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Enel

Annual Report Apr 11, 2023

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Annual Report

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OPEN POWER FOR A BRIGHTER FUTURE.

WE EMPOWER SUSTAINABLE PROGRESS.

Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

Viviamo in un mondo sempre più interconnesso dove le aziende che continueranno a prosperare nel lungo periodo saranno quelle in grado di agire collettivamente, creando e condividendo valore con tutti gli stakeholder.

È ciò che il progetto grafico del Corporate Reporting del Gruppo Enel esprime mediante l'elaborazione di forme collegate e in equilibrio. Elementi ispirati alla natura, il cui movimento racconta armonia, crescita ed evoluzione.

OPEN POWER FOR A BRIGHTER FUTURE.

WE EMPOWER SUSTAINABLE PROGRESS.

Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

Enel is Open Power

VISIONE

Open Power per risolvere alcune tra le più grandi sfide del nostro mondo.

COMPORTAMENTI

  • Prende decisioni nell'attività quotidiana e se ne assume le responsabilità.
  • Condivide le informazioni mostrandosi collaborativo e aperto al contributo degli altri.
  • Mantiene gli impegni presi, portando avanti le attività con determinazione e passione.
  • Modifica velocemente le sue priorità se cambia il contesto.
  • Porta i risultati puntando all'eccellenza.
  • Adotta e promuove comportamenti sicuri e agisce proattivamente per migliorare le condizioni di salute, sicurezza e benessere.
  • Si impegna per l'integrazione di tutti, riconoscendo e valorizzando le differenze individuali (cultura, genere, età, disabilità, personalità ecc.).
  • Nel suo lavoro è attento ad assicurare la soddisfazione dei clienti e/o dei colleghi, agendo con efficacia e velocità.
  • Propone nuove soluzioni e non si arrende di fronte a ostacoli o insuccessi.
  • Riconosce il merito dei colleghi e dà feedback che ne migliorano il contributo.

MISSIONE

  • Apriamo l'accesso all'energia a più persone.
  • Apriamo il mondo dell'energia alle nuove tecnologie.
  • Ci apriamo a nuovi usi dell'energia.
  • Ci apriamo a nuovi modi di gestire l'energia per la gente.
  • Ci apriamo a nuove partnership.

VALORI

  • Fiducia
  • Proattività
  • Responsabilità
  • Innovazione

Lettera agli azionisti e agli altri stakeholder

Cari azionisti, cari stakeholder,

nel corso del 2022 il Gruppo Enel ha perseguito con determinazione la sua strategia di crescita lungo la direttrice di una elettrificazione sempre più decarbonizzata per garantire ai clienti finali prezzi competitivi, sostenibilità e sicurezza energetica.

Enel si conferma il più grande operatore privato nel settore delle energie rinnovabili al mondo avendo raggiunto, con gli impianti costruiti quest'anno, circa 59 GW di capacità gestita; nonché la più grande società privata di distribuzione di energia elettrica a livello globale, con circa 73 milioni di utenti finali allacciati alle reti sempre più digitali, con circa il 63% di utenti dotati di contatore intelligente (smart meter). Inoltre, il Gruppo

gestisce la più estesa base clienti tra le società private, con circa 67 milioni di clienti. Il modello di business, interamente basato sulle piattaforme digitali, consente al Gruppo di cogliere in maniera ottimale le opportunità derivanti dalla transizione energetica in atto a livello globale.

La performance economico-finanziaria del 2022 ha dimostrato la resilienza del Gruppo anche a contesti fortemente volatili e avversi come quello che ha caratterizzato l'anno appena concluso.

La leadership del Gruppo in termini di sostenibilità è stata ancora una volta riconosciuta a livello mondiale anche dalla costante presenza in diverse importanti classifiche e indici di sostenibilità.

59 GW Capacità rinnovabile gestita

Michele Crisostomo Presidente

Francesco Starace Amministratore Delegato e Direttore Generale

Il contesto macroeconomico

Dopo una netta ripresa post-crisi pandemica, il contesto macroeconomico mondiale nel 2022 ha testimoniato un generalizzato rallentamento dell'economia reale con una crescita del PIL mondiale di circa il 3% su base annuale. Le economie mondiali sono state impattate da repentine e crescenti pressioni inflattive che hanno forzato molte banche centrali a inasprire in poco tempo le proprie politiche monetarie con conseguenti effetti sui mercati finanziari. Il conflitto militare tra Russia e Ucraina, e la derivante incertezza su scala globale, ha inoltre aggravato il mercato energetico, delle materie prime e dei beni alimentari, con ripercussioni dirette sui prezzi dei beni finali di consumo.

Negli Stati Uniti, l'economia reale è stata fortemente condizionata dalle crescenti pressioni inflattive che hanno portato la Federal Reserve a implementare rapidi rialzi del proprio tasso di interesse di riferimento. In Eurozona, il primo semestre ha testimoniato una ripresa economica al di sopra delle aspettative, mentre nella seconda parte dell'anno 2022, con l'insorgere dell'elevata incertezza derivante dal conflitto militare tra Russia e Ucraina e l'aumento repentino dei prezzi energetici, le economie europee hanno registrato un significativo rallentamento. Anche la Banca Centrale Europea ha deciso di adeguare rapidamente la propria politica monetaria attraverso un rialzo persistente dei propri tassi di riferimento. In America Latina, il contesto macroeconomico è stato

contraddistinto da due differenti fasi. Il primo semestre ha registrato una significativa ripresa post-pandemica, mentre nel secondo le economie dell'America Latina hanno assistito a un rapido ed elevato aumento dei prezzi internazionali delle materie prime scaturito principalmente dal conflitto militare tra Russia e Ucraina. Le banche centrali nazionali hanno risposto attraverso l'inasprimento delle proprie politiche monetarie che hanno, di conseguenza, raffreddato la ripresa economica. Sul fronte energetico, nel 2022 il mercato del gas europeo ha registrato un'elevata volatilità. Il forte rialzo dei prezzi, che ha visto l'indice TTF (Title Transfer Facility) superare i 300 €/MWh durante il mese di agosto, è stato determinato dall'incertezza di approvvigionamento dei flussi provenienti dalla Russia, in continua diminuzione durante l'anno appena trascorso. Il raggiungimento di alte percentuali di stoccaggi conseguiti prima della stagione invernale, congiuntamente a temperature al di sopra delle medie stagionali nei mesi di novembre e dicembre, ha successivamente determinato una forte riduzione dei prezzi del gas europeo negli ultimi mesi del 2022. Il rialzo del prezzo del gas e diversi rallentamenti lungo la catena di approvvigionamento hanno determinato a loro volta l'incremento dei prezzi del carbone, che nel 2022 hanno raggiunto una media di 290 \$/t. In aumento anche le quotazioni della CO2 all'interno dell'ETS (Emission Trading System), cresciute di oltre il 50% rispetto all'anno

precedente, nonostante il rallentamento dell'attività economica nel quarto trimestre.

Le dinamiche rialziste sui mercati delle commodity hanno determinato un forte aumento dei prezzi dell'energia elettrica in tutta Europa che, nel caso di Italia e Spagna, ha superato rispettivamente il 140% e il 50% rispetto al 2021. Come accaduto nel 2021, anche il 2022 per il comparto dei metalli industriali è stato un anno caratterizzato da una forte volatilità, sebbene con dinamiche differenti. La prima metà dell'anno è stata caratterizzata da picchi improvvisi e da forti rialzi dei prezzi, principalmente per alluminio e nichel. Nella seconda metà dell'anno, invece, a dominare è stato il timore per le prospettive di crescita nel breve periodo, con uno storno parziale dei prezzi di riferimento rispetto al picco registrato nel primo semestre.

I risultati economici

Nel 2022 il Gruppo Enel ha proseguito il proprio percorso di crescita nonostante le turbolenze dovute alla volatilità nei prezzi delle commodity e delle materie prime. In particolare, l'esercizio 2022 si è chiuso con un EBITDA ordinario pari a 19,7 miliardi di euro, con un incremento del 3% rispetto al 2021. L'utile netto ordinario si è attestato sui 5,4 miliardi di euro, in riduzione di circa il 4% rispetto

all'anno precedente. Il dividendo per il 2022 ammonta a 40 centesimi di euro per azione, in aumento del 5% rispetto al 2021. In termini di generazione di cassa, nel 2022 l'FFO è stato di circa 9,1 miliardi di euro. Il debito netto è pari a 60,1 miliardi di euro, in diminuzione di 9,6 miliardi di euro rispetto al 30 settembre 2022.

Principali avvenimenti

Come nei precedenti anni, anche nel 2022 Enel ha raggiunto un nuovo record in termini di capacità di generazione da fonti rinnovabili, realizzando a livello globale 5.223 MW di nuova capacità rinnovabile, inclusiva di 387 MW di stoccaggio con batterie Con gli impianti costruiti nel 2022, la capacità installata rinnovabile e batterie ha raggiunto circa 59 GW producendo nell'anno circa 124 TWh totali da fonti rinnovabili, di cui: circa 66 TWh da eolico e solare, circa 52 TWh da idroelettrico e circa 6 TWh da geotermico. Nello stesso anno, anche la pipeline di progetti in sviluppo ha stabilito un record con 462 GW, inclusivi di impianti rinnovabili, batterie e capacità già in esecuzione, in aumento di circa il 24% rispetto al risultato dell'anno precedente. Parallelamente, continua il processo di dismissione e riconversione delle centrali a carbone. Come risultato, le emissioni specifiche di gas serra del Gruppo legate alla produzione di elettricità nel 2022 sono state pari a 229 gCO2eq/kWh, in linea con gli obiettivi certificati dalla Science Based Target initiative (SBTi) secondo il percorso per limitare l'incremento della temperatura globale a 1,5 °C.

Nel 2022 è stata inoltre completata la realizzazione di piattaforme digitali che, tramite advanced analytics e algoritmi di intelligenza artificiale, analizzano più di 50 milioni di dati su base giornaliera per ottimizzare la gestione dei nostri impianti eolici e solari durante l'intero ciclo di vita, dalla progettazione e costruzione fino all'esercizio e manutenzione.

Il 2022 è stato un anno cruciale anche per l'apertura

del cantiere di 3SUN Gigafactory in Sicilia. Il progetto aumenterà entro il 2024 la produzione di pannelli fotovoltaici dell'attuale fabbrica da 200 MW l'anno a 3 GW, alzando gli standard di efficienza e migliorando al contempo l'affidabilità e la sostenibilità dei pannelli prodotti. Un percorso cominciato più di 15 anni fa che permetterà di contribuire in modo sostanziale al rilancio dell'industria fotovoltaica in Italia e in Europa, assicurando al Paese un posizionamento su una filiera strategica per la transizione energetica.

Continua inoltre il forte impegno di Enel nelle reti elettriche, abilitatrici e protagoniste della transizione energetica. Grazie agli investimenti finalizzati al loro ammodernamento e alla loro ulteriore digitalizzazione, il 63% degli utenti finali del Gruppo è dotato di contatore intelligente, e un totale di circa 65 GW di energia distribuita rinnovabile, di cui più di metà in Italia, è connesso alle nostre reti.

Prosegue la trasformazione digitale attraverso l'adozione di un modello operativo a piattaforma basato su soluzioni tecnologiche avanzate che impattano tutti i processi operativi – dalla progettazione e realizzazione di nuove infrastrutture di rete, all'ottimizzazione delle attività di esercizio e manutenzione fino alla gestione del rapporto con i clienti. Il volume di elettricità distribuita in tutto il mondo è stato di 508 TWh, migliorando costantemente la qualità del servizio reso ai nostri clienti.

Il 2022 è stato un anno cruciale anche per lo sviluppo e la crescita della NewCo Gridspertise, lanciata nel 2021 con l'obiettivo di rendere le soluzioni innovative di Enel

in ambito contatore intelligente disponibili alle società di distribuzione terze per accelerare la transizione energetica.

Si conferma anche quest'anno il forte impegno del Gruppo verso lo sviluppo dell'infrastruttura di distribuzione elettrica a servizio del sistema Italia. A tal proposito, si sottolineano la positiva partecipazione ai due bandi del PNRR relativi a Smart Grids e Resilienza delle Reti, con l'assegnazione di circa 3,5 miliardi di euro a e-distribuzione, e il successo del progetto Energie per Crescere, con la formazione a regime di 2.500 persone all'anno.

A seguito della nascita di Enel X Global Retail è stato definito un nuovo modello organizzativo tra i vari Paesi per meglio sviluppare e gestire soluzioni sempre più integrate, innovative e sostenibili che utilizzano la commodity come leva competitiva. Enel X Global Retail si concentra sull'elettrificazione dei consumi, studiando i benefíci concreti per i clienti, con la finalità di definire una strategia di accelerazione a livello globale, facendo leva su circa 67 milioni di clienti finali.

Attraverso la nuova Linea di Business Global e-Mobility acceleriamo l'elettrificazione dei trasporti grazie alla focalizzazione strategica e al rafforzamento dell'offerta e del modello operativo. Questo ha consentito un incremento significativo dei risultati commerciali in termini di punti di ricarica venduti (circa 92.000 nel 2022, +82% rispetto al 2021) e di servizi di ricarica erogati (43 GWh nel 2022, +134% rispetto al 2021).

Al fine di garantire un approccio "orientato al cliente" su tutti i processi, è stato consolidato nel corso del 2022 un sistema di rilevazione ricorrente della soddisfazione del cliente tramite la misurazione continuativa su scala globale del Net Promoter Score(1) relazionale di Gruppo. Nel 2022 Global Customer Operations ha raccolto circa 1 milione di commenti che hanno permesso di definire e indirizzare azioni migliorative volte a rendere l'esperienza del cliente sempre più semplice, intuitiva ed efficace, e ha ottenuto una riduzione del 34% rispetto all'anno precedente dei reclami commerciali.

Dal punto di vista finanziario sono stati emessi da parte di Enel prestiti obbligazionari "legati a parametri di sostenibilità misurabili" in euro, dollari statunitensi e sterline inglesi per un importo totale equivalente a circa 12,1 miliardi di euro. Tali emissioni sono legate al raggiungimento dell'obiettivo di sostenibilità di Enel relativo alla riduzione di emissioni dirette di gas serra (Scope 1) e contribuiscono altresì all'Obiettivo di Sviluppo Sostenibile SDG 13 ("Lotta contro il cambiamento climatico") delle Nazioni Unite. Per la prima volta in assoluto per un gruppo energetico multinazionale, è stato emesso un titolo obbligazionario collegato alla piena decarbonizzazione, in linea con l'obiettivo del Gruppo di raggiungere zero emissioni dirette di gas serra entro il 2040.

I programmi di emissione di titoli obbligazionari hanno consentito il raggiungimento di un rapporto tra le fonti di finanziamento sostenibile e l'indebitamento lordo totale del Gruppo pari a circa il 63%.

Inoltre, in data 22 dicembre 2022 Enel ha sottoscritto una linea di credito revolving da 12 miliardi di euro dedicata alle esigenze di copertura dei collaterali per le attività di trading sui mercati dell'energia. Tale operazione di finanziamento, la cui efficacia è condizionata alla firma di un decreto attuativo da parte dei ministeri competenti, rientra nel quadro delle misure messe a disposizione di tutte le società energetiche con sede in Italia che rispondono a specifiche caratteristiche, allo scopo di assicurare, nell'attuale contesto di elevata volatilità dei mercati dell'energia, un efficace funzionamento del mercato a condizioni di parità con gli altri operatori europei del settore.

Nell'ambito delle operazioni straordinarie, a gennaio 2022 la controllata Enel Produzione SpA ha perfezionato l'acquisizione dell'intero capitale sociale di ERG Hydro Srl, titolare di impianti idroelettrici situati in Italia centrale con una capacità installata di 527 MW e una produzione media annua di circa 1,5 TWh.

A marzo 2022 Enel X International Srl ha rinnovato la partnership con il fondo di private equity Cinven in Ufinet Latam, avendo acquisito il 79,4% del capitale sociale di Ufinet Latam SLU da Sixth Cinven Fund e contestualmente venduto l'80,5% del capitale sociale della medesima società a Seventh Cinven Fund, finendo con il detenere una partecipazione indiretta del 19,5% del capitale. A ottobre 2022 Enel ha effettuato il closing relativo alla cessione dell'intera partecipazione detenuta in PJSC Enel Russia, pari al 56,43% del capitale sociale di quest'ultima, a favore di PJSC Lukoil e al Closed Combined Mutual Investment Fund "Gazprombank-Frezia", completando così la dismissione di tutti i suoi asset di generazione elettrica in Russia.

A dicembre 2022: a) Enel ha perfezionato, tramite Enel Grids Srl, la cessione del 50% della controllata Gridspertise Srl a favore del fondo di private equity CVC Capital Partners Fund VIII, a seguito della quale Enel e CVC gestiscono la società in regime di controllo congiunto; b) la controllata Enel Chile SA ha perfezionato la cessione dell'intera partecipazione, pari al 99,09% del capitale sociale, detenuta in Enel Transmisión Chile SA, società cilena di trasmissione di energia elettrica, a Sociedad Transmisora Metropolitana SpA; e c) la

(1) Il Net Promoter Score (NPS) è calcolato come la percentuale di "promotori" meno la percentuale di "detrattori" (voto tra 0 e 6 su 10); i valori sono quindi nell'intervallo da -100 a +100. NPS = % Numero di Promotori - % Numero di Detrattori).

controllata Enel Brasil SA ha concluso la cessione dell'intera partecipazione detenuta nella società brasiliana di distribuzione di energia elettrica Celg Distribuição

SA - Celg-D (Enel Goiás), pari a circa il 99,9% del capitale sociale di quest'ultima, a favore di Equatorial Participações e Investimentos SA.

Strategia e previsioni per il 2023-2025

L'effetto combinato di due anni di pandemia da COVID-19, dei conflitti geopolitici e degli eventi meteorologici estremi legati al cambiamento climatico ha aumentato la necessità di un'accelerazione nella transizione energetica e nella digitalizzazione, insieme alla riorganizzazione e al riequilibrio delle catene di approvvigionamento globali. L'attuale contesto evidenzia la necessità di conseguire alcuni obiettivi in termini di accessibilità, sicurezza e sostenibilità.

Per raggiungere tali obiettivi, nell'arco di Piano, il Gruppo prevede di puntare su un modello di business integrato che abbia come obiettivo l'elettrificazione sostenibile dei consumi, sempre più necessaria nei sistemi energetici globali, soddisfacendo circa il 90% delle vendite a prezzo fisso nei Paesi "core" con elettricità a zero emissioni nel 2025, portando la generazione da fonti rinnovabili a circa il 75% del totale, nonché raggiungendo una percentuale di digitalizzazione dei clienti di rete di circa l'80%. Conseguenza della strategia incentrata sul margine integrato risulta la particolare attenzione a quei Paesi in cui la presenza del Gruppo copre l'intera catena del valore in modo da cogliere appieno le opportunità legate alla transizione energetica. In tale contesto si conclude il percorso iniziato anni fa verso la dismissione delle attività non allineate alla strategia del Gruppo, con un piano di dismissioni di circa 21 miliardi di euro nel periodo 2022-2024 in termini di contributo positivo alla riduzione dell'indebitamento netto di Gruppo. Si prevede che la maggior parte di questo piano sia completata entro la fine del 2023, concludendo il percorso previsto verso una struttura societaria, focalizzata nei sei Paesi "core" (Italia, Spagna, Stati Uniti, Brasile, Cile e Colombia). Il Gruppo prevede di assicurare la crescita e la solidità finanziaria coniugando un tasso di crescita annuale composto (CAGR) dell'utile netto ordinario del 9-10% con un rapporto FFO/Net Debt del 28% previsto a partire dal 2023, oltre a mantenere un DPS fisso pari a 0,43 euro nel periodo 2023-2025, in aumento rispetto ai 0,40 euro nel 2022. In aggiunta il DPS del 2024 e del 2025 è da considerarsi come un minimo sostenibile e non un massimo.

Il Gruppo conferma l'utilizzo di due modelli di business differenti: il modello di Ownership, in cui il Gruppo effettua direttamente investimenti in rinnovabili, reti e clienti, e il

modello di Stewardship, in cui il Gruppo investe capitale in joint venture esistenti, di nuova costituzione o acquisendo partecipazioni di minoranza, al fine di massimizzare il valore delle competenze sviluppate nei diversi business. Tali modelli saranno applicati, a seconda della geografia di interesse e del contesto operativo, per il raggiungimento degli obiettivi definiti.

Gli investimenti del Gruppo nel 2023-2025 saranno pari a circa 37 miliardi di euro. Oltre l'80% di tali investimenti sarà allineato ai criteri della tassonomia europea, in quanto relativo ad attività che contribuiscono alla mitigazione del cambiamento climatico grazie alla forte spinta di investimenti su rinnovabili, alla connessione della generazione distribuita alla rete e ai servizi avanzati verso clienti industriali e privati.

Si prevede che circa il 60% degli investimenti del Gruppo, di cui circa il 50% in generazione e circa il 10% in clienti e servizi energetici avanzati, sostenga la strategia commerciale integrata del Gruppo e che le reti rappresentino circa il 40% degli investimenti nell'arco del Piano Strategico. A livello Paese, si prevede che circa l'85% di questi investimenti sia allocato in Italia, Spagna e Stati Uniti, dove il Gruppo può trarre vantaggio anche dalle politiche di sostegno all'elettrificazione sostenibile, introdotte dalla UE e dagli USA.

Entro il 2025, il Gruppo prevede di aggiungere circa 21 GW di capacità rinnovabile installata, inclusi 4 GW di batterie. La strategia di decarbonizzazione, unita alla spinta verso l'elettrificazione, consente al Gruppo di confermare ancora una volta il suo impegno nel contrastare il cambiamento climatico. Nel 2022 il Gruppo ha, infatti, definito un piano di decarbonizzazione, che copre sia le emissioni dirette sia quelle indirette lungo tutta la catena del valore, composta da quattro obiettivi che sono stati certificati dalla Science Based Target initiative (SBTi) nel mese di dicembre, in linea con la limitazione del riscaldamento globale al di sotto di 1,5 ºC. I nuovi obiettivi certificati di Enel fanno seguito all'ambizione stabilita dall'Azienda nel 2021, quando ha anticipato di 10 anni, dal 2050 al 2040, il proprio impegno ad azzerare le emissioni.

Il Piano si basa sull'implementazione di alcuni fondamentali step strategici: (i) la previsione di abbandonare la generazione a carbone entro il 2027

e quella a gas entro il 2040, sostituendo il portafoglio termoelettrico con nuova capacità rinnovabile oltre ad avvalersi dell'ibridazione delle rinnovabili con soluzioni di accumulo; (ii) entro il 2040 l'elettricità venduta dal Gruppo sarà prodotta al 100% da rinnovabili ed entro lo stesso anno il Gruppo uscirà dall'attività di vendita di gas ai clienti finali.

Circa il 40% degli investimenti nell'arco del Piano Strategico saranno dedicati alle reti di cinque dei sei Paesi "core", nello specifico Italia, Spagna, Brasile, Cile e Colombia, dove il Gruppo ha una posizione integrata e dove la sua esperienza nell'evoluzione digitale può essere utilizzata al meglio, principalmente nelle grandi aree metropolitane. I criteri degli investimenti sono: il continuo miglioramento di qualità e resilienza delle reti per gestire

al meglio l'incremento di carico, il proseguimento del processo di digitalizzazione in corso e l'aumento della domanda di nuove connessioni seguente all'evidente sviluppo dell'energia distribuita e all'espansione delle reti urbane.

L'indebitamento netto di Gruppo si assesterà a circa 51- 52 miliardi di euro entro la fine del 2023, con un rapporto tra debito netto ed EBITDA a circa 2,4-2,5 volte, per poi rimanere stabile nel restante periodo di Piano. L'EBITDA ordinario di Gruppo crescerà sino a un valore compreso tra 22,2 e 22,8 miliardi di euro nel 2025, dai 19,7 del 2022, con un CAGR del 4-5%, e l'utile netto ordinario di Gruppo crescerà a 7,0-7,2 miliardi di euro nel 2025, dai 5,4 miliardi di euro nel 2022, con un CAGR del 9-10%.

Indice 1.

Relazione sulla gestione

Lettera agli azionisti e agli altri stakeholder 6

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Indietro/avanti

Conto economico

Stato patrimoniale

Rendiconto finanziario

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto

Prospetto dell'utile complessivo rilevato nell'esercizio

14
Modello organizzativo di Enel 16
Gli azionisti di Enel 19
Organi sociali 20
Il titolo Enel 23
Attività di Enel SpA 26
Fatti di rilievo del 2022 27
Definizione degli indicatori
di performance
32
Andamento economico-finanziario
di Enel SpA
33
Risultati delle principali società
controllate
38
Centralità delle persone 42
Ricerca e sviluppo 49
Principali rischi e opportunità 51
Prevedibile evoluzione
della gestione
59
Altre informazioni 60
Il sistema di incentivazione 63

Relazione sulla gestione

La politica dei dividendi

La politica dei dividendi di Enel rimane semplice e prevedibile, con un dividendo per azione (DPS) pari a 0,43 euro nel periodo 2023- 2025, in aumento rispetto a 0,40 euro nel 2022. Il DPS nel 2024 e nel 2025 è da considerarsi come un minimo sostenibile.

Modello di business

Enel conferma il proprio modello di business basato sui collaudati modelli di Ownership, che ricomprende i cosiddetti Paesi "Tier 1" in cui il Gruppo sviluppa un business integrato o ha una posizione importante (Italia, Spagna, Cile, Colombia, Brasile, Stati Uniti), e di Stewardship, nei Paesi in cui joint venture, PPA, acquisizioni di quote di minoranza offrano prospettive particolarmente remunerative.

Crescita delle fonti di finanziamento sostenibili

In linea con il "Sustainability-Linked Financing Framework" e in vista del raggiungimento dell'obiettivo di sostenibilità di Enel circa la riduzione di emissioni dirette di gas serra (Scope 1), è sempre più ampio il ricorso a strumenti di finanza sostenibile.

Modello organizzativo di Enel

Il Gruppo Enel ha adottato un modello organizzativo a matrice articolato in:

  • cinque Linee di Business Globali, responsabili in tutte le geografie del Gruppo di sviluppare, costruire, operare e manutenere gli asset, svolgere le attività di trading, nonché sviluppare e gestire il portafoglio di nuovi prodotti e servizi (oltre alla commodity);
  • quattro Aree e due Paesi, responsabili di gestire le relazioni con i clienti, le istituzioni e le autorità regolatorie, le vendite di elettricità, gas e di nuovi prodotti e servizi a livello Paese; di fornire servizi e attività di staff alle Linee di Business Globali presenti nel Paese di riferimento, integrando le attività delle Linee di Business presenti nei Paesi;
  • tre Funzioni Globali di Servizio, responsabili della gestione integrata di tutte le attività di Gruppo relative allo sviluppo e alla governance delle soluzioni digitali, degli acquisti e dei processi relativi ai clienti.

La Holding è focalizzata sulle attività che presentano un rilevante contenuto di indirizzo, coordinamento e controllo nei confronti del Gruppo.

Tramite le sue funzioni di Administration, Finance and Control, People and Organization, Communications, Legal and Corporate Affairs, Innovability (Innovation and Sustainability) e Audit, la Holding ha l'obiettivo di:

  • gestire le attività che presentano un potenziale di creazione di valore significativo per il Gruppo;
  • gestire le attività aventi lo scopo di proteggere il Gruppo da eventi che potrebbero avere un impatto negativo in termini economici, di immagine, di continuità del business;
  • supportare il Vertice aziendale e le Linee di Business/ Funzioni/Aree/Paesi nelle decisioni strategiche chiave in merito alle suddette attività e nel relativo controllo strategico.

La Holding esercita il proprio ruolo di indirizzo, coordinamento e controllo sostanzialmente attraverso due modalità:

  • la gestione diretta in cui, oltre a svolgere il ruolo di indirizzo, coordinamento e controllo, ha anche un ruolo di responsabilità totale o prevalente nella esecuzione delle attività (per es., finanza, M&A ecc.);
  • la gestione indiretta nella quale ha un ruolo di indirizzo e supervisione mentre l'esecuzione delle attività è essenzialmente delegata alle Linee di Business/Funzioni/Aree/ Paesi sulla base di policy, processi e linee guida. Il ruolo di supervisione viene garantito attraverso processi di controllo ex-post.

Inoltre, al fine di assicurare un efficace livello di coordinamento e sviluppo delle suddette attività, è previsto un riporto tra le Funzioni di Holding sopra definite e le corrispondenti Funzioni di Staff a livello di Linea di Business/ Funzione/Area/Paese. Tale riporto prevede che il Responsabile della Funzione di Holding gestisca congiuntamente al Responsabile della Linea di Business/Funzione/Area/ Paese i processi di nomina, valutazione e sviluppo del Responsabile della corrispettiva Funzione di Holding a livello di Linea di Business/Funzione/Area/Paese.

Ciascuna Funzione di Holding ha la responsabilità della definizione di policy, processi, procedure e assetto organizzativo, per quanto di propria competenza, per l'intero Gruppo.

Le Funzioni di Holding hanno anche il compito di supervisionare e gestire le famiglie professionali nelle rispettive Funzioni a livello di Linea di Business/Funzione/Area/Paese. Di seguito, in sintesi, le principali responsabilità attribuite alla Holding, da quest'ultima esercitate nel rispetto delle norme di diritto societario e dell'autonomia gestionale delle società controllate quotate e/o sottoposte a regime di separazione funzionale, vigenti nei vari Paesi.

Funzione Administration, Finance and Control

La Funzione Administration, Finance and Control ha la mission di:

  • gestire i processi di pianificazione strategica, pianificazione industriale, budgeting e reporting per il Gruppo; monitorare l'evoluzione dei risultati operativi e finanziari del Gruppo, identificando gli scostamenti e suggerendo le possibili azioni correttive;
  • supportare il Comitato Investimenti di Gruppo nella valutazione delle proposte di investimento;
  • condurre le operazioni M&A;
  • definire la struttura ottimale del capitale di Gruppo e la composizione del debito, gestire i finanziamenti, la liquidità e le relazioni con il sistema bancario internazionale, le istituzioni finanziarie, gli investitori e gli analisti e ge-

stire il rischio finanziario e le coperture assicurative per l'intero Gruppo;

  • redigere il Bilancio di Enel SpA e definire le linee guida e policy per la redazione dei bilanci delle società del Gruppo;
  • predisporre un'adeguata ed efficace piattaforma di controllo interno sulle informazioni finanziarie e fiscali per la rendicontazione aziendale;
  • gestire gli adempimenti fiscali per Enel SpA e la pianificazione fiscale, linee guida e policy per il Gruppo;
  • monitorare e controllare i rischi relativi alle commodity, finanziari e strategici e qualsiasi rischio che possa potenzialmente influenzare il valore del Gruppo, con l'obiettivo di ottimizzare o minimizzare il loro impatto.

Funzione People and Organization

La Funzione People and Organization ha la mission di:

  • definire i modelli organizzativi in linea con le strategie di Gruppo, guidando i programmi di gestione del cambiamento;
  • gestire il budget e il piano pluriennale della Funzione a livello di Gruppo, definendo le linee guida e gli obiettivi; definire le linee guida del Gruppo per il processo di compensation e benefit; gestire le relazioni industriali;

Funzione Communications

La Funzione Communications ha la mission di:

  • sviluppare e gestire a livello globale l'identità del marchio Enel, facendo leva sulle risorse, le competenze e le eccellenze operative del Gruppo;
  • gestire le relazioni con i media globali;

Funzione Legal and Corporate Affairs

La Funzione Legal and Corporate Affairs ha la mission di:

• fornire assistenza e supporto legale a tutto il Gruppo, identificando e gestendo le tematiche legali e le attività di contenzioso e assicurando la conformità delle attività svolte dalle società del Gruppo rispetto alla legge e alla regolamentazione applicabile;

  • sviluppare le competenze tecniche, professionali e manageriali del Gruppo in funzione delle esigenze del business, promuovendo integrazione trasversale e culturale;
  • definire le strategie e le linee guida del Gruppo per la gestione della salute, della sicurezza, dell'ambiente, della qualità e della security, assicurando la loro implementazione a livello Gruppo.
  • sviluppare e gestire la comunicazione interna dei contenuti locali e globali e definire le linee guida da applicare a livello di Paese;
  • gestire e ottimizzare i canali di comunicazione online di Gruppo, compresi i siti web e i social di Gruppo.
  • gestire il sistema di corporate governance e fornire consulenza in materia (incluse le relazioni con le Autorità di Vigilanza del mercato finanziario e la gestione degli organi societari e del sistema delle procure).

Funzione Innovability (Innovation and Sustainability)

La Funzione Innovability (Innovation and Sustainability) ha la mission di:

  • promuovere la condivisione e lo sviluppo di nuove idee su possibili modelli di business e nuove tecnologie, garantendo un monitoraggio strutturato sulle proposte dalla loro ricezione, all'incubazione dell'idea fino alla sua valorizzazione finale, coordinando le varie Linee di Business Globali e Funzioni di Servizio;
  • promuovere e identificare potenziali startup e partnership, in collaborazione con le Linee di Business Globali e i Paesi;
  • promuovere, coordinare e supportare progetti innovativi tra le Linee di Business Globali;
  • promuovere e consolidare la strategia di Gruppo sull'innovazione e realizzare un'adeguata reportistica sulle attività di innovazione all'interno del Gruppo;
  • gestire il processo di pianificazione e definizione degli

Funzione Audit

La Funzione Audit ha la mission di:

• valutare sistematicamente e indipendentemente l'efficacia e l'adeguatezza del sistema di controllo interno del Gruppo Enel;

obiettivi di sostenibilità, predisporre il Piano di Sostenibilità del Gruppo e monitorare il raggiungimento dei relativi risultati;

  • redigere il Bilancio di Sostenibilità del Gruppo, predisporre adeguata ed efficace Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario, Dichiarazione di allineamento alla tassonomia europea e definire linee guida e policy per i Bilanci di Sostenibilità e le informazioni di sostenibilità delle società del Gruppo;
  • impostare un adeguato ed efficace sistema di controllo interno della sostenibilità/reporting delle informazioni aziendali non finanziare;
  • curare i rapporti del Gruppo con gli organismi internazionali in materia di CSR, gestendo i progetti CSR/CSV a livello di Gruppo.
  • supportare ciascuna parte del Gruppo nel monitoraggio dei rischi e nell'identificazione di azioni di mitigazione.

Gli azionisti di Enel

Al 31 dicembre 2022 il capitale sociale di Enel SpA, interamente sottoscritto e versato, risulta pari a 10.166.679.946 euro, rappresentato da altrettante azioni ordinarie del valore nominale di 1 euro ciascuna ed è invariato rispetto a quello registrato al 31 dicembre 2021. Nel corso del 2022 la Società ha acquistato azioni proprie per un numero complessivo pari a 2.700.000, a servizio del Piano di incentivazione di lungo termine (Piano LTI) per il 2022 destinato al management di Enel e/o di società da essa controllate ai sensi dell'art. 2359 del codice civile. Considerando le n. 4.889.152 azioni proprie già in portafoglio e tenuto conto della erogazione intervenuta in data 5 settembre 2022 di n. 435.357 azioni ordinarie Enel ai destinatari del Piano LTI per il 2019, la Società detiene complessivamente n. 7.153.795 azioni proprie, tutte a servizio dei Piani LTI per il 2019, per il 2020, per il 2021 e per il 2022.

Azionisti rilevanti

Al 31 dicembre 2022, in base alle risultanze del libro dei Soci e tenuto conto delle comunicazioni inviate alla CON-SOB e pervenute alla Società ai sensi dell'art. 120 del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, nonché delle altre informazioni a disposizione, gli azionisti in possesso di una

partecipazione superiore al 3% del capitale della Società risultavano il Ministero dell'Economia e delle Finanze (con il 23,585% del capitale sociale) e BlackRock Inc. (con il 5,114% del capitale sociale, posseduto a titolo di gestione del risparmio).

Composizione dell'azionariato

Enel è una società quotata dal 1999 sul mercato Euronext Milan organizzato e gestito da Borsa Italiana SpA, nella cui compagine sociale figurano i principali fondi d'investimento internazionali, compagnie di assicurazione, fondi pensione e fondi etici.

Con riguardo agli investitori ESG (Environmental, Social e Governance), i fondi SRI rappresentano, al 31 dicembre 2022, circa il 14,9% del capitale sociale (in crescita rispetto al 14,6% del capitale sociale rilevato al 31 dicembre 2021). Gli investitori firmatari dei PRI (Principles for Responsible Investment) rappresentano il 42,1% del capitale sociale.

Organi sociali

Consiglio di Amministrazione

PRESIDENTE

Michele Crisostomo

AMMINISTRATORE DELEGATO E DIRETTORE GENERALE

Francesco Starace

SEGRETARIO DEL CONSIGLIO

Silvia Alessandra Fappani

CONSIGLIERI

Cesare Calari Costanza Esclapon de Villeneuve Samuel Leupold Alberto Marchi Mariana Mazzucato Mirella Pellegrini Anna Chiara Svelto

Collegio Sindacale

PRESIDENTE Barbara Tadolini

SINDACI EFFETTIVI Luigi Borré Maura Campra

SINDACI SUPPLENTI Carolyn A. Dittmeier

Tiziano Onesti Piera Vitali

Società di revisione

KPMG SpA

2022

(1) Il numero indicato per il 2022 e per il 2021 si riferisce agli Amministratori qualificati come indipendenti ai sensi del Testo Unico della Finanza e del Codice italiano di Corporate Governance (Edizione 2020).

Assetto dei poteri

Consiglio di Amministrazione

Il Consiglio è investito per statuto dei più ampi poteri per l'amministrazione ordinaria e straordinaria della Società e, in particolare, ha facoltà di compiere tutti gli atti che ritenga opportuni per l'attuazione e il raggiungimento dell'oggetto sociale.

Presidente del Consiglio di Amministrazione

Il Presidente ha per statuto i poteri di rappresentanza legale della Società e la firma sociale, presiede l'Assemblea, convoca e presiede il Consiglio di Amministrazione e verifica l'attuazione delle deliberazioni del Consiglio stesso. Al Presidente sono inoltre riconosciute, in base a deliberazione consiliare del 15 maggio 2020, alcune ulteriori attribuzioni di carattere non gestionale.

Amministratore Delegato

L'Amministratore Delegato ha anch'egli per statuto i poteri di rappresentanza legale della Società e la firma sociale ed è inoltre investito, in base a deliberazione consiliare del 15 maggio 2020, di tutti i poteri per l'amministrazione della Società, ad eccezione di quelli diversamente attribuiti dalla legge, dallo Statuto o riservati al Consiglio di Amministrazione ai sensi della medesima deliberazione.

Il titolo Enel

Enel e i mercati finanziari

2022 2021
1,96 1,70
1,10 0,74
0,17 0,31
0,53 0,55
0,380 0,358
2,82 2,92
7,20 8,95
4,00 6,53
5,15 6,77
52.325 68.804
10.167 10.167

(1) Il dato relativo all'esercizio 2021 è stato rideterminato, ai soli fini comparativi, per tenere conto della classificazione nella voce "Risultato netto delle discontinued operation" dei risultati afferenti le attività detenute in Russia (cedute nel corso del quarto trimestre 2022), Romania e Grecia in quanto sono stati soddisfatti i requisiti previsti dal principio contabile internazionale IFRS 5 per la loro classificazione come "discontinued operation".

(2) Calcolata sul prezzo medio del mese di dicembre.

(3) Il numero di azioni include n. 7.153.795 azioni proprie nel 2022 e n. 4.889.152 azioni proprie nel 2021.

al 31.12.2022 al 31.12.2021
Outlook NEGATIVE STABLE
M/L termine BBB+ BBB+
Breve termine A-2 A-2
Outlook NEGATIVE STABLE
M/L termine Baa1 Baa1
Breve termine - -
Outlook STABLE STABLE
M/L termine BBB+ A
Breve termine F2 F2

Il contesto macroeconomico mondiale nel 2022 è stato caratterizzato da un generalizzato rallentamento dell'economia reale rispetto alla ripresa post-crisi pandemica che aveva caratterizzato il 2021. Livelli elevati d'inflazione hanno impattato rapidamente e in modo inatteso le economie globali, e hanno costretto le banche centrali a adottare prontamente politiche monetarie restrittive.

Inoltre, il conflitto militare tra Russia e Ucraina, e la sua derivante incertezza su scala globale, ha impattato significativamente il mercato energetico, delle materie prime e dei beni alimentari, con ripercussioni dirette sui prezzi dei beni di consumo finale.

Le dinamiche inflattive, accompagnate dalle conseguenti condizioni finanziarie restrittive imposte dalla Federal Reserve, hanno gravato sull'andamento del PIL statunitense facendo registrare un tasso di crescita del 2,1% su base annuale. Nell'Eurozona il primo semestre è stato caratterizzato da una ripresa economica al di sopra delle aspettative, mentre il secondo da un significativo rallentamento delle economie europee dovuto all'elevata incertezza derivante dal conflitto militare tra Russia e Ucraina, e all'aumento repentino dei prezzi energetici. La politica monetaria restrittiva introdotta dalla Banca Centrale Europea, per contrastare l'aumento dell'inflazione, ha portato a un deterioramento delle condizioni finanziarie dei mercati.

Analoga la situazione in America Latina, dove dopo una significativa ripresa della domanda privata dei consumi per beni e servizi che ha caratterizzato la prima metà dell'anno, il contesto macroeconomico è stato caratterizzato da politiche monetarie restrittive delle banche centrali nazionali che hanno raffreddato la ripresa economica.

Il contesto macroeconomico avverso ha impattato l'andamento dei mercati finanziari. I principali indici azionari europei hanno chiuso il 2022 negativamente: l'indice italiano FTSE-MIB -13,3%, l'indice spagnolo Ibex35 -5,6%, il DAX tedesco -12,4% e l'indice francese CAC40 -9,8%.

Il settore delle utility dell'area euro (EURO STOXX Utilities) ha chiuso l'esercizio con un decremento dell'11,3%.

Infine, per quanto riguarda il titolo Enel, il 2022 si è concluso con una quotazione di 5,03 euro per azione, con un decremento del 28,6% rispetto all'anno precedente.

Il 26 gennaio 2022 è stato liquidato un acconto sul dividendo pari a 0,19 euro relativo agli utili 2021 e il 20 luglio 2022 è stato pagato il saldo del dividendo per lo stesso esercizio per un importo sempre pari a 0,19 euro. L'ammontare totale dei dividendi distribuiti nel corso del 2022 è stato pari a 0,38 euro per azione, circa il 6% in più rispetto ai 0,358 euro distribuiti nel 2021.

In relazione all'utile netto ordinario relativo all'esercizio 2022, il 25 gennaio 2023 è stato pagato un acconto sul dividendo per un importo pari a 0,20 euro per azione, mentre il pagamento del saldo del dividendo è previsto il 26 luglio 2023.

Per quanto riguarda la composizione dell'azionariato al 31 dicembre 2022, gli investitori istituzionali hanno ridotto la loro posizione rappresentando il 56,7% del capitale sociale (vs 59,4% al 31 dicembre 2021), mentre la quota degli investitori individuali è salita al 19,7% (vs 17,0% al 31 dicembre 2021). Rimane stabile al 23,6% la quota del Ministero dell'Economia e delle Finanze.

I fondi SRI rappresentano, al 31 dicembre 2022, circa il 14,9% del capitale sociale (in rialzo rispetto al 14,6% al 31 dicembre 2021) e il 26,2% degli investitori istituzionali (vs 24,6% al 31 dicembre 2021). Gli investitori firmatari dei PRI (Principles for Responsible Investment) rappresentano il 42,1% del capitale sociale.

Per ulteriori informazioni si invita a visitare il sito web istituzionale (www.enel.com) alla sezione Investitori (https://www. enel.com/it/investitori/in-evidenza) e a scaricare l'app Enel Investor, dove possono essere reperite sia informazioni di carattere economico-finanziario (bilanci, relazioni semestrali e trimestrali, presentazioni alla comunità finanziaria, stime degli analisti e andamento delle contrattazioni di Borsa concernenti le azioni emesse da Enel e dalle principali società controllate quotate, rating e outlook assegnati dalle agenzie di credito), sia dati e documenti aggiornati di interesse per la generalità degli azionisti e degli obbligazionisti (comunicati stampa price sensitive, titoli obbligazionari in circolazione, programmi di emissioni obbligazionarie, composizione degli organi sociali di Enel, Statuto sociale e regolamento delle Assemblee, informazioni e documenti relativi alle assemblee, procedure e altri documenti in tema di corporate governance, Codice Etico e modello organizzativo e gestionale).

Sono anche disponibili punti di contatto specificatamente dedicati agli azionisti individuali (numero telefonico: +39-0683054000; indirizzo di posta elettronica: azionisti. [email protected]) e agli investitori istituzionali (numero telefonico: +39-0683051; indirizzo di posta elettronica: [email protected]).

Andamento degli investitori ESG

Andamento titolo Enel e indici EURO STOXX Utilities e FTSE-MIB, dal 1° gennaio 2022 al 31 gennaio 2023 Andamento titolo Enel e indici EURO STOXX Utilities e FTSE-MIB, dal 1° gennaio 2022 al 31 gennaio 2023

Fonte: Bloomberg.

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Attività di Enel SpA

Enel SpA, nella propria funzione di holding industriale, definisce gli obiettivi strategici a livello di Gruppo e di società controllate e ne coordina l'attività. Le attività che Enel SpA, nell'ambito della propria funzione di indirizzo e coordinamento, presta nei confronti delle altre società del Gruppo, anche in relazione alla struttura organizzativa adottata dalla società, possono essere così sintetizzate:

  • Attività di Holding Functions, connesse al coordinamento dei processi di governance a livello di Gruppo:
    • Administration, Finance and Control;
    • People and Organization;
  • Communications;
  • Legal and Corporate Affairs;
  • Innovability (Innovation and Sustainability);
  • Audit.

Nell'ambito del Gruppo, Enel SpA sopperisce ai fabbisogni di liquidità principalmente con i flussi di cassa generati dalla gestione ordinaria e attraverso l'utilizzo di una pluralità di fonti di finanziamento, assicurando, inoltre, un'opportuna gestione delle eventuali eccedenze di liquidità.

Fatti di rilievo del 2022

Emissione di un Sustainability-Linked Bond multi-tranche per un totale di 2,75 miliardi di euro

In data 10 gennaio 2022 Enel Finance International NV (EFI) ha lanciato con successo sul mercato Eurobond un Sustainability-Linked Bond multi-tranche rivolto agli investitori istituzionali per un totale di 2,75 miliardi di euro.

La nuova emissione, garantita da Enel, è legata al raggiungimento dell'obiettivo di sostenibilità di Enel relativo alla riduzione di emissioni dirette di gas serra (Scope 1), contribuendo all'Obiettivo di Sviluppo Sostenibile (SDG) 13 ("Lotta contro il cambiamento climatico") delle Nazioni Unite e in conformità con il "Sustainability-Linked Financing Framework" del Gruppo.

I proventi dell'emissione saranno utilizzati da EFI per finanziare l'ordinario fabbisogno finanziario del Gruppo.

Emissione di un Sustainability-Linked Bond multi-tranche per un totale di 3,5 miliardi di dollari statunitensi

In data 9 giugno 2022 Enel Finance International NV ha lanciato sui mercati statunitense e internazionali un Sustainability-Linked Bond multi-tranche rivolto agli investitori istituzionali per un totale di 3,5 miliardi di dollari statunitensi, equivalenti a circa 3,3 miliardi di euro. Il bond è legato al raggiungimento dell'obiettivo di sostenibilità di Enel relativo alla riduzione di emissioni dirette di gas serra (Scope 1), contribuendo all'Obiettivo di Sviluppo Sostenibile (SDG) 13 ("Lotta contro il cambiamento climatico") delle Nazioni Unite e in conformità con il "Sustainability-Linked Financing Framework" del Gruppo.

Enel avvia un programma di acquisto di azioni proprie, legato alla sostenibilità, a servizio del Piano di incentivazione di lungo termine 2022

In data 16 giugno, il Consiglio di Amministrazione della Società, in attuazione dell'autorizzazione conferita dall'Assemblea degli azionisti del 19 maggio 2022 e nel rispetto dei relativi termini già comunicati al mercato, ha approvato l'avvio di un programma di acquisto di azioni proprie (il "Programma"), per un numero di azioni pari a 2,7 milioni, equivalenti a circa lo 0,027% del capitale sociale di Enel. Il Programma ha preso avvio lo scorso 17 giugno e si è concluso in data 20 luglio con l'acquisto di complessive n. 2.700.000 azioni ordinarie Enel (pari allo 0,026557% del capitale sociale), al prezzo medio ponderato per il volume di 5,1951 euro per azione e per un controvalore complessivo di circa 14 milioni di euro.

Addizionalmente, in data 5 settembre, è intervenuta l'erogazione ai destinatari del Piano di incentivazione di lungo termine per il 2019 di complessive n. 435.357 azioni.

Tenuto conto di quanto sopra e considerando le azioni proprie già in portafoglio, Enel detiene complessivamente n. 7.153.795 azioni proprie, pari al 0,070365% del capitale sociale.

Enel e Intesa Sanpaolo perfezionano l'acquisizione di Mooney

In data 14 luglio, Enel SpA, attraverso la società interamente controllata Enel X Srl, e Intesa Sanpaolo SpA, attraverso la controllata Banca 5 SpA, hanno perfezionato l'acquisizione da Schumann Investments SA, società controllata dal fondo internazionale di private equity CVC Capital Partners Fund VI, del 70% del capitale sociale di Mooney Group SpA, società fintech operante nei servizi di proximity banking e payment. In particolare, dopo aver ottenuto le necessarie autorizzazioni amministrative, Enel X ha acquisito il 50% del capitale di Mooney, mentre Banca 5, che già deteneva il 30% del capitale di Mooney, ha aumentato la propria partecipazione al 50%, venendosi in tal modo a creare un controllo congiunto di entrambe le parti su Mooney.

Emissione di un Sustainability-Linked Bond da 1 miliardo di euro nel mercato Eurobond

In data 6 settembre Enel Finance International NV ha lanciato sul mercato Eurobond un Sustainability-Linked Bond rivolto agli investitori istituzionali per un totale di 1 miliardo di euro. La nuova emissione è legata al raggiungimento dell'obiettivo di sostenibilità di Enel relativo alla riduzione di emissioni dirette di gas serra (Scope 1), contribuendo all'Obiettivo di Sviluppo Sostenibile (SDG) 13 ("Lotta contro il cambiamento climatico") delle Nazioni Unite e in conformità con il "Sustainability-Linked Financing Framework" del Gruppo.

Emissione di nuovi prestiti obbligazionari sustainabilitylinked multi-tranche da 4 miliardi di dollari statunitensi

In data 6 ottobre 2022 Enel Finance International NV, società finanziaria di diritto olandese, ed Enel Finance America LLC, società finanziaria di diritto statunitense, hanno lanciato dei prestiti obbligazionari sustainability-linked per un importo totale di 4,0 miliardi di dollari statunitensi, pari a circa 4,1 miliardi di euro, rivolti agli investitori istituzionali nei mercati statunitense e internazionali. Le obbligazioni sono state emesse separatamente in differenti tranche e sono garantite da Enel.

I prestiti obbligazionari sono legati al raggiungimento dell'obiettivo di sostenibilità di Enel relativo alla riduzione di emissioni dirette di gas serra (Scope 1), contribuendo all'Obiettivo di Sviluppo Sostenibile (SDG) 13 ("Lotta contro il cambiamento climatico") delle Nazioni Unite e in conformità con il "Sustainability-Linked Financing Framework" del Gruppo.

L'operazione è legata a una traiettoria di completa decarbonizzazione, con la tranche a 30 anni connessa all'obiettivo del Gruppo Enel di conseguire zero emissioni dirette di gas serra da generazione di elettricità e calore entro il 2040.

Cessione dell'intera partecipazione del 56,43% detenuta in PJSC Enel Russia

In data 12 ottobre 2022, la Società ha perfezionato la cessione dell'intera partecipazione da essa detenuta in PJSC Enel Russia, pari al 56,43% del capitale sociale di quest'ultima, a PJSC Lukoil e al Closed Combined Mutual Investment Fund "Gazprombank-Frezia", per un corrispettivo totale pari a circa 137 milioni di euro. Il perfezionamento dell'operazione fa seguito all'avveramento di tutte le condizioni sospensive previste dai due distinti accordi sottoscritti con le citate controparti, inclusa l'approvazione dell'operazione da parte del Presidente della Federazione russa ai sensi del paragrafo 5 del Decreto n. 520 del 5 agosto 2022.

Per effetto dell'operazione, Enel ha completato la cessione

di tutti i suoi asset di generazione elettrica in Russia, che includono circa 5,6 GW di capacità convenzionale e circa 300 MW di capacità eolica in diverse fasi di sviluppo. L'operazione è in linea con l'obiettivo strategico del Gruppo di concentrare le proprie attività principalmente nei Paesi in cui una posizione integrata lungo la catena del valore può guidare la crescita e migliorare la creazione di valore, facendo leva sulle opportunità offerte dalla transizione energetica.

L'operazione complessiva ha generato un effetto positivo sull'indebitamento finanziario netto consolidato del Gruppo Enel per circa 610 milioni di euro e un impatto negativo sull'utile netto di Gruppo reported di circa 1,3 miliardi di euro, principalmente dovuto al rilascio della riserva di conversione cambi, per circa 1,0 miliardi di euro al 30 settembre 2022. Questo effetto contabile non avrà alcun impatto sui risultati economici ordinari.

Enel stipula un finanziamento generale sustainability-linked da 800 milioni di dollari statunitensi con EKF e Citi

Nel mese di ottobre, il Gruppo Enel ha ricevuto da EKF, l'agenzia danese di credito all'esportazione, un finanziamento fino a 800 milioni di dollari statunitensi. Tale finanziamento, predisposto da Citi, si fonda sui rapporti commerciali che il Gruppo intrattiene a livello mondiale con i fornitori danesi ed è finalizzato a sostenere, attraverso uno strumento flessibile, lo sviluppo dell'energia eolica e a mitigare gli effetti del cambiamento climatico, obiettivi che rientrano nella strategia "Net Zero 2040" adottata da Enel.

Questo accordo rappresenta il primo finanziamento generale di EKF in termini di sostenibilità. L'intesa prevede che Enel Finance America LLC beneficerà della possibilità di un significativo prelievo anticipato con una prima tranche nell'ottobre 2022 e con la rimanente seconda tranche da utilizzare all'inizio del 2023: entrambi gli importi sosterranno lo sviluppo della strategia di Enel volta ad aumentare gli investimenti nell'eolico, contribuendo a guidare la transizione energetica verso la decarbonizzazione.

Ai sensi dell'accordo, EKF è il Finanziatore e Citi agisce in qualità di Mandated Lead Arranger, di Facility Agent e controgarante di EKF.

Enel delibera l'emissione di prestiti obbligazionari ibridi fino a un massimo di 2 miliardi di euro

Il Consiglio di Amministrazione di Enel SpA (Enel" o la "Società), in data 14 dicembre 2022, ha autorizzato l'emissione da parte di Enel, entro il 31 dicembre 2023, di uno o più prestiti obbligazionari non convertibili, sotto forma di titoli subordinati ibridi, anche di natura perpetua, per un importo massimo complessivo pari al controvalore di 2 miliardi di euro, da collocare esclusivamente presso investitori istituzionali, europei ed extra-europei, anche attraverso "piazzamenti privati" (c.d. "private placements").

Il Consiglio di Amministrazione di Enel, con la medesima deliberazione, ha inoltre revocato la precedente delibera del 16 dicembre 2021 non ancora eseguita, relativa all'emissione di uno o più prestiti obbligazionari della medesima natura da parte della Società.

I nuovi prestiti, ove emessi, consentiranno a Enel di rifinanziare le scadenze di alcuni prestiti obbligazionari ibridi in circolazione.

Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre demandato all'Amministratore Delegato il compito di decidere in merito all'emissione delle nuove obbligazioni e alle rispettive caratteristiche e, quindi, di fissare per ogni emissione, tenendo conto dell'evoluzione delle condizioni di mercato, i tempi, l'importo, la valuta, il tasso di interesse e gli ulteriori termini e condizioni, nonché le modalità di collocamento e l'eventuale quotazione presso mercati regolamentati o sistemi multilaterali di negoziazione.

Enel avvia trattative in esclusiva con PPC per la vendita di tutte le attività in Romania

In data 14 dicembre 2022, Enel ha annunciato di aver stipulato un accordo di esclusiva con la società greca Public Power Corporation SA (PPC) in relazione alla potenziale cessione di tutte le partecipazioni detenute dal Gruppo Enel in Romania ("Asset Target").

In data 9 marzo 2023, le due società hanno sottoscritto un accordo per la cessione di tutte le partecipazioni detenute dal Gruppo Enel in Romania. L'accordo prevede che PPC verserà un corrispettivo complessivo di circa 1.260 milioni di euro, corrispondenti a circa 1.900 milioni di euro in termini di enterprise value (riferito al 100%). Inoltre, il corrispettivo totale è soggetto ad aggiustamenti usuali per questo tipo di operazioni e a un meccanismo di earn-out concernente un eventuale pagamento aggiuntivo basato sul futuro valore del business retail.

L'operazione è in linea con l'attuale Piano Strategico del Gruppo Enel, che prevede di conseguire un riposizionamento in sei Paesi "core" con maggiore potenziale di crescita.

Il perfezionamento della cessione, previsto entro il terzo trimestre del 2023, è soggetto ad alcune condizioni sospensive usuali per questo tipo di operazioni, tra cui l'approvazione da parte delle Autorità competenti in materia di concorrenza.

Enel finalizza la cessione del 50% di Gridspertise a CVC

In data 22 dicembre 2022, Enel ha perfezionato, tramite la controllata Enel Grids Srl, la cessione del 50% della sua controllata Gridspertise Srl, interamente detenuta da Enel, al fondo di private equity internazionale CVC Capital Partners Fund VIII (CVC), a seguito del verificarsi di tutte le condizioni previste dall'accordo sottoscritto il 18 ottobre 2022. Ai sensi del citato accordo, CVC ha versato un corrispettivo complessivo di circa 300 milioni di euro, pari a un enterprise value di 625 milioni di euro (riferito al 100%). L'accordo prevede inoltre possibili pagamenti differiti che potrebbero portare l'enterprise value (riferito al 100%) fino a 1 miliardo di euro.

L'operazione nel suo complesso ha generato un impatto

positivo sull'EBITDA del Gruppo Enel per circa 500 milioni di euro, oltre a un atteso effetto positivo sull'indebitamento finanziario netto consolidato del Gruppo di circa 300 milioni di euro.

A seguito dell'operazione, Enel e CVC gestiscono la società in regime di controllo congiunto.

L'operazione è in linea con l'attuale Piano Strategico del Gruppo Enel, secondo il modello di Stewardship, che prevede investimenti condotti con terze parti, con l'obiettivo di aggiungere nuove infrastrutture e servizi finalizzati ad accelerare il processo di elettrificazione della domanda di energia dei clienti.

Enel sottoscrive una linea di credito revolving da 12 miliardi di euro garantita da SACE

In data 23 dicembre 2022, la Società ha sottoscritto con un pool di istituzioni finanziarie composto da Banco BPM SpA, BPER Banca SpA, Cassa Depositi e Prestiti SpA (CDP), Intesa Sanpaolo SpA e UniCredit SpA (quest'ultima anche in qualità di banca agente) una linea di credito revolving da 12 miliardi di euro (la "linea di credito) dedicata alle esigenze di copertura dei collaterali per le attività di trading sui mercati dell'energia di Enel e Enel Global Trading SpA.

La linea di credito, garantita dall'agenzia nazionale per il credito all'esportazione SACE SpA (SACE) fino al 70% del suo importo nominale e con durata pari a circa 18 mesi, è stata perfezionata in coerenza, tra l'altro, con le previsioni (i) della Comunicazione della Commissione europea C(2022) 7945 final recante il "Quadro Temporaneo di Crisi per misure di aiuto di Stato a sostegno dell'economia a seguito dell'aggressione della Russia contro l'Ucraina" e

della Decisione della Commissione Europea SA.104722 del 20 dicembre 2022 concernente "Aiuti di Stato: modifiche al regime italiano, compreso un aumento del bilancio fino a 23 miliardi di euro, per sostenere le aziende nel contesto della guerra della Russia contro l'Ucraina", nonché (ii) del decreto legge 17 maggio 2022 n. 50 (il "Decreto Aiuti"), convertito con legge 15 luglio 2022 n. 91, come modificato dal decreto legge 23 settembre 2022 n. 144, convertito con legge 17 novembre 2022, n. 175.

La linea di credito è parte di un intervento strutturato a tutela del sistema energetico nazionale, volto a fornire agli operatori del settore un ulteriore strumento per la gestione dei rischi legati alla dimensione molto elevata assunta dai contratti stipulati a copertura delle posizioni industriali (c.d. "marginazione") a causa del perdurare della volatilità dei mercati energetici per gli effetti della crisi. L'operazione rientra quindi nel quadro delle misure che la normativa vigente mette a disposizione di tutte le società con sede in Italia, che rispondono a specifiche caratteristiche, per fronteggiare gli effetti negativi derivanti dalla crisi russo-ucraina ed è in linea con analoghi strumenti messi a disposizione in altri Paesi europei.

La linea di credito ha un margine di 50 punti base sopra Euribor e una commissione di mancato utilizzo pari al 35% del margine. In base al "Decreto Aiuti", il premio annuale della garanzia è determinato, in rapporto all'importo garantito, nella misura di 50 punti base per il primo anno e 100 punti base per il secondo anno. L'erogazione del primo utilizzo del finanziamento e l'efficacia della garanzia sono subordinate all'adozione di un apposito decreto del Ministro dell'Economia e delle Finanze, di concerto con il Ministro delle Imprese e del Made in Italy.

La linea di credito non ha alcun impatto sull'indebitamento finanziario netto del Gruppo Enel, che dispone di una solida liquidità, pari a circa 24,7 miliardi di euro (al netto della linea di credito) a fine settembre 2022.

L'operazione nel suo complesso rappresenta un'operazione con parti correlate in quanto Enel, CDP e SACE sono società soggette al comune controllo del Ministero dell'Economia e delle Finanze. In particolare, essa rappresenta per Enel, in quest'ottica, un'operazione di "maggiore rilevanza" avente natura ordinaria e conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard. Come tale, l'operazione è esente dall'obbligo di pubblicare un apposito documento informativo e dalle procedure di approvazione indicate dalla normativa CONSOB di riferimento, in conformità a quanto previsto da quest'ultima e dalla Procedura Enel per le operazioni con parti correlate.

Definizione degli indicatori di performance

Al fine di illustrare i risultati economici della Società analizzandone la struttura patrimoniale e finanziaria, sono stati predisposti distinti schemi riclassificati diversi dai prospetti previsti dai princípi contabili IFRS-EU adottati dal Gruppo e da Enel SpA e contenuti rispettivamente nel Bilancio consolidato e nel Bilancio di esercizio. Tali schemi riclassificati contengono indicatori di performance alternativi rispetto a quelli risultanti direttamente dagli schemi del Bilancio consolidato e del Bilancio di esercizio e che il management ritiene utili ai fini del monitoraggio dell'andamento del Gruppo e della Capogruppo, nonché rappresentativi dei risultati economici e finanziari prodotti dal business.

In merito a tali indicatori, il 29 aprile 2021 la CONSOB ha emesso il Richiamo di Attenzione n. 5/2021 che rende applicabili gli Orientamenti emanati il 4 marzo 2021 dalla European Securities and Markets Authority (ESMA) in materia di obblighi di informativa ai sensi del Regolamento UE 2017/1129 (c.d. "Regolamento sul Prospetto") che trovano applicazione dal 5 maggio 2021.

Gli Orientamenti aggiornano le precedenti Raccomandazioni CESR (ESMA/2013/319, nella versione rivisitata del 20 marzo 2013) a esclusione di quelle riguardanti gli emittenti che svolgono attività speciali di cui all'Allegato n. 29 del Regolamento Delegato (UE) 2019/980, le quali non sono state convertite in Orientamenti e rimangono tuttora applicabili. A partire dal 5 maggio 2021, pertanto, i riferimenti contenuti in precedenti comunicazioni della CONSOB alle sopra richiamate Raccomandazioni CESR sul prospetto si intendono sostituiti con gli Orientamenti ESMA in oggetto, ivi inclusi i riferimenti presenti nella Comunicazione n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 in materia di posizione finanziaria netta.

Tali Orientamenti sono volti a promuovere l'utilità e la trasparenza degli indicatori alternativi di performance inclusi nelle informazioni regolamentate o nei prospetti rientranti nell'ambito di applicazione della Direttiva 2003/71/CE, al fine di migliorarne la comparabilità, l'affidabilità e la comprensibilità.

Nel seguito sono forniti, in linea con le comunicazioni sopra citate, i criteri utilizzati per la costruzione di tali indicatori:

Margine operativo lordo: rappresenta un indicatore della performance operativa ed è calcolato sommando al "Risultato operativo" gli "Ammortamenti e impairment".

Attività immobilizzate nette: determinate quale differenza tra le "Attività non correnti" e le "Passività non correnti" a esclusione:

• delle "Attività per imposte anticipate";

  • dei "Crediti finanziari diversi" inclusi nelle "Altre attività finanziarie non correnti";
  • dei "Finanziamenti a lungo termine";
  • dei "Benefíci ai dipendenti";
  • dei "Fondi rischi e oneri (quota non corrente)";
  • delle "Passività per imposte differite".

Capitale circolante netto: definito quale differenza tra le "Attività correnti" e le "Passività correnti" a esclusione:

  • della "Quota corrente dei crediti finanziari a lungo termine", dei "Cash collateral", degli "Altri crediti finanziari" inclusi nelle "Altre attività finanziarie correnti";
  • delle "Disponibilità liquide e mezzi equivalenti";
  • dei "Finanziamenti a breve termine" e delle "Quote correnti dei finanziamenti a lungo termine";
  • dei "Fondi rischi e oneri (quota corrente)";
  • degli "Altri debiti finanziari" inclusi nelle "Altre passività correnti".

Capitale investito lordo: determinato quale somma algebrica delle "Attività immobilizzate nette" e del "Capitale circolante netto", delle "Passività per imposte differite" e delle "Attività per imposte anticipate".

Capitale investito netto: determinato quale somma algebrica del "Capitale investito lordo" e dei "Fondi rischi e oneri".

Indebitamento finanziario netto: rappresenta un indicatore della struttura finanziaria ed è determinato:

  • dai "Finanziamenti a lungo termine" e dai "Finanziamenti a breve termine e quote correnti dei finanziamenti a lungo termine" e tenendo conto dei "Debiti finanziari a breve" inclusi nelle "Altre passività correnti";
  • al netto delle "Disponibilità liquide e mezzi equivalenti";
  • al netto della "Quota corrente dei crediti finanziari a lungo termine", dei "Cash collateral", degli "Altri crediti finanziari" inclusi nelle "Altre attività finanziarie correnti";
  • al netto dei "Crediti finanziari diversi" inclusi nelle "Altre attività finanziarie non correnti".

Andamento economico-finanziario di Enel SpA

Risultati economici

La gestione economica di Enel SpA degli esercizi 2022 e 2021 è sintetizzata nel seguente prospetto.

Milioni di euro
2022 2021 2022-2021
116 125 (9)
17 1.644 (1.627)
133 1.769 (1.636)
- 1 (1)
206 197 9
105 179 (74)
27 14 13
338 391 (53)
(205) 1.378 (1.583)
1.330 734 596
(1.535) 644 (2.179)
8.770 4.451 4.319
2.563 1.313 1.250
2.747 1.760 987
8.586 4.004 4.582
7.051 4.648 2.403
(106) (114) 8
7.157 4.762 2.395

I ricavi delle vendite e delle prestazioni si riferiscono ai ricavi per prestazioni rese alle società controllate per servizi manageriali, per servizi di assistenza informatica e per altre prestazioni. La variazione negativa di 9 milioni di euro è da ricondurre al decremento dei ricavi per prestazioni di servizi manageriali (8 milioni di euro) e dei ricavi relativi ai servizi informatici (4 milioni di euro), compensato in parte dall'incremento dei ricavi per altre prestazioni (3 milioni di euro).

Gli altri proventi comprendono essenzialmente il riaddebito dei costi per personale di Enel SpA in distacco in altre società del Gruppo, in aumento di 2 milioni di euro. Nell'esercizio precedente la voce comprendeva la plusvalenza di 1.629 milioni di euro, rilevata a seguito della cessione della partecipazione nella società a controllo congiunto Open Fiber SpA pari al 50% del capitale sociale, in favore di Macquarie Asset Management e di CDP Equity SpA.

I costi per acquisti di materiali di consumo non presentano variazioni sostanziali rispetto all'esercizio precedente.

I costi per servizi e godimento beni di terzi riguardano prestazioni ricevute da terzi per 73 milioni di euro e da società del Gruppo per 133 milioni di euro.

Le prestazioni da terzi sono riferite principalmente a servizi di comunicazione, prestazioni professionali e tecniche, consulenze strategiche, di direzione e organizzazione aziendale, prestazioni legali e notarili, nonché a servizi informatici.

Le prestazioni da società del Gruppo sono riferibili essenzialmente alle controllate Enel Global Services Srl ed Enel Italia SpA e sono relative a servizi di assistenza sistemica e applicativa, a servizi connessi alla gestione degli automezzi a uso promiscuo e altri servizi connessi alla persona, a servizi manageriali, nonché a servizi di gestione amministrativa, servizi di amministrazione del personale e costi per servizi di telefonia.

Il costo del personale ammonta complessivamente a 105 milioni di euro, con una riduzione pari a 74 milioni di euro rispetto al 2021. La variazione negativa è riferibile principalmente al decremento dei costi per i piani di incentivo all'esodo del personale adottati dall'azienda, a causa degli adeguamenti dei relativi piani.

Gli altri costi operativi, pari a 27 milioni di euro, aumentano di 13 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente, essenzialmente per lo stralcio dei crediti commerciali, pari a 8 milioni di euro, conseguente alla cessione della partecipazione in PJSC Enel Russia.

Il margine operativo lordo, negativo per 205 milioni di euro, presenta rispetto al periodo a raffronto un decremento di 1.583 milioni di euro. Tale decremento è da ricondurre principalmente alla riduzione dei ricavi, compensata in parte dal decremento dei costi del personale.

Gli ammortamenti e impairment, pari a 1.330 milioni di euro, aumentano di 596 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente.

La voce "ammortamenti", pari a 56 milioni di euro, si riferisce alle attività materiali per 4 milioni di euro e alle attività immateriali per 52 milioni di euro.

La voce "impairment" accoglie l'adeguamento di valore delle partecipazioni nelle società controllate in Romania, rilevate nelle "Attività non correnti classificate come possedute per la vendita", per complessivi 995 milioni di euro, e la rettifica di valore di 195 milioni di euro, effettuata sulla partecipazione in PJSC Enel Russia ceduta nel mese di ottobre 2022.

Tale voce risente anche degli adeguamenti di valore delle partecipazioni in Enel Green Power SpA per 228 milioni di euro, in Enel Innovation Hubs Srl per 16 milioni di euro e in Enel Investment Holding BV per 1 milione di euro.

La voce inoltre comprende i ripristini di valore delle partecipazioni nelle società controllate Enel Global Trading SpA (162 milioni di euro) ed Enel Global Services Srl (1 milione di euro).

Nel 2021 gli ammortamenti e impairment, pari a 734 milioni di euro, si riferivano principalmente alle rettifiche di valore delle partecipazioni nelle società di distribuzione in Romania per complessivi 270 milioni di euro, della partecipazione in Enel Green Power SpA per 497 milioni di euro e di altre partecipazioni in società controllate italiane e olandesi per complessivi 21 milioni di euro. La voce comprendeva inoltre i ripristini di valore delle partecipazioni nelle società controllate Enel Global Trading SpA per 43 milioni di euro, Enel Italia SpA per 41 milioni di euro ed Enel Innovation Hubs Srl per 7 milioni di euro.

Il risultato operativo risulta negativo per (1.535) milioni di euro. La diminuzione di 2.179 milioni di euro rispetto al 2021 è da ricondurre al già citato decremento dei ricavi e alle maggiori rettifiche di valore effettuate sulle partecipazioni.

I proventi da partecipazioni, pari a 8.770 milioni di euro, si riferiscono ai dividendi deliberati dalle società controllate e collegate per 8.761 milioni di euro e dalle società a controllo congiunto per 9 milioni di euro. Rispetto all'esercizio precedente, i proventi da partecipazioni si incrementano di 4.319 milioni di euro, per effetto sostanzialmente della distribuzione da parte di Enel Italia SpA di riserve disponibili per un importo pari a 6.000 milioni di euro, in parte compensate da minori utili distribuiti da Enel Iberia SRLU, da Enel Américas SA ed Enel Chile SA.

Gli oneri finanziari netti ammontano a 184 milioni di euro e riflettono essenzialmente gli interessi passivi sull'indebitamento finanziario (694 milioni di euro), in parte compensati dagli altri proventi relativi alle commissioni sulle garanzie rilasciate nell'interesse delle altre società del Gruppo (204 milioni di euro), dagli interessi attivi su attività finanziarie (183 milioni di euro) e dai proventi finanziari netti da contratti derivati per 171 milioni di euro.

Rispetto al precedente esercizio, gli oneri finanziari netti diminuiscono di 263 milioni di euro, per effetto essenzialmente della variazione positiva degli interessi attivi e altri proventi finanziari (148 milioni di euro), e dell'effetto positivo connesso all'andamento dei cambi (133 milioni di euro), in parte compensati dai minori proventi finanziari netti da strumenti derivati (11 milioni di euro).

Le imposte sul reddito dell'esercizio sono positive per (106) milioni di euro, per effetto principalmente della riduzione della base imponibile IRES rispetto al risultato civilistico ante imposte dovuta all'esclusione del 95% dei dividendi percepiti dalle società controllate e della deducibilità degli interessi passivi di Enel SpA in capo al consolidato fiscale di Gruppo in base alle disposizioni in materia di IRES (art. 96 del TUIR).

Rispetto al precedente esercizio, la variazione di 8 milioni di euro è da ricondurre alla riduzione del reddito imponibile IRES stimato.

Il risultato netto dell'esercizio si attesta a 7.157 milioni di euro, a fronte di un utile dell'esercizio precedente di 4.762 milioni di euro. La variazione positiva di 2.395 milioni di euro è da ricondurre essenzialmente all'incremento dei proventi da partecipazioni e al risultato della gestione finanziaria, parzialmente compensati dalla riduzione degli altri proventi e dalle maggiori rettifiche di valore delle partecipazioni per i motivi sopra esposti.

Analisi della struttura patrimoniale

al 31.12.2022 al 31.12.2021 2022-2021
Attività immobilizzate nette:
- attività materiali e immateriali 144 155 (11)
- partecipazioni 59.952 60.269 (317)
- altre attività/(passività) non correnti nette (246) (465) 219
Totale 59.850 59.959 (109)
Capitale circolante netto:
- crediti commerciali 294 275 19
- altre attività/(passività) correnti nette (2.066) (1.818) (248)
- debiti commerciali (154) (167) 13
Totale (1.926) (1.710) (216)
Capitale investito lordo 57.924 58.249 (325)
Fondi diversi:
- benefíci ai dipendenti (131) (172) 41
- fondi rischi e oneri e imposte differite nette 6 89 (83)
Totale (125) (83) (42)
Attività non correnti classificate come possedute per la vendita 654 - 654
Capitale investito netto 58.453 58.166 287
Patrimonio netto 38.342 34.967 3.375
INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO 20.111 23.199 (3.088)

Il decremento delle attività immobilizzate nette è riferito essenzialmente:

  • per 317 milioni di euro al decremento del valore delle partecipazioni detenute in imprese controllate, sulle quali hanno influito sostanzialmente le seguenti operazioni:
    • il versamento in conto capitale a favore della società controllata Enel North America Inc. per complessivi 880 milioni di euro;
    • l'acquisizione della quota di partecipazione al capitale di Enel X Way Srl da Enel X Italia Srl per un valore di 58 milioni di euro e il successivo versamento in conto capitale pari a 800 milioni di euro a favore di Enel X Way Srl;
    • la riclassifica tra le "Attività non correnti classificate come possedute per la vendita" della partecipazione detenuta nella società controllata PJSC Enel Russia iscritta a un valore di 332 milioni di euro, a seguito degli accordi firmati nel mese di giugno 2022 da Enel SpA con PJSC Lukoil e il Closed Combined Mutual Investment Fund "Gazprombank-Frezia" per la cessione dell'intera partecipazione perfezionatasi nel mese di ottobre 2022;
    • la riclassifica tra le "Attività non correnti classificate come possedute per la vendita" delle partecipazioni detenute nelle società controllate rumene per un totale complessivo di 1.649 milioni di euro a seguito dell'accordo di esclusiva stipulato con la società greca Public Power Corporation SA (PPC) in relazione alla potenziale cessione di tutte le partecipazioni detenu-

te dal Gruppo Enel in Romania;

  • le rettifiche di valore delle partecipazioni detenute nelle società controllate Enel Green Power SpA per 228 milioni di euro, Enel Innovation Hubs Srl per 16 milioni di euro ed Enel Investment Holding NV per 1 milione di euro e gli adeguamenti positivi di valore delle partecipazioni detenute nelle società controllate Enel Global Trading SpA per 162 milioni di euro ed Enel Global Services Srl per 1 milione di euro;
  • l'incremento della valutazione al fair value della partecipazione detenuta in Empresa Propietaria de la Red SA per un importo di 2 milioni di euro;
  • per 11 milioni di euro alla movimentazione delle attività materiali e immateriali, derivante dal saldo netto negativo tra gli ammortamenti e gli investimenti dell'esercizio;
  • per 219 milioni di euro al decremento della voce "Altre attività/(passività) non correnti nette" per effetto essenzialmente del decremento del valore dei contratti derivati passivi non correnti (637 milioni di euro) e del valore dei contratti derivati attivi non correnti (405 milioni di euro).

Il capitale circolante netto, negativo per 1.926 milioni di euro, registra un'ulteriore variazione negativa di 216 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021 riferibile:

  • per 248 milioni di euro al saldo negativo della voce "Altre attività/(passività) correnti nette", conseguente:
    • al decremento delle altre attività correnti (479 milioni di euro), dovuto in particolare ai minori crediti verso le società del Gruppo per dividendi da incassare;
  • all'incremento del valore dei contratti derivati passivi correnti (48 milioni di euro);
  • all'incremento delle altre passività correnti (88 milioni di euro), dovuto all'effetto congiunto dei maggiori debiti verso le società del Gruppo per il consolidato fiscale nazionale IRES e dei minori debiti tributari per IVA e IRES verso l'Erario;
  • all'incremento del valore dei contratti derivati attivi correnti (330 milioni di euro);
  • per 19 milioni di euro all'incremento dei crediti commerciali, di cui 18 milioni di euro verso le società del Gruppo;
  • per 13 milioni di euro al decremento dei debiti commerciali, di cui 19 milioni di euro verso le società del Gruppo.

Il capitale investito netto al 31 dicembre 2022, pari a 58.453 milioni di euro, è finanziato dal patrimonio netto per 38.342 milioni di euro e dall'indebitamento finanziario netto per 20.111 milioni di euro.

Il patrimonio netto, pari a 38.342 milioni di euro, è in aumento di 3.375 milioni di euro rispetto al precedente esercizio. Tale variazione è riferibile principalmente all'utile complessivo rilevato nell'esercizio 2022 pari a 7.464 milioni di euro e alla distribuzione del saldo del dividendo dell'esercizio 2021 nella misura di 0,19 euro per azione (complessivamente pari a 1.932 milioni di euro), così come deliberato dall'Assemblea degli azionisti in data 19 maggio 2022, e dell'acconto sul dividendo dell'esercizio 2022 deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 3 novembre 2022 e messo in pagamento a decorrere dal 25 gennaio 2023 (0,20 euro per azione per complessivi 2.033 milioni di euro).

L'indebitamento finanziario netto a fine esercizio è pari a 20.111 milioni di euro, con un'incidenza sul patrimonio netto pari al 52,4% (66,3% a fine 2021).

Analisi della struttura finanziaria

Milioni di euro
al 31.12.2022 al 31.12.2021 2022-2021
Indebitamento a lungo termine:
- finanziamenti bancari 1.527 2.508 (981)
- obbligazioni 4.262 4.324 (62)
- altri finanziamenti da contratti di leasing - 1 (1)
- finanziamenti ricevuti da società controllate 12.407 18.739 (6.332)
Indebitamento a lungo termine 18.196 25.572 (7.376)
Crediti finanziari verso terzi (4) (3) (1)
Indebitamento netto a lungo temine 18.192 25.569 (7.377)
Indebitamento/(Disponibilità) a breve termine:
- quota a breve dei finanziamenti a lungo termine 1.430 216 1.214
- indebitamento a breve verso banche 25 640 (615)
- indebitamento a breve verso società del Gruppo 3.000 - 3.000
- cash collateral ricevuti 365 298 67
Indebitamento a breve termine 4.820 1.154 3.666
- finanziamenti a breve concessi a società del Gruppo (512) - (512)
- altri crediti finanziari a breve (5) (9) 4
- cash collateral versati (389) (1.077) 688
- posizione finanziaria netta a breve verso società del Gruppo 2.873 (1.486) 4.359
- disponibilità presso banche e titoli a breve (4.868) (952) (3.916)
Indebitamento/(Disponibilità) netto a breve termine 1.919 (2.370) 4.289
INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO 20.111 23.199 (3.088)

L'indebitamento finanziario netto è pari a 20.111 milioni di euro e registra un decremento di 3.088 milioni di euro rispetto al precedente esercizio, come risultato di un minore indebitamento finanziario netto a lungo termine per 7.377 milioni di euro, in parte compensato da una maggiore esposizione debitoria netta a breve termine per 4.289 milioni di euro.

Le principali operazioni finanziarie effettuate nel corso del

2022 che hanno determinato il decremento dell'indebitamento finanziario sono state:

  • il rimborso di un utilizzo effettuato nel corso del precedente esercizio di 1.000 milioni di euro relativi alla linea di credito bancaria revolving sustainability-linked;
  • il rimborso anticipato di tre loan agreement ricevuti da Enel Finance International NV per complessivi 5.000 milioni di euro, e il rimborso di due finanziamenti giunti a scadenza, sempre nei confronti di Enel Finance International NV, per 118 milioni di euro;
  • il rimborso di due prestiti bancari a breve termine per complessivi 400 milioni di euro e il rimborso di linee di credito revolving a breve termine per 165 milioni di euro;
  • l'utilizzo, per un importo pari a 3.000 milioni di euro, di

una linea di credito revolving sottoscritta nel corso dell'esercizio 2022 con Enel Finance International NV;

• l'utilizzo da parte di Enel Global Trading di un finanziamento a breve termine concesso nel corso dell'esercizio 2022, per 512 milioni di euro.

Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti, pari a 4.868 milioni di euro, presentano un incremento di 3.916 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021, principalmente per l'effetto dei maggiori dividendi ricevuti dalle società del Gruppo nel corso dell'esercizio.

Si rimanda al paragrafo seguente "Flussi finanziari" per maggiori dettagli.

Flussi finanziari

Milioni di euro
2022 2021 2022-2021
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio dell'esercizio 952 2.127 (1.175)
Cash flow da attività operativa(1) 8.689 6.757 1.932
Cash flow da attività di investimento (1.647) (9.739) 8.092
Cash flow da attività di finanziamento(1) (3.126) 1.807 (4.933)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine dell'esercizio 4.868 952 3.916

(1) Il dato relativo ai coupon pagati ai titolari di obbligazioni ibride ha subito una diversa esposizione rispetto a quello pubblicato nel Bilancio di esercizio relativo all'esercizio 2021.

Il cash flow da attività operativa nell'esercizio 2022 è positivo per 8.689 milioni di euro (pari a 6.757 milioni di euro al 31 dicembre 2021), in crescita di 1.932 milioni di euro rispetto al valore dell'esercizio precedente principalmente a seguito dei maggiori dividendi incassati, in parte compensati dai maggiori oneri finanziari pagati e dal maggior fabbisogno connesso alla variazione del capitale circolante netto.

Nel corso dell'esercizio il cash flow da attività di finanziamento ha assorbito liquidità per 3.126 milioni di euro. Tale risultato risente principalmente dei rimborsi avvenuti nel periodo di finanziamenti a lungo termine (10.466 milioni di euro), del pagamento dei dividendi (3.882 milioni di euro) in parte compensati dall'emissione di nuovi finanziamenti a lungo termine (4.251 milioni di euro), della variazione netta negativa dei debiti finanziari (7.108 milioni di euro) e del pagamento di coupon ai detentori di obbligazioni ibride perpetue per 123 milioni di euro.

Il cash flow da attività di investimento ha assorbito liquidità per 1.647 milioni di euro per effetto essenzialmente dei versamenti in conto capitale a favore della società controllata Enel North America Inc. (880 milioni di euro), dell'acquisizione della quota di partecipazione di Enel X Italia Srl al capitale di Enel X Way Srl e della successiva ripatrimonializzazione a favore di quest'ultima (per complessivi 858 milioni di euro), in parte compensati dall'incasso derivante dalla cessione di Enel Russia per 137 milioni di euro.

I fabbisogni generati dalle attività di finanziamento e dalle attività di investimento sono stati fronteggiati dall'apporto del cash flow generato dall'attività operativa che, positivo per 8.689 milioni di euro, ha determinando un saldo delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine dell'esercizio per 4.868 milioni di euro.

Totale patrimonio netto e passività

Risultati delle principali società controllate

Milioni di euro Bilancio Attività non correnti Attività correnti Totale attività
al 31.12.2022 al 31.12.2021 al 31.12.2022 al 31.12.2021 al 31.12.2022 al 31.12.2021
Endesa SA Consolidato 30.035 28.316 19.925 11.652 49.960 39.968
Enel Américas SA Consolidato 25.307 24.630 7.275 6.235 32.582 30.865
Enel Chile SA Consolidato 9.680 8.534 3.370 1.315 13.050 9.849
Enel Italia SpA Consolidato 38.877 34.767 16.524 13.502 55.401 48.269
Enel North America Inc. Consolidato 14.226 11.295 2.113 1.198 16.339 12.493
Enel Energie Muntenia SA Separato 92 84 547 260 639 344
Enel Energie SA Separato 48 33 628 290 676 323
Enel Finance International NV Separato 43.871 40.869 17.738 8.793 61.609 49.662
Enel Grids Srl Separato 75 190 511 403 586 593
Enel Global Services Srl Separato 144 189 545 568 689 757
Enel Global Thermal Generation Srl Separato 12 16 99 146 111 162
Enel Global Trading SpA Separato 830 914 28.008 44.129 28.838 45.043
Enel Green Power SpA Separato 1.092 2.153 2.072 1.029 3.164 3.182
Enel Holding Finance Srl Separato 7.872 7.872 2 2 7.874 7.874
Enel Iberia SRLU Separato 26.298 26.599 799 1.136 27.097 27.735
Enel Innovation Hubs Srl Separato - - 9 26 9 26
Enel Insurance NV Separato 538 453 549 640 1.087 1.093
Enel Investment Holding BV Separato 1 2 5 5 6 7
Enel Romania SA Separato 5 5 19 21 24 26
Enel X Srl Separato 993 526 183 198 1.176 724
Enel X Way Srl Separato 936 - 46 - 982 -
Enelpower Srl Separato 2 3 38 38 40 41
E-Distribuţie Banat SA Separato 424 399 56 87 480 486
E-Distribuţie Dobrogea SA Separato 379 359 58 53 437 412
E-Distribuţie Muntenia SA Separato 981 940 212 217 1.193 1.157

Risultati delle principali società

controllate

Passività non correnti Passività correnti Patrimonio netto Totale
patrimonio netto e passività
al 31.12.2022
al 31.12.2021
al 31.12.2022 al 31.12.2021 al 31.12.2022 al 31.12.2021 al 31.12.2022 al 31.12.2021
23.517
18.602
20.682 15.822 5.761 5.544 49.960 39.968
10.681
10.712
7.427 6.883 14.474 13.270 32.582 30.865
4.738
4.169
3.485 2.211 4.827 3.469 13.050 9.849
27.714
20.088
23.942 17.739 3.745 10.442 55.401 48.269
6.971
3.671
3.607 4.408 5.761 4.414 16.339
13
17
597 234 29 93 639
5
7
647 214 24 102 676
41.379
31.259
9.944 8.339 10.286 10.064 61.609
26
49
241 519 319 25 586
33
57
605 669 51 31 689
24
41
81 103 6 18 111
953
912
27.505 44.714 380 (583) 28.838
1.819
2.023
863 623 482 536 3.164
-
-
- - 7.874 7.874 7.874
3.046
3.409
616 971 23.435 23.355 27.097
-
-
2 3 7 23 9
443
307
133 252 511 534 1.087
-
1
1 - 5 6 6
2
3
17 18 5 5 24
115
114
868 438 193 172 1.176
4
-
160 - 818 - 982
6
6
8 9 26 26 40
150
146
87 64 243 276 480
135
135
104 50 198 227 437
379
365
234 158 580 634 1.193
EMARKET
SDIR
CERTIFIED
Margine operativo
Milioni di euro Bilancio Ricavi
al
al al Costi
al
lordo
al
al
31.12.2022 31.12.2021 31.12.2022 31.12.2021 31.12.2022 31.12.2021
Endesa SA Consolidato 32.896 20.899 27.331 16.621 5.565 4.278
Enel Américas SA Consolidato 14.933 13.689 10.352 10.221 4.581 3.468
Enel Chile SA Consolidato 5.402 3.180 4.122 2.599 1.280 581
Enel Italia SpA Consolidato 58.033 34.833 51.849 28.241 6.184 6.592
Enel North America Inc. Consolidato 2.103 1.477 1.211 867 892 610
Enel Energie Muntenia SA Separato 1.343 682 1.394 715 (51) (33)
Enel Energie SA Separato 1.480 700 1.547 699 (67) 1
Enel Finance International NV Separato 1.667 1.012 1.561 2.113 106 (1.101)
Enel Grids Srl Separato 690 504 422 511 268 (7)
Enel Global Services Srl Separato 908 959 819 936 89 23
Enel Global Thermal Generation Srl Separato 101 116 112 133 (11) (17)
Enel Global Trading SpA Separato 82.598 23.680 82.464 23.547 134 133
Enel Green Power SpA Separato 449 286 309 288 140 (2)
Enel Holding Finance Srl Separato - - - - - -
Enel Iberia SRLU Separato 40 33 39 37 1 (4)
Enel Innovation Hubs Srl Separato 6 6 6 6 - -
Enel Insurance NV Separato 149 119 149 106 - 13
Enel Investment Holding BV Separato 1 2 2 2 (1) -
Enel Romania SA Separato 12 15 11 13 1 2
Enel X Srl Separato 203 112 126 118 77 (5)
Enel X Way Srl Separato 47 - 53 - (6) -
Enelpower Srl Separato - - - - - -
E-Distribuţie Banat SA Separato 228 116 254 96 (26) 20
E-Distribuţie Dobrogea SA Separato 134 108 151 85 (17) 23
E-Distribuţie Muntenia SA Separato 148 194 167 149 (19) 45

Ammortamenti e
impairment
Risultato operativo finanziari netti
e da partecipazioni
Proventi/(Oneri) Risultato ante
imposte
Imposte Risultato netto
al
31.12.2022
al
31.12.2021
al
31.12.2022
al
31.12.2021
al
31.12.2022
al
31.12.2021
al
31.12.2022
al
31.12.2021
al
31.12.2022
al
31.12.2021
al
31.12.2022
al
31.12.2021
1.878 2.322 3.687 1.956 (200) (32) 3.487 1.924 891 467 2.596 1.457
2.529 1.217 2.052 2.251 (967) (611) 1.085 1.640 797 682 288 958
286 293 994 288 944 (160) 1.938 128 512 17 1.426 111
3.039 3.831 3.145 2.761 (649) 369 2.496 3.130 1.586 825 910 2.305
418 337 474 273 (186) (132) 288 141 97 28 191 113
14 12 (65) (45) (12) 1 (77) (44) (10) (6) (67) (38)
14 13 (81) (12) (10) 2 (91) (10) (12) (1) (79) (9)
- - 106 (1.101) (42) 186 64 (915) 20 (175) 44 (740)
2 - 266 (7) (5) (1) 261 5 (31) (5) 292 10
68 64 21 (41) 1 (3) 22 (44) 8 (9) 14 (35)
1 1 (12) (18) 1 (1) (11) (19) 2 (1) (13) (18)
32 23 102 110 (52) (56) 50 54 62 57 (12) (3)
596 (40) (456) 38 378 (39) (78) (1) 36 (11) (114) 10
- - - - - - - - - - - -
(1) (1) 2 (3) 672 7.706 674 7.703 (51) 83 725 7.620
- - - - - - - - - - - -
- - - 13 7 8 7 21 2 5 5 16
- 1 (1) (1) - - (1) (1) - - (1) (1)
- 1 1 1 - - 1 1 - - 1 1
43 13 34 (18) (3) (4) 31 (22) (23) (5) 54 (17)
17 - (23) - 4 - (19) - (4) - (15) -
- - - - - - - - (1) - 1 -
43 23 (69) (3) - - (69) (3) (10) - (59) (3)
18 19 (35) 4 (3) - (38) 4 (6) 1 (32) 3
21 48 (40) (3) (1) 1 (41) (2) (4) 1 (37) (3)

Centralità delle persone

I dipendenti di Enel SpA al 31 dicembre 2022 sono pari a 889 persone. Nel 2022 si registra un aumento dell'organico di 55 persone per effetto del saldo netto tra assunzioni e cessazioni.

Nel prospetto che segue è evidenziata la consistenza media dei dipendenti per categoria di appartenenza, confrontata con quella del periodo precedente, nonché la consistenza effettiva al 31 dicembre 2022.

N. Consistenza media Consistenza puntuale
2022 2021 2022-2021 al 31.12.2022
Manager 154 148 6 164
Middle manager 449 417 32 481
White collar 261 246 15 244
Totale 864 811 53 889

La tabella seguente evidenzia la variazione delle consistenze nel corso del periodo:

Consistenze al 31.12.2021 Assunzioni Cessazioni Mobilità in entrata Mobilità in uscita Consistenze al 31.12.2022
834 39 27 153 110 889

Formazione e sviluppo

L'evoluzione veloce e continua del business e il supporto alla strategia aziendale verso una transizione equa determinano la necessità di nuovi profili tecnici e professionali e la naturale scomparsa di altri. In questo contesto, la formazione continua delle persone così come le strategie di upskilling, mirate allo sviluppo di percorsi di formazione e di empowerment che permettono un miglioramento dello svolgimento del proprio ruolo, e reskilling, mirate all'apprendimento di abilità e competenze che consentono alle persone di ricoprire posizioni e ruoli differenti da quelli precedenti, acquisiscono un'importanza sempre più rilevante.

A sostegno delle strategie aziendali, nel 2022 sono state erogate complessivamente circa 3,1 milioni di ore di formazione, in crescita rispetto all'anno precedente (circa 2,9 milioni di ore nel 2021), superiore a 47 ore medie pro capite (oltre 44 ore medie pro capite nel 2021). Ciò è stato possibile grazie al potenziamento dei tool digitali e della piattaforma E-Ducation, che hanno garantito l'accessibilità diffusa dei contenuti e una maggiore cultura della digitalizzazione per l'apprendimento anche da remote working. In particolare, in Italia, è stato siglato l'accordo di Smart Working che prevede, per i dipendenti che svolgono attività remotizzabili, giornate di lavoro in smart working fino a un massimo del 60% delle giornate lavorative con la possibilità di incrementare tale percentuale a fronte di situazioni particolari. Questa capacità di flessibilità e resilienza fa leva sull'esperienza consolidata di smart working, iniziata in Italia già dal 2016 e poi gradualmente diffusa in tutto il Gruppo, e sulla trasformazione tecnologica e digitale della strategia aziendale che ha reso Enel la prima tra le grandi utility al mondo ad aver abbracciato al 100% il modello cloud. In aggiunta alle iniziative di formazione e sensibilizzazione per accompagnare l'adozione di modalità lavorative completamente digital, si confermano i percorsi formativi legati a tematiche riguardanti comportamenti, aspetti tecnici, sicurezza, nuove competenze e cultura digitale.

In linea con l'impegno del Gruppo, il budget di formazione si è quindi rafforzato ulteriormente rispetto all'anno precedente, con un costo complessivo del training sostenuto nel 2022 che ammonta a circa 30 milioni di euro (circa 20 milioni di euro nel 2021).

Per quanto riguarda le azioni di sviluppo e valutazione delle persone Enel, nel 2022 si è consolidato il programma dell'Open Feedback Evaluation (OFE), uno strumento che in maniera continuativa e a 360 gradi permette di raccogliere i feedback da tutti i colleghi, creando un dialogo costante tra e con le persone.

Il nuovo modello OFE si compone di tre dimensioni interdipendenti tra loro: il "Talento", che consiste nella messa in evidenza delle proprie competenze individuali legate ai quattro valori Open Power di Fiducia, Responsabilità, Innovazione e Proattività; la "Generosità", intesa come attitudine a entrare in relazione con gli altri; e infine l'"Azione", ovvero

la capacità, valutata dai responsabili verso i propri collaboratori, di conseguire gli obiettivi professionali.

Sempre nell'ottica di promozione dello sviluppo e di valorizzazione delle unicità, sono a disposizione delle persone strumenti di accompagnamento, come il Job Shadowing, il Mentoring e il Coaching, per l'accrescimento della propria consapevolezza e per esprimere i propri talenti, favorendo un clima inclusivo e orientato all'ascolto. Sul Mentoring quest'anno abbiamo coinvolto 667 colleghi a livello globale (325 Mentees e 342 Mentors).

Infine, sempre nell'ottica di una maggiore valorizzazione della persona, il 2022 ha visto il passaggio dal sistema basato sull'assessment valutativo per l'accesso alle posizioni manageriali allo sviluppo di un percorso di empowerment che supporta le persone a prendere consapevolezza dei propri talenti, competenze, attitudini, orientamenti e aspirazioni, sostenendole nei ruoli organizzativi più complessi. In tale contesto, nel piano di successione annuale delle posizioni manageriali sono stati introdotti nuovi criteri di selezione, volti all'inclusione e alla valorizzazione della diversity. In particolare, è stato rimosso il limite di età per l'accesso al piano di successione, è stato introdotto un criterio che assicura la presenza di almeno il 50% delle donne tra i successori ed è stato incentivato l'inserimento dei cosiddetti "white collar" tra le nomine.

Ascolto e miglioramento del benessere organizzativo

A fine 2022 è stata lanciata una nuova survey di Open Listening, un canale di ascolto globale che ha l'obiettivo di rilevare il clima aziendale. Alla survey 2022 ha risposto il 75,6% dei dipendenti del Gruppo e il tasso complessivo di soddisfazione sul lavoro delle persone è stato dell'89,6%. La survey ha l'obiettivo di rilevare stato d'animo, benessere e soddisfazione lavorativa, attraverso un costante ascolto su alcune tematiche rilevanti per l'Azienda (tra cui work life balance, networking, formazione, diversità e inclusione).

Inoltre, già a partire dal 2021, Enel ha costruito insieme alle persone un modello globale di Wellbeing che poggia su otto pilastri che impattano sulla soddisfazione generale: il benessere psicologico, fisico, sociale, etico, economico, culturale, il work-life harmony e il senso di protezione. Per misurare il benessere e rilevare le iniziative più importanti per le persone, è stata condotta una survey globale dedicata proprio al Wellbeing. I risultati della survey 2021, reiterata in ottobre 2022 con l'aggiunta della dimensione della motivazione, hanno consentito l'elaborazione e il lancio nel 2022 del Programma Globale di Benessere, col coinvolgimento di un team internazionale, eterogeneo e multiculturale. Il programma è rivolto a tutte le persone Enel ed è disegnato con una experience che combina fisico e digitale. Per quanto attiene ai risultati, le survey rilevano il livello di benessere generale percepito dai rispondenti, a livello globale, pari al 60%, intendendo che per il 60% dei rispondenti la soddisfazione sul proprio benessere è a livelli medio-alti.

Includere le diversità in Enel

In Enel inclusione, benessere, partecipazione e creazione di valore sono elementi fondanti dell'approccio alle persone. In particolare, l'approccio alla diversità e all'inclusione si fonda sui princípi di non discriminazione, pari opportunità, dignità e inclusione di ogni persona al di là di ogni forma di diversità, equilibrio tra vita privata e lavoro, e si sostanzia in un organico set di azioni che promuovono la cura e l'espressione dell'unicità di ciascuna persona, una cultura organizzativa inclusiva e priva di pregiudizi, e un coerente mix di competenze, qualità ed esperienze che creano valore per le persone e il business.

Tale approccio è stato sancito nello Statuto della Persona, il protocollo d'intesa firmato il 29 marzo 2022 da Enel che sottolinea l'importanza della cura del benessere e dell'integrità della persona in un ecosistema aziendale sano, sicuro, stimolante e partecipativo, affinché questa possa esprimere al meglio le proprie potenzialità.

Si tratta di un protocollo innovativo, un nuovo modello, concepito nell'epoca dell'incertezza per eccellenza per via della pandemia da COVID che ha di fatto trasformato le relazioni in ambito lavorativo, divenendo così anche una straordinaria opportunità di cambiamento, a coronamento di un percorso culturale già avviato da tempo in Enel. Nei processi di transizione energetica, digitale e culturale la persona diviene il fattore di successo, il vero vantaggio competitivo. Per affrontare i rapidi cambiamenti in atto è necessario un percorso inclusivo, a maggior ragione in ambito lavorativo; con questa consapevolezza, lo Statuto della Persona punta a valorizzare l'essere umano rendendolo protagonista di un ecosistema in cui Azienda e

Centralità delle persone 43

organizzazioni sindacali collaborano alla creazione di un ambiente di lavoro sano, sicuro, stimolante e partecipativo. Un ambiente in cui benessere, produttività, apprendimento continuo e sicurezza possano rafforzarsi a vicenda, concorrendo alla più piena realizzazione della persona, in un'ottica di sempre maggiore centralità e dunque anche responsabilità del singolo.

Le tappe che portano a oggi nascono nel 2013 con la pubblicazione della Policy sui Diritti Umani, seguita nel 2015 dall'adesione di Enel ai sette princípi del WEP (Women's Empowerment Principles) promossi da UN Global Compact e UN Women, e dalla contemporanea pubblicazione della Policy Diversità e Inclusione, che esplicita i princípi di non discriminazione, pari opportunità, dignità, equilibrio tra vita privata e lavoro e inclusione di ogni persona, al di là di ogni forma di diversità. Nel 2019 la Workplace Harassment Policy introduce i temi del rispetto, dell'integrità e della dignità individuale sul luogo di lavoro nella prevenzione di ogni tipo di molestia e questi princípi sono stati condivisi nel 2020 nello Statement contro le molestie sul luogo di lavoro, pubblicato sul sito internet di Enel(1). Nel 2021 è stata emessa la policy globale sull'Accessibilità digitale per assicurare pari opportunità di accesso alle informazioni e ai sistemi digitali.

Negli ultimi anni, un'intensa attività di sensibilizzazione ha permesso di diffondere e rafforzare la cultura dell'inclusione a ogni livello e contesto organizzativo, attraverso campagne di comunicazione ed eventi globali e locali dedicati su temi diversi. Tra le iniziative più rilevanti sviluppate nel 2022 si segnalano azioni dedicate a incidere in modo sistemico sui vari aspetti del gender gap e sull'inclusione della disabilità, nuove iniziative globali di sensibilizzazione STEM, progetti per supportare le situazioni di vulnerabilità, iniziative relative alla diversità culturale in vari Paesi, eventi di sensibilizzazione sul concetto di unicità. In particolare, è stato organizzato l'evento globale "YOUniqueness makes the difference", volto all'esplorazione del concetto di unicità della persona nella sua dimensione relazionale e organizzativa, ed è stata completata l'erogazione in tutto il Gruppo dei percorsi formativi "Oltre i bias" e "Molestie sul luogo di lavoro".

Diffondere la cultura dell'inclusione in Enel significa anche misurazione e target setting. Un approccio che si sostanzia in un organico piano di azioni misurate attraverso un ampio set di KPI oggetto di impegni approvati dagli organi societari e pubblicati nel Piano e nel Bilancio di Sostenibilità: tra questi, bilanciare la percentuale di donne nei processi di selezione, far crescere la rappresentanza di donne manager e middle manager e in succession plan manageriale, aumentare il numero di studentesse coinvolte in iniziative di sensibilizzazione STEM, promuovere progetti per l'inclusione dei colleghi con disabilità in tutte le fasi dell'employee journey.

In particolare, in termini di gender equality, la strategia aziendale si articola su diverse linee d'azione. Si sta rafforzando la presenza delle donne nei processi di selezione, arrivata al 52,2% nel 2022 (52,1% nel 2021), con un trend crescente negli ultimi cinque anni. In termini di presenza di donne in posizioni manageriali, si osserva che il numero e l'incidenza delle donne manager presentano un trend di continua crescita, con un incremento dell'1,3% nel 2022 (dal 23,6% del 2021 al 24,9% del 2022) della percentuale di donne manager. Continuano inoltre le azioni di valorizzazione delle donne, non solo nei ruoli apicali, i cui effetti saranno pienamente apprezzabili nel medio-lungo periodo, considerando anche la dinamica generazionale. Tra le azioni messe in campo a livello globale, la conferma, nel Piano di Long Term-Incentive, dell'obiettivo di performance, con un peso aumentato dal 5% al 10% del totale, rappresentato dalla percentuale di donne nei piani di successione del top management a fine 2024 con lo scopo di dare continuità a una politica di predisposizione di una platea idonea alle nomine manageriali del prossimo futuro.

Cresce inoltre negli anni l'impegno volto alla promozione della presenza femminile nei percorsi di studio e professionali in area STEM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria, Matematica) in collaborazione con scuole, università e istituzioni, per superare gli stereotipi di genere e diffondere l'importanza della cultura tecnico-scientifica sempre più integrata con la dimensione umanistica. Queste iniziative di consapevolezza e orientamento al mondo STEM hanno coinvolto nel 2022 quasi 10.000 studentesse delle scuole superiori e negli ultimi sei anni oltre 30.000 studentesse(2).

Sul tema della disabilità Enel mette a disposizione strumenti, servizi, metodi di lavoro e iniziative per creare un contesto lavorativo e relazionale inclusivo per tutti, che permetta lo svolgimento in piena autonomia delle attività lavorative, indipendentemente da qualsiasi disabilità. A livello globale sono presenti 2.129 colleghi con disabilità. Il tema è particolarmente rilevante per l'Italia (1.568 colleghi con disabilità, circa il 74% del Gruppo).

Con l'adesione di Enel all'iniziativa globale "Valuable 500" nel 2019, il tema è diventato oggetto di grande attenzione portando nel 2020 al lancio del progetto globale "Value for Disability", finalizzato a cogliere il potenziale di business e a promuovere l'inclusione di colleghi e clienti con disabilità attraverso l'ideazione di specifici piani di azione globali

(1) https://www.enel.com/content/dam/enel-com/documenti/investitori/sostenibilita/enel-statement-against-arassment.pdf.

(2) Dal 2022 il dato include iniziative che coinvolgono solo istituti primari e secondari.

e locali. Tutti i Paesi con almeno un collega con disabilità hanno un focal point di riferimento per raccogliere e rispondere alle esigenze specifiche e ideare iniziative dedicate, come previsto dalla Policy Diversità e Inclusione. Molti Paesi hanno inoltre organizzato iniziative per valorizzare la dimensione interculturale, l'intergenerazionalità e la dimensione LGBTQ+.

Infine, per promuovere la cura di tutte le persone nelle situazioni di vita che hanno impatto sul lavoro, prosegue l'estensione nei diversi Paesi del progetto MaCro@Work Caring Program per i colleghi con malattie croniche e il Parental Program a supporto dell'esperienza parentale in tutto il Gruppo.

La tabella di seguito mostra l'impegno di Enel sulla diversità e inclusione, esponendo l'incidenza del personale con disabilità, il numero delle donne manager e middle manager e il rapporto tra retribuzione media base delle donne rispetto agli uomini.

Diversità e inclusione

2022 2021 2022-2021
Incidenza del personale disabile o appartenente a categorie protette % 3,3 3,2 0,1 3,1%
Donne manager e middle manager n. 4.462 4.163 299 7,2%
Percentuale di donne manager e middle manager % 31,8 30,6 1,2 3,9%
Percentuale di donne nei piani di successione manageriale % 46,1 42,7 3,4 8,0%
Percentuale di donne nei piani di successione dei top manager % 50,0 - 50,0 -
Rapporto tra stipendio base e retribuzione:
Rapporto stipendio base donne/uomini: % 104,7 104,8 -0,1 -0,1%
- manager % 83,9 84,6 -0,7 -0,8%
- middle manager % 92,8 94,2 -1,4 -1,5%
- white collar % 88,8 88,4 0,4 0,5%
- blue collar % 125,0 111,2 13,8 12,4%
Rapporto retribuzione base donne/uomini: % 105,4 105,1 0,3 0,3%
- manager % 80,7 81,1 -0,4 -0,5%
- middle manager % 91,9 93,2 -1,3 -1,4%
- white collar % 89,3 88,4 0,9 1,0%
- blue collar % 125,4 112,0 13,4 12,0%

Salute e sicurezza sul lavoro

La salute, la sicurezza e l'integrità psicofisica delle persone rappresentano per Enel il bene più prezioso da tutelare in ogni momento della vita. È proprio in quest'ottica che Enel si impegna quindi a sviluppare e promuovere una solida cultura della sicurezza, che garantisca un ambiente di lavoro sano e privo di pericoli per tutti coloro che lavorano con e per il Gruppo.

L'impegno costante di ognuno, l'integrazione della sicurezza nei processi e nella formazione, la segnalazione e l'analisi degli eventi, il rigore nella selezione e nella gestione delle ditte appaltatrici, i continui controlli sulla qualità, la condivisione delle esperienze e il confronto con i top player internazionali sono gli elementi fondanti della cultura della sicurezza.

La tutela della salute e della sicurezza delle nostre persone è una responsabilità di chiunque lavori in Enel. Per questo, come previsto nella Stop Work Policy del Gruppo, sia il personale dipendente sia il personale delle imprese appaltatrici è tenuto a fermare tempestivamente qualsiasi attività che potrebbe mettere a rischio la propria salute e sicurezza o quella degli altri o, analogamente, che possa provocare un danno all'ambiente, inteso come compromissione della qualità delle sue componenti.

Ogni Linea di Business del Gruppo è dotata di un proprio Sistema di Gestione della Salute e della Sicurezza conforme allo standard internazionale ISO 45001. Il Sistema di Gestione si basa sull'identificazione dei pericoli, sulla valutazione qualitativa e quantitativa dei rischi, sulla pianificazione e attuazione delle misure di prevenzione e protezione, nonché sulla verifica dell'efficacia delle stesse, sulle eventuali azioni correttive e sulla preparazione delle squadre operative.

La tabella di seguito espone i principali indicatori relativamente alla sicurezza sul lavoro.

EMARKET
SDIR
CERTIFIED
2021 2022-2021
Numero di ore lavorate milioni di ore 427,847 423,362 4,486 1,1%
Enel milioni di ore 123,624 123,421 0,203 0,2%
Imprese appaltatrici milioni di ore 304,223 299,940 4,282 1,4%
Numero di infortuni totali (TRI)(1) n. 962 1.212 (250) -20,6%
Enel n. 153 157 (4) -2,5%
Imprese appaltatrici n. 809 1.055 (246) -23,3%
Indice di frequenza infortuni (TRI FR)(2) i 2,25 2,86 (0,61) -21,3%
Enel i 1,25 1,27 (0,02) -1,6%
Imprese appaltatrici i 2,66 3,52 (0,86) -24,4%
Numero di infortuni mortali (FAT) n. 6 9 (3) -33,3%
Enel n. 1 3 (2) -66,7%
Imprese appaltatrici n. 5 6 (1) -16,7%
Indice di frequenza infortuni mortali (FAT FR) i 0,014 0,021 (0,007) -33,3%
Enel i 0,008 0,024 (0,016) -66,7%
Imprese appaltatrici i 0,016 0,020 (0,004) -20,0%
Numero di infortuni "Life Changing Accidents" (LCA)(3) n. 2 4 (2) -50,0%
Enel n. - 1 (1) -
Imprese appaltatrici n. 2 3 (1) -33,3%
Indice di frequenza infortuni "Life Changing Accidents" (LCA) i 0,005 0,009 (0,004) -44,4%
Enel i - 0,008 (0,008) -
Imprese appaltatrici i 0,007 0,010 (0,003) -30,0%
Indice di frequenza infortuni con giorni persi (ACC>3 FR)(4) i 0,36 0,43 (0,07) -16,3%
Enel i 0,48 0,49 (0,01) -2,0%
Imprese appaltatrici i 0,31 0,40 (0,09) -22,5%
Indice di frequenza infortuni con giorni persi (LTI FR)(5) i 0,50 0,65 (0,15) -23,1%
Enel i 0,56 0,68 (0,12) -17,6%
Imprese appaltatrici i 0,48 0,64 (0,16) -25,0%
Indice di frequenza degli High Potential Accident (HPO FR)(6) i 0,072 0,094 (0,022) -23,4%
Enel i 0,057 0,065 (0,008) -12,3%
Imprese appaltatrici i 0,079 0,107 (0,028) -26,2%

(1) Total Recordable Injury (TRI): comprendono tutti gli eventi infortunistici che hanno provocato lesioni, sono comprensivi degli infortuni che hanno comportato giorni di assenza dal lavoro LTI e dei First Aid (medicazioni) ovvero gli infortuni che non hanno richiesto giorni di assenza dal lavoro.

(2) Il Total Recordable Injury Frequency Rate (TRI FR), così come tutti i Frequency Rate dei diversi tipi di eventi, è calcolato rapportando il numero degli eventi alle ore lavorate espresse in milioni.

(3) Life Changing Accidents (LCA): sono gli infortuni che hanno provocato conseguenze sulla salute tali da cambiare per sempre la vita di una persona (per es., amputazioni di arti, paralisi, ustioni estese e visibili ecc.). Si segnala che dal ciclo di reporting 2021 l'indicatore Life Changing Accident ha sostituito l'indicatore sugli High Consequence Injury in seguito a un lavoro di standardizzazione dell'informativa di sicurezza aziendale; pertanto, i valori 2020 e 2019 sono stati ricalcolati con la nuova metodologia.

(4) Indice di frequenza infortuni con giorni persi: è calcolato considerando gli infortuni che hanno provocato più di tre giorni di assenza complessiva dal lavoro. (5) Lost Time Injuries Frequency Rate (LTI FR): è calcolato con tutti gli infortuni che hanno provocato almeno un giorno di assenza dal lavoro rapportati alle ore lavorate espresse in milioni.

(6) High Potential Accidents Frequency Rate (HPO FR): è calcolato con tutti gli infortuni che, per dinamica, hanno la potenzialità di causare un evento Life Changing o Fatale, rapportati alle ore lavorate espresse in milioni.

Rispetto all'anno precedente, nel 2022 si evidenzia un'importante riduzione di tutti gli indici infortunistici, in rapporto a un numero di ore lavorate quasi costante (+1,1%). Nel 2022 il Total Recordable Injury Frequency Rate (TRI FR) è diminuito rispetto al 2021 del 21,3% attestandosi a circa 2,2 eventi infortunistici ogni milione di ore lavorate. Questa diminuzione si riscontra sia nel personale Enel (-1,6%) sia nel personale delle imprese appaltatrici (-24,4%).

Relazioni responsabili con le comunità

N. (mln) 2022 2021 2022-2021
Accesso all'energia accessibile e pulita 15,6 13,2 2,4
Istruzione di qualità, equa e inclusiva 3,7 3,0 0,7
Lavoro dignitoso e crescita economica 4,9 3,7 1,2

Instaurare relazioni solide e durature nel tempo con le comunità locali rappresenta un pilastro fondamentale della strategia del Gruppo, alla base di un modello di sviluppo e gestione del business che non lasci indietro nessuno e sia in grado di creare valore condiviso nel lungo periodo per tutti gli stakeholder. L'approccio è declinato lungo l'intera catena del valore e si articola su sei passaggi principali come l'analisi dei contesti già nella fase iniziale dei progetti di business, la mappatura e analisi degli stakeholder e delle loro priorità, l'elaborazione della matrice di materialità, per poi pianificare e gestire progetti di sostenibilità che vengono valutati in diverse fasi di realizzazione del progetto. Nell'approccio sono inclusi anche i modelli di cantieri e impianti sostenibili. Ulteriore evoluzione è costituita dall'estensione di tale approccio anche nel disegno, nello sviluppo e nella fornitura di servizi e prodotti energetici, oltre che nell'innovazione dei processi che passa attraverso l'utilizzo delle nuove tecnologie per contribuire alla costruzione di comunità sempre più circolari, inclusive e sostenibili.

In linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG), Enel contribuisce concretamente al progresso sostenibile dei territori. Un impegno pienamente integrato nel nostro purpose e nei valori aziendali, dall'ampliamento delle infrastrutture ai programmi di istruzione e formazione professionale, ai progetti ideati per sostenere attività culturali ed economiche. Iniziative specifiche sono state volte a promuovere l'accesso all'energia, l'elettrificazione rurale e suburbana, affrontare la povertà energetica e promuovere l'inclusione sociale per le categorie più deboli della popolazione, impiegando anche nuove tecnologie e approcci di economia circolare, adottando una strategia che incorpori pienamente la sostenibilità nel proprio modello di business e attività. Diverse le iniziative sviluppate a livello globale per la tutela della biodiversità, coerentemente con la strategia di decarbonizzazione di Gruppo.

In particolare, due sono le grandi sfide: una transizione equa e sostenibile e la ripresa post-pandemica.

La transizione energetica rappresenta un importante acceleratore di crescita e modernizzazione dell'industria, grazie alle potenzialità che offre in termini di sviluppo economico, benessere, qualità della vita ed eguaglianza. Per cogliere queste opportunità sono necessarie politiche lungimiranti, che assicurino una transizione giusta e inclusiva e che tenga conto in particolare delle esigenze delle categorie sociali più esposte al cambiamento. Enel è convinta che per generare un profitto durevole occorra condividere valore con l'intero contesto in cui si opera.

Con il perdurare della pandemia da COVID-19 è continuato l'impegno a sostegno delle comunità, attivando iniziative specifiche sul recupero socioeconomico attraverso lo sviluppo di marketplace locali, favorendo l'accesso al credito e la promozione di modelli di business inclusivi a sostegno delle fasce più deboli della popolazione, con particolare attenzione alle persone in condizioni vulnerabili dal punto di vista fisico, sociale ed economico. Molti i progetti anche in tema di digitalizzazione per sostenere la connettività nelle aree rurali, e l'alfabetizzazione informatica, incoraggiare la partecipazione delle donne nelle materie STEM, sviluppare piattaforme di e-commerce e soluzioni online od offline a impatto positivo per le economie locali.

Nel 2022 sono stati realizzati oltre 2.300 progetti di sostenibilità con un coinvolgimento di più di 6,3 milioni di beneficiari nei diversi Paesi in cui Enel è presente. In linea con gli SDG, i progetti riguardano l'ampliamento delle infrastrutture, programmi di istruzione e formazione professionale, progetti di supporto alle attività culturali ed economiche, promozione dell'accesso all'energia, elettrificazione rurale e suburbana, la povertà energetica e la promozione dell'inclusione sociale per le categorie più vulnerabili della popolazione. Leva fondamentale per la realizzazione di tali progetti è il ricorso a oltre 1.200 partnership attive a livello internazionale con organizzazioni non-profit, imprese sociali, startup e istituzioni radicate sul territorio.

Un approccio che porta alla realizzazione di una vasta gamma di progetti in diversi ambiti, anche grazie all'attivazione di ecosistemi virtuosi come la piattaforma Open Innovability®, che si basa sull'apertura e la condivisione, facilitando e promuovendo l'identificazione di idee e soluzioni sociali innovative.

Il coinvolgimento delle comunità locali è fondamentale per sviluppare un dialogo costruttivo che possa contribuire fattivamente a fronteggiare le sfide poste dagli impatti sociali della decarbonizzazione dell'economia e identificare interventi efficaci per rispondere a bisogni locali in sinergia con gli obiettivi aziendali.

Catena di fornitura sostenibile

2022 2021 2022-2021
Fornitori attivi n. 20.434 11.311 9.123 80,7%
Fornitori (FTE) n. 172.854 170.421 2.433 1,4%
Fornitori qualificati valutati su aspetti ESG % 99 99 - -
Fornitori qualificati e valutati su aspetti sociali (compresi diritti umani
e salute e sicurezza) per tutti i gruppi merceologici
% 99 99 - -
Fornitori qualificati e valutati su aspetti ambientali per tutti i gruppi
merceologici
% 99 99 - -

In Enel, alla base dei processi di acquisto ci sono comportamenti orientati a reciproca lealtà, trasparenza e collaborazione. Ai fornitori viene chiesto non solo di garantire i necessari standard qualitativi ma anche di impegnarsi ad adottare le migliori pratiche in termini di diritti umani e ambiente.

Tale proposito viene perseguito all'interno di riferimenti chiari in termini di codici di condotta, tra cui la Policy sui Diritti Umani di Gruppo, il Codice Etico, il Piano "Tolleranza Zero alla Corruzione" e i programmi globali di compliance.

Nel 2022 il numero totale di fornitori con cui è stato stipulato un contratto è pari a oltre 6.213.

In tutte le fasi di approvvigionamento, vale a dire nella fase di qualificazione, nel processo di gara e contrattazione e nella fase di monitoraggio della performance sono previste valutazioni di aspetti ambientali, sociali e di governance. Il sistema globale di qualificazione dei fornitori di Enel (al 31 dicembre 2022 circa 31.400 qualificazioni attive) consente, infatti, una valutazione accurata delle imprese che intendono partecipare alle procedure di appalto, attraverso l'analisi dei requisiti tecnici, economico-finanziari, legali, ambientali, relativi a diritti umani (tra cui di salute e sicurezza), ed etici e di onorabilità. Il possesso dei requisiti da parte dell'impresa deve essere garantito durante tutta la durata della qualificazione e, a tal fine, le imprese già incluse nell'Albo dei Fornitori Qualificati di Enel sono costantemente monitorate, per eventi che riguardano sia la Società stessa sia i suoi principali esponenti, principalmente attraverso l'utilizzo di banche dati esterne. Per quanto riguarda il processo di gara e di contrattazione, in linea con l'impegno di Enel di introdurre aspetti legati alla sostenibilità, l'Azienda si è dotata di un processo strutturato di definizione di "requisiti e fattori premianti di sostenibilità (K)" che possono essere utilizzati dalle diverse unità di acquisto e di monitoraggio durante tutto il periodo di esecuzione del contratto. Il processo prevede la presenza di due "Library", in cui sono catalogati tutti i requisiti e K di sostenibilità raggruppati nelle macrocategorie di certificazioni, aspetti ambientali, di circolarità e sociali. Sono state definite, inoltre, specifiche clausole contrattuali, inserite in tutti i contratti di lavori, servizi e forniture e aggiornate periodicamente per tenere in considerazione i diversi adeguamenti normativi e allinearci alle migliori pratiche internazionali.

Le condizioni generali di contratto fanno riferimento alle vigenti normative in materia retributiva, contributiva, assicurativa e fiscale, con riferimento a tutti i lavoratori impiegati a qualsiasi titolo nell'esecuzione del contratto da parte del fornitore. Inoltre, vengono richiamati esplicitamente i princípi di cui alle Convenzioni ILO e gli obblighi di legge in tema di parità di trattamento, divieto di discriminazione, abusi e molestie, libertà sindacale, associazione e rappresentanza, rifiuto del lavoro forzato, sicurezza e tutela ambientale e condizioni igienico-sanitarie. Nel caso di conflitto tra fonti normative, prevalgono quelle più restrittive. Le prestazioni dei fornitori sono oggetto di attività di analisi e monitoraggio lungo l'intero processo di approvvigionamento. In particolare, tra i sistemi di monitoraggio eseguiti durante l'esecuzione del contratto troviamo il Supplier Performance Management (SPM) il cui obiettivo, in ottica di collaborazione con i nostri fornitori, è non solo di intraprendere eventuali azioni correttive in fase di esecuzione contrattuale, ma anche di incentivare un percorso di miglioramento grazie ad azioni che premino le migliori pratiche. Il processo si basa su una rilevazione obiettiva e sistematica di dati e informazioni relativi all'esecuzione della prestazione oggetto del contratto. Tali dati sono utilizzati per elaborare specifici indicatori, detti anche categorie (Qualità, Puntualità, Salute e Sicurezza, Ambiente, Diritti Umani & Correttezza, Innovazione & Collaborazione), che, combinati in una media ponderata, costituiscono l'indice di Supplier Performance (SPI).

Attraverso il processo di SPM sono stati monitorati nell'ultimo anno 701 gruppi merceologici e 7.666 fornitori (rispetto a 698 gruppi merceologici e circa 6.782 fornitori nel 2021).

Sono proseguiti nel corso del 2022 gli incontri con i fornitori con focus inerenti a temi di sostenibilità, con specifico riferimento alla tutela della salute e sicurezza, in quanto partner indispensabili per progredire in maniera sostenibile nell'intero contesto in cui il Gruppo opera.

Ricerca e sviluppo

Enel SpA non svolge direttamente attività di ricerca e sviluppo in quanto, nell'ambito del Gruppo, tale attività viene svolta da alcune società controllate e collegate.

Innovazione

In linea con la visione di Open Power, il Gruppo promuove un approccio di innovazione aperta per affrontare le sfide della transizione energetica. Il modello di Open Innovation consente di collegare tutte le aree dell'azienda con startup, partner industriali, piccole e medie imprese (PMI), centri di ricerca, università e imprenditori - anche attraverso l'utilizzo di piattaforme di crowdsourcing - per affrontare le sfide del business, tenendo conto dei driver del Piano Strategico del Gruppo. L'Azienda ha all'attivo numerosi accordi di partnership di innovazione che, oltre ai campi d'azione tradizionali legati alle energie rinnovabili e alla generazione convenzionale, hanno promosso lo sviluppo di nuove soluzioni per l'e-mobility, le microgrid, l'efficienza energetica e l'industrial Internet of Things (IoT).

La strategia di innovazione di Enel fa leva sulla piattaforma online di crowdsourcing openinnovability.com e su una rete globale di 10 Innovation Hub (di cui 3 sono anche Lab) e 22 Lab (di cui 3 dedicati alle startup), che consolida il nuovo modello di collaborazione con le startup e le PMI. Queste ultime propongono soluzioni innovative e nuovi modelli di business ed Enel mette a disposizione le proprie competenze, le strutture per il collaudo e una rete globale di partner per supportarne lo sviluppo e l'eventuale scale-up. Gli Hub sono situati negli ecosistemi di innovazione più rilevanti per il Gruppo (Catania, Pisa, Milano, Silicon Valley, Boston, Rio de Janeiro, Madrid, Barcellona, Santiago del Cile, Tel Aviv), gestiscono relazioni con tutti gli attori coinvolti nelle attività di innovazione e costituiscono la principale fonte di scouting di startup e PMI innovative, con l'obiettivo di rispondere alle esigenze di innovazione poste dalle Linee di Business. Nel settembre 2022 Enel ha inaugurato il nuovo AI & Robotics Lab di Tel Aviv, specializzato nello sviluppo dell'intelligenza artificiale e della robotica per le energie rinnovabili e le reti elettriche.

Inoltre, nel 2022 Enel è stata una delle prime aziende al mondo ad adottare volontariamente lo standard ISO 56002 per la gestione dell'innovazione. Lo standard ISO 56002 fa parte della più ampia serie di norme ISO 56000 e copre tutti gli aspetti della gestione dell'innovazione, dalla nascita di un'idea alla sua implementazione su scala globale, e consente di aumentare l'efficacia dell'innovazione e le opportunità di business, creando le condizioni per una cultura dell'innovazione diffusa che stimoli la creatività dei dipendenti e degli stakeholder e favorisca l'emergere di nuove proposte di valore in linea con gli sviluppi del mercato.

Dallo scorso anno è stata avviata a livello di Gruppo l'integrazione della Open Innovation Culture e dell'Agile Transformation con l'obiettivo di fornire al business un supporto a 360 gradi, dalla generazione dell'idea alla fase di implementazione dei progetti, utilizzando metodologie Innovation e Agile come driver chiave per creare un vantaggio competitivo e portare a un'ottimizzazione dei costi nel tempo.

Nel 2022 sono proseguite le attività delle community di innovazione, gruppi di lavoro trasversali nati per affrontare in modo innovativo le questioni più rilevanti per il business e le nuove tecnologie al fine di creare valore per il Gruppo. Alle community già esistenti di energy storage, blockchain, droni, accumulo di energia, metaverso, robotica, sensori e quantum computing, si sono aggiunte altre Innovation Community, come quelle relative ai cosiddetti wearable (dispositivi indossabili), alla manifattura additiva, alla monetizzazione dei dati, all'intelligenza artificiale e al machine learning, ai materiali e all'idrogeno. Le community monitorano continuamente i potenziali miglioramenti tecnologici o condividono nuovi modelli di business utili, servizi a valore aggiunto o casi d'uso per tipi di tecnologia che potrebbero essere implementati in diverse aree del Gruppo Enel.

Nell'ambito delle attività di innovazione, nel 2022 sono stati lanciati 194 Proof of Concept (168 nel 2021), per testare soluzioni innovative, mentre 60 soluzioni innovative (46 nel 2021) sono in fase di scale-up e sono stati investiti 104,5 milioni di euro (comprensivi del costo del personale) in innovazione.

Digitalizzazione

Nel 2022, le attività di innovation in tema di cyber security hanno beneficiato della rete degli Innovation Hub, così come del loro portfolio di startup e delle partnership siglate a livello di Gruppo.

Queste interconnessioni hanno contribuito alla condivisione di best practice e modelli operativi, così come alla costruzione e al potenziamento di canali di info-sharing. Si riportano di seguito, pertanto, le principali iniziative in ambito:

  • analisi di soluzioni basate sulla Quantum Key Distribution e su algoritmi di encryption Quantum safe per meglio comprendere come ovviare agli attuali modelli di encryption messi in pericolo dal futuro aumento di capacità computazionale offerto dal quantum computing;
  • servizi e soluzioni a supporto dello sviluppo software per analizzare il codice opensource e librerie software di terze parti, sia dal punto di vista delle eventuali vulnerabilità sia dal punto di vista delle licenze d'uso;
  • analisi di soluzioni di browser isolation (isolamento del browser dalla rete per evitare che questo diventi porta di ingresso di azioni e manovre malevole) e di sicurezza sul

browser per comprendere la resilienza delle tecniche di protezione centrali verso quelle distribuite;

  • soluzioni di virtual authentication basate su Machine Learning e Artificial Intelligence per device con basse capacità computazionali distribuiti;
  • servizi per l'identificazione di vulnerabilità negli asset e nei servizi di terze parti utilizzate dall'organizzazione che possano minare la sicurezza dell'organizzazione stessa (external attack surface);
  • soluzioni che sfruttano le più elevate potenzialità di Artificial Intelligence e Machine Learning poste a servizio del potenziamento delle capability di detection delle minacce informatiche e dell'automazione del processo di analisi, correlazione e risposta agli incidenti;
  • soluzioni per l'identificazione di vulnerabilità presenti su asset e device (dispositivi mobili, IoT, web application ecc.) con l'ausilio di tecniche innovative;
  • revisione di ambienti industriali attraverso l'implementazione di un processo di identificazione di vulnerabilità con script senza impatti sugli ambienti in esercizio.

Principali rischi e opportunità

Enel SpA, nella propria funzione di holding industriale, è esposta ai medesimi rischi connessi al business del Gruppo. A tal riguardo, Enel si è dotata di un sistema di controllo interno e di gestione dei rischi (SCIGR) in linea con le raccomandazioni del Codice di Corporate Governance.

Inoltre, ha adottato un modello di risk governance basato su alcuni "pilastri" e una tassonomia omogenea dei rischi (c.d. "risk catalogue") che ne agevola la gestione e la rappresentazione organica.

I "pilastri" della risk governance

Enel ha adottato un framework di riferimento in materia di risk governance che viene declinato in maniera puntuale mediante specifici presídi di gestione, monitoraggio, controllo e reporting per ciascuna delle categorie di rischio individuate.

Il modello di risk governance del Gruppo è in linea con le migliori pratiche nazionali e internazionali di gestione dei rischi e si fonda sui seguenti pilastri:

Il "risk catalogue" di Gruppo

Enel si è dotata di un "risk catalogue" che rappresenta il punto di riferimento per tutte le strutture aziendali coinvolte nei processi di gestione e di monitoraggio dei rischi. L'adozione di un linguaggio comune agevola la mappatura e la rappresentazione organica dei rischi in tutti i perimetri, permettendo così l'identificazione delle principali tipologie di rischio che influiscono sui processi aziendali e dei ruoli delle unità organizzative coinvolte nella loro gestione. Nell'ambito del suddetto "risk catalogue", le tipologie di rischio sono raggruppate in macrocategorie, che comprendono, come di seguito rappresentato, i rischi strategici, finanziari e operativi, i rischi di (non) compliance, i rischi legati alla governance e alla cultura nonché alla tecnologia digitale.

Rischi strategici

Rientrano in questa categoria i seguenti rischi.

Evoluzioni legislative e regolatorie

Il Gruppo si trova a operare in mercati regolamentati e il cambiamento delle regole di funzionamento dei vari sistemi, nonché le prescrizioni e gli obblighi che li caratterizzano, influiscono sull'andamento della gestione dovuti all'aumento della complessità aziendale e dei risultati della Holding.

A fronte dei rischi che possono derivare da fattori regolatori, si è operato per intensificare i rapporti con gli organismi di governo e regolazione locali adottando un approccio di trasparenza, comunicazione, collaborazione e proattività nell'affrontare e rimuovere le fonti di instabilità dell'assetto legislativo e regolamentare. In tale contesto Enel ha deciso di istituire specifiche Funzioni aziendali che monitorano le tematiche rilevanti legate all'evoluzione normativa e regolamentare a livello locale, nazionale e internazionale

Tendenze macroeconomiche e geopolitiche

La forte presenza internazionale del Gruppo se da un lato apporta un aumento e una diversificazione delle opportunità di business, dall'altra comporta rischi per l'esposizione alla variazione del contesto macroeconomico e finanziario globale dei flussi di cassa e degli asset aziendali. Tra i fattori di rischio idiosincratico sono presenti la volatilità dei cambi e il mutamento delle condizioni economiche, politiche, sociali e finanziarie nei vari Paesi di presenza. A ciò si aggiungono rischi globali relativi a possibili nuove crisi sanitarie e conflitti militari, come il recente conflitto militare tra Russia e Ucraina, che hanno già avuto un impatto negativo sulle prospettive di crescita a breve-medio termine a livello mondiale, e che potranno avere impatti sulla futura continuità degli approvvigionamenti, sui prezzi dei materiali e/o delle materie prime, sulle migrazioni, e sulle attività

  • Evoluzioni legislative e regolatorie
  • Tendenze macroeconomiche e geopolitiche
  • Cambiamenti climatici
  • Panorama competitivo

produttive dei singoli Paesi. Questi fattori sono pertanto valutati in base agli impatti strettamente legati alle matrici economiche, sociali ed energetiche dei singoli Paesi.

Cambiamenti climatici

Per identificare in maniera strutturata e coerente con le raccomandazioni della TCFD le principali tipologie di rischio e di opportunità e gli impatti sul business a essi associati, è stato adottato un framework che rappresenta in maniera esplicita le principali relazioni tra variabili di scenario e tipologie di rischio e opportunità, indicando le modalità di gestione strategiche e operative che considerano anche misure di mitigazione e adattamento.

Si identificano due principali macrocategorie di rischi/ opportunità: quelle derivanti dall'evoluzione delle variabili fisiche e quelle derivanti dall'evoluzione degli scenari di transizione.

I rischi fisici derivanti dal cambiamento climatico si possono classificare come fenomeni acuti (ovvero eventi estremi) e cronici: i primi sono legati al verificarsi di condizioni meteoclimatiche di estrema intensità, i secondi a cambiamenti graduali ma strutturali nelle condizioni climatiche. Gli eventi estremi potrebbero esporre a potenziale indisponibilità di asset e infrastrutture, costi di ripristino, disagi per i clienti ecc. Il mutamento cronico delle condizioni climatiche potrebbe esporre, invece, il Gruppo ad altri rischi od opportunità: per esempio, variazioni strutturali della temperatura potrebbero provocare variazioni della domanda elettrica ed effetti sulla produzione, mentre variazione della piovosità o ventosità potrebbero impattare il business del Gruppo in termini di minore o maggiore producibilità. Le attività di valutazione dei fenomeni climatici fisici consentono di implementare una strategia di adattamento mirata al potenziamento della capacità di gestire gli eventi avversi (Response Management), l'aumento della resilienza degli asset, compreso il design dei nuovi progetti (Resiliency Measure), e l'identificazione di nuove opportunità e opzioni di business.

Con riferimento al processo di transizione energetica ver-

so un modello più sostenibile e caratterizzato da una progressiva elettrificazione e riduzione delle emissioni di CO2, coerentemente con la strategia di decarbonizzazione del Gruppo, esistono rischi ma soprattutto opportunità legati sia al mutamento del contesto regolatorio e normativo sia ai trend di sviluppo tecnologico, di elettrificazione e ai conseguenti sviluppi di mercato, con potenziali effetti anche sui prezzi delle commodity e dell'energia.

Panorama competitivo

I mercati e i business nei quali il Gruppo è presente sono interessati da processi di progressiva e crescente competizione ed evoluzione, da un punto vista sia tecnologico sia di regolamentazione, con tempistiche differenti da Paese a Paese.

Come risultato di questi processi, Enel è esposta a una crescente pressione competitiva ed, essendo l'elettricità il vettore di questo secolo, la competizione aumenta anche a opera di settori contigui, offrendo, d'altro canto, la possibilità alle utility di poter affacciarsi su nuovi business.

L'analisi del panorama competitivo è uno degli elementi fondamentali dell'analisi del contesto in cui il Gruppo opera e definisce le sue ambizioni di business. I rischi legati alle tendenze evolutive del mercato vengono mitigati anche dal monitoraggio periodico delle performance comparate a livello industriale e finanziario dei competitor. L'attività di assessment è svolta mediante un framework finalizzato a (i) identificare i competitor e i peer più rilevanti, (ii) ad analizzarne i risultati, i principali driver di business, gli obiettivi strategici e industriali, (iii) e a comprenderne il posizionamento attuale e prospettico.

Rischi finanziari

Nell'esercizio della sua attività la Società è esposta a diversi rischi di natura finanziaria, anche in considerazione della funzione di tesoreria centrale svolta per il Gruppo che, se non opportunamente mitigati, possono direttamente in-

Enel ha adottato un sistema di governance dei rischi finanziari che prevede la presenza di specifici Comitati interni cui spettano le attività di indirizzo strategico e di supervisione della gestione dei rischi, nonché la definizione e l'applicazione di specifiche policy, che definiscono i ruoli e le responsabilità per i processi di gestione, monitoraggio e controllo dei rischi nel rispetto del principio della separazione organizzativa fra le strutture preposte alla gestione e quelle responsabili del monitoraggio e del controllo dei rischi.

La governance dei rischi finanziari prevede, inoltre, la definizione di un sistema di limiti operativi, per ogni rischio, periodicamente monitorati dalle unità deputate al controllo dei rischi. Il sistema di limiti costituisce un supporto alle decisioni del management finalizzato al raggiungimento degli obiettivi tenendo sempre conto del trade off rischio/ opportunità.

Per un maggiore approfondimento sulla gestione dei rischi finanziari si rimanda alla nota 33 "Risk management" del Bilancio di esercizio.

fluenzarne il risultato. Essi includono il rischio di tasso di cambio, il rischio di tasso di interesse, il rischio di credito e controparte e il rischio di liquidità.

  • Tasso di interesse
  • Tasso di cambio
  • Rischio di credito e controparte
  • Rischio di liquidità

Tasso di interesse

La Società è esposta al rischio che variazioni del livello dei tassi di interesse comportino variazioni inattese degli oneri finanziari netti o del valore di attività e passività finanziarie valutate al fair value.

L'esposizione al rischio di tasso di interesse deriva principalmente dalla variabilità delle condizioni di finanziamento, in caso di accensione di un nuovo debito, e dalla variabilità dei flussi di cassa relativi agli interessi prodotti dalla porzione di debito a tasso variabile.

La politica di gestione del rischio di tasso di interesse mira al contenimento degli oneri finanziari e della loro volatilità mediante l'ottimizzazione del portafoglio di passività finanziarie e la stipula di contratti finanziari derivati sui mercati OTC.

Il controllo del rischio attraverso specifici processi e indicatori consente di limitare i possibili impatti finanziari avversi e, al contempo, di ottimizzare la struttura del debito con un adeguato livello di flessibilità che garantisca il mantenimento della solidità e dell'equilibrio della struttura finanziaria.

Tasso di cambio

In ragione della diversificazione geografica e dell'accesso ai mercati internazionali per l'emissione di strumenti di debito, la Società è esposta al rischio che variazioni dei tassi di cambio tra la divisa di conto e le altre divise generino variazioni inattese delle grandezze economiche e patrimoniali riportate nei rispettivi bilanci di esercizio.

L'esposizione al rischio di tasso di cambio è principalmente legata al dollaro statunitense e deriva dai flussi di cassa relativi a investimenti, a dividendi derivanti da consociate estere, a flussi relativi alla compravendita di partecipazioni e dalle attività e passività finanziarie.

La politica di gestione del rischio di tasso di cambio è orientata alla copertura sistematica delle esposizioni alle quali è soggetta la Società.

Appositi processi operativi garantiscono la definizione e l'attuazione di opportune strategie di hedging, che tipicamente prevedono l'impiego di contratti finanziari derivati stipulati sui mercati OTC.

Il controllo del rischio attraverso specifici processi e indicatori consente di limitare i possibili impatti finanziari avversi e, al contempo, di ottimizzare la gestione dei flussi di cassa dei portafogli gestiti.

Rischio di credito e controparte

La Società è esposta al rischio di credito e controparte, inteso come l'eventualità che un peggioramento del merito creditizio delle controparti di operazioni di natura finanziaria causi effetti avversi sul valore atteso della posizione creditoria. L'esposizione al rischio di credito e di controparte è riconducibile sostanzialmente alle attività di negoziazione di strumenti derivati, depositi bancari e più in generale di strumenti finanziari. La mitigazione del rischio è perseguita attraverso la diversificazione di portafoglio (prediligendo controparti con merito creditizio elevato), nonché l'adozione di specifici framework contrattuali standardizzati che prevedono clausole di mitigazione del rischio (per es., netting) ed eventualmente lo scambio di cash collateral. Il processo di controllo basato su specifici indicatori di rischio e, dove possibile, di limiti consente di assicurare che gli impatti economico-finanziari, legati al possibile deterioramento del merito creditizio, siano contenuti entro livelli sostenibili. Grazie alla politica di gestione e monitoraggio del rischio adottata da Enel, non si rilevano variazioni significative delle esposizioni finanziarie e dello standing.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità è il rischio che la Società, pur essendo solvibile, non sia in grado di far fronte tempestivamente ai propri impegni, o che sia in grado di farlo solo a condizioni economiche sfavorevoli a causa di situazioni di tensione o crisi sistemica (per es., credit crunch, crisi del debito sovrano ecc.) o della mutata percezione della sua rischiosità da parte del mercato.

Tra i fattori che definiscono la rischiosità percepita dal mercato, il merito creditizio, assegnato a Enel dalle agenzie di rating, riveste un ruolo determinante poiché influenza la sua possibilità di accedere alle fonti di finanziamento e le relative condizioni economiche. Un peggioramento di tale merito creditizio potrebbe, pertanto, costituire una limitazione all'accesso al mercato dei capitali e/o un incremento del costo delle fonti di finanziamento, con conseguenti effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria di Enel.

Nel corso del 2022 il profilo di rischio di Enel ha subíto variazioni rispetto a dicembre 2021 soltanto per Fitch, passando da "A-" con outlook stabile a "BBB+" con outlook stabile; si conferma "BBB+" con outlook stabile secondo Standard & Poor's e "Baa1" con outlook stabile secondo Moody's.

La politica di gestione del rischio di liquidità di Enel è finalizzata al mantenimento di disponibilità liquide sufficienti a far fronte agli impegni attesi per un determinato orizzonte temporale senza far ricorso a ulteriori fonti di finanziamento, nonché al mantenimento di una riserva prudenziale di liquidità, sufficiente a far fronte a eventuali impegni inattesi. Inoltre, al fine di rispettare gli impegni di medio e lungo termine, Enel persegue una strategia di gestione dell'indebitamento che prevede una struttura diversificata delle fonti di finanziamento, cui ricorre per la copertura dei propri fabbisogni finanziari, e un profilo di scadenze equilibrato.

Relativamente all'incremento del prezzo del gas, avvenuto nel 2022 a seguito del conflitto russo-ucraino, questo ha avuto impatti sulle marginazioni aventi a oggetto i derivati su commodity, che hanno raggiunto livelli mai toccati in precedenza. L'indice di rischio di liquidità, monitorato per il Gruppo, si conferma a fine anno ampiamente entro i limiti fissati per l'anno 2022 a dimostrazione della resilienza del Gruppo anche in situazioni di forte crisi di liquidità causata da eventi straordinari e non prevedibili.

Tecnologia digitale

I rischi ricondotti in questa categoria sono descritti nei seguenti paragrafi.

  • Cyber security
  • Digitalizzazione, efficacia IT e continuità del servizio

Cyber security

La velocità dello sviluppo tecnologico, suscettibile di generare sfide sempre nuove, la frequenza e l'intensità degli attacchi informatici in costante aumento, così come la tendenza a colpire infrastrutture critiche e settori industriali strategici, evidenziano il potenziale rischio che, in casi estremi, la normale operatività aziendale possa subire una battuta d'arresto.

In tale contesto, il rischio di cyber security rappresenta la possibilità che attacchi informatici compromettano i sistemi informativi aziendali (gestionali e industriali) avendo come conseguenza la potenziale interruzione dei servizi erogati, la sottrazione di informazioni sensibili, con impatti sia economici sia reputazionali.

Gli attacchi informatici sono cambiati radicalmente negli ultimi anni: il numero è cresciuto esponenzialmente, così come il loro grado di complessità e impatto, risultando sempre più difficile identificarne la fonte in modo tempestivo. Nel caso di Enel, ciò è dovuto ai numerosi contesti in cui questo si trova a operare (dati, industria e persone), una circostanza che deve essere sommata alla complessità intrinseca e all'interconnessione delle risorse che, peraltro, nel corso degli anni sono state sempre più integrate nei quotidiani processi operativi.

Il Gruppo Enel ha disegnato e adottato un framework di processi olistico volto alla governance delle tematiche di cyber security, trasversalmente applicabile ai settori IT (Information Technology), OT (Operational Technology) e IoT (Internet of Things). Il framework si basa sull'impegno del top management, sulla direzione strategica globale e sul coinvolgimento di tutte le aree di business, nonché delle unità impegnate nel disegno e nell'implementazione dei sistemi. Il Gruppo fa leva, inoltre, sulle migliori tecnologie disponibili sul mercato, agendo anche sul fattore umano attraverso iniziative volte ad aumentare la consapevolezza e la conoscenza in materia cyber security da parte delle persone, costituendo queste ultime la prima leva di difesa aziendale. Inoltre, tale framework indirizza i requisiti normativi relativi alla sicurezza informatica, così come l'esecuzione di approfonditi test (in ambienti IT, OT e IoT) volti all'identificazione, mitigazione e rimozione delle vulnerabilità identificate.

In aggiunta, il Gruppo ha definito e adottato una metodologia di gestione del rischio per la sicurezza informatica basata su approcci "risk-based" e "cyber security by design", rendendo così l'analisi dei rischi aziendali il passo fondamentale di tutte le decisioni strategiche, da un lato, e integrando i requisiti di sicurezza lungo tutto il ciclo di vita di soluzioni e servizi, dall'altro. Enel ha, inoltre, creato il proprio Cyber Emergency Readiness Team (CERT), al fine di rispondere e gestire in modo proattivo eventuali incidenti di sicurezza informatica.

Digitalizzazione, efficacia IT e continuità del servizio

Enel sta effettuando una completa trasformazione digitale della gestione dell'intera catena del valore dell'energia, sviluppando nuovi modelli di business e digitalizzando i suoi processi aziendali. Una conseguenza di tale trasformazione digitale è che Enel è via via sempre più esposta a rischi legati al funzionamento dei sistemi IT (Information Technology) implementati in tutta l'Azienda, che potrebbero condurre a interruzioni del servizio, perdite di dati e, conseguentemente, a un aumento dei costi operativi con impatti significativi a livello reputazionale, economico e finanziario.

Il presidio di tali rischi è garantito da una serie di misure interne sviluppate dall'unità Global Digital Solutions, responsabile di guidare la trasformazione digitale di Enel; tale unità ha predisposto un sistema di controllo interno che, introducendo punti di controllo lungo tutta la catena del valore dell'Information Technology, consente di evitare il concretizzarsi di rischi relativi ad aspetti quali la realizzazione di servizi non aderenti alle esigenze del business, la mancanza di implementazione di adeguate misure di sicurezza e le interruzioni di servizio. Il sistema di controllo interno all'unità Global Digital Solutions presidia sia le attività svolte internamente sia quelle affidate a collaboratori e provider esterni. Enel sta inoltre promuovendo la diffusione di cultura e competenze digitali, al fine di guidare con successo la trasformazione digitale e minimizzare i rischi associati.

Rischi operativi

I rischi inclusi nella categoria dei rischi operativi per Enel SpA, sono connessi a:

Persone e organizzazione

Enel ha messo la sostenibilità al centro della sua strategia come cuore del proprio modello di business al fine di contribuire al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Il Gruppo ha declinato la sostenibilità nei differenti contesti geografici, economici e sociali con l'obiettivo di guidare la Just Transition, essenziale per il futuro del pianeta, accelerando il processo di decarbonizzazione del proprio mix energetico attraverso la crescita delle rinnovabili e la sempre maggiore elettrificazione dei consumi. Le profonde trasformazioni sociali, economiche e culturali che stiamo vivendo, dalla transizione energetica ai processi di digitalizzazione e innovazione tecnologica, incidono profondamente anche sul mondo del lavoro, rinnovandone i paradigmi e imponendo importanti cambiamenti di carattere culturale e organizzativo, che richiedono nuovi profili e competenze professionali. Per affrontare il cambiamento è indispensabile agire in maniera inclusiva, mettendo al centro la Persona nella sua dimensione sociale e lavorativa, con strumenti adeguati ad affrontare questa trasformazione epocale. Le organizzazioni, pertanto, devono sempre di più orientarsi verso nuovi modelli di lavoro e di business, agili e flessibili, sostenibili lungo l'intera catena del valore; è altresì fondamentale l'adozione di politiche di valorizzazione delle diversità e dei talenti di ciascuno, nella consapevolezza che il contributo del singolo rappresenta un tassello essenziale per la creazione di valore diffuso e condiviso. La centralità delle persone e la gestione del capitale umano si esprimono così attraverso lo sviluppo di capacità e di competenze digitali, la promozione di programmi di reskilling e upskilling che siano continui, personalizzati, flessibili, accessibili e trasversali, al fine di assicurare la long life employability, la condivisione di best practice di settore e una formazione rivolta anche a coloro che lavorano con le nostre persone, sia fornitori sia appaltatori, e il corretto coinvolgimento diffuso del purpose aziendale, che garantisca il raggiungimento dei risultati a fronte di una maggiore soddisfazione delle persone, intesa come motivazione e benessere.

  • Persone e organizzazione
  • Ambiente
  • Procurement, logistica e supply chain

Ambiente

Negli ultimi anni è maturata una crescente sensibilità da parte di tutta la collettività rispetto ai rischi legati a modelli di sviluppo che generano impatti sulla qualità dell'ambiente e sugli ecosistemi con lo sfruttamento di risorse naturali scarse (tra cui materie prime e acqua).

In alcuni casi, gli effetti sinergici tra questi impatti, come per esempio il riscaldamento globale e il crescente sfruttamento e degrado delle risorse idriche, accrescono il rischio di insorgenza di emergenze ambientali nelle aree più sensibili del pianeta, con il rischio di competizione per i diversi usi della risorsa idrica quali quello industriale, agricolo e civile.

Le istituzioni, in risposta a queste esigenze, aggiornano le normative ambientali in senso più restrittivo, ponendo vincoli sempre più stringenti allo sviluppo di nuove iniziative industriali e, nei settori considerati più impattanti, favoriscono o impongono il superamento di tecnologie considerate non più sostenibili.

Crescente è anche l'impegno internazionale verso la mitigazione degli impatti sulla biodiversità, già presente in Europa nel Green Deal e nel 2022 sancito dal Global Biodiversity Framework approvato nel corso della COP 15 a Montreal.

In questo contesto, le aziende di ciascun settore, e le aziende leader su tutte, sempre più consapevoli che i rischi ambientali sono anche rischi economici, sono chiamate a un accresciuto impegno e a una maggiore responsabilità nell'individuazione e adozione di soluzioni tecniche e modelli di sviluppo innovativi e sostenibili.

Enel ha posto il requisito di una efficace prevenzione e minimizzazione degli impatti e dei rischi ambientali quale elemento fondamentale alla base di ogni progetto, lungo il suo intero ciclo di vita.

L'adozione di Sistemi di Gestione Ambientale certificati ai sensi della ISO 14001 nel Gruppo garantisce l'adozione di politiche e procedure strutturate per l'identificazione e la gestione dei rischi e delle opportunità ambientali associate a ogni attività aziendale. Un piano di controlli strutturato

abbinato ad azioni e obiettivi di miglioramento ispirati alle migliori pratiche ambientali, con requisiti superiori rispetto a quelli legati alla semplice compliance alla normativa ambientale, mitiga il rischio di impatti sulla matrice ambientale, di danni reputazionali e di contenziosi legali. Contribuiscono, inoltre, la molteplicità delle azioni per il raggiungimento degli sfidanti obiettivi di miglioramento ambientale fissati da Enel, riguardanti per esempio le emissioni atmosferiche, i rifiuti prodotti, i consumi idrici, soprattutto in aree a elevato water stress e gli impatti su habitat e specie.

Il rischio di scarsità idrica è mitigato direttamente dalla strategia di sviluppo di Enel basata sulla crescita della generazione da fonti rinnovabili che sostanzialmente non sono dipendenti dalla disponibilità di acqua per il loro esercizio. Particolare attenzione è poi posta agli asset presenti in aree a elevato livello di water stress, con l'obiettivo di individuare soluzioni tecnologiche per ridurre i consumi. La collaborazione costante con le autorità locali di gestione dei bacini idrografici consente di adottare le strategie condivise più efficaci per la gestione sostenibile degli asset di generazione idroelettrica. Infine, sugli ecosistemi vengono poste in atto opportune azioni per proteggere, restaurare e conservare la biodiversità, nelle specie e habitat naturali, rispettando il principio della mitigation hierarchy (evitare, ridurre, rimediare e compensare) oltre che opportune attività di monitoraggio terrestre, marino e fluviale per verificare l'efficacia delle misure adottate.

Enel è parte attiva nel dibattito internazionale con gli stakeholder e i network più influenti (per es., Business for Nature, Taskforce on Nature-related Financial Disclosures, World Business Council for Sustainable Development e Science Based Targets for Nature) sulle tematiche riguardanti natura e la biodiversità.

Procurement, logistica e supply chain

I processi di acquisto del Global Procurement e i relativi documenti di governance costituiscono un sistema strutturato di norme e punti di controllo che consentono di coniugare la realizzazione degli obiettivi economici di business al pieno rispetto dei princípi fondamentali espressi nel Codice Etico, nell'Enel Global Compliance Program, nel Piano "Tolleranza Zero alla Corruzione" e nella Policy sui Diritti Umani, senza rinunciare alla promozione di iniziative volte a uno sviluppo economico sostenibile.

Tali princípi sono stati declinati nei processi e nei presídi organizzativi di cui Enel, in via di autoregolamentazione, ha deciso di dotarsi allo scopo di instaurare rapporti di fiducia con tutti i propri stakeholder, nonché definire relazioni stabili e costruttive che non garantiscano esclusivamente competitività economica ma che tengano conto delle migliori pratiche in ambiti essenziali per il Gruppo, quali la tutela del lavoro minorile, le condizioni di salute e sicurezza sul lavoro e la responsabilità ambientale. Grazie alla maggiore interazione e integrazione con il mondo esterno e con le diverse parti dell'organizzazione aziendale, il processo di acquisto assume sempre più un ruolo centrale nella creazione del valore. Il Global Procurement contribuisce a una catena di fornitura resiliente e sostenibile, a ragionare in ottica di economia circolare e a favorire l'innovazione, condividendo i valori e gli obiettivi del Gruppo con i fornitori che, in questo modo, diventano abilitatori del raggiungimento dei target di Enel.

Più specificamente, nelle gare sono introdotti fattori premianti volti a generare comportamenti virtuosi da parte dei nostri fornitori: a titolo di esempio, l'impatto ambientale di qualsiasi cliente è fortemente influenzato dall'impatto della sua catena di fornitura a monte ed è per questo che il Global Procurement spinge i propri fornitori a misurare oggettivamente la propria carbon footprint e a intraprendere percorsi di miglioramento.

Dal punto di vista del processo di approvvigionamento, le diverse Unità di Approvvigionamento adottano - pressoché sistematicamente - lo strumento della gara, assicurando così la massima concorrenza e pari opportunità di accesso a tutti gli operatori che siano in possesso dei requisiti tecnici, economico-finanziari, ambientali, di sicurezza, di diritti umani, legali ed etici. L'approvvigionamento con affidamento diretto e senza procedura competitiva può avvenire solamente in casi eccezionali, opportunamente motivati, nel rispetto della normativa vigente in materia.

Inoltre, il sistema globale di qualificazione dei fornitori, unico per tutto il Gruppo Enel, ancora prima che il processo di approvvigionamento abbia inizio, verifica che i potenziali fornitori che intendano partecipare alle procedure di acquisto siano in linea con la visione strategica e le aspettative aziendali su tutti i profili e requisiti citati e che aderiscano ai medesimi valori.

Relativamente al sistema di governance dei rischi, il Global Procurement è focalizzato sull'applicazione delle metriche che indichino il livello di rischio prima e dopo l'azione di mitigazione, al fine di attuare azioni precauzionali per ridurre l'incertezza a un livello tollerabile o mitigare gli eventuali impatti in tutte le aree di business, tecnologiche e geografiche.

L'efficacia della gestione del rischio della supply chain viene monitorata attraverso specifici indicatori - tra i quali la probabilità di insolvenza, la concentrazione dei contratti verso singoli fornitori o gruppi industriali, la dipendenza del fornitore verso Enel, l'indice di performance sulla correttezza dei comportamenti in sede di gara, qualità, puntua-

lità e sostenibilità nell'esecuzione del contratto, il country risk ecc. - per i quali si definiscono soglie che indirizzano la definizione della strategia di approvvigionamento, di negoziazione e di aggiudicazione di una gara, consentendo scelte consapevoli di rischio e beneficio potenziale (saving). Le azioni intraprese per contrastare gli impatti derivanti dall'emergenza COVID-19 sono state incentrate sulla differenziazione delle fonti di approvvigionamento per evitare interruzioni nella catena di fornitura e nella remotizzazione delle attività che ordinariamente richiederebbero un'interazione fisica tra Enel e il fornitore (per es., sopralluoghi presso l'impresa). Inoltre, per contrastare le conseguenze della situazione geopolitica in Ucraina, che ha aumentato la volatilità dei mercati stressando ulteriormente la supply chain, già messa a dura prova nel periodo della pandemia COVID-19, il Global Procurement monitora costantemente le attività inerenti alla catena di fornitura/logistica, anche con la partecipazione attiva dei fornitori stessi, attraverso uno specifico obbligo contrattuale di monitoraggio, per mitigare i rischi derivanti da shortage di mercato, da criticità logistiche e interruzioni di attività.

Compliance

• Rischi connessi alla protezione dei dati personali

Rischi connessi alla protezione dei dati personali

Nell'era della digitalizzazione e della globalizzazione dei mercati, la strategia di business di Enel si è focalizzata nell'accelerare il processo di trasformazione verso un modello di business basato su piattaforma digitale, attraverso un approccio data driven e incentrato sul cliente, che si sta implementando lungo l'intera catena del valore.

Ciò implica una naturale esposizione ai rischi legati alla protezione dei dati personali, anche in considerazione della sempre più corposa normativa in materia di privacy, la cui inadeguata attuazione può causare perdite economiche o finanziarie e danni reputazionali.

Al fine di gestire e mitigare questo rischio, Enel ha adottato un modello di governance globale di dati personali mediante l'attribuzione di ruoli privacy a tutti i livelli (inclusa la nomina dei Responsabili della Protezione dei Dati personali - RPD - a livello globale e di Paese), nonché strumenti di compliance digitale per mappare applicativi e processi e gestire rischi rilevanti ai fini della protezione dei dati personali nel rispetto delle specificità delle normative di settore locali.

Prevedibile evoluzione della gestione

A novembre 2022 il Gruppo ha presentato il nuovo Piano Strategico per il periodo 2023-2025, delineando una strategia di risposta alle nuove sfide globali, improntata alla semplificazione e alla focalizzazione in quelle aree geografiche che consentono di cogliere appieno le opportunità legate alla transizione energetica.

In particolare, il Piano Strategico mira a:

  • focalizzarsi su una filiera industriale integrata verso un'elettrificazione sostenibile;
  • conseguire un riposizionamento strategico dei business e delle aree geografiche;
  • assicurare la crescita e la solidità finanziaria coniugando la crescita dell'utile netto ordinario con un rafforzamento delle metriche creditizie già a partire dal 2023.

Nel perseguire tali obiettivi, tra il 2023 e il 2025 il Gruppo prevede di investire complessivamente circa 37 miliardi di euro, di cui il 60% a sostegno della strategia commerciale integrata del Gruppo (generazione, clienti e servizi), e il 40% a favore delle reti, per sostenere il loro ruolo di abilitatori della transizione energetica.

Il Piano si focalizzerà su quattro azioni strategiche.

Bilanciamento della domanda dei clienti e dell'offerta per ottimizzare il profilo di rischio/rendimento.

Entro il 2025, nei sei Paesi "core" il Gruppo prevede di vendere circa l'80% dei volumi di elettricità con contratti a prezzo fisso. Il Gruppo prevede inoltre di soddisfare il 100% delle vendite a prezzo fisso con la propria produzione e con Power Purchase Agreements (PPA) di lungo periodo, prevedendo che il 90% circa sia coperto da fonti carbon-free, per assicurare ulteriormente l'evoluzione dei margini del Gruppo.

Decarbonizzazione per assicurare competitività, sostenibilità e sicurezza.

Entro il 2025, il Gruppo prevede di aggiungere circa 21 GW di capacità rinnovabile installata (di cui circa 19 GW nei Paesi "core"), ben posizionandosi verso il raggiungimento dei propri obiettivi di decarbonizzazione, in linea con l'Accordo di Parigi.

Rafforzamento, sviluppo e digitalizzazione delle reti per abilitare la transizione.

La strategia del Gruppo per le reti riguarda cinque dei sei Paesi "core", nello specifico Italia, Spagna, Brasile, Cile e Colombia.

Razionalizzazione del portafoglio di business e delle aree geografiche.

Il Gruppo prevede un'ulteriore razionalizzazione della propria struttura, uscendo da alcuni business e aree geografiche non più allineate alla propria strategia, al fine di ridefinire la struttura del Gruppo, massimizzando il valore per gli azionisti.

Come risultato delle azioni strategiche sopra descritte, si prevede che nel 2025 l'EBITDA ordinario di Gruppo raggiunga i 22,2-22,8 miliardi di euro, rispetto ai 19,7 miliardi di euro nel 2022.

L'utile netto ordinario di Gruppo è atteso in crescita a 7,0-7,2 miliardi di euro nel 2025, rispetto ai 5,4 miliardi di euro nel 2022.

La politica dei dividendi di Enel rimane semplice e prevedibile, con un DPS pari a 0,43 euro nel periodo 2023-2025, in aumento rispetto a 0,40 euro nel 2022. Inoltre, il DPS nel 2024 e nel 2025 è da considerarsi come un minimo sostenibile.

Nel 2023 sono previsti:

  • il proseguimento della politica di investimenti nelle energie rinnovabili a supporto della crescita industriale e nell'ambito delle politiche di decarbonizzazione seguite dal Gruppo;
  • ulteriori investimenti nelle reti di distribuzione, specialmente in Italia, con l'obiettivo di migliorare la qualità del servizio e aumentare la flessibilità e resilienza della rete;
  • la prosecuzione della politica di investimenti dedicati all'elettrificazione dei consumi, con l'obiettivo di valorizzare la crescita della base clienti, nonché al continuo efficientamento attraverso le piattaforme globali di business.

Sulla base di quanto sopra esposto, qui di seguito si ricordano gli obiettivi economico-finanziari su cui si basa il Piano 2023-2025 del Gruppo.

Obiettivi finanziari
2022 2023 2024 2025
Crescita dell'utile
EBITDA ordinario (€mld) 19,7 20,4-21,0 21,4-22,0 22,2-22,8
Utile netto ordinario (€mld) 5,4 6,1-6,3 6,7-6,9 7,0-7,2
Creazione di valore
Dividendo per azione (€) 0,40 0,43 0,43(1) 0,43(1)

(1) DPS minimo.

Altre informazioni

Società controllate estere extra UE

Si attesta che alla data di approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione del Bilancio di Enel SpA relativo all'esercizio 2022 – vale a dire al 16 marzo 2023 – sussistono nell'ambito del Gruppo Enel le "condizioni per la quotazione delle azioni di società controllanti società costituite e regolate dalla legge di Stati non appartenenti all'Unione Europea" (le "Società controllate estere extra UE") dettate dall'art. 15 del Regolamento Mercati approvato con delibera CONSOB n. 20249 del 28 dicembre 2017 (il "Regolamento Mercati").

In particolare, si segnala al riguardo che:

  • in applicazione dei parametri di significativa rilevanza ai fini del consolidamento richiamati nell'art. 15, comma 2, del Regolamento Mercati, sono state individuate nell'ambito del Gruppo Enel 52 Società controllate estere extra UE cui la disciplina in questione risulta applicabile in base ai dati del Bilancio consolidato del Gruppo Enel al 31 dicembre 2021;
  • trattasi, in particolare, delle seguenti società: 1) Ampla Energia e Serviços SA (società brasiliana del perimetro Enel Américas SA); 2) Aurora Wind Project LLC (società statunitense del perimetro Enel North America Inc.); 3) Azure Sky Wind Project LLC (società statunitense del perimetro Enel North America Inc.); 4) Celg Distribuição SA - Celg-D (società brasiliana uscita dal perimetro del Gruppo Enel il 29 dicembre 2022); 5) Cimarron Bend Wind Holdings I LLC (società statunitense del perimetro Enel North America Inc.); 6) Codensa SA ESP (società colombiana fusa per incorporazione in data 1° marzo 2022 in Emgesa SA ESP); 7) Companhia Energética do Ceará – Coelce (società brasiliana del perimetro Enel Américas SA); 8) Dolores Wind SA de Cv (società messicana del perimetro Enel Green Power SpA); 9) EGPNA Preferred Wind Holdings LLC (società statunitense del perimetro Enel North America Inc.); 10) Eletropaulo Metropolitana Eletricidade de São Paulo SA (società brasiliana del perimetro Enel Américas SA); 11) Emgesa SA ESP (società colombiana del perimetro Enel Américas SA, ridenominata Enel Colombia SA ESP in data 1° marzo 2022); 12) Empresa Distribuidora Sur SA - Edesur (società argentina del perimetro Enel Américas SA); 13) Enel Américas SA (società cilena direttamente controllata da Enel SpA); 14) Enel Argentina SA (società argentina del perimetro Enel Américas SA); 15) Enel Brasil SA (società brasiliana del perimetro Enel Américas SA); 16) Enel Chile SA (società cilena direttamente controllata da Enel SpA); 17) Enel Distribución Chile SA (società cilena del perimetro

Enel Chile SA); 18) Enel Distribución Perú SAA (società peruviana del perimetro Enel Américas SA); 19) Enel Finance America LLC (società statunitense del perimetro Enel North America Inc.); 20) Enel Fortuna SA (società panamense del perimetro Enel Américas SA); 21) Enel Generación Chile SA (società cilena del perimetro Enel Chile SA); 22) Enel Generación Costanera SA (società argentina uscita dal perimetro del Gruppo Enel il 17 febbraio 2023); 23) Enel Generación Perú SAA (società peruviana del perimetro Enel Américas SA); 24) Enel Green Power Cachoeira Dourada SA (società brasiliana del perimetro Enel Américas SA); 25) Enel Green Power Chile SA (società cilena del perimetro Enel Chile SA); 26) Enel Green Power Colombia SAS ESP (società colombiana fusa per incorporazione in data 1° marzo 2022 in Emgesa SA ESP); 27) Enel Green Power Diamond Vista Wind Project LLC (società statunitense del perimetro Enel North America Inc.); 28) Enel Green Power México S de RL de Cv (società messicana del perimetro Enel Green Power SpA); 29) Enel Green Power North America Development LLC (società statunitense del perimetro Enel North America Inc.); 30) Enel Green Power North America Inc. (società statunitense del perimetro Enel North America Inc.); 31) Enel Green Power Panamá Srl (società panamense del perimetro Enel Américas SA, ridenominata Enel Panamá CAM Srl in data 16 agosto 2022); 32) Enel Green Power Perú SAC (società peruviana del perimetro Enel Américas SA); 33) Enel Green Power Rattlesnake Creek Wind Project LLC (società statunitense del perimetro Enel North America Inc.); 34) Enel Green Power RSA (Pty) Ltd (società sudafricana del perimetro Enel Green Power SpA); 35) Enel Green Power RSA 2 (RF) (Pty) Ltd (società sudafricana del perimetro Enel Green Power SpA); 36) Enel Kansas LLC (società statunitense del perimetro Enel North America Inc.); 37) Enel North America Inc. (società statunitense direttamente controllata da Enel SpA); 38) Enel Perú SAC (società peruviana del perimetro Enel Américas SA); 39) Enel Rinnovabile SA de Cv (società messicana del perimetro Enel Green Power SpA); 40) Enel Russia PJSC (società russa uscita dal perimetro del Gruppo Enel il 12 ottobre 2022); 41) Enel Trading North America LLC (società statunitense del perimetro Enel North America Inc.); 42) Enel Transmisión Chile SA (società cilena uscita dal perimetro del Gruppo Enel il 9 dicembre 2022); 43) Enel X North America Inc. (società statunitense del perimetro Enel North America Inc.); 44) Essa2 SpA (società cilena fusa per incorporazione in data 1° marzo 2022 in

CONSOB n. 11971 del 14 maggio 1999);

lett. b) del Regolamento Mercati);

sopra indicate:

Mercati);

mento Mercati).

sensi di quanto al riguardo disposto dall'art. 77, comma 2 bis, del Regolamento Emittenti approvato con delibera

• gli statuti, la composizione e i poteri degli organi sociali di tutte le società sopra indicate sono stati acquisiti da parte di Enel SpA e sono tenuti a disposizione della CON-SOB, in versione aggiornata, ove da parte di quest'ultima fosse avanzata specifica richiesta di esibizione a fini di vigilanza (secondo quanto previsto dall'art. 15, comma 1,

• è stato verificato da parte di Enel SpA che tutte le società

– forniscono al revisore della Capogruppo Enel SpA le informazioni necessarie al revisore medesimo per condurre l'attività di controllo dei conti annuali e infrannuali della stessa Enel SpA (secondo quanto previsto dall'art. 15, comma 1, lett. c)-i), del Regolamento

– dispongono di un sistema amministrativo-contabile idoneo a far pervenire regolarmente alla direzione e al revisore della Capogruppo Enel SpA i dati economici, patrimoniali e finanziari necessari per la redazione del Bilancio consolidato del Gruppo Enel (secondo quanto previsto dall'art. 15, comma 1, lett. c)-ii), del Regola-

Emgesa SA ESP); 45) Geotérmica del Norte SA (società cilena del perimetro Enel Chile SA); 46) High Lonesome Wind Power LLC (società statunitense del perimetro Enel North America Inc.); 47) Red Dirt Wind Project LLC (società statunitense del perimetro Enel North America Inc.); 48) Rock Creek Wind Project LLC (società statunitense del perimetro Enel North America Inc.); 49) Rockhaven Ranchland Holdings LLC (società statunitense del perimetro Enel North America Inc.); 50) Thunder Ranch Wind Project LLC (società statunitense del perimetro Enel North America Inc.); 51) Tradewind Energy Inc. (società statunitense del perimetro Enel North America Inc.); 52) White Cloud Wind Project LLC (società statunitense del perimetro Enel North America Inc.);

• lo Stato patrimoniale e il Conto economico di tutte le società sopra indicate, quali inseriti nel reporting package utilizzato ai fini della redazione del Bilancio consolidato del Gruppo Enel per l'esercizio 2022, verranno messi a disposizione del pubblico da parte di Enel SpA (secondo quanto previsto dall'art. 15, comma 1, lett. a) del Regolamento Mercati) almeno 15 giorni prima della data prevista per lo svolgimento dell'Assemblea ordinaria annuale – che verrà convocata per l'approvazione del Bilancio di esercizio 2022 di Enel SpA – contestualmente ai prospetti riepilogativi dei dati essenziali dell'ultimo bilancio della generalità delle società controllate e collegate (ai

Approvazione del Bilancio

L'Assemblea per l'approvazione del Bilancio, così come previsto dall'art. 9.2 dello Statuto di Enel SpA, è convocata entro 180 giorni dalla chiusura dell'esercizio sociale. L'utilizzo di tale termine rispetto a quello ordinario di 120 giorni dalla chiusura dell'esercizio sociale, consentito dall'art. 2364, comma 2 del codice civile, è motivato dalla circostanza che la Società è tenuta alla redazione del Bilancio consolidato.

Informativa sugli strumenti finanziari

Con riferimento all'informativa sugli strumenti finanziari richiesta dall'art. 2428, comma 2, n. 6 bis del codice civile, si rinvia a quanto illustrato nelle note 32 "Strumenti finanzia-

Operazioni con parti correlate

Per quanto attiene all'informativa sulle parti correlate e il dettaglio dei rapporti patrimoniali ed economici con parti correlate, si rinvia a quanto illustrato nella specifica nota 37.

ri", 33 "Risk management", 34 "Derivati ed hedge accounting" e 35 "Fair value measurement".

Azioni proprie

Alla data del 31 dicembre 2022, le azioni proprie sono rappresentate da n. 7.153.795 azioni ordinarie di Enel SpA del valore nominale di 1 euro (n. 4.889.152 al 31 dicembre 2021), acquistate tramite un intermediario abilitato per un valore complessivo di circa 47 milioni di euro.

Operazioni atipiche e/o inusuali

Ai sensi della comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006 la Società non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali nel corso dell'esercizio 2022. A tal proposito, sono definite come tali le operazioni che per significatività/rilevanza, natura delle controparti, oggetto della transazione, modalità di determinazione del prezzo di trasferimento e tempistica dell'accadimento possono dar luogo a dubbi sulla correttezza e/o completezza dell'informazione, sul conflitto di interesse, sulla salvaguardia del patrimonio aziendale, nonché sulla tutela degli azionisti di minoranza.

Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio

Per quanto attiene ai fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio, si rinvia a quanto illustrato di seguito nella specifica nota 42.

Il sistema di incentivazione

La Politica in materia di remunerazione di Enel per l'esercizio 2022, adottata dal Consiglio di Amministrazione su proposta del Comitato per le Nomine e le Remunerazioni e approvata dall'Assemblea degli azionisti del 19 maggio 2022, è stata definita tenendo conto (i) delle raccomandazioni contenute nel Codice italiano di Corporate Governance pubblicato il 31 gennaio 2020; (ii) delle best practice nazionali e internazionali; (iii) delle indicazioni emerse dal voto favorevole dell'Assemblea degli azionisti del 20 maggio 2021 sulla politica in materia di remunerazione per il 2021; (iv) degli esiti dell'attività di engagement su temi di governo societario svolta dalla Società nel periodo compreso tra gennaio e marzo 2022 con i principali proxy advisor e alcuni rilevanti investitori istituzionali presenti nel capitale di Enel; (v) degli esiti di un'analisi di benchmark relativa al trattamento retributivo del Presidente del Consiglio di Amministrazione, dell'Amministratore Delegato/Direttore Generale e degli Amministratori non esecutivi di Enel per l'esercizio 2021, che è stata predisposta dal consulente indipendente Mercer.

Tale Politica è volta a (i) promuovere il successo sostenibile di Enel, che si sostanzia nella creazione di valore nel lungo termine a beneficio degli azionisti, tenendo in adeguata considerazione gli interessi degli altri stakeholder rilevanti, in modo da incentivare il raggiungimento degli obiettivi strategici; (ii) attrarre, trattenere e motivare persone dotate della competenza e della professionalità richieste dai delicati compiti manageriali loro affidati, tenendo conto del compenso e delle condizioni di lavoro dei dipendenti della Società e del Gruppo Enel; nonché (iii) promuovere la missione e i valori aziendali.

La Politica in materia di remunerazione per il 2022 prevede per l'Amministratore Delegato/Direttore Generale e per i dirigenti con responsabilità strategiche (DRS):

  • una componente fissa;
  • una componente variabile di breve termine (MBO), da riconoscere in funzione del raggiungimento di specifici obiettivi di performance. In particolare:
    • per l'Amministratore Delegato/Direttore Generale, l'MBO 2022 prevede i seguenti obiettivi annuali di performance:
      • utile netto ordinario consolidato;
      • Group Opex;
      • funds from operations/indebitamento finanziario netto consolidato;
      • System Average Interruption Duration Index SAIDI (obiettivo cancello), reclami commerciali sul merca-

to libero commodity in Italia (obiettivo cancello) e reclami commerciali a livello di Gruppo;

  • sicurezza sui luoghi di lavoro;
  • per i DRS, i rispettivi MBO individuano obiettivi annuali, oggettivi e specifici, correlati al piano strategico e individuati congiuntamente dalla Funzione Administration, Finance and Control e dalla Funzione People and Organization;
  • una componente variabile di lungo termine, legata alla partecipazione ad appositi piani di incentivazione di durata pluriennale. In particolare, per il 2022 tale componente è legata alla partecipazione al Piano di incentivazione di lungo termine destinato al management di Enel SpA e/o di società da questa controllate ai sensi dell'art. 2359 del codice civile (Piano LTI 2022), che prevede i seguenti obiettivi di performance di durata triennale:
    • TSR (Total Shareholders Return) medio di Enel vs TSR medio Indice EURO STOXX Utilities – UEM nel triennio 2022-2024;
    • ROIC (Return on Invested Capital) WACC (Weighted Average Cost of Capital) cumulati nel triennio 2022- 2024;
    • emissioni di GHG Scope 1 per kWh equivalente prodotto dal Gruppo nel 2024;
    • percentuale di donne nei piani di successione del top management a fine 2024.

Il Piano LTI 2022 prevede che il premio eventualmente maturato sia rappresentato da una componente azionaria, cui può aggiungersi – in funzione del livello di raggiungimento dei vari obiettivi – una componente monetaria. In particolare, è previsto che il 130% del premio base dell'Amministratore Delegato/Direttore Generale (rispetto a un ammontare massimo che può raggiungere il 280% del premio base) e il 65% del premio base dei DRS (rispetto a un ammontare massimo che può raggiungere il 180% del premio base) sia erogato in azioni Enel, previamente acquistate dalla Società. Inoltre, l'erogazione di una porzione rilevante della remunerazione variabile di lungo termine (pari al 70% del totale) è differita al secondo esercizio successivo rispetto al triennio di riferimento degli obiettivi del Piano LTI 2022 (c.d. "deferred payment").

Per ulteriori informazioni sul contenuto della Politica in materia di remunerazione per il 2022 si rinvia alla "Relazione sulla politica in materia di remunerazione di Enel per il 2022 e sui compensi corrisposti nel 2021", disponibile sul sito internet della Società (www.enel.com).

Corporate governance

Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari

Il sistema di corporate governance di Enel SpA è conforme ai princípi contenuti nel Codice italiano di Corporate Governance(3) (il "Codice di Corporate Governance"), cui la Società aderisce, e alle best practice internazionali.

Il sistema di governo societario adottato da Enel e dal Gruppo societario che a essa fa capo risulta essenzialmente orientato all'obiettivo del successo sostenibile, in quanto mira alla creazione di valore per gli azionisti in un orizzonte di lungo termine, nella consapevolezza della rilevanza sotto il profilo ambientale e sociale delle attività in cui il Gruppo è impegnato e della conseguente necessità di considerare adeguatamente, nel relativo svolgimento, tutti gli interessi coinvolti.

In conformità a quanto previsto dalla legislazione italiana in materia di società con azioni quotate, l'organizzazione della Società si caratterizza per la presenza:

  • di un Consiglio di Amministrazione incaricato di provvedere in ordine alla gestione sociale, che ha istituito al suo interno (i) Comitati consiliari con funzioni istruttorie, propositive e consultive, al fine di assicurare un'adeguata ripartizione interna delle proprie funzioni, nonché (ii) un Comitato per le operazioni con parti correlate, che svolge le funzioni previste dalla normativa vigente e dalla apposita procedura aziendale;
  • di un Collegio Sindacale chiamato a vigilare: (i) circa l'osservanza della legge e dello Statuto, nonché sul rispetto

dei princípi di corretta amministrazione nello svolgimento delle attività sociali; (ii) sul processo di informativa finanziaria, nonché sull'adeguatezza della struttura organizzativa, del sistema di controllo interno e del sistema amministrativo-contabile della Società; (iii) sulla revisione legale dei conti annuali e dei conti consolidati, nonché circa l'indipendenza della Società di revisione legale dei conti; e, infine, (iv) sulle modalità di concreta attuazione delle regole di governo societario previste dal Codice di Corporate Governance;

• dell'Assemblea dei soci, competente a deliberare tra l'altro – in sede ordinaria o straordinaria – in merito: (i) alla nomina e alla revoca dei componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale e circa i relativi compensi ed eventuali azioni di responsabilità; (ii) all'approvazione del Bilancio e alla destinazione degli utili; (iii) all'acquisto e all'alienazione di azioni proprie; (iv) alla politica in materia di remunerazione e alla sua attuazione; (v) ai piani di azionariato; (vi) alle modificazioni dello Statuto sociale; (vii) alle operazioni di fusione e scissione; (viii) all'emissione di obbligazioni convertibili.

L'attività di revisione legale dei conti risulta affidata a una società specializzata iscritta nell'apposito registro, nominata dall'Assemblea dei soci su proposta motivata del Collegio Sindacale.

(3) Disponibile sul sito internet di Borsa Italiana (all'indirizzo https://www.borsaitaliana.it/comitato-corporate-governance/codice/2020.pdf).

Per informazioni dettagliate sul sistema di corporate governance si rinvia alla Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari di Enel, pubblicata sul sito internet della Società (www.enel.com, sezione "Governance").

3.

Bilancio di esercizio

Risultato netto dell'esercizio a 7.157 milioni di euro

Il risultato beneficia dell'incremento degli altri proventi e dei proventi da partecipazioni, e del risultato della gestione finanziaria. La variazione rispetto al periodo precedente è positiva di 2.395 milioni di euro.

Dividendo in crescita

Dividendo complessivo proposto per l'esercizio 2022 pari a 0,40 euro per azione, superiore del 5,3% rispetto al dividendo distribuito per il 2021.

Effetti del cambiamento climatico

Nei processi valutativi il Gruppo ha tenuto conto degli impatti derivanti dal cambiamento climatico nel lungo periodo.

Prospetti contabili

Conto economico

Euro Note
2022 2021
di cui con parti
correlate
di cui con parti
correlate
Ricavi
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 4.a 116.051.123 116.143.487 125.426.702 125.382.065
Altri proventi 4.b 16.663.153 14.877.215 1.643.537.558 14.038.934
[Subtotale] 132.714.276 1.768.964.260
Costi
Acquisti di materiali di consumo 5.a 386.707 218.873 523.948 366.196
Servizi e godimento beni di terzi 5.b 206.383.096 132.838.081 196.758.516 129.741.926
Costo del personale 5.c 104.681.593 178.564.663
Ammortamenti e impairment 5.d 1.329.696.603 734.099.075
Altri costi operativi 5.e 26.904.912 615.302 13.637.338 680.506
[Subtotale] 1.668.052.911 1.123.583.540
Risultato operativo (1.535.338.635) 645.380.720
Proventi da partecipazioni 6 8.770.435.089 8.770.003.874 4.450.596.876 4.449.822.148
Proventi finanziari da contratti derivati 7 2.131.015.975 627.229.150 1.072.689.763 253.243.181
Altri proventi finanziari 8 431.697.733 379.617.287 239.976.218 237.221.205
Oneri finanziari da contratti derivati 7 1.959.981.967 1.166.367.143 891.233.492 505.710.198
Altri oneri finanziari 8 786.552.405 309.241.496 869.140.792 203.472.671
[Subtotale] 8.586.614.425 4.002.888.573
Risultato prima delle imposte 7.051.275.790 4.648.269.293
Imposte 9 (106.090.159) (114.212.964)
UTILE DELL'ESERCIZIO 7.157.365.949 4.762.482.257

Prospetto dell'utile complessivo rilevato nell'esercizio

Euro Note
2022 2021
Utile dell'esercizio 7.157.365.949 4.762.482.257
Altre componenti di Conto economico complessivo riclassificabili a Conto economico
(al netto delle imposte)
Quota efficace delle variazioni di fair value della copertura di flussi finanziari 294.350.690 124.454.364
Variazione del fair value dei costi di hedging (3.149.358) 15.717.853
Altre componenti di Conto economico complessivo non riclassificabili a Conto economico
(al netto delle imposte)
Rimisurazione delle passività/(attività) nette per piani a benefíci definiti 13.268.911 4.564.511
Variazione del fair value di partecipazioni in altre imprese 1.952.292 -
Utili/(Perdite) rilevati direttamente a patrimonio netto 23 306.422.535 144.736.728
Utili/(Perdite) complessivi rilevati nell'esercizio 7.463.788.484 4.907.218.985
C


4
------------------ --

Stato patrimoniale

Euro Note
ATTIVITÀ al 31.12.2022 al 31.12.2021
di cui con parti
correlate
di cui con parti
correlate
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari 10 10.527.976 11.735.807
Attività immateriali 11 133.425.176 143.456.537
Attività per imposte anticipate 12 146.252.786 298.539.457
Partecipazioni 13 59.952.466.507 60.268.990.442
Derivati finanziari attivi non correnti 14 348.779.629 35.499.991 753.312.462 153.244.028
Altre attività finanziarie non correnti 15 13.667.732 15.417.338
Altre attività non correnti 16 81.210.258 68.953.577 99.043.140 86.843.927
[Totale] 60.686.330.064 61.590.495.183
Attività correnti
Crediti commerciali 17 294.100.316 294.690.317 275.247.959 276.190.306
Crediti per imposte sul reddito 18 164.519.486 141.877.919
Derivati finanziari attivi correnti 14 390.303.368 85.798.846 59.972.681 23.256.617
Altre attività finanziarie correnti 19 3.480.039.167 3.019.086.075 8.257.266.476 7.133.865.088
Altre attività correnti 20 584.062.049 282.681.908 1.063.147.760 1.044.515.604
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 21 4.867.872.963 952.254.599
[Totale] 9.780.897.349 10.749.767.394
Attività non correnti classificate come
possedute per la vendita
22 654.000.000 -
TOTALE ATTIVITÀ 71.121.227.413 72.340.262.577

Euro Note
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ al 31.12.2022 al 31.12.2021
di cui con parti
correlate
di cui con parti
correlate
Patrimonio netto
Capitale sociale 10.166.679.946 10.166.679.946
Riserva negativa per azioni proprie in
portafoglio
(47.077.924) (36.046.337)
Strumenti di capitale - obbligazioni ibride
perpetue
5.567.477.464 5.567.477.464
Altre riserve 11.835.447.410 11.510.379.340
Utili/(Perdite) accumulati 5.695.687.373 4.928.260.660
Utile dell'esercizio(1) 5.124.029.959 2.830.813.067
TOTALE PATRIMONIO NETTO 23 38.342.244.228 34.967.564.140
Passività non correnti
Finanziamenti a lungo termine 24 18.195.966.550 12.406.766.403 25.572.039.327 18.738.942.712
Benefíci ai dipendenti 25 131.204.919 171.939.929
Fondi rischi e oneri quota non corrente 26 26.699.393 49.212.156
Passività per imposte differite 12 98.253.224 149.317.756
Derivati finanziari passivi non correnti 14 663.170.856 163.067.356 1.300.244.640 25.575.645
Altre passività non correnti 27 23.089.469 8.493.024 29.470.863 8.473.280
[Totale] 19.138.384.411 27.272.224.671
Passività correnti
Finanziamenti a breve termine 24 8.751.561.341 8.362.050.365 6.563.294.343 5.624.719.235
Quote correnti dei finanziamenti a lungo
termine
24 1.430.638.032 1.332.500.814 215.621.277 117.654.573
Fondi rischi e oneri quota corrente 26 14.646.861 12.122.617
Debiti commerciali 28 154.478.681 97.033.054 167.020.616 116.525.041
Derivati finanziari passivi correnti 14 178.393.271 69.056.412 130.821.277 36.532.890
Altre passività finanziarie correnti 29 238.249.602 94.222.302 226.570.923 70.929.839
Altre passività correnti 31 2.872.630.986 739.812.883 2.785.022.713 220.243.966
[Totale] 13.640.598.774 10.100.473.766
TOTALE PASSIVITÀ 32.778.983.185 37.372.698.437
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ 71.121.227.413 72.340.262.577

(1) L'utile dell'esercizio, pari a 7.157 milioni di euro (4.762 milioni di euro nel 2021), è esposto al netto dell'acconto sul dividendo pari a 2.033 milioni di euro (1.932 milioni di euro nel 2021).

Riserve da rimisurazione delle passività/ (attività) nette per piani a benefíci definiti

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto (nota 23)

Riserva da
sovrapprezzo
Riserva negativa
per azioni
proprie in
Riserva per
strumenti
di capitale -
obbligazioni
Riserve ex lege
Euro Capitale sociale
azioni
portafoglio ibride perpetue Riserva legale n. 292/1993
Al 1° gennaio 2021 10.166.679.946
7.475.994.347
(3.269.152) 2.385.529.628 2.033.335.988 2.215.444.500
Altri movimenti -
20.021.716
(20.021.716) - - -
Acquisto azioni proprie -
(42.879)
(12.755.469) - - -
Riserva per pagamenti basati su
azioni (LTI)
- -
-
- - -
Strumenti di capitale -
obbligazioni ibride perpetue
- -
-
3.181.947.836 - -
Coupon pagati a titolari di
obbligazioni ibride perpetue
- -
-
- - -
Riparto utile 2020
Distribuzione dividendi - -
-
- - -
Utili portati a nuovo - -
-
- - -
Acconto dividendo 2021(1) - -
-
- - -
Utile/(Perdita) complessivo
rilevato nell'esercizio
Utili e perdite rilevati direttamente
a patrimonio netto
- -
-
- - -
Utile dell'esercizio - -
-
- - -
Al 31 dicembre 2021 10.166.679.946
7.495.973.184
(36.046.337) 5.567.477.464 2.033.335.988 2.215.444.500
Altri movimenti - -
-
- - -
Acquisto azioni proprie - -
(14.071.647)
- - -
Riserva per pagamenti basati su
azioni (LTI)
-
42.879
- - - -
Erogazione azioni proprie - -
3.040.060
- - -
Strumenti di capitale -
obbligazioni ibride perpetue
- -
-
- - -
Coupon pagati a titolari di
obbligazioni ibride perpetue
- -
-
- - -
Riparto utile 2021
Distribuzione dividendi - -
-
- - -
Coupon a titolari di obbligazioni
ibride perpetue
- -
-
- - -
Utili portati a nuovo - -
-
- - -
Acconto dividendo 2022(2) - -
-
- - -
Utile/(Perdita) complessivo
rilevato nell'esercizio
Utili e perdite rilevati direttamente
a patrimonio netto
- -
-
- - -
Utile dell'esercizio - -
-
- - -
10.166.679.946
7.496.016.063
(47.077.924) 5.567.477.464 2.033.335.988 2.215.444.500

(1) Deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 4 novembre 2021 e messo in pagamento a decorrere dal 26 gennaio 2022.

(2) Deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 3 novembre 2022 e messo in pagamento a decorrere dal 25 gennaio 2023.

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto (nota 23)

(1) Deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 4 novembre 2021 e messo in pagamento a decorrere dal 26 gennaio 2022. (2) Deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 3 novembre 2022 e messo in pagamento a decorrere dal 25 gennaio 2023.

Utile/(Perdita) complessivo rilevato nell'esercizio

Totale
patrimonio
Utile
dell'esercizio
Utili/(Perdite)
accumulati
Riserve da
rimisurazione
delle passività/
(attività) nette
per piani a
benefíci definiti
Riserve da
valutazione
di attività
finanziarie
FVOCI
Riserve da
valutazione
di strumenti
finanziari costi
di hedging
Riserve da
valutazione
di strumenti
finanziari di
cash flow hedge
Altre riserve
30.742.818.763 546.791.537 6.346.833.602 (39.242.244) (119.746) (15.977.786) (442.654.761) 73.472.904
- - - - - - -
(12.798.348) - (36.046.337) - - - - 36.046.337
- - - - - - 9.364.236
3.181.947.836 - - - - - - -
(70.554.749) - (70.554.749) - - - - -
(1.860.502.430) (538.834.037) (1.321.668.393) - - - - -
(1.930.740.251) (7.957.500)
(1.931.669.190)
8.767.598
928.939
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- - 4.564.511 - 15.717.853 124.454.364 -
4.762.482.257 - - - - - -
2.830.813.067 4.928.260.660 (34.677.733) (119.746) (259.933) (318.200.397)
-
-
-
(14.026.715)
-
-
-
-
-
-
-
-
1.034
14.026.715
- - - - - - 118.883.477
7.525.713
- 2.950.806 - - - - (2.950.806)
- - - - - - -
144.736.728
4.762.482.257
34.967.564.140
(14.071.647)
(123.434.990)
- (123.434.990) - - - - -
(1.931.669.190) (1.931.669.190) - - - - - -
(70.554.749) 70.554.749 - - - - -
(828.589.129) 829.952.104 - - - - -

Rendiconto finanziario

Euro Note
2022 2021
di cui con parti
correlate
di cui con parti
correlate
Risultato prima delle imposte 7.051.275.790 4.648.269.293
Rettifiche per:
Ammortamenti e impairment 5.d 1.329.696.603 733.837.566
Effetti adeguamento cambi attività e passività in
valuta
41.292.295 136.964.008
Accantonamenti ai fondi 13.500.103 57.484.302
Dividendi da società controllate, collegate e altre
imprese
6 (8.770.435.089) (8.770.003.874) (4.450.596.876) (4.449.822.148)
(Proventi)/Oneri finanziari netti 125.469.680 630.833.857 307.629.019 218.718.799
Cash flow da attività operativa prima delle
variazioni del capitale circolante netto
(209.200.618) 1.433.587.312
Incremento/(Decremento) fondi (74.223.632) (49.585.106)
(Incremento)/Decremento di crediti commerciali 17 (19.074.769) (18.500.011) (35.635.336) (34.399.878)
(Incremento)/Decremento di attività/passività
finanziarie e non
573.538.442 1.028.253.294 1.453.742.895 (77.967.325)
Incremento/(Decremento) di debiti commerciali 28 (12.541.935) (19.491.987) 75.029.856 66.982.542
Interessi attivi e altri proventi finanziari incassati 1.803.097.466 685.825.927 984.985.579 709.947.923
Interessi passivi e altri oneri finanziari pagati (2.058.692.623) (1.055.072.686) (1.101.636.478) (351.708.683)
Dividendi incassati da società controllate,
collegate, altre imprese
6 9.112.358.781 9.111.955.231 4.550.337.971 4.549.614.807
Imposte pagate (426.270.915) (552.962.935)
Cash flow da attività operativa (a) 8.688.990.197 6.757.863.758
Investimenti in attività materiali e immateriali 10-11 (45.254.041) (69.732.442)
Investimenti in partecipazioni 13 (1.739.147.822) (1.739.147.822) (10.338.316.034) (10.338.316.034)
Disinvestimenti da operazioni straordinarie 136.635.930 136.635.930 668.617.876 668.617.876
Cash flow da attività di investimento (b) (1.647.765.933) (9.739.430.600)
Nuove emissioni di debiti finanziari a lungo
termine
24 4.250.921.203 410.711 9.203.788.683 7.700.000.000
Rimborsi di debiti finanziari 24 (10.465.909.645) (5.117.740.779) (846.996.081) (46.307.451)
Variazione netta dei debiti/(crediti) finanziari a
lungo
(1.159.334.729) (1.214.846.241) 183.426.475 886.526.527
Variazione netta dei debiti/(crediti) finanziari a
breve
8.267.773.610 8.090.248.848 (5.199.163.804) (5.453.274.956)
Dividendi e acconti sui dividendi pagati 23 (3.881.594.634) (3.664.298.335)
Emissioni/(Rimborsi) di obbligazioni ibride 23 - 2.213.861.760
Coupon pagati a titolari di obbligazioni ibride(1) 23 (123.434.990) (70.554.749)
Acquisto azioni proprie 23 (14.026.715) (12.755.469)
Cash flow da attività di finanziamento (c) (3.125.605.900) 1.807.308.480
Incremento/(Decremento) disponibilità liquide e
mezzi equivalenti (a+b+c)
3.915.618.364 (1.174.258.362)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio
dell'esercizio
21 952.254.599 2.126.512.961
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine
dell'esercizio
21 4.867.872.963 952.254.599

(1) Il dato relativo ai coupon pagati ai titolari di obbligazioni ibride ha subíto una diversa esposizione rispetto a quello pubblicato nel Bilancio di esercizio relativo all'esercizio 2021.

Note di commento

1. Forma e contenuto del bilancio

La Società Enel SpA ha sede in Italia, a Roma, in viale Regina Margherita 137 ed è quotata dal 1999 sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana SpA. Enel è una multinazionale dell'energia e uno dei principali operatori integrati globali nei settori dell'elettricità e del gas, con un particolare focus su Europa e America Latina. La Società Enel SpA, in qualità di Capogruppo, ha predisposto il Bilancio consolidato del Gruppo Enel al 31 dicembre 2022, presentato in apposito e separato fascicolo. La pubblicazione del presente Bilancio di esercizio è stata autorizzata dagli Amministratori in data 16 marzo 2023. Il presente bilancio è assoggettato a revisione legale da parte di KPMG SpA.

Base di presentazione

Il Bilancio relativo all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2022 rappresenta il bilancio separato della Capogruppo Enel SpA ed è stato predisposto in conformità ai princípi contabili internazionali (International Accounting Standards – IAS e International Financial Reporting Standards – IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) alle interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) e dello Standing Interpretations Committee (SIC), riconosciuti nell'Unione Europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 e in vigore alla chiusura dell'esercizio. L'insieme di tutti i princípi e interpretazioni di riferimento sopraindicati è di seguito definito "IFRS-EU".

Il presente Bilancio è stato predisposto in attuazione del comma 3 dell'art. 9 del decreto legislativo n. 38 del 28 febbraio 2005.

Il Bilancio di esercizio è costituito dal Conto economico, dal Prospetto dell'utile complessivo rilevato nell'esercizio, dallo Stato patrimoniale, dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal Rendiconto finanziario e dalle relative Note di commento.

Nello Stato patrimoniale la classificazione delle attività e passività è effettuata secondo il criterio "corrente/non corrente" con separata presentazione delle attività classificate come possedute per la vendita e delle passività incluse in un gruppo in dismissione classificato come posseduto per la vendita. Le attività correnti, che includono le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti, sono quelle destinate a essere realizzate, cedute o consumate nel normale ciclo operativo della Società o nei 12 mesi successivi alla chiusura dell'esercizio; le passività correnti sono quelle per le quali è prevista l'estinzione nel normale ciclo operativo della Società o nei 12 mesi successivi alla chiusura dell'esercizio.

Il Conto economico presenta una classificazione dei costi in base alla loro natura, con separata presentazione dell'utile (perdita) netto delle continuing operation e di quello delle discontinued operation.

Il Rendiconto finanziario è preparato utilizzando il metodo indiretto, con separata presentazione del flusso di cassa da attività operativa, da attività di investimento e da attività di finanziamento associato alle discontinued operation.

Per maggiori dettagli sui flussi di cassa del Rendiconto finanziario, si rimanda al paragrafo relativo ai "Flussi finanziari" della Relazione sulla gestione.

Il bilancio è redatto nella prospettiva della continuità aziendale applicando il metodo del costo storico, a eccezione delle voci di bilancio che secondo gli IFRS-EU sono rilevate al fair value, come indicato nei criteri di valutazione delle singole voci, e delle attività non correnti e dei gruppi in dismissione classificati come posseduti per la vendita, che sono valutati al minore tra il valore contabile e il fair value al netto dei costi di vendita.

La valuta utilizzata per la presentazione degli schemi di bilancio è l'euro, valuta funzionale della Società, e i valori riportati nelle note di commento sono espressi in milioni di euro, salvo quando diversamente indicato.

Il Bilancio fornisce informativa comparativa del precedente esercizio.

2. Princípi contabili

2.1 Focus su tematiche non finanziarie

Informativa relativa al cambiamento climatico

Il cammino verso "Net Zero" è in corso a livello mondiale e i processi di decarbonizzazione e di elettrificazione dell'economia globale sono cruciali per evitare le gravi conseguenze di un aumento delle temperature superiore a 1,5 °C.

In tale prospettiva il Gruppo ha fissato, come segue, le proprie linee guida strategiche:

  • allocare capitale a supporto di una fornitura di elettricità decarbonizzata;
  • abilitare l'elettrificazione della domanda di energia dei clienti;
  • fare leva sulla creazione di valore lungo tutta la value chain;
  • anticipare gli obiettivi di "Net Zero" sostenibile al 2040.

Considerati i rischi relativi al cambiamento climatico e quanto stabilito dall'Accordo di Parigi, il Gruppo ha deciso di raggiungere in anticipo gli obiettivi di carbon neutrality e rifletterne gli effetti nelle attività, nelle passività e nel Conto economico, evidenziando gli impatti significativi e prevedibili come richiesto dal Framework dei princípi contabili internazionali.

Per quanto riguarda gli effetti delle tematiche legate al cambiamento climatico, il Gruppo ritiene il cambiamento climatico come un elemento implicito nell'applicazione delle metodologie e dei modelli utilizzati per effettuare stime nella valutazione e/o misurazione di alcune voci contabili. Inoltre, la Società ha anche tenuto conto degli impatti del cambiamento climatico nei giudizi significativi fatti dal management.

Per ulteriori dettagli sulle implicazioni finanziarie relative agli argomenti legati al cambiamento climatico, si rimanda alla nota 2.2 "Uso di stime e giudizi del management" e alle note relative a voci specifiche.

Informativa relativa agli impatti del conflitto tra Russia e Ucraina

Nel corso del 2022, il Gruppo Enel ha monitorato costantemente i riflessi della crisi internazionale sulle proprie attività di business in Russia (in particolare, in termini di approvvigionamento dei materiali, dei servizi e della manodopera), valutando anche l'evoluzione delle variabili di mercato (per esempio, tassi di cambio, tassi di interesse); il Gruppo Enel ha tenuto conto anche degli sviluppi connessi alle contro-sanzioni previste dalla Russia aventi per oggetto gli investimenti detenuti nel Paese.

Inoltre, il Gruppo Enel ha effettuato le analisi volte alla valutazione degli impatti indiretti della guerra in Ucraina sulle attività di business, sulla situazione finanziaria e sulla performance economica nei principali Paesi dell'Eurozona in cui è presente, con particolare riferimento alla minore disponibilità di approvvigionamento di materie prime dalle aree interessate dal conflitto e all'incremento generalizzato dei prezzi delle commodity.

In considerazione delle diverse raccomandazioni degli organismi di vigilanza nazionali e sovranazionali(4) sul tema e in uno scenario in continua evoluzione, caratterizzato da una notevole incertezza regolatoria e da un contesto di prezzi elevati e volatili, è attivo da parte del Gruppo Enel un monitoraggio costante delle variabili macroeconomiche e di business, che consente di effettuare la migliore stima dei potenziali impatti connessi ai cambi regolatori, alle sanzioni e alle restrizioni sugli asset detenuti, nonché sui fornitori e sui contratti applicabili al Gruppo Enel.

Si segnala a tale riguardo che non sono emersi impatti significativi legati al conflitto russo-ucraino al 31 dicembre 2022.

(4) Public statements ESMA n. 71-99-1864 del 14 marzo 2022, n. 32-63-1277 del 13 maggio 2022 e n. 32-63-1320 del 28 ottobre 2022; Richiami di Attenzione CONSOB contenuti nei notiziari settimanali 9-14 marzo 2022 e 10-21 marzo 2022, n. 3/22 del 19 maggio 2022.

2.2 Uso di stime e giudizi del management

La redazione del presente Bilancio, in applicazione degli IFRS-EU, richiede che il management prenda decisioni ed effettui stime e assunzioni che possono aver effetto sui valori dei ricavi, dei costi, delle attività e delle passività di bilancio e sulla relativa informativa, nonché sulle attività e passività potenziali alla data di riferimento. Le stime e i giudizi del management si basano sulle esperienze pregresse e su altri fattori considerati ragionevoli nella fattispecie; essi vengono adottati quando il valore contabile delle attività e passività non è facilmente desumibile da altre fonti. I risultati che si consuntiveranno, pertanto, potrebbero differire da tali stime. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi a Conto economico, qualora la revisione interessi solo quell'esercizio. Nel caso in cui, invece, la stessa interessi esercizi sia correnti sia futuri, la variazione è rilevata nell'esercizio in cui la revisione viene effettuata e nei relativi periodi futuri. Al fine di una migliore comprensione del Bilancio, di seguito, sono indicate le principali voci di bilancio interessate dall'uso di stime contabili e le fattispecie che risentono di una significativa componente del giudizio del management, evidenziando le principali assunzioni utilizzate nel loro processo di valutazione, nel rispetto dei sopra richiamati princípi contabili internazionali. La criticità insita in tali valutazioni è determinata, infatti, dal ricorso ad assunzioni e/o a giudizi professionali relativi a tematiche per loro natura incerte.

Le modifiche delle condizioni alla base delle assunzioni e dei giudizi adottati potrebbero determinare un impatto significativo sui risultati successivi.

Per quanto riguarda gli effetti delle tematiche legate al cambiamento climatico, la Società ritiene il cambiamento climatico come un elemento implicito nell'applicazione delle metodologie e dei modelli utilizzati per effettuare stime nella valutazione e/o misurazione di alcune voci contabili. Inoltre, la Società ha anche tenuto conto degli impatti del cambiamento climatico nei giudizi significativi fatti dal management.

Uso di stime

Recuperabilità delle partecipazioni

La Società valuta almeno annualmente la presenza di indicatori di impairment di ciascuna partecipazione, coerentemente con la propria strategia di gestione delle entità legali all'interno del Gruppo e, qualora si manifestino, assoggetta a impairment test tali attività. I processi e le modalità di valutazione e determinazione del valore recuperabile di ciascuna partecipazione sono basate su assunzioni a volte complesse che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli Amministratori, in particolare con riferimento all'identificazione di indicatori di impairment, alla previsione della loro redditività futura per il periodo del business plan di Gruppo, alla determinazione dei flussi di cassa normalizzati alla base della stima del valore terminale e alla determinazione dei tassi di crescita di lungo periodo e di attualizzazione applicati alle previsioni dei flussi di cassa futuri.

Impairment delle attività non finanziarie

Attività quali immobili, impianti e macchinari e attività immateriali subiscono una riduzione di valore quando il loro valore contabile supera il valore recuperabile, rappresentato dal maggiore fra il fair value, al netto dei costi di dismissione, e il valore d'uso.

Le verifiche del valore recuperabile vengono svolte secondo i criteri previsti dallo IAS 36 e più dettagliatamente descritti nelle specifiche note di riferimento.

Nel determinare il valore recuperabile, la Società applica generalmente il criterio del valore d'uso. Per valore d'uso si intende il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede abbiano origine dall'attività oggetto di valutazione, attualizzati utilizzando un tasso di sconto, al lordo delle imposte, che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività. I flussi finanziari futuri attesi utilizzati per determinare il valore d'uso si basano sul più recente Piano Industriale, approvato dal management, contenente le previsioni di volumi, ricavi, costi operativi e investimenti. Queste previsioni coprono il periodo dei prossimi tre anni; per gli esercizi successivi, si tiene conto:

  • delle ipotesi sull'evoluzione di lungo termine delle principali variabili considerate nel calcolo dei flussi di cassa, nonché della vita media utile residua degli asset o della durata delle concessioni, in base alle specificità dei business;
  • di un tasso di crescita a lungo termine pari alla crescita di lungo periodo della domanda elettrica e/o dell'inflazione (in funzione del Paese e del business) e comunque non eccedente il tasso medio di crescita nel lungo termine del mercato di riferimento.

Il valore recuperabile è sensibile alle stime e alle assunzioni utilizzate per la determinazione dell'ammontare dei flussi di cassa e ai tassi di attualizzazione applicati. Tuttavia, possibili variazioni negli assunti di base su cui si basano tali calcoli potrebbero produrre differenti valori recuperabili. L'analisi di ciascuno dei gruppi di attività non finanziarie è unica e richiede alla direzione aziendale l'uso di stime e ipotesi considerate prudenti e ragionevoli in relazione alle specifiche circostanze.

In linea con il suo modello di business e nel contesto dell'accelerazione della decarbonizzazione del mix di generazione e di guida del processo di transizione energetica, la Società ha anche attentamente valutato se le tematiche legate al cambiamento climatico abbiano inciso sulle ipotesi ragionevoli e sostenibili utilizzate per stimare

le proiezioni dei flussi finanziari. A tal riguardo, ove necessario, la Società ha tenuto conto anche degli impatti derivanti dal cambiamento climatico nel lungo periodo, in particolare considerando nella stima del valore terminale un tasso di crescita di lungo termine allineato alla variazione della domanda elettrica 2030-2050 risultante dai modelli energetici per Paese.

Le informazioni sulle principali assunzioni, utilizzate per stimare il valore recuperabile delle attività con riferimento agli impatti relativi al cambiamento climatico, nonché quelle relative alle variazioni di tali assunzioni, sono fornite nelle specifiche note di riferimento.

Perdite attese su attività finanziarie

A ciascuna data di riferimento del bilancio, la Società rileva un fondo per le perdite attese sui crediti commerciali e altre attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, gli strumenti di debito valutati al fair value rilevato a Conto economico complessivo, le attività derivanti da contratti con i clienti e tutte le altre attività rientranti nell'ambito di applicazione dell'impairment.

I fondi per perdite attese sulle attività finanziarie si basano su assunzioni riguardanti il rischio di default e le perdite attese. Nel formulare tali assunzioni e selezionare gli input per il calcolo della perdita attesa, il management utilizza il proprio giudizio professionale, basato sulla propria esperienza storica, sulle condizioni di mercato attuali, oltre che su stime prospettiche alla fine di ciascun periodo di riferimento del bilancio.

La perdita attesa (Expected Credit Loss, ECL) - calcolata utilizzando la probabilità di default (PD), la perdita in caso di default (LGD) e l'esposizione al rischio in caso di default (EAD) - è la differenza fra i flussi finanziari dovuti in base al contratto e i flussi finanziari attesi (comprensivi dei mancati incassi) attualizzati usando il tasso di interesse effettivo originario (EIR).

In particolare, per i crediti commerciali, le attività derivanti da contratti con i clienti (c.d. "contract assets") e i crediti per leasing, compresi quelli con una componente finanziaria significativa, la Società applica l'approccio semplificato, calcolando le perdite attese su un periodo corrispondente all'intera vita dell'attività, generalmente pari a 12 mesi.

Sulla base dello specifico mercato di riferimento e del quadro normativo applicabile, nonché delle aspettative di recupero oltre i 90 giorni, per tali crediti, ai fini del calcolo delle perdite attese, è applicata principalmente una definizione di default pari a 180 giorni di scaduto, in quanto, in base alle valutazioni del management, è considerato quale indicatore maggiormente rappresentativo dell'incremento significativo del rischio di credito. Di conseguenza, le attività finanziarie scadute da oltre 90 giorni non sono generalmente considerate in default, fatta eccezione per alcuni specifici settori commerciali regolamentati.

Per i crediti commerciali e le attività derivanti da contratti con i clienti, la Società applica prevalentemente un approccio collettivo basato sul raggruppamento dei crediti in cluster. La Società adotta un approccio analitico solo per i crediti commerciali che il management considera singolarmente significativi e in presenza di specifiche informazioni sull'incremento significativo del rischio di credito.

In caso di valutazioni individuali, la PD è ottenuta prevalentemente da provider esterni.

Diversamente, in caso di valutazioni su base collettiva, i crediti commerciali sono raggruppati in base alle caratteristiche di rischio di credito condivise e informazioni sullo scaduto, considerando una specifica definizione di default. Si presuppone che le attività derivanti da contratti con i clienti presentino sostanzialmente le stesse caratteristiche di rischio dei crediti commerciali, a parità di tipologie contrattuali.

Al fine di misurare la ECL per i crediti commerciali su base collettiva, nonché per le attività derivanti da contratti con i clienti, la Società considera le seguenti assunzioni riguardo ai parametri sottostanti:

  • la PD, ipotizzata pari al tasso medio di default, è calcolata per cluster e considerando dati storici di almeno 24 mesi;
  • la LGD è funzione dei tassi di recupero di ciascun cluster, attualizzata in base al tasso di interesse effettivo;
  • l'EAD è stimata pari al valore contabile alla data di riferimento del bilancio al netto dei depositi di cassa, comprese le fatture emesse ma non scadute e le fatture da emettere.

Sulla base delle specifiche valutazioni del management, la rettifica forward-looking potrà essere applicata considerando informazioni qualitative e quantitative al fine di riflettere possibili eventi e scenari macroeconomici futuri, che potrebbero influenzare il rischio del portafoglio o dello strumento finanziario.

I dettagli degli assunti chiave e degli input utilizzati sono commentati nella nota 32 "Strumenti finanziari".

Determinazione del fair value di strumenti finanziari

Il fair value degli strumenti finanziari è determinato sulla base di prezzi direttamente osservabili sul mercato, ove disponibili, o, per gli strumenti finanziari non quotati, utilizzando specifiche tecniche di valutazione (principalmente basate sul present value) che massimizzano input osservabili sul mercato. Nelle rare circostanze ove ciò non fosse possibile, gli input sono stimati dal management tenendo conto delle caratteristiche degli strumenti oggetto di valutazione.

In conformità con il principio contabile internazionale IFRS 13, la Società include la misura del rischio di credito, sia della controparte (Credit Valuation Adjustment o CVA) sia proprio (Debit Valuation Adjustment o DVA), al fine di poter effettuare l'aggiustamento del fair value degli strumenti finanziari derivati per la corrispondente misura del rischio controparte, applicando la metodologia riportata alla nota

35 "Fair value measurement". Variazioni nelle assunzioni effettuate nella stima dei dati di input potrebbero avere effetti sul fair value rilevato in bilancio per tali strumenti, soprattutto nel contesto attuale nel quale i mercati sono volatili e le prospettive economiche altamente incerte e soggette a rapidi cambiamenti.

Piani pensionistici e altri piani per benefíci e altre prestazioni post-pensionamento

Una parte dei dipendenti della Società beneficia di piani pensionistici che offrono prestazioni previdenziali basate sulla storia retributiva e sui rispettivi anni di servizio. Alcuni dipendenti beneficiano, inoltre, della copertura di altri piani di benefíci post-pensionamento.

I calcoli dei costi e delle passività associate a tali piani sono basati su stime effettuate da consulenti attuariali, che utilizzano una combinazione di fattori statistico-attuariali, tra cui dati statistici relativi agli anni passati e previsioni dei costi futuri. Sono inoltre considerati come componenti di stima gli indici di mortalità e di recesso, le ipotesi relative all'evoluzione futura dei tassi di sconto, dei tassi di crescita delle retribuzioni, dei tassi inflazionistici, nonché l'analisi dell'andamento tendenziale dei costi dell'assistenza sanitaria.

Tali stime potranno differire sostanzialmente dai risultati effettivi, per effetto dell'evoluzione delle condizioni economiche e di mercato, di incrementi/riduzione dei tassi di recesso e della durata di vita dei partecipanti, oltre che di variazioni dei costi effettivi dell'assistenza sanitaria.

Tali differenze potranno avere un impatto significativo sulla quantificazione della spesa previdenziale e degli altri oneri a questa collegati.

Per ulteriori dettagli sulle principali ipotesi attuariali adottate si rinvia alla nota 25 "Benefíci ai dipendenti".

Fondi rischi e oneri

I fondi per rischi e oneri sono rilevati quando, alla data di riferimento, in presenza di un'obbligazione legale o implicita, derivante da un evento passato, è probabile che per soddisfare l'obbligazione si renderà necessario un esborso di risorse il cui ammontare è stimabile in modo attendibile. Se l'effetto è significativo, gli accantonamenti sono determinati attualizzando i flussi finanziari futuri attesi a un tasso di sconto al lordo delle imposte che riflette la valutazione corrente del mercato del costo del denaro in relazione al tempo e, se applicabile, al rischio specifico attribuibile all'obbligazione. Quando l'accantonamento è attualizzato, l'adeguamento periodico del valore attuale dovuto al fattore temporale è riflesso nel Conto economico come onere finanziario.

Laddove si supponga che tutte le spese, o una parte di esse, richieste per estinguere un'obbligazione vengano rimborsate da terzi, l'indennizzo, se virtualmente certo, è rilevato come un'attività distinta.

I fondi non comprendono passività per riflettere le incer-

tezze sui trattamenti ai fini dell'imposta sul reddito che vengono rilevati come passività fiscale.

Per i contratti i cui costi non discrezionali necessari per adempiere alle obbligazioni assunte sono superiori ai benefíci economici che si suppone siano ottenibili dal contratto (contratti onerosi), la Società rileva un accantonamento pari al minore tra il costo necessario all'adempimento e qualsiasi risarcimento o sanzione derivante dall'inadempienza del contratto.

Le variazioni di stima degli accantonamenti al fondo sono riflesse nel Conto economico dell'esercizio in cui avviene la variazione.

Per maggiori dettagli riguardo i fondi rischi e oneri, si rinvia alla nota 26 "Fondi rischi e oneri".

La nota 40 "Attività e passività potenziali" fornisce anche informazioni riguardo le passività potenziali maggiormente significative per la Società.

Contenziosi

La Società è parte in diversi procedimenti civili, amministrativi e fiscali, collegati al normale svolgimento delle proprie attività, che potrebbero generare passività di importo significativo, per i quali non è sempre oggettivamente possibile prevedere l'esito finale. La valutazione dei rischi legati ai suddetti procedimenti è basata su elementi complessi che per loro natura implicano il ricorso a giudizio degli Amministratori, anche tenendo conto degli elementi acquisiti da parte di consulenti esterni che assistono la Società, con riferimento alla loro classificazione tra le passività potenziali ovvero tra le passività.

Sono stati costituiti fondi destinati a coprire tutte le passività significative per i casi in cui i legali abbiano constatato la probabilità di un esito sfavorevole e una stima ragionevole dell'importo della perdita. La nota 40 fornisce l'informativa delle passività potenziali maggiormente significative per la Società.

Leasing

Quando il tasso di interesse implicito nel leasing non può essere determinato facilmente, la Società utilizza il tasso di finanziamento marginale alla data di decorrenza del leasing per calcolare il valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing. Tale tasso corrisponde a quello che il locatario dovrebbe pagare per un prestito, con una durata e con garanzie simili, necessario per ottenere un'attività di valore simile all'attività consistente nel diritto di utilizzo in un contesto economico simile. In assenza di input osservabili, la Società stima il tasso di finanziamento marginale sulla base di assunzioni che riflettono la durata e le condizioni contrattuali del leasing e su altre stime specifiche.

L'aspetto che ha richiesto il maggior ricorso al giudizio professionale da parte della Società riguarda la determinazione del tasso di finanziamento marginale, per la stima del valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing da corrispondere al locatore. In tale contesto, l'approccio del-

la Società per la determinazione del tasso di finanziamento marginale è basato sulla valutazione delle tre seguenti componenti chiave: il tasso privo di rischio, che considera i flussi contrattuali dei pagamenti per il leasing in valuta, il contesto economico al momento della negoziazione del contratto di leasing e la sua durata; l'aggiustamento per il credit spread, al fine di calcolare un tasso di finanziamento marginale specifico per il locatario tenendo conto dell'eventuale garanzia della Società capogruppo o di altre garanzie sottostanti; le rettifiche inerenti al contratto di leasing specifico, per riflettere nel calcolo del tasso di finanziamento marginale il fatto che il tasso di attualizzazione è direttamente collegato al tipo di attività sottostante, anziché a un tasso di finanziamento marginale generico. In particolare, il rischio di insolvenza per il locatore è mitigato dal suo diritto a reclamare l'attività sottostante.

Recupero di imposte anticipate

Al 31 dicembre 2022 il Bilancio di esercizio comprende attività per imposte anticipate, connesse alla rilevazione di perdite fiscali o di crediti d'imposta utilizzabili in esercizi successivi e a componenti di reddito a deducibilità tributaria differita, per un importo il cui recupero negli esercizi futuri è ritenuto dagli Amministratori altamente probabile. La recuperabilità delle suddette imposte anticipate è subordinata al conseguimento di redditi imponibili futuri sufficientemente capienti per l'assorbimento delle predette perdite fiscali e per l'utilizzo dei benefíci delle altre attività per imposte anticipate.

Significativi giudizi del management sono richiesti per determinare l'ammontare dell'imposte anticipate che possono essere rilevate in bilancio, in base alla tempistica e all'ammontare dei redditi imponibili futuri nonché alle future strategie di pianificazione fiscale e alle aliquote fiscali vigenti al momento del loro riversamento. Tuttavia, nel momento in cui si dovesse constatare che la Società non sia in grado di recuperare negli esercizi futuri la totalità o una parte delle imposte anticipate rilevate, la conseguente rettifica verrà imputata al Conto economico dell'esercizio in cui si verifica tale circostanza.

La recuperabilità delle attività per imposte anticipate è riesaminata a ogni chiusura di periodo; le attività per imposte anticipate non rilevate in bilancio sono nuovamente valutate a ogni data di riferimento del bilancio al fine di verificare le condizioni per la loro rilevazione.

Giudizi del management

Determinazione della vita utile di attività non finanziarie

Nel determinare la vita utile di immobili, impianti e macchinari e attività immateriali aventi vita utile definita, la Società considera non solo i benefíci economici futuri – contenuti nelle attività – fruiti tramite il loro utilizzo, ma anche molti altri fattori, quali il deterioramento fisico, l'obsolescenza del prodotto o servizio forniti dal bene (per es., tecnica, tecnologica o commerciale), restrizioni legali o altri vincoli similari (per es., sicurezza, ambientali ecc.) nell'utilizzo del bene, se la vita utile del bene dipende dalla vita utile di altri beni.

Inoltre, nella stima delle vite utili delle attività interessate, la Società ha tenuto conto del proprio impegno nell'ambito dell'Accordo di Parigi.

Valutazione dell'esistenza dei requisiti del controllo

Secondo le previsioni del principio contabile IFRS 10, il controllo è ottenuto quando la Società è esposta a rendimenti variabili, o detiene diritti su tali rendimenti, derivanti dal rapporto con la società partecipata e ha la capacità di incidere su tali rendimenti, attraverso l'esercizio del proprio potere sulla società partecipata. Il potere è definito come la capacità attuale di dirigere le attività rilevanti della società partecipata in virtù di diritti sostanziali esistenti.

L'esistenza del controllo non dipende esclusivamente dal

possesso della maggioranza dei diritti di voto, ma piuttosto dai diritti sostanziali di ciascun investitore sulla società partecipata. Conseguentemente, è richiesto il giudizio del management per valutare specifiche situazioni che determinino diritti sostanziali che attribuiscono alla Società il potere di dirigere le attività rilevanti della società partecipata in modo da influenzarne i rendimenti.

Ai fini dell'assessment sul requisito del controllo, il management analizza tutti i fatti e le circostanze, inclusi gli accordi con gli altri investitori, i diritti derivanti da altri accordi contrattuali e dai diritti di voto potenziali (call option, warrant, put option assegnate ad azionisti minoritari ecc.). Tali altri fatti e circostanze possono risultare particolarmente rilevanti nell'ambito di tale valutazione soprattutto nei casi in cui la Società detiene meno della maggioranza dei diritti di voto, o diritti similari, della società partecipata.

Inoltre, anche se detiene più della metà dei diritti di voto di un'altra società, la Società considera tutti i fatti e le circostanze rilevanti nel valutare se controlla la società partecipata.

La Società riesamina l'esistenza delle condizioni di controllo su una partecipata quando i fatti e le circostanze indichino che ci sia stata una variazione di uno o più elementi considerati per la verifica della sua esistenza.

Si segnala, infine, come, nella valutazione dell'esistenza dei requisiti del controllo non siano state riscontrate situazioni di controllo de facto.

Valutazione dell'esistenza del controllo congiunto e del tipo di accordo a controllo congiunto

Secondo le previsioni del principio contabile IFRS 11, un accordo a controllo congiunto è un accordo nel quale due o più parti detengono il controllo congiunto.

Si ha il controllo congiunto unicamente quando per le decisioni relative alle attività rilevanti è richiesto il consenso unanime delle parti che condividono il controllo.

Un accordo a controllo congiunto si può configurare come una joint venture o una joint operation. Una joint venture è un accordo a controllo congiunto nel quale le parti che detengono il controllo congiunto vantano diritti sulle attività nette dell'accordo. Per contro, una joint operation è un accordo a controllo congiunto nel quale le parti che detengono il controllo congiunto hanno diritti sulle attività e obbligazioni per le passività relative all'accordo.

Ai fini di determinare l'esistenza del controllo congiunto e il tipo di accordo a controllo congiunto, è richiesto il giudizio del management, che deve valutare i diritti e gli obblighi derivanti dall'accordo. A tal fine il management considera la struttura e la forma legale dell'accordo, i termini concordati tra le parti nell'accordo contrattuale e, quando rilevanti, altri fatti e circostanze.

La Società riesamina l'esistenza del controllo congiunto quando i fatti e le circostanze indicano che c'è stata una variazione di uno o più elementi precedentemente considerati per la verifica dell'esistenza del controllo congiunto e del tipo di controllo congiunto.

Valutazione dell'esistenza dell'influenza notevole su una società collegata

Le partecipazioni in imprese collegate sono quelle in cui la Società esercita un'influenza notevole, ossia quelle in cui si ha il potere di partecipare alla determinazione delle decisioni circa le politiche finanziarie e gestionali senza esercitare il controllo o il controllo congiunto su queste politiche. In linea generale, si presume che la Società abbia un'influenza notevole quando la stessa detiene una partecipazione di almeno il 20% sul capitale della partecipata.

Al fine di determinare l'esistenza dell'influenza notevole è richiesto il giudizio del management che deve valutare tutti i fatti e le circostanze.

Classificazione e valutazione delle attività finanziarie

Alla data di rilevazione iniziale, al fine di classificare le attività finanziarie come attività finanziarie al costo ammortizzato, al fair value rilevato tra le altre componenti di Conto economico complessivo e al fair value rilevato a Conto economico, il management valuta le caratteristiche contrattuali dei flussi di cassa dello strumento unitamente al modello di business adottato per gestire le attività finanziarie al fine di generare flussi di cassa.

Per valutare le caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali

dello strumento, il management effettua "SPPI test" a livello di singolo strumento per determinare se lo stesso generi flussi di cassa che rappresentano solamente pagamento di capitale e interessi, effettuando specifiche valutazioni sulle clausole contrattuali degli strumenti finanziari così come analisi quantitative, qualora necessarie.

Il modello di business determina se i flussi di cassa deriveranno dall'incasso degli stessi in base al contratto, dalla vendita delle attività finanziarie o da entrambi.

Per maggiori dettagli, si rinvia alla nota 32 "Strumenti finanziari".

Hedge accounting

L'hedge accounting è applicato ai derivati al fine di riflettere in bilancio gli effetti delle strategie di risk management.

A tale scopo, la Società documenta all'inception della transazione la relazione tra lo strumento di copertura e l'elemento coperto, così come l'obiettivo e la strategia di risk management. Inoltre, la Società valuta, sia all'inception della relazione sia su base sistematica, se gli strumenti di copertura sono altamente efficaci nel compensare le variazioni nel fair value o nei flussi di cassa degli elementi coperti.

Sulla base del giudizio degli Amministratori, la valutazione dell'efficacia basata sull'esistenza di una relazione economica tra gli strumenti di copertura e gli elementi coperti, sulla dominanza del rischio di credito sulle variazioni di valore e sull'hedge ratio, così come la misurazione dell'inefficacia, è valutata mediante un'assessment qualitativo o un calcolo quantitativo, a seconda degli specifici fatti e circostanze e delle caratteristiche degli strumenti di copertura e degli elementi coperti.

In relazione alle coperture dei flussi di cassa di transazioni future, il management valuta e documenta che le stesse sono altamente probabili e presentano una esposizione alle variazioni dei flussi di cassa che impatta il Conto economico.

Per maggiori dettagli sulle assunzioni chiave sulla valutazione dell'efficacia e la misurazione dell'inefficacia, si rinvia alla nota 34.1 "Hedge accounting".

Leasing

Considerata la complessità richiesta per la valutazione dei contratti di leasing, unita alla loro durata a lungo termine, l'applicazione dell'IFRS 16 impone un significativo ricorso al giudizio professionale. In particolare, ciò è stato necessario per:

  • applicare la definizione di leasing a fattispecie tipiche dei settori in cui opera la Società;
  • identificare la componente di servizio nell'ambito dei contratti di leasing;
  • valutare eventuali opzioni di rinnovo e di risoluzione previste nei contratti al fine di determinare la durata del leasing, esaminando congiuntamente la probabilità di esercizio di tali opzioni e qualsiasi significativa miglioria sulle attività sottostanti;
  • identificare eventuali pagamenti variabili che dipendono da indici o tassi per determinare se le variazioni di questi ultimi possano avere un impatto sui futuri pagamenti per il

leasing, nonché sull'ammontare dell'attività consistente nel diritto di utilizzo;

• stimare il tasso di attualizzazione per calcolare il valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing; per ulteriori dettagli sulle ipotesi usate per la stima di questo tasso si rinvia al paragrafo "Uso di stime".

Incertezza sui trattamenti ai fini dell'imposta sul reddito

La Società determina se prendere in considerazione ciascun trattamento fiscale incerto separatamente o congiuntamente a uno o più trattamenti fiscali incerti, non-

2.3 Princípi contabili significativi

Parti correlate

Per parti correlate si intendono principalmente quelle che condividono con Enel SpA il medesimo soggetto controllante, le società che direttamente o indirettamente sono controllate da Enel SpA, le società collegate o joint venture (comprese le loro controllate) di Enel SpA, o le società collegate o joint venture (comprese le loro controllate) di qualsiasi società del Gruppo.

Nella definizione di parti correlate rientrano, inoltre, quelle entità che gestiscono piani di benefíci post-pensionistici per i dipendenti di Enel SpA o di sue società correlate (nello specifico, i fondi pensione FOPEN e FONDENEL), nonché i Sindaci e i loro stretti familiari, i dirigenti con responsabilità strategiche e i loro stretti familiari, di Enel SpA e di società da questa controllate. I dirigenti con responsabilità strategiche sono coloro che hanno il potere e la responsabilità, diretta o indiretta, della pianificazione, della direzione, del controllo delle attività della Società e comprendono i relativi Amministratori (esecutivi o meno).

Società controllate, collegate e joint venture

Il controllo è ottenuto quando la Società è esposta o ha diritto ai rendimenti variabili derivanti dal rapporto con la partecipata, indipendentemente dalla natura della loro relazione formale, e ha la capacità, attraverso l'esercizio del proprio potere sulla partecipata, di influenzarne i rendimenti.

Le società collegate sono quelle in cui la Società esercita un'influenza notevole, ossia il potere di partecipare alla determinazione delle decisioni circa le politiche finanziarie e gestionali della società partecipata senza esercitare il controllo o il controllo congiunto su queste politiche.

Una joint venture è un accordo a controllo congiunto nel quale la Società detiene il controllo congiunto e vanta diché se riportare l'effetto dell'incertezza usando il metodo dell'importo più probabile o il metodo del valore atteso, scegliendo quello che, secondo le sue proiezioni, meglio prevede la soluzione dell'incertezza.

La Società effettua un significativo ricorso al giudizio professionale nell'identificare le incertezze sui trattamenti ai fini delle imposte sul reddito e riesamina i giudizi e le stime effettuate in presenza di un cambiamento dei fatti e delle circostanze che potrebbe modificare la conclusione sull'accettabilità di un determinato trattamento fiscale oppure sulla stima degli effetti dell'incertezza, o entrambi.

ritti sulle attività nette dell'accordo. Per controllo congiunto si intende la condivisione del controllo di un accordo, che esiste unicamente quando per le decisioni riguardanti le attività rilevanti è richiesto il consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo.

Le partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture sono valutate al costo di acquisto. Il costo è rettificato per eventuali perdite di valore; queste ultime sono successivamente ripristinate qualora vengano meno i presupposti che le hanno determinate; il ripristino di valore non può eccedere il costo originario.

Nel caso in cui la perdita di pertinenza di Enel SpA ecceda il valore contabile della partecipazione e la partecipante sia obbligata ad adempiere a obbligazioni legali o implicite dell'impresa partecipata o comunque a coprirne le perdite, l'eventuale eccedenza rispetto al valore contabile è rilevata in un apposito fondo del passivo nell'ambito dei fondi rischi e oneri.

In caso di cessione, senza sostanza economica, di una partecipazione a una società sotto controllo comune, l'eventuale differenza tra il corrispettivo ricevuto e il valore di carico della partecipazione è rilevata nell'ambito del patrimonio netto.

Conversione delle poste in valuta

Le transazioni in valute diverse dalla valuta funzionale sono contabilizzate, al momento della rilevazione iniziale, al tasso di cambio a pronti in essere alla data dell'operazione. Successivamente, le attività e le passività monetarie denominate in valuta diversa dalla valuta funzionale sono convertite usando il tasso di cambio di chiusura (ossia, il tasso di cambio a pronti alla data di riferimento del bilancio). Le attività e le passività non monetarie denominate in valuta estera, iscritte al costo storico, sono convertite usando il tasso di cambio in essere alla data di iniziale rilevazione dell'operazione. Le attività e le passività non monetarie denominate in valuta, iscritte al fair value, sono convertite utilizzando il tasso di cambio alla data di determinazione del fair value.

Le differenze di cambio eventualmente emergenti sono rilevate a Conto economico.

Nel determinare il tasso di cambio a pronti da utilizzare per la rilevazione iniziale dell'attività, del costo o del ricavo (o parte di essi) connessi all'eliminazione contabile di un'attività o passività non monetaria derivante dal pagamento o dal ricevimento di un anticipo in valuta estera, la data dell'operazione è quella in cui la Società rileva inizialmente l'attività o la passività non monetaria relativa all'anticipo.

Qualora vi siano più anticipi versati o ricevuti, la Società determina la data dell'operazione per ciascun anticipo versato o ricevuto.

Misurazione del fair value

Per tutte le valutazioni al fair value e per la relativa informativa integrativa, così come richiesto o consentito dai princípi contabili internazionali, la Società applica l'IFRS 13. Il fair value rappresenta il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività nell'ambito di una transazione ordinaria posta in essere tra operatori di mercato, alla data di valutazione (c.d. "exit price").

La valutazione al fair value suppone che l'operazione di vendita dell'attività o di trasferimento della passività abbia luogo nel mercato principale, ossia nel mercato in cui ha luogo il maggior volume e livello di transazioni per l'attività o la passività. In assenza di un mercato principale, si suppone che la transazione abbia luogo nel mercato più vantaggioso al quale la Società ha accesso, vale a dire il mercato suscettibile di massimizzare i risultati della transazione di vendita dell'attività o di minimizzare l'ammontare da pagare per trasferire la passività.

Il fair value di un'attività o di una passività è determinato utilizzando le assunzioni che gli operatori di mercato prenderebbero in considerazione per definire il prezzo dell'attività o della passività, assumendo che gli stessi agiscano secondo il loro migliore interesse economico. Gli operatori di mercato sono acquirenti e venditori indipendenti, informati, in grado di concludere una transazione per l'attività o la passività e motivati, ma non obbligati o diversamente indotti a perfezionare la transazione.

Nella misurazione del fair value, la Società considera le caratteristiche delle specifiche attività o passività, in particolare:

  • per le attività non finanziarie considera la capacità di un operatore di mercato di generare benefíci economici impiegando l'attività nel suo massimo e migliore utilizzo o vendendola a un altro operatore di mercato capace di impiegarla nel suo massimo e migliore utilizzo;
  • per le passività e gli strumenti rappresentativi di capi-

tale proprio, il fair value include l'effetto del cosiddetto "non-performance risk", ossia il rischio che la Società non sia in grado di adempiere alle proprie obbligazioni, compreso tra l'altro anche il rischio di credito proprio della Società;

• nel caso di gruppi di attività e passività finanziarie gestiti sulla base della propria esposizione netta ai rischi di mercato o al rischio di credito, è ammessa la misurazione del fair value su base netta.

Nella misurazione del fair value delle attività e delle passività, la Società utilizza tecniche di valutazione adeguate alle circostanze e per le quali sono disponibili dati sufficienti per valutare il fair value stesso, massimizzando l'utilizzo di input osservabili e riducendo al minimo l'utilizzo di input non osservabili.

Immobili, impianti e macchinari

Gli immobili, impianti e macchinari sono iscritti al costo, al netto del fondo ammortamento e di qualsiasi perdita per riduzione di valore accumulata. Tale costo è comprensivo dei costi accessori direttamente attribuibili per portare il bene nel luogo e nelle condizioni necessarie alla sua messa in funzione per l'uso per cui è stato acquistato.

I costi sostenuti successivamente all'acquisto sono rilevati a incremento del valore contabile dell'elemento cui si riferiscono, qualora sia probabile che i futuri benefíci associati al costo sostenuto per sostituire una parte del bene affluiscano alla Società e il costo dell'elemento possa essere determinato attendibilmente. Tutti gli altri costi sono rilevati nel Conto economico nell'esercizio in cui sono sostenuti. Gli immobili, impianti e macchinari, al netto del valore residuo, sono ammortizzati a quote costanti in base alla vita utile stimata del bene, che è riesaminata con periodicità annuale; eventuali cambiamenti sono riflessi prospetticamente. L'ammortamento ha inizio quando il bene è disponibile all'uso.

La vita utile stimata dei principali immobili, impianti e macchinari è la seguente:

Periodo di ammortamento
Migliorie su beni di terzi Minore tra il termine del
contratto e la vita utile residua
Fabbricati civili 40 anni
Altri beni 7 anni

I terreni non sono ammortizzati in quanto elementi a vita utile illimitata.

I beni rilevati nell'ambito degli immobili, impianti e macchinari sono eliminati contabilmente o al momento della loro dismissione (ossia, alla data in cui il destinatario ottiene il controllo) o quando nessun beneficio economico futuro è atteso dal loro utilizzo o dismissione.

Leasing

La Società detiene beni materiali utilizzati nello svolgimento della propria attività aziendale, attraverso contratti di leasing. Alla data di inizio del leasing, la Società determina se il contratto è, o contiene, un leasing.

La Società applica la definizione di leasing prevista dall'I-FRS 16 ai contratti stipulati o modificati il 1° gennaio 2019 o in data successiva; tale definizione è soddisfatta quando il contratto trasferisce il diritto di controllare l'utilizzo di un'attività sottostante per un periodo di tempo in cambio di un corrispettivo.

Di converso, in caso di contratti stipulati prima del 1° gennaio 2019, la Società ha determinato se l'accordo fosse o contenesse un leasing conformemente all'IFRIC 4.

Alla data di decorrenza o alla modifica di un contratto che contiene una componente leasing e una o più ulteriori componenti leasing o non leasing, la Società ripartisce il corrispettivo del contratto tra ciascuna componente leasing in base ai rispettivi prezzi a sé stanti.

La Società rileva un'attività consistente nel diritto di utilizzo dell'attività sottostante e una passività del leasing alla data di decorrenza del contratto (ossia, la data in cui l'attività sottostante è disponibile per l'uso).

L'attività consistente nel diritto di utilizzo rappresenta il diritto del locatario a utilizzare l'attività sottostante per la durata del leasing; la sua valutazione iniziale è al costo, che comprende l'importo iniziale della passività del leasing rettificato per tutti i pagamenti dovuti per il leasing corrisposti alla data di decorrenza o precedentemente al netto degli incentivi di leasing ricevuti, più gli eventuali costi diretti iniziali sostenuti e una stima dei costi per lo smantellamento e la rimozione dell'attività sottostante e per il ripristino dell'attività sottostante o del sito in cui è ubicata.

La passività del leasing è inizialmente valutata al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing da corrispondere lungo la durata del leasing. Nel calcolare il valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing, la Società utilizza il tasso di finanziamento marginale del locatario alla data di decorrenza del leasing quando il tasso di interesse implicito del leasing non è facilmente determinabile.

I pagamenti variabili dovuti per il leasing che non dipendono da un indice o da un tasso sono rilevati come costi nel periodo in cui si verifica l'evento o la circostanza che fa scattare i pagamenti.

Dopo la data di decorrenza, la passività del leasing è valutata al costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo e rideterminata al verificarsi di taluni eventi.

La Società applica l'eccezione alla rilevazione prevista per i leasing a breve termine ai propri contratti con durata uguale o inferiore a 12 mesi dalla data di decorrenza. Applica, inoltre, l'eccezione alla rilevazione prevista per i leasing nei quali l'attività sottostante è di "modesto valore" e il cui importo è stimato come non significativo. Per esempio, la Società detiene in leasing alcune attrezzature per ufficio (ossia, PC, stampanti e fotocopiatrici) che sono considerate di modesto valore. I pagamenti dovuti per i leasing a breve termine e per i leasing in cui l'attività sottostante è di modesto valore sono rilevati come costo a quote costanti per la durata del leasing.

La Società espone le attività consistenti nel diritto di utilizzo che non soddisfano la definizione di investimento immobiliare nella voce "Immobili, impianti e macchinari" e le passività del leasing nei "Finanziamenti".

Conformemente con le disposizioni del principio, la Società espone separatamente gli interessi passivi sulle passività del leasing nella voce "Altri oneri finanziari" e le quote di ammortamento delle attività consistenti nel diritto di utilizzo nella voce "Ammortamenti e impairment".

Attività immateriali

Le attività immateriali riguardano le attività prive di consistenza fisica, identificabili, controllate dall'impresa e in grado di produrre benefíci economici futuri. Sono rilevate al costo di acquisto o di produzione interna, quando è probabile che dal loro utilizzo vengano generati benefíci economici futuri e il relativo costo può essere attendibilmente determinato.

Il costo è comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione necessari a rendere le attività disponibili per l'uso.

I costi di sviluppo sono rilevati come attività immateriale solo quando la Società può dimostrare la fattibilità tecnica di completamento dell'attività immateriale, nonché di avere la capacità, l'intenzione e la disponibilità di risorse per completare l'attività per utilizzarla o venderla.

I costi di ricerca sono rilevati a Conto economico.

Le attività immateriali, aventi vita utile definita, sono rilevate al netto del fondo di ammortamento e delle eventuali perdite di valore accumulate.

L'ammortamento è calcolato a quote costanti in base alla vita utile stimata dell'attività, che è riesaminata con periodicità almeno annuale; eventuali cambiamenti dei criteri di ammortamento sono applicati prospetticamente. L'ammortamento ha inizio quando l'attività immateriale è disponibile per l'uso.

Di conseguenza, le attività immateriali non ancora disponibili per l'uso non sono ammortizzate ma sono sottoposte a verifica annuale di recuperabilità (impairment test).

Le attività immateriali della Società sono a vita utile definita. Le attività immateriali si riferiscono a software applicativi a titolo di proprietà con vita utile prevista tra tre e cinque anni.

Le attività immateriali sono eliminate contabilmente o al momento della loro dismissione (alla data in cui il ricevente ne ottiene il controllo) o quando nessun beneficio economico futuro è atteso dal loro utilizzo o dismissione. L'eventuale utile o perdita, rilevato a Conto economico, è determinato come differenza tra il corrispettivo netto derivante dalla dismissione, determinato secondo le previsioni dell'IFRS 15 in merito al prezzo dell'operazione, e il valore netto contabile dell'attività eliminata.

Impairment delle attività non finanziarie

A ciascuna data di riferimento del bilancio, le attività non finanziarie sono analizzate al fine di verificare l'esistenza di indicatori di un'eventuale riduzione del loro valore.

Le attività immateriali con vita utile indefinita e le attività immateriali non ancora disponibili per l'uso sono sottoposte a verifica per riduzione di valore annualmente o più frequentemente in presenza di indicatori che facciano ritenere che le suddette attività possano aver subíto una riduzione di valore.

Se esiste indicazione di una riduzione di valore, il valore recuperabile di ciascuna attività interessata è stimato sulla base dell'utilizzo dell'attività e della sua dismissione futura, conformemente al più recente Piano Industriale del Gruppo. Per la stima del valore recuperabile, si rimanda al paragrafo "Uso di stime".

Il valore recuperabile è calcolato con riferimento a una singola attività, a meno che l'attività non sia in grado di generare flussi finanziari in entrata che siano ampiamente indipendenti da quelli derivanti da altre attività o gruppi di attività.

Qualora il valore contabile dell'attività sia superiore al suo valore recuperabile, è riconosciuta una perdita di valore rilevata a Conto economico nella voce "Ammortamenti e impairment".

Se vengono meno i presupposti per una svalutazione precedentemente effettuata, il valore contabile dell'attività è ripristinato con imputazione a Conto economico, nella voce "Ammortamenti e impairment", nei limiti del valore netto contabile che l'attività in oggetto avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione e se fossero stati effettuati gli eventuali relativi ammortamenti.

Strumenti finanziari

Per strumenti finanziari si intende qualsiasi contratto che dia origine a un'attività finanziaria per un'entità e a una passività finanziaria o a uno strumento rappresentativo di capitale per la controparte; sono rilevati e valutati secondo lo IAS 32 e l'IFRS 9.

Un'attività o una passività finanziaria è rilevata quando, e solo quando, la Società diviene parte delle clausole contrattuali dello strumento (trade date).

I crediti commerciali derivanti da contratti con la clientela, nell'ambito di applicazione dell'IFRS 15, sono inizialmente valutati al prezzo dell'operazione (come definito nell'IFRS 15) se tali crediti non contengono una componente finanziaria significativa o quando la Società applica l'espediente pratico consentito dall'IFRS 15.

Diversamente, la Società valuta inizialmente le attività finanziarie diverse dai crediti commerciali summenzionati al loro fair value più, nel caso di un'attività finanziaria non rilevata al fair value rilevato a Conto economico, i costi di transazione.

Le attività finanziarie sono classificate, alla data di rilevazione iniziale, come attività finanziarie al costo ammortizzato, al fair value rilevato tra le altre componenti di Conto economico complessivo e al fair value rilevato a Conto economico, sulla base sia del modello di business adottato dal Gruppo sia delle caratteristiche contrattuali dei flussi di cassa dello strumento.

A tal fine, la verifica finalizzata a stabilire se lo strumento generi flussi di cassa rappresentativi esclusivamente di pagamenti di capitale e interessi (SPPI) è definita "SPPI test" e viene eseguita a livello di singolo strumento.

Il modello di business della Società per la gestione delle attività finanziarie riguarda il modo in cui la stessa gestisce le proprie attività finanziarie al fine di generare flussi di cassa. Il modello di business determina se i flussi di cassa deriveranno dall'incasso degli stessi in base al contratto, dalla vendita delle attività finanziarie o da entrambi.

Ai fini della valutazione successiva, le attività finanziarie sono classificate in tre categorie:

  • attività finanziarie al costo ammortizzato (strumenti di debito);
  • attività finanziarie designate al fair value rilevato tra le altre componenti di Conto economico complessivo senza riciclo degli utili e perdite cumulati all'atto dell'eliminazione contabile (strumenti di capitale); e
  • attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico.

Attività finanziarie al costo ammortizzato

Sono classificati in tale categoria principalmente i crediti commerciali, gli altri crediti e i crediti finanziari.

Le attività finanziarie al costo ammortizzato sono detenute in un modello di business il cui obiettivo è quello di incassare i flussi di cassa contrattuali e i cui termini contrattuali prevedono, a date specifiche, pagamenti di flussi di cassa rappresentati esclusivamente da capitale e interessi sul capitale da rimborsare.

Tali attività sono inizialmente rilevate al fair value, eventualmente rettificato dei costi di transazione e, successivamente, valutate al costo ammortizzato utilizzando il tasso di interesse effettivo, e sono soggette a impairment.

Gli utili e le perdite da cancellazione contabile dell'attività, da modifica o da rettifica per impairment sono rilevati a Conto economico.

Attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico complessivo (FVOCI) - Strumenti di capitale

In tale categoria sono principalmente classificate le partecipazioni in altre società irrevocabilmente designate come tali al momento della rilevazione iniziale.

Gli utili e le perdite di tali attività finanziarie non saranno mai riciclati a Conto economico. La Società può trasferire l'utile o la perdita cumulata all'interno del patrimonio netto. Gli strumenti di capitale designati al fair value rilevato a Conto economico complessivo non sono assoggettati a impairment.

I dividendi su tali investimenti sono rilevati a Conto economico, a meno che non rappresentino chiaramente un recupero di una parte del costo dell'investimento.

Attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico

In tale categoria sono classificati principalmente: titoli, partecipazioni in altre società, investimenti finanziari detenuti in fondi detenuti per la negoziazione e attività finanziarie designate al fair value rilevato a Conto economico all'atto della rilevazione iniziale.

Le attività finanziarie classificate al fair value rilevato a Conto economico sono:

  • attività finanziarie con flussi di cassa che non sono rappresentati esclusivamente da pagamenti di capitale e interesse, indipendentemente dal modello di business;
  • attività finanziarie detenute per la negoziazione in quanto acquistate o detenute principalmente al fine di essere vendute o riacquistate entro breve termine;
  • strumenti di debito designati all'atto della rilevazione iniziale, in base all'opzione prevista dall'IFRS 9 (fair value option) se tale scelta elimina, o riduce in misura significativa, un accounting mismatch;
  • strumenti derivati, compresi i derivati impliciti, detenuti per la negoziazione o non designati come efficaci strumenti di copertura.

Tali attività finanziarie sono inizialmente rilevate al fair value, e successivamente gli utili e le perdite derivanti da variazioni del loro fair value sono rilevati a Conto economico. In questa categoria sono incluse anche le partecipazioni in società quotate che la Società non ha designato irrevocabilmente come al fair value rilevato a OCI. Anche i dividendi su tali partecipazioni sono rilevati fra gli altri proventi nel prospetto di Conto economico quando viene definito il diritto al pagamento.

Le attività finanziarie che si qualificano come corrispettivi potenziali sono ugualmente valutate al fair value rilevato a Conto economico.

Impairment delle attività finanziarie

A ciascuna data di riferimento del bilancio, la Società rileva un fondo per le perdite attese sui crediti commerciali e altre attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, gli strumenti di debito valutati al fair value rilevato a Conto economico complessivo (FVOCI), le attività derivanti da contratti con i clienti e tutte le altre attività rientranti nell'ambito di applicazione dell'impairment IFRS 9.

In base all'IFRS 9, dal 1° gennaio 2018 la Società applica un nuovo modello di impairment basato sulla determinazione delle perdite attese (ECL) utilizzando un approccio forward-looking. In sostanza, il modello prevede:

  • l'applicazione di un unico framework di riferimento a tutte le attività finanziarie;
  • la rilevazione delle perdite attese su base continuativa e l'aggiornamento dell'importo di tali perdite alla fine di ogni esercizio, in modo da riflettere le variazioni di rischio di credito dello strumento finanziario;
  • la valutazione delle perdite attese sulla base di tutte le informazioni ragionevolmente ottenibili senza costi eccessivi, in relazione agli eventi passati, alle condizioni correnti e alle previsioni sulle condizioni future.

Per i crediti commerciali, le attività derivanti da contratti con i clienti e i crediti per leasing, compresi quelli con una componente finanziaria significativa, la Società applica l'approccio semplificato, calcolando le perdite attese su un periodo corrispondente all'intera vita dell'attività, generalmente pari a 12 mesi.

Per tutte le attività finanziarie diverse da crediti commerciali, attività derivanti da contratti con i clienti e crediti per leasing, la Società applica l'approccio generale in base all'I-FRS 9, basato sulla valutazione di un incremento significativo del rischio di credito rispetto alla rilevazione iniziale. Secondo tale approccio, il fondo perdite attese su attività finanziarie è rilevato per un ammontare pari alle perdite attese lungo l'intera vita del credito, se il rischio di credito su tali attività finanziarie è aumentato significativamente, rispetto al momento della rilevazione iniziale, considerando tutte le informazioni ragionevolmente dimostrabili, ivi inclusi i dati prospettici.

Se, alla data di riferimento del bilancio, il rischio di credito sulle attività finanziarie non è aumentato in modo significativo rispetto alla rilevazione iniziale, la Società misura il fondo per perdite attese per un importo pari alle perdite attese a 12 mesi.

Per le attività finanziarie per cui, alla data di riferimento del precedente esercizio, la Società aveva rilevato un fondo perdite attese pari alle perdite attese lungo tutta la vita dello strumento, la Società rileva un fondo di importo pari alle perdite attese a 12 mesi qualora la condizione di incremento significativo del rischio di credito venga meno.

La Società rileva a Conto economico, come perdita o ripristino di valore, l'importo delle perdite (o rivalutazioni) attese necessarie per rettificare il fondo perdite attese alla data di riferimento del bilancio ai sensi dell'IFRS 9.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Tale categoria comprende depositi disponibili a vista o a brevissimo termine, così come gli investimenti finanziari a breve termine e ad alta liquidità prontamente convertibili in un ammontare noto di cassa e soggetti a un irrilevante rischio di variazione di valore.

Inoltre, ai fini del Rendiconto finanziario, le disponibilità liquide non includono gli scoperti bancari alla data di chiusura dell'esercizio.

Passività finanziarie al costo ammortizzato

Tale categoria comprende principalmente finanziamenti, debiti commerciali, passività dei leasing finanziari e strumenti di debito.

Le passività finanziarie diverse dagli strumenti derivati sono rilevate quando la Società diviene parte delle clausole contrattuali dello strumento e sono valutate inizialmente al fair value rettificato dei costi di transazione direttamente attribuibili. Successivamente, le passività finanziarie sono valutate con il criterio del costo ammortizzato, utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che attualizza esattamente i pagamenti o incassi futuri stimati lungo la vita attesa dello strumento finanziario, od, ove opportuno un periodo più breve, al valore contabile netto dell'attività o passività finanziaria.

Passività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico

Le passività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico includono le passività finanziarie detenute per la negoziazione e le passività finanziarie designate al momento della rilevazione iniziale al fair value rilevato a Conto economico.

Le passività finanziarie sono classificate come "detenute per la negoziazione" quando sono assunte con la finalità di un loro riacquisto a breve termine. In questa categoria sono compresi anche gli strumenti finanziari derivati stipulati dalla Società e non designati quali strumenti di copertura in base all'IFRS 9. I derivati impliciti scorporati dal contratto ospite sono anch'essi classificati come al fair value rilevato a Conto economico a eccezione del caso in cui il derivato implicito è designato come efficace strumento di copertura.

Gli utili o le perdite delle passività al fair value rilevato a Conto economico sono rilevati a Conto economico.

Le passività finanziarie che all'atto della iscrizione iniziale sono designate come al fair value rilevato a Conto economico sono designate come tali alla data di prima rilevazione, solo se i criteri dell'IFRS 9 sono rispettati.

In tal caso, la parte della variazione di fair value attribuibile al proprio rischio di credito è rilevata nell'ambito del Conto economico complessivo.

La Società non ha designato alcuna passività finanziaria al fair value rilevato a Conto economico, alla rilevazione iniziale.

Le passività finanziarie che si qualificano come corrispettivi potenziali sono anche esse valutate al fair value rilevato a Conto economico.

Derecognition delle attività e passività finanziarie

Le attività finanziarie sono eliminate contabilmente ogni qualvolta si verifichi una delle seguenti condizioni:

  • il diritto contrattuale a ricevere i flussi di cassa connessi all'attività è scaduto;
  • la Società ha sostanzialmente trasferito tutti i rischi e benefíci connessi all'attività, trasferendo i suoi diritti a ricevere flussi di cassa dall'attività oppure assumendo un'obbligazione contrattuale a riversare i flussi di cassa ricevuti a uno o più eventuali beneficiari in virtù di un contratto che rispetta i requisiti previsti dall'IFRS 9 (c.d. "pass through test");
  • la Società non ha né trasferito né mantenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefíci connessi all'attività finanziaria ma ne ha trasferito il controllo.

Le passività finanziarie sono eliminate contabilmente quando sono estinte, ossia quando l'obbligazione contrattuale è adempiuta, cancellata o prescritta.

Quando una passività finanziaria esistente viene sostituita da un'altra verso lo stesso creditore a condizioni sostanzialmente diverse, o le condizioni di una passività esistente sono sostanzialmente modificate, tale sostituzione o modifica viene trattata come un'eliminazione contabile della passività originaria e la rilevazione di una nuova passività. La differenza tra i rispettivi valori contabili è rilevata a Conto economico.

Strumenti finanziari derivati

Un derivato è uno strumento finanziario o un altro contratto:

  • il cui valore cambia in relazione alle variazioni in un parametro definito "sottostante", quale tasso di interesse, prezzo di un titolo o di una merce, tasso di cambio in valuta estera, indice di prezzi o di tassi, rating di un credito o altra variabile;
  • che richiede un investimento netto iniziale pari a zero, o minore di quello che sarebbe richiesto per contratti con una risposta simile ai cambiamenti delle condizioni di mercato;
  • che è regolato a una data futura.

Gli strumenti derivati sono classificati come attività o passività finanziarie a seconda del fair value positivo o negativo e sono classificati come "detenuti per la negoziazione" all'interno di "Altri modelli di business" e valutati al fair value rilevato a Conto economico, a eccezione di quelli designati come efficaci strumenti di copertura.

Tutti i derivati detenuti per la negoziazione sono classificati come attività e passività correnti.

I derivati non detenuti per la negoziazione, ma valutati al fair value rilevato a Conto economico in quanto non si qualificano per l'hedge accounting, e i derivati designati come efficaci strumenti di copertura sono classificati come correnti o non correnti in base alla loro data di scadenza e all'intenzione della Società di detenere o meno tali strumenti fino alla scadenza.

Per maggiori dettagli sui derivati e sull'hedge accounting, si rinvia alla nota 34.1 "Hedge accounting".

Compensazione di attività e passività finanziarie

La Società compensa attività e passività finanziarie quando:

  • esiste un diritto legalmente esercitabile di compensare i valori rilevati in bilancio; e
  • vi è l'intenzione o di compensare su base netta o di realizzare l'attività e regolare la passività simultaneamente.

Attività non correnti (o gruppi in dismissione) classificate come possedute per la vendita e discontinued operation

Le attività non correnti (o gruppi in dismissione) sono classificate come possedute per la vendita se il loro valore contabile sarà recuperato principalmente con un'operazione di vendita anziché con il loro uso continuativo.

Tale criterio di classificazione è applicabile solo se le attività non correnti (o gruppi in dismissione) sono disponibili per la vendita immediata nelle loro condizioni attuali e la vendita è altamente probabile.

Quando la Società è coinvolta in un piano di vendita che comporta la perdita dell'attività e sono soddisfatti i requisiti previsti dall'IFRS 5, tutte le attività e le passività della controllata sono classificate come possedute per la vendita indipendentemente se la Società manterrà, dopo la vendita, una partecipazione non di controllo nella società stessa.

La Società applica alle partecipazioni, o quote di partecipazioni, in società collegate o joint venture tali criteri di classificazione previsti dall'IFRS 5. La parte residua della partecipazione in società collegate o joint venture che non è stata classificata come posseduta per la vendita è contabilizzata con il metodo del patrimonio netto fino alla dismissione della parte classificata come posseduta per la vendita.

Le attività non correnti (o gruppi in dismissione) e le passività incluse in gruppi in dismissione classificate come possedute per la vendita sono presentate separatamente dalle altre attività e passività dello Stato patrimoniale.

Gli importi presentati per le attività non correnti o per le attività e passività di un gruppo in dismissione classificati come posseduti per la vendita non sono riclassificati o ripresentati per i periodi a raffronto.

Immediatamente prima della classificazione iniziale delle attività non correnti (o gruppi in dismissione) come possedute per la vendita, i valori contabili dell'attività (o del gruppo) sono valutati in conformità allo specifico principio contabile di riferimento applicabile a tali attività o passività. Le attività non correnti (o gruppi in dismissione) classificate come possedute per la vendita sono valutate al minore tra il valore contabile e il relativo fair value, al netto dei costi di vendita. Le perdite di valore per qualsiasi iniziale o successivo impairment dell'attività (o gruppo in dismissione) al fair value al netto dei costi di vendita e i ripristini di impairment sono rilevate a Conto economico nell'ambito delle continuing operation.

Se i criteri di classificazione non sono più soddisfatti, la Società non classifica più le attività (o il gruppo in dismissione) come possedute per la vendita. In questo caso tali attività sono valutate al minore tra:

  • il valore contabile prima che l'attività (o gruppo in dismissione) fosse classificata come posseduta per la vendita, rettificato per tutti gli ammortamenti o ripristini di valore che sarebbero stati altrimenti rilevati se l'attività (o il gruppo in dismissione) non fosse stata classificata come posseduta per la vendita; e
  • il suo valore recuperabile calcolato alla data della successiva decisione di non vendere, che è pari al maggiore tra il suo fair value al netto dei costi di dismissione e il suo valore d'uso.

Ogni rettifica al valore contabile dell'attività non corrente che cessa di essere classificata come posseduta per la vendita è rilevata nell'ambito del risultato delle continuing operation. Una discontinued operation è una componente della Società che è stata dismessa o classificata come posseduta per la vendita, e:

  • rappresenta un importante ramo autonomo di attività o area geografica di attività,
  • fa parte di un unico programma coordinato di dismissione di un importante ramo autonomo di attività o un'area geografica di attività, o
  • è una società controllata acquisita esclusivamente al fine della sua vendita.

La Società espone, in una voce separata del Conto economico, un unico importo rappresentato dal totale:

  • degli utili o delle perdite delle discontinued operation al netto degli effetti fiscali; e
  • della plusvalenza o minusvalenza, al netto degli effetti fiscali, rilevata a seguito della valutazione al fair value al netto dei costi di vendita, o della dismissione delle attività (o gruppo in dismissione) che costituiscono la discontinued operation.

I corrispondenti ammontari sono ripresentati nel Conto economico per i periodi a raffronto, cosicché l'informativa si riferisca a tutte le discontinued operation entro la data di riferimento dell'ultimo bilancio presentato. Se la Società cessa di classificare un componente come posseduto per la vendita, i risultati del componente precedentemente esposto in bilancio tra le discontinued operation sono riclassificati e inclusi nell'ambito del risultato delle continuing operation per tutti gli esercizi presentati in bilancio.

Benefíci ai dipendenti

La passività relativa ai benefíci riconosciuti ai dipendenti ed erogati in coincidenza o successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro per piani a benefíci definiti o per altri benefíci a lungo termine erogati nel corso dell'attività lavorativa è determinata, separatamente per ciascun piano, sulla base di ipotesi attuariali stimando l'ammontare dei benefíci futuri che i dipendenti hanno maturato alla data di riferimento (attraverso il metodo di proiezione unitaria del credito). In maggior dettaglio, il valore attuale dei piani a benefíci definiti è calcolato utilizzando un tasso determinato in base ai rendimenti di mercato, alla data di riferimento di bilancio, di titoli obbligazionari di aziende primarie. Se non esiste un mercato profondo di titoli obbligazionari di aziende primarie nella valuta in cui l'obbligazione è espressa, viene utilizzato il corrispondente tasso di rendimento dei titoli pubblici.

La passività, al netto delle eventuali attività a servizio del piano, è rilevata per competenza lungo il periodo di maturazione del diritto. La valutazione della passività è effettuata da attuari indipendenti.

Se le attività a servizio del piano eccedono il valore attuale della relativa passività a benefíci definiti, il surplus viene rilevato come attività (nei limiti dell'eventuale massimale).

Con riferimento alle passività (attività) per i piani a benefíci definiti, gli utili e le perdite attuariali derivanti dalla valutazione attuariale delle passività, il rendimento delle attività a servizio del piano (al netto degli associati interessi attivi) e l'effetto del massimale di attività – asset ceiling – (al netto dei relativi interessi) sono rilevati nell'ambito delle altre componenti del Conto economico complessivo (OCI), quando si verificano. Per gli altri benefíci a lungo termine, i relativi utili e perdite attuariali sono rilevati a Conto economico.

In caso di modifica di un piano a benefíci definiti o di introduzione di un nuovo piano, l'eventuale costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro passate (past service cost) è rilevato immediatamente a Conto economico.

Inoltre, la Società è impegnata in piani a contribuzione definita per effetto dei quali paga contributi fissi a una entità distinta (un fondo) e non avrà un'obbligazione legale o implicita a pagare ulteriori contributi se il fondo non disponesse di risorse sufficienti a pagare tutti i benefíci ai dipendenti relativamente all'attività lavorativa svolta nell'esercizio corrente e in quelli precedenti. Tali piani sono generalmente istituiti con lo scopo di integrare le prestazioni pensionistiche successivamente alla fine del rapporto di lavoro. I costi relativi a tali piani sono rilevati a Conto economico sulla base della contribuzione effettuata nel periodo.

Termination benefit

Le passività per benefíci dovuti ai dipendenti per la cessazione anticipata del rapporto di lavoro derivano o dalla decisione da parte della Società di concludere il rapporto di lavoro con un dipendente prima della normale data di pensionamento oppure dalla scelta volontaria di un dipendente di accettare un'offerta, da parte della Società, di tali benefíci in cambio della cessazione del rapporto di lavoro. L'evento che dà origine a tale obbligazione è la cessazione del rapporto di lavoro piuttosto che l'esistenza di tale rapporto. I benefíci dovuti ai dipendenti per la cessazione anticipata del rapporto di lavoro sono rilevati nella data più immediata tra le seguenti:

  • il momento in cui la Società non può più ritirare l'offerta di tali benefíci; e
  • il momento in cui la Società rileva i costi di una ristrutturazione che rientra nell'ambito di applicazione dello IAS 37 e implica il pagamento di benefíci dovuti per la cessazione del rapporto di lavoro.

Tali passività sono valutate sulla base della natura del beneficio concesso. In particolare, quando i benefíci concessi rappresentano un miglioramento di altri benefíci successivi alla conclusione del rapporto di lavoro riconosciuti ai dipendenti, la relativa passività è valutata secondo le disposizioni previste per tale tipologia di benefíci. Altrimenti, se si prevede che i benefíci dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro saranno liquidati interamente entro 12 mesi dalla chiusura dell'esercizio in cui tali

benefíci sono rilevati, la relativa passività è valutata secondo le disposizioni previste per i benefíci a breve termine; se si prevede che non saranno liquidati interamente entro 12 mesi dalla chiusura dell'esercizio in cui tali benefíci sono rilevati, la relativa passività è valutata secondo le disposizioni previste per gli altri benefíci a lungo termine.

Pagamenti basati su azioni

La Società attua operazioni con pagamento basato su azioni regolate con strumenti rappresentativi di capitale nell'ambito della politica in materia di remunerazione adottata per l'Amministratore Delegato/Direttore Generale e per i dirigenti con responsabilità strategiche.

I più recenti piani di incentivazione di lungo termine prevedono l'assegnazione ai destinatari di un incentivo, rappresentato da una componente di natura azionaria (regolata con strumenti rappresentativi di capitale) e da una componente monetaria (pagata per cassa), che maturerà qualora si verifichino specifiche condizioni. La componente monetaria è classificata come un'operazione regolata per cassa se è basata sul prezzo (o valore) degli strumenti rappresentativi di capitale della società che ha emesso il piano o, negli altri casi, come un altro beneficio ai dipendenti a lungo termine. Al fine di regolare la componente azionaria mediante l'assegnazione gratuita di azioni, sono stati approvati programmi di acquisto di azioni proprie a servizio di tali piani. Per ulteriori dettagli sui piani di incentivazione basati su azioni, si rinvia alla nota 36 "Pagamenti basati su azioni".

Per la componente azionaria, la Società rileva i servizi resi dai dipendenti come costo del personale lungo il periodo in cui le condizioni di permanenza in servizio e di conseguimento di determinati risultati devono essere soddisfatte (periodo di maturazione) e stima indirettamente il loro valore, e il corrispondente incremento di una specifica voce del patrimonio netto, sulla base del fair value degli strumenti rappresentativi di capitale (ossia, azioni della società emittente) alla data di assegnazione. Tale fair value si basa sul prezzo di mercato osservabile delle azioni, tenendo conto dei termini e delle condizioni in base ai quali le azioni sono state assegnate (a eccezione delle condizioni di maturazione escluse dalla misurazione del fair value).

Il costo complessivamente rilevato è rettificato a ogni data di riferimento del bilancio fino alla data di maturazione per riflettere la migliore stima disponibile alla Società del numero di strumenti rappresentativi di capitale per i quali ci si attende che le condizioni di permanenza in servizio e quelle di conseguimento di determinati risultati diverse dalle condizioni di mercato saranno soddisfatte, cosicché l'importo rilevato al termine del periodo di maturazione si basa sul numero effettivo di strumenti rappresentativi di capitale che soddisfanno tali condizioni alla data di maturazione. Non è rilevato alcun costo per i premi che alla fine non maturano perché non sono state soddisfatte le condizioni di conseguimento di determinati risultati diverse da quelle di mercato e/o le condizioni di permanenza in servizio. Di contro, le operazioni sono considerate maturate indipendentemente dal fatto che siano soddisfatte o meno le condizioni di mercato o di non maturazione, purché siano soddisfatte tutte le altre condizioni di maturazione.

Se l'incentivo basato su strumenti rappresentativi di capitale è pagato per cassa, la Società rileva i servizi resi dai dipendenti come costo del personale lungo il periodo di maturazione e una corrispondente passività misurata al fair value della passività sostenuta. Successivamente, e fino al momento della sua estinzione, la passività viene rimisurata al fair value a ogni data di riferimento del bilancio, considerando la migliore stima possibile dell'incentivo che maturerà, con le variazioni di fair value rilevate tra i costi del personale. Se il diritto a ricevere l'incentivo monetario non matura perché una o più condizioni non sono soddisfatte, la relativa passività sarà stornata.

Fondi rischi e oneri

I fondi per rischi e oneri sono rilevati quando, alla data di riferimento, in presenza di un'obbligazione legale o implicita, derivante da un evento passato, è probabile che per soddisfare l'obbligazione si renderà necessario un esborso di risorse il cui ammontare è stimabile in modo attendibile. Se l'effetto è significativo, gli accantonamenti sono determinati attualizzando i flussi finanziari futuri attesi a un tasso di sconto al lordo delle imposte che riflette la valutazione corrente del mercato del costo del denaro in relazione al tempo e, se applicabile, il rischio specifico attribuibile all'obbligazione. Quando l'accantonamento è attualizzato, l'adeguamento periodico del valore attuale dovuto al fattore temporale è riflesso nel Conto economico come onere finanziario.

Laddove si supponga che tutte le spese, o una parte di esse, richieste per estinguere un'obbligazione vengano rimborsate da terzi, l'indennizzo, se virtualmente certo, è rilevato come un'attività distinta.

I fondi non comprendono passività per riflettere le incertezze sui trattamenti ai fini dell'imposta sul reddito che vengono rilevati come passività fiscali.

Per i contratti i cui costi non discrezionali necessari per adempiere alle obbligazioni assunte sono superiori ai benefíci economici che si suppone siano ottenibili dal contratto (contratti onerosi), la Società rileva un accantonamento pari al minore tra l'eccedenza del costo necessario all'adempimento (ossia, costi che si riferiscono direttamente al contratto, sia incrementali sia derivanti da una ripartizione di altri costi) rispetto ai benefíci economici che si suppone deriveranno dal contratto e qualsiasi risarcimento o sanzione derivante dall'inadempienza del contratto stesso.

Le variazioni di stima degli accantonamenti al fondo sono riflesse nel Conto economico dell'esercizio in cui avviene la variazione.

Ricavi provenienti da contratti con i clienti

La Società rileva i ricavi derivanti da contratti con clienti, per un ammontare che riflette il corrispettivo al quale la Società si aspetta di avere diritto in cambio dei beni e dei servizi forniti in accordo con il modello a cinque fasi (step) previsto dall'IFRS 15:

  • individuazione del contratto con il cliente (step 1);
  • individuazione delle obbligazioni di fare (step 2);
  • determinazione del prezzo dell'operazione (step 3);
  • ripartizione del prezzo dell'operazione (step 4);
  • rilevazione dei ricavi (step 5).

La Società rileva i ricavi quando (o man mano che) ciascuna obbligazione di fare è soddisfatta trasferendo il bene o servizio promesso al cliente.

Proventi e oneri finanziari da derivati

I proventi e oneri finanziari da derivati includono:

  • proventi e oneri da derivati valutati al fair value rilevato a Conto economico sul rischio di tasso di interesse e tasso di cambio;
  • proventi e oneri da derivati di fair value hedge sul rischio di tasso di interesse;
  • proventi e oneri da derivati di cash flow hedge sul rischio di tasso di interesse e tasso di cambio.

Altri proventi e oneri finanziari

Per tutte le attività e passività finanziarie valutate al costo ammortizzato e le attività finanziarie che maturano interessi classificate come al fair value rilevato a Conto economico complessivo, gli interessi attivi e passivi sono rilevati utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.

Gli interessi attivi sono rilevati nella misura in cui è probabile che i benefíci economici affluiranno alla Società e il loro ammontare possa essere attendibilmente valutato.

Gli altri proventi e oneri finanziari includono anche le variazioni di fair value di strumenti finanziari diversi dai derivati.

Dividendi

I dividendi sono rilevati quando è stabilito il diritto incondizionato a ricevere il pagamento.

I dividendi e gli acconti sui dividendi pagabili agli azionisti della Società sono rappresentati come movimento del patrimonio netto alla data in cui sono approvati, rispettivamente, dall'Assemblea degli azionisti e dal Consiglio di Amministrazione.

Imposte sul reddito

Imposte correnti sul reddito

Le imposte correnti sul reddito dell'esercizio, iscritte tra i "debiti per imposte sul reddito" al netto degli acconti versati, ovvero nella voce "crediti per imposte sul reddito" qualora il saldo netto risulti a credito, sono determinate in base alla stima del reddito imponibile e in conformità alle disposizioni in vigore.

Tali debiti e crediti sono determinati applicando le aliquote fiscali previste da provvedimenti promulgati o sostanzialmente promulgati alla data di riferimento del bilancio.

Le imposte correnti sono rilevate nel Conto economico, a eccezione di quelle relative a voci rilevate al di fuori del Conto economico che sono riconosciute direttamente a patrimonio netto.

Imposte sul reddito differite e anticipate

Le imposte sul reddito differite e anticipate sono calcolate sulle differenze temporanee tra i valori patrimoniali iscritti in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali applicando l'aliquota fiscale in vigore alla data in cui la differenza temporanea si riverserà, determinata sulla base delle aliquote fiscali previste da provvedimenti promulgati o sostanzialmente promulgati alla data di riferimento.

Le passività fiscali differite sono rilevate in relazione alle differenze temporanee imponibili, salvo che tali passività derivino dalla rilevazione iniziale dell'avviamento o in riferimento a differenze temporanee imponibili riferibili a partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, quando la Società è in grado di controllare i tempi dell'annullamento delle differenze temporanee ed è probabile che, nel prevedibile futuro, la differenza temporanea non si annullerà.

Le attività per imposte anticipate si riferiscono a tutte le differenze temporanee deducibili, nonché al riporto a nuovo di perdite fiscali e di crediti d'imposta non utilizzati. Per i dettagli riguardo alla recuperabilità di tali attività, si rimanda allo specifico paragrafo nell'ambito delle stime.

Le imposte sul reddito differite e anticipate sono rilevate nel Conto economico, a eccezione di quelle relative a voci rilevate al di fuori del Conto economico che sono riconosciute direttamente a patrimonio netto.

Le attività per imposte anticipate e le passività fiscali differite sono compensate solo se esiste un diritto legalmente esercitabile di compensare le attività fiscali correnti con le passività fiscali correnti e se sono relative a imposte sul reddito applicate dalla medesima Autorità Fiscale sullo stesso soggetto passivo d'imposta oppure su soggetti passivi d'imposta diversi che intendono regolare le passività e le attività fiscali correnti su base netta, o realizzare

le attività e regolare le passività contemporaneamente, in ciascun esercizio successivo nel quale si prevede che siano regolati o recuperati ammontari significativi di passività o di attività fiscali differite.

Incertezza sui trattamenti ai fini dell'imposta sul reddito

Nella definizione di incertezza, andrà considerato se un dato trattamento fiscale risulterà accettabile per l'Autorità Fiscale. Se si ritiene probabile che l'Autorità Fiscale accetti il trattamento fiscale (con il termine "probabile" inteso come "più verosimile che non"), allora la Società rileva e valuta le proprie imposte correnti o differite attive e passive applicando le disposizioni dello IAS 12.

Di converso, se la Società ritiene che non sia probabile che l'Autorità Fiscale accetti il trattamento fiscale ai fini dell'imposta sul reddito, la Società dovrà riflettere l'effetto di tale incertezza avvalendosi del metodo che meglio prevede la risoluzione del trattamento fiscale incerto. La Società deve decidere se prendere in considerazione ciascun trattamento fiscale incerto separatamente o congiuntamente a uno o più trattamenti fiscali incerti, scegliendo l'approccio che meglio prevede la soluzione dell'incertezza. Nel valutare se e in che modo l'incertezza incide sul trattamento fiscale, la Società ipotizza che l'Autorità Fiscale accetti o meno un trattamento fiscale incerto presumendo che la stessa, in fase di verifica, controllerà gli importi che ha il diritto di esaminare e che sarà a completa conoscenza di tutte le relative informazioni. La Società riflette l'effetto dell'incertezza nel determinare le imposte correnti e differite, usando il metodo del valore atteso o dell'importo più probabile, a seconda di quale metodo meglio prevede la soluzione dell'incertezza.

Poiché le posizioni fiscali incerte si riferiscono alla definizione di imposte sul reddito, la Società espone le attività/ passività fiscali incerte come imposte correnti o imposte differite.

3. Nuovi princípi contabili, modifiche e interpretazioni

La Società ha adottato le seguenti modifiche ai princípi esistenti con data di efficacia dal 1° gennaio 2023.

  • "Amendments to IFRS 3 Reference to the Conceptual Framework", emesso a maggio 2020. Le modifiche intendono sostituire un riferimento alle definizioni di attività e passività fornite dal Revised Conceptual Framework for Financial Reporting emesso a marzo 2018 (Conceptual Framework) senza modificare in modo significativo le sue disposizioni.
    • Le modifiche hanno anche aggiunto all'IFRS 3 una disposizione in base alla quale, relativamente alle operazioni e altri eventi che rientrano nell'ambito di applicazione dello "IAS 37- Accantonamenti, passività e attività potenziali" o "IFRIC 21 - Tributi", un acquirente applica i suddetti princípi, invece del Conceptual Framework, per identificare le passività che ha assunto in un'aggregazione aziendale.

Infine, le modifiche chiariscono le linee guida esistenti nell'IFRS 3 per le attività potenziali acquisite in un'aggregazione aziendale, specificando che, se non è sicuro che un'attività esista alla data di acquisizione, la possibile attività non si qualifica per la rilevazione contabile.

• "Amendments to IAS 16 - Property, Plant and Equipment: Proceeds before Intended Use", emesso a maggio 2020. Le modifiche vietano alle società di dedurre dal costo di un elemento di immobili, impianti e macchinari qualsiasi provento derivante dalla vendita degli elementi prodotti mentre si porta tale bene nel luogo e nelle condizioni necessarie al funzionamento nel modo inteso dalla direzione aziendale. Al contrario, una società deve rilevare i proventi derivanti dalla vendita di tali elementi e i costi relativi alla loro produzione a Conto economico.

  • "Amendments to IAS 37 Onerous Contracts Costs of Fulfilling a Contract", emesso a maggio 2020. Le modifiche specificano quali costi una società include nella determinazione del costo necessario all'adempimento di un contratto al fine di valutare se il contratto è oneroso. A tal fine, il "costo necessario all'adempimento" di un contratto comprende i costi che si riferiscono direttamente al contratto; questi ultimi possono essere o costi incrementali necessari per l'adempimento di tale contratto oppure una ripartizione di altri costi direttamente correlati all'adempimento del contratto.
  • "Annual improvements to IFRS Standards 2018-2020", emesso a maggio 2020. Il documento apporta principalmente modifiche ai seguenti princípi:
    • "IFRS 1 Prima Adozione degli International Financial Reporting Standards"; la modifica semplifica l'applicazione dell'IFRS 1 per una società partecipata (controllata, collegata e joint venture) che diventa neo-utilizzatrice degli IFRS dopo la sua controllante/partecipante. In particolare, se la società partecipata adotta gli IFRS dopo la sua controllante/partecipante e applica l'IFRS 1.D16 (a), allora tale società partecipata può scegliere di misurare le differenze cumulative di conversione per tutte le gestioni estere agli importi inclusi nel bilancio consolidato della controllante/partecipante, basato sulla data di transizione di quest'ultima agli IFRS;
  • – "IFRS 9 - Strumenti Finanziari"; con riferimento alle commissioni incluse nel test del "10 per cento" per la derecognition delle passività finanziarie, la modifica chiarisce quali sono le commissioni da includere nel valutare se i termini di una passività finanziaria (nuova o modificata) siano sostanzialmente diversi dai termini della passività finanziaria originaria. Nel determinare tali commissioni pagate al netto delle commissioni ricevute, il debitore include soltanto le commissioni pagate o ricevute tra il debitore e il creditore, comprese le commissioni pagate o ricevute dal debitore o dal creditore per conto dell'altra parte;
  • "IFRS 16 Leasing"; l'International Accounting Standards Board ha modificato l'Esempio illustrativo 13 che accompagna l'"IFRS 16 - Leasing". In particolare, la modifica elimina la probabile confusione nell'applicazione

dell'IFRS 16 rispetto a quanto rappresentato nell'Esempio illustrativo 13 in merito ai requisiti per gli incentivi al leasing. In effetti, l'esempio includeva un rimborso per migliorie su beni di terzi senza fornire una spiegazione sul fatto che il rimborso soddisfacesse la definizione di incentivo al leasing. La modifica rimuove dall'esempio l'illustrazione del rimborso relativa a migliorie su beni di terzi;

– "IAS 41 - Agricoltura"; la modifica rimuove la disposizione di escludere i flussi di cassa dalla tassazione quando si valuta il fair value. Pertanto, la società deve utilizzare flussi finanziari al netto delle imposte e un'aliquota al netto delle imposte per attualizzare tali flussi finanziari.

L'applicazione di queste modifiche non ha comportato impatti significativi nel presente Bilancio di esercizio.

Informazioni sul Conto economico

Ricavi

4.a Ricavi delle vendite e delle prestazioni – Euro 116 milioni

Milioni di euro
2022 2021 2022-2021
Ricavi delle vendite e delle prestazioni
Società del Gruppo 116 125 (9)
Terzi - - -
Totale ricavi delle vendite e delle prestazioni 116 125 (9)

I "Ricavi delle vendite e delle prestazioni" si riferiscono a prestazioni rese alle società controllate nell'ambito della funzione di indirizzo e coordinamento della Capogruppo per servizi manageriali (69 milioni di euro), per servizi di assistenza informatica (39 milioni di euro) e per altre prestazioni (8 milioni di euro).

La variazione negativa di 9 milioni di euro è da ricondurre al decremento dei ricavi per prestazioni di servizi manageriali (8 milioni di euro) e dei ricavi relativi ai servizi informatici (4

4.b Altri proventi – Euro 17 milioni

Gli "Altri proventi" comprendono essenzialmente il riaddebito dei costi del personale di Enel SpA in distacco presso altre società del Gruppo (12 milioni di euro), presso la Fondazione Centro Studi Enel ed Enel Cuore Onlus (3 milioni di euro).

milioni di euro), compensata in parte dall'incremento dei ricavi per altre prestazioni (3 milioni di euro).

I "Ricavi delle vendite e delle prestazioni" possono essere suddivisi per area geografica come di seguito riportato:

  • 51 milioni di euro in Italia (59 milioni di euro nel 2021);
  • 27 milioni di euro in Europa Paesi UE (24 milioni di euro nel 2021);
  • 38 milioni di euro in Altri Paesi (40 milioni di euro nel 2021).

Nell'esercizio precedente la voce comprendeva la plusvalenza di 1.629 milioni di euro, rilevata a seguito della cessione dell'intera partecipazione pari al 50% del capitale sociale detenuta nella società a controllo congiunto Open Fiber SpA, in favore di Macquarie Asset Management e di CDP Equity SpA.

Costi

5.a Acquisti di materiale di consumo

I costi per acquisti di materiali di consumo non presentano variazioni sostanziali rispetto all'esercizio precedente.

5.b Servizi e godimento beni di terzi – Euro 206 milioni

I costi per prestazioni di servizi e godimento beni di terzi sono ripartiti come di seguito dettagliato.

Milioni di euro
2022 2021 2022-2021
Costi per servizi 202 192 10
Costi per godimento beni di terzi 4 5 (1)
Totale servizi e godimento beni di terzi 206 197 9

I "Costi per servizi" si riferiscono a servizi resi da terzi per 73 milioni di euro (67 milioni di euro nel 2021) e da società del Gruppo per 129 milioni di euro (125 milioni di euro nel 2021). I costi per servizi resi da società del Gruppo registrano un incremento pari a 3 milioni di euro, da ricondursi all'aumento dei costi per servizi di assistenza sistemica (14 milioni di euro), compensato in parte dalla riduzione dei costi per servizi manageriali (16 milioni di euro), mentre i costi per servizi resi da terzi presentano una variazione in aumento di 7 milioni di euro, riconducibile essenzialmente a maggiori costi per prestazioni professionali e per servizi informatici.

I "Costi per godimento beni di terzi" sono rappresentati essenzialmente da costi per godimento di beni di proprietà della controllata Enel Italia SpA.

5.c Costo del personale – Euro 105 milioni

I costi sostenuti per il personale risultano composti come di seguito riportato.

Milioni di euro
Note 2022 2021 2022-2021
Salari e stipendi 81 76 5
Oneri sociali 26 25 1
Benefíci successivi al rapporto di lavoro
25
6 6 -
Altri benefíci a lungo termine
25
1 8 (7)
Pagamenti basati su azioni 5 4 1
Altri costi e altri piani di incentivazione (14) 60 (74)
Totale costo del personale 105 179 (74)

Il "Costo del personale" ammonta complessivamente a 105 milioni di euro con un decremento pari a 74 milioni di euro rispetto al 2021 e risente principalmente dei rilasci a Conto economico pari a 21 milioni di euro, a causa degli adeguamenti dei relativi piani per incentivi all'esodo del personale adottati dall'Azienda nel precedente esercizio. La stessa voce, lo scorso anno, includeva costi per i piani di incentivo all'esodo del personale per 57 milioni di euro. Il costo relativo ai pagamenti basati su azioni, pari a 5 milioni di euro, si riferisce alla componente azionaria dei Piani di incentivazione a lungo termine 2019, 2020, 2021 e 2022 assegnati dalla Capogruppo ai propri dipendenti.

Nel prospetto che segue è evidenziata la consistenza media dei dipendenti per categoria di appartenenza, confrontata con quella del periodo precedente, nonché la consistenza effettiva al 31 dicembre 2022.

N. Consistenza puntuale
2022 Consistenza media
2021
2022-2021 al 31.12.2022
Manager 154 148 6 164
Middle manager 449 417 32 481
White collar 261 246 15 244
Totale 864 811 53 889

5.d Ammortamenti e impairment – Euro 1.330 milioni

Milioni di euro
2022 2021 2022-2021
Ammortamenti delle attività materiali 4 5 (1)
Ammortamenti delle attività immateriali 52 32 20
Impairment 1.437 788 649
Ripristini di valore 163 91 72
Totale ammortamenti e impairment 1.330 734 596

La voce "Ammortamenti", pari a 56 milioni di euro, si riferisce alle attività materiali per 4 milioni di euro e alle attività immateriali per 52 milioni di euro.

La voce "Impairment" comprende l'adeguamento di valore delle partecipazioni detenute nelle società controllate in Romania per complessivi 995 milioni di euro, della partecipazione detenuta nella società Enel Green Power SpA per 228 milioni di euro, della partecipazione detenuta nella società Enel Innovation Hubs Srl per 16 milioni di euro e della partecipazione detenuta nella società Enel Investment Holding BV per 1 milione di euro.

La voce inoltre include l'adeguamento di valore, pari a 195 milioni di euro, effettuato sulla partecipazione detenuta nella società controllata PJSC Enel Russia a fronte degli accordi firmati nel mese di giugno 2022, che prevedevano la cessione dell'intera partecipazione, pari al 56,43% del capitale, per un corrispettivo totale pari a circa 137 milioni di euro, corrisposto al closing avvenuto nel mese di ottobre 2022.

5.e Altri costi operativi – Euro 27 milioni

La voce "Altri costi operativi" presenta un incremento di 13 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente, derivante essenzialmente dallo stralcio dei crediti commerciali, pari a 8 milioni di euro, verso la società PJSC Enel Russia.

La voce "Ripristini di valore" si riferisce all'adeguamento positivo del valore delle partecipazioni detenute nelle società controllate Enel Global Trading SpA (162 milioni di euro) ed Enel Global Services Srl (1 milione di euro).

Nel 2021 gli ammortamenti e impairment, pari a 734 milioni di euro, si riferivano principalmente a rettifiche di valore delle partecipazioni detenute nelle società di distribuzione in Romania per complessivi 270 milioni di euro, alla partecipazione in Enel Green Power SpA per 497 milioni di euro e ad altre partecipazioni in società controllate italiane e olandesi per 21 milioni di euro. La voce comprendeva inoltre i ripristini di valore delle partecipazioni detenute nelle società controllate Enel Global Trading SpA per 43 milioni di euro, Enel Italia SpA per 41 milioni di euro ed Enel Innovation Hubs Srl per 7 milioni di euro.

Per i dettagli sui criteri adottati per la determinazione delle rettifiche di valore si rinvia alla successiva nota 13 "Partecipazioni".

6. Proventi da partecipazioni – Euro 8.770 milioni

I proventi da partecipazioni, pari a 8.770 milioni di euro, si riferiscono ai dividendi e agli acconti sui dividendi deliberati nel 2022 dalle società controllate e collegate per 8.761 milioni di euro e da società a controllo congiunto per 9 milioni di euro.

Rispetto all'esercizio precedente, la variazione positiva di 4.319 milioni di euro è principalmente dovuta alla distribuzione da parte di Enel Italia SpA di riserve disponibili per un importo pari a 6.000 milioni di euro, in parte compensate da minori utili distribuiti da Enel Iberia SRLU, da Enel Américas SA ed Enel Chile SA.

A fine periodo risultano da incassare gli acconti sul dividendo dell'esercizio 2022 deliberati dalla società controllata Enel Chile SA (14 milioni di euro), incassati nei primi mesi del 2023, e dalla società a controllo congiunto Rusenergosbyt LLC (9 milioni di euro).

2022 2021 2022-2021
8.761 4.409 4.352
99 303 (204)
28 168 (140)
- 6 (6)
- 2 (2)
- 86 (86)
648 1.175 (527)
7.970 2.609 5.361
- 25 (25)
- 8 (8)
16 - 16
- 27 (27)
9 41 (32)
9 41 (32)
- 1 (1)
- 1 (1)
8.770 4.451 4.319

7. Proventi/(Oneri) finanziari netti da contratti derivati – Euro 171 milioni

Il dettaglio è di seguito specificato.

Milioni di euro
2022 2021 2022-2021
Proventi finanziari da derivati:
- posti in essere nell'interesse di società del Gruppo: 1.796 786 1.010
- proventi da derivati al fair value rilevato a Conto economico 1.796 786 1.010
- posti in essere nell'interesse di Enel SpA: 335 287 48
- proventi da derivati di cash flow hedge 204 246 (42)
- proventi da derivati al fair value rilevato a Conto economico 131 41 90
Totale proventi finanziari da derivati 2.131 1.073 1.058
Oneri finanziari da derivati:
- posti in essere nell'interesse di società del Gruppo: 1.791 785 1.006
- oneri da derivati al fair value rilevato a Conto economico 1.791 785 1.006
- posti in essere nell'interesse di Enel SpA: 169 106 63
- oneri da derivati di cash flow hedge 114 86 28
- oneri da derivati al fair value rilevato a Conto economico 55 20 35
Totale oneri finanziari da derivati 1.960 891 1.069
TOTALE PROVENTI/(ONERI) FINANZIARI NETTI DA CONTRATTI DERIVATI 171 182 (11)

I proventi finanziari netti da contratti derivati su tassi e cambi ammontano a 171 milioni di euro (182 milioni di euro nel 2021).

La variazione, rispetto a quanto rilevato nell'esercizio precedente, è negativa per 11 milioni di euro ed è determinata dall'effetto combinato dell'incremento degli oneri finanziari netti su derivati di cash flow hedge (70 milioni di euro), dell'incremento dei proventi finanziari netti su derivati valutati al fair value a Conto economico (55 milioni di euro), stipulati nell'interesse di Enel SpA, e dell'incremento dei proventi finanziari netti da derivati posti in essere nell'interesse di società del Gruppo (4 milioni di euro).

Per maggiori dettagli sui derivati, si rinvia alla nota 32 "Strumenti finanziari" e alla nota 34 "Derivati ed hedge accounting".

8. Altri proventi/(oneri) finanziari netti – Euro (355) milioni

Il dettaglio è di seguito specificato.

Milioni di euro
2022 2021 2022-2021
Altri proventi finanziari
Interessi attivi
Interessi attivi su attività finanziarie a lungo termine - 15 (15)
Interessi attivi su attività finanziarie a breve termine 183 27 156
Totale 183 42 141
Differenze positive di cambio 45 1 44
Altro 204 197 7
Totale altri proventi finanziari 432 240 192
Altri oneri finanziari
Interessi passivi
Interessi passivi su finanziamenti bancari 88 51 37
Interessi passivi su prestiti obbligazionari 297 365 (68)
Interessi passivi su altri finanziamenti 309 203 106
Totale 694 619 75
Differenze negative di cambio 90 179 (89)
Interessi passivi su piani a benefíci definiti e altri benefíci a lungo termine
relativi al personale
1 1 -
Oneri finanziari su operazioni gestione del debito - 68 (68)
Altro 2 2 -
Totale altri oneri finanziari 787 869 (82)
TOTALE ALTRI PROVENTI/(ONERI) FINANZIARI NETTI (355) (629) 274

Gli altri proventi finanziari, pari a 432 milioni di euro, registrano un incremento di 192 milioni di euro rispetto al precedente esercizio, che si riferisce principalmente:

  • all'aumento degli interessi attivi su attività finanziarie a breve termine per 156 milioni di euro, in parte compensati dal decremento degli interessi attivi su attività finanziarie a lungo termine per 15 milioni di euro;
  • all'incremento delle differenze positive di cambio per 44 milioni di euro.

Gli altri oneri finanziari, pari a 787 milioni di euro, registrano un decremento di 82 milioni di euro rispetto all'esercizio 2021 dovuto sostanzialmente:

• alla diminuzione delle differenze negative di cambio per 89 milioni di euro;

  • al decremento degli oneri finanziari su operazioni di gestione del debito per 68 milioni di euro, afferenti all'operazione di consent solicitation posta in essere dalla Società nel precedente esercizio;
  • all'incremento degli interessi passivi sui finanziamenti ricevuti da Enel Finance International NV per 106 milioni di euro unitamente all'incremento degli interessi passivi su finanziamenti bancari per 37 milioni di euro riconducibili in prevalenza all'utilizzo delle linee di credito revolving sottoscritte dalla Società, parzialmente compensati dai minori interessi sui prestiti obbligazionari per 68 milioni di euro come risultato della strategia finanziaria della Società volta alla gestione attiva delle scadenze e del costo del debito.

9. Imposte – Euro (106) milioni

Milioni di euro
2022 2021 2022-2021
Imposte correnti (111) (107) (4)
Imposte anticipate 9 (5) 14
Imposte differite (4) (2) (2)
Totale imposte (106) (114) 8

Le imposte sul reddito dell'esercizio 2022 sono positive per 106 milioni di euro, per effetto principalmente della riduzione della base imponibile IRES rispetto al risultato civilistico ante imposte, per l'esclusione del 95% dei dividendi percepiti dalle società controllate e della deducibilità degli interessi passivi di Enel SpA in capo al consolidato fiscale di Gruppo in base alle disposizioni in materia di IRES (art. 96 del TUIR).

Nella tabella che segue viene rappresentata la riconciliazione dell'aliquota fiscale teorica con quella effettiva.

Milioni di euro
2022 Incidenza % 2021 Incidenza %
Risultato ante imposte 7.051 4.648
Imposte teoriche IRES 1.692 24,0% 1.116 24,0%
Minori imposte:
- dividendi da partecipazioni incassati (2.072) -29,4% (1.015) -21,8%
- dividendi da partecipazioni non incassati - - (4) -0,1%
- utilizzo fondi (16) -0,2% (13) -0,3%
- ripristino di precedenti svalutazioni (39) -0,6% - -
- altre (30) -0,4% (48) -1,0%
- plusvalenza Open Fiber - - (371) -8,0%
Maggiori imposte:
- svalutazioni/(rivalutazioni) dell'esercizio 305 4,3% 189 4,1%
- accantonamento ai fondi 1 - 18 0,4%
- sopravvenienze passive 46 0,7% 1 -
- altre 9 0,1% 8 0,2%
Totale imposte correnti sul reddito (IRES) (104) -1,5% (119) -2,6%
IRAP - - - -
Imposte estere 3 - 24 0,5%
Differenza su stime imposte anni precedenti (10) -0,1% (12) -0,3%
Ritenute definitive su dividendi da partecipazioni estere - - - -
Totale fiscalità differita 5 0,1% (7) -0,2%
- di cui effetto variazione aliquota - -
- di cui movimenti dell'anno 5 (7)
- di cui differenza stime anni precedenti - -
TOTALE IMPOSTE SUL REDDITO (106) -1,5% (114) -2,5%

Informazioni sullo Stato patrimoniale

Attivo

10. Immobili, impianti e macchinari – Euro 11 milioni

Il dettaglio e la movimentazione delle attività materiali relativi agli esercizi 2021 e 2022 sono di seguito rappresentati.

Impianti e Attrezzature
industriali e
Migliorie
su immobili
Immob.
in corso
Milioni di euro Terreni Fabbricati macchinari commerciali Altri beni di terzi e acconti Totale
Costo storico 1 5 3 5 27 41 1 83
Fondo ammortamento - (3) (3) (5) (23) (41) - (75)
Consistenza al 31.12.2020 1 2 - - 4 - 1 8
Investimenti - 1 - - 6 - - 7
Passaggi in esercizio - - - - - 1 (1) -
Ammortamenti - (1) - - (2) - - (3)
Totale variazioni - - - - 4 - - 4
Costo storico 1 6 3 5 33 42 - 90
Fondo ammortamento - (4) (3) (5) (25) (41) - (78)
Consistenza al 31.12.2021 1 2 - - 8 1 - 12
Investimenti - - - - 2 - - 2
Passaggi in esercizio - - - - - - - -
Ammortamenti - (1) - - (2) - - (3)
Totale variazioni - (1) - - - - - (1)
Costo storico 1 6 3 5 35 42 - 92
Fondo ammortamento - (5) (3) (5) (27) (41) - (81)
Consistenza al 31.12.2022 1 1 - - 8 1 - 11

Gli "Immobili, impianti e macchinari" risultano complessivamente pari a 11 milioni di euro ed evidenziano, rispetto all'esercizio precedente, un decremento di 1 milione di euro da riferirsi al saldo negativo tra gli ammortamenti rilevati (3 milioni di euro) e gli investimenti effettuati nel corso dell'esercizio 2022 (2 milioni di euro).

11. Attività immateriali – Euro 133 milioni

Le "Attività immateriali", tutte a vita utile definita, sono di seguito rappresentate.

Milioni di euro Diritti di brevetto industriale
e di utilizzazione delle opere
dell'ingegno
Altre
attività immateriali
in corso
Totale
Consistenza al 31.12.2020 54 59 113
Investimenti 42 20 62
Passaggi in esercizio 24 (24) -
Ammortamenti (32) - (32)
Totale variazioni 34 (4) 30
Consistenza al 31.12.2021 88 55 143
Investimenti 4 38 42
Passaggi in esercizio 36 (36) -
Ammortamenti (52) - (52)
Totale variazioni (12) 2 (10)
Consistenza al 31.12.2022 76 57 133

I "Diritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere dell'ingegno", pari a 76 milioni di euro (88 milioni di euro nel 2021), sono relativi in prevalenza a costi sostenuti per l'acquisto di software applicativi a titolo di proprietà e per le manutenzioni evolutive sugli stessi. L'ammortamento è calcolato a quote costanti in relazione alle residue possibilità di utilizzazione (mediamente in tre esercizi). Gli investimenti, pari a 4 milioni di euro, hanno riguardato progetti di Information Technology connessi agli sviluppi digital per l'informatizzazione di processi aziendali, di compliance e di reporting delle Funzioni di Holding, in particolare nelle aree Administration, Finance and Control, Legal and Corporate Affairs, Health and Safety, Communications, Innovability e Audit. Le "Altre attività immateriali in corso" sono pari a 57 milioni di euro e presentano un incremento di 2 milioni di euro dovuto al saldo netto positivo tra gli investimenti effettuati nel corso del periodo e i passaggi in esercizio.

12. Attività per imposte anticipate e Passività per imposte differite – Euro 146 milioni ed euro 98 milioni

Nel seguito vengono dettagliati i movimenti delle "Attività per imposte anticipate" e delle "Passività per imposte differite" per tipologia di differenze temporali.

Milioni di euro al 31.12.2021 Increm./(Decrem.)
con imputazione a
Conto economico
Increm./(Decrem.)
con imputazione a
patrimonio netto
al 31.12.2022
Attività per imposte anticipate
Natura delle differenze temporanee:
- accantonamenti per rischi e oneri e perdite di valore 3 1 - 4
- valutazione strumenti finanziari 245 - (139) 106
- altre partite 51 (11) (4) 36
Totale attività per imposte anticipate 299 (10) (143) 146
Passività per imposte differite
Natura delle differenze temporanee:
- valutazione strumenti finanziari (145) - 47 (98)
- altre partite (4) 4 - -
Totale passività per imposte differite (149) 4 47 (98)
Attività per imposte anticipate su IRES risultanti anche dopo
un'eventuale compensazione
150 48

Le "Attività per imposte anticipate", pari a 146 milioni di euro (299 milioni di euro al 31 dicembre 2021), si riferiscono essenzialmente alla fiscalità anticipata connessa alla valutazione al fair value delle operazioni di cash flow hedge. Le "Passività per imposte differite" sono pari a 98 milioni di euro (149 milioni di euro al 31 dicembre 2021) e si riferiscono principalmente alla fiscalità differita relativa alla valutazione al fair value degli strumenti finanziari di cash flow hedge.

Il valore delle imposte anticipate e differite è stato determinato applicando l'aliquota IRES del 24%.

13. Partecipazioni – Euro 59.952 milioni

Il seguente prospetto riassume i movimenti intervenuti nell'esercizio per ciascuna partecipazione, con i corrispondenti valori di inizio e fine esercizio, nonché l'elenco delle partecipazioni possedute nelle società controllate, a controllo congiunto, collegate e in altre imprese.

ぐ → ベ R 1

Milioni di euro Costo
originario
(Svalutazioni)
Rivalutazioni
Altre variazioni
IFRIC 11 e IFRS 2
Valore a
bilancio
Quota di
possesso %
Apporti in
conto capitale
e a copertura
perdite
Acquisizioni/
(Cessioni)/
(Liquidazioni)/
(Rimborsi)
al 31.12.2021
A) Imprese controllate
Enel Global Services Srl 70 (1) - 69 100,0 - -
Enel Global Thermal Generation Srl 57 (39) - 18 100,0 - -
Enel Global Trading SpA 1.401 (162) 2 1.241 100,0 - -
Enel Green Power SpA 2.006 (497) 3 1.512 100,0 - -
Enel Grids Srl 59 - 1 60 100,0 - -
Enel Holding Finance Srl 7.875 - - 7.875 100,0 - -
Enel Iberia SRLU 13.713 - - 13.713 100,0 - -
Enel Innovation Hubs Srl 70 (47) - 23 100,0 - -
Enel Insurance NV 502 - - 502 100,0 - -
Enel Investment Holding BV 4.497 (4.490) - 7 100,0 - -
Enel Italia SpA 12.790 - 4 12.794 100,0 - -
Enel North America Inc. 3.155 - - 3.155 100,0 880 -
Enel Romania SA 15 - - 15 100,0 - -
Enel X Srl 270 - 2 272 100,0 - -
Enel X Way Srl - - - - - 800 58
Enelpower Srl 189 (163) - 26 100,0 - -
Vektör Enerji Üretím AŞ - - - - 100,0 - -
Enel Américas SA 11.657 - - 11.657 82,3 1 -
E-Distribuţie Muntenia SA 952 (242) - 710 78,0 - -
Enel Energie Muntenia SA 330 - - 330 78,0 - -
Enel Chile SA 2.671 - - 2.671 64,9 - -
PJSC Enel Russia 442 (110) - 332 56,4 - -
E-Distribuţie Banat SA 421 (236) - 185 51,0 - -
E-Distribuţie Dobrogea SA 261 (60) - 201 51,0 - -
Enel Energie SA 208 - - 208 51,0 - -
Enel Finance International NV 2.624 - - 2.624 25,0 - -
Enel Green Power Chile SA - - - - - - -
Totale controllate 66.235 (6.047) 12 60.200 1.681 58
B) Imprese a controllo congiunto
Rusenergosbyt LLC 41 - - 41 49,5 - -
Totale controllo congiunto 41 - - 41 - -
C) Imprese collegate
CESI SpA 23 - - 23 42,7 - -
Totale collegate 23 - - 23 - -
D) Altre imprese
Compañía de Transmisión del Mercosur
SA
- - - - - - -
Elcogas SA in liquidazione 5 (5) - - 4,3 - -
Empresa Propietaria de la Red SA 5 - - 5 11,1 - -
Idrosicilia SpA - - - - 1,0 - -
Red Centroamericana de
Telecomunicaciones SA
- - - - 11,1 - -
Totale altre imprese 10 (5) - 5 - -
TOTALE PARTECIPAZIONI 66.309 (6.052) 12 60.269 1.681 58

Apporti in conto capitale e a copertura perdite

Acquisizioni/ (Cessioni)/ (Liquidazioni)/ (Rimborsi)

Fusioni/
Scissioni
Riclassifiche Rettifiche di
valore
Saldo
movimenti
Costo
originario
(Svalutazioni)
Rivalutazioni
Altre variazioni
IFRIC 11 e
IFRS 2
Valore a
bilancio
Quota di
possesso %
Movimenti del 2022 al 31.12.2022
- - 1 1 70 - 1 71 100,0
- - - - 57 (39) - 18 100,0
- - 162 162 1.401 - 2 1.403 100,0
- - (228) (228) 2.006 (725) 4 1.285 100,0
-
-
-
-
-
-
-
-
59
7.875
-
-
2
-
61
7.875
100,0
100,0
- - - - 13.713 - 1 13.714 100,0
- - (16) (16) 70 (63) - 7 100,0
- - - - 502 - - 502 100,0
- - (1) (1) 4.497 (4.491) - 6 100,0
- - - - 12.790 - 5 12.795 100,0
- - - 880 4.035 - - 4.035 100,0
- (15) - (15) - - - - 100,0
(31) - - (31) 239 - 2 241 100,0
31 - - 889 889 - - 889 100,0
- - - - 189 (163) - 26 100,0
- - - - - - - - 100,0
- - - 1 11.658 - - 11.658 82,3
- (710) - (710) 242 (242) - - 78,0
- (330) - (330) - - - - 78,0
- - - - 2.671 - - 2.671 64,9
- (332) - (332) 110 (110) - - -
- (185) - (185) 236 (236) - - 51,0
- (201) - (201) 60 (60) - - 51,0
- (208) - (208) - - - - 51,0
- - - - 2.624 - - 2.624 25,0
-
-
-
(1.981)
-
(82)
-
(324)
-
65.993
-
(6.129)
-
17
-
59.881
-
- - - - 41 - - 41 49,5
- - - - 41 - - 41
- - - - 23 - - 23 42,7
- - - - 23 - - 23
- - - - - - - -
- - - - 5 (5) - - 4,3
- - 2 2 5 2 - 7 11,1
- - - - - - - - 1,0
- - - - - - - - 11,1
- - 2 2 10 (3) - 7
- (1.981) (80) (322) 66.067 (6.132) 17 59.952

Milioni di euro
Incrementi
Versamento in conto capitale a favore di Enel North America Inc. 880
Acquisizione di Enel X Way Srl 58
Versamento in conto capitale a favore di Enel X Way Srl 800
Scissione parziale di Enel X Srl a favore di Enel X Way Srl 31
Enel Américas SA - Conversione ADR 1
Rivalutazione del valore della partecipazione detenuta in Empresa Propietaria de la Red SA 2
Ripristino di valore di Enel Global Trading SpA 162
Ripristino di valore di Enel Global Services Srl 1
Totale incrementi 1.935
Decrementi
Scissione parziale di Enel X Srl a favore di Enel X Way Srl (31)
Riclassifica di PJSC Enel Russia tra le "Attività non correnti classificate come possedute per la vendita" (332)
Riclassifica di E-Distribuţie Banat SA tra le "Attività non correnti classificate come possedute per la vendita" (185)
Riclassifica di E-Distribuţie Dobrogea SA tra le "Attività non correnti classificate come possedute per la vendita" (201)
Riclassifica di Enel Energie SA tra le "Attività non correnti classificate come possedute per la vendita" (208)
Riclassifica di E-Distribuţie Muntenia SA tra le "Attività non correnti classificate come possedute per la vendita" (710)
Riclassifica di Enel Energie Muntenia SA tra le "Attività non correnti classificate come possedute per la vendita" (330)
Riclassifica di Enel Romania SA tra le "Attività non correnti classificate come possedute per la vendita" (15)
Adeguamento di valore della partecipazione in Enel Green Power SpA (228)
Adeguamento di valore della partecipazione in Enel Innovation Hubs Srl (16)
Adeguamento di valore della partecipazione in Enel Investment Holding BV (1)
Totale decrementi (2.257)
SALDO MOVIMENTI (322)

Nel corso dell'esercizio 2022 il valore delle partecipazioni in imprese controllate, a controllo congiunto, collegate e in altre imprese ha registrato un decremento di 322 milioni di euro a seguito:

  • dei versamenti in conto capitale, in data 15 febbraio 2022 e in data 14 marzo 2022, a favore della società controllata Enel North America Inc. di un importo complessivo di 880 milioni di euro per supportare le necessità di business delle società controllate;
  • della costituzione, per effetto della scissione parziale di Enel X Srl in data 1° aprile 2022, di Enel X Way Srl (già Enel X Charge Srl), con l'obiettivo (tra altri) di costituire una società holding di partecipazione delle attività di sviluppo della mobilità elettrica e MSP (Mobility Service Provider) del Gruppo Enel. Il valore del compendio scisso è pari a 31 milioni di euro;
  • dell'acquisizione, in data 5 aprile 2022, della quota di partecipazione al capitale di Enel X Way Srl da Enel X Italia Srl per un valore di 58 milioni di euro;
  • del versamento in conto capitale pari a 800 milioni di euro, effettuato in data 19 aprile 2022, a favore di Enel X Way Srl al fine di dotare la società delle necessarie risorse finanziarie per porre in essere le attività sopra de-

scritte;

  • della riclassifica tra le "Attività non correnti classificate come possedute per la vendita" della partecipazione detenuta nella società controllata PJSC Enel Russia, iscritta a un valore di 332 milioni di euro, a seguito degli accordi firmati nel mese di giugno 2022 da Enel SpA con PJSC Lukoil e il Closed Combined Mutual Investment Fund "Gazprombank-Frezia" per la cessione dell'intera partecipazione detenuta in Enel Russia. La cessione si è perfezionata nel mese di ottobre 2022 per un corrispettivo totale pari a circa 137 milioni di euro. Il perfezionamento dell'operazione fa seguito all'avveramento di tutte le condizioni sospensive previste dai due distinti accordi sottoscritti con le citate controparti, inclusa l'approvazione dell'operazione da parte del Presidente della Federazione russa ai sensi del paragrafo 5 del Decreto n. 520 del 5 agosto 2022;
  • della riclassifica tra le "Attività non correnti classificate come possedute per la vendita" delle partecipazioni detenute nelle società controllate in Romania per un valore complessivo di 1.649 milioni di euro, conseguentemente alle trattative avviate per la cessione di tutte le partecipazioni detenute dal Gruppo in Romania;

  • dell'incremento della valutazione al fair value della partecipazione detenuta in Empresa Propietaria de la Red SA per un importo di 2 milioni di euro;
  • del ripristino, per 162 milioni di euro, del valore della partecipazione detenuta in Enel Global Trading SpA per tenere conto delle assunzioni del nuovo Piano Industriale e dell'andamento del mercato legato ai prezzi del gas;
  • del ripristino, per 1 milione di euro, del valore della partecipazione detenuta in Enel Global Services Srl;
  • dell'adeguamento di valore, pari a 228 milioni di euro, della partecipazione detenuta in Enel Green Power SpA principalmente per effetto della cessione degli asset in Romania;
  • dell'adeguamento di valore, pari a 16 milioni di euro, della partecipazione detenuta in Enel Innovation Hubs Srl per tenere conto della situazione economico-patrimoniale della società;
  • dell'adeguamento di valore, pari a 1 milione di euro, della partecipazione detenuta in Enel Investment Holding BV

per tenere conto della situazione economico-patrimoniale della società.

Secondo quanto previsto dall'IFRS 2, il valore delle partecipazioni nelle società controllate coinvolte nel Piano di incentivazione di lungo termine per il 2019, il 2020, il 2021 e il 2022 è stato incrementato inoltre del valore corrispondente al fair value della componente azionaria di competenza dell'esercizio in contropartita a specifiche riserve di patrimonio netto, per un valore complessivo di 6 milioni di euro. Nel caso di assegnazione di strumenti di capitale in favore di dipendenti di controllate indirette, è stato incrementato il valore della partecipazione nella controllata diretta.

Nella tabella che segue vengono riportate le assunzioni che hanno caratterizzato la perdita di valore relativamente alla partecipazione detenuta in Enel Green Power SpA e il ripristino di valore relativamente alla partecipazione detenuta in Enel Global Trading SpA e in Enel Global Services Srl.

Milioni di euro Costo
originario
Tasso di
crescita(1)
Tasso di
sconto
WACC
pre-tax(2)
Periodo
esplicito
flussi di
cassa
Terminal
value(3)
Costo
originario
Tasso di
crescita(1)
Tasso di
sconto
WACC
pre-tax(2)
Periodo
esplicito
flussi di
cassa
Terminal
value(3)
al 31.12.2022 al 31.12.2021
Enel Green Power SpA 1.513 2,5% 8,4% 3 anni Annuity/26
anni
2.008 1,7% 7,6% 3 anni Annuity/24
anni
Enel Global Trading SpA 1.241 1,6% 8,6% 3 anni Perpetuità 1.198 1,7% 6,3% 3 anni Perpetuità
Enel Global Services Srl 70 1,6% 5,9% 3 anni Perpetuità 69 1,7% 4,2% 3 anni Perpetuità

(1) Tasso di crescita perpetua del flusso di cassa dopo il periodo esplicito.

(2) Il WACC pre-tax calcolato con il metodo iterativo: il tasso di sconto che permette che il valore d'uso calcolato con i flussi pre-tax sia equivalente a quello calcolato con flussi post-tax scontati al WACC post-tax.

(3) Il valore del terminal value è stato stimato attraverso una rendita perpetua o una rendita attesa annua a rendimento crescente per gli anni indicati in colonna.

La stima del valore recuperabile delle partecipazioni iscritto in bilancio attraverso i test di impairment è stata effettuata determinando l'equity value delle partecipazioni in esame mediante una stima del valore d'uso basata sull'utilizzo di modelli discounted cash flow, che prevedono la stima dei flussi di cassa attesi e l'applicazione di un appropriato tasso di attualizzazione, determinato utilizzando input di mercato quali tassi risk-free, beta e market risk premium. Ai fini del confronto con il valore di carico delle partecipazioni, l'enterprise value risultante dalla stima dei flussi di cassa futuri è stato convertito in equity value decurtandolo della posizione finanziaria netta della partecipazione. I flussi di cassa sono stati determinati sulla base delle migliori informazioni disponibili al momento della stima e desumibili per il periodo esplicito dal Piano Industriale triennale per il periodo 2023-2025 approvato dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo, in data 22 novembre 2022, contenente le previsioni in ordine ai volumi, ai ricavi, ai costi operativi, agli investimenti, agli assetti industriali e commerciali, nonché all'andamento delle principali variabili macroeconomiche (inflazione, tassi di interesse nominali e tassi di cambio) e delle commodity. Si segnala che il periodo esplicito dei flussi di cassa preso in considerazione per l'impairment test di tali partecipazioni varia in funzione delle specificità e dei cicli economici dei business relativi alle diverse partecipazioni. Il valore terminale invece è stato stimato come rendita perpetua o rendita annua con un tasso di crescita nominale pari alla crescita di lungo periodo della domanda elettrica e/o dell'inflazione (in funzione del Paese di appartenenza e del business) e comunque non eccedente il tasso medio di crescita nel lungo termine del mercato di riferimento.

Relativamente alle partecipazioni detenute nelle società Enel Italia SpA, Enel X Way Srl, Enel North America Inc., Enel Global Thermal Generation Srl, Enel X Srl il valore in bilancio è ritenuto recuperabile ancorché individualmente superiore rispetto al patrimonio netto al 31 dicembre 2022 di ciascuna delle società partecipate. Si ritiene infatti che tale circostanza non è da considerarsi un indicatore di perdita di valore durevole della partecipazione ma un temporaneo disallineamento tra i due valori. In particolare, per le società Enel Italia SpA, Enel X Way Srl, Enel North America Inc., Enel Global Thermal Generation Srl ed Enel X Srl la differenza negativa tra il carrying amount delle partecipazioni e il patrimonio netto delle stesse ha rappresentato un trigger event, a seguito del quale è stato determinato mediante esercizio di impairment il valore dell'equity value delle partecipazioni in considerazione dei flussi di cassa futuri attesi. A esito di tale esercizio è emerso un maggior valore non riflesso nel patrimonio netto contabile tale da confermare la piena recuperabilità del valore delle partecipazioni.

Si rileva, a tale proposito, che le partecipazioni oggetto di analisi hanno superato i test di impairment.

I certificati azionari relativi alle partecipazioni in società controllate italiane detenute da Enel SpA sono presso il Monte dei Paschi di Siena, in conto deposito titoli a custodia. Nel prospetto che segue è riportata la composizione del capitale sociale e del patrimonio netto di ciascuna delle partecipazioni in imprese controllate, a controllo congiunto, collegate e in altre imprese al 31 dicembre 2022.

Sede legale Valuta Capitale sociale Patrimonio
netto (milioni
di euro)
Utile/(Perdita)
ultimo esercizio
(milioni di euro)
Quota di
possesso %
Valore a
bilancio (milioni
di euro)
A) Imprese controllate
Enel Global Services Srl Roma EUR 10.000 51 14 100,0 71
Enel Global Thermal
Generation Srl
Roma EUR 11.000.000 6 (13) 100,0 18
Enel Global Trading SpA Roma EUR 90.885.000 380 (12) 100,0 1.403
Enel Green Power SpA Roma EUR 272.000.000 482 (114) 100,0 1.285
Enel Grids Srl Roma EUR 10.100.000 319 292 100,0 61
Enel Holding Finance Srl Roma EUR 10.000 7.874 - 100,0 7.875
Enel Iberia SRLU Madrid EUR 336.142.500 23.435 725 100,0 13.714
Enel Innovation Hubs Srl Roma EUR 1.100.000 7 - 100,0 7
Enel Insurance NV Amsterdam EUR 60.000 511 5 100,0 502
Enel Investment Holding BV Amsterdam EUR 1.000.000 5 (1) 100,0 6
Enel Italia SpA Roma EUR 100.000.000 3.745 910 100,0 12.795
Enel North America Inc. Andover USD 50 5.761 191 100,0 4.035
Enel Romania SA Buftea RON 200.000 5 1 100,0 -
Enel X Srl Roma EUR 1.050.000 193 54 100,0 241
Enel X Way Srl Roma EUR 6.026.000 818 (15) 100,0 889
Enelpower Srl Milano EUR 2.000.000 26 1 100,0 26
Vektör Enerji Üretím AŞ Istanbul TRY 3.500.000 - - 100,0 -
Enel Américas SA Santiago USD 15.799.498.545 14.474 288 82,3 11.658
E-Distribuţie Muntenia SA Bucarest RON 271.635.250 580 (37) 78,0 -
Enel Energie Muntenia SA Bucarest RON 37.004.350 29 (67) 78,0 -
Enel Chile SA Santiago CLP 3.882.103.470.184 4.827 1.426 64,9 2.671
E-Distribuţie Banat SA Timisoara RON 382.158.580 243 (59) 51,0 -
E-Distribuţie Dobrogea SA Costanza RON 280.285.560 198 (32) 51,0 -
Enel Energie SA Bucarest RON 140.000.000 24 (79) 51,0 -
Enel Finance International NV Amsterdam EUR 1.478.810.371 10.286 44 25,0 2.624
Enel Green Power Chile SA Santiago USD 842.121.531 1.228 30 - -
B) Imprese a controllo
congiunto
Rusenersgobyt LLC Mosca RUB 18.000.000 159 158 49,5 41
C) Imprese collegate
CESI SpA(1) Milano EUR 8.550.000 105 (10) 42,7 23
D) Altre imprese
Compañía de Transmisión del
Mercosur SA
Buenos Aires ARS 2.025.191.313 - - - -
Elcogas SA in liquidazione Puertollano EUR 809.690 - - 4,3 -
Empresa Propietaria de la
Red SA
Panama USD 58.500.000 156 18 11,1 7
Idrosicilia SpA Milano EUR 22.520.000 - - 1,0 -
Red Centroamericana de
Telecomunicaciones SA
Panama USD 2.700.000 (10) (2) 11,1 -

(1) I valori del capitale sociale, del patrimonio netto e del risultato dell'esercizio si riferiscono al Bilancio al 31 dicembre 2021.

Le "Partecipazioni in altre imprese" al 31 dicembre 2022 sono tutte riferite a società non quotate. In fase di transizione all'IFRS 9 è stata applicata l'opzione ammessa dal nuovo principio di valutare queste attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico complessivo.

La partecipazione in Elcogas SA è stata completamente svalutata nel 2014 e dal 1° gennaio 2015 la società, di cui si possiede il 4,3%, è in liquidazione. Anche il relativo credito partecipativo di 6 milioni di euro, concesso nel 2014, è stato svalutato per tenere conto delle perdite accumulate.

Milioni di euro
al 31.12.2022 al 31.12.2021
Partecipazioni in società non quotate valutate al FVOCI 7 5
Empresa Propietaria de la Red SA 7 5
Red Centroamericana de Telecomunicaciones SA - -
Compañía de Transmisión del Mercosur SA - -
Elcogas SA in liquidazione - -
Idrosicilia SpA - -

14. Derivati – Euro 349 milioni, euro 390 milioni, euro 663 milioni, euro 178 milioni

Milioni di euro Non correnti Correnti
al 31.12.2022 al 31.12.2021 al 31.12.2022 al 31.12.2021
Attività finanziarie - Derivati 349 753 390 60
Passività finanziarie - Derivati 663 1.300 178 131

Per maggiori dettagli sulla natura, la rilevazione e la classificazione dei derivati, che sono inclusi nelle attività e passività finanziarie, si rimanda alle note 32 "Strumenti finanziari" e 34 "Derivati ed hedge accounting".

15. Altre attività finanziarie non correnti – Euro 14 milioni

La composizione di tale voce è la seguente:

Milioni di euro
Note al 31.12.2022 al 31.12.2021 2022-2021
Risconti attivi finanziari 10 13 (3)
Altre attività finanziarie non correnti incluse nell'indebitamento 15.1 4 3 1
Totale 14 16 (2)

I "Risconti attivi finanziari" si riferiscono alla quota residua dei costi di transazione sulla linea di credito revolving di 10 miliardi di euro, stipulata il 18 dicembre 2017, di durata quinquennale, tra Enel SpA, Enel Finance International NV e Mediobanca. La voce accoglie la quota non corrente di tali costi e il rilascio a Conto economico è in funzione della tipologia della fee e della durata della linea.

15.1 Altre attività finanziarie non correnti incluse nell'indebitamento – Euro 4 milioni

Milioni di euro
al 31.12.2022 al 31.12.2021 2022-2021
Altri crediti finanziari 4 3 1
Totale 4 3 1

La voce "Altri crediti finanziari", pari a 4 milioni di euro, si riferisce ai prestiti ai dipendenti.

16. Altre attività non correnti – Euro 81 milioni

La voce accoglie le partite di seguito descritte.

Milioni di euro
al 31.12.2022 al 31.12.2021 2022-2021
Crediti tributari 12 12 -
Crediti verso società controllate per accollo PIA 69 87 (18)
Totale altre attività non correnti 81 99 (18)

La voce "Crediti tributari" accoglie il credito residuo, pari a 9 milioni di euro, emerso in seguito alla presentazione delle istanze di rimborso per le maggiori imposte sui redditi versate, per effetto della mancata deduzione parziale dell'IRAP nella determinazione del reddito imponibile IRES. Le suddette istanze sono state presentate da Enel SpA per proprio conto per l'esercizio 2003, mentre per le annualità 2004-2011 sono state presentate sia per proprio conto sia in qualità di società consolidante.

La voce "Crediti tributari" comprende inoltre il credito pari a 3 milioni di euro derivante dal calcolo definitivo della withholding tax applicata sui dividendi di Enel Américas SA di competenza dell'esercizio 2021.

La voce "Crediti verso società controllate per accollo PIA" si riferisce ai crediti derivanti dall'accollo da parte delle società del Gruppo delle rispettive quote di competenza della Previdenza Integrativa Aziendale (PIA). I termini dell'accordo prevedono che le società del Gruppo accollanti rimborseranno i costi per estinguere l'obbligazione a benefíci definiti, che sorge in capo alla Capogruppo ed è iscritta alla voce "Benefíci ai dipendenti".

Sulla base delle previsioni attuariali formulate secondo le correnti assunzioni, la quota esigibile oltre il 5° anno dei "Crediti verso società controllate per accollo PIA" è stimata a 11 milioni di euro (25 milioni di euro al 31 dicembre 2021).

17. Crediti commerciali – Euro 294 milioni

Milioni di euro
al 31.12.2022 al 31.12.2021 2022-2021
Crediti commerciali:
- verso imprese controllate 278 260 18
- verso clienti terzi 16 15 1
Totale 294 275 19

I crediti commerciali verso imprese controllate si riferiscono principalmente ai servizi di indirizzo e coordinamento e alle altre attività svolte da Enel SpA a favore delle società del Gruppo.

I crediti verso clienti terzi sono riferiti a prestazioni di diversa natura.

I crediti commerciali verso imprese controllate sono di seguito dettagliati per società.

Milioni di euro
al 31.12.2022 al 31.12.2021 2022-2021
Società controllate
Edistribución Redes Digitales SLU 8 7 1
e-distribuzione SpA 16 22 (6)
Endesa Energía SA 2 3 (1)
Endesa Generación SA 4 2 2
Endesa SA 13 10 3
Enel Américas SA 6 5 1
Enel Brasil SA 93 70 23
Enel Chile SA 9 7 2
Enel Distribución Chile SA 5 5 -
Enel Distribución Perú SAA 3 3 -
Enel Energia SpA 7 9 (2)
Enel Generación Chile SA 5 4 1
Enel Generación Perú SAA 2 2 -
Enel Global Services Srl 12 12 -
Enel Green Power Chile SA 3 1 2
Enel Green Power Hellas SA 3 2 1
Enel Green Power Italia Srl 2 4 (2)
Enel Green Power North America Inc. 10 5 5
Enel Green Power SpA 3 3 -
Enel Grids Srl 1 4 (3)
Enel Italia SpA (1) - (1)
Enel North America Inc. 3 7 (4)
Enel Produzione SpA 4 4 -
Enel Romania Srl 5 5 -
PJSC Enel Russia - 9 (9)
Enel X Srl 3 5 (2)
Enel X Way Srl 4 - 4
E-Distribuţie Banat SA 6 6 -
E-Distribuţie Dobrogea SA 3 3 -
E-Distribuţie Muntenia SA 10 9 1
Gas y Electricidad Generación SAU 1 2 (1)
Servizio Elettrico Nazionale SpA 1 2 (1)
Vektör Enerjí Üretím AŞ 8 8 -
Altre 24 20 4
Totale 278 260 18

Nella seguente tabella si riportano i crediti commerciali suddivisi per area geografica.

Milioni di euro
al 31.12.2022 al 31.12.2021 2022-2021
Italia 56 70 (14)
Europa - UE 79 70 9
Europa - extra UE 2 10 (8)
Altri 157 125 32
Totale 294 275 19

18. Crediti per imposte sul reddito – Euro 165 milioni

I crediti per imposte sul reddito al 31 dicembre 2022 ammontano a 165 milioni di euro e si riferiscono essenzialmente al credito IRES della Società per la stima delle imposte sul reddito IRES dell'esercizio 2022 (142 milioni di euro) e al credito per withholding tax per i dividendi delle società Enel Américas SA ed Enel Chile SA (16 milioni di euro).

19. Altre attività finanziarie correnti – Euro 3.480 milioni

Milioni di euro
Note al 31.12.2022 al 31.12.2021 2022-2021
Altre attività finanziarie correnti incluse nell'indebitamento 19.1 3.395 8.197 (4.802)
Altre attività finanziarie correnti 85 60 25
Totale 3.480 8.257 (4.777)

Per la voce "Altre attività finanziarie correnti incluse nell'indebitamento" si rimanda alla nota 19.1.

La voce "Altre attività finanziarie correnti" si riferisce essenzialmente ai crediti maturati verso le società del Gruppo per interessi e altre competenze derivanti dai contratti di servizi finanziari per 11 milioni di euro (15 milioni di euro

19.1 Altre attività finanziarie correnti incluse nell'indebitamento – Euro 3.395 milioni

al 31 dicembre 2021), ai crediti su esiti su derivati per 20 milioni di euro (3 milioni di euro al 31 dicembre 2021), ai ratei attivi finanziari correnti per 40 milioni di euro (37 milioni di euro al 31 dicembre 2021) e ai risconti attivi finanziari correnti per 14 milioni di euro (5 milioni di euro al 31 dicembre 2021).

Milioni di euro Note al 31.12.2022 al 31.12.2021 2022-2021 Crediti finanziari verso società del Gruppo: 3.001 7.111 (4.110) - crediti finanziari a breve termine (conto corrente intersocietario) 32.1.1 2.489 7.111 (4.622) - finanziamenti a breve termine 512 - 512 Crediti finanziari verso terzi: 394 1.086 (692) - altri crediti finanziari 5 9 (4) - cash collateral per accordi di marginazione su derivati OTC 32.1.1 389 1.077 (688) Totale 3.395 8.197 (4.802)

20. Altre attività correnti – Euro 584 milioni

Milioni di euro
al 31.12.2022 al 31.12.2021 2022-2021
Crediti tributari 286 4 282
Altri crediti verso società del Gruppo 283 1.044 (761)
Crediti verso altri 15 15 -
Totale 584 1.063 (479)

I "Crediti tributari", pari a 286 milioni di euro, si riferiscono per 274 milioni di euro al credito residuo per IVA 2022 del Gruppo IVA Enel.

La variazione rispetto all'esercizio precedente è dovuta essenzialmente al mancato versamento dell'acconto IVA 2021, in linea con i chiarimenti resi dall'Agenzia delle Entrate, secondo cui nel primo anno di costituzione del soggetto unico ai fini IVA l'acconto non era dovuto in quanto privo dei dati posti a base del calcolo dell'acconto stesso.

La voce comprende anche il credito di 8 milioni di euro relativo al rimborso per IRES per le annualità 2011-2014 riconosciuto a Enel SpA a esito di una procedura amichevole (MAP), avviata nel 2021 e conclusasi nel corso dell'esercizio 2022 con un accordo intervenuto tra le Amministrazioni finanziarie italiana e spagnola, con cui è stata eliminata la doppia imposizione subita dal gruppo multinazionale

in seguito alle rettifiche operate ai prezzi di trasferimento applicati nelle transazioni fra la società Enel SpA e le sue consociate spagnole, nel corso degli esercizi 2011, 2012, 2013 e 2014.

Gli "Altri crediti verso società del Gruppo" sono relativi essenzialmente ai crediti per l'acconto sul dividendo deliberato nel 2022 dalle società controllate Rusenergosbyt LLC ed Enel Chile SA (rispettivamente pari a 12 milioni di euro e a 14 milioni di euro), ai crediti tributari IRES verso le società del Gruppo aderenti all'istituto del consolidato fiscale nazionale (154 milioni di euro), nonché ai crediti per IVA verso le società controllate aderenti al Gruppo IVA Enel (101 milioni di euro).

Nell'esercizio precedente la voce includeva i crediti per IVA verso le società controllate aderenti al Gruppo IVA Enel per 547 milioni di euro e i crediti per l'acconto sul dividendo deliberato nel 2021 dalle società Enel Iberia SRLU, Enel Américas SA ed Enel Chile per complessivi 368 milioni di euro, che sono stati incassati nei primi mesi dell'esercizio 2022.

I "Crediti verso altri", pari a 15 milioni di euro al 31 dicembre 2022, sono sostanzialmente in linea con i valori del 2021.

21. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti – Euro 4.868 milioni

Le disponibilità liquide sono di seguito dettagliate.

Totale 4.868 952 3.916
Denaro e valori in cassa - - -
Depositi bancari e postali 4.868 952 3.916
al 31.12.2022 al 31.12.2021 2022-2021
Milioni di euro

Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti, pari a 4.868 milioni di euro, presentano un incremento di 3.916 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021, per l'effetto dal cash flow generato dall'ordinaria gestione operativa.

Il cash flow da attività operativa nell'esercizio 2022 è positivo per 8.689 milioni di euro (pari a 6.757 milioni di euro al 31 dicembre 2021), in crescita di 1.932 milioni di euro rispetto al valore dell'esercizio precedente, principalmente a seguito dei maggiori dividendi incassati, in parte compensati dai maggiori oneri finanziari pagati e dal maggior fabbisogno connesso alla variazione del capitale circolante netto.

Nel corso dell'esercizio il cash flow da attività di finanziamento ha assorbito liquidità per 3.126 milioni di euro. Tale risultato risente principalmente dei rimborsi avvenuti nel periodo di finanziamenti a lungo termine (10.466 milioni di euro), del pagamento dei dividendi (3.882 milioni di euro) in parte compensati dall'emissione di nuovi finanziamenti a lungo termine (4.251 milioni di euro), della variazione netta negativa dei debiti finanziari (7.108 milioni di euro) e del pagamento di coupon ai detentori di obbligazioni ibride perpetue per 123 milioni di euro.

Il cash flow da attività di investimento ha assorbito liquidità per 1.647 milioni di euro per effetto essenzialmente dei versamenti in conto capitale a favore della società controllata Enel North America Inc. (880 milioni di euro), dell'acquisizione della quota di partecipazione di Enel X Italia Srl al capitale di Enel X Way Srl e alla successiva ripatrimonializzazione a favore di quest'ultima (per complessivi 858 milioni di euro), in parte compensati dall'incasso derivante dalla cessione di Enel Russia per 137 milioni di euro.

I fabbisogni generati dalle attività di finanziamento e dalle attività di investimento sono stati fronteggiati dall'apporto del cash flow generato dall'attività operativa che, positivo per 8.689 milioni di euro, ha determinando un saldo delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine dell'esercizio per 4.868 milioni di euro.

22. Attività non correnti classificate come possedute per la vendita – Euro 654 milioni

Tra le attività non correnti classificate come possedute per la vendita sono state riclassificate le partecipazioni detenute nelle società E-Distribuţie Muntenia SA, E-Distribuţie Banat SA, E-Distribuţie Dobrogea SA, Enel Energie SA, Enel Energie Muntenia SA ed Enel Romania SA, per un totale complessivo di 654 milioni di euro, a seguito dell'accordo per la cessione alla società greca Public Power Corporation SA (PPC) di tutte le partecipazioni detenute dal Gruppo Enel in Romania.

Il valore riclassificato risente dell'adeguamento di valore di 995 milioni di euro effettuato per allineare il valore delle partecipazioni al corrispettivo definito nell'accordo di cessione.

Passivo

23. Patrimonio netto – Euro 38.342 milioni

Il patrimonio netto è pari a 38.342 milioni di euro, in aumento di 3.375 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021. Tale variazione è principalmente riferibile:

  • all'utile complessivo rilevato nell'esercizio pari a 7.464 milioni di euro;
  • alla distribuzione del saldo del dividendo dell'esercizio 2021 nella misura di 0,19 euro per azione (complessivamente pari a 1.932 milioni di euro), così come deliberato dall'Assemblea degli azionisti in data 19 maggio 2022, e dell'acconto sul dividendo dell'esercizio 2022 deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 3 novembre 2022 e messo in pagamento a decorrere dal 25 gennaio 2023 (0,20 euro per azione per complessivi 2.033 milioni di euro).

Capitale sociale – Euro 10.167 milioni

Al 31 dicembre 2022 il capitale sociale di Enel SpA, interamente sottoscritto e versato, risulta pari a 10.166.679.946 euro, rappresentato da altrettante azioni ordinarie del valore nominale di 1 euro ciascuna. L'indicato importo del capitale di Enel SpA risulta quindi invariato rispetto a quello registrato al 31 dicembre 2021.

Al 31 dicembre 2022, in base alle risultanze del libro dei Soci e tenuto conto delle comunicazioni inviate alla CON-SOB e pervenute alla Società ai sensi dell'art. 120 del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, nonché delle altre informazioni a disposizione, gli azionisti in possesso di una partecipazione superiore al 3% del capitale della Società risultavano il Ministero dell'Economia e delle Finanze (con il 23,585% del capitale sociale) e BlackRock Inc. (con il 5,114% del capitale sociale, posseduto a titolo di gestione del risparmio).

Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio – Euro (47) milioni

Alla data del 31 dicembre 2022, le azioni proprie sono rappresentate da n. 7.153.795 azioni ordinarie di Enel SpA del valore nominale di 1 euro (n. 4.889.152 al 31 dicembre 2021), acquistate tramite un intermediario abilitato per un valore complessivo di circa 47 milioni di euro.

In data 16 giugno 2022 il Consiglio di Amministrazione della Società, in attuazione dell'autorizzazione conferita dall'Assemblea degli azionisti del 19 maggio 2022, ha approvato l'avvio di un programma di acquisto di azioni proprie, per un numero di azioni pari a 2,7 milioni, equivalenti a circa lo 0,027% del capitale sociale di Enel.

Il Programma, avviato in data 17 giugno 2022 e conclusosi il 20 luglio, è al servizio del Piano di incentivazione di lungo termine per il 2022 destinato al management di Enel e/o di società da questa controllate ai sensi dell'art. 2359 del codice civile (Piano LTI 2022), anch'esso approvato dall'Assemblea del 19 maggio 2022.

Per effetto delle operazioni sopra descritte sono state acquistate complessive n. 2.700.000 azioni Enel (pari allo 0,026557% del capitale sociale), al prezzo medio ponderato per il volume di 5,1951 euro per azione e per un controvalore complessivo di 14.026.715 euro.

Addizionalmente, in data 5 settembre, è intervenuta l'erogazione ai destinatari del Piano di incentivazione di lungo termine per il 2019 di complessive n. 435.357 azioni.

Tenuto conto di quanto sopra e considerando le azioni proprie già in portafoglio, al 31 dicembre 2022 Enel detiene complessivamente n. 7.153.795 azioni proprie, pari allo 0,070365% del capitale sociale, al servizio del Piano di incentivazione di lungo termine (Piano LTI) per gli anni 2019, 2020, 2021 e 2022.

Come previsto dall'art. 2357 ter comma 2 del codice civile, le azioni proprie non concorrono alla distribuzione del dividendo.

Obbligazioni ibride perpetue – Euro 5.567 milioni

Tale riserva si riferisce ai prestiti obbligazionari non convertibili subordinati ibridi perpetui denominati in euro destinati a investitori istituzionali.

La voce non ha subíto variazioni rispetto all'esercizio precedente.

Nel corso del 2022 la Società ha pagato coupon ai titolari di obbligazioni ibride perpetue per 123 milioni di euro.

Altre riserve – Euro 11.835 milioni

Riserva da sovrapprezzo azioni – Euro 7.496 milioni

La riserva sovrapprezzo azioni al 31 dicembre 2022 risulta pari a 7.496 milioni di euro e non ha subíto variazioni rispetto all'esercizio precedente.

Riserva legale – Euro 2.034 milioni

La riserva legale, pari al 20,0% del capitale sociale, non presenta variazioni rispetto al precedente esercizio.

Riserva ex lege n. 292/1993 – Euro 2.215 milioni

Evidenzia la quota residua delle rettifiche di valore effettuate in sede di trasformazione di Enel da ente pubblico a società per azioni.

In caso di distribuzione si rende applicabile il regime fiscale previsto per le riserve di capitale ex art. 47 del TUIR.

Altre riserve – Euro 137 milioni

La voce comprende la riserva per contributi in conto capitale di 19 milioni di euro che riflette il 50% dei contributi acquisiti da enti pubblici e organismi comunitari, in forza di leggi, per la realizzazione di nuove opere (ai sensi dell'art. 55 del decreto del Presidente della Repubblica n. 917/1986), rilevati a patrimonio netto al fine di usufruire del beneficio di sospensione della tassazione.

Comprende inoltre la riserva indisponibile costituita per l'acquisto di azioni proprie per 47 milioni di euro in esecuzione delle deliberazioni dell'Assemblea ordinaria degli azionisti di Enel SpA e le riserve costituite per rilevare il controvalore della componente azionaria assegnata al management della Società e delle società controllate nell'ambito dei Piani Long-Term Incentive 2019, 2020, 2021 e 2022 per un valore pari a 22 milioni di euro. Per ulteriori dettagli si rinvia alla nota 36 "Pagamenti basati su azioni".

La voce accoglie infine la riserva stock option di 29 milioni di euro e altre riserve per 20 milioni di euro.

Riserve da valutazione di strumenti finanziari – Euro (27) milioni

La voce al 31 dicembre 2022 è costituita dalle riserve da valutazione di strumenti finanziari derivati di cash flow hedge e di costi di hedging, negative per 27 milioni di euro (al netto dell'effetto fiscale positivo pari a 9 milioni di euro).

Riserve da valutazione di attività finanziarie FVOCI – Euro 2 milioni

Al 31 dicembre 2022 la riserva da valutazione di attività finanziarie FVOCI è pari a 2 milioni di euro per effetto della valutazione al fair value della società Empresa Propietaria de la Red SA.

Riserve da rimisurazione delle passività/(attività) nette per piani a benefíci definiti – Euro (22) milioni

Al 31 dicembre 2022 la riserva per piani a benefíci definiti è pari a 22 milioni di euro (al netto dell'effetto fiscale positivo pari a 4 milioni di euro). La riserva accoglie gli utili e le perdite attuariali rilevati direttamente a patrimonio netto, non essendo più applicabile il cosiddetto "corridor approach" secondo la nuova versione del principio contabile "IAS 19 - Benefíci per i dipendenti".

Di seguito viene riportata una tabella che evidenzia i movimenti delle riserve da valutazione di strumenti finanziari e da rimisurazione delle passività/(attività) per piani a benefíci definiti avvenuti nel corso degli esercizi 2021 e 2022.

Milioni di euro Utili/
(Perdite)
lordi rilevati
a patrimonio
netto
nell'esercizio
Rilasci
a Conto
economico
lordi
Imposte Altre
movimentazioni
Utili/
(Perdite)
lordi rilevati
a patrimonio
netto
nell'esercizio
Rilasci
a Conto
economico
lordi
Imposte Altre
movimentazioni
al
01.01.2021
al
31.12.2021
al
31.12.2022
Riserve da
valutazione
di strumenti
finanziari di cash
flow hedge
(443) 347 (169) (39) (14) (318) 464 (54) (93) (23) (24)
Riserve da
valutazione
di strumenti
finanziari di costi
di hedging
(16) 21 - (5) - - (4) - 1 - (3)
Riserve da
valutazione
di attività
finanziarie
FVOCI
- - - - - - 2 - - - 2
Riserve da
rimisurazione
delle passività/
(attività) nette
per piani a
benefíci definiti
(39) 6 - (2) - (35) 17 - (4) - (22)
Utili/(Perdite)
rilevati
direttamente
a patrimonio
netto
(498) 374 (169) (46) (14) (353) 479 (54) (96) (23) (47)

Utili e perdite accumulati – Euro 5.696 milioni

Nell'esercizio 2022 la voce ha presentato una variazione in aumento di 768 milioni di euro per effetto:

  • della destinazione dell'utile d'esercizio 2021, in esecuzione di quanto deliberato dall'Assemblea degli azionisti del 19 maggio 2022, di un importo pari a 71 milioni di euro, a copertura degli importi pagati nel corso del 2021 a titolo di coupon ai possessori di obbligazioni ibride perpetue e della parte residua dell'utile stesso per un valore complessivo di 831 milioni di euro, comprensivo della quota di saldo dividendo non distribuito a fronte delle azioni proprie che sono risultate in portafoglio alla "record date" del 19 luglio 2022;
  • del pagamento a favore dei detentori di obbligazioni ibride perpetue di coupon per un valore complessivo di 123 milioni di euro;
  • dell'imputazione a specifica riserva indisponibile, a fronte degli acquisti di azioni proprie al servizio del Piano LTI 2022, per complessivi 14 milioni di euro;
  • della riclassifica da specifica riserva indisponibile di circa 3 milioni di euro per effetto dell'erogazione parziale delle azioni proprie al servizio del Piano LTI 2019 a seguito della consuntivazione degli obiettivi di performance del Piano stesso.

Utile dell'esercizio – Euro 5.124 milioni

L'utile dell'esercizio 2022, al netto dell'acconto sul dividendo 2022 di 0,20 euro per azione (per complessivi 2.033 milioni di euro), è pari a 5.124 milioni di euro.

Di seguito si riporta la tabella che evidenzia la disponibilità e distribuibilità delle riserve.

Milioni di euro
al 31.12.2022 Possibilità di utilizzare Quota disponibile
Capitale sociale 10.167
Riserve di capitale:
- riserva da sovrapprezzo azioni 7.496 ABC 7.496
- strumenti di capitale - obbligazioni ibride perpetue 5.567
Riserve di utili:
- riserva legale 2.034 B
- riserva negativa per azioni proprie in portafoglio (47)
- riserva ex lege n. 292/1993 2.215 ABC 2.215
- riserve da valutazione di strumenti finanziari (27)
- riserve attività finanziarie FVOCI 2
- riserva contributi in conto capitale 19 ABC 19
- riserva stock option 29 ABC 29(1)(2)
- riserve da rimisurazione delle passività per piani a benefíci definiti (22)
- riserva per pagamenti basati su azioni (LTI) 22
- altre 67 ABC 20
Utili/(Perdite) accumulati 5.696 ABC 5.696
Totale 33.218 15.475
di cui quota distribuibile 15.472

A: aumento di capitale.

B: per copertura perdite.

C: per distribuzione ai soci.

(1) Relativi a opzioni non più esercitabili.

(2) Non è distribuibile per un importo pari a 3 milioni di euro relativi alle opzioni assegnate dalla Capogruppo ai dipendenti di società controllate e non più esercitabili.

Non sussistono limitazioni alla distribuzione delle riserve a norma dell'art. 2426, comma 1, n. 5 del codice civile, in quanto non vi sono costi d'impianto e di ampliamento e costi di ricerca e sviluppo non ammortizzati, ovvero deroghe di cui all'art. 2423, comma 4 del codice civile.

Si evidenzia che nei precedenti tre esercizi una parte della riserva disponibile denominata "utili e perdite accumulati" è stata utilizzata per un importo pari a 1.322 milioni di euro per la distribuzione di dividendi a favore degli azionisti.

23.1 Dividendi

La tabella seguente evidenzia i dividendi distribuiti dalla Società negli esercizi 2021 e 2022.

Ammontare distribuito (milioni di euro) Dividendo per azione (euro)
Dividendi distribuiti nel 2021
Dividendi relativi al 2020 3.638 0,358
Acconto sul dividendo 2021(1) - -
Dividendi straordinari - -
Totale dividendi distribuiti nel 2021 3.638 0,358
Dividendi distribuiti nel 2022
Dividendi relativi al 2021 3.861 0,38
Acconto sul dividendo 2022(2) - -
Dividendi straordinari - -
Totale dividendi distribuiti nel 2022 3.861 0,38

(1) Deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 4 novembre 2021 e messo in pagamento a decorrere dal 26 gennaio 2022 (acconto dividendo per azione 0,19 euro per complessivi 1.932 milioni di euro).

(2) Deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 3 novembre 2022 e messo in pagamento a decorrere dal 25 gennaio 2023 (acconto dividendo per azione 0,20 euro per complessivi 2.033 milioni di euro).

I dividendi distribuiti sono esposti al netto delle quote spettanti alle azioni proprie risultate in portafoglio alle rispettive "record date". Tali quote sono state oggetto di rinuncia all'incasso da parte della Società e destinate alla riserva denominata "utili accumulati".

Il dividendo dell'esercizio 2022, pari a euro 0,40 per azione, per un ammontare complessivo di 4.067 milioni di euro (di cui 0,20 euro per azione per complessivi 2.033 milioni di euro a titolo di acconto), verrà proposto all'Assemblea degli azionisti del 10 maggio 2023 riunita in unica convocazione. Il presente Bilancio non tiene conto degli effetti della distribuzione ai soci del dividendo dell'esercizio 2022, se non per il debito verso gli azionisti per l'acconto sul dividendo 2022, deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 3 novembre 2022 per un importo massimo potenziale di 2.033 milioni di euro, e messo in pagamento a decorrere dal 25 gennaio 2023 al netto della quota spettante alle 7.153.795 azioni proprie risultate in portafoglio alla "record date" del 24 gennaio 2023.

Nel corso dell'esercizio, la Società ha inoltre pagato ai detentori di obbligazioni ibride perpetue coupon per un valore complessivo di 123 milioni di euro.

23.2 Gestione del capitale

Gli obiettivi identificati dalla Società nella gestione del capitale sono la salvaguardia della continuità aziendale, la creazione di valore per gli stakeholder e il supporto allo sviluppo del Gruppo. In particolare, la Società persegue il mantenimento di un adeguato livello di capitalizzazione che permetta di realizzare un soddisfacente ritorno economico per gli azionisti e l'accesso a fonti esterne di finanziamento anche attraverso il conseguimento di un rating adeguato.

In tal contesto, la Società gestisce la propria struttura di capitale ed effettua aggiustamenti alla stessa, qualora i cambiamenti delle condizioni economiche lo richiedano. Non vi sono state modifiche sostanziali agli obiettivi, alle politiche o ai processi nel corso dell'esercizio 2022.

A tal fine, la Società monitora costantemente l'evoluzione del livello di indebitamento in rapporto al patrimonio netto, la cui situazione al 31 dicembre 2022 e 2021 è sintetizzata nella seguente tabella.

Milioni di euro
al 31.12.2022 al 31.12.2021 2022-2021
Posizione finanziaria non corrente (18.196) (25.572) 7.376
Posizione finanziaria corrente netta (1.919) 2.370 (4.289)
Crediti finanziari non correnti e titoli a lungo termine 4 3 1
Indebitamento finanziario netto (20.111) (23.199) 3.088
Patrimonio netto 38.342 34.967 3.375
Indice debt/equity (0,52) (0,66) 0,14

24. Finanziamenti – Euro 18.196 milioni, euro 1.430 milioni, euro 8.752 milioni

Milioni di euro Non corrente Corrente
al 31.12.2022 al 31.12.2021 al 31.12.2022 al 31.12.2021
Finanziamenti a lungo termine 18.196 25.572 1.430 216
Finanziamenti a breve termine - - 8.752 6.563

Per maggiori dettagli sulla natura, rilevazione e classificazione dei finanziamenti si rimanda alla nota 32 "Strumenti finanziari".

25. Benefíci ai dipendenti – Euro 131 milioni

La Società riconosce ai dipendenti varie forme di benefíci individuati nelle prestazioni connesse a trattamento di fine rapporto di lavoro, indennità per mensilità aggiuntive e indennità sostitutiva del preavviso, premi di fedeltà, previdenza integrativa aziendale, assistenza sanitaria, indennità aggiuntiva contributi FOPEN, contributi FOPEN superiori al limite fiscalmente deducibile e piani di incentivazione al personale.

La voce accoglie gli accantonamenti destinati a coprire i benefíci dovuti al momento della cessazione del rapporto di lavoro o successivamente al rapporto di lavoro per piani a benefíci definiti, nonché altri benefíci a lungo termine spettanti ai dipendenti in forza di legge, di contratto o per altre forme di incentivazione ai dipendenti.

Le obbligazioni, in linea con le previsioni dello IAS 19, sono state determinate sulla base del "metodo della proiezione unitaria del credito".

Nel seguito si evidenziano la variazione intervenuta nell'esercizio delle passività attuariali e la riconciliazione delle stesse con le passività rilevate in bilancio rispettivamente al 31 dicembre 2022 e al 31 dicembre 2021.

Milioni di euro 2022 2021
Benefíci
pensionistici
Assistenza
sanitaria
Altri
benefíci
Totale Benefíci
pensionistici
Assistenza
sanitaria
Altri
benefíci
Totale
VARIAZIONI NELLA PASSIVITÀ
ATTUARIALE
Passività attuariale al 1° gennaio 123 34 15 172 151 32 17 200
Costo previdenziale relativo alle
prestazioni di lavoro correnti
- 1 2 3 - 1 8 9
Interessi passivi 1 - - 1 - - - -
Perdite/(Utili) attuariali risultanti da
variazioni nelle ipotesi demografiche
- - - - (9) (2) - (11)
Perdite/(Utili) attuariali risultanti da
variazioni nelle ipotesi finanziarie
(14) (7) - (21) - 3 - 3
Rettifiche basate sull'esperienza passata 3 1 - 4 - 2 - 2
Costo relativo alle prestazioni di lavoro
passate
- - - - (1) - - (1)
Perdite/(Utili) al momento dell'estinzione - - - - - - - -
Contributi del datore di lavoro - - - - - - - -
Contributi dei partecipanti al piano - - - - - - - -
Pagamenti per estinzioni - - - - - - - -
Altri pagamenti (17) (2) (9) (28) (18) (2) (11) (31)
Altri movimenti - - - - - - 1 1
Passività attuariale al 31 dicembre 96 27 8 131 123 34 15 172

Milioni di euro
2022 2021
Perdite/(Utili) rilevati a Conto economico
Costo previdenziale 3 9
Interessi passivi 1 -
Perdite/(Utili) al momento dell'estinzione - -
Perdite/(Utili) attuariali su altri benefíci a lungo termine - -
Altre variazioni - -
Totale 4 9

Milioni di euro

2022 2021
Perdite/(Utili) da rimisurazione rilevati nelle OCI
Perdite/(Utili) attuariali sui piani a benefíci definiti (17) (6)
Altre variazioni - -
Totale (17) (6)

Il costo relativo alle prestazioni di lavoro correnti per benefíci ai dipendenti relativo al 2022 è pari a 4 milioni di euro (9 milioni nel 2021).

Le principali assunzioni, determinate in coerenza con l'esercizio precedente, utilizzate nella stima attuariale delle passività per benefíci ai dipendenti sono di seguito riportate.

2022 2021
Tasso di attualizzazione 3,60%-3,70% 0,00%-0,80%
Tasso di incremento delle retribuzioni 2,30%-4,30% 0,80%-1,80%
Tasso di incremento costo spese sanitarie 3,30% 2,50%

Di seguito si riporta un'analisi di sensitività che illustra gli effetti sulla passività per assistenza sanitaria definiti a seguito di variazioni, ragionevolmente possibili alla fine dell'esercizio, delle singole ipotesi attuariali rilevanti adottate nella stima della predetta passività.

Milioni di euro

Incremento
0,5% tasso di
attualizzazione
Decremento
0,5% tasso di
attualizzazione
Incremento
0,5% tasso di
inflazione
Incremento
0,5% delle
retribuzioni
Incremento
0,5% delle
pensioni
in corso di
erogazione
Incremento 1%
costi assistenza
sanitaria
Incremento
di 1 anno
dell'aspettativa
di vita
dipendenti
in forza e
pensionati
Piani medici: ASEM (1) 2 (2) 5 29

26. Fondi rischi e oneri – Euro 41 milioni

I "Fondi rischi e oneri" sono destinati a coprire le passività potenziali ritenute probabili che potrebbero derivare alla Società da vertenze giudiziali e da altro contenzioso, senza considerare gli effetti delle vertenze che si stima abbiano un esito positivo e di quelle per le quali un eventuale onere non sia ragionevolmente quantificabile.

Nel determinare l'entità del fondo si considerano sia gli

oneri presunti che potrebbero derivare da vertenze giudiziali e da altro contenzioso intervenuti nell'esercizio, sia l'aggiornamento delle stime sulle posizioni sorte in esercizi precedenti.

La movimentazione dei fondi rischi e oneri è di seguito riportata.

Rilevazione a Conto economico
Milioni di euro Accantonamenti Rilasci Utilizzi Altri movimenti Totale
al 31.12.2021 al 31.12.2022
di cui quota
corrente
Fondo contenzioso, rischi e oneri
diversi:
- contenzioso legale 3 4 - (1) - 6 4
- altri 6 - - - - 6 3
Totale fondo contenzioso, rischi e
oneri diversi
9 4 - (1) - 12 7
Fondo oneri per incentivi all'esodo 52 - (18) (5) - 29 7
TOTALE FONDI RISCHI E ONERI 61 4 (18) (6) - 41 14

L'incremento del fondo relativo al contenzioso legale, pari a 3 milioni di euro, riflette prevalentemente l'accantonamento a Conto economico per la presenza di nuovi contenziosi. Il suddetto fondo è riferito principalmente a cause di lavoro.

Il fondo rischi e oneri altri, pari a 6 milioni di euro, risulta

invariato rispetto all'esercizio precedente.

La variazione in diminuzione pari a 23 milioni di euro del fondo per incentivi all'esodo del personale adottati dall'Azienda risente dei rilasci a Conto economico pari a 18 milioni di euro, a causa degli adeguamenti dei relativi piani e degli utilizzi del periodo pari a 5 milioni di euro.

27. Altre passività non correnti – Euro 23 milioni

Le "Altre passività non correnti", pari a 23 milioni di euro (30 milioni di euro al 31 dicembre 2021), sono riferite per 8 milioni di euro al debito residuo verso le società del Gruppo, inizialmente rilevato in seguito alla presentazione da parte di Enel SpA, in qualità di società consolidante, delle istanze di rimborso per le annualità 2004-2011, per le maggiori imposte sui redditi versate per effetto della mancata deduzione parziale dell'IRAP nella determinazione del reddito imponibile IRES. La contropartita di tale debito verso le società controllate ha trovato rilevazione tra i crediti tributari non correnti (nota 16).

La voce comprende inoltre il debito verso i dipendenti (9 milioni di euro) per i piani di incentivo all'esodo del personale adottati dall'Azienda (14 milioni di euro nel 2021) e la quota non corrente dei risconti passivi relativi a commissioni up-front realizzate alla stipula di alcuni contratti derivati di cambio di copertura per 5 milioni di euro (7 milioni di euro al 31 dicembre 2021), stipulati in anni precedenti, il cui rilascio a Conto economico viene effettuato sulla base di un piano di ammortamento per tutta la durata del derivato stesso.

28. Debiti commerciali – Euro 155 milioni

Milioni di euro
al 31.12.2022 al 31.12.2021 2022-2021
Debiti commerciali:
- verso terzi 58 51 7
- verso società del Gruppo 97 116 (19)
Totale 155 167 (12)

I "Debiti commerciali" accolgono prevalentemente i debiti per le forniture di servizi, nonché quelli relativi a prestazioni diverse per le attività svolte nel corso dell'esercizio 2022, e sono costituiti da debiti verso terzi per 58 milioni di euro (51 milioni di euro al 31 dicembre 2021) e da debiti verso società del Gruppo per 97 milioni di euro (116 milioni di euro al 31 dicembre 2021).

I debiti commerciali verso imprese controllate al 31 dicembre 2022 sono di seguito dettagliati.

Milioni di euro
al 31.12.2022 al 31.12.2021 2022-2021
Società controllate
Endesa SA 1 1 -
Enel Global Services Srl 54 62 (8)
Enel Global Trading SpA 1 1 -
Enel Green Power SpA 7 4 3
Enel Grids Srl 2 22 (20)
Enel Iberia SRLU 6 5 1
Enel Innovation Hubs Srl 5 4 1
Enel Italia SpA 7 5 2
Enel Produzione SpA 1 1 -
Enel X Srl 2 - 2
Altre 11 11 -
Totale 97 116 (19)

Nella seguente tabella sono riportati i debiti commerciali suddivisi per area geografica di destinazione.

Milioni di euro
al 31.12.2022 al 31.12.2021 2022-2021
Fornitori
Italia 134 145 (11)
Europa - UE 15 16 (1)
Europa - extra UE - 2 (2)
Altri 6 4 2
Totale 155 167 (12)

29. Altre passività finanziarie correnti – Euro 238 milioni

Le "Altre passività finanziarie correnti" sono riferite principalmente a interessi passivi maturati sull'indebitamento in essere a fine esercizio.

Milioni di euro
al 31.12.2022 al 31.12.2021 2022-2021
Passività finanziarie differite 205 215 (10)
Altre partite 33 12 21
Totale 238 227 11

In particolare, le "Passività finanziarie differite" si riferiscono principalmente a interessi passivi di competenza del periodo maturati sui debiti finanziari, mentre le "Altre partite" accolgono i debiti verso le banche e verso le società del Gruppo, maturati al 31 dicembre 2022, liquidabili nel periodo successivo, connessi a oneri finanziari realizzati su derivati di copertura su cambio commodity posti in essere nell'interesse delle società del Gruppo.

30. Posizione finanziaria netta e crediti finanziari a lungo termine – Euro 20.111 milioni

La tabella seguente mostra la ricostruzione dell'indebitamento finanziario netto a partire dalle voci presenti nello schema di Stato patrimoniale.

Milioni di euro

Note al 31.12.2022 al 31.12.2021 2022-2021
Finanziamenti a lungo termine 24 18.196 25.572 (7.376)
Finanziamenti a breve termine 24 8.752 6.563 2.189
Quota corrente dei finanziamenti a lungo termine 24 1.430 216 1.214
Altre attività finanziarie non correnti incluse nell'indebitamento 15.1 4 3 1
Altre attività finanziarie correnti incluse nell'indebitamento 19.1 3.395 8.197 (4.802)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 21 4.868 952 3.916
Totale 20.111 23.199 (3.088)

Nel seguito viene riportata la posizione finanziaria netta, rispettivamente al 31 dicembre 2022 e al 31 dicembre 2021, in linea con l'Orientamento n. 39, emanato il 4 marzo 2021 dall'ESMA, applicabile dal 5 maggio 2021, e con il Richiamo di Attenzione n. 5/2021 emesso dalla CONSOB il 29 aprile 2021, che ha sostituito i riferimenti alle raccomandazioni CESR e quelli presenti nella Comunicazione n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 in materia di posizione finanziaria netta.

Milioni di euro
al 31.12.2022 al 31.12.2021 2022-2021
di cui con di cui con
parti correlate parti correlate
Liquidità
Depositi bancari e postali 4.038 952 3.086
Disponibilità liquide 4.038 952 3.086
Mezzi equivalenti a disponibilità liquide 830 - 830
Crediti finanziari a breve termine 3.395 8.197 (4.802)
Altre attività finanziarie correnti 3.395 2.489 8.197 7.111 (4.802)
Liquidità 8.263 9.149 (886)
Indebitamento finanziario corrente
Debiti bancari correnti (25) (640) 615
Altri debiti finanziari correnti (8.727) (8.362) (5.923) (5.625) (2.804)
Debito finanziario corrente (inclusi gli strumenti di debito) (8.752) (6.563) (2.189)
Quota corrente dei debiti finanziari non correnti (1.430) (216) (1.214)
Quota corrente del debito finanziario non corrente (1.430) (216) (1.214)
Indebitamento finanziario corrente (10.182) (6.779) (3.403)
Indebitamento finanziario corrente netto (1.919) 2.370 (4.289)
Indebitamento finanziario non corrente
Debiti bancari non correnti (1.527) (2.508) 981
Finanziamenti non bancari (leasing) - (1) 1
Altri debiti non correnti (12.407) (18.739) 6.332
Debito finanziario non corrente (esclusi la parte corrente e gli
strumenti di debito)
(13.934) (21.248) 7.314
Obbligazioni emesse (4.262) (4.324) 62
Debiti commerciali e altri debiti non correnti non
remunerati che presentano una significativa componente di
finanziamento
- - -
Indebitamento finanziario non corrente (18.196) (25.572) 7.376
Totale indebitamento finanziario come da Comunicazione
CONSOB
(20.115) (23.202) 3.087
Crediti finanziari non correnti 4 - 3 - 1
INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO (20.111) (23.199) 3.088

Si precisa che il presente prospetto della posizione finanziaria netta non include le attività e passività finanziarie relative a derivati, in quanto i contratti derivati non designati in hedge accounting sono in ogni caso stipulati dalla Società, essenzialmente, con finalità di copertura gestionale. Al 31 dicembre 2022 tali attività e passività finanziarie sono esposte separatamente nello schema di Stato patrimoniale nelle seguenti voci: "Derivati finanziari attivi non correnti" per 349 milioni di euro (753 milioni di euro al 31 dicembre 2021), "Derivati finanziari attivi correnti" per 390 milioni di euro (60 milioni di euro al 31 dicembre 2021), "Derivati finanziari passivi non correnti" per 663 milioni di euro (1.300 milioni di euro al 31 dicembre 2021), e "Derivati finanziari passivi correnti" per 178 milioni di euro (131 milioni di euro al 31 dicembre 2021).

31. Altre passività correnti – Euro 2.873 milioni

Milioni c
al 31.12.2022 al 31.12.2021 2022-2021
35 551 (516)
739 220 519
20 18 2
9 8 1
2 2 -
2.068 1.986 82
2.873 2.785 88

I "Debiti tributari", pari a 35 milioni di euro, sono relativi essenzialmente ai debiti verso l'Erario per l'imposta IRES delle società aderenti al consolidato fiscale nazionale per 30 milioni di euro (250 milioni di euro nel 2021) e ai debiti per ritenute IRPEF per lavoro dipendente per 4 milioni di euro. Nell'esercizio precedente la voce comprendeva i debiti verso l'Erario per la liquidazione dell'IVA del quarto trimestre 2022 delle società aderenti al Gruppo IVA Enel per 296 milioni di euro.

La variazione rispetto all'esercizio precedente è dovuta essenzialmente al mancato versamento dell'acconto IVA 2021, in linea con i chiarimenti resi dall'Agenzia delle Entrate, secondo cui nel primo anno di costituzione del soggetto unico ai fini IVA l'acconto non era dovuto in quanto privo dei dati posti a base del calcolo dell'acconto stesso.

La voce "Debiti diversi verso società del Gruppo", pari a 739 milioni di euro, si riferisce per 456 milioni di euro ai debiti generati dal consolidato fiscale IRES (86 milioni di euro al 31 dicembre 2021) e per 283 milioni di euro a debiti generati dal Gruppo IVA (134 milioni di euro al 31 dicembre 2021). L'incremento di 519 milioni di euro riflette l'andamento delle sopra riportate posizioni debitorie.

I debiti "Altri", pari a 2.068 milioni di euro, includono i debiti relativi ai dividendi da corrispondere agli azionisti rappresentati essenzialmente dai debiti per l'acconto sul dividendo dell'esercizio 2022, pari a 2.033 milioni di euro, deliberato dal Consiglio di Amministrazione di Enel SpA nella seduta del 3 novembre 2022 e messo in pagamento a decorrere dal 25 gennaio 2023 (0,20 euro per azione per l'esercizio 2022; 0,19 euro per azione per l'esercizio 2021).

32. Strumenti finanziari

32.1 Attività finanziarie per categoria

La tabella seguente indica il valore contabile di ciascuna categoria delle attività finanziarie previste dall'IFRS 9, distinte tra attività finanziarie correnti e non correnti, esponendo separatamente i derivati di copertura e i derivati misurati al fair value rilevato a Conto economico.

Milioni di euro Non corrente
Corrente
Note al 31.12.2022 al 31.12.2021 al 31.12.2022 al 31.12.2021
Attività finanziarie a costo ammortizzato 32.1.1 4 3 8.620 9.812
Attività finanziarie a FVOCI
Partecipazioni in altre società 32.1.2 7 5 - -
Totale attività finanziarie a FVOCI 7 5 - -
Attività finanziarie a FVTPL
Derivati attivi a FVTPL 34 199 178 156 60
Totale attività finanziarie a FVTPL 199 178 156 60
Derivati attivi designati come strumenti di copertura
Derivati di cash flow hedge 34 150 575 234 -
Totale derivati attivi designati come strumenti di copertura 150 575 234 -
TOTALE 360 761 9.010 9.872

Per maggiori dettagli sulla rilevazione e classificazione dei derivati attivi correnti e non correnti si rimanda alla nota 34 "Derivati ed hedge accounting".

Per maggiori informazioni sulla valutazione al fair value si rimanda alla nota 32.1.2 "Attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico complessivo (FVOCI)".

32.1.1 Attività finanziarie al costo ammortizzato

La tabella seguente espone le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato per natura, suddivise in attività finanziarie correnti e non correnti.

Milioni di euro Non corrente Corrente
Note al 31.12.2022 al 31.12.2021 Note al 31.12.2022 al 31.12.2021
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti - - 21 4.868 952
Crediti commerciali - - 17 294 275
Crediti finanziari verso società del Gruppo
Crediti su conto corrente intersocietario - - 19.1 2.489 7.111
Quote correnti dei crediti finanziari a lungo termine
19.1
- - - -
Altri crediti finanziari - - 524 14
Totale crediti finanziari verso società del Gruppo - - 3.013 7.125
Crediti finanziari verso terzi
Cash collateral per accordi di marginazione su derivati OTC - - 19.1 389 1.077
Altri crediti finanziari 4 3 25 13
Totale crediti finanziari verso terzi 4 3 414 1.090
Altri crediti - - 31 370
TOTALE 4 3 8.620 9.812

Le variazioni principali rispetto all'esercizio 2021 riguardano:

  • le "Disponibilità liquide e mezzi equivalenti", che si sono incrementate di 3.916 milioni di euro, principalmente per effetto dei maggiori dividendi ricevuti nel corso dell'esercizio dalle società del Gruppo;
  • i "Crediti finanziari verso società del Gruppo", che si decrementano di 4.111 milioni di euro per effetto principalmente della diminuzione dei crediti vantati sul con-

to corrente intersocietario intrattenuto con le società del Gruppo (4.622 milioni di euro), in parte compensata dall'incremento degli altri crediti finanziari (512 milioni di euro) riconducibili alla linea di credito revolving rilasciata a favore di Enel Global Trading;

  • i minori cash collateral versati alle controparti per l'operatività su contratti derivati per 688 milioni di euro;
  • gli "Altri crediti" in diminuzione di 339 milioni di euro per ef-

fetto dei minori crediti per dividendi deliberati dalle società controllate e ancora da incassare al 31 dicembre 2022.

Impairment delle attività finanziarie al costo ammortizzato

Le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato al 31 dicembre 2022 sono pari a 8.624 milioni di euro e sono rilevate al netto del fondo perdite attese, pari a 11 milioni di euro al 31 dicembre 2022 (12 milioni di euro alla fine dell'esercizio precedente).

La Società detiene essenzialmente le seguenti tipologie di attività finanziarie valutate al costo ammortizzato e sottoposte a impairment:

  • disponibilità liquide e mezzi equivalenti;
  • crediti commerciali;
  • crediti finanziari;
  • altre attività finanziarie.

Benché le disponibilità liquide e mezzi equivalenti siano state assoggettate a impairment in base all'IFRS 9, la perdita attesa identificata risulta trascurabile.

La perdita attesa (Expected Credit Loss, ECL) – calcolata utilizzando la probabilità di default (PD), la perdita in caso di default (LGD) e l'esposizione al rischio in caso di default (EAD) – è la differenza fra i flussi finanziari dovuti in base al contratto e i flussi finanziari attesi (comprensivi dei mancati incassi) attualizzati usando il tasso di interesse effettivo originario.

In base alla natura delle attività finanziarie e delle informazioni disponibili sul rischio di credito, la verifica dell'incremento significativo del rischio di credito può essere effettuata su:

  • base individuale, in presenza di crediti singolarmente significativi e per tutti i crediti che sono verificati singolarmente ai fini dell'impairment in base a informazioni ragionevoli e supportabili;
  • base collettiva, quando il reperimento di informazioni ragionevoli e supportabili per verificare le perdite attese su base individuale richiederebbe costi o sforzi eccessivi.

Quando non ci sono ragionevoli aspettative di recuperare un'attività finanziaria integralmente o parzialmente, si procederà a ridurre direttamente il suo valore contabile lordo. L'eliminazione contabile (ossia, write-off) costituisce un evento di derecognition (per es., estinzione, trasferimento o scadenza del diritto a incassare dei flussi finanziari).

La tabella seguente riporta le perdite attese per ogni classe di attività finanziaria misurata al costo ammortizzato.

Milioni di euro

al 31.12.2022 al 31.12.2021
Valore contabile
lordo
Fondo perdite
attese
Totale Valore contabile
lordo
Fondo perdite
attese
Totale
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 4.868 - 4.868 952 - 952
Crediti commerciali 300 6 294 282 7 275
Crediti finanziari verso società del Gruppo 3.013 - 3.013 7.125 - 7.125
Crediti finanziari verso terzi 419 5 414 1.098 5 1.093
Altri crediti 35 - 35 370 - 370
Totale 8.635 11 8.624 9.827 12 9.815

Per misurare le perdite attese, la Società valuta i crediti commerciali basandosi sull'approccio semplificato, su base sia individuale sia collettiva.

In caso di valutazioni individuali, la PD è ottenuta prevalentemente da provider esterni.

Diversamente, in caso di valutazioni su base collettiva, i crediti commerciali sono raggruppati in base alle caratteristiche di rischio di credito condivise e informazioni sullo scaduto, considerando una specifica definizione di default. La Società applica principalmente una definizione di default basata su uno scaduto di 180 giorni e pertanto, oltre tale termine, si presume che i crediti commerciali siano deteriorati (ossia, credit-impaired).

La tabella seguente indica la movimentazione del fondo perdite attese su crediti finanziari e commerciali.

Milioni di euro Fondo perdite attese
Crediti finanziari Crediti commerciali
Individuale Collettivo Totale Individuale Collettivo Totale
01.01.2021 IFRS 9 5 - 5 - 6 6
Impairment - - - 1 - 1
Utilizzi - - - - - -
Rilasci - - - - - -
Totale al 31.12.2021 IFRS 9 5 - 5 1 6 7
Impairment - - - - - -
Utilizzi - - - (1) - (1)
Rilasci - - - - - -
Totale al 31.12.2022 IFRS 9 5 - 5 - 6 6

32.1.2 Attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico complessivo (FVOCI)

In tale categoria sono classificate le partecipazioni in società non quotate irrevocabilmente designate come tali al momento della rilevazione iniziale.

Le partecipazioni in altre imprese, pari a 7 milioni di euro, sono rappresentate essenzialmente dalla partecipazione detenuta da Enel SpA nella società Empresa Propietaria de la Red SA.

Al 31 dicembre 2022 il fair value della partecipazione è stato determinato sulla base di una valutazione indipendente che ha selezionato tra i possibili approcci l'income approach ed è stata scelta la metodologia discounted cash flow.

32.1.3 Attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico (FVTPL)

In tale categoria sono esclusivamente rilevati i derivati attivi correnti e non correnti relativi, principalmente, alle operazioni di copertura dell'indebitamento delle società del Gruppo per i quali si rimanda alla nota 34.2 "Derivati al fair value through profit or loss".

32.2 Passività finanziarie per categoria

La tabella seguente indica il valore contabile di ciascuna categoria delle passività finanziarie previste dall'IFRS 9, distinte tra passività finanziarie correnti e non correnti, esponendo separatamente i derivati di copertura e i derivati misurati al fair value rilevato a Conto economico.

Milioni di euro Non corrente Corrente
Note al 31.12.2022 al 31.12.2021 al 31.12.2022 al 31.12.2021
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 32.2.1 18.196 25.572 12.428 8.935
Passività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico
Derivati passivi al FVTPL 34 197 180 178 131
Totale 197 180 178 131
Derivati passivi designati come strumenti di copertura
Derivati di cash flow hedge 34 466 1.120 - -
Totale 466 1.120 - -
TOTALE 18.859 26.872 12.606 9.066

Per maggiori dettagli sulla rilevazione e classificazione dei derivati passivi correnti e non correnti si rimanda alla nota 34 "Derivati ed hedge accounting".

Per maggiori informazioni sulla valutazione al fair value, si prega di far riferimento alla nota 35 "Fair value measurement".

32.2.1 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato

La tabella seguente espone le passività finanziarie valutate al costo ammortizzato per natura, suddivise in passività finanziarie correnti e non correnti.

Milioni di euro Non corrente
Corrente
Note al 31.12.2022 al 31.12.2021 Note al 31.12.2022 al 31.12.2021
Finanziamenti a lungo termine 24
18.196
25.572 1.430 216
Finanziamenti a breve termine - - 24 8.752 6.563
Debiti commerciali - - 28 155 167
Altre passività finanziarie correnti - - 31 2.091 1.989
Totale 18.196 25.572 12.428 8.935

Le altre passività finanziarie correnti includono i debiti relativi ai dividendi da corrispondere agli azionisti rappresentati essenzialmente dai debiti per l'acconto sul dividendo dell'esercizio 2022, pari a 2.033 milioni di euro, deliberato dal Consiglio di Amministrazione di Enel SpA nella seduta del 3 novembre 2022 e messo in pagamento a decorrere dal 25 gennaio 2023 (0,20 euro per azione per l'esercizio 2022; 0,19 euro per azione per l'esercizio 2021).

Finanziamenti

Finanziamenti a lungo termine (incluse le quote in scadenza nei 12 mesi successivi) – Euro 19.626 milioni Il debito a lungo termine, relativo a prestiti obbligazionari, a finanziamenti bancari, nonché a finanziamenti ricevuti da società del Gruppo, in euro e in altre valute, incluse le quote in scadenza entro i 12 mesi (pari a 1.430 milioni di euro), ammonta al 31 dicembre 2022 a 19.626 milioni di euro. La tabella seguente indica il valore nominale, il valore contabile e il fair value dei finanziamenti a lungo termine al 31 dicembre 2022, inclusa la quota in scadenza nei 12 mesi successivi, aggregati per tipologia di finanziamento e di tasso di interesse. Per gli strumenti di debito quotati, il fair value è determinato utilizzando le quotazioni ufficiali. Per gli strumenti di debito non quotati, il fair value è determinato mediante modelli di valutazione appropriati per ciascuna categoria di strumento finanziario e utilizzando i dati di mercato relativi alla data di chiusura dell'esercizio, ivi inclusi gli spread creditizi del Gruppo.

Valore Valore Quota Quota
con
scadenza
oltre i 12
Valore Valore Quota Quota
con
scadenza
oltre i 12
Valore
Milioni di euro nominale contabile corrente mesi Fair value nominale contabile corrente mesi Fair value contabile
al 31.12.2022 al 31.12.2021 2022-2021
Obbligazioni:
- tasso fisso 3.601 3.584 - 3.584 3.672 3.571 3.549 - 3.549 5.804 35
- tasso variabile 775 775 97 678 823 872 872 97 775 1.047 (97)
Totale 4.376 4.359 97 4.262 4.495 4.443 4.421 97 4.324 6.851 (62)
Finanziamenti bancari:
- tasso variabile 1.527 1.527 - 1.527 1.548 2.508 2.508 - 2.508 1.398 (981)
Totale 1.527 1.527 - 1.527 1.548 2.508 2.508 - 2.508 1.398 (981)
Finanziamenti non
bancari:
- da contratti di leasing
a tasso fisso
1 1 1 - 1 2 2 1 1 2 (1)
Totale 1 1 1 - 1 2 2 1 1 2 (1)
Finanziamenti da
società del Gruppo:
- tasso fisso 13.186 13.186 1.286 11.900 10.730 13.258 13.258 - 13.186 5.992 (72)
- tasso variabile 553 553 46 507 568 5.599 5.599 118 5.553 5.706 (5.046)
Totale 13.739 13.739 1.332 12.407 11.298 18.857 18.857 118 18.739 11.698 (5.118)
Totale finanziamenti a
tasso fisso
16.788 16.771 1.287 15.484 14.403 16.831 16.809 1 16.736 11.798 (38)
Totale finanziamenti a
tasso variabile
2.855 2.855 143 2.712 2.939 8.979 8.979 215 8.836 8.151 (6.124)
TOTALE 19.643 19.626 1.430 18.196 17.342 25.810 25.788 216 25.572 19.949 (6.162)

Per maggiori informazioni sull'analisi delle scadenze dei finanziamenti si rinvia alla nota 33 "Risk management", e sui livelli del fair value si rinvia alla nota 35 "Fair value measurement".

Viene di seguito rappresentato l'indebitamento finanziario a lungo termine per valuta di origine con l'indicazione del tasso di interesse.

Finanziamenti a lungo termine per valuta e tasso di interesse

Milioni di euro Saldo contabile Valore
nominale
Tasso medio
di interesse in
vigore
Tasso di
interesse
effettivo in
vigore
al 31.12.2021 al 31.12.2022 al 31.12.2022
Euro 23.689 17.476 17.480 2,4% 2,4%
Dollari statunitensi 1.406 1.495 1.498 7,8% 8,2%
Sterline inglesi 692 655 665 5,7% 5,9%
Altre valute 1 - - - -
Totale valute non euro 2.099 2.150 2.163
TOTALE 25.788 19.626 19.643

La movimentazione del valore nominale dell'indebitamento

a lungo termine è riepilogata nella seguente tabella.

Milioni di euro Valore
nominale
Rimborsi Nuove
emissioni
Altre
movimentazioni
Differenze di
cambio
Valore
nominale
al 31.12.2021 al 31.12.2022
Obbligazioni 4.443 (97) - - 30 4.376
Finanziamenti bancari 2.508 (5.250) 4.250 - 19 1.527
Finanziamenti non bancari 2 (1) - - - 1
Finanziamenti da società del Gruppo 18.857 (5.118) - - - 13.739
Totale 25.810 (10.466) 4.250 - 49 19.643

Rispetto al 31 dicembre 2021, il valore nominale dell'indebitamento a lungo termine presenta nel complesso un decremento di 6.167 milioni di euro, dovuto principalmente: • al rimborso anticipato di tre loan agreement ricevuti da

Enel Finance International NV per complessivi 5.000 milioni di euro e al rimborso di due finanziamenti giunti a scadenza, sempre nei confronti di Enel Finance Interna-

• alla diminuzione di finanziamenti bancari relativi a rim-

borsi di linee di credito revolving per complessivi 5.250 milioni di euro;

• all'aumento dei finanziamenti bancari generato dall'utilizzo di linee di credito revolving per complessivi 4.250 milioni di euro.

La tabella seguente indica le caratteristiche dei finanziamenti bancari posti in essere nell'esercizio 2022.

tional NV, per 118 milioni di euro;

Nuove emissioni di finanziamenti
Tipo di finanziamento Emittente Data di
emissione
Importo
finanziato
(milioni di euro)
Valuta Tasso di interesse (%) Tipo di tasso di
interesse
Scadenza
Finanziamenti bancari
Enel SpA 07.03.2022 200 EUR Euribor + 0,38% Tasso variabile 03.05.2024
Enel SpA 14.09.2022 200 EUR Euribor + 0,38% Tasso variabile 03.05.2024
Enel SpA 30.09.2022 350 EUR Euribor + 0,45% Tasso variabile 26.07.2025
Enel SpA 30.09.2022 648 EUR Euribor + 0,40% Tasso variabile 12.05.2025
Enel SpA 30.09.2022 1.852 EUR Euribor + 0,40% Tasso variabile 05.03.2026
Enel SpA 30.09.2022 1.000 EUR Euribor + 0,52% Tasso variabile 02.10.2024
Totale 4.250

Si evidenzia che le nuove emissioni del 2022 fanno riferimento a linee di credito revolving e che, al 31 dicembre 2022, tali utilizzi risultavano interamente rimborsati. Il ricorso a questa tipologia di finanziamento rientra nel piano di ottimizzazione finanziaria di Gruppo volto a rispondere alle esigenze mutevoli dei mercati.

I principali debiti finanziari a lungo termine di Enel SpA contengono i covenant tipici della prassi internazionale. Tali indebitamenti sono rappresentati principalmen-

te dalle emissioni obbligazionarie effettuate nell'ambito del programma di Global/Euro Medium Term Notes, dalle emissioni di strumenti obbligazionari non convertibili, subordinati ibridi (i c.d. "bond ibridi"), dal Revolving Facility Agreement sottoscritto in data 5 marzo 2021 da Enel SpA ed Enel Finance International NV con un pool di banche e modificato in data 11 maggio 2022 per un importo fino a 13,5 miliardi di euro (il "Revolving Facility Agreement"), dal "Sustainability-Linked Loan Facility Agreement" sottoscritto da Enel SpA il 15 ottobre 2020 con un pool di banche per un importo fino a 1 miliardo di euro, dalla linea di credito revolving sottoscritta da Enel SpA con un pool di banche il 23 dicembre 2022 per un importo di 12 miliardi di euro e garantita da SACE SpA fino al 70% del suo importo nominale ("Linea Revolving 12 miliardi"), dai contratti di finanziamento sottoscritti da Enel SpA con UniCredit SpA e dal Facility Agreement sottoscritto in data 5 ottobre 2021 da Enel SpA con Bank of America Europe Designated Activity Company per un importo pari a 348.750.000 dollari statunitensi (per un controvalore pari a 300 milioni di euro, alla data di sottoscrizione del finanziamento), dal finanziamento sustainability-linked sottoscritto il 30 settembre 2022 da Enel Finance America LLC (EFA) in qualità di prenditore e da Enel SpA (in qualità di garante) con EKF Denmark's Export Credit Agency (EKF) e Citi per un importo fino a 800 milioni di dollari statunitensi (Linea EKF).

I principali covenant relativi alle emissioni obbligazionarie effettuate nell'ambito del programma di Global/Euro Medium Term Notes di Enel SpA ed Enel Finance International NV (inclusi i c.d. "green bonds" di Enel Finance International NV, garantiti da Enel SpA, utilizzati per finanziare i cosiddetti "eligible green projects" del Gruppo) e quelli relativi ai prestiti obbligazionari emessi da Enel Finance International NV sul mercato americano, garantiti da Enel SpA, possono essere riassunti come segue:

  • clausole di "negative pledge", in base alle quali l'emittente e il garante non possono creare o mantenere in essere (se non per effetto di disposizione di legge) ipoteche, pegni o altri vincoli, su tutti o parte dei propri beni o ricavi, a garanzia di determinati indebitamenti finanziari, a meno che gli stessi vincoli non siano estesi pariteticamente o pro quota ai prestiti obbligazionari in questione;
  • clausole di "pari passu", in base alle quali i titoli obbligazionari e le relative garanzie costituiscono diretto, incondizionato e non garantito obbligo dell'emittente e del

garante, sono senza preferenza tra loro e sono almeno allo stesso livello di "seniority" degli altri prestiti, non subordinati e non garantiti, presenti e futuri, dell'emittente e del garante;

• clausole di "cross default", in base alle quali, nel caso si verifichi un evento di inadempimento (superiore a specifiche soglie di rilevanza) su un determinato indebitamento finanziario dell'emittente, del garante o delle società rilevanti, si verifica un inadempimento anche sui prestiti obbligazionari in questione che possono diventare immediatamente esigibili.

A partire dal 2019 Enel Finance International NV ha emesso sul mercato europeo (nell'ambito del programma di emissioni obbligazionarie Euro Medium Term Notes - EMTN) e sul mercato americano alcuni prestiti obbligazionari "sostenibili", entrambi garantiti da Enel SpA, legati al raggiungimento di alcuni degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite che contengono gli stessi covenant degli altri prestiti obbligazionari della stessa tipologia. Nel 2022 Enel Finance America LLC ha emesso sul mercato americano un prestito obbligazionario "sostenibile", garantito da Enel SpA, della stessa tipologia.

I principali covenant relativi ai bond ibridi di Enel SpA, inclusi i bond ibridi "perpetui" che prevedono l'obbligo di rimborso solo in caso di scioglimento o liquidazione della Società, possono essere riassunti come segue:

  • clausole di subordinazione, in base alle quali ciascuno strumento obbligazionario ibrido è subordinato a tutte le altre emissioni obbligazionarie dell'emittente e ha un livello di "seniority" pari a quello degli altri strumenti finanziari ibridi emessi e superiore a quello degli strumenti di "equity";
  • divieto di fusione con un'altra società e divieto di vendita o locazione di tutti o di una parte sostanziale dei propri asset a un'altra società, a meno che quest'ultima non subentri in tutte le obbligazioni in essere dell'emittente.

I principali covenant previsti nel Revolving Facility Agreement e negli altri contratti di finanziamento sottoscritti da Enel SpA, similari nella loro struttura, possono essere riassunti come segue(5):

• clausola di "negative pledge", in base alle quali il debitore e, in alcuni casi, le società rilevanti non possono creare o mantenere in essere ipoteche, pegni o altri vincoli su tutti o parte dei propri beni o attività, a garanzia di determinati indebitamenti finanziari, fatta eccezione per i

(5) Si segnala che la Linea Revolving 12 miliardi, che è parte di un intervento strutturato a tutela del sistema energetico nazionale, deve essere utilizzata esclusivamente per la copertura dei collaterali per le attività di trading sui mercati dell'energia di Enel e di Enel Global Trading SpA. Il mancato rispetto di tale impegno costituisce un evento di default. L'operazione rientra nel quadro delle misure che la normativa vigente mette a disposizione di tutte le società con sede in Italia, che rispondono a specifiche caratteristiche, per fronteggiare gli effetti negativi derivanti dalla crisi russo-ucraina ed è in linea con analoghi strumenti messi a disposizione in altri Paesi europei.

La Linea EKF prevede, tra i covenant, una clausola sul "danno reputazionale di EKF", in base alla quale EKF potrà richiedere la cancellazione dell'impegno finanziario da essa assunto e il pagamento anticipato delle somme erogate, qualora si verifichi un danno accertato alla reputazione di EKF o dello Stato danese in conseguenza di sostanziali violazioni di talune normative. È inoltre previsto l'impegno, anche del garante, ad assicurare il rispetto di determinate normative e standard ambientali e sociali.

vincoli espressamente ammessi;

  • clausole sulle "disposals", in base alle quali il debitore e, in alcuni casi, le società controllate di Enel non possono compiere atti di disposizione di tutti o di una parte rilevante dei propri beni o attività, fatta eccezione per gli atti di disposizione espressamente ammessi;
  • clausole di "pari passu", in base alle quali gli impegni di pagamento del debitore hanno lo stesso livello di "seniority" degli altri suoi obblighi di pagamento non garantiti e non subordinati;
  • clausole di "change of control" che trovano applicazione nel caso in cui (i) Enel divenga controllata da uno o più soggetti diversi dallo Stato italiano ovvero (ii) Enel o una delle società da essa controllate conferiscano una rilevante porzione delle attività del Gruppo a soggetti a esso esterni tale che l'affidabilità del Gruppo, sotto il profilo finanziario, risulti significativamente compromessa. Il verificarsi di una delle suddette ipotesi può dare luogo (a) alla rinegoziazione dei termini e delle condizioni del finanziamento o (b) al rimborso anticipato obbligatorio

Struttura del debito a lungo termine dopo la copertura

La tabella indica l'effetto della copertura del rischio di cambio sulla struttura del debito a lungo termine lordo (incluse le quote in scadenza nei 12 mesi successivi).

del finanziamento da parte del debitore;

• clausole di "cross default", in base alle quali, nel caso si verifichi un inadempimento (superiore a specifiche soglie di rilevanza) su un determinato indebitamento finanziario del debitore o delle società rilevanti, si verifica un inadempimento anche sui finanziamenti in questione che possono diventare immediatamente esigibili.

Gli indebitamenti finanziari presi in considerazione prevedono gli "events of default" tipici della prassi internazionale, quali, per esempio, insolvenza, procedure concorsuali e cessazione dell'attività d'impresa.

Nessuno dei covenant sopra considerati risulta a oggi disatteso.

Si precisa infine che Enel SpA ha rilasciato nell'interesse di alcune società del Gruppo alcune garanzie, a fronte degli impegni assunti nell'ambito dei contratti di finanziamento passivi. Tali garanzie e i relativi contratti di finanziamento includono, anche a carico di Enel SpA, in qualità di garante, taluni covenant ed "events of default" tipici della prassi internazionale.

Milioni di euro al 31.12.2022 al 31.12.2021
Struttura iniziale del debito Debito
coperto
Struttura
del debito
dopo la
copertura
Struttura iniziale del debito Debito
coperto
Struttura
del debito
dopo la
copertura
Valore
contabile
Valore
nominale
% Valore
contabile
Valore
nominale
%
Euro 17.476 17.480 89% 2.163 19.643 23.690 23.696 91,8% 2.114 25.810
Dollari statunitensi 1.495 1.498 8% (1.498) - 1.406 1.412 5,5% (1.412) -
Sterline inglesi 655 665 3% (665) - 692 702 2,7% (702) -
Totale 19.626 19.643 100,0% - 19.643 25.788 25.810 100,0% - 25.810

La tabella seguente indica l'effetto della copertura sul rischio di tasso di interesse sull'ammontare lordo dei debiti a lungo termine in essere alla data di riferimento del bilancio.

Debiti lordi a lungo termine

% al 31.12.2022 al 31.12.2021
Prima della copertura Dopo la copertura Prima della copertura Dopo la copertura
Tasso variabile 15,0 8,0 34,8 29,8
Tasso fisso 85,0 92,0 65,2 70,2
Totale 100,0 100,0 100,0 100,0

Finanziamenti a breve termine – Euro 8.752 milioni La tabella seguente indica i finanziamenti a breve termine al 31 dicembre 2022, distinti per natura.

Milioni di euro
al 31.12.2022 al 31.12.2021 2022-2021
Finanziamenti da terzi
Finanziamenti bancari 25 590 (565)
Debiti verso banche (conto corrente ordinario) - 50 (50)
Cash collateral per CSA su derivati OTC ricevuti 365 298 67
Totale 390 938 (548)
Finanziamenti dal Gruppo
Finanziamenti a breve termine da società del Gruppo (conto corrente
intersocietario)
5.362 5.625 (263)
Altri finanziamenti a breve termine da società del Gruppo 3.000 - 3.000
Totale 8.362 5.625 2.737
TOTALE 8.752 6.563 2.189

Si precisa che il fair value dei finanziamenti correnti è equivalente al loro valore contabile in quanto l'effetto dell'attualizzazione non è significativo.

32.2.2 Passività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico (FVTPL)

In tale categoria sono esclusivamente rilevati i derivati passivi correnti e non correnti relativi, principalmente, alle operazioni di copertura dell'indebitamento delle società del Gruppo per i quali si rimanda alla nota 34.2 "Derivati al fair value through profit or loss".

32.2.3 Utili/(Perdite) netti

La tabella seguente presenta gli utili e le perdite netti per categoria di strumento finanziario, escludendo i derivati.

Milioni di euro Utili/(Perdite) netti
al 31.12.2022 al 31.12.2021 al 31.12.2022
Attività finanziarie misurate al costo ammortizzato 371 232 -
Attività finanziarie a FVOCI - 1 -
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato (695) (743) -

Per informazioni su utili e perdite netti su strumenti finanziari derivati, si rinvia alla nota 7 "Proventi/(Oneri) finanziari netti da contratti derivati".

33. Risk management

Rischi finanziari

La Società, nello svolgimento della propria attività, è esposta a una varietà di rischi finanziari quali il rischio di tasso di interesse, il rischio tasso di cambio, il rischio di credito e controparte e il rischio di liquidità.

Enel SpA ha adottato un sistema di governance dei rischi finanziari che prevede la presenza di Comitati interni e l'impiego di apposite policy e limiti operativi. L'obiettivo è quello di mitigare opportunamente i rischi finanziari al fine di evitare variazioni inattese sul risultato economico senza precludersi, nel contempo, la possibilità di cogliere eventuali opportunità.

Tasso di interesse e di cambio

Enel SpA, nell'esercizio dell'attività di holding industriale, è esposta al rischio di oscillazione dei tassi di interesse e dei tassi di cambio.

Il rischio di tasso di interesse e il rischio di tasso di cambio nascono principalmente dalla presenza di strumenti finanziari. Le principali passività finanziarie detenute dalla Società comprendono i prestiti obbligazionari, i finanziamenti bancari, i debiti verso altri finanziatori, i derivati, i depositi in denaro ricevuti a garanzia di contratti derivati (cash collateral), nonché i debiti commerciali. Lo scopo principale di tali strumenti finanziari è quello di finanziare l'attività della Società.

Le principali attività finanziarie detenute dalla Società comprendono i crediti finanziari, i derivati, i depositi in denaro forniti a garanzia di contratti derivati (cash collateral), le disponibilità liquide e i depositi a breve termine, nonché i crediti commerciali. Per maggiori dettagli, si rinvia alla nota 32 "Strumenti finanziari".

La fonte dell'esposizione al rischio di tasso di interesse e di

tasso di cambio non ha subíto variazioni rispetto al precedente esercizio.

Enel SpA, inoltre, in qualità di Capogruppo, accentra parte delle attività di tesoreria e di accesso ai mercati finanziari per quanto concerne la conclusione di contratti derivati di natura finanziaria su tassi e cambi. Nell'ambito di tali attività, Enel SpA effettua nei confronti delle società del Gruppo attività di intermediazione con il mercato assumendo posizioni, anche rilevanti in termini di nozionale, che però non rappresentano per la stessa fonte di esposizione ai rischi suddetti. Nel 2022 il Gruppo si è posizionato al di sotto delle soglie di clearing per tutte le asset class di attività previste da EMIR (Regolamento UE n. 648/2012), mantenendo la classificazione di controparte non finanziaria con soglie di operatività non rilevanti (NFC-).

Nel prosieguo si dà evidenza delle consistenze delle operazioni su strumenti finanziari derivati in essere al 31 dicembre 2022, indicando per ciascuna classe di strumenti il valore nozionale.

Il valore nozionale di un contratto derivato è l'importo in base al quale sono scambiati i flussi; tale ammontare può essere espresso sia in termini di valore monetario sia in termini di quantità (quali per esempio tonnellate, convertite in euro moltiplicando l'ammontare nozionale per il prezzo fissato). Gli importi nozionali dei derivati qui riportati non rappresentano necessariamente valori scambiati fra le parti e di conseguenza non possono essere considerati una misura dell'esposizione creditizia della Società.

Tasso di interesse

Il rischio di tasso di interesse è il rischio che il fair value o i flussi finanziari futuri di uno strumento finanziario fluttuino in seguito a variazioni nel livello di mercato dei tassi di interesse.

Per la Società il rischio di tasso di interesse si manifesta come variazione nei flussi connessi al pagamento degli interessi sulle passività finanziarie indicizzate a tasso variabile, come variazione delle condizioni economiche nella negoziazione dei nuovi strumenti di debito, nonché come variazioni avverse del valore di attività/passività finanziarie valutate al fair value, tipicamente strumenti di debito a tasso fisso. La gestione del rischio di tasso di interesse ha il duplice obiettivo di ridurre l'ammontare di indebitamento soggetto alla variazione dei tassi di interesse e di contenere il costo della provvista, limitando la volatilità dei risultati.

Tale obiettivo viene raggiunto attraverso la diversificazione strategica del portafoglio di passività finanziarie per tipologia contrattuale, durata, nonché condizioni di tasso e modificando il profilo di rischio di specifiche esposizioni attraverso la stipula di strumenti finanziari derivati OTC, principalmente interest rate swap.

Si evidenzia di seguito il valore nozionale dei contratti in essere a fine esercizio.

Milioni di euro Valore nozionale
al 31.12.2022 al 31.12.2021
Derivati su tasso di interesse
Interest rate swap 5.246 6.699
Totale 5.246 6.699

La scadenza di tali contratti non eccede la scadenza della passività finanziaria sottostante cosicché ogni variazione nel fair value e/o nei flussi di cassa attesi di tali contratti è bilanciata da una corrispondente variazione nel fair value e/o nei flussi di cassa attesi della posizione sottostante.

I contratti di interest rate swap prevedono tipicamente lo scambio periodico di flussi di interesse a tasso variabile contro flussi di interesse a tasso fisso, entrambi calcolati su un medesimo capitale nozionale di riferimento.

Il valore nozionale degli interest rate swap in essere a fine esercizio, pari a 5.246 milioni di euro (6.699 milioni di euro al 31 dicembre 2021), è relativo per 1.490 milioni di euro a operazioni di copertura riferite alla propria quota di indebitamento e per 3.756 milioni di euro a operazioni di copertura dell'indebitamento delle società del Gruppo verso il mercato e intermediate per un corrispondente valore di nozionale con le società stesse. La variazione in diminuzione del valore nominale complessivo è dovuta sostanzialmente alla normale riduzione del capitale residuo degli strumenti su tasso di tipo amortizing.

Per maggiori dettagli sui derivati su tasso di interesse, si prega di far riferimento alla nota 34 "Derivati ed hedge accounting".

L'ammontare dell'indebitamento a tasso variabile che non è oggetto di copertura del rischio di tasso di interesse rappresenta il principale elemento di rischio a causa del potenziale impatto negativo sul Conto economico, in termini di maggiori oneri finanziari, nel caso di un eventuale aumento del livello dei tassi di interesse di mercato.

Al 31 dicembre 2022 il 15% (34,8% al 31 dicembre 2021) dell'indebitamento finanziario lordo a lungo termine è espresso a tassi variabili. Tenuto conto di efficaci relazioni di copertura dei flussi finanziari connessi al rischio di tasso di interesse (in base a quanto previsto dall'IFRS 9), l'indebitamento finanziario lordo a lungo termine, al 31 dicembre 2022, risulta essere coperto per il 92% rispetto all'esposizione (coperto per il 70,2% al 31 dicembre 2021). Il rapporto risulta sostanzialmente invariato ove si considerassero nel rapporto anche quei derivati ritenuti di copertura sotto il profilo gestionale, ma che

non hanno tutti i requisiti necessari per essere considerati tali anche da un punto di vista contabile.

Analisi di sensitività del tasso di interesse

La Società effettua l'analisi di sensitività attraverso la stima degli effetti della variazione nel livello dei tassi di interesse sul valore delle poste di bilancio relative al portafoglio in strumenti finanziari.

In particolare, l'analisi di sensitività misura il potenziale impatto di scenari di mercato sia a patrimonio netto, per la componente di copertura dei derivati in cash flow hedge, sia a Conto economico per i derivati in fair value hedge, sul fair value degli strumenti finanziari derivati e sulla quota parte di indebitamento lordo a lungo termine non coperto da strumenti finanziari derivati.

Tali scenari sono rappresentati dalla traslazione parallela in aumento e in diminuzione nella curva dei tassi di interesse di riferimento alla data di bilancio.

Non ci sono variazioni rispetto al periodo precedente nei metodi e nelle assunzioni utilizzate nell'analisi di sensitività.

Mantenendo costanti tutte le altre variabili, il risultato prima delle imposte è impattato come segue.

Milioni di euro
al 31.12.2022 al 31.12.2021
Impatto a Conto
economico
(al lordo delle imposte)
Impatto a patrimonio netto
(al lordo delle imposte)
Impatto a Conto
economico
(al lordo delle imposte)
Impatto a patrimonio netto
(al lordo delle imposte)
Punti
base
Incremento Decremento Incremento Decremento Incremento Decremento Incremento Decremento
Variazione degli oneri
finanziari sul debito lordo
a lungo termine a tasso
variabile dopo le coperture
25 3,9 (3,9) - - 19,2 (19,2) - -
Variazione del fair value
degli strumenti finanziari
derivati classificati non di
copertura
25 3,5 (3,5) - - 4,3 (4,3) - -
Variazione del fair value
degli strumenti finanziari
derivati designati come
strumenti di copertura
25
Cash flow hedge 25 - - 12,0 (12,0) - - 47,9 (47,9)
Fair value hedge 25 - - - - - - - -

Tasso di cambio

Il rischio tasso di cambio è il rischio che il fair value o i flussi finanziari futuri di uno strumento finanziario fluttuino a seguito di variazioni nel livello di mercato dei tassi di cambio. Per Enel SpA la principale fonte di rischio di tasso di cambio deriva dalla presenza di strumenti finanziari monetari denominati in una valuta diversa dall'euro, principalmente prestiti obbligazionari emessi in valuta estera.

L'esposizione al rischio di cambio non ha subíto variazioni rispetto al precedente esercizio.

Per maggiori dettagli si prega di far riferimento alla nota 32 "Strumenti finanziari".

Al fine di minimizzare l'esposizione al rischio di oscillazione dei tassi di cambio la Società pone in essere, tipicamente sul mercato over the counter (OTC), diverse tipologie di contratti derivati e in particolare currency forward e cross currency interest rate swap, la cui scadenza non eccede quella dell'esposizione sottostante.

I currency forward sono contratti con i quali le controparti concordano lo scambio di due flussi di capitale denominati in divise diverse, a una determinata data futura e a un certo tasso di cambio (c.d. "strike"); tali contratti possono prevedere la consegna effettiva dei due flussi (deliverable forward) o la corresponsione del differenziale tra il tasso di cambio strike e il livello del cambio prevalente sul mercato alla scadenza (non deliverable forward).

I cross currency interest rate swap sono utilizzati per trasformare una passività a lungo termine denominata in divisa estera, a tasso fisso o variabile, in un'equivalente passività denominata in euro, a tasso variabile o fisso. Oltre ad avere i nozionali di riferimento denominati in divise diverse, tali strumenti differiscono dagli interest rate swap in quanto prevedono sia lo scambio periodico di flussi di interesse sia lo scambio finale dei flussi di capitale.

Nella seguente tabella viene fornito, alla data del 31 dicembre 2022 e del 31 dicembre 2021, il valore nozionale delle operazioni in essere suddivise per tipologia di posta coperta.

Milioni di euro Valore nozionale
al 31.12.2022 al 31.12.2021
Derivati su cambi
Forward: 14.065 7.894
- forward a copertura del rischio cambio connesso alle commodity 10.252 5.216
- forward a copertura dei flussi futuri 2.656 2.347
- altri contratti forward 1.157 331
Cross currency interest rate swap 3.104 3.078
Totale 17.169 10.972

In particolare si evidenziano:

  • contratti di currency forward per un ammontare nozionale complessivo di 10.252 milioni di euro, relativi per 5.126 milioni di euro alla copertura del rischio cambio connesso al processo di approvvigionamento di commodity energetiche da parte delle società del Gruppo intermediate in modo speculare con il mercato;
  • contratti di currency forward per un ammontare nozionale complessivo di 2.656 milioni di euro, connessi alla copertura del rischio cambio relativo ad altri flussi attesi in valute diverse dall'euro, di cui 1.335 milioni di euro conclusi con il mercato;
  • contratti di currency forward per un ammontare nozionale complessivo di 1.157 milioni di euro, di cui 666 milioni di euro conclusi con il mercato e relativi alla copertura del rischio cambio derivante da spese per investimenti (440 milioni di euro) e, in minor misura, da spese operative;
  • contratti di cross currency interest rate swap per un ammontare nozionale di 3.104 milioni di euro finalizzati alla copertura del rischio cambio dell'indebitamento, proprio o di società del Gruppo, denominato in valuta diversa dall'euro.

Per maggiori dettagli sui derivati su cambi si rinvia alla nota 34 "Derivati ed hedge accounting".

In base all'analisi dell'indebitamento, si rileva che l'11% dell'indebitamento a lungo termine lordo è espresso in valute diverse dall'euro.

Tenuto conto delle operazioni di copertura dal rischio di tasso di cambio e della quota di indebitamento in valuta estera che è espressa nella valuta di conto o nella valuta funzionale della Società, l'indebitamento risulta essere interamente coperto mediante operazioni di cross currency interest rate swap.

Analisi di sensitività del rischio di cambio

La Società effettua l'analisi di sensitività attraverso la stima degli effetti della variazione nel livello dei tassi di cambio sul portafoglio in strumenti finanziari.

In particolare, l'analisi di sensitività misura il potenziale impatto di scenari di mercato sia a patrimonio netto, per la componente di copertura dei derivati in cash flow hedge, che a Conto economico per i derivati in fair value hedge, sul fair value degli strumenti finanziari derivati e sulla quota parte di indebitamento lordo a lungo termine non coperto da strumenti finanziari derivati.

Tali scenari sono rappresentati dall'apprezzamento/deprezzamento del tasso di cambio dell'euro verso tutte le divise estere rispetto al valore rilevato alla data di bilancio. Non ci sono variazioni rispetto al periodo precedente nei metodi e nelle assunzioni utilizzate nell'analisi di sensitività. Mantenendo costanti tutte le altre variabili, il risultato prima delle imposte è impattato come segue.

al 31.12.2022 al 31.12.2021
Impatto a Conto
economico
(al lordo delle imposte)
Impatto a patrimonio
netto
(al lordo delle imposte)
Impatto a Conto
economico
(al lordo delle imposte)
Impatto a patrimonio
netto
(al lordo delle imposte)
Tasso di
cambio
Apprezza
mento euro
Deprezza
mento euro
Apprezza
mento euro
Deprezza
mento euro
Apprezza
mento euro
Deprezza
mento euro
Apprezza
mento euro
Deprezza
mento euro
Variazione degli oneri
finanziari sul debito lordo
a lungo termine a tasso
variabile in valuta estera
dopo le coperture
10% - - - - - - - -
Variazione del fair value degli
strumenti finanziari derivati
classificati non di copertura
10% (0,1) 0,1 - - (2,8) 3,4 - -
Variazione del fair value
degli strumenti finanziari
derivati designati come
strumenti di copertura
10%
Cash flow hedge 10% - - (186,1) 227,5 - - (225,1) 275,1
Fair value hedge 10% - - - - - - - -

Credito e controparte

Il rischio di credito è rappresentato dall'eventualità di un peggioramento del merito creditizio delle controparti di operazioni finanziarie che determina effetti avversi sulla posizione creditoria. La Società è esposta al rischio di credito nell'ambito dell'attività finanziaria, ivi inclusa l'operatività in strumenti derivati, i depositi con banche e società finanziarie, le transazioni in valuta estera e la negoziazione di altri strumenti finanziari.

Le fonti dell'esposizione al rischio di credito non hanno subíto variazioni rilevanti rispetto al precedente esercizio. La gestione del rischio di crediti finanziari da parte della Società è fondata sulla selezione delle controparti tra le primarie istituzioni finanziarie nazionali e internazionali con elevato standing creditizio considerate solvibili sia dal mercato sia da valutazioni interne, diversificando le esposizioni tra le stesse. Il monitoraggio delle esposizioni creditizie e del relativo rischio di credito è effettuato periodicamente dalle unità deputate al controllo dei rischi nell'ambito delle policy e procedure definite dalla governance dei rischi di Gruppo, anche al fine di individuare tempestivamente le eventuali azioni di mitigazione da porre in essere.

In tale ambito generale, Enel SpA ha peraltro sottoscritto con le principali istituzioni finanziarie con cui opera accordi di marginazione che prevedono lo scambio di cash collateral, in grado di mitigare significativamente l'esposizione al rischio di credito.

Crediti finanziari

Milioni di euro
Staging Base per la
rilevazione del fondo
perdite attese
Loss rate medio
(PD*LGD)
Valore contabile
lordo
Fondo perdite
attese
Valore netto
al 31.12.2022
Performing 12 m ECL 0,15% 3.432 5 3.427
Underperforming Lifetime ECL - - -
Non-performing - - -
Totale 3.432 5 3.427

Crediti commerciali e altri crediti: valutazione collettiva

al 31.12.2022
Loss rate
medio
(PD*LGD)
Valore
contabile lordo
Fondo perdite
attese
Valore netto
55 - 55
2,45% 245 6 239
300 6 294
30 - 30
- - -
30 - 30
330 6 324

Liquidità

Il rischio di liquidità è il rischio che la Società possa incorrere in difficoltà di adempimento alle proprie obbligazioni associate a passività finanziarie che sono regolate tramite cassa o altre attività finanziarie.

Gli obiettivi di gestione del rischio di liquidità sono:

  • garantire un adeguato livello di liquidità per la Società, minimizzando il relativo costo opportunità;
  • mantenere una struttura del debito equilibrata in termini di profilo di maturity e fonti di finanziamento.

Nel breve periodo, il rischio di liquidità è mitigato garantendo un adeguato livello di liquidità e risorse incondizionatamente disponibili, ivi comprese disponibilità liquide e depositi a breve termine, le linee di credito committed disponibili e un portafoglio di attività altamente liquide.

Nel lungo termine, il rischio di liquidità è mitigato garantendo un profilo di maturity del debito equilibrato, la diversificazione delle fonti di finanziamento in termini di strumenti, mercati, valute e controparti.

Al 31 dicembre 2022 Enel SpA aveva a disposizione complessivamente 4.868 milioni di euro di disponibilità liquide e mezzi equivalenti (952 milioni di euro al 31 dicembre 2021), nonché linee di credito committed per 8.300 milioni di euro interamente disponibili con scadenza oltre un anno (5.500 milioni di euro al 31 dicembre 2021).

Maturity analysis

La seguente tabella sintetizza il profilo temporale del piano di scadenza del debito a lungo termine della Società.

Milioni di euro Scadenza entro
Meno di 3
mesi
Da 3 mesi a
1 anno
Da 1 a 2
anni
Da 2 a 5
anni
Maggiore di
5 anni
Obbligazioni:
- tasso fisso - - 748 848 1.988
- tasso variabile - 97 97 291 290
Totale - 97 845 1.139 2.278
Finanziamenti bancari:
- tasso variabile - - 200 1.327 -
Totale - - 200 1.327 -
Finanziamenti non bancari:
- da contratti di leasing a tasso fisso - 1 - - -
Totale - 1 - - -
Finanziamenti da società del Gruppo:
- tasso fisso 43 1.243 86 258 11.556
- tasso variabile 23 23 46 461 -
Totale 66 1.266 132 719 11.556
TOTALE 66 1.364 1.177 3.185 13.834

Compensazione di attività e passività finanziarie

La seguente tabella espone le attività e le passività finanziarie nette di bilancio. In particolare, si evidenzia che non esistono posizioni in derivati compensate in bilancio, in quanto non è intenzione della Società procedere alla regolazione netta delle posizioni attive e passive. Come previsto dalle attuali normative di mercato e a garanzia delle operazioni in derivati, Enel SpA ha sottoscritto con le principali istituzioni finanziarie con cui opera accordi di marginazione che prevedono lo scambio di cash collateral, ripartiti come in tabella.

Milioni di euro al 31.12.2022
(a) (b) (c)=(a)-(b) (d) (e)=(c)-(d)
Importi correlati non compensati
in bilancio
(d)(i),(d)(ii) (d)(iii)
Valore lordo
delle attività/
(passività)
finanziarie
rilevate
Valore lordo delle
attvità/(passività)
finanziarie
rilevate
compensate in
bilancio
Valore netto
delle attività/
(passività)
finanziarie
esposte in
bilancio
Strumenti
finanziari
Quota valore
netto delle
attività/(passività)
finanziarie
garantita da cash
collateral
Valore netto
delle attività/
(passività)
finanziarie
ATTIVITÀ FINANZIARIE
Derivati attivi:
- sul rischio di tasso di interesse 172 - 172 - (236) (64)
- sul rischio di cambio 567 - 567 - (416) 150
Totale derivati attivi 739 - 739 - (653) 86
TOTALE ATTIVITÀ FINANZIARIE 739 - 739 - (653) 86
PASSIVITÀ FINANZIARIE
Derivati passivi:
- sul rischio di tasso di interesse (195) - (195) - 76 (119)
- sul rischio di cambio (646) - (646) - 601 (44)
Totale derivati passivi (841) - (841) - 678 (164)
TOTALE PASSIVITÀ FINANZIARIE (841) - (841) - 678 (164)
TOTALE ATTIVITÀ/(PASSIVITÀ)
FINANZIARIE NETTE
(102) - (102) - 25 (78)

34. Derivati ed hedge accounting

Le tabelle seguenti indicano il valore nozionale e il fair value dei derivati attivi e passivi, per tipologia di relazione di copertura e rischio coperto, suddivisi rispettivamente in attività e passività finanziarie correnti e non correnti.

Il valore nozionale di un contratto derivato è l'ammontare in base al quale i flussi di cassa sono scambiati. Questo importo può essere espresso sia in termini di valore monetario sia in termini di quantità (quali per esempio tonnellate convertite in euro moltiplicando il valore nozionale per il prezzo fissato). Gli importi denominati in valute diverse dall'euro sono convertiti in euro applicando i tassi di cambio ufficiali di fine periodo forniti da World Markets Refinitiv (WMR) Company.

Milioni di euro Non corrente Corrente
Valore nozionale Fair value Valore nozionale
Fair value
DERIVATI ATTIVI al
31.12.2022
al
31.12.2021
al
31.12.2022
al
31.12.2021
2022-2021 al
31.12.2022
al
31.12.2021
al
31.12.2022
al
31.12.2021
2022-2021
Derivati designati
come strumenti di
copertura
Cash flow hedge:
- sul rischio di
tasso di interesse
1.000 - 42 - 42 - - - - -
- sul rischio di
tasso di cambio
947 2.114 108 575 (467) 1.171 - 234 - 234
Totale cash flow
hedge
1.947 2.114 150 575 (425) 1.171 - 234 - 234
Derivati al FVTPL:
- sul rischio di
tasso di interesse
1.819 2.080 129 153 (24) 59 - - - -
- sul rischio di
tasso di cambio
1.630 642 70 25 45 5.617 3.411 156 60 96
Totale derivati al
FVTPL
3.449 2.722 199 178 21 5.676 3.411 156 60 96
TOTALE DERIVATI
ATTIVI
5.396 4.836 349 753 (404) 6.847 3.411 390 60 330
Milioni di euro Non corrente Corrente
Valore nozionale Fair value Valore nozionale
Fair value
DERIVATI PASSIVI al
31.12.2022
al
31.12.2021
al
31.12.2022
al
31.12.2021
2022-2021 al
31.12.2022
al
31.12.2021
al
31.12.2022
al
31.12.2021
2022-2021
Derivati designati
come strumenti di
copertura
Cash flow hedge:
- sul rischio di
tasso di interesse
390 2.440 43 339 (296) - - - - -
- sul rischio di
tasso di cambio
722 712 423 781 (358) - - - - -
Totale cash flow
hedge
1.112 3.152 466 1.120 (654) - - - - -
Derivati al FVTPL:
- sul rischio di
tasso di interesse
1.819 2.080 128 154 (26) 159 100 23 71 (48)
- sul rischio di
tasso di cambio
1.617 660 69 26 43 5.465 3.433 155 60 95
Totale derivati al
FVTPL
3.436 2.740 197 180 17 5.624 3.533 178 131 47
TOTALE DERIVATI
PASSIVI
4.548 5.892 663 1.300 (637) 5.624 3.533 178 131 47

34.1 Hedge accounting

I contratti derivati sono rilevati inizialmente al fair value, alla data di negoziazione del contratto, e successivamente sono rimisurati al loro fair value. Il metodo di rilevazione degli utili e delle perdite relativi a un derivato è dipendente dalla designazione dello stesso quale strumento di copertura, e in tal caso dalla natura dell'elemento coperto.

L'hedge accounting è applicato ai contratti derivati stipulati al fine di ridurre i rischi di tasso di interesse, rischio di cambio e rischio di prezzo delle commodity (ivi inclusi i Virtual PPA) e quando sono rispettati tutti i criteri previsti dall'IFRS 9. All'inception della transazione, la Società deve documentare la relazione di copertura distinguendo tra strumenti di copertura ed elementi coperti, nonché tra strategia e obiettivi di risk management. Inoltre, la Società documenta, all'inception e successivamente su base sistematica, la propria valutazione in base alla quale gli strumenti di copertura risultano altamente efficaci a compensare le variazioni di fair value e dei flussi di cassa degli elementi coperti.

Per le transazioni altamente probabili designate come elementi coperti di una relazione di cash flow hedge, la Società valuta e documenta il fatto che tali operazioni sono altamente probabili e presentano un rischio di variazione dei flussi finanziari che impatta sul Conto economico.

In relazione alla natura dei rischi cui è esposta, la Società designa i derivati come strumenti di copertura in una delle seguenti relazioni di copertura:

  • cash flow hedge;
  • fair value hedge.

Per maggiori dettagli sulla natura e l'entità dei rischi derivanti dagli strumenti finanziari cui la Società è esposta si rimanda alla nota 33 "Risk management".

Affinché una relazione di copertura risulti efficace deve soddisfare i seguenti criteri:

  • esistenza di una relazione economica tra lo strumento di copertura e l'elemento coperto;
  • l'effetto del rischio di credito non prevale sulle variazioni di valore risultanti dalla relazione economica;
  • l'hedge ratio definito al momento della designazione iniziale risulta pari a quello utilizzato a fini di gestione del rischio (ossia, stessa quantità dell'elemento coperto che l'entità effettivamente copre e stessa quantità dello strumento di copertura che l'entità effettivamente utilizza per coprire l'elemento coperto).

In base ai requisiti dell'IFRS 9, l'esistenza di una relazione economica è verificata dalla Società mediante un'analisi qualitativa o un calcolo quantitativo, in base alle circostanze seguenti:

  • se il rischio sottostante dello strumento di copertura e dell'elemento coperto è lo stesso, l'esistenza di una relazione economica sarà dimostrata mediante un'analisi qualitativa;
  • diversamente, se il rischio sottostante dello strumento di copertura e dell'elemento coperto non è lo stesso, l'esi-

stenza di una relazione economica sarà dimostrata attraverso un metodo quantitativo oltre all'analisi qualitativa sulla natura della relazione economica (ossia, regressione lineare).

Per dimostrare che l'andamento dello strumento di copertura è in linea con quello dell'elemento coperto, saranno analizzati diversi scenari.

Per la copertura del rischio di prezzo delle commodity, l'esistenza di una relazione economica si desume da una matrice di ranking che definisce, per ciascuna possibile componente di rischio, un set di tutti i derivati standard disponibili sul mercato classificati in base alla loro efficacia nella copertura del rischio considerato.

Al fine di valutare gli effetti del rischio di credito, la Società valuta l'esistenza di misure di mitigazione del rischio (costituzione di garanzie, break up clause, master netting agreements ecc.).

La Società ha stabilito un hedge ratio di 1:1 per tutte le relazioni di copertura (inclusa la copertura del rischio di prezzo su commodity) per cui il rischio sottostante il derivato di copertura è identico al rischio coperto, al fine di ridurre al minimo l'inefficacia della copertura.

L'inefficacia della copertura è valutata mediante un'analisi qualitativa o un calcolo quantitativo, a seconda delle circostanze:

  • se i critical term dell'elemento coperto e dello strumento di copertura corrispondono e non si rilevano ulteriori fonti di inefficacia incluso il credit risk adjustment sul derivato di copertura, la relazione di copertura è considerata pienamente efficace sulla base di un'analisi qualitativa;
  • se i critical term dell'elemento coperto e dello strumento di copertura non corrispondono o si rileva almeno una fonte di inefficacia, l'inefficacia della copertura sarà quantificata applicando il metodo del "dollar offset" cumulativo usando il derivato ipotetico. Tale metodo confronta le variazioni di fair value dello strumento di copertura e del derivato ipotetico tra la data di riferimento del bilancio e la data di inizio della copertura.

Le principali cause di inefficacia delle coperture possono essere le seguenti:

  • basis difference (ossia, i fair value o flussi finanziari dell'elemento coperto dipendono da una variabile diversa dalla variabile che causa la variazione del fair value o dei flussi finanziari nello strumento di copertura);
  • differenze di timing (ossia, l'elemento coperto e lo strumento di copertura si verificano o sono regolati a date diverse);
  • differenze di quantità o di importo nozionale (ossia, l'elemento coperto e lo strumento di copertura si basano su quantità o importi nozionali diversi);
  • altri rischi (ossia, le variazioni del fair value o dei flussi finanziari di uno strumento di copertura o elemento co-

perto sono collegate a rischi diversi dal rischio specifico oggetto di copertura);

• rischio di credito (ossia, il rischio di credito di controparte impatta diversamente sulle variazioni del fair value degli strumenti di copertura e dell'elemento coperto).

Gli impatti del conflitto Russia-Ucraina e del delicato contesto macroeconomico sui temi legati alla gestione del rischio sono stati limitati e comunque non tali da influenzare direttamente e in misura significativa la valutazione degli strumenti derivati e l'esito delle verifiche di efficacia sulle coperture del rischio cambio e tasso di interesse. La volatilità che ha caratterizzato i mercati finanziari è stata compensata da azioni di mitigazione del rischio tramite strumenti finanziari derivati.

Cash flow hedge

Il cash flow hedge è applicato con l'intento di coprire la Società dall'esposizione al rischio di variazioni dei flussi di cassa attesi attribuibili a un rischio specifico associato a un'attività, una passività o una transazione prevista altamente probabile che potrebbe impattare il Conto economico.

La quota efficace delle variazioni del fair value dei derivati, che sono designati e si qualificano di cash flow hedge, è rilevata a patrimonio netto tra le "altre componenti di Conto economico complessivo (OCI)". L'utile o la perdita relativa alla quota di inefficacia sono rilevati immediatamente a Conto economico.

Gli importi rilevati a patrimonio netto sono rilasciati a Conto economico nel periodo in cui l'elemento coperto impatta il Conto economico (per es., quando si verifica la vendita attesa oggetto di copertura).

Se l'elemento coperto comporta l'iscrizione di un'attività non finanziaria (ossia, terreni, impianti e macchinari o magazzino ecc.) o di una passività non finanziaria, o di una transazione prevista altamente probabile oggetto di copertura relativa a una attività o passività non finanziaria, diventa un impegno irrevocabile cui si applica il fair value hedge, l'importo cumulato a patrimonio netto (ossia, riserva cash flow) sarà stornato e incluso nel valore iniziale (ossia, costo o altro valore contabile) dell'attività o passività coperte (ossia, "basis adjustment").

Quando uno strumento di copertura giunge a scadenza o è venduto, oppure quando la copertura non soddisfa più i criteri per l'applicazione dell'hedge accounting, gli utili e le perdite cumulati rilevati a patrimonio netto fino a tale momento rimangono sospesi a patrimonio netto e saranno rilevati a Conto economico quando la transazione futura sarà definitivamente rilevata a Conto economico. Quando una transazione prevista non è più ritenuta probabile, gli utili o perdite rilevati a patrimonio netto sono rilasciati immediatamente a Conto economico.

Per le relazioni di copertura che utilizzano i forward come strumento di copertura, in cui solo la variazione di valore dell'elemento spot è designata come strumento di copertura, la contabilizzazione dei punti forward (a Conto economico piuttosto che OCI) viene definita caso per caso. Tale approccio è applicato dalla Società per la copertura del rischio di cambio sugli investimenti delle società operanti nel business delle rinnovabili.

Diversamente, nei rapporti di copertura che utilizzano il cross currency interest rate swap come strumento di copertura, la Società separa i basis spread della valuta estera, nella designazione del derivato di copertura, e li rileva nel Conto economico complessivo (OCI) nella riserva costi di hedging.

Con specifico riferimento alle coperture di cash flow hedge del rischio di prezzo delle commodity, allo scopo di migliorare la coerenza delle stesse alla strategia di risk management, la Società applica un approccio dinamico di hedge accounting basato su specifici requisiti di liquidità (c.d. "Liquidity Based Approach").

Tale approccio richiede di designare le coperture mediante l'utilizzo dei derivati più liquidi disponibili sul mercato e di sostituirli con altri, più efficaci nella copertura del rischio in oggetto.

Coerentemente con la strategia di risk management, il Liquidity Based Approach consente il roll-over di un derivato attraverso la sostituzione dello stesso con un nuovo derivato, non solo in caso di scadenza, ma anche nel corso della relazione di copertura, se e solo se il nuovo derivato soddisfa entrambi i seguenti requisiti:

  • rappresenta una best proxy rispetto al vecchio derivato, in termini di ranking;
  • soddisfa specifici requisiti di liquidità.

Il soddisfacimento dei predetti requisiti è verificato trimestralmente.

Alla data del roll-over, la relazione di copertura non viene discontinuata. Pertanto, a partire da tale data, le variazioni di fair value efficaci del nuovo derivato dovranno essere rilevate in contropartita al patrimonio netto (ossia, riserva di cash flow hedge), mentre le variazioni di fair value del vecchio derivato dovranno essere rilevate a Conto economico.

Attualmente la Società utilizza tali relazioni di copertura al fine di minimizzare la volatilità del Conto economico.

Riforma degli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse - "riforma IBOR"

Overview

Gli indici di riferimento basati sui mercati interbancari (Interbank Offered Rates, "IBOR") rappresentano tassi di riferimento ai quali le banche possono prendere in prestito fondi nel mercato interbancario su base non garantita, per un dato periodo che va dall'overnight ai 12 mesi, in una determinata divisa.

Negli anni recenti ci sono stati vari casi di manipolazione di tali tassi da parte delle banche che contribuiscono al loro

calcolo, e per questa ragione gli enti regolatori nel mondo hanno iniziato una fondamentale riforma degli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse, che include la sostituzione di alcuni indici di riferimento con tassi di riferimento alternativi privi di rischio ("riforma IBOR").

La principale esposizione della Società agli IBOR è basata sull'Euribor.

L'Euribor è ancora considerato in linea con l'European Benchmarks Regulation (BMR) e questo consente ai partecipanti al mercato di continuare a utilizzarlo sia per i contratti esistenti sia per quelli nuovi.

In linea con le più recenti pubblicazioni su questo tema da parte dei maggiori enti regolatori:

  • gli indici USD LIBOR 1 mese, 3 mesi e 6 mesi diventeranno non rappresentativi dopo il 30 giugno 2023 e il tasso di riferimento alternativo sarà il Secured Overnight Financing Rate (SOFR);
  • gli indici GBP LIBOR 1 mese, 3 mesi e 6 mesi sono diventati non rappresentativi a partire dal 31 dicembre 2021, venendo sostituiti dal tasso di riferimento alternativo Sterling Overnight Index Average (SONIA).

In conseguenza della riforma IBOR sono state previste alcune deroghe temporanee alle regole sulle relazioni di copertura in attuazione delle modifiche all'IFRS 9 emesse a settembre 2019 (fase 1) e ad agosto 2020 (fase 2) per indirizzare, rispettivamente:

  • tematiche ante sostituzione che impattano l'informativa finanziaria nel periodo che precede la sostituzione di un indice di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse esistente con un tasso alternativo pressoché privo di rischio (fase 1); e
  • tematiche post-sostituzione che potrebbero impattare l'informativa finanziaria quando un indice di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse esistente è riformato o sostituito e dunque quando non c'è più l'incertezza iniziale, ma i contratti e le relazioni di copertura devono ancora essere aggiornate per riflettere i nuovi tassi di riferimento (fase 2).

Impatto della riforma IBOR

In un contesto di incertezza che riguarda la transizione IBOR nei vari Paesi, la Società ha definito il perimetro globale, in termini di numerosità e di valore nominale, dei contratti impattati dalla riforma. Inoltre, alcune modifiche contrattuali sono già state effettuate nei contratti precedentemente indicizzati al GBP LIBOR nel corso del 2021 e altre lo saranno durante il 2023 sulla base dell'evoluzione della riforma IBOR e delle prassi di mercato.

Debiti e derivati

La Società detiene debito a tasso variabile principalmente indicizzato all'Euribor che è quasi interamente coperto attraverso strumenti finanziari derivati per scopi di gestione del rischio.

Alla data di riferimento del bilancio, non ci sono azioni pianificate dalla Società con riguardo all'Euribor poiché, come sopra esposto, questo indice è stato interamente riformato per essere in linea con la European Union Benchmarks Regulation. Nonostante la continuità sull'Euribor, clausole di sostituzione potrebbero essere richieste e dunque potrebbero essere implementate dal Gruppo all'interno dei nuovi contratti in accordo con l'evoluzione delle migliori pratiche di mercato.

Durante il 2021 la Società ha stipulato nuovi prestiti in dollari statunitensi indicizzati al SOFR. Il principale obiettivo dei prossimi mesi sarà come utilizzare i nuovi tassi alternativi pressoché privi di rischio per le nuove transazioni finanziarie.

Gli strumenti derivati della Società sono gestiti tramite contratti basati su accordi quadro definiti dall'ISDA (International Swaps and Derivatives Association).

L'ISDA ha rivisto i suoi contratti standardizzati alla luce della riforma IBOR e modificato le scelte relative ai tassi variabili all'interno delle definizioni ISDA del 2006 per includere clausole di sostituzione applicabili alla dismissione permanente di specifici indici di riferimento chiave; questi cambiamenti sono divenuti efficaci il 25 gennaio 2021. Le transazioni incorporate nelle definizioni ISDA del 2006 effettuate il 25 gennaio 2021, o successivamente, includono le scelte sui tassi variabili rettificate (per es., la scelta sul tasso variabile con la clausola di sostituzione), mentre le altre transazioni concluse ante tale data (c.d. "contratti derivati precedenti") continuano a essere basate sulle definizioni ISDA del 2006.

Per questo motivo l'ISDA ha pubblicato un protocollo IBOR di sostituzione per facilitare le modifiche multilaterali così da includere le definizioni rettificate.

La Società sta valutando se: (i) aderire o meno al suddetto protocollo, in base alla sua esposizione e all'evoluzione della riforma IBOR, oppure (ii) rettificare in anticipo i contratti impattati bilateralmente dalla riforma.

Relazioni di copertura

Alla data di riferimento del bilancio gli elementi coperti e gli strumenti di copertura sono principalmente indicizzati a Euribor, SOFR e SONIA.

La Società ha valutato l'impatto dell'incertezza dovuta alla riforma IBOR sulle relazioni di copertura al 31 dicembre 2022 con riferimento sia agli strumenti di copertura sia agli elementi coperti. Sia gli elementi coperti sia gli strumenti di copertura cambieranno parametrizzazione passando da indici di riferimento basati su mercati interbancari (IBOR) a tassi sostitutivi di riferimento pressoché privi di rischio (RFR) come risultato delle modifiche contrattuali che saranno efficaci nei prossimi anni.

In particolare, c'è ancora incertezza su come potrà avvenire la sostituzione che riguarda sia gli strumenti di copertura sia gli elementi coperti indicizzati su alcuni indici IBOR. La Società gestisce l'incertezza relativa a tali relazioni di co-

pertura continuando ad applicare le deroghe temporanee previste dalle modifiche all'IFRS 9 emesse a settembre 2019 (fase 1). Si è quindi ritenuto che gli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse su cui sono basati i flussi di cassa degli elementi coperti o degli strumenti di copertura non si modificassero come conseguenza della riforma IBOR. La deroga è stata applicata relativamente ai seguenti requisiti delle relazioni di copertura:

  • determinare se una transazione attesa è altamente probabile;
  • stabilire se i flussi di cassa futuri coperti si verificheranno in una relazione cessata di copertura di tipo cash flow hedge;
  • valutare la relazione economica tra l'elemento coperto e lo strumento di copertura.

Le relazioni di copertura impattate potrebbero incorrere in un'inefficacia attribuibile a differenti sostituzioni di indici di riferimento esistenti con tassi di riferimento alternativi pressoché privi di rischio. In ogni caso, la Società lavorerà per implementare le sostituzioni nello stesso momento. Inoltre, la Società ha modificato il riferimento al GBP LIBOR nei suoi strumenti di copertura su tasso di interesse utilizzati nelle relazioni di copertura di tipo cash flow hedge con il nuovo, economicamente equivalente, indice di riferimento SONIA alla fine del 2021. Conseguentemente, la Società non applica più a queste relazioni di copertura le modifiche all'IFRS 9 emesse a settembre 2019 (fase 1) e, di conseguenza, sta applicando le modifiche all'IFRS 9 emesse ad agosto 2020 (fase 2), modificando la designazione formale della relazione di copertura come richiesto dalla riforma IBOR e senza considerare tale evento come una cessazione della relazione di copertura.

Inoltre, per le relazioni di copertura di tipo cash flow hedge, nel modificare la descrizione dell'elemento coperto nella relazione di copertura, gli importi accumulati nella riserva di cash flow hedge sono stati considerati basati sull'indice di riferimento alternativo su cui sono determinati i futuri flussi di cassa coperti.

La seguente tabella fornisce il dettaglio dei valori nozionali degli strumenti di copertura per i quali le modifiche all'IFRS 9, sia di fase 1 sia di fase 2, sono state applicate al 31 dicembre 2022, suddivisi per indice di riferimento alternativo per la determinazione del tasso di interesse.

Milioni di euro Valore nozionale
al 31.12.2022
Strumenti di copertura Fase 1 Fase 2
USD LIBOR/SOFR - -
GBP LIBOR/SONIA - 1.240
Totale - 1.240

Contratti non ancora modificati inclusi quelli con clausole di sostituzione specifiche

La Società monitora l'evoluzione della transizione dai vecchi indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse ai nuovi, rivedendo gli importi totali dei contratti ancora non indicizzati ai nuovi tassi di riferimento e gli importi dei contratti, tra questi, che già includono specifiche clausole di sostituzione. La Società considera un contratto non ancora transitato a un tasso di riferimento alternativo quando il tasso di interesse del contratto è indicizzato a un indice di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse ancora soggetto a riforma IBOR e dunque quando esistono ancora le incertezze sul come e quando avverrà la sostituzione con il nuovo tasso di riferimento.

Fair value hedge

Il fair value hedge è utilizzato dalla Società per la copertura delle variazioni del fair value di attività, passività o impegni irrevocabili, che sono attribuibili a un rischio specifico e potrebbero impattare il Conto economico.

Le variazioni di fair value di derivati che si qualificano e sono designati come strumenti di copertura sono rilevate a Conto economico, coerentemente con le variazioni di fair value dell'elemento coperto che sono attribuibili al rischio coperto.

Se la copertura non soddisfa più i criteri per l'applicazione dell'hedge accounting, l'adeguamento del valore contabile dell'elemento coperto, per il quale viene utilizzato il metodo del tasso di interesse effettivo, è ammortizzato a Conto economico lungo la vita residua dell'elemento coperto. Attualmente la Società non utilizza tali relazioni di copertura.

Per maggiori informazioni sulla valutazione al fair value dei contratti derivati, si veda la nota 35 "Fair value measurement".

34.1.1 Relazione di copertura per tipologia di rischio di credito

Rischio di tasso di interesse

La tabella seguente espone il valore nozionale e il tasso medio degli strumenti di copertura sul rischio di tasso di interesse sulle transazioni in essere al 31 dicembre 2022 e al 31 dicembre 2021 suddivisi per scadenza.

Milioni di euro
Al 31.12.2022 2023 2024 2025 2026 2027 Oltre Totale
Interest rate swap
Valore nozionale - - 500 500 - 390 1.390
Tasso di interesse medio IRS 1,63 1,78 4,70
Milioni di euro
Al 31.12.2021 2022 2023 2024 2025 2026 Oltre Totale
Interest rate swap
Valore nozionale - - - 500 500 1.440 2.440
Tasso di interesse medio IRS 1,63 1,78 2,35

Gli interest rate swap in essere a fine esercizio e designati come strumenti di copertura presentano una relazione di copertura di cash flow hedge con l'elemento coperto. I derivati di cash flow hedge sono relativi alla copertura di alcuni prestiti obbligazionari a tasso variabile emessi a partire dal 2001 e di finanziamenti bancari a tasso variabile negoziati nel corso del 2020.

La tabella seguente espone il valore nozionale e il fair value dei derivati di copertura del rischio di tasso di interesse al 31 dicembre 2022 e al 31 dicembre 2021.

Milioni di euro Valore nozionale Fair value attività Valore nozionale Fair value passività
al
31.12.2022
al
31.12.2021
al
31.12.2022
al
31.12.2021
al
31.12.2022
al
31.12.2021
al
31.12.2022
al
31.12.2021
Derivati di cash flow hedge 1.000 - 42 - 390 2.440 (43) (339)
Interest rate swap 1.000 - 42 - 390 2.440 (43) (339)

Il miglioramento del fair value dei derivati rispetto al precedente esercizio è dovuto principalmente al generale rialzo della curva dei tassi di interesse verificatasi nel corso del 2022, comportando in alcuni casi una inversione del fair value da negativo a positivo e una conseguente riclassificazione di tali strumenti finanziari da passività ad attività.

Nella tabella seguente sono indicati i flussi di cassa attesi negli esercizi futuri relativi ai derivati di cash flow hedge di copertura su tasso di interesse.

Milioni di euro Fair value Distribuzione dei flussi di cassa attesi
Derivati CFH su tasso di interesse al 31.12.2022 2023 2024 2025 2026 2027 Oltre
Fair value positivo 42 13 19 9 5 - -
Fair value negativo (43) (8) (5) (7) (6) (6) (23)

Gli impatti degli strumenti di copertura del rischio di tasso di interesse sullo Stato patrimoniale sono i seguenti.

Milioni di euro Valore nozionale Valore contabile Fair value utilizzato per la misurazione
dell'inefficacia del periodo
Al 31.12.2022
Interest rate swap 1.390 (1) (1)
Al 31.12.2021
Interest rate swap 2.440 (339) (339)

Gli impatti degli elementi coperti esposti al rischio di tasso di interesse sullo Stato patrimoniale sono i seguenti.

Milioni di euro Fair value utilizzato
per la misurazione
dell'inefficacia del
periodo
Riserva
cash flow
hegde
Riserva
costi di
hedging
Fair value utilizzato
per la misurazione
dell'inefficacia del
periodo
Riserva
cash flow
hegde
Riserva
costi di
hedging
2022 2021
Finanziamenti a tasso variabile (60) 60 - 252 (252) -
Totale (60) 60 - 252 (252) -

La seguente tabella espone l'effetto della copertura di cash flow hedge sul rischio di tasso di interesse nel Conto economico e nelle altre componenti dell'utile complessivo.

Milioni di euro Totale utile/
perdita rilevato
a OCI utile/
(perdita)
Parte off
market rilevata
a Conto
economico
Voce di Conto
economico nel
prospetto utile/
perdita
Costi di
hedging
Importo
riclassificato
da OCI a Conto
economico
Voce nel Conto
economico di
profitto o perdita
Al 31.12.2022
Finanziamenti a tasso variabile 302 - - 5 proventi finanziari
Totale al 31.12.2022 302 - - 5
Al 31.12.2021
Finanziamenti a tasso variabile 112 - - - (13) oneri finanziari
Totale al 31.12.2021 112 - - (13)

Rischio di tasso di cambio

La seguente tabella espone il valore nozionale e il tasso medio degli strumenti di copertura del rischio di cambio sulle transazioni in essere al 31 dicembre 2022 e al 31 dicembre 2021, suddivisi per scadenza.

Milioni di euro
Al 31.12.2022 2023 2024 2025 2026 2027 Oltre Totale
Cross currency interest rate swap
Valore nozionale totale - 1.171 327 - - 1.342 2.840
Valore nozionale CCS EUR/USD - 1.171 327 - - - 1.498
Tasso di cambio contrattuale medio EUR/USD 1,33 1,16
Valore nozionale CCS EUR/GBP - - - - - 1.342 1.342
Tasso di cambio contrattuale medio EUR/GBP 0,68
Milioni di euro
Al 31.12.2021 2022 2023 2024 2025 2026 Oltre Totale
Cross currency interest rate swap
Valore nozionale totale - 1.103 - 308 - 1.415 2.826
Valore nozionale CCS EUR/USD - 1.103 - 308 - - 1.411
Tasso di cambio contrattuale medio EUR/USD 1,33 1,16
Valore nozionale CCS EUR/GBP - - - - - 1.415 1.415
Tasso di cambio contrattuale medio EUR/GBP 0,68

La tabella seguente espone il valore nozionale e il fair value degli strumenti di copertura del rischio di cambio sulle transazioni in essere al 31 dicembre 2022 e al 31 dicembre 2021 per tipologia di elemento coperto.

Milioni di euro Fair value Valore
nozionale
Fair value Valore
nozionale
Attività Passività Attività Passività
Strumento di copertura Elemento coperto al 31.12.2022 al 31.12.2021
Cross currency interest
rate swap
Finanziamenti in valuta
estera a tasso fisso
- (107) 2.513 339 (553) 2.518
Cross currency interest
rate swap
Finanziamenti in valuta
estera a tasso variabile
26 - 327 8 - 308
Totale 26 (107) 2.840 347 (553) 2.826

I cross currency interest rate swap in essere a fine esercizio e designati come strumenti di copertura presentano una relazione di copertura di cash flow hedge con l'elemento coperto. In particolare, tali derivati sono relativi alla copertura di prestiti obbligazionari in valuta estera a tasso fisso, nonché alla copertura di un finanziamento in dollari statunitensi a tasso variabile scaduto e rinnovato nel corso del 2021 con Bank of America.

La tabella seguente espone il valore nozionale e il fair value dei derivati di copertura del rischio di cambio al 31 dicembre 2022 e al 31 dicembre 2021, suddivisi per tipologia di relazione di copertura.

Milioni di euro Valore nozionale Fair value attività Valore nozionale Fair value passività
al
al
31.12.2022
31.12.2021
al
31.12.2022
al
31.12.2021
al
31.12.2022
al
31.12.2021
al
31.12.2022
al
31.12.2021
Derivati di cash flow hedge 2.118 2.114 342 575 722 712 (423) (781)
Cross currency interest rate
swap
2.118 2.114 342 575 722 712 (423) (781)

Al 31 dicembre 2022 i cross currency interest rate swap presentano un valore nozionale pari a 2.841 milioni di euro (2.826 milioni di euro al 31 dicembre 2021) e un fair value complessivamente negativo pari a 81 milioni di euro (negativo per 206 milioni di euro al 31 dicembre 2021). Il lieve incremento del valore nozionale, pari a 15 milioni di euro, è dovuto principalmente all'andamento del cambio dell'euro rispetto al dollaro statunitense e alla sterlina inglese.

L'impatto degli strumenti di copertura del rischio di cambio sullo Stato patrimoniale è il seguente.

Milioni di euro Valore nozionale Valore contabile Fair value utilizzato per la
misurazione dell'inefficacia del
periodo
Al 31.12.2022
Cross currency interest rate swap 2.840 (81) (77)
Al 31.12.2021
Cross currency interest rate swap 2.826 (206) (206)

Gli impatti degli elementi coperti esposti al rischio di cambio sullo Stato patrimoniale sono i seguenti.

Milioni di euro Fair value utilizzato
per la misurazione
dell'inefficacia del
periodo
Riserva cash
flow hegde
Riserva costi di
hedging
Fair value utilizzato
per la misurazione
dell'inefficacia del
periodo
Riserva cash
flow hegde
Riserva costi di
hedging
2022 2021
Finanziamenti a tasso fisso in
valuta estera
107 (107) (4) 213 (213) -
Finanziamenti a tasso variabile
in valuta estera
(26) 26 - (8) 8 -
Totale 81 (81) (4) 206 (206) -

La seguente tabella espone l'effetto della copertura di cash flow hedge di cambio sul Conto economico e sulle altre componenti dell'utile complessivo.

Milioni di euro Totale Utile/
Perdita
rilevato a OCI
utile/(perdita)
Inefficacia
rilevata
a Conto
economico
Voce di Conto
economico
nel prospetto
dell'utile/
perdita
Costi di
hedging
Importo
riclassificato
da OCI
a Conto
economico
Voce nel Conto
economico di
profitto o perdita
Al 31.12.2022
Finanziamenti a tasso fisso in valuta estera 97 - 4 (147) oneri finanziari
Finanziamenti a tasso variabile in valuta
estera
65 - - 65 proventi finanziari
Totale al 31.12.2022 162 - 4 (82)
Al 31.12.2021
Finanziamenti a tasso fisso in valuta estera 251 - 21 (196) oneri finanziari
Finanziamenti a tasso variabile in valuta
estera
(15) - - 15 proventi finanziari
Totale al 31.12.2021 236 - 21 (181)

Nella tabella seguente sono indicati i flussi di cassa attesi negli esercizi futuri relativi ai derivati di cash flow hedge sul rischio di tasso di cambio.

Milioni di euro Fair value Distribuzione dei flussi di cassa attesi
Derivati CFH su tasso di cambio al 31.12.2022 2023 2024 2025 2026 2027 Oltre
Fair value positivo 342 278 7 35 7 8 108
Fair value negativo (423) (15) (14) (17) (18) (19) (401)

34.1.2 Impatto dei derivati di cash flow hedge a patrimonio netto al lordo dell'effetto fiscale

Milioni di euro Costi di
hedging
Variazioni
lorde del fair
value rilevate
a patrimonio
netto
Variazioni
lorde del fair
value a Conto
economico
Variazioni
lorde del fair
value a Conto
economico
-Inefficacia
Costi di
hedging
Variazioni
lorde del fair
value rilevate
a patrimonio
netto
Variazioni
lorde del fair
value a Conto
economico
Variazioni
lorde del fair
value a Conto
economico
-Inefficacia
al 31.12. 2022 al 31.12.2021
Copertura dei
tassi di interesse
- 302 5 - - 112 (13) -
Copertura del
tasso di cambio
4 162 (82) - 21 236 (181) -
Derivati di
hedging
4 464 (77) - 21 348 (194) -

34.2 Derivati al fair value through profit or loss

La tabella seguente espone il valore nozionale e il fair value

dei derivati al FVTPL in essere al 31 dicembre 2022 e al 31 dicembre 2021 per ciascun tipo di rischio.

Milioni di euro Valore nozionale Fair value attività Valore nozionale Fair value passività
al
31.12.2022
al
31.12.2021
al
31.12.2022
al
31.12.2021
al
31.12.2022
al
31.12.2021
al
31.12.2022
al
31.12.2021
Derivati FVTPL sul rischio di
tasso di interesse
1.878 2.080 129 153 1.978 2.180 (151) (225)
Interest rate swap 1.878 2.080 129 153 1.978 2.180 (151) (225)
Derivati FVTPL sul rischio di
tasso di cambio
7.247 4.053 226 85 7.082 4.093 (224) (86)
Forward 7.115 3.927 202 72 6.950 3.967 (199) (73)
Cross currency interest rate
swap
132 126 24 13 132 126 (25) (13)
Totale derivati FVTPL 9.125 6.133 355 238 9.060 6.273 (375) (311)

Al 31 dicembre 2022 i derivati al fair value through profit or loss su tassi di interesse e cambio presentano un valore nozionale complessivamente pari a 18.185 milioni di euro (12.406 milioni di euro al 31 dicembre 2021) e un fair value complessivamente negativo pari a 20 milioni di euro (negativo per 72 milioni di euro al 31 dicembre 2021).

Gli interest rate swap in essere a fine esercizio, pari a 3.856 milioni di euro, sono relativi, principalmente, a operazioni di copertura dell'indebitamento delle società del Gruppo verso il mercato (per 1.978 milioni di euro) e intermediate con le società stesse per 1.878 milioni di euro.

Il valore nozionale complessivo evidenzia una riduzione, rispetto al precedente esercizio, pari a 404 milioni di euro dovuto complessivamente alla riduzione del capitale residuo degli interest rate swap di tipo amortizing.

I contratti forward a copertura del rischio cambio presentano un valore nominale complessivo di 14.065 milioni di euro (7.894 milioni di euro al 31 dicembre 2021). I currency forward stipulati con controparti esterne, pari a 7.128 milioni di euro (3.949 milioni di euro al 31 dicembre 2021), si riferiscono principalmente a operazioni in derivati OTC posti in essere al fine di mitigare il rischio di cambio con-

35. Fair value measurement

La Società determina il fair value in conformità all'IFRS 13 ogni volta che tale misurazione è richiesta dai princípi contabili internazionali.

Il fair value rappresenta il valore stimato di scambio che si percepirebbe per la vendita di un'attività finanziaria o si riceverebbe per l'acquisto di una passività finanziaria. La sua stima migliore è il prezzo di mercato, ossia il suo prezzo corrente, pubblicamente disponibile ed effettivamente negoziato su un mercato liquido e attivo.

Il fair value delle attività e delle passività è classificato in una gerarchia del fair value che prevede tre livelli, definiti come nesso al prezzo delle commodity energetiche nell'ambito del relativo processo di approvvigionamento da parte delle società del Gruppo e intermediate in modo speculare con il mercato, ai flussi attesi in valute diverse dalla moneta di conto connessi all'acquisizione di commodity non energetiche e di beni d'investimento nel settore delle energie rinnovabili (progetti BESS - Battery Energy Storage System) e delle infrastrutture e reti (contatori digitali di ultima generazione), ai flussi attesi in valute diverse dall'euro relativi ai costi operativi della fornitura di servizi cloud, nonché ai flussi attesi in divisa estera conseguenti agli acconti su dividendi deliberati dalle società controllate. Le variazioni del valore nozionale e del fair value risentono di una maggiore esposizione al rischio cambio, in particolare verso il dollaro statunitense, conseguente all'aumento dei prezzi del gas naturale e della ripresa della produzione di energia elettrica da carbone.

I cross currency interest rate swap, per un ammontare nozionale di 132 milioni di euro (126 milioni di euro al 31 dicembre 2021), si riferiscono alle operazioni di copertura del rischio cambio dell'indebitamento delle società del Gruppo, denominato in valuta diversa dall'euro, e intermediate in modo speculare con il mercato.

segue, in base agli input e alle tecniche di valutazione utilizzati per valutare il fair value:

  • Livello 1: prezzi quotati (non modificati) su mercati attivi per attività o passività identiche cui la Società può accedere alla data di valutazione;
  • Livello 2: input diversi da prezzi quotati di cui al Livello 1 che sono osservabili per l'attività o per la passività, sia direttamente (come i prezzi) sia indirettamente (derivati da prezzi);
  • Livello 3: input per l'attività e la passività non basati su dati osservabili di mercato (input non osservabili).

In questa nota sono fornite le disclosure con l'obiettivo di valutare quanto segue:

  • per le attività e le passività valutate al fair value nello Stato patrimoniale dopo la rilevazione iniziale, su base ricorrente o non ricorrente, le tecniche di valutazione e gli input utilizzati per elaborare tali valutazioni; e
  • per le valutazioni ricorrenti al fair value effettuate utilizzando input significativi non osservabili (Livello 3), l'effetto delle valutazioni sull'utile/(perdita) di esercizio o sulle altre componenti di Conto economico complessivo del periodo.
  • A tale scopo:
  • le valutazioni ricorrenti al fair value di attività o passività sono quelle che gli IFRS richiedono o permettono nello Stato patrimoniale alla fine di ogni periodo;
  • le valutazioni non ricorrenti al fair value di attività o passività sono quelle che gli IFRS richiedono o permettono nello Stato patrimoniale in particolari circostanze.

Il fair value di un contratto derivato è determinato utilizzando le quotazioni ufficiali per gli strumenti scambiati in mercati regolamentati. Il fair value degli strumenti non quotati in mercati regolamentati è determinato mediante modelli di valutazione appropriati per ciascuna categoria di strumento finanziario e utilizzando i dati di mercato relativi alla data di chiusura dell'esercizio contabile (quali tassi di interesse, tassi di cambio, volatilità) attualizzando i flussi di cassa attesi in base alle curve dei tassi di interesse e convertendo in euro gli importi espressi in divise diverse dall'euro utilizzando i tassi di cambio forniti da World Markets Refinitiv (WMR) Company. Per i contratti relativi a commodity, la valutazione è effettuata utilizzando, ove disponibili, quotazioni relative ai medesimi strumenti di mercato sia regolamentati sia non regolamentati.

In conformità con i nuovi princípi contabili internazionali, la Società ha introdotto nel corso del 2013 la misura del rischio di credito, sia della controparte (Credit Valuation Adjustment o CVA) sia proprio (Debit Valuation Adjustment o DVA), al fine di poter effettuare l'aggiustamento del fair value per la corrispondente misura del rischio controparte. In particolare, la Società misura il CVA/DVA utilizzando la tecnica di valutazione basata sulla Potential Future Exposure dell'esposizione netta di controparte e allocando, successivamente, l'aggiustamento sui singoli strumenti finanziari che lo costituiscono. Tale tecnica si avvale unicamente di input osservabili sul mercato. Variazioni nelle assunzioni effettuate nella stima dei dati di input potrebbero avere effetti sul fair value rilevato in bilancio per tali strumenti.

Il valore nozionale di un contratto derivato è l'importo in base al quale sono scambiati i flussi; tale ammontare può essere espresso sia in termini di valore monetario sia in termini di quantità (quali, per esempio, tonnellate convertite in euro moltiplicando l'ammontare nozionale per il prezzo fissato).

Gli ammontari espressi in valute diverse dall'euro sono convertiti in euro applicando i tassi di cambio ufficiali di fine periodo forniti da World Markets Refinitiv (WMR) Company. Gli importi nozionali dei derivati qui riportati non rappresentano necessariamente ammontari scambiati fra le parti e di conseguenza non possono essere considerati una misura dell'esposizione creditizia della Società.

Per gli strumenti di debito quotati il fair value è determinato utilizzando le quotazioni ufficiali. Per gli strumenti di debito non quotati il fair value è determinato mediante modelli di valutazione appropriati per ciascuna categoria di strumento finanziario e utilizzando i dati di mercato relativi alla data di chiusura dell'esercizio, ivi inclusi gli spread creditizi di Enel.

35.1 Attività valutate al fair value nello Stato patrimoniale

Nella tabella che segue sono esposti, per ogni classe di attività valutata al fair value nello Stato patrimoniale, su base ricorrente e non ricorrente, la valutazione al fair value alla fine del periodo e il livello nella gerarchia del fair value in cui è stata classificata la valutazione al fair value.

Milioni di euro Attività non correnti Attività correnti
Note Fair value al
31.12.2022
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Fair value al
31.12.2022
Livello 1 Livello 2 Livello 3
Derivati
Cash flow hedge:
- sul rischio di tasso di interesse 42 - 42 - - - - -
- sul rischio di tasso di cambio 34 108 - 108 - 234 - 234 -
Totale cash flow hedge 150 - 150 - 234 - 234 -
Fair value through profit or loss:
- sul rischio di tasso di interesse 34 129 - 129 - - - - -
- sul rischio di tasso di cambio 34 70 - 70 - 156 - 156 -
Totale fair value through profit
or loss
199 - 199 - 156 - 156 -
TOTALE 349 - 349 - 390 - 390 -

35.2 Passività valutate al fair value nello Stato patrimoniale

Nella tabella che segue sono esposti, per ogni classe di passività valutata al fair value nello Stato patrimoniale, su base ricorrente e non ricorrente, la valutazione al fair value alla fine del periodo e il livello nella gerarchia del fair value in cui è stata classificata la valutazione al fair value.

Milioni di euro Passività non correnti Passività correnti
Note Fair value al
31.12.2022
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Fair value al
31.12.2022
Livello 1 Livello 2 Livello 3
Derivati
Cash flow hedge:
- sul rischio di tasso di interesse 34 43 - 43 - - - - -
- sul rischio di tasso di cambio 34 423 - 423 - - - - -
Totale cash flow hedge 466 - 466 - - - - -
Fair value through profit or loss:
- sul rischio di tasso di interesse 34 128 - 128 - 23 - 23 -
- sul rischio di tasso di cambio 34 69 - 69 - 155 - 155 -
Totale fair value through profit
or loss
197 - 197 - 178 - 178 -
TOTALE 663 - 663 - 178 - 178 -

35.3 Passività non valutate al fair value nello Stato patrimoniale

Nella tabella che segue sono esposti, per ogni classe di passività non valutata al fair value nello Stato patrimoniale, ma per la quale il fair value deve essere indicato, il fair value alla fine del periodo e il livello nella gerarchia del fair value in cui è stata classificata tale valutazione.

Milioni di euro PASSIVITÀ
Note Fair value al
31.12.2022
Livello 1 Livello 2 Livello 3
Obbligazioni:
- tasso fisso 32.2.1 3.672 3.672 - -
- tasso variabile 32.2.1 823 62 761 -
Totale obbligazioni 4.495 3.734 761 -
Finanziamenti bancari:
- tasso variabile 32.2.1 1.548 - 1.548 -
Totale finanziamenti bancari 1.548 - 1.548 -
Finanziamenti non bancari:
- contratti di leasing a tasso fisso 32.2.1 1 - 1 -
Totale finanziamenti non bancari 1 - 1 -
Finanziamenti da società del Gruppo:
- tasso fisso 32.2.1 10.730 - 10.730 -
- tasso variabile 32.2.1 568 - 568 -
Totale finanziamenti da società del Gruppo 11.298 - 11.298 -
TOTALE 17.342 3.734 13.608 -

36. Pagamenti basati su azioni

A partire dall'esercizio 2019, l'Assemblea degli azionisti di Enel SpA ("Enel" o la "Società") ha deliberato con cadenza annuale l'adozione di piani di incentivazione di lungo termine su base azionaria destinati al management della stessa Enel e/o di società da questa controllate ai sensi dell'art. 2359 del codice civile; in particolare, ciascuno dei piani di incentivazione approvati (ossia, Piano di incentivazione di lungo termine per il 2019; Piano di incentivazione di lungo termine per il 2020; Piano di incentivazione di lungo termine per il 2021; Piano di incentivazione di lungo termine per il 2022; di seguito, rispettivamente "Piano LTI 2019", "Piano LTI 2020", "Piano LTI 2021", "Piano LTI 2022" e, congiuntamente, i "Piani") prevede, subordinatamente al raggiungimento di specifici obiettivi di performance, l'assegnazione di azioni ordinarie della Società ("Azioni") ai rispettivi beneficiari.

Nello specifico, i Piani approvati sono rivolti all'Amministratore Delegato/Direttore Generale di Enel e ai manager del Gruppo Enel che occupano le posizioni più direttamente responsabili dei risultati aziendali o considerate di interesse strategico e prevedono l'assegnazione ai destinatari di un incentivo rappresentato da una componente di natura monetaria e da una componente azionaria. Il suddetto incentivo – determinato, al momento dell'assegnazione, in un valore base calcolato in rapporto alla remunerazione fissa del singolo destinatario – può variare, in funzione del livello di raggiungimento di ciascuno degli obiettivi di performance triennali previsti dai Piani, da zero fino a un massimo del 280% ovvero del 180% del valore base nel caso, rispettivamente, dell'Amministratore Delegato/Direttore Generale ovvero degli altri destinatari.

Tali Piani prevedono inoltre che, rispetto al totale dell'incen-

tivo effettivamente maturato, il premio sia interamente corrisposto in Azioni (i) per l'Amministratore Delegato/Direttore Generale, fino al 100% del valore base assegnato (ovvero fino al 130% relativamente al solo Piano LTI 2022), e (ii) per gli altri destinatari, fino al 50% del valore base assegnato (ovvero fino al 65% relativamente al solo Piano LTI 2022).

L'erogazione dell'incentivo previsto dai singoli Piani è subordinata al raggiungimento di specifici obiettivi di performance nel corso del triennio di riferimento (c.d. "performance period"). Qualora tali obiettivi siano raggiunti, l'incentivo maturato viene erogato ai destinatari – sia per la componente azionaria sia per quella monetaria – per il 30% nel primo esercizio successivo al termine del performance period triennale e per il restante 70% nel secondo esercizio successivo al termine del performance period triennale. L'erogazione di una porzione rilevante della remunerazione variabile di lungo termine (pari al 70% del totale) risulta quindi differita al secondo esercizio successivo rispetto al triennio di riferimento degli obiettivi di performance dei singoli Piani (c.d. "deferred payment").

Nella tabella di seguito rappresentata vengono riportate alcune informazioni relative al Piano LTI 2019, al Piano LTI 2020, al Piano LTI 2021 e al Piano LTI 2022.

Per ulteriori informazioni sulle caratteristiche dei Piani si rinvia ai rispettivi Documenti informativi, predisposti ai sensi dell'art. 84 bis del Regolamento adottato dalla CONSOB con delibera del 14 maggio 1999 n. 11971 ("Regolamento Emittenti") e messi a disposizione del pubblico nella sezione del sito internet della Società (www.enel.com) dedicata alle Assemblee degli azionisti di riferimento, svoltesi rispettivamente in data 16 maggio 2019, 14 maggio 2020, 20 maggio 2021 e 19 maggio 2022.

Data di assegnazione
delle Azioni
Performance
period
Verifica raggiungimento
obiettivi
Erogazione
dell'incentivo
Piano LTI 2019 12.11.2019(6) 2019-2021 2022(7) 2022-2023(8)
Piano LTI 2020 17.09.2020(9) 2020-2022 2023(10) 2023-2024
Piano LTI 2021 16.09.2021(11) 2021-2023 2024(12) 2024-2025
Piano LTI 2022 21.09.2022(13) 2022-2024 2025(14) 2025-2026

(6) La data si riferisce alla riunione del Consiglio di Amministrazione che ha approvato modalità e tempi di assegnazione del Piano LTI 2019 ai destinatari (tenuto conto della proposta formulata dal Comitato per le Nomine e le Remunerazioni nella riunione dell'11 novembre 2019).

(7) In occasione dell'approvazione del Bilancio consolidato del Gruppo Enel al 31 dicembre 2021, il Consiglio di Amministrazione ha proceduto alla verifica del livello di raggiungimento degli obiettivi di performance del Piano LTI 2019.

(8) Al riguardo si precisa che in data 5 settembre 2022 la Società ha provveduto alla erogazione di parte della componente azionaria del premio spettante ai destinatari del Piano LTI 2019, secondo i termini e le modalità previste dal Regolamento di attuazione del medesimo Piano.

(9) La data si riferisce alla riunione del Consiglio di Amministrazione che ha approvato modalità e tempi di assegnazione del Piano LTI 2020 ai destinatari (tenuto conto della proposta formulata dal Comitato per le Nomine e le Remunerazioni nella riunione del 16 settembre 2020).

(10) In occasione dell'approvazione del Bilancio consolidato del Gruppo Enel al 31 dicembre 2022, il Consiglio di Amministrazione procederà alla verifica del livello di raggiungimento degli obiettivi di performance del Piano LTI 2020.

(11) La data si riferisce alla riunione del Consiglio di Amministrazione che ha approvato modalità e tempi di assegnazione del Piano LTI 2021 ai destinatari (tenuto conto della proposta formulata dal Comitato per le Nomine e le Remunerazioni nella riunione del 9 giugno 2021).

(12) In occasione dell'approvazione del Bilancio consolidato del Gruppo Enel al 31 dicembre 2023, il Consiglio di Amministrazione procederà alla verifica del livello di raggiungimento degli obiettivi di performance del Piano LTI 2021.

(13) La data si riferisce alla riunione del Consiglio di Amministrazione che ha approvato modalità e tempi di assegnazione del Piano LTI 2022 ai destinatari (tenuto conto della proposta formulata dal Comitato per le Nomine e le Remunerazioni nella riunione dell'8 giugno 2022).

(14) In occasione dell'approvazione del Bilancio consolidato del Gruppo Enel al 31 dicembre 2024, il Consiglio di Amministrazione procederà alla verifica del livello di raggiungimento degli obiettivi di performance del Piano LTI 2022.

In attuazione delle autorizzazioni conferite dalle Assemblee degli azionisti tenutesi nelle date sopra richiamate (16 maggio 2019, 14 maggio 2020, 20 maggio 2021 e 19 maggio 2022) e nel rispetto dei relativi termini e condizioni, il Consiglio di Amministrazione ha approvato – nelle adunanze del 19 settembre 2019, 29 luglio 2020, 17 giugno 2021 e 16 giugno 2022 – l'avvio di programmi di acquisto

di Azioni proprie a servizio rispettivamente del Piano LTI 2019, del Piano LTI 2020, del Piano LTI 2021 e del Piano LTI 2022. Il numero di Azioni il cui acquisto è stato autorizzato dal Consiglio di Amministrazione per ciascun Piano, l'effettivo numero di Azioni acquistate, il relativo prezzo medio ponderato e il controvalore complessivo sono di seguito rappresentati.

Acquisti autorizzati dal Consiglio di
Amministrazione Acquisti effettuati
Numero di azioni Numero di azioni Prezzo medio
ponderato (euro per
azione)
Controvalore
complessivo (euro)
Piano LTI 2019 Numero non superiore a 2.500.000
per un corrispettivo massimo
di 10.500.000 milioni di euro
1.549.152(15) 6,7779 10.499.999
Piano LTI 2020 1.720.000 1.720.000(16) 7,4366 12.790.870
Piano LTI 2021 1.620.000 1.620.000(17) 7,8737 12.755.459
Piano LTI 2022 2.700.000 2.700.000(18) 5,1951 14.026.715

Per effetto degli acquisti effettuati a servizio del Piano LTI 2019, del Piano LTI 2020, del Piano LTI 2021 e del Piano LTI 2022, e tenuto conto della erogazione intervenuta in data 5 settembre 2022 di n. 435.357 Azioni ai destinatari del Piano LTI 2019, al 31 dicembre 2022 Enel detiene complessivamente n. 7.153.795 Azioni proprie, pari allo 0,07% circa del capitale sociale.

Le seguenti informazioni riguardano gli strumenti rappresentativi di capitale assegnati durante gli esercizi 2019, 2020, 2021 e 2022.

2022 2021
Numero azioni
assegnate alla data
di assegnazione
Fair value per
azione alla data di
assegnazione
Numero di azioni
potenzialmente
erogabili
Numero di azioni
erogate
Numero di azioni
potenzialmente
erogabili
Numero di azioni
erogate
Piano LTI 2019 1.538.547 6,983 1.021.328 435.357(19) 1.529.182 -
Piano LTI 2020 1.638.775 7,380 1.631.951 - 1.638.775 -
Piano LTI 2021 1.577.773 7,0010 1.577.773 - 1.577.773 -
Piano LTI 2022 2.398.143 4,8495 2.395.323 - - -

Il fair value di tali strumenti rappresentativi di capitale è misurato sulla base del prezzo di mercato delle Azioni alla data di assegnazione(20).

Il costo relativo alla componente azionaria è determinato con riferimento al fair value degli strumenti rappresentativi di capitale assegnati ed è rilevato lungo la durata del vesting period in contropartita alle riserve di patrimonio netto.

I costi totali del Gruppo rilevati a Conto economico ammontano a 11 milioni di euro nell'esercizio 2022 (9 milioni di euro nel 2021).

Non ci sono state cancellazioni o modifiche che hanno interessato il Piano LTI 2022 e/o il Piano LTI 2021 e/o il Piano LTI 2020 e/o il Piano LTI 2019.

(15) Azioni acquistate nel periodo compreso tra il 23 settembre e il 2 dicembre 2019, equivalenti allo 0,015% circa del capitale sociale.

(16) Azioni acquistate nel periodo compreso tra il 3 settembre e il 28 ottobre 2020, equivalenti allo 0,017% circa del capitale sociale.

(17) Azioni acquistate nel periodo compreso tra il 18 giugno e il 21 luglio 2021, equivalenti allo 0,016% circa del capitale sociale.

(18) Azioni acquistate nel periodo compreso tra il 17 giugno e il 20 luglio 2022, equivalenti allo 0,026% circa del capitale sociale.

(19) Nella tabella è valorizzato il numero di azioni erogate, in data 5 settembre 2022, ai destinatari del Piano LTI 2019 e che costituiscono parte della componente azionaria del premio riconosciuto ai suddetti destinatari a seguito della consuntivazione degli obiettivi di performance del Piano stesso. Per la restante parte della componente azionaria del premio è previsto un differimento al 2023, secondo i termini e le modalità di cui al Regolamento di attuazione del Piano LTI 2019. (20) Con riferimento al Piano LTI 2019, la data di assegnazione si riferisce al 12 novembre 2019, ovverosia alla data della riunione del Consiglio di Amministrazione

che ha approvato modalità e tempi di assegnazione del Piano LTI 2019 ai destinatari. Con riferimento al Piano LTI 2020, la data di assegnazione si riferisce al 17 settembre 2020, ovverosia alla data della riunione del Consiglio di Amministrazione

che ha approvato modalità e tempi di assegnazione del Piano LTI 2020 ai destinatari.

Con riferimento al Piano LTI 2021, la data di assegnazione si riferisce al 16 settembre 2021, ovverosia alla data della riunione del Consiglio di Amministrazione che ha approvato modalità e tempi di assegnazione del Piano LTI 2021 ai destinatari.

Con riferimento al Piano LTI 2022, la data di assegnazione si riferisce al 21 settembre 2022, ovverosia alla data della riunione del Consiglio di Amministrazione che ha approvato modalità e tempi di assegnazione del Piano LTI 2022 ai destinatari.

37. Informativa sulle parti correlate

Le parti correlate sono state individuate sulla base di quanto disposto dai princípi contabili internazionali e dalle disposizioni CONSOB emanate in materia.

Le operazioni compiute da Enel SpA con società controllate riguardano principalmente le prestazioni di servizi, la provvista e l'impiego di mezzi finanziari, la copertura di rischi assicurativi, l'attività di assistenza in materia di organizzazione e gestione del personale, legale e societaria, nonché l'indirizzo e il coordinamento delle attività amministrative e fiscali.

Tutte le operazioni fanno parte dell'ordinaria gestione, sono effettuate nell'interesse della Società e sono regolate a condizione di mercato, cioè alle condizioni che si sarebbero applicate tra due parti indipendenti.

Si ricorda infine che, nell'ambito delle regole di corporate governance di cui si è dotato il Gruppo Enel, descritte dettagliatamente nella Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari disponibile sul sito internet della Società (www.enel.com), sono state previste le condizioni per assicurare che le operazioni con parti correlate vengano effettuate nel rispetto di criteri di trasparenza nonché di correttezza procedurale e sostanziale.

In merito all'informativa sulla retribuzione degli Amministratori, del Collegio Sindacale, del Direttore Generale e dei dirigenti con responsabilità strategiche, prevista dallo IAS 24, si rimanda alle seguenti tabelle:

Milioni di euro
2022 2021 Variazioni
Compensi riferiti ai componenti del Consiglio di Amministrazione e del
Collegio Sindacale, al Direttore Generale
Benefíci a breve termine per i dipendenti 5 5 - -
Altri benefíci a lungo termine 1 1 - -
Totale 6 6 - -
Milioni di euro
2022 2021 Variazioni
Compensi riferiti ai dirigenti con responsabilità strategiche
Benefíci a breve termine per i dipendenti 13 13 - -
Altri benefíci a lungo termine 2 4 (2) -50%
Totale 15 17 (2) -11,8%

Nel corso del mese di novembre 2010 il Consiglio di Amministrazione di Enel SpA ha approvato una procedura che disciplina l'approvazione e l'esecuzione delle operazioni con parti correlate poste in essere da Enel SpA, direttamente ovvero per il tramite di società controllate (la "Procedura OPC Enel"). Tale Procedura (reperibile all'indirizzo https://www.enel.com/it/investitori/governance/statuto-regolamenti-politiche) individua una serie di regole volte ad assicurare la trasparenza e la correttezza, sia sostanziale sia procedurale, delle operazioni con parti correlate ed è stata adottata in attuazione di quanto disposto dall'art. 2391 bis del codice civile e dalla disciplina attuativa dettata dalla CONSOB con Regolamento n. 17221 del 12 marzo 2010, come successivamente modificato (il "Regolamento CONSOB OPC").

Linea di credito garantita da SACE - Informativa finanziaria ex art. 13, comma 3, lett. c), (ii) del Regolamento CONSOB in materia di operazioni con parti correlate

In osservanza degli obblighi informativi previsti dall'art. 13, comma 3, lettera c) (ii), del Regolamento CONSOB OPC, e dall'art. 13.4, lett. c) (ii), della Procedura OPC Enel, si segnala che nel corso dell'esercizio 2022 è stata effettuata un'operazione con parti correlate di maggiore rilevanza avente natura ordinaria e conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard. In particolare, tale operazione ha avuto a oggetto la stipula, in data 23 dicembre 2022, tra Enel SpA e un pool di enti finanziatori – composto da Banco BPM SpA, BPER Banca SpA, Cassa Depositi e Prestiti SpA, Intesa Sanpaolo SpA e UniCredit SpA – di un contratto di finanziamento nella forma di linea di credito revolving per un importo di 12 miliardi di euro, garantita sino al 70% del valore nominale da SACE SpA.

Tale linea di credito, con l'assistenza della relativa garanzia, è volta a soddisfare le esigenze delle società del Gruppo Enel operanti in Italia (nello specifico Enel Global Trading SpA) relative alla copertura dei collaterali per le attività di commercio sul mercato dell'energia e si colloca nell'ambito delle misure temporanee a sostegno della liquidità delle imprese, prestate sotto forma di garanzia, contemplate dall'art. 15 del decreto legge 17 maggio 2022, n. 50, convertito con legge 15 luglio 2022, n. 91 (c.d. "Decreto Aiuti"), come successivamente modificato.

L'operazione, intesa nel suo complesso, costituisce un'operazione con parti correlate in quanto Enel SpA, Cassa Depositi e Prestiti SpA e SACE SpA sono soggette al comune controllo del Ministero dell'Economia e delle Finanze e, tenuto conto degli importi sopra indicati (e, in particolare, in considerazione del controvalore della garanzia), si qualifica come operazione con parti correlate di "maggiore rilevanza". Ciò posto, l'operazione in esame è stata conclusa avvalendosi dell'esenzione di cui all'art. 13, comma 3, lettera c), del Regolamento CONSOB OPC e all'art. 13.4, lettera c), della Procedura OPC Enel, in quanto operazione ordinaria conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard.

In particolare, l'operazione è ascrivibile all'ordinario esercizio dell'"attività finanziaria connessa all'attività operativa" del Gruppo di cui Enel SpA è a capo, tenuto conto tra l'altro dell'oggetto, della ricorrenza e delle dimensioni della stessa, nonché della natura delle controparti. Inoltre, i principali termini e condizioni a essa applicabili sono disciplinati dall'art. 15 del "Decreto Aiuti" e Cassa Depositi e Prestiti SpA applica a Enel SpA, per la quota del finanziamento di sua competenza, i medesimi termini e condizioni che sono applicati dalle altre banche.

*****

Di seguito si evidenziano i rapporti di natura commerciale, finanziaria e diversi tenuti dalla Società con le proprie parti correlate

Rapporti commerciali e diversi

Costi Ricavi
Milioni di euro Crediti Debiti Beni Servizi Beni Servizi
al 31.12.2022 al 31.12.2022 2022 2022
Società controllate, a controllo congiunto e collegate
Edistribución Redes Digitales SLU 8 1 - - - 7
e-distribuzione SpA 60 93 - - - 22
Empresa Distribuidora Sur SA - Edesur 1 - - - - -
Endesa Energía SA 2 - - - - 1
Endesa Generación SA 4 - - - - 3
Endesa Medios y Sistemas SLU 2 - - - - 2
Endesa Operaciones y Servicios Comerciales SLU 1 - - - - -
Endesa SA 13 1 - - - 7
Enel Américas SA 6 - - - - 1
Enel Brasil SA 93 1 - - - 27
Enel Chile SA 24 - - - - 3
Enel Colombia SA ESP 2 - - - - 1
Enel Distribución Chile SA 5 - - - - -
Enel Distribución Perú SAA 3 - - - - 2
Enel Energie SA 2 - - - - -
Enel Energia SpA 105 124 - - - 8
Enel Energie Muntenia SA 2 - - - - -
Enel Finance America LCC 2 - - - - -
Enel Generación Chile SA 5 - - - - -
Enel Generación Costanera SA 2 - - 2 - 2
Enel Generación Perú SA 2 - - - - 1
Enel Global Services Srl 12 78 - 83 - 1
Enel Global Thermal Generation Srl 1 1 - - - 1
Enel Global Trading SpA 5 15 - - - 1
Enel Green Power Chile SA 3 - - - - 1
Enel Green Power España SLU 3 - - - - 1
Enel Green Power Hellas SA 3 - - - - -
Enel Green Power India Private Limited 1 - - - - -
Enel Green Power Italia Srl 2 212 - - - 3
Enel Green Power North America Inc. 10 - - - - 6
Enel Green Power Romania Srl 1 1 - - - -
Enel Green Power Rus LLC 1 - - - - -
Enel Green Power SpA 9 8 - 3 - 3
Enel Grids Srl 4 50 - 3 - 1
Enel Iberia SRLU - 6 - 5 - -
Enel Innovation Hubs Srl - 5 - 5 - -
Enel Italia SpA 1 19 - 30 - -
Enel North America Inc. 4 1 - - - 2
Enel Produzione SpA 155 115 - - - 3
Enel Romania Srl 4 3 - - - 1
Enel Servicii Comune SA 2 - - - - -
Enel Sole Srl (1) 6 - - - -
Enel Trading Argentina Srl 1 - - - - 1
Enel X Brasil SA 1 - - - - -
Enel X Italia SpA 1 7 - - - 1
Enel X International Srl 9 - - - - -
Enel X Mobility Srl - 12 - - - -
Enel X North America Inc. 1 - - - - 1
Enel X Srl 3 21 - 2 - 6
Enel X Way Srl 4 4 - 1 - 4
Enel X Way Italia Srl - 6 - - - 1
E-Distribuţie Banat SA 7 - - - - 1
E-Distribuţie Dobrogea SA 3 - - - - -
E-Distribuţie Muntenia SA 10 - - - - 1
Gas y Electricidad Generación SAU 1 - - - - -
Gridspertise Srl - 15 - - - -
Maicor Wind Srl 4 1 - - - -
Rusenergosbyt LLC 13 - - - - -
Servizio Elettrico Nazionale SpA 1 38 - - - 1
Slovenské elektrárne AS 13 - - - - 1
Società Elettrica Trigno Srl 1 - - - - -
Unión Eléctrica de Canarias Generación SAU (1) 1 - - - -
Vektör Enerjí Üretím AŞ 8 - - - - -
Totale società controllate, a controllo congiunto e collegate 644 845 - 134 - 129
Altre parti correlate
Fondazione Centro Studi Enel 2 - - - - 2
Gestore dei Servizi Energetici SpA 1 - - - - -
Totale altre parti correlate 3 - - - - 2
TOTALE 647 845 - 134 - 131

Costi Ricavi
Milioni di euro Crediti Debiti Beni Servizi Beni Servizi
al 31.12.2021 al 31.12.2021 2021 2021
Imprese controllate, a controllo congiunto e collegate
Celg Distribuição SA 1 - - - - -
Central Geradora Termelétrica Fortaleza SA 1 - - - - -
Codensa SA ESP 1 - - - - 2
Edistribución Redes Digitales SLU 7 1 - - - 5
e-distribuzione SpA 102 49 - - - 25
Emgesa SA 1 - - - - 1
Empresa Distribuidora Sur SA - Edesur 1 - - - - 1
Endesa Energía SA 3 2 - - - 2
Endesa Generación SA 2 1 - - - 3
Endesa Medios y Sistemas SLU 1 - - - - 1
Endesa Operaciones y Servicios Comerciales SLU - - - - - 1
Endesa SA 10 1 - - - 7
Enel Américas SA 69 - - - - 1
Enel Brasil SA 69 1 - - - 27
Enel Chile SA 11 - - - - 3
Enel Distribución Chile SA 5 - - - - 2
Enel Distribución Perú SAA
Enel Energia SA de Cv
3
1
-
-
-
-
-
-
-
-
2
1
Enel Energia SpA 431 - - - - 8
Enel Energie Muntenia SA 1 - - - - 1
Enel Finance America LCC 2 - - - - -
Enel Generación Chile SA 4 - - - - 3
Enel Generación Costanera SA 1 - - - - -
Enel Generación Perú SA 2 - - - - 1
Enel Global Infrastructure and Networks Srl 7 22 - 19 - 4
Enel Global Services Srl 12 86 - 66 - 1
Enel Global Thermal Generation Srl - 3 - 1 - 1
Enel Global Trading SpA 5 9 - - - 1
Enel Green Power Chile SA 2 - - - - -
Enel Green Power España SLU 2 - - - - 1
Enel Green Power Hellas SA 2 - - - - -
Enel Green Power India Private Limited 1 - - - - -
Enel Green Power Italia Srl 4 9 - - - 4
Enel Green Power North America Inc. 5 - - - - 3
Enel Green Power Romania Srl 1 1 - - - -
Enel Green Power Rus LLC 1 - - - - -
Enel Green Power SpA 3 13 - 3 - 2
Enel Iberia SRLU 300 6 - 5 - -
Enel Innovation Hubs Srl - 4 - 6 - -
Enel Italia SpA 4 20 - 28 - 3
Enel North America Inc. 7 1 - - - 2
Enel Produzione SpA 59 62 - - - 4
Enel Romania Srl 4 3 - 3 - 1
PJSC Enel Russia 9 - - - - 2
Enel Servicii Comune SA 1 - - - - 1
Enel Sole Srl 1 4 - - - 1
Enel Trading Argentina Srl 1 - - - - -
Enel X Financial Services Srl - 4 - - - -
Enel X Italia SpA 11 3 - - - -
Enel X Mobility Srl - 3 - - - -
Enel X North America Inc. 1 - - - - -
Enel X Srl 5 3 - - - 5
Energía Nueva Energía Limpia México S de RL de Cv 1 - - - - -
E-Distribuţie Banat SA 6 - - - - -
E-Distribuţie Dobrogea SA 3 - - - - -
E-Distribuţie Muntenia SA 9 - - - - 1
Gas y Electricidad Generación SAU 2 - - - - -
Gridspertise Srl 4 - - - - -
Rusenergosbyt LLC 1 - - - - -
Servizio Elettrico Nazionale SpA 180 32 - - - 2
Slovenské elektrárne AS 13 - - - - 1
Società Elettrica Trigno Srl - 1 - - - -
Unión Eléctrica de Canarias Generación SAU 1 1 - - - -
Vektör Enerjí Üretím AŞ 8 - - - - -
Totale società controllate, a controllo congiunto e collegate 1.405 345 - 131 - 137
Altre parti correlate
CESI SpA - - - - - 1
Fondazione Centro Studi Enel 2 - - - - 1
Gestore dei Servizi Energetici SpA 1 - - - - -
Totale altre parti correlate 3 - - - - 2
TOTALE 1.408 345 - 131 - 139

Rapporti finanziari

Milioni di euro Crediti Debiti Garanzie Oneri Proventi Dividendi
al 31.12.2022 2022
Società controllate, a controllo congiunto e collegate
Concert Srl - 3 - - - -
e-distribuzione SpA - - 3.588 - 9 -
Eletropaulo Metropolitana Eletricidade de São Paulo SA - - 183 - - -
Endesa Generación SA - - 2.000 - - -
EnerNOC Ireland Limited - - 6 - - -
Enel Américas SA - - - - - 99
Enel Brasil SA 124 - 2.389 - 20 -
Enel Chile SA - - 289 - - 28
Enel Colombia SA ESP 2 - 291 - 1 -
Enel Energia SpA - - 483 - 1 -
Enel Energie SA - - - 1 - -
Enel Finance America LLC - - 4.887 - 2 -
Enel Finance International NV 2 21.096 57.737 326 84 -
Enel Global Services Srl 164 4 11 7 3 -
Enel Global Thermal Generation Srl 39 - 15 - 1 -
Enel Global Trading SpA 577 893 2.855 740 539 -
Enel Green Power Australia (Pty) Ltd 4 - 219 1 4 -
Enel Green Power Chile Ltda - - 1 - - -
Enel Green Power Colombia SAS - - - - 1 -
Enel Green Power Costa Rica SA - - 8 - - -
Enel Green Power Hellas SA - - 594 - 1 -
Enel Green Power India Private Limited - - - - 1 -
Enel Green Power Italia Srl - - 381 - 1 -
Enel Green Power Matimba NewCo 1 Srl - 1 - 2 - -
Enel Green Power México S de RL de Cv 80 - 700 - 11 -
Enel Green Power Partecipazioni Speciali Srl - - - 1 - -
Enel Green Power Perú SAC 11 3 384 12 9 -
Enel Green Power Romania Srl 1 - 114 - - -
Enel Green Power RSA (Pty) Ltd - - - - 3 -
Enel Green Power Rus LLC - - 50 - - -
Enel Green Power South Africa 45 - 666 - 3 -
Enel Green Power SpA 472 9 493 19 16 -
Enel Grids Srl 52 - 17 - 5 -
Enel Holding Finance Srl - 1 - - - -
Enel Iberia SRLU - - - - - 648
Enel Innovation Hubs Srl - 3 1 - - 16
Enel Insurance NV - 244 188 - 1 -
Enel Investment Holding BV - 1 - - - -
Enel Italia SpA 640 124 10.107 353 221 7.970
Enel North America Inc. 39 - 18.384 - 40 -
Enel Produzione SpA - - 1.219 - 1 -
Enel Sole Srl - - 259 - 1 -
Enel Trade Energy Srl 1 1 7 - 1 -
Enel X Australia (Pty) Ltd - - 5 - - -
Enel X international Srl - 9 - - 1 -
Enel X Italia Srl - - 14 - - -
Enel X Mobility Srl - - 45 - - -
Enel X North America Inc. 1 - 81 - 1 -
Enel X Polska Sp. zo.o. - - 14 - - -
Enel X Srl 737 - 1 - 11 -
Enel X UK Limited - - 18 - - -
Enel X Way Srl 104 - 11 5 1 -
Enel X Way Italia Srl 16 - 1 - - -
Enelpower Srl - 36 - - - -
Generadora Montecristo SA - - 2 - - -
Gridspertise Srl - - 9 8 6 -
Nuove Energie Srl 28 - 85 - 2 -
Parque Eólico Pampa SA 1 - - - - -
Rusenergosbyt LLC - - - - - 9
Servizio Elettrico Nazionale SpA - - 1.185 - 4 -
Tynemouth Energy Storage Limited - - - - 1 -
Totale 3.140 22.428 109.997 1.475 1.007 8.770

Milioni di euro Crediti Debiti Garanzie Oneri Proventi Dividendi
al 31.12.2021 2021
Società controllate, a controllo congiunto e collegate
Concert Srl - 2 - - - -
e-distribuzione SpA - - 3.960 - 8 -
Enel Américas SA - - - - - 303
Enel Brasil SA 103 - 2.204 - 3 -
Enel Chile SA - - - - - 168
Enel Energia SpA - - 809 - 2 -
Enel Energie Muntenia SA - - - - - 6
Enel Energie SA - - - - - 2
Enel Finance America LLC - - 3.035 - 2 -
Enel Finance International NV 1 24.247 45.640 215 66 -
Enel Global Infrastructure and Networks Srl 300 - 7 - 1 -
Enel Global Services Srl 204 1 5 5 3 -
Enel Global Thermal Generation Srl 52 - 11 - 1 -
Enel Global Trading SpA 4.471 39 2.422 355 197 86
Enel Green Power Australia (Pty) Ltd 2 - 37 - 1 -
Enel Green Power Brasil Participações Ltda - - - - 18 -
Enel Green Power Chile Ltda - - 1 - - -
Enel Green Power Colombia SAS 2 - 315 - 2 -
Enel Green Power Costa Rica SA - - 8 - - -
Enel Green Power Development Srl 1 1 - 1 2 -
Enel Green Power Hellas SA - - 60 - 1 -
Enel Green Power India Private Limited - - 149 - 1 -
Enel Green Power Italia Srl - - 472 - 2 -
Enel Green Power México S de RL de Cv 68 - 964 4 25 -
Enel Green Power Panamá Srl - - 5 - - -
Enel Green Power Perú SAC 11 - 87 - 6 -
Enel Green Power Romania Srl 1 - 117 - - -
Enel Green Power RSA (Pty) Ltd 39 - 104 - 7 -
Enel Green Power Rus LLC - - - - 1 -
Enel Green Power South Africa - - 843 - - -
Enel Green Power SpA 254 - 555 13 14 -
Enel Holding Finance Srl - 1 - - - -
Enel Iberia SRLU - - - - - 1.175
Enel Innovation Hubs Srl - 21 1 - - -
Enel Insurance NV - 250 94 - - -
Enel Investment Holding BV - 2 - - - -
Enel Italia SpA 1.417 8 3.496 110 68 2.609
Enel North America Inc. 35 - 14.557 - 34 -
Enel Produzione SpA - - 651 - 1 -
Enel Rinnovabili Srl - - - - - 25
Enel Sole Srl - - 284 - 1 -
Enel Trade Energy Srl - - 4 - - -
Enel X Australia (Pty) Ltd - - 3 - - -
Enel X International Srl 47 - - - - -
Enel X Italia SpA - - 16 - - -
Enel X Mobility Srl - - 53 - - -
Enel X North America Inc. - - 36 - - -
Enel X Polska Sp. zo.o. - - 15 - - -
Enel X Srl 280 - 1 - 2 -
Enel X UK Limited - - 15 - - -
Enelpower SpA - 37 - - - -
EnerNOC Ireland Limited - - 5 - - -
E-Distribuţie Banat SA - - - - - 8
E-Distribuţie Muntenia SA - - - - - 27
Generadora Montecristo SA - - 2 - - -
Gridspertise Srl - 5 29 - - -
Nuove Energie Srl 21 - 85 6 - -
Open Fiber SpA - - - - 1 -
Parque Eólico Pampa SA 1 - - - 15 -
PH Chucas SA - - - - - -
Rusenergosbyt LLC - - - - - 41
Servizio Elettrico Nazionale SpA - - 1.193 - 5 -
Totale 7.310 24.614 82.350 709 490 4.450

Di seguito si evidenzia l'incidenza dei rapporti con parti correlate sulla situazione patrimoniale, sul risultato economico e sui flussi finanziari.

Incidenza sulla situazione patrimoniale

Milioni di euro Totale Correlate Incidenza % Totale Correlate Incidenza %
al 31.12.2022 al 31.12.2021
Attività
Derivati - non correnti 349 35 10,0% 753 153 20,3%
Altre attività non correnti 81 69 85,2% 99 87 87,9%
Crediti commerciali 294 295 - 275 276 -
Derivati - correnti 390 86 22,1% 60 23 38,3%
Altre attività finanziarie correnti 3.480 3.019 86,8% 8.257 7.134 86,4%
Altre attività correnti 584 283 48,5% 1.063 1.045 98,3%
Passività
Finanziamenti a lungo termine 18.196 12.407 68,2% 25.572 18.739 73,3%
Derivati - non correnti 663 163 24,6% 1.300 26 2,0%
Altre passività non correnti 24 8 33,3% 30 8 26,7%
Finanziamenti a breve termine 8.752 8.362 95,5% 6.563 5.625 85,7%
Quote correnti dei finanziamenti a lungo termine 1.430 1.333 93,2% 216 118 54,6%
Debiti commerciali 155 97 62,6% 167 117 70,1%
Derivati - correnti 178 69 38,8% 131 37 28,2%
Altre passività finanziarie correnti 238 94 39,5% 227 71 31,3%
Altre passività correnti 2.873 740 25,8% 2.785 220 7,9%

Incidenza sul risultato economico

Milioni di euro Totale Correlate Incidenza % Totale Correlate Incidenza %
2022 2021
Ricavi 133 131 98,5% 1.769 139 7,9%
Servizi e godimento beni di terzi 206 133 64,6% 197 130 66,0%
Altri costi operativi 27 1 3,7% 14 1 7,1%
Proventi da partecipazioni 8.770 8.770 - 4.451 4.450 -
Proventi finanziari da contratti derivati 2.131 627 29,4% 1.073 253 23,6%
Altri proventi finanziari 432 380 88,0% 240 237 98,8%
Oneri finanziari da contratti derivati 1.960 1.166 59,5% 891 506 56,8%
Altri oneri finanziari 787 309 39,3% 869 203 23,4%

Incidenza sui flussi finanziari

Milioni di euro Totale Correlate Incidenza % Totale Correlate Incidenza %
2022 2021
Cash flow da attività operativa(1) 8.689 1.594 18,3% 6.757 632 9,4%
Cash flow da attività di investimento (1.647) (1.602) 97,3% (9.739) (9.669) 99,3%
Cash flow da attività di finanziamento(1) (3.126) 1.757 -54,6% 1.807 3.088 -

(1) Il dato relativo ai coupon pagati ai titolari di obbligazioni ibride ha subíto una diversa esposizione rispetto a quello pubblicato nel Bilancio di esercizio relativo all'esercizio 2021.

38. Erogazioni pubbliche - Informativa ex art. 1, commi 125-129, legge n. 124/2017

Ai sensi dell'art. 1, commi 125 e 126, della legge n. 124/2017 e successive modificazioni, di seguito sono indicate le informazioni in merito alle erogazioni ricevute da enti e amministrazioni pubbliche italiane, nonché le erogazioni concesse da Enel SpA a imprese, persone ed enti pubblici e privati. L'informativa tiene conto: (i) delle erogazioni ricevute da soggetti pubblici/entità statali italiani; e (ii) delle erogazioni concesse da Enel SpA a soggetti pubblici o privati residenti o stabiliti in Italia.

L'informativa di seguito presentata include le erogazioni di importo superiore a 10.000 euro, effettuate dal medesimo soggetto erogante nel corso del 2022, anche tramite una pluralità di transazioni economiche. Il criterio di rilevazione utilizzato è quello cosiddetto "di cassa".

Ai sensi delle disposizioni dell'art. 3 quater del decreto legge 14 dicembre 2018, n. 135, convertito dalla legge 11 febbraio 2019, n. 12, per le erogazioni ricevute si rinvia alle indicazioni contenute nel Registro Nazionale degli Aiuti di Stato di cui all'art. 52 della legge 24 dicembre 2012, n. 234. Per quanto attiene alle erogazioni concesse, sono di seguito indicate le fattispecie rilevanti.

Euro
Soggetto beneficiario Importo erogato Descrizione del contributo erogato
FGS Onlus 50.000 Donazione per promuovere le pari opportunità
European University Institute 100.000 Donazione per la ricerca scientifica su tematiche
energetiche europee
Fondazione Centro Studi Enel 100.000 Contributo per Enel Foundation
Earthrise Trust 10.000 Donazione per progetti di sviluppo rurale
International Energy Agency 75.000 Erogazione liberale per lo studio del mercato energetico
Comunità Sant'Egidio 43.856 Donazione gadget
Associazione UISP Unione Italiana Sport per Tutti 28.759 Donazione gadget
Onlus CESIE 59.594 Donazione gadget
Onlus Sport Senza Frontiere 16.816 Donazione gadget
Totale 484.025

39. Impegni contrattuali e garanzie

Milioni di euro
al 31.12.2022 al 31.12.2021 2022-2021
Fideiussioni e garanzie prestate a:
- terzi 16 18 (2)
- imprese controllate 105.114 82.350 22.764
Totale 105.130 82.368 22.762

Le fideiussioni prestate a terzi riguardano sostanzialmente una fideiussione bancaria a favore del Banco Centroamericano de Integración Económica (BCIE) per un controvalore di 15 milioni di euro acquisita a seguito della fusione per incorporazione di Enel South America Srl in Enel SpA nell'esercizio 2017.

Le altre fideiussioni e garanzie rilasciate nell'interesse di società controllate si riferiscono:

  • per 50.492 milioni di euro a garanzie emesse nell'interesse di Enel Finance International NV a copertura di emissioni obbligazionarie sui mercati europei e internazionali;
  • per 23.664 milioni di euro a garanzie emesse nell'interesse delle diverse società del perimetro delle energie rinnovabili per lo sviluppo di nuovi progetti in linea con il

Piano Industriale;

  • per 7.245 milioni di euro a garanzie emesse nell'interesse di Enel Finance International NV a copertura del programma di euro commercial paper;
  • per 4.313 milioni di euro alle garanzie rilasciate alla BEI (Banca Europea per gli Investimenti), per finanziamenti concessi a e-distribuzione SpA, Enel Produzione SpA, Enel Italia SpA, Enel Green Power SpA, Enel Chile SA, Enel Green Power Italia Srl, Enel Green Power Perú SAC, Eletropaulo Metropolitana Eletricidade de São Paulo SA, Enel Sole Srl ed Enel X Mobility Srl;
  • per 4.887 milioni di euro a garanzie emesse nell'interesse della società di diritto americano Enel Finance America LLC, a copertura del programma di commercial paper e di emissioni obbligazionarie presso il mercato nordamericano;
  • per 1.407 milioni di euro a garanzie in favore di Cassa Depositi e Prestiti emesse nell'interesse di e-distribuzione SpA, beneficiaria del mutuo Enel Efficienza Rete II;
  • per 1.150 milioni di euro a una garanzia rilasciata da Enel SpA all'Acquirente Unico, nell'interesse di Servizio Elettrico Nazionale SpA, per le obbligazioni assunte nell'ambito del contratto di acquisto di energia elettrica;
  • per 897 milioni di euro a garanzie rilasciate in favore dell'INPS nell'interesse di varie società del Gruppo, i cui dipendenti hanno aderito alla manovra strutturale di adeguamento dell'organico (art. 4 della legge n. 92/2012);
  • per 1.730 milioni di euro a controgaranzie rilasciate in favore delle banche che hanno garantito il Gestore dei Mercati Energetici, nell'interesse di Enel Global Trading SpA e di Enel Produzione SpA;
  • per 1.077 milioni di euro a garanzie rilasciate a Terna nell'interesse di e-distribuzione SpA, Enel Global Trading SpA, Enel Produzione SpA, Enel X Italia Srl, Enel Green Power Italia Srl, Enel Energia SpA ed Enel Global Thermal Generation Srl, relative alle "convenzioni per il servizio di trasmissione dell'energia elettrica";
  • per 569 milioni di euro a garanzie rilasciate in favore di Snam Rete Gas nell'interesse di Enel Global Trading SpA, Enel X Italia Srl, Enel Produzione SpA, Enel Energia SpA e Nuove Energie Srl per "capacità di trasporto gas";
  • per 67 milioni di euro a garanzie rilasciate all'Amministrazione finanziaria per l'adesione alla procedura "IVA di Gruppo", nell'interesse delle società Enel Produzione SpA;
  • per 50 milioni di euro a garanzie rilasciate in favore di RWE Supply & Trading GmbH e nell'interesse di Enel Global Trading SpA per "Acquisti di energia elettrica";
  • per 50 milioni di euro a una garanzia rilasciata a E.ON Energy Trading nell'interesse di Enel Global Trading SpA per "attività di trading sul mercato elettrico";
  • per 36 milioni di euro alla garanzia rilasciata nell'interesse di Enel Italia SpA in favore di Excelsia Nove per il corretto adem-

pimento degli obblighi derivanti dai contratti di locazione;

• per 7.480 milioni di euro a garanzie rilasciate a beneficiari diversi nel quadro delle attività di assistenza finanziaria svolta dalla Holding nell'interesse delle società controllate.

Rispetto al 31 dicembre 2021, l'incremento delle altre fideiussioni e garanzie rilasciate nell'interesse di società controllate è ascrivibile principalmente all'emissione di nuovi prestiti obbligazionari, nell'ambito della strategia di finanziamento del Gruppo Enel e di rifinanziamento del debito consolidato, nonché all'andamento del cambio dell'euro rispetto al dollaro per le garanzie in tale valuta.

In particolare, Enel Finance International NV nel corso del 2022 ha collocato sul mercato Eurobond due Sustainability-Linked Bond rispettivamente da 2,75 miliardi di euro in tre tranche e da 1 miliardo di euro, sui mercati statunitense e internazionali un Sustainability-Linked Bond single-tranche in sterline rivolto agli investitori istituzionali per un totale di 750 milioni di sterline, pari a circa 900 milioni di euro, e un Sustainability-Linked Bond multi-tranche da 3,5 miliardi di dollari statunitensi, equivalenti a circa 3,3 miliardi di euro, tutti garantiti da Enel SpA.

Tali emissioni sono legate al raggiungimento dell'obiettivo di sostenibilità di Enel relativo alla riduzione di emissioni dirette di gas serra (Scope 1), contribuendo all'Obiettivo di Sviluppo Sostenibile (SDG) 13 delle Nazioni Unite ("Lotta contro il cambiamento climatico") e in conformità con il "Sustainability-Linked Financing Framework" del Gruppo.

In linea con il Piano Strategico, le nuove emissioni sustainability-linked multi-tranche contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi di Gruppo legati al rapporto tra le fonti di finanziamento sostenibile e il debito lordo totale del Gruppo stesso, fissato a circa il 65% nel 2024 e oltre il 70% nel 2030.

Si evidenzia inoltre che Enel SpA, in qualità di controllante, ha concesso a favore di alcune società del Gruppo lettere di patronage essenzialmente relative a operazioni di cessione di crediti.

40. Attività e passività potenziali

Procedimento antitrust Enel, Enel Energia e Servizio Elettrico Nazionale - Italia

Con provvedimento notificato in data 11 maggio 2017, l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha avviato un procedimento per presunto abuso di posizione dominante nei confronti di Enel SpA (Enel), Enel Energia SpA (EE) e Servizio Elettrico Nazionale SpA (SEN). Il procedimento è stato avviato sulla base di segnalazioni effettuate dall'Associazione italiana di Grossisti di Energia e Trader (AIGET), dalla società Green Network SpA (GN), nonché da singoli consumatori.

In data 20 dicembre 2018 l'AGCM ha adottato il provvedimento finale con il quale ha irrogato una sanzione amministrativa di circa 93 milioni di euro nei confronti di tutte e tre le società del Gruppo, per violazione dell'art. 102 del Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea (TFUE). La principale condotta contestata sarebbe consistita in un abuso di posizione dominante da parte delle tre società (a vantaggio, in particolare, di EE) che si sarebbero avvalse, a danno dei trader concorrenti, del consenso privacy rilasciato dai clienti a SEN. Relativamente alle ulteriori contestazioni mosse con il provvedimento di avvio del procedimento, riguardanti l'attività di vendita all'interno dei punti fisici sul territorio (Punti Enel e Punti Enel Negozi Partner) e alle politiche di winback denunciate da Green Network, l'AGCM ha, invece, concluso che le evidenze istruttorie non avessero fornito un quadro probatorio sufficiente per imputare alle società del Gruppo alcuna condotta abusiva. Le società hanno impugnato il provvedimento dell'AGCM avanti al TAR Lazio che, in data 17 ottobre 2019, ha parzial-

mente accolto i ricorsi presentati da SEN ed EE, riducendo il periodo dell'abuso e imponendo all'AGCM di rideterminare la sanzione secondo i criteri specificati in motivazione. Con provvedimento del 27 novembre 2019 l'AGCM ha rideterminato la sanzione in 27.529.786,46 euro.

Le sentenze del TAR sono state impugnate avanti al Consiglio di Stato che, con ordinanza del 20 luglio 2020, ha sospeso il giudizio e disposto il rinvio pregiudiziale dinanzi alla Corte di Giustizia dell'Unione Europea (CGUE) ai sensi dell'art. 267 TFUE, formulando alcuni quesiti volti a chiarire l'interpretazione del concetto di "abuso di posizione dominante" da applicarsi al caso di specie.

Con sentenza del 12 maggio 2022 la CGUE ha fornito l'interpretazione richiesta e, successivamente, il 1° dicembre 2022, il Consiglio di Stato, in applicazione degli indirizzi espressi dalla CGUE, ha integralmente annullato la sanzione emessa dall'AGCM e, accogliendo le difese svolte dalle società, ha ritenuto insussistente ogni ipotesi di abuso.

Contenzioso BEG – Italia, Francia, Olanda, Lussemburgo

A conclusione di un procedimento arbitrale avviato in Italia dalla società BEG SpA (BEG), Enelpower SpA (Enelpower) ha ottenuto nel 2002 un lodo favorevole, confermato nel 2010 dalla Corte di Cassazione, con cui è stata integralmente rigettata la domanda risarcitoria avversaria in relazione al presunto inadempimento di Enelpower di un accordo per la valutazione della costruzione di una centrale idroelettrica in Albania. Successivamente BEG, attraverso la propria controllata Albania BEG Ambient Shpk (ABA), società di diritto albanese, ha avviato in Albania un giudizio contro Enelpower ed Enel SpA (Enel), in relazione alla medesima questione, ottenendo dal Tribunale Distrettuale di Tirana, in data 24 marzo 2009, una decisione, confermata dalla Cassazione albanese, che ha condannato Enelpower ed Enel al risarcimento di un danno extracontrattuale di circa 25 milioni di euro per il 2004 e di un ulteriore danno, non quantificato, per gli anni successivi. ABA, a seguito di tale decisione, ha chiesto il pagamento di oltre 430 milioni di euro.

Il 5 novembre 2016 Enel ed Enelpower hanno promosso un giudizio dinanzi alla Corte di Cassazione albanese, chiedendo la revocazione della sentenza emessa dal Tribunale Distrettuale di Tirana in data 24 marzo 2009. Il procedimento è tuttora pendente.

Con sentenza della Corte d'Appello di Roma del 7 marzo 2022 si è concluso l'ulteriore giudizio intrapreso da Enel ed Enelpower dinanzi al Tribunale di Roma, teso a ottenere l'accertamento della responsabilità di BEG per avere aggirato il lodo arbitrale reso in Italia a favore di Enelpower mediante le predette iniziative assunte dalla controllata ABA. Con la suddetta sentenza la Corte d'Appello di Roma ha confermato la sentenza di primo grado resa dal Tribunale di Roma in data 16 giugno 2015 che aveva rigettato la domanda in rito.

In data 20 maggio 2021, inoltre, la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo (CEDU) ha emesso la sentenza con la quale ha deciso sul ricorso promosso da BEG contro lo Stato italiano per violazione dell'art. 6.1 della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo. Con tale decisione la Corte ha respinto la richiesta di BEG di riaprire il procedimento arbitrale di cui sopra e ha, altresì, rigettato la domanda risarcitoria di BEG per danni patrimoniali per circa 1,2 miliardi di euro, per insussistenza del nesso di causalità con la condotta contestata, riconoscendole un risarcimento di soli 15.000,00 euro per danni non patrimoniali.

Ciononostante, il 29 dicembre 2021, BEG, con un'azione ritenuta dalla società e dai suoi legali infondata e pretestuosa, ha deciso di convenire in giudizio dinanzi al Tribunale di Milano lo Stato italiano, per chiedere, come conseguenza della sentenza della CEDU, il risarcimento a titolo di responsabilità extracontrattuale di un importo quantificato in circa 1,8 miliardi di euro. In tale giudizio BEG ha altresì convenuto, a titolo di responsabilità solidale, Enel ed Enelpower. Con ordinanza del 14 giugno 2022 il Tribunale di Milano, in accoglimento dell'eccezione di incompetenza territoriale sollevata dall'Avvocatura dello Stato, ha dichiarato la propria incompetenza a conoscere della controversia in favore del Tribunale di Roma, foro esclusivamente competente a conoscere delle cause nelle quali è coinvolto lo Stato italiano, condannando BEG al pagamento delle spese processuali in favore dei convenuti. BEG non ha riassunto il giudizio dinanzi al Tribunale di Roma nel termine di legge del 14 ottobre 2022 e pertanto il procedimento si è estinto. Poco tempo dopo, in data 3 novembre 2022, BEG ha riproposto le medesime domande risarcitorie del procedimento estinto, notificando un nuovo atto di citazione dinanzi al Tribunale di Milano nei confronti dei medesimi convenuti, a esclusione dello Stato italiano, che BEG ha dichiarato di non voler convenire in tale giudizio. L'udienza di prima comparizione è fissata per il 9 maggio 2023. La società sta predisponendo le proprie difese per procedere con la costituzione in giudizio al fine di contestare la domanda, che si ritiene del tutto pretestuosa e infondata, al pari della precedente analoga iniziativa.

Procedimenti intrapresi da Albania BEG Ambient Shpk (ABA) per il riconoscimento della sentenza del Tribunale di Tirana del 24 marzo 2009

Francia

Nel febbraio 2012 ABA ha convenuto Enel ed Enelpower davanti al Tribunal de Grande Instance di Parigi (TGI) per ottenere il riconoscimento della sentenza albanese in Francia. Enel ed Enelpower si sono costituite in giudizio contestando tale iniziativa.

Successivamente all'instaurazione di tale giudizio, tra il 2012 e il 2013 sono stati altresì notificati a Enel France alcuni provvedimenti di sequestro conservativo presso ter-

zi (Saisie Conservatoire de Créances) in favore di ABA di eventuali crediti vantati da Enel nei confronti di Enel France. Il 29 gennaio 2018 il TGI ha emesso una decisione favorevole a Enel ed Enelpower negando ad ABA il riconoscimento e l'esecuzione in Francia della sentenza del Tribunale di Tirana per insussistenza dei requisiti richiesti dal diritto francese ai fini dell'exequatur. In particolare, fra l'altro, il TGI ha statuito che: (i) la sentenza albanese contrasta con un giudicato preesistente (il lodo arbitrale del 2002) e (ii) la circostanza che BEG abbia cercato di ottenere in Albania ciò che non è riuscita a ottenere nel giudizio arbitrale italiano, riproponendo la medesima domanda tramite la sua controllata ABA, costituisce una frode alla legge.

Successivamente, con sentenza del 4 maggio 2021, la Corte d'Appello di Parigi ha rigettato integralmente l'appello proposto da ABA, confermando integralmente, in particolare, l'inconciliabilità della sentenza albanese con il lodo arbitrale del 2002 statuita dal TGI, e ha condannato ABA a rifondere a Enel ed Enelpower 200.000 euro ciascuna a titolo di spese legali.

In data 21 giugno 2021 ABA ha presentato ricorso dinanzi la Cour de Cassation avverso la sentenza della Corte d'Appello di Parigi. Enel ed Enelpower si sono costituite in giudizio e l'udienza di discussione finale della causa è fissata per il 28 marzo 2023.

Enel ha infine avviato un separato giudizio volto a ottenere la liberazione dei sequestri conservativi ottenuti da ABA e venuti meno in conseguenza della predetta decisione della Corte d'Appello. Con ordinanza del 16 giugno 2022 il Tribunale dell'Esecuzione di Parigi ha ordinato il rilascio dei sequestri conservativi, ordinando altresì ad ABA il pagamento in favore di Enel di una somma complessiva pari a circa 146.000 euro a titolo di risarcimento danni e spese legali. ABA ha impugnato la predetta ordinanza di rilascio, chiedendone la sospensione in via cautelare. L'istanza di sospensione cautelare è stata rigettata il 23 novembre 2022 e l'impugnazione prosegue nella fase di merito. Parallelamente Enel sta provvedendo ad attivare le necessarie azioni per il recupero del credito.

Olanda

A fine luglio 2014 ABA ha promosso dinanzi al Tribunale di Amsterdam un procedimento per ottenere il riconoscimento e l'esecuzione della decisione albanese in Olanda. In seguito a una sentenza di primo grado favorevole ad ABA emessa il 29 giugno 2016, con decisione del 17 luglio 2018, la Corte d'Appello di Amsterdam ha accolto l'appello proposto da Enel ed Enelpower negando il riconoscimento e l'esecuzione della sentenza albanese in Olanda, in quanto arbitraria e manifestamente irragionevole, e pertanto contraria all'ordine pubblico olandese. Successivamente, il procedimento dinanzi alla Corte d'Appello è proseguito relativamente alla domanda subordinata avanzata da ABA volta a ottenere dalla Corte olandese una decisione sul merito della controversia oggetto del contenzioso in Albania, e in particolare sull'asserita responsabilità extracontrattuale di Enel ed Enelpower in merito alla mancata costruzione della centrale in Albania. Con sentenza definitiva del 3 dicembre 2019 la Corte d'Appello di Amsterdam ha integralmente annullato la sentenza di primo grado del 29 giugno 2016 e ha rigettato ogni pretesa avanzata da ABA, confermando così il diniego del riconoscimento e dell'esecuzione della sentenza albanese in Olanda. La Corte è giunta a questa conclusione dopo aver affermato la propria giurisdizione sulla domanda subordinata di ABA e aver analizzato nuovamente il merito della causa ai sensi del diritto albanese, all'esito del quale ha riconosciuto l'insussistenza di qualsiasi responsabilità extracontrattuale in capo a Enel ed Enelpower. In conseguenza della decisione della Corte d'Appello, Enel ed Enelpower non sono tenute a versare alcuna somma ad ABA che, al contrario, è stata condannata dalla Corte d'Appello a rimborsare alle società i danni sofferti per aver subíto sequestri conservativi illegittimi, da quantificarsi nell'ambito di un apposito procedimento, e le spese del procedimento di primo grado e di appello.

Il 16 luglio 2021 la Corte Suprema ha rigettato integralmente l'impugnazione di ABA avverso le sentenze della Corte d'Appello, condannandola a rifondere le spese del giudizio. Le sentenze della Corte d'Appello sono pertanto passate in giudicato.

Lussemburgo

In Lussemburgo, sempre su iniziativa di ABA, sono stati notificati a J.P. Morgan Bank Luxembourg SA alcuni sequestri conservativi presso terzi di eventuali crediti vantati da entrambe le società del Gruppo Enel nei confronti della banca.

Parallelamente, ABA ha avviato un procedimento volto a riconoscere in Lussemburgo la sentenza del Tribunale di Tirana. Il procedimento, a causa di alcuni rallentamenti di carattere procedurale, si trova ancora in una fase iniziale e nessun provvedimento giudiziario è stato ancora assunto.

Stati Uniti e Irlanda

Nel 2014 ABA aveva avviato due procedimenti di exequatur dinanzi ai tribunali dello Stato di New York e d'Irlanda volti a ottenere il riconoscimento della sentenza albanese in tali Paesi. Entrambi i procedimenti si sono conclusi favorevolmente per Enel ed Enelpower, rispettivamente, in data 23 febbraio e 26 febbraio 2018. Pertanto, non esistono procedimenti allo stato pendenti né in Irlanda, né nello Stato di New York.

Arbitrato Kino – Messico

In data 16 settembre 2020 è stata notificata a Kino Contractor SA de Cv (Kino Contractor), Kino Facilities Manager SA de Cv (Kino Facilities) ed Enel SpA (Enel) una domanda di arbitrato presentata da Parque Solar Don José SA de Cv, Villanueva Solar SA de Cv e Parque Solar Villanueva Tres SA de Cv (insieme, le "Società di Progetto"), nella quale le So-

cietà di Progetto lamentano la violazione (i) da parte di Kino Contractor di alcune previsioni dell'EPC Contract e (ii) da parte di Kino Facilities di alcune previsioni dell'Asset Management Agreement, entrambi contratti relativi ai progetti solari di proprietà delle tre società attrici.

Enel – la quale è garante delle obbligazioni assunte da Kino Contractor e Kino Facilities in forza dei predetti contratti – è stata altresì chiamata in arbitrato, ma senza che siano state avanzate – per il momento – nei suoi confronti specifiche domande.

Le Società di Progetto, nelle quali Enel Green Power SpA è azionista minoritario, sono controllate da CDPQ Infrae-

41. Princípi contabili di futura applicazione

Di seguito l'elenco dei princípi, modifiche ai princípi e alle interpretazioni la cui data di efficacia per la Società è successiva al 31 dicembre 2022.

  • "Amendments to IAS 1 Classification of Liabilities as Current or Non-current", emesso a gennaio 2020. Le modifiche interessano le previsioni dello IAS 1 relativamente alla presentazione delle passività. Più nel dettaglio, le modifiche chiariscono:
    • i criteri per classificare una passività come corrente o non corrente, specificando cosa si intende per diritto di una società a differire il regolamento e che tale diritto deve esistere alla fine dell'esercizio;
    • che la classificazione non è influenzata dalle intenzioni o aspettative del management su quando una società eserciterà il suo diritto di differire il regolamento di una passività;
    • che esiste un diritto di differire solo se la società soddisfa le condizioni specificate nel contratto di prestito alla fine dell'esercizio, anche se il creditore non verifica la conformità fino a una data successiva; e
    • che il regolamento si riferisce al trasferimento alla controparte di liquidità, strumenti rappresentativi di capitale, altri beni o servizi.

Le modifiche saranno applicabili, previa omologazione, a partire dagli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio gennaio 2024(21) o successivamente.

• "Amendments to IAS 1 - Non-current Liabilities with Covenants", emesso a ottobre 2022. Lo IAS 1 richiede di classificare il debito come non corrente solo nel caso in cui sia possibile evitare di saldare il debito nei 12 mesi successivi alla data di bilancio. Le modifiche al principio migliorano l'informativa da fornire quando la facoltà di differire il regolamento di una passività per almeno 12 mesi è subordinata al rispetto di covenant e specificano che la classificazione del debito come corrente o non structura Participación SA de Cv (controllata da Caisse de Dépôt et Placement du Québec) e CKD Infraestructura México SA de Cv. Dopo la domanda di arbitrato e la relativa risposta dei convenuti, le parti si sono scambiate ulteriori memorie introduttive, nell'ambito delle quali la pretesa economica delle controparti è stata aggiornata in circa 135 milioni di dollari statunitensi, mentre Kino Facilities non ha insistito nella propria domanda riconvenzionale. Nell'ottobre 2022 si è tenuta l'udienza e attualmente pende la fase conclusiva. L'emissione del lodo arbitrale è attesa per la metà del 2023.

corrente alla data di bilancio non è influenzata da covenant da rispettare successivamente alla data di bilancio. Le modifiche saranno applicabili, previa omologazione, a partire dagli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2024.

  • "Amendments to IAS 1 and IFRS Practice Statement 2 - Disclosure of Accounting Policies", emesso a febbraio 2021. Le modifiche hanno lo scopo di supportare le società nel decidere quali princípi contabili illustrare in bilancio. Le modifiche allo IAS 1 richiedono di fornire informazioni sui princípi contabili rilevanti, piuttosto che su quelli significativi. Una guida su come applicare il concetto di materialità all'informativa sui princípi contabili è fornita dalle modifiche all'IFRS Practice Statement 2. Le modifiche saranno applicabili a partire dagli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2023 o successivamente.
  • "Amendments to IAS 8 Definition of Accounting Estimates", emesso a febbraio 2021. Le modifiche hanno lo scopo di chiarire come distinguere tra cambiamenti nei princípi contabili e cambiamenti nelle stime contabili; la definizione di cambiamenti nelle stime contabili è sostituita con la definizione di stime contabili intese come "importi monetari che in bilancio sono soggetti a incertezza nella misurazione". Le modifiche saranno applicabili a partire dagli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2023 o successivamente.
  • "Amendments to IAS 12 Income Taxes: Deferred Tax related to Assets and Liabilities arising from a Single Transaction", emesso a maggio 2021. Le modifiche richiedono alle società di rilevare la fiscalità differita sulle transazioni che, alla rilevazione iniziale, danno origine a differenze temporanee imponibili e deducibili di uguale ammontare. Le modifiche saranno applicabili a partire dagli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2023 o successivamente.
  • "Amendments to IFRS 10 and IAS 28 Sale or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or

(21) A luglio 2020 è stato emesso un emendamento per posticipare la data di entrata in vigore, prima prevista per il 1° gennaio 2023, al 1° gennaio 2024.

Joint Venture", emesso a settembre 2014. Le modifiche chiariscono il trattamento contabile di vendite o conferimenti di attività tra un investitore e le sue collegate o joint venture. Le modifiche confermano che il trattamento contabile varia a seconda che le attività vendute o conferite a una società collegata o joint venture costituiscano un "business" (come definito dall'IFRS 3). Lo IASB ha rinviato indefinitamente la data di prima applicazione delle modifiche in oggetto.

  • "IFRS 17 Insurance Contracts", emesso a maggio 2017. Il principio sarà applicabile a partire dagli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2023 o successivamente.
  • "Amendments to IFRS 16 Lease Liability in a Sale and Leaseback", emesso a settembre 2022. Le modifiche richiedono al venditore-locatario di valutare l'attività per il diritto d'uso derivante da un'operazione di vendita e retrolocazione in proporzione al valore contabile precedente dell'attività oggetto dell'accordo e in linea con il diritto d'uso mantenuto; di conseguenza, al venditore-locatario sarà concesso di rilevare solo l'importo dell'eventuale plusvalenza o minusvalenza relativa ai diritti trasferiti all'acquirente-locatore.

Le modifiche non prescrivono specifici requisiti di valu-

tazione per le passività derivanti da una retrolocazione; tuttavia, includono esempi che illustrano la misurazione iniziale e successiva della passività includendo pagamenti variabili che non dipendono da un indice o da un tasso. Tale rappresentazione costituisce una deviazione dal modello generale di contabilizzazione previsto dall'I-FRS 16, in cui i pagamenti variabili, che non dipendono da un indice o da un tasso, sono rilevati a Conto economico nel periodo in cui si verifica l'evento o la condizione che determina tali pagamenti. A tal riguardo, il venditore-locatario dovrà sviluppare e applicare una policy contabile per determinare i pagamenti del leasing in modo tale che qualsiasi importo dell'utile o della perdita relativo al diritto d'uso trattenuto non venga riconosciuto.

Le modifiche saranno applicabili, previa omologazione, dagli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2024; è prevista l'applicazione retrospettica, in conformità allo "IAS 8 - Accounting Policies, Changes in Accounting Estimates and Errors", per le vendite e le operazioni di retrolocazione stipulate dopo la data di applicazione iniziale dell'IFRS 16.

La Società sta valutando i potenziali effetti derivanti dalla futura applicazione delle nuove disposizioni.

42. Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio

Enel colloca nuovi prestiti obbligazionari ibridi perpetui da 1,75 miliardi di euro per rifinanziare alcuni dei suoi bond ibridi in circolazione

In data 9 gennaio 2023 Enel SpA ha lanciato con successo sul mercato europeo l'emissione di prestiti obbligazionari non convertibili, subordinati ibridi perpetui con denominazione in euro, destinati a investitori istituzionali, per un ammontare complessivo pari a 1,75 miliardi di euro (i "Nuovi Titoli").

L'emissione è effettuata in esecuzione della delibera del 14 dicembre 2022 del Consiglio di Amministrazione della Società, il quale ha autorizzato l'emissione da parte di Enel, entro il 31 dicembre 2023, di uno o più prestiti obbligazionari non convertibili, sotto forma di titoli subordinati ibridi, anche di natura perpetua, per un importo massimo complessivo pari al controvalore di 2 miliardi di euro.

La nuova emissione è strutturata nelle seguenti due serie:

  • prestito obbligazionario da 1.000 milioni di euro non convertibile subordinato ibrido perpetuo, senza scadenza fissa, esigibile solo in caso di scioglimento o liquidazione della Società, come specificato nei relativi termini e condizioni;
  • prestito obbligazionario da 750 milioni di euro non convertibile subordinato ibrido perpetuo, senza scadenza

fissa, esigibile solo in caso di scioglimento o liquidazione della Società, come specificato nei relativi termini e condizioni.

I Nuovi Titoli saranno quotati sul mercato regolamentato della Borsa irlandese (Euronext Dublin). Si prevede, inoltre, che agli stessi venga assegnato da parte delle agenzie un rating di Baa3/BBB-/BBB- (Moody's/S&P's/Fitch) e un equity content pari al 50%.

Nello stesso giorno è stato inoltre annunciato il lancio di offerte volontarie volte a riacquistare per cassa, e successivamente cancellare, per un totale complessivo nominale pari all'importo raccolto con i Nuovi Titoli, le due seguenti serie di prestiti obbligazionari ibridi in circolazione:

  • i. tutto o parte del prestito obbligazionario ibrido perpetuo da 750 milioni di euro equity-accounted con prima call date ad agosto 2023 e cedola del 2,500%;
  • ii. il prestito obbligazionario ibrido da 1.250 milioni di dollari statunitensi con scadenza a settembre 2073, call date a settembre 2023 e cedola dell'8,750%.

L'operazione complessiva è finalizzata a rifinanziare le due obbligazioni ibride sopra citate ed è in linea con la strategia finanziaria di Enel delineata nel Piano Strategico 2023- 2025, che riafferma l'impegno del Gruppo a mantenere le obbligazioni ibride quale componente permanente della propria struttura del capitale.

Risultati della tender offer sul prestito obbligazionario ibrido perpetuo denominato in euro e il venir meno del Capped Maximum Amount per la concomitante tender offer sul bond ibrido denominato in dollari statunitensi

Con la conclusione dell'offerta volontaria lanciata il 9 gennaio 2023, Enel ha comunicato, in data 18 gennaio 2023, che procederà a riacquistare per cassa il proprio prestito obbligazionario ibrido perpetuo in circolazione denominato in euro per un importo nominale complessivo pari a 699.970.000,00 euro.

Il regolamento dell'operazione di riacquisto è avvenuto il 20 gennaio 2023.

Successivamente, avendo raggiunto le condizioni previste dalla clausola di "clean up call", che prevedeva al superamento dell'80% di adesione alla tender offer la possibilità di riacquistare la restante parte del prestito obbligazionario, con data 27 febbraio 2023 è avvenuta la regolazione per 50.049.000,00 euro, rimborsando completamente il prestito obbligazionario.

A seguito delle adesioni pervenute entro la Early Tender Deadline del 23 gennaio 2023, e in conseguenza del venir meno dell'ammontare massimo di accettazione ("Capped Maximum Amount") sul prestito obbligazionario in dollari statunitensi, come annunciato il 18 gennaio 2023, Enel ha accettato il riacquisto di tutte le offerte validamente pervenute in relazione al prestito obbligazionario in dollari statunitensi per un importo nominale complessivo di 411.060.000 dollari statunitensi, con data di regolamento il 26 gennaio 2023.

In data 10 febbraio 2023 è avvenuta un'ulteriore regolazione pari a 5.090.278,00 euro.

43. Compensi alla Società di revisione ai sensi dell'art. 149 duodecies del "Regolamento Emittenti CONSOB"

I corrispettivi di competenza dell'esercizio 2022 riconosciuti da Enel SpA e dalle sue controllate al 31 dicembre 2022 alla Società di revisione e alle entità appartenenti al suo network, a fronte di prestazioni di servizi, sono riepilogati nella tabella che segue, redatta secondo quanto indicato dall'art. 149 duodecies del "Regolamento Emittenti CONSOB".

Tipologia di servizi Soggetto che ha erogato il servizio Compensi (milioni di euro)
Enel SpA
di cui:
Revisione contabile - KPMG SpA 0,5
- entità della rete KPMG -
di cui:
Servizi di attestazione - KPMG SpA 2,1
- entità della rete KMPG -
di cui:
Altri servizi - KPMG SpA -
- entità della rete KPMG -
Totale 2,6
Società controllate da Enel SpA
di cui:
Revisione contabile - KPMG SpA 4,3
- entità della rete KPMG 7,9
di cui:
Servizi di attestazione - KPMG SpA 1,3
- entità della rete KPMG 1,1
di cui:
Altri servizi - KPMG SpA 0,1
- entità della rete KPMG -
Totale 14,7
TOTALE 17,3

Attestazione dell'Amministratore Delegato e del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari relativa al Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022, ai sensi dell'art. 154-bis, comma 5, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 e dell'art. 81-ter del Regolamento CONSOB 14 maggio 1999, n. 11971

  1. I sottoscritti Francesco Starace e Alberto De Paoli, nella qualità rispettivamente di Amministratore Delegato e di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Enel SpA attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154 bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

a. l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e

b. l'effettiva applicazione

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio di esercizio di Enel SpA nel corso del periodo compreso tra il 1° gennaio 2022 e il 31 dicembre 2022.

    1. Al riguardo si segnala che:
    2. a. l'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio di esercizio di Enel SpA è stata verificata mediante la valutazione del sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria. Tale valutazione è stata effettuata prendendo a riferimento i criteri stabiliti nel modello "Internal Controls – Integrated Framework" emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission ("COSO");
    3. b. dalla valutazione del sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria non sono emersi aspetti di rilievo.
    1. Si attesta inoltre che il Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022:
    2. a. è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
    3. b. corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
    4. c. è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente.
    1. Si attesta infine che la relazione sulla gestione, che correda il Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022, comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui è esposto.

Roma, 16 marzo 2023

Francesco Starace

Amministratore Delegato di Enel SpA

Francesc o Starace Firmato digitalmente da Francesco Starace Data: 2023.03.16 08:57:30 +01'00'

Alberto De Paoli

Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Enel SpA

3 Bilancio di esercizio 2 Corporate governance Relazione sulla gestione 4 Relazioni

Relazioni

Relazione del Collegio Sindacale all'Assemblea degli azionisti di Enel SpA (ai sensi dell'art. 153 del decreto legislativo n. 58/1998)

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Relazione della Società di revisione

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Convocazione dell'Assemblea ordinaria

L'Assemblea degli azionisti è convocata, in sede ordinaria, per il giorno 10 maggio 2023, in unica convocazione, alle ore 14:00, in Roma, presso l'Auditorium - Parco della Musica in via Pietro de Coubertin n. 30, per discutere e deliberare sul seguente

ORDINE DEL GIORNO

  • 1. Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2022. Relazioni del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale e della Società di revisione. Deliberazioni relative. Presentazione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2022 e della Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario relativa all'esercizio 2022.
  • 2. Destinazione dell'utile di esercizio.
  • 3. Autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie, previa revoca dell'autorizzazione conferita dall'Assemblea ordinaria del 19 maggio 2022. Deliberazioni inerenti e conseguenti.
  • 4. Determinazione del numero dei componenti il Consiglio di Amministrazione.
  • 5. Determinazione della durata in carica del Consiglio di Amministrazione.
  • 6. Nomina dei componenti il Consiglio di Amministrazione.
  • 7. Nomina del Presidente del Consiglio di Amministrazione.
  • 8. Determinazione del compenso dei componenti il Consiglio di Amministrazione.
  • 9. Piano 2023 di incentivazione di lungo termine destinato al management di Enel SpA e/o di società da questa controllate ai sensi dell'art. 2359 del codice civile.
  • 10. Relazione sulla politica di remunerazione e sui compensi corrisposti:
    • 10.1 Prima sezione: relazione sulla politica di remunerazione per il 2023 (deliberazione vincolante);
    • 10.2 Seconda sezione: relazione sui compensi corrisposti nel 2022 (deliberazione non vincolante).

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione Michele Crisostomo

Proposta di destinazione dell'utile dell'esercizio

Signori azionisti,

si ricorda che la politica dei dividendi contemplata dal Piano Strategico 2022-2024 (illustrato alla comunità finanziaria nel mese di novembre 2021) prevede, con specifico riferimento ai risultati dell'esercizio 2022, la corresponsione agli azionisti di un dividendo fisso – pari a complessivi 0,40 euro per azione – da corrispondere in due tranche, con pagamento programmato nei mesi di gennaio, a titolo di acconto, e di luglio, a titolo di saldo.

Alla luce di quanto precede, il Consiglio di Amministrazione, nella seduta del 3 novembre 2022, ha deliberato, ai sensi dell'art. 2433 bis del codice civile e dell'art. 26.3 dello Statuto sociale, la distribuzione di un acconto sul dividendo dell'esercizio 2022 pari a 0,20 euro per azione, che è stato posto in pagamento, al lordo delle eventuali ritenute di legge, a decorrere dal 25 gennaio 2023. A tale acconto sul dividendo non hanno concorso le n. 7.153.795 azioni proprie in portafoglio alla "record date" del 24 gennaio 2023. In concreto, quindi, l'acconto sul dividendo dell'esercizio 2022 effettivamente distribuito agli azionisti è ammontato a 2.031.905.230,20 euro, mentre un importo di 1.430.759,00 euro è stato destinato alla riserva "utili accumulati" a fronte delle azioni proprie risultate in portafoglio alla "record date" sopra indicata.

Tenuto conto che l'utile netto civilistico di Enel SpA relativo all'esercizio 2022 ammonta a circa 7.157 milioni di euro e considerato l'acconto sul dividendo già distribuito, il Consiglio di Amministrazione Vi propone la distribuzione di un saldo dividendo pari a 0,20 euro per azione (per un importo complessivo massimo pari a circa 2.033 milioni di euro, secondo quanto appresso indicato), da mettere in pagamento nel mese di luglio 2023.

Si segnala inoltre che, a partire dall'esercizio 2020, il Consiglio di Amministrazione ha autorizzato l'emissione di prestiti obbligazionari non convertibili subordinati ibridi con durata cosiddetta "perpetua". Questi ultimi, ai sensi dei princípi contabili internazionali IAS/IFRS, sono rappresentati contabilmente tra gli strumenti di capitale e i relativi interessi devono essere contabilizzati a rettifica del patrimonio netto nel momento stesso in cui sorge l'obbligazione di pagamento. A tale riguardo, nel corso dell'esercizio 2022 Enel SpA ha posto in pagamento, a favore dei possessori dei suddetti prestiti obbligazionari, un importo complessivo pari a circa 123,4 milioni di euro.

Tutto ciò premesso, e considerato che la riserva legale già ammonta alla misura massima pari a un quinto del capitale sociale (secondo quanto previsto dall'art. 2430, comma 1, del codice civile), sottoponiamo alla Vostra approvazione il seguente

Ordine del giorno

L'Assemblea di Enel SpA, esaminata la relazione illustrativa del Consiglio di Amministrazione,

delibera

  • 1. di destinare come segue l'utile netto dell'esercizio 2022 di Enel SpA, pari a 7.157.365.948,95 euro:
    • alla distribuzione in favore degli azionisti:
      • 0,20 euro per ognuna delle 10.159.526.151 azioni ordinarie risultate in circolazione alla data di "stacco cedola" (tenuto conto delle 7.153.795 azioni proprie risultate in portafoglio alla "record date" indicata nel presente punto elenco), a copertura dell'acconto sul dividendo messo in pagamento a decorrere dal 25 gennaio 2023, previo stacco in data 23 gennaio 2023 della cedola n. 37 e "record date" (ossia, data di legittimazione al pagamento del dividendo stesso, ai sensi dell'art. 83 terdecies del decreto legislativo 24 febbraio 1998 n. 58 e dell'art. 2.6.6, comma 2, del Regolamento dei Mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana SpA) coincidente con il 24 gennaio 2023, per un importo complessivo pari a 2.031.905.230,20 euro;
      • 0,20 euro per ognuna delle 10.166.679.946 azioni ordinarie che risulteranno in circolazione alla data di "stacco cedola" del 24 luglio 2023 (al netto delle azioni proprie che risulteranno in portafoglio alla "record date" indicata nel punto 2 della presente delibera), a titolo di saldo del dividendo, per un importo complessivo massimo pari a 2.033.335.989,20 euro;
    • alla riserva denominata "utili accumulati", a copertura degli importi corrisposti nel corso del 2022, alla scadenza delle rispettive cedole, ai possessori dei prestiti obbligazionari non convertibili subordinati ibridi con durata cosiddetta "perpetua" emessi da Enel SpA, un importo complessivo pari a 123.434.990,29 euro;

  • alla medesima riserva denominata "utili accumulati" la parte residua dell'utile stesso, per un importo complessivo minimo di 2.968.689.739,26 euro, che potrà incrementarsi in relazione al saldo del dividendo non distribuito a fronte delle azioni proprie che risulteranno in portafoglio alla "record date" indicata nel punto 2 della presente delibera;
  • 2. di porre in pagamento, al lordo delle eventuali ritenute di legge, il saldo del dividendo di 0,20 euro per azione ordinaria al netto delle azioni proprie che risulteranno in portafoglio alla "record date" appresso indicata – a decorrere dal 26 luglio 2023, con "data stacco" della cedola n. 38 coincidente con il 24 luglio 2023 e "record date" (ossia, data di legittimazione al pagamento del dividendo stesso, ai sensi dell'art. 83 terdecies del decreto legislativo 24 febbraio 1998 n. 58 e dell'art. 2.6.6, comma 2, del Regolamento dei Mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana SpA) coincidente con il 25 luglio 2023.

Concept design e realizzazione Gpt Group

Revisione testi postScriptum di Paola Urbani

Pubblicazione fuori commercio

A cura di Comunicazione Enel

Enel Società per azioni Sede legale 00198 Roma Viale Regina Margherita, 137 Capitale sociale Euro 10.166.679.946 i.v. Registro Imprese di Roma, Codice Fiscale 00811720580 R.E.A. 756032 Partita IVA 15844561009

© Enel SpA 00198 Roma, Viale Regina Margherita, 137

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