dell'esercizio. Il modello utilizzato è il Valore Attuale Netto (VAN), con parametri i tassi di interesse EUR a termine.
Le operazioni di copertura cash flow hedge riguardano operazioni di acquisto o vendita a termine (outright, forward e currency swap).
La rilevazione degli effetti sul conto economico e il realizzo dei flussi economici delle transazioni future altamente probabili oggetto di copertura al 31 dicembre 2022 sono previsti in un arco temporale fino al 2024.
Nel corso dell'esercizio 2022 non vi sono stati casi significativi in cui, a fronte di operazioni qualificate precedentemente come di copertura, la realizzazione dell'oggetto della copertura non sia stata più considerata altamente probabile.
Il fair value attivo su contratti derivati qualificati di copertura al 31 dicembre 2022 ammonta a 103 milioni di euro (60 milioni di euro al 31 dicembre 2021). A fronte di tali derivati, la componente spot, pari a 114 milioni di euro (58 milioni di euro al 31 dicembre 2021), è stata sospesa nella riserva di hedging per un importo di 117 milioni di euro (53 milioni di euro al 31 dicembre 2021) e contabilizzata nei proventi e oneri finanziari per -3 milioni di euro (5 milioni di euro al 31 dicembre 2021), mentre la componente forward, non designata come strumento di copertura, è stata contabilizzata nei proventi e oneri finanziari per -16 milioni di euro (2 milioni di euro al 31 dicembre 2021).
Relativamente ai contratti su merci il fair value attivo di 4 milioni di euro è stato sospeso nella riserva di hedging (nessuna componente al 31 dicembre 2021).
Il fair value passivo su contratti derivati qualificati di copertura al 31 dicembre 2022 ammonta a 77 milioni di euro (138 milioni di euro al 31 dicembre 2021). A fronte di tali derivati, la componente spot, pari a 70 milioni di euro (129 milioni di euro al 31 dicembre 2021), è stata sospesa nella riserva di hedging per un importo di 61 milioni di euro (129 milioni di euro al 31 dicembre 2021) e contabilizzata nei proventi e oneri finanziari per 9 milioni di euro (nessuna componente al 31 dicembre 2021) mentre la componente forward, non designata come strumento di copertura, è stata contabilizzata nei proventi e oneri finanziari per 5 milioni di euro (7 milioni di euro al 31 dicembre 2021).
Relativamente ai contratti su merci il fair value passivo di 2 milioni di euro è stato sospeso nella riserva di hedging (1 milione di euro al 31 dicembre 2021).
La riserva di hedging, relativa ai contratti su valute, è pari a un importo negativo di 114 milioni di euro con un cambio medio ponderato degli strumenti di copertura di 1,1165 sul dollaro americano (USD), 0,2403 sul riyal saudita (SAR) e 0,3412 sul dinaro kuwaitiano (KWD). La riserva di hedging, relativa ai contratti su merci, è pari a un importo positivo di 6 milioni di euro, con un prezzo medio ponderato degli strumenti di copertura di 5.702 USD/MT per quel che concerne le coperture sul rame e di 771 USD/MT per le coperture sul carburante.
La tabella sotto riportata illustra la variazione della riserva di hedging intervenuta dal 31 dicembre 2021 al 31 dicembre 2022, riconducibile alla variazione del fair value delle operazioni di copertura che risultano in essere per l'intero esercizio, ovvero delle nuove relazioni di copertura designate nel corso dell'esercizio stesso, e al rilascio degli effetti di copertura da patrimonio netto a conto economico per effetto della manifestazione economica delle transazioni commerciali oggetto di copertura, ovvero in seguito all'interruzione delle relazioni di copertura a fronte di esposizioni non più certe o altamente probabili.

| (milioni di euro) | 31.12.2021 | Utili del periodo | del periodo Perdite |
Utili rettifica EBITDA |
Perdite rettifica EBITDA |
annullamento sottostante Utili |
annullamento sottostante Perdite |
31.12.2022 |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Riserva per contratti su cambi | ||||||||
| Saipem SpA | (33) | 234 | (305) | (119) | 192 | (17) | 11 | (37) |
| Saipem SA | (26) | 92 | (131) | (77) | 88 | - | - | (54) |
| Sofresid SA | - | 2 | (2) | (1) | 2 | - | - | 1 |
| Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda |
1 | 40 | (30) | (15) | 21 | (3) | - | 14 |
| Saipem Ltd | 8 | 49 | (45) | (42) | 28 | - | 2 | - |
| Saipem Misr for Petroleum Services (S.A.E.) | - | 2 | (6) | (1) | 5 | (1) | 1 | - |
| Servizi Energia Italia SpA | (22) | 153 | (163) | (49) | 45 | - | - | (36) |
| Snamprogetti Saudi Arabia Co Ltd Llc | 5 | 20 | (50) | (13) | 29 | - | - | (9) |
| Saudi Arabian Saipem Ltd | - | - | (1) | - | 1 | - | - | - |
| Saipem Contracting Netherlands BV | (1) | 5 | (8) | (6) | 8 | - | - | (2) |
| Saipem Contracting Nigeria | - | 6 | (8) | (2) | 7 | - | - | 3 |
| Saipem do Brasil | - | - | (1) | - | 1 | - | - | - |
| Saipem Drilling Norway AS | (2) | 5 | (4) | (1) | 6 | - | - | 4 |
| Saipem Guyana | - | 1 | (2) | (1) | - | - | - | (2) |
| Saipem Offshore Construction SpA | 5 | 17 | - | (5) | - | (17) | - | - |
| Saipem Luxembourg | (1) | 8 | (6) | (4) | 6 | - | - | 3 |
| Saipem Singapore | - | 2 | (1) | (1) | - | - | - | - |
| Saipem Australia Pty Ltd | - | 28 | (25) | (2) | 3 | - | - | 4 |
| Snamprogetti Engineering & Contracting | (1) | 1 | (4) | - | 1 | - | - | (3) |
| Totale riserva per contratti su cambi | (67) | 665 | (792) | (339) | 443 | (38) | 14 | (114) |
| Riserva per contratti su merci | ||||||||
| Saipem Ltd | 2 | 4 | (1) | (4) | - | - | - | 1 |
| Saipem SpA | - | 7 | (1) | (4) | - | - | - | 2 |
| Saipem SA | - | 5 | (4) | (2) | - | - | - | (1) |
| Snamprogetti Saudi Arabia Co Ltd Llc | 10 | 2 | (8) | - | - | - | - | 4 |
| Totale riserva per contratti su merci | 12 | 18 | (14) | (10) | - | - | - | 6 |
| Riserva per contratti su tassi di interesse | ||||||||
| Saipem SpA | (1) | 2 | - | - | - | - | - | 1 |
| Totale riserva per contratti su tassi di interesse | (1) | 2 | - | - | - | - | - | 1 |
| Totale riserva di hedging | (56) | 685 | (806) | (349) | 443 | (38) | 14 | (107) |
Nel corso dell'esercizio 2022 i margini dei progetti sono stati rettificati per un importo netto negativo di 104 milioni di euro a fronte delle coperture effettuate.
Le informazioni relative ai rischi oggetto di copertura e ai valori di iscrizione degli strumenti finanziari con i relativi effetti economici e patrimoniali sono indicati alla nota 33 "Garanzie, impegni e rischi"; le informazioni relative alle politiche di hedging sono indicate alla nota 3 "Criteri di valutazione" al paragrafo "Gestione dei rischi finanziari".
A seguito dell'accordo con KCA Deutag ("KCA") per la vendita delle attività Drilling Onshore (DRON) comunicato in data 1° giugno 2022, il settore oggetto di cessione è stato rappresentato come "Discontinued operations" in base alle disposizioni del principio contabile internazionale IFRS 5 "Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate".
L'operazione non comporta alcun trasferimento di debiti finanziari da Saipem a KCA.
Prima del perfezionamento della cessione (il "Closing"), Saipem e le sue controllate hanno trasferito il perimetro DRON in società dedicate.
Gli ammortamenti delle attività non correnti possedute per la vendita sono cessati a decorrere dalla data di classificazione (1° giugno 2022) e gli investimenti sostenuti nel periodo sono stati spesati a conto economico.
In data 28 ottobre 2022 è stato perfezionato il primo closing della transazione di cessione del business DRON; in particolare sono state cedute le attività in Arabia Saudita, Congo, Emirati Arabi Uniti e Marocco ed è stato incassato un corrispettivo di 488 milioni di dollari a cui si aggiunge la partecipazione del 10% delle azioni ordinarie di classe A in KCA.

Le attività in Kuwait sono state trasferite a gennaio 2023, mentre le restanti attività nelle Americhe, Kazakhstan e Romania saranno trasferite entro il primo semestre 2023.
In base alle disposizioni dell'IFRS 5 i risultati economici del settore DRON, inclusi quelli del periodo di confronto, sono rappresentati separatamente dalle Continuing operations in un'unica riga del conto economico e limitatamente ai soli rapporti con terze parti, continuando a essere operate le elisioni delle transazioni intercompany.
In dettaglio nel risultato economico delle discontinued operations sono stati rilevati:
≥ i risultati economici delle attività in Arabia Saudita, Congo, Emirati Arabi Uniti e Marocco fino alla data di avvenuta cessione (28 ottobre 2022);
≥ i risultati economici delle attività non cedute nel 2022 (Kuwait, Americhe, Kazakhstan e Romania); e
≥ la plusvalenza di 119 milioni di euro derivante dalla differenza positiva tra il prezzo di cessione e il valore di carico in bilancio.
Le attività e le passività direttamente associabili alle attività in Kuwait, Americhe, Kazakhstan e Romania sono state classificate come possedute per la vendita; in particolare, dal punto di vista meramente contabile, il valore delle attività disponibili per la vendita è stato adeguato al corrispettivo da incassare nel 2023.
Infine, i flussi di cassa netti delle Discontinued operations sono stati rappresentati separatamente dai flussi di cassa netti delle continuing operations.
Di seguito sono rappresentati i principali valori di stato patrimoniale delle Discontinued operations.
| (milioni di euro) | 31.12.2022 |
|---|---|
| Attività correnti | 112 |
| Attività non correnti | 31 |
| Totale attività | 143 |
| Passività correnti | 43 |
| Passività non correnti | 2 |
| Totale passività | 45 |
Di seguito sono rappresentati i principali dati economico-finanziari delle Discontinued operations.
| 31.12.2021 (milioni di euro) |
31.12.2022 | |
|---|---|---|
| Totale ricavi della gestione caratteristica e altri ricavi | 347 | 477 |
| Costi operativi | (394) | (465) |
| Risultato operativo | (47) | 12 |
| Proventi (oneri) finanziari | (3) | (7) |
| Proventi (oneri) su partecipazioni | - | - |
| Risultato ante imposte | (50) | 5 |
| Imposte sul reddito | (11) | (18) |
| Plusvalenza | - | 119 |
| Risultato netto: | (61) | 106 |
| - di cui azionisti Saipem | (61) | 106 |
| - di cui interessenze di terzi | - | - |
| Risultato netto per azione | (0,06) | 0,11 |
| Flusso di cassa netto da attività operativa | 87 | 46 |
| Flusso di cassa netto da attività di investimento | (52) | (27) |
| Investimenti tecnici | 52 | 27 |
Ai sensi dell'IFRS 5 le attività destinate alla vendita, esposte separatamente dalle altre attività dello stato patrimoniale per un importo pari a 68 milioni di euro, si riferiscono alla vendita dell'unità galleggiante di produzione, stoccaggio e scarico (FPSO) Cidade de Vitória, attualmente di proprietà di Saipem e gestita operativamente per conto di Petrobras nel giacimento di Golfinho, al largo delle coste del Brasile.
In data 27 giugno 2022 Saipem e BW Energy hanno firmato un Memorandum of Agreement (MoA) per 73 milioni di dollari.
La vendita della FPSO è subordinata alla chiusura dell'acquisizione, da parte di BW Energy, del 100% dei diritti di Petrobras nel giacimento di Golfinho ("chiusura della transazione Golfinho") prevista per il primo semestre del 2023.
Considerando i termini della transazione Golfinho, l'attuale contratto di noleggio e gestione operativa tra Saipem e Petrobras è stato esteso fino al momento dell'acquisizione della FPSO o alternativamente fino al giugno 2024, a seconda di quale tra i due termini si verificherà prima.
Sulla base del memorandum d'intesa, BW Energy verserà a Saipem 73 milioni di dollari, di cui 25 milioni di dollari alla chiusura della transazione Golfinho, 13 milioni di dollari al momento dell'acquisizione e sdoganamento della FPSO, previsti nel 2023, e 35 milioni di dollari in 18 rate mensili dopo l'acquisizione.
L'operazione non prevede la rilevazione di una minusvalenza.

Il capitale e riserve di terzi azionisti ammonta al 31 dicembre 2022 a 18 milioni di euro (25 milioni di euro al 31 dicembre 2021). Di seguito viene rappresentata la composizione delle interessenze di terzi.
| Utile (perdita) dell'esercizio | Patrimonio netto | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | 2021 | 2022 | 2021 | 2022 | |
| ER SAI Caspian Contractor Llc | - | - | 24 | 17 | |
| Altre | - | - | 1 | 1 | |
| Totale | - | - | 25 | 18 |
Il patrimonio netto di Saipem ammonta al 31 dicembre 2022 a 2.068 milioni di euro (326 milioni di euro al 31 dicembre 2021) e si analizza come segue:
| 31.12.2021 (milioni di euro) |
31.12.2022 |
|---|---|
| Capitale sociale 2.191 |
502 |
| Riserva sopraprezzo delle azioni 553 |
1.877 |
| Riserva legale 88 |
- |
| Riserva per cash flow hedge (42) |
(76) |
| Riserva di fair value strumenti finanziari disponibili per la vendita 1 |
(4) |
| Riserva per differenze di cambio (53) |
(20) |
| Riserva benefici definiti per dipendenti (45) |
(16) |
| Altre (46) |
- |
| Utili relativi a esercizi precedenti 230 |
91 |
| Utile (perdita) dell'esercizio (2.467) |
(209) |
| Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio (84) |
(77) |
| Totale 326 |
2.068 |
Al 31 dicembre 2022 non vi sono riserve distribuibili.
Al 31 dicembre 2022 il capitale sociale di Saipem SpA, interamente versato, ammonta a 501.669.790,83 euro, corrispondente a 1.995.558.791 azioni tutte prive dell'indicazione del valore nominale (1.010.977.439 al 31 dicembre 2021), di cui 1.995.557.732 (1.010.966.841 al 31 dicembre 2021) azioni ordinarie e 1.059 azioni di risparmio (10.598 al 31 dicembre 2021).
Ammonta al 31 dicembre 2022 a 1.877 milioni di euro (553 milioni di euro al 31 dicembre 2021).
Le altre riserve al 31 dicembre 2022 sono negative per 116 milioni di euro (negative per 97 milioni di euro al 31 dicembre 2021) e si compongono come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2021 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Riserva legale | 88 | - |
| Riserva per cash flow hedge | (42) | (76) |
| Riserva di fair value strumenti finanziari disponibili per la vendita | 1 | (4) |
| Riserva per differenze di cambio | (53) | (20) |
| Riserva benefici definiti per dipendenti | (45) | (16) |
| Altre | (46) | - |
| Totale | (97) | (116) |
La riserva legale è stata totalmente utilizzata per 88 milioni di euro per coprire le perdite al 31 dicembre 2021.
La riserva è negativa per 76 milioni di euro (negativa per 42 milioni di euro al 31 dicembre 2021) e riguarda la valutazione al fair value dei contratti di copertura dei tassi di interesse, dei contratti di copertura del rischio commodity e della componente "spot" dei contratti di copertura del rischio di cambio in essere al 31 dicembre 2022.
La riserva per cash flow hedge è esposta al netto dell'effetto fiscale di 31 milioni di euro (14 milioni di euro al 31 dicembre 2021).

La riserva negativa per 4 milioni di euro comprende il fair value di strumenti finanziari disponibili per la vendita.
La riserva è negativa per 20 milioni di euro (negativa per 53 milioni di euro al 31 dicembre 2021) e riguarda le differenze cambio da conversione in euro dei bilanci espressi in moneta diversa dall'euro (principalmente il dollaro USA).
La riserva presenta un saldo negativo di 16 milioni di euro (negativo per 45 milioni di euro al 31 dicembre 2021), al netto dell'effetto fiscale di 4 milioni di euro.
Tale riserva, in accordo con le disposizioni dello IAS 19, accoglie gli utili e le perdite attuariali relative ai piani a benefici definiti per i dipendenti. La riserva per piani a benefici definiti per i dipendenti comprende un valore negativo di 1 milione di euro (negativo per 1 milione di euro al 31 dicembre 2021) relativo alle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto.
La riserva negativa ammonta a 77 milioni di euro (84 milioni di euro al 31 dicembre 2021) e accoglie il valore delle azioni proprie destinate all'attribuzione dei piani di incentivazione a beneficio dei dirigenti del Gruppo. Il dettaglio delle variazioni delle azioni proprie è il seguente:
| Numero azioni |
Costo medio (euro) |
(milioni di euro) complessivo Costo |
Capitale sociale (%) |
|
|---|---|---|---|---|
| Azioni proprie in portafoglio al 31 dicembre 2021 | 21.394.893 | 3,910 | 84 | 2,12 |
| Acquisti anno 2022 | - | - | - | - |
| Assegnazioni ante raggruppamento | (15.397) | 3,910 | - | - |
| Annullamento azioni proprie maggio 2022 | (41) | - | - | - |
| Raggruppamento azionario maggio 2022 | (16.889.770) | n.s. | n.s. | n.s. |
| Annullamento azioni proprie giugno 2022 | (8) | - | - | - |
| Raggruppamento azionario giugno 2022 | (4.040.710) | n.s. | n.s. | n.s. |
| Assegnazioni post raggruppamento | (33.010) | 186,183 | (7) | - |
| Azioni proprie in portafoglio al 31 dicembre 2022 | 415.957 | 186,183 (*) | 77 | 0,02 |
(*) Costo medio ponderato calcolato a seguito delle operazioni di raggruppamento sopra descritte.
Alla stessa data le azioni in circolazione sono 1.995.142.834.

| 31.12.2021 | 31.12.2022 | |||
|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Utile (perdita) dell'esercizio |
Patrimonio netto |
Utile (perdita) dell'esercizio |
Patrimonio netto |
| Come da bilancio di Saipem SpA | (2.382) | 471 | (256) | 2.148 |
| Eccedenza dei patrimoni netti dei bilanci comprensivi dei risultati di periodo, rispetto ai valori di carico delle partecipazioni in imprese consolidate |
(224) | (819) | 225 | (556) |
| Rettifiche di consolidamento, al netto dell'effetto fiscale, per: | ||||
| - differenza tra prezzo di acquisto e corrispondente patrimonio netto contabile | (3) | 720 | (3) | 717 |
| - eliminazione di utili infragruppo non realizzati | 31 | (193) | 23 | (191) |
| - altre rettifiche | 111 | 172 | (198) | (32) |
| Totale patrimonio netto | (2.467) | 351 | (209) | 2.086 |
| Capitale e riserve di terzi | - | (25) | - | (18) |
| Come da bilancio consolidato | (2.467) | 326 | (209) | 2.068 |
La voce "Altre rettifiche" include prevalentemente l'impatto delle scritture di consolidato finalizzate ad allineare la marginalità di commesse che insistono su più società del Gruppo i cui singoli avanzamenti possono non avere uno sviluppo economicotemporale omogeneo all'andamento del progress di commessa a livello consolidato.
| (milioni di euro) | 31.12.2022 |
|---|---|
| Analisi dei disinvestimenti in imprese uscite dall'area di consolidamento e rami d'azienda | |
| Attività correnti | 157 |
| Attività non correnti | 266 |
| Disponibilità finanziarie nette (indebitamento finanziario netto) | 8 |
| Passività correnti e non correnti | (46) |
| Effetto netto dei disinvestimenti | 385 |
| Valore corrente della quota di partecipazioni mantenute dopo la cessione del controllo | - |
| Plusvalenza per disinvestimenti | 120 |
| Interessenza di terzi | - |
| Totale prezzo di vendita | 505 |
| a dedurre: | |
| Disponibilità liquide ed equivalenti | (8) |
| Flusso di cassa dei disinvestimenti | 497 |
I disinvestimenti dell'esercizio 2022 riguardano la cessione del Drilling Onshore e del ramo d'azienda "Saipem Ingegneria Roma".
Le garanzie ammontano a 7.393 milioni di euro (7.995 milioni di euro al 31 dicembre 2021), così suddivise:
| 31.12.2021 | 31.12.2022 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Altre | Altre | ||||||
| garanzie | garanzie | ||||||
| (milioni di euro) | Fidejussioni | personali | Totale | Fidejussioni | personali | Totale | |
| Joint venture e imprese collegate | 120 | 657 | 777 | 54 | 522 | 576 | |
| Imprese controllate | 60 | 4.962 | 5.023 | 51 | 4.839 | 4.890 | |
| Proprie | - | 2.196 | 2.196 | - | 1.927 | 1.927 | |
| Totale | 180 | 7.815 | 7.995 | 105 | 7.288 | 7.393 |
Le altre garanzie personali prestate nell'interesse di imprese consolidate ammontano a 4.839 milioni di euro (4.962 milioni di euro al 31 dicembre 2021) e riguardano contratti autonomi rilasciati a terzi principalmente a fronte di partecipazioni a gare d'appalto e a garanzia del rispetto degli accordi contrattuali, nonché fidejussioni e altre garanzie personali rilasciate a banche. Le garanzie verso e/o tramite parti correlate sono dettagliate alla nota 43 "Rapporti con parti correlate".

Sono stati assunti dalla Capogruppo impegni verso i committenti e/o altri beneficiari (istituzioni finanziarie e assicurative, agenzie di esportazione ECA) ad adempiere le obbligazioni, assunte contrattualmente dalla stessa e/o da imprese controllate e collegate aggiudicatarie di appalti, in caso di inadempimento di quest'ultime, nonché a rifondere eventuali danni derivanti da tali inadempienze.
Tali impegni, che comportano anche l'assunzione di un obbligo di fare, garantiscono contratti il cui valore globale ammonta a 78.607 milioni di euro (73.659 milioni di euro al 31 dicembre 2021), comprensivo sia dei lavori già eseguiti sia della quota parte del portafoglio ordini residuo al 31 dicembre 2022.
Le obbligazioni di rimborso dei finanziamenti bancari concessi alle società del Gruppo Saipem sono generalmente assistite da garanzie rilasciate dalla capogruppo Saipem SpA e da altre società del Gruppo. Le obbligazioni di rimborso delle emissioni obbligazionarie del Gruppo sono assistite da garanzie rilasciate dalla capogruppo Saipem SpA e da altre società del Gruppo.
Per informazioni sulla gestione dei rischi d'impresa, sia finanziari che industriali, si rimanda a quanto descritto analiticamente alla nota 3 "Criteri di valutazione" al paragrafo "Gestione dei rischi finanziari" e al paragrafo "Gestione dei rischi d'impresa" nella Relazione sulla gestione.
Il valore di iscrizione degli strumenti finanziari e i relativi effetti economici e patrimoniali si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | di iscrizione Valore |
Proventi (oneri) rilevati a conto economico |
Proventi (oneri) rilevati ad altre complessivo componenti economico del conto |
|---|---|---|---|
| Strumenti finanziari di negoziazione | |||
| Strumenti derivati non di copertura (a) | 13 | (128) | - |
| Strumenti finanziari valutati al fair value | |||
| Titoli | 75 | - | (5) |
| Attività finanziarie immobilizzate | |||
| Partecipazioni valutate al fair value | - | - | - |
| Crediti e debiti e altre attività (passività) valutate al costo ammortizzato | |||
| Crediti commerciali e altri crediti (b) | 2.182 | (69) | - |
| Crediti finanziari (c) (g) | 643 | 9 | - |
| Debiti commerciali e altri debiti (d) | 2.907 | 374 | - |
| Passività contrattuali | 2.613 | - | - |
| Debiti finanziari (e) (h) | 3.034 | (145) | - |
| Attività (passività) nette per contratti derivati di copertura (f) | 26 | (104) | (52) |
(a) Gli effetti a conto economico si riferiscono ai soli proventi (oneri) inseriti nella nota 36 "Proventi (oneri) finanziari".
(b) Gli effetti a conto economico sono stati rilevati nelle "Riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti" per 34 milioni di euro di proventi e nei "Proventi (oneri) finanziari" per 103 milioni di euro di oneri (differenze attive (passive) di cambio da allineamento al cambio di fine esercizio).
(c) Gli effetti a conto economico sono stati rilevati nei "Proventi (oneri) finanziari per 9 milioni di euro di proventi (proventi (oneri) finanziari correlati all'indebitamento finanziario), di cui 3 milioni di euro di proventi riferiti alle attività finanziarie per leasing.
(d) Gli effetti a conto economico sono stati rilevati nei "Proventi (oneri) finanziari" per 374 milioni di euro di proventi (differenze attive (passive) di cambio da allineamento al cambio di fine esercizio.
(e) Gli effetti a conto economico sono stati rilevati nei "Proventi (oneri) finanziari" per 3 milioni di euro di oneri (differenze attive (passive) di cambio da allineamento al cambio di fine esercizio), di cui 4 milioni di euro di oneri riferiti alle passività finanziarie per leasing e per 142 milioni di euro di oneri (proventi (oneri) finanziari correlati all'indebitamento finanziario), di cui 21 milioni di euro di oneri riferiti alle passività finanziarie per leasing.
(f) I margini dei progetti sono stati rettificati a conto economico per 104 milioni di euro di oneri.
(g) La voce comprende le attività finanziarie a breve e a lungo termine per leasing pari a 83 milioni di euro.
(h) La voce comprende le passività finanziarie a breve e a lungo termine per leasing pari a 403 milioni di euro.
Per valore nominale di un contratto derivato si intende l'ammontare contrattuale con riferimento al quale i differenziali sono scambiati; tale ammontare può essere espresso sia in termini di quantità monetarie sia in termini di quantità fisiche (ad esempio barili, tonnellate, ecc.). Le quantità monetarie in valuta estera sono convertite in euro applicando il cambio corrente alla data di chiusura dell'esercizio.
I valori nominali dei contratti derivati, riepilogati successivamente, non rappresentano gli ammontari scambiati tra le parti e pertanto non costituiscono una misura dell'esposizione al rischio di credito per l'impresa che è limitata al fair value dei contratti a fine esercizio.
Per far fronte al rischio di variazione dei tassi di interesse il Gruppo ha stipulato con banche terze contratti di "Interest Rate Swap" (IRS).
Relativamente a questi contratti è stato concordato di scambiare con le controparti, a scadenze determinate, la differenza tra tasso fisso e variabile, calcolata su un valore nominale di riferimento. I dati rilevanti riferiti agli Interest Rate Swap in essere a fine esercizio, stipulati con banche terze, sono riportati nella tabella seguente:

| Valore nominale | (milioni di euro) | 75 | 37 |
|---|---|---|---|
| Tasso medio ponderato acquistato | (%) | (0,572) | 2,132 |
| Tasso medio ponderato venduto | (%) | 0,129 | 0,129 |
| Floor | (%) | (1,25) | (1,25) |
| Scadenza media ponderata | (anni) | 1 | 1 |
I tassi medi variabili sono basati sui tassi alla fine dell'esercizio e possono subire modifiche che potrebbero influenzare in modo significativo i futuri flussi finanziari. Il confronto tra i tassi acquistati e venduti non è indicativo del risultato dei contratti derivati posti in essere; la determinazione di questo risultato è effettuata tenendo conto dell'operazione sottostante.
Al 31 dicembre 2022 il valore di mercato della suddetta tipologia di contratto è positivo per 1 milione di euro. Le operazioni sottostanti sono previste realizzarsi entro novembre 2023.
Il Gruppo stipula diversi tipi di contratti su valute per la gestione del rischio di cambio. I contratti che prevedono lo scambio di due valute estere sono indicati sia per l'ammontare acquistato sia per l'ammontare venduto.
| (milioni di euro) | al 31.12.2021 nominale Valore |
al 31.12.2022 nominale Valore |
|---|---|---|
| Contratti su cambi a termine | 1.152 | 718 |
La tabella che segue riepiloga, per le più importanti valute, l'ammontare dei contratti su cambi a termine e degli altri strumenti di gestione del rischio di cambio.
| Valore nominale al 31.12.2021 | Valore nominale al 31.12.2022 | |||
|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Acquisti | Vendite | Acquisti | Vendite |
| AED | 7 | 5 | 12 | 53 |
| AUD | 66 | 2 | 87 | 31 |
| BRL | - | 28 | 46 | 79 |
| CAD | 18 | 21 | - | 7 |
| CHF | 2 | 6 | 1 | 3 |
| EUR | 744 | 15 | 613 | 2 |
| GBP | 218 | 85 | 216 | 39 |
| IDR | 10 | - | 9 | - |
| ILS | 10 | 15 | 29 | 22 |
| JPY | 40 | 15 | 10 | - |
| KWD | 41 | 146 | - | 120 |
| MXN | - | 23 | 22 | 10 |
| NOK | 27 | 7 | 31 | 10 |
| RON | - | 42 | - | 56 |
| RSD | - | 9 | - | - |
| RUB | 33 | 60 | - | - |
| SAR | 12 | 255 | 311 | - |
| SGD | - | 30 | 2 | 100 |
| THB | - | 34 | - | 34 |
| USD | 4.242 | 5.824 | 1.577 | 3.118 |
| Totale | 5.470 | 6.622 | 2.966 | 3.684 |
La tabella che segue riporta i flussi, espressi in euro, oggetto di copertura al 31 dicembre 2022 per bande temporali.
| (milioni di euro) | trimestre Primo 2023 |
trimestre Secondo 2023 |
trimestre Terzo 2023 |
trimestre Quarto 2023 |
e oltre 2024 |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi | 1.014 | 988 | 958 | 924 | 1.605 | 5.489 |
| Costi | 1.047 | 916 | 672 | 594 | 1.312 | 4.541 |
Il Gruppo stipula unicamente contratti su merci per la gestione del rischio di prezzo.
La tabella che segue riporta i flussi oggetto di copertura al 31 dicembre 2022 per bande temporali.
| (milioni di euro) | trimestre Primo 2023 |
trimestre Secondo 2023 |
trimestre Terzo 2023 |
trimestre Quarto 2023 |
e oltre 2024 |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Costi | 1 | 15 | 14 | 16 | - | 46 |
Di seguito è indicata la classificazione delle attività e passività finanziarie, valutati al fair value nello schema di stato patrimoniale secondo la gerarchia del fair value definita in funzione della significatività degli input utilizzati nel processo di valutazione. In particolare, a seconda delle caratteristiche degli input utilizzati per la valutazione, la gerarchia del fair value prevede i seguenti livelli: a) livello 1: prezzi quotati (e non oggetto di modifica) su mercati attivi per le stesse attività o passività finanziarie;
b) livello 2: valutazioni effettuate sulla base di input, differenti dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che, per le attività/passività oggetto di valutazione, sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (in quanto derivati dai prezzi); e c) livello 3: input non basati su dati di mercato osservabili.
In relazione a quanto sopra gli strumenti finanziari valutati al fair value al 31 dicembre 2022 si analizzano come di seguito indicato:
| (milioni di euro) | 31.12.2022 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Totale | ||
| Attività (passività) finanziarie detenute per la negoziazione: | |||||
| - strumenti derivati non di copertura | 13 | 13 | |||
| Attività finanziarie disponibili per la vendita: | |||||
| - attività finanziarie valutate al fair value con effetto a OCI | 75 | 75 | |||
| Attività (passività) nette per contratti derivati di copertura | 26 | 26 | |||
| Totale | 75 | 39 | 114 |
Nel corso dell'esercizio 2022 non vi sono stati trasferimenti tra i diversi livelli della gerarchia del fair value.
Il Gruppo è parte in procedimenti giudiziari. La valutazione dei fondi rischi appostati è effettuata sulla base delle informazioni disponibili alla data, tenuto conto degli elementi di valutazione acquisiti da parte dei consulenti esterni che assistono il Gruppo. In relazione ai procedimenti penali in fase di indagini preliminari le informazioni disponibili per la valutazione del Gruppo non possono, per loro natura, essere complete, stante il segreto istruttorio che caratterizza i procedimenti in questione. Di seguito è indicata una sintesi dei procedimenti giudiziari più significativi.
Relativamente ai procedimenti legali pendenti, gli accantonamenti non vengono contabilizzati quando l'esito negativo del procedimento è valutato come non probabile o quando non è possibile stimare l'esito del procedimento.
Tutti i contenziosi civili/arbitrali sono valutati anche dai legali esterni come dall'esito negativo non probabile (non vi sono accantonamenti).
Tutti i procedimenti penali sono valutati anche dai legali esterni come procedimenti il cui esito non può essere previsto (non vi sono accantonamenti) salvo in relazione al procedimento algerino GNL Arzew, per il quale è stato necessario prendere atto della sentenza di condanna di primo grado del 14 febbraio 2022 – che in data 28 giugno 2022 la Corte di Appello di Algeri ha confermato e che successivamente la Corte Suprema algerina – come risulta da comunicato stampa del 18 novembre 2022 – ha rigettato tutti i motivi di ricorso avverso la sentenza di secondo grado – ragion per cui è stato costituito un fondo per un importo pari a quanto oggetto di condanna in tale sentenza.
Il procedimento in Algeria - Sonatrach 1: in Algeria nel 2010 è stato avviato un procedimento che ha a oggetto diverse fattispecie e coinvolge a diverso titolo 19 indagati (cd. "inchiesta Sonatrach 1"). Société nationale pour la recherche, la production, le transport, la transformation et la commercialisation des hydrocarbures SpA ("Sonatrach") si è costituita parte civile in tale procedimento e anche il Trésor Public algerino ha formulato analoga richiesta.
Anche la società algerina Saipem Contracting Algérie SpA ("Saipem Contracting Algérie") è parte in tale procedimento in relazione alle modalità di assegnazione del contratto GK3 da parte di Sonatrach. In relazione a tale procedimento alcuni conti correnti in valuta locale di Saipem Contracting Algérie sono stati bloccati.
In particolare, nel 2012, in occasione di rinvio alla "Chambre d'accusation" presso la Corte di Algeri, Saipem Contracting Algérie ha ricevuto una comunicazione che formalizzava l'esistenza di un'indagine nei suoi confronti, relativa a un'asserita maggiorazione dei prezzi in occasione dell'aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale beneficiando dell'autorità o influenza di rappresentanti di tale organismo. Il contratto GK3 era stato assegnato nel giugno 2009 per un importo equivalente (al cambio in essere al momento dell'assegnazione del contratto) a circa 433,5 milioni di euro.
All'inizio del 2013 la "Chambre d'accusation" ha pronunciato il rinvio a giudizio di Saipem Contracting Algérie e confermato il predetto blocco dei conti correnti. Secondo la tesi accusatoria il prezzo offerto sarebbe stato superiore al prezzo di mercato per una percentuale fino al 60%; secondo la tesi accusatoria tale asserita maggiorazione rispetto al prezzo di mercato si sarebbe ridotta a una percentuale fino al 45% del prezzo, a seguito dello sconto negoziato tra le parti successivamente all'offerta. Nel mese di aprile 2013 e nel mese di ottobre 2014 la Corte Suprema algerina ha rigettato la richiesta di sblocco dei conti correnti che Saipem Contracting Algérie aveva presentato sin dal 2010. Gli atti sono stati quindi trasmessi al Tribunale di Algeri che, all'udienza del 15 marzo 2015, ha rinviato il procedimento all'udienza del 7 giugno 2015, nel corso della quale, stante l'assenza di alcuni testimoni, il Tribunale ha rinviato d'ufficio il processo a una sessione penale. All'udienza fissata per il 27 dicembre 2015 il

processo ha avuto inizio. All'udienza del 20 gennaio 2016 la Procura della Repubblica di Algeri ha chiesto la condanna di tutti i 19 soggetti incolpati nei cui confronti è in corso il processo "Sonatrach 1".
Quanto a Saipem Contracting Algérie, la Procura della Repubblica di Algeri ha chiesto la condanna della stessa società all'ammenda di 5 milioni di dinari algerini (pari al cambio a circa 40.000 euro).
La Procura della Repubblica di Algeri ha chiesto, inoltre, la condanna alla confisca del profitto asseritamente conseguito, nella misura eventualmente accertata dal Tribunale, di tutti i 19 soggetti incolpati di cui è stata chiesta la condanna (tra i quali Saipem Contracting Algérie).
Per la fattispecie contestata a Saipem Contracting Algérie, la normativa locale prevede una pena principale di natura pecuniaria (pari a un massimo di circa 40.000 euro) e contempla la possibilità che, in relazione all'ipotesi di reato contestata, possano essere comminate pene accessorie come la confisca del profitto conseguito in seguito all'asserito reato (che sarebbe pari all'asserita maggiorazione rispetto al prezzo di mercato del contratto GK3 nella misura eventualmente accertata dall'autorità giudiziaria) e/o sanzioni di natura interdittiva.
Il 2 febbraio 2016 è stata pronunciata dal Tribunale di Algeri la sentenza di primo grado. Tale sentenza ha, tra l'altro, condannato Saipem Contracting Algérie al pagamento di un'ammenda d'importo pari a circa 4 milioni di dinari algerini (corrispondenti a circa 30.000 euro). In particolare, Saipem Contracting Algérie è stata ritenuta responsabile, in relazione all'appalto per la realizzazione del gasdotto GK3, della fattispecie sanzionata dalla legge algerina in caso di "maggiorazione dei prezzi in occasione dell'aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale beneficiando dell'autorità o influenza di rappresentanti di tale società". La sentenza ha, inoltre, disposto di rimettere nella disponibilità di Saipem Contracting Algérie due conti correnti in valuta locale, il cui saldo totale ammonta a circa 65,6 milioni di euro (importo calcolato al cambio del 31 dicembre 2022), che sono stati bloccati nel 2010.
L'ente committente Sonatrach, che si era costituita parte civile nel procedimento, si è riservata di far valere in sede civile le proprie pretese. La richiesta di costituzione di parte civile del Trésor Civil algerino è invece stata rigettata.
La decisione del 2 febbraio 2016 del Tribunale di Algeri, in attesa del deposito delle relative motivazioni, è stata impugnata dinanzi alla Corte di Cassazione: da Saipem Contracting Algérie (che aveva chiesto l'assoluzione e aveva preannunciato che avrebbe impugnato la decisione); dal Procuratore Generale (che aveva chiesto la condanna a 5 milioni di dinari algerini e la confisca, richieste respinte dal Tribunale, che – come detto – ha invece condannato Saipem Contracting Algérie al minore importo di circa 4 milioni di dinari algerini); dal Trésor Civil (la cui richiesta di costituirsi parte civile contro Saipem Contracting Algérie è stata – come detto – respinta dal Tribunale); da tutti gli altri condannati, relativamente alle statuizioni che li riguardano.
Per effetto delle citate impugnazioni, la decisione del Tribunale di Algeri è stata sospesa di pieno diritto e, quindi, sono rimasti sospesi, in pendenza del giudizio di Cassazione, l'esecuzione:
≥ dell'irrogazione dell'ammenda di circa 30.000 euro; e
≥ dello sblocco dei due conti correnti il cui saldo totale ammonta a circa 65,6 milioni di euro (importo calcolato al cambio del 31 dicembre 2022). Sonatrach non ha impugnato la decisione del Tribunale, coerentemente con la sua richiesta, accolta dal medesimo Tribunale, di riservarsi di svolgere un'eventuale successiva azione di risarcimento danni in un procedimento civile. Tale azione civile non è stata avviata da Sonatrach.
Con la decisione del 17 luglio 2019, le cui motivazioni sono state rese disponibili il 7 ottobre 2019, la Corte di Cassazione algerina ha cassato integralmente la decisione del Tribunale di Algeri del 2 febbraio 2016 accogliendo i ricorsi di tutti i ricorrenti (ivi incluso il ricorso di Saipem Contracting Algérie) e rinviando la causa al Tribunale di Appello di Algeri.
All'udienza del 17 febbraio 2021 il processo ha avuto inizio.
Il 12 dicembre 2022 è stata pronunciata dal Tribunale di Appello di Algeri la sentenza di secondo grado.
Con comunicato stampa del 12 dicembre 2022 Saipem SpA ha informato come segue:
"Accolte in larga parte le argomentazioni difensive della Società. Nuova citazione a comparire.
Facendo seguito ai comunicati stampa diffusi in data 2 febbraio 2016 e 17 luglio 2019, si informa che oggi la Corte di Appello di Algeri si è pronunciata nel procedimento penale cd. Sonatrach 1 in corso dal 2010 in Algeria nei riguardi di Saipem Contracting Algérie relativamente alle modalità di assegnazione nel 2009 del progetto GK3. In tale procedimento la società Saipem Contracting Algérie era accusata della fattispecie sanzionata dalla legge algerina in caso di 'maggiorazione dei prezzi in occasione dell'aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale beneficiando dell'autorità o influenza di rappresentanti di tale società'.
In particolare, la Corte di Appello di Algeri accogliendo in larga parte le argomentazioni difensive della Società ha rigettato la richiesta di danni presentati dal Tesoro algerino confermando per il resto la sentenza di primo grado. Per effetto di tale decisione, la medesima Corte d'Appello ha altresì disposto la revoca del sequestro dei conti correnti per un ammontare pari a 63,2 milioni di euro equivalenti riferibili al procedimento in parola.
Si ricorda che il procedimento si era concluso in primo grado il 2 febbraio 2016 con la decisione del Tribunale di Algeri con la quale si condannava Saipem Contracting Algérie al pagamento di un'ammenda d'importo pari a circa 4 milioni di dinari algerini (corrispondenti a circa 30.000 euro). La decisione di primo grado era stata impugnata alla Cassazione algerina che con la decisione del 17 luglio 2019 aveva cassato integralmente la decisione del Tribunale di Algeri del 2 febbraio 2016 ragion per cui la Corte di Appello di Algeri aveva avviato il processo conclusosi oggi.
Si ricorda che l'autorità giudiziaria italiana, all'esito di un procedimento penale in cui sono state analizzate anche le modalità di assegnazione nel 2009 del progetto GK3 Arzew, ha pronunciato il 14 dicembre 2020 sentenza di assoluzione in via definitiva. Saipem Contracting Algérie, nell'accogliere con favore la sentenza, valuterà se ricorrere per Cassazione avverso la decisione
della Corte di Appello relativamente all'ammenda comminata.
Per maggiori informazioni sul procedimento in Algeria si rinvia alla descrizione dettagliata del procedimento contenuta nella sezione 'Contenziosi' della Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2022 di Saipem SpA (pagg. 147-148).
Sempre con riferimento a progetti risalenti al 2008, Saipem ha, altresì, ricevuto una citazione a comparire, con altri soggetti fisici e giuridici, avanti al Tribunale algerino nell'ambito di un nuovo procedimento per 'maggiorazione dei prezzi in occasione dell'aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale con l'autorità e l'influenza

dei suoi agenti, per ottenere prezzi vantaggiosi rispetto a quelli normalmente praticati, o per modificare, a loro vantaggio, la qualità dei materiali o dei servizi o i tempi di consegna o di fornitura. Traffico di influenze. Violazione delle leggi e dei regolamenti sui cambi e movimenti di capitali da e verso l'estero'. La società, che contesta ogni addebito, parteciperà attivamente al procedimento al fine di chiarire la propria estraneità ai fatti, avendo sempre agito in conformità al quadro normativo in materia".
Il 19 dicembre 2022 Saipem Contracting Algérie ha impugnato davanti alla Corte di Cassazione la decisione della Corte di Appello di Algeri del 12 dicembre 2022 relativamente all'ammenda comminata. Il 16 febbraio 2023, Saipem Contracting Algérie ha depositato la propria memoria coi motivi di ricorso.
Indagini in corso - Algeria - Sonatrach 2: nel mese di marzo 2013 è stato convocato presso il Tribunale di Algeri l'allora legale rappresentante di Saipem Contracting Algérie al quale il giudice istruttore locale ha comunicato verbalmente l'avvio di un'indagine (cd. inchiesta "Sonatrach 2") "a carico di Saipem Contracting Algérie per i seguenti capi di imputazione: artt. 25a, 32 e 53 della L. n. 01/2006 della lotta contro la corruzione", e ha richiesto la consegna di alcuni documenti (statuti societari) e altre informazioni relativi alle società Saipem Contracting Algérie, Saipem SpA e Saipem SA. Successivamente a tale convocazione non sono seguite ulteriori attività o richieste.
GNL3 Arzew - Algeria: il 16 ottobre 2019 e il 21 ottobre 2019 Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri sono state convocate dal giudice istruttore presso la Corte Suprema, nell'ambito di indagini relative a fatti del 2008 (assegnazione del contratto GNL3 Arzew). Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri sono state ulteriormente convocate per il 18 novembre 2019 dal Procuratore Generale presso la Corte Suprema di Algeri per assumere informazioni e documenti relativamente al contratto GNL3 Arzew assegnato nel 2008 da Sonatrach.
Il 18 novembre 2019 si è svolta l'ulteriore audizione del rappresentante di Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri, nel corso del quale sono state fornite le informazioni e la documentazione richieste dal Procuratore Generale di Algeri, il quale ha assegnato a Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri il termine fino al 4 dicembre 2019 per la consegna di ulteriore documentazione. Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri hanno prontamente provveduto a depositare quanto richiesto entro il termine del 4 dicembre 2019.
Il Procuratore Generale di Algeri ha inoltre richiesto la convocazione di un rappresentante di Saipem Contracting Algérie. Il Procuratore Generale di Algeri il 20 novembre 2019 ha comunicato a Saipem Contracting Algérie e a Snamprogetti succursale di Algeri che il Tresor Public algerino si è costituito parte civile in questo procedimento.
Il 9 dicembre 2020 si è svolta l'audizione del rappresentante in loco di Saipem Contracting Algérie.
Saipem SpA succursale di Algeri, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri sono state nuovamente convocate il 16 dicembre 2020.
Nel mese di settembre 2021 si è appreso che il Tribunale di Algeri – Sidi Mhamed pole economic et financier – preso atto della chiusura delle indagini ha emesso un ordine di sequestro di alcuni conti correnti bancari in Algeria di società del Gruppo Saipem. Su tali conti vi è una giacenza di circa 837 mila euro.
L'avvio del processo relativo all'assegnazione nel 2008 del contratto GNL3 Arzew è stato inizialmente fissato davanti al Tribunale di Algeri pole economic et financier per l'udienza del 6 dicembre 2021, la quale è stata rinviata dapprima alla data del 20 dicembre 2021, poi alla data del 3 gennaio 2022. All'udienza del 17 gennaio 2022 il processo è stato prima rinviato al 24 gennaio 2022 e poi da ultimo all'udienza del 31 gennaio 2022.
In tale procedimento penale, che coinvolge 38 tra persone fisiche (tra cui l'ex Ministro dell'Energia algerino, alcuni ex dirigenti della Sonatrach e funzionari delle dogane algerini) e persone giuridiche, il Pubblico Ministero sostiene che – con riguardo all'aggiudicazione nel 2008 e all'esecuzione del contratto per il progetto GNL3 Arzew contratto (il cui valore originario era di circa 2,89 miliardi di euro) – sarebbero state commesse asseritamente le seguenti ipotesi di reati, inter alia, da Saipem SpA filiale algerina, Snamprogetti SpA filiale algerina, Saipem Contracting Algérie, da due ex dipendenti del Gruppo Saipem e da un dipendente del Gruppo Saipem:
(i) la "maggiorazione dei prezzi in occasione dell'aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale beneficiando dell'autorità o influenza di rappresentanti di tale organismo";
(ii) la violazione di alcune norme doganali algerine.
Sonatrach, il Trésor Public algerino e l'Agenzia delle Dogane hanno chiesto di essere ammessi come parti civili nel procedimento. Il processo è stato dichiarato aperto all'udienza del 31 gennaio 2022. All'udienza del 1° febbraio 2022 il giudice ha dichiarato chiusa la fase dibattimentale. La sentenza è attesa per il 14 febbraio 2022. Il Gruppo Saipem si è difeso nel merito contestando l'infondatezza delle accuse rilevando tra l'altro la sentenza definitiva di assoluzione pronunciata dall'autorità giudiziaria italiana in merito a fattispecie che comprendevano anche l'assegnazione del contratto GNL3 Arzew e in ogni caso gli effetti della transazione sottoscritta con Sonatrach il 14 febbraio 2018 che ha avuto ad oggetto anche l'arbitrato precedentemente pendente relativamente al medesimo progetto.
Con comunicato stampa del 15 febbraio 2022 Saipem SpA ha informato come segue:
"Il Tribunale di Algeri si è ieri pronunciato in primo grado nel procedimento penale in corso dal 2019 in Algeria relativamente, tra l'altro, alle modalità di assegnazione nel 2008 del progetto GNL3 Arzew.
Saipem, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA Algeria Branch impugneranno in appello la decisione di condanna del Tribunale di Algeri con conseguente sospensione degli effetti della stessa.
Si ricorda che l'autorità giudiziaria italiana, all'esito di un procedimento penale in cui sono state analizzate anche le modalità di assegnazione nel 2008 del progetto GNL 3 Arzew, ha pronunciato il 14 dicembre 2020 sentenza di assoluzione in via definitiva.
Con riferimento al procedimento penale oggetto della sentenza del Tribunale di Algeri, le società Saipem, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA Algeria Branch sono state accusate delle fattispecie sanzionate dalla legge algerina in caso di: 'maggiorazione dei prezzi in occasione dell'aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale beneficiando dell'autorità o influenza di rappresentanti di tale società' e di 'false dichiarazioni doganali'.
La sentenza del Tribunale di Algeri di ieri, relativamente a entrambi i capi di accusa, ha stabilito a carico di Saipem, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA Algeria Branch un'ammenda e risarcimenti danni per importi complessivamente equivalenti a circa 192 milioni di euro. L'esito della sentenza ha determinato la rilevazione nel bilancio al 31 dicembre 2021 di un onere di pari importo, il cui versamento resta, peraltro, sospeso a seguito dell'impugnazione in appello.
Il Tribunale di Algeri ha, inoltre, condannato due ex dipendenti del Gruppo Saipem (l'allora responsabile del progetto GNL3 Arzew e un ex dipendente algerino) rispettivamente a 5 e 6 anni di reclusione. Un altro dipendente del Gruppo Saipem è stato invece assolto da ogni accusa.
Le motivazioni della sentenza non sono ancora state rese disponibili dal Tribunale di Algeri".
Dei circa 201 milioni di euro di cui alla sentenza di condanna in primo grado, 140 milioni di euro sono relativi a statuizioni a favore delle parti civili e circa 61 milioni di euro sono relativi ad ammende (gli importi sono calcolati al cambio del 30 giugno 2022).
In data 16 febbraio 2022 le società Saipem SpA succursale di Algeri, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri hanno impugnato la sentenza del 14 febbraio 2022.
Il 4 aprile 2022 sono state rese disponibili le motivazioni della sentenza del Tribunale di Algeri.
La prima udienza nel giudizio di appello, inizialmente fissata per il 12 aprile 2022, è stata rinviata dapprima al 10 maggio 2022 e successivamente al 24 maggio 2022.
All'udienza del 24 maggio 2022 il Giudice ha rinviato la prima udienza al 14 giugno 2022.
All'udienza del 14 giugno 2022 il Giudice ha indicato il 28 giugno 2022, salvo possibili rinvii, come data per l'emissione della decisione.
Con comunicato stampa del 28 giugno 2022 Saipem SpA ha informato come segue:
"La Corte di Appello di Algeri si è oggi pronunciata nel procedimento penale in corso dal 2019 in Algeria relativamente, tra l'altro, alle modalità di assegnazione nel 2008 del progetto GNL3 Arzew. In tale procedimento le società Saipem SpA, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA Algeria Branch sono state accusate delle fattispecie sanzionate dalla legge algerina in caso di: 'maggiorazione dei prezzi in occasione dell'aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale beneficiando dell'autorità o influenza di rappresentanti di tale società' e di 'false dichiarazioni doganali'.
La Corte di Appello di Algeri, relativamente a entrambi i capi di accusa, ha oggi confermato la sentenza di primo grado del Tribunale di Algeri del 14 febbraio 2022. Tale sentenza aveva stabilito a carico di Saipem SpA, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA Algeria Branch ammende e risarcimenti danni per importi complessivamente equivalenti a circa 199 milioni di euro (di cui circa 60 milioni di euro quali ammende e circa 139 milioni di euro quali statuizioni a favore delle parti civili). A seguito della sentenza di primo grado del Tribunale di Algeri, la Società aveva già accantonato nel bilancio al 31 dicembre 2021 un onere di pari importo, il cui versamento era rimasto, peraltro, sospeso a seguito dell'impugnazione dinanzi alla Corte di Appello. Il Tribunale di Algeri aveva, inoltre, condannato due ex dipendenti del Gruppo Saipem (l'allora responsabile del progetto GNL3 Arzew e un ex dipendente algerino) rispettivamente a 5 e 6 anni di reclusione. Un altro dipendente del Gruppo Saipem era stato invece assolto da ogni accusa.
Le motivazioni della sentenza non sono ancora state rese disponibili dalla Corte di Appello.
Si ricorda che l'autorità giudiziaria italiana, all'esito di un procedimento penale in cui sono state analizzate anche le modalità di assegnazione nel 2008 del progetto GNL3 Arzew, ha pronunciato il 14 dicembre 2020 sentenza di assoluzione in via definitiva.
Saipem SpA, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA Algeria Branch impugneranno tempestivamente presso la Corte Suprema algerina la decisione della Corte di Appello di Algeri. Sulla base dell'ordinamento algerino l'impugnazione sospende gli effetti della sentenza di appello quanto alla decisione relativa alle ammende (pari a circa 60 milioni di euro), mentre le statuizioni a favore delle parti civili (pari a circa 139 milioni di euro) sono esecutive anche in pendenza dell'impugnazione.
La sentenza di condanna, il cui importo è già accantonato a valere sul bilancio al 31 dicembre 2021, non pregiudica la validità della manovra finanziaria e la realizzazione degli obiettivi del Piano Strategico 2022-2025".
In data 31 luglio 2022 Saipem SpA succursale di Algeri, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri hanno impugnato dinnanzi alla Corte Suprema algerina la decisione della Corte di Appello di Algeri del 28 giugno 2022.
Con comunicato stampa del 18 novembre 2022 Saipem SpA ha informato come segue:
"Saipem SpA, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA Algeria Branch si riservano di impugnare la decisione della Corte Suprema algerina.
Facendo seguito ai comunicati stampa diffusi in data 15 febbraio e 28 giugno 2022, si informa che la Corte Suprema algerina si è pronunciata nell'ambito del procedimento penale relativo al progetto GNL3 Arzew, rigettando i motivi di ricorso presentati da tutti i ricorrenti avverso la decisione della Corte di Appello di Algeri emessa in data 28 giugno 2022. In particolare, in data odierna, Saipem SpA, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA Algeria Branch hanno ricevuto la notifica della suddetta decisione per il tramite dei propri legali locali il 18 novembre 2022.
Si ricorda che la Corte di Appello di Algeri in data 28 giugno 2022 aveva confermato la sentenza di condanna di primo grado del Tribunale di Algeri del 14 febbraio 2022 a carico delle suddette ricorrenti per le fattispecie e per gli importi dettagliatamente indicati nei sopra richiamati comunicati stampa.
Si ricorda che l'autorità giudiziaria italiana, all'esito di un procedimento penale in cui sono state analizzate anche le modalità di assegnazione nel 2008 del progetto GNL3 Arzew, ha pronunciato il 14 dicembre 2020 sentenza di assoluzione in via definitiva.
Saipem SpA, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA Algeria Branch, che hanno sempre contestato gli addebiti, si riservano di impugnare la decisione della Corte Suprema algerina presso ogni sede competente.
Si ricorda che, a seguito della sentenza di primo grado del Tribunale di Algeri del 14 febbraio 2022, sono stati già accantonati nel bilancio al 31 dicembre 2021 oneri corrispondenti.
Per maggiori informazioni sul procedimento relativo al progetto GNL3 Arzew in Algeria si rinvia alla descrizione dettagliata contenuta nella sezione 'Contenziosi' della Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2022 di Saipem SpA (pagg. 148-149)".
Ai sensi del diritto algerino l'ammenda e i risarcimenti non sono al momento esigibili.
Il procedimento in Algeria - Sonatrach 3: il 17 novembre 2022 il legale rappresentante di Saipem SpA succursale di Algeri è stato convocato dal Giudice del Polo Penale Economico e Finanziario del Tribunale di Algeri, Sezione 1, al quale è stato

comunicato verbalmente l'esistenza di un'istruttoria riguardante alcuni contratti di Competitive Feed del 2008 e che l'indagate verterebbe anche su altre persone fisiche e giuridiche.
Il Giudice ha indicato i capi di imputazione a carico di Saipem SpA succursale di Algeri, per presunte "maggiorazione dei prezzi in occasione dell'aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale con l'autorità e l'influenza dei suoi agenti, per ottenere prezzi vantaggiosi rispetto a quelli normalmente praticati, o per modificare, a loro vantaggio, la qualità dei materiali o dei servizi o i tempi di consegna o di fornitura. Traffico di influenze. Violazione delle leggi e dei regolamenti sui cambi e movimenti di capitali da e verso l'estero".
Il 22 novembre 2022 si è svolta una seconda audizione del legale rappresentante di Saipem SpA succursale di Algeri, il quale ha fornito tutti gli elementi anche di carattere documentale, atti a chiarire la regolarità della posizione di Saipem SpA succursale di Algeri nell'ambito delle procedure dei competitive feed.
La prima udienza originariamente fissata l'8 dicembre 2022 è stata rinviata al 29 dicembre 2022 e poi successivamente rinviata alla data del 5 gennaio 2023.
Il processo è iniziato il 5 gennaio 2023 e si è concluso con l'udienza del 10 gennaio 2023.
Con comunicato stampa del 19 gennaio 2023 Saipem SpA ha informato come segue:
"Saipem: decisione del Tribunale di Algeri nel procedimento relativo a una gara del 2008 per gli studi di competitive feed Rhourde Nouss QH.
La Società impugnerà la decisione dinanzi alla Corte di Appello di Algeri.
Milano, 19 gennaio 2023 - In seguito al comunicato stampa diffuso in data 12 dicembre 2022, si informa che, in data odierna, il Tribunale di Algeri si è pronunciato in primo grado nel procedimento penale avviato nel dicembre 2022 in Algeria nei confronti di Saipem SpA in relazione alla partecipazione della società a una gara del 2008 relativa agli studi di competitive feed Rhourde Nouss QH.
In base al dispositivo comunicato a Saipem SpA dai propri legali locali, il Tribunale di Algeri, in accoglimento delle difese della Società, ha assolto quest'ultima dall'accusa del reato di 'violazione delle leggi e dei regolamenti sui cambi e movimenti di capitali da e verso l'estero' e del reato di 'traffico di influenze'.
Il medesimo Tribunale ha altresì ritenuto Saipem SpA responsabile del reato di 'maggiorazione dei prezzi in occasione dell'aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale con l'autorità e l'influenza dei suoi agenti, per ottenere prezzi vantaggiosi rispetto a quelli normalmente praticati, o per modificare, a loro vantaggio, la qualità dei materiali o dei servizi o i tempi di consegna o di fornitura', comminando la sola sanzione pecuniaria pari a circa 34.000 euro equivalenti.
Con riferimento poi alle richieste di costituzione di parte civile di Sonatrach e del Trésor Public, il Tribunale di Algeri, preso atto dell'assenza di domande risarcitorie da parte di Sonatrach nei confronti di Saipem, ha accolto in minima parte le istanze del Trésor Public, riconoscendo in favore di quest'ultimo un risarcimento complessivo pari a circa 680.000 euro equivalenti, la cui quota di diretta competenza Saipem SpA è pari a circa 170.000 euro equivalenti.
La Società, nell'accogliere con favore il contenuto assolutorio della decisione, impugnerà in appello il condannatorio del Tribunale di Algeri, con conseguente sospensione degli effetti penali e civili della stessa".
Il 26 gennaio 2023 Saipem SpA ha proposto appello avverso la decisione di primo grado.
La Corte d'Appello di Algeri ha fissato la prima udienza alla data del 2 aprile 2023.
Il 14 febbraio 2018 Sonatrach e Saipem SpA hanno comunicato di aver definito amichevolmente le reciproche divergenze, hanno concordato di risolvere amichevolmente le loro reciproche divergenze e hanno firmato un accordo per porre fine alle procedure in corso relative al contratto per la costruzione di un impianto di liquefazione di gas ad Arzew (Arzew), al contratto per la costruzione di tre treni di GPL, di un'unità di separazione di olio (LDPH) e di impianti di produzione di condensati ad Hassi Messaoud (LPG), al contratto per la realizzazione dell'oleodotto GPL LZ2 da 24 pollici (linea e stazione) ad Hassi R'Mel (LZ2) e al contratto per la realizzazione di un'unità di produzione di gas e petrolio nel campo di Menzel Ledjmet per conto dell'associazione Sonatrach/FCP (MLE). Questo accordo è il risultato di un dialogo costruttivo e rappresenta un passo importante nelle relazioni tra le due società. Sonatrach e Saipem SpA hanno espresso soddisfazione per aver raggiunto un accordo definitivo che pone fine a un contenzioso pregiudizievole per entrambe le società.
Il 12 agosto 2015 Saipem SpA. ha ricevuto dalla Procura della Repubblica di Milano la notifica di un'informazione di garanzia e di una richiesta di documentazione nell'ambito di un procedimento penale, per il presunto reato di corruzione internazionale asseritamente commesso nel periodo 2004-2014; le indagini hanno riguardato tre contratti: "Mexilhao 1", "Uruguà - Mexilhao Pipeline Project" e "Operation of the Floating, Production, Storage and Offloading FPSO - Cidade de Vitória" assegnati dalla società brasiliana Petrobras a Saipem SA (Francia) e Saipem do Brasil (Brasile). In data 30 gennaio 2023 il Procuratore Aggiunto della Repubblica di Milano ha notiziato la difesa della Società di aver disposto, ai sensi dell'art. 58, D.Lgs. n. 231/2001, l'archiviazione del procedimento a carico di Saipem SpA con decreto datato 24 gennaio 2022.
In data 31 gennaio 2023 i difensori hanno, pertanto, acquisito copia del decreto di archiviazione, inviandolo alla società in pari data.
Dalla lettura del citato provvedimento emerge che lo stesso è stato archiviato ai sensi dell'art. 746-quater, comma 6, c.p.p.
Per quanto appreso solo a mezzo stampa, tale contratto è oggetto di indagini nei confronti di alcuni cittadini brasiliani, tra i quali anche un ex collaboratore di Saipem do Brasil, da parte delle autorità giudiziarie del Brasile.
In particolare, il 19 giugno 2015 Saipem do Brasil aveva appreso dai media dell'arresto (in merito a ipotesi di riciclaggio, corruzione e truffa) di un suo ex collaboratore, a seguito di un provvedimento emesso dalla Procura brasiliana di Curitiba, nell'ambito di un'inchiesta giudiziaria in corso in Brasile dal marzo 2014 (cd. inchiesta "Lava Jato"). Il 29 luglio 2015 Saipem do Brasil ha poi appreso dagli organi di stampa che, nell'ambito delle condotte addebitate all'ex collaboratore di Saipem do Brasil, la

Procura brasiliana avrebbe ipotizzato altresì il fatto di avere influenzato indebitamente Petrobras nel 2011 per l'assegnazione a Saipem do Brasil di un contratto denominato "Cernambi" (del valore al cambio di circa 56 milioni di euro). Ciò sarebbe stato asseritamente desunto dalla circostanza che nel 2011 nei pressi della sede di Petrobras, tale ex collaboratore di Saipem do Brasil avrebbe subìto una rapina nel corso della quale sarebbe stato derubato di circa 100.000 reals brasiliani (pari a circa 17.734 euro – importo calcolato al cambio del 31 dicembre 2022) appena prelevati da un istituto di credito. Secondo la Procura brasiliana la rapina sarebbe avvenuta in un periodo temporale precedente l'assegnazione del citato contratto "Cernambi".
Saipem SpA ha prestato la massima collaborazione alle indagini e ha avviato lo svolgimento di un intervento di audit anche con l'ausilio di un consulente esterno. L'attività di audit ha preso in esame i nominativi delle numerose società e persone che i media hanno riferito essere oggetto di indagini da parte dell'autorità giudiziaria brasiliana. Il Report di audit, emesso il 14 luglio 2016, ha dato atto dell'assenza di comunicazioni o documenti relativi a transazioni e/o movimentazioni finanziarie tra società del Gruppo Saipem e il personale di Petrobras oggetto di indagini.
I testimoni ascoltati nel procedimento penale in corso in Brasile contro tale ex collaboratore, nonché nell'ambito dei lavori della Commissione parlamentare di inchiesta istituita in Brasile sul caso "Lava Jato", hanno riferito di non essere a conoscenza di irregolarità relativamente alle attività di Saipem SpA.
Petrobras si è costituita parte civile ("Assistente do Ministerio Publico") nel medesimo procedimento contro le 3 persone fisiche imputate. Il procedimento è poi ripreso il 9 giugno 2017 in quanto la Procura brasiliana ha ritenuto fossero venuti meno i presupposti per continuare a mantenere riservato un accordo di collaborazione sottoscritto nell'ottobre 2015 dall'ex collaboratore di Saipem do Brasil che con tale accordo si era impegnato a suffragare con prove alcune sue dichiarazioni. La Procura ha in particolare rilevato che il tentativo di suffragare con prove tali dichiarazioni non aveva avuto successo, ragion per cui era venuta meno l'esigenza di mantenere riservato il contenuto delle dichiarazioni contenute in tale ulteriore accordo. Nel corso dell'udienza del 9 giugno 2017 sono state acquisite le deposizioni dei tre imputati e tra queste quella dell'ex collaboratore di Saipem do Brasil e di un ex funzionario Petrobras.
L'ex collaboratore di Saipem do Brasil, quanto all'episodio della rapina per 100.000 reals brasiliani (pari a circa 17.734 euro) da lui subìta nell'ottobre del 2011, ha dichiarato che si trattava di denaro necessario per corrispondere le spese relative agli immobili di una società da lui gestita per conto di un soggetto terzo rispetto a Saipem (trattasi dell'ex funzionario Petrobras imputato nel medesimo procedimento che ha confermato tale dichiarazione).
L'ex collaboratore di Saipem do Brasil ha inoltre affermato che il Gruppo Saipem non ha effettuato pagamenti corruttivi in quanto il sistema di compliance di Saipem ha impedito che questo avvenisse. Tale dichiarazione è stata confermata dall'ex funzionario Petrobras imputato nel medesimo procedimento. L'ex collaboratore di Saipem do Brasil e l'ex funzionario Petrobras imputato nel medesimo procedimento, pur offrendo una ricostruzione dei fatti parzialmente diversa, hanno riferito che l'ipotesi di alcuni pagamenti impropri sarebbe stata discussa con riferimento ad alcuni contratti di Saipem do Brasil, ma che in ogni caso non è stato effettuato alcun pagamento corruttivo dal Gruppo Saipem. L'ex collaboratore di Saipem do Brasil e l'ex funzionario Petrobras imputato nel medesimo procedimento hanno dichiarato che i contratti assegnati dal cliente al Gruppo Saipem sono stati vinti attraverso regolari procedure di gara. Il procedimento in Brasile nei confronti dell'ex collaboratore di Saipem do Brasil e di altre due persone fisiche imputate non si è ancora concluso con una sentenza definitiva. Nel corso del procedimento nei confronti dell'ex collaboratore di Saipem do Brasil non sono emerse prove di irregolarità nella gestione di gare assegnate da Petrobras al Gruppo Saipem e/o evidenza di pagamenti illeciti da parte del Gruppo Saipem in relazione a gare assegnate da Petrobras al Gruppo Saipem e/o evidenza di danni subìti da Petrobras in relazione a gare assegnate al Gruppo Saipem. Il Gruppo Saipem non è stato parte di tale procedimento.
Le attività di audit concluse nel 2016 sono state riavviate con il supporto del medesimo consulente terzo utilizzato in precedenza e con la stessa metodologia al fine di analizzare alcuni dati citati nel corso delle deposizioni del 9 giugno 2017.
Il Report di audit, emesso il 18 luglio 2018, ha confermato l'assenza di comunicazioni o documenti relativi a transazioni e/o movimentazioni finanziarie tra società del Gruppo Saipem e il personale di Petrobras oggetto di indagini.
Con comunicato stampa del 30 maggio 2019 Saipem SpA ha informato come segue:
"Saipem: notifica di procedimento amministrativo in Brasile alle controllate Saipem SA e Saipem do Brasil in relazione a un contratto assegnato nel 2011.
San Donato Milanese (MI), 30 maggio 2019 - Saipem informa che oggi la società controllata francese Saipem SA e la società controllata brasiliana Saipem do Brasil hanno ricevuto dalla competente autorità amministrativa brasiliana (Controladoria-Geral da União attraverso la Corregedoria-Geral da União) la notifica dell'apertura di un procedimento amministrativo con riferimento a presunte irregolarità nell'assegnazione nel dicembre 2011 da parte della società brasiliana Petrobras, come leader del consorzio BMS 11, del contratto (del valore di circa 249 milioni di real attualmente equivalenti a circa 56 milioni di euro) per l'installazione di una gas pipeline per la connessione dei campi Lula e Cernambi nel Bacino di Santos.
Saipem SA e Saipem do Brasil coopereranno nel procedimento amministrativo fornendo i chiarimenti che saranno richiesti dalla competente autorità amministrativa e confidano nella correttezza dell'assegnazione del contratto sopra menzionato e sull'assenza di elementi per affermare la responsabilità amministrativa delle società".
Nell'ambito del procedimento amministrativo in questione Saipem do Brasil e Saipem SA il 21 giugno 2019 hanno presentato le loro difese iniziali dinanzi alla competente autorità amministrativa (Controladoria-Geral da União attraverso la Corregedoria-Geral da União).
Con comunicazione del 21 agosto 2019 la competente autorità amministrativa (Controladoria-Geral da União attraverso la Corregedoria-Geral da União) ha informato Saipem do Brasil e Saipem SA che all'esito dell'istruttoria fino a quel momento svolta, il procedimento amministrativo non era stato archiviato e ha invitato Saipem do Brasil e Saipem SA a presentare le ulteriori difese entro il 20 settembre 2019.
Saipem do Brasil e Saipem SA hanno presentato le loro difese entro il termine assegnato. Il 24 aprile 2020 la competente autorità amministrativa (Controladoria-Geral da União attraverso la Corregedoria-Geral da União) ha disposto un rinvio di 180 giorni per la conclusione del procedimento amministrativo.

Il 30 novembre 2020 Saipem SA e Saipem do Brasil hanno depositato ulteriori difese dinnanzi all'autorità amministrativa brasiliana (Controladoria-Geral da União attraverso la Corregedoria-Geral da União).
Il 29 dicembre 2022 è stata pubblicata sul "Diario Oficial da Uniao" la decisione della "Controladoria-Geral da União" che applica nei confronti di Saipem SA e Saipem do Brasil la sanzione dell'interdizione di partecipare a gare o concludere accordi con la Pubblica Amministrazione brasiliana con effetto sospeso.
In data 9 gennaio 2023 le suindicate società di Saipem hanno presentato richiesta di riesame della decisione del 29 dicembre 2022 in seno alla "Controladoria-Geral da União".
Il procedimento amministrativo risulta quindi tuttora in corso.
L'8 giugno 2020 la Procura Federale Brasiliana ha emesso un comunicato stampa informando di una nuova denuncia contro un ex Presidente di Saipem do Brasil, che ha lasciato il Gruppo Saipem il 30 dicembre 2009. La denuncia attiene a presunti episodi di corruzione e riciclaggio asseritamente occorsi tra il 2006 e il 2011 in relazione a due contratti assegnati a società del Gruppo Saipem da società del Gruppo Petrobras (Mexilhao sottoscritto nel 2006 e Uruguà-Mexilhao sottoscritto nel 2008).
La denuncia è stata avanzata solo nei confronti di persone fisiche (non di società del Gruppo Saipem) e coinvolge, oltre a tale ex Presidente di Saipem do Brasil, alcuni ex funzionari di Petrobras.
La Corte Federale brasiliana di Curitiba il 6 luglio 2020 ha accettato la denuncia presentata dalla Procura Federale Brasiliana nei confronti dell'ex Presidente di Saipem do Brasil (che ha lasciato la società il 30 dicembre 2009) e di un ex funzionario di Petrobras nei cui confronti si è aperto un processo penale in Brasile. Petrobras si è costituita parte civile ("Assistente do Ministerio Publico") nel medesimo procedimento contro le 2 persone fisiche imputate. Nessuna società del Gruppo Saipem è parte di tale procedimento.
Il 2 agosto 2018 la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano ha notificato a Saipem SpA una richiesta di consegna di atti e documenti in relazione a pregresse attività (2010-2014) del Gruppo Saipem in Iraq e in particolare ai rapporti con il gruppo Unaoil. La richiesta conteneva anche l'informazione che – in relazione a tali pregresse attività – Saipem SpA era soggetta in Italia a indagini per corruzione internazionale. Nel gennaio 2019 il Department of Justice statunitense, che ha affermato di avere da tempo in essere un'attività di indagine sulle attività e i rapporti di Unaoil e di essere a conoscenza della pendenza di un'inchiesta in Italia nei confronti di Saipem SpA da parte della Procura di Milano, ha chiesto a Saipem SpA la disponibilità a una "voluntary production" di documenti relativi a pregresse attività del Gruppo Saipem in Iraq con il coinvolgimento di Unaoil e più in generale ai pregressi rapporti di Saipem SpA con il gruppo Unaoil. Saipem SpA ha confermato tale disponibilità. La "voluntary production" lascia totalmente impregiudicata qualsiasi questione relativa all'eventuale giurisdizione USA, aspetto rispetto alla quale il Department of Justice statunitense non ha indicato, allo stato, alcun elemento a supporto, chiedendo solo a Saipem SpA collaborazione nell'ambito degli accertamenti che il Department of Justice statunitense ha in corso. Nell'ambito della citata "voluntary production" nel mese di marzo 2019 Saipem SpA attraverso i propri legali statunitensi ha consegnato al Department of Justice statunitense il materiale consegnato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano nel 2018 al fine di riscontrare la sopra citata richiesta di consegna di atti e documenti ricevuta il 2 agosto 2018. Si è successivamente appreso nel corso del 2021 che il procedimento in Italia è stato definito nei confronti, tra gli altri, di Saipem SpA con provvedimento di archiviazione ex art. 746-quater, c.p.p., del suddetto procedimento presso gli Stati Uniti d'America, stante la pendenza delle sopra citate indagini.
Con riferimento al progetto di realizzazione del terminale di rigassificazione di Fos Cavaou ("FOS"), il cliente Société du Terminal Méthanier de Fos Cavaou ("STMFC", oggi Fosmax LNG) nel gennaio 2012 ha avviato un procedimento arbitrale presso la Camera di Commercio Internazionale di Parigi nei confronti del contrattista STS "société en partecipation" di diritto francese composta da Saipem SA (50%), Tecnimont SpA (49%), Sofregaz SA (1%). L'11 luglio 2011 le parti avevano sottoscritto un protocollo di mediazione ai sensi del Regolamento di Conciliazione e Arbitrato della CCI di Parigi; la procedura di mediazione si era conclusa senza successo il 31 dicembre 2011 in quanto Fosmax LNG aveva rifiutato di prorogarne la scadenza.
Con memoria presentata a sostegno della propria richiesta, Fosmax LNG ha richiesto la condanna al pagamento di circa 264 milioni di euro per il risarcimento del danno asseritamente subìto, penalità di ritardo e costi sostenuti per il completamento dei lavori (cd. "mise en régie"). Della somma totale richiesta, circa 142 milioni di euro erano ascrivibili a perdita di profitto, voce contrattualmente esclusa dai danni risarcibili salvo il caso di dolo o colpa grave. STS ha depositato la propria memoria difensiva, comprensiva di domanda riconvenzionale, a titolo di risarcimento del danno dovuto all'eccessiva ingerenza di Fosmax LNG nell'esecuzione dei lavori e per il pagamento di extra works non riconosciuti dal cliente (con riserva di quantificarne l'ammontare nel prosieguo dell'arbitrato). Il 19 ottobre 2012 Fosmax LNG ha depositato la Mémoire en demande. Di contro STS ha depositato la propria Mémoire en défense il 28 gennaio 2013, precisando in 338 milioni di euro il valore della propria domanda riconvenzionale. Il 1° aprile 2014 si è tenuta la discussione finale. Sulla base del lodo depositato dal Collegio Arbitrale il 13 febbraio 2015, Fosmax LNG, il 30 aprile 2015, ha corrisposto a STS la somma, comprensiva di interessi, di 84.349.554,92 euro. La quota di tale somma di spettanza di Saipem SA è pari al 50%. Il 26 giugno 2015 Fosmax LNG ha impugnato il lodo avanti il Consiglio di Stato francese, chiedendone l'annullamento sull'asserito presupposto che il Collegio Arbitrale avrebbe erroneamente applicato alla materia il diritto privato in luogo del diritto pubblico. Il 18 novembre 2015 si è tenuta l'udienza dinanzi al Consiglio di Stato. Successivamente all'audizione del Rapporteur Public, i giudici hanno chiuso la fase del dibattimento. Il Rapporteur si è pronunciato per un rinvio al Tribunal des Conflits. Con decisione resa l'11 aprile 2016 il Tribunal des Conflits ha deciso per la competenza del Consiglio di Stato a decidere il merito della controversia, relativa al ricorso per annullamento della sentenza arbitrale del 13 febbraio 2015. Il 21 ottobre 2016 si è tenuta l'udienza di discussione avanti il Consiglio di Stato e il successivo 9 novembre quest'ultimo ha emesso la propria sentenza con la quale ha dichiarato parzialmente nullo il lodo del 13 febbraio 2015 con riferimento ai soli costi di mise en régie (quantificati da Fosmax in 36.359.758 euro), stabilendo che Fosmax avrebbe dovuto devolvere l'accertamento di detti costi nuovamente a un tribunale arbitrale, salvo diverso accordo delle parti.

In parallelo alla citata impugnazione avanti il Consiglio di Stato, Fosmax LNG, il 18 agosto 2015, aveva altresì proposto ricorso avanti la Corte d'Appello di Parigi per ottenere l'annullamento del lodo di cui era stata riconosciuta l'esecutorietà e che era stato notificato a Fosmax LNG il 24 luglio 2015 e/o la dichiarazione di nullità del relativo exequatur. Il 21 febbraio 2017 la Corte d'Appello si è dichiarata incompetente a decidere in merito all'annullamento del lodo e ha dichiarato di rinviare a successiva decisione la questione relativa all'asserita nullità dell'exequatur. Il 4 luglio 2017 la Corte ha annullato l'exequatur emesso dal Presidente del Tribunal de grande instance e condannato STS al pagamento delle spese (10.000 euro) di questa procedura in favore di Fosmax.
Il 21 giugno 2017 Fosmax ha notificato a Sofregaz, Tecnimont SpA e Saipem SA una domanda di arbitrato con la quale ha richiesto che le predette società (in quanto membri della société en partecipation STS) siano condannate in via solidale al pagamento dei costi di mise en régie come sopra quantificati oltre interessi di ritardo e spese legali. Il Tribunale Arbitrale si è formalmente costituito il 19 gennaio 2018 con la conferma della nomina del suo Presidente e, in accordo con il calendario procedurale concordato tra le parti, il 13 aprile 2018 Fosmax ha depositato la propria Mémoire en demande nella quale ha quantificato le proprie domande in 35.926.872 euro oltre interessi moratori quantificati in circa 4,2 milioni di euro. STS ha depositato la propria memoria in risposta in data 13 luglio 2018 con la quale ha richiesto in via riconvenzionale che Fosmax sia condannata a pagare 2.155.239 euro oltre interessi a titolo di perdita di margine e 5.000.000 di euro a titolo di danno morale.
Le udienze si sono tenute dal 25 al 27 febbraio 2019. Con lodo comunicato ai legali delle parti il 3 luglio 2020, il Tribunale Arbitrale ha rigettato integralmente le domande riconvenzionali dei membri di STS e condannato questi ultimi, in solido tra loro, a pagare a Fosmax: (i) 31.966.704 euro per lavori "en règie" realizzati da Fosmax; (ii) interessi moratori sull'importo che precede con capitalizzazione annuale al tasso EURIBOR 1 mese più due punti base, a decorrere dal 45° giorno dall'emissione delle fatture accettate e fino al soddisfo; (iii) 204.400 dollari a titolo di rimborso parziale dell'anticipo pagato da Fosmax sulle spese di procedura arbitrale; e (iv) 1.343.657 euro a titolo di indennizzo per costi di difesa in giudizio. Con un addendum al lodo, il Tribunale Arbitrale ha fornito alcuni chiarimenti sull'applicazione degli interessi moratori.
Saipem SA, il 30 luglio 2020, ha pagato a Fosmax la propria quota di sorte capitale del lodo, pari a 16.744.610 euro. Tecnimont ha comunicato di aver impugnato il lodo. Saipem SA non è stata parte di questo procedimento che si è concluso nel 2021 con il rigetto dell'impugnazione proposta da Tecnimont.
Con lettera del 16 novembre 2020 la difesa di Fosmax ha intimato in solido a Tecnimont SpA e a Saipem SA di corrispondere entro 15 giorni la parte del lodo non ancora saldata, quantificando gli interessi e l'Iva in 11.374.761 euro. Le modalità di calcolo degli interessi non sono tuttavia condivise e il tema è tuttora oggetto di discussione tra le parti. Tecnimont ha successivamente pagato la propria quota di capitale. Il 30 dicembre 2021 Saipem SA ha pagato la propria quota di IVA (3.196.670 euro). Tecnimont e Saipem SA hanno concordato di pagare a FOS solo l'importo di interessi non contestati, comunicando tale decisione a FOS tramite i propri legali. Il 1° febbraio 2022 Saipem ha pertanto eseguito un pagamento di 3.073.902 euro.
Fosmax ha notificato un provvedimento di sequestro di 4 conti correnti di Saipem SA fino alla concorrenza di 5.712.140 euro, oltre spese, a titolo di asseriti interessi moratori ulteriori rispetto a quelli già corrisposti il 23 maggio 2022. Saipem SA si è opposta all'esecuzione. La cifra posta sotto sequestro è pari a 92.154 euro. Saipem SA, che contesta la legittimità del titolo azionato da Fosmax, ha notificato a Fosmax un'opposizione all'esecuzione chiedendo l'annullamento del sequestro in quanto illegittimo e la condanna di Fosmax a una multa di 3.000 euro per lite temeraria oltre al pagamento di 20.000 euro per danni. All'udienza del 14 settembre 2022 il Tribunale ha rinviato la causa all'udienza del 23 novembre 2022 per il deposito della memoria difensiva di Saipem SA. Si è tenuta successiva udienza l'8 febbraio 2023 per discussione, all'esito della quale il Giudice si è riservato di emettere la propria decisione.
Azioni giudiziarie in corso. Il primo procedimento con investitori istituzionali di nazionalità estera: primo grado: il 28 aprile 2015 alcuni investitori istituzionali di nazionalità estera hanno convenuto Saipem SpA dinanzi al Tribunale di Milano, chiedendo la condanna della Società al risarcimento di asseriti danni (quantificati in circa 174 milioni di euro), con riguardo a investimenti in azioni Saipem SpA che gli attori dichiarano di aver effettuato sul mercato secondario. In particolare, gli attori hanno chiesto la condanna di Saipem SpA al risarcimento di asseriti danni, che deriverebbero: (i) in via principale, dalla comunicazione al mercato di informazioni asseritamente "inesatte", nel periodo compreso tra il 13 febbraio 2012 e il 14 giugno 2013; o (ii) in via subordinata, dalla comunicazione asseritamente "ritardat[a]", intervenuta soltanto in data 29 gennaio 2013, con il primo "profit warning" (cd. "primo comunicato") di informazioni privilegiate che sarebbero state nella disponibilità della Società sin dal 31 luglio 2012 (o da una diversa data da accertarsi in corso di causa, individuata dagli attori, in via ulteriormente subordinata, nel 24 ottobre 2012, nel 5 dicembre 2012, nel 19 dicembre 2012 o nel 14 gennaio 2013), nonché di informazioni asseritamente "incomplete e inesatte", che sarebbero state diffuse nel periodo compreso tra il 30 gennaio 2013 e il 14 giugno 2013, data del secondo "profit warning" (cd. "secondo comunicato"). Saipem SpA si è costituita in giudizio – il quale ha assunto il numero R.G. 28789/2015 – contestando integralmente le richieste avversarie, eccependone l'inammissibilità e, comunque, l'infondatezza nel merito.
Le parti hanno provveduto – come da ordinanza resa dal Giudice all'udienza del 31 maggio 2017 – al deposito delle memorie di cui all'art. 183, comma 6, c.p.c. Con la stessa ordinanza il Tribunale ha fissato al 1° febbraio 2018 l'udienza per l'eventuale ammissione dei mezzi istruttori.
Con la stessa ordinanza del 31 maggio 2017, il Tribunale ha disposto la separazione del giudizio per cinque degli attori e questo separato procedimento – il quale ha assunto il numero R.G. 28177/2017 – è stato dichiarato estinto ai sensi dell'art. 181, c.p.c., in data 7 novembre 2017.
A scioglimento della riserva assunta all'udienza del giorno 1° febbraio 2018, il Giudice, con ordinanza del 2 febbraio 2018, ha rinviato il procedimento all'udienza del 19 luglio 2018, ai sensi dell'art. 187, comma 2, c.p.c. Nel corso di tale udienza, dopo la precisazione delle conclusioni delle parti, il giudice ha assegnato alle stesse il termine per il deposito di memorie conclusionali e delle memorie di replica.

Il 2 ottobre 2018 Saipem SpA ha provveduto al deposito della memoria conclusionale e in data 22 ottobre 2018 Saipem SpA ha provveduto al deposito della memoria di replica.
Il 9 novembre 2018 il Tribunale ha depositato la sentenza n. 11357 respingendo nel merito la domanda degli attori. Il Tribunale ha, infatti, statuito la mancata dimostrazione da parte degli attori del possesso di azioni Saipem SpA nel periodo sopra indicato e ha condannato gli stessi attori al pagamento di 100.000 euro a favore di Saipem SpA, a titolo di rimborso delle spese legali.
Appello: gli investitori istituzionali il 31 dicembre 2018 hanno impugnato la sopra citata sentenza dinanzi alla Corte di Appello di Milano, chiedendone la riforma e domandando la condanna di Saipem SpA al pagamento di circa 169 milioni di euro. La prima udienza dinanzi alla Corte di Appello di Milano è stata celebrata il 22 maggio 2019. A tale udienza il giudice dell'appello ha rinviato il giudizio all'udienza del 15 luglio 2020 per la precisazione delle conclusioni delle parti.
All'udienza del 15 luglio 2020 le parti hanno precisato le rispettive conclusioni e la Corte di Appello ha assegnato alle parti il termine del 14 ottobre 2020 per il deposito delle comparse conclusionali e il termine del 3 novembre 2020 per il deposito delle memorie di replica.
La Corte di Appello con un'ordinanza emessa il 16 novembre 2020 ha disposto la produzione in giudizio della traduzione di alcuni documenti a cura delle parti, fissando a tal fine un'udienza per il deposito per il 20 gennaio 2021.
All'udienza del 20 gennaio 2021 il Giudice, dopo aver verificato il deposito dei documenti richiesti, ha fissato una nuova udienza per il 10 febbraio 2021. A tale udienza la causa è stata trattenuta in decisione senza termini per ulteriori scritti conclusivi. Il 23 febbraio 2021 il Giudice ha emesso un'ordinanza con la quale ha disposto un'integrazione istruttoria.
In data 14 aprile 2022 il CTU ha depositato la propria relazione tecnica in cui ha ritenuto, in senso favorevole a Saipem SpA , che (i) i dati previsionali 2013, poi riflessi nel comunicato relativo al profit warning del 29 gennaio 2013, non potessero essere considerati noti, sufficientemente attendibili e definitivi prima della data di tale comunicato e che (ii) Saipem non fosse in grado di comunicare al mercato in modo attendibile la revisione della guidance contenuta nel comunicato relativo al profit warning del 14 giugno 2013 prima di tale data. Il CTU conseguentemente non ha ritenuto di procedere alla quantificazione di qualsivoglia (preteso) danno lamentato dagli investitori. All'udienza di precisazione delle conclusioni del 4 maggio 2022 la Corte d'Appello di Milano ha trattenuto in decisione la causa. Ad esito dello scambio degli scritti conclusionali, depositati dalle parti rispettivamente in data 4 e 25 luglio 2022, nei quali le controparti chiedevano il rinnovamento della consulenza tecnica, con ordinanza in data 16 settembre 2022, la Corte d'Appello ha disposto un'integrazione della consulenza tecnica per la quantificazione dei pretesi danni. La CTU è stata quindi depositata il 20 febbraio 2023 nella versione definitiva. All'udienza del 1° marzo 2023 è stata fissata l'udienza del 15 marzo 2023 alla presenza delle parti e del CTU per disporre il completamento della relazione di consulenza.
Il secondo procedimento dei 27 investitori istituzionali - primo grado: con atto di citazione del 4 dicembre 2017, ventisette investitori istituzionali hanno convenuto in giudizio, innanzi al Tribunale di Milano - sezione specializzata in materia di impresa, Saipem SpA e due ex amministratori delegati della stessa società, domandandone la condanna in solido (rispetto ai due ex esponenti aziendali, limitatamente ai rispettivi periodi di permanenza in carica) al risarcimento dei danni, patrimoniali e non patrimoniali, pretesamente sofferti in ragione di un'asserita manipolazione delle informazioni rese al mercato nel periodo compreso tra gennaio 2007 e giugno 2013.
La responsabilità di Saipem SpA viene configurata ai sensi dell'art. 1218, c.c. (responsabilità contrattuale), ovvero ai sensi dell'art. 2043, c.c. (responsabilità extracontrattuale), o, ancora, ai sensi dell'art. 2049, c.c. (responsabilità dei padroni e dei committenti) per gli illeciti asseritamente compiuti dai due ex esponenti aziendali citati in giudizio.
Il danno non è stato inizialmente quantificato dagli investitori, i quali si sono riservati di procedere alla relativa determinazione nel corso del giudizio.
La Società si è costituita in giudizio contestando integralmente le richieste avversarie, eccependone l'inammissibilità e comunque l'infondatezza in fatto e in diritto.
Il 5 giugno 2018 si è tenuta la prima udienza. In tale udienza il giudice ha assegnato termini per memorie istruttorie, riservandosi all'esito dell'esame delle stesse memorie.
Le parti hanno ritualmente provveduto al deposito delle memorie di cui all'art. 183, comma 6, c.p.c. Nella memoria istruttoria ex art. 183, comma 6, n. 1, c.p.c., gli attori hanno provveduto alla quantificazione dei danni pretesamente sofferti nella misura di circa 139 milioni di euro. Nelle proprie memorie istruttorie Saipem e gli altri convenuti hanno rimarcato, in modo particolare, la mancata dimostrazione dell'acquisto, da parte degli attori, di azioni Saipem SpA sul mercato secondario. Anche in ragione di tale difetto di prova da parte degli attori, tutte le parti convenute hanno, dunque, domandato al Tribunale di fissare udienza per la precisazione delle conclusioni ai sensi dell'art. 187, c.p.c. Con la memoria ex art. 183, comma 6, n. 3, c.p.c., uno degli attori ha dichiarato di rinunciare agli atti della causa ex art. 306, c.p.c.
La Società, il 9 novembre 2018, ha depositato la sentenza n. 11357 resa dal Tribunale di Milano il 9 novembre 2018 all'esito del procedimento R.G. n. 28789/2015, avendo tale provvedimento deciso le stesse questioni preliminari di merito sollevate da Saipem SpA e dagli altri convenuti nel giudizio in esame, segnatamente con riferimento alla mancata prova dell'acquisto di azioni Saipem SpA.
Il 9 novembre 2019 Saipem SpA ha prodotto in giudizio l'ordinanza resa dal Tribunale Penale di Milano del 17 ottobre 2019, con riferimento al giudizio penale pendente R.G.N.R. 5951/2019, con la quale è stata dichiarata inammissibile in tale giudizio la costituzione di circa 700 parti civili, con motivazioni analoghe a quelle della sentenza n. 11357 resa dal Tribunale di Milano il 9 novembre 2018 all'esito del procedimento R.G. n. 28789/2015.
Gli attori con nota del 23 ottobre 2019 hanno rivolto istanza al Giudice affinché, in relazione alla nota di deposito di Saipem SpA del 9 novembre 2018, il Tribunale autorizzasse il deposito di un parere pro veritate.
Con nota in data 25 ottobre 2019 Saipem SpA ha eccepito l'inammissibilità della produzione da parte degli attori del suindicato parere.
Il Tribunale, a scioglimento della riserva assunta, con ordinanza ha fissato per il 3 novembre 2020 l'udienza di precisazione delle conclusioni, avendo ritenuto di dover rimettere al Collegio la decisione su tutte le domande ed eccezioni svolte dalle parti. L'udienza del 3 novembre 2020 è stata rinviata al 9 febbraio 2021 con la trattazione scritta della causa.
All'udienza del 9 febbraio 2021 il Giudice ha trattenuto la causa in decisione, assegnando termini di legge per il deposito delle comparse conclusionali e delle memorie di repliche depositate rispettivamente il 12 aprile e il 3 maggio 2021.
Il 20 novembre 2021 il Tribunale di Milano ha deciso in senso favorevole a Saipem SpA respingendo con sentenza le domande degli attori per circa 101 milioni di euro su 139,6 milioni di euro.
Gli investitori le cui domande sono state respinte potranno presentare appello alla Corte di Appello di Milano. Gli stessi hanno nel frattempo corrisposto a Saipem SpA circa 150 mila euro per spese di soccombenza.
Il Tribunale di Milano con la predetta sentenza e con ordinanza del 20 novembre 2021 ha rimesso la causa in istruttoria relativamente alle ulteriori domande di danno per un importo di circa 38 milioni di euro.
Con ordinanza in data 10 marzo 2022 il Tribunale di Milano – su istanze di tutte le parti del giudizio – ha apportato alcune modifiche al dispositivo della sentenza di primo grado, aggiungendo alcuni attori e fondi/patrimoni separati al gruppo di quelli le cui domande sono state integralmente rigettate, e altri attori e fondi/patrimoni al gruppo degli investitori per cui è stata disposta la prosecuzione del giudizio in primo grado.
In forza della sentenza corretta con l'ordinanza predetta, la causa sta proseguendo in primo grado per investitori che hanno formulato domande in giudizio per l'importo di circa 38 milioni di euro.
All'udienza in data 9 febbraio 2022 il Tribunale ha assegnato alle parti termine sino al 7 marzo e 7 aprile 2022 per il deposito di note illustrative circa i riflessi della sentenza penale del 21 dicembre 2021 emessa nel procedimento penale R.G.N.R. 5951/2019 sul giudizio.
All'udienza del 9 maggio 2022, tutti i convenuti hanno insistito in via principale sulla concessione di termini in replica alle note degli investitori del 7 aprile 2022 e per illustrare la rilevanza della CTU (resa nel procedimento in appello avverso la sentenza di primo grado emessa nel giudizio R.G. 28789/2015), chiedendo che la causa sia trattenuta in decisione o, in subordine, qualora il Tribunale intendesse comunque proseguire l'istruttoria, che la stessa sia reindirizzata in modo da tenere conto delle risultanze della suindicata sentenza penale e della CTU.
Le controparti hanno invece chiesto di procedere con gli accertamenti istruttori e di valutare al più la CTU e la suindicata sentenza penale – entrambe a loro dire irrilevanti – nell'ambito delle indagini peritali che verranno demandate al CTU.
A scioglimento della riserva assunta all'udienza del 9 maggio 2022, il Tribunale ha autorizzato la produzione della CTU (resa nel diverso procedimento in appello avverso la sentenza di primo grado emessa nel giudizio R.G. 28789/2015) e ha assegnato termine congiunto alle parti sino al 29 luglio 2022 per note difensive sulla stessa, riservando all'esito ogni decisione.
Con ordinanza in data 4 ottobre 2022, comunicata in data 6 ottobre 2022, riservata ogni valutazione sulla rilevanza della sentenza penale assolutoria del 21 dicembre 2021 emessa nel procedimento penale R.G.N.R. 5951/2019 e della CTU resa nel procedimento R.G. 28789/2015, il Tribunale ha ritenuto di dare corso all'indagine tecnica a suo tempo disposta, con un quesito cristallizzato nel contraddittorio delle parti all'udienza in data 14 dicembre 2022, nominando lo stesso CTU del giudizio R.G. 28789/2015.
Appello: il 22 gennaio 2022 Saipem SpA ha proposto appello avverso la sentenza del 20 novembre 2021 nella parte in cui ha rimesso in istruttoria le pretese di tali attori. Le altre parti si sono costituite nei termini, formulando anche appello incidentale avverso la medesima sentenza. La prima udienza nel giudizio si è tenuta in data 28 settembre 2022. Il 24 gennaio 2022 anche gli investitori, le cui domande sono state respinte per mancata prova della titolarità delle azioni Saipem SpA nel periodo rilevante, hanno proposto appello avverso la sentenza del 20 novembre 2021.
Saipem SpA si è costituita in tale giudizio con comparsa di risposta contenente anche appello incidentale depositata in data 25 maggio 2022. Gli altri convenuti si sono costituiti depositando comparsa di risposta con appello incidentale nelle date 19 maggio e 20 maggio 2022.
In data 14 giugno 2022 gli altri investitori – per i quali la causa sta proseguendo in primo grado – si sono costituiti in giudizio, dichiarando di formulare appello incidentale sugli appelli incidentali proposti da Saipem SpA e dagli altri convenuti. Gli investitori appellanti hanno depositato in pari data note di udienza. All'udienza del 15 giugno 2022 la difesa di Saipem SpA ha eccepito l'inammissibilità, oltre che l'infondatezza nel merito, della comparsa di costituzione depositata il 14 giugno 2022 dagli investitori e delle difese formulate nelle note di udienza avversarie.
L'udienza del 15 giugno è stata rinviata al 28 settembre 2022 per consentire la riunione delle impugnazioni pendenti avverso la sentenza. Alla luce delle modifiche apportate dall'ordinanza di correzione del Tribunale di Milano in data 10 marzo 2022 alla sentenza dello stesso Tribunale di Milano del 20 novembre 2021, Saipem SpA ha impugnato in data 18 marzo la sentenza dello stesso Tribunale di Milano anche nelle parti corrette con l'ordinanza di correzione in data 10 marzo 2022, con riferimento agli attori e fondi dapprima omessi dal dispositivo e successivamente "aggiunti" al gruppo di quelli per cui è stata disposta la prosecuzione del giudizio in primo grado. Le altre parti si sono costituite con comparsa di costituzione in data 25 luglio 2022.
Considerata la pendenza di tre giudizi di impugnazione avverso la stessa sentenza, su richiesta congiunta delle parti, all'udienza in data 28 settembre 2022 la Corte d'Appello ha disposto la riunione dei tre giudizi, e fissato udienza di precisazione delle conclusioni nei tre giudizi riuniti in data 5 luglio 2023.
Il nuovo procedimento con 27 investitori: con atto di citazione del 1° dicembre 2022, ventisette investitori istituzionali hanno convenuto in giudizio presso il Tribunale Civile di Milano - sezione specializzata in materia di impresa, Saipem SpA e due precedenti amministratori delegati della Società, domandandone la condanna in solido (rispetto ai due ex esponenti aziendali, limitatamente ai rispettivi periodi di permanenza in carica) al risarcimento dei danni, patrimoniali e non patrimoniali, pretesamente sofferti nel periodo compreso tra gennaio 2007 e giugno 2013.
La responsabilità di Saipem SpA viene configurata ai sensi dell'art. 1218, c.c. (responsabilità contrattuale), ovvero ai sensi dell'art. 2043, c.c. (responsabilità extracontrattuale), o, ancora, ai sensi dell'art. 2049, c.c. (responsabilità dei padroni e dei committenti) per gli illeciti asseritamente compiuti dai due ex esponenti aziendali citati in giudizio, nonché come responsabilità da reato ex art. 185, c.p.
Il danno non è stato quantificato dagli investitori, i quali si sono riservati di procedere alla relativa determinazione nel corso del giudizio.
La prima udienza è fissata al 17 ottobre 2023 con costituzione dei convenuti entro il 27 settembre 2023.

Saipem SpA si costituirà in giudizio contestando ogni addebito nei termini previsti dalla legge.
Richieste risarcitorie stragiudiziali e in sede di mediazione: in relazione ad asseriti ritardi nell'informativa al mercato, Saipem SpA ha ricevuto nel corso del periodo 2015-2022 e nei primi mesi del 2023 alcune richieste stragiudiziali, nonché richieste di mediazione.
Quanto alle richieste stragiudiziali, sono state avanzate: (i) nell'aprile 2015 da parte di 48 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti per complessivi 291,9 milioni di euro circa, senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo (successivamente, 21 di questi investitori istituzionali insieme ad altri 8 hanno proposto richiesta di mediazione, per un ammontare complessivo pari a circa 159 milioni di euro; 5 di questi investitori istituzionali insieme ad altri 5 hanno proposto richiesta di mediazione, per un ammontare complessivo pari a circa 21,9 milioni di euro); (ii) nel settembre 2015 da parte di 9 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti, per un ammontare complessivo pari a circa 21,5 milioni di euro, senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo (successivamente 5 di questi investitori istituzionali insieme ad altri 5 hanno proposto richiesta di mediazione, per un ammontare complessivo pari a circa 21,9 milioni di euro); (iii) nel corso del 2015 da due investitori privati rispettivamente per circa 37.000 euro e per circa 87.500 euro; (iv) nel corso del mese di luglio 2017 da alcuni investitori istituzionali per circa 30 milioni di euro; (v) il 4 dicembre 2017 da 141 investitori istituzionali per un importo non specificato (136 di questi investitori il 12 giugno 2018 hanno rinnovato la loro richiesta stragiudiziale, sempre per un importo non specificato); (vi) il 12 aprile 2018 per circa 150-200 mila euro da un investitore privato; (vii) il 3 luglio 2018 da un investitore privato per circa 330 mila euro; (viii) il 25 ottobre 2018 per circa 8.800 euro da un investitore privato; (ix) il 2 novembre 2018 per circa 48.000 euro da un investitore privato; (x) il 22 maggio 2019 per circa 53.000 euro da un investitore privato; (xi) il 3 giugno 2019 per un importo non specificato da un investitore privato; (xii) il 5 giugno 2019 per un importo non specificato da due investitori privati; (xiii) nel febbraio 2020 da un privato investitore che lamenta di aver subìto danni per un valore di 1.538.580 euro; (xiv) nel marzo 2020 da due privati investitori che non hanno indicato il valore delle loro richieste di risarcimento; (xv) nell'aprile 2020 da due privati investitori che non hanno indicato il valore delle loro richieste di risarcimento e da un investitore privato che lamenta un asserito danno di circa 40 mila euro; (xvi) nel maggio 2020 da un privato investitore che non ha indicato il valore della relativa richiesta di risarcimento; (xvii) nel giugno 2020 da un privato investitore che non ha indicato il valore della relativa richiesta di risarcimento; (xviii) nel giugno 2020 da ventitré investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento; (xix) nel luglio 2020 da diciotto investitori che lamentano di aver subìto danni per un valore di circa 22,4 milioni di euro; (xx) nel luglio 2020 da trentaquattro investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento; (xxi) nell'agosto 2020: (a) da quattro investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento, (b) da tre investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti per un ammontare di circa 7.500.000 euro; (xxii) nel settembre 2020 da dieci investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento; (xxiii) nell'ottobre 2020 da: (a) dodici investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento, (b) da un privato investitore privato che lamenta di aver subìto danni per un valore di 113.810 euro, (c) da seicentoquarantaquattro investitori privati associati che non hanno indicato il valore della loro richiesta e (d) da tre investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti per un ammontare complessivo di 115.000 euro; (xxiv) nel novembre 2020: (a) da undici investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento, (b) da due investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti per un ammontare di circa 166.000 euro; (xxv) nel dicembre 2020 da dieci investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento e da un investitore privato che lamenta di aver subìto danni per un valore di 234.724 euro; (xxvi) nel gennaio 2021 da quattro investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento; (xxvii) nel marzo 2021 da tre investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento e da cinque investitori privati associati che non hanno indicato il valore della loro richiesta; (xxviii) (a) nell'aprile 2021 da un investitore privato che non ha indicato il valore della sua richiesta di risarcimento; (b) da quattordici investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti per un ammontare complessivo di circa 3 milioni di euro; (xxix) nel maggio 2021 (a) da due investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento, (b) da un investitore privato che ha indicato il valore della sua richiesta di risarcimento in un ammontare complessivo di circa 100.000 euro e (c) da un investitore privato che ha indicato il valore della sua richiesta di risarcimento in un ammontare complessivo di circa 84.000 euro; (xxx) nel luglio 2021 da un investitore privato che ha indicato il valore della sua richiesta di risarcimento in un ammontare complessivo di circa 92.000 euro; (xxxi) nel dicembre 2021 da due investitori privati che hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento in un ammontare complessivo di circa 143.000 euro; (xxxii) nel gennaio 2022 da 161 investitori privati che hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento in un ammontare complessivo di circa 23 milioni di euro; (xxxiii) nel maggio 2022 da 6 investitori istituzionali che hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento in un ammontare complessivo di circa 3,9 milioni di euro e da parte di 103 investitori privati che hanno indicato il valore complessivo della loro richiesta in un ammontare di circa 7,9 milioni di euro; (xxxiv) nel giugno 2022 da 14 investitori privati che hanno indicato il valore complessivo della loro richiesta in un ammontare di circa 1,9 milioni di euro; (xxxv) nel luglio 2022 da 2 investitori privati che hanno indicato il valore complessivo della loro richiesta in un ammontare di circa 387 mila euro; (xxxvi) nel settembre 2022 da 7 investitori privati che hanno indicato il valore complessivo della loro richiesta in un ammontare di circa 385 mila euro; (xxxvii) nel dicembre 2022 da un investitore privato che ha indicato il valore complessivo della sua richiesta in un ammontare di circa 106 mila euro per un totale di 1.320 richieste e un valore complessivo di circa 306.669.929 euro. Sono state proposte in 9 occasioni richieste stragiudiziali e di mediazione per risarcimento di asseriti danni: (a) nell'aprile 2015 da 7 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti, per un ammontare complessivo pari a circa 34 milioni di euro; (b) nel settembre 2015 da 29 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti, per un ammontare complessivo pari a circa 159 milioni di euro (21 di questi investitori insieme ad altri 27 avevano nell'aprile 2015 proposto domanda stragiudiziale lamentando di avere subìto danni per un importo complessivo pari a circa 291 milioni di euro senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo); (c) nel dicembre 2015 da un privato investitore per circa 200.000 euro; (d) nel marzo 2016 da 10 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti, per un ammontare complessivo pari a circa 21,9 milioni di euro (5 di questi investitori insieme ad altri 4 avevano nel mese di settembre 2015 proposto domanda stragiudiziale,
lamentando di avere subìto danni per un importo complessivo pari a circa 21,5 milioni di euro senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo; altri 5 di questi investitori insieme ad altri 43 avevano nell'aprile 2015 proposto domanda stragiudiziale, lamentando di avere subìto danni per un importo complessivo pari a circa 159 milioni di euro senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo); (e) nell'aprile 2017 da un privato investitore per circa 40.000 euro; (f) nel 2018-2019 da un privato investitore per circa 48.000 euro; (g) nel dicembre 2020 un privato investitore ha avviato il tentativo di mediazione finalizzato alla richiesta di un risarcimento il cui valore non è stato quantificato, (h) nell'ottobre 2022 un privato investitore ha avviato il tentativo di mediazione finalizzato alla richiesta di un risarcimento il cui valore non è stato quantificato (i) nel novembre 2022 un privato investitore ha avviato il tentativo di mediazione finalizzato alla richiesta di un risarcimento per circa 20.000 euro. Saipem SpA ha riscontrato le citate richieste stragiudiziali e di mediazione rimarcandone l'infondatezza e responsabilità. A oggi, le predette richieste svolte in sede stragiudiziale e/o di mediazione non sono state oggetto di azione giudiziaria, salvo per quanto sopra specificato in relazione alle tre cause pendenti rispettivamente dinanzi al Tribunale di Milano e alla Corte di Appello di Milano, a un'altra causa, con valore della domanda pari a circa 3 milioni di euro, nella quale Saipem era chiamata in causa nel corso del 2018 dalla parte convenuta in giudizio e per la quale (dopo che in primo grado la domanda contro Saipem SpA è stata rigettata dal Tribunale e in secondo grado la Corte di Appello, in accoglimento delle difese di Saipem SpA , ha rigettato l'appello di controparte, condannando quest'ultima al pagamento a favore di Saipem SpA delle spese di lite) pende giudizio in Cassazione, a un'altra causa con un valore della domanda pari a circa 40 mila euro – conclusasi con pronuncia favorevole a Saipem SpA e a un'altra causa notificata a Saipem SpA con un valore della domanda pari a circa 200 mila euro risoltasi anch'essa in senso favorevole per Saipem SpA e a un'altra causa con un valore della domanda pari a circa 20 mila euro.
Nell'agosto 2017 CPB ha notificato una domanda di arbitrato a Saipem SA e Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda (insieme, le "Società Saipem" o insieme, ai fini del presente paragrafo, "Saipem").
La disputa scaturisce dalla costruzione del molo di un impianto LNG per il progetto Gorgon LNG nel Western Australia. Il contratto principale per l'ingegneria e la costruzione del molo ("Jetty Contract") era stato firmato il 10 novembre 2009 da CPB, Saipem SA, Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda e Chevron Australia Pty Ltd ("Chevron").
CPB sulla base di asseriti inadempimenti contrattuali di Saipem SA e Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda ha richiesto che le Società Saipem siano condannate a pagare circa AUD 1,39 miliardi (ca. 900 milioni di euro). Saipem ritiene che le domande di CPB siano totalmente infondate e ha depositato la propria comparsa nella quale ha chiesto il rigetto di tutte le domande di CPB e proposto una domanda riconvenzionale di AUD 37.820.023 (ca. 24,5 milioni di euro), successivamente incrementata a circa AUD 50 milioni (ca. 32,4 milioni di euro), a titolo di pagamenti legati all'accordo di consorzio tra le parti, extra costi legati a inadempimenti e ritardi di CPB nell'esecuzione dei lavori e backcharges. Successivamente le parti hanno precisato i propri claims. In particolare: (i) CPB ha precisato le proprie domande svolgendo un claim da circa AUD 1 miliardo (ca. 649 milioni di euro) per asserite violazioni dell'accordo di consorzio tra le parti e un altro claim alternativo da circa AUD 1,46 miliardi (ca. 948 milioni di euro) basato sull'assunto che CPB non avrebbe stipulato il Jetty Contract (e non avrebbe sofferto i relativi danni), se Saipem non avesse violato il contratto di consorzio; (ii) Saipem ha ora quantificato i propri claims in un importo totale di circa AUD 30 milioni (ca. 19,4 milioni di euro). Nel corso del 2020 e del 2021 si sono tenute le prime tranche delle udienze, mentre l'ultima si è tenuta dal 28 marzo al 1° aprile 2022. Dal 5 al 7 luglio 2022 si sono tenute le oral closing submissions. Il 29 dicembre 2022 è stato emesso il lodo parziale sul merito delle domande delle parti. Il Tribunale ha condannato: (i) Saipem a corrispondere a CPB AUD 10.108.655,97; (ii) CPB a corrispondere a Saipem AUD 450.513,50, 494.301,41 euro, USD 161.656,94 e MYR 491.473.
Il lodo è parziale in quanto non si pronuncia sulla ripartizione delle spese di arbitrato né sugli interessi sulle somme aggiudicate alle parti. Per questi aspetti si dovrà attendere il lodo definitivo che verrà emesso nel primo semestre 2023, a valle del deposito delle memorie delle parti ("Costs Submission") avvenuto nel mese di febbraio 2023.
Il 18 marzo 2019 l'International Chamber of Commerce di Parigi, su richiesta della società National Company for Infrastructure Projects Development Construction and Services KSC (Closed) (già Kharafi National KSC, per comodità, di seguito, "Kharafi"), ha notificato a Saipem SpA una domanda di arbitrato con la quale Kharafi ha chiesto che Saipem sia condannata a pagare somme almeno pari a KWD 38.470.431 (ca. 104.843.488 euro) a titolo di extra-costi derivanti da asseriti inadempimenti contrattuali, oltre a KWD 8.400.000 (ca. 22.893.337 euro) a titolo di restituzione di quanto incassato da Saipem nel 2016 a seguito dell'escussione (secondo Kharafi illegittima) del bond emesso da Kharafi a garanzia delle performance di progetto.
Il contenzioso afferisce al subcontratto n. 526786 stipulato tra Saipem e Kharafi il 27 agosto 2010 in relazione al progetto BS171 (cliente finale KOC) risolto da Saipem il 30 luglio 2016 per gravi inadempimenti e ritardi di Kharafi nell'esecuzione dei lavori, con conseguente escussione della garanzia di performance sopra menzionata.
Costituitasi in giudizio, il 17 maggio 2019 Saipem SpA ha depositato la propria risposta alla domanda di arbitrato, contestando le domande di Kharafi e avanzando una domanda riconvenzionale che prevede: (i) il pagamento di KWD 14.964.522 (ca. 40.783.154 euro); e (ii) il riconoscimento della legittimità dell'escussione della garanzia bancaria da parte di Saipem e, per converso, il rigetto della richiesta di restituzione del relativo importo (KWD 8.400.000 - ca. 22.893.337 euro) avanzata da Kharafi.
Nella Schedule of Loss depositata da Kharafi a marzo 2020 la domanda è stata ridotta a KWD 31.824.929 (ca. 86.734.625 euro) oltre a interessi e spese, importo che include KWD 8.400.000 (ca. 22.893.337 euro) a titolo di restituzione del bond. Saipem avrebbe dovuto depositare il proprio Statement of Defence and Counterclaim il 9 aprile 2020. Tale termine è stato tuttavia sospeso a causa dell'emergenza COVID-19. Il 18 settembre 2020 Saipem ha infine depositato il proprio atto di difesa e riconvenzionale nel quale ha contestato le domande avversarie e precisato la propria riconvenzionale in KWD 23.431.109 (ca. 63.861.514 euro) oltre interessi e spese. Kharafi avrebbe dovuto depositare la propria replica il 4 dicembre 2020, ma, con lettera
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in pari data, i legali di Kharafi hanno trasmesso al Tribunale Arbitrale ICC una comunicazione con la quale hanno informato della circostanza che, a causa di difficoltà economiche, Kharafi non avrà più alcuna rappresentanza legale nell'arbitrato BS171, non sarà in grado di produrre ulteriore documentazione nel procedimento e non parteciperà alle udienze arbitrali. Nonostante ciò, Kharafi ha invitato il Tribunale a non considerare ritirato il suo claim o ammesso il claim di Saipem, chiedendo che il procedimento arbitrale proceda in contumacia e che il Tribunale Arbitrale si pronunci sulla base degli atti e documenti depositati da entrambe le parti. Il 16 dicembre 2020 Saipem ha inviato al Tribunale la propria risposta, chiedendo al Tribunale: (i) di non accogliere la richiesta di Kharafi di un procedimento in contumacia da decidersi in base alla sola documentazione disponibile; e (ii) di rigettare i claim di Kharafi, non essendo più, la stessa, in grado di supportare tali claim nel procedimento. Il Tribunale Arbitrale ha assegnato a Kharafi termine entro il 7 gennaio 2021 per rispondere alla richiesta di Saipem, poi esteso al 18 gennaio 2021, data l'inerzia di Kharafi. Kharafi, tuttavia, non ha depositato alcuna replica. Il 1° febbraio 2021 il Tribunale Arbitrale ha deciso di procedere in contumacia di Kharafi e proposto di fissare tre giorni di udienza (anziché tre settimane a marzo 2022, come inizialmente previsto dal calendario arbitrale), invitando le parti a fornire commenti in merito alla decisione. Saipem ha espresso il proprio assenso. A seguito del deposito dei report tecnici da parte degli esperti delle parti, la domanda di Kharafi è stata mantenuta in KWD 34.554.608 (ca. 104.938.937 euro), mentre la riconvenzionale di Saipem è ora quantificata in KWD 20.604.294 (ca. 62.587.844 euro). Le udienze si sono tenute dal 14 al 16 marzo 2022. Il 5 ottobre 2022 è stato pubblicato il lodo che è favorevole a Saipem. L'attrice Kharafi è stata infatti condannata a corrispondere a Saipem i seguenti importi (al netto dei claims riconosciuti all'attrice e dei Liquidated Damages già incassati da Saipem per l'importo di KWD 8.400.000 (ca. 22.893.337 euro):
1) KWD 9.738.140,13 (ca. 31.917.162,87 euro);
2) GBP 3.982.286 (ca. 4.532.555,79 euro);
3) USD 492.426 (ca. 500.597,81 euro).
Unitamente allo studio legale esterno che ha assistito Saipem nell'arbitrato, si sta valutando come procedere a eseguire il lodo incluso il lodo Jurassic, nei confronti di controparte. Il 12 dicembre 2022 Saipem ha depositato un'istanza di correzione del lodo, che presenta errori di calcolo a sfavore di Saipem e altri errori materiali, in relazione ai quali si è reso necessario richiedere al Tribunale Arbitrale la rettifica.
HRH Eze Jacob O Ugwugwueli, Chief Tobin Iregbundah, Chief Robinson Chukwu, Chief Sunday P. Azundah, Elder Clifford Ikpo, Chief Samuel C. Azundah (per sé e per conto del Council of Chiefs and people of Isiodu Community in Emohua Local Government Area of Rivers State (insieme gli "Attori") hanno citato Saipem Contracting Nigeria Ltd ("SCNL"), Shell Petroleum Development Co Nigeria Ltd ("SPCD"), Patyco Global Concept Ltd, il Federal Ministry of Environment nigeriano e il Department of Petroleum Resources nigeriano dinanzi alla Federal High Court di Port Harcourt (Nigeria) adducendo che sostanze tossiche derivanti dalla realizzazione del progetto Southern Swamp Associated Gas Solutions in Nigeria sarebbero state illecitamente sversate nel territorio della loro comunità da parte della società nigeriana Patyco Global Concept Ltd, subappaltatore incaricato da SCNL/SPDC di smaltire i rifiuti derivanti dalla realizzazione di detto progetto. In base a quanto precede, gli Attori hanno chiesto la condanna in solido di tutte le parti convenute al risarcimento di: (i) USD 60 milioni per asseriti danni all'ambiente e alla salute/vita degli Attori; (ii) USD 3 miliardi come asseriti special damages per tutte le relative conseguenze e attività di recupero che ne deriverebbero; (iii) spese legali e interessi al 20%. Le parti convenute contestano ogni responsabilità rispetto quanto asserito dagli Attori. Dopo vari rinvii, la prima udienza si è tenuta il 30 marzo 2022. A tale udienza il giudice ha rinviato all'udienza del 23 giugno 2022 e successivamente ad altre udienze senza svolgimento in sostanza di alcuna attività processuale. La prossima udienza è fissata per il 20 aprile 2023.
Con riferimento alla delibera Consob n. 20324 del 2 marzo 2018 ("la Delibera"), il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA ha deliberato il 5 marzo 2018 di proporre impugnazione avverso la Delibera nelle competenti sedi giudiziarie.
Il ricorso al TAR-Lazio è stato depositato il 27 aprile 2018. A seguito dell'accesso agli atti del procedimento amministrativo, Saipem SpA il 24 maggio 2018 ha depositato al TAR-Lazio motivi aggiunti di impugnazione avverso la citata Delibera.
Il 15 giugno 2021 si è tenuta dinanzi al TAR-Lazio l'udienza per la discussione del ricorso di Saipem SpA avverso la delibera Consob del 2 marzo 2018.
Il 6 luglio 2021 il TAR-Lazio ha respinto il ricorso presentato da Saipem SpA il 27 aprile 2018.
Il 6 luglio 2021 Saipem SpA ha emesso il seguente comunicato stampa:
"Saipem: il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio respinge il ricorso avverso la delibera Consob n. 20324 del 2 marzo 2018.
San Donato Milanese (MI), 6 luglio 2021: Saipem informa che con sentenza depositata oggi il Tribunale Amministrativo Regionale ('TAR') del Lazio ha respinto il ricorso presentato dalla Società il 27 aprile 2018 avverso la delibera Consob n. 20324 del 2 marzo 2018 (di cui si è data informativa al mercato con comunicato stampa del 5 marzo 2018, 'la Delibera').
Con la Delibera (il cui contenuto è dettagliatamente illustrato, da ultimo, nella sezione 'Informazioni relative alla censura formulata dalla Consob ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998 e alla comunicazione degli Uffici di Consob in data 6 aprile 2018' della Relazione finanziaria annuale di Saipem al 31 dicembre 2020) Consob aveva accertato la non conformità del bilancio consolidato e di esercizio 2016 di Saipem alle norme che ne governano la predisposizione con riferimento in particolare a quanto segue: (i) la non corretta applicazione del principio della contabilizzazione per competenza sancito dalla norma contabile IAS 1; (ii) la mancata applicazione del principio contabile IAS 8 in relazione alla correzione degli errori attinenti al bilancio 2015; e (iii) il processo di stima del tasso di attualizzazione ai sensi del principio contabile IAS 36.
Con la Delibera Consob aveva, quindi, chiesto alla Società, ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998, di rendere noti al mercato i seguenti elementi di informazione: (A) le carenze e le criticità rilevate dalla Consob in ordine alla correttezza contabile dei bilanci di cui sopra; (B) i principi contabili internazionali applicabili e le violazioni riscontrate al riguardo; (C) l'illustrazione, in un'apposita situazione economico-patrimoniale consolidata pro-forma – corredata dei dati comparativi – degli effetti che una contabilizzazione conforme alle regole avrebbe prodotto sulla situazione patrimoniale, sul conto economico e sul patrimonio netto dell'esercizio 2016, per i quali, secondo Consob era stata fornita un'informativa errata.
Saipem il 16 aprile 2018 aveva emesso un comunicato stampa con ad oggetto la situazione economico-patrimoniale pro-forma consolidata al 31 dicembre 2016 al solo fine di ottemperare alla Delibera.
Il TAR-Lazio ha rigettato la richiesta di Saipem di annullamento della Delibera.
Saipem si riserva di presentare ricorso al Consiglio di Stato avverso la sentenza del TAR-Lazio".
Il 6 novembre 2021 Saipem SpA ha depositato il proprio appello avverso la decisone del TAR-Lazio davanti al Consiglio di Stato. Il procedimento è allo stato pendente.
Con riferimento alla delibera Consob n. 20828 del 21 febbraio 2019 notificata a Saipem SpA il 12 marzo 2019 ("la Delibera"), il relativo contenuto è illustrato nella sezione "Informazioni relative alla censura formulata dalla Consob ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998 e alla comunicazione degli Uffici di Consob in data 6 aprile 2018". Il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA il 2 aprile 2019 ha deliberato di impugnare dinanzi alla Corte di Appello la Delibera n. 20828. Il 12 aprile 2019 Saipem SpA ha depositato dinanzi alla Corte di Appello di Milano l'atto di opposizione ai sensi dell'art. 195 del TUF chiedendo l'annullamento della delibera. Analoga impugnativa è stata presentata dalle due persone fisiche sanzionate nella specie l'Amministratore Delegato di Saipem SpA e il Chief Financial Officer e Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili in carica all'epoca dei fatti oggetto. La prima udienza dinanzi alla Corte di Appello di Milano è stata celebrata il 13 novembre 2019.
La Corte di Appello di Milano all'udienza del 13 novembre 2019 ha rinviato la causa per la discussione al 4 novembre 2020. Il 23 ottobre 2020 Saipem SpA e le due persone fisiche sanzionate hanno presentato un'istanza alla Corte di Appello al fine di
essere autorizzati al deposito di documenti essenziali per la trattazione dell'opposizione entro la data del 4 novembre 2020. Il 2 novembre 2020 la Corte di Appello autorizzava il deposito dei documenti richiesti il 23 ottobre 2020 dalle parti istanti, concedendo altresì il termine a Consob per eventuali controdeduzioni sui documenti medesimi entro il 15 dicembre 2020 e rinviava l'udienza di discussione dell'opposizione al 27 gennaio 2021.
Il 20 gennaio 2021 Saipem SpA e le due persone fisiche sanzionate hanno presentato una nuova istanza alla Corte di Appello al fine di essere autorizzati al deposito di ulteriori documenti essenziali per la trattazione dell'opposizione entro la data del 27 gennaio 2021 e di essere autorizzati alla proposizione di nuovi motivi di opposizione aggiunti alla luce dei nuovi documenti rinvenuti.
Il 21 gennaio 2021 la Corte di Appello, accogliendo le istanze delle parti processuali persone fisiche e Saipem SpA, autorizzava il deposito dei documenti oggetto di istanza del 20 gennaio 2021 e la proposizione dei motivi aggiunti, tramite note scritte da depositare entro il 26 febbraio 2021, concedendo altresì a Consob il termine per il deposito di note di replica fino al 25 marzo 2021 e fissando per la discussione l'udienza del 21 aprile 2021.
All'udienza del 21 aprile 2021 si è tenuta la discussione dei ricorsi.
Saipem SpA il 20 gennaio 2022 ha proposto ricorso in Cassazione avverso la decisione della Corte di Appello di Milano.
In data 1° marzo 2022 Consob ha notificato a Saipem SpA il proprio controricorso con ricorso incidentale.
Il controricorso di Saipem SpA a fronte del ricorso incidentale della Consob è stato notificato l'8 aprile 2022.
Il procedimento è allo stato pendente.
Il 22 gennaio 2019 la Procura della Repubblica di Milano ha notificato a Saipem SpA un "decreto di perquisizione locale e sequestro e contestuale informazione di garanzia", in relazione al presunto illecito amministrativo ex artt. 5, 6, 7, 8 e 25-ter - lett. B), D.Lgs. n. 231/2001, dipendente dal contestato reato presupposto di false comunicazioni sociali asseritamente commesso dall'aprile 2016 all'aprile 2017, nonché in relazione al presunto illecito amministrativo ex artt. 5, 6, 7, 8 e 25-sexies, D.Lgs. n. 231/2001, dipendente dal contestato reato presupposto di manipolazione del mercato, asseritamente commesso dal 27 ottobre 2015 all'aprile 2017.
Contestualmente, la Procura della Repubblica di Milano aveva notificato un'informazione di garanzia all'Amministratore Delegato-CEO della Società pro tempore (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018 e in carica fino al 30 aprile 2021), nonché, a vario titolo, a un suo dirigente e a due suoi ex dirigenti (l'ex Dirigente Preposto in carica fino al 7 giugno 2016 e l'ex Dirigente Preposto nominato il 7 giugno 2016 e in carica fino al 16 maggio 2019) nell'ambito di un'inchiesta avente ad oggetto le seguenti ipotesi di reato: (i) false comunicazioni sociali relativamente al bilancio 2015 e 2016; (ii) manipolazione del mercato asseritamente commessa dal 27 ottobre 2015 all'aprile 2017; e (iii) falso in prospetto con riferimento alla documentazione di offerta dell'aumento di capitale del gennaio 2016.
A conclusione delle indagini preliminari, il 18 dicembre 2020 la Procura della Repubblica di Milano ha notificato al domicilio eletto presso i difensori l'avviso di conclusione delle indagini preliminari all'Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato

dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018), a un ex dirigente (il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari in carica fino al 7 giugno 2016) e a Saipem SpA.
A Saipem SpA sono contestati l'illecito amministrativo di cui agli artt. 5, 6, 7, 8 e 25-ter, D.Lgs. n. 231/2001 "per non aver predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione del delitto di false comunicazioni sociali", ex art. 2622, c.p.c., asseritamente commesso dal 16 marzo 2016 al 27 luglio 2016 con riferimento al bilancio al 31 dicembre 2015 e alla semestrale al 30 giugno 2016 e l'illecito amministrativo di cui agli artt. 5, 6, 7, 8 e 25-sexies, D.Lgs. n. 231/2001 "per non aver predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione dei delitti di falso in prospetto", ex art. 173-bis del TUF, e "di manipolazione del mercato", ex art. 185 del TUF, asseritamente commesso dal 27 ottobre 2015 al 27 luglio 2016.
Dalla lettura dell'avviso di conclusione delle indagini preliminari, in relazione alle due persone fisiche tuttora indagate (l'Amministratore Delegato-CEO della Società nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018 e un ex dirigente che ha rivestito il ruolo di dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari fino al 7 giugno 2016) emergono le seguenti ipotesi di reato a loro carico: (i) false comunicazioni sociali ex art. 2622, c.p.c., relativamente al bilancio al 31 dicembre 2015 (con riferimento a entrambi gli indagati) e alla semestrale al 30 giugno 2016 (con riferimento al solo Amministratore Delegato-CEO della Società nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018); (ii) falso in prospetto ex art. 173-bis del TUF con riferimento a entrambi gli indagati, in relazione alla documentazione di offerta dell'aumento di capitale del gennaio 2016 dal 22 gennaio 2016 al 5 febbraio 2016; (iii) manipolazione del mercato ex art. 185 del TUF, asseritamente commessa dall'Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018) dal 27 ottobre 2015 al 27 luglio 2016 e dal CFO e dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari in carica fino al 7 giugno 2016 dal 27 ottobre 2015 fino al 7 giugno 2016.
Il 29 marzo 2021 il Giudice per l'udienza preliminare presso il Tribunale di Milano ha notificato a Saipem SpA un decreto di fissazione dell'udienza preliminare per il 10 maggio 2021, in relazione al presunto illecito amministrativo ex artt. 5, 6, 7, 8 e 25-ter - lett. B), D.Lgs. n. 231/2001, per non aver predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione del delitto di false comunicazioni sociali, asseritamente commesso dal 16 marzo 2016 al 27 luglio 2016, nonché in relazione al presunto illecito amministrativo ex artt. 5, 6, 7, 8 e 25-sexies, D.Lgs. n. 231/2001, per non aver predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione dei delitti di falso in prospetto e di manipolazione del mercato, asseritamente commesso dal 27 ottobre 2015 al 27 luglio 2016.
La notifica fa seguito all'emissione dell'avviso di conclusione delle indagini preliminari e alla successiva richiesta di rinvio di giudizio da parte della Procura della Repubblica di Milano, notificata insieme al decreto di fissazione dell'udienza preliminare, nei confronti di Saipem SpA, dell'Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018), nonché di un ex dirigente (il CFO e dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari in carica fino al 7 giugno 2016).
La Procura della Repubblica di Milano nella richiesta di rinvio a giudizio contesta le seguenti ipotesi di reato: (i) false comunicazioni sociali ex art. 2622, c.p.c., relativamente al bilancio al 31 dicembre 2015 contestata a entrambe le persone fisiche e alla semestrale al 30 giugno 2016 contestata al solo Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018); (ii) manipolazione del mercato ex art. 185 del TUF asseritamente commessa dall'Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018) dal 27 ottobre 2015 al 27 luglio 2016 e dal CFO e dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari in carica fino al 7 giugno 2016 dal 27 ottobre 2015 fino al 7 giugno 2016; e (iii) falso in prospetto ex art. 173-bis del TUF contestato a entrambe le persone fisiche con riferimento alla documentazione di offerta dell'aumento di capitale del gennaio 2016 dal 22 gennaio 2016 al 5 febbraio 2016.
All'udienza tenutasi il 10 maggio 2021 dinanzi al GUP del Tribunale di Milano sono state depositate oltre 500 richieste di costituzione di parte civile, sia in nome e per conto di azionisti di Saipem SpA, sia nell'interesse di alcune associazioni rappresentative di interessi diffusi. Il GUP ha rinviato all'udienza del 21 settembre 2021 per consentire ai difensori degli imputati di esaminare le richieste di costituzione di parte civile depositate, nonché di formulare eventuali osservazioni, al fine di decidere sull'ammissibilità delle stesse. Stante l'assegnazione del predetto GUP ad altro incarico, il fascicolo è stato assegnato a un nuovo giudicante che, all'udienza del 20 gennaio 2022, ha rinviato la trattazione alla successiva udienza del 28 febbraio 2022.
All'udienza del 28 febbraio 2022 il GUP con ordinanza ha ammesso la costituzione di 503 parti civili (tutte persone fisiche) nel processo.
All'udienza del 15 marzo 2022 si è tenuta la discussione delle difese. In data 12 aprile 2022 il Giudice dell'udienza preliminare presso il Tribunale di Milano ha prosciolto "perché il fatto non sussiste" la Società, l'ex Amministratore Delegato della Società (in carica dal 30 aprile 2015 al 30 aprile 2021), e l'ex CFO e dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari (in carica dal 6 dicembre 2013 al 7 giugno 2016) in relazione alle accuse di: (i) false comunicazioni sociali, asseritamente commesse dal 16 marzo 2016 al 27 luglio 2016; (ii) falso in prospetto e manipolazione del mercato, asseritamente commessi dal 27 ottobre 2015 al 27 luglio 2016.
Le motivazioni della decisione sono state ritualmente depositate in data 11 luglio 2022. Risulta spirato, altresì, il termine di 15 giorni – decorrenti dal deposito della sentenza – per l'impugnazione da parte della Procura della Repubblica e delle parti civili, mentre residua la teorica possibilità di un'impugnazione da parte della Procura Generale presso la Corte d'Appello di Milano entro il 2 settembre 2022, secondo quanto disposto dall'art. 593-bis, c.p.p.
Il 3 settembre 2022 la sentenza del Giudice dell'udienza preliminare presso il Tribunale di Milano del 12 aprile 2022 è divenuta irrevocabile per tutte le posizioni. Il procedimento è concluso.
Il Gruppo è parte in procedimenti fiscali. La valutazione del rischio ai fini della rilevazione in bilancio di passività fiscali e fondi per imposte è effettuata sulla base delle informazioni disponibili alla data, tenuto conto degli elementi di valutazione acquisita da parte dei consulenti esterni che assistono il Gruppo.
Di seguito è indicata una sintesi dei procedimenti giudiziari più significativi.

Il 21 ottobre 2020 l'autorità fiscale saudita, a seguito di una verifica fiscale sui periodi di imposta dal 2015 al 2018, ha notificato a Snamprogetti Saudi Arabia Ltd un accertamento di maggiori imposte sul reddito e di omesse ritenute d'imposta per un importo complessivo di circa 170 milioni di euro.
I principali rilievi contestati che hanno generato la pretesa di maggiori imposte sul reddito riguardano:
Per quanto riguarda il rilievo relativo alle omesse ritenute d'imposta, l'autorità fiscale locale ha rilevato l'esistenza di una stabile organizzazione di alcune società del Gruppo estere, prestatrici di servizi a favore di Snamprogetti Saudi Arabia Ltd e conseguentemente ha contestato la mancata applicazione di ritenute fiscali ai relativi pagamenti in conformità con una norma domestica. Nel formulare questa contestazione l'autorità fiscale saudita non ha considerato quanto previsto dalle convenzioni contro le doppie imposizioni sottoscritte dall'Arabia Saudita con gli Stati di residenza delle società fornitrici, prevalente rispetto alla norma interna. In particolare, l'art. 5, paragrafo 21 del modello di convenzione OCSE, stabilisce che la fornitura di servizi da parte di una società residente in uno Stato contraente può dar luogo all'esistenza di una stabile organizzazione nell'altro Stato contraente solamente nel caso in cui le attività siano effettivamente svolte in quello stesso Stato. Nel caso di specie tutte le attività sono state svolte dalle società non saudite del Gruppo interamente presso le proprie sedi. In data 26 aprile 2022 Saipem SpA ha presentato istanza all'Agenzia delle Entrate per l'avvio di una procedura amichevole in base all'art. 25 della convenzione stipulata tra la Repubblica Italiana e il Regno dell'Arabia Saudita in quanto gli avvisi di accertamento non sarebbero conformi alle disposizioni degli artt. 5 e 7 della convenzione stessa.
Il 19 dicembre 2020 la Società ha presentato istanza di annullamento dell'accertamento all'autorità fiscale saudita che è stata respinta in data 16 marzo 2021. Conseguentemente, il 13 aprile 2021 è stato presentato ricorso avverso l'atto di accertamento presso la Commissione Tributaria di primo grado ("Tax Violations and Disputes Resolution Committee"), che ha solo parzialmente accolto le doglianze di parte resistente in data 31 ottobre 2021. Il 20 dicembre 2021 la Società ha pertanto impugnato la sentenza sfavorevole presso la Commissione Tributaria di secondo grado ("Tax Violations and Disputes Appellate Committee") dove il giudizio risulta ancora pendente.
Il 7 ottobre 2019 l'autorità fiscale colombiana, a seguito di una verifica sul periodo di imposta 2014, ha notificato alla locale succursale di Petrex SA un avviso di accertamento con il quale è stato contestato, in base a una norma antielusiva domestica, come fittizio il contratto di finanziamento sottoscritto quello stesso anno con Eni Finance International SA, società finanziaria del Gruppo Eni, per un valore di 120 milioni di dollari. In ossequio alla predetta norma, l'intero importo del finanziamento è stato considerato dall'autorità fiscale quale reddito imponibile con conseguente accertamento di maggiori imposte e irrogazione di sanzioni per un importo complessivo pari a 78 milioni di euro equivalenti. L'autorità contesta alla succursale della società di non aver presentato sufficienti evidenze a dimostrazione dell'utilizzo del finanziamento per il supporto delle proprie attività economiche. Nello stesso atto non sono inoltre riconosciuti come deducibili gli interessi passivi maturati dal finanziamento e le perdite su cambi derivanti dall'iscrizione in contabilità del debito finanziario in dollari americani, con conseguente pretesa di maggiori imposte e irrogazione di sanzioni per ulteriori 2 milioni di euro equivalenti.
Il 3 dicembre 2019 la società ha presentato istanza di annullamento dell'accertamento presso l'autorità fiscale colombiana corredata da puntuali e incontrastabili evidenze a dimostrazione dell'inerenza del contratto di finanziamento rispetto alla propria attività imprenditoriale. In estrema sintesi i fondi ottenuti a prestito erano stati utilizzati per l'acquisto di alcuni impianti di perforazione necessari per eseguire contratti commerciali sottoscritti con clienti locali. Il 14 ottobre 2020 l'autorità fiscale locale ha rigettato l'istanza.
Il 15 febbraio 2021 la società ha quindi presentato ricorso avverso l'avviso di accertamento presso il Tribunale Amministrativo, che è l'organo giudicante di primo grado per le controversie fiscali, dove il giudizio risulta tuttora pendente.
A seguito di una verifica fiscale condotta attraverso questionari nel corso del 2016, in data 10 novembre 2016 l'amministrazione nigeriana ha notificato a Saipem SpA, Saipem SA, Snamprogetti Engineering BV, Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda e Saipon Snc un avviso di accertamento con il quale l'amministrazione locale contesta l'esistenza di una loro stabile organizzazione in Nigeria nei periodi dal 2009 al 2013 in relazione allo svolgimento di attività di ingegneria e

procurement nell'ambito dell'esecuzione di contratti "chiavi in mano" per conto di clienti nigeriani e, conseguentemente, accerta l'omesso versamento delle imposte sui redditi. L'autorità fiscale, infatti, imputa alle presunte stabili organizzazioni tutti i redditi conseguiti dallo svolgimento delle suddette attività, a nulla rilevando che, per quanto riguarda l'imponibilità dei redditi, le stesse siano state esclusivamente eseguite dalle sedi estere delle società destinatarie dell'accertamento. La pretesa erariale, comprensiva delle sanzioni erogate, ammonta a circa 250 milioni di euro.
Le società hanno impugnato gli accertamenti presso l'Alta Corte Federale in data 11 aprile 2017, con richiesta di riunione in un unico procedimento, accordata dalla Corte, la quale il giorno 17 luglio 2020 ha deliberato in favore delle società ricorrenti accogliendo tutte le loro ragioni di doglianza. L'amministrazione nigeriana ha presentato ricorso alla Corte d'Appello in data 15 ottobre 2020. La Corte non ha ancora fissato la prima udienza.
Di seguito si analizzano le principali voci che compongono i ricavi. Le variazioni più significative e le informazioni per settore di attività sono dettagliate nel "Commento ai risultati economico-finanziari" nella "Relazione sulla gestione".
I ricavi della gestione caratteristica si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 2021 | 2022 |
|---|---|---|
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni E&C | 6.134 | 9.415 |
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni Drilling | 394 | 565 |
| Totale | 6.528 | 9.980 |
e hanno la seguente articolazione per area geografica:
| 2021 (milioni di euro) |
2022 |
|---|---|
| Italia 285 |
400 |
| Resto Europa 735 |
1.040 |
| CSI 459 |
409 |
| Medio Oriente 1.894 |
3.821 |
| Estremo Oriente 760 |
676 |
| Africa Settentrionale 90 |
210 |
| Africa Sub-Sahariana 1.731 |
2.251 |
| Americhe 574 |
1.173 |
| Totale 6.528 |
9.980 |
Come illustrato nei "Criteri di valutazione" al paragrafo "Attività e passività contrattuali", a cui si rimanda, in considerazione della natura dei contratti e della tipologia dei lavori eseguiti da Saipem le singole obbligazioni contrattualmente identificate sono prevalentemente soddisfatte nel corso del tempo ("over time"). I ricavi che misurano l'avanzamento dei lavori sono determinati, in linea con le disposizioni dell'IFRS 15, mediante l'utilizzo di un metodo basato sugli input con applicazione della percentuale che emerge dal rapporto fra i costi sostenuti rispetto ai costi totali stimati da contratto (metodo del "cost-to-cost").
I ricavi di commessa comprendono il valore iniziale dei ricavi concordati nel contratto, le varianti nel lavoro di commessa e le revisioni prezzi richieste.
Le varianti (change order) sono costituite da corrispettivi aggiuntivi derivanti da modifiche ai lavori contrattualmente previsti richieste dal committente; le revisioni di prezzo (claim) sono costituite da richieste di corrispettivi aggiuntivi derivanti da maggiori oneri sostenuti per ragioni imputabili al committente. Change order e claim (pending revenue) sono inclusi nell'ammontare dei ricavi quando hanno un'alta probabilità di riconoscimento nell'oggetto e/o nel prezzo, ancorché non ci sia ancora accordo sulla loro definizione e comunque entro l'ammontare di 30 milioni di euro. Eventuali pending revenue iscritti per un periodo superiore all'anno, senza evoluzioni nelle trattative con il cliente, nonostante la fiducia del business nel recupero, vengono svalutati. Importi superiori ai 30 milioni di euro sono iscritti solo se supportati da perizie tecnico-legali esterne.
L'importo cumulato, in relazione allo stato di avanzamento dei progetti anche in esercizi precedenti, dei corrispettivi aggiuntivi (change order e claim "pending revenue"), del settore Engineering & Construction al 31 dicembre 2022, è pari a 236 milioni di euro (176 milioni di euro al 31 dicembre 2021). Non ci sono corrispettivi aggiuntivi relativi a contenziosi legali in corso.
Le obbligazioni contrattuali da adempiere da parte del Gruppo Saipem (portafoglio ordini residuo), che al 31 dicembre 2022 ammontano a 24.017 milioni di euro, si prevede daranno origine a ricavi per 10.009 milioni di euro nel 2023, mentre la restante parte sarà realizzata negli anni successivi.
La quota di ricavi per servizi di leasing nella voce "Ricavi della gestione caratteristica" non ha impatti significativi sull'ammontare complessivo dei ricavi della gestione caratteristica, in quanto inferiore al 2% degli stessi e si riferisce ai settori Drilling Offshore e Leased FPSO.
I ricavi verso parti correlate sono dettagliati alla nota 43 "Rapporti con parti correlate".

Gli altri ricavi e proventi si analizzano come segue:
| 2021 (milioni di euro) |
2022 |
|---|---|
| Plusvalenza da vendita di immobilizzazioni 4 |
4 |
| Indennizzi 1 |
- |
| Altri proventi - |
7 |
| Totale 5 |
11 |
Di seguito si analizzano le principali voci che compongono i costi operativi. Le variazioni più significative sono commentate nel "Commento ai risultati economico-finanziari" nella "Relazione sulla gestione".
Gli acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi si analizzano come segue:
| 2021 (milioni di euro) |
2022 |
|---|---|
| Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 1.825 |
2.704 |
| Costi per servizi 3.282 |
4.542 |
| Costi per godimento di beni di terzi 434 |
901 |
| Accantonamenti (utilizzi) netti ai fondi per rischi e oneri 1.024 |
(266) |
| Altri oneri 122 |
31 |
| a dedurre: | |
| - incrementi di attività materiali per lavori interni (27) |
(11) |
| - variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 4 |
(70) |
| Totale 6.664 |
7.831 |
Nel corso del 2022 non sono stati sostenuti costi per compensi di intermediazione.
I costi di ricerca e sviluppo che non soddisfano le condizioni stabilite per la loro rilevazione all'attivo patrimoniale ammontano a 31 milioni di euro (35 milioni di euro nel 2021).
I costi per godimento di beni di terzi pari a 901 milioni di euro si riferiscono per 891 milioni di euro a contratti di leasing di cui 705 milioni di euro relativi a "Short-term lease" di durata inferiore o uguale a 12 mesi, 134 milioni di euro relativi a "Pagamenti variabili", 51 milioni di euro relativi a "Intangible Leasing Software" e 1 milione di euro relativi a "Low Value"; l'incremento del valore dei costi per godimenti di beni di terzi sostenuti nel 2022 è riconducibile alla maggiore attività operativa che ha richiesto il noleggio di equipment e mezzi navali di terzi a supporto dell'esecuzione delle commesse.
Il saldo netto tra accantonamenti e utilizzi ai fondi per rischi e oneri è positivo per 266 milioni di euro per effetto principalmente dell'utilizzo fondi spese contrattuali e perdite su commesse pluriennali per l'avanzamento dei progetti oggetto di backlog review nel 2021.
Per il dettaglio si rimanda alla nota 26 "Fondi per rischi e oneri".
Gli acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi verso parti correlate sono dettagliati alla nota 43 "Rapporti con parti correlate".
Le riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti comprendono gli effetti relativi all'IFRS 9 applicato anche alle attività contrattuali e si analizzano come segue:
| 31.12.2021 (milioni di euro) |
31.12.2022 |
|---|---|
| Crediti commerciali (40) |
35 |
| Altri crediti - |
(1) |
| Attività contrattuali (2) |
(2) |
| Totale (42) |
32 |

Il costo del lavoro si analizza come segue:
| 2021 (milioni di euro) |
2022 |
|---|---|
| Salari e stipendi 1.264 |
1.350 |
| Oneri sociali 226 |
224 |
| Oneri per programmi a benefici ai dipendenti 18 |
31 |
| Accantonamento TFR rilevato in contropartita ai fondi pensione o Inps 23 |
22 |
| Incentivi all'esodo 19 |
(18) |
| Altri costi 10 |
54 |
| a dedurre: | |
| - incrementi di attività materiali per lavori interni (7) |
(7) |
| Totale 1.553 |
1.656 |
Gli accantonamenti netti ai fondi benefici ai dipendenti sono commentati alla nota 27 "Fondi per benefici ai dipendenti". Gli oneri/proventi per incentivi all'esodo si riferiscono al saldo netto tra accantonamenti e utilizzi del fondo per esodi agevolati commentati alla nota 26 "Fondi per rischi e oneri".
Allo scopo di realizzare un sistema di incentivazione e di fidelizzazione dei dirigenti del Gruppo, Saipem SpA a partire dall'esercizio 2016, ha definito, tra le altre cose, dei piani di incentivazione variabile mediante l'assegnazione gratuita di azioni ordinarie di Saipem SpA, le cui attribuzioni sono articolate su cicli triennali (vesting period).
Al 31 dicembre 2022 i piani azionari esistenti si suddividono in: (i) piani di incentivazione variabile di lungo termine 2016-2018 (attribuzioni 2017 e 2018 con riferimento allo schema di co-investimento) e 2019-2021 (attribuzioni 2020 e 2021); e (ii) piano di incentivazione variabile di breve termine 2021-2023 (attribuzione 2021), approvati rispettivamente dall'Assemblea Ordinaria degli Azionisti in data 29 aprile 2016, 30 aprile 2019 e 29 aprile 2020.
Tutti i piani prevedono l'assegnazione gratuita di azioni ordinarie Saipem ai dirigenti di Saipem SpA e delle società controllate, titolari di posizioni organizzative con impatto apprezzabile sul conseguimento dei risultati di business, anche in relazione alle performance espresse e alle competenze detenute.
Per maggiori informazioni sulle caratteristiche dei piani, si rinvia ai documenti informativi messi a disposizione del pubblico sul sito internet della Società (www.saipem.com), in attuazione della normativa vigente (art. 114-bis del D.Lgs. n. 58/1998 e regolamentazione attuativa Consob).
Il costo è determinato con riferimento al fair value del diritto assegnato al dirigente, mentre la quota di competenza dell'esercizio è determinata pro-rata temporis lungo il periodo a cui è riferita l'incentivazione (cd. vesting period e periodo di co-investimento/Retention premium).
Il fair value di competenza dell'esercizio, riferito a tutte le attribuzioni in essere, è risultato pari a circa 10 milioni di euro.
La valutazione è stata eseguita utilizzando i modelli Stochastic e Black & Scholes, secondo le disposizioni dettate dai principi contabili internazionali, in particolare dall'IFRS 2.
In particolare il modello Stochastic è stato utilizzato al fine di valutare l'assegnazione di strumenti rappresentativi di capitale subordinati a condizione di mercato (TSR) e il modello Black & Scholes è stato utilizzato per valutare gli obiettivi economicofinanziari.
Al 31 dicembre 2022 il fair value medio ponderato unitario è così suddiviso:
| (Attribuzione ILT 2017) Fair value medio ponderato |
(Attribuzione ILT 2018) Fair value medio ponderato |
(Attribuzione ILT 2019) Fair value medio ponderato |
(Attribuzione ILT 2020) Fair value medio ponderato |
(Attribuzione ILT 2021) Fair value medio ponderato |
(Attribuzione IBT 2021) Fair value medio ponderato |
|
|---|---|---|---|---|---|---|
| Dirigenti strategici | 160 | 122 | 269 | 79 | 109 | n.d. |
| Dirigenti non strategici | 127 | 97 | 215 | 65 | 109 | n.d. |
| Amministratore Delegato-CEO | 127 | 90 | 269 | 81 | 89 | n.d. |
| Complessivo | 145 | 110 | 245 | 72 | 99 | 102 |

Alla data di attribuzione, la classificazione e il numero dei beneficiari, il rispettivo numero delle azioni attribuite e il successivo calcolo del fair value, si analizzano come segue:
| N. dirigenti | (1) N. azioni |
Quota su azione (%) |
Fair value unitario TSR (peso 50%) |
Fair value unitario PFN (peso 50%) |
complessivo Fair value |
di competenza Fair value 2021 (2) |
di competenza Fair value 2022 |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Dirigenti strategici (vesting period) | 75 | 91 | 163 | |||||
| Dirigenti strategici | 100 | 82.465 | 11.574.504 | 912.917 | 512.609 | |||
| (periodo di co-investimento) | 25 | 190 | 326 | |||||
| Dirigenti non strategici | 244 | 50.884 | 100 | 91 | 163 | 5.952.544 | - | - |
| Amministratore Delegato-CEO (vesting period) |
1 | 8.348 | 100 | 91 | 163 | 1.059.338 | - | - |
| Totale | 345 | 141.697 | 18.586.386 | 912.917 | 512.609 |
(1) Il numero delle azioni riportato in tabella corrisponde al numero attribuito ai beneficiari alla data di attribuzione del diritto, opportunamente riesposto sulla base del raggruppamento azionario del 23 maggio e 13 giugno 2022. Il numero delle azioni utilizzato per il calcolo del fair value complessivo e del fair value di competenza al 31 dicembre 2022, invece, corrisponde a 127.855 azioni, il quale riflette i diritti decaduti a fronte di risoluzioni unilaterali/consensuali del rapporto di lavoro, nonché le percentuali di raggiungimento delle non-market condition consuntivate alla fine del vesting period. (2) Il fair value di competenza è misurato alla data di osservazione.
| N. dirigenti | (1) N. azioni |
Quota su azione (%) |
Fair value unitario TSR (peso 50%) |
Fair value unitario PFN (peso 50%) |
complessivo Fair value |
di competenza Fair value 2021(2) |
di competenza Fair value 2022 |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Dirigenti strategici (vesting period) | 75 | 130 | 196 | |||||
| Dirigenti strategici | 98 | 74.757 | 8.210.400 | 1.577.456 | 650.136 | |||
| (periodo di co-investimento) | 25 | 259 | 391 | |||||
| Dirigenti non strategici | 263 | 49.577 | 100 | 130 | 196 | 4.479.459 | 837.887 | - |
| Amministratore Delegato-CEO (Marzo 2018) |
1 | 4.322 | 100 | 98 | 156 | 324.448 | 18.947 | - |
| Amministratore Delegato-CEO (Luglio 2018) |
1 | 8.686 | 100 | 130 | 196 | 847.078 | 158.441 | - |
| Totale | 363 | 137.342 | 13.861.385 | 2.592.731 | 650.136 |
(1) Il numero delle azioni riportato in tabella corrisponde al numero attribuito ai beneficiari alla data di attribuzione del diritto, opportunamente riesposto sulla base del raggruppamento azionario del 23 maggio e 13 giugno 2022. Il numero delle azioni utilizzato per il calcolo del fair value complessivo e del fair value di competenza al 31 dicembre 2022, invece, corrisponde a 126.416 azioni, il quale riflette i diritti decaduti a fronte di risoluzioni unilaterali/consensuali del rapporto di lavoro, nonché le percentuali di raggiungimento delle non-market condition consuntivate alla fine del vesting period. (2) Il fair value di competenza è misurato alla data di osservazione.
In linea con il principio contabile IFRS 2, l'annullamento dell'attribuzione 2019 del piano ha comportato la maturazione anticipata del fair value residuo; per tale ragione, la voce "Fair value contabilizzato nel 2022" include il costo di competenza degli esercizi 2022, 2023 e 2024.
| N. dirigenti | (1) N. azioni |
Quota su azione (%) |
Fair value unitario (peso 35%) TSR E&C |
Fair value unitario TSR Drilling (peso 15%) |
Fair value unitario PFN (peso 25%) |
ROAIC (peso 25%) Fair value unitario |
complessivo Fair value |
di competenza Fair value (2) 2021 |
contabilizzato nel Fair value (3) 2022 |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Dirigenti strategici (vesting period) | 75 | 196 | 260 | 192 | 192 | |||||
| Dirigenti strategici | 93 | 48.456 | 5.120.225 | 1.558.159 | 1.979.818 | |||||
| (periodo di Retention Premium) | 25 | 394 | 514 | 192 | 192 | |||||
| Dirigenti non strategici | 274 | 34.460 | 100 | 196 | 260 | 192 | 192 | 3.574.248 | 1.189.292 | 964.527 |
| Amministratore Delegato-CEO (vesting period) Amministratore Delegato-CEO |
1 | 5.122 | 75 | 196 | 260 | 192 | 192 | 688.438 | 192.407 | 266.197 |
| (periodo di co-investimento) | 25 | 394 | 514 | 192 | 192 | |||||
| Totale | 368 | 88.038 | 9.382.911 2.539.858 | 3.210.542 |
(1) Il numero delle azioni riportato in tabella corrisponde al numero attribuito ai beneficiari alla data di attribuzione del diritto, opportunamente riesposto (per una maggiore rappresentatività), sulla base del raggruppamento azionario del 23 maggio e 13 giugno 2022. Il numero delle azioni utilizzato per il calcolo del fair value complessivo e del fair value contabilizzato nel 2022, invece, corrisponde a 38.233 azioni, il quale riflette i diritti decaduti a fronte di risoluzioni unilaterali/consensuali del rapporto di lavoro, nonché le percentuali di raggiungimento delle non-market condition consuntivate prima dell'annullamento del piano.
(2) Il fair value di competenza è misurato alla data di osservazione.
(3) Il fair value di competenza 2022 riflette l'annullamento dell'attribuzione 2019, come da delibera del Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA del 24 marzo 2022. In linea con il principio contabile IFRS 2, l'annullamento è stato contabilizzato come una maturazione anticipata del fair value.
| N. dirigenti | (1) N. azioni |
Quota su azione (%) |
Fair value unitario (peso 35%) TSR E&C |
Fair value unitario TSR Drilling (peso 15%) |
Fair value unitario PFN (peso 25%) |
ROAIC (peso 25%) Fair value unitario |
complessivo Fair value |
di competenza Fair value (2) 2021 |
di competenza Fair value 2022 |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Dirigenti strategici (vesting period) | 75 | 43 | 73 | 65 | 65 | |||||
| Dirigenti strategici | 88 | 92.535 | 2.425.087 | 665.089 | 676.039 | |||||
| (periodo di Retention Premium) | 25 | 85 | 145 | 64 | 64 | |||||
| Dirigenti non strategici | 293 | 79.104 | 100 | 43 | 73 | 65 | 65 | 2.265.607 | 676.812 | 754.406 |
| Amministratore Delegato-CEO (vesting period) Amministratore Delegato-CEO (periodo di co-investimento) |
1 | 10.620 | 75 25 |
43 85 |
73 145 |
65 64 |
65 64 |
428.011 | 96.306 | 119.863 |
| Totale | 382 | 182.259 | 5.118.705 1.438.207 | 1.550.308 |
(1) Il numero delle azioni riportato in tabella corrisponde al numero attribuito ai beneficiari alla data di attribuzione del diritto. Il numero delle azioni utilizzato per il calcolo del fair value complessivo e del fair value di competenza al 31 dicembre 2022, invece, corrisponde a 70.814 azioni, il quale riflette i diritti decaduti a fronte di risoluzioni unilaterali/consensuali del rapporto di lavoro, nonché le percentuali di raggiungimento delle non-market condition consuntivate alla fine del vesting period.
(2) Il fair value di competenza è misurato alla data di osservazione.
| N. dirigenti | (1) N. azioni |
Quota su azione (%) |
Fair value unitario (peso 35%) TSR E&C |
Fair value unitario TSR Drilling (peso 15%) |
Fair value unitario PFN (peso 15%) |
ROAIC (peso 15%) Fair value unitario |
EBITDA (peso 20%) Fair value unitario |
complessivo Fair value |
di competenza Fair value (2) 2021 |
di competenza Fair value 2022 |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Dirigenti strategici (vesting period) | 75 | 88 | 89 | 104 | 104 | 104 | |||||
| Dirigenti strategici (periodo di Retention Premium) |
80 | 80.552 | 25 | 175 | 175 | 104 | 104 | 104 | 3.677.054 | 223.448 | 1.028.372 |
| Dirigenti non strategici | 304 | 81.205 | 100 | 88 | 89 | 104 | 104 | 104 | 3.467.787 | 214.506 | 1.153.914 |
| Amministratore Delegato-CEO (vesting period) Amministratore Delegato-CEO |
1 | 10.326 | 75 | 88 | 89 | 104 | 104 | 104 | 598.891 | 28.643 | 167.492 |
| (periodo di co-investimento) | 25 | 175 | 175 | 104 | 104 | 104 | |||||
| Totale | 385 | 172.083 | 7.743.732 | 466.597 | 2.349.778 |
(1) Il numero delle azioni riportato in tabella corrisponde al numero attribuito ai beneficiari alla data di attribuzione del diritto. Il numero delle azioni utilizzato per il calcolo del fair value complessivo e del fair value di competenza al 31 dicembre 2022, invece, corrisponde a 78.218 azioni, il quale riflette i diritti decaduti a fronte di risoluzioni unilaterali/consensuali del rapporto di lavoro, nonché le percentuali di raggiungimento delle non-market condition consuntivate alla fine del vesting period. (2) Il fair value di competenza è misurato alla data di osservazione.
| N. dirigenti | (1) N. azioni |
Quota su azione (%) |
Fair value unitario | complessivo Fair value |
di competenza (2) 31.12.2021 Fair value |
di competenza 31.12.2022 Fair value |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Dirigenti | 132 | 19.338 | 100 | 102 | 1.344.877 | 393.472 | 447.477 |
| Totale | 132 | 19.338 | 1.344.877 | 393.472 | 447.477 |
(1) Il numero delle azioni riportato in tabella corrisponde al numero attribuito ai beneficiari alla data di attribuzione del diritto. Il numero delle azioni utilizzato per il calcolo del fair value complessivo e del fair value di competenza al 31 dicembre 2022, invece, corrisponde a 13.166 azioni, il quale riflette i diritti decaduti per cessazione di rapporto di lavoro alla data di osservazione. (2) Il fair value di competenza è misurato alla data di osservazione.

L'evoluzione dei predetti piani azionari è la seguente:
| 2021 | 2022 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Numero di azioni (a) |
Prezzo medio di esercizio (b) (migliaia di euro) |
Prezzo di mercato (b) (migliaia di euro) |
Numero di azioni (a) |
Prezzo medio di esercizio (b) (migliaia di euro) |
Prezzo di mercato (c) (migliaia di euro) |
|||
| Diritti esistenti al 1° gennaio | 409.106 | - | 42.956 | 455.675 | - | 40.034 | ||
| Nuovi diritti assegnati | 195.085 | - | 19.627 | - | - | - | ||
| (Diritti esercitati nel periodo)(d) | (76.083) | - | 7.655 | (33.334) | - | 924 | ||
| (Diritti decaduti nel periodo) | (72.433) | - | 7.287 | (108.979) | - | (3.021) | ||
| Diritti esistenti a fine periodo | 455.675 | - | 40.034 | 313.362 | - | 353 | ||
| Di cui: | ||||||||
| - esercitabili al 31.12.2022 | - | - | - | - | - | - | ||
| - esercitabili al termine del vesting period | 377.481 | - | - | 269.517 | - | - | ||
| - esercitabili al termine del periodo | ||||||||
| di co-investimento/Retention Premium | 78.194 | - | - | 43.845 | - | - |
(a) Il numero delle azioni riportato in tabella tiene conto del raggruppamento azionario avvenuto in data 23 maggio e 13 giugno 2022. Per una coerenza rappresentativa anche i dati relativi all'esercizio 2021 sono stati riesposti sulla base di tale accorpamento.
(b) Trattandosi di azioni gratuite, il prezzo di esercizio è nullo.
(c) Il valore di mercato delle azioni sottostanti i diritti assegnati o decaduti nel periodo, corrisponde alla media dei valori di mercato delle azioni; il valore di mercato delle azioni sottostanti i diritti esistenti a inizio e fine periodo è puntuale all'ultimo dato disponibile al 1° gennaio e al 31 dicembre.
(d) I diritti esercitati nell'esercizio 2022 sono prevalentemente rappresentati dalle azioni assegnate ai beneficiari del co-investimento dell'attribuzione 2017 del piano 2016-2018, così come previsto dal regolamento del piano. Inoltre, sono incluse le azioni assegnate nei casi di risoluzione consensuale del rapporto di lavoro.

I diritti esistenti al 31 dicembre 2022 e il numero dei beneficiari, si analizzano come segue:
| ILT 2016 372 - 128.121 ILT 2017 345 - 141.697 ILT 2018 363 - 137.342 ILT 2019 368 - 88.038 ILT 2020 382 - 182.259 ILT 2021 387 - 172.083 IBT 2021 132 - 19.338 Al 31 dicembre 2022 Azioni assegnate ILT 2016 (3.323) ILT 2017 (b) (144.040) ILT 2018 (74.718) ILT 2019 - ILT 2020 - ILT 2021 - IBT 2021 - Diritti decaduti ILT 2016 (124.798) ILT 2017 (11.908) ILT 2018 (52.965) ILT 2019 (88.038) ILT 2020 (40.950) ILT 2021 (22.855) IBT 2021 (6.172) Diritti in essere ILT 2016 - - ILT 2017 - - ILT 2018 72 9.659 ILT 2019 - - ILT 2020 336 141.309 ILT 2021 353 149.228 IBT 2021 132 13.166 |
Attribuzioni | N. dirigenti | (a) di esercizio Prezzo |
N. azioni |
|---|---|---|---|---|
| 313.362 |
(a) Trattandosi di azioni gratuite, il prezzo di esercizio è nullo.
(b) Il numero delle azioni assegnate in relazione all'attribuzione 2017 del piano 2016-2018 include altresì l'azione aggiuntiva spettante agli aventi diritto a fronte del co-investimento.
Per i piani di incentivazione a beneficio dei dipendenti del Gruppo, la rilevazione del costo è effettuata alla voce "Costo del lavoro" in contropartita alla voce "Altre riserve" del patrimonio netto.

I parametri utilizzati per il calcolo del fair value relativo all'attribuzione 2021 del piano ILT 2019-2021 e attribuzione 2021 del piano IBT 2020-2022, sono i seguenti21:
| Attribuzione | IBT 2021 | Attribuzione | ILT 2021 | ||
|---|---|---|---|---|---|
| Prezzo dell'azione (a) | (euro) | 27/04/2021 | 103 | 27/10/2021 | 104 |
| Prezzo dell'esercizio (b) | (euro) | - | - | ||
| Prezzo dell'esercizio adottato nel modello Black & Scholes | (euro) | 27/04/2021 | 103 | 27/10/2021 | 104 |
| Durata | |||||
| Vesting Period | (anni) | 3 | 3 | ||
| Co-investimento/Retention Premium | (anni) | n.d. | 2 | ||
| Tasso di interesse privo di rischio | |||||
| TSR | |||||
| - Vesting Period | (%) | n.d. | 27/10/2021 | 0,00 | |
| - Co-investimento/Retention Premium | (%) | n.d. | 27/10/2021 | 0,20 | |
| Black & Scholes | (%) | n.d. | n.d. | ||
| Dividendi attesi | (%) | 0,00 | 0,00 | ||
| Volatilità attesa | |||||
| TSR | |||||
| - Vesting Period | (%) | n.d. | 27/10/2021 | 49,02 | |
| - Co-investimento/Retention Premium | (%) | n.d. | 27/10/2021 | 50,48 | |
| Black & Scholes | (%) | n.d. | n.d. | ||
(a) Corrispondente al prezzo di chiusura delle azioni Saipem SpA alla data di assegnazione, rilevato sul Mercato Telematico Azionario gestito da Borsa Italiana.
(b) Trattandosi di azioni gratuite, il prezzo dell'esercizio è nullo.
Ai fini di una maggiore coerenza tra le informazioni riportate nella Relazione sulla Remunerazione e nella presente relazione finanziaria annuale, la definizione di dirigenti con responsabilità strategiche è allineata con quanto indicato nell'art. 65, comma 1-quater del Regolamento Emittenti. Rientrano nella definizione i soggetti che hanno il potere e la responsabilità, direttamente o indirettamente, di pianificazione, direzione e controllo.
La tabella riporta i compensi spettanti ai Dirigenti con responsabilità strategiche di Saipem, definiti come dirigenti, diversi da Amministratori e Sindaci, tenuti a partecipare al Comitato di Direzione e comunque i primi riporti gerarchici dell'Amministratore Delegato-CEO/del Presidente del Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA.
| 2021 (milioni di euro) |
2022 | |
|---|---|---|
| Salari e stipendi | 5 | 7 |
| Indennità per cessazione del rapporto di lavoro | - | - |
| Altri benefici a lungo termine | - | - |
| Fair value piani di incentivazione su base azionaria | 1 | 1 |
| Totale | 6 | 8 |
I compensi spettanti ai sindaci ammontano a 192 migliaia di euro nel 2022.
I compensi comprendono gli emolumenti e ogni altra somma avente natura retributiva, previdenziale e assistenziale dovuti per lo svolgimento della funzione di Sindaco in Saipem SpA e in altre imprese incluse nell'area di consolidamento, che abbiano costituito un costo per la Capogruppo.
(21) Per maggiori informazioni sui parametri utilizzati per le attuazioni pregresse e ancora attive al 31 dicembre 2022, si rimanda alla Relazione finanziaria annuale di Saipem SpA degli esercizi 2017, 2018, 2019, 2020 e 2021.

Il numero medio dei dipendenti delle imprese incluse nell'area di consolidamento ripartito per categoria è il seguente:
| 2021 (numero) |
2022 |
|---|---|
| Dirigenti 398 |
383 |
| Quadri 4.460 |
4.533 |
| Impiegati 15.966 |
15.248 |
| Operai 10.313 |
11.000 |
| Marittimi 237 |
230 |
| Totale 31.374 |
31.394 |
Il numero medio dei dipendenti è calcolato come semisomma dei dipendenti all'inizio e alla fine dell'esercizio. Il numero medio dei dirigenti comprende i manager assunti e operanti all'estero la cui posizione organizzativa è assimilabile alla qualifica di dirigente.
Gli ammortamenti e svalutazioni si analizzano come segue:
| 2021 (milioni di euro) |
2022 |
|---|---|
| Ammortamenti: | |
| - attività materiali 284 |
294 |
| - attività immateriali 16 |
14 |
| - diritto di utilizzo attività in leasing 100 |
136 |
| Totale ammortamenti 400 |
444 |
| Svalutazioni: | |
| - attività materiali 80 |
1 |
| - attività immateriali - |
- |
| - diritto di utilizzo attività in leasing 15 |
- |
| Totale svalutazioni 95 |
1 |
| Totale 495 |
445 |
Le svalutazioni di asset sono pari a 1 milione di euro (95 milioni di euro nel 2021).
Nel corso dell'esercizio si sono registrati 7 milioni di euro di proventi operativi (2 milioni di euro di proventi operativi nel corso dell'esercizio 2021).
I proventi (oneri) finanziari si analizzano come segue:
| 2021 (milioni di euro) |
2022 |
|---|---|
| Proventi (oneri) finanziari | |
| Proventi finanziari 304 |
1.008 |
| Oneri finanziari (329) |
(1.075) |
| Totale (25) |
(67) |
| Strumenti derivati (112) |
(128) |
| Totale (137) |
(195) |

Il valore netto dei proventi e oneri finanziari si analizza come segue:
| (milioni di euro) | 2021 | 2022 |
|---|---|---|
| Differenze attive (passive) nette di cambio | 91 | 92 |
| Differenze attive di cambio | 298 | 993 |
| Differenze passive di cambio | (207) | (901) |
| Proventi (oneri) finanziari correlati all'indebitamento finanziario netto | (112) | (133) |
| Interessi attivi verso banche e altri finanziatori | 4 | 6 |
| Interessi attivi per leasing | 2 | 3 |
| Interessi passivi e altri oneri verso banche e altri finanziatori | (106) | (121) |
| Interessi passivi per leasing | (12) | (21) |
| Altri proventi (oneri) finanziari | (4) | (26) |
| Altri proventi finanziari verso terzi | - | 6 |
| Altri oneri finanziari verso terzi | (3) | (30) |
| Proventi (oneri) finanziari su piani a benefici definiti | (1) | (2) |
| Totale proventi (oneri) finanziari | (25) | (67) |
I proventi (oneri) su contratti derivati si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 2021 | 2022 |
|---|---|---|
| Contratti su valute | (111) | (127) |
| Contratti su tassi di interesse | (1) | (1) |
| Totale | (112) | (128) |
Il saldo dei proventi (oneri) su contratti derivati è negativo per 128 milioni di euro (negativo per 112 milioni di euro nel 2021) e comprende la rilevazione a conto economico degli effetti relativi alla valutazione al fair value dei contratti derivati che non possono considerarsi di copertura secondo gli IFRS e alla valutazione della componente forward dei contratti derivati qualificati di copertura.
I proventi (oneri) finanziari verso parti correlate sono dettagliati alla nota 43 "Rapporti con parti correlate".
L'effetto della valutazione con il metodo del patrimonio netto si analizza come segue:
| (milioni di euro) | 2021 | 2022 |
|---|---|---|
| Quota di utili da valutazione con il metodo del patrimonio netto | 56 | 28 |
| Quota di perdite da valutazione con il metodo del patrimonio netto | (42) | (21) |
| Utilizzi (accantonamenti) netti del fondo copertura perdite per valutazione con il metodo del patrimonio netto | (5) | (72) |
| Totale | 9 | (65) |
Gli utilizzi (accantonamenti) netti del fondo copertura perdite per valutazione con il metodo del patrimonio netto aumentano di 67 milioni di euro per effetto dei risultati di periodo di imprese in joint venture e collegate.
La quota di utili (perdite) da valutazione con il metodo del patrimonio netto è commentata alla nota 18 "Partecipazioni".
Nel corso dell'esercizio non si sono registrati altri proventi (oneri) su partecipazioni come nel 2021.

Le imposte sul reddito si analizzano come segue:
| 2021 (milioni di euro) |
2022 |
|---|---|
| Imposte correnti: | |
| - imprese italiane 47 |
11 |
| - imprese estere 61 |
152 |
| Imposte differite attive e passive nette: | |
| - imprese italiane (40) |
(2) |
| - imprese estere (9) |
(8) |
| Totale 59 |
153 |
La riconciliazione tra il carico fiscale teorico, che risulta applicando le aliquote previste dalla normativa fiscale italiana del 24% (Ires) al risultato prima delle imposte, e il carico fiscale effettivo per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2022 e 2021, è la seguente:
| (milioni di euro) | 2021 | 2022 |
|---|---|---|
| Risultato prima delle imposte | (2.347) | (162) |
| Imposte sul reddito teoriche | (563) | (39) |
| Effetto imposte su variazioni in aumento (diminuzione): | ||
| - diversa incidenza fiscale sulle imprese estere | 56 | (10) |
| - differenze permanenti e altre motivazioni | 48 | 64 |
| - effetto Irap società italiane | (2) | 4 |
| - impatto incertezza trattamenti fiscali | 17 | 35 |
| - attività per imposte sul reddito differite non riconosciute | 497 | 99 |
| - svalutazione (rilevazione) attività per imposte differite e attività per imposte sul reddito | 6 | - |
| Totale variazioni | 622 | 192 |
| Imposte effettive | 59 | 153 |
| (milioni di euro) | 2021 | 2022 |
| Imposte sul reddito nel conto economico consolidato | 59 | 153 |
| Imposte sul reddito riconosciute nel prospetto del conto economico complessivo - riclassificabili | 45 | 18 |
| Di cui: | ||
| - effetto fiscale relativo alla variazione del fair value derivati di copertura cash flow hedge | 45 | 17 |
| - effetto fiscale relativo alla variazione del fair value delle attività finanziarie, diverse dalle partecipazioni, con effetti a OCI | - | 1 |
| Imposte sul reddito riconosciute nel prospetto del conto economico complessivo - non riclassificabili | 3 | (10) |
| Di cui: | ||
| - effetto fiscale relativo alla rivalutazione di piani a benefici definiti per i dipendenti | 3 | (10) |
| Effetto fiscale sull'utile (perdita) complessivo di esercizio | 107 | 161 |
Non si sono registrati utili di pertinenza di terzi azionisti nel corso del 2022, come nel 2021.
L'utile (perdita) per azione semplice è determinato dividendo l'utile (perdita) dell'esercizio di competenza del Gruppo per il numero medio ponderato delle azioni di Saipem SpA in circolazione nell'esercizio, escluse le azioni proprie.
Nel corso dell'esercizio sono stati deliberati due raggruppamenti azionari, descritti come di seguito.
Un primo raggruppamento azionario è stato deliberato dall'Assemblea Straordinaria degli Azionisti tenutasi il 17 maggio 2022 nel rapporto di 21 nuove azioni ordinarie ogni 100 esistenti, previo annullamento di 41 azioni ordinarie detenute dalla Società.
Il secondo raggruppamento azionario è stato deliberato l'8 giugno 2022 dal Consiglio di Amministrazione nel contesto e in funzione dell'aumento di capitale delegato dall'Assemblea degli Azionisti tenutasi il 17 maggio in sede straordinaria, nel rapporto di 1 nuova azione ordinaria ogni 10 esistenti, e 1 nuova azione di risparmio ogni 10 esistenti, previo annullamento di 8 azioni ordinarie detenute dalla Società.
L'esercizio 2021 posto a confronto è stato coerentemente riesposto.
Nei mesi di giugno e luglio 2022 si è dato corso all'aumento di capitale deliberato il 21 giugno 2022 dal Consiglio di Amministrazione in esecuzione della delega allo stesso attribuita dell'Assemblea Straordinaria del 17 maggio 2022, mediante l'emissione di 1.974.327.430 azioni ordinarie al prezzo di 1,013 euro cadauna, per un controvalore complessivo di 1.999.994 migliaia di euro.
A seguito delle operazioni sopra descritte, il numero medio ponderato delle azioni in circolazione rettificato per il calcolo dell'utile (perdita) per azione semplice è di 940.341.988 negli esercizi 2022 e 2021.
L'utile (perdita) per azione diluito è determinato dividendo l'utile (perdita) dell'esercizio per il numero medio ponderato delle azioni di Saipem SpA in circolazione nell'esercizio, escluse le azioni proprie, incrementate del numero delle azioni che potenzialmente potrebbero essere emesse. In presenza di perdite dell'esercizio queste ultime vengono escluse nella misura in cui la loro inclusione possa produrre un effetto antidiluitivo.
Il numero medio ponderato delle azioni in circolazione utilizzate ai fini del calcolo dell'utile (perdita) per azione diluito è di 940.343.047 negli esercizi 2022 e 2021.
La riconciliazione del numero medio ponderato delle azioni in circolazione, utilizzato per la determinazione dell'utile (perdita) per azione semplice e quello utilizzato per la determinazione dell'utile (perdita) per azione diluito, è di seguito indicata:
| 31.12.2021 | 31.12.2022 | ||
|---|---|---|---|
| Numero medio ponderato di azioni in circolazione per l'utile (perdita) semplice (a) | 940.341.988 | 940.341.988 | |
| Numero di azioni potenziali a fronte dei piani di incentivazione | 313.362 | 313.362 | |
| Numero di azioni di risparmio convertibili in azioni ordinarie (a) | 1.059 | 1.059 | |
| Numero medio ponderato di azioni in circolazione per l'utile (perdita) diluito (a) (b) | 940.343.047 | 940.343.047 | |
| Utile (perdita) di competenza Saipem - Continuing operations | (milioni di euro) | (2.406) | (315) |
| Utile (perdita) per azione semplice | (ammontari in euro per azione) | (2,56) | (0,33) |
| Utile (perdita) per azione diluito | (ammontari in euro per azione) | (2,56) | (0,33) |
| Utile (perdita) di competenza Saipem - Discontinued operations | (milioni di euro) | (61) | 106 |
| Utile (perdita) per azione semplice | (ammontari in euro per azione) | (0,06) | 0,11 |
| Utile (perdita) per azione diluito | (ammontari in euro per azione) | (0,06) | 0,11 |
| Utile (perdita) di competenza Saipem | (milioni di euro) | (2.467) | (209) |
| Utile (perdita) per azione semplice | (ammontari in euro per azione) | (2,62) | (0,22) |
| Utile (perdita) per azione diluito | (ammontari in euro per azione) | (2,62) | (0,22) |
(a) Il numero delle azioni in circolazione utilizzato per il calcolo dell'utile (perdita) per azione semplice e diluito corrisponde al numero di azioni in circolazione in seguito all'aumento di capitale.
(b) Si precisa che il numero di azioni potenziali a fronte di piani di incentivazione non è stato considerato nel calcolo del numero medio ponderato di azioni in circolazione al fine della determinazione dell'utile (perdita) per azione diluito.
Con decorrenza 14 gennaio 2022 la Società ha assunto una configurazione organizzativa declinata in quattro distinte aree di business in coerenza con il nuovo modello organizzativo.
A completamento della nuova organizzazione, a febbraio 2023, la Società ha istituito la nuova linea di business Offshore Wind, che si aggiunge alle quattro linee di business istituite a gennaio 2022; l'attuale assetto organizzativo è quindi il seguente: Asset Based Services, Energy Carriers, Robotics and Industrialized Solutions, Sustainable Infrastructures e Offshore Wind.
La Società di conseguenza ha immediatamente implementato le iniziative organizzative per rafforzare il governo delle attività di acquisizione progetti; è stata infatti introdotta una funzione commerciale centrale e implementata la risalita al Top Management di processi di valutazione interfunzionale e decisionali chiave; nel corso del 2022 sono stati strutturati nuovi processi per la piena implementazione e/o adeguamento della nuova struttura di reporting secondo quanto previsto dall'IFRS 8, a supporto della nuova struttura organizzativa.
In seguito all'entrata in vigore della nuova organizzazione è stato possibile assegnare in maniera univoca i progetti gestiti ai nuovi responsabili, ma il criterio di accorpamento era tale per cui dalla sola aggregazione delle grandezze economiche relative ai singoli progetti non risultava possibile addivenire a una misura di margine operativo lordo (EBITDA) riferita a ciascuna linea di business e, dunque, alla definizione di parametri quantitativi utilizzabili per valutarne le performance. Nel corso del 2022 la Società ha quindi lavorato all'istituzione di un sistema di controllo di gestione in linea con la nuova organizzazione per rendere disponibili informazioni di reporting così come previsto dall'IFRS 8. Il Piano Strategico 2023-2026 è stato elaborato in coerenza con il nuovo assetto organizzativo.
L'informativa al mercato, a partire dal primo trimestre 2023, secondo quanto previsto dall'IFRS 8, sarà declinata secondo i seguenti segmenti di reporting:
≥ Asset Based Services, che includerà le attività Engineering & Construction Offshore e Offshore Wind;
≥ Drilling Offshore; e
≥ Energy Carriers, che includerà le attività Engineering & Construction Onshore, Sustainable Infrastructures e Robotics and Industrialized Solutions.
La Società, anche al fine di facilitare la comprensione da parte del mercato finanziario dell'evoluzione della performance economicofinanziaria relativa agli obiettivi di Piano Strategico comunicati al mercato, nel corso del 2022, in continuità con gli esercizi precedenti, ha mantenuto la struttura di reporting basata sulle quattro divisioni Engineering & Construction Offshore, Engineering & Construction Onshore e Drilling Offshore; il settore Drilling Onshore è stato esposto come Discontinued operations.
I settori operativi aggregati nei segmenti di reporting esposti sopra hanno caratteristiche economiche similari; inoltre, i nuovi settori Offshore Wind, Sustainable Infrastructures e Robotics and Industrialized Solutions, non hanno, allo stato attuale, rilevanza tale da renderli oggetto di informativa separata. I dati riaggregati sulla base del nuovo reporting risultano sostanzialmente in linea con quanto esposto sotto nella tabella delle informazioni per settori di attività.
Per ulteriori dettagli sulla nuova organizzazione si rimanda alla "Relazione sulla gestione".

| (milioni di euro) | E&C Offshore | E&C Onshore | Offshore Drilling |
Onshore Drilling |
allocato Non |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|
| 31 dicembre 2021 | ||||||
| Ricavi della gestione caratteristica | 4.041 | 3.637 | 648 | - | - | 8.326 |
| a dedurre: ricavi infragruppo | 1.193 | 351 | 254 | - | - | 1.798 |
| Ricavi da terzi | 2.848 | 3.286 | 394 | - | - | 6.528 |
| Risultato operativo | (1.404) | (852) | 37 | - | - | (2.219) |
| Ammortamenti e svalutazioni | 338 | 88 | 69 | - | - | 495 |
| Proventi (oneri) su partecipazioni | 7 | 2 | - | - | - | 9 |
| Investimenti in attività materiali e immateriali | 150 | 20 | 76 | 52 | - | 298 |
| Attività materiali e immateriali | 2.435 | 425 | 553 | 399 | - | 3.812 |
| Diritto d'utilizzo di attività in leasing | 162 | 78 | 10 | 11 | - | 261 |
| Partecipazioni (a) | 91 | 36 | - | - | - | 127 |
| Attività correnti | 1.397 | 2.274 | 240 | 170 | 2.738 | 6.819 |
| Passività correnti | 1.961 | 3.299 | 143 | 92 | 1.349 | 6.844 |
| Fondi per rischi e oneri (a) | 772 | 513 | 15 | 5 | 18 | 1.323 |
| 31 dicembre 2022 | ||||||
| Ricavi della gestione caratteristica | 7.093 | 4.751 | 914 | - | - | 12.758 |
| a dedurre: ricavi infragruppo | 1.966 | 463 | 349 | - | - | 2.778 |
| Ricavi da terzi | 5.127 | 4.288 | 565 | - | - | 9.980 |
| Risultato operativo | 89 | (90) | 99 | - | - | 98 |
| Ammortamenti e svalutazioni | 315 | 58 | 72 | - | - | 445 |
| Proventi (oneri) su partecipazioni | 9 | (74) | - | - | - | (65) |
| Investimenti in attività materiali e immateriali | 146 | 27 | 350 | - | - | 523 |
| Attività materiali e immateriali | 2.375 | 358 | 837 | - | - | 3.570 |
| Diritto d'utilizzo di attività in leasing | 166 | 79 | 13 | - | - | 258 |
| Partecipazioni (a) | 98 | (58) | - | - | 88 | 128 |
| Attività correnti | 1.904 | 2.280 | 348 | - | 3.095 | 7.627 |
| Passività correnti | 2.260 | 3.227 | 279 | - | 1.148 | 6.914 |
| Fondi per rischi e oneri (a) | 607 | 395 | 28 | - | 17 | 1.047 |
(*) I risultati del settore Drilling Onshore, in fase di dismissione, sono stati rilevati come Discontinued operations secondo i criteri di cui all'IFRS 5. I periodi di confronto sono stati riesposti a scopo comparativo.
(a) Si rimanda al paragrafo "Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati utilizzati nella relazione sulla gestione a quelli obbligatori" a pag. 81.
Per ulteriori dettagli sulle informazioni per settore di attività si rinvia alle specifiche sezioni della "Relazione sulla gestione".
In considerazione della peculiarità del business di Saipem caratterizzato dall'utilizzo di una flotta navale che, operando su più progetti nell'arco di un esercizio, non può essere attribuita in modo stabile a un'area geografica specifica, alcune attività vengono ritenute non direttamente allocabili.
Con riferimento alle attività materiali e immateriali e agli investimenti la componente non allocabile è riconducibile ai mezzi navali, all'attrezzatura collegata agli stessi e al goodwill.
Con riferimento alle attività correnti la componente non allocabile è riconducibile alle rimanenze, anch'esse collegate ai mezzi navali.
L'informativa relativa alla ripartizione dei ricavi per area geografica viene fornita nella nota 34 "Ricavi".

| Italia | Resto Europa | CSI | Resto Asia | Settentrionale Africa |
Sub-Sahariana Africa |
Americhe | Non allocabili | Totale | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | |||||||||
| 2021 | |||||||||
| Investimenti in attività materiali e immateriali | 18 | 17 | - | 44 | - | 2 | 22 | 195 | 298 |
| Attività materiali e immateriali | 61 | 35 | 30 | 389 | - | 33 | 225 | 3.039 | 3.812 |
| Diritto d'utilizzo di attività in leasing | 58 | 70 | 1 | 62 | 1 | 8 | 16 | 45 | 261 |
| Attività direttamente attribuibili (correnti) | 1.467 | 457 | 209 | 2.309 | 54 | 1.126 | 562 | 635 | 6.819 |
| 2022 | |||||||||
| Investimenti in attività materiali e immateriali | 22 | 27 | - | 5 | - | 11 | 3 | 455 | 523 |
| Attività materiali e immateriali | 64 | 33 | 21 | 69 | - | 42 | 70 | 3.271 | 3.570 |
| Diritto d'utilizzo di attività in leasing | 98 | 60 | - | 60 | 4 | 10 | 12 | 14 | 258 |
| Attività direttamente attribuibili (correnti) | 1.629 | 729 | 103 | 2.632 | 55 | 947 | 870 | 662 | 7.627 |
| Attività destinate alla vendita | - | - | - | 38 | - | 4 | 168 | 1 | 211 |
Le attività correnti sono state allocate per area geografica sulla base dei seguenti criteri: (i) con riferimento alle disponibilità liquide ed equivalenti e ai crediti finanziari, l'allocazione è stata effettuata considerando il Paese in cui hanno sede i conti correnti intestati alle singole società; (ii) con riferimento alle rimanenze l'allocazione è stata effettuata considerando il Paese in cui sono dislocati i magazzini terra (a esclusione di quelli dislocati presso le navi); (iii) con riferimento ai crediti commerciali e alle altre attività è stata considerata l'area di appartenenza del progetto operativo.
Le attività non correnti sono state allocate per area geografica considerando il Paese in cui opera l'asset, a eccezione dei mezzi navali di perforazione mare e costruzione mare, il cui saldo è incluso nella voce "Non allocabili".
Il 22 gennaio 2016, a seguito dell'entrata in vigore dell'accordo di cessione del 12,5% del capitale sociale di Saipem SpA da parte di Eni SpA a CDP Equity SpA (ex Fondo Strategico Italiano SpA), è venuto meno il controllo solitario di Eni SpA su Saipem SpA sostituito dal controllo congiunto esercitato da Eni SpA e CDP Equity SpA (cui dal 13 dicembre 2019 è subentrata CDP Industria SpA) sulla base del patto parasociale con conseguente variazione del perimetro dei soggetti che risultano parti correlate.
Con effetto al 31 dicembre 2022, è divenuta efficace la fusione per incorporazione di CDP Industria SpA in CDP Equity SpA ("CDP Equity"), entrambe società interamente e direttamente controllate da Cassa Depositi e Prestiti SpA ("CDP"). Pertanto, sempre con efficacia dal 31 dicembre 2022, CDP Equity è subentrata nel Patto in luogo di CDP Industria SpA e in tutti i diritti e gli obblighi precedentemente in capo a quest'ultima ai sensi del Patto stesso mediante sottoscrizione di apposita lettera di subentro.
Eni SpA e CDP Equity SpA non esercitano un controllo solitario su Saipem ai sensi dell'art. 93 del TUF.
Eni SpA è soggetta al controllo di fatto del Ministero dell'Economia e delle Finanze ("MEF"), in virtù della partecipazione da quest'ultimo detenuta sia direttamente sia attraverso CDP. CDP Equity SpA è società interamente detenuta da CDP SpA, il cui azionista di maggioranza è il MEF.
Le operazioni compiute da Saipem SpA e dalle imprese incluse nel campo di consolidamento con le parti correlate riguardano principalmente la prestazione di servizi e lo scambio di beni con joint venture, imprese collegate e imprese controllate non consolidate integralmente, con imprese controllate, a controllo congiunto e collegate di Eni SpA e CDP SpA, tenuto conto del controllo di CDP SpA su CDP Equity SpA, con società controllate da parte del Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF); esse fanno parte dell'ordinaria gestione e sono regolate a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che si sarebbero applicate fra due parti indipendenti. Tutte le operazioni poste in essere sono state compiute nell'interesse delle imprese di Saipem SpA.
Inoltre, sono stati rappresentati i rapporti con i membri del Consiglio di Amministrazione, i Sindaci, i dirigenti con responsabilità strategiche, i loro stretti familiari e le entità da loro controllate, anche congiuntamente, di Saipem, Eni SpA, di CDP SpA e di CDP Equity SpA.
Gli amministratori, i sindaci e i dirigenti con responsabilità strategiche dichiarano semestralmente l'eventuale esecuzione di operazioni effettuate con Saipem SpA e con le imprese controllate dalla stessa, anche per interposta persona o da soggetti a essi riconducibili. Gli amministratori, i sindaci e i dirigenti con responsabilità strategiche rilasciano, semestralmente e/o in caso di variazioni, una dichiarazione in cui sono rappresentati i potenziali interessi di ciascuno in rapporto alla Società e al Gruppo e in ogni caso segnalano per tempo all'Amministratore Delegato (o al Presidente, in caso di interessi dell'Amministratore Delegato), il quale ne dà notizia agli altri amministratori e al Collegio Sindacale, le singole operazioni che la Società intende compiere, nelle quali sono portatori di interessi.
Saipem SpA non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento. Saipem SpA esercita attività di direzione e coordinamento nei confronti delle sue controllate ex art. 2497 del codice civile.
Nell'ambito delle operazioni con parti correlate, ai sensi degli obblighi informativi previsti dal Regolamento Consob n. 17221 del 12 marzo 2010, nel corso del 2022 sono state effettuate le seguenti operazioni che hanno superato la soglia di rilevanza individuata in conformità al citato Regolamento nella procedura Saipem SpA Management System Guideline "Operazioni Parti

Correlate e Soggetti di Interesse", pubblicata sul sito internet di Saipem nella sezione "Governance", per le operazioni di maggiore rilevanza.
≥ In data 13 gennaio 2022, Saipem, in qualità di "guarantor, ha sottoscritto con l'Agenzia del Credito all'Esportazione italiana ("SACE") un accordo di manleva e garanzia (l'"Accordo") nei termini di seguito riportati.
Per la realizzazione del Progetto Engineering, Procurement & Construction ("EPC" o il "Progetto"), il 19 dicembre 2018 è stato firmato il contratto n. 406-юр/2018 (il "Contratto") tra Arctic LNG 2 Llc (il "Cliente"), società russa a responsabilità limitata costituita da Novatek (detentrice del 60% delle azioni) e partecipata da Total, CNPC, CNOOC e un consorzio composto da Mitsui/JOGMEC con una quota del 10% ciascuno, e Saren BV, società di diritto olandese costituita con una quota del 50% ciascuno da:
Il Progetto aveva per oggetto l'avvio della produzione di Gas Naturale Liquefatto ("GNL") sfruttando un importante giacimento Offshore in Russia.
Il valore iniziale del Contratto era pari a circa 2,2 miliardi di euro equivalenti.
Era previsto che il Progetto e una parte del corrispettivo del Contratto fossero parzialmente rifinanziati attraverso uno schema di Export Financing supportato da SACE, implementato attraverso un contratto di finanziamento ("Convenzione Finanziaria") pari a 500 milioni di euro e concluso tra il cliente, il Gruppo Intesa Sanpaolo e Cassa Depositi e Prestiti SpA ("CDP").
Tra le obbligazioni previste contrattualmente per Saren BV vi era il dovere di collaborare attivamente con il cliente per l'ottenimento e l'utilizzo puntuale di finanziamenti supportati da Agenzie di Credito all'Esportazione, tra cui appunto SACE.
La disponibilità della banca e CDP a concedere il finanziamento era basata sul presupposto che il rimborso delle somme finanziate in virtù della Convenzione Finanziaria fosse assicurato nella misura del 95% da SACE tramite rilascio di una polizza (la "Copertura").
Al fine di concedere la Copertura e permettere l'utilizzo della linea di credito da parte del Cliente, SACE ha richiesto, come da proprio regolamento e da prassi consolidata per operazioni di Export Finance, la sottoscrizione da parte di Saren BV, Saipem e Ronesans Holding AS, questi ultimi in qualità di "guarantor", del suddetto Accordo.
Ai sensi dell'Accordo, Saren BV e ciascuna tra Saipem e Ronesans Holding AS, disgiuntamente tra loro e in proporzione alla propria quota di partecipazione al progetto, e solidalmente con Saren BV, si obbligavano irrevocabilmente a tenere indenne SACE (con limite massimo per Saipem pari a 225 milioni di euro) da ogni danno, spesa, onere od esborso che SACE stessa avesse subìto come conseguenza diretta:
l'operazione relativa alla sottoscrizione del già menzionato Accordo si configura come un'operazione con parti correlate, in quanto conclusa tra società sottoposte con Saipem a comune controllo, anche congiunto.
La stipula dell'Accordo con SACE, ancorché si qualifichi come un'operazione di "maggiore rilevanza", in quanto supera l'indice di rilevanza del controvalore (pari a 53 milioni di euro, con riferimento alla capitalizzazione di Borsa di Saipem SpA al 30 settembre 2021), si può qualificare come operazione "ordinaria" e conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard e, pertanto, esclusa dagli obblighi procedurali e di informazione previsti per le operazioni di maggiore rilevanza previsti dal Regolamento e dalla Procedura adottata dalla Saipem in considerazione dei seguenti elementi:
Per completezza si evidenzia che Saipem, in ottemperanza alle ultime direttive della normativa comunitaria, ha intrapreso negoziazioni per la finalizzazione degli accordi commerciali per concretizzare l'uscita dai progetto.
Per quel che riguarda il finanziamento SACE non è mai stato effettuato alcun utilizzo ed è attualmente sospeso.

≥ Il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA il 24 marzo 2022 ha approvato l'aggiornamento del Piano Strategico 2022-2025 e la manovra di rafforzamento della struttura finanziaria e patrimoniale della Società (di seguito la "Manovra Finanziaria").
In tale contesto, anche al fine di sostenere il fabbisogno finanziario della Società di breve termine, sino alla realizzazione dell'aumento di capitale da offrire in opzione ai soci di 2 miliardi di euro, la Manovra Finanziaria prevedeva un intervento immediato di liquidità, di importo complessivamente pari a 1,5 miliardi di euro, articolato come segue:
Ai fini di quanto illustrato in precedenza, si premette che Saipem SpA è controllata congiuntamente da Eni e CDP Industria, quest'ultima controllata da Cassa Depositi e Prestiti SpA ("CDP"), tutte società sottoposte con Saipem a comune controllo, anche congiunto (art. 9 della Procedura OPC).
Nel quadro della complessiva Manovra Finanziaria il Comitato Parti Correlate di Saipem ha analizzato, con il supporto di un suo consulente legale e di un suo consulente finanziario, i profili di eventuale rilevanza, ai fini della disciplina in materia di operazioni con parti correlate, degli impegni assunti dai Soci nei confronti di Saipem SpA.
In particolare, il Comitato Parti Correlate di Saipem SpA si è riunito il 1° marzo, l'8 marzo, il 18 marzo e il 23 marzo 2022 per svolgere una verifica sulla sussistenza o meno, e, quindi, sul trattamento di eventuali profili della Manovra Finanziaria in corso di perfezionamento da parte della Società che potessero apparire rilevanti in materia di parti correlate.
Nello svolgimento delle relative analisi il Comitato è stato assistito da un proprio consulente legale e da un proprio consulente finanziario, entrambi indipendenti.
Dalle analisi svolte è emerso quanto segue relativamente a eventuali profili della citata Manovra Finanziaria, eventualmente rilevanti in materia di parti correlate:
Il Comitato Parti Correlate ha preso visione della lettera ricevuta il 18 marzo 2022 da Saipem e di una successiva e-mail del 23 marzo 2022 nelle quali il management di Saipem ha qualificato come operazione ordinaria e conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato (tasso di interesse pari al 7,5% annuo) la garanzia a prima richiesta di Eni a copertura del 100% del finanziamento interinale a favore di Saipem che verrà erogato dalle banche per un importo pari a complessivi 855 milioni di euro, rilevando che:
Del parere rilasciato il 24 marzo 2022 dal consulente finanziario del Comitato parti Correlate che riporta le seguenti conclusioni:

"Alla luce di quanto precede, sulla base dei dati e delle informazioni ricevuti e impiegati ai fini delle analisi effettuate, con le limitazioni e qualificazioni in precedenza enunciate, considerato che:
riteniamo che i termini economici e finanziari dell'Operazione possano considerarsi in linea con le condizioni di mercato, come rappresentato da Saipem".
All'esito della propria attività istruttoria, il Comitato Parti Correlate di Saipem nel corso della riunione del 23 marzo 2022 ha dato atto di avere ricevuto un continuo flusso informativo circa le discussioni tra la Società, le banche e i soci che esercitano il controllo congiunto nell'ambito dell'elaborazione della Manovra Finanziaria. Il Comitato ha rilevato inoltre la corretta applicazione in termini informativi e procedurali, da parte del management, delle condizioni di esenzione dell'operazione relativa all'impegno di Eni al rilascio delle sopracitate garanzie che è stata qualificata dal management stesso come operazione di maggiore rilevanza (con riferimento alla soglia stabilita per tali operazioni pari a 46 milioni di euro con riferimento alla capitalizzazione di Borsa di Saipem al 31 dicembre 2021) definita ordinaria. Il Comitato Parti Correlate ha condiviso in particolar modo, con il supporto del consulente finanziario del Comitato, la valutazione della Società secondo cui l'operazione può considerarsi conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato.
Il Consiglio di Amministrazione della Società nel corso della riunione del 24 marzo 2022 ha preso atto della comunicazione del socio Eni contenente i citati impegni di garanzia del 24 marzo 2022 e delle verifiche svolte dal Comitato Parti Correlate, condividendo il testo dell'informativa da inserire nel comunicato stampa emesso dalla Società il 25 marzo 2022 al fine di informare in merito alle analisi e alle valutazioni svolte dal Comitato Parti Correlate di Saipem.
≥ In data 1° aprile 2022 Saipem Moçambique Lda (società indirettamente controllata da Saipem) si è aggiudicata un contratto per la parte di "Provision of Maintenance Services for Coral sul FLNG" con riferimento al Progetto 2020-5431 MM2105 - Coral FLNG - GMS, per il cliente Coral FLNG SA, società registrata in Mozambico e posseduta da Eni per il 25%, Exxon per il 25%, CNODC per il 20%, Gulp, Kogas ed ENH per il 10% ciascuna (il "Contratto").
Il progetto oggetto del Contratto riguarda le attività di Provision of Maintenance Services per un valore pari a USD 142.881.692 (pari a circa 130.500.000 euro equivalenti) per la fornitura per 8 anni di servizi di manutenzione (con opzione di estensione per 1 anno) a bordo del mezzo FLNG, inclusa la fornitura di una base onshore a Pemba con magazzino e officina.
In particolare, Saipem si è impegnata, dietro pagamento di rate predefinite, a eseguire servizi di manutenzione ordinaria e straordinaria, inclusa manutenzione preventiva, riparazioni e migliorie, secondo le esigenze del cliente.
l'operazione si configura come operazione con parti correlate.
L'aggiudicazione del Contratto, ancorché si qualifichi come operazione di "maggiore rilevanza" in quanto supera l'indice di rilevanza del controvalore (pari a 46 milioni di euro con riferimento alla capitalizzazione di Borsa di Saipem al 31 dicembre 2021), è stata qualificata come operazione ordinaria e conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard ed è, pertanto, esclusa dagli obblighi procedurali e di informazione previsti per le operazioni di maggiore rilevanza, non rientranti nei casi di esclusione previsti dal Regolamento Consob e dalla Procedura adottata dalla Società.
L'operazione può essere considerata come ordinaria e conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard in quanto:
≥ In data 7 aprile 2022 è stata emessa la revisione n. 1 del contratto n. 5000019838, del 2 luglio 2021, avente ad oggetto "Fornitura di servizi di perforazione offshore attraverso un impianto di perforazione semisommergibile a doppia attività di posizionamento dinamico (DPDA) con capacità di ormeggio" fra il cliente Eni Angola SpA e il consorzio formato da Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda e Saipem Luxembourg SA (Sucursal) Angola per l'esecuzione di attività di perforazione Offshore con il mezzo di perforazione Scarabeo 9, avente come area di riferimento le acque angolane.
Il valore originario del contratto è di USD 44,5 milioni, equivalenti a circa 40 milioni di euro, ai quali va sommato il valore della revisione n. 1 del contratto stesso, pari a USD 11,2 milioni, equivalenti a circa 10 milioni di euro.
In considerazione di quanto precede, il valore complessivo del Contratto ammonta, quindi, a circa USD 55,7 milioni, equivalenti a circa 50 milioni di euro.

In considerazione della circostanza che:
L'operazione, ancorché si qualifichi come operazione di "maggiore rilevanza" in quanto supera l'indice di rilevanza del controvalore (pari a 46 milioni di euro con riferimento alla capitalizzazione di Borsa di Saipem al 31 dicembre 2021), si configura come operazione ordinaria e conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard, ed è pertanto esclusa dagli obblighi procedurali e di informazione previsti per le operazioni di maggiore rilevanza, non rientranti nei casi di esclusione previsti dal Regolamento Consob e dalla Procedura Saipem in materia.
In particolare, l'operazione è da considerarsi ordinaria e conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard in quanto:
≥ In data 10 aprile 2022, in continuità con il completamento del periodo "firm" (durata di un anno) del contratto n. 5000015888 sottoscritto il 25 novembre 2019 (il "Contratto Scarabeo 5"), è stata sottoscritta la revisione n. 4 al medesimo Contratto Scarabeo 5, avente ad oggetto "Provision of mobile Offshore production unit" fra il cliente Eni Angola SpA e il consorzio composto da Saipem e Saipem Luxembourg (Sucursal) Angola, per l'esecuzione di attività di assistenza alle operazioni di produzione del pozzo Agogo 1 con la piattaforma di perforazione semisommergibile Scarabeo 5, nell'offshore angolano.
Lo Scarabeo 5 è stato impiegato da Saipem per progetti di perforazione offshore in Norvegia a partire dai primi anni '90. Il mezzo, dopo aver operato con contratti di lungo termine nel Mare del Nord, risultava ormai fermo dal 2017 in stato di "preservation", in attesa di possibili eventuali futuri utilizzi.
Al fine di poter essere riattivato per progetti di perforazione lo Scarabeo 5 necessitava di investimenti significativi per rinnovare i certificati richiesti dall'Ente di Classe, sia per la parte marina che per la parte di perforazione dell'impianto.
Negli ultimi due anni precedenti il contratto Scarabeo 5 del novembre del 2019 e fino alla revisione n. 4 del medesimo, non vi sono stati altri progetti eseguiti dallo Scarabeo 5, in quanto la sua riattivazione per l'utilizzo in ambito perforazione avrebbe implicato per Saipem una spesa per gli investimenti di Classe non ritenuta sostenibile sulla base delle opportunità commerciali valutate fino a quel momento nel contesto di mercato di riferimento.
Alla luce di quanto precede, si è ritenuto opportuno considerare la richiesta di Eni Angola SpA ("Eni Angola") avente a oggetto la disponibilità di un mezzo navale in grado di fornire assistenza alle operazioni di produzione del pozzo Agogo 1, nell'offshore angolano, capace di garantire spazi idonei e assistenza di personale qualificato per attività quali:
c) utilizzo di equipaggianti di bordo, inclusi i sistemi di posizionamento dinamico, come normalmente richiesto per lo svolgimento di determinate attività di perforazione Offshore.
Il Contratto Scarabeo 5 per lo svolgimento delle predette attività includeva il diritto da parte del cliente di estendere il periodo contrattuale predetto ("firm") – pari a un anno – mediante l'esercizio di n. 5 periodi opzionali di 120 giorni ciascuno.
Il valore originario del contratto Scarabeo 5 sottoscritto nel 2019 era pari a USD 21,9 milioni, equivalenti a 19,7 milioni di euro, ai quali deve essere sommato il valore complessivo delle singole revisioni apportate al contratto Scarabeo 5 stesso come di seguito dettagliate:

In considerazione di quanto precede il valore complessivo (periodo "firm" e n. 5 periodi opzionali) del già menzionato contratto Scarabeo 5 ammonta quindi a circa USD 59,9 milioni, equivalenti a circa 53,8 milioni di euro. In considerazione della circostanza che:
iii. Eni Angola è una società interamente controllata da Eni;
l'operazione si configurava come operazione con parti correlate (capitolo 2 della Procedura).
Tale operazione, ancorché qualificata come operazione di "maggiore rilevanza" – in quanto con la stipula della revisione n. 4 al Contratto Scarabeo 5, l'importo del Contratto Scarabeo 5 stesso superava l'indice di rilevanza del controvalore (pari a 46 milioni di euro con riferimento alla capitalizzazione di Borsa di Saipem al 31 dicembre 2021) – si configura come operazione ordinaria e conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard, ed è pertanto esclusa dagli obblighi procedurali e di informazione previsti per le operazioni di maggiore rilevanza, non rientranti nei casi di esclusione previsti dal Regolamento Consob e dalla Procedura Saipem in materia (capitolo 9).
In particolare, l'operazione è da considerarsi ordinaria e conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard per i motivi di seguito descritti:
Pertanto, nonostante non siano disponibili riferimenti di fonti terze specializzate e internazionali per questo specifico settore ("unità di supporto Offshore" per attività di ausilio alla produzione), le tariffe concordate per l'utilizzo della piattaforma semisommergibile Scarabeo 5, anche in relazione alla revisione n. 4 del Contratto, risultano allineate alle condizioni di mercato o standard.
≥ In data 12 maggio 2022 Eni Côte d'Ivoire Ltd (società controllata da Eni) e Saipem SA hanno sottoscritto la Revision 1 of Agreement for Preliminary Activities ("APA SURF Rev. 1") per l'esecuzione di attività preliminari relativamente all'esecuzione di servizi di ingegneria, acquisto materiali per attività Subsea Umbilicals, Risers & Flowlines (SURF) del mezzo navale FPSO Firenze, per un valore complessivo di USD 125 milioni, incrementato quindi, a seguito della sottoscrizione della Revision 1 al Contratto, per un importo di USD 95 milioni, rispetto al momento della sottoscrizione del contratto "APA SURF" del valore di USD 30 milioni.
In pari data è stata altresì sottoscritta la Revision 1 of Agreement for Preliminary Activities ("APA Revamping Rev. 1") tra Eni Côte d'Ivoire Ltd (società controllata da Eni), Floaters SpA (società controllata da Eni) e Servizi Energia Italia SpA (società controllata da Saipem) relativamente all'esecuzione di servizi di ingegneria, acquisto materiali, manutenzione, rimessa in pristino e lay-up del mezzo navale FPSO Firenze, per un importo di USD 65 milioni incrementato, quindi, a seguito della sottoscrizione della Revision 1 al contratto, per un importo di USD 35 milioni rispetto alla sottoscrizione del contratto "APA Revamping" del valore di USD 30 milioni (di seguito indicati cumulativamente come i "Contratti").
In considerazione della circostanza che:
l'operazione si configura come operazione con parti correlate, in quanto posta in essere con società sottoposte a comune controllo, anche congiunto.
Si conferma, inoltre, che i Contratti sono qualificabili come operazioni di "maggiore rilevanza" in quanto superano, anche singolarmente, l'indice di rilevanza del controvalore (attualmente pari a 28 milioni di euro, con riferimento alla capitalizzazione di Borsa di Saipem al 31 marzo 2022).
Tali operazioni, pur se di "maggiore rilevanza", si configurano come operazioni ordinarie e concluse a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard, e sono pertanto escluse dagli obblighi procedurali e di informazione previsti per le operazioni di maggiore rilevanza, non rientranti nei casi di esclusione previsti dal Regolamento e dalla Procedura adottata dalla Società, in quanto:
a) per i servizi di Project Management e ingegneria sulla base delle tariffe riportate negli esistenti accordi;

b) per l'acquisto di apparecchiature e materiali sarà riconosciuto un corrispettivo pari al 12% in aggiunta al valore delle fatture dei relativi fornitori.
Si evidenzia che, in generale, il margine dei Contratti risulta essere in linea con le condizioni di mercato. Inoltre, le condizioni contrattuali applicate ai clienti sarebbero state applicate anche ad altri clienti non identificabili come parti correlate di Saipem.
≥ In data 24 giugno 2022 è stato sottoscritto da Saipem con Eni Mediterranea Idrocarburi SpA - EniMed ("cliente") il contratto n. 2500044305 (il "contratto") per la fornitura di servizi di perforazione, completamento (o abbandono) e attività di workover di pozzi nell'offshore italiano, con l'utilizzo della nave di perforazione Saipem 10000.
Il contratto prevede un periodo firm per l'attività di perforazione di 4 pozzi, per una durata stimata di 217 giorni, e per un valore di circa 53 milioni di USD, e un periodo opzionale attivabile a discrezione del cliente, per l'attività di perforazione/intervento di 7 pozzi, della durata prevista di circa 233 giorni, e per un valore, in relazione alle attività opzionali richieste, stimabile a oggi a un ammontare compreso tra i 50 e i 73 milioni di USD.
In considerazione della circostanza che:
l'operazione si configura come operazione con parti correlate, in quanto posta in essere con società sottoposte a comune controllo, anche congiunto (capitolo 2 della Procedura Saipem in materia).
Inoltre, il Contratto è qualificabile come operazione di maggiore rilevanza in quanto supera l'indice di rilevanza del controvalore (attualmente pari a 28 milioni di euro, con riferimento alla capitalizzazione di Borsa di Saipem SpA al 31 marzo 2022).
L'operazione, pur se di maggiore rilevanza, si configura come ordinaria e conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard, ed è pertanto esclusa dagli obblighi procedurali e di informazione previsti per le operazioni di maggiore rilevanza, non rientranti nei casi di esclusione previsti dal Regolamento Consob e dalla Procedura adottata dalla Società (capitolo 9), in quanto:
Il 27 luglio 2022 è stato sottoscritto da Saipem SpA con Eni Mediterranea ldrocarburi SpA ("Enimed" o il "Cliente") ii contratto per lavori Engineering, Procurement, Construction and Installation (EPCI) di trasporto e installazione offshore e collegamento a terra per il Progetto Cassiopea (il "Contratto"). In particolare, il progetto prevede l'installazione del gasdotto di collegamento allo stabilimento Eni di Gela rispetto a quattro pozzi del campo Cassiopea situati al largo della costa siciliana. Inoltre, il Contratto prevede il trasporto e l'installazione di un tubo ombelicale di collegamento tra i suddetti pozzi e la piattaforma denominata "Prezioso" nell'offshore siciliano, nonché di varie strutture di protezione e collegamento dei pozzi stessi. Infine, nella zona di approdo all'impianto Eni di Gela, è prevista la rimozione di una tubatura in cemento dismessa, per il tratto necessario a permettere l'installazione del nuovo gasdotto. Il Contratto prevede lo svolgimento di attività a partire da luglio 2022 fino a febbraio 2024, per un importo di 291.763.000 euro. Le attività opzionali, che comprendono lo svolgimento di lavori per l'accelerazione delle attività costruttive e la relativa ultimazione anticipata, oltreché la rimozione della rimanente parte della tubatura in cemento dismessa, attivabili a discrezione del Cliente, sono valorizzabili per un importo pari a circa 27.000.000 euro complessivi.
In considerazione della circostanza che: (i) Saipem SpA è controllata congiuntamente da Eni SpA e CDP Industria SpA; e che (ii) Enimed è società controllata da Eni SpA; l'operazione si configura come operazione con parti correlate, in quanto posta in essere con società sottoposte a comune controllo, anche congiunto (capitolo 2 della Procedura). Inoltre, il Contratto è qualificabile come operazione di "maggiore rilevanza" in quanto supera l'indice di rilevanza del controvalore (all'epoca pari a 28 milioni di euro, con riferimento alla capitalizzazione di Borsa di Saipem SpA al 31 marzo 2022).
L'operazione, pur se di maggiore rilevanza, si configura come operazione ordinaria e conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard, ed è pertanto esclusa dagli obblighi procedurali e di informazione previsti per le operazioni di maggiore rilevanza, non rientranti nei casi di esclusione previsti dal Regolamento e dalla Procedura adottata dalla Società (capitolo 9), in quanto: (i) l'attività oggetto del Contratto rientra nell'ordinario esercizio dell'attività tipica del Gruppo Saipem, e in particolare della Business Line Asset Based Services - settore Offshore Construction (servizi di costruzione a mare); (ii) le condizioni contrattuali del Contratto sono basate su standard contrattuali ed economici del Cliente in linea con gli standard contrattuali dei progetti industriali internazionali; (iii) più in generale, le condizioni contrattuali concordate per il contratto in oggetto sono in linea con quelle applicate ad analoghi contratti per servizi di Engineering & Construction Offshore stipulati con soggetti terzi non identificati come parti correlate di Saipem; (iv) il Contratto prevede margini attesi non inferiori a quelli medi previsti per analoghi contratti degli ultimi tre anni del segmento di business Engineering & Construction Offshore, diminuiti del 20%.
Il 5 agosto 2022 è stato perfezionato da Saipem SpA ("Saipem") e SACE SpA ("SACE") un accordo per l'incremento della controgaranzia emessa da SACE in esecuzione dell'accordo di mandato e manleva (l'"Accordo") sottoscritto da Saipem il 30 dicembre 2021. Lo stesso giorno, in ottemperanza all'Accordo, SACE ha rilasciato a favore di Unicredit SpA ("Unicredit") una

controgaranzia dell'importo di 325 milioni di SAR (circa 83 milioni di euro), incrementabile fino a un importo massimo di 612,6 milioni di SAR (circa 157 milioni di euro), a copertura del 50% dell'importo di una garanzia di anticipo per materiali emessa localmente da una banca saudita, per il tramite di Unicredit, a favore del cliente Saudi Aramco e nell'interesse di Snamprogetti Saudi Arabia Co Ltd, per il progetto Marjan Package 10 - Gas Treatment and Sulfur Recovery in Arabia Saudita. L'incremento di 287,6 milioni di SAR (circa 74 milioni di euro) dell'importo della controgaranzia di SACE, effettuato in data 5 agosto 2022, ha portato il valore della controgaranzia stessa da 325 milioni di SAR (circa 83 milioni di euro) a 612,6 milioni di SAR (circa 157 milioni di euro), nell'ambito di quanto già previsto nell'Accordo.
In considerazione della circostanza che, all'atto della stipula dell'accordo per l'incremento della controgaranzia emessa da SACE, (i) Saipem controllava indirettamente Snamprogetti Saudi Arabia Co Ltd; (ii) Saipem era controllata congiuntamente da Eni SpA e CDP Industria SpA, quest'ultima controllata indirettamente da Cassa Depositi e Prestiti SpA; (iii) Eni SpA, Cassa Depositi e Prestiti e SACE sono soggette al controllo del MEF; l'operazione relativa alla sottoscrizione del già menzionato accordo si configura come un'Operazione con Parti Correlate, in quanto conclusa tra società sottoposte con Saipem a comune controllo, anche congiunto.
L'incremento della controgaranzia emessa da SACE, ancorché si qualifichi come un'operazione di "maggiore rilevanza", in quanto supera l'indice di rilevanza del controvalore (al tempo pari a 28 milioni di euro, con riferimento alla capitalizzazione di Borsa di Saipem al 31 marzo 2022), si può configurare come operazione ordinaria e conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard, e pertanto esclusa dagli obblighi procedurali e di informazione previsti per le operazioni di maggiore rilevanza in base alle previsioni del Regolamento Consob in materia di parti correlate e dalla Procedura Saipem, in considerazione dei seguenti elementi: (i) l'incremento, già previsto dall'Accordo, rientra nell'esercizio dell'ordinaria attività operativa di Saipem e delle sue controllate per l'esecuzione di servizi di ingegneria, fornitura materiali e attività di costruzione per i quali la consegna al cliente di una garanzia bancaria di anticipo a prima richiesta rappresenta una costante prassi; (ii) l'incremento è stato finalizzato secondo termini e condizioni generali standard in linea con la prassi nazionale e internazionale ampiamente consolidata; (iii) la commissione da corrispondersi a SACE per l'assunzione del rischio Saipem è identica a quella da corrispondersi a Unicredit per la quota di rischio Saipem non coperta da SACE; (iv) la commissione concordata con SACE, così come le relative condizioni contrattuali, risultano in linea con le commissioni e le condizioni contrattuali corrisposte da Saipem a controparti non correlate per operazioni con caratteristiche analoghe.
L'11 agosto 2022 sono stati sottoscritti, da società appartenenti al Gruppo Saipem (Servizi Energia Italia SpA, Saipem (Portugal) Comércio Marìtimo, Sociedade Unipessoal Lda, Saipem Luxembourg SA e Petromar Lda), tre contratti (di seguito "i Contratti"), due per la parte offshore e uno per la parte onshore, con Eni Angola Exploration BV, in rappresentanza del consorzio Azule Energy (Eni, Sonangol, Chevron, TotalEnergies, BP) (di seguito Eni Angola" o "il Cliente") per le attività di EPC (Engineering, Procurement and Construction) relative al progetto di sviluppo dei giacimenti Quiluma & Maboqueiro "NGC (Northern Gas Complex) - Quiluma and Maboqueiro EPC" da realizzare al largo della costa nord-occidentale dell'Angola, per un valore complessivo di oltre 860 milioni di USD. In particolare: (i) per la parte offshore (per parte Saipem sottoscritti da Servizi Energia Italia SpA, Saipem (Portugal) Comércio Marìtimo, Sociedade Unipessoal Lda, Saipem Luxembourg SA e Petromar Lda) il contratto n. 500022498 (LOT1) e n. 500022499 (LOT2) prevedono attività di ingegneria, approvvigionamento e costruzione della nuova piattaforma offshore Quiluma, con una durata prevista per l'attività di ingegneria fino a settembre 2022, e per le attività di approvvigionamento e costruzione fino a giugno 2026. Il valore dei Contatti è di 225.054.783 USD (Lot 1 Quiluma per la realizzazione del Jacket - 53.138.650 USD / Lot 2 Quiluma per la realizzazione del Deck - 166.916.133 USD); (ii) per la parte onshore (per parte Saipem sottoscritti da Saipem (Portugal) Comércio Marìtimo, Sociedade Unipessoal Lda e Saipem Luxembourg SA) il contratto n. 5000022496, del valore di 638.556.000 USD, prevede attività di ingegneria, approvvigionamento, costruzione (EPC) e messa in produzione dell'impianto Trattamento Gas Onshore per Quiluma e Maboqueiro (Q&M) in Angola, con una durata prevista del Contratto di 33 mesi, per l'attività di ingegneria fino a ottobre 2022, e per le attività di approvvigionamento e costruzione fino a luglio 2025. In considerazione della circostanza che: (i) Servizi Energia Italia SpA, Saipem (Portugal) Comércio Marìtimo, Sociedade Unipessoal Lda, Saipem Luxembourg SA sono tutte società controllate, direttamente o indirettamente, da Saipem SpA; (ii) Petromar Lda è una società a controllo congiunto con Saipem SpA, mediante la società controllata Saipem SA; (iii) a sua volta Saipem SpA è controllata congiuntamente da Eni SpA e CDP Industria SpA, e infine che; (iv) Eni Exploration BV è una società controllata indirettamente da Eni SpA; l'operazione si configura come operazione con parti correlate, in quanto posta in essere con società sottoposte a comune controllo, anche congiunto (capitolo 2 della Procedura).
Inoltre, il Contratto è qualificabile come operazione di "maggiore rilevanza" in quanto supera l'indice di rilevanza del controvalore (all'epoca pari a 28 milioni di euro). L'operazione, pur se di maggiore rilevanza, si configura come operazione ordinaria e conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard, ed è pertanto esclusa dagli obblighi procedurali e di informazione previsti per le operazioni di maggiore rilevanza, non rientranti nei casi di esclusione previsti dal Regolamento e dalla Procedura adottata dalla Società (capitolo 9), in quanto: (i) l'attività oggetto dei Contratti rientra nell'ordinaria attività svolta da Saipem SpA e in particolare, per la parte offshore, dalla Business Line Asset Base Services – settore di attività offshore (servizi di ingegneria e costruzione a mare) di Saipem SpA, anche con riferimento ad analoghi contratti realizzati in Angola; e, per la parte offshore, dalla Business Line-Energy Carrier settore di attività onshore (servizi di ingegneria e costruzione a terra) di Saipem SpA; (ii) le condizioni contrattuali applicate ai suddetti Contratti sono in linea con le normali condizioni applicabili a progetti industriali internazionali di pari portata e sono allineate alle condizioni standard normalmente previste nei contratti posti in essere con il Cliente; (iii) le condizioni contrattuali oggetto dei presenti Contratti sono inoltre allineate alle condizioni contrattuali previste per contratti conclusi con soggetti non qualificati come parti correlate di Saipem; (iv) i Contratti prevedono margini attesi non inferiori a quelli medi previsti per analoghi contratti degli ultimi tre anni dei rispettivi segmenti di business Engineering & Construction Offshore ed Engineering & Construction Onshore.
Il 27 settembre 2022 nell'ambito del progetto Baleine Phase 1 sono stati sottoscritti i seguenti contratti: (i) contratto per l'esecuzione di servizi di ingegneria, acquisto materiali, costruzione e installazione (EPCI) di Subsea Umbilicals, Risers & Flowlines (SURF) e di un gasdotto a terra per il collegamento con la rete di distribuzione, tra Eni Côte d'Ivoire Ltd (Cliente), Saipem SA e Servizi Energia Italia SpA (Contratto SURF). Il valore complessivo del Contratto SURF, della durata di 18 mesi, è di 452 milioni di USD (di cui 115 milioni di USD per la parte Lump Sum e 337 milioni di USD per la parte rimborsabile); (ii) contratto relativo all'esecuzione di servizi di ingegneria, acquisto materiali e costruzione (EPC) per l'ammodernamento del mezzo navale FPSO Firenze, con successivi 10 anni di attività di operation and maintenance del mezzo, tra Eni Côte d'Ivoire Ltd (Cliente), Saipem SpA e Servizi Energia Italia SpA (Contratto FPSO). Il valore del Contratto FPSO, della durata di 20 mesi con successivi 10 anni per le attività di operation and maintenance, è di 295 milioni di USD per la parte EPC (72 milioni di USD per la parte Lump Sum e 223 milioni di USD per la parte rimborsabile) e di 341 milioni di USD per le attività di operation and maintenance (234 milioni di USD per la parte Lump Sum e 107 milioni di USD per la parte rimborsabile).
In considerazione della circostanza che: (i) Saipem SA e Servizi Energia Italia SpA sono interamente controllate da Saipem SpA; e che (ii) Saipem SpA è a sua volta controllata congiuntamente da Eni SpA e CDP Industria SpA; e che inoltre (iii) Eni Côte d'Ivoire Ltd è società controllata indirettamente da Eni SpA; l'operazione si configura come operazione con parti correlate, in quanto posta in essere con società sottoposte a comune controllo, anche congiunto (capitolo 2 della Procedura). Si conferma, inoltre, che i Contratti sono qualificabili come operazioni di "maggiore rilevanza" in quanto superano, anche singolarmente, l'indice di rilevanza del controvalore (all'epoca pari a 15 milioni di euro, con riferimento al patrimonio netto consolidato di Gruppo Saipem al 30 giugno 2022). Tali operazioni, pur se di maggiore rilevanza, si configurano come operazioni ordinarie e concluse a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard, e sono pertanto escluse dagli obblighi procedurali e di informazione previsti per le operazioni di maggiore rilevanza, non rientranti nei casi di esclusione previsti dal Regolamento e dalla Procedura adottata dalla Società, in quanto: le attività oggetto dei contratti rientrano nel business tipico Engineering & Construction Offshore della Business Line Asset Based Services di Saipem SpA (Contratto SURF) ed Engineering & Construction Onshore della Business Line Energy Carriers (Contratto FPSO); le condizioni contrattuali dei Contratti sono basate su standard contrattuali del Cliente allineati con gli standard contrattuali dei progetti industriali internazionali; i prezzi per l'esecuzione delle attività sono stati concordati a condizioni economiche, tecniche e contrattuali di mercato comparabili con quelle applicati per contratti analoghi; le condizioni contrattuali applicate al Cliente sono applicabili anche ad altri clienti non identificabili come parti correlate di Saipem.
Il 26 settembre 2022 è stato sottoscritto il Close Out Agreement al Progetto Okpai lndependent Power Plant Phase 2 tra: (i) Servizi Energia Italia (SEI, società interamente controllata da Saipem SpA), in relazione alla realizzazione delle attività da rendersi fuori dalla Nigeria, e Saipem Contracting Nigeria Ltd (SCNL, società interamente controllata da Saipem SpA), in relazione alla realizzazione delle attività da rendersi in Nigeria, da un lato; e (ii) il cliente Nigerian Agip Oil Co Ltd (NAOC), dall'altro. NAOC è una società nigeriana interamente controllata da Eni SpA che ha commissionato l'esecuzione del Progetto per canto di una joint venture (NAOC JV), composta dalla stessa NAOC e dalle società nigeriane Nigerian National Petroleum Co Ltd (NNPC) e OANDO Plc (OANDO). L'oggetto dei lavori prevede l'esecuzione delle attività di ingegneria, approvvigionamento e costruzione (EPC) in relazione alla cd. Fase 2 del Progetto Independent Power Plant - Okpai IPP 2, situate a Okpai, Delta State, Nigeria. Il valore del Contratto ammonta a 480 milioni di euro equivalenti, cosi suddivisi: SCNL 267 milioni di euro e SEI 213 milioni di euro. Il Close Out Agreement si riferisce al completamento dei lavori avviati a seguito dell'emissione di una Letter of Intent (LOI) firmata il 10 agosto 2017 e successivamente revisionata fino alla Revisione n. 5 del 17 dicembre 2018, oggetto della comunicazione a Consob effettuata il 19 dicembre 2018. II Close Out Agreement si è reso quindi necessario per formalizzare l'avvenuto completamento dei lavori, la valorizzazione delle attività eseguite e portate a termine da SEI/SCNL successivamente all'avvenuta decadenza della LOI e delle sue successive revisioni, nonché per consentire a queste ultime di poter ricevere il pagamento della somma eccedente l'importo pagabile da NAOC ai sensi della LOI.
In considerazione della circostanza che: (i) Saipem Contracting Nigeria Ltd e Servizi Energia Italia SpA sono società interamente controllate da Saipem SpA; e che (ii) Saipem SpA è società a sua volta controllata congiuntamente da Eni SpA e CDP Industria SpA; e che inoltre (iii) Nigerian Agip Oil Co Ltd è società controllata indirettamente da Eni SpA; l'operazione si configura come operazione con parti correlate, in quanto posta in essere con società sottoposte a comune controllo, anche congiunto. Si conferma, inoltre, che il Close Out Agreement è qualificabile come operazione di "maggiore rilevanza" in quanto supera l'indice di rilevanza del controvalore (all'epoca pari a 15 milioni di euro, con riferimento al patrimonio netto consolidato del Gruppo Saipem al 30 giugno 2022). Tale operazione, pur se di maggiore rilevanza, si configura come operazione ordinaria e conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard, ed è pertanto esclusa dagli obblighi procedurali e di informazione previsti per le operazioni di maggiore rilevanza, non rientranti nei casi di esclusione previsti dal Regolamento e dalla Procedura adottata dalla Società, in quanto l'operazione stessa: (i) rientra nell'ordinario esercizio dell'attività operativa in quanto relativa all'esecuzione di servizi di ingegneria, fornitura materiali e attività di costruzione il cui contenuto è parte del business tipico del Gruppo Saipem, e in particolare del settore Engineering & Construction Onshore della Business Line Energy Carriers; (ii) le condizioni economiche (con particolare riferimento a prezzi e tariffe orarie) possono considerarsi ordinarie nei mercati e segmenti di business in cui la Società svolge normalmente la propria attività, e in particolare nel settore Engineering & Construction Onshore della Business Line Energy Carriers di Saipem; (iii) le condizioni economiche del Progetto sono in linea con la media dei margini applicati ad altri progetti aventi natura e dimensioni simili nel segmento costruzioni onshore, anche avuto riguardo alle peculiarità del contesto locale.
Il 29 settembre 2022 si è perfezionata una cessione di crediti commerciali tra Saipem SpA ("Saipem") e SACE FCT SpA ("SACE FCT") per un valore complessivo di 42,5 milioni di euro equivalenti (la "Cessione"). L'operazione è regolata dalle "Condizioni

Generali per le future Operazioni di Factoring" (l'Accordo"), sottoscritto dalle parti il 27 giugno 2016, e ha previsto la cessione di crediti esistenti, certi ed esigibili, vantati da Saipem sotto forma di fatture commerciali nei confronti di alcuni clienti.
In considerazione della circostanza che, al tempo della Cessione: (i) Saipem era controllata congiuntamente da Eni SpA e CDP Industria SpA; (ii) Eni SpA e CDP Industria SpA erano a loro volta indirettamente controllate dal Ministero dell'Economia e delle Finanze ("MEF"); (iii) SACE FCT era controllata da SACE SpA, a sua volta controllata dal MEF; l'operazione si configura come operazione con parti correlate, in quanto posta in essere con società sottoposte a comune controllo, anche congiunto.
La Cessione, ancorché si qualifichi come un'operazione di "maggiore rilevanza" in quanto supera l'indice di rilevanza del controvalore (al tempo pari a 15 milioni di euro, con riferimento al patrimonio netto consolidato del Gruppo Saipem al 30 giugno 2022), si può configurare come operazione ordinaria e conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard, ed è pertanto esclusa dagli obblighi procedurali e di informazione previsti per le operazioni di maggiore rilevanza, in base alle previsioni del Regolamento Consob in materia di parti correlate e dalla Procedura Saipem, in quanto: (i) la Cessione rientra nell'esercizio dell'ordinaria attività operativa di Saipem e della connessa attività finanziaria a supporto delle esigenze di liquidità del Gruppo o di mitigazione del rischio credito associato ai clienti; (ii) l'Accordo e la Cessione sono stati finalizzati secondo termini e condizioni generali standard in linea con la prassi nazionale ampiamente consolidata; (iii) la commissione e il margine applicati ai tassi d'interesse da corrispondersi a SACE FCT per l'assunzione del profilo di rischio associato ai clienti ceduti risultano in linea con le commissioni e le condizioni contrattuali corrisposte da Saipem a controparti non correlate per operazioni con caratteristiche analoghe.
Il 4 ottobre 2022 è stato perfezionato da un Consorzio costituito da Saipem (Portugal) Comércio Marìtimo, Sociedade Unipessoal Lda (SPCM) e Saipem Luxemburg Sucursal de Angola (SLUX) con Eni Angola SpA (Cliente) l'Amendment n. 2 al contratto n. 5000019838 "Provision of offshore drilling services through one dynamic positioning dual activity (DPDA) Semi Submersible Drilling rig with mooring capability" (Contratto) per l'esecuzione di attività di perforazione offshore con ii mezzo di perforazione Scarabeo 9, avente come area di riferimento le acque angolane. L'Amendment n. 2 fa seguito all'emissione della revisione n. 1 del Contratto, sottoscritta il 7 aprile 2022, che aveva incrementato il valore complessivo del Contratto stesso a circa 55,7 milioni di USD, equivalenti a 50 milioni di euro. L'Amendment n. 2, che prevede una durata di 110 giorni per l'avvenuto esercizio dell'opzione di 2 ulteriori pozzi, incrementa a sua volta il valore del Contratto di un importo di circa 22,4 milioni di USD, equivalenti a 21,7 milioni di euro. Il valore complessivo del Contratto ammonta quindi ora a circa 81,2 milioni di USD, equivalenti a 71,7 milioni di euro. In considerazione della circostanza che: (i) Saipem Luxembourg SA è controllata indirettamente (100%) da Saipem SpA tramite la società controllata Saipem Maritime Asset Management Luxembourg Sàrl, anch'essa controllata interamente da Saipem SpA (100%); (ii) Saipem (Portugal) Comércio Marìtimo, Sociedade Unipessoal Lda è controllata indirettamente da Saipem SpA (100%) tramite la società controllata Saipem International BV, anch'essa controllata interamente da Saipem SpA (100%); (iii) Saipem SpA a sua volta è controllata congiuntamente da Eni SpA e CDP Industria SpA; (iv) Eni Angola SpA è una società interamente controllata di Eni SpA; l'operazione si configura come operazione con parti correlate.
L'operazione oggetto della presente comunicazione, ancorché si qualifichi come operazione di "maggiore rilevanza" in quanto supera l'indice di rilevanza del controvalore (all'epoca pari a 15 milioni di euro, con riferimento al patrimonio netto consolidato del Gruppo Saipem al 30 giugno 2022), si configura come operazione ordinaria e conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard, ed è pertanto esclusa dagli obblighi procedurali e di informazione previsti per le operazioni di maggiore rilevanza, non rientranti nei casi di esclusione previsti dal Regolamento Consob e dalla Procedura adottata dalla Società. In particolare, l'operazione è ordinaria e conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard per i motivi di seguito descritti: rientra nell'ordinario esercizio dell'attività tipica del Gruppo Saipem, e in particolare della Business Line Asset Based Services, attività Drilling Offshore (servizi di perforazione a mare); le condizioni economiche concordate per l'utilizzo del mezzo Scarabeo 9 risultano in linea con le condizioni di mercato riportate da fonti terze specializzate e internazionali per l'industria di riferimento (mezzi di perforazione drilling offshore), disponibili sia alla data di firma del Contratto e consultabili sia alla data della firma della revisione 1 che alla data di firma dell'Amendment n. 2, e utilizzate dalla Business Line Asset Based Services per le attività Drilling Offshore; le condizioni contrattuali concordate per l'Amendment n. 2 risultano in linea con quelle applicate ad analoghi contratti stipulati con soggetti non identificati come parti correlate di Saipem.
Il 21 ottobre 2022 è stato perfezionato da Saipem SpA ("Saipem") e SACE SpA ("SACE") un accordo di mandato e manleva (l'"Accordo") finalizzato all'incremento di una garanzia di anticipo per materiali, emessa localmente a novembre 2019 a favore del cliente Saudi Aramco, nell'interesse di Snamprogetti Saudi Arabia Co Ltd, per il progetto Berri Increment Program - Expand Abu Ali Crude & KGP Gas Facilities (Pkg 1) in Arabia Saudita. L'aumento del valore della garanzia da 1.000 milioni di SAR (circa 275 milioni di euro) a 1.300 milioni di SAR (circa 357 milioni di euro) è stato realizzato attraverso: (i) iI rilascio di una controgaranzia da parte di Unicredit SpA (Unicredit) a favore della banca locale per un valore di 300 milioni di SAR (circa 82 milioni di euro), incrementabile fino al valore di 700 milioni di SAR (circa 192 milioni di euro); (ii) il rilascio di una controgaranzia da parte di SACE a favore di Unicredit a copertura del 33% dell'importo della controgaranzia emessa da Unicredit, per un valore di 99 milioni di SAR (circa 27 milioni di euro), incrementabile fino al valore di 231 milioni di SAR (circa 63 milioni di euro).
In considerazione della circostanza che, all'atto della sottoscrizione dell'Accordo: (i) Saipem controllava indirettamente Snamprogetti Saudi Arabia Co Ltd; (ii) Saipem era controllata congiuntamente da Eni SpA e CDP Industria SpA; (iii) Eni SpA e CDP Industria SpA erano a loro volta indirettamente controllate dal Ministero dell'Economia e delle Finanze ("MEF"); (iv) SACE era a sua volta controllata dal MEF; l'operazione relativa alla sottoscrizione dell'Accordo si configura come un'operazione con Parti Correlate, in quanto conclusa tra società sottoposte con Saipem a comune controllo, anche congiunto.
Il rilascio della controgaranzia da parte di SACE, ancorché si qualifichi come un'operazione di "maggiore rilevanza", in quanto supera la soglia all'epoca pari a 15 milioni di euro (con riferimento al patrimonio netto del Gruppo Saipem al 30 giugno 2022), si può configurare come operazione ordinaria e conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard, e pertanto

esclusa dagli obblighi procedurali e di informazione previsti per le operazioni di maggiore rilevanza dal Regolamento Consob in materia di parti correlate e dalla Procedura Saipem, in considerazione dei seguenti elementi: (i) l'operazione oggetto dell'Accordo rientra nell'esercizio dell'ordinaria attività operativa di Saipem e delle sue controllate per l'esecuzione di servizi di ingegneria, fornitura materiali e attività di costruzione per i quali la consegna al cliente di una garanzia bancaria di anticipo a prima richiesta rappresenta una costante prassi; (ii) l'operazione oggetto dell'Accordo è stata finalizzata secondo termini e condizioni generali standard in linea con la prassi nazionale e internazionale ampiamente consolidata; (iii) la commissione da corrispondersi a SACE per l'assunzione del rischio Saipem è identica a quella da corrispondersi a Unicredit per la quota di rischio Saipem non coperta da SACE; (iv) la commissione concordata con SACE, così come le relative condizioni contrattuali, risultano in linea con le commissioni e le condizioni contrattuali corrisposte da Saipem a controparti non correlate per operazioni con caratteristiche analoghe.
Il 10 novembre 2022 è stato sottoscritto il Contratto n. 5000022735 (Contratto) da un Consorzio costituito da Saipem (Portugal) Comércio Marìtimo, Sociedade Unipessoal Lda (SPCM) e Saipem Luxembourg Sucursal de Angola (SLUX) con Eni Angola SpA (Eni Angola o il Cliente), avente ad oggetto le attività di perforazione offshore al largo della costa angolana con l'impiego della drilliship Saipem 12000. Il Contratto prevede attività di perforazione di n. 12 pozzi firm, per una durata stimata di 804 giorni, e per un ammontare complessivo di 293,5 milioni di USD, pari a circa 289,5 milioni di euro equivalenti. A integrazione, in accordo al contratto, il cliente ha la possibilità di proseguire le attività di perforazione mediante l'esercizio di eventuali pozzi opzionali, per i quali le condizioni commerciali saranno accordate in caso d'esercizio. In considerazione della circostanza che: (i) Saipem Luxembourg SA è controllata indirettamente (100%) da Saipem SpA tramite la società controllata Saipem Maritime Asset Management Luxembourg Sàrl, anch'essa controllata interamente da Saipem SpA (100%); (ii) Saipem (Portugal) Comércio Marìtimo, Sociedade Unipessoal Lda è controllata indirettamente da Saipem SpA (100%) tramite la società controllata Saipem International BV, anch'essa controllata interamente da Saipem SpA (100%); (iii) Saipem SpA è a sua volta controllata congiuntamente da Eni SpA e CDP Industria SpA; (iv) Eni Angola SpA è una società interamente controllata da Eni SpA; l'operazione si configura come operazione con parti correlate.
L'operazione oggetto della presente comunicazione, ancorché si qualifichi come operazione di "maggiore rilevanza" in quanto supera l'indice di rilevanza del controvalore (attualmente pari a 50 milioni di euro, con riferimento al patrimonio netto consolidato del Gruppo Saipem al 30 settembre 2022), si configura come operazione ordinaria e conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard, ed è pertanto esclusa dagli obblighi procedurali e di informazione previsti per le operazioni di maggiore rilevanza, non rientranti nei casi di esclusione previsti dal Regolamento Consob e dalla Procedura adottata dalla Società. In particolare, l'operazione si configura come operazione ordinaria e conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard per i motivi di seguito descritti: rientra nell'ordinario esercizio dell'attività tipica del Gruppo Saipem, e in particolare della Business Line Asset Based Services, settore di attività Drilling Offshore (servizi di perforazione a mare); le condizioni economiche applicate risultano in linea con le condizioni di mercato riportate da fonti terze specializzate e internazionali per l'industria di riferimento (mezzi di perforazione drilling offshore) e utilizzate dalla Business Line Asset Based Services, settore di attività Drilling Offshore (servizi di perforazione a mare). Tali fonti sono a disposizione della stessa Business Line per eventuali verifiche. La documentazione a fondamento della qualifica dell'operazione come ordinaria e conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard risulta dalla documentazione agli atti della Business Line Asset Based Services, settore di attività Drilling Offshore (servizi di perforazione a mare)
Il 30 novembre 2022 è stato perfezionato – a seguito dell'accettazione della Letter of Award (LOA) ricevuta il 24 novembre 2022 da Belayim Petroleum Co (Petrobel), di seguito "il Cliente" – il Contratto n. 210000749 avente ad oggetto le attività di "Transportation, Installation & Pre-Commissioning of Zohr Back-Up Distribution System for the South Field" (di seguito "il Contratto") tra: (i) un consorzio costituito da Saipem SpA e Saipem MISR for Petroleum Services (di seguito "le Società") da una parte; e (ii) il Cliente, dall'altro. Il Contratto assegnato dal Cliente ha per oggetto il trasporto e l'installazione del sistema legato al cavo ombelicale elettrico principale, con le strutture connesse, nel campo offshore di Zohr in Egitto. Il valore delle attività previste dal Contratto, della durata di 20 mesi, ammonta a 91.945.139 USD. In considerazione della circostanza che: (i) Saipem MISR for Petroleum Services è interamente e indirettamente controllata da Saipem SpA; (ii) Saipem SpA è a sua volta controllata congiuntamente da Eni SpA e CDP Industria SpA; e che inoltre (iii) Belayim Petroleum Co (Petrobel) è una società soggetta a controllo congiunto da parte di Eni SpA; l'operazione indicata si configura come operazione con parti correlate, in quanto posta in essere con società sottoposte a comune controllo, anche congiunto (capitolo 2 della Procedura).
L'operazione in questione, ancorché si qualifichi come operazione di "maggiore rilevanza" in quanto supera l'indice di rilevanza del controvalore (pari a 50 milioni di euro, con riferimento al patrimonio netto consolidato del Gruppo Saipem al 30 settembre 2022), si configura come operazione ordinaria e conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard, ed è pertanto esclusa dagli obblighi procedurali e di informazione previsti per le operazioni di maggiore rilevanza, non rientranti nei casi di esclusione previsti dal Regolamento Consob e dalla Procedura adottata dalla Società (capitolo 9). Il Contratto oggetto della presente comunicazione, infatti: (i) rientra nell'ordinario esercizio dell'attività operativa, in quanto relativo all'esecuzione di servizi di ingegneria, fornitura materiali e attività di installazione il cui contenuto è parte del business tipico del Gruppo Saipem, e in particolare della Business Line Asset Based Services, settore di attività Engineering & Construction Offshore; (ii) le condizioni contrattuali sono basate su standard contrattuali del Cliente, in linea con le prassi consuete applicabili ai progetti industriali internazionali; (iii) l'aggiudicazione del Contratto è stata conclusa a condizioni economiche, tecniche e contrattuali standard e di mercato equivalenti a quelle di progetti comparabili valutati utilizzando parametri di riferimento della Business Line Asset Based Services (settore di attività Engineering & Construction Offshore); (iv) le condizioni contrattuali applicate al Cliente sono applicabili anche ad altri clienti non identificabili come parti correlate di Saipem.

Sono di seguito evidenziati gli ammontari dei rapporti, di natura commerciale e diversa e di natura finanziaria, posti in essere con parti correlate. L'analisi per società è fatta sulla base del principio di rilevanza correlato all'entità complessiva dei singoli rapporti; i rapporti non evidenziati analiticamente, in quanto non rilevanti, sono indicati secondo la seguente aggregazione:

I rapporti commerciali e diversi dell'esercizio 2021 sono di seguito analizzati:
(milioni di euro)
| 31.12.2021 | Esercizio 2021 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Debiti commerciali, Crediti altri debiti |
|||||||
| Costi | Ricavi | ||||||
| commerciali | e passività | Beni | |||||
| Denominazione | e altri crediti | contrattuali | Garanzie | Beni | Servizi (1) | e servizi | Altri |
| Continuing operations | |||||||
| Imprese controllate escluse dal consolidamento integrale | |||||||
| Smacemex Scarl | 5 | 4 | - | - | - | - | - |
| Altre (per rapporti di importo unitario | |||||||
| non superiore a 500 migliaia di euro) Totale controllate escluse dal consolidamento integrale |
- 5 |
- 4 |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
| Joint venture e imprese collegate | |||||||
| ASG Scarl (2) | 1 | 3 | - | - | - | - | - |
| CCS JV Scarl (2) | 208 | 479 | - | - | 672 | 798 | - |
| CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Due (2) | 100 | 327 | 639 | - | 185 | 178 | - |
| CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno (2) | - | - | 59 | - | - | - | - |
| Gydan Lng Sarl | 1 | - | - | - | - | 11 | - |
| Gydan Yard Management Services (Shanghai) Co Ltd | 1 | - | - | - | - | 2 | - |
| Gygaz Snc | 1 | - | - | - | (4) | 1 | - |
| KWANDA Suporte Logistico Lda | 1 | 6 | - | - | 2 | 4 | - |
| Novarctic Sarl | 1 | - | - | - | - | 3 | - |
| Petromar Lda | 6 | 1 | 5 | - | (1) | 8 | - |
| PSS Netherlands BV | 31 | 18 | - | - | - | 12 | - |
| Saipem Taqa Al Rushaid Fabricators Co Ltd | 16 | 12 | 74 | - | - | - | - |
| Saipon Snc | 1 | - | - | - | - | - | - |
| SAME Netherlands BV | 20 | - | - | - | - | 44 | - |
| Saren BV | 61 | 1 | - | - | - | 89 | - |
| SCD JV Scarl (2) | 14 | 203 | - | 8 | 78 | 112 | - |
| TSGI Mühendislik Insaat Ltd Sirketi | 3 | - | - | - | - | (5) | - |
| Altre (per rapporti di importo unitario | |||||||
| non superiore a 500 migliaia di euro) | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale joint venture e imprese collegate | 466 | 1.050 | 777 | 8 | 932 | 1.257 | - |
| Gruppo Eni | |||||||
| Eni SpA (3) | 16 | 2 | 16 | - | 2 | 37 | - |
| Eni Angola SpA | 30 | 1 | 57 | - | (5) | 181 | - |
| Eni Congo SA | 18 | 7 | - | (1) | - | 21 | - |
| Eni East Sepinggan Ltd | - | - | 7 | - | - | 42 | - |
| Eni México, S. de R.L. de Cv | 12 | - | - | - | - | 43 | - |
| Mozambique Rovuma Venture SpA | 7 | - | - | - | - | 89 | - |
| Naoc - Nigerian Agip Oil Co Ltd | - | 120 | - | - | - | 5 | - |
| Petrobel Belaym Petroleum Co | 18 | 28 | 103 | - | - | 99 | - |
| Var Energy AS | 1 | - | - | - | - | 68 | - |
| Altre società del Gruppo Eni (per rapporti di importo | |||||||
| non superiore a 21 milioni di euro) | 9 | 2 | 9 | 1 | 14 | 56 | - |
| Totale Gruppo Eni | 111 | 160 | 192 | - | 11 | 641 | - |
(1) La voce "Servizi" comprende costi per servizi, costi per godimento di beni di terzi e altri oneri.
(2) I ricavi verso le società consortili a responsabilità limitata si riferiscono alla retrocessione dei corrispettivi che queste fatturano al committente e che sulla base della natura consortile della partecipata vengono attribuite al socio consorziato.
(3) La voce "Eni SpA" comprende anche i rapporti verso Eni SpA Divisione Exploration & Production, Eni SpA Divisione Gas & Power, Eni SpA Divisione Refining & Marketing.

(milioni di euro)
| 31.12.2021 | Esercizio 2021 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Debiti commerciali, Crediti altri debiti |
Costi | Ricavi | |||||
| Denominazione | commerciali e altri crediti |
e passività contrattuali |
Garanzie | Beni | Servizi (1) | Beni e servizi |
Altri |
| Gruppo CDP | |||||||
| Italgas | - | - | 44 | - | - | - | - |
| Snam Rete Gas SpA | 12 | 19 | 1 | - | - | 21 | - |
| Altre società del Gruppo CDP (per rapporti di importo | |||||||
| non superiore a 21 milioni di euro) | 5 | 5 | 2 | - | - | 8 | - |
| Totale Gruppo CDP | 17 | 24 | 47 | - | - | 29 | - |
| Imprese controllate o possedute dallo Stato | 7 | 1 | - | - | 4 | - | - |
| Totale rapporti con parti correlate - Continuing operations | 606 | 1.239 | 1.016 | 8 | 947 | 1.927 | - |
| Incidenza (%) | 26,92 | 23,97 | 12,71 | O,44 | 24,67 | 29,52 | - |
| Totale generale - Continuing operations | 2.251 | 5.168 | 7.995 | 1.825 | 3.838 | 6.528 | 5 |
| Discontinued operations | |||||||
| Gruppo Eni | |||||||
| Eni Congo SA | - | - | - | - | - | 7 | - |
| Totale Gruppo Eni | - | - | - | - | - | 7 | - |
| Totale rapporti con parti correlate - Discontinued operations | - | - | - | - | - | 7 | - |
| Totale generale - Discontinued operations | - | - | - | 25 | 124 | 347 | - |
| Totale rapporti con parti correlate | 606 | 1.239 | 1.016 | 8 | 947 | 1.934 | - |
| Totale generale | 2.251 | 5.168 | 7.995 | 1.850 | 3.962 | 6.875 | 5 |
| Incidenza (%) | 26,92 | 23,97 | 12,71 | 0,43 | 23,90 | 28,13 | - |
(1) La voce "Servizi" comprende costi per servizi, costi per godimento di beni di terzi e altri oneri.
I rapporti commerciali e diversi dell'esercizio 2022 sono di seguito analizzati:
(milioni di euro)
| 31.12.2022 | Esercizio 2022 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Debiti commerciali, |
Costi | Ricavi | |||||
| Crediti commerciali |
altri debiti e passività |
Beni | |||||
| Denominazione | e altri crediti | contrattuali | Garanzie | Beni | Servizi (1) | e servizi | Altri |
| Continuing operations | |||||||
| Imprese controllate escluse dal consolidamento integrale | |||||||
| Smacemex Scarl | 5 | 4 | - | - | - | - | - |
| Altre (per rapporti di importo unitario non superiore a 500 migliaia di euro) |
- | - | - | - | - | - | - |
| Totale controllate escluse dal consolidamento integrale | 5 | 4 | - | - | - | - | - |
| Joint venture e imprese collegate | |||||||
| ASG Scarl (2) | 1 | 2 | - | - | (1) | - | - |
| CCS JV Scarl (2) | 44 | 405 | - | - | 105 | 161 | - |
| CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Due (2) | 131 | 263 | 503 | - | 274 | 269 | - |
| CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno (2) | - | - | 34 | - | 1 | - | - |
| Gydan Lng Sarl | 1 | - | - | - | - | 5 | - |
| Gygaz Snc | - | - | - | - | - | 1 | - |
| KCA Deutag International Ltd | 6 | 1 | - | - | - | 2 | - |
| KWANDA Suporte Logistico Lda | 1 | 5 | - | - | 2 | 5 | - |
| Novarctic Sarl | - | - | - | - | - | 8 | - |
| Petromar Lda | 6 | 1 | 3 | - | (1) | 16 | - |
| PSS Netherlands BV | - | 3 | - | - | - | 30 | - |
| Saipem Taqa Al Rushaid Fabricators Co Ltd | 13 | 10 | 36 | - | 4 | - | - |
| Saipon Snc | 1 | - | - | - | - | - | - |
| SAME Netherlands BV | - | - | - | - | - | 82 | - |
| Saren BV | 76 | 1 | - | - | - | 41 | - |
| SCD JV Scarl (2) | 32 | 161 | - | - | 142 | 191 | - |
| TSGI Mühendislik Insaat Ltd Sirketi | 2 | - | - | - | - | - | - |
| Altre (per rapporti di importo unitario non superiore a 500 migliaia di euro) |
- | - | - | - | - | - | - |
| Totale joint venture e imprese collegate | 314 | 852 | 576 | - | 526 | 811 | - |
(1) La voce "Servizi" comprende costi per servizi, costi per godimento di beni di terzi e altri oneri.
(2) I ricavi verso le società consortili a responsabilità limitata si riferiscono alla retrocessione dei corrispettivi che queste fatturano al committente e che sulla base della natura consortile della partecipata vengono attribuite al socio consorziato.

(milioni di euro)
| 31.12.2022 | Esercizio 2022 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Debiti | ||||||||
| Crediti | commerciali, altri debiti |
Costi | Ricavi | |||||
| commerciali | e passività | Beni | ||||||
| Denominazione | e altri crediti | contrattuali | Garanzie | Beni | Servizi (1) | e servizi | Altri | |
| Gruppo Eni | ||||||||
| Eni Angola Exploration | 15 | 7 | - | - | - | 34 | - | |
| Eni Angola SpA | 96 | 1 | 34 | - | - | 319 | - | |
| Eni Cote d'Ivoire Ltd | 77 | 4 | - | - | - | 351 | - | |
| Eni Kenya | - | - | - | - | - | 21 | - | |
| Eni Mediterranea Idrocarburi SpA | 2 | - | 29 | - | - | 11 | - | |
| Eni México, S. de R.L. de Cv | 5 | - | - | - | - | 49 | - | |
| Eni US Operating Co Inc | 21 | 19 | - | - | - | 99 | - | |
| Naoc - Nigerian Agip Oil Co Ltd | - | - | - | - | - | 184 | - | |
| Petrobel Belayim Petroleum Co | 38 | 17 | 107 | - | - | 198 | - | |
| Solenova Ltd | 16 | - | - | - | - | 33 | - | |
| Altre società del Gruppo Eni (per rapporti di importo | ||||||||
| non superiore a 21 milioni di euro) | 26 | 15 | 23 | - | 9 | 68 | - | |
| Totale Gruppo Eni | 296 | 63 | 193 | - | 9 | 1.367 | - | |
| Gruppo CDP | ||||||||
| Snam Rete Gas | 23 | 23 | 1 | - | - | 29 | - | |
| Altre società del Gruppo CDP (per rapporti di importo | ||||||||
| non superiore a 21 milioni di euro) | 4 | 5 | 5 | - | - | 13 | - | |
| Totale Gruppo CDP | 27 | 28 | 6 | - | - | 42 | - | |
| Imprese controllate o possedute dallo Stato | 33 | 11 | - | - | 12 | 1 | - | |
| Totale rapporti con parti correlate - Continuing operations | 675 | 958 | 775 | - | 547 | 2.221 | - | |
| Incidenza (%) | 30,93 | 17,36 | 10,57 | - | 9,99 | 22,25 | - | |
| Totale generale - Continuing operations | 2.182 | 5.520 | 7.333 | 2.704 | 5.474 | 9.980 | 11 | |
| Discontinued operations | ||||||||
| Joint venture e imprese collegate | ||||||||
| KCA Deutag International Ltd | - | 2 | - | - | - | 2 | - | |
| Totale joint venture e imprese collegate | - | 2 | - | - | - | 2 | - | |
| Gruppo Eni | ||||||||
| Eni Congo SA | 4 | - | - | - | - | 6 | - | |
| Totale Gruppo Eni | 4 | - | - | - | - | 6 | - | |
| Totale rapporti con parti correlate - Discontinued operations | 4 | 2 | - | - | - | 8 | - | |
| Totale generale - Discontinued operations | 54 | 43 | 60 | 75 | 187 | 476 | 1 | |
| Totale rapporti con parti correlate | 679 | 960 | 775 | - | 547 | 2.229 | - | |
| Totale generale | 2.236 | 5.563 | 7.393 | 2.779 | 5.661 | 10.456 | 12 | |
| Incidenza (%) | 30,37 | 17,26 | 10,48 | - | 9,66 | 21,32 | - |
(1) La voce "Servizi" comprende costi per servizi, costi per godimento di beni di terzi e altri oneri.
I valori riportati in tabella fanno riferimento alle note 10 "Crediti commerciali e altri crediti", 21 "Debiti commerciali e altri debiti", 22 "Passività contrattuali", 33 "Garanzie, impegni e rischi", 34 "Ricavi (ricavi della gestione caratteristica e altri ricavi e proventi)" e 35 "Costi operativi (acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi)".
Il Gruppo Saipem fornisce servizi alle imprese del Gruppo Eni in tutti i settori in cui opera sia in Italia che all'estero.
I rapporti verso le imprese controllate o possedute dallo Stato sono in essere principalmente nei confronti del Gruppo Snam. Gli altri rapporti sono di seguito analizzati:
| 31.12.2021 | 31.12.2022 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Altre | Altre | Altre | Altre | |
| CCS JV Scarl | attività 20 |
passività - |
attività 22 |
passività - |
|
| CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno | - | - | 1 | - | |
| Altre società del Gruppo Eni (per rapporti di importo | |||||
| non superiore a 21 milioni di euro) | 5 | - | 5 | - | |
| Totale rapporti con parti correlate - Continuing operations | 25 | - | 28 | - | |
| Totale rapporti con parti correlate - Discontinued operations | - | - | - | - | |
| Totale generale - Continuing operations | 268 | 216 | 302 | 109 | |
| Totale generale - Discontinued operations | - | - | 14 | - | |
| Incidenza - Continuing operations (%) | 9,33 | - | 9,27 | - |

I rapporti con le parti correlate comprendono inoltre fondi per benefici ai dipendenti per 3 milioni di euro al 31 dicembre 2022 (7 milioni di euro al 31 dicembre 2021).
I rapporti finanziari, escluse le passività nette per leasing, dell'esercizio 2021 sono di seguito analizzati:
(milioni di euro)
| 31.12.2021 | Esercizio 2021 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Denominazione | Crediti (1) | Debiti | Impegni | Oneri | Proventi |
| CCS JV Scarl | 344 | - | - | - | - |
| Petromar Lda | - | - | - | - | 1 |
| Saren BV | - | 8 | - | - | - |
| Saipon Snc | - | 1 | - | - | - |
| SCD JV Scarl | 208 | - | - | - | - |
| Serfactoring SpA | 1 | - | - | - | - |
| Société pour la Réalisation du Port de Tanger Méditerranée | 1 | - | - | - | - |
| TSGI Mühendislik Insaat Ltd Sirketi | - | 9 | - | - | - |
| Altre società del Gruppo Eni (per rapporti di importo | |||||
| non superiore a 21 milioni di euro) | - | - | - | - | - |
| Totale rapporti con parti correlate | 554 | 18 | - | - | 1 |
(1) Esposti nello stato patrimoniale alla voce "Altre attività finanziarie correnti".
I rapporti finanziari, escluse le passività nette per leasing, dell'esercizio 2022 sono di seguito analizzati:
| (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2022 | Esercizio 2022 | ||||
| Denominazione | Crediti (1) | Debiti | Impegni | Oneri | Proventi |
| CCS JV Scarl | 326 | - | - | - | 4 |
| Petromar Lda | - | - | - | - | 1 |
| Saipem Taqa Al Rushaid Fabricators Co Ltd | - | - | - | - | (2) |
| Saipon Snc | - | 1 | - | - | - |
| SCD JV Scarl | 161 | - | - | - | 1 |
| Société pour la Réalisation du Port de Tanger Méditerranée | 1 | - | - | - | - |
| TSGI Mühendislik Insaat Ltd Sirketi | - | - | - | 1 | - |
| Altre società del Gruppo Eni (per rapporti di importo | |||||
| non superiore a 21 milioni di euro) | 1 | - | - | 15 | 1 |
| Totale rapporti con parti correlate | 489 | 1 | - | 16 | 5 |
(1) Esposti nello stato patrimoniale alla voce "Altre attività finanziarie correnti".
L'incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate relative ai rapporti finanziari è la seguente:
| 31.12.2021 | 31.12.2022 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Totale | Entità correlate | Incidenza % | Totale | Entità correlate | Incidenza % | |
| Passività finanziarie a breve termine | 412 | 18 | 4,37 | 159 | 1 | 0,63 | |
| Passività finanziarie a lungo termine | |||||||
| (comprensive delle quote a breve termine) | 3.129 | - | - | 2.471 | - | - | |
| Totale | 3.541 | 18 | 2.630 | 1 |
| Esercizio 2021 | Esercizio 2022 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Totale | Entità correlate | Incidenza % | Totale | Entità correlate | Incidenza % | ||
| Proventi (oneri) finanziari | (25) | 1 | n.s. | (67) | (11) | 16,42 | ||
| Strumenti derivati | (112) | - | - | (128) | - | - | ||
| Altri proventi (oneri) operativi | 2 | - | - | 7 | - | - | ||
| Totale - Continuing operations | (135) | 1 | (188) | (11) | ||||
| Totale - Discontinued operations | (3) | - | (7) | - |
I rapporti finanziari per leasing al 31 dicembre 2021 sono di seguito analizzati:
| (milioni di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2021 | Esercizio 2021 | |||||
| Denominazione | Crediti | Debiti | Impegni | Oneri | Proventi | |
| Consorzio F.S.B. | - | 1 | - | - | - | |
| Totale rapporti con parti correlate | - | 1 | - | - | - |
L'incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate relative ai rapporti finanziari per leasing è la seguente:
| 31.12.2021 | ||||
|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Totale | Entità correlate | Incidenza % | |
| Passività per leasing a lungo termine (comprensive delle quote a breve termine) | 394 | 1 | 0,25 | |
| Totale - Continuing operations | 394 | 1 | ||
| Totale - Discontinued operations | - | - |
I rapporti finanziari per leasing al 31 dicembre 2022 sono di seguito analizzati:
| (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2022 | Esercizio 2022 | ||||
| Denominazione | Crediti | Debiti | Impegni | Oneri | Proventi |
| Consorzio F.S.B. | - | 1 | - | - | - |
| Totale rapporti con parti correlate | - | 1 | - | - | - |
L'incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate relative ai rapporti finanziari per leasing è la seguente:
| 31.12.2022 | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Totale | Entità correlate | Incidenza % | ||
| Passività per leasing a lungo termine (comprensive delle quote a breve termine) | 403 | 1 | 0,25 | ||
| Totale - Continuing operations | 403 | 1 | |||
| Totale - Discontinued operations | - | - |
I principali flussi finanziari con parti correlate sono indicati nella seguente tabella:
| (milioni di euro) | 31.12.2021 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Ricavi e proventi | 1.927 | 2.221 |
| Costi e oneri | (955) | (547) |
| Proventi (oneri) finanziari e strumenti derivati | 1 | (11) |
| Variazione crediti/debiti commerciali e altri | 382 | (350) |
| Flusso di cassa netto da attività operativa - Continuing operations | 1.355 | 1.313 |
| Flusso di cassa netto da attività operativa - Discontinued operations | 7 | 6 |
| Variazione crediti finanziari | (220) | 65 |
| Flusso di cassa netto da attività di investimento - Continuing operations | (220) | 65 |
| Flusso di cassa netto da attività di investimento - Discontinued operations | - | - |
| Variazione debiti finanziari | 17 | (17) |
| Flusso di cassa netto da attività di finanziamento - Continuing operations | 17 | (17) |
| Flusso di cassa netto da attività di finanziamento - Discontinued operations | - | - |
| Flusso di cassa totale verso entità correlate - Continuing operations | 1.152 | 1.361 |
| Flusso di cassa totale verso entità correlate - Discontinued operations | 7 | 6 |
L'incidenza dei flussi finanziari con parti correlate è indicata nella seguente tabella di sintesi:
| 31.12.2021 | 31.12.2022 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Totale Entità correlate | Incidenza % | Totale Entità correlate | Incidenza % | ||
| Flusso di cassa da attività operativa | 3 | 1.355 | n.s. | (523) | 1.313 | n.s. |
| Flusso di cassa da attività di investimento | (438) | (220) | 50,23 | 32 | 65 | n.s. |
| Flusso di cassa da attività di finanziamento (*) | 372 | 17 | 4,57 | (1.047) | (17) | 1,62 |
(*) Nel flusso di cassa da attività di finanziamento non sono stati considerati i dividendi distribuiti, l'acquisto netto di azioni proprie, gli apporti di capitale proprio da terzi e l'acquisto di quote di partecipazione in imprese consolidate.
Le imprese a controllo congiunto classificate come joint operation non hanno valori significativi.
A seguito dell'accordo siglato nel corso del 2022 con KCA Deutag per la vendita delle attività Drilling Onshore, il settore oggetto di cessione è stato rappresentato come "Discontinued operations". Per i relativi dettagli si rinvia alla nota 30 "Discontinued operations, attività destinate alla vendita e passività direttamente associabili".

Si rinvia alla nota 4 "Stime contabili e giudizi significativi" dove vengono riflesse le misure di gestione e contenimento adottate dal Gruppo per affrontare l'attuale contesto macroeconomico derivante da una combinazione delle conseguenze della crisi russoucraina, dell'inflazione, dell'aumento dei tassi di interesse e degli effetti residui legati alla pandemia COVID-19.
Negli esercizi 2021 e 2022 non si segnalano operazioni atipiche e inusuali.
In data 20 gennaio 2023 Saipem si è aggiudicata due contratti Engineering & Construction offshore per un importo complessivo di circa 900 milioni di dollari. Il primo contratto – in partnership con Aker Solutions do Brasil – è stato aggiudicato da TotalEnergies per il progetto di sviluppo di LAPA Southwest (LAPA SW), un giacimento petrolifero in acque profonde nel bacino di Santos nell'Atlantico meridionale, il cui scopo del lavoro prevede l'ingegneria, l'approvvigionamento, la costruzione e l'installazione (EPCI) di ombelicali sottomarini, riser e flowline (SURF), nonché di sistemi di produzione sottomarini.
Il secondo contratto è stato assegnato da Equinor per il progetto Irpa Pipeline. Il progetto, in acque profonde nel Mare di Norvegia, consiste nell'installazione di una condotta pipe-in-pipe di 80 km che collega il modello di produzione sottomarina del giacimento Irpa alla piattaforma esistente Aasta Hansteen.
In data 1° marzo 2023 Saipem si è aggiudicata dalla joint venture Eni Côte d'Ivoire Ltd e Petroci un contratto di perforazione al largo della Costa d'Avorio del valore di 400 milioni di dollari. Il contratto prevede l'utilizzo della nave di perforazione di settima generazione Deep Value Driller, una delle più moderne al mondo, per la quale Saipem ha stipulato un contratto di noleggio con la società Deep Value Driller.
In data 3 marzo 2023 Rete Ferroviaria Italiana (RFI, Gruppo FS Italiane) ha comunicato l'efficacia dell'aggiudicazione al consorzio formato da Impresa Pizzarotti & C e Saipem dei lavori per la realizzazione del passante ferroviario e della stazione Alta Velocità/Alta Capacità di Firenze. Il valore complessivo del contratto è di oltre 1 miliardo di euro. Con una quota di circa 551 milioni di euro Pizzarotti è la capofila del consorzio, mentre la quota di competenza Saipem ammonta a circa 529 milioni di euro. L'opera consiste nella realizzazione di una nuova linea ferroviaria di circa 7 chilometri in sotterranea con due gallerie parallele, mediamente a circa 20 metri di profondità, completate con due tratti terminali in superficie, a nord tra le stazioni di Firenze Castello e Firenze Rifredi e a sud nei pressi della stazione di Firenze Campo di Marte.
Nell'ambito dell'accordo di cessione del Drilling Onshore a KCA Deutag sottoscritto il 1° giugno 2022, che ha portato al primo closing il 28 ottobre 2022, a fine gennaio 2023 sono state trasferite le attività in Kuwait.
In data 13 febbraio 2023 Saipem SpA ha sottoscritto, con un pool di primari istituti di credito nazionali e internazionali, due nuove linee di credito per un ammontare complessivo pari a 860 milioni di euro. In particolare, un Term Loan senior unsecured di circa 390 milioni di euro con una durata pari a circa 5 anni, garantito per il 70% da SACE, e una Revolving Credit Facility di circa 470 milioni di euro con una durata pari a 3 anni per la quale non si prevedono utilizzi.
In data 22 febbraio 2023 Eni Sustainable Mobility e Saipem hanno firmato un Memorandum of Understanding (MoU) con l'obiettivo di utilizzare carburanti di natura biogenica sui mezzi navali di perforazione e costruzione di Saipem, con particolare riferimento alle operazioni nell'area del Mare Mediterraneo.
In data 23 febbraio 2023 Saipem e Seaway 7 hanno annunciato di aver stipulato un accordo di collaborazione commerciale per individuare, proporre ed eseguire congiuntamente progetti eolici offshore su fondazioni fisse.
Saipem e Seaway 7 perseguiranno progetti che saranno selezionati sulla base della combinazione complementare dei rispettivi asset, tecnologie, prodotti e competenze delle due società e quando gli stessi possano generare sinergie significative ai nostri clienti e migliorarne nel contempo la redditività dei propri investimenti.
Il Consiglio di Amministrazione, in data 14 marzo 2023, su proposta del Comitato Remunerazione e Nomine e previo parere favorevole del Collegio Sindacale ai sensi dell'art. 2389 del codice civile, comma 3, ha deliberato di sottoporre all'approvazione della prossima Assemblea degli Azionisti l'adozione del Piano di Incentivazione Variabile di Lungo Termine 2023-2025 (il "Piano") che prevede l'assegnazione gratuita di azioni ordinarie di Saipem SpA a fronte del conseguimento di obiettivi di performance aziendali.
Il Consiglio di Amministrazione, in data 14 marzo 2023, ha deliberato, su proposta del Comitato Remunerazione e Nomine, di sottoporre all'Assemblea la proposta di autorizzazione all'acquisto di azioni proprie fino a un massimo di n. 37.000.000 azioni ordinarie e, comunque entro l'importo massimo complessivo di 59.300.000 euro, da destinare all'attribuzione 2023 del Piano di Incentivazione di Lungo Termine 2023-2025, previa approvazione del piano stesso da parte dell'Assemblea.
Le autorizzazioni all'acquisto di azioni proprie sono richieste per un periodo di diciotto mesi a far data dalla delibera assembleare.
Nel corso dell'esercizio 2022 Saipem SpA e le società italiane in ambito non hanno ricevuto erogazioni pubbliche rientranti nel perimetro di applicazione della Legge n. 124/2017 (art. 1, commi 125-129) e successive modificazioni.
In particolare, non rientrano nell'ambito di applicazione della sopra citata normativa: (i) le forme di incentivo/sovvenzione ricevute in applicazione di un regime generale di aiuto a tutti gli aventi diritto; (ii) i corrispettivi afferenti a prestazioni di opera/servizi, incluse le sponsorizzazioni; (iii) i rimborsi e le indennità corrisposti a soggetti impegnati in tirocini formativi e di orientamento; (iv) i contributi ricevuti per la formazione continua da parte di fondi interprofessionali costituiti nella forma giuridica di associazione; (v) i contributi associativi per l'adesione ad associazioni di categoria e territoriali, nonché a favore di fondazioni, od organizzazioni equivalenti, funzionali alle attività connesse con il business aziendale. Le erogazioni sono individuate secondo il criterio di cassa. L'informativa rientrante nell'ambito di applicazione della sopra citata normativa include le erogazioni di importo superiore a 10 mila euro effettuate da un medesimo soggetto erogante nel corso del 2022, anche tramite una pluralità di atti.
Il 30 gennaio 2018 la Consob, in esito alla verifica ispettiva avviata in data 7 novembre 2016 (e conclusa in data 23 ottobre 2017) e di cui Saipem SpA ("Saipem") ha dato conto nella Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2016, ha comunicato a Saipem di aver rilevato profili di non conformità "del bilancio d'esercizio e del bilancio consolidato al 31 dicembre 2016, nonché della Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2017" ai principi contabili internazionali applicabili (IAS 1 "Presentazione del bilancio"; IAS 34 "Bilancio intermedio"; IAS 8 "Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori", par. 5, 41 e 42; IAS 36 "Riduzione di valore delle attività", par. 31, 55-57) e, conseguentemente, l'avvio "del procedimento finalizzato all'adozione della misura di cui all'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998".
Con note del 13 e del 15 febbraio 2018 la Società ha trasmesso alla Consob le proprie considerazioni in ordine ai rilievi formulati dagli Uffici, evidenziando le ragioni per le quali ritiene di non condividere tali rilievi.
Il 2 marzo 2018 la Commissione, in parziale accoglimento dei rilievi degli Uffici, ha comunicato a Saipem la propria delibera n. 20324 (la "Delibera"), con la quale ha accertato la "non conformità del bilancio consolidato e di esercizio 2016 di Saipem alle norme che ne disciplinano la predisposizione", senza censurare invece la correttezza della Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2017.
Secondo la Delibera, la non conformità del bilancio consolidato e di esercizio 2016 di Saipem alle norme che ne governano la predisposizione concernerebbe in particolare: (i) la non corretta applicazione del principio della contabilizzazione per competenza sancito dalla norma contabile IAS 1; (ii) la mancata applicazione del principio contabile IAS 8 in relazione alla correzione degli errori attinenti al bilancio 2015; e (iii) il processo di stima del tasso di attualizzazione ai sensi del principio contabile IAS 36.
La Consob ha quindi chiesto alla Società, ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998, di rendere noti al mercato i seguenti elementi di informazione:
(A) le carenze e le criticità rilevate dalla Consob in ordine alla correttezza contabile dei bilanci di cui sopra;
Relativamente al punto (a), la contestazione riguarda la non conformità del bilancio consolidato e d'esercizio 2016:
In sostanza, ad avviso della Consob, le circostanze alla base di talune delle svalutazioni rilevate da Saipem nel bilancio 2016 sarebbero esistite, in tutto o in parte, già alla data di predisposizione del bilancio 2015. Infatti, Consob contesta alla Società la circostanza di avere approvato il bilancio consolidato e d'esercizio 2016 senza avere corretto "errori rilevanti" contenuti nel bilancio consolidato e d'esercizio del periodo amministrativo precedente, relativamente alle seguenti poste contabili:
Relativamente al punto sub (b), Consob non condivide il fatto che la Società, ai fini dello svolgimento dell'impairment test: (i) abbia utilizzato un tasso unico per attualizzare flussi di business unit, caratterizzate da un profilo di rischio differente; (ii) non abbia considerato il rischio Paese in relazione ad alcuni asset che operano in specifiche aree geografiche per lungo tempo; (iii) non abbia tenuto conto delle modifiche nel profilo di rischio della Società conseguenti all'operazione che ha determinato il venir meno del consolidamento di Saipem nel Gruppo Eni.

B. I principi contabili internazionali applicabili e le violazioni riscontrate al riguardo.
La Consob ritiene che il bilancio consolidato e il bilancio separato di Saipem al 31 dicembre 2016 non siano conformi ai seguenti principi contabili: IAS 1, IAS 8 e IAS 36.
Nel dettaglio, la Consob ha osservato che la Società ha approvato il bilancio consolidato e d'esercizio 2016, senza avere corretto "errori rilevanti" contenuti nel bilancio consolidato e d'esercizio del periodo amministrativo precedente, relativamente alle seguenti poste contabili:
Con riferimento alla voce "Immobili, impianti e macchinari" dell'esercizio 2015, Consob contesta la non corretta applicazione dello IAS 16 "Immobili, impianti e macchinari" e dello IAS 36.
Più in particolare, Consob ritiene che alcune svalutazioni operate dalla Società su "immobili, impianti e macchinari" nel bilancio consolidato 2016 avrebbero dovuto, almeno in parte, essere rilevate, per competenza economica, nell'esercizio precedente.
Per la precisione, Consob contesta:
In conseguenza dei rilievi di cui sopra, Consob non condivide anche la competenza economica delle svalutazioni effettuate nel bilancio consolidato e d'esercizio 2016 con riferimento ad alcuni magazzini e a un'imposta differita attiva correlate alle voci dianzi oggetto di contestazione per le quali la competenza economica della svalutazione è ricondotta da Consob all'esercizio 2015.
Consob richiama, al riguardo:
Inoltre, Consob contesta il processo di stima del tasso di attualizzazione alla base dell'impairment test relativo al bilancio 2016, in quanto caratterizzato da un approccio non conforme a quanto previsto dal principio contabile IAS 36 che prevede che la Società debba "applicare il tasso di attualizzazione appropriato ai flussi finanziari futuri". Più precisamente, con riguardo all'esercizio 2016 Consob non condivide il fatto che la Società, ai fini dello svolgimento dell'impairment test: (i) abbia utilizzato un tasso unico per attualizzare flussi di business unit, caratterizzate da un profilo di rischio differente; (ii) non abbia considerato il rischio Paese in relazione ad alcuni asset che operano in specifiche aree geografiche per lungo tempo.

In relazione a quanto sopra, Consob ravvisa la violazione anche del principio relativo alla corretta rappresentazione della situazione aziendale che non garantirebbe il rispetto degli assunti fondamentali e delle caratteristiche qualitative delle informazioni.
Ritiene, infatti, Consob che la rilevanza degli errori e la significatività delle carenze riscontrate, possano determinare, altresì, la non conformità delle rendicontazioni in oggetto ai requisiti di attendibilità, prudenza e completezza, sanciti dal principio IAS 1.
C. Illustrazione, in un'apposita situazione economico-patrimoniale consolidata pro-forma – corredata dei dati comparativi – degli effetti che una contabilizzazione conforme alle regole avrebbe prodotto sulla situazione patrimoniale, sul conto economico e sul patrimonio netto dell'esercizio 2016, per i quali è stata fornita un'informativa errata.
La Società non condivide il giudizio di non conformità del bilancio consolidato e d'esercizio al 31 dicembre 2016 reso da Consob nella Delibera e ricorda che il bilancio consolidato e il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2016 sono stati approvati rispettivamente dal Consiglio di Amministrazione il 16 marzo 2017 e dall'Assemblea dei Soci il 28 aprile 2017 e sono stati oggetto della relazione della società di revisione ai sensi degli artt. 14 e 16 del decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 39, relazione rilasciata il 3 aprile 2017.
Inoltre con comunicato stampa del 6 marzo 2018 Saipem ha informato che "il Consiglio di Amministrazione di Saipem, non condividendo la prospettazione della Consob, ha deliberato il 5 marzo 2018 di proporre impugnazione avverso la Delibera nelle competenti sedi giudiziarie".
Con comunicato stampa del 21 marzo 2018 Saipem ha informato che al fine di correttamente interpretare e attuare quanto disposto dalla Delibera, ha proposto motivata istanza alla Consob al fine di ottenere chiarimenti interpretativi, idonei a superare le complessità tecniche e valutative connesse ai rilievi formulati dall'Autorità e potere, in questo modo, correttamente informare il mercato, ribadendo di non condividere – e di non avere intenzione di fare proprio – il giudizio di non conformità del bilancio consolidato e del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2016.
Il 27 aprile 2018 Saipem ha presentato ricorso al Tribunale Amministrativo del Lazio chiedendo l'annullamento della Delibera e di ogni altro atto e/o provvedimento presupposto e/o connesso.
Il 24 maggio 2018 Saipem SpA ha depositato al TAR-Lazio motivi aggiuntivi di impugnazione avverso la citata Delibera.
Il 15 giugno 2021 si è tenuta dinanzi al TAR-Lazio l'udienza per la discussione del ricorso di Saipem avverso la delibera Consob del 2 marzo 2018.
Il 6 luglio 2021 il TAR-Lazio ha respinto il ricorso presentato da Saipem SpA il 27 aprile 2018.
Con comunicato stampa del 6 luglio 2021 Saipem SpA ha emesso il seguente comunicato stampa:
"Saipem: il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio respinge il ricorso avverso la delibera Consob n. 20324 del 2 marzo 2018.
San Donato Milanese (MI), 6 luglio 2021: Saipem SpA informa che con sentenza depositata oggi il Tribunale Amministrativo Regionale ('TAR') del Lazio ha respinto il ricorso presentato dalla Società il 27 aprile 2018 avverso la delibera Consob n. 20324 del 2 marzo 2018 (di cui si è data informativa al mercato con comunicato stampa del 5 marzo 2018, 'la Delibera').
Con la Delibera (il cui contenuto è dettagliatamente illustrato, da ultimo, nella sezione 'Informazioni relative alla censura formulata dalla Consob ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998 e alla comunicazione degli Uffici di Consob in data 6 aprile 2018' della Relazione finanziaria annuale di Saipem SpA al 31 dicembre 2020) Consob aveva accertato la non conformità del bilancio consolidato e di esercizio 2016 di Saipem alle norme che ne governano la predisposizione con riferimento in particolare a quanto segue: (i) la non corretta applicazione del principio della contabilizzazione per competenza sancito dalla norma contabile IAS 1; (ii) la mancata applicazione del principio contabile IAS 8 in relazione alla correzione degli errori attinenti al bilancio 2015; e (iii) il processo di stima del tasso di attualizzazione ai sensi del principio contabile IAS 36.
Con la Delibera Consob aveva, quindi, chiesto alla Società, ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998, di rendere noti al mercato i seguenti elementi di informazione: (A) le carenze e le criticità rilevate dalla Consob in ordine alla correttezza contabile dei bilanci di cui sopra; (B) i principi contabili internazionali applicabili e le violazioni riscontrate al riguardo; (C) l'illustrazione, in un'apposita situazione economico-patrimoniale consolidata pro-forma – corredata dei dati comparativi – degli effetti che una contabilizzazione conforme alle regole avrebbe prodotto sulla situazione patrimoniale, sul conto economico e sul patrimonio netto dell'esercizio 2016, per i quali, secondo Consob era stata fornita un'informativa errata.
Saipem SpA il 16 aprile 2018 aveva emesso un comunicato stampa con ad oggetto la situazione economico-patrimoniale pro-forma consolidata al 31 dicembre 2016 al solo fine di ottemperare alla Delibera.
Il TAR-Lazio ha rigettato la richiesta di Saipem SpA di annullamento della Delibera.
Saipem si riserva di presentare ricorso al Consiglio di Stato avverso la sentenza del TAR-Lazio".
Il 6 novembre 2021 Saipem SpA ha depositato il proprio appello avverso la decisone del TAR-Lazio davanti al Consiglio di Stato. Il procedimento è allo stato pendente.
Il 16 aprile 2018 Saipem ha emesso un comunicato stampa con ad oggetto la situazione economico-patrimoniale pro-forma consolidata al 31 dicembre 2016 al solo fine di ottemperare alla Delibera.
Inoltre, il 6 aprile 2018, dopo la chiusura del mercato, gli Uffici della Consob (Divisione Informazione Emittenti), con comunicazione prot. n. 0100385/18 (la "Comunicazione"), hanno avviato un procedimento amministrativo sanzionatorio formulando talune contestazioni, ai sensi degli artt. 191 e 195 del D.Lgs. n. 58/1998 ("TUF"), in ordine alla documentazione d'offerta (Prospetto Informativo e Supplemento al Prospetto Informativo) messa a disposizione del pubblico da Saipem in occasione della operazione di aumento del capitale sociale realizzata nei mesi di gennaio e febbraio 2016. Le contestazioni sono rivolte esclusivamente nei confronti degli amministratori e del Chief Financial Officer/Dirigente Preposto in carica in quel momento.

Gli Uffici di Consob nel notificare agli interessati le contestazioni hanno comunicato che le violazioni contestate da Consob, ove accertate dalla Commissione all'esito del procedimento, "sono punite con una sanzione amministrativa pecuniaria compresa tra euro 5.000 ed euro 500.000".
Saipem ha ricevuto notifica della Comunicazione unicamente quale garante ex lege del pagamento "delle sanzioni pecuniarie che potranno eventualmente essere comminate agli esponenti aziendali in esito al procedimento amministrativo".
Le contestazioni fanno seguito alla deliberazione Consob n. 20324 dello scorso 2 marzo 2018 (la "Delibera"), il cui contenuto è stato reso noto al mercato dalla Società con comunicato stampa del 5 marzo 2018. La Delibera – che, come parimenti reso noto al mercato, la Società non ha condiviso e che ha formato oggetto di impugnazione dinanzi al TAR-Lazio – aveva contestato, tra l'altro, "l'incoerenza delle assunzioni e degli elementi alla base del Piano Strategico 2016-2019 rispetto alle evidenze a disposizione degli organi di amministrazione" in quanto gli indicatori di possibile perdita di valore degli asset poi svalutati da Saipem nella relazione novestrale al 30 settembre 2016 sarebbero sussistiti, secondo la Consob, già al momento di approvazione del bilancio consolidato 2015.
Con la Comunicazione, gli Uffici della Consob hanno contestato agli esponenti aziendali che al momento dell'aumento di capitale esercitavano funzioni direttive i fatti oggetto della Delibera e già comunicati al mercato, come dianzi scritto. Gli Uffici contestano inoltre taluni "profili in ordine alla non corretta redazione della dichiarazione sul capitale circolante netto" richiesta dalla disciplina vigente in materia di prospetto informativo.
Quanto precede comporterebbe, secondo gli Uffici della Consob, "l'inidoneità della documentazione d'offerta a consentire la formulazione di un fondato giudizio sulla situazione patrimoniale e finanziaria, sui risultati economici e sulle prospettive dell'emittente da parte degli investitori, ai sensi dell'art. 94, commi 2 e 7, del TUF, con riguardo alle informazioni riguardanti: a) le stime di risultato del Gruppo per l'esercizio 2015 (Guidance 2015 e le assunzioni sottostanti)"; "b) le previsioni di risultato del Gruppo tratte dal Piano Strategico 2016-2019 e le assunzioni sottostanti"; "c) la dichiarazione sul Capitale Circolante Netto" ("CCN").
Sempre secondo gli Uffici della Consob, Saipem avrebbe inoltre omesso, in violazione dell'art. 97, comma 1 e dell'art. 115, comma 1, lett. a), del TUF, di rappresentare alla Consob "informazioni inerenti (i) alle assunzioni sottostanti la dichiarazione sul CCN; (ii) alla disponibilità di uno 'Scenario Eni' sul prezzo del petrolio aggiornato e (iii) l'esistenza di significative modifiche nelle assunzioni sottostanti il Piano Strategico 2016-2019".
Il 4 luglio 2018 Saipem, quale garante ex lege del pagamento "delle sanzioni pecuniarie che potranno eventualmente essere comminate agli esponenti aziendali in esito al procedimento amministrativo", ha presentato a Consob le proprie deduzioni difensive.
Saipem e tutti gli esponenti aziendali destinatari della Comunicazione hanno provveduto a depositare le proprie controdeduzioni agli Uffici della Consob.
Consob, con delibera n. 20828 del 21 febbraio 2019 notificata a Saipem il 12 marzo 2019 e adottata all'esito del procedimento amministrativo sanzionatorio avviato il 6 aprile 2018, ha irrogato le seguenti sanzioni pecuniarie amministrative: a) 200 mila euro nei confronti dell'Amministratore Delegato della Società; b) 150 mila euro nei confronti del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari in carica al momento dell'aumento di capitale del 2016.
Consob ha, inoltre, condannato Saipem SpA al pagamento di 350 mila euro, quale responsabile in solido per il pagamento delle citate sanzioni amministrative con i due soggetti sanzionati ai sensi dell'art. 195, comma 9, del Testo Unico della Finanza (nella formulazione vigente all'epoca delle asserite violazioni), con obbligo di regresso nei confronti dei medesimi due soggetti.
La Consob ha deciso di archiviare il procedimento avviato il 6 aprile 2018 nei confronti dei consiglieri di Amministrazione non esecutivi in carica all'epoca dei fatti contestati.
Il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA il 2 aprile 2019 ha deliberato di impugnare dinanzi alla Corte di Appello la Delibera n. 20828.
Analoga impugnativa è stata presentata dalle due persone fisiche sanzionate nella specie l'Amministratore Delegato di Saipem SpA e il Chief Financial Officer e Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili in carica all'epoca dei fatti oggetto. La prima udienza dinanzi alla Corte di Appello di Milano è stata celebrata il 13 novembre 2019.
La Corte di Appello di Milano all'udienza del 13 novembre 2019 ha rinviato la causa per la discussione al 4 novembre 2020.
Il 23 ottobre 2020 Saipem SpA e le due persone fisiche sanzionate hanno presentato un'istanza alla Corte di Appello al fine di essere autorizzati al deposito di documenti essenziali per la trattazione dell'opposizione entro la data del 4 novembre 2020.
Il 2 novembre 2020 la Corte di Appello autorizzava al deposito dei documenti richiesti in data 23 ottobre 2020 dalle parti istanti, concedendo altresì il termine a Consob per controdeduzioni sui documenti medesimi entro il 15 dicembre 2020, e rinviava l'udienza di discussione dell'opposizione al 27 gennaio 2021.
Il 20 gennaio 2021 Saipem SpA e le due persone fisiche sanzionate hanno presentato una nuova istanza alla Corte di Appello al fine di essere autorizzati al deposito di ulteriori documenti essenziali per la trattazione dell'opposizione entro la data del 27 gennaio 2021 e di essere autorizzati alla proposizione di nuovi motivi di opposizione aggiunti alla luce dei nuovi documenti rinvenuti.
Il 21 gennaio 2021 la Corte di Appello, accogliendo le istanze delle parti processuali persone fisiche e Saipem, autorizzava il deposito dei documenti oggetto di istanza del 20 gennaio 2021 e la proposizione dei motivi aggiunti, tramite note scritte da depositare entro il 26 febbraio 2021, concedendo altresì a Consob il termine per il deposito di note di replica fino al 25 marzo 2021 e fissando per la discussione l'udienza del 21 aprile 2021.
All'udienza del 21 aprile 2021 si è tenuta la discussione dei ricorsi.
La Corte di Appello di Milano, in parziale accoglimento dei ricorsi, che per il resto sono stati respinti:
≥ ha ridotto da 200 mila euro a 150 mila euro la sanzione amministrativa pecuniaria irrogata da Consob nel 2019 nei confronti dell'ex Amministratore Delegato della Società in carica dal 30 aprile 2015 al 30 aprile 2021;
≥ ha ridotto da 150 mila euro a 115 mila euro la sanzione amministrativa pecuniaria irrogata da Consob nel 2019 nei confronti dell'ex CFO e Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili in carica al momento dell'aumento di capitale del 2016 e fino al 7 giugno 2016; e
INFORMAZIONI RELATIVE ALLE CONTESTAZIONI CONSOB

≥ ha conseguentemente ridotto da complessivi 350 mila euro a complessivi 265 mila euro la condanna di Saipem SpA, al pagamento delle sopra citate sanzioni, quale responsabile in solido ai sensi dell'art. 195, comma 9, del Testo Unico della Finanza.
Saipem il 20 gennaio 2022 ha proposto ricorso in Cassazione avverso la decisione della Corte di Appello di Milano. In data 1° marzo 2022 Consob ha notificato a Saipem SpA il proprio controricorso con ricorso incidentale.
Il controricorso di Saipem SpA a fronte del ricorso incidentale della Consob è stato notificato l'8 aprile 2022. Il procedimento è allo stato pendente.
Procura della Repubblica di Milano - Bilancio 2015 e 2016. Prospetto dell'aumento di capitale del gennaio 2016
Il 22 gennaio 2019 la Procura della Repubblica di Milano ha notificato a Saipem SpA un "decreto di perquisizione locale e sequestro e contestuale informazione di garanzia", in relazione al presunto illecito amministrativo ex artt. 5, 6, 7, 8 e 25-ter - lett. B), D.Lgs. n. 231/2001, dipendente dal contestato reato presupposto di false comunicazioni sociali asseritamente commesso dall'aprile 2016 all'aprile 2017, nonché in relazione al presunto illecito amministrativo ex artt. 5, 6, 7, 8 e 25-sexies, D.Lgs. n. 231/2001, dipendente dal contestato reato presupposto di manipolazione del mercato, asseritamente commesso dal 27 ottobre 2015 all'aprile 2017.
Contestualmente, la Procura della Repubblica di Milano aveva notificato un'informazione di garanzia all'Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'assemblea degli azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018), nonché, a vario titolo, a un suo dirigente e a due suoi ex dirigenti (l'ex Dirigente Preposto in carica fino al 7 giugno 2016 e l'ex Dirigente Preposto nominato il 7 giugno 2016 e in carica fino al 16 maggio 2019) nell'ambito di un'inchiesta avente ad oggetto le seguenti ipotesi di reato: (i) false comunicazioni sociali relativamente al bilancio 2015 e 2016; (ii) manipolazione del mercato asseritamente commessa dal 27 ottobre 2015 all'aprile 2017; e (iii) falso in prospetto con riferimento alla documentazione di offerta dell'aumento di capitale del gennaio 2016.
A conclusione delle indagini preliminari, il 18 dicembre 2020 la Procura della Repubblica di Milano ha notificato al domicilio eletto presso i difensori l'avviso di conclusione delle indagini preliminari all'Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018), a un ex dirigente (il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari in carica fino al 7 giugno 2016) e a Saipem SpA.
A Saipem SpA sono contestati l'illecito amministrativo di cui agli artt. 5, 6, 7, 8 e 25-ter, D.Lgs. n. 231/2001 "per non aver predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione del delitto di false comunicazioni sociali", ex art. 2622 c.c., asseritamente commesso dal 16 marzo 2016 al 27 luglio 2016 con riferimento al bilancio al 31 dicembre 2015 e alla semestrale al 30 giugno 2016 e l'illecito amministrativo di cui agli artt. 5, 6, 7, 8 e 25-sexies, D.Lgs. n. 231/2001 "per non aver predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione dei delitti di falso in prospetto", ex art. 173-bis TUF, e "di manipolazione del mercato", ex art. 185 TUF, asseritamente commesso dal 27 ottobre 2015 al 27 luglio 2016.
Dalla lettura dell'avviso di conclusione delle indagini preliminari, in relazione alle due persone fisiche tuttora indagate (l'Amministratore Delegato-CEO della Società nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018 e un ex dirigente che ha rivestito il ruolo di dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari fino al 7 giugno 2016) emergono le seguenti ipotesi di reato a loro carico: (i) false comunicazioni sociali ex art. 2622 c.c. relativamente al bilancio al 31 dicembre 2015 (con riferimento a entrambi gli indagati) e alla semestrale al 30 giugno 2016 (con riferimento al solo Amministratore Delegato-CEO della Società nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018); (ii) falso in prospetto ex art. 173-bis TUF con riferimento a entrambi gli indagati, in relazione alla documentazione di offerta dell'aumento di capitale del gennaio 2016 dal 22 gennaio 2016 al 5 febbraio 2016; (iii) manipolazione del mercato ex art. 185 TUF, asseritamente commessa dall'Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018) dal 27 ottobre 2015 al 27 luglio 2016 e dal CFO e dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari in carica fino al 7 giugno 2016 dal 27 ottobre 2015 fino al 7 giugno 2016.
Il 29 marzo 2021 il Giudice per l'udienza preliminare presso il Tribunale di Milano ha notificato a Saipem SpA un decreto di fissazione dell'udienza preliminare per il 10 maggio 2021, in relazione al presunto illecito amministrativo ex artt. 5, 6, 7, 8 e 25-ter - lett. B), D.Lgs, n. 231/2001, per non aver predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione del delitto di false comunicazioni sociali, asseritamente commesso dal 16 marzo 2016 al 27 luglio 2016, nonché in relazione al presunto illecito amministrativo ex artt. 5, 6, 7, 8 e 25-sexies, D.Lgs. n. 231/2001, per non aver predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione dei delitti di falso in prospetto e di manipolazione del mercato, asseritamente commesso dal 27 ottobre 2015 al 27 luglio 2016.
La notifica fa seguito all'emissione dell'avviso di conclusione delle indagini preliminari e alla successiva richiesta di rinvio di giudizio da parte della Procura della Repubblica di Milano, notificata insieme al decreto di fissazione dell'udienza preliminare, nei confronti di Saipem SpA, dell'Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018), nonché di un ex dirigente (il CFO e dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari in carica fino al 7 giugno 2016).
La Procura della Repubblica di Milano nella richiesta di rinvio a giudizio contesta le seguenti ipotesi di reato: (i) false comunicazioni sociali ex art. 2622 c.c. relativamente al bilancio al 31 dicembre 2015 contestata a entrambe le persone fisiche e alla semestrale al 30 giugno 2016 contestata al solo Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018); (ii) manipolazione del mercato ex art. 185 TUF asseritamente commessa dall'Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018) dal 27 ottobre 2015 al 27 luglio 2016 e dal CFO e dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari in carica fino al 7 giugno 2016 dal 27 ottobre 2015 fino al 7 giugno 2016; e (iii) falso in prospetto ex art. 173-bis TUF contestato a entrambe le persone fisiche con riferimento alla documentazione di offerta dell'aumento di capitale del gennaio 2016 dal 22 gennaio 2016 al 5 febbraio 2016.

All'udienza tenutasi il 10 maggio 2021 dinanzi al GUP del Tribunale di Milano sono state depositate oltre 500 richieste di costituzione di parte civile, sia in nome e per conto di azionisti di Saipem SpA, sia nell'interesse di alcune associazioni rappresentative di interessi diffusi. Il GUP ha rinviato all'udienza del 21 settembre 2021 per consentire ai difensori degli imputati di esaminare le richieste di costituzione di parte civile depositate, nonché di formulare eventuali osservazioni, al fine di decidere sull'ammissibilità delle stesse. Stante l'assegnazione del predetto GUP ad altro incarico, il fascicolo è stato assegnato a un nuovo giudicante che, all'udienza del 20 gennaio 2022, ha rinviato la trattazione al 28 febbraio 2022.
All'udienza del 28 febbraio 2022 il GUP con ordinanza ha ammesso la costituzione di 503 parti civili (tutte persone fisiche) nel processo.
All'udienza del 15 marzo 2022 si è tenuta la discussione delle difese. In data 12 aprile 2022 il Giudice dell'udienza preliminare presso il Tribunale di Milano ha prosciolto "perché il fatto non sussiste" la Società, l'ex Amministratore Delegato della Società (in carica dal 30 aprile 2015 al 30 aprile 2021), e l'ex CFO e dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari (in carica dal 6 dicembre 2013 al 7 giugno 2016) in relazione alle accuse di: (i) false comunicazioni sociali, asseritamente commesse dal 16 marzo 2016 al 27 luglio 2016; (ii) falso in prospetto e manipolazione del mercato, asseritamente commessi dal 27 ottobre 2015 al 27 luglio 2016.
Le motivazioni della decisione sono state ritualmente depositate in data 11 luglio 2022. Risulta spirato, altresì, il termine di 15 giorni – decorrenti dal deposito della sentenza – per l'impugnazione da parte della Procura della Repubblica e delle parti civili, mentre residua la teorica possibilità di un'impugnazione da parte della Procura Generale presso la Corte d'Appello di Milano entro il 2 settembre 2022, secondo quanto disposto dall'art. 593-bis, c.p.p.
Il 3 settembre 2022 la sentenza del Giudice dell'udienza preliminare presso il Tribunale di Milano del 12 aprile 2022 è divenuta irrevocabile per tutte le posizioni. Il procedimento è concluso.

Su richiesta di Consob pervenuta in data 10 maggio 2022 e motivata dalla necessità del mercato di essere costantemente informato a seguito dell'esistenza di "incertezze riguardanti la capacità della Società (e 'del Gruppo Saipem') di proseguire la propria attività in regime di continuità aziendale", risultanti dalle relazioni di revisione sul bilancio d'esercizio e sul bilancio consolidato della Società al 31 dicembre 2022, si forniscono nel presente comunicato le informazioni ivi sollecitate dall'Autorità di Vigilanza.
Si ricorda peraltro, che in data 15 luglio 2022 il Gruppo ha eseguito l'aumento di capitale Saipem deliberato dall'Assemblea Straordinaria dello scorso 17 maggio 2022.
La prospettiva di avveramento di tali circostanze, come peraltro evidenziato nelle relazioni ai menzionati bilanci, costituiva in dette relazioni il presupposto, ormai concretizzatosi, della continuità aziendale della Società.
Si forniscono le seguenti informazioni al 31 dicembre 2022 riguardanti Saipem SpA e il Gruppo a essa facente capo.
Viene riportato di seguito il prospetto dell'indebitamento finanziario al 31 dicembre 2022, di Saipem SpA e del Gruppo Saipem, predisposto secondo le disposizioni previste nel documento Consob 5/21 del 29 aprile 2021, che recepisce gli orientamenti ESMA, confrontato con quello al 31 dicembre 2021.
| 31.12.2021 | 31.12.2022 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Correnti | Non correnti |
Totale | Correnti | Non correnti |
Totale |
| A. Disponibilità liquide | 889 | - | 889 | 1.032 | - | 1.032 |
| B. Mezzi equivalenti a disponibilità liquide | - | - | - | - | - | - |
| C. Altre attività finanziare correnti: | 267 | - | 267 | 353 | - | 353 |
| - Attività finanziarie valutate al fair value | ||||||
| con effetti a OCI | - | - | - | - | - | - |
| - Crediti finanziari | 267 | - | 267 | 353 | - | 353 |
| D. Liquidità (A+B+C) | 1.156 | - | 1.156 | 1.385 | - | 1.385 |
| E. Debito finanziario corrente: | 1.448 | - | 1.448 | 1.300 | - | 1.300 |
| - Passività finanziarie a breve termine | ||||||
| verso banche | 226 | - | 226 | 82 | - | 82 |
| - Passività finanziarie a breve termine | ||||||
| verso entità correlate | 1.182 | - | 1.182 | 1.182 | - | 1.182 |
| - Altre passività finanziarie a breve termine | - | - | - | - | - | - |
| - Passività per leasing | 39 | - | 39 | 36 | - | 36 |
| F. Parte corrente del debito | ||||||
| finanziario non corrente: | 63 | - | 63 | 112 | - | 112 |
| - Passività finanziarie a lungo termine | ||||||
| verso banche | 63 | - | 63 | 112 | - | 112 |
| - Prestiti obbligazionari | - | - | - | - | - | - |
| G. Indebitamento finanziario corrente | ||||||
| (E+F) | 1.511 | - | 1.511 | 1.412 | - | 1.412 |
| H. Indebitamento finanziario corrente netto (G-D) |
355 | - | 355 | 27 | - | 27 |
| I. Debito finanziario non corrente: | - | 157 | 157 | - | 99 | 99 |
| - Passività finanziarie a lungo termine | ||||||
| verso banche | - | 113 | 113 | - | - | - |
| - Passività finanziarie a lungo termine | ||||||
| verso entità correlate | - | - | - | - | - | - |
| - Passività per leasing | - | 45 | 45 | - | 99 | 99 |
| J. Strumenti di debito: | - | - | - | - | - | - |
| - Prestiti obbligazionari | - | - | - | - | - | - |
| K. Debiti commerciali e altri debiti | ||||||
| non correnti | - | - | - | - | - | - |
| L. Indebitamento finanziario non corrente | ||||||
| (I+J+K) | - | 157 | 157 | - | 99 | 99 |
| M. Totale indebitamento finanziario | ||||||
| come da documento Consob n. 5/21 | ||||||
| del 29 aprile 2021 (H+L) | 355 | 157 | 512 | 27 | 99 | 126 |

L'indebitamento finanziario netto di Saipem SpA non include il fair value su contratti derivati per un valore positivo pari a 18 milioni di euro (valore negativo pari a 51 milioni di euro al 31 dicembre 2021).
| 31.12.2021 | 31.12.2022 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Non | Non | ||||||
| (migliaia di euro) | Correnti | correnti | Totale | Correnti | correnti | Totale | |
| M. Totale indebitamento finanziario | |||||||
| come da documento Consob n. 5/21 | |||||||
| del 29 aprile 2021 (H+L) | 355 | 157 | 512 | 27 | 99 | 126 | |
| N. Crediti finanziari non correnti | - | - | - | - | - | - | |
| O. Attività per leasing | - | - | - | - | - | - | |
| P. Indebitamento finanziario netto (M-N-O) | 355 | 157 | 512 | 27 | 99 | 126 |
Al 31 dicembre 2022, Saipem SpA ha registrato un indebitamento finanziario netto ante passività nette per leasing positivo per 9 milioni di euro (negativo per 428 milioni di euro al 31 dicembre 2021) e un indebitamento finanziario positivo comprensivo della lease liability pari a 126 milioni di euro (negativo per 512 milioni di euro al 31 dicembre 2021).
| 31.12.2021 | 31.12.2022 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Non | Non | |||||
| (milioni di euro) | Correnti | correnti | Totale | Correnti | correnti | Totale |
| A. Disponibilità liquide | 1.632 | - | 1.632 | 2.052 | - | 2.052 |
| B. Mezzi equivalenti a disponibilità liquide | - | - | - | - | - | - |
| C. Altre attività finanziare correnti: | 625 | - | 625 | 569 | - | 569 |
| - Attività finanziarie valutate | ||||||
| al fair value con effetti a OCI | 59 | - | 59 | 75 | - | 75 |
| - Crediti finanziari | 566 | - | 566 | 494 | - | 494 |
| D. Liquidità (A+B+C) | 2.257 | - | 2.257 | 2.621 | - | 2.621 |
| E. Debito finanziario corrente: | 559 | - | 559 | 298 | - | 298 |
| - Passività finanziarie a breve termine | ||||||
| verso banche | 367 | - | 367 | 82 | - | 82 |
| - Passività finanziarie a breve termine | ||||||
| verso entità correlate | 18 | - | 18 | 1 | - | 1 |
| - Altre passività finanziarie a breve termine - Passività per leasing |
27 147 |
- - |
27 147 |
76 139 |
- - |
76 139 |
| F. Parte corrente del debito | ||||||
| finanziario non corrente: | 697 | - | 697 | 742 | - | 742 |
| - Passività finanziarie a lungo termine | ||||||
| verso banche | 151 | - | 151 | 206 | - | 206 |
| - Prestiti obbligazionari | 546 | - | 546 | 536 | - | 536 |
| G. Indebitamento finanziario corrente | ||||||
| (E+F) | 1.256 | - | 1.256 | 1.040 | - | 1.040 |
| H. Indebitamento finanziario corrente | ||||||
| netto (G-D) | (1.001) | - | (1.001) | (1.581) | - | (1.581) |
| I. Debito finanziario non corrente: | - | 686 | 686 | - | 498 | 498 |
| - Passività finanziarie a lungo termine | ||||||
| verso banche | - | 439 | 439 | - | 234 | 234 |
| - Passività finanziarie a lungo termine | ||||||
| verso entità correlate | - | - | - | - | - | - |
| - Passività per leasing | - | 247 | 247 | - | 264 | 264 |
| J. Strumenti di debito: | - | 1.993 | 1.993 | - | 1.495 | 1.495 |
| - Prestiti obbligazionari | - | 1.993 | 1.993 | - | 1.495 | 1.495 |
| K. Debiti commerciali e altri debiti | ||||||
| non correnti | - | - | - | - | - | - |
| L. Indebitamento finanziario non corrente | ||||||
| (I+J+K) | - | 2.679 | 2.679 | - | 1.993 | 1.993 |
| M. Totale indebitamento finanziario | ||||||
| come da documento Consob n. 5/21 | ||||||
| del 29 aprile 2021 (H+L) | (1.001) | 2.679 | 1.678 | (1.581) | 1.993 | 412 |
L'indebitamento finanziario netto include il fair value relativo a un contratto di Interest Rate Swap (IRS), positivo per 1 milione di euro, mentre non include il fair value su contratti derivati.

| 31.12.2021 | 31.12.2022 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Non | Non | |||||
| (milioni di euro) | Correnti | correnti | Totale | Correnti | correnti | Totale |
| M. Totale indebitamento finanziario | ||||||
| come da documento Consob n. 5/21 | ||||||
| del 29 aprile 2021 (H+L) | (1.001) | 2.679 | 1.678 | (1.581) | 1.993 | 412 |
| N. Crediti finanziari non correnti | - | 61 | 61 | - | 65 | 65 |
| O. Attività per leasing | 30 | 46 | 76 | 26 | 57 | 83 |
| P. Indebitamento finanziario netto (M-N-O) | (1.031) | 2.572 | 1.541 | (1.607) | 1.871 | 264 |
La posizione finanziaria netta pre-IFRS 16 al 31 dicembre 2022 è positiva per 56 milioni di euro. La posizione finanziaria netta comprensiva della lease liability IFRS 16, pari a 320 milioni di euro, è negativa per 264 milioni di euro. Il debito lordo ante effetti lease liability IFRS 16 al 31 dicembre 2022 ammonta a 2.630 milioni di euro, la liquidità a 2.686 milioni di euro di cui cassa disponibile per 1.362 milioni di euro.
Posizioni debitorie scadute di Saipem SpA e del Gruppo Saipem al 31 dicembre 2022, ripartite per natura (finanziaria, commerciale, tributaria, previdenziale e verso i dipendenti) e connesse iniziative di reazione dei creditori (solleciti, ingiunzioni, sospensioni nella fornitura, ecc.)
Si riepilogano di seguito le posizioni debitorie scadute di Saipem SpA al 31 dicembre 2022.
| (milioni di euro) | Totale al 31.12.2022 |
|---|---|
| Debiti commerciali | 124 |
| - di cui scaduti da meno di tre mesi | 91 |
Il livello dei debiti scaduti rientra all'interno di livelli che si possono considerare fisiologici data la natura e la complessità del business. Si segnala inoltre che il saldo anticipi a fornitori alla stessa data è pari a 46 milioni di euro.
Non ci sono posizioni debitorie scadute relative a debiti finanziari, fiscali, verso istituti previdenziali e verso dipendenti.
Si riepilogano di seguito le posizioni debitorie scadute del Gruppo Saipem al 31 dicembre 2022.
| (milioni di euro) | Totale al 31.12.2022 |
|---|---|
| Debiti commerciali | 382 |
| - di cui scaduti da meno di tre mesi | 310 |
Il livello dei debiti scaduti, pari a 382 milioni di euro, pari a circa il 4% dei ricavi dell'anno 2022, rientra all'interno di livelli che si possono considerare fisiologici data la natura e la complessità del business. Si segnala inoltre che il saldo anticipi a fornitori alla stessa data è pari a 162 milioni di euro.
Non ci sono posizioni debitorie scadute relative a debiti finanziari, fiscali, verso istituti previdenziali e verso dipendenti.
Le operazioni compiute da Saipem SpA e dalle imprese incluse nel campo di consolidamento con le parti correlate riguardano principalmente la prestazione di servizi e lo scambio di beni con joint venture, imprese collegate e imprese controllate non consolidate integralmente, con imprese controllate, a controllo congiunto e collegate prevalentemente di Eni SpA e CDP SpA, tenuto conto del controllo di CDP SpA su CDP Equity SpA, con società controllate da parte del Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF); esse fanno parte dell'ordinaria gestione e sono regolate a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che si sarebbero applicate fra due parti indipendenti. Tutte le operazioni poste in essere sono state compiute nell'interesse delle imprese di Saipem SpA.

I rapporti commerciali e diversi dell'esercizio 2021 sono di seguito analizzati:
(milioni di euro)
| 31.12.2021 | Esercizio 2021 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Crediti | commerciali, altri debiti |
Costi | Ricavi | |||||
| commerciali | e passività | Beni | ||||||
| Denominazione | e altri crediti | contrattuali | Garanzie | Beni | Servizi (1) | e servizi | Altri | |
| Continuing operations | ||||||||
| Imprese controllate escluse dal consolidamento integrale | ||||||||
| Smacemex Scarl | 5 | 4 | - | - | - | - | - | |
| Altre (per rapporti di importo unitario | ||||||||
| non superiore a 500 migliaia di euro) | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale controllate escluse dal consolidamento integrale | 5 | 4 | - | - | - | - | - | |
| Joint venture e imprese collegate ASG Scarl (2) |
||||||||
| CCS JV Scarl (2) | 1 | 3 | - | - | - | - | - | |
| CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Due (2) | 208 | 479 | - | - | 672 | 798 | - | |
| CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno (2) | 100 | 327 | 639 | - | 185 | 178 | - | |
| - | - | 59 | - | - | - | - | ||
| Gydan Lng Sarl | 1 | - | - | - | - | 11 | - | |
| Gydan Yard Management Services (Shanghai) Co Ltd | 1 | - | - | - | - | 2 | - | |
| Gygaz Snc | 1 | - | - | - | (4) | 1 | - | |
| KWANDA Suporte Logistico Lda | 1 | 6 | - | - | 2 | 4 | - | |
| Novarctic Sarl | 1 | - | - | - | - | 3 | - | |
| Petromar Lda | 6 | 1 | 5 | - | (1) | 8 | - | |
| PSS Netherlands BV | 31 | 18 | - | - | - | 12 | - | |
| Saipem Taqa Al Rushaid Fabricators Co Ltd | 16 | 12 | 74 | - | - | - | - | |
| Saipon Snc | 1 | - | - | - | - | - | - | |
| SAME Netherlands BV | 20 | - | - | - | - | 44 | - | |
| Saren BV SCD JV Scarl (2) |
61 | 1 | - | - | - | 89 | - | |
| 14 | 203 | - | 8 | 78 | 112 | - | ||
| TSGI Mühendislik Insaat Ltd Sirketi Altre (per rapporti di importo unitario |
3 | - | - | - | - | (5) | - | |
| non superiore a 500 migliaia di euro) | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale joint venture e imprese collegate | 466 | 1.050 | 777 | 8 | 932 | 1.257 | - | |
| Gruppo Eni | ||||||||
| Eni SpA (3) | 16 | 2 | 16 | - | 2 | 37 | - | |
| Eni Angola SpA | 30 | 1 | 57 | - | (5) | 181 | - | |
| Eni Congo SA | 18 | 7 | - | (1) | - | 21 | - | |
| Eni East Sepinggan Ltd | - | - | 7 | - | - | 42 | - | |
| Eni México, S. de R.L. de Cv | 12 | - | - | - | - | 43 | - | |
| Mozambique Rovuma Venture SpA | 7 | - | - | - | - | 89 | - | |
| Naoc - Nigerian Agip Oil Co Ltd | - | 120 | - | - | - | 5 | - | |
| Petrobel Belaym Petroleum Co | 18 | 28 | 103 | - | - | 99 | - | |
| Var Energy AS | 1 | - | - | - | - | 68 | - | |
| Altre società del Gruppo Eni (per rapporti di importo | ||||||||
| non superiore a 21 milioni di euro) | 9 | 2 | 9 | 1 | 14 | 56 | - | |
| Totale Gruppo Eni | 111 | 160 | 192 | - | 11 | 641 | - |
(1) La voce "Servizi" comprende costi per servizi, costi per godimento di beni di terzi e altri oneri.
(2) I ricavi verso le società consortili a responsabilità limitata si riferiscono alla retrocessione dei corrispettivi che queste fatturano al committente e che sulla base della natura consortile della partecipata vengono attribuite al socio consorziato.
(3) La voce "Eni SpA" comprende anche i rapporti verso Eni SpA Divisione Exploration & Production, Eni SpA Divisione Gas & Power, Eni SpA Divisione Refining & Marketing.

Seguono i rapporti commerciali e diversi dell'esercizio 2021:
(milioni di euro)
| 31.12.2021 | Esercizio 2021 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Crediti | Debiti commerciali, altri debiti |
Costi | Ricavi | |||||
| commerciali | e passività | Beni | ||||||
| Denominazione | e altri crediti | contrattuali | Garanzie | Beni | Servizi (1) | e servizi | Altri | |
| Gruppo CDP | ||||||||
| Italgas | - | - | 44 | - | - | - | - | |
| Snam Rete Gas SpA | 12 | 19 | 1 | - | - | 21 | - | |
| Altre società del Gruppo CDP (per rapporti di importo | ||||||||
| non superiore a 21 milioni di euro) | 5 | 5 | 2 | - | - | 8 | - | |
| Totale Gruppo CDP | 17 | 24 | 47 | - | - | 29 | - | |
| Imprese controllate o possedute dallo Stato | 7 | 1 | - | - | 4 | - | - | |
| Totale rapporti con parti correlate - Continuing operations | 606 | 1.239 | 1.016 | 8 | 947 | 1.927 | - | |
| Incidenza (%) | 26,92 | 23,97 | 12,71 | O,44 | 24,67 | 29,52 | - | |
| Totale generale - Continuing operations | 2.251 | 5.168 | 7.995 | 1.825 | 3.838 | 6.528 | 5 | |
| Discontinued operations | ||||||||
| Gruppo Eni | ||||||||
| Eni Congo SA | - | - | - | - | - | 7 | - | |
| Totale Gruppo Eni | - | - | - | - | - | 7 | - | |
| Totale rapporti con parti correlate - Discontinued operations | - | - | - | - | - | 7 | - | |
| Totale generale - Discontinued operations | - | - | - | 25 | 124 | 347 | - | |
| Totale rapporti con parti correlate | 606 | 1.239 | 1.016 | 8 | 947 | 1.934 | - | |
| Totale generale | 2.251 | 5.168 | 7.995 | 1.850 | 3.962 | 6.875 | 5 | |
| Incidenza (%) | 26,92 | 23,97 | 12,71 | 0,43 | 23,90 | 28,13 | - |
(1) La voce "Servizi" comprende costi per servizi, costi per godimento di beni di terzi e altri oneri.
I rapporti commerciali e diversi dell'esercizio 2022 sono di seguito analizzati:
(milioni di euro)
| 31.12.2022 | Esercizio 2022 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Debiti commerciali, |
Costi | Ricavi | |||||
| Crediti commerciali |
altri debiti e passività |
Servizi (1) | Beni | ||||
| Denominazione Continuing operations |
e altri crediti | contrattuali | Garanzie | Beni | e servizi | Altri | |
| Imprese controllate escluse dal consolidamento integrale | |||||||
| Smacemex Scarl | 5 | 4 | - | - | - | - | - |
| Altre (per rapporti di importo unitario | |||||||
| non superiore a 500 migliaia di euro) | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale controllate escluse dal consolidamento integrale | 5 | 4 | - | - | - | - | - |
| Joint venture e imprese collegate | |||||||
| ASG Scarl (2) | 1 | 2 | - | - | (1) | - | - |
| CCS JV Scarl (2) | 44 | 405 | - | - | 105 | 161 | - |
| CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Due (2) | 131 | 263 | 503 | - | 274 | 269 | - |
| CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno (2) | - | - | 34 | - | 1 | - | - |
| Gydan Lng Sarl | 1 | - | - | - | - | 5 | - |
| Gygaz Snc | - | - | - | - | - | 1 | - |
| KCA Deutag International Ltd | 6 | 1 | - | - | - | 2 | - |
| KWANDA Suporte Logistico Lda | 1 | 5 | - | - | 2 | 5 | - |
| Novarctic Sarl | - | - | - | - | - | 8 | - |
| Petromar Lda | 6 | 1 | 3 | - | (1) | 16 | - |
| PSS Netherlands BV | - | 3 | - | - | - | 30 | - |
| Saipem Taqa Al Rushaid Fabricators Co Ltd | 13 | 10 | 36 | - | 4 | - | - |
| Saipon Snc | 1 | - | - | - | - | - | - |
| SAME Netherlands BV | - | - | - | - | - | 82 | - |
| Saren BV | 76 | 1 | - | - | - | 41 | - |
| SCD JV Scarl (2) | 32 | 161 | - | - | 142 | 191 | - |
| TSGI Mühendislik Insaat Ltd Sirketi | 2 | - | - | - | - | - | - |
| Altre (per rapporti di importo unitario | |||||||
| non superiore a 500 migliaia di euro) | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale joint venture e imprese collegate | 314 | 852 | 576 | - | 526 | 811 | - |
(1) La voce "Servizi" comprende costi per servizi, costi per godimento di beni di terzi e altri oneri.
(2) I ricavi verso le società consortili a responsabilità limitata si riferiscono alla retrocessione dei corrispettivi che queste fatturano al committente e che sulla base della natura consortile della partecipata vengono attribuite al socio consorziato.

(milioni di euro)
| Debiti commerciali, Costi Ricavi Crediti altri debiti commerciali e passività Beni Servizi (1) Denominazione e altri crediti contrattuali Garanzie Beni e servizi Altri Gruppo Eni Eni Angola Exploration 15 7 - - - 34 - Eni Angola SpA 96 1 34 - - 319 - Eni Côte d'Ivoire Ltd 77 4 - - - 351 - Eni Kenya - - - - - 21 - Eni Mediterranea Idrocarburi SpA 2 - 29 - - 11 - Eni México, S. de R.L. de Cv 5 - - - - 49 - Eni US Operating Co Inc 21 19 - - - 99 - Naoc - Nigerian Agip Oil Co Ltd - - - - - 184 - Petrobel Belayim Petroleum Co 38 17 107 - - 198 - Solenova Ltd 16 - - - - 33 - Altre società del Gruppo Eni (per rapporti di importo non superiore a 21 milioni di euro) 26 15 23 - 9 68 - Totale Gruppo Eni 296 63 193 - 9 1.367 - Gruppo CDP Snam Rete Gas 23 23 1 - - 29 - Altre società del Gruppo CDP (per rapporti di importo non superiore a 21 milioni di euro) 4 5 5 - - 13 - 6 Totale Gruppo CDP 27 28 - - 42 - Imprese controllate o possedute dallo Stato 33 11 - - 12 1 - Totale rapporti con parti correlate - Continuing operations 675 958 775 - 547 2.221 - Incidenza (%) 30,93 17,36 10,57 - 9,99 22,25 - Totale generale - Continuing operations 2.182 5.520 7.333 2.704 5.474 9.980 11 Discontinued operations Joint venture e imprese collegate KCA Deutag International Ltd - 2 - - - 2 - Totale joint venture e imprese collegate - 2 - - - 2 - Gruppo Eni Eni Congo SA 4 - - - - 6 - Totale Gruppo Eni 4 - - - - 6 - Totale rapporti con parti correlate - Discontinued operations 4 2 - - - 8 - Totale generale - Discontinued operations 54 43 60 75 187 476 1 Totale rapporti con parti correlate 679 960 775 - 547 2.229 - Totale generale 2.236 5.563 7.393 2.779 5.661 10.456 12 Incidenza (%) 30,37 17,26 10,48 - 9,66 21,32 - |
31.12.2022 | Esercizio 2022 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
(1) La voce "Servizi" comprende costi per servizi, costi per godimento di beni di terzi e altri oneri.
Il Gruppo Saipem fornisce servizi alle imprese del Gruppo Eni in tutti i settori in cui opera sia in Italia che all'estero. I rapporti verso le imprese controllate o possedute dallo Stato sono in essere principalmente nei confronti del Gruppo Snam Gli altri rapporti sono di seguito analizzati:
| 31.12.2021 | 31.12.2022 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Altre attività |
Altre passività |
Altre attività |
Altre passività |
|
| CCS JV Scarl | 20 | - | 22 | - | |
| CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno | - | - | 1 | - | |
| Altre società del Gruppo Eni (per rapporti di importo non superiore a 21 milioni di euro) |
5 | - | 5 | - | |
| Totale rapporti con parti correlate - Continuing operations | 25 | - | 28 | - | |
| Totale rapporti con parti correlate - Discontinued operations | - | - | - | - | |
| Totale generale - Continuing operations | 268 | 216 | 302 | 109 | |
| Totale generale - Discontinued operations | - | - | 14 | - | |
| Incidenza - Continuing operations (%) | 9,33 | - | 9,27 | - |
I rapporti con le parti correlate comprendono inoltre fondi per benefici ai dipendenti per 3 milioni di euro al 31 dicembre 2022 (7 milioni di euro al 31 dicembre 2021).

I rapporti finanziari, escluse le passività nette per leasing, dell'esercizio 2021, sono di seguito analizzati:
| 31.12.2021 | Esercizio 2021 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Crediti (1) | Debiti | Impegni | Oneri | Proventi | |
| 344 | - | - | - | - | |
| - | - | - | - | 1 | |
| - | 8 | - | - | - | |
| - | 1 | - | - | - | |
| 208 | - | - | - | - | |
| 1 | - | - | - | - | |
| 1 | - | - | - | - | |
| - | 9 | - | - | - | |
| - | - | - | - | - | |
| 554 | 18 | - | - | 1 | |
I rapporti finanziari, escluse le passività nette per leasing, dell'esercizio 2022 sono di seguito analizzati:
(milioni di euro)
| 31.12.2022 | Esercizio 2022 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Denominazione | Crediti (1) | Debiti | Impegni | Oneri | Proventi |
| CCS JV Scarl | 326 | - | - | - | 4 |
| Petromar Lda | - | - | - | - | 1 |
| Saipem Taqa Al Rushaid Fabricators Co Ltd | - | - | - | - | (2) |
| Saipon Snc | - | 1 | - | - | - |
| SCD JV Scarl | 161 | - | - | - | 1 |
| Société pour la Réalisation du Port de Tanger Méditerranée | 1 | - | - | - | - |
| TSGI Mühendislik Insaat Ltd Sirketi | - | - | - | 1 | - |
| Altre società del Gruppo Eni (per rapporti di importo non superiore a 21 milioni di euro) |
1 | - | - | 15 | 1 |
| Totale rapporti con parti correlate | 489 | 1 | - | 16 | 5 |
L'incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate relative ai rapporti finanziari è la seguente:
| 31.12.2021 | 31.12.2022 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Totale | Entità correlate | Incidenza % | Totale | Entità correlate | Incidenza % | |
| Passività finanziarie a breve termine | 412 | 18 | 4,37 | 159 | 1 | 0,63 | |
| Passività finanziarie a lungo termine | |||||||
| (comprensive delle quote a breve termine) | 3.129 | - | - | 2.471 | - | - | |
| Totale | 3.541 | 18 | - | 2.630 | 1 |
| Esercizio 2021 | Esercizio 2022 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Totale | Entità correlate | Incidenza % | Totale | Entità correlate | Incidenza % | ||
| Proventi (oneri) finanziari | (25) | 1 | n.s. | (67) | (11) | 16,42 | ||
| Strumenti derivati | (112) | - | - | (128) | - | - | ||
| Altri proventi (oneri) operativi | 2 | - | - | 7 | - | - | ||
| Totale - Continuing operations | (135) | 1 | (188) | (11) | ||||
| Totale - Discontinued operations | (3) | - | (7) | - |
I rapporti finanziari per leasing al 31 dicembre 2021 sono di seguito analizzati:
(milioni di euro)
| Denominazione | 31.12.2021 | Esercizio 2021 | |||
|---|---|---|---|---|---|
| Crediti | Debiti | Impegni | Oneri | Proventi | |
| Consorzio F.S.B. | - | 1 | - | - | - |
| Totale rapporti con parti correlate | - | 1 | - | - | - |

I rapporti finanziari per leasing al 31 dicembre 2022 sono di seguito analizzati:
| (milioni di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2022 | Esercizio 2022 | |||||
| Denominazione | Crediti | Debiti | Impegni | Oneri | Proventi | |
| Consorzio F.S.B. | - | 1 | - | - | - | |
| Totale rapporti con parti correlate | - | 1 | - | - | - |
L'incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate relative ai rapporti finanziari per leasing è la seguente:
| 31.12.2021 | 31.12.2022 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Totale Entità correlate | Incidenza % | Totale Entità correlate | Incidenza % | ||
| Passività per leasing a lungo termine | ||||||
| (comprensive delle quote a breve termine) | 394 | 1 | 0,25 | 403 | 1 | 0,25 |
| Totale - Continuing operations | 394 | 1 | 403 | 1 | ||
| Totale - Discontinued operations | - | - | - | - |
I principali flussi finanziari con parti correlate sono indicati nella seguente tabella:
| (milioni di euro) | 31.12.2021 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Ricavi e proventi | 1.927 | 2.221 |
| Costi e oneri | (955) | (547) |
| Proventi (oneri) finanziari e strumenti derivati | 1 | (11) |
| Variazione crediti/debiti commerciali e altri | 382 | (350) |
| Flusso di cassa netto da attività operativa - Continuing operations | 1.355 | 1.313 |
| Flusso di cassa netto da attività operativa - Discontinued operations | 7 | 6 |
| Variazione crediti finanziari | (220) | 65 |
| Flusso di cassa netto da attività di investimento - Continuing operations | (220) | 65 |
| Flusso di cassa netto da attività di investimento - Discontinued operations | - | - |
| Variazione debiti finanziari | 17 | (17) |
| Flusso di cassa netto da attività di finanziamento - Continuing operations | 17 | (17) |
| Flusso di cassa netto da attività di finanziamento - Discontinued operations | - | - |
| Flusso di cassa totale verso entità correlate - Continuing operations | 1.152 | 1.361 |
| Flusso di cassa totale verso entità correlate - Discontinued operations | 7 | 6 |
L'incidenza dei flussi finanziari con parti correlate è indicata nella seguente tabella di sintesi:
| 31.12.2021 | 31.12.2022 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Totale Entità correlate | Incidenza % | Totale Entità correlate | Incidenza % | ||
| Flusso di cassa da attività operativa | 3 | 1.355 | n.s. | (523) | 1.313 | n.s. |
| Flusso di cassa da attività di investimento | (438) | (220) | 50,23 | 32 | 65 | n.s. |
| Flusso di cassa da attività di finanziamento (*) | 372 | 17 | 4,57 | (1.047) | (17) | 1,62 |
(*) Nel flusso di cassa da attività di finanziamento non sono stati considerati i dividendi distribuiti, l'acquisto netto di azioni proprie e gli apporti di capitale proprio da terzi e l'acquisto di quote di partecipazione in imprese consolidate.
Alla data del 31 dicembre 2022 la quota dell'indebitamento finanziario lordo caratterizzata da clausole che comportano limiti all'utilizzo delle risorse finanziarie, ivi comprese clausole di negative pledge e di cross-default, è pari a 2.472 milioni di euro, di cui (i) la quota derivante da contratti caratterizzati da clausole che comportano obblighi di rispetto di parametri finanziari, ovvero covenant finanziari, è pari a 441 milioni di euro e (ii) la quota derivante da contratti che richiedono il rispetto di dichiarazioni e garanzie relative all'insussistenza della fattispecie prevista dall'art. 2446 del codice civile è pari a 365 milioni di euro. Al 31 dicembre 2022 tali clausole risultano tutte rispettate.
In particolare, in relazione ai contratti di finanziamento che richiedono il rispetto di dichiarazioni e garanzie relative all'insussistenza della fattispecie prevista dall'art. 2446 del codice civile italiano, Saipem ha ottenuto dalle rispettive banche il rilascio di tutti i waiver volti ad accordare la rinuncia definitiva a che la Società renda qualsiasi dichiarazione in merito all'intervenuto verificarsi della fattispecie prevista dall'art. 2446 del codice civile in relazione al bilancio chiuso al 31 dicembre 2021.

I risultati del 2022 hanno confermato il miglioramento della performance del Gruppo con ricavi in crescita e EBITDA positivi. I risultati del terzo trimestre 2022 avevano consentito di rivedere a rialzo la guidance, che prevedeva ricavi superiori a 9 miliardi di euro (senza il Drilling Onshore), un EBITDA adjusted superiore a 550 milioni di euro (senza il Drilling Onshore) e una posizione finanziaria netta post IFRS 16 a fine anno negativa per circa 300 milioni di euro, includendo l'incasso della cessione del Drilling Onshore. I risultati registrati risultano in linea con le previsioni aggiornate.
Con riferimento alla performance delle singole aree di business, rispetto alle ipotesi di Piano 2022-2025, è stata registrata una lieve flessione dei ricavi nel business Engineering & Construction Onshore, su progetti a marginalità nulla o molto ridotta, comunque non tale da comportare una flessione nei margini attesi. Per contro, i risultati del Drilling Offshore e dell'Engineering & Construction Offshore sono risultati in miglioramento rispetto alle ipotesi di Piano. La buona performance operativa dell'anno è stata inoltre accompagnata da un ottimo livello di acquisizioni ordini, pari a circa 13 miliardi di euro, riferiti in buona parte al business offshore, in linea con le linee strategiche di Piano.

≥ l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
≥ l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato nel corso dell'esercizio 2022.
Le procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2022 sono state definite e la valutazione della loro adeguatezza è stata effettuata sulla base delle norme e metodologie definite da Saipem in coerenza con il modello Internal Control - Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission che rappresenta un framework di riferimento per il sistema di controllo interno generalmente accettato a livello internazionale.
Si attesta, inoltre che:
3.1 il bilancio consolidato al 31 dicembre 2022:
14 marzo 2023
/firma/ Alessandro Puliti /firma/ Paolo Calcagnini Alessandro Puliti Paolo Calcagnini
Amministratore Delegato (CEO) Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari
BILANCIO CONSOLIDATO



| Aspetto chiave | Procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave |
|||
|---|---|---|---|---|
| Il bilancio consolidato del Gruppo Saipem al 31 dicembre 2022 include attività contrattuali per €1.860 milioni, passività contrattuali per €2.613 milioni, fondo spese contrattuali e perdite su commesse pluriennali per €745 milioni e ricavi della gestione caratteristica per €9.980 milioni relativi anche a significativi contratti con clienti di durata pluriennale per l'esecuzione di progetti di grandi dimensioni e complessità dal punto di vista ingegneristico, tecnologico e realizzativo. I ricavi relativi a tali progetti sono rilevati "over time" utilizzando il criterio della percentuale di completamento ed applicando il metodo del "cost to cost". La valutazione delle attività contrattuali e delle passività contrattuali si basa su stime complesse relative ai ricavi ed ai costi complessivi di commessa ed al relativo stato di avanzamento, che richiedono l'esercizio di un elevato grado di giudizio da parte degli Amministratori. Tali stime possono essere influenzate da molteplici fattori tra i quali: · le richieste di corrispettivi aggiuntivi rispetto a quelli contrattualmente convenuti; · la durata pluriennale, la dimensione e la complessità ingegneristica ed operativa dei progetti; · il profilo di rischio di alcuni Paesi in cui i lavori vengono eseguiti. Tali stime richiedono, pertanto, valutazioni significative da parte degli Amministratori della Capogruppo che possono avere effetti significativi sul riconoscimento dei ricavi e sulla valutazione delle attività e passività contrattuali. Conseguentemente abbiamo considerato la rilevazione dei ricavi e la valutazione delle attività e passività |
Le procedure di revisione svolte hanno incluso: · la comprensione del processo posto in essere dalla Direzione del Gruppo per l'attribuzione dei ricavi contrattuali e aggiuntivi di commessa, l'esame della configurazione e la messa in atto dei controlli e procedure sull'efficacia operativa dei controlli ritenuti rilevanti; · la selezione di un campione di commesse, sul quale sono state svolte, tra le altre, le seguenti procedure: analisi dei contratti stipulati con i committenti, al fine di verificare che le principali condizioni contrattuali fossero state adeguatamente considerate nelle valutazioni effettuate dalla Direzione del Gruppo; analisi della ragionevolezza delle assunzioni alla base dei budget e dei forecast di progetto, tramite (i) discussione con la Direzione del Gruppo Saipem e i singoli responsabili di commessa corroporando le informazioni ottenute con analisi storiche, (ii) analisi della documentazione a supporto di tali valutazioni, tra cui le eventuali comunicazioni intercorse con i clienti e fornitori e pareri tecnico legali eventualmente predisposti da esperti esterni incaricati dalla Direzione del Gruppo, (iii) analisi degli scostamenti maggiormente significativi tra le stime effettuate negli esercizi precedenti ed i dati consuntivati; l'analisi della rilevazione dei costi sostenuti nell'esercizio e della loro imputazione ai progetti in corso di esecuzione; l'esame dell'accuratezza del calcolo della percentuale di completamento e della conseguente |
|||
| contrattuali un aspetto chiave dell'attività di revisione. | rilevazione dei ricavi e delle attività/passività contrattuali; · l'analisi degli eventi occorsi successivamente alla data di riferimento del bilancio che forniscano elementi informativi utili alla valutazione delle stime |

| Aspetto chiave | Procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave |
|||
|---|---|---|---|---|
| Il bilancio consolidato del Gruppo Saipem al 31 dicembre 2022 include Fondi per rischi ed oneri per €1.148 milioni, di cui €745 milioni per spese contrattuali e perdite su commesse pluriennali. Saipem S.p.A. e alcune società del Gruppo sono parte di alcuni procedimenti giudiziali e amministrativi a fronte dei quali la Direzione del Gruppo effettua accantonamenti a tali fondi rischi ed oneri, in presenza di passività con eventualità di accadimento ritenuta probabile ed il cui ammontare risulta stimabile con attendibilità. Il processo e le modalità di valutazione dei rischi legati a tali procedimenti sono basati su elementi complessi che per loro natura implicano il ricorso ad un elevato grado di giudizio da parte della Direzione del Gruppo, in particolare con riferimento alla valutazione delle incertezze connesse alla previsione degli esiti dei procedimenti, alla loro classificazione tra i fondi ovvero tra le passività e alla adeguatezza dell'informativa fornita in bilancio anche in relazione alle passività potenziali con previsione di esito possibile. Per tali ragioni abbiamo ritenuto che tale tematica rappresenti un aspetto chiave della revisione. |
Le procedure di revisione svolte hanno incluso: | |||
| · la comprensione del processo di valutazione dei contenziosi, esame della configurazione e messa in atto dei controlli e procedure sull'efficacia |
||||
| operativa dei controlli ritenuti nievanti; | ||||
| · l'analisi dei criteri di valutazione adottati dagli Amministratori in merito alla stima dell'esito dei contenziosi significativi; |
||||
| · l'analisi delle valutazioni effettuate dalla Direzione del Gruppo dei procedimenti e della loro |
||||
| ragionevolezza, tramite l'esame della principale documentazione interna, degli atti relativi e delle relazioni tecniche eventualmente predisposte da esperti nominati dalla Direzione oltre che attraverso informazioni ottenute dai legali esterni ed interni e dalla Direzione del Gruppo; |
||||
| gli scambi di informazioni con il Collegio Sindacale, il Comitato Controllo e Rischi, l'Organismo di Vigilanza e la funzione Internal Audit della Capogruppo; |
||||
| · l'analisi degli eventi occorsi successivamente alla data di riferimento del bilancio che forniscano elementi informativi utili alla valutazione dei contenziosi significativi; |
||||
| · l'esame dell'appropriatezza dell'informativa fornita nella relazione finanziaria annuale con riferimento ai contenziosi significativi |
| Aspetto chiave | Procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave |
||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Il bilancio consolidato del Gruppo Saipem include al 31 | Le procedure di revisione, svolte anche mediante il | ||||||
| dicembre 2022 immobili, impianti e macchinari pari a | coinvolgimento di esperti del Network KPMG, hanno | ||||||
| €2.879 milioni, attività immateriali pari a €691 milioni | incluso: | ||||||
| inclusivi dell'avviamento pari a €663 milioni, e diritto di | · la comprensione del processo adottato nella | ||||||
| utilizzo di attività in leasing pari a €258 milioni. | predisposizione del test di impairment approvato | ||||||
| Gli Amministratori della Saipem S.p.A. hanno | dagli Amministratori della Capogruppo; | ||||||
| identificato quattordici cash generating Unit ("CGU"): | · la comprensione del processo adottato nella | ||||||
| Asset Based services, Energy Carriers, Robotics and | predisposizione dei dati previsionali dai quali sono | ||||||
| Industrialized Solutions, Sustainable Infrastructures, e | aafrahi i fiiga: finaamaa futun attaai alla haaa dal |










31.12.2021 31.12.2022
| di cui verso | di cui verso | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| (euro) | Nota | Totale | parti correlate |
Totale | parti correlate |
| ATTIVITÀ | |||||
| Attività correnti | |||||
| Disponibilità liquide ed equivalenti | (N. 5) | 888.923.762 | 1.698.749 | 1.031.883.672 | 1.588.277 |
| Altre attività finanziarie correnti | (N. 6) | 268.237.375 | 268.216.716 | 353.961.459 | 353.940.799 |
| Crediti commerciali e altri crediti | (N. 7) | 1.456.077.949 | 934.182.237 | 1.341.839.596 | 974.099.722 |
| Rimanenze | (N. 8) | 26.148.519 | - | 16.756.497 | - |
| Attività contrattuali | (N. 8) | 415.146.511 | - | 789.010.206 | - |
| Attività per imposte sul reddito correnti | (N. 9) | 63.903.926 | - | 56.063.993 | - |
| Attività per altre imposte correnti | (N. 10) | 23.044.360 | - | 10.673.788 | - |
| Altre attività correnti | (N. 11, 30) | 101.586.561 | 64.804.375 | 159.592.557 | 111.786.675 |
| Totale attività correnti | 3.243.068.963 | 3.759.781.768 | |||
| Attività non correnti | |||||
| Immobili, impianti e macchinari | (N. 12) | 302.023.877 | - | 119.508.220 | - |
| Attività immateriali | (N. 13) | 30.449.904 | - | 24.272.462 | - |
| Diritti di utilizzo di attività in leasing | (N. 14) | 65.498.690 | - | 118.797.221 | - |
| Partecipazioni | (N. 15) | 608.589.751 | 608.589.751 | 1.869.507.910 | 1.869.507.910 |
| Attività per imposte differite | (N. 16) | 225.980.388 | - | 220.468.805 | - |
| Altre attività non correnti | (N. 17, 30) | 5.761.886 | 414.282 | 5.973.952 | 648.718 |
| Totale attività non correnti | 1.238.304.496 | 2.358.528.570 | |||
| Discontinued operations e attività destinate alla vendita | (N. 31) | 17.295 | 17.295 | 102.245.988 | 5.936.929 |
| TOTALE ATTIVITÀ | 4.481.390.754 | 6.220.556.326 | |||
| PASSIVITÀ | |||||
| Passività correnti | |||||
| Passività finanziarie a breve termine | (N. 18) | 1.408.897.273 | 1.182.481.187 | 1.263.462.600 | 1.259.264.667 |
| Quota a breve di passività finanziarie a lungo termine | (N. 23) | 62.616.264 | - | 111.998.830 | - |
| Quota a breve delle passività per leasing | (N. 14) | 39.195.629 | 368.074 | 35.728.861 | 425.721 |
| Debiti commerciali e altri debiti | (N. 19) | 997.697.699 | 642.531.392 | 1.406.609.450 | 1.058.938.924 |
| Passività contrattuali | (N. 19) | 743.421.466 | 391.613.869 | 572.254.825 | 306.619.612 |
| Passività per imposte sul reddito correnti | (N. 20) | 10.143.216 | - | 14.792.876 | - |
| Passività per altre imposte correnti | (N. 21) | 38.467.957 | - | 20.550.218 | - |
| Altre passività correnti | (N. 22, 30) | 116.820.637 | 113.154.611 | 105.078.708 | 99.243.895 |
| Totale passività correnti | 3.417.260.141 | 3.530.476.368 | |||
| Passività non correnti | |||||
| Passività finanziarie a lungo termine | (N. 23) | 112.603.016 | - | - | - |
| Passività per leasing a lungo termine | (N. 14) | 44.807.028 | 806.057 | 99.378.289 | 415.393 |
| Fondo per rischi e oneri | (N. 25) | 328.824.160 | - | 315.833.571 | - |
| Fondi per benefici ai dipendenti | (N. 26) | 105.046.843 | - | 101.273.091 | - |
| Passività per imposte differite | (N. 27) | - | - | - | - |
| Passività per imposte sul reddito non correnti | (N. 28) | - | - | 136.056 | - |
| Altre passività non correnti | (N. 29) | 2.390.267 | 2.390.267 | - | - |
| Totale passività non correnti | 593.671.314 | 516.621.007 | |||
| Discontinued operations e passività direttamente associabili | |||||
| ad attività destinate alla vendita | (N. 31) | - | - | 25.506.965 | (11.641.927) |
| TOTALE PASSIVITÀ | 4.010.931.455 | 4.072.604.340 | |||
| PATRIMONIO NETTO | (N. 32) | ||||
| Patrimonio netto: | |||||
| - capitale sociale | 2.191.384.693 | 501.669.791 | |||
| - riserva sopraprezzo azioni | 553.425.162 | 1.876.983.378 | |||
| - altre riserve | 57.232.606 | (34.606.626) | |||
| - utili (perdite) relativi ai precedenti esercizi | 134.636.533 | 137.337.114 | |||
| - utile (perdita) dell'esercizio | (2.382.569.149) | (255.987.678) | |||
| Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio | (83.650.546) | (77.443.993) | |||
| TOTALE PATRIMONIO NETTO | 470.459.299 | 2.147.951.986 | |||
| TOTALE PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO | 4.481.390.754 | 6.220.556.326 |

| 2021 (*) | 2022 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| di cui verso | di cui verso | |||||
| (euro) | Nota | Totale | parti correlate |
Totale | parti correlate |
|
| RICAVI | (N. 34) | |||||
| Ricavi della gestione caratteristica | 1.996.067.428 | 662.607.319 | 2.897.933.568 | 837.712.904 | ||
| Altri ricavi e proventi | 114.872.567 | 102.926.286 | 83.559.572 | 66.146.022 | ||
| Totale ricavi | 2.110.939.995 | 2.981.493.140 | ||||
| Costi operativi | (N. 35) | |||||
| Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi | (2.045.477.992) | (497.811.763) | (2.591.945.083) | (966.187.286) | ||
| Riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti | (49.300.208) | 3.498.771 | ||||
| Costo del lavoro | (472.628.067) | 30.881.472 | (519.294.435) | 19.443.478 | ||
| Ammortamenti e svalutazioni | (85.839.478) | (67.028.589) | ||||
| Altri proventi (oneri) operativi | - | 4.369.666 | 4.369.666 | |||
| Totale costi operativi | (2.653.245.745) | (3.170.399.670) | ||||
| Risultato operativo | (542.305.750) | (188.906.530) | ||||
| Proventi (oneri) finanziari | (N. 36) | |||||
| Proventi finanziari | 138.575.548 | 39.178.636 | 252.386.541 | 36.076.424 | ||
| Oneri finanziari | (40.551.883) | (246.183) | (215.823.382) | (18.432.967) | ||
| Strumenti derivati | (82.943.016) | (11.870.515) | (76.887.810) | (8.688.426) | ||
| Totale proventi (oneri) finanziari | 15.080.649 | (40.324.651) | ||||
| Proventi (oneri) su partecipazioni | (N. 37) (1.819.333.730) (1.819.333.730) | (2.195.420) | (2.195.420) | |||
| Risultato ante imposte | (2.346.558.831) | (231.426.601) | ||||
| Imposte sul reddito | (N. 38) | (3.748.438) | 143.456 | |||
| Utile (perdita) dell'esercizio - Continuing operations | (2.350.307.269) | (231.283.145) | ||||
| Utile (perdita) dell'esercizio - Discontinued operations | (N. 31) | (32.261.880) | 6.554.532 | (24.704.533) | 12.107.480 | |
| Utile (perdita) dell'esercizio | (N. 39) (2.382.569.149) | (255.987.678) |
(*) I valori dell'esercizio 2021 sono stati riesposti ai sensi del principio IFRS 5.
| (migliaia di euro) | 2021 | 2022 |
|---|---|---|
| Utile (perdita) dell'esercizio | (2.382.569) | (255.988) |
| Altre componenti del conto economico complessivo | ||
| Componenti non riclassificabili a conto economico: | ||
| - valutazioni di piani a benefici definiti per i dipendenti | (1.144) | 12.140 |
| - partecipazioni valutate al fair value | 378 | (58) |
| - effetto fiscale relativo alle componenti non riclassificabili | 611 | (2.964) |
| Totale | (155) | 9.118 |
| Componenti riclassificabili a conto economico: | ||
| - variazione del fair value derivati cash flow hedge (2) | (94.269) | (1.926) |
| - effetto fiscale relativo alle componenti riclassificabili (3) | 22.625 | 462 |
| Totale | (71.644) | (1.464) |
| Totale altre componenti del conto economico, al netto dell'effetto fiscale | (71.799) | 7.654 |
| Totale utile (perdita) complessivo dell'esercizio | (2.454.368) | (248.334) |
(1) Il prospetto del conto economico complessivo indica il risultato economico integrato dei proventi e oneri che per espressa disposizione degli IFRS sono rilevati direttamente a patrimonio netto.
(2) La variazione del fair value derivati di copertura cash flow hedge riguarda essenzialmente rapporti con la società finanziaria di Gruppo Saipem Finance International BV.
(3) Effetto fiscale della variazione del fair value derivati cash flow hedge.

| Altre riserve | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Capitale sociale | per soprapprezzo delle azioni Riserva |
Riserva legale | legge 30.12.1991, di rivalutazione n. 413, art. 26 Riserva |
Riserva partecipazioni valutate al fair value |
per cash flow hedge Riserva |
a benefici definiti Riserva per piani per dipendenti |
a esercizi precedenti Altre riserve e utili (perdite) relativi |
Altre riserve-Apporto in conto futuro aumento di capitale |
Utile (perdita) dell'esercizio |
per azioni proprie Riserva negativa in portafoglio |
patrimonio netto Totale |
| Saldi al 31.12.2019 | 2.191.385 | 553.425 | 88.282 | 2.286 | 117 | (16.617) | (14.436) | 437.090 | - | (84.637) | (94.914) | 3.061.981 |
| Utile (perdita) esercizio 2020 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | (171.067) | - | (171.067) |
| Altre componenti del conto economico complessivo Componenti non riclassificabili a conto economico |
||||||||||||
| Rivalutazioni di piani a benefici definiti per i dipendenti al netto dell'effetto fiscale |
- | - | - | - | - | - | (2.836) | - | - | - | - | (2.836) |
| Adeguamento per valutazione partecipazioni valutate al fair value |
- | - | - | - | 75 | - | - | - | - | - | - | 75 |
| Componenti riclassificabili a conto economico Variazione del fair value derivati cash flow hedge, |
||||||||||||
| al netto dell'effetto fiscale Totale utile (perdita) |
- | - | - | - | - | 63.163 | - | - | - | - | - | 63.163 |
| complessivo esercizio 2020 Operazioni con gli Azionisti |
- | - | - | - | 75 | 63.163 | (2.836) | - | - | (171.067) | - | (110.665) |
| Ripianamento perdita esercizio 2019 | - | - | - | - | - | - | - | (84.637) | - | 84.637 | - | - |
| Distribuzione dividendi | - | - | - | - | - | - | - | (9.883) | - | - | - | (9.883) |
| Acquisto azioni proprie | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | (16.500) | (16.500) |
| Altri movimenti di patrimonio netto | ||||||||||||
| Rilevazione fair value stock grant | - | - | - | - | - | - | - | (13.327) | - | - | 25.202 | 11.875 |
| Saldi al 31.12.2020 | 2.191.385 | 553.425 | 88.282 | 2.286 | 192 | 46.546 | (17.272) | 329.243 | - | (171.067) | (86.212) | 2.936.808 |
| Utile (perdita) esercizio 2021 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | (2.382.569) | - | (2.382.569) |
| Altre componenti del conto economico complessivo Componenti non riclassificabili a conto economico |
||||||||||||
| Rivalutazioni di piani a benefici definiti per i dipendenti al netto dell'effetto fiscale |
- | - | - | - | - | - | (533) | - | - | - | - | (533) |
| Adeguamento per valutazione partecipazioni valutate al fair value Componenti riclassificabili a conto economico |
- | - | - | - | 378 | - | - | - | - | - | - | 378 |
| Variazione del fair value derivati cash flow hedge, al netto dell'effetto fiscale Totale utile (perdita) |
- | - | - | - | - | (71.644) | - | - | - | - | - | (71.644) |
| complessivo esercizio 2021 | - | - | - | - | 378 | (71.644) | (533) | - | - | (2.382.569) | - | (2.454.368) |
| Operazioni con gli Azionisti | ||||||||||||
| Ripianamento perdita esercizio 2020 | - | - | - | - | - | - | - | (171.067) | - | 171.067 | - | - |
| Distribuzione dividendi | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Acquisto azioni proprie | - | - | - | - | - | - | - | - | - | (15.113) | (15.113) | |
| Altri movimenti di patrimonio netto | ||||||||||||
| Rilevazione fair value stock grant | - | - | - | - | - | - | - | (14.542) | - | - | 17.674 | 3.132 |
| Trasferimento riserva benefici dipendenti | - | - | - | - | - | - | (804) | 804 | - | - | - | - |
| Saldi al 31.12.2021 | 2.191.385 | 553.425 | 88.282 | 2.286 | 570 | (25.098) | (18.609) | 144.438 | - (2.382.569) | (83.651) | 470.459 |

| Altre riserve | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Capitale sociale | per soprapprezzo delle azioni Riserva |
Riserva legale | legge 30.12.1991, di rivalutazione n. 413, art. 26 Riserva |
Riserva partecipazioni valutate al fair value |
per cash flow hedge Riserva |
a benefici definiti Riserva per piani per dipendenti |
a esercizi precedenti Altre riserve e utili (perdite) relativi |
Riserve-Apporto in conto futuro aumento di capitale Altre |
Utile (perdita) dell'esercizio |
per azioni proprie Riserva negativa in portafoglio |
patrimonio netto Totale |
| Saldi al 31.12.2021 | 2.191.385 | 553.425 | 88.282 | 2.286 | 570 | (25.098) | (18.609) | 144.438 | - (2.382.569) | (83.651) | 470.459 | |
| Utile (perdita) esercizio 2022 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | (255.988) | - | (255.988) |
| Altre componenti del conto economico complessivo Componenti non riclassificabili a conto economico |
||||||||||||
| Rivalutazioni di piani a benefici definiti per i dipendenti al netto dell'effetto fiscale |
- | - | - | - | - | - | 9.176 | - | - | - | - | 9.176 |
| Adeguamento per valutazione partecipazioni valutate al fair value Componenti riclassificabili a conto economico |
- | - | - | - | (58) | - | - | - | - | - | - | (58) |
| Variazione del fair value derivati cash flow hedge, al netto dell'effetto fiscale |
- | - | - | - | - | (1.464) | - | - | - | - | - | (1.464) |
| Totale utile (perdita) complessivo esercizio 2022 |
- | - | - | - | (58) | (1.464) | 9.176 | - | - | (255.988) | - | (248.334) |
| Operazioni con gli Azionisti | ||||||||||||
| Ripianamento perdita esercizio 2021 | (1.720.926) | (553.425) | (88.282) | (2.286) | (570) | - | - | (17.080) | - | 2.382.569 | - | - |
| Raggruppamento azionario | (10.250) | - | - | - | - | - | - | 10.250 | - | - | - | - |
| Versamento in conto futuro aumento di capitale |
- | - | - | - | - | - | - | - | 646.000 | - | - | 646.000 |
| Aumento di capitale | 41.461 | 1.958.533 | - | - | - | - | - | - | (646.000) | - | - | 1.353.994 |
| Capitalizzazione oneri aumento di capitale | - | (81.550) | - | - | - | - | - | - | - | - | - | (81.550) |
| Altri movimenti di patrimonio netto | ||||||||||||
| Rilevazione fair value stock grant | - | - | - | - | - | - | - | 1.176 | - | - | 6.207 | 7.383 |
| Trasferimento riserva benefici dipendenti | - | - | - | - | - | - | 271 | (271) | - | - | - | - |
| Saldi al 31.12.2022 | 501.670 | 1.876.983 | - | - | (58) | (26.562) | (9.162) | 138.513 | - | (255.988) | (77.444) | 2.147.952 |

| (migliaia di euro) | 31.12.2021 (*) | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Utile (perdita) dell'esercizio – Continuing operations | (2.350.307) | (231.283) |
| Utile (perdita) dell'esercizio – Discontinued operations | (32.262) | (24.705) |
| Rettifiche per ricondurre l'utile (perdita) dell'esercizio al flusso di cassa da attività operativa | ||
| Ammortamenti - Continuing operations | 67.983 | 65.977 |
| Ammortamenti - Discontinued operations | 34.019 | 13.947 |
| Svalutazioni (riprese di valore) nette di attività materiali e immateriali - Continuing operations | 17.457 | 1.052 |
| Svalutazioni (riprese di valore) nette di attività materiali e immateriali - Discontinued operations | - | 2.579 |
| Svalutazioni (riprese di valore) di partecipazioni | 1.814.049 | (45.125) |
| (Plusvalenze) minusvalenze nette su cessioni di attività - Continuing operations | (212) | (3.091) |
| (Plusvalenze) minusvalenze nette su cessioni di attività - Discontinued operations | (459) | 30.569 |
| (Dividendi) - Continuing operations | (414) | (507) |
| (Dividendi) - Discontinued operations | - | (12.122) |
| (Interessi attivi) | (16.349) | (15.228) |
| Interessi passivi | 5.976 | 18.343 |
| Imposte sul reddito - Continuing operations | 3.749 | (143) |
| Imposte sul reddito - Discontinued operations | 555 | 1.729 |
| Altre variazioni | (14.817) | (25.117) |
| Variazioni del capitale di esercizio: | ||
| - rimanenze | (813) | (1.859) |
| - crediti commerciali | (166.213) | 114.217 |
| - debiti commerciali | 21.354 | 350.336 |
| - fondi per rischi e oneri | 226.382 | (13.745) |
| - attività e passività contrattuali | 191.240 | (545.029) |
| - altre attività e passività | (69.620) | (47.370) |
| Flusso di cassa del capitale di esercizio - Continuing operations | 202.330 | (143.450) |
| Flusso di cassa del capitale di esercizio - Discontinued operations | 32.551 | 12.355 |
| Flusso di cassa del capitale di esercizio | 234.881 | (131.095) |
| Variazione fondo benefici ai dipendenti - Continuing operations | (14.621) | (2.004) |
| Variazione fondo benefici ai dipendenti - Discontinued operations | 154 | 13 |
| Dividendi incassati | 414 | 507 |
| Interessi incassati | 16.349 | 15.228 |
| Interessi pagati | (5.954) | (18.343) |
| Imposte sul reddito pagate, al netto dei crediti di imposta rimborsati - Continuing operations | (10.559) | 15.372 |
| Imposte sul reddito pagate, al netto dei crediti di imposta rimborsati - Discontinued operations | (555) | (1.729) |
| Flusso di cassa netto da attività operativa - Continuing operations | (284.526) | (367.812) |
| Flusso di cassa netto da attività operativa - Discontinued operations | 34.003 | 22.636 |
| Flusso di cassa netto da attività operativa | (250.523) | (345.176) |
| di cui verso correlate - Continuing operations | 722.041 | 166.012 |
| di cui verso correlate – Discontinued operations | 11.869 | 28.756 |
| Investimenti: | ||
| - attività immateriali | (13.589) | (9.954) |
| - attività materiali - Continuing operations | (10.852) | (19.246) |
| - attività materiali - Discontinued operations | (14.223) | (4.024) |
| - partecipazioni e titoli | (650) | (1.215.852) |
| - crediti finanziari | - | (86.143) |
| - variazione debiti e crediti relativi all'attività di investimento | - | 50.000 |
| Flusso di cassa degli investimenti - Continuing operations | (25.091) | (1.281.195) |
| Flusso di cassa degli investimenti - Discontinued operations | (14.223) | (4.024) |
| Flusso di cassa degli investimenti | (39.314) | (1.285.219) |
| Disinvestimenti: | ||
| - attività materiali - Continuing operations | 2.800 | 1.640 |
| - attività materiali - Discontinued operations | 742 | 43.790 |
| - partecipazioni e titoli | - | - |
| - rami d'azienda - Continuing operations | - | 4.516 |
| - rami d'azienda - Discontinued operations | - | 43.126 |
| - variazione debiti e crediti relativi all'attività di investimento | - | - |
| - crediti finanziari | 386.656 | - |
| Flusso di cassa dei disinvestimenti - Continuing operations | 389.456 | 6.156 |
| Flusso di cassa dei disinvestimenti - Discontinued operations | 742 | 86.916 |
| Flusso di cassa dei disinvestimenti | 390.198 | 93.072 |
| Flusso di cassa netto da attività di investimento | 350.884 | (1.192.147) |
(*) I valori dell'esercizio 2021 sono stati riesposti ai sensi del principio IFRS 5.

| (migliaia di euro) | 31.12.2021 (*) | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Flusso di cassa netto da attività di investimento | 350.884 | (1.192.147) |
| di cui verso correlate | (386.927) | (1.159.194) |
| Assunzione dei debiti finanziari non correnti | - | - |
| Rimborso di debiti finanziari non correnti | (62.851) | (63.220) |
| Rimborsi di passività per beni in leasing | (39.517) | (40.717) |
| Incremento (decremento) di debiti finanziari correnti | (416.602) | (145.434) |
| Apporti di capitale proprio | - | 1.918.444 |
| Acquisto di azioni proprie | (15.113) | - |
| Dividendi pagati | - | - |
| Flusso di cassa netto da attività di finanziamento | (534.083) | 1.669.073 |
| di cui verso correlate | (507.078) | 5.038 |
| Effetto delle differenze cambio | 10.595 | 11.210 |
| Flusso di cassa netto del periodo | (423.127) | 142.960 |
| Disponibilità liquide ed equivalenti a inizio periodo | 1.312.051 | 888.924 |
| Disponibilità liquide ed equivalenti a fine periodo | 888.924 | 1.031.884 |
(*) I valori dell'esercizio 2021 sono stati riesposti ai sensi del principio IFRS 5.
Per l'informativa richiesta dallo IAS 7 si veda la nota 23 "Passività finanziarie a lungo termine". Le note costituiscono parte integrante del presente Bilancio.

Le operazioni inerenti l'attività d'investimento o di finanziamento sono relative alle cessioni dei rami d'azienda "Roma" e "Sharjah branch" rispettivamente alle società Eniprogetti SpA e International Energy Services ROW jersey Ltd. Nelle tabelle in basso si evidenzia il flusso di cassa generato dalle due operazioni.
| (euro) | Esercizio 2022 |
|---|---|
| Attività a lungo termine | |
| Attività immateriali 3.241.316 |
|
| 3.241.316 | |
| Passività a lungo termine | |
| Fondi per benefici ai dipendenti 455.872 |
|
| 455.872 | |
| Passività a breve termine | |
| Debiti commerciali e altri debiti 541.806 |
|
| 541.806 | |
| Costi operativi | |
| Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi 952.259 |
|
| 952.259 | |
| Effetto netto sui disinvestimenti | 3.195.896 |
| Plusvalenza per disinvestimento | 1.320.604 |
| Flusso di cassa dei disinvestimenti | 4.516.500 |
| CESSIONE RAMO D'AZIENDA SHARJAH | |
| (euro) | Esercizio 2022 |
| Attività a lungo termine | |
| Attività materiali 26.055.999 |
|
| Altre attività non correnti 617 |
|
| 26.056.616 | |
| Attività a breve termine | |
| Rimanenze 1.858.579 |
|
| Altre attività correnti 4.633.878 |
|
| 6.492.457 | |
| Passività a lungo termine | ||
|---|---|---|
| Fondi per benefici ai dipendenti | 69.115 | |
| 69.115 | ||
| Passività a breve termine | ||
| Debiti commerciali e altri debiti | 41.592 | |
| Altre passività correnti | 1.434.783 | |
| 1.476.375 | ||
| Effetto netto sui disinvestimenti | 31.003.583 | |
| Plusvalenza per disinvestimento | 12.121.995 |
L'accordo a controllo congiunto, definito Joint Arrangement (JA), è un accordo contrattuale tra due o più parti che condividono il controllo assumendo in modo unanime le decisioni relative alle attività rilevanti.
Flusso di cassa dei disinvestimenti 43.125.578
Secondo le disposizioni dell'IFRS 11, un accordo a controllo congiunto può essere classificato come Joint Operation (JO) o come Joint Venture (JV).
Nel caso di un accordo qualificato come JO, le parti che detengono il controllo congiunto hanno diritti sulle attività e obbligazioni per le passività relative all'accordo.
Nel caso di un accordo qualificato come JV, le parti che detengono il controllo congiunto hanno diritti sulle attività nette dell'accordo.
In Saipem SpA, alla luce di tale principio, gli accordi a controllo congiunto (JA) sono i seguenti: PSS Netherlands BV, Consorzio Sapro, ASG Scarl, Consorzio FSB e Ship Recycling Scarl (in liquidazione).
Solo quest'ultima, la Ship Recycling Scarl, è stata qualificata come Joint Operation.
Seguendo le disposizioni dell'IFRS 11, tutti gli accordi a controllo congiunto qualificati come JV sono stati rilevati nel bilancio di esercizio di Saipem SpA secondo il criterio del costo.

Con riferimento invece all'unico accordo a controllo congiunto qualificato come JO, Ship Recycling Scarl, Saipem SpA ha rilevato le attività, le passività, i costi e i ricavi in base alla propria "interessenza" nell'accordo.
Ship Recycling Scarl è stata costituita il 30 luglio 2014 da Saipem SpA congiuntamente con Officine Meccaniche Navali e Fonderie San Giorgio SpA al fine di realizzare la demolizione e lo smaltimento della nave passeggeri "Costa Concordia". L'interessenza di Saipem SpA in Ship Recycling Scarl è del 51%.
Sulla base delle disposizioni dell'IFRS 11, il bilancio chiuso al 31 dicembre 2022 della JO Ship Recycling Scarl è stato consolidato al 51% nel bilancio di Saipem SpA elidendo le partite intercompany.
In particolare, si segnala che per avvenuto conseguimento dell'oggetto sociale, la società è stata posta in liquidazione il 4 ottobre 2017.
Al fine di garantire completezza informativa, si riporta di seguito il bilancio al 31 dicembre 2022 di Ship Recycling Scarl in liquidazione oggetto del consolidamento.
| (euro) | 31.12.2021 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| ATTIVITÀ | ||
| Attività correnti | ||
| Disponibilità liquide ed equivalenti | 3.046.307 | 2.940.521 |
| Crediti commerciali e altri crediti | 84.079 | 122.423 |
| Attività per imposte correnti | 18.724 | 15.591 |
| Attività per altre imposte correnti | 1.070.403 | 1.041.656 |
| Altre attività correnti | - | - |
| Totale attività correnti | 4.219.513 | 4.120.191 |
| Attività non correnti | ||
| Immobili, impianti e macchinari | - | - |
| Altre attività non correnti | - | - |
| Totale attività non correnti | - | - |
| TOTALE ATTIVITÀ | 4.219.513 | 4.120.191 |
| PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO | ||
| Passività correnti | ||
| Passività finanziarie a breve termine | 3.961.097 | 3.867.950 |
| Debiti commerciali e altri debiti | 248.416 | 233.283 |
| Passività per imposte correnti | - | - |
| Passività per altre imposte correnti | - | - |
| Altre passività correnti | - | 8.958 |
| Totale passività correnti | 4.209.513 | 4.110.191 |
| Passività non correnti | ||
| Fondi per rischi e oneri | - | - |
| Altre passività non correnti | - | - |
| Totale passività non correnti | - | - |
| TOTALE PASSIVITÀ | 4.209.513 | 4.110.191 |
| PATRIMONIO NETTO | ||
| Capitale sociale | 10.000 | 10.000 |
| Utile (perdita) dell'esercizio | - | - |
| TOTALE PATRIMONIO NETTO | 10.000 | 10.000 |
| TOTALE PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO | 4.219.513 | 4.120.191 |

| (euro) | 2021 | 2022 |
|---|---|---|
| RICAVI | ||
| Ricavi della gestione caratteristica | 84.079 | 122.423 |
| Altri ricavi e proventi | 707 | 218 |
| TOTALE RICAVI | 84.786 | 122.641 |
| Costi operativi | ||
| Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi | (87.466) | (88.097) |
| Ammortamenti e svalutazioni | - | - |
| Totale costi operativi | (87.466) | - |
| Utile (perdita) operativo | (2.680) | 34.544 |
| Proventi (oneri) finanziari | ||
| Proventi finanziari | 20.967 | 365 |
| Oneri finanziari | (18.287) | (34.909) |
| Totale proventi (oneri) finanziari | 2.680 | (34.544) |
| Proventi (oneri) su partecipazioni | - | - |
| Utile (perdita) prima delle tasse | - | - |
| Imposte sul reddito | - | - |
| Utile (perdita) dell'esercizio | - | - |
NOTE ILLUSTRATIVE AL BILANCIO DI ESERCIZIO

| Nota 1 | Criteri di redazione | Pag. 370 |
|---|---|---|
| Nota 2 | Criteri di valutazione | Pag. 370 |
| Nota 3 | Stime contabili e giudizi significativi | Pag. 385 |
| Nota 4 | Principi contabili di recente emanazione con efficacia dal 2022 ed esercizi successivi | Pag. 391 |
| Nota 5 | Disponibilità liquide ed equivalenti | Pag. 392 |
| Nota 6 | Altre attività finanziarie correnti | Pag. 392 |
| Nota 7 | Crediti commerciali e altri crediti | Pag. 393 |
| Nota 8 | Rimanenze e attività contrattuali | Pag. 394 |
| Nota 9 | Attività per imposte sul reddito correnti | Pag. 395 |
| Nota 10 | Attività per altre imposte correnti | Pag. 395 |
| Nota 11 | Altre attività correnti | Pag. 395 |
| Nota 12 | Immobili, impianti e macchinari | Pag. 396 |
| Nota 13 | Attività immateriali | Pag. 399 |
| Nota 14 | Diritto di utilizzo di attività in leasing, attività e passività per leasing | Pag. 400 |
| Nota 15 | Partecipazioni | Pag. 401 |
| Nota 16 | Attività e passività per imposte differite | Pag. 405 |
| Nota 17 | Altre attività non correnti | Pag. 405 |
| Nota 18 | Passività finanziarie a breve termine | Pag. 406 |
| Nota 19 | Debiti commerciali, altri debiti e passività contrattuali | Pag. 406 |
| Nota 20 | Passività per imposte sul reddito correnti | Pag. 407 |
| Nota 21 | Passività per altre imposte correnti | Pag. 407 |
| Nota 22 | Altre passività correnti | Pag. 408 |
| Nota 23 | Passività finanziarie a lungo termine e quote a breve di passività a lungo termine | Pag. 409 |
| Nota 24 | Analisi dell'indebitamento finanziario netto (disponibilità nette) | Pag. 410 |
| Nota 25 | Fondi per rischi e oneri | Pag. 411 |
| Nota 26 | Fondi per benefici ai dipendenti | Pag. 412 |
| Nota 27 | Passività per imposte differite | Pag. 416 |
| Nota 28 | Passività per imposte sul reddito non correnti | Pag. 416 |
| Nota 29 | Altre passività non correnti | Pag. 416 |
| Nota 30 | Strumenti finanziari derivati | Pag. 417 |
| Nota 31 | Discontinued operations, attività destinate alla vendita e passività direttamente associabili | Pag. 418 |
| Nota 32 | Patrimonio netto | Pag. 420 |
| Nota 33 | Garanzie, impegni e rischi | Pag. 423 |
| Nota 34 | Ricavi | Pag. 437 |
| Nota 35 | Costi operativi | Pag. 438 |
| Nota 36 | Proventi (oneri) finanziari | Pag. 446 |
| Nota 37 | Proventi (oneri) su partecipazioni | Pag. 446 |
| Nota 38 | Imposte sul reddito | Pag. 447 |
| Nota 39 | Risultato d'esercizio | Pag. 447 |
| Nota 40 | Ammontare dei compensi corrisposti ai componenti degli organi di amministrazione e controllo, ai Direttori generali e ai Dirigenti con responsabilità strategiche |
Pag. 447 |
| Nota 41 | Informazioni per settore di attività, per area geografica e contratti di costruzione | Pag. 448 |
| Nota 42 | Rapporti con parti correlate | Pag. 450 |
| Nota 43 | Eventi e operazioni significativi e non ricorrenti | Pag. 459 |
| Nota 44 | Posizioni e transazioni derivanti da operazioni atipiche e inusuali | Pag. 459 |
| Nota 45 | Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio | Pag. 460 |

A seguito dell'accordo con KCA Deutag ("KCA") per la vendita delle attività Drilling Onshore (DRON), comunicato in data 1° giugno 2022, il settore oggetto di cessione è stato rappresentato come "Discontinued operations" in base alle disposizioni del principio contabile internazionale IFRS 5 "Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate".
L'operazione non comporta alcun trasferimento di debiti finanziari da Saipem a KCA.
Prima del perfezionamento della cessione (il "Closing") Saipem e le sue controllate hanno trasferito il perimetro DRON in società dedicate.
Gli ammortamenti delle attività non correnti possedute per la vendita sono cessati a decorrere dalla data di classificazione (1° giugno 2022) e gli investimenti sostenuti nel periodo sono stati spesati a conto economico.
In data 28 ottobre 2022 è stato perfezionato il primo closing della transazione di cessione del business DRON, in particolare sono state cedute le attività in Arabia Saudita, Congo, Emirati Arabi Uniti e Marocco.
Le attività in Kuwait sono state trasferite a gennaio 2023, mentre le restanti attività in Kazakhstan e Romania saranno trasferite entro il primo semestre 2023.
In base alle disposizioni dell'IFRS 5 i risultati economici del settore DRON, inclusi quelli del periodo di confronto, sono rappresentati separatamente dalle Continuing operations in un'unica riga del conto economico.
In dettaglio, nel risultato economico delle Discontinued operations sono stati rilevati:
≥ i risultati economici delle attività in Arabia Saudita, Congo, Emirati Arabi Uniti e Marocco fino alla data di avvenuta cessione (28 ottobre 2022);
≥ i risultati economici delle attività non cedute nel 2022 (Kuwait, Kazakhstan e Romania).
Le attività e le passività direttamente associabili alle attività in Kuwait, Kazakhstan e Romania, sono state classificate come possedute per la vendita.
Le informazioni economiche e patrimoniali di dettaglio della Discontinued operations sono riportate nella nota 31 "Discontinued operations, attività destinate alla vendita e passività direttamente associabili".
Per maggiori informazioni sull'effetto complessivo dell'operazione, si rimanda alla nota 30 "Discontinued operations, attività destinate alla vendita e passività direttamente associabili" del Bilancio consolidato.
Il bilancio di Saipem SpA è redatto secondo gli International Financial Reporting Standards (nel seguito "IFRS" o "principi contabili internazionali")22 emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002 e ai sensi dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/2005. Il bilancio di Saipem SpA è redatto sul presupposto della continuità aziendale, applicando il metodo del costo storico tenuto conto ove appropriato delle rettifiche di valore, con l'eccezione delle voci di bilancio che secondo gli IFRS devono essere valutate al fair value, come indicato nei criteri di valutazione.
Per i relativi dettagli si rinvia alla successiva nota 3 "Stime contabili e giudizi significativi".
Il bilancio al 31 dicembre 2022, approvato dal Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA nella riunione del 14 marzo 2023, è sottoposto alla revisione contabile da parte della KPMG SpA.
I valori delle voci di bilancio e delle relative note, tenuto conto della loro rilevanza, sono espressi in migliaia di euro, valuta funzionale del bilancio di esercizio.
I criteri di valutazione più significativi adottati per la redazione del bilancio di esercizio sono indicati nei punti seguenti.
Le disponibilità liquide ed equivalenti comprendono la cassa, i depositi a vista, nonché le attività finanziarie originariamente esigibili entro 90 giorni, prontamente convertibili in cassa e sottoposte a un irrilevante rischio di variazione di valore.
Le rimanenze, con esclusione dei materiali di consumo destinati alla realizzazione dei progetti – che non transitano da magazzino ma sono rilevati in conto economico tra i costi diretti di commessa – sono valutate al minore tra il costo di acquisto e il valore netto di realizzo; quest'ultimo valore è rappresentato dall'ammontare che l'impresa si attende di ottenere dalla loro vendita nel
(22) Gli IFRS comprendono anche gli International Accounting Standards (IAS), tuttora in vigore, nonché i documenti interpretativi emessi dall'IFRS Interpretations Committee, precedentemente denominato International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) e ancor prima Standing Interpretations Committee (SIC).

normale svolgimento dell'attività. La configurazione di costo adottata si identifica nel costo medio ponderato, mentre per valore di mercato, tenuto conto della natura delle rimanenze rappresentate prevalentemente da materiale di ricambio, si intende il costo di sostituzione, ovvero, se inferiore, il valore di netto realizzo.
Le parti di ricambio sono eventualmente svalutate (parzialmente o interamente) in coerenza con la razionalizzazione dell'asset a cui si riferiscono a causa della mancata o ridotta possibilità di utilizzo. Saipem effettua verifiche periodiche sull'obsolescenza degli item di magazzino con data di ultimo acquisto (data di ageing) superiore ai cinque anni al fine di giustificarne il mantenimento come rimanenze, oppure svalutarli a conto economico. In ogni caso per i materiali non obsoleti con data di ultimo acquisto superiore ai cinque anni viene costituito un fondo per materiale a lenta movimentazione, per importi percentualmente crescenti in funzione dell'ageing.
Le attività contrattuali e le passività contrattuali da valutazione commesse a lungo termine sono iscritte sulla base dei corrispettivi contrattuali, definiti con ragionevole certezza con i committenti, in relazione allo stato di avanzamento dei lavori.
In considerazione della natura dei contratti (a prezzo fisso) e della tipologia dei lavori, l'avanzamento è determinato mediante l'utilizzo di un metodo basato sugli input in base alla percentuale che emerge dal rapporto fra i costi sostenuti rispetto ai costi totali stimati da contratto (metodo del cost-to-cost).
Per recepire gli effetti economici derivanti dall'applicazione di tale metodo, rispetto ai corrispettivi rilevati tra i ricavi della gestione caratteristica, vengono iscritte tra le attività contrattuali da valutazione commesse a lungo termine le differenze positive tra i corrispettivi maturati in relazione allo stato di avanzamento dei lavori e i ricavi contabilizzati, mentre fra le passività contrattuali vengono iscritte le differenze negative.
Per quanto riguarda la tipologia particolare dei contratti di servizi rimborsabili, data la loro natura, i ricavi sono rilevati mediante fatturazione al cliente dei costi sostenuti più un margine contrattualmente previsto.
Nella valutazione delle attività e passività contrattuali da valutazione commesse a lungo termine si tiene conto di tutti i costi di diretta imputazione a commessa, nonché dei rischi contrattuali, delle clausole di revisione quando hanno un'alta probabilità di riconoscimento, degli eventuali incentivi previsti (quando il raggiungimento dei prefissati livelli di prestazione è altamente probabile e gli stessi sono attendibilmente determinabili) e di eventuali corrispettivi derivanti da contenziosi legali.
Le richieste di corrispettivi aggiuntivi derivanti da modifiche ai lavori previsti contrattualmente (change order) si considerano nell'ammontare complessivo dei corrispettivi quando hanno un'alta probabilità di riconoscimento da parte del committente nell'oggetto e/o nel prezzo; analogamente, le altre richieste (claim) derivanti, ad esempio, da maggiori oneri sostenuti per cause imputabili al committente, si considerano nell'ammontare complessivo dei corrispettivi solo quando hanno un'alta probabilità di riconoscimento nell'oggetto e/o nel prezzo nei confronti della controparte.
Gli anticipi contrattuali in valuta ricevuti dai committenti o riconosciuti a fornitorisono iscritti al cambio del giorno in cui sono corrisposti e mantenuti a tale cambio fino al loro totale recupero.
Gli anticipi contrattuali ricevuti rientrano nella normale prassi operativa di Saipem; qualora fossero riconosciuti anticipi che prevedono una percentuale maggiore rispetto a quella utilizzata nella prassi di settore, si procede a verificare l'eventuale effetto finanziario del tempo che fa presumere l'esistenza di un significativo beneficio finanziario concesso dal cliente.
Le attività materiali sono rilevate secondo il criterio del costo e iscritte al prezzo di acquisto o al costo di produzione comprensivo dei costi accessori di diretta imputazione necessari a rendere le attività disponibili all'uso. Inoltre, quando è necessario un rilevante periodo di tempo affinché il bene sia pronto all'uso, il prezzo di acquisto o il costo di produzione include gli oneri finanziari sostenuti che teoricamente si sarebbero risparmiati nel periodo necessario a rendere il bene pronto all'uso, qualora l'investimento non fosse stato fatto.
Saipem non effettua rivalutazioni delle attività materiali, fatto salvo per le attività materiali oggetto di svalutazione negli esercizi precedenti, come meglio specificato nel seguito.
I costi per migliorie, ammodernamento e trasformazione aventi natura incrementativa delle attività materiali sono rilevati all'attivo patrimoniale quando è probabile che incrementino i benefici economici futuri attesi dal bene. Sono rilevati all'attivo patrimoniale anche gli elementi acquistati per ragioni di sicurezza o ambientali che, seppur non incrementando direttamente i benefici economici futuri delle attività esistenti, sono necessari per lo svolgimento dell'attività aziendale.
I costi di manutenzione ciclica sostenuti con la finalità dell'ottenimento della certificazione periodica di classe dei mezzi navali vengono capitalizzati, in quanto hanno una vita utile pluriennale (generalmente quinquennale). La vita utile delle componenti soggette a manutenzione (ed eventuale sostituzione) ciclica e il relativo piano di ammortamento sono coerenti con la frequenza prevista per le revisioni periodiche.
L'ammortamento delle attività materiali ha inizio quando il bene è pronto all'uso, ossia quando è nel luogo e nelle condizioni necessari affinché sia in grado di operare secondo le modalità programmate.
Le attività materiali sono ammortizzate sistematicamente a quote costanti lungo la loro vita utile, intesa come la stima del periodo in cui l'attività sarà utilizzata dall'impresa. Quando l'attività materiale è costituita da più componenti significative aventi vite utili differenti, l'ammortamento è effettuato per ciascuna componente. Il valore da ammortizzare è rappresentato dal valore di iscrizione ridotto del presumibile valore netto di cessione al termine della sua vita utile, se significativo e ragionevolmente determinabile. Non sono oggetto di ammortamento i terreni, anche se acquistati congiuntamente a un fabbricato, nonché le attività materiali destinate alla vendita (vedi paragrafo "Attività destinate alla vendita e discontinued operations"). Eventuali modifiche al piano di ammortamento, derivanti da revisione della vita utile dell'asset, del valore residuo netto, ovvero delle modalità di ottenimento dei benefici economici dell'attività, sono rilevate nel conto economico.
Tutte le componenti dei mezzi navali sono ammortizzate lungo la stessa vita utile definita sulla base di una perizia tecnica redatta da terzi indipendenti. La decisione di considerare la stessa vita utile per tutte le componenti dei mezzi navali è basata sul fatto che i principali componenti sono sottoposti a periodica attività di manutenzione ciclica.

Le manutenzioni cicliche effettuate in prossimità della scadenza della vita utile di un mezzo comportano l'allungamento della vita utile dello stesso (e quindi una riprogrammazione degli ammortamenti sul valore residuo) per un periodo pari alla vita utile dell'ultima manutenzione ciclica.
I costi di sostituzione di componenti identificabili di beni complessi sono rilevati all'attivo patrimoniale e ammortizzati lungo la loro vita utile; il valore di iscrizione residuo della componente oggetto di sostituzione è rilevato a conto economico.
Le migliorie su beni condotti in locazione sono ammortizzate lungo la vita utile delle migliorie stesse o il minore periodo residuo di durata della locazione tenendo conto dell'eventuale periodo di rinnovo se il suo verificarsi dipende esclusivamente dal conduttore ed è virtualmente certo. Le spese di manutenzione e riparazione ordinarie, diverse dalle sostituzioni di componenti identificabili, che reintegrano e non incrementano le prestazioni dei beni, sono imputate a conto economico nell'esercizio in cui sono sostenute.
Le attività materiali sono eliminate contabilmente al momento della loro dismissione tramite alienazioni o radiazioni o quando nessun beneficio economico futuro è atteso dal suo utilizzo o dismissione; il relativo utile o perdita è rilevato a conto economico. Le attività materiali destinate a specifici progetti operativi, per le quali non si prevede un possibile reimpiego dovuto alla particolarità del bene stesso o per l'elevato sfruttamento sostenuto durante la fase di esecuzione del progetto, sono ammortizzate in base alla durata del progetto stesso.
Le attività materiali sono svalutate quando eventi o modifiche delle circostanze facciano ritenere che il valore di iscrizione in bilancio non sia recuperabile. Quando si verificano eventi che fanno presumere una riduzione del valore delle attività materiali, la loro recuperabilità è verificata confrontando il valore di iscrizione con il relativo valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto degli oneri di dismissione, e il valore d'uso. La valutazione è effettuata per singola cash generating unit ("CGU"), che coincide con una singola attività o con il più piccolo insieme identificabile di attività che generano flussi di cassa in entrata autonomi derivanti dal loro utilizzo continuativo.
Il valore d'uso è determinato attualizzando i flussi di cassa attesi derivanti dall'uso della CGU e, se significativi e ragionevolmente determinabili, dalla cessione al termine della sua vita utile al netto degli oneri di dismissione. I flussi di cassa attesi sono determinati, avendo riferimento anche ai risultati consuntivati, sulla base di assunzioni ragionevoli e dimostrabili rappresentative della migliore stima delle future condizioni economiche che si verificheranno nella residua vita utile della CGU, dando maggiore rilevanza alle indicazioni provenienti dall'esterno, pur tenendo conto delle specificità del business di Saipem. L'attualizzazione è effettuata a un tasso che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività non riflessi nelle stime dei flussi di cassa. Si precisa che, ove appropriato, la componente specifica incrementale del cosiddetto "rischio paese", è incorporata nella stima dei flussi di cassa attesi. In particolare, il tasso di sconto utilizzato è il Weighted Average Cost of Capital (WACC) definito sulla base della metodologia del Capital Asset Pricing Model (CAPM).
Il valore d'uso è determinato utilizzando flussi di cassa al netto delle tasse, attualizzati con un tasso di sconto post-tasse, in quanto questo metodo produce valori equivalenti a quelli ottenibili attualizzando i flussi di cassa al lordo delle imposte a un tasso di sconto ante imposte derivato, in via iterativa, dal risultato della valutazione post imposte.
Nel caso di assenza di indicatori di impairment e contestuale presenza di indicatori che fanno presupporre il venir meno dei motivi all'origine delle svalutazioni effettuate in passato, il valore delle attività viene ripristinato e la rettifica è rilevata a conto economico come rivalutazione (ripristino di valore). Il ripristino è effettuato al minore tra il valore recuperabile e il valore di iscrizione al lordo delle svalutazioni precedentemente effettuate e ridotto delle quote di ammortamento che sarebbero state stanziate qualora non si fosse proceduto alla svalutazione.
Il contratto è o contiene un leasing se, in cambio di un corrispettivo, conferisce al locatario il diritto di controllare l'utilizzo di un'attività identificata per un periodo di tempo.
È definito un modello unico di rilevazione dei contratti di leasing basato sulla rilevazione in capo al locatario (lessee) di un asset rappresentativo del diritto di utilizzo del bene ("Right-of-Use") in contropartita a una passività rappresentativa dell'obbligazione a eseguire i pagamenti previsti dal contratto ("Lease Liability").
Il "Right-of-Use" alla commencement date, data alla quale il bene è reso disponibile all'uso, è inizialmente valutato al costo e deriva dalla sommatoria delle seguenti componenti:
Successivamente alla rilevazione iniziale, il "Right-of-Use" è ridotto per le quote di ammortamento cumulate, delle eventuali perdite di valore e degli effetti connessi a eventuali rideterminazioni della "Lease Liability".
Le quote di ammortamento sono costanti e seguono la durata del contratto, tenendo conto delle opzioni di rinnovo/termine di cui è altamente probabile l'esercizio. Solo se il leasing prevede l'esercizio di un'opzione di acquisto ragionevolmente certa il "Right-of-Use" asset è ammortizzato sistematicamente lungo la vita utile dell'asset sottostante.
La "Lease Liability" è inizialmente rilevata al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non ancora effettuati alla commencement date, che comprendono:

≥ i pagamenti di penalità per la risoluzione del leasing, se il locatario è ragionevolmente certo di esercitare tale opzione.
Il valore attuale dei suddetti pagamenti è calcolato adottando un tasso di sconto pari al tasso d'interesse implicito del leasing, ovvero, qualora questo non fosse facilmente determinabile, utilizzando il tasso di finanziamento incrementale del locatario. Il tasso di finanziamento incrementale del locatario è definito tenendo conto della periodicità e della durata dei pagamenti previsti dal contratto di leasing, della valuta nella quale sono denominati e delle caratteristiche dell'ambiente economico del locatario.
Successivamente alla rilevazione iniziale, la "Lease Liability" è valutata al costo ammortizzato (ovvero aumentando il suo valore contabile per tener conto degli interessi sulla passività e diminuendolo per tener conto dei pagamenti effettuati) utilizzando il tasso di interesse effettivo ed è rideterminata, in contropartita al valore di iscrizione del "Right-of-Use" correlato, per tenere conto di eventuali modifiche del leasing a seguito di rinegoziazioni contrattuali, variazioni di indici o tassi, modifiche relative all'esercizio delle opzioni contrattualmente previste di rinnovo, recesso anticipato o acquisto del bene locato.
Il modello di rilevazione dei contratti di leasing sopra descritto è facoltativo per i leasing a breve termine e i leasing in cui l'attività sottostante è di modesto valore; se tale modello non si applica, i pagamenti dovuti relativi ai predetti leasing sono imputati a conto economico per competenza.
Per i locatori (lessor) è mantenuta la distinzione tra leasing operativi e finanziari.
In presenza di contratti di sub-leasing, il locatario in veste di locatore intermedio procede a classificare il sub-leasing come finanziario od operativo secondo le seguenti modalità: (a) se il leasing principale è a breve termine, il sub-leasing deve essere classificato come leasing operativo rilevando i proventi derivanti dal sub-leasing nel conto economico; (b) diversamente, il sub-leasing deve essere classificato con riferimento all'attività consistente nel diritto di utilizzo derivante dal leasing principale, piuttosto che facendo riferimento all'attività sottostante, ovvero con riferimento alla durata del contratto di sub-leasing; se questa copre la durata del contratto principale, il sub-leasing è considerato di natura finanziaria, contabilizzando un credito finanziario in sostituzione del "Right-of-Use" rinveniente dal leasing principale. L'accounting dei contratti di leasing prevede per il locatario l'esposizione:
Le principali fattispecie contrattuali rientranti nella definizione di leasing che interessano la Società si riferiscono alle seguenti categorie di asset:
≥ mezzi navali per lo svolgimento di progetti dei business offshore;
Relativamente ai contratti per servizi stipulati dalla società, viene effettuata un'analisi al fine di individuare la presenza di eventuali "embedded lease" al loro interno.
Analogamente agli altri asset aziendali di proprietà, il Right-of-Use relativo ai beni condotti in leasing è sottoposto al test di impairment ai sensi dello IAS 36 per determinare se l'attività consistente nel diritto di utilizzo ha subìto una riduzione di valore. Con riferimento alla verifica di recuperabilità del Right-of-Use si considera: (i) l'allocazione alle CGU di appartenenza delle attività per Right-of-Use dei beni in leasing; (ii) la durata del contratto di leasing sottostante rispetto all'orizzonte temporale considerato nella determinazione dei flussi di cassa della CGU; (iii) il valore d'uso di una CGU che contiene un Right-of-Use.
Le attività immateriali riguardano le attività identificabili prive di consistenza fisica, controllate dall'impresa e in grado di produrre benefici economici futuri, nonché il goodwill. L'identificabilità è definita con riferimento alla possibilità di distinguere l'attività immateriale acquisita dal goodwill; questo requisito è soddisfatto, di norma, quando: (i) l'attività immateriale è riconducibile a un diritto legale o contrattuale, oppure (ii) l'attività è separabile, ossia può essere ceduta, trasferita, data in affitto o scambiata autonomamente, oppure come parte integrante di altre attività. Il controllo su un'attività immateriale da parte dell'impresa consiste nella potestà di usufruire dei benefici economici futuri derivanti dall'attività e nella possibilità di limitarne l'accesso ad altri. Le attività immateriali sono iscritte al costo di acquisto o di produzione determinato secondo i criteri indicati per le attività materiali.
Saipem non effettua rivalutazioni delle attività immateriali.
Le attività immateriali aventi vita utile definita sono ammortizzate sistematicamente lungo la loro vita utile intesa come la stima del periodo in cui le attività saranno utilizzate dall'impresa; per il valore da ammortizzare e per la recuperabilità del loro valore di iscrizione valgono i criteri indicati al punto "Attività materiali".
Il goodwill e le altre attività immateriali aventi vita utile indefinita non sono oggetto di ammortamento; la recuperabilità del loro valore di iscrizione è verificata almeno annualmente e comunque quando si verificano eventi che fanno presupporre una riduzione del valore.

Con riferimento al goodwill, la verifica è effettuata a livello della CGU alla quale il goodwill si riferisce. La CGU è il più piccolo aggregato di attività (incluso il goodwill stesso) che genera flussi finanziari in entrata e in uscita ampiamente indipendenti dai flussi finanziari generati da altre attività o gruppi di attività e sulla base del quale la Direzione Aziendale valuta la redditività del business. Quando il valore di iscrizione della CGU comprensivo del goodwill a essa attribuita, determinato tenendo conto delle eventuali svalutazioni degli asset correnti e non correnti che fanno parte della CGU, è superiore al suo valore recuperabile23, tale differenza costituisce oggetto di svalutazione che viene attribuita in via prioritaria al goodwill fino a concorrenza del suo ammontare; l'eventuale eccedenza della svalutazione rispetto al goodwill è imputata pro-quota al valore di libro degli altri asset a vita utile definita che costituiscono la CGU. Le svalutazioni del goodwill non sono oggetto di ripristino di valore24.
Con riferimento ai costi di configurazione e personalizzazione di software derivanti da contratti con fornitori di servizi mediante i quali si ottiene il diritto di accesso a determinati applicativi, gli stessi si rilevano come attività immateriale solo nel caso in cui l'accordo consente al cliente di ottenere benefici economici futuri e di limitarne l'accesso ad altri.
Le attività immateriali sono eliminate contabilmente al momento della loro dismissione tramite alienazioni o radiazioni o quando nessun beneficio economico futuro è atteso dal suo utilizzo o dismissione; il relativo utile o perdita è rilevato a conto economico.
I costi di sviluppo sono iscritti all'attivo patrimoniale quando la società è in grado di dimostrare:
I contributi in conto capitale sono rilevati quando esiste la ragionevole certezza che saranno realizzate le condizioni previste per la loro concessione e sono rilevati sistematicamente in conto economico a riduzione del prezzo di acquisto o del costo di produzione delle attività cui si riferiscono, in funzione della loro vita utile.
I contributi in conto esercizio sono rilevati a conto economico per competenza, coerentemente con il sostenimento dei costi cui sono correlati.
In funzione delle caratteristiche dello strumento e del modello di business adottato per la loro gestione le attività finanziarie sono classificate nelle seguenti categorie: (i) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato; (ii) attività finanziarie valutate al fair value con imputazione degli effetti tra le altre componenti del conto economico complessivo (di seguito anche "Other Comprehensive Income" od OCI); (iii) attività finanziarie valutate al fair value con imputazione degli effetti a conto economico. Successivamente alla rilevazione iniziale la loro classificazione viene mantenuta, salvo che la Società modifichi il proprio modello di business per la loro gestione.
La rilevazione iniziale avviene al fair value, al netto dei costi direttamente attribuibili all'acquisizione o emissione dell'attività finanziaria. Per i crediti commerciali privi di una significativa componente finanziaria il valore di rilevazione iniziale è rappresentato dal prezzo della transazione.
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie che generano flussi di cassa contrattuali rappresentativi esclusivamente di pagamenti di capitale e interessi sono valutate al costo ammortizzato se possedute con la finalità di incassarne i flussi di cassa contrattuali (cd. business model held to collect).
L'applicazione del metodo del costo ammortizzato comporta la rilevazione a conto economico degli interessi attivi determinati sulla base del tasso di interesse effettivo delle differenze di cambio e delle eventuali svalutazioni svalutazioni25 (v. punto "Svalutazioni di attività finanziarie").
Differentemente sono valutate al fair value con imputazione degli effetti a OCI (di seguito anche FVTOCI) le attività finanziarie rappresentative di strumenti di debito il cui modello di business prevede la possibilità sia di incassare i flussi di cassa contrattuali sia di realizzarne il valore mediante la cessione (cd. business model held to collect and sell). In tal caso sono rilevati: (i) a conto economico gli interessi attivi, calcolati utilizzando il tasso di interesse effettivo, le differenze di cambio e le svalutazioni (v. punto "Svalutazioni di attività finanziarie"); (ii) a patrimonio netto, nella voce OCI le variazioni di fair value dello strumento. L'ammontare cumulato delle variazioni di fair value, imputato nella riserva di patrimonio netto che accoglie le altre componenti del conto economico complessivo, è oggetto di reversal a conto economico all'atto dell'eliminazione contabile dello strumento.
Un'attività finanziaria rappresentativa di uno strumento di debito che non è valutata al costo ammortizzato o al FVTOCI è valutata al fair value con imputazione degli effetti a conto economico (di seguito FVTPL); rientrano in tale categoria le attività finanziarie possedute con finalità di trading. Gli interessi attivi maturati su attività finanziarie destinate al trading concorrono alla valutazione complessiva del fair value dello strumento e sono rilevati, all'interno dei "Proventi (oneri) finanziari".
La valutazione della recuperabilità delle attività finanziarie rappresentative di strumenti di debito non valutate al fair value con effetti a conto economico è effettuata sulla base del cosiddetto expected credit loss model.
(23) Per la definizione di valore recuperabile si veda il punto "Attività materiali".
(24) La svalutazione rilevata in un periodo infrannuale non è oggetto di storno anche nel caso in cui, sulla base delle condizioni esistenti in un periodo infrannuale successivo, la svalutazione sarebbe stata minore, ovvero non rilevata.
(25) I crediti e le altre attività finanziarie valutati al costo ammortizzato sono esposti al netto del relativo fondo svalutazione.

In particolare, le perdite attese sono determinate, generalmente, sulla base del prodotto tra: (i) l'esposizione vantata verso la controparte al netto delle relative mitiganti (cd. Exposure at Default o EAD); (ii) la probabilità che la controparte non ottemperi alla propria obbligazione di pagamento (cd. Probability of Default o PD); (iii) la stima, in termini percentuali, della quantità di credito che non si riuscirà a recuperare in caso di default (cd. Loss Given Default o LGD).
Il modello gestionale adottato dalla Società prevede l'approccio semplificato per i crediti commerciali, in quanto non contengono una significativa componente finanziaria. Questo approccio comporta la valutazione del fondo copertura perdite per un importo pari alle perdite attese lungo l'intera vita del credito. Tale approccio utilizza la probabilità di default dei clienti basata su dati di mercato osservabili e su valutazioni raccolte da info-provider per la quantificazione delle perdite attese. Agli accantonamenti al fondo svalutazione crediti effettuati dopo un'analisi dei singoli crediti scaduti sulla base della recuperabilità degli stessi, si affianca una valutazione sul merito creditizio del cliente sul portafoglio crediti "in bonis" e su quelli scaduti al fine di consentire la determinazione e la rilevazione contabile dell'effetto nelle situazioni periodiche.
Nello specifico, il modello Saipem si articola come segue:
I crediti commerciali e gli altri crediti sono presentati nello stato patrimoniale al netto del relativo fondo svalutazione. Le svalutazioni di tali crediti sono rilevate nel conto economico, al netto degli eventuali ripristini di valore, nella voce "Riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti".
Le partecipazioni in imprese controllate, in imprese collegate e in imprese classificate come Joint Venture, differenti da quelle possedute per la vendita, sono valutate e iscritte al costo di acquisto comprensivo dei costi accessori di diretta imputazione. In relazione invece alle partecipazioni in imprese classificate come Joint Operation, si rilevano le attività, le passività, i costi e i ricavi in base alla propria interessenza nell'accordo.
La recuperabilità del valore di iscrizione delle partecipazioni è verificata confrontando il valore di iscrizione con il relativo valore recuperabile rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto degli oneri di dismissione, e il valore d'uso. In assenza di un accordo di vendita vincolante, il fair value è stimato sulla base dei valori espressi da un mercato attivo, da transazioni recenti, ovvero sulla base delle migliori informazioni disponibili per riflettere l'ammontare che l'impresa potrebbe ottenere dalla vendita dell'asset. Il valore d'uso è determinato attualizzando i flussi di cassa attesi dalla partecipazione e, se significativi e ragionevolmente determinabili, dalla sua cessione al netto dei costi di dismissione, ovvero considerando il complesso degli esiti degli impairment test condotti dalle partecipate, Il valore d'uso è generalmente determinato facendo riferimento al patrimonio netto dell'impresa partecipata desunto dal bilancio sub-consolidato (dati a uso consolidato).
Il rischio derivante da eventuali perdite eccedenti il patrimonio netto è rilevato in un apposito fondo nella misura in cui la partecipante è impegnata ad adempiere a obbligazioni legali o implicite nei confronti dell'impresa partecipata o comunque a coprire le sue perdite.
Quando vengono meno i motivi delle svalutazioni effettuate, le partecipazioni valutate al costo sono rivalutate nei limiti delle svalutazioni effettuate con imputazione dell'effetto a conto economico alla voce "Altri proventi (oneri) su partecipazioni".
La cessione di quote di partecipazione che comporta la perdita del controllo congiunto o dell'influenza notevole sulla partecipata determina la rilevazione a conto economico: (i) dell'eventuale plusvalenza/minusvalenza calcolata come differenza tra il corrispettivo ricevuto e la corrispondente frazione del valore di iscrizione ceduta; (ii) dell'effetto della rivalutazione dell'eventuale partecipazione residua mantenuta per allinearla al relativo fair value; (iii) degli eventuali valori rilevati nelle altre componenti del conto economico complessivo relativi alla partecipata per i quali sia previsto il rigiro a conto economico26. Il valore dell'eventuale partecipazione mantenuta, allineato al relativo fair value alla data di perdita del controllo congiunto o dell'influenza notevole, rappresenta il nuovo valore di iscrizione e pertanto il valore di riferimento per la successiva valutazione secondo i criteri di valutazione applicabili.
Con riferimento alle partecipazioni in società classificate come joint operation, nel bilancio di esercizio è rilevata la quota di spettanza Saipem delle attività/passività e dei ricavi/costi delle joint operation sulla base degli effettivi diritti e obbligazioni rivenienti dagli accordi contrattuali. Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività/passività e i ricavi/costi afferenti alla joint operation sono valutati in conformità ai criteri di valutazione applicabili alla singola fattispecie.
Le altre partecipazioni iscritte tra le attività non correnti sono valutate al fair value con imputazione degli effetti alla riserva di patrimonio netto afferente le "Altre componenti del conto economico complessivo"; le variazioni del fair value rilevate nel patrimonio netto sono imputate a conto economico all'atto della svalutazione o del realizzo. Quando le partecipazioni non sono
(26) Al contrario, gli eventuali valori rilevati nelle altre componenti del conto economico complessivo relativi all'ex controllata congiunta o collegata, per i quali non è previsto il rigiro a conto economico, sono imputati agli utili a nuovo.

quotate in un mercato non regolamentato e il fair value non può essere attendibilmente determinato, le stesse sono valutate al costo rettificato per perdite di valore; le perdite di valore non sono oggetto di ripristino.
Le partecipazioni possedute per la vendita sono valutate al minore tra valore di iscrizione e il loro fair value, ridotto degli oneri di vendita.
Un contratto derivato è uno strumento finanziario: (i) il cui valore cambia in funzione dei cambiamenti di uno specifico tasso di interesse, prezzo di un titolo o di un bene, tasso di cambio di valuta estera, indice di prezzi o di tassi, rating di un credito o altra variabile; (ii) che richiede un investimento netto iniziale nullo o limitato; (iii) che è regolato a una data futura.
Gli strumenti finanziari derivati, ivi inclusi quelli impliciti (cd. embedded derivative) oggetto di separazione dal contratto principale, sono attività e passività rilevate al fair value.
Saipem, coerentemente con la finalità economica delle coperture effettuate, procede ove possibile a designare i contratti derivati come strumenti di copertura. Il fair value degli strumenti finanziari derivati incorpora gli aggiustamenti che riflettono il non-performance risk delle controparti della transazione (vedi paragrafo "Valutazioni al fair value"). La designazione del fair value dei contratti derivati come strumento di copertura esclude tali aggiustamenti ed è limitata alla sola componente spot dei contratti.
In particolare, Saipem sottoscrive i derivati intercompany con Saipem Finance International BV (SAFI) con l'obiettivo di coprire il rischio cambio derivante da futuri e altamente probabili ricavi e costi in valuta di commessa. SAFI a sua volta, in un'ottica di ottimizzazione dell'operatività, effettua un ruolo di consolidamento e netting dei derivati richiesti e procede con la negoziazione a mercato.
I derivati negoziati dalle società con SAFI sono considerati come strumenti di copertura di flusso finanziario (cash flow hedge) di programmata operazione altamente probabile (highly probable forecast transaction) ogni qualvolta le condizioni per l'applicazione dell'hedge accounting siano rispettate. L'elemento coperto è identificato nei futuri ricavi e costi in valuta di commessa.
Nell'ambito della strategia e degli obiettivi definiti per la gestione del rischio, la qualificazione delle operazioni come di copertura richiede: (i) la verifica dell'esistenza di una relazione economica tra l'oggetto coperto e lo strumento di copertura; (ii) la verifica che l'effetto del rischio di credito non prevalga sulle variazioni di valore risultanti dalla relazione economica; (iii) la definizione di un hedge ratio coerentemente con gli obiettivi di gestione del rischio, nell'ambito della strategia di risk management definita, operando, ove necessario, le appropriate azioni di ribilanciamento (cd. rebalancing).
Le modifiche degli obiettivi di risk management, o il venir meno delle condizioni indicate in precedenza per la qualificazione delle operazioni come di copertura, determinano l'interruzione totale o parziale della copertura.
Quando i derivati coprono il rischio di variazione dei flussi di cassa degli strumenti oggetto di copertura (cash flow hedge; es. copertura della variabilità dei flussi di cassa di attività/passività per effetto delle oscillazioni dei tassi di cambio), le variazioni del fair value dei derivati considerate efficaci, limitatamente alla componente spot dei contratti, sono inizialmente rilevate nella riserva di patrimonio netto afferente le altre componenti del conto economico complessivo e successivamente iscritte a conto economico coerentemente agli effetti economici prodotti dall'operazione coperta.
Gli strumenti finanziari derivati vengono altresì sottoscritti da Saipem per coprire il rischio derivante dalla previsione di acquisto delle commodity nell'ambito delle attività di progetto e il rischio tasso di interesse derivante dalla stipula di finanziamenti a tasso variabile, o per stabilizzare gli impatti del costo delle coperture valutarie poste in essere.
Anche in questi casi Saipem procede, ove possibile, a designare tali derivati come strumenti di copertura (cash flow hedge) il cui fair value è inizialmente rilevato nella riserva di patrimonio netto afferente le altre componenti del conto economico complessivo e successivamente riclassificato a conto economico al manifestarsi degli effetti economici prodotti dall'oggetto coperto.
Le variazioni del fair value dei derivati che non soddisfano le condizioni per essere qualificati come di copertura, ivi incluse le eventuali componenti inefficaci degli strumenti derivati di copertura, sono rilevate direttamente a conto economico. In particolare, le variazioni del fair value dei derivati non di copertura su tassi di interesse e su valute sono rilevate nella voce di conto economico "Proventi (oneri) finanziari"; differentemente, le variazioni del fair value degli strumenti finanziari derivati non di copertura su commodity sono rilevate nella voce di conto economico "Altri proventi (oneri) operativi".
Le attività non correnti e le attività correnti e non correnti dei gruppi in dismissione sono classificate come destinate alla vendita, se il relativo valore di iscrizione sarà recuperato principalmente attraverso la vendita, anziché attraverso l'uso continuativo. Questa condizione si considera rispettata quando la vendita è altamente probabile e l'attività o il gruppo in dismissione è disponibile per una vendita immediata nelle sue attuali condizioni. In presenza di un programma di vendita di una controllata che comporta la perdita del controllo, tutte le attività e passività di tale partecipata sono classificate come destinate alla vendita, a prescindere dal fatto che, dopo la cessione, si mantenga o meno una quota di partecipazione.
Le attività non correnti destinate alla vendita, le attività correnti e non correnti afferenti a gruppi in dismissione e le passività direttamente associabili sono rilevate nello stato patrimoniale separatamente dalle altre attività e passività dell'impresa.
Immediatamente prima della classificazione come destinate alla vendita, le attività non correnti e/o le attività e le passività rientranti in un gruppo in dismissione sono valutate secondo i principi contabili a esse applicabili. Successivamente, le attività non correnti destinate alla vendita non sono oggetto di ammortamento e sono valutate al minore tra il valore di iscrizione e il relativo fair value, ridotto degli oneri di vendita.
L'eventuale differenza tra il valore di iscrizione delle attività non correnti e il fair value ridotto degli oneri di vendita è imputata a conto economico come svalutazione; le eventuali successive riprese di valore sono rilevate sino a concorrenza delle svalutazioni rilevate in precedenza, ivi incluse quelle riconosciute anteriormente alla qualificazione dell'attività come destinata alla vendita.
La classificazione di una partecipazione valutata secondo il metodo del patrimonio netto, o di una quota di tale partecipazione, come attività destinata alla vendita, implica la sospensione dell'applicazione di tale criterio di valutazione all'intera partecipazione o alla sola quota classificata come attività destinata alla vendita; pertanto, in queste fattispecie la valutazione avviene al minore

tra il valore di iscrizione, rappresentato dal valore derivante dell'applicazione del metodo del patrimonio netto alla data della riclassifica, e il fair value. Le eventuali quote di partecipazione non classificate come attività destinate alla vendita continuano a essere valutate secondo il metodo del patrimonio netto fino alla conclusione del programma di vendita. Successivamente alla cessione, la quota di partecipazione residua è valutata applicando i criteri indicati al precedente punto "Partecipazioni minoritarie", salvo che la stessa, in relazione alla classificazione attribuita, continui a essere valutata secondo il metodo del patrimonio netto.
Le attività non correnti classificate come destinate alla vendita e i gruppi in dismissione, costituiscono una discontinued operations se, alternativamente: (i) rappresentano un ramo autonomo di attività significativo o un'area geografica di attività significativa; (ii) fanno parte di un programma di dismissione di un significativo ramo autonomo di attività o un'area geografica di attività significativa; o (iii) sono una controllata acquisita esclusivamente al fine della sua vendita. I risultati delle discontinued operations, nonché l'eventuale plusvalenza/minusvalenza realizzata a seguito della dismissione, sono indicati distintamente nel conto economico in un'apposita voce, al netto dei relativi effetti fiscali; i valori economici delle discontinued operations sono riesposti anche per gli esercizi posti a confronto.
Quando si verificano eventi che non consentono più di classificare le attività non correnti o i gruppi in dismissione come destinati alla vendita, gli stessi sono riclassificati nelle rispettive voci di stato patrimoniale e rilevati al minore tra: (i) il valore di iscrizione alla data di classificazione come destinati alla vendita, rettificato degli ammortamenti, svalutazioni e riprese di valore che sarebbero stati rilevati qualora le attività o il gruppo in dismissione non fossero stati qualificati come destinati alla vendita; e (ii) il valore recuperabile alla data della riclassifica. Analogamente in caso di interruzione del piano di cessione, la rideterminazione dei valori sin dal momento della classificazione come destinate alla vendita /discontinued operations interessa anche le partecipazioni, ovvero le loro quote, precedentemente classificate come destinate alla cessione/discontinued operations.
Le passività finanziarie, diverse dagli strumenti derivati, sono rilevate inizialmente al fair value del corrispettivo ricevuto, al netto dei costi di transazione direttamente attribuibili, e sono successivamente valutate con il metodo del costo ammortizzato (v. punto precedente "Attività finanziarie").
Le attività e passività finanziarie sono compensate nello stato patrimoniale quando si ha il diritto legale alla compensazione, correntemente esercitabile, e si ha l'intenzione di regolare il rapporto su base netta (ovvero di realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività).
Le attività finanziarie cedute sono eliminate dall'attivo patrimoniale quando i diritti contrattuali connessi all'ottenimento dei flussi di cassa associati allo strumento finanziario sono realizzati, scaduti, ovvero trasferiti a titolo definitivo a terzi. Le passività finanziarie sono eliminate quando sono estinte, ovvero quando l'obbligazione specificata nel contratto è adempiuta, cancellata o scaduta.
I fondi per rischi e oneri riguardano costi e oneri di natura determinata e di esistenza certa o probabile che alla data di chiusura dell'esercizio sono indeterminati nell'ammontare o nella data di sopravvenienza. Gli accantonamenti sono rilevati quando: (i) esiste un'obbligazione attuale, legale o implicita, derivante da un evento passato; (ii) è probabile che l'adempimento dell'obbligazione sia oneroso; (iii) l'ammontare dell'obbligazione può essere stimato attendibilmente. Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima dell'ammontare che l'impresa ragionevolmente pagherebbe per estinguere l'obbligazione, ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura dell'esercizio; gli accantonamenti relativi a contratti onerosi sono iscritti al minore tra il costo necessario per l'adempimento dell'obbligazione, al netto dei benefici economici attesi derivanti dal contratto, e il costo per la risoluzione del contratto. Le revisioni di stima dei fondi sono imputate nella medesima voce di conto economico che ha precedentemente accolto l'accantonamento.
Le perdite previste nel completamento di una commessa sono riconosciute nella loro interezza nell'esercizio in cui le stesse sono considerate probabili e sono accantonate tra i fondi per rischi e oneri.
I costi che l'impresa prevede di sostenere per attuare programmi di ristrutturazione sono iscritti nell'esercizio in cui viene definito formalmente il programma e si è generata nei soggetti interessati la valida aspettativa che la ristrutturazione avrà luogo.
Nelle note illustrative al bilancio di esercizio sono descritte, ove richiesto, le passività potenziali rappresentate da: (i) obbligazioni possibili, ma non probabili, derivanti da eventi passati, la cui esistenza sarà confermata solo al verificarsi o meno di uno o più eventi futuri incerti non totalmente sotto il controllo dell'impresa; (ii) obbligazioni attuali derivanti da eventi passati il cui ammontare non può essere stimato attendibilmente o il cui adempimento è probabile che non sia oneroso.
I benefici per i dipendenti sono le remunerazioni erogate dall'impresa in cambio dell'attività lavorativa svolta dal dipendente o in virtù della cessazione del rapporto di lavoro.
I benefici successivi al rapporto di lavoro sono definiti sulla base di programmi, ancorché non formalizzati, che in funzione delle loro caratteristiche sono distinti in programmi "a contributi definiti" e programmi "a benefici definiti". Nei programmi a contributi definiti l'obbligazione dell'impresa, limitata al versamento dei contributi allo Stato, ovvero a un patrimonio o a un'entità giuridicamente distinta (cd. fondo), è determinata sulla base dei contributi dovuti.
La passività relativa ai programmi a benefici definiti, al netto delle eventuali attività al servizio del piano, è determinata sulla base di ipotesi attuariali ed è rilevata per competenza coerentemente al periodo lavorativo necessario all'ottenimento dei benefici.

Gli interessi netti (cd. net interest) includono la componente di rendimento delle attività al servizio del piano e del costo per interessi da rilevare a conto economico. Il net interest è determinato applicando alle passività, al netto delle eventuali attività al servizio del piano, il tasso di sconto definito per le passività; il net interest di piani a benefici definiti è rilevato tra i "Proventi (oneri) finanziari".
Per i piani a benefici definiti sono rilevate nel prospetto del conto economico complessivo le variazioni di valore della passività netta (cd. rivalutazioni) derivanti da utili (perdite) attuariali, conseguenti a variazioni delle ipotesi attuariali utilizzate o a rettifiche basate sull'esperienza passata, e dal rendimento delle attività al servizio del piano differente dalla componente inclusa nel net interest. Le rivalutazioni della passività netta per benefici definiti, rilevate nella riserva di patrimonio netto afferente le altre componenti del conto economico complessivo, non sono successivamente riclassificate a conto economico.
Le obbligazioni relative a benefici a lungo termine sono determinate adottando ipotesi attuariali; gli effetti derivanti dalle rivalutazioni sono rilevati interamente a conto economico.
Il costo lavoro include, coerentemente alla natura sostanziale di retribuzione che assume, il costo dei piani di incentivazione con pagamento basato su azioni. Il costo dell'incentivazione è determinato con riferimento al fair value degli strumenti attribuiti e alla previsione del numero di azioni che saranno effettivamente assegnate; la quota di competenza dell'esercizio è determinata pro-rata temporis lungo il periodo a cui è riferita l'incentivazione (vesting period ed eventuale periodo di co-investimento27), ossia il periodo intercorrente tra la data dell'attribuzione e la data di assegnazione.
I piani prevedono quali condizioni per l'erogazione delle azioni il raggiungimento di obiettivi di business e/o di mercato; quando l'ottenimento del beneficio è connesso anche a condizioni diverse da quelle di mercato, la stima relativa a tali condizioni è riflessa adeguando, lungo il vesting period, il numero di azioni che si prevede saranno effettivamente assegnate.
Il fair value delle azioni sottostanti il piano di incentivazione è determinato secondo le disposizioni dettate dai principi contabili internazionali, in particolare dall'IFRS 2, utilizzando modelli forniti da info-provider e non è oggetto di rettifica negli esercizi successivi. Al termine del vesting period, nel caso in cui il piano non assegni azioni ai partecipanti per il mancato raggiungimento delle condizioni di performance, la quota del costo afferente alle condizioni di mercato non è oggetto di reversal a conto economico.
Le azioni proprie, ivi incluse quelle detenute al servizio di piani di incentivazione azionaria, sono rilevate al costo e iscritte a riduzione del patrimonio netto. Gli effetti economici derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati nel patrimonio netto.
La rilevazione dei ricavi da contratti con la clientela è basata sui seguenti cinque step: (i) identificazione del contratto con il cliente; (ii) identificazione delle performance obligation, rappresentate dalle promesse contrattuali a trasferire beni e/o servizi a un cliente; (iii) determinazione del prezzo della transazione; (iv) allocazione del prezzo della transazione alle performance obligation identificate sulla base del prezzo di vendita "stand alone" di ciascun bene o servizio; (v) rilevazione del ricavo quando la relativa performance obligation risulta soddisfatta, ossia all'atto del trasferimento al cliente del bene o servizio promesso; il trasferimento si considera completato quando il cliente ottiene il controllo del bene o del servizio, che può avvenire nel continuo in un lasso di tempo diluito e prolungato ("over time") come nel caso delle attività contrattuali da valutazione commesse a lungo termine, oppure in uno specifico momento temporale ("at a point in time").
In considerazione della natura dei contratti e della tipologia dei lavori, l'avanzamento delle commesse a lungo termine è determinato mediante l'utilizzo di un metodo basato sugli input in base alla percentuale che emerge dal rapporto fra i costi sostenuti rispetto ai costi totali stimati da contratto (metodo del cost-to-cost); i ricavi relativi sono rilevati "over time". Tale metodologia è applicata in particolare ai contratti Engineering & Construction.
Per quanto riguarda la tipologia particolare dei contratti di servizi rimborsabili, data la loro natura, i ricavi sono rilevati mediante fatturazione al cliente dei costi sostenuti più un margine contrattualmente previsto.
I ricavi di commessa comprendono il valore iniziale dei ricavi concordati nel contratto, le richieste di corrispettivi aggiuntivi derivanti da modifiche ai lavori previsti contrattualmente (change order) e le revisioni prezzi richieste derivanti da richieste di corrispettivi aggiuntivi derivanti da maggiori oneri sostenuti per ragioni imputabili al committente (claim). Change order e claim (pending revenue) sono inclusi nell'ammontare dei ricavi quando hanno un'alta probabilità di riconoscimento nell'oggetto e/o nel prezzo, ancorché non ci sia ancora accordo sulla loro definizione. Eventuali pending revenue iscritti per un periodo superiore all'anno, senza evoluzioni nelle trattative con il cliente nonostante la fiducia del business nel recupero, vengono svalutati. Importi superiori ai 30 milioni di euro sono iscritti solo se supportati da perizie tecnico-legali esterne.
Relativamente ai servizi di perforazione, viene effettuata una competenziazione delle differenti tariffe previste contrattualmente in relazione: (i) alle diverse fasi operative nell'ambito della performance obligation (cosiddette fasi di mobilisation/operation/ demobilisation) qualora previste contrattualmente, indipendentemente dai giorni di effettivo utilizzo del mezzo; (ii) alle eventuali estensioni del contratto, laddove una modifica di prezzo non comporta la definizione di un nuovo contratto, ma la prosecuzione di quello originario.
In presenza di contratti di concessione di licenze e brevetti, il trattamento contabile dei ricavi deve essere valutato differentemente a seconda che si tratti del trasferimento di un "diritto d'uso" o di un "diritto d'accesso".
Nel primo caso infatti si è di fronte a una performance obligation nei confronti del cliente che si esaurisce nel momento del rilascio, cosa che richiede la rilevazione dei ricavi in un momento unico ("at a point in time"), mentre nel secondo caso il diritto di accesso da parte del cliente durante il periodo di esercizio della licenza fa sì che la performance obligation sia soddisfatta nel corso del tempo e che i ricavi siano quindi rilevati a commessa lungo la sua durata ("over time").
(27) Il vesting period è il periodo intercorrente tra la data di assunzione dell'impegno e la data in cui le azioni sono assegnate. Il periodo di co-investimento è il periodo biennale, a decorrere dal primo giorno successivo al termine del periodo di vesting, applicabile solo ai beneficiari identificati come risorse strategiche a fronte del soddisfacimento della condizione di performance.

I corrispettivi pattuiti, qualora espressi in valuta estera, sono calcolati tenendo conto dei cambi con cui sono state effettuate le relative coperture valutarie che qualificano per l'"hedge accounting" o in caso contrario al cambio di fine esercizio; la medesima metodologia viene applicata per i costi espressi in valuta estera. Gli stanziamenti di ricavi relativi a servizi parzialmente resi sono rilevati per il corrispettivo maturato, sempreché sia possibile determinarne attendibilmente lo stadio di completamento e non sussistano incertezze di rilievo sull'ammontare e sull'esistenza del ricavo; diversamente sono rilevati nei limiti dei costi sostenuti recuperabili.
Non sono considerati ricavi i corrispettivi ricevuti o da ricevere per conto terzi.
I costi sono riconosciuti quando relativi a beni ricevuti e servizi resi.
I costi per il personale comprendono l'ammontare delle retribuzioni corrisposte, gli accantonamenti per fondi pensione e per ferie maturate e non godute, gli oneri previdenziali e assistenziali in applicazione dei contratti e della legislazione vigente.
I costi volti all'acquisizione di nuove conoscenze o scoperte, allo studio di prodotti o processi alternativi, di nuove tecniche o modelli, alla progettazione e costruzione di prototipi o, comunque, sostenuti per altre attività di ricerca scientifica o di sviluppo tecnologico, sono generalmente considerati costi correnti e rilevati a conto economico nell'esercizio di sostenimento; tali costi vengono iscritti nell'attivo patrimoniale (vedi anche paragrafo "Attività immateriali") solo quando rispettano le condizioni descritte al precedente punto "Costi di sviluppo tecnologico".
I costi direttamente connessi all'acquisto di equipment specifici e all'utilizzo di un asset su uno specifico progetto sono capitalizzati e ammortizzati lungo la durata dello stesso e rientrano nell'avanzamento delle attività contrattuali.
I costi di approntamento dei mezzi di perforazione sono rilevati per competenza in correlazione all'ottenimento dei rispettivi ricavi e quindi riscontati lungo la durata del progetto sul quale sono impiegati.
I costi di partecipazione alle gare sono interamente riconosciuti nel conto economico dell'esercizio in cui sono sostenuti.
I ricavi e i costi relativi a operazioni in valuta diversa da quella funzionale della Società sono iscritti al cambio corrente del giorno in cui l'operazione è compiuta.
Le attività e passività monetarie in valuta diversa da quella funzionale sono convertite nella valuta funzionale applicando il cambio corrente alla data di chiusura dell'esercizio di riferimento con imputazione dell'effetto a conto economico nella voce "Proventi (oneri) finanziari". Le attività e passività non monetarie espresse in valuta diversa da quella funzionale valutate al costo sono iscritte al cambio di rilevazione iniziale; quando la valutazione è effettuata al fair value, ovvero al valore recuperabile o di realizzo, è adottato il cambio corrente alla data di determinazione di tale valore.
I dividendi sono rilevati alla data di assunzione della delibera da parte dell'assemblea, salvo quando sia ragionevolmente certa la cessione delle azioni prima dello stacco della cedola.
Le imposte sul reddito correnti sono calcolate sulla base della stima del reddito imponibile; il debito previsto è rilevato alla voce "Passività per imposte sul reddito correnti". I debiti e i crediti tributari per imposte sul reddito sono rilevati al valore che si prevede di pagare/recuperare alle/dalle autorità fiscali applicando le aliquote e le normative fiscali vigenti o sostanzialmente approvate alla data di chiusura dell'esercizio.
Le imposte sul reddito differite passive e differite attive sono calcolate sulle differenze temporanee tra i valori delle attività e delle passività iscritte in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali sulla base delle aliquote e della normativa applicabili negli esercizi in cui la differenza temporanea si annullerà, approvate o sostanzialmente approvate alla data di chiusura dell'esercizio di riferimento del bilancio. L'iscrizione di attività per imposte differite è effettuata quando il loro recupero è considerato probabile; in particolare la recuperabilità delle imposte differite attive è considerata probabile quando si prevede la disponibilità di un reddito imponibile, nell'esercizio in cui si annullerà la differenza temporanea, tale da consentire di attivare la deduzione fiscale. Analogamente, nei limiti della loro recuperabilità, sono rilevati i crediti di imposta non utilizzati e le imposte differite attive sulle perdite fiscali. La recuperabilità delle attività per imposte differite è verificata con periodicità almeno annuale. Le attività per imposte sul reddito caratterizzate da elementi di incertezza sono rilevate quando il loro ottenimento è ritenuto probabile.
In relazione alle differenze temporanee imponibili associate a partecipazioni in società controllate e collegate, nonché in accordi a controllo congiunto, la relativa fiscalità differita passiva non viene rilevata nel caso in cui il partecipante sia in grado di controllare il rigiro delle differenze temporanee e sia probabile che esso non si verifichi nel futuro prevedibile.
Le attività e le passività per imposte differite sono classificate tra le attività e le passività non correnti e sono compensate a livello di singola impresa se riferite a imposte compensabili. Il saldo della compensazione, se attivo, è iscritto alla voce "Attività per imposte differite"; se passivo, alla voce "Passività per imposte differite".
Tra le attività e le passività per imposte sul reddito sono rilevati gli effetti dei trattamenti fiscali incerti con rischiosità probabile. Quando i risultati delle operazioni sono rilevati direttamente a patrimonio netto, le relative imposte correnti, differite passive e differite attive, sono anch'esse rilevate al patrimonio netto.
Il fair value è il corrispettivo che si percepirebbe per la vendita di un'attività, ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare transazione tra operatori di mercato indipendenti, consapevoli e disponibili (ossia non in una liquidazione forzosa o in una vendita sottocosto) alla data di valutazione (cd. "exit price").

La determinazione del fair value è basata sulle condizioni di mercato esistenti alla data della valutazione e sulle assunzioni degli operatori di mercato ("market-based").
La valutazione del fair value presuppone che l'attività o la passività sia scambiata nel mercato principale o, in assenza dello stesso, nel più vantaggioso a cui l'impresa ha accesso, indipendentemente dall'intenzione della società di vendere l'attività o di trasferire la passività oggetto di valutazione.
Quando il prezzo di mercato non è direttamente rilevabile e non è altresì rilevabile un prezzo per un'attività o una passività identica, il fair value viene calcolato applicando un'altra tecnica di valutazione che massimizzi l'utilizzo di input osservabili rilevanti e riduca al minimo l'utilizzo di input non osservabili. Poiché il fair value è un criterio di valutazione di mercato, esso viene determinato adottando quelle assunzioni che gli operatori di mercato utilizzerebbero per determinare il prezzo dell'attività o della passività, incluse le assunzioni circa i rischi. Di conseguenza, l'intenzione di detenere un'attività o di estinguere una passività (o di adempiere in altro modo) non è rilevante ai fini della valutazione del fair value.
La determinazione del fair value di un'attività non finanziaria è effettuata considerando la capacità degli operatori di mercato di generare benefici economici impiegando tale attività nel suo massimo e migliore utilizzo, o vendendola a un altro operatore di mercato che la impiegherebbe nel suo massimo e migliore utilizzo. La determinazione del massimo e migliore utilizzo dell'attività è effettuata dal punto di vista degli operatori di mercato, anche nell'ipotesi in cui l'impresa intenda effettuarne un utilizzo differente. Si presume che l'utilizzo corrente da parte della società di un'attività non finanziaria sia il massimo e migliore utilizzo della stessa, a meno che il mercato o altri fattori non suggeriscano che un differente utilizzo da parte degli operatori di mercato sia in grado di massimizzarne il valore.
La valutazione del fair value di una passività, sia finanziaria che non finanziaria, o di un proprio strumento rappresentativo del capitale, in assenza di un prezzo quotato, è effettuata considerando la valutazione della corrispondente attività posseduta da un operatore di mercato alla data della valutazione.
Il fair value degli strumenti finanziari è determinato considerando il rischio di credito della controparte di un'attività finanziaria (cd. "Credit Valuation Adjustment" o CVA) e il rischio di inadempimento di una passività finanziaria da parte dell'entità stessa (cd. "Debit Valuation Adjustment" o DVA).
In assenza di quotazioni di mercato disponibili, il fair value è determinato utilizzando tecniche di valutazione, adeguate alle circostanze, che massimizzino l'uso di input osservabili rilevanti, riducendo al minimo l'utilizzo di input non osservabili.
Le voci dello stato patrimoniale sono classificate in correnti e non correnti, quelle del conto economico sono classificate per natura29.
Il prospetto del conto economico complessivo indica il risultato economico integrato dei proventi e oneri che per espressa disposizione degli IFRS sono rilevati direttamente a patrimonio netto.
Il prospetto delle variazioni nelle voci del patrimonio netto presenta l'utile (perdita) complessivo dell'esercizio, le operazioni con gli azionisti e le altre variazioni del patrimonio netto.
Lo schema di rendiconto finanziario è predisposto secondo il "metodo indiretto" rettificando l'utile dell'esercizio delle altre componenti di natura non monetaria.
Le modifiche ai principi contabili entrate in vigore a partire dal 1° gennaio 2022 non hanno prodotto effetti significativi sul bilancio Saipem. Di seguito è in ogni caso riportata una sintesi delle principali modifiche intervenute di potenziale interesse per Saipem.
Con il Regolamento n. 2021/1080, emesso dalla Commissione Europea in data 28 giugno 2021, sono state omologate: (i) le modifiche allo IAS 37,volte a fornire chiarimenti in merito alle modalità di determinazione dell'onerosità di un contratto; (ii) le modifiche allo IAS 16 volte a definire che i ricavi derivanti dalla vendita di beni prodotti da un asset prima che lo stesso sia pronto per l'uso previsto siano imputati a conto economico unitamente ai relativi costi di produzione; (iii) le modifiche all'IFRS 3 volte a: completare l'aggiornamento dei riferimenti al Conceptual Framework for Financial Reporting presenti nel principio contabile; fornire chiarimenti in merito ai presupposti per la rilevazione, all'acquisition date, di fondi, passività potenziali e passività per tributi (cd. levy) assunti nell'ambito di un'operazione di business combination ed esplicitare la circostanza che le attività potenziali non possono essere rilevate nell'ambito di una business combination; (iv) il documento "Ciclo annuale di miglioramenti agli IFRS 2018 2020", contenente modifiche, essenzialmente di natura tecnica e redazionale, dei principi contabili internazionali. Gli Annual Improvement e le modifiche ai principi indicati sono efficaci dal 1° gennaio 2022.
I principali rischi finanziari identificati, monitorati e, per quanto di seguito specificato, attivamente gestiti da Saipem, sono i seguenti:
(28) Gli schemi di bilancio sono gli stessi adottati nella Relazione finanziaria annuale 2021 a eccezione della presentazione del business Drilling Onshore come discontinued operation. Gli effetti della presentazione come discontinued operations sono indicati nella nota 31 "Discontinued operations, attività destinate alla vendita e passività direttamente associabili".
(29) Le informazioni relative agli strumenti finanziari secondo la classificazione prevista dagli IFRS sono indicate nella nota 33 "Garanzie, impegni e rischi - Altre informazioni sugli strumenti finanziari".

L'informativa di seguito prodotta è basata sul reporting elaborato internamente per la Direzione Aziendale.
La gestione, il controllo e il reporting dei rischi finanziari sono basati su una Financial Risk Policy emanata e periodicamente aggiornata centralmente con l'obiettivo di uniformare e coordinare le politiche del Gruppo Saipem in materia di rischi finanziari. In particolare, il controllo dei rischi finanziari viene effettuato tramite il calcolo periodico di una serie di Key Risk Indicators (KRI) sottoposti a specifiche soglie di attenzione periodicamente aggiornati coerentemente con le evoluzioni del business del Gruppo Saipem. L'attività di controllo definita dalla Financial Risk Policy include inoltre le procedure di escalation da seguire nel caso di superamento delle soglie di rischio definite dai KRI.
Per informazioni sui rischi industriali si rimanda al paragrafo "Gestione dei rischi d'impresa" nella Relazione sulla gestione.
Il rischio di mercato consiste nella possibilità che variazioni dei tassi di cambio, dei tassi di interesse o dei prezzi delle commodity, possano influire negativamente sul valore delle attività, delle passività o dei flussi di cassa attesi. La gestione del rischio di mercato è disciplinata dalla sopra citata Financial Risk Policy e da procedure operative che fanno riferimento a un modello centralizzato di gestione delle attività finanziarie.
L'esposizione ai tassi di cambio deriva dall'operatività di Saipem SpA in aree diverse dall'area euro, ossia dalla circostanza che i ricavi e/o costi di una parte rilevante dei progetti siano denominati e regolati in valute diverse dall'euro, determinando potenzialmente i seguenti impatti:
L'obiettivo di risk management del Gruppo Saipem è la minimizzazione degli impatti derivanti dalle fluttuazioni dei tassi di cambio sul risultato d'esercizio.
Saipem adotta una strategia volta a minimizzare l'esposizione al rischio cambio attraverso l'utilizzo di contratti derivati. Le operazioni di copertura possono essere stipulate anche rispetto ai sottostanti che abbiano una manifestazione contrattuale futura, ma che siano comunque altamente probabili (cd. highly probable forecast transactions). A questo scopo vengono impiegate diverse tipologie di contratti derivati (in particolare outright e swap). Per quanto attiene alla valorizzazione a fair value degli strumenti derivati su tassi di cambio, essa viene calcolata sulla base di algoritmi di valutazione standard di mercato e su quotazioni/contribuzioni di mercato fornite da primari info-provider. La pianificazione, il coordinamento e la gestione di questa attività a livello di Gruppo Saipem è assicurata dalla funzione Finanza che monitora la corretta corrispondenza tra strumenti derivati e flussi sottostanti e l'adeguata rappresentazione contabile in ottemperanza ai principi contabili internazionali IFRS.
Le attività di misurazione e controllo del rischio cambio vengono svolte attraverso il calcolo di una serie di KRI oggetto di monitoraggio periodico. In particolare i KRI sul rischio cambio sono definiti come le soglie minime di copertura dei flussi contrattuali in valuta futuri e le soglie massime delle relative possibili perdite potenziali misurate con modelli di Value at Risk (VaR). Con riferimento alle valute diverse dall'euro che potenzialmente generano impatti in termini di esposizione al rischio di cambio, per l'esercizio 2022 si è provveduto a elaborare un'analisi di sensitività per determinare l'effetto sul conto economico e sul patrimonio netto che deriverebbe da un'ipotetica variazione positiva e negativa del 10% nei tassi di cambio delle citate valute estere rispetto all'euro.
L'analisi di sensitività è stata effettuata in relazione alle seguenti attività e passività finanziarie espresse in divisa diversa dall'euro: ≥ strumenti derivati su tassi di cambio;
Si precisa che per gli strumenti derivati su tassi di cambio l'analisi di sensitività sul relativo fair value viene effettuata confrontando il controvalore a termine fissato nei contratti con il controvalore determinato ai tassi di cambio a pronti, variati in più o in meno del 10% e aggiustati utilizzando le curve di tasso di interesse coerenti con le scadenze dei contratti sulla base delle quotazioni alla chiusura dell'esercizio.
Si rileva che l'analisi non ha riguardato l'effetto delle variazioni del cambio sulla valutazione delle attività contrattuali da valutazione commesse a lungo termine, in quanto le stesse non rappresentano un'attività finanziaria secondo lo IAS 32.
Alla luce di quanto precede, sebbene Saipem adotti una strategia volta a minimizzare l'esposizione al rischio di cambio attraverso l'impiego di diverse tipologie di contratti derivati (outright e swap), non può escludersi che le oscillazioni dei tassi di cambio possano influenzare in maniera significativa i risultati di Saipem e la comparabilità dei risultati dei singoli esercizi.
Un deprezzamento dell'euro rispetto alle altre valute comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di -2.968 migliaia di euro (-4.136 migliaia di euro al 31 dicembre 2021) e un effetto complessivo sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di -106.955 migliaia di euro (-124.497 migliaia di euro al 31 dicembre 2021).
Un apprezzamento dell'euro rispetto alle altre valute comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di 3.115 migliaia di euro (4.254 migliaia di euro al 31 dicembre 2021) e un effetto sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di 107.103 migliaia di euro (210.455 migliaia di euro al 31 dicembre 2021).
L'incremento (riduzione) rispetto all'esercizio precedente deriva essenzialmente dall'effetto dell'andamento dei tassi di cambio alle due date di riferimento, nonché dalla variazione delle attività e passività finanziarie soggette a esposizione.

Nella seguente tabella vengono riepilogati gli effetti sulle voci di stato patrimoniale e conto economico della suddetta analisi di sensitività.
| 2021 | 2022 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| +10% | -10% | +10% | -10% | |||||
| Conto | Patrimonio | Conto | Patrimonio | Conto | Patrimonio | Conto | Patrimonio | |
| (migliaia di euro) | economico | netto | economico | netto | economico | netto | economico | netto |
| Strumenti derivati | (18.927) | (139.288) | 19.045 | 139.406 | 50.316 | (53.671) | (50.168) | 53.820 |
| Crediti commerciali e altri | 42.920 | 42.920 | (42.920) | 42.920 | 28.962 | 28.962 | (28.962) | (28.962) |
| Crediti finanziari | 22.134 | 22.134 | (22.134) | (22.134) | 15.654 | 15.654 | (15.654) | (15.654) |
| Debiti commerciali e altri | (30.221) | (30.221) | 30.221 | 30.221 | (31.466) | (31.466) | 31.465 | 31.465 |
| Disponibilità liquide | 8.803 | 8.803 | (8.803) | (8.803) | 25.290 | 25.290 | (25.290) | (25.290) |
| Passività finanziarie a breve termine | (26.797) | (26.797) | 26.797 | 26.797 | (88.960) | (88.960) | 88.960 | 88.960 |
| Passività finanziarie da leasing | (2.048) | (2.048) | 2.048 | 2.048 | (2.764) | (2.764) | 2.764 | 2.764 |
| Passività finanziarie | ||||||||
| a medio/lungo termine | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | (4.136) (124.497) | 4.254 | 210.455 | (2.968) (106.955) | 3.115 | 107.103 |
L'analisi di sensitività dei crediti e debiti commerciali suddivisa per le principali valute risulta essere la seguente.
| 2021 | 2022 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Valuta | Totale | Δ -10% | Δ +10% | Totale | Δ -10% | Δ +10% |
| Crediti | |||||||
| USD | 376.090 | (37.608) | 37.608 | 223.058 | (22.305) | 22.305 | |
| DZD | 4.040 | (404) | 404 | 4.343 | (434) | 434 | |
| AED | 3.380 | (338) | 338 | 3.568 | (357) | 357 | |
| KZT | - | - | - | 2.057 | (206) | 206 | |
| NOK | 4.370 | (437) | 437 | - | - | - | |
| KWD | 41.330 | (4.133) | 4.133 | 56.601 | (5.660) | 5.660 | |
| Totale | 429.210 | (42.920) | 42.920 | 289.627 | (28.962) | 28.962 | |
| Debiti | |||||||
| USD | 279.450 | (27.945) | 27.945 | 272.405 | 27.240 | (27.240) | |
| GBP | 4.220 | (422) | 422 | 1.826 | 183 | (183) | |
| QAR | - | - | - | 11.690 | 1.169 | (1.169) | |
| AED | 15.200 | (1.520) | 1.520 | 25.435 | 2.544 | (2.544) | |
| DZD | 3.300 | (330) | 330 | 3.320 | 330 | (330) | |
| JPY | 40 | (4) | 4 | - | - | - | |
| Totale | 302.210 | (30.221) | 30.221 | 314.676 | 31.466 | (31.466) |
Le oscillazioni dei tassi di interesse influiscono sul valore di mercato delle attività e delle passività finanziarie dell'impresa e sul livello degli oneri finanziari netti. L'obiettivo di risk management è la minimizzazione del rischio di tasso di interesse nel perseguimento degli obiettivi di struttura finanziaria definiti nella Financial Risk Policy.
La funzione Finanza del Gruppo Saipem valuta, in occasione della stipula di finanziamenti a tassi variabili, la rispondenza con gli obiettivi stabiliti e, ove ritenuto opportuno, interviene gestendo il rischio di oscillazione tassi di interesse mediante operazioni di Interest Rate Swap (IRS). La funzione Finanza del Gruppo Saipem inoltre, se ritenuto opportuno e a fronte di adeguate valutazioni interne, interviene tramite la negoziazione di contratti derivati per fissare il differenziale dei tassi di interesse e stabilizzare gli impatti del costo delle coperture valutarie poste in essere dal Gruppo.
La pianificazione, il coordinamento e la gestione di questa attività a livello di Gruppo Saipem è assicurata dalla funzione Finanza che monitora la corretta corrispondenza tra strumenti derivati e flussi sottostanti e l'adeguata rappresentazione contabile in ottemperanza ai principi contabili internazionali IFRS. Sebbene Saipem adotti una strategia volta a minimizzare l'esposizione al rischio di tasso di interesse attraverso il perseguimento di obiettivi di struttura finanziaria definiti, non può escludersi che le oscillazioni dei tassi di interesse possano influenzare in maniera significativa i risultati del Gruppo e la comparabilità dei risultati dei singoli esercizi.
Per quanto attiene alla valorizzazione a fair value degli strumenti derivati su tassi di interesse, essa viene calcolata dalla funzione Finanza sulla base di algoritmi di valutazione standard di mercato e su quotazioni/contribuzioni di mercato fornite da primari info provider.
Le attività di misurazione e controllo del rischio tasso di interesse vengono svolte dal Gruppo Saipem attraverso il calcolo e monitoraggio di un KRI volto a misurare l'incidenza dell'indebitamento a tasso fisso, considerando anche gli eventuali strumenti derivati connessi, sull'indebitamento totale.
Con riferimento al rischio di tasso di interesse è stata elaborata un'analisi di sensitività per determinare l'effetto sul conto economico e sul patrimonio netto che deriverebbe da un movimento positivo e negativo di 100 punti base sui livelli dei tassi di interesse.
L'analisi è stata effettuata in relazione a tutte le attività e passività finanziarie esposte alle oscillazioni del tasso di interesse e ha interessato in particolare le seguenti poste:
≥ strumenti derivati su tassi di interesse;
≥ disponibilità liquide ed equivalenti;
≥ passività finanziarie a breve e lungo termine.

Si precisa che per gli strumenti derivati su tassi di interesse l'analisi di sensitività sul fair value viene effettuata scontando i flussi di cassa contrattualmente attesi con le curve di tasso di interesse rilevate sulla base delle quotazioni alla chiusura dell'esercizio, variate in più o in meno di 100 punti base. Con riferimento alle disponibilità liquide ed equivalenti e alle passività finanziarie a tasso variabile si è fatto riferimento rispettivamente allo stock alla data di chiusura dell'esercizio e all'evoluzione dell'esposizione attesa nei successivi 12 mesi; su tale base è stato applicato un movimento dei tassi d'interesse in più e in meno di 100 punti base.
Una variazione positiva dei tassi d'interesse comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di -4.470 migliaia di euro (1.982 migliaia di euro al 31 dicembre 2021) e un effetto complessivo sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di -4.320 migliaia di euro (2.633 migliaia di euro al 31 dicembre 2021).
Una variazione negativa dei tassi d'interesse comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di 4.416 migliaia di euro (-4.255 migliaia di euro al 31 dicembre 2021) e un effetto complessivo sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di 4.260 migliaia di euro (-4.903 migliaia di euro al 31 dicembre 2021).
L'incremento (riduzione) rispetto all'esercizio precedente deriva essenzialmente dall'effetto dell'andamento dei tassi di interesse alle due date di riferimento, nonché dalla variazione delle attività e passività finanziarie esposte alle fluttuazioni del tasso di interesse.
Nella seguente tabella vengono riepilogati gli effetti sulle voci di stato patrimoniale e conto economico della suddetta analisi di sensitività.
| 2021 | 2022 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| +100 punti base -100 punti base |
+100 punti base | -100 punti base | ||||||
| Conto | Patrimonio | Conto | Patrimonio | Conto | Patrimonio | Conto | Patrimonio | |
| (migliaia di euro) | economico | netto | economico | netto | economico | netto | economico | netto |
| Strumenti derivati | 78 | 729 | (78) | (726) | 16 | 166 | (16) | (169) |
| Disponibilità liquide | 3.970 | 3.970 | (3.970) | (3.970) | 4.743 | 4.743 | (4.743) | (4.743) |
| Crediti finanziari | 2.560 | 2.560 | (926) | (926) | 2.963 | 2.963 | (2.963) | (2.963) |
| Passività finanziarie a breve termine | (3.868) | (3.868) | 44 | 44 | (11.815) | (11.815) | 11.761 | 11.761 |
| Passività finanziarie a medio-lungo termine | (758) | (758) | 675 | 675 | (377) | (377) | 377 | 377 |
| Totale | 1.982 | 2.633 | (4.255) | (4.903) | (4.470) | (4.320) | 4.416 | 4.260 |
I risultati economici di Saipem possono essere influenzati dalla variazione dei prezzi dei prodotti petroliferi (olio combustibile, lubrificanti, gasolio per natanti, ecc.) e delle materie prime (rame, acciaio, ecc.) nella misura in cui esse rappresentano un elemento di costo associato rispettivamente alla gestione di mezzi navali/basi/cantieri o alla realizzazione di progetti/investimenti.
Al fine di mitigare il rischio commodity, oltre a proporre soluzioni in ambito commerciale, Saipem utilizza anche strumenti derivati (in particolare swap, bullet swap) negoziati nei mercati finanziari organizzati ICE, NYMEX e LME, nella misura in cui il mercato di riferimento per l'approvvigionamento fisico risulti ben correlato a quello finanziario ed efficiente in termini di prezzo.
Per quanto attiene alla gestione del rischio prezzo commodity, gli strumenti finanziari derivati su commodity negoziati da Saipem hanno finalità di copertura a fronte di sottostanti impegni contrattuali. Le operazioni di copertura possono essere stipulate anche rispetto a sottostanti che abbiano una manifestazione contrattuale futura, ma che siano comunque altamente probabili (cd. highly probable forecast transactions). Nonostante le attività di copertura adottate dalla Società per il controllo e la gestione del rischio commodity, Saipem non può garantire che tali attività siano efficienti, ovvero adeguate, o che in futuro sarà in grado di fare ancora ricorso a tali strumenti di copertura.
Per quanto attiene alla valorizzazione a fair value degli strumenti derivati su commodity, essa viene calcolata dalla funzione Finanza sulla base di algoritmi di valutazione standard di mercato e su quotazioni/contribuzioni di mercato fornite da primari info provider.
Le attività di misurazione e controllo del rischio prezzo commodity vengono svolte dal Gruppo Saipem attraverso il calcolo di un KRI volto a quantificare la massima perdita potenziale misurata con modelli VaR.
Con riferimento agli strumenti finanziari di copertura relativi al rischio commodity, un'ipotetica variazione positiva del 10% nei prezzi sottostanti non comporterebbe alcun effetto ante imposte sul risultato, mentre comporterebbe un effetto sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto d'imposta, di 1.665 migliaia di euro. Un'ipotetica variazione negativa del 10% nei prezzi sottostanti non comporterebbe un effetto ante imposte sul risultato, mentre comporterebbe un effetto sul patrimonio netto al lordo dell'effetto d'imposta di -1.665 migliaia di euro.
Il rischio credito rappresenta l'esposizione di Saipem a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalla controparte. Per quanto attiene al rischio di controparte in contratti di natura commerciale, la gestione del credito è affidata alla responsabilità delle business line e alle funzioni specialistiche corporate dedicate, sulla base di procedure formalizzate di valutazione e di affidamento dei partner commerciali. Per quanto attiene al rischio di controparte finanziaria derivante dall'impiego della liquidità, dalle posizioni in contratti derivati e da altre transazioni con controparti finanziarie, Saipem SpA adotta le disposizioni definite nella Financial Risk Policy. Nonostante le misure attuate dalla Società volte a evitare concentrazioni di rischio e/o attività e l'identificazione di parametri e condizioni entro i quali consentire l'operatività non si può escludere che una parte dei clienti possa ritardare, ovvero non onorare i pagamenti alle condizioni e nei termini pattuiti. L'eventuale ritardato o mancato pagamento dei corrispettivi da parte dei principali clienti potrebbe comportare difficoltà nell'esecuzione e/o nel completamento delle commesse, ovvero la necessità di recuperare i costi e le spese sostenute attraverso azioni legali.

La valutazione della recuperabilità delle attività finanziarie con controparti di natura sia commerciale che finanziaria è effettuata sulla base del cosiddetto "expected credit loss model" illustrato al paragrafo "Svalutazioni di attività finanziarie".
Le attività di misurazione e controllo del rischio credito verso controparti commerciali vengono svolte dal Gruppo Saipem attraverso il periodico calcolo di KRI volti a misurare l'articolazione per Probabilità di Default ("PD") delle esposizioni su crediti commerciali, backlog e garanzie concesse. L'effetto di tali attività è esposto nelle successive note 7 "Crediti commerciali e altri crediti" e 8 "Rimanenze e attività contrattuali". Il rischio credito verso controparti finanziarie viene invece monitorato e controllato attraverso il periodico calcolo di KRI volti a misurare l'esposizione, la durata massima di impiego e l'articolazione degli attivi finanziari per classe di rating.
Il rischio liquidità rappresenta il rischio che, a causa dell'incapacità di reperire nuovi fondi ("funding liquidity risk") o di liquidare attività sul mercato ("asset liquidity risk"), l'impresa non riesca a far fronte ai propri impegni di pagamento, determinando un impatto sul risultato economico nel caso in cui l'impresa sia costretta a sostenere costi addizionali per fronteggiare i propri impegni o, come estrema conseguenza, una situazione di insolvibilità che ponga a rischio la continuità aziendale. L'obiettivo di risk management del Gruppo è quello di implementare una struttura finanziaria che, in coerenza con gli obiettivi di business e con i limiti definiti nella Financial Risk Policy, garantisca un livello di liquidità e di linee di credito committed adeguato per il Gruppo. Tale obiettivo è orientato a garantire risorse finanziarie sufficienti a coprire gli impegni a breve termine e le obbligazioni in scadenza, anche mediante operazioni di rifinanziamento o raccolta anticipata, nonché ad assicurare la disponibilità di un adeguato livello di elasticità finanziaria per i programmi di sviluppo del Gruppo Saipem, perseguendo il mantenimento di un equilibrio in termini di durata e di composizione del debito e un'adeguata struttura degli affidamenti bancari.
Le attività di misurazione e controllo del rischio liquidità vengono svolte mediante un continuo monitoraggio dei flussi di cassa previsionali, del profilo di scadenza delle passività finanziarie e dei parametri caratterizzanti i principali contratti di finanziamento bancario (cd. Financial Covenant), e attraverso il periodico calcolo di specifici KRI. Tali indicatori misurano il livello di cassa disponibile prevista nel breve termine, il livello di concentrazione delle scadenze delle passività finanziarie e dei derivati e i rapporti tra le fonti e gli impieghi finanziari previsti nel breve e medio termine.
In relazione ai contratti di finanziamento che prevedono il rispetto di Financial Covenant e altre clausole che comportino limiti all'utilizzo delle risorse finanziarie, si rileva che alla data del 31 dicembre 2022 tali clausole risultano tutte rispettate.
Per il controllo e l'utilizzo efficiente della propria liquidità il Gruppo Saipem si avvale tra l'altro di un sistema accentrato di cash pooling e di strumenti di reporting automatizzati.
La Società, a seguito del deterioramento nel 2021 dei margini economici a vita intera di taluni progetti relativi ai segmenti E&C Onshore e Offshore Wind, nonché della possibile insorgenza, in relazione ad alcuni contratti di finanziamento, del diritto delle relative controparti bancarie ad accelerarne la scadenza a causa del verificarsi dei presupposti previsti dall'art. 2446 del codice civile, ha finalizzato in data 15 luglio 2022 un aumento di capitale per circa 2 miliardi di euro volto al rafforzamento della propria struttura patrimoniale e finanziaria.
Inoltre, in data 28 ottobre 2022, la Società ha completato la cessione delle attività relative al business Drilling Onshore a KCA Deutag per un importo complessivo pari a circa 488 milioni di dollari (relativamente alle attività in Arabia Saudita, Congo, Emirati Arabi Uniti e Marocco).
Inoltre, in data 10 febbraio 2023, sono state stipulate due nuove linee di credito per un importo complessivo pari a 860 milioni di euro, consistenti in: (i) una nuova Revolving Credit Facility per un importo complessivo pari a circa 470 milioni di euro, con una durata pari a 3 anni e una funzione di backup, per la quale non si prevedono utilizzi; e (ii) un nuovo Term Loan senior unsecured di circa 390 milioni di euro garantito per il 70% da SACE, la Export Credit Agency italiana, nell'ambito dello strumento "Garanzia SupportItalia". La durata del finanziamento è di circa 5 anni, con un periodo di pre-ammortamento di 2 anni. L'efficacia della garanzia e l'utilizzo del finanziamento sono subordinati all'emissione di un apposito decreto da parte del Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF).
Grazie ai proventi dell'aumento di capitale, alla cessione del business Drilling Onshore e alla stipula delle nuove linee di finanziamento di cui sopra, Saipem ha significativamente rafforzato la propria struttura finanziaria e la liquidità.
In considerazione delle operazioni finanziarie sopra descritte e dell'ammontare di cassa disponibile al 31 dicembre pari a 1.032 milioni di euro, Saipem ritiene di avere accesso a fonti di finanziamento più che adeguate a soddisfare le prevedibili necessità finanziarie.
Saipem e i prestiti obbligazionari emessi dalla società controllata Saipem Finance International BV sono oggetto di giudizio da parte delle agenzie di rating Standard & Poor's e Moody's. In data 19 luglio 2022 la Società ha ricevuto da Moody's un long term Corporate Family Rating pari a "Ba3" (Outlook stabile), nonché un senior unsecured debt rating pari a "Ba3" per i prestiti obbligazionari. Inoltre, in data 2 dicembre 2022, la Società ha ottenuto da Standard & Poor's Global Ratings un long-term issuer credit rating pari a "BB+" (Outlook stabile), nonché un senior unsecured rating pari a "BB+" per i prestiti obbligazionari. Tali valutazioni sui prestiti obbligazionari emessi da Saipem Finance International BV rientrano nella categoria speculativa "noninvestment grade", caratterizzata da un profilo di rischio accentuato e che ricomprende titoli di debito particolarmente esposti ad avverse condizioni economiche, finanziarie e settoriali. Un eventuale peggioramento del rating di Saipem e/o delle emissioni obbligazionarie emesse da Saipem Finance International BV che potrebbe essere determinato da un deterioramento dei mercati di riferimento, della redditività delle commesse o della liquidità di Saipem, potrebbe determinare una maggior onerosità nella raccolta dei finanziamenti futuri oltre che un ricorso meno agevole al mercato dei capitali, con conseguenti effetti negativi sull'attività, le prospettive, nonché la situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società.
Nella tabella che segue sono rappresentati gli ammontari di pagamenti contrattualmente dovuti relativi ai debiti finanziari, compresi i pagamenti per interessi.
| Quota a lungo termine | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Quota a breve termine 2023 |
2024 | 2025 | 2026 | 2027 | Oltre | Totale |
| Passività finanziarie a lungo termine e quote a breve di passività a lungo termine |
111.999 | - | - | - | - | - | 111.999 |
| Passività finanziarie a breve termine | 1.263.463 | - | - | - | - | - | 1.263.463 |
| Passività finanziarie per leasing | 43.314 | 31.251 | 16.551 | 4.206 | 423 | 3.633 | 99.378 |
| Passività per strumenti derivati | 102.618 | - | - | - | - | - | 102.618 |
| Totale | 1.521.394 | 31.251 | 16.551 | 4.206 | 423 | 3.633 1.577.458 | |
| Interessi su debiti finanziari | 2.739 | - | - | - | - | - | 2.739 |
I pagamenti futuri a fronte di debiti commerciali e altri debiti, pari a 1.407 milioni di euro al 31 dicembre 2022, sono tutti esigibili entro l'esercizio successivo.
Gli impegni per investimenti relativi a progetti per i quali sono già stati collocati i contratti di procurement, con scadenza nel 2023, sono pari a 9.457 migliaia di euro.
L'applicazione dei principi contabili generalmente accettati per la redazione del bilancio e delle relazioni contabili infrannuali comporta che la Direzione Aziendale effettui stime contabili basate su giudizi complessi e/o soggettivi, stime basate su esperienze passate e ipotesi considerate ragionevoli e realistiche sulla base delle informazioni conosciute al momento della stima. L'utilizzo di queste stime contabili influenza il valore di iscrizione delle attività e delle passività e l'informativa su attività e passività potenziali alla data del bilancio, nonché l'ammontare dei ricavi e dei costi nell'esercizio di riferimento. I risultati effettivi possono differire da quelli stimati a causa dell'incertezza che caratterizza le ipotesi e le condizioni sulle quali le stime sono basate.
Le stime contabili e i giudizi significativi formulati dalla Direzione Aziendale per la redazione del bilancio al 31 dicembre 2022 sono influenzati, oltre che dall'attuale contesto dei tassi macroeconomico derivante da una combinazione della conseguenze della crisi russo-ucraina, dell'inflazione, dell'aumento dei tassi di interesse e degli effetti residui legati alla pandemia, anche dagli effetti delle iniziative in corso per attenuare le conseguenze dei cambiamenti climatici e dai potenziali impatti derivanti dalla transizione energetica che nel medio e lungo termine potrebbero incidere significativamente sui modelli di business, sui flussi di cassa, sulla posizione patrimoniale-finanziaria e sulle performance finanziarie ed economiche della Società
Di seguito sono indicate le stime contabili critiche del processo di redazione del bilancio e delle relazioni contabili infrannuali perché comportano un elevato ricorso a giudizi soggettivi, assunzioni e stime relative a tematiche per loro natura incerte. Le modifiche delle condizioni alla base dei giudizi e delle assunzioni adottati possono determinare un impatto rilevante sui risultati successivi.
In relazione alle poste di bilancio oggetto di stima e giudizio, sotto riportate, sono indicati i riferimenti alle note illustrative contenenti le informazioni contabili alla data di chiusura dell'esercizio.
In data 18 luglio 2022 la Società ha rimborsato la "SACE Facility" per l'intero ammontare pari a 852 milioni di euro, precedentemente utilizzata per rimborsare il finanziamento "Tranche A" della Liquidity Facility erogato in data 4 aprile 2022 per un importo pari a 680 milioni di euro.

≥ Nel corso del 2022 è proseguita l'attuazione del Piano 2022-2025, in particolare con le iniziative di valorizzazione di asset, miglioramento della liquidità e di riduzione dei costi.
Saipem ha aggiornato le linee strategiche presentate a marzo 2022, confermando il positivo momento di mercato e il progressivo miglioramento della performance del Gruppo; il Piano Strategico 2023-2026, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 27 febbraio 2023, ha confermato il perseguimento di un profilo-rischio rendimento più bilanciato.
Nel periodo di Piano 2023-2026 si prevede di aumentare ulteriormente le acquisizioni di attività Offshore, caratterizzate da una più alta marginalità grazie alla consolidata posizione competitiva del Gruppo, e uno sviluppo di nuovi segmenti che contribuiranno all'aumento dei volumi di attività low/zero carbon.
Con riferimento alla struttura organizzativa è stato implementato il nuovo assetto organizzativo strutturato in quattro linee di business: Asset Based Services, Energy Carriers, Robotics and Industrialized Solutions e Sustainable Infrastructures. A completamento della nuova organizzazione, nel mese di febbraio 2023 è stata istituita una nuova linea di business Offshore Wind, che si aggiunge alle quattro linee di business istituite a gennaio 2022.
Alla luce di quanto sopra esposto, con riferimento alla situazione patrimoniale, finanziaria e operativa di Saipem, il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA ha valutato che non esistano incertezze significative che, singolarmente o nel loro complesso, possano far sorgere dubbi significativi sulla capacità della Società di operare come un'entità in funzionamento. Per tale motivo il Consiglio di Amministrazione ha concluso che sussistono tutti i presupposti per provvedere alla redazione del bilancio al 31 dicembre 2022 utilizzando il presupposto della continuità aziendale, mantenendo i criteri di valutazione propri di un'azienda in funzionamento, descritti nella nota illustrativa 3 del bilancio di esercizio.
L'attuale contesto di mercato è caratterizzato da una significativa tendenza di ripresa nei mercati di riferimento per Saipem, in linea con una crescita visibile sia in termini di indicatori macroeconomici che di domanda energetica complessiva. Tuttavia, l'emergere di nuovi eventi di destabilizzazione nel corso del 2022, come la guerra in Ucraina, l'incremento dell'inflazione e l'innalzamento dei tassi d'interesse hanno accresciuto l'instabilità economica a livello globale che ha richiesto ulteriore attenzione da parte della Direzione nella formulazione delle stime contabili e giudizi significativi. Di conseguenza, alcune aree di bilancio, in relazione anche alla maggiore incertezza nelle stime, potrebbero essere influenzate dai recenti eventi e circostanze macroeconomiche.
Nel corso del 2022 Saipem ha osservato nell'ambito delle proprie attività un significativo aumento dei tassi di inflazione che hanno determinato una forte crescita dei prezzi dei materiali e dei costi energetici, in particolare nella prima metà dell'anno; inoltre, l'innalzamento dei tassi di interesse ha influenzato i tassi di sconto utilizzati nelle verifiche di riduzione di valore delle attività non finanziarie che, a parità di condizioni, avrebbero determinato una diminuzione dei valori recuperabili.
Per quanto concerne l'andamento dei prezzi del petrolio e del gas naturale, la Società ritiene che la volatilità di breve periodo negli stessi possa impattare limitatamente i risultati societari data la natura delle attività di Saipem, caratterizzate da commesse pluriennali con tempi di realizzazione di diversi anni, a seconda della complessità del progetto. Nel più lungo periodo si conferma una prospettiva di miglioramento del contesto esterno, supportata dal ciclo di crescita pluriennale che il mercato sta attraversando.
Effetti diretti: allo stato attuale per i progetti Saipem che prevedevano la realizzazione di attività sul territorio russo e/o con clienti russi sono in corso negoziazioni per la finalizzazione degli accordi commerciali che concretizzeranno l'uscita dagli stessi in linea e in piena conformità con le necessarie autorizzazioni e le tempistiche previste dalla normativa comunitaria.
Al momento dell'inizio del conflitto in Ucraina, Saipem SpA aveva in essere nella Federazione Russa un progetto EPC per la Raffineria di Mosca con il cliente GazpromNeft: contratto risolto a seguito dell'introduzione di sanzioni specifiche nei confronti di GazpromNeft. Le pendenze relative al progetto sono state tutte definite entro il 15 maggio 2022 come previsto dal Regolamento UE.
La Società conferma che opera nel pieno rispetto di quanto stabilito dalle istituzioni europee e nazionali nei confronti della Federazione Russa.

Il Piano Strategico 2023-2026, in linea con il precedente Piano, non prevede acquisizioni di nuove commesse in Russia. L'attuale contesto del mercato energetico potrebbe inoltre favorire lo sviluppo di nuove infrastrutture energetiche per la diversificazione dell'approvvigionamento energetico in molti Paesi.
Si precisa che la Società utilizza per la valutazione dei crediti commerciali la probabilità di default dei clienti basata su dati di mercato osservabili e su valutazioni raccolte da info-provider per la quantificazione delle perdite attese alla data di chiusura; di conseguenza tali dati incorporano già gli effetti del conflitto russo-ucraino.
A seguito del conflitto russo-ucraino e delle conseguenti sanzioni intraprese dalla Comunità Europea, USA e altri Paesi, Saipem ha attivato l'Unità di Crisi Corporate (CCU) che collabora quotidianamente con le Unità di Crisi Locali (LCU) in Russia e le funzioni operative di business direttamente coinvolte nella gestione dei progetti e del personale presenti in loco, sul quale è stato fatto un focus. Si segnala a riguardo che non ci sono né attività portate avanti da Saipem né personale nei territori ucraini interessati dallo scontro.
Effetti indiretti: la crisi russa incrementa l'incertezza causata dalla pandemia e l'attuale scenario socio-economico rende complesso per gli operatori della supply chain fornire previsioni di prezzo e assumere impegni contrattuali con quotazioni di lungo periodo. Inizialmente i fornitori erano impossibilitati a presentare delle offerte in quanto gli stabilimenti produttivi erano divenuti estremamente selettivi nelle iniziative da perseguire e non fornivano le relative quotazioni se non ai clienti ritenuti più affidabili e solidi finanziariamente. Più recentemente la situazione è migliorata, ma i tempi di consegna si sono notevolmente allungati con impatto diretto sui progetti in portafoglio.
Saipem non acquista direttamente materie prime in quanto la sua catena di fornitura è lunga. Non sono previsti impatti diretti, ma si può assumere che la disponibilità di acciaio e di metalli più nobili (nickel, rame, alluminio) sarà inferiore e inoltre ci saranno impatti sul prezzo legati ad altri fattori produttivi (es., gas ed energia), con conseguenze anche sulle tempistiche di consegna, nonché sulla relativa logistica.
Saipem ha un approccio di supply chain diversificato e ove possibile globale. Il rischio, tuttavia, resta concreto per le forniture per le quali, per ragioni tecnologiche, sono disponibili un numero di alternative ridotte, tuttavia tipicamente, se tali tecnologie sono fornite da produttori occidentali e non sono oggetto di sanzioni.
La Società sta monitorando attentamente la propria supply chain per identificare e prendere le dovute azioni di mitigazione in relazione ai potenziali impatti in termini di costi di materiali e servizi e tempi di fornitura derivanti da un mercato tutt'ora incerto sia per instabilità del contesto internazionale sia per l'incertezza sulla possibile evoluzione dei costi delle materie prime. La Società dall'inizio della crisi ha adeguato le proprie strategie esecutive e ha già avviato discussioni con i propri clienti e in generale con l'intera supply chain per negoziare meccanismi di gestione e condivisione del rischio, per mitigarne gli impatti sulle commesse in esecuzione e sulle iniziative future.
In aggiunta a quanto sopra, i nostri servizi di threat intelligence segnalano un incremento della minaccia cyber per gli operatori dei mercati citati e per la loro supply chain. Alla data del presente documento non si sono registrati eventi di attacchi informatici diretti ai danni di Saipem.
I continui assessment di terze parti confermano la bontà dell'impostazione data in termini di rilevamento degli attacchi e relativa risposta all'interno del piano di Crisis Management aziendale, nonché delle misure tecnologiche atte a proteggere le risorse critiche per l'azienda.
Saipem continua comunque a monitorare i possibili impatti derivanti dalle misure restrittive adottate dall'Unione Europea introdotte a seguito del conflitto in Ucraina, al fine di valutarne potenziali ripercussioni sul proprio business.
Gli effetti residui della pandemia COVID-19 continuano ad avere conseguenze negative, seppur attenuate, sull'economia globale e di riflesso su Saipem.
Saipem continua comunque a effettuare una costante analisi degli effetti legati al COVID-19, in termini di: (i) evoluzione dei contesti normativi nei Paesi dove la Società opera, attraverso il monitoraggio delle misure di contenimento da essi adottate; (ii) gestione delle relazioni con i clienti e partner; (iii) gestione della contrattualistica, attiva e passiva, attraverso l'introduzione e/o l'attivazione, ove possibile, di specifiche clausole contrattuali per mitigare i potenziali effetti negativi della pandemia; (iv) impatti sulle attività di esecuzione dei progetti, e in particolare sull'operatività dei cantieri e dei mezzi navali, riconducibili alla modificata disponibilità di risorse interne ed esterne e/o ad altre circostanze direttamente o indirettamente conseguenti alla pandemia; (v) livelli di performance e continuità di servizio da parte di fornitori, subcontrattisti e partner.
Aspetti finanziari: in tale contesto la Società continua a riservare attenzione alla gestione delle attività finanziarie con particolare riguardo a: (i) valutazione dell'esposizione creditizia in essere; e (ii) negoziazione di strumenti derivati di copertura per la gestione di eventuali fluttuazioni delle variabili di mercato.
Le procedure implementate centralmente dalla Società per la gestione dei rischi finanziari sono costantemente monitorate, al fine di evitare perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalle controparti, tramite il calcolo della Probability of Default da attribuire ai crediti in essere e mitigare le variazioni dei tassi di cambio, dei tassi di interesse o dei prezzi delle commodity, affinché non influiscano negativamente sul valore delle attività, delle passività o dei flussi di cassa attesi.
Recuperabilità degli asset non finanziari: i flussi di cassa impiegati ai fini del test di impairment sono quelli del Piano Strategico 2023-2026, approvato dal Consiglio di Amministrazione del 27 febbraio 2023. Si precisa che i flussi sono stati normalizzati, ove necessario, ai sensi del principio IAS 36 e che, in particolare, le rate di noleggio di lungo termine delle CGU del Drilling Offshore sono state definite utilizzando gli ultimi report di aggiornamento delle stesse disponibili alla data ed elaborati da fonti esterne, normalmente utilizzati come benchmark di riferimento. Come esito del test di impairment al 31 dicembre 2022 non sono state registrate svalutazioni.
Processo di stima: con riferimento ai ricavi derivanti da contratti con i clienti si continuano a valutare le circostanze relative a eventuali: (i) incassi di corrispettivi che potrebbero non essere più altamente probabili; e (ii) accordi tra le parti che potrebbero modificare alcuni aspetti contrattuali legati all'oggetto o al prezzo delle operazioni.

Inoltre continua a essere rivista la stima della componente variabile dei corrispettivi che, stante l'attuale situazione di incertezza, risulta complessa e richiede un elevato grado di giudizio, per via della limitazione ("constraint") prevista dal principio IFRS 15 che consente di rilevare i ricavi limitatamente alle quote che risultano altamente probabili che non possano essere oggetto di storno in futuro (cd. "reversal"). Allo stesso modo gli effetti delle implicazioni operative derivanti dal perdurare degli effetti residui della pandemia sono valutati e, ove necessario, considerati nella stima dei costi a vita intera dei progetti.
Saipem, nell'ambito dell'analisi dei possibili effetti della pandemia COVID-19 avviata nei primi mesi del 2020 e tuttora in corso, ha identificato, valutato e continua a monitorare tali effetti a livello di ciascun progetto in esecuzione.
Identificazione impatto economico COVID-19: relativamente alle attività contrattuali delle commesse a lungo termine, i cui ricavi sono rilevati "over time" sulla base di metodi di input come il "cost to cost", la stima dei costi a finire e della tempistica per l'adempimento delle performance obligation ha reso necessario valutare l'eventuale esclusione dall'avanzamento dei progetti di quei costi legati al COVID-19.
Nel corso del 2022 i costi direttamente imputabili al COVID-19 ammontano a 1.607 migliaia di euro.
I cambiamenti climatici e la transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio stanno avendo un impatto sempre più consistente sull'economia globale e sul settore energetico.
Saipem, global solution provider in questo settore, è consapevole che questi cambiamenti possono avere un impatto, diretto e indiretto, sulle attività del proprio business e di conseguenza sul proprio bilancio, in termini di risultati e di entità di valore delle proprie attività e passività.
Saipem, in questo contesto, intende avere un ruolo attivo:
≥ proponendo ai propri clienti soluzioni eco-sostenibili tecnologicamente all'avanguardia, le quali soddisfino la domanda di soluzioni e di prodotti a basse emissioni di carbonio che si prevede sarà sempre più crescente nel prossimo futuro, per supportarli nel loro percorso di decarbonizzazione;
≥ impegnandosi a migliorare l'efficienza dei propri asset e delle sue attività per ridurre le emissioni di gas serra.
I rischi correlati ai cambiamenti climatici, a cui le attività di Saipem sono intrinsecamente esposte, sono classificabili nelle seguenti categorie:
Per i relativi dettagli si rinvia alla sezione "Rischi e opportunità legati al clima" della Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario.
Le stime contabili e i giudizi significativi formulati dalla Direzione Aziendale per la redazione del bilancio potrebbero essere influenzati dalle azioni poste in essere per limitare gli effetti dei cambiamenti climatici. I rischi climatici possono infatti influire sull'importo recuperabile di immobili, impianti e attrezzature e sull'avviamento della Società; pertanto, la transizione energetica può ridurre la vita utile prevista dei beni impiegati nell'industria del petrolio e del gas, accelerando così le spese di ammortamento degli asset impiegati nelle attività di questo settore.
Saipem ha preso in considerazione le potenziali conseguenze della transizione energetica sul valore recuperabile delle CGU nel medio-lungo termine. In particolare, la transizione energetica avrà un impatto innanzitutto sull'aumento della domanda di energia da fonti rinnovabili; a tal proposito il Piano Strategico 2023-2026 prevede un cambiamento nel mix di portafoglio verso attività non oil related, con acquisizioni di progetti legati alla transizione energetica pari a circa il 25%, nonché un percorso di investimenti su nuove tecnologie abilitanti. Inoltre, nel Piano sono previste acquisizioni rilevanti nel business del gas naturale considerato uno degli elementi che supporterà la progressiva evoluzione verso fonti energetiche sostenibili. Da ultimo, la transizione energetica prevede nel lungo termine l'eliminazione del carbone tra le fonti energetiche, settore in cui la Società non opera.
Saipem è sempre più posizionata in settori non-oil, valorizzando ove possibile l'utilizzo dei propri asset tradizionali; nel contempo è previsto che parte degli asset sarà completamente ammortizzata nel medio-lungo termine, periodo nel quale si prevede che la domanda di servizi nel settore oil rimanga comunque significativa.
La Direzione Aziendale continuerà a rivedere le ipotesi sulla domanda con il progredire del processo di transizione energetica, che potrebbe portare in futuro a specifiche svalutazioni dei propri asset non finanziari.
Inoltre, nuove leggi o regolamenti introdotti in risposta ai cambiamenti climatici possono dar vita a nuovi obblighi che non esistevano in precedenza; di conseguenza, la Direzione Aziendale monitora l'evoluzione della normativa in materia al fine di valutare se tali obblighi, anche impliciti, richiedano la rilevazione di appositi accantonamenti o comunque la segnalazione di passività potenziali correlate.
I processi e le modalità di riconoscimento dei ricavi e di valutazione delle attività e passività contrattuali da valutazione commesse a lungo termine sono basati sulla stima dei ricavi e dei costi a vita intera di progetti di durata ultra annuale il cui apprezzamento è influenzato da significativi elementi valutativi che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli amministratori, in particolare con riferimento alla previsione dei costi per completare ciascun progetto inclusa la stima dei rischi

e delle penali contrattuali, laddove applicabili, alla valutazione di modifiche contrattuali previste o in corso di negoziazione e agli eventuali cambiamenti di stima rispetto al precedente esercizio. In particolare, nella valutazione delle attività contrattuali da valutazione commesse a lungo termine si tiene conto delle richieste di corrispettivi aggiuntivi, rispetto a quelli contrattualmente convenuti, se sono sostanzialmente approvate dal committente nell'oggetto e/o nel prezzo.
La verifica, classificazione e misurazione del rischio di credito delle controparti ai fini della determinazione della svalutazione delle attività finanziarie è un processo articolato e complesso che richiede l'esercizio di un giudizio professionale da parte della Direzione Aziendale.
Analogamente ai processi di impairment che interessano le altre poste del bilancio, le stime effettuate, ancorché basate sulle migliori informazioni disponibili e sull'adozione di adeguate metodologie e tecniche di valutazione, risultano intrinsecamente caratterizzate da elementi di aleatorietà e dall'esercizio di un giudizio professionale e potrebbero determinare previsioni di valori recuperabili differenti rispetto ai valori che si andranno effettivamente a realizzare.
Le attività non finanziarie sono svalutate quando eventi o modifiche delle circostanze facciano ritenere che il valore di iscrizione in bilancio non sia recuperabile.
Gli eventi che possono determinare una svalutazione di attività non finanziarie sono variazioni significative e durature nelle prospettive del segmento di mercato in cui l'asset viene utilizzato. La decisione se procedere a una svalutazione e la quantificazione della stessa dipendono dalle valutazioni della Direzione Aziendale su fattori complessi e altamente incerti, tra i quali l'andamento futuro del mercato di riferimento, l'impatto dell'inflazione e dei miglioramenti tecnologici sui costi operativi, le condizioni della domanda e dell'offerta su scala globale o regionale, l'evoluzione dell'attività operativa e commerciale, l'insight di business derivante dalle discussioni, nonché le interazioni di natura strategica o commerciale con clienti, partner, fornitori e concorrenti da parte delle business line.
La svalutazione delle attività non finanziarie è determinata confrontando il valore di iscrizione con il relativo valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto degli oneri di dismissione, e il valore d'uso determinato attualizzando i flussi di cassa attesi derivanti dall'utilizzo dell'attività al netto degli oneri di dismissione. Tale verifica è effettuata a livello del più piccolo aggregato di attività (cash generating unit o CGU) che genera flussi finanziari in entrata ampiamente indipendenti dai flussi finanziari generati da altre attività o gruppi di attività e sulla base della quale la Direzione Aziendale valuta la redditività del business.
La procedura di impairment test delle CGU del Gruppo prevede la determinazione di WACC differenziati per segmento di business, tali da riflettere i rischi specifici dei singoli segmenti di business a cui appartengono le CGU sottoposte al test.
I flussi di cassa attesi per ciascuna CGU sono quantificati sulla base dell'ultimo Piano Strategico, avendo riferimento anche ai risultati consuntivati, elaborato dal management e approvato dal CdA. Il Piano Strategico contiene le previsioni, elaborate da management alla luce delle informazioni disponibili al momento della stima, in ordine ai volumi di attività, ai costi operativi, ai margini, agli investimenti coerenti con le linee strategiche, gli assetti industriali, commerciali e strategici delle specifiche business line tenuto conto anche dello scenario di mercato (incluso l'andamento delle principali variabili monetarie, i.e. tassi di cambio e tassi di inflazione). Pertanto, le previsioni di Piano Strategico (così come quelle di lungo termine dopo il periodo di Piano), seppur basate su assunzioni complesse che per la loro natura comportano il ricorso al giudizio degli amministratori, sono fondate su basi ragionevolmente obiettive (che tengono quindi conto del contesto di mercato e delle specificità di Saipem), e senza essere condizionate al verificarsi di uno specifico evento (ad es. l'affermarsi di una nuova tecnologia), al fine di esprimere allo stesso tempo la migliore stima del management e i flussi medi attesi.
Infine, in coerenza con le disposizioni dello IAS 36, i flussi di cassa utilizzati ai fini del test di impairment non tengono conto di eventuali flussi in entrata e/o in uscita derivanti: (i) da una futura ristrutturazione non ancora approvata o per la quale l'entità non si è ancora impegnata o (ii) dal miglioramento od ottimizzazione dell'andamento dell'attività sulla base di iniziative non ancora avviate o approvate per le quali non esiste ancora un commitment nei confronti di terzi per l'incremento della capacità produttiva rispetto a quella attuale.
I flussi di cassa così determinati sono attualizzati utilizzando i tassi approvati dal Consiglio di Amministrazione.
Per gli asset che non costituiscono CGU autonome (i.e. i mezzi navali Offshore e yard di fabbricazione ) e che presentano indicatori di impairment, si procede a una verifica della sostenibilità della vita tecnico-economica residua, per verificare l'eventuale necessità di registrare una svalutazione ai sensi dello IAS 16, prima di effettuare il test di impairment a livello della CGU di appartenenza.
Il goodwill e le altre attività immateriali aventi vita utile indefinita non sono oggetto di ammortamento; la recuperabilità del loro valore di iscrizione è verificata almeno annualmente e comunque quando si verificano eventi che fanno presupporre una riduzione del valore. Anche con riferimento al goodwill, la verifica è effettuata a livello della CGU a cui il goodwill è attribuito. Quando il valore di iscrizione della CGU comprensivo del goodwill a essa attribuita è superiore al valore recuperabile, la differenza costituisce oggetto di svalutazione che viene attribuita in via prioritaria al goodwill fino a concorrenza del suo ammontare; l'eventuale eccedenza della svalutazione rispetto al goodwill è imputata pro-quota al valore di libro degli altri asset a vita utile definita che costituiscono la CGU.
La complessità delle fattispecie contrattuali, nonché la loro durata ultrannuale, richiede l'esercizio di una serie articolata di giudizi da parte della Direzione Aziendale per la definizione delle assunzioni da adottare ai fini dell'identificazione e valutazione di particolari aspetti che hanno un impatto sulla rilevazione contabile e l'esposizione in bilancio, quali:
≥ la determinazione della ragionevole certezza di esercitare o meno un'opzione di estensione e/o di risoluzione prevista da un contratto di leasing, che incide sulla valutazione dei periodi coperti da opzioni di estensione (o di terminazione anticipata) ai fini della determinazione della durata del contratto. Al riguardo, la ragionevole certezza di esercitare tali opzioni è verificata alla

commencement date, considerando tutti i fatti e le circostanze che generano un incentivo economico a esercitarle, nonché quando si verificano eventi o modifiche significativi nelle circostanze che sono sotto il controllo del locatario e che influenzano la valutazione precedentemente effettuata;
In tema di impairment test per il locatario, è previsto che il Right-of-Use relativo ai beni condotti in leasing sia incluso nel test per valutare eventuali riduzioni di valore ai sensi dello IAS 36, analogamente agli altri asset aziendali di proprietà. Con riferimento alla verifica di recuperabilità del Right-of-Use si considera: (i) l'allocazione alle CGU di appartenenza delle attività per Right-of-Use dei beni in leasing; (ii) la durata del contratto di leasing sottostante rispetto all'orizzonte temporale considerato nella determinazione dei flussi di cassa della CGU; (iii) il valore d'uso di una CGU che contiene un Right-of-Use.
Nell'esercizio del test di impairment Saipem: (i) utilizza i tassi di attualizzazione che riflettono la leva finanziaria riconducibile ai contratti di leasing; (ii) considera il Right-of-Use nel capitale investito netto testato; (iii) determina il Value in Use escludendo i relativi canoni di leasing.
Saipem è parte di procedimenti giudiziali e amministrativi per i quali si valuta l'eventuale accantonamento a fondi connessi prevalentemente ai contenziosi legali e fiscali. Il processo e le modalità di valutazione dei rischi legati a tali procedimenti sono basati su elementi complessi che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli amministratori, in particolare con riferimento alla valutazione delle incertezze connesse alla previsione degli esiti dei procedimenti, alla loro classificazione tra i fondi, ovvero tra le passività tenuto conto degli elementi di valutazione acquisiti dalla funzione legale interna e dai consulenti legali esterni. La stima del valore da accantonare è frutto di un processo complesso che comporta giudizi soggettivi da parte della Direzione Aziendale.
I programmi a benefici definiti sono valutati sulla base di eventi incerti e di ipotesi attuariali che comprendono, tra le altre, i tassi di sconto, il livello delle retribuzioni future, i tassi di mortalità, l'età di ritiro e gli andamenti futuri delle spese sanitarie coperte.
Le principali assunzioni utilizzate per la quantificazione di tali benefici sono determinate come segue: (i) i tassi di sconto e di inflazione che rappresentano i tassi in base ai quali l'obbligazione nei confronti dei dipendenti potrebbe essere effettivamente adempiuta, si basano sui tassi che maturano su titoli obbligazionari corporate di elevata qualità (ovvero, in assenza di un "deep market" di tali titoli, sui rendimenti dei titoli di stato) e sulle aspettative inflazionistiche dei Paesi interessati o dell'area valutaria di riferimento; (ii) il livello delle retribuzioni future è determinato sulla base di elementi quali le aspettative inflazionistiche, la produttività, gli avanzamenti di carriera e di anzianità; (iii) il costo futuro delle prestazioni sanitarie è determinato sulla base di elementi quali l'andamento presente e passato dei costi delle prestazioni sanitarie, comprese assunzioni sulla crescita inflativa di tali costi, e le modifiche nelle condizioni di salute degli aventi diritto; (iv) le assunzioni demografiche riflettono la migliore stima dell'andamento di variabili, quali ad esempio la mortalità, il turnover e l'invalidità relative alla popolazione degli aventi diritto. Normalmente si verificano differenze nel valore della passività (attività) netta dei piani per benefici ai dipendenti derivanti dalle cd.
rivalutazioni rappresentate, tra l'altro, dalle modifiche delle ipotesi attuariali utilizzate, dalla differenza tra le ipotesi attuariali precedentemente adottate e quelle che si sono effettivamente realizzate e dal differente rendimento delle attività al servizio del piano rispetto a quello considerato nel net interest.
La recuperabilità del valore di iscrizione dei crediti e la necessità di rilevare un'eventuale svalutazione degli stessi è effettuata sulla base del cosiddetto "expected credit loss model" illustrato al paragrafo "Svalutazioni di attività finanziarie". Tale processo comporta altresì giudizi complessi e/o soggettivi da parte della Direzione Aziendale. I fattori considerati nell'ambito di tali giudizi riguardano tra l'altro il merito creditizio della controparte ove disponibile, l'ammontare e la tempistica dei pagamenti futuri attesi, gli eventuali strumenti di mitigazione del rischio di credito posti in essere, nonché le eventuali azioni poste in essere o previste per il recupero dei crediti.
La determinazione del fair value di strumenti finanziari e non finanziari rappresenta un processo articolato caratterizzato dall'utilizzo di metodologie e tecniche di valutazione complesse e che prevede la raccolta di informazioni aggiornate dai mercati di riferimento e/o l'utilizzo di dati di input interni.
Analogamente alle altre stime, la determinazione del fair value ancorché basata sulle migliori informazioni disponibili e sull'adozione di adeguate metodologie e tecniche di valutazione, risulta intrinsecamente caratterizzata da elementi di aleatorietà e dall'esercizio di un giudizio professionale e potrebbe determinare previsioni di valori differenti rispetto a quelli che si andranno effettivamente a realizzare.

Con il Regolamento n. 2021/2036, emesso dalla Commissione Europea in data 19 novembre 2021, sono state omologate le modifiche all'IFRS 17 "Insurance Contracts" che definiscono il trattamento contabile dei contratti assicurativi emessi e dei contratti di riassicurazione posseduti. Le disposizioni dell'IFRS 17, che superano quelle attualmente previste dall'IFRS 4 "Contratti assicurativi", hanno lo scopo di aiutare le imprese ad attuare lo standard e a: (i) ridurre i costi semplificando i requisiti previsti dalla norma; (ii) rendere più facile le esposizioni delle disclosure nei bilanci; (iii) facilitare la transizione al nuovo standard, rinviando la sua entrata in vigore. Le modifiche sono efficaci a partire dal 1° gennaio 2023.
Con il Regolamento n. 2022/357, emesso dalla Commissione Europea in data 2 marzo 2022, sono state omologate le modifiche allo IAS 1 and IFRS Practice Statement 2 "Disclosure of Accounting Policies", con il quale si richiede alle singole entità di fornire maggiori informazioni in merito alle loro politiche contabili, piuttosto che ai principi contabili. Le modifiche al Practice Statement forniscono indicazioni sulle modalità di applicazione del concetto di materialità all'informativa contabile. Le modifiche sono efficaci a partire dal 1° gennaio 2023.
Con il Regolamento n. 2022/357, emesso dalla Commissione Europea in data 2 marzo 2022, sono state omologate le modifiche allo IAS 8 "Definition of Accounting Estimates" con il quale viene puntualizzata la nozione di stime contabili, eliminando la definizione di cambiamento nelle stime contabili. Nella nuova accezione le stime contabili sono definite come importi monetari soggetti a misura di incertezza; le modifiche chiariscono le modalità con cui le singole entità dovrebbero distinguere i cambiamenti dei principi contabili dai cambiamenti nelle stime contabili. Tale distinzione è importante perché le variazioni nelle stime contabili sono applicate prospetticamente solo alle operazioni future e ad altri eventi futuri, mentre le variazioni nei principi contabili sono generalmente applicate retroattivamente. Le modifiche sono efficaci a partire dal 1° gennaio 2023.
Con il Regolamento n. 2022/1392, emesso dalla Commissione Europea in data 11 agosto 2022, sono state omologate le modifiche allo IAS 12 "Deferred Tax related to Assets and Liabilities arising from a Single Transaction", con il quale viene precisata la modalità di contabilizzazione delle imposte differite attive e passive relative ad alcune operazioni, quali operazioni di leasing e obblighi di smantellamento, e all'IFRS 1 "First-time Adoption of International Financial Reporting Standards" con l'introduzione di un paragrafo specifico sulla data di applicazione delle suddette modifiche, e di alcuni paragrafi riguardanti l'Appendice B dell'IFRS 1. Le modifiche sono efficaci a partire dal 1° gennaio 2023.
Con il Regolamento n. 2022/1491, emesso dalla Commissione Europea in data 8 settembre 2022, sono state omologate le modifiche all'IFRS 17 "Insurance Contracts: Initial Application of IFRS 17 and IFRS 9 - Comparative Information", con il quale si richiede che se un'entità applica l'IFRS 17 a seguito dell'applicazione dell'IFRS 9 (sovrapposizione della classificazione), l'entità deve fornire informazioni qualitative che consentano agli utilizzatori del bilancio di comprendere: (i) la misura in cui la sovrapposizione della classificazione è stata applicata (per esempio, se è stata applicata a tutte le attività finanziarie eliminate nel periodo comparativo); e (ii) se e in quale misura le disposizioni sulla riduzione di valore dell'IFRS 9 sono state applicate. Lo IASB ha di conseguenza aggiunto un elemento del blocco di testo alla tassonomia IFRS per riflettere questa nuova disposizione in materia di informativa. Le modifiche sono efficaci a partire dal 1° gennaio 2023.
Allo stato Saipem ritiene che le modifiche sopra indicate, tutt'ora allo studio, non abbiano impatti significativi sulla Società. Con particolare riferimento al principio IFRS 17 è tutt'ora allo studio l'impatto potenziale su specifiche tipologie contrattuali.
Principi contabili e interpretazioni emessi dallo IASB/IFRIC e non ancora omologati dalla Commissione Europea In data 15 luglio 2020 lo IASB ha emesso il documento Amendment to IAS 1 "Classification of Liabilities as Current or Non current - Deferral of Effective Date" con il quale, per via della pandemia del COVID-19, è stata posticipata l'entrata in vigore delle modifiche a partire dal 1° gennaio 2023.
In data 22 settembre 2022 lo IASB ha emesso il documento Amendment to IFRS 16 "Lease Liability in a Sale and Leaseback" con il quale si prevede che il venditore-locatario valuti l'attività con diritto di utilizzo derivante da un'operazione di vendita e retrolocazione in base alla percentuale del precedente valore contabile dell'attività mantenuta dal venditore-locatario. Di conseguenza, in un'operazione di vendita e retrolocazione, il venditore-locatario rileva solo l'importo di eventuali utili o perdite relativi ai diritti trasferiti all'acquirente-locatore. Pertanto, la valutazione iniziale della passività per leasing derivante da un'operazione di vendita e retrolocazione è una conseguenza del modo in cui il venditore-locatario valuta l'attività con diritto di utilizzo e l'utile o la perdita rilevati alla data dell'operazione. Le modifiche saranno efficaci a partire dal 1° gennaio 2024 o data successiva.
Allo stato Saipem sta valutando gli eventuali impatti sulla Società delle modifiche ai principi indicati.

Sono costituite dalle disponibilità temporanee generate nell'ambito della gestione di tesoreria e sono relative a conti correnti ordinari presso banche in Italia per 946.868 migliaia di euro, presso banche all'estero per 84.856 migliaia di euro, e a denaro e valori in cassa per 160 migliaia di euro, di cui 39 migliaia di euro presso la sede e le basi operative in Italia e 121 migliaia di euro presso le filiali estere.
Le disponibilità liquide di fine esercizio in moneta diversa dall'euro riguardano principalmente le seguenti valute: KWD (dinaro kuwaitiano) per 25.588 migliaia di euro, RUB (rublo russo) per 25.692 migliaia di euro, AED (dirham degli Emirati Arabi Uniti) per 14.839 migliaia di euro e QAR (rial qatariano) per 12.376 migliaia di euro.
Sulle disponibilità liquide non esiste alcun vincolo e, relativamente ai conti cassa e ai conti bancari attivi all'estero, non esistono restrizioni valutarie, o di altro genere, alla loro trasferibilità in Italia, a eccezione delle disponibilità presenti su sette conti correnti di due filiali estere (per un totale di 296 migliaia di euro) prevalentemente dovuto a un blocco temporaneo su disposizione delle autorità competenti locali.
Le disponibilità liquide ed equivalenti presentano rispetto all'esercizio precedente un incremento di 142.960 migliaia di euro. L'apporto dalla Joint Operation Ship Recycling Scarl nell'esercizio 2022 è pari a 1.500 migliaia di euro.
Le disponibilità presentano la seguente ripartizione per area geografica:
| (migliaia di euro) | 31.12.2021 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Italia | 820.520 | 946.907 |
| Resto d'Europa | 16.264 | 1.827 |
| CSI | 16.166 | 26.356 |
| Resto Asia | 35.214 | 54.822 |
| Africa Settentrionale | 543 | 1.449 |
| Africa Sub-Sahariana e Resto Africa | 115 | 494 |
| Americhe | 102 | 29 |
| Totale | 888.924 | 1.031.884 |
Le altre attività finanziarie correnti sono pari a 353.961 migliaia di euro (268.237 migliaia di euro al 31 dicembre 2021) e si analizzano come segue:
| (migliaia di euro) | 31.12.2021 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Crediti finanziari strumentali all'attività operativa | 1.469 | 1.050 |
| Crediti finanziari non strumentali all'attività operativa | 266.767 | 352.911 |
| Totale | 268.237 | 353.961 |
I crediti finanziari strumentali all'attività operativa si riferiscono essenzialmente a crediti vantati verso Eni SpA e Denuke Scarl. I crediti finanziari non strumentali all'attività operativa ammontano a 352.911 migliaia di euro, di cui 296.392 migliaia di euro verso la finanziaria di Gruppo "Saipem Finance International BV", per attività inerenti alla gestione finanziaria accentrata per il Gruppo Saipem, 56.312 migliaia di euro verso Saipem Contracting Algerie e 207 migliaia di euro verso Alboran Hydrogen Brindisi Srl. Il consolidamento della Joint Operation Ship Recycling Scarl ha comportato l'elisione in Saipem SpA di crediti finanziari strumentali all'attività operativa verso la JO di 1.167 migliaia di euro.

I crediti commerciali e altri crediti ammontano a 1.341.840 migliaia di euro, con un decremento di 114.238 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, e sono analizzabili come segue:
| Valore netto al 31.12.2021 | Valore netto al 31.12.2022 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| di cui | di cui | |||||
| scadenti | di cui | scadenti | di cui | |||
| oltre | scadenti | oltre | scadenti | |||
| l'esercizio | oltre | l'esercizio | oltre | |||
| (migliaia di euro) | successivo | i 5 anni | successivo | i 5 anni | ||
| Crediti verso: | ||||||
| - joint venture | 57.370 | - | - | 62.367 | - | - |
| - clienti | 395.543 | 48.687 | - | 392.384 | 56.681 | - |
| - imprese controllate | 690.675 | - | - | 608.575 | - | - |
| - imprese collegate | 186.215 | - | - | 187.974 | - | - |
| - altri | 126.275 | 1.175 | - | 90.540 | 1.303 | - |
| Totale | 1.456.078 | 49.862 | - | 1.341.840 | 57.984 | - |
I crediti sono esposti al netto del fondo svalutazione di 241.848 migliaia di euro, in diminuzione di 826 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, così come risulta dalla seguente tabella:
| (migliaia di euro) | svalutazione commerciali crediti Fondo |
svalutazione altri crediti Fondo |
Totale |
|---|---|---|---|
| Valore al 31.12.2021 | 218.379 | 24.295 | 242.674 |
| Accantonamenti dell'esercizio | 17.182 | - | 17.182 |
| Utilizzi dell'esercizio | (16.974) | - | (16.974) |
| Riclassifica Discontinued operations | (1.034) | - | (1.034) |
| Valore al 31.12.2022 | 217.553 | 24.295 | 241.848 |
Le ritenute a garanzia ammontano a 81.137 migliaia di euro, di cui 56.681 migliaia di euro a lungo termine.
I crediti verso parti correlate sono indicati alla nota 42.
Gli altri crediti di 90.540 migliaia di euro sono esposti al netto del fondo di svalutazione pari a 24.295 migliaia di euro, in linea con l'esercizio precedente ed è relativo principalmente alla svalutazione di un credito verso un subcontrattista. La composizione degli altri crediti è dettagliata nella seguente tabella:
| (migliaia di euro) | 31.12.2021 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Importi esigibili entro l'esercizio successivo: | ||
| - acconti a fornitori terzi | 57.320 | 40.725 |
| - crediti verso il personale | 35.465 | 38.386 |
| - depositi cauzionali | 3.998 | 3.495 |
| - assicurazioni | 6 | 59 |
| - crediti verso enti previdenziali | 887 | 1.503 |
| - crediti diversi | 51.719 | 29.364 |
| a dedurre: | ||
| - fondo svalutazione altri crediti | (24.295) | (24.295) |
| Totale entro l'esercizio successivo | 125.100 | 89.237 |
| Importi esigibili oltre l'esercizio successivo: | ||
| - depositi cauzionali | 1.175 | 1.303 |
| Totale oltre l'esercizio successivo | 1.175 | 1.303 |
| Totale generale | 126.275 | 90.540 |
I crediti di natura commerciale compresi nella voce "Crediti commerciali e altri crediti" ammontano a 1.023.415 migliaia di euro, con un decremento di 139.371 migliaia di euro; nell'esercizio 14.579 migliaia di euro sono stati riclassificati nelle Discontinued operations.
L'esposizione creditizia verso i primi cinque clienti è in linea con l'operatività della Società e rappresenta circa il 25 % del totale dei crediti.
Saipem SpA continua a porre particolare attenzione al monitoraggio degli incassi in quanto, come noto, i maggiori clienti sono rappresentati dalle principali Oil Company di riferimento del settore.
La recuperabilità dei crediti di natura commerciale è verificata sulla base del cosiddetto "expected credit loss model" adottato in ottemperanza all'IFRS 9, come indicato nei "Criteri di valutazione" al paragrafo "Svalutazioni di attività finanziarie".
Al 31 dicembre 2022 l'effetto delle perdite attese sui crediti commerciali, determinate in base alla valutazione sul merito creditizio dei clienti, ammonta a 55.590 migliaia di euro sul totale del fondo svalutazione crediti commerciali di 241.848 migliaia di euro.
Di seguito si fornisce lo scadenziario crediti al lordo della valutazione del merito creditizio.
I crediti commerciali non scaduti e non svalutati ammontano a 902.628 migliaia di euro (996.106 migliaia di euro al 31 dicembre 2021), mentre quelli scaduti e non svalutati ammontano a 176.377 migliaia di euro (225.225 migliaia di euro al 31 dicembre 2021), di cui 34.765 migliaia di euro scaduti da 1 a 90 giorni (78.140 migliaia di euro al 31 dicembre 2021), 26.890 migliaia di euro da 3 a 6 mesi (20.791 migliaia di euro al 31 dicembre 2021), 24.681 migliaia di euro da 6 a 12 mesi (29.957 migliaia di euro al 31 dicembre 2021) e 90.041 migliaia di euro scaduti da oltre 12 mesi (96.335 migliaia di euro al 31 dicembre 2021). Questi crediti riguardano principalmente controparti con elevata affidabilità creditizia.
La valutazione al fair value dei crediti commerciali e altri crediti non produce effetti significativi considerato il breve periodo di tempo intercorrente tra il sorgere del credito e la sua scadenza.
L'apporto della Joint Operation Ship Recycling Scarl nell'esercizio 2022 sui crediti commerciali è stato di 62 migliaia di euro e ha comportato in Saipem SpA un'elisione di pari importo.
Non vi sono crediti con esigibilità prevista oltre i cinque anni.
I crediti commerciali in moneta diversa dall'euro riguardano principalmente le seguenti valute: USD (dollato americano) per 223.058 migliaia di euro, KWD (dinaro Kuwait) per 56.601 migliaia di euro e DZD (dinaro algerino) per 4.343 migliaia di euro.
L'articolazione dei crediti commerciali e altri crediti per area geografica risulta la seguente:
| (migliaia di euro) 31.12.2021 |
31.12.2022 |
|---|---|
| Italia 319.007 |
389.447 |
| Estero | |
| Resto Europa 350.980 |
247.049 |
| CSI 50.660 |
27.726 |
| Resto Asia 492.669 |
454.206 |
| Africa Settentrionale 21.713 |
22.631 |
| Africa Sub-Sahariana e resto Africa 170.553 |
159.873 |
| Americhe 46.016 |
32.133 |
| Altre aree 4.480 |
8.775 |
| Totale 1.137.071 |
952.393 |
| Totale generale 1.456.078 |
1.341.840 |
Il valore delle rimanenze al 31 dicembre 2022 ammonta a complessivi 16.756 migliaia di euro, con un decremento di 9.392 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2021; nell'esercizio 6.532 migliaia di euro sono state riclassificate nelle Discontinued operations e 5.517 migliaia di euro sono state riclassificate nelle attività destinate alla vendita.
| (migliaia di euro) | 31.12.2021 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Materie prime, sussidiarie e di consumo | 26.148 | 16.756 |
| Totale | 26.148 | 16.756 |
La voce "Materie prime, sussidiarie e di consumo" comprende parti di ricambio per l'attività di perforazione e di costruzione, nonché materiale di consumo destinato a uso interno e non alla vendita. Le rimanenze di magazzino sono esposte al netto del fondo svalutazione di 40.205 migliaia di euro, analizzato come segue:
| svalutazione | |
|---|---|
| (migliaia di euro) | rimanenze Fondo |
| Valore al 31.12.2021 | 51.178 |
| Accantonamenti dell'esercizio | 2.672 |
| Utilizzi dell'esercizio | (6.877) |
| Riclassifica Discontinued operations | (2.510) |
| Riclassifica Attività destinate alla vendita | (4.258) |
| Valore al 31.12.2022 | 40.205 |
Le rimanenze di magazzino non sono soggette ad alcun gravame giuridico (pegno, patto di riservato dominio, ecc.).

La voce di 789.010 migliaia di euro (415.147 migliaia di euro al 31 dicembre 2021) si analizza come segue:
| (migliaia di euro) | 31.12.2021 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Attività contrattuali (da valutazione commesse a lungo termine) | 421.317 | 791.091 |
| Fondo svalutazione attività contrattuali (da valutazione commesse a lungo termine) | (6.170) | (2.081) |
| Totale | 415.147 | 789.010 |
Le attività contrattuali da valutazione commesse a lungo termine, pari a 791.091 migliaia di euro, aumentano di 369.774 migliaia di euro per effetto del riconoscimento dei ricavi sulla base dello stato avanzamento operativo dei progetti da fatturare nel corso del 2023 per 564.977 migliaia di euro, in parte compensato dal riconoscimento delle milestone da parte dei clienti per 194.992 migliaia di euro, a cui si aggiunge l'effetto di svalutazioni derivanti dal continuo monitoraggio legale e commerciale degli importi di claim e change order considerati nella vita intera ai fini della valutazione dei contratti, per 31 migliaia di euro.
Le attività per imposte sul reddito correnti ammontano a 56.064 migliaia di euro, con una diminuzione di 7.840 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente e sono così analizzabili:
| (migliaia di euro) | 31.12.2021 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Amministrazione finanziaria italiana | 54.060 | 41.215 |
| Amministrazioni finanziarie estere | 9.844 | 14.849 |
| Totale | 63.904 | 56.064 |
I crediti per imposte verso l'amministrazione finanziaria italiana includono crediti chiesti a rimborso per un valore di 46.348 migliaia di euro, di cui svalutati nel corso dell'esercizio 22.061 migliaia di euro.
I crediti per imposte estere comprendono, principalmente, i crediti vantati da alcune filiali estere nei confronti delle amministrazioni finanziarie locali per imposte versate anticipatamente.
L'apporto della Joint Operation Ship Recycling Scarl è pari a 8 migliaia di euro.
Le imposte sul reddito sono commentate alla nota 38.
Le attività per altre imposte correnti ammontano a 10.674 migliaia di euro, e risultano così composte:
| 31.12.2021 (migliaia di euro) |
31.12.2022 |
|---|---|
| Amministrazione finanziaria italiana: | |
| - per crediti Iva 894 |
3.202 |
| - per altri rapporti 1.621 |
3.728 |
| Amministrazioni finanziarie estere: | |
| - per crediti Iva 17.963 |
2.568 |
| - per altri rapporti 2.566 |
1.176 |
| Totale 23.044 |
10.674 |
L'apporto complessivo della Joint Operation Ship Recycling Scarl per crediti Iva italiani è pari a 531 migliaia di euro, di cui 512 migliaia di euro chiesti a rimborso.
Durante l'esercizio sono stati svalutati crediti tributari di competenza filiali estere per 93 migliaia di euro.
Le altre attività correnti ammontano a 159.593 migliaia di euro, con un incremento di 58.006 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente e sono analizzabili nel modo seguente:
| (migliaia di euro) | 31.12.2021 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Fair value su contratti derivati su valute e merci | 67.316 | 120.990 |
| Altre attività | 34.271 | 38.603 |
| Totale | 101.587 | 159.593 |
Le altre attività al 31 dicembre 2022 sono composte da 35.837 migliaia di euro per costi di competenza di futuri esercizi e da 2.766 migliaia di euro per commissioni su fidejussioni di competenza di esercizi futuri.
Nell'esercizio le altre attività correnti per 316 migliaia di euro sono state riclassificate nelle Discontinued operations.
Il fair value degli strumenti derivati è commentato alla nota 30 "Strumenti finanziari derivati".

Le altre attività correnti verso parti correlate sono dettagliate come segue:
| (migliaia di euro) | 31.12.2021 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Saipem Finance International BV | 64.597 | 111.348 |
| CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno | 85 | 336 |
| Consorzio F.S.B. | 99 | 103 |
| Saipem Contracting Algérie SpA | 23 | - |
| Totale | 64.804 | 111.787 |
Le altre attività verso la società Saipem Finance International BV, pari a 111.348 migliaia di euro, riguardano operazioni su strumenti finanziari derivati.
La consistenza degli immobili ammonta a 119.508 migliaia di euro, con un decremento di 182.514 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente; i movimenti intervenuti negli ultimi due esercizi sono analizzati nelle tabelle seguenti:
| Valore netto al 31.12.2021 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Attrezzature | Immobilizzazioni | Totale | ||||
| Terreni | Impianti | industriali | in corso | immobilizzazioni | ||
| (migliaia di euro) | e fabbricati | e macchinari | e commerciali | Altri beni | e acconti | materiali |
| Costo originario | ||||||
| Saldo al 31.12.2020 | 194.014 1.363.834 | 212.443 | 22.757 | 64.669 1.857.717 | ||
| Movimenti dell'esercizio: | ||||||
| - acquisizioni da terzi | 311 | 5.246 | 5.539 | 27 | 10.309 | 21.432 |
| - produzione interna | 4 | - | 11 | 2 | 2.876 | 2.893 |
| - acquisizioni da altre società del Gruppo | 371 | 356 | 23 | - | - | 750 |
| - trasferimenti | (9) | 13 | (9) | 5 | - | - |
| - trasferimenti da immobilizzazioni materiali in corso | 258 | - | 376 | 140 | (758) | 16 |
| - alienazioni | (399) | (2.795) | (5.831) | (14) | - | (9.039) |
| - radiazioni | (83) | (3.942) | (4.203) | (1.465) | - | (9.693) |
| Saldo al 31.12.2021 | 194.467 1.362.712 | 208.349 | 21.452 | 77.096 1.864.076 | ||
| Fondo ammortamento e svalutazioni | ||||||
| Saldo al 31.12.2020 | 158.125 1.147.753 | 194.450 | 20.244 | 297 1.520.869 | ||
| Movimenti dell'esercizio: | ||||||
| - ammortamenti | 4.969 | 38.426 | 5.597 | 797 | - | 49.789 |
| - altre variazioni | - | - | - | - | - | - |
| - trasferimenti | (1) | (5) | 5 | 1 | - | - |
| - svalutazioni | 5.379 | 1.460 | 1.582 | 5 | - | 8.426 |
| - alienazioni | (385) | (2.480) | (4.550) | (14) | - | (7.429) |
| - radiazioni | (83) | (3.903) | (4.169) | (1.448) | - | (9.603) |
| Saldo al 31.12.2021 | 168.004 1.181.251 | 192.915 | 19.585 | 297 1.562.052 | ||
| Valore netto di bilancio | 26.463 | 181.461 | 15.434 | 1.867 | 76.799 | 302.024 |
NOTE ILLUSTRATIVE AL BILANCIO DI ESERCIZIO

| Valore netto al 31.12.2022 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attrezzature | Immobilizzazioni | Totale | |||||
| (migliaia di euro) | Terreni e fabbricati |
Impianti e macchinari |
industriali e commerciali |
Altri beni | in corso e acconti |
immobilizzazioni materiali |
|
| Costo originario | |||||||
| Saldo al 31.12.2021 | 194.467 | 1.362.712 | 208.349 | 21.452 | 77.096 | 1.864.076 | |
| Movimenti dell'esercizio: | |||||||
| - acquisizioni da terzi | 146 | 4.025 | 733 | 7.833 | 7.548 | 20.285 | |
| - produzione interna | - | - | 13 | - | 2.787 | 2.800 | |
| - acquisizioni da altre società del Gruppo | - | - | 185 | - | - | 185 | |
| - trasferimenti | - | (1.038) | 1.308 | (263) | - | 7 | |
| - trasferimenti da immobilizzazioni materiali in corso | 1.053 | 31.497 | 443 | 1.045 | (34.038) | - | |
| - alienazioni | (26.900) | (247.798) | (32.807) | (315) | - | (307.820) | |
| - radiazioni | (5.906) | (4.562) | (7.978) | (783) | (83) | (19.312) | |
| - attività destinate alla vendita (Cidade de Vitória) | - | (295.759) | - | - | - | (295.759) | |
| - Discontinued operations (Drilling Onshore) | (26.518) | (174.806) | (32.201) | (54) | - | (233.579) | |
| Saldo al 31.12.2022 | 136.342 | 674.271 | 138.045 | 28.915 | 53.310 | 1.030.883 | |
| Fondo ammortamento e svalutazioni | |||||||
| Saldo al 31.12.2021 | 168.004 | 1.181.251 | 192.915 | 19.585 | 297 | 1.562.052 | |
| Movimenti dell'esercizio: | |||||||
| - ammortamenti | 2.171 | 19.991 | 3.378 | 1.258 | - | 26.798 | |
| - altre variazioni | - | - | - | - | - | - | |
| - trasferimenti | - | (978) | 1.229 | (251) | - | - | |
| - svalutazioni | 1.306 | 1.484 | 744 | 14 | 83 | 3.631 | |
| - alienazioni | (21.855) | (188.143) | (26.127) | (312) | - | (236.437) | |
| - radiazioni | (5.812) | (4.558) | (7.966) | (781) | (83) | (19.200) | |
| - attività destinate alla vendita (Cidade de Vitória) | - | (248.516) | - | - | - | (248.516) | |
| - Discontinued operations (Drilling Onshore) | (19.825) | (128.321) | (28.764) | (43) | - | (176.953) | |
| Saldo al 31.12.2022 | 123.989 | 632.210 | 135.409 | 19.470 | 297 | 911.375 | |
| Valore netto di bilancio | 12.353 | 42.062 | 2.636 | 9.445 | 53.013 | 119.508 | |
Nel corso dell'esercizio 2022 si sono verificate le seguenti variazioni in aumento:
(migliaia di euro)
| Terreni e fabbricati: | |
|---|---|
| - terreni | - |
| - fabbricati | 133 |
| - costruzioni leggere | 13 |
| Totale | 146 |
| Impianti e macchinari: | |
| - lavori per modifiche e migliorie apportate a mezzi specifici di costruzione | 30 |
| - nuovi investimenti e migliorie su macchinari vari per le attività di costruzione e perforazione | 292 |
| - lavori per modifiche e migliorie apportate a mezzi specifici di perforazione | 3.703 |
| Totale | 4.025 |
| Attrezzature industriali e commerciali: | |
| - acquisto di attrezzature e strumenti vari per controlli radiografici e per l'attività di costruzione | 218 |
| - acquisto di mezzi mobili speciali, automezzi e fuoristrada, escavatori e altri mezzi | 495 |
| - acquisto di attrezzatura varia di perforazione | 218 |
| - autovetture, motoveicoli e simili | - |
| Totale | 931 |
| Altri beni: | |
| - personal computer, unità di sistema e stampanti | 5.310 |
| - mobili, arredi | 2.522 |
| Totale | 7.833 |
Nel corso dell'esercizio 2022 si sono verificate le seguenti variazioni in diminuzione:
| Alienazioni | Radiazioni | ||
|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | |||
| Terreni e fabbricati: | |||
| - terreni | - | 2.608 | |
| - costruzioni leggere | 26.900 | 3.838 | |
| Totale | 26.900 | 5.906 | |
| Impianti e macchinari: | |||
| - impianti generici | 52.729 | 3.119 | |
| - impianti perforazione | 193.772 | 1.315 | |
| - impianti specifici di costruzione | 1.297 | 128 | |
| Totale | 247.798 | 4.562 | |
| Attrezzature industriali e commerciali: | |||
| - mezzi mobili speciali, automezzi, escavatori, pale meccaniche e altri mezzi | 17.035 | 421 | |
| - attrezzatura varia di costruzione | 3.433 | 1.041 | |
| - attrezzatura varia di perforazione | 12.255 | 6.516 | |
| - autovetture, motoveicoli e simili | 84 | - | |
| Totale | 32.807 | 7.978 | |
| Altri beni: | |||
| - mobili e macchine ordinarie d'ufficio ed elettroniche | 315 | 783 | |
| Totale | 315 | 783 |
Nel corso dell'esercizio sono state acquistate da altre società del Gruppo (principalmente da Snamprogetti Saudi Arabia Co Ltd) attrezzature per fabbricati e impianti e macchinari, per complessivi 185 migliaia di euro.
Nel corso dell'esercizio sono state altresì cedute attrezzature industriali e commerciali, nonché impianti e macchinari alle società del Gruppo: Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda, Saipem Contracting Nigeria Ltd, Petrex SA, Petromar Lda ed ER SAI Caspian Contractor Llc.
Inoltre, nell'ambito della più ampia operazione di vendita del business Drilling Onshore, sono state realizzate vendite (prevalentemente impianti e macchinari) alle società del gruppo Saudi International Energy Services Ltd Co e International Energy Services ROW Jersey Ltd, successivamente cedute a terzi.
La quota non ancora ceduta a KCA Deutag e la quota relativa all'unità di floating production leased FPSO Cidade de Vitória sono state riclassificate ai sensi dell'IFRS 5 come "Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate" rispettivamente per 56.626 migliaia di euro e 47.243 migliaia di euro. Per maggiori informazioni sull'operazione si rimanda alla nota 31 "Discontinued operations, attività destinate alla vendita e passività direttamente associabili".
Complessivamente le vendite hanno generato:
≥ plusvalenze per 1.094 migliaia di euro (al netto di 5.010 migliaia di euro riclassificate tra le Discontinued operations);
≥ minusvalenze per 51 migliaia di euro (al netto di 6.061 migliaia di euro riclassificate tra le Discontinued operations). Gli effetti economici delle alienazioni ed eliminazioni di immobilizzazioni materiali sono indicati alle voci del conto economico "Altri
ricavi e proventi" (nota 34) e "Altri oneri" (nota 35).
Gli immobili, impianti e macchinari completamente ammortizzati, ancora in uso, riguardano principalmente attrezzature industriali acquistate per progetti specifici e interamente ammortizzate durante il periodo di esecuzione degli stessi.
Sono state registrate svalutazioni per un totale di 3.631 migliaia di euro, relative alla Base di Sharjah, siti Kazakhstan e Italia. Il totale degli impegni su investimenti in corso di esecuzione alla data del 31 dicembre 2022 ammonta a 9.457 migliaia di euro (14.234 migliaia di euro al 31 dicembre 2021).
Ammontano a 53.013 migliaia di euro e si riferiscono principalmente al progetto "SPRINGS" (Subsea process and Injection Gear for Seawater), un impianto di filtraggio di acqua sottomarina, nonché alla realizzazione del progetto Hydrone, sistema di robot subacquei per supportare lo sviluppo dei campi sottomarini.
Lo stato di ammortamento delle singole voci di bilancio alla fine dell'esercizio è il seguente:
| (%) | 31.12.2021 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Terreni e fabbricati | 87 | 88 |
| Impianti e macchinari | 87 | 88 |
| Attrezzature industriali e commerciali | 91 | 96 |
| Altri beni | 86 | 67 |
| Immobilizzazioni materiali nel complesso | 84 | 86 |
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Le quote di ammortamento imputate a conto economico sono definite in base alla durata economico-tecnica dei cespiti con le seguenti aliquote:
| min | max |
|---|---|
| 3 | 12,5 |
| 10 | 15 |
| 20 | 40 |
| 12 | 20 |
Le attività immateriali ammontano a 24.273 migliaia di euro, con un decremento di 6.177 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente.
I movimenti intervenuti negli ultimi due esercizi sono analizzati nelle seguenti tabelle:
| Valore netto al 31.12.2021 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Diritti di brevetto industriale e diritti |
||||||
| di utilizzazione | Immobilizzazioni | Totale | ||||
| Costi | delle opere | in corso | Immobilizzazioni | |||
| (migliaia di euro) | di sviluppo | dell'ingegno | Goodwill | Altre | e acconti | immateriali |
| Costo originario | ||||||
| Saldo al 31.12.2020 | 7.688 | 219.345 | 3.241 | 95 | 6.883 | 237.252 |
| Acquisizioni | - | 4.914 | - | - | 8.612 | 13.526 |
| Produzione interna | - | 44 | - | - | 19 | 63 |
| Trasferimenti | - | 7.593 | - | - | (7.609) | (16) |
| Dismissioni | - | (1.345) | - | - | (89) | (1.434) |
| Saldo al 31.12.2021 | 7.688 | 230.551 | 3.241 | 95 | 7.816 | 249.391 |
| Ammortamenti accumulati | ||||||
| Saldo al 31.12.2020 | 7.688 | 196.490 | - | 95 | - | 204.273 |
| Ammortamenti | - | 15.583 | - | - | - | 15.583 |
| Trasferimenti | - | - | - | - | - | - |
| Dismissioni | - | (915) | - | - | - | (915) |
| Saldo al 31.12.2021 | 7.688 | 211.158 | - | 95 | - | 218.941 |
| Valore netto | - | 19.393 | 3.241 | - | 7.816 | 30.450 |
| Valore netto al 31.12.2022 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Diritti di brevetto | ||||||
| industriale | ||||||
| e diritti | ||||||
| di utilizzazione | Immobilizzazioni | Totale | ||||
| Costi | delle opere | in corso | immobilizzazioni | |||
| (migliaia di euro) | di sviluppo | dell'ingegno | Goodwill | Altre | e acconti | immateriali |
| Costo originario | ||||||
| Saldo al 31.12.2021 | 7.688 | 230.551 | 3.241 | 95 | 7.816 | 249.391 |
| Acquisizioni | - | 1.051 | - | - | 8.903 | 9.954 |
| Produzione interna | - | - | - | - | - | - |
| Trasferimenti | - | 11.264 | - | - | (11.271) | (7) |
| Dismissioni | - | (155) | (3.241) | - | (56) | (3.452) |
| Saldo al 31.12.2022 | 7.688 | 242.711 | - | 95 | 5.392 | 255.886 |
| Ammortamenti accumulati | ||||||
| Saldo al 31.12.2021 | 7.688 | 211.158 | - | 95 | - | 218.941 |
| Ammortamenti | - | 12.726 | - | - | - | 12.726 |
| Trasferimenti | - | - | - | - | - | - |
| Dismissioni | - | (54) | - | - | - | (54) |
| Saldo al 31.12.2022 | 7.688 | 223.830 | - | 95 | - | 231.613 |
| Valore netto | - | 18.881 | - | - | 5.392 | 24.273 |

| (migliaia di euro) | |
|---|---|
| Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno: | |
| - licenze e software | 1.051 |
| - brevetti | - |
| - altri progetti | - |
Totale 1.051
| Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno: | |
|---|---|
| - licenze e software | - |
| - brevetti | (155) |
| - altri progetti (cessione ramo d'azienda - Roma) | (3.241) |
| Totale | (3.396) |
| (migliaia di euro) | |
|---|---|
| Variazioni in aumento | |
| IT trasformation | 2.043 |
| Acquisto software | 1.509 |
| Ottimizzazioni applicazioni gestionali | 860 |
| High-Priority Business Clusters | 2.407 |
| Digital Smart Initiatives | 628 |
| Costi brevettuali | 629 |
| Altri progetti | 827 |
| Totale | 8.903 |
| Variazioni in diminuzione | |
| IT trasformation | - |
| Acquisto software | - |
| High-Priority Business Clusters | - |
| Digital Smart Initiatives | - |
| Ottimizzazioni applicazioni gestionali | - |
| Costi brevettuali | - |
| Altri progetti | 56 |
| Totale | 56 |
Le immobilizzazioni immateriali comprendono principalmente "Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno" relativi al potenziamento dei programmi di software, nonché a processi sviluppati internamente per migliorare e ammodernare i sistemi operativi e tecnologici, con aliquote di ammortamento comprese nell'intervallo 6,66% e 33,3%. Nel corso dell'esercizio non sono state svalutate attività immateriali.
La movimentazione di periodo dei "Right-of-Use" asset, delle attività e delle passività finanziare per leasing al 31 dicembre 2022 è la seguente:
| (migliaia di euro) | Passività finanziarie per leasing |
|||
|---|---|---|---|---|
| Right-of-Use asset | Correnti | Non correnti | ||
| Saldo finale al 31.12.2021 | 65.499 | 39.196 | 44.807 | |
| Incrementi | 100.359 | 32.184 | 99.988 | |
| Decrementi e cancellazioni | (6.661) | (42.478) | (46.011) | |
| Ammortamenti e svalutazioni | (40.400) | - | - | |
| Differenze cambio | - | 347 | 594 | |
| Interessi | - | 6.480 | - | |
| Altre variazioni | - | - | - | |
| Saldo finale al 31.12.2022 | 118.797 | 35.729 | 99.378 |

Il dettaglio per tipologia dei "Right-of-Use" asset, delle attività e delle passività finanziare per leasing al 31 dicembre 2022 è la seguente:
| (migliaia di euro) | Terreni | Fabbricati | e macchinari Impianti |
e commerciali Attrezzature industriali |
Altri beni | Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo iniziale netto | 357 | 49.951 | - | 6.313 | 8.878 | 65.499 |
| Incrementi | 10.328 | 69.782 | 16.333 | 3.116 | 800 | 100.359 |
| Ammortamenti | (663) | (24.899) | (6.748) | (2.827) | (5.263) | (40.400) |
| Decrementi e cancellazioni | (104) | (3.882) | - | (2.187) | (488) | (6.661) |
| Differenze cambio da conversione | ||||||
| Altre variazioni | ||||||
| Saldo finale netto | 9.918 | 90.952 | 9.585 | 4.415 | 3.927 | 118.797 |
| Saldo finale lordo | 16.500 | 115.851 | 16.333 | 7.242 | 9.190 | 165.116 |
| Fondo ammortamento e svalutazione | (6.582) | (24.899) | (6.748) | (2.827) | (5.263) | (46.319) |
L'incremento di 100.360 migliaia di euro dei "Right-of-Use" si riferisce essenzialmente al nuovo palazzo uffici della Capogruppo (Spark 1), al noleggio di un jack-up barge in Qatar e all'affitto di una base logistica ad Abu Dhabi. L'analisi per scadenza delle passività finanziarie per leasing al 31 dicembre 2022 è la seguente:
| Quota a lungo termine | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Quota | |||||||
| a breve | |||||||
| termine | |||||||
| (migliaia di euro) | 2023 | 2024 | 2025 | 2026 | 2027 | Oltre | Totale |
| Passività finanziarie per leasing | 35.729 | 55.394 | 29.338 | 7.456 | 750 | 6.440 | 99.378 |
La voce è costituita da partecipazioni per un ammontare complessivo di 1.869.508 migliaia di euro, con un incremento di 1.260.918 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente. Il dettaglio è il seguente:
| Tipo operazione | Valore | ||
|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | |||
| Saldo iniziale al 1° gennaio 2022 | 608.590 | ||
| Operazioni su partecipazioni 2022 | |||
| Alboran Hydrogen Brindisi Srl | Costituzione | 251 | |
| Saipem SA | Apporto in conto capitale | 565.571 | |
| Saipem International BV | Apporto in conto capitale | 650.000 | |
| Consorzio Florentia | Costituzione | 5 | |
| Andromeda Consultoria Tecnica | Ripresa di valore | 322 | |
| International Energy Services SpA | Svalutazione | (252) | |
| Nagarjuna Fertilizers and Chemicals | Valutazione al fair value | (58) | |
| PSS Netherlands BV | Svalutazione | (11) | |
| Saipem International BV | Ripresa di valore | 186.925 | |
| Saipem Maritime Asset Management | Svalutazione | (11.466) | |
| Saipem SA | Svalutazione | (120.836) | |
| Servizi Energia Italia SpA | Svalutazione | (9.533) | |
| Totale partecipazioni al 31 dicembre 2022 | 1.869.508 |
Per informazioni in merito al consolidamento della Joint Operation Ship Recycling Scarl fare riferimento al paragrafo "Informazioni supplementari".

Le partecipazioni in imprese controllate ammontano a 1.868.588 migliaia di euro, con un decremento rispetto all'esercizio precedente pari a 1.260.731 migliaia di euro.
| (migliaia di euro) | Costo | Rettifiche di valore |
Totale |
|---|---|---|---|
| Imprese controllate | |||
| Saldo iniziale al 1° gennaio 2021 | 3.049.430 | (628.174) | 2.421.256 |
| Movimenti dell'esercizio: | |||
| - svalutazione Saipem Offshore Norway AS | - | (18.903) | (18.903) |
| - cancellazione partecipazione Saipem Offshore Norway AS | (300.015) | 74.490 | (225.525) |
| - incremento partecipazione Saipem International BV | 225.525 | - | 225.525 |
| - apporto in conto capitale International Energy Services SpA | 650 | - | 650 |
| - ripresa di valore Andromeda Consultoria Tecnica e Representações Ltda | - | 94 | 94 |
| - svalutazione International Energy Services SpA | - | (364) | (364) |
| - svalutazione partecipazione Saipem International BV | - | (1.137.086) | (1.137.086) |
| - svalutazione Saipem Maritime Asset Management Luxembourg Sàrl | - | (16.498) | (16.498) |
| - svalutazione Saipem SA | - | (641.292) | (641.292) |
| Saldo finale al 31 dicembre 2021 | 2.975.590 | (2.367.733) | 607.857 |
| Movimenti dell'esercizio: | |||
| - apporrto in conto capitale Saipem SA | 565.571 | - | 565.571 |
| - apporto in conto capitale Saipem International BV | 650.000 | - | 650.000 |
| - ripresa di valore Andromeda Consultoria Tecnica | - | 322 | 322 |
| - svalutazione partecipazione International Energy Services SpA | - | (252) | (252) |
| - ripresa di valore Saipem International BV | - | 186.925 | 186.925 |
| - svalutazione partecipazione Saipem Maritime Asset Management | - | (11.466) | (11.466) |
| - svalutazione partecipazione Saipem SA | - | (120.836) | (120.836) |
| - svalutazione partecipazione Servizi Energia Italia SpA | - | (9.533) | (9.533) |
| Saldo finale al 31 dicembre 2022 | 4.191.161 | (2.322.573) | 1.868.588 |
Le operazioni su partecipazioni controllate sono analizzate come segue:
Ammontano a 347 migliaia di euro e presentano un incremento rispetto all'esercizio precedente di 245 migliaia di euro.
| (migliaia di euro) | Costo | Rettifiche di valore |
Totale |
|---|---|---|---|
| Imprese collegate e a controllo congiunto | |||
| Saldo iniziale al 1° gennaio 2021 | 102 | - | 102 |
| Movimenti dell'esercizio: | |||
| Saldo finale al 31 dicembre 2021 | 102 | - | 102 |
| Movimenti dell'esercizio: | |||
| -costituzione Alboran Hydrogen Brindisi Srl | 275 | - | 275 |
| -costituzione Consorzio Florentia | 5 | - | 5 |
| - svalutazione Alboran Hydrogen Brindisi Srl | - | (24) | (24) |
| - svalutazione PSS Netherlands BV | - | (11) | (11) |
| Saldo finale al 31 dicembre 2022 | 377 | (35) | 347 |
Le operazioni su partecipazioni collegate e a controllo congiunto sono analizzate come segue:
Ammontano a 537 migliaia di euro e presentano un decremento rispetto all'esercizio precedente di 58 migliaia di euro.
| Costo | Rettifiche di valore |
Totale | |
|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | |||
| Altre imprese | |||
| Saldo iniziale al 1° gennaio 2021 | 281 | (28) | 253 |
| Movimenti dell'esercizio: | |||
| - valutazione fair value Nagarjuna Fertilizers and Chemicals Ltd | 378 | - | 378 |
| Saldo finale al 31 dicembre 2021 | 659 | (28) | 631 |
| Movimenti dell'esercizio: | |||
| - valutazione fair value Nagarjuna Fertilizers and Chemicals Ltd | (58) | - | (58) |
| Saldo finale al 31 dicembre 2022 | 601 | (28) | 573 |
Le operazioni inerenti alle partecipazioni in altre imprese sono relative all'aggiornamento della valutazione al fair value della partecipazione nella Nagarjuna Fertilizers and Chemicals Ltd, il quale ha subìto un decremento di 58 migliaia di euro, generando un incremento della corrispondente riserva di patrimonio netto.

| (migliaia di euro) | Bilancio dell'esercizio 2022 (1) | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Patrimonio netto (escluso |
Utile | Quota posseduta | Valore di bilancio |
Valore con il metodo del patrimonio netto |
Differenza rispetto valutazione al patrimonio netto |
Fondo copertura perdita su partecipazioni su base |
||||||
| Descrizione | Sede | Valuta | Capitale | risultato) | (perdita) | (%) | (a) | (b) | (c=b-a) | cumulativa | ||
| Partecipazioni che costituiscono |
||||||||||||
| immobilizzazioni in: | ||||||||||||
| Imprese controllate | ||||||||||||
| Saipem SA (2) | Montigny | |||||||||||
| le Bretonneux | EUR | 22.204 21.061 (84.859) | 100,00 | 677.361 | 677.361 | - | - | |||||
| Saipem International BV (2) | Amsterdam | EUR | 172.444 741.052 394.440 | 100,00 | 1.129.697 1.129.697 | - | - | |||||
| Saipem Maritime Asset Management |
||||||||||||
| Luxembourg Sàrl (2) (3) | Lussemburgo | USD | 378 22.416 (16.960) | 100,00 | 16.473 | 16.473 | - | - | ||||
| Andromeda Consultoria Tecnica | Rio de |
|||||||||||
| e Rapresentações Ltda (3) | Janeiro | BRL | 20.494 17.018 | 26 | 99,00 | 2.992 | 2.992 | - | - | |||
| Snamprogetti Netherlands BV (2) Amsterdam | EUR | 203 31.279 (35.375) | 100,00 | - | 17.432 | 17.432 | (35.392) | |||||
| SnamprogettiChiyoda sas | San Donato | |||||||||||
| di Saipem SpA | Milanese | EUR | 10 (20.408) | (5.530) | 99,90 | - | (5.525) | (5.525) | (25.913) | |||
| Servizi Energia Italia SpA (2) | San Donato | |||||||||||
| Milanese | EUR | 20.000 59.156 | (8.592) | 100,00 | 11.467 | 11.467 | - | - | ||||
| Saipem Finance International BV Amsterdam | EUR | 1.000 40.942 | 2.511 | 25,00 | 10.000 | 10.863 | 863 | - | ||||
| Saipem Offshore | San Donato | |||||||||||
| Construction SpA | Milanese | EUR | 20.000 21.545 | 14.455 | 100,00 | 20.500 | 36.000 | 15.500 | - | |||
| International Energy | San Donato | |||||||||||
| Services SpA | Milanese | EUR | 50 | 338 | (252) | 100,00 | 86 | 86 | - | - | ||
| Smacemex Scarl | San Donato | |||||||||||
| Milanese | EUR | 10 | 10 Pareggio | 60,00 | 6 | 6 | - | - | ||||
| Denuke Scarl | San Donato | |||||||||||
| Milanese | EUR | 10 | 10 Pareggio | 55,00 | 6 | 6 | - | - | ||||
| Totale | 1.868.588 1.896.858 | 28.270 | (61.305) | |||||||||
| Imprese collegate e a controllo congiunto |
||||||||||||
| PSS Netherlands BV (3) | Leiden | USD | 33 | 77.851 (38.298) | 36,00 | 11 | - | (11) | - | |||
| CEPAV (Consorzio Eni | San Donato |
|||||||||||
| per l'Alta Velocità) Uno | Milanese | EUR | 52 | 52 Pareggio | 50,36 | 26 | 26 | - | - | |||
| CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Due |
San Donato Milanese |
EUR | 52 | 52 Pareggio | 59,09 | 27 | 31 | 4 | - | |||
| Consorzio F.S.B. | Marghera | EUR | 15 | 18 Pareggio | 29,10 | 5 | 5 | - | - | |||
| ASG Scarl | San Donato |
|||||||||||
| Milanese | EUR | 51 | 51 Pareggio | 55,41 | 28 | 28 | - | - | ||||
| Consorzio Sapro | San Giovanni | |||||||||||
| Teatino | EUR | 10 | 10 Pareggio | 51,00 | 5 | 5 | - | - | ||||
| Consorzio Florentia | Parma | EUR | 10 | 10 Pareggio | 49,00 | 5 | 5 | - | - | |||
| Alboran Hydrogen Brindisi Srl | Bari | EUR | 2.750 | 2.750 | (242) | 10,00 | 250 | 250 | - | - | ||
| Ship Recycling Scarl (4) | Genova | EUR | 10 | 10 Pareggio | 51,00 | - | - | - | - | |||
| Totale | 357 | 350 | (7) | - | ||||||||
(1) Approvati dalle Assemblee degli Azionisti o predisposti dai Consigli di Amministrazione per l'approvazione da parte delle rispettive assemblee.
(2) Il valore determinato con il metodo del patrimonio netto si riferisce al subconsolidato coerente con i valori utilizzati ai fini della predisposizione del bilancio consolidato di Gruppo.
(3) Il patrimonio netto della controllata è espresso in moneta di conto; i valori di bilancio sono espressi nella moneta funzionale EUR.
(4) Sulla base dell'IFRS 11 la Ship Recycling Scarl è un accordo a controllo congiunto qualificato come Joint Operation; pertanto Saipem SpA ha rilevato le attività, le passività, i costi e i ricavi in base alla propria "interessenza" nell'accordo. La società è stata posta in liquidazione dall'Assemblea degli Azionisti il 4 ottobre 2017.
Le partecipazioni possedute direttamente dalla Società al 31 dicembre 2022, in imprese controllate e a controllo congiunto, sono elencate nelle tabelle in precedenza riportate; la Società non possiede partecipazioni per tramite di società fiduciarie o per interposta persona.
Non esistono restrizioni alle disponibilità delle partecipazioni immobilizzate, né diritti di opzione e privilegi sulle stesse. Rispetto al 31 dicembre 2022 le partecipazioni non sono state oggetto di cambiamento di destinazione.

Il credito per imposte differite ammonta a 220.469 migliaia di euro. Il credito è esposto al netto delle passività per imposte differite in quanto totalmente compensabile ed è così analizzabile:
| (migliaia di euro) | 31.12.2021 | Incrementi | Decrementi | Svalutazioni | Altre variazioni | a patrimonio netto Altre variazioni |
31.12.2022 |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività per imposte differite su: | |||||||
| - contratti derivati di copertura | 7.926 | - | - | - | - | 1.168 | 9.094 |
| - fondo svalutazione crediti | 55.569 | 2.709 | (2.416) | - | - | - | 55.862 |
| - fondo svalutazione magazzino | 12.283 | 641 | (1.651) | - | - | - | 11.273 |
| - fondi rischi e oneri | 39.734 | 5.028 | (1.206) | - | - | - | 43.556 |
| - fondi svalutazione immobili, impianti e macchinari |
16.419 | 1.013 | (4.210) | - | - | - | 13.222 |
| - fondi svalutazione attività contrattuali | 1.722 | - | (1.141) | - | - | - | 581 |
| - fondo benefici ai dipendenti | 16.209 | 16.873 | (15.202) | - | - | (2.964) | 14.916 |
| - ammortamenti non deducibili | 2.098 | 221 | (464) | - | - | - | 1.855 |
| - fondo commesse pluriennali | 31.528 | 8.231 | (29.001) | - | - | - | 10.758 |
| - perdita fiscale Saipem SpA | 23.026 | 11.193 | - | - | (1.773) | - | 32.446 |
| - eccedenza A.C.E. | 19.843 | - | - | - | - | - | 19.843 |
| - altre | 969 | 9.227 | (1) | - | - | - | 10.195 |
| Totale attività per imposte differite | 227.326 | 55.136 | (55.292) | - | (1.773) | (1.796) | 223.601 |
| - discontinued operations | - | - | - | - | (932) | - | (932) |
| Totale attività per imposte differite | 227.326 | 55.136 | (55.292) | - | (2.705) | (1.796) | 222.669 |
| Passività per imposte differite su: | |||||||
| - contratti derivati di copertura | - | - | - | - | - | (706) | (706) |
| - fondo benefici ai dipendenti | (500) | (3.351) | 3.253 | - | - | - | (598) |
| - altre | (846) | (50) | - | - | - | - | (896) |
| Totale passività per imposte differite | (1.346) | (3.401) | 3.253 | - | - | (706) | (2.200) |
| Totale come da bilancio | 225.980 | 51.735 | (52.039) | - | (2.705) | (2.502) | 220.469 |
Nell'esercizio le attività per imposte differite per 932 migliaia di euro sono state riclassificate nelle Discontinued operations. Le perdite fiscali includono, oltre alla perdita fiscale di Saipem SpA, anche le perdite delle filiali estere, e sono illimitatamente utilizzabili.
Le attività per imposte differite non riconosciute pari a 444 milioni di euro (389 milioni di euro al 31 dicembre 2021) riguardano interamente le perdite fiscali che si ritiene di non poter utilizzare a fronte di imponibili futuri nei prossimi quattro anni.
Ammontano a 5.974 migliaia di euro, con un incremento di 212 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente e sono interamente composte da costi di competenza futuri.

Le passività finanziarie a breve termine di 1.263.463 migliaia di euro (1.408.897 migliaia di euro al 31 dicembre 2021) riguardano:
Per l'esercizio corrente risultano azzerati (200.011 migliaia di euro al 31 dicembre 2021).
Nell'ambito della manovra di rafforzamento patrimoniale e finanziario in data 4 aprile 2022 è stata sottoscritta con un pool di banche italiane e internazionali una liquidity facility garantita da Eni per 855 milioni di euro, erogata per 680 milioni di euro e rimborsata poi integralmente a luglio 2022 con il perfezionamento dell'aumento di capitale.
Ammontano al 31 dicembre 2022 a 1.263.463 migliaia di euro, con un aumento di 54.577 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente e si analizzano come segue:
| (migliaia di euro) | 31.12.2021 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Saipem Finance International BV | 1.182.481 | 1.181.330 |
| Servizi Energia Italia SpA | - | 6.080 |
| Saipem Ltd | - | 109 |
| Altri finanziatori | 26.405 | 75.944 |
| Totale generale | 1.208.886 | 1.263.463 |
I debiti finanziari verso Saipem Finance International BV, holding finanziaria del Gruppo Saipem, sono generati dal sistema accentrato di cash pooling a livello di gruppo.
Il consolidamento della Joint Operation Ship Recycling Scarl nell'esercizio 2022 ha comportato la rilevazione nei debiti finanziari di un apporto pari a 1.973 migliaia di euro, e la contestuale elisione in Ship Recycling Scarl di 1.167 migliaia di euro verso Saipem SpA, con un effetto netto di 806 migliaia di euro.
In data 31 marzo Eni SpA e CDP Equity SpA (ex CDP Industria SpA) hanno versato rispettivamente 458 milioni di euro e 188 milioni di euro in conto futuro aumento di capitale. Il versamento di CDP Equity SpA (ex CDP Industria SpA) è stato rilevato tra i debiti finanziari a breve termine fino al momento dell'aumento di capitale a luglio 2022. Il versamento di Eni SpA è stato rilevato fin dall'inizio a patrimonio netto.
Le passività finanziarie a breve termine di fine esercizio in moneta diversa dall'euro riguardano principalmente SAR (riyal saudita) per 558.816 migliaia di euro e USD (dollaro americano) per 239.607 migliaia di euro.
Il tasso di interesse medio ponderato del 2022 per le passività finanziarie verso Saipem Finance International BV è 0,28%.
I debiti commerciali e altri debiti ammontano a 1.406.609 migliaia di euro, con un incremento di 408.911 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente e si analizzano come segue:
| 31.12.2021 | 31.12.2022 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| di cui | di cui | di cui | di cui | ||||
| scadenti oltre | scadenti | scadenti oltre | scadenti | ||||
| l'esercizio | oltre | l'esercizio | oltre | ||||
| (migliaia di euro) | Totale | successivo | i 5 anni | Totale | successivo | i 5 anni | |
| Debiti verso: | |||||||
| - joint venture | 50.416 | - | - | 50.838 | - | - | |
| - fornitori | 610.670 | - | - | 528.327 | - | - | |
| - imprese controllate | 235.968 | - | - | 667.918 | - | - | |
| - imprese collegate | 25.921 | - | - | 25.885 | - | - | |
| Debiti enti previdenziali | 25.055 | - | - | 24.346 | - | - | |
| Debiti verso altri | 49.668 | - | - | 109.295 | - | - | |
| Totale generale | 997.698 | - | - | 1.406.609 | - | - |
I debiti commerciali ammontano a 1.164.824 migliaia di euro, con un aumento di 322.611 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente
Nell'esercizio i debiti commerciali e altri debiti sono stati riclassificati nelle Discontinued operations rispettivamente per 22.012 migliaia di euro e 2.236 migliaia di euro.
I debiti commerciali in moneta diversa dall'euro riguardano principalmente le seguenti valute: USD per 279.450 migliaia di euro, AED per 15.200 migliaia di euro e GBP per 4.220 migliaia di euro.
NOTE ILLUSTRATIVE AL BILANCIO DI ESERCIZIO

Il consolidamento della Joint Operation Ship Recycling Scarl nell'esercizio 2022 ha comportato la rilevazione nei debiti commerciali verso terzi di un apporto di 118.974 migliaia di euro e un'elisione di 62.436 migliaia di euro, per un totale di 56.538 migliaia di euro.
I debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale sono relativi a debiti verso Inps per 9.258 migliaia di euro, verso Inail per 88 migliaia di euro e per 15.000 migliaia di euro verso altri istituti previdenziali.
Gli altri debiti ammontano a 109.295 migliaia di euro, con un incremento di 59.627 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente.
Gli importi sono tutti esigibili entro l'esercizio successivo e sono analizzati come segue:
| (migliaia di euro) | 31.12.2021 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Creditori diversi | 6.518 | 16.671 |
| Debiti verso dipendenti | 39.185 | 39.843 |
| Consulenti e professionisti | 2.977 | 1.829 |
| Compagnie di assicurazione | 178 | 11 |
| Amministratori e Collegio Sindacale | 810 | 941 |
| Partecipazioni sottoscritte da versare | - | 50.000 |
| Totale | 49.668 | 109.295 |
Le passività contrattuali, pari a 572.255 migliaia di euro (743.421 migliaia di euro al 31 dicembre 2021), si analizzano come segue:
| (migliaia di euro) | 31.12.2021 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Acconti da clienti | 480.430 | 288.815 |
| Passività contrattuali (da valutazione commesse a lungo termine) | 262.991 | 283.440 |
| Totale | 743.421 | 572.255 |
Le passività contrattuali da valutazione commesse a lungo termine, pari a 283.440 migliaia di euro al 31 dicembre 2022, aumentano di 20.449 migliaia di euro per effetto di rettifiche di ricavi fatturati nel corso dell'anno in seguito alla valutazione sulla base dello stato di avanzamento operativo dei progetti per 168.875 migliaia di euro, in parte compensati dalla rilevazione a ricavi di competenza dell'anno in corso per 148.426 migliaia di euro rettificati alla fine dell'esercizio precedente.
Le passività per imposte sul reddito correnti ammontano al 31 dicembre 2022 a 14.793 migliaia di euro, con un incremento di 4.650 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente. Le passività per imposte sul reddito corrente si distinguono come segue:
| (migliaia di euro) | 31.12.2021 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Debiti per imposte sul reddito - Italia | - | - |
| Debiti per imposte sul reddito - Estero | 10.143 | 14.793 |
| Totale generale | 10.143 | 14.793 |
Sono stati definiti i periodi d'imposta fino al 2016 per le imposte dirette e per le imposte indirette. Le imposte sul reddito sono commentate alla nota 38.
Le passività per altre imposte correnti ammontano a 20.550 migliaia di euro, con una diminuzione di 17.918 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente.
Si analizzano come segue:
| (migliaia di euro) | 31.12.2021 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Debiti per Iva italiana/estera | 24.177 | 1.154 |
| Debiti per ritenute | 13.957 | 19.063 |
| Debiti per altre imposte e tasse | 334 | 333 |
| Totale | 38.468 | 20.550 |
Le altre imposte e tasse riguardano principalmente debiti verso l'Amministrazione finanziaria italiana.

Le altre passività correnti di 105.079 migliaia di euro si analizzano come segue:
| (migliaia di euro) | 31.12.2021 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Fair value su contratti derivati su valute e merci | 115.580 | 102.618 |
| Altre passività | 1.241 | 2.461 |
| Totale | 116.821 | 105.079 |
Le altre passività di 2.461 migliaia di euro sono relative essenzialmente a risconti assicurativi per 1.600 migliaia di euro e a ratei su commissioni per fidejussioni per 173 migliaia di euro.
Il fair value degli strumenti derivati è commentato alla nota 30 "Strumenti finanziari derivati".
Le passività finanziarie a lungo termine, comprensive delle quote a breve termine e dei ratei su interessi maturati a fine esercizio, di 111.999 migliaia di euro (175.219 migliaia di euro al 31 dicembre 2021), si analizzano come segue:
| 31.12.2021 | 31.12.2022 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Quote | Quote | Quote | Quote | |||||
| a lungo | a breve | a lungo | a breve | |||||
| (migliaia di euro) | termine | termine | Totale | termine | termine | Totale | ||
| Verso banche | 112.603 | 62.616 | 175.219 | - 111.999 |
111.999 | |||
| Verso altri finanziatori | - | - | - | - | - - |
|||
| Totale | 112.603 | 62.616 | 175.219 | - 111.999 |
111.999 |
Le passività finanziarie a lungo termine, tutte denominate in euro, risultano azzerate per la quota a lungo termine, mentre risultano per un importo di 111.999 migliaia di euro per la quota a breve termine, per una differenza totale rispetto all'esercizio precedente di 63.220 migliaia di euro.
Tale variazione è dovuta essenzialmente al rimborso delle quote a breve termine di tre finanziamenti a lungo termine per 63.220 migliaia di euro.
Tutti i finanziamenti in essere presentano un tasso di interesse variabile; il tasso di interesse medio ponderato del 2022 è dell'1,81%.
Al 31 dicembre 2022 sono presenti contratti di finanziamento bancari contenenti clausole di Financial Covenant che prevedono il rispetto del rapporto tra indebitamento finanziario netto ed EBITDA (così come definito nei rispettivi contratti di finanziamento), rilevato annualmente sulla base dei dati al 31 dicembre, non superiore a 3,5 volte. Alla data del 31 dicembre 2022 tutte le clausole comportanti limiti all'utilizzo delle risorse finanziarie, ivi compresi i suddetti Financial Covenant, le clausole di change of control, negative pledge e cross-default, risultano rispettate.
In particolare, in relazione ai contratti di finanziamento che richiedono il rispetto di dichiarazioni e garanzie relative all'insussistenza della fattispecie prevista dall'art. 2446 del codice civile italiano, Saipem ha ottenuto dalle rispettive banche il rilascio di tutti i waiver volti ad accordare la rinuncia definitiva a che la Società renda qualsiasi dichiarazione in merito all'intervenuto verificarsi della fattispecie prevista dall'art. 2446 del codice civile in relazione al bilancio chiuso al 31 dicembre 2021.
Si precisa che sono presenti clausole di "change of control" per le quali si rimanda alla "Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari 2022".
Le passività finanziarie a lungo termine comprendono anche il fair value attivo dei derivati di copertura su tassi di interesse, stipulati con una banca terza, per 692 migliaia di euro (509 migliaia di euro negativi nel 2021). Il suddetto importo è stato portato in diminuzione delle passività finanziarie.
La scadenza dei pagamenti futuri contrattualmente dovuti delle passività finanziarie a lungo termine si analizza come di seguito indicato:
| Scadenza a breve |
Totale pagamenti futuri al |
||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| termine | Scadenza a lungo termine | 31.12.2022 | |||||
| (migliaia di euro) | 2023 | 2024 | 2025 | 2026 | 2027 | Totale | |
| Verso banche | 112.500 | - | - | - | - | 112.500 | 112.500 |
| Verso altri finanziatori | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 112.500 | - | - | - | - | 112.500 | 112.500 |
La differenza di 63.220 migliaia di euro tra il valore delle passività finanziarie a lungo termine iscritto in bilancio al 31 dicembre 2022 di 111.999 migliaia di euro, e il totale dei pagamenti futuri di 112.500 migliaia di euro, deriva dalla valutazione delle passività finanziarie con il metodo del costo ammortizzato.
In base alle nuove disposizioni dello IAS 7 in merito alla "Disclosure Initiative" di seguito si riporta la riconciliazione tra le variazioni delle passività finanziarie e il flusso di cassa da attività di finanziamento:
| (migliaia di euro) | 31.12.2021 | Variazioni dei flussi di cassa |
Variazioni senza impatti sui flussi di cassa |
31.12.2022 |
|---|---|---|---|---|
| Passività finanziarie a breve termine | 1.408.897 | (145.434) | - | 1.263.463 |
| Passività finanziarie a lungo termine (incluse quote a breve termine) | 175.219 | (63.220) | - | 111.999 |
| Totale passività nette derivanti da attività di finanziamento | 1.584.116 | (208.654) | - | 1.375.462 |

L'analisi dell'indebitamento finanziario netto (disponibilità nette) è la seguente:
| 31.12.2021 | 31.12.2022 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Non | Non | |||||
| (migliaia di euro) | Correnti | correnti | Totale | Correnti | correnti | Totale |
| A. Disponibilità liquide | 888.924 | - | 888.924 | 1.031.884 | - | 1.031.884 |
| B. Mezzi equivalenti a disponibilità liquide | - | - | - | - | - | - |
| C. Altre attività finanziarie correnti: | 266.767 | - | 266.767 | - | - | - |
| - Attività finanziarie valutate al fair value | ||||||
| con effetti a OCI | - | - | - | - | - | - |
| - Crediti finanziari | 266.767 | - | 266.767 | 352.911 | - | 352.911 |
| D. Liquidità (A+B+C) | 1.155.691 | - | 1.155.691 | 1.384.795 | - | 1.384.795 |
| E. Debito finanziario corrente: | 1.448.093 | - | 1.448.093 | 1.299.192 | - | 1.299.192 |
| - Passività finanziarie a breve termine | ||||||
| verso banche | 226.416 | - | 226.416 | 81.327 | - | 81.327 |
| - Passività finanziarie a breve termine | ||||||
| verso entità correlate | 1.182.481 | - | 1.182.481 | 1.182.136 | - | 1.182.136 |
| - Altre passività finanziarie a breve termine | - | - | - | - | - | - |
| - Passività per leasing | 39.196 | - | 39.196 | 35.729 | - | 35.729 |
| F. Parte corrente del debito finanziario | ||||||
| non corrente: | 62.616 | - | 62.616 | 111.999 | - | 111.999 |
| - Passività finanziarie a lungo termine | 62.616 | - | 62.616 | 111.999 | - | 111.999 |
| - Prestiti obbligazionari | - | - | - | - | - | - |
| G. Indebitamento finanziario corrente | ||||||
| (E+F) | 1.510.709 | - | 1.510.709 | 1.411.191 | - | 1.411.191 |
| H. Indebitamento finanziario corrente netto | 355.018 | - | 355.018 | 26.396 | - | 26.177 |
| I. Debito finanziario non corrente: | - | 157.410 | 157.410 | |||
| - Passività finanziarie a lungo termine | ||||||
| verso banche | - | 112.603 | 112.603 | - | - | - |
| - Passività finanziarie a lungo termine | ||||||
| verso entità correlate | - | - | - | - | - | - |
| - Passività per leasing | - | 44.807 | 44.807 | - | 99.378 | - |
| J. Strumenti di debito: | - | - | - | - | - | - |
| - Prestiti obbligazionari | - | - | - | - | - | - |
| K. Debiti commerciali e altri debiti | ||||||
| non correnti | - | - | - | - | - | - |
| L. Indebitamento finanziario non corrente | ||||||
| (I+J+K) | - | 157.410 | 157.410 | - | 99.378 | 99.378 |
| M. Totale indebitamento finanziario | ||||||
| come da documento Consob n. 5/21 | ||||||
| del 29 aprile 2021 (H+L) | 355.018 | 157.410 | 512.428 | 26.396 | 99.378 | 125.774 |
Di seguito si fornisce un prospetto di raccordo dell'indebitamento finanziario fornito nella "Relazione sulla gestione".
| 31.12.2021 | 31.12.2022 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Non | Non | |||||
| (migliaia di euro) | Correnti | correnti | Totale | Correnti | correnti | Totale |
| M. Totale indebitamento finanziario come da documento Consob n. 5/21 |
||||||
| del 29 aprile 2021 (H+L) | 355.018 | 157.410 | 512.428 | 26.396 | 99.378 | 125.774 |
| N. Crediti finanziari non correnti | - | - | - | - | - | - |
| O. Attività per leasing | - | - | - | - | - | - |
| P. Indebitamento finanziario netto (M-N-O) | 355.018 | 157.410 | 512.428 | 26.396 | 99.378 | 125.774 |

Il miglioramento della posizione finanziaria netta di 386.654 migliaia di euro è dovuto alle seguenti variazioni inclusive sia delle continuing che delle discontinued operations:
| (migliaia di euro) | |
|---|---|
| Indebitamento finanziario netto (disponibilità nette) al 31.12.2021 | 512.428 |
| Flusso monetario del risultato corrente | 190.080 |
| Flusso monetario del capitale di esercizio | 184.602 |
| Flusso monetario degli investimenti | 1.199.076 |
| Flusso monetario dei disinvestimenti | (93.072) |
| Flusso di passività finanziarie per leasing | 51.104 |
| Flusso da acquisto di azioni proprie | - |
| Flusso monetario del capitale proprio | (1.918.444) |
| Indebitamento finanziario netto (disponibilità nette) al 31.12.2022 | 125.774 |
Nell'espletamento della sua attività l'impresa utilizza diverse tipologie di strumenti finanziari. Le informazioni concernenti il valore di mercato degli strumenti finanziari dell'impresa, inclusi i contratti derivati, sono riportate di seguito:
| 31.12.2021 | 31.12.2022 | |||
|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Valore contabile |
Valore di mercato |
Valore contabile |
Valore di mercato |
| Crediti commerciali e altri crediti esigibili oltre l'esercizio successivo | 49.862 | 49.862 | 57.984 | 57.984 |
| Altre attività non correnti | 5.762 | 5.762 | 5.974 | 5.974 |
| Passività finanziarie a lungo termine e quote a breve (1) | 174.710 | 172.758 | 112.691 | 112.222 |
| Altre passività non correnti | 2.390 | 2.390 | - | - |
(1) La voce non include il fair value dei derivati di copertura sui tassi di interesse.
I fondi per rischi e oneri presentano rispetto all'esercizio precedente un incremento di 315.834 migliaia di euro e si analizzano come segue:
| Fondo oneri | su commesse Fondo spese contrattuali |
Fondo oneri | partecipazioni | |||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | sociali | per esodi agevolati Fondo |
pluriennali e perdite |
presunti | perdita su copertura Fondo |
Totale |
| Saldo al 1° gennaio 2021 | 213 | - | 22.716 | 11.999 | 67.514 | 102.442 |
| Movimenti dell'esercizio: | ||||||
| - riclassifiche | - | - | - | - | - | - |
| - accantonamenti | 73 | 1.219 | 108.777 | 131.144 | 20.388 | 261.601 |
| - utilizzi | (124) | - | (9.894) | (7.908) | (14.689) | (32.615) |
| - utilizzi per esuberanza | - | - | - | (2.604) | - | (2.604) |
| Saldo finale al 31 dicembre 2021 | 162 | 1.219 | 121.599 | 132.631 | 73.213 | 328.824 |
| Movimenti dell'esercizio: | ||||||
| - riclassifiche | - | - | - | - | - | - |
| - accantonamenti | 19 | 37 | 33.130 | 14.346 | 65.260 | 112.792 |
| - utilizzi | (162) | (438) | (106.913) | (140) | (17.433) | (125.086) |
| - utilizzi per esuberanza | - | - | - | (696) | - | (696) |
| Saldo finale al 31 dicembre 2022 | 19 | 818 | 47.816 | 146.141 | 121.040 | 315.834 |
Il fondo oneri sociali su incentivo di lungo termine si movimenta utilizzi di 162 migliaia di euro e per accantonamenti dell'esercizio per 19 migliaia di euro.
Il fondo esodi agevolati si movimenta per utilizzi di 438 migliaia di euro e per accantonamenti dell'esercizio per 37 migliaia di euro si riferisce a personale di una filiale estera.

Il fondo spese contrattuali e perdite su commesse pluriennali è relativo alla stima di perdite previste per il completamento di opere del segmento Engineering & Construction Offshore e Onshore, e include inoltre il fondo costi finali di progetto per un importo di 9.254 migliaia di euro.
Il decremento rispetto all'esercizio precedente è dovuto prevalentemente al rilascio del fondo perdite su commesse pluriennali del progetto Moscow Refinery in Russia, a seguito della termination nel corso del secondo trimestre 2022.
Il fondo oneri presunti accoglie principalmente la stima delle passività potenziali conseguenti a transazioni e procedimenti giudiziali.
Il fondo copertura perdite su partecipazioni rileva l'utilizzo parziale (17.433 migliaia di euro) del fondo precedentemente accantonato inerente alla partecipata Snamprogetti Netherlands BV, nonché l'accantonamento di 62.261 migliaia di euro relativo alla stima delle perdite future eccedenti il patrimonio netto nelle partecipate SnamprogettiChiyoda sas di Saipem SpA (5.525 migliaia di euro) e PSS Netherlands BV (59.735 migliaia di euro). Per maggiori informazioni sulle operazioni su partecipazioni, si rimanda alla nota 15 delle "Note illustrative al bilancio di esercizio".
I fondi per benefici ai dipendenti di 101.273 migliaia di euro si analizzano come segue:
| (migliaia di euro) | 31.12.2021 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato | 33.153 | 24.560 |
| Fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili | 396 | - |
| Fondo integrativo sanitario dirigenti aziende Gruppo Eni | 27.782 | 21.516 |
| Piani anzianità | 6.338 | 1.418 |
| Piani incentivi monetari dirigenti | - | - |
| Piani incentivi lungo termine | 486 | 56 |
| Fondo incentivazione all'esodo dei dipendenti (art. 4, legge n. 92/2012) | 31.609 | 39.749 |
| Piani pensione esteri a benefici definiti | 5.275 | 13.974 |
| Altri fondi per benefici ai dipendenti | 8 | - |
| Totale | 105.047 | 101.273 |
Il fondo per benefici ai dipendenti presenta rispetto all'esercizio precedente un decremento di 3.774migliaia di euro, analizzabile come segue:
| (migliaia di euro) | TFR | trattamento quiescenza Fondo |
integrativo sanitario Fondo |
anzianità Piani |
Piani incentivi monetari dirigenti |
Piani incentivi lungo termine |
esodo dipendenti incentivazione (art. 4, legge n. 92/2012) Fondo |
Piani pensione esteri |
Altri benefici | Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore al 31.12.2021 | 33.153 | 396 | 27.782 | 6.338 | - | 486 | 31.609 | 5.275 | 8 | 105.047 |
| Movimenti dell'esercizio | (8.593) | (396) | (6.266) | (4.920) | - | (430) | 8.140 | 8.699 | (8) | (3.774) |
| Valore al 31.12.2022 | 24.560 | - | 21.516 | 1.418 | - | 56 | 39.749 | 13.974 | - | 101.273 |
Il fondo trattamento di fine rapporto, disciplinato dall'art. 2120 del codice civile, accoglie la stima dell'obbligazione, determinata sulla base di tecniche attuariali, relativa all'ammontare da corrispondere ai dipendenti delle imprese italiane all'atto della cessazione del rapporto di lavoro.
Il fondo integrativo sanitario dirigenti aziende Gruppo Eni accoglie la stima degli oneri, determinati su basi attuariali, relativi ai contributi da corrispondere al fondo integrativo sanitario a beneficio dei dirigenti in servizio e in pensione.
I piani di incentivazione su base azionaria, nonché i premi di anzianità, rappresentano piani per benefici a lungo termine. I piani di incentivazione su base azionaria accolgono la stima, determinata adottando ipotesi attuariali, dell'ammontare da corrispondere alle risorse critiche beneficiarie a condizione che siano rimaste in servizio nel triennio successivo all'assegnazione dell'incentivo; la ripartizione del costo determinato avviene "pro rata temporis" lungo il vesting period. I premi di anzianità sono benefici erogati al raggiungimento di un periodo minimo di servizio in azienda e, per quanto riguarda l'Italia, sono erogati in credito welfare.
I piani esteri a benefici definiti si riferiscono al personale in forza presso alcune filiali di Saipem SpA, principalmente Abu-Dhabi, Kuwait, Qatar e Sharjah. Tali piani sono relativi in particolare all'erogazione di un beneficio al momento del pensionamento o della risoluzione del contratto di lavoro; la prestazione è un'indennità una tantum determinata in base all'anzianità di servizio in azienda e alla retribuzione erogata durante l'ultimo anno di servizio, oppure in base alla retribuzione annua media corrisposta in un periodo determinato e antecedente la cessazione del rapporto di lavoro.
Nell'esercizio i piani pensione esteri a benefici definiti per 1.258 migliaia di euro sono stati riclassificati nelle Discontinued operations.
Il fondo incentivazione all'esodo è stato stanziato in seguito agli accordi attuativi delle disposizioni previste dall'art. 4 della legge n. 92/2012 tra la società Saipem SpA e le rappresentanze delle principali Organizzazioni Sindacali al fine di realizzare in modo non traumatico un corretto dimensionamento degli organici. Il Fondo accoglie la stima degli oneri, determinati su basi attuariali, connessi alle offerte per risoluzioni consensuali anticipate del rapporto di lavoro. Attraverso gli accordi attuativi siglati con le organizzazioni sindacali si è definito il numero delle risorse che hanno potuto ricorrere a quanto previsto dall'art. 4 e per le quali l'Inps è stata tenuta a effettuare un'istruttoria al fine di accertare gli effettivi aventi diritto, il programma di esodo e le prestazioni a cui il dipendente aveva diritto.

I fondi per benefici ai dipendenti valutati applicando tecniche attuariali si analizzano come di seguito indicato:
| 31.12.2021 | 31.12.2022 | |||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Fondo | Fondo | |||||||||||||||||
| Piani | Piani | incentivazione esodo |
Piani | Piani | incentivazione esodo |
|||||||||||||
| incentivi | incentivi | dipendenti | Piani | incentivi | incentivi | dipendenti | Piani | |||||||||||
| (migliaia di euro) | TFR | Piani anzianità |
Piani medici |
monetari dirigenti |
lungo termine |
(art. 4, legge n. 92/2012) |
pensione esteri |
Altri benefici |
TFR | Piani anzianità |
Piani medici |
monetari dirigenti |
lungo termine |
(art. 4, legge n. 92/2012) |
pensione esteri |
Altri benefici |
||
| Valore attuale dell'obbligazione | ||||||||||||||||||
| all'inizio dell'esercizio | 34.767 | 6.186 | 28.094 | - | 638 | 44.543 | 4.431 | 8 | 33.153 | 6.338 27.782 | - | 486 | 31.609 | 5.275 | 8 | |||
| Costo corrente | 245 | 538 | 765 | - | (156) | 9.708 | 1.233 | 1 | 234 | 141 | 889 | - | 56 | 25.007 | 1.701 | - | ||
| Interessi passivi | 136 | 24 | 192 | - | - | - | 66 | - | 267 | 16 | 327 | - | - | - | 116 | - | ||
| Rivalutazioni: | ||||||||||||||||||
| - utili (perdite) attuariali | ||||||||||||||||||
| risultanti da variazioni | ||||||||||||||||||
| nelle ipotesi demografiche | (88) | (471) | (19) | - | (4) | - | 36 | - | (24) | (60) | (19) | - | - | - | - | - | ||
| - utili (perdite) attuariali risultanti da variazioni |
||||||||||||||||||
| nelle ipotesi finanziarie | 439 | 237 | 550 | - | - | - | (211) | - | (5.635) | (290) (6.612) | - | - | (599) | (2.820) | - | |||
| - effetto dell'esperienza | ||||||||||||||||||
| passata | 458 | (144) | (720) | - | 8 | (3.271) | 699 | - | 1.548 | 39 | 250 | - | - | 52 | 1.164 | 7 | ||
| Costo per prestazioni passate e | ||||||||||||||||||
| utili (perdite) per estinzione | - | - | - | - | - | - | - | - | - | (4.579) | - | - | - | - | - | - | ||
| Contributi al piano: | ||||||||||||||||||
| - contributi dei dipendenti | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| - contributi del datore | ||||||||||||||||||
| di lavoro | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Benefici pagati | (2.804) | (32) | (1.080) | - | - (19.371) | (1.801) | (1) | (4.486) | (50) (1.067) | - | (486) | (16.320) | (1.480) | (1) | ||||
| Spese amministrative pagate | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Imposte pagate | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Effetto aggregazioni aziendali, | ||||||||||||||||||
| dismissioni, trasferimenti | - | - | - | - | - | - | - | - | (497) | (137) | (34) | - | - | - | 10.819 | (14) | ||
| Altri eventi | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Effetto differenze cambio | ||||||||||||||||||
| e altre variazioni | - | - | - | - | - | - | (235) | - | - | - | - | - | - | - | 158 | - | ||
| Altre rettifiche per piani | ||||||||||||||||||
| precedentemente allocati | - | - | - | - | - | - | 1.057 | - | - | - | - | - | - | - | 299 | - | ||
| Valore attuale | ||||||||||||||||||
| dell'obbligazione | ||||||||||||||||||
| alla fine dell'esercizio (a) | 33.153 | 6.338 | 27.782 | - | 486 | 31.609 | 5.275 | 8 | 24.560 | 1.418 21.516 | - | 56 | 39.749 | 15.232 | - | |||
| Attività al servizio del piano | ||||||||||||||||||
| all'inizio dell'esercizio | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Interessi attivi | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Rendimento delle attività | ||||||||||||||||||
| al servizio del piano Contributi al piano: |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| - contributi dei dipendenti | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| - contributi del datore | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| di lavoro | ||||||||||||||||||
| Benefici pagati | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Spese amministrative pagate | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Costo per prestazioni passate | ||||||||||||||||||
| e utili (perdite) per estinzione | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Imposte pagate | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Effetto aggregazioni aziendali, | ||||||||||||||||||
| dismissioni, trasferimenti Effetto differenze cambio |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| e altre variazioni | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Altre rettifiche per piani | ||||||||||||||||||
| precedentemente allocati | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Attività al servizio del piano | ||||||||||||||||||
| alla fine dell'esercizio (b) | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Passività netta | ||||||||||||||||||
| rilevata in bilancio (a-b) | 33.153 | 6.338 | 27.782 | - | 486 | 31.609 | 5.275 | 8 | 24.560 | 1.418 21.516 | - | 56 | 39.749 | 15.232 | - | |||
| Riclassifica | ||||||||||||||||||
| per Discontinued operations | ||||||||||||||||||
| e attività destinate | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | (1.258) | - | ||
| Passività netta rilevata | ||||||||||||||||||
| in bilancio | 33.153 | 6.338 | 27.782 | - | 486 | 31.609 | 5.275 | 8 | 24.560 | 1.418 21.516 | - | 56 | 39.749 | 13.974 | - |

La passività lorda relativa a piani pensione esteri a benefici definiti caratterizzati dall'assenza di attività al servizio del piano ammonta a 13.974 migliaia di euro (5.275 migliaia di euro al 31 dicembre 2021).
I piani medici dei dirigenti ammontano a 21.516 migliaia di euro (27.782 migliaia di euro al 31 dicembre 2021).
I piani per benefici ai dipendenti a lungo termine riguardano gli incentivi di lungo termine (riferiti ai soli quadri) per 56 migliaia di euro (486 migliaia di euro al 31 dicembre 2021) e i premi di anzianità dei dipendenti per 1.418 migliaia di euro (6.338 migliaia di euro al 31 dicembre 2021).
Il fondo incentivazione all'esodo dei dipendenti rileva una passività pari a 39.749 migliaia di euro. In particolare, la quota accantonata relativa ai dipendenti che nel corso dell'anno 2022 hanno aderito al piano sopra descritto è pari a 25.007 migliaia di euro, che si somma al residuo accantonamento del 2021 pari a 9.708 migliaia di euro. L'utilizzo del fondo per i dipendenti che hanno lasciato la Società nel corso dell'esercizio 2018 è pari a 1.729 migliaia di euro, quello per i dipendenti che hanno lasciato la Società nel corso del 2019 è pari a 8.529 migliaia di euro, quello relativo ai dipendenti che hanno lasciato la Società nel corso dell'esercizio 2020 è pari a 1.772 migliaia di euro, mentre quello relativo ai dipendenti che hanno lasciato la Società nel corso dell'esercizio 2021 è pari a 3.385 migliaia di euro,. La componente attuariale del fondo decrementa il valore del fondo di 547 migliaia di euro.
Gli altri benefici (8 migliaia di euro al 31 dicembre 2021) fanno riferimento al piano Long Service Awards della filiale Congo di Saipem SpA, che a fine anno 2022 non presenta alcuna passività, in quanto il personale è stato interamente trasferito in altra società non appartenente al Gruppo Saipem.
I costi per benefici ai dipendenti, determinati utilizzando ipotesi attuariali, rilevati a conto economico, si analizzano come di seguito indicato:
| 31.12.2021 | 31.12.2022 | |||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Fondo incentivazione |
Fondo Incentivazione |
|||||||||||||||||
| Piani | Piani | esodo | Piani | Piani | esodo | |||||||||||||
| incentivi | incentivi | dipendenti | Piani | incentivi | incentivi | dipendenti | Piani | |||||||||||
| (migliaia di euro) | TFR | Piani anzianità |
Piani medici |
monetari dirigenti |
lungo termine |
(art. 4, legge n. 92/2012) |
pensione esteri |
Altri benefici |
TFR | Piani anzianità |
Piani medici |
monetari dirigenti |
lungo termine |
(art. 4, legge n. 92/2012) |
pensione esteri |
Altri benefici |
||
| Costo corrente | 245 | 538 | 765 | - | (156) | 9.708 | 1.233 | 1 | 234 | 141 | 889 | - | 56 | 25.007 | 1.701 | - | ||
| Costi per prestazioni passate | ||||||||||||||||||
| e utili/perdite per estinzione | - | - | - | - | - | - | - | - | - (4.579) | - | - | - | - | - | - | |||
| Interessi passivi (attivi) netti: | ||||||||||||||||||
| - interessi passivi sull'obbligazione | 136 | 24 | 192 | - | - | - | 66 | - | 267 | 16 | 327 | - | - | - | 116 | - | ||
| - interessi attivi sulle attività al servizio del piano |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Totale interessi passivi (attivi) netti: | 136 | 24 | 192 | - | - | - | 66 | - | 267 | 16 | 327 | - | - | - | 116 | - | ||
| - di cui rilevato nel costo lavoro | - | 24 | - | - | - | - | - | - | - | 16 | - | - | - | - | - | - | ||
| - di cui rilevato nei proventi (oneri) finanziari |
136 | - | 192 | - | - | - | 66 | - | 267 | - | 327 | - | - | - | 116 | - | ||
| Rivalutazione dei piani a lungo termine |
- | (378) | - | - | 4 | (3.271) | - | - | - | (311) | - | - | - | (547) | - | 7 | ||
| Altri costi | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Totale | 381 | 184 | 957 | - | (152) | 6.437 1.299 | 1 | 501 (4.733) 1.216 | - | 56 24.460 | 1.817 | 7 | ||||||
| Di cui rilevato nel costo lavoro | 245 | 184 | 765 | - | (152) | 6.437 | 1.233 | 1 | 234 (4.733) | 889 | - | 56 | 24.460 | 1.701 | 7 | |||
| Di cui rilevato nei proventi | 136 | - | 192 | - | - | - | 66 | - | 267 | - | 327 | - | - | - | 116 | - | ||
| (oneri) finanziari |
I costi per piani a benefici definiti rilevati tra le altre componenti del conto economico complessivo si analizzano come di seguito indicato:
| 31.12.2021 | 31.12.2022 | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | TFR | Piani medici |
Piani pensione esteri |
Totale | TFR | Piani medici |
Piani pensione esteri |
Totale | ||
| Rivalutazioni: | ||||||||||
| - utili e perdite attuariali risultanti da variazioni nelle ipotesi demografiche |
(88) | (19) | 36 | (71) | (24) | (19) | - | (43) | ||
| - utili e perdite attuariali risultanti da variazioni nelle ipotesi finanziarie |
439 | 550 | (211) | 778 | (5.635) | (6.612) | (2.820) (15.067) | |||
| - effetto dell'esperienza passata | 458 | (720) | 699 | 437 | 1.548 | 250 | 1.164 | 2.962 | ||
| - rendimento delle attività al servizio del piano | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Totale | 809 | (189) | 524 | 1.144 | (4.111) | (6.381) | (1.656) (12.148) |
Le principali ipotesi attuariali adottate per valutare le passività alla fine dell'esercizio e per determinare il costo dell'esercizio successivo sono di seguito indicate:
| 31.12.2021 | 31.12.2022 | ||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Fondo | Fondo | ||||||||||||||||
| incentivazione | Incentivazione | ||||||||||||||||
| Piani | Piani | esodo | Piani | Piani | esodo | ||||||||||||
| incentivi | incentivi | dipendenti | Piani | incentivi | incentivi | dipendenti | Piani | ||||||||||
| Piani | Piani | monetari | lungo | (art. 4, legge | pensione | Altri | Piani | Piani | monetari | lungo | (art. 4, legge | pensione | Altri | ||||
| TFR | anzianità | medici | dirigenti | termine | n. 92/2012) | esteri | benefici | TFR | anzianità | medici | dirigenti | termine | n. 92/2012) | esteri | benefici | ||
| Tassi di sconto | (%) | 0,83 | 0,90 | 1,20 | - | 0,00 | 0,00 2,10-3,00 | 2,60 | 3,70 | 3,70 | 3,70 | - | 3,20 | 3,30 3,70-5,20 | - | ||
| Tasso tendenziale | |||||||||||||||||
| di crescita dei salari | (%) | - | 2,25 | - | - | - | - 1,00-2,96 | 4,10 | 2,90 | 2,90 | - | - | - | - 1,00-2,96 | - | ||
| Tassi di rendimenti attesi delle attività |
|||||||||||||||||
| al servizio del piano | (%) | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Tasso di inflazione | (%) | 1,75 | 1,75 | 1,75 | - | - | - 2,00-3,00 | 2,60 | 2,40 | 2,40 | 2,40 | - | - | - 2,00-3,00 | - | ||
| Aspettativa di vita | |||||||||||||||||
| all'età di 65 anni | (anni) | - | - | 22-26 | - | - | - | 18-20 | - | - | - | 22-26 | - | - | - | 18-20 | - |
Le principali ipotesi attuariali adottate per area geografica si analizzano come segue:
| 31.12.2021 | 31.12.2022 | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Eurozona Resto Europa | Africa | Altre | Eurozona Resto Europa | Africa | Altre | |||||
| Tassi di sconto | (%) | 0,83-1,20 | - | 3,00 | 2,10-2,70 | 3,70 | - | 3,70 | 4,71-5,20 | |
| Tasso tendenziale | ||||||||||
| di crescita dei salari | (%) | 2,25 | - | 1,00 | 1,50-2,96 | 2,90 | - | 1,00 | 1,50-2,96 | |
| Tasso d'inflazione | (%) | 1,75 | - | 3,00 | 2,00 | 2,40 | - | 3,00 | 2,00 | |
| Aspettativa di vita all'età di 65 | (anni) | 22-26 | - | - | 18-20 | 22-26 | - | - | 18-20 |
Il tasso di sconto adottato è stato determinato considerando i rendimenti di titoli obbligazionari di aziende primarie (rating AA) nei Paesi dove il mercato corrispondente è sufficientemente consistente, o i rendimenti di titoli di stato nel caso contrario.
Il tasso di inflazione corrisponde alle previsioni sul lungo termine emesse dagli istituti bancari nazionali o internazionali.
Le tavole demografiche adottate sono quelle utilizzate dagli attuari locali nell'elaborazione delle valutazioni IAS 19, tenendo conto di eventuali aggiornamenti.
Gli effetti derivanti da una modifica ragionevolmente possibile delle principali ipotesi attuariali alla fine dell'esercizio sono di seguito indicati:
| Tasso di sconto | Tasso di inflazione |
Tasso tendenziale di crescita dei salari |
Tasso di crescita delle pensioni |
Tasso tendenziale di crescita del costo sanitario |
||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Incremento | Riduzione | Incremento | Incremento | Incremento | Incremento | |
| (migliaia di euro) Effetto sull'obbligazione (DBO) |
dello 0,50% | dello 0,50% | dello 0,50% | dello 0,50% | dello 0,50% | dell'1,00% |
| TFR | (893) | 953 | 816 | 40 | - | - |
| Piani anzianità | (57) | 61 | 61 | - | - | - |
| Piani medici | (1.340) | 1.496 | 8 | - | - | 1.459 |
| Piani incentivi monetari dirigenti | - | - | - | - | - | - |
| Piani incentivi lungo termine | (1) | 1 | - | - | - | - |
| Fondo incentivazione esodo dipendenti (art. 4, legge n. 92/2012) | (334) | 340 | - | - | - | - |
| Piani pensione esteri | (498) | 530 | 459 | 543 | - | 9 |
| Altri benefici | - | - | - | - | - | - |
Tale analisi di sensitività è stata eseguita sulla base dei risultati dell'analisi effettuata per ogni piano a livello locale, elaborando le valutazioni con i parametri modificati come evidenziato nella tabella sopra.
Nell'esercizio successivo non si prevede di versare alcun contributo ai piani a benefici definiti.

Il profilo di scadenza delle obbligazioni per piani a benefici per i dipendenti è di seguito indicato:
| (migliaia di euro) | TFR | anzianità Piani |
medici Piani |
monetari incentivi dirigenti Piani |
incentivi termine lungo Piani |
esodo dipendenti incentivazione (art. 4, legge n. 92/2012) Fondo |
Piani esteri a benefici definiti |
Altri piani |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2023 | 2.171 | 69 | 1.075 | - | - | 15.688 | 2.086 | - |
| 2024 | 1.810 | 27 | 1.096 | - | - | 10.960 | 1.823 | - |
| 2025 | 1.824 | 71 | 1.134 | - | 810 | 7.458 | 1.960 | - |
| 2026 | 2.406 | 99 | 1.156 | - | - | 4.229 | 2.386 | - |
| 2027 | 2.307 | 169 | 1.175 | - | - | 2.472 | 2.695 | - |
| Oltre | 10.803 | 1.120 | 6.154 | - | - | 1.310 | 14.160 | - |
La durata media ponderata delle obbligazioni è di seguito indicata:
| (anni) | TFR | anzianità Piani |
medici Piani |
monetari incentivi dirigenti Piani |
incentivi termine lungo Piani |
esodo dipendenti incentivazione (art. 4, legge n. 92/2012) Fondo |
Piani esteri a benefici definiti |
Altri piani |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2021 | 9,6 | 10,5 | 15,8 | - | 1,0 | 1,0 | 5,4 | 4,4 |
| 2022 | 7,8 | 8,6 | 13,9 | - | 3,0 | 1,8 | 7,0 | - |
Il "fondo imposte differite" è stato portato interamente a riduzione della voce "Attività per imposte differite" (nota 16) in quanto riconducibili per la loro interezza a imposte compensabili.
Le passività per imposte sul reddito non correnti pari a 136 migliaia di euro al 31 dicembre 2022 (nulle al 31 dicembre 2021) riguardano situazioni di contenzioso in corso con autorità fiscali estere.
Le altre passività non correnti, pari a 2.390 migliaia di euro al 31 dicembre 2021, e relative al fair value su contratti derivati, si sono interamente azzerate nel corso dell'esercizio.
Per il commento al fair value su contratti derivati si rimanda alla nota 30 "Strumenti finanziari derivati".

| 31.12.2021 | 31.12.2022 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Fair value | Fair value | Fair value | Fair value | ||
| (migliaia di euro) | attivo | passivo | attivo | passivo | |
| Contratti derivati qualificati di copertura | |||||
| Contratti su tassi di interesse (componente Spot) | |||||
| - acquisti | - | 509 | 692 | - | |
| Contratti su merci (componente Forward) | |||||
| - acquisti | - | - | 3.589 | 98 | |
| - vendite | - | - | 33 | 23 | |
| Contratti a termine su valute (componente Spot) | |||||
| - acquisti | 38.205 | 1.557 | 822 | 50.894 | |
| - vendite | 1.414 | 88.396 | 109.046 | 4.240 | |
| Contratti a termine su valute (componente Forward) | |||||
| - acquisti | 3.336 | (517) | 1.197 | (8.445) | |
| - vendite | (593) | 7.151 | (17.293) | 4.658 | |
| Totale contratti derivati qualificati di copertura | 42.362 | 97.096 | 98.086 | 51.468 | |
| Contratti derivati non qualificati di copertura | |||||
| Contratti a termine su valute (componente Spot) | |||||
| - acquisti | 20.334 | 895 | 3.549 | 51.190 | |
| - vendite | 2.834 | 17.676 | 15.794 | 4.710 | |
| Contratti a termine su valute (componente Forward) | |||||
| - acquisti | 2.195 | (90) | (331) | (6.156) | |
| - vendite | (106) | 2.902 | 4.584 | 1.406 | |
| Totale contratti derivati non qualificati di copertura | 25.257 | 21.383 | 23.596 | 51.150 | |
| Totale contratti derivati | 67.619 | 118.479 | 121.682 | 102.618 | |
| Di cui: | |||||
| - correnti (comprende IRS, nota 23 "Passività finanziarie | |||||
| a lungo termine e quote a breve di passività a lungo termine") | 67.316 | 115.580 | 121.682 | 102.618 | |
| - non correnti (comprende IRS, nota 23 "Passività finanziarie | |||||
| a lungo termine e quote a breve di passività a lungo termine") | 303 | 2.899 | - | - |
Gli impegni di acquisto e vendita su contratti derivati sono dettagliati come segue:
| 31.12.2021 | 31.12.2022 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Attivo | Passivo | Attivo | Passivo | |
| Impegni di acquisto | |||||
| Contratti derivati qualificati di copertura: | |||||
| - contratti su tassi di interesse | - | 75.000 | - | 37.500 | |
| - contratti su valute | 875.346 | 152.875 | 62.476 | 1.171.295 | |
| - contratti su merci | - | - | - | - | |
| Contratti derivati non qualificati di copertura: | |||||
| - contratti su valute | 779.108 | 1.337.767 | 506.952 | 1.797.562 | |
| 1.654.454 | 1.565.642 | 569.428 | 3.006.357 | ||
| Impegni di vendita | |||||
| Contratti derivati qualificati di copertura: | |||||
| - contratti su valute | 231.741 | 2.050.273 | 2.118.170 | 304.070 | |
| Contratti derivati non qualificati di copertura: | |||||
| - contratti su valute | 1.394.784 | 1.529.845 | 1.561.788 | 100.238 | |
| 1.626.525 | 3.580.118 | 3.679.958 | 404.308 |
Il fair value degli strumenti finanziari derivati è stato determinato considerando modelli di valutazione diffusi in ambito finanziario e i parametri di mercato (tassi di cambio e tassi di interesse) alla data di chiusura dell'esercizio.
Il fair value delle operazioni a termine (outright, forward e currency swap) è stato determinato confrontando il valore attuale netto alle condizioni negoziali delle operazioni in essere al 31 dicembre 2022 con il valore attuale ricalcolato alle condizioni quotate dal mercato alla data di chiusura dell'esercizio. Il modello utilizzato è quello del Valore Attuale Netto (VAN); i parametri sono il tasso di cambio spot negoziale e quello alla chiusura dell'esercizio con le relative curve dei tassi di interesse a termine sulle valute negoziate.
Il fair value relativo all'IRS, pari a un'attività di 692 migliaia di euro (509 migliaia di euro di passività al 31 dicembre 2021), è classificato nella nota 23 "Passività finanziarie a lungo termine e quote a breve di passività a lungo termine". Il fair value degli interest rate swap è stato calcolato confrontando il valore attuale netto alle condizioni negoziali delle operazioni in essere al 31

dicembre 2022 con il valore attuale ricalcolato alle condizioni quotate dal mercato alla data di chiusura dell'esercizio. Il modello utilizzato è il Valore Attuale Netto (VAN), con parametri i tassi di interesse EUR a termine.
Le operazioni di copertura cash flow hedge riguardano operazioni di acquisto o vendita a termine (outright, forward e currency swap).
La rilevazione degli effetti sul conto economico e il realizzo dei flussi economici delle transazioni future altamente probabili oggetto di copertura al 31 dicembre 2022 sono previsti in un arco temporale oltre il 2024.
Nel corso del 2022 non vi sono stati casi significativi in cui, a fronte di operazioni qualificate precedentemente come di copertura, la realizzazione dell'oggetto della copertura non sia stata più considerata altamente probabile.
Il fair value attivo su contratti derivati qualificati di copertura al 31 dicembre 2022 ammonta a 93.772 migliaia di euro (42.362 migliaia di euro al 31 dicembre 2021). A fronte di tali derivati, la componente spot, pari a 109.868migliaia di euro (39.619 migliaia di euro al 31 dicembre 2021), è stata sospesa nella riserva di hedging per un importo di 103.103 migliaia di euro (34.407 migliaia di euro al 31 dicembre 2021) e contabilizzata nei proventi e oneri finanziari per 6.764 migliaia di euro (5.212 migliaia di euro al 31 dicembre 2021), mentre la componente forward, non designata come strumento di copertura, è stata contabilizzata nei proventi e oneri finanziari per 16.095 migliaia di euro (2.743 migliaia di euro al 31 dicembre 2021).
Il fair value passivo su contratti derivati qualificati di copertura al 31 dicembre 2022 ammonta a 51.347 migliaia di euro (96.078 migliaia di euro al 31 dicembre 2021). A fronte di tali derivati, la componente spot, pari a 55.134 migliaia di euro (89.953 migliaia di euro al 31 dicembre 2021), è stata sospesa nella riserva di hedging per un importo di 52.673 migliaia di euro (80.053 migliaia di euro al 31 dicembre 2021) e contabilizzata nei proventi e oneri finanziari per 2.461 migliaia di euro (9.900 migliaia di euro al 31 dicembre 2021), mentre la componente forward, non designata come strumento di copertura, è stata contabilizzata nei proventi e oneri finanziari per 3.787 migliaia di euro (6.634 migliaia di euro al 31 dicembre 2021).
Relativamente ai contratti su merci il fair value attivo netto di 3.501 migliaia di euro è stato sospeso nella riserva di hedging. La variazione della riserva di hedging intervenuta dal 31 dicembre 2021 al 31 dicembre 2022, illustrata sotto, è riconducibile alla variazione del fair value delle operazioni di copertura che risultano in essere per l'intero esercizio, ovvero delle nuove relazioni di copertura designate nel corso dell'esercizio stesso e al rilascio degli effetti di copertura da patrimonio netto a conto economico per effetto della manifestazione economica delle transazioni commerciali oggetto di copertura, ovvero in seguito all'interruzione delle relazioni di copertura a fronte di esposizioni non più certe o altamente probabili.
| (migliaia di euro) | 31.12.2021 | Utili del periodo | del periodo Perdite |
Utili rettifica EBITDA |
Perdite rettifica EBITDA |
annullamento sottostante Utili |
annullamento sottostante Perdite |
31.12.2022 |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Riserva per contratti su cambi | (32.569) | 233.641 (308.167) (118.820) | 194.266 | (17.272) | 11.027 | (37.894) | ||
| Riserva per contratti su tassi di interesse | (455) | 1.082 | - | - | - | - | - | 627 |
| Riserva per contratti su merci | - | 7.399 | (846) | (4.236) | - | - | - | 2.317 |
| Totale riserva di hedging | (33.024) | 242.122 (309.013) (123.056) | 194.266 (17.272) | 11.027 (34.950) |
Nel corso dell'esercizio i costi e i ricavi della gestione caratteristica sono stati rettificati (utili e perdite per rettifiche EBITDA) per un importo netto negativo di 75.446 migliaia di euro a fronte delle coperture effettuate.
Le informazioni relative ai rischi di copertura e ai valori di iscrizione degli strumenti finanziari con i relativi effetti economici e patrimoniale sono indicati alla nota 33 "Garanzie, impegni e rischi"; le informazioni relative alle politiche di hedging sono indicate alla nota 2 "Criteri di valutazione" al paragrafo "Gestione dei rischi finanziari".
A seguito dell'accordo con KCA Deutag ("KCA") per la vendita delle attività Drilling Onshore (DRON) comunicato in data 1° giugno 2022, il settore oggetto di cessione è stato rappresentato come "Discontinued operations" in base alle disposizioni del principio contabile internazionale IFRS 5 "Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate".
L'operazione non comporta alcun trasferimento di debiti finanziari da Saipem a KCA.
Prima del perfezionamento della cessione (il "Closing"), Saipem e le sue controllate hanno trasferito il perimetro DRON in società dedicate.
Gli ammortamenti delle attività non correnti possedute per la vendita sono stati interrotti a decorrere dalla data di classificazione (1° giugno 2022) e gli investimenti sostenuti nel periodo sono stati spesati a conto economico.
In data 28 ottobre 2022 è stato perfezionato il primo closing della transazione di cessione del business DRON; in particolare sono state cedute le attività in Arabia Saudita, Congo, Emirati Arabi Uniti e Marocco.
Le attività in Kuwait sono state trasferite a gennaio 2023, mentre le restanti attività in Kazakhstan e Romania saranno trasferite entro il primo semestre 2023.
In base alle disposizioni dell'IFRS 5 i risultati economici del settore DRON, inclusi quelli del periodo di confronto, sono rappresentati separatamente dalle Continuing operations in un'unica riga del conto economico.
In dettaglio, nel risultato economico delle Discontinued operations sono stati rilevati: ≥ i risultati economici delle attività in Arabia Saudita, Congo, Emirati Arabi Uniti e Marocco fino alla data di avvenuta cessione (28 ottobre 2022);
NOTE ILLUSTRATIVE AL BILANCIO DI ESERCIZIO

≥ i risultati economici delle attività non cedute nel 2022 (Kuwait, Kazakhstan e Romania).
Le attività e le passività direttamente associabili alle attività in Kuwait, Kazakhstan e Romania, sono state classificate come possedute per la vendita.
Infine, i flussi di cassa netti delle Discontinued operations sono stati rappresentati separatamente dai flussi di cassa netti delle Continuing operations.
Per maggiori informazioni sull'effetto complessivo dell'operazione, si rimanda alla nota 30 "Discontinued operations, attività destinate alla vendita e passività direttamente associabili" del Bilancio consolidato.
Di seguito sono rappresentati i principali valori di stato patrimoniale delle Discontinued operations.
| (migliaia di euro) | 31.12.2022 |
|---|---|
| Attività correnti | 21.428 |
| Altre non correnti | 28.040 |
| Totale attività | 49.468 |
| Passività correnti | 24.248 |
| Passività non correnti | 1.258 |
| Totale passività | 25.506 |
Di seguito sono rappresentati i principali dati economico-finanziari delle Discontinued operations.
| 31.12.2021 (migliaia di euro) |
31.12.2022 |
|---|---|
| Totale ricavi 53.000 |
72.066 |
| Costi operativi (84.662) |
(107.160) |
| Risultato operativo (31.662) |
(35.094) |
| Proventi (oneri) finanziari (45) |
(4) |
| Proventi (oneri) su partecipazioni - |
12.122 |
| Risultato ante imposte (31.707) |
(22.976) |
| Imposte sul reddito (555) |
(1.729) |
| Risultato netto (32.262) |
(24.705) |
| Flusso di cassa netto da attività operativa 34.003 |
22.636 |
| Flusso di cassa netto da attività di investimento (13.481) |
82.892 |
| Investimenti tecnici (14.223) |
(4.024) |
Le attività destinate alla vendita, esposte separatamente dalle altre attività dello stato patrimoniale ai sensi dell'IFRS 5, ammontano a 52.778 migliaia, così dettagliate:
L'importo di 52.760 migliaia di euro si riferisce alla vendita dell'unita galleggiante di produzione, stoccaggio e scarico (FPSO) Cidade de Vitória, attualmente di proprietà di Saipem e gestita operativamente per conto di Petrobras nel giacimento di Golfinho, al largo delle coste del Brasile.
In data 27 giugno 2022 Saipem e BW Energy hanno firmato un Memorandum of Agreement (MoA) per 73 milioni di dollari.
La vendita della FPSO è subordinata alla chiusura dell'acquisizione, da parte di BW Energy, del 100% dei diritti di Petrobras nel giacimento di Golfinho ("chiusura della transazione Golfinho") prevista per il primo semestre del 2023.
Considerando i termini della transazione Golfinho, l'attuale contratto di noleggio e gestione operativa tra Saipem e Petrobras è stato esteso fino al momento dell'acquisizione della FPSO o alternativamente fino al giugno 2024, a seconda di quale tra i due termini si verificherà prima.
Sulla base del memorandum d'intesa BW Energy verserà a Saipem 73 milioni di dollari, di cui 25 milioni di dollari alla chiusura della transazione Golfinho, 13 milioni di dollari al momento dell'acquisizione e sdoganamento della FPSO, previsti nel 2023, e 35 milioni di dollari in 18 rate mensili dopo l'acquisizione.
L'operazione non prevede la rilevazione di una minusvalenza.
In data 19 dicembre 2011 Saipem SpA, insieme alle società Eni SpA e Italgas SpA, ha venduto la propria quota di partecipazione nella società Acqua Campania SpA a favore di altri soci della stessa società. La cessione delle quote però è stata parziale e una parte minima di azioni è stata temporaneamente trattenuta dai soci venditori per rispettare il diritto di prelazione degli altri soci che non hanno partecipato all'acquisto. La quota trattenuta è pari a 17 migliaia di euro.

| (migliaia di euro) | Valore al 31.12.2021 |
Valore al 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Capitale sociale | 2.191.385 | 501.670 |
| Riserva da sopraprezzo azioni | 553.425 | 1.876.983 |
| Riserva legale | 88.282 | - |
| Riserva di rivalutazione | 2.286 | - |
| Riserva per cash flow hedge | (25.098) | (26.562) |
| Riserva valutazione partecipazione al fair value | 570 | (58) |
| Riserva benefici definiti per dipendenti | (18.609) | (9.162) |
| Altre riserve e utili (perdite) relativi a esercizi precedenti: | 144.438 | 138.513 |
| - riserva contributi a fondo perduto | 3.633 | - |
| - riserva per emissione azioni ai sensi dell'art. 2349 c.c. | 56 | - |
| - riserva art. 13, D.Lgs. n. 124/1993 | 44 | - |
| - riserva di applicazione dei principi IFRS | 465 | - |
| - riserva per adeguamento partecipazioni | 3.703 | - |
| - riserve da fair value piani di incentivazione | 1.900 | 1.176 |
| - utili relativi a esercizi precedenti | 134.637 | 137.337 |
| Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio | (83.651) | (77.444) |
| Utile (perdita) dell'esercizio | (2.382.569) | (255.988) |
| Totale | 470.459 | 2.147.952 |
Per ulteriori dettagli si rinvia al paragrafo "Continuità aziendale".
L'Assemblea Straordinaria tenutasi il 17 maggio 2022 ha deliberato la copertura integrale della perdita dell'esercizio 2021 pari a 2.382.569 migliaia di euro, mediante l'utilizzo di riserve disponibili per 661.644 migliaia di euro e la riduzione del capitale sociale di 1.720.926 migliaia di euro. Il capitale sociale è stato poi ridotto di ulteriori 10.250 migliaia di euro riportati a utili a nuovo a seguito del primo raggruppamento azionario deliberato nello stesso ambito, nel rapporto di 21 nuove azioni ordinarie ogni 100 esistenti, previo annullamento di 41 azioni ordinarie detenute dalla Società.
Un secondo raggruppamento azionario è stato deliberato l'8 giugno 2022 dal Consiglio di Amministrazione nel rapporto di 1 nuova azione ordinaria ogni 10 esistenti, e 1 nuova azione di risparmio ogni 10 esistenti, previo annullamento di 8 azioni ordinarie detenute dalla Società.
Nel corso dei mesi di giugno e luglio 2022 si è dato corso all'aumento di capitale deliberato il 21 giugno 2022 dal Consiglio di Amministrazione in esecuzione della delega allo stesso attribuita dell'Assemblea Straordinaria del 17 maggio 2022, mediante l'emissione di 1.974.327.430 azioni ordinarie al prezzo di 1,013 euro cadauna, per un controvalore complessivo di 1.999.994 migliaia di euro, di cui 41.461 migliaia di euro a incremento del capitale, e 1.958.533 migliaia di euro a titolo di sovrapprezzo.
In data 19 luglio.2022 è stata depositata presso il Registro delle Imprese l'attestazione dell'avvenuta operazione.
Pertanto al 31 dicembre 2022 il capitale sociale, interamente sottoscritto e versato, ammonta a 501.670 migliaia di euro, composto da 1.995.557.732 azioni ordinarie e 1.059 azioni di risparmio.
Gli azionisti della Società e le relative quote di partecipazione che risultano dalle comunicazioni ricevute sono riassunte nella tabella seguente:
| Azionista | di partecipazione Quota (%) |
di azioni Numero |
|---|---|---|
| Eni SpA | 31,19 | 622.414.787 |
| CDP Equity SpA | 12,82 | 255.830.637 |
| Altri azionisti | 55,97 | 1.116.897.410 |
| Saipem SpA | 0,02 | 415.957 |
| Totale | 100,00 | 1.995.558.791 |
La riserva da soprapprezzo delle azioni ammonta a 1.876.383 migliaia di euro e presenta le seguenti variazioni rispetto all'esercizio precedente:

La riserva accoglie inoltre l'ammontare dei costi sostenuti durante l'esercizio inerenti l'avvenuta operazione di aumento di capitale, per un valore di 81.550 migliaia di euro. Secondo quanto disposto dall'art. 2431 del codice civile la riserva non è disponibile alla distribuzione fino a quando la riserva legale non avrà raggiunto il quinto del capitale sociale.
La riserva di 88.282 migliaia di euro al 31 dicembre 2021 è stata interamente utilizzata per coprire la perdita dell'esercizio 2021 come deliberato dall'Assemblea Straordinaria degli Azionisti del 17 maggio 2022.
La riserva di 2.286 migliaia di euro al 31 dicembre 2021 è stata interamente utilizzata per coprire la perdita dell'esercizio 2021 come deliberato dall'Assemblea Straordinaria degli Azionisti del 17 maggio 2022.
La riserva presenta un saldo negativo netto di 26.562 migliaia di euro ed è analizzata come segue:
| (migliaia di euro) | Riserva lorda derivati di copertura |
Attività (passività) per imposte differite |
||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Cambi | Merci | Interessi | Cambi | Merci | Interessi | |||
| Riserva al 1° gennaio 2022 | (32.569) | - | (455) | 7.817 | - | 109 | (25.098) | |
| Movimentazione dell'esercizio | (5.325) | 2.317 | 1.082 | 1.277 | (556) | (259) | (1.464) | |
| Riserva al 31 dicembre 2022 | (37.894) | 2.317 | 627 | 9.094 | (556) | (150) | (26.562) |
La variazione della riserva lorda rispetto all'esercizio precedente riguarda l'imputazione a conto economico degli effetti della copertura effettuata nello stesso periodo in cui l'oggetto della copertura partecipa alla determinazione dei risultati dell'impresa.
La riserva è pari a 58 migliaia di euro e presenta una diminuzione di 570 migliaia di euro per la copertura della perdita dell'esercizio 2021 come deliberato dall'Assemblea Straordinaria degli Azionisti del 17 maggio 2022, e una variazione negativa di 58 migliaia di eurorelativa alla diminuzione del fair value della partecipazione nella Nagarjuna Fertilizers and Chemicals Ltd per il medesimo importo.
La riserva presenta un saldo negativo di 9.162 migliaia di euro, al netto dell'effetto fiscale di 3.131 migliaia di euro.
Tale riserva, in accordo con le disposizioni dello IAS 19 Revised, accoglie gli utili e le perdite attuariali relativi ai piani a benefici definiti per i dipendenti. Tali rivalutazioni non sono oggetto di successiva imputazione a conto economico.
L'effetto sull'utile (perdita) complessivo dell'esercizio 2022 è pari a 9.447 migliaia di euro, al netto dell'effetto fiscale di 2.964 migliaia di euro (1.337 migliaia di euro nel 2021, al netto dell'effetto fiscale di 611 migliaia di euro).
Nel corso dell'esercizio l'importo negativo di 271 migliaia di euro è stato riclassificato a utili (perdite) relativi a esercizi precedenti, in quanto riferito a piani pensione di una filiale estera che nel corso dell'esercizio sono stati trasferiti.
Le "Altre riserve" ammontano a 138.513 migliaia di euro e sono analizzate come segue.
La riserva di 3.633 migliaia di euro al 31 dicembre 2021 è stata interamente utilizzata per coprire la perdita dell'esercizio 2021 sulla base della delibera dell'Assemblea Straordinaria degli Azionisti del 17 maggio 2022.
La riserva di 56 migliaia di euro al 31 dicembre 2021 è stata interamente utilizzata per coprire la perdita dell'esercizio 2021 sulla base della delibera dell'Assemblea Straordinaria degli Azionisti del 17 maggio 2022.
La riserva di 44 migliaia di euro al 31 dicembre 2021 è stata interamente utilizzata per coprire la perdita dell'esercizio 2021 sulla base della delibera dell'Assemblea Straordinaria degli Azionisti del 17 maggio 2022.
La riserva di 465 migliaia di euro al 31 dicembre 2021 è stata interamente utilizzata per coprire la perdita dell'esercizio 2021 sulla base della delibera dell'Assemblea Straordinaria degli Azionisti del 17 maggio 2022.
La riserva di 3.703 migliaia di euro al 31 dicembre 2021 è stata interamente utilizzata per coprire la perdita dell'esercizio 2021 sulla base della delibera dell'Assemblea Straordinaria degli Azionisti del 17 maggio 2022.
La riserva, pari a 1.176 migliaia di euro, presenta un decremento di 1.900 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente per la copertura della perdita dell'esercizio 2021 come da delibera dell'Assemblea Straordinaria degli Azionisti del 17 maggio 2022, e

un incremento di 1.176 migliaia di euro, e accoglie il fair value delle azioni ordinarie assegnate gratuitamente ai dirigenti, in esecuzione dei piani di incentivazione, e gli effetti derivanti dalla cessione e assegnazione delle azioni proprie non transitati a conto economico.
La voce accoglie gli utili residui relativi agli esercizi precedenti, pari a 137.337 migliaia di euro.
Rispetto all'esercizio precedente presenta un aumento di 2.700 migliaia di euro dovuto al ripianamento della perdita dell'esercizio 2021 per 7.279 migliaia di euro, all'incremento di 10.250 migliaia di euro in diminuzione del capitale sociale a seguito del primo raggruppamento azionario deliberato nello stesso ambito, nel rapporto di 21 nuove azioni ordinarie ogni 100 esistenti, previo annullamento di 41 azioni ordinarie detenute dalla Società, e alla riclassifica di 271 migliaia di euro della riserva benefici definiti relativa ai piani pensione di una filiale estera che nell'esercizio in corso sono stati trasferiti. L'importo di 77.444 migliaia di euro, pari al valore della riserva negativa per azioni proprie in portafoglio, è da considerarsi indisponibile e indistribuibile.
La riserva negativa per azioni proprie in portafoglio, costituita ai sensi dell'art. 2357-ter del codice civile modificato per recepire il D.Lgs. n. 139/2015, ammonta a 77.444 migliaia di euro per 415.957 azioni ordinarie e accoglie il valore delle azioni proprie destinate all'attuazione dei piani di incentivazione su base azionaria a beneficio dei dirigenti del Gruppo.
Nel corso dell'esercizio sono stati deliberati due raggruppamenti azionari, descritti come di seguito.
Un primo raggruppamento azionario è stato deliberato dall'Assemblea Straordinaria degli Azionisti tenutasi il 17 maggio 2022 nel rapporto di 21 nuove azioni ordinarie ogni 100 esistenti, previo annullamento di 41 azioni ordinarie detenute dalla Società.
Il secondo raggruppamento azionario è stato deliberato l'8 giugno 2022 dal Consiglio di Amministrazione nel contesto e in funzione dell'aumento di capitale delegato dall'Assemblea degli Azionisti tenutasi il 17 maggio in sede straordinaria, nel rapporto di 1 nuova azione ordinaria ogni 10 esistenti, e 1 nuova azione di risparmio ogni 10 esistenti, previo annullamento di 8 azioni ordinarie detenute dalla Società.
Nel corso dell'esercizio sono state inoltre assegnate in attuazione del Piano di Incentivazione a Lungo Termine 2016-2018 n. 15.397 azioni ante raggruppamento, corrispondenti a circa 323 azioni post operazioni di raggruppamento, e n. 33.010 azioni post operazioni di raggruppamento.
Tenuto conto delle operazioni sopra descritte, il dettaglio delle azioni proprie è il seguente:
| Numero azioni |
Costo medio (euro) |
(migliaia di euro) complessivo Costo |
Capitale sociale (%) |
|
|---|---|---|---|---|
| Azioni proprie in portafoglio al 31 dicembre 2021 | 21.394.893 | 3,910 | 83.651 | 2,12 |
| Acquisti anno 2022 | - | - | - | - |
| Assegnazioni ante raggruppamento | (15.397) | 3,910 | (61) | - |
| Annullamento azioni proprie maggio 2022 | (41) | - | - | - |
| Raggruppamento azionario maggio 2022 | (16.889.770) | n.s. | n.s. | n.s. |
| Annullamento azioni proprie giugno 2022 | (8) | - | - | - |
| Raggruppamento azionario giugno 2022 | (4.040.710) | n.s. | n.s. | n.s. |
| Assegnazioni post raggruppamento | (33.010) | 186,183 | (6.146) | - |
| Azioni proprie in portafoglio al 31 dicembre 2022 | 415.957 | 186,183 | 77.444 | 0,02 |
Alla stessa data le azioni in circolazione sono 1.995.142.834.
| (migliaia di euro) | Importo | di utilizzazione Possibilità |
disponibile Quota |
|---|---|---|---|
| A) Capitale sociale | 501.670 | ||
| B) Riserve di capitale | |||
| Riserva da sopraprezzo azioni | 1.876.983 | A, B | 1.876.983 |
| Riserva a contributi a fondo perduto | - | A, B, C | |
| Riserva di rivalutazione | - | A, B, C | |
| C) Riserve di utili | |||
| Riserva legale | - | B | |
| Riserva per emissione azioni ai sensi art. 2349 c.c. | - | A, B, C | |
| Riserva art. 13, D.Lgs. n. 124/1993 | - | A, B, C | |
| Riserva di applicazione dei principi IFRS | - | B | |
| Riserva per cash flow hedge | (26.562) | - | - |
| Riserva da fair value piani di incentivazione | 1.176 | B | 1.176 |
| Riserva benefici definiti per dipendenti | (9.162) | B | - |
| Riserva da fair value partecipazioni | - | B | |
| Riserva per adeguamento partecipazioni | (58) | B | - |
| Utili portati a nuovo | 137.337 | A, B, C | 59.893 |
| Utile (perdita) dell'esercizio | (255.988) | A, B, C | - |
| D) Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio | (77.444) | - | |
| Totale | 2.147.952 | ||
| Quota non distribuibile | 2.088.059 | ||
| Residua quota distribuibile | 59.893 |
Legenda: A: disponibile per aumento di capitale; B: disponibile per copertura perdite; C: disponibile per distribuzione ai soci.
Le garanzie prestate che ammontano a complessivi 7.392.762 migliaia di euro (7.994.856 migliaia di euro al 31 dicembre 2021) sono così analizzabili:
| (migliaia di euro) | 31.12.2021 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Fidejussioni prestate nell'interesse: | ||
| - di imprese controllate | 60.250 | 51.550 |
| - di imprese collegate | 120.070 | 53.810 |
| Totale fidejussioni | 180.320 | 105.359 |
| Altre garanzie personali prestate nell'interesse: | 5.618.939 | 5.360.687 |
| - di imprese controllate | 4.962.299 | 4.839.957 |
| - di imprese collegate | 656.640 | 520.730 |
| Altre garanzie personali prestate da terzi nell'interesse proprio: | 2.195.597 | 1.926.716 |
| - buona esecuzione lavori | 1.357.414 | 1.397.624 |
| - partecipazione a gare d'appalto | 23.792 | 29.460 |
| - acconti ricevuti | 397.403 | 132.834 |
| - ritenute a garanzia | 129.338 | 108.799 |
| - oneri fiscali | 136.641 | 126.291 |
| - altre causali | 151.009 | 131.709 |
| Totale altre garanzie personali | 7.814.536 | 7.287.403 |
| Totale generale | 7.994.856 | 7.392.762 |
Le fidejussioni e le altre garanzie prestate nell'interesse di controllate e collegate sono state rilasciate a garanzia di affidamenti bancari, di finanziamenti e di anticipi ricevuti.
La Società ha la capacità di far fronte agli impegni finanziari sia nei confronti di terzi che nei confronti delle società del Gruppo anche tenuto conto di quanto riportato nel paragrafo "Continuità aziendale".
Le altre garanzie personali prestate da terzi nell'interesse proprio riguardano essenzialmente contratti autonomi di garanzia rilasciati nei confronti del beneficiario (committente o creditore), ovvero nei confronti di banche o di altri soggetti che hanno a loro volta rilasciato garanzie nell'interesse dell'impresa.

Per valore nominale di un contratto derivato si intende l'ammontare contrattuale con riferimento al quale i differenziali sono scambiati; tale ammontare può essere espresso sia in termini di quantità monetarie sia in termini di quantità fisiche (ad esempio barili, tonnellate, etc.). Le quantità monetarie in valuta estera sono convertite in euro applicando il cambio corrente alla data di chiusura dell'esercizio.
I valori nominali dei contratti derivati, riepilogati successivamente, non rappresentano gli ammontari scambiati tra le parti e pertanto non costituiscono una misura dell'esposizione al rischio di credito per l'impresa che è limitata al fair value positivo dei contratti a fine esercizio.
I contratti derivati sono posti in essere al fine di ridurre l'esposizione ai rischi di mercato connessa con le fluttuazioni dei rapporti di cambio tra le diverse valute nelle quali sono espresse le operazioni commerciali e finanziarie.
| Valore nominale al | ||
|---|---|---|
| (migliaia di euro) | 31.12.2021 | 31.12.2022 |
| Contratti su cambi a termine: | ||
| - impegni di acquisto valuta | 3.145.096 | 3.538.285 |
| - impegni di vendita valuta | 5.206.643 | 4.084.266 |
| Totale | 8.351.739 | 7.622.551 |
| Valore nominale al 31.12.2021 | Valore nominale al 31.12.2022 | |||
|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Acquisti | Vendite | Acquisti | Vendite |
| Dollaro USA | 2.875.768 | 4.473.291 | 2.954.047 | 3.556.384 |
| Corona norvegese | 1.621 | 4.908 | 14.407 | 10.014 |
| Zloty polacco | - | 216 | - | 212 |
| Dirham Emirati Arabi | 6.995 | 4.815 | 11.817 | 52.346 |
| Dinaro serbo | - | 9.277 | - | - |
| Yen giapponese | 29.564 | 28.705 | 5.205 | - |
| Riyal saudita | 11.758 | 255.058 | 310.562 | 37.107 |
| Dinaro kuwaitiano | 65.639 | 170.931 | 52.829 | 172.664 |
| Peso messicano | - | 23.095 | 21.650 | 9.667 |
| Franco svizzero | 2.392 | 5.747 | 1.529 | 2.545 |
| Dollaro Singapore | - | 29.451 | - | 100.002 |
| Lira sterlina | - | 38.832 | 24.336 | 23.755 |
| Dollaro australiano | 66.135 | 1.576 | 86.967 | 31.103 |
| Rublo russo | 67.188 | 94.090 | 11.028 | 11.028 |
| Leu rumeno | - | 41.894 | 25.968 | 55.698 |
| Dollaro canadese | 18.036 | 20.925 | - | 6.930 |
| Rand sudafricano | - | - | - | - |
| Baht thailandese | - | 263 | - | 269 |
| Siclo israeliano | - | 3.569 | 17.940 | 14.542 |
| Totale | 3.145.096 | 5.206.643 | 3.538.285 | 4.084.266 |
Il valore di mercato dei suddetti contratti riflette l'ammontare stimato da pagare o ricevere per porre termine al contratto alla data di chiusura dell'esercizio includendo, quindi, gli utili o le perdite non realizzati relativi ai contratti ancora aperti. Per stimare il valore di mercato dei contratti sono state utilizzate le quotazioni degli operatori di Borsa e adeguati modelli di pricing che hanno determinato il seguente plus (minus) valore teorico complessivo:
| (migliaia di euro) | 31.12.2021 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Contratti derivati su valute: | ||
| - plusvalore | 67.619 | 120.990 |
| - minusvalore | (117.970) | (102.618) |
| Totale | (50.351) | 18.372 |
La tabella che segue riporta i flussi oggetto di copertura al 31 dicembre 2022 per bande temporali:
| (migliaia di euro) | trimestre Primo 2023 |
trimestre Secondo 2023 |
trimestre Terzo 2023 |
trimestre Quarto 2023 |
Oltre 2024 | Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi | 483.643 | 544.935 | 569.214 | 491.155 | 30.247 | 2.119.194 |
| Costi | 322.342 | 290.672 | 162.486 | 160.637 | 180.420 | 1.116.557 |

Per far fronte al rischio di variazione dei tassi di interesse la Società ha stipulato con banche terze contratti di "Interest Rate Swap" (IRS).
Relativamente a questi contratti è stato concordato di scambiare con le controparti, a scadenze determinate, la differenza tra tasso fisso e variabile, calcolata su un valore nominale di riferimento.
I dati rilevanti riferiti agli Interest Rate Swap in essere a fine esercizio, stipulati con banche terze, sono riportati nella tabella seguente:
| 31.12.2021 | 31.12.2022 | ||
|---|---|---|---|
| Valore nominale | (migliaia di euro) | 75.000 | 37.500 |
| Tasso medio ponderato venduto | (%) | 0,129 | 0,129 |
| Tasso medio ponderato acquistato | (%) | (0,572) | 2,132 |
| Floor | (%) | (1,25) | (1,25) |
| Scadenza media ponderata | (anni) | 1 | 1 |
I tassi medi variabili sono basati sui tassi alla fine dell'esercizio e possono subire modifiche che potrebbero influenzare in modo significativo i futuri flussi finanziari. Il confronto tra i tassi acquistati e venduti non è indicativo del risultato dei contratti derivati posti in essere; la determinazione di questo risultato è effettuata tenendo conto dell'operazione sottostante.
Al 31 dicembre 2022 il valore di mercato della suddetta tipologia di contratto è positivo di 692 migliaia di euro. Le operazioni sottostanti oggetto di copertura sono previste realizzarsi entro novembre 2023.
Nel corso dell'esercizio 2022 sono stati stipulati contratti su merci per la gestione del rischio di prezzo. La tabella che segue riporta i flussi oggetto di copertura al 31 dicembre 2022 per bande temporali:
| (migliaia di euro) | trimestre Primo 2023 |
trimestre Secondo 2023 |
trimestre Terzo 2023 |
trimestre Quarto 2023 |
Oltre 2024 | Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Costi | 64 | 4.559 | 7.600 | 1.590 | - | 13.813 |
Relativamente ai contratti su merci il fair value netto positivo di 3.501 migliaia di euro è stato sospeso nella riserva di hedging, complessivamente positiva per 2.317 migliaia di euro.
CATEGORIE DI STRUMENTI FINANZIARI - VALORE DI ISCRIZIONE E RELATIVI EFFETTI ECONOMICI E PATRIMONIALI
Il valore di iscrizione degli strumenti finanziari e i relativi effetti economici e patrimoniali si analizzano come segue:
| di iscrizione Valore |
economico Proventi a conto rilevati (oneri) |
complessivo componenti economico del conto Altre |
|
|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | |||
| Strumenti finanziari di negoziazione | |||
| Strumenti derivati non di copertura (a) | (27.554) | 2.928 | - |
| Partecipazioni valutate al fair value | 572 | - | (58) |
| Crediti e debiti e altre attività (passività) valutate al costo ammortizzato: | |||
| - crediti commerciali e diversi (b) | 1.341.840 | (2.007) | - |
| - crediti finanziari (a) | 353.961 | 48.386 | - |
| - debiti commerciali e diversi e passività contrattuali (c) | 1.978.864 | (3.502) | - |
| - debiti finanziari (a) | 1.411.883 | (12.784) | - |
| Attività (passività) nette per contratti derivati di copertura (d) | 46.618 | (75.446) | (1.926) |
(a) Gli effetti a conto economico si riferiscono ai proventi (oneri) inseriti nella nota 36 "Proventi (oneri) finanziari" e nella nota 34 "Costi operativi - Altri proventi (oneri) operativi".
(b) Gli effetti a conto economico sono stati rilevati negli "Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi" (svalutazioni e perdite su crediti) e nella voce "Proventi (oneri) finanziari".
(c) Gli effetti a conto economico sono stati rilevati nella nota 36 "Proventi (oneri) finanziari".
(d) Gli effetti a conto economico sono stati rilevati nei "Ricavi della gestione caratteristica" e negli "Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi".
Di seguito è indicata la classificazione delle attività e passività finanziarie, valutati al fair value nello schema di stato patrimoniale, secondo la gerarchia del fair value definita in funzione della significatività degli input utilizzati nel processo di valutazione. In particolare, a seconda delle caratteristiche degli input utilizzati per la valutazione, la gerarchia del fair value prevede i seguenti livelli:
(a) livello 1: prezzi quotati (e non oggetto di modifica) su mercati attivi per le stesse attività o passività finanziarie;

In relazione a quanto sopra gli strumenti finanziari valutati al fair value al 31 dicembre 2022 si analizzano come di seguito indicato:
| 31.12.2022 | |||
|---|---|---|---|
| Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Totale |
| 572 | - | - | 572 |
| - | 121.682 | - | 121.682 |
| - | 102.618 | - | 102.618 |
Saipem SpA è parte in procedimenti giudiziari. La valutazione dei fondi rischi appostati è effettuata sulla base delle informazioni disponibili alla data, tenuto conto degli elementi di valutazione acquisiti da parte dei consulenti esterni che assistono il Gruppo. In relazione ai procedimenti penali in fase di indagini preliminari le informazioni disponibili per la valutazione del Gruppo non possono, per loro natura, essere complete, stante il segreto istruttorio che caratterizza i procedimenti in questione. Di seguito è indicata una sintesi dei procedimenti giudiziari più significativi.
Relativamente ai procedimenti legali pendenti gli accantonamenti non vengono contabilizzati quando l'esito negativo del procedimento è valutato come non probabile o quando non è possibile stimare l'esito del procedimento.
Tutti i contenziosi civili/arbitrali sono valutati anche dai legali esterni come dall'esito negativo non probabile (non vi sono accantonamenti).
Tutti i procedimenti penali sono valutati anche dai legali esterni come procedimenti il cui esito non può essere previsto (non vi sono accantonamenti) salvo in relazione al procedimento algerino GNL Arzew, per il quale è stato necessario prendere atto della sentenza di condanna di primo grado del 14 febbraio 2022 – che in data 28 giugno 2022 la Corte di Appello di Algeri ha confermato e che successivamente la Corte Suprema algerina – come risulta da comunicato stampa del 18 novembre 2022 – ha rigettato tutti i motivi di ricorso avverso la sentenza di secondo grado – ragion per cui è stato costituito un fondo per un importo pari a quanto oggetto di condanna in tale sentenza.
Il procedimento in Algeria - Sonatrach 1: in Algeria nel 2010 è stato avviato un procedimento che ha a oggetto diverse fattispecie e coinvolge a diverso titolo 19 indagati (cd. "inchiesta Sonatrach 1"). Société nationale pour la recherche, la production, le transport, la transformation et la commercialisation des hydrocarbures SpA ("Sonatrach") si è costituita parte civile in tale procedimento e anche il Trésor Public algerino ha formulato analoga richiesta.
Anche la società algerina Saipem Contracting Algérie SpA ("Saipem Contracting Algérie") è parte in tale procedimento in relazione alle modalità di assegnazione del contratto GK3 da parte di Sonatrach. In relazione a tale procedimento alcuni conti correnti in valuta locale di Saipem Contracting Algérie sono stati bloccati.
In particolare, nel 2012, in occasione di rinvio alla "Chambre d'accusation" presso la Corte di Algeri, Saipem Contracting Algérie ha ricevuto una comunicazione che formalizzava l'esistenza di un'indagine nei suoi confronti, relativa a un'asserita maggiorazione dei prezzi in occasione dell'aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale beneficiando dell'autorità o influenza di rappresentanti di tale organismo. Il contratto GK3 era stato assegnato nel giugno 2009 per un importo equivalente (al cambio in essere al momento dell'assegnazione del contratto) a circa 433,5 milioni di euro.
All'inizio del 2013 la "Chambre d'accusation" ha pronunciato il rinvio a giudizio di Saipem Contracting Algérie e confermato il predetto blocco dei conti correnti. Secondo la tesi accusatoria il prezzo offerto sarebbe stato superiore al prezzo di mercato per una percentuale fino al 60%; secondo la tesi accusatoria tale asserita maggiorazione rispetto al prezzo di mercato si sarebbe ridotta a una percentuale fino al 45% del prezzo, a seguito dello sconto negoziato tra le parti successivamente all'offerta. Nel mese di aprile 2013 e nel mese di ottobre 2014 la Corte Suprema algerina ha rigettato la richiesta di sblocco dei conti correnti che Saipem Contracting Algérie aveva presentato sin dal 2010. Gli atti sono stati quindi trasmessi al Tribunale di Algeri che, all'udienza del 15 marzo 2015, ha rinviato il procedimento all'udienza del 7 giugno 2015, nel corso della quale, stante l'assenza di alcuni testimoni, il Tribunale ha rinviato d'ufficio il processo a una sessione penale. All'udienza fissata per il 27 dicembre 2015 il processo ha avuto inizio. All'udienza del 20 gennaio 2016 la Procura della Repubblica di Algeri ha chiesto la condanna di tutti i 19 soggetti incolpati nei cui confronti è in corso il processo "Sonatrach 1".
Quanto a Saipem Contracting Algérie, la Procura della Repubblica di Algeri ha chiesto la condanna della stessa società all'ammenda di 5 milioni di dinari algerini (pari al cambio a circa 40.000 euro).
La Procura della Repubblica di Algeri ha chiesto, inoltre, la condanna alla confisca del profitto asseritamente conseguito, nella misura eventualmente accertata dal Tribunale, di tutti i 19 soggetti incolpati di cui è stata chiesta la condanna (tra i quali Saipem Contracting Algérie).
Per la fattispecie contestata a Saipem Contracting Algérie, la normativa locale prevede una pena principale di natura pecuniaria (pari a un massimo di circa 40.000 euro) e contempla la possibilità che, in relazione all'ipotesi di reato contestata, possano essere comminate pene accessorie come la confisca del profitto conseguito in seguito all'asserito reato (che sarebbe pari all'asserita maggiorazione rispetto al prezzo di mercato del contratto GK3 nella misura eventualmente accertata dall'autorità giudiziaria) e/o sanzioni di natura interdittiva.
Il 2 febbraio 2016 è stata pronunciata dal Tribunale di Algeri la sentenza di primo grado. Tale sentenza ha, tra l'altro, condannato Saipem Contracting Algérie al pagamento di un'ammenda d'importo pari a circa 4 milioni di dinari algerini (corrispondenti a circa 30.000 euro). In particolare, Saipem Contracting Algérie è stata ritenuta responsabile, in relazione all'appalto per la realizzazione del gasdotto GK3, della fattispecie sanzionata dalla legge algerina in caso di "maggiorazione dei prezzi in occasione dell'aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale beneficiando dell'autorità o influenza di rappresentanti di tale società". La sentenza ha, inoltre, disposto di rimettere nella disponibilità di Saipem

Contracting Algérie due conti correnti in valuta locale, il cui saldo totale ammonta a circa 65,6 milioni di euro (importo calcolato al cambio del 31 dicembre 2022), che sono stati bloccati nel 2010.
L'ente committente Sonatrach, che si era costituita parte civile nel procedimento, si è riservata di far valere in sede civile le proprie pretese. La richiesta di costituzione di parte civile del Trésor Civil algerino è invece stata rigettata.
La decisione del 2 febbraio 2016 del Tribunale di Algeri, in attesa del deposito delle relative motivazioni, è stata impugnata dinanzi alla Corte di Cassazione: da Saipem Contracting Algérie (che aveva chiesto l'assoluzione e aveva preannunciato che avrebbe impugnato la decisione); dal Procuratore Generale (che aveva chiesto la condanna a 5 milioni di dinari algerini e la confisca, richieste respinte dal Tribunale, che – come detto – ha invece condannato Saipem Contracting Algérie al minore importo di circa 4 milioni di dinari algerini); dal Trésor Civil (la cui richiesta di costituirsi parte civile contro Saipem Contracting Algérie è stata – come detto – respinta dal Tribunale); da tutti gli altri condannati, relativamente alle statuizioni che li riguardano.
Per effetto delle citate impugnazioni, la decisione del Tribunale di Algeri è stata sospesa di pieno diritto e, quindi, sono rimasti sospesi, in pendenza del giudizio di Cassazione, l'esecuzione:
≥ dell'irrogazione dell'ammenda di circa 30.000 euro; e
≥ dello sblocco dei due conti correnti il cui saldo totale ammonta a circa 65,6 milioni di euro (importo calcolato al cambio del 31 dicembre 2022). Sonatrach non ha impugnato la decisione del Tribunale, coerentemente con la sua richiesta, accolta dal medesimo Tribunale, di riservarsi di svolgere un'eventuale successiva azione di risarcimento danni in un procedimento civile. Tale azione civile non è stata avviata da Sonatrach.
Con la decisione del 17 luglio 2019, le cui motivazioni sono state rese disponibili il 7 ottobre 2019, la Corte di Cassazione algerina ha cassato integralmente la decisione del Tribunale di Algeri del 2 febbraio 2016 accogliendo i ricorsi di tutti i ricorrenti (ivi incluso il ricorso di Saipem Contracting Algérie) e rinviando la causa al Tribunale di Appello di Algeri.
All'udienza del 17 febbraio 2021 il processo ha avuto inizio. Il 12 dicembre 2022 è stata pronunciata dal Tribunale di Appello di Algeri la sentenza e nel comunicato stampa del 12 dicembre 2022 Saipem SpA ha informato come segue:
"Accolte in larga parte le argomentazioni difensive della Società. Nuova citazione a comparire.
Facendo seguito ai comunicati stampa diffusi in data 2 febbraio 2016 e 17 luglio 2019, si informa che oggi la Corte di Appello di Algeri si è pronunciata nel procedimento penale cd. Sonatrach 1 in corso dal 2010 in Algeria nei riguardi di Saipem Contracting Algérie relativamente alle modalità di assegnazione nel 2009 del progetto GK3. In tale procedimento la società Saipem Contracting Algérie era accusata della fattispecie sanzionata dalla legge algerina in caso di 'maggiorazione dei prezzi in occasione dell'aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale beneficiando dell'autorità o influenza di rappresentanti di tale società'.
In particolare, la Corte di Appello di Algeri, accogliendo in larga parte le argomentazioni difensive della Società, ha rigettato la richiesta di danni presentati dal Tesoro algerino confermando per il resto la sentenza di primo grado. Per effetto di tale decisione, la medesima Corte d'Appello ha altresì disposto la revoca del sequestro dei conti correnti per un ammontare pari a 63,2 milioni di euro equivalenti riferibili al procedimento in parola.
Si ricorda che il procedimento si era concluso in primo grado il 2 febbraio 2016 con la decisione del Tribunale di Algeri con la quale si condannava Saipem Contracting Algérie al pagamento di un'ammenda d'importo pari a circa 4 milioni di dinari algerini (corrispondenti a circa 30.000 euro). La decisione di primo grado era stata impugnata alla Cassazione algerina che con la decisione del 17 luglio 2019 aveva cassato integralmente la decisione del Tribunale di Algeri del 2 febbraio 2016 ragion per cui la Corte di Appello di Algeri aveva avviato il processo conclusosi oggi.
Si ricorda che l'autorità giudiziaria italiana, all'esito di un procedimento penale in cui sono state analizzate anche le modalità di assegnazione nel 2009 del progetto GK3 Arzew, ha pronunciato il 14 dicembre 2020 sentenza di assoluzione in via definitiva.
Saipem Contracting Algérie, nell'accogliere con favore la sentenza, valuterà se ricorrere per Cassazione avverso la decisione della Corte di Appello relativamente all'ammenda comminata.
Per maggiori informazioni sul procedimento in Algeria si rinvia alla descrizione dettagliata del procedimento contenuta nella sezione 'Contenziosi' della Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2022 di Saipem SpA (pagg. 147-148).
Sempre con riferimento a progetti risalenti al 2008, Saipem ha, altresì, ricevuto una citazione a comparire, con altri soggetti fisici e giuridici, avanti al Tribunale algerino nell'ambito di un nuovo procedimento per 'maggiorazione dei prezzi in occasione dell'aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale con l'autorità e l'influenza dei suoi agenti, per ottenere prezzi vantaggiosi rispetto a quelli normalmente praticati, o per modificare, a loro vantaggio, la qualità dei materiali o dei servizi o i tempi di consegna o di fornitura. Traffico di influenze. Violazione delle leggi e dei regolamenti sui cambi e movimenti di capitali da e verso l'estero'. La società, che contesta ogni addebito, parteciperà attivamente al procedimento al fine di chiarire la propria estraneità ai fatti, avendo sempre agito in conformità al quadro normativo in materia".
Il 19 dicembre 2022 Saipem Contracting Algérie ha impugnato davanti alla Corte di Cassazione la decisione della Corte di Appello di Algeri del 12 dicembre 2022 relativamente all'ammenda comminata. Il 16 febbraio 2023 Saipem Contracting Algérie ha depositato la propria memoria coi motivi ampliativi di ricorso.
Indagini in corso - Algeria - Sonatrach 2: nel mese di marzo 2013 è stato convocato presso il Tribunale di Algeri l'allora legale rappresentante di Saipem Contracting Algérie al quale il giudice istruttore locale ha comunicato verbalmente l'avvio di un'indagine (cd. inchiesta "Sonatrach 2") "a carico di Saipem Contracting Algérie per i seguenti capi di imputazione: artt. 25a, 32 e 53 della L. n. 01/2006 della lotta contro la corruzione", e ha richiesto la consegna di alcuni documenti (statuti societari) e altre informazioni relativi alle società Saipem Contracting Algérie, Saipem SpA e Saipem SA. Successivamente a tale convocazione non sono seguite ulteriori attività o richieste.
GNL3 Arzew - Algeria: il 16 ottobre 2019 e il 21 ottobre 2019 Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri sono state convocate dal giudice istruttore presso la Corte Suprema, nell'ambito di indagini relative a fatti del 2008 (assegnazione del contratto GNL3 Arzew). Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri sono state ulteriormente convocate per il 18 novembre 2019 dal Procuratore Generale presso la Corte Suprema di Algeri per assumere informazioni e documenti relativamente al contratto GNL3 Arzew assegnato nel 2008 da Sonatrach.

Il 18 novembre 2019 si è svolta l'ulteriore audizione del rappresentante di Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri, nel corso del quale sono state fornite le informazioni e la documentazione richieste dal Procuratore Generale di Algeri, il quale ha assegnato a Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri il termine fino al 4 dicembre 2019 per la consegna di ulteriore documentazione. Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri hanno prontamente provveduto a depositare quanto richiesto entro il termine del 4 dicembre 2019.
Il Procuratore Generale di Algeri ha inoltre richiesto la convocazione di un rappresentante di Saipem Contracting Algérie. Il Procuratore Generale di Algeri il 20 novembre 2019 ha comunicato a Saipem Contracting Algérie e a Snamprogetti succursale di Algeri che il Tresor Public algerino si è costituito parte civile in questo procedimento.
Il 9 dicembre 2020 si è svolta l'audizione del rappresentante in loco di Saipem Contracting Algérie.
Saipem SpA succursale di Algeri, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri sono state nuovamente convocate il 16 dicembre 2020.
Nel mese di settembre 2021 si è appreso che il Tribunale di Algeri – Sidi Mhamed pole economic et financier – preso atto della chiusura delle indagini ha emesso un ordine di sequestro di alcuni conti correnti bancari in Algeria di società del Gruppo Saipem. Su tali conti vi è una giacenza di circa 837 mila euro.
L'avvio del processo relativo all'assegnazione nel 2008 del contratto GNL3 Arzew è stato inizialmente fissato davanti al Tribunale di Algeri pole economic et financier per l'udienza del 6 dicembre 2021, la quale è stata rinviata dapprima alla data del 20 dicembre 2021, poi alla data del 3 gennaio 2022. All'udienza del 17 gennaio 2022 il processo è stato prima rinviato al 24 gennaio 2022 e poi da ultimo all'udienza del 31 gennaio 2022.
In tale procedimento penale, che coinvolge 38 tra persone fisiche (tra cui l'ex Ministro dell'Energia algerino, alcuni ex dirigenti della Sonatrach e funzionari delle dogane algerini) e persone giuridiche, il Pubblico Ministero sostiene che – con riguardo all'aggiudicazione nel 2008 e all'esecuzione del contratto per il progetto GNL3 Arzew contratto (il cui valore originario era di circa 2,89 miliardi di euro) – sarebbero state commesse asseritamente le seguenti ipotesi di reati, inter alia, da Saipem SpA filiale algerina, Snamprogetti SpA filiale algerina, Saipem Contracting Algérie, da due ex dipendenti del Gruppo Saipem e da un dipendente del Gruppo Saipem:
(i) la "maggiorazione dei prezzi in occasione dell'aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale beneficiando dell'autorità o influenza di rappresentanti di tale organismo";
(ii) la violazione di alcune norme doganali algerine.
Sonatrach, il Trésor Public algerino e l'Agenzia delle Dogane hanno chiesto di essere ammessi come parti civili nel procedimento. Il processo è stato dichiarato aperto all'udienza del 31 gennaio 2022. All'udienza del 1° febbraio 2022 il giudice ha dichiarato chiusa la fase dibattimentale. La sentenza è attesa per il 14 febbraio 2022. Il Gruppo Saipem si è difeso nel merito contestando l'infondatezza delle accuse rilevando tra l'altro la sentenza definitiva di assoluzione pronunciata dall'autorità giudiziaria italiana in merito a fattispecie che comprendevano anche l'assegnazione del contratto GNL3 Arzew e in ogni caso gli effetti della transazione sottoscritta con Sonatrach il 14 febbraio 2018 che ha avuto ad oggetto anche l'arbitrato precedentemente pendente relativamente al medesimo progetto.
Con comunicato stampa del 15 febbraio 2022 Saipem SpA ha informato come segue:
"Il Tribunale di Algeri si è ieri pronunciato in primo grado nel procedimento penale in corso dal 2019 in Algeria relativamente, tra l'altro, alle modalità di assegnazione nel 2008 del progetto GNL3 Arzew.
Saipem, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA Algeria Branch impugneranno in appello la decisione di condanna del Tribunale di Algeri con conseguente sospensione degli effetti della stessa.
Si ricorda che l'autorità giudiziaria italiana, all'esito di un procedimento penale in cui sono state analizzate anche le modalità di assegnazione nel 2008 del progetto GNL 3 Arzew, ha pronunciato il 14 dicembre 2020 sentenza di assoluzione in via definitiva.
Con riferimento al procedimento penale oggetto della sentenza del Tribunale di Algeri, le società Saipem, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA Algeria Branch sono state accusate delle fattispecie sanzionate dalla legge algerina in caso di: 'maggiorazione dei prezzi in occasione dell'aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale beneficiando dell'autorità o influenza di rappresentanti di tale società' e di 'false dichiarazioni doganali'.
La sentenza del Tribunale di Algeri di ieri, relativamente a entrambi i capi di accusa, ha stabilito a carico di Saipem, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA Algeria Branch un'ammenda e risarcimenti danni per importi complessivamente equivalenti a circa 192 milioni di euro. L'esito della sentenza ha determinato la rilevazione nel bilancio al 31 dicembre 2021 di un onere di pari importo, il cui versamento resta, peraltro, sospeso a seguito dell'impugnazione in appello.
Il Tribunale di Algeri ha, inoltre, condannato due ex dipendenti del Gruppo Saipem (l'allora responsabile del progetto GNL3 Arzew e un ex dipendente algerino) rispettivamente a 5 e 6 anni di reclusione. Un altro dipendente del Gruppo Saipem è stato invece assolto da ogni accusa.
Le motivazioni della sentenza non sono ancora state rese disponibili dal Tribunale di Algeri".
Dei circa 201 milioni di euro di cui alla sentenza di condanna in primo grado, 140 milioni di euro sono relativi a statuizioni a favore delle parti civili e circa 61 milioni di euro sono relativi ad ammende (gli importi sono calcolati al cambio del 30 giugno 2022).
In data 16 febbraio 2022 le società Saipem SpA succursale di Algeri, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri hanno impugnato la sentenza del 14 febbraio 2022.
Il 4 aprile 2022 sono state rese disponibili le motivazioni della sentenza del Tribunale di Algeri.
La prima udienza nel giudizio di appello, inizialmente fissata per il 12 aprile 2022, è stata rinviata dapprima al 10 maggio 2022 e successivamente al 24 maggio 2022.
All'udienza del 24 maggio 2022 il Giudice ha rinviato la prima udienza al 14 giugno 2022.
All'udienza del 14 giugno 2022 il Giudice ha indicato il 28 giugno 2022, salvo possibili rinvii, come data per l'emissione della decisione.
Con comunicato stampa del 28 giugno 2022 Saipem SpA ha informato come segue:
"La Corte di Appello di Algeri si è oggi pronunciata nel procedimento penale in corso dal 2019 in Algeria relativamente, tra l'altro, alle modalità di assegnazione nel 2008 del progetto GNL3 Arzew. In tale procedimento le società Saipem SpA, Saipem

Contracting Algérie e Snamprogetti SpA Algeria Branch sono state accusate delle fattispecie sanzionate dalla legge algerina in caso di: 'maggiorazione dei prezzi in occasione dell'aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale beneficiando dell'autorità o influenza di rappresentanti di tale società' e di 'false dichiarazioni doganali'. La Corte di Appello di Algeri, relativamente a entrambi i capi di accusa, ha oggi confermato la sentenza di primo grado del Tribunale di Algeri del 14 febbraio 2022. Tale sentenza aveva stabilito a carico di Saipem SpA, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA Algeria Branch ammende e risarcimenti danni per importi complessivamente equivalenti a circa 199 milioni di euro (di cui circa 60 milioni di euro quali ammende e circa 139 milioni di euro quali statuizioni a favore delle parti civili). A seguito della sentenza di primo grado del Tribunale di Algeri, la Società aveva già accantonato nel bilancio al 31 dicembre 2021 un onere di pari importo, il cui versamento era rimasto, peraltro, sospeso a seguito dell'impugnazione dinanzi alla Corte di Appello. Il Tribunale di Algeri aveva, inoltre, condannato due ex dipendenti del Gruppo Saipem (l'allora responsabile del progetto GNL3 Arzew e un ex dipendente algerino) rispettivamente a 5 e 6 anni di reclusione. Un altro dipendente del Gruppo Saipem era stato invece assolto da ogni accusa.
Le motivazioni della sentenza non sono ancora state rese disponibili dalla Corte di Appello.
Si ricorda che l'autorità giudiziaria italiana, all'esito di un procedimento penale in cui sono state analizzate anche le modalità di assegnazione nel 2008 del progetto GNL3 Arzew, ha pronunciato il 14 dicembre 2020 sentenza di assoluzione in via definitiva.
Saipem SpA, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA Algeria Branch impugneranno tempestivamente presso la Corte Suprema algerina la decisione della Corte di Appello di Algeri. Sulla base dell'ordinamento algerino l'impugnazione sospende gli effetti della sentenza di appello quanto alla decisione relativa alle ammende (pari a circa 60 milioni di euro), mentre le statuizioni a favore delle parti civili (pari a circa 139 milioni di euro) sono esecutive anche in pendenza dell'impugnazione.
La sentenza di condanna, il cui importo è già accantonato a valere sul bilancio al 31 dicembre 2021, non pregiudica la validità della manovra finanziaria e la realizzazione degli obiettivi del Piano Strategico 2022-2025".
In data 31 luglio 2022 Saipem SpA succursale di Algeri, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri hanno impugnato dinnanzi alla Corte Suprema algerina la decisione della Corte di Appello di Algeri del 28 giugno 2022.
Con comunicato stampa del 18 novembre 2022 Saipem SpA ha informato come segue:
"Saipem SpA, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA Algeria Branch si riservano di impugnare la decisione della Corte Suprema algerina.
Facendo seguito ai comunicati stampa diffusi in data 15 febbraio e 28 giugno 2022 si informa che la Corte Suprema algerina si è pronunciata nell'ambito del procedimento penale relativo al progetto GNL3 Arzew, rigettando i motivi di ricorso presentati da tutti i ricorrenti avverso la decisione della Corte di Appello di Algeri emessa in data 28 giugno 2022. In particolare, in data odierna, Saipem SpA, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA Algeria Branch hanno ricevuto la notifica della suddetta decisione per il tramite dei propri legali locali il 18 novembre 2022.
Si ricorda che la Corte di Appello di Algeri in data 28 giugno 2022 aveva confermato la sentenza di condanna di primo grado del Tribunale di Algeri del 14 febbraio 2022 a carico delle suddette ricorrenti per le fattispecie e per gli importi dettagliatamente indicati nei sopra richiamati comunicati stampa.
Si ricorda che l'autorità giudiziaria italiana, all'esito di un procedimento penale in cui sono state analizzate anche le modalità di assegnazione nel 2008 del progetto GNL3 Arzew, ha pronunciato il 14 dicembre 2020 sentenza di assoluzione in via definitiva.
Saipem SpA, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA Algeria Branch, che hanno sempre contestato gli addebiti, si riservano di impugnare la decisione della Corte Suprema algerina presso ogni sede competente.
Si ricorda che, a seguito della sentenza di primo grado del Tribunale di Algeri del 14 febbraio 2022 sono stati già accantonati nel bilancio al 31 dicembre 2021 oneri corrispondenti.
Per maggiori informazioni sul procedimento relativo al progetto GNL3 Arzew in Algeria si rinvia alla descrizione dettagliata contenuta nella sezione 'Contenziosi' della Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2022 di Saipem SpA (pagg. 148-149)".
Ai sensi del diritto algerino l'ammenda e i risarcimenti non sono al momento esigibili.
Il procedimento in Algeria - Sonatrach 3: il 17 novembre 2022 il legale rappresentante di Saipem SpA succursale di Algeri è stato convocato dal Giudice del Polo Penale Economico e Finanziario del Tribunale di Algeri, Sezione 1, al quale è stato comunicato verbalmente l'esistenza di un'istruttoria riguardante alcuni contratti di Competitive Feed del 2008 e che l'indagate verterebbe anche su altre persone fisiche e giuridiche.
Il Giudice ha indicato i capi di imputazione a carico di Saipem SpA succursale di Algeri, per presunte "maggiorazione dei prezzi in occasione dell'aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale con l'autorità e l'influenza dei suoi agenti, per ottenere prezzi vantaggiosi rispetto a quelli normalmente praticati, o per modificare, a loro vantaggio, la qualità dei materiali o dei servizi o i tempi di consegna o di fornitura. Traffico di influenze. Violazione delle leggi e dei regolamenti sui cambi e movimenti di capitali da e verso l'estero."
Il 22 novembre 2022 si è svolta una seconda audizione del legale rappresentante di Saipem SpA succursale di Algeri, il quale ha fornito tutti gli elementi anche di carattere documentale, atti a chiarire la regolarità della posizione di Saipem SpA succursale di Algeri nell'ambito delle procedure dei Competitive Feed.
La prima udienza originariamente fissata l'8 dicembre 2022 è stata rinviata al 29 dicembre 2022 e poi successivamente rinviata alla data del 5 gennaio 2023.
Il processo è iniziato il 5 gennaio 2023 e si è concluso con l'udienza del 10 gennaio 2023.
Con comunicato stampa del 19 gennaio 2023 Saipem SpA ha informato come segue: "Saipem: decisione del Tribunale di Algeri nel procedimento relativo a una gara del 2008 per gli studi di competitive feed Rhourde Nouss QH.
La Società impugnerà la decisione dinanzi alla Corte di Appello di Algeri.
Milano, 19 gennaio 2023 - In seguito al comunicato stampa diffuso in data 12 dicembre 2022 si informa che, in data odierna, il Tribunale di Algeri si è pronunciato in primo grado nel procedimento penale avviato nel dicembre 2022 in Algeria nei confronti di Saipem SpA in relazione alla partecipazione della società a una gara del 2008 relativa agli studi di competitive feed Rhourde Nouss QH.

In base al dispositivo comunicato a Saipem SpA dai propri legali locali, il Tribunale di Algeri, in accoglimento delle difese della Società, ha assolto quest'ultima dall'accusa del reato di 'violazione delle leggi e dei regolamenti sui cambi e movimenti di capitali da e verso l'estero' e del reato di 'traffico di influenze'.
Il medesimo Tribunale ha altresì ritenuto Saipem SpA responsabile del reato di 'maggiorazione dei prezzi in occasione dell'aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale con l'autorità e l'influenza dei suoi agenti, per ottenere prezzi vantaggiosi rispetto a quelli normalmente praticati, o per modificare, a loro vantaggio, la qualità dei materiali o dei servizi o i tempi di consegna o di fornitura', comminando la sola sanzione pecuniaria pari a circa 34.000 euro equivalenti.
Con riferimento poi alle richieste di costituzione di parte civile di Sonatrach e del Trésor Public, il Tribunale di Algeri, preso atto dell'assenza di domande risarcitorie da parte di Sonatrach nei confronti di Saipem, ha accolto in minima parte le istanze del Trésor Public, riconoscendo in favore di quest'ultimo un risarcimento complessivo pari a circa 680.000 euro equivalenti, la cui quota di diretta competenza Saipem SpA è pari a circa 170.000 euro equivalenti.
La Società, nell'accogliere con favore il contenuto assolutorio della decisione, impugnerà in appello il condannatorio del Tribunale di Algeri, con conseguente sospensione degli effetti penali e civili della stessa".
Il 26 gennaio 2023 Saipem SpA ha proposto appello avverso la decisione di primo grado del 19 gennaio 2023.
La Corte d'Appello di Algeri ha fissato la prima udienza alla data del 2 marzo 2023.
Azioni giudiziarie in corso. Il primo procedimento con investitori istituzionali di nazionalità estera - primo grado: il 28 aprile 2015 alcuni investitori istituzionali di nazionalità estera hanno convenuto Saipem SpA dinanzi al Tribunale di Milano, chiedendo la condanna della Società al risarcimento di asseriti danni (quantificati in circa 174 milioni di euro), con riguardo a investimenti in azioni Saipem SpA che gli attori dichiarano di aver effettuato sul mercato secondario. In particolare, gli attori hanno chiesto la condanna di Saipem SpA al risarcimento di asseriti danni, che deriverebbero: (i) in via principale, dalla comunicazione al mercato di informazioni asseritamente "inesatte", nel periodo compreso tra il 13 febbraio 2012 e il 14 giugno 2013; o (ii) in via subordinata, dalla comunicazione asseritamente "ritardat[a]", intervenuta soltanto in data 29 gennaio 2013, con il primo "profit warning" (cd. "primo comunicato") di informazioni privilegiate che sarebbero state nella disponibilità della Società sin dal 31 luglio 2012 (o da una diversa data da accertarsi in corso di causa, individuata dagli attori, in via ulteriormente subordinata, nel 24 ottobre 2012, nel 5 dicembre 2012, nel 19 dicembre 2012 o nel 14 gennaio 2013), nonché di informazioni asseritamente "incomplete e inesatte", che sarebbero state diffuse nel periodo compreso tra il 30 gennaio 2013 e il 14 giugno 2013, data del secondo "profit warning" (cd. "secondo comunicato"). Saipem SpA si è costituita in giudizio – il quale ha assunto il numero R.G. 28789/2015 – contestando integralmente le richieste avversarie, eccependone l'inammissibilità e, comunque, l'infondatezza nel merito.
Le parti hanno provveduto – come da ordinanza resa dal Giudice all'udienza del 31 maggio 2017 – al deposito delle memorie di cui all'art. 183, comma 6, c.p.c. Con la stessa ordinanza il Tribunale ha fissato al 1° febbraio 2018 l'udienza per l'eventuale ammissione dei mezzi istruttori.
Con la stessa ordinanza del 31 maggio 2017, il Tribunale ha disposto la separazione del giudizio per cinque degli attori e questo separato procedimento – il quale ha assunto il numero R.G. 28177/2017 – è stato dichiarato estinto ai sensi dell'art. 181, c.p.c., in data 7 novembre 2017.
A scioglimento della riserva assunta all'udienza del giorno 1° febbraio 2018, il Giudice, con ordinanza del 2 febbraio 2018, ha rinviato il procedimento all'udienza del 19 luglio 2018, ai sensi dell'art. 187, comma 2, c.p.c. Nel corso di tale udienza, dopo la precisazione delle conclusioni delle parti, il Giudice ha assegnato alle stesse il termine per il deposito di memorie conclusionali e delle memorie di replica.
Il 2 ottobre 2018 Saipem SpA ha provveduto al deposito della memoria conclusionale e in data 22 ottobre 2018 Saipem SpA ha provveduto al deposito della memoria di replica.
Il 9 novembre 2018 il Tribunale ha depositato la sentenza n. 11357 respingendo nel merito la domanda degli attori. Il Tribunale ha, infatti, statuito la mancata dimostrazione da parte degli attori del possesso di azioni Saipem SpA nel periodo sopra indicato e ha condannato gli stessi attori al pagamento di 100.000 euro a favore di Saipem SpA, a titolo di rimborso delle spese legali.
Appello: gli investitori istituzionali il 31 dicembre 2018 hanno impugnato la sopra citata sentenza dinanzi alla Corte di Appello di Milano, chiedendone la riforma e domandando la condanna di Saipem SpA al pagamento di circa 169 milioni di euro. La prima udienza dinanzi alla Corte di Appello di Milano è stata celebrata il 22 maggio 2019. A tale udienza il Giudice dell'appello ha rinviato il giudizio all'udienza del 15 luglio 2020 per la precisazione delle conclusioni delle parti.
All'udienza del 15 luglio 2020 le parti hanno precisato le rispettive conclusioni e la Corte di Appello ha assegnato alle parti il termine del 14 ottobre 2020 per il deposito delle comparse conclusionali e il termine del 3 novembre 2020 per il deposito delle memorie di replica.
La Corte di Appello con un'ordinanza emessa il 16 novembre 2020 ha disposto la produzione in giudizio della traduzione di alcuni documenti a cura delle parti, fissando a tal fine un'udienza per il deposito per il 20 gennaio 2021.
All'udienza del 20 gennaio 2021 il Giudice, dopo aver verificato il deposito dei documenti richiesti, ha fissato una nuova udienza per il 10 febbraio 2021. A tale udienza la causa è stata trattenuta in decisione senza termini per ulteriori scritti conclusivi. Il 23 febbraio 2021 il Giudice ha emesso un'ordinanza con la quale ha disposto un'integrazione istruttoria.
In data 14 aprile 2022 il CTU ha depositato la propria relazione tecnica in cui ha ritenuto, in senso favorevole a Saipem SpA, che (i) i dati previsionali 2013, poi riflessi nel comunicato relativo al profit warning del 29 gennaio 2013, non potessero essere considerati noti, sufficientemente attendibili e definitivi prima della data di tale comunicato e che (ii) Saipem non fosse in grado di comunicare al mercato in modo attendibile la revisione della guidance contenuta nel comunicato relativo al profit warning del 14 giugno 2013 prima di tale data. Il CTU conseguentemente non ha ritenuto di procedere alla quantificazione di qualsivoglia (preteso) danno lamentato dagli investitori. All'udienza di precisazione delle conclusioni del 4 maggio 2022 la Corte d'Appello di Milano ha trattenuto in decisione la causa. A esito dello scambio degli scritti conclusionali, depositati dalle parti rispettivamente

in data 4 e 25 luglio 2022, nei quali le controparti chiedevano la rinnovazione della consulenza tecnica, con ordinanza in data 16 settembre 2022, la Corte d'Appello ha disposto un'integrazione della consulenza tecnica per la quantificazione dei pretesi danni. La CTU è stata quindi depositata il 20 febbraio 2023 nella versione definitiva. All'udienza del 1° marzo 2023 è stata fissata l'udienza del 15 marzo 2023 alla presenza delle parti e del CTU per disporre il completamento della relazione di consulenza.
Il secondo procedimento dei 27 investitori istituzionali - primo grado: con atto di citazione del 4 dicembre 2017, ventisette investitori istituzionali hanno convenuto in giudizio, innanzi al Tribunale di Milano - sezione specializzata in materia di impresa, Saipem SpA e due ex amministratori delegati della stessa società, domandandone la condanna in solido (rispetto ai due ex esponenti aziendali, limitatamente ai rispettivi periodi di permanenza in carica) al risarcimento dei danni, patrimoniali e non patrimoniali, pretesamente sofferti in ragione di un'asserita manipolazione delle informazioni rese al mercato nel periodo compreso tra gennaio 2007 e giugno 2013.
La responsabilità di Saipem SpA viene configurata ai sensi dell'art. 1218, c.c. (responsabilità contrattuale), ovvero ai sensi dell'art. 2043, c.c. (responsabilità extracontrattuale), o, ancora, ai sensi dell'art. 2049, c.c. (responsabilità dei padroni e dei committenti) per gli illeciti asseritamente compiuti dai due ex esponenti aziendali citati in giudizio.
Il danno non è stato inizialmente quantificato dagli investitori, i quali si sono riservati di procedere alla relativa determinazione nel corso del giudizio.
La Società si è costituita in giudizio contestando integralmente le richieste avversarie, eccependone l'inammissibilità e comunque l'infondatezza in fatto e in diritto.
Il 5 giugno 2018 si è tenuta la prima udienza. In tale udienza il Giudice ha assegnato termini per memorie istruttorie, riservandosi all'esito dell'esame delle stesse memorie.
Le parti hanno ritualmente provveduto al deposito delle memorie di cui all'art. 183, comma 6, c.p.c. Nella memoria istruttoria ex art. 183, comma 6, n. 1, c.p.c., gli attori hanno provveduto alla quantificazione dei danni pretesamente sofferti nella misura di circa 139 milioni di euro. Nelle proprie memorie istruttorie Saipem e gli altri convenuti hanno rimarcato, in modo particolare, la mancata dimostrazione dell'acquisto, da parte degli attori, di azioni Saipem SpA sul mercato secondario. Anche in ragione di tale difetto di prova da parte degli attori, tutte le parti convenute hanno, dunque, domandato al Tribunale di fissare udienza per la precisazione delle conclusioni ai sensi dell'art. 187, c.p.c. Con la memoria ex art. 183, comma 6, n. 3, c.p.c., uno degli attori ha dichiarato di rinunciare agli atti della causa ex art. 306, c.p.c.
La Società, il 9 novembre 2018, ha depositato la sentenza n. 11357 resa dal Tribunale di Milano il 9 novembre 2018 all'esito del procedimento R.G. n. 28789/2015, avendo tale provvedimento deciso le stesse questioni preliminari di merito sollevate da Saipem SpA e dagli altri convenuti nel giudizio in esame, segnatamente con riferimento alla mancata prova dell'acquisto di azioni Saipem SpA.
Il 9 novembre 2019 Saipem SpA ha prodotto in giudizio l'ordinanza resa dal Tribunale Penale di Milano del 17 ottobre 2019, con riferimento al giudizio penale pendente R.G.N.R. 5951/2019, con la quale è stata dichiarata inammissibile in tale giudizio la costituzione di circa 700 parti civili, con motivazioni analoghe a quelle della sentenza n. 11357 resa dal Tribunale di Milano il 9 novembre 2018 all'esito del procedimento R.G. n. 28789/2015.
Gli attori con nota del 23 ottobre 2019 hanno rivolto istanza al Giudice affinché, in relazione alla nota di deposito di Saipem SpA del 9 novembre 2018, il Tribunale autorizzasse il deposito di un parere pro veritate.
Con nota in data 25 ottobre 2019 Saipem SpA ha eccepito l'inammissibilità della produzione da parte degli attori del suindicato parere.
Il Tribunale, a scioglimento della riserva assunta, con ordinanza ha fissato per il 3 novembre 2020 l'udienza di precisazione delle conclusioni, avendo ritenuto di dover rimettere al Collegio la decisione su tutte le domande ed eccezioni svolte dalle parti.
L'udienza del 3 novembre 2020 è stata rinviata al 9 febbraio 2021 con la trattazione scritta della causa.
All'udienza del 9 febbraio 2021 il Giudice ha trattenuto la causa in decisione, assegnando termini di legge per il deposito delle comparse conclusionali e delle memorie di repliche depositate rispettivamente il 12 aprile e il 3 maggio 2021.
Il 20 novembre 2021 il Tribunale di Milano ha deciso in senso favorevole a Saipem SpA respingendo con sentenza le domande degli attori per circa 101 milioni di euro su 139,6 milioni di euro.
Gli investitori le cui domande sono state respinte potranno presentare appello alla Corte di Appello di Milano. Gli stessi hanno nel frattempo corrisposto a Saipem SpA circa 150 mila euro per spese di soccombenza.
Il Tribunale di Milano con la predetta sentenza e con ordinanza del 20 novembre 2021 ha rimesso la causa in istruttoria relativamente alle ulteriori domande di danno per un importo di circa 38 milioni di euro.
Con ordinanza in data 10 marzo 2022 il Tribunale di Milano – su istanze di tutte le parti del giudizio – ha apportato alcune modifiche al dispositivo della sentenza di primo grado, aggiungendo alcuni attori e fondi/patrimoni separati al gruppo di quelli le cui domande sono state integralmente rigettate, e altri attori e fondi/patrimoni al gruppo degli investitori per cui è stata disposta la prosecuzione del giudizio in primo grado.
In forza della sentenza corretta con l'ordinanza predetta, la causa sta proseguendo in primo grado per investitori che hanno formulato domande in giudizio per l'importo di circa 38 milioni di euro.
All'udienza in data 9 febbraio 2022 il Tribunale ha assegnato alle parti termine sino al 7 marzo e 7 aprile 2022 per il deposito di note illustrative circa i riflessi della sentenza penale del 21 dicembre 2021 emessa nel procedimento penale R.G.N.R. 5951/2019 sul giudizio.
All'udienza del 9 maggio 2022 tutti i convenuti hanno insistito in via principale sulla concessione di termini in replica alle note degli investitori del 7 aprile 2022 e per illustrare la rilevanza della CTU (resa nel procedimento in appello avverso la sentenza di primo grado emessa nel giudizio R.G. 28789/2015), chiedendo che la causa sia trattenuta in decisione o, in subordine, qualora il Tribunale intendesse comunque proseguire l'istruttoria, che la stessa sia reindirizzata in modo da tenere conto delle risultanze della suindicata sentenza penale e della CTU.
Le controparti hanno invece chiesto di procedere con gli accertamenti istruttori e di valutare al più la CTU e la suindicata sentenza penale – entrambe a loro dire irrilevanti – nell'ambito delle indagini peritali che verranno demandate al CTU.

A scioglimento della riserva assunta all'udienza del 9 maggio 2022, il Tribunale ha autorizzato la produzione della CTU (resa nel diverso procedimento in appello avverso la sentenza di primo grado emessa nel giudizio R.G. 28789/2015) e ha assegnato termine congiunto alle parti sino al 29 luglio 2022 per note difensive sulla stessa, riservando all'esito ogni decisione.
Con ordinanza in data 4 ottobre 2022, comunicata in data 6 ottobre 2022, riservata ogni valutazione sulla rilevanza della sentenza penale assolutoria del 21 dicembre 2021 emessa nel procedimento penale R.G.N.R. 5951/2019 e della CTU resa nel procedimento R.G. 28789/2015, il Tribunale ha ritenuto di dare corso all'indagine tecnica a suo tempo disposta, con un quesito cristallizzato nel contraddittorio delle parti all'udienza in data 14 dicembre 2022, nominando lo stesso CTU del giudizio R.G. 28789/2015.
Appello: il 22 gennaio 2022 Saipem SpA ha proposto appello avverso la sentenza del 20 novembre 2021 nella parte in cui ha rimesso in istruttoria le pretese di tali attori. Le altre parti si sono costituite nei termini, formulando anche appello incidentale avverso la medesima sentenza. La prima udienza nel giudizio si è tenuta in data 28 settembre 2022. Il 24 gennaio 2022 anche gli investitori, le cui domande sono state respinte per mancata prova della titolarità delle azioni Saipem SpA nel periodo rilevante, hanno proposto appello avverso la sentenza del 20 novembre 2021.
Saipem SpA si è costituita in tale giudizio con comparsa di risposta contenente anche appello incidentale depositata in data 25 maggio 2022. Gli altri convenuti si sono costituiti depositando comparsa di risposta con appello incidentale nelle date 19 maggio e 20 maggio 2022.
In data 14 giugno 2022 gli altri investitori – per i quali la causa sta proseguendo in primo grado – si sono costituiti in giudizio, dichiarando di formulare appello incidentale sugli appelli incidentali proposti da Saipem SpA e dagli altri convenuti. Gli investitori appellanti hanno depositato in pari data note di udienza. All'udienza del 15 giugno 2022 la difesa di Saipem SpA ha eccepito l'inammissibilità, oltre che l'infondatezza nel merito, della comparsa di costituzione depositata il 14 giugno 2022 dagli investitori e delle difese formulate nelle note di udienza avversarie.
L'udienza del 15 giugno è stata rinviata al 28 settembre 2022 per consentire la riunione delle impugnazioni pendenti avverso la sentenza. Alla luce delle modifiche apportate dall'ordinanza di correzione del Tribunale di Milano in data 10 marzo 2022 alla sentenza dello stesso Tribunale di Milano del 20 novembre 2021, Saipem SpA ha impugnato in data 18 marzo la sentenza dello stesso Tribunale di Milano anche nelle parti corrette con l'ordinanza di correzione in data 10 marzo 2022, con riferimento agli attori e fondi dapprima omessi dal dispositivo e successivamente "aggiunti" al gruppo di quelli per cui è stata disposta la prosecuzione del giudizio in primo grado. Le altre parti si sono costituite con comparsa di costituzione in data 25 luglio 2022.
Considerata la pendenza di tre giudizi di impugnazione avverso la stessa sentenza, su richiesta congiunta delle parti, all'udienza in data 28 settembre 2022 la Corte d'Appello ha disposto la riunione dei tre giudizi e fissato udienza di precisazione delle conclusioni nei tre giudizi riuniti in data 5 luglio 2023.
Il nuovo procedimento con 27 investitori: con atto di citazione del 1° dicembre 2022, ventisette investitori istituzionali hanno convenuto in giudizio presso il Tribunale Civile di Milano - sezione specializzata in materia di impresa, Saipem SpA e due precedenti amministratori delegati della Società, domandandone la condanna in solido (rispetto ai due ex esponenti aziendali, limitatamente ai rispettivi periodi di permanenza in carica) al risarcimento dei danni, patrimoniali e non patrimoniali, pretesamente sofferti nel periodo compreso tra gennaio 2007 e giugno 2013.
La responsabilità di Saipem SpA viene configurata ai sensi dell'art. 1218, c.c. (responsabilità contrattuale), ovvero ai sensi dell'art. 2043, c.c. (responsabilità extracontrattuale), o, ancora, ai sensi dell'art. 2049, c.c. (responsabilità dei padroni e dei committenti) per gli illeciti asseritamente compiuti dai due ex esponenti aziendali citati in giudizio, nonché come responsabilità da reato ex art. 185, c.p.
Il danno non è stato quantificato dagli investitori, i quali si sono riservati di procedere alla relativa determinazione nel corso del giudizio.
La prima udienza è fissata al 17 ottobre 2023 con costituzione dei convenuti entro il 27 settembre 2023.
Saipem SpA si costituirà in giudizio contestando ogni addebito nei termini previsti dalla legge.
Il 14 febbraio 2018 Sonatrach e Saipem SpA hanno comunicato di aver definito amichevolmente le reciproche divergenze, hanno concordato di risolvere amichevolmente le loro reciproche divergenze e hanno firmato un accordo per porre fine alle procedure in corso relative al contratto per la costruzione di un impianto di liquefazione di gas ad Arzew (Arzew), al contratto per la costruzione di tre treni di GPL, di un'unità di separazione di olio (LDPH) e di impianti di produzione di condensati ad Hassi Messaoud (LPG), al contratto per la realizzazione dell'oleodotto GPL LZ2 da 24 pollici (linea e stazione) ad Hassi R'Mel (LZ2) e al contratto per la realizzazione di un'unità di produzione di gas e petrolio nel campo di Menzel Ledjmet per conto dell'associazione Sonatrach/FCP (MLE). Questo accordo è il risultato di un dialogo costruttivo e rappresenta un passo importante nelle relazioni tra le due società. Sonatrach e Saipem SpA hanno espresso soddisfazione per aver raggiunto un accordo definitivo che pone fine a un contenzioso pregiudizievole per entrambe le società..
Il 2 agosto 2018 la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano ha notificato a Saipem una richiesta di consegna di atti e documenti in relazione a pregresse attività (2010-2014) del Gruppo Saipem in Iraq e in particolare ai rapporti con il gruppo Unaoil. La richiesta conteneva anche l'informazione che – in relazione a tali pregresse attività – Saipem SpA era soggetta in Italia a indagini per corruzione internazionale. Nel gennaio 2019 il Department of Justice statunitense, che ha affermato di avere da tempo in essere un'attività di indagine sulle attività e i rapporti di Unaoil e di essere a conoscenza della pendenza di un'inchiesta in Italia nei confronti di Saipem SpA da parte della Procura di Milano, ha chiesto a Saipem la disponibilità a una "voluntary production" di documenti relativi a pregresse attività del Gruppo Saipem in Iraq con il coinvolgimento di Unaoil e più in generale ai pregressi rapporti di Saipem con il gruppo Unaoil. Saipem ha confermato tale disponibilità. La "voluntary production" lascia totalmente impregiudicata qualsiasi questione relativa all'eventuale giurisdizione USA, aspetto rispetto alla quale il Department of Justice statunitense non ha indicato, allo stato, alcun elemento a supporto, chiedendo solo a Saipem collaborazione nell'ambito

degli accertamenti che il Department of Justice statunitense ha in corso. Nell'ambito della citata "voluntary production" nel mese di marzo 2019 Saipem SpA attraverso i propri legali statunitensi ha consegnato al Department of Justice statunitense il materiale consegnato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano nel 2018 al fine di riscontrare la sopra citata richiesta di consegna di atti e documenti ricevuta il 2 agosto 2018. Si è successivamente appreso nel corso del 2021 che il procedimento in Italia è stato definito nei confronti, tra gli altri, di Saipem SpA con provvedimento di archiviazione a seguito del trasferimento ex art. 746-quater, c.p.p., del suddetto procedimento presso gli Stati Uniti d'America, stante la pendenza delle sopra citate indagini.
Il 18 marzo 2019 l'International Chamber of Commerce di Parigi, su richiesta della società National Company for Infrastructure Projects Development Construction and Services KSC (Closed) (già Kharafi National KSC, per comodità, di seguito, "Kharafi"), ha notificato a Saipem una domanda di arbitrato con la quale Kharafi ha chiesto che Saipem sia condannata a pagare somme almeno pari a KWD 38.470.431 (ca. 104.843.488 euro) a titolo di extra-costi derivanti da asseriti inadempimenti contrattuali, oltre a KWD 8.400.000 (ca. 22.893.337 euro) a titolo di restituzione di quanto incassato da Saipem nel 2016 a seguito dell'escussione (secondo Kharafi illegittima) del bond emesso da Kharafi a garanzia delle performance di progetto.
Il contenzioso afferisce al subcontratto n. 526786 stipulato tra Saipem e Kharafi il 27 agosto 2010 in relazione al progetto BS171 (cliente finale KOC) risolto da Saipem il 30 luglio 2016 per gravi inadempimenti e ritardi di Kharafi nell'esecuzione dei lavori, con conseguente escussione della garanzia di performance sopra menzionata.
Costituitasi in giudizio, il 17 maggio 2019 Saipem ha depositato la propria risposta alla domanda di arbitrato, contestando le domande di Kharafi e avanzando una domanda riconvenzionale che prevede: (i) il pagamento di KWD 14.964.522 (ca. 40.783.154 euro); e (ii) il riconoscimento della legittimità dell'escussione della garanzia bancaria da parte di Saipem e, per converso, il rigetto della richiesta di restituzione del relativo importo (KWD 8.400.000) avanzata da Kharafi.
Nella Schedule of Loss depositata da Kharafi a marzo 2020 la domanda è stata ridotta a KWD 31.824.929 (ca. 86.734.625 euro) oltre a interessi e spese, importo che include KWD 8.400.000 (ca. 22.893.337 euro) a titolo di restituzione del bond. Saipem avrebbe dovuto depositare il proprio Statement of Defence and Counterclaim il 9 aprile 2020. Tale termine è stato tuttavia sospeso a causa dell'emergenza COVID-19. Il 18 settembre 2020 Saipem ha infine depositato il proprio atto di difesa e riconvenzionale nel quale ha contestato le domande avversarie e precisato la propria riconvenzionale in KWD 23.431.109 (ca. 63.861.514 euro) oltre interessi e spese. Kharafi avrebbe dovuto depositare la propria replica il 4 dicembre 2020, ma, con lettera in pari data, i legali di Kharafi hanno trasmesso al Tribunale Arbitrale ICC una comunicazione con la quale hanno informato della circostanza che, a causa di difficoltà economiche, Kharafi non avrà più alcuna rappresentanza legale nell'arbitrato BS171, non sarà in grado di produrre ulteriore documentazione nel procedimento e non parteciperà alle udienze arbitrali. Nonostante ciò, Kharafi ha invitato il Tribunale a non considerare ritirato il suo claim o ammesso il claim di Saipem, chiedendo che il procedimento arbitrale proceda in contumacia e che il Tribunale Arbitrale si pronunci sulla base degli atti e documenti depositati da entrambe le parti. Il 16 dicembre 2020 Saipem ha inviato al Tribunale la propria risposta, chiedendo al Tribunale: (i) di non accogliere la richiesta di Kharafi di un procedimento in contumacia da decidersi in base alla sola documentazione disponibile; e (ii) di rigettare i claim di Kharafi, non essendo più, la stessa, in grado di supportare tali claim nel procedimento. Il Tribunale Arbitrale ha assegnato a Kharafi termine entro il 7 gennaio 2021 per rispondere alla richiesta di Saipem, poi esteso al 18 gennaio 2021, data l'inerzia di Kharafi. Kharafi, tuttavia, non ha depositato alcuna replica. Il 1° febbraio 2021 il Tribunale Arbitrale ha deciso di procedere in contumacia di Kharafi e proposto di fissare tre giorni di udienza (anziché tre settimane a marzo 2022, come inizialmente previsto dal calendario arbitrale), invitando le parti a fornire commenti in merito alla decisione. Saipem ha espresso il proprio assenso. A seguito del deposito dei report tecnici da parte degli esperti delle parti, la domanda di Kharafi è stata mantenuta in KWD 34.554.608 (ca. 104.938.937 euro), mentre la riconvenzionale di Saipem è ora quantificata in KWD 20.604.294 (ca. 62.587.844 euro). Le udienze si sono tenute dal 14 al 16 marzo 2022. Il 5 ottobre 2022 è stato pubblicato il lodo che è favorevole a Saipem. L'attrice Kharafi è stata infatti condannata a corrispondere a Saipem i seguenti importi (al netto dei claim riconosciuti all'attrice e
dei liquidated damage già incassati da Saipem per l'importo di KWD 8.400.000 (ca. 22.893.337 euro):
1) KWD 9.738.140,13 (ca. 31.917.162,87 euro);
2) GBP 3.982.286 (ca. 4.532.555,79 euro) ;
3) USD 492.426 (ca. 500.597,81 euro).
Unitamente allo studio legale esterno che ha assistito Saipem nell'arbitrato si sta valutando come procedere a eseguire il lodo incluso il lodo Jurassic, nei confronti di controparte. Il 12 dicembre 2022 Saipem ha depositato un'istanza di correzione del lodo che presenta errori di calcolo a sfavore di Saipem e altri errori materiali, in relazione ai quali si è reso necessario richiedere al Tribunale Arbitrale la rettifica.
Con riferimento alla delibera Consob n. 20324 del 2 marzo 2018 ("la Delibera"), il Consiglio di Amministrazione di Saipem ha deliberato il 5 marzo 2018 di proporre impugnazione avverso la Delibera nelle competenti sedi giudiziarie.
Il ricorso al TAR-Lazio è stato depositato il 27 aprile 2018. A seguito dell'accesso agli atti del procedimento amministrativo, Saipem il 24 maggio 2018 ha depositato al TAR-Lazio motivi aggiunti di impugnazione avverso la citata Delibera.
Il 15 giugno 2021 si è tenuta dinanzi al TAR-Lazio l'udienza per la discussione del ricorso di Saipem avverso la delibera Consob del 2 marzo 2018.
Il 6 luglio 2021 il TAR-Lazio ha respinto il ricorso presentato da Saipem il 27 aprile 2018.
Il 6 luglio 2021 Saipem ha emesso il seguente comunicato stampa:
"Saipem: il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio respinge il ricorso avverso la delibera Consob n. 20324 del 2 marzo 2018.

San Donato Milanese (MI), 6 luglio 2021: Saipem informa che con sentenza depositata oggi il Tribunale Amministrativo Regionale ('TAR') del Lazio ha respinto il ricorso presentato dalla Società il 27 aprile 2018 avverso la delibera Consob n. 20324 del 2 marzo 2018 (di cui si è data informativa al mercato con comunicato stampa del 5 marzo 2018, 'la Delibera').
Con la Delibera (il cui contenuto è dettagliatamente illustrato, da ultimo, nella sezione 'Informazioni relative alla censura formulata dalla Consob ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998 e alla comunicazione degli Uffici di Consob in data 6 aprile 2018' della Relazione finanziaria annuale di Saipem SpA al 31 dicembre 2020) Consob aveva accertato la non conformità del bilancio consolidato e di esercizio 2016 di Saipem alle norme che ne governano la predisposizione con riferimento in particolare a quanto segue: (i) la non corretta applicazione del principio della contabilizzazione per competenza sancito dalla norma contabile IAS 1; (ii) la mancata applicazione del principio contabile IAS 8 in relazione alla correzione degli errori attinenti al bilancio 2015; e (iii) il processo di stima del tasso di attualizzazione ai sensi del principio contabile IAS 36.
Con la Delibera Consob aveva, quindi, chiesto alla Società, ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998, di rendere noti al mercato i seguenti elementi di informazione: (A) le carenze e le criticità rilevate dalla Consob in ordine alla correttezza contabile dei bilanci di cui sopra; (B) i principi contabili internazionali applicabili e le violazioni riscontrate al riguardo; (C) l'illustrazione, in un'apposita situazione economico-patrimoniale consolidata pro-forma – corredata dei dati comparativi – degli effetti che una contabilizzazione conforme alle regole avrebbe prodotto sulla situazione patrimoniale, sul conto economico e sul patrimonio netto dell'esercizio 2016, per i quali, secondo Consob era stata fornita un'informativa errata.
Saipem SpA il 16 aprile 2018 aveva emesso un comunicato stampa con ad oggetto la situazione economico-patrimoniale pro-forma consolidata al 31 dicembre 2016 al solo fine di ottemperare alla Delibera.
Il TAR-Lazio ha rigettato la richiesta di Saipem di annullamento della Delibera.
Saipem si riserva di presentare ricorso al Consiglio di Stato avverso la sentenza del TAR-Lazio".
Il 6 novembre 2021 Saipem ha depositato il proprio appello avverso la decisone del TAR-Lazio davanti al Consiglio di Stato. Il procedimento è allo stato pendente.
Con riferimento alla delibera Consob n. 20828 del 21 febbraio 2019 notificata a Saipem il 12 marzo 2019 ("la Delibera"), il relativo contenuto è illustrato nella sezione "Informazioni relative alla censura formulata dalla Consob ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998 e alla comunicazione degli Uffici di Consob in data 6 aprile 2018". Il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA il 2 aprile 2019 ha deliberato di impugnare dinanzi alla Corte di Appello la Delibera n. 20828. Il 12 aprile 2019 Saipem ha depositato dinanzi alla Corte di Appello di Milano l'atto di opposizione ai sensi dell'art. 195 del TUF chiedendo l'annullamento della delibera. Analoga impugnativa è stata presentata dalle due persone fisiche sanzionate nella specie l'Amministratore Delegato di Saipem SpA e il Chief Financial Officer e Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili in carica all'epoca dei fatti oggetto. La prima udienza dinanzi alla Corte di Appello di Milano è stata celebrata il 13 novembre 2019.
La Corte di Appello di Milano all'udienza del 13 novembre 2019 ha rinviato la causa per la discussione al 4 novembre 2020.
Il 23 ottobre 2020 Saipem SpA e le due persone fisiche sanzionate hanno presentato un'istanza alla Corte di Appello al fine di essere autorizzati al deposito di documenti essenziali per la trattazione dell'opposizione entro la data del 4 novembre 2020.
Il 2 novembre 2020 la Corte di Appello autorizzava il deposito dei documenti richiesti il 23 ottobre 2020 dalle parti istanti, concedendo altresì il termine a Consob per eventuali controdeduzioni sui documenti medesimi entro il 15 dicembre 2020 e rinviava l'udienza di discussione dell'opposizione al 27 gennaio 2021.
Il 20 gennaio 2021 Saipem SpA e le due persone fisiche sanzionate hanno presentato una nuova istanza alla Corte di Appello al fine di essere autorizzati al deposito di ulteriori documenti essenziali per la trattazione dell'opposizione entro la data del 27 gennaio 2021 e di essere autorizzati alla proposizione di nuovi motivi di opposizione aggiunti alla luce dei nuovi documenti rinvenuti.
Il 21 gennaio 2021 la Corte di Appello, accogliendo le istanze delle parti processuali persone fisiche e Saipem, autorizzava il deposito dei documenti oggetto di istanza del 20 gennaio 2021 e la proposizione dei motivi aggiunti, tramite note scritte da depositare entro il 26 febbraio 2021, concedendo altresì a Consob il termine per il deposito di note di replica fino al 25 marzo 2021 e fissando per la discussione l'udienza del 21 aprile 2021.
All'udienza del 21 aprile 2021 si è tenuta la discussione dei ricorsi.
Saipem il 20 gennaio 2022 ha proposto ricorso in Cassazione avverso la decisione della Corte di Appello di Milano.
In data 1° marzo 2022 Consob ha notificato a Saipem il proprio controricorso con ricorso incidentale.
Il controricorso di Saipem a fronte del ricorso incidentale della Consob è stato notificato l'8 aprile 2022.
Il procedimento è allo stato pendente.
Il 22 gennaio 2019 la Procura della Repubblica di Milano ha notificato a Saipem SpA un "decreto di perquisizione locale e sequestro e contestuale informazione di garanzia", in relazione al presunto illecito amministrativo ex artt. 5, 6, 7, 8 e 25-ter - lett. B), D.Lgs. n. 231/2001, dipendente dal contestato reato presupposto di false comunicazioni sociali asseritamente commesso dall'aprile 2016 all'aprile 2017, nonché in relazione al presunto illecito amministrativo ex artt. 5, 6, 7, 8 e 25-sexies, D.Lgs. n.

231/2001, dipendente dal contestato reato presupposto di manipolazione del mercato, asseritamente commesso dal 27 ottobre 2015 all'aprile 2017.
Contestualmente, la Procura della Repubblica di Milano aveva notificato un'informazione di garanzia all'Amministratore Delegato-CEO della Società pro tempore (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018 e in carica fino al 30 aprile 2021), nonché, a vario titolo, a un suo dirigente e a due suoi ex dirigenti (l'ex Dirigente Preposto in carica fino al 7 giugno 2016 e l'ex Dirigente Preposto nominato il 7 giugno 2016 e in carica fino al 16 maggio 2019) nell'ambito di un'inchiesta avente ad oggetto le seguenti ipotesi di reato: (i) false comunicazioni sociali relativamente al bilancio 2015 e 2016; (ii) manipolazione del mercato asseritamente commessa dal 27 ottobre 2015 all'aprile 2017; e (iii) falso in prospetto con riferimento alla documentazione di offerta dell'aumento di capitale del gennaio 2016.
A conclusione delle indagini preliminari, il 18 dicembre 2020 la Procura della Repubblica di Milano ha notificato al domicilio eletto presso i difensori l'avviso di conclusione delle indagini preliminari all'Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018), a un ex dirigente (il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari in carica fino al 7 giugno 2016) e a Saipem.
A Saipem SpA sono contestati l'illecito amministrativo di cui agli artt. 5, 6, 7, 8 e 25-ter, D.Lgs. n. 231/2001 "per non aver predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione del delitto di false comunicazioni sociali", ex art. 2622, c.p.c., asseritamente commesso dal 16 marzo 2016 al 27 luglio 2016 con riferimento al bilancio al 31 dicembre 2015 e alla semestrale al 30 giugno 2016 e l'illecito amministrativo di cui agli artt. 5, 6, 7, 8 e 25-sexies, D.Lgs. n. 231/2001 "per non aver predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione dei delitti di falso in prospetto", ex art. 173-bis del TUF, e "di manipolazione del mercato", ex art. 185 del TUF, asseritamente commesso dal 27 ottobre 2015 al 27 luglio 2016.
Dalla lettura dell'avviso di conclusione delle indagini preliminari, in relazione alle due persone fisiche tuttora indagate (l'Amministratore Delegato-CEO della Società nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018 e un ex dirigente che ha rivestito il ruolo di dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari fino al 7 giugno 2016) emergono le seguenti ipotesi di reato a loro carico: (i) false comunicazioni sociali ex art. 2622, c.p.c., relativamente al bilancio al 31 dicembre 2015 (con riferimento a entrambi gli indagati) e alla semestrale al 30 giugno 2016 (con riferimento al solo Amministratore Delegato-CEO della Società nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018); (ii) falso in prospetto ex art. 173-bis del TUF con riferimento a entrambi gli indagati, in relazione alla documentazione di offerta dell'aumento di capitale del gennaio 2016 dal 22 gennaio 2016 al 5 febbraio 2016; (iii) manipolazione del mercato ex art. 185 del TUF, asseritamente commessa dall'Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018) dal 27 ottobre 2015 al 27 luglio 2016 e dal CFO e dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari in carica fino al 7 giugno 2016 dal 27 ottobre 2015 fino al 7 giugno 2016.
Il 29 marzo 2021 il Giudice per l'udienza preliminare presso il Tribunale di Milano ha notificato a Saipem SpA un decreto di fissazione dell'udienza preliminare per il 10 maggio 2021, in relazione al presunto illecito amministrativo ex artt. 5, 6, 7, 8 e 25-ter - lett. B), D.Lgs. n. 231/2001, per non aver predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione del delitto di false comunicazioni sociali, asseritamente commesso dal 16 marzo 2016 al 27 luglio 2016, nonché in relazione al presunto illecito amministrativo ex artt. 5, 6, 7, 8 e 25-sexies, D.Lgs. n. 231/2001, per non aver predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione dei delitti di falso in prospetto e di manipolazione del mercato, asseritamente commesso dal 27 ottobre 2015 al 27 luglio 2016.
La notifica fa seguito all'emissione dell'avviso di conclusione delle indagini preliminari e alla successiva richiesta di rinvio di giudizio da parte della Procura della Repubblica di Milano, notificata insieme al decreto di fissazione dell'udienza preliminare, nei confronti di Saipem SpA, dell'Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018), nonché di un ex dirigente (il CFO e dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari in carica fino al 7 giugno 2016).
La Procura della Repubblica di Milano nella richiesta di rinvio a giudizio contesta le seguenti ipotesi di reato: (i) false comunicazioni sociali ex art. 2622, c.p.c., relativamente al bilancio al 31 dicembre 2015 contestata a entrambe le persone fisiche e alla semestrale al 30 giugno 2016 contestata al solo Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018); (ii) manipolazione del mercato ex art. 185 del TUF asseritamente commessa dall'Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018) dal 27 ottobre 2015 al 27 luglio 2016 e dal CFO e dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari in carica fino al 7 giugno 2016 dal 27 ottobre 2015 fino al 7 giugno 2016; e (iii) falso in prospetto ex art. 173-bis del TUF contestato a entrambe le persone fisiche con riferimento alla documentazione di offerta dell'aumento di capitale del gennaio 2016 dal 22 gennaio 2016 al 5 febbraio 2016.
All'udienza tenutasi il 10 maggio 2021 dinanzi al GUP del Tribunale di Milano sono state depositate oltre 500 richieste di costituzione di parte civile, sia in nome e per conto di azionisti di Saipem SpA, sia nell'interesse di alcune associazioni rappresentative di interessi diffusi. Il GUP ha rinviato all'udienza del 21 settembre 2021 per consentire ai difensori degli imputati di esaminare le richieste di costituzione di parte civile depositate, nonché di formulare eventuali osservazioni, al fine di decidere sull'ammissibilità delle stesse. Stante l'assegnazione del predetto GUP ad altro incarico, il fascicolo è stato assegnato a un nuovo giudicante che, all'udienza del 20 gennaio 2022, ha rinviato la trattazione alla successiva udienza del 28 febbraio 2022.
All'udienza del 28 febbraio 2022 il GUP con ordinanza ha ammesso la costituzione di 503 parti civili (tutte persone fisiche) nel processo.
All'udienza del 15 marzo 2022 si è tenuta la discussione delle difese. In data 12 aprile 2022 il Giudice dell'udienza preliminare presso il Tribunale di Milano ha prosciolto "perché il fatto non sussiste" la Società, l'ex Amministratore Delegato della Società (in carica dal 30 aprile 2015 al 30 aprile 2021), e l'ex CFO e dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari (in carica dal 6 dicembre 2013 al 7 giugno 2016) in relazione alle accuse di: (i) false comunicazioni sociali, asseritamente commesse dal 16 marzo 2016 al 27 luglio 2016; (ii) falso in prospetto e manipolazione del mercato, asseritamente commessi dal 27 ottobre 2015 al 27 luglio 2016.

Le motivazioni della decisione sono state ritualmente depositate in data 11 luglio 2022. Risulta spirato, altresì, il termine di 15 giorni – decorrenti dal deposito della sentenza – per l'impugnazione da parte della Procura della Repubblica e delle parti civili, mentre residua la teorica possibilità di un'impugnazione da parte della Procura Generale presso la Corte d'Appello di Milano entro il 2 settembre 2022, secondo quanto disposto dall'art. 593-bis, c.p.p.
Il 3 settembre 2022 la sentenza del Giudice dell'udienza preliminare presso il Tribunale di Milano del 12 aprile 2022 è divenuta irrevocabile per tutte le posizioni.
Il procedimento è concluso.
Saipem SpA è parte in procedimenti fiscali. La valutazione del rischio ai fini della rilevazione in bilancio di passività fiscali e fondi per imposte è effettuata sulla base delle informazioni disponibili alla data, tenuto conto degli elementi di valutazione acquisita da parte dei consulenti esterni che assistono la Società.
Di seguito è indicata una sintesi dei procedimenti giudiziari più significativi.
A seguito di una verifica fiscale condotta attraverso questionari nel corso del 2016, in data 10 novembre 2016 l'amministrazione nigeriana ha notificato a Saipem SpA, Saipem SA, Snamprogetti Engineering BV, Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda e Saipon Snc un avviso di accertamento con il quale l'amministrazione locale contesta l'esistenza di una loro stabile organizzazione in Nigeria nei periodi dal 2009 al 2013 in relazione allo svolgimento di attività di ingegneria e procurement nell'ambito dell'esecuzione di contratti "chiavi in mano" per conto di clienti nigeriani e, conseguentemente, accerta l'omesso versamento delle imposte sui redditi. L'autorità fiscale, infatti, imputa alle presunte stabili organizzazioni tutti i redditi conseguiti dallo svolgimento delle suddette attività, a nulla rilevando che, per quanto riguarda l'imponibilità dei redditi, le stesse siano state esclusivamente eseguite dalle sedi estere delle società destinatarie dell'accertamento. La pretesa erariale, comprensiva delle sanzioni erogate, ammonta a circa 250 milioni di euro.
Le società hanno impugnato gli accertamenti presso l'Alta Corte Federale in data 11 aprile 2017, con richiesta di riunione in un unico procedimento, accordata dalla Corte, la quale il giorno 17 luglio 2020 ha deliberato in favore delle società ricorrenti accogliendo tutte le loro ragioni di doglianza. L'amministrazione nigeriana ha presentato ricorso alla Corte d'Appello in data 15 ottobre 2020. La Corte non ha ancora fissato la prima udienza.
Sono stati assunti verso committenti impegni ad adempiere le obbligazioni, assunte contrattualmente da imprese controllate e collegate aggiudicatarie di appalti, in caso di inadempimento di quest'ultime, nonché a rifondere eventuali danni derivanti da tali inadempienze.
Tali impegni, che comportano l'assunzione di un obbligo di fare, garantiscono contratti il cui valore globale ammonta a 71.450 milioni di euro (67.118 milioni di euro al 31 dicembre 2021).
In occasione dell'operazione di rifinanziamento del Gruppo Saipem e a supporto dei loan richiesti a un pool di banche necessari a rifinanziare gli impegni della Società e permettere al Gruppo Saipem di operare autonomamente sul mercato finanziario, Saipem SpA insieme ad altre società del Gruppo ha siglato un contratto di garanzia a supporto e a garanzia delle obbligazioni di rimborso delle rate dei loan alla scadenza.

Di seguito sono analizzate le principali voci che compongono i "Ricavi", che ammontano a 2.981.493 migliaia di euro, con un aumento di 870.553 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente.
I ricavi della gestione caratteristica ammontano a 2.897.934 migliaia di euro, con un aumento di 901.867 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, e sono così di seguito analizzati:
| (migliaia di euro) | 2021 | 2022 |
|---|---|---|
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni E&C | 1.866.918 | 2.812.418 |
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni Drilling | 129.149 | 85.516 |
| Totale | 1.996.067 | 2.897.934 |
Come illustrato nei "Criteri di valutazione" al paragrafo "Attività e passività contrattuali", a cui si rimanda, in considerazione della natura dei contratti e della tipologia dei lavori eseguiti da Saipem, le singole obbligazioni contrattualmente identificate sono prevalentemente soddisfatte nel corso del tempo ("over time"). I ricavi che misurano l'avanzamento dei lavori sono determinati, in linea con le disposizioni dell'IFRS 15, mediante l'utilizzo di un metodo basato sugli input con applicazione della percentuale che emerge dal rapporto fra i costi sostenuti rispetto ai costi totali stimati da contratto (metodo del "cost-to-cost").
Per ulteriori commenti si rimanda alla sezione della "Relazione sulla gestione di Saipem SpA - Commento ai risultati economicofinanziari - Risultati economici".
I "Ricavi delle vendite e delle prestazioni" includono vendite di materiali diversi per 175 migliaia di euro.
L'apporto della Joint Operation Ship Recycling Scarl nell'esercizio 2022 è stato di 43 migliaia di euro di ricavi della gestione caratteristica verso Saipem SpA, completamente elisi.
La ripartizione dei ricavi della gestione caratteristica riportata per area geografica di destinazione e per settore di attività è indicata alla nota 41.
L'informativa richiesta dall'IFRS 15 è anch'essa indicata alla nota 41.
I ricavi di commessa comprendono il valore iniziale dei ricavi concordati nel contratto, le varianti nel lavoro di commessa e le revisioni prezzi richieste.
Le varianti (change order) sono costituite da corrispettivi aggiuntivi derivanti da modifiche ai lavori contrattualmente previsti richieste dal committente; le revisioni di prezzo (claim) sono costituite da richieste di corrispettivi aggiuntivi derivanti da maggiori oneri sostenuti per ragioni imputabili al committente. Change order e claim (pending revenue) sono inclusi nell'ammontare dei ricavi quando hanno un'alta probabilità di riconoscimento nell'oggetto e/o nel prezzo, ancorché non ci sia ancora accordo sulla loro definizione e comunque entro l'ammontare di 30 milioni di euro, eventuali pending revenue iscritti per un periodo superiore all'anno, senza evoluzioni nelle trattative con il cliente, nonostante la fiducia del business nel recupero, vengono svalutati. Importi superiori ai 30 milioni di euro sono iscritti solo se supportati da perizie tecnico-legali esterne.
L'importo cumulato, cioè prodotto anche in esercizi precedenti, dei corrispettivi aggiuntivi (change order e claim) al 31 dicembre 2022, in relazione allo stato di avanzamento dei progetti, è pari a 129.925 migliaia di euro (33.420 migliaia di euro nell'esercizio precedente).
Non ci sono corrispettivi aggiuntivi relativi a contenziosi legali in corso.
Le obbligazioni contrattuali da adempiere da parte di Saipem SpA (portafoglio ordini residuo), che al 31 dicembre 2022 ammontano a 7.186 milioni di euro, si prevede daranno origine a ricavi per 2.680 milioni di euro nel 2023, mentre la restante parte sarà realizzata negli anni successivi.
La quota di ricavi per servizi di leasing nella voce "Ricavi della gestione caratteristica" non ha impatti significativi sull'ammontare complessivo dei ricavi della gestione caratteristica, in quanto inferiore al 2% degli stessi e si riferisce ai settori Drilling e Leased FPSO.
Gli altri ricavi e proventi ammontano a 83.560 migliaia di euro, con una diminuzione di 31.313 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, e si analizzano come segue:
| (migliaia di euro) | 2021 | 2022 |
|---|---|---|
| Plusvalenze da vendite di immobilizzazioni | 587 | 1.094 |
| Plusvalenze da chiusura contratti di leasing | 84 | 946 |
| Ricavi diversi della gestione ordinaria | 105.473 | 72.829 |
| Altri proventi | 8.728 | 8.691 |
| Totale | 114.872 | 83.560 |
I "Ricavi diversi della gestione ordinaria" pari a 72.829 migliaia di euro accolgono essenzialmente riaddebiti ad altre società del Gruppo Saipem per servizi a loro resi dalla controllante Saipem SpA.
La voce "Altri proventi", pari a 8.691 migliaia di euro, include 2.193 migliaia di euro (1.164 migliaia di euro nell'esercizio precedente) relativi a contributi per attività di ricerca e sviluppo ai sensi della legge n. 9/2014 e 1.321 migliaia di euro relativi alla

plusvalenza derivante dalla cessione del ramo d'azienda "Roma". Per maggiori informazioni su tale cessione si rimanda al paragrafo "Informazioni supplementari".
Di seguito sono analizzate le principali voci che compongono i "Costi operativi", che ammontano a 3.170.400 migliaia di euro, con un incremento di 517.154 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente. Tali costi includono 111.290 migliaia di euro relativi a spese generali.
Gli acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi ammontano a 2.591.945 migliaia di euro, con un aumento di 546.467 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, e sono così composti:
| (migliaia di euro) | 2021 | 2022 |
|---|---|---|
| Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci | 529.046 | 900.773 |
| Costi per servizi | 1.131.538 | 1.390.890 |
| Costi per godimento di beni di terzi | 138.013 | 239.749 |
| Variazione delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci | (814) | (3.681) |
| Altri accantonamenti netti | 237.318 | 46.024 |
| Altri oneri | 10.377 | 18.190 |
| Totale | 2.045.478 | 2.591.945 |
Il consolidamento della Joint Operation Ship Recycling Scarl nell'esercizio 2022 ha comportato la rilevazione di 45 migliaia di euro nella voce "Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi", di cui 43 migliaia di euro oggetto di elisione.
I "Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci" ammontano a 900.773 migliaia di euro, con un incremento di 371.727 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente. Rientrano in questa voce i costi di acquisizione di materie prime e materiali vari impiegati nell'esecuzione delle commesse e i costi per acquisto di materiali di ricambistica e di consumo.
I "Costi per servizi" ammontano a 1.390.890 migliaia di euro, con un incremento di 259.352 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente. La voce comprende i seguenti costi:
| (migliaia di euro) | 2021 | 2022 |
|---|---|---|
| Subappalti e prestazioni d'opera | 366.983 | 437.161 |
| Progettazioni, direzioni lavori e altre prestazioni | 15.759 | 18.845 |
| Costi per servizi relativi al personale | 48.439 | 63.853 |
| Altri servizi di carattere operativo | 225.331 | 389.697 |
| Altri servizi di carattere generale | 121.449 | 8.602 |
| Trasporti | 30.494 | 40.388 |
| Consulenze e prestazioni tecniche professionali | 44.258 | 47.904 |
| Consulenze e prestazioni tecniche amministrative | 8.310 | 11.694 |
| Assicurazioni | 32.114 | 39.826 |
| Manutenzioni | 59.562 | 36.616 |
| Spese legali, giudiziarie e notarili | 5.135 | 10.756 |
| Servizi postali, fax e telefonia fissa e mobile | 8.913 | 8.785 |
| Pubblicità, propaganda e rappresentanza | 2.954 | 1.483 |
| Quote costi consortili | 185.235 | 275.850 |
| Incrementi di attività per lavori interni | (777) | (719) |
| Penalità contrattuali applicate a fornitori | (22.621) | 149 |
| Totale | 1.131.538 | 1.390.890 |
I costi di ricerca e di sviluppo imputati a conto economico ammontano a 18.778 migliaia di euro (23.195 migliaia di euro nell'esercizio precedente).

I "Costi per godimento per beni di terzi" ammontano a 239.749 migliaia di euro (138.013 migliaia di euro nell'esercizio precedente), e sono così analizzabili:
| 2021 (migliaia di euro) |
2022 |
|---|---|
| Locazione di natanti 45.306 |
88.697 |
| Locazione di mezzi d'opera e di costituzione 26.820 |
80.942 |
| Locazione di fabbricati 6.156 |
8.283 |
| Locazione e noleggio di hardware (1.410) |
(1.496) |
| Locazioni e noleggi diversi 51.394 |
55.339 |
| Canoni per brevetti, licenze, concessioni 9.383 |
6.777 |
| Affitto di terreni (552) |
(648) |
| Locazioni per macchine d'ufficio 916 |
1.855 |
| Totale 138.013 |
239.749 |
I costi di locazione derivano da contratti valutati secondo il principio IFRS 16 come "short term lease" o "low value lease" e, pertanto, non sono soggetti all'applicazione dello stesso.
La "Variazione delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci" presenta un importo negativo di 3.681 migliaia di euro, con un decremento di 2.867 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente.
Gli "Altri accantonamenti netti" presentano un valore di 46.024 migliaia di euro, con una riduzione di 191.293 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, e sono così composti:
| 2021 (migliaia di euro) |
2022 |
|---|---|
| Accantonamento fondo oneri presunti 131.144 |
13.591 |
| Rilascio fondo oneri presunti (2.604) |
(696) |
| Accantonamento fondo spese contrattuali e perdite su commesse pluriennali 108.777 |
33.129 |
| Totale 237.317 |
46.024 |
Gli "Altri oneri" ammontano a 18.191 migliaia di euro, con un incremento di 7.813 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, e sono così composti:
| (migliaia di euro) | 2021 | 2022 |
|---|---|---|
| Minusvalenze da alienazioni/radiazioni di immobilizzazioni materiali e immateriali | 709 | 208 |
| Minusvalenze da chiusura contratto di leasing | 196 | 62 |
| Perdite e oneri per transazioni e liti | (184) | (137) |
| Accantonamento fondo svalutazione altri crediti tributari | 71 | 93 |
| Imposte indirette e tasse | 7.522 | 15.840 |
| Altri oneri diversi | 2.064 | 2.125 |
| Totale | 10.378 | 18.191 |
Nel corso dell'esercizio le riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali, altri crediti e attività contrattuali presentano un valore netto negativo di 3.499 migliaia di euro (49.300 migliaia di euro nell'esercizio precedente).
| (migliaia di euro) | 2021 | 2022 |
|---|---|---|
| Accantonamento fondo svalutazione crediti commerciali e altri crediti | 71.786 | 16.564 |
| Accantonamento fondo svalutazione attività contrattuali (da valutazione commesse a lungo termine) | 851 | - |
| Utilizzo fondo svalutazione crediti commerciali e altri crediti | (22.821) | (15.973) |
| Utilizzo fondo svalutazione attività contrattuali (da valutazione commesse a lungo termine) | (516) | (4.089) |
| Perdite su crediti | - | - |
| Totale | 49.300 | (3.499) |
Ammonta a 519.294 migliaia di euro, con un aumento di 46.666 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente. La voce comprende l'ammontare delle retribuzioni corrisposte, gli accantonamenti per trattamento di fine rapporto e per ferie maturate e non godute, gli oneri previdenziali e assistenziali, in applicazione dei contratti e della legislazione vigente.

La situazione della forza lavoro viene evidenziata nella seguente tabella:
| Organico al | Organico medio dell'esercizio (*) | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (numero) | 31.12.2021 | 31.12.2022 | 2021 | 2022 | ||
| Dirigenti | 237 | 231 | 238 | 240 | ||
| Quadri | 2.256 | 2.330 | 2.227 | 2.301 | ||
| Impiegati | 3.354 | 3.530 | 3.432 | 3.323 | ||
| Operai | 437 | 354 | 468 | 403 | ||
| Marittimi | 6 | 4 | 8 | 8 | ||
| Totale | 6.290 | 6.449 | 6.373 | 6.275 |
(*) Calcolato come media aritmetica semplice delle medie mensili.
| (migliaia di euro) | 2021 | 2022 |
|---|---|---|
| Salari e stipendi | 360.108 | 381.008 |
| Oneri sociali | 87.171 | 86.320 |
| Trattamento fine rapporto | 22.377 | 20.899 |
| Trattamento di quiescenza e simili | 686 | 5.157 |
| Oneri per il personale ricevuto in comando | 3.207 | 2.044 |
| Proventi per il personale dato in comando | (12.129) | (7.496) |
| Altri proventi per il personale distaccato presso società del Gruppo | (15.699) | (9.631) |
| Altri costi | 29.085 | 43.072 |
| Capitalizzazione a incremento di immobilizzazioni materiali | (2.178) | (2.079) |
| Totale | 472.628 | 519.294 |
Il trattamento di fine rapporto al 31 dicembre 2022 include 23.640 migliaia di euro relativi ai costi per trattamento di fine rapporto post-riforma che viene qualificato come piano a contributi definiti, e un importo positivo di 2.741 migliaia di euro legato all'effetto della valutazione attuariale dei debiti residui.
Gli altri costi comprendono un importo di 25.007 migliaia di euro relativi all'accantonamento al fondo incentivazione all'esodo dei dipendenti di competenza dell'esercizio, valutato secondo tecniche attuariali e stanziato a seguito degli accordi siglati con le organizzazioni sindacali, attuativi delle disposizioni previste dall'art. 4 della legge n. 92/2012, e un importo di 17.480 migliaia di euro relativo a esodi agevolati.
Il costo lavoro include il fair value di competenza dell'esercizio riferito ai diritti assegnati in applicazione dei piani di incentivazione dei dirigenti del Gruppo; il costo di competenza dell'esercizio, al netto dei riaddebiti eseguiti alle controllate e dei diritti decaduti e assegnati, è risultato pari a 6.688 migliaia di euro e si analizza come segue:
| costo lavoro Fair value |
|
|---|---|
| (migliaia di euro) | |
| Piano ILT 2016-2018: Attribuzione 2017 | 278 |
| Piano ILT 2016-2018: Attribuzione 2018 | 356 |
| Piano ILT 2019-2021: Attribuzione 2019 (a) | 2.672 |
| Piano ILT 2019-2021: Attribuzione 2020 | 1.532 |
| Piano ILT 2019-2021: Attribuzione 2021 | 1.595 |
| Piano IBT 2020-2022: Attribuzione 2021 | 255 |
| 6.688 |
(a) Il fair value relativo all'attribuzione 2019 riflette l'annullamento della stessa, come da delibera del Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA del 24 marzo 2022.
Allo scopo di realizzare un sistema di incentivazione e di fidelizzazione dei dirigenti del Gruppo, Saipem SpA, a partire dall'esercizio 2016, ha definito, tra le altre cose, dei piani di incentivazione variabile mediante l'assegnazione gratuita di azioni ordinarie di Saipem SpA, le cui attribuzioni sono articolate su cicli triennali (vesting period).
Al 31 dicembre 2022 i piani azionari esistenti si suddividono in: (i) piani di incentivazione variabile di lungo termine 2016-2018 (attribuzioni 2017 e 2018 con riferimento allo schema di co-investimento) e 2019-2021 (attribuzioni 2020 e 2021) e (ii) piano di incentivazione variabile di breve termine 2021-2023 (attribuzione 2021), approvati rispettivamente dall'Assemblea Ordinaria degli Azionisti in data 29 aprile 2016, 30 aprile 2019 e 29 aprile 2020.
Tutti i piani prevedono l'assegnazione gratuita di azioni ordinarie Saipem ai dirigenti di Saipem SpA e delle società controllate, titolari di posizioni organizzative con impatto apprezzabile sul conseguimento dei risultati di business, anche in relazione alle performance espresse e alle competenze detenute. Per maggiori informazioni sulle caratteristiche dei piani, si rinvia ai documenti informativi messi a disposizione del pubblico sul sito internet della Società (www.saipem.com), in attuazione della normativa vigente (art. 114-bis del D.Lgs. n. 58/1998 e regolamentazione attuativa Consob).

Il costo è determinato con riferimento al fair value del diritto assegnato al dirigente, mentre la quota di competenza dell'esercizio è determinata pro-rata temporis lungo il periodo a cui è riferita l'incentivazione (cd. vesting period e periodo di co-investimento/Retention premium).
Il fair value di competenza dell'esercizio, riferito a tutte le attribuzioni in essere, è risultato pari a 7.271 migliaia di euro.
La valutazione è stata eseguita utilizzando i modelli Stochastic e Black & Scholes, secondo le disposizioni dettate dai principi contabili internazionali, in particolare dall'IFRS 2.
In particolare, il modello Stochastic è stato utilizzato al fine di valutare l'assegnazione di strumenti rappresentativi di capitale subordinati a condizione di mercato (TSR) e il modello Black & Scholes è stato utilizzato per valutare gli obiettivi economicofinanziari.
Al 31 dicembre 2022 il fair value medio ponderato unitario è così suddiviso:
| (euro) | Fair value medio (Attribuzione ponderato ILT 2017) |
Fair value medio (Attribuzione ponderato ILT 2018) |
Fair value medio (Attribuzione ponderato ILT 2019) |
Fair value medio (Attribuzione ponderato ILT 2020) |
Fair value medio (Attribuzione ponderato ILT 2021) |
Fair value medio (Attribuzione ponderato IBT 2021) |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Dirigenti strategici | 160 | 122 | 269 | 79 | 109 | n.d. |
| Dirigenti non strategici | 127 | 97 | 215 | 65 | 109 | n.d. |
| Amministratore Delegato-CEO | 127 | 90 | 269 | 81 | 89 | n.d. |
| Complessivo | 145 | 110 | 245 | 72 | 99 | 102 |
Alla data di attribuzione, la classificazione e il numero dei beneficiari, il rispettivo numero delle azioni attribuite e il successivo calcolo del fair value, si analizzano come segue:
| N. dirigenti | (1) N. azioni |
Quota su azione (%) |
Fair value unitario TSR (peso 50%) |
Fair value unitario PFN (peso 50%) |
complessivo Fair value |
di competenza Fair value 2021 (2) |
di competenza Fair value 2022 |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Dirigenti strategici (vesting period) | 75 | 91 | 163 | |||||
| Dirigenti strategici | 100 | 82.465 | 11.574.504 | 912.917 | 512.609 | |||
| (periodo di co-investimento) | 25 | 190 | 326 | |||||
| Dirigenti non strategici | 244 | 50.884 | 100 | 91 | 163 | 5.952.544 | - | - |
| Amministratore Delegato-CEO | ||||||||
| (vesting period) | 1 | 8.348 | 100 | 91 | 163 | 1.059.338 | - | - |
| Totale | 345 | 141.697 | 18.586.386 | 912.917 | 512.609 |
(1) Il numero delle azioni riportato in tabella corrisponde al numero attribuito ai beneficiari alla data di attribuzione del diritto, opportunamente riesposto sulla base del raggruppamento azionario del 23 maggio e 13 giugno 2022. Il numero delle azioni utilizzato per il calcolo del fair value complessivo e del fair value di competenza al 31 dicembre 2022, invece, corrisponde a 127.855 azioni, il quale riflette i diritti decaduti a fronte di risoluzioni unilaterali/consensuali del rapporto di lavoro, nonché le percentuali di raggiungimento delle non-market condition consuntivate alla fine del vesting period. (2) Il fair value di competenza è misurato alla data di osservazione.
| N. dirigenti | (1) N. azioni |
Quota su azione (%) |
Fair value unitario TSR (peso 50%) |
Fair value unitario PFN (peso 50%) |
complessivo Fair value |
di competenza Fair value 2021(2) |
di competenza Fair value 2022 |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Dirigenti strategici (vesting period) | 75 | 130 | 196 | |||||
| Dirigenti strategici | 98 | 74.757 | 8.210.400 | 1.577.456 | 650.136 | |||
| (periodo di co-investimento) | 25 | 259 | 391 | |||||
| Dirigenti non strategici | 263 | 49.577 | 100 | 130 | 196 | 4.479.459 | 837.887 | - |
| Amministratore Delegato-CEO (Marzo 2018) |
1 | 4.322 | 100 | 98 | 156 | 324.448 | 18.947 | - |
| Amministratore Delegato-CEO | 1 | 8.686 | 847.078 | 158.441 | - | |||
| (Luglio 2018) | 100 | 130 | 196 | |||||
| Totale | 363 | 137.342 | 13.861.385 | 2.592.731 | 650.136 |
(1) Il numero delle azioni riportato in tabella corrisponde al numero attribuito ai beneficiari alla data di attribuzione del diritto, opportunamente riesposto sulla base del raggruppamento azionario del 23 maggio e 13 giugno 2022. Il numero delle azioni utilizzato per il calcolo del fair value complessivo e del fair value di competenza al 31 dicembre 2022, invece, corrisponde a 126.416 azioni, il quale riflette i diritti decaduti a fronte di risoluzioni unilaterali/consensuali del rapporto di lavoro, nonché le percentuali di raggiungimento delle non-market condition consuntivate alla fine del vesting period. (2) Il fair value di competenza è misurato alla data di osservazione.

In linea con il principio contabile IFRS 2, l'annullamento dell'attribuzione 2019 del piano ha comportato la maturazione anticipata del fair value residuo; per tale ragione, la voce "Fair value contabilizzato nel 2022" include il costo di competenza degli esercizi 2022, 2023 e 2024.
| N. dirigenti | (1) N. azioni |
Quota su azione (%) |
Fair value unitario (peso 35%) TSR E&C |
Fair value unitario TSR Drilling (peso 15%) |
Fair value unitario PFN (peso 25%) |
ROAIC (peso 25%) Fair value unitario |
complessivo Fair value |
di competenza Fair value (2) 2021 |
contabilizzato nel Fair value 2022(3) |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Dirigenti strategici (vesting period) | 75 | 196 | 260 | 192 | 192 | |||||
| Dirigenti strategici | 93 | 48.456 | 5.120.225 | 1.558.159 | 1.979.818 | |||||
| (periodo di Retention Premium) | 25 | 394 | 514 | 192 | 192 | |||||
| Dirigenti non strategici | 274 | 34.460 | 100 | 196 | 260 | 192 | 192 | 3.574.248 | 1.189.292 | 964.527 |
| Amministratore Delegato-CEO (vesting period) Amministratore Delegato-CEO |
1 | 5.122 | 75 | 196 | 260 | 192 | 192 | 688.438 | 192.407 | 266.197 |
| (periodo di co-investimento) | 25 | 394 | 514 | 192 | 192 | |||||
| Totale | 368 | 88.038 | 9.382.911 2.539.858 | 3.210.542 |
(1) Il numero delle azioni riportato in tabella corrisponde al numero attribuito ai beneficiari alla data di attribuzione del diritto, opportunamente riesposto (per una maggiore rappresentatività), sulla base del raggruppamento azionario del 23 maggio e 13 giugno 2022. Il numero delle azioni utilizzato per il calcolo del fair value complessivo e del fair value contabilizzato nel 2022, invece, corrisponde a 38.233 azioni, il quale riflette i diritti decaduti a fronte di risoluzioni unilaterali/consensuali del rapporto di lavoro, nonché le percentuali di raggiungimento delle non-market condition consuntivate prima dell'annullamento del piano.
(2) Il fair value di competenza è misurato alla data di osservazione.
(3) Il fair value di competenza 2022 riflette l'annullamento dell'attribuzione 2019, come da delibera del Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA del 24 marzo 2022. In linea con il principio contabile IFRS 2, l'annullamento è stato contabilizzato come una maturazione anticipata del fair value.
| N. dirigenti | (1) N. azioni |
Quota su azione (%) |
Fair value unitario (peso 35%) TSR E&C |
Fair value unitario TSR Drilling (peso 15%) |
Fair value unitario PFN (peso 25%) |
ROAIC (peso 25%) Fair value unitario |
complessivo Fair value |
di competenza Fair value (2) 2021 |
di competenza Fair value 2022 |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Dirigenti strategici (vesting period) | 75 | 43 | 73 | 65 | 65 | |||||
| Dirigenti strategici | 88 | 92.535 | 2.425.087 | 665.089 | 676.039 | |||||
| (periodo di Retention Premium) | 25 | 85 | 145 | 64 | 64 | |||||
| Dirigenti non strategici | 293 | 79.104 | 100 | 43 | 73 | 65 | 65 | 2.265.607 | 676.812 | 754.406 |
| Amministratore Delegato-CEO (vesting period) Amministratore Delegato-CEO |
1 | 10.620 | 75 | 43 | 73 | 65 | 65 | 428.011 | 96.306 | 119.863 |
| (periodo di co-investimento) | 25 | 85 | 145 | 64 | 64 | |||||
| Totale | 382 | 182.259 | 5.118.705 1.438.207 | 1.550.308 |
(1) Il numero delle azioni riportato in tabella corrisponde al numero attribuito ai beneficiari alla data di attribuzione del diritto. Il numero delle azioni utilizzato per il calcolo del fair value complessivo e del fair value di competenza al 31 dicembre 2022, invece, corrisponde a 70.814 azioni, il quale riflette i diritti decaduti a fronte di risoluzioni unilaterali/consensuali del rapporto di lavoro, nonché le percentuali di raggiungimento delle non-market condition consuntivate alla fine del vesting period.
(2) Il fair value di competenza è misurato alla data di osservazione.
| N. dirigenti | (1) N. azioni |
Quota su azione (%) |
Fair value unitario (peso 35%) TSR E&C |
Fair value unitario TSR Drilling (peso 15%) |
Fair value unitario PFN (peso 15%) |
ROAIC (peso 15%) Fair value unitario |
EBITDA (peso 20%) Fair value unitario |
complessivo Fair value |
di competenza Fair value (2) 2021 |
di competenza Fair value 2022 |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Dirigenti strategici (vesting period) | 75 | 88 | 89 | 104 | 104 | 104 | |||||
| Dirigenti strategici | 80 | 80.552 | 3.677.054 | 223.448 | 1.028.372 | ||||||
| (periodo di Retention Premium) | 25 | 175 | 175 | 104 | 104 | 104 | |||||
| Dirigenti non strategici | 304 | 81.205 | 100 | 88 | 89 | 104 | 104 | 104 | 3.467.787 | 214.506 | 1.153.914 |
| Amministratore Delegato-CEO (vesting period) Amministratore Delegato-CEO |
1 | 10.326 | 75 | 88 | 89 | 104 | 104 | 104 | 598.891 | 28.643 | 167.492 |
| (periodo di co-investimento) | 25 | 175 | 175 | 104 | 104 | 104 | |||||
| Totale | 385 | 172.083 | 7.743.732 | 466.597 | 2.349.778 |
(1) Il numero delle azioni riportato in tabella corrisponde al numero attribuito ai beneficiari alla data di attribuzione del diritto. Il numero delle azioni utilizzato per il calcolo del fair value complessivo e del fair value di competenza al 31 dicembre 2022, invece, corrisponde a 78.218 azioni, il quale riflette i diritti decaduti a fronte di dimissioni unilaterali/consensuali del rapporto di lavoro, nonché le percentuali di raggiungimento delle non-market condition consuntivate alla fine del vesting period.
(2) Il fair value di competenza è misurato alla data di osservazione.
| N. dirigenti | (1) N. azioni |
Quota su azione (%) |
Fair value unitario | complessivo Fair value |
di competenza (2) 31.12.2021 Fair value |
di competenza 31.12.2022 Fair value |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Dirigenti | 132 | 19.338 | 100 | 102 | 1.344.877 | 393.472 | 447.477 |
| Totale | 132 | 19.338 | 1.344.877 | 393.472 | 447.477 |
(1) Il numero delle azioni riportato in tabella corrisponde al numero attribuito ai beneficiari alla data di attribuzione del diritto. Il numero delle azioni utilizzato per il calcolo del fair value complessivo e del fair value di competenza al 31 dicembre 2022, invece, corrisponde a 13.166 azioni, il quale riflette i diritti decaduti per cessazione di rapporto di lavoro alla data di osservazione. (2) Il fair value di competenza è misurato alla data di osservazione.
| 2021 | 2022 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Numero di azioni (a) |
Prezzo medio di esercizio (b) (migliaia di euro) |
Prezzo di mercato (c) (migliaia di euro) |
Numero di azioni |
Prezzo medio di esercizio (b) (migliaia di euro) |
Prezzo di mercato (c) (migliaia di euro) |
|
| Diritti esistenti al 1° gennaio | 409.106 | - | 42.956 | 455.675 | - | 40.034 |
| Nuovi diritti assegnati | 195.085 | - | 19.627 | - | - | - |
| (Diritti esercitati nel periodo) (d) | (76.083) | - | 7.655 | (33.334) | - | 924 |
| (Diritti decaduti nel periodo) | (72.433) | - | 7.287 | (108.979) | - | (3.021) |
| Diritti esistenti al 31 dicembre | 455.675 | - | 40.034 | 313.362 | - | 353 |
| Di cui: | ||||||
| - esercitabili al 31 dicembre | - | - | - | - | - | - |
| - esercitabili al termine del vesting period | 377.481 | - | - | 269.517 | - | - |
| - esercitabili al termine del periodo | ||||||
| di co-investimento/Retention Premium | 78.194 | - | - | 43.845 | - | - |
(a) Il numero delle azioni riportato in tabella tiene conto del raggruppamento azionario avvenuto in data 23 maggio e 13 giugno 2022. Per una coerenza rappresentativa anche i dati relativi all'esercizio 2021 sono stati riesposti sulla base di tale accorpamento.
(b) Trattandosi di azioni gratuite, il prezzo di esercizio è nullo.
(c) Il valore di mercato delle azioni sottostanti i diritti assegnati o decaduti nel periodo, corrisponde alla media dei valori di mercato delle azioni; il valore di mercato delle azioni sottostanti i diritti esistenti a inizio e fine periodo è puntuale all'ultimo dato disponibile al 1° gennaio e al 31 dicembre.
(d) I diritti esercitati nell'esercizio 2022 sono prevalentemente rappresentati dalle azioni assegnate ai beneficiari del coinvestimento dell'attribuzione 2017 del piano 2016-2018, così come previsto dal regolamento del piano. Inoltre, sono incluse le azioni assegnate nei casi di risoluzione consensuale del rapporto di lavoro.
I diritti esistenti al 31 dicembre 2022 e il numero dei beneficiari si analizzano come segue:
| Attribuzioni | N. dirigenti | (a) di esercizio Prezzo |
N. azioni |
|---|---|---|---|
| ILT 2016 | 372 | - | 128.121 |
| ILT 2017 | 345 | - | 141.697 |
| ILT 2018 | 363 | - | 137.342 |
| ILT 2019 | 368 | - | 88.038 |
| ILT 2020 | 382 | - | 182.259 |
| ILT 2021 | 387 | - | 172.083 |
| IBT 2021 | 132 | - | 19.338 |
| Al 31 dicembre 2022 | |||
| Azioni assegnate | |||
| ILT 2016 | (3.323) | ||
| ILT 2017 (b) | (144.040) | ||
| ILT 2018 | (74.718) | ||
| ILT 2019 | - | ||
| ILT 2020 | - | ||
| ILT 2021 | - | ||
| IBT 2021 | - | ||
| Diritti decaduti | |||
| ILT 2016 | (124.798) | ||
| ILT 2017 | (11.908) | ||
| ILT 2018 | (52.965) | ||
| ILT 2019 | (88.038) | ||
| ILT 2020 | (40.950) | ||
| ILT 2021 | (22.855) | ||
| IBT 2021 | (6.172) | ||
| Diritti in essere | |||
| ILT 2016 | - | - | |
| ILT 2017 | - | - | |
| ILT 2018 | 72 | 9.659 | |
| ILT 2019 | - | - | |
| ILT 2020 | 336 | 141.309 | |
| ILT 2021 | 353 | 149.228 | |
| IBT 2021 | 132 | 13.166 | |
| 313.362 |
(a) Trattandosi di azioni gratuite, il prezzo di esercizio è nullo.
(b) Il numero delle azioni assegnate in relazione all'attribuzione 2017 del piano 2016-2018 include altresì l'azione aggiuntiva spettante agli aventi diritto a fronte del coinvestimento.
Per i piani di incentivazione a beneficio dei dipendenti Saipem SpA, la rilevazione del costo è effettuata alla voce "Costo del lavoro" in contropartita alla voce "Altre riserve" del patrimonio netto.
Per i piani a beneficio dei dipendenti delle società controllate, il fair value dei diritti assegnati è rilevato alla data di assunzione dell'impegno alla voce "Costo del lavoro", in contropartita alla voce "Altre riserve" del patrimonio netto; nell'esercizio stesso il corrispondente ammontare è addebitato alle imprese di appartenenza, in contropartita alla voce "Costo del lavoro".
In presenza di personale Saipem SpA che presta servizio nelle altre società del Gruppo, il costo è addebitato pro-rata temporis alla società presso cui i beneficiari sono in servizio.

I parametri utilizzati per il calcolo del fair value relativo all'attribuzione 2021 del piano ILT 2019-2021 e attribuzione 2021 del piano IBT 2020-2022, sono i seguenti30:
| Attribuzione | IBT 2021 | Attribuzione | ILT 2021 | ||
|---|---|---|---|---|---|
| Prezzo dell'azione (a) | (euro) | 27/04/2021 | 103 | 27/10/2021 | 104 |
| Prezzo dell'esercizio (b) | (euro) | - | - | ||
| Prezzo dell'esercizio adottato nel modello Black & Scholes | (euro) | 27/04/2021 | 103 | 27/10/2021 | 104 |
| Durata | |||||
| Vesting Period | (anni) | 3 | 3 | ||
| Co-investimento/Retention Premium | (anni) | n.d. | 2 | ||
| Tasso di interesse privo di rischio | |||||
| TSR | |||||
| - Vesting Period | (%) | n.d. | 27/10/2021 | 0,00 | |
| - Co-investimento/Retention Premium | (%) | n.d. | 27/10/2021 | 0,20 | |
| Black & Scholes | (%) | n.d. | n.d. | ||
| Dividendi attesi | (%) | 0,00 | 0,00 | ||
| Volatilità attesa | |||||
| TSR | |||||
| - Vesting Period | (%) | n.d. | 27/10/2021 | 49,02 | |
| - Co-investimento/Retention Premium | (%) | n.d. | 27/10/2021 | 50,48 | |
| Black & Scholes | (%) | n.d. | n.d. |
(a) Corrispondente al prezzo di chiusura delle azioni Saipem SpA alla data di assegnazione, rilevato sul Mercato Telematico Azionario gestito da Borsa Italiana.
(b) Trattandosi di azioni gratuite, il prezzo dell'esercizio è nullo.
Gli ammortamenti e svalutazioni ammontano a 67.029 migliaia di euro, con una diminuzione di 18.810 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, e sono costituiti dalle quote di competenza dell'esercizio degli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali e materiali e dei diritti di utilizzo delle attività in leasing e dalle svalutazioni effettuate nell'esercizio.
Gli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali ammontano a 12.726 migliaia di euro e sono dettagliati alla voce "Attività immateriali".
Gli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali ammontano a 26.798 migliaia di euro (di cui 13.947 migliaia di euro riclassificati tra le discontinued operations) e sono dettagliati alla voce "Immobili, impianti e macchinari".
Nel corso dell'esercizio sono state effettuate svalutazioni di immobilizzazioni materiali per 3.631 migliaia di euro (di cui 2.579 migliaia di euro riclassificate tra le discontinued operations).
Gli ammortamenti e svalutazioni dei diritti di utilizzo delle attività in leasing ammontano a 40.400 migliaia di euro e sono commentati alla voce "Diritto di utilizzo di attività in leasing, attività e passività per leasing".
La voce "Ammortamenti e svalutazioni" indicata nel conto economico è così determinata:
| (migliaia di euro) | 2021 | 2022 |
|---|---|---|
| Ammortamenti immobilizzazioni immateriali | 15.583 | 12.726 |
| Ammortamenti immobilizzazioni materiali | 15.770 | 12.851 |
| Svalutazioni immobilizzazioni materiali | 8.425 | 1.052 |
| Ammortamenti diritti utilizzo attività in leasing | 36.630 | 40.400 |
| Svalutazioni diritti utilizzo attività in leasing | 9.431 | - |
| Totale | 85.839 | 67.029 |
Nell'esercizio 2022 sono stati rilevati altri proventi operativi netti pari a 4.370 migliaia di euro relativi a strumenti derivati su merci.

Gli oneri finanziari netti ammontano a 40.325 migliaia di euro, rispetto ai proventi finanziari netti di 15.081 migliaia di euro dell'esercizio precedente, e sono analizzabili come segue:
| (migliaia di euro) | 2021 | 2022 |
|---|---|---|
| Proventi finanziari | ||
| Interessi attivi su crediti verso altri | 11 | 68 |
| Interessi attivi su crediti finanziari verso imprese controllate | 16.052 | 13.133 |
| Interessi su c/c bancari e postali | 286 | 2.025 |
| Altri proventi da imprese controllate e collegate | 23.126 | 22.943 |
| 39.475 | 38.169 | |
| Oneri finanziari | ||
| Accantonamento (Utilizzo) fondo svalutazione IFRS 9 disponibilità liquide | (497) | 288 |
| Interessi per debiti verso banche | 2.425 | 7.713 |
| Interessi per debiti verso altri e altri oneri | 868 | 38.106 |
| Interessi per debiti finanziari verso controllate | 4 | 2.332 |
| Interessi per debiti finanziari per beni assunti in leasing | 2.680 | 6.480 |
| Altri oneri finanziari verso collegate e a controllo congiunto | - | 431 |
| Oneri finanziari su piani a benefici definiti - IAS 19 revised | 349 | 748 |
| 5.829 | 56.098 | |
| Differenze di cambio | ||
| Differenze attive di cambio | 99.101 | 214.216 |
| Differenze passive di cambio | (34.723) | (159.726) |
| 64.378 | 54.490 |
L'apporto dalla Joint Operation Ship Recycling Scarl nell'esercizio 2022 è pari a 18 migliaia di euro di interessi passivi. Gli oneri netti derivanti da strumenti derivati sono pari a 76.888 migliaia di euro, rispetto agli oneri netti di 82.943 migliaia di euro dell'esercizio precedente e sono così analizzabili:
| (migliaia di euro) | 2021 | 2022 |
|---|---|---|
| Proventi (oneri) su operazioni sul rischio di cambio | (82.290) | (76.850) |
| Proventi (oneri) su operazioni sul rischio di tasso di interesse | (653) | (38) |
| Totale | (82.943) | (76.888) |
I proventi (oneri) su partecipazioni si analizzano come segue:
| 2021 | 2022 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Dividendi | Proventi | Oneri | Totale | Dividendi | Proventi | Oneri | Totale |
| Partecipazioni in imprese controllate | ||||||||
| Andromeda Consultoria Tecnica | ||||||||
| e Rapresentações Ltda | - | 94 | - | 94 | - | 322 | - | 322 |
| International Energy Services SpA | - | - | (364) | (364) | - | - | (252) | (252) |
| Saipem Offshore Construction SpA | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Saipem SA | - | - | (641.292) | (641.292) | - | - | (120.836) | (120.836) |
| Servizi Energia Italia SpA | - | - | - | - | - | - | (9.533) | (9.533) |
| Saipem Offshore Norway AS | - | - | (18.903) | (18.903) | - | - | - | - |
| Saipem Finance International BV | 407 | - | - | 407 | 500 | - | - | 500 |
| SnamprogettiChiyoda sas di Saipem SpA | - | - | (20.388) | (20.388) | - | - | (5.525) | (5.525) |
| Snamprogetti Netherlands BV | - | 14.690 | - | 14.689 | - | 17.431 | - | 17.431 |
| Saipem Maritime Asset | ||||||||
| Management Luxembourg Sàrl | - | - | (16.498) | (16.498) | - | - | (11.466) | (11.466) |
| Saipem International BV | - | - | (1.137.086) (1.137.086) | - | 186.925 | - | 186.925 | |
| Partecipazioni in imprese collegate | ||||||||
| e a controllo congiunto | ||||||||
| Alboran Hydrogen Brindisi Srl | - | - | - | - | - | - | (24) | (24) |
| PSS Netherlands BV | - | - | - | - | - | - | (59.746) | (59.746) |
| Partecipazioni in altre imprese | ||||||||
| Acqua Campania SpA | 7 | - | - | 7 | 7 | - | - | 7 |
| Totale | 414 | 14.784 (1.834.531) (1.819.333) | 507 | 204.679 | (207.382) | (2.195) |

Si rimanda alla nota 15 "Partecipazioni" per maggiori dettagli.
Le imposte sul reddito si analizzano come segue:
| 2022 |
|---|
| (45.176) |
| - |
| 22.202 |
| 22.526 |
| (448) |
| (55.189) |
| 3.401 |
| 55.346 |
| (3.253) |
| 305 |
| (143) |
Le imposte positive a carico dell'esercizio ammontano a 143 migliaia di euro, in diminuzione di 3.892 migliaia di euro rispetto al 2021; la variazione è dovuta essenzialmente a maggiori rettifiche di imposte per Ires (44.834 migliaia di euro) compensate da un maggior accantonamento netto di fondi per imposte (24.871 migliaia di euro), dalla maggiore incidenza di imposte estere (5.470 migliaia di euro) e da una minore incidenza di imposte differite nette (10.601 migliaia di euro).
Il carico fiscale dell'esercizio include rettifiche di imposte italiane relative a Saipem SpA e alle società italiane controllate incluse nel consolidato fiscale nazionale (45.176 migliaia di euro), imposte assolte all'estero (22.202 migliaia di euro), accantonamenti netti di fondi imposte per 22.526 migliaia di euro e imposte differite nette (305 migliaia di euro).
| (migliaia di euro) | 2021 | 2022 |
|---|---|---|
| Utile (perdita) ante imposte (a) | (2.346.559) | (231.427) |
| Differenza tra valori e costi della produzione al lordo degli accantonamenti indeducibili | ||
| e le svalutazioni dei crediti | (542.306) | (188.907) |
| Totale costi per il personale | 472.628 | 519.294 |
| Differenza tra valori e costi della produzione rettificato (b) | (69.678) | 330.387 |
| Imposte teoriche Ires (a* 24%) | (563.174) | (55.542) |
| Imposte teoriche Irap (b* 3,9%) | (2.717) | 12.885 |
| Totale imposte teoriche (c) | (565.891) | (42.657) |
| Tax rate teorico (c/a* 100)% | 24,12 | 18,43 |
| Imposte sul reddito (d) | 3.749 | (143) |
| Tax rate effettivo (d/a* 100)% | 0,16 | 0,06 |
| Imposte teoriche | (565.891) | (42.657) |
| Differenza base imponibile Irap | 3.779 | 803 |
| Valore della produzione realizzato all'estero (Irap) | (1.601) | (1.466) |
| Accantonamento (utilizzo) fondo imposte | (2.345) | 22.526 |
| Imposte differite filiali estere | 1.790 | - |
| Altre differenze | 568.017 | 20.651 |
| Imposte effettive | 3.749 | (143) |
Il risultato d'esercizio è pari a una perdita di 255.988 migliaia di euro, rispetto alla perdita registrata nell'esercizio precedente pari a 2.382.569 migliaia di euro.
In attuazione dell'art. 123-ter del Testo Unico della Finanza (TUF) introdotto a seguito del D.Lgs. n. 259 del dicembre 2010, Consob ha modificato il Regolamento Emittenti con delibera del 23 dicembre 2011 introducendo tra l'altro il nuovo art. 84-quater che disciplina le modalità di pubblicazione e i contenuti della relazione sulle retribuzioni che le società quotate sono tenute a predisporre nei termini previsti. La "Relazione sulla Politica in materia di Remunerazione e sui Compensi Corrisposti 2022" è predisposta dalla Società quale documento autonomo approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 14 marzo 2023 e pubblicato sul sito internet della Società all'indirizzo www.saipem.com. La relazione è stata redatta secondo quanto

previsto nello "Schema 7-ter dell'Allegato 3" al Regolamento Emittenti. La relazione è articolata su due sezioni; nella prima sono illustrate le politiche adottate per il 2022 per la remunerazione degli Amministratori, dei Direttori generali, degli altri Dirigenti con responsabilità strategiche e dei Sindaci, le finalità generali perseguite, gli organi coinvolti e le procedure utilizzate per l'adozione e l'attuazione della politica, mentre nella seconda sezione i compensi corrisposti agli Amministratori, Sindaci, Direttori generali e altri Dirigenti con responsabilità strategiche.
I compensi spettanti ai sindaci ammontano nel 2022 a 192 migliaia di euro.
I compensi comprendono gli emolumenti e ogni altra somma avente natura retributiva, previdenziale e assistenziale dovuti per lo svolgimento della funzione di Sindaco in Saipem SpA e in altre imprese incluse nell'area di consolidamento, che abbiano costituito un costo per Saipem.
Ai fini di una maggiore coerenza tra le informazioni riportate nella Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti e nella presente Relazione finanziaria annuale, la definizione di Dirigenti con responsabilità strategiche è allineata con quanto indicato nell'art. 65, comma 1-quater del Regolamento Emittenti.
Rientrano nella definizione i soggetti che hanno il potere e la responsabilità, direttamente o indirettamente, di pianificazione, direzione e controllo.
La tabella riporta i compensi spettanti ai Dirigenti con responsabilità strategiche di Saipem, definiti come dirigenti, diversi da Amministratori e Sindaci, tenuti a partecipare al Comitato di Direzione e comunque i primi riporti gerarchici dell'Amministratore Delegato-CEO/Presidente del Consiglio di Amministrazione.
| (migliaia di euro) | 2021 | 2022 |
|---|---|---|
| Salari e stipendi | 5.084 | 7.310 |
| Indennità per cessazione del rapporto di lavoro | - | - |
| Altri benefici a lungo termine | 140 | 129 |
| Fair value piani di incentivazione | 801 | 526 |
| Totale | 6.025 | 7.965 |
A partire dal 14 gennaio 2022 la Società si è dotata di una nuova organizzazione strutturata su quattro nuove distinte aree di business e sta conseguentemente adeguando la propria struttura di reporting secondo quanto previsto dall'IFRS 8.
Poiché la Società non ha ancora istituito un sistema di controllo di gestione in linea con la nuova struttura organizzativa e pertanto non sono ad oggi disponibili informazioni di bilancio separate così come previsto dall'IFRS 8, la Società, anche al fine di facilitare la comprensione da parte del mercato finanziario dell'evoluzione della performance economico-finanziaria nel corso del 2022, in continuità con gli esercizi precedenti mantiene la struttura di reporting basata sulle quattro divisioni Engineering & Construction Offshore, Engineering & Construction Onshore, Drilling Offshore e Drilling Onshore.
La Società adotterà la nuova struttura di reporting a partire dall'esercizio 2023 ed esporrà nei propri bilanci l'informativa per settori operativi coerente con tale struttura.
La nuova organizzazione supera quella divisionale, con l'obiettivo di una maggiore efficienza, di un controllo del rischio centralizzato e di uno sviluppo di modelli esecutivi innovativi e flessibili, in linea con le esigenze della transizione energetica. Si segnala che le nuove linee di business rifletteranno la seguente struttura:
Per ulteriori dettagli sulla nuova organizzazione si rimanda alla "Relazione sulla gestione". Le principali informazioni finanziarie dei segmenti operativi oggetto di reporting al CEO sono: i ricavi, l'utile operativo e le attività e passività direttamente attribuibili.
| (migliaia di euro) | & Construction Engineering Offshore |
& Construction Engineering Onshore |
Offshore Drilling |
Onshore Drilling |
allocato Non |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Esercizio 2021 | ||||||
| Ricavi netti della gestione caratteristica | 799.284 | 1.067.634 | 129.149 | - | - | 1.996.067 |
| a dedurre: ricavi infragruppo | 178.244 | 355.924 | 128.440 | - | - | 662.608 |
| Ricavi da terzi | 621.040 | 711.710 | 709 | - | - | 1.333.459 |
| Risultato operativo | (136.622) | (401.266) | (4.418) | - | - | (542.306) |
| Ammortamenti e svalutazioni | 12.163 | 42.847 | 4.872 | - | 25.957 | 85.839 |
| (Proventi) oneri netti su partecipazioni | - | - | - | - | 1.819.333 | 1.819.333 |
| Investimenti in attività materiali e immateriali | 8.505 | 2.238 | 56 | 14.223 | 13.643 | 38.664 |
| Diritti di utilizzo di attività in leasing | 10.041 | 4.439 | 6.205 | 217 | 44.597 | 65.499 |
| Attività direttamente attribuibili | 588.433 | 981.745 | 83.699 | 39.018 | 1.550.174 | 3.243.069 |
| Passività direttamente attribuibili | 523.126 | 1.098.228 | 38.971 | 27.367 | 1.729.568 | 3.417.260 |
| Fondi per rischi e oneri | 10.665 | 243.926 | 791 | 210 | 73.232 | 328.824 |
| Esercizio 2022 | ||||||
| Ricavi netti della gestione caratteristica | 1.489.126 | 1.323.292 | 85.516 | - | - | 2.897.934 |
| a dedurre: ricavi infragruppo | 196.921 | 556.241 | 86.538 | - | - | 839.700 |
| Ricavi da terzi | 1.292.205 | 767.051 | (1.022) | - | - | 2.058.234 |
| Risultato operativo | (221.712) | 26.043 | 6.763 | - | - | (188.906) |
| Ammortamenti e svalutazioni | 16.570 | 9.187 | 1.883 | - | 39.389 | 67.029 |
| (Proventi) oneri netti su partecipazioni | - | - | - | - | 2.195 | 2.195 |
| Investimenti in attività materiali e immateriali | 7.683 | 1.016 | 21 | - | 20.480 | 29.200 |
| Diritti di utilizzo di attività in leasing | 25.937 | 1.737 | 2.535 | - | 88.589 | 118.798 |
| Attività direttamente attribuibili | 894.247 | 994.372 | 76.596 | - | 1.794.567 | 3.759.782 |
| Passività direttamente attribuibili | 931.556 | 878.942 | 29.312 | - | 1.690.666 | 3.530.476 |
| Fondi per rischi e oneri | 33.044 | 156.969 | 994 | - | 124.827 | 315.834 |
In considerazione della peculiarità del business di Saipem caratterizzato dall'utilizzo di una flotta navale che, operando su più progetti nell'arco di un esercizio, non può essere attribuita in modo stabile a un'area geografica specifica, alcune attività vengono ritenute non direttamente allocabili.
Con riferimento alle attività materiali e immateriali e agli investimenti la componente non allocabile è riconducibile ai mezzi navali, all'attrezzatura collegata agli stessi e al goodwill.
Con riferimento alle attività correnti la componente non allocabile è riconducibile alle rimanenze di magazzino, anch'esse collegate ai mezzi navali.
| (migliaia di euro) | Italia | Resto Europa | CSI | Resto Asia | Settentrionale Africa |
Sub-Sahariana Africa |
Americhe | Altre aree | Non allocabili | Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esercizio 2021 | ||||||||||
| Investimenti in attività materiali e immateriali |
17.326 | - | - | 13.716 | - | 140 | - | 1.037 | 6.445 | 38.664 |
| Attività materiali e immateriali | 60.250 | 9.564 | 11.226 | 461 | 225 | 131 | 53.162 | 131.240 | 66.215 | 332.474 |
| Diritti di utilizzo di attività in leasing |
48.891 | 587 | 626 | 15.371 | 24 | - | - | - | - | 65.499 |
| Attività direttamente attribuibili (correnti) |
1.539.643 | 391.334 | 72.096 | 771.778 | 31.552 | 170.976 | 59.619 | 4.480 | 201.591 3.243.069 | |
| Esercizio 2022 | ||||||||||
| Investimenti in attività materiali e immateriali |
22.528 | - | - | 118 | - | 3 | - | - | 6.551 | 29.200 |
| Attività materiali e immateriali | 58.658 | 3.077 | 1.030 | 8.553 | 44 | 3 | - | - | 72.417 | 143.782 |
| Diritto d'utilizzo di attività in leasing |
98.135 | 245 | 275 | 19.876 | 267 | - | - | - | - | 118.798 |
| Attività direttamente attribuibili (correnti) |
2.463.923 | 336.608 | 56.441 | 596.023 | 84.652 | 159.753 | 53.608 | 8.774 | - 3.759.782 |
Le attività correnti sono state allocate per area geografica sulla base dei seguenti criteri: (i) con riferimento alle disponibilità liquide ed equivalenti e ai crediti finanziari l'allocazione è stata effettuata considerando il Paese in cui hanno sede i conti correnti; (ii) con riferimento alle rimanenze e alle attività contrattuali, l'allocazione è stata effettuata considerando il Paese in cui sono dislocati i magazzini terra (a esclusione di quelli dislocati presso le navi); (iii) con riferimento ai crediti commerciali e alle altre attività è stata considerata l'area di appartenenza.

Le attività non correnti sono state allocate per area geografica considerando il Paese in cui opera l'asset, a eccezione dei mezzi di perforazione, il cui saldo è incluso nella voce "Non allocabili".
| 2021 (migliaia di euro) |
2022 |
|---|---|
| Italia 357.420 |
525.087 |
| Resto Europa 144.470 |
142.434 |
| Africa Settentrionale 3.556 |
6.063 |
| Africa Sub-Sahariana e resto Africa 159.970 |
234.122 |
| CSI 138.966 |
71.311 |
| Resto Asia 1.095.496 |
1.799.022 |
| Americhe 95.286 |
114.269 |
| Altre aree 903 |
5.626 |
| Totale 1.996.067 |
2.897.934 |
Il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA del 27 aprile 2021 ha aggiornato, previo parere favorevole e unanime del Comitato Parti Correlate, la Management System Guidelines "Operazioni con interessi degli Amministratori e Sindaci e Operazioni con Parti Correlate", per tenere conto della disciplina introdotta dalla delibera Consob n. 21624 del 10 dicembre 2020, che ha modificato il Regolamento Consob in materia di Operazioni con Parti Correlate.
Il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA del 15 marzo 2022 ha ulteriormente aggiornato la sopra citata Management System Guidelines, in relazione al flusso informativo verso il Comitato Parti Correlate, rafforzandone il ruolo con riferimento alle operazioni con soggetti di interesse.
Gli amministratori, i sindaci e i dirigenti con responsabilità strategiche dichiarano semestralmente l'eventuale esecuzione di operazioni effettuate con Saipem SpA e con le imprese controllate dalla stessa, anche per interposta persona o da soggetti a essi riconducibili. Gli amministratori, i sindaci e i dirigenti con responsabilità strategiche rilasciano, semestralmente e/o in caso di variazioni, una dichiarazione in cui sono rappresentati i potenziali interessi di ciascuno in rapporto alla Società e al Gruppo e in ogni caso segnalano per tempo all'Amministratore Delegato (o al Presidente, in caso di interessi dell'Amministratore Delegato), il quale ne dà notizia agli altri amministratori e al Collegio Sindacale, le singole operazioni che la Società intende compiere, nelle quali sono portatori di interessi.
Al 31 dicembre 2022 Saipem SpA non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento in ragione della composizione azionaria venuta a determinarsi a seguito dell'entrata in vigore il 22 gennaio 2016 – e successivi aggiornamenti – del Patto Parasociale tra Eni ed FSI (successivamente CDP Equity SpA e ora CDP Industria SpA), diretto "a realizzare un controllo congiunto di Saipem da parte di Eni e FSI". Saipem SpA esercita attività di direzione e coordinamento verso le sue controllate, ex art. 2497 e ss. del codice civile.
Le operazioni compiute da Saipem con le parti correlate riguardano essenzialmente lo scambio di beni, la prestazione di servizi, la provvista e l'impiego di mezzi finanziari, inclusa la stipula di contratti derivati. Tutte le operazioni fanno parte dell'ordinaria gestione; sono regolate a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che si sarebbero applicate fra due parti indipendenti, e sono compiute nell'interesse delle imprese di Saipem.

I rapporti commerciali e diversi dell'esercizio 2021 sono di seguito analizzati:
| (migliaia di euro) | 31.12.2021 | Esercizio 2021 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Debiti | |||||||
| commerciali, | Costi | Ricavi | |||||
| Crediti commerciali |
altri debiti e passività |
Beni | |||||
| Denominazione | e altri crediti | contrattuali | Garanzie | Beni | Servizi | e servizi | Altri |
| Continuing operations | |||||||
| Andromeda Consultoria Tecnica e Rapresentações Ltda | 11 | - | 1.908 | - | - | - | 3 |
| Boscongo SA | 19.037 | 2.462 | 9.449 | 139 | 237 | 2.205 | 431 |
| Consorzio Sapro | - | - | - | - | 1 | - | - |
| Denuke Scarl | 4.815 | 3.843 | 243 | - | 26 | 12 | 3 |
| Energy International Services SpA | 157 | (26) | - | - | - | - | 47 |
| ER SAI Caspian Contractor Llc | 1.244 | 113 | 30.126 | - | 58 | 488 | 62 |
| ERS - Equipment Rental & Services BV | 1.011 | 504 | 130 | - | 375 | 63 | 866 |
| European Maritime Construction SAS | 4 | - | - | - | - | - | 2 |
| Gydan Yard Management Services | - | - | - | - | - | - | 239 |
| Global Petroprojects Services AG | 1.601 | 22.335 | - | - | 34.325 | 412 | 1.103 |
| Saipem Offshore Construction SpA | 3.052 | 29.908 | 500 | - | 27.644 | 1.030 | 45 |
| Moss Maritime AS | 496 | 103 | 355 | - | 147 | 46 | 374 |
| North Caspian Service Co Ltd | - | - | - | - | - | - | - |
| Petrex SA | 3.408 | 196 | 30.772 | - | 115 | - | 1.803 |
| Professional Training Center Llp | - | - | - | - | - | - | - |
| PT Saipem Indonesia | 29.800 | 6.864 | 130.245 | - | 6.765 | 4.474 | 10.901 |
| Saigut SA de CV | 80 | - | 539.241 | - | - | - | 30 |
| SAIMEP Lda | 9.254 | - | - | - | - | 1.729 | 1.224 |
| Saimexicana SA de Cv | 6.732 | 1.206 | 3.350 | - | 1.206 | 2.598 | 2.427 |
| Saipem (Beijing) Technical Services Co Ltd | 965 | 180 | 1.668 | - | 130 | - | 129 |
| Saipem (Malaysia) Sdn Bhd | 490 | 8 | - | - | 109 | 5 | 233 |
| Saipem (Nigeria) Ltd | 2 | - | 1.285 | - | - | - | - |
| Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, | |||||||
| Sociedade Unipessoal Lda | 78.315 | 38.925 | 37.774 | 18 | 41.345 | 45.115 | 5.789 |
| Saipem America Inc | 5.912 | 1.368 | 9.026 | - | 2.069 | 937 | 2.094 |
| Saipem Asia Sdn Bhd | 959 | 174 | 8.337 | - | 166 | 28 | 364 |
| Saipem Australia Pty Ltd | 4.474 | - | 37.460 | - | - | 802 | 2.328 |
| Saipem Canada Inc | 2.251 | 3 | - | - | 44 | 1.021 | 318 |
| Saipem Contracting (Nigeria) Ltd | 36.634 | 55 | 315.954 | - | 277 | 6.110 | 5.975 |
| Saipem Contracting Algérie SpA | 13.644 | 1.779 | 101.103 | - | 85 | - | 42 |
| Saipem Contracting Prep SA | - | - | - | - | - | - | - |
| Saipem Contracting Netherlands BV | 28.110 | 36.336 | 35.590 | - | 39.587 | 13.624 | 8.118 |
| Saipem do Brasil Serviçõs de Petroleo Ltda | 2.410 | 923 | 149.772 | - | 12.281 | 1.625 | 1.381 |
| Saipem Drilling Co Pvt Ltd | - | - | 50 | - | - | - | - |
| Saipem Drilling Norway AS | 11.362 | 396 | - | 232 | 29.733 | 5.642 | 245 |
| Saipem East Africa Ltd | - | 41 | - | - | 8 | - | - |
| Saipem Finance International BV | 2.999 | - | - | - | 385 | - | 426 |
| Saipem Guyana Inc | 316 | - | 10.322 | - | - | 176 | 110 |
| Saipem India Projects Ltd | 10.342 | 12.107 | 2.224 | - | 41.853 | 227 | 9.283 |
| Saipem Ingenieria y Construcciones SLU | 7.273 | - | 27.400 | - | - | 116 | 9 |
| Saipem International BV | 62 | - | 34 | - | - | - | 60 |
| Saipem Ltd | 81.157 | 8.337 | 304.280 | 14 | 8.236 | 45.380 | 6.740 |
| Saipem Luxembourg SA | 19.984 | 7.698 | 3.223 | - | 7.508 | 5.242 | 2.705 |
| Saipem Maritime Asset Management Luxembourg Sàrl | 37 | - | 177 | - | - | - | 52 |
| Saipem Misr for Petroleum Services (S.A.E.) | 5.909 | 71 | 74.989 | - | 360 | 1.067 | 670 |
| Saipem Norge AS | 549 | 120 | - | - | 1.259 | 3 | 560 |
| Saipem Offshore Norway AS | - | - | 359 | - | - | 5.100 | 144 |
| Saipem Romania Srl | 4.543 | 7.510 | - | 14 | 15.877 | 1.652 | 1.240 |
| Saipem SA | 39.204 | 36.285 | - | - | 17.792 | 26.980 | 18.108 |
| Saipem Services Mexico SA de Cv | 69 | 470 | 8 | - | 1.731 | 180 | 1.094 |
| Saipem Singapore Pte Ltd | 4.560 | 88 | 42.083 | - | 178 | 1.175 | 2.569 |

(migliaia di euro)
| Esercizio 2021 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Costi | Ricavi | ||||||
| Crediti commerciali |
altri debiti e passività |
Beni | |||||
| Denominazione | e altri crediti | contrattuali | Garanzie | Beni | Servizi | e servizi | Altri |
| Sajer Iraq Company for Petroleum Services, | |||||||
| Trading, General Contracting & Transport Llc | 180 | - | - | - | - | 44 | 29 |
| Saiwest Ltd | 20.341 | 52 | 4.213 | - | - | 12.531 | 95 |
| Saudi Arabian Saipem Ltd | 30.508 | 8.614 | 203.385 | 69 | 78 | 2.119 | 3.015 |
| Saudi International Energy Services. Ltd Co | 151 | - | - | - | - | - | 42 |
| Servizi Energia Italia SpA | 148.333 | 6.566 | 977.306 | 218 | 2.226 | 74.681 | 7.956 |
| Sigurd Rück AG | 68 | - | 2.023 | - | - | - | 84 |
| Snamprogetti Engineering & Contracting Co Ltd | 12.860 | 39 | 102.490 | - | 37 | 443 | 6.714 |
| Snamprogetti Engineering BV | 78 | - | 6.710 | - | - | (10) | 11 |
| Snamprogetti Netherlands BV | 54 | - | - | - | - | - | 24 |
| Snamprogetti Saudi Arabia Co Ltd Llc | 40.544 | 2.061 | 1.671.209 | 103 | 1.110 | 15.658 | 5.098 |
| Snamprogetti Chiyoda sas di Saipem SpA | 415 | - | 18.178 | - | - | - | 65 |
| Sofresid Engineering SA | 1.243 | 1.565 | 648 | - | 936 | 6 | 596 |
| Sofresid SA | 9.806 | 122 | 126.951 | - | - | 3.205 | 183 |
| Altre controllate | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale controllate | 707.815 | 239.401 | 5.022.550 | 807 | 296.299 | 283.941 | 114.258 |
| ASG Scarl | (5.204) | (3.040) | - | - | (5) | - | - |
| CCS JV Scarl | 17.555 | 32.864 | - | - | - | 13.843 | 7.572 |
| CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Due | 99.455 | 326.994 | 639.374 | - | 184.912 | 177.776 | - |
| CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno | 119 | 390 | 58.941 | - | 455 | (50) | - |
| Consorzio F.S.B. | 36 | 100 | - | 25 | 184 | - | - |
| Gydan LNG Snc | - | - | - | - | - | 5.153 | - |
| KWANDA Suporte Logistico Lda | - | - | - | - | - | 536 | - |
| Novarctic Snc | 509 | - | - | - | - | 2.040 | 48 |
| Petromar Lda | 2.899 | - | 5.090 | - | 1 | 1.425 | 2.109 |
| P.S.S. Netherland BV | 31.434 | 18.440 | - | - | - | 11.812 | - |
| Saipem Taqa Al Rushaid Fabricators Co Ltd | 13.515 | - | 73.305 | - | - | (27) | 1.181 |
| Sairus Llc (ex Katran-K Llc) | - | - | - | - | - | - | - |
| SCD JV Scarl | 4.704 | - | - | - | - | 3.205 | 3.951 |
| Southern Gas Constructors Ltd | - | - | - | - | - | - | - |
| TSGI Mühendislik Insaat Ltd Sirketi | - | - | - | - | - | - | - |
| Saren BV | 16.131 | - | - | - | - | 16.127 | - |
| Totale collegate e a controllo congiunto | 181.153 | 375.748 | 776.710 | 25 | 185.547 | 231.840 | 14.861 |
| Agenzia Giornalistica Italia SpA | - | - | - | - | 36 | - | - |
| Compagnia Napoletana | - | - | - | - | - | - | - |
| Ecofuel SpA | 32 | - | - | - | 2 | 156 | 62 |
| Eni Adfin SpA | - | 1 | - | - | - | - | - |
| Eni Angola SpA | 4.746 | - | - | - | - | 20.939 | - |
| Eni Benelux | - | 93 | - | 181 | - | - | - |
| Eni Congo SA | 3.237 | - | - | - | - | - | - |
| Eni Corporate University SpA | - | 4 | - | - | - | - | - |
| Eni Gas e Luce SpA | - | 105 | - | - | 360 | - | - |
| Eni Mediterranea Idrocarburi SpA | 40 | 145 | - | - | - | 472 | - |
| Eni New Energy SpA | 533 | - | - | - | - | 2.842 | - |
| Eni Norge AS | - | - | - | - | - | 43.739 | - |
| Eni North Africa BV | 380 | - | - | - | - | 764 | - |
| EniPower Mantova SpA | - | - | - | - | - | - | - |
| EniPower SpA | 3 | - | - | - | - | 67 | - |
| Eni Pakistan Ltd | - | - | - | - | - | - | - |
| Eni SpA | 259 | 1.335 | - | 55 | 2.205 | 2.692 | - |
| Eni SpA - Divisione Exploration & Production | 14.926 | - | - | - | (657) | 29.215 | - |
| Eni SpA - Divisione Gas & Power | 1 | - | - | - | (185) | - | - |
| Eni SpA - Divisione Refining & Marketing | 410 | 88 | - | 2 | 26 | 5.269 | - |

(migliaia di euro)
| 31.12.2021 | Esercizio 2021 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Debiti | |||||||
| commerciali, | Costi | Ricavi | |||||
| Crediti commerciali |
altri debiti e passività |
Beni | |||||
| Denominazione | e altri crediti | contrattuali | Garanzie | Beni | Servizi | e servizi | Altri |
| EniServizi SpA | - | (268) | - | - | 9.308 | - | - |
| Serfactoring SpA | - | 256 | - | - | 36 | - | - |
| Eni Rewind | 337 | - | - | - | - | 1.326 | 579 |
| Eniprogetti SpA | 768 | - | - | - | 39 | 2.958 | 491 |
| Trans Tunisian Pipeline Co SpA | 201 | - | - | - | - | 380 | - |
| Versalis SpA | 203 | - | - | - | - | 482 | - |
| Totale Eni e controllate | 26.076 | 1.759 | - | 238 | 11.170 | 111.301 | 1.132 |
| Blue Stream Pipeline Co BV | 25 | - | - | - | - | 396 | - |
| GreenStream BV | (70) | - | - | - | - | 2.515 | - |
| Mellitah Oil & Gas BV | - | 38 | - | - | - | - | - |
| Raffineria di Milazzo ScpA | 196 | - | - | - | - | 529 | - |
| Transmediterranean Pipeline Co Ltd | 535 | - | - | - | - | 430 | - |
| Totale controllate congiuntamente e collegate Eni | 686 | 38 | - | - | - | 3.870 | - |
| Cetena SpA | - | - | - | - | |||
| Fincantieri | - | 13 | 49 | 4 | |||
| GNL Italia SpA | 620 | 452 | - | 1.436 | |||
| Italgas Reti SpA | 32 | 44 | - | 86 | |||
| Snam Rete Gas SpA | 12.031 | 19.141 | - | 20.664 | |||
| Stoccaggi Gas Italia | 4.381 | 5.230 | - | 6.239 | |||
| Terna SpA Rete Elettrica | - | - | - | - | |||
| Totale Gruppo CDP SpA | 17.064 | 24.879 | - | - | 49 | 28.429 | - |
| Enura | 1.197 | - | - | 567 | |||
| Leonardo SpA | - | 153 | - | - | 1.698 | - | - |
| Totale enitità controllate e possedute dallo Stato | 1.197 | 153 | - | - | 1.698 | 567 | - |
| Totale joint venture | 58 | 50 | - | - | - | 2.660 | - |
| Altre correlate | - | 503 | - | - | 1.978 | 13 | |
| Totale | 934.049 | 642.531 | 5.799.260 | 1.070 | 496.742 | 662.608 | 130.264 |
| Ricavi contabilizzati verso correlate | |||||||
| a deduzione del costo lavoro | - | - | - | - | - | - | (27.338) |
| Costi contabilizzati verso correlate | |||||||
| a incremento del costo lavoro | - | - | - | - | (3.543) | - | - |
| Totale | - | - | - | - | (3.543) | - | (27.338) |
| Totale generale - Continuing operations | 934.049 | 642.531 | 5.799.260 | 1.070 | 493.199 | 662.608 | 102.926 |
| Discontinued operations | |||||||
| Boscongo SA | - | - | - | - | 136 | - | - |
| ER SAI Caspian Contractor Llc | - | - | - | - | 173 | - | - |
| Global Petroprojects Services AG | - | - | - | - | 581 | - | - |
| Petrex SA | - | - | - | - | 54 | 968 | 134 |
| Energy International Services SpA | - | - | - | - | - | 65 | - |
| Saipem America Inc | - | - | - | - | 79 | - | - |
| Saipem India Projects Ltd | - | - | - | - | 89 | - | - |
| Saipem SA | - | - | - | - | 2 | - | - |
| Saudi Arabian Saipem Ltd | - | - | - | 363 | 6.132 | 6.766 | - |
| Servizi Energia Italia SpA | - | - | - | - | 255 | - | - |
| Snamprogetti Saudi Arabia Co Ltd Llc | - | - | - | 154 | 9 | 95 | - |
| Totale controllate | - | - | - | 517 | 7.510 | 7.894 | 134 |
| Saipar Drilling Co BV | - | - | - | - | - | 63 | - |
| Saren BV | - | - | - | - | - | 2 | - |
| Totale collegate | - | - | - | - | - | 65 | - |
| Eni SpA | - | - | - | - | 1 | - | - |
| Eniservizi SpA | - | - | - | - | 101 | - | - |
| Eni Congo SA | - | - | - | - | - | 6.822 | - |
| Eni Divisione Exploration & Production | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale Gruppo Eni | - | - | - | - | 102 | 6.822 | - |
| Totale | - | - | - | 517 | 7.612 | 14.781 | 134 |
| Ricavi contabilizzati verso correlate | |||||||
| a deduzione del costo lavoro | - | - | - | - | - | - | - |
| Costi contabilizzati verso correlate | |||||||
| a incremento del costo lavoro | - | - | - | - | 231 | - | - |
| Totale | - | - | - | - | 231 | - | - |
| Totale generale - Discontinued operations | - | - | - | 517 | 7.843 | 14.781 | 134 |
| Totale generale | 934.049 | 642.531 | 5.799.260 | 1.587 | 501.042 | 677.389 | 103.060 |

I rapporti commerciali e diversi dell'esercizio 2022 sono di seguito analizzati:
(migliaia di euro)
| 31.12.2022 | Esercizio 2022 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Debiti | |||||||
| commerciali, | Costi | Ricavi | |||||
| Crediti commerciali |
altri debiti e passività |
Beni | |||||
| Denominazione | e altri crediti | contrattuali | Garanzie | Beni | Servizi | e servizi | Altri |
| Continuing operations | |||||||
| Andromeda Consultoria Tecnica e Rapresentações Ltda | 6 | - | - | - | - | - | 2 |
| Boscongo SA | 10.622 | 502 | - | 3 | 19 | 239 | 409 |
| Consorzio Sapro | - | - | - | - | 4 | - | - |
| Denuke Scarl | 4.708 | 3.870 | - | - | 27 | 9 | 12 |
| Energy International Services SpA | 58 | (26) | - | - | - | - | (12) |
| Energy International Services SpA Row Sharjah Branch | 503 | 2.172 | - | - | 2.180 | 2.248 | 214 |
| ER SAI Caspian Contractor Llc | 1.672 | 288 | - | - | 237 | 112 | 837 |
| ERS - Equipment Rental & Services BV | 442 | 89 | - | - | 112 | (76) | 329 |
| European Maritime Construction SAS | 12 | - | - | - | - | - | 12 |
| Gydan Yard Management Services | - | - | - | - | - | - | 146 |
| Global Petroprojects Services AG | 788 | 19.049 | - | - | 27.994 | 269 | 607 |
| INFRA SpA | 6.884 | 7.637 | - | - | (19.200) | 384 | 11 |
| Moss Maritime AS | 369 | 373 | - | - | 512 | 19 | 333 |
| North Caspian Service Co Ltd | - | - | - | - | - | - | - |
| Petrex SA | 2.826 | 193 | - | - | 115 | - | 2.083 |
| Professional Training Center Llp | - | - | - | - | - | - | - |
| PT Saipem Indonesia | 20.403 | 15.708 | - | - | 15.693 | 3.589 | 13.226 |
| Saigut SA de CV | 34 | - | - | - | - | - | 91 |
| SAIMEP Lda | 7.501 | - | - | - | - | (223) | 268 |
| Saimexicana SA de Cv | 3.251 | 1.693 | - | - | 941 | 2.919 | 802 |
| Saipem (Beijing) Technical Services Co Ltd | 934 | 105 | - | - | 132 | - | 23 |
| Saipem (Malaysia) Sdn Bhd | 80 | 1 | - | - | 1 | - | 50 |
| Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, | |||||||
| Sociedade Unipessoal Lda | 62.679 | 36.842 | - | 7.586 | 67.494 | 49.592 | 5.229 |
| Saipem America Inc | 4.198 | 1.934 | - | - | 1.691 | 823 | 1.583 |
| Saipem Asia Sdn Bhd | 2.191 | 1 | - | - | 25 | 370 | 1.525 |
| Saipem Australia Pty Ltd | 8.764 | - | - | - | - | 6.599 | 437 |
| Saipem Canada Inc | 1.493 | 3 | - | 58 | - | 56 | (100) |
| Saipem Contracting (Nigeria) Ltd | 17.780 | 63 | - | - | 141 | 1.712 | 29 |
| Saipem Contracting Algérie SpA | 14.656 | 713 | - | - | 3 | - | 6 |
| Saipem Contracting Netherlands BV | 28.214 | 45.944 | - | - | 26.910 | 9.330 | 5.560 |
| Saipem do Brasil Serviçõs de Petroleo Ltda | 3.421 | 3.027 | - | - | 13.047 | 1.286 | 91 |
| Saipem Drilling Norway AS | 14.040 | - | - | - | - | 12.231 | 221 |
| Saipem Finance International BV | 2.655 | - | - | - | 272 | - | 346 |
| Saipem Guyana Inc | 845 | - | - | - | - | 341 | 265 |
| Saipem India Projects Ltd | 884 | 12.542 | - | - | 30.387 | 217 | 190 |
| Saipem Ingenieria y Construcciones SLU | 7.378 | - | - | - | - | - | 3 |
| Saipem International BV | 75 | - | - | - | - | - | 74 |
| Saipem Ltd | 33.447 | 10.891 | - | 652 | 9.154 | 46.339 | 4.913 |
| Saipem Luxembourg SA | 25.355 | 7.936 | - | - | 7.654 | 8.241 | 2.945 |
| Saipem Maritime Asset Management Luxembourg Sàrl | 45 | - | - | - | - | - | 43 |
| Saipem Misr for Petroleum Services (S.A.E.) | 6.227 | 411 | - | - | 341 | 395 | 230 |
| Saipem Norge AS | 464 | - | - | - | (4) | 37 | 668 |
| Saipem Romania Srl | 16.522 | 53.065 | - | - | 68.751 | 1.093 | - |
| Saipem SA | 46.570 | 46.632 | - | 25 | 19.621 | 38.137 | 11.389 |
| Saipem Services Mexico SA de Cv Saipem Singapore Pte Ltd |
- | - | - | - | (1) | - | 19 |
| Sajer Iraq Company for Petroleum Services, Trading, | 1.873 | 201 | - | - | 150 | 288 | 885 |
| General Contracting & Transport Llc | 295 | - | - | - | - | 4 | 40 |
| Saiwest Ltd | 6.098 | 1 | - | - | - | 11.475 | 74 |
| Saudi Arabian Saipem Ltd | 9.757 | 512 | - | (131) | 311 | 2.765 | 3.433 |
| Saudi International Energy Services Ltd Co | 194 | - | - | - | - | - | 581 |
| Servizi Energia Italia SpA | 170.550 | 391.240 | - | 244.640 | 137.060 | 131.691 | 8.695 |
| Sigurd Rück AG | 65 | - | - | - | - | - | 63 |

(migliaia di euro)
| Esercizio 2022 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Debiti commerciali, |
Costi | Ricavi | |||||
| Crediti | altri debiti | ||||||
| Denominazione | commerciali e altri crediti |
e passività contrattuali |
Garanzie | Beni | Servizi | Beni e servizi |
Altri |
| Snamprogetti Engineering & Contracting Co Ltd | 13.984 | 25 | - | - | 26 | 2.186 | 553 |
| Snamprogetti Netherlands BV | 36 | - | - | - | - | - | 34 |
| Snamprogetti Saudi Arabia Co Ltd Llc | 49.895 | 2.638 | - | 157 | 2.073 | 22.360 | 7.311 |
| SnamprogettiChiyoda sas di Saipem SpA | 17.708 | - | - | - | - | - | 59 |
| Sofresid Engineering SA | 664 | 1.586 | - | - | 3.292 | 34 | 650 |
| Sofresid SA | 1.341 | 827 | - | - | - | 535 | 121 |
| Totale controllate | 631.456 | 668.688 | - 252.990 | 417.165 | 357.626 | 77.608 | |
| ASG Scarl | 550 | 1.569 | - | - | (1.068) | - | - |
| CCS JV Scarl | 17.319 | 29.695 | - | - | - | 2.305 | 2.401 |
| CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Due | 130.734 | 262.781 | - | - | 275.427 | 273.349 | - |
| CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno | 184 | - | - | - | 481 | 151 | - |
| Consorzio F.S.B. | 44 | 103 | - | 1 | 215 | - | - |
| Gydan LNG SNC | 372 | - | - | - | - | 1.971 | - |
| KWANDA Suporte Logistico Lda | - | - | - | - | - | 719 | - |
| Novarctic Snc | 372 | - | - | - | - | 5.919 | 27 |
| Petromar Lda | 3.007 | - | - | - | - | 1.407 | 2.548 |
| P.S.S. Netherland BV | 249 | 2.977 | - | - | - | 29.987 | - |
| Saipem Taqa Al Rushaid Fabricators Co Ltd | 12.846 | - | - | - | 9 | 6 | 561 |
| SCD JV Scarl | 8.931 | 34 | - | - | - | 3.149 | 4.053 |
| Saren BV | 16.129 | - | - | - | - | - | - |
| Totale collegate e a controllo congiunto | 190.737 | 297.159 | - | 1 | 275.064 | 318.963 | 9.590 |
| Agenzia Giornalistica Italia SpA | - | 36 | - | - | 36 | - | - |
| Ecofuel SpA | 100 | - | - | - | 73 | 232 | 19 |
| Eni Angola SpA | 10.182 | - | - | - | - | 32.166 | - |
| Eni Congo SA | 3.691 | - | - | - | - | - | - |
| Eni Corporate University SpA | - | - | - | - | (4) | - | - |
| Eni Côte d'Ivoire Ltd | 31.979 | - | - | - | - | 35.564 | - |
| Eni Gas e Luce SpA | - | 104 | - | - | 922 | - | - |
| Eni Mediterranea Idrocarburi SpA | 1.500 | 71 | - | - | - | 10.658 | - |
| Eni New Energy SpA | 1.685 | 328 | - | - | - | 1.953 | - |
| EniPower SpA | 76 | - | - | - | - | 222 | - |
| Eni SpA | 252 | 1.322 | - | - | 1.366 | 3.016 | - |
| Eni SpA - Divisione Exploration & Production | 2.455 | - | - | - | 125 | 8.580 | - |
| Eni SpA - Divisione Gas & Power | 1 | 21 | - | - | 21 | - | - |
| Eni SpA - Divisione Refining & Marketing | 3.607 | (1) | - | 5 | - | 3.726 | - |
| EniServizi SpA | - | 1.394 | - | - | 6.115 | - | - |
| Serfactoring SpA | - | 236 | - | - | 63 | - | - |
| Eni Rewind | 111 | - | - | - | - | - | 566 |
| Eniprogetti SpA | 3.108 | - | - | - | 27 | 10.600 | 321 |
| Versalis SpA | - | - | - | - | - | 50 | - |
| Totale Eni e controllate | 58.747 | 3.511 | - | 5 | 8.744 | 106.767 | 906 |
| Blue Stream Pipeline Co BV | 178 | - | - | - | - | 277 | - |
| GreenStream BV | 623 | - | - | - | - | 4.181 | - |
| Mellitah Oil & Gas BV | 359 | - | - | - | - | 6.751 | - |
| Raffineria di Milazzo ScpA | - | - | - | - | - | 10 | - |
| Transmediterranean Pipeline Co Ltd | 164 | - | - | - | - | 658 | - |
| Totale controllate congiuntamente e collegate Eni | |||||||
| Cetena SpA | 1.324 - |
- 301 |
- - |
- - |
- - |
11.877 - |
- - |
| Fincantieri | 5 | 72 | - | - | - | - | 23 |
| Fintecna SpA | - | 22 | - | - | - | - | - |
| GNL Italia SpA | 219 | 44 | - | - | - | 814 | - |
| Italgas Reti SpA | 32 | - | - | - | - | 44 | - |

Seguono i rapporti commerciali e diversi dell'esercizio 2022
(migliaia di euro)
| 31.12.2022 | Esercizio 2022 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Debiti commerciali, |
|||||||
| Crediti | altri debiti | Costi | Ricavi | ||||
| Denominazione | commerciali e altri crediti |
e passività contrattuali |
Garanzie | Beni | Servizi | Beni e servizi |
Altri |
| Snam Rete Gas SpA | 23.120 | 23.483 | - | - | - | 28.564 | - |
| Terna SpA Rete elettrica | - | - | - | - | 3 | - | - |
| Stoccaggi Gas Italia | 4.129 | 4.084 | - | - | - | 11.453 | - |
| Totale Gruppo CDP SpA | 27.505 | 28.006 | - | - | 3 | 40.875 | 23 |
| Enura | 179 | - | - | - | - | 497 | - |
| E-Geos SpA | |||||||
| Enel Energia | - | 17 | - | - | - | - | - |
| Gestore dei Servizi Energetici | - | - | - | - | 75 | - | - |
| 522 | - | - | - | - | - | 111 | |
| Infrarail Srl | - | - | - | - | - | 3 | - |
| Leonardo SpA | - | 4.261 | - | - | 1.754 | - | - |
| Sace FCT SpA | - | 804 | - | - | 142 | - | - |
| Sogin | 1.066 | - | - | - | - | - | - |
| Telespazio | - | 5.655 | - | - | 9.947 | - | - |
| Totale enitità controllate e possedute dallo Stato | 1.767 | 10.737 | - | - | 11.918 | 500 | 111 |
| Totale joint venture | 62.367 | 50.838 | - | - | - | 3.092 | - |
| Altre correlate | 197 | - | - | - | 297 | - | 8 |
| Totale | 974.100 1.058.939 | - | 252.996 | 713.191 | 839.700 | 88.246 | |
| Ricavi contabilizzati verso correlate | |||||||
| a deduzione del costo lavoro | - | - | - | - | - | - | (17.099) |
| Costi contabilizzati verso correlate | |||||||
| a incremento del costo lavoro | - | - | - | - | (2.345) | - | - |
| Totale | - | - | - | - | (2.345) | - | (17.099) |
| Totale generale - Continuing operations | 974.100 1.058.939 | - | 252.996 | 710.846 | 839.700 | 71.147 | |
| Discontinued operations | |||||||
| Boscongo SA | - | 1.906 | - | - | 558 | - | - |
| ER SAI Caspian Contractor Llc | - | - | - | - | 13 | - | - |
| Global Petroprojects Services AG | - | 195 | - | - | 417 | - | - |
| Petrex SA | 4.931 | 50 | - | - | 3 | 82 | - |
| Energy International Services SpA | 78 | - | - | - | - | 61 | - |
| Saipem America Inc | - | 2 | - | - | 1 | - | - |
| Saipem Contracting Algérie SpA | - | 42 | - | - | - | - | - |
| Saipem Contracting Netherlands BV | - | 2 | - | - | 1 | - | - |
| Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, | |||||||
| Sociedade Unipessoal Lda | - | 81 | - | - | 81 | - | - |
| Saimexicana SA de Cv | - | - | - | - | - | - | - |
| Saipem India Projects Ltd | - | 9 | - | - | 9 | - | - |
| Saipem SA | - | 3 | - | - | 1 | - | - |
| Saudi Arabian Saipem Ltd | 847 | - | - | - | 3.038 | 11.421 | - |
| Saudi International Energy Services Ltd Co | - | - | - | - | - | - | - |
| Servizi Energia Italia SpA | - | 471 | - | - | 392 | - | - |
| Snamprogetti Saudi Arabia Co Ltd Llc | 70 | 8.880 | - | - | 66 | 72 | - |
| Totale controllate | 5.926 | 11.641 | - | - | 4.580 | 11.636 | - |
| Saipem Taqa Al Rushaid Fabricators Co Ltd | 11 | - | - | - | - | - | - |
| Totale collegate | 11 | - | - | - | - | - | - |
| Eni Congo SA | - | - | - | - | - | 5.263 | - |
| Totale Gruppo Eni | - | - | - | - | - | 5.263 | - |
| Totale | 5.937 | 11.641 | - | - | 4.580 | 16.899 | - |
| Ricavi contabilizzati verso correlate | |||||||
| a deduzione del costo lavoro | - | - | - | - | - | - | - |
| Costi contabilizzati verso correlate | |||||||
| a incremento del costo lavoro | - | - | - | - | 212 | - | - |
| Totale | - | - | - | - | 212 | - | - |
| Totale generale - Discontinued operations | 5.937 | 11.641 | - | - | 4.792 | 16.899 | - |
| Totale generale | 980.037 1.070.580 | - | 252.996 | 715.638 | 856.599 | 71.147 | |

I rapporti finanziari dell'esercizio 2021 sono di seguito analizzati:
(migliaia di euro)
| 31.12.2021 | Esercizio 2021 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Denominazione | Crediti | Debiti | Impegni | Oneri | Proventi |
| Saipem Finance International BV | 266.768 | 1.182.481 | 7.006.724 | 4 | 18.914 |
| Saipem SA | - | - | - | - | 1.491 |
| Serfactoring SpA | 1.319 | - | - | 16 | - |
| Servizi Energia Italia SpA | - | - | - | - | 4.549 |
| Snamprogetti Saudi Arabia Co Ltd Llc | - | - | - | - | 3.419 |
| Sofresid SA | - | - | - | - | 2.369 |
| Saipem Ltd | - | - | - | - | 1.169 |
| PT Saipem Indonesia | - | - | - | - | 1.253 |
| Saipem Contracting Netherlands BV | - | - | - | - | 992 |
| Imprese controllate, collegate e altre | 130 | - | - | 1 | 5.023 |
| SACE SpA | - | - | - | 225 | - |
| Totale | 268.217 | 1.182.481 | 7.006.724 | 246 | 39.179 |
I rapporti finanziari dell'esercizio 2022 sono di seguito analizzati:
(migliaia di euro)
| 31.12.2022 | Esercizio 2022 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Denominazione | Crediti | Debiti | Impegni | Oneri | Proventi |
| Saipem Finance International BV | 296.392 | 1.182.136 | 6.130.788 | 2.330 | 15.740 |
| Saipem SA | - | - | - | - | 2.391 |
| Saipem Contracting Algerie SpA | 56.312 | - | - | - | - |
| Serfactoring SpA | - | - | - | 90 | - |
| Servizi Energia Italia SpA | - | - | - | - | 3.163 |
| Snamprogetti Saudi Arabia Co Ltd Llc | - | - | - | - | 4.922 |
| Saipem Luxembourg SA | - | - | - | 2 | 721 |
| Saipem Ltd | - | - | - | - | 1.306 |
| Consorzio F.S.B. | - | - | - | 45 | - |
| Saipem Contracting Netherlands BV | - | - | - | - | 1.023 |
| Eni SpA | - | - | - | 15.244 | - |
| Alborangen Brindisi Srl | 207 | - | - | - | 1 |
| CCS JV Scarl | - | - | - | 397 | - |
| SCD JV Scarl | - | - | - | 34 | - |
| SACE SpA | - | - | - | 291 | - |
| Imprese controllate, collegate e altre | - | - | - | - | 6.810 |
| Totale | 352.911 | 1.182.136 | 6.131.788 | 18.433 | 36.077 |
Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulla situazione patrimoniale,
sul risultato economico e sui flussi finanziari
L'incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci dello stato patrimoniale è indicata nella seguente tabella riepilogativa:
| 31.12.2022 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2021 Entità |
Entità | |||||
| (migliaia di euro) | Totale | correlate | Incidenza % | Totale | correlate | Incidenza % |
| Disponibilità liquide ed equivalenti | 888.924 | 1.699 | 0,19 | 1.031.884 | 1.588 | 0,15 |
| Altre attività finanziarie correnti | 268.237 | 268.217 | 99,99 | 353.961 | 353.941 | 99,99 |
| Crediti commerciali e altri crediti | 1.456.078 | 934.182 | 64,16 | 1.341.840 | 974.100 | 72,59 |
| Altre attività correnti | 101.587 | 64.804 | 63,79 | 159.593 | 111.787 | 70,05 |
| Altre attività non correnti | 5.762 | 414 | 7,19 | 5.974 | 649 | 10,86 |
| Passività finanziarie a breve termine | 1.408.897 1.182.481 | 83,93 | 1.263.463 | 1.259.265 | 99,67 | |
| Quote a breve di passività finanziarie a lungo termine | 62.616 | - | - | 111.999 | - | - |
| Quote a breve delle passività per leasing | 39.196 | 368 | 0,94 | 35.729 | 426 | 1,19 |
| Debiti commerciali e altri debiti | 997.698 | 642.531 | 64,40 | 1.406.609 | 1.058.938 | 75,28 |
| Passività contrattuali | 743.421 | 391.614 | 52,68 | 572.255 | 306.620 | 53,58 |
| Altre passività correnti | 116.821 | 113.155 | 96,86 | 105.079 | 99.244 | 94,45 |
| Passività finanziarie a lungo termine | 112.603 | - | - | - | - | - |
| Passività per leasing a lungo termine | 44.807 | 806 | 1,80 | 99.378 | 415 | 0,42 |
| Altre passività non correnti | 2.390 | 2.390 | 100,00 | - | - |

| 2021 | 2022 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Totale Entità correlate | Incidenza % | Totale Entità correlate | Incidenza % | ||
| Ricavi della gestione caratteristica | 1.996.067 | 662.607 | 33,07 | 2.897.934 | 839.700 | 28,98 |
| Altri ricavi e proventi | 114.872 | 102.926 | 89,00 | 83.560 | 88.246 | 105,61 |
| Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi | (2.045.477) | (497.812) | 24,10 | (2.591.945) | (966.187) | 37,28 |
| Costo del lavoro | (472.628) | 30.881 | n.s. | (519.294) | 19.443 | n.s. |
| Altri (oneri) proventi operativi | - | - | - | 4.370 | 4.370 | 100,00 |
| Proventi finanziari | 138.576 | 39.179 | 28,27 | 252.386 | 36.076 | 14,29 |
| Oneri finanziari | (40.551) | (246) | 0,61 | (215.823) | (18.433) | 8,54 |
| Strumenti derivati | (82.943) | (11.871) | 14,31 | (76.888) | (8.688) | 11,30 |
I rapporti finanziari per leasing al 31 dicembre 2021 sono di seguito analizzati:
| (migliaia di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2021 | Esercizio 2021 | ||||
| Denominazione | Crediti | Debiti | Impegni | Oneri | Proventi |
| Consorzio F.S.B. | - | 1.174 | - | - | - |
| Saipem Contracting Algérie SpA | - | - | - | 7 | - |
| Totale rapporti con parti correlate | - | 1.174 | - | 7 | - |
L'incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate relative ai rapporti finanziari per leasing è la seguente:
| 31.12.2021 | |||
|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Totale | Entità correlate | Incidenza % |
| Passività per leasing a lungo termine (comprensive delle quote a breve termine) | 84.003 | 1.174 | 1,40 |
| Totale | 84.003 | 1.174 |
I rapporti finanziari per leasing al 31 dicembre 2022 sono di seguito analizzati:
(migliaia di euro)
| 31.12.2022 | Esercizio 2022 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Denominazione | Crediti | Debiti | Impegni | Oneri | Proventi | |
| Consorzio F.S.B. | - | 368 | - | 45 | - | |
| Totale rapporti con parti correlate | - | 368 | - | 45 | - |
L'incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate relative ai rapporti finanziari per leasing è la seguente:
| 31.12.2022 | |||
|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Totale | Entità correlate | Incidenza % |
| Passività per leasing a lungo termine (comprensive delle quote a breve termine) | 105.107 | 368 | 0,35 |
| Totale | 105.107 | 368 | 0,35 |
NOTE ILLUSTRATIVE AL BILANCIO DI ESERCIZIO

| (migliaia di euro) | 2021 | 2022 |
|---|---|---|
| Ricavi e proventi - Continuing operations | 796.414 | 927.672 |
| Ricavi e proventi - Discontinuing operations | 14.916 | 16.900 |
| Costi e oneri - Continuing operations | (497.812) | (966.187) |
| Costi e oneri - Discontinuing operations | (8.361) | (4.793) |
| Variazione dei crediti commerciali e altre attività - Continuing operations | (55.379) | (110.822) |
| Variazione dei crediti commerciali e altre attività - Discontinuing operations | 13.323 | 17.749 |
| Variazione dei debiti commerciali, altre passività e passività contrattuali - Continuing operations | 462.598 | 304.471 |
| Variazione dei debiti commerciali, altre passività e passività contrattuali - Discontinuing operations | (8.009) | (1.100) |
| Dividendi incassati | 414 | 507 |
| Interessi incassati | 16.052 | 13.134 |
| Interessi pagati | (246) | (2.763) |
| Flusso di cassa netto da attività operativa - Continuing operations | 722.041 | 166.012 |
| Flusso di cassa netto da attività operativa - Discontinuing operations | 11.869 | 28.756 |
| Flusso di cassa netto da attività operativa | 733.910 | 194.768 |
| Investimenti: | ||
| - immobilizzazioni materiali - Continuing operations | (244) | (185) |
| - immobilizzazioni materiali - Discontinuing operations | (506) | - |
| - partecipazioni | (650) | (1.165.852) |
| - crediti finanziari | (386.656) | (86.143) |
| Flusso di cassa degli investimenti - Continuing operations | (387.550) | (1.251.995) |
| Flusso di cassa degli investimenti - Discontinuing operations | (506) | (185) |
| Flusso di cassa degli investimenti | (388.056) | (1.251.995) |
| Disinvestimenti: | ||
| - immobilizzazioni materiali - Continuing operations | 734 | 1.417 |
| - immobilizzazioni materiali - Discontinuing operations | 395 | 43.742 |
| - rami d'azienda - Continuing operations | - | 4.516 |
| - rami d'azienda - Discontinuing operations | - | 43.126 |
| Flusso di cassa dei disinvestimenti - Continuing operations | 734 | 5.933 |
| Flusso di cassa dei disinvestimenti - Discontinuing operations | 395 | 86.868 |
| Flusso di cassa dei disinvestimenti | 1.129 | 92.801 |
| Flusso di cassa netto da attività di investimento | (386.927) | (1.159.194) |
| Incremento (decremento) di debiti finanziari correnti | (507.078) | 5.038 |
| Flusso di cassa netto da attività di finanziamento | (507.078) | 5.038 |
| Totale flussi finanziari verso entità correlate | (160.095) | (959.388) |
L'incidenza dei flussi finanziari con parti correlate è indicata nella seguente tabella di sintesi:
| 31.12.2021 | 31.12.2022 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Totale Entità correlate | Incidenza % | Totale Entità correlate | Incidenza % | ||
| Flusso di cassa da attività operativa | (250.523) | 733.910 | (345.176) | 194.768 | ||
| Flusso di cassa da attività di investimento | 350.884 | (386.927) | (1.192.147) (1.159.194) | 97,24 | ||
| Flusso di cassa da attività di finanziamento | (534.083) | (507.078) | 94,94 | 1.669.073 | 5.038 | 0,30 |
A seguito dell'accordo siglato nel corso del 2022 con KCA Deutag per la vendita delle attività Drilling Onshore, il settore oggetto di cessione è stato rappresentato come "Discontinued operations". Per i relativi dettagli si rinvia alla nota 31 "Discontinued operations, attività destinate alla vendita e passività direttamente associabili.
Si rinvia alla nota 3 "Stime contabili e giudizi significativi" dove vengono riflesse le misure di gestione e contenimento adottate dalla Società per affrontare l'attuale stato di crisi, incluse le mutate incertezze di mercato, la pandemia COVID-19 e gli effetti della crisi russo-ucraina.
Negli esercizi 2021 e 2022 non si segnalano posizioni e transazioni derivanti da operazioni atipiche e inusuali.

In data 3 marzo 2023 Rete Ferroviaria Italiana (RFI, Gruppo FS Italiane) ha comunicato l'efficacia dell'aggiudicazione al consorzio formato da Impresa Pizzarotti & C e Saipem dei lavori per la realizzazione del passante ferroviario e della stazione Alta Velocità/Alta Capacità di Firenze. Il valore complessivo del contratto è di oltre 1 miliardo di euro. Con una quota di circa 551 milioni di euro Pizzarotti è la capofila del consorzio, mentre la quota di competenza Saipem ammonta a circa 529 milioni di euro. L'opera consiste nella realizzazione di una nuova linea ferroviaria di circa 7 chilometri in sotterranea con due gallerie parallele, mediamente a circa 20 metri di profondità, completate con due tratti terminali in superficie, a nord tra le stazioni di Firenze Castello e Firenze Rifredi e a sud nei pressi della stazione di Firenze Campo di Marte.
Nell'ambito dell'accordo di cessione del Drilling Onshore a KCA Deutag sottoscritto il 1° giugno 2022, che ha portato al primo closing il 28 ottobre 2022, a fine gennaio 2023 sono state trasferite le attività in Kuwait.
In data 13 febbraio 2023 Saipem SpA ha sottoscritto, con un pool di primari istituti di credito nazionali e internazionali, due nuove linee di credito per un ammontare complessivo pari a 860 milioni di euro. In particolare, un Term Loan senior unsecured di circa 390 milioni di euro con una durata pari a circa 5 anni, garantito per il 70% da SACE, e una Revolving Credit Facility di circa 470 milioni di euro con una durata pari a 3 anni per la quale non si prevedono utilizzi.
In data 22 febbraio Eni Sustainable Mobility e Saipem hanno firmato un Memorandum of Understanding (MoU) con l'obiettivo di utilizzare carburanti di natura biogenica sui mezzi navali di perforazione e costruzione di Saipem, con particolare riferimento alle operazioni nell'area del Mare Mediterraneo.
In data 23 febbraio Saipem e Seaway 7 hanno annunciato di aver stipulato un accordo di collaborazione commerciale per individuare, proporre ed eseguire congiuntamente progetti eolici offshore su fondazioni fisse.
Saipem e Seaway 7 perseguiranno progetti che saranno selezionati sulla base della combinazione complementare dei rispettivi asset, tecnologie, prodotti e competenze delle due società e quando gli stessi possano generare sinergie significative ai nostri clienti e migliorarne nel contempo la redditività dei propri investimenti.
Il Consiglio di Amministrazione, in data 14 marzo 2023, su proposta del Comitato Remunerazione e Nomine e previo parere favorevole del Collegio Sindacale ai sensi dell'art. 2389 del Codice civile, comma 3, ha deliberato di sottoporre all'approvazione della prossima Assemblea degli Azionisti l'adozione del Piano di Incentivazione Variabile di lungo termine 2023-2025 (il "Piano") che prevede l'assegnazione gratuita di azioni ordinarie di Saipem SpA a fronte del conseguimento di obiettivi di performance aziendali.
Il Consiglio di Amministrazione, in data 14 marzo 2023, ha deliberato, su proposta del Comitato Remunerazione e Nomine, di sottoporre all'Assemblea la proposta di autorizzazione all'acquisto di azioni proprie fino ad un massimo di n. 37.000.000 azioni ordinarie e, comunque entro l'importo massimo complessivo di 59.300.000 euro, da destinare all'attribuzione 2023 del Piano di Incentivazione di lungo termine 2023-2025, previa approvazione del piano stesso da parte dell'Assemblea.
Le autorizzazioni all'acquisto di azioni proprie sono richieste per un periodo di diciotto mesi a far data dalla delibera assembleare.


| (migliaia di euro) | |
|---|---|
| Tipologia di servizi | Soggetto che ha erogato il servizio | Destinatario | Compensi |
|---|---|---|---|
| Revisore della capogruppo | Società capogruppo | 1.860 | |
| Revisione legale dei conti | Rete del revisore della capogruppo | Società capogruppo | - |
| Revisore della capogruppo (1) | Società capogruppo | 1.436 | |
| Servizi di attestazione | Rete del revisore della capogruppo | Società capogruppo | 36 |
| Revisore della capogruppo | Società capogruppo | ||
| Altri servizi | Rete del revisore della capogruppo | Società capogruppo | - |
| i) Revisore della capogruppo (2) | i) Società controllate | 328 | |
| Revisione legale dei conti | ii) Rete del revisore della capogruppo (3) | ii) Società controllate | 2.321 |
| iii) Revisori diversi dalla rete della capogruppo (4) | iii) Società controllate | 479 | |
| i) Revisore della capogruppo | i) Società controllate | - | |
| Servizi di attestazione | ii) Rete del revisore della capogruppo | ii) Società controllate | 101 |
| Altri servizi | i) Revisore della capogruppo | i) Società controllate | - |
| ii) Rete del revisore della capogruppo | ii) Società controllate | - | |
| Totale | 6.561 |
(1) Di cui 68 migliaia di euro per il controllo di conformità della Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario e 41 migliaia di euro per la revisione limitata del Bilancio di sostenibilità.
(2) Di cui 123 migliaia di euro per attività di revisione contabile rese a società a controllo congiunto.
(3) Di cui 67 migliaia di euro per attività di revisione contabile rese a società a controllo congiunto.
(4) Di cui 138 migliaia di euro per attività di revisione contabile rese a società a controllo congiunto.

Partecipazioni azionarie e non azionarie al 31 dicembre 2022
| Capitale sociale | Impresa | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Numero azioni |
Moneta | Valore nominale |
|||
| o quote | di conto | unitario | Importo | Ragione sociale | Sede |
| Imprese controllate dirette | |||||
| 20.494.210 | BRL | 1,00 | 20.494.210 | Andromeda Consultoria Tecnica e Rapresentações Ltda | Rio de Janeiro |
| 10.000 | EUR | 1,00 | 10.000 | Denuke Scarl | San Donato Milanese |
| 380.000 | EUR | 453,80 | 172.444.000 | Saipem International BV | Amsterdam |
| 6.300 | USD | 60,00 | 378.000 | Saipem Maritime Asset Management Luxembourg Sàrl | Lussemburgo |
| 22.203.832 | EUR | 1,00 | 25.050.000 | Saipem SA | Montigny le Bretonneux |
| 20.000.000 | EUR | 1,00 | 20.000.000 | Servizi Energia Italia SpA | San Donato Milanese |
| 10.000 | EUR | 1,00 | 10.000 | Smacemex Scarl (1) | San Donato Milanese |
| 10.000 | EUR | 1,00 | 10.000 | SnamprogettiChiyoda sas di Saipem SpA | San Donato Milanese |
| 203.000 | EUR | 1,00 | 203.000 | Snamprogetti Netherlands BV | Amsterdam |
| 1.000.000 | EUR | 1,00 | 1.000.000 | Saipem Finance International BV | Amsterdam |
| 20.000.000 | EUR | 1,00 | 20.000.000 | Saipem Offshore Construction SpA | San Donato Milanese |
| 50.000 | EUR | 1,00 | 50.000 | International Energy Services SpA | San Donato Milanese |
| Totale imprese controllate dirette | |||||
| Imprese collegate e a controllo congiunto | |||||
| 50.864 | EUR | 1,00 | 50.864 | ASG Scarl | San Donato Milanese |
| - | EUR | - | - | CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Due | San Donato Milanese |
| - | EUR | - | - | CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno | San Donato Milanese |
| - | EUR | - | - | Consorzio F.S.B. | San Donato Milanese |
| - | EUR | - | - | Consorzio Sapro | San Giovanni Teatino |
| 30.000 | EUR | 1,00 | 30.000 | PSS Netherlands BV | Leiden |
| 2.750.471 | EUR | 1,00 | 2.750.471 | Alboran Hydrogen Brindisi Srl | Bari |
| 10.000 | EUR | 1,00 | 10.000 | Consorzio Florentia | Parma |
| Totale imprese collegate e a controllo congiunto | |||||
| Altre imprese partecipate | |||||
| 32.050 | LYD | 45,00 | 1.442.250 | Libyan Italian Joint Co | Tripoli |
| 598.065.003 | INR | 1,00 | 598.065.003 | Nagarjuna Fertilizers & Chemicals Ltd | Hyderabad (India) |
| 428.181.821 | INR | 1,00 | 428.181.821 | Nagarjuna Oil Refinery Ltd | Hyderabad (India) |
| Totale altre imprese partecipate | |||||
| Totale | |||||
| Joint Operation | |||||
| 10.000 | EUR | 1,00 | 10.000 | Ship Recycling Scarl (1) | Genova |
| Totale generale |
(1) In liquidazione.

| Partecipazione | ||||
|---|---|---|---|---|
| Numero azioni | Valore | |||
| Ragione sociale | o quote possedute |
Possesso % | nominale moneta di conto |
Valore di bilancio |
| Imprese controllate dirette | ||||
| Andromeda Consultoria Tecnica e Rapresentações Ltda | 20.289.268 | 99,00 | 20.289.268 | 2.992.468 |
| Denuke Scarl | 5.500 | 55,00 | 5.500 | 5.500 |
| Saipem International BV | 380.000 | 100,00 | 172.444.000 | 1.129.697.378 |
| Saipem Maritime Asset Management Luxembourg Sàrl | 6.300 | 100,00 | 378.000 | 16.473.361 |
| Saipem SA | 22.203.832 | 100,00 | 25.050.000 | 677.361.361 |
| Servizi Energia Italia SpA | 20.000.000 | 100,00 | 20.000.000 | 11.467.232 |
| Smacemex Scarl (1) | 6.000 | 60,00 | 6.000 | 6.000 |
| SnamprogettiChiyoda sas di Saipem SpA | 9.990 | 99,90 | 9.990 | - |
| Snamprogetti Netherlands BV | 203.000 | 100,00 | 203.000 | - |
| Saipem Finance International BV | 250.000 | 25,00 | 250.000 | 10.000.000 |
| Saipem Offshore Construction SpA | 20.000.000 | 100,00 | 20.000.000 | 20.500.000 |
| International Energy Services SpA | 50.000 | 100,00 | 50.000 | 85.657 |
| Totale imprese controllate dirette | 1.868.588.957 | |||
| Imprese collegate e a controllo congiunto | ||||
| ASG Scarl | 28.184 | 55,41 | 30.516 | 28.184 |
| CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Due | - | 59,09 | 26.855 | 26.856 |
| CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno | - | 50,36 | 26.009 | 26.009 |
| Consorzio F.S.B. | - | 29,10 | 4.358 | 5.000 |
| Consorzio Sapro | - | 51,00 | 5.268 | 5.268 |
| PSS Netherlands BV | 10.180 | 36,00 | 10.800 | - |
| Alboran Hydrogen Brindisi Srl | 275.047 | 10,00 | 275.047 | 250.847 |
| Consorzio Florentia | 4.900 | 49,00 | 4.900 | 4.900 |
| Totale imprese collegate e a controllo congiunto | 347.064 | |||
| Altre imprese partecipate | ||||
| Libyan Italian Joint Co | 300 | 0,94 | 13.557 | - |
| Nagarjuna Fertilizers & Chemicals Ltd | 4.400.000 | 0,74 | 4.400.000 | 571.889 |
| Nagarjuna Oil Refinery Ltd | 4.000.000 | 0,93 | 4.000.000 | - |
| Totale altre imprese partecipate | 571.889 | |||
| Totale | 1.869.507.910 | |||
| Joint Operation | ||||
| Ship Recycling Scarl (1) | - | 51,00 | 5.100 | 5.100 |
| Totale generale | 1.869.513.010 |
(1) In liquidazione.

La società, di diritto francese, opera direttamente o tramite le proprie controllate e collegate nel campo dell'ingegneria e costruzione per i settori di attività Engineering & Construction Offshore ed Engineering & Construction Onshore. Nell'anno ha realizzato ricavi per 1.825.208 migliaia di euro e una perdita pari a 84.859 migliaia di euro.
La società, di diritto olandese, ha come oggetto il reperimento e la gestione delle risorse finanziarie, la concessione di finanziamenti e garanzie alle società del Gruppo e terze parti, nonché la gestione di servizi di regolamento monetario. Il 2022 si è chiuso con un utile di 2.510 migliaia di euro.
La società, di diritto olandese, ha il ruolo di holding finanziaria a cui è affidata la gestione di parte delle partecipazioni estere del Gruppo. Il 2022 si è chiuso con un utile di 394.440 migliaia di euro.
La società, di diritto olandese, ha il ruolo di holding finanziaria a cui è affidata la gestione delle partecipazioni estere che appartenevano al Gruppo Snamprogetti acquisito nel 2006. Il 2022 si è chiuso con una perdita dell'esercizio di 35.375 migliaia di euro.
La società opera nel settore Drilling. I ricavi conseguiti nel 2022 ammontano a 49 migliaia di euro, realizzando una perdita dell'esercizio pari a 15.960 migliaia di euro.
La società opera prevalentemente nel settore E&C Onshore. I ricavi conseguiti nel 2022 ammontano a 1.110.780 migliaia di euro, realizzando una perdita dell'esercizio pari a 8.592 migliaia di euro.

Il 30 gennaio 2018 la Consob, in esito alla verifica ispettiva avviata in data 7 novembre 2016 (e conclusa in data 23 ottobre 2017) e di cui Saipem ha dato conto nella Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2016, ha comunicato a Saipem di aver rilevato profili di non conformità "del bilancio d'esercizio e del bilancio consolidato al 31 dicembre 2016, nonché della Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2017" ai principi contabili internazionali applicabili (IAS 1 "Presentazione del bilancio"; IAS 34 "Bilancio intermedio"; IAS 8 "Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori", par. 5, 41 e 42; IAS 36 "Riduzione di valore delle attività", par. 31, 55-57) e, conseguentemente, l'avvio "del procedimento finalizzato all'adozione della misura di cui all'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998".
Con note del 13 e del 15 febbraio 2018 la Società ha trasmesso alla Consob le proprie considerazioni in ordine ai rilievi formulati dagli Uffici, evidenziando le ragioni per le quali ritiene di non condividere tali rilievi.
Il 2 marzo 2018 la Commissione, in parziale accoglimento dei rilievi degli Uffici, ha comunicato a Saipem la propria delibera n. 20324 (la "Delibera"), con la quale ha accertato la "non conformità del bilancio consolidato e di esercizio 2016 di Saipem alle norme che ne disciplinano la predisposizione", senza censurare invece la correttezza della Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2017.
Secondo la Delibera, la non conformità del bilancio consolidato e di esercizio 2016 di Saipem alle norme che ne governano la predisposizione concernerebbe in particolare: (i) la non corretta applicazione del principio della contabilizzazione per competenza sancito dalla norma contabile IAS 1; (ii) la mancata applicazione del principio contabile IAS 8 in relazione alla correzione degli errori attinenti al bilancio 2015; e (iii) il processo di stima del tasso di attualizzazione ai sensi del principio contabile IAS 36.
La Consob ha quindi chiesto alla Società, ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998, di rendere noti al mercato i seguenti elementi di informazione:
(A) le carenze e le criticità rilevate dalla Consob in ordine alla correttezza contabile dei bilanci di cui sopra;
Relativamente al punto (a), la contestazione riguarda la non conformità del bilancio consolidato e d'esercizio 2016:
In sostanza, ad avviso della Consob, le circostanze alla base di talune delle svalutazioni rilevate da Saipem nel bilancio 2016 sarebbero esistite, in tutto o in parte, già alla data di predisposizione del bilancio 2015. Infatti, Consob contesta alla Società la circostanza di avere approvato il bilancio consolidato e d'esercizio 2016 senza avere corretto "errori rilevanti" contenuti nel bilancio consolidato e d'esercizio del periodo amministrativo precedente, relativamente alle seguenti poste contabili:
Relativamente al punto sub (b), Consob non condivide il fatto che la Società, ai fini dello svolgimento dell'impairment test: (i) abbia utilizzato un tasso unico per attualizzare flussi di business unit, caratterizzate da un profilo di rischio differente; (ii) non abbia considerato il rischio Paese in relazione ad alcuni asset che operano in specifiche aree geografiche per lungo tempo; (iii) non abbia tenuto conto delle modifiche nel profilo di rischio della Società conseguenti all'operazione che ha determinato il venir meno del consolidamento di Saipem nel Gruppo Eni.

B. I principi contabili internazionali applicabili e le violazioni riscontrate al riguardo.
La Consob ritiene che il bilancio consolidato e il bilancio separato di Saipem al 31 dicembre 2016 non siano conformi ai seguenti principi contabili: IAS 1, IAS 8 e IAS 36.
Nel dettaglio, la Consob ha osservato che la Società ha approvato il bilancio consolidato e d'esercizio 2016, senza avere corretto "errori rilevanti" contenuti nel bilancio consolidato e d'esercizio del periodo amministrativo precedente, relativamente alle seguenti poste contabili:
Con riferimento alla voce "Immobili, impianti e macchinari" dell'esercizio 2015, Consob contesta la non corretta applicazione dello IAS 16 "Immobili, impianti e macchinari" e dello IAS 36.
Più in particolare, Consob ritiene che alcune svalutazioni operate dalla Società su "immobili, impianti e macchinari" nel bilancio consolidato 2016 avrebbero dovuto, almeno in parte, essere rilevate, per competenza economica, nell'esercizio precedente.
Per la precisione, Consob contesta:
In conseguenza dei rilievi di cui sopra, Consob non condivide anche la competenza economica delle svalutazioni effettuate nel bilancio consolidato e d'esercizio 2016 con riferimento ad alcuni magazzini e a un'imposta differita attiva correlate alle voci dianzi oggetto di contestazione per le quali la competenza economica della svalutazione è ricondotta da Consob all'esercizio 2015.
Consob richiama, al riguardo:
Inoltre, Consob contesta il processo di stima del tasso di attualizzazione alla base dell'impairment test relativo al bilancio 2016, in quanto caratterizzato da un approccio non conforme a quanto previsto dal principio contabile IAS 36 che prevede che la Società debba "applicare il tasso di attualizzazione appropriato a[i...] flussi finanziari futuri". Più precisamente, con riguardo all'esercizio 2016 Consob non condivide il fatto che la Società, ai fini dello svolgimento dell'impairment test: (i) abbia utilizzato un tasso unico per attualizzare flussi di business unit, caratterizzate da un profilo di rischio differente; (ii) non abbia considerato il rischio Paese in relazione ad alcuni asset che operano in specifiche aree geografiche per lungo tempo.

In relazione a quanto sopra, Consob ravvisa la violazione anche del principio relativo alla corretta rappresentazione della situazione aziendale che non garantirebbe il rispetto degli assunti fondamentali e delle caratteristiche qualitative delle informazioni.
Ritiene, infatti, Consob che la rilevanza degli errori e la significatività delle carenze riscontrate, possano determinare, altresì, la non conformità delle rendicontazioni in oggetto ai requisiti di attendibilità, prudenza e completezza, sanciti dal principio IAS 1.
C. Illustrazione, in un'apposita situazione economico-patrimoniale consolidata pro-forma – corredata dei dati comparativi – degli effetti che una contabilizzazione conforme alle regole avrebbe prodotto sulla situazione patrimoniale, sul conto economico e sul patrimonio netto dell'esercizio 2016, per i quali è stata fornita un'informativa errata.
La Società non condivide il giudizio di non conformità del bilancio consolidato e d'esercizio al 31 dicembre 2016 reso da Consob nella Delibera e ricorda che il bilancio consolidato e il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2016 sono stati approvati rispettivamente dal Consiglio di Amministrazione il 16 marzo 2017 e dall'Assemblea dei Soci il 28 aprile 2017 e sono stati oggetto della relazione della società di revisione ai sensi degli artt. 14 e 16 del decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 39, relazione rilasciata il 3 aprile 2017.
Inoltre con comunicato stampa del 6 marzo 2018 Saipem ha informato che "il Consiglio di Amministrazione di Saipem, non condividendo la prospettazione della Consob, ha deliberato il 5 marzo 2018 di proporre impugnazione avverso la Delibera nelle competenti sedi giudiziarie".
Con comunicato stampa del 21 marzo 2018 Saipem ha informato che al fine di correttamente interpretare e attuare quanto disposto dalla Delibera, ha proposto motivata istanza alla Consob al fine di ottenere chiarimenti interpretativi, idonei a superare le complessità tecniche e valutative connesse ai rilievi formulati dall'Autorità e potere, in questo modo, correttamente informare il mercato, ribadendo di non condividere – e di non avere intenzione di fare proprio – il giudizio di non conformità del bilancio consolidato e del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2016.
Il 27 aprile 2018 Saipem ha presentato ricorso al Tribunale Amministrativo del Lazio chiedendo l'annullamento della Delibera e di ogni altro atto e/o provvedimento presupposto e/o connesso.
Il 24 maggio 2018 Saipem SpA ha depositato al TAR-Lazio motivi aggiuntivi di impugnazione avverso la citata Delibera.
Il 15 giugno 2021 si è tenuta dinanzi al TAR-Lazio l'udienza per la discussione del ricorso di Saipem avverso la delibera Consob del 2 marzo 2018.
Il 6 luglio 2021 il TAR-Lazio ha respinto il ricorso presentato da Saipem SpA il 27 aprile 2018.
Con comunicato stampa del 6 luglio 2021 Saipem SpA ha emesso il seguente comunicato stampa:
"Saipem: il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio respinge il ricorso avverso la delibera Consob n. 20324 del 2 marzo 2018.
San Donato Milanese (MI), 6 luglio 2021: Saipem SpA informa che con sentenza depositata oggi il Tribunale Amministrativo Regionale ('TAR') del Lazio ha respinto il ricorso presentato dalla Società il 27 aprile 2018 avverso la delibera Consob n. 20324 del 2 marzo 2018 (di cui si è data informativa al mercato con comunicato stampa del 5 marzo 2018, 'la Delibera').
Con la Delibera (il cui contenuto è dettagliatamente illustrato, da ultimo, nella sezione 'Informazioni relative alla censura formulata dalla Consob ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998 e alla comunicazione degli Uffici di Consob in data 6 aprile 2018' della Relazione finanziaria annuale di Saipem SpA al 31 dicembre 2020) Consob aveva accertato la non conformità del bilancio consolidato e di esercizio 2016 di Saipem alle norme che ne governano la predisposizione con riferimento in particolare a quanto segue: (i) la non corretta applicazione del principio della contabilizzazione per competenza sancito dalla norma contabile IAS 1; (ii) la mancata applicazione del principio contabile IAS 8 in relazione alla correzione degli errori attinenti al bilancio 2015; e (iii) il processo di stima del tasso di attualizzazione ai sensi del principio contabile IAS 36.
Con la Delibera Consob aveva, quindi, chiesto alla Società, ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998, di rendere noti al mercato i seguenti elementi di informazione: (A) le carenze e le criticità rilevate dalla Consob in ordine alla correttezza contabile dei bilanci di cui sopra; (B) i principi contabili internazionali applicabili e le violazioni riscontrate al riguardo; (C) l'illustrazione, in un'apposita situazione economico-patrimoniale consolidata pro-forma – corredata dei dati comparativi – degli effetti che una contabilizzazione conforme alle regole avrebbe prodotto sulla situazione patrimoniale, sul conto economico e sul patrimonio netto dell'esercizio 2016, per i quali, secondo Consob era stata fornita un'informativa errata.
Saipem SpA il 16 aprile 2018 aveva emesso un comunicato stampa con ad oggetto la situazione economico-patrimoniale pro-forma consolidata al 31 dicembre 2016 al solo fine di ottemperare alla Delibera.
Il TAR-Lazio ha rigettato la richiesta di Saipem SpA di annullamento della Delibera.
Saipem si riserva di presentare ricorso al Consiglio di Stato avverso la sentenza del TAR-Lazio".
Il 6 novembre 2021 Saipem SpA ha depositato il proprio appello avverso la decisone del TAR-Lazio davanti al Consiglio di Stato. Il procedimento è allo stato pendente.
Il 16 aprile 2018 Saipem ha emesso un comunicato stampa con ad oggetto la situazione economico-patrimoniale pro-forma consolidata al 31 dicembre 2016 al solo fine di ottemperare alla Delibera.
Inoltre, il 6 aprile 2018, dopo la chiusura del mercato, gli Uffici della Consob (Divisione Informazione Emittenti), con comunicazione prot. n. 0100385/18 (la "Comunicazione"), hanno avviato un procedimento amministrativo sanzionatorio formulando talune contestazioni, ai sensi degli artt. 191 e 195 del D.Lgs. n. 58/1998 ("TUF"), in ordine alla documentazione d'offerta (Prospetto Informativo e Supplemento al Prospetto Informativo) messa a disposizione del pubblico da Saipem in occasione della operazione di aumento del capitale sociale realizzata nei mesi di gennaio e febbraio 2016. Le contestazioni sono rivolte esclusivamente nei confronti degli amministratori e del Chief Financial Officer/Dirigente Preposto in carica in quel momento.

Gli Uffici di Consob nel notificare agli interessati le contestazioni hanno comunicato che le violazioni contestate da Consob, ove accertate dalla Commissione all'esito del procedimento, "sono punite con una sanzione amministrativa pecuniaria compresa tra euro 5.000 ed euro 500.000".
Saipem ha ricevuto notifica della Comunicazione unicamente quale garante ex lege del pagamento "delle sanzioni pecuniarie che potranno eventualmente essere comminate agli esponenti aziendali in esito al procedimento amministrativo".
Le contestazioni fanno seguito alla deliberazione Consob n. 20324 dello scorso 2 marzo 2018 (la "Delibera"), il cui contenuto è stato reso noto al mercato dalla Società con comunicato stampa del 5 marzo 2018. La Delibera – che, come parimenti reso noto al mercato, la Società non ha condiviso e che ha formato oggetto di impugnazione dinanzi al TAR-Lazio – aveva contestato, tra l'altro, "l'incoerenza delle assunzioni e degli elementi alla base del Piano Strategico 2016-2019 rispetto alle evidenze a disposizione degli organi di amministrazione" in quanto gli indicatori di possibile perdita di valore degli asset poi svalutati da Saipem nella relazione novestrale al 30 settembre 2016 sarebbero sussistiti, secondo la Consob, già al momento di approvazione del bilancio consolidato 2015.
Con la Comunicazione, gli Uffici della Consob hanno contestato agli esponenti aziendali che al momento dell'aumento di capitale esercitavano funzioni direttive i fatti oggetto della Delibera e già comunicati al mercato, come dianzi scritto. Gli Uffici contestano inoltre taluni "profili in ordine alla non corretta redazione della dichiarazione sul capitale circolante netto" richiesta dalla disciplina vigente in materia di prospetto informativo.
Quanto precede comporterebbe, secondo gli Uffici della Consob, "l'inidoneità della documentazione d'offerta a consentire la formulazione di un fondato giudizio sulla situazione patrimoniale e finanziaria, sui risultati economici e sulle prospettive dell'emittente da parte degli investitori, ai sensi dell'art. 94, commi 2 e 7, del TUF, con riguardo alle informazioni riguardanti: a) le stime di risultato del Gruppo per l'esercizio 2015 (Guidance 2015 e le assunzioni sottostanti)"; "b) le previsioni di risultato del Gruppo tratte dal Piano Strategico 2016-2019 e le assunzioni sottostanti"; "c) la dichiarazione sul Capitale Circolante Netto" ("CCN").
Sempre secondo gli Uffici della Consob, Saipem avrebbe inoltre omesso, in violazione dell'art. 97, comma 1 e dell'art. 115, comma 1, lett. a), del TUF, di rappresentare alla Consob "informazioni inerenti (i) alle assunzioni sottostanti la dichiarazione sul CCN; (ii) alla disponibilità di uno 'Scenario Eni' sul prezzo del petrolio aggiornato e (iii) l'esistenza di significative modifiche nelle assunzioni sottostanti il Piano Strategico 2016-2019".
Il 4 luglio 2018 Saipem, quale garante ex lege del pagamento "delle sanzioni pecuniarie che potranno eventualmente essere comminate agli esponenti aziendali in esito al procedimento amministrativo", ha presentato a Consob le proprie deduzioni difensive.
Saipem e tutti gli esponenti aziendali destinatari della Comunicazione hanno provveduto a depositare le proprie controdeduzioni agli Uffici della Consob.
Consob, con delibera n. 20828 del 21 febbraio 2019 notificata a Saipem il 12 marzo 2019 e adottata all'esito del procedimento amministrativo sanzionatorio avviato il 6 aprile 2018, ha irrogato le seguenti sanzioni pecuniarie amministrative: a) 200 mila euro nei confronti dell'Amministratore Delegato della Società; b) 150 mila euro nei confronti del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari in carica al momento dell'aumento di capitale del 2016.
Consob ha, inoltre, condannato Saipem SpA al pagamento di 350 mila euro, quale responsabile in solido per il pagamento delle citate sanzioni amministrative con i due soggetti sanzionati ai sensi dell'art. 195, comma 9, del Testo Unico della Finanza (nella formulazione vigente all'epoca delle asserite violazioni), con obbligo di regresso nei confronti dei medesimi due soggetti.
La Consob ha deciso di archiviare il procedimento avviato il 6 aprile 2018 nei confronti dei consiglieri di Amministrazione non esecutivi in carica all'epoca dei fatti contestati.
Il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA il 2 aprile 2019 ha deliberato di impugnare dinanzi alla Corte di Appello la Delibera n. 20828.
Analoga impugnativa è stata presentata dalle due persone fisiche sanzionate nella specie l'Amministratore Delegato di Saipem SpA e il Chief Financial Officer e Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili in carica all'epoca dei fatti oggetto. La prima udienza dinanzi alla Corte di Appello di Milano è stata celebrata il 13 novembre 2019.
La Corte di Appello di Milano all'udienza del 13 novembre 2019 ha rinviato la causa per la discussione al 4 novembre 2020.
Il 23 ottobre 2020 Saipem SpA e le due persone fisiche sanzionate hanno presentato un'istanza alla Corte di Appello al fine di essere autorizzati al deposito di documenti essenziali per la trattazione dell'opposizione entro la data del 4 novembre 2020.
Il 2 novembre 2020 la Corte di Appello autorizzava al deposito dei documenti richiesti in data 23 ottobre 2020 dalle parti istanti, concedendo altresì il termine a Consob per controdeduzioni sui documenti medesimi entro il 15 dicembre 2020, e rinviava l'udienza di discussione dell'opposizione al 27 gennaio 2021.
Il 20 gennaio 2021 Saipem SpA e le due persone fisiche sanzionate hanno presentato una nuova istanza alla Corte di Appello al fine di essere autorizzati al deposito di ulteriori documenti essenziali per la trattazione dell'opposizione entro la data del 27 gennaio 2021 e di essere autorizzati alla proposizione di nuovi motivi di opposizione aggiunti alla luce dei nuovi documenti rinvenuti.
Il 21 gennaio 2021 la Corte di Appello, accogliendo le istanze delle parti processuali persone fisiche e Saipem, autorizzava il deposito dei documenti oggetto di istanza del 20 gennaio 2021 e la proposizione dei motivi aggiunti, tramite note scritte da depositare entro il 26 febbraio 2021, concedendo altresì a Consob il termine per il deposito di note di replica fino al 25 marzo 2021 e fissando per la discussione l'udienza del 21 aprile 2021.
All'udienza del 21 aprile 2021 si è tenuta la discussione dei ricorsi.
La Corte di Appello di Milano, in parziale accoglimento dei ricorsi, che per il resto sono stati respinti:
≥ ha ridotto da 200 mila euro a 150 mila euro la sanzione amministrativa pecuniaria irrogata da Consob nel 2019 nei confronti dell'ex Amministratore Delegato della Società in carica dal 30 aprile 2015 al 30 aprile 2021;
≥ ha ridotto da 150 mila euro a 115 mila euro la sanzione amministrativa pecuniaria irrogata da Consob nel 2019 nei confronti dell'ex CFO e Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili in carica al momento dell'aumento di capitale del 2016 e fino al 7 giugno 2016; e
INFORMAZIONI RELATIVE ALLE CONTESTAZIONI CONSOB

≥ ha conseguentemente ridotto da complessivi 350 mila euro a complessivi 265 mila euro la condanna di Saipem SpA, al pagamento delle sopra citate sanzioni, quale responsabile in solido ai sensi dell'art. 195, comma 9, del Testo Unico della Finanza.
Saipem il 20 gennaio 2022 ha proposto ricorso in Cassazione avverso la decisione della Corte di Appello di Milano. In data 1° marzo 2022 Consob ha notificato a Saipem SpA il proprio controricorso con ricorso incidentale.
Il controricorso di Saipem SpA a fronte del ricorso incidentale della Consob è stato notificato l'8 aprile 2022. Il procedimento è allo stato pendente.
Il 22 gennaio 2019 la Procura della Repubblica di Milano ha notificato a Saipem SpA un "decreto di perquisizione locale e sequestro e contestuale informazione di garanzia", in relazione al presunto illecito amministrativo ex artt. 5, 6, 7, 8 e 25-ter - lett. B), D.Lgs. n. 231/2001, dipendente dal contestato reato presupposto di false comunicazioni sociali asseritamente commesso dall'aprile 2016 all'aprile 2017, nonché in relazione al presunto illecito amministrativo ex artt. 5, 6, 7, 8 e 25-sexies, D.Lgs. n. 231/2001, dipendente dal contestato reato presupposto di manipolazione del mercato, asseritamente commesso dal 27 ottobre 2015 all'aprile 2017.
Contestualmente, la Procura della Repubblica di Milano aveva notificato un'informazione di garanzia all'Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'assemblea degli azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018), nonché, a vario titolo, a un suo dirigente e a due suoi ex dirigenti (l'ex Dirigente Preposto in carica fino al 7 giugno 2016 e l'ex Dirigente Preposto nominato il 7 giugno 2016 e in carica fino al 16 maggio 2019) nell'ambito di un'inchiesta avente ad oggetto le seguenti ipotesi di reato: (i) false comunicazioni sociali relativamente al bilancio 2015 e 2016; (ii) manipolazione del mercato asseritamente commessa dal 27 ottobre 2015 all'aprile 2017; e (iii) falso in prospetto con riferimento alla documentazione di offerta dell'aumento di capitale del gennaio 2016.
A conclusione delle indagini preliminari, il 18 dicembre 2020 la Procura della Repubblica di Milano ha notificato al domicilio eletto presso i difensori l'avviso di conclusione delle indagini preliminari all'Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018), a un ex dirigente (il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari in carica fino al 7 giugno 2016) e a Saipem SpA.
A Saipem SpA sono contestati l'illecito amministrativo di cui agli artt. 5, 6, 7, 8 e 25-ter, D.Lgs. n. 231/2001 "per non aver predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione del delitto di false comunicazioni sociali", ex art. 2622 c.c., asseritamente commesso dal 16 marzo 2016 al 27 luglio 2016 con riferimento al bilancio al 31 dicembre 2015 e alla semestrale al 30 giugno 2016 e l'illecito amministrativo di cui agli artt. 5, 6, 7, 8 e 25-sexies, D.Lgs. n. 231/2001 "per non aver predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione dei delitti di falso in prospetto", ex art. 173-bis TUF, e "di manipolazione del mercato", ex art. 185 TUF, asseritamente commesso dal 27 ottobre 2015 al 27 luglio 2016.
Dalla lettura dell'avviso di conclusione delle indagini preliminari, in relazione alle due persone fisiche tuttora indagate (l'Amministratore Delegato-CEO della Società nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018 e un ex dirigente che ha rivestito il ruolo di dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari fino al 7 giugno 2016) emergono le seguenti ipotesi di reato a loro carico: (i) false comunicazioni sociali ex art. 2622 c.c. relativamente al bilancio al 31 dicembre 2015 (con riferimento a entrambi gli indagati) e alla semestrale al 30 giugno 2016 (con riferimento al solo Amministratore Delegato-CEO della Società nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018); (ii) falso in prospetto ex art. 173-bis TUF con riferimento a entrambi gli indagati, in relazione alla documentazione di offerta dell'aumento di capitale del gennaio 2016 dal 22 gennaio 2016 al 5 febbraio 2016; (iii) manipolazione del mercato ex art. 185 TUF, asseritamente commessa dall'Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018) dal 27 ottobre 2015 al 27 luglio 2016 e dal CFO e dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari in carica fino al 7 giugno 2016 dal 27 ottobre 2015 fino al 7 giugno 2016.
Il 29 marzo 2021 il Giudice per l'udienza preliminare presso il Tribunale di Milano ha notificato a Saipem SpA un decreto di fissazione dell'udienza preliminare per il 10 maggio 2021, in relazione al presunto illecito amministrativo ex artt. 5, 6, 7, 8 e 25-ter - lett. B), D.Lgs, n. 231/2001, per non aver predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione del delitto di false comunicazioni sociali, asseritamente commesso dal 16 marzo 2016 al 27 luglio 2016, nonché in relazione al presunto illecito amministrativo ex artt. 5, 6, 7, 8 e 25-sexies, D.Lgs. n. 231/2001, per non aver predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione dei delitti di falso in prospetto e di manipolazione del mercato, asseritamente commesso dal 27 ottobre 2015 al 27 luglio 2016.
La notifica fa seguito all'emissione dell'avviso di conclusione delle indagini preliminari e alla successiva richiesta di rinvio di giudizio da parte della Procura della Repubblica di Milano, notificata insieme al decreto di fissazione dell'udienza preliminare, nei confronti di Saipem SpA, dell'Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018), nonché di un ex dirigente (il CFO e dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari in carica fino al 7 giugno 2016).
La Procura della Repubblica di Milano nella richiesta di rinvio a giudizio contesta le seguenti ipotesi di reato: (i) false comunicazioni sociali ex art. 2622 c.c. relativamente al bilancio al 31 dicembre 2015 contestata a entrambe le persone fisiche e alla semestrale al 30 giugno 2016 contestata al solo Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018); (ii) manipolazione del mercato ex art. 185 TUF asseritamente commessa dall'Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018) dal 27 ottobre 2015 al 27 luglio 2016 e dal CFO e dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari in carica fino al 7 giugno 2016 dal 27 ottobre 2015 fino al 7 giugno 2016; e (iii) falso in prospetto ex art. 173-bis TUF contestato a entrambe le persone fisiche con riferimento alla documentazione di offerta dell'aumento di capitale del gennaio 2016 dal 22 gennaio 2016 al 5 febbraio 2016.

All'udienza tenutasi il 10 maggio 2021 dinanzi al GUP del Tribunale di Milano sono state depositate oltre 500 richieste di costituzione di parte civile, sia in nome e per conto di azionisti di Saipem SpA, sia nell'interesse di alcune associazioni rappresentative di interessi diffusi. Il GUP ha rinviato all'udienza del 21 settembre 2021 per consentire ai difensori degli imputati di esaminare le richieste di costituzione di parte civile depositate, nonché di formulare eventuali osservazioni, al fine di decidere sull'ammissibilità delle stesse. Stante l'assegnazione del predetto GUP ad altro incarico, il fascicolo è stato assegnato a un nuovo giudicante che, all'udienza del 20 gennaio 2022, ha rinviato la trattazione al 28 febbraio 2022.
All'udienza del 28 febbraio 2022 il GUP con ordinanza ha ammesso la costituzione di 503 parti civili (tutte persone fisiche) nel processo.
All'udienza del 15 marzo 2022 si è tenuta la discussione delle difese. In data 12 aprile 2022 il Giudice dell'udienza preliminare presso il Tribunale di Milano ha prosciolto "perché il fatto non sussiste" la Società, l'ex Amministratore Delegato della Società (in carica dal 30 aprile 2015 al 30 aprile 2021), e l'ex CFO e dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari (in carica dal 6 dicembre 2013 al 7 giugno 2016) in relazione alle accuse di: (i) false comunicazioni sociali, asseritamente commesse dal 16 marzo 2016 al 27 luglio 2016; (ii) falso in prospetto e manipolazione del mercato, asseritamente commessi dal 27 ottobre 2015 al 27 luglio 2016.
Le motivazioni della decisione sono state ritualmente depositate in data 11 luglio 2022. Risulta spirato, altresì, il termine di 15 giorni – decorrenti dal deposito della sentenza – per l'impugnazione da parte della Procura della Repubblica e delle parti civili, mentre residua la teorica possibilità di un'impugnazione da parte della Procura Generale presso la Corte d'Appello di Milano entro il 2 settembre 2022, secondo quanto disposto dall'art. 593-bis, c.p.p.
Il 3 settembre 2022 la sentenza del Giudice dell'udienza preliminare presso il Tribunale di Milano del 12 aprile 2022 è divenuta irrevocabile per tutte le posizioni. Il procedimento è concluso.
I sottoscritti Alessandro Puliti e Paolo Calcagnini in qualità, rispettivamente, di Amministratore Delegato (CEO) e di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Saipem SpA, attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art.154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
≥ l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
≥ l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio di esercizio nel corso dell'esercizio 2022.
Le procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2022 sono state definite e la valutazione della loro adeguatezza è stata effettuata sulla base delle norme e metodologie definite da Saipem in coerenza con il modello Internal Control - Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission che rappresenta un framework di riferimento per il sistema di controllo interno generalmente accettato a livello internazionale.
Si attesta, inoltre che:
3.1 Il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2022:
14 marzo 2023
/firma/ Alessandro Puliti /firma/ Paolo Calcagnini Alessandro Puliti Paolo Calcagnini
Amministratore Delegato (CEO) Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari
Signori Azionisti,
≥ esaminata la Relazione del Consiglio di Amministrazione predisposta ai sensi dell'art. 125-ter del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58;
≥ esaminata la Relazione finanziaria annuale relativa all'esercizio 2022, la relazione di revisione redatta dalla società di revisione legale e la relazione del Collegio Sindacale;
≥ preso atto del bilancio consolidato al 31 dicembre 2022 e della Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario relativa all'esercizio 2021 predisposta ai sensi del decreto legislativo 30 dicembre 2016, n. 254;
il Consiglio di Amministrazione vi propone di:
≥ approvare il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2022 di Saipem Spa che chiude con una perdita di Euro 255.987.677,71; ≥ ripianare la suddetta perdita dell'esercizio mediante l'utilizzo della "riserva da soprapprezzo azioni" per l'importo di Euro 255.987.677,71.
14 marzo 2023
Per il Consiglio di Amministrazione il Presidente Silvia Merlo
BILANCIO DI ESERCIZIO
la presente relazione è redatta dal Collegio Sindacale nominato dall'Assemblea degli Azionisti del 29 aprile 2020, il cui mandato scade con l'Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2022.
Nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2022 il Collegio ha svolto le attività di vigilanza previste dalla legge, secondo i principi enunciati nelle Norme di comportamento del Collegio Sindacale, raccomandate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, dalle disposizioni Consob in materia di controlli societari e dalle indicazioni contenute nel Codice di Corporate Governance per le società quotate, promosso da Borsa Italiana.
Inoltre, avendo Saipem SpA (di seguito anche "Saipem" o la "Società") adottato il modello di governance tradizionale, il Collegio Sindacale si identifica con il "Comitato per il controllo interno e la revisione contabile" cui competono ulteriori specifiche funzioni di controllo e monitoraggio in tema di informativa finanziaria e revisione legale, previste dall'art. 19 del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39, così come modificato dal D.Lgs. 17 luglio 2016, n. 135.
Il Collegio Sindacale ha acquisito le informazioni strumentali allo svolgimento dei compiti di vigilanza a esso attribuiti mediante la partecipazione alle riunioni del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati consiliari, le audizioni del management della Società e del Gruppo, gli incontri con il revisore legale e con i corrispondenti organi di controllo delle società del Gruppo, l'analisi dei flussi informativi acquisiti dalle competenti strutture aziendali, nonché le ulteriori attività di controllo.
Il bilancio per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2022 ha evidenziato una perdita di esercizio al 31 dicembre 2022 pari a 255.987.677,71 euro (perdita di 2.382.569.149,09 euro al 31 dicembre 2021). Il patrimonio netto al 31 dicembre 2022 risulta pari a 2.147.951.986 euro (470.459.299 euro al 31 dicembre 2021), di cui 501.669.791 euro a titolo di capitale sociale e 1.876.983.378 euro a titolo di riserva da sovrapprezzo azioni.
I compiti di vigilanza del Collegio Sindacale sono disciplinati dall'art. 2403 del codice civile, dal D.Lgs. n. 58/1998 e dal D.Lgs. n. 39/2010. Il Collegio ha tenuto conto delle modifiche occorse al D.Lgs. n. 39/2010 con il D.Lgs. n. 135/2016 in attuazione della Direttiva 2014/56/UE, e del Regolamento Europeo 537/2014.
Sulle attività di vigilanza svolte nel corso dell'esercizio, considerate le indicazioni fornite dalla Consob con comunicazione del 6 aprile 2001, modificata e integrata con comunicazione DEM/3021582 del 4 aprile 2003, e successivamente con comunicazione n. DEM/6031329 del 7 aprile 2006, il Collegio rappresenta quanto segue.
Il Collegio ha vigilato sull'osservanza della legge e dello Statuto. Nel corso dell'esercizio 2022 il Collegio Sindacale si è riunito n. 21 volte e ha inoltre partecipato a: n. 28 riunioni del Consiglio di Amministrazione, n. 19 riunioni del Comitato Controllo e Rischi, n. 9 riunioni del Comitato Parti Correlate, n. 18 riunioni del Comitato Remunerazione e Nomine e n. 8 riunioni del Comitato Sostenibilità, Scenari e Governance. Nel corso dell'esercizio 2023, e sino alla data della presente Relazione, il Collegio Sindacale si è ulteriormente riunito n. 5 volte. Il Collegio ha altresì incontrato l'Organismo di Vigilanza istituito dalla Società ai sensi dell'art. 6 del D.Lgs. n. 231/2001 e, nel quadro degli scambi di informazioni tra organo di controllo e revisore, previsti dalla legge, ha tenuto numerosi incontri con la società di revisione.
Il Collegio Sindacale ha vigilato sull'adeguatezza della struttura organizzativa della Società, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione e sull'adeguatezza delle disposizioni impartite da Saipem alle società controllate ai sensi dell'art. 114, comma 2, del D.Lgs. n. 58/1998, tramite l'acquisizione di informazioni dai responsabili delle competenti funzioni aziendali e tramite incontri e scambi di documenti con la società di revisione, ai fini della reciproca condivisione di dati e informazioni. Anche dall'esame della Relazione del Collegio Sindacale delle società controllate e dagli scambi informativi con questi intercorsi, non sono emersi elementi meritevoli di essere portati alla Vostra attenzione.
≥ ha visto: (a) a decorrere dal 14 gennaio 2022, la creazione di 4 business line con responsabilità di profit & loss, e specificatamente: (i) Business "asset-centric" (drilling, vessels, fabrication), basato su una disciplina rigorosa di ottimizzazione degli asset; (ii) business "Energy Carriers", per la progettazione di impianti complessi o della loro riconversione "low carbon" con un focus crescente sul migliore bilanciamento rischio/rendimento e con maggiore attenzione alla marginalità; (iii) business "Robotics, Digital and Industrialized Solutions" per lo sviluppo dell'offerta di impianti modulari, ripetibili, scalabili e servizi di monitoraggio e manutenzione basati su tecnologie digitali; (iv) business "Infrastrutture Sostenibili" per la crescita in un settore diventato strategico nel nuovo ecosistema della transizione energetica e della mobilità sostenibile; e (b) a decorrere dal 1° febbraio 2023, il completamento della struttura con la creazione della ulteriore business line denominata "Business Line Offshore Wind", istituita al fine di consolidare il ruolo di Saipem nel settore eolico offshore con una gestione unitaria ed efficace

del relativo business. Tale assetto organizzativo ha inoltre previsto: (i) la creazione di una funzione commerciale che accentra il ruolo del rapporto con i clienti a livello geografico e regionale; (ii) l'accentramento della funzione di supply chain, con presidio centralizzato dei rischi di approvvigionamento; (iii) la centralizzazione organizzativa e geografica delle strutture di staff; e (iv) l'integrazione dei processi di project control e project risk management nel perimetro del Chief Financial Officer;
≥ la definizione di un nuovo assetto manageriale con le nomine: (i) il 20 maggio 2022 del nuovo General Counsel; (ii) il 27 maggio 2022 del nuovo Chief Financial Officer; (iii) il 28 giugno 2022 del nuovo Director Internal Audit; (iv) il 1° novembre 2022 del nuovo Chief Integrated Risk Management Officer; e (v) il 14 marzo 2023 del nuovo Direttore External Communication and Brand Management.
Il Collegio Sindacale ha verificato che il Modello 231 (che include il Codice Etico) è stato pubblicato sul sito internet della Società all'esito dell'ultimo aggiornamento approvato dal Consiglio di Amministrazione il 26 luglio 2022 al fine di introdurre lievi riformulazioni dello stesso a seguito delle modifiche organizzative adottate dalla Società a decorrere dal 14 gennaio 2022, oltre che per allinearlo alle novità legislative medio tempore intervenute.
Il Collegio ha vigilato sull'adeguatezza del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi e sull'adeguatezza del sistema amministrativo-contabile, nonché sull'affidabilità di quest'ultimo a rappresentare correttamente i fatti di gestione, mediante:


'maggiorazione dei prezzi in occasione dell'aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale beneficiando dell'autorità o influenza di rappresentanti di tale società'. In particolare, la Corte di Appello di Algeri accogliendo in larga parte le argomentazioni difensive della Società ha rigettato la richiesta di danni presentati dal Tesoro algerino confermando per il resto la sentenza di primo grado. Per effetto di tale decisione, la medesima Corte d'Appello ha altresì disposto la revoca del sequestro dei conti correnti per un ammontare pari a 63,2 milioni di euro equivalenti riferibili al procedimento in parola. Si ricorda che il procedimento si era concluso in primo grado il 2 febbraio 2016 con la decisione del Tribunale di Algeri con la quale si condannava Saipem Contracting Algérie al pagamento di un'ammenda d'importo pari a circa 4 milioni di dinari algerini (corrispondenti a circa 30.000 euro). La decisione di primo grado era stata impugnata alla Cassazione algerina che con la decisione del 17 luglio 2019 aveva cassato integralmente la decisione del Tribunale di Algeri del 2 febbraio 2016, ragion per cui la Corte di Appello di Algeri aveva avviato il processo conclusosi oggi. Si ricorda che l'autorità giudiziaria italiana, all'esito di un procedimento penale in cui sono state analizzate anche le modalità di assegnazione nel 2009 del progetto GK3 Arzew, ha pronunciato il 14 dicembre 2020 sentenza di assoluzione in via definitiva. Saipem Contracting Algérie, nell'accogliere con favore la sentenza, valuterà se ricorrere per Cassazione avverso la decisione della Corte di Appello relativamente all'ammenda comminata"; inoltre, il 19 gennaio 2023 la Società ha informato che: "A seguito al comunicato stampa diffuso in data 12 dicembre 2022, si informa che, in data odierna, il Tribunale di Algeri si è pronunciato in primo grado nel procedimento penale avviato nel dicembre 2022 in Algeria nei confronti di Saipem SpA in relazione alla partecipazione della società a una gara del 2008 relativa agli studi di competitive feed Rhourde Nouss QH. In base al dispositivo comunicato a Saipem SpA dai propri legali locali, il Tribunale di Algeri, in accoglimento delle difese della Società, ha assolto quest'ultima dall'accusa del reato di 'violazione delle leggi e dei regolamenti sui cambi e movimenti di capitali da e verso l'estero' e del reato di 'traffico di influenze'. Il medesimo Tribunale ha altresì ritenuto Saipem SpA responsabile del reato di 'maggiorazione dei prezzi in occasione dell'aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale con l'autorità e l'influenza dei suoi agenti, per ottenere prezzi vantaggiosi rispetto a quelli normalmente praticati, o per modificare, a loro vantaggio, la qualità dei materiali o dei servizi o i tempi di consegna o di fornitura', comminando la sola sanzione pecuniaria pari a circa 34.000 euro equivalenti, al cambio odierno. Con riferimento poi alle richieste di costituzione di parte civile di Sonatrach e del Trésor Public, il Tribunale di Algeri, preso atto dell'assenza di domande risarcitorie da parte di Sonatrach nei confronti di Saipem, ha accolto in minima parte le istanze del Trésor Public, riconoscendo in favore di quest'ultimo un risarcimento complessivo pari a circa 680.000 euro equivalenti al cambio odierno, la cui quota di diretta competenza Saipem SpA è pari a circa 170.000 euro equivalenti al cambio odierno. La Società, nell'accogliere con favore il contenuto assolutorio della decisione, impugnerà in appello il condannatorio del Tribunale di Algeri, con conseguente sospensione degli effetti penali e civili della stessa".
Nell'esercizio 2022 il Collegio Sindacale non ha ricevuto comunicazioni ai sensi della procedura societaria n. STD-COR-LEGA-003 "Presidio eventi giudiziari", aggiornata da ultimo in data 29 maggio 2013, che prevede la tempestiva comunicazione ad amministratori e organi di controllo, di notizia o notifica di indagini in riferimento a un illecito che possa comportare, anche in via potenziale, un danno all'immagine e/o alla reputazione della Società e/o del Gruppo;
≥ l'ottenimento di informazioni dai responsabili delle rispettive funzioni aziendali;
Il Collegio Sindacale ha inoltre vigilato:

Il Collegio Sindacale ha inoltre vigilato sull'espletamento degli adempimenti correlati alle normative "Market abuse" e "Tutela del risparmio" in materia di informativa societaria e di "Internal Dealing", con particolare riferimento al trattamento delle informazioni privilegiate e alla procedura per la diffusione dei comunicati e delle informazioni al pubblico. In particolare, il Collegio Sindacale ha monitorato il rispetto delle disposizioni contenute nell'art. 115-bis del TUF e del Regolamento circa l'aggiornamento del Registro delle Persone che hanno accesso a informazioni privilegiate, anche mediante l'esame degli esiti di uno specifico intervento di Internal Audit effettuato in esecuzione del Piano di Audit 2022.
Il Collegio Sindacale ha esaminato, con l'assistenza del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, le procedure amministrative e contabili relative all'attività di formazione del bilancio della Società, del bilancio consolidato e della relazione finanziaria semestrale, oltre che gli altri documenti contabili periodici.
Il Collegio Sindacale ha, inoltre, avuto evidenza del processo che consente al Dirigente Preposto e all'Amministratore a ciò delegato, di rilasciare le attestazioni sopra citate, previste dall'art. 154-bis del TUF, al fine di controllare il processo di informativa finanziaria, oltre che l'efficacia dei sistemi di controllo interno e di gestione del rischio dell'impresa, per quanto attiene l'informativa finanziaria, senza con ciò violarne l'indipendenza (ai sensi dell'art. 19 del D.Lgs. n. 39/2010, come aggiornato dal D.Lgs. n. 135/2016).
In particolare, il Collegio ha verificato l'adeguatezza delle disposizioni impartite dalla Società alle società controllate ai sensi della normativa vigente, anche di natura regolamentare, constatando che le società del Gruppo, cui sono applicabili tali previsioni, siano dotate di procedure idonee a far pervenire regolarmente alla direzione della Società e al revisore della società controllante, i dati economici, patrimoniali e finanziari necessari per la redazione del bilancio consolidato.
Si evidenzia che, nel complesso, nel corso del 2022 la Società ha proseguito nel percorso di rafforzamento avviato a seguito della backlog review procedendo: (i) all'irrobustimento dei presidi di controllo a livello di project management; (ii) all'introduzione/rafforzamento di un modello dinamico di risk rating; e (iii) all'ottimizzazione del procedimento di review periodica delle commesse. Inoltre, sono state introdotte delle routine di condivisione tra Amministratore Delegato e business line (weekly meeting di direzione e Business Line review meeting mensili per ogni business line) volte a condividere su base regolare aggiornamenti sulle attività di business, temi di attualità aziendale, tematiche di rischio, avanzamento dei progetti esecutivi e review del circolante.
Infine, si evidenzia che su specifico mandato del Collegio Sindacale, la Funzione Internal Audit ha svolto, nel corso del primo trimestre 2022, un intervento di audit che ha preso in esame le procedure applicate dalla Società relativamente al citato "modello di controllo relativo ai progetti di cui al Comunicato Stampa emesso da Saipem il 31 gennaio 2022", del quale si è data evidenza nella precedente Relazione di questo Collegio. La Funzione Internal Audit, pur avendo ravvisato alcune aree di miglioramento, ha concluso che nel complesso non sono emerse criticità tali da pregiudicare l'adeguatezza ed effettiva operatività del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi delle attività oggetto di verifica. Successivamente, in esecuzione del Piano di Audit 2022, la Funzione Internal Audit ha condotto un intervento di follow-up inerente alla verifica dello stato di implementazione delle azioni correttive identificate nell'audit sopra richiamato; le verifiche condotte hanno evidenziato che tutte le azioni identificate risultano essere state implementate dalla Società, a eccezione di una – parzialmente implementata e di minore rilevanza – che verrà comunque completata entro il mese di giugno 2023.
Per quanto sopra esposto, all'esito dell'attività svolta, non sono, pertanto, emerse situazioni o criticità tali da far ritenere non adeguato il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi della Società, nel suo complesso.
In data 14 marzo 2022 l'ESMA ha pubblicato un Public Statement sugli impatti della crisi russo-ucraina sui mercati finanziari dell'UE che illustra le attività di vigilanza e di coordinamento intraprese in questo contesto e contiene raccomandazioni agli emittenti.
In occasione dell'approvazione dei bilanci 2021 e delle successive rendicontazioni finanziarie, il 18 marzo 2022 Consob ha richiamato l'attenzione delle società quotate e degli altri emittenti vigilati, sulle seguenti tematiche:
Il Collegio Sindacale ha verificato che la Società ha agito informata in merito ai contenuti del sopra citato richiamo di attenzione, anche avuto particolare riguardo agli effetti per l'emittente e per le società controllate, delle misure restrittive adottate dall'UE ("Richiamo Banca d'Italia, Consob, Ivass e Uif al rispetto delle misure restrittive adottate dalla UE in risposta all'aggressione militare russa in Ucraina" del 7 marzo 2022). Si rimanda alla sezione "Effetti della crisi russo-ucraina: misure restrittive e sanzioni dell'UE" nell'ambito del "Commento ai risultati economico-finanziari" per il dettaglio dell'analisi svolta da Saipem, a seguito del conflitto in Ucraina e dei possibili impatti derivanti dalle misure restrittive adottate dall'Unione Europea, al fine di valutare potenziali impatti sul proprio business.
Su richiesta di Consob pervenuta alla Società il 10 maggio 2022, e motivata dalla necessità del mercato di essere costantemente informato a seguito dell'esistenza di "incertezze riguardanti la capacità della Società (e 'del Gruppo Saipem') di proseguire la propria attività in regime di continuità aziendale", risultanti dalle relazioni di revisione sul bilancio d'esercizio e sul bilancio consolidato della Società al 31 dicembre 2021, Saipem ha fornito nei propri comunicati, oltre che in apposita sezione delle Note illustrative al bilancio consolidato al 31 dicembre 2022, le informazioni ivi sollecitate dall'Autorità di Vigilanza, comunicando, inoltre, che: "in data 15 luglio 2022 la Società ha eseguito l'aumento di capitale deliberato dall'Assemblea Straordinaria degli Azionisti il 17 maggio 2022; la prospettiva di avveramento delle circostanze sopra indicate, come peraltro evidenziato nelle relazioni ai menzionati bilanci, costituiva in dette relazioni il presupposto, ormai concretizzatosi, della continuità aziendale della Società".
La società di revisione legale KPMG SpA (di seguito anche "KPMG") ha rilasciato in data odierna le relazioni ai sensi dell'art. 14 del D.Lgs. n. 39/2010 e dell'art. 10 del Regolamento Europeo 537/2014, per il bilancio di esercizio e per il bilancio consolidato di Gruppo al 31 dicembre 2022, redatti in conformità agli International Financial Reporting Standards - IFRS adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/2005. Da tali relazioni risulta che il bilancio di esercizio e il bilancio consolidato forniscono una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data. KPMG ha espresso, inoltre, il proprio giudizio senza rilievi sulla conformità del bilancio di esercizio della Società e del bilancio consolidato del Gruppo, alle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815 della Commissione Europea in materia di predisposizione dell'informativa finanziaria nel formato elettronico unico di comunicazione (ESEF - European Single Electronic Format).
In data odierna la società di revisione ha inoltre rilasciato la "Relazione aggiuntiva per il comitato per il controllo interno e la revisione contabile" che illustra i risultati della revisione legale dei conti effettuata e include la dichiarazione relativa all'indipendenza di cui all'art. 6, paragrafo 2, lettera a) del Regolamento (UE) n. 537 del 16 aprile 2014 oltre che le informative richieste dall'art. 11 del medesimo Regolamento, senza individuare "carenze nel sistema di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria, né questioni fondamentali ai sensi dell'art. 19 del D.Lgs. n. 39/2010". Il Collegio Sindacale provvederà a informare l'organo di amministrazione della Società in merito agli esiti della revisione legale, trasmettendo a tal fine la relazione aggiuntiva di cui all'art. 11 del Regolamento Europeo 537/2014, corredata da eventuali osservazioni, ai sensi dell'art. 19 del D.Lgs. n. 39/2010, e del Regolamento Europeo 537/2014.
Nel corso dell'esercizio il Collegio Sindacale ha tenuto numerose riunioni con i responsabili della società di revisione, ai sensi dell'art. 150, comma 3, del D.Lgs. n. 58/1998, nel corso delle quali sono stati svolti opportuni scambi informativi e non sono emersi altri fatti o situazioni meritevoli di essere evidenziati.
Il Collegio Sindacale (i) ha analizzato l'attività svolta dalla società di revisione, e in particolare, l'impianto metodologico, l'approccio di revisione utilizzato per le diverse aree significative di bilancio e la pianificazione del lavoro di revisione e (ii) ha condiviso con la società di revisione le problematiche relative ai rischi aziendali, potendo così apprezzare l'adeguatezza della risposta pianificata dal revisore con i profili, strutturali e di rischio, della Società e del Gruppo.
Si segnala che il Consiglio di Amministrazione della Società, coerentemente con le indicazioni del documento congiunto di Banca d'Italia/Consob/ISVAP del 3 marzo 2010, ha preso in esame la rispondenza della procedura di impairment test alle prescrizioni del principio contabile internazionale IAS 36, beneficiando anche del conforto espresso nel merito da consulenti specialisti, a cui ha fatto seguito l'approvazione dei risultati dell'impairment test, avvenuta il 27 febbraio 2023 in occasione dell'approvazione dei risultati preconsuntivi consolidati al 31 dicembre 2022.
In allegato alle Note illustrative al bilancio di esercizio della Società, nel paragrafo "Corrispettivi di revisione legale dei conti e dei servizi diversi dalla revisione", è riportato il prospetto dei corrispettivi di competenza dell'esercizio riconosciuti alla società di revisione e alle entità appartenenti alla sua rete, ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob. I "Servizi di attestazione" forniti dalla società di revisione KPMG e dai soggetti appartenenti alla sua rete a Saipem e alle società da questa controllate, comprendono i compensi per la revisione limitata del Bilancio di sostenibilità e per il controllo di conformità della Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario di Saipem. Alla società di revisione KPMG non sono stati attribuiti incarichi non consentiti dall'art. 17, comma 3, D.Lgs. n. 39/2010.
Ai sensi dell'art. 19 del D.Lgs. n. 39/2010, così come modificato dal D.Lgs. n. 135/2016, il Collegio Sindacale ha verificato e monitorato l'indipendenza della società di revisione legale a norma degli artt. 10, 10-bis, 10-ter, 10-quater e 17 del sopra citato decreto e dell'art. 6 del Regolamento Europeo, in particolare per quanto concerne l'adeguatezza della prestazione di servizi diversi dalla revisione, conformemente all'art. 5 di tale Regolamento. A tal fine il Collegio Sindacale ha preso in esame tutte le proposte di incarico alla società di revisione per servizi diversi dalla revisione oltre che gli adeguamenti dei corrispettivi riconosciuti per lo svolgimento dell'attività di revisione legale dei conti in relazione a intervenute circostanze eccezionali e/o imprevedibili al momento del conferimento dell'incarico, tali da determinare l'esigenza di un maggior numero di ore e/o un diverso impegno delle qualificazioni professionali previste, secondo i termini e le modalità approvati dall'Assemblea Ordinaria della Società il 3 maggio 2018 in sede di conferimento dell'incarico di revisione legale dei conti per gli esercizi 2019-2027.

Tenuto conto:
il Collegio ritiene che sussistano le condizioni per attestare l'indipendenza della società di revisione KPMG.
Al fine di vigilare sul rispetto dei principi di corretta amministrazione, oltre ad aver partecipato, come sopra esposto, a tutte le riunioni del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati del Consiglio, il Collegio Sindacale, ai sensi dell'art. 2381, comma 5, del codice civile, dell'art. 150 del D.Lgs. n. 58/1998 e dell'art 21 dello Statuto Sociale, ha ottenuto dagli amministratori le informazioni sull'attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale deliberate e poste in essere nell'esercizio da Saipem e dalle società controllate; tali informazioni sono esaurientemente rappresentate nella Relazione sulla gestione. Sulla base delle informazioni rese disponibili al Collegio, lo stesso può ragionevolmente ritenere che le suddette operazioni siano conformi alla legge e allo Statuto Sociale e non siano manifestamente imprudenti, azzardate, o in contrasto con le delibere assunte dall'Assemblea o tali da compromettere l'integrità del patrimonio sociale.
Si evidenzia che in data 1° giugno 2022 la Società ha reso noto di aver firmato un accordo vincolante con KCA Deutag ("KCAD") per la vendita della totalità delle proprie attività di perforazione a terra "Drilling Onshore" in Medio Oriente e Africa, a fronte di un corrispettivo in denaro di 550 milioni di dollari oltre a una partecipazione del 10% in KCA Deutag dopo l'acquisizione da parte di quest'ultima del business Drilling Onshore di Saipem in oggetto. La transazione non ha comportato alcun trasferimento di debiti finanziari da Saipem a KCA Deutag. Il 28 ottobre 2022 e il 27 febbraio 2023 Saipem ha comunicato di aver completato la transazione di cessione a KCA Deutag della quasi totalità del proprio business di perforazione a terra a seguito del sopra citato accordo. In particolare: il 28 ottobre 2022 Saipem ha trasferito a KCA Deutag la quasi totalità delle attività del business di perforazione a terra in Medio Oriente e Africa (Arabia Saudita, Congo, Emirati Arabi Uniti e Marocco) a fronte di un corrispettivo di 488 milioni di dollari a cui si aggiunge una quota di partecipazione del 10% in KCA Deutag; a gennaio 2023 sono state trasferite le attività in Kuwait, mentre le restanti attività nelle Americhe, in Kazakhstan e in Romania è previsto siano trasferite entro il primo semestre 2023 a fronte della rimanenza del corrispettivo pattuito.
Il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA riunitosi in data 21 giugno 2022 ha deliberato, a valere sulla delega allo stesso attribuita ai sensi dell'art. 2443 del codice civile dall'Assemblea Straordinaria del 17 maggio 2022, di aumentare il capitale sociale in via inscindibile per un importo di 1.999.993.686,59 euro (ammontare risultante dall'arrotondamento per difetto di 2 miliardi di euro a seguito della determinazione del prezzo di offerta e del numero di azioni oggetto della medesima) e ha approvato i termini e le condizioni finali dello stesso. La natura inscindibile dell'aumento di capitale ha risposto alla finalità della Società di raggiungere un livello di patrimonializzazione ritenuto congruo ai fini (i) del superamento della situazione di tensione economica, patrimoniale e finanziaria manifestatasi a partire dal gennaio 2022, nonché (ii) di una realizzazione degli obiettivi fissati dal Piano Strategico 2022-2025 aggiornato dagli amministratori il 27 febbraio 2023 con il Piano Strategico 2023-2026.
Al riguardo, si rimanda alle Osservazioni del Collegio Sindacale alla Relazione illustrativa del Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA in merito all'unico punto all'ordine del giorno dell'Assemblea Straordinaria convocata per il 17 maggio 2022, avente ad oggetto: "Provvedimenti ai sensi dell'art. 2446 del codice civile per la ricapitalizzazione della Società: (i) proposta di riduzione del capitale sociale per le perdite risultanti dalla situazione patrimoniale della Società al 31 dicembre 2021; (ii) proposta di attribuzione ai sensi dell'art. 2443 del codice civile al Consiglio di Amministrazione della delega ad aumentare il capitale sociale da offrire in opzione ai soci a pagamento, per 2 miliardi di euro, da eseguirsi entro il 31 marzo 2023, in via inscindibile, mediante emissione di azioni ordinarie e connessa operazione di raggruppamento azionario funzionale all'aumento di capitale; conseguente modifica dell'art. 5 dello Statuto Sociale".
Il 15 luglio 2022 si è conclusa la sottoscrizione dell'aumento di capitale; la Società ha reso noto che ai sensi del contratto di garanzia sottoscritto in data 21 giugno 2022, le n. 584.726.520 azioni di nuova emissione rivenienti dall'aumento di capitale e non sottoscritte a esito dell'offerta in opzione e dell'offerta in Borsa, per un controvalore complessivo pari a 592.327.964,76 euro, sono state sottoscritte dagli istituti di credito "Garanti" e che, a seguito di tale sottoscrizione da parte dei Garanti, l'aumento di capitale avente ad oggetto n. 1.974.327.430 nuove azioni, è risultato pertanto integralmente sottoscritto per un controvalore complessivo pari a 1.999.993.686,59 euro (di cui 41.460.876,03 euro a titolo di capitale e 1.958.532.810,56 euro a titolo di sovrapprezzo). Il nuovo capitale sociale di Saipem risulta quindi pari a euro 501.669.790,83, suddiviso in n. 1.995.557.732 azioni ordinarie e n. 1.059 azioni di risparmio prive di indicazione del valore nominale. La relativa attestazione ai sensi dell'art. 2444 del codice civile è stata depositata presso il Registro delle Imprese di Milano, Monza-Brianza, Lodi nei termini di legge.
Si evidenzia che, alla data del 31 dicembre 2022, la Società dispone inoltre di bonding line per un importo sufficiente alla copertura del fabbisogno prevedibile per i prossimi 12 mesi e che, in data 10 febbraio 2023, sono state stipulate due nuove linee di credito per un importo complessivo pari a 860 milioni di euro consistenti in: (i) una nuova Revolving Credit Facility per un importo di 470 milioni di euro, con una durata pari a 3 anni e una funzione di back up, per la quale non si prevedono utilizzi; e (ii) un nuovo Term senior loan unsecured di circa 390 milioni di euro garantito per il 70% da SACE. La durata del finanziamento è di 5 anni con un periodo di preammortamento di 2 anni. L'efficacia della garanzia e l'utilizzo del finanziamento sono subordinati all'emissione di un apposito decreto da parte del Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF). Si segnala inoltre che, in relazione ai contratti di finanziamento che richiedono il rispetto di dichiarazioni e garanzie relative all'insussistenza della

fattispecie di cui all'art. 2446 del codice civile Saipem ha ottenuto dalle rispettive banche il rilascio di tutti i waiver volti ad accordare la rinuncia definitiva a che la Società renda qualsiasi dichiarazione in merito all'intervenuto verificarsi della fattispecie prevista dall'art. 2446 del codice civile in relazione al bilancio chiuso al 31 dicembre 2021. Infine, con riferimento ai rating, Moody's in data 19 luglio 2022 ha effettuato l'update del rating di Saipem da B1 (Credit watch negativo) a Ba3 (Outlook stabile) e, in data 2 dicembre 2022, l'agenzia Standard & Poor's ha effettuato un upgrade del rating Saipem da BB (Outlook positivo) a BB+ (Outlook stabile).
Alla luce di quanto sopra esposto, la Società, nella propria Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2022 (sezione "Commento ai risultati economico-finanziari" nell'ambito della Relazione sulla gestione), evidenzia che: " […] con riferimento alla situazione patrimoniale, finanziaria e operativa del Gruppo Saipem, il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA ha valutato che non esistano incertezze significative che, singolarmente o nel loro complesso, possano far sorgere dubbi significativi sulla capacita della Società e del Gruppo di operare come un'entità in funzionamento. Per tale motivo il Consiglio di Amministrazione ha concluso che sussistono tutti i presupposti per provvedere alla redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2022 utilizzando il presupposto della continuità aziendale, mantenendo i criteri di valutazione propri di un'azienda in funzionamento, descritti nella nota illustrativa 3 del Bilancio consolidato".
Saipem, in quanto ente di interesse pubblico (EIP) e società madre di un gruppo di grandi dimensioni, è tenuta a comunicare le informazioni di carattere non finanziario a partire dall'esercizio 2017, in conformità alle disposizioni del D.Lgs. n. 254/2016, emanato in attuazione della Direttiva 2014/95/UE (di seguito anche "Decreto") entrato in vigore il 25 gennaio 2017.
La DNF è pubblicata in una specifica sezione della Relazione sulla gestione, assolvendo in tal modo agli obblighi di comunicazione relativi a fatti non contabili, richiesti limitatamente all'analisi delle informazioni di carattere non finanziario.
In ottemperanza alle sopra richiamate normative, la DNF del Gruppo Saipem contiene una descrizione di tematiche che riguardano: il business, la corporate governance, il contributo alla mitigazione dei cambiamenti climatici, le iniziative e i risultati conseguiti dalla Società in ordine a tematiche rilevanti in materia di ambiente, aspetti sociali, capitale umano ed etica del business. La DNF richiama la "Relazione sulla gestione" e la "Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari" per i contenuti rilevanti trattati dai suddetti documenti e contiene, a sua volta, informazioni che assolvono agli obblighi di cui al primo e secondo comma dell'art. 2428 del codice civile, limitatamente all'analisi delle informazioni di carattere non finanziario.
Il 14 marzo 2023 il Consiglio di Amministrazione, sulla base delle informazioni ricevute dal management e dell'attività istruttoria svolta del Comitato Sostenibilità, Scenari e Governance e dal Comitato Controllo e Rischi (chiamato a valutare l'idoneità dell'informazione periodica finanziaria e non finanziaria a rappresentare correttamente il modello di business, le strategie della Società, l'impatto della sua attività e le performance conseguite coordinandosi, per l'informazione periodica non finanziaria, con il Comitato Sostenibilità, Scenari e Governance oltre che chiamato a valutare il contenuto dell'informazione periodica a carattere non finanziario, rilevante ai fini del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi, per il successivo esame del Consiglio di Amministrazione) ha approvato la "Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario" (DNF) ai sensi del D.Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254.
La DNF è resa pubblica insieme ai documenti relativi alla Relazione finanziaria annuale dell'esercizio 2021 e depositata presso il competente Registro delle Imprese.
Il Collegio Sindacale e l'Organismo di Vigilanza di Saipem hanno ottenuto periodici aggiornamenti in merito allo svolgimento delle attività propedeutiche alla predisposizione della DNF. La società di revisione ha verificato l'avvenuta predisposizione della DNF e ha emesso, inoltre, la relazione circa la conformità delle informazioni fornite nella DNF rispetto alle norme di riferimento e agli standard di rendicontazione utilizzati. L'attestazione è contenuta in un'apposita relazione distinta dalla relazione di revisione, allegata alla DNF e pubblicata congiuntamente ad essa. Il Collegio Sindacale ha vigilato sull'osservanza delle disposizioni di cui al sopra citato Decreto nell'ambito delle funzioni ad esso attribuite dall'ordinamento. Con Determinazione n. 75 del 24 gennaio 2023, Consob ha pubblicato l'elenco dei soggetti che nel periodo dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022 hanno pubblicato la Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario ("DNF") relativa all'esercizio finanziario avente inizio a partire dal 1° gennaio 2021 ai sensi del D.Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254, individuando in tale elenco, anche la Vostra Società.
La Società, inoltre, redige e pubblica su base volontaria un separato bilancio di sostenibilità, sottoposto a revisione limitata da parte della società di revisione KPMG.
Il 18 maggio 2021 il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA ha istituito un apposito Comitato Parti Correlate che svolge le funzioni previste dalla normativa vigente in materia di Operazioni con parti correlate.
Il Collegio ha vigilato sulla conformità delle procedure adottate dalla Società, tramite l'MSG (Management System Guideline) "Operazioni con parti correlate e soggetti d'interesse" (approvata in data 24 novembre 2010, e successivamente aggiornata da ultimo il 20 settembre 2022 dal Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA, nei termini proposti dal Comitato Parti Correlate), ai principi indicati nel Regolamento Consob di cui alla delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 aggiornato con le modifiche apportate dalla delibera n. 19974 del 27 aprile 2017 e da ultimo con delibera n. 22144 del 22 dicembre 2021, in vigore dal 31 dicembre 2021.
Nel corso del 2022 l'Amministratore Delegato ha reso periodica informativa al Consiglio di Amministrazione e al Collegio Sindacale sull'esecuzione di Operazioni con Parti Correlate.
Il Collegio Sindacale, in particolare: (i) ha partecipato agli approfondimenti svolti dal Comitato Parti Correlate, il quale ha monitorato – riferendone periodicamente al Consiglio di Amministrazione della Vostra Società – l'allineamento e l'avvenuto aggiornamento delle procedure della Società in materia di operazioni con parti correlate e soggetti di interesse, anche alla luce

delle modifiche regolamentari adottate da Consob in esecuzione della direttiva europea Shareholder Rights Directive II (cd. "SHRD II"); (ii) ha vigilato sull'osservanza delle regole procedurali adottate dal Consiglio di Amministrazione, nonché sul rispetto delle disposizioni in materia di trasparenza e di informazione al pubblico, al fine di verificare la conformità alla normativa di riferimento dell'impianto procedurale approntato dalla Società, nonché sulla corretta applicazione dello stesso in occasione del compimento di operazioni con parti correlate.
Il Collegio Sindacale valuta adeguate le informazioni rese dal Consiglio di Amministrazione nella Relazione sulla gestione in ordine alle operazioni infragruppo e con parti correlate. La funzione Internal Audit, sulla base del piano annuale di audit approvato in sede consiliare, sentito il Collegio Sindacale e l'amministratore incaricato del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi, svolge attività di monitoraggio sull'applicazione di tale normativa.
Le operazioni compiute da Saipem con parti correlate riguardano essenzialmente lo scambio di beni, la prestazione di servizi, la provvista e l'impiego di mezzi finanziari, inclusa la stipula di contratti derivati. Tali operazioni fanno parte dell'ordinaria gestione, sono regolate a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard e sono compiute nell'interesse delle imprese del Gruppo. I sindaci, gli amministratori e i dirigenti con responsabilità strategiche dichiarano semestralmente l'eventuale esecuzione di operazioni effettuate con Saipem SpA e con le imprese controllate dalla stessa, anche per interposta persona o da soggetti ad essi riconducibili. Gli ammontari dei rapporti di natura commerciale e diversa e di natura finanziaria con le parti correlate, sono adeguatamente evidenziati nelle Note illustrative al bilancio.
Il Collegio Sindacale è stato costantemente tenuto informato in ordine alle predette operazioni e ha vigilato sul rispetto delle procedure applicabili da parte della Società. Per quanto a conoscenza del Collegio, e richiamato quanto sopra rappresentato, non sono state poste in essere operazioni atipiche e/o inusuali con società del Gruppo, con terzi o con parti correlate.
Si ricorda altresì che, nel quadro della complessiva manovra di rafforzamento della struttura finanziaria e patrimoniale della Società, che ha visto il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA deliberare il 21 giugno 2022, a valere sulla delega allo stesso attribuita ai sensi dell'art. 2443 del codice civile dall'Assemblea Straordinaria del 17 maggio 2022, un aumento di capitale in via inscindibile per un importo di 1.999.993.686 euro, in relazione al quale è stato ottenuto: (i) l'impegno alla sottoscrizione pro-quota da parte degli azionisti che esercitano il controllo congiunto sulla società Eni SpA e CDP Equity SpA; (ii) l'impegno degli istituti finanziari coinvolti, formalizzato tramite la sottoscrizione di un pre-underwriting agreement, a garantire la sottoscrizione delle eventuali azioni di nuova emissione che dovessero risultare inoptate dal mercato, il Collegio Sindacale ha verificato che il Comitato Parti Correlate di Saipem ha analizzato, con il supporto di un proprio consulente legale e di un proprio consulente finanziario, i profili di eventuale rilevanza ai fini della disciplina in materia di operazioni con parti correlate degli impegni assunti dagli azionisti rilevanti Eni e CDP in termini di versamenti e garanzie corporate rilasciate, condividendo la valutazione della Società, secondo la quale l'assunzione di tali impegni risulta esente dall'applicazione della predetta disciplina, della quale si è data evidenza nella precedente relazione di questo Collegio.
Dalla data della precedente relazione del Collegio Sindacale e sino ad oggi, non sono pervenute al Collegio Sindacale denunce ai sensi dell'art. 2408 del codice civile.
(i) Con riferimento alla deliberazione Consob n. 20324 del 2 marzo 2018 in merito alla quale il Collegio ha reso informativa nella propria relazione all'assemblea dei soci degli ultimi esercizi e il cui contenuto è illustrato nell'informativa finanziaria della Società nella sezione "Informazioni relative alla censura formulata dalla Consob ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998 e alla comunicazione degli Uffici di Consob in data 6 aprile 2018", si ricorda che, come reso noto dalla Società con proprio comunicato del 6 luglio 2021: con sentenza depositata in pari data, il Tribunale Amministrativo Regionale ("TAR") del Lazio ha respinto il ricorso presentato dalla Società il 27 aprile 2018 avverso la delibera Consob n. 20324 del 2 marzo 2018 (di cui si era data informativa al mercato con comunicato stampa del 5 marzo 2018, "la Delibera"). Con la Delibera (il cui contenuto era stato dettagliatamente illustrato, da ultimo, nella sezione "Informazioni relative alla censura formulata dalla Consob ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998 e alla comunicazione degli Uffici di Consob in data 6 aprile 2018" della Relazione finanziaria annuale di Saipem al 31 dicembre 2021) Consob aveva accertato la non conformità del bilancio consolidato e di esercizio 2016 di Saipem alle norme che ne governano la predisposizione con riferimento in particolare a quanto segue: (i) la non corretta applicazione del principio della contabilizzazione per competenza sancito dalla norma contabile IAS 1; (ii) la mancata applicazione del principio contabile IAS 8 in relazione alla correzione degli errori attinenti al bilancio 2015; e (iii) il processo di stima del tasso di attualizzazione ai sensi del principio contabile IAS 36.
(ii) Saipem il 16 aprile 2018 aveva emesso un comunicato stampa con ad oggetto la situazione economico-patrimoniale pro forma consolidata al 31 dicembre 2016 al solo fine di ottemperare alla Delibera. La Società si è riservata di presentare ricorso al Consiglio di Stato avverso la sentenza del TAR-Lazio. Il 6 novembre 2021 Saipem ha depositato il proprio appello avverso la decisone del TAR-Lazio davanti al Consiglio di Stato.
Dal 1° dicembre 2006 la Società è dotata di una propria procedura "Segnalazioni anche anonime ricevute da Saipem SpA e da società controllate in Italia e all'estero" che prevede l'istituzione di canali informativi idonei a garantire la ricezione, l'analisi e il trattamento di segnalazioni relative a problematiche di controllo interno, informativa societaria, responsabilità amministrativa della Società, frodi o altre materie, inoltrate da dipendenti, membri degli organi sociali o terzi anche in forma confidenziale o anonima. In data 23 settembre 2014, e da ultimo il 29 dicembre 2020, la Società ha aggiornato tale procedura prevedendo tra l'altro che, in presenza di eventuali segnalazioni relative a fatti rilevanti, come definiti dalla procedura stessa, la funzione Internal Audit informa tempestivamente il Comitato Segnalazioni, il Team Segnalazioni della Società, il Collegio Sindacale e, per quanto di competenza, l'Organismo di Vigilanza di Saipem. La funzione Internal Audit è responsabile di assicurare i previsti flussi di reporting. A tal riguardo abbiamo esaminato i rapporti trimestrali elaborati per il 2022 dall'Internal Audit, con l'evidenza delle segnalazioni pervenute nell'anno e degli esiti degli accertamenti effettuati, svolgendo una costante attività di monitoraggio.
Abbiamo vigilato, ai sensi dell'art. 149, comma 1, lettera c-bis, del D.Lgs. n. 58/1998, sulle modalità di concreta attuazione del Codice di Corporate Governance delle società quotate, promosso da Borsa Italiana SpA, alle cui raccomandazioni e principi la Società ha aderito, recependo nel corso del tempo i relativi aggiornamenti e le raccomandazioni contenute, da ultimo, nella "Relazione 2022 sull'evoluzione della corporate governance delle società quotate - 10° rapporto sull'applicazione del codice di autodisciplina".
Il Consiglio di Amministrazione di Saipem il 14 marzo 2023, previo esame da parte del Comitato Sostenibilità, Scenari e Governance che ha valutato la coerenza della Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari 2022 rispetto ai principi e alle raccomandazioni del Codice di Corporate Governance, sentito il Comitato Controllo e Rischi in merito alla descrizione nella "Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari 2021", degli elementi essenziali del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi (SCIGR) e delle modalità di coordinamento tra i soggetti in esso coinvolti, anche alla luce della Relazione 2022 sull'evoluzione della corporate governance delle società quotate (10° Rapporto sull'applicazione del Codice di Autodisciplina), ha approvato la Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari 2022 pubblicata sul sito internet della Società.
Si ricorda che:
Il Collegio Sindacale ha verificato la corretta applicazione dei criteri e delle procedure applicate dal Consiglio di Amministrazione della Società che ha proceduto all'accertamento dei requisiti di indipendenza in capo agli amministratori in carica, ai sensi del D.Lgs. n. 58/1998 ("TUF") e del Codice di Corporate Governance.
In tale ambito il Collegio ha preso atto che la Relazione Annuale sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari, in adempimento degli obblighi normativi e regolamentari in materia, contiene le informazioni sugli assetti proprietari, sull'adesione ai codici di comportamento e sull'osservanza degli impegni conseguenti, evidenziando le scelte che la Società ha effettuato nell'applicazione dei principi di autodisciplina.
Il Collegio Sindacale ha effettuato la periodica verifica del rispetto dei criteri di indipendenza oltre che di professionalità e onorabilità, in capo ai propri componenti come previsto, tanto dalla legge (art. 148, comma 3, del TUF), quanto dai principi enunciati nelle Norme di comportamento del Collegio Sindacale raccomandati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, nonché dal Codice di Corporate Governance (Raccomandazioni 9 e 7), prendendo atto che i propri componenti:
Nella composizione del Collegio Sindacale è garantito l'equilibrio tra i generi, secondo quanto previsto dallo Statuto Sociale, dalla Legge 12 luglio 2011, n. 120 "Modifiche al testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria, di cui al decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, concernenti la parità di accesso agli organi di amministrazione e di controllo delle società quotate in mercati regolamentati" e dalla delibera Consob n. 18098 dell'8 febbraio 2012, anche ai sensi dell'art 123-bis del D.Lgs. n. 58/1998, aggiornato con le modifiche apportate dalla Legge n. 145/2018 e dalla Legge n. 160/2019. Quanto al proprio funzionamento, il Collegio:

Il 22 gennaio 2016 è divenuto efficace il patto parasociale stipulato il 27 ottobre 2015 tra Eni SpA e il Fondo Strategico Italiano - FSI SpA (successivamente CDP Industria SpA, ora CDP Equity SpA). Il Collegio Sindacale ha verificato l'eventuale aggiornamento delle informazioni essenziali relative al sopra citato Patto Parasociale pubblicate in ottemperanza a quanto previsto dal Regolamento Emittenti Consob 11971/1999 le cui "Informazioni Essenziali", nella versione aggiornata da ultimo il 3 gennaio 2023 sono state pubblicate in pari data dalla Società. In particolare: in ottemperanza a quanto previsto dall'art. 122 del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 ("TUF") e degli artt. 129 e 131 del Regolamento Emittenti Consob 11971/1999, a integrazione di quanto già reso noto al mercato in data 21 gennaio 2022 e in data 20 luglio 2022, le parti hanno reso noto che "in data 31 dicembre 2022 è divenuta efficace la fusione per incorporazione di CDP Industria SpA in CDP Equity SpA ("CDP Equity"), entrambe società interamente e direttamente controllate da Cassa depositi e prestiti SpA".
In ragione della composizione azionaria venuta a determinarsi a seguito dell'entrata in vigore del Patto Parasociale tra Eni e FSI (successivamente CDP Industria SpA, ora CDP Equity SpA), diretto "a realizzare un controllo congiunto di Saipem da parte di Eni e FSI", Saipem dal 22 gennaio 2016 ha cessato di essere soggetta all'attività di direzione e coordinamento da parte di Eni SpA ex art. 2497 e seguenti del codice civile. Il Patto Parasociale aveva una durata di tre anni dalla data di efficacia con scadenza alla data del 22 gennaio 2019. Le parti avevano peraltro previsto che, alla suddetta data di scadenza, il Patto Parasociale si sarebbe automaticamente rinnovato esclusivamente per un ulteriore periodo di tre anni, salvo disdetta da parte di alcuna di esse con un preavviso di almeno sei mesi. Fermo quanto precede, essendo scaduto il termine di sei mesi senza esercizio della facoltà di disdetta, alla data di naturale scadenza il Patto Parasociale è stato automaticamente rinnovato per un ulteriore triennio, vale a dire fino al 22 gennaio 2022. Il 22 gennaio 2022 è entrato in vigore l'accordo sottoscritto il 20 gennaio 2022 tra Eni SpA e CDP Industria SpA, ora CDP Equity SpA, in sostituzione del precedente Patto in scadenza.
Nel periodo intercorso dalla precedente relazione, il Collegio Sindacale:
Inoltre, il Collegio ha espresso i seguenti pareri favorevoli ai sensi della normativa interna della Società, ovvero in ottemperanza alle previsioni del Codice di Corporate Governance per le società quotate, promosso da Borsa Italiana, al quale la Società ha aderito:
Sulla base delle attività di controllo svolte, il Collegio, per quanto di sua competenza, esprime parere favorevole alle proposte di approvazione del bilancio chiuso al 31 dicembre 2022 e di copertura della perdita di esercizio, così come formulate dal Consiglio di Amministrazione:
≥ approvare il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2022 di Saipem SpA che chiude con una perdita di 255.987.677,71 euro;

≥ procedere alla copertura integrale della perdita dell'esercizio 2022, pari a 255.987.677,71 euro risultante dalla situazione patrimoniale della Società al 31 dicembre 2022, mediante l'utilizzo della "riserva da soprapprezzo azioni".
Si rammenta che con l'Assemblea Ordinaria degli Azionisti chiamata ad approvare il bilancio di esercizio di Saipem SpA al 31 dicembre 2022, scadranno dalla carica gli amministratori cooptati nel corso dell'esercizio e si concluderà il mandato del Collegio Sindacale. Pertanto, l'Assemblea sarà chiamata a nominare:
(i) gli amministratori che rimarranno in carica per la durata del mandato dell'attuale Consiglio di Amministrazione, e quindi sino alla data dell'Assemblea che approverà il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2023;
(ii) i componenti e il Presidente del nuovo Collegio Sindacale, determinando il relativo compenso annuo per la durata della carica.
Milano, 7 aprile 2023
Il Collegio Sindacale
Prof. Giovanni Fiori, (Presidente)
Dott.ssa Giulia De Martino
Dott. Norberto Rosini



| Aspetto chiave | Procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave |
||
|---|---|---|---|
| Il bilancio della Società al 31 dicembre 2022 include | Le procedure di revisione svolte hanno incluso: | ||
| attività contrattuali per €789.010 mila, passività | · la comprensione del processo posto in essere dalla | ||
| contrattuali per €572.255 mila, fondo spese contrattuali | Direzione della Società per l'attribuzione dei ricavi | ||
| e perdite su commesse pluriennali per €47.816 mila e | contrattuali e aggiuntivi di commessa, l'esame | ||
| ricavi della gestione caratteristica per €2.897.934 mila | della configurazione e la messa in atto dei controlli | ||
| relativi anche a significativi contratti con clienti di durata | e procedure sull'efficacia operativa dei controlli | ||
| pluriennale per l'esecuzione di progetti di grandi | ritenuti rilevanti: | ||
| dimensioni e complessità dal punto di vista | · la selezione di un campione di commesse, sul | ||
| ingegneristico, tecnologico e realizzativo. | quale sono state svolte, tra le altre, le seguenti | ||
| I ricavi relativi a tali progetti sono rilevati "over time" | procedure: | ||
| utilizzando il criterio della percentuale di | · analisi dei contratti stipulati con i committenti, | ||
| completamento ed applicando il metodo del "cost to | al fine di verificare che le principali condizioni | ||
| cost". | contrattuali fossero state adeguatamente | ||
| La valutazione delle attività contrattuali e delle passività | considerate nelle valutazioni effettuate dalla | ||
| contrattuali si basa su stime complesse relative ai ricavi | Direzione della Società; | ||
| ed ai costi complessivi di commessa ed al relativo stato | analisi della ragionevolezza delle assunzioni | ||
| di avanzamento, che richiedono l'esercizio di un | alla base dei budget e dei forecast di progetto, | ||
| elevato grado di giudizio da parte degli Amministratori. | tramite (i) discussione con la Direzione della | ||
| Tali stime possono essere influenzate da molteplici | Società e i singoli responsabili di commessa | ||
| fattori tra i quali: | corroborando le informazioni ottenute con | ||
| · le richieste di corrispettivi aggiuntivi rispetto a quelli | analisi storiche, (ii) analisi della | ||
| contrattualmente convenuti; | documentazione a supporto di tali valutazioni, | ||
| · la durata pluriennale, la dimensione e la | tra cui le eventuali comunicazioni intercorse | ||
| complessità ingegneristica ed operativa dei | con i clienti e fornitori e pareri tecnico legali | ||
| progetti; | eventualmente predisposti da esperti esterni | ||
| · il profilo di rischio di alcuni Paesi in cui i lavori | incaricati dalla Direzione della Società, (iii) | ||
| vengono eseguiti. | analisi degli scostamenti maggiormente | ||
| Tali stime richiedono, pertanto, valutazioni significative | significativi tra le stime effettuate negli esercizi | ||
| da parte degli Amministratori della Società che | precedenti ed i dati consuntivati; | ||
| possono avere effetti significativi sul riconoscimento dei | l'analisi della rilevazione dei costi sostenuti | ||
| ricavi e sulla valutazione delle attività e passività | nell'esercizio e della loro imputazione ai progetti in | ||
| contrattuali. | corso di esecuzione; | ||
| Conseguentemente abbiamo considerato la rilevazione | · l'esame dell'accuratezza del calcolo della | ||
| dei ricavi e la valutazione delle attività e passività | percentuale di completamento e della conseguente | ||
| contrattuali un aspetto chiave dell'attività di revisione. | rilevazione dei ricavi e delle attività/passività |


| Aspetto chiave | Procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave |
|
|---|---|---|
| · l'esame dell'appropriatezza dell'informativa fornita nelle note illustrative al bilancio con riferimento ai ricavi, alle attività contrattuali e alle passività contrattuali. |
| Aspetto chiave | Procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave |
|---|---|
| Il bilancio della Società al 31 dicembre 2022 include Fondi per rischi ed oneri per €315.834 mila, di cui €47.816 mila per spese contrattuali e perdite su commesse pluriennali. La Società è parte di alcuni procedimenti giudiziali e amministrativi a fronte dei quali la Direzione della Società effettua accantonamenti a tali fondi rischi ed oneri, in presenza di passività con eventualità di accadimento ritenuta probabile ed il cui ammontare |
Le procedure di revisione svolte hanno incluso: · la comprensione del processo di valutazione dei contenziosi, esame della configurazione e messa in atto dei controlli e procedure sull'efficacia operativa dei controlli ritenuti rilevanti; · l'analisi dei criteri di valutazione adottati dagli Amministratori in merito alla stima dell'esito dei contenziosi significativi; · l'analisi delle valutazioni effettuate dalla Direzione |
| risulta stimabile con attendibilità. Il processo e le modalità di valutazione dei rischi legati a tali procedimenti sono basati su elementi complessi che per loro natura implicano il ricorso ad un elevato grado di giudizio da parte della Direzione della Società, in particolare con riferimento alla valutazione delle incertezze connesse alla previsione degli esiti dei procedimenti, alla loro classificazione tra i fondi ovvero |
della Società dei procedimenti e della loro ragionevolezza, tramite l'esame della principale documentazione interna, degli atti relativi e delle relazioni tecniche eventualmente predisposte da esperti nominati dalla Direzione oltre che attraverso informazioni ottenute dai legali esterni ed interni e dalla Direzione della Società; |
| tra le passività e alla adeguatezza dell'informativa fornita in bilancio anche in relazione alle passività potenziali con previsione di esito possibile. |
· gli scambi di informazioni con il Collegio Sindacale, il Comitato Controllo e Rischi, l'Organismo di Vigilanza e la funzione Internal Audit; |
| Per tali ragioni abbiamo ritenuto che tale tematica rappresenti un aspetto chiave della revisione. |
· l'analisi degli eventi occorsi successivamente alla data di riferimento del bilancio che forniscano elementi informativi utili alla valutazione dei contenziosi significativi; |
| · l'esame dell'appropriatezza dell'informativa fornita nella relazione finanziaria annuale con riferimento ai contenziosi significativi. |







L'Assemblea degli Azionisti di Saipem SpA si è tenuta in data 3 maggio 2023, in sede ordinaria e in unica convocazione, in Milano. L'Assemblea ha deliberato:
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Società per Azioni Capitale Sociale euro 501.669.790,83 i.v. Codice Fiscale e Partita IVA 00825790157 Numero di Iscrizione al Registro delle Imprese di Milano, Monza-Brianza, Lodi n. 788744
Sede sociale in Milano (MI) Via Luigi Russolo, 5 Informazioni per gli Azionisti Saipem SpA, Via Luigi Russolo, 5 20138 – Milano – (Italia) Italia
Relazioni con gli investitori istituzionali e con gli analisti finanziari Fax +39-0244254295 e-mail: [email protected]
Pubblicazioni Bilancio al 31 dicembre (in italiano) redatto ai sensi del D.Lgs. 9 aprile 1991, n. 127 Annual Report (in inglese)
Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno (in italiano) Interim Financial Report as of June 30 (in inglese)
Bilancio di Sostenibilità 2022 (in italiano e inglese)
Disponibili anche sul sito internet Saipem: www.saipem.com
Sito internet: www.saipem.com Centralino: +39-0244231
Impaginazione e supervisione: Studio Joly Srl - Roma Stampa:


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