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Poste Italiane

Management Reports Apr 17, 2023

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Management Reports

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RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE 2022

Gruppo Poste Italiane Relazione sulla gestione al 31 dicembre 2022

Relazione Finanziaria Annuale 2022

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RELAZIONE SULLA GESTIONE AL 31 DICEMBRE 2022

Gruppo Poste Italiane Relazione sulla gestione al 31 dicembre 2022

Relazione Finanziaria Annuale 2022

INDICE

RELAZIONE SULLA GESTIONE AL 31 DICEMBRE 2022

1.INTRODUZIONE
3
LETTERA DEL PRESIDENTE E DELL'AMMINISTRATORE DELEGATO 3
PRESENTAZIONE DEL BILANCIO INTEGRATO 5
2. HIGHLIGHTS8
2.1 OUTCOME 2022 DEL PROCESSO DI CREAZIONE DI VALORE IN POSTE ITALIANE 8
2.2 GLI IMPATTI GENERATI DA POSTE ITALIANE 11
2.3 CREARE VALORE CONDIVISO PER IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI SDGS 16
3. EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE
18
4. MODELLO DI BUSINESS
20
4.1 AZIONARIATO E STRUTTURA ORGANIZZATIVA DI POSTE ITALIANE 20
4.2 IL MODELLO DI BUSINESS DI POSTE ITALIANE 24
4.3 ASSETTO SOCIETARIO DEL GRUPPO 32
4.4 OMNICANALITA' E SETTORI DI ATTIVITÀ 40
5.STRATEGIA
86
5.1 L'INTEGRAZIONE DELLA SOSTENIBILITÀ NELLA STRATEGIA DI POSTE ITALIANE 86
5.2 LA STRATEGIA DI SOSTENIBILITÀ DI POSTE ITALIANE 88
5.3 IL PERCORSO DI SOSTENIBILITÀ DI POSTE ITALIANE 104
6. RISCHI E OPPORTUNITÀ
110
6.1 LA CORPORATE GOVERNANCE DI POSTE ITALIANE 111
6.2 IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E GESTIONE DEI RISCHI INTEGRATO DI POSTE ITALIANE 114
6.3 RISCHI ASSOCIATI AI TEMI MATERIALI E MODALITÀ DI GESTIONE 121
6.4 L'IMPEGNO DI POSTE ITALIANE NELLA GESTIONE DEI RISCHI LEGATI AI DIRITTI UMANI 127
6.5 LA GESTIONE DEI RISCHI E DELLE OPPORTUNITÀ LEGATE AL CAMBIAMENTO CLIMATICO 133
6.6 LA GESTIONE DEI RISCHI EMERGENTI E DELLE OPPORTUNITÀ CORRELATE 141
7. CREAZIONE DI VALORE156
7.1 ANDAMENTO DEL TITOLO DI POSTE ITALIANE 156
7.2 IMPATTI DERIVANTI DAL CONFLITTO RUSSO-UCRAINO 158
7.3 ANDAMENTO ECONOMICO DEL GRUPPO 160
7.4 DIGITALE E RETI TERZE NELLA STRATEGIA OMNICANALE DEL GRUPPO 194
7.5 CAPITAL MANAGEMENT FRAMEWORK DEL GRUPPO 196
7.6 ANDAMENTO PATRIMONIALE E FINANZIARIO DEL GRUPPO 199
7.7 ANDAMENTO DI POSTE ITALIANE S.P.A. E RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL PATRIMONIO
BANCOPOSTA 207
7.8 IL VALORE ESG 221
7.9 INTEGRITÀ E TRASPARENZA 221
7.10 VALORIZZAZIONE DELLE PERSONE 242
7.11 DIVERSITÀ E INCLUSIONE 284
7.12 VALORE AL TERRITORIO 301
7.13 TRANSIZIONE GREEN 322
7.14 CUSTOMER EXPERIENCE 342
7.15 INNOVAZIONE 357

7.16 FINANZA SOSTENIBILE 377
7.17 TAVOLE DEGLI INDICATORI 391
8. PROPOSTE DELIBERATIVE E ALTRE INFORMAZIONI
440
8.1 PROPOSTE DELIBERATIVE 440
8.2 ALTRE INFORMAZIONI 441
9. DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO 456
9.1 PRINCIPI E CRITERI DI REPORTING 456
9.2 IL REGOLAMENTO SULLA TASSONOMIA EUROPEA 459
9.3 INDICE DEI CONTENUTI GRI-STANDARDS 475
10. GLOSSARIO
499

I BILANCI DI POSTE ITALIANE AL 31 DICEMBRE 2022

RELAZIONI E ATTESTAZONI………………………………………………951

814
14. RENDICONTO SEPARATO DEL PATRIMONIO BANCOPOSTA AL 31 DICEMBRE 2022
13. ULTERIORI INFORMAZIONI

790
12. EVENTI DI RILIEVO SUCCESSIVI ALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO
788
11. EVENTI O OPERAZIONI "ATIPICHE E/O INUSUALI"
788
10. EVENTI O OPERAZIONI "SIGNIFICATIVE NON RICORRENTI"

788
9. PROCEDIMENTI IN CORSO E PRINCIPALI RAPPORTI CON LE AUTORITA'
780
8. OPERAZIONI DI COPERTURA

774
7. FAIR VALUE DEGLI STRUMENTI FINANZIARI
766
6. ANALISI E PRESIDIO DEI RISCHI

724
5. POSTE ITALIANE SPA BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2022

646
4.
GRUPPO POSTE ITALIANE BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2022
562
3. EVENTI DI RILIEVO INTERCORSI NELL'ESERCIZIO

558
APPLICATI
511
2. MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DEI BILANCI, METODOLOGIE E PRINCIPI CONTABILI
1. PREMESSA

510

1.INTRODUZIONE

LETTERA DEL PRESIDENTE E DELL'AMMINISTRATORE DELEGATO

Cari Azionisti,

con grande soddisfazione Vi presentiamo, a nome dell'intero Consiglio di Amministrazione, che ringraziamo per l'impegno profuso, il quinto Bilancio Integrato del Gruppo Poste Italiane.

Il 2022 è stato un anno impegnativo, trascorso nella piena volontà di ripresa dalla crisi sanitaria da Covid-19 e nella consapevolezza di operare, oggi e nel prossimo futuro, in un contesto sempre più mutevole e imprevedibile. Il conflitto russo-ucraino e la conseguente crisi umanitaria e di approvvigionamento di fonti energetiche, hanno messo a dura prova la resilienza dell'economia e della comunità in cui viviamo. Questo evento drammatico di forte discontinuità negli equilibri geopolitici a livello globale, che ha segnato i primi mesi dello scorso anno e i cui effetti, tuttavia perdurano, riporta l'attenzione sulla necessità per le imprese di orientare le proprie strategie di business verso un percorso di transizione ad un'economia più sostenibile, che ponga al centro le esigenze delle comunità e dei territori in cui operano. Inoltre, il perdurare della pandemia per il terzo anno consecutivo, sebbene abbia rappresentato un'opportunità di cambiamento ed abbia accelerato processi cruciali per lo sviluppo del Paese come quello della transizione digitale, rischia tuttavia di aggravare in un contesto più ampio le disuguaglianze, erodendo la coesione sociale e aumentando la forbice sociale. Infatti, tale rischio, secondo il rapporto Global Risk Report 2023 del World Economic Forum, è al settimo posto a livello mondiale tra quelli più gravosi dei prossimi dieci anni, insieme al cambiamento climatico, alla perdita di biodiversità, alla migrazione involontaria su larga scala e all'esaurimento delle risorse naturali disponibili.

Per affrontare le molteplici sfide che derivano dal contesto attuale siamo fermamente convinti della validità del nostro modello di business sostenibile nel medio-lungo termine, a fronte di una strategia solida e basata su obiettivi misurabili che tengano conto delle istanze di tutti gli stakeholder, nell' impegno di mantenere un rapporto di dialogo costante. Gli aspetti relativi all'innovazione e alla sostenibilità sono al centro di tutte le strategie del Gruppo sin dal 2020, ma nel 2022 sono stati ulteriormente rafforzati e integrati negli obiettivi sfidanti contenuti nel Piano Strategico. Grazie alle numerose iniziative e progettualità in coerenza con una visione integrata, possiamo affermare che il Gruppo è solido e sostenibile, capace di dare le risposte più innovative per cogliere le migliori opportunità anche in un contesto altamente sfidante e mutevole.

Poste Italiane mira a sostenere lo sviluppo sostenibile del Paese e a rappresentare una guida per la crescita responsabile e l'evoluzione digitale attraverso la definizione e il raggiungimento di obiettivi finanziari, operativi e di sostenibilità – intesa nella sua accezione più ampia. Relativamente alla sostenibilità ambientale, negli ultimi anni abbiamo riscontrato una crescente rilevanza di queste tematiche sia a livello globale, con la grande risonanza della COP 26 e con il successo storico dell'istituzione del fondo Loss & Damage durante la COP 27, sia a livello europeo, con le pubblicazioni relative alla Tassonomia ambientale. A livello nazionale, invece, i consistenti stanziamenti previsti dal PNRR per la transizione verde del Paese confermano la necessità di implementare processi sempre più incentrati su economia circolare, mobilità sostenibile, efficienza energetica degli edifici e monitoraggio dell'inquinamento, al fine di migliorare la sostenibilità del sistema economico per il raggiungimento di una società a impatto ambientale zero. A tal proposito, per recepire le richieste delle istituzioni e dei nostri stakeholder abbiamo continuato a portare avanti numerose attività di contrasto al cambiamento climatico. Gli ambiziosi impegni assunti da Poste Italiane sono finalizzati al raggiungimento della carbon neutrality entro il 2030, in largo anticipo rispetto alla tempistica definita dall'Unione Europea, e al contempo rispecchiano l'innovativa filosofia green adottata dal Gruppo che pervade tutti i nostri servizi, processi e prodotti. L'approccio olistico si riflette, altresì, in un maggior

coinvolgimento dei clienti attraverso un programma di compensazione di emissioni di CO2, la "Green Challenge", che premia i loro "green behaviours", ovvero tutti quei comportamenti virtuosi benefici per l'ambiente.

Dal punto di vista sociale, nel 2022 Poste Italiane ha dimostrato nuovamente di essere vicina alle persone e ai territori fornendo un rilevante contributo al Paese. Infatti, il Gruppo, in continuità con il 2021, ha messo a disposizione dei cittadini i propri canali per le richieste di prenotazione della quarta dose di vaccino anti Covid, dando loro la possibilità di prenotarsi con diverse modalità. Inoltre, l'impegno di Poste Italiane per accompagnare la ripresa del Paese è ulteriormente testimoniato dal Progetto Polis, un programma di inclusione sociale che ha l'obiettivo di contrastare lo spopolamento dei piccoli centri e di contribuire al loro sviluppo socio-economico, alimentando l'interazione con i territori e le sinergie con le istituzioni locali.

Poste Italiane ha saputo, ancora una volta, monitorare i cambiamenti di un mercato sempre più impegnativo, identificando le sfide del futuro attraverso l'adozione di una prospettiva di lungo periodo per il raggiungimento del vantaggio competitivo. Ne è una dimostrazione il recente ingresso del Gruppo nel mercato dell'energia, che conferma l'Azienda quale punto di riferimento per soddisfare i bisogni delle famiglie italiane, non più soltanto relativi a risparmio, investimento, finanziamento, telefonia fissa, mobile e fibra, ma anche legati a luce e gas. L'evoluzione delle nostre attività e il nostro percorso di crescita sono da sempre orientati ai nostri clienti, i quali possono contare sulla presenza capillare della nostra organizzazione che vanta una rete fisica di circa 13.000 Uffici Postali, oltre ad un'ampia infrastruttura digitale in grado di servire l'intera popolazione nazionale. Ed è proprio per anticipare le esigenze economiche e sociali dei cittadini, soprattutto in un momento delicato come quello dettato dall'attuale crisi energetica, che Poste Italiane investe sulle proprie competenze a 360°, con particolare riguardo allo sviluppo e al miglioramento continuo della propria offerta di prodotti e servizi.

Il Gruppo Poste Italiane ricopre un ruolo centrale per l'economia del Paese, che con un fatturato di circa 11,9 miliardi di euro ed il più alto numero di dipendenti tra le aziende italiane si conferma anche nel 2022 come il primo datore di lavoro e la più grande azienda del settore logistico in Italia, con una forte leadership anche nei settori finanziario, assicurativo e dei servizi di pagamento. Il recente ingresso del Gruppo nel settore energetico rafforza ancora di più la nostra presenza nel territorio e la capacità di soddisfare i bisogni dei cittadini anche in un contesto di crisi.

Traguardi come questi sono sicuramente frutto della validità del percorso intrapreso verso la creazione di valore condiviso, nell'ottica di raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) così come definiti dalle Nazioni Unite. Il modello di business adottato da Poste Italiane è in continua evoluzione e si adatta alle esigenze dettate dal contesto economico e sociale e alle istanze degli stakeholder aziendali, pur mantenendo fermi nel tempo i propri valori e principi.

In particolare, la Strategia di Sostenibilità di Poste Italiane è costituita dal Piano Strategico, che contiene target e obiettivi di sostenibilità allineati ai più alti obiettivi a livello nazionale, europeo e mondiale, e da un corpus normativo aziendale comprensivo di tutte le Politiche di Sostenibilità che regolano gli aspetti non finanziari del Gruppo, i suoi principi e i valori aziendali.

Sebbene nel 2022 abbiamo potuto sperimentare una condizione di effettivo ritorno alle abitudini venute meno a causa della pandemia da Covid-19, si è rafforzata la volontà di stabilire un approccio di business sempre più resiliente. L'integrazione dei fattori sociali, ambientali e di governance nel nostro modello di business – che ci hanno permesso di superare un periodo di destabilizzazione improvvisa – è stata e continuerà ad essere la chiave per una valutazione dei rischi più ampia, che permetta al Gruppo di ragionare in ottica di lungo termine.

Dato il contesto storico in cui operiamo, e in qualità di prima Azienda del comparto logistico in Italia, il rapporto con i nostri stakeholder assume un valore sempre più centrale, e promuovere il dialogo con essi ci consente di mantenere un solido rapporto di fiducia, basato su valori condivisi come la trasparenza e l'inclusione, che sono alla

base del nostro percorso di crescita verso un futuro sostenibile. A tal proposito, anche quest'anno il Forum Multistakeholder ha rappresentato una fondamentale opportunità di confronto e di ascolto degli stakeholder, nella piena condivisione degli obiettivi chiave della Strategia di Sostenibilità del Gruppo, basata su otto pilastri: Integrità e trasparenza, Valorizzazione delle persone, Diversità e inclusione, Valore al territorio, Transizione green, Customer experience, Innovazione e Finanza sostenibile. L'evento, giunto alla sua sesta edizione, si è tenuto in diretta streaming e ha visto la partecipazione di oltre 1.000 persone insieme alle quali si è proceduto alla valutazione della significatività degli impatti di sostenibilità legati alla nostra attività e alla definizione dei temi materiali per Poste Italiane, in linea con le evoluzioni normative degli standard GRI e della CSRD.

I molteplici riconoscimenti ottenuti, a livello nazionale e internazionale, dalle più prestigiose agenzie di rating confermano l'efficacia e la lungimiranza delle strategie sostenibili intraprese dal Gruppo in questi anni. In continuità con il 2021, nel 2022 Poste Italiane ha confermato la sua presenza nel Dow Jones Sustainability World Index, un autorevole indice di sostenibilità che include le società ritenute migliori nella gestione sostenibile del proprio business, e in particolare nel più selettivo segmento Europe. In aggiunta, il Gruppo non solo è stato riconfermato leader nella lotta al cambiamento climatico da CDP (ex Carbon Disclosure Project), collocandosi per il terzo anno consecutivo nella fascia "Leadership" della classifica internazionale con un rating A-, ma è anche stato classificato da Sustainalytics come top ESG performer su un panel che conta oltre 15.000 aziende valutate a livello globale, ottenendo un ESG Risk Rating pari a 12,7 (Low Risk). A questi prestigiosi riconoscimenti seguono ulteriori conferme in indici altrettanto importanti, come Bloomberg Gender-Equality Index (GEI), FTSE4GOOD, MIB ESG e Euronext Vigeo-Eiris World 120. Relativamente a quest'ultimo, siamo fieri di poter comunicare che l'Azienda si è classificata nuovamente al primo posto tra quasi 5.000 imprese valutate in base alle performance di sostenibilità. Inoltre, il Gruppo, oltre ad essere stato incluso anche quest'anno nell'edizione 2023 del Sustainability Yearbook di S&P Global rientrando nella fascia di valutazione Top 5% S&P Global ESG Score 2022, ha anche conquistato la valutazione "AA" da parte di MSCI, per i grandi progressi compiuti con riferimento alla sfera sociale, migliorando la propria performance di sostenibilità aziendale e di leadership nel settore.

I risultati raggiunti nel 2022, perseguiti con grande determinazione grazie alle nostre persone, oltre a renderci particolarmente soddisfatti del percorso intrapreso, rafforzano la nostra reputazione poiché evidenziano l'impegno concreto di Poste Italiane nella creazione di valore condiviso. Siamo consapevoli, inoltre, che è possibile affrontare le nuove sfide di sviluppo sostenibile solo attraverso un ascolto e dialogo costante rispetto alle esigenze dei nostri stakeholder e il perseguimento di obiettivi comuni.

PRESENTAZIONE DEL BILANCIO INTEGRATO

Il Bilancio Integrato del Gruppo Poste Italiane giunge quest'anno alla sua quinta edizione ed ha l'obiettivo di illustrare come la sostenibilità sia sempre più integrata nel modello di business e nelle strategie aziendali, fornendo una rappresentazione chiara ed esaustiva delle performance finanziarie, ambientali, sociali e di governance dell'Azienda.

Il Bilancio Integrato permette a Poste Italiane di rappresentare efficacemente l'interrelazione tra gli elementi di carattere finanziario e di sostenibilità che concorrono alla definizione del modello di business e della strategia di Gruppo, come contesto esterno, strategia, modello di business e forme di capitale finanziario e non finanziario. Il documento si pone come uno strumento utile agli stakeholder per comprendere in maniera completa quali sono i processi messi in atto dal Gruppo per supportare la crescita del Paese e creare valore condiviso, descrivendo i traguardi raggiunti ed offrendo al contempo una panoramica su ambizioni e obiettivi di breve, medio e lungo termine.

Gli impatti generati dal Gruppo a livello sociale e ambientale pongono il percorso di integrazione della sostenibilità nel modello di business al centro del processo di creazione di valore per l'Azienda e per tutti i suoi stakeholder, con l'obiettivo di contribuire al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite. Il percorso intrapreso dal Gruppo è sostenuto da determinate scelte strategiche e di investimento nelle principali forme di capitale, quali finanziario, umano, fisico-strutturale, intellettuale, sociale-relazionale e naturale, ovvero asset da

cui dipende il successo sostenibile dell'Azienda ma che dall'altro lato sono impattati dalle attività dell'impresa stessa. Per questo motivo, in continuità con gli anni precedenti, il documento presenta al suo interno una rappresentazione della correlazione tra le performance aziendali e i capitali sopraelencati, e per ognuno di essi vengono illustrati i risultati raggiunti nel Capitolo 2 "Highlights".

Poste Italiane, attraverso numerose progettualità in ambito ESG, ha l'obiettivo di guidare il percorso di sostenibilità del Paese, costruire una società inclusiva e offrire un futuro più verde. Attraverso il presente documento, il Gruppo mira a rappresentare la propria strategia green, volta a proseguire il percorso di ingresso nel mercato dell'energia, accelerando il processo di transizione energetica del business. Oltre alla proposizione di prodotti e offerte sostenibili, l'ingresso nel mercato energetico consente a Poste Italiane di avere un'ulteriore spinta nell'ingaggiare i Clienti e guidarli verso comportamenti consapevoli verso l'ambiente.

In continuità con la redazione del precedente Bilancio Integrato e coerentemente alle richieste normative, il Bilancio Integrato 2022 contiene la sezione dedicata alla Tassonomia ambientale europea, presente all'interno del Capitolo 9 "Dichiarazione Consolidata di carattere non Finanziario". A tale scopo, il Gruppo ha intrapreso un'attenta analisi delle proprie attività e del quadro normativo emanato dalle istituzioni europee ed ha elaborato uno specifico approccio metodologico finalizzato a fornire una disclosure adeguata. In linea con il Regolamento UE n.852/2020 (Regolamento Tassonomia), il Bilancio Integrato di Poste Italiane include una differenziata disclosure dei KPI disciplinati, in virtù della propria operatività industriale (Non Financial Undertakings) e finanziaria (Financial Undertakings): in relazione all'operatività industriale, il Gruppo ha effettuato un assessment al fine di identificare la propria quota di Fatturato, Capex e Opex allineata alla Tassonomia, mentre relativamente all'operatività finanziaria ha previsto – per il secondo anno di rendicontazione – la disclosure dei KPI ai sensi delle analisi di Eligibility, in linea con il Regolamento.

Inoltre, all'interno del Capitolo 5 è descritta la metodologia adottata dal Gruppo per l'analisi di materialità, revisionata in ottica di conformità con le previsioni contenute nell'aggiornamento 2021 degli standard GRI per la prospettiva inside-out, e tenendo in considerazione i nuovi standard di reporting di sostenibilità dell'EFRAG, seppur ancora in draft per la prospettiva outside-in. L'adozione del processo di doppia materialità per l'identificazione dei temi materiali di Poste Italiane consente al Gruppo di anticipare i tempi rispetto all'entrata in vigore della Corporate Sustainability Reporting Directive, prevista per il FY 2024. A tal proposito, il principale elemento di novità rispetto agli anni precedenti è rappresentato dall'aggiornamento del sistema di indicatori utilizzati per la rendicontazione delle performance ESG, in linea con i nuovi GRI Universal Standard 2021.

In continuità con gli anni precedenti, il Bilancio Integrato 2022 contiene al suo interno la Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario, integrata nella Relazione sulla Gestione al Capitolo 9 dello stesso. La DNF è stata redatta in conformità a quanto richiesto dagli articoli 3 e 4 del D.Lgs. 254/2016 e ai "Global Reporting Initiative Sustainability Reporting Standards" definiti dal GRI - Global Reporting Initiative (di seguito "GRI Standards") secondo l'opzione "in accordance". Nel cap. 9, al paragrafo "Principi e criteri di reporting" è presente una tabella di raccordo che indica i contenuti informativi richiesti dal Decreto e il relativo posizionamento all'interno del Bilancio Integrato, con lo scopo di rendere più semplice rintracciare tutte le informazioni di carattere non finanziario. Inoltre, tali contenuti vengono anche segnalati, per renderli facilmente identificabili, dalla presente infografica:

Il quinto Bilancio Integrato del Gruppo è stato redatto applicando il framework per l'Integrated Reporting pubblicato dall'International Integrated Reporting Council (IIRC). Inoltre, Poste Italiane ha, altresì, fornito disclosure degli impatti derivanti dall'invasione russa in Ucraina che ESMA1 ha richiesto agli emittenti di rendicontare nelle Relazioni finanziarie annuali e nelle Dichiarazioni di carattere non finanziario 2022. Oltre agli impatti del conflitto, ESMA identifica anche i temi legati al cambiamento climatico come prioritari nel report non finanziario per il 2022. A conferma dell'impegno di Poste italiane nella lotta al cambiamento climatico, si segnala che a partire dal 2021 il Gruppo è entrato ufficialmente a far parte dei sostenitori della Task Force on Climate-related Financial Disclosure. Al fine di ampliare la disclosure del Gruppo circa la gestione dei rischi e delle opportunità legate al cambiamento climatico, nel presente documento sono infatti illustrate le modalità di gestione dei rischi e delle opportunità connesse alle attività del Gruppo secondo le raccomandazioni della TCFD, predisponendo inoltre una tabella di raccordo tra le raccomandazioni della TCFD e i contenuti del Bilancio Integrato. Infine, con l'obiettivo di riflettere i potenziali sviluppi futuri circa il cambiamento climatico, anche quest'anno Poste Italiane ha effettuato un riesame degli scenari climatici prendendo come riferimento i documenti redatti dalle organizzazioni International Energy Agency (IEA) e Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) e la principale letteratura in tema.

In linea con gli anni precedenti, gli indicatori utilizzati per la redazione del Bilancio Integrato 2022 sono stati riclassificati secondo gli standard SASB (Sustainability Accounting Standards Board), con l'obiettivo di contribuire allo sviluppo di un framework condiviso e universale per quanto riguarda la rendicontazione non finanziaria. In tal senso, sono stati riportati anche quest'anno gli indicatori relativi ai "material ESG metrics" presenti nell'ultima versione, di settembre 2020, del documento "Towards Common Metrics and Consistent Reporting of Sustainable Value Creation" presentato nel gennaio dello stesso anno al World Economic Forum. Attraverso l'aggiornamento continuo della propria metodologia di rendicontazione non finanziaria, il Gruppo Poste Italiane dimostra il suo impegno nei confronti delle richieste del mercato finanziario, sempre più focalizzato sulla valutazione delle imprese secondo criteri ambientali, sociali e di governance.

All'interno del documento è inoltre presente una tabella di raccordo tra gli obiettivi perseguiti dal Gruppo, gli indicatori GRI Standards e gli SDGs, che rappresenta uno strumento utile ad illustrare come l'Azienda contribuisce al raggiungimento dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite e i relativi 169 target, recependo altresì le ultime indicazioni contenute nell'ultima versione del documento "SDG Compass" redatto da GRI, UN Global Compact e WBCSD (World Business Council for Sustainable Development).

Oltre al Bilancio Integrato, la Relazione Finanziaria Annuale è composta dai seguenti documenti: il Bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane, il Bilancio separato di Poste Italiane comprensivo del Rendiconto separato del Patrimonio BancoPosta, le connesse attestazioni ai sensi dell'art.154 bis comma 5 del D.Lgs. 58/1998 e le relazioni del Collegio Sindacale e della Società di Revisione, riferiti all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2022, e la Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari pubblicata sul sito internet della Società, nella sezione Governance, da considerare parte integrante e alla quale si rimanda per ulteriori approfondimenti sugli assetti di Corporate Governance.

La presente Relazione Finanziaria Annuale, approvata dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA in data 29 marzo 2023, sarà resa disponibile al pubblico entro i termini previsti dalla normativa vigente (ossia, entro il 30 aprile 2023) sulla seguente pagina web: https://www.posteitaliane.it/it/bilanci-e-relazioni.html#/

Nel presente documento ricorrono le seguenti infografiche:

per indicare, mediante un collegamento ipertestuale, che è possibile consultare la definizione del contenuto al glossario presente al Capitolo 10;

1 Documento ESMA sulle priorità di vigilanza comuni europee 2022 «European common enforcement priorities for 2022 annual financial reports» pubblicato il 28 ottobre 2022.

per indicare, mediante un collegamento ipertestuale, che è possibile approfondire il tema trattato nel paragrafo di riferimento;

per indicare, mediante un collegamento ipertestuale, che è possibile ritornare all'inizio del capitolo e all'indice generale.

2. HIGHLIGHTS

OUTCOME 2022 DEL PROCESSO DI CREAZIONE DI VALORE IN POSTE ITALIANE GLI IMPATTI GENERATI DA POSTE ITALIANE CREARE VALORE CONDIVISO PER IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI SDGs

2.1 OUTCOME 2022 DEL PROCESSO DI CREAZIONE DI VALORE IN POSTE ITALIANE

Nel corso del 2022 il percorso di creazione del valore condiviso intrapreso dal Gruppo Poste Italiane ha generato risultati rilevanti a livello di sistema, attraverso i significativi investimenti nelle sei forme di capitale su cui si fonda l'Azienda: finanziario, umano, fisico-strutturale, intellettuale, sociale-relazionale e naturale, ed in coerenza con il framework degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.

PRINCIPALI CAPITALI COLLE GATI

2.2 GLI IMPATTI GENERATI DA POSTE ITALIANE

Attraverso il ruolo di leadership ricoperto nel settore logistica, finanziario, assicurativo e dei servizi di pagamento, Poste Italiane ricopre una funzione di primaria importanza nella creazione di valore economico sia per gli stakeholder direttamente impattati dall'attività d'impresa che per l'intero Sistema Paese.

In particolare, l'attività svolta da Poste Italiane permette di generare impatti su PIL, reddito da lavoro, occupazione e contributi alle PA. Gli impatti si possono distinguere in:

  • Impatti diretti: impatti generati dall'attività operativa svolta direttamente da Poste Italiane;
  • Impatti indiretti: impatti generati lungo la catena di fornitura grazie alla spesa per beni e servizi (3,2 miliardi di euro nel 2022) che Poste Italiane effettua nei confronti di fornitori italiani;
  • Impatti indotti: impatti generati dalla spesa per consumi che si realizza grazie al reddito guadagnato dai lavoratori occupati direttamente e indirettamente dal Gruppo

x 3 un euro speso da Poste Italiane per l'acquisto di beni e servizi genera un valore economico per il Sistema Paese pari a 3€ in termini di valore della produzione

Il Gruppo Poste Italiane nel 2022 ha generato impatti sul Paese in termini di Prodotto Interno Lordo (PIL) per un valore complessivo di 12,9 miliardi di euro e, sostenendo un totale di circa 181 mila posti di lavoro, ha contribuito alle entrate della Pubblica Amministrazione con circa 2,1 miliardi di euro in termini di gettito fiscale. Inoltre, è possibile stimare che Poste Italiane abbia contribuito direttamente e indirettamente alla distribuzione di redditi ai lavoratori, per un totale di 7 miliardi di euro.

Il lavoro e l'impegno quotidiano delle singole persone del Gruppo contribuisce alla creazione di valore da parte di Poste Italiane. A tal proposito, nel corso del 2022, ogni persona di Poste Italiane ha contribuito alla creazione di impatti economici per il territorio pari a 107 mila € di PIL, 58 mila € di reddito per le famiglie, 11,6 mila € di contributi fiscali e all'occupazione di 1,5 persone.

L'impegno che Poste Italiane mette a servizio del Sistema Paese non si limita al 2022, ma è inserito in un percorso di creazione di valore annuale. Difatti, nel corso dell'ultimo quinquennio, il Gruppo Poste Italiane ha generato impatti complessivi sul Paese per 62,1 miliardi di euro di Prodotto Interno Lordo (PIL), 36,8 miliardi di euro di reddito di lavoro, 10 miliardi di euro di gettito fiscale. Inoltre, il Gruppo ha contribuito in media alla creazione di 185 mila posti di lavoro tra il 2018 e il 2022.

Di seguito si riportano due focus sull'area dei fornitori di Poste Italiane, rispettivamente gli impatti generati dai fornitori italiani nelle singole Aree Territoriali e i contributi indiretti originati dai fornitori PMI italiane.

Impatti generati nelle singole Aree Territoriali nel 2022

Considerando la regione della sede legale dei fornitori, sono stati identificati gli impatti indiretti generati dagli stessi in ciascuna Area Territoriale nel 2022.

In riferimento alle varie zone esaminate, si riscontrano valori di Prodotto Interno Lordo compresi tra i 70 milioni e un miliardo di euro. Da ciò risulta un livello occupazionale non minore a 1.500 persone e un reddito da lavoro compreso tra i 45 e i 490 milioni di euro circa.

Impatti dei fornitori italiani PMI

Considerando i parametri definiti dalla Commissione Europea, sono stati identificati i fornitori italiani che si caratterizzano come Piccole e Medie Imprese (PMI) e gli impatti indiretti a questi riconducibili.

Nel 2022, le PMI hanno impattato sul livello del Prodotto Interno Lordo per un valore pari a 1,1 miliardi di euro, portando all'occupazione di 17.000 persone e ad una distribuzione di reddito di 527 milioni di euro. Infine, sono stati creati oltre 340 milioni di euro in termini di gettito fiscale.

IL VALORE ECONOMICO GENERATO E DISTRIBUITO DAL GRUPPO POSTE ITALIANE

Poste Italiane fornisce, inoltre, un quadro del valore economico generato e distribuito dall'Azienda ai propri stakeholder quali fornitori, dipendenti, finanziatori, comunità, Pubblica Amministrazione e azionisti. Tale valore rappresenta la ricchezza prodotta dall'Azienda e il relativo impatto sulle principali categorie di stakeholder, in conformità ai requisiti dello standard di rendicontazione 201-1 dei GRI Standards.

Il valore economico creato nel 2022 ammonta a oltre 11,9 miliardi di euro, di cui l'84% circa distribuito agli stakeholder

Nell'esercizio 2022, oltre l'84% della ricchezza aziendale prodotta è stata distribuita ai propri stakeholder; in particolare, dipendenti e fornitori rientrano tra le categorie di stakeholder che beneficiano maggiormente della ricchezza prodotta dall'Azienda, rispettivamente per il 51,65% e il 29,91% del valore distribuito totale.

2.3 CREARE VALORE CONDIVISO PER IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI SDGS

Poste Italiane è parte integrante del sistema economico, sociale e produttivo del Paese, in quanto realtà unica in Italia per dimensioni, riconoscibilità e capillarità. Le attività dell'Azienda generano quindi impatti significativi su tutto il territorio, anche in ottica di raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs).

La seguente rappresentazione mette in risalto la correlazione tra gli outcome del modello di business di Poste Italiane e i «social need» del territorio italiano, identificati attraverso l'analisi della quinta edizione del Rapporto SDGs (2022) elaborata dall'ISTAT. La rappresentazione fornisce una descrizione dell'impatto del Gruppo sugli SDGs delle Nazioni Unite.

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3. EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

Dall'inizio dell'anno 2022 l'attività economica globale ha mostrato segnali progressivi di rallentamento correlati, inizialmente, alla diffusione delle varianti del Covid-19 e, successivamente, allo scoppio del conflitto russo-ucraino nel mese di febbraio. L'instabilità della situazione geopolitica è proseguita nel corso dell'anno accompagnata dalla crisi energetica, in gran parte conseguenza del conflitto, e da pressioni sulle catene di approvvigionamento; tali fattori hanno comportato un'escalation dei prezzi dell'energia e la loro trasmissione a quelli degli altri beni e servizi. A ciò si è aggiunto nel periodo il ripetuto rialzo dei tassi di interesse deciso dalle principali banche centrali per mitigare la crescita dell'inflazione. Tale contesto ha provocato una crescente incertezza sulle prospettive economiche, con inevitabili rischi di deterioramento dello scenario macroeconomico per il 2023.

In tale contesto, il Gruppo Poste Italiane ha realizzato nel 2022 risultati finanziari record, in linea con la upgraded guidance comunicata alla "comunità finanziaria" a novembre 2022, che hanno consentito di incrementare il dividendo riconosciuto agli azionisti per l'anno 2022 (DPS a €0,650, +10% a/a rispetto al +7% a/a previsto dalla dividend policy). Il Gruppo Poste Italiane, oltre a contraddistinguersi per una struttura di business diversificata che consente di beneficiare di un costante effetto di fisiologico bilanciamento tra i trend che interessano i suoi business, ha storicamente dimostrato resilienza nei momenti di incertezza economica e turbolenza finanziaria, affermandosi anzi come un "porto sicuro" per i risparmiatori, grazie a un portafoglio di offerta finanziaria caratterizzato da prodotti con ridotta esposizione al rischio e volatilità. Al riguardo, si evidenzia che il Gruppo ha esposizioni trascurabili verso gli istituti di credito recentemente coinvolti in situazioni di dissesto finanziario. La struttura dei costi del Gruppo è flessibile, con una significativa componente di costi variabili correlata ai ricavi; il Gruppo si approvvigiona e compete principalmente nell'ambito del mercato domestico, non ha unità produttive dislocate nei paesi colpiti dal conflitto russo-ucraino, o limitrofi, e ha trascurabili rapporti commerciali con tali Paesi; pertanto, non ha ripercussioni dirette che potrebbero comportare impatti significativi sui propri business o ricadute di rilievo sulla propria redditività. Il Gruppo beneficia infine degli effetti di azioni poste in essere in momenti di mercato favorevoli, finalizzate a mitigare le oscillazioni di prezzo dei fattori produttivi ovvero operazioni di copertura dal rischio di oscillazione dei prezzi del carburante e delle forniture di gas ed energia. Il Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro è in corso di validità fino alla fine del 2023.

Il 30 marzo 2023 è stato presentato alla comunità finanziaria l'aggiornamento della strategia per l'anno in corso rivedendo le prospettive delle diverse Strategic Business Unit. Confermato l'obiettivo di configurare Poste Italiane quale azienda piattaforma che evolve verso un modello di business diversificato e integrato per offrire agli italiani un punto di accesso unico e omnicanale per una gamma sempre più ampia di prodotti/servizi.

Nella Strategic Business Unit Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione: dopo un 2022 di sostanziale stabilità nel comparto dei pacchi e della logistica, si prevede il ritorno ad un percorso di crescita, comunque condizionato dall'incertezza delle variabili macroeconomiche di riferimento. In tale scenario il Gruppo mira ad accelerare il percorso di trasformazione verso un "operatore logistico a 360 gradi": rientrano in tale strategia l'acquisizione di Plurima, volta a entrare nel settore specifico della logistica ospedaliera, il rinnovo della partnership con Amazon per 5 anni e la recente partnership con DHL (annunciata il 10 marzo 2023) che conferma l'impegno del Gruppo nello sviluppo del business internazionale. La SBU, nel comparto della corrispondenza, continuerà ad adeguare la propria offerta e le proprie tariffe, gestendo lo strutturale declino legato al mail per l'e-substitution.

Nella Strategic Business Unit Servizi Finanziari il Risparmio Postale rimarrà al centro dell'offerta di servizi finanziari del Gruppo, disponendo di una proposizione commerciale rinnovata e competitiva, confermandosi uno strumento semplice e trasparente per i risparmiatori; al tempo stesso il margine di interesse continuerà a contribuire ai ricavi supportato da tassi superiori in un mutato contesto macro.

La Strategic Business Unit Servizi Assicurativi conferma la sua rilevanza nella profittabilità del gruppo anche a seguito dell'implementazione del principio contabile IFRS17, con il riconoscimento di un Contractual Service Margin (CSM) in transizione pari a circa 11 miliardi di euro che supporterà una profittabilità sostenibile nel tempo. Il Gruppo fa leva sulla posizione di leadership nel comparto Vita e mira a sviluppare il comparto Danni con un'offerta integrata modulare composta da soluzioni personalizzate di protezione, assistenza e servizi. L'acquisizione di Net Insurance, che si perfezionerà nel corso del secondo trimestre, contribuirà ad accelerare la crescita e la redditività del business della protezione.

Con riferimento alla Strategic Business Unit Pagamenti e Mobile, l'acquisizione della società LIS, leader nei pagamenti di prossimità, garantirà un'accelerazione della strategia omnicanale del Gruppo, con lo sviluppo di nuovi servizi e facendo leva sulla complementarietà della rete dei tabaccai con gli uffici postali e i canali digitali. Inoltre, a partire da gennaio 2023 è stata lanciata sul mercato la nuova offerta di Poste Energia per luce e gas, ora disponibile sui canali digitali web e app, con oltre 150 mila contratti sottoscritti a fine marzo. L'offerta è esemplare della chiarezza della proposizione commerciale e semplicità d'uso dei servizi di Poste Italiane, garantendo una esclusiva esperienza omnicanale dei clienti.

Proseguirà l'impegno per la digital trasformation del Gruppo con il supporto ai cittadini, alle imprese e alla PA nel processo di digitalizzazione, Poste Italiane conferma il proprio ruolo di pilastro strategico connettendo in maniera effettiva ed efficace il Paese. La recente acquisizione di Sourcesense, operante nello sviluppo di soluzioni cloud-native basate su tecnologia open source, mira a accelerare la digital trasformation del Gruppo con l'internalizzazione di competenze chiave a supporto di una piattaforma operativa all'avanguardia, mentre attraverso l'acquisizione di Agile Lab, il Gruppo rafforzerà la propria presenza nella moderna "industria dei dati", potenziando le proprie capacità di costruire attività "data-driven" per l'utilizzo interno e per il mercato.

Nell'ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, il Gruppo investirà significative risorse nella realizzazione di 'Polis', progetto strategico a supporto della coesione sociale del Paese con particolare riferimento a circa 7.000 comuni con una popolazione inferiore ai 15 mila abitanti divenendo casa dei servizi digitali della pubblica amministrazione. È inoltre prevista la realizzazione di circa 250 spazi di coworking a livello nazionale e l'implementazione di numerose iniziative a supporto della transizione energetica del Paese.

Nel percorso di transizione intrapreso verso la carbon neutrality entro il 2030, proseguiranno gli investimenti e le iniziative strategiche, quali il rinnovo della flotta di recapito con mezzi a basse emissioni, l'installazione di pannelli fotovoltaici per l'approvvigionamento energetico, l'ammodernamento della flotta con veicoli a bassa emissione di CO2 e l'efficientamento degli immobili; continuerà inoltre la sostituzione delle attuali carte Postepay con carte realizzate con materiali ecosostenibili e con carte digitali, nonché lo sviluppo di specifiche offerte volte a valorizzare i comportamenti sostenibili dei clienti.

4. MODELLO DI BUSINESS

AZIONARIATO E STRUTTURA ORGANIZZATIVA DI POSTE ITALIANE

IL MODELLO DI BUSINESS DI POSTE ITALIANE

ASSETTO SOCIETARIO DEL GRUPPO

OMNICANALITÀ E SETTORI DI ATTIVITÀ

4.1 AZIONARIATO E STRUTTURA ORGANIZZATIVA DI POSTE ITALIANE

4.1.1 AZIONARIATO DI POSTE ITALIANE

Poste Italiane è una società emittente titoli quotati sul Mercato Telematico Azionario (MTA) organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., a partire dal 27 ottobre 2015. Al 31 dicembre 2022 la Società è partecipata per il 29,26% dal Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF), per il 35% da Cassa Depositi e Prestiti (CDP), a sua volta controllata dal MEF, e per la residua parte da investitori istituzionali e retail. Il 33,9%2 delle azioni possedute da investitori istituzionali3 di Poste Italiane S.p.A. appartiene a investitori che seguono criteri ESG (Environment, Social, Governance) nelle proprie scelte di investimento. Il capitale sociale di Poste Italiane S.p.A. è costituito da n. 1.306.110.000 azioni ordinarie delle quali, al 31 dicembre 2022, n. 1.298.574.009 risultano in circolazione (n. 7.535.991 azioni proprie).

L'Assemblea ordinaria degli azionisti del 27 maggio 2022 ha autorizzato il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane all'acquisto e alla successiva disposizione di azioni proprie per un massimo di n. 2,6 milioni di azioni ordinarie della Società e un esborso complessivo fino a 40 milioni di euro. L'acquisto di azioni proprie è stato consentito per diciotto mesi a decorrere dalla delibera assembleare; non è stato invece previsto alcun limite temporale per la disposizione delle azioni proprie acquistate. Nel periodo tra il 30 maggio e il 13 giugno 2022, Poste Italiane ha concluso il programma di acquisto di azioni proprie acquisendo n. 2.600.000 azioni proprie per un controvalore complessivo di circa 25,3 milioni di euro. Il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane in data 9 novembre 2022, alla luce dell'andamento della situazione economica e finanziaria di Poste Italiane S.p.A. al 30 giugno 2022, dell'andamento nel corso dei mesi successivi, della prevedibile evoluzione della gestione e delle relative prospettive economiche attese al 31 dicembre 2022, nonché in linea

2 Fonte: Nasdaq Corporate Solutions

3 Gli investitori istituzionali di Poste Italiane rappresentano il 23,3% del capitale sociale e il 66,2% del flottante.

con la dividend policy di Gruppo approvata nel corso dell'esercizio 2022, ha deliberato di anticipare, a titolo di acconto, parte del dividendo ordinario previsto per l'esercizio 2022. A tal fine, la Società ha predisposto una Relazione e un Prospetto contabile ai sensi dell'articolo 2433-bis del Codice Civile, dai quali risulta che la situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Società consente tale distribuzione.

Sui suddetti documenti è stato acquisito il parere della società di revisione. L'acconto pari a 0,210 euro per azione, al lordo delle eventuali ritenute di legge, è stato messo in pagamento a decorrere dal 23 novembre 2022, con "data stacco" della cedola n. 11 coincidente con il 21 novembre 2022 e record date (ossia data di legittimazione al pagamento del dividendo stesso) coincidente con il 22 novembre 2022.

Sulla base del numero delle azioni in circolazione alla data del 9 novembre 2022, pari a 1.298.574.009, l'ammontare complessivo dell'acconto è risultato pari a circa 273 milioni di euro.

4.1.2.STRUTTURA ORGANIZZATIVA DI POSTE ITALIANE

L'attività del Gruppo, in coerenza con gli indirizzi strategici delineati nel Piano Strategico, è rappresentata da quattro Strategic Business Unit (definite anche settori operativi all'interno del Bilancio del Gruppo Poste Italiane): Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione; Servizi Finanziari; Servizi Assicurativi e Pagamenti e Mobile.

CORRISPONDENZA PACCHI E DISTRIBUZIONE

La SBU comprende oltre alle attività di gestione della corrispondenza, dei pacchi e di logistica anche quelle relative alla rete dei venditori, degli Uffici Postali e alle funzioni Corporate di Poste Italiane S.p.A. che operano a supporto anche degli altri settori del Gruppo.

SERVIZI FINANZIARI

La SBU si riferisce alle attività di collocamento e distribuzione di prodotti e servizi finanziari e assicurativi, da parte di BancoPosta, quali conti correnti, prodotti di risparmio postale (per conto della Cassa Depositi e Prestiti), fondi comuni di investimento, finanziamenti erogati da istituti bancari partner, polizze.

SERVIZI ASSICURATIVI

La SBU fa riferimento alle attività di emissione di prodotti assicurativi Vita e Danni.

PAGAMENTI E MOBILE

La SBU comprende le attività di gestione dei pagamenti e dei servizi di monetica, svolti anche attraverso il network dei punti vendita LIS, nonchè dei servizi di telefonia mobile e fissa e commercializzazione di luce e gas.

L'organizzazione di Poste Italiane S.p.A. prevede funzioni di business4 specializzate sulle principali aree di offerta che presidiano i 4 settori di business del Gruppo e due canali commerciali deputati alla vendita dei prodotti/servizi, cui si affiancano funzioni corporate di indirizzo, governo, controllo ed erogazione di servizi a supporto dei processi di business.

Con particolare riferimento alle funzioni corporate di Poste Italiane S.p.A., la funzione Corporate Affairs ricopre un ruolo fondamentale di indirizzo e coesione della compagine aziendale; al Responsabile Corporate Affairs è inoltre stata attribuita, nel mese di maggio 2020, la qualifica e l'incarico di Condirettore Generale.

Nel corso del primo semestre 2022, nell'ambito del percorso di integrazione e sviluppo di sinergie tra il canale retail e la forza vendita dedicata alla clientela Piccoli Operatori Economici (POE)5 , in ambito Mercato Privati, le figure commerciali territoriali POE sono state ricondotte nelle funzioni Commerciali di Macro Area Mercato Privati per competenza geografica prevalente.

Nel corso del terzo trimestre 2022, è stata creata la funzione Marketing Strategico di Gruppo con il compito di rivedere i piani di sviluppo delle singole business line al fine di garantirne coerenza e assicurare il coordinamento del "go to market" per prodotto e canale di distribuzione.

Nuova funzione "Marketing Strategico di Gruppo"

Nel mese di settembre 2022 la funzione Risorse Umane e Organizzazione è stata allocata in ambito Corporate Affairs.

Nel mese di dicembre 2022 è stata fatta una revisione complessiva della funzione Digital & Experience in ambito Digital, Technology & Operations, che rappresenta l'abilitatore dell'innovazione e della trasformazione omnicanale del Gruppo.

4 Si tratta di Posta, Comunicazione e Logistica per i servizi di corrispondenza, pacchi e comunicazione commerciale e BancoPosta quale intermediario collocatore dell'offerta finanziaria e assicurativa. Le altre due aree di business sono presidiate da PostePay per l'offerta pagamenti, telefonia e servizi di vendita Energia e dal Gruppo Poste Vita per la gamma assicurativa.

5 POE: Clienti con partita IVA e fatturato < 1 mln€ o con numero di dipendenti < 10.

Il 2022 ha segnato un punto decisivo per la ripresa del Paese dopo oltre due anni di crisi sanitaria da Covid-19, durante il quale Poste Italiane ha potuto confermare ulteriormente la sua centralità nel supporto alla comunità e al territorio in cui opera. Grazie alla sua capillarità sul territorio nazionale, il Gruppo ha rappresentato un punto di riferimento per il Paese in un momento di definizione di nuovi equilibri post-pandemia, nonché di crisi umanitaria ed energetica dovute al conflitto in Ucraina. Poste Italiane ha rafforzato la propria collaborazione con le Istituzioni, supportando da un lato la Pubblica Amministrazione e dall'altro i piccoli comuni, contribuendo alla transizione digitale e sostenibile del Paese.

caratterizzato dall'interazione tra strategia, processo di creazione di valore e forme di capitale finanziario e non-finanziario.

Processo di creazione del valore in Poste Italiane

Gruppo Poste Italiane Relazione sulla gestione al 31 dicembre 2022

Le principali forme di capitale utilizzate da Poste Italiane per creare valore nel tempo

Il business di Poste Italiane si basa su capitali di tipo eterogeneo caratterizzati da una propria identità e determinate qualità. Questa caratteristica ne rende possibile sia l'analisi specifica che la misurazione attraverso indicatori di performance. Le peculiarità di ogni capitale, inclusi i riferimenti ai paragrafi del presente documento in cui ne viene fornita una più ampia descrizione, sono descritte nella seguente tabella.

Principali KPI per la misurazione degli Input e degli Outcome sui capitali utilizzati da Poste Italiane

CAPITALE DESCRIZIONE INDICATORI DI MISURAZIONE RIFERIMENTO AI PARAGRAFI DEL
BILANCIO
⦁ Fonti di
finanziamento e
modalità di impiego
delle risorse
finanziarie
INPUT:
⦁ Risorse del piano di continuità del business
⦁ Patrimonio netto e passivo
OUTCOME:
⦁ GRI 201-1 Valore economico generato,
distribuito e trattenuto
⦁ FS11
Percentuale
degli
investimenti
⦁ Andamento patrimoniale e finanziario del
Gruppo
⦁ Integrazione
ESG
nelle
politiche
di
investimento
⦁ Integrazione
ESG
nelle
politiche
di
assicurazione
⦁ Tavole degli indicatori
⦁ Strutture,
attrezzature e
infrastrutture che
impattano su
efficienza ed
efficacia
sottoposti a screening negativo e/o positivo su
aspetti sociali/ambientali
INPUT:
⦁ Dati sulla flotta aziendale
⦁ Dati sulla flotta per il trasporto aereo
⦁ GRI 2-6 Capillarità sul territorio
OUTCOME:
⦁ Numeri dei servizi digitali offerti
⦁ Impatti ambientali degli immobili
⦁ Impatti ambientali della logistica
⦁ Innovazione e digitalizzazione di prodotti,
servizi e processi
⦁ Tavole degli indicatori
⦁ Numeri dei contatti gestiti
⦁ GRI 305 Emissioni
⦁ GRI 306 Rifiuti
⦁ GRI 305-4 Intensità delle emissioni di GHG
riferite alle strutture immobiliari
⦁ Rendicontazione scarichi idrici
⦁ Dematerializzazione delle pratiche e delle
transazioni corrispondenti

Relazione Finanziaria Annuale 2022

  • ⦁ GRI 403-9 Infortuni sul lavoro
  • ⦁ Diversità
  • ⦁ Numero di casi di non conformità alle norme sul lavoro
  • ⦁ Contenziosi
  • INPUT:
  • ⦁ Fornitori dotati di un sistema di gestione ambientale certificato ISO 14001 o EMAS
  • ⦁ GRI 402 Relazioni tra lavoratori e management
  • ⦁ GRI 203-1 Contributi ad attività filantropiche e/o ad attività di cittadinanza d'impresa
  • ⦁ Gare avviate in cui sono considerati specifici criteri sociali
  • ⦁ Tutela dei diritti umani in Azienda
  • ⦁ Supporto allo sviluppo socio-economico del territorio
  • ⦁ Dialogo e trasparenza con le istituzioni
  • ⦁ Relazioni con le parti sociali
  • ⦁ Inclusione finanziaria
  • ⦁ Qualità e Customer experience
  • ⦁ Legalità e integrazione ESG nel processo di approvvigionamento

⦁ Partnership e relazioni con gli stakeholder

Gruppo Poste Italiane Relazione sulla gestione al 31 dicembre 2022

⦁ Tavole degli indicatori

  • ⦁ Numero contatti gestiti
  • ⦁ Soddisfazione dei clienti
  • ⦁ GRI 203 Impatti economici indiretti
  • ⦁ Qualità del Servizio postale universale
  • ⦁ Esperienza dei clienti negli Uffici Postali
  • ⦁ Reclami dei clienti per tipologia
  • ⦁ Reclami mensili
  • ⦁ Conciliazioni
  • ⦁ Incidenza dei nuovi clienti nelle categorie più a rischio di esclusione finanziaria sul totale delle nuove acquisizioni
  • ⦁ FS14 Gli ATM per l'inclusione
  • ⦁ FS14 Uffici Postali per l'integrazione culturale
  • INPUT:

⦁ Risorse naturali e servizi dell'ecosistema

  • ⦁ GRI 301 Materiali
  • ⦁ GRI 302 Energia
  • ⦁ GRI 303 Acqua e scarichi idrici
  • ⦁ Costi totali dell'energia acquistata per le strutture immobiliari
  • ⦁ Gare avviate in cui sono considerati specifici criteri ambientali
  • OUTCOME:
  • ⦁ GRI 305 Emissioni
  • ⦁ GRI 306 Rifiuti
  • ⦁ GRI 305-4 Intensità delle emissioni di GHG riferite alle strutture immobiliari
  • ⦁ Rendicontazione scarichi idrici
  • ⦁ Peso dei consumi di energia elettrica riferiti alle strutture immobiliari per tipologia di business
  • ⦁ Legalità e integrazione ESG nel processo di approvvigionamento
  • ⦁ Impatti ambientali degli immobili
  • ⦁ Impatti ambientali della logistica
  • ⦁ Tavole degli indicatori

Il Piano Strategico ESG di Poste Italiane, costruito su 8 Pilastri correlati ai 18 temi rilevanti, identificati attraverso il processo di analisi di materialità successivamente descritto nel Capitolo 5 "Strategia", è funzionale alla promozione di una disclosure completa ed efficace delle performance dell'Azienda.

PILASTRO STRATEGIA TEMA RILEVANTE SDG PRINCIPALI INDICATORI DI
MISURAZIONE
CAPITALI IMPATTATI
INTEGRITÀ E
TRASPARENZA
Lavorare con
trasparenza e
integrità

GRI 205 Anticorruzione

GRI 207 Tasse

GRI 415 Politica pubblica
Legalità e
integrazione ESG
nel processo di
approvvigionamento

Gare avviate in cui sono
considerati specifici criteri
ambientali

Gare avviate in cui sono
considerati specifici criteri
sociali


GRI 301 Materiali
Formazione e
sviluppo del
personale

GRI 404 Formazione e
istruzione
VALORIZZAZIONE
DELLE PERSONE
Welfare e
benessere del
personale

GRI 2 Informativa generale
2021

GRI 401 Occupazione
Relazioni con le
parti sociali

GRI 402 Relazioni tra
lavoratori e management
Salute e sicurezza
sul lavoro

GRI 403 Salute e
sicurezza sul lavoro
PILASTRO STRATEGIA TEMA
RILEVANTE
SDG PRINCIPALI INDICATORI DI
MISURAZIONE
CAPITALI IMPATTATI
DIVERSITÀ E
INCLUSIONE
Tutela dei diritti
umani in Azienda

GRI 405 Diversità e pari
opportunità
Pari opportunità
nei percorsi di
carriera

GRI 404 Formazione e
istruzione
VALORE AL
TERRITORIO
Supporto allo
sviluppo socio
economico del
territorio

GRI 203 Impatti economici
indiretti
Dialogo e
trasparenza con
le istituzioni

Contributi monetari relativi
ad attività aventi capacità
di influenzare le politiche
pubbliche

Gruppo Poste Italiane Relazione sulla gestione al 31 dicembre 2022

4.3 ASSETTO SOCIETARIO DEL GRUPPO

Il Gruppo possiede al 31 dicembre 2022, direttamente e indirettamente, partecipazioni in 51 società e consorzi, di cui 36 vengono consolidate integralmente, 3 sono controllate e valutate a patrimonio netto, 6 sono collegate e valutate a patrimonio netto e 6 rappresentano partecipazioni di minoranza.

La seguente tabella descrive le attività delle società del Gruppo collocandole all'interno delle rispettive business unit, descritte all'interno del paragrafo "Omnicanalità e settori di attività" al quale si rinvia per maggiori approfondimenti. Per saperne di più

SDA Express
Courier S.p.A.
Società del Gruppo che svolge prevalentemente attività a servizio dei
processi logistici in ambito Corriere Espresso relativamente all'offerta Pacchi
a brand Poste Italiane. Offre altresì servizi logistici dedicati con soluzioni
customizzate di logistica integrata.
Postel S.p.A. Società che opera nel settore delle comunicazioni di business principalmente
orientata ad aziende e alla Pubblica Amministrazione, a cui fornisce una
suite completa di servizi a partire dalla stampa, il delivery, la gestione
elettronica documentale (GED), fino a soluzioni integrate di Data Driven

Marketing.
Poste Air Cargo
S.r.l.
Società che svolge attività di trasporto aereo commerciale, cargo-courier e
assicura, come provider unico del Gruppo, la logistica aerea a supporto delle
operazioni di recapito di posta e pacchi.
CORRISPONDENZA
PACCHI E
DISTRIBUZIONE
Consorzio
PosteMotori
Consorzio senza scopo di lucro che svolge attività di gestione e
rendicontazione del pagamento dei corrispettivi dovuti dall'utenza per le
pratiche di competenza del Dipartimento Trasporti del Ministero delle
Infrastrutture e dei Trasporti (es. rilascio foglio rosa, emissione rinnovo
validità duplicato patenti, immatricolazioni, revisioni, etc.). Come previsto dal
Contratto di affidamento prot. 5266 del 13 luglio 2021 le attività oggetto dello
stesso si sono concluse il 31 marzo 2022.
Consorzio
Logistica Pacchi
S.c.p.A.
Consorzio che coordina le attività dei consorziati (Poste Italiane, SDA,
Postel, Poste Air Cargo, Poste Assicura e Nexive Network) nel trasporto
terrestre e aereo di effetti postali, logistica integrata, stampa e imbustamento,
gestione elettronica documentale, e-commerce, marketing e telemarketing.
PatentiViaPoste
S.c.p.A.
Società consortile senza scopo di lucro che svolge servizi di stampa
centralizzata, consegna e recapito delle nuove patenti e duplicati delle carte
di circolazione. Le attività oggetto del contratto sono terminate nel corso del
2022 ad esclusione del servizio di Recapito patenti prorogato al 30 Giugno
2023.
Address Software
S.r.l.
Società che sviluppa, per Postel S.p.A. e per Poste Italiane S.p.A., pacchetti
software applicativi per il trattamento di dati anagrafici e territoriali
(normalizzazione indirizzi, data cleaning e geomarketing).
Europa Gestioni
Immobiliari S.p.A.
Società di gestione e valorizzazione del patrimonio immobiliare di Poste, non
strumentale; svolge attività di trasformazione urbanistica ed edilizia, al fine
della relativa commercializzazione (nuove locazioni e vendite).
ItaliaCamp S.r.l. Organizzazione che sviluppa processi di innovazione sociale ad impatto
positivo per il Paese, creando connessioni tra Istituzioni, Aziende,
Associazioni e Università.
Indabox S.r.l. Società che sviluppa sistemi informatici e telematici di supporto logistico al
commercio via web offrendo ai clienti un servizio di ritiro dei pacchi acquistati
online presso pubblici esercizi convenzionati.
Kipoint S.p.A. Società che offre, attraverso la rete dei negozi in franchising, la vendita di
spedizioni nazionali e internazionali, imballaggio e confezionamento. Kipoint
è anche Punto Poste ed Indabox. Inoltre, a seguito della sottoscrizione del
contratto con Grandi Stazioni, si occupa della gestione dell'attività di deposito
bagagli presso le principali stazioni ferroviarie.
Conio Inc. Società americana che svolge attività di creazione e offerta di servizi
innovativi nell'ambito delle valute digitali. Controlla al 100% Conio S.r.l. che

si occupa di ricerca, sviluppo e sperimentazione dei risultati consistenti in
soluzioni tecnologiche innovative di pagamento elettronico (cripto-valute,
bitcoin).
sennder Italia
S.r.l.
La Società svolge attività di trasporto stradale su gomma di lungo raggio
nazionale ed internazionale. Il modello di business si fonda su processi
fortemente digitalizzati e piattaforme IT proprietarie, creando una gestione
ottimizzata dei processi e distanze percorse.
MLK Deliveries
S.p.A.
(partecipata al 30%
da Milkman S.p.A.)
Società che svolge attività di consegna a domicilio per l'e-commerce tramite
servizi di delivery innovativi e tecnologicamente evoluti, quali Scheduled
Delivery (consegna programmata) che premette al cliente di personalizzare
la consegna scegliendo la data e l'ora di ricezione e Same Day (stesso giorno
in cui si effettua l'acquisto) e di disporre di un dettagliato servizio di
tracciatura. La Società utilizza in licenza esclusiva la tecnologia di Milkman
S.p.A.
Sengi Express
Limited
Società con sede in Hong Kong che si occupa della creazione e gestione di
soluzioni logistiche cross-border per gli attori dell'e-commerce cinese attivi
sul mercato italiano. Offre una gamma completa di servizi agli operatori
dell'e-commerce
cinese, ritagliati su specifiche esigenze del singolo
merchant, con soluzioni commerciali competitive per ciascuna fase della
catena logistica che collega la Cina all'Italia.
Sengi Express
Guangzhou
Limited
(partecipata al 100%
da Sengi Express
Limited)
Società, con sede in Cina, di Sengi Express Limited alla quale fornisce
servizi di supporto al business (operation, servizi IT, back office, servizi
amministrativi, ecc.).
Nexive Network
S.r.l.
Operating Company che, dal 1° ottobre 2021, svolge attività di gestione e
coordinamento della nuova rete di recapito, costituita da partner esterni di
Nexive, impiegata a supporto della fase di "last mile" del processo di
consegna di prodotti postali e pacchi di piccole dimensioni di Poste Italiane.
Nexive S.c.a.r.l. Società consortile che coordina le attività dei consorziati per le attività di
recapito
postale
prevalentemente
per
i
clienti
della
Pubblica
Amministrazione, aggiudicate mediante la partecipazione a gare pubbliche.
Plurima Bidco
S.r.l.
Società holding che svolge attività di detenzione e gestione di partecipazioni
costituita per l'operazione di acquisizione di Plurima S.p.A. che opera
nell'ambito della logistica ospedaliera e nei servizi di custodia e gestione
documentale per le strutture ospedaliere pubbliche e private. A decorrere dal
1° gennaio 2023, Plurima Bidco S.r.l. è stata fusa per incorporazione in
Plurima S.p.A.
Poste Welfare
Servizi S.r.l.
Società che svolge attività di gestione Fondi Sanitari Integrativi, servizi di
acquisizione e convalida banche dati, servizi e liquidazione delle prestazioni
per conto di fondi sanitari privati, eroga inoltre servizi per la gestione dei
prodotti Salute e welfare del Gruppo Poste Vita. A seguito della cessione nel

100% delle quote detenute in Poste Welfare Servizi, la stessa, a partire dal
2022, è ricompresa all'interno della Strategic Business Unit Corrispondenza,
Pacchi e Distribuzione.
Agile Power S.r.l. Società che sviluppa applicazioni in ambito Big Data e Machine Learning.
Controlla in via totalitaria direttamente Agile Lab S.r.l. specializzata nel Data
Management, con un'offerta di soluzioni tecnologiche su misura che
sfruttano l'intelligenza artificiale, nonché servizi di rivendita di prodotti
software open source sviluppati dai partner tecnologici.
Sourcesense
S.p.A.
Sourcesense, società che opera nel settore IT in Italia e Gran Bretagna con
elevata expertise nello sviluppo di soluzioni cloud-native, basate su
tecnologia open source. Controlla in via totalitaria Sourcesense Digital
S.r.l., Sourcesense Technology S.r.l. e Sourcesense Limited (UK).
SERVIZI
FINANZIARI
Patrimonio
destinato
BancoPosta
L'Assemblea degli Azionisti di Poste Italiane S.p.A. in data 14/04/2011 ha
deliberato la costituzione di un Patrimonio destinato all'esercizio dell'attività
di BancoPosta come disciplinata dal DPR n. 144 del 14 marzo 2001 e ha
determinato i beni e i rapporti giuridici in esso compresi e le regole di
organizzazione, gestione e controllo. In data 1° ottobre 2018, l'insieme di
attività, beni e rapporti giuridici costituenti il ramo d'azienda della monetica e
dei servizi di pagamento è stato oggetto di conferimento in un patrimonio
destinato nell'ambito della controllata PostePay S.p.A. al fine di consentire a
quest'ultima di operare quale Istituto di Moneta Elettronica (IMEL).
In data 28 maggio 2021 l'assemblea straordinaria di Poste Italiane ha
approvato la rimozione del vincolo di destinazione del Patrimonio
BancoPosta inerente alle attività, ai beni e ai rapporti giuridici che
costituiscono il c.d. "Ramo Debit" al fine di conferire quest'ultimo in favore di
BancoPosta
Fondi S.p.A. SGR
PostePay S.p.A. con efficacia 1 ottobre 2021.
Società di gestione del risparmio che opera attraverso l'istituzione e la
gestione di fondi comuni di investimento
, nonché il servizio di gestione
di portafogli individuali relativi a mandati istituzionali riferibili al Gruppo.
Anima Holding
S.p.A.
Holding di partecipazioni nel settore del risparmio gestito. Controlla al 100%
la Anima SGR che a sua volta controlla al 100% Anima Asset Management
Ltd.
Moneyfarm
Holding LTD
Società di gestione digitale del risparmio, specializzata in portafogli in ETF
(Exchange Traded Funds).
Financit S.p.A. Società, facente parte del Gruppo BNP Paribas, che opera nel settore del
credito assistito dalla cessione del quinto
dello stipendio o della pensione
(c.d. "Crediti CQ") e delegazione di pagamento.
Replica SIM
S.p.A.
Società di intermediazione mobiliare, opera nel settore dell'intermediazione
in conto proprio e di terzi e della gestione patrimoniale come investment

manager ed execution broker per la gestione di alcuni fondi di investimento.
Eurizon Capital
Real Asset SGR
S.p.A.
Società specializzata negli investimenti a supporto dell'economia reale, si
occupa dell'istituzione e della gestione di Fondi di Investimento Alternativi
(FIA) per clienti private e istituzionali.
Scalapay Limited Società che opera in diversi paesi europei nel mercato Buy Now Pay Later
("BNPL") sui canali online e fisici, permettendo ai clienti finali di pagare un
prodotto/servizio in tre rate mensili senza interessi.
Poste Vita S.p.A. Compagnia assicurativa che svolge attività assicurativa e riassicurativa nei
rami Vita.
SERVIZI
ASSICURATIVI
Poste Assicura
S.p.A.
Compagnia assicurativa che svolge attività per la protezione della persona
(salute e infortuni), dei beni (casa e patrimonio) e del credito (assicurazione
di finanziamenti e mutui da eventi imprevisti).
Poste Insurance
Broker S.r.l.
Società di intermediazione assicurativa per l'esercizio dell'attività di
distribuzione e intermediazione assicurativa e riassicurativa.
Net Holding
S.p.A.
Società holding che svolge attività di detenzione e gestione di partecipazioni
costituita per l'operazione di acquisizione di Net Insurance S.p.A.
(Compagnia assicurativa la cui offerta è dedicata alle coperture assicurative
connesse al mondo del credito e, in particolare, dei prestiti assistiti dalla
cessione del quinto dello stipendio o della pensione, alla protezione e
all'insurtech grazie ad accordi con partner tecnologici).
PostePay S.p.A. Società che integra servizi di monetica e pagamento, agendo come Istituto
di Moneta Elettronica (IMEL), a servizi di operatore mobile virtuale (Mobile
Virtual Network Operator - MVNO) con il brand PosteMobile e servizi di
vendita di Energia (luce e gas) attraverso il servizio Poste Energia.
LIS Holding
S.p.A.
Società che opera nel mercato italiano dei pagamenti di prossimità offrendo
servizi, tra i quali il pagamento dei bollettini, carte di pagamento prepagate,
ricariche di telefonia e vouchers ed altre soluzioni per esercenti ed imprese.
Controlla al 100% LIS Pay S.p.A., istituto di moneta elettronica che eroga
servizi di pagamento e di moneta elettronica attraverso la rete PUNTOLIS.
PAGAMENTI E
MOBILE
Consorzio per i
Servizi di
Telefonia Mobile
S.c.p.A.
Consorzio per la fornitura dei servizi di telefonia mobile e servizi di
messaggistica integrata (servizi info dispositivi connessi a strumenti
finanziari) esclusivamente per Poste Italiane.
Nexi S.p.A. Società che svolge attività nel settore dei pagamenti digitali (c.d. PayTech),
offre servizi e infrastrutture tecnologiche per banche, imprese e Pubblica
Amministrazione. Opera in tre segmenti di mercato: Merchant Services &
Solutions, Cards & Digital Payments e Digital Banking & Corporate Solutions.
Volante Società americana specializzata nello sviluppo di soluzioni tecnologiche

Technologies Inc. sottostanti i processi di pagamento e messaggistica finanziaria su cloud e on-premise per l'accelerazione della trasformazione digitale e la modernizzazione dei servizi finanziari.

Di seguito le principali operazioni intervenute nel periodo:

Plurima
S.p.A.
In data 18 marzo 2022 Poste Italiane ha firmato un accordo vincolante con
Opus S.r.l. e l'operatore di private equity Siparex per l'acquisizione di una
quota di maggioranza in Plurima S.p.A. ("Plurima") per un corrispettivo
basato su un enterprise value complessivo della Società di 130 milioni di
euro.
CORRISPONDENZA
PACCHI E
DISTRIBUZIONE
Il closing è avvenuto in data 2 maggio 2022. L'operazione è stata eseguita
per il tramite di Poste Welfare Servizi S.r.l.
Plurima: acquisita
("PWS"), società interamente controllata da
quota di maggioranza
Poste Italiane, e finanziata con le risorse di
cassa disponibili. Con il perfezionamento dell'operazione PWS detiene il
70% del capitale sociale di Plurima Bidco S.r.l. (Bidco) che a sua volta
detiene il 100% di Plurima.
Plurima è una società leader di mercato in Italia nella logistica ospedaliera
e nei servizi di custodia e gestione documentale per le strutture ospedaliere
pubbliche e private. Opera attraverso 41 strutture logistiche e una flotta di
circa 300 veicoli. Alla luce dell'esperienza maturata da PWS nel comparto
della salute con l'offerta dei servizi della Piattaforma Vaccini, risulterà
possibile rafforzarne ulteriormente il ruolo di centro di eccellenza in ambito
sanitario, creando sinergie con i servizi erogati da Plurima.
PAGAMENTI E
MOBILE
LIS Holding
S.p.A.
In data 14 settembre 2022 PostePay, a seguito delle autorizzazioni ricevute
dall'AGCM e dalla Banca d'Italia, ha perfezionato l'acquisto del 100% di LIS
Holding S.p.A. (insieme alla società controllata LIS Pay S.p.A., "LIS") a un
prezzo pari a 700 milioni di euro determinato sulla base di un enterprise
value di 630 milioni di euro e una cassa netta disponibile concordata
convenzionalmente pari a 70 milioni di euro.
Acquisito il 100%
LIS, offre un'ampia gamma di servizi attraverso
della società LIS
Holding S.p.A.
la gestione di una piattaforma tecnologica
messa a disposizione degli esercenti convenzionati costituiti da circa 50 mila
punti vendita6 non specializzati, di cui circa 32 mila tabaccai, dislocati su
tutto il territorio nazionale. La piattaforma di LIS supporta e abilita
l'erogazione presso gli esercenti convenzionati di servizi in prevalenza di
incasso e pagamento (pagamento bollettini, MAV, PagoPA e incasso di
ricariche di carte prepagate, ricariche telefoniche, ecc.).
L'operazione consolida la crescita di PostePay nel mercato dei pagamenti di
prossimità, rafforza i servizi di acquiring
e i prodotti offerti alle PMI in
coerenza con la strategia omnicanale delineata dal Piano Strategico.

6 Punti vendita attivi al 31 dicembre 2022.

PAGAMENTI E
MOBILE
Tink AB In data 23 giugno 2021 il Consiglio di Amministrazione di PostePay S.p.A.
ha approvato la sottoscrizione di contratti vincolanti per la cessione della
partecipazione detenuta da PostePay S.p.A. in Tink AB, operatore fintech
specializzato in soluzioni tecnologiche di open banking
, per un
corrispettivo di circa 77 milioni di euro, nel contesto dell'annunciata cessione
del 100% di Tink AB a Visa Open Connect Limited, società del Gruppo Visa.
L'operazione è stata concordata sulla base di una valutazione di Tink AB, in
termini di enterprise value, pari a 1,8 miliardi di euro.
L'investimento complessivo di PostePay S.p.A. in Tink è stato pari a 22,1
milioni di euro, corrispondente ad una partecipazione del 4,7% nel capitale
della società su base fully diluted.
Il Gruppo Poste Italiane continuerà a collaborare con Tink al fine di accelerare
l'espansione dell'offerta di servizi digitali del Gruppo.
Il closing dell'operazione si è perfezionato in data 10 marzo 2022.

Altre operazioni

Il 26 gennaio 2022 MFM Holding Ltd (Moneyfarm) ha dato corso a un aumento di capitale del valore di circa 53 milioni di euro, sottoscritto per circa 44 milioni di euro da M&G plc, asset manager quotato con sede in Gran Bretagna, e pro quota da Poste Italiane con un investimento di circa 9 milioni di euro, al fine di non diluire la propria partecipazione pari a circa il 14%.

Inoltre, in data 24 novembre 2022 sono stati sottoscritti gli accordi vincolanti che prevedono l'adesione di Poste Italiane, con un investimento di circa 3 milioni di euro, ad un ulteriore aumento di capitale promosso da Moneyfarm al fine di finanziare parte del prezzo di acquisizione del 100% di Profile Financial Solutions Ltd, società attiva nel business del consolidamento fondi pensioni nel Regno Unito con il marchio Profile Pensions. Il closing dell'operazione è previsto nel secondo trimestre 2023.

In data 25 giugno 2021 Poste Vita e BancoPosta Fondi SGR hanno sottoscritto gli accordi definitivi per l'acquisizione del 40% del capitale sociale, di cui il 24,50% di azioni con diritto di voto, di E R A S R S. .A. "E RA" , società specializzata negli investimenti a supporto dell'economia reale controllata da Eurizon (Gruppo Intesa Sanpaolo).

Contestualmente alla sottoscrizione dell'aumento di capitale, è stato perfezionato tra le parti il mandato di gestione di portafogli avente ad oggetto il trasferimento a ECRA della gestione di alcuni fondi di investimento alternativi, accedendo così a una piattaforma globale che permetterà di sviluppare un modello integrato di gestione lungo tutto il ciclo di vita dell'investimento. Il closing dell'operazione è avvenuto il 31 gennaio 2022. Si segnala che ECRA continua a essere controllata e consolidata da Intesa Sanpaolo S.p.A.

In data 8 aprile 2022 Poste Italiane, con un investimento complessivo di 25 milioni di euro ha acquisito il 2,30% (2,15% su base fully diluted) del capitale sociale di Scalapay Limited società che opera in diversi paesi europei nel mercato Buy Now Pay Later ("BNPL") sui canali online e fisici, permettendo ai clienti finali di pagare un prodotto/servizio in tre rate

mensili senza interessi, a fronte di una commissione pagata dai merchants.

In data 24 giugno 2022 il CdA di Poste Italiane ha approvato la promozione, di concerto con alcuni azionisti di Sourcesense S.p.A. ("Sourcesense"), di un'offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria per cassa sulla totalità delle azioni e warrant

'O A q il controllo del 70%

emessi dalla società. Sourcesense è una società che opera nel settore dell'Information Technology in Italia e in Gran Bretagna, con elevata expertise nello sviluppo di soluzioni cloud-native basate su tecnologia open source.

A conclusione del periodo di offerta (12 settembre - 21 ottobre 2022), considerando anche gli strumenti oggetto dell'impegno di adesione e non adesione sottoscritti dagli azionisti di Sourcesense che hanno agito di concerto all'OPA, è stato portato in adesione un numero di azioni corrispondente al 98,37% del capitale sociale dell'emittente e un numero di warrant pari al 96,03% di quelli emessi. Per effetto di quanto precede, si sono creati i presupposti di legge e di statuto per l'esercizio da parte di Poste Italiane del Diritto di Acquisto, ai sensi dell'art. 111 del TUF e dell'Obbligo di Acquisto ai sensi dell'art. 108, comma 1, del TUF (c.d. "squeeze out"), sulle rimanenti azioni e warrant.

L'operazione consentirà a Poste Italiane di rafforzare le proprie capacità di sviluppo interno di applicativi basati su tecnologia cloud e open source, incrementando significativamente il livello di internalizzazione delle attività ed evolvendo verso un modello di "fabbrica di prodotto", limitando l'utilizzo di personale esterno ad attività di supporto specialistico di tecnologia e attività non core.

Il 4 novembre 2022 si è perfezionata la procedura di squeeze out, a seguito della quale Poste Italiane detiene una partecipazione di controllo in Sourcesense pari al 70%, e gli azionisti che hanno agito di concerto con Poste Italiane hanno una partecipazione di minoranza pari al 30%.

In data 24 gennaio 2023 Sourcesense ha perfezionato l'acquisizione di Eco Mind Ingegneria Informatica S.r.l. e della sua controllata HeadApp S.r.l., società IT operanti come software factory specializzate nella progettazione e sviluppo di soluzioni business, mobile e cloud native e soluzioni di realtà aumentata e virtuale, per un corrispettivo di 1,1 milioni di euro.

In data 5 agosto 2022, Poste Italiane ha firmato un accordo vincolante per l'acquisizione di una partecipazione del 70% nel gruppo Agile Lab, accompagnata

Agile Lab: acquisita quota di maggioranza

Net Insurance: promozione di

di azioni e warrant

'O A

da una partnership strategica con i soci fondatori che manterranno il restante 30%.

Agile Lab è un gruppo specializzato nel Data Management, con un'offerta di soluzioni tecnologiche su misura che sfruttano l'intelligenza artificiale, nonché servizi di rivendita di prodotti software open source sviluppati dai partner tecnologici.

L'operazione rappresenta un'importante opportunità per il Gruppo Poste Italiane di accelerare il processo di

internalizzazione delle attività di sviluppo software a supporto del business, riducendo costi e time to market con soluzioni che hanno le potenzialità anche per essere offerte al mercato. Il closing dell'operazione, avvenuto il 13 ottobre 2022, ha previsto un corrispettivo pari a circa 18 milioni di euro per il 70% di Agile Lab. Il rimanente 30% del capitale sociale sarà oggetto di opzioni di acquisto e vendita attivabili a partire dal 30 aprile 2026, che potranno consentire a Poste Italiane di acquisire una partecipazione totalitaria del 100% nel medio periodo.

In data 28 settembre 2022 il CdA di Poste Vita ha approvato la promozione di un'OPA

volontaria totalitaria per cassa su azioni ordinarie e warrant di Net Insurance S.p.A.

("Net Insurance"), di concerto con alcuni azionisti. A seguito delle autorizzazioni ricevute

da CONSOB, IVASS e dall'AGCM, in data 27 febbraio 2023 è iniziato il periodo di adesione

alle offerte promosse da un veicolo societario direttamente controllato da Poste Vita ("Net Holding"). Il periodo di adesione alle offerte si concluderà il 6 aprile 2023. Il perfezionamento dell'operazione è previsto entro il primo semestre del 2023. Il corrispettivo che è stato offerto per ciascuna azione è pari a 9,50 euro (corrispondente a un premio del 28% sulla media ponderata dei prezzi ufficiali giornalieri di Borsa Italiana dell'ultimo mese) e il corrispettivo che è stato offerto per ciascun

warrant è pari a 4,81 euro (corrispondente ad un premio del 60% sulla media ponderata dei prezzi ufficiali giornalieri di Borsa Italiana dell'ultimo mese).

Net Insurance, società con azioni scambiate sul mercato regolamentato denominato Euronext STAR Milan ("ESM") organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., è una compagnia assicurativa la cui offerta è dedicata alle coperture assicurative connesse al mondo del credito e, in particolare, dei prestiti assistiti dalla cessione del quinto dello stipendio o della pensione ("CQ"), alla protezione e all'insurtech7 , grazie ad accordi con partner tecnologici.

L'operazione è finalizzata all'acquisto del controllo di Net Insurance da parte del gruppo assicurativo che fa capo a Poste Vita e consentirà allo stesso, di conseguire una significativa crescita nel segmento assicurativo danni/protezione. Nello specifico, Poste Vita intende individuare Net Insurance come: (i) "centro di competenza" del gruppo assicurativo per i prodotti assicurativi legati alla Cessione del Quinto e (ii) fabbrica prodotto di riferimento con riguardo alla distribuzione di prodotti assicurativi su reti terze, con particolare riferimento alle reti bancarie.

L'operazione, inoltre, è volta a realizzare una partnership strategica e commerciale di lungo periodo con IBL Banca S.p.A. ("IBL"), tramite la partecipazione del 40% che la stessa acquisirà in Net Holding al completamento dell'operazione, ulteriormente rafforzata dagli impegni commerciali tra IBL e Net Insurance.

Operazioni infragruppo

Il 24 febbraio 2022 è divenuta efficace l'operazione di cessione da parte di Poste Vita, in favore di Poste Italiane, del 100% delle quote detenute in Poste Welfare Servizi, attuando un processo di riorganizzazione del Gruppo Poste Italiane volto a rafforzare il ruolo di Poste Welfare Servizi quale centro di eccellenza in ambito sanitario.

Il 24 giugno 2022 il CdA di Poste Italiane e l'assemblea di PSIA S.r.l. ("PSIA") hanno approvato la fusione per incorporazione in Poste Italiane di PSIA, divenuta efficace dal 1° novembre 2022. La fusione si pone nell'ottica di una riorganizzazione societaria che permetterà a Poste Italiane di detenere direttamente azioni della società quotata NEXI S.p.A., semplificando in tal modo la struttura societaria del Gruppo.

Sempre a tal fine, in data 29 settembre 2022, è stata approvata la fusione inversa di Plurima Bidco S.r.l. in Plurima dalle assemblee delle due società. L'operazione, che ha previsto l'applicazione delle semplificazioni previste dalla normativa per le operazioni di fusione di società interamente possedute, è divenuta efficace con decorrenza 1° gennaio 2023.

Il 1° ottobre 2022 è divenuta efficace l'operazione di cessione, da parte di BancoPosta Fondi SGR, del proprio ramo ' afferente all'attività di gestione Information Communication Technology (ICT) in favore di Poste Italiane. Tale operazione si inserisce nell'ambito del processo di efficientamento dei processi del Gruppo Poste, mediante accentramento nella capogruppo della gestione dei sistemi informativi delle società controllate.

4.4 OMNI ANALITA' E SETTORI DI ATTIVITÀ

STRATEGIA OMNICANALE

STRATEGIC BUSINESS UNIT CORRISPONDENZA, PACCHI E DISTRIBUZIONE STRATEGIC BUSINESS UNIT SERVIZI FINANZIARI

STRATEGIC BUSINESS UNIT SERVIZI ASSICURATIVI

STRATEGIC BUSINESS UNIT PAGAMENTI E MOBILE

7 L'Insurtech identifica l'intero processo di digitalizzazione del settore assicurativo, dalla sottoscrizione delle polizze fino alla gestione dei sinistri, grazie all'utilizzo di tecnologie quali Big Data Analytics, Intelligenza Artificiale e Application Program Interfaces (API).

le interazioni giornaliere in omnicanalità

Per saperne di più

>20 mln

4.4.1 STRATEGIA OMNICANALE

La trasformazione digitale intrapresa da Poste Italiane negli ultimi anni ha coinvolto non solo la propria offerta, ma anche il modello di distribuzione che, attraverso una strategia omnicanale, consente all'Azienda di erogare i servizi in modalità coerente con i mutati bisogni della clientela.

I canali digitali, e più in generale i canali remoti, supportano ogni giorno il canale fisico, asset storico di Poste Italiane, nella gestione della relazione con il cliente. Nel 2022 la piattaforma di interazione omnicanale di Poste Italiane ha raggiunto più di 20 milioni di interazioni al giorno.

La pandemia ha favorito l'accelerazione del passaggio al nuovo modello operativo permettendo all'Azienda di rispondere rapidamente ai cambiamenti intervenuti nel mercato, facendo leva sulle proprie piattaforme digitali - che sfruttano le opportunità derivanti dall'innovazione tecnologica per creare nuovi prodotti e servizi personalizzati - e sull'apertura di ulteriori canali di comunicazione con i propri clienti.

La piattaforma multicanale integrata del Gruppo prevede il presidio della clientela e l'erogazione dei servizi attraverso 3 canali:

  • la rete fisica proprietaria: è composta dagli Uffici Postali, dalla forza vendita sulla clientela business e dalla rete logistica per il recapito della corrispondenza e dei pacchi;
  • ' : costituita da tutte le digital properties del Gruppo e dal contact center, in grado di servire l'intera popolazione nazionale;
  • la rete fisica di terzi: costituita da circa 58 mila punti, frutto di accordi commerciali di partnership per la commercializzazione di prodotti e servizi del Gruppo gestiti anche attraverso la recente acquisizione della società LIS. Per maggiori approfondimenti si rinvia a quanto riportato nel paragrafo "Assetto societario del Gruppo".

Di seguito la rappresentazione della piattaforma omnicanale del Gruppo:

4.4.1.1 RETE FISICA DEGLI UFFICI POSTALI

La rete degli uffici postali è governata dalla funzione aziendale Mercato Privati organizzata in Macro Aree territoriali, Filiali e Uffici Postali a presidio di tutto il territorio nazionale.

31 dicembre 2022 31 dicembre 2021
Unità Risorse Unità Risorse
Macro Aree Mercato Privati 6 1,1 6 0,4
Filiali 132 3,6 132 3,6
Uffici Postali 12.755 49,3 12.761 48,7
Totale 12.893 54,0 12.899 52,7

Tutti i dati relativi all'organico sono espressi in full time equivalent in migliaia.

L'andamento dell'organico riflette le dinamiche gestionali intervenute nel periodo. In particolare, nell'ambito degli Uffici Postali, la variazione riflette le nuove assunzioni e valorizzazioni interne provenienti da altri ambiti/funzioni bilanciate, solo parzialmente, dalle cessazioni di rapporto di lavoro intervenute nel corso dell'anno; l'incremento di organico nell'ambito delle Macro Aree è prevalentemente imputabile alla variazione organizzativa che ha visto il passaggio del segmento POE dalla funzione Mercato Imprese e Pubblica Amministrazione alla funzione Mercato Privati, come già descritto precedentemente nel paragrafo "Azionariato e Struttura Organizzativa".

MACRO AREE MERCATO PRIVATI

DISTRIBUZIONE UFFICI POSTALI E FILIALI

Al fine di supportare al meglio ' front end, per sostenere l'arricchimento e la dinamicità dell'offerta, prosegue il percorso di valorizzazione delle competenze attraverso l'istituzione dell'Operatore Front End8 per gestire al meglio i business innovativi (RC Auto, Fibra e Energy) e sarà implementato un format di offerta innovativo su un panel di circa 1.250 uffici postali. Al 31 dicembre 2022 è stato completato l'allestimento di oltre 1.000 Uffici Postali con un nuovo lay-out finalizzato a migliorare l'esperienza e il comfort dei clienti (di cui 460 UP con Corner, 575 UP con Postazioni a sportello ribassate e 2 UP con Nuovo Layout Corner).

Al fine di incrementare l'efficacia commerciale verso la clientela digitale che non si reca negli Uffici Postali, è attivo un progetto "pilota" su tre Filiali Territoriali con l'introduzione dello Specialista Consulente da Remoto, che invia ai clienti proposte di risparmio e investimento dedicate e li contatta per informarli della possibilità di sottoscrivere le proposte ricevute

in modalità digitale (area riservata del sito web tramite l'utilizzo della firma elettronica avanzata).

Al fine di attuare la piena integrazione del canale commerciale dedicato ai Piccoli Operatori Economici all'interno del canale commerciale Mercato Privati, è stato evoluto il modello organizzativo della funzione con l'obiettivo di assicurare una governance unitaria della filiera commerciale, massimizzando le sinergie tra la rete business e la rete retail.

8 L'Operatore Front End è la figura professione della Rete PuntoPosteCasa&Famiglia che si concentra sulla vendita di prodotti, quali ad

È stata potenziata, in circa 220 Uffici Postali, la Rete degli Operatori di Accoglienza con l'obiettivo di supportare l'operatività della sportelleria e migliorare la customer experience ed è stato esteso a 35 il numero degli uffici postali Multietnici9 per cogliere le specificità territoriali e le esigenze dei bacini a maggiore densità di popolazione straniera.

9 Ufficio Postale con personale multilingue che offre servizi focalizzati sulle esigenze del target degli stranieri.

Progetto Polis – Casa dei servizi digitali

Nell'ambito del "Piano Nazionale per gli investimenti Complementari" (D.L. n. 59 del 6 maggio 2021, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 101 del 1 luglio 2021) del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), con l'obiettivo di promuovere la coesione economica, sociale e territoriale del Paese e di superare il digital divide nei piccoli centri e nelle aree interne, è stato approvato il Progetto PolisCasa dei servizi digitali.

Le due linee di intervento

  • Sportello Unico: prevede il rinnovamento e potenziamento digitale entro il 2026 di 6.933 Uffici Postali per dare la possibilità agli italiani residenti nei Comuni con meno di 15.000 abitanti, dotati di almeno un Ufficio Postale, di fruire agevolmente dei servizi della Pubblica Amministrazione. L'Ufficio Postale verrà trasformato in hub per servizi fisici e digitali, mediante l'introduzione di nuove tecnologie e strumenti idonei a consentire 24 ore su 24 una fruizione completa, veloce, agevole e digitale dei servizi.
  • S 'I : prevede la realizzazione di una rete nazionale di spazi per il co-working* e la formazione con una presenza capillare sul territorio. Postazioni di lavoro, spazi di riunione, servizi condivisi, aree dedicate a eventi e formazione la cui fruizione sarà aperta ai privati, alle aziende e alla pubblica amministrazione, università, centri di ricerca.

Gli interventi previsti al 2026

45

Alcuni servizi della PA erogabili presso lo Sportello Unico

Interventi 2022

  • Sportello Unico: I lavori di ristrutturazione e adeguamento tecnologico degli Uffici Postali sono stati avviati a valle dell'autorizzazione della Commissione Europea, ricevuta nel mese di ottobre 2022. Nel corso del 2022, sono state perfezionate le attività di progettazione e i lavori presso 27 siti. Al 31 dicembre 2022 sono stati ultimati i lavori su 4 Uffici Postali.
  • S 'I : Nel corso del 2022 sono state realizzate sia le attività propedeutiche alla definizione del modello di business, sia quelle relative alla definizione del perimetro dei 250 spazi co-working. Sono stati analizzati circa 400 asset e pianificato lo sviluppo dell'iniziativa nel corso dei prossimi 4 anni (2023- 2026).

Sono stati avviati gli interventi di ristrutturazione per la successiva apertura dei relativi spazi co-working.

Obiettivi per lo sviluppo Sostenibile

Con il Progetto Polis, Poste Italiane intende essere protagonista della ripresa del Paese a beneficio dei cittadini e della loro partecipazione alla vita pubblica adottando un approccio responsabile al fine di diminuire la propria impronta ambientale e contribuire alla transizione low-carbon dell'economia e dell'intero Paese. L'iniziativa è coerente con la più ampia strategia di Poste Italiane finalizzata allo sviluppo sostenibile, digitale e inclusivo.

ll Progetto Polis genera impatti significativi su tutto il territorio, anche in ottica di raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs):

Il 30 gennaio 2023, alla presenza del Presidente della Repubblica, del Presidente del Consiglio, del Segretario di Stato della Santa Sede, di numerosi esponenti del Governo, e delle istituzioni, il progetto POLIS è stato illustrato a Roma dalla Presidente e dall'Amministratore Delegato dell'Azienda, ai 7.000 sindaci dei Comuni interessati, che in Italia rappresentano il 90% dei Comuni con una superficie del territorio pari all'80% del Paese e nella quale vivono 16 milioni di persone.

Per maggiori informazioni sul progetto si rinvia al sito nella sezione Progetto Polis.

* Concetto di lavoro che consiste in uno spazio di lavoro condiviso da diverse aziende o professionisti indipendenti. In questo ambiente le persone possono lavorare insieme, condividere idee e risorse e sviluppare relazioni professionali.

4.4.1.2 RETE FISICA MERCATO IMPRESE E PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Il presidio commerciale e la vendita dei prodotti e servizi del Gruppo alle imprese e alla Pubblica Amministrazione Centrale e Locale è garantito dalla funzione Mercato Imprese e Pubblica Amministrazione di Poste Italiane.

L'organizzazione della forza vendita garantisce il presidio territoriale focalizzato per comparto di prodotto, mediante:

  • 3 Macro Aree Vendita (Lombardia Nord Ovest, Centro Nord e Nord Est, Centro Sud), con responsabilità commerciale esclusiva sui ricavi di posta e comunicazione;
  • 2 Aree Vendita dedicate alla gestione commerciale dei prodotti/servizi di logistica e pacchi e specializzate per industry;
  • 1 Area commerciale specializzata sull'offerta di prodotti finanziari e assicurativi sui grandi clienti business e Pubblica Amministrazione;
  • 1 Area commerciale per la Pubblica Amministrazione Centrale e per quella Locale relativa a Regioni e Città Metropolitane.

Macro Aree Mercato Imprese e Pubblica Amministrazione

4.4.1.3 LA RETE LOGISTICA

I servizi di corrispondenza e pacchi del Gruppo sono erogati attraverso due network logistici integrati e sinergici fra loro: il network della rete logistica postale per la gestione della corrispondenza, oggi evoluto per permettere anche la gestione dei pacchi di piccole dimensioni, e il network della logistica dei pacchi per la gestione di tutte le tipologie di pacchi.

L'integrazione tra i due network è stata rafforzata già dal 2020 attraverso l'incremento dell'interscambio dei volumi dei pacchi di piccole dimensioni (c.d. "portalettabili" ovvero al di sotto dei 5 chilogrammi), utilizzando come discriminante l'efficienza economica. Il recapito di tali prodotti sul territorio italiano può essere effettuato in maniera indistinta dalla rete logistica postale e dalla rete logistica dei pacchi secondo un approccio dinamico, finalizzato a massimizzare l'efficienza per singola area territoriale.

ATTIVITÀ DELLA RETE LOGISTICA POSTALE

La rete logistica postale accetta, smista e recapita i prodotti di corrispondenza e i pacchi di piccole dimensioni (portalettabili). La rappresentazione che segue mostra in sintesi la catena del valore del processo logistico postale e i principali driver quantitativi.

Il modello di governo della rete logistica postale è strutturato su 6 Macro Aree Logistiche coordinate centralmente che gestiscono tutte le fasi della catena del valore: accettazione e raccolta, smistamento in partenza, trasporto, smistamento in arrivo e recapito. Tale modello permette al contempo di avere una gestione unica su tutto il territorio e di poterla declinare secondo ciascuna realtà specifica con interventi mirati.

Di seguito, il modello di presidio territoriale adottato.

L'evoluzione dell'organico dell'anno 2022, rappresentato nella tabella che segue, riflette un andamento in linea o in riduzione, rispetto al precedente esercizio, in tutti gli ambiti organizzativi.

31 dicembre 2022 31 dicembre 2021
Unità Risorse Unità Risorse
Macro Aree Logistiche (*) 6 1,3 6 1,3
Centri di Smistamento 16 7,0 16 7,1
Centri Operativi 10 1,0 10 1,0
Centri di Recapito (**) 1.388 37,7 1.430 37,8
Totale 1.420 46,9 1.462 47,2

Tutti i dati relativi all'organico (stabile e flessibile) sono espressi in full time equivalent in migliaia.

(*)Tali aree, pur coincidendo geograficamente con le Macro Aree Mercato Privati a partire dal 2018, mantengono organizzazioni separate dal punto di vista dei processi e delle competenze.

(**)Le risorse dedicate al Recapito includono 31,6 migliaia di risorse con mansione portalettere e capo squadra recapito (31,4 migliaia al 31 dicembre 2021).

ATTIVITÀ DELLA RETE LOGISTICA PACCHI

I pacchi e i prodotti di corriere espresso di maggiori dimensioni o non portalettabili vengono consegnati attraverso il network delle società controllate SDA Express Courier, MLK Deliveries e Nexive. Il flusso logistico è di seguito rappresentato.

4.4.1.4 INFRASTRUTTURA DIGITALE E PUNTI DI CONTATTO REMOTI – WEB, APP E CONTACT CENTER

A supporto della trasformazione digitale del Gruppo è stato implementato un motore tecnologico, basato su cloud ibrido, API aperte e tecnologie esponenziali10, applicato a tutte le attività e infrastrutture IT del Gruppo. Il Gruppo ha posto in essere un programma di trasformazione digitale di tutti i suoi modelli di servizio e di offerta, al fine di garantire ai propri clienti esperienze di contatto in logica full digital. Tale programma ha subìto una decisa accelerazione a partire dal 2021, in considerazione degli effetti dell'emergenza sanitaria da Covid-19, per rendere disponibile alla clientela un'ampia accessibilità ai prodotti del Gruppo in condizioni di assoluta sicurezza.

Le Digital Properties del Gruppo sono le seguenti:

sito web poste.it: Poste.it è il portale consumer e business del Gruppo, dove sono disponibili le gamme di servizi offerti alla clientela. Il portale consente ai clienti anche di consultare e gestire i prodotti in possesso.

app PostePay: app per acquistare e gestire le carte di pagamento Postepay, i prodotti telco e l'offerta Energia; è possibile effettuare tramite app pagamenti anche in mobilità.

app BancoPosta: app per acquistare e gestire in mobilità l'offerta finanziaria/assicurativa del Gruppo: conti, Risparmio Postale e polizze assicurative.

app Ufficio Postale: app che consente di individuare l'Ufficio Postale e prenotare l'appuntamento riducendo i tempi di attesa. Tramite l'APP è possibile verificare lo stato di una spedizione, prenotare il ritiro in Ufficio Postale o spedire pacchi o corrispondenza.

10 Le tecnologie esponenziali sono quelle tecnologie che accelerano e plasmano rapidamente le principali industry e tutti gli aspetti della vita quotidiana. Tra le principali tecnologie esponenziali possiamo citare Intelligenza Artificiale e Data Science, Internet of Things, Virtual & Augmented Reality.

app PosteID: app dell'Identità Digitale di Poste Italiane (SPID – Sistema Pubblico d'Identità Digitale).

Nel corso del periodo il Gruppo ha lavorato per il rafforzamento del canale di vendita digitale, ampliando la gamma di prodotti e servizi acquistabili direttamente attraverso le digital properties.

I canali digitali web e app di Poste Italiane costituiscono il punto di accesso ai servizi online per 36,8 milioni di utenti retail

(33,8 milioni al 31 dicembre 2021) e si posizionano sia come canali di vendita diretta che di post vendita. Il 68% delle interazioni di Poste Italiane e il 36% delle operazioni sono gestite ogni giorno tramite canali remoti (in particolare circa il 20% da canali digitali). La media giornaliera degli utenti web e app per il 2022 è stata di

delle operazioni giornaliere 2022 è avvenuto sui nuovi canali >36%

5,8 milioni (4,3 milioni gli utenti medi giornalieri nel 2021). In aumento anche le transazioni del canale digitale, che nel 2022 sono state pari a 152,6 milioni per un valore transato di 40,3 miliardi di euro (124,7 milioni di transazioni nel 2021 per un valore transato di 32,7 miliardi di euro).

Per maggiori dettagli sulle performance del periodo dei canali digitali, si rinvia al paragrafo "Digitale e reti terze nella strategia omnicanale del gruppo". Per saperne di più

4.4.1.5 RETE FISICA DI TERZI

Nella strategia omnicanale del Gruppo un ruolo cruciale è rappresentato dalle reti terze che sono state potenziate per garantire alla clientela di Poste Italiane una valida alternativa agli uffici postali per l'accesso ai servizi transazionali. L'obiettivo è quello di creare una piattaforma per l'integrazione dei prodotti del Gruppo con i canali di distribuzione di terzi e per l'utilizzo dei servizi di terze parti all'interno delle offerte commerciali del Gruppo, introducendo anche servizi innovativi ad elevato valore aggiunto. Poste Italiane ha convenzionato un'ampia rete di punti di contatto, ulteriormente potenziata nel corso dell'anno con l'acquisizione di LIS, che conta al 31 dicembre 2022, 58 mila punti di contatto.

L'acquisizione di LIS, avvenuta nel mese di settembre 2022, ha consentito di aumentare l'operatività della piattaforma omnicanale, incrementando di circa 0,6 milioni le interazioni medie giornaliere con i clienti.

In particolare, l'operatività è aumentata significativamente sul canale delle reti terze, che è stato integrato dei nuovi prodotti

gestiti in seguito all'operazione di acquisizione (ricariche telefoniche di altri operatori, pagoPA e altri servizi), raggiungendo circa un milione di operazioni medie giornaliere (+161% rispetto al 2021), di cui LIS rappresenta circa l'88%.

L'importanza in ottica omnicanale della reti di prossimità è confermata dalla significativa crescita della gestione pacchi (accettazione e consegna) sulle reti

terze, che con 17,2 milioni di pacchi gestiti nel 2022 registra una crescita del 173% rispetto al 2021.

Nel corso dell'anno 2022 la Rete Punto Poste11 si è ampliata con l'entrata di oltre 1.600 nuovi punti. Al 31 dicembre 2022 la Rete Punto Poste conta oltre 15.000 punti di contatto.

4.4.2 STRATEGIC BUSINESS UNIT CORRISPONDENZA, PACCHI E DISTRIBUZIONE

CONTESTO MACROECONOMICO

Nel corso del 2022 l'economia mondiale è stata condizionata dalle ripercussioni dell'invasione ucraina da parte della Russia e dalle nuove misure di lockdown adottate in Cina fino al mese di novembre, in risposta alla nuova ondata di Covid-19. Lo scoppio del conflitto russo-ucraino ha esercitato pressioni sulle catene mondiali di approvvigionamento e sui mercati delle materie prime alimentando dinamiche inflazionistiche su scala globale.

Nelle principali economie avanzate il rallentamento dell'attività economica nel 2022 è riconducibile all'indebolimento della domanda e all'avvio di un ciclo di inasprimento delle politiche monetarie restrittive adottate dalle principali banche centrali, per contrastare l'aumento delle pressioni inflazionistiche.

L'allentamento delle restrizioni connesse alla pandemia e delle strozzature dal lato dell'offerta, a partire dalla primavera, hanno sostenuto l'attività fino al terzo trimestre, ma negli ultimi mesi si è acuita l'incertezza tra gli operatori economici e gli indicatori congiunturali segnalano un peggioramento della fase ciclica.

11 La rete Punto Poste è composta da Punti di ritiro - attività commerciali che offrono i servizi di ritiro e spedizione pacchi – e Locker, punti self-service con orari di apertura estesi. La rete include circa 14.000 tabaccai abilitati ad erogare servizi di corrispondenza e pacchi.

Il Fondo Monetario Internazionale stima12 che il prodotto mondiale decelererà nel corso del 2023 al 2,9% (dal 3,4% del 2022). Il rallentamento sarà più marcato nell'area dell'euro, per la quale il Fondo stima una crescita pari allo 0,7% nel 2023. La stima della Commissione Europea nel mese di novembre è di appena lo 0,3%.

La dinamica dell'economia globale, già caratterizzata da aree in rallentamento, se non in contrazione, dipenderà nei prossimi mesi in modo rilevante da una calibrazione efficace della politica monetaria, dall'evoluzione del conflitto e dall'emergere di eventuali nuove strozzature di offerta, legate alle nuove ondate pandemiche presenti in Cina.

L'inflazione ha continuato nel corso dell'anno a mantenersi a livelli elevati; a novembre 2022, nell'area dell'euro, l'inflazione ha raggiunto il 10% e la BCE ritiene che si manterrà su un livello superiore all'obiettivo del 2% per un prolungato periodo

di tempo. Il Consiglio direttivo nella riunione di dicembre 2022 ha innalzato di 50 punti base i tre tassi di interesse di riferimento13 , per la quarta volta consecutiva, abbandonando definitivamente l'orientamento accomodante della politica monetaria mantenuto nel periodo pandemico.

Nel mese di luglio 2022 la BCE ha annunciato il Transmission Protection Instrument (TPI), uno strumento che consentirà di sostenere una trasmissione efficace della politica monetaria in tutti i Paesi dell'Eurozona, sempre per adempiere all'obiettivo primario di garantire la stabilità dei prezzi.

L'economia italiana, dopo la profonda recessione del 2020 ha registrato una vigorosa ripresa, con sette trimestri consecutivi di crescita superiore alle aspettative, la quale nel terzo trimestre 2022 ha portato il PIL a superare di 0,5 punti percentuali il livello del trimestre precedente e del 2,6% il livello del terzo trimestre 2021, grazie all'aumento dei consumi di servizi e beni durevoli e all'andamento ancora molto favorevole degli investimenti in beni strumentali14. Nel quarto trimestre del 2022 il prodotto interno lordo è diminuito dello 0,1% rispetto al trimestre precedente e cresciuto dell'1,4% rispetto al quarto trimestre del 202115, consolidando una crescita per il 2022 che rimane sostenuta al 3,7% nell'intero anno.

Il tasso di disoccupazione è sceso di oltre un punto percentuale nel corso dell'anno e si è mantenuto stabile nell'ultimo trimestre 2022 al 7,8%16 .

A ottobre e novembre 2022, l'inflazione armonizzata ha toccato un picco del 12,6% dal 9,4% registrato a settembre attestandosi a dicembre al 12,3% a/a, con una media annua dell'8,7%.

Nella Nota di aggiornamento al DEF17, approvata dal Consiglio dei Ministri nel mese di dicembre, il Governo ha rivisto al rialzo il sentiero del deflatore18 dei consumi delle famiglie e quello del PIL. Rivista al rialzo per il 2022 anche la crescita, con un livello tendenziale del Prodotto Interno Lordo (PIL) che aumenta al 3,7% rispetto al 3,3% programmato dal DEF nel mese di settembre. Per contro, la previsione per il 2023 scende in misura sostanziale, dal 2,4% allo 0,4%.

Le entrate tributarie e contributive nei primi otto mesi del 2022 sono state superiori alle attese, nonostante le imponenti misure di mitigazione del costo dell'energia. A seguito del cambiamento introdotto nel trattamento contabile dei crediti di imposta da parte dell'ISTAT, l'indebitamento netto delle Amministrazioni Pubbliche per il 202219 in rapporto al PIL, pari

12 World Economic Outlook Update – gennaio 2023.

13 Il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale sono stati innalzati rispettivamente al 2,50%, al 2,75% e al 2,00%, con effetto dal 21 dicembre 2022.

14 ISTAT - Conti Economici Trimestrali - III Trimestre 2022.

15 ISTAT – Conti Economici Trimestrali - IV trimestre 2022, pubblicato il 3 marzo 2023.

16 ISTAT Occupati e disoccupati (dati provvisori) - dicembre 2022, pubblicato il 31 gennaio 2023.

17 Documento di Economia e Finanza.

18 Fattore di moltiplicazione cui si ricorre per eliminare formalmente l'effetto dell'inflazione sui valori.

19 ISTAT - PIL e Indebitamento delle Amministrazioni Pubbliche - Anno 2022, pubblicato il 1 marzo 2023.

all'8,0% del PIL, è aumentato rispetto alle previsioni del Governo (5,1% del PIL). Secondo le nuove proiezioni20 l'elevata crescita nominale dell'economia prevista per quest'anno ed il miglioramento del saldo primario porteranno a una discesa del rapporto tra debito lordo e PIL più accentuata rispetto a quanto previsto nel DEF, che passerà dal 149,8% del 2021 al 144,7% nel 2022 (147% nel DEF).

Il mercato postale sta attraversando una fase di profondi cambiamenti in gran parte riconducibili alla digitalizzazione, che influenza in modo diverso i volumi di lettere e di pacchi in circolazione. A livello di macrotrend, al continuo calo strutturale dei volumi di corrispondenza tradizionale, sostituiti da forme di comunicazione digitale (e-mail, messaggistica istantanea, ecc.), si accompagna un aumento dei volumi di pacchi spediti.

In particolare, per il mercato della corrispondenza, dopo il calo consistente dei volumi 2020 (-19% rispetto al 2019)21, il 2021 ha confermato un trend di sostanziale stabilità (+0,2% rispetto al 2020)21. Nel 2022 il mercato ha registrato un'ulteriore decrescita (-5,3% rispetto al 2021)21, principalmente come conseguenza degli effetti legati alla e-substitution.

Il comparto pacchi ha vissuto nel 2022 un periodo di incertezza, che non ha intaccato comunque il valore del mercato, cresciuto fortemente negli anni di pandemia. Gli effetti che condizionano la prosecuzione del trend di crescita registrato negli ultimi anni sono riassumibili nell'aumento generalizzato dei costi determinato dal conflitto russo-ucraino, nell'aumento dell'inflazione con conseguente diminuzione del potere di acquisto dei consumatori e della minore propensione agli acquisti privati (anche online). Tale trend è visibile anche a livello globale, come testimoniato dai risultati di diverse aziende leader. Per il comparto pacchi italiano, le stime per il 202222 evidenziano pertanto una stabilità del valore del mercato rispetto al 2021.

CONTESTO NORMATIVO ED EVOLUZIONE DELLO SCENARIO REGOLATORIO

Onere del Servizio Postale Universale

Il 30 dicembre 2019 è stato sottoscritto tra il Ministero dello Sviluppo Economico e Poste Italiane il nuovo Contratto di Programma per gli anni 2020-2024; la sua efficacia decorre dal 1° gennaio 2020 e si conclude il 31 dicembre 2024.

Il 1° dicembre 2020 la Commissione europea ha approvato le compensazioni, per gli obblighi di servizio pubblico previste dal Contratto di Programma 2020-2024, nell'ammontare di 262 milioni di euro annui. Il sistema delle compensazioni per gli obblighi di servizio pubblico assunti dalla Società è stato ritenuto essere pienamente conforme con le applicabili norme UE in materia di aiuti di Stato.

Il 1° luglio 2021 è stata pubblicata la Delibera AGCom 199/21/CONS con la quale si è concluso il procedimento di verifica del costo netto del servizio postale universale sostenuto da Poste Italiane per gli anni 2017, 2018 e 2019. In particolare, l'onere del servizio postale universale per tali anni è stato quantificato, rispettivamente, in 354,5, 334,5 e 175 milioni di euro. Per l'esercizio 2019, sebbene l'onere quantificato (175 milioni di euro) sia inferiore alle compensazioni autorizzate (262 milioni di euro), l'onere per la fornitura del servizio postale universale sull'intero periodo (ovvero il previgente Contratto di Programma 2016-2019) risulta in ogni caso superiore alle compensazioni autorizzate dalla Commissione Europea. L'Autorità ha stabilito inoltre che l'onere del servizio universale per gli anni 2017, 2018 e 2019 è iniquo e che, per i medesimi anni, in continuità con quanto stabilito negli anni precedenti, non è istituito il Fondo di Compensazione di cui all'art. 10 del

20 ISTAT - PIL e Indebitamento Amministrazioni Pubbliche 2020-2022, pubblicato il 01 marzo 2023.

21 Elaborazioni interne sulla base dei dati Agcom (osservatori trimestrali e relazione annuale 2022) e degli ultimi bilanci disponibili delle società operanti nel settore postale.

22 Fonte: Elaborazioni interne su dati Cerved Databank.

D.Lgs.n. 261/1999. Avverso il suddetto provvedimento, in data 22 settembre 2021 Poste Italiane ha presentato ricorso al TAR Lazio.

Il TAR, con sentenza n.11416/2022 pubblicata in data 5 settembre 2022, ha parzialmente accolto il ricorso sulla verifica dell'onere per gli anni 2011-2012 riconoscendo la mancata attivazione del fondo di compensazione per l'anno 2011. Poste Italiane e AGCom hanno proposto appello al Consiglio di Stato contro la sentenza del TAR e l'udienza di merito è stata fissata al 18 maggio 2023.

Con Delibera AGCom 28/23/CONS, pubblicata il 24 febbraio 2023, l'Autorità ha avviato il procedimento di verifica del calcolo del costo netto del servizio postale universale per gli anni 2020 e 2021.

Agevolazioni tariffarie editoriali

Il D.L. 30 dicembre 2019, n. 162 - come convertito dalla L. 28 febbraio 2020, n. 8 - ha disposto che i rimborsi delle agevolazioni tariffarie editoriali a Poste Italiane proseguano "per una durata pari a quella dell'affidamento del servizio postale universale" (ovvero fino ad aprile 2026). L'applicazione della norma è subordinata all'approvazione da parte della Commissione europea.

Nel mese di agosto 2020 è stato avviato il procedimento di pre-notifica del Servizio di interesse economico generale (SIEG) alla Commissione per il periodo 2020-2026.

La legge di Bilancio 2022 (Legge 30 dicembre 2021, n. 234) ha lasciato invariati gli stanziamenti per gli anni 2022 e 2023, pari a 52,5 milioni di euro, e previsto il medesimo importo per il 2024.

La legge di Bilancio 2023 (Legge 30 dicembre 2022, n. 197) ha previsto che il rimborso delle agevolazioni postali editoriali venga effettuato tramite le risorse del Fondo per il pluralismo e l'innovazione dell'informazione. A tal fine, il Fondo è stato integrato con l'importo di 75,9 milioni di ' 2023 e di 55 milioni di euro a decorrere dall'anno 2024, in luogo degli importi previsti dalla precedente Legge di Bilancio.

AGCom Manovra Tariffaria Con la Delibera AGCom 454/22/CONS del 30 dicembre 2022 sono state definite le nuove tariffe base universali dei prodotti editoriali a tariffa agevolata rientranti nel Servizio Universale. La Delibera ha previsto un incremento progressivo delle tariffe base a decorrere dal 1° settembre 2022, con ulteriori incrementi con decorrenza 1° gennaio 2024, 2025 e 2026, senza alcun impatto sulle tariffe agevolate pagate dai mittenti e con un conseguente incremento della compensazione ricevuta da Poste Italiane per singolo invio spedito a tariffa agevolata.

Con la Delibera AGCom 171/22/CONS "Provvedimento finale di analisi del mercato dei servizi di consegna della corrispondenza e determinazione delle tariffe massime dei servizi postali universali - valutazione del livello di concorrenza e definizione dei rimedi regolamentari" del 6 giugno 2022 sono state definite le nuove tariffe del Servizio Universale; la Delibera accoglie la gran parte delle proposte formulate dalla Società in materia di variazioni tariffarie, compresa quella di eliminare il divieto di aumento dei prezzi sino al 2024 proposto dall'AGCom in sede di consultazione pubblica; potranno quindi essere proposte all'Autorità ulteriori future variazioni. Le nuove tariffe sono entrate in vigore progressivamente a partire dal 27 giugno 2022.

Con Delibera 29/23/CONS, pubblicata il 14 febbraio 2023, l'Autorità ha deciso l'avvio di un ulteriore procedimento di determinazione di nuove tariffe massime dei servizi postali universali.

AGCom Obblighi di accesso

Con Delibera 29/23/CONS l'Autorità nella riunione del 8 febbraio 2023 ha deciso l'avvio di un ulteriore procedimento di determinazione di nuove tariffe massime dei servizi postali universali. AGCom ha modificato e integrato gli attuali obblighi di accesso definiti dall'AGCM stessa nell'ambito dell'acquisizione di Nexive, con particolare riferimento agli Uffici Postali (il cui numero è stato ampliato da 2.000 a 4.000) e alle condizioni economiche di alcune offerte (che sono state ridotte). Poste Italiane ha pubblicato nel mese di ottobre 2022, su richiesta dell'Autorità, le offerte wholesale modificate in base a quanto disposto dalla Delibera AGCOM 171/22/CONS. Ai fini dell'approvazione di tali ultime offerte, l'A , con Delibera 391/22/CONS, pubblicata il 23 novembre 2022, ha avviato una consultazione pubblica alla quale l'Azienda ha risposto inviando il 23 dicembre il proprio posizionamento su tutti i temi oggetto delle valutazioni dell'Autorità.

Con la Delibera AGCom 30/23/CONS, pubblicata il 22 febbraio 2023, l'Autorità ha approvato le offerte di Poste Italiane relative ai servizi di accesso wholesale.

Concorrenza nel mercato di consegna dei pacchi

A seguito di un articolato processo di consultazione, avviato nell'agosto 2021 dalla Delibera 255/21/CONS, l'Autorità ha concluso, con la Delibera 94/22/CONS del 5 maggio 2022, il procedimento di individuazione dei mercati rilevanti dei servizi di consegna pacchi e di valutazione del livello di concorrenzialità.

Con la delibera vengono imposti obblighi informativi specifici in capo ad Amazon, in quanto "operatore dotato di significativo potere di mercato" sul segmento B2C, ed alcuni obblighi agli altri operatori, ivi inclusa Poste Italiane, presenti sul mercato delle consegne pacchi di medio-grandi dimensioni.

In particolare, gli operatori dovranno trasmettere annualmente una serie di informazioni relative alle condizioni economiche dei servizi offerti al pubblico e a quelle di riferimento per le diverse categorie di clienti business, ai contratti vigenti che regolano i rapporti

Replicabilità delle offerte (aree EU2)

commerciali con le imprese di settore e agli schemi tipo di contratto di lavoro per il personale.

In data 15 dicembre 2022, AGCom ha notificato la richiesta annuale di informazioni, a cui Poste Italiane darà riscontro entro il 31 marzo 2023.

Con Delibera 27/22/CONS del 4 febbraio 2022 "Revisione dei criteri di definizione delle aree EU2 e individuazione dei relativi CAP" AGCom ha concluso il procedimento di revisione dei criteri di definizione delle "Aree EU2"23, con l'individuazione dei CAP EU2 sia per la corrispondenza indescritta, sia per la posta descritta. Il nuovo perimetro definito dall'Autorità sarà utilizzato, in particolare, ai fini della individuazione delle copertura territoriale delle offerte wholesale di accesso alla propria rete di cui al procedimento AGCM C12333, (provvedimento n.28497 del 22 dicembre 2020 con cui sono state prescritte in capo a Poste Italiane alcune misure comportamentali conseguenti all'approvazione dell'operazione di concentrazione tra Poste Italiane S.p.A. e Nexive Group S.r.l.), nonché ai fini del test di replicabilità delle offerte di invii multipli di Poste Italiane, disciplinato dalla Delibera AGCom 452/18/CONS.

In data 19 settembre 2022, AGCom ha avviato, con la Delibera 309/22/CONS, il procedimento istruttorio relativo alla revisione del test di replicabilità, ovvero il test che Poste Italiane è tenuta a svolgere prima della presentazione di tutte le offerte di corrispondenza (presentate in ambito gare pubbliche e private) di valore superiore a 500.000 euro e a comunicare all'Autorità nei successivi 30 giorni, a dimostrazione che l'offerta della Società è "replicabile" da parte di un ipotetico concorrente efficiente. I termini del procedimento sono fissati in 180 giorni dalla data di pubblicazione della delibera. Poste Italiane ha inviato il proprio contributo.

Cassette d'impostazione Ai sensi dell'art. 2, comma 7, del Contratto di Programma 2020-2024, Poste Italiane ha presentato all'AGCom, in data 24 giugno 2020, una proposta di adeguamento del numero delle cassette di impostazione alla mutata dimensione del mercato e ai bisogni dei clienti, tenuto conto dell'andamento dei volumi postali e dell'effettivo utilizzo delle stesse da parte degli utenti.

A valle della conclusione della consultazione pubblica e, anche a seguito delle osservazioni inviate da Poste Italiane, il 27 settembre 2022 è stata pubblicata la Delibera n. 308/22/CONS che ha ridefinito i criteri relativi alla distribuzione delle cassette ' adottando, in particolare, quello della distanza dalla cassetta più vicina per percentuale di popolazione residente. Secondo quanto previsto dalla citata Delibera, Poste Italiane il 29 novembre 2022 ha inviato all'Autorità il relativo Piano di attuazione che, concluso il periodo di attuazione (24 mesi), a regime consentirà di raggiungere gli obiettivi fissati nella delibera. Sono in corso di svolgimento ulteriori interlocuzioni con l'Autorità alla quale Poste Italiane dovrà inviare, con cadenza semestrale, un aggiornamento sulla progressiva attuazione del Piano.

Notifica digitale degli atti della PA Nuova piattaforma

Il Decreto legge n. 76 del 16 luglio 2020 (c.d. Semplificazioni), convertito dalla legge 11 settembre 2020, n. 120, all'art. 26 e sue successive modifiche disciplina la realizzazione della piattaforma per la notifica digitale degli atti della pubblica amministrazione. Il gestore della piattaforma sarà la società PagoPA che potrà affidare, in tutto o in parte, la

23 Aree EU2: si tratta di aree di recapito extraurbane in cui non sono presenti i principali concorrenti di Poste Italiane.

realizzazione della stessa a Poste Italiane in qualità di Fornitore del Servizio Universale. Le modalità tecniche e operative di funzionamento della piattaforma sono state definite con il Decreto 8 febbraio 2022, n. 58, del Ministro per l'Innovazione Tecnologica e la transizione digitale, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 130 del 6 giugno 2022.

I costi, i criteri e le modalità di ripartizione e ripetizione delle spese per la notifica degli atti tramite la piattaforma di cui all'art. 26, comma 14 del decreto legge 16 luglio 2020, n. 76 sono stati individuati con il Decreto del 30 maggio 2022 del Ministro per l'Innovazione Tecnologica e la Transizione Digitale, pubblicato in GU Serie Generale n.180 del 3 agosto 2022. Il decreto stabilisce che l'ammontare delle spese di notificazione nei confronti del destinatario dell'atto notificato, è fissato nella misura di euro 2,00 per ciascuna notifica effettuata tramite la piattaforma. Una quota parte dell'importo, da negoziare con PagoPa, sarà corrisposta a Poste Italiane in qualità di fornitore della piattaforma. È inoltre previsto un extra aggiuntivo di 1,40 euro a favore di Poste Italiane in qualità di fornitore del servizio universale nei casi di consegna della copia cartacea degli atti oggetto di notificazione.

Poste Italiane, su richiesta di PagoPA, sta contribuendo alla realizzazione della Piattaforma, anche attraverso l'utilizzo di propri servizi, sulla base di una Convenzione, in corso di definizione, che disciplinerà il perimetro dei servizi, le responsabilità e la remunerazione economica.

Disciplina degli appalti pubblici dei servizi postali

Nel mese di maggio 2022, a seguito di un articolato processo di consultazione iniziato nel 2020, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il provvedimento dell'Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) e AGCom, recante le "L ' appalti pubblici di servizi postali" (Delibera n. 185/2022 ANAC del 13 aprile 2022). Il documento contiene indicazioni operative sia per le stazioni appaltanti che si trovano a redigere i bandi di gara, sia per gli operatori postali che intendono partecipare alle procedure ad evidenza pubblica per gli affidamenti di servizi postali. Il documento, in vigore dal 19 maggio 2022, pur non avendo efficacia vincolante, costituirà la base per la costruzione delle gare pubbliche di servizi postali e fornirà agli operatori economici gli indirizzi interpretativi per formulare le offerte.

AGCM

Impegni Nexive Group S.r.l.

Nell'ambito dell'operazione di acquisizione di Nexive, perfezionata nel mese di gennaio 2021, e dei relativi impegni in capo a Poste Italiane, relativamente alle verifiche di ottemperanza dell'Autorità, si sono svolte delle interlocuzioni tecniche circa l'interpretazione della misura comportamentale relativa al mantenimento del ' .

Nel mese di dicembre 2022, Poste Italiane ha inviato la relazione annuale sull'ottemperanza alle misure comportamentali prescritte dall'AGCM. Nell'ambito delle verifiche di ottemperanza dell'AGCM, si sono svolte delle interlocuzioni tecniche circa l'interpretazione della misura comportamentale relativa al mantenimento del portafoglio di offerta nei due anni successivi all'operazione. A valle della consultazione pubblica avviata il 23 novembre 2022 sulle offerte di accesso wholesale, con la Delibera AGCom 30/23/CONS, pubblicata il 22 febbraio 2023, l'Autorità ha approvato le offerte di Poste Italiane relative ai servizi di accesso wholesale.

Standard di qualità per il servizio postale universale

A partire dal 2021 si applicano i nuovi standard di qualità definiti con la Delibera AGCom 331/20/CONS del 31 luglio 2020, per il servizio postale universale relativi alla continuità e affidabilità dei servizi erogati negli Uffici Postali, ovvero: a) regolare apertura/chiusura a livello nazionale e regionale; b) progressivo abbattimento delle

barriere architettoniche negli Uffici Postali adeguabili. Inoltre, sono stati definiti tempi medi di attesa per l'erogazione del servizio a sportello, rafforzato il principio della priorità allo sportello per le categorie deboli (disabili, donne in gravidanza ecc.) e le modalità di accettazione dei reclami sul servizio postale presentati negli uffici. Il rispetto degli obiettivi di qualità, da maggio 2022, è oggetto di monitoraggio da parte della Società IZI S.p.A.

AGCom Revisione Regolamento licenze speciali

Nel mese di agosto 2022, AGCom ha avviato il procedimento per la revisione della Delibera 77/18/CONS in materia di rilascio delle licenze per svolgere il servizio di notificazione a mezzo posta di atti giudiziari e di violazioni del Codice della strada. Poste Italiane ha inviato le proprie osservazioni sui temi sollevati dall'Autorità nell'atto di invio. Con Delibera n. 455/22/CONS, pubblicata il 30 dicembre 2022, AGCom ha indetto la consultazione pubblica su alcune proposte di modifica del Regolamento con l'obiettivo di incrementare il livello di concorrenzialità del sistema delle notifiche postali.

L'Azienda ha inviato il documento di risposta con la descrizione della propria posizione.

Commissione Europea Oneri postali nello sdoganamento di spedizioni di modesto valore

La Commissione Europea ha avviato un procedimento di verifica (EU Pilot 2022_10346) nei confronti dell'Italia con riferimento agli oneri postali per la rappresentanza doganale nello sdoganamento di spedizioni postali di modesto valore importate nell'Unione Europea. La Società sta collaborando con le Autorità Italiane al fine di fornire alla Commissione Europea le informazioni richieste.

ALTRE INFORMAZIONI

Crediti d'imposta

Con riferimento al servizio di acquisto dei crediti d'imposta da parte di Poste Italiane avviato nel 2020 e dedicato ai titolari di conto corrente BancoPosta, all'esito degli approfondimenti effettuati sui crediti d'imposta acquistati, anche con il supporto di consulenti esterni legali, fiscali e contabili, è stato rilevato complessivamente un accantonamento a fronte di tali rischi pari a 320 milioni di euro nella voce del passivo "Fondi per rischi e oneri". Per maggiori approfondimenti si rinvia a quanto riportato nelle note del Bilancio consolidato.

Per i principali procedimenti pendenti e i rapporti con le Autorità si rimanda a quanto riportato nel capitolo "Procedimenti in corso e principali rapporti con le Autorità" della sezione I bilanci di Poste Italiane.

ATTIVITÀ DI PERIODO

Il Gruppo anche nel 2022 ha proseguito con il processo di riorganizzazione della attività di trasporto, smistamento, recapito e miglioramento della customer experience, in linea con gli obiettivi di lungo periodo delineati nel Piano Strategico, quali l'aumento dell'efficienza, della flessibilità e della qualità per cogliere le opportunità derivanti dallo sviluppo dell'e-commerce.

Nella tabella seguente sono riportate le principali attività di periodo della Strategic Business Unit Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione:

COMPARTO ATTIVITÀ DI PERIODO PILASTRO
L'offerta pacchi si è arricchita di una nuova funzionalità che permetterà ai seller, utenti di piattaforme
Second Hand24, di spedire dai punti di prossimità (uffici postali, negozi e tabaccai della Rete Punto
Poste), anche in modalità Paperless, ovvero senza la necessità di stampare l'etichetta.

24 La second hand economy è una forma di economia circolare che abilita la ri-commercializzazione dei beni, principalmente su piattaforme online.

Gruppo Poste Italiane Relazione sulla gestione al 31 dicembre 2022

Per maggiori informazioni si rinvia al paragrafo "Contesto normativo ed evoluzione dello scenario regolatorio" della SBU Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione.

Progetto Piccoli Comuni

Con riferimento al programma avviato nel novembre 2018 a favore delle comunità dei Piccoli Comuni, volto a promuovere specifiche iniziative a supporto dello sviluppo del territorio, Poste Italiane ha realizzato tutti gli obiettivi a suo tempo presentati.

Di seguito il riepilogo delle principali iniziative e i risultati al 31 dicembre 2022:

  • nessun Ufficio Postale è stato chiuso
  • un ufficio centrale è stato dedicato al supporto dei piccoli Comuni
  • 1.559 nuovi ATM sono stati installati in 1.536 Comuni
  • 1.104 barriere architettoniche abbattute in 1.041 Comuni
  • 9.833 telecamere di videosorveglianza ad alta definizione installate in 3.173 Comuni
  • attivato il servizio di tesoreria nei comuni che ne hanno fatto richiesta
  • 11.962 cassette postali rosse sono state installate in 5.296 Comuni, sono stati realizzati 19 murales per migliorare il decoro urbano degli Uffici Postali periferici
  • 488 eventi di educazione finanziaria, digitale e postale erogati in 484 Comuni
  • 3.270 Scuole abilitate dal programma "Risparmio che fa scuola" in 2.684 Comuni
  • 803 POS attivati in 488 Comuni

Z

Uffici postali chiusi nel 2022

25 Progetto che prevede la sostituzione di 10.500 cassette di impostazione tradizionali con cassette Smart dotate di sensori per la rilevazione della presenza di corrispondenza, di sensori ambientali per rilevare temperatura, umidità e inquinamento e, per alcune, di schermi e-ink (inchiostro elettronico) per trasmettere i messaggi pubblicitari dei prodotti e servizi del Gruppo.

26 Per maggiori informazioni sulle variazioni tariffarie introdotte si rinvia al seguente indirizzo web: https://www.poste.it/variazione-tariffeservizi-postali-universali.html.

  • 303 cassette postali smart installate in 232 Comuni
  • • 2.645 Comuni serviti da Nuova Flotta Green.

4.4.3 STRATEGIC BUSINESS UNIT SERVIZI FINANZIARI

CONTESTO DI MERCATO

Mercati finanziari

Nel complesso, il 2022 ha rappresentato un anno particolarmente difficile sia per gli investitori azionari che per quelli obbligazionari. I mercati dei capitali hanno riflesso nelle quotazioni dei titoli tale scenario, facendo registrare un calo simultaneo dei prezzi delle obbligazioni e delle azioni, evento verificatosi solo una volta negli ultimi 50 anni (1994); i mercati azionari mondiali hanno perso il 19,4% da inizio anno27, mentre i mercati obbligazionari sono scesi del 13,7%28 . L'andamento dei mercati azionari è stato guidato da una discesa dei multipli di mercato29 mentre le stime sugli utili sono rimaste relativamente stabili sia nell'Unione Europea che negli Stati Uniti, aiutate in parte dal settore energetico e dalla possibilità per alcune società di trasferire ai propri clienti l'incremento dei costi di produzione derivante dall'aumento dei prezzi delle materie prime. Nel corso del 2022 gli indici30 S&P 500 e Nikkei 225 hanno perso rispettivamente circa il 20% e il 9%, mentre l'EuroStoxx 50 ha perso circa il 12%.

Il ciclo di rialzi dei tassi delle banche centrali ha portato un significativo repricing del comparto obbligazionario europeo: il rendimento del Buono del Tesoro Poliennale (BTP) a 10 anni, pari a circa 1,2% ad inizio anno, è progressivamente aumentato, raggiungendo nel mese di ottobre il 4,8%, livello massimo dell'anno. Contemporaneamente è salito anche lo spread BTP-BUND, che ad ottobre ha raggiunto i 250 punti base. Dalla metà di ottobre alla metà di dicembre i tassi di rendimento sui titoli pubblici a lungo termine delle maggiori economie avanzate (in particolare, Stati Uniti, Europa, Regno Unito), sono sensibilmente diminuiti, rientrando su valori prossimi ai rendimenti registrati nel primo semestre 2022. A tale andamento ha contribuito l'attenuarsi del processo di restrizione della politica monetaria delle banche centrali, che ha modificato le aspettative degli operatori riguardo il passo e la durata del processo di restrizione monetaria. Attese di una restrizione più decisa delle politiche monetarie si sono diffuse in seguito alle riunioni di dicembre delle banche centrali delle maggiori economie avanzate ed il BTP a 10 anni ha terminato il 2022 con un rendimento pari al 4,7% e lo spread BTP-Bund in area 210 punti base.

Il mercato azionario italiano, con il FTSE MIB calato nel 2022 del 13% su base annua31 .

Le obbligazioni corporate, in questo contesto di incertezze e rendimenti al rialzo, hanno registrato un incremento per buona parte dell'anno, in particolare sulla componente più speculativa. Verso fine anno, tuttavia, gli spread di credito sono parzialmente rientrati, favoriti da una riduzione generalizzata della volatilità e dal ritorno di interesse per l'asset class da parte degli investitori, dati i livelli raggiunti dagli spread in autunno.

Di seguito la tabella che rappresenta i rendimenti puntuali espressi in termini percentuali di fine periodo dei BTP e degli Interest Rate Swap32 .

27 MCSI World index.

28 FTSE World Government Fixed income Index.

29 I multipli di mercato sono rapporti tra i prezzi di mercato (quotazioni) di uno strumento azionario e una data grandezza di bilancio. Le grandezze di bilancio più comunemente impiegate sono utili, valore contabile del capitale proprio, vendite. Fonte: Glossario di Borsa Italiana.

30 Fonte: Bloomberg.

31 Fonte: Bloomberg.

32 Fonte: Bloomberg.

BTP 10Y 1,17 2,04 3,26 4,52 4,72
SWAP 10Y 0,30 1,19 2,17 3,08 3,20
BTP 15Y 1,54 2,18 3,44 4,40 4,75
SWAP 15Y 0,49 1,29 2,35 3,07 3,14
BTP 30Y 1,99 2,49 3,67 4,34 4,79
SWAP 30Y 0,48 1,02 1,98 2,40 2,53

Nel grafico seguente è rappresentato l'andamento dello Spread BTP-Bund 10 anni degli ultimi anni con i valori registrati fino al 31 dicembre 2022.

Sistema creditizio

Sulla base delle stime fornite dall'Associazione Bancaria Italiana (ABI), a fine 202233 la raccolta da clientela del totale delle banche in Italia, rappresentata dai depositi della clientela residente (conti correnti, certificati di deposito e pronti contro termine) e dalle obbligazioni, è diminuita dell'1,2% su base annua attestandosi a circa 2.044 miliardi di euro: rispetto a dicembre 2021, i depositi sono diminuiti di circa 24 miliardi di euro, mentre la raccolta obbligazionaria è rimasta sostanzialmente invariata ed è pari a circa 209 miliardi.

A dicembre 2022 il costo medio della raccolta bancaria (che comprende il rendimento dei depositi, delle obbligazioni e dei pronti contro termine delle famiglie e delle società non finanziarie) si è assestato circa allo 0,62% (0,44% a dicembre 2021).

I finanziamenti bancari nel 2022 sono aumentati di circa 6 miliardi di euro e l'aggregato dei prestiti al settore privato a dicembre 2022 si è collocato a 1.479 miliardi di euro, con una variazione annua positiva pari a 1,8%. La componente degli impieghi alle famiglie e alle società non finanziarie è stata leggermente più dinamica, registrando a dicembre 2022 un incremento del 2,1% su base annua.

Nel corso del 2022 si è registrata un'accelerazione nella dinamica dei tassi di interesse sulle consistenze dei prestiti alle famiglie (dal 2,13% a 3,22%), analogamente per i tassi sulle nuove operazioni con le imprese (da 1,18% a 3,44%) e per i nuovi prestiti alle famiglie per l'acquisto di abitazioni (dal 1,4% al 3,09%).

Risparmio gestito

Il patrimonio complessivo del risparmio gestito italiano nel 2022

I dati Assogestioni evidenziano, al 31 dicembre 202234, patrimoni complessivamente pari a 2.212 miliardi di euro, in calo del 14,7% rispetto ai 2.594 miliardi di euro di fine 2021 (risultato fortemente influenzato dalle performance negative registrate dai mercati finanziari nel periodo di riferimento).

In termini di raccolta netta l'industria del risparmio gestito

presenta nel 2022 un saldo positivo di circa 14,9 miliardi di euro (rispetto ai 93 miliardi di euro del 2021).

CONTESTO NORMATIVO

Consiglio UE Misure restrittive per il conflitto russoucraino

Nell'ambito delle misure restrittive adottate dall'Unione Europea in risposta all'aggressione militare russa in Ucraina, con riferimento al comparto dei servizi di investimento, il Regolamento (UE) 2022/328 del Consiglio del 25 febbraio 2022 ha introdotto il divieto, dopo il 12 aprile 2022, di vendere valori mobiliari denominati in euro o quote di organismi di investimento collettivo a qualsiasi cittadino russo o persona fisica residente in Russia, o a qualsiasi persona giuridica, entità od organismo stabiliti in Russia. A partire dal mese di luglio 2022 sono operative, in maniera progressiva, le iniziative di controllo individuate per inibire l'operatività dei soggetti nel perimetro delle restrizioni.

2.212 €

Banca 'I

Circolare n.285 del 17 dicembre 2013

Linee Guida di remunerazione del Patrimonio BancoPosta, allegate alla Relazione sulla politica di remunerazione 2022 presentata all'Assemblea degli azionisti del 27 maggio 2022 recepiscono le novità contenute all'interno del 37° Aggiornamento di Banca d'Italia del 25 novembre 2021 della Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013, in tema di politiche e prassi di remunerazione e incentivazione nelle banche e nei gruppi bancari.

Il 23 febbraio 2022 è stato pubblicato da Banca d'Italia il 38° aggiornamento della Circolare n.285 del 17 dicembre 2013 recante modifiche alla disciplina sulle riserve di capitale delle banche e introduzione della riserva di capitale per il rischio sistemico e di misure macroprudenziali basate sulle caratteristiche dei clienti o dei finanziamenti. L'aggiornamento non comporta impatti per BancoPosta.

Il 12 luglio 2022 Banca d'Italia ha pubblicato il 39° Aggiornamento della medesima Circolare per adeguare le disposizioni sui poteri di intervento riconosciuti all'Autorità nella definizione dei requisiti di capitale degli intermediari vigilati.

Il 2 novembre 2022 Banca d'Italia ha pubblicato il 40° aggiornamento della suddetta Circolare per dare attuazione agli "Orientamenti sulla gestione dei rischi relativi alle tecnologie dell'informazione (ICT - Information and Communications Technology) e di sicurezza" (EBA/GL/2019/04) emanati dall'EBA. La principale novità è relativa ad un'incrementata focalizzazione sul rischio ICT, ed un rafforzamento delle capacità di Business Continuity degli intermediari.

BancoPosta aveva già proceduto con l'adeguamento a tali Orientamenti di EBA e, conseguentemente, risulta essere in larga parte conforme alle previsioni.

Infine, il 20 dicembre 2022 Banca d'Italia ha emanato il 41° aggiornamento. Le modifiche, riguardanti la disciplina delle riserve di capitale per gli enti a rilevanza sistemica e dell'informativa al pubblico per le esposizioni deteriorate, non hanno impatti su BancoPosta.

34 Assogestioni, Mappa trimestrale del risparmio gestito – 4° trimestre 2022, pubblicato il 22 febbraio 2023.

Banca 'I

Orientamenti sui dispositivi di governance e di controllo per i prodotti bancari al dettaglio

Regolamento Delegato (UE) 2022/2360

Strong Customer Authentication (SCA) Il 1° aprile 2021 la Banca d'Italia ha pubblicato il documento "Orientamenti per gli intermediari relativi ai dispositivi di governance e di controllo sui prodotti bancari al dettaglio (POG)", il quale richiede alle banche e agli intermediari di assumere le opportune iniziative per innalzare il livello di conformità con le normative e la qualità delle relazioni con la clientela. L'Azienda ha provveduto a recepire nell'apposita procedura in materia di Product Governance alcune best practice indicate dall'EBA.

A seguito di consultazione il 5 dicembre 2022 è stato pubblicato, nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea, il Regolamento delegato (UE) 2022/2360 della Commissione del 3 agosto 2022 che modifica il Regolamento delegato (UE) 2018/389 in materia di autenticazione forte del cliente e standard aperti di comunicazione comuni e sicuri.

Le novità introdotte riguardano da un lato, l'esenzione obbligatoria dall'autenticazione forte

(Strong Customer Authentication - SCA ) del cliente per il caso specifico in cui l'accesso ai dati avvenga tramite un Prestatore di servizi di informazione sui conti e, dall'altro, che l'autenticazione forte del cliente debba essere rinnovata decorsi 180 giorni dall'ultima volta che l'utente ha avuto accesso online alle informazioni relative ai dati sui conti di pagamento ed è stata applicata l'autenticazione forte.

BancoPosta provvederà a recepire tali modifiche.

CONSOB

Revoca comunicazioni Il 3 febbraio 2022 la CONSOB, nell'ottica di garantire il coordinamento tra l'attuale disciplina europea e le indicazioni pregresse dalla stessa fornite, ha revocato le seguenti comunicazioni: i) Comunicazione n. 9019104 del 2 marzo 2009, avente ad oggetto "Il dovere dell'intermediario di comportarsi con correttezza e trasparenza in sede di distribuzione di prodotti finanziari illiquidi"; ii) Comunicazione n. 0097996 del 22 dicembre 2014, avente ad oggetto "Comunicazione sulla distribuzione di prodotti finanziari complessi ai clienti retail". A seguito degli approfondimenti effettuati, il modello di classificazione della gamma di offerta di BancoPosta è stato ritenuto conforme e pertanto non sono necessari interventi.

'I Aspettative di vigilanza sui rischi climatici e ambientali L'8 aprile 2022 la Banca d'Italia ha pubblicato le "Aspettative di vigilanza sui rischi climatici

e ambientali", contenente le aspettative non vincolanti di vigilanza sull'integrazione dei rischi climatici e ambientali nelle strategie aziendali, nei sistemi di governo, controllo e gestione dei rischi e nell'informativa al mercato degli intermediari vigilati.

BancoPosta ha identificato i rischi ed è stato evidenziato un impatto di bassa rilevanza.

ESG Disclosure sui Servizi di investimento

Nel mese di luglio 2022, con riferimento alle normative ESG nell'ambito dei servizi di investimento, è stato pubblicato il Regolamento delegato (UE) 2022/1288 relativo agli obblighi di disclosure in capo agli operatori finanziari sulle tematiche di sostenibilità all'interno dei documenti precontrattuali/contrattuali e delle rendicontazioni periodiche di prodotto e dei siti web.

Il Regolamento è entrato in vigore il 1° gennaio 2023.

Sono in corso le evoluzioni alle pagine del sito web dedicate alla sostenibilità per dare evidenza che l'Azienda, nella prestazione del servizio di consulenza, tiene conto dei principali effetti dei fattori di sostenibilità in coerenza con le metodologie dichiarate dalle società emittenti prodotti

finanziari/assicurativi.

Commissione Europea PSD2 – Documenti in consultazione

Il 10 maggio 2022 la Commissione europea ha pubblicato tre documenti di consultazione35, in materia di possibile revisione della direttiva PSD2 e di ulteriore possibile sviluppo dell'open finance.

BancoPosta, congiuntamente a PostePay, sta monitorando l'evoluzione del contesto normativo per verificare gli eventuali impatti e i relativi adempimenti.

Commissione Europea

Tutela dei consumatori per i contratti di servizi finanziari conclusi a distanza

L'11 maggio 2022 la Commissione europea ha pubblicato la Proposta di Direttiva che modifica la Direttiva 2011/83/UE, inerente ai contratti di servizi finanziari conclusi a distanza che rafforzerà i diritti dei consumatori e favorirà l'erogazione transfrontaliera di servizi finanziari nel mercato unico. In particolare, la proposta mira a: (i) rendere più agevole l'esercizio del diritto di recesso; (ii) disciplinare contenuto, modalità e tempistiche delle informazioni precontrattuali; (iii) prevedere norme speciali per la tutela dei consumatori; (iv) aumentare i poteri delle autorità competenti inasprendo le sanzioni in caso di violazione della normativa.

BancoPosta sta monitorando l'evoluzione normativa nell'attesa dell'approvazione del provvedimento da parte del Parlamento e del Consiglio Europeo e della successiva pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione Europea.

Normativa Europea Finanza Sostenibile La CONSOB con la Delibera 22430 del 28 luglio 2022 ha modificato il "Regolamento Intermediari" alla luce degli aggiornamenti relativi alle Direttive MiFID II e IDD, in tema di finanza sostenibile. Nel mese di settembre 2022 l'ESMA ha pubblicato il Final Report "Guidelines on ertain as e ts of the iF D suitability require ents" al fine di integrare i fattori di sostenibilità nella prestazione del servizio di consulenza finanziaria e nei relativi requisiti organizzativi per gli intermediari autorizzati. Le previsioni del Final Report confermano gli sviluppi in corso di implementazione da parte del Gruppo; eventuali modifiche minori o ulteriori evoluzioni che si rendessero necessari saranno oggetto di valutazione e condivisione tra il Gruppo e le società emittenti i prodotti finanziari/assicurativi.

Nei mesi di agosto e novembre 2022 sono divenuti applicabili gli atti delegati36 della Commissione Europea che integrano l'impianto normativo della Direttiva MiFID II37 al fine di includervi gli aspetti legati alla sostenibilità, sia nella prestazione del servizio di consulenza e dei relativi requisiti organizzativi sia nel processo di governance dei prodotti.

35 I tre documenti di consultazione sono i seguenti:

(i) "Targeted onsultation on the review of the revised ay ent servi es dire tive (PSD2)", volto a raccogliere pareri sulla possibile revisione della PSD2. Riporta domande specifiche riguardanti gli argomenti più tecnici della Direttiva, che richiedono pertanto una conoscenza e/o un'esperienza più approfondita nel campo dei servizi di pagamento;

(ii) "Targeted consultation on open finance framework and data sharing in the financial sector", che ipotizza l'ulteriore possibile sviluppo dell'open finance e che valuta l'utilizzo dei dati di vigilanza aggregati per la ricerca e l'innovazione nonché la condivisione dei dati delle imprese finanziarie per fini di monitoraggio dei rischi o per fini di compliance;

(iii) "Publi onsultation on the review of the revised ay ent servi es dire tive (PSD2) and on o en finan e", che prevede domande di carattere generale sulla revisione della Direttiva PSD2 ed è rivolta ai portatori di interesse che non hanno necessariamente conoscenze specifiche e tecniche nell'ambito dei servizi di pagamento.

36 Regolamento delegato (UE) 2021/1253 che integra il Regolamento delegato (UE) 2017/565 integrativo della Direttiva MiFID II; Direttiva

delegata (UE) 2021/1269 prevede modifiche alla Direttiva delegata (UE) 2017/593 per quanto riguarda l'integrazione dei fattori ESG negli obblighi di governance dei prodotti

37 Gli atti delegati integrano l'impianto normativo della MiFID II in recepimento di talune normative esistenti (Regolamento 2019/2088,

Orientamenti sugli obblighi di governance dei prodotti ai sensi della MiFID II e Orientamenti su alcuni aspetti dei requisiti di adeguatezza della MiFID II).

L'Azienda ha realizzato alcuni interventi e ne ha pianificati ulteriori, al fine di dare attuazione alle previsioni sopra richiamate.

ESMA
Impatti dell'inflazione
Nel mese di settembre l'ESMA ha pubblicato il "Publi State ent"38 con il quale richiama
l'attenzione delle imprese di investimento riguardo all'impatto dell'inflazione nel contesto della
prestazione dei servizi di investimento al dettaglio. In particolare, l'Autorità richiede alle stesse
di considerare l'inflazione e il rischio di inflazione:
- nelle informazioni che devono fornire ai clienti e potenziali clienti;
- nella valutazione dell'idoneità del cliente;
- nei processi di product governance.
Dagli approfondimenti condotti dall'Azienda risultano già in essere degli specifici presidi
nell'ambito del processo di product governance.
EIOPA
Thematic Review su
vendite abbinate
finanziamenti/polizze
Il 4 ottobre 2022 l'Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali
(European Insurance and Occupational Pensions Authority - EIOPA) ha pubblicato, sulla base
degli esiti della Thematic Review del luglio 2021 relativa alla vendita abbinata di polizze a
protezione del credito e finanziamenti, un "Richiamo di Attenzione" nel quale evidenzia le
principali criticità rilevate.
Sulla base degli esiti delle analisi svolte, per gli aspetti di competenza di BancoPosta, rispetto
ai presidi in essere non risulta necessario prevedere ulteriori adeguamenti.
Commissione
Europea
Pagamenti istantanei
Il 26 ottobre 2022, la Commissione Europea ha pubblicato una proposta di Regolamento39
riguardante i pagamenti istantanei in euro. La proposta si pone l'obiettivo di:
-
rendere tali pagamenti universalmente disponibili, con l'obbligo per i prestatori di servizi
di pagamento (PSP)
dell'Unione Europea, che già offrono bonifici in euro, di fornire
anche la versione istantanea entro un periodo definito;
-
equiparare il prezzo applicato ai suddetti pagamenti a quello previsto per il bonifico
tradizionale.
BancoPosta sta monitorando le evoluzioni normative al fine di verificare gli eventuali impatti e
i relativi adempimenti.
Banca 'I
Trasparenza Bancaria
- Buy Now Pay Later
Il 28 ottobre 2022, la Banca d'Italia ha pubblicato una comunicazione in materia di "BNPL -
40. La comunicazione richiama l'attenzione sui possibili rischi e tutele
Buy Now Pay Later"
riconosciute alla clientela in materia di trasparenza bancaria.
BancoPosta, congiuntamente a Postepay, tiene in considerazione tali indicazioni nell'ambito
delle attività progettuali di riferimento e sta monitorando eventuali interventi normativi che
abbiano in oggetto tale forma di credito.

38 Public Statement To investment firms on the impact of inflation in the context of investment services to retail clients (27 September 2022 ESMA35-43-3328).

39 "Proposal for a Regulation of the European Parliament and of the Council amending Regulations (EU) No 260/2012 and (EU) 2021/1230 as regards instant credit transfers in euro"

40 Forma di credito attraverso la quale i consumatori acquistano beni o servizi pagando il prezzo successivamente, anche in maniera frazionata, non oggetto di specifica regolamentazione.

Parlamento Europeo

Interventi normativi sulle operazioni digitali

EBA Capital Requirements Directive

Il 27 dicembre 2022, nell'ambito del rafforzamento della resilienza delle operazioni digitali, sono stati pubblicati nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea gli atti legislativi41 principalmente relativi a: governance ICT, cybersecurity e business continuity.

BancoPosta ha avviato al riguardo, una specifica valutazione per identificare ed implementare le iniziative necessarie a garantire la conformità alle nuove disposizioni.

L'European Bank Authority (EBA), il 20 ottobre 2022, in coerenza con la richiesta della Capital Requirements Directive in materia di valutazione del rischio di tasso di interesse, ha pubblicato l'aggiornamento delle Linee Guida, in sostituzione di quelle del 2018, specificando criteri aggiuntivi42 per la valutazione e il monitoraggio da parte degli enti, del rischio di spread creditizio derivante dalle attività diverse dal portafoglio di negoziazione (Credit Spread Risk in the Banking Book - CSRBB).

Le linee guida saranno tradotte nelle lingue ufficiali dell'Unione Europea e pubblicate sul sito web dell'EBA. Il termine entro il quale le Autorità competenti dovranno comunicare, se rispettano le linee guida, sarà di due mesi dopo la pubblicazione delle traduzioni.

D.Lgs. 82/2022

Requisiti di accessibilità dei prodotti e dei servizi Il 1° luglio 2022 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Legislativo del 27 maggio 2022, n. 82, di attuazione della Direttiva (UE) 2019/882 del Parlamento e del Consiglio europeo, del 17 aprile 2019, sui requisiti di accessibilità dei prodotti e dei servizi che saranno immessi sul mercato dal 28 giugno 2025. Le disposizioni contenute nel citato decreto mirano a garantire il diritto di accesso ai servizi e prodotti da parte delle persone con disabilità e includono, tra gli altri, anche i servizi bancari per i consumatori. BancoPosta, congiuntamente a PostePay, sta proseguendo gli opportuni approfondimenti al fine di fornire specifico supporto nell'ambito della più ampia iniziativa aziendale, già avviata, in tema di accessibilità.

AN A 'ITALIA – CONSOB

Provvedimento Unico sul Post-Trading

Nel mese di ottobre 2022 Banca d'Italia e Consob hanno pubblicato l'aggiornamento del Provvedimento Unico sul post-trading in recepimento della direttiva sui diritti degli azionisti (Shareholder Rights Directive 2 - SHRD II ovvero Dir. UE 2017/828 e Reg. Es. (UE) 2018/1212) in materia di incoraggiamento dell'impegno a lungo termine degli azionisti per quanto riguarda identificazione, trasmissione delle informazioni e agevolazione dell'esercizio dei diritti.

BancoPosta sta effettuando gli approfondimenti necessari per i temi di interesse.

42 Le linee guida forniscono la definizione e l'ambito di applicazione del CSRBB. Contengono sezioni dedicate al CSRBB con disposizioni specifiche sull'identificazione, la valutazione e il monitoraggio del CSRBB, nonché i criteri per determinare se i sistemi interni implementati dagli enti ai fini della valutazione dell'Interest-Rate Risk in the Banking Book (IRRBB) non sono soddisfacenti, nel qual caso un'autorità

competente può richiedere a un ente di utilizzare la metodologia standardizzata.

41 Gli atti legislativi di rilevanza per BancoPosta ed entrati in vigore il 16 gennaio 2023, sono i seguenti:

- il Regolamento (UE) del Parlamento Europeo e del Consiglio 2022/2254 - DORA (Digital Operational Resilience Act), con obbligatorietà per gli Stati UE dal 17 gennaio 2025. Gli impatti si estendono dalla governance ICT al risk management (inclusivo di rischi derivanti da terze parti), alla esecuzione di test di resilienza, fino alla gestione degli incidenti e alla loro comunicazione alle autorità;

- la Direttiva (UE) 2022/2556 del Parlamento Europeo e del Consiglio sulla resilienza operativa digitale per il settore finanziario, da recepire entro il 17 gennaio 2025. La Direttiva prevede l'armonizzazione di precedenti direttive con il Regolamento DORA, tra cui la Direttiva PSD2;

- la Direttiva (UE) 2022/2555 del Parlamento Europeo e del Consiglio relativa a misure per un livello comune elevato di cybersicurezza nell'UE (NIS 2), da recepire entro il 18 ottobre 2024. Gli impatti riguardano prevalentemente interventi organizzativi, di processo e sui sistemi per la gestione della cybersecurity, della business continuity e degli incidenti ICT.

ALTRE INFORMAZIONI

'I

Il 10 gennaio 2022 la Banca d'Italia, a seguito di una segnalazione whistleblowing, ha inviato una richiesta di aggiornamento in merito a potenziali criticità nell'attività formativa dei consulenti neoassunti e presunte prassi operative non coerenti con criteri di sicurezza informatica . La nota di risposta è stata inviata il 10 marzo 2022.

In data 20 maggio 2022 l'Autorità ha trasmesso al Patrimonio BancoPosta il Provvedimento a conclusione del procedimento relativo all'imposizione di requisiti patrimoniali aggiuntivi ai sensi dell'articolo 53 bis, comma 1, lettera d), del D.Lgs. 1° settembre 1993, n. 385 (TUB). In particolare, a partire dalla segnalazione di vigilanza relativa al 30 giugno 2022, Bancoposta dovrà detenere i seguenti requisiti minimi di capitale: (i) coefficiente di capitale primario di classe 1 (CET 1 ratio): 7,80%; (ii) coefficiente di capitale di classe 1 (Tier 1 ratio): 9,55%; (iii) coefficiente di capitale totale (Total Capital ratio): 11,95%. Inoltre, per assicurare il rispetto delle misure vincolanti sopra evidenziate e garantire che i fondi propri di Bancoposta possano assorbire eventuali perdite derivanti da scenari di stress, tenendo conto dei risultati delle prove di stress effettuate dall'intermediario in ambito ICAAP (Internal Capital Adequacy Assessment Process), la Banca d'Italia ha individuato i seguenti livelli di capitale che Bancoposta sarà invitato a mantenere: (i) coefficiente di capitale primario di classe 1 (CET 1 ratio): 8,55%; (ii) coefficiente di capitale di classe 1 (Tier 1 ratio): 10,30%; (iii) coefficiente di capitale totale (Total Capital ratio): 12,70%.

Il rispetto di tali requisiti non ha comportato la necessità di apporti di capitale aggiuntivo da parte di BancoPosta.

In data 20 luglio 2022, la Banca d'Italia ha fornito a Poste Italiane SpA – Patrimonio BancoPosta e PostePay, una comunicazione in merito alle modalità di gestione dei fondi ricevuti da PostePay a fronte dell'emissione di moneta elettronica. Si ricorda che le Disposizioni di Vigilanza per gli IMEL prevedono che tale raccolta possa essere depositata presso una banca autorizzata ad operare in Italia, investita in titoli di debito qualificati o particolari quote di fondi comuni di investimento armonizzati. A partire dalla costituzione di PostePay tali somme sono depositate su un conto corrente postale (cd. conto di tutela) e concorrono alla raccolta da clientela privata del Patrimonio Bancoposta che, in base al vincolo di impiego, viene investita in titoli governativi dell'area euro. In merito, l'Autorità ha avviato nel corso del 2021 un'interlocuzione con BancoPosta e PostePay, in considerazione del fatto che BancoPosta non è stato ritenuto un soggetto assimilabile alla nozione di "ente creditizio" prevista dalla normativa europea di riferimento. A fronte di un approccio alternativo prospettato, volto ad equiparare il deposito presso BancoPosta delle somme raccolte da PostePay ad un investimento diretto in titoli di debito qualificati, nella citata comunicazione l'Autorità ha richiesto a BancoPosta e PostePay un'ulteriore riflessione, volta a individuare una soluzione operativa che consenta il pieno allineamento con le disposizioni normative in materia. All'esito dello svolgimento degli ulteriori approfondimenti richiesti, è stata individuata una soluzione transitoria, anche sulla base delle interlocuzioni con l'Autorità. Il riscontro sarà fornito da BancoPosta entro il secondo trimestre 2023.

La Banca d'Italia, dal 14 marzo 2022 al 15 luglio 2022, ha condotto una verifica ispettiva in

Poste Italiane SpA - Patrimonio BancoPosta, su redditività e modello di business, sistemi di governo e controllo, modalità di gestione del rischio di tasso ivi inclusa la relativa modellistica interna, nuovo business dei crediti d'imposta e rischi ad esso associati. Per maggiori approfondimenti si rinvia a quanto riportato nel capitolo "Procedimenti in corso e principali rapporti con le Autorità" della sezione I bilanci di Poste Italiane.

Il 10 agosto 2022 la Banca d'Italia ha avviato un'Indagine sull'impiego delle DLT (Distributed Ledger Technology tecnologia dei registri distribuiti) e sulle cripto-attività, al fine di disporre di un quadro aggiornato e completo circa la diffusione di queste tecnologie nel sistema bancario e finanziario italiano. BancoPosta, in coordinamento con PostePay (destinataria anch'essa del questionario), ha risposto in data 13 settembre 2022.

CONSOB

Nel mese di marzo 2022, la CONSOB ha avviato una seconda43 indagine tematica avente ad oggetto la prestazione di servizi su criptovalute da parte degli intermediari finanziari, con un focus sugli investimenti/strumenti finanziari con sottostanti criptovalute posti in essere per conto della clientela unitamente a eventuali attività progettuali previste sul tema nel prossimo triennio. Il riscontro è stato fornito il 1° aprile 2022.

Nel mese di aprile 2022 l'Autorità ha avviato un'indagine tematica avente ad oggetto le modalità adottate dagli intermediari per assolvere agli obblighi di informativa ex-post alla clientela retail sui costi e gli oneri sostenuti. Il riscontro è stato fornito il 4 luglio 2022.

Il 6 luglio 2022, la CONSOB ha inviato una richiesta di aggiornamento relativa a specifici aspetti (profilazione della clientela e rischio di concentrazione), precedentemente trattati nei riscontri forniti (rispettivamente il 16 luglio 2021 e l'11 febbraio 2022), a seguito della nota tecnica con gli esiti degli accertamenti ispettivi condotti dall'Autorità da gennaio a ottobre 2020. La nota di risposta è stata fornita il 3 agosto 2022.

Il 26 gennaio 2023, la CONSOB ha trasmesso un'ulteriore richiesta di aggiornamento in merito al riscontro fornito ad agosto. La nota di risposta è stata fornita il 10 marzo 2023.

Per i principali procedimenti pendenti e gli ulteriori rapporti con le Autorità si rimanda a quanto riportato nel capitolo "Procedimenti in corso e principali rapporti con le Autorità" della sezione I bilanci di Poste Italiane.

ATTIVITÀ DI PERIODO

Nella tabella seguente sono riportate le principali attività di periodo della Strategic Business Unit Servizi Finanziari:

COMPARTO ATTIVITÀ DI PERIODO PILASTRO

43 La prima indagine sul tema è stata avviata dalla CONSOB nel mese di marzo 2021 e alla quale è stato dato riscontro il 19 aprile 2021.

Gruppo Poste Italiane Relazione sulla gestione al 31 dicembre 2022

Risparmio
Postale
Nel corso del periodo, a seguito delle evoluzioni del contesto macroeconomico, Cassa Depositi e
Prestiti ha modificato la gamma d'offerta dei Buoni Fruttiferi Postali, incrementandone i rendimenti
e ripristinando il collocamento di diverse tipologie di buono: il Buono 3x2, il Buono 3 anni Plus, il Buono
Rinnova (dedicato alla clientela che ha rimborsato Buoni Fruttiferi Postali scaduti) e il Buono Soluzione
Eredità (dedicato ai beneficiari di un procedimento successorio concluso in Poste Italiane) e
sospendendo l'emissione del Buono 5x5 e del Buono Obiettivo 65.
Nei mesi di luglio e agosto è stato collocato il Buono 3 anni Premium dedicato alla clientela che apporta
nuova liquidità.
Inoltre, è stata avviata la commercializzazione del Buono Risparmio Sostenibile, che offre a scadenza
la possibilità di ottenere un premio legato all'andamento di un indice azionario connesso al mondo ESG44
Conti Correnti distanza45
È
iniziata
la
vendita
a
del
"Conto
BancoPosta
Affari"
e
"BPIOL
-
I
O
" che sarà arricchita con l'apporto di altri prodotti accessori (prestiti) al
conto corrente. È prevista l'introduzione della vendita a distanza anche per il "
L k".
Gestione del
Risparmio
Nel mese di gennaio 2022 è stata avviata la distribuzione del Fondo "Focus Ambiente Marzo 2028",
un prodotto bilanciato obbligazionario che punta alle potenzialità
di crescita di settori economici collegati alla tutela dell'ambiente.
È stata inoltre avviata la distribuzione del fondo "Focus Nuovi
Consumi 2028", che prevede un'esposizione azionaria collegata al tema emergente dei nuovi consumi
(come per esempio l'e-commerce).
A partire dal mese di maggio 2022, per i tre Fondi "Azionario
", "Orizzonte Reddito" ed "Azionario Internazionale", la
politica di investimento è stata integrata in modo da tenere conto
anche dei fattori di sostenibilità ambientale, sociale e di governance.
È stato lanciato il Fondo "BancoPosta Obbligazionario Italia 6 anni" che mira a realizzare - in un
orizzonte temporale di circa 6 anni (scadenza 31 dicembre 2028) – un rendimento del portafoglio in linea
con quello espresso mediamente da strumenti finanziari obbligazionari corporate e governativi di analoga
durata, attraverso un investimento in titoli denominati in euro principalmente di emittenti italiani.
È stato lanciato il Fondo "BancoPosta Investo Protetto 2028", un
Fondo flessibile della durata di circa 6 anni che combina due
componenti, una obbligazionaria e una azionaria, e punta a
proteggere il capitale investito e a cogliere al contempo le
opportunità di crescita offerte dai mercati finanziari.
È stato avviato il collocamento di "Poste Gestione Patrimoniale", una gestione di portafoglio in
collaborazione con Moneyfarm, che dispone di 4 linee di investimento in ETF diversificate e calibrate in

44 Indice STOXX® Europe 600 ESG-X che racchiude al suo interno talune delle società appartenenti al paniere STOXX® Europe 600, uno dei principali benchmark azionari europei che rappresenta le 600 società europee a maggiore capitalizzazione. In particolare - al fine di formare l'Indice STOXX® Europe 600 ESG-X - dal paniere delle società considerate dallo STOXX® Europe 600 vengono escluse le società non conformi agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'agenda ONU 2030 coinvolte nel trattamento di armi controverse, nella produzione di tabacco o società i cui proventi derivino dall'esplorazione o dall'estrazione di carbone termico o che generino energia attraverso l'utilizzo di carbone termico.

45 La vendita a distanza prevede la gestione, la promozione e il collocamento dei prodotti e servizi bancari e finanziari, tra i quali il conto Affari e BPIOL, verso la clientela POE e Business mediante tecniche di comunicazione a distanza, elettronica (mail/PEC), scambio documentazione PEC to PEC e sottoscrizione dei contratti con firma digitale coinvolgendo cliente, venditore e back office. L'Offerta Fuori sede è rivolta ai medesimi target ma prevede la vendita attraverso la presenza del venditore presso il cliente e l'utilizzo di strumenti automatizzati per la sottoscrizione dei contratti.

Gruppo Poste Italiane Relazione sulla gestione al 31 dicembre 2022

base alla propensione al rischio e agli obiettivi di investimento dei clienti, caratterizzate inoltre da una
politica di investimento orientata ai fattori ESG.
Risparmio
Amministrato
Nel mese di giugno 2022, Poste Italiane ha partecipato al collocamento
della 17a emissione del Buono del Tesoro Poliennale (BTP)
Italia,
titolo legato all'andamento dell'inflazione italiana con le novità del doppio
premio di fedeltà (corrisposto in due occasioni,
durante e al termine della vita del titolo) e della durata pari a 8 anni; nel mese
di novembre 2022, la Società ha partecipato al collocamento della 18a
emissione del BTP Italia, anch'esso indicizzato all'inflazione italiana e con
durata pari a 6 anni.
Distribuzione di
prodotti terzi
Congiuntamente con i Partner per i quali sono distribuiti i prodotti di finanziamento, sono proseguite nel
corso del 2022 le iniziative previste dalla normativa e quelle adottate su base volontaria nel corso del 2020
in relazione all'emergenza sanitaria, a sostegno delle imprese in difficoltà, nonché in materia di accesso al
credito, a tutela di famiglie, piccole e medie imprese. Inoltre, è stato dato seguito, in collaborazione con le
banche finanziatrici, ad un'iniziativa46 a supporto delle donne vittime di violenza di genere, che permette la
sospensione del pagamento delle rate del mutuo ipotecario .
Nel corso dell'anno è stato lanciato il "Prestito BancoPosta Consolidamento", che permette al cliente,
attraverso l'estinzione dei prestiti in essere con uno o più istituti, di accorparli in un unico impegno mensile
(un'unica rata).
È stata rinnovata l'offerta del "Prestito Green", utile a finanziare lavori di ristrutturazione della casa (ad
esempio impianto fotovoltaico) o l'acquisto di un'auto ibrida o elettrica.
Con riferimento al prodotto "Quinto BancoPosta47", sono state integrate delle nuove funzionalità
"Anticipo48" e "
" che permettono ai clienti rispettivamente di richiedere un'anticipazione
sull'importo finanziato e di estinguere le rate in essere di altri finanziamenti mantenendo un'unica rata.
Nel mese di aprile 2022, relativamente ai finanziamenti dedicati alla
clientela business, è stato lanciato, in collaborazione con Credimi
S.p.A., il "Prestito BancoPosta Business Link Online", nonché la
nuova gamma di prestiti interamente digitali dedicati a ditte individuali

4.4.4 STRATEGIC BUSINESS UNIT SERVIZI ASSICURATIVI

CONTESTO DI MERCATO

Ramo Vita

46 Poste Italiane è da tempo attiva nell'inclusione economica e sociale delle donne vittime di violenza e tale iniziativa, è rivolta alle donne inserite in percorsi certificati di protezione, che versano in difficoltà economica. L'Azienza, in accordo con le Banche partner, per arrivare alle persone potenzialmente interessate e non facilmente raggiungibili, ha pubblicizzato tale possibilità attraverso i canali interni ed esterni (oltre alle sedi territoriali sono state interessate anche le associazioni che si occupano di violenza di genere).

47 È il finanziamento dedicato ai dipendenti pubblici e ai pensionati, utilizzabile per estinguere altri finanziamenti con un rimborso pari fino ad un quinto dello stipendio o della pensione.

48 La funzionalità "Anticipo" permette di richiedere un'anticipazione di parte dell'importo finanziato. Tale importo potrà essere erogato dopo la delibera positiva della pratica e prima del rilascio del benestare da parte dell'Amministrazione Terza Ceduta (il proprio datore di lavoro oppure l'ente previdenziale pensionistico), eliminando pertanto il tempo di attesa di tale documento, necessario quindi solo per l'erogazione del saldo al cliente.

La nuova produzione di polizze individuali sulla vita nel mercato italiano, sulla base degli ultimi dati disponibili49, è stata pari a circa 76,8 miliardi di euro alla fine di dicembre 2022, ha registrato una variazione negativa pari a 12,8% rispetto al 2021. Ove si considerino anche i nuovi premi vita del campione delle imprese UE, il dato raggiunge 88,1 miliardi di euro e risulta in calo del 16,4% rispetto al 2021.

Analizzando i dati per ramo ministeriale, i premi di Ramo I, che confermano il ruolo di leadership nel comparto Vita con un'incidenza sul totale alla fine di dicembre del 2022 pari al 66% (in crescita rispetto al 59% registrato nel 2021) ammontano alla fine di dicembre 2022 a 50,3 miliardi di euro, -3,3% rispetto all'esercizio precedente. Risulta, in calo (- 30,5%) rispetto al dato rilevato alla fine di dicembre 2021, la raccolta di prodotti di Ramo III (nella forma esclusiva unit-

linked ) con una raccolta pari a 23,6 miliardi di euro. Sebbene residuale, la raccolta di prodotti di capitalizzazione è pari a 1,1 miliardi di euro e registra nel periodo di riferimento un incremento dell'8,6% rispetto a quanto rilevato alla fine di dicembre 2021, principalmente riconducibile all'andamento delle polizze collettive (+26%). I volumi dei nuovi premi afferenti le polizze di malattia di lunga durata (Ramo IV), continuano ad essere contenuti (circa 85 milioni di euro) e in crescita (+8,9%) rispetto al 2021.

I nuovi contributi relativi alla gestione di fondi pensione registrano nell'anno una raccolta pari a 1,6 miliardi di euro segnando un aumento (+80%) rispetto al 2021.

La modalità di versamento a premio unico continua a costituire la scelta maggiormente utilizzata dai contraenti, rappresentando il 94,4% del totale dei premi emessi e il 58,7% in termini di numero di polizze.

Con riferimento al canale distributivo, il 63,3% della nuova produzione è stata intermediata alla fine di dicembre 2022 tramite sportelli bancari e postali, con un volume premi di 48,6 miliardi di euro in calo (-9,3%) rispetto al 2021. Riguardo invece l'intero canale agenziale, il volume di nuovi affari distribuito nell'anno ha raggiunto i 15,5 miliardi di euro, registrando una diminuzione dei volumi del 6,8% rispetto al 2021 e con un'incidenza della raccolta intermediata sul totale pari al 20,2%.

Per quanto riguarda la raccolta di nuove polizze mediante il canale dei consulenti finanziari abilitati, si registrano premi per 11,2 miliardi di euro in sensibile calo (-28,8%) rispetto a quanto collocato nell'esercizio precedente e con un'incidenza rispetto al totale dei premi intermediati pari al 14,6%.

Infine, il canale broker e vendita a distanza registra un calo nel periodo del 31,9% rispetto al 2021, con un volume di premi collocato pari a 1,4 miliardi di euro (pari al 1,9% del totale intermediato).

Nuova produzione polizze individuali per ramo di attività(*) (dati aggiornati a dicembre 2022 in milioni di euro)

49 Report ANIA - Anno XVIII - n° 12 - pubblicato il 6 febbraio 2023.

Premi per ramo/prodotto Premi da inizio anno Variazione % 2022 vs
2021
Vita - ramo I 50.331 -3,3%
Unit - Linked - ramo III 23.649 -30,5%
Capitalizzazioni - ramo V 1.137 8,6%
Fondi pensione ramo VI 1.583 80,0%
Malattia ramo IV 85 8,9%
Imprese italiane - extra UE 76.785 -12,8%
Imprese UE (**) 11.285 -34,7%
Totale 88.070 -16,4%

(*) Fonte: ANIA

(**) Per imprese UE si intendono le rappresentanze in Italia di imprese aventi sede legale in paesi dell'Unione Europea operanti in regime di stabilimento e di libera prestazione di servizi. I dati si riferiscono alle sole imprese che hanno partecipato alla rilevazione.

Nuova produzione Vita Individuali per canale distributivo

Fonte: ANIA

Ramo Danni

Per quanto attiene al mercato assicurativo danni, i premi totali del portafoglio diretto italiano, comprensivo anche della raccolta effettuata nel nostro Paese dalle imprese italiane e dalle rappresentanze di quelle estere, sulla base degli ultimi dati ufficiali disponibili50 alla fine del terzo trimestre 2022, si sono attestati a 29 miliardi di euro, in aumento del 6,3% rispetto al medesimo periodo del 2021, quando il settore registrava una crescita del 2,8%. Il sopramenzionato aumento è attribuibile, in particolare, alla ripresa del settore Non Auto (+11,6%) mentre rimangono sostanzialmente stabili (-0,5%) i premi del settore Auto. Con riferimento a quest'ultimo, si registra la riduzione dei premi afferenti il ramo RC Autoveicoli del 2% mentre i premi del ramo Corpo Veicoli Terrestri hanno beneficiato di una crescita del 5,1%.

Con riferimento al comparto Non Auto, alla citata crescita dell' 11,6% registrata nel corso del periodo, hanno contribuito tutti i principali rami assicurativi: i) il Ramo Malattia con un volume pari a 2.585 milioni di euro e una crescita del 14,5%; ii) il Ramo Infortuni con premi pari a 2.692 milioni di euro e un aumento del 5,4%; iii) il Ramo RC Generale con premi pari a 3.424 milioni di euro e un incremento del 12,1%; iv) il Ramo Altri danni ai beni con un incremento pari al 10,6% e volumi complessivi pari a 2.812 milioni di euro; v) infine il Ramo Incendio ed elementi naturali che con una produzione complessiva pari a 2.016 milioni di euro raggiunge una crescita del 7,1%.

Per quanto riguarda i canali distributivi, quello agenziale si conferma leader con una quota di mercato pari al 73%, in linea rispetto al dato registrato nel medesimo periodo del 2021. I broker rappresentano il secondo canale di distribuzione premi danni con una quota di mercato pari all'8,7% (8,4% a fine settembre 2021), mentre gli sportelli bancari e postali registrano una quota di mercato del 9,2% (8,3% nei primi nove mesi del 2021).

50 Report ANIA - Anno VIII - n° 31 - pubblicato il 29 novembre 2022.

Per quanto riguarda la vendita diretta nel suo complesso (comprensiva della vendita a distanza, telefonica e internet), a fine settembre 2022 registra un'incidenza dell'8,7% (in calo rispetto al 9,5% registrato nel corrispondente periodo del 2021). La quota residuale dello 0,4% (pari al dato di fine settembre 2021) sono è riferita ai premi intermediati dai consulenti finanziari abilitati.

Premi portafoglio diretto Danni per ramo di attività(*)

(dati aggiornati a settembre 2022 in milioni di euro)

2022 vs III trim. 2021
Totale settore auto 11.918 -0,5%
Altri rami danni 17.119 11,6%
Totale rami danni 29.037 6,3%

(*) Fonte: ANIA.

(**) I premi si riferiscono alle imprese italiane, extra UE e alle imprese UE.

Distribuzione Premi portafoglio diretto Danni per canale distributivo(***)

(***) Imprese italiane e rappresentanze imprese extra-UE operanti in regime di stabilimento.

CONTESTO NORMATIVO

IVASS Lettera al mercato del 9 marzo 2022

Per finalità di monitoraggio di stabilità finanziaria, l'IVASS ha richiesto alle Compagnie di fornire entro il 15 marzo 2022, informazioni con riguardo al look-through51 degli organismi di investimento collettivo o degli investimenti sotto forma di fondi, anche quando si tratta di partecipazioni. Poste Vita S.p.A. ha fornito le suddette informazioni in data 15 marzo, secondo le modalità richieste. Inoltre, con la medesima comunicazione, l'IVASS richiama l'attenzione sui possibili attacchi informatici, invitando le Compagnie a comunicare tempestivamente all'Istituto, come richiesto dall'art. 16 comma 4 del Regolamento IVASS n. 38/2018, ogni evento che rappresenti un grave incidente di sicurezza informatica e richiede altresì alle medesime di intensificare le attività di monitoraggio e di difesa in relazione a possibili attività di malware52, adottando tutte le misure di mitigazione dei rischi che si rendano necessarie. fonte di disturbo, creato per accedere segretamente a un dispositivo senza che l'utente ne sia a conoscenza. Premi per ramo (**) Premi da inizio anno Variazione % III trim.

Le Compagnie Poste Vita S.p.A. e Poste Assicura S.p.A. continuano a monitorare i possibili attacchi informatici.

51 Inteso come dettaglio della composizione del fondo in termini di asset class.

52 Per malware (contrazione dell'inglese "malicious software", ossia software dannoso) si intende qualsiasi tipo di software dannoso o

IVASS Provvedimento n. 121 del 7 giugno 2022

Con il presente provvedimento l'IVASS ha modificato il Regolamento ISVAP n. 7 del 13 luglio 200753 e i relativi allegati al fine, soprattutto, di recepire le novità introdotte dall'IFRS 17 in materia di presentazione e informativa delle poste contabili relative ai contratti assicurativi. Le suddette modifiche sono entrate in vigore a partire dal 1° gennaio 2023.

Con la lettera al mercato del 3 gennaio 2023 - Bilancio consolidato IAS/IFRS - Informativa sulla transizione all'IFRS 17 di cui all'All.4 del Reg. n.7/2007 modificato dal Provv.121/2022, l'IVASS ha fornito indicazioni in merito alla transizione al nuovo principio IFRS 17. Il vigente Allegato 6 del Regolamento n.7/2007 è stato sostituito dal nuovo Allegato 4 "Relazione sulle poste del bilancio consolidato relative ai contratti di pertinenza delle imprese di assicurazione", il quale prevede che, con riferimento al solo esercizio 2023, debba essere fornita un'informativa sulla transizione al nuovo principio, distinguendo tra contratti assicurativi emessi, cessioni in riassicurazione e contratti di investimento emessi con elementi di partecipazione discrezionale. Tale informativa dovrà essere trasmessa all'Istituto insieme alla documentazione relativa alla relazione semestrale consolidata.

IVASS Regolamento n. 52 del 30 agosto 2022

Il Regolamento dà attuazione al decreto legge 21 giugno 2022, n. 73, convertito con modificazioni con legge 4 agosto 2022, n. 122, che, considerata l'eccezionale situazione di turbolenza nei mercati finanziari, consente alle imprese che non adottano i principi contabili internazionali, di derogare alle norme del Codice civile sui criteri di valutazione dei titoli " " e pertanto attribuisce alle imprese la facoltà di valutare i titoli non durevoli in base al valore risultante dall'ultimo bilancio annuale.

Poste Vita ha optato in merito all'applicazione della deroga54 consentita dal Regolamento ai fini della redazione del bilancio civilistico al 31 dicembre 2022.

Banca d'Italia / CONSOB / IVASS Informativa sulla transizione ai principi contabili IFRS 17 e IFRS 9

Banca d'Italia, CONSOB e IVASS hanno pubblicato un comunicato avente ad oggetto l'informativa da fornire nel bilancio 2022 sulla transizione all'IFRS 17 e all'IFRS 9. In particolare, le imprese che redigono il bilancio – d'esercizio o consolidato – nel rispetto dei principi contabili internazionali IAS/IFRS, dal 1° gennaio 2023 hanno iniziato ad applicare l'IFRS 17 "Contratti Assicurativi" e, a partire dalla stessa data, molteplici imprese di assicurazione hanno cominciato ad adottare anche l'IFRS 9 "Strumenti finanziari".

Il principio contabile internazionale IAS 8 "Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori" richiede infatti che l'impresa fornisca, in caso di principi emessi ma non entrati ancora in vigore, "informazioni conosciute o ragionevolmente stimabili, rilevanti per valutare il possibile impatto che l'applicazione del nuovo Principio o della nuova Interpretazione avrà sul bilancio dell'entità nell'esercizio di applicazione iniziale". Le informazioni sono di tipo sia qualitativo che quantitativo.

Per l'informativa fornita a tal riguardo si rimanda al paragrafo "Princìpi contabili e

53 Regolamento concernente gli schemi per il bilancio delle imprese di assicurazione e di riassicurazione che sono tenute all'adozione dei principi contabili internazionali di cui al titolo VIII (bilancio e scritture contabili), capo I (disposizioni generali sul bilancio), capo II (bilancio di esercizio), capo III (bilancio consolidato) e capo V (revisione legale dei conti) del decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209 (Codice delle assicurazioni private).

54 La deroga ai criteri di valutazione prevista dal suddetto regolamento ha consentito alla Compagnia Poste Vita di sterilizzare un ammontare di minusvalenze pari a 5.184,2 milioni di euro (pari a 3.586,4 milioni di euro al netto della relativa fiscalità) e di costituire una riserva indisponibile al netto degli impegni esistenti verso gli assicurati riferiti all'esercizio di bilancio e fino a cinque esercizi successivi ed al netto degli effetti fiscali per 262,9 milioni di euro.

interpretazioni di nuova e di prossima applicazione" della sezione "I Bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2022".

IVASS Regolamento n.54 del 29 novembre 2022

Il Regolamento disciplina i profili procedurali cui l'IVASS deve conformarsi nella produzione degli atti di natura normativa e di contenuto generale di competenza di cui all'articolo 23 della legge 28 dicembre 2005, n. 262" (cosiddetta "Legge sul risparmio"), che introduce un regime generale e omogeneo per i procedimenti normativi di competenza dell'IVASS e delle altre Autorità di vigilanza del settore finanziario, con l'obiettivo di garantire tutela e protezione uniforme ai risparmiatori anche introducendo strumenti che favoriscono la trasparenza delle opzioni regolamentari e la partecipazione degli stakeholders al processo di produzione normativa.

IVASS Lettera al mercato del 6 dicembre 2022: Polizze Dormienti

Nuova richiesta dei codici fiscali degli assicurati per l'incrocio con l'Anagrafe Tributaria al fine di accertare l'eventuale decesso degli assicurati - L'IVASS ha comunicato che, in attesa della definizione delle modalità di accesso diretto delle imprese di assicurazione alle informazioni dell'Anagrafe Tributaria o all'ANPR (Anagrafe nazionale della popolazione residente) previste dalla normativa in materia di polizze dormienti, l'Autorità offre anche quest'anno alle compagnie, nell'interesse dei beneficiari delle polizze, il servizio di incrocio tra i codici fiscali degli assicurati e l'Anagrafe Tributaria, in collaborazione con l'Agenzia delle Entrate, al fine di ' infortuni55. Richiede pertanto alle imprese coinvolte di fornire, entro il 2056 dicembre 2022 gli elenchi dei codici fiscali degli assicurati dei suddetti contratti in vigore al 30 novembre 2022 presenti nei propri portafogli ed emessi nell'esercizio.

Le Compagnie Poste Vita S.p.A. e Poste Assicura S.p.A. hanno provveduto ad inviare i dati richiesti nei termini previsti.

Il documento di consultazione n.1/2023 contiene le modifiche che si intendono apportare:

IVASS

Sospensione temporanea delle minusvalenze per i titoli non durevoli

• al Regolamento IVASS n. 52/2022, a seguito dell'entrata in vigore del Decreto Aiuti quater57, in virtù del quale è stato consentito solo alle imprese di assicurazione, la possibilità di dedurre dall'ammontare della riserva indisponibile la quota parte, attribuibile agli assicurati, della mancata svalutazione dei titoli, riferita all'esercizio di

bilancio e fino ai cinque esercizi successivi (cd. Shadow accounting ). La modifica ha l'effetto di vincolare una parte minore del patrimonio dell'impresa consentendo una più elevata distribuzione di utili.

al Regolamento ISVAP n. 38/2011, in particolare, l'articolo 8 comma 2, per chiarire che, nel determinare l'ammontare minimo delle attività da confrontare alla riserva matematica delle polizze afferenti a una gestione separata, le imprese devono fare riferimento ai criteri Local Gaap anche se redigono il bilancio di esercizio secondo i principi contabili internazionali. Poste Vita redige già il bilancio di esercizio secondo

55 Limitatamente ai contratti che prevedono prestazioni in caso di decesso dell'assicurato conseguente a infortunio.

56 Il termine, originariamente previsto per il 16 dicembre, è stato prorogato al 20 dicembre 2022 con una lettera inviata dall'IVASS alle Compagnie in data 9 dicembre 2022.

57 Decreto legge 18 novembre 2022 n. 176, convertito, con modificazioni, nella legge del 13 gennaio 2023, n.6, che ha modificato l'articolo 45, comma 3-decies, del decreto legge 21 giugno 2022, n.73, convertito, con modificazioni, nella legge 4 agosto 2022, n.122.

i principi contabili Local Gaap, pertanto, non è impattata dalla normativa citata.

A seguito della conclusione della procedura di consultazione, l'IVASS ha emanato il Provvedimento n. 127 del 14/02/2023., che ha apportato modifiche al Regolamento IVASS n. 52/2022 e al Regolamento ISVAP n. 38/2011 per l'attuazione delle disposizioni sulla sospensione temporanea delle minusvalenze per i titoli non durevoli, a seguito delle modifiche al D.L. Aiuti Quater58, attraverso il quale il legislatore, ha previsto per le sole imprese di assicurazione, la possibilità di dedurre dall'ammontare della riserva indisponibile la quota parte, attribuibile agli assicurati, della mancata svalutazione dei titoli, riferita all'esercizio di bilancio e fino ai cinque esercizi successivi (cosiddetto Shadow accounting). Tale modifica ha l'effetto di vincolare una parte minore del patrimonio dell'impresa consentendo una più elevata distribuzione di utili.

Tale intervento ha inoltre apportato modifiche al Regolamento ISVAP n. 38/2011 per chiarire che, nel determinare l'ammontare minimo delle attività da confrontare alla riserva matematica delle polizze afferenti a una gestione separata, le imprese devono fare riferimento ai criteri Local Gaap anche se redigono il bilancio di esercizio secondo i principi contabili internazionali.

ALTRE INFORMAZIONI

IVASS

Con riguardo all'accertamento ispettivo volto alla verifica del rispetto della normativa antiriciclaggio, congiuntamente, presso Poste Vita e Poste Italiane - Patrimonio BancoPosta conclusosi il 18 giugno 2021 e i cui esiti sono stati notificati a Poste Vita SpA nella seduta del Consiglio di Amministrazione del 30 settembre 2021, si rappresenta che al 31 dicembre 2022, tutte le azioni individuate sono state completate nelle tempistiche pianificate.

Con riguardo all'ispezione IVASS - avente ad oggetto profili di governo, gestione e controllo degli investimenti e dei rischi finanziari conclusa il 7 maggio 2021 – si rende noto che il relativo piano di azione, approvato dal CDA della Compagnia il 22 ottobre 2021, è stato interamente completato nel rispetto delle tempistiche previste dal piano.

In data 7 marzo 2023, la Compagnia Poste Vita ha ricevuto comunicazione da parte dell'Autorità di Vigilanza in merito all'avvio di un accertamento ispettivo avente ad oggetto la verifica del processo di gestione delle polizze cd. dormienti.

Per i principali procedimenti pendenti e gli ulteriori rapporti con le Autorità si rimanda a quanto riportato nel capitolo "Procedimenti in corso e principali rapporti con le Autorità" della sezione I bilanci di Poste Italiane.

ATTIVITÀ DI PERIODO

Nella tabella seguente sono riportate le principali attività di periodo della Strategic Business Unit Servizi Assicurativi.

COMPARTO ATTIVITÀ DI PERIODO PILASTRO

58 Decreto legge 18 novembre 2022 n. 176, convertito, con modificazioni, nella legge 13 gennaio 2023, n.6, che ha modificato l'articolo 45, comma 3-decies, del decreto-legge 21 giugno 2022, n.73, convertito, con modificazioni, nella legge 4 agosto 2022, n.122.

Vita È stata lanciata la polizza multiramo
"Poste
Progetto Dinamico Bonus" (restyling della polizza
Poste Progetto Dinamico) dedicata ai clienti che
apportano nuova liquidità e che prevede la possibilità
della restituzione sotto forma di bonus, a partire dal 18°
mese dalla data di decorrenza del contratto, del costo applicato al premio unico iniziale.
È stata lanciata la polizza multiramo "Poste Progetto Capitale" a premio ricorrente della durata di 10
anni, che unisce la stabilità della Gestione Separata
Posta ValorePiù (ramo I) e le potenzialità dei
due Fondi Interni Assicurativi disponibili (uno dei quali ESG). È prevista inoltre la possibilità di restituzione
del costo applicato sul premio iniziale sotto forma di due Bonus: (i) uno a partire dal quinto anno; (ii) l'altro
a scadenza dei dieci anni di durata del prodotto.
È stata lanciata la polizza multiramo "Poste Progetto Valore 360", che prevede la possibilità per i
sottoscrittori di estendere la componente di protezione con la Temporanea Caso Morte (TCM) "Poste
Protezione Affetti 360". Il prodotto Multiramo prevede tre linee d'investimento, tutte con una
componente del 30% di Gestione Separata e una del 70% di uno dei tre Fondi Interni Assicurativi che
promuovono caratteristiche ESG e diversificate in base al profilo rischio/rendimento del cliente.
Danni È stata avviata nel segmento business la vendita fuori sede, della nuova polizza collettiva "Poste
Welfare
Infortuni",
dedicata
alla
copertura
dei
rischi
di
infortuni
professionali
ed
extraprofessionali dei dipendenti delle aziende contraenti.
In ambito restyling della linea patrimonio della polizza modulare "Poste Vivere Protetti59", è stata lanciata
la nuova copertura "Protezione Digitale", che amplia la protezione del nucleo familiare ai danni che si
possono subire/creare per le attività che si svolgono online.

4.4.5 STRATEGIC BUSINESS UNIT PAGAMENTI E MOBILE

CONTESTO DI MERCATO

Gli ultimi dati disponibili60 sul mercato italiano delle carte di pagamento mostrano una forte crescita del transato

complessivo nazionale che, a settembre 2022, ha sfiorato i 265 miliardi di euro, in aumento del 17% rispetto a settembre 2021 grazie alla ripresa dei consumi. Il numero delle transazioni cresce del 18% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente e si attesta a 5,6 miliardi, segno di un utilizzo quotidiano delle carte sempre più consolidato, anche grazie ad una maggiore propensione e

il transato dei primi 9 mesi 2022 in Italia con carte: +17% anno su anno ~265 €

accettazione all'utilizzo di pagamenti digitalida parte degli esercizi commerciali (pagamenti e-commerce e contactless ). Le transazioni con carte di debito crescono del 24% rispetto a settembre 2021 e rappresentano oltre la metà del totale transazioni (circa il 60%), con un transato che supera i 155 miliardi di euro (+21% rispetto a settembre 2021). Anche le carte prepagateavanzano a ritmi sostenuti (+18% delle transazioni e +19% del transato rispetto a settembre 2021), per un valore complessivo che si attesta ad oltre 46 miliardi di euro, merito del costante sviluppo dell'e-commerce e

59 La polizza modulare "Poste Vivere Protetti" integra le coperture di protezione della clientela retail, per tutelare la loro salute, casa e gli animali domestici. I moduli e le relative coperture possono essere sempre aggiunti o eliminati al variare delle necessità dei clienti e le coperture, che sono indicate nella polizza, formano sempre un unico contratto.

60 Fonte: Elaborazioni e stime interne su dati Banca d'Italia (flussi delle segnalazioni di vigilanza).

dell'aumento della penetrazione presso i punti fisici. I primi nove mesi del 2022 sono risultati positivi anche per le carte di

creditoche chiudono il periodo in crescita con transazioni in aumento del 3,9% e transato in crescita dell' 8,3% rispetto a settembre 2021, per un valore complessivo di quasi 64 miliardi di euro e con un ticket medio che si attesta sui livelli di fine 2021.

Al 30 settembre 2022 il numero di carte attive sul mercato supera i 93 milioni, in aumento dell'1,5% rispetto allo stock di carte attive al 31 dicembre 2021: la crescita maggiore si registra sulle carte di debito che crescono del 2% rispetto al 31 dicembre 2021, per un totale di quasi 48 milioni di carte attive. In aumento anche lo stock delle carte prepagate il cui numero supera i 30 milioni (+1% rispetto al dato di fine dicembre 2021) e riprende la crescita anche delle carte di credito (+0,4% rispetto al 31 dicembre 2021) con oltre 15 milioni di carte attive.

Il mercato della telefonia mobile, sulla base degli ultimi dati disponibili61, ha evidenziato una penetrazione delle linee mobili totali che si attesta a circa il 181% della popolazione, con una quota degli operatori mobili virtuali (Mobile Virtual Network Operator – MVNO) pari al 14,8%62. Le linee complessive al 30 settembre 2022 sono pari a 107,1 milioni (+1,3%

rispetto allo stesso periodo del 2021) comprensive di 28,6 milioni di SIM Machine to Machine (M2M) (+2,8% rispetto allo stesso periodo del 2021).

Il mercato energetico nel corso dell'anno ha risentito fortemente del contesto geopolitico internazionale: dapprima la pandemia da Covid-19 e negli ultimi mesi il conflitto russo-ucraino stanno influenzando i mercati e i prezzi delle materie prime, tra le quali in primis il gas con significative ripercussioni sul mercato dell'energia elettrica63 . Il prezzo del gas all'ingrosso, già dall'ultimo trimestre del 2021, ha subito forti aumenti a seguito della ripresa correlata al miglioramento dello scenario pandemico e della crescita delle tensioni internazionali, sfociate nel mese di febbraio 2022, nel citato conflitto, il quale ha inasprito tali aumenti. Il prezzo del gas è arrivato a superare di oltre il 500%64 il livello registrato nel primo semestre 2021; anche il terzo trimestre 2022 è stato caratterizzato da uno scenario di forti tensioni sui prezzi delle commodity energetiche, attestati a livelli ancora più alti rispetto a quanto registrato nel secondo trimestre dell'anno: i costi di acquisto molto alti e l'elevata volatilità dei prezzi sono correlati inoltre alle incertezze sull'affidabilità delle forniture di gas proveniente dalla Russia.

Nel corso dell'estate, le scorte europee del gas sono cresciute rapidamente mentre le fonti alternative al gas (idroelettrico, nucleare e carbone) hanno dovuto ridurre significativamente la loro produzione per temperature elevate e carenza di acqua; le istituzioni europee hanno annunciato misure65 per fronteggiare il caro energia e il rischio di carenza di gas con l'approssimarsi della stagione invernale (piano per la riduzione dei consumi di elettricità e gas, interventi sulla regolazione ed il funzionamento dei mercati energetici, la valutazione di meccanismi di "price cap" al prezzo dell'energia).

Nel quarto trimestre 2022, il prezzo del gas è sceso intorno a 80 euro per megawattora, grazie al conseguimento degli obiettivi di stoccaggio dei principali paesi europei, pur registrando un valore sette volte superiore al livello osservato all'inizio del 2021.

Al fine di fronteggiare l'aumento dei prezzi delle materie prime, il Governo ha emanato una serie di provvedimenti di urgenza con l'obiettivo di attenuare la spesa energetica di famiglie e imprese, in particolare intervenendo sugli oneri generali di sistema e sui bonus sociali per le famiglie economicamente svantaggiate e per i clienti in gravi condizioni di

61 Fonte: Agcom Osservatorio sulle Comunicazioni n. 4/2022, Report Operatori.

62 Fonte: Stima interna PostePay S.p.A., sulle SIM Human to Human.

63 L'aumento del prezzo del gas ha trainato al rialzo anche i prezzi dell'energia elettrica, dato che in Italia e in molti altri Paesi Europei il prezzo marginale dell'elettricità è definito dai costi di generazione delle centrali termoelettriche a gas naturale.

64 Fonte: Quotazioni borsa energetica Title Transfer Facility (TTF).

65 Fonte: https://italy.representation.ec.europa.eu e https://www.eunews.it/2022 /09/14/energia-von-der-leyen-gas/.

salute. Per maggiori approfondimenti sugli interventi normativi attuati si rinvia a quanto esposto nel prosieguo del paragrafo.

CONTESTO NORMATIVO

Di seguito i principali interventi normativi oggetto di aggiornamento nel corso del 2022.

Si rinvia al contesto normativo della SBU Servizi Finanziari per maggiori approfondimenti.
Monetica Per saperne di più
Nell'ambito del Regolamento, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 22 aprile 2021, in materia
TLC di tariffa unica massima di terminazione per le chiamate su reti mobile e su reti fisse
nell'Unione Europea, è previsto che le tariffe applicabili in Italia siano le seguenti:
  • dal 1° luglio 2021 0,07 centesimi di euro per minuto (IVA esclusa) per la terminazione fissa;
  • dal 1 gennaio 2022 0,55 centesimi di euro per minuto (IVA esclusa) per la terminazione mobile (dal 1° gennaio 2023 è stato ridotto a 0,4 centesimi di euro per minuto IVA esclusa).

PostePay ha adottato il regime tariffario nei tempi previsti dal quadro normativo.

Terminazione delle chiamate vocali

La Commissione Europea, in data 24 febbraio 2021, ha proposto di prorogare il Regolamento vigente sul Roaming internazionale per ulteriori 10 anni (fino al 30 giugno 2032), riducendo nel contempo le tariffe massime all'ingrosso praticate tra operatori per garantire la sostenibilità della fornitura di servizi di roaming al dettaglio a prezzi nazionali, introducendo inoltre nuove misure per aumentare la trasparenza e garantire un'effettiva esperienza di roaming a tariffa nazionale ("roam-like-at-home") in termini di qualità del servizio e accesso ai servizi di emergenza in roaming. La riduzione dei massimali all'ingrosso ha un impatto rilevante per un operatore mobile virtuale (MVNO) come PostePay, che acquista servizi di roaming da un operatore di rete mobile (MNO), nella misura in cui consente la fornitura di servizi ("roam-like-at-home") ai rispettivi clienti garantendo nel contempo il recupero dei costi sostenuti a livello wholesale. Il regolamento vigente ha cessato di produrre effetti a decorrere dal 30 giugno 2022.

Il nuovo Regolamento è entrato in vigore il 1° luglio 2022 e, a seguire, il BEREC (Body of European Regulators for Electronic Communications) ha pubblicato le linee guida utili per definire alcuni aspetti relativi all'implementazione delle nuove regole. Il testo del nuovo regolamento è stato approvato dal Parlamento il 24 marzo 2022 e dal Consiglio il 6 aprile 2022 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea il 13 aprile 2022 il Regolamento 2022/612). Il testo conferma i principi fondamentali del Regolamento vigente e prevede riduzioni progressive dei tetti massimi ai prezzi all'ingrosso per i servizi di roaming dati, voce ed SMS coerenti con le stime della Società; prevede inoltre misure ulteriori di trasparenza, protezione della clientela e garanzia della qualità del servizio.

PostePay ha assicurato la conformità dei propri servizi al Regolamento secondo la decorrenza stabilita.

TLC Erogazioni per Operatori di Comunicazione Elettronica

In base alla Direttiva UE 2015/2366 (PSD2) e al D.lgs. n.218/2017, è previsto che i fornitori

di reti o servizi di comunicazione elettronica, operando nel c.d. regime di esenzione66 dalla piena applicazione della PSD2, possano offrire alla clientela finale servizi di comunicazione elettronica che abilitino operazioni di pagamento con addebito dei costi di accesso ai servizi o in fattura (servizi di comunicazione elettronica post pagati) o sul c.d. conto telefonico prepagato (servizi di comunicazione elettronica prepagati/ricaricabili).

Gli operatori dovranno inoltre notificare alle Autorità competenti di operare in regime di esenzione, affinché queste ultime possano valutare se siano o meno soddisfatti i requisiti prescritti (art.37, Direttiva 2015/2366).

La Banca d'Italia il 5 aprile 2022 ha emanato il "Provvedi ento di attuazione dell'arti olo 2, comma 4 -bis, del Decreto legislativo n. 11 del 27 gennaio 2010, relativo ai servizi di pagamento", abrogando l'obbligo, per i fornitori di reti o servizi di comunicazione elettronica, di comunicare annualmente alla Banca d'Italia il "numero di utenze che usufruiscono dei servizi e valore complessivo delle operazioni di pagamento". Tale modifica è efficace a partire dal 17 aprile 2022.

Restano fermi gli obblighi di prima notifica, in fase di iscrizione, e di aggiornamento delle informazioni, nonché la possibilità, per la Banca d'Italia, di richiedere – nel caso in cui lo ritenga necessario – una nuova notifica contenente informazioni aggiornate.

Pertanto a partire dal 17 aprile 2022 PostePay non è più tenuta alla comunicazione annuale di tali informazioni.

Al fine di contenere gli aumenti dei prezzi nel settore elettrico e del gas naturale, il Decreto Legge n. 234 del 30 dicembre 2021, c.d. Legge di Bilancio 2022, ha previsto per il primo trimestre 2022:

  • l'azzeramento degli oneri generali per i clienti domestici elettrici e altri usi;
  • la riduzione degli oneri generali per il settore del gas naturale;
  • l'aumento degli importi dei bonus sociali elettrico e gas.

Il citato decreto ha inoltre disposto la riduzione dell'IVA al 5% per la somministrazione di gas per gli usi civili e l'obbligo per le società di vendita di energia elettrica e gas di offrire ai clienti domestici un piano di rateizzazione senza interessi in caso di mancato pagamento delle bollette emesse nel periodo compreso tra il 1° gennaio e il 30 giugno 2022.

Tali agevolazioni sono state sostanzialmente prorogate al terzo e quarto trimestre 2022 e al primo trimestre 202367 (Decreto Legge n. 17 del 1 marzo 2022, Decreto Legge n. 21 del 21 marzo 2022, Decreto Legge n. 80 del 30 giugno 2022, Decreto Legge "Aiuti Bis" n.115 del 9 agosto 2022 e Decreto Legge n. 197 del 29 dicembre 2022 c.d. Legge di Bilancio 2023). Il Decreto Le "A " interviene inoltre sospendendo, fino al 30 aprile 2023, l'efficacia delle clausole contrattuali che consentono ai venditori di energia elettrica e gas di modificare unilateralmente le condizioni generali di contratto relative alla definizione del

ENERGIA

Legge di Bilancio 2022/2023

66 Le operazioni di pagamento in regime di esenzione sono consentite per l'acquisto di contenuti digitali e servizi a tecnologia vocale (indipendentemente dal dispositivo utilizzato); l'esecuzione di attività di beneficenza o di acquisto di biglietti (effettuate da o tramite un dispositivo elettronico), a condizione che, per singolo cliente (post pagato o ricaricabile): il valore di ogni singola operazione di pagamento, sia non superiore a €50; il valore complessivo delle operazioni di pagamento sia non superiore a €300 mensili.

67 Le agevolazioni tariffarie previste per contenere gli effetti degli aumenti delle bollette dei clienti sono state prorogate sebbene l'azzeramento degli oneri generali del settore elettrico sia stato limitato ai clienti con potenza disponibile fino a 16,5 kW. Inoltre, è stata ampliata la fascia dei beneficiari ammessi ai bonus sociali perchè il livello ISEE necessario per usufruirne , per il 2023, sale a 15.000 euro (dai precedenti 12.000 euro), e la soglia a 20.000 euro per le famiglie numerose.

prezzo (sono rese inefficaci anche le variazioni notificate ai clienti prima del 10 agosto 2022, salvo che non si siano già perfezionate a tale data).

Il citato decreto, in vista della fine dei prezzi regolati per il gas, inizialmente prevista per il 1 gennaio 2023 (il decreto legge 176 del 18 novembre 2022 c.d. "Aiuti Quater" ha prorogato la scadenza al 10 gennaio 2024 allineandola a quella prevista per la Maggior Tutela elettrica), ha inoltre ridefinito il perimetro dei clienti "vulnerabili"68 prevedendo che dal 1° gennaio 2023, i fornitori debbano rendere disponibile un'offerta per la fornitura di gas naturale a condizioni contrattuali ed economiche che saranno definite da ARERA con uno o più provvedimenti ad hoc. In particolare, le condizioni economiche dovranno riflettere il costo effettivo di approvvigionamento nel mercato all'ingrosso e i costi efficienti per l'attività di commercializzazione.

Gli interventi governativi sopra esposti sono stati attuati, per quanto di competenza, dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA), con le delibere 635/2021/R/com del 30 dicembre 2021, 141/2022/R/com del 30 marzo 2022 e 241/2022/R/com del 31 maggio 2022.

ENERGIA

Interventi ARERA

Con la Delibera 636/2021/R/com del 30 dicembre 2021, ARERA ha dato attuazione alle disposizioni riguardanti il succitato obbligo di rateizzazione delle bollette per i clienti finali domestici di energia elettrica e gas naturale.

Nel corso del 2022 ARERA ha emanato ulteriori provvedimenti di rilievo per il settore della vendita di energia elettrica e gas naturale ai clienti finali tra i quali si evidenziano:

  • le Delibere 146/2022/R/eel e 147/2022/R/gas hanno aggiornato, per il 2022, il valore delle componenti di commercializzazione e vendita rispettivamente dell'energia elettrica e del gas naturale per i clienti serviti nel servizio di tutela69. La valorizzazione di tali componenti ha impatti non solo per i venditori che operano nel mercato tutelato e che fatturano tali costi nella misura determinata da ARERA, ma anche per quelli che operano nel mercato libero, laddove i prezzi regolati fungono comunque da termine di riferimento nel processo di definizione dei prezzi delle offerte;
  • la Delibera 135/2022/R/com ha standardizzato le modalità di definizione dei "codici offerta"70 in modo da contenere informazioni sintetiche su alcune caratteristiche dell'offerta, facilmente individuabili ed utilizzabili per la raccolta delle informazioni anche a livello aggregato sulle caratteristiche delle offerte sottoscritte dai clienti.
  • la Delibera 374/2022/R/gas, entrata in vigore il 1 ottobre 2022 ha modificato le modalità di determinazione del prezzo del gas per i clienti appartenenti al mercato tutelato, prevedendo che il prezzo del gas sia indicizzato al Punto di Scambio Virtuale71, ossia al prezzo di riferimento del gas sul mercato all'ingrosso italiano. A seguito di tale modifica, non si fa più riferimento alle quotazioni rilevate presso l'hub Title Transfer Facility (TTF)72 e alle quotazioni a termine, bensì alla media mensile dei prezzi effettivi

68 Il nuovo perimetro dei clienti "vulnerabili" include anche coloro che versano in condizioni economicamente svantaggiate, soggetti con disabilità, clienti intestatari di utenze nelle isole minori non interconnesse o in strutture abitative di emergenza a seguito di eventi calamitosi e i clienti di età superiore ai 75 anni.

69 Clienti riforniti nel mercato tutelato a condizioni economiche e contrattuali regolate da ARERA e che pertanto ancora non hanno sottoscritto un'offerta nel mercato libero.

70 Il codice univoco con il quale ciascun operatore identifica l'offerta commerciale sottoscritta dal cliente.

71 Il punto di scambio virtuale è il principale punto di incontro tra domanda e offerta del mercato del gas italiano.

72 Il Title Transfer Facility è uno tra i principali mercati all'ingrosso del gas naturale in Europa e quindi riferimento ai fini della definizione del prezzo del gas nel mercato finale.

del mercato all'ingrosso italiano e aumenta la frequenza di aggiornamento del prezzo (da trimestrale a mensile).

• la Delibera 637/2022/R/com, contiene ulteriori modifiche al contenuto informativo obbligatorio delle bollette dei clienti, con obblighi di sviluppo da parte degli operatori che decorreranno nel corso del 2023. In particolare vengono apportate alcune modifiche alle modalità di rappresentazione delle letture in bolletta, alle informazioni sulle modalità di messa a disposizione degli elementi di dettaglio e della Guida alla lettura della bolletta, allo spacchettamento delle voci di costo relative agli oneri di sistema elettrici e viene infine previsto un apposito spazio riservato alle comunicazioni dell'ARERA.

ALTRE INFORMAZIONI

'I

Nel corso dell'ultimo trimestre 2022 la Banca d'Italia ha condotto due verifiche ispettive nei confronti di PostePay S.p.A. – Patrimonio Destinato IMEL.

Nel mese di febbraio 2023 la Banca d'Italia ha avviato un accertamento ispettivo presso PostePay SpA – Patrimonio Destinato IMEL, ai sensi dell'art. 146, Decreto Legislativo 1 settembre 1993, n.385.

Per maggiori approfondimenti si rinvia a quanto riportato nel capitolo "Procedimenti in corso e principali rapporti con le Autorità" della sezione I bilanci di Poste Italiane.

Per i principali procedimenti pendenti e i rapporti con le Autorità si rimanda a quanto riportato nel capitolo "Procedimenti in corso e principali rapporti con le Autorità" della sezione I bilanci di Poste Italiane.

ATTIVITÀ DI PERIODO

.

Nella tabella seguente sono riportate le principali attività di periodo della Strategic Business Unit Pagamenti e Mobile.

COMPARTO ATTIVITÀ DI PERIODO PILASTRO
Energia Il 15 giugno 2022 il
Gruppo è entrato
nel mercato dell'energia con un'offerta, 100% green nella
luce e 100% compensata in termini CO2 per il gas, dedicata a dipendenti e pensionati del Gruppo.
Nel corso del secondo semestre del 2022 sono proseguite le attività propedeutiche al lancio
dell'iniziativa sul mercato mass market, avvenuto nel mese di gennaio 2023 nella rete degli uffici
postali e a febbraio sui canali digitali.
Monetica /Incassi e
Pagamenti
Nel mese di settembre 2022 è stato acquisito il 100% di LIS Holding (e della
società controllata LIS Pay) che consentirà al Gruppo Poste Italiane di consolidare
la propria leadership nel mercato dei pagamenti e
'
digitali, in linea con la strategia omnicanale integrata del Piano Strategico.
Nel corso del quarto trimestre 2022 è stato finalizzato il processo di inserimento di LIS all'interno del
Gruppo ed è stato avviato il percorso di ampliamento dei servizi offerti sulla rete dei punti vendita
LIS in coerenza alla strategia omnicanale del Gruppo Poste Italiane.
Monetica Nel mese di marzo 2022 è stata lanciata la nuova carta di debito PostePay

riservata al target di clientela Premium73. La nuova carta, con un design e un packaging dedicato, verrà associata a funzionalità esclusive che sono disponibili dal mese di dicembre 2022 (es. prelievo di contante oltre i limiti standard) e altre che lo saranno dal 2023, quali ad esempio il bonifico oltre i limiti standard dai canali digitali. Nel mese di dicembre 2022, al fine di offrire ampliare la gamma di prodotti offerti alla clientela

Premium, sono state introdotte le due nuove carte di credito: Premium74 e Premium Blu75. Le nuove carte sono caratterizzate da un card design dedicato e servizi a valore aggiunto rispetto all'attuale offerta.

In linea con gli obiettivi strategici ESG, nel corso del 2022 è proseguita la migrazione (rinnovi, sostituzioni e prime emissioni) del parco carte Postepay a carte realizzate in materiale eco-sostenibile, avviata nel corso del 2021 con la Postepay Green, la Carta di debito Postepay e la Postepay Evolution.

Nell'ambito del servizio Codice PostePay76 è proseguita nel 2022 l'iniziativa Postepay Cashback77 . A partire dal mese di luglio 2022 è stata evoluta l'esperienza d'uso della modalità di pagamento con Codice con il lancio di "QR Code Web" (Codice Web), la soluzione che permette, al titolare della carta, di inquadrare il QR Code generato automaticamente nella pagina di pagamento, senza click aggiuntivi.

Con riferimento al Segmento dei Piccoli Operatori Economici (POE), nel corso dell'anno sono stati resi disponibili i servizi Codice, Pos Fisico78 e Mobile Pos79. Dal mese di novembre 2022, è stata avviata la vendita della carta Postepay Evolution Business dal FEU. Quest'ultimo consente la vendita congiunta dei servizi di acquiring con altri prodotti (es. conto corrente, carta Postepay Evolution Business) mediante un processo di vendita ottimizzato.

Nel corso del 2022 sono proseguite le azioni commerciali volte all'aumento della penetrazione nel

mercato ultrabroadband con l'offerta di PosteCasa Ultraveloce, la soluzione "data only",

Telecomunicazioni

sottoscrivibile online, con un processo "full-digital" e da Ufficio Postale, che consente di navigare da casa alla velocità della Fibra fino a 1Gbps senza limiti. L'offerta prevede inoltre una seconda connessione su rete mobile per navigare da subito senza limiti di Giga e portare il WiFi ovunque, e include

un Modem WiFi e una chiavetta USB in comodato d'uso gratuito. La strategia d'offerta è stata diversificata sulla base del canale acquisitivo (online e uffici postali) e un'offerta dedicata ai dipendenti

73 Clienti con patrimonio superiore a 400k, con esigenze di diversificazione del capitale, gestione del patrimonio immobiliare e pianificazione successoria.

74 La carta Premium si differenzia rispetto alla carta standard oltre che per il design, anche per la presenza di coperture assicurative più ricche.

75 La carta Premium Blu si differenzia rispetto alla carta standard oltre che per il design, anche per la presenza di ulteriori coperture assicurative rispetto al prodotto Premium e 3 ingressi gratuiti l'anno presso tutte le lounge key aeroportuali.

76 Servizio Innovativo di accettazione che consente agli esercenti convenzionati di incassare pagamenti disposti dal cliente acquirente

direttamente dalla propria app Postepay, inquadrando il QR Code (codice a barre bidimensionale che memorizza informazioni leggibili da un telefonino, mediante un'apposita applicazione) esposto dall'esercente.

77 Servizio che riconosce 1 euro di cashback per transazioni Codice PostePay di almeno 10 euro. Al fine di stimolare ulteriormente la crescita delle transazioni Codice PostePay, nei mesi di febbraio e marzo e dal mese di luglio al mese di dicembre 2022 è stato previsto il cashback di 3 euro.

78 Servizio che consente all'esercente di accettare pagamenti con carte di debito, credito e prepagate, attraverso il terminale POS fornito in locazione ed installato presso i punti vendita convenzionati.

79 Servizio che consente all'esercente di accettare pagamenti con carte di debito, credito e prepagate, in mobilità tramite l'utilizzo di uno smartphone o tablet, sul quale è stata installata l'apposita App di pagamento «PosteBusiness», collegata via bluetooth con il dispositivo «Mobile POS» per la cattura dei dati delle carte.

del Gruppo.

Nel quarto trimestre del 2022 è stato lanciato il prodotto PosteCasa Ultraveloce Start, sottoscrivibile in ufficio postale che prevede la sola connessione dati in fibra, lasciando flessibilità al cliente di scegliere se richiedere anche la seconda connessione su rete mobile con chiavetta USB 4G.

Entrambe le offerte si sono arricchite del servizio voce80 che può essere integrato su richiesta del cliente.

Nel mese di agosto 2022, in linea con gli obiettivi strategici ESG del Gruppo e " " y sono state lanciate le nuove SIM ECO81 .

LIS Holding S.p.A. (LIS) è una società che offre un'ampia gamma di servizi in prevalenza di incasso e pagamento (pagamento bollettini, MAV, PagoPA e incasso di ricariche di carte prepagate, ricariche telefoniche, nonché soluzione per esercenti e imprese, ecc.), avvalendosi di una piattaforma paytech proprietaria e competenze distintive.

È attiva nel mercato italiano dei pagamenti di prossimità, attraverso una rete di circa 50 mila punti vendita convenzionati al 31 dicembre 2022, e fornisce inoltre una gestione integrata di tutte le attività di back-office del punto di vendita e dei servizi di pagamento e commerciali erogati ai clienti.

Grazie all'acquisizione di LIS e in linea con la strategia omnicanale integrata di Gruppo, PostePay consoliderà la propria leadership nel mercato dei pagamenti e nell'ecosistema di servizi digitali, facendo leva sul know-how tecnologico di LIS per ampliare la propria offerta di prodotti e rafforzare le soluzioni dedicate alle Piccole e Medie Imprese.

Nell'ultima parte dell'anno PostePay e LIS hanno avviato il processo di definizione del piano di ampliamento dei servizi offerti anche su rete terza, al fine di valorizzare la customer experience ibrida sui diversi punti di contatto (digitali e fisici).

81 La SIM ECO presenta caratteristiche innovative poiché tutti gli elementi che compongono il kit, sia la SIM Card che il Packaging (Busta

80 Il servizio Voce è un servizio opzionale di telefonia vocale fissa erogato su rete radiomobile che include ogni mese chiamate illimitate verso i numeri fissi e mobili nazionali.

e Card Carrier), sono realizzati con materiali e modalità orientati alla sostenibilità ambientale. Nello specifico le dimensioni sono dimezzate,

è realizzata in plastica riciclata e il card carrier e la busta riportano la Certificazione Forest Stewardship Council (FSC).

PRINCIPALI CAPITALI COLLEGATI

5.STRATEGIA

L'INTEGRAZIONE DELLA SOSTENIBILITÀ NELLA STRATEGIA DI POSTE ITALIANE

LA STRATEGIA DI SOSTENIBILITÀ DI POSTE ITALIANE

IL PERCORSO DI SOSTENIBILITÀ DI POSTE ITALIANE

5.1 L'INTE RAZIONE ELLA SOSTENIBILITÀ NELLA STRATEGIA DI POSTE ITALIANE

Per Poste Italiane essere sostenibili significa definire una chiara strategia sulle tematiche ESG e integrarle in maniera strutturale negli obiettivi definiti nel Piano Strategico82. All'interno del Piano sono previsti investimenti per 3,1 miliardi di euro nelle attività strategiche per raggiungere obiettivi finanziari. A queste si aggiunge il "Progetto Polis" che, nell'ambito del PNRR, mira sia a rinnovare e modernizzare gli uffici postali che a valorizzare il patrimonio immobiliare del Gruppo con iniziative di coworking.

Piano Strategico

L'obiettivo strategico del segmento Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione è quello di accelerare la propria trasformazione da puro operatore di corrispondenza a operatore logistico completo, garantendo la sostenibilità economica e ambientale delle proprie operazioni. La realizzazione della strategia si basa sull'efficientamento delle reti distributive, ivi inclusa l'integrazione di Nexive, acquisita a fine 2020, il consolidamento della leadership nel mercato B2C e la crescita nei segmenti C2X e B2B grazie all'introduzione di offerte specifiche e di iniziative finalizzate al miglioramento della customer experience. In tale ottica, l'acquisizione di Plurima permette di rafforzare il comparto contract logistics. Tramite l'implementazione di queste linee strategiche, il segmento mira al raggiungimento di un utile operativo nel 2024.

OBIETTIVI FINANZIARI OBIETTIVI OPERATIVI

82 Gli obiettivi finanziari e operativi riportati nelle tabelle si riferiscono al 2024.

⦁ Ricavi: 3,9 miliardi di euro (2019: 3,5 miliardi), con un aumento dei ricavi del comparto Pacchi e un'attenuazione del calo del comparto Corrispondenza.

  • ⦁ Ricavi del comparto Pacchi: 2,0 miliardi di euro (2019: 0,85 miliardi di euro).
  • ⦁ EBIT: atteso utile operativo entro il 2024.
  • ⦁ Raddoppio del volume dei pacchi smistati automaticamente.
  • ⦁ Quota di mercato pacchi B2C: 38% entro il 2024.
  • ⦁ Quota di mercato C2X: 57% entro il 2024 (2019: 41%).

L'area Pagamenti e Mobile mira ad affermarsi come una piattaforma completa e omnicanale per i propri clienti, affiancando alle tradizionali linee di business dei pagamenti e delle telecomunicazioni l'offerta dedicata all'Energia dal 2022, mercato nel quale l'azienda è entrata sfruttando la liberalizzazione. L'acquisizione di LIS, in quest'ottica, è un ulteriore contributo alla strategia omnicanale del Gruppo. L'ampliamento dei prodotti, unitamente alla possibilità di poter sfruttare i canali fisici, digitali e le reti terze, permette di sfruttare appieno le opportunità di cross-selling della clientela, aumentando così il valore per Poste Italiane nel suo complesso.

OBIETTIVI FINANZIARI OBIETTIVI OPERATIVI

Ricavi: 1,9 miliardi di euro (2019: 0,7
miliardi di euro).

EBIT: 0,4 miliardi di euro (2019: 0,2
miliardi), con CAGR dell'1%.

Portafoglio di PostePay Evolution
atteso a 11,6 milioni di carte
emesse.

Transazioni su carte attese in
aumento del 14% in CAGR, a 2,7
miliardi di euro.

PAGAMENTI E MOBILE

Servizi Finanziari si pone come obiettivo un'ulteriore evoluzione del modello di servizio, affiancando al tradizionale modello fisico le opportunità fornite dall'innovazione tecnologica. Le priorità del Piano Strategico prevedono una crescita in ambito wealth management, grazie alla diversificazione dei portafogli dei clienti per ottimizzarne il profilo di rischio-rendimento, l'integrazione delle polizze danni all'interno del modello di consulenza ed un rinnovato focus sui prestiti, con particolare enfasi sul segmento CQS, anche grazie alle partnership siglate con primari operatori del settore. Il business legato all'acquisto dei crediti di imposta sui bonus edilizi rappresenta un'opportunità di diversificazione del portafoglio investimenti.

OBIETTIVI FINANZIARI OBIETTIVI OPERATIVI

Ricavi: 6,1 miliardi di euro (2019: 5,8
miliardi di euro).

EBIT: 0,7 miliardi di euro (2019: 0,9
miliardi di euro).

Common Equity Tier 1 Capital: 17%.

Attività finanziarie totali: aumento a
615 miliardi di euro da 569 miliardi
nel 2020, con l'aumento della
penetrazione di prodotti vita.

Nei Servizi Assicurativi, Poste Italiane mira ad affermarsi come operatore assicurativo in grado di servire tutti i bisogni di investimento e protezione della

clientela. Poste Vita ha l'obiettivo di confermarsi leader nel ramo Vita, continuando ad offrire ai clienti prodotti sicuri e al contempo più profittevoli ed efficienti dal punto di vista del capitale. La strategia del ramo Danni prevede, infine, l'aumento della profittabilità grazie all'offerta modulare, completata dall'assicurazione auto, fornita ai clienti senza assunzione di rischio grazie agli accordi distributivi siglati con primarie società di assicurazione italiane.

SERVIZI ASSICURATIVI

⦁ Ricavi: 2,7 miliardi di euro (2019: 1,7 miliardi di euro).

  • ⦁ EBIT: 1,3 miliardi di euro (2019: 0,8 miliardi di euro).
  • ⦁ Utile netto: 5% CAGR nel periodo 2019-2024.
  • Solvency Ratio: >200%.
  • OBIETTIVI FINANZIARI OBIETTIVI OPERATIVI
    • ⦁ Premi lordi: 26,5 miliardi di euro (2020: 16,7 miliardi di euro).
    • ⦁ Raddoppio del premio medio dell'offerta modulare.
    • ⦁ 8.000 Uffici Postali abilitati alla vendita di polizze auto entro il 2024.

5.2 LA STRATEGIA DI SOSTENIBILITÀ DI POSTE ITALIANE

La Strategia di Sostenibilità di Poste Italiane, costituita dal Piano Strategico ESG e da un insieme di Politiche di Sostenibilità, è volta al raggiungimento degli obiettivi nazionali e internazionali di sviluppo sociale e ambientale. Tale Strategia è coerente con le attività e con i criteri di business di Poste Italiane, nell'ambito del quadro strategico più ampio definito dal Gruppo.

Il Piano Strategico ESG comprende tutti gli obiettivi e i target specifici, sia di natura qualitativa che quantitativa, che il Gruppo ha fissato ai fini del miglioramento costante delle proprie performance di sostenibilità. Inoltre, tutti i principi, gli obiettivi qualitativi e le differenti modalità di gestione sono incorporati nelle politiche adottate, che regolamentano in modo sinergico le diverse tematiche emerse dall'analisi di materialità e gli ambiti richiesti dal D.Lgs. 254/2016.

TEMI DI SOSTENIBILITÀ PRIORITARI PER POSTE ITALIANE

Poste Italiane ha elaborato un processo di analisi di materialità finalizzato all'identificazione dei temi prioritari, sulla base della significatività degli impatti ad essi correlati, da includere nella Strategia di Sostenibilità del Gruppo e da formalizzare in termini di politiche e target.

In un'ottica di continuo miglioramento, Poste Italiane ha perfezionato quanto avviato nel 2021 revisionando la metodologia di analisi di materialità allineandola alle previsioni contenute nell'aggiornamento 2021 degli standard GRI per la prospettiva inside-out, e ha tenuto conto delle disposizioni dell'EFRAG, contenute nei nuovi standard di sostenibilità, seppur ancora in draft, per la prospettiva outside-in, facendo un esercizio di doppia materialità in anticipo rispetto all'entrata in vigore prevista per il FY 2024.

Il processo di definizione dei temi materiali, approvato in ultimo dal CdA, si è articolato nelle 3 fasi di seguito riportate:

Per identificare gli impatti positivi e negativi, attuali e potenziali, è stata condotta un'approfondita analisi di scenario in merito alle attività svolte dal Gruppo, alle sue relazioni di business, al contesto di sostenibilità in cui opera e alle aspettative dei propri stakeholder. In particolare, l'analisi ha preso in considerazione le disposizioni derivanti dalle fonti normative e dalle principali linee guida di sostenibilità a livello internazionale, il Piano Strategico e il modello di gestione dei rischi del Gruppo, nonché le richieste dei principali questionari predisposti dalle agenzie di rating ESG e le analisi dei trend attuali di settore.

Nella fase di valutazione, la significatività degli impatti individuati è stata definita attraverso il coinvolgimento diretto degli stakeholder. Di seguito è riportata la lista di impatti sottoposti alla valutazione da parte dei portatori di interesse del Gruppo.

PILASTRI TEMI MATERIALI IMPATTI
Lavorare con Lavorare con
trasparenza e
integrità
Legalità e
Maggiore consapevolezza della rilevanza dei temi di compliance
trasparenza e Compliance del proprio sistema di controllo interno
integrità Rispetto di standard sociali e ambientali lungo la value chain
integrazione ESG nel
processo di
approvvigionamento
Sensibilizzazione dei fornitori sulle tematiche ESG
Formazione e Sviluppo delle competenze dei dipendenti
sviluppo del
personale
Engagement dei dipendenti
Valorizzazione Welfare e benessere
del personale
Relazioni con le parti
sociali
Equilibrio tra vita privata e lavorativa
delle persone Soddisfazione dei dipendenti
Coinvolgimento delle parti sociali
Rispetto dei diritti dei lavoratori
Salute e sicurezza Incidenti, infortuni e malattie professionali sul lavoro
sul lavoro Cultura della sicurezza

Diversità e
inclusione
Tutela dei diritti Consapevolezza sulle tematiche di diritti umani
umani in Azienda Affermazione di una cultura aziendale inclusiva
Pari opportunità nei Sostegno alla genitorialità
percorsi di carriera Gender pay gap
Supporto allo Benessere dei cittadini
sviluppo socio
economico del
Sviluppo sociale ed economico delle comunità locali
Valore al territorio
territorio Dialogo e Opportunità di sviluppo e crescita del Paese
trasparenza con le
istituzioni
Supporto alle istituzioni
Inclusione finanziaria Sviluppo delle competenze finanziarie
Digitalizzazione dei servizi finanziari
Transizione
green
Impatti ambientali Produzione di emissioni legate agli immobili
degli immobili Consumo di risorse naturali e produzione di rifiuti
Impatti ambientali Produzione di emissioni legate alla logistica
della logistica Consumo di risorse naturali e produzione di rifiuti
Customer
experience
Qualità e Customer
experience
Soddisfazione del cliente
Ammodernamento dei processi e dei servizi offerti
Cybersecurity, Fuoriuscite e furti di dati
Sicurezza
informatica e Privacy
Violazione della privacy
Innovazione Innovazione e Trasformazione digitale del Paese
digitalizzazione di
prodotti, servizi e
Sviluppo di sistemi logistici innovativi
processi
Finanza
sostenibile
Integrazione ESG Crescita sostenibile del Paese attraverso i propri prodotti di
nelle politiche di investimento
investimento Pratiche di investimento responsabile
Integrazione ESG Crescita sostenibile del Paese attraverso i propri prodotti assicurativi
nelle politiche di
assicurazione
Pratiche di assicurazione responsabile

Secondo la prospettiva inside-out, l'Azienda ha preso in considerazione gli impatti significativi, attuali o potenziali, su persone e ambiente direttamente connessi alle proprie attività, prodotti e servizi, comprese le attività a monte e a valle della sua catena del valore. Nell'ambito della prospettiva outside-in ha tenuto conto, invece, dei rischi e delle opportunità di sostenibilità che possono influenzare positivamente o negativamente i flussi di cassa futuri e quindi creare o erodere il valore aziendale nel breve, medio o lungo termine, influenzandone lo sviluppo, la performance ed il posizionamento.

Il coinvolgimento degli stakeholder

Al fine di contribuire alla creazione di valore condiviso per l'Azienda e tutti i suoi stakeholder, Poste Italiane integra le visioni e le esigenze variabili dei soggetti direttamente e indirettamente coinvolti nelle attività del Gruppo all'interno della propria Strategia di Sostenibilità. La considerazione delle istanze degli stakeholder permette al Gruppo di rafforzare la propria crescita a livello reputazionale e, allo stesso tempo, mantenere un rapporto di fiducia e trasparenza nel contesto sociale ed economico in cui opera.

Per individuare tutti i portatori d'interesse che influenzano o che vengono a loro volta influenzati dal processo di raggiungimento degli obiettivi strategici di Gruppo, Poste Italiane ha condotto un'accurata mappatura delle categorie di stakeholder con i quali interagisce nel corso dello svolgimento delle proprie attività, in conformità con lo Standard Internazionale AA1000-Stakeholder Engagement Standard (SES). L'analisi ha consentito l'identificazione di sette macrocategorie di stakeholder, ovvero: Azionisti e Investitori, Comunità e Territorio (associazioni di categoria, media, mondo accademico), Clienti (associazioni di consumatori), Enti ed Istituzioni (Autorità, Fondimpresa), Fornitori (Business Partner), Personale (persone di Poste Italiane, sindacati) e Ambiente.

Le sette macrocategorie di stakeholder sono riportate all'interno della seguente tabella, che indica le principali modalità di coinvolgimento e di comunicazione relative ad ognuna di esse.

Modalità di coinvolgimento degli stakeholder da parte di Poste Italiane

CATEGORIA DI
STAKEHOLDER
PRINCIPALI MODALITÀ DI COINVOLGIMENTO
Azionisti e Investitori
Assemblea degli Azionisti; Relazione Corporate Governance; Relazioni finanziarie e
presentazioni periodiche; Roadshow
e incontri dedicati; Sito web
istituzionale;
Comunicati stampa.
Clienti
Sistemi di customer experience; Indagini periodiche di soddisfazione.
Personale
Strumenti di comunicazione interna (intranet
aziendale, newsletter, mailing list,
Postenews, ecc.); Eventi interni ed esterni dedicati ai dipendenti; Incontri periodici;
Contrattazione di primo e secondo livello; Indagini periodiche di soddisfazione.
Fornitori e Business Partner
Incontri specifici.
Enti e Istituzioni
Convegni; Incontri specifici; Comunicazione istituzionale; Comunicazioni periodiche;
Organizzazione di eventi.
Comunità e territorio
Progetti in favore della collettività; Partnership; Comunicati stampa; Sponsorizzazioni,
Liberalità; Dialogo con le istituzioni locali; Contatti in occasione del lancio di progetti
rilevanti, Pubblicazione di documenti, interviste, eventi.
Ambiente
Comunicati Stampa; Eventi dedicati; Partnership; Collaborazioni; Convegni.

Il Forum Multistakeholder 2022

Il Forum Multistakeholder, che si svolge ogni anno, è uno degli strumenti più efficaci per coinvolgere e dialogare con gli stakeholder e rappresenta un fondamentale momento di riflessione e confronto relativamente alle tematiche di Sostenibilità prioritarie per il Gruppo.

La sesta edizione del Forum Multistakeholder, tenutasi in diretta streaming al fine di garantire la più ampia partecipazione possibile, ha visto la presenza di circa 1.100 stakeholder, più del doppio rispetto all'anno precedente, e ha rappresentato un importante momento di confronto con i principali interlocutori del Gruppo sulle strategie, sui temi dello sviluppo sostenibile e sull'integrazione di questi all'interno dei progetti industriali dell'Azienda definiti nel Piano Strategico.

Durante l'evento, i partecipanti hanno preso parte a cinque Focus Group legati agli otto Pilastri di Sostenibilità. In particolare, il primo Focus Group, rivolto principalmente a Fornitori e Business partner, si è concentrato sui Pilastri "Integrità

e trasparenza" e "Transizione green"; il secondo Focus Group, rivolto prevalentemente ai Clienti, si è concentrato sui Pilastri "Custo er ex erien e" e "Innovazione"; il terzo Focus Group, condotto in lingua inglese e rivolto soprattutto a Fornitori e Business partner, Azionisti e Investitori ha riguardato esclusivamente il Pilastro "Finanza sostenibile" al fine di approfondire la tematica dell'integrazione dei fattori ESG all'interno delle politiche di assicurazione e investimento del Gruppo; il quarto Focus Group, rivolto ai Dipendenti, è stato dedicato ai Pilastri "Valorizzazione delle persone" e "Diversità e inclusione"; il quinto Focus Group, rivolto in primo luogo a Enti istituzionali e Comunità e Territorio, si è concentrato infine sul Pilastro "Valore al territorio".

I partecipanti al Forum hanno espresso le proprie valutazioni in merito ai temi materiali per l'Azienda tramite un tool digitale, accessibile da smartphone e pc, che ha favorito una visualizzazione immediata e dinamica dei risultati.

I risultati del processo di engagement dei principali stakeholder del Gruppo hanno evidenziato una maggior significatività degli impatti sottostanti i seguenti temi: l'innovazione e la digitalizzazione, gli impatti ambientali della logistica e la sicurezza informatica per quanto riguarda la prospettiva inside-out; l'innovazione e la digitalizzazione, la formazione e lo sviluppo del personale e l'integrità e la trasparenza in merito alla prospettiva outside-in.

La matrice di materialità

La matrice di materialità, riportata di seguito, rappresenta graficamente il risultato del processo di individuazione dei temi prioritari a partire dalla valutazione della significatività degli impatti ad essi correlati, secondo una duplice prospettiva: inside-out e outside-in. Ad ognuno dei 18 temi materiali sono infatti associati un valore di impact materiality (prospettiva inside-out) e uno di financial materiality (prospettiva outside-in), come prodotto tra magnitudo e probabilità dei singoli impatti afferenti allo stesso tema materiale. L'ordine di priorità dei temi è stato definito sulla base dei valori ottenuti e attraverso la definizione di una soglia di materialità.

La matrice è un efficace strumento a supporto della Strategia di Sostenibilità del Gruppo ed è il risultato del processo di allineamento alle nuove disposizioni GRI per la prospettiva inside-out, che risente altresì dell'influenza delle disposizioni, ancora in draft, emanate dall'EFRAG, per la prospettiva outside-in.

La matrice di materialità del Gruppo Poste Italiane

Descrizione dei temi materiali

In linea con quanto richiesto dal nuovo GRI standard Universal 3, è riportata di seguito la lista di temi materiali prioritizzati con la descrizione di ciascun tema.

TEMI MATERIALI CHE COSA SIGNIFICA PER POSTE ITALIANE
Innovazione e
digitalizzazione di
prodotti servizi e
processi
Contribuire alla modernizzazione del Paese e all'evoluzione tecnologica digitale mediante lo
sviluppo di nuovi prodotti e servizi e l'adozione di tecnologie digitali da integrare nei prodotti,
nei servizi e nei processi aziendali, al fine di essere pronti nel rispondere ai cambiamenti di
scenario, ai nuovi bisogni dei clienti e alle opportunità offerte dai mutamenti sociali ed
ambientali.
Impatti ambientali
della logistica
Monitorare gli impatti ambientali delle attività di logistica e favorire un processo di cambiamento
orientato alla salvaguardia dell'ambiente tramite l'adozione di soluzioni meno impattanti per
l'erogazione dei servizi postali e logistici, quali: utilizzo di mezzi ibridi/elettrici, razionalizzazione
delle distanze percorse, corretta gestione dei rifiuti, sviluppo di infrastrutture per la ricarica dei
mezzi dei clienti.
Lavorare con
trasparenza e integrità
Predisporre adeguati presidi di controllo interno e diffondere nell'organizzazione una cultura
aziendale fondata sull'integrità, l'etica professionale e l'onestà per costruire rapporti di fiducia
con i propri stakeholder e condurre correttamente la propria attività con trasparenza in ogni
singola operazione, in particolare nella lotta alla corruzione attiva e passiva.

Formazione e
sviluppo del
personale
Garantire ai propri dipendenti lo sviluppo continuo delle proprie conoscenze e competenze e
l'opportunità di raggiungere il pieno potenziale grazie a percorsi formativi tesi ad assicurare la
crescita e il rafforzamento del know-how in linea con le esigenze espresse dagli stessi e dal
mercato, anche per gestire al meglio eventuali cambiamenti di business/organizzativi.
Supporto allo
sviluppo socio
economico del
territorio
Dare un contributo al benessere socio-economico del sistema Paese attraverso l'attivazione
di impatti diretti, indiretti e indotti sul territorio (es. in termini di PIL e occupazione) e l'avvio o il
sostegno ad attività a scopo sociale che rispondano ai bisogni espressi dalla società individuati
altresì mediante il dialogo e la collaborazione con il Terzo Settore.
Impatti ambientali
degli immobili
Diffondere la cultura del rispetto dell'ambiente e adottare soluzioni concrete per la gestione
efficiente delle risorse energetiche, delle risorse idriche e dei rifiuti in ottica di economia
circolare, quali ad esempio: acquisto di energia rinnovabile, installazione di impianti per la
produzione di energia rinnovabile, progetti di efficientamento degli edifici, organizzazione della
raccolta differenziata, ecc
Welfare e benessere
del personale
Offrire ai dipendenti strumenti e modelli di lavoro moderni e flessibili in grado di rispondere a
specifici bisogni personali e garantire equilibrio tra vita privata e vita lavorativa (es. iniziative di
lavoro agile, trattamenti economici di miglior favore connessi alla tutela della maternità e
paternità, erogazione di benefit nel campo della sanità, ecc.).
Salute e sicurezza
sul lavoro
Tutelare salute, sicurezza e integrità psicofisica delle persone, anche con riferimento alla
qualità dei luoghi di lavoro, incoraggiando lo sviluppo di una solida cultura interna e aderendo
ai più alti standard nazionali e internazionali sul tema.
Inclusione
finanziaria
Estendere l'offerta di prodotti e servizi finanziari alle categorie tradizionalmente escluse per
garantire l'accesso a servizi fondamentali per il sostentamento economico e rendere
l'esperienza di acquisto dei clienti più consapevole grazie a iniziative di educazione finanziaria,
in particolare in materia di risparmio, investimenti, pagamenti, previdenza e assicurazione.
Dialogo e
trasparenza con le
istituzioni
Promuovere un dialogo sistematico e trasparente con le istituzioni nazionali e locali, improntato
alla ricerca di soluzioni condivise che consentano di rispondere ai bisogni sociali della
comunità, incidere positivamente sul tessuto sociale nei territori in cui l'azienda opera e, al
tempo stesso, accrescere la competitività e la continuità del business.
Cybersecurity,
Sicurezza
informatica e Privacy
Garantire la privacy dei dati dei clienti, tutelare la proprietà intellettuale e assicurare un efficace
sistema di gestione della sicurezza informatica e cybersecurity al fine di garantire la continuità
aziendale, proteggere il patrimonio informativo dell'azienda, dei suoi clienti e degli altri
stakeholder e la sicurezza delle transazioni.
Qualità e Customer
experience
Rispettare tempi e modalità di esecuzione delle attività (livello di servizio e performance) e
fornire al cliente un'esperienza di qualità che vada oltre la fruizione del prodotto o del servizio
tradizionale, costruendo anche una relazione di fiducia mediante l'attivazione di canali di
ascolto di aspettative, esigenze e soddisfazione dei clienti sui prodotti e servizi offerti e la
corretta gestione dei reclami.
Relazioni con le parti
sociali
Considerare il dialogo con il personale e le rappresentanze sindacali fondamentale per trovare
soluzioni condivise sui temi che possono avere impatti significativi sull'organizzazione, sul
business e, in particolare, sul capitale umano, un asset aziendale fondamentale per l'Azienda.
Legalità e
integrazione ESG
nel processo di
approvvigionamento
Improntare i propri processi di acquisto su comportamenti precontrattuali e contrattuali orientati
al pieno rispetto della legalità e della trasparenza e adottare criteri di selezione, valutazione e
monitoraggio dei fornitori in grado di misurare la loro performance sociale e ambientale, al fine
di garantire alti livelli di funzionalità e qualità degli approvvigionamenti e mitigare eventuali
rischi ESG.
Integrazione ESG
nelle politiche di
investimento
Incorporare gli aspetti ESG all'interno del processo di investimento per gestire meglio i rischi
non-finanziari e considerare nuove opportunità d'investimento che supportino anche lo
sviluppo sostenibile e un futuro low-carbon.
Pari opportunità nei
percorsi di carriera
Garantire le pari opportunità nello sviluppo delle carriere dei singoli, promuovendo percorsi di
crescita professionale a tutti i dipendenti indipendentemente dalle loro caratteristiche personali
(età, genere, orientamento sessuale, disabilità, origine etnica, nazionalità, opinioni politiche e
credenze religiose) secondo i principi di imparzialità e non discriminazione.
Tutela dei diritti
umani in Azienda
Garantire la tutela dei diritti umani e la promozione di comportamenti non discriminatori
all'interno del Gruppo, anche attraverso l'adesione a standard riconosciuti, l'integrazione del
rischio di violazione nel modello di risk assessment di Gruppo e la valorizzazione di elementi
di diversità (in termini di diversi livelli di età, genere, conoscenze ed esperienze) che
favoriscano lo sviluppo di una cultura d'impresa e la risposta a nuove sfide e opportunità del
mercato.
Integrazione ESG
nelle politiche di
assicurazione
Incorporare gli aspetti ESG all'interno delle politiche di assicurazione, delle strategie di
sviluppo dei prodotti assicurativi e delle comunicazioni con i clienti.

L'approccio integrato adottato da Poste Italiane tiene conto della combinazione, correlazione e interdipendenza tra le tematiche che impattano in modo rilevante le performance economiche, sociali e ambientali del Gruppo. A tal proposito, il processo decisionale, che prevede azioni specifiche mirate al perseguimento del successo sostenibile, considera le connessioni e le interdipendenze tra la moltitudine di fattori che influenzano la capacità dell'Azienda di creare valore durevole nel tempo. A tale scopo, in accordo con le indicazioni fornite dall'International Framework, di seguito vengono illustrate le interconnessioni esistenti tra i temi materiali per Poste Italiane e le principali metriche di misurazione adottate.

LE POLITICHE DI SOSTENIBILITÀ DEL GRUPPO

L'integrazione della Sostenibilità all'interno del sistema normativo dell'Azienda ha portato alla definizione delle seguenti politiche.

POLITICHE DEL GRUPPO POSTE ITALIANE OBIETTIVI DELLA POLITICA
Strategia fiscale La Strategia si configura quale insieme di principi e regole volti a promuovere la
diffusione di valori di onestà, correttezza e di osservanza della normativa tributa
ria favorendo, in tal modo, lo sviluppo di comportamenti collaborativi e trasparenti
nei confronti dell'Amministrazione Finanziaria e dei terzi, al fine di minimizzare ogni
impatto sostanziale in termini di rischio sia esso fiscale o reputazionale.
Politica aziendale inmateriadisalute
e sicurezza sul lavoro
La Politica definisce i principi e le modalità attuate dal Gruppo per tutelare e
promuovere il benessere psicofisico delle persone attraverso la prevenzione, la
diffusione della cultura sulla sicurezza e l'implementazione di sistemi di gestione.
Politica Integrata La Politica contiene l'impegno al rispetto puntuale delle norme vigenti: ISO
37301:2021 per la gestione della compliance, UNI EN ISO 9001:2015 per la
gestione della qualità, ISO 45001:2018 per la gestione della salute e sicurezza
sul
lavoro,
ISO
37001:2016
per
prevenire
fattispecie
che
potrebbero
concretizzarsi in reati potenziali e/o reali di corruzione, della ISO/IEC 27001:2013
e ISO/IEC 20000-1:2018 rispettivamente per la gestione della sicurezza delle
Informazioni e per la gestione dei sistemi informativi a supporto dei processi
aziendali.

Politiche di Sostenibilità adottate da Poste Italiane

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Politica sulle iniziative perla comunità La Politica contiene l'impegno a rispondere ai bisogni sociali del territorio e del
Paese con integrità e trasparenza, secondo procedure che hanno l'obiettivo di
garantire l'efficacia delle iniziative supportate, evitando ogni possibile conflitto di
interesse.
Policy aziendale inmateria di
protezione dei dati personali
La Politica del Gruppo Poste Italiane evidenzia come la protezione dei dati personali
sia un valore fondamentale a cui ogni Società del Gruppo deve ispirarsi nella propria
attività quotidiana. Il Gruppo tutela e promuove la salvaguardia dei dati personali e
dei diritti degli interessati, attraverso politiche e campagne di informazione e di
sensibilizzazione per la tutela dei dati.
Politica di Sostenibilità Ambientale La Politica definisce i principi generali, gli obiettivi e le modalità di gestione degli
impatti ambientali del Gruppo e sancisce l'impegno di Poste Italiane a promuovere,
nellasuacatena del valore, unusoefficiente delle risorsenaturali eun'attenzionealla
ricerca di soluzioni innovative, a tutela della salvaguardia dell'ambiente.
PoliticadiInvestimentoResponsabile
del Gruppo Poste Vita
AttraversolaPoliticadiInvestimento Responsabile,PosteVitadefinisce iprincipi che
consentono di includere considerazioni ESGnella gestione delle proprie attività d'in
vestimento, contribuire positivamente agli impatti chegli emittenti, presenti neipropri
portafogli finanziari, hanno sulla comunità e aderire concretamente a principi e linee
guida riconosciute a livello nazionale ed internazionale per l'integrazione di criteri di
sostenibilità nei tradizionali processi di investimento.
Politica di Assicurazione
Responsabile del Gruppo Poste Vita
Attraverso la Politica di Assicurazione Responsabile, Poste Vita definisce i principi
che consentono di includere considerazioni di aspetti ESG nella gestione delle
proprie attività assicurative e aderire concretamente ai principi e alle linee guida
riconosciute a livello nazionale ed internazionale per l'integrazione di criteri di
Sostenibilità nei tradizionali processi assicurativi.
PoliticadiInvestimentoResponsabile
di BancoPosta Fondi S.p.A.SGR
Attraverso la Politica di Investimento Responsabile, BancoPosta Fondi SGR
definisce principi che consentano di includere considerazioni ESG nella gestione
delle proprie attività d'investimento, contribuire positivamente agli impatti che le
controparti presenti nei propri portafogli finanziari hanno sulla comunità e aderire
concretamente a principi e linee guida riconosciute. La Politica è stata aggiornata a
gennaio 2021.
Linea Guida per l'investimento in
settori sensibili BancoPosta Fondi
SGR
La Linea Guida per l'investimento in settori sensibili di BancoPosta Fondi SGR
definisce misure per individuare, valutare e monitorare l'esposizione ad attività che
presentano un rischio intrinseco rilevante dal punto di vista ESG, consentendo
quindi di incorporare aspetti di natura ambientale, sociale e di governance nel
processo d'investimento.
Linea Guida in materia di esercizio
del diritto di voto ed attività di
engagement BancoPosta Fondi SGR
La Linea Guida della SGR definisce misure e procedure per esercitare i diritti di voto
conformemente
ai
principi
di
riferimento
affermati
in
ambito
nazionale
e
internazionale e promuovere la corretta gestione di tematiche ESG attraverso un
proficuo dialogo con gli emittenti dei titoli presenti nei propri portafogli finanziari.
Linea Guida Politica di Gestione
del Dialogo con laGeneralità degli
azionisti di Poste Italiane S.p.A. –
Engagement Policy
L'obiettivo della Politica è quello di disciplinare la gestione del dialogo con Investitori
e altri Operatori di Mercato adottata da Poste Italiane, con riferimento alle molteplici
forme di engagement che la Società pone in essere, sia che esse riguardino le
attività ordinariamente gestite dalle competenti funzioni aziendali (es. tenuta del sito
internet), sia che contemplino un dialogo diretto con i componenti del Consiglio di
Amministrazione (c.d. "Shareholder-Director Engagement").
Linea Guida per l'investimento in
settori sensibili del Gruppo Poste Vita
La Linea Guida per l'investimento in settori sensibili di Poste Vita S.p.A. definisce
misure per individuare, valutare e monitorare l'esposizione ad attività che
presentano un rischio intrinseco rilevante dal punto di vista ESG, consentendo
quindi di incorporare aspetti di natura ambientale, sociale e di governance nel
processo d'investimento.
Linea Guida in materia di esercizio
del diritto di voto ed attività di
engagement del Gruppo Poste Vita
La Linea Guida della Compagnia definisce misure e procedure per esercitare i diritti
di voto conformemente ai principi di riferimento affermati in ambito nazionale e
internazionale e promuovere la corretta gestione di tematiche ESG attraverso un
proficuo dialogo con gli emittenti dei titoli presenti nei propri portafogli finanziari.
Politica in materia di diversità degli
organi di amministrazione e controllo
di Poste Italiane
Il documento fornisce indicazioni in ordine ad aspetti di diversità dei componenti del
Consiglio diAmministrazione edel CollegioSindacale quali, l'età, il genere, l'etnia, la
provenienza geografica, il percorso formativo e professionale.

Politica aziendale inmateria ditutela
e protezione dei Diritti Umani
LaPolitica definisce un approccio chiaro sul tema dei diritti umani, più ampio diquello
previsto dalla legge e che consente di monitorare e gestire rischi e opportunità legati
ai diritti umani in tutte le loro forme, anche confermando l'impegno del Gruppo a
perseguire un'attività di investimento e di gestione socialmente responsabile.
Policy Diversity and Inclusion La Politica indica come il GruppoPoste Italiane si sia impegnato nel sostegno dei valori
della diversità e dell'inclusione attraverso l'adozione di meccanismi societari,
organizzativi e gestionali improntati al rispetto dei diritti e della libertà delle persone.
In tale direzione, il percorso intrapreso mira ad evolvere le modalità di presidio delle
tematiche legate alla diversità, passando da un approccio volto alla tutela ed
integrazione della "diversity" a una strategia proattiva per il superamento di ogni
stereotipo culturale e per identificare e risolvere i fattori che impediscono alle persone
l'inclusione lavorativa.
Linea Guida di compliance per
la tutela della concorrenza e del
consumatore
La Linea Guida intende assicurare il rispetto delle regole in materia di concorrenza
e di tutela del consumatore, rafforzare la consapevolezza dell'importanza delle
normative a riguardo, consolidare un ambiente operativo e di controllo volto a
mitigare il rischio di illeciti antitrust e anticoncorrenziali, fornire una guida per
prevenire azioni, comportamenti, omissioni che violino le normative di tutela della
concorrenza e di tutela dei consumatori, delineare strumenti di monitoraggio che
consentano di individuare eventuali violazioni.
Policy Sostegno della
genitorialità attiva
La Politica ha lo scopo di predisporre una cornice di riferimento che consenta di
supportare la condizione femminile in Azienda, che aiuti la donna, prima e dopo il
periodo della maternità, con adeguati percorsi di sostegno e sviluppo attraverso
piani anticipatori per poter essere pienamente valorizzata e accompagnata
nell'espressione delle proprie capacità personali e professionali. Il documento mira
a tracciare una strategia di sviluppo e gestione delle persone, a implementare un
moderno modello di gestione della maternità e ad introdurre leve innovative per
un coerente e armonico supporto alla genitorialità attiva, integrando in tal modo i
vigenti processi di sviluppo delle risorse umane di Poste Italiane.

Il Piano Strategico Environmental, Social e Governance (ESG) del Gruppo

Il Piano Strategico ESG di Poste Italiane è costituito da 8 Pilastri, riconducibili agli ambiti ESG rilevanti per il Gruppo. L'analisi di materialità, tenutasi durante il Multistakeholder Forum a dicembre 2022, ha consentito l'identificazione dei temi prioritari sulla base della significatività degli impatti ad essi correlati, da includere nella Strategia di Sostenibilità del Gruppo. Ogni Pilastro è basato su obiettivi e target specifici che contribuiscono al raggiungimento dei "Sustainable Development Goals" (SDGs) delle Nazioni Unite. Si rimanda al capitolo 7 "Creazione di valore", per approfondire gli obiettivi, le modalità di gestione e le performance conseguiti all'interno dei Pilastri del Piano Strategico ESG del Gruppo.

Attraverso il Piano Strategico, Poste Italiane si pone l'obiettivo di conseguire una crescita responsabile e accompagnare il percorso di sostenibilità e di inclusione sociale del Paese. Nel definire le scelte di investimento del Piano è stato valutato anche il contributo di ciascun intervento agli 8 Pilastri di Sostenibilità del Gruppo.

L'Azienda, impegnata quotidianamente nella creazione di valore condiviso anche in relazione al raggiungimento degli SDGs, si pone l'obiettivo di traghettare il Paese verso la carbon neutrality entro il 2030. In particolare, attraverso iniziative come la cosiddetta Green Challenge, che comprende l'ingresso nel mercato energy con un'offerta 100% da fonti rinnovabili e la compensazione delle emissioni di CO2 tramite lo sviluppo di strumenti ad hoc, Poste Italiane è in grado di comunicare al meglio l'innovativa filosofia di impresa green adottata dal Gruppo, ovvero un approccio olistico che incorpora tutti i prodotti, i servizi e i processi di Poste Italiane.

Poste Italiane, essendo parte integrante di un network di associazioni operanti in ambito nazionale e internazionale che si pone l'obiettivo di ricercare continui stimoli ed occasioni di confronto riguardo i temi di sostenibilità, è in grado di proporre una strategia al passo con l'evoluzione del contesto globale in materia ESG.

UN Global Compact: è la più grande iniziativa di sostenibilità corporativa al mondo. Un
appello alle aziende per allineare strategie e operazioni ai principi universali in materia di
diritti umani, lavoro, ambiente e anticorruzione e intraprendere azioni che promuovano gli
obiettivi della società. È un'iniziativa volontaria per attuare i principi di sostenibilità
universale e adottare misure per sostenere gli obiettivi delle Nazioni Unite.
Principles for Responsible Investment: iPRI sono un insieme di sei principi che indicano le
principali azioni da svolgere per l'investitore e offrono strumenti specifici (es. framework,
linee guida) finalizzati all'integrazione di fattori di natura ambientale, sociale e di
governance (ESG) all'interno delle politiche di investimento tradizionali.
Principles for Sustainable Insurance: i PSI sono un'iniziativa ad adesione volontaria,
supportata dalle Nazioni Unite, con lo scopo di affrontare i rischi e le opportunità connessi
a tematiche ESG nel settore assicurativo. Lanciati nel 2012, i PSI sono allineati e
costituiscono un completamento dei principi del UN Global Compact.
UN Women: è l'entità delle Nazioni Unite dedicata all'uguaglianza di genere e
all'empowerment delle donne. UN Women è stata istituita per accelerare i progressi nel
soddisfare le esigenze delle donne in tutto il mondo. In particolare, supporta gli Stati membri
delle Nazioni Unite mentre definiscono gli standard globali per raggiungere l'uguaglianza di
genere e collabora con i governi e le società civili per progettare leggi, politiche, programmi
e servizi necessari per garantire che gli standard siano attuati efficacemente e vadano
davvero a beneficio delle donne e delle ragazze di tutto il mondo.
Salone CSR: è il più importante evento in Italia dedicato alla sostenibilità. È un'occasione
per condividere idee e trovare percorsi comuni attraverso decine di incontri, centinaia di
relatori e migliaia di visitatori. Il Salone permette di conoscere le imprese che hanno fatto
della sostenibilità un driver strategico, incontrare i giovani, contribuire a costruire il futuro
della CSR. Il Salone si svolge per due giorni, che sono intensi grazie a un ricco programma
culturale, molti appuntamenti stimolanti, tante occasioni per fare networking.
Sodalitas: fondazione che nasce nel 1995 su iniziativa di Assolombarda, come prima realtà
a promuovere la sostenibilità d'impresa in Italia, contribuendo all'evoluzione del ruolo
dell'impresa come attore sociale e non solo economico, mettendo al servizio della società
civile i punti di forza della cultura d'impresa. Realtà unica nel Paese, perché capace di unire
l'impegno di oltre 100 imprese leader e di un gruppo di manager volontari e punto di
riferimento delle aziende che considerano la sostenibilità una dimensione strategica
fondamentale, si accredita come il partner delle Istituzioni Europee per attuare in Italia
l'Agenda sulla Sostenibilità; si distingue per la capacità di realizzare iniziative multi
stakeholder con cui generare valore sociale condiviso.
Anima per il Sociale: associazione che riunisce un gruppo di manager e aziende con la
missione di diffondere tra le imprese del territorio la cultura della Responsabilità Sociale
d'Impresa e della sostenibilità, sul piano economico, sociale e ambientale. La partnership
consente al Gruppo di accedere al network dell'associazione – costituito da grandi imprese,
associazioni, onlus, enti ed istituzioni – e di tenersi aggiornato attraverso attività di
monitoraggio, comunicazione e formazione, partecipando ad iniziative ed eventi in tema di
Corporate Social Responsibility.

CSR Manager: network costituito da professionisti che presso ogni tipo di organizzazione
(imprese, fondazioni d'impresa, società professionali, Pubblica Amministrazione, enti non
profit) si dedicano alla gestione delle problematiche socio-ambientali e di sostenibilità
connesse alle attività aziendali. La rete associativa offre l'opportunità di partecipare ai
convegni organizzati, accedere ai documenti e agli studi elaborati dal network e condividere
best practice con gli altri associati.
ValoreD: nata nel 2009, è la prima associazione di impreseche promuovela diversità, iltalento
e la leadership femminile a sostegno di un maggior equilibrio di genere all'interno delle 150
organizzazioni associate. Tale collaborazione permette a Poste Italiane, in qualità di socio
sostenitore dal 2012, di partecipare attivamente a programmi e laboratori organizzati
dall'Associazione, oltre che di prendere parte a benchmark e allo scambio di best practice sui
temi del diversity management, della conciliazione dei tempi di vita lavorativa e tempi di vita
privata e familiare e del welfare.
ASPHI: organizzazione che promuove da oltre 30 anni l'integrazione di persone disabili nella
scuola, nel lavoro e nella società attraverso l'uso della tecnologia ICT. La collaborazione
con Poste Italiane è consolidata da diversi anni in relazione all'adesione a programmi di
inclusione e valorizzazione dei disabili nei contesti aziendali.

5.3 IL PERCORSO DI SOSTENIBILITÀ DI POSTE ITALIANE

Nel corso degli ultimi anni il Gruppo ha intrapreso un ambizioso percorso volto al consolidamento della propria Strategia di Sostenibilità, orientata alla creazione di valore condiviso per gli stakeholder di Poste Italiane e alla crescita reputazionale dell'Azienda.

Il Gruppo, pertanto, si è impegnato a diffondere una cultura aziendale incentrata sulle tematiche di natura sostenibile che trovano attuazione concreta in funzione della declinazione di tre principali direttrici – Reporting, Strategia e Governance. L'impegno intrapreso ha permesso sin da subito il conseguimento di importanti trasformazioni evolutive e, al contempo, ha consentito a Poste Italiane di raggiungere numerosi e prestigiosi traguardi nazionali ed internazionali.

Il valore della reputazione e gli Indici di Sostenibilità in cui è presente Poste Italiane

Nel contesto attuale la creazione di valore si basa sempre di più su capitali intangibili; pertanto, Poste Italiane considera la reputazione un asset fondamentale capace di indirizzare le decisioni dei propri stakeholder. Una buona reputazione aziendale, infatti, non solo rafforza la fiducia nei confronti dell'Azienda ma ne accresce la competitività. A tale scopo, il Gruppo ha deciso di dar seguito al proprio impegno confermando la sua tradizionale vocazione di vicinanza al territorio e alla comunità, ancor più in un momento difficile come quello determinato dal contesto attuale nazionale e internazionale.

Grazie al notevole impegno messo in campo da Poste Italiane e all'efficacia delle scelte strategiche intraprese, volte a consolidare l'immagine e la reputazione del Gruppo, l'Azienda nel corso degli ultimi anni ha conseguito molteplici premi e riconoscimenti.

Premi e riconoscimenti ESG

Top Employer Italia 2023 Poste Italiane è azienda Top Employer Italia 2023 per il quarto anno consecutivo. Il
prestigioso riconoscimento è stato assegnato a Poste Italiane dal Top Employers Institute,
l'ente certificatore globale dell'eccellenza delle pratiche HR.
Poste Italiane è tra le prime 25 aziende globali per forza del marchio secondo la classifica
stilata da Brand Finance. L'Azienda ha ottenuto un punteggio di 89/100 e il rating AAA,
migliorando di 13 posizioni rispetto al 2021. Sono solo 84 i brand globali con rating AAA.
Poste Italiane è tra i 25 brand più forti Al 1° gennaio 2022 il brand dell'Azienda ha raggiunto il valore di 7,8 miliardi di dollari, con
al mondo secondo Brand Finance un incremento del 26% sull'anno precedente.
Nella Brand Finance Insurance 100 2022, Poste Italiane sale al 18° posto, dal 21° dello
scorso anno per la sua capacità di generare valore finanziario. L'incremento del valore
del marchio, più che doppio della media delle 100 assicurazioni in classifica, ha consentito
all'Azienda di collocarsi al secondo posto tra le compagnie assicurative italiane.
Brand Finance Global 500 Poste Italiane rientra nuovamente nel Brand Finance Global 500. La classifica, che
comprende i 500 marchi a maggior valore finanziario in tutto il mondo, attesta nel 2023 il
posizionamento di Poste Italiane al 283° rank.
La certificazione, rilasciata da "EQUAL-SALARY", organizzazione svizzera indipendente
La più grande azienda per numero di senza scopo di lucro in collaborazione con l'Università di Ginevra, permette alle società
dipendenti a ricevere la di verificare e rendere pubblica l'equità retributiva, a parità di mansione, all'interno
"EQ AL-SALARY" dell'organizzazione aziendale. Poste Italiane è la prima tra le società del FTSE MIB del
settore assicurativo e la più grande azienda per numero di dipendenti a ricevere la
certificazione "EQUAL-SALARY" per la rigorosa applicazione delle politiche retributive
senza pregiudizi di genere, a testimonianza dell'impegno nella creazione di un ambiente
lavorativo inclusivo e di una cultura aziendale improntata sul rispetto e sulle pari
opportunità nei percorsi di carriera.
Nel 2022, "Postepay Green" ha ricevuto il premio "Eletto Prodotto dell'Anno 2022" nella
categoria "Servizi Finanziari giovani". La carta ecosostenibile di Poste Italiane, dedicata
ai ragazzi tra i 10 e 17 anni, rappresenta lo strumento di pagamento con il quale PostePay
Postepay Green
'
S.p.A. ha avviato la conversione dei prodotti verso materiali ecofriendly; questa, infatti, è
realizzata con materiali come plastica marina proveniente dagli oceani, materiali di origine
biologica (PLA) o con plastica biodegradabile, grazie all'aggiunta di additivi. Questo
premio è un importante riconoscimento della capacità sia di innovazione di Poste Italiane
che di sostegno alla New Generation: la carta, infatti, abilita genitori e figli all'utilizzo di
funzionalità innovative e smart e rappresenta un primo strumento per educare i giovani
ad una gestione del denaro consapevole e responsabile, con uno sguardo anche alle
tematiche ambientali.

Nel 2022 Poste Italiane si conferma per il terzo anno consecutivo tra le aziende premiate
Leader nella comunicazione media e certificate per l'impatto della loro comunicazione aziendale con il BIC, la certificazione
2022 ideata da Fortune Italia ed Eikon Strategic Consulting.
Il Gruppo ha risalito la TOP TEN di EIKON Consulting che valuta e compara la
performance dell'attività di media relation e la visibilità delle prime aziende italiane sui
principali media nazionali.
Nell'ambito della ventiseiesima edizione europea della ricerca "Webranking Europe 500",
Confermata la 3° posizione nel condotta da Lundquist in collaborazione con la società svedese Comprend, sulla qualità
Webranking Europe 500 di Poste e la trasparenza dell'attività di comunicazione digitale delle aziende, Poste Italiane si
Italiane colloca in terza posizione, confermando il proprio posizionamento a livello europeo
rispetto all'anno precedente. Il Gruppo ha inoltre conquistato il premio "5 Stars" nella
ricerca "Trust" di Lundquist per la trasparenza nella comunicazione, e il primo posto nella
sezione carriere e nel settore assicurativo.
Poste Italiane è stata riconosciuta come una tra le aziende più attrattive per gli studenti
Poste Italiane al top per i giovani nel mercato del lavoro in Italia dalle classifiche "Most Attractive Employer 2022 –
Studenti". Il Gruppo, negli studi curati da Universum Global, società svedese leader
nell'employer branding, è in decima posizione nel segmento "Business/Commerce", in
nona posizione nel segmento "Law", in ottava posizione nel ranking "Humanities/Liberal
Arts/Education" e ventitreesima nel ranking "Engineering/IT/Natural Sciences".
Gruppo Poste Italiane
'
Nella classifica Audiweb che rileva l'audience italiana di siti e mobile app, a dicembre
nella classifica Audiweb 2022, Poste Italiane si è collocata all'ottavo posto assoluto tra tutti gli editori con oltre 26,3
milioni di utenti unici mensili.
Poste Italiane prima Classificata ai Nell'edizione 2022 di Financial Innovation Italian Award, Poste Italiane si è classificata
Financial Innovation Italian Award – prima per il premio di HR e Organizzazione con il Progetto "INSIEME 24SI", e seconda
"INSIE E 24SI" nella stessa categoria con il Progetto "App NoidiPoste". Inoltre, il Gruppo ha ottenuto altri
due riconoscimenti durante la premiazione: il terzo posto con il progetto PostePremium
nella categoria Wealth Management e il terzo posto nella classifica "Premio Speciale
Istituzione Finanziaria Innovativa" dell'anno 2022.
Poste Italiane è stata premiata nell'ambito di "Intranet Italia Champions", l'evento annuale
Intranet Italia Champions promosso e organizzato da Intranet Management e Ariadne Digital, dedicato alle iniziative
e alle funzionalità più innovative introdotte attraverso le intranet aziendali. L'Azienda è
stata premiata nel 2022 nella categoria "Community e Social" per l'App NoidiPoste.
Poste Italiane è stata premiata per la campagna "Fianco a Fianco" nell'edizione 2022 dei
Poste Italiane premiata al Touchpoint
Strategy Award 2022 per la campagna Touchpoint Strategy Awards, dedicati al brand positioning e alla costruzione delle più
"
"
efficaci strategie di comunicazione.
Inoltre, in occasione del "Touchpoint New York Festivals Award", la campagna ha vinto il
premio Bronze.

Poste Italiane premiata Winner Silver
agli Effie Awards
Poste Italiane è Winner Silver degli Effie Awards per ben due volte in due anni, per
l'efficacia delle campagne di marketing e le performance della comunicazione. In
particolare, la campagna pubblicitaria "Zuppa Inglese" è stata premiata Winner Silver per
l'anno 2022.
NC Awards premia le campagne
pubblicitarie di Poste Italiane
In occasione degli NC Awards 2022, Poste Italiane è stata premiata per la campagna
"Fianco a Fianco", con il primo posto nella categoria "Banche e Assicurazioni" e il terzo
posto nella categoria "Servizi di interesse pubblico". Inoltre, con la campagna "Poste
Delivery" il Gruppo ha ottenuto il secondo posto nella categoria "ADV online".
Poste Italiane premiata ai Media Key
Awards
Poste Italiane ha conquistato 2 premi negli ultimi due anni in occasione dei Media Key
Awards. In particolare, la campagna filatelia "grandi Storie, piccolo spazio 2021" è stata
premiata nel 2022 nella categoria "Press&Outdoor".
TOP 50 Fortune CHANGE THE
WORLD2022
Poste Italiane è tra le 50 aziende che, grazie all'impatto del loro business e alla
sostenibilità, stanno cambiando il mondo secondo il Fortune Change the World 2022.
'
"INSIE E 24 SI"
Poste Italiane ha ottenuto nel 2022 il premio Assochange per l'iniziativa di people
engagement "INSIEME 24 SI", che ha coinvolto i dipendenti del Gruppo in qualità di autori
di idee innovative per la strategia dell'Azienda.
L'
160
Gruppo Poste Italiane premiato dal
FEIEA
Poste Italiane è stata insignita del Grand Prix Award 2022 per l'evento celebrativo dei 160
anni di storia dell'Azienda. Il premio è stato assegnato da FEIEA, Europea Association
For Internal Communication.

Nel corso del 2022 Poste Italiane ha affermato la propria presenza in importanti indici di sostenibilità, i quali costituiscono validi parametri sia in termini di comunicazione dei risultati agli stakeholder, sia per la valutazione e per l'eventuale miglioramento della performance interna al Gruppo.

Gli indici di sostenibilità, infatti, vengono utilizzati con una duplice finalità: se da un lato sono oggetto di utilizzo da parte degli azionisti e degli stakeholder come strumento di riferimento per valutazioni relative alle performance di sostenibilità dell'Azienda rispetto agli altri operatori del mercato, dall'altro vengono utilizzate per analisi interne condotte dal management aziendale con l'obiettivo di sviluppare i piani di investimento sostenibile del Gruppo.

Indici di Sostenibilità in cui è presente Poste Italiane

Nel 2022 Poste Italiane ha confermato la propria presenza per il quarto anno consecutivo
all'interno del Dow Jones Sustainability World Index (DJSI) e del più selettivo Dow Jones
Sustainability Europe Index.
Poste Italiane è entrata per il quarto anno consecutivo nei prestigiosi indici di sostenibilità
FTSE4Good. Gli indici FTSE4Good Europe e FTSE4Good Developed includono le
aziende che si distinguono per una gestione trasparente e l'applicazione di criteri ESG.
L'Azienda si è distinta in particolar modo per le proprie performance in ambito Social e
Governance.
L'Azienda si è posizionata, per il terzo anno consecutivo, all'interno della fascia
"Leadership" con rating A- della classifica annuale stilata da CDP (ex Carbon Disclosure
Project). In particolare, Poste Italiane si è distinta per la sua trasparenza nella
rendicontazione e per la definizione di politiche e strategie di business inclusive di obiettivi
climate-related.
Nel 2022 Poste Italiane si è confermata al primo posto sia nella classifica complessiva
"Universo", sia nella sezione "Transport&Logistics", consolidando la propria presenza
nell'indice Euronext Vigeo-Eiris World 120 e negli indici regionali Euronext Vigeo Eurozone
120 e Europe 120.
A partire da ottobre 2021, confermandosi anche nel 2022, Poste Italiane è presente
all'interno del nuovo indice di Euronext MIB ESG, figurando prima tra le società best
performer. Il MIB ESG rappresenta il primo indice blue-chip per l'Italia dedicato alla
sostenibilità, combinando elementi di performance economica con valori Environmental,
Social e Governance (ESG).
A novembre 2022, il Gruppo è entrato nel nuovo indice relativo all'uguaglianza di genere
"Euronext Equileap Gender Equality Eurozone 100", rientrando tra le 100 aziende
dell'Eurozona che hanno dimostrato un forte impegno al fine di migliorare la parità di
genere negli ambienti di lavoro.
A marzo 2022 l'Azienda ha ottenuto da parte di Sustainalytics un ESG Risk Rating pari a
12,7 (Low risk), classificandosi seconda a livello Universe nella subindustry Air Freight and
Logistics.
Nel 2023 Poste Italiane è stata riconosciuta da Sustainalytics come top ESG performer su
un panel che conta oltre 15.000 aziende valutate a livello mondiale, ottenendo il 2023
Industry Top-Rated Badge.
Poste Italiane è stata confermata per il quarto anno consecutivo nel Bloomberg Gender
Equality Index (GEI), l'indice di riferimento mondiale sulla parità di genere. L'Azienda ha
migliorato la propria performance rispetto al precedente esercizio, ottenendo ancora una
volta uno score ben al di sopra del punteggio medio delle società valutate all'interno del
GEI, che include 484 aziende, appartenenti a 11 settori produttivi con una capitalizzazione
di mercato combinata di 16 trilioni USD, con sede in 45 paesi e regioni.
Nel 2022 il Gruppo è entrato nella Top 100 della classifica globale sulla parità di genere
stilata da Equileap. In particolare, Poste Italiane è tra i 19 gruppi a livello mondiale che
hanno superato il gender pay gap, nonché tra le 5 aziende italiane che sono rientrate nella
classifica globale e prima nel settore financial.

Poste Italiane ha confermato la propria presenza nell'edizione 2023 del Sustainability
Yearbook di S&P Global, l'Annuario di Sostenibilità che valuta le performance ESG delle
principali aziende a livello globale. Il Gruppo rientra nel 9% delle 7.800 aziende valutate
per l'ingresso nel Sustainability Yearbook, rientrando nella fascia di valutazione "Top 5%
S&P Global ESG Score 2022".
Il Gruppo Poste Italiane ha confermato il proprio rating pari a 1, considerato il massimo
della valutazione, negli ambiti Environment e Social, nel Institutional Shareholder Services
Inc. (ISS). Nel 2022, inoltre, Poste Italiane ha migliorato la valutazione della dimensione
Governance raggiungendo anche per il presente ambito un punteggio massimo pari ad un
rating di 1.
Poste Italiane nel 2022 ha migliorato la propria performance di sostenibilità aziendale e di
leadership nel settore conquistando la valutazione, in termini di rating, di "AA" da parte di
MSCI, una delle principali agenzie per i grandi progressi compiuti con riferimento alla sfera
sociale.
Poste Italiane nel 2022 ha debuttato nello STOXX Global ESG Leaders Index, ovvero
l'indice che include circa 400 società leader globali in termini di sostenibilità aziendale, il
quale è strutturato a partire dal paniere di imprese appartenenti allo STOXX Global 1800.

6.1 LA CORPORATE GOVERNANCE DI POSTE ITALIANE

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L'assetto di Corporate Governance riflette le disposizioni contenute nel D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 (TUF) ove applicabili, le Disposizioni di Vigilanza emanate da Banca d'Italia applicabili a Poste Italiane in ragione delle attività condotte per il

Nuovo Codice di Corporate Governance in vigore dal 1° gennaio 2021

tramite del Patrimonio destinato BancoPosta, la normativa applicabile agli Istituti di moneta elettronica per le attività svolte da Poste Italiane in esecuzione degli accordi sottoscritti con PostePay – patrimonio IMEL, nonché le raccomandazioni del Codice di Corporate Governance (entrato in vigore il 1 gennaio 2021 in sostituzione del

precedente Codice di Autodisciplina promosso da Borsa Italiana e vigente fino al 31 dicembre 2020).

Il modello di governance adottato è di tipo tradizionale, caratterizzato dalla dicotomia tra Consiglio di Amministrazione e Collegio Sindacale; la revisione legale dei conti è affidata a una Società di Revisione.

La gestione finanziaria di Poste Italiane è sottoposta al controllo della Corte dei Conti (legge 21 marzo 1958 n. 259); tale attività è svolta da un Magistrato della Corte dei Conti, che assiste alle sedute del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale.

L'Assemblea degli azionisti ha il compito di nominare e revocare i componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale, nonché la società di revisione, prevedendone i compensi. Inoltre, l'Assemblea degli azionisti approva il bilancio annuale, delibera sulle modifiche statutarie e sulle operazioni di carattere straordinario, quali aumenti di capitale, fusioni e scissioni nei casi in cui la legge esclude la competenza del Consiglio di Amministrazione.

Il Consiglio di Amministrazione è composto da nove membri (di cui otto non esecutivi e uno esecutivo) e si riunisce di norma con cadenza mensile per esaminare e deliberare in merito all'andamento della gestione, ai risultati consuntivi, alle proposte relative al modello organizzativo e a operazioni di rilevanza strategica. Nel corso dell'esercizio 2022 si è riunito 14 volte. Dei nove membri del Consiglio sei sono in possesso dei requisiti di indipendenza previsti dal TUF, dallo Statuto sociale, nonché dal nuovo Codice di Corporate Governance.

In conformità a quanto disposto dal Codice Civile, il Consiglio di Amministrazione ha delegato parte delle proprie competenze gestionali all'Amministratore Delegato e ha nominato al proprio interno, in linea con le indicazioni previste dal Codice di Corporate Governance e dalle disposizioni di vigilanza di Banca d'Italia, cinque Comitati con funzioni

5 Comitati endoconsiliari con funzioni propositive e consultive

propositive e consultive: il Comitato Nomine e Corporate Governance, il Comitato Remunerazioni, il Comitato Controllo e Rischi, il Comitato Sostenibilità e il Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati.

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione ha il ruolo di impulso e di vigilanza sul funzionamento del Consiglio di Amministrazione, ha la rappresentanza legale della Società e gli altri poteri previsti dallo Statuto sociale e dalla legge, nonché quelli conferitigli dal Consiglio di Amministrazione nell'adunanza del 15 maggio 2020.

L'Amministratore Delegato e Direttore Generale, cui riportano tutte le strutture organizzative di primo livello (con esclusione della Funzione Controllo Interno che riporta direttamente al Consiglio di Amministrazione sotto la supervisione – con finalità di raccordo rispetto al Consiglio di Amministrazione – del Presidente), ha i poteri per l'amministrazione della Società a eccezione di quelli diversamente attribuiti dalla legge e dallo Statuto e salvo i poteri che il Consiglio di Amministrazione si è riservato. All'Amministratore Delegato compete altresì la rappresentanza legale della Società nell'ambito dei poteri a lui delegati.

Il Collegio Sindacale è costituito da 3 membri effettivi e 3 membri supplenti. Ha il compito di vigilare sull'osservanza della Legge e dello Statuto, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione e in particolare sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile adottato dalla Società e sul suo concreto funzionamento. Nel corso dell'esercizio il Collegio Sindacale si è riunito è riunito 39 volte di cui 11 volte congiuntamente al Comitato Controllo e Rischi.

L'Organismo di Vigilanza è costituito da tre membri. È dotato di autonomi poteri di iniziativa e controllo, vigila sul funzionamento e sull'osservanza del Modello Organizzativo ex D.Lgs. n. 231/2001 e ne cura l'aggiornamento in relazione all'evolversi della struttura organizzativa e del contesto normativo di riferimento, mediante proposte motivate all'Amministratore Delegato, il quale provvede a sottoporle al Consiglio di Amministrazione.

La revisione legale dei conti è affidata per gli esercizi 2020-2028 alla società di revisione Deloitte & Touche S.p.A. per tutto il Gruppo. Il suddetto incarico è stato attribuito ai sensi del D.Lgs 39/2010 di attuazione della direttiva 2006/43/CE e del Regolamento Europeo 537/2014 relativo agli enti di interesse pubblico e all'attività di revisione sugli enti di interesse

pubblico, in vigore dal 17 giugno 2016.

Con riferimento alla governance del Patrimonio BancoPosta, le regole di organizzazione, gestione e controllo che ne disciplinano il funzionamento sono contenute nel "Regolamento del Patrimonio BancoPosta" richiamato nella Relazione sulla gestione del Patrimonio BancoPosta, a cui si rimanda.

Per effetto dell'emanazione da parte di Banca d'Italia il 27 maggio 2014 delle Disposizioni di Vigilanza applicabili al Patrimonio BancoPosta, Poste Italiane, nell'esercizio dell'attività finanziaria presso il pubblico, è equiparabile - ai fini dell'applicazione delle disposizioni sul governo societario - alle banche di maggiori dimensioni e complessità operativa.

Per ogni ulteriore approfondimento sugli assetti di Corporate Governance si rimanda al citato documento "Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari – esercizio 2022".

LA GOVERNANCE DI SOSTENIBILITÀ

La sostenibilità è una componente integrante delle attività, dei processi e della strategia aziendale e rappresenta un driver fondamentale nelle scelte strategiche e finanziarie del Gruppo. Con questa consapevolezza, Poste Italiane negli anni ha intrapreso un importante percorso di sviluppo della propria strategia di business, integrandola in maniera strutturale con i principi Environmental, Social and Governance (ESG) e orientando gli sforzi del Gruppo verso la creazione di valore condiviso per gli stakeholder e al consolidamento della propria reputazione. Per Poste Italiane essere sostenibili significa, dunque, definire una chiara strategia sulle tematiche ESG e integrare queste ultime in maniera trasversale negli obiettivi strategici definiti all'interno dei piani di business.

Il Gruppo ha adottato una strategia di sostenibilità che mette a sistema una Governance in ambito ESG, un insieme di politiche e linee guida di sostenibilità, parte del corpus normativo aziendale (dove si individuano princìpi generali, obiettivi per il futuro e modalità di gestione degli ambiti non-finanziari prioritari per l'Azienda e per gli stakeholder) e un Piano Strategico ESG, ossia un complesso di obiettivi di sostenibilità che contribuisce al benessere del Paese e che garantisce a Poste Italiane di essere allineata ai più ambiziosi obiettivi comuni definiti a livello mondiale nell'ambito della sostenibilità. Tale strategia permette al Gruppo di andare ben oltre gli attuali obblighi normativi e di ricoprire un ruolo centrale nella creazione di valore sostenibile per la comunità.

  • -

In tale contesto, Poste Italiane ha adottato La Linea Guida "Il Processo ESG nel Gruppo Poste Italiane" che descrive il funzionamento del processo di gestione e integrazione dei principi ESG nell'ambito del Gruppo attraverso l'integrazione trasversale, uniforme e coerente dei principi alla base del concetto di sostenibilità alle diverse attività aziendali e il coinvolgimento permanente, trasparente e proattivo degli stakeholder.

La citata Linea Guida è stata aggiornata nel luglio 2022 al fine di allineare il documento alle principali leading practice in materia e al nuovo assetto organizzativo della Società.

6.2 IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E GESTIONE DEI RISCHI INTEGRATO DI POSTE ITALIANE

In un contesto caratterizzato da un'elevata complessità operativa e regolamentare e dall'esigenza di competere in modo sempre più efficiente nei mercati di riferimento, la gestione dei rischi e i relativi sistemi di controllo assumono un ruolo centrale nei processi decisionali, nell'ottica della creazione di valore nel lungo termine a beneficio non solo degli azionisti, ma anche in considerazione degli interessi degli altri stakeholder rilevanti per la società.

Il Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi (SCIGR) di Poste Italiane è l'insieme di strumenti, procedure, regole e strutture organizzative volte a consentire una conduzione d'impresa sana, corretta e coerente con gli obiettivi aziendali nonché a perseguire il successo sostenibile, mediante un adeguato processo di definizione di attori, compiti e responsabilità dei vari organi e funzioni di controllo e di identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei principali rischi, così come attraverso la strutturazione di adeguati flussi informativi volti a garantire la circolazione delle informazioni.

Tale Sistema rappresenta un elemento fondamentale della Corporate Governance di Poste Italiane poiché consente al Consiglio di Amministrazione di guidare la Società perseguendo la creazione di valore nel lungo termine, definendo altresì la natura e il livello di rischio compatibili con gli obiettivi strategici, includendo nelle proprie valutazioni tutti gli elementi che possono assumere rilievo nell'ottica del successo sostenibile. In particolare, in linea con le principali leading practice che pongono particolare enfasi all'integrazione della sostenibilità nelle strategie, nella gestione dei rischi e nelle politiche di remunerazione, il SCIGR di Poste Italiane si pone l'obiettivo di contribuire al successo sostenibile della Società attraverso la definizione di ruoli e responsabilità in ambito ESG, dei flussi informativi tra gli attori coinvolti nel sistema di controllo interno e verso gli organi aziendali nonché delle modalità di gestione dei relativi rischi. Inoltre, per il raggiungimento di tale obiettivo la Società ha deciso di promuovere un dialogo con gli stakeholder rilevanti, al fine di assicurare un costante confronto sulle strategie d'impresa e sulla loro realizzazione.

Il SCIGR, in linea con le normative e le best practice di riferimento, si articola su tre livelli di controllo e coinvolge una pluralità di attori presenti all'interno dell'organizzazione aziendale. I presidi di controllo di primo livello identificano, valutano, gestiscono e monitorano i rischi di competenza in relazione ai quali individuano e attuano specifiche azioni di trattamento volte ad assicurare il corretto svolgimento delle operazioni. I presidi di controllo di secondo livello, il cui ruolo consiste principalmente nel definire i modelli di gestione del rischio e nell'effettuare attività di monitoraggio, svolgono un ruolo determinante ai fini dell'integrazione e del funzionamento complessivo del Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi. I presidi di controllo di terzo livello, rappresentati in Poste Italiane dalla funzione Controllo Interno, forniscono assurance indipendente sull'adeguatezza e sull'effettiva operatività del primo e secondo livello di controllo e, in generale, sul SCIGR.

Attività di assurance del SCIGR

La funzione Controllo Interno assume una posizione rilevante nel sistema di controllo interno e gestione dei rischi, in quanto è responsabile dell'attività di controllo di terzo livello.

L'azione della funzione Controllo Interno per l'anno 2022 è proseguita in continuità con l'impostazione adottata negli anni precedenti, ed è stata ispirata dalle seguenti linee strategiche:

  • salvaguardare il conseguimento degli obiettivi del Piano Industriale e la Sustainability;
  • sostenere la Governance di Gruppo;
  • promuovere creazione di valore, efficienza e leadership agile.

Nella seduta del 22 febbraio 2022, il Consiglio di Amministrazione, sentiti i pareri preventivi del Comitato Controllo Rischi e del Collegio Sindacale, ha preso atto della Relazione di Valutazione SCIGR 2021 approvandola e, nella medesima sessione, ha approvato il Piano di Audit per l'anno 2022. La Relazione, elaborata in coerenza con i requisiti di Corporate Governance delle società quotate e le disposizioni di vigilanza, ha tenuto conto degli esiti delle attività di audit effettuate nel 2020 sulla base dei Piani Audit di tutte le funzioni di Controllo coinvolte e del quadro generale dello SCIGR del Gruppo Poste Italiane, considerando gli impatti connessi agli interventi organizzativi adottati, alle evoluzioni intervenute ed agli eventi verificatisi nel corso dell'anno. La Relazione ha espresso la valutazione complessiva del Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi del Gruppo Poste Italiane in modalità di "Positive Assurance", rilevando che, sulla base di quanto riscontrato, alla data della menzionata relazione e per il periodo di riferimento della stessa, tale sistema è risultato complessivamente adeguato al contenimento dei rischi che minacciano il perseguimento degli obiettivi aziendali.

La Relazione ha fornito contestualmente una rappresentazione per processo dei principali esiti di audit, dei vari contributi al rafforzamento dello SCIGR e la sintesi delle attività di controllo interno svolte nell'anno di riferimento

Il 22 febbraio 2022 il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane ha altresì approvato il Piano di Audit 2022 della funzione Controllo Interno, elaborato, sulla base di un consolidato approccio metodologico, secondo una logica di

valutazione sistemica rispetto al livello di rischiosità potenziale dei principali processi (compresi i rischi ex D.Lgs. 231/01) in coerenza con il framework Enterprise Risk Management (ERM) e con gli obiettivi aziendali. Il Piano di Audit 2022 è stato impostato secondo logiche di assurance agli Organi di Governo e Controllo, nonché di supporto al management sulle tematiche di controllo interno, garantendo una copertura adeguata e progressiva nel tempo dei processi riferibili alle Società controllate del Gruppo Poste Italiane. L'approccio utilizzato assicura compatibilità e coerenza con gli standard e le best practice internazionali in tema di controllo interno.

Gli orientamenti strategici sono stati:

  • assicurare il conseguimento del Piano Strategico rispetto agli obiettivi Industriali e di Sostenibilità;
  • promuovere il cambiamento e il miglioramento dei processi in termini di efficacia ed efficienza dei sistemi di controllo, tenendo conto di quelli considerati critici / maggiormente significativi da parte del management, con un approccio integrato alle tematiche di sicurezza;
  • sostenere la Governance in tutta l'articolazione organizzativa aziendale e del Gruppo garantendo, in modalità integrata, un'attività di valutazione indipendente sui processi caratterizzati da rilevanti vincoli normativi (D.Lgs. 231/01, L. 262/05) e/o da specifiche prescrizioni di Vigilanza (Banca d'Italia, Consob, IVASS, COVIP, AGCom, ecc.), nonché soddisfare le esigenze di controllo dei soggetti vigilati del Gruppo con particolare riguardo alle rispettive normative di riferimento (ad esempio Banco Posta ecc…).

Il Piano di Audit 2022, strutturato per incrementare il dinamismo e l'efficienza della struttura matriciale valorizzando le performance professionali, ha garantito complessivamente livelli di copertura triennale elevata per circa il 90% dei processi dell'Audit Universe, di cui circa il 24% in ottica di continuous auditing, molti dei quali sottoposti a vincoli normativi o a vigilanza, e copertura Media per circa il 40% dei processi.

Il Piano 2022 ha interessato gli ambiti di erogazione di prodotti/servizi Assicurativi, Finanziari e Transazionali (con audit su circa 1600 strutture), nonché i processi Postali e di Logistica (circa 110 strutture). Le attività previste hanno coperto, inoltre, i principali processi di gestione delle risorse quali l'IT (con audit su 14 processi/applicativi), gli immobili e gli acquisti (3 strutture), le risorse umane (42 strutture), i processi amministrativo-contabili (15 strutture) e vari ambiti di compliance (21 strutture). Infine, a presidio del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi dell'intero Gruppo Poste Italiane, 10 Società del Gruppo sono state oggetto di audit nell'anno 2022.

Il programma di attività previsto dal documento di Piano Audit 2022, sfruttando l'esperienza del biennio precedente, ha garantito la saturazione delle risorse anche attraverso lo svolgimento di attività di audit da remoto; infatti, la funzione Controllo Interno, capitalizzando gli impatti generati dall'emergenza sanitaria per il COVID-19, ha ulteriormente incrementato gli sforzi di innovazione ed evoluzione degli strumenti informatici di supporto, nonché definito e sviluppato modalità operative alternative per lo svolgimento delle attività di controllo; ciò ha consentito di attenuare l'impatto delle assenze generate dal COVID-19 che, nel corso del 2022, hanno fatto registrare un incremento di circa il 800% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

La funzione Controllo Interno, al fine di potenziare l'efficacia del presidio del sistema di controllo di Gruppo, ha ulteriormente integrato le attività di verifica da eseguire sulle Società del Gruppo prive di una propria funzione di internal audit, in continuità con le linee adottate negli anni precedenti.

In continuità con il biennio precedente, per le Società del Gruppo maggiormente significative non dotate di una propria funzione di internal auditing le suddette attività sono state regolate da appositi accordi attuativi sottoscritti con le Società SDA Express Courier, PosteAirCargo S.r.l. e Postel S.p.A.

Poste Italiane ha implementato un sistema di gestione dei rischi basato sul framework di Enterprise Risk Management (ERM), finalizzato a fornire una visione organica e integrata e una risposta univoca ed efficace ai rischi a cui il Gruppo è esposto. La funzione Sviluppo Sostenibile, Risk e Compliance di Gruppo ("SSRCG"), nell'ambito della funzione Corporate Affairs, ha il compito di garantire tali obiettivi, principalmente attraverso la definizione di un processo di risk management integrato che coinvolga in modo coordinato tutti gli attori del Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi e, in particolare, i diversi presidi di controllo specialistico di secondo livello, l'armonizzazione dei modelli e delle metriche rispetto ai criteri di Gruppo, il disegno e l'implementazione di strumenti comuni di analisi e gestione dei rischi. A tal ultimo riguardo, a partire dal 2018 è stata implementata la Piattaforma GRC di Gruppo (Governance, Risk & Compliance) di supporto al processo di risk management integrato. Lo strumento informatico consente l'analisi e la gestione dei rischi operativi, ex D.Lgs. 231/01, di frode, di sicurezza IT, strategici, ESG, reputazionali, fiscale, sicurezza fisica, Compliance Integrata, privacy e corruzione nonché di compliance alle norme applicabili ai servizi finanziari e di pagamento. Inoltre, nel corso del 2022 la piattaforma è stata ulteriormente ampliata attraverso implementazioni evolutive e lo sviluppo di nuove funzionalità con riferimento ai moduli già esistenti. Si realizza così lo strumento per la massima integrazione del processo di risk management di Gruppo, in grado di assicurare la condivisione delle metodologie di analisi dei rischi tra tutte le funzioni di presidio specialistico che operano al 2° livello di controllo, il miglioramento della comunicazione verso i vertici e gli organi aziendali e tra le funzioni di controllo, nonché la minimizzazione del rischio di informazioni carenti o ridondanti.

Di seguito si riportano le principali categorie di rischio connesse alle attività del Gruppo Poste Italiane, come individuate nel Risk Model di Gruppo.

Con particolare riferimento alle attività di assessment dei principali rischi di Poste Italiane, oltre alla consueta attività di analisi del contesto interno, si è posta particolare attenzione al contesto esterno, anche in considerazione degli obiettivi generali del Paese per una ripresa economica sostenibile, nonché in considerazione dell'attuale contesto geopolitico caratterizzato da una forte instabilità, anche alla luce della crisi umanitaria ed energetica causate dal conflitto tra Russia e Ucraina. In particolare, le attività di risk assessment si sono dapprima incentrate sull'analisi dei rischi e delle opportunità legate alla gestione dei temi materiali, e successivamente, sulla base di tale analisi, sono state approfondite alcune

tipologie di rischio che possono avere un impatto trasversale su tali temi, quali il cambiamento climatico, la tutela dei diritti umani e i rischi emergenti. In particolare, con riferimento ai diversi temi materiali, sono stati analizzati:

Le attività di analisi dei principali rischi per Poste Italiane sono state svolte tenendo in considerazione le forme di capitale finanziario e non-finanziario che caratterizzano il modello di business del Gruppo. Inoltre, tali attività di analisi sono state condotte adottando le common metrics definite dal World Economic Forum, tenendo conto del loro impatto rispetto al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. In particolare, ciascun rischio è stato classificato in base a tali metriche, evidenziandone altresì la correlazione rispetto ai pilastri di Sostenibilità di Poste Italiane e ai rispettivi temi materiali. Un esempio di tale attività di assessment è riportato nell'ambito del paragrafo, relativo ai rischi emergenti.

6.3 RISCHI ASSOCIATI AI TEMI MATERIALI E MODALITÀ DI GESTIONE

Con l'obiettivo di assicurare un'efficace integrazione dei fattori ambientali, sociali e di governance all'interno della strategia e nei processi aziendali, è stata effettuata un'analisi dei rischi legati ai temi materiali identificati, individuando gli stakeholder coinvolti, l'impatto su Poste Italiane e sugli stakeholder, le principali modalità di gestione adottate dal Gruppo e i correlati capitali finanziari e non finanziari.

Rischi non-finanziari associati ai temi materiali e modalità di gestione

Relazione Finanziaria Annuale 2022

PILASTRO TEMA
MATERIALE
EVENTI DI
RISCHIO
STAKEHOL
DER
IMPATTO
POTENZIA
LE SU
POSTE
ITALIANE
IMPATTO
POTENZIAL
E SU
STAKEHOL
DER
PRINCIPALI
MODALITÀ
DI
GESTIONE
IMPATTO
POTENZIALE
SUI CAPITALI
• Promozione
della
diffusione di
una
cultura
d'impresa
inclusiva
volta
a
garantire
il
rispetto delle
pari
opportunità
• Dialogo
costante con
i
propri
Supporto allo
sviluppo socio
economico del
territorio
Tensioni con
le comunità
locali
Istituzioni
territoriali
• Strategico
• Reputazio
nale
• Qualità del
servizio
• Economico
dipendenti
• Dialogo
costante
e
strutturato
con enti e
istituzioni
e
accordi
condivisi
di
prossimità al
territorio
Dialogo e
trasparenza con
le istituzioni
Mancata
considerazio
ne delle
aspettative
delle
istituzioni
Autorità
Indipendenti di
Regolamentazi
one e/o
Vigilanza;
Istituzioni
Europee ed
Internazionali;
Istituzioni
nazionali;
Associazioni di
consumatori e
di categoria
• Strategico
• Reputazio
nale
• Economico • Dialogo
costante
e
strutturato
con enti e
istituzioni
e
accordi
condivisi
di
prossimità al
territorio
Inclusione
finanziaria
Insufficiente
considerazio
ne
nell'accesso
ai servizi
finanziari da
parte di
specifiche
categorie di
clienti (es.
anziani,
stranieri,
ecc.)
Comunità
finanziaria;
Clienti; Enti e
Istituzioni
• Strategico
• ESG
• Economico • Dialogo
costante
e
strutturato
con enti e
istituzioni
e
accordi
condivisi
di
prossimità al
territorio
• Programma
di
educazione
finanziaria
digitale
e
postale
Impatti
ambientali della
logistica
Esternalità
ambientali
delle attività
logistiche (es.
produzione di
emissioni
inquinanti)
Fornitori e
Business
partner;
Ambiente
• Strategico
• ESG
• Salute
e
sicurezza
• Trasformazio
ne della flotta
PCL in ottica
green, anche
con
l'obiettivo di
aumentare la
capacità
di
carico
• Evoluzione
rete
di
recapito (es.
aumento
numero linee
di
recapito
pomeridiane,
introduzione
di consegne
presso

PILASTRO TEMA MATERIALE EVENTI DI RISCHIO STAKEHOL DER IMPATTO POTENZIA LE SU POSTE ITALIANE IMPATTO POTENZIAL E SU STAKEHOL DER PRINCIPALI MODALITÀ DI GESTIONE IMPATTO POTENZIALE SUI CAPITALI locker, Uffici Postali e reti terze, smart letter box) • Responsabili tà organizzativ a specifica per la gestione della flotta aziendale Impatti ambientali degli immobili Aumento delle emissioni derivanti dalla gestione degli immobili (es. energy management, gestione dei rifiuti, ecc.) Ambiente; Persone di Poste Italiane • Economic o • Strategico • Reputazio nale • ESG • Salute e sicurezza • Responsabili tà organizzativ a specifica per la gestione degli immobili • Adozione di soluzioni per l'efficientame nto energetico del patrimonio immobiliare e l'utilizzo di energie rinnovabili (smart building, lampade LED, pannelli fotovoltaici, etc.) • Implementaz ione del Sistema di Gestione ambientale per le società del Gruppo Qualità e Customer experience Deterioramen to dei livelli di qualità erogata e aumento di reclami Clienti; Autorità Indipendenti di Regolamentazi one e/o Vigilanza; Comunità finanziaria • Economic o • Strategico • Reputazio nale • Operativo • Qualità del servizio • Economico • Rafforzamen to presidi aziendali su tematiche specifiche (es. qualità) • Migliorament o prodotti e servizi • Evoluzione del modello di assistenza clienti • Gestione reclami • Implementaz ione del Sistema di Gestione della Qualità Cybersecurity, Sicurezza informatica e Privacy Aumento dei disservizi legati all'infrastruttu ra Persone di Poste Italiane; Media; Clienti • Economic o • Strategico • Qualità del servizio • Economico • Modelli di gestione dei rischi e controllo in ambito

Relazione Finanziaria Annuale 2022

La matrice di rischio del Gruppo Poste Italiane

6.4 L'I E NO I OSTE ITALIANE NELLA GESTIONE DEI RISCHI LEGATI AI DIRITTI UMANI

Al fine di monitorare e gestire rischi e opportunità relativi ai diritti umani in tutte le loro forme, la "Politica aziendale in materia di tutela e protezione dei Diritti Umani" si pone come uno strumento utile a definire un approccio chiaro sulla gestione delle attività di Poste Italiane e di quelle affidate a terzi o condotte con i partner, a conferma dell'impegno del Gruppo nella realizzazione di un'attività di investimento e di gestione socialmente responsabile.

Poste Italiane ha adottato una specifica "Policy Diversity & Inclusion" allo scopo di incentivare una cultura aziendale basata sul rispetto e sulla valorizzazione della diversità, in linea con quanto già affermato all'interno del Codice Etico e nella Politica Aziendale in materia di tutela e protezione dei Diritti Umani. La politica, inoltre, ha lo scopo di definire le modalità

di creazione di valore all'interno degli ambienti lavorativi, valorizzando la diversità in tutte le sue forme e valutando i rischi collegati al verificarsi di discriminazioni dentro l'Azienda.

Inoltre, il modello di gestione dei rischi di Gruppo prevede, attraverso l'applicazione di procedure di risk assesment, l'individuazione periodica delle attività aziendali e delle aree organizzative che potrebbero comportare un rischio di violazione dei diritti umani. Tale processo è svolto almeno annualmente, nonché in funzione di specifiche esigenze (ad esempio, previa autorizzazione di una qualsiasi operazione societaria) ed è strutturato come segue:

  • Identificazione dei driver di rischio legati ai diritti umani (es. libertà di associazione, dignità e rispetto diritti umani, discriminazione, parità retributiva, lavoro forzato, traffico di esseri umani, lavoro minorile, etc.);
  • identificazione e analisi dei driver più rilevanti rispetto al business di Poste Italiane;
  • Esecuzione di un assessment con lo scopo di:
    • Identificare le aree maggiormente esposte al rischio di violazione dei diritti umani;
    • Identificare misure atte alla mitigazione di tale rischio (es. certificazioni, linee guida, politiche, accordi contrattuali, due diligence, formazioni, audit, etc.);
    • Definire potenziali piani di azione nel caso tali misure fossero assenti o inadeguate;
    • Monitorare l'implementazione dei piani di azione

L'esito di tale attività è riportato all'interno della seguente heatmap di rischio al fine di prioritizzare le eventuali modalità di intervento in base al livello di rischio di ciascuna area analizzati.

In particolare, tali attività vengono individuate sia in funzione degli impatti diretti, ossia generati direttamente dalla Società, che in funzione degli impatti indiretti, ossia generati da parti terze che collaborano con la Società. Le analisi si concentrano da un lato sulle operazioni proprie di Poste Italiane, con riferimento alla tutela dei diritti umani dei propri dipendenti e degli ulteriori stakeholder, e dall'altro sulle attività svolte da terze parti connesse alla Società, quali fornitori, sub-fornitori, clienti, comunità locali, comunità finanziaria. Inoltre, le analisi sono altresì svolte previa approvazione di nuove relazioni commerciali e operazioni societarie, quali ad esempio fusioni, acquisizioni, joint venture e partnership.

Si riportano di seguito i diversi driver che sono stati individuati come maggiormente rilevanti rispetto al business di Poste Italiane. Tali driver sono stati considerati al fine di identificare e analizzare i rischi legati ai diritti umani, diretti e indiretti, in relazione ai diversi temi materiali e ai capitali finanziari e non finanziari, nonché per l'individuazione delle specifiche azioni di mitigazione.

DRIVER DI RISCHIO PRINCIPALI AZIONI E STRUMENTI
PER LA GESTIONE DEL RISCHIO
PILASTR
O
TEMI RILEVANTI CAPITALI IMPATTATI
1. Dignità e
rispetto

Codice Etico di Gruppo

Modello 231

Linee Guida Whistleblowing

Portale Whistleblowing

Conseguimento
ISO
37002
"Whistleblowing"
Tutela dei diritti
umani in Azienda
2. Libertà
sindacale e
protezione del
diritto sindacale
3.Libertàdi
associazion
ee
contrattazio
ne collettiva

Costante e preventiva interlocuzione
con le parti sociali

Diffusione a livello territoriale degli
accordi nazionali

Studio e monitoraggio dell'evoluzione
normativa
e
dottrinale
in
materia
giuslavoristica

Linee Guida Whistleblowing

Portale Whistleblowing

Conseguimento
ISO
37002
"Whistleblowing"
Relazioni con le
parti sociali
4. Discriminazioni
Codice Etico di Gruppo

Politica in materia di Diversità e
Inclusione

Iniziative per le pari opportunità (es.
percentuale di donne in posizione di
responsabilità,
valorizzazione
del
personale con disabilità, sostegno
alla fragilità)

Iniziative per la tutela dei lavoratori
(es. violenza sulle donne)

Conseguimento della certificazione
ISO
30415
"Human
resource
management

Diversity
and
Inclusion"

Linee Guida Whistleblowing

Portale Whistleblowing

Conseguimento
ISO
37002
"Whistleblowing"
Tutela dei diritti
umani in Azienda
Pari opportunità
nei percorsi di
carriera
5. Condizioni
retributive e orario
di lavoro

Codice Etico di Gruppo

Sottoscrizione
del
nuovo
contratto di lavoro che prevede
trattamenti
negoziati
con
le
Organizzazioni
Sindacali
e
condizioni omogenee per tutti i
lavoratori

Strumenti di previdenza integrativa

Piattaforma Welfare
Tutela dei diritti
umani in Azienda
Pari opportunità nei
percorsi di carriera


Sistemi di incentivazione e rewarding

Due diligence controparti (fornitori,
partner,
società
oggetto
di
fusioni/acquisizioni, etc.)

Politiche Sociali

Formale accettazione, oltre che dei
principi
etico-sociali
definiti
all'interno del Codice Etico, anche
dei
principi
in
materia
di
anticorruzione e di diritti umani da
parte di fornitori, subappaltatori e
partner del Gruppo

Linee Guida Whistleblowing

Portale Whistleblowing

Conseguimento
ISO
37002
"Whistleblowing"
Legalità e
integrazione ESG
nel processo di
approvvigionament
o
6. Formazione
Iniziative
formative
e
piani
di
formazione
individuali
per
i
dipendenti di Poste Italiane, sia in
relazione
ai
processi
che
ai
prodotti

Percorsi,
processi
e
servizi
di
formazione
e
sviluppo
delle
competenze

Raccolta feedback emersidurantele
sessioni di formazione, funzionali
all'ottimizzazione dell'offerta

Promozione
delle
iniziative
di
comunicazione,
formazione
ed
informazione
per
aumentare
engagement
Formazione e
sviluppo del
personale
7.Salute e
sicurezzasui luoghi
di lavoro

Presidi con responsabilità in materia
di sicurezza sul lavoro e ambiente
(HSE)

Piano e azioni di comunicazione

Diffusione
e
aggiornamento
delle
conoscenze/tecniche
e
normative
nonché degli
standard comportamentali

Monitoraggio del fenomeno infortuni
e analisi delle relative cause
Salute e sicurezza
sul lavoro

Audit specifici presso i fornitori per la
verifica delle condizioni dichiarate nel
contratto

Evoluzione del presidio sicurezza
sul lavoro (conseguimento della
certificazione
UNI
ISO
45001,
realizzazione
del
"Sistema
di
Gestione Integrato", ecc.)

Portale Safety per la gestione delle
tematiche
legate
alla
salute
e
sicurezza dei lavoratori sui luoghi di
lavoro,
oltre
a
riferimenti
sulle
principali
novità
normative
e
giurisrpudenziali
Legalità e
integrazione ESG
nel processo di
approvvigionamen
to

8. Privacy
Gestione consensi

Adempimenti
connessi
all'applicazione
del
regolamento General Data
Protection
Regulation
(GDPR) e della normativa in
materia di protezione dei dati
personali

Azioni in ambito privacy
(es.
assessment
Privacy,
piano
di
adeguamento
alla
certificazione
"sigillo
europeo
per
la
protezione
dei
dati";
ecc.)

Interlocuzione con l'Autorità
del Garante Privacy al fine di
fornire
informazioni
e
chiarimenti

Definizione
e
standardizzazione
dei
requisiti contrattuali per la
conformità alla normativa
Cybersecurity,
Sicurezza
informatica e
Privacy
9. Condizioni
lavorative delle
controparti

Gare espletate sulla base di criteri di
carattere sociale

Due diligence fornitori e partner

Due diligence controparte in caso di
nuove
operazioni
societarie
(es.
fusioni, acquisizioni, etc.)

Verifica del possesso di requisiti
specifici
attraverso audit di
sostenibilità a cui i fornitori vengono
sottoposti
Legalità e
integrazione ESG
nel processo di
approvvigionamen
to

6.5 LA GESTIONE DEI RISCHI E DELLE OPPORTUNITÀ LEGATE AL CAMBIAMENTO CLIMATICO

Poste Italiane è consapevole della rilevanza che l'Azienda assume in termini di capillarità all'interno del territorio in cui opera. Pertanto, il Gruppo si pone l'obiettivo di ridurre il proprio impatto ambientale e contribuire alla transizione low-carbon dell'economia del Paese.

Considerando la rilevanza dell'identificazione dei potenziali impatti economici derivanti dai rischi legati al cambiamento climatico, il Gruppo adotta un approccio responsabile nello svolgimento delle proprie attività.

Tale impegno è in linea con quanto espresso nella nuova edizione del "Global Risks Report" pubblicata dal World Economic Forum a gennaio 2023. Il documento traccia le percezioni sui rischi globali tra gli esperti del settore e i leader mondiali a vari livelli, esaminandoli in cinque categorie: economici, ambientali, geopolitici, sociali e tecnologici. Il report rivela come i primi tre rischi globali da affrontare nel corso del prossimo decennio siano tutti ambientali. Al lato si riporta la classifica dei "5 Top Global Risk" individuati nel report.

Poste Italiane, in accordo con i principali trend normativi e in risposta alle crescenti richieste da parte della comunità finanziaria e dei principali stakeholder, rendiconta le informazioni riguardanti il cambiamento climatico sulla base degli ambiti definiti dalla Task Force on Climate-related Financial Disclosures (TCFD): Governance, Strategia, Gestione dei Rischi, Metriche e Obiettivi. La TCFD, istituita nel 2015 dal Financial Stability Board (FSB), ha pubblicato una serie di raccomandazioni al fine di assistere le società nella rendicontazione delle informazioni sui rischi e le opportunità che il cambiamento climatico può comportare per le performance aziendali, in modo trasparente e completo.

La presente sezione integra e completa le informazioni riguardo l'impegno, l'approccio e le iniziative a favore della riduzione dell'impatto ambientale presenti all'interno del Pilastro "Transizione green".

Governance

L'assetto organizzativo e di governance rispecchia l'impegno del Gruppo nella corretta gestione delle tematiche ambientali, e prevede ruoli e responsabilità specifiche.

⦁ Il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane S.p.A. approva le linee guida e le strategie di Sostenibilità sulla base di valutazioni che considerano, tra le altre cose, i rischi e le opportunità legati al cambiamento climatico che possono risultare rilevanti in termini di reputazione per il Gruppo.

⦁ Il Comitato di Sostenibilità (CSost) ha il compito di coadiuvare il Consiglio di Amministrazione, con funzioni istruttorie, propositive e consultive, nel perseguire il successo sostenibile, anche attraverso il supporto nelle valutazioni e decisioni relative ai fattori ambientali, sociali e di governance.

Nello specifico, il CSost svolge, nell'ambito delle sue funzioni, un'attività dedicata specificamente al cambiamento climatico. Il Comitato infatti esamina, valuta e formula proposte in materia di strategia ambientale, sociale e di governance (quest'ultima con riferimento alla Sostenibilità) del Gruppo,

comprese le strategie relative al cambiamento climatico, gli obiettivi annuali e i risultati da raggiungere, tenendo in considerazione i potenziali progetti relativi a tali tematiche e monitorandone l'attuazione nel tempo. Inoltre, il CSost monitora i rischi e le opportunità legati al clima e tutte le iniziative intraprese dall'Azienda per fronteggiare tali questioni coordinandosi con il Comitato Controllo e Rischi e fornendone informativa al Consiglio di Amministrazione. A livello manageriale, le principali funzioni specifiche relative alle tematiche ambientali sono affidate all'Amministratore Delegato e alla funzione Sviluppo Sostenibile, Risk e Compliance di Gruppo. L'AD di Poste Italiane S.p.A. ha infatti il compito di istituire, mantenere e assicurare l'efficacia del Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi (SCIGR), nonché di formulare le strategie di Sostenibilità connesse alle tematiche ambientali e di presiedere alla loro attuazione, monitorandone continuamente l'adeguatezza e l'efficacia, sempre considerando la valutazione dei rischi e delle opportunità collegati.

La funzione Sviluppo Sostenibile, Risk e Compliance di Gruppo di Poste Italiane S.p.A., istituita all'interno della funzione Corporate Affairs:

  • definisce, in collaborazione con le funzioni coinvolte, gli indirizzi e gli obiettivi di Sostenibilità e responsabilità sociale d'impresa per l'Azienda, attraverso l'identificazione di un set di indicatori per il monitoraggio delle performance di Sostenibilità, e l'utilizzo di specifiche metriche impiegate al fine di monitorare rischi e le opportunità legate al clima, in linea con le best practice e le relative linee guida internazionali;
  • costituisce, grazie al contributo delle unità specialistiche a suo diretto riporto (c.d. "presidi diretti") e degli altri presidi di rischio (c.d. "presidi indiretti") presenti in Poste Italiane e nelle Società del Gruppo, il presidio di riferimento unico per il governo e la gestione di tutti i rischi.

Infine, con lo scopo di identificare e gestire correttamente i rischi e le opportunità legati al clima anche per i processi di

investimento e di assicurazione, sono stati istituiti ulteriori presidi. Relativamente ai processi di investimento, BancoPosta Fondi SGR e Poste Vita hanno istituito dei comitati responsabili di analizzare e valutare periodicamente il rischio ESG (compreso, quindi, anche il rischio ambientale) dei portafogli e i criteri di valutazione dei profili ESG degli emittenti. Per quanto riguarda i processi di assicurazione, invece, la funzione Risk Office di Poste Vita si occupa di individuare, analizzare e valutare i segnali di cambiamento derivanti dalle diverse dimensioni dell'ambiente esterno, con particolare attenzione ai fattori legati ai cambiamenti climatici. L'individuazione di tali segnali avviene congiuntamente al "Comitato Prodotti – Valutazioni ESG", che esamina e valuta periodicamente i criteri per la definizione dei profili ESG e del catalogo prodotti del Gruppo.

Poste Italiane considera diversi driver di rischio, riconducibili ai due macro-ambiti rischi di transizione e rischi fisici, per classificarli relativamente al cambiamento climatico. Dopo l'individuazione e l'associazione dei rischi a ciascun driver, l'Azienda ha proseguito collegando i temi materiali e capitali impattati, definendo le opportunità e i potenziali impatti negativi correlati e individuando le azioni di mitigazione specifiche da attuare. Durante il processo di valutazione dei rischi, Poste Italiane ha tenuto in considerazione sia le proprie attività dirette, che le operazioni di upstream e downstream, includendo infine i clienti in quanto principali beneficiari dei prodotti dell'Azienda. Il Gruppo ha definito attività e azioni per il business rispetto a prospettive di breve (0-3 anni), medio (3-5 anni) e lungo termine (5-10 anni), considerando l'arco temporale 2019-2030.

Poste italiane sostiene la transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio attraverso il suo impegno nella riduzione di emissioni nelle operazioni commerciali comprese nel Piano Industriale, coerentemente al raggiungimento della Carbon Neutrality entro il 2030, e in supporto all' Accordo di Parigi nella limitazione del riscaldamento globale a 1,5°C.

Relativamente ai rischi di transizione, considerando le organizzazioni International Energy Agency (IEA) e Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) e la principale letteratura in tema come riferimento, il Gruppo ha eseguito una verifica di diversi scenari per avere un quadro sui potenziali sviluppi futuri. In particolare, Poste Italiane ha impiegato, dopo una valutazione delle possibili alternative, due scenari, IAE 450 e IEA B2DS, ritenuti i più coerenti il lasso temporale previsto per i beni e le attività, e di conseguenza i più adatti al business e agli obiettivi del Gruppo rispetto all'allineamento verso il mantenimento della temperatura globale ad 1,5°C.

Lo scenario IEA 450 descrive un percorso energetico coerente con l'obiettivo di contenere l'aumento medio della temperatura globale a 2°C, limitando la concentrazione di gas serra nell'atmosfera a circa 450 parti per milione di CO2 equivalente. Entro l'anno 2030, lo scenario prevede che il settore energetico sia fortemente caratterizzato delle energie rinnovabili, con un netto miglioramento dell'efficienza dei veicoli e dei processi, e una diffusa sostituzione del carbone con il gas naturale nella produzione di energia. In quest'ottica, a partire dal 2019, il Gruppo ha implementato un Piano di Rinnovo che prevede la sostituzione completa dell'intero parco veicoli con modelli di nuova generazione a propulsione elettrica, ibrida ed endotermica a basse emissioni, che garantiranno una riduzione dei consumi energetici. Al fine di misurare il valore generato dalla sostituzione della flotta, Poste Italiane ha adottato una specifica metodologia di valutazione degli investimenti che combina la tradizionale prospettiva finanziaria con quella non finanziaria, il cosiddetto "True Value bridge". Tale metodologia è uno strumento utile a elaborare una pianificazione strategica integrata che consenta di creare valore condiviso tra Azienda e territorio, identificando gli impatti netti generati dalla flotta green rispetto a quelli che genererebbe una flotta tradizionale83 .

Lo scenario IEA B2DS è stato preso in considerazione, anche data la rilevanza attribuitagli da SBTi (Science Based Target Initiative) per fissare gli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra. Il focus è sulle ipotesi di sviluppo di politiche

83 Per maggiori informazioni, si rimanda al documento "La Sostenibilità e i suoi impatti": https://www.posteitaliane.it/files/1476526944361/Report-impatti.pdf

climatiche e di tecnologie per ridurre le emissioni di gas serra. Poste Italiane si è impegnata ufficialmente, infatti, a fissare target science-based per le proprie emissioni di gas serra.

L'analisi di scenario condotta dall'Azienda, oltre a considerare le ipotesi di base dei modelli, ha preso in considerazione i trend del settore dei trasporti e la stima delle previsioni e dello sviluppo nei prossimi anni. Il Gruppo ha successivamente effettuato delle proiezioni del proprio business volte all'identificazione di rischi e opportunità collegate. Il perimetro dell'analisi ha coinvolto il settore della logistica, includendo, quindi, i trasporti, gli edifici e le strutture, asset chiave per il business dell'Azienda e per l'obiettivo di Carbon Neutrality.

A valle delle diverse attività di analisi, i rischi di transizione individuati da Poste Italiane risultano essere i seguenti:

1. EVOLUZIONE NORMATIVA

RISCHIO POTENZIALI IMPATTI SIGNIFICATIVI PER
POSTE ITALIANE
PRINCIPALI AZIONI E STRUMENTI PER LA
GESTIONE DEL RISCHIO
Inasprimento della normativa in
considerazione degli obiettivi legati al
cambiamento climatico
Orizzonte temporale: Medio
Termine
Pilastri impattati
Integrità e trasparenza
Lavorare con integrità e trasparenza.
Impatti negativi:

Risposta non tempestiva alle richieste dei
regolatori in materia ambientale, anche in
considerazione
della
complessità
ed
eterogeneità operativa del Gruppo Poste
Italiane

Potenziali sanzioni a seguito di mancati
adeguamenti alle normative applicabili

Crescente impatto della mancata conformità
alle norme sul rischio reputazionale, anche in
considerazione del ruolo economico e sociale
di Poste Italiane sul territorio
Nell'ambito del processo di Compliance Integrata, Poste
Italiane esegue un monitoraggio nel continuo della
normativa esterna rilevante per il Gruppo e nella
traduzione dell'insieme dei principi normativi nel corpo di
regole
necessarie
a
garantirne
l'applicazione.
L'inventario di tutte le normative rilevanti per il Gruppo è
gestito in modo integrato sulla piattaforma GRC
dedicata.
Poste Italiane, inoltre, partecipa ai tavoli tecnici e di
lavoro sull'evoluzione normativa, al fine di assicurare
l'analisi dell'evoluzione del quadro normativo di
riferimento, garantendone il corretto recepimento,
nonché rappresentare presso gli organismi nazionali e
internazionali la posizione aziendale su tali tematiche, al
fine di sostenere il business del Gruppo.
Opportunità:
Capitali impattati:
Potenziali evoluzioni normative a beneficio del
business
Umano
Maggiore tempestività rispetto ai competitor
Intellettuale nell'adeguamento a normative complesse
Finanziario

grazie all'ingresso nel settore energetico, con un

2. EVOLUZIONE DEL MERCATO

RISCHIO POTENZIALI IMPATTI SIGNIFICATIVI PER
POSTE ITALIANE
PRINCIPALI AZIONI E STRUMENTI PER LA
GESTIONE DEL RISCHIO
Evoluzione della domanda di
mercato, sempre più attento alle
tematiche ambientali, che richiede
adeguamenti sostanziali dei servizi e
prodotti offerti dal Gruppo
Impatti negativi:

Inadeguatezza dei prodotti e servizi offerti
rispetto alle richieste dei clienti, investitori e
altri stakeholder, sempre più guidate dalle
tematiche di Sostenibilità
Poste Italiane è impegnata attivamente nello sviluppo di
prodotti/servizi esistenti con alternative che tengano
conto dei criteri ESG (es. investimenti, assicurazioni) al
fine di garantire un'offerta sempre più ampia di prodotti e
servizi che integrano elevati standard etici e criteri
ambientali.
Orizzonte temporale: Lungo Termine
Pilastri impattati
Finanza Sostenibile
Integrazione ESG nelle politiche di
investimento;
Integrazione ESG nelle politiche di
assicurazione.
Capitali impattati:
Umano
Intellettuale
Finanziario
Socio-relazionale
Naturale
Opportunità:

Aumento delle opportunità di business dovuto
alle variazioni nei bisogni dei consumatori (es.
sviluppo di servizi a basse emissioni; sviluppo
di prodotti d'investimento e di prodotti
assicurativi per l'adattamento al clima)

Lancio
di
prodotti
che
incentivino
la
prevenzione e comportamenti responsabili
(es. soluzioni di investimento etiche)

Reindirizzamento/creazione di nuove aree di
business

Possibile accesso a nuovi mercati e nuovi
segmenti di clientela che necessitano di
copertura assicurativa

Investimenti in settori che contribuiscono agli
Obiettivi di Sviluppo Sostenibile ("SDGs")
diffusi a livello internazionale dalle Nazioni
Unite
I portafogli di BancoPosta Fondi SGR e Poste Vita sono
periodicamente sottoposti ad analisi ESG per valutarne
il grado di responsabilità sociale, e della carbon footprint,
con l'obiettivo di mitigare eventuali rischi. Un esempio è
rappresentato dallo sviluppo di soluzioni assicurative che
incentivano, da un lato, l'adozione di comportamenti
sostenibili e responsabili da parte dei propri assicurati e,
dall'altro, contribuiscono a mitigare i rischi ESG. I risultati
ottenuti si presentano, sia per BancoPosta Fondi SGR
che per Poste Vita, superiori rispetto alla performance
ESG dei benchmark di riferimento.
Inoltre, a partire dal 2022 il Gruppo è entrato nel mercato
dell'energia con un'offerta 100% green nella luce e 100%
compensata in termini CO2 per il gas. Nell'ambito della
strategia che il Gruppo Poste Italiane ha avviato al fine
di perseguire gli obiettivi definiti in materia di
Sostenibilità, acquista particolare rilevanza anche
l'integrazione
di
principi
ESG
nei
processi
di
investimento, attraverso investimenti in settori che
contribuiscono agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile
("SDGs") (es. investimenti in bond inquadrabili nelle
categorie "Green", "Social" e "Sustainable" in linea con
gli standard e i principi definiti dall'International Capital
Market Association).

3. EVOLUZIONE TECNOLOGICA E INNOVAZIONE

RISCHIO POTENZIALI IMPATTI SIGNIFICATIVI PER
POSTE ITALIANE
PRINCIPALI AZIONI E STRUMENTI PER LA
GESTIONE DEL RISCHIO
Mancato adeguamento del proprio
modello di business in linea con le
evoluzioni tecnologiche necessarie
per contenere il fenomeno legato al
cambiamento climatico
Orizzonte temporale: Lungo Termine
Impatti negativi:

Limitata
disponibilità
di
mezzi
"green"
adeguati
all'espletamento
delle
attività
logistiche e di recapito di Poste Italiane

Utilizzo di mezzi inquinanti che possono avere
impatti
negativi
sull'ambiente
e
sulla
reputazione di Poste Italiane

Investimenti in soluzioni innovative che
tuttavia possono avere impatti negativi
sull'ambiente, in termini di emissioni inquinanti
e consumi energetici
Il sostegno di Poste Italiane nella transizione verso
un'economia a basse emissioni di carbonio è guidato
dall'impegno a fissare obiettivi di riduzione delle
emissioni e dell'impatto ambientale generato dalle
proprie attività, raggiungendo gli obiettivi di Carbon
Neutrality entro il 2030. In quest'ottica, a partire dal 2019,
il Gruppo ha implementato un Piano di Rinnovo della
flotta che prevede la sostituzione dell'intero parco veicoli
impiegati per il recapito dei prodotti postali con mezzi
"green". I risultati di questa politica sono evidenti, in
quanto l'Azienda è passata dall'11% di mezzi green del
Pilastri impattati Opportunità:

Gestione più snella ed efficiente delle
2016 al 37% del 2022, aumentando più del doppio
questa percentuale rispetto al 2021, con l'obiettivo di
sostituire l'intera flotta aziendale con mezzi a basse
emissioni entro il 2024, determinando una riduzione di
Transizione green
Impatti ambientali della logistica
Valore al territorio
operations

Diminuzione di consumi energetici totali del
Gruppo
da
fonti
non
rinnovabili
(es.
combustibili fossili)
CO2 pari a quella di circa 80.000 alberi.
Tale impegno viene rafforzato anche in relazione alle
iniziative intraprese dal Gruppo a supporto dei Piccoli
Comuni. A tal proposito, l'Azienda punta ad offrire servizi
Supporto allo sviluppo socio
economico del territorio

Abbattimento
delle
emissioni
connesse
all'utilizzo dei mezzi che compongono la flotta
aziendale
ad emissioni zero in 800 piccoli comuni ed in 35 centri
storici entro il 2024.
Poste Italiane ha inoltre ampliato la rosa dei servizi offerti
Innovazione
Innovazione e digitalizzazione di
prodotti, servizi e processi.
Customer experience

Riduzione dei costi
prodotto 100% green, prodotto esclusivamente in Italia
da fonti rinnovabili e certificata tramite garanzie d'origine.
Questo progetto permette al Gruppo di correlare le
tematiche legate alla transizione green con quelle di
innovazione e digitalizzazione, rappresentando al
contempo una grande opportunità di sviluppo sostenibile
a livello nazionale.
Qualità e Customer experience.
Cybersecurity, Sicurezza informatica
Infine, nell'ambito del nuovo Progetto Polis, il Progetto è
e Privacy prevista la realizzazione presso gli Uffici Postali di
interventi improntati alla sostenibilità ambientale e alla
crescita sociale delle comunità. In particolare, è prevista
Capitali impattati: l'installazione di 5.000 mila colonnine di ricarica per
veicoli elettrici, di 1.000 impianti fotovoltaici che
contribuiranno all'abbattimento delle emissioni di CO2,
Intellettuale 1.000 spazi esterni attrezzati per accogliere iniziative
culturali, di salute e benessere, e di 4.800 sistemi di
Finanziario smart building e sensori di monitoraggio ambientale.
Inoltre, Inoltre, fornendo la possibilità di accedere ai
servizi della Pubblica Amministrazione da uno Sportello
Fisico-strutturale Unico e attraverso la realizzazione di spazi di co
working, verranno ridotti gli spostamenti dei cittadini e il
conseguente congestionamento di strade e uffici
Socio-relazionale pubblici, permettendo la riduzione delle emissioni di
CO2.
Naturale

RISCHIO POTENZIALI IMPATTI SIGNIFICATIVI PER
POSTE ITALIANE
PRINCIPALI AZIONI E STRUMENTI PER LA
GESTIONE DEL RISCHIO
Attività svolte dalla Società o da
controparti che possono avere impatti
negativi sul clima con conseguenti
danni sulla reputazione
Orizzonte temporale: Lungo Termine
Impatti negativi:

Investimenti che possono avere impatti
negativi sull'ambiente

Utilizzo di fornitori che forniscono beni/servizi
con impatti negativi sull'ambiente

Focalizzazione dell'attenzione sul contesto
macro-economico e geo-politico, con impatti
reputazionali
dovuti
alla
riduzione
dell'impegno su tematiche ambientali
Nell'ambito del modello di risk management, il Gruppo
considera sia i possibili impatti che i fenomeni legati al
cambiamento climatico possono avere sul business di
Poste Italiane (impatto indiretto), sia quelli che le attività
dell'Azienda possono avere sul clima (impatto diretto). Il
processo di identificazione e valutazione dei rischi e
delle modalità di gestione ambientale si estende anche
alle controparti (fornitori, business partner, altre società),
impattando i processi di approvvigionamento e le
eventuali
operazioni
di
finanza
straordinaria,
Opportunità: prevedendo, tra l'altro, l'identificazione dei fornitori e dei
Pilastri impattati
Adesione ad iniziative internazionali legate ad
partner che possono presentare rischi collegati alla
salvaguardia dell'ambiente, anche attraverso un'analisi
Integrità e trasparenza aspetti inerenti al cambiamento climatico

Maggiore reattività rispetto ai competitor nel
multidimensionale
che
prende
in
considerazione
parametri, quali: possesso di certificazioni ambientali, di
Lavorare con integrità e trasparenza mantenere alta l'attenzione verso le tematiche
ambientali pur nel contesto di incertezza
qualità e delle prestazioni energetiche e adozione di
sistemi di gestione ambientale, standard etici di
Legalità e comportamento e Criteri Ambientali Minimi (CAM).
integrazione ESG La corretta identificazione e valutazione dei rischi e delle
nel processo di opportunità "climate-related" è assicurata anche dalle
attività
di
ascolto
degli
stakeholder
che
sono
approvvigionamento periodicamente
coinvolti
nell'ambito
dei
Forum
Multistakeholder organizzati da Poste Italiane. Viene
Valore al territorio inoltre messo a disposizione un sistema di segnalazione
che consente loro di portare all'attenzione dell'Azienda
Supporto allo sviluppo socio
economico del territorio
eventuali rischi percepiti.
Dialogo e trasparenza con le
istituzioni
Poste
Italiane,
in
linea
con
la
strategia
di
decarbonizzazione e in attuazione delle linee guida per
l'esercizio del diritto di voto ed attività di engagement e
Transizione green per l'investimento in settori sensibili, attraverso le
partecipate Poste Vita e BancoPosta Fondi SGR è
Impatti ambientali degli immobili. entrato a far parte di Climate Action 100+, un'iniziativa di
engagement
collaborativo
internazionale
per
sensibilizzare i più grandi emittenti di gas a effetto serra
a livello mondiale sulle tematiche del climate change.
Capitali impattati: Poste Italiane è orientata al perseguimento dello
Umano sviluppo sostenibile continuando ad investire in progetti
volti al rafforzamento delle iniziative in ambito ESG. Al
fine di ridurre gli impatti diretti che le attività di Poste

Italiane possono avere sul clima, l'Azienda sta costantemente avanzando nel ricorso a fonti energetiche

Relazione Finanziaria Annuale 2022

Gruppo Poste Italiane Relazione sulla gestione al 31 dicembre 2022

Relativamente alla valutazione dei rischi fisici, la Governance di Poste Italiane dedicata ai rischi e alla sostenibilità, in linea con quanto sviluppato dall'IPCC su scala mondiale in materia di proiezioni climatiche, ha aggiornato la propria metodologia di valutazione del rischio climatico e idrico per avere un quadro chiaro sul rischio e sulla valutazione dei potenziali rischi fisici e delle possibili opportunità. In tal senso, l'Azienda ha effettuato una valutazione puntuale, comprendendo nell'analisi tutti i siti produttivi e di smistamento del Gruppo situati in diverse aree d'Italia.

Nello specifico, Poste Italiane, a seguito di un ampio processo di analisi che ha previsto la valutazione dei principali Percorsi Rappresentativi di Concentrazione (Representative Concentration Pathways, RCP) di gas serra, e la coerenza di tali percorsi con la durata dei beni e delle attività, ha individuato e scelto due scenari: RCP 2.6 e RCP 8.5. Il Gruppo seleziona l'RCP 2.6 come scenario di riferimento, in considerazione della natura ambiziosa delle attività di mitigazione dei rischi previste dal Piano Industriale relativamente al panorama identificato dall'IPCC. Lo scenario RCP 2.6 prefigura un picco delle emissioni in una fase iniziale, con una successiva diminuzione causata dalla rimozione attiva dell'anidride carbonica all'interno dell'atmosfera. L'RCP 2.6 è anche conosciuto come RCP 3PD, in relazione al picco di metà secolo di ~3W/ m² a cui seguirà un declino importante. Con l'obiettivo di azzeramento delle emissioni di gas serra entro il 2100, questo scenario si avvale di un massiccio intervento in tema di regolamentazione e policy, che conduce ad una riduzione quasi immediata delle emissioni di gas serra (GHG). L'Azienda considera anche lo scenario "RCP 8.5" dell'IPCC, in quanto fornisce un esempio del worst-case scenario, ovvero della condizione di aumento continuo di emissioni durante il corso del XXI secolo. Il percorso RCP 8.5 deriva da un insufficiente sforzo di riduzione delle emissioni e rappresenta un fallimento nell'arginare il riscaldamento entro il 2100. Relativamente alle proiezioni climatiche rispetto ai due scenari, infatti, per RCP 8.5 le aree geografiche del Mediterraneo subiranno un incremento di temperatura e una riduzione delle precipitazioni, che registreranno un'intensificazione nella seconda metà del secolo con un trend crescente fino al 2100. Secondo lo scenario RCP 2.6, invece, ci saranno effetti simili ma di minor intensità nella prima metà del secolo, con un trend di decremento nella seconda metà. Questo porta ad una netta differenza tra i due scenari nel 2100.

Poste Italiane ha svolto un risk assessment con l'obiettivo di valutare i potenziali impatti derivanti da eventi fisici legati all'evoluzione dei cambiamenti climatici sul business. Il risk assessment ha considerato l'entità del rischio già esistente nei siti e il rischio futuro fino all'anno 2024 (scenario di medio termine), in un'ottica di scenario RCP 2.6 e RCP 8.5. Oltre alle ipotesi di base dei modelli scelti, l'Azienda ha inoltre condotto un ulteriore studio relativo ai dati derivanti dai parametri di

precipitazione e di temperatura principali dei diversi scenari, confrontandoli poi con i dati attuali con l'obiettivo di determinare l'importanza della variazione rispetto al rischio esistente nei siti esaminati, in linea con lo scenario RCP 2.6 e tenendo in considerazione le possibili implicazioni del worst case scenario di RCP 8.5. Le proiezioni future dei cambiamenti dei livelli di rischio fisico legati alle catastrofi naturali sono rilevanti in termini strategici, anche se nella maggior parte dei casi non vi è ancora certezza. D'altra parte, è necessario evitare un'eccessiva fiducia in quello che è già noto dalla scienza del clima. Pertanto, la valutazione del rischio di Poste Italiane è adeguata al livello di rischio crescente nel proprio business e operazioni.

La valutazione dei rischi fisici copre la totalità dei ricavi generati dal Gruppo, pari a, nel 2022, € 11,9 mld delle operazioni esistenti provenienti principalmente dagli Uffici Postali e dagli hub, siti potenzialmente maggiormente impattati da condizioni climatiche estreme. Inoltre, in ottica di orizzonte temporale di lungo termine, in linea con il Piano Industriale e l'obiettivo di Carbon Neutrality al 2030, tutte le nuove operazioni sono sottoposte a risk assessment che tengono in considerazione anche i rischi fisici climatici.

Il risultato di prodotto del risk assessment viene successivamente convertito in giorni potenziali di interruzione dell'attività e poi moltiplicato per il valore in termini di ricavi persi (euro) di un giorno di interruzione dell'attività. I rischi principali che sono emersi dall'analisi di scenario sono quelli relativi agli eventi meteorologici estremi e ai cambiamenti nell'andamento delle precipitazioni. La maggiore gravità degli eventi meteorologici estremi quali piogge, temporali, nevicate e possibili alluvioni o gelate, con conseguenti frane e inondazioni, potrebbe causare interruzioni della produzione, dello smistamento e quindi delle attività logistiche, nonché danni ai siti e maggiori costi logistici. La performance finanziaria del Gruppo, e quindi i risultati e i flussi di cassa sono impattati negativamente dal verificarsi tali danni fisici acuti e dall'interruzione della distribuzione di energia, con un conseguente peggioramento della reputazione e perdita di fiducia da parte dei clienti. Ne sono un esempio le alluvioni verificatesi a Genova nel 2016, 2019 e 2020 a seguito delle quali il Gruppo ha collaborato con le istituzioni nazionali e locali, nonché le più recenti alluvioni verificatesi in Sicilia nel 2018, 2020 e 2021. Tali eventi hanno comportato il danneggiamento degli Uffici Postali di Poste Italiane, con conseguente sospensione dei servizi. Fenomeno di natura simile si è verificato a Ischia nell'ottobre 2022, dove la sede di Poste Italiane ha rappresentato un punto di riferimento per la popolazione, un luogo dove poter incontrare nuovamente i vicini di cui non si avevano notizie e raccogliere le prime informazioni su ciò che era accaduto sul resto dell'isola.

Proprio in considerazione di una possibile interruzione dell'attività, Poste Italiane ha effettuato un'analisi basata sui propri stabilimenti di produzione e smistamento dislocati in diverse zone d'Italia. In questo modo il Gruppo ha potuto valutare i potenziali impatti finanziari legati agli eventi climatici, rispetto al 2024. I siti con il maggiore impatto finanziario potenziale dovuto alle inondazioni nel 2024 sono situati nelle regioni dell'Italia settentrionale. In particolare, i nuovi hub di Bologna e Landriano sono stati identificati tra i siti a maggior rischio e che comporterebbero consistenti perdite di ricavi in caso di interruzione dell'attività, a causa della loro rilevanza operativa. Relativamente ai rischi fisici, il Gruppo prevede specifiche misure di mitigazione in risposta a condizioni climatiche estreme (es. frane, valanghe, inondazioni, ecc.), di seguito esplicitate all'interno della tabella.

5. CONDIZIONI CLIMATICHE ESTREME

RISCHIO POTENZIALI IMPATTI SIGNIFICATIVI PER
POSTE ITALIANE
PRINCIPALI AZIONI E STRUMENTI PER LA
GESTIONE DEL RISCHIO
Limitazione della produzione, dello
smistamento e delle attività
logistiche, danni ai siti e maggiori
Impatti negativi:

Limitazioni nell'operatività aziendale dovute a
condizioni
climatiche
esterne
con
conseguente perdita di ricavi
Nell'ambito del modello di risk management, il Gruppo
considera sia i possibili impatti che i fenomeni legati al
cambiamento climatico possono avere sul business di

costi logistici a causa di eventi meteorologici estremi come piogge, temporali, nevicate e possibili alluvioni o gelate, con conseguenti frane e inondazioni, Orizzonte temporale: Medio Termine Pilastri impattati Integrità e trasparenza Lavorare con integrità e trasparenza Valore al territorio Dialogo e trasparenza con le istituzioni Valorizzazione delle persone Salute e sicurezza sul lavoro Capitali impattati: Umano Intellettuale Finanziario Socio-relazionale Opportunità: • Vantaggi derivanti dalla maggiore affidabilità della catena di fornitura e della migliore capacità di Poste Italiane di operare in varie condizioni rispetto ai competitor Poste Italiane, individuando le principali modalità di gestione degli stessi. Al fine di garantire l'operatività aziendale anche in caso di condizioni climatiche estreme, Poste Italiane ha adottato piani di business continuity e disaster recovery oltre ad azioni finalizzate a prevenire danni fisici alle strutture. È stata mantenuta la certificazione UNI EN ISO 14001, che consente di gestire in modo sistemico gli aspetti ambientali inerenti ai processi, in ottica di efficienza e miglioramento delle performance ambientali, permettendo di ottenere importanti vantaggi, anche in una logica di sostenibilità Inoltre, per prevenire possibili ulteriori danni causati da aventi climatici estremi, il Gruppo ha individuato il perimetro normativo per l'avvio del sistema di monitoraggio ambientale per la determinazione della concentrazione media annua di gas radon nell'aria, analizzato sulla base della valutazione del rischio di esposizioni a radiazioni ionizzanti. Infine, per il coordinamento di attività emergenziali e di ripristino, Poste Italiane intrattiene il dialogo con le Istituzioni (es. Protezione Civile, Difesa Civile) e si intreccia con gli enti preposti e con gli organismi internazionali di protezione e di difesa (es. partecipazione a esercitazioni o altre iniziative, ecc.).

Nell'ottica del continuo miglioramento della gestione dei fattori climatici e ambientali e del loro impatto sui diversi rischi prudenziali, nei primi mesi del 2023, BancoPosta Fondi, PostePay e LIS Pay, in qualità di intermediari finanziari non bancari, si sono allineate alle raccomandazioni della Banca d'Italia per quanto riguarda le "Aspettative di vigilanza sui rischi climatici e ambientali". I tre istituti hanno dunque avviato i lavori per la predisposizione di un piano d'azione finalizzato all'integrazione dei rischi climatici e ambientali (fisici e di transizione) nei sistemi di governo e controllo, nel modello di business e nella strategia aziendale, nel sistema organizzativo e nei processi operativi, nel sistema di gestione dei rischi e nell'informativa al mercato.

6.6 LA GESTIONE DEI RISCHI EMERGENTI E DELLE OPPORTUNITÀ CORRELATE

Poste Italiane ha ritenuto necessario includere e gestire i rischi emergenti all'interno dei processi di risk management, data la rilevanza degli stessi. I rischi emergenti considerati consistono in eventi esogeni con caratteristiche disruptive che possono influenzare il modello di business su un orizzonte temporale di lungo periodo (fino a 20 anni) e che rappresentano potenziali fattori di cambiamento per il settore e il contesto di riferimento in cui operano le organizzazioni. Solitamente, i rischi emergenti sono caratterizzati da elementi, quali:

  • incertezza e visibilità: assenza di dati utili ad analizzare il fenomeno e difficoltà nel reperire competenze, conoscenza e consapevolezza in merito agli effetti potenziali che questi hanno sul modello di business;
  • timing dei mutamenti: i mutamenti derivano da cambiamenti radicali del contesto esterno di riferimento (socioambientale, legislativo, tecnologico, abitudini, etc.) che alterano i processi sotto diversi punti di vista, in modo distruttivo e non prevedibile nel tempo;
  • complessità gestionale: complessità crescente delle modalità di gestione, relativa all'assenza di azioni di risposta immediate agli eventi derivanti da fattori esogeni fortemente interconnessi e con forti dipendenze sistemiche ed accelerazioni temporali.

PRINCIPALI CAPITALI COLLE GATI

Il mancato adeguamento a questi trend comporta la perdita di opportunità di business, riduzione dei ricavi, ricadute qualiquantitative in termini di mix dei propri dipendenti, sanzioni da parte delle Autorità di regolamentazione e controllo. Le tabelle che seguono sintetizzano, per ciascun rischio emergente, i trend provenienti da fattori esogeni, i potenziali impatti significativi per l'Azienda (attraverso l'indicazione delle SBU, delle categorie di rischio, dei pilastri di sostenibilità e dei capitali finanziari e non potenzialmente impattati, nonché attraverso la declinazione dei principali impatti negativi e le opportunità) e le principali modalità di gestione.

INVECCHIAMENTO DELLA POPOLAZIONE:

Aumento della longevità unito al basso tasso di natalità con conseguente modifica sfavorevole a Poste Italiane della distribuzione generazionale della clientela

PRINCIPALI TREND POTENZIALI IMPATTI SIGNIFICATIVI PER
POSTE ITALIANE
PRINCIPALI MODALITÀ DI GESITONE DEL RISCHIO
Il processo di invecchiamento della
popolazione è un fenomeno già ben
visibile nelle economie dell'area euro,
destinato ad accentuarsi nei prossimi
decenni, con una riduzione della
popolazione in età lavorativa rispetto
a quella più anziana che invece
tenderà ad aumentare.
In Italia, in particolare, si registra
maggiore
longevità
in
buone
condizioni di salute e minore natalità,
insieme alla riduzione del numero di
donne in età fertile.
Impatti negativi:
• Inadeguatezza dei prodotti offerti (es. piani
tariffari per telefonia mobile) e dei servizi postali
(es. eccessiva digitalizzazione dei servizi) per le
mutate esigenze dei consumatori
• Aumento degli oneri assicurativi sostenuti dal
Gruppo correlati alla cura, all'assistenza e alle
spese previdenziali destinate agli anziani
• Difficoltà di sviluppare modelli previsionali
attendibili
che
consentano
al
Gruppo
di
prevedere le evoluzioni nel mercato
Il Gruppo, consapevole delle opportunità legate
all'invecchiamento
della
popolazione
e
in
considerazione del forte impatto del trend demografico
sui propri servizi, ha sviluppato prodotti specifici per
fasce di popolazione con bisogni in evoluzione quali, ad
esempio, il prodotto assicurativo "Postaprotezione
Infortuni Senior
Più" specificamente dedicato alle
persone di età compresa tra i 59 e i 79 anni. Ogni
prodotto offerto dall'Azienda è accompagnato da
informazioni chiare e fruibili a tutte le tipologie di clientela
al fine di consentire loro di prendere sempre scelte
consapevoli.
Poste Italiane ha lanciato il Programma "Silver
L'invecchiamento
potrebbe
influenzare in misura molto rilevante
anche la crescita economica e avere
un impatto negativo sulla produttività.
Tale aspetto è accentuato anche dalla
modifica degli equilibri tra popolazione
attiva
e
popolazione
pensionata
nonché dalla irregolare e poco elevata
capacità reddituale dei più giovani con
conseguenti effetti sfavorevoli sul
sistema previdenziale.
Tuttavia,
l'innalzamento
Opportunità:
• Aumento delle opportunità di business dovuto
alle variazioni nei bisogni dei consumatori,
basandosi sul soddisfacimento delle esigenze
della popolazione più matura
• Aumento della domanda di prodotti assicurativi
ramo vita e del ramo danni
Economy" dedicato ai senior, con l'obiettivo di gestire in
un unico quadro sinergico tutte le azioni del Gruppo
dedicate a questo importante segmento di popolazione.
Si tratta di un pacchetto di servizi finanziari e di
risparmio, assicurativi, di telefonia, di spedizione e
consegna, soluzioni ideali studiate su misura per la
specifica clientela, ponendo Poste Italiane come
interlocutore unico in grado di soddisfare diversi bisogni.
Il programma ha l'obiettivo di contribuire a migliorare la
conoscenza degli strumenti finanziari e digitali,
attraverso un percorso di formazione condotto da esperti
finanziari e digitali di Poste Italiane.
dell'aspettativa di vita e l'aumento
dell'età media potrebbero supportare
la nascita di nuovi mercati e nuovi
business.
Poste Italiane promuove strategie integrate a favore del
dialogo e dello scambio intergenerazionale all'interno
dell'Azienda, anche in considerazione delle prospettive
demografiche e dei relativi impatti sul turnover. A tale
scopo, il Gruppo promuove la contaminazione delle
differenti esperienze sociali, culturali e lavorative, oltre
Trend: Increasing che delle diverse abilità, conoscenze e competenze
tipiche di ciascuna generazione, incoraggiando il
confronto in una logica di complementarità e apertura
necessaria a favorire lo scambio di esperienze a
Rischi impattati: supporto dell'inclusione e possibilità di impiego. In
particolare, nell'ambito delle azioni a sostegno dello
• Operativi
• Finanziari e Assicurativi
scambio
intergenerazionale
all'interno
dell'organizzazione, promuove la survey "Generazioni
connesse", iniziativa che si pone in continuità con il
progetto "FishBowl generation", che ha l'obiettivo di
focalizzare linguaggi, stili di lavoro e fabbisogni delle
SBU Impattate: principali generazioni presenti in Azienda per identificare
e valorizzare azioni condivise in grado di stimolare
• Servizi Assicurativi l'alleanza generazionale. L'indagine ha analizzato, tra i
vari aspetti, la frequenza e la qualità delle relazioni tra
• Corrispondenza,
Pacchi
e
Distribuzione
dipendenti di diverse generazioni e ha raccolto feedback
e suggerimenti per migliorare la collaborazione tra di
loro. Inoltre, Poste Italiane ha attuato iniziative di
• Pagamenti e Mobile orientamento e di dialogo tra generazioni attraverso
collaborazioni tra senior e studenti, al fine di superare le
• Servizi finanziari barriere verticali e favorire lo scambio di esperienze per

supportare l'inclusione e l'employability. Infatti, Poste Italiane ha proseguito la collaborazione con Valore D per la realizzazione di programmi di orientamento finalizzati ad incoraggiare le ragazze e ragazzi in età scolare a carriera Innovazione

Pilastri e temi rilevanti impattati Diversità e inclusione Tutela dei diritti umani in azienda; Pari opportunità nei percorsi di

Innovazione e digitalizzazione di prodotti, servizi e processi Valore al territorio

Supporto allo sviluppo socioeconomico del territorio Customer experience Qualità e Customer experience Valorizzazione delle

Formazione e sviluppo del

Poste Italiane ricerca costantemente soluzioni innovative mirate alla riduzione del digital divide e all'incremento dell'inclusione finanziaria, con un focus particolare nei confronti delle categorie più fragili e a rischio, sostenendo e supportando le diverse fasce di popolazione all'interno delle comunità in cui opera. In tale contesto, Poste Italiane promuove inziative di educazione digitale, anche rivolti ai senior, per consentire loro un utilizzo pieno e consapevole degli strumenti messi a loro disposizione.

riferimento, garantendone il corretto recepimento,

Capitali impattati:

persone

personale

EVOLUZIONE DELLA REGOLAMENTAZIONE:

Inasprimento della normativa di riferimento applicabile al business, con particolare riferimento alle variabili ambientali

PRINCIPALI TREND POTENZIALI IMPATTI SIGNIFICATIVI PER
POSTE ITALIANE
PRINCIPALI MODALITÀ DI GESITONE DEL RISCHIO
L'aumento del livello di dettaglio e
della complessità degli adempimenti
normativi richiesti dalle competenti
Autorità
in
relazione
alle
regolamentazioni emesse richiedono
un crescente cambiamento culturale
all'interno delle aziende, che sono
chiamate a rivedere le proprie attività
operative al fine di adeguarsi alle
sempre più frequenti e pervasive
evoluzioni della normativa nazionale e
Impatti negativi:
• Risposta non tempestiva alle richieste dei
regolatori (ad esempio, in materia di assetti di
governance, finanza responsabile, etc.), anche in
considerazione
della
complessità
ed
eterogeneità operativa del Gruppo Poste Italiane
• Potenziali sanzioni a seguito di mancati
adeguamenti alle normative applicabili
In considerazione della complessità di Poste Italiane e
dei numerosi settori di business nei quali opera il
Gruppo, nonché degli impatti legali e reputazionali,
l'Azienda ha definito un processo di Compliance
Integrata a livello di Gruppo, con lo scopo specifico di
presidiare - in modo strutturato per ogni livello aziendale
e con modalità adeguate ad ogni settore di attività - i
rischi di non conformità cui il Gruppo è esposto, così
dando piena attuazione ai principi di integrità,
trasparenza e legalità.
internazionale applicabile.
Trend: Increasing
• Crescente impatto della mancata conformità alle
norme sul rischio reputazionale, anche in
considerazione del ruolo economico e sociale di
Poste Italiane sul territorio
Nell'ambito del processo di Compliance Integrata, Poste
Italiane esegue un monitoraggio nel continuo della
normativa esterna rilevante per il Gruppo e nella
traduzione dell'insieme dei principi normativi nel corpo di
regole
necessarie
a
garantirne
l'applicazione.
Opportunità: L'inventario di tutte le normative rilevanti per il Gruppo è
gestito in modo integrato sulla piattaforma GRC
Rischi impattati: • Lancio di prodotti che incentivino la prevenzione
e comportamenti responsabili (es. soluzioni di
dedicata.
• Compliance investimento etiche) Poste Italiane, inoltre, partecipa ai tavoli tecnici e di
lavoro sull'evoluzione normativa, al fine di assicurare
l'analisi dell'evoluzione del quadro normativo di

• Operativo

• Reputazionale • ESG SBU Impattate: • Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione • Pagamenti e Mobile • Servizi Finanziari • Servizi Assicurativi Pilastri e temi rilevanti impattati: Integrità e trasparenza Lavorare con integrità e trasparenza Capitali impattati: • Potenziali evoluzioni normative a beneficio del business • Maggiore tempestività rispetto ai competitor nell'adeguamento a normative complesse • Reindirizzamento/creazione di nuove aree di business

nonché rappresentare presso gli organismi nazionali e internazionali la posizione aziendale su tali tematiche, al fine di sostenere il business aziendale.

Per un costante adeguamento alla regolamentazione in tema ambientale, anche in linea con le esigenze dei consumatori sempre più attenti ai temi della Sostenibilità, Poste Italiane sta progressivamente adattando i propri prodotti alle richieste normative in ambito ESG (prodotti di investimento sostenibile, prodotti di investimento responsabile, etc.).

RISCHIO PANDEMICO:

Effetti negativi sul business di Poste Italiane derivanti dalla diffusione di nuove pandemie a livello globale

PRINCIPALI TREND POTENZIALI IMPATTI SIGNIFICATIVI PER
POSTE ITALIANE
PRINCIPALI MODALITÀ DI GESITONE DEL RISCHIO
In un contesto mondiale sempre più
globalizzato,
la
comparsa
o
la
mutazione di virus e batteri può avere
gravi
impatti
sul
contesto
macroeconomico,
perturbando
le
economie nazionali e minando la
salute
della
popolazione,
con
conseguenti impatti sull'operatività
delle imprese e sul comportamento
dei consumatori.
Impatti negativi:
• Possibili ricadute economiche legate ad una
eventuale recessione globale, con conseguente
riduzione dei consumi in relazione ai prodotti
offerti da Poste e difficoltà nell'affrontare la
ripresa
• Adozione di nuovi modelli di lavoro, che possono
creare una maggiore esposizione agli attacchi
informatici e all'utilizzo fraudolento dei dati
L'esperienza maturata nell'ambito della
gestione
dell'emergenza sanitaria derivante dalla diffusione del
Covid-19, ha permesso al Gruppo di sviluppare modalità
operative che hanno consentito di ridurre notevolmente i
potenziali impatti sulla continuità aziendale (es. misure
organizzative di rimodulazione operatività per la rete di
sportelli e per le attività logistico-postali; acquisto di
portatili e software per l'esecuzione delle attività in
modalità smart working; ampliamento e rafforzamento
degli strumenti per la connessione da remoto, gestione
delle trasferte). In particolare,
il Gruppo è stato
Trend: Stable • Difficoltà nella gestione tempestiva di nuove
pandemie e impossibilità di garantire la continuità
aziendale nell'erogazione dei propri servizi
attivamente coinvolto in un monitoraggio costante
dell'evoluzione del virus, che ha consentito una gestione
proattiva dei relativi effetti anche a lungo termine
attraverso investimenti su nuove tecnologie, sulla
Rischi impattati: • Amplificazione e accelerazione degli effetti dei
principali rischi esistenti o emergenti (es.
sicurezza delle infrastrutture IT e sulla formazione del
personale, rendendo possibile l'erogazione dei servizi
nel rispetto dei protocolli di sicurezza necessari a
• Strategici interruzione delle catene di approvvigionamento
necessarie
all'esecuzione
delle
attività
di
contrastare la diffusione del Covid-19.
• Operativi business di Poste Italiane e gestione a distanza
del personale)
I presidi implementati durante la pandemia, potranno
rappresentare risorse utili per la gestione di eventuali
• Compliance • Focalizzazione dell'attenzione sullo sviluppo future condizioni di emergenza.
• Reputazionali della pandemia, con impatti reputazionali dovuti
alla riduzione dell'impegno su tematiche ESG
In particolare, la pandemia da Covid-19 ha favorito
l'implementazione di business model improntati su una
• Finanziari e Assicurativi (es. riduzione degli investimenti in ambito
ambientale)
strategia omnicanale, forzando le aziende ad adottare
modelli operativi liquidi e aperti che combinano
• ESG Opportunità: innovazione tecnologica, la gestione dei dati a servizio
dell'ecosistema e operation digitali e customer oriented
per affrontare con successo i cambiamenti repentini del
mercato. Difatti, la strategia omnicanale ha trasformato

SBU Impattate: • Aumento dell'efficienza e della produttività
dovuta all'adozione di modelli di smart working e
Poste Italiane in una platform company, resiliente
rispetto alla pandemia e agli sconvolgimenti finanziari
• Corrispondenza,
Distribuzione
Pacchi
e
di soluzioni digitali a supporto del business prodotti dalla guerra in Ucraina.
• Pagamenti e Mobile • Accelerazione
della
transizione
verso
la
digitalizzazione, con conseguente aumento della
Con riferimento all'eventuale gestione di nuove misure
emergenziali e/o di una nuova pandemia, il Gruppo può
• Servizi Finanziari domanda dei prodotti digitali offerti da Poste
Italiane
far leva su alcuni specifici punti di forza legati alla
diversificazione delle attività, alla sua multicanalità e alla
crescita del comparto digitale, che assicurano il servizio
• Servizi Assicurativi • Aumento delle opportunità di business dovuto
alle variazioni nei bisogni dei consumatori,
basandosi sul soddisfacimento delle esigenze
determinate
dagli
effetti
della
pandemia
anche fuori dai tradizionali Uffici Postali. La maggior
parte dei ricavi complessivi del Gruppo non sono legati
all'attività commerciale di breve termine e il business
model di BancoPosta è capital light, non assumendo
Pilastri e temi rilevanti impattati: sull'evoluzione del contesto socio-economico rischio di credito.
Innovazione • Riduzione dei costi (es. trasferte; gestione
immobiliare)
Inoltre, l'attuale pandemia ha accelerato il percorso di
digitalizzazione del Gruppo che ha, pertanto, non solo
Innovazione e digitalizzazione di
prodotti, servizi e processi
sviluppato prodotti e servizi digitali, sostenibili nel tempo,
in ambito postale, assicurativo, finanziario e di
Valore al territorio pagamento, ma ha anche introdotto nuove modalità di
vendita e di comunicazione con i clienti quali, ad
istituzioni Dialogo e trasparenza con le esempio, l'introduzione del servizio di assistenza clienti
intermediato
dall'intelligenza
artificiale
via
voce
Supporto allo sviluppo socio
economico del territorio
(voicebot) e chat (chatbot e appbot), con l'obiettivo di
promuovere
un
radicale
cambiamento
culturale,
organizzativo e tecnologico nel modello di assistenza,
Customer experience sollevando gli operatori dai compiti più ripetitivi,
permettendo loro di dedicarsi ad attività che richiedono
Qualità e Customer experience un intervento umano e alla gestione di situazioni più
complesse ed emergenti.
Valorizzazione
persone
delle Poste
Italiane,
contestualmente
alla
gestione
Salute e sicurezza sul lavoro dell'emergenza sanitaria, è orientata al perseguimento
dello sviluppo sostenibile continuando ad investire in
Formazione
personale
e
sviluppo
del
progetti volti al rafforzamento delle iniziative in ambito
ESG, come individuate nella strategia di Sostenibilità.
Capitali impattati:

Conseguenze avverse per persone, imprese ed ecosistemi, dovute allo sviluppo di soluzioni tecnologiche innovative (es. disuguaglianze digitali, concentrazione del mercato digitale, etc.)

PRINCIPALI TREND POTENZIALI IMPATTI SIGNIFICATIVI PER
POSTE ITALIANE
PRINCIPALI MODALITÀ DI GESITONE DEL RISCHIO
La
trasformazione
digitale
e
i
progressi tecnologici non hanno solo
creato un ampio spettro di vantaggi
per le società, ma hanno anche
amplificato i rischi che devono essere
compresi e gestiti. In particolare, lo
sviluppo
della
tecnologia
è
un
processo che genera impatti che si
muovono in una duplice direzione:
positiva, per le innovazioni che
consentono di perseguire soluzioni
più efficienti e sostenibili; negativa,
per le conseguenze che robotica e
data
center
possono
avere
Impatti negativi:
• Incapacità di mantenere attrattività, a causa
dell'eccessiva digitalizzazione dei prodotti e
servizi offerti, verso parte della clientela
tradizionale di Poste Italiane e/o potenziali clienti
target non raggiungibili a causa del digital divide
• Inadeguatezza dei prodotti standard per le
mutate esigenze dei consumatori
• Difficoltà nel rispondere in modo tempestivo alle
spinte digitali dei settori in cui opera Poste
Italiane
• Interruzione dei servizi digitali erogati da Poste
Italiane
Innovazione e digitalizzazione costituiscono, per Poste
italiane, due driver centrali per il progresso strategico e
consentono di garantire ai propri clienti soluzioni
tecnologiche innovative, anche attraverso l'integrazione
dei propri prodotti e servizi con quelli di terze parti.
Poste
Italiane
ha
intrapreso
un
percorso
di
digitalizzazione che ha influenzato sia la propria offerta
che i processi aziendali attraverso l'evoluzione del
proprio modello di distribuzione in ottica omnicanale, che
permette all'Azienda di erogare i servizi in maniera agile
e al passo con i bisogni della clientela.

sull'ambiente, in termini di emissioni inquinanti e consumi energetici.

Inoltre, in considerazione delle attività svolte da Poste Italiane, è necessario considerare che la e-substitution sta disegnando un nuovo perimetro del mercato, prodotto dagli sconfinamenti del mercato digitale (comunicazioni elettroniche) e del segmento Pacchi (soprattutto per effetto della diffusione del commercio elettronico), nonché modifiche sulle abitudini e sui modelli di comportamento della popolazione.

Trend: Increasing

Rischi impattati:

  • Operativi
  • Strategici
  • Compliance
  • Reputazionali

SBU Impattate:

  • Pagamenti e Mobile
  • Servizi finanziari
  • Servizi Assicurativi
  • Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione

Pilastri e temi rilevanti impattati:

Innovazione e digitalizzazione di prodotti, servizi e processi

Supporto allo sviluppo socioeconomico del territorio

Customer experience

Qualità e Customer experience Cybersecurity, Sicurezza

Capitali impattati:

CYBER RISK:

Opportunità:

  • Sviluppo di prodotti tecnologici in linea con le diverse esigenze dei consumatori
  • Sviluppo di nuove tecnologie per irrobustire i processi di Poste Italiane
  • Maggiore capacità rispetto ai competitor nella comprensione dei bisogni dei clienti, anche con riferimento ai target in "digital divide"
  • Maggiore richiesta dei prodotti offerti da Poste Italiane, grazie alla fiducia dei clienti rispetto alla gestione delle tematiche privacy e di sostenibilità

Attraverso un percorso di digitalizzazione dei servizi, Poste Italiane intende rendere disponibili soluzioni digitali integrate.

Sono altresì in evoluzione continua i canali di comunicazione con la clientela, che hanno portato allo sviluppo di soluzioni di Artificial intelligence Tali soluzioni hanno diversi impatti positivi sia per i clienti che per l'Azienda, in quanto permettono di avere un servizio di assistenza clienti attivo 24 ore su 24, per 365 giorni l'anno, che contribuisce ad avvicinare e far familiarizzare parte della popolazione con sistemi tecnologici evoluti.

Tra le azioni finalizzate a ridurre il digital divide, già negli ultimi anni Poste Italiane ha intrapreso un percorso di educazione digitale della cittadinanza, realizzato anche attraverso l'organizzazione di diversi incontri di formazione con l'obiettivo di fornire un prezioso contributo alla digitalizzazione dell'Italia e attraverso l'ampliamento della sezione dedicata del sito internet con video pillole, giochi, infografiche, podcast e glossario.

Attraverso il programma, il Gruppo ha adottato un approccio fortemente inclusivo, al fine di facilitare e agevolare l'utilizzo delle nuove tecnologie a tutti i propri clienti e non solo.

Poste Italiane ha realizzato il progetto "Smart Letter Box", al fine di rinnovare le classiche cassette postali e dotare le stesse di tecnologie IoT e sensori. In aggiunta a sensori per il rilevamento della corrispondenza, le nuove Smart Letter Box di Poste Italiane sono state dotate di sensori in grado di rilevare determinati parametri quali la temperatura, l'umidità, la pressione atmosferica, la rilevazione delle polveri sottili e del biossido di azoto Nel 2022 sono state oltre 400 cassette smart su tutto il territorio italiano, delle quali 300 nei piccoli comuni.

Il Gruppo ha identificato nel capitale umano una risorsa di vitale importanza per l'innovazione. Per questo motivo, oltre a proseguire la sua politica di open innovation e di crescita inorganica con l'acquisizione o la partecipazione maggioritaria in alcune tra le aziende e le startup più innovative, sta anche attuando una politica di "reshoring", assumendo e riportando a casa diversi "cervelli" emigrati per lavoro. In questo modo, l'Azienda contribuisce alla digitalizzazione e alla modernizzazione del Paese e combina la virtualizzazione dei servizi con una presenza costante e qualificata sul territorio.

Inoltre, con il nuovo Progetto Polis, Poste Italiane intende è favorire la coesione economica, sociale e territoriale del Paese e il superamento del digital divide nei piccoli centri e nelle aree interne, dando un contributo diffuso, concreto e resiliente alle missioni volte a digitalizzare il Paese e a garantire una maggiore inclusione e coesione sociale. In particolare, La creazione di un'infrastruttura tecnologica innovativa per la fornitura di servizi alla cittadinanza e l'accompagnamento di PA, cittadini e imprese nell'adozione delle competenze digitali necessarie, riducendo i divari oggi esistenti, offrono gli strumenti per competere globalmente e rilanciare l'economia locale.

Il progetto Polis, lo SPID, il lancio di servizi di connessione con la fibra e l'entrata nel mercato dell'energia mostrano come Poste Italiane sia un facilitatore della trasformazione tecnologica del Paese.

Rischio di incorrere in perdite economico/finanziarie e/o danni reputazionali in seguito al verificarsi eventi accidentali o di azioni dolose inerenti la sicurezza del sistema informatico (hardware, software, banche dati, dati sensibili, etc.) anche in considerazione del costante incremento dell'utilizzo di sistemi informatici

PRINCIPALI TREND POTENZIALI IMPATTI SIGNIFICATIVI PER POSTE ITALIANE PRINCIPALI MODALITÀ DI GESITONE DEL RISCHIO L'evoluzione tecnologica del business e il sempre maggiore ricorso a soluzioni digitali innovative, impone un'attenzione crescente agli aspetti di cyber security. Gli attacchi ai sistemi informatici possono compromettere le infrastrutture IT, consentendo di rubare o utilizzare i dati dell'azienda e dei clienti o di impiantare virus malware, al fine di accedere ai fondi della società e/o danneggiarne la reputazione e il marchio. La crescente richiesta di identificazione e autenticazione personale, anche attraverso l'uso di identificatori biometrici, possono aumentare il rischio di frode e di furto Impatti negativi: • Sottrazione di informazioni sensibili per Poste Italiane, con impatti economici, reputazionali e di compliance (es. sottrazione dei dati biometrici dei clienti acquisiti per la gestione dei sistemi di pagamento) • Interruzione dell'operatività causata da attacchi ai sistemi informatici e/o delle reti di comunicazione • Cancellazione o deterioramento di dati misure previste dalle normative di riferimento. sicurezza svolte su tre applicativi: per ogni applicativo; Opportunità: • Livelli di sicurezza delle infrastrutture IT più elevati rispetto ai competitor • Maggiore fiducia da parte dei clienti nella solidità

  • della struttura informatica di Poste Italiane a protezione dei dati sensibili • Aumento dell'efficienza e della produttività
    • dovuta all'adozione di strumenti a presidio degli attacchi informatici

Poste Italiane si impegna a preservare il patrimonio informativo aziendale, così da tutelare i propri clienti e la totalità degli stakeholder, attraverso sistemi di protezione tecnologicamente avanzati e coerentemente con le

La funzione responsabile della Sicurezza Informatica effettua mensilmente valutazioni del rischio cyber aziendale, basandosi sulle verifiche tecniche di

  • Vulnerability Assessment: processo di identificazione, misurazione e prioritizzazione delle vulnerabilità di un sistema, eseguito con appositi tool due volte l'anno
  • Code Review (Statica e Dinamica): processo di controllo del codice sorgente di un'applicazione per verificare che siano presenti i controlli di sicurezza corretti e che funzionino come previsto. Attraverso appositi tool, viene effettuata la verifica sia del codice sorgente (cd. "CR Statica") che del codice in esecuzione (cd. "CR Dinamica");
  • Penetration Test: processo di valutazione della sicurezza di un sistema o di una rete tramite la simulazione di attacchi che puntano ad accedere indebitamente al sistema, eseguita su un perimetro specifico di applicazioni.

Queste misure precauzionali sono affiancate ad altri due parametri indispensabili al fine di assicurare una efficace ed efficiente gestione dei rischi informatici potenziali in Azienda: patching e hardening.

Poste Italiane ha altresì intrapreso una serie di ulteriori iniziative:

  • ha elaborato un Security Planning, definendo e attuando una metodologia per la pianificazione delle verifiche tecniche di sicurezza derivanti da requisiti normativi/contrattuali e dal processo di Security By Design;
  • ha esteso il perimetro di analisi del Cyber Risk agli ambiti BancoPosta, PostePay, Poste Vita, Poste Assicura, Poste Welfare Servizi e ad ulteriori perimetri di compliance/sicurezza;
  • ha istituito il Comitato di Sicurezza Informatica DTO, un tavolo periodico di lavoro tra le funzioni Sicurezza Informatica e Digital, Technology & Operations con l'obiettivo di programmare e indirizzare le attività di sicurezza in maniera congiunta e identificare le aree di miglioramento.

In relazione alla crisi Russa – Ucraina, Poste Italiane ha innalzato i livelli di monitoraggio e di attenzione degli eventi di sicurezza e ha rafforzato le attività di cyber intelligence, al fine di prevenire e/o intercettare potenziali attacchi cyber a danno del Gruppo. Inoltre, sono state avviate diverse iniziative formative rivolte al personale interno al fine di ridurre al minimo i rischi legati al fattore umano e i relativi impatti.

Nell'ambito della Cybersecurity Poste Italiane ha ottenuto le seguenti certificazioni:

  • ISO/IEC 27001/2013, norma per l'impostazione e la gestione di un sistema di gestione della sicurezza delle informazioni. Lo standard include anche i requisiti per la valutazione ed il trattamento dei rischi per la sicurezza delle informazioni personalizzati sulla base dei bisogni di ciascuna organizzazione.
  • ISO 2000-1/2018, standard internazionale per la gestione dei servizi IT (IT Service Management) e incentrato sulla qualità degli stessi. Esso si basa sulla gestione del rischio, con l'obiettivo di ridurre al minimo i rischi associati a reazioni sempre più dure dei clienti in situazioni di "discrepanza" con le loro aspettative,

di identità.

Trend: Increasing

Rischi impattati:

  • Operativi
  • Strategici
  • Compliance
  • Reputazionali

SBU Impattate:

  • Pagamenti e Mobile
  • Servizi finanziari
  • Servizi Assicurativi
  • Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione

Pilastri e temi rilevanti impattati:

servizio.

esigenze e requisiti, inclusa la gestione degli incidenti, le richieste, la continuità, l'accessibilità, il livello di servizio, il catalogo dei servizi e la capacità del

Per poter garantire a livello di Gruppo il presidio delle attività di cybersecurity e data protection, e contrastare in maniera attiva la criminalità informatica, nel 2021 Poste Italiane ha istituito il CERT (Computer Emergency Response Team). Il team si compone di esperti di sicurezza informatica che esplicano le proprie funzioni operando in tempo reale 24 ore su 24 per prevenire i rischi, gestire gli incidenti informatici che colpiscono i sistemi aziendali ed elaborare azioni in risposta ad eventi di tipo cibernetico, rafforzando in questo modo la capacità di difesa dell'intera Azienda. Inoltre, Poste Italiane collabora con la struttura CNAIPIC (Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche) della Polizia Postale.

Al fine di garantire adeguati livelli di riservatezza, integrità e disponibilità dei dati, delle informazioni e dei servizi erogati alla clientela, Poste Italiane ha inoltre sviluppato e adottato un apposito framework Privacy. La funzione Privacy garantisce un presidio unico a livello di Gruppo per tutte le responsabilità relative alle tematiche di privacy e supervisiona lo sviluppo del suddetto framework. Poste Italiane predispone la figura del Data Protection Officer, soggetto esperto di privacy che assume la responsabilità di osservare, valutare e indirizzare la gestione del trattamento dei dati personali, così come disposto dal GDPR. Il Centro Servizi Privacy opera all'interno di tale funzione ed è incaricato di rappresentare un punto di riferimento unico in materia privacy per i clienti, nonché di raccogliere e gestire in maniera efficiente e centralizzata tutte le istanze che pervengono da quest'ultimi.

CLIMATE CHANGE:

Possibili impatti negativi che i fenomeni legati al cambiamento climatico possono avere sul business e sulla reputazione di Poste Italiane

PRINCIPALI TREND POTENZIALI IMPATTI SIGNIFICATIVI PER
POSTE ITALIANE
PRINCIPALI MODALITÀ DI GESITONE DEL RISCHIO
Nei
prossimi
decenni,
un
innalzamento
delle
temperature
medie di 3 gradi centigradi rispetto
all'epoca
preindustriale
potrebbe
innescare effetti a catena disastrosi.
La lotta al cambiamento climatico,
dunque, non è una opzione ma una
strada obbligata. Risulta, pertanto,
necessario considerare tali aspetti
Impatti negativi:
• Limitazioni nell'operatività aziendale di Poste
Italiane dovute a condizioni climatiche estreme
• Inadeguatezza dei prodotti e servizi offerti
rispetto alle richieste dei consumatori sempre più
guidate dalle tematiche di sostenibilità
Poste Italiane analizza, tra gli altri, i rischi collegati al
climate change anche in relazione al lungo periodo.
In particolare, il modello di risk management adottato dal
Gruppo, considera sia i possibili impatti che i fenomeni
legati al cambiamento climatico possono avere sul
business di Poste Italiane (impatto indiretto), sia quelli
che le attività di Poste Italiane possono avere sul clima
(impatto diretto).
nella definizione delle strategie e delle
attività operative delle aziende.
Opportunità: Il processo di identificazione e valutazione dei rischi e
Trend: Increasing • Aumento delle opportunità di business dovuto
alle variazioni nei bisogni dei consumatori (es.
sviluppo di servizi a basse emissioni; sviluppo di
prodotti d'investimento e di prodotti assicurativi
per l'adattamento al clima)
delle modalità di gestione ambientale si estende anche
alle
controparti,
impattando
i
processi
di
approvvigionamento e le eventuali operazioni di finanza
straordinaria, prevedendo, tra l'altro, l'identificazione dei
fornitori e dei partner che possono presentare rischi
collegati
alla
salvaguardia
dell'ambiente,
anche
Rischi impattati: • Possibile accesso a nuovi mercati e nuovi
segmenti di clientela che necessitano di
attraverso un'analisi multidimensionale che prende in
considerazione
parametri,
quali:
possesso
di
• Reputazionali copertura assicurativa certificazioni ambientali, di qualità e delle prestazioni
energetiche e adozione di sistemi di gestione
• Operativi • Vantaggi derivanti dalla maggiore affidabilità
della catena di fornitura e della migliore capacità
ambientale, standard etici di comportamento e Criteri
Ambientali Minimi (CAM).
• Strategici di operare in varie condizioni di Poste italiane
rispetto ai competitor
Al fine di classificare i rischi legati al cambiamento
• Compliance climatico, Poste Italiane prende in considerazione diversi
driver - riconducibili a due macro-ambiti (rischi di
transizione e rischi fisici). A fronte di tali rischi individuati
e associati a ciascun driver, il Gruppo, oltre a definire le
SBU Impattate: opportunità collegate, prevede delle specifiche azioni di
mitigazione. Nel processo di valutazione dei rischi, Poste

149• Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione • Pagamenti e Mobile • Servizi Finanziari • Servizi Assicurativi Pilastri e temi rilevanti impattati: Valore al territorio Dialogo e trasparenza con le istituzioni; Supporto allo sviluppo socio economico del territorio Transizione green Impatti ambientali della logistica Impatti ambientali degli immobili Finanza Sostenibile Integrazione ESG nelle politiche di investimento Integrazione ESG nelle politiche di

Capitali impattati:

assicurazione

Italiane ha definito un perimetro che prende in considerazione non solo le attività dirette, ma anche le operazioni downstream e upstream, includendo in ultimo i clienti, in quanto principali beneficiari dei prodotti del Gruppo.

La corretta identificazione e valutazione dei rischi e delle opportunità "climate -related" è assicurata anche dalle attività di ascolto degli stakeholder. Questi sono coinvolti periodicamente nell'ambito dei Forum Multistakeholder organizzati da Poste Italiane e hanno a disposizione un sistema di segnalazione che consente loro di portare all'attenzione dell'Azienda eventuali rischi percepiti.

Con riferimento ai rischi fisici, quali gli eventi meteorologici estremi e i cambiamenti nell'andamento delle precipitazioni, al fine di garantire l'operatività aziendale, Poste Italiane ha adottato piani di business continuity e azioni finalizzate a prevenire danni fisici alle strutture. Inoltre, per il coordinamento di attività emergenziali e di ripristino, il Gruppo intrattiene il dialogo con le istituzioni (es. Protezione Civile, Difesa Civile) e si interfaccia con gli enti preposti e con gli organismi internazionali di protezione e difesa (es. partecipazione a esercitazioni o altre iniziative, etc.).

Inoltre, con riferimento invece agli impatti diretti di Poste Italiane, in considerazione della sua capillarità all'interno del Paese e del conseguente impatto ambientale derivante dal regolare svolgimento delle proprie attività, adotta un approccio responsabile volto a diminuire la propria impronta ambientale e contribuire alla transizione low-carbon dell'economia e del Paese.

Poste Italiane, in linea con la strategia di decarbonizzazione e in attuazione delle linee guida per l'esercizio del diritto di voto ed attività di engagement e per l'investimento in settori sensibili, attraverso le partecipate Poste Vita e BancoPosta Fondi SGR è entrato a far parte di Climate Action 100+, un'iniziativa di engagement collaborativo internazionale per sensibilizzare i più grandi emittenti di gas a effetto serra a livello mondiale sulle tematiche del climate change.

I portafogli di BancoPosta Fondi SGR e Poste Vita sono periodicamente sottoposti ad analisi ESG per valutarne il grado di responsabilità sociale, e della carbon footprint, con l'obiettivo di mitigare eventuali rischi. I risultati ottenuti si presentano, sia per BancoPosta Fondi SGR che per Poste Vita, superiori rispetto alla performance ESG dei benchmark di riferimento.

Nell'ambito della strategia che il Gruppo Poste Italiane ha avviato al fine di perseguire gli obiettivi definiti in materia di Sostenibilità, acquista particolare rilevanza anche l'integrazione di principi ESG nei processi di investimento, attraverso investimenti in settori che contribuiscono agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile ("SDGs") (es. investimenti in bond inquadrabili nelle categorie "Green", "Social" e "Sustainable" in linea con gli standard e i principi definiti dall'International Capital Market Association).

Poste Italiane, in accordo con i principali trend normativi e in risposta alle crescenti richieste da parte della comunità finanziaria e dei principali stakeholder, rendiconta le informazioni riguardanti il cambiamento climatico sulla base degli ambiti definiti dalla TCFD: Governance, Strategia, Gestione dei Rischi, Metriche e Obiettivi. Per un maggior dettaglio si veda il paragrafo "LA GESTIONE DEI RISCHI E DELLE

OPPORTUNITÀ LEGATE AL CAMBIAMENTO CL AT C "

Al fine di ridurre gli impatti diretti che le attività di Poste Italiane possono avere sul clima, il Gruppo sta costantemente avanzando nel ricorso a fonti energetiche che non utilizzano combustibili fossili (es. energia solare da pannelli fotovoltaici sugli immobili) e nella riduzione del consumo energetico (es. sostituzione delle lampade al neon e utilizzo di led), anche al fine di fronteggiare potenziali repentini cambiamenti di prezzi dell'energia

(già oggi il 99% del fabbisogno di energia elettrica del Gruppo Poste Italiane proviene da fonti rinnovabili).

Tra gli altri, Poste Italiane, in coerenza con l'adesione all'Accordo di Parigi e al New Green Deal, si è impegnata a ridurre le proprie emissioni del 30% entro il 2025 e si è posta l'ambizioso obiettivo di dare il suo contributo al raggiungimento degli obiettivi internazionali di carbon neutrality entro il 2030, in largo anticipo rispetto alla tempistica definita dall'Unione Europea.

EVOLUZIONE DEL SISTEMA DEI PAGAMENTI:

Modifica sfavorevole a Poste Italiane dei comportamenti di acquisto dei consumatori in relazione agli strumenti di pagamento da utilizzare (es. criptovalute, fintech, etc.) anche a causa dell'introduzione di nuove modalità di pagamento

PRINCIPALI TREND POTENZIALI IMPATTI SIGNIFICATIVI PER
POSTE ITALIANE
PRINCIPALI MODALITÀ DI GESITONE DEL RISCHIO
L'accesso a internet e l'utilizzo dei
pagamenti
elettronici
si
sta
diffondendo in tutto il mondo. I
consumatori che acquistano online
cercano anche oltreconfine i prodotti e
i
servizi
desiderati
e
stanno
sviluppando
nuove
abitudini
ed
esigenze
orientate
all'utilizzo
di
soluzioni di pagamento elettronico.
Trend: Increasing
Rischi impattati:
• Operativi
Impatti negativi:
• Risposta non tempestiva di Poste Italiane ai trend
emergenti in ambito pagamenti con conseguente
perdita di quote di mercato
• Incapacità di mantenere attrattività verso la
clientela
tradizionale,
potenzialmente
più
avversa ai canali digitali, per i servizi di
pagamento elettronici di Poste Italiane
• Aumento dei concorrenti di Poste Italiane nel
settore dei pagamenti (es. organizzazioni che
introducono nuovi sistemi di pagamento)
Al fine di fornire nuove soluzioni di pagamento e di
rispondere alle mutate esigenze dei propri clienti, Poste
Italiane sta sviluppando nuovi servizi di pagamento
digitale, intercettando e guidando le abitudini dei clienti
nell'ambito della trasformazione digitale, attraverso la
creazione di prodotti e servizi innovativi e in grado di
semplificare la vita di tutti i giorni, quali ad esempio:
• PostePay Connect, il primo prodotto integrato in
ambito pagamenti e mobile che consente di gestire,
tramite un'unica app, i servizi di telefonia e di
pagamento in modo intuitivo e sicuro;
• Strategici
• Reputazionale
• Compliance
SBU Impattate:
Opportunità:

Adozione
di
strategie
di
crescente
personalizzazione dell'offerta di servizi di
pagamento
• App PostePay, l'e-wallet che consente il pagamento
degli acquisti direttamente con lo smartphone in tutti i
negozi che accettano pagamenti contactless, grazie
alla recente introduzione in App del servizio Google
Pay;
• Pagamenti e Mobile
Pilastri e temi rilevanti impattati:
Innovazione
Innovazione e digitalizzazione di
prodotti, servizi e processi
Customer experience

Adozione di nuove tecnologie estendibili
all'attuale target clienti di Poste Italiane

Segmentazione e differenziazione dell'offerta,
attraverso l'ampliamento del target clienti di
Poste Italiane (es. giovani)

Creazione di un'offerta specifica per i clienti di
• Codice PostePay, un'app che consente di acquistare
nei negozi utilizzando un QR Code e di ottenere sconti
e benefit presso i partner convenzionati. . Nel corso
dell'anno è stata evoluta l'esperienza d'uso della
modalità di pagamento con Codice attraverso il lancio
di "QR Code Web" (Codice Web), la soluzione che
permette al titolare della carta di inquadrare il QR
code generato automaticamente nella pagina di
pagamento, senza click aggiuntivi.
Qualità e Customer experience Poste Italiane evoluti digitalmente

Lancio di nuovi prodotti (es. piattaforme e
strumenti per pagamenti con criptovalute)
• Accordi di collaborazione con start up per lo sviluppo
di soluzioni innovative in ambito servizi finanziari e
Capitali impattati: pagamenti;
• Nell'ottica dell'ampliamento dei servizi, PostePay Spa
ha reso disponibile la possibilità di effettuare
pagamenti contactless anche ai clienti in possesso di
iPhone, Apple Watch, iPad e Mac tramite Apple Pay,
dando la possibilità aggiungere la propria carta
PostePay, prepagata o di debito associata al conto
corrente BancoPosta, all'interno del wallet di Apple.

RIVOLUZIONE DELLA MOBILITÀ:

Necessità di rivedere i modelli di business e le operazioni di recapito a causa dell'introduzione di nuovi modelli di mobilità, evoluzione tecnologica dei veicoli, sharing mobility

PRINCIPALI TREND POTENZIALI IMPATTI SIGNIFICATIVI PER
POSTE ITALIANE
PRINCIPALI MODALITÀ DI GESITONE DEL RISCHIO

Inoltre, lo shift verso modalità di trasporto più sostenibili, il controllo delle emissioni inquinanti e la Sostenibilità ambientale delle grandi opere sono temi che sempre più orientano le preferenze dei cittadini e le scelte degli operatori di trasporto.

Trend: Increasing

Rischi impattati:

  • Operativi
  • Reputazionali
  • Compliance

SBU impattate:

• Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione

Pilastri e temi rilevanti impattati:

Integrità e trasparenza

Legalità e integrazione ESG nel processo di approvvigionamento

Supporto allo sviluppo socioeconomico del territorio

Transizione green

Impatti ambientali della logistica

Capitali impattati:

Impatti negativi:

  • Limitazione dell'operatività di Poste Italiane, con particolare riferimento alle attività di recapito, dovuta a restrizioni alla circolazione (es. blocco mezzi inquinanti)
  • Limitata disponibilità di mezzi "green" adeguati all'espletamento delle attività logistiche e di recapito di Poste Italiane
  • Impatti negativi sull'ambiente e sulla reputazione di Poste Italiane dovuti all'utilizzo di mezzi inquinanti

Opportunità:

  • Diminuzione di consumi energetici totali del Gruppo da fonti non rinnovabili (es. combustibili fossili)
  • Abbattimento delle emissioni connesse all'utilizzo dei mezzi che compongono la flotta aziendale
  • Gestione più snella ed efficiente delle operations
  • Riduzione dei costi

Poste Italiane, consapevole che i mezzi utilizzati per lo svolgimento delle attività logistiche e di recapito non si prestano a nessun tipo di ottimizzazione, negli ultimi anni sta procedendo alla loro sostituzione con mezzi equivalenti a trazione elettrica, migliorando la propria flotta per ridurre le emissioni inquinanti in atmosfera. Tra le società del settore utility, Poste Italiane dispone di una delle più grandi flotte di veicoli commerciali 100% elettrici del Paese.

Nel corso dell'anno, Poste Italiane ha continuato ad implementare iniziative di sostenibilità, con particolare riferimento alla riduzione dell'impatto ambientale della flotta aziendale, attraverso l'impiego di ulteriori veicoli ad alimentazione alternativa (elettrico, metano e GPL).

Il Piano di Rinnovo della flotta, già attivato nel 2019 con l'obiettivo di sostituire l'intero parco veicoli impiegati per il recapito dei prodotti postali con mezzi green, è proseguito nel 2022 attraverso misure volte alla riduzione dei consumi energetici, minori emissioni in atmosfera, maggiore sicurezza e maggiore capacità di carico per la consegna. Poste Italiane ha dimostrato il suo impegno nel portare avanti il piano di rinnovamento completo del parco mezzi, incrementando la componente green della flotta stessa, tramite l'introduzione di auto e motocicli elettrici ed ibridi in linea con gli obiettivi ESG di riduzione del 40% delle emissioni. I risultati di questa politica sono evidenti, in quanto l'Azienda è passata dall'11% di mezzi green del 2016 al 37% del 2022, aumentando più del doppio questa percentuale rispetto al 2021, con l'obiettivo di sostituire l'intera flotta aziendale con mezzi a basse emissioni entro il 2024, determinando una riduzione di CO2 pari a quella di circa 80.000 alberi.

Nel 2022 Poste Italiane ha completato l'inflottamento di circa 2.000 elettrici ed ha acquistato 40 colonnine a doppia presa per la ricarica di furgoni elettrici, con successiva installazione prevista per il 2023. La flotta green ha raggiunto nel 2022 il 37% del totale della flotta di Poste Italiane.

Nei prossimi anni, nell'ambito degli obiettivi definiti nel piano strategico Poste Italiane punta a sostituire l'intero parco mezzi con 27.800 veicoli green di nuova generazione, a ridotto impatto ambientale dotati di propulsione elettrica, ibrida ed endotermica, arrivando a diminuire del 40% le emissioni inquinanti.

Per quanto riguarda l'acquisto di servizi logistici, Poste Italiane mantiene una condotta coerente con le tematiche di sostenibilità, selezionando e premiando i fornitori in linea con le tematiche ambientali, sociali e di governance di cui il Gruppo Poste Italiane si fa promotore. In particolare, l'Azienda effettua una verifica di idoneità tecnico-professionale dei propri fornitori andando a richiedere, ai fini della qualifica, il possesso di specifici requisiti, tra cui composizione e tipologia di mezzi in flotta.

EVOLUZIONE DEL COMPORTAMENTO DEI CONSUMATORI IN FUNZIONE DELLO SCENARIO MACRO-ECONOMICO E DEI CAMBIAMENTI NELLE PREFERENZE DI ACQUISTO:

Cambiamenti delle abitudini di acquisto dei consumatori in funzione dello scenario macro-economico nonché delle esigenze e delle aspettative della clientela, che richiedendo di cogliere in breve tempo tali mutamenti e di rispondere attraverso adattamenti operativi e produttivi anche profondi.

Le logiche e le abitudini di acquisto sono in continuo cambiamento e con esso stanno evolvendo anche i bisogni e le esigenze del consumatore: l'ampliamento della gamma di offerta di prodotti e servizi sul mercato e l'immediata accessibilità agli stessi resa possibile dall'innovazione tecnologica, richiede alle aziende sempre maggiori sforzi per la fidelizzazione del cliente e per rispondere alle mutate esigenze degli stessi in termini di preferenze e product experience.

Inoltre, l'attuale contesto macroeconomico – caratterizzato da forte instabilità, volatilità e persistente aumento dell'inflazione – incide sulla capacità di acquisto dei consumatori e sulle scelte di investimento (es. in funzione dei tassi di mercato).

In particolare, si sta assistendo a un radicale cambiamento che vede il momento dell'acquisto non più limitato unicamente alla valutazione, scelta ed eventuale acquisizione di un prodotto o servizio sulla base delle caratteristiche e del prezzo, bensì sempre più considerato come una vera e propria esperienza, in cui il consumatore è coinvolto in prima persona. Inoltre, i consumatori prestano sempre maggiore attenzione a tematiche sociali e ambientali nelle proprie decisioni di acquisto e sono disposti a pagare un premio per la sostenibilità dei prodotti e dei servizi che acquistano.

In uno scenario in continua evoluzione, permeato dai device mobili, le piattaforme di social networking, l'e-commerce e il multichannel, per le aziende risulta necessario stabilire rapporti di fiducia e complicità con la propria clientela, al fine di intercettare ogni cambiamento nelle esigenze e nei comportamenti di questi ultimi.

Trend: Increasing

Rischi impattati:

  • Strategici
  • Operativi

SBU Impattate:

  • Servizi Assicurativi
  • Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione
  • Pagamenti e Mobile
  • Servizi finanziari

PRINCIPALI TREND POTENZIALI IMPATTI SIGNIFICATIVI PER POSTE ITALIANE PRINCIPALI MODALITÀ DI GESITONE DEL RISCHIO

Impatti negativi:

  • Perdita di clienti dovuti al mancato adeguamento dei prodotti/servizi di Poste Italiane alle esigenze dei clienti
  • Difficoltà di sviluppare modelli previsionali attendibili che consentano al Gruppo di prevedere le evoluzioni nel mercato
  • Riduzione del potere di acquisto e modifica delle scelte di investimento dei consumatori che potrebbero avere effetti negativi sui margini e sulla liquidità di Poste Italiane, nonché sull'appetibilità dei prodotti offerti

Opportunità:

  • Adozione di nuove tecnologie per velocizzare e semplificare l'accesso ai prodotti/servizi di Poste italiane
  • Aumento delle opportunità di business dovuto alle variazioni nei bisogni dei consumatori, anche attraverso l'adozione di strategie di crescente personalizzazione dell'offerta
  • Maggiore capacità rispetto ai competitor nella comprensione dei bisogni dei clienti
  • Sviluppo di prodotti e servizi orientati a tematiche sociali e ambientali

Poste Italiane riserva particolare attenzione alla qualità dei prodotti e servizi offerti nell'ottica di migliorare costantemente la soddisfazione dei propri clienti, impegnandosi a rispettare tempi e modalità di esecuzione delle attività (livello di servizio e performance). In tale ottica, garantisce la riservatezza dei dati in suo possesso, la tutela della proprietà intellettuale e un efficace sistema di gestione della sicurezza informatica e cybersecurity.

L'Azienda effettua un duplice processo di monitoraggio, considerando sia la qualità erogata che la qualità percepita. Nello specifico, un sistema di KPI, costruito sulla base delle singole unità di business, rileva costantemente gli obiettivi e le performance dei servizi erogati e fornisce avanzamenti e trend al vertice attraverso reportistiche periodiche. Al fine di avviare la "connessione" tra le valutazioni dei clienti, le performance operative e i risultati dei competitor, Poste Italiane ha perseguito con maggiore intensità il percorso di sviluppo delle connected experience. Attraverso l'evoluzione della metodologia di target setting, Poste Italiane identifica le componenti rilevanti rispetto a ciascuna macroarea del Gruppo da considerare nelle misurazioni di Customer Experience al fine di coprire tutte le interazioni significative con i clienti. Inoltre, considerando il ruolo sempre più integrato e centrale dei Partner di Poste Italiane nella definizione e sviluppo delle diverse componenti di servizio, è stato avviato un progetto strutturato di ascolto dei Partner e dei clienti di reti terze, in coerenza con il modello di qualità percepita del Gruppo.

Per semplificare i processi, snellire l'iter amministrativo e velocizzare i tempi di ricezione delle pratiche presso la Pubblica Amministrazione, Poste Italiane ha sviluppato un nuovo servizio, "Poste in Pratica", rivolto alla Pubblica Amministrazione e ai cittadini per la consegna, il controllo, la digitalizzazione e l'invio di pratiche amministrative.

Inoltre, Poste Italiane utilizza un modello di ascolto per identificare le azioni prioritarie da realizzare, in ottica di miglioramento della Customer Experience e delle qualità del servizio offerto. Nello specifico, vengono analizzati i verbatim, risposte spontanee dei clienti sulle aree critiche riscontrate durante il customer journey con i prodotti e servizi offerti, le quali vengono successivamente tradotte in termini di Net Promoter Score, la misura in cui i clienti possano ritenersi soddisfatti tanto da raccomandare i prodotti o servizi dell'Azienda ad altri. Il processo di ascolto continuo è garantito dal servizio di Customer Feedback Management che consente di inviare ai clienti sondaggi relativi alla qualità percepita, mettendo rapidamente a disposizione delle strutture competenti le risposte ottenute ed evidenziando le tematiche più ricorrenti sottolineate dalla clientela. Inoltre, è proseguita l'attività della Task Force Qualità e CX (Customer Experience), dedita all'analisi e all'ascolto in tempo reale delle opinioni del cliente, con l'obiettivo di innescare un'azione rapida e selettiva rispetto alle evidenze emerse dal confronto continuo con la clientela e della front line. Con specifico riferimento ai canali commerciali di business, è stato attivato l'ascolto continuo della front line affinché gli Account Grandi Clienti e gli Account PMI/POE dispongano di una survey sempre attiva grazie alla quale possono segnalare aree di miglioramento relative all'attività di vendita e di gestione del cliente postvendita.

Poste Italiane si è dotata di un Servizio di Web Opinion Monitoring (WOM), attraverso cui raccogliere e analizzare i dati dalle fonti di interesse desiderate, quali Social Network, store delle App, recensioni degli Uffici Postali su Google Maps, fonti di informazione online pubbliche, blog, forum, al fine di generare una reportistica in tempo reale di tutti temi d'interesse. Il servizio risponde alle esigenze di diverse strutture aderenti e consolida in un'unica soluzione i servizi

Pilastri e temi rilevanti impattati:

Innovazione

Innovazione e digitalizzazione di prodotti, servizi e processi

Customer experience

Qualità e Customer experience

Cybersecurity, Sicurezza informatica e Privacy

Finanza Sostenibile

Integrazione ESG nelle politiche di investimento;

Integrazione ESG nelle politiche di assicurazione.

Capitali impattati:

utilizzati dalle diverse funzioni di Poste Italiane e dalle società del Gruppo. Le aree di miglioramento emerse in relazione all'ascolto della clientela costituiscono un importante stimolo per le attività di assessment e revisione dei processi, congiuntamente alle attività di supporto funzionali al mantenimento delle certificazioni di qualità e quelle individuate dalle "community interfunzionali".

Attraverso l'area dedicata alla gestione del canale digitale, attivata nel 2020 per consentire il miglioramento continuo dei KPI di experience rilevati sia dall'ascolto cliente che dall'analisi delle fonti esterne, ad oggi sono stati effettuati oltre 700 interventi. Tali interventi hanno inciso positivamente sui KPI di CES e rating app rilevati sui canali.

Poste Italiane, inoltre, conferisce fondamentale importanza al confronto con le Associazioni dei Consumatori, adottando un approccio orientato a un confronto costruttivo e trasparente fra le parti. A tal fine, è stato istituito il "Cantiere Consumatori" (gruppo di lavoro e di consultazione permanente costituito da un singolo rappresentante di ogni Associazione e da esponenti del Gruppo). Nel corso dell'esperienza con il Cantiere sono nate molte iniziative di successo, come la newsletter "Dialogando con i consumatori", la quale fornisce informazioni sulle principali novità del mondo Poste Italiane e agisce da volano per ottenere nuovi spunti e segnalazioni.

ll Gruppo, oltre a contraddistinguersi per una struttura di business diversificata che consente di beneficiare di un costante effetto di fisiologico bilanciamento tra i trend che interessano i suoi business, ha storicamente dimostrato resilienza nei momenti di incertezza economica e turbolenza finanziaria, affermandosi anzi come un "porto sicuro" per i risparmiatori, grazie a un portafoglio di offerta finanziaria caratterizzato da prodotti con ridotta esposizione al rischio e volatilità.

Per rispondere ad una crescente sensibilità dei consumatori su tematiche ambientali è stata incrementata l'offerta di prodotti di investimento BancoPosta e Poste Vita i cui investimenti sono orientati verso asset con spiccate caratteristiche di sostenibilità.

Per quanto riguarda l'evoluzione della gamma, l'obiettivo di BancoPosta Fondi SGR è quello di effettuare nel tempo una progressiva trasformazione in ottica ESG anche dei fondi esistenti, integrando i criteri di sostenibilità ambientale, sociale e di governance nella politica di investimento di ciascuno.

Poste Italiane ha proseguito la sua azione di ampliamento della proposta di prodotti finanziari che promuovono caratteristiche ambientali o sociali, nell'ottica di convogliare un sempre crescente ammontare di capitali a favore dello sviluppo sostenibile e soddisfare le richieste di risparmiatori ed investitori attenti alla creazione di valore socio-ambientale positivo tramite i prodotti di investimento sottoscritti. Tale impegno è stato condiviso sia da BancoPosta Fondi SGR che da Poste Vita, la quale, con riferimento alla propria gamma di prodotti di investimento assicurativo, ha finalizzato la configurazione e il lancio di un prodotto con un profilo rafforzato dal punto di vista dell'integrazione ESG nelle attività di investimento.

INSTA ILITA' EO OLITI A

Possibili impatti negativi sul business di Poste Italiane dovuti a tensioni geopolitiche e conflitti internazionali e alle relative escalation

PRINCIPALI TREND POTENZIALI IMPATTI SIGNIFICATIVI PER
POSTE ITALIANE
PRINCIPALI MODALITÀ DI GESITONE DEL RISCHIO
------------------ -------------------------------------------------------- ---------------------------------------------

Il contesto geopolitico, caratterizzato da fenomeni quali il ritorno al protezionismo, i conflitti militari, le migrazioni su larga scala, l'aumentata percezione della disuguaglianza sociale e di fenomeni di populismo, sta provocando movimenti estremisti e mettendo potenzialmente a rischio la cooperazione internazionale, che potrebbero portare - secondo gli scenari più estremi - ad attacchi militari (anche alla luce del conflitto in Ucraina) biologici, chimici, informatici e/o fisici.

L'attuale contesto geopolitico ha avuto importanti impatti sul contesto macro-economico, esercitando pressioni sulle catene mondiali di approvvigionamento e sui mercati delle materie prime alimentando dinamiche inflazionistiche su scala globale. Nelle principali economie avanzate il rallentamento dell'attività economica è riconducibile all'indebolimento della domanda e all'avvio di un ciclo di inasprimento delle politiche monetarie restrittive adottate dalle principali banche centrali, per contrastare l'aumento delle pressioni inflazionistiche.

Trend: Increasing

Rischi impattati:

  • Strategici
  • Operativi

SBU Impattate:

  • Servizi Assicurativi
  • Pagamenti e Mobile
  • Servizi finanziari

Pilastri e temi rilevanti impattati:

Integrità e trasparenza Lavorare con integrità e trasparenza

Capitali impattati:

Impatti negativi:

  • Difficoltà di sviluppare modelli previsionali attendibili che consentano al Gruppo di prevedere le evoluzioni nel mercato
  • Aumento del costo delle materie prime e difficoltà di approvvigionamento (es. petrolio, gas)
  • Sospensione delle attività di business in aree interessate da conflitti (es. interruzione delle spedizioni internazionali) e/o limitazioni alle relazioni commerciali internazionali (es. divieti previsti dalla normativa Trade Compliance)
  • Modifiche sostanziali della domanda aggregata del mercato dovute a una possibile inflazione dei prezzi rendono meno redditizie le attività previste nel piano strategico dell'azienda
  • Scarsa liquidità aziendale a causa della difficoltà di richiedere linee di credito o a causa di impossibilità di incassare crediti preesistenti

Opportunità:

• Accelerazione della transizione energetica

Poste Italiane svolge un monitoraggio continuativo del quadro politico, sociale e macroeconomico e su aspetti normativi con potenziali impatti sul business, al fine di individuare e prioritizzare le azioni di risposta da intraprendere sulla base dei diversi scenari macroeconomici e di proiezione geopolitici.

In particolare, nell'ambito del processo di Compliance Integrata, Poste Italiane esegue un monitoraggio nel continuo della normativa esterna rilevante per il Gruppo e nella traduzione dell'insieme dei principi normativi nel corpo di regole necessarie a garantirne l'applicazione, anche con riferimento alla normativa applicabile ai rapporti commerciali internazionali.

Inoltre, Poste Italiane svolge verifiche sulle controparti al fine di valutarne i requisiti legali, tecnico-professionali, la stabilità finanziaria e identificare le variabili con impatto su ricavi e costi, anche in considerazione degli scenari geopolitici.

Di seguito sono rappresentati i rischi emergenti che presentano potenziali impatti sul business di Poste Italiane, suddivisi in coerenza con le common metrics definite dal WEF in relazione al raggiungimento degli SDGs, con riferimento all'orizzonte temporale nel quale si ritiene che gli effetti più significativi di tali rischi possano manifestarsi (now, near future, distant future), nonché in funzione della pervasività potenziale dell'impatto di tali effetti rispetto alle singole SBU (alto, medio - alto e medio - basso).

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7. CREAZIONE DI VALORE

ANDAMENTO DEL TITOLO DI POSTE ITALIANE
IMPATTI DERIVANTI DAL CONFLITTO RUSSO-UCRAINO
ANDAMENTO ECONOMICO DEL GRUPPO
STRATEGIC BUSINESS UNIT SERVIZI CORRISPONDENZA, PACCHI E DISTRIBUZIONE
STRATEGIC BUSINESS UNIT SERVIZI FINANZIARI
STRATEGIC BUSINESS UNIT SERVIZI ASSICURATIVI
STRATEGIC BUSINESS UNIT SERVIZI DI PAGAMENTI E MOBILE
DIGITALE E RETI TERZE NELLA STRATEGIA OMNICANALE DEL GRUPPO
CAPITAL MANAGEMENT FRAMEWORK DEL GRUPPO
ANDAMENTO PATRIMONIALE E FINANZIARIO DEL GRUPPO
ANDAMENTO DI POSTE ITALIANE S.P.A. E RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL PATRIMONIO BANCOPOSTA
IL VALORE ESG
INTEGRITÀ E TRASPARENZA
VALORIZZAZIONE DELLE PERSONE
DIVERSITÀ E INCLUSIONE
VALORE AL TERRITORIO
TRANSIZIONE GREEN
CUSTOMER EXPERIENCE
INNOVAZIONE
FINANZA SOSTENIBILE
TAVOLE DEGLI INDICATORI

7.1 ANDAMENTO DEL TITOLO DI POSTE ITALIANE

Il valore del titolo Poste Italiane nel corso del 2022 ha registrato un decremento del 22,03%, passando da 11,705 euro di inizio anno a 9,126 euro di fine dicembre. Nello stesso periodo il FTSEMIB ha registrato un decremento del 14,51%.

Dalla data della quotazione in Borsa (27 ottobre 2015) alla fine del 2022, il titolo Poste Italiane ha registrato un incremento del 35,2% (l'indice FTSEMIB ha registrato un incremento del 4,8%), garantendo un ritorno complessivo per gli azionisti (TSR) di +101%, mentre il principale indice di borsa italiano ha registrato un incremento del 33%.

Nella tabella che segue vengono rappresentate le principali informazioni sul titolo e sulla dividend policy della Società nonché le relative performance registrate nel corso del periodo rispetto ai periodi precedenti.

Crescita del DPS 2022

S 10%

KPI del Titolo FY 2022 FY 2021 FY 2020 FY 2019
Prezzo di chiusura alla fine del periodo (€) 9,126 11,540 8,320 10,120
Prezzo minimo del periodo (€) 7,658
29/09/2022
8,076
29/01/2021
6,144
(12/03/2020)
6,970
(02/01/2019)
Prezzo massimo del periodo (€) 11,940
03/02/2022
12,675
26/10/2021
11,510
(19/02/2020)
11,205
(12/11/2019)
Prezzo medio del periodo (€) 9,373 10,996 8,364 9,292
Capitalizzazione di Borsa alla fine del periodo (€mln) 11.920 15.072 10.867 13.218
TSR del periodo (%) (15,42) 44,83 (13,03) 53,94
TSR FTSE MIB del periodo (%) (9,36) 26,81 (3,34) 33,80
Utile per azione (€) 1,163 1,214 0,927 1,032
Dividendo per azione (€) 0,650 0,590 0,486 0,463
Payout ratio (%)* 56 56 52 45
Dividend Yield (%)** 6,9 5,1 5,8 4,6

Fonte: Bloomberg.

*Calcolato come rapporto tra dividendo complessivo e utile netto del Gruppo. Il Payout ratio 2021 è calcolato al netto del provento derivante

dalla rivalutazione in SIA pari a 0,2 miliardi di euro.

**Calcolato come rapporto tra DPS e prezzo del titolo alla data di chiusura del periodo.

Il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane in data 9 novembre 2022, alla luce dell'andamento della situazione

economica e finanziaria di Poste Italiane S.p.A. al 30 giugno 2022, dell'andamento nel corso dei mesi successivi, della prevedibile evoluzione della gestione e delle relative prospettive economiche attese al 31 dicembre 2022, nonché in linea con la dividend policy di Gruppo, ha deliberato di anticipare, a titolo di acconto, parte del dividendo ordinario

dividendo 2022

previsto per l'esercizio 2022. A tal fine, la Società ha predisposto una Relazione e un Prospetto contabile ai sensi dell'articolo 2433-bis del Codice Civile, dai quali risulta che la situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Società consente tale distribuzione. Sui suddetti documenti è stato acquisito il parere della società di revisione. L'acconto pari a 0,210 euro per azione, al lordo delle eventuali ritenute di legge, è stato messo in pagamento a decorrere dal 23 novembre 2022, con "data stacco" della cedola n. 11 coincidente con il 21 novembre 2022 e record date (ossia data di legittimazione al pagamento del dividendo stesso) coincidente con il 22 novembre 2022.

Sulla base del numero delle azioni in circolazione alla data del 9 novembre 2022, pari a 1.298.574.009, l'ammontare complessivo dell'acconto è risultato pari a 273 milioni di euro.

7.2 IMPATTI DERIVANTI DAL CONFLITTO RUSSO-UCRAINO

A seguito delle raccomandazioni emanate dall'ESMA nel corso dell'anno84 si riporta di seguito un aggiornamento al 31 dicembre 2022 dei principali effetti sul Gruppo della crisi in Ucraina; per una ricognizione completa si rimanda inoltre a quanto riportato nell'evoluzione prevedibile della gestione e nel capitolo 3 Eventi di rilievo intercorsi nell'esercizio, della sezione "I bilanci di Poste Italiane".

Il contesto macroeconomico nel corso del 2022 è stato caratterizzato da una combinazione di fattori che hanno comportato un rallentamento diffuso della crescita economica. In particolare, si evidenzia: la ripresa dei contagi da Covid-19, l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, una dinamica inflazionistica crescente, che ha generato un incremento dei prezzi delle materie prime (soprattutto energetiche), e interventi di normalizzazione della politica monetaria da parte delle principali banche centrali mondiali, che hanno rivisto al rialzo i tassi di interesse di riferimento, al fine di arginare il surriscaldamento dell'economia. Tali fattori hanno interrotto il percorso di consolidamento della ripresa post pandemica avviata nei primi mesi del 2022, con l'economia mondiale che anche nel quarto trimestre del 2022 ha continuato a risentire di ulteriori incrementi del tasso di inflazione, dell'andamento negativo dei mercati finanziari globali e dell'incertezza legata allo scenario macroeconomico.

Con riferimento agli impatti sul business del conflitto in corso, si evidenzia che l'ambito di operatività del Gruppo è principalmente domestico e lo stesso intrattiene limitati rapporti commerciali con i Paesi coinvolti nel conflitto; pertanto, il Gruppo non ha registrato impatti significativi sui propri business o ripercussioni rilevanti sulla redditività, né tantomeno timori sulla compromissione della continuità aziendale.

Ciò nonostante, l'elevata incertezza del contesto di riferimento e la dinamica inflazionistica acuita dal conflitto, hanno fatto osservare nel 2022 le seguenti evidenze:

• un incremento dei costi del carburante e delle materie prime in generale, e un incremento dei costi su tutti i servizi afferenti le tratte internazionali, anche al di fuori delle aree interessate dal conflitto; in merito a ciò, sono state messe in atto azioni da parte del Governo, atte a mitigare gli effetti di tali incrementi, quali a titolo esemplificativo

84 Public statement ESMA32-63-1277 "Implications of Russia's invasion of Ukraine on half-yearly financial reports" del 13 maggio 2022, Public statement ESMA32-63-1320 "European common enforcement priorities for 2022 annual financial reports" del 28 ottobre 2022 e Richiamo di attenzione CONSOB n. 3/22 "Conflitto in Ucraina - Richiamo di attenzione degli e ittenti vigilati sull'infor ativa finanziaria e sugli ade i enti onnessi al ris etto delle isure restrittive adottate dall'Unione euro ea nei onfronti della Russia" del 19 maggio 2022.

la riduzione di accise e IVA imposte dallo Stato sul prezzo del carburante (prorogata fino al 31 dicembre 2022), il

• in coerenza con il ridimensionamento del mercato del comparto, si è assistito a un rallentamento della crescita del volume dei pacchi, registrato in particolare nel B2C conseguente agli effetti inflattivi e quindi a una ridotta capacità di acquisto anche nell'ambito dell'e-commerce. Il comparto dei pacchi, soprattutto nella prima parte del 2022, ha risentito inoltre dei ripetuti lockdown imposti in Cina (fino al mese di novembre) per arginare la diffusione del Covid-19;

bonus sociale luce a gas e ulteriori agevolazioni per le imprese energivore85;

• in ambito finanziario, nel primo semestre del 2022 il risparmio postale ha risentito negativamente del contesto socio-economico caratterizzato da una significativa crescita dei tassi di interesse, dall'aumento dell'inflazione, dal decremento della propensione al risparmio da parte delle famiglie e dalla riduzione delle prospettive di crescita del Paese. Relativamente all'offerta dei prodotti di Risparmio Postale, alla luce del contesto di mercato, sono stati adeguati i rendimenti dei Buoni Fruttiferi Postali per tre volte nel corso del 2022, e realizzati interventi nella gamma dei prodotti offerti, incluso il lancio di diverse offerte dedicate ai portatori di nuova liquidità. Inoltre, a seguito di una ricognizione relativamente alla base costi di BancoPosta, finalizzata a quantificare l'impatto delle dinamiche inflattive, è stata effettuata una modifica unilaterale delle condizioni contrattuali, correlata al giustificato motivo "inflazione".

Con riferimento al portafoglio finanziario, lo stesso ha beneficiato dello scenario di mercato mutato con tassi di interesse in crescita;

  • in ambito assicurativo, non si rilevano evidenze significative in quanto le esposizioni indirette, nell'ambito dei fondi multi asset, verso i Paesi coinvolti nel conflitto rappresentano un ammontare irrilevante rispetto agli investimenti del gruppo assicurativo (0,03% del totale);
  • l'aumento delle quotazioni di gas ed elettricità e la sensibile volatilità dei prezzi, legata anche al rischio di riduzioni e interruzioni delle forniture di gas russo all'Europa, non hanno comportato ripercussioni di rilievo per il nuovo business energia del Gruppo, la cui offerta è stata avviata nel corso del mese di giugno 2022 per un target ristretto (dipendenti, famigliari e pensionati) e dal mese di gennaio 2023 per tutti i clienti. Nelle politiche di approvvigionamento della materia prima, il Gruppo ha inoltre selezionato fornitori con una bassa o nulla esposizione al gas proveniente dal territorio russo.

Nello scenario descritto, le performance registrate nel periodo dal Gruppo risultano solide e superiori alle attese con un risultato operativo che, con 2,3 miliardi di euro, ha raggiunto un livello record nella storia del Gruppo.

La solidità finanziaria e la liquidità del Gruppo hanno consentito inoltre di finanziare investimenti per oltre 800 milioni di euro nel 2022, di pagare agli azionisti 526 milioni di euro come saldo del dividendo 2021 e 273 milioni di euro come acconto del dividendo 2022, di accelerare la crescita del Gruppo tramite investimenti in società strategiche per lo sviluppo del business, di finanziare con fondi propri, in esecuzione della delibera assembleare del 27 maggio 2022, operazioni di buyback per 25 milioni di euro (per quest'ultime si veda quanto riportato nel capitolo 3 - Eventi di rilievo intercorsi nell'esercizio - della sezione "I bilanci di Poste Italiane").

85 Decreto legge n. 21 del 21 marzo 2022 (c.d. decreto energia) e Decreto legge n. 176 del 18 novembre 2022 (c.d. decreto aiuti-quater). Per ulteriori approfondimenti si rinvia al capitolo 4 "Modello di business" nel paragrafo "Omnicanalità e settori di attività" – SBU Pagamenti e Mobile.

7.3 ANDAMENTO ECONOMICO DEL GRUPPO

STRATEGIC BUSINESS UNIT SERVIZI CORRISPONDENZA, PACCHI E DISTRIBUZIONE

STRATEGIC BUSINESS UNIT SERVIZI FINANZIARI

STRATEGIC BUSINESS UNIT SERVIZI ASSICURATIVI

STRATEGIC BUSINESS UNIT SERVIZI DI PAGAMENTI E MOBILE

Le performance del Gruppo del 2022 risultano solide e in crescita rispetto al 2021 con un valore dell'EBIT (2.291 milioni di euro, +24,1% a/a) record nella storia del Gruppo. Tali risultati confermano l'efficacia degli indirizzi strategici definiti dal management e della loro execution, nonché la resilienza dimostrata dal Gruppo, che beneficia di una struttura di business diversificata e che ha continuato ad operare e crescere in uno scenario economico incerto.

Ricavi 11,9 € EBIT 2,3 € Utile Netto 1,5 €

(dati in milioni di euro) 2022 2021 Variazioni 4Q 2022 4Q 2021 Variazioni
Ricavi da mercato 11.889 11.220 +669 +6,0% 3.144 2.775 +369 +13,3%
Costi totali 9.598 9.375 +223 +2,4% 2.907 2.545 +362 +14,2%
EBIT 2.291 1.846 +446 +24,1% 237 230 +7 +2,9%
EBIT Margin % 19,3% 16,5% 7,5% 8,3%
UTILE NETTO 1.511 1.580 (69) -4,3% 86 405 (319) -78,8%
Utile netto per azione 1,16 1,21 (0,05) -4,2% 0,07 0,31 (0,25) -78,7%
CAPEX 810 754 +57 +7,5% 159 299 (140) -46,9%
% sui ricavi 6,8% 6,7% 5,0% 10,8%

RICAVI DA MERCATO

(dati in milioni di euro)

I ricavi del Gruppo ammontano a 11,9 miliardi di euro, segnando un incremento di 669 milioni di euro rispetto al 2021 (+6%) con il contributo positivo delle Strategic Business Unit Servizi Assicurativi (+292 milioni di euro pari a +15,7%),

Pagamenti e Mobile (+265 milioni di euro pari a +30%) e Servizi Finanziari (+156 milioni di euro pari a +3,3%). La Strategic Business Unit Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione registra ricavi in flessione rispetto al 2021 di 44 milioni di euro (- 1,2%). Il contributo dei ricavi incrementali dell'anno 2022 realizzati dalle nuove società acquisite nel corso dell'anno (Plurima, LIS, Agile e Sourcesense) è pari complessivamente a 147 milioni di euro.

Il quarto trimestre 2022 evidenzia ricavi in crescita di 369 milioni di euro (+13,3%) rispetto al 2021 riconducibile alle performance positive delle Strategic Business Unit Servizi Assicurativi (+167 milioni di euro; +40,5%), Servizi Finanziari (+106 milioni di euro; +9,7%) e Pagamenti e Mobile (+105 milioni di euro; +40,2%) solo parzialmente mitigate dalle performance negative della Strategic Business Unit Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione (-10 milioni di euro pari a - 1%). Le performance dei ricavi del quarto trimestre si riflettono in un risultato operativo del periodo che si attesta a 237 milioni di euro, registrando un aumento di 7 milioni di euro (+2,9%), rispetto allo stesso trimestre dell'esercizio precedente.

MASSE GESTITE/AMMINISTRATE

(dati in miliardi di euro)

* Comprende la capitalizzazione degli interessi.

** Include conti correnti e risparmio amministrato. I conti correnti non includono i REPO e la liquidità di Poste Italiane.

*** Include raccolta netta su: Fondi di Investimento, Moneyfarm, Buoni Fruttiferi Postali, Comparto Assicurativo e Risparmio Amministrato.

Nel corso del 2022 le masse gestite/amministrate, che ammontano a 562 miliardi di euro, sono diminuite del 4,1% (-24 miliardi di euro) rispetto ai 586 miliardi di euro del 31 dicembre 2021, per effetto principalmente dell'andamento negativo dei mercati finanziari che ha inciso sul fair market value delle riserve tecniche Poste Vita (-26,8 miliardi di euro) e di una minore raccolta netta sul Risparmio Postale (-

11,1 miliardi di euro), solo parzialmente mitigato da una raccolta netta positiva sul comparto dell'assicurazione vita (+7,6 miliardi euro) e sui conti correnti (+2,8 miliardi di euro). La raccolta netta del risparmio postale (-11,1 miliardi di euro) è influenzata per -1,5 miliardi di euro dai minori accrediti dei ratei pensionistici rispetto al 2021 (undici ratei rispetto ai dodici del 2021) per effetto della fine delle disposizioni correlate all'emergenza sanitaria.

COSTI TOTALI

(dati in milioni di euro)

I costi totali si attestano a 9.598 milioni di euro in crescita rispetto ai 9.375 milioni di euro del 2021 (+223 milioni di euro), sostanzialmente per l'aumento della voce altri costi (+337 milioni di euro), dei costi per beni e servizi (+87 milioni di euro) e degli ammortamenti (+39 milioni di euro).

Il costo del lavoro si attesta a 5.226 milioni di euro e registra una variazione negativa di 241 milioni di euro rispetto al 2021. Per maggiori approfondimenti si veda quanto riportato nel prosieguo del paragrafo.

I costi per beni e servizi registrano un incremento di 87 milioni di euro passando da 2.873 del 2021 a 2.960 del 2022; la variazione è correlata principalmente all'ampliamento del perimetro societario (per 85 milioni di euro) avvenuto nel corso dell'esercizio e allo scenario inflattivo internazionale (per 62 milioni di euro) indotto dal conflitto russo-ucraino.

Gli ammortamenti si attestano a 830 milioni di euro e registrano una variazione positiva di 39 milioni di euro rispetto al 2021 per maggiori ammortamenti e minori riprese di valore sugli immobili, impianti e macchinari e sui diritti d'uso, principalmente per l'ampliamento del perimetro societario, nonché per maggiori ammortamenti su attività immateriali correlati agli investimenti su applicativi software.

Gli altri costi si attestano a 581 milioni di euro e registrano una crescita di 337 milioni di euro rispetto al 2021; la variazione è principalmente imputabile agli accantonamenti per rischi su crediti d'imposta (320 milioni di euro) in parte compensati da minori accantonamenti netti delle rimanenti voci degli altri fondi rischi e oneri.

Per maggiori dettagli, si rimanda a quanto riportato alle Note dei Bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2022.

COSTO DEL LAVORO

(dati in milioni di euro)

Il costo complessivo del lavoro registra una diminuzione di 241 milioni di euro (-4,4%) rispetto all'esercizio 2021. Tale variazione è imputabile principalmente alla riduzione della componente straordinaria, che passa da 232 milioni di euro del 2021 a 70 milioni di euro del 2022 (-162 milioni di euro). Il costo del lavoro ordinario, che passa da 5.236 milioni di euro

del 2021 a 5.157 milioni di euro del 2022, registra una diminuzione di 79 milioni di euro.

La variazione della componente ordinaria rispetto all'anno precedente deriva principalmente dalla riduzione dell'organico mediamente occupato nell'anno (circa 1.600 FTE in meno).

La riduzione della componente straordinaria è principalmente dovuta al minor accantonamento del piano esodi 2022 per sostenere le uscite degli anni 2023 e 2024 alla luce della disponibilità residua del fondo esodi dovuta al minore costo pro capite degli incentivi registrato nel corso dell'anno e correlato alle agevolazioni previste dalla normativa ("quota 102").

NUMERO DI RISORSE

(Full Time Equivalent medi in migliaia)

Sono proseguite nell'anno le attività di riorganizzazione e razionalizzazione dei processi interni; le risorse uscite dal Gruppo

nel 2022, comprensive di esodi incentivati, sono 8,3 migliaia (FTE) a fronte di nuovi ingressi pari a 5,7 migliaia (FTE) a tempo indeterminato e circa 0,2 migliaia (FTE) a tempo determinato. Alla variazione dell'organico del periodo contribuisce, inoltre, l'ampliamento del perimetro del Gruppo con l'ingresso di Plurima, LIS, Agile e Sourcesense (+0,8 migliaia di FTE medi).

Il risultato operativo (EBIT) consolidato si attesta ad un livello record per il Gruppo a 2.291 milioni di euro e registra una crescita di 446 milioni di euro (+24,1%) rispetto allo scorso esercizio (1.846 milioni di euro), raggiungendo la guidance 2022 rivista al rialzo comunicata alla comunità finanziaria nel mese di novembre.

Il trend del quarto trimestre 2022 risulta influenzato principalmente dalle componenti registrate sui costi operativi come sopra commentate.

EBIT PER STRATEGIC BUSINESS UNIT

(dati in milioni di euro)

Nel 2022 il risultato operativo di Gruppo si attesta a 2.291 milioni di euro e mostra una crescita di 446 milioni di euro rispetto al precedente esercizio. La crescita delle performance operative ha riguardato tutte le Strategic Business Unit a eccezione della Strategic Business Unit Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione la quale registra nell'anno 2022 un risultato operativo negativo per 326 milioni di euro, in diminuzione di 25 milioni di euro rispetto allo scorso esercizio.

Il risultato operativo della Strategic Business Unit Servizi Assicurativi risulta positivo per 1.350 milioni di euro in miglioramento (+232 milioni di euro) rispetto al valore realizzato nel 2021 (1.119 milioni di euro).

Performance in crescita anche per la Strategic Business Unit Servizi Finanziari e per quella di Pagamenti e Mobile che registrano rispettivamente nel 2022 un risultato operativo di 887 milioni di euro (+141 milioni di euro rispetto al 2021) e 379 milioni di euro (+98 milioni di euro rispetto al 2021).

Per maggiori approfondimenti sulle performance delle singole Strategic Business Unit si rinvia ai paragrafi dedicati nel proseguo del capitolo.

GESTIONE FINANZIARIA E IMPOSTE (dati in milioni di euro)

L'utile del periodo si attesta a 1.511 milioni di euro, in diminuzione del 4,3% rispetto al 2021 (1.580 milioni di euro), e tiene conto della gestione finanziaria che passa da 322 milioni di euro del 2021 a 37 milioni di euro del 2022; il saldo del 2021 beneficiava della plusvalenza lorda di natura non ricorrente di 225 milioni di euro, iscritta tra i proventi finanziari e rilevata in seguito all'operazione di fusione di SIA-Nets-Nexi, commentata nelle operazioni societarie della Relazione finanziaria annuale del 2021. Le imposte di periodo registrano un aumento di 229 milioni di euro passando da 588 milioni di euro del 2021 a 818 milioni di euro.

L'utile del quarto trimestre 2022 si attesta a 86 milioni di euro in diminuzione di 319 milioni di euro (-78,8%) rispetto al quarto trimestre dell'esercizio precedente.

7.3.1 STRATEGIC BUSINESS UNIT CORRISPONDENZA, PACCHI E DISTRIBUZIONE

Le performance del 2022 della Strategic Business Unit evidenziano una flessione dei ricavi sia nel business della corrispondenza tradizionale sia nel business dei pacchi, nonostante il contributo positivo dei ricavi derivanti dall'acquisizione della società Plurima (45 milioni di euro nell'anno 2022). Il risultato operativo è penalizzato dai maggiori accantonamenti a fondi rischi come approfondito nel prosieguo del paragrafo, parzialmente mitigati dalla diminuzione del costo del lavoro.

CORRISPONDENZA, PACCHI E DISTRIBUZIONE 2022 2021 Variazioni
(dati in milioni di euro)
Ricavi da mercato 3.651 3.695 (44) -1,2%
Ricavi da altri settori 4.862 4.696 +165 +3.5%
Ricavi totali 8.512 8.391 +122 +1,5%
Costi 8.799 8613 +186 +2.2%
Costi vs altri settori 39 78 (40) -50,5%
Costi totali 8.838 8.692 +146 +1,7%
EBIT (326) (301) (25) -8,2%
EBIT Margin % -3,8% -3,6%
RISULTATO NETTO (361) (226) (134) -59,4%
KPI Operativi 2022 2021 Vanazioni
Corispondenza e pacchi
Ricavi/FTE (in migliaia di euro) 72 70 +2 +3.0%
Pacchi portalettabili (volumi in milioni) 71 80 (10) -12,2%
Nuova Rete Punto Poste (numero di Lockers e punti di ntiro altemativi)* 15.117 13.504 +1.613 +11.9%
Incidenza pacchi consegnati con canali altemativi (%)
Distribuzione
6.0 2.6 +3 +131.4%
Numero di clienti (in milioni) 35,1 35,1 +0 +0.1%
Numero Uffici Postali 12.755 12.761 (6) n.s.
Sale dedicate alla consulenza 7.853 6.979 +874 +12,5%
Rete ATM Postamat 8.118 8.107 +11 +0.1%
ESG
Flotta green (mezzi elettrici) 3.653 1.737 +1.916 +110,3%
Colonnine elettriche installate 4.012 1.737 +2.275 +131.0%
Cassette postali smart 418 405 +13 +3.2%
N. edifici coinvolti nel progetto Smart Building 2 1.617 652 +965 +148.0%
Pannelli Fotovoltaici (nr. edifici) 163 35 +128 n.s.

RICAVI DA MERCATO

I Ricavi da mercato della Strategic Business Unit passano da 3.695 milioni di euro nel 2021 a 3.651 milioni di euro nel 2022 (-44 milioni di euro, pari al -1,2%), confermando anche nel quarto trimestre del 2022 l'andamento negativo registrato nei trimestri precedenti.

I ricavi della corrispondenza registrano una riduzione dei ricavi nell'anno (-17 milioni di euro; -0,8%), concentrata sul terzo trimestre (-14 milioni di euro, -2,9%); analogamente, anche i ricavi del comparto pacchi registrano una flessione (-8 milioni di euro; -0,5%), dovuta sia alla normalizzazione degli andamenti del mercato, sia agli effetti sull'economia derivanti dal conflitto russo-ucraino. La decrescita viene in parte mitigata dal contributo positivo derivante dal business della logistica ospedaliera svolta dalla società Plurima acquisita dal Gruppo nel corso del periodo (+45 milioni di euro).

Inoltre, si evidenzia una diminuzione della voce altri ricavi86 pari a circa 19 milioni di euro (-9,3% rispetto al 2021) riconducibile prevalentemente al minor contributo dei ricavi del Consorzio PosteMotori le cui attività sono in corso di conclusione. Tale variazione è stata parzialmente mitigata dal contributo positivo legato al corrispettivo, applicato a partire

dalla fine del 2021, per le attività di rilascio delle identità digitali ai cittadini (SPID - Sistema Pubblico di Identità Digitale) per coloro che richiedono il servizio tramite identificazione in presenza o da remoto.

86 La voce "Altri Ricavi" include i ricavi delle società controllate Consorzio PosteMotori (gestione pratiche del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, concluse il 31 marzo 2022), PatentiViaPoste (servizio di Recapito patenti), Europa Gestioni Immobiliari (gestione del patrimonio immobiliare di Poste Italiane), Poste Air Cargo (trasporto aereo commerciale), Poste Welfare Servizi (gestione Fondi Sanitari Integrativi), Sourcesense e Agile Power (società che operano nel settore IT). La voce include, inoltre, i ricavi derivanti dalla vendita di prodotti filatelici (es. folder, cartoline, album), dall'attività di rilascio delle identità digitali ai cittadini (SPID - Sistema Pubblico di Identità Digitale), dai servizi della Piattaforma dedicata alla prenotazione dei vaccini, i ricavi da cessione del credito d'imposta e infine altri ricavi non strettamente correlati al core business di Poste Italiane (per esempio l'affitto di immobili).

CORRISPONDENZA

Posta Indescritta: servizio standard di spedizioni con recapito in cassetta postale.

Posta Descritta: recapito alla persona con attestazione di avvenuta spedizione e tracciatura dell'invio per la clientela retail e business. Tale categoria comprende in particolare: la raccomandata, l'assicurata e l'atto giudiziario.

Direct Marketing: servizio per l'invio da parte delle aziende e delle Pubbliche Amministrazioni di comunicazioni a contenuto pubblicitario, promozionale o informativo.

Servizi Integrati: offerte Integrate e personalizzate per specifici segmenti di clientela, in particolare la Pubblica Amministrazione, le grandi aziende e gli studi professionali. Il servizio integrato più rilevante è il Servizio Integrato Notifica, per la gestione dell'intero processo di notifica degli atti amministrativi e giudiziari (es. le violazioni al Codice della Strada).

Altro: servizi per l'editoria, servizi multicanale, stampa, gestione documentale, altri servizi di base. La voce include, inoltre, le Integrazioni tariffarie relative a ricavi da mercato commercializzati a tariffe scontate ai sensi di legge e il Compenso per il Servizio Postale Universale (include anche le compensazioni relative al Pacco ordinario).

Le performance dei servizi di Corrispondenza registrate dal Gruppo nel 2022 evidenziano una flessione dei volumi pari al -4,7% (-119 milioni di invii), accompagnata da una riduzione dei ricavi pari al -0,8% (-17 milioni di euro) rispetto al 2021. Nonostante il diverso mix di prodotto registrato nell'arco dell'anno, la crescita dei volumi di alcuni prodotti a maggior valore, presenti nella famiglia dei Servizi Integrati e della Posta Descritta (Atto giudiziario), non compensa completamente la flessione dei prodotti a minor valore.

La Posta Indescritta evidenzia una riduzione sia dei volumi che dei ricavi rispettivamente del 10,2% (-131 milioni di invii) e del 9,9% (-61 milioni di euro) rispetto al 2021, attribuibile ad un calo fisiologico dei volumi a causa dell'e-substitution.

La Posta Descritta registra una riduzione dei volumi del 3,5% (-6 milioni di invii) accompagnata da una flessione dei ricavi pari all'1,6% (-12 milioni di euro) attribuibile prevalentemente sia a un calo dei volumi spediti dalla clientela retail che ad una diminuzione dei volumi provenienti dai paesi esteri.

Il Direct Marketing continua a manifestare un decremento di volumi del 15,8% (-48 milioni di invii), che determina una variazione negativa dei ricavi di circa 11 milioni di euro (-13,2%), attribuibile anche esso al fenomeno della e-substitution.

I Servizi integrati presentano invece volumi e ricavi in crescita rispetto al 2021 rispettivamente di 23 milioni di invii (+125,9%) e 73 milioni di euro (+58,6%), per via del contributo positivo generato dalla ripresa delle attività di notifica di prodotti quali atti amministrativi e giudiziari e dalla ripresa degli invii delle cartelle esattoriali, che nel corso del 2021 avevano risentito del protrarsi degli effetti generati dal blocco degli invii delle notifiche a causa della pandemia.

La voce Altro, che accoglie anche i servizi commercializzati da Postel, presenta volumi nel 2022 in crescita rispetto al 2021 (+43 milioni di invii, pari a +5,5%) accompagnati però da una diminuzione dei ricavi pari a 6 milioni di euro (-1,1%). Tale andamento è attribuibile prevalentemente alla crescita dei volumi commercializzati da Postel, che gestisce prodotti a minor tariffa media. Nella voce altro sono inclusi anche il compenso per l'Onere del Servizio Universale (262 milioni di euro), invariato rispetto al 2021, e le compensazioni sui prodotti editoriali a tariffa agevolata rientranti nel Servizio Universale, le quali registrano una crescita di 1 milione di euro (+2%) rispetto all'esercizio precedente, per effetto della Delibera AGCom 454/22/CONS che ha definito con decorrenza 1° settembre 2022 un progressivo incremento delle tariffe universali per i servizi editoriali. Per ulteriori dettagli si rinvia a quanto riportato nel "Contesto normativo ed evoluzione dello scenario regolatorio" della Strategic Business Unit Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione.

La flessione del comparto della corrispondenza tradizionale rispetto sia all'esercizio 2021 che al quarto trimestre 2021 è attribuibile principalmente al secolare trend di riduzione dei volumi della corrispondenza indescritta correlato alla esubstitution.

PACCHI

VOLUMI (in milioni)

B2B: acronimo di Business to Business. Servizi per le spedizioni da azienda ad azienda. Offerta che punta su qualità e affidabilità, con opzioni di consegna con tempi definiti, spedizioni prevalentemente multicollo.

B2C: acronimo di Business to Consumer. Un'offerta modulare creata per l'e-commerce con scelta di servizi accessori.

C2X: individua i pacchi di tipo "Consumer-to-Consumer/Business", ovvero i pacchi inviati dai consumatori sia ad altri consumatori sia a imprese.

ALTRO: include ricavi e spedizioni internazionali e da partnership con operatori logistici. La voce include inoltre ricavi da servizi dedicati (servizi altamente customizzati e progettati su esigenze specifiche di Banche, Assicurazioni, Pubbliche amministrazioni o di clienti con le medesime caratteristiche tecnico operative), da servizi di logistica integrata (gestione magazzino) inclusivi anche del corrispettivo della commessa aggiudicata dal Ministero degli Interni per la distribuzione di dispositivi di protezione individuale. Include, infine, i ricavi del servizio di trasporto su gomma a lungo raggio, servizio operato dalla società controllata sennder Italia ed i ricavi da logistica ospedaliera, servizio svolto dalla società Plurima.

Il comparto pacchi nel 2022 ha registrato una flessione complessiva sia in termini di volumi che di ricavi, rispettivamente del 3,6% (-9 milioni di invii) e dello 0,5% (-8 milioni di euro) rispetto all'anno precedente. Tuttavia, nel corso dell'anno, la decrescita registrata nella parte iniziale, generata da un mercato incerto, si è progressivamente attenuata con un trend in continuo miglioramento; in particolare, nell'ultimo trimestre dell'anno i ricavi e i volumi sono cresciuti rispettivamente del 5,0% (+19 milioni di euro) e del 4,2% (+3 milioni di invii) rispetto all'analogo trimestre del 2021. La flessione dei ricavi del 2022 è parzialmente compensata dall'ingresso nel business della logistica ospedaliera, tramite l'acquisizione della società Plurima (+45 milioni di euro).

La flessione dell'anno è principalmente concentrata sul segmento B2B, che ha realizzato ricavi per 224 milioni di euro, in diminuzione del 14,2% (-37 milioni di euro), a fronte di 36 milioni di spedizioni (-6 milioni di invii, -13,3%) rispetto al 2021. Questo segmento di business, legato significativamente all'evoluzione del PIL, è stato fortemente condizionato dalle tensioni geopolitiche internazionali che hanno messo in crisi nel corso dell'anno la produzione industriale, visti i rincari soprattutto nel comparto energetico.

Il segmento B2C mostra una performance positiva principalmente concentrata nella seconda parte dell'anno. In particolare, in tale comparto il terzo trimestre 2022 risulta in controtendenza rispetto alla prima metà dell'anno, con un quarto trimestre che ha confermato una crescita più netta (+6 milioni di invii, +11,5%). A riguardo, si evidenzia il consistente aumento delle spedizioni direttamente collegate all'e-commerce durante il picco natalizio e una ripresa dei flussi in ingresso dalla Cina che avevano subito un rallentamento a causa dell'entrata in vigore, a luglio 2021, della normativa low value consignment87 .

87 La direttiva europea "Low Value Consignment" ha introdotto l'obbligo per i clienti finali di pagamento dell'IVA anche con riferimento all'acquisto di beni di modesto valore.

COSTI

Il segmento C2X presenta ricavi e volumi in flessione, rispettivamente di 8 milioni di euro (-13,4%) e di un milione di invii (-16,4%) rispetto al 2021, per effetto soprattutto di una decisa contrazione del mercato.

La voce Altro, evidenzia un incremento dei ricavi di 6 milioni di euro (+1,7%), accompagnato però da una riduzione di volumi pari a 3 milioni di invii (-15,6%) rispetto al 2021. Tale performance positiva è imputabile al contributo positivo della società Plurima, nonostante il prevedibile effetto negativo correlato alla riduzione del volume di affari sui servizi di logistica integrata88 a servizio della Pubblica Amministrazione.

Altro ritardo si registra nel business internazionale sia nei ricavi (-9 milioni di euro, pari al -10,2%) che nei volumi (-1 milione di invii, -24,6%) dove per tutto il corso dell'anno si è osservata una domanda in progressivo rallentamento.

I costi comprensivi di ammortamenti e svalutazioni dell'anno 2022 ammontano a 8.838 milioni di euro con un aumento di 146 milioni di euro (+1,7%) rispetto al 2021. Tale andamento è prevalentemente riconducibile all'incremento della voce Altri costi parzialmente mitigato dalla riduzione del costo del lavoro.

Il costo del lavoro si attesta a 5.114 milioni di euro, in diminuzione di 252 milioni di euro (-4,7%) rispetto al 2021, attribuibile sia ai minori accantonamenti per incentivi per esodi futuri (-157 milioni di euro), che alla riduzione dell'organico mediamente impiegato (circa 1.800 FTE in meno rispetto all'analogo periodo del 2021), nonostante l'ampliamento del perimetro societario che ha comportato l'ingresso nella SBU delle persone di Plurima, Agile e Sourcesense.

I costi per beni e servizi presentano un incremento di 21 milioni di euro (+0,9%), attestandosi a 2.371 milioni di euro nel 2022. Tale variazione è concentrata nell'ultimo trimestre dell'anno (+37 milioni di euro, +5,8%) ed è imputabile sia all'incremento dei costi variabili legati alla crescita dei volumi dei pacchi del periodo, che allo scenario inflattivo internazionale, che ha caratterizzato il 2022 ed è tuttora in corso.

La voce ammortamenti e svalutazioni registra un incremento di 34 milioni di euro (+4,5% rispetto al 2021), imputabile principalmente ai maggiori ammortamenti e a minori riprese di valore su Immobili, impianti e macchinari e agli

88 Poste Italiane si è aggiudicata la commessa di logistica integrata nel mese di maggio 2020 per la consegna alle Pubbliche Amministrazioni dei dispositivi di protezione individuale.

ammortamenti su attività immateriali correlati agli investimenti su applicativi software divenuti disponibili all'uso nel corso dell'esercizio.

La voce altri costi accoglie nel 2022 prevalentemente l'accantonamento a fondi rischi sui crediti d'imposta (320 milioni di euro), in parte compensato da minori accantonamenti netti delle rimanenti voci degli altri fondi rischi e oneri dovuti sia all'aggiornamento delle passività stimate che al venir meno di quelle identificate in passato. Per approfondimenti si rinvia a quanto riportato nelle note della sezione "I Bilanci di Poste Italiane".

Alla luce di quanto rappresentato la Strategic Business Unit Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione presenta un risultato operativo nell'anno 2022 negativo per 326 milioni di euro, in diminuzione rispetto al risultato operativo dell'analogo periodo dell'esercizio precedente che si attestava ad un valore negativo di 301 milioni di euro (-25 milioni di euro).

QUALITÀ DEI PRODOTTI RIENTRANTI NEL SERVIZIO UNIVERSALE

Di seguito, si riportano i risultati della qualità conseguiti in relazione ai prodotti rientranti nel Servizio Universale e i cui obiettivi sono definiti dall'AGCom. L'autorità ne verifica il rispetto e pubblica annualmente i risultati.

L'andamento della qualità per l'esercizio 2022 evidenzia complessivamente delle buone performance, mostrando il superamento dei target di riferimento dell'anno per la quasi totalità dei prodotti. Nel confronto con l'esercizio precedente l'andamento ha risentito pesantemente dell'impatto della quarta ondata di contagi da Covid-19 che ha riguardato il primo trimestre del 2022 e ha comportato un forte incremento del tasso di assenteismo su tutte le strutture operative della filiera logistica, inclusi i segmenti appaltati a terzi.

7.3.2 STRATEGIC BUSINESS UNIT SERVIZI FINANZIARI

Il risultato operativo della SBU del periodo in crescita rispetto al 2021 grazie principalmente, agli interessi attivi netti maturati sull'impiego della raccolta di conti retail e della Pubblica Amministrazione. Il Total Capital Ratio al 31 dicembre 2022 si è attestato al 23,1% a conferma della solidità di BancoPosta.

SERVIZI FINANZIARI 2022 2021 Variazioni
(dati in milioni di euro)
Ricavi da mercato 4.939 4.783 +156 +3,3%
Ricavi da altri settori 820 759 +61 +8,1%
Ricavi totali 5.759 5.542 +217 +3,9%
Costi 114 161 (47) -29,1%
Costi vs altri settori 4.757 4.634 +123 +2,7%
Costi totali 4.872 4.796 +76 +1,6%
EBIT 887 747 +141 +18,9%
EBIT Margin % 15,4% 13,5%
UTILE NETTO 622 556 +66 +11,9%
KPI Operativi 2022 2021 Variazioni
Masse gestite/amministrate (in miliardi di euro) 562,0 586,1 (24,1) -4,1%
Raccolta netta (in milioni di euro) (488) 15.137 (15.625) -103,2%
Plusvalenze/minusvalenze latenti (in milioni di euro) (7.208) 2.096 (9.304) n.s.
Conti correnti (giacenza media del periodo in miliardi di euro) 86,5 79,1 +7,5 +9,4%
Rendimento complessivo raccolta 1 2,24% 1,88%
Risparmio postale (giacenza media in miliardi di euro) 315,5 318,1 (2,6) -0,8%
Finanziamenti (erogato in milioni di euro) 3.296 3.321 (24,6) -0,7%

n.s. non significativo

1 Esclusi i rendimenti da gestione pro-attiva del portafoglio

RICAVI DA MERCATO E ALTRI SETTORI

(dati in milioni di euro)

Gestione pro-attiva del portafoglio titoli: plusvalenze da vendita di titoli del Portafoglio BancoPosta al netto di minusvalenze.

Interessi attivi netti: ricavi da impiego della liquidità raccolta tramite conti correnti postali al netto di interessi passivi e altri oneri da operatività finanziaria. Sono inclusi i ricavi da crediti d'imposta.

Raccolta risparmio postale: raccolta del risparmio tramite Buoni Fruttiferi Postali e Libretti Postali emessi da Cassa Depositi e Prestiti.

Gestione del risparmio: gestione collettiva del risparmio attraverso fondi comuni di investimento e gestione di portafogli individuali relativi a mandati istituzionali riferibili al Gruppo.

Distribuzione di prodotti terzi: distribuzione di prodotti erogati/emessi da partner terzi (finanziamenti, mutui, prestiti, cessioni del quinto , carte di credito, ecc.).

Servizi di incasso e pagamento: bollettini, incassi e pagamenti PP.AA., trasferimento fondi e servizi accessori conti correnti.

I Ricavi da mercato nel 2022 ammontano a 4.939 milioni di euro e registrano una crescita di 156 milioni di euro rispetto ai 4.783 milioni di euro realizzati nell'anno precedente (+3,3%).

Nel dettaglio, il periodo in esame mostra: (i) Interessi Attivi netti in crescita rispetto al 2021 (+425 milioni di euro; +28,6%), essenzialmente per effetto del maggiore rendimento dell'impiego della giacenza da conto corrente relativa al comparto della Pubblica Amministrazione (+218 milioni di euro) e per l'impiego in crediti di imposta (+215 milioni di euro); (ii) Plusvalenze nette realizzate nell'ambito della gestione pro-attiva del portafoglio pari a 335 milioni di euro, in diminuzione di 72 milioni di euro rispetto ai 407 milioni di euro del 2021.

I ricavi derivanti dal servizio di raccolta e gestione del Risparmio Postale si attestano a 1.600 milioni di euro, in diminuzione dell'8,7% (-153 milioni di euro) rispetto allo scorso anno, a fronte del mutato scenario macroeconomico che ha accelerato i rimborsi anticipati dei BFP deprimendo la raccolta netta del risparmio postale, nonostante l'adeguamento dell'offerta e dei rendimenti intervenuta nella seconda parte dell'anno; la remunerazione prevista dalla Convenzione con CDP si è attestata nel 2022 al livello minimo (floor). I ricavi relativi ai servizi di incasso e pagamento risultano pari a 763 milioni di euro, in flessione del 4,2% (-33 milioni di euro) rispetto al 2021 prevalentemente a causa di minori volumi sui bollettini e per effetto del conferimento del ramo Carte di Debito alla società PostePay della SBU Pagamenti e Mobile avvenuto ad ottobre 2021; tale variazione negativa è solo parzialmente controbilanciata dalle maggiori spese di tenuta del conto corrente (+58 milioni di euro) sostenute dai titolari a seguito del repricing avvenuto nel mese di luglio 2022. I ricavi da distribuzione di prodotti di terzi si attestano a 213 milioni di euro, in diminuzione di 8 milioni di euro rispetto ai 221 milioni di euro del 2021, da ricondurre principalmente ai minori ricavi da prestiti personali.

I ricavi da altri settori, si attestano a 820 milioni di euro (+8,1% rispetto al 2021). La variazione positiva è imputabile principalmente all'aumento delle commissioni di gestione delle polizze assicurative e alla crescita dei ricavi derivanti dal collocamento dei prodotti della SBU Pagamenti e Mobile.

Il quarto trimestre 2022 mostra ricavi da mercato in crescita rispetto allo stesso periodo del 2021 di 106 milioni di euro (+9,7%), riconducibili principalmente ai maggiori interessi attivi netti (+153 milioni di euro) in parte compensati dai minori ricavi del servizio di raccolta e gestione del Risparmio Postale (-41 milioni di euro -9,3%).

(dati in miliardi di euro)

Nel 2022, la Giacenza Media dei conti correnti si è incrementata rispetto all'esercizio precedente, passando da 79,1 miliardi di euro a 86,5 miliardi di euro. Tale aumento, pari a 7,5 miliardi di euro, è da ricondurre alla crescita di tutti i segmenti di business e nello specifico al contributo positivo della Pubblica Amministrazione (+4,9 miliardi di euro, +52,4%) e della clientela Retail e Postepay (+2,3 miliardi di euro, +4,6%).

COMPOSIZIONE PORTAFOGLIO INVESTIMENTI

(GIACENZA MEDIA in miliardi di euro)

* Include liquidità sul Buffer, depositi presso altre istituzioni finanziarie, ulteriori impieghi a breve termine (< 12 mesi) ed esclude la liquidità di Poste Italiane.

La giacenza media del portafoglio investimenti è costituita principalmente da Titoli di Stato Italiani e da titoli di debito emessi da Cassa Depositi e Prestiti e garantiti dallo Stato Italiano (oltre 64 miliardi di euro), in cui è impiegata la raccolta da clientela privata sui conti correnti postali, e dai Depositi presso il MEF (oltre 14 miliardi di euro) rappresentati dagli impieghi della raccolta da conti correnti postali appartenenti alla clientela pubblica.

Il portafoglio investimenti include inoltre la giacenza media impiegata da BancoPosta per l'acquisto dei crediti d'imposta che, al 31 dicembre 2022, ammonta a circa 7,3 miliardi di euro.

Nel corso del 2022, i movimenti di rialzo dei tassi e di allargamento dello spread creditizio del BTP, hanno costituito per il Gruppo delle occasioni di acquisto di titoli.

Contestualmente, il rialzo generalizzato dei tassi ha determinato un incremento del valore di mercato degli interest rate swap stipulati a copertura del fair value del portafoglio titoli, che trasformano il rendimento di quest'ultimo da fisso a variabile. Nei mesi di febbraio e maggio 2022 sono state effettuate operazioni di estinzione anticipata di parte di tale portafoglio di derivati (pari a un nozionale di circa 7 miliardi di euro). L'operazione nel suo complesso, non ha avuto significativi riflessi immediati sul conto economico, ma ha permesso di consolidare un rendimento fisso in linea con gli obiettivi di medio termine di rendimento del Gruppo, migliorando contestualmente il profilo reddituale di una porzione del portafoglio titoli anche per gli esercizi successivi.

Nella prima parte dell'anno si è provveduto, inoltre, a stipulare:(i) operazioni di copertura gestionale del rendimento del deposito presso il MEF della raccolta da Pubblica Amministrazione, con la finalità di renderlo meno suscettibile alle variazioni dei rendimenti dei Titoli di Stato;(ii) contratti di vendita a termine con valuta 2023 al fine di avviare il programma di realizzazione delle plusvalenze nell'ambito della gestione pro-attiva del portafoglio per l'anno 2023.

Nel corso del terzo trimestre 2022, considerando la risalita dei tassi e lo spread in restringimento, sono state effettuate operazioni di vendita di titoli coperti con asset swap e i relativi derivati e operazioni di acquisto di titoli governativi domestici con scadenza a 10 anni.

Nel corso della seconda metà del 2022, in uno scenario di spread creditizio dell'Italia in allargamento e rendimenti dei titoli governativi dell'area Euro in ascesa, sono stati effettuati acquisti a termine di titoli, al fine di avviare il programma di rinnovo anticipato degli investimenti in scadenza nel 2023.

Al 31 dicembre 2022 si registra una Raccolta Netta del Risparmio Postale pari a circa -11,1 miliardi di euro, inferiore di circa 5,8 miliardi di euro rispetto al 2021. Tale variazione negativa ha riguardato entrambi i prodotti del comparto. Sui Libretti si è registrata una contrazione pari a circa 3,9 miliardi di euro rispetto al dato del 2021, dovuta in parte alla minore propensione al risparmio legata al particolare contesto economico nazionale e internazionale, alle spinte inflazionistiche e alla ripresa della spesa per consumi. Inoltre, la raccolta netta dell'anno risente dei flussi in uscita da parte dei clienti istituzionali correlati allo scenario economico generale (-1,7 miliardi di euro). Infine, il confronto rispetto all'anno precedente non è omogeneo: nel corso del 2021, infatti, sono stati accreditati, per effetto delle disposizioni correlate all'emergenza sanitaria, dodici ratei pensionistici rispetto agli undici del 2022 (il rateo pensionistico di marzo 2022, accreditato a fine febbraio, è stato l'ultimo rateo pagato anticipatamente) comportando una minore raccolta netta pari a 1,5 miliardi di euro.

Relativamente ai Buoni Fruttiferi Postali la variazione rispetto al dato del 2021 è negativa per circa 1,9 miliardi di euro; tale variazione è dovuta ai rimborsi anticipati per 33,6 miliardi di euro (+109% rispetto al 2021) e ai rimborsi di Buoni giunti a scadenza nell'anno (seppur inferiori rispetto al 2021 del 23%), verificatasi principalmente nel primo semestre del 2022 e in parte mitigata da nuove sottoscrizioni annue per 43 miliardi di euro, in aumento del 42% rispetto al dato del 2021, le quali hanno ripreso slancio a seguito dell'adeguamento dei rendimenti sui prodotti inclusi nell'offerta avviato il 6 luglio 2022.

(dati in milioni di euro)

* Il computo degli interessi avviene a inizio anno relativamente agli interessi maturati nell'anno precedente. Il valore medio della giacenza esclude sia la capitalizzazione degli interessi del periodo che gli interessi maturati, ma non ancora esigibili, sui Buoni Fruttiferi Postali non scaduti alla data di reporting.

La Giacenza Media del Risparmio Postale registra una diminuzione di circa 2,6 miliardi di euro rispetto al dato del 2021; il valore dei Libretti è correlato alla minore preferenza per la liquidità e allo spostamento verso prodotti di investimento, mentre la crescita della Giacenza Media dei Buoni Fruttiferi Postali (BFP) è principalmente ascrivibile alla capitalizzazione degli interessi.

COSTI TOTALI

(dati in milioni di euro)

I Costi totali della Strategic Business Unit ammontano a 4.872 milioni di euro e registrano una crescita di 76 milioni di euro (+1,6%) rispetto ai 4.796 milioni di euro realizzati nel 2021, prevalentemente per effetto dei maggiori costi verso altri settori (+123 milioni di euro) correlati principalmente ai maggiori costi verso le reti commerciali a fronte di maggiori volumi di attività. Tale variazione è parzialmente mitigata da maggiori liberazioni dei fondi rischi principalmente per via della

prescrizione di talune giacenze relative all'attività di trasferimento fondi di BancoPosta e all'adeguamento della stima di alcuni rischi legati alla distribuzione di prodotti del risparmio postale e vertenze giudiziali con terzi.

Il risultato della gestione operativa (EBIT) del settore nel 2022 si attesta a 887 milioni di euro, in aumento del 18,9% rispetto al 2021 (+141 milioni di euro).

La gestione finanziaria dell'anno è negativa per 22 milioni di euro (positiva per 10 milioni di euro nel 2021) e tiene conto della rettifica per impairment di 21 milioni di euro sul valore della partecipazione di Anima. Per maggiori approfondimenti si rinvia a quanto riportato nelle note allo stato patrimoniale del bilancio consolidato del Gruppo.

Tenuto conto delle imposte del periodo (243 milioni di euro), il risultato netto della Strategic Business Unit Servizi Finanziari nel 2022 si attesta a 622 milioni di euro, in aumento di 66 milioni di euro rispetto ai 556 milioni di euro del 2021 (+12%).

KPI FINANZIARI

CET1 CAPITAL 2.633 2.618
TOTAL CAPITAL 2.983 2.968
TOTAL ASSETS 109.072 104.438
RWA - Risk Weighted Assets 13.612 12.867

Il valore del Leverage Ratio si posiziona al 31 dicembre 2022 al 2,9% in lieve diminuzione rispetto al 31 dicembre 2021 come conseguenza del venir meno del beneficio della sterilizzazione della Cassa e del Deposito presso Banca d'Italia (Reg.EU 2020/873) di BancoPosta nel computo dei correttivi imputati sull'attivo riportato al denominatore della formula del ratio. Tale correttivo è stato applicato fino al primo trimestre del 2022 in ragione dell'emergenza sanitaria89 . Il CET 1 Ratio al 31 dicembre 2022 si è attestato al 20,3%, mentre il Total Capital Ratio comprensivo dell'Additional Tier 1 è pari a 23,1%, confermando la solidità patrimoniale di BancoPosta.

Per le informazioni di dettaglio sulle diverse aree di rischio e sulle metodologie utilizzate per la misurazione e la prevenzione dei rischi medesimi, si fa rinvio ad altre sezioni della Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2022.

89 Comunicazione della Banca d'Italia del 1° marzo 2022: "Termine delle misure temporanee introdotte a seguito della pandemia in materia di: ì) Coefficiente di copertura della liquidità (LCR), Buffer di Conservazione di capitale (CCB) e Pillar 2 Guidance (P2G); ìì) esclusione di

7.3.3 STRATEGIC BUSINESS UNIT SERVIZI ASSICURATIVI

Le performance operative della SBU del 2022 risultano solide e in crescita rispetto ai risultati del 2021 grazie alla crescita dei ricavi di entrambi i comparti: Vita e Danni. Il Solvency Ratio al 253% al 31 dicembre 2022 conferma la solvibilità del Gruppo assicurativo.

SERVIZI ASSICURATIVI 2022 2021 Variazioni
(dati in milioni di euro)
Ricavi da mercato 2.153 1.861 +292 +15,7%
Ricavi da altri settori 3 3 (0) -9,8%
Ricavi totali 2.156 1.864 +292 +15,7%
Costi 137 140 (3) -2,1%
Costi vs altri settori 668 605 +63 +10,4%
Costi totali 805 745 +60 +8,1%
EBIT 1.350 1.119 +232 +20,7%
EBIT Margin % 62,6% 60,0%
UTILE NETTO 979 824 +155 +18,8%
KPI Operativi 31 dicembre 2022 31 dicembre 2021 Variazioni
Riserve tecniche nette Gruppo Poste Vita (in miliardi di euro) 139,9 159,0 (19,1) -12,0%
Solvency Ratio 253% 261%
Ramo Vita 2022 2021 Variazioni
Premi lordi contabilizzati - Vita (in milioni di euro)1 17.179 17.574 (395) -2,2%
di cui: Rami I-IV-V 13.957 13.749 209 +1,5%
di cui: Ramo III 2 3.222 3.826 (604) -15,8%
Raccolta netta Vita (in milioni di euro) 7.611 8.082 (471) -5,8%
Plusvalenze latenti (in miliardi di euro) (14,0) 13,2 (27,2) n.s.
Tasso di riscatto 3,5% 3,0%
% di prodotti ESG su prodotti di investimento3 60% 50%
Ramo Danni 2022 2021 Variazioni
Premi lordi contabilizzati - danni (in milioni di euro)4 392 319 +73 +23,0%
Premi medi giornalieri - offerta modulare (in migliaia di euro)5 269 205 +63 +30,9%

Premi intermediati su motor (in migliaia di euro) 12.018 5.843 +6.176 +105,7%

Combined ratio (netto riassicurazione)6 87,7% 91,1% Loss ratio 59,3% 59,5%

1 Include i premi contabilizzati, al lordo delle cessioni in riassicurazione e delle quote infragruppo del Gruppo Poste Italiane

2 I premi lordi contabilizzati di ramo III sono comprensivi della quota target dei nuovi prodotti Multiramo con definizione della quota "linked"

3Per i prodotti in collocamento viene valorizzata la presenza di una componente ESG. Sono esclusi i prodotti a campagna con raccolta lorda annua inferiore a 100 milioni di euro

4 Include i premi lordi contabilizzati al lordo della riserva premi, delle cessioni in riassicurazione e delle quote infragruppo del Gruppo Poste Italiane

5Calcolata sui premi netti annualizzati, comprensivi delle polizze Beni e Persona

6 Corrisponde al rapporto tra l'ammontare complessivo dei costi sostenuti (provvigioni di competenza + oneri relativi a sinistri + saldo lavoro ceduto + costi di funzionamento + altri oneri e proventi tecnici) e i premi lordi di competenza

RICAVI DA MERCATO

(dati in milioni di euro)

Ricavi Vita: commissioni di collocamento derivanti dalla vendita di Polizze di Ramo I, III, e V; commissioni di gestione delle polizze di Ramo I e III; margine di protezione derivante dalla vendita dei prodotti di protezione (polizze Credit Protection Insurance c.d. CPI, Temporanea Caso Morte c.d. TMC e Long Term Care c.d. LTC) e variazione delle altre riserve tecniche sulle Polizze Vita. Ricavi Danni: ricavi afferenti le polizze di protezione retail (Modulare e Pagamenti) e collettive (Welfare), nonché per la vendita delle polizze motor e altri ricavi.

I ricavi da mercato passano da 1.861 milioni di euro del 2021 a 2.153 milioni di euro del 2022 (+15,7%) e sono essenzialmente riconducibili al business Vita che ha contribuito con 2.002 milioni di euro, mentre la contribuzione del ramo Danni ammonta complessivamente a 151 milioni di euro.

In particolare, i ricavi netti Vita aumentano, rispetto al medesimo periodo del 2021, del 15% (+262 milioni di euro), prevalentemente per effetto: i) del contributo positivo del margine finanziario (che passa da 1.455 milioni di euro del 2021 a 1.670 milioni di euro dell'analogo periodo del 2022 con una crescita di 215 milioni di euro); quest'ultimo beneficia della crescita delle masse medie gestite (maggiori riserve medie complessive per 9 miliardi di euro, di cui 6,5 miliardi di euro di Ramo I e 2,5 miliardi di euro di Ramo III rispetto al 2021) e della maggiore redditività grazie ai rendimenti crescenti delle Gestioni Separate90; ii) del contributo derivante dalla variazione positiva delle Altre riserve tecniche (+50,5 milioni di euro) in particolare riconducibile al contributo positivo della riserva spese.

I rendimenti conseguiti nell'anno dalle Gestioni Separate (2,68% per la gestione PostaPensione e 2,59% per la gestione PostaValorePiù) risultano influenzati positivamente, per un ammontare pari a 1.088 milioni di euro, dall'incremento del tasso

di inflazione con riferimento ai titoli cosiddetti "Inflation Linked" detenuti nel portafoglio di Poste Vita (per un valore nominale di circa 8,9 miliardi di euro al 31 dicembre 2022). Tali proventi, realizzati dalla Compagnia, sono stati riconosciuti per gran parte agli assicurati tramite la rivalutazione degli impegni verso gli stessi rappresentati nel valore delle riserve tecniche.

90 Il Rendimento della gestione separata principale è quello di PostaValorePiù (31 dicembre 2022 pari a 2,59% rispetto al 2,35% del 31 dicembre 2021).

(dati in milioni di euro)

I ricavi netti Danni si attestano a 151 milioni di euro in crescita rispetto al corrispondente periodo del 2021 (+30 milioni di euro, +25,1%). In particolare, i premi lordi contabilizzati crescono di 67 milioni di euro (+21,5%) rispetto al 2021, mentre gli oneri per sinistri registrano un aumento di 37 milioni di euro (+22%) correlato alle nuove garanzie dell'offerta modulare e alla crescita del business Welfare. Il Combined Ratio, al netto della riassicurazione, si è attestato a un valore pari all'87,7% in calo rispetto al corrispondente periodo del 2021 (91,1%).

Il quarto trimestre evidenzia un incremento dei ricavi netti Vita di 155 milioni di euro (+39,9%) rispetto all'analogo periodo del precedente esercizio riconducibile all'andamento del margine finanziario (+77 milioni di euro rispetto al quarto trimestre del 2021), per maggiori ricavi correlati ai titoli inflation linked e al contributo positivo derivante dalla variazione delle altre riserve tecniche e altri proventi/oneri tecnici (+59 milioni di euro), attribuibile principalmente al contributo positivo della riserva spese.

Nel comparto Danni si evidenzia una crescita dei ricavi (+12 milioni di euro) rispetto al quarto trimestre del 2021, per effetto principalmente della crescita dei premi di competenza (+15 milioni di euro) solo parzialmente mitigata dall'incremento degli oneri per sinistri (+6 milioni di euro).

PREMI LORDI CONTABILIZZATI DA MERCATO

*Include Cpi prestiti, mutui e cessioni del quinto

La raccolta lorda del business Vita ammonta a 17,2 miliardi di euro, in diminuzione del 2,2% (-0,4 miliardi di euro) rispetto all'esercizio 2021 per effetto del decremento della raccolta afferente ai prodotti Multiramo che registra nell'anno una

diminuzione di 2,6 miliardi di euro, ma con un'incidenza, sulla raccolta lorda complessiva, che continua ad essere rilevante (44%). Tale andamento risulta parzialmente compensato dall'incremento della raccolta afferente ai prodotti rivalutabili tradizionali, che registrano nel periodo una crescita di 2,2 miliardi di euro.

I premi lordi contabilizzati del business Danni ammontano a 375 milioni di euro, in crescita di 67 milioni di euro (+21,5%) rispetto al 2021 (309 milioni di euro) trainata da tutti i comparti: i) la linea "Protezione Modulare"91 +19,2%; ii) le polizze protezione pagamenti +11,2% e iii) il segmento "Welfare" i cui premi passano da 119 milioni di euro rilevati alla fine del 2021 a 152 milioni di euro nel 2022, supportati principalmente dai nuovi accordi distributivi sottoscritti con i clienti corporate (Employee Benefit).

RACCOLTA NETTA VITA AL 31 DICEMBRE 2022

(dati in milioni di euro)

La raccolta netta Vita si attesta a 7,6 miliardi di euro (8,1 miliardi di euro registrati alla fine del 2021) in flessione per effetto principalmente dell'andamento della raccolta lorda e si mantiene positiva sui portafogli di Gestione Separata e Fondi Interni92 . Il tasso di riscatto pari a 3,5% risulta in crescita rispetto all'analogo periodo del precedente esercizio (3,0%) ma sempre molto inferiore rispetto al dato medio di mercato pari, al 31 dicembre 2022, a 6,71%93 .

91 La protezione modulare integra le coperture di protezione della clientela retail, per tutelare la loro salute, casa e gli animali domestici. I moduli e le relative coperture possono essere sempre aggiunti o eliminati al variare delle necessità dei clienti e le coperture.

92 Il Fondo Interno rappresenta una tipologia di gestione degli investimenti interno a una società in cui i premi investiti confluiscono nel patrimonio societario (quote azionarie). I premi, al netto dei costi, sono convertiti in quote, investite in azioni o obbligazioni.

93 Fonte: Ania Trends – flussi e riserve vita – Pubblicazione n. 4, 24 febbraio 2023

RISERVE TECNICHE NETTE

Le riserve tecniche nette del business Vita si attestano a 139,6 miliardi di euro e diminuiscono di 19,2 miliardi di euro rispetto al 31 dicembre 2021 principalmente per effetto del decremento della Deffered Policyholder Liabilities (-27,2 miliardi di euro) a fronte di dinamiche finanziarie rilevate nel periodo condizionate dall'evoluzione dei tassi di interesse e dello spread BTP-BUND. Tale variazione risulta solo parzialmente compensata dall'incremento delle riserve matematiche (+8 miliardi di euro) per effetto della raccolta netta positiva. Le riserve tecniche afferenti al ramo Danni, al netto delle cessioni in

riassicurazione , ammontano alla fine del periodo a 347 milioni di euro in crescita rispetto ai 273 milioni di euro registrati al 31 dicembre 2021.

MOVIMENTAZIONE RISERVE TECNICHE NETTE VITA

(dati in milioni di euro)

RIPARTIZIONE PORTAFOGLIO INVESTIMENTI

(dati in miliardi di euro)

Nel 2022, in coerenza con l'ultima asset allocation approvata della Compagnia, è continuato il processo di

diversificazione del portafoglio, con l'obiettivo di ridurre la concentrazione del rischio Italia, a favore di asset class che presentano una minore correlazione al rischio associato a titoli governativi italiani94, quali ad esempio i Titoli Governativi non Italiani95 .

All'interno dei fondi di investimento, la diversificazione si è manifestata con una riduzione della concentrazione del rischio legato ai titoli governativi.

COSTI TOTALI

(dati in milioni di euro)

I costi totali al 31 dicembre 2022 ammontano a 805 milioni di euro in aumento di 60 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021, principalmente per effetto dei maggiori costi verso altri settori riconducibili a: i) maggiori provvigioni corrisposte alla Strategic Business Unit Servizi Finanziari (+55 milioni di euro); nel dettaglio si evidenziano: maggiori provvigioni di mantenimento corrisposte nell'anno (+49 milioni di euro) a fronte della crescita delle masse medie gestite, solo parzialmente compensata dalle minori provvigioni corrisposte per l'attività di distribuzione e incasso a seguito della diminuzione della raccolta lorda afferente il comparto Vita (-4 milioni di euro); maggiori provvigioni corrisposte sul comparto danni (+7 milioni di euro); maggiori provvigioni di gestione verso BancoPosta Fondi S.p.A. SGR (+3 milioni di euro); ii) maggiori costi nei confronti della Strategic Business Unit Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione (+8 milioni di euro), correlati principalmente all'attività di call center (+2 milioni di euro), back office, canone per servizi IT e Poste Welfare Servizi per la gestione delle liquidazioni (complessivamente +6 milioni di euro).

Alla luce dei risultati illustrati, l'andamento economico della Strategic Business Unit Servizi Assicurativi evidenzia nel corso del 2022 un EBIT che si attesta a 1.350 milioni di euro, in crescita del 20,7% (+232 milioni di euro) rispetto al 2021 (1.119 milioni di euro).

Tenuto conto della gestione finanziaria (positiva per 41 milioni di euro), che include 22 milioni di euro sostenuti per il trattato di copertura del rischio di riscatto anticipato di massa (mass lapse), e delle imposte del periodo (413 milioni di euro), la

94 All'interno dell'asset class Italy Govies è inclusa la liquidità finanziaria della Compagnia (liquidità in attesa di essere conferita ai Gestori delle varie asset class). Al 31 dicembre 2022 l'incidenza della liquidità finanziaria sull'intero portafoglio è stata di circa l'1,07%. Il valore del portafoglio investimenti al 31 dicembre 2022 differisce dal valore delle riserve tecniche vita rappresentato nel grafico precedente. La differenza è dovuta alla diversa valutazione delle singole voci (principio del "costo" nella rappresentazione del portafoglio investimenti, IFRS ("market value") nella rappresentazione delle riserve), nonché a un diverso perimetro di riferimento; in particolare il valore del portafoglio investimenti non include il valore degli investimenti di classe D (Ramo III) e considera altresì il saldo del patrimonio libero. 95 Titoli governativi emessi da stati diversi da quello Italiano, in quanto questi ultimi vengono rappresentati come voce a sé stante.

Strategic Business Unit Servizi Assicurativi consegue al 31 dicembre 2022 un risultato netto di 979 milioni di euro in crescita del 18,8% (+155 milioni di euro) rispetto al 2021.

ANDAMENTO SOLVENCY RATIO

Il Solvency Ratiodel Gruppo Poste Vita si è attestato al 31 dicembre 2022 al 253%96, in diminuzione rispetto al 261% rilevato a dicembre 2021 (-7 p.p.), mantenendosi a livelli superiori rispetto ai vincoli regolamentari e all'aspirazione del management (200%).

La variazione del periodo è dovuta ad un incremento dei fondi propri disponibili (+24 p.p) a seguito delle dinamiche dell'andamento dei tassi di interesse (+290 bps tasso Swap a 10 anni) e dello spread BTP-Swap (+64 bps spread a 10 anni) che provocano da un lato un incremento dei Fondi Propri, per via della diminuzione delle riserve tecniche parzialmente compensata dalla riduzione del valore di mercato degli investimenti, e dall'altro un incremento del requisito di capitale.

L'incremento del Requisito di capitale (-35 p.p.) è dovuto principalmente a maggiori rischi di sottoscrizione e nello specifico al "rischio di riscatto" . Quest'ultimo viene calcolato, come previsto dalla formula standard97, prevedendo uno scenario di riscatto del 40% delle polizze. In un contesto economico di tassi d'interesse in crescita, come quello registrato nel corso dell'anno, è cresciuto il valore delle polizze che sono divenute maggiormente remunerative. Ne consegue che con l'aumento dei tassi di interesse lo scenario "riscatto di massa" previsto dalla citata formula si valorizza (ovvero incrementa la

96 Le Misure Transitorie , che fanno attestare il valore del Solvency Ratio al 31 dicembre 2021 a 285%, al 31 dicembre 2022 non possono adottarsi in quanto il valore delle riserve tecniche calcolato secondo il regime Solvency II risulta inferiore al valore delle riserve tecniche civilistiche. L'indicatore tiene conto dei dividendi previsti a favore della Capogruppo per l'anno 2022. Il valore del Solvency Ratio è in corso di revisione annuale e verrà comunicato ad IVASS entro il 19 maggio 2023.

97 Formula di calcolo prevista da IVASS per il calcolo del requisito di capitale delle Compagnie assicurative che non adottano il modello interno di calcolo.

valorizzazione del relativo rischio), pur con un livello di riscatti effettivi che sono rimasti sostanzialmente stabili. L'aumento del rischio di riscatto non è stato compensato dalla riduzione degli altri rischi, principalmente rappresentati dal minore rischio di mercato per le condizioni dello scenario economico del periodo.

In data 29 luglio 2022 la Capogruppo ha incrementato la dotazione di capitale di Poste Vita, attraverso la sottoscrizione di uno strumento di capitale, subordinato per 500 milioni di euro, a termini e condizioni che ne consentano la computazione nei fondi propri di base ("Restricted Tier 1" o "RT1"). Tale rafforzamento patrimoniale è finalizzato a ottimizzare la struttura di capitale della compagnia e supportare la crescita e lo sviluppo futuro del business del Gruppo Poste Vita.

La Compagnia ha inoltre sottoscritto un trattato di copertura del rischio di riscatto anticipato di massa, riferito ai prodotti Ramo I e Multiramo che consente incrementare il valore del Solvency Ratio del 2022 (+30 p.p.). Nell'attuale contesto di incertezza economica, le prospettive attuali del mercato assicurativo italiano inducono a ritenere che i comportamenti di estinzione anticipata delle polizze da parte della clientela possano mostrare andamenti crescenti in futuro nonostante questo fenomeno non sia, ad oggi, evidente nel portafoglio della Compagnia.

7.3.4 STRATEGIC BUSINESS UNIT PAGAMENTI E MOBILE

Le performance della SBU del 2022 risultano in crescita rispetto al 2021, con il contributo positivo derivante da tutti i comparti (monetica, incassi e pagamenti e telecomunicazioni). Anche il comparto Energia, partito a giugno 2022 su un target ristretto di clientela, rileva buone performance sull'esercizio 2022.

PAGAMENTI E MOBILE 2022 2021 Variazioni
(dati in milioni di euro)
Ricavi da mercato 1.147 882 +265 +30,0%
Ricavi da altri settori 264 319 (56) -17,5%
Ricavi totali 1.410 1.201 +209 +17,4%
Costi 549 461 +88 +19,0%
Costi vs altri settori 482 459 +23 +5,1%
Costi totali 1.031 920 +111 +12,1%
EBIT 379 282 +98 +34,8%
EBIT Margin % 26,9% 23,4%
UTILE NETTO 270 425 (155) -36,6%
KPI Operativi 2022 2021 Variazioni
Monetica e Pagamenti
Valore Transato totale ("on us" e "off us") delle carte (in milioni di euro)1 71.390 61.086 +10.304 +16,9%
Valore Transato totale ("off us") delle carte (in milioni di euro)2 57.377 49.448 +7.929 +16,0%
Numero di Carte (in milioni)3 28,9 28,6 +0,3 +1,1%
di cui Carte Postepay (in milioni) 21,4 21,1 +0,2 +1,1%
di cui Carte Postepay Evolution (in milioni)4 9,5 8,4 +1,0 +12,1%
di cui Postepay Green (in migliaia) 72,7 30,1 +42,6 n.s.
di cui Postepay Connect (in migliaia) 539,7 418,1 +121,6 +29,1%
Numero transazioni delle carte (in milioni) 2.340 2.013 +327 +16,2%
di cui numero transazioni e-commerce (in milioni)5 599 520 +79 +15,1%
Incidenza dei bollettini accettati su canali alternativi* (in %) 37% 40%
Incidenza ricariche Postepay su canali alternativi* (in %) 81% 80%
TLC
SIM PosteMobile fisse e mobili (stock in migliaia) 4.815 4.725 +90 +1,9%
di cui Sim mobile (stock in migliaia) 4.459 4.427 +32 +0,7%
di cui Sim Casa (stock in migliaia) 356 298 +58 +19,3%
di cui Sim Fibra (stock in migliaia) 99,1 28,4 +71 n.s.
MNP (Mobile Number Portability) - acquisizioni (in migliaia) 590,8 591,1
Energia
Contratti sottoscritti (in migliaia) 47 - n.s. n.s.

n.s.:non significativo

* Include transazioni effettuate su Reti terze e Canali digitali (Properties Poste Italiane Retail, Business e Altri canali digitali)

1 Transato relativo ai pagamenti effettuati con Postamat e Postepay su circuiti di pagamento interni e esterni ("on us" e "off us")

2 Transato relativo ai pagamenti effettuati con Postamat e Postepay su circuiti di pagamento esterni ("off us")

3 Include carte Postepay e carte di debito

4 Comprensivo dei clienti business e delle Postepay Connect

5 Include transazioni e-commerce + web (su digital properties di Poste Italiane)

RICAVI DA MERCATO

(dati in milioni di euro)

Monetica: carte prepagate (ricariche, pagamenti, prelievi, canone, emissione), carte di debito (Postepay debitinterchange fee su transato delle carte; da ottobre 2021 anche prelievi, ricariche P2P e canoni verso clienti); servizi di acquiring (fee su transato, canoni e servizi) legati alla fornitura di POS (mobile, fisico, virtuale) per l'accettazione di pagamenti tramite carte (debito, credito, prepagate). Ricariche telefoniche per tutti gli operatori di rete mobile (MNO) e operatore mobile virtuale (MVNO), servizi commerciali per gli esercenti Tabaccai/HORECA.

Incassi e pagamenti: servizio di pagamento dei tributi tramite accettazione dei modelli F23 e F24; trasferimento fondi per l'invio di denaro all'estero tramite Moneygram e Western Union, bonifici postagiro e domiciliazioni effettuati da Postepay Evolution, pagamenti sul sistema PagoPA, MAV, riscossione pagamenti, marche da bollo , accettazione bollettini postali e altri pagamenti diretti LIS.

TLC: telefonia mobile (ricavi da traffico, e da vendita di telefonini e router da corner UP) e telefonia fissa (offerta PosteMobile Casa e PosteCasa Ultraveloce).

Energia: Ricavi di vendita energia elettrica e gas a seguito dell'avvio della promo dipendenti e familiari a metà giugno 2022 e ricavi derivanti da attività di ottimizzazione del portafoglio dell'energy management.

I ricavi da mercato nell'anno 2022 si attestano a 1.147 milioni di euro e segnano una crescita di 265 milioni di euro rispetto a dicembre 2021 (+30%) grazie al contributo positivo di tutti i comparti. In particolare, il comparto Incassi e Pagamenti ha rafforzato le proprie performance a seguito dell'acquisizione, avvenuta nel mese di settembre 2022, della società LIS Holding S.p.A., che apporta sul 2022 ricavi incrementali pari a 93 milioni di euro ai ricavi della SBU (distribuiti tra i comparti Monetica e Incassi e Pagamenti), mentre il business Energia ha beneficiato del lancio dei servizi di vendita di energia elettrica e gas nel mese di giugno 2022 verso un target ristretto di dipendenti, famigliari e pensionati del Gruppo.

Nel dettaglio, i ricavi del comparto Monetica segnano una crescita di 124 milioni di euro passando da 457 milioni di euro del 2021 a 582 milioni di euro del 2022, per via dei maggiori ricavi da operatività delle carte di pagamento, riconducibili anche al conferimento da Poste Italiane a PostePay del ramo d'azienda relativo alle carte di debito avvenuto il 1° ottobre 2021 e alla sopracitata acquisizione a settembre 2022 di LIS Holding S.p.A., nonché dei maggiori ricavi dei servizi di acquiring.

I ricavi dei servizi di Incassi e Pagamenti segnano una crescita di 118 milioni di euro (+102,7%), passando da 115 milioni di euro registrati nel 2021 a 233 milioni di euro del 2022, trainati dagli avvisi di pagamento PagoPA e dai bonifici instant98 da Postepay Evolution.

Il comparto delle Telecomunicazioni registra una crescita di 10 milioni di euro, rispetto ai 309 milioni di euro di ricavi conseguiti nel 2021 (+3,2%). L'incremento è attribuibile ai maggiori ricavi del servizio di connettività in fibra ottica.

Nel mese di giugno 2022 è stata lanciata per dipendenti, pensionati e familiari del Gruppo Poste Italiane la nuova offerta energia che, al 31 dicembre 2022, ha registrato 12 milioni di euro di ricavi, di cui, 7 milioni di euro derivanti dalla vendita dei servizi energetici e 5 milioni di euro da attività di energy wholesale management. L'offerta energia lanciata a giugno, ha fatto registrare nel 2022 circa 47 mila sottoscrizioni (di cui 29 mila per la commodity power e 18 mila per quella del gas) a fronte di una customer base di 38 mila contratti attivi (di cui 23 mila per il power e 15 mila per il gas).

Le performance del quarto trimestre 2022 confermano la crescita sostenuta nei comparti Incassi e Pagamenti e Monetica. In particolare, l'elevata operatività delle carte di pagamento correlata all'aumento delle transazioni operate sia sui canali fisici che digitali e l'acquisizione di LIS Holding, hanno trainato i ricavi del comparto monetica a 178 milioni di euro nel quarto trimestre (+30,6% rispetto al quarto trimestre del 2021). I servizi di Incassi e Pagamenti hanno registrato nel quarto trimestre 2022 ricavi pari a 99 milioni di euro (+104,5% rispetto all'analogo periodo del 2021) per via principalmente del contributo positivo del servizio di pagamenti PagoPA verso la Pubblica Amministrazione. Performance positive anche per il comparto delle Telecomunicazioni, che consegue nell'ultimo trimestre dell'anno ricavi pari a 82 milioni di euro (+4 milioni di euro, +5,4%

98 Bonifici regolati entro pochi secondi dalla disposizione della transazione, tramite la piattaforma pan-europea TIPS (Target Instant Payment Settlement) dedicata al regolamento in tempo reale degli instant payments. Fonte: www.bancaditalia.it

rispetto al quarto trimestre del 2021) sostenuti dalla crescita della base clienti del servizio fibra, e per il comparto energia che consegue ricavi per 9 milioni di euro.

STOCK CARTE

(dati in milioni di euro)

Al 31 dicembre 2022 lo stock complessivo delle carte prepagate e delle Postepay Debit è pari a 28,9 milioni, con un transato complessivo99 pari a 71,4 miliardi di euro, in crescita di circa 10,3 miliardi di euro (+16,9%) rispetto al 31 dicembre 2021.

Le carte prepagate Postepay in essere ammontano a 21,4 milioni (+1,1% rispetto a dicembre 2021) e di queste, le carte

Postepay Evolution, pari a circa 9,5 milioni al 31 dicembre 2022, evidenziano un incremento del 12,1% rispetto al valore del 31 dicembre 2021. Nel 2022 è proseguita la vendita delle Postepay Connect100, con circa 253 mila attivazioni al 31 dicembre 2022 ed uno stock di 540 mila carte

la crescita delle transazioni e-commerce nel 2022 15 1%

(+29% rispetto a dicembre 2021).

Nel corso del 2022 si è registrato un incremento delle transazioni delle carte di pagamento del 16,2% (+327 milioni di transazioni) rispetto a 2021, grazie anche al contributo delle transazioni e-commerce101 (+79 milioni di transazioni). Il transato complessivo pari a 71,4 miliardi di euro a dicembre 2022 registra una crescita di oltre

10 miliardi di euro (+16,9%) rispetto a dicembre 2021.

In ambito acquiring, a fronte di un numero di POS installati al 31 dicembre 2022 pari a circa 280 mila, è stato sviluppato un transato di 27,1 miliardi di euro (+18,3% del transato rispetto al 2021, con un incremento di 4,2 miliardi di euro).

99 Il dato si riferisce al transato on us e off us.

100 Offerta che integra la carta prepagata Postepay Evolution e la SIM Postemobile.

101 Include transazioni e-commerce e web (su digital properties di Poste Italiane).

Al 31 dicembre 2022 la percentuale dei bollettini accettati su reti terze e sui canali digitali è in lieve calo rispetto a dicembre 2021, mentre si conferma la prevalenza dei canali alternativi all'ufficio postale per le ricariche delle PostePay.

STOCK SIM

(dati in migliaia)

In ambito Telecomunicazioni, la base clienti relativa ai servizi di telefonia mobile, al 31 dicembre 2022, è rappresentata da circa 4,5 milioni di linee, sostanzialmente in linea rispetto al 31 dicembre 2021.

Con riferimento ai servizi di Telefonia Fissa, l'offerta "PosteMobile Casa" e l'offerta di connettività dati in fibra ottica "PosteCasa Ultraveloce" registrano un incremento del 19% delle linee passando dalle 298 mila linee al 31 dicembre 2021 alle 356 mila linee di dicembre 2022. Nel dettaglio, le linee dell'offerta "PosteMobile Casa" registrano una flessione del 4,8% rispetto a dicembre 2021, passando dalle 270 mila linee del 2021 alle 257 mila linee di dicembre 2022, mentre le linee dell'offerta "PosteCasa Ultraveloce" hanno raggiunto 99 mila unità a dicembre 2022, con un incremento di 70 mila linee rispetto a dicembre 2021.

COSTI TOTALI (dati in milioni di euro)

I costi totali della Strategic Business Unit ammontano a 1.031 milioni di euro con un incremento del 12,1% (+111 milioni di euro) rispetto ai 920 milioni sostenuti nel 2021.

L'incremento dei costi per beni e servizi è ascrivibile essenzialmente ai maggiori costi variabili legati all'operatività delle carte nell'ambito del comparto monetica, nonché all'ampliamento del perimetro operativo generato dall'acquisizione di LIS. Si rileva una crescita anche dei costi del comparto Energia a seguito dell'avvio dell'offerta commerciale nel corso dell'anno. Tali variazioni in aumento sono in parte mitigate dai minori costi da traffico telefonico in ambito telecomunicazioni, a seguito del cambio operatore di rete (Mobile Host Operator - MHO)avvenuto nel corso del 2021.

L'incremento dei costi verso altri settori (+23 milioni di euro) rispetto al 2021 è determinato prevalentemente dai maggiori costi di esternalizzazione verso la Capogruppo, con particolare riferimento alle attività di distribuzione dei servizi di pagamento oltre ai maggiori costi di esternalizzazione registrati nell'ambito dei sistemi informativi del comparto Energia.

Il costo del lavoro aumenta di 9 milioni di euro rispetto a dicembre 2021, a seguito dell'ampliamento dell'organico a fronte dell'acquisizione della società LIS e del nuovo business Energia.

Alla luce dei risultati descritti, l'andamento economico della Strategic Business Unit Pagamenti e Mobile nel 2022 evidenzia un risultato della gestione operativa (EBIT) che si attesta a 379 milioni di euro, in crescita del 34,8% rispetto all'esercizio precedente (282 milioni di euro).

La gestione finanziaria presenta una variazione negativa di 228 milioni di euro rispetto allo scorso esercizio ascrivibile principalmente al provento non ricorrente di 225 milioni di euro conseguito nell'esercizio 2021, riconducibile all'operazione di fusione che ha coinvolto le società Nexi, Nets e SIA.

Per maggiori informazioni si rinvia a quanto illustrato nel paragrafo "Principali operazioni societarie intervenute" della Relazione Finanziaria Annuale 2021.

L'utile conseguito nell'anno ammonta a 270 milioni di euro, in calo del 36,6% rispetto al valore del 2021 (425 milioni di euro. Al netto della suddetta operazione societaria del 2021 la variazione dell'utile netto risulterebbe positiva per +64 milioni di euro rispetto al 2021 (+30,8%).

7.4 DIGITALE E RETI TERZE NELLA STRATEGIA OMNICANALE DEL GRUPPO

Il Gruppo si pone come motore di innovazione e digitalizzazione del Paese, garantendo l'accessibilità e la funzionalità della propria offerta e dei propri servizi a tutti i cittadini.

La strategia omnicanale del Gruppo è finalizzata alla creazione di un modello di piattaforma "ecosistemica" e multicanale che grazie a canali fisici e digitali all'avanguardia e a processi semplificati per servire i propri clienti, mira a garantire una customer experience eccellente e "senza differenze" su tutti i punti di contatto.

DIGITAL PROPERTIES

Il Gruppo ha posto in essere un programma di "trasformazione digitale" di tutti i suoi modelli di servizio e di offerta, al fine di garantire ai propri clienti esperienze di contatto in logica full digital. Tale programma ha subìto una decisa accelerazione nel corso del 2021, in considerazione degli effetti dell'emergenza sanitaria in corso, per rendere disponibile alla clientela un'ampia accessibilità ai prodotti del Gruppo in condizioni di assoluta sicurezza.

Mercato Digital

Con riferimento al mercato Digital102, in Italia sono quasi 51 milioni le persone che accedono online e quasi 44 milioni quelle presenti ed attive sui canali social. Il 97,5% degli italiani continua ad utilizzare uno smartphone ed il 67,2% un computer desktop o laptop (quest'ultimo in calo dell'11% rispetto al 2021), mentre continua la crescita di smartwatch (utilizzati dal 33,2% della popolazione, in aumento del 18% rispetto al 2021) e di smart home (utilizzati dal 20,5% degli italiani, con una crescita del 18% rispetto al 2021). Per quanto concerne l'e-commerce, nel 2022 in Italia le persone che hanno effettuato almeno un acquisto online sono aumentate del 4,7% rispetto al 2021 nel mondo dei consumer goods.

Principali KPIs Digital e reti terze 2022 2021 Variazioni
KPIs Digital + reti terze
Interazioni digital+contact center+reti terze/Interazioni totali giornaliere 68% 64%
Operazioni digital+reti terze/totale operazioni 36% 33%
KPIs Digital
Clienti registrati ai canali digitali (web e app) di Poste Italiane (in milioni) 36,8 33,8 +3,1 +9,1%
Utenti giornalieri (web e app) (in milioni)1 5,8 4,3 +1,5 +34,9%
Numero transazioni Digitali (in milioni) 152,6 124,7 +27,9 +22,4%
Download App (in milioni) 84,5 70,3 +14,3 +20,3%
Poste Italiane Digital e-Wallets (in milioni) 10,7 9,1 +1,6 +17,4%
Identità digitali attive (SPID) (in milioni) 23,8 21,2 +2,7 +12,7%
Clienti abilitati al digitale (%) 2 70,6% 67,5%
Clienti che usano i servizi Poste in digitale (%) 3 21,3% 18,7%
Prenotazioni ticket UP da App (in milioni) 21,8 27,8 (6,0) -21,5%
KPIs Reti terze
Volumi bollettini (in milioni) 50,8 68,3 (17,5) -25,7%
Ricariche Postepay (in milioni) 51,8 53,5 (1,7) -3,3%
Ricariche Postemobile (in milioni) 11,1 10,9 +0,2 +1,8%
Pacchi consegnati (in milioni) 10,8 4,7 +6,2 +132,6%

1 Media dei valori giornalieri nel periodo di riferimento n.d.: non disponibile

2 Clienti che hanno le credenziali di accesso ai canali digitali

3 Clienti che hanno effettuato un pagamento sui canali digitali a valere con strumenti di pagamento di Poste

102 Fonte: https://wearesocial.com/it/blog/2023/02/digital-2023-i-dati-italiani/.

Interazioni: contatti giornalieri dei clienti con la piattaforma omnicanale di gruppo: visite al sito e alle app del Gruppo Poste Italiane, chiamate al contact center, clienti serviti in Ufficio Postale, operazioni effettuate presso ATM e reti Terze, transazioni su POS fisici ed e-commerce.

Operazioni: azioni di acquisto dei clienti (es. acquisto conto corrente o postepay evolution) e transazioni (es. pagamento bollettino, ricarica postepay, bonifico) sulle properties digitali del Gruppo Poste Italiane, in ufficio postale e presso le reti terze.

Nel 2022 è cresciuta l'incidenza delle interazioni giornaliere avvenute sui nuovi canali (digitali e reti terze) passando dal 64% nel 2021 al 68%.

Anche l'incidenza delle operazioni digitali e delle operazioni effettuate presso le reti terze sul totale delle operazioni complessive è aumentata rispetto al 2021 passando dal 33% del 2021 al 36% del 2022.

Nel 2022 è proseguita la crescita del traffico di interazioni sui canali digitali che passano da 6,7 milioni di interazioni medie giornaliere del 2021 a 9,3 milioni di interazioni medie giornaliere del 2022. Le app nel corso dell'anno registrano una crescita passando da 3,04 milioni a 4,52 milioni di visitatori giornalieri. Il numero medio di transazioni effettuate sui canali digitali è pari a circa 12,5 milioni di transazioni mensili (+22%

di visite medie giornaliere nel 2021 (+43% vs 2020) le interazioni medie giornaliere sui canali digitali del Gruppo >9 mln

rispetto al 2021) con un valore transato pari a circa 3,27 miliardi di euro mensili (+23% rispetto al 2021).

le identità digitali rilasciate con ~77% di quota di mercato

Poste Italiane si conferma il primo Gestore d'Identità Digitale SPID, con una quota di mercato di circa il 77% e una customer base che conta circa 25,7 milioni di Identità Digitali pubbliche rilasciate, di cui 23,8 milioni attive, a fronte di circa 3,4 milioni di nuove attivazioni nell'anno.

Al fine di garantire la massima qualità del servizio e proporre sempre nuovi strumenti di "cittadinanza digitale" agli utenti, dando valore alla partnership privilegiata con le Istituzioni e supportando l'evoluzione del Sistema Pubblico di Identità Digitale, Poste Italiane ha reso disponibile la nuova soluzione di identità digitale SPID per i cittadini minorenni e sta lavorando al lancio delle soluzioni di identità digitale SPID per l'accesso ai servizi online dedicati ai professionisti ed alle imprese, con specifiche offerte a pagamento.

Potenziamento dei canali digitali

Potenziamento dei canali digitali Nel corso del 2022 il Gruppo ha proseguito l'evoluzione dei canali digitali nell'ottica di garantire un'esperienza fluida e omnicanale ai suoi clienti sulla base dei seguenti principali driver di evoluzione:

Potenziamento dei canali digitali Introduzione nuove funzionalità sui canali digitali

  • Sviluppate in app BancoPosta nuove modalità di pagamento quali il pagamento con Codice Postepay, l'invio di denaro mediante P2P103 e il servizio Google Pay, con il quale è possibile effettuare pagamenti direttamente da smartphone con sistema operativo Android nei negozi fisici e online abilitati.
  • Prevista la possibilità di visualizzare le ricevute di bonifici, postagiro e pagamento dei bollettini da app e da sito web poste.it direttamente in bacheca o condividendone il contenuto via mail, nonché visualizzare in bacheca le ricevute dei pagamenti effettuati in Ufficio Postale per bonifico, postagiro e ricariche.
  • È stato ' (BOT) al fine di monitorare lo stato delle spedizioni.

103Il peer to peer è una tecnologia che permette l'interscambio di denaro: due diversi dispositivi (computer, tablet o telefoni cellulari) sono in grado di comunicare fra loro per il passaggio di una somma di denaro, senza che vengano visualizzati i dettagli di conti correnti o carte di credito di entrambi.

  • Nell'ambito delle attività di ' , sono stati messi a disposizione nuovi servizi in app (es: la possibilità di definire la modalità di pagamento e di ricezione della fattura), nonchè la possibilità di gestire in area self (app e web) la nuova offerta PosteCasa Ultraveloce Start con eventuale integrazione dell'opzione voce.

Potenziamento catalogo di offerta sui canali digitali

  • E' stata abilitata la possibilità di sottoscrizione dell'offerta Fibra anche in app BancoPosta ed in app Postepay ed è stata attivata la vendita da contact center.
  • E' stato completato il lancio dell'offerta finanziaria a distanza su tutti gli uffici postali, che prevede la possibilità di inviare nell'area riservata del cliente la proposta di consulenza e la possibilità di finalizzare la stessa tramite funnel digitale.
  • Nel mese di settembre 2022, in app Postepay è stata integrata la funzionalità di vendita dei prodotti Luce e Gas per i dipendenti del gruppo Poste Italiane. La vendita è completamente omnicanale: i clienti possono avviare il processo di acquisto e concluderlo successivamente anche tramite un altro canale; è inoltre prevista la gestione completa e autonoma della fornitura da canale web e da app Postepay.
  • Nel corso del terzo trimestre 2022 è stata lanciata, sia nella rete degli uffici postali che sul canale digitale, l'iniziativa di cross selling (vendita integrata) del servizio Fibra con la polizza Poste Vivere Protetti104 .

Ottimizzazione infrastruttura PosteBusiness

Nel corso dell'anno è stata resa disponibile la nuova versione dell'app PosteBusiness comprensiva di nuove funzionalità per la clientela (configurazione della Vetrina Business, gestione degli incassi tramite mobile POS e l'utilizzo della carta Postepay Evolution Business).

7.5 CAPITAL MANAGEMENT FRAMEWORK DEL GRUPPO

Il Gruppo gestisce in maniera strategica l'allocazione del capitale disponibile fra le quattro Strategic Business Unit nelle quali opera, in coerenza con i seguenti obiettivi:

assicurare la continuità operativa del business, attraverso un'adeguata dotazione patrimoniale da parte di tutte le SBU per supportare da un lato le necessità di investimento e di liquidità dei business, dall'altro il rispetto dei requirement normativi per le SBU che operano in mercati regolamentati e vigilati;

massimizzare la creazione di valore di medio/lungo termine del Gruppo allocando il capitale in funzione del ritorno economico dello stesso;

garantire un ritorno economico competitivo agli azionisti assicurando la dividend policy comunicata al mercato;

cogliere le opportunità derivanti da acquisizioni e/o partnership strategiche

104L'iniziativa è finalizzata a offrire ai Clienti che richiedono il servizio PosteCasa Ultraveloce uno sconto per la sottoscrizione dei moduli della gamma PosteVivere Protetti per la copertura danni e l'assistenza all'abitazione. Per promuovere la soluzione assicurativa è previsto, a conclusione del funnel di acquisto online del servizio Fibra, un banner dedicato, attraverso il quale il Cliente potrà accedere direttamente al calcolo del preventivo della polizza e proseguire alla sottoscrizione della stessa direttamente da canale digitale.

OBIETTIVI KPI 2022-2021 FOCUS
Supportare
la
continuità
operativa
del
business,
assicurando
investimenti
industriali
• Investimenti pari a 810 €/mln nel 2022 (754 €/mln nel
2021)
coerenti con gli obiettivi del Piano Strategico.
Mantenere i livelli dei requisiti patrimoniali in linea
con le previsioni delle varie Autority o in coerenza
con l'aspirazione del management.
BancoPosta:
• CET1 ratio pari a 20,3% nel 2022 (19,3% nel 2021)
• Total Capital Ratio pari a 23,1% nel 2022 (21,9%
nel 2021)
• Leverage Ratio pari a 2,9% nel 2022 (3,0% nel
2021)
Gruppo Poste Vita
• Solvency Ratio pari a 253% nel 2022 (261% nel
2021)
IMEL PostePay:
• Free Capital ratio: 33% nel 2022 (15,1% nel 2021)
• Total Capital Ratio: 8,95% nel 2022 (6,48% nel
2021)
Massimizzare il flusso di cassa della gestione
operativa del Gruppo.
• FFO
della
SBU
Corrispondenza,
Pacchi
e
Distribuzione del 2022 pari a 259 €/mln (60 €/mln nel
2021)
Massimizzare la creazione di valore di
medio/lungo termine del Gruppo, indirizzando le
scelte strategiche in funzione della redditività del
capitale, verso una continua crescita di valore nel
tempo.
• ROE di Gruppo 2022 pari a 13% nel 2022 (14% nel
2021)
• EPS 2022 pari a 1,163€ (1,214€ nel 2021)
Garantire il ritorno economico competitivo agli
azionisti, garantendo adeguate riserve di utili
distribuibili della Capogruppo al fine di sostenere la
dividend policy. Ottimizzare i flussi di dividendo
distribuiti dalle SBU alla capogruppo.
• DPS 2022 pari a 0,650€ (+10% a/a) di cui quota parte
(0,210€)
liquidato
come
acconto
nel
mese
di
novembre 2022 (273 €/mln)
• Riserve distribuibili della Capogruppo al 31/12/22
ammontano a 1,4 €/mld, (1,0 €/mld al 31/12/2021)
Cogliere le opportunità legate a operazioni
strategiche di M&A, gestendo in modo flessibile il
capitale e la liquidità mantenendo equilibrata la
struttura finanziaria del Gruppo.
• PFN ORGANICA SBU Corrispondenza, Pacchi e
Distribuzione105 al 31/12/22 -14 €/mln (-160 €/mln al
31/12/21) che diventa -1.401 €/mln post operazioni
straordinarie
• EBITDA 2022 pari a 3.121 €/mln (2.636 €/mln nel
2021)

Con riferimento agli obiettivi sopra elencati, nel corso dell'anno il Gruppo ha:

  • sostenuto investimenti industriali per 810 milioni di euro, per i cui dettagli si rinvia a quanto esposto nel prosieguo del paragrafo;
  • incrementato ulteriormente la dotazione di capitale di Poste Vita, attraverso la sottoscrizione da parte della Capogruppo di uno strumento di capitale, subordinato per 500 milioni di euro, a termini e condizioni che ne consentano la computazione nei fondi propri di base ("Restricted Tier 1");
  • distribuito dividendi agli azionisti per oltre 800 milioni di euro;
  • sostenuto operazioni di M&A impegnando circa 900 milioni di euro di liquidità per:

105 PFN della SBU Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione al netto delle riserve di fair value e di cash flow hedge, dei debiti per leasing (IFRS 16) e delle operazioni straordinarie dell'anno.

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• acquisizioni delle seguenti società:

  • − LIS (700 milioni di euro)
  • − Plurima (105 milioni di euro)
  • − Agile Group e Sourcesense (18 milioni di euro e 30 milioni di euro)
  • − Scalapay (25 milioni di euro)
  • − ECRA (3 milioni di euro)
  • aumento di capitale di Moneyfarm (9 milioni di euro)

Di seguito l'evoluzione del capitale allocato del Gruppo rispetto al 2021 e la sua distribuzione tra le SBU.

(dati in miliardi di euro)

Il capitale allocato al 31 dicembre 2022 è pari a 11,03 miliardi di euro in aumento di 0,74 miliardi di euro rispetto al 31 dicembre 2021 principalmente per via dell'utile d'esercizio 2022 pari a 1,51 miliardi di euro parzialmente compensato dai

dividendi di competenza dell'anno pari a 0,84 miliardi di euro (in parte distribuiti mediante acconto nel mese di novembre per 273 milioni di euro). Il capitale allocato di Gruppo è principalmente attribuito alle SBU Servizi Assicurativi (57%) e Servizi Finanziari (26%).

Dati in milioni di euro 31 dicembre 2022 31 dicembre 2021 Variazioni
CAPITALE IMMOBILIZZATO 5.852 4.565 +1.287 +28%
CAPITALE CIRCOLANTE NETTO 1.396 2.285 (889) -39%
CAPITALE INVESTITO LORDO 7.248 6.850 +398 +6%
FONDI DIVERSI E ALTRE ATTIVITA'/PASSIVITA' (716) (1.898) +1.182 +62%
CAPITALE INVESTITO NETTO 6.531 4.952 +1.579 +32%
PATRIMONIO NETTO 8.937 12.110 (3.173) -26%
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA (AVANZO)/DISAVANZO (2.406) (7.158) +4.752 +66%
di cui: Posizione finanziaria netta della SBU Corrispondenza,
Pacchi e Distribuzione
2.839 1.284 +1.555 +121%

7.6 ANDAMENTO PATRIMONIALE E FINANZIARIO DEL GRUPPO

Il Capitale immobilizzato del Gruppo Poste Italiane al 31 dicembre 2022 si attesta a 5.852 milioni di euro, segnando un incremento di 1.287 milioni di euro rispetto alla fine dell'esercizio 2021. Alla formazione del capitale immobilizzato hanno concorso investimenti per 810 milioni di euro e un incremento dei Diritti d'uso per nuove stipule, rinnovi e variazione contrattuali rientranti nel perimetro di applicazione dell'IFRS 16 pari a complessivi 358 milioni di euro. Inoltre, si segnala l'incremento derivante dal primo consolidamento dei gruppi LIS per 685 milioni di euro, Plurima per 239 milioni di euro, Sourcesense per 27 milioni di euro e Agile per 15 milioni di euro (di cui 630 milioni di euro relativi alla rilevazione degli avviamenti derivanti dalle acquisizioni). Tali variazioni sono state parzialmente compensate da ammortamenti per 830 milioni di euro. Concorrono inoltre, al saldo della voce, le partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto per complessivi 263 milioni di euro, riferibili principalmente alla partecipazione detenute in Anima Holding, Financit e Replica SIM. Con riferimento alla partecipazione in Anima Holding, si segnala che nel corso dell'esercizio è stata effettuata una svalutazione di 21 milioni di euro a seguito dell'esecuzione del test di impairment effettuato sul valore della partecipazione.

Gli investimenti del Gruppo del 2022 ammontano a 810 milioni di euro ed evidenziano un incremento del 7,5% rispetto al 31 dicembre 2021 (+57 milioni di euro). Gli investimenti classificati come ESG, ovvero che rispettano i principi di riferimento degli 8 Pilastri di Sostenibilità del Gruppo, rappresentano circa il 70% del valore complessivo. Tra i principali progetti si evidenziano gli interventi di efficientamento energetico del patrimonio immobiliare, l'evoluzione dell'infrastruttura tecnologica su ambiente Cloud, il miglioramento della customer experience dei prodotti e servizi offerti ai clienti in un'ottica multicanale e digitale, l'adozione di sistemi di gestione, di attrezzature e infrastrutture in materia di salute e sicurezza.

In linea con quanto previsto nel programma di investimenti 2021-2024 a supporto degli obiettivi del Piano Strategico, circa il 77% degli Investimenti del Gruppo Poste Italiane (627 milioni di euro) è stato destinato

all'automazione e modernizzazione della Strategic Business Unit Corrispondenza,

mezzi a basse emissioni disponibili nella flotta, di cui circa 3.600 elettrici ~23.000

lampade LED installate al 31 dicembre 2022 > 410

Pacchi e Distribuzione. In particolare, nel corso dell'anno è proseguito il percorso di rinnovo della flotta dedicata al recapito, con l'inserimento di circa 15.000 nuovi mezzi, di cui circa 1.900 elettrici, circa 7.000 ibridi e la restante parte a basse emissioni. Inoltre, sono state installate circa 2.300 infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici. Al 31

dicembre 2022 risultano installate circa 4.000 colonnine elettriche.

Nel corso dell'esercizio corrente sono state implementate anche nuove linee di recapito a zero emissioni su 13 centri città che si aggiungono ai 15 centri città già realizzati nel corso del 2021, per un complessivo di 28 centri città. Per quanto riguarda i Comuni invece, sono 110 quelli con recapito a zero emissioni.

In materia di contenimento degli impatti ambientali, sono proseguiti gli interventi volti alla sostituzione delle lampade

tradizionali con quelle a tecnologia LED (più di 32.000 nel 2022), all'automazione e al controllo a distanza della gestione degli impianti (oltre 960 edifici coinvolti nel progetto Smart Building nel 2022) al fine di ridurre i consumi di energia elettrica e le emissioni di CO2. Sono stati inoltre installati nel corso dell'anno oltre 120 impianti fotovoltaici.

~1.600

edifici coinvolti nel progetto Smart Building al 31 dicembre 2022

Nel 2022 sono proseguiti gli interventi legati alla gestione ordinaria della sicurezza sui luoghi di lavoro in particolare con la distribuzione di attrezzature di sicurezza presso le articolazioni territoriali e della sicurezza informatica tramite attività di prevenzione delle minacce e contrasto agli attacchi informatici; è stato ulteriormente esteso il servizio di videosorveglianza di Poste Italiane ai siti non ancora serviti e migliorati gli impianti già esistenti, sostituendo progressivamente videoregistratori digitali (DVR) e centrali antintrusione obsoleti; in particolare, sono state installate nel corso dell'anno oltre 200 nuove telecamere sostituendone 500, nonché sostituite più di 500 Centrali Antintrusione.

Nell'ambito della Trasformazione e Ingegnerizzazione Tecnologica è proseguita la migrazione dei servizi digitali esistenti alla nuova infrastruttura basata su Hybrid Cloud, attraverso una procedura di "containerizzazione" delle componenti

applicative. Inoltre, nel corso dell'anno è proseguita l'attività di consolidamento dei Data Center, che ha visto la chiusura del sito di Rozzano (MI).

Nella Strategic Business Unit dei Servizi Finanziari gli investimenti complessivamente realizzati ammontano a 60 milioni di euro e sono principalmente riferiti all'ampliamento della gamma dei prodotti del Risparmio Postale, Vita e Fondi, in ottica multicanalità e al miglioramento della customer experience.

Nella Strategic Business Unit dei Servizi Assicurativi nel 2022 sono proseguite le attività progettuali a sostegno dello sviluppo industriale e del continuo miglioramento funzionale/infrastrutturale dei più importanti sistemi di supporto al business, nonché gli interventi di adeguamento dei sistemi per ottemperare agli obblighi normativi. Gli investimenti complessivamente realizzati nell'anno ammontano a 26 milioni di euro.

Gli investimenti del periodo della Strategic Business Unit Pagamenti e Mobile ammontano a 97 milioni di euro e hanno riguardato gli sviluppi a supporto dell'offerta di rete fissa e mobile con l'obiettivo di accrescerne la competitività sul mercato, nonché gli investimenti IT per l'area Bollettino e PagoPA e quelli finalizzati a supportare il lancio dell'offerta di energia elettrica e gas sul mercato nazionale.

Per maggiori approfondimenti delle iniziative finalizzate all'accelerazione dei processi di digitalizzazione e di fruizione omnicanale delle offerte delle diverse Strategic Business Unit, si rimanda a quanto riportato nel paragrafo "Potenziamento dei canali digitali". Per saperne di più

Il Capitale circolante netto al 31 dicembre 2022 ammonta a 1.396 milioni di euro e si decrementa di 889 milioni di euro rispetto a fine esercizio 2021. A tale variazione hanno concorso:

  • minori Crediti commerciali per 329 milioni di euro e maggiori Debiti commerciali di 205 milioni di euro;
  • decremento degli altri crediti e attività al netto delle altre passività per circa 355 milioni di euro (principalmente per la variazione delle partite di natura tributaria relative all'operatività delle Strategic Business Unit Servizi Assicurativi e Servizi Finanziari).

La riduzione del capitale circolante per 889 milioni di euro ha garantito un minore fabbisogno finanziario e una fonte interna di finanziamento consentendo la liberazione liquidità.

Con riferimento ai crediti commerciali, nel corso del 2022 ci si è concentrati sulle attività di monitoraggio delle situazioni di ritardo dei pagamenti e sul miglioramento delle attività di recupero del credito scaduto. Nello specifico le attività prevalenti si sono focalizzate sull'invio sistematico dei solleciti, sulla riduzione dei tempi per il blocco del servizio per i clienti morosi, sull'accelerazione dell'invio delle pratiche irrecuperabili alla funzione legale.

Nel corso dell'anno il Gruppo ha proseguito il suo impegno nell'attivare canali diretti con i clienti morosi al fine di comprenderne le motivazioni e attivare delle azioni per rendere più efficace il processo di incasso. Tali attività hanno garantito miglioramenti significativi nella riduzione dei tempi di incasso sia del credito pregresso che di quello corrente.

Con riferimento specifico ai crediti verso la Pubblica Amministrazione, si rileva una significativa riduzione dei crediti verso Cassa Depositi e Prestiti dovuta alle nuove tempistiche di fatturazione e incasso previste nella Convenzione in vigore.

Con riferimento invece all'incremento dei debiti commerciali lo stesso è prevalentemente imputabile alle modifiche di perimetro del gruppo dovute alle operazioni societarie dell'anno, all'aumento inflattivo e all'aumento degli investimenti.

Il saldo dei Fondi diversi e delle Altre attività/passività al 31 dicembre 2022 ammonta a 716 milioni di euro e si decrementa di 1.182 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021 principalmente per effetto dei maggiori crediti netti per imposte anticipate per 1.053 milioni di euro (in larga parte per effetto delle variazioni negative del fair value relative agli strumenti finanziari classificati nella categoria FVOCI) e della riduzione del trattamento di fine rapporto per 217 milioni di euro parzialmente compensata dall'incremento dei fondi per rischi e oneri per 88 milioni di euro (principalmente per

l'accantonamento a fondo rischi per crediti di imposta Legge n. 77/2020, al netto del decremento del fondo per incentivazione all'esodo).

Il Patrimonio netto al 31 dicembre 2022 ammonta a 8.937 milioni di euro e si decrementa rispetto al 31 dicembre 2021 di 3.173 milioni di euro. Tale variazione è principalmente riconducibile all'effetto positivo dell'utile del periodo di 1.511 milioni di euro che è stato più che compensato dalla distribuzione di dividendi per 801 milioni di euro106 e dal decremento della riserva di fair value derivante essenzialmente dalla variazione negativa del fair value degli strumenti finanziari classificati nella categoria FVTOCI per 3.865 milioni di euro.

Posizione Finanziaria Netta del Gruppo

(dati in milioni di euro)

106 Il valore include circa 3 milioni di euro di dividendi distribuiti ai soci di minoranza dalle società controllate.

La Posizione finanziaria netta complessiva al 31 dicembre 2022 è in avanzo di 2.406 milioni di euro, in diminuzione di 4.752 milioni di euro rispetto ai valori al 31 dicembre 2021 (in cui presentava un avanzo di 7.158 milioni di euro). A tale variazione hanno concorso principalmente:

  • una gestione operativa positiva per 2.387 milioni di euro (di cui 1.511 milioni di euro riferibili all'utile dell'esercizio, 830 milioni di euro agli ammortamenti e 47 milioni di euro ad altre partite residuali);
  • l'effetto positivo riconducibile alla variazione del capitale circolante e delle imposte per circa 1.089 milioni di euro di cui:
    • o decremento dei crediti commerciali lordi per circa 360 milioni di euro (escludendo l'apporto da operazioni societarie);
    • o 91 milioni di euro di maggiori debiti commerciali (escludendo l'apporto da operazioni societarie);
    • o un decremento degli Altri crediti e attività al netto delle Altre passività per circa 330 milioni di euro ascrivibile principalmente al decremento netto delle partite di natura tributaria relative prevalentemente all'operatività delle Strategic Business Unit Servizi Assicurativi e Servizi Finanziari;
    • o variazione delle imposte per circa 307 milioni di euro;
  • investimenti in immobilizzazioni per 810 milioni di euro;
  • l'effetto negativo derivanti dalla distribuzione di dividendi per 801 milioni di euro (di cui 273 milioni di euro relativi all'acconto del dividendo ordinario previsto per l'esercizio 2022);
  • investimenti in partecipazioni per 843 milioni di euro di cui 526 milioni di euro relativi all'acquisizione del gruppo LIS (di cui 700 milioni di euro per l'esborso), 248 milioni di euro relativi al gruppo Plurima (di cui 105 milioni di euro per l'esborso), 39 milioni di euro relativi al gruppo Sourcesense (di cui 30 milioni di euro per l'esborso), 27 milioni di euro relativi al gruppo Agile (di cui 18 milioni di euro relativi all'esborso) e 3 milioni di euro per l'investimento in Eurizon Capital Real Asset;
  • gli effetti valutativi del periodo negativi per 5.353 milioni di euro riconducibili essenzialmente alle oscillazioni negative di valore degli investimenti classificati nella categoria FVTOCI, detenuti principalmente dalle Strategic Business Unit Servizi Finanziari, e in via residuale dalle altre SBU;
  • altri decrementi per complessivi 422 milioni di euro, essenzialmente ascrivibili all'incremento delle passività finanziarie per leasing rientranti nel regime di applicazione dell'IFRS 16 per 381 milioni di euro.

Con riferimento agli strumenti finanziari detenuti dalla Strategic Business Unit Servizi Finanziari, l'oscillazione complessiva del fair value nell'esercizio è negativa per circa 15,5 miliardi di euro ed è rilevata nell'apposita riserva di Patrimonio netto per negativi 4,4 miliardi di euro per la parte non coperta da strumenti di fair value hedge, e a Conto economico per negativi 11,1 miliardi di euro per la parte coperta, compensata dalla variazione positiva di fair value degli strumenti derivati di fair value hedging.

Al 31 dicembre 2022 il saldo complessivo dei derivati in fair value hedge è positivo per 5,4 miliardi di euro (negativo per 4,4 miliardi di euro al 31 dicembre 2021). Inoltre, nell'ambito di tali operazioni di copertura, a seguito della variazione positiva degli strumenti derivati, la Capogruppo evidenzia una variazione complessiva netta dei Depositi a garanzia per circa 9 miliardi di euro (al 31 dicembre 2022 il saldo dei depositi a garanzia è a debito per 4,8 miliardi di euro mentre al 31 dicembre 2021 il saldo era a credito per 4,2 miliardi di euro).

(dati in milioni di euro)

La Posizione Finanziaria Netta della Strategic Business Unit Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione al 31 dicembre 2022 è in disavanzo di 2.839 milioni di euro (1.401 milioni di euro al netto delle passività per leasing e degli effetti valutativi), in peggioramento di 1.555 milioni di euro rispetto ai valori al 31 dicembre 2021, in cui presentava un disavanzo di 1.284 milioni di euro (160 milioni di euro al netto delle passività per leasing e degli effetti valutativi).

Escludendo gli effetti delle operazioni straordinarie intervenute nel corso del periodo e, al netto delle passività per leasing e degli effetti valutativi, la Posizione Finanziaria Netta è in disavanzo di 14 milioni di euro, in miglioramento di 146 milioni di euro rispetto ai valori al 31 dicembre 2021 (disavanzo di 160 milioni di euro). In dettaglio tale variazione riflette:

  • una gestione operativa (FFO) positiva per 259 milioni di euro
  • un effetto positivo relativo alla variazione del capitale circolante netto per 625 milioni di euro
  • nuovi investimenti in immobilizzazioni per 788 milioni di euro;
  • un flusso positivo da dividendi di 49 milioni di euro per l'effetto netto dei dividendi ricevuti dalle società (861 milioni di euro) e pagati agli azionisti (801 milioni di euro, di cui 273 milioni di euro relativi all'acconto del dividendo ordinario previsto per l'esercizio 2022).

Concorrono, inoltre, al saldo finale della Posizione Finanziaria Netta operazioni straordinarie per complessivi 1.387 milioni di euro, di cui:

  • 700 milioni di euro relativi all'aumento di capitale sottoscritto in PostePay propedeutico all'acquisizione da parte di quest'ultima del gruppo LIS;
  • 500 milioni di euro a fronte della sottoscrizione di uno strumento di capitale, subordinato e non convertibile, con durata perpetua, emesso da Poste Vita;
  • 147 milioni di euro relativi all'effetto complessivo derivante dall'acquisizione del gruppo Plurima (al netto della passività finanziarie per leasing della società);
  • 70 milioni di euro per l'acquisizione da parte di Poste Italiane della partecipazione in Poste Welfare Servizi, precedentemente detenuta da Poste Vita;
  • 26 milioni di euro relativi all'effetto complessivo derivante dall'acquisizione del gruppo Agile (al netto della passività finanziarie per leasing della società);
  • 37 milioni di euro relativi all'effetto complessivo derivante dall'acquisizione del gruppo Sourcesense (al netto della passività finanziarie per leasing della società);
  • 93 milioni di euro di effetto positivo derivante dalla fusione della controllata PSIA, precedentemente allocata nel settore Pagamenti e Mobile.

I Debiti rappresentati nella Posizione Finanziaria Netta della Strategic Business Unit Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione si riferiscono principalmente a quelli riepilogati nella seguente tabella.

dati in milioni di euro 31 dicembre 2022 31 dicembre 2021
Fin.to BEI scadenza marzo 2026 173 173
Fin.to BEI scadenza ottobre 2026 400 400
Fin.to BEI scadenza maggio 2028 150 150
Fin.to BEI scadenza maggio 2028 100
Utilizzo linee di credito uncommited per finanziamenti a breve termine 550
Private placement scadenza ottobre 2023 50 50
Prestiti obbligazionari senior unsecured emessi il 10 dicembre 2020 1.000 1.000
scadenza dicembre 2024 500 500
scadenza dicembre 2028 500 500
Totale 1.873 2.323

La variazione dell'anno pari a -450 milioni di euro è riconducibile principalmente al minor utilizzo di linee di credito uncommitted per finanziamenti a breve termine (-550 milioni di euro).

Indebitamento finanziario ESMA della Strategic Business Unit Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione

Al 31 dicembre Al 31 dicembre
dati in milioni di euro 2022 2021
A. Disponibilità liquide (575) (2.122)
B. Mezzi equivalenti a disponibilità liquide - -
C. Altre attività finanziarie correnti (1) (8)
D. Liquidità (A + B + C) (577) (2.130)
E. Debito finanziario corrente (inclusi gli strumenti di debito, ma
esclusa la parte corrente del debito finanziario non corrente) 379 785
F. Parte corrente del debito finanziario non corrente 1 -
G. Indebitamento finanziario corrente (E + F) 381 785
H. Indebitamento finanziario corrente netto (G + D) (196) (1.345)
I. Debito finanziario non corrente (esclusi la parte corrente e gli strumenti di debito) 2.001 1.705
J. Strumenti di debito 997 1.047
K. Debiti commerciali e altri debiti non correnti 18 22
L. Indebitamento finanziario non corrente (I + J + K) 3.017 2.774
M. Totale indebitamento finanziario (H + L) 2.821 1.429

altri settori
Al 31 dicembre Al 31 dicembre
dati in milioni di euro 2022 2021
M. Totale indebitamento finanziario (H + L) 2.821 1.429
Attività finanziarie non correnti (539) (76)
K. Debiti commerciali e altri debiti non correnti (18) (22)
Crediti d'imposta Legge n. 77/2020 (420) (448)
Posizione Finanziaria Netta 1.843 883
Crediti e Debiti finanziari intersettoriali 996 401
Posizione Finanziaria Netta al lordo dei rapporti con gli altri
settori
2.839 1.284

Le Disponibilità liquide e le linee di credito esistenti sono ampiamente in grado di coprire le esigenze finanziarie previste. In particolare, al 31 dicembre 2022 le disponibilità liquide della Strategic Business Unit Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione ammontano a 0,6 miliardi di euro (di cui 0,5 miliardi di euro riferibili alla Capogruppo), mentre gli affidamenti committed e uncommitted non utilizzati a sostegno della liquidità ammontano complessivamente a circa 3,5 miliardi di euro.

Nella tabella che segue si fornisce un dettaglio delle linee di credito al 31 dicembre 2022 e al 31 dicembre 2021.

Descrizione
(dati in millioni di euro)
Saldo al 31.12.2022 Saldo al 31.12.2021
Linee di credito committed 2.450 1.750
Finanziamenti a breve 2.450 1.750
Linee di credito uncommitted 2.159 2.357
Finanziamenti a breve 1.005 1.309
Scoperti di c/c 145 145
Crediti di firma 1.008 003
Totale 4.609 4.107
Utilizzi committed
Finanziamenti a breve
Utilizzi uncommitted 652 975
Finanziamenti a breve 550
Crediti di firma 652 425
Totale 652 975

7.7 ANDAMENTO DI POSTE ITALIANE S.P.A. E RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL PATRIMONIO BANCOPOSTA

ANDAMENTO ECONOMICO DI POSTE ITALIANE S.P.A.

ANDAMENTO PATRIMONIALE E FINANZIARIO DI POSTE ITALIANE S.P.A.

RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL PATRIMONIO BANCOPOSTA

7.7.1 ANDAMENTO ECONOMICO DI POSTE ITALIANE S.p.A.

Conto economico riclassificato

(dati in milioni di euro) 2022 2021 Variazioni
Ricavi e proventi 8.904 8.485 +419 +4,9%
Proventi diversi derivanti da operatività finanziaria 428 523 (95) -18,2%
Altri ricavi e proventi 721 683 +38 +5,6%
Ricavi 10.053 9.691 +362 +3,7%
Costo del lavoro totale 4.987 5.235 (248) -4,7%
Altri costi operativi 3.246 2.856 +390 +13,7%
Costi 8.233 8.091 +142 +1,8%
EBITDA 1.820 1.600 +220 +13,8%
Ammortamenti e svalutazioni 744 715 +29 +4,0%
EBIT 1.076 885 +191 +21,6%
EBIT MARGIN 10,7% 9,1%
Proventi/(oneri) finanziari 24 12 +12 +99,0%
Utile lordo 1.100 897 +203 +22,6%
Imposte 253 100 +153 n.s.
Utile netto 847 797 +50 +6,3%

n.s. non significativo

I ricavi totali conseguiti da Poste Italiane S.p.A. nel 2022 ammontano a 10.053 milioni di euro in aumento del 3,7% rispetto all'esercizio precedente (9.691 milioni di euro nel 2021). La voce Ricavi e Proventi registra una crescita di 419 milioni di euro (+4,9%) rispetto al 2021, grazie al contributo dei ricavi per servizi finanziari che mostrano un incremento rispetto all'esercizio 2021 principalmente imputabile ai maggiori proventi degli impieghi della raccolta su conti correnti postali e delle disponibilità libere, in parte mitigato dal decremento dei proventi derivanti dall'attività di raccolta del risparmio postale, dovuto alla contrazione della raccolta condizionata dal contesto macroeconomico dell'esercizio.

Il decremento dei Proventi diversi derivanti da operatività finanziaria, rispetto all'esercizio precedente, è principalmente dovuto ai minori utili da realizzo da strumenti finanziari. L'incremento della voce Altri ricavi e proventi è dovuta principalmente ai maggiori dividendi distribuiti dalle società controllate nell'esercizio.

I costi totali, al netto degli Ammortamenti e svalutazioni, passano da 8.091 milioni di euro del 2021 a 8.233 milioni di euro del 2022, per via principalmente dell'aumento degli altri costi operativi (+390 milioni di euro rispetto al 2021) parzialmente controbilanciato dal decremento del costo del lavoro (-248 milioni di euro rispetto al 2021). L'aumento degli altri costi operativi è imputabile principalmente: i) ai maggiori accantonamenti per rischi e a perdite sui crediti d'imposta, solo in parte compensati da minori accantonamenti netti delle rimanenti voci degli altri fondi rischi e oneri; ii) all'aumento degli oneri da operatività finanziaria dovuto prevalentemente all'effetto dei maggiori interessi passivi riconosciuti alla clientela pubblica per i depositi su conti correnti postali, a seguito del rialzo della curva dei tassi di interesse, parzialmente compensati da minori perdite da realizzo da strumenti finanziari.

La voce Ammortamenti e svalutazioni aumenta di 29 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente per via dei maggiori ammortamenti e a minori riprese di valore sia sugli immobili, impianti e macchinari (20 milioni di euro), che sui diritti d'uso (4 milioni di euro) principalmente per l'ampliamento della flotta in leasing, nonché per maggiori ammortamenti su attività immateriali (5 milioni di euro) correlati agli investimenti su applicativi software divenuti disponibili all'uso nel corso dell' esercizio.

Il costo complessivo del lavoro registra un decremento di 248 milioni di euro (-4,7%) rispetto all'esercizio 2021. Tale variazione è principalmente imputabile alla riduzione della componente straordinaria ed in parte alla diminuzione della componente ordinaria.

La riduzione della componente straordinaria è principalmente dovuta ai minori incentivi all'esodo (-156 milioni di euro).

La variazione della componente ordinaria rispetto all'anno precedente deriva principalmente dalla riduzione dell'organico mediamente impiegato (circa 1.500 FTE in meno rispetto al 2021).

Le imposte sul reddito passano da 100 milioni di euro del 2021 a 253 milioni di euro nel 2022 in aumento di 153 milioni di euro. Il saldo dell'esercizio 2022 comprende l'effetto positivo per complessivi 6 milioni di euro relativi al beneficio fiscale connesso all'Aiuto alla Crescita Economica (ACE), riferito all'esercizio 2013, per il quale, nell'esercizio in commento, sono venute meno le incertezze connesse alla quantificazione.

Poste Italiane S.p.A. al 31 dicembre 2022 ha conseguito un Utile netto di 847 milioni di euro (797 milioni di euro nel 2021).

7.7.2 ANDAMENTO PATRIMONIALE E FINANZIARIO DI POSTE ITALIANE S.P.A.

Capitale investito netto e relativa copertura

(dati in milioni di euro) 31 dicembre 2022 31 dicembre 2021 Variazioni
Immobilizzazioni materiali 2.234 2.142 +92 +4,3%
Immobilizzazioni immateriali 945 828 +117 +14,1%
Attività per diritti d'uso 1.040 945 +95 +10,0%
Partecipazioni 3.676 2.598 +1.078 +41,5%
Capitale immobilizzato 7.895 6.513 +1.382 +21,2%
Crediti commerciali e Altri crediti e attività 5.281 5.583 (302) -5,4%
Debiti commerciali e Altre passività (5.332) (5.041) (291) -5,8%
Crediti (Debiti) per imposte correnti 54 105 (51) -48,6%
Totale capitale circolante netto 3 647 (644) -99,5%
Capitale investito lordo 7.898 7.160 +738 +10,3%
Fondi per rischi e oneri (1.257) (1.169) (87) -7,5%
Trattamento di fine rapporto (678) (896) +218 +24,4%
Crediti/(Debiti) per imposte anticipate/differite 1.223 - +1.223 n.s.
Capitale investito netto 7.186 5.095 +2.091 +41,1%
Patrimonio netto 3.808 7.034 (3.227) -45,9%
di cui Utile di periodo 847 797 +50 +6,3%
di cui Riserva di fair value (2.374) 1.192 (3.566) n.s.
Passività finanziarie 104.703 106.259 (1.556) -1,5%
Attività finanziarie (84.197) (90.213) +6.015 +6,7%
Crediti d'imposta Legge n. 77/2020 (9.021) (6.456) (2.565) -39,7%
Cassa e depositi BancoPosta (5.848) (7.659) +1.810 +23,6%
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (2.258) (3.870) +1.612 +41,6%
Posizione finanziaria netta 3.379 (1.939) +5.318 n.s.

La struttura patrimoniale di Poste Italiane S.p.A. presenta al 31 dicembre 2022 un capitale investito netto di 7.187 milioni di euro (5.095 milioni di euro al 31 dicembre 2021).

Il Capitale immobilizzato si attesta a 7.895 milioni di euro ed evidenzia un incremento di 1.382 milioni di euro rispetto al 2021. Alla formazione del Capitale immobilizzato hanno altresì concorso investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali per 751 milioni di euro, in parte compensati da ammortamenti e svalutazioni per 538 milioni di euro. La voce Attività per diritti d'uso registra una variazione positiva di 95 milioni di euro che tiene principalmente conto delle acquisizioni dell'esercizio per nuovi contratti e rinnovo di contratti esistenti per 291 milioni di euro (principalmente riferiti al noleggio di veicoli aziendali adibiti all'attività di recapito di posta e pacchi), rettifiche positive di 37 milioni di euro per variazioni contrattuali intercorse nell'esercizio e degli ammortamenti del periodo pari a 208 milioni di euro. Il valore delle partecipazioni evidenzia un incremento di 1.078 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021 principalmente imputabile all'effetto: i) della sottoscrizione in data 9 settembre 2022 dell'aumento di capitale sociale a pagamento di PostePay SpA di complessivi 700 milioni di euro finalizzato a dotare la società delle risorse finanziarie necessarie al completamento dell'operazione di acquisizione della società LIS Holding SpA, perfezionatasi in data 14 settembre 2022; ii) della ricapitalizzazione, in data 3 agosto 2022, di Poste Vita SpA attraverso la sottoscrizione di uno strumento di capitale subordinato e non convertibile, con durata perpetua e con periodo di non-call di 10 anni, per complessivi 500 milioni di euro, finalizzato a rafforzarne il Solvency Ratio; iii) dell'acquisto in data 24 febbraio 2022 da Poste Vita S.p.A del 100% del capitale sociale di Poste Welfare Servizi S.r.l per complessivi 70 milioni di euro; iv) del versamento in conto capitale, in data 14 aprile 2022, a favore di Poste Welfare Servizi S.r.l di complessivi 55 milioni di euro finalizzato a dotare la società delle risorse finanziarie necessarie all'acquisizione della società Plurima S.p.A; v) dell'adesione, in data 28 ottobre 2022, da parte di Poste Italiane S.p.A all'offerta pubblica di acquisto volontaria delle azioni e warrant emesse dalla società Sourcesense S.p.A con un investimento complessivo di 30 milioni di euro; vi) dell'acquisto, in data 13 ottobre 2022, di una partecipazione azionaria pari al 70% della società Agile Power S.r.l e indirettamente dell'intero Gruppo Agile Lab, di complessivi 18 milioni di euro, che ha previsto il versamento da parte di Poste Italiane a favore dei soci fondatori, che manterranno il restante 30%, di 13 milioni di euro e la sottoscrizione di un aumento di capitale sociale a pagamento a favore delle società di 5 milioni di euro; vii) della fusione per incorporazione in Poste Italiane S.p.A della società controllata PSIA S.r.l, con efficacia a decorrere dal 1° novembre 2022, la quale ha generato un avanzo da fusione di complessivi 330 milioni di euro, rilevato nell'apposita riserva di Patrimonio netto. Inoltre, in data 29 settembre 2022 è stato ceduto il ramo d'azienda Information Technology di BancoPosta Fondi S.p.A SGR in favore di Poste Italiane SpA con efficacia a partire dal 1° ottobre 2022.

Il Capitale circolante netto al 31 dicembre 2022 si attesta a 3 milioni di euro e si decrementa di 644 milioni di euro rispetto alla fine dell'esercizio 2021 principalmente per l'effetto congiunto: i) della diminuzione dei crediti commerciali prevalentemente riconducibile alla diminuzione dei crediti verso Cassa Depositi e Prestiti (-365 milioni di euro) per via delle nuove modalità di fatturazione e pagamento su base mensile e non più trimestrale, introdotte dalla Convenzione del 23 dicembre 2021, in vigore dal 1° gennaio 2022; ii) dell'aumento dei risconti passivi principalmente per il contributo a fondo perduto (125 milioni di euro) ricevuto anticipatamente da Poste Italiane S.p.A per la realizzazione del progetto "Polis – Casa dei servizi digitali"; iii) dell'aumento del debito complessivo che Poste Italiane S.p.A vanta nei confronti delle controllate in qualità di consolidante fiscale (+113 milioni di euro).

Il saldo dei Fondi per rischi e oneri si attesta a 1.257 milioni di euro (1.169 milioni di euro a fine dicembre 2021) e tiene conto principalmente del Fondo di incentivazione agli esodi per 352 milioni di euro (515 milioni di euro al 31 dicembre 2021) che riflette la stima delle passività che la Società si è impegnata irrevocabilmente a sostenere per trattamenti di incentivazione all'esodo su base volontaria, secondo le prassi gestionali in atto con le Rappresentanza Sindacali per un definito numero di dipendenti che risolveranno il loro rapporto di lavoro entro il 31 dicembre 2024.

Il saldo accoglie altresì il Fondo rischi per crediti d'imposta Legge 77/2020 che include l'accantonamento di 320 milioni di euro per rischi su crediti d'imposta.

Il Fondo vertenze con terzi è costituito a copertura delle prevedibili passività, relative a contenziosi di varia natura con fornitori e terzi, giudiziali ed extragiudiziali, alle relative spese legali, nonché a sanzioni amministrative, penali e indennizzi

nei confronti della clientela. Al 31 dicembre 2022 il fondo si attesta a 265 milioni di euro (265 milioni di euro al 31 dicembre 2021). Le variazioni intervenute nell'esercizio si riferiscono all'aggiornamento delle passività stimate e ad utilizzi per passività definite.

Il Fondo rischi operativi relativo a passività derivanti dall'operatività condotta in ambito BancoPosta di 109 milioni di euro al 31 dicembre 2022 registra una variazione in diminuzione rispetto al saldo al 31 dicembre 2021 (134 milioni di euro). Gli assorbimenti netti dell'esercizio, di complessivi 12 milioni di euro, riflettono principalmente la prescrizione di talune giacenze relative all'attività di trasferimento fondi e l'adeguamento delle stime dei rischi legati alla distribuzione di prodotti del risparmio postale nonché delle frodi.

Il Fondo oneri del personale si attesta a 101 milioni di euro (120 milioni di euro a fine dicembre 2021) ed è costituito a copertura di prevedibili passività afferenti al costo del lavoro, certe o probabili nel loro futuro manifestarsi ma suscettibili di variazioni di stima nella relativa quantificazione. Si incrementa nell'esercizio per il valore stimato di nuove passività (89 milioni di euro) e si decrementa per il venir meno di passività identificate in passato (33 milioni di euro) e per passività definite (75 milioni di euro).

Il saldo netto dei Crediti (Debiti) per imposte anticipate/differite al 31 dicembre 2022 è positivo per 1.223 milioni di euro (saldo non significativo al 31 dicembre 2021); la variazione del periodo è in larga parte ascrivibile all'effetto fiscale netto positivo sulla variazione negativa netta della riserva di fair value degli investimenti in titoli disponibili per la vendita.

Il Patrimonio netto ammonta a 3.808 milioni di euro e diminuisce di 3.227 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente in relazione principalmente alla movimentazione della riserva di fair value (-3.326 milioni di euro) in cui sono riflesse sostanzialmente le oscillazioni (positive e/o negative) da valutazione degli investimenti classificati nella categoria FVTOCI, nonché al pagamento del saldo 2021 e dell'acconto 2022 dei dividendi agli azionisti (-799 milioni di euro) e alla movimentazione della riserva di cash flow hedge (-93 milioni di euro). Tali variazioni sono parzialmente mitigate dall'utile di esercizio di 847 milioni di euro.

Indebitamento finanziario ESMA del Patrimonio non destinato di Poste Italiane S.p.A.

31 dicembre 2022 31 dicembre 2021
(dati in milioni di euro)
A. Disponibilità liquide (469) (2.028)
B. Mezzi equivalenti a disponibilità liquide - -
C. Altre attività finanziarie correnti (29) (52)
D. Liquidità (A+B+C) (498) (2.080)
E. Debito finanziario corrente (inclusi gli strumenti di debito, ma
esclusa la parte corrente del debito finanziario non corrente)
1.590 1.935
F. Parte corrente dell'indebitamento non corrente 1 1
G. Indebitamento finanziario corrente (E + F) 1.591 1.936
H. Indebitamento finanziario corrente netto (G + D) 1.093 (144)
I. Debito finanziario non corrente (esclusi la parte corrente e gli
strumenti di debito)
1.671 1.532
J. Strumenti di debito 997 1.047
K. Debiti commerciali e altri debiti non correnti 18 22
L. Indebitamento finanziario non corrente (I + J + K) 2.686 2.601
M. Totale Indebitamento finanziario (H + L) 3.779 2.457

Riconciliazione indebitamento finanziario ESMA

(dati in milioni di euro) 31 dicembre 2022 31 dicembre 2021
M. Totale Indebitamento finanziario (H + L) 3.779 2.457
Attività finanziarie non correnti (875) (407)
K. Debiti commerciali e altri debiti non correnti (18) (22)
Crediti d'imposta Legge n. 77/2020 (421) (448)
Posizione Finanziaria Netta Industriale 2.465 1.580
(Crediti)/Debiti finanziari per rapporti intergestori 349 175
Posizione Finanziaria Netta del Patrimonio non destinato al 2.814 1.755
lordo dei rapporti intergestori
7.7.3 RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL PATRIMONIO BANCOPOSTA
GOVERNANCE DEL PATRIMONIO BANCOPOSTA
Con riferimento alla Governance del Patrimonio BancoPosta, le regole di organizzazione, gestione e controllo che ne
disciplinano il funzionamento sono contenute nel "Regolamento del Patrimonio BancoPosta" approvato dall'Assemblea
straordinaria del 14 aprile 2011 e da ultimo modificato dall'Assemblea straordinaria del 29 maggio 2018. Per effetto
dell'emanazione da parte della Banca d'Italia, il 27 maggio 2014, di un aggiornamento delle Disposizioni di Vigilanza
prudenziali per le banche, al Patrimonio BancoPosta si applicano le disposizioni previste per gli istituti di credito sull'assetto
organizzativo e di governance, sul sistema contabile e dei controlli e sugli istituti di adeguatezza patrimoniale e
contenimento dei rischi.
Per ogni ulteriore approfondimento sugli assetti di Corporate Governance si rinvia alla "Relazione sul Governo Societario
e gli assetti proprietari" di Poste Italiane approvata di tempo in tempo dal Consiglio di Amministrazione e pubblicata sul
sito internet della Società nella sezione Governance.
BancoPosta è altresì dotato di un "R
O
" approvato dal Consiglio di
Amministrazione di Poste Italiane, il cui ultimo aggiornamento è del 24 giugno 2022, che descrive il modello di
funzionamento di BancoPosta, il suo assetto organizzativo e le correlate responsabilità assegnate alle diverse funzioni,
nonché i processi di affidamento di funzioni aziendali di BancoPosta a Poste Italiane e di esternalizzazione del Patrimonio
BancoPosta.
Il processo di "Governo degli Affidamenti e delle Esternalizzazioni" del Patrimonio BancoPosta, già oggetto di rivisitazione
nel 2018, è stato ulteriormente irrobustito, da ultimo nel mese di giugno 2022, relativamente agli ambiti di presidio delle
attività affidate e/o esternalizzate, nell'ottica di un miglioramento della qualità dei processi.
Nel corso del secondo trimestre del 2022 sono state avviate le attività propedeutiche al rinnovo dei Disciplinari107 in
scadenza a dicembre 2022. Coerentemente con i termini previsti dalla normativa, i Disciplinari relativi a Funzioni Essenziali
o Importanti (FEI) e a Funzioni di Controllo aggiornati per il periodo 1° gennaio 2023 – 31 dicembre 2025 sono stati inviati
in data 28 ottobre a Banca d'Italia per le verifiche di competenza (c.d. "Comunicazione preventiva"). Il 2 gennaio 2023
l'Autorità ha risposto non rilevando elementi ostativi agli affidamenti in questione: BancoPosta sta quindi procedendo con
la sottoscrizione dei Disciplinari, avendo incluso alcune modifiche previste nel cosiddetto "Piano degli Interventi" redatto in
relazione alle osservazioni ricevute dall'Autorità di Vigilanza come esito dell'accertamento ispettivo svolto nel 2022.
107 Contratti con i quali il Patrimonio BancoPosta affida attività operative o di controllo a funzioni di Poste Italiane. I Disciplinari stabiliscono,
tra l'altro, i livelli di servizio e i prezzi di trasferimento e acquisiscono efficacia dopo un processo autorizzativo che coinvolge le Funzioni
Interessate, l'Amministratore Delegato, e quando previsto, il Consiglio di Amministrazione della Società. Si rinvia all' Informativa sul
Patrimonio Destinato BancoPosta nel Rendiconto Separato del patrimonio BancoPosta al 31 dicembre 2022 della presente Relazione
Finanziaria Annuale per maggiori dettagli.

7.7.3 RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL PATRIMONIO BANCOPOSTA

GOVERNANCE DEL PATRIMONIO BANCOPOSTA

107 Contratti con i quali il Patrimonio BancoPosta affida attività operative o di controllo a funzioni di Poste Italiane. I Disciplinari stabiliscono, tra l'altro, i livelli di servizio e i prezzi di trasferimento e acquisiscono efficacia dopo un processo autorizzativo che coinvolge le Funzioni Interessate, l'Amministratore Delegato, e quando previsto, il Consiglio di Amministrazione della Società. Si rinvia all' Informativa sul Patrimonio Destinato BancoPosta nel Rendiconto Separato del patrimonio BancoPosta al 31 dicembre 2022 della presente Relazione

Nel 2022, con l'obiettivo di presidiare e di rafforzare le modalità di interlocuzione sulle funzioni affidate ed esternalizzate, sono proseguiti i Comitati Operativi con le funzioni di Poste Italiane (Mercato Privati, Digital, Technology & Operations, Sicurezza Informatica, Movimento Fondi, Mercato Imprese e Pubblica Amministrazione) e sono stati avviati i comitati per gli ambiti di Business Continuity Management (BCM), CERT, Fraud Management e Risorse Umane e Organizzazione. Sono altresì proseguiti i Comitati Operativi con BancoPosta Fondi S.p.A. SGR, che presta il servizio di gestione finanziaria del Patrimonio BancoPosta, e con PostePay S.p.A., che gestisce per conto di BancoPosta diversi prodotti quali, a titolo esemplificativo, bollettini, bollo auto, RAV, bonifici, domiciliazioni, postagiro, vaglia, incassi domiciliati, eurogiro, carte libretto e la piattaforma dei pagamenti.

Nel corso del primo semestre del 2022 è stato sottoscritto il contratto di gestione su base individuale di portafogli di investimento per conto terzi con BancoPosta Fondi S.p.A. SGR. L'integrazione dei contenuti previsti, inerente al periodo di migrazione e al passaggio di consegne, alla specifica del luogo di erogazione del servizio, ai diritti di cessazione, alla disciplina della sub-esternalizzazione e alla continuità operativa, è efficace dal 1° gennaio 2022. Nel corso del secondo semestre 2022 sono state avviate le attività di rinnovo per il contratto tra BancoPosta e PostePay S.p.A. relativo ai servizi di incasso e pagamento, in scadenza al 31 dicembre 2022. La sottoscrizione del nuovo contratto, di durata annuale, è avvenuta nel mese di marzo 2023.

ANDAMENTO ECONOMICO, PATRIMONIALE E FINANZIARIO DEL PATRIMONIO BANCOPOSTA

Principali indicatori 2022 2021
CET 1 CAPITAL 1* 2.618 2.633
TOTAL CAPITAL 2* 2.968 2.983
CET 1 RATIO 3* 20,3% 19,3%
TOTAL CAPITAL RATIO 4* 23,1% 21,9%
ROA 5 0,6% 0,5%
ROE 6* 23,0% 20,5%
Margine interesse / Margine intermediazione 7 35,3% 27,8%
Costi operativi / Margine intermediazione 8 84,7% 86,6%

(1) Il CET 1 Capital include il Capitale di costituzione e le Riserve di Utili non distribuiti (capitale primario), tenuto conto del regime transitorio (Regolamento 2017/2395 EU).

(2) Il TOTAL CAPITAL include il CET 1 CAPITAL, e il capitale aggiuntivo di classe 1 (AT 1)

(3) Il CET 1 Ratio esprime l'adeguatezza del capitale primario rispetto ai requisiti patrimoniali di Pillar 1 (operativi, credito, controparte, cambio).

(4) Il TOTAL CAPITAL RATIO esprime l'adeguatezza dei fondi propri (Total Capital) rispetto all'esposizione ponderata i rischi di Pillar 1 (operativi, credito, controparte, cambio).

(5) Il ROA (Return On Assets ). Rappresenta il rapporto tra il risultato d'esercizio e il totale attivo del periodo.

(6) Il ROE (Return On Equity ) è il rapporto tra il Risultato dell'esercizio e il Patrimonio Netto dedotti il Risultato dell'esercizio e le Riserve da valutazione.

(7) Il Margine di interesse / Margine di intermediazione costituisce il contributo fornito dalla redditività della gestione raccolta/impieghi rispetto all'Attività di intermediazione.

(8) Il Cost/Income ratio è il rapporto intercorrente tra i Costi operativi e il Margine di intermediazione.

* I coefficienti e i fondi propri del 2021 tengono in considerazione del computo di 200 milioni di euro di accantonamento di utile dell'esercizio 2021 deliberato dall'Assemblea ordinaria degli azionisti di Poste Italiane S.p.A. del 27 maggio 2022.

ANDAMENTO ECONOMICO

Conto economico

(dati in milioni di euro) 2022 2021 Variazioni
Interessi attivi e proventi assimilati 2.095 1.533 +562 +36,7%
Interessi passivi e oneri assimilati (172) (91) (81) -89,0%
Margine di interesse 1.923 1.442 +481 +33,4%
Commissioni attive 3.454 3.588 (135) -3,7%
Commissioni passive (216) (267) +51 +19,1%
Commissioni nette 3.238 3.321 (83) -2,5%
Risultato netto dell'attività di negoziazione (68) (2) (66) n.s.
Risultato netto dell'attività di copertura 18 5 +13 n.s.
Utili/(Perdite) da cessione di attività/passività finanziarie 335 407 (72) -17,7%
Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value
con impatto a Conto economico
1 7 (6) -85,7%
Margine di intermediazione 5.446 5.180 +266 +5,1%
Spese amministrative (4.627) (4.446) (181) -4,1%
Altri proventi/(oneri) di gestione (6) 8 (14) n.s.
Oneri operativi netti (4.633) (4.438) (195) -4,4%
Risultato netto della gestione operativa 813 742 +71 +9,6%
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 21 (48) +69 n.s.
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito (1) 4 (5) n.s.
Risultato corrente al lordo delle imposte 834 698 +136 +19,5%
Imposte sul reddito dell'esercizio (231) (189) (42) -22,2%
Utile netto 602 508 +94 +18,5%

n.s.: non significativo

Il Margine di interesse si attesta a 1.923 milioni di euro e segna un aumento del 33,4% (+481 milioni di euro).

In particolare, gli interessi attivi pari a 2.095 milioni di euro in aumento del 36,7% rispetto a 1.533 milioni di euro dell'anno precedente (+562 milioni di euro) accolgono i proventi derivanti dagli impieghi in titoli, dei depositi fruttiferi presso il MEF, dei crediti d'imposta, delle operazioni in pronti contro termine e delle collateralizzazioni su derivati. La variazione della voce è dovuta principalmente ai maggiori proventi degli impieghi in crediti d'imposta acquistati in riferimento al Decreto Rilancio n.34/2020 (successivamente convertito nella Legge n.77/2020) e degli impieghi presso il MEF della raccolta da conti correnti postali appartenenti alla clientela pubblica, il cui rendimento, è variabile ed è calcolato su un paniere di titoli di Stato.

Gli Interessi passivi che sono riconducibili sostanzialmente a rapporti di conto corrente, operazioni in pronti contro termine e collateralizzazioni di operazioni in derivati, ammontano a 172 milioni di euro e risultano in aumento rispetto ai 91 milioni del 2021 (+81 milioni di euro pari a +89%). La variazione della voce è dovuta principalmente all'aumento degli interessi riconosciuti alla clientela pubblica per le giacenze su conti correnti postali.

Le Commissioni nette si attestano a 3.238 milioni di euro ed evidenziano una diminuzione del 2,5% rispetto ai 3.321 milioni di euro dell'analogo periodo precedente (-83 milioni di euro). Le commissioni attive si attestano a 3.454 milioni di euro e registrano una flessione di 135 milioni di euro (-3,7%) rispetto al 2021; la variazione negativa riflette principalmente l'effetto di minori ricavi dall'attività di raccolta del risparmio postale e da commissioni su bollettini ed è mitigata da un miglioramento dei ricavi per intermediazione assicurativa, da maggiori commissioni percepite per l'attività di collocamento e promozione di prodotti emessi da PostePay e dal repricing delle commissioni di tenuta conto verso la clientela. Le commissioni passive ammontano a 216 milioni di euro, in diminuzione rispetto ai 267 milioni di euro registrati nel 2021 (- 51 milioni di euro, pari a -19,1%). La variazione negativa è da ricondurre sostanzialmente a minori costi maturati nell'ambito del contratto di service sottoscritto con PostePay S.p.A.

Il Risultato netto dell'attività di negoziazione (negativo per 68 milioni di euro) e di copertura (positivo per 18 milioni di euro), è riconducibile rispettivamente all'effetto degli oneri generati da strumenti derivati stipulati a copertura gestionale della

componente indicizzata a cui è legata la remunerazione della raccolta della Pubblica Amministrazione e all'effetto positivo della componente di inefficacia dei derivati di copertura in essere.

L'Utile netto da cessioni di Attività finanziarie si attesta a 335 milioni di euro, in diminuzione rispetto ai 407 milioni di euro del 2021 (-72 milioni di euro, -17,7%).

Il Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto Economico è positivo e pari a 1 milione di euro, principalmente per la variazione positiva del fair value delle azioni Visa Incorporated.

Gli Oneri operativi netti, che sono complessivamente pari a 4.633 milioni di euro, includono spese amministrative per 4.627 milioni di euro e altri proventi di gestione complessivamente negativi per 6 milioni di euro. Le Spese Amministrative risultano in aumento del 4,1% rispetto allo scorso anno e i proventi di gestione risultano in diminuzione rispetto al valore positivo di 8 milioni di euro registrato nel 2021.

La voce Accantonamenti netti a Fondi per rischi ed oneri presenta un saldo positivo di 21 milioni di euro, rispetto al saldo negativo di 48 milioni di euro del precedente esercizio. Tale variazione positiva risente della revisione di stima di alcuni rischi legati alla distribuzione del prodotto vaglia e alle vertenze giudiziali con terzi afferenti al Patrimonio destinato BancoPosta.

La voce Rettifiche e riprese di valore nette per rischio di credito, si attesta a -1 milione di euro (+4 milioni di euro al 31 dicembre 2021). La voce riflette l'effetto congiunto di maggiori oneri relativi a rettifiche di valore legate all'Expected Credit Losses sul portafoglio titoli e riprese di valore relative al rilascio di un fondo svalutazione a copertura di un credito deteriorato, incassato nei primi mesi del 2023.

Tenuto conto delle imposte del periodo, pari a 231 milioni di euro (189 milioni di euro al 31 dicembre 2021), l'utile netto dell'esercizio 2022 del patrimonio Bancoposta si attesta a 602 milioni di euro, in aumento di 94 milioni di euro (pari a +18,5%) rispetto al precedente esercizio (508 milioni di euro).

RISORSE DEL PATRIMONIO BANCOPOSTA

Numero medio in Full Time Equivalent 2022 2021
Dirigenti 28 27
Quadri 298 291
Impiegati 71 72
Totale 397 390

Al 31 dicembre 2022, la Funzione BancoPosta risulta articolata in 9 funzioni di II livello, di cui 2 funzioni di Marketing: Marketing Privati e Marketing Imprese e Pubblica Amministrazione; 1 funzione dedicata alla formazione dei canali commerciali per l'offerta dei servizi finanziari e assicurativi: Supporto prodotti per i canali; 3 funzioni di Staff: Amministrazione, Pianificazione e Controllo, Processi di Funzionamento e Segreteria tecnica; 3 Funzioni di Controllo: Compliance, Revisione Interna, Risk Management e Governo Outsourcing.

Nel mese di dicembre è stato costituito, nell'ambito della funzione Marketing Privati, il Team Supporto Investimenti con risorse operanti in ambito BancoPosta e nella società BancoPosta Fondi SGR, con la finalità di supportare il canale commerciale di Mercato Privati nel perseguire gli obiettivi di fidelizzazione e sviluppo della clientela sul comparto investimenti.

Al 31 dicembre 2022 sono state erogate al personale di BancoPosta, tramite webinar o piattaforma e-learning, circa 29.000 ore di formazione di tipo tecnico-specialistico, normativo/obbligatorio e comportamentale/manageriale.

Gestione patrimoniale e finanziaria

Stato patrimoniale

Voci dell'attivo
(dati in milioni di euro)
31 dicembre 2022 31 dicembre 2021 Variazioni
Cassa e disponibilità liquide 5.874 7.680 (1.806) -23,5%
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico 40 39 +1 +2,6%
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla Redditività complessiva 33.161 37.626 (4.465) -11,9%
Attività finanziarie valutate al Costo ammortizzato 46.576 53.733 (7.157) -13,3%
Derivati di copertura 6.109 873 +5.236 n.s.
Attività fiscali 1.157 283 +874 n.s.
Altre attività 11.521 8.838 +2.683 +30,4%
Totale dell'attivo 104.438 109.072 (4.634) -4,2%
n.s. non significativo
Voci del passivo
(dati in milioni di euro)
31 dicembre 2022 31 dicembre 2021 Variazioni
Passività finanziarie valutate al Costo ammortizzato 98.944 95.799 +3.145 +3,3%
Passività finanziarie di negoziazione 4 2 +2 n.s.
Derivati di copertura 971 5.461 (4.490) -82,2%
Passività fiscali 225 670 (445) -66,4%
Altre passività 2.789 2.535 +254 +10,0%
Trattamento di fine rapporto del personale 2 3 (1) n.s.
Fondi per rischi e oneri 188 229 (41) -17,9%
Riserve da valutazione -2.223 1.118 (3.341) n.s.
Strumenti di capitale 350 350 0 n.s.
Riserve 2.585 2.397 +188 +7,8%
Utile netto 602 508 +94 +18,5%
Totale del passivo e del Patrimonio netto 104.438 109.072 (4.634) -4,2%

n.s. non significativo

Le voci dell'Attivo dello Stato Patrimoniale sono rappresentate dalla Cassa e disponibilità liquide, dalle Attività finanziarie nonché dai Derivati di copertura, dalle Attività fiscali e dalle Altre Attività.

La voce Cassa e disponibilità liquide ammonta al 31 dicembre 2022 a 5.874 milioni di euro (7.680 milioni di euro al 31 dicembre 2021, -1.806 milioni di euro) e include, per un totale di 3.984 milioni di euro, la liquidità presso gli Uffici Postali e presso le società di trasporto valori, nonché le giacenze sul conto presso Banca d'Italia destinato ai regolamenti interbancari per 1.855 milioni di euro.

Le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto Economico pari a 40 milioni di euro, sono riconducibili principalmente al fair value di 32.059 azioni convertibili Visa Incorporated (Serie C Convertible Participating Preferred Stock) e di 1.019 azioni privilegiate Visa Incorporated (Series A Preferred Stock) e la cui variazione rispetto al 31 dicembre 2021 è rappresentata nel Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto Economico.

Le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla Redditività Complessiva ammontano a 33.161 milioni di euro (37.626 milioni di euro al 31 dicembre 2021, -4.465 milioni di euro) e accolgono investimenti in titoli di Stato principalmente italiani. La riduzione della voce in esame è dovuta prevalentemente alla variazione di fair value dei titoli presenti in portafoglio, pari a 10.126 milioni di euro, solo parzialmente controbilanciata dal saldo attivo tra vendite/rimborsi e nuovi acquisti di titoli, pari a 5.405 milioni di euro.

Le Attività finanziarie valutate al Costo Ammortizzato si attestano a 46.576 milioni di euro (53.733 milioni di euro al 31 dicembre 2021, -7.157 milioni di euro) e sono riconducibili sia agli investimenti in titoli di Stato di emissione italiana e titoli garantiti dallo Stato Italiano per 27.699 milioni di euro (33.110 milioni di euro al 31 dicembre 2021, -5.411 milioni di euro) sia ai depositi e crediti diversi per 18.877 milioni di euro (20.624 milioni di euro al 31 dicembre 2021, -1.747 milioni di euro).

Con riferimento alle Attività finanziarie relative agli investimenti in titoli di Stato di emissione italiana e in titoli garantiti dallo Stato italiano, la riduzione dell'anno è il combinato disposto della riduzione del fair value dei titoli coperti con derivati di fair value hedge (-5.398 milioni di euro) e dal saldo negativo tra vendite/rimborsi di titoli e nuovi acquisti (per -42 milioni di euro). Con riferimento alle Attività Finanziarie riferibili a depositi e crediti diversi, la diminuzione di 1.743 rispetto al 2021 deriva principalmente dalla riduzione di: (i) impieghi e depositi presso il MEF per 804 milioni di euro (passati da 14.697 milioni di euro al 31 dicembre 2021, a 13.893 milioni di euro al 31 dicembre 2022); (ii) depositi a garanzia per 2.401 milioni di euro (passati da 4.858 milioni di euro al 31 dicembre 2021, a 2.457 milioni di euro al 31 dicembre 2022); (iii) crediti commerciali per 18 milioni di euro (passati da 818 milioni di euro al 31 dicembre 2021, a 800 milioni di euro al 31 dicembre del 2022); tali variazioni risultano parzialmente compensate dall'aumento di 171 milioni di euro dei crediti relativi al saldo dei rapporti di natura numeraria su cui sono regolati incassi e pagamenti con terzi per il tramite di Poste Italiane, passati da 178 milioni di euro al 31 dicembre 2021 a 349 milioni di euro al 31 dicembre 2022 e della variazione contabile in aumento dei pronti contro termine di impiego per 1.358 milioni di euro.

La variazione degli impieghi e depositi presso il MEF è riconducibile sostanzialmente a una minore raccolta effettuata presso la Pubblica Amministrazione; la riduzione dei depositi a garanzia è da ricondurre prevalentemente al miglioramento del fair value dei Derivati di copertura, iscritti sia nell'attivo che nel passivo dello Stato Patrimoniale compensato dai maggiori depositi versati come garanzia nelle operazioni di repo passivi, essendosi ridotto il fair value dei titoli impegnati.

I Derivati di copertura, con fair value positivo al 31 dicembre 2022, ammontano a 6.109 milioni di euro (873 milioni di euro al 31 dicembre 2021, +5.236 milioni di euro). La variazione è dovuta prevalentemente al rialzo generalizzato dei tassi di interesse, che influisce positivamente sul fair value del portafoglio derivati, essendo questi ultimi, per la gran parte, degli interest rate swap a copertura del portafoglio titoli che permettono di trasformare il rendimento di quest'ultimo da fisso a variabile.

La voce Attività fiscali risulta pari a 1.157 milioni di euro, in aumento di 874 milioni di euro rispetto ai 283 milioni di euro del 31 dicembre 2021, per effetto prevalentemente della movimentazione delle imposte anticipate di Patrimonio Netto ovvero alla dinamica delle Riserve da valutazione.

Le Altre Attività, pari a 11.521 milioni di euro (8.838 milioni di euro al 31 dicembre 2021, +2.683 milioni di euro) mostrano un incremento sostanzialmente riconducibile ai crediti di imposta acquisiti da Poste Italiane S.p.A. e allocati, al netto delle compensazioni, al Patrimonio BancoPosta, e iscritti in bilancio al 31 dicembre 2022 per un valore pari a 8,6 miliardi di euro (per un valore nominale di circa 9,7 miliardi di euro).

Le principali voci del Passivo dello Stato Patrimoniale sono rappresentate dalle Passività finanziarie, dai Derivati di copertura, dalle Passività fiscali, dalle Altre Passività e dai Fondi.

Le Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato, si attestano a 98.944 milioni di euro (95.799 milioni di euro al 31 dicembre 2021, +3.145 milioni di euro) e accolgono: (i) debiti verso clientela per 86.094 milioni di euro (85.098 milioni di euro al 31 dicembre 2021, +996 milioni di euro) riconducibili alla raccolta effettuata mediante conti correnti, a operazioni in pronti contro termine e a debiti per depositi in garanzia versati dalle controparti; (ii) debiti verso banche per 12.850 milioni di euro (10.701 milioni di euro al 31 dicembre 2021, +2.149 milioni di euro) riferibili, anche in questo caso, a rapporti di conto corrente e a operazioni in pronti contro termine e a debiti per depositi in garanzia versati dalle controparti bancarie.

Le passività finanziarie di negoziazione, pari a 4 milioni di euro, rappresentano il fair value di strumenti derivati stipulati a copertura gestionale del fair value delle azioni Visa sopra richiamate.

I Derivati di copertura relativi a titoli in portafoglio, con fair value negativo, ammontano a 971 milioni di euro (5.461 milioni di euro al 31 dicembre 2021, -4.490 milioni di euro). Le motivazioni alla base della variazione sono commentate nell'ambito dei Derivati di copertura con fair value positivo.

La voce Passività fiscali si attesta a 225 milioni di euro, in diminuzione di 445 milioni di euro, rispetto ai 670 milioni di euro di fine esercizio 2021, per effetto delle movimentazioni delle imposte differite intervenute nell'esercizio 2022 correlate alle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

Le Altre Passività, pari 2.789 milioni di euro (2.535 milioni di euro al 31 dicembre 2021, +254 milioni di euro), sono prevalentemente imputabili a partite di natura tributaria a titolo di sostituto d'imposta e a partite in corso di lavorazione.

Il Fondo Trattamento di fine rapporto del personale, pari a circa 2 milioni di euro, risulta in linea rispetto al valore del 31 dicembre 2021.

I Fondi per rischi e oneri, che accolgono stanziamenti per far fronte a vertenze e oneri con il personale, clienti e terzi in genere, nonché a rischi di varia natura derivanti dall'operatività in ambito BancoPosta, ammontano a 188 milioni di euro, in diminuzione di 41 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021. La variazione di tale voce risente delle attività di revisione di stima di alcuni rischi legati a vertenze giudiziali con terzi.

Il Patrimonio Netto BancoPosta al 31 dicembre 2022 si attesta a 1.314 milioni di euro (4.373 milioni di euro al 31 dicembre 2021, -3.059 milioni di euro). La variazione negativa è dovuta principalmente alla diminuzione di 3.341 milioni di euro delle Riserve da valutazione, passate da 1.118 milioni di euro al 31 dicembre 2021 a -2.223 milioni di euro al 31 dicembre 2022 per la diminuzione delle Riserve di fair value delle Attività finanziarie. Con riferimento alle altre componenti si evidenzia: (i) la Riserva per il Patrimonio BancoPosta, pari a 2.585 milioni di euro (incrementata di 188 milione rispetto al 31 dicembre 2021); (ii) la Riserva degli utili conseguiti negli esercizi precedenti, pari a 1.373 milioni di euro, variata in aumento di 200 milioni di euro a seguito della delibera assembleare del 27 maggio 2022 di destinazione dell'utile 2021 del patrimonio BancoPosta e in diminuzione di 12 milioni di euro per gli interessi passivi, al netto degli effetti fiscali, maturati sugli Strumenti di capitale; (iii) gli Strumenti di capitale, restano invariati a 350 milioni di euro e si riferiscono a un finanziamento subordinato perpetuo con periodo di non-call di 8 anni, concesso in data 30 giugno 2021 a termini e condizioni che ne consentono la computazione come capitale aggiuntivo di classe 1 ("Additional Tier 1"); (iv) il Risultato netto conseguito nell'esercizio 2022 pari a 602 milioni di euro (508 milioni di euro nell'esercizio 2021).

Controlli interni e gestione dei rischi del Patrimonio BancoPosta

Gli elementi che in BancoPosta caratterizzano l'Ambiente di controllo108, inteso come il contesto generale nel quale le risorse aziendali svolgono le attività ed espletano le proprie responsabilità, sono principalmente rappresentati da:

  • il Codice Etico di Gruppo;
  • il Modello Organizzativo ex D. Lgs. 231/2001 e le relative procedure aziendali predisposte;
  • la struttura organizzativa di BancoPosta, costituita da organigrammi, ordini di servizio, comunicazioni e procedure organizzative, che attribuiscono alle funzioni compiti e responsabilità;
  • il Regolamento del processo di affidamento e di esternalizzazione del Patrimonio BancoPosta, che disciplina rispettivamente l'affidamento di attività del Patrimonio a Funzioni di Poste Italiane in termini di processi decisionali, contenuto minimo dei Disciplinari esecutivi, livelli di servizio, flussi informativi e modalità di controllo, nonché l'esternalizzazione di funzioni aziendali di BancoPosta a soggetti terzi all'organizzazione di Poste Italiane identificando le fasi operative, i ruoli e le responsabilità degli Organi e delle funzioni aziendali a vario titolo coinvolte;
  • la Linea Guida sul Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi (SCIGR) che descrive ruoli e attività delle Funzioni di controllo del Patrimonio BancoPosta, nonché le modalità di coordinamento e i flussi informativi tra queste e le Funzioni di controllo di Poste Italiane e i flussi informativi verso gli organi aziendali;
  • il sistema di deleghe utilizzato, che prevede l'attribuzione di poteri ai responsabili di funzione in relazione alle attività svolte.

108 Rappresenta una delle componenti più rilevanti del sistema dei controlli interni, ovvero l'insieme organico di regole, procedure e strutture organizzative, finalizzato a prevenire o limitare le conseguenze di risultati inattesi e consentire il raggiungimento degli obiettivi strategici, operativi, di conformità alle leggi e ai regolamenti applicabili, di corretta e trasparente informativa interna ed esterna.

Con riguardo all'assetto di BancoPosta il modello organizzativo in essere prevede funzioni di controllo fornite dei requisiti di autonomia e indipendenza, rispetto sia alle corrispondenti funzioni di Poste Italiane, che alle funzioni operative di BancoPosta, secondo quanto previsto dalla specifica normativa di Vigilanza della Banca d'Italia: Risk Management e Governo Outsourcing, Compliance e Revisione Interna. In un'ottica di ricerca di sinergie e valorizzazione delle specifiche competenze sono condivise tra le suddette funzioni di controllo le tecniche e le metodologie di valutazione dei rischi e dei controlli e, periodicamente, gli esiti delle verifiche effettuate. In linea con quanto previsto nel Regolamento del processo di affidamento e di esternalizzazione sopracitato, BancoPosta, anche nell'ambito dei controlli, si avvale dell'apporto delle altre funzioni di Poste Italiane.

La Revisione Interna BancoPosta, in coerenza con le previsioni normative contenute nelle Disposizioni di Vigilanza di Banca d'Italia e CONSOB cui BancoPosta è sottoposta, ha predisposto nei primi mesi del 2023 la Relazione annuale 2022, documento finalizzato a fornire periodica informativa agli Organi aziendali in merito alla completezza, adeguatezza, funzionalità e affidabilità del complessivo sistema dei controlli di BancoPosta.

La Relazione, sulla base dei risultati del lavoro complessivamente condotto dalla funzione e indicato nel Piano di Audit 2022, riporta inoltre gli esiti degli accertamenti effettuati sulle attività affidate da BancoPosta a funzioni di Poste Italiane tramite i Disciplinari Esecutivi, nonché sulle attività affidate in outsourcing a fornitori esterni all'Azienda. Dall'attività è emersa una situazione di complessiva adeguatezza con l'evidenziazione di taluni aspetti di attenzione indirizzati dal management con specifiche azioni di rafforzamento.

La Relazione annuale, presentata al Collegio Sindacale e al Consiglio di Amministrazione, è inviata alla Banca d'Italia. La specifica sezione relativa ai servizi di investimento è invece oggetto di invio alla CONSOB.

Tali attività di consuntivazione sono state svolte avvalendosi anche dei risultati della funzione Controllo Interno di Poste Italiane cui sono demandate, in base a uno specifico Disciplinare esecutivo, le attività di IT audit e l'esecuzione delle verifiche presso le strutture territoriali e canali di vendita di Poste Italiane connesse ai processi e prodotti di BancoPosta. La Revisione Interna ha, inoltre, elaborato il Piano di Audit annuale 2023 e pluriennale (2023-2025), basati su un processo di risk assessment orientato a garantire un'adeguata copertura del Business Process Model di BancoPosta, in relazione ai rischi, agli aspetti evolutivi del business, alle tematiche normative, agli assetti organizzativi del Patrimonio. Tali Piani sono oggetto di illustrazione al Collegio Sindacale e posti all'attenzione del Consiglio di Amministrazione.

Sistema di gestione dei rischi

BancoPosta è dotato di un'autonoma funzione di Risk Management responsabile di garantire, tra l'altro, in raccordo con la funzione Sviluppo Sostenibile, Risk e Compliance di Gruppo di Poste Italiane S.p.A., una visione integrata, a consuntivo e in chiave prospettica, del contesto di rischiosità e dell'adeguatezza patrimoniale e organizzativa del Patrimonio destinato. La funzione assicura una puntuale valutazione del profilo di rischio dei prodotti finanziari collocati, fornendo adeguata consulenza e supporto alle unità operative e di business coinvolte nel processo di produzione e collocamento dei prodotti e predisponendo la necessaria informativa periodica. Nel corso del 2022 è stato aggiornato il Risk Appetite Framework (RAF)109 e sono stati presentati al Collegio Sindacale, al Comitato Controllo e Rischi e al Consiglio di Amministrazione, la Relazione annuale sul 2021 e il Programma di attività per il 2022, nonché il Resoconto Internal Capital Adequacy Assessment Process (ICAAP)110 e l'Informativa al pubblico sui rischi riferita all'esercizio 2021; trimestralmente, inoltre, gli organi sociali sono stati informati circa l'evoluzione del profilo di rischio effettivo, rispetto alla propensione definita. Le principali tipologie di rischi cui il Patrimonio è esposto nell'esercizio della propria attività tipica sono rappresentate da:

109 Il RAF BancoPosta è il quadro di riferimento che definisce – in coerenza con il massimo rischio assumibile, il business model e il piano strategico – la propensione al rischio, le soglie di tolleranza, i limiti di rischio, le politiche di governo dei rischi, i processi di riferimento necessari per definirli e attuarli.

110 Banca d'Italia definisce i processi interni di determinazione dell'adeguatezza patrimoniale nelle Disposizioni Di Vigilanza per le Banche Parte Prima – Recepimento Direttiva CRD IV Titolo III – Processo Di Controllo Prudenziale Capitolo 1 – Processo Di Controllo Prudenziale.

  • rischio di credito (compreso rischio controparte);
  • rischio di mercato (compreso il rischio di tasso sul portafoglio bancario);
  • rischio di liquidità;

rischio operativo.

Per quanto concerne l'evoluzione dei rischi rilevanti il 2022 è stato caratterizzato da un aumento dei rendimenti dei Titoli di Stato italiani (BTP decennale 4,72% al 31 dicembre 2022, +351 bps da inizio anno) e dello spread BTP-Bund decennale (214 bps a fine dicembre 2022, 82 bps in più rispetto a inizio anno).

L'evoluzione dei tassi e dello spread ha determinato una riduzione delle plusvalenze nette a livello di portafoglio, passando dagli oltre 2,1 miliardi di euro di plusvalenze di dicembre 2021 a circa 7,2 miliardi di euro di minusvalenze a fine dicembre 2022.

Con riferimento alla struttura patrimoniale BancoPosta, il Leverage Ratio si è posizionato a dicembre 2022 al 2,9%, il CET 1 Ratio al 20,3%, mentre il Total Capital Ratio è risultato pari al 23,1%, confermando la solidità patrimoniale di BancoPosta.

Per le informazioni di dettaglio sulle diverse aree di rischio e sulle metodologie utilizzate per la misurazione e la prevenzione dei rischi medesimi si fa rinvio ad altre sezioni della Relazione Finanziaria Annuale di Poste Italiane al 31 dicembre 2022.

Eventi di rilievo del Patrimonio BancoPosta successivi al 31 dicembre 2022

Non si segnalano fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio tali da generare un impatto sul risultato conseguito.

Evoluzione prevedibile della gestione del Patrimonio BancoPosta

Nel comparto del Risparmio Postale continuerà il monitoraggio delle evoluzioni del contesto economico di riferimento, al fine di adeguare la gamma d'offerta alle condizioni di mercato e alle mutate esigenze della clientela, anche con l'introduzione di nuovi prodotti emessi da Cassa Depositi e Prestiti. Nel corso del 2023 proseguiranno le attività finalizzate allo sviluppo ed al rilascio di progetti supportati da un'adeguata attività di comunicazione e finalizzati all'espansione della digitalizzazione della clientela e a un miglioramento della customer experience su tutti i canali di vendita. Nello specifico è prevista un'evoluzione del Libretto Smart che permetterà un miglioramento delle funzionalità e dei servizi di cui potrà usufruire il cliente in ottica omnicanale.

Con riferimento agli Investimenti, continuerà l'ampliamento della gamma di offerta con il lancio di nuovi prodotti. Verrà inoltre avviata una nuova offerta combinata tra un conto corrente vincolato e un piano di versamenti programmati su fondi comuni di investimento: il meccanismo prevede il versamento di una somma iniziale sul conto corrente e successivi trasferimenti mensili dallo stesso ad un fondo comune gestito.

Per quanto concerne il segmento Protezione Privati è previsto il restyling dei prodotti relativi alla linea persona, che mira alla semplificazione delle coperture infortuni e salute, compresa la nuova copertura Temporanea Caso Morte. Nel primo trimestre 2023 è previsto l'avvio del rilascio della nuova copertura e del nuovo processo di sottoscrizione delle Credit Protection Insurance, la copertura facoltativa prevista per i clienti che sottoscrivono un prestito BancoPosta.

In ambito Protezione Business, nel secondo semestre 2023 è previsto il collocamento presso gli Uffici Postali, attraverso la rete degli Specialisti Small Business, della nuova polizza collettiva "Poste Welfare Infortuni", dedicata alla copertura dei rischi di infortuni professionali ed extraprofessionali dei dipendenti delle aziende contraenti.

Per quanto concerne la Previdenza sono previsti nuovi sviluppi riferiti alla piattaforma di consulenza utilizzata negli Uffici Postali relativi all'internalizzazione della scheda costi e degli affinamenti sul target market.

Nel comparto dei conti correnti, nell'ottica di migliorare la digitalizzazione del Conto BancoPosta, nei primi mesi del 2023 verrà resa disponibile la rivisitazione del servizio di richiesta di apertura del conto da app BancoPosta che introduce varie

semplificazioni, tra cui l'identificazione del cliente tramite SPID e l'omnicanalità digitale, ovvero la possibilità di passare dal canale app al web e viceversa durante il processo di richiesta.

Dal 1° aprile 2023, a fronte del ritorno strutturale dei tassi di mercato in territorio positivo, diminuirà il canone per la tenuta del conto corrente grazie al ripristino delle condizioni antecedenti l'aumento del 1° luglio 2022. BancoPosta, infatti, si era impegnato a monitorare l'andamento della media mensile del tasso Euribor a 6 mesi al fine di verificare il venir meno delle condizioni che avevano determinato l'aumento delle suddette spese. Nel corso del 2023 sarà attivata la possibilità di aprire il Conto BancoPosta nei corner presenti in molti uffici postali al fine di aumentare la possibilità di accesso al servizio, e sarà migrato il front end di vendita del conto corrente sul Front End Unico al fine di semplificare il processo di vendita e uniformarlo a quello già operativo per altri prodotti.

Nell'ambito delle carte di credito, a fronte del mutato scenario di mercato che ha visto l'incremento dei costi di gestione sostenuti dall'emittente Deutsche Bank, nel corso del primo trimestre del 2023 il canone delle carte di credito Classica e Oro emesse dall'inizio del collocamento al 31 dicembre 2020 subirà un incremento. Sono escluse da tale variazione le carte riservate alle categorie dei Dipendenti e Pensionati del Gruppo Poste e di Cassa Depositi e Prestiti e dei Dipendenti e Pensionati delle Società soggette a direzione e coordinamento di Cassa Depositi e Prestiti per le quali, sempre nel corso del primo trimestre del 2023, Deutsche Bank provvederà alla sostituzione delle carte in essere, operanti sul circuito internazionale di pagamento Mastercard, con nuove carte aderenti al circuito internazionale di pagamento Visa.

Con riferimento ai finanziamenti alle imprese, nel primo semestre 2023 si procederà a potenziare ulteriormente l'offerta di finanziamenti alle imprese, avviando una nuova partnership. Nel primo trimestre 2023 è inoltre prevista l'estensione dell'offerta di Quinto BancoPosta ai dipendenti di altre aziende "parapubbliche".

Con riferimento al comparto dei conti correnti Business e Pubblica Amministrazione nel corso del 2023 saranno completati gli sviluppi per la migrazione da tutti i listini al "Conto BancoPosta Business Link". Inoltre, saranno sviluppati nuovi servizi

digitali quale ad esempio il SEPA Instant Credit Transfer (SCT instant - bonifico istantaneo).

Nel corso del 2023 continuerà l'erogazione in contanti, presso la rete degli Uffici Postali, del contributo di sostentamento in favore delle persone provenienti dall'Ucraina richiedenti la protezione temporanea e che abbiano trovato autonoma sistemazione, come previsto dalla Convenzione sottoscritta con il Dipartimento della Protezione Civile.

Per ogni altro ulteriore approfondimento si rimanda all'evoluzione prevedibile della gestione del Gruppo Poste Italiane.

ALTRE INFORMAZIONI

Operazioni con parti correlate

Le operazioni con parti correlate del Patrimonio BancoPosta sono riportate nei Bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2022 (Rendiconto Separato del Patrimonio BancoPosta – Nota Integrativa – Parte H).

Prospetto integrativo

Lo Stato patrimoniale di Poste Italiane S.p.A. comprende il Prospetto integrativo con evidenza del Patrimonio BancoPosta, redatto ai sensi dell'art. 2, comma 17-undecies della Legge n. 10 di conversione del D.L. 29 dicembre 2010 n. 225 che prevede che "i beni e i rapporti compresi nel Patrimonio destinato sono distintamente indicati nello Stato patrimoniale della società".

Rapporti intergestori

I Rapporti intergestori, intrattenuti tra il Patrimonio BancoPosta e le funzioni di Poste Italiane in esso non comprese, sono rappresentati nei Bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2022 (Rendiconto separato del Patrimonio BancoPosta - Nota Integrativa - Parte A).

7.8 IL VALORE ESG

7.9 INTEGRITÀ E TRASPARENZA

Principali capitali Children Profit Promotest (1070) Target Bataloo State
attraight and
1111
Outcome
Certificare le principali società del
Gruppo secondo in standard (SO
37001
Accrescere la formazione del
personale sul principi etici del
Gruppo (tra qui il rispetto dei diritti
% 6- 100 Mila
rilevanti del Gruppo
carificate 180
37001
% del dipendere
del Gruppo coinvale
· 100% entro E 2022
100% antro 5 2022
2018
2018
1.4
100%
100%
ប្រពេសាហ
impiementazione del framework di
sustainable procurement a Evello di
Gruppo
% al coperture sugli
водния (в Вларос)
· 100% antro 6 2024 2021 30% B BETTER BOOK A
Unique
Bet Pate Black Counted as
Verficare aspetti E8G nel processo
di qualifica del fornitori
The dei formfori
appinterent a
callegorie
metceplogiche
significative
ppsychost (secondo
critari ESG
· 100% anting 8 2022 2018 100%
Finico Strumurala Ilvolgere audiv di sostenibilità (ESG)
voló a definire, instauraree
consolidare un rapporto di fornitura
conforme al rispetto delle Minimun
Saleguards e in grado di torre
supporto al processo di
all'instranto alla Tassonomia delle
attività economicitie acquisite da
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Lavorare con trasparenza e integrità

Poste Italiane riconosce l'etica e la trasparenza quali valori fondanti dell'identità aziendale, in quanto supportano l'Azienda nella guida di un business responsabile e nella gestione delle relazioni con gli stakeholder in maniera diretta e trasparente. L'osservanza delle normative, delle politiche e dei codici di condotta interni ed esterni, il rispetto delle regole e la più rigorosa correttezza sono elementi di rilevanza strategica per il Gruppo, e costituiscono le basi per prevenire una qualsiasi situazione di conflitto che può crearsi tra interessi aziendali e personali.

Poste Italiane firmataria dei principi del Global Compact

Il Gruppo è membro del UN Global Compact e ha predisposto nel 2021 una Communication on Progress di livello "Advanced"

Il Modello 231

"I principi che guidano la nostra organizzazione nella gestione delle attività aziendali."

A partire dal 2003 Poste Italiane ha adottato un proprio Modello Organizzativo, oggetto di continui aggiornamenti, in coerenza con le evoluzioni normative, organizzative e di business, con lo scopo di costruire un sistema strutturato e organico di principi guida, procedure operative e altri presidi specifici, ispirato a criteri di sana gestione aziendale e volto, in linea con il purpose aziendale, a prevenire la commissione dei reati previsti dal Decreto, nonché a tutelare gli interessi degli stakeholder rilevanti per la società stessa.

Il Modello è costituito da una Parte Generale e da Parti Speciali, ciascuna delle quali relativa a una classe di reato rilevante per la Società. Nella Parte Generale vengono descritti, declinandoli nella specifica realtà aziendale di Poste Italiane, i contenuti esplicitamente richiesti dal D. Lgs. 231/2001, (es. la norma, la governance della Società, l'Organismo di Vigilanza, le attività di formazione/informazione, il sistema sanzionatorio, etc.) nonché il sistema integrato di controllo interno e gestione dei rischi della società (es. processo di risk management integrato, Sistema Normativo Aziendale, Codice Etico e Politiche di Gruppo, Sistema di Governo Societario); nelle singole Parti Speciali vengono delineate, secondo una logica per processi, le diverse fattispecie di reato presupposto concretamente e potenzialmente rilevanti in Azienda, nonché i processi aziendali, le attività sensibili, le regole comportamentali e i principi di controllo specifici analizzati per singola classe di reato.

Nel Modello 231 di Poste Italiane assumono inoltre un rilievo significativo le tematiche della sostenibilità, in linea con l'attuale indirizzo strategico della Società e in considerazione delle correlazioni e sinergie presenti tra le stesse e il Decreto 231. Il Modello 231 costituisce uno strumento che, attraverso l'individuazione di specifici presidi di controllo che permettono di prevenire la commissione dei reati riconducibili al Decreto 231, contribuisce altresì a supportare la Società nella realizzazione dei temi materiali definiti dalla stessa nell'ambito degli 8 Pilastri di Sostenibilità che concorrono al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.

Poste Italiane, in ottica di rafforzamento e continuo miglioramento del Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi, si è prontamente adeguata alle recenti evoluzioni normative in materia di strumenti di pagamento diversi dal contante e patrimonio culturale, stante anche l'importante ruolo della società nell'intermediazione finanziaria, nonché la rilevanza dei beni mobili e immobili sottoposti a tutela culturale e nelle disponibilità della società stessa.

A seguito delle recenti evoluzioni normative afferenti prevalentemente agli strumenti di pagamento diversi dal contante, il patrimonio culturale e le erogazioni pubbliche, si è proceduto con l'aggiornamento del Risk Assessment e della Gap Analysis 231, attraverso la verifica di adeguatezza degli strumenti organizzativi e procedurali interni.

A valle delle suddette analisi sono state effettuate le attività di aggiornamento del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D.Lgs. 231/2001, volte a garantire l'adeguatezza e l'idoneità dello stesso.

Al fine di definire con chiarezza i valori e il ruolo sociale con i quali l'Azienda contribuisce ai processi di coesione, inclusione e sostenibilità del Paese, nonché le regole di comportamento nell'espletamento delle attività professionali, il Gruppo Poste Italiane si è dotato di un Codice Etico destinato agli amministratori, agli organi di controllo, al management, a tutti i dipendenti e a coloro che operano, direttamente o indirettamente, stabilmente o temporaneamente, per perseguire gli obiettivi di Poste Italiane. Il Codice viene divulgato a tutti i livelli dell'organizzazione con l'obiettivo di diffonderne i valori,

anche attraverso iniziative di formazione e informazione in quanto l'Azienda richiede che tutti i soggetti cui il documento viene destinato prendano conoscenza del suo contenuto.

Nel Codice sono sanciti i principi che ispirano la cultura, i comportamenti e la modalità di fare impresa dell'Azienda e dei suoi stakeholder, quali il principio di legalità, imparzialità ed equità, rispetto e valorizzazione delle persone, trasparenza e completezza, riservatezza, qualità, diligenza e professionalità. Nel documento Poste Italiane sancisce il proprio impegno verso l'adozione di criteri di condotta che escludano conflitti di interessi col Gruppo e che promuovano la capacità di assumere decisioni coerenti con gli obiettivi aziendali; criteri atti ad evitare corruzione, riciclaggio e terrorismo e che favoriscano comportamenti integri, nel rispetto della salute e della sicurezza dei lavoratori e nella tutela della privacy di tutti i destinatari del Codice.

A complemento del Codice Etico, l'Azienda si è dotata di una Politica Integrata di Gruppo, che rispecchia e documenta l'impegno assunto verso tutti i suoi stakeholder, per migliorare le proprie prestazioni e, allo stesso tempo, costruire e sviluppare relazioni di fiducia con gli stessi all'interno di un percorso di generazione e condivisione di valore per l'Azienda nonché per le comunità in cui opera, in un'ottica di continuità e di conciliazione dei relativi interessi. Al fine di sottolineare ulteriormente la centralità delle tematiche di Integrità e Trasparenza nei rapporti verso tutti gli stakeholder del Gruppo anche in linea con i requisiti previsti dalla norma ISO 37301 – Compliance Management Systems, la Politica Integrata è stata integrata con i principi e le attività relativi alla gestione della compliance.

Inoltre, Poste Italiane si è dotata di un sistema di segnalazione e di un Comitato Etico con il compito di gestire le segnalazioni e le violazioni. A tal proposito, il Gruppo ha introdotto la "Linea Guida-Sistema di segnalazione delle violazioni (Whistleblowing)", documento volto a disciplinare il sistema attraverso il quale possono essere effettuate delle segnalazioni da parte del personale e di soggetti terzi, con riferimento ad atti o fatti riferibili a violazioni di norme, interne e/o esterne, nonché di comportamenti illeciti o fraudolenti che possano determinare, in modo diretto o indiretto, un danno economicopatrimoniale o di immagine per l'Azienda. Il Gruppo ha messo a disposizione dei destinatari delle Linee Guida un Portale di riferimento, la cui gestione è affidata al Comitato Whistleblowing, che assolve, inoltre, alle funzioni di Comitato Etico e risulta incaricato di ricevere, esaminare e valutare le comunicazioni pervenute. Il Comitato Whistleblowing prevede l'attribuzione del ruolo di Presidente ad un professionista esterno dotato di elevati requisiti di professionalità, onorabilità e indipendenza e la presenza permanente, all'interno del Comitato, della struttura di Governo dei Rischi di Gruppo/Presidio 231, al fine di garantire una costante valutazione della rilevanza delle segnalazioni pervenute.

Il sistema interno di segnalazione delle violazioni di Poste Italiane è ulteriormente rafforzato dalle disposizioni previste dal Modello di Organizzazione Gestione e Controllo, redatto ai sensi del D.Lgs. 231/01 e approvato dal Consiglio di Amministrazione a ottobre 2022. Con riferimento alla gestione e al monitoraggio dei rischi aziendali, l'Azienda nell'ambito del proprio Sistema di Controllo interno e Gestione dei Rischi (SCIGR), ha adottato e implementato un sistema di gestione che, attraverso una visione organica e integrata, è in grado di fornire una risposta univoca ed efficace ai rischi a cui il Gruppo è esposto, definendo in questo modo un processo di risk management integrato.

In questo contesto si inserisce inoltre il Modello di compliance integrata, adottato dall'Azienda, che consente di creare sinergie operative tra i diversi presidi specialistici dei rischi di compliance e di garantire una Governance unitaria nella gestione degli stessi, anche grazie ad una chiara definizione dei ruoli e delle responsabilità degli attori coinvolti nelle attività del processo. Tale Modello è stato formalizzato nella Linea Guida di Compliance Integrata, elaborata in linea con le best practice e in particolare con quanto previsto dalla nuova ISO 37301:2021 (Compliance Management Systems), inserendosi come ulteriore fondamentale pilastro per il potenziamento del SCIGR, con lo scopo specifico di presidiare i rischi di non conformità cui il Gruppo è esposto, così dando piena attuazione ai principi di integrità, trasparenza e legalità.

Inoltre, in coerenza con il Processo di Compliance Integrata di Gruppo e al fine di rispondere all'apertura al mercato internazionale da parte del Gruppo a seguito di accordi rilevanti e dell'acquisizione di Società Estere, Poste Italiane ha definito il Processo di Compliance Estera che disciplina gli aspetti di governance e i flussi di reporting da e verso la

Compliance Day di Poste Italiane: "La Compliance, una strategia per le sfide globali"

Il 28 novembre 2022 è stato inaugurato il primo Compliance Day di Poste Italiane con il titolo "La Compliance, una strategia per le sfide globali" avente lo scopo, da un lato, di riunire la Famiglia Professionale della Compliance di Poste in un format istituzionalizzato, con il contributo ai lavori dei responsabili di importanti funzioni di Compliance a livello centrale e nel Gruppo e, dall'altro, di mantenere il profilo formativo, allargando la partecipazione ai responsabili di funzioni e strutture aziendali interessate dall'applicazione diffusa delle normative e dalla gestione dei rischi di Compliance.

L'evento, tenutosi nel Palazzo delle Poste in Piazza San Silvestro e in modalità virtuale tramite la piattaforma Microsoft Teams, ha coinvolto circa 1.400 partecipanti, di cui 40 in presenza (responsabili e componenti delle principali funzioni comprese nella famiglia professionale della Compliance) ed i restanti in collegamento (dirigenti e quadri responsabili fino al quinto livello del Gruppo).

In linea con l'impegno di Poste Italiane nella diffusione della cultura della Compliance a tutti i livelli in un contesto – caratterizzato dall'emergenza sanitaria, dalla crisi economica e dall'instabilità geo-politica – che continua a mettere l'Azienda di fronte a sfide sempre più impegnative, l'evento è stato un'occasione di incontro e di confronto per tutte le persone e le professionalità della Compliance di Poste Italiane, che hanno visto ribadito l'impegno anche del Vertice aziendale nella gestione operativa e quotidiana dei rischi di non conformità quale essenziale componente della strategia per lo sviluppo sostenibile.

EGI e Postel ottengono la certificazione ISO 37001

La Compliance allo standard UNI ISO 37001, relativa ai sistemi di gestione anticorruzione, rappresenta per Poste Italiane un'opportunità per rafforzare il proprio impegno nel contrasto ai fenomeni corruttivi e nel contribuire a consolidare il principio della legalità, con evidenti benefici per la tutela della reputazione e del patrimonio aziendale. Per quanto riguarda le Società del Gruppo, dopo l'ottenimento (a partire dal 2019) della certificazione da parte delle Società Poste Vita, PostePay, BancoPosta Fondi SGR, SDA Express Courier sede centrale e Poste Assicura, nel 2022 hanno ottenuto la certificazione in parola anche le società EGI e Postel e la stessa è stata estesa agli ambiti territoriali di SDA Express Courier.

Poste Italiane ottiene le certificazioni ISO 37301 e ISO 37002

La ISO 37301 "Compliance management systems - Requirements with guidance for use" disciplina gli elementi necessari ad un'organizzazione al fine di sviluppare, implementare, mantenere e migliorare un efficace Sistema di Gestione della Compliance ed è incentrata sull'importanza di diffondere all'interno dell'organizzazione una cultura della conformità che contribuisca al perseguimento del successo sostenibile. Poste italiane, ad aprile 2022, è stata la prima azienda in Italia ad ottenere da IMQ tale certificazione per la gestione della Compliance Integrata a presidio dei processi di progettazione, sviluppo ed erogazione dei Servizi Postali, Finanziari e Logistici negli ambiti di responsabilità amministrativa, contabile e fiscale.

Inoltre, sempre nel 2022, Poste Italiane ha ottenuto la ISO 37002 "Whistleblowing", norma internazionale che ha l'obiettivo di fornire una guida completa per aiutare le organizzazioni a definire, sviluppare, implementare, mantenere efficacemente un Sistema di Gestione sul processo di ricezione e gestione delle segnalazioni.

A testimonianza dell'impegno di Poste Italiane in relazione alla diffusione dei principi di integrità, alla prevenzione della corruzione e alla compliance normativa, l'Azienda ha adottato un Programma di Compliance per la tutela della concorrenza e del consumatore a livello di Gruppo e ha redatto la "Linea Guida di compliance per la tutela della concorrenza e del consumatore" elemento fondante del Programma.

Il documento fornisce indicazioni sulla disciplina della tutela della concorrenza e del consumatore e definisce le regole di comportamento che tutti i membri degli organi sociali, i dirigenti, i dipendenti, nonché tutti coloro che operano per il conseguimento dello scopo e degli obiettivi del Gruppo, devono osservare. In particolare, gli obiettivi sanciti dal documento riguardano: la garanzia del rispetto delle regole in materia di concorrenza e di tutela del consumatore, di cui non è tollerata alcuna violazione; il rafforzamento della consapevolezza e la diffusione della conoscenza circa l'importanza delle normative a tutela della concorrenza e del consumatore; il consolidamento di un ambiente operativo e di controllo che mitighi il rischio di commissione di illeciti antitrust e anticoncorrenziali nonché di violazione delle norme a tutela del consumatore; fornire una guida per prevenire azioni, comportamenti e omissioni che violino le normative in materia di tutela della concorrenza e di tutela dei consumatori, e delineare gli strumenti di monitoraggio che consentano di individuare eventuali violazioni.

Poste Italiane e Guardia di Finanza Insieme per garantire legalità e trasparenza

La storica collaborazione con la Guardia di Finanza e il protocollo siglato mettono a disposizione strumenti ancora più efficaci e aggiornati per contrastare ogni abuso e offrire un contributo concreto allo sviluppo del Paese.

Il Protocollo d'Intesa con la Guardia di Finanza consolida il radicamento delle norme e delle regole aziendali nei processi, attraverso la diffusione sempre più capillare dei princ ipi di legalità e trasparenza nel mercato e la prevenzione degli illeciti finanziari. In particolare, nell'ambito del Protocollo, gli obiettivi condivisi sono la lotta all'evasione, all'elusione e alle frodi fiscali, agli illeciti in materia di spesa pubblica, alla criminalità economica e finanziaria, al riciclaggio, alla falsificazione e alle frodi concernenti i sistemi di pagamento. Il Protocollo stabilisce inoltre che Poste Italiane coadiuvi l'opera di prevenzione e contrasto condividendo con la Guardia di Finanza il proprio patrimonio informativo contro gli illeciti nei settori d'interesse istituzionale compiuti anche sfruttando i mezzi tecnologici e informatici. In base all'accordo, Poste Italiane mette a disposizione della Guardia di Finanza i dati presenti nel sistema "Identity Check", utili alle investigazioni per prevenire e reprimere le frodi e ogni altro illecito di natura economico-finanziaria. Il Protocollo stabilisce, inoltre, incontri periodici per verificare l'avanzamento della collaborazione e condividere informazioni su nuovi scenari di frode e le iniziative da mettere in campo.

Poste Italiane e Arma dei Carabinieri

Attraverso il Protocollo di intesa con l'Arma dei Carabinieri, Poste Italiane consolida il radicamento delle norme e delle regole aziendali nei processi e ribadisce con forza – internamente ed esternamente – la posizione dell'organizzazione sulle tematiche di legalità, sicurezza sul lavoro e formazione. In base al Protocollo con l'Arma dei Carabinieri, Poste Italiane si avvale anche della competenza dell'Arma nel garantire il massimo rispetto delle normative in materia di collocamento di manodopera, previdenza e sicurezza sul lavoro nei cantieri aperti per interventi di edilizia nelle sedi di Poste Italiane.

Ulteriore tassello del percorso intrapreso da Poste Italiane per perseguire il successo sostenibile, anche attraverso le attività finalizzate all'evoluzione e all'efficientamento dei presidi di governance e al continuo rafforzamento del SCIGR nel rispetto dei principi di integrità, trasparenza e legalità, nonché per fare fronte in modo efficiente ed unitario alla crescente complessità dei diversi adempimenti legislativi e regolamentari, è rappresentato dal Sistema di Controllo Interno sull'Informativa Finanziaria.

In linea con gli indirizzi strategici definiti dalla Società, il sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria, attraverso l'analisi dei rischi e l'individuazione di specifici presidi di controllo, rientra pertanto tra gli strumenti utili a contribuire alla realizzazione degli obiettivi connessi al tema materiale relativo al lavorare con integrità e trasparenza.

La Linea Guida "Sistema di Controllo Interno sull'Informativa Finanziaria" (di seguito anche SCIIF) definisce le norme e le metodologie per l'istituzione e il mantenimento nel tempo del sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria del Gruppo Poste Italiane, nonché per la valutazione della sua efficacia. Tali norme e metodologie sono coerenti con le previsioni normative e le principali best practice di mercato nonché con la Linea Guida del Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi adottata da Poste Italiane S.p.A. e con i processi di Risk Management e Compliance Integrata di Gruppo. Attraverso l'adozione di tale modello integrato è possibile garantire sinergie tra i presidi specialistici dei diversi ambiti di compliance ed evitare ridondanze nelle attività operative dei modelli di gestione dei rischi e dei programmi di compliance specifici, razionalizzando i processi, ottimizzando l'efficacia ed efficienza delle attività di controllo, nonché facilitando la condivisione delle informazioni tra le diverse funzioni di secondo livello.

Al fine di prevenire e contrastare i fenomeni fraudolenti, Poste Italiane svolge attività di verifica, valutazione e monitoraggio di soggetti e controparti (analisi societarie, finanziarie e patrimoniali su società ed esponenti, analisi dei rapporti esistenti con Poste Italiane) mediante l'individuazione di tutti gli elementi di dettaglio operativi e reputazionali necessari alla verifica dell'affidabilità e onorabilità di soggetti o controparti. Potenziare le attività di prevenzione di fenomeni illeciti, attraverso l'analisi integrata di informazioni interne ed esterne a Poste Italiane, consente di rilevare relazioni dirette e indirette che evidenzino possibili criticità. Il contrasto ai fenomeni fraudolenti viene quindi attuato attraverso un processo di monitoraggio continuo del grado di esposizione al rischio di frode e dei fattori di rischio, mediante la raccolta

e l'analisi delle segnalazioni e degli indizi di potenziali illeciti, l'esame dei processi e l'adozione di adeguate misure di governance e controllo per la prevenzione delle frodi sempre più rigorose.

La nuova Piattaforma Integrata Antifrode (PIAF)

Nel corso del 2022 sono stati implementati progetti e attività nell'ambito del processo di gestione di prevenzione delle frodi attraverso un sistema antifrode integrato. Inoltre, è stata data continuità alle iniziative di evoluzione e adeguamento dei sistemi informatici di supporto, in particolare della Piattaforma Integrata Antifrode (PIAF), sistema di prevenzione antifrode innovativo sul quale confluiscono tutti i prodotti e servizi finanziari digitali di: monetica On US, e-commerce e digital banking, basato su modelli analitico predittivi e che consente - real time in modalità pre-autorizzativa (come richiesto dalla Normativa) - il monitoraggio delle operazioni disposte dalla clientela. Tale piattaforma prevede l'implementazione di una soluzione di machine learning comportamentale di prevention/detection unica per tutti i canali, e il conseguente avvio della migrazione di tutte le Carte di Pagamento sulla nuova Piattaforma Integrata Antifrode (PIAF).

Con l'obiettivo di diffondere i principi etici del Gruppo, Poste Italiane investe in attività di formazione e informazione per i

propri dipendenti proponendo seminari e corsi in tema di trasparenza, integrità, anticorruzione e di tutela dei diritti umani, comunicando i propri principi agli stakeholder tramite la diffusione del Codice Etico, delle Politiche e delle Linee Guida. La formazione e la comunicazione costituiscono, infatti, un continuum di azioni coordinate volte a sostenere la diffusione della cultura della compliance e della legalità in coerenza con i ruoli, le responsabilità e i livelli di esposizione al rischio di ciascun individuo, anche attraverso un adeguato commitment del top management.

Rating di legalità

Nel 2022 Poste Italiane ha confermato il proprio rating di legalità ricevendo dall'AGCM il massimo punteggio di tre stelle, rientrando nel 8,7% delle aziende che hanno ottenuto tale riconoscimento

Politiche di trasparenza in materia fiscale

A gennaio 2020, sia Poste Italiane che la controllata Poste Vita risultano ammesse al regime di Adempimento Collaborativo con l'Amministrazione finanziaria, riconoscimento assegnato previa valutazione positiva condotta dall'Agenzia delle Entrate, sul sistema di rilevazione, gestione, controllo e mitigazione del rischio fiscale. Tale istituto, previsto dalla Legge Delega per la riforma del sistema fiscale italiano (Legge 23/2014) ed introdotto in Italia con il D.Lgs. 128/2015, si pone l'obiettivo di instaurare un rapporto di fiducia e di collaborazione con l'Amministrazione Finanziaria con l'obiettivo di aumentare il livello di certezza sulle questioni fiscali rilevanti mediante un'interlocuzione costante e preventiva sulle situazioni suscettibili di generare rischi fiscali. L'ammissione di Poste Italiane all'Adempimento Collaborativo consolida il percorso ispirato ai valori di etica, integrità e trasparenza anche in campo finanziario e fiscale.

Il Tax Control Framework di Poste Italiane

Poste Italiane ha sviluppato il proprio sistema di gestione e controllo del rischio fiscale, che, inserito nel più ampio Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi (SCIGR), presenta, in linea con il dettato normativo e le best practice di riferimento, i seguenti requisiti:

  • la Strategia Fiscale in cui il Gruppo ha definito i propri obiettivi e l'approccio adottato nella gestione della variabile fiscale. La Strategia Fiscale si configura quale insieme di principi e regole volti a promuovere la diffusione di valori di onestà, correttezza e di osservanza della normativa tributaria favorendo, in tal modo, lo sviluppo di comportamenti collaborativi e trasparenti nei confronti dell'Amministrazione Finanziaria e dei terzi, al fine di minimizzare ogni impatto sostanziale in termini di rischio sia esso fiscale o reputazionale;
  • adeguati processi, procedure e strumenti per la rilevazione, misurazione e gestione dei rischi fiscali, nonché per il monitoraggio sul sistema di controllo del rischio fiscale;
  • un sistema di deleghe, ruoli e responsabilità in merito ai processi di rilevazione, misurazione, gestione e monitoraggio del rischio fiscale, definiti all'interno di una specifica Linea Guida, nonché declinati dettagliatamente nelle relative procedure operative e nella mappa dei rischi fiscali (i.e. Tax Risk Assessment);
  • l'adattamento ai principali cambiamenti che riguardano l'Azienda, comprese le modifiche della legislazione fiscale;
  • l'invio con cadenza annuale, di una relazione agli organi di gestione contenente gli esiti dei controlli effettuati ed eventuali piani di azione da attuare per rimediare alle carenze emerse dal monitoraggio. Tale relazione, inoltre, viene inviata all'Agenzia delle Entrate ai fini della valutazione del Tax Control Framework.

Il Gruppo Poste Italiane, in linea con la propria strategia di sostenibilità e in linea con i valori enunciati all'interno del Codice Etico di Gruppo, ha da sempre gestito la variabile fiscale nel pieno rispetto dei principi di onestà, correttezza e osservanza della normativa tributaria, caratterizzata da comportamenti collaborativi e trasparenti nei confronti dell'Amministrazione

Finanziaria e dei terzi, al fine di minimizzare ogni impatto sostanziale in termini di rischio sia esso fiscale o reputazionale. A tal fine il Gruppo si è dotato di una Strategia Fiscale111 nell'ambito della quale l'Azienda ha definito i propri obiettivi:

  • gestire la variabile fiscale tutelando gli interessi di tutti gli stakeholder, incluso il Governo, gli azionisti, i dipendenti e la comunità in cui si opera, anche a livello locale, essendo consapevole che il gettito derivante dai tributi costituisce una delle principali fonti di contribuzione allo sviluppo economico e sociale del Paese;
  • operare sempre in conformità alla normativa tributaria con riguardo sia alla lettera delle norme sia alla ratio sottesa, monitorando e presidiando le novità normative, anche mediante continue interlocuzioni con le istituzioni a ciò preposte a livello nazionale e internazionale;
  • assumere decisioni in materia tributaria in linea con le best practice a livello nazionale ed internazionale e con le linee guida dettate dagli organismi di settore, nonché in coerenza con i propri obiettivi strategici e con la propria propensione al rischio;
  • promuovere la diligenza professionale nella gestione delle attività e dei processi a rilevanza fiscale, nonché garantire che le relative procedure siano appropriate;
  • assicurare un'adeguata formazione tecnica a tutti i dipendenti coinvolti nella gestione degli adempimenti e delle attività a rilevanza fiscale;
  • istituire flussi informativi completi e accurati verso gli organi di gestione e le Autorità Fiscali;
  • favorire lo sviluppo di relazioni costruttive, professionali e trasparenti con le Autorità Fiscali, basate sui concetti di integrità, collaborazione e fiducia reciproca.

Il sistema di gestione e controllo del rischio fiscale implementato dal Gruppo prevede che il top management sia costantemente informato sulle conseguenze fiscali derivanti da tutte le operazioni strategiche e operative di business, pianificate e da realizzare, assicurando in questo modo che ogni decisione presa in materia fiscale sia coerente con la strategia fiscale di Poste Italiane e che la funzione Fiscale sia coinvolta nella valutazione preliminare dell'impatto fiscale delle

Il regime di Adempimento Collaborativo

ha ammesso Poste Italiane e la controllata Poste Vita con l'Amministrazione finanziaria

suddette operazioni. La funzione Fiscale risulta articolata in otto aree alle quali vengono assegnati dei ruoli e delle responsabilità ben distinte e sono: Pianificazione Fiscale e Business Support, Gestione del Rischio Fiscale, Processi e Procedure, Normativa, Studi e Sostituzione d'Imposta, Reddito d'Impresa, Imposte Indirette, Tributi Locali e Contenzioso, IVA e Adempimenti Informatici e Presidio degli adempimenti di natura tributaria previsti in capo agli intermediari finanziari.

Il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane S.p.A., previo parere del Comitato Controllo e Rischi è responsabile della valutazione dell'adeguatezza e dell'efficacia del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi. A tal fine, con specifico riferimento al sistema di gestione e controllo del rischio fiscale, il Consiglio di Amministrazione, supportato da un'adeguata attività istruttoria del Comitato Controllo e Rischi esamina con cadenza almeno annuale la relazione, predisposta dal responsabile della funzione Fiscale, contenente gli esiti dell'esame periodico del suddetto sistema.

Poste Italiane si coordina inoltre con le società del Gruppo al fine di garantire che le stesse operino in conformità con la normativa fiscale vigente e in coerenza con il sistema di gestione e controllo dei rischi di Gruppo.

Come già ribadito in occasione dell'ingresso nel regime di Adempimento Collaborativo, il Gruppo Poste Italiane si impegna ad instaurare con le Autorità Fiscali rapporti improntati alla massima trasparenza e collaborazione impegnandosi a:

111 La Strategia Fiscale di Poste Italiane S.p.A. è disponibile sul sito internet del Gruppo al link www.posteitaliane.it/it/strategia-fiscale.html

  • comunicare in maniera chiara e trasparente all'Agenzia delle Entrate le eventuali modifiche nella strategia fiscale, nella pianificazione fiscale di medio e lungo periodo e i possibili rischi connessi alle operazioni più rilevanti;
  • fornire informazioni corrette, accurate e puntuali e rispondere tempestivamente alle domande e alle richieste di informazioni pervenute da parte dell'Agenzia delle Entrate;
  • risolvere tempestivamente eventuali problemi prima della presentazione delle dichiarazioni fiscali, e, qualora successivamente emergano delle divergenze, definire con l'Agenzia delle Entrate un accordo per la risoluzione delle stesse.

Il Gruppo Poste Italiane a seguito dell'ingresso nel regime di Adempimento Collaborativo si è dotato di un corpo procedurale ben strutturato a presidio della tematica in modo da disciplinare le modalità di gestione del rischio fiscale ed includendo in tale corpus di procedure le attività, i controlli e i ruoli e le responsabilità definite all'interno dei processi.

Poste Italiane ha inoltre previsto tra le responsabilità della funzione Fiscale il monitoraggio degli aggiornamenti della normativa di riferimento. Nello specifico l'unità Normativa, Studi e Sostituzione d'Imposta (NSSI), facente parte della funzione Fiscale, ha come compito quello di: presidiare l'evoluzione del sistema tributario nazionale, comunitario e internazionale, al fine di proporre interventi atti a garantire gli interessi del Gruppo e l'ottimizzazione degli adempimenti operativi, garantire le attività di studio, interpretazione e diffusione della normativa a carattere fiscale valutandone, in collaborazione con le funzioni interne/Società del Gruppo, gli impatti sull'Azienda e sul Gruppo. A tal fine l'unità NSSI grazie allo scambio continuo con le strutture operative di riferimento riceve suggerimenti e input che vanno così a dare maggiore consistenza alle azioni poste in essere in materia. Nell'ambito del monitoraggio della normativa, l'unità Processi e Procedure assicura, in raccordo con le altre funzioni interne, l'analisi degli impatti sui processi e sui sistemi derivanti dall'evoluzione della normativa in materia fiscale, definendo i connessi piani di adeguamento. L'unità Gestione del Rischio Fiscale infine monitora, con riferimento ai piani di adeguamento sviluppati dall'unità Processi e Procedure, la corretta esecuzione dei controlli e delle attività connesse.

Tax Risk Assessment

Nel corso dell'esercizio 2022 è stato effettuato l'aggiornamento del Tax Risk Assessment, che ha comportato una revisione dei rischi fiscali di Poste Italiane, sia in termini di rischi esistenti che di valutazione degli stessi, nonché un aggiornamento delle attività e dei relativi presidi di controllo, anche al fine di sfruttare potenziali sinergie con altri sistemi di controllo presenti in azienda. In generale, la revisione del Tax Risk Assessment ha riguardato i seguenti punti:

  • aggiornamento della mappa dei rischi fiscali dovuta all'evoluzione della normativa tributaria e alla revisione dei rischi in ottica di miglioramento continuo;
  • aggiornamento della valutazione quali/quantitativa dei rischi fiscali, in linea con la metodologia di risk assessment sviluppata nel corso del 2020;
  • aggiornamento delle attività e dei relativi presidi di controllo individuati a mitigazione dei rischi fiscali in funzione dell'evoluzione della normativa tributaria, delle variazioni organizzative e di processo intervenute nel periodo, di eventuali carenze nel disegno dei controlli rilevate nel corso delle attività di testing ovvero in ottica di miglioramento continuo al fine di garantire l'efficientamento e l'armonizzazione dei sistemi di controllo in essere in Poste Italiane, nonché aumentare la consapevolezza dei control owner circa le modalità di esecuzione del controllo.

Nel corso dell'esercizio 2022 è stato eseguito il monitoraggio dei controlli a presidio dei rischi previsti nell'ambito del sistema di gestione e controllo del rischio fiscale di Poste Italiane, in coerenza con quanto definito nel Piano di monitoraggio 2021 – 2023 e in linea con la metodologia adottata.

Comunicazione e formazione sulle tematiche fiscali

La funzione Fiscale, in accordo con quanto affermato nella Strategia Fiscale e conscia del ruolo fondamentale che riveste la formazione in una materia come quella fiscale caratterizzata del rapido susseguirsi di mutamenti, forma e supporta tutto il personale coinvolto nella gestione di attività a rilevanza fiscale, non limitandosi alle sole risorse dedicate specificatamente alla materia tributaria, onde garantire che tutti gli addetti abbiano la giusta competenza ed esperienza per adempiere alle proprie responsabilità.

Nel corso dell'esercizio 2021, i corsi erogati da parte della funzione Fiscale hanno riguardato i seguenti temi:

  • Comunicare con l'Agenzia delle Entrate: gli adempimenti degli intermediari finanziari;
  • Consolidato Fiscale Nazionale- Gruppo Poste Italiane;
  • La Fiscalità d'Impresa -Le Imposte dirette;
  • M&A Implicazioni fiscali delle principali tipologie di operazioni straordinarie;
  • Funzionalità e modalità di utilizzo della piattaforma di gestione del rischio fiscale (GRC-RSA Archer).

Nel corso dell'esercizio 2022, invece, compatibilmente con l'emergenza sanitaria in atto, sono in corso di pianificazione degli eventi formativi nei seguenti ambiti:

  • Agevolazioni d'Imposta;
  • Corso in materia di Iva e servizi postali con particolare approfondimento degli aspetti legati alle gare ed agli affidamenti diretti, nonché alle novità del decreto fiscale (Iva internazionale);
  • Definizione dei processi e individuazione dei punti di controllo;
  • Imposta di registro e di bollo sui contratti;
  • Imposte Dirette;
  • Normative fiscali di maggior rilievo con impatto sull'assetto internazionale di Poste Italiane (Fonti diritto tributario internazionale – CFC – Dividendi da società in paesi a fiscalità privilegiata - TP – Disallineamenti da Ibridi);
  • Ravvedimento Operoso;
  • Riscossione;
  • Sostituzione d'Imposta.

Legalità e integrazione ESG nel processo di approvvigionamento

Poste Italiane gestisce responsabilmente la propria catena di fornitura con l'obiettivo di certificare la sostenibilità, la funzionalità e la tracciabilità degli approvvigionamenti. A tal proposito, oltre ad assicurare il rispetto delle normative vigenti e delle direttive aziendali, il Gruppo si impegna ad improntare i propri processi di acquisto su rapporti precontrattuali e contrattuali fondati sui valori di legalità e trasparenza, ponendo al centro il rispetto degli accordi, delle modalità e dei tempi di pagamento. Pertanto, all'interno del proprio parco fornitori, l'Azienda include quelli che presentano caratteristiche di qualità adeguate e capaci di garantire la tutela dei lavoratori e il rispetto degli standard ambientali.

Il Gruppo Poste Italiane conferisce a ciascun fornitore la possibilità di competere nelle procedure di affidamento, garantendo pari opportunità ed escludendo trattamenti di favore. I fornitori partecipanti sono obbligati a rispettare la normativa in materia di concorrenza, sia comunitaria che nazionale, e devono astenersi da comportamenti anticoncorrenziali o comunque non etici e contrari alle regole a tutela della concorrenza. In aggiunta, l'Azienda richiede ai fornitori – compresi eventuali subappaltatori – e ai propri partner di accettare in modo formale i principi ispiratori e i criteri di condotta delineati all'interno del Codice Etico e delle Politiche di Gruppo.

Per selezionare i propri fornitori, il Gruppo è guidato da criteri oggettivi e documentabili, ivi inclusi i criteri ESG, on l'obiettivo di assi urare agli stessi lealtà, i arzialità, tras arenza e ari opportunità di collaborazione

Attraverso regole interne, Poste Italiane disciplina il processo di acquisto sia degli appalti soggetti al Codice dei Contratti Pubblici, sia di quelli esclusi dall'ambito di applicazione del Codice stesso.

Al fine di incoraggiare e migliorare i rapporti con i fornitori e di assicurare una gestione efficiente e integrata della catena di fornitura nel pieno rispetto dei principi di riservatezza, autenticità, concorrenzialità, integrità e disponibilità nello scambio dei dati, gli acquisti vengono realizzati sul Portale Acquisti PosteProcurement, un sistema telematico dedicato alle attività di procurement e alla gestione dell'Albo fornitori.

Le procedure di acquisto del Gruppo risultano allineate al trend degli ultimi anni e registrano un massivo e costante ricorso a procedure competitive capaci di garantire vantaggi concorrenziali per l'Azienda.

Il processo di acquisto tiene conto delle tematiche ESG con l'obiettivo di perseguire acquisti sostenibili, configurandosi come veicolo di diffusione della cultura della sostenibilità – intesa come l'insieme delle politiche sostenibili del Gruppo integrate all'interno del sistema normativo aziendale e declinate nel processo di acquisto stesso.

Si evidenzia, infine, che l'attività di acquisto è regolamentata da un impianto normativo e procedurale che, congiuntamente al Regolamento Interno per le Procedure di Affidamento degli Appalti di Lavori, Servizi e Forniture (approvato a novembre 2017 e modificato a luglio 2019) e al Codice dei Contratti Pubblici, laddove applicabile, costituisce il principale presidio di governance e compliance normativa degli affidamenti di Poste Italiane. In proposito, per perseguire un miglioramento continuo, nel corso del 2022 è proseguito l'iter di revisione dell'impianto procedurale avviato nel 2021, che ha introdotto tra l'altro i principi ESG già in vigore, funzionali agli acquisti sostenibili e coerenti con le previsioni della certificazione ISO 20400, oltre al rafforzamento della centralità del Business Process Management (BPM) come strumento per la gestione, dematerializzazione e tracciatura del ciclo passivo.

Poste Italiane certificata ISO 20400

Dal 2021 Poste Italiane si colloca tra le principali realtà economiche e produttive italiane qualificate in tema di gestione sostenibile dei processi di acquisto e nei rapporti con i fornitori.

La certificazione ISO 20400 sugli Acquisti Sostenibili definisce le linee guida per integrare la sostenibilità nei processi di approvvigionamento di un'organizzazione.

La Funzione Sviluppo Sostenibile, Risk e Compliance di Gruppo in ambito Corporate Affairs ha l'obiettivo di riconoscere i possibili elementi di rischio per garantire il rispetto dei requisiti di affidabilità e onorabilità, tramite la valutazione dei profili societari, finanziari e patrimoniali delle società ed esponenti dei relativi rapporti con l'Azienda. In particolare, le relazioni con i fornitori possono divenire fonti di rischi strategici e reputazionali. Il risk management si pone come obiettivo la limitazione dei rischi derivanti da operazioni con terzi, assicurando una rotazione dei fornitori adeguata e portando al minimo le perdite legate all'inesigibilità dei crediti, grazie al costante processo di monitoraggio. Per permettere l'identificazione delle relazioni dirette e indirette inclini a criticità, è necessario il potenziamento delle attività di prevenzione dei fenomeni illeciti attraverso un'analisi che considera informazioni interne ed esterne. Durante la pandemia da Covid-19 Poste Italiane ha ampliato il processo di valutazione con l'analisi legata al rischio pandemico.

Poste Italiane ottiene il riconoscimento dell'UN Global Compact Network Italia

L'impegno del Gruppo Poste Italiane è stato riconosciuto dall'UN Global Compact Network Italia, che ha inserito l'esempio del Gruppo all'interno del Position Paper "La gestione sostenibile delle catene di fornitura: tra responsabilità e opportunità per le imprese". Il documento, presentato nell'ambito del salone della CSR e dell'Innovazione Sociale, riconosce l'impegno di diverse aziende, tra cui Poste Italiane, nella gestione delle catene di fornitura in chiave sostenibile, e la loro capacità di individuare le opportunità correlate a questa sfida.

Principali tipologie di beni e servizi acquistati

Nell'ambito degli acquisti immobiliari, nel 2022 la totalità delle gare inerenti la fornitura degli arredi, i servizi di pulizia e i lavori hanno previsto il rispetto dei Criteri Ambientali Minimi (CAM). In particolare, nelle gare lavori, allo scopo di ridurre l'impatto ambientale sulle risorse naturali e aumentare l'uso di materiali riciclati, incrementando così il recupero dei rifiuti, sono stati adottati specifici criteri premianti per l'utilizzo di nuovi materiali prodotti con una determinata percentuale di contenuto riciclato e che, a fine vita, possono essere sottoposti a demolizione selettiva, riciclaggio o riutilizzo. Per ciascun prodotto oggetto di punteggio premiante è stata richiesta la produzione di un'apposita scheda che riporti la descrizione generale del prodotto e che indichi le caratteristiche fisiche, i marchi, le etichettature ambientali e le certificazioni attestanti che si tratti di materiali riciclati o ecocompatibili.

Anche gli affidamenti in concessione dei servizi di ristorazione presso i complessi immobiliari rispettano i principi del Green Public Procurement (GPP – Acquisti verdi della Pubblica Amministrazione), garantendo l'erogazione di un servizio di ristorazione aziendale a ridotto impatto ambientale caratterizzato, in termini di processi e contenuti, dal rispetto della sostenibilità ambientale, economica e sociale. Poste Italiane premia la fornitura di derrate alimentari, quali prodotti BIO, IGP, DOP, pesca sostenibile ecc., in percentuale superiore ai quantitativi minimi prescritti dai CAM. In questo ambito, vengono potenzialmente coinvolti nella catena di fornitura dei prodotti alimentari destinati alla mensa e bar anche fornitori locali che garantiscano prodotti certificati.

Per quanto riguarda l'approvvigionamento di energia elettrica per il Gruppo, l'acquisto avviene dal mercato di riferimento con una percentuale pari al 100% da fonti rinnovabili certificate con garanzie d'origine. Una residuale quota del fabbisogno viene autoprodotta da impianti fotovoltaici di proprietà. Al fine di incrementare l'autoproduzione di energia, sono in fase di ultimazione i lavori per l'installazione di circa 600 impianti fotovoltaici sulle coperture degli edifici del Gruppo ed è in fase di contrattualizzazione la nuova gara per ulteriori 1.000 interventi sulle coperture degli Uffici Postali nell'ambito del Progetto Polis.

Rilevante è l'iniziativa progettuale che ha interessato Postel e che prevede la realizzazione di impianti fotovoltaici nei due siti produttivi dedicati principalmente ad attività di stampa massiva (mass printing) ed imbustamento industriale: il primo è stato installato ad ottobre 2022 ed è ubicato presso il centro produttivo di Melzo, mentre il secondo è stato installato a

dicembre ed è ubicato presso il centro produttivo di Pomezia. L'installazione copre complessivamente una superficie di 5.100 mq aventi capacità di energia prodotta di 1.210.000 kWh/anno, corrispondente ad un saving di emissioni CO2 di 560 ton/anno.

Il più grande impianto fotovoltaico del Lazio è di Poste Italiane

Il nuovo impianto fotovoltaico entrato in funzione presso lo stabilimento Postel di Pomezia accelera anche nel Lazio gli interventi di Poste Italiane che consentiranno all'Azienda di raggiungere entro il 2030 l'obiettivo di net zero.

Composto da 1.170 pannelli monocristallino sul tetto del Centro, per un totale di 1.900 mq che corrispondono a circa 7 campi da tennis, il più grande impianto fotovoltaico realizzato da Poste Italiane nel Lazio è fra i più grandi in Italia, ha una potenza di circa 400 KWp, una produzione media annuale di circa 490.000 kWh e un risparmio di immissioni CO2 nell'ambiente di 260 tonnellate, pari all'emissione annua media di quasi 87 famiglie. Inoltre, lo stabilimento utilizza energia elettrica totalmente rinnovabile e l'illuminazione del sito è garantita al 100% da luci led.

Nell'ambito del progetto Smart Building, nel corso del 2022 sono state eseguite 965 installazioni di sistemi di monitoraggio microclima, portando così a 1.621 il numero delle sedi dotate di screening continuo dei parametri ottimali di comfort ambientale (temperatura e umidità), con una riduzione dei consumi energetici superiore al 15% rispetto ai siti che ne sono sprovvisti.

+965

sistemi di monitoraggio microclima

Prosegue anche l'impegno nella realizzazione dei punti di ricarica per i veicoli aziendali ibridi o interamente elettrici, con l'acquisto di 325 nuove colonnine che verranno

installate presso le sedi aziendali. Analogamente, nell'ambito del Progetto Polis è stata avviata una gara comunitaria per la realizzazione di una infrastruttura di ricarica sull'intero territorio nazionale, con 5.000 colonnine fruibili dalla collettività tutti i giorni e a qualsiasi orario.

Relativamente agli acquisti di logistica, con riferimento alle attività di acquisto dei principali servizi di Full rent della flotta operativa e di trasporto, in sede di espletamento delle gare viene attribuito un punteggio premiante alle offerte che prevedono classi di emissioni di CO2 più contenute, nonché il rispetto dei CAM di riferimento, ove previsti.

Per le calzature e i dispositivi di Protezione Individuale, nonché per la fornitura delle divise di lavoro, vengono osservati i CAM di riferimento e valorizzate le offerte mirate alla sostenibilità ambientale, anche in relazione alla riciclabilità degli imballaggi.

Negli acquisti di impianti tecnologici di smistamento pacchi e lettere, particolare attenzione viene posta alla valorizzazione delle offerte che presentano soluzioni a basso assorbimento energetico e alla riduzione del rumore nell'utilizzo degli stessi. Inoltre, è in corso di esecuzione la gara per la fornitura di carburanti per automezzi a mezzo Fuel Card destinati ai veicoli del Gruppo Poste Italiane. L'offerta tecnica della gara, oltre a prevedere l'introduzione di nuove funzionalità della card e ad attribuire valore alla capillarità della rete, valorizza la sostenibilità attraverso la richiesta di certificazioni di gestione ambientale, di prevenzione della corruzione e di presidio della salute e sicurezza sul lavoro, unitamente alla realizzazione delle Fuel Card con materiali di origine vegetale/plastica riciclata.

Anche per gli acquisti ICT, il fabbisogno informatico relativo a stampanti, apparecchiature multifunzione, pc desktop e pc portatili è stato acquisito nel rispetto dei CAM di base e premianti previsti dal GPP. In particolare, per la gestione dei

processi di stampa, è stata individuata per gli Uffici di Poste Italiane una nuova categoria di stampanti "a getto d'inchiostro" dotate di serbatoi di grande capacità e ricaricabili con appositi flaconi di inchiostro che riducono sensibilmente la sostituzione di cartucce di ricarica, consentendo un risparmio sui consumabili e una significativa riduzione di rifiuti/scarti in plastica (imballi, ricambi, ecc). Oltre a contribuire a migliorare la qualità dell'ambiente di lavoro attraverso le zero emissioni di ozono, le nuove stampanti, basandosi sull'ottimizzazione elettronica nel processo di stampa, consentono il contenimento dei costi di gestione e una notevole diminuzione dell'assorbimento elettrico.

Infine, nell'ambito della verifica dell'obsolescenza tecnologica dei pc in dotazione al personale aziendale e per i quali è stato rilevato il superamento del sistema operativo, è stato avviato un progetto di "no replacement" finalizzato a effettuare un upgrade dei dispositivi, in alternativa alla sostituzione degli stessi. Tale intervento, oltre a consentire un importante saving economico, ha di fatto consentito l'allungamento della vita delle dotazioni e contenuto la generazione di RAEE.

Qualifica dei fornitori

In linea con quanto previsto dalla normativa vigente (art. 134 dell'attuale Codice dei Contratti Pubblici), il Gruppo Poste Italiane ha istituito nel 2006 un proprio Albo Fornitori per snellire le procedure di affidamento e assicurare omogeneità tra i soggetti selezionati, in ogni ambito merceologico, nonché trasparenza nei confronti del mercato.

Il Disciplinare dell'Albo dei Fornitori e il Regolamento del Sistema di Qualificazione, che disciplinano rispettivamente il Sistema di Qualificazione nell'Albo Fornitori e il sistema e il procedimento di qualificazione di ognuna delle categorie merceologiche, regolano la formazione e la gestione dell'Albo. Per ciascuna categoria merceologica, l'accesso all'Albo può avvenire in qualsiasi momento presentando l'istanza e la documentazione richiesta.

Tutti i fornitori, per poter essere qualificati all'Albo, devono possedere non solo dei requisiti generali, ovvero qualità morale e idoneità professionale, ma anche dei requisiti speciali, tra i quali si configurano quelli di natura economico-finanziaria e tecnico-organizzativa. Tali presupposti abilitanti mirano a consolidare la Governance del processo di acquisto del Gruppo.

Inoltre, nell'ambito dei rapporti con fornitori di lavori, servizi e forniture, le clausole contrattuali con cui opera Poste Italiane vengono aggiornate continuamente sulla base di eventuali nuove disposizioni normative e di particolari esigenze comunicate dal cliente interno. Questo contribuisce all'accelerazione dei tempi contrattuali e garantisce una Governance adeguata alle tematiche più significative.

Il Gruppo Poste Italiane assicura un elevato livello di disclosure del proprio processo di procurement, in linea con i principi di trasparenza. Difatti, ai sensi della legge n. 190/2012 intitolata "Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione", pubblica regolarmente e in maniera del tutto volontaria le informazioni relative sia alle procedure di acquisto indicate dalla legge, che quelle non espressamente citate nella normativa. Per garantire tale flusso informativo è stato creato il portale "Contratti aperti e trasparenti" consultabile sul sito web dell'Azienda.

Gruppo Poste Italiane Relazione sulla gestione al 31 dicembre 2022

Selezione dei fornitori

L'integrazione degli aspetti ambientali, sociali e di governance nelle procedure di acquisto di Poste Italiane implica che i fornitori siano sottoposti ad audit di sostenibilità in modo da verificare il possesso di requisiti specifici.

84,8%

dei fornitori dotati di un sistema di gestione ambientale certificato ISO 14001 o EMAS

Il Gruppo pone particolare attenzione agli aspetti ESG relativi alla gestione della catena di fornitura, consapevole del fatto che sviluppare relazioni trasparenti e

durevoli con i fornitori, nonché riporre massima attenzione alla qualità, al rispetto dell'ambiente, alla sicurezza e alle implicazioni di tipo sociale nel processo di approvvigionamento, possa contribuire all'interesse pubblico dell'intero Sistema Paese112 e al costante miglioramento del servizio offerto alla propria clientela.

Per questo motivo, sono previsti specifici criteri ambientali, sociali e di governance

nel processo di selezione dei fornitori, nei requisiti di partecipazione, nei parametri di valutazione dell'offerta tecnica e/o nelle condizioni contrattuali delle procedure di gara espletate nell'anno.

A dimostrazione dell'impegno del Gruppo nei confronti di queste tematiche, anche nel 2022 si segnalano incrementi rilevanti in relazione a gare espletate sulla base di criteri ambientali, sociali e di governance.

Nello specifico, l'88,3% dei fornitori, rispetto all'84,5% del 2021, è stato selezionato in coerenza con specifici standard sociali durante il 2022. Tale

indicatore, se considerato al netto delle gare sprovviste dell'offerta tecnica (poiché aggiudicate al prezzo più basso), certifica che la quasi totalità delle gare avviate, esige criteri sociali (> 98%).

D'altra parte, l'84,8% delle gare espletate nel 2022, in confronto al 83,4% dell'anno precedente, rispetta determinate performance ambientali. Anche in questo caso, la percentuale di gare scelte sulla base di tali criteri diverrebbe maggiore del 99% qualora venissero escluse dal calcolo quelle sprovviste dell'offerta tecnica.

Il Gruppo ha mantenuto l'indicatore di governance, introdotto nel 2021, richiedendo ai fornitori specifici principi di qualificazione e di valutazione nell'offerta tecnica, al fine di perfezionare il modello ESG nel processo di approvvigionamento. Analizzando le procedure di gara avviate con importo superiore alle soglie comunitarie, si ottiene il dato che rappresenta le iniziative che possiedono specifici criteri di governance nella qualificazione, nei criteri di valutazione (es. ISO 37001, Rating di Legalità, Codice Etico/di Condotta, Policy etc.,) e nelle clausole contrattuali.

Il 52,3% delle gare espletate nell'anno ha tenuto in considerazione aspetti di governance, in confronto al 33% dell'anno

precedente. Il medesimo indicatore, se privato delle gare sprovviste dell'offerta tecnica, certifica che la quasi totalità di gare avviate esige criteri di governance (>80%).

Il perimetro di rendicontazione si riferisce alle vigenti soglie di appalto per i settori speciali, convenzionalmente estesa alle gare fuori codice, per i criteri di aggiudicazione al prezzo più basso (PBB) ed economicamente più vantaggiosa (OEPV).

di gare espletate sulla base di criteri ambientali rispetto al 2021

+3,8%

di gare espletate sulla base di criteri sociali rispetto al 2021

+19,2%

di gare espletate sulla base di criteri di governance rispetto al 2021

112 Nell'anno 2022, si registrano zero casi di non conformità dei fornitori alle politiche ambientali e alle politiche sui diritti del lavoro.

Nel 2019, il Gruppo ha introdotto la funzione Green Procurement, per rendicontare puntualmente le tematiche ESG all'interno della gestione della propria catena di fornitura. Tale funzione è in grado di assicurare la stabile integrazione dei temi di sostenibilità all'interno dei processi di gara e dei criteri ESG nella valutazione tecnica delle offerte. Tramite la definizione dei progetti con elevata rilevanza, come logistica, decarbonizzazione degli immobili, materiali di consumo, e promuovendo l'attenzione all'utilizzo delle risorse, ai piani di investimento e allo sviluppo tecnologico, unitamente all'implementazione in chiave green dei fabbisogni più tradizionali, è possibile il raggiungimento dell'obiettivo di cambiamento sostenibile.

Al trend crescente degli indicatori Ambientali, Sociali e di Governance, si associa il significativo incremento dell'incidenza ESG dell'offerta tecnica, rilevato in oltre 6 punti percentuali rispetto allo scorso anno, con la presenza stabile di criteri afferenti la Gestione Ambientale (65%), la Salute e Sicurezza sui luoghi di lavoro (64%), l'Attenzione alle Persone (53,3%) e l'Integrità e Trasparenza (52,3%). Poste Italiane, incentivando l'adozione di criteri ESG di selezione, valutazione e monitoraggio dei fornitori, nonché mitigando eventuali rischi ESG, persegue il fine di accrescere l'efficacia dei processi aziendali e la competitività. In continuità con i precedenti anni e con l'obiettivo di coniugare la sostenibilità in termini di riduzione degli impatti ambientali e di razionalizzazione dei costi, il Gruppo Poste Italiane ha recepito i criteri previsti dal Green Public Procurement attuando, dove previsto, le indicazioni sui Criteri Ambientali Minimi (CAM), stabiliti con appositi Decreti Ministeriali. Inoltre, il modello ESG nel processo di acquisto del Gruppo è stato attuato grazie all'introduzione di specifici criteri di Integrità e Trasparenza (Governance).

Il sistema Vendor Rating di Poste Italiane

Il sistema Vendor Rating (VR) di Poste Italiane, nasce dall'esigenza di dotare l'Azienda di un sistema di misurazione delle performance dei fornitori e di valutare gli stessi in ambito ESG. Tale sistema rappresenta un elemento essenziale della catena di fornitura, in quanto si prefigge come obiettivo la definizione e l'implementazione di un modello di scoring che consenta un'accurata valutazione dei fornitori in relazione a qualità, sicurezza, puntualità e rispetto ambientale dei servizi offerti, oltre che al comportamento commerciale e alla correttezza della fatturazione. Lo strumento consente quindi a Poste Italiane di effettuare scelte consapevoli sull'acquisto di beni e servizi. Attraverso il Vendor Rating sono stati valutati tutti i fornitori che hanno svolto attività nel periodo di riferimento, legati a Poste Italiane da tipologie di contratti come accordi quadro e appalti spot.

Nella fase di qualifica dei fornitori, per monitorare le loro performance, Poste Italiane ha implementato una metodologia di rating contraddistinta dall'adozione di un approccio personalizzato che si traduce nella definizione di un questionario ad hoc per ognuno di questi (100% dei fornitori qualificati). Tale modello si basa su un approccio risk-based, in quanto consente di valutare le modalità adottate da ciascun fornitore per gestire i rischi ESG identificati come rilevanti a seconda del settore di appartenenza dell'azienda e della dimensione della stessa. Per quanto riguarda il settore di appartenenza, i

100%

dei fornitori classificati per settore ATECO e per dimensione

fornitori vengono classificati dal Gruppo all'interno dei 99 settori ATECO riconosciuti. Poiché ogni settore è caratterizzato da rischi specifici a seconda della sua natura, anche le aziende che vi appartengono ne sono influenzate e, di conseguenza, vengono valutate in base a questi. Poste Italiane ha utilizzato riferimenti esterni riconosciuti a livello internazionale per identificare le varie tipologie di rischio, individuandone circa 40 principali (ambientali, sociali e socioambientali). Per ogni rischio ritenuto rilevante per il settore di riferimento, viene effettuata una valutazione delle aziende considerando gli specifici presidi adottati per mitigare l'impatto negativo dei singoli rischi presi in esame. Relativamente alla

dimensione dell'organizzazione, invece, che secondo quanto disciplinato dalla Commissione europea può essere piccola media o grande, l'Azienda ha indicato 8 principali rischi di Governance potenzialmente rilevanti per i fornitori sottoposti ad assessment.

Successivamente, le informazioni ottenute vengono analizzate ed elaborate attraverso la definizione di un processo di scoring ESG che prevede, per ogni dimensione analizzata, l'attribuzione di un rating per ciascun rischio rilevante e di un rating ESG totale.

Specifici Rating ESG

assegnati per la selezione dei fornitori in base ai presidi impiegati per la gestione dei vari rischi

Tali elementi dotano il modello dei seguenti punti di forza:

  • valutazione concentrata sui rischi ESG rilevanti del fornitore, attraverso l'utilizzo di uno specifico questionario per ciascun settore economico (ottica risk-based);
  • solidità dell'analisi, grazie all'utilizzo di un algoritmo quantitativo che garantisce l'attribuzione di un rating estremamente rappresentativo del livello di copertura del rischio garantito dal fornitore;
  • visione del rischio su vari livelli, con l'opportunità di analizzare il rischio ESG a livello aggregato, a livello di una singola dimensione E/S/G, e a livello di singolo rischio;
  • identificazione puntuale delle aree di miglioramento in base al rating attribuito alle modalità di gestione dei singoli rischi;
  • compilazione agevolata del questionario, contraddistinto da risposte multiple chiuse al fine di facilitarne la compilazione;
  • affidabilità e riconoscibilità della metodologia proposta, fondata su studi riconosciuti a livello internazionale che costituiscono affermate best practice nell'ambito oggetto di analisi;
  • spendibilità del modello proposto da parte del Gruppo Poste Italiane, che può valutare di renderlo un modello proprietario e proporlo sul mercato una volta registrato con apposito marchio.

Con l'obiettivo di sensibilizzare i propri fornitori e accompagnarli in un percorso di crescita sostenibile, Poste Italiane si impegna nell'introduzione graduale, nel corso degli anni, di criteri ambientali, sociali e di governance nelle proprie procedure di gara. In questo modo, è in grado di assicurare un ampliamento progressivo degli ambiti richiesti, della copertura e del peso dei criteri ESG sul punteggio di gara.

7.10 VALORIZZAZIONE DELLE PERSONE

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Formazione e sviluppo del personale

Per Poste Italiane il capitale umano assume un ruolo di estrema rilevanza, in quanto elemento distintivo per il raggiungimento degli obiettivi aziendali ed elemento essenziale per la creazione di vantaggio competitivo. Proprio per questo motivo, il Gruppo promuove ed investe in percorsi formativi per il personale che siano capaci di preparare le persone ad affrontare in maniera efficace le esigenze di un business in continua trasformazione. In particolare, il ruolo della formazione all'interno dell'Azienda è un aspetto fondamentale per il processo di sviluppo continuo di competenze personali e professionali, mirate ad ogni persona appartenente al Gruppo. In quest'ottica Poste Italiane, attraverso l'adozione di format innovativi e strumenti di knowledge sharing, si impegna costantemente a migliorare la learning experience per permettere di semplificare l'accesso ai contenuti formativi e garantire la continuità di apprendimento.

L'Azienda, in linea con quanto riportato nel Codice Etico, manifesta la volontà di riconoscere e valorizzare l'importanza dell'apporto individuale di ogni membro della popolazione aziendale, impegnandosi a garantire pari opportunità nei percorsi di carriera a tutti i dipendenti, senza distinzioni.

Il Gruppo considera la formazione una leva essenziale per il raggiungimento del vantaggio competitivo sul mercato, promuovendone costantemente la sua innovatività e continuità

Coerentemente al Piano Strategico, le attività formative trovano collocazione in un progetto ben più ampio, che, in accordo con i principi aziendali e le esigenze del mercato, dei clienti e delle normative, prevede l'erogazione di circa 25 milioni di ore di formazione nel quinquennio 2020-2024. Per la promozione di un regolare svolgimento delle attività di formazione, nel 2015 l'Azienda ha istituito la Corporate University, identificata come una funzione di Risorse Umane che, attraverso l'organizzazione in varie Academy, eroga formazione su diversi contenuti di business, a seconda delle competenze da sviluppare. La Corporate University si pone come obiettivo quello di definire e garantire lo svolgimento del processo di formazione nella sua interezza (incluso il training operativo). In particolare, la Procedura "Formazione e Training Operativo", indirizzata a tutte le funzioni aziendali e a tutto il personale, descrive il modello operativo di formazione del Gruppo esplicitando i meccanismi di funzionamento e le ownership organizzative sulle attività di formazione e di training operativo. Le logiche che indirizzano la Procedura sono orientate alla garanzia dell'efficacia, dell'efficienza e alla conformità dei risultati attesi, tramite l'introduzione di misure organizzative e di controllo rilevanti anche ai sensi del D.Lgs. 231/01. Inoltre, la procedura integra le altre policy/procedure più specifiche per ambiti di attività/funzioni organizzative in corso di aggiornamento (es. formazione finanziata, formazione in ambito Bancoposta, ecc.).

Nel 2022 il piano di formazione è stato incentrato su specifici driver individuati nell'ottica di promuovere e accelerare la realizzazione del Piano Strategico, in particolare:

  • contenuti innovativi: spinta sullo sviluppo delle digital skills, multicanalità, business development e nuovi business;
  • processi: riorientamento dei processi sul cliente, attraverso la progettazione di strumenti e soluzioni di semplificazione e streamlining;
  • competenze e costi: continuo investimento sulle competenze del personale, in linea con gli obiettivi di Piano, e continua spinta sul recupero della formazione finanziata.

Nel 2022 la learning experience è migliorata attraverso l'introduzione di nuovi format innovativi, come la modalità di learning game, ma anche grazie al continuo aggiornamento della piattaforma e-learning, che consente un accesso semplificato a tutti i contenuti formativi, e all'adozione di strumenti di digital learning utilizzati per specifici obiettivi formativi.

Inoltre, si conferma l'utilizzo dei contenuti dell'Open Learning Area, accessibili liberamente da tutta la popolazione aziendale per una fruizione on demand dell'offerta formativa. L'area di apprendimento permette al personale di scegliere in maniera autonoma la propria formazione in un'ottica di autosviluppo.

Durante il 2022 sono state erogate complessivamente circa 6 milioni di ore di formazione. In risposta alle varie esigenze formative legate ai diversi business del Gruppo, sono stati sviluppati percorsi formativi dedicati a target specifici (ad es. sportellisti, portalettere, addetti assistenza clienti, venditori) per l'acquisizione, il consolidamento e lo sviluppo delle

6 milioni

di ore di formazione nel 2022

competenze tecnico specialistiche di ruolo. Sono stati erogati anche percorsi formativi trasversali relativi a tematiche orientate all'adozione di strumenti e modelli culturali indirizzati a tutto il personale dell'Azienda, indipendentemente dal ruolo specifico. Infine, attraverso percorsi formativi individuali, dedicati in particolare a risorse in sviluppo, sono state rafforzate le competenze utili per ruoli di maggiore complessità.

Numerose sono state le iniziative a partecipazione libera dedicate all'aggiornamento e all'acquisizione di competenze digitali e di innovazione. Tra queste, il programma "Voci digitali" ha visto l'adesione volontaria ad un ricco ciclo di webinar e contenuti online con l'obiettivo di aprire una finestra di osservazione sul contesto esterno, analizzando l'influenza del digitale sui mercati, per accrescere la capacità predittiva necessaria allo sviluppo dei business del Gruppo.

Grazie al coinvolgimento di varie funzioni organizzative, la Corporate University rappresenta il fulcro del processo di formazione e assicura il governo dell'intero processo di formazione stesso. Questa è organizzata in 5 Academy, ciascuna dedicata al presidio di specifiche competenze. Tre Academy sono focalizzate su ambiti di business verticali quali: l'Academy Finanziaria Commerciale e Supporto Clienti presidia lo sviluppo delle competenze finanziarie e assicurative delle reti dei consulenti finanziari e dei venditori sulla base della normativa di settore (ESMA/IVASS), nonché le capacità di relazione con il cliente; l'Academy Postale, Logistica e ICT presidia lo sviluppo delle competenze della rete di recapito e di logistica, oltre a quelle della famiglia professionale ICT; l'Academy Corporate e Faculty, invece, è dedicata allo sviluppo delle competenze legate alle professionalità delle funzioni corporate, oltre a gestire i docenti interni di Poste Italiane assicurandone la formazione e la certificazione delle competenze. Sempre in ambito Faculty, il corpo didattico interno si è arricchito di una nuova figura di trainer – il formatore istruttore – preparato per gestire la didattica in contesti operativi. Inoltre, la Scuola dei Coach di Poste Italiane nel 2022 ha ampliato il numero di nuovi coach impegnati nello sviluppo di personale ad alto potenziale e nel sostegno durante il rientro a lavoro delle risorse fragili, comprendendo anche le giovani mamme. Le altre due Academy, invece, sono focalizzate su competenze core trasversali. Nello specifico, l'Academy Manageriale presidia lo sviluppo delle competenze manageriali per i ruoli apicali, per i professional e i talenti che ricopriranno ruoli a maggiore complessità, mentre la Digital Academy e Innovation assicura la progettazione e lo sviluppo dei corsi online e la reingegnerizzazione dei processi e degli strumenti di apprendimento.

Infine, è presente una funzione di Pianificazione e Governance che si occupa del consolidamento del piano di formazione e del monitoraggio e controllo periodico degli avanzamenti.

Con l'obiettivo di valorizzare le sinergie di strumenti, metodologie e competenze, a maggio 2022 è confluita nella Corporate University l'iniziativa Education che ha l'obiettivo di promuovere campagne, iniziative e occasioni di confronto volte a incentivare il dialogo con i cittadini e ad accrescere la fiducia dei clienti sui prodotti e servizi.

Il processo di formazione prende avvio con il Piano di Formazione annuale, che recepisce i fabbisogni formativi espressi dalle linee in coerenza con gli obiettivi del Piano Strategico. L'ascolto e la raccolta dei fabbisogni formativi rappresentano, infatti, il primo passo per la creazione di percorsi e la progettazione di interventi di aggiornamento, abilitazione al ruolo e consolidamento di competenze per tutta la popolazione, dalle risorse neo inserite ai manager.

Inoltre, sono coinvolte anche le funzioni HR Business Partner attraverso le figure dei referenti di formazione e le risorse operanti nei servizi trasversali nella macroarea Risorse Umane.

Per la verifica del raggiungimento degli obiettivi di formazione fissati, il Gruppo ha attuato un sistema di monitoraggio e controllo condiviso periodicamente con le linee di business, che comprende:

  • un sistema di KPI generale monitorato mensilmente attraverso la verifica di:
    • ore di formazione erogate (per funzioni/ambito);
    • percentuale di coverage;
    • valore della qualità percepita;
    • avanzamento costi esterni;
    • avanzamento recupero da Fondi;
  • un sistema di controllo specifico per le singole iniziative formative che valuta:
    • l'efficacia, ovvero la capacità di raggiungere gli obiettivi formativi del singolo corso attraverso il tasso di superamento del test di fine corso;
    • tasso di partecipazione;
  • specificatamente per la formazione di compliance sono previsti dei sistemi di rendicontazione e monitoraggio periodici aggiuntivi per le funzioni di controllo. In particolare, sull'avanzamento del piano di formazione in termini di ore, partecipazioni, dorsali di intervento e trend, l'Azienda ha previsto monitoraggi di fruizione per specifiche campagne formative in erogazione.

Inoltre, l'Azienda ha previsto audit periodici da funzioni di controllo interne/esterne (audit interni/enti certificatori/autorità di vigilanza) che valutano il modello adottato.

Per supportare il sistema di monitoraggio, Poste Italiane utilizza una serie di strumenti aggiuntivi come survey o focus group al fine di migliorare la progettazione dell'iniziativa e valutare l'efficacia dei discenti. L'Azienda, inoltre dedica estrema attenzione al ruolo dei mezzi di comunicazione (il sito internet aziendale, Poste News, interviste al TG Poste) per sensibilizzare i potenziali dipendenti all'importanza dei corsi di formazione proposti. Infine, tramite partnerships pluriennali con le più rilevanti Business School e con i fornitori principali, il Gruppo ha messo a disposizione contenuti formativi sempre aggiornati che ottimizzano i tempi del processo di acquisto.

100%

di dipendenti coperti dalle pratiche di People Analytics

Per il miglioramento dei sistemi, dei processi e delle strategie Poste Italiane, proiettata al conseguimento del successo aziendale sostenibile, utilizza pratiche di People Analytics, detto anche HR Talent o workforce analytics, ovvero la pratica di raccolta e analisi dei dati organizzativi delle risorse umane attraverso l'applicazione di statistiche e altre tecniche dati. In particolare, il Gruppo nel 2022 ha utilizzato le pratiche di People Analytics per i seguenti scopi:

a) pianificazione strategica della forza lavoro attraverso la raccolta delle esigenze delle varie linee di business coniugate alle leve gestionali agibili (assunzioni da mercato, trasformazioni da part-time a full-time, flussi di mobilità ecc.) con l'obiettivo di definire le cornici di organico di medio periodo coerentemente alle richieste. Il Gruppo anticipa e guida le dinamiche di organico attraverso strumenti di People Analytics, considerando in particolare l'utilizzo dell'esodo incentivato come leva a basso impatto sociale per il controllo delle eccedenze e per l'indirizzo dei trend prospettici di impiego delle risorse. People Analytics fornisce la possibilità di analizzare l'impatto dei progetti di business e di identificare e gestire le eccedenze tramite "WebPers Pensionamento". Tale sistema permette di individuare i dipendenti esodabili e di gestire end to end il relativo processo di esodo, direttamente attraverso la politica espulsiva indirizzata agli ambiti organizzativi in eccedenza, creando al contempo in maniera

indiretta spazi di reimpiego in ambiti organizzativi differenti, anche in base alle esigenze delle varie linee di business (es. sportelleria, insourcing, ect.). Grazie all'utilizzo di questo strumento, il Gruppo ha gestito anticipatamente ed efficacemente la riorganizzazione aziendale ed è riuscito a guidare le dinamiche gestionali per il raggiungimento degli obiettivi di business;

  • b) promuovere da parte della Corporate University un'offerta formativa diversificata anche attraverso l'analisi di una serie di dati (anagrafici, organizzativi, di formazione assegnata, fruita, completata e superata) al fine di definire, avviare e monitorare i percorsi formativi per lo sviluppo delle competenze di base (in ambito normativo e generale), di ruolo (competenze tecnico specialistiche in ambito di compliance bancaria, assicurativa, logistico-postale, commerciale e corporate), destinati a specifici segmenti di popolazione o anche a singoli individui, da risorse neo inserite ai manager. Tutti i dati risiedono in una piattaforma LMS e consentono di analizzare costantemente l'andamento della formazione in termini di volumi e popolazione impattata, fenomeni distinti per funzione e per altre dimensioni di analisi;
  • c) recruiting e assunzioni (es. valutazione dei canali di recruiting, screening dei candidati, valutazione della domanda/offerta di talenti) i cui dati fanno riferimento alle candidature esterne e sono gestiti da numerosi sistemi, in particolare HCM Oracle che viene utilizzata per la raccolta delle informazioni necessarie all'avvio del processo di selezione dei candidati;
  • d) competitive Intelligence: tramite il Centro Studi HR, che, nell'ambito della funzione Risorse Umane e Organizzazione, ha l'obiettivo di favorire l'allineamento dei professionisti ai trend e alle best practice del mercato relativamente ai processi principali che hanno un impatto sulle strategie delle risorse umane, attraverso lo studio, la condivisione e la socializzazione di esperienze e approcci nuovi. A titolo esemplificativo, è stato realizzato lo Spazio Studi online, per analizzare contenuti organizzati e soluzioni innovative del mondo HR, con un approccio multidisciplinare e user friendly, finalizzato alla contaminazione dei saperi e all'emersione di pratiche innovative da innestare nelle strategie funzionali; inoltre, vengono proposti contributi dalle diverse funzioni di business per la messa a fattor comune delle conoscenze e per l'agevolazione delle sinergie realizzative rispetto agli obiettivi aziendali, anche al fine di realizzare un'integrazione nei piani di people strategy;
  • e) analisi della rete organizzativa attraverso la comprensione dei flussi di informazioni, delle reti di collaborazione e degli scambi informali tra i vari soggetti, per offrire un supporto al reingeneering dei processi organizzativi tramite l'analisi delle dinamiche relazionali principali. L'analisi della rete organizzativa avviene anche attraverso la metodologia di Organisational Network Analysis, che permette di rappresentare graficamente le reti di interazione tra le persone appartenenti alla realtà aziendale. Questa metodologia sviluppa modelli statistici e grafici (mappe) consentendo di studiare l'emersione delle reti informali presenti nell'organizzazione, abilitando contestualmente il ridisegno/riassetto della modellizzazione degli assetti organizzativi formalizzati.

Inoltre, sempre nell'ambito delle pratiche di People Analytics la funzione Sviluppo utilizza una serie di ulteriori dati (anagrafici, organizzativi, di performance e potenziale ecc.) per la definizione, il monitoraggio e l'inizio di percorsi di sviluppo e di valorizzazione delle persone in base agli obiettivi di business. L'integrazione e l'analisi di tali dati permette di avere un quadro chiaro sui dipendenti con capacità e performance distintive, da tenere in considerazione per il possibile accesso a programmi di valutazione per il potenziale o per la possibile attivazione di percorsi verso ruoli specifici. In particolare, POP (Processo di intercettazione di giovani potenziali) e MLAB (Processo di intercettazione di solidi professionisti e manager) sono i principali processi di scouting dell'Azienda che vengono gestiti con criteri di accesso predefiniti (es. prestazione, seniority aziendale) e permettono di identificare i soggetti eligible. In entrambe le iniziative, è possibile raccogliere un quantitativo di informazioni specifiche relative al potenziale emerso, con indicazioni sia qualitative che quantitative riferite al presidio delle capacità del Modello di Leadership. E' stata, altresì, predisposta nell'ambito delle azioni di HR Digital, un'area della intranet denominata "Servizi per la Persona" nella quale trovare tutti i Servizi offerti

dall'Azienda. L'obiettivo è quello di far evolvere il modello di relazione tra gli Employee e le Risorse Umane secondo criteri di usabilità, semplicità, trasparenza e personalizzazione. A tal fine,il Gruppo ha realizzato un progetto pilota per circa 400 dipendenti che riguarda uno strumento di assistenza disponibile nella medesima area, tramite cui le persone coinvolte hanno la possibilità di comunicare con le Risorse Umane in modo semplice, trasparente e veloce. Tale ulteriore innovazione, di cui si sta valutando l'estensione, abiliterà la raccolta sistematica e costante di dati utili non solo al tipo di richieste e problematiche pervenute, ma anche alla chiarezza dei servizi offerti e all'efficacia della comunicazione con le Risorse Umane.

Nell'ambito del proprio modello formativo, il Gruppo riserva sempre estrema attenzione alla formazione normativa obbligatoria che fa riferimento a tematiche traversali e destinate a tutta la popolazione aziendale (Sicurezza sul Lavoro, D.Lgs. 231/01, GDPR, Sistema Integrato per la Qualità e Prevenzione della Corruzione, ecc.) e quella specifica indirizzata a specifiche figure professionali (es. formazione ESMA/IVASS e Sicurezza Aerea).

2,893 milioni

di ore di formazione di compliance

La formazione in materia di compliance

D.Lgs. 231/2001

È proseguita nel 2022 l'erogazione del corso online "Il Decreto 231 nell'etica di impresa", che descrive, attraverso le vicende dei suoi protagonisti, i contenuti generali del D.Lgs. 231/2001 e gli strumenti che Poste Italiane ha adottato per essere conforme ai principi e alle disposizioni previste dal Decreto stesso. Il corso rientra nell'ambito della formazione obbligatoria ed è pertanto destinato a tutto il personale del Gruppo Poste Italiane. L'iniziativa formativa illustra tematiche generali del Decreto 231 di interesse anche per le Società controllate; nonostante questo, resta comunque ferma la responsabilità di ciascuna Controllata di valutare eventuali ulteriori esigenze formative su tale materia, in considerazione delle specifiche attività svolte dal proprio personale dipendente e delle peculiarità operative e organizzative della Società stessa. Inoltre, si segnala nell'ambito delle iniziative di formazione promosse nei confronti delle figure manageriali del Gruppo Poste Italiane la realizzazione dei seguenti eventi formativi sui temi D.Lgs. 231/01 "Le tipologie dei reati di corruzione" e "La tutela del mercato e i reati societari".

GDPR

Dal 2019 il Gruppo eroga il corso online "Il GDPR - General Data Protection Regulation" che mira ad offrire una panoramica sulle novità introdotte e sugli adempimenti stabiliti dal General Data Protection Regulation EU 2016/679, focalizzandosi sul principio di responsabilizzazione e le misure di sicurezza che il titolare e il responsabile del trattamento devono adottare al fine di garantire la protezione dei dati personali. Il corso si conclude illustrando le autorità di controllo, i mezzi di ricorso e le sanzioni previste in caso di violazione del Regolamento. L'iniziativa formativa è destinata a tutto il personale del Gruppo Poste Italiane, in quanto parte del programma di formazione obbligatoria. Inoltre, per le risorse che hanno il ruolo di Delegato al trattamento dei dati, di Compilatore a supporto del delegato e dei propri collaboratori coinvolti nell'attività di tenuta del registro dei trattamenti, l'Azienda ha organizzato workshop formativi sul tema "Trattamento Dati" erogati in modalità webinar che offrono una panoramica sugli aspetti organizzativi e normativi del GDPR, focalizzandosi in particolare sulla gestione del trattamento dei dati, e hanno l'obiettivo di rafforzare l'accountability e le conoscenze specifiche in materia di trattamento dei dati personali.

Sicurezza informatica

In continuità con gli anni precedenti, il Gruppo ha continuato l'erogazione del corso online "Sicurezza informatica" che illustra il tema della sicurezza informatica, evidenziando la sua importanza relativamente ai numerosi aspetti della vita professionale su cui può avere impatto. L'iniziativa formativa è destinata a tutto il personale del Gruppo Poste Italiane.

Antitrust

A partire da maggio 2021 Poste Italiane eroga il webinar formativo "Nuovi Programmi di Compliance del Gruppo - Compliance Integrata e Compliance Antitrust" rivolto alle figure manageriali del Gruppo. Inoltre, da gennaio 2022, l'Azienda ha avviato l'erogazione del corso online "Compliance Integrata di Gruppo" che promuove la conoscenza dei principi guida del "Programma di Compliance Integrata" adottato da Poste Italiane.

Il corso presenta i principali strumenti normativi aziendali tramite l'analisi delle linee guida di riferimento e contribuisce alla creazione e diffusione di una cultura aziendale consapevole e attenta al tema della compliance quale obiettivo strategico e valore fondamentale dell'Azienda. L'iniziativa formativa è destinata alle risorse che operano nelle funzioni di staff centrali e territoriali del Gruppo. La formazione è proseguita con un ulteriore corso online denominato "Compliance per la tutela della concorrenza e del consumatore" erogato, per lo stesso target, dal mese di febbraio.

Anticorruzione

In continuità con il biennio precedente, è proseguita l'attività formativa destinata a tutto il personale del Gruppo Poste Italiane in materia di anticorruzione, che descrive il sistema di Gestione integrato Qualità e Anticorruzione di cui Poste Italiane si è dotata, soffermandosi su quanto prevede la normativa di riferimento in materia e focalizzando l'attenzione, attraverso la descrizione e l'analisi di casi concreti, sulle buone prassi da seguire per garantire la qualità e prevenire la corruzione.

Antiriciclaggio e antiterrorismo

Nell'anno 2022, in coerenza con le normative del settore finanziario e assicurativo, sono stati erogati i consueti programmi formativi di inserimento e aggiornamento ESMA/IVASS, con particolare focus sui temi di Antiriciclaggio ed Etica. Per la funzione Antiriciclaggio di Gruppo è stato erogato un percorso professionalizzante con l'obiettivo di approfondire ulteriormente le conoscenze dei pillar della regolamentazione in ambito AML.

Sostenibilità e policy aziendali

In tale ambito nel 2022 il Gruppo ha proseguito con l'erogazione di due corsi in continuità con il biennio precedente:

"Impresa e Tutela dei Diritti Umani", programma formativo online aperto a tutti i dipendenti e con lo scopo di promuovere la conoscenza e diffusione dei principi guida adottati dal Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite. I contenuti del corso sono realizzati e certificati da SIOI (Società Italiana per l'Organizzazione Internazionale), fruibili tramite modalità di digital learning.

"Gestione Documentale", corso destinato a tutto il personale di Sede Centrale di Poste Italiane, fino ai terzi livelli organizzativi, che descrive la procedura "Gestione documenti", imprescindibile per far sì che il Sistema Normativo Aziendale di Poste Italiane raggiunga gli obiettivi che si propone. Il Sistema Normativo disciplina sia i principi di riferimento, l'architettura e il ciclo di vita dei documenti normativi, sia, i ruoli e le responsabilità dei diversi attori coinvolti nel processo di gestione dei documenti. È dunque fondamentale che questi attori, per la redazione o l'aggiornamento dei documenti aziendali, conoscano e applichino le regole definite dalla Procedura "Gestione documenti".

Sicurezza nei trasporti e merci pericolose

Il Gruppo ha organizzato percorsi Formativi di "Sicurezza Aerea" rivolti alle risorse coinvolte nel garantire - per la spedizione aerea - l'effettuazione di controlli di sicurezza sulle merci o sulla posta secondo quanto previsto dalla normativa ed in raccordo con l'ENAC. In particolare, sono composti da una "Formazione Iniziale" e da una "Formazione di Aggiornamento Periodico" distinte in base alle attività/ruolo svolto.

In aggiunta, al fine di garantire la sicurezza dei dipendenti adibiti alla guida dei mezzi pesanti, il Gruppo ha organizzato per quest'ultimi l'attività formativa Formazione "CQC - Carte Qualificazione Conducente". Anche in questo caso il corso si compone di una "Formazione Iniziale" (rilascio CQC) e di una successiva di "Aggiornamento Periodico".

Infine, nell'ottica di assicurare la compliance normativa dei servizi erogati da Poste Italiane relativamente al trasporto di merci pericolose, l'Azienda ha erogato corsi relativi alle "Merci pericolose". La formazione organizzata è distinta a seconda della modalità di trasporto. Per il trasporto via aerea è stato erogato il corso "Dangerous Goods Regulation", un'attività di formazione specifica per supportare le risorse nella corretta gestione delle merci pericolose. Relativamente al trasporto su strada, invece, è stato organizzato il corso "ADR: Accordo europeo relativo al trasporto internazionale su strada delle merci pericolose".

Il Gruppo ha promosso attività formative specifiche per la classe manageriale, seguendo nel 2022 tre direttrici di intervento:

  • iniziative trasversali: corsi, percorsi e format per il rafforzamento delle competenze comuni a più famiglie professionali;
  • iniziative per segmenti di Target: corsi e percorsi volti a sviluppare e a rafforzare le competenze manageriali di risorse appartenenti a uno stesso cluster;
  • iniziative per segmenti di business: corsi e percorsi progettati verticalmente sulle specifiche funzioni aziendali per lo sviluppo di competenze manageriali legate alle Business Unit.

Inoltre, sono stati realizzati cicli di webinar per potenziare le capacità manageriali nel contesto delle linee guida del Piano Industriale di Poste Italiane e di confronto con le pratiche migliori di realtà eccellenti a livello nazionale e internazionale. Sono previsti sia percorsi istituzionali che accompagnano i dirigenti neonominati nel nuovo ruolo per lo sviluppo delle competenze in un'ottica inter-funzionale, favorendo uno scambio di valore, personale e professionale, sia iniziative formative a supporto del Piano Diversity & Inclusion volte a sviluppare le competenze connesse con il Modello di Leadership aziendale. Inoltre, il Gruppo ha realizzato interventi formativi destinati in particolare ai Dirigenti, con l'utilizzo di format innovativi e immersivi, per il rafforzamento delle competenze manageriali in grado di generare un'accelerazione nella capacità di governare la complessità.

Corrispondenza Pacchi e Distribuzione

Lo sviluppo diversificato delle competenze nel Gruppo Poste Italiane

competenze e verifica delle stesse sulla base delle disposizioni normative IVASS e ESMA, nello sviluppo di competenze digitali, di innovazione e di gestione del cambiamento e della complessità. Il Gruppo ha investito, inoltre, in importanti progetti formativi, coinvolgendo le strutture commerciali di Mercato Privati e Mercato Imprese e Pubblica Amministrazione. Nell'anno 2022, in coerenza con le normative del settore finanziario e assicurativo che coinvolgono il target Commerciale, di Assistenza Clienti e trainer interni della funzione BP-Supporto Prodotti Canali, sono stati erogati i consueti programmi formativi di inserimento e aggiornamento ESMA/IVASS 60 e 30 ore; è stata svolta la mappatura delle esigenze di sviluppo e formazione (assessment annuale) sia per l'ambito finanziario sia per l'ambito assicurativo con particolare focus sui temi di Antiriciclaggio ed Etica. A dicembre si sono conclusi i test ESMA di 30 ore valevoli per il mantenimento della certificazione del servizio di consulenza in materia di investimenti ISO 22222 della rete commerciale di MP. È terminata nell'anno l'erogazione del percorso formativo di allineamento delle competenze specialistiche della funzione Gestione Reclami Finanziari in ambito SAC, che prevederà dal 2023 un percorso di aggiornamento annuale. Nel settore delle Customer Operations, in particolare in ambito Assistenza Clienti, sono state realizzate iniziative formative focalizzate sull'importanza della relazione con il cliente e sulla capacità di interpretare i suoi bisogni, nonché sull'evoluzione del modello di assistenza a valore omnicanale in ottica di proattività e di indirizzamento verso la rete commerciale di MP. In ambito Postale e Logistico, sono state realizzate, in continuità con lo scorso anno, iniziative formative volte a favorire l'orientamento alla trasformazione attraverso la diffusione della metodologia Lean come modello culturale e di approccio al lavoro, nonché progetti specifici che riguardano i portalettere e le altre figure professionali, rafforzando in questo modo anche l'efficacia gestionale ed operativa. In particolare, sono stati realizzati percorsi formativi rivolti ai responsabili Qualità e agli Specialisti Sicurezza, con l'obiettivo di potenziare l'integrazione, la proattività e le relazioni interfunzionali. Infine, con specifico riferimento agli operatori di sportello, si è conclusa l'attività formativa sulla proattività relazionale volta a comprendere i bisogni dei clienti e cogliere le opportunità di business in sinergia con la rete commerciale. Ad ulteriore sostegno delle competenze tecnico specialistiche e in ottica di miglioramento continuo, sono state realizzate iniziative formative sulla metodologia Methods-Time Measurement (MTM) e sulla progettazione dei flussi interni di micrologistica. In ambito Information & Communication Technology (ICT) sono state realizzate molteplici attività formative, per lo sviluppo, il rafforzamento e l'aggiornamento delle competenze specialistiche IT. Dato il contesto altamente specialistico e vasto dell' nfor ation Te hnology, l'acquisizione di un Catalogo ICT di oltre 4.000 corsi ha consentito di coprire le macroaree tematiche di interesse, supportando la formazione di strutture specificamente qualificate. Per le Società del Gruppo, si evidenziano le iniziative formative messe in campo da SDA per il perseguimento di innovazione ed ottimizzazione per affrontare le sfide future relative ai nuovi business e le attività formative realizzate da Poste Air Cargo per il mantenimento e lo sviluppo delle conoscenze specifiche del personale navigante e manutentore.

Le iniziative di formazione si concentrano, oltre che sui programmi di aggiornamento delle

Servizi finanziari

Il Gruppo ha garantito per la funzione BancoPosta diverse attività formative finalizzate all'apprendimento e consolidamento di competenze specialistiche e delle digital skills. Nel corso del 2022 per supportare le figure specialistiche dedicate alle funzioni di BancoPosta e BancoPosta Fondi SGR sono state realizzate diverse iniziative volte a supportare le competenze specifiche in ambito di scenario ed evoluzione di mercato; interventi formativi ad hoc, in coerenza con le disposizioni normative, sono stati inoltre realizzati sui temi di Compliance e Antiriciclaggio a fronte della mappatura delle competenze effettuata e finalizzata a indirizzare le azioni formative a supporto. Infine, in BancoPosta Fondi SGR nel 2022 sono state realizzate attività formative con l'obiettivo di rafforzare le competenze su vari ambiti quali:

  • normativo obbligatorio: percorso "Knowledge and Competence", workshop "Operazioni personali soggetti rilevanti" (Market Abuse), formazione sul tema "Business Continuity Management di Gruppo" e formazione normativa antiriciclaggio;
  • tecnico specialistico: approfondimenti su aspetti normativi e civilistici applicabile alle SGR in tema fiscalità, successioni, sequestri, privacy; bilancio intermediari finanziari non bancari; analisi avanzate del rischio bancario; analisi del credito aziendale; mercati finanziari-scelte di investimento e fattori di incertezze; il nuovo framework dell'outsourcing tra recepimento Banca d'Italia degli orientamenti EBA e nuovi orientamenti ESMA sul cloud;
  • manageriale: erogazione di webinar realizzati con SDA Bocconi.

Servizi assicurativi

L'obiettivo della formazione per il Gruppo PosteVita (PosteVita, PosteAssicura) è stato quello di aggiornare le competenze delle diverse figure professionali. In particolare, l'aggiornamento delle competenze ha riguardato tematiche di adeguamento normativo e di compliance specifiche del settore assicurativo (normativa IVASS, D.Lgs.231/01, Antiriciclaggio e Antiterrorismo, Qualità e Anticorruzione, GDPR Privacy, Sicurezza Informatica, Fraud Management, Sicurezza sul Lavoro, Sostenibilità e Policy aziendali, ISO 9001 e 37001, Data Quality, Piano di Continuità Operativa, Sistema normativo aziendale, Privacy-Registro trattamenti). Inoltre, le iniziative formative sono state indirizzate sui temi di sviluppo delle conoscenze specialistiche (Formazione attuariale, aggiornamenti su prodotti assicurativi Vita/Danni, Innovation, Finance, ESG, Fintech, Training standard SQL Server, anti-frode assicurativo). Infine, in linea con l'anno precedente, è stato riservato ampio spazio allo sviluppo di soft skills, sviluppo nuovi talenti e competenze manageriali.

Continuano i percorsi formativi per Postepay indirizzati sull'approfondimento di temi trasversali, con focus su quelli digitali, finanziari e di efficacia professionale. Il Gruppo ha promosso il rafforzamento delle competenze in ambito bancario, di service design e ICT. Per sostenere lo sviluppo manageriale e l'acquisizione di skills su tematiche core per l'Azienda, sono stati erogati 24 corsi "Executive Lab" e Master annuali con contenuti strategici ed innovativi, organizzati dalle Business School della Luiss, di Fondazione CUOA e della Scuola Palo Alto. Infine, per la formazione specialistica di particolare rilevanza, sono stati erogati: il "Master EU Telecoms Regulation" organizzato dalla Scuola Cullen International SA, che ha l'obiettivo di fornire una panoramica completa delle questioni normative e gli sviluppi nelle telecomunicazioni del settore; il "Master Program in Advanced Data Science and Quantitative Finance" organizzato dalla Scuola ARPM, che affronta i temi relativi alla gestione quantitativa del rischio e costruzione del portafoglio. In ultimo, in ambito Energia, si vanta la partecipazione al SUMMIT di Milano organizzato da ARCHITECTA.

Il miglioramento continuo delle performance

Il Gruppo si impegna ad effettuare un monitoraggio periodico dell'efficacia, dell'efficienza e della qualità dei programmi di formazione erogati, in quanto costituiscono indicatori chiave della performance degli stessi. L'efficacia è misurata tramite test di apprendimento alla fine delle attività formative, mentre l'efficienza è individuata come capacità di raggiungimento dei suddetti obiettivi attraverso un uso coerente delle risorse economiche e organizzative a disposizione. La qualità, infine, è misurata attraverso la somministrazione di questionari in cui si indaga il grado di soddisfazione dei dipendenti relativamente alle varie dimensioni dell'offerta formativa.

Il sistema di sviluppo

La Funzione Sviluppo, Change Management e Digital HR garantisce la crescita del business tramite la valorizzazione delle persone, in un'ottica di employee experience, cogliendo le potenzialità e il talento, sostenendo la motivazione e valorizzando l'esperienza. Nello specifico, la funzione accompagna l'evoluzione della cultura dell'Azienda promuovendo il cambiamento di mindset, comportamenti e modus operandi dei dipendenti in una logica di leadership diffusa, che ha come driver principali la responsabilità, l'integrazione e la collaborazione. Inoltre, attraverso un sistema integrato di politiche, programmi e strumenti di sviluppo, processi di People Review ed engagement, il Gruppo privilegia una cultura organizzativa focalizzata sulla persona nella totalità della sua espressione, personale e professionale.

Ogni iniziativa viene dedicata a target eterogenei di popolazione appartenenti a tutte le funzioni aziendali e tutte le Società del Gruppo. Particolare attenzione viene prestata alla garanzia delle pari opportunità nella partecipazione in termini di età, genere, appartenenza funzionale e geografica, sempre però in considerazione dei criteri di ingresso peculiari di ciascuna iniziativa.

Il Sistema di Sviluppo è costituito sui seguenti 3 pillar, che integrano un insieme articolato di processi, strumenti e metodologie:

    1. scouting: che permette la differenziazione delle opportunità di crescita in base al target e al livello di maturità professionale. I programmi di scouting contribuiscono a valorizzare i talenti tramite attività di rilevazione e sviluppo del potenziale delle risorse;
    1. pianificazione manageriale: per individuare priorità di sviluppo in ottica di successione e di contenimento del "rischio manageriale";

  1. sviluppo: per affiancare le persone nella loro crescita e ampliare il potenziamento di competenze in relazione alle necessità aziendali e di business.

Coerentemente con l'obiettivo di potenziamento delle prestazioni di business attraendo e valorizzando talenti, il Sistema di Sviluppo del Gruppo può essere visto in un'ottica di employee experience, privilegiando una cultura che pone il focus sulla persona e le sue esigenze.

L'insieme delle iniziative di Sviluppo, Talent e Change Management sono periodicamente comunicate alla popolazione aziendale attraverso i principali canali di comunicazione interna (TG Poste, newsletter, Intranet aziendale, ecc.) ed esterna (social media, stampa specializzata).

Gli obiettivi perseguiti nel 2022, in continuità con gli anni precedenti, sono stati volti alla massimizzazione dell'efficacia dei programmi di scouting e sviluppo, ampliandone capillarità e impatto, anche numerico, con un focus prioritario sul business e sulle esigenze rilevate dai clienti interni. Inoltre, l'istituzione della funzione Sviluppo, Change Management e Digital HR ha consentito la massimizzazione dell'integrazione tra i processi di scouting, di sviluppo e di People Review, oltre che ad avviare un processo di digitalizzazione HR all'interno di una più ampia strategia di evoluzione dei servizi offerti da Risorse Umane e Organizzazione.

I principali driver che indirizzano le attività sono i seguenti:

  • ampliare la conoscenza delle persone, delle loro competenze, potenzialità e motivazione, per supportare le funzioni di business nella definizione di pipeline di talenti a vari livelli di seniority;
  • consolidare i processi di People Review volti all'individuazione condivisa dei talenti ed all'implementazione di percorsi di sviluppo a loro dedicati;
  • impattare maggiormente sulla popolazione aziendale attraverso un utilizzo più capillare e diffuso degli strumenti di sviluppo e un consolidamento degli stessi in ottica di miglioramento continuo;
  • promuovere e rendere sistematico il ricorso a programmi di sviluppo relation based, quali mentoring e coaching, come abilitatori del potenziamento delle competenze necessarie al change management;
  • garantire pari opportunità nella partecipazione ai programmi di sviluppo, anche considerando l'ampliamento delle prospettive di carriera delle donne;
  • migliorare il coinvolgimento e la motivazione delle persone, attraverso processi bottom up di partecipazione a iniziative con focus strategico;
  • sperimentare strumenti innovativi per la promozione di nuovi modelli di lavoro, interazione e collaborazione;
  • migliorare la conoscenza delle iniziative attivate e del loro impatto nell'organizzazione, attraverso l'attivazione di molteplici canali ed occasioni di comunicazione.

Piattaforma "INSIEME 24 SI"

Poste Italiane, al fine di consolidare la propria strategia di sviluppo sostenibile, ha lanciato a novembre 2021 "INSIEME 24 SI", la piattaforma per la raccolta di idee e contributi rivolta a tutta la popolazione del Gruppo. Essa coinvolge trasversalmente i diversi ambiti dell'organizzazione dell'Azienda, coerentemente con l'obiettivo di crescita responsabile e con il processo di digitalizzazione e di coesione sociale, favorendo la proattività, innovando e creando valore condiviso. Nel contesto del Piano Strategico di Poste Italiane, "INSIEME 24 SI" rappresenta uno spazio in cui tener conto dell'apporto di tutti gli stakeholder, in qualità di contributori, ai fini della realizzazione del Piano, inserendosi all'interno degli otto pilastri della strategia di sostenibilità. L'iniziativa è ciclica: la prima edizione, conclusasi a giugno 2022, ha visto tra le sue fasi principali la partecipazione di circa 100 team, composti complessivamente da 350 persone, ad una maratona di innovazione, il Bootcamp, durante la quale sono state meglio approfondite le idee proposte e presentati i relativi pitch alla giuria di manager interni. Dal Bootcamp sono state selezionate le 10 proposte che hanno seguito un percorso di incubazione tipico delle startup: i team, composti complessivamente da 56 persone, lavorando con la metodologia agile/sprint e grazie a mentor interni e tutor esterni, hanno prodotto un prototipo che è stato presentato ai vertici aziendali durante l'evento finale. Queste 10 soluzioni prototipali, grazie alla sponsorship delle funzioni di business, sono attualmente in fase di consolidamento ed implementazione, affinché possano diventare progetti concreti in grado di generare un impatto positivo dentro e fuori l'Azienda.

Le migliori tre idee hanno proseguito ulteriormente il percorso di sviluppo delle competenze legate all'innovazione e alla sostenibilità attraverso la partecipazione all'iniziativa formativa 'Entrepreneurial mindset & Launch your start-up', sviluppata in collaborazione con LUISS Business School. L'esperienza, finalizzata a rafforzare l'approccio imprenditoriale, ha consentito ai partecipanti di interfacciarsi con l'eco-sistema delle startup in modalità immersiva, riflettendo sulle possibili barriere interne e favorendo il processo di cambiamento dei processi esistenti.

A settembre 2022 è stata lanciata la II edizione. Dall'inizio del programma ad oggi sono state proposte e valutate oltre 1.300 idee presentate dai dipendenti e a gennaio 2023 sono 2.000 le persone che risultano iscritte in piattaforma come contributori, mettendo a disposizione dell'Azienda e delle idee raccolte le proprie competenze.

Entrambe le edizioni hanno visto un'ampia partecipazione e ingaggio, testimoniata anche dagli accessi alla intranet e alle news di campagna (27mila nella I edizione, oltre 21mila nella II edizione, fino a gennaio 2023) e dai like raccolti durante la votazione social delle idee delle due wave (circa 18mila sia nella I edizione, sia nella II).

Relativamente alla valorizzazione delle persone e alla promozione dello sviluppo professionale, il Gruppo, in linea con l'operato degli anni precedenti, ha erogato digitalmente programmi di scouting per intercettare potenziale e capacità che possano alimentare la pipeline di talenti nei vari livelli organizzativi. I programmi si innestano su una struttura digitale che attraversa e supporta tutte le fasi di processo. Le piattaforme ad hoc permettono di avere un accesso ottimale da tutti i dispositivi, sia fissi che mobili, efficientando sia i tempi di erogazione che l'impatto ambientale degli stessi in termini di emissioni di CO2 e di azzeramento dell'uso di carta.

Tali iniziative restituiscono informazioni sia rispetto al livello di potenziale emerso, sia indicazioni quantitative e qualitative integrate relativamente al presidio delle capacità del Modello di Leadership, all'orientamento dei partecipanti e alla loro motivazione. Si tratta di:

  • POP: il processo di intercettazione di giovani con elevato potenziale e con limitata seniority aziendale, che vengono inseriti, in base a criteri predefiniti, in un processo di assessment ed orientamento professionale, funzionale alla crescita verso ruoli manageriali. Il processo viene diretto da Assessor interni certificati alla conduzione digitale delle sessioni di assessment e di successivo sviluppo;
  • MLAB: il processo di intercettazione di affermati professionisti e manager, con una consolidata esperienza nel ruolo di quadro da sviluppare su posizioni di maggiore complessità. Anche questo percorso è stato interamente rivisitato in chiave digital.

A valle della valutazione del potenziale, entrambi i programmi prevedono specifici interventi di rafforzamento del profilo di

481

persone coinvolte nei programmi POP e MLAB nel 2022

competenze rilevato, che trovano nel coaching uno strumento di supporto privilegiato. Inoltre, i processi di scouting manageriali, rivolti al target dei quadri in crescita verso ruoli di maggiore responsabilità, si sono ulteriormente ampliati, prevedendo soluzioni individuali assieme a quelle di Gruppo. Entrambi i programmi hanno ricevuto una valutazione positiva dai partecipanti rispetto al livello di utilità, al grado di professionalità degli Assessor e di gradimento degli strumenti informatici messi a disposizione per la fruizione.

Al personale dirigenziale, oltre ai processi di scouting, è indirizzato il programma di Leadership Assessment che si propone di intercettare i senior manager, in un'ottica di supporto alle politiche di Executive Development, per la progettazione dei percorsi di carriera e dei piani di successione. In coerenza con gli obiettivi di Diversity & Inclusion che Poste Italiane ha definito per supportare la strategia 24SI, il programma 2022 ha previsto il coinvolgimento prioritario di donne manager, prevalentemente identificate come potenziali "successori" di posizioni a maggiore complessità. Con tale iniziativa, Poste Italiane propone un ulteriore supporto alla crescita delle competenze per lo sviluppo della leadership.

Con l'obiettivo di aumentare il numero di risorse coinvolte nei processi di valutazione del potenziale, interessando anche popolazioni non riconducibili agli eligible dei programmi di scouting già in essere – POP, MLAB, Leadership Assessment è proseguito l'importante investimento sull'utilizzo di strumenti di smart assessment del potenziale, fruibili online che, grazie ai tempi rapidi di somministrazione, hanno consentito il coinvolgimento del +397% di persone rispetto al 2021. In particolare, tale nuovo approccio è stato utilizzato nei processi di People Review, per la valorizzazione dei portalettere di PCL e, in MP, per l'identificazione dei Referenti di Gestione Operativa di Filiale.

I risultati del potenziale, assieme al trend prestazionale e alla seniority hanno orientato l'avvio strutturato della People Review, un processo di valorizzazione dei talenti di Gruppo che vede coinvolte le linee di business insieme a RUO in un confronto trasversale, volto a far emergere un concetto condiviso di talento all'interno dell'organizzazione.

+397% vs 2021

risorse coinvolte negli scouting massivi

Nel 2022 la People Review ha coinvolto PCL, DTO e Marketing. I manager di linea e i responsabili HR si sono confrontati su un talent pool di circa 700 risorse, per definire soluzioni di sviluppo accelerato ed ampliare la pipeline di candidati per la copertura di posizioni di business, anche in ottica trasversale al Gruppo. Nel 2022, per i talenti identificati è stato avviato il Blooming Program, un programma di iniziative di sviluppo dedicate alla "fioritura" personale.

Per quanto riguarda l'introduzione di strumenti innovativi, in ambito sviluppo competenze, è stata confermata l'iniziativa

+159%

presenza di donne nelle attività di coachee rispetto al 2021

SkillGym, a valle della positiva sperimentazione pilota realizzata nel 2021. Nel 2022 oltre 1.000 dipendenti sono stati coinvolti nella pratica di "conversazioni critiche" per rafforzare le soft skills relative alla gestione del processo di feedback, attraverso l'utilizzo di una piattaforma digitale che fornisce ambienti simulati guidati da intelligenza artificiale.

Nel 2022, inoltre, sono state potenziate le attività di coaching, realizzate da coach sia interni che esterni, che hanno coinvolto manager e giovani talenti in percorsi di

rafforzamento delle skills trasversali. Il numero dei coachee è aumentato dell'81% rispetto all'anno precedente, con una presenza significativa di donne (+159% rispetto al 2021). È stato avviato poi uno specifico programma - Mums at Work che coinvolge dipendenti al rientro dalla maternità, accompagnandole nel realizzare con efficacia il loro reinserimento in Azienda attraverso percorsi di coaching dedicati. Si tratta di un'iniziativa coerente con la Policy di Sostegno della Genitorialità Attiva, varata nel 2022, che definisce la cornice di riferimento aziendale a supporto sia della condizione femminile prima e dopo la maternità, sia dell'evoluzione del concetto di genitorialità condivisa. Asset responsabilizzante nell'ambito della Policy è il ruolo dei capi e dei manager per la creazione di un ambiente sempre più improntato sulla fiducia e sull'ingaggio per l'espressione delle capacità personali e professionali di ogni dipendente. Per accompagnare il cambio di paradigma culturale e sociale, il dialogo continuo, attraverso piani anticipatori e momenti temporalmente strutturati, rappresenta una leva abilitante per diffondere una sempre maggiore sensibilità sul valore delle differenze e dell'inclusione. La Policy ha introdotto pertanto processi gestionali e di caring che offrono una risposta concreta ai lavoratori e alle lavoratrici secondo modalità, approcci e prospettive innovative.

Sempre nell'ottica di valorizzazione delle persone coerentemente al talento espresso, all'expertise e ai risultati raggiunti, si colloca il progetto "Percorsi di sviluppo sul territorio" che, in continuità con il 2021, ha definito percorsi specifici per ruoli chiave del territorio, attraverso una co-progettazione tra funzioni centrali e territoriali HR e Linea, in modalità agile e in grado di rafforzare, al contempo, le competenze di sviluppo delle funzioni interessate.

Le pressioni del mercato e la spinta continua al cambiamento richiedono alle persone crescente ingaggio e motivazione, mettendo in primo piano i concetti di responsabilità, autonomia e flessibilità. In questo contesto il programma mentoring di Poste Italiane si è evoluto affermandosi come processo stabile e diffuso in tutta l'Azienda come spazio di confronto tra le

mentor donne rispetto al 2021

best practice manageriali e i diversi role model. Nel 2022 oltre 440 sono stati i mentor e i mentee in azione all'interno dell'Azienda con una rilevante presenza di donne (+72% mentee donne e +47% mentor donne rispetto al 2021). Il mentoring garantisce l'ampliamento di una visione globale in quanto permette un confronto tra

mentee donne rispetto al 2021

diversità di genere, di età e di esperienza. La cross fertilization, ovvero la trasversalità tra funzioni e integrazione tra centro e territorio, costituisce il driver principale del programma in quanto promuove relazioni di mentorship tra manager e professionisti di aree e funzioni diverse.

Corporate Mentoring di Poste Italiane

In continuità con le attività positive intraprese nel corso degli ultimi tre anni, nel 2022 è stata attivata la nuova edizione di Corporate Mentoring, che ha coinvolto 81 aspiranti mentor in un percorso di group coaching orientato all'apprendimento. Il programma di Corporate Mentoring, coordinato dalla funzione Sviluppo e Performance Management, si colloca nell'ambito delle iniziative di sviluppo della persona e ha come obiettivo quello di assicurare una circolarità dell'esperienza e della leadership tra manager dell'azienda (Mentor) e dipendenti (Mentee), attraverso uno scambio di valori che è accresciuto dalla logica dell'inclusione e della diversità in tutte le sue sfaccettature (generazionale, di genere, territoriale, interfunzionale). La relazione di Mentoring contribuisce a rafforzare i valori e l'identità che il Gruppo Poste Italiane vuole esprimere, oltre che a garantire un proficuo accompagnamento allo sviluppo dei dipendenti più giovani.

In relazione alla campagna di valutazione Quadri Impiegati, nel 2022, si sono consolidati ulteriormente gli strumenti di valutazione e di feedback, con riguardo ad un maggiore coinvolgimento dei capi sia nel fornire informazioni sulle potenzialità di sviluppo dei collaboratori, sia nell'essere responsabilizzati, attraverso un obiettivo specifico, sia ad esserne i principali sponsor nel loro sviluppo. Nel processo valutativo sono stati introdotti i ruoli del team leader e dei team member come ulteriori fornitori di feedback sulla prestazione di dipendenti coinvolti in progetti interfunzionali. Tale approccio consente al responsabile diretto di ampliare la visione sui propri collaboratori e tenerne conto nella valutazione complessiva della performance.

L'utilizzo della piattaforma Cloud Oracle HCM dal 2021 permette di gestire in maniera integrata processi di valutazione e sviluppo delle persone. La piattaforma ha permesso di ripensare il processo valutativo come processo cardine per lo sviluppo delle persone. Proprio per la rilevanza e la centralità dello sviluppo delle competenze individuali e della performance, il processo valutativo prende il nome di Piano di Sviluppo delle Performance (PSP).

Il PSP si fonda sull'engagement consapevole e sulla motivazione delle persone, combinato con la cultura del risultato e la collaborazione. Il raggiungimento degli obiettivi di coinvolgimento e partecipazione è subordinato al rendere più chiari e trasparenti i legami tra gli obiettivi organizzativi e quelli individuali, insieme al rafforzamento dei processi di comunicazione, per rendere le persone più consapevoli del proprio potenziale di sviluppo e crescita e del proprio ruolo.

Il feedback costituisce un elemento pivotale del PSP come strumento di crescita e di confronto costruttivo che assicura un continuo miglioramento che conduce ad una logica feed-forward basata sulle possibili azioni e soluzioni di miglioramento future.

La progettazione e la messa in opera dei programmi di sviluppo, gestione dei talenti e gestione del cambiamento sono gestiti dalla funzione centrale Sviluppo, Change Management e Digital HR, che eroga i processi operativi e li monitora trasversalmente a tutte le funzioni e a tutte le società, conferendo in maniera regolare informazioni, dati e riscontri a tutti gli HRBP coinvolti. Rispetto alla gestione, al monitoraggio e al governo dei dati ottenuti, vengono sfruttati sistemi informatici, e per alcuni programmi specifici sono utilizzate piattaforme digitali proprie dei fornitori partner HR (es. SAP, WEB PERS, MS Teams, Oracle HCM).

I consuntivi generati e i feedback raccolti permettono di valutare il livello di efficacia delle politiche di sviluppo e dei criteri delle varie iniziative. Uno dei goal della funzione Sviluppo, Change Management e Digital HR è quello di assicurare una partecipazione equa in termini di diversity tramite la sensibilizzazione e il monitoraggio attento.

A valle delle iniziative il Gruppo effettua regolari survey di gradimento per la valutazione dell'efficacia delle stesse.

Formazione trasversale a supporto dell'Azienda

Un importante ruolo all'interno della formazione è certamente coperto dalle attività di formazione trasversale, le quali consentono di accrescere conoscenze su temi comuni a più famiglie professionali, andando a sviluppare competenze in un'ottica inter-funzionale e favorendo uno scambio di valore, personale e professionale.

Un'importante iniziativa in ambito trasversale, realizzata nel corso del 2022 insieme alla funzione di Tutela Aziendale, è stata dedicata al tema dell'Eco-Driving. Tale attività rientra nell'ambito delle azioni messe in atto da Poste Italiane per contribuire alla riduzione delle emissioni di CO2 nell'aria e sensibilizzare le risorse coinvolte verso una guida eco-sostenibile.

Anche la Corporate University ha all'interno due Academy che si focalizzano su competenze core trasversali, ovvero l'Academy Manageriale che presidia lo sviluppo delle competenze manageriali per i ruoli apicali, e la Digital Academy e Innovation che assicura la progettazione e lo sviluppo dei corsi online, la reingegnerizzazione dei processi e degli strumenti di apprendimento facendo, inoltre, scouting di soluzioni innovative di formazione.

Il digitale è un contesto trasversale ma di vitale importanza per ogni attività in Azienda. Per questa ragione nel corso del 2022 sono state svolte numerose iniziative volte ad accrescere le competenze dei dipendenti in questo ambito, come il programma "Voci digitali".

Inoltre, tra le attività indirizzate allo sviluppo di competenze manageriali legate alle Business Unit in Posta, Comunicazione e Logistica (PCL) continua la formazione sulla metodologia Lean (Lean Academy), mentre in Mercato Privati sono stati sviluppati percorsi per i Responsabili Commerciali e Responsabili di Gestione Operativa volti al rafforzamento del ruolo a seguito della revisione del modello organizzativo territoriale. In BancoPosta e in Mercato Business e Pubblica Amministrazione sono stati erogati dei progetti di "Team building" volti a favorire la conoscenza e la collaborazione tra i componenti dei Top Management delle rispettive funzioni.

Per fornire supporto ai team e accrescere il livello di engagement, Poste Italiane ha introdotto nel Piano di Sviluppo delle Performance la possibilità di coinvolgimento nella valutazione delle performance i team di progetto, sia durante l'assegnazione dei goal (goal management) che nella fase di valutazione effettiva. A concorrere al processo, secondo le modalità indicate nella metodologia sono i Responsabili di Progetto, i Referenti organizzativi e i membri del team interfunzionali.

Per permettere un maggior coinvolgimento delle persone, è stata portata avanti, per un primo target di popolazione, l'implementazione di un modello di lavoro che preveda maggiori responsabilità individuali e l'integrazione organizzativa e di partecipazione (bottom up, team) che vada oltre il modello di valutazione tradizionale (top down, capo-collaboratore). Questo prevede:

  • autovalutazione, con cui dare un parere relativo al raggiungimento dei propri obiettivi e alle capacità implementate nell'anno anche ai fini di maggiore confronto durante il colloquio di feedback;
  • autoassegnazione degli obiettivi, operativi e di sviluppo, con possibilità di effettuare il proprio diretto monitoraggio relativo all'avanzamento degli obiettivi assegnati;

• partecipazione alla valutazione di dipendenti e dei capo progetto per i membri dei team interfunzionali.

Il resto della popolazione aziendale, dal 2021, ha visto l'introduzione nel PSP di questionari ad hoc per le informazioni utili ai progetti e processi di scouting e di People Review, che permettono ai singoli di esprimere i propri interessi, motivazioni, orientamento professionale e suggerimenti per il miglioramento dell'integrazione e l'inclusione nei team di lavoro.

Tenendo in considerazione l'esperienza dei cicli di valutazione della piattaforma, sono stati implementati tavoli di lavoro specifici per la progettazione e l'implementazione di pratiche evolutive e per la semplificazione del processo, degli strumenti e del sistema con l'obiettivo di aumentare la partecipazione del personale.

Insourcing e Reimpiego

I benefici derivanti dai programmi di sviluppo dei dipendenti

Il progetto "Insourcing e Reimpiego" di Poste Italiane prevede il ricollocamento di personale precedentemente impiegato in altri settori produttivi in attività nuove o strategiche, svolgendo una funzione sociale di valorizzazione delle persone. Il programma, ideato per formare e fornire nuove competenze in un'ottica di crescita professionale e di flessibilità, è stato dedicato anche al reimpiego dei "lavoratori in condizione di fragilità" ai sensi delle vigenti disposizioni di legge che, non potendo effettuare attività presso le sedi aziendali in relazione all'emergenza sanitaria, hanno trovato differenti impieghi a tutela della salute e sicurezza sul luogo di lavoro. Il reimpiego di personale interno consente la gestione in house di attività precedentemente esternalizzate, con benefici sia in termini di massimizzazione della produttività che di saving a conto economico, abilitando la riduzione del ricorso a forniture esterne. Nel corso del 2022 sono state colloquiate 1.900 persone, di cui 1.252 reimpiegate all'interno delle funzioni/ambiti di reimpiego target grazie un percorso di reskilling e formazione volto all'arricchimento e all'acquisizione di nuove conoscenze. Il programma ha avuto un ottimo grado di successo fra i dipendenti.

Programmi di sviluppo nel trienno 2020-2021-2022

I programmi di sviluppo messi in campo nel triennio 2020-2021-2022 hanno determinato benefici sia in termini di contenimento del tasso di assenteismo, sia di visibile impatto sul tasso di turnover per uscite volontarie dall'Azienda. L'analisi del target coinvolto ad almeno una iniziativa di sviluppo nell'ultimo triennio fa riferimento a programmi e azioni diversificate, come ad esempio:

  • processi di scouting (MLAB; POP; Smart assessment, Talent Review ecc.) funzionali a far emergere risorse di talento;
  • iniziative di sviluppo delle competenze (Coaching; Mentoring; Counseling, ecc.) funzionali ad accompagnare le persone nella loro crescita e accelerarne lo sviluppo in relazione alle necessità aziendali e di business;
  • attività di ingaggio (INSIEME 24SI) e di messa in gioco di un approccio autoimprenditoriale e innovativo per contribuire alla realizzazione degli obiettivi strategici dell'azienda.

In linea generale, i programmi di sviluppo, oltre a potenziare e consolidare le competenze dei partecipanti, offrono benefici anche in termini di ingaggio, motivazione e senso di appartenenza.

Per migliorare la condizione di vita lavorativa dei dipendenti, Poste Italiane pone una particolare attenzione al confronto attivo con la popolazione aziendale. Alla luce di ciò, il Gruppo ha sviluppato efficacemente un canale di comunicazione interna, la Community di NoidiPoste, che ha l'obiettivo di generare, promuovere e attuare la costante interazione tra tutti i membri del Gruppo, agevolando la condivisione e la gestione di informazioni, permettendo una più ampia diffusione della cultura aziendale, fornendo sostegno alla brand reputation e incoraggiando la partecipazione attiva alle dinamiche aziendali da parte dei dipendenti.

Poste Italiane ottiene la certificazione ISO 29993

A conferma della validità dell'offerta formativa di Poste Italiane, il Gruppo ha conseguito, a novembre 2021 con validità fino al 2024, la certificazione dei processi di formazione del Gruppo Poste Italiane (UNI ISO 29993:2019). L'attestazione è avvenuta successivamente alla profonda trasformazione dei processi di formazione attraverso la revisione del modello organizzativo della Corporate University per Academy, l'implementazione di nuovi strumenti e sistemi di supporto, l'erogazione della formazione quasi esclusivamente da remoto. Tale certificazione assume un'importante valenza ai fini della robustezza e solidità del modello formativo implementato.

Ad ottobre 2022 è stato superato l'audit di sorveglianza annuale senza nessun rilievo che ha evidenziato elementi valutati positivamente come il costante adeguamento del processo di gestione della formazione e dei relativi processi di supporto con l'implementazione di indicatori di monitoraggio significativi, e la forte spinta all'innovazione dei processi digitali dall'analisi dei fabbisogni formativi alla soddisfazione dell'utente.

Welfare e benessere del personale

L'Azienda ritiene che il benessere dei propri dipendenti sia essenziale e per questa ragione si impegna costantemente a migliorare le loro condizioni e quelle dei loro cari. Nel 2022 il Gruppo ha considerato in maniera sempre maggiore le responsabilità legate alla cura e al benessere delle persone tramite azioni indirizzate al consolidamento del sistema welfare e alla diffusione della cultura aziendale con iniziative a favore dei dipendenti e delle rispettive famiglie. Inoltre, Poste Italiane rivolge una crescente attenzione ad aspetti come la personalizzazione del caring, la conciliazione, il sostegno e la crescita delle giovani generazioni, la tutela delle fragilità e il potenziamento del senso di appartenenza e identificazione aziendale.

I bisogni degli individui, osì o e il igliora ento delle ondizioni dell'intera o olazione aziendale, sono il fulcro della strategia di welfare di Poste Italiane ed è attorno a queste tematiche che ogni anno si implementano iniziative volte a favorire il benessere di ogni singola persona

Poste Italiane si impegna nella promozione di attività che puntano al miglioramento del benessere dei suoi dipendenti, permettendo condizioni di vita più agevoli e favorendo contestualmente prestazioni lavorative migliori. Le iniziative vengono implementate nel processo di rafforzamento dell'engagement del personale, come condizione imprescindibile per la realizzazione di un clima aziendale positivo che assicuri il benessere sociale e livelli di produttività allineati agli obiettivi di business.

L'implementazione del sistema di welfare aziendale si connota per l'adozione di una visione integrale della persona, che va al di là della dimensione lavorativa, capace di prendersi carico del vissuto individuale, anche in ambito sociale, familiare, territoriale e da un'attenzione crescente all'ascolto e valorizzazione degli apporti individuali in una logica di maggiore coinvolgimento verso obiettivi comuni e condivisi.

Poste Italiane sostiene il welfare aziendale e comunitario

Poste Italiane, nella visione strategica d'impresa, punta a favorire in maniera crescente e costante l'integrazione delle dimensioni sociali e relazionali per migliorare il posizionamento competitivo sul mercato. Questo ha portato l'Azienda a ricoprire un ruolo primario in un contesto più ampio rispetto al suo perimetro di business. La vocazione sociale verso modelli di crescita sostenibili, la prossimità con il territorio, la capacità di instaurare uno stretto legame con le persone ha, dunque, portato il Gruppo a delineare una nuova dorsale di intervento verso logiche di welfare comunitario, in sinergia con le comunità locali per servizi di welfare aziendale a sostegno delle vulnerabilità dei dipendenti e della cittadinanza.

L'Azienda punta a rendere disponibili le soluzioni e i servizi di welfare comunitario sia ai dipendenti e ai loro familiari, sia alla cittadinanza locale, attraverso forme di collaborazione con il Terzo Settore e gli enti locali. Il piano prevede, dunque, un riorientamento dei servizi di welfare per renderli fruibili anche alla collettività.

A tal fine, è stata avviata nel 2022 la progettazione e lo studio di fattibilità per la riqualificazione di un immobile aziendale situato a Bologna, allo scopo di realizzare luoghi di aggregazione e socializzazione per persone appartenenti a fasce deboli o vulnerabili, come disabili, anziani, giovani inoccupati, donne vittime di violenza.

Con l'obiettivo di mantenere le iniziative di welfare sempre aggiornate, il Gruppo adotta delle policy interne e delle procedute specifiche che puntano a riconoscere costantemente la nascita di nuove esigenze. A tal proposito, l'Azienda utilizza network aziendali e tavoli di lavoro dedicati per lo sviluppo di benchmark, mentre ricorre a questionari e survey, sia interni che esterni, per la rilevazione di gradimento dei dipendenti. Inoltre, nel processo di progettazione e sviluppo del piano di welfare viene adottata una visione intergenerazionale, associata ad analisi mirate a genere, età, caratteristiche professionali, situazione familiare e di eventuale vulnerabilità delle persone coinvolte nelle iniziative per sostenerle nel loro intero ciclo di vita.

Il percorso intrapreso dal Gruppo ha permesso di acquisire esperienza e di rafforzare modalità di lavoro collaborative ed interfunzionali connotate anche da modelli partecipati in logica bottom up, perché abilitanti ad un percorso virtuoso in termini di identificazione, fiducia e senso di appartenenza, che costituiscono un importante collante nell'adeguatezza delle politiche di welfare. Questo consente di massimizzare, da un lato, l'impatto qualitativo e quantitativo, relativamente alle opportunità offerte alle persone, e, dall'altro, permette di favorire una maggiore velocità nell'implementazione per la messa in comune di competenze e capacità diverse.

Grazie all'adozione di politiche di welfare sempre più puntuali, è stato possibile individuare alcuni comportamenti che favoriscono il benessere personale e organizzativo:

  • disclosure: ciò che l'Azienda fa per le proprie persone deve essere portato a conoscenza di tutta l'organizzazione, senza intermediazioni o processi di cascading attraverso la gerarchia;
  • proattività: i manager, la funzione Risorse Umane e i dipendenti devono concorrere ad una reciproca attivazione per favorire la disseminazione di valori e piani a sostegno del benessere delle persone;

  • prossimità: vanno attivati negli ambienti di lavoro dei meccanismi solidaristici che facilitano la vicinanza e le relazioni di scambio tra le persone, anche attraverso modelli di collaborazione orizzontale;
  • personalizzazione: l'individuazione delle leve, delle misure e delle soluzioni più adatte viene plasmata sul singolo individuo attraverso l'ascolto ed il coinvolgimento;
  • adattamento dinamico: le soluzioni e le risposte individuate in un determinato momento potrebbero non essere quelle definitive, in quanto le persone cambiano e, spesso, cambia anche l'organizzazione. Per questa motivazione è necessario attivare meccanismi di work adjustment per assicurare la rispondenza delle proposte e delle soluzioni rispetto all'evoluzione delle situazioni lavorative, del contesto relazionale e sociale e del mercato.

L'obiettivo di Poste Italiane è quello di introdurre un sistema di welfare aziendale capace di neutralizzare diseguaglianze e contrasti attraverso lo sviluppo di un sistema circolare, modulare, interconnesso ed equo che si prenda responsabilmente carico del benessere delle persone e degli equilibri collettivi.

Poste Italiane ascolta il personale

Survey "Poste Mondo Welfare": survey destinata ai dipendenti non dirigenti della Capogruppo e delle Società del Gruppo aderenti al programma per rilevare il gradimento dei partecipanti al piano di conversione del premio di risultato in welfare e per il recepimento dei fabbisogni di tutta la popolazione aziendale per il lancio dell'edizione riferita all'anno 2022. In particolare, l'attività si compone di una serie di indagini destinate agli aderenti al programma per la rilevazione del gradimento dell'esperienza sui diversi servizi e delle esigenze prospettiche, e a tutta la popolazione aziendale per aumentare il livello di ingaggio e di partecipazione sul valore del programma in relazione al lancio dell'edizione annuale nonché al miglior setting dell'offerta rispetto ai reali fabbisogni della popolazione aziendale. La scala di valutazione su cui si basa la survey ha previsto valori da 1 a 10.

Indagine sulla mobilità casa-lavoro 2022: indagine annuale che analizza le abitudini di spostamento casa-lavoro dei dipendenti, per individuare, nel medio e lungo termine, soluzioni di mobilità sostenibile per ridurre le emissioni di CO2 nell'interesse dei dipendenti e della collettività. La rilevazione è stata condotta con metodologia CAWI. L'indagine presentava domande a risposta multipla, radio button e campi aperti.

Survey Nuova Intranet: survey finalizzata alla co-progettazione dei contenuti della nuova intranet "NoidiPoste". La rilevazione è stata condotta con metodologia CAWI. L'indagine presentava domande a risposta multipla, radio button e campi aperti.

S y " A ": indagine conoscitiva rivolta agli addetti alle Lavorazioni Interne e addetti di Produzione (profilata) per acquisire l'orientamento del personale interessato alla riorganizzazione rispetto alle diverse opzioni di ricollocazione, così come definito dall'accordo sindacale del 2 agosto 2022.

S y " E ": indagine di ascolto sull'offerta "Energia160", l'offerta di luce e gas PosteEnergia riservata ai dipendenti.

Survey Nuova Newsletter: questionario sul nuovo format della newsletter settimanale di comunicazione interna. L'indagine è stata realizzata con Microsoft Forms e presentava domande a risposta multipla, radio button e campi aperti.

S y " I – Diversity & Inc ": indagine su tutta la popolazione aziendale con l'obiettivo di comprendere come l'impegno di Poste Italiane sui temi di Diversity & Inclusion sia percepito dai dipendenti. La survey è stata realizzata in collaborazione con somministrazione online e diffusione attraverso intranet aziendale, news ufficiali, TG e newsletter.

S y " ": la survey, avviata a giugno 2022, si pone all'interno del progetto di ricerca condotto dal Politecnico di Milano per costruire un modello interpretativo sull'engagement/disengagement dei dipendenti rispetto a delle variabili stabilite. Il target di riferimento è stato di circa 11.000 persone rappresentative delle principali funzioni aziendali. Il progetto ha previsto la somministrazione della survey in due momenti differenti distanziati di circa un anno l'uno dall'altro.

• livello di benessere;

riconducibili ai seguenti cluster:

  • lavorare in Poste Italiane;
  • leadership in Poste Italiane.

S y " y le, Universale": questionario di feedback somministrato in forma anonima ai dipendenti che hanno partecipato all'evento aziendale quale giornata dedicata alla Diversity & Inclusion con le testimonianze di dipendenti e ospiti esterni sui temi di genere, generazioni, vulnerabilità, interculturalità per raccogliere il gradimento e spunti programmatici per le prossime edizioni dell'iniziativa.

Il Gruppo Poste Italiane, intensificando le attività di comunicazione interne all'Azienda, attraverso progetti e metodologie innovative ha potuto rafforzare il dialogo con i propri dipendenti e ottenere molteplici riconoscimenti a livello internazionale. A tal proposito, nel 2022 l'Azienda ha continuato a pubblicare nell'innovativa app Postenews, lanciata lo scorso anno, con

49

edizioni di Postenews nel 2022

l'obiettivo di riportare notizie quotidiane con servizi e reportage video delle realtà interne ed esterne al Gruppo. Il magazine di Poste Italiane, pertanto, offre aggiornamenti su tematiche relative alla logistica, al risparmio, all'economia, alle istituzioni, alla sicurezza, alla previdenza, all'ambiente e al digitale. Il TG Poste, invece, è nato per rispondere all'esigenza del Gruppo di proseguire la missione di

vicinanza ai propri dipendenti anche nell'informazione, fornendo le notizie più

importanti dell'attualità, e per raccontare all'esterno il business del Gruppo ispirato ai principi di sostenibilità e centralità del cliente. Il TG Poste va in onda ogni giorno, dal lunedì al venerdì, ed è trasmesso in diretta streaming sul sito Poste.it e sugli schermi degli Uffici Postali, oltre ad essere visibile on demand su tgposte.poste.it e per i dipendenti anche dalla intranet aziendale o dall'app NoidiPoste.

servizi sul TGPoste nel 2022

Conciliazione vita lavorativa e privata

Relativamente alla strategia di welfare di Gruppo, l'Azienda persegue il miglioramento del benessere dei propri dipendenti ricercando l'equilibrio tra la vita lavorativa e quella privata. In continuità con gli anni precedenti, Poste Italiane ha previsto percorsi di orientamento per i giovani e di sostegno a favore delle famiglie, rafforzando l'attenzione alla dimensione sociale e familiare dei lavoratori, anche per supportare il ruolo genitoriale.

Nell'ambito del welfare contrattuale è stato avviato, per il quarto anno consecutivo, il programma Poste Mondo Welfare in attuazione dell'accordo sindacale sul Premio di Risultato che consente ai dipendenti, su base volontaria, di convertire, in

87%

percentuale di utilizzo del Premio convertito in welfare nel 2022

tutto o in parte, il Premio di Risultato in beni e servizi di welfare caratterizzati da specifiche finalità sociali, educative, ricreative e assistenziali. Il programma attribuisce vantaggi fiscali connessi alla normativa vigente e ai crediti welfare aggiuntivi aziendali, volti a incrementare il potere di acquisto dei dipendenti e delle loro famiglie. A tal proposito, la piattaforma di welfare è stata rinnovata per favorire un utilizzo più semplice e intuitivo ed ha accolto – anche avvalendosi della survey di ascolto pubblicata sulla intranet NoidiPoste – i feedback sia degli aderenti all'iniziativa dell'anno precedente, sia di coloro che

265 non avevano ancora intrapreso questa esperienza. Nel 2022 Poste Mondo Welfare è stato connotato da un miglioramento

della employee experience, da un piano di comunicazione interna capillare e multi-canale, da workshop informativi, da figure di ambassador dedicate, da stand promozionali itineranti nelle strutture organizzative a maggiore intensità di personale, nonché da un ampliamento del network di beni e servizi offerti per promuovere una maggiore consapevolezza delle opportunità connesse. Inoltre, sono stati valorizzati i vantaggi derivanti dalla normativa fiscale vigente, con misure

premiali specifiche inerenti al riconoscimento di buoni carburante aggiuntivi – in base alla percentuale di adesione e fruizione al programma – e il rimborso delle bollette domiciliari per luce, acqua e gas. Nel corso dell'anno, gli aderenti alla piattaforma hanno potuto beneficiare di un valore economico maggiorato rispetto all'anno precedente. Il programma è stato talmente apprezzato dal personale dipendente che ha raggiunto una percentuale di adesioni più che raddoppiata rispetto alle passate edizioni.

+127%

di adesioni al programma Poste Mondo Welfare rispetto al 2021

Programmi di supporto ai dipendenti Opzioni di lavoro part-time

L'Azienda individua, da anni, nel part-time un valido strumento di flessibilità lavorativa che consente di soddisfare gli interessi individuali di conciliazione vita-lavoro dei dipendenti con le esigenze organizzative dell'Impresa, e incentiva economicamente le richieste dei lavoratori di trasformazione del rapporto di lavoro full-time in part-time.

Inoltre, in occasione del rinnovo del CCNL di riferimento, siglato il 23 giugno 2021, è stata introdotta una regolamentazione per la presentazione delle istanze di trasformazione da tempo pieno a tempo parziale da parte dei lavoratori interessati, prevedendo la possibilità di formulare la richiesta con cadenza semestrale e con riferimento alle specifiche articolazioni orarie (c.d. cluster) rese note, di volta in volta, dall'Azienda.

Poste Italiane e il continuo sostegno ai genitori

Importante ruolo all'interno dell'Azienda è attribuito alle figure professionali che nella vita privata ricoprono il ruolo di genitori, per le quali vengono messe in atto iniziative, policy e servizi di supporto a sostegno e conciliazione tra vita privata e lavorativa.

Un esempio è rappresentato dalla decisione da parte dell'Azienda di varare nell'anno 2022 la Policy Sostegno della Genitorialità Attiva, al fine di supportare il ruolo genitoriale e valorizzare l'equilibrio di genere, superando stereotipi, discriminazioni e pregiudizi nei luoghi di lavoro.

Poste Italiane mette a disposizione degli asili nido presso le sedi di Roma e Bologna per i figli/nipoti dei dipendenti del Gruppo e, per una quota parte, agli utenti provenienti da enti comunali e terzi in risposta sussidiaria alle esigenze dell'utenza locale. Il servizio è esteso ad oltre 100 famiglie con figli dai 3 ai 36 mesi ed è previsto un contributo per i dipendenti da parte dell'Azienda pari al 55% del valore della retta mensile. L'obiettivo è quello di garantire un servizio educativo flessibile, in relazione ai ritmi di lavoro, per coniugare professionalità e qualità nel rispetto dei valori espressi dalle famiglie. La distintività del programma educativo è rappresentata da un approccio relazionale integrato da parte di tutti gli attori coinvolti nel processo, dall'attenzione ai valori dell'eco-sostenibilità (come l'utilizzo pari ad almeno il 50% di alimenti biologici, DOP e IGP e a m 0), dall'interculturalità (bilinguismo) e dall'inclusione e alleanza educativa con le famiglie per favorire un dialogo strutturato, anche attraverso modalità di comunicazione innovative. Tra queste, sono state valorizzate nuove opportunità di scambio e partecipazione quali l'app interattiva, nuovi programmi seminariali di sostegno alla genitorialità, la realizzazione di webinar tematici estesi a tutti i dipendenti, un servizio di counselling come spazio di ascolto e di riflessione offerto ai genitori per esplorare eventuali difficoltà relative a processi evolutivi e alle fasi di transizione dei loro figli.

A rafforzamento delle iniziative a sostegno della natalità e della genitorialità attiva, in continuità con gli anni precedenti, l'Azienda ha proseguito il progetto Lifeed, piattaforma digitale attiva dal 2015 già conosciuta come MAAM, ed è stato attivato il programma MultiMe®Finder, al fine di migliorare la consapevolezza dei ruoli ricoperti nelle diverse esperienze di vita.

In occasione dell'anniversario dei 160 anni del Gruppo, Poste Italiane ha promosso il progetto "IlNostroXcorso", con l'obiettivo di riscoprire le località italiane spostandosi principalmente in bicicletta, il mezzo di trasporto simbolicamente legato al lavoro del postino. Attraverso un'applicazione disponibile sull'app e sulla intranet NoidiPoste, gli utenti hanno avuto l'opportunità di condividere la propria esperienza di viaggio intrapresa da soli o in compagnia, correndo, camminando, o con l'utilizzo di una bicicletta, partendo dalla propria abitazione, dal luogo di lavoro o da un posto ritenuto importante. Con questa iniziativa il Gruppo vuole far conoscere le persone di un'Azienda grande, diffusa in molte parti d'Italia, inclusiva, attenta alla sostenibilità ambientale e unita nel gioco di squadra per raggiungere obiettivi sempre più sfidanti, alla ricerca del benessere di tutti.

Salute e prevenzione

Con riferimento alle iniziative mirate a favorire la prevenzione primaria e la maturazione della coscienza sociale nei giovani, Poste Italiane ha realizzato, in collaborazione con la Fondazione Veronesi, un ciclo di incontri divulgativi rivolti ai dipendenti e ai loro familiari su tematiche legate all'etica, agli stili di vita salutari e alla divulgazione scientifica con contenuti proposti in chiave intergenerazionale.

"Poste Centro Medico" La struttura sanitaria di Poste Italiane per le sue

Persone

Con 11 mila prestazioni sanitarie in due anni, Poste Centro Medico consolida il proprio ruolo di presidio del benessere dei dipendenti e dei loro familiari.

Nel 2022 è proseguita l'attività di Poste Centro Medico, il polo di eccellenza dedicato alla cura e alla prevenzione dei dipendenti di Poste Italiane, dei loro familiari e dei pensionati con l'obiettivo di rafforzare il benessere dei dipendenti negli ambienti di lavoro, attraverso l'offerta di servizi medici e di prevenzione sanitaria. Il Poliambulatorio è coordinato da un Direttore Clinico e Sanitario e aggrega un significativo numero di professionisti operanti nelle più importanti strutture sanitarie nazionali.

Poste Centro Medico dispone di servizi qualificati ed eroga visite specialistiche, esami strumentali ed ecografici in 13 aree mediche, oltre al Presidio di diagnostica per immagini ed altre prestazioni mediche. Il Centro Medico, inoltre, è dotato di apparecchiature medicostrumentali all'avanguardia (ecografi di ultima generazione, videodermatoscopio, riunito ginecologico, attrezzatura oculistica, ecc.). In particolare, nel 2022 Poste Centro Medico ha ampliato la propria offerta di servizi: ne è un esempio l'introduzione a maggio 2022 di apparecchi per effettuare anche la mammografia per la diagnosi precoce del tumore al seno.

In continuità con gli anni precedenti, al fine di garantire la salute del personale e la tutela dell'ambiente, ai portalettere sono state fornite divise che presentano la certificazione green OEKO – TEX Standard 100, la quale assicura l'attento controllo ecologico e salutare del prodotto. Per quanto riguarda i palmari dati in dotazione ai portalettere, invece, nel corso degli anni Poste Italiane ha sviluppato una nuova funzionalità che consente di inviare una richiesta volontaria di soccorso in caso di necessità di intervento medico. In questo modo, il device utilizzato dai portalettere diventa anche uno strumento per aumentare la sicurezza sul lavoro tramite alcune funzionalità, come quella di SOS che consente, in caso di emergenza, di attivare una chiamata alla cosiddetta "Situation Room" dove un team di operatori è pronto a rispondere alle richieste di soccorso. Inoltre, prima dell'uscita per la consegna, sullo smartphone si attiva una funzione di promemoria che ricorda al portalettere i dispositivi di protezione che deve avere sempre in dotazione, come ad esempio il giaccone o il gilet ad alta visibilità. Infine, due volte al mese un pop up ricorda al portalettere di verificare lo stato di manutenzione del mezzo, andando a segnalare eventuali richieste di intervento.

Cultura e istruzione

Poste Italiane rafforza l'impegno aziendale per lo sviluppo delle nuove generazioni con la volontà di concorrere alla crescita dei giovani attraverso numerose iniziative di orientamento scolastico, professionale e di sviluppo delle soft skills per i figli dei dipendenti e per ragazzi provenienti anche da realtà sociali vulnerabili.

Il Gruppo, infatti, ha realizzato, in continuità con le passate edizioni, il progetto "Next Generation" dedicato ai figli dei dipendenti ed a ragazzi provenienti da scuole secondarie di secondo grado inserite in territori fragili. Il programma ha l'obiettivo di avvicinare i giovani a tematiche di innovazione, diversità ed inclusione sociale e ai mestieri del futuro. A tal proposito, sono stati realizzati laboratori di sviluppo delle competenze, incontri di orientamento nei quali i ragazzi hanno imparato anche a redigere un Curriculum efficace e a preparasi con sempre maggiore consapevolezza ai colloqui di selezione, il "Digital

19 borse di studio riservate ai figli meritevoli dei dipendenti

Creathon" con il lancio della sfida aziendale e l'Innovation hub. Durante il "Digital Creathon" i ragazzi partecipanti – studenti

delle scuole e figli di dipendenti di Poste Italiane – hanno potuto mettersi in gioco per rispondere alla sfida lanciata da Poste Italiane: "Oltre l'apparenza". La sfida è stata pensata anche in linea con l'Agenda 2030 dell'ONU e al 10° Obiettivo di Sviluppo Sostenibile (SDGs), in particolare, "ridurre le disuguaglianze" e dunque potenziare e promuovere l'inclusione sociale, economica e politica di tutti, a prescindere da ogni forma di diversità. Da qui, l'idea di chiedere loro la realizzazione di una presentazione e un video che, partendo dalle loro esperienze familiari, scolastiche e sociali, raccontasse storie di emarginazione e di separazione indicando anche la via per superarle, andando "oltre le apparenze" e dando valore a ogni persona e percorso.

Poste Italiane ha partecipato al progetto biennale "School4Life 2.0", ampliamente trattato nei capitoli precedenti, e alle nuove edizioni dell'iniziativa STEAMcamp, dedicata ai figli dei dipendenti e alle loro famiglie nell'obiettivo di approfondire le tematiche relative alle discipline STEAM. I percorsi "STEAMcamp" sono in grado di promuovere l'innovazione e le competenze distintive necessarie per svolgere le future professioni attraverso un'esperienza di apprendimento e gioco che stimola il confronto con nuovi modelli che vanno dal coding, all'intelligenza artificiale, alla gamification, alla robotica e tanto altro, il cui unico confine è rappresentato dalla creatività. Nel 2022 sono state avviate nuove proposte di sensibilizzazione denominate "Social Media Lab" focalizzate sul linguaggio dell'innovazione digitale, per far comprendere l'evoluzione dell'identità in internet e per acquisire maggiore consapevolezza sulla socialità online da parte dei ragazzi.

Inoltre, è stato rafforzato con le nuove edizioni anche il programma "Future Lab" per i figli dei dipendenti con la finalità di favorire l'integrazione nel mondo del lavoro, stimolando la riflessione sul proprio piano di sviluppo personale sulla capacità di progettare un percorso di studio e professionale. Nello specifico, il programma mira ad avvicinare i ragazzi al mondo del lavoro in modo più consapevole, supportandoli nelle scelte affinché possano intraprendere percorsi in linea con le loro capacità e passioni e conoscere i principali orientamenti di mercato sui mestieri del futuro.

Infine, nell'ottica di promuovere lo scambio interculturale, sono state assegnate 19 borse di studio all'estero riservate ai figli meritevoli dei dipendenti, sostenute interamente dall'Azienda.

Senso di appartenenza

Nell'ambito delle iniziative mirate a consolidare il senso di appartenenza, nel 2022, 58 dipendenti del Gruppo hanno ottenuto il riconoscimento "Stella al merito del lavoro" per essersi distinti in ragione della particolare perizia e laboriosità nel loro operato in Azienda. Le Stelle al Merito sono concesse ogni anno alle lavoratrici e ai lavoratori dipendenti di aziende pubbliche e private, con età minima di 50 anni e anzianità lavorativa continuativa di almeno 25. La metà delle onorificenze è riservata a coloro che hanno iniziato l'attività dai livelli contrattuali più bassi e si sono distinti per il loro contributo umano e professionale in Azienda. Nello specifico, i dipendenti e le dipendenti sono stati individuati su tutto il territorio nazionale e sono rappresentativi della maggior parte dei mestieri presenti in Azienda. L'onorificenza comporta il titolo di "Maestro del lavoro" ed è conferita con Decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale.

Benefit finanziari e non finanziari per il personale

Benefit finanziari

Di seguito l'elenco dei principali benefit finanziari che vengono corrisposti al personale dirigente.

  • Assicurazione sulla vita e copertura per disabilità e invalidità: nell'interesse del dirigente, Poste Italiane stipula una polizza assicurativa che assicura una somma addizionale, rispetto alla normale retribuzione, in caso di decesso, invalidità permanente e infortunio occorso anche non in occasione di lavoro;
  • Assistenza sanitaria: l'Azienda contribuisce al finanziamento del Fondo Sanitario FASI e ulteriori casse integrative al fine del riconoscimento di prestazioni aggiuntive al Servizio Sanitario Nazionale;

Pensione: l'Azienda contribuisce al finanziamento del Fondo di Previdenza Complementare PREVINDAI al fine del riconoscimento di prestazioni pensionistiche integrative alla previdenza obbligatoria.

Di seguito l'elenco dei principali benefit finanziari spettanti al personale non dirigente.

  • Congedo parentale: trattamento di miglior favore rispetto a quanto previsto dalla legge (art. 43 CCNL);
  • Assistenza sanitaria: l'Azienda prevede un Piano sanitario integrativo con contributo a carico della Società per il pacchetto "Base" (art. 79 CCNL);
  • Pensione: versamento del contributo al FondoPoste a carico dell'Azienda (art.79 CCNL).

Benefit non finanziari

A completamento del pacchetto remunerativo, il Gruppo Poste Italiane prevede, per i dirigenti e determinate tipologie di quadri, alcuni benefici non finanziari addizionali nel rispetto delle normative applicabili, tenendo conto delle prassi di mercato. Tali benefit sono disciplinati da specifiche linee guida, che dispongono l'applicazione di criteri comuni per segmenti di popolazione omogenei. Esempi di benefit non finanziari attribuiti ai dirigenti sono la company car ad uso promiscuo e il check up medico, previsto anche per i responsabili di struttura.

Relazioni con le parti sociali

Poste Italiane, attraverso incontri periodici con le Organizzazioni Sindacali (OO.SS.), mantiene un dialogo costante con i rappresentanti dei lavoratori, non solo per ciò che concerne la gestione ordinaria ma anche in caso di cambiamenti organizzativi rilevanti, con l'obiettivo di porre al centro il benessere e la tutela dei diritti dei lavoratori. Pertanto, stipula accordi regolati dal Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro (CCNL) e dal Testo Unico sulla Rappresentanza per facilitare la creazione di un clima aziendale positivo e garantire il rispetto della normativa vigente. Il Gruppo implementa ogni attività prevista dal Sistema di Relazioni Industriali, descritto al Capitolo I del CCNL di Poste Italiane S.p.A. (Informazione, Consultazione, Partecipazione, Contrattazione), anche al fine di accompagnare le azioni previste dal Piano Strategico aziendale e di Gruppo. Con questo metodo, l'Azienda assicura soluzioni appropriate ed eque sui temi che possono avere impatti significativi non solo sull'organizzazione e sul business, ma anche e soprattutto sul capitale umano, considerato asset fondamentale.

Coerentemente alle richieste della normativa vigente, Poste Italiane assicura imparzialità e indipendenza per la promozione dei propri rapporti con le OO.SS., così come stabilito dal Codice Etico del Gruppo, e contestualmente si impegna ad assicurare il benessere e la tutela dei diritti dei suoi lavoratori e la loro libertà di associazione e contrattazione collettiva.

Poste Italiane si impegna a garantire il benessere e la tutela dei dipendenti, che sono al centro della sua strategia, e mantiene un dialogo costante con le parti sociali

Gruppo Poste Italiane Relazione sulla gestione al 31 dicembre 2022

100%

dei dipendenti coperti da Accordi Collettivi di contrattazione

Poste Italiane fa riferimento alla contrattazione collettiva nazionale, che prevede una specifica procedura di confronto tra l'Azienda e le Organizzazioni Sindacali nazionali stipulanti il CCNL nel caso in cui cambiamenti organizzativi significativi (come i processi di riorganizzazione e/o ristrutturazione e/o trasformazione aziendale) comportino conseguenze sul piano sociale, con ricadute sulle condizioni di lavoro.

A tal proposito, il Gruppo ha l'obbligo di fornire un'informazione preventiva alle

OO.SS. nazionali stipulanti il CCNL, indicando la data dell'avvio del confronto, al fine di ricercare possibili soluzioni in grado di gestire gli effetti sociali. Il confronto negoziale si esaurisce entro e non oltre i 25 giorni lavorativi, comprensivi del sabato, successivi alla data fissata dall'Azienda per il primo incontro. Nel corso di questi giorni le OO.SS. devono astenersi da ogni azione diretta, mentre l'Azienda non può dare luogo all'attuazione dei progetti previsti. Decorsi 25 giorni, se l'esito derivante dal confronto è negativo, le Parti possono assumere le proprie autonome determinazioni; in caso di esito positivo, invece, l'Azienda fornisce un'adeguata informativa alle competenti strutture territoriali delle OO.SS.. Prima di avviare il confronto a livello territoriale, è previsto che si svolga la consultazione delle RSU (Rappresentanza Sindacale Unitaria) che dovrà concludersi entro e non oltre 13 giorni lavorativi, comprensivi del sabato, dalla data di sottoscrizione dell'ipotesi di accordo. A posteriori, le Parti si incontrano a livello territoriale (regionale) per effettuare un esame congiunto, da concludersi entro i 7 giorni lavorativi, comprensivi del sabato, successivi al termine della consultazione delle RSU.

Il dialogo continuo e la relazione fattiva e costruttiva tra Azienda e Parti Sociali rappresenta un elemento caratterizzante e significativo nella strategia di crescita ed evoluzione del Gruppo. Il dialogo continuo con le OO.SS. viene assicurato tramite un'importante attività di informazione e negoziazione con le Parti Sociali condotta dalla funzione di Relazioni Industriali. Gli output più significativi di tale attività sono rappresentati dalla sottoscrizione di specifiche intese con le Organizzazioni Sindacali sia sulle materie espressamente indicate dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del 23 giugno 2021 (CCNL), sia su ulteriori argomenti relativi alla realizzazione degli obiettivi di Piano che abbiano riflessi normativi e/o gestionali sul personale.

Il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro

Con l'obiettivo di perseguire il benessere dei dipendenti e di garantire la tutela dei loro diritti, sia durante la gestione ordinaria che nelle fasi di cambiamento dell'organizzazione aziendale, Poste Italiane considera il dialogo con i rappresentanti dei lavoratori un aspetto centrale nell'organizzazione e nella gestione del Gruppo. Pertanto, l'Azienda si impegna in un confronto costante con le Organizzazioni Sindacali (OO.SS.), garantendo imparzialità e indipendenza nella promozione dei rapporti in conformità con la normativa vigente e assicurando, al contempo, la tutela dei diritti, la libertà di associazione e la contrattazione collettiva.

A tal proposito, nel corso del 2021 il Gruppo ha rinnovato il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL), valido fino al 31 dicembre 2023. L'Accordo, che ha introdotto importanti miglioramenti sia in ambito economico che nell'impianto normativo dell'organizzazione, copre l'intero personale non dirigente del Gruppo Poste Italiane e rafforza l'attenzione alla difesa dei diritti dei lavoratori, alla loro sicurezza e alla stabilità economica. Il concetto della Responsabilità Sociale di Impresa è un principio fondamentale per l'Azienda, attraverso cui è possibile coniugare gli obiettivi di sviluppo e i risultati economici del Gruppo con il rispetto dei valori sociali e ambientali, valorizzando il contributo continuo e costante delle risorse umane.

Politiche attive del lavoro

In continuità con gli anni precedenti, Poste Italiane ha sottoscritto accordi sulle politiche del lavoro, rendendo concreto il proprio impegno verso rapporti volti al benessere e alla tutela dei diritti dei lavoratori.

Con il Verbale di Accordo sottoscritto l'8 febbraio 2022, le Parti, prima di individuare i complessivi interventi di politiche attive da realizzare per l'anno 2022, hanno definito una manovra straordinaria, a carattere anticipatorio, per complessivi 1.100 FTE (Full Time Equivalent) tra sportellizzazioni ed inserimenti da mercato esterno, al fine di supportare le esigenze delle strutture di front end nei territori che presentano maggiori criticità. L'Intesa sottoscritta il 12 maggio 2022, anche al fine di supportare le azioni di riorganizzazione già condivise e gli ulteriori interventi di revisione organizzativa approfonditi con le Organizzazioni Sindacali, prevede che, per il triennio 2021-2023 – in linea con quanto definito nell'Intesa del 13 giugno 2018 – l'Azienda assicuri un adeguato numero di azioni di Politiche Attive del Lavoro in rapporto agli esodi incentivati che si registreranno nel periodo. In particolare, per l'anno di riferimento, sono state realizzate azioni di Politiche Attive del Lavoro (stabilizzazioni, conversioni da part-time a full-time, assunzioni da mercato esterno, sportellizzazioni, job posting) per un totale di oltre 6.900 FTE. Il 6 settembre 2022 le Parti hanno concordato che per l'anno 2022, in via eccezionale, il limite di ricorso al contratto a tempo determinato nelle regioni Emilia Romagna, Lombardia, Veneto, Piemonte, Liguria, Valle d'Aosta, Marche, Campania e Calabria è definito nella misura del 12%. Nell'Intesa del 21 novembre 2022, Azienda e Organizzazioni Sindacali hanno convenuto un anticipo della manovra di Politiche Attive del Lavoro 2023 per Posta, Comunicazione e Logistica (PCL) definendo azioni di potenziamento sia nel recapito (700 disponibilità full-time) che nello smistamento (60 conversioni da part-time a full-time). Analogamente, il 19 dicembre 2022 sono stati convenuti interventi di Politiche Attive del Lavoro, sempre in via anticipatoria, relativamente all'ambito di Mercato Privati che saranno realizzati a partire da gennaio 2023. In particolare: trasformazioni da part-time a full-time per 350 Operatori di Sportello (175 FTE), passaggio verso ruoli di front end di 225 portalettere idonei al job posting previsto dall'Accordo 12 maggio 2022 (sportellizzazioni) e 250 assunzioni da mercato esterno per la copertura di ruoli di carattere specialistico. Nell'Accordo del 1° febbraio 2023 le Parti hanno concordato sulla necessità di valutare, nell'ambito delle cornici e successive intese in materia di occupazione per l'anno 2023, interventi dedicati per la funzione Digital, Technology & Operations.

Il 2 marzo 2023 è stato sottoscritto un Verbale d' Accordo in tema di Mobilità Volontaria (trasferimenti a domanda) con il quale, in attesa di definire la nuova intesa che regolamenterà la materia per gli anni 2023/2024, le Parti si danno atto che eventuali trasferimenti – sia a livello nazionale che regionale e provinciale – verranno effettuati tenendo a riferimento le graduatorie 2022 redatte sulla base di quanto definito con l'Accordo del 4 maggio 2021, la cui validità è cessata il 31/12/2022.

Con l'Accordo del 1° febbraio 2023 Azienda e Organizzazioni Sindacali hanno definito, relativamente ai "Servizi di Back Office", una razionalizzazione e una nuova micro-organizzazione dei Depositi Territoriali attraverso una riduzione del numero dei siti (da 10 a 5) e il superamento, nel corso del 2023, dei Depositi di Bari, Bologna, Genova, Padova e Torino. Le relative ricadute occupazionali verranno gestite progressivamente alla chiusura dei singoli depositi. È stata, inoltre, introdotta la figura dello Specialista Programmazione e Controllo Operativo a supporto del Responsabile Deposito. È stato presentato un nuovo modello di Credit Management, caratterizzato da presidi dedicati e un'interfaccia unica col cliente, per ridurre lo scaduto ed efficientare l'intero processo. Il nuovo modello sarà soggetto ad una sperimentazione con l'impegno delle Parti di incontrarsi entro maggio 2023 per analizzare l'andamento della stessa. Sono state altresì definite diverse azioni di accorpamento e trasferimento sedi dei Centri Territoriali con l'obiettivo di ottimizzare le lavorazioni e consolidare il presidio dei servizi di gestione documentale attraverso la costituzione di un'unica sede dei siti che insistono in una stessa città. Le risorse interessate continueranno a svolgere le medesime attività e, laddove ne ricorrano i presupposti, alle stesse verrà riconosciuto quanto previsto nell'art. 38 del vigente CCNL. Relativamente ai servizi di

"Assistenza Clienti", l'Azienda ha presentato il servizio di Assistenza a Valore che consentirà di fornire supporto nella fase di acquisto dei prodotti/servizi e di interagire col cliente attraverso iniziative di proposizione commerciale. L'introduzione di questo nuovo servizio di assistenza sarà accompagnata da percorsi formativi dedicati per il personale coinvolto. Relativamente ai servizi di Information Technology e in particolar modo con riferimento ai Poli Tecnologici, è stato ridefinito il modello operativo di funzionamento ed il modello di micro-organizzazione anche attraverso l'introduzione di specifiche figure di supporto alle strutture tecniche territoriali. Sono stati introdotti i servizi tecnici di prossimità (Field Technical Services) con l'obiettivo di garantire un miglior coordinamento degli interventi di supporto tecnico e offrire una risposta celere alle strutture di business. Infine, a partire dal mese di marzo 2023, entreranno in vigore gli orari rimodulati in base alla nuova organizzazione dei Poli Tecnologici caratterizzati da un'articolazione unica a livello nazionale con un presidio anche nella giornata del sabato. Le Parti hanno convenuto sulla necessità di prevedere specifici incontri a livello regionale e nazione per accompagnare al meglio i processi riorganizzativi della funzione Digital, Technology & Operations.

Con il Verbale di Accordo sottoscritto tra l'Azienda e le Organizzazioni Sindacali il 12 maggio 2022, è proseguito il processo di revisione organizzativa della funzione Mercato Privati avviato con l'Accordo del 30 settembre 2021, che si era focalizzato sul rafforzamento del modello commerciale. Con quest'ultima Intesa, l'Azienda e i Sindacati hanno posto in essere ulteriori azioni di revisione organizzativa sia del modello commerciale che della piattaforma operativa delle funzioni di supporto alla vendita. Nello specifico, è stato ampliato il dimensionamento dei Referenti Protezione e Finanziamenti ed è stata prevista un'evoluzione delle attività relazionali svolte dagli Operatori di Accoglienza. L'Accordo ha inoltre previsto il potenziamento della rete Corner 2.0, evoluta nel format "Punto Poste Casa e Famiglia". Si è provveduto ad attualizzare il modello di gestione operativa territoriale potenziando le attività di coordinamento, supporto e controllo a livello di Macro Area ed efficientando la struttura a livello di Filiale. Infine, è stato dato nuovo impulso al progetto Hub & Spoke, prevedendo, in via sperimentale, il rilascio del nuovo applicativo distacchi che verrà adottato dai DUP Hub sulle prime sei Filiali a partire dal mese di giugno. In data 19 dicembre 2022, Azienda e Organizzazioni Sindacali hanno sottoscritto un accordo avente ad oggetto tre macro temi: 1. il Progetto Polis – Casa dei Servizi Digitali; 2. l'evoluzione del modello organizzativo Piccoli Operatori Economici (POE); 3. l'anticipo della manovra di Politiche Attive del Lavoro 2023. Il progetto Polis riguarda circa 7.000 Uffici Postali, situati in comuni con popolazione inferiore a 15.000 abitanti, che verranno riconfigurati per consentire l'erogazione di una vasta gamma di servizi della PA, oltre alla realizzazione di spazi di co-working in una rete nazionale interconnessa di 250 immobili. L'evoluzione del modello organizzativo POE, invece, prevede la riconfigurazione della filiera commerciale di Mercato Privati in ottica sinergica, affiancando al canale retail il canale POE. In particolare, a livello di Macro Area, è stata istituita la figura del Referente Vendite POE e superata quella del Responsabile Venditore Imprese, con ricollocazione delle risorse all'interno delle funzioni Mercato Privati o Mercato Imprese e Pubblica Amministrazione. A livello di Filiale, gli Specialisti Small Business (SSB) e Specialisti Posta e Pacchi (SPP) sono stati ricondotti gerarchicamente al Responsabile Commerciale di Filiale (RCF).

Il 1 marzo 2022 l'Azienda ha sottoscritto un Accordo con le Organizzazioni Sindacali, con vigenza fino al 31 marzo 2023, che regolamenta l'applicazione del Lavoro Agile in Poste Italiane e nelle Società del Gruppo che applicano il Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro (CCNL), rinnovato il 23 giugno 2021. L'Intesa, nel ricalcare l'impalcatura normativa del precedente Accordo del 2020 – che, tra le altre cose, prevedeva per tutti i dipendenti la possibilità di attivare il Lavoro Agile per massimo 3 giorni a settimana e 13 al mese – ha introdotto alcuni elementi di novità che la rendono coerente non solo con l'intervenuto Protocollo Nazionale sul Lavoro in Modalità Agile stipulato dalle Parti Sociali in data 7 dicembre 2021, ma anche con le evidenze organizzative e gestionali emerse dall'osservazione della fase di implementazione dell'Istituto in Azienda durante il periodo emergenziale. In particolare:

  • sono stati ridotti alcuni ambiti/figure organizzative precedentemente interessate dal Lavoro Agile (es. Centri di Smistamento, Centri Operativi, Referenti Premium, ecc.);
  • per i Responsabili e per specifiche figure professionali, è stata valorizzata la necessità di garantire in presenza il presidio delle attività ed il coordinamento delle risorse, prevedendo la possibilità di fruire dell'Istituto in maniera flessibile nel corso del mese, senza far riferimento alla singola settimana;

  • è stata eliminata la previsione contenuta nell'Accordo del 2020 che prevedeva la sterilizzazione degli eventi di infortunio non riconosciuto ai fini della contabilizzazione del premio di risultato e della mobilità nazionale volontaria, riconducendo la fattispecie alla normale gestione delle assenze per infortunio/malattia;
  • è stato istituito uno specifico Osservatorio Paritetico con il compito di seguire la fase di implementazione dell'Istituto.

L'8 giugno 2022, sulla base di quanto stabilito nel Verbale di Accordo del 1 marzo 2022, si è riunito l'Osservatorio Paritetico sul Lavoro Agile che ha effettuato una prima ricognizione sull'attuazione dello stesso in Azienda. Le Organizzazioni Sindacali hanno evidenziato la necessità di approfondire alcune tematiche tra le quali, a titolo esemplificativo, l'accomodamento ragionevole, i lavoratori fragili, ecc. È stata, inoltre, sottolineata l'esigenza di prevedere per tutti i lavoratori la cui prestazione di lavoro non sia remotizzabile, il lavoro agile per finalità formative. Il Verbale di Accordo sottoscritto il 3 agosto 2022, tenendo conto della crisi epidemiologica da Covid-19, ha esteso la possibilità di ricorrere allo smart working al personale di staff assunto a tempo determinato nonché, per le sole finalità formative, al personale CTD presso le strutture operative.

Il Lavoro Agile costituisce uno strumento utile per l'Azienda in grado di ottimizzare l'organizzazione e l'impiego delle risorse con modalità maggiormente rispettose della sostenibilità ambientale e del benessere collettivo, attraverso la limitazione degli spostamenti casa-lavoro, con conseguente riduzione del traffico e abbattimento delle emissioni. Inoltre, tale modalità di lavoro è considerata anche uno strumento di welfare, in quanto consente non solo di coniugare le esigenze personali e familiari con quelle professionali, ma anche di tutelare i dipendenti che si trovano in particolari condizioni di fragilità, salvaguardando gli standard produttivi e qualitativi aziendali. Il 2 marzo 2023 è stato sottoscritto il Verbale d'Accordo con il quale Le Parti hanno convenuto di prorogare fino al 30 settembre p.v. gli effetti degli accordi del 1° marzo e del 3 agosto 2022.

Il 29 luglio 2022 è stato sottoscritto per Poste Italiane S.p.A. e per le Aziende del Gruppo, l'Accordo sul Premio di Risultato per l'anno 2022. Con riferimento al valore unitario del Premio, l'accordo ha previsto un incremento del 5% consentendo un recupero del fenomeno inflattivo conseguente all'andamento economico/monetario complessivo. Rispetto agli indicatori a carattere nazionale cui è correlata l'erogazione del Premio, sono stati introdotti, per Poste Italiane, i Ricavi di Gruppo per addetto. Inoltre, per valorizzare ulteriormente l'importanza del contributo professionale delle singole risorse al raggiungimento dei risultati aziendali, è stato introdotto un bonus (50 € aggiuntivi rispetto al valore individuale del Premio) per i dipendenti che non hanno effettuato alcun tipo di assenza nell'anno di riferimento, ed è stata altresì rivista l'incidenza degli eventi di malattia sulla determinazione della somma da erogare a titolo di Premio di Risultato a ciascun lavoratore nel mese di giugno 2023. Inoltre, è stata confermata la possibilità di convertire tutto o quota parte del premio in welfare, semplificando e rendendo al contempo maggiormente vantaggioso il meccanismo di riconoscimento dei crediti da parte dell'Azienda a fronte della cifra convertita.

Con l'Accordo del 2 agosto 2022 le Parti hanno delineato le direttrici organizzative e gestionali con le quali vengono attuati i processi di revisione organizzativa di alcuni importanti ambiti produttivi della funzione Posta, Comunicazione e Logistica (PCL). In particolare, l'Intesa prevede:

  • l'evoluzione delle attività delle Lavorazioni Interne che vengono ricondotte nell'ambito organizzativo dello smistamento presso 150 Centri Accentranti;
  • la definizione di nuovi orari di lavoro per le risorse impiegate nel settore;
  • l'aggiornamento degli orari di ingresso dei portalettere per effetto delle nuove tempistiche e modalità di alimentazione dei Centri di Distribuzione (CD).

Gli addetti all'Articolazione Mercato, inoltre, sono stati chiamati ad effettuare anche le attività presso i Nodi Accentranti (c.d. attività residuali sui CD). Con tale manovra sono stati definiti i nuovi fabbisogni del settore e, rispetto alla gestione delle ricadute occupazionali generate dal progetto, sono state individuate le leve da azionare per traguardare il corretto dimensionamento degli organici (riassegnazione c/o Nodi Accentranti, valorizzazione/mobilità professionale in diversi ambiti organizzativi, percorsi formativi di riqualificazione, reimpiego nell'ambito del progetto Insourcing, esodi volontari

incentivati, eventuale attivazione del Fondo di Solidarietà). Le Parti, nel definire le macro-cornici di intervento, hanno convenuto di rimandare ad un ulteriore Accordo l'individuazione della disciplina di dettaglio finalizzata a regolamentare tutti gli aspetti applicativi di progetto, ivi inclusi i criteri di ricollocazione delle risorse. Il nuovo modello è stato applicato in via sperimentale su 18 Nodi Accentranti e su 25 CD collegati. La sperimentazione è stata avviata rispettivamente il 10 ottobre su 11 CD e il 24 ottobre su 14 CD.

L'intesa tra Poste Italiane e le Organizzazioni Sindacali

Nel corso del 2022 è stata raggiunta l'intesa tra Poste Italiane e le Organizzazioni Sindacali in merito all'accentramento delle lavorazioni interne relativo alla divisione Posta Comunicazione e Logistica (PCL). Il nuovo accordo ha come obiettivo quello di esprimere una maggiore efficienza di servizio della comunicazione postale, valorizzando le risorse centrali nella strategia di crescita di Poste Italiane. In un contesto nel quale anche il settore dei servizi postali è in evoluzione, l'accordo riguarda la riconduzione delle attività di lavorazioni interne nell'ambito organizzativo dello smistamento, la concentrazione di tali attività nei nodi presso i quali il prodotto sarà lavorato e smistato e l'evoluzione della figura di addetto alle lavorazioni interne in addetto alla produzione. La firma dell'accordo conferma lo spirito di fiducia e di proficua collaborazione tra Poste Italiane e le organizzazioni sindacali.

In data 21 novembre 2022, completando il percorso relazionale delineato con l'intesa del 2 agosto 2022, Azienda ed Organizzazioni Sindacali hanno sottoscritto il Verbale di Accordo con il quale è stata individuata la specifica disciplina di implementazione del progetto di riorganizzazione della funzione Posta, Comunicazione e Logistica (PCL). Le Parti hanno definito la micro-organizzazione dei Centri Logistici, nonché le leve di gestione per circa 1.700 risorse in esubero che devono essere ricollocate in sportelleria, ovvero nelle lavorazioni in ambito Digital, Technology & Operations attraverso il progetto Insourcing. Per le risorse in possesso dei requisiti si è proceduto con l'attivazione degli esodi volontari incentivati. Le Parti hanno anche ridefinito il sistema di gestione del personale inidoneo al recapito, in relazione sia all'inidoneità temporanea che definitiva, adeguandolo alla nuova organizzazione dello smistamento. È stata, altresì, prevista la possibile attivazione della mobilità volontaria in deroga a livello territoriale con l'impegno di valutarla a conclusione del progetto di riorganizzazione. Il sistema di Relazioni Industriali che accompagna la riorganizzazione, il cui termine è previsto per il 2024, prevede un meccanismo di confronto tra Azienda e Organizzazioni Sindacali sia a livello centrale che territoriale.

In data 11 luglio 2022 Azienda e Organizzazioni Sindacali hanno fissato per il 28 e 29 marzo 2023 le elezioni generali delle Rappresentanze Sindacali Unitarie (RSU) e dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza delle Aziende Poste Italiane S.p.A., Postel S.p.A., Poste Vita S.p.A. Poste Assicura S.p.A., PostePay S.p.A. e Nexive Network S.r.l. Le Parti, in data 21 dicembre 2022, hanno sottoscritto il Verbale di Accordo modificativo del protocollo RSU del 27 febbraio 2023, in cui hanno confermato le date delle elezioni nelle giornate del 28 e 29 marzo 2023 e aggiornato il numero delle unità produttive in ragione del nuovo assetto aziendale, in particolar modo con riferimento alla funzione Digital, Technology & Operations. Il 17 gennaio 2023 le Parti, fermo restando le previsioni della Legge 300/70 e dall'Accordo Nazionale del 21 marzo 2000 per cui i dirigenti delle RSU – eletti nelle Unità Produttive che occupano oltre 200 dipendenti – hanno diritto a permessi retribuiti in misura pari a 96 ore all'anno, al fine di consentire a ciascun RSU di fruire dei suddetti permessi pro-capite, limitatamente all'anno 2023 e per le Unità Produttive che occupano oltre 200 dipendenti, hanno previsto che ciascun RSU attualmente in carica fruirà, fino alla data di assunzione dell'incarico da parte delle nuove rappresentanze, di 1/3 (32 ore) delle 96 ore di permesso a sua disposizione. Analogamente tale previsione si applicherà ai RRLLS che, per il solo anno 2023 e fino alla data di assunzione dell'incarico delle nuove rappresentanze, potranno fruire di 1/3 (10 ore) delle 30 ore annue pro-capite di permesso retribuito. All'esito delle elezioni del 28 e 29 marzo 2023, i componenti delle RSU/RLS che risulteranno validamente eletti e nominati potranno fruire, per l'anno 2023, dei restanti 2/3 delle ore di permesso RSU e

RLS. In ordine alle RSU elette nelle unità produttive che occupano fino a 200 dipendenti, è stato previsto che si applicheranno le previsioni di cui all'articolo 2 dell'Accordo del 21 marzo 2000 andando a riproporzionare la spettanza annua delle ore di permesso nella misura di 1/3 per le RSU in carica e 2/3 per le RSU che verranno elette.

Infine, in considerazione del perdurare dell'emergenza Covid-19, Azienda e Organizzazioni Sindacali hanno proseguito il confronto, nell'ambito del Comitato OPN (Organismo Paritetico Nazionale per la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro) finalizzato a garantire la sicurezza delle persone e il contenimento del virus favorendo il ricorso allo smart working e monitorando l'attività di screening preventivo messa in campo dall'Azienda. Il 6 luglio 2022 Azienda e OO.SS. hanno proseguito il confronto in ambito OPN al fine di dare continuità, secondo le nuove indicazioni contenute nel già menzionato Protocollo 30 giugno 2022, alle misure di contenimento del virus Covid-19.

Sempre nell'ambito dei lavori del Comitato OPN le Parti, in occasione delle riunioni del 30 novembre 2022, del 1 febbraio 2023 e del 20 marzo 2023, hanno definito l'impianto progettuale e la metodologia che verrà seguita per la nuova rilevazione del rischio Stress Lavoro Correlato, dando avvio allo stesso procedendo nella riunione del 20 marzo u.s. al sorteggio dei lavoratori che faranno parte dei Team Regionali di Valutazione che avranno il compito di procedere alla compilazione della check list INAIL. A livello regionale verranno convocate specifiche sessioni di OPR finalizzate ad illustrare la metodologia che verrà seguita per la nuova rilevazione che dovrà terminare entro il mese di luglio p.v. per dare poi avvio alla successiva attività di analisi dei risultati e verifica degli stessi ai fini della determinazione del livello di rischio.

Nell'ambito dei lavori dell'OPN del 20 marzo 2023, l'Azienda a fronte della positiva evoluzione della crisi pandemica da Covid 19 - che di fatto ha comportato il ripristino dei processi e delle procedure in atto nel periodo pre-pandemico pressoché in tutti i settori produttivi e sociali, ha comunicato all'OPN che - sempre nel rispetto del principio di precauzione e tutela finalizzato ad assicurare gli opportuni livelli e standard di sicurezza all'interno dei luoghi di lavoro - si darà avvio ad un graduale processo di revisione delle misure di prevenzione adottate in Azienda nella fase iniziale e durante l'evoluzione della crisi pandemica per contrastare la diffusione del virus.

Tutti gli Accordi e le Intese adottate hanno fatto registrare una sostanziale efficacia delle previsioni e delle regolamentazioni contenute negli stessi. Ne è prova il fatto che nessuna Intesa intervenuta tra le Parti è stata recentemente oggetto di disdetta e che la maggioranza degli Accordi Sindacali trova sempre il consenso (sottoscrizione) di tutte e sei le sigle firmatarie del CCNL. Dal punto di vista aziendale, le diverse Intese sottoscritte hanno contribuito in maniera importante alla realizzazione degli obiettivi di piano. A mero titolo di esempio, l'implementazione del nuovo modello organizzativo del recapito, il c.d. Joint Delivery, è stato possibile attraverso la sottoscrizione dell'Accordo dell'8 febbraio 2018 che ha ridisegnato l'organizzazione del recapito della corrispondenza di Poste Italiane S.p.A., così come con i recenti Accordi del 2/8/2022 e del 21/11/2022 hanno consentito di avviare il processo di efficientamento e razionalizzazione delle Lavorazioni Interne del recapito.

Organismi partecipativi a composizione mista Azienda e Organizzazioni Sindacali

Poste Italiane, insieme alle Organizzazioni Sindacali, ha costituito a livello nazionale organismi paritetici bilaterali su tematiche che hanno una rilevanza anche sul piano della sostenibilità, tra cui:

  • ' mento e uguaglianza di opportunità, con l'obiettivo di "implementare e rafforzare una cultura attenta alla diversità, anche di genere, tramite azioni positive tese a realizzare esempi di buone prassi nell'ambito del Gruppo e rimuovere gli ostacoli che di fatto impediscono la realizzazione delle pari opportunità". In tale contesto, il Comitato tratta tematiche afferenti all'integrazione ed inclusione delle persone con disabilità, nonché quelle relative agli altri fattori di discriminazione;
  • Ente Bilaterale per la Formazione e Riqualificazione Professionale, attraverso il quale le Parti promuovono congiuntamente attività in tema di formazione e di riqualificazione professionale, sia con riguardo a quanto

previsto dal Testo Unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro, sia con riferimento a eventuali processi di riorganizzazione/ristrutturazione/trasformazione aziendale, ovvero all'introduzione di innovazioni tecnologiche;

Organismi Paritetici per la Salute e la Sicurezza sui Luoghi di Lavoro, è altresì continuata l'attività dell'Organismo in ordine all'uniforme e corretta applicazione degli orientamenti inerenti a salute e sicurezza dei lavoratori, con particolare riguardo ai temi relativi ai nuovi criteri per la valutazione del rischio da stress correlato al lavoro con il fine di "attuare misure volte a promuovere il miglioramento della salute e della sicurezza dei lavoratori". A fine 2018, si è insediato l'Osservatorio Paritetico sulla Sanità Integrativa che svolge un ruolo di proposta e monitoraggio delle prestazioni offerte dal Fondo di Assistenza Sanitaria Integrativa.

Salute e sicurezza sul lavoro

Il Gruppo Poste Italiane considera la tutela della salute e della sicurezza sul lavoro un valore fondamentale, al quale tutte le persone devono ispirarsi nello svolgimento delle proprie attività quotidiane. L'Azienda, oltre ad aver individuato le responsabilità organizzative e ad essersi dotata di policy specifiche per assicurare un adeguato presidio di tutti gli aspetti relativi alla salute e alla sicurezza sul lavoro, si impegna costantemente ad adottare tutte le misure necessarie per ridurre incidenti, infortuni sul lavoro e malattie professionali. Inoltre, attraverso politiche e programmi di prevenzione e campagne di informazione e sensibilizzazione promuove il benessere psicofisico delle persone.

La politica integrata e la policy della salute e sicurezza di Gruppo definiscono gli elementi cardine dei sistemi di gestione della salute e sicurezza sul lavoro adottati, tra cui:

  • la continua valutazione dei rischi e la definizione/aggiornamento delle regole e procedure collegati;
  • la garanzia che le innovazioni e le trasformazioni dei processi lavorativi si accompagnino sempre a obiettivi di salute e sicurezza dei lavoratori;
  • l'adeguamento tempestivo a tutte le variazioni e agli aggiornamenti normativi;
  • l'individuazione di ruoli e responsabilità all'interno dell'organizzazione e l'assegnazione delle risorse necessarie alla pianificazione e realizzazione dei programmi finalizzati al raggiungimento degli obiettivi;
  • l'efficace e trasparente comunicazione che assicuri la diffusione di tutte le informazioni utili ai fini della prevenzione, comprese le misure di cooperazione e coordinamento con le imprese appaltatrici;
  • il periodico riesame del sistema di gestione da parte dell'alta direzione per valutare la correttezza e l'efficacia in un'ottica di miglioramento continuo.

A partire dalla politica integrata e dalla policy di Gruppo, ciascun datore di lavoro ha approvato la Politica per la propria unità produttiva, rendendola disponibile a tutti i lavoratori. Ai fini del Sistema di gestione della Salute e Sicurezza Sul Lavoro (SGSSL), la responsabilità di ciascuna unità produttiva della Capogruppo e delle principali Società del Gruppo è rappresentata dal proprio datore di lavoro. All'interno della Capogruppo, i datori di lavoro sono coadiuvati dalla funzione Corporate Affairs/Tutela Aziendale, che assicura, a livello di Gruppo, le attività di indirizzo, coordinamento e controllo inerenti alla Salute, la Sicurezza sul Lavoro e l'Ambiente, curando, in particolare per la Capogruppo, la progettazione, l'implementazione e la diffusione di sistemi di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro e della Tutela Ambientale, in linea con il quadro normativo vigente.

Per il Gruppo le tematiche relative alla salute e sicurezza sul lavoro hanno una rilevanza prioritaria. A tal proposito, Poste Italiane ha definito degli obiettivi quantificabili per i responsabili delle Business Unit, che vengono valutati su un target di

495mila

ore di formazione in materia di Sicurezza sul lavoro erogate nel 2022

riduzione degli infortuni. L'Azienda ha altresì costituito dei team dedicati che hanno lo specifico compito di monitorare giornalmente i dati rilevanti ai fini dei target quantitativi definiti.

Promuovere e sviluppare una cultura della sicurezza condivisa a tutti i livelli organizzativi di Poste Italiane è un fattore abilitante per ridurre gli infortuni e incoraggiare il costante miglioramento dei sistemi di gestione adottati

Fra gli obiettivi principali perseguiti da Poste Italiane, risulta fondamentale e prioritaria la continua sensibilizzazione e il coinvolgimento sul tema Salute e Sicurezza sul Lavoro di tutti coloro che operano all'interno del Gruppo. In particolare, rivestono particolare importanza la diffusione e il potenziamento della cultura della sicurezza all'interno dei centri operativi territoriali (centri di distribuzione e uffici postali) e delle relative strutture di coordinamento. Inoltre, l'Azienda si è impegnata nel miglioramento continuo dei Sistemi di Gestione, attraverso la pianificazione e l'esecuzione di iniziative mirate a dare concreta attuazione ai principi fissati con la Politica della Sicurezza sul Lavoro, e nel periodico riesame per la definizione di nuovi obiettivi sfidanti.

Poste Italiane persegue da anni l'obiettivo di ridurre il fenomeno infortunistico, in particolar modo nei settori maggiormente esposti al rischio da circolazione stradale quali quello della logistica e del recapito (centri di meccanizzazione postale e centri di distribuzione). Il costante monitoraggio e controllo di tale fenomeno ha contribuito, anche nel 2022, a realizzare diverse iniziative nel campo della prevenzione e sicurezza dei lavoratori e della tutela dell'ambiente in cui si svolge l'attività professionale. In quest'ottica, i Sistemi di Gestione della Sicurezza sul Lavoro, adottati già da tempo in armonia con la normativa vigente, confermano la convinzione che un efficace sistema di gestione consenta sia di gestire in modo organico e sistematico la sicurezza dei lavoratori, sia di implementare e sviluppare la politica di sicurezza aziendale, monitorando i rischi di tutti i processi operativi. Poste Italiane, consapevole del fatto che il miglioramento continuo dei SGSSL passi attraverso il contributo e la partecipazione di tutti i lavoratori, diversi a seconda dei ruoli e delle responsabilità attribuiti, si impegna a diffondere e potenziare la cultura della sicurezza in ottica sistemica e partecipativa.

Tra le attività svolte per il raggiungimento degli obiettivi, si segnalano la continua formazione, sensibilizzazione e il coinvolgimento del personale sui temi della SSL, gli interventi di miglioramento impiantistico-strutturale dei siti, il miglioramento continuo e il mantenimento della certificazione dei Sistemi di Gestione, nonché la costante valutazione dei rischi in relazione ai processi e ai luoghi di lavoro, il monitoraggio della realizzazione dei Piani di Miglioramento di cui alla valutazione dei rischi e i costanti controlli del rispetto dei requisiti previsti dalla normativa vigente.

Il Gruppo Poste Italiane stanzia annualmente budget dedicati alla realizzazione dei piani di miglioramento per gli aspetti legati alla salute e sicurezza sul lavoro. In particolare, l'Azienda sostiene ingenti investimenti per la manutenzione del patrimonio immobiliare e per il miglioramento continuo degli aspetti impiantistici e strutturali dello stesso. Altrettanto rilievo assumono le risorse impiegate per la gestione e manutenzione della flotta aziendale, per la realizzazione delle campagne di formazione, informazione, addestramento, nonché quelle per le attività di verifica/controllo SSL, sorveglianza sanitaria, sviluppo e manutenzione dei sistemi/applicativi a supporto della gestione del tema.

Nel processo di valutazione dei rischi, il Gruppo analizza tutte le situazioni di potenziale pericolo correlate ai processi lavorativi e ai luoghi di lavoro e, dopo aver individuato il relativo potenziale di causare danni, ne valuta il livello di rischio associato. La valutazione prende in considerazione le effettive modalità di svolgimento del lavoro e dell'esposizione del personale, nonché le eventuali misure di tutela già erogate nel rispetto dei criteri definiti da norme tecniche vigenti, standard tecnici, norme di buona tecnica e linee guida aziendali. In particolare, l'Azienda considera tutti i pericoli prevedibili ed oggettivamente presenti connessi all'attività lavorativa, quelli derivanti dal corretto e normale uso delle attrezzature/macchine/impianti, quelli prevedibili per le condizioni d'eccezione e quelli dovuti ad eventuali malfunzionamenti o guasti. Il controllo sistematico di tutti i possibili pericoli applicabili e correlabili ai luoghi e processi di

lavoro è garantito dalla preliminare compilazione di una check list allegata alla procedura aziendale "Gestione Documento di Valutazione dei Rischi". Il Datore di Lavoro si avvale delle competenze del Servizio di Prevenzione e Protezione per presidiare ed eseguire la valutazione dei rischi con conseguente redazione del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) nonché di tutte le relazioni tecniche specialistiche di riferimento.

In particolare, relativamente alla gestione del rischio di salute e sicurezza sul lavoro, questa è realizzata anche grazie al dialogo e lo scambio continuo di informazioni tra le risorse umane, i manager e le diverse Business Unit. Su base trimestrale, la funzione competente del controllo si coordina con i risk specialist e, tramite questi ultimi, anche con i risk owner, relativamente alle attività di monitoraggio sull'andamento indicatori di rischio e delle azioni di trattamento relative ai Top Risk relativi alla salute e sicurezza sul lavoro. Il risultato delle attività viene rappresentato nei report trimestrali di monitoraggio rischi integrato e presentato al vertice aziendale e al Comitato Controllo e Rischi (CCR). Successivamente, segue una fase di rendicontazione annuale delle attività tramite il consolidamento dei contributi provenienti dalle diverse funzioni di controllo all'interno della "Relazione Rischi e Compliance". Questa viene presentata agli Organi e al Vertice aziendale e fornisce una vista sintetica e integrata delle iniziative promosse e/o introdotte nel corso dell'anno nelle diverse sfere di operatività aziendale, sotto il coordinamento del Condirettore Generale, nonché delle principali attività e interventi realizzati dalle strutture della funzione per assicurare l'implementazione di opportuni presidi, strumenti e strutture organizzative per il continuo rafforzamento del Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi e per la gestione delle tematiche di compliance e sostenibilità rilevanti.

Il Gruppo, oltre alla formazione obbligatoria impartita a tutte le Persone, trasmette in forma controllata le Istruzioni Operative di Sicurezza (IOS) in cui sono descritti i pericoli correlati ai processi di lavoro d'interesse, nonché le misure organizzative, preventive e protettive per la riduzione del livello di rischio corrispondente. Al loro interno, le IOS prevedono l'obbligo (derivante dal D. Lgs 81/08) per i lavoratori di segnalare al Preposto e/o al Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza competente la presenza di possibili pericoli o situazioni di pericolo sul lavoro, oltre a contenere una descrizione dettagliata dei ruoli e dei compiti dei principali attori della gestione della sicurezza. Analogamente, i Preposti e i Dirigenti sono tenuti a raccogliere tali segnalazioni e ad agire conformemente alle procedure aziendali individuate per la gestione delle criticità, rispettando i tempi e le modalità corrispondenti al livello di rischio ad esse associabili. Considerando la rilevanza di tale tematica, Poste Italiane ha adottato dei meccanismi di informazione, formazione e addestramento per tutti i dipendenti, in modo da gestire adeguatamente, secondo quanto dettato sia dalle misure di tutela riportate nel Documento di Valutazione dei Rischi che dalle procedure aziendali di riferimento, eventuali situazioni di lavoro dalle quali potrebbero derivare lesioni o malattie professionali.

L'Azienda, coerentemente con processi specifici codificati nell'ambito dei sistemi di gestione della salute e sicurezza adottati, effettua l'analisi dei near-miss e degli incidenti sul lavoro. In un'ottica di miglioramento continuo, ciascuna unità produttiva della Capogruppo e le Società del Gruppo svolgono costanti attività di monitoraggio degli incidenti, in particolare del fenomeno infortunistico, ai fini dell'individuazione – o della gestione – dei fattori scatenati.

Attraverso la media mobile triennale di passo annuale, che considera i dati degli infortuni a partire dal 2017 fino al 2022, al lordo e al netto del Covid, è possibile osservare l'evoluzione dell'andamento del numero di infortuni sul lavoro della Capogruppo. Tale metrica, oltre ad attenuare gli effetti distorsivi causati da eventi eccezionali (come la pandemia) nel calcolo del trend relativo al fenomeno infortunistico, consente di valutare l'efficacia delle azioni del management volte a contenere i fattori di rischio controllabili dall'Azienda (come la progressiva adozione della metodologia Lean nei centri di smistamento), con orizzonte temporale di medio-lungo periodo.

La Sorveglianza Sanitaria viene espletata nel Gruppo da un pool di medici competenti che, nell'ambito di specifici perimetri territoriali, effettuano quanto previsto dall'art.41 del D.Lgs. 81/08 (visite, sopralluoghi, riunioni periodiche, consulenze spot). Il network viene coordinato da un medico competente coordinatore che supporta i Datori di Lavoro e il Servizio di

Prevenzione e Protezione per gli aspetti di governance della sorveglianza sanitaria. Il Documento di Valutazione dei Rischi per i rischi tabellati, di cui al D. Lgs.81/2008 e s.m.i. e i cinque Protocolli sanitari del Gruppo riportano le attività soggette a misure di prevenzione sanitaria:

  • il rischio specifico da movimentazione manuale dei carichi;
  • il rischio specifico da esposizione ad attrezzature munite di videoterminale;
  • il lavoro notturno;
  • l'assenza di tossicodipendenza da sostanze stupefacenti e psicotrope, assenza di alcol dipendenza;
  • rischio specifico da sopralluoghi presso i cantieri.

Relativamente ai lavoratori che si occupano di mansioni/attività che comportano un'esposizione ad un rischio specifico (tabellato o valutato), viene attivato un programma di sorveglianza sanitaria in cui sono previste visite mediche, accertamenti sanitari integrativi e tossicologici.

Nel corso del 2022, l'attività della Sorveglianza Sanitaria è stata portata avanti con continuità, su tutto il territorio nazionale, nel rispetto dei protocolli sanitari e della normativa vigente. Inoltre, fino al mese di settembre 2022, è stata assicurata la Sorveglianza Sanitaria eccezionale, per il personale con una condizione di "Fragilità", nonché la gestione del processo di rientro post malattia da Covid-19 con l'adozione di tutte le necessarie soluzioni maggiormente cautelative per la salute del lavoratore o della lavoratrice per fronteggiare il rischio da SARS-CoV-2.

I Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS), che rientrano fra gli attori principali della gestione della salute e sicurezza sul luogo di lavoro, sono stati scelti direttamente dai lavoratori nell'ambito delle rappresentanze sindacali aziendali, come previsto dal D.Lgs. 81/08. I RLS vengono periodicamente consultati non solo a seguito dell'introduzione di nuove metodologie di valutazione del rischio, ma anche in occasione di variazioni organizzative o di processo che possano determinare un impatto per la salute e sicurezza sul lavoro, nonché in fase di redazione del Documento di Valutazione dei Rischi. Adottare una consultazione adeguata, tempestiva e preventiva con i RLS consente di ottenere pareri utili per il puntuale adempimento degli obblighi legislativi e per il miglioramento continuo della salute e della sicurezza dei lavoratori. La consultazione può interessare tutti i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza del territorio nazionale o solo quelli di un territorio specifico.

Il confronto tra parte datoriale e lavoratori, promosso dal Gruppo, avviene attraverso l'Osservatorio Paritetico Nazionale (OPN) e gli Organismi Paritetici Regionali (OPR). Grazie a questi comitati, a cui partecipano le rappresentanze a livello nazionale e territoriale, datoriali, sindacali e dei RLS, l'Azienda coinvolge tutte le parti interessate al fine di affrontare specifici temi di salute e sicurezza emersi anche da segnalazioni da parte dei lavoratori, condividere iniziative in materia di salute e sicurezza sul lavoro e avviare il processo di consultazione dei RLS sulla valutazione del rischio. Pertanto, le sedute degli Organismi Paritetici sono convocate ogniqualvolta ne emerga la necessità e non secondo un calendario prestabilito.

Nel corso degli anni Poste Italiane ha definito un piano pluriennale di adozione su tutto il perimetro aziendale delle certificazioni in materia di salute e sicurezza, che nel 2021 ha portato al completamento dell'iter di certificazione di tutte le unità produttive della Capogruppo. Nel 2022 sono stati mantenuti attivi, con relative certificazioni, Sistemi di Gestione della Salute e Sicurezza sul lavoro conformi alla norma UNI ISO 45001 in tutte le unità produttive della Capogruppo, secondo i piani e gli obiettivi strategici fissati. Anche le Società del Gruppo adottano SGSSL certificati da Organismi di certificazione accreditati. Al 2022 le principali Società del Gruppo certificate secondo la norma UNI ISO 45001 sono: EGI S.p.A., PosteVita S.p.A., PosteAssicura S.p.A., SDA S.p.A., Postel S.p.A., Poste Air Cargo S.r.l., Bancoposta Fondi S.p.A., Postepay S.p.A.. L'obiettivo di Poste Italiane è mantenere tale certificazione in tutte le unità produttive di Poste Italiane S.p.A. e delle Società del Gruppo.

Le verifiche e controlli in materia Salute e Sicurezza sul Lavoro vengono sistematicamente effettuati non solo da ciascuna unità produttiva nell'ambito del proprio SGSSL, ma anche da Tutela Aziendale, trasversalmente, in ciascuna unità produttiva della Capogruppo e nelle Società del Gruppo. Nello specifico, le attività svolte nel 2022 da quest'ultima si compongono di:

  • audit sui Sistemi di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro/Ambiente con l'obiettivo di verificare che i sistemi di gestione adottati in Azienda siano conformi ai requisiti delle norme di riferimento e che gli stessi siano correttamente attuati e mantenuti attivi;
  • technical audit, attività di controllo che mira ad analizzare e valutare lo stato di conformità SSL dei siti, con particolare riferimento agli aspetti di carattere impiantistico/strutturale;
  • verifiche operative e sensibilizzazione in ambito salute e sicurezza del personale operante nei siti, in particolare attività di verifica operativa nei Centri di Recapito e negli Uffici Postali mirata alla valutazione dello stato complessivo in termini di sicurezza infrastrutturale, impiantistica e di processo di lavoro.

Per monitorare e controllare l'efficacia delle politiche SSL adottate, Poste Italiane ricorre a diversi strumenti, tra cui:

  • GISLA (Gestione Informatica Sicurezza sul Lavoro e Ambiente);
  • Piattaforme per la gestione della formazione;
  • GIW (Gestione informatica Infortuni);
  • SSA (Safety Self Assessment);

  • Real Gimm (quota parte per la gestione delle manutenzioni che impattano la SSL);
  • File Maker (quota parte per la gestione dei lavori immobiliari che impattano la SSL);
  • EDVR (gestione elettronica dei Documenti di Valutazione dei Rischi);
  • EPI (Gestione Emergenze Poste Italiane);
  • Green Pass (Sistema Controllo GP).

Le performance e gli obiettivi stabiliti vengono costantemente monitorati e riesaminati in occasione del Riesame previsto di SGSSL adottati.

Infine, si segnala che con il termine dello stato di emergenza sanitaria, avvenuto il 31 marzo 2022, e il miglioramento dell'evoluzione epidemiologica, legato soprattutto alla notevole riduzione del danno atteso in caso di contagio, durante il 2022 è stata attuata una rimodulazione delle misure anti-contagio. In particolare, le misure di tutela adottate in funzione dell'effettivo livello di rischio, del quadro normativo di volta in volta vigente e delle indicazioni dell'Autorità sanitaria, sono state le seguenti:

  • informativa verso il personale esterno (manutentori, consulenti, clienti ecc.) e dipendenti circa le misure di contenimento del rischio adottate dall'Azienda e le relative regole comportamentali;
  • distribuzione, con cadenza temporale tale da assicurarne sempre la disponibilità, di mascherine protettive delle vie respiratorie per tutti i lavoratori;
  • pubblicazione di procedure ed istruzioni operative di sicurezza per la gestione dei casi sintomatici e dei casi Covid-19 presenti in Azienda;
  • campagne di comunicazione volte alla continua sensibilizzazione del personale sull'adozione dei corretti comportamenti finalizzati alla prevenzione del rischio di contagio.

Resta comunque attivo il Comitato per il controllo sulla implementazione delle misure di tutela descritte, istituito con specifico accordo nell'ambito dell'Osservatorio Paritetico Nazionale.

La sicurezza nella logistica

Con specifico riferimento al settore della logistica e del recapito, settore maggiormente esposto in relazione ai rischi da circolazione stradale, Poste Italiane ha implementato diverse iniziative, tra cui la costante valutazione dei rischi e l'aggiornamento dei DVR a seguito delle riorganizzazioni nell'ambito del recapito e alle misure intraprese per contrastare il Covid-19.

È prevista la registrazione di qualsiasi tipologia di evento (dalla condizione insicura all'azione insicura, alla medicazione e al near miss) in un nuovo applicativo informatico, S-EWO, con un'analisi approfondita della dinamica degli infortuni, nonché l'incremento dell'utilizzo della leva sanzionatoria nei casi di non conformità alle procedure/istruzioni vigenti.

Al fine di condividere con il territorio informazioni sul fenomeno infortunistico, è stata realizzata a livello centrale una reportistica giornaliera, settimanale e mensile. Inoltre, per analizzare adeguatamente il fenomeno e condividere le best practice, si sottolinea la presenza di un Comitato di Sicurezza mensile con tutte le Macro Aree Logistiche (MAL) coordinato dalla struttura di Sicurezza e Infrastrutture centrale.

Per quanto riguarda la riduzione degli eventi infortunistici, il Gruppo ha provveduto alla sostituzione di tutte quelle attrezzature fonti di potenziali incidenti con nuove attrezzature, come l'Automated guided vehicles al posto dei carrelli uomo a bordo e/o transpallet.

Infine, grazie ad una costante innovazione, Poste Italiane utilizza moderne tipologie di impianti di smistamento (TOP2 , XMS, Solysort, Easy Sorter) ed ha introdotto la funzionalità "App Safety" per il palmare dei portalettere che consente di:

  • autocertificare da parte dei lavoratori i DPI indossati prima dell'inizio della operatività all'esterno;
  • aumentare la consapevolezza dei rischi da parte dei portalettere facendoli partecipi nella rilevazione di condizioni non sicure, near miss e infortuni;
  • informare tempestivamente i portalettere di condizioni di pericolo imminente;
  • velocizzare la diffusione di informazioni/notizie/procedure inerenti alla Sicurezza sul Lavoro e ambiente.

7.11 DIVERSITÀ E INCLUSIONE

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Gruppo Poste Italiane Relazione sulla gestione al 31 dicembre 2022

Poste Italiane è consapevole del ruolo chiave che può ricoprire nella promozione dei principi di sviluppo sostenibile, data la grande importanza che assume come Azienda all'interno del contesto economico e sociale italiano. Pertanto, il Gruppo si è dotato di un Codice Etico, affiancato da diverse policy e linee guida aziendali volte a proteggere e tutelare i Diritti Umani. Tra queste vi sono: la Politica Aziendale in materia di tutela e protezione dei Diritti Umani, la Politica in materia di Diversità degli Organi di Amministrazione e Controllo, la Policy Diversity & Inclusion e la più recente Politica di Sostegno della Genitorialità Attiva. Inoltre, nel rispetto dei principi internazionali riguardanti la tutela e la protezione dei Diritti Umani, oltre a seguire le politiche e le linee guida aziendali sopramenzionate, Poste Italiane si impegna a garantire il benessere di tutte le persone che lavorano in Azienda o che collaborano con essa, e a migliorare le condizioni della comunità in cui opera, svolgendo un ruolo attivo nella divulgazione dei principi previsti dalla normativa e dagli standard internazionali.

Poste Italiane si impegna ad assumere sempre maggiori responsabilità nella salvaguardia dei Diritti U ani, sia nell'interesse delle ersone he ollaborano on la So ietà he di quelle fa enti arte della comunità in cui opera

La Politica Aziendale del Gruppo riguardante la tutela e la protezione dei Diritti Umani ribadisce le regole di condotta da rispettare nei rapporti con tutti gli stakeholder con cui l'Azienda interagisce, come già esplicitato all'interno del Codice Etico. Poste Italiane presta una particolare attenzione verso la tutela dei diritti di tutti coloro che sono ricompresi all'interno della catena del valore del Gruppo, e che appartengono a specifiche categorie quali: lavoratori propri, donne, bambini, persone indigene, migranti, lavoratori esterni, comunità locali, fornitori e partner, clienti, persone con disabilità, persone vittime di qualsiasi forma di discriminazione e violenza. La Politica espone l'impegno dell'Azienda nell'allineare i processi aziendali con i principali standard e best practice internazionali, e nel promuovere tali principi e rendicontare periodicamente l'andamento delle performance raggiunte, in termini di modalità di gestione e monitoraggio, rischi identificati e azioni di gestione e mitigazione. La Politica, inoltre, regolamenta vari aspetti riguardanti la prevenzione e la condanna di tutte le forme di discriminazione o violenza, tra cui il lavoro forzato o minorile e il traffico di esseri umani, e promuove la libertà di associazione, il diritto alla contrattazione collettiva e una retribuzione equa, con l'obiettivo di sostenere il benessere della persona.

Poste Italiane considera fondamentale incentivare e sviluppare una cultura d'impresa fondata sul rispetto e sulla valorizzazione della diversità in tutte le sue forme e manifestazioni, a tutti i livelli dell'organizzazione. Gestire le diversità in modo inclusivo non solo consente di creare valore sociale condiviso, ma fornisce anche un vantaggio competitivo per l'intero Gruppo e intensifica l'engagement e il commitment delle persone rispetto agli obiettivi aziendali.

I progetti e le iniziative promosse da Poste Italiane al fine di garantire l'inclusione sociale e valorizzare la diversità si inseriscono all'interno di un più ampio quadro strategico, che è finalizzato allo sviluppo di modelli organizzativi equilibrati che favoriscano la comunicazione e l'emergere delle caratteristiche personali, tutelando allo stesso tempo la vulnerabilità individuale. Il percorso intrapreso dal Gruppo è orientato ad evolversi da un approccio focalizzato alla sola tutela e integrazione delle diversità, verso una strategia più proattiva che mira a superare le barriere e a risolvere i fattori che ostacolano l'inclusione lavorativa degli individui. La missione e la strategia in tema di diversità e inclusione sono infatti definite dall'Azienda al fine di creare un ambiente di lavoro collaborativo, solidale e aperto, che consenta al Gruppo di massimizzare le opportunità che ne derivano, sia per il benessere dell'Azienda che per il vantaggio competitivo nel business.

Il Gruppo ha sancito i propri principi e valori guida attraverso l'elaborazione e la formalizzazione da parte del Consiglio di Amministrazione di una Policy Diversity & Inclusion, attraverso la quale l'organo amministrativo definisce degli obiettivi misurabili e pluriennali. In particolare, la Policy Diversity & Inclusion si basa su quattro pilastri: Genere, Generazioni, Disabilità/Vulnerabilità e Interculturalità/Cultura inclusiva, ed è stata sviluppata attraverso un processo bottom-up che ha coinvolto l'ascolto delle idee e dei bisogni della popolazione aziendale. Grazie a questo processo sono stati proposti numerosi progetti su temi quali sviluppo e opportunità, comunicazione aperta, inclusione e cura, partecipazione e dialogo, cultura e consapevolezza. La Politica è disponibile online sul sito web aziendale, ed è comunicata a tutto il personale dipendente attraverso specifiche sessioni formative, sulla base dei ruoli e delle responsabilità. Con riferimento all'aggiornamento, la Politica viene valutata almeno una volta all'anno, in base alle evidenze emerse dagli assessment e dal monitoraggio delle tendenze nazionali e internazionali.

Genere

Il Gruppo ha intrapreso un percorso con oltre 10 progetti per supportare l'equità di genere e rimuovere gli ostacoli alla crescita professionale delle donne. In particolare, il Gruppo contempla il rafforzamento dei sistemi di governance per la progressione di carriera, la progettazione di focus group compositi finalizzati alla valutazione dei principali pregiudizi consapevoli o inconsci che influenzano la leadership inclusiva, il miglioramento dei meccanismi di work life adjustment in termini di conciliazione e condivisione delle responsabilità familiari e l'adesione al percorso per la prestigiosa certificazione internazionale Equal Salary, conseguita nel mese di novembre 2022, come da piano ESG, sancendo e confermando ulteriormente l'impegno del Gruppo a favore dell'equità retributiva tra donna e uomo all'interno dell'organizzazione. Il Gruppo ha ampliato la propria attenzione verso le tematiche riguardanti l'orientamento sessuale e la prevenzione delle molestie di genere sul posto di lavoro, estendendo un programma informativo al fine di sensibilizzare tutti i dipendenti. L'obiettivo è quello di fornire una panoramica del fenomeno delle molestie di genere e dei relativi impatti sulle persone e sulle organizzazioni, per promuovere una cultura del rispetto all'interno dell'ambiente lavorativo.

Generazioni

Poste Italiane promuove strategie integrate per favorire il dialogo e lo scambio tra le diverse generazioni all'interno dell'Azienda, considerando le prospettive demografiche e i loro effetti sul turnover. Il Gruppo promuove la contaminazione delle differenti esperienze sociali, culturali e professionali, così come delle diverse abilità, conoscenze e competenze tipiche di ciascuna generazione. Questa apertura alla complementarità e alla diversità favorisce l'interscambio di esperienze per supportare l'inclusione e le opportunità di impiego.

Disabilità/Vulnerabilità

L'Azienda ha intrapreso iniziative di sensibilizzazione a livello collettivo per riconoscere preventivamente situazioni di vulnerabilità e facilitare l'inserimento lavorativo e la qualità del lavoro per coloro che presentano disabilità di tipo sensoriale, motorio o cognitivo.

In tale contesto, Poste Italiane si impegna a sviluppare politiche di intervento volte a diffondere una cultura d'impresa inclusiva e a introdurre un'identità distintiva che tenga conto delle situazioni di fragilità.

Interculturalità/Cultura inclusiva

Poste Italiane ha progettato iniziative pluriennali mirate a promuovere l'interazione tra culture ed esperienze diverse attraverso programmi di envisioning e di diffusione della conoscenza negli ambienti organizzativi e manageriali, con Gruppo Poste Italiane Relazione sulla gestione al 31 dicembre 2022

l'obiettivo di promuovere una visione interculturale e aperta al confronto a più livelli improntata alla cooperazione organizzativa e sociale.

Smart Café Percorsi tematici sulla interculturalità

Per sottolineare l'impegno del Gruppo nel promuovere iniziative per lo sviluppo e l'integrazione della comunità manageriale, Poste Italiane sta portando avanti il progetto "Smart Café", che consiste in conversazioni dedicate ai manager con l'obiettivo di favorire un dialogo ad alto tasso interculturale sul lavoro e non solo.

Queste conversazioni sono incentrate su percorsi tematici che rendono visibili le diverse culture e i diversi saperi, considerando anche le differenze generazionali. Utilizzando una modalità innovativa di comunicazione e relazione, il progetto mira a creare uno spazio interculturale per lo scambio di contributi, punti di vista ed esperienze sociali, culturali e lavorative.

In particolare, con l'edizione speciale di "Smart Café" dedicata al confronto generazionale, si promuove la contaminazione delle differenti esperienze sociali, culturali e lavorative per potenziare l'alleanza al lavoro tra le diverse generazioni.

I programmi di Diversity & Inclusion, in linea con quanto previsto nella Policy aziendale, sono monitorati mediante indicatori elaborati annualmente in raccordo e collaborazione con la funzione Sviluppo Sostenibile, Risk e Compliance di Gruppo in ambito Corporate Affairs, in coerenza con le linee guida evolutive del piano di sostenibilità aziendale.

Poste Italiane mantiene, in continuità con l'anno precedente, il proprio Piano di Diversity & Inclusion, elaborato a seguito di un processo di partecipazione attiva che ha previsto la costituzione di gruppi di lavoro interfunzionali composti da professionals e middle-manager che hanno operato secondo una logica bottom-up, elaborando proposte progettuali che sono state valutate sulla base di due variabili, l'impatto quali-quantitativo sulla popolazione aziendale e la velocità di implementazione. Il Piano è finalizzato alla generazione di processi di cambiamento significativi che portino un valore aggiunto alle persone, ai comportamenti organizzativi, agli stili di leadership e alle relazioni all'interno del Gruppo. Attraverso l'implementazione di progetti e iniziative mirate, nonché di campagne di comunicazione e sensibilizzazione, il Gruppo promuove l'ingaggio, l'ascolto e la fiducia, la creazione di ambienti di lavoro inclusivi, e in generale il miglioramento dell'organizzazione aziendale attraverso la valorizzazione delle differenze.

Inoltre, per diffondere ulteriormente la conoscenza e la comprensione dell'importanza di ogni individuo all'interno dell'Azienda e delle iniziative a supporto della diversità, e, per promuovere la contaminazione di culture ed esperienze differenti per innescare processi partecipati connotati dalla compresenza di un insieme di culture diverse tra le persone, sull'intranet aziendale NoidiPoste è disponibile un'apposita sezione "Diversity & Inclusion", contenente notizie, documenti e materiale multimediale. Infine, è stata lanciata la collana di podcast seriali dal titolo "In Altre Parole" che punta a porre l'attenzione all'ascolto nel racconto di storie di diversità e inclusione.

L'impegno dell'Azienda per promuovere una cultura inclusiva è un percorso culturale che può arricchire l'esperienza del personale durante tutta la sua carriera lavorativa, con benefici sia individuali che collettivi. A tal fine, l'Azienda lavora in modo costante e sistematico, implementando azioni sinergiche per sviluppare modelli di analisi e indicatori coerenti con i processi di people management. Questo sistema consente al management di valutare scenari, obiettivi e metriche in modo trasparente e visibile sia all'interno dell'organizzazione che per gli stakeholder esterni.

Nel corso del 2022, sono stati inoltre condotti i primi 8 laboratori di innovazione rivolti a capi operativi territoriali, che con la metodologia del polarity thinking hanno concretamene affrontato i temi relativi a una delle quattro dimensioni che costituiscono la Policy Diversity & Inclusion, mettendosi in gioco concretamente e redigendo un proprio personale piano di azione.

Durante l'anno, tutte le attività relative alla Diversity & Inclusion sono state attentamente monitorate e valutate tramite un sistema di raccolta feedback per garantire un continuo miglioramento e per permettere ai partecipanti di co-progettare le successive iniziative. L'Azienda ha riconosciuto l'importanza di integrare sempre di più le dimensioni sociali, relazionali e di processo della Diversity & Inclusion nella sua visione strategica. A tal fine, nel mese di novembre è stata lanciata un'indagine su tutta la popolazione aziendale tramite la survey "Poste IN Diversity & Inclusion secondo te", che ha lo scopo di raccogliere informazioni sulla conoscenza e sulla percezione individuale e collettiva delle tematiche legate alla Diversity & Inclusion, nonché sull'impegno aziendale in questo ambito. In particolare, è stata richiesta la percezione dei dipendenti sulle seguenti diverse aree:

  • Conoscenza della Diversity & Inclusion dei rispondenti;
  • Conoscenza delle quattro direttrici di D&I;
  • Attitudini sulla D&I;
  • Valutazioni ed opinioni su D&I in Azienda;
  • Conoscenza e opinioni dei progetti e delle policy D&I in Poste Italiane.

La survey è stata realizzata in collaborazione con "Work Wide Women", ed è stata diffusa in modalità online attraverso l'intranet aziendale, le news ufficiali, il TGPoste e la newsletter.

Al fine di prevenire ogni possibile impatto negativo sulla popolazione aziendale alla quale le iniziative sono rivolte, tutti gli eventi vengono diffusi, valorizzati e comunicati nel sito interno, in modo tale da dare la possibilità di venire a conoscenza dell'azione aziendale in questo ambito e di permettere alla popolazione di partecipare. Inoltre, vengono sistematicamente forniti riscontri a commenti e segnalazioni dei dipendenti presenti nella community della intranet aziendale al fine di assicurare la tempestiva chiarezza informativa e offrire elementi di contestualizzazione utili alla partecipazione e alla contribuzione per la raccolta di eventuali aspetti di miglioramento dei processi.

Le principali azioni volte a promuovere la Diversity & Inclusion vengono presidiate in ambito Risorse Umane e Relazioni Industriali tramite la funzione People Care e Diversity Management, istituita nel 2019, all'interno della quale opera un referente con il ruolo di promuovere l'implementazione delle iniziative progettuali previste nel Piano Diversity & Inclusion, curando inoltre le attività di program management per i progetti interfunzionali. Per sostenere queste iniziative, viene assegnato un budget definito sulla base della pianificazione annuale. In linea generale, i progetti e le iniziative legati alla Diversity & Inclusion sono gestiti da database interni attraverso sistemi aziendali dedicati, funzionali alla mappatura dei partecipanti, alla consuntivazione e al monitoraggio, nonché attraverso la intranet aziendale.

Per garantire un allineamento ai trend e alle best practice di mercato, è proseguita, anche nel 2022, l'attività del Centro Studi HR, che partecipa a tavoli interaziendali confrontandosi anche con associazioni ed istituzioni per generare nuove opportunità, visioni e orientamenti abilitanti rispetto agli obiettivi aziendali. Il Centro fornisce altresì contenuti selezionati, organizzati in aree tematiche presentate con modalità editoriali innovative, avvalendosi del sito online dedicato, a disposizione di tutti i dipendenti in ambito Risorse Umane e Organizzazione. La piattaforma user friendly incentiva lo scambio delle informazioni, la socializzazione di esperienze e l'ampia condivisione di contenuti e approcci a sostegno della cultura inclusiva e in generale del benessere delle persone.

Gruppo Poste Italiane Relazione sulla gestione al 31 dicembre 2022

Poste Italiane ottiene l'Attestazione Diversity and Inclusion

Nel 2022, l'Azienda è stata certificata secondo lo standard ISO 30415:2021 Human resource management – Diversity and Inclusion per la sua capacità di integrare i principi di diversità e inclusione in tutti i processi di progettazione, indirizzo, controllo, coordinamento e fornitura dei servizi postali, finanziari, assicurativi e digitali. ll Gruppo è la prima società di grandi dimensioni del FTSE MIB certificata secondo lo standard Uni ISO 30415:2021, riconoscimento che conferma ancora una volta il ruolo centrale che Poste Italiane assegna ai principi di sviluppo sostenibile.

La gestione consapevole delle diversità in chiave inclusiva, oltre a creare valore sociale condiviso, determina un vantaggio competitivo per l'intero Gruppo ed è funzionale alla promozione dell'engagement delle persone rispetto agli obiettivi aziendali. L'ottenimento dell'attestazione ISO 30415 rappresenta infatti un ulteriore merito dell'Azienda, che va ad aggiungersi ad altri importanti riconoscimenti ottenuti da Poste Italiane.

Per agire sulla sensibilizzazione culturale del contesto in cui Poste Italiane svolge le sue attività, sono state inoltre individuate delle figure professionali denominate "Diversity and Inclusion Supporter", che operano in ambito Risorse Umane su tutto il territorio nazionale, con l'obiettivo di sostenere e diffondere le iniziative aziendali e raccogliere suggerimenti e spunti da parte del personale nelle relative aree di riferimento, sempre in una logica diffusiva bottom up di collaborazione e manifestazione delle esigenze, che coinvolga capillarmente tutte le realtà aziendali. I supporter sono stati altresì inseriti in un percorso di formazione con la Scuola di Palo Alto per acquisire le tecniche di animazione e gestione di Community aziendali.

È ampia la gamma di iniziative promosse dall'Azienda che traducono in fatti i principi di inclusione e di pari opportunità. Fondamentale in tal senso la stesura dell'"Accordo Quadro sulle molestie e la violenza nei luoghi di lavoro", con cui il Gruppo si propone di mantenere un ambiente di lavoro in cui siano garantiti per ciascuna persona il rispetto e la dignità. Poste Italiane collabora inoltre con le due principali organizzazioni di tutela operanti a livello nazionale, la Rete antiviolenza "D.i.Re." (Donne in Rete) e l'associazione di volontariato "Telefono Rosa", e finanzia un fondo a favore dell'autonomia economica e lavorativa delle donne vittime di violenza, fornendo a molte di loro occasioni di formazione, di inserimento lavorativo e in alcuni casi anche di alloggio. Il principio delle pari opportunità nei percorsi di carriera si applica garantendo che la selezione del personale venga effettuata sulla base delle professionalità e delle competenze nel rispetto delle esigenze aziendali, indipendentemente da caratteristiche personali quali età, genere, orientamento sessuale, disabilità, etnia, nazionalità, opinioni politiche e credenze religiose.

Sono numerose altresì le buone pratiche aziendali a supporto della maternità e della paternità. In collaborazione con

"Valore D", associazione di imprese che promuove la diversità, il talento e la leadership femminile, Poste Italiane si è in tal senso impegnata in interventi di formazione manageriale per promuovere la crescita professionale delle sue collaboratrici. Poste Italiane promuove attività di sensibilizzazione riguardo alla violenza di genere attraverso iniziative di awareness e monitora costantemente l'impatto di tali attività sul territorio, conformemente al Protocollo di Intesa stipulato con il Ministero delle Pari Opportunità. A tale scopo, messaggi istituzionali di sensibilizzazione su tali temi sono visibili sugli schermi degli sportelli Postamat ATM. Inoltre, sempre sui monitor degli sportelli, vengono fornite informazioni utili come il numero verde 1522 e l'app per la prevenzione e il contrasto ai fenomeni di violenza, inclusi stalking e maltrattamento.

10

alloggi sono stati resi disponibili per 40 donne vittime di violenza su tutto il territorio nazionale

Poste Italiane pone particolare attenzione nei confronti di ogni aspetto che possa sempre di più conciliare il lavoro con la vita familiare, nonché verso fenomeni di violenza contro le donne. A fronte dell'emergenza e delle difficili conseguenze che la pandemia ha avuto sulla condizione delle donne vittime di violenza e data la disponibilità di alloggi residenziali di sua proprietà, il Gruppo ha promosso il progetto "Autonomia abitativa donne vittime di violenza". Il progetto, introdotto nel 2021, si pone in continuità con quello volto all'inclusione lavorativa delle donne vittime di violenza e al loro inserimento lavorativo lanciato nel 2019. Poste Italiane ha confermato il proprio impegno su questi temi finanziando interamente l'iniziativa per il secondo anno consecutivo, e attestando un primato tra le aziende nel panorama italiano della sostenibilità sociale. Nel mese di marzo 2022 si è conclusa un'importante fase del progetto, con l'individuazione, su tutto il territorio nazionale, di 10 alloggi appartenenti al patrimonio immobiliare da riservare all'autonomia abitativa delle donne e delle loro figlie e figli minori che si trovino in condizione di particolare disagio economico, per un massimo di circa 40 donne l'anno, e per un totale di 200 percorsi da svolgersi nell'arco di tutta la durata del progetto. Nove sono state le regioni coinvolte, in particolare nelle province di Vercelli, Brescia, Padova, Bologna, Macerata, Roma, Bari, Napoli, Salerno, Messina. Il progetto, di durata quinquennale, è coordinato dalla funzione di Responsabilità Sociale d'Impresa in collaborazione con la Funzione Immobiliare, ed è arricchito dal consolidamento della partnership con le associazioni D.i.Re (Donne in Rete) e Differenza Donna, realtà del Terzo Settore che operano per il contrasto alla violenza di genere, capillarmente presenti sul territorio nazionale, con il compito di selezionare le donne e di seguirle nell'intero percorso di autonomia abitativa.

Inoltre, attraverso la "Sospensione delle rate dei mutui ipotecari" è stato confermato, anche nel 2022, l'impegno di Poste Italiane nell'inclusione delle donne vittime di violenza attraverso l'attuazione del protocollo d'intesa fra ABI e le organizzazioni sindacali, per favorire il rimborso dei crediti da parte delle donne vittime di violenza di genere. Inoltre, l'Azienda ha sottoscritto il Protocollo triennale sull'attuazione di politiche in materia di parità di genere, pari opportunità e contrasto alla violenza di genere con il Ministero per le Pari Opportunità e la Famiglia il 13 aprile 2022, confermando il suo impegno in una cornice istituzionale più ampia. L'accordo sottoscritto il 25 novembre 2019 tra ABI e le Organizzazioni sindacali che prevede di sospendere, laddove richiesto, il pagamento della quota capitale delle rate dei mutui ipotecari sottoscritti da donne vittime di violenza di genere inserite in percorsi certificati di protezione che versano in difficoltà economica, è stato recentemente prorogato fino al 25 novembre 2023. Pertanto, Poste Italiane, in continuità con le azioni già intraprese, in accordo con le Banche finanziatrici Deutsche Bank S.p.A. e Intesa Sanpaolo S.p.A., ha dato attuazione a quanto sancito dall'accordo con ABI e offre alle donne la possibilità di richiedere la sospensione del pagamento della quota capitale dei mutui ipotecari, con il corrispondente allungamento del piano di ammortamento, per un periodo non superiore a 18 mesi e comunque non oltre la durata del "percorso di protezione".

In relazione all'impegno aziendale nel contrasto alla violenza di genere e al progetto di Autonomia Abitativa, Poste Italiane ha realizzato un webinar dedicato ai referenti di progetto e ai Gestori Risorse Umane. L'iniziativa ha avuto l'obiettivo di sviluppare una maggiore consapevolezza sul tema delle molestie e violenze di genere e sui principali strumenti per riconoscere il fenomeno e prevenirlo offrendo, al tempo stesso, una panoramica sui programmi per l'inclusione lavorativa e abitativa delle donne vittime di violenza.

Inoltre, nel corso del 2022, al fine di rafforzare l'impegno del Gruppo nel perseguimento delle proprie politiche di diversità e inclusione, è stato individuato un piano di intervento nell'ambito dell'orientamento affettivo e identità di genere, suddiviso nelle seguenti aree, per le quali sono stati avviati quattro tavoli di lavoro:

  • Genitorialità attiva: riguarda la disciplina del rapporto di lavoro e in particolare gli istituti che attengono alla genitorialità e alla loro applicazione alle famiglie omogenitoriali. Si tratta di un ambito caratterizzato da un importante intervento legislativo quale la Legge Cirinnà, n. 76 del 2016, che ha introdotto nell'ordinamento italiano le unioni civili tra persone dello stesso sesso;
  • Cambio della cultura aziendale: focalizzato sulla formazione ed informazione del personale a tutti i livelli dell'organizzazione per aumentare il livello di consapevolezza di ogni dipendente e superare i pregiudizi che spesso condizionano i comportamenti delle persone;
  • Transizione di genere: il tema ha impatti importanti in ambito aziendale sotto vari aspetti, dalla fase iniziale di ricerca dell'occupazione ai codici di abbigliamento, dall'accompagnamento gestionale nei confronti dei capi e dei dipendenti ai documenti identificativi durante il percorso di transizione, fino alle regole di utilizzo dei locali aziendali (ad es. spogliatoi e servizi igienici). Un'ulteriore area di esplorazione è rappresentata dagli eventuali interventi di supporto che il Fondo Sanitario Integrativo può mettere a disposizione per accompagnare il processo di transizione;
  • Policy LGBTQI+: redazione di una policy aziendale che integri i principi, i valori e le regole che l'Azienda intende darsi rispetto alle norme di comportamento ed ai processi organizzativi interni, facendo una sintesi strutturata anche rispetto ai risultati che emergono dagli altri tavoli di lavoro.

Parks – Liberi e Uguali Identità di genere e convivenza delle differenze

L'Azienda ha avviato una collaborazione con "Parks - Liberi e uguali", un'associazione senza scopo di lucro i cui soci sono esclusivamente datori di lavoro, che ha l'obiettivo di aiutare aziende, enti e istituzioni socie a comprendere le potenzialità di business legate allo sviluppo di strategie e buone pratiche rispettose della diversità, al fine di creare ambienti di lavoro inclusivi e rispettosi di tutti i dipendenti, e in particolare di quelli appartenenti alla comunità LGBTQIA+.

Poste Italiane promuove politiche di inclusione a tutela della diversità, e la collaborazione con Parks permette di rafforzare ulteriormente questo percorso. Sono state attuate iniziative di sensibilizzazione per valorizzare la ricchezza della pluralità, accompagnamento nei casi di transizione di genere, consulenza nella definizione di programmi formativi e di comunicazione e integrazione evolutiva nei processi e nelle relazioni di lavoro.

La collaborazione ha quindi l'obiettivo di rafforzare il posizionamento culturale dell'Azienda nel suo percorso di diversity management.

In questo contesto, Poste Italiane ha intrapreso una serie di iniziative per promuovere un ambiente di lavoro inclusivo e attento alle necessità delle persone in base alle loro diverse identità. Tra queste iniziative, si segnala la realizzazione di una puntata del podcast aziendale "In altre parole", disponibile sulla intranet aziendale e sull'app NoidiPoste, in cui l'Azienda sottolinea l'importanza di creare un ambiente di lavoro inclusivo che tenga conto delle diverse identità delle persone e delle loro esigenze. La sensazione di sentirsi accolti ed inclusi ha un impatto significativo sulla capacità di relazionarsi e di lavorare in modo efficace, fattori cruciali per un'organizzazione che si preoccupa del benessere delle persone sia come individui che come comunità.

Poste Italiane promuove i valori di diversità e inclusione anche nell'ambito degli organi di Amministrazione, motivo per cui

il Gruppo si è dotato di una "Politica in materia di Diversità degli organi di Amministrazione e Controllo", che costituisce il documento con cui l'Azienda dichiara la sua responsabilità ad adottare una prospettiva di tale valore.

La Politica stabilisce i criteri per una composizione quali-quantitativa del Consiglio di Amministrazione funzionale ad un efficace assolvimento dei compiti e delle responsabilità ad esso affidati, attraverso la presenza di individui che assicurino un sufficiente grado di diversità di prospettive e competenze, che sono cruciali per una buona comprensione degli affari attuali, dei rischi e delle opportunità legate allo svolgimento dell'attività aziendale nel lungo termine.

La Politica definisce i criteri per selezionare i membri del Consiglio di Amministrazione in modo funzionale alle loro responsabilità e compiti, nonché garantire la presenza di persone con prospettive e competenze diverse, in grado di gestire i rischi e le opportunità legate all'attività aziendale a lungo termine. Attraverso la Politica, il Gruppo è in grado di assicurare una composizione qualitativa del Consiglio di Amministrazione ottimale per lo svolgimento delle sue funzioni in modo efficace. Nella definizione di tali criteri, il Consiglio di Amministrazione ha considerato vari fattori, quali la natura e la complessità dell'attività aziendale, il contesto sociale e ambientale in cui la Società opera, l'esperienza maturata dal Consiglio medesimo con riguardo alle attività e alle modalità di funzionamento del Consiglio e dei Comitati endo-consiliari, nonché le risultanze dei processi di auto-valutazione condotti negli ultimi anni.

Infine, pur rispettando i requisiti di professionalità, onorabilità e indipendenza, nonché le situazioni di incompatibilità e/o decadenza previsti dalla legge, dalle disposizioni regolamentari e dallo Statuto sociale, la Politica tiene conto anche dell'età e dell'anzianità di carica, del genere, della provenienza geografica e delle esperienze internazionali. Inoltre, la Politica raccomanda specifiche competenze professionali nelle aree finanziaria o di politica contributiva, contabile e di gestione dei rischi, oltre a una conoscenza adeguata del settore in cui opera l'Azienda per valutare i rischi connessi.

Il Consiglio di Amministrazione, grazie all'assistenza di una società esterna specializzata nel settore, effettua annualmente la Board Review, un'autovalutazione in linea con una procedura che prevede la conduzione di interviste, avvalendosi anche di specifici questionari, con ciascun amministratore, sindaco e con il Segretario del Consiglio di Amministrazione.

Il rapporto finale redatto dalla società incaricata viene esaminato e condiviso con il Consiglio di Amministrazione nella sua collegialità. Dalla Board Review effettuata nel 2022, è emerso che il profilo qualitativo dell'organo amministrativo in termini di competenze, professionalità, esperienze e diversità, declinata nelle varie accezioni, risulta appropriato.

44,4%

del CdA della Capogruppo è composto da donne

46%

' femminile tra quadri e dirigenti nel 2022

La strategia D&I di Poste Italiane

"Il potenziale nascosto dell'inclusione"

Poste Italiane è stata citata tra i "casi di ispirazione" all'interno del report della ricerca intitolata "Il potenziale nascosto dell'inclusione", condotta da Lunquist. La ricerca è stata promossa con l'obiettivo di creare uno spazio di dialogo e confronto pragmatico per costruire percorsi di trasformazione in tema di Diversità e Inclusione, pertanto il Gruppo Poste Italiane è stato preso come esempio positivo per aver adottato una strategia basata su obiettivi e misurabilità degli stessi, con la seguente motivazione: "Poste Italiane, attraverso 21 obiettivi fissati nel 2021 e il cui raggiungimento è previsto nel 2024, mostra che cosa vogliano raggiungere e quando. Un obiettivo ben fissato è a metà strada raggiunto."

Pari opportunità nei percorsi di carriera

La gestione delle Risorse Umane rappresenta una priorità per l'Azienda, che si impegna a garantire il rispetto delle pari opportunità riconoscendo il valore di ogni individuo, nonché a ridurre situazioni di fragilità individuale. Infatti, così come disciplinato all'interno del Codice Etico, il Gruppo promuove una gestione e una crescita equa del potenziale intellettuale, in linea con i criteri di merito e i risultati conseguiti, garantendo parità di trattamento e condannando qualsiasi forma di discriminazione. In conformità a questo principio, la selezione della popolazione aziendale si basa sulle competenze e le professionalità individuali, in linea con le esigenze del Gruppo. Il processo di selezione avviene indipendentemente da età, genere, orientamento sessuale, disabilità, etnia, nazionalità, opinioni politiche e credenze religiose, che non costituiscono criterio di valutazione, in armonia con il principio di imparzialità espresso dal Gruppo.

Lo sviluppo e la valorizzazione delle competenze distintive delle persone, in ogni loro forma e manifestazione, a tutti i livelli dell'organizzazione, costituiscono fattori chiave per sostenere la crescita del business di Gruppo. Poste Italiane adotta un approccio volto al più ampio coinvolgimento dei dipendenti, valorizzandone le competenze lungo tutta la catena del valore, in modo tale da acquisire un vantaggio competitivo sul mercato e di generare valore sociale condiviso.

Mantenendo un costante dialogo con i propri dipendenti e arginando ogni forma di discriminazione, Poste Italiane è in grado di favorire il benessere di ciascun individuo in Azienda

In linea con gli anni precedenti, Poste Italiane sostiene la "Carta per le Pari Opportunità e l'Uguaglianza sul Lavoro", una dichiarazione di intenti sottoscritta volontariamente da imprese di varie dimensioni con l'obiettivo di promuovere una cultura aziendale e politiche di risorse umane inclusive e prive di discriminazioni e pregiudizi. Sostenendo tale dichiarazione, il Gruppo rafforza il suo impegno nella valorizzazione dell'individualità e della diversità delle persone in Azienda. La Carta promuove infatti principi destinati a favorire la creazione di un ambiente lavorativo che rifletta i valori dell'inclusione e del pluralismo, offrendo pari opportunità a tutte le persone e valorizzando le competenze individuali. Incentivare e sviluppare una cultura d'impresa fondata sul rispetto e sulla valorizzazione della diversità costituisce altresì il presupposto per poter

sviluppare dei sistemi retributivi funzionali a valorizzare le competenze di ciascuno, che possano garantire prestazioni lavorative ottimali contribuendo così alla creazione di valore condiviso durevole nel tempo.

Poste Italiane continua a implementare quanto stabilito nel Protocollo d'Intesa con il Ministero delle Pari Opportunità, in linea con l'impegno profuso per valorizzare la diversità e per creare un'azione congiunta ed efficace nella comunicazione, sensibilizzazione e diffusione delle seguenti tematiche:

  • promuovere iniziative volte alla tutela e piena affermazione dei Diritti Umani, nonché alla prevenzione e al contrasto di ogni forma di sfruttamento degli esseri umani e della tratta delle persone;
  • promuovere la completa attuazione delle politiche in materia di pari opportunità tra uomo e donna, con particolare riferimento alle materie della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e delle carriere;
  • prevenire e contrastare il fenomeno della violenza sessuale e di genere, lo stalking e ogni altra forma di violenza e di maltrattamento a danno di donne e minori;
  • prevenire e rimuovere tutte le forme di discriminazione per cause direttamente o indirettamente fondate su etnia, religione, convinzioni personali, età, orientamento sessuale o identità di genere.

Supporto alla maternità e alla paternità

In linea con gli anni precedenti, è proseguita anche nel 2022 l'iniziativa Lifeed, lanciata nel 2015 con il nome di "MAAM", " aternity As A aster", che sostiene la conciliazione familiare, con un focus particolare sulla partecipazione delle donne al mondo del lavoro. Il programma, fruibile in modalità digitale, è finalizzato a potenziare le capacità legate all'esperienza genitoriale, che risultano particolarmente utili anche al momento del rientro al lavoro, al fine di acquisire maggiore consapevolezza dei cambiamenti e delle competenze acquisite tramite l'esperienza di cura di un figlio.

L'iscrizione è rivolta sia a donne in maternità che ai neogenitori di bambini da 0 a 3

anni, nonché ai manager coinvolti dal proprio collaboratore, e da quest'anno anche ai genitori di figli fino ai 18 anni. Nel corso del 2022, il programma ha registrato la partecipazione di circa 900 utenti, i quali hanno avuto l'opportunità di valorizzare le competenze acquisite durante l'esperienza genitoriale.

L'iniziativa è inoltre sostenuta da una community online che permette a madri e padri di confrontarsi sulla genitorialità e sul percorso intrapreso, integrando le diverse esperienze all'interno di un network di partecipanti provenienti da varie aziende, condividendo il proprio processo di apprendimento, allenamento e sviluppo delle competenze in un ambiente protetto e stimolante.

Inoltre, nel corso del 2022, è stata attivata un'edizione pilota del programma MultiMe®Finder, un nuovo strumento offerto da Lifeed in collaborazione con la Kellogg School of Management della Northwestern University di Chicago. Questo programma consente di esplorare e scoprire le proprie competenze e i propri ruoli in diverse esperienze di vita, sia personali che professionali. L'iniziativa ha coinvolto oltre 350 dipendenti e si è estesa non solo ai genitori, ma anche a tutte le persone interessate a migliorare la propria consapevolezza e a sviluppare le proprie capacità di crescita personale e professionale. Il programma si propone infatti di aumentare la consapevolezza dei ruoli ricoperti nelle diverse esperienze di vita, valorizzando le competenze acquisite come occasioni di crescita personale, anche nel contesto lavorativo.

Il Gruppo riconosce l'importanza della genitorialità anche per gli uomini, consapevole del fatto che essa rappresenta un'opportunità significativa per migliorare competenze quali l'empatia, l'ascolto, la comprensione degli altri, la pazienza e la comunicazione, e offre gratuitamente e in via sistematica seminari di sostegno alla genitorialità rivolti a tutto il personale su tematiche di prevenzione pediatrica e di supporto genitoriale nel percorso evolutivo e relazionale con i figli.

Circa 900

dipendenti hanno partecipato al progetto Lifeed nel 2022

Nel corso del 2022 è stata inoltre approvata una Policy di Sostegno della Genitorialità Attiva, con l'obiettivo di creare un programma personalizzato di accompagnamento in base al profilo professionale e alle esigenze personali dei dipendenti, nonché racchiudere i programmi e le norme aziendali a sostegno del personale con figli.

Mediante la Policy di Sostegno della Genitorialità Attiva, in linea con gli obiettivi ESG, Poste Italiane rafforza il suo impegno volto a valorizzare l'equilibrio di genere e a superare stereotipi, discriminazioni e pregiudizi nei luoghi di lavoro, per favorire condizioni, misure e percorsi finalizzati al benessere individuale e organizzativo delle persone, ponendo l'attenzione ai percorsi di supporto del ruolo genitoriale, alle azioni per sostenere la condizione femminile.

Tale programma si compone di percorsi di sviluppo pre e post assenza dal lavoro, l'utilizzo di piattaforme per migliorare le soft skill acquisite attraverso il ruolo genitoriale, nonché la possibilità di partecipare a programmi di aggiornamento e di coaching per facilitare, se necessario, il rientro al lavoro. In questo modo, il Gruppo ha introdotto processi gestionali e di cura che offrono una risposta concreta ai dipendenti, potenziando le politiche inclusive e rappresentando un investimento per il futuro dell'Azienda e delle famiglie. L'attenzione viene indirizzata anche al ruolo dei padri e alla condivisione dei carichi di cura per un potenziamento dei meccanismi di conciliazione tra vita privata e lavoro e di misure capaci di promuovere contesti culturalmente pronti ad accogliere queste esigenze.

Tali iniziative sono guidate da modalità e prospettive sempre più innovative, che mirano a migliorare la qualità della vita dei dipendenti e a promuovere un ambiente di lavoro sostenibile ed equo.

All'interno delle azioni previste dalla Politica di Sostegno della Genitorialità Attiva si inserisce anche l'avvio del progetto denominato "Mums At Work" che si propone di offrire programmi di coaching aziendale mirati a sostenere le donne in fase di rientro dal congedo per maternità, al fine di agevolare il raggiungimento di un equilibrio tra vita privata e professionale. In particolare, le neomamme sono supportate per circa quattro mesi da coach interni all'Azienda che aiutano le dipendenti a rimettere a fuoco i propri obiettivi e a conciliare le nuove esigenze familiari e il ritorno alle proprie mansioni in azienda. L'Azienda, oltre a garantire la fruizione dei riposi per allattamento in coerenza con la normativa vigente, riconosce alle lavoratrici madri la possibilità di essere assegnate durante il primo anno di età del figlio nel comune di abituale dimora o in un comune limitrofo, purché all'interno della propria Macro Area territoriale di appartenenza, ferme restando le proprie mansioni. Inoltre, con riferimento alle mansioni remotizzabili, dal 2022 è stata introdotta la possibilità di incrementare il numero di giorni in cui la prestazione lavorativa può essere svolta in smart working, per i genitori di figli di età inferiore a 3 anni.

Sviluppo leadership femminile

L'identità aziendale di Poste Italiane è da sempre caratterizzata da una forte presenza femminile e da un ambiente di lavoro libero da ogni forma di discriminazione e pregiudizio affinché ciascuno possa esprimersi al meglio, secondo gli obiettivi condivisi nella Politica di Diversità e Inclusione.

Nell'ambito del sostegno alla parità di genere, sono state promosse numerose iniziative, a partire dalla partnership con "Valore D", fino all'adesione al percorso di riconoscimento della certificazione Equal Salary e alla valorizzazione delle competenze STEM, attraverso l'inserimento di giovani donne con questo percorso di studi. Tali iniziative rappresentano un capitolo importante del Piano di Diversity & Inclusion, che prevede anche il rafforzamento dei sistemi gestionali per la progressione di carriera nella copertura delle posizioni di middle management, il potenziamento dei meccanismi di work life adjustment in termini di condivisione delle responsabilità familiari e la rimozione dei potenziali ostacoli alla parità di genere, ivi inclusi quelli connessi all'orientamento sessuale e alla violenza di genere. L'adesione al percorso per la certificazione Equal Salary ha permesso all'Azienda di verificare l'equità retributiva tra donna e uomo all'interno della sua organizzazione, arricchendo i processi di innovazione, migliorando la reputazione e l'immagine dell'Azienda e offrendo la massima trasparenza rispetto all'impegno continuo di Poste Italiane sui temi di gender equality.

295 La gestione consapevole delle diversità in chiave inclusiva, oltre a creare valore sociale condiviso, determina un vantaggio competitivo per l'intero Gruppo Poste Italiane, ed è funzionale alla promozione dell'engagement delle persone rispetto agli

obiettivi aziendali. A conferma di ciò, si inseriscono i numerosi riconoscimenti ottenuti da Poste Italiane, tra cui la leadership globale nell'uguaglianza di genere secondo il Gender-Equality Index di Bloomberg e l'ingresso nella classifica globale Top 100 sulla parità di genere stilata da Equileap.

I riconoscimenti ottenuti da Poste Italiane per le politiche di attenzione alla diversità di genere dimostrano il radicamento di questi valori nella cultura aziendale e la condivisione del percorso ad ogni livello di responsabilità, elevando ulteriormente la reputazione del Gruppo sui mercati e tra la comunità finanziaria.

Alleanza fra le generazioni

L'Azienda supporta progetti di orientamento scolastico e professionale, riconoscendo la responsabilità delle imprese socialmente responsabili di promuovere la crescita delle nuove generazioni e di collaborare con il sistema scolastico e le famiglie. Per tale motivo, Poste Italiane ha collaborato con Consel-Consorzio Elis, per partecipare al progetto biennale "School4Life 2.0", volto a favorire una connessione strutturata tra scuola e impresa e per prevenire i fenomeni di abbandono scolastico.

Poste Italiane ha inoltre attuato programmi per rafforzare l'alleanza tra il mondo aziendale e quello scolastico, con iniziative di orientamento e di dialogo tra generazioni. Questi programmi hanno offerto l'opportunità di collaborazione tra senior e studenti, al fine di superare le barriere verticali e favorire lo scambio di esperienze per supportare l'inclusione e l'employability.

Role model, mentor e in futuro anche maestri di mestiere sono i ruoli che gli esperti aziendali individuati svolgono per ispirare i giovani e orientarli alle scelte di studio e lavoro, favorire l'espressione del loro pensiero critico, trasferire competenze legate a mestieri e avvicinarli al mondo del lavoro, complesso e in continuo divenire. Infatti, Poste Italiane ha proseguito la collaborazione con "Valore D" per la realizzazione di programmi di orientamento finalizzati ad incoraggiare ragazze e ragazzi in età scolare a seguire le proprie aspirazioni, liberi da condizionamenti di genere, attraverso il dialogo con Role model interni, per incidere attivamente su stereotipi comuni che accompagnano le giovani generazioni.

Generazioni connesse Valorizzare la

collaborazione intergenerazionale

Poste Italiane, nell'ambito delle azioni a sostegno dello scambio intergenerazionale all'interno dell'organizzazione, ha promosso la survey "Generazioni Connesse", iniziativa in continuità con il progetto "FishBowl generation", che ha l'obiettivo di focalizzare linguaggi, stili di lavoro e fabbisogni delle principali generazioni presenti in Azienda per identificare e valorizzare azioni condivise in grado di stimolare l'alleanza generazionale.

L'indagine ha analizzato, tra i vari aspetti, la frequenza e la qualità delle relazioni tra dipendenti di diverse generazioni e ha raccolto feedback e suggerimenti per migliorare la collaborazione tra di loro. Numerosi dipendenti con una vasta gamma di competenze, tra cui sportellisti, addetti alla consegna e membri dello staff, hanno partecipato all'indagine. I risultati hanno mostrato che la maggior parte dei partecipanti ha regolarmente l'opportunità di lavorare con persone appartenenti a diverse generazioni e ritiene che le differenze generazionali rappresentino un valore aggiunto.

La ricerca ha fornito inoltre rilevanti spunti per sviluppare ulteriori iniziative per favorire il dialogo e lo scambio tra le generazioni nelle relazioni di lavoro, come il progetto sperimentale "Il valore dall'esperienza", un job training tra coppie di dipendenti di diverse generazioni per confrontarsi su tecniche, approcci e competenze agite.

Valorizzazione del personale con disabilità

Coerentemente con l'obiettivo di valorizzare la diversità e l'inclusione sociale, continua in Poste Italiane il Progetto LIS in alcuni Uffici Postali sul territorio nazionale. Tale progetto si propone di istituire uno sportello che offra servizi nella lingua

dei segni ai clienti con disabilità uditiva. Il cliente viene assistito da personale in grado di esprimersi nella lingua dei segni italiana per le normali attività di sportello, quali il pagamento bollettini e l'invio di corrispondenza e pacchi. Attualmente, l'iniziativa coinvolge 10 Uffici Postali per un totale di 11 risorse nelle sei Macro Aree Territoriali. A settembre 2022, in occasione della Giornata Internazionale della Lingue dei Segni, Poste Italiane ha trasmesso il webinar "Cittadini digitali" che ha illustrato gli elementi essenziali a cui prestare attenzione nel navigare in rete, fornendo anche spunti di riflessione per incrementare la propria consapevolezza digitale. Il percorso webinar si va ad affiancare ai contenuti multimediali disponibili sul sito di Poste Italiane, realizzati per incontrare le diverse esigenze degli utenti in termini di accessibilità e modalità comunicative. Sono stati infatti realizzati strumenti con caratteristiche prevalentemente visuali come infografiche e video-pillole, elementi narrativi ludico-educativi come nel caso dei giochi interattivi. Tali iniziative si collocano nell'ampio programma di Poste Italiane che mira a offrire servizi e strumenti accessibili a tutti gli utenti.

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Sostegno alle fragilità

Nel 2022 è proseguito l'impegno di Poste Italiane riguardo l'iniziativa di caring "Noi Siamo Qui", volta a supportare i lavoratori con fragilità per gravi patologie o malattie croniche con azioni di ascolto dedicate, interventi di flessibilità lavorativa e attivazione di percorsi di business coaching di approccio inclusivo per accompagnare un efficace reinserimento al lavoro. L'obiettivo è quello di offrire, tra le varie misure, un percorso di ascolto per individuare le principali implicazioni di natura culturale, organizzativa e gestionale legate alle condizioni di fragilità e diffondere, al tempo stesso, una sensibilità crescente e una vicinanza aziendale sul tema. Tra i nuovi servizi avviati per il target del progetto è stata introdotta, in collaborazione con il Centro Medico aziendale, anche la possibilità di richiedere una second opinion per patologie oncologiche e cardiovascolari.

Inoltre, per garantire il reimpiego dei "lavoratori in condizione di fragilità" che non hanno potuto effettuare attività presso le sedi aziendali in relazione all'emergenza sanitaria, Poste Italiane ha proseguito il programma di Insourcing e Reimpiego, avviato nel 2021.

Al fine di promuovere il benessere psicologico dei propri dipendenti, nel 2022 è stato messo a punto un nuovo progetto che partirà nei primi mesi dell'anno 2023 uno «Sportello d'ascolto, orientamento e sostegno» che, tra i servizi previsti, contempla anche l'accesso ad una piattaforma dedicata per supportare il benessere mentale delle persone e offrire una risposta concreta a sfide, cambiamenti e situazioni di vulnerabilità che possono intervenire nella vita quotidiana. La piattaforma consentirà di accedere ad una rete di psicologi e psicoterapeuti selezionati per intraprendere un percorso di accompagnamento, e renderà disponibili diversi contenuti accessibili, come vari test scientifici per l'autovalutazione dello stato di benessere globale.

"Poste Plurale Universale"

Le persone al centro del percorso di inclusione

Nel mese di dicembre, Poste Italiane ha organizzato il primo evento Diversity Day "Poste Plurale Universale". L'obiettivo dell'evento è stato quello di condividere un momento di attenzione trasversale sul percorso inclusivo intrapreso dall'Azienda, in linea con gli obiettivi del Piano Strategico del Gruppo e i pilastri della Strategia di Sostenibilità.

Durante l'evento, si sono alternati ospiti esterni e dipendenti che hanno fornito testimonianze riguardo alle quattro dimensioni della Diversity & Inclusion: Genere, Generazioni, Vulnerabilità ed Interculturalità, offrendo una esperienza immersiva nella diversità.

L'evento è stato reso accessibile all'intera popolazione aziendale attraverso la modalità streaming, accessibile anche grazie alla presenza di interpreti LIS.

Inoltre, in occasione dell'evento è stato realizzato un percorso per sensibilizzare le famiglie sull'inclusione digitale e sui rischi legati alla costruzione di un'identità digitale.

È stato anche somministrato ai dipendenti che hanno partecipato all'evento aziendale un questionario di feedback in forma anonima per raccogliere spunti e riflessioni migliorative. I dipendenti hanno condiviso le proprie esperienze con autenticità, generosità e coraggio per aiutare altri partecipanti a conoscere le azioni messe in atto da Poste Italiane. Numerosi i feedback positivi ricevuti, che hanno sottolineato l'apprezzamento dell'iniziativa e il valore del percorso di inclusione.

Al fine di diffondere e garantire una comunicazione fluida ed efficace con il personale con disabilità uditiva sul versante dell'accessibilità nei contesti di lavoro, Poste Italiane continua a garantire la sottotitollazione di tutti i video presenti nella intranet aziendale e lo sviluppo di ausili accessibili per migliorare la fruizione delle iniziative formative e dei contributi intranet. A tal proposito, è stato creato un vademecum informativo di regole generali che mira a facilitare la comprensione delle disposizioni normative in vigore negli ambienti lavorativi.

Anche nel 2022 Poste Italiane ha promosso, per la decima edizione, l'iniziativa dedicata a figli e fratelli con disabilità dei dipendenti, che prevede due periodi di vacanza estivi della durata di quindici giorni ciascuno. Grazie a questa iniziativa, circa 40 ragazzi e ragazze hanno avuto l'opportunità di trascorrere momenti di intrattenimento e di ricevere assistenza individuale da parte di operatori dedicati, favorendo così un'esperienza di socializzazione e di piena integrazione, oltre a consentire alle famiglie di beneficiare di un sollievo nelle esigenze quotidiane di cura.

Per il terzo anno consecutivo, Poste Italiane ha, inoltre, partecipato alla "4Weeks4Inclusion", il più grande evento interaziendale realizzato in Italia sulla diversità e l'inclusione. Nel corso di 4 settimane l'evento ha visto coinvolti oltre 300 partner fra imprese, università, associazioni ed enti no profit che hanno condiviso eventi, in presenza e digitali, realizzando momenti aperti al pubblico e migliaia di interazioni social. Attraverso l'iniziativa, l'Azienda ha realizzato un suo evento in occasione della 'Giornata contro la Violenza sulle Donne' del 25 novembre, dal titolo "Il volontariato d'impresa a sostegno delle donne vittime di violenza", per testimoniare la continuità del proprio impegno in tale ambito. Tale iniziativa è stata seguita con un piano editoriale mirato sull'intranet aziendale NoidiPoste. Inoltre, l'Azienda già sottoscrittrice della Carta per le Pari Opportunità, ha aderito al "Mese Europeo della diversità", un'iniziativa della durata di trenta giorni promossa dalla Commissione europea che mira a sensibilizzare sul tema dell'importanza della diversità e dell'inclusione nei contesti di lavoro. L'Azienda ha partecipato al progetto realizzando un video interaziendale con testimonianze di persone di diverse culture e ha coinvolto l'intera community aziendale nell'iniziativa "Let's Movie", attraverso la quale i dipendenti hanno potuto condividere le proprie preferenze in ambito di diversità e inclusione, suggerendo film e serie tv su storie di inclusione e di rispetto delle diversità per costruire una lista virtuale commentata e condivisa.

Nell'ambito della promozione della diversità e dell'inclusione, Poste Italiane ha ulteriormente intensificato le attività di sensibilizzazione culturale e di formazione anche attraverso sei "Diversity Innovation Meeting", con l'obiettivo di esplorare i principali aspetti della diversità, concentrandosi specificamente sui temi della parità di genere, dell'alleanza intergenerazionale, delle vulnerabilità, dell'interculturalità e del linguaggio inclusivo. Durante questi incontri sono stati invitati start-up, enti del Terzo Settore e istituzioni che hanno condiviso le loro esperienze e le loro conoscenze sulla promozione dell'inclusione. A seguire dei loro interventi, i partecipanti divisi in gruppi di lavoro hanno discusso insieme cogenerando idee da implementare nella nostra realtà specifica. L'iniziativa ha raccolto il riscontro positivo dai partecipanti per la effettiva interattività e l'alto livello di ispirazionalità dei testimonial.

Nel mese di dicembre sono state rilasciate, inoltre, le prime funzionalità di un cruscotto di monitoraggio di KPI della Diversity & Inclusion che, sulla base dei processi tipici della funzione Risorse Umane, analizza, per funzione organizzativa e territorio, l'andamento delle principali variabili sulle quattro dimensioni della Diversità: genere, generazioni, disabilità/vulnerabilità e interculturalità. Il cruscotto consentirà di tenere sotto controllo il movimento sulle quattro dimensioni ed intervenire tempestivamente in caso di obiettivi non in linea e su situazioni di criticità. Sarà un utile strumento per accompagnare una costante e diffusa sensibilizzazione sui processi che impattano sulle dimensioni della Diversity & Inclusion.

Inoltre, a sostegno dell'attenzione al progetto Volontariato d'Impresa è stato realizzato un evento ispirazionale in streaming, esteso a tutta la popolazione aziendale, con lo scopo di riflettere, attraverso testimonianze esterne ed interne, sul significato ed il valore del ruolo di volontario in ambito sociale ed in Azienda. L'evento ha rappresentato l'occasione per i colleghi per approfondire l'attività del Volontariato d'Impresa e le sue prospettive evolutive, con la possibilità per ciascuno di contribuire con la propria partecipazione ai nuovi obiettivi sociali che nascono e si muovono anche nei luoghi e nelle relazioni di lavoro in un'ottica di welfare sociale e comunitario.

Il sostegno di Poste Italiane alla colletta alimentare

Insieme nella 26° edizione

Tra le iniziative di solidarietà tenutesi durante il corso del 2022 che hanno visto la partecipazione di Poste Italiane, si inserisce la ventiseiesima edizione della Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, l'iniziativa organizzata da Banco Alimentare Onlus che permette di donare parte della propria spesa a chi ne ha bisogno.

Il Gruppo ha messo a disposizione oltre 150 mezzi aziendali per il trasporto dei generi alimentari donati e i dipendenti hanno risposto positivamente alla giornata di solidarietà, partecipando sia come autisti, che come volontari nei supermercati. In una sola giornata sono state raccolte 6.700 tonnellate di alimenti in 11.600 punti vendita, un segnale di fiducia che testimonia la valenza dell'iniziativa solidale come aiuto concreto alle fasce più deboli della popolazione.

Gruppo Poste Italiane Relazione sulla gestione al 31 dicembre 2022

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Supporto allo sviluppo socio-economico del territorio

Attraverso l'implementazione di processi di modernizzazione e digitalizzazione volti all'incremento del benessere dei cittadini e allo sviluppo socio-economico del territorio in cui opera, Poste Italiane pone particolare attenzione nei confronti delle comunità locali. Il Gruppo, impegnato quotidianamente nella promozione di iniziative di inclusione sociale organiche e diffuse, si pone l'obiettivo di generare un impatto positivo nel contesto in cui è presente e, facendo leva su un approccio inclusivo e di dialogo costante con i cittadini, le istituzioni e le associazioni del Terzo Settore - sia locali che nazionali - si impegna nel raggiungimento di tale obiettivo grazie alla capillarità degli Uffici Postali e allo sviluppo di prodotti e servizi di alta qualità. Inoltre, seguendo un continuo processo di ascolto e conciliazione dei legittimi interessi della comunità, l'Azienda rivolge una maggiore attenzione nei confronti dei soggetti più vulnerabili, i quali sono ostacolati da particolari condizioni fisiche, psichiche, familiari, economiche, etniche o sociali.

L'i egno di Poste taliane è volto a generare un i atto ositivo sull'intero territorio nazionale, promuovendo un approccio inclusivo e di dialogo costante con i cittadini, per tutelarne il benessere e gli interessi in maniera organica e diffusa

Al fine di contribuire allo sviluppo socio-economico del territorio in cui opera, Poste Italiane afferma il suo impegno nei confronti del territorio e della collettività all'interno della propria Politica sulle Iniziative per la Comunità.

La Politica, che evidenzia l'attenzione di Poste Italiane verso le categorie di persone più vulnerabili e i bisogni della collettività, si colloca all'interno del più ampio quadro normativo già delineato da documenti quali: il Codice Etico, la Politica Integrata di Gruppo in termini di anticorruzione e la Politica in materia di Diritti Umani. La Politica descrive inoltre le principali aree oggetto di intervento da parte del Gruppo per la creazione di valore condiviso nel lungo termine, che, coerentemente con quelle descritte nella Politica dei Diritti Umani, riguardano l'integrazione delle categorie più a rischio di esclusione attraverso l'offerta di prodotti e servizi dedicati, cultura e istruzione, sostenibilità economica e connessione sociale. Grazie alla collaborazione con le amministrazioni centrali e locali, il Terzo Settore e le Comunità, l'Azienda coinvolge i propri stakeholder mantenendo un dialogo continuo con essi, per soddisfare i bisogni delle categorie più svantaggiate.

Poste Italiane contribuisce, inoltre, al raggiungimento dei seguenti Obiettivi di Sviluppo Sostenibile definiti all'interno dell'Agenda 2030 dell'Organizzazione delle Nazioni Unite: porre fine ad ogni forma di povertà (SDG 1); fornire un'educazione di qualità, equa e inclusiva e opportunità di apprendimento per tutti (SDG 4); incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un'occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti (SDG 8); ridurre le disuguaglianze (SDG 10).

Il Gruppo realizza gli investimenti a favore della comunità nel pieno rispetto dei principi di integrità e trasparenza, in linea con quanto disposto dal Codice Etico e in coerenza con i valori definiti all'interno delle linee guida del Gruppo. Le modalità con cui Poste Italiane eroga contributi a titolo di sponsorizzazione ed erogazione liberale a favore di partner, enti, associazioni e istituzioni che operano sul territorio, è stabilita da una specifica procedura che ne disciplina i presidi organizzativi. Come riportato all'interno della Politica Integrata, i contributi non devono essere oggetto di strumentalizzazione finalizzata a celare atti di corruzione o di qualsiasi altra condotta che non sia in linea con i principi del Gruppo. Per questo motivo, la valutazione relativa all'erogazione di tali contributi da parte dell'Azienda tiene conto della rilevanza delle iniziative, della notorietà del potenziale partner e dell'allineamento agli obiettivi aziendali e dei benefit attesi. L'Azienda, per assicurare lo svolgimento delle attività e curare il monitoraggio delle iniziative di sponsorizzazione, si avvale di uno specifico ufficio "Sponsorizzazioni e Product Placement" in ambito Corporate Affairs/Coordinamento e Supporto Corporate Affairs e Sponsorizzazioni, con un nucleo di risorse dedicate. Poste italiane si è altresì dotata di una specifica

procedura "Sponsorizzazioni ed Erogazioni Liberali", che disciplina puntualmente il processo di erogazione di contributi a favore di partner, enti, associazioni e istituzioni che operano sul territorio, definendo specifici presidi organizzativi volti ad evitare ogni possibile conflitto d'interesse. Tutte le richieste di sponsorizzazioni e donazioni sono valutate dal Comitato Sponsorizzazioni ed Erogazioni Liberali, che è presieduto da un Presidente esterno dotato di elevati requisiti di professionalità, onorabilità e indipendenza.

Inoltre, al fine di procedere con l'erogazione del contributo, viene effettuata una valutazione circa la coerenza dell'iniziativa con il contenuto contrattuale, il regolare svolgimento delle attività e la corretta esecuzione degli obblighi contrattuali.

Nel corso del 2022, il Comitato Sponsorizzazioni ed Erogazioni liberali si è riunito 10 volte, valutando un totale di 291 iniziative, di cui 120 hanno avuto un esito favorevole. Nella scelta delle iniziative da sostenere sono state privilegiate quelle con un rilevante impatto sociale, cercando di rafforzare la presenza di Poste Italiane sul territorio, e in particolare nelle aree periferiche del Paese. Le iniziative sostenute da Poste Italiane, che hanno coinvolto l'intero territorio nazionale, sono state selezionate per perseguire due obiettivi principali: aumentare il sostegno del Gruppo a iniziative rientranti nella categoria "benessere e inclusione sociale" e rafforzare l'intervento di Poste Italiane sul territorio attraverso iniziative mirate alla promozione dei settori relativi alla Cultura

291

iniziative in ambito socioculturale sono state approvate dal Comitato Sponsorizzazioni riunitosi 10 volte nel 2022

e all'Arte sui quali il perdurare della pandemia e le restrizioni sanitarie hanno inciso in maniera più grave.

Al fine di individuare specifici KPI che misurino i benefici generati dalle iniziative sia per la comunità che per il business, Poste Italiane utilizza uno strumento di monitoraggio prendendo come riferimento lo standard di classificazione e misurazione proposto nel modello del London Benchmarking Group (LBG model), che stabilisce dei criteri specifici per gestire, misurare e rendicontare il coinvolgimento della comunità, secondo principi di trasparenza e partecipazione.

A marzo 2022 è stata approvata la versione 8.0 della procedura "Sponsorizzazioni ed Erogazioni Liberali", per tener conto delle modifiche intervenute nel processo di acquisizione tramite sito web e per la valutazione delle iniziative di sponsorizzazione secondo il modello SELECT, già revisionato nel 2021 allo scopo di irrobustirlo attraverso delle modalità di calcolo del valore mediatico più solide e una standardizzazione delle valutazioni qualitative delle iniziative. Con l'obiettivo di trasferire l'algoritmo e il database da Excel ad un software più performante, il modello si avvale del tool SELECT 2.0, sviluppato nel 2021 con il supporto della Funzione Digital Technology & Operations e integrato nei sistemi di Poste Italiane, ed alimentato con i dati quantitativi forniti dai potenziali partner sulla piattaforma web. Nel corso del 2022 è stato inoltre realizzato un form online per guidare gli Sponsee nel processo di invio della richiesta di sponsorizzazione. La piattaforma ha l'obiettivo di garantire maggiore trasparenza e tracciabilità, strutturare e omogeneizzare le richieste di sponsorizzazione provenienti dai potenziali partner e rendere obbligatorie le informazioni quantitative dell'iniziativa, utili alla valorizzazione del modello SELECT.

Per agevolare i cittadini delle Marche colpiti dal terremoto del 2016/2017, Poste Italiane ha prorogato fino al 31 dicembre 2022 la possibilità di usufruire gratuitamente del servizio "Seguimi". Ideato per agevolare i cittadini colpiti da eventi catastrofici, il servizio è dedicato a tutti coloro che non hanno ancora definito la propria situazione abitativa, e permette di ricevere automaticamente la posta dal vecchio al nuovo indirizzo con validità per la corrispondenza destinata sia in Italia che all'estero. Inoltre, nel mese di dicembre 2022 Poste Italiane ha contribuito a supportare la comunità residente nell'isola di Ischia, colpita dall'alluvione del 26 novembre 2022, nel ritorno alla propria quotidianità. La sede di Poste Italiane ha rappresentato un punto di riferimento per la popolazione, nonché un luogo di incontro e di raccolta delle prime informazioni sugli eventi verificatisi sul resto dell'isola. Poste Italiane, che ha agito in prima linea fin dal giorno seguente l'alluvione, ha provveduto allo svuotamento dall'acqua e dal fango dell'ufficio postale di Casamicciola, che è stato riaperto al pubblico

appena possibile, così da permettere agli abitanti di poter effettuare tutte le operazioni finanziarie e postali necessarie, come ad esempio il prelievo delle pensioni. Inoltre, l'Azienda ha organizzato un servizio di raccolta dei pacchi non consegnati presso la sede di Ischia Porto, per dare una mano a ripristinare la normalità dopo l'alluvione.

Monitoraggio dei movimenti sismici

Poste Italiane a supporto dell'Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica

Le zone sismiche come il Nord Est necessitano di monitorare costantemente i movimenti sismici. Poste Italiane si è messa a disposizione dell'OGS (l'Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale) per l'installazione di sismografi nei suoi edifici, preoccupandosi di trovare i luoghi più adatti sia per garantire un monitoraggio attento, sia per non intralciare le attività quotidiane dei suoi dipendenti. Il Gruppo ha prontamente risposto alla richiesta dell'Istituto che aveva necessità di installare sismografi in varie zone del territorio per avere un monitoraggio puntuale, mettendo a disposizione tutti gli edifici utilizzati nella zona.

La collaborazione ha previsto l'installazione iniziale di 42 sismografi, dei circa 100 previsti. Affinché l'installazione non interferisse con il lavoro quotidiano dei dipendenti e per garantire la loro sicurezza sul posto di lavoro, i sismografi sono stati installati all'interno del rack, la struttura predisposta a conservare i server e da cui partono le linee telefoniche.

Poste a fianco delle istituzioni

Il supporto dell'Azienda alla crisi umanitaria causata dalla guerra in Ucraina

Nel corso del 2022, in concomitanza con gli eventi drammatici legati alla crisi umanitaria legata allo scoppio del conflitto in Ucraina, Poste Italiane si è posta in prima linea per collaborare con le istituzioni a supporto delle persone in difficoltà.

Grazie alla collaborazione con il Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Ministero dell'Interno, Poste Italiane ha provveduto alla consegna di 500 sacchi a pelo destinati ai profughi ucraini, accolti in Lettonia, e due rilevatori di radiazioni presso le ambasciate di Praga e Cracovia, utili in caso di esposizione della popolazione alle radiazioni.

Anche la Protezione Civile ha chiesto un supporto all'Azienda per la corretta e sicura erogazione di un contributo di sostentamento per i profughi: si tratta di una misura che viene erogata direttamente a favore della persona beneficiaria, per un massimo di tre mesi e per un importo totale di 900 euro. Poste Italiane ha assicurato, inoltre, una rendicontazione puntuale dei contributi elargiti. In aggiunta, grazie alla sinergia di BP, MP, MIPA e DTO e con la collaborazione di PostePay, l'ideazione del processo in condivisione con la Protezione Civile e il continuo e costante allineamento tra tutte le strutture aziendali hanno permesso di attivare l'erogazione del contributo in tempi strettissimi, tanto che il primo pagamento è avvenuto a fine maggio, mentre l'ingaggio di Poste Italiane è avvenuto a aprile. Infine, sono state risolte tempestivamente tutte le problematiche presentate, legate al codice fiscale e alla scrittura in cirillico. Grazie al supporto di Poste Italiane, nel 2022 sono stati effettuati complessivamente oltre 140.000 pagamenti a favore di oltre 30.000 rifugiati.

Una nuova vita per i Piccoli Comuni

Poste Italiane assume un fondamentale ruolo di collegamento tra istituzioni, territorio e servizi del Paese, mettendo a disposizione la propria capillarità sul territorio che garantisce la qualità della vita del Paese e permette ai cittadini di rapportarsi con la più grande rete di distribuzione di servizi, attraverso la sua offerta omnicanale.

Grazie alle nuove infrastrutture digitali collegate alla PA, Poste Italiane combatte la "desertificazione" dei piccoli centri che negli ultimi cinquant'anni hanno perso più della metà dei residenti e ora si trovano a rischio di spopolamento a causa di fattori quali: scarse possibilità di lavoro, difficoltà nei trasporti e progressiva riduzione dei servizi, come sportelli bancari e uffici della Pubblica Amministrazione. In tal senso, gli investimenti in servizi e infrastrutture assumono una valenza strategica in quanto riescono ad incidere sulla qualità della vita di coloro che desiderano rimanere nei piccoli centri, o farci ritorno.

Il Gruppo continua ad investire nel programma, avviato nel novembre 2018, dedicato al supporto delle comunità dei Piccoli Comuni, nella consapevolezza del fondamentale ruolo che riveste circa la dimensione socio-economica nazionale. Il progetto afferma la volontà di Poste Italiane di stabilire un rapporto solido e attivo con il territorio, al fine di promuovere specifiche iniziative a supporto dello sviluppo e dell'inclusione dei territori meno serviti. Nel 2022, in continuità con gli anni precedenti, il Gruppo ha garantito una continuità di servizio mantenendo un dialogo immediato e trasparente con le istituzioni locali e centrali, nonché coinvolgendo il pubblico in iniziative formative, dall'educazione finanziaria a quella digitale. Poste Italiane ha tenuto conto delle sollecitazioni pervenute dalle comunità locali per quanto riguarda il rischio di spopolamento e ha deciso di investire nella rete periferica coinvolgendo gli enti locali, affinché segnalassero le necessità dei territori, così da sistematizzare la presenza dell'Azienda nelle comunità locali.

Poste Italiane ha inoltre ribadito il suo impegno contro la desertificazione commerciale nei piccoli comuni montani, partecipando in qualità di partner all'Assemblea nazionale di Uncem Piemonte, Unione nazionale dei Comuni, delle Comunità e degli Enti montani intitolata "1952-2022 – Camminare insieme. Enti, Territori, Comunità nelle sfide della transizione ecologica e dell'unità del Paese". L'Assemblea, tenutasi a Roma il 13 dicembre 2022, ha visto la partecipazione di parlamentari di diversi schieramenti, che hanno dialogato con sindaci, amministratori locali, imprese e docenti universitari per confrontarsi su cosa sono oggi i territori e le comunità.

Infine, Poste Italiane ha chiuso nel 2022 la fase sperimentale dell'iniziativa "Smart Letter Box", che aveva visto l'installazione durante il 2021 di 57 cassette con schermo nelle città di Roma, Milano e Torino. Nel 2022 sono state installate oltre 400 cassette smart su tutto il territorio italiano, delle quali 300 nei piccoli comuni. La fase di sperimentazione è stata utile anche a monitorare e a sviluppare la gestione delle informazioni raccolte dalle cassette, che attraverso una tecnologia di tipo IoT sono in grado di rilevare determinati parametri quali la temperatura, l'umidità, la pressione atmosferica, la rilevazione delle polveri sottili e del biossido di azoto. Attraverso lo schermo e-ink a basso consumo è possibile veicolare sia le informazioni di carattere ambientale che quelle più strettamente legate alle esigenze di logistica. Le nuove cassette rendono infatti ancora più efficiente e sostenibile la raccolta della posta: la presenza di sensori che verificano la presenza o meno di corrispondenza all'interno della cassetta consente al portalettere di sapere, consultando il proprio palmare, se è necessario procedere allo svuotamento della cassetta stessa. Pertanto, i benefici del funzionamento delle nuove cassette sono riscontrabili in un minore impatto ambientale, dal momento che evita il passaggio del portalettere qualora la cassetta sia vuota, e in una maggiore efficienza lavoro del portalettere stesso.

Poste Italiane a supporto delle comunità locali

La convenzione siglata da Poste Italiane e Unione Nazionale Pro Loco d'Italia

Il fulcro della convenzione siglata da Poste Italiane e l'Unione Nazionale Pro Loco d'Italia è l'offerta di servizi e prodotti innovativi a supporto delle attività delle Pro Loco UNPLI. La convenzione permetterà alle circa 221 Pro Loco del Friuli Venezia-Giulia di fruire dei servizi offerti dal Gruppo a condizioni vantaggiose, potendo quindi assolvere ai nuovi obblighi imposti dalla riforma del Terzo Settore, grazie ai sistemi di pagamento digitale fra cui "Codice Postepay" e "Mobile Pos Postepay". Attraverso il servizio "Codice Postepay" è possibile accettare tramite riconoscimento biometrico e inserimento del PosteID le transazioni effettuate inquadrando un codice QR da smartphone, senza l'utilizzo dei Postamat o carte prepagate. Il servizio è utilizzabile da circa 29 milioni di titolari di carte Postamat o prepagate, di cui 5 milioni già in possesso dell'app PostePay. Il servizio "Mobile Pos Postepay" permette, invece, l'accettazione in mobilità delle transazioni tramite Mobile POS con carte di pagamento aderenti ai circuiti di cui è stata richiesta l'abilitazione.

L'accordo tra Poste Italiane e Unione Nazionale Pro Loco d'Italia conferma la centralità del Gruppo a sostegno non solo delle aziende del territorio, ma anche degli enti del Terzo Settore.

Poste Italiane a servizio del territorio Il nuovo Ufficio Postale presso il Campus biomedico di Roma

In data 20 aprile 2022, è stato inaugurato un nuovo Ufficio Postale presso la Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico in via Alvaro del Portillo 200, a Roma. Si tratta di un risultato importante a beneficio dei cittadini del quartiere: la struttura è, infatti, a servizio del Campus universitario di Trigoria, alle porte della Riserva Naturale di Decima Malafede. Il nuovo servizio messo a disposizione da Poste Italiane si inserisce all'interno del quadro di sviluppo del progetto del polo multiservizi del Campus Bio-Medico "Campus Hub" e ha la finalità di integrare alle strutture di formazione, ricerca e assistenza, i servizi di pubblica utilità a valenza sociale nel rispetto dei criteri di innovazione e sostenibilità ambientale.

Al 31 dicembre 2022, Poste Italiane ha raggiunto importanti traguardi che si inseriscono all'interno del più ampio Piano Strategico del Gruppo, valorizzando una delle risorse essenziali per l'Azienda e per il Paese, ovvero il territorio e le comunità che lo abitano. In riferimento alla sostenibilità ambientale, inoltre, l'impegno di Poste Italiane nel raggiungimento degli obiettivi di carbon neutrality entro il 2030 e dunque nella riduzione delle emissioni e dell'impatto ambientale generato dalle proprie attività, viene rafforzato anche in relazione alle iniziative intraprese dal Gruppo a supporto dei Piccoli Comuni. A tal proposito, l'Azienda punta ad offrire servizi ad emissioni zero in 800 piccoli comuni ed in 35 centri storici entro il 2024.

In questo senso si inserisce l'ambizioso "Progetto Polis – Case dei servizi di cittadinanza digitale", che attraverso strumenti come gli "Sportelli Unici" di prossimità, mira a trasformare i 6.933 comuni con meno di 15.000 abitanti, con almeno un Ufficio Postale, dotandoli di una infrastruttura tecnologica e digitale all'avanguardia che abiliti l'automazione dei servizi e la rapida diffusione dei nuovi servizi digitali della PA. . Il progetto rappresenta una tappa significativa per il contrasto allo

spopolamento dei piccoli comuni, anche in un'ottica di supporto alla transizione digitale del Paese, prevista dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) e dal PNC (Piano Nazionale per gli investimenti Complementari). Poste Italiane, oltre a irrobustire il rapporto con la vasta platea dei suoi clienti, contribuisce in questo modo all'efficientamento dei processi in capo alla Pubblica Amministrazione. Sono infatti circa 35 milioni le persone che attualmente utilizzano gli sportelli fisici e virtuali forniti da Poste Italiane e che potranno beneficiare dei vantaggi del progetto.

Progetto Polis

Poste Italiane prende parte attivamente alla missione di rilancio della formazione, dell'efficienza della Pubblica Amministrazione e della competitività del sistema produttivo italiano, grazie ad una specifica linea di intervento denominata "Progetto Polis", finanziato con 800 milioni di euro dai fondi del PNRR e ulteriori 400 milioni dal Gruppo Poste Italiane, che vedrà coinvolti quasi 7.000 Uffici Postali. Il Progetto costituisce un grande programma di inclusione sociale e comprende due linee di intervento: la prima consiste nel portare i servizi telematici della Pubblica Amministrazione all'interno degli Uffici Postali con la creazione di "Sportelli Unici" di prossimità nei 6.933 comuni con popolazione inferiore a 15.000 abitanti, dotati di almeno un Ufficio Postale; la seconda, "Spazi per l'Italia", prevede di mettere a disposizione 250 spazi su tutto il territorio nazionale, 80 dei quali saranno attivati in comuni con meno di 15.000 abitanti, convertendoli a spazi di co-working di dimensione piccola (circa 100 mq.), media (circa 450 mq.) e grande (circa 1.500 mq.), tutti interconnessi tra di loro al fine di costituire un'unica rete digitalizzata e smart. Poste Italiane, che ha già realizzato 28 Uffici Postali, prevede di avviare o completare un totale di 1.500 cantieri entro il 2023.

In particolare, per quanto riguarda la linea di intervento "Sportelli Unici", l'obiettivo è quello di dotare gli Uffici Postali interessati di nuove tecnologie e strumenti idonei a consentire, 24 ore su 24, una fruizione completa, veloce, agevole e digitale dei servizi relativi a: documenti di identità, certificati anagrafici, certificati giudiziari, certificati previdenziali, servizi alle regioni e altre tipologie come, ad esempio, l'esonero/esenzione del Canone RAI. Attraverso lo sviluppo di canali di accesso fisico-digitali quali lo Sportello, il Totem, l'ATM evoluto, il Call center e i canali Web, e grazie al supporto di un'apposita piattaforma IT sviluppata per erogare i servizi in modalità multicanale, gli Uffici Postali saranno trasformati al fine di dare un contributo diffuso, concreto e resiliente al raggiungimento degli obiettivi che l'Unione Europea e l'Italia si sono date con il piano "Next Generation EU", in termini di digitalizzazione e inclusione sociale. Inoltre, il network degli Uffici Postali, così trasformato, potrà anche essere reso disponibile per la diffusione di ulteriori iniziative del Governo e della PA in tema di connettività e servizi in cloud. Nello specifico, la linea di intervento prevede l'installazione di 4.000 totem self-service per la fruizione di servizi di pubblica utilità, 7.000 ATM evoluti per l'erogazione di servizi al cittadino, 500 locker per la fruizione, 24 ore su 24, di servizi di corrispondenza, pacchi, e-commerce e consegne di pubblica utilità e 4.000 vetrine digitali interattive per la comunicazione con i cittadini. Inoltre, il Progetto prevede anche la realizzazione presso gli Uffici Postali di interventi improntati alla sostenibilità ambientale e alla crescita sociale delle comunità. In particolare saranno installati: 5.000 colonnine per la ricarica di veicoli elettrici a disposizione della flotta di recapito del Gruppo, che sarà resa interamente green, e delle comunità locali; 1.000 impianti fotovoltaici che contribuiranno all'abbattimento delle emissioni di CO2; sistemi di smart building e sensori di monitoraggio ambientale; 1.000 spazi esterni attrezzati per accogliere iniziative culturali, di salute e benessere. Inoltre, fornendo la possibilità di accedere ai servizi della Pubblica Amministrazione da uno Sportello Unico, verranno ridotti gli spostamenti dei cittadini e il conseguente congestionamento di strade e uffici pubblici, permettendo la riduzione delle emissioni di CO2.

L'obiettivo della seconda linea di intervento è di realizzare la rete di co-working più diffusa, digitalizzata, accessibile e immediatamente disponibile del Paese: postazioni di lavoro, spazi di riunione, servizi condivisi, aree dedicate a eventi e formazione la cui fruizione sarà aperta ai privati, alle aziende e alla Pubblica Amministrazione, università, centri di ricerca con i quali potranno essere definite apposite convenzioni di servizio per rispondere al meglio alle esigenze e alle vocazioni di ciascun tipo di stakeholder. La rete nazionale di co-working e formazione potrà offrire alle Amministrazioni e agli stakeholder locali interessati luoghi fisici dove sperimentare soluzioni innovative di servizi supportati dalla banda larga dedicati, per esempio, alla formazione a distanza, alla salute, alla sicurezza, divenendo un partner essenziale per la trasformazione dei servizi e per l'accelerazione della crescita economica e sociale. La rete, basata sulla trasformazione di importanti edifici direzionali di Poste Italiane e di grandi Uffici Postali integralmente messi a disposizione del Progetto, sarà un punto di riferimento importante anche per l'innovazione delle piccole e medie imprese e per la valorizzazione dei beni culturali e naturali, essendo presente in vari distretti industriali e nelle aree di maggior attrazione culturale e turistica.

Il Progetto Polis insiste su un territorio dove risiedono circa 40 milioni di persone, ovvero il 65% della popolazione italiana. A tal proposito, Poste Italiane ha stimato che nei primi sei anni di operatività, il Progetto Polis genererà un impatto positivo sulla collettività e sull'ambiente del valore totale di 380 milioni di euro, di cui 348 per la sicurezza stradale e la riduzione di traffico e tempi di attesa e 32 per la riduzione di emissioni inquinanti. Il Gruppo inoltre ha stimato un impatto generato dal Progetto nel periodo di investimento 2022-2026 e di operatività degli Uffici Postali fino al 2031 pari a 1.061 milioni di euro in termini di PIL e 484 milioni di euro in termini di distribuzione di reddito da lavoro, per un totale di 18.600 posti di lavoro creati.

Infine, il Progetto Polis genera impatti significativi su tutto il territorio, anche in ottica di raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs): Parità di genere (SDG n. 5); Energia pulita e accessibile (SDG n. 7); Lavoro dignitoso e crescita economica (SDG n. 8); Imprese, innovazione e infrastrutture (SDG n. 9); Città e comunità sostenibili (SDG n. 11); Lotta contro il cambiamento climatico (SDG n. 13); Vita sulla terra (SDG n. 15); Pace, giustizia e istituzioni solide (SDG n. 16).

Con riferimento ai traguardi raggiunti da Poste Italiane nel fornire supporto ai piccoli comuni, è opportuno menzionare i seguenti interventi:

Il logo di Poste Italiane diventa di interesse nazionale

Nel corso del 2022, il logo di Poste Italiane, in stampatello blu elettrico e le iniziali PT che campeggiano su uno sfondo tondo e giallo, ha ricevuto il riconoscimento di "marchio storico di interesse nazionale", diventando un nuovo esempio del made in Italy. A darne notizia è stato il TGPoste nell'ambito di un servizio dedicato alle iniziative dell'Azienda giunta al suo 160° anniversario. Anche per i 242 uffici di Napoli e provincia è arrivato il riconoscimento del MISE, con l'iscrizione nel registro ad hoc istituito per tutelare e valorizzare il made in Italy.

Con l'intento di celebrare il suo legame con la vita e le trasformazioni del Paese, Poste Italiane ha rievocato luoghi e percorsi del logo nello spazio espositivo "Poste Storie", allestito all'interno dell'Ufficio Postale di piazza San Silvestro, a Roma. La mostra, gratuita e aperta al pubblico, ripercorre l'attività e i valori dell'Azienda attraverso oggetti storici, filmati, video immersivi, realtà aumentata e opere d'arte realizzate per l'occasione.

Cresco Awards città sostenibili 2022

In coerenza con la mission di Poste Italiane di rappresentare, con la sua rete capillare di Uffici Postali, un collegamento tra le istituzioni, il territorio e i servizi del Paese, anche nel 2022 il Gruppo ha partecipato al premio Cresco Awards Città Sostenibili, promosso da Fondazione Sodalitas in collaborazione con ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), con il patrocinio della Commissione europea e del Ministero dell'Ambiente, iniziativa che intende premiare l'impegno dei comuni italiani per lo sviluppo sostenibile dei territori.

L'Azienda ha assegnato il premio "Per lo sviluppo sostenibile dei piccoli Comuni" ai Comuni di Marene (CN) per "Marene: il loro esempio diventi Cultura – 10 anni della Biblioteca Comunale di Marene", Tornareccio (CH) per "Pallano: origini ed evoluzione" e Acireale (CT) per "Space Music". In queste realtà i progetti e i programmi che si stanno sviluppando contribuiranno a creare stili e comportamenti virtuosi di sviluppo sostenibile.

Valori ritrovati: un progetto di economia circolare

In continuità con il Protocollo di Intesa stipulato con Caritas nel 2018, e rinnovato nel 2019 per ulteriori 5 anni, è proseguita anche nel 2022 l'iniziativa "Valori ritrovati", un progetto di economia circolare che ha lo scopo di destinare i cosiddetti "colli anonimi" o "colli abbandonati", a famiglie che ne hanno bisogno, attraverso "Empori della Solidarietà", un circuito di supermercati gestito da Caritas che fornisce prodotti di prima necessità gratuitamente. L'obiettivo di questa collaborazione, che rafforza la presenza dell'Azienda nel farsi promotrice dello sviluppo del territorio attraverso iniziative di inclusione e di solidarietà sociale, è quello di recuperare i pacchi abbandonati e destinati al macero, a beneficio delle persone più bisognose.

Sono oltre 120 le tonnellate di pacchi abbandonati e recuperati da Poste Italiane - con il supporto dei propri dipendenti, che partecipano come volontari - nel corso di questo progetto di economia circolare, per un valore economico complessivo di oltre 500 mila euro. Ogni anno sono circa 35.000 i pacchi anonimi o abbandonati che dal 2019 vengono consegnati alla Caritas, favorendo in questo modo la cultura del riuso.

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Promosso nell'ambito della responsabilità sociale, il volontariato d'impresa rappresenta una scelta etica dell'Azienda e un impegno concreto verso la comunità, in linea con i valori e i principi affermati nel Codice Etico e nelle Politiche di Sostenibilità. Tale impegno è stato ribadito con l'adozione da parte del Gruppo di una procedura interna denominata "Definizione, sviluppo e monitoraggio delle iniziative di volontariato d'impresa", che risulta coerente con la Strategia di Sostenibilità del Gruppo Poste Italiane, e che individua il potenziamento del volontariato d'impresa come mezzo per creare un network di solidarietà sul territorio e rafforzare le capacità collaborative tra le persone favorendo lo sviluppo di reti sociali che possano portare valore di lungo periodo per l'Azienda, consolidandone la reputazione in termini di responsabilità sociale. Il conseguimento di questo obiettivo ha come ultimo fine quello di produrre un impatto significativo sulla società, formando un volontariato virtuoso.

La definizione di attività per promuovere il volontariato aziendale e la raccolta fondi per progetti sociali nel rispetto del Codice Etico di Poste Italiane, si inserisce nell'ambito del Protocollo d'Intesa stipulato a febbraio 2022 tra Poste Italiane e il Forum del Terzo Settore, volto a promuovere lo sviluppo delle aree interne attraverso progetti e servizi mirati e per favorire il reinserimento lavorativo delle persone più vulnerabili. Il protocollo di intesa, che fa leva sulla capillare diffusione territoriale di Poste Italiane, è mirato alla realizzazione di una piattaforma di volontariato aziendale, attraverso la quale le 100 organizzazioni nazionali che aderiscono al Forum, in rappresentanza di oltre 158.000 sedi territoriali, possono presentare progetti ai quali i dipendenti di Poste Italiane possono prendere parte in qualità di volontari, al di fuori degli orari di lavoro.

Inoltre, il protocollo prevede la partecipazione di Poste Italiane a eventi e iniziative condivise organizzate dal Forum Nazionale del Terzo Settore, grazie anche al supporto di un tavolo di confronto permanente con il Forum, in linea con le politiche di stakeholder engagement del Gruppo, mettendo a disposizione il materiale informativo sugli strumenti e sui prodotti di Poste Italiane dedicati al Terzo Settore e alle comunità. Allo stesso modo, il Forum si impegna nella partecipazione alle attività e agli eventi organizzati da Poste Italiane, con la diffusione tra le realtà non profit aderenti alla propria organizzazione della conoscenza degli incentivi gestiti dall'Azienda, per facilitarne la fruizione da parte degli organismi associati. Il Forum può inoltre avvalersi del supporto tecnico di Poste Italiane nella definizione di proposte di interventi di finanza pubblica a sostegno degli enti del Terzo Settore.

Vicino ai giovani

In continuità con gli anni precedenti, Poste Italiane sostiene il percorso di trasformazione digitale in collaborazione con il mondo accademico. Dopo l'incontro dell'anno precedente con circa 100 studenti del corso magistrale di Data Science dell'Università La Sapienza di Roma, che sono stati protagonisti dell'iniziativa promossa dal Data Science Industrial Liaison Program (ILP), Poste Italiane ha proseguito il suo percorso volto a mettere in contatto le realtà industriali più importanti d'Italia e gli studenti del corso di laurea del medesimo ateneo. Tra gli obiettivi dell'ILP c'è la possibilità di individuare opportunità per stage o progetti finali degli studenti, anche attraverso la presentazione degli ultimi prodotti industriali per la gestione e l'analisi dei big data, spiegando anche il loro utilizzo nello sviluppo di soluzioni innovative per il business e la società. In generale, l'obiettivo dell'iniziativa è quello di introdurre gli studenti al mercato del lavoro, mostrando loro le opportunità in grandi imprese come Poste Italiane, azienda con il più alto numero di dipendenti in Italia.

Nel mese di marzo 2022 si è inoltre concluso il progetto "Future Lab", già avviato lo scorso anno. L'iniziativa è stata rivolta ai figli dei dipendenti di Poste Italiane di età compresa tra i 16 e i 23 anni, che si sono messi in gioco per capire quale strada intraprendere nel loro futuro. Il progetto ha avuto l'obiettivo di supportare i ragazzi e le ragazze nelle scelte di studio, avvicinandoli al mondo del lavoro in modo più consapevole, per intraprendere percorsi in linea con le loro capacità e passioni e per conoscere i principali orientamenti del mercato sulle future professioni.

Nel 2022 è proseguito il progetto di School4Life 2.0, mirato al contrasto dell'abbandono scolastico degli studenti delle scuole superiori. L'iniziativa ha coinvolto 133 scuole, 15.000 studenti di tutta Italia e 11 importanti aziende, tra cui Poste

Italiane, con il coordinamento di Consel Consorzio ELIS, ente non profit di formazione che raccoglie intorno a sé oltre 100 grandi gruppi e PMI. School4Life 2.0 consiste in un percorso di orientamento scolastico e professionale, nella consapevolezza che le imprese socialmente responsabili debbano farsi carico delle giovani generazioni, accompagnandole verso un futuro professionale che passa per un collegamento strutturato fra scuola e impresa. Lo scopo del progetto è quello di offrire ai giovani una visione più diretta sul mondo del lavoro e maggiore consapevolezza delle proprie potenzialità. Le linee di intervento, che hanno costituito il progetto nel 2022, sono state: approccio didattico per progetto con interventi tecnici a cura di figure aziendali; motivazione e ispirazione attraverso l'esempio di role model e mentor aziendali; formazione su temi quali SDGs e Agenda 2030; avvicinamento della popolazione femminile anche alle materie STEM (Science, Technology, Engineering, Mathematics). Gli esperti d'Azienda con le loro testimonianze hanno formato oltre 530 giovani di 14 scuole presenti a livello nazionale.

Infine, Poste Italiane ha promosso dieci progetti speciali a supporto dei bambini e dei ragazzi con fragilità e delle loro famiglie, inseriti nell'ampio piano di interventi per il sociale "Presenti sul territorio, vicini alle comunità". Il pacchetto di azioni a sostegno dell'infanzia è stato realizzato in collaborazione con dieci Onlus di rilievo nazionale selezionate da Poste Italiane. Lo spirito dell'iniziativa e i dettagli dei dieci progetti educativi, ricreativi e formativi sono stati illustrati nel corso di un incontro alla presenza della Presidente di Poste Italiane, Maria Bianca Farina, del Condirettore Generale, Giuseppe Lasco, e dei rappresentanti delle 10 Onlus partner del programma: Canovalandia, Fondazione Don Rigoldi, La Caramella Buona, Associazione Italiana Cuore e Rianimazione "Lorenzo Greco", Le Ali dei Pesci, I Bambini delle Fate, Associazione Andrea Tudisco, Dynamo Camp, Fondazione Theodora e Be&Able.

Assunzioni Poste Italiane a supporto dei giovani

Poste Italiane ha saputo sfruttare la ripresa successiva a due anni pesantemente segnati dall'emergenza sanitaria valorizzando, in continuità con gli anni precedenti, l'inserimento nel mondo del lavoro dei giovani. Il Gruppo ha promosso attivamente anche nel 2022 una campagna di assunzioni destinata ad un pubblico di giovani e neolaureati, provvedendo all'assunzione di circa 3.700 persone di età inferiore ai 30 anni, ben oltre il doppio di quelle effettuate nell'anno precedente relativamente alla stessa categoria di nuovi assunti.

Poste Italiane riconosce il valore delle risorse più giovani nell'affrontare le nuove sfide che emergono in un contesto sempre più digitalizzato e mutevole. L'Azienda, inoltre, consapevole della competitività che caratterizza il mondo del lavoro attuale, ritiene fondamentale offrire ai giovani un'opportunità lavorativa che permetta loro di esplorare le proprie capacità ed esprimere il proprio potenziale, confermando il suo impegno nel supporto allo sviluppo della comunità in cui opera.

Dialogo e trasparenza con le istituzioni

La presenza capillare del Gruppo sul territorio italiano e la sua volontà di porsi come tramite tra istituzioni, territorio e cittadinanza, implicano il mantenimento di un dialogo costante e propositivo con il decisore pubblico e la collaborazione con tutte le istituzioni nazionali e locali, al fine di generare un beneficio a livello di sistema che si estenda a tutta la collettività e non soltanto ai soggetti direttamente coinvolti in questo processo.

Nello specifico, il dialogo con le autorità e le istituzioni può rappresentare uno strumento utile al decisore pubblico per valutare l'impatto e le possibili conseguenze dell'introduzione di una determinata normativa, sia in un'ottica di prevenzione di problematiche che di creazione di opportunità, poiché permette di individuare la posizione dell'Azienda relativamente a particolari tematiche rilevanti dal punto di vista legislativo.

Poste Italiane, oltre he garantire un'effi a e erogazione del servizio alla ittadinanza, la soddisfazione dei bisogni so iali della o unità e, al te o stesso, l'a res i ento della competitività e la continuità del business, mira a mantenere un dialogo positivo e costante con le Istituzioni per favorire la condivisione di progetti di sviluppo del territorio.

Il Gruppo collabora con le istituzioni centrali, quali Governo e Parlamento, per rappresentare gli interessi aziendali e promuovere progetti di sviluppo socio-economico condivisi nell'interesse della collettività.

L'attività istituzionale svolta si sviluppa, pertanto, attraverso due direttrici:

  • verso il Gruppo, garantendo la tutela degli interessi aziendali e supportando lo sviluppo del business attraverso il monitoraggio del quadro istituzionale, la valutazione dell'impatto delle normative, l'identificazione di rischi e opportunità, la predisposizione di testi e documenti di posizionamento con le funzioni specialiste e la rappresentazione di istanze alle istituzioni;
  • verso le istituzioni, contribuendo attivamente al dialogo istituzionale attraverso un confronto continuo sulle tematiche rilevanti per il sistema Paese, la consultazione sugli impatti delle norme nei mercati di riferimento, la messa a disposizione di elementi istruttori e conoscitivi di supporto e la partnership per lo sviluppo di progetti.

L'analisi degli impatti delle normative è necessariamente supportata da un'attività di interlocuzione istituzionale volta a chiarire e approfondire gli aspetti applicativi di una determinata disposizione normativa, anche attraverso la presentazione di proposte finalizzate a supportare le specifiche esigenze aziendali, allo scopo di mitigare o prevenire specifici rischi. A tal proposito, nel corso del 2022 si è provveduto a garantire la tutela degli interessi aziendali e di Gruppo attraverso un'attività di presidio dei provvedimenti in esame e delle disposizioni normative che, ove approvate, sarebbero state critiche per i diversi ambiti di business con perdita di ricavi o aumento dei costi operativi per l'Azienda.

Nel corso del 2022 gli interventi normativi di iniziativa aziendale si sono per lo più concentrati sui driver dell'innovazione e della digitalizzazione, fondamentali per il progresso strategico del Paese, per l'accessibilità e la funzionalità dei servizi offerti ai cittadini e per la connessione con il tessuto imprenditoriale e la Pubblica Amministrazione, nonché per l'offerta di soluzioni tecnologiche all'avanguardia.

Le attività mirate alla gestione delle relazioni istituzionali, e più nello specifico l'attività legislativa e di rappresentazione degli interessi, sono disciplinate nella procedura "Rilascio delle informazioni e la gestione dei rapporti con i soggetti istituzionali", che viene periodicamente rivista e aggiornata sulla base dell'evoluzione del sistema delle relazioni e dell'organizzazione aziendale. Gli interventi da realizzare, la cui efficacia viene misurata a valle dalle funzioni di business e/o corporate proponenti, sono supportati da valutazioni dei benefici attesi, che vengono successivamente rappresentati nelle reportistiche periodiche volte a descrivere la portata delle iniziative intraprese in termini economici, commerciali e di governance.

Gruppo Poste Italiane Relazione sulla gestione al 31 dicembre 2022

La collaborazione con le istituzioni locali è intesa a favorire la condivisione di progetti di sviluppo del territorio, nonché a individuare soluzioni condivise finalizzate ad accompagnare i processi di riorganizzazione aziendali con attenzione alle specificità dei diversi territori, al fine di favorire la più efficace erogazione del servizio alla cittadinanza, la soddisfazione dei bisogni sociali della comunità e, al tempo stesso, l'accrescimento della competitività e la continuità del business113. La promozione delle interlocuzioni con i rappresentanti delle istituzioni locali è necessaria all'Azienda al fine di stimolare la conoscenza e la condivisione, e per prevenire eventuali criticità in relazione alle attività del Gruppo. In particolare, l'emergere di impatti negativi può concretizzarsi in istanze

istituzionali critiche o ritorni mediatici negativi. La gestione di tali impatti avviene attraverso i presidi territoriali e le apposite strutture centrali, tramite un'analisi interna volta ad analizzare le caratteristiche delle varie criticità. Al fine di condividere la soluzione concordata a livello interno tra i responsabili delle strutture di Relazioni Istituzionali e quelli delle Business Unit coinvolte, tale processo è oggetto di rendicontazione, ed è supportato dall'implementazione di un database istituzionale per la gestione integrata e l'archiviazione delle istanze, della reportistica e dei contatti. Inoltre, per misurare e verificare l'effettiva qualità delle azioni intraprese, sono utilizzati indicatori di qualità e quantità su base mensile e trimestrale inseriti in analisi di report globali e gestiti in un'ottica comparativa tra le aree geografiche e in confronto agli anni precedenti. Tale reportistica si basa su incontri sostenuti per macrotema e su analisi consuntive di sviluppo degli impegni sostenuti nei confronti delle istituzioni, con cadenza settimanale e mensile e relativamente alle istanze ricevute. Nel corso dell'anno di rendicontazione sono stati organizzati circa 400 incontri con amministratori locali.

L'efficace dialogo tra Poste Italiane e le Associazioni dei consumatori è iniziato nel 1999 ed è cresciuto nel tempo, fino alla formalizzazione del primo Accordo Quadro, siglato nel 2011 e rinnovato prima nel 2014 e successivamente nel 2018. Tale accordo ha come obiettivi primari quelli sintetizzati di seguito:

  • il costante miglioramento della qualità dei prodotti e servizi di Poste Italiane;
  • la trasparenza e correttezza delle relazioni dell'Azienda con i consumatori;
  • il miglioramento della conoscenza per i consumatori dei prodotti e servizi;
  • l'informazione per un uso corretto e consapevole dei prodotti e servizi e per la diffusione dello strumento della conciliazione paritetica.

L'Accordo Quadro ha istituito inoltre il Cantiere Consumatori, un tavolo di consultazione periodica mensile con i rappresentanti delle Associazioni volto a presentare i prodotti e servizi spiegandoli nel dettaglio.

Un ulteriore obiettivo del rapporto con le associazioni è quello di dare seguito alle procedure di Conciliazione, previste anche dall'Accordo, per la definizione bonaria delle controversie per tutti gli ambiti di attività dell'Azienda. Infine, sempre sulla base dell'Accordo, che stabilisce i principi per una collaborazione di trasparenza e condivisione delle informazioni a beneficio della clientela, è stata istituita la newsletter «Dialogando con i consumatori».

L'attività relazionale costante e trasparente con le Associazioni dei consumatori è proseguita nel 2022, quindi, sulla base dell'Accordo Quadro, del Cantiere Consumatori e della newsletter «Dialogando con i consumatori». Tra i temi trattati si sottolineano il repricing del Conto BancoPosta, il nuovo piano di distribuzione delle cassette di distribuzione, e la consultazione pubblica lanciata da AGCom, Autorità per le Garanzie delle Comunicazioni, sul tema degli indennizzi nel campo postale. Sul tema della formazione, nel corso dell'anno è stato organizzato un nuovo corso per conciliatori postali

incontri con gli amministratori locali nel corso del 2022

113 Poste Italiane aderisce a Confindustria (Confederazione nazionale dell'industria italiana) sulla base di una specifica convenzione che si rinnova su base pluriennale sin dal 2005. Tale convenzione regola le modalità di adesione, i vantaggi derivanti dallo status di associato e la definizione del regime contributivo. La convenzione per il triennio 2020-2022 prevede, tra l'altro, iniziative strategiche volte a promuovere una nuova cultura di impresa che comporti modelli e scelte di business orientati all'innovazione e alla sostenibilità economica e sociale. Per l'anno associativo 2022 la quota associativa si attesta a 3.2 milioni di euro.

e 8 incontri territoriali di aggiornamento formativo presso gli Hub di Bologna e Landriano. Infine, sul tema del contrasto alle frodi, sono stati svolti 4 webinar tematici, organizzati in collaborazione con il CERT. La suddetta attività viene disciplinata e descritta dalle procedure aziendali di cui al D.Lgs. n. 231/2001 e dalle procedure definite sulla base dell'accordo Quadro stipulato tra Azienda e Associazioni dei consumatori, richiamate dalle procedure di cui al D.Lgs. 231/2001. Il buon esito delle politiche adottate viene verificato e valutato in relazione alla mancanza di interventi critici da parte delle Associazioni dei consumatori sugli organi di informazione, sia a livello nazionale che territoriale.

I rapporti con le Associazioni dei consumatori a livello centrale sono gestiti dall'omonima funzione "Rapporti con Associazioni di categoria e dei consumatori", che è costituita da un responsabile, quattro risorse nella sede di Roma e una in quella di Milano. Invece, i rapporti con le Associazioni dei consumatori a livello territoriale, in particolare per quanto riguarda le procedure di Conciliazione postali Retail, vengono gestiti in raccordo funzionale con i presidi territoriali della funzione. Gli obiettivi della funzione, ricompresi nell'MBO dei dirigenti preposti, vengono misurati attraverso l'analisi delle domande di discussione valutando la percentuale di domande conciliate, ovvero concluse con un accordo con le Associazioni dei consumatori, rispetto al totale delle domande discusse. Le procedure di Conciliazione sono regolate dalla Procedura "Conciliazione Prodotti Postali Retail", aggiornata nel 2021 e redatta in collaborazione con numerose Associazioni dei consumatori.

Tra le principali istituzioni a livello centrale e organi di regolamentazione e vigilanza con cui Poste Italiane si interfaccia figurano l'AGCom, il Ministero per lo Sviluppo Economico (MISE), il Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF), il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAE) e il Dipartimento per le Politiche Europee della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

In particolare, nell'ambito dei rapporti intrattenuti con il MEF, in data 20 febbraio 2020 il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane ha deliberato il rinnovo della Convenzione triennale 2020-2022 che ha l'obiettivo di regolare i servizi di tesoreria e movimento fondi per conto dello Stato.

Inoltre, sul piano europeo ed internazionale, Poste Italiane intrattiene rapporti con il Parlamento europeo, la Commissione europea, la Universal Postal Union (UPU), PostEurope, European Centre of Employers and Enterprises providing Public services (CEEP), International Post Corporation (IPC), insieme ad altre istituzioni e associazioni dei settori in cui l'Azienda opera. Il Gruppo è coinvolto in attività di coordinamento, rappresentanza e monitoraggio dell'agenda politica, a livello sia europeo che internazionale, all'interno dei suddetti organi. Inoltre, il Gruppo è impegnato nel rilascio di informazioni per scopi di carattere normativo a livello nazionale, europeo ed internazionale, nonché nell'elaborazione di proposte di modifiche ed integrazioni del quadro normativo e regolatorio di riferimento.

Inclusione finanziaria

Sulla base dell'esperienza maturata durante gli anni precedenti in relazione all'emergenza sanitaria da Covid-19, che ha sottolineato il valore che Poste Italiane assume per le persone, soprattutto nei momenti di difficoltà, il Gruppo ha mantenuto il suo impegno nell'assicurare la fruizione dei propri prodotti e servizi anche a coloro che non possono accedervi agevolmente. Grazie alla sua rete capillare, infatti, il Gruppo è stato in grado di mantenersi vicino alla comunità anche nel corso del 2022, anno ulteriormente influenzato dal conflitto tra Russia e Ucraina.

Poste Italiane sostiene la tutela dei diritti delle comunità locali al fine di assicurare l'accessibilità ai propri prodotti e servizi a quei territori e categorie di utenti che altrimenti non potrebbero accedervi, come indicato all'interno della Politica aziendale in materia di tutela e protezione dei Diritti Umani. Contestualmente, l'Azienda si impegna nel promuovere iniziative volte alla divulgazione e al sostegno del diritto allo studio, alla sostenibilità economica e alla connessione sociale, intercettando, grazie alla rete di risorse aziendali, i bisogni che derivano dalle varie forme di svantaggio.

Grazie alla sua presenza capillare su tutto il territorio italiano, Poste Italiane mantiene la sua vicinanza alle comunità in cui opera, garantendo prodotti e servizi accessibili a tutti e che mirano all'in lusione so iale

Il Gruppo monitora le proprie iniziative e la propria offerta di prodotti e servizi promuovendo iniziative di dialogo continue e strutturate, come, ad esempio, l'attività di confronto con i principali stakeholder, organizzata su base annuale. La finalità è quella di monitorare i bisogni della comunità ed il grado di soddisfazione in relazione ai prodotti e ai servizi offerti. Poste Italiane si avvale di principi di serietà, affidabilità ed elasticità, nel fornire offerte dedicate a tutte le categorie di clienti ai quali si rivolge, anche in base ad esigenze specifiche.

L'offerta di Poste Italiane

L'ampliamento dei servizi del Gruppo nel 2022

Nel corso del 2022 Poste Italiane ha mantenuto il proprio impegno nel perseguimento di un futuro sostenibile a 360°, ampliando il proprio ventaglio d'offerta con l'introduzione di nuovi servizi. A questo proposito, il Gruppo ha promosso, in continuità con l'anno precedente, la formula "risparmiosemplice". Il Piano di risparmio, sottoscrivibile in un qualsiasi Ufficio Postale da titolari di un conto corrente BancoPosta o di un Libretto di risparmio postale, ha durata indeterminata con periodicità definita dal cliente, ed è basato sul Buono Fruttifero Postale a 4 anni emesso da Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. Con la sottoscrizione di questo Buono all'interno del Piano di risparmio, si ha la possibilità di accantonare periodicamente importi – anche contenuti – al fine di costruire un capitale nel tempo, con la possibilità di effettuare anche delle sottoscrizioni aggiuntive. Le somme provenienti dalla scadenza dei Buoni Fruttiferi Postali, sottoscritti nell'ambito del Piano stesso, verranno reinvestite automaticamente nel Piano di risparmio "risparmiosemplice" e, comprendono, oltre al capitale investito, anche gli interessi maturati, al netto degli oneri fiscali. Inoltre, l'accordo sul risparmio postale con Cassa Depositi e Prestiti, rinnovato nel 2021, offre al Gruppo una remunerazione sostenibile nel quadriennio 2021-2024, con una commissione annua per gli obiettivi di raccolta compresa fra 1,6 e 1,85 miliardi di euro.

Un ulteriore servizio, lanciato a novembre 2022 in collaborazione con Banca Aidexa S.pA., è il "Prestito BancoPosta Business Link Online", che consente di offrire prestiti digitali a ditte individuali e piccole imprese. Nell'ambito dei servizi assicurativi, invece, è stato lanciato il prodotto assicurativo misto del ramo Vita "Poste Progetto Dinamico Bonus", della durata di 15 anni, volto a coniugare un progetto assicurativo performance-linked con componenti di investimento assicurativo unit-linked. Inoltre, la nuova funzionalità "Protezione digitale" di "Poste Vivere Protetti" è stata inclusa nell'offerta modulare. Attraverso la piattaforma omnicanale di PostePay, il Gruppo ha assunto un ruolo strategico nella fornitura di servizi di pagamento, raggiungendo un numero di carte "Evolution" pari a quasi nove milioni e oltre 23 milioni di utenti che hanno adottato PosteID per certificare la propria identità digitale.

Inoltre, il Gruppo ha mantenuto il programma di rilancio del Risparmio Postale garantendo il miglioramento della qualità e dell'efficienza dei servizi offerti al cliente, anche attraverso l'implementazione del canale digitale. In particolare, l'operatività online sui conti correnti BancoPosta per l'acquisto dei Buoni Fruttiferi Postali è stata garantita 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Inoltre, la varietà del catalogo dei Buoni Fruttiferi Postali e la possibilità di sottoscrizione anche online permettono di rispondere alle varie esigenze dei consumatori. Tra i Buoni sopra menzionati, si evidenziano:

  • il Buono 4X4, i cui interessi, fissi e crescenti, maturano al compimento di ogni quadriennio dalla data di sottoscrizione e, dopo 4, 8 e 12 anni vengono riconosciuti anche in caso di rimborso anticipato;
  • il Buono 3X4, con interessi, fissi e crescenti, che maturano al compimento di ogni triennio dalla data di sottoscrizione e, dopo 3, 6 e 9 anni vengono riconosciuti anche in caso di rimborso anticipato;
  • il Buono 3X2, con interessi, fissi e crescenti, che maturano al compimento di ogni triennio dalla data di sottoscrizione e, dopo 3 anni vengono riconosciuti anche in caso di rimborso anticipato;
  • il Buono 3 anni Plus, con una durata di 3 anni, prevede che alla scadenza dei 3 anni venga riconosciuto il capitale investito e gli interessi;
  • il Buono Ordinario, i cui interessi sono fissi e crescenti e vengono riconosciuti dopo 1 anno dalla sottoscrizione e, successivamente, ogni bimestre. È possibile chiedere il rimborso in qualsiasi momento, entro il termine di prescrizione, la restituzione del capitale investito e, dopo un anno dalla sottoscrizione, anche agli interessi maturati;
  • il Buono Risparmio Sostenibile, che riconosce un rendimento fisso e la possibilità di conseguire, alla scadenza, un eventuale premio legato all'andamento, se positivo, dell'indice STOXX® Europe 600 ESG-X;
  • il Buono Rinnova, dedicato a chi ha rimborsato un Buono Fruttifero Postale scaduto a partire dal 20 settembre 2022 ed entro il periodo di collocamento del Buono Rinnova. Ha una durata di 6 anni, con gli interessi, fissi e crescenti, che maturano al compimento di ogni triennio dalla data di sottoscrizione e dopo 3 anni vengono riconosciuti anche in caso di rimborso anticipato;
  • il Buono Soluzione Eredità, dedicato ai beneficiari di un procedimento successorio concluso in Poste Italiane, riconosce un rendimento certo alla scadenza dei 4 anni.

Per incentivare l'utilizzo del canale digitale da parte di tutti i cittadini, tenendo conto anche dell'esperienza maturata durante il contesto emergenziale, nel corso dell'anno Poste Italiane ha incoraggiato diverse campagne di comunicazione volte a promuovere l'operatività online del Risparmio Postale. Al fine di incentivare i propri clienti alla gestione del proprio risparmio postale in modalità online, l'Azienda offre un'ampia gamma di servizi disponibili tramite i canali digitali, che vanno dalla visualizzazione di saldo e movimenti per i titolari di un Libretto Smart o Ordinario alla gestione del Libretto Minori da parte del genitore, dalla sottoscrizione di Buoni fruttiferi postali dematerializzati al trasferimento di denaro tra Libretti e conto corrente BancoPosta, fino alla ricarica della carta Postepay e all'associazione dell'IBAN al proprio Libretto. A partire dal 2022, inoltre, il Gruppo ha reso possibile effettuare operazioni online con il Libretto Minori anche al tutore.

In un'ottica di inclusione digitale e finanziaria e in linea con gli obiettivi del Paese, Poste Italiane ha confermato il suo considerevole apporto in Italia nel fornire l'identità digitale ai cittadini, il cosiddetto Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID) che ha l'obiettivo di fornire agli utenti un sistema di login unico con cui accedere a tutti i servizi della Pubblica Amministrazione. Nel corso del 2022 sono state attivate oltre 6 milioni di nuove identità digitali e gli accessi tramite tale sistema sono stati più di 1 miliardo. Inoltre, la richiesta di attivazione dell'identità digitale è possibile anche per i più giovani: i genitori o tutori dei minorenni possono richiedere l'attivazione dello SPID accedendo alla propria area personale e gestendo le autorizzazioni di accesso.

Inclusione finanziaria e digitale di senior e giovani

Poste Italiane ricerca costantemente soluzioni innovative mirate alla riduzione del digital divide e all'incremento dell'inclusione finanziaria, con un focus particolare nei confronti delle categorie più fragili e a rischio, sostenendo e supportando le diverse fasce di popolazione all'interno delle comunità in cui opera.

Relativamente al tema dell'inclusione finanziaria, il Gruppo ha promosso, in continuità con gli anni precedenti, iniziative di formazione finanziaria, per permettere ai cittadini di formarsi e informarsi, in modo da essere capaci di effettuare scelte consapevoli in materia finanziaria.

Poste Italiane, inoltre, provvede all'aggiornamento periodico della pagina del sito web dedicata all'Educazione Finanziaria, pubblicando nuovi contenuti, video-pillole e strumenti utili agli utenti per acquisire una maggiore consapevolezza dei bisogni di natura finanziaria, assicurativa e previdenziale ed orientarsi meglio tra le varie soluzioni con il supporto del consulente finanziario. Gli eventi dedicati all'Educazione Finanziaria, gestiti da esperti in diretta, hanno l'obiettivo di analizzare l'importanza di una corretta educazione finanziaria e la sua utilità nella vita quotidiana per sé stessi e per i propri familiari.

Poste Italiane partecipa al "Mese dell'Educazione Finanziaria"

Le incognite legate allo scenario internazionale e l'aumento dell'inflazione obbligano ad agire con contezza e l'educazione finanziaria può rappresentare uno strumento fondamentale per affrontare e superare questo periodo di crisi. In quest'ottica, Poste Italiane si pone in prima fila verso il Paese ed è consapevole della necessità di rafforzare e mettere a sistema le iniziative volte ad aumentare le conoscenze finanziarie, assicurative e previdenziali degli italiani. Nel corso del 2022 il Gruppo ha infatti partecipato alla quinta edizione del "Mese dell'Educazione Finanziaria", #ottobreedufin2022, la più grande manifestazione italiana sull'educazione finanziaria, istituita e promossa dal Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria (Comitato Edufin) con attività ed eventi di informazione e sensibilizzazione sull'educazione finanziaria, assicurativa e previdenziale.

Un'interessante novità introdotta quest'anno, condivisa con la Direzione Filatelia e con il MEF, è l'iniziativa filatelica dedicata alla manifestazione che prevede un bollo postale filatelico disponibile in tutti i 487 Uffici Postali con sportello filatelico e nei 10 Spazi Filatelia dal 1° ottobre e per tutto il mese e la distribuzione settimanale di 5 cartoline con contenuti ispirati ai "Momenti che contano" descritti nel sito del Comitato Edufin.

Al fine di potenziare le conoscenze economico-finanziarie degli studenti di ogni ordine e grado di scuola, per educarli a una cittadinanza attiva e consapevole, è continuata l'iniziativa pluriennale "il Risparmio che fa scuola", promossa da Poste Italiane e Cassa Depositi e Prestiti, in collaborazione con il Ministero dell'Istruzione. Tale progetto offre un percorso didattico completamente gratuito, unico e originale, orientato a formare i cittadini del futuro, portandoli a riflettere sui propri comportamenti di risparmio economico, ambientale, energetico e alimentare, e su quanto questi possano incidere sulla vita di ognuno e su quella della propria comunità.

Il progetto fino alla sua naturale scadenza, giugno 2022, ha erogato i contenuti formativi dell'iniziativa solo attraverso i canali digitali, aggiornando il portale dedicato www.ilrisparmiochefascuola.com in modo da favorire la fruizione di tutti i materiali presenti (schede formative per docenti e studenti, video tematici, giochi per i più piccoli). In tal modo il progetto ha continuato a contribuire alla formazione degli studenti su temi di grande attualità come quelli dell'economia di base, del risparmio e della valorizzazione di tutte le risorse.

Il Progetto di Educazione Digitale

Poste Italiane ha promosso, in continuità con il 2021, il progetto di Educazione Digitale, con l'obiettivo di favorire l'acquisizione, da parte di cittadini, clienti ed imprese, di competenze digitali per cogliere in modo consapevole e sicuro le opportunità derivanti dalla trasformazione tecnologica. L'iniziativa, che si inserisce nel più ampio programma dell'Azienda quale guida per i cittadini nello sviluppo di conoscenze e sempre maggiori competenze tra tecnologia e innovazione, si propone di fornire agli utenti una panoramica tra le innovazioni tecnologiche e digitali, attraverso contenuti multimediali dedicati e webinar gratuiti.

Le attività possono essere seguite su LinkedIn, Facebook e Twitter attraverso l'hashtag #educazionedigitale.

Nel 2022 l'Azienda ha proseguito con l'ampliamento dell'offerta di prodotti di inclusione finanziaria in ambito "green" rivolti a giovani, senior e nuovi italiani. A tal proposito, la carta prepagata Postepay Green, eletta Prodotto dell'Anno 2022, è dedicata ai ragazzi dai 10 ai 17 anni, ed è prodotta in materiale biodegradabile, con una composizione per l'82% di acido polilattico di origine biologica. Tramite l'App Postepay è possibile accedere a un sistema di pagamenti innovativi, dividere le spese con altri titolari di Postepay Green, nonché acquistare biglietti per mezzi di trasporto.

In riferimento ai servizi di Pagamenti e Mobile, l'offerta di prodotti e servizi di PostePay è studiata per consentirne l'accesso in chiave inclusiva nei confronti di tutte le categorie di utenti, come ad esempio nuovi italiani, giovani, studenti e senior. In particolare, i principali prodotti e servizi offerti sono:

  • Western Union servizio APN, che permette di inviare agevolmente denaro in modalità online 24 ore su 24, 7 giorni su 7 verso oltre 200 Paesi e territori e utilizzando la propria Carta prepagata o di Debito Postepay abilitata al servizio. Il destinatario può inoltre ritirare il denaro in contanti presso un'agenzia Western Union, e può scegliere in quale valuta, tra quelle disponibili, effettuare il pagamento per l'invio di denaro verso alcuni Paesi;
  • Postepay Digital, strumento di moneta elettronica che mira a migliorare la customer experience con particolare riguardo alla semplificazione dei processi di vendita e di utilizzo della Carta prepagata tramite l'App Postepay, punto di accesso unico e semplificato al mondo dei servizi di pagamento e di telefonia mobile offerti da PostePay S.p.A., con oltre 21,7 milioni di download.

Inoltre, PostePay mira a migliorare la conoscenza e l'utilizzo dei prodotti tramite la costante attenzione delle informazioni disponibili sui canali di utilizzo, in particolare con interventi sui contenuti riportati sul sito istituzionale e FAQ.

L '

In linea con gli anni precedenti e a conferma del supporto offerto da Poste Italiane a livello nazionale, durante il corso del 2022 il Gruppo ha continuato ad offrire la cessione del credito d'imposta. Il servizio, partito nell'autunno del 2020, consente a cittadini e imprese titolari di conto BancoPosta di cedere i propri bonus fiscali e ottenere liquidità in un'unica soluzione. Il servizio può essere richiesto online sul sito poste.it attraverso le proprie credenziali di internet banking o in tutti gli Uffici Postali, ed ha un processo di richiesta semplice ed immediato. È inoltre possibile visualizzate in tempo reale il valore dei propri crediti attraverso un simulatore presente sia sul sito, in area pubblica, che in Ufficio Postale.

In seguito all'interruzione del servizio di cessione del credito d'imposta dovuta al susseguirsi delle modifiche normative antifrode varate dal Governo, in data 7 marzo 2022 Poste Italiane ha riaperto la piattaforma per l'acquisto, subordinato alla disponibilità delle somme sulla piattaforma dell'Agenzia delle Entrate, dei crediti d'imposta derivanti dai lavori edilizi. Poiché le norme antifrode varate dal Governo limitano la fruizione del servizio per contribuenti e imprese, la cessione del credito tramite Poste Italiane è ristretta ai soli soggetti che hanno sostenuto direttamente gli oneri relativi al "Bonus casa". Poiché la piattaforma è stata riaperta solamente per le prime cessioni, al momento Poste Italiane non acquista nessun credito d'imposta che sia stato oggetto di precedente trasferimento, inclusi i crediti d'imposta maturati a seguito di sconto in fattura.

Poste Italiane premiata Leader della Sostenibilità

Nel corso del 2022, Poste Italiane è stata premiata come Leader della Sostenibilità grazie al suo comportamento socialmente responsabile.

Leader della sostenibilità è la lista delle 200 aziende italiane premiate come più sostenibili creata da "Il Sole 24 Ore" in collaborazione con "Statista". La classifica è stata stilata in seguito a una complessa procedura di ricerca e selezione delle aziende e la determinazione dei criteri di valutazione è stata effettuata secondo criteri indipendenti. Nello specifico, l'intensiva ricerca si basa sull'analisi di 40 indicatori totali nelle tre dimensioni della sostenibilità: ambientale, sociale ed economica. I dati vengono ricercati all'interno del bilancio di sostenibilità (o un documento equivalente) e nelle relazioni finanziarie o nei bilanci annuali relativi all'anno 2020 o 2019. Successivamente, i dati raccolti sono aggregati e valutati tramite l'assegnazione di un punteggio ed ogni azienda consegue un punteggio totale nelle tre aree. Le 200 aziende con il miglior punteggio finale, il cui valore massimo raggiungibile è di 100, sono premiate come Leader della sostenibilità.

Gruppo Poste Italiane Relazione sulla gestione al 31 dicembre 2022
7.13 TRANSIZIONE GREEN

Impatti ambientali degli immobili

PRINCIPALI CAPITALI COLLEGATI

Poste Italiane attribuisce una particolare importanza alla tutela ambientale, consapevole della necessità di utilizzare responsabilmente le risorse al fine di minimizzare gli impatti ambientali negativi e perseguire uno sviluppo sostenibile volto alla creazione di valore per la comunità e per il territorio in cui opera, nella piena attuazione del Codice Etico di Gruppo.

Attraverso l'adozione di un a ro io onsa evole nell'utilizzo dell'energia, delle risorse idri he e nella gestione dei rifiuti, Poste Italiane mira a generare un impatto positivo per la comunità in cui opera, seguendo un percorso volto alla transizione green delle proprie attività

Nel 2021, Poste Italiane è diventata Supporter ufficiale della TCFD (Task Force on Climate Related Disclosures), impegnandosi nella disclosure relativa al clima per contribuire alla creazione di un sistema finanziario più resiliente. Questa azione rafforza la volontà del Gruppo di allinearsi agli obiettivi nazionali, europei e internazionali in materia ambientale ed energetica, nell'ottemperanza delle leggi e delle regolamentazioni in vigore114 .

Dal 2021, Poste Italiane è Supporter della Task Force on Climate Related Disclosures

(TCFD)

A tal proposito, per assicurare la conformità delle attività del Gruppo con le normative vigenti in materia di uso di energia, Poste Italiane affida la gestione dei processi di monitoraggio, misurazione dei consumi e individuazione delle fonti di risparmio ad un'unica funzione aziendale, che presidia gli ambiti di responsabilità ambientale legati al patrimonio immobiliare del Gruppo.

Coerentemente con gli anni precedenti, nel corso del 2022 Poste Italiane ha mantenuto l'impegno verso la tutela dell'ambiente, promuovendo iniziative volte a ridurre il proprio impatto ambientale, per il perseguimento degli obiettivi ESG di Gruppo.

Tra le azioni di rilievo attuate dall'Azienda, si menziona la gestione dei contratti delle utilities con l'acquisto delle commodities a partire dal 2023 direttamente nei mercati all'ingrosso, la progressiva sostituzione di veicoli endotermici con veicoli elettrici e l'installazione di colonnine di ricarica per autoveicoli elettrici. Considerando il monitoraggio dell'impatto ambientale quale elemento funzionale per una conduzione green del proprio business, il Gruppo rinnova costantemente il suo impegno nell'installare strumenti di raccolta dati e di piattaforme gestionali di controllo dei consumi e delle fatture utilities. Inoltre, Poste Italiane ha promosso l'efficientamento energetico attraverso un aumento di produzione delle energie rinnovabili ed ha favorito la riduzione delle emissioni attraverso progetti dedicati che comprendono: iniziative di piantumazione, installazione di strumenti di raccolta dati di consumo, promozione di dinamiche di sviluppo del team interno e di comportamenti consapevoli nell'uso di energia da parte dei dipendenti.

Poste Italiane ha adottato, a partire dal 2019, una Politica di Sostenibilità Ambientale, che consente di identificare i Principi e le iniziative in materia di sostenibilità ambientale verso cui indirizzare il proprio impegno e la propria azione. Tale Politica rappresenta, inoltre, uno strumento utile a comunicare formalmente agli stakeholder l'impostazione green del modello di business del Gruppo, con riferimento alle attività di logistica, trasporto e alla gestione degli immobili.

114 Durante l'esercizio 2022 l'Azienda non è stata oggetto di multe o sanzioni legate all'inosservanza delle regolamentazioni in materia di ambiente.

La Politica è costituita da diversi Principi, che definiscono le modalità con cui Poste Italiane agisce e interviene in ambito di sostenibilità ambientale. Nello specifico, le tematiche oggetto del documento riguardano l'efficienza nell'uso delle risorse, l'innovazione a supporto della transizione verso un'economia low-carbon, la riduzione e prevenzione dell'impronta ambientale e la promozione di una cultura attenta all'ambiente.

Nel corso degli anni, a dimostrazione della volontà di ridurre l'impatto ambientale legato allo svolgimento delle proprie attività, Poste Italiane ha conseguito la certificazione del sistema di gestione ambientale per le società Postel S.p.A. e SDA S.p.A., e detiene dal 2020 la certificazione relativa al sistema di gestione ambientale dei processi di progettazione, indirizzo, controllo e coordinamento dei Servizi Postali e Finanziari secondo lo standard internazionale UNI EN ISO 14001. La certificazione è stata rilasciata da parte dell'ente IMQ-CSQ, uno degli organismi di certificazione accreditati più autorevoli a livello internazionale.

Al fine di migliorare le performance di Gruppo in un'ottica di efficienza, Poste Italiane ha elaborato un Sistema di Gestione Ambientale conforme alla norma ISO 14001, che rappresenta uno strumento chiave nella gestione sistemica delle tematiche ambientali, in riferimento ai processi aziendali. Per sostenere i propri obiettivi di miglioramento, l'Azienda promuove azioni e interventi mirati alla riduzione degli impatti legati allo svolgimento delle proprie attività, nonché iniziative volte alla sensibilizzazione circa le tematiche di tutela e rispetto dell'ambiente. In questo senso, il Sistema di Gestione Ambientale fornisce un valido supporto tecnico utile al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità di Poste Italiane.

Nello specifico, al fine di raggiungere gli obiettivi e i Principi esposti nell'ambito della Politica di Sostenibilità Ambientale, Poste Italiane ha identificato tre aree di intervento, per ognuna delle quali sono previste diverse azioni specifiche, riportate nel dettaglio di seguito:

  • Riduzione degli impatti ambientali determinati dalle proprie attività operative:
    • ottimizzazione dei consumi di energia e riduzione delle emissioni in atmosfera generate dagli immobili, grazie a piani di approvvigionamento da fonti rinnovabili e agli investimenti in soluzioni di efficienza energetica, come i sistemi di controllo continuo dei consumi, l'utilizzo di sistemi di illuminazione eco-efficienti e altri strumenti elettrici/elettronici a basso consumo;
    • incentivazione del trasporto green per le attività di tipo logistico e per la mobilità individuale, con l'obiettivo di ridurre le emissioni in atmosfera, mettendo anche a disposizione dei dipendenti una flotta aziendale composta da mezzi ibridi o totalmente elettrici;
    • diminuzione del consumo di materie e corretta gestione dei rifiuti, specificatamente attraverso la riduzione e contenimento del consumo di carta, raggiunto grazie alla dematerializzazione dei documenti e tramite la massimizzazione della quota di rifiuti avviabile a riciclo/riutilizzo;
    • diminuzione dei consumi idrici.
  • Integrazione degli aspetti ambientali nei prodotti e servizi offerti:
    • attuazione di processi di digitalizzazione dei prodotti e servizi offerti, in quanto l'innovazione digitale può creare valore condiviso fra Poste Italiane e gli stakeholder, fornendo un prezioso contributo circa la riduzione dell'impronta ambientale e in merito alla redditività aziendale;
    • analisi dei rischi e delle opportunità ambientali riguardo alle scelte d'investimento e alla gestione delle attività assicurative, al fine di contribuire in modo significativo al percorso di sviluppo sostenibile dell'Italia.
  • Sensibilizzazione alla cultura ambientale di dipendenti e soggetti terzi:
    • coinvolgimento dei dipendenti in programmi e iniziative che riguardano la tutela dell'ambiente naturale e l'ecologia, in particolare anche attraverso il sostegno e la partecipazione attiva della rete di volontariato aziendale di Poste Italiane;

  • sostegno a progetti di formazione ed informazione relativamente alle tematiche ambientali, nonché alle iniziative mirate a tutelare e recuperare il patrimonio ambientale;
  • attività di dialogo e collaborazione con enti ed associazioni operanti sul piano nazionale ed internazionale, al fine di designare e adottare modelli, politiche e strategie che possano mitigare il cambiamento climatico ed ostacolare il consumo inefficiente di risorse;
  • analisi dei rischi e delle metodologie di gestione ambientale adottate dalle controparti (fornitori, business partner, altre società) nei processi di fornitura e nelle possibili operazioni di finanza straordinaria.

Numerose iniziative dimostrano l'impegno profuso da Poste Italiane in materia di sostenibilità ambientale. A tal proposito si sottolineano i progetti di incremento della produzione di energia che deriva da fonti rinnovabili grazie allo sviluppo di soluzioni fotovoltaiche e quelli di assorbimento di CO2 ed altre emissioni climalteranti attraverso la piantumazione di aree verdi nei terreni ed immobili aziendali.

L'efficacia dell'approccio adottato è costantemente monitorata attraverso procedure di identificazione e valutazione dei rischi all'interno e all'esterno del Gruppo, facendo altresì riferimento all'attività di dialogo con gli stakeholder e ai sistemi di segnalazione delle violazioni e sanzionatorio.

Coerentemente con la normativa di riferimento, anche Postel S.p.A. e SDA, le due società coinvolte in via prioritaria nel processo di certificazione, hanno definito delle specifiche politiche ambientali:

Politica Salute e Sicurezza sul Lavoro, Ambiente e Qualità di Postel S.p.A.: la Politica si propone di garantire e monitorare un'idonea condotta aziendale nel rispetto delle prescrizioni normative e legislative in materia ambientale, allineando la Società agli standard richiesti in ambito salute e sicurezza sul lavoro. Inoltre, Postel S.p.A. definisce gli obiettivi in materia di protezione dell'ambiente e prevenzione degli impatti negativi, con particolare riguardo ad una gestione efficiente dei rifiuti, e all'impegno profuso circa l'uso responsabile delle risorse e la tutela della biodiversità, rilevanti per il proprio contesto.

Q 'A S S L S A S. .A.: attraverso questa Politica, SDA S.p.A. stabilisce e presenta i principi relativi alla corretta gestione delle tematiche in materia di qualità, ambiente e salute e sicurezza sul lavoro. In particolare, la Società riconosce l'importanza della sostenibilità ambientale, impegnandosi nella protezione dell'ambiente e facendo specifico riferimento alla prevenzione dell'inquinamento e al consumo eccessivo di risorse naturali che possono derivare dalle attività svolte all'interno dell'Azienda. In quest'ottica, SDA S.p.A. promuove il riciclo e, ove possibile, il riutilizzo dei rifiuti prodotti, oltre ad impegnarsi nella costante ricerca di una catena di approvvigionamento improntata sulla sostenibilità.

Green strategy di Poste Italiane

Inaugurato un nuovo impianto fotovoltaico per la produzione di energia a Palermo

La strategia di decarbonizzazione relativa alla gestione degli immobili rappresenta per il Gruppo Poste Italiane una scelta sostenibile, anche in considerazione degli effetti sui prezzi dell'energia causati dalla pandemia Covid-19 e dalla guerra in Ucraina.

A tal proposito, a luglio 2022 Poste Italiane ha inaugurato a Palermo un nuovo impianto fotovoltaico per la produzione di energia, in grado di soddisfare l'equivalente del consumo energetico di un anno intero di ben 250 abitazioni. Si tratta di soltanto l'ultimo dei grandi interventi in materia di sostenibilità ambientale messi in atto da Poste Italiane nella Regione Sicilia. Nonostante la crisi pandemica da Covid-19 abbia alterato in misura evidente i tempi di entrata in esercizio dell'impianto, a causa delle norme restrittive applicate sul territorio nazionale, Poste Italiane, con i suoi 769 uffici postali e 122 centri di recapito presenti sull'Isola, ha intrapreso un percorso che la condurrà entro il 2030 a raggiungere le zero emissioni nette di anidride carbonica. In Sicilia l'Azienda ha avviato cinque progetti paralleli che investono in tecnologie led, fotovoltaico e non solo. Il primo piano di interventi prevede la sostituzione dei classici corpi illuminanti con lampade fluorescenti a led per l'abbattimento di circa il 50% dei consumi di energia elettrica, e sull'Isola sono già state eseguite oltre 9.000 installazioni in 378 siti. Gli impianti di illuminazione, insieme a quelli di climatizzazione, sono inoltre oggetto di un progetto di "smart building" che prevede un sistema di gestione dei consumi all'interno degli edifici integrato, temporizzato e controllato da remoto. Attraverso una gestione integrata degli impianti, nonché una loro sostituzione e ammodernamento, in Sicilia sono attualmente coinvolti 200 Uffici Postali al fine di ottenere un risparmio dei consumi medio pari al 15% per la componente energia elettrica e al 10% per la componente gas, secondo quanto previsto dal piano di "efficientamento energetico" distribuito tra impianti di climatizzazione, elettrici e di illuminazione. Anche le aree verdi hanno assunto un valore centrale nell'ambito degli interventi aziendali. Il quarto progetto, che ha interessato 12 sedi, ha previsto infatti la trasformazione di vecchi serbatoi interrati per combustibile da riscaldamento in sistemi di raccolta dell'acqua da destinare ad alberi e siepi di nuova o esistente piantumazione, presenti nelle aree esterne agli edifici.

È stato altresì implementato il piano per il fotovoltaico, con l'installazione di pannelli in 39 sedi siciliane in grado di produrre circa 3 milioni 700.000 kWh annuali, pari all'alimentazione energetica annua di oltre 750 abitazioni (con contatori classici da 3 kW).

Riqualificazione energetica Poste Italiane a supporto del Centro di Smistamento di

Passo Varano

Poste Italiane ha intrapreso una serie di iniziative al fine di garantire che i suoi edifici siano sempre più sostenibili. Una delle iniziative rilevanti nel Centro Italia è stata quella della riclassificazione del Centro di Smistamento di Passo Varano nelle Marche. Il centro è stato oggetto di un importante intervento di riqualificazione energetica, in un'ottica di decarbonizzazione degli edifici.

In particolare, ad essere interessato dall'intervento è stato l'impianto di climatizzazione. Il sistema, costituito da centrale termica a gas per il riscaldamento e gruppi frigoriferi per il raffrescamento, è stato sostituito da più moderne e meno impattanti pompe di calore elettriche, che grazie alla loro tecnologia di ultima generazione hanno performance energetiche migliori e anche in caso di fuoriuscite di gas risultano meno dannose per l'ambiente rispetto a macchinari più datati.

Il Gruppo è consapevole del fatto che l'efficienza energetica è un punto cruciale per riuscire ad unire crescita economica e sviluppo sostenibile. Pertanto, nell'adottare un comportamento esemplare in ottica ambientale, Poste Italiane basa la propria strategia sulle seguenti aree di intervento:

Fonti rinnovabili. Poste Italiane promuove l'installazione di pannelli fotovoltaici negli immobili di sua proprietà, dislocati su tutto il territorio nazionale, al fine di rendere ancora più sostenibile l'impatto delle proprie attività. Il progetto di valorizzazione delle fonti rinnovabili prevede lo sviluppo di circa 300 impianti fotovoltaici su siti di proprietà a copertura piana per complessivi 18MWp e circa 25 GWh/y di produzione attesa a regime. Inoltre, nel corso del 2022 sono state completate 96 realizzazioni con il progressivo collegamento in rete degli impianti.

99%

del fabbisogno di energia elettrica del Gruppo proviene da fonti 100% rinnovabili, certificate Garanzia di Origine

L'iniziativa ha durata biennale ed ha avuto inizio nel primo semestre del 2021, con un investimento complessivo di 31,5 milioni di euro, di cui 16,5 nel 2022.

In aggiunta ai circa 25 impianti realizzati tra il 2009 e il 2020, che oggi producono oltre

-19%

Riduzione delle emissioni Scope 1 e Scope 2 ottenuta grazie alle iniziative di efficientamento energetico degli immobili

1,5 GWh annui, i nuovi investimenti prevedono la realizzazione entro la fine del 2023 di circa 300 impianti di taglia medio/grande che andranno a coprire tutte le regioni con uno degli interventi più significativi nel panorama italiano di questi anni, rappresentando sicuramente l'iniziativa a diffusione più capillare mai realizzata nel Paese. Questo intervento permetterà di creare una capacità produttiva di 18 MW con una previsione di produzione annua di 25 GWh, pari a circa il 6% del consumo attuale, arrivando progressivamente a collegare alla rete nazionale i primi 9 MW di potenza da fotovoltaico. Le best practice per quanto riguarda questa tipologia di impianti sono: il Centro Smistamento di Padova per 1.300kW di potenza che verrà completato entro l'anno, l'impianto di Milano Roserio con 524kW e il Centro Smistamento di Palermo con 858kW completati e di prossima connessione alla rete elettrica nazionale.

Smart building. A conferma dell'impegno del Gruppo per la tutela dell'ambiente, in continuità con gli anni precedenti è stato promosso il progetto Smart Building per la realizzazione di un sistema di gestione dei siti medio-piccoli di Poste Italiane mediante monitoraggio dei consumi, delle condizioni climatiche all'interno e all'esterno degli edifici e l'attuazione automatica di sistemi di regolazione e gestione degli impianti di condizionamento, riscaldamento e illuminazione. Il progetto, finanziato dalla Banca Europea per gli Investimenti, prevede la realizzazione su 2.000 edifici di Poste Italiane di un sistema di Building and Energy Management System (BEMS) con una piattaforma unica di

supervisione, gestione e controllo integrato degli impianti volto all'ottimizzazione della gestione manutentiva e all'efficientamento energetico. L'intervento prevede sia l'installazione negli edifici di sensori e sistemi di controllo e monitoraggio impianti, sia il collegamento con una piattaforma centralizzata che consenta la progressiva ottimizzazione della gestione degli impianti e degli ambienti. Con un patrimonio di migliaia di edifici sparsi in ogni zona climatica e a ogni latitudine e altitudine del territorio italiano, Poste Italiane è una realtà pienamente rappresentativa dell'estrema diversità di condizioni climatiche che caratterizzano il territorio in cui opera. Proprio per questo motivo l'Azienda necessita di soluzioni tecniche che si possano adattare alle diverse condizioni e che possano gestire in maniera ottimale il comfort degli ambienti sia per il personale che per i clienti, nel tentativo di utilizzare la minor quantità possibile di energia e sfruttare al meglio gli impianti, in modo da ridurre i guasti e aumentare la vita utile degli impianti stessi. Sono già oltre 1.600 le sedi, prevalentemente Uffici Postali e centri di recapito, collegate alla piattaforma BEMS e quindi gestite e monitorate da remoto in modo efficiente, anche attraverso l'implementazione di una Sala Controllo dedicata, e il risparmio atteso di energia elettrica è pari a circa 7,6 GWh/anno a regime. Nel 2022 sono state realizzate installazioni per oltre 950 ulteriori sedi, oltre al progressivo miglioramento della parte Software della piattaforma BEMS anche in condivisione con alcuni professionisti del territorio. Nel corso dell'anno sono stati installati e messi on boarding sul sistema di supervisione oltre 1.600 siti, nonostante alcune difficoltà riscontrate nell'approvvigionamento dei materiali, con un investimento pari a 6,5 milioni di euro, di cui oltre 3 nel 2022. Il termine del progetto è previsto nel corso del 2023, con un obiettivo di realizzazione complessivo di circa 2.000 sedi, pari al completamento delle installazioni.

Ottimizzazione energetica. In tema di efficientamento energetico, Poste Italiane ha avviato l'installazione dei misuratori gas ed energia elettrica negli edifici principali dell'Azienda, in armonia con quanto disposto dal D.Lgs. 102/14, e ha previsto il progressivo completamento e utilizzo dei dati di misura anche per la nuova serie di diagnosi energetiche per il 2023.

In continuità con gli anni precedenti, nel 2022 Poste Italiane ha progettato una serie di interventi volti a ottenere un minor consumo di risorse, in particolare per la gestione del riscaldamento e per il raffrescamento dei suoi edifici. Le leve che vengono utilizzate sono molteplici e vanno dal rinnovo degli impianti a fine ciclo di vita con apparati più efficienti alla ristrutturazione degli immobili per

migliorare l'efficienza termica, nonché la revisione delle modalità stesse di riscaldamento e raffrescamento passando da vettori come il gasolio al gas metano, fino a pompe di calore alimentate ad energia elettrica. Anche in questo caso gli interventi vengono effettuati seguendo i parametri tecnici rinnovati di anno in anno da parte del Gestore Servizi Energetici (GSE) che indicano le tipologie di soluzioni che consentono di beneficiare di incentivi per la maggiore efficienza degli apparati installati. Sono circa 270 gli interventi giunti a completamento nel 2022.

Come previsto nell'ambito del cosiddetto "progetto verde", tra il 2020 e il 2022 è stata realizzata in 81 sedi la dismissione di serbatoi a gasolio non più utilizzati e la loro conversione in serbatoi idrici in grado di raccogliere acqua piovana da utilizzarsi per l'irrigazione di alberi di nuova piantumazione.

~ 10.900

tonnellate di anidride carbonica risparmiate grazie alle iniziative di efficientamento energetico implementate

90

progetti di efficientamento energetico condotti sul territorio focalizzati alla riduzione dei consumi (gas ed EE) e delle emissioni

Inoltre, l'Azienda ha avviato un progetto di efficientamento energetico mirato all'ottimizzazione degli impianti di condizionamento e riscaldamento in alcuni siti strutturali del Gruppo per oltre 40 interventi e circa 3 milioni di euro di budget investito nel 2022.

Illuminazione a LED. Nel 2022 è proseguito l'impegno di Poste Italiane per l'utilizzo delle smart technologies. Il Gruppo ha infatti provveduto, negli anni, all'installazione di impianti di illuminazione a tecnologia LED. In particolare, nel corso del 2022 sono stati installati oltre 30.000 nuovi corpi illuminanti a LED coinvolgendo oltre 500 edifici.

21 7 €

Investiti in progetti per ridurre le emissioni

Incentivazione di comportamenti virtuosi. Poste Italiane, da sempre impegnata nel favorire una gestione sempre più efficiente e sostenibile dei propri processi operativi, pone particolare attenzione sulla tematica relativa alla riduzione dei rifiuti prodotti, avviando e mantenendo progetti per il riutilizzo "virtuoso" di beni e apparecchiature/attrezzature ritenute obsolete, ma che possono ancora avere una "seconda vita". Tali iniziative, come ad esempio "Valori Ritrovati", promossa in collaborazione con la Caritas, consistono nel sottrarre determinati beni e apparecchiature al ciclo di gestione dei rifiuti cedendoli a terzi per il loro riutilizzo. Poste Italiane aderisce, inoltre, a numerose iniziative mirate alla sensibilizzazione sull'uso razionale dell'energia, come "Ora della Terra", "Survey sulla Sostenibilità", "Libera il Tuo Talento", "M'illumino di meno". Infine, l'Azienda ha avviato nel 2022 l'iniziativa "Green Challenge", un percorso finalizzato a incentivare i clienti di Poste Italiane ad adottare comportamenti adeguati in ambito di sostenibilità.

Poste Italiane partecipa alla "Giornata della Terra" "investire" nel proprio Pianeta

In continuità con gli scorsi anni, il Gruppo ha partecipato alla consueta celebrazione della Giornata della Terra, la più importante ricorrenza mondiale nel rispetto della tutela dell'ambiente, istituita dall'ONU nel 1970. Nel 2022, la 52esima edizione dell'evento è stata incentrata sull'accelerazione della ricerca di soluzioni per il contrasto al cambiamento climatico, in un'ottica di collaborazione tra cittadini e governi di tutto il mondo. A chiusura della giornata è stato pubblicato un vademecum con 52 consigli per ridurre il proprio impatto ambientale.

Nel corso della giornata è stata rivolta una particolare attenzione alla formazione dei più piccoli. A tal proposito, è stato nuovamente proposto il "Festival dell'Educazione alla Sostenibilità", pensato per avvicinare i bambini ai temi green. Inoltre, durante la maratona televisiva #OnePeopleOnePlanet, che in questi anni ha sostituito il "Villaggio della Terra" organizzato dal movimento dei Focolari a Villa Borghese, è stato riservato un momento dedicato ai più giovani, alle storie dei ragazzi di tutto il mondo e al loro impegno per il pianeta, anche con la presenza di ospiti, artisti e scuole. L'evento si è concluso con la premiazione del contest #Iocitengo: il progetto che si propone di stimolare la consapevolezza e la partecipazione attiva dei bambini e dei giovani alla soluzione delle sfide globali intraprese con l'Agenda 2030 dalle nazioni, attraverso la creazione di progetti quali lavori artistici o reportage.

Con la partecipazione a questo evento, il Gruppo rafforza la validità della propria strategia aziendale, volta all'integrazione della sostenibilità in tutte le aree di business del Gruppo, con l'obiettivo di diventare carbon neutral entro il 2030.

Mese verde Poste Italiane attenta ai temi della sostenibilità ambientale

In continuità con gli anni precedenti, Poste Italiane ha organizzato in data 20 aprile 2022 il "Mese verde", al fine di rafforzare l'attenzione sulla sostenibilità del Gruppo, anche grazie all'adesione a campagne internazionali di sensibilizzazione. L'iniziativa ha avuto una durata di 30 giorni, utili a lavorare alla cultura delle buone pratiche a tutela dell'ambiente attraverso alcuni appuntamenti. L'impegno per l'ambiente è uno dei pilastri cardine nella Strategia di Sostenibilità di Poste Italiane, e sviluppare una cultura di azioni concrete nella propria quotidianità è la vera sfida a cui il Gruppo è chiamato per dare un contributo concreto al pianeta.

Di seguito viene riportato il decalogo del Mese verde di Poste Italiane per il 2022:

Il Tema del "Mese verde 2022" è stato quello dei RAEE (i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) e la loro gestione. La focalizzazione del tema della gestione dei RAEE, che se non correttamente smaltiti possono diventare potenti agenti inquinanti, pone l'attenzione sui temi del riuso, del riciclo e dell'economia circolare, che rappresentano dei capisaldi della Strategia di Sostenibilità di Poste Italiane e che trovano una concreta declinazione anche in altre iniziative aziendali.

Il Gruppo ha promosso numerose iniziative in diversi ambiti, dalla mobilità sostenibile alla valorizzazione del territorio, quali: "M'illumino di meno", "Earth Hour", "Sustainability Monitor Report" per promuovere un approccio consapevole ai temi ambientali e arrivare all'obiettivo "zero emissioni" fissato per il 2030.

A dimostrazione dell'attenzione posta dal Gruppo nei confronti dell'ambiente, l'Azienda promuove il consumo di prodotti certificati e riciclabili rispetto ai materiali stampa e di consumo interni ed esterni. A tal proposito, gli approvvigionamenti di materiali di consumo, come consumabili originali e rigenerati, carta in risme, imballi, la fornitura di etichette, modulistica e cartoni, recepiscono, ove applicabili, i Criteri Ambientali Minimi (CAM) fissati dall'art. 34 del D.Lgs. n.50/2016. Inoltre, sono impiegati specifici certificati di prodotto/marchi di qualità ecologica conformi alla norma ISO 14024.

Coerentemente con l'impegno assunto dal Gruppo verso l'utilizzo di materiali

riciclabili, è stato avviato un progetto di sostituzione delle tradizionali credit card con carte realizzate in materiali sostenibili, come la nuova Postepay Green, prodotta in materiale biodegradabile e composta per l'82% da acido polilattico di origine biologica. Inoltre, Poste Italiane conferma la sua attenzione alle politiche di sostenibilità ambientale attraverso l'uso di carta certificata FSC (Forest Stewardship Council) e di cellulosa trasparente e materiale biodegradabile per le finestre delle buste. Nello specifico, l'utilizzo di carta certificata FSC per gli stabilimenti di stampa massiva del Gruppo, assicura l'approvvigionamento di questo materiale tramite una catena del valore che garantisce una gestione forestale rispettosa dell'ambiente, socialmente utile ed economicamente sostenibile.

Il Gruppo rivolge da tempo particolare attenzione agli aspetti sociali e ambientali relativi alla gestione della propria catena di fornitura, con la convinzione che lo sviluppo di relazioni trasparenti e durevoli con i fornitori, la massima attenzione alla qualità, al rispetto dell'ambiente, alla sicurezza e alle implicazioni di tipo sociale nel processo di approvvigionamento rappresentino principi utili non solo a migliorare costantemente il servizio offerto alla propria clientela, ma anche a perseguire un obiettivo di interesse pubblico per l'intero Sistema Paese. L'obiettivo è quello di perseguire un cambiamento sostenibile attraverso la definizione di progetti ad impatto rilevante, quali la logistica, la decarbonizzazione degli immobili e i materiali di consumo, favorendo l'attenzione allo sfruttamento delle risorse, ai piani di investimento e allo sviluppo tecnologico, unitamente all'interpretazione in chiave green dei fabbisogni più tradizionali.

Per la fase di programmazione e preparazione delle gare, il Modello di Acquisti Sostenibili adottato dal Gruppo prevede un presidio differenziato che, da una parte, incoraggia l'azione di innovazione sostenibile dei materiali e dei processi anche in ottica di Economia Circolare, e dall'altra verifica e propone l'eventuale richiamo al quadro generale del Green Public Procurement (GPP - Acquisti verdi della Pubblica Amministrazione) consigliando l'impiego di KeyESG applicabili alla singola procedura, tenendo conto della maturità del mercato di riferimento, del ruolo nella catena di approvvigionamento e del dimensionamento aziendale dell'operatore economico. Nello specifico, le KeyESG rappresentano i criteri non finanziari di valutazione delle performance dell'impresa, che ne misurano la sostenibilità in termini ambientali, sociali e di governance.

Al trend crescente degli indicatori ambientali, sociali e di governance si associa il significativo incremento dell'incidenza ESG dell'offerta tecnica, rilevato in oltre 6 punti percentuali rispetto allo scorso anno. Al fine di accrescere l'efficacia dei processi aziendali e la competitività della catena di fornitura, Poste Italiane si pone come obiettivo quello di incentivare l'adozione di criteri ESG di selezione, valutazione e monitoraggio dei fornitori, mitigando eventuali rischi ESG.

In continuità con i precedenti anni, Poste Italiane ha recepito i criteri previsti dal GPP, al fine di coniugare la sostenibilità in termini di riduzione degli impatti ambientali e la razionalizzazione dei costi, applicando, dove previsto, le indicazioni sui CAM, stabiliti con appositi Decreti Ministeriali. Le procedure di gara con offerta tecnica (OEPV) prevedono nella quasi totalità dei casi la presenza di criteri ESG.

Poste Italiane promuove la fornitura di derrate alimentari di prodotti BIO, IGP, DOP, pesca sostenibile ecc., che siano in percentuale superiore ai quantitativi minimi prescritti dai CAM. Pertanto, anche i fornitori locali coinvolti nella catena di fornitura dei prodotti alimentari destinati a mensa e bar sono tenuti a garantire prodotti certificati.

Postepay Green

prodotta in materiale biodegradabile, è composta per l'82% da acido polilattico di origine biologica

Inoltre, al fine di ridurre significativamente la propria impronta ambientale, l'Azienda ha intrapreso dal 2019 un percorso di deplastificazione delle mense aziendali. A questo proposito, l'albo dei fornitori si sviluppa tramite un sistema di qualificazione per ambiti regionali e per aree territoriali. Favorendo la presenza di manodopera locale con una fornitura di materiale a chilometro zero nel processo di affidamento degli appalti di lavori, in particolar modo per quelli aventi per oggetto interventi di tipo edile-impiantistico, Poste Italiane è in grado di mantenere costi di approvvigionamento contenuti e di ridurre al tempo stesso il proprio impatto sull'ambiente.

L' e Italiane nella vendita di energia alle famiglie italiane

L'ingresso del Gruppo Poste Italiane nel settore luce e gas è stato accompagnato dalla promozione "Energia160", attraverso cui l'Azienda ha previsto uno sconto sulle forniture di luce e gas per i propri dipendenti e pensionati. L'offerta, trasparente e completamente green, è stata introdotta in onore dell'anniversario dei 160 anni di Poste Italiane e comprende la fornitura sia di gas che di energia elettrica per gli utenti. I pilastri che costituiscono la soluzione luce e gas "Poste Energia" di Poste Italiane, rivolta al mercato libero e disponibile in tutti gli Uffici Postali, su poste.it e sulle App di Postepay e BancoPosta, sono: trasparenza, prevedibilità e sostenibilità.

Relativamente al funzionamento dell'offerta, il prezzo della materia prima di luce e gas è bloccato per 24 mesi, e sono previste due opzioni di pagamento: quella tradizionale, con importo variabile in base a quanto consumato nel mese, e quella a rata fissa, che viene calcolata sulla base dei consumi dell'anno precedente. Quest'ultima soluzione innovativa consente al cliente di pagare lo stesso importo mensile per 12 mesi, e di pianificare quindi le spese energetiche sul bilancio familiare. Alla fine dell'anno, la rata viene ricalcolata per l'anno seguente, in aumento o in diminuzione, sulla base dei consumi effettivi rilevati.

In linea con la filosofia del Gruppo, "Poste Energia" è un servizio trasparente, prevedibile, innovativo e sostenibile, che rafforza il rapporto di fiducia tra i cittadini e l'Azienda. Il servizio rappresenta un altro passo in avanti nell'ambito del percorso definito nel Piano Strategico, e contribuisce agli obiettivi strategici di un'azienda multi-piattaforma con un business diversificato costituito da: servizi postali e logistici, finanziari, assicurativi, di pagamento, telefonia e, da ora in poi anche energia.

Inoltre, l'offerta "Poste Energia" si distingue per l'attenzione che viene posta alla sostenibilità ambientale, con particolare riferimento al consumo consapevole. L'Azienda si impegna infatti nell'indirizzare il cliente verso buone pratiche di utilizzo del servizio, mirate al contenimento dei propri consumi. Inoltre, l'energia elettrica venduta proviene al 100% da fonti rinnovabili prodotte in Italia e le emissioni di anidride carbonica del gas immesso al consumo sono totalmente compensate. Infine, quella di "Poste Energia" è una proposta facile

100% green

Offerte di energia elettrica e gas

da sottoscrivere, per la quale è sufficiente presentare una bolletta recente riducendo al minimo il consumo di carta.

La fornitura di elettricità e gas va ad ampliare l'offerta multicanale di servizi già offerti dal Gruppo, dai servizi postali a quelli finanziari, dalle assicurazioni ai pagamenti digitali, dalla telefonia alla connessione Internet tramite la fibra ed altri servizi al cittadino. L'approccio adottato dal Gruppo è basato sull'affidabilità e la trasparenza, massimizzando la prevedibilità della spesa per i clienti ed utilizzando canali commerciali di tipo "pull", che si distinguono da quelli di tipo "push" in quanto sono attivati dal cliente secondo la propria volontà, e non lo spingono ad effettuare una scelta non sempre consapevole o corretta.

Attraverso questo nuovo servizio, Poste Italiane intende assumere un ruolo di primo piano nel percorso di transizione energetica del Paese, sviluppando allo stesso tempo una customer experience digitale avanzata, affidandosi alla rete capillare degli Uffici Postali vicini ai territori ed alle persone.

La gestione dei rifiuti

Tra le strategie di sostenibilità ambientale del Gruppo, vi è la continua riduzione dei rifiuti prodotti in tutte le attività, l'utilizzo di prodotti con minor impatto sul consumo di materia prima, la maggiore attenzione al ciclo di vita dei materiali utilizzati e alla riduzione degli imballaggi. La maggior parte dei rifiuti prodotti dal Poste Italiane è rappresentata da rifiuti non pericolosi quali, ad esempio, rifiuti di imballaggi in carta, cartone e plastica e di pedane in legno. Tuttavia, all'interno di alcuni siti può avere origine, seppur in maniera residuale, la produzione di rifiuti speciali classificabili come rifiuti speciali pericolosi, quali contenitori di inchiostri per la stampa o reflui di inchiostro. A tal proposito, il Gruppo è costantemente impegnato nella graduale eliminazione dal ciclo degli acquisti, anche mediante l'adozione dei CAM, di quei prodotti e materiali che a fine ciclo di vita danno origine alla produzione di rifiuti speciali pericolosi, privilegiando prodotti analoghi ma maggiormente sostenibili. I rifiuti speciali sono avviati a recupero/smaltimento nell'ambito di contratti in ciclo passivo che l'Azienda stipula con società autorizzate, nel rispetto degli adempimenti attinenti alla movimentazione e tracciabilità dei rifiuti come previsto dal D.Lgs. 152/2006 e simili (es. formulari, registro carico/scarico, MUD). La quota parte dei rifiuti riciclabili è invece avviata a riciclo/recupero attraverso contratti di cessione attiva. Tale attività vede attualmente a regime il riciclo/recupero della carta e cartone, plastica, legno e marginalmente dei materiali ferrosi.

La gestione dei rifiuti è un aspetto critico per il Gruppo, e si compone di processi di pianificazione, monitoraggio e controllo. Sono inoltre menzionate, tra le attività sensibili richiamate nel modello organizzativo ex D.Lgs. 231/01, anche quelle relative alla gestione dei rifiuti che si dovrebbero originare a seguito dell'adozione di particolari misure di tutela o organizzative per sovrintendere situazioni straordinarie derivanti da fattori esogeni (ad es. emergenze sanitarie), con richiamo alla definizione delle opportune regole comportamentali, organizzative e relativi presidi di controllo.

Poste Italiane assicura la costante valutazione degli impatti e l'implementazione delle misure di contrasto anche attraverso la puntuale definizione e individuazione di ruoli e responsabilità all'interno delle proprie organizzazioni. Le responsabilità delle varie strutture organizzative aziendali relativamente alle attività che influenzano la gestione dei rifiuti e, più in generale, alle tematiche di impatto ambientale, sono documentate negli assetti organizzativi e specificate nelle declaratorie di attività in essi riportate. La verifica di conformità dei processi afferenti alla corretta gestione dei rifiuti avviene costantemente attraverso il controllo dei requisiti di idoneità tecnico-professionale dei fornitori del servizio di raccolta e di recupero e smaltimento, attraverso il controllo dei livelli di servizio e tramite controlli sulla corretta gestione dei processi operativi all'interno dei siti. L'attività di audit impiantistico-strutturale svolta nei siti include anche la verifica di conformità dei processi di gestione dei rifiuti prodotti, con particolare riferimento alla corretta gestione dei punti di raccolta, dei depositi temporanei, della separazione per tipologia e dell'elaborazione e tenuta della documentazione prevista (Formulari, MUD, ecc.). Inoltre, il Gruppo ha intrapreso iniziative mirate ad una sensibilizzazione sul tema della gestione dei rifiuti, in particolar modo nei siti in cui la corretta separazione e il conferimento costituiscono un valore aggiunto in termini di possibilità di recupero/riciclo.

Il controllo sulla corretta esecuzione e gestione del servizio di raccolta e avvio a recupero/smaltimento dei rifiuti avviene verificando:

  • la corretta fornitura di vari tipi di contenitori per il deposito temporaneo dei rifiuti;
  • l'etichettatura dei rifiuti/contenitori;
  • l'avvenuta esecuzione delle previste movimentazioni rifiuti;
  • l'avvenuta e corretta compilazione della documentazione inerente alla gestione dei rifiuti;
  • il rispetto dei limiti per il deposito temporaneo;
  • il trasporto con mezzi idonei ed autorizzati;
  • le iscrizioni ed autorizzazioni in corso di validità per trasportatori e smaltitori/recuperatori.

Infine, con l'obiettivo di pianificare le azioni volte al miglioramento continuo nella gestione dei rifiuti, in ambito dei Sistemi di Gestione Ambientale adottati viene effettuata la valutazione dei rischi e delle opportunità. I criteri utilizzati sono stabiliti a seconda delle specificità relative all'attività svolta. A tal fine vengono dunque determinati:

  • gli scenari di rischio e opportunità per gli impatti ambientali e i fattori interni ed esterni rilevanti e in coerenza con gli obblighi di conformità;
  • i processi/funzioni aziendali interessati;
  • la valutazione di probabilità, impatto e livello di controllo;
  • la classificazione dei rischi;
  • le misure di mitigazione e controllo del rischio;
  • il livello di rischio inerente e residuo;
  • i nuovi interventi e azioni da implementare.

Le azioni messe in atto per fronteggiare i rischi e, laddove possibile, cogliere le opportunità, sono proporzionali all'impatto della produzione dei rifiuti a seconda del sito e della tipologia, e il monitoraggio dei dati sulla produzione dei rifiuti viene effettuato sia nell'ambito delle specifiche procedure/modalità richiamate nel Sistema di Gestione ambientale, sia in occasione delle rendicontazioni periodiche, quali ad esempio la predisposizione dei consuntivi annuali delle attività.

In particolare, nel 2022 il Sistema di Gestione Ambientale, adottato e certificato secondo la norma ISO 14001 nella Sede centrale di Roma Eur, è stato esteso a tutti i siti sul territorio nazionale con un numero di dipendenti applicati maggiore di 300. Anche le principali Società del Gruppo hanno adottato un Sistema di Gestione Ambientale, certificato secondo la norma ISO 14001, che prevede procedure ed istruzioni operative atte a stabilire linee guida e processi operativi per la gestione degli aspetti/impatti ambientali individuati.

La gestione della risorsa idrica

Per quanto concerne la fornitura idrica dei siti di proprietà di Poste Italiane, questa viene effettuata mediante prelievo dalla rete idrica nazionale ed è utilizzata prevalentemente a scopo sanitario, con scarico nella rete fognaria comunale. L'obiettivo di Gruppo è quello di minimizzare l'utilizzo della risorsa idrica monitorandone il consumo nel suo complesso e di ridurre al minimo il volume di risorsa idrica da smaltire come rifiuto industriale monitorandone la produzione.

Relativamente alle attività di Postel S.p.A., l'acqua viene prelevata dagli acquedotti locali o da pozzi di cui si ha concessione, per un utilizzo prevalente relativo ad attività assimilabili a quelle domestiche o per i sistemi di climatizzazione. Solo presso i siti di Melzo e Pomezia, l'acqua viene utilizzata a scopi industriali, e gli scarichi derivanti da lavorazioni industriali vengono conferiti a smaltitori. Le acque assimilabili alle domestiche o quelle derivanti dalle piogge vengono scaricate invece nel rispetto delle concessioni locali.

In riferimento alle attività di SDA S.p.A., la fornitura idrica dei siti proviene principalmente da acquedotti comunali e solo in 3 di questi viene utilizzata acqua derivata da pozzo. L'utilizzo dell'acqua è prevalentemente ad uso sanitario, per bagni e pulizia. Inoltre, la fornitura di acqua per i siti di Roma Hub, Milano e Bologna è effettuata tramite un sistema di raccolta di acque piovane, utilizzata per l'irrigazione delle aree verdi adiacenti, mentre nei siti in locazione l'attività è completamente gestita dal locatore.

Per quanto riguarda il monitoraggio dei consumi, Poste Italiane utilizza un sistema di gestione integrato qualità\ambiente\sicurezza certificato secondo la ISO 14001:2015. In particolare, presso le sedi SDA S.p.A. viene compilato mensilmente il Registro di lettura dei contatori, dove sono registrate le letture dei consumi idrici. Tali dati vengono raccolti a livello centrale per calcolare il consumo annuale totale e il consumo medio giornaliero. Sulla base dei consumi, attraverso un indicatore ad hoc denominato "WCI" (Water Consumption Indicator), è possibile mettere in relazione il consumo con la produttività, ovvero "litri/spedizione". Successivamente, viene redatta una classifica che evidenzia quali sedi presentano consumi elevati ed eccessivi, al fine di verificare la presenza di situazioni anomale. L'obiettivo delle sedi SDA S.p.A. è quello di tenersi nello standard del valore medio dell'indicatore WCI, con lo scopo di riduzione del WCI del 5%. I quantitativi di risorsa idrica utilizzata e scaricata secondo le modalità descritte nelle concessioni dei vari siti di risorsa idrica vengono comunicate alle amministrazioni locali, per poi svolgere le analisi prescritte. I fornitori che utilizzano la

risorsa idrica, contrattualizzati con accordi di Gruppo, gestiscono la risorsa in conformità a quanto previsto dai contratti e

Impatti ambientali della logistica

alle concessioni locali dei vari siti dove operano.

Consapevole della sua presenza capillare all'interno del Paese e del contributo potenziale che può offrire nell'ambito della riduzione degli impatti ambientali, il Gruppo Poste Italiane ritiene prioritarie tali tematiche nello svolgimento della propria attività, nonché nel processo di definizione della Strategia di Sostenibilità.

Al fine di generare un impatto a bientale ositivo relativa ente all'attività logisti a, il Gru o si one l'obiettivo di sostenere la transizione green della ro ria flotta

In continuità con gli anni precedenti, nel 2022 Poste Italiane ha continuato ad implementare iniziative di sostenibilità, con particolare riferimento alla riduzione dell'impatto ambientale della flotta aziendale. A tal proposito, risultano già impiegati in flotta 11.409 veicoli ad alimentazione alternativa (elettrico, metano e GPL).

Il Piano di Rinnovo della flotta, già attivato nel 2019 con l'obiettivo di sostituire l'intero parco veicoli impiegati per il recapito dei prodotti postali con mezzi green, è proseguito nel 2022 attraverso misure volte alla riduzione dei consumi energetici, minori emissioni in atmosfera, maggiore sicurezza e maggiore capacità di carico per la consegna. Infatti, oltre all'aumento dei parametri di sicurezza attraverso la sostituzione dei mezzi a due ruote con mezzi a tre e quattro ruote, sono stati incrementati i mezzi ad alimentazione elettrica, al fine di promuovere una "mobilità ecologica". Con riferimento al miglioramento dell'organizzazione del carico di consegna, Poste Italiane ha inoltre inserito veicoli più capienti e più funzionali alle attività di trasporto e recapito dei pacchi ed ha predisposto nuovi allestimenti.

Il miglioramento delle performance ambientali legate alla flotta del Gruppo genera impatti significativi sulla riduzione dell'emissione di gas serra. Per questo, Poste Italiane ha dimostrato il suo impegno nel portare avanti il piano di

rinnovamento completo del parco mezzi, incrementando la componente green della flotta stessa, tramite l'introduzione di auto e motocicli elettrici ed ibridi in linea con gli obiettivi ESG di riduzione del 40% delle emissioni. I risultati di questa politica sono evidenti, in quanto l'Azienda è passata dall'11% di mezzi green del 2016 al 37% del 2022, aumentando più del doppio questa percentuale rispetto al 2021, con l'obiettivo di sostituire l'intera flotta aziendale con mezzi a basse emissioni entro il 2024, determinando una riduzione di CO2 pari a quella di circa 80.000 alberi.

-18%

Emissioni della flotta PCL rispetto al 2019

In linea con gli obiettivi di Gruppo volti all'utilizzo efficiente di fonti rinnovabili e la razionalizzazione del consumo di energia da fonti fossili, l'Azienda promuove e sostiene dal 2018 il nuovo piano di evoluzione green della flotta aziendale e il piano di recapito "Joint Delivery", due strategie aziendali chiave per il raggiungimento degli obiettivi stabiliti in termini di sostenibilità ambientale. Attraverso il piano "Joint Delivery", Poste Italiane adotta un modello che consente al Gruppo di riorganizzare in modo radicale la rete di recapito e il suo modello di funzionamento, implementando uno stile di consegna

che prevede il passaggio da un assetto a rete unica a un assetto a due reti, che si differenziano per modalità, frequenza di consegna e tipologia di prodotto gestito. Il piano di evoluzione della flotta e il piano di recapito "Joint Delivery" consentono di ridurre sia i chilometri percorsi per le attività di recapito che il fabbisogno stesso di flotta marciante.

Il modello di consegna Green Delivery

I benefici:

  • circa 4 mln passaggi risparmiati e circa 495 mila km evitati
  • emissioni evitate pari a 53 ton di CO2eq e 244 kg di contaminanti atmosferici
  • ogni pacco consegnato ha permesso di evitare l'emissione di 5,3 grammi di CO2eq e di contaminanti atmosferici

Attraverso il modello di consegna "Green Delivery" il Gruppo Poste Italiane ha messo a disposizione del territorio una rete di prossimità che garantisce una flessibilità maggiore per i clienti e, allo stesso tempo, genera benefici ambientali.

I clienti di Poste Italiane, infatti, possono usufruire sia della rete PuntoPoste (composta da oltre 15.000 punti di ritiro come tabaccherie, bar, cartolerie, edicole, negozi Kipoint, Carrefour, API e locker) che della rete degli Uffici Postali per il recapito dei pacchi, in alternativa alla consegna presso il proprio domicilio.

Tale modello di consegna permette, inoltre, una maggiore efficienza nella logistica di Poste Italiane in quanto un maggior numero di pacchi può essere consegnato presso un unico punto di ritiro, con conseguente limitazione dei passaggi effettuati e degli spostamenti della flotta.

Nel corso del 2022, attraverso la rete PuntoPoste e gli Uffici Postali, è stato possibile evitare circa 4 milioni di passaggi per la consegna dei pacchi, con conseguenti risparmi pari a circa 495.000 chilometri da parte della flotta di Poste italiane.

I passaggi risparmiati e i chilometri evitati grazie al modello Green Delivery hanno permesso di evitare l'emissione in atmosfera di 53 tonnellate di CO2eq e di 244 kg di contaminanti atmosferici (i.e. COVNM, NH3, SO2, NOx, PM10, PM2,5).

In particolare, ogni pacco consegnato attraverso il modello di consegna Green delivery ha permesso un risparmio in termini di emissioni di CO2eq e di contaminanti atmosferici pari a circa 5,3 grammi.

Per quanto concerne il dettaglio del progetto di trasformazione della flotta green, nel 2022 Poste Italiane ha completato l'inflottamento di 1.956 veicoli elettrici, di cui 1.170 auto, 264 furgoni, e 511 tricicli e quadricicli, 7.003 veicoli ibridi elettrici o a metano e 6.154 veicoli a basse emissioni.

La flotta green ha raggiunto nel 2022 il 37% del totale della flotta di Poste Italiane: si contano circa 7.500 veicoli bifuel tra auto e furgoni - ben oltre i circa 2.800 del 2021 - e oltre 3.600 moto a bassa emissione. Nello specifico, nel 2022 sono stati

inflottati 15.113 veicoli basso emissivi: 1.956 veicoli elettrici di cui 1.170 auto, 264 furgoni e 511 tricicli/quadricicli; 7.003 veicoli ibridi elettrici o a metano; 6.154 veicoli a basse emissioni. Il totale dei mezzi a ridotto impatto ambientale introdotti a partire dal 2019 è pari a 22.610 mezzi, ed entro il 2023 si prevede di inflottare altri 3.710 mezzi a ridotto impatto ambientale di cui: 2.250 veicoli elettrici; 684 veicoli ibridi elettrici o a metano; 776 veicoli a basse emissioni, per un totale di mezzi di 26.320 a ridotto impatto ambientale a fine 2023. Gli interventi sono in linea con l'obiettivo di raggiungere i 27.800 veicoli entro il 2024.

37%

della flotta costituita da veicoli green

Poste Air Cargo

Il primo volo con carburante ecosostenibile

In data 30 maggio 2022, è stato effettuato un volo sperimentale che ha percorso la tratta Bari-Brescia-Bari con un'alimentazione a base di carburante SAF, Sustainable Aviation Fuel, ricavato da olio di scarto di origine biologica.

L'utilizzo del carburante ecosostenibile per la flotta di Poste Air Cargo è la proposta del progetto "Green Fuel" per Poste Air Cargo, presentato da un team composto da dipendenti di Poste Italiane, nell'ambito dell'iniziativa "Insieme 24 SI", il contest di idee sugli otto pilastri della strategia di sostenibilità ambientale. Il carburante utilizzato è stato ottenuto da una miscela di carburante convenzionale e green fuel - il SAF - ottenuto da risorse sostenibili come gli olii di scarto di origine biologica, ad esempio l'olio da cucina usato.

Grazie alla diluizione del carburante tradizionale con il SAF, è possibile risparmiare circa 35 kg di CO2 per ogni ora di volo, in quanto il carburante SAF consente una notevole riduzione di emissioni di CO2.

A partire da gennaio 2019 il Gruppo si è avvalso della funzione "Fleet Management", istituita allo scopo di indicare, gestire ed organizzare le strategie aziendali nel settore dei veicoli. Tale funzione ha il compito di definire e assicurare la Governance, le linee guida e gli strumenti idonei per ottenere i migliori servizi relativi all'intero parco veicoli di Poste Italiane e delle Società del Gruppo.

Oltre a tutte le iniziative stabili di mobilità sostenibile, Poste Italiane adotta misure che intendono incidere sui comportamenti attuali e futuri delle persone, affinché diventino parte di una nuova normalità a beneficio della salvaguardia dell'ambiente.

Mobilità sostenibile

Le principali iniziative di Poste Italiane • smart working per il personale di Staff;

  • acquisto agevolato di abbonamenti annuali in favore dei dipendenti del Gruppo e loro familiari;
  • navetta h24 che collega le 11 città ove è presente il servizio con i locali CMP;
  • servizio Car Pooling aziendale su Roma e Milano e campagne Car/Scooter sharing;
  • nuova campagna di corsi teorico/pratici Eco-Drive rivolti al personale fleet e no fleet;
  • video-pillole sul tema Eco Drive permanente sulla intranet;
  • campagna #MyVirtualDrive, il sistema di simulazione ecodrive in tecnologia Direct3D;
  • campagna #MyPostoBiciVerona dedicata ai dipendenti della Sede del CMP di Verona utilizzatori sistematici della bici per lo spostamento casa-lavoro con l'assegnazione di un posto bici gratuito per un anno;
  • campagna #PostePedala sul portale PMO per incrementare l'uso della bici negli spostamenti sistematici e Changing Room, gli spogliatoi per dipendenti ciclisti e podisti;
  • campagna #MyFiabCard per contribuire a diffondere la cultura della mobilità sostenibile;
  • campagne di sensibilizzazione legate ai temi della mobilità sostenibile per promuovere il ripensamento del modo in cui ci si sposta in città;
  • pubblicazione dell'e-Book "La sfida dell'auto del futuro: naturalmente elettrica";
  • News Magazine bimestrale dedicato alla mobilità sostenibile e sezione Time & Money Saving all'interno del portale PMO.

Piano Spostamenti Casa-Lavoro 2022 Azioni di Mobilità Sostenibile

Poste Italiane ritiene che la gestione degli spostamenti sistematici del proprio personale dipendente costituisca un elemento chiave in grado di produrre effettivi positivi, sia diretti che indiretti, sulla relazione con i principali stakeholder che possono essere valorizzati.

L'impatto ambientale generato dagli spostamenti casa-lavoro è uno degli indicatori principali di efficacia del Piano degli Spostamenti Casa-Lavoro (PSCL). Il monitoraggio anno per anno consente, oltre che a rendicontare la situazione attuale, anche di stimare il trend emissivo causato dalla mobilità sistematica aziendale.

Il PSCL è finalizzato alla riduzione del traffico veicolare privato e ad individuare le misure utili a orientare gli spostamenti casa-lavoro del personale dipendente verso forme di mobilità sostenibile alternative all'uso individuale del veicolo privato a motore, sulla base dell'analisi degli spostamenti casa-lavoro dei dipendenti, delle loro esigenze di mobilità e dello stato dell'offerta di trasporto presente nel territorio interessato. Il PSCL definisce, altresì, i benefici conseguibili con l'attuazione delle misure in esso previste, valutando i vantaggi sia per i dipendenti coinvolti, in termini di tempi di spostamento, costi di trasporto e comfort di trasporto, sia per l'impresa che lo adotta, in termini economici e di produttività, nonché per la collettività, in termini ambientali, sociali ed economici. In base all'attuale normativa, l'osservazione è rivolta alle sedi territoriali con oltre 100 addetti nei comuni con popolazione oltre 50.000 abitanti. Gli esiti consentono di consuntivare il risparmio delle emissioni di tonnellate di CO2 e il totale del valore economico dei costi esterni evitati negli spostamenti casa-lavoro del personale.

Il parco auto circolante viene rilevato attraverso i risultati aggregati della survey condotta nel 2022, dove sono state richieste informazioni specifiche in merito al mezzo privato utilizzato per lo spostamento casa-lavoro. Sono stati inoltre ricavati dati specifici di composizione del parco auto dei lavoratori. Il singolo cluster di analisi, che permette di associare la numerosità dei mezzi privati utilizzati dai lavoratori dipendenti con il relativo fattore di emissione, è costituito dall'incrocio di tre informazioni derivanti dalla survey: Cilindrata, Classe Euro e Alimentazione.

Gli obiettivi legati alla riduzione delle emissioni CO2 rappresentano il punto centrale dell'accordo di joint venture stipulato tra Poste Italiane e sennder, leader europeo nella digitalizzazione del trasporto merci. Attraverso la partnership con sennder, il Gruppo vuole migliorare l'efficienza del trasporto su strada su grandi distanze, coprendo l'intero settore dei trasporti a carico completo e la movimentazione di colli e lettere tra tutti gli hub di smistamento e distribuzione del Gruppo.

Poste Italiane al Green Postal Day 2022 Insieme per

combattere il cambiamento climatico

Poste Italiane ha preso parte alla quarta edizione del "Green Postal Day", iniziativa organizzata dall'International Post Corporation per valorizzare il contributo degli operatori postali alla riduzione delle emissioni di CO2 e alla lotta globale contro i cambiamenti climatici. Poste Italiane è infatti impegnata, insieme ai grandi player della logistica, per lo sviluppo di un'economia e una società più sostenibili, attraverso consegne a emissioni di anidride carbonica sempre minori. L'impegno degli operatori postali ha portato nel 2022 ad una riduzione annuale di oltre il 30% delle emissioni inquinanti collettive e del 30% dei consumi di energia elettrica, rispetto al 2008. Le aziende aderenti al Green Postal Day hanno inoltre ridotto il consumo di energia elettrica aggregato di oltre il 17,5 terawattora.

L'iniziativa promossa dal settore postale sottolinea l'importanza della collaborazione nell'ottica di scambiare le best practice e stimolare le singole aziende a superare i propri obiettivi iniziali. L'utilizzo di un sistema di misurazione comune ha anche favorito la trasparenza e guidato le scelte in materia di sostenibilità.

Tale iniziativa contribuisce al raggiungimento degli obiettivi che rientrano nel Piano Strategico "2024 Sustain & Innovate Plus", in particolare di quelli relativi alla decarbonizzazione della flotta di veicoli aziendali in vista del traguardo zero emissioni fissato per il 2030.

Con particolare riferimento al processo di selezione dei fornitori, Poste Italiane include altresì il ricorso a specifici criteri che consentano un monitoraggio dell'impatto ambientale indiretto. Nello specifico, l'Azienda effettua una verifica di idoneità tecnico-professionale dei propri fornitori andando a richiedere, ai fini della qualifica, il possesso di specifici requisiti, tra cui composizione e tipologia di mezzi in flotta. In particolare, in relazione ai veicoli utilizzati per l'espletamento dei servizi, il Gruppo ne esige la coerenza con gli standard europei sulle emissioni inquinanti con classe non inferiore ad EURO6 e che i semirimorchi boxati o telonati XL provvisti di cavo TIR siano dotati di sistema di rilevazione GPS in grado di trasmettere tutte le rilevazioni sulla posizione dei mezzi.

Per quanto concerne l'acquisto di servizi logistici, Poste Italiane mantiene una condotta coerente con le tematiche di sostenibilità, selezionando e premiando i fornitori in linea con le tematiche ambientali, sociali e di governance di cui il Gruppo si fa promotore. In particolare, per i servizi di trasporto è previsto un punteggio che premia l'eco-sostenibilità per fornitori che adottano veicoli con classi di emissioni di CO2 più contenute.

Il rispetto dei CAM di riferimento è richiesto anche per le calzature e i Dispositivi di Protezione Individuale (DPI). Inoltre, sono valorizzate, in termini di punteggio tecnico assegnato, le offerte che mirano alla riciclabilità degli imballaggi. Coerentemente con i servizi sopracitati, negli acquisti di impianti tecnologici di smistamento pacchi e lettere, vengono valorizzate le offerte che presentano un basso assorbimento energetico nell'utilizzo.

Compensazione emissioni della flotta aerea Quote ETS

Poste Air Cargo, leader italiano del trasporto aereo full-freighter, connette con un network notturno 8 aeroporti italiani al servizio della logistica del segmento cargo courier garantendo il supporto alla logistica di Poste Italiane. In merito alla flotta aerea, le norme del sistema comunitario denominato European Emission Trading System (EU ETS) prevedono che annualmente, entro il 30 aprile, le società che rientrano nella disciplina per la riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra – tra cui le compagnie aeree – debbano restituire un numero di quote ETS sufficiente a coprire le emissioni relative all'anno solare precedente.

Le dinamiche dei prezzi relativi al 2022, influenzate dall'attuale contesto socio-economico, sono caratterizzate da una stabilità delle quotazioni, con un prezzo medio della CO2 di circa 81€, significativamente più alto rispetto a quello del 2021, che ammontava a circa 54€. Poste Air Cargo, in coerenza con la strategia green di Gruppo, ha avviato uno specifico studio di fattibilità volto ad identificare le possibili e più idonee azioni da intraprendere per il contenimento delle emissioni ad effetto serra direttamente imputabili al trasporto aereo.

7.14 CUSTOMER EXPERIENCE

Qualità e Customer experience

La soddisfazione del cliente rappresenta un obiettivo centrale delle politiche di qualità del Gruppo Poste Italiane, che si impegna nel suo perseguimento favorendo momenti di ascolto, essenziali per garantire il continuo miglioramento della qualità dei prodotti e dei servizi offerti. Offrire ai clienti un'esperienza unica e distintiva risulta ancora più importante all'interno di un contesto così di rapido sviluppo ed evoluzione, caratterizzato dalla presenza sempre più ampia di dispositivi mobili, social network, e-commerce e multichannel. Il corretto approccio all'interno di questi canali consente di stabilire un solido rapporto di fiducia e di intercettare qualsiasi cambiamento nelle abitudini e nei comportamenti dei clienti. Valori quali cortesia, trasparenza, correttezza e imparzialità, che disciplinano l'approccio adottato dal Gruppo nei confronti della propria clientela, sono raccolti all'interno del Codice Etico ed assicurano una corretta, sana e proficua gestione del rapporto con i clienti.

La entralità del liente è l'obiettivo ri ario di Poste taliane he, offrendo una usto er ex erien e di alto livello e un servizio basato principalmente su comprensione e ascolto, riesce ad intercettare i bisogni dei propri clienti, soddisfacendo con grande qualità e professionalità le loro esigenze

A tal proposito, l'Azienda si impegna in un duplice processo di monitoraggio, che permette un costante miglioramento sia della qualità erogata che di quella percepita dal cliente. Per quanto riguarda la qualità erogata, l'Azienda monitora i propri obiettivi e avanzamenti grazie ad un sistema di PI che copre l'intera gamma di prodotti e servizi offerti dalle diverse unità di business e che fornisce al management lo stato di avanzamento e i relativi trend, basandosi su un sistema di reportistica periodico. Nel corso del 2022 si è perseguito con maggiore intensità il percorso di sviluppo delle connected experience, che ha consentito di avviare la "connessione" tra le valutazioni dei clienti, le performance operative e i risultati dei competitor. Per quanto concerne gli Uffici Postali, la struttura Mercato Privati ha attivato un processo di monitoraggio continuativo dei tempi di attesa attraverso lo strumento del gestore attese, che consente inoltre di intervenire tempestivamente attraverso un sistema di alert. Inoltre, la struttura Posta, Comunicazioni e Logistica (PCL) monitora e misura i livelli di consegna on time di corrispondenza e pacchi e quelli di first delivery success per i pacchi, grazie a strumenti digitali che contribuiscono in maniera rilevante all'aumento della qualità e dei servizi erogati.

In relazione al valore che l'Azienda attribuisce alla qualità percepita dalla clientela, anche per il 2022 è stato previsto un obiettivo di Customer Experience per i destinatari del programma MBO (Management By Objectives). Pertanto, è stato sviluppato un modello dinamico che ha la capacità di determinare gli obiettivi tenendo in considerazione l'evoluzione del contesto, grazie all'analisi di segnali interni ed esterni, nonché di incorporare l'eventuale spinta del management verso crescite ambiziose in settori strategici per mezzo di un miglioramento top down. Grazie allo sviluppo della metodologia di target setting, Poste Italiane è in grado di identificare, all'interno di ogni macroarea del Gruppo, le componenti rilevanti al fine della misurazione della Customer Experience, per coprire tutte le interazioni significative con i clienti. Inoltre, considerando il ruolo sempre più integrato e centrale dei Partner di Poste Italiane nella definizione e sviluppo delle diverse componenti di servizio, è stato avviato un progetto strutturato di ascolto dei Partner e dei clienti di reti terze, in coerenza con il modello di qualità percepita del Gruppo.

Il servizio "Poste in Pratica"

La rete di Poste Italiane al servizio dei cittadini e della Pubblica Amministrazione Poste in Pratica è il nuovo servizio rivolto alla Pubblica Amministrazione e ai cittadini per la consegna, il controllo, la digitalizzazione e l'invio di pratiche amministrative. Le amministrazioni che procedono all'attivazione della convenzione possono utilizzare la rete capillare degli Uffici Postali per la consegna e l'invio di pratiche di qualunque tipologia, oppure chiedere il ritiro a domicilio. Per Poste Italiane si tratta di una soluzione pensata per semplificare i processi, snellire l'iter amministrativo e ridurre i tempi di consegna/ricezione delle pratiche presso la Pubblica Amministrazione.

Il cittadino che intende inviare una pratica viene informato direttamente dall'amministrazione sulla possibilità di utilizzare il servizio e successivamente, una volta preparati i documenti utili, potrà recarsi presso l'Ufficio Postale. L'operatore, dopo il riconoscimento del cliente, verifica la completezza dei dati inseriti, con il rilascio di una ricevuta di accettazione e avvia il documento presso i centri servizi amministrativi del Gruppo. Dopo una verifica, la pratica viene dematerializzata e di seguito inviata direttamente verso la PA, sia in formato cartaceo che in quello digitale. Il cittadino che si avvale del servizio può inoltre monitorare lo stato della pratica e avvalersi dei canali di assistenza di Poste Italiane.

Con l'obiettivo di perseguire il miglioramento continuo della Customer Experience e della qualità del servizio offerto, il Gruppo adotta un modello di ascolto volto a identificare le azioni prioritarie da realizzare. Nello specifico, Poste Italiane analizza i verbatim (risposte spontanee dei clienti sulle aree critiche riscontrate durante il customer journey con i prodotti e servizi di Poste Italiane) ottenuti sulla base di rilevazioni periodiche in relazione ad obiettivi ESG del Gruppo. Tali opinioni vengono poi tradotte in termini di Net Promoter Score, ovvero la misura con cui i clienti possono ritenersi soddisfatti tanto da raccomandare i prodotti o servizi stessi ad altri. Sulla base di ciò, le unità di business identificano le criticità su cui intervenire e indirizzano le proprie azioni di miglioramento, che vengono recapitate da ciascun owner all'interno dell'Azienda per poter essere attuate.

381

azioni di miglioramento indirizzate dalla Task Force Qualità e CX nel 2022

Il modello d'ascolto continuo è garantito dal servizio di Customer Feedback Management (CFM), un servizio aziendale attivato per l'erogazione dei sondaggi di qualità percepita dai clienti rispetto ai prodotti e servizi del Gruppo. Lo strumento

83%

dei clienti si dichiara soddisfatto (engaged) dei servizi del Gruppo

mette a disposizione in tempo reale i risultati dei sondaggi, grazie all'utilizzo di un motore semantico performante. Poste Italiane sta infatti operando per diventare una piattaforma ecosistemica per l'erogazione di prodotti e servizi innovativi in una logica cliente-centrica, abilitando modelli operativi e di business in modo rapido e allineato alle crescenti esigenze dei clienti e del mercato. Nel corso del 2022 è proseguita l'attività della Task Force Qualità e CX (Customer Experience) attivata nel mese di luglio del 2020, che si dedica all'analisi e all'ascolto in tempo reale delle opinioni del cliente, con l'obiettivo di innescare un'azione rapida e selettiva rispetto alle evidenze emerse dal confronto continuo con la clientela e della front line. Nel corso del 2022,

l'attività ha coinvolto più di 222 persone, evidenziato 361 feedback ed indirizzato 381 azioni di miglioramento.

L'impatto della trasformazione digitale è rilevante in molti settori, in particolare in quello postale. Poste Italiane è chiamata, dunque, a riconoscere tali cambiamenti e ad intervenire per fornire alla clientela nuovi strumenti necessari per il soddisfacimento delle relative esigenze. L'Azienda si pone come obiettivo l'implementazione di tutti i sistemi di

prenotazione in Ufficio Postale in modo da pianificare esattamente ogni appuntamento, considerando che la percentuale di clientela che pianifica un appuntamento, attualmente attorno al 10%, è destinata ad aumentare nel breve periodo. Fondamentale, in tal senso, è il valore aggiunto derivante dall'esperienza omnicanale.

La strategia omnicanale di Poste Italiane

L'impatto della trasformazione digitale è rilevante in molti settori e lo è ancora di più in quello postale. Poste Italiane sta strutturando un modello di servizi omnicanale che dia valore e qualità sia ai numerosi clienti che prediligono la modalità digitale, sia a quelli che preferiscono frequentare gli Uffici Postali.

Il modello di Poste Italiane si basa su una forte integrazione tra accessibilità fisica e remota ai servizi erogati, e si basa su quattro pilastri:

  • nuovo modello di accoglienza;
  • sportello relazionale;
  • potenziamento degli strumenti che consentono all'Azienda di portare avanti questo cambiamento;
  • valorizzazione delle sale consulenza.

Il modello integrato si rende necessario dal momento che il 94% degli italiani vive entro cinque minuti da un Ufficio Postale o da un PuntoPoste.

La piena integrazione dei propri canali consente al Gruppo Poste Italiane di gestire efficacemente i clienti, dall'engagement alle vendite, attraverso un modello di servizio basato sui dati e supportato da processi ad alta intensità tecnologica e dalle operazioni dei clienti. Questo modello contribuisce anche al processo di digitalizzazione del Paese, riducendo il divario digitale. Attraverso la sua piattaforma di interazione omnicanale, Poste Italiane gestisce infatti 20 milioni di interazioni giornaliere con i clienti, di cui 6,7 milioni provenienti da canali digitali.

Inoltre, è attivo in numerosi Uffici Postali il "Punto Poste Casa & Famiglia", un nuovo spazio dove i cittadini possono trovare tutta l'offerta di prodotti e servizi dedicati alla casa e alla famiglia, pensato per semplificare e valorizzare la relazione con il cliente. Presso il "Punto Poste Casa & Famiglia" si può altresì conoscere le offerte di PosteMobile Casa, attivare facilmente la PostePay Evolution, sottoscrivere una polizza RCA Poste Guidare Sicuri o richiedere anche tutti i prodotti più 'tradizionali' di Poste Italiane, quali il Libretto di Risparmio Postale o il Buono Fruttifero Postale.

Infine, Poste Italiane ha attuato diversi interventi anche nell'ambito della gestione dei tempi di attesa, con la relativa attribuzione di nuove funzionalità fornite all'operatore di accoglienza (ODA) al fine di indirizzare il cliente verso il canale più veloce e idoneo alle proprie esigenze. L'Azienda, infatti, già da tempo punta sul rafforzamento del servizio di consulenza, affidando a ogni consulente finanziario un portafoglio clienti. La portafogliazione della clientela retail è uno dei pilastri della strategia di Poste Italiane per il raggiungimento degli obiettivi e rappresenta la leva per un'efficace gestione dei clienti basata sul nuovo modello di servizio di consulenza.

PostePay tra le vincitrici dell'Italy's Best Customer

PostePay SpA figura tra le aziende premiate nella prima edizione della Italy's Best Customer Service 2022-2023. Il premio mira ad individuare i brand con il migliore servizio clienti e le aziende che in Italia si sono distinte per un servizio clienti di alta qualità.

La graduatoria è stata realizzata dal supplemento del Corriere della Sera "l'Economia" in collaborazione con Statista GmbH, società internazionale di ricerca e analisi, che ha coinvolto il giudizio di circa 15.000 consumatori. La categoria per la quale PostePay si è classificata al primo posto è quella delle Compagnie di Telefonia Fissa e Internet, con il brand PosteMobile. Il sondaggio tra i consumatori ha preso in considerazione diversi parametri, tra i quali competenza professionale, comunicazione, disponibilità del servizio, orientamento al cliente, varietà del servizio.

L'impegno di PostePay è da sempre quello di mettere il cliente al primo posto offrendo servizi di qualità, con l'obiettivo si soddisfarlo in ogni fase: dall'acquisto, all'utilizzo, alla personalizzazione, alla richiesta di assistenza.

Il servizio clienti di PostePay si basa sulla cultura del cliente ed è trasversale all'Azienda, coinvolgendo tutto il personale in tutte le fasi di progettazione, sviluppo ed erogazione delle offerte e dei processi di gestione. PostePay ha costantemente evoluto in questa direzione i propri servizi, le capabilities e la customer care, andando ad offrire al cliente strumenti sempre più avanzati di gestione delle proprie offerte e dei propri servizi, in ottica multiservizio e multicanale.

Poste Italiane: premiata allo Smau

Innovazione nei sistemi di customer care Service

Ogni anno Smau, la principale fiera italiana dedicata alle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, consegna il Premio Innovazione alle imprese che hanno contribuito alla crescita del sistema Paese con proposte innovative e concrete. Tra i premiati di quest'anno figura anche Poste Italiane che ha introdotto un servizio di assistenza clienti intermediato dall'intelligenza artificiale via voce (voicebot) e chat (chatbot e appbot), con l'obiettivo di promuovere un radicale cambiamento culturale, organizzativo e tecnologico nel modello di assistenza.

Nel nuovo modello l'operatore umano è stato così gradualmente supportato dapprima da una chatbot, un sistema che opera in linguaggio naturale, dialoga e fornisce risposte e soluzioni ai clienti via chat su sito/app e whatsapp, a cui si è aggiunto successivamente anche il canale di risposta telefonica sui numeri di assistenza tramite voicebot, che fornisce risposte vocali in modalità automatica sui vari canali per i diversi ambiti del business di Poste Italiane, dal finanziario alla logistica.

L'utilizzo dell'intelligenza artificiale ha diversi impatti positivi sia per i clienti che per l'Azienda, in quanto permette di avere un servizio di assistenza clienti attivo 24 ore su 24, per 365 giorni l'anno, che contribuisce ad avvicinare e far familiarizzare parte della popolazione con sistemi tecnologici evoluti, solleva gli operatori dai compiti più ripetitivi, permettendo loro di dedicarsi ad attività che richiedono un intervento umano.

La mancata soddisfazione delle esigenze della clientela rappresenta un driver di rischio oggetto di valutazione in sede di Consiglio di Amministrazione, anche con riferimento a indicatori relativi alla customer experience, come per esempio il tasso di reclamo che, nel 2022, ha registrato una diminuzione del 25% rispetto all'anno precedente.

Lo strumento per ottimizzare le proprie attività operative e che garantisce alti standard qualitativi è rappresentato dal monitoraggio della qualità erogata e percepita dal cliente, sia a livello relazionale che transazionale. Indicativo della volontà dell'Azienda di soddisfare le esigenze dei clienti è l'impiego di risorse di qualità della funzione Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione, distribuite a livello territoriale e centrale, che effettuano attività mirate di misurazione, prevenzione e miglioramento per il conseguimento degli obiettivi aziendali.

Al fine di raccogliere e analizzare i dati dalle fonti di interesse desiderate, quali social network, store delle app, recensioni degli Uffici Postali su Google Maps, fonti di informazione online pubbliche, blog e forum, l'Azienda utilizza un servizio di Web Opinion Monitoring (WOM), attraverso cui generare una reportistica in tempo reale di tutti temi d'interesse. Il servizio risponde alle esigenze di diverse strutture aderenti e consolida in un'unica soluzione i servizi utilizzati dalle diverse funzioni di Poste Italiane e dalle Società del Gruppo.

A livello organizzativo, attraverso l'area dedicata alla gestione del canale digitale, attivata nel 2020 per consentire il miglioramento continuo dei KPI di experience rilevati sia dall'ascolto cliente che dall'analisi delle fonti esterne (store app, commenti Google ecc.), fino al 2022 sono stati effettuati oltre 700 interventi. Tali interventi hanno inciso positivamente sui KPI di CES e rating app rilevati sui canali. Tra i principali rilasci si evidenziano: la possibilità per i clienti di acquistare in modo semplificato i principali prodotti online (Carta Postepay Digital, Conto corrente, Libretto Minori, Prestiti), l'evoluzione e l'innovazione della Home page delle app Postepay e BancoPosta innestando elementi di ingaggio volti a spingere le vendite e le transazioni, la possibilità per i clienti di prelevare senza l'utilizzo della carta presso ATM Postamat utilizzando le app, l'abilitazione delle domiciliazioni delle utenze, la possibilità di consultare le proprie ricevute dei pagamenti effettuati online e in Ufficio Postale direttamente in bacheca, e la possibilità di richiedere online e consultare in bacheca la dichiarazione ISEE.

Inoltre, è proseguita anche nel corso del 2022 l'attività di improvement continuo e semplificazione dei principali processi in ottica omnicanale. Tra gli interventi più rilevanti si segnalano l'evoluzione del modello di accesso in Ufficio Postale, attraverso una prima semplificazione del processo di prenotazione che si completerà nel 2023, la semplificazione dell'identificazione in Ufficio Postale, il completamento del profilo del cliente per consentirgli di operare in multicanalità e la sottoscrizione della firma digitale anche da Ufficio Postale.

Le aree di miglioramento emerse in relazione all'ascolto della clientela costituiscono un importante stimolo per le attività di assessment e revisione dei processi, congiuntamente alle attività di supporto funzionali al mantenimento delle certificazioni di qualità e quelle individuate dalle "community inter-funzionali". In questo ambito, nel 2022 è proseguito l'utilizzo di una piattaforma di process mining, acquistata nel 2021 dal Gruppo, che permette di rendere più efficaci i progetti di miglioramento della qualità dei servizi, con un approccio fortemente data driven. Nel corso dell'anno la piattaforma è stata utilizzata su progetti di miglioramento relativi a processi trasversali quali le "successioni" e la "fase fatturazione del ciclo attivo".

Dal 2021 Poste Italiane detiene la Certificazione UNI ISO 22222 per i consulenti finanziari che assistono i risparmiatori nelle scelte di investimento. La certificazione conferma l'impegno del Gruppo nel sostenere la più ampia applicazione dei principi etici e di sostenibilità per valorizzare lo sviluppo delle competenze professionali e offrire servizi dedicati alle necessità dei clienti. Poste Italiane è stata, infatti, la prima tra le grandi aziende italiane a conseguire la Certificazione UNI ISO 22222 e UNI TS 11348 per il Modello di servizio di consulenza in materia di investimenti dei promotori finanziari impegnati nel ruolo di personal financial planner. La contestuale certificazione sulle modalità di acquisto, inoltre, colloca Poste Italiane tra le principali realtà economiche e produttive del Paese qualificate in tema di gestione sostenibile dei processi di acquisto e nei rapporti con i fornitori.

Poste Italiane riconduce a carico della funzione "Servizi di Assistenza Clienti" il sistema di raccolta e gestione dei reclami. L'obiettivo di tale struttura è quello di indirizzare e guidare le aspettative del cliente attraverso una serie di soluzioni personalizzate, adottando un modello che renda l'assistenza una leva competitiva

sia della relazione con il cliente che del supporto del business. L'obiettivo del Gruppo è quello di costruire una customer journey di assistenza per ogni segmento di business, consentendo nel tempo una gestione più efficiente dell'esperienza del (+10,8% rispetto al 39% 2021)

di contratti gestiti dall'Intelligenza Artificiale

cliente con la progressiva adozione di strumenti tecnologici innovativi. Con il diffondersi dell'intelligenza artificiale all'interno dei Servizi di Assistenza Clienti, Poste Italiane è riuscita ad incrementare del 10% i contratti gestiti nel 2022 rispetto al 2021, con una incidenza dell'AI pari al 39% del gestito (nel 2021 era pari al 33%).

Poste Italiane pone da sempre massima attenzione alle esigenze dei propri clienti per assicurarne la completa soddisfazione, al fine di offrire il prodotto o servizio più adeguato alle loro necessità e preferenze. Nei casi in cui le aspettative del cliente risultino insoddisfatte, la collaborazione del cliente stesso diviene essenziale per l'Azienda per individuare e rimuovere le cause che hanno provocato il disagio. La cooperazione, infatti, da un lato consente all'interessato di vedere soddisfatte le proprie esigenze, dall'altro di porre in essere gli indispensabili interventi correttivi e le attività necessarie al miglioramento dei processi aziendali. A tal proposito, Poste Vita ha adottato una Policy Reclami che definisce puntualmente i principi di gestione delle doglianze della clientela finalizzati ad una corretta e tempestiva trattazione delle stesse. Inoltre, la redazione di un Report reclami mensile consente il monitoraggio delle attività di cui sopra, evidenziando le principali cause di reclamo e le azioni correttive poste in essere per la risoluzione delle stesse.

Il tema della qualità, fortemente integrata anche all'interno della strategia di sviluppo aziendale, assume un ruolo primario all'interno della Politica Integrata del Gruppo Poste Italiane, con l'obiettivo di rendere oggetto di mappatura, nell'ambito dei sistemi di gestione della qualità, tutti i processi che concorrono alla progettazione, allo sviluppo e alla realizzazione di un prodotto o servizio.

Inoltre, Poste Italiane considera di fondamentale importanza la costruzione di rapporti con i clienti improntati alla ricerca della massima trasparenza e correttezza. Per questo motivo, l'Azienda richiede ai propri dipendenti un impegno costante al fine di soddisfare le aspettative della clientela, e prevede che i principi ricompresi all'interno della Politica Integrata debbano essere recepiti dalle Società del Gruppo, in base alla propria autonomia e indipendenza, adattandoli a seconda delle proprie dimensioni, del contesto organizzativo e operativo e alle eventuali disposizioni normative (es. settori Finanziario e Assicurativo).

Per assicurare il massimo livello di efficacia ed efficienza dei processi, delle attività e delle risorse, l'Azienda ha adottato un Sistema di Gestione Integrato che permette di produrre una reportistica che rappresenti il trend dei reclami e degli indicatori di Customer Experience. Per quanto concerne la qualità, il Sistema di Gestione Integrato consente all'Azienda di attuare costantemente iniziative di miglioramento del sistema normativo e, fatta salva l'autonomia delle singole unità di business nella redazione dei contenuti e procedure, mettere a fattor comune formati e strumenti.

In particolare, in armonia con la norma UNI EN ISO 9001:2015, il Gruppo ha adottato un efficace Sistema di Gestione della Qualità, grazie al quale esegue le proprie attività in accordo con i seguenti principi:

  • mantenere un'adeguata qualità delle prestazioni, nello specifico assicurando l'efficienza, la continuità del servizio nel rispetto dei requisiti richiesti;
  • mantenere adeguati i servizi offerti ai clienti;
  • rispettare i tempi e ottimizzare il rapporto costo/qualità dei prodotti/servizi.

di contatti gestiti nel 2022

Il Sistema di Gestione della Qualità, che garantisce tramite le proprie funzioni la soddisfazione delle aspettative dei clienti, consente a Poste Italiane di perseguire il miglioramento continuo delle prestazioni e dello standard di competitività sul mercato. Il Sistema ricopre un ruolo essenziale nella definizione delle regole e dei limiti applicabili al controllo di qualità a tutti i livelli. Per questo, le anomalie eventualmente riscontrate sono registrate e segnalate attraverso specifici audit e verifiche periodiche.

Con riguardo alla qualità del servizio e dei prodotti offerti, le fondamenta del modello gestionale sono basate sul dialogo con i clienti, che permette di instaurare un rapporto di sintonia e di identificare nel miglior modo possibile i loro bisogni. Tale azione è caratterizzata da:

  • condivisione con il Vertice aziendale di reportistiche periodiche riguardanti indicatori di qualità erogata;
  • rilevazione del livello di Customer experience relativamente alle varie business unit, misurato due volte l'anno mediante la rilevazione del Net Promoter Score (NPS), indicativa del livello di soddisfazione del cliente. Si tratta di survey con metodologia CATI (Computer-Assisted Telephone Interviewing) e metodologia CAWI (Computer-Assisted Web Interviewing) che un istituto di ricerca esterno svolge su campioni di clienti rappresentativi dell'universo di riferimento;
  • rilevazione del livello di Customer experience relativamente all'utilizzo dei canali, misurato mediante il Customer Effort Score, che rileva la facilità di accesso ad essi. Si tratta di misurazioni CATI per quanto riguarda l'assistenza clienti e CAPI (Computer-Assisted Personal Interviewing) per gli Uffici Postali;
  • monitoraggio del grado di soddisfazione dei clienti e raccolta di opinioni e suggerimenti per individuare opportunità di miglioramento con l'ausilio dell'indicatore Customer Effort Score (CES), applicato sui canali del Gruppo (Uffici Postali, call center e web), che permette di analizzare quanto facilmente e con quale tempistica l'Azienda risolve i problemi;
  • adeguata gestione dei reclami, allo scopo di individuare e porre rimedio, attraverso gli interventi correttivi necessari, alle cause che hanno provocato il disagio, in un'ottica di miglioramento continuo dei processi aziendali.

Coerentemente con quanto fatto negli scorsi anni, il Gruppo ha ulteriormente perfezionato le attività di ascolto della clientela attraverso i molteplici touch point per i servizi postali, finanziari e assicurativi. Una volta l'anno, inoltre, la misurazione dell'NPS avviene anche nell'ambito dei competitor più rappresentativi dei business del Gruppo Poste Italiane. Nel corso del 2022 è stato inoltre attivato l'ascolto continuo della front line dei canali commerciali di business. Gli Account Grandi Clienti e gli Account PMI/POE dispongono, quindi, di una survey sempre attiva grazie alla quale possono segnalare aree di miglioramento relative all'attività di vendita e di gestione del cliente post-vendita. Nel corso dell'anno, inoltre, è stata aumentata la frequenza di misurazione dell'NPS dei grandi clienti e implementato il processo di "Inner Close The Loop", che consiste nell'analisi dei verbatim dei clienti da parte di un gruppo interfunzionale con l'obiettivo di strutturare un follow-up, che viene restituito ad ogni singolo cliente da parte dell'Account.

Per quanto concerne l'interazione con il cliente, l'attività di gestione dei richiami risulta cruciale per il Gruppo Poste Italiane, perché può rappresentare un indicatore strumentale al fine di definire il livello di servizio del Gruppo. Inoltre, ciò concorre alla valutazione e alla gestione dei rischi operativi e di natura reputazionale, nonché dei rischi di non conformità e di condotta. A tal proposito, per l'analisi dell'andamento dei reclami vengono utilizzati sistemi di reporting specifici, svolti su base settimanale e mensile, che comunicano i risultati ai vertici aziendali. Ogni Società del Gruppo Poste Italiane ha adottato e implementato procedure specifiche che delineano i principi e le modalità di gestione dei reclami, e tali modalità vengono sottoposte periodicamente all'approvazione dei rispettivi Consigli di Amministrazione.

Poste Italiane Vicina ai bisogni dei clienti

Nel corso del 2022 il Gruppo Poste Italiane ha implementato la sua offerta di servizi finanziari. I clienti possono infatti sottoscrivere il "Prestito BancoPosta Business Link Online", realizzato in collaborazione con Banca Aidexa S.p.A., che consente di offrire prestiti digitali a ditte individuali e piccole imprese.

Nell'ambito dei servizi assicurativi, la nuova funzionalità "Protezione digitale" di "Poste Vivere Protetti" è stata inclusa nell'offerta modulare. Attraverso la piattaforma omnicanale di PostePay, il Gruppo ha assunto un ruolo strategico nella fornitura di servizi di pagamento, raggiungendo un numero di carte "Evolution" pari a quasi nove milioni e oltre 23 milioni di utenti che hanno adottato PosteID per certificare la propria identità digitale.

In data 15 giugno 2022 il Gruppo ha lanciato un'offerta con il proprio marchio di energia indirizzata inizialmente ai dipendenti attuali e ai pensionati. L'offerta "Energy 160", trasparente e completamente green, è stata introdotta in onore dei 160 anni della storia di Poste Italiane e comprende la fornitura sia di gas che di energia elettrica per gli utenti, per un totale di circa 30.000 contratti firmati.

Il dialogo con le Associazioni dei Consumatori

Poste Italiane condivide con le Associazioni dei Consumatori un percorso orientato al confronto, al dialogo e alla collaborazione, su piccola e larga scala. In tal senso si colloca l'Accordo Quadro siglato nel 2011, e poi rinnovato nel 2018, attraverso cui è stato istituito il "Cantiere Consumatori", un gruppo di lavoro e di consultazione permanente costituito da un singolo rappresentante di ogni Associazione e da esponenti del Gruppo, che ha lo scopo di individuare le migliori soluzioni per conciliare le esigenze dell'Azienda con quelle dei clienti nell'ambito delle iniziative aziendali orientate ai consumatori. Attraverso il gruppo di lavoro, l'Azienda ha potuto incrementare nel tempo la qualità dei prodotti e dei servizi offerti, grazie all'adozione di un approccio costruttivo e trasparente fra le parti.

Inoltre, per dare seguito alle tematiche emerse e affrontate nel tavolo e promuovere le iniziative, è stata ideata la newsletter "Dialogando con i Consumatori", uno strumento informativo rivolto ai rappresentanti territoriali delle Associazioni dei Consumatori. Questo progetto ha lo scopo di informare gli stakeholder sulle principali novità legate alle attività di Poste Italiane ed è veicolo di nuovi spunti e segnalazioni, per stringere ancora di più il legame di conoscenza e collaborazione che caratterizza da sempre il rapporto tra l'Azienda e i consumatori.

Allo scopo di guidare il consumatore anche nelle fasi di acquisto online, Poste Italiane mette a sua disposizione il manuale "E@sy commerce", realizzato in collaborazione con diciannove Associazioni dei Consumatori e Netcomm, il Consorzio del Commercio elettronico italiano al quale aderiscono i più importanti operatori nazionali del settore e-commerce.

Per assicurare la disponibilità di tutte le informazioni necessarie ad un efficiente utilizzo dei prodotti postali e descrivere gli obiettivi di qualità che l'Azienda si impegna a conseguire relativamente ad ognuno di essi, Poste Italiane mette a disposizione le Carte dei Servizi Postali, che offrono tutte le informazioni sui principali prodotti, obiettivi e tempi di recapito per l'Italia e per l'estero, reclami e rimborsi. La Carta del Servizio Postale Universale include i prodotti rientranti nel Servizio Postale Universale (D.Lgs. 261/99). La Carta dei Servizi Postali include i prodotti non rientranti nel Servizio Postale Universale.

Cybersecurity, Sicurezza Informatica e Privacy

In un contesto globale caratterizzato da una presenza sempre maggiore della realtà digitale come caposaldo per lo sviluppo e la continuità del business, Poste Italiane dedica una particolare importanza all'adozione e implementazione di sistemi di sicurezza efficaci per la difesa del patrimonio informativo aziendale e da conseguenti violazioni dei dati. Dunque, l'adozione di validi sistemi di sicurezza informatica è strumentale al corretto funzionamento ed erogazione dei propri servizi e garantisce la riservatezza dei dati e delle informazioni, impedendo qualunque tipologia di accesso a soggetti non autorizzati.

Tra le priorità del Gruppo Poste Italiane vi è la tutela e la salvaguardia del patrimonio informativo di clienti e stakeholder. Questo è reso possibile da sistemi tecnologicamente avanzati e da misure di difesa all'avanguardia

In questo contesto si inserisce la struttura Corporate Affairs - Sicurezza Informatica, che effettua mensilmente una valutazione del rischio cyber per il Gruppo. La metodologia attualmente in uso considera tale rischio da un punto di vista puramente tecnologico basandosi su verifiche tecniche di sicurezza preventive svolte sui tre applicativi: Vulnerability Assessment, Code Review statica e dinamica, Penetration Test.

  • Vulnerability Assessment, è il processo di identificazione, misurazione e prioritizzazione delle vulnerabilità di un sistema. L'assessment viene eseguito con appositi tool due volte l'anno per ogni applicativo;
  • Code Review (Statica e Dinamica), rappresenta il processo di controllo del codice sorgente di un'applicazione per verificare che siano presenti i controlli di sicurezza corretti e che funzionino come previsto. Attraverso appositi tool, viene effettuata la verifica sia del codice sorgente (cd. "CR Statica") che del codice in esecuzione (cd. "CR Dinamica");
  • Penetration Test, è il processo di valutazione della sicurezza di un sistema o di una rete tramite la simulazione di attacchi che puntano ad accedere indebitamente al sistema. Essendo un'attività onerosa in termini di tempo, viene eseguita su un perimetro specifico di applicazioni.

Con l'obiettivo di garantire un'efficace ed efficiente gestione dei rischi informatici potenziali in Azienda, Poste Italiane affianca queste misure precauzionali ad altri due parametri indispensabili: patching e hardening. Insieme, queste attività sono volte a risolvere vulnerabilità mantenendo il sistema operativo, il firmware e le applicazioni aggiornate, attivando solo le porte e i servizi richiesti e offuscando i componenti del sistema facilmente violabili.

La valutazione del rischio cyber verte intorno a due dimensioni principali, la Severity e la Confidence. Attraverso la severity viene identificato il livello di gravità delle vulnerabilità cyber; al contrario, per confidence si intende il livello di affidabilità del valore del cyber risk, che dipende dal grado di copertura (coverage) delle verifiche effettuate in termini di numero di analisi completate. A valle di tutto il processo di analisi vengono elaborati dei Piani di Rientro, ovvero le principali misure correttive necessarie a colmare i gap di sicurezza individuati nel corso delle varie analisi, comprese quelle tecniche. In passato la gestione dei Piani di Rientro relativi alle differenti attività di sicurezza ha coinvolto l'apporto di più funzioni del Gruppo Poste Italiane.

351 Nel corso del 2022 è stata avviata l'implementazione del nuovo modello BCM (Business Continuity Manangement) nel perimetro finanziario con la definizione del relativo Piano di Continuità Operativa, della Metodologia di Analisi e Valutazione del Rischio per la Continuità Operativa. Sono state testate le soluzioni organizzative e tecnologiche per la continuità e svolti eventi formativi sulla tematica della continuità operativa. Di seguito le principali iniziative dell'anno:

  • Due esercitazioni di gestione incidenti cyber nell'ambito finanziario;
  • Coinvolgimento e affiancamento delle principali strutture aziendali che devono adeguarsi al nuovo modello (Presidi di Sicurezza, Business Owner);
  • Acquisizione di licenze specifiche per automatizzare i processi;
  • Definizione del piano di test delle soluzioni organizzative;
  • Definizione piano di test delle soluzioni tecnologiche;
  • Esercitazioni di gestione incidenti e continuità operativa;
  • Evento formativo con focus sulla filiera dei fornitori e il ruolo dei Business e Process Owner.

In aggiunta, Poste Italiane ha intrapreso una serie di ulteriori iniziative:

  • ha elaborato un Security Planning, definendo e attuando una metodologia per la pianificazione delle verifiche tecniche di sicurezza (Penetration Test, Code Review Statica e Dinamica) derivanti da requisiti normativi/contrattuali e dal processo di Security By Design;
  • ha esteso il perimetro di analisi del Cyber Risk agli ambiti BancoPosta, PostePay, Poste Vita, Poste Assicura, Poste Welfare Servizi e ad ulteriori perimetri di compliance/sicurezza;
  • ha istituito il Comitato di Sicurezza Informatica – DTO, un tavolo periodico di lavoro tra le funzioni Sicurezza Informatica e Digital, Technology & Operations con l'obiettivo di programmare e indirizzare le attività di sicurezza in maniera congiunta e identificare le aree di miglioramento.

In relazione alla crisi emersa a causa del conflitto in Ucraina sono stati innalzati i livelli di monitoraggio e di attenzione degli eventi di sicurezza e rafforzate le attività̀ di cyber intelligence al fine di prevenire o prontamente intercettare potenziali attacchi cyber a danno del Gruppo Poste Italiane. Inoltre, sono state poste in atto misure specifiche per ridurre al minimo la superficie di attacco e di un suo impatto alla base clienti di Poste Italiane.

violazioni di sicurezza informatica/incidenti di cybersecurity rispetto al 2021 La tempestiva ed efficace gestione della continuità operativa e della crisi è garantita dall'applicazione di un Piano di Continuità Operativa e un Piano per la Gestione delle Crisi, parte integrante di un framework che prevede inoltre un Piano di Disaster Recovery, un Piano di Comunicazione, un Piano dei Test, procedure e istruzioni operative. In particolare, nel corso del 2022 Poste Italiane ha registrato una riduzione del 57% relativamente alle violazioni di sicurezza informatica o incidenti di cybersecurity rispetto al 2021.

Al fine di ridurre al minimo i rischi legati al fattore umano e i relativi impatti, nel 2022 sono state avviate diverse iniziative formative rivolte al personale interno. Sono state svolte esercitazioni tecniche per i presidi di sicurezza con l'obiettivo di rafforzare le capacità di detection, analisi e contrasto alle minacce o attacchi cyber, ed esercitazioni Table Top Scenario di gestione incidenti cyber e continuità operativa volte a testare i processi e le procedure aziendali, nonché la corretta interpretazione ed efficacia delle procedure in casi real-life.

Poste Sicuri Online Navigare lontano dalle truffe

Attraverso la campagna antifrode "Poste Sicuri Online", Poste Italiane ha presentato nel 2022 un vademecum per prevenire eventuali truffe nei confronti dei suoi clienti. La campagna ha come obiettivo quello di diffondere semplici regole e accorgimenti per evitare di incorrere in problematiche legate alla sicurezza informatica. Tali regole consentono infatti di tutelare tutte le operazioni postali effettuate dall'utente, sia di tipo tradizionale che digitale.

In tal senso, uno strumento a supporto sono le app di Poste Italiane, che possono essere utilizzate anche per usufruire del servizio gratuito di push notification al fine di rimanere informati in tempo reale sulle operazioni di pagamento effettuate con il proprio conto corrente e le proprie carte di pagamento. In alternativa, è possibile attivare il servizio di notifica tramite SMS sul proprio telefono cellulare, che è gratuito per i pagamenti su siti internet e su app.

Computer Emergency Response Team (CERT)

Data la complessità che caratterizza l'organizzazione alla base di Poste Italiane, la strategia in materia cyber del Gruppo è maturata sempre di più nel corso degli anni, attraverso l'adozione di soluzioni organizzative e tecnologiche differenti al fine di ridurre al minimo l'esposizione a potenziali attacchi. In tale ambito, Poste Italiane ha istituito nel 2013 il Computer Emergency Response Team, per poter garantire a livello di Gruppo il presidio delle attività di cybersecurity e data protection, e contrastare in maniera attiva la criminalità informatica. Il gruppo di lavoro svolge una funzione di governance nella Gestione delle Crisi e della Continuità Operativa di Gruppo al fine di garantire la continuità dei servizi. Il team si compone di esperti di sicurezza informatica che esplicano le proprie funzioni operando in tempo reale 24 ore su 24 per prevenire i rischi, gestire gli incidenti informatici che colpiscono i sistemi aziendali ed elaborare azioni in risposta a eventi di tipo cibernetico, rafforzando in questo modo la capacità di difesa dell'intera Azienda. Tale organizzazione si inserisce nel contesto di una più ampia rete di strutture similari, sia a livello nazionale che internazionale, con cui interagisce costantemente condividendo informazioni, indicatori di compromissione e modelli di attacco in generale. A tal proposito, Poste Italiane collabora con la struttura CNAIPIC (Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche) della Polizia Postale.

Il CERT ha strutturato i propri servizi in modo tale da assicurare la protezione complessiva del business di Poste Italiane, agendo su una serie di livelli:

  • perimetro esterno, che previene attacchi raccogliendo e scambiando informazioni su minacce e vulnerabilità che possono colpire i servizi del Gruppo;
  • perimetro interno, che protegge le infrastrutture aziendali e risponde a potenziali emergenze informatiche.

Gruppo Poste Italiane Relazione sulla gestione al 31 dicembre 2022

Nel corso degli ultimi anni, il CERT si è evoluto verso un modello di nuova generazione orientato alla gestione dei big data e all'uso di moderni strumenti di data analysis e di business intelligence, all'utilizzo sempre più frequente di algoritmi e tecniche di Artificial Intelligence, machine learning e data mining. Tale modello consente la centralizzazione di tutte le informazioni attinenti al dominio della sicurezza di Poste Italiane. Inoltre, il CERT sviluppa iniziative di formazione e awareness volte a promuovere una cultura della cyber security tra il personale tecnico e non tecnico del Gruppo, i clienti e i cittadini.

Sicurezza informatica Risultati e prossimi passi

Coinvolgere, informare e trasmettere consapevolezza sui temi della cybersecurity a tutto il personale dell'Azienda è l'obiettivo del CERT di Poste Italiane, centro di eccellenza che si occupa tutti i giorni della tutela dei dati aziendali, attraverso azioni di prevenzione, analisi e protezione dalle minacce informatiche.

Nel 2022 è stata condotta una campagna di sensibilizzazione sulla diffusione di e-mail malevole, che ha visto nell'introduzione del bottone "Segnala phishing" sulla piattaforma Microsoft un importante strumento nella prevenzione e lotta al crimine informatico. Il CERT ha inoltre promosso una campagna sul fenomeno "cash for SMS", legato ad app per smartphone che propongono di acquistare SMS inutilizzati per campagne promozionali e messaggi pubblicitari verso altri numeri telefonici, esponendo l'utente a una serie di rischi.

Al fine di diffondere la cultura della cyber security tra i dipendenti del Gruppo, è stata realizzata una miniserie di 12 episodi, tratti da casi realmente accaduti, in cui il protagonista è un cyber investigatore che affronta crimini informatici. La serie è liberamente ispirata al romanzo "Il giorno del Bianconiglio" di Alessandro Curioni ed ha lo scopo di far comprendere come il mondo della rete possa travolgere il mondo reale.

Poste Italiane si dedica costantemente ai propri dipendenti e clienti in termini di attenzione e sicurezza. A dimostrazione di ciò, Poste Italiane ha registrato una riduzione del 90% dei clienti coinvolti in violazioni della sicurezza IT rispetto al 2021. Il dato conferma l'efficacia delle attività svolte dal Gruppo del Business Control Center, del patto sulla sicurezza con la

Polizia Postale e di ulteriori accordi con differenti istituzioni ed infine le azioni di prevenzione portate avanti quotidianamente.

Il Business Control Center (BCC) è l'area della Sede Centrale nella quale vengono monitorati i processi di business di Poste Italiane secondo un modello integrato di erogazione dei servizi e si presenta come il fulcro tecnologico aziendale. Tra i compiti cui tale funzione è preposta, vi sono:

  • il controllo real-time, 24 ore su 24, dei servizi erogati dal Gruppo;
  • la tutela della sicurezza dei clienti all'interno degli Uffici Postali e del personale in tutte le sedi di lavoro;
  • il contrasto alle frodi e ai crimini informatici;
  • la sperimentazione dei servizi offerti dall'Azienda.

-90%

Clienti coinvolti in violazioni della sicurezza IT rispetto al 2021

Il BCC si compone di sette sale di controllo che sfruttano applicazioni e strumentazioni all'avanguardia che garantiscono il corretto funzionamento della rete logistico-postale ed assicurano l'erogazione dei servizi e la corretta comunicazione a favore dei clienti di Poste Italiane.

Poste Italiane preserva inoltre il solido rapporto collaborativo con la Polizia Postale e delle Comunicazioni. Tale accordo ha previsto attività di prevenzione e contrasto degli illeciti afferenti ai prodotti e i processi produttivi dei servizi offerti dal Gruppo Poste Italiane, attività di vigilanza negli Uffici Postali durante i periodi di pagamento programmati, l'istituzione di task-force con il compito di analizzare le nuove metodologie di frode informatica, nonché lo sviluppo di nuovi strumenti di cybersecurity. Tali provvedimenti si sono resi necessari per far fronte ai cambiamenti intervenuti negli scenari e alle nuove tipologie di eventi malevoli. Ciò ha sollecitato l'Azienda a riadeguare rapidamente le proprie operazioni nel corso degli anni, in particolar modo con riferimento ai sistemi di pagamento per l'e-commerce e ai servizi finanziari e assicurativi, per i quali è risultato necessario intensificare l'attività di controllo e di aggiornamento delle strutture fisiche e informatiche di security.

Protezione dei dati personali

Durante il corso degli anni l'Azienda ha attribuito una grande importanza al tema della protezione dei dati personali, andando costantemente a potenziare il proprio sistema normativo aziendale e garantendo la piena compliance alle disposizioni vigenti e a quanto disciplinato all'interno del General Data Protection Regulation (GDPR). A tal proposito, Poste Italiane ha predisposto una Policy Aziendale in materia di Protezione Dati Personali e delle Linee Guida Privacy e Sistema di Gestione della protezione dei dati personali, quest'ultima introdotta con l'obiettivo di garantire una gestione dei dati uniforme a livello di Gruppo. In particolare, la Linea Guida definisce il modello privacy aziendale e dà attuazione ai principi di Privacy by Design e Privacy by Default, che stabiliscono la necessità da parte dell'Azienda di assicurare un'adeguata protezione dei dati personali fin dalla progettazione dei prodotti/servizi e dei sistemi informatici e di garantire il rispetto della normativa privacy in via predefinita nei processi di raccolta e trattamento dei dati. Poste Italiane si impegna inoltre ad assicurare una corretta gestione dei rischi in materia di protezione dei dati, anche mediante l'esecuzione del processo periodico di riesame della direzione a livello di Gruppo.

Attraverso l'adozione di oliti he e a agne di infor azione finalizzate alla sensibilizzazione in ateria di tutela dei dati, il Gruppo promuove la salvaguardia dei dati personali di tutti gli stakeholder

Il Framework Privacy di Poste Italiane nasce con l'obiettivo di garantire il rispetto di tali obblighi e aspirare al miglioramento continuo del sistema di gestione. Tale framework fornisce la ricognizione delle aree d'intervento in cui operano i relativi presidi organizzativi e tecnici sviluppati, al fine di offrire con continuità il monitoraggio dei progressi raggiunti.

Poste Italiane individua per tutto il Gruppo la figura del Data Protection Officer, soggetto esperto di privacy che assume la responsabilità di vigilare sull'osservanza della normativa in materia di protezione dei dati personali da parte del titolare del trattamento, così come disposto dal GDPR, e che garantisce anche l'impulso verso un continuous improvement. Coerentemente con tale impostazione, la funzione Privacy garantisce un presidio nomofilattico a livello di Gruppo per tutte le responsabilità relative alle tematiche di protezione dei dati personali e coordina lo sviluppo del suddetto framework.

Il Centro Servizi Privacy opera all'interno di tale funzione ed è incaricato di rappresentare un punto di riferimento unico in materia privacy per i clienti, nonché di raccogliere e gestire in maniera efficiente e centralizzata tutte le istanze che pervengono da quest'ultimi, come ad esempio le richieste di accesso, rettifica o integrazione ai dati personali e di variazione dei consensi espressi, monitorandone altresì l'andamento, al fine di identificare eventuali opportunità di perfezionamento dei processi aziendali.

Il Centro Servizi Privacy, in ragione del suo approccio verso il miglioramento continuo, la peculiare gestione delle richieste dei clienti e la corretta compliance alle disposizioni normative, è certificato per il proprio sistema di gestione per la sicurezza delle informazioni in accordo allo standard ISO 27001:2013 e per la protezione dei dati personali secondo lo standard ISO 27701:2019.

Poste Italiane consegue la certificazione ISO 27701

Nel 2022, Poste Italiane ha conseguito la certificazione ISO 27701:2019 per il proprio sistema di gestione relativo alla protezione dei dati personali.

La ISO 27701:2019 specifica i requisiti e fornisce una guida per la creazione, l'implementazione, il mantenimento e il miglioramento continuo di un Sistema di Gestione delle Informazioni sulla Privacy (PIMS) sotto forma di estensione delle norme ISO/IEC 27001 e ISO/IEC 27002 per la gestione della privacy nel contesto dell'organizzazione. Il documento specifica i requisiti relativi al PIMS e fornisce una guida per i responsabili del trattamento delle informazioni di identificazione personale (PII) e per gli incaricati del trattamento delle medesime informazioni, che hanno la responsabilità del loro trattamento.

Attraverso il conseguimento di questo standard di sicurezza, la funzione Privacy di Poste Italiane è in grado di dimostrare la conformità dei servizi certificati al GDPR e ad altri requisiti sulla privacy dei dati.

7.15 INNOVAZIONE

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Innovazione e digitalizzazione di prodotti, servizi e processi

Oggigiorno le imprese, in risposta ai cambiamenti del panorama competitivo mondiale legati ad una sempre maggiore ricerca del successo sostenibile, hanno dovuto rielaborare i propri prodotti, servizi e processi. Innovazione e digitalizzazione costituiscono, per Poste italiane, due driver centrali per il progresso strategico e consentono di garantire ai propri clienti soluzioni tecnologiche innovative, anche attraverso l'integrazione dei propri prodotti e servizi con quelli di terze parti. Tramite questi driver l'Azienda non solo garantisce l'accessibilità e l'efficienza della propria offerta a tutti i

cittadini, ma favorisce anche la connessione con la Pubblica Amministrazione e il tessuto imprenditoriale italiano, ponendosi come punto di riferimento nel percorso verso l'innovazione e la digitalizzazione del Paese. Poste Italiane prevede di ampliare nel febbraio 2023 la rosa dei servizi offerti grazie all'ingresso nel settore energetico, con un prodotto 100% green. L'offerta Poste Energia offre ai clienti energia elettrica prodotta esclusivamente in Italia da fonti rinnovabili e certificata tramite garanzie d'origine. Questo progetto permette al Gruppo di correlare le tematiche legate alla transizione green con quelle di innovazione e digitalizzazione,

incidenza delle operazioni sul digitale

rappresentando al contempo una grande opportunità di sviluppo sostenibile a livello nazionale.

Per il Gruppo Poste Italiane innovazione e digitalizzazione costituiscono i driver principali del rogresso strategi o, fonda entali er garantire soluzioni te nologi he all'avanguardia

L'Azienda, attraverso l'adozione di un approccio innovativo, è riuscita ad integrare la sua offerta tradizionale con nuove proposte e ad adattarsi velocemente e efficacemente ad un contesto socio-economico in continua evoluzione. A seguito della pandemia da Covid-19 il Paese si è visto costretto ad accelerare nel percorso di digitalizzazione e innovazione avviato negli anni precedenti e Poste italiane, grazie a soluzioni tecnologiche customer oriented implementate direttamente attraverso canali digitali, ha affiancato le aziende nella transizione.

Innovazione e digitalizzazione dei prodotti e servizi

Durante il 2022, Poste Italiane ha conseguito importanti risultati in ottica di sviluppo e creazione di valore per il Paese e per la collettività, e grazie all'impegno costante nella ricerca di soluzioni digitali all'avanguardia e all'integrazione di nuovi modelli di business è stata in grado di rivisitare la propria gamma di prodotti e servizi.

Pagamenti e conti correnti

Al fine di mitigare i potenziali impatti negativi, in ambito pagamenti sono state attuate delle misure per l'efficientamento dei processi esistenti volte al miglioramento della customer experience, incrementando l'utilizzo dei prodotti/servizi di PostePay sempre più focalizzati sull'omnicanalità. Tali azioni hanno riguardato anche le comunicazioni, in modo da rendere le informazioni facilmente fruibili da parte del cliente. In particolare, in ambito issuing l'Azienda ha confermato il suo impegno nell'implementazione di attività di comunicazione allo scopo di rendere più chiaro e trasparente lo stato della propria carta e la relativa operatività. Inoltre, i contenuti del sito web e la documentazione relativa ai servizi e ai prodotti disponibili per la funzione di Assistenza Clienti vengono aggiornati periodicamente sfruttando i feedback raccolti attraverso l'ascolto del cliente. In coerenza con quanto indicato dal Regolamento Operativo di Funzionamento (ROF) di PostePay e in ottemperanza al processo di Product Oversight Governance (POG), viene effettuato un monitoraggio periodico per i prodotti emessi, con particolare riguardo a:

— flussi informativi tra distributore e produttore relativi alla coerenza tra il target market individuato per il prodotto e come questo è stato collocato nei confronti dei clienti;

— valutazione dei risultati e delle criticità emerse in fase di commercializzazione.

Nello specifico, allo scopo di affrontare gli effettivi impatti negativi, è stato aperto un tavolo interfunzionale interno a PostePay, per individuare e mappare i punti critici e intervenire in modo puntuale sugli stessi.

Nel 2022, in continuità con gli esercizi precedenti, l'Azienda ha implementato i servizi di pagamento digitale disponibili, attraverso un ecosistema di servizi di incasso disponibili per la clientela consumer, business o PA, fruibili sia con rete fisica che attraverso canali web o app. Considerando ancora i pagamenti digitali, il Gruppo ha ampliato il servizio "SoftPOS", oltre che al corriere espresso SDA – primo soggetto abilitato al servizio – anche ai postini. Grazie ai nuovi palmari in dotazione, gli operatori di Poste Italiane sono in grado di gestire la corrispondenza e pacchi in contrassegno e, attraverso la tecnologia Tap on Phone ("SoftPOS"), consentono di autorizzare pagamenti contactless attraverso la funzionalità "Paga con codice" di PostePay. Inoltre, nel 2022, "SoftPOS" ha visto l'abilitazione di un servizio di accettazione pagamenti elettronici «posless» su device proprietari di large merchant.

Per garantire l'evoluzione del programma di loyalty introducendo maggiore flessibilità ed opportunità di sviluppo e valorizzazione della customer base, Poste Italiane, oltre a "SoftPOS", ha introdotto una nuova modalità di pagamento online, il QR Code Web, inquadrabile dall'app Postepay dal titolare di carta, che permette ai clienti un'esperienza frictionless, sicura e unica. Il pagamento con QR code si aggiunge alle modalità di pagamento già presenti nel Paga con Postepay.

Inoltre, nel corso del 2022, il Gruppo ha introdotto una nuova offerta "MPOS Postepay" attraverso il restyling del dispositivo e del relativo packaging, in ottica di sostenibilità ambientale, con l'utilizzo di materiali sostenibili ed il miglioramento dei processi di vendita e attivazione. In linea con il lancio commerciale del nuovo prodotto "MPOS Postepay", è stato implementato un Modello di Assistenza integrato con il nuovo fornitore tecnologico che mira ad assicurare al cliente un'esperienza fluida e trasparente nel processo di assistenza. Al contempo, tale modello permette al Gruppo di avere una comprensione a 360° dell'esperienza di utilizzo del prodotto, nonché di monitorare l'operato del fornitore grazie all'allineamento in tempo reale dei sistemi di Assistenza di Poste Italiane in relazione ai ticket aperti dal fornitore. Infine, è stato migliorato il processo di consegna del prodotto "MPOS Postepay" garantendo la veloce disponibilità del servizio di incasso per il cliente.

Nell'ambito della monetica, il Gruppo ha promosso la continuità dei suoi prodotti e servizi innovativi, avviando, ad esempio, il rilascio di funzionalità digitali su canale business della Postepay Evolution Business, congiuntamente al consolidamento di importanti partnership in ambito acquiring.

In aggiunta, grazie alla piattaforma di Open Banking i clienti hanno la possibilità di gestire conti e carte, anche se detenuti presso altre banche o prestatori di servizi di pagamento, direttamente su app BancoPosta e Postepay. Queste iniziative permettono di rendere le infrastrutture di Poste Italiane aperte e offrono ai clienti servizi sempre più connessi e completi. L'apertura di un conto BancoPosta può essere effettuata direttamente da dispositivo mobile grazie alle istruzioni fornite dall'app, ed è possibile scegliere la tipologia desiderata tra diverse opzioni: "Start Giovani", "Start" e "Medium". Il conto viene aperto e attivato dopo pochi giorni. Relativamente al servizio "Premium", indirizzato a clienti con alta patrimonializzazione ed esigenze sofisticate, viene garantita una consulenza a distanza al termine della quale i clienti potranno firmare la documentazione necessaria con firma elettronica avanzata nell'area dedicata sul sito di Poste Italiane. I consulenti "Premium" vengono selezionati in maniera scrupolosa, successivamente ad un percorso formativo continuo e altamente specializzato.

Per quanto riguarda i conti correnti dedicati a Business e Pubblica Amministrazione, nel 2022 "BancoPosta Business Link", conto corrente destinato ai clienti Small Business, introdotto nell'anno precedente e previsto di un'offerta modulare accessibile online, è stato premiato agli MF Banking Awards con il Premio Innovazione Award per la categoria "Conti e pagamenti per la clientela business".

L'offerta avviata nel 2021, che prevede la restituzione del canone del primo anno della carta Postepay Evolution Business con la richiesta del servizio acquiring "Tandem Mobile POS" o "Tandem POS Fisico" e, contestualmente, con la richiesta della carta stessa, è stata attiva per tutta la durata del 2022.

BancoPosta Verso un'ottica sempre più cliente-centrica

In linea con il Piano Strategico del Gruppo, il contributo di BancoPosta si è dimostrato estremamente rilevante anche nel 2022, confermandosi come l'istituzione finanziaria più affidabile in Italia grazie al suo un approccio omnicanale che garantisce un'ampia offerta di prodotti assicurativi e di investimento.

I tre pilastri che garantiscono l'offerta di un modello di business innovativo sono: le persone, obiettivo di investimento per la crescita e lo sviluppo di competenze tecniche e professionali; la piattaforma, che garantisce in misura sempre maggiore un supporto adeguato all'attività commerciale e un'idonea interazione con la clientela; i prodotti, che comprendono, ad esempio, polizze multiramo, numerose partnership e joint venture.

Grazie all'adozione di una logica omnicanale, che permette di avere integrazione e sinergia tra i canali di accesso ai prodotti e servizi, BancoPosta adegua costantemente le sue attività ad un'ottica sempre più cliente-centrica.

Nel 2022 è proseguita la collaborazione tra Poste Italiane e Santander Consumer Bank per la realizzazione e il rilascio del prodotto Prestito Personale BancoPosta.

Durante l'anno, il Gruppo ha incentivato l'utilizzo degli ATM e dei canali digitali e delle app per l'esecuzione delle varie operazioni, in alternativa allo sportello per il ritiro del contante. Nell'attuale contesto di progresso digitale, l'Azienda si impegna a garantire ai suoi clienti un'offerta che favorisca l'uso della moneta elettronica e, contestualmente, la lotta al contante. La ricerca e l'impegno del Gruppo, oltre a supportare iniziative governative, hanno inoltre permesso lo sviluppo di una serie di prodotti e servizi:

Postepay Digital, la prima carta prepagata Postepay 100% digitale adatta a pagamenti online, pagamenti di mezzi pubblici, pagamenti tramite QR code o Google Pay per i possessori di uno smartphone Android abilitato.

Viene gestita dall'app Postepay e permette di richiedere un codice IBAN associato per ricevere o effettuare bonifici, accreditare lo stipendio e domiciliare le utenze. Nel 2022 è stata introdotta la possibilità per i clienti di richiedere la Postepay Digital anche attraverso il canale web. Gli utenti che decidono di ricevere la versione IBAN della carta, hanno l'opportunità di richiedere

gratuitamente la carta fisica presso la propria abitazione, in modo da poter prelevare contante da qualsiasi ATM e pagare negli esercizi convenzionati con il circuito Mastercard;

  • Postepay PA, la prepagata completamente dedicata alla Pubblica Amministrazione, che consente, fin dal suo lancio, di gestire i fondi e i contributi da erogare ai cittadini. L'Ente può richiedere le carte online attraverso la piattaforma di Corporate Banking di BancoPosta (BPIOL). I fondi della carta sono di proprietà del titolare, che può ricaricarla e utilizzarla per le proprie spese personali secondo i limiti definiti dall'Ente in fase di convenzionamento. La carta prevede un codice IBAN, visualizzabile da app PostePay e Bancoposta e dal sito postepay.it, permette di ricevere Bonifici SEPA e Postagiro a valere;
  • Postepay Green, una carta prepagata biodegradabile, realizzata con materiali biologici a basso impatto ambientale, riservata ai giovani tra i 10 e 17 anni. La prepagata consente ai ragazzi di effettuare pagamenti rapidi e sicuri, e ai genitori di effettuare velocemente ricariche attraverso il sistema "paghetta" e di controllare le transazioni (parental control). I servizi descritti possono essere utilizzati sia via canale web che da app;

Codice Postepay, il nuovo servizio che consente agli esercenti di poter gestire i pagamenti da app Postepay tramite un QR code, identificandosi come una soluzione di incasso affidabile e lineare per professionisti, artigiani e piccoli operatori economici del territorio. La possibilità di effettuare un pagamento tramite Codice, anche

all'interno degli Uffici Postali, è stata integrata con una promozione che consente di ricevere un cashback per ogni transazione effettuata. L'iniziativa, durata per tutto il 2022, ha dato la possibilità di ottenere 3 euro di cashback ad ogni transazione effettuata con Codice PostePay per un valore di almeno 10 euro presso uno dei punti vendita aderenti all'iniziativa, con un tetto massimo di 10 euro al giorno. Il servizio può essere acquistato

online e in Ufficio Postale, dove è possibile generare delle liste utenti interessati (lead) contrattualizzati

successivamente tramite i referenti commerciali o contact center. A partire dal mese di luglio 2022 è stata evoluta l'esperienza d'uso della modalità di pagamento con Codice con il lancio di "QR Code Web" (Codice Web), la soluzione che permette al titolare della carta di inquadrare il QR code generato automaticamente nella pagina di pagamento, senza click aggiuntivi;

• La carta Postepay Evolution è una carta ricaricabile e munita di codice IBAN che garantisce la fruizione delle operazioni bancarie principali senza essere legati ad un conto corrente. La carta, accettata dai punti vendita fisici e online che operano sul circuito Mastercard, consente il trasferimento di denaro tramite bonifici/postagiro, la domiciliazione delle utenze e l'accredito dello stipendio o della pensione. Il Gruppo, attraverso una versione "business" (Postepay Evolution Business) dedicata ai liberi

professionisti dotati di Partita Iva e alle ditte individuali, offre la possibilità di inviare denaro su wallet e account, 24 ore su 24, tramite app Postepay e sito web verso oltre 200 Paesi grazie alla partnership con Western Union. Nel 2022 è stata introdotta la possibilità di usufruire delle funzionalità digitali anche sul canale Business di Postepay Evolution ed è

stata prevista la conversione di Postepay Evolution verso materiali a basso impatto ambientale;

• La carta IoStudio Postepay è la Carta dello Studente realizzata dal Ministero dell'istruzione, dell'Università e della Ricerca, distribuita agli studenti delle scuole superiori. La carta dichiara lo status di studente in Italia e all'estero e oltre a garantire agevolazioni e vantaggi negli esercizi convenzionati con il MIUR, permette l'adesione

a ScontiPoste. La Carta ha le stesse funzionalità della carta Postepay e presenta elevati standard di sicurezza, impedendo pagamenti verso esercenti di categorie merceologiche vietate ai minori come gioco d'azzardo, servizi per adulti e vendita di liquori.

Sempre con particolare attenzione al mondo business, in ambito acquiring, la partnership di lunga

data tra Poste Italiane e Lottomatica Italia Servizi (LIS) si è risolta nell'acquisizione di LIS da International Game Technology PCL (IGT).

Poste Italiane perfeziona l'acquisizione di LIS

Il Gruppo rafforza la propria posizione di società leader nel settore paytech

Poste Italiane, attraverso la propria controllata PostePay S.p.A., ha perfezionato in data 14 settembre 2022 l'acquisizione di LIS Holding S.p.A. ("LIS") da International Game Technology PCL ("IGT"), in seguito all'ottenimento delle necessarie autorizzazioni regolamentari e da parte delle autorità garanti della concorrenza. Questa acquisizione costituisce l'operazione di M&A più grande nella storia di Poste Italiane e rafforza il posizionamento di PostePay come società leader nel settore paytech, contribuendo all'ulteriore arricchimento della strategia omnicanale del Gruppo.

LIS si avvale di una piattaforma paytech proprietaria, di competenze distintive, di un management team altamente qualificato ed è attiva nel mercato italiano dei pagamenti di prossimità con una rete di circa 54.000 punti vendita convenzionati. La sua offerta si compone di diversi servizi, tra cui il pagamento di bollettini, carte di pagamento prepagate, ricariche di telefonia e vouchers, nonché soluzioni per esercenti ed imprese. LIS fornisce inoltre una gestione integrata di tutte le attività di back-office del punto di vendita e dei servizi di pagamento e commerciali erogati ai clienti.

In linea con la strategia omnicanale di Poste Italiane, PostePay consolida ulteriormente la propria leadership nel mercato dei pagamenti e dei servizi digitali, facendo leva sul know-how tecnologico di LIS per ampliare la propria offerta di prodotti e rafforzare le soluzioni dedicate alle Piccole e Medie Imprese.

Il 2022 ha visto il proseguimento della partnership con ENI con l'attivazione graduale di servizi di acquiring Postepay (POS fisico e in modalità digitale tramite la soluzione Paga con Postepay presente all'interno dell'app ENI Station) nelle stazioni di servizio aderenti all'iniziativa. La collaborazione con ENI ha permesso di attivare in oltre 2.800 stazioni di servizio il pagamento dei bollettini PagoPA, grazie a cui è possibile pagare tasse, bolli e altri versamenti a favore della Pubblica Amministrazione. Tale opportunità è stata estesa anche sulla rete LIS PAY.

Nell'ambito trasporti, è proseguito il servizio che permette l'accettazione delle carte di pagamento attraverso l'acquiring di PostePay presso i POS fisici di Trenitalia, mentre, nell'ambito del servizio di acquiring e-commerce virtual POS Corporate, sono stati inseriti i servizi MO.TO. (Mail Order/Telephone Order), in grado di accettare i pagamenti con carta attraverso il canale telefonico, i pagamenti con salvataggio dei dati carta COF (Card on File) e i pagamenti ricorrenti (Recurring).

Nel 2022 è continuata la collaborazione tra PostePay e Bancomat, la quale prevede con la licenza "acquiring" l'accettazione di pagamenti su circuiti Bancomat e PagoBancomat negli Uffici Postali, ATM Postamat e presso esercizi convenzionati PostePay, e con la licenza "issuing" l'emissione di carte PostePay sugli stessi circuiti. PostePay è il più grande operatore del settore con 29 milioni di carte e più di due miliardi di transazioni nel 2022: oltre un milione e mezzo di italiani ha scelto le carte Postepay per effettuare i primi pagamenti e-commerce. L'accordo permette l'interoperabilità delle piattaforme di pagamento digitali grazie alla facilità di utilizzo del QR code, già sfruttata con successo per il cashback. Tra le iniziative di successo che sono state introdotte negli anni precedenti e continuate nel 2022 si annoverano:

  • Apple Pay, consente pagamenti contactless con le carte di debito o prepagate Postepay dai dispositivi iOS abilitati;
  • Prelievo cardless, i titolari di carte Postepay hanno la possibilità di prelevare presso gli ATM Postamat senza necessità di inserire la carta, grazie alla modalità cardless che prevede lo scan del QR code mostrato sullo schermo dell'ATM;

  • Postepay Open, permette di ricaricare la propria carta prepagata Postepay con conti di istituti bancari terzi (Payment Initiation Service -PIS) e di poter visualizzare il saldo e la lista movimenti del conto corrente selezionato direttamente in app Postepay (Account Information Service – AIS);
  • Postepay Business, dedicata ai clienti retail permette di usufruire dei servizi dell'ecosistema Postepay e dei servizi tipici di una carta di debito tradizionale. L'operatività della carta è personalizzabile tramite app PosteBusiness, sul portale web dedicato e presso ATM Postamat. Inoltre, la carta permette l'autorizzazione degli acquisti e-commerce direttamente dall'app.

Tap & Go® Il trasporto pubblico diventa contactless

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L'accordo Tap & Go® tra PostePay S.p.A., Mastercard e le società di gestione del trasporto pubblico di Milano, Roma, Torino, Bari e Napoli, permette di accedere e viaggiare sui mezzi di trasporto pubblici abilitati come metro, treno autobus, senza dover acquistare preventivamente il biglietto cartaceo.

In particolare, l'accordo permette l'utilizzo di una carta prepagata o di debito PostePay aderente al circuito Mastercard per il pagamento del biglietto direttamente ai tornelli contactless abilitati. Il pagamento può essere finalizzato tramite l'utilizzo di Apple Pay per iPhone o Google Pay per gli smartphone Android.

Il servizio non ha costi aggiuntivi rispetto a quelli già previsti dalla società di trasporto pubblico.

Incassi

Relativamente al comparto incassi, il ruolo di Poste Italiane è stabile nel sistema PagoPA, anche grazie all'estensione dell'offerta dei servizi dedicati alla Pubblica Amministrazione Centrale (PAC) e Locale nei canali digitali (web e app). Dal 2020, oltre a BancoPosta, anche PostePay S.p.A. risulta accreditata come prestatore di servizi di pagamento sul sistema PagoPA ed è pertanto possibile effettuare tali operazioni su tutti i canali digitali, negli Uffici Postali e tramite i Portali degli Enti creditori, anche per avvisi di pagamento a valere su conti correnti bancari.

In ottemperanza al Decreto Ministeriale del MEF del 30 aprile 2021 Poste Italiane ha sviluppato la soluzione "Piattaforma Incassi per le Amministrazioni dello Stato", che permette la gestione dei pagamenti legati alle pratiche delle Pubbliche Amministrazioni Statali tramite l'utilizzo del Bollettino postale come strumento di incasso sui C/C postali delle Tesorerie.

363 Il Salvadanaio Digitale di Poste Italiane è un servizio digitale gratuito che permette al cliente di accantonare delle specifiche somme e raggiungere micro-obiettivi di spesa e/o risparmio, tramite la gestione del libretto Smart, del Conto BancoPosta e/o della prepagata Postepay Evolution. Il servizio prevede la possibilità di creare fino a 5 obiettivi di risparmio allo stesso tempo per un importo complessivo massimo di 5.000 euro. Il cliente sceglie la somma da accumulare, la data di raggiungimento (da 1 a 24 mesi) e la categoria di riferimento (come ad esempio viaggi, tempo libero) con l'eventuale opzione di personalizzazione. Tramite la funzionalità di condivisione è possibile, inoltre, chiedere a parenti e amici un

contributo per il raggiungimento dell'obiettivo. Attraverso il Salvadanaio Digitale il Gruppo Poste Italiane incentiva e promuove l'educazione al risparmio, la fidelizzazione dei clienti e l'attrazione di nuovi, incoraggiando anche il target dei più giovani.

Poste Italiane e gamification Il video-game dedicato ai giovani

BancoPosta ha messo in campo uno dei mezzi più innovativi e coinvolgenti per raggiungere nuovi clienti e modernizzare la visione del conto corrente. Frutto di un progetto di co-innovazione di Poste Italiane (grazie ai team interni in DTO Open Innovation e in BancoPosta), insieme alla Startup Gamindo, è stata portata avanti un'iniziativa per inventare e realizzare i videogiochi. È stato sviluppato un advergame, un videogioco brandizzato per promuovere Poste Italiane e il Conto BancoPosta – opzione Start Giovani. Questo race game ha consentito di far immergere gli utenti in una nuova user experience, coinvolgendo e informando i giovani sui servizi e i benefici del conto corrente a loro dedicato, con un forte messaggio di innovazione e digitalizzazione. Attraverso "Conto BancoPosta Start Giovani - The Game" i ragazzi e le ragazze possono divertirsi ed allo stesso tempo scoprire nuove informazioni sui servizi offerti, arrivando fino alla possibilità di sottoscrivere il conto in App BancoPosta.

Sono state circa 25.000 le partite effettuate dai clienti di Poste Italiane che si sono intrattenuti su web per conoscere il Conto BancoPosta Start Giovani. Giocando in media oltre 2 minuti a partita (sulle diverse piattaforme social TikTok, Facebook, Linkedin ecc.) alla fine della sperimentazione sono stati aperti circa 1.400 conti correnti, anche attraverso mail commerciali e link alle pagine del sito di prodotto.

Il gioco, sviluppato per il Conto BancoPosta Start Giovani, consiste nel condurre una piccola automobile blu su una strada "sospesa", evitando che finisca fuori dal percorso. Durante il tragitto, sono raccolte delle icone bonus che ritraggono i prodotti di Poste Italiane. Ciò che è di particolare interesse è il modo in cui il cliente viene informato dei vari servizi: ogni volta che si inizia a giocare, o si ricomincia dopo un errore, l'utente deve rispondere ad una semplice domanda che affronta il mondo BancoPosta. Attraverso il gioco si ottengono molte altre informazioni che in modo immediato e fruibile rendono il cliente più esperto delle proposte e dei vantaggi del Conto BancoPosta.

Dal 2021 i clienti di Poste Italiane hanno la possibilità di usufruire del servizio Bonifico SEPA istantaneo (o SCT Instant) sui canali digitali. I titolari di carte Postepay con IBAN e i detentori di conti correnti BancoPosta possono disporre di pagamenti che vengono accreditati al beneficiario in meno di 10 secondi, oltre a poter gestire in autonomia le proprie domiciliazioni sui canali web e app. Il cliente può consultare i propri pagamenti e lo storico dei singoli addebiti, attivare e revocare i nuovi mandati, inserire limiti specifici di importo e modificare le coordinate IBAN di addebito anche in modalità omnichannel. Coerentemente con la Roadmap della Banca Centrale Europea, l'iter di adesione al sistema di regolamento istantaneo TIPS (TARGET Instant Payment Settlement) è stato completato dando la possibilità ai correntisti BancoPosta e ai titolari di Postepay con IBAN, nonché ai titolari di Libretti di risparmio "Smart", di ricevere bonifici istantanei anche dai PSP aderenti al circuito TIPS.

L'implementazione di queste iniziative mira al miglioramento della user experience abilitando nuovi casi d'uso e favorendo la sostituzione di strumenti di pagamento tradizionali come assegni e vaglia.

L'Offerta "Supersmart", dedicata ai clienti che apportano nuova liquidità, permette di accedere alla scadenza a tassi di interesse maggiori rispetto a quelli standard sulle somme accantonate. L'Offerta "Supersmart 180 Giorni" può essere attivata in Ufficio Postale, su poste.it e app BancoPosta.

Anche nel 2022 il Gruppo ha erogato il servizio nel mercato RC Auto, con il prodotto Poste Guidare Sicuri che ha visto l'adozione da parte dell'Azienda di un approccio di abilitazione alla vendita graduale della rete distributiva. Il servizio prevede un'ampia copertura e comprende una serie di estensioni di garanzia gratuite. La realizzazione della polizza auto ha l'obiettivo di mettere al centro la sicurezza della famiglia, e con la formula "Guida Libera" consente la massima flessibilità nell'uso del veicolo assicurato da parte dei membri del nucleo familiare. Per procedere con la sottoscrizione della polizza, il cliente può recarsi in uno dei 5.000 Uffici Postali abilitati, previa prenotazione di un appuntamento tramite app BancoPosta o online.

Sempre in ambito assicurativo, Poste Italiane ha avviato la commercializzazione di un'offerta integrata dei rami Vita e Danni con cui i sottoscrittori di polizze specifiche Vita ricevono, congiuntamente, un'offerta relativa ad una polizza Danni. L'obiettivo del Gruppo è quello di arginare il fenomeno di sottoassicurazione del Paese attraverso azioni di sensibilizzazione orientate alla clientela, come indicato nel Piano Strategico.

Infine, nell'ambito dei pagamenti, nel 2022 l'Azienda ha registrato un'importante crescita nel numero dei pagamenti digitali, dimostrato dalla diffusione delle carte e, in termini di volumi, dall'aumento delle transazioni effettuate con carta, sia nei grandi sia nei piccoli negozi. Rispetto al fenomeno di diffusione del POS, favorito da misure di legge e dal cambiamento delle abitudini degli italiani, il Gruppo ha reso disponibile tramite il Front End Unico i seguenti servizi anche per i Piccoli Operatori Economici:

  • Servizio POS Fisico Postepay, consente agli esercenti convenzionati di accettare pagamenti con carte o smartphone (tramite tecnologia NFC), anche in modalità contactless, permettendo il monitoraggio degli incassi con carta, dato che i pagamenti, le transazioni e gli estratti conto online sono consultabili in qualsiasi momento tramite Portale Esercenti;
  • Servizio Mobile POS di Postepay, consente di accettare pagamenti tramite carte o smartphone, anche in mobilità. Si tratta di una soluzione a zero canone e zero costi fissi mensili ricorrenti che prevede solo il costo "una tantum" per l'acquisto del "Lettore carte". L'applicazione di commissioni sul transato è tra le più competitive sul mercato. Inoltre, il servizio offre la possibilità di gestire le transazioni tramite un terminale Mobile POS e l'apposita app installata sullo smartphone e/o tablet. Per l'accettazione dei pagamenti è sufficiente collegare tramite bluetooth il terminale allo smartphone su cui è installata l'app ed è garantito il monitoraggio gratuito degli incassi tramite Portale Esercenti.

Poste Italiane tra le 50 imprese che stanno cambiando il mondo

L'Azienda è stata inserita nella Change the World 2022

I piani sulla sostenibilità di Poste Italiane occupano un terzo degli investimenti del suo Piano Industriale. Grazie al suo impegno, l'Azienda è stata inserita nella Change the World 2022, una lista delle imprese che attraverso il loro business contribuiscono al cambiamento del mondo. La Change the World non si concentra sui fatturati delle imprese, ma sul loro impatto sociale e alla sostenibilità.

In particolare, Poste Italiane è stata premiata per il suo impegno nell'elettrificazione delle consegne: è infatti in corso il completo rinnovamento della flotta con l'obiettivo di arrivare a circa 28.000 veicoli a ridotto impatto ambientale entro il 2024. Tra i punti sottolineati nell'analisi delle iniziative del Gruppo c'è anche la digitalizzazione del suo sistema informativo, con il progressivo abbandono della carta, oltre alle diverse iniziative per gli italiani; infatti, l'80% degli oltre 30 milioni di italiani registrati finora con l'identità digitale SPID lo ha fatto con Poste Italiane. Inoltre, l'Azienda ha messo a disposizione la propria rete fisica e tecnologica per la campagna vaccinale e si è accreditata come protagonista del processo di digitalizzazione dell'Italia. La Change the World non è l'unico riconoscimento collezionato dal Gruppo, che oltre ad essere stato certificato dalle migliori agenzie di rating in quasi tutte le aree di confronto sostenibile, è anche entrato nello STOXX Global Esg leaders di Morgan Stanley raggiungendo il ranking AA.

Mobile

In linea con la strategia sui servizi di comunicazione degli anni precedenti, che ha l'obiettivo di portare ai privati e alle aziende soluzioni avanzate per la connettività internet, Poste Italiane, tramite PostePay S.p.A., ha mantenuto gli accordi con due operatori nazionali, Open Fiber e TIM. Open Fiber è un provider di servizi di accesso diretto a internet e connettività ai clienti tramite l'utilizzo di tecnologie di accesso in fibra (FTTH) e in fibra misto rame (FTTC e FTTE). Il secondo accordo, invece, si riferisce ai servizi di accesso a internet e di connettività, ma solo con tecnologie FTTH. La collaborazione con Open Fiber garantirà un'ampia copertura su città e piccoli comuni, mentre l'intesa con TIM prevede entro il 2025 lo sviluppo della rete FTTH in oltre 1.600 comuni del territorio nazionale. La doppia iniziativa amplia il portafoglio di offerte rivolte al mercato consumer e business con nuovi servizi ultrabroadband in fibra ottica, e punta a ridurre il digital divide in Italia.

Durante il 2022, Poste Italiane si è affermata come operatore di rilievo anche nel settore delle telecomunicazioni non solo grazie alle collaborazioni con Open Fiber e TIM, ma anche per aver implementato ulteriori iniziative:

  • Postepay Connect Back, un servizio che offre una funzione esclusiva di cashback. I sottoscrittori dell'offerta ricevono mensilmente uno sconto in cashback che viene accreditato direttamente su Postepay Evolution, pari ai Giga del piano tariffario che non vengono utilizzati. Il cashback può essere utilizzato senza vincoli temporali e per qualsiasi tipologia di spesa;
  • PosteMobile Casa WEB offre connessione internet wireless 4G per la casa. Il servizio può essere acquistato online in quanto l'installazione non necessita della presenza di un tecnico, ed offre traffico ad elevate prestazioni (velocità fino a 300 Mbps) senza limiti, con un modem Wi-Fi incluso in comodato d'uso gratuito;
  • PosteCasa Ultraveloce, l'offerta data only con la quale Poste Italiane è entrata nel mercato della banda larga che consente di navigare da casa alla velocità della fibra (1 Gbps) senza limiti. Il servizio, sottoscrivibile online con un processo full-digital, include una seconda connessione senza limiti su rete 4G per offrire al cliente un'esperienza di fast provisioning e full connectivity. Oltre alla fornitura di un modem Wi-Fi e di una chiavetta USB in comodato d'uso gratuito, per i sottoscrittori dell'offerta è possibile anche attivare la componente "voce" per chiamare da casa senza limiti tutti i numeri fissi e mobili nazionali. Nel quarto trimestre del 2022 è stato lanciato

il prodotto PosteCasa Ultraveloce Start, sottoscrivibile in ufficio postale e che prevede la sola connessione dati in fibra, lasciando flessibilità al cliente di scegliere una seconda connessione su rete mobile con chiavetta USB 4G. I clienti PostePay in possesso di SPID possono accedere a un processo semplificato per richiedere online l'offerta di connettività in fibra ottica;

  • Offerta Tariffaria Mobile, offre promozioni mass market, attivabili da canale fisico o online, che prevedono un quantitativo elevato di giga e sono riservate a tutta la clientela;
  • Servizi di Telefonia Mobile in app Postepay, con cui i titolari di SIM PosteMobile, dopo essersi registrati sul sito poste.it, possono monitorare i dettagli del traffico ed effettuare ricariche direttamente dall'app. Inoltre, i clienti hanno la possibilità di controllare il proprio piano tariffario telefonico, i bonus e le promozioni attive, nonché le opzioni disponibili.

In continuità con gli anni precedenti, la gamma di servizi PosteMobile Casa, lanciata da PostePay nel 2019, ha permesso al Gruppo di incrementare il proprio mercato target tramite soluzioni flessibili e convenienti. L'ampliamento dell'offerta permette il consolidamento dell'Azienda quale attore istituzionale di riferimento per la digitalizzazione e lo sviluppo del Paese, soprattutto nelle zone definite "aree a fallimento

di mercato". I servizi vengono erogati completamente su rete radiomobile, conferendo alla clientela la flessibilità massima nell'utilizzo del servizio dati, che

+25%

di download dall'App PosteID rispetto al 2021

+18%

di download dall'App PostePay rispetto al 2021

Inoltre, è proseguita anche la Postepay Connect, che ha visto l'integrazione della carta Postepay Evolution e della SIM PosteMobile in una sola app e si è dimostrata un'offerta unica e distintiva all'interno del mercato italiano, sottolineando la centralità del canale online come complementare all'Ufficio Postale.

può essere utilizzato ovunque con un modem Wi-Fi collegato alla rete elettrica.

In linea con gli obiettivi strategici ESG del Gruppo e nello specifico degli obiettivi green di PostePay, ad agosto 2022 sono state lanciate le nuove SIM ECO che presentano caratteristiche innovative, in quanto tutti gli elementi che compongono il kit, sia la SIM Card che il packaging (Busta e Card Carrier), sono realizzati con materiali e modalità orientati alla sostenibilità ambientale. Nello specifico, la SIM è stata realizzata in plastica riciclata e con dimensioni dimezzate, mentre il card carrier e la busta riportano la Certificazione Forest Stewardship Council (FSC).

Poste Italiane e la consegna decoder

L'iniziativa per i pensionati meno abbienti

Grazie ad una collaborazione con il Ministero dello Sviluppo Economico che prevede un Bonus dal Governo, durante il 2022 Poste Italiane ha consegnato gratuitamente ai pensionati meno abbienti i decoder necessari per la visione dei programmi TV dopo il passaggio al nuovo digitale terrestre. Il Gruppo ha consegnato decoder TV del valore complessivo non superiore a 30 euro direttamente a domicilio, fornendo anche assistenza telefonica durante l'installazione del dispositivo.

I clienti hanno potuto richiedere il decoder in tre diverse modalità: attraverso il numero verde, attraverso il form del sito Nuova tv Digitale, oppure recandosi in uno dei quasi 13.000 Uffici Postali italiani. Questa iniziativa è parte integrante della strategia di inclusione e di supporto alla digitalizzazione del Paese inserita nel Piano Industriale del Gruppo.

Pacchi e distribuzione

L'Azienda, anche nel 2022, ha fatto uso di una flotta area che si è rivelata un asset strategico per poter rispondere all'esigente domanda di mercato. Difatti, grazie alle connessioni aeree di cui dispone, Poste Italiane ha reso possibile la consegna dei pacchi entro 24 ore in tutta Italia, incluse le isole. La flotta aerea dell'Azienda si compone di 6 mezzi totali: cinque Boeing 737-400 Cargo e un ATR 72-500 Cargo. In ambito nazionale, opera stabilmente presso 8 aeroporti.

Il maxi-hub strategico di Landriano

Aggiornamenti a un anno dall'apertura

A un anno dalla sua inaugurazione, le attività dell'impianto per l'e-commerce di Landriano sono proseguite assicurando consegne rapide in tutta Italia. Quello di Landriano rappresenta il primo grande hub d'Italia per l'e-commerce e i servizi di corriere espresso, in grado di lavorare fino 320.000 pacchi al giorno e assicurare consegne rapide in tutto il territorio italiano. L'hub di Landriano rappresenta per Poste Italiane un ulteriore passo nel processo di trasformazione della sua infrastruttura logistica, focalizzato sull'innovazione e sulla sostenibilità. L'impianto consente di sviluppare in modo strategico la rete logistica lungo tutta la catena del valore, per cogliere il pieno potenziale di crescita derivante dall'e-commerce. Inoltre, l'hub di Landriano è parte fondamentale della linea di smistamento di Poste Italiane insieme agli hub di Bologna, Piacenza e all'hub Centro di Passo Corese a Roma. I quattro centri sono collegati alle oltre 90 filiali e ai 1.700 centri di recapito distribuiti in tutta Italia per la gestione operativa dei pacchi che verranno poi consegnati dalla rete dei portalettere e dei corrieri.

Presso l'hub di Landriano, il sistema di sorting, l'operazione utilizzata per smistare merci e spedizioni, è costituito da quattro macchine interconnesse che suddividono automaticamente i pacchi per destinazione e peso/volume su 694 uscite, consentendo la gestione di 39.000 pezzi all'ora, utilizzando i più elevati standard tecnologici. La dotazione all'avanguardia comprende anche un innovativo sistema di smistamento basato sulla tecnologia "autonomous mobile sorting", attraverso il quale la merce viene smistata in base al peso/volume da una delle 4 macchine che gestiscono gli oggetti per tipologia: piccolo, medio, grande e dalla forma anomala. Gli oggetti che hanno forme anomale vengono smistati con una macchina specifica gestita da 17 robot per essere successivamente lavorati da una delle quattro macchine del sistema.

Il nuovo impianto di Landriano rispetta rigorosamente i principi di sostenibilità promossi dal Gruppo. La struttura ha ottenuto la certificazione BREEAM In-Use Excellent, una tra le certificazioni più rilevanti a livello internazionale in materia di sostenibilità, per le scelte progettuali e realizzative adottate. Sulla copertura dell'impianto sono stati installati pannelli fotovoltaici di ultima generazione per una superficie totale di 2.500 metri quadrati, che provvedono al fabbisogno energetico diurno dell'hub, riducendo di 210 tonnellate le emissioni annue di CO2. Sono stati inoltre utilizzati materiali di costruzione che assicurano elevate performance dal punto di vista del contenimento energetico.

Relativamente all'area recapito, il Gruppo ha continuato la sua strategia di crescita nel comparto logistico relativo agli acquisti da e-commerce rafforzando le potenzialità della partnership con Amazon. In questa strategia si inserisce PuntoPoste, la rete di Poste Italiane per il ritiro degli acquisti online e la consegna di eventuali resi, che si affianca ai 12.800 Uffici Postali ed è formata da circa 15.000 punti di ritiro alternativi tra tabaccherie, bar, cartolerie, edicole, negozi e KiPoint,

nonché 320 locker e 80 supermercati Carrefour abilitati. La scelta da parte dei clienti di ritirare o spedire un pacco presso uno di questi punti si configura come quello che oggi viene definito "green behaviour", un comportamento più responsabile e sostenibile in quanto il processo logistico che sottende l'utilizzo del servizio contribuisce a ridurre le emissioni di CO2. Questo deriva dal fatto che Poste Italiane, invece di utilizzare numerosi mezzi per recapitare presso i molteplici domicili dei clienti, può concentrare la raccolta in unico punto di ritiro, riducendo in questo modo i passaggi e gli spostamenti di automezzi della flotta aziendale.

In aggiunta, l'intesa sottoscritta con il partner Italiana Petroli (IP) prevede di incrementare i punti di ritiro dedicati agli acquisti online, alla spedizione di pacchi preaffrancati e di resi dai principali siti e-commerce che aderiscono alla Rete PuntoPoste.

Relativamente alla partnership con Amazon, rinnovata nel 2021 per altri tre anni, l'obiettivo è soddisfare la crescente domanda dei clienti di tutta Italia attraverso un'offerta di servizi innovativi per le consegne. A tal proposito, gli operatori che gestiscono un sito e-commerce possono attivare la funzione "Reverse Paperless" di Poste Delivery Business, che oltre a rendere più facile il servizio di reso per l'e-shopper senza la necessità di stampare l'etichetta di spedizione, è vantaggiosa anche per il retailer in quanto consente di aumentare il volume di vendite.

Inoltre, anche nel 2022 il Gruppo ha continuato la collaborazione con Zalando, offrendo la possibilità di utilizzare il network PuntoPoste per la gestione dei resi e per le spedizioni di andata. In continuità con gli anni precedenti è rimasto attivo il servizio Scegli Tu, che garantisce flessibilità nella consegna al destinatario di una spedizione, consentendone la gestione e personalizzazione anche quando è in transito.

I nuovi hub di Poste Italiane

In un'ottica di sviluppo del business, nel corso dell'ultimo trimestre del 2022 è stato inaugurato un nuovo centro di distribuzione postale a Viterbo e si prevede che sarà chiamato a gestire volumi molto importanti che si attestano su una media annua di circa 255.000 kg di corrispondenza "ordinaria" e circa 700.000 "pezzi" tra invii di posta a firma e pacchi. Il centro è stato progettato e realizzato in modo funzionale al "Joint Delivery", il modello di recapito introdotto sull'intero bacino territoriale della provincia che garantisce la consegna della corrispondenza e pacchi anche durante le ore pomeridiane e il sabato, oltre a disporre di attrezzature di ultima generazione che permettono di ottimizzare il lavoro degli addetti.

Oltre al centro di distribuzione di Viterbo, il Gruppo nel 2022 ha aperto altri centri di distribuzione, tra i quali quelli di Bracciano e Firenze Novoli. I nuovi centri sono stati progettati in modo funzionale al "Joint Delivery" e permettono di incrementare in maniera considerevole il volume della corrispondenza gestita da Poste Italiane.

Nei nuovi centri di distribuzione, tutti i portalettere sono dotati di palmare con cui gestiscono la corrispondenza ordinaria e la firma in modo veloce e tracciato. Il destinatario può pagare da casa o dal posto di lavoro, nello stesso momento in cui avviene la consegna della posta o del pacco, tramite carta Postamat, Postepay o utilizzando le carte di debito del circuito Cirrus/Maestro. Il modello Joint Delivery passa dunque attraverso nuove strutture, nuovi processi organizzativi e nuove logiche distributive. Con il cambiamento funzionale all'efficientamento, il Gruppo si propone di migliorare la qualità del servizio e dei tempi di consegna.

Inoltre, Poste Italiane ha annunciato di voler aprire il primo Ufficio Postale all'interno di una stazione ferroviaria, quella di Catania, per contribuire alla riqualifica e alla valorizzazione della zona circostante.

Per quanto riguarda le soluzioni offerte alle imprese, Poste Italiane ha mantenuto Poste Delivery Business, un'offerta innovativa di servizi per inviare merci e documenti in Italia e all'estero. L'offerta, oltre ad essere modulare, completa e con servizi riservati all'e-commerce, integra l'expertise del corriere espresso con la capillarità del network del Gruppo. Difatti, i servizi messi a disposizione sono distinti a seconda della velocità di consegna richiesta (express o standard) e della destinazione, e sono personalizzabili in funzione delle necessità del cliente. Ad esempio, l'opzione "Reverse" permette ai merchant di offrire un servizio di reso semplice e comodo, dando la possibilità ai propri clienti di restituire gli acquisti negli Uffici Postali o nei PuntoPoste, mentre con l'opzione "Scegli Tu" il cliente può modificare l'indirizzo di destinazione, riprogrammare la consegna in qualsiasi momento e visualizzare aggiornamenti in tempo reale sull'orario di arrivo previsto. In aggiunta, con l'Offerta "Prepagata" orientata alle piccole imprese, è possibile pagare le spedizioni attraverso un borsellino elettronico con importi di ricarica liberi. Infine, registrandosi sul sito web business.poste.it le imprese possono aprire una vetrina online gratuitamente ed essere visibili sulla mappa dell'app Postepay, in modo da raggiungere facilmente nuovi clienti. Nel 2022, l'offerta "Poste Delivery Business" si è arricchita di una nuova funzionalità che permetterà ai seller, utenti di piattaforme Second Hand, di spedire dai punti di prossimità anche in modalità paperless, ovvero senza la necessità di stampare l'etichetta.

Sostenibilità dei processi produttivi

Il centro di smistamento di Padova premiato nell'ambito del Lean World Class

Il centro di smistamento di Padova è stato premiato nell'ambito del programma di Lean World Class mail and parcel di Poste Italiane per lo sviluppo della cultura lean e l'ottimizzazione dei processi. I punteggi ottenuti durante gli audit hanno consentito al centro, che ha fatto della sostenibilità e dell'efficacia produttiva i suoi punti di forza, di raggiungere il traguardo bronze.

Il centro di smistamento di Padova è salito sul podio più alto della certificazione lean per avere saputo sviluppare in modo particolarmente virtuoso la sinergia tra efficacia produttiva, sostenibilità e sicurezza, attraverso un miglioramento graduale e continuo alimentato anche dai suggerimenti diretti di chi lavora in prima linea. In particolare, il percorso lean prevede un efficientamento dei processi, nonché un'attenzione particolare alla sicurezza e alla qualità, che richiede il coinvolgimento dal basso, dato che il personale operativo è direttamente protagonista del cambiamento e delle attività operative.

Nell'ambito delle offerte per la clientela consumer, in continuità con gli anni precedenti, l'Azienda consente di spedire, in modo facile e veloce, pacchi online fino a 30 kg in Italia e all'estero grazie al servizio "Poste Delivery Web". Il cliente, a seguito della registrazione e del pagamento della spedizione tramite sito web o app, può scegliere di portare la spedizione presso l'Ufficio Postale o il PuntoPoste più comodo mostrando all'operatore la lettera di vettura – o il Codice 2D in caso di spedizioni nazionali – generata durante l'acquisto, oppure di prenotare il ritiro a domicilio e consegnare il pacco direttamente ad un corriere senza dover stampare la lettera di vettura. A tal proposito, dal 2021 è possibile scegliere la modalità instant delivery per spedire documenti e pacchi urgenti, anche di sera o nel weekend, con diverse opzioni di consegna: Instant (entro 120 minuti), Today (in giornata), Tomorrow (il giorno successivo). Il servizio attualmente è attivo dalle 10 alle 20 su Roma e Milano, ma verrà progressivamente esteso alle principali città italiane.

Inoltre, Poste Italiane ha mantenuto anche quest'anno "Poste Deliverybox Express", il servizio con scatola inclusa attraverso cui è possibile spedire contestualmente all'acquisto, oppure entro un anno senza costi aggiuntivi direttamente da Ufficio Postale o da uno dei tabaccai abilitati dalla rete PuntoPoste. È previsto un doppio tentativo di recapito, ma nel caso in cui il destinatario sia assente anche al secondo tentativo, può ritirare il pacco entro 10 giorni presso l'Ufficio Postale, base da compilare.

senza pagare penali. Alternativamente, è possibile estendere il servizio di consegna verso l'Europa e gli Stati Uniti utilizzando "Poste Deliverybox International Express", disponibile in tre formati e dotato della dichiarazione doganale di

In continuità con gli anni precedenti, nel corso del 2022 Poste Italiane ha promosso "Poste Delivery Now", l'insieme di servizi a valore aggiunto offerti dal Gruppo in collaborazione con Milkman che consente agli operatori e-commerce di offrire ai propri clienti un'esperienza di acquisto semplice e interattiva, grazie alla possibilità di scegliere il momento esatto in cui ricevere l'ordine. L'offerta è disponibile in due opzioni: la modalità Scheduled Delivery permette di programmare la consegna in modo flessibile, scegliendo il giorno e la fascia oraria – anche di sera o di sabato – direttamente sul sito su cui viene effettuato l'acquisto; con la formula Same Day, invece, si può ricevere il prodotto ordinato online nel giorno stesso dell'acquisto, all'interno di una fascia oraria pomeridiana o serale. Inoltre, il cliente, dopo aver effettuato il pagamento sul sito web e selezionato il tipo di consegna desiderata, può seguire la spedizione in tempo reale attraverso un sistema di tracking evoluto e, se necessario, interagire con il corriere. Il servizio "Poste Delivery Now" si basa su una piattaforma data-driven che guida il processo di consegna ed elabora rapidamente le informazioni, assicurando un servizio di recapito di elevata qualità.

È inoltre proseguita l'estensione del servizio di consegna a domicilio dei farmaci nelle grandi città e nei medio-piccoli Comuni, che può avvenire in modalità instant (entro 90 minuti dall'acquisto), programmata (nel momento desiderato) o next day (giorno successivo all'acquisto). Il servizio è attivo in oltre 170 Comuni. Al fine di completare la transizione verso un modello di logistica ad ampio raggio, nel corso del 2022 Poste Italiane ha acquisito una maggioranza della società Plurima, leader nella logistica ospedaliera, ed ha siglato una partnership con Redcare, azienda di primo piano nella vendita online di parafarmaceutici.

Agile Lab Poste Italiane acquisisce la maggioranza del Gruppo Agile Lab

Ad ottobre 2022 Poste Italiane ha formalizzato l'acquisizione di una maggioranza del 70% del Gruppo Agile Lab, a fronte di un corrispettivo di circa 18 milioni di euro.

Agile Lab è un'azienda specializzata nel campo dell'ingegneria del dato e opera attraverso tre service linedata strategy, costruzione di piattaforme dati e gestione delle relative infrastrutture – grazie alle quali ottimizza i processi di business data intensive, offrendo soluzioni innovative capaci di valorizzare i dati dei clienti e rendendo più efficiente la struttura organizzativa che li gestisce. In questo modo, il Gruppo Poste Italiane si è dotato di elementi distintivi nella moderna industria dei dati e ha rafforzato la propria capacità di costruire attività data-driven per il mercato.

Infine, con l'acquisizione dell'intero capitale sociale di Nexive Group finalizzata nel 2021, il Gruppo Poste Italiane ha rafforzato ulteriormente la propria posizione sul mercato, consolidando il settore della corrispondenza e delle relative infrastrutture logistiche a tutela della sua sostenibilità.

Innovazione e digitalizzazione dei processi

Il percorso di digitalizzazione intrapreso da Poste Italiane ha coinvolto sia l'offerta del Gruppo che i processi aziendali, trasformando il modello di distribuzione in ottica omnicanale per consentire l'erogazione dei servizi in maniera agile e coerentemente alle esigenze della clientela.

Il roll-out della strategia omnicanale ha interessato tutti i livelli di business e, attraverso l'estensione del footprint fisico e il potenziamento dei canali digitali, è stato possibile invertire in modo radicale i paradigmi del Gruppo. La pandemia da Covid-19 ha favorito l'implementazione di business model improntati su una strategia omnicanale, forzando le aziende ad adottare

~ 2 miliardi

verranno investiti per la trasformazione digitale del Gruppo nell'arco temporale 2021-2024

modelli operativi liquidi e aperti che combinano innovazione tecnologica, gestione dei dati a servizio dell'ecosistema e operation digitali e customer oriented per affrontare con successo i cambiamenti repentini del mercato.

L'innovazione digitale in azienda Formazione per i dipendenti

Poste Italiane, nell'ambito degli investimenti sulla formazione dei propri dipendenti, ha promosso in collaborazione con la School of Management del Politecnico di Milano il percorso chiamato "Voci Digitali", che mette a disposizione alcuni contenuti digitali della piattaforma "Osservatori Digital Innovation" della School of Management del Politecnico, con centinaia di contenuti ed eventi realizzati da analisti ed esperti per l'aggiornamento professionale sull'Innovazione Digitale.

L'obiettivo del programma, sostenuto dalla Digital Academy e Innovation della Corporate University di Poste Italiane in collaborazione con esperti di Market Data Analysis, è stato quello di coinvolgere tutto il personale al fine di favorire lo sviluppo e la diffusione della cultura dell'innovazione digitale in azienda, mostrando anche le opportunità e gli impatti che le tecnologie digitali hanno sulle persone, sulle imprese e sulla Pubblica Amministrazione.

Grazie all'utilizzo delle piattaforme digitali che creano prodotti e servizi nuovi e personalizzati sfruttando le opportunità derivanti dall'innovazione tecnologica, l'Azienda ha aperto nuovi canali di comunicazione capaci di offrire ai propri clienti un'esperienza seamless e in linea con i loro bisogni. L'era della digitalizzazione ha reso le platform company modelli di business disruptive e vincenti, contraddistinti da fattori critici di successo – quali l'uso congiunto di tecnologie esponenziali, centralità del cliente, piattaforme aperte e facilmente integrabili, garanzia di affidabilità e sicurezza – che si sono rivelati essenziali per gestire efficientemente i mercati anche durante la pandemia.

La strategia omnicanale ha trasformato Poste Italiane in una platform company, resiliente
Oggi Poste rispetto alla pandemia e agli sconvolgimenti finanziari prodotti dalla guerra in Ucraina. Nel
Italiane è terzo trimestre del 2022, l'Azienda ha ottenuto un risultato operativo in crescita del 17%
un'azienda rispetto al terzo trimestre dell'anno precedente, raggiungendo con 2,1 miliardi di euro il
risultato dei primi nove mesi più alto di sempre.
piattaforma
La
strategia
Il Gruppo ha identificato nel capitale umano una risorsa di vitale importanza per
vincente della l'innovazione. Per questo motivo, oltre a proseguire la sua politica di open innovation e di
crescita inorganica con l'acquisizione o la partecipazione maggioritaria in alcune tra le
Platform Company
aziende e le startup più innovative, sta anche attuando una politica di "reshoring",
assumendo e riportando a casa diversi "cervelli" emigrati per lavoro. In questo modo,
l'Azienda contribuisce alla digitalizzazione e alla modernizzazione del Paese e combina la
virtualizzazione dei servizi con una presenza costante e qualificata sul territorio.
Il progetto Polis, lo SPID, il lancio di servizi di connessione con la fibra e l'entrata nel mercato
dell'energia mostrano come Poste Italiane sia un facilitatore della trasformazione tecnologica

Poste Italiane, in tale scenario, si è posta come Distribution Platform of Choice del Sistema Italia per affiancare i cittadini nei bisogni della vita quotidiana, incentivando la crescita del tessuto produttivo e favorendo la semplificazione della Pubblica Amministrazione.

del Paese.

La Distribution Platform of Choice, al fine di connettere cittadini, imprese e Pubblica Amministrazione e soddisfarne le esigenze, ha il compito di indirizzare i bisogni emergenti del Sistema Paese attraverso una Tech Ops Liquid Engine in grado di abilitare l'evoluzione del business, articolata su quattro ambiti.

È bene sottolineare che per rendere possibile la trasformazione è necessario non solo sviluppare partnership strategiche in grado di accelerare la digitalizzazione del Paese, ma anche innescare un cambiamento culturale che coinvolga tutte le persone sotto una serie di aspetti:

  • cultura: è fondamentale istituire una cultura generativa in cui le persone siano fortemente orientate al cliente e al miglioramento continuo;
  • collaborazione: adeguati strumenti di collaborazione consentono la nascita di comunità interne che progrediscono autonomamente e che generano valore per l'intero ecosistema aziendale;
  • improvement: il continuous improvement deve far parte del DNA di tutti i dipendenti in modo da anticipare i bisogni della clientela;
  • agile: l'adozione di metodi agili, non solo sulla catena produttiva, permette di fornire una risposta rapida ai cambiamenti che un mondo fortemente digitale impone dall'esterno;
  • skill: è necessario rafforzare le competenze interne attraverso l'inserimento di risorse specializzate (es. architetti, ingegneri del software ecc.) al fine di internalizzare le competenze e realizzare in-house le piattaforme strategiche per il business, attraverso la costituzione di fabbriche specializzate IT anche dislocate sul territorio.

Rinnovare insieme alle startup Poste Italiane in campo per l'innovazione

Poste Italiane sottolinea il proprio impegno nell'ambito dell'innovazione partecipando alla sesta edizione del programma OPEN ITALY promosso dal Consorzio ELIS. L'obiettivo dell'Azienda è quello di proseguire il percorso di innovazione e trasformazione digitale previsto dal Piano Strategico, promuovendo la cultura dell'open innovation e rafforzando il ruolo di guida per l'evoluzione e l'innovazione digitale in Italia.

Le startup rappresentano oggi sempre di più un attore con cui le imprese possono sviluppare concretamente innovazione, tramite molteplici modalità e approcci. Per questo motivo, durante il programma OPEN ITALY Poste Italiane ha collaborato con Bleb Technology e Dscovr.

La tecnologia messa a punto da Bleb Technology, una startup operante nell'ambito dell' nternet of Things (IOT), ha trovato applicazione nella logistica di Poste Italiane. La soluzione proposta si basa sull'utilizzo di "Blebricks", mattoncini modulari wireless a basso consumo energetico integrabili su dispositivi mobili per la raccolta, l'analisi dei dati e la geolocalizzazione. Insieme a questa startup, l'Azienda ha sviluppato il progetto I-Fast per valutare il possibile utilizzo di questa tecnologia innovativa al fine di migliorare i sistemi di tracciatura all'interno dei propri Centri di Smistamento e Distribuzione della corrispondenza e dei pacchi.

Dalla collaborazione con Dscovr, una startup composta da un team di soli under 35 che mette a disposizione la propria piattaforma per ascoltare la voce dei clienti e aiutare a prendere decisioni strategiche sui servizi aziendali, è nato il progetto Look Around. L'obiettivo è analizzare in modo innovativo e flessibile alcuni servizi di Poste Italiane attraverso le esperienze della clientela, oltre a far crescere nelle persone che lavorano in azienda la consapevolezza dell'importanza dei dati nei processi produttivi e nelle interazioni con il cliente.

Nel corso del 2022, l'ottimizzazione dei processi di acquisto in logica one click to buy e l'ampliamento della gamma di offerta di prodotti e servizi acquistabili direttamente online, hanno contribuito a rafforzare il canale di vendita digitale del Gruppo.

Inoltre, Poste Italiane ha avviato un rilevante percorso di trasformazione digitale, tenendo in considerazione i principali trend di cambiamento tecnologico che influenzano il mercato in cui opera e ponendo al centro i seguenti elementi:

  • valorizzazione della rete degli Uffici Postali, integrandola con reti B2B2C di partner, in sinergia con il potenziamento dei canali digital;
  • ottimizzazione delle soluzioni digitali, favorendo l'inclusione e lo sviluppo dell'economia digitale, con l'obiettivo di soddisfare i diversi bisogni dei clienti di ogni fascia di età;
  • ampliamento dell'addressable market verso clienti smart con necessità di connettività dati;
  • consolidamento del ruolo dell'Azienda come interlocutore chiave per la Pubblica Amministrazione.

Il modello di consulenza ESG

Una piattaforma di Consulenza Guidata

Poste Italiane offre un modello di consulenza focalizzato sugli investimenti sostenibili consultabile grazie alla creazione di una piattaforma online. Il modello si concentra su un catalogo di prodotti includendo criteri finanziari e preferenze ESG del cliente. Tra i criteri presenti si annoverano la conoscenza del prodotto e del cliente, la consulenza e l'adeguatezza, e la disclosure nei confronti del cliente. A ogni prodotto presente nel catalogo viene associato uno score ESG su due livelli, uno complessivo che fa riferimento al pillar e uno per categoria, insieme ad una rappresentazione delle caratteristiche ESG. Nel processo di profilatura viene approfondito il livello di interesse e le preferenze del cliente sul tema ESG, in base alle quali viene associato uno score minimo di portafoglio relativi al singolo pillar.

La consulenza viene effettuata in relazione ai driver finanziari, grazie all'introduzione di presidi specifici che verificano lo score minimo di portafoglio di ogni pillar, in funzione delle preferenze del cliente raccolte dal Questionario MiFID. Il controllo si aggiunge a quelli dell'attuale modello di adeguatezza. Infine, per quanto riguarda la disclosure al cliente, il report di raccomandazione viene arricchito con le indicazioni sulla coerenza dei prodotti proposti rispetto alle preferenze ESG dello stesso e con i cambiamenti in termini di score del singolo pillar, tra portafoglio pre e post raccomandazione. La Piattaforma di Consulenza nella scheda informativa di ogni prodotto fornisce le informazioni in ambito ESG, e nella voce "scheda prodotto", vengono scomposti gli score relativi a ciascun driver (E, S, G). La Piattaforma di Consulenza Guidata ha l'obiettivo di integrare l'attuale set informativo del Cliente con informazioni sul Profilo di Sintesi ESG e lo score su ogni singolo pillar ESG.

Con l'obiettivo di migliorare e velocizzare i servizi e di semplificare l'operatività interna e l'interazione con i clienti, l'Azienda si impegna costantemente ad implementare processi snelli e innovativi automatizzando la maggior parte dei processi operativi di larga scala.

Attraverso una diversificazione di prodotto in linea con il nuovo hybrid world, il Gruppo Poste Italiane risponde alle necessità dei cittadini nella transizione al digitale e si configura come azienda-piattaforma per la crescita del Paese

Poste Italiane con Microsoft

In continuità con gli anni precedenti è continuata la partnership con Microsoft Italia e Postel, dando la possibilità ai clienti di acquistare pacchetti di offerte integrate per la semplificazione della gestione del business.

Ai clienti business è stata offerta una serie di pacchetti che considerano varie esigenze specifiche; il pacchetto Microsoft Standard può essere integrato con Poste Delivery Business, il servizio indirizzato alle aziende che spediscono in Italia documenti o merci a destinatari privati e imprese, con consegna entro due giorni lavorativi. Il servizio, inoltre, può essere associato con "Salva e-invia Web", che offre un sistema integrato di servizi web-based erogato da Postel per semplificare l'invio della corrispondenza. Per rispondere all'esigenza della firma digitale dei documenti predisposti con il pacchetto Microsoft è possibile procedere con l'attivazione dell'opzione la Firma Digitale Remota di Poste Italiane per firmare in modo sicuro documenti elettronici a valore legale. Infine, DataCerta Digitale è il servizio di Postel che permette la certificazione della data e dell'ora di produzione di qualsiasi documento, che ha validità legale con la certezza della data garantita dall'EPCM (Electronic Postal Certification Mark) rilasciato da Poste Italiane.

Gruppo Poste Italiane Relazione sulla gestione al 31 dicembre 2022

Integrazione ESG nelle politiche di investimento

La crescente diffusione della finanza sostenibile e l'espansione degli investimenti responsabili testimoniano che l'integrazione delle considerazioni ESG è ormai diventata un asse strategico, e che gli investitori istituzionali hanno il dovere di operare per la creazione di valore sostenibile a lungo termine.

Questo principio è, ormai da anni, alla base dell'approccio di investimento responsabile che il Gruppo Poste Italiane ha adottato e implementato nell'ambito delle attività di investimento di BancoPosta Fondi SGR e Poste Vita. Infatti, il Gruppo ha da tempo integrato questa visione nella propria strategia, declinando i principi di sostenibilità in tutti i settori in cui opera, compreso quello finanziario, forte della convinzione che, grazie ad efficaci processi di investimento, i settori del risparmio gestito e assicurativo possono aiutare a proteggere la società, promuovere l'innovazione e sostenere la crescita economica.

Poste taliane rede he l'integrazione di rischi e opportunità ESG nella gestione dei portafogli di investimento possa fornire una risposta concreta ai bisogni sociali e ambientali espressi dalla so ietà, influenzando ositiva ente l'intero Siste a Paese

La normativa europea in materia di finanza sostenibile

Gli ultimi anni hanno visto una crescente regolamentazione a livello europeo nell'ambito della finanza sostenibile, grazie alle normative emanate dal legislatore con l'obiettivo di riorientare i flussi di capitali verso investimenti sostenibili e promuovere la trasparenza e la visione a lungo termine nelle attività economico-finanziarie.

Durante il 2022 sono state definite le norme tecniche di regolamentazione (c.d. "RTS", Regolamento Delegato (UE) 2022/1288) che disciplinano le modalità di presentazione e i contenuti delle disclosure previste ai sensi del Regolamento (UE) 2019/2008 ("Sustainable Finance Disclosure Regulation" o "SFDR") e del Regolamento (UE) 2020/852 ("Taxonomy Regulation").

In vista dell'entrata in vigore degli RTS, BancoPosta Fondi SGR e Poste Vita sono state chiamate ad adeguarsi alle disposizioni, in particolare procedendo all'aggiornamento dell'informativa della documentazione precontrattuale con la predisposizione degli allegati e l'adeguamento dell'informativa sul sito web per tutti i prodotti del Gruppo che promuovono caratteristiche ambientali o sociali (ex Art. 8 SFDR). Per tali prodotti, sarà condotta a partire dai primi mesi del 2023 l'attività di rendicontazione periodica.

Al fine di definire un approccio olistico per l'integrazione di considerazioni di natura ambientale, sociale e di governance ("ESG") nelle attività di investimento, a partire dal 2019 è stato intrapreso un percorso per lo sviluppo delle strategie e dell'approccio generale di investimento responsabile per le società finanziarie del Gruppo, BancoPosta Fondi SGR e Poste Vita. La prima tappa di questo percorso è rappresentata dall'assunzione dell'impegno formale ad integrare i criteri ESG nelle attività di investimento, a seguito della sottoscrizione da parte delle due Società dei Principles for Responsible Investment (PRI). Si tratta di una rete internazionale di investitori, promossa dalle Nazioni Unite, che ha l'obiettivo di favorire l'integrazione delle tematiche ESG all'interno dei propri investimenti e delle aziende oggetto di investimento, proponendo una visione a lungo termine nell'interesse dei firmatari, dell'economia, dell'ambiente e della società.

L'impegno assunto non è limitato all'integrazione dei criteri ESG, ma si traduce anche in una forma di accountability

rispetto alle politiche ed ai processi di integrazione ESG adottati dai firmatari, su cui, infatti, ricade l'obbligo di rendicontare successivamente alla sottoscrizione e su base annuale un report sui progressi nell'implementazione dell'approccio di investimento responsabile. Tale passo, pertanto, è coerente non solo con la prospettiva del Gruppo secondo cui l'inclusione di tematiche ESG nei processi di investimento è necessaria per perseguire performance sostenibili nel lungo periodo e ridurre il rischio dei portafogli, ma anche con i principi di trasparenza e integrità nella condotta.

Nella visione di Poste Italiane, un importante contributo alla diffusione di modelli di sviluppo sostenibili e al raggiungimento degli obiettivi ESG in ottica internazionale è possibile attraverso un'azione di dialogo con gli emittenti in cui le società del Gruppo scelgono di investire, coinvolgendoli in iniziative dedicate alla gestione degli aspetti ESG. In linea con tale convinzione, nel 2022 BancoPosta Fondi

Festival dello Sviluppo Sostenibile

Poste Italiane ha partecipato al Festival dello Sviluppo Sostenibile rappresentata dall'Amministratore Delegato di BancoPosta Fondi SGR portando la propria esperienza sullo sviluppo sostenibile ed in qualità di partner istituzionale dell'evento

SGR e Poste Vita hanno rinnovato il proprio impegno all'engagement quale pilastro delle strategie di integrazione ESG nei processi di investimento, partecipando a iniziative collaborative, con l'obiettivo di favorire il raggiungimento di risultati concreti attraverso la mobilitazione condivisa delle risorse, coerentemente alle linee guida che regolano l'esercizio del diritto di voto e le attività di engagement.

Poste Italiane considera fondamentale la partecipazione al dialogo con istituzioni, associazioni di categoria e settore finanziario per contribuire alla diffusione della finanza sostenibile e alla pro ozione dello svilu o sostenibile nella onvinzione he un'azione ongiunta ossa generare risultati più concreti verso lo sviluppo sostenibile

Nello specifico, il Gruppo ha confermato l'adesione a iniziative sociali e ambientali quali: Access to Medicine Index, volta alla sensibilizzazione del settore farmaceutico e finalizzata a facilitare l'accesso ai farmaci da parte delle fasce di popolazione più povere del mondo in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell'ONU; Land use and Climate Working Group della rete internazionale Ceres, che dal 1989 ha lo scopo di migliorare la gestione delle emissioni e delle risorse naturali con attività di engagement mirate; Access to Nutrition US Index, Workforce Disclosure Initiative (WDI), ClimateAction 100+.

Inoltre, come in precedenza, sono state portate avanti attività di dialogo sui temi ESG con società quotate nell'ambito del Gruppo di Lavoro "Engagement" del Forum per la Finanza Sostenibile e della Digital Italian Sustainability Week di Borsa Italiana.

Nel 2022, BancoPosta Fondi SGR ha pubblicato per la prima volta un report di rendicontazione delle attività di engagement e dei diritti di voto esercitati nell'anno precedente relativamente agli strumenti presenti in portafoglio.

L' della guerra sui mercati ed il sostegno alla transizione green

Nel corso del 2022 i mercati finanziari e le prospettive economiche di tutti i loro partecipanti, investitori istituzionali, investitori retail e imprese, sono stati profondamente influenzati dallo scoppio della guerra in Ucraina. In aggiunta all'instabilità finanziaria che ne è conseguita, l'enorme incremento dei prezzi dell'energia ha contribuito a spingere i tassi di inflazione, portando le banche centrali di riferimento a intervenire con un rialzo dei tassi di interesse.

Gli shock di prezzo registrati hanno sottolineato ancora una volta l'urgenza, anche da parte del settore finanziario e assicurativo, di accelerare nella transizione climatica, operando lungo percorsi globali di decarbonizzazione e promozione di energie pulite, garantendo nel contempo lo sviluppo sociale di lungo termine.

In linea con ciò, il Gruppo Poste Italiane, BancoPosta Fondi SGR e Poste Vita hanno sottoscritto la "Business letter ahead of the publication of the RePowerEU Plan" indirizzata alla Presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen per sostenere l'Unione Europea a terminare la dipendenza di approvvigionamento dalla Russia e promuovere la transizione green rafforzando la sicurezza e resilienza energetica.

Il perno degli approcci di investimento responsabile di BancoPosta Fondi SGR e Poste Vita è rappresentato dal sistema di politiche e linee guida adottato dalle due Società per definire la strategia di integrazione ESG nelle attività di investimento svolte. Similmente a quanto descritto per la rispettiva Linea guida in materia di esercizio del diritto di voto ed attività di engagement, nel 2022 entrambe le Società hanno revisionato la Linea guida per l'investimento in settori sensibili, mentre Poste Vita ha aggiornato la propria Politica di Investimento Responsabile, in considerazione sia dell'evoluzione dell'approccio interno adottato che del contesto esterno, rappresentato da normativa, mercato e standard internazionali.

Nel corso del 2022 è stato intrapreso un processo di aggiornamento del sistema di politiche che definis ono l'a ro io er l'integrazione dei riteri ESG nei processi di investimento di Poste taliane on l'obiettivo di allineare la strategia di nvesti ento Res onsabile alle evoluzioni del contesto esterno, del quadro normativo e alle best-practice e di recepire gli sviluppi interni

La Politica di Investimento Responsabile è il documento di riferimento per tutti gli stakeholder che formalizza l'impegno verso l'integrazione ESG nei processi di investimento sulla base dei principi considerati, delle attività, dei ruoli e degli strumenti previsti dalla strategia definita. Tale strategia si fonda sul principio dell'inclusione del profilo ambientale, sociale e di governance degli emittenti nei processi di valutazione degli investimenti, con l'adozione di strumenti di monitoraggio allo scopo di identificare la presenza di profili di sostenibilità non adeguati. In quest'ottica, le politiche di investimento prevedono criteri di esclusione che limitano l'universo investibile di BancoPosta Fondi SGR e Poste Vita rispetto agli emittenti che operano direttamente nella produzione di armi bandite dalle Convenzioni ONU.

Il sistema di politiche è completato da linee guida che definiscono l'approccio per far fronte a rischi di natura ambientale, sociale e di governance che possono insorgere nel corso della durata degli investimenti. In particolare, la Linea guida er l'investi ento in

Armi controverse

Poste Vita e BancoPosta Fondi SGR hanno anticipato per i propri investimenti i divieti previsti dalla legge italiana entrati in vigore nel 2022 rispetto al finanziamento di emittenti coinvolti nella produzione e vendita (e ogni attività ad esse correlata) di mine anti-persona e munizioni a grappolo, già escluse dall'universo investibile delle Società secondo la rispettiva Politica di Investimento

Responsabile

settori sensibili di BancoPosta Fondi SGR e Poste Vita risponde all'esigenza di adottare un presidio rafforzato per quelle attività o condotte di business che presentano un rilevante rischio ESG intrinseco, definendo gli opportuni criteri e processi per individuare, valutare e monitorare l'esposizione verso emittenti coinvolti nell'ambito dei combustibili fossili, del carbone, dei test sugli animali e nella violazione della tutela dei diritti umani. Nel corso del 2022, oltre alla revisione generale del processo, sono stati valutati anche i criteri per identificare gli emittenti operanti nei settori sensibili da monitorare, portando all'estensione degli emittenti coinvolti, così da includere le società attive nel settore dei combustibili fossili non convenzionali e che svolgono attività di trasporto e infrastrutturali legate al carbone.

In parallelo ai criteri di esclusione e al monitoraggio delle esposizioni a settori ritenuti sensibili, BancoPosta Fondi SGR e Poste Vita prendono in considerazione i potenziali impatti negativi sui fattori di sostenibilità arrecati dalle decisioni di investimento.

La corretta implementazione di tale sistema di politiche è garantita dalla diffusione e comunicazione delle stesse all'interno dell'organizzazione, nella convinzione che la consapevolezza di tutti sia necessaria per incorporare pienamente l'integrazione delle considerazioni ESG nelle attività di business. Allo stesso tempo, la chiara attribuzione di ruoli e responsabilità permette l'istituzione di una governance che favorisca la fluidità dei processi e la creazione di punti focali all'interno delle Società per la gestione dell'integrazione ESG, che, attraverso il coordinamento centrale, assicurano la coerenza degli approcci con la più ampia strategia e gli obiettivi di sostenibilità del Gruppo Poste Italiane.

BancoPosta Fondi SGR e Poste Vita promuovono l'integrazione dei criteri ESG al loro interno anche per mezzo dell'adozione di un sistema di incentivazione che prevede, tra i principali driver di performance, parametri correlati al raggiungimento degli indirizzi strategici del Gruppo Poste Italiane sulle tematiche ESG e, in particolare, degli obiettivi specifici definiti in ambito di finanza sostenibile.

Il monitoraggio ESG

In linea con le proprie Politiche di Investimento Responsabile, BancoPosta Fondi SGR e Poste Vita si avvalgono di un puntuale e strutturato processo di monitoraggio degli investimenti in portafoglio, con lo scopo di: verificare il rispetto dei

criteri di esclusione, verificare le esposizioni ai settori sensibili, analizzare i profili ESG degli asset presenti e valutare l'opportunità di svolgere attività di engagement con gli emittenti in portafoglio. Mediante i principi e processi adottati, le due Società del Gruppo monitorano il profilo ESG complessivo dei propri investimenti, servendosi di valutazioni elaborate da info-provider specializzati e riconosciuti sul piano internazionale. A tal fine, i portafogli di BancoPosta Fondi SGR e Poste Vita vengono periodicamente analizzati sul piano ESG, attraverso la collaborazione ormai pluriennale con l'agenzia Moody's ESG Solutions (ex Vigeo Eiris), specializzata sulle tematiche sociali ed ambientali, per valutarne il grado di responsabilità sociale e la carbon

Flussi informativi

BancoPosta Fondi SGR e Poste Vita hanno integrato nei loro sistemi informativi degli strumenti di analisi dei portafogli per l'integrazione dei dati ESG e il monitoraggio nel continuo di KPI ESG

footprint (impronta di carbonio), allo scopo di mitigare eventuali rischi emergenti. Tali valutazioni sono effettuate in armonia con standard, linee guida e norme riconosciute e divulgate a livello internazionale da organizzazioni come ONU, ILO e OCSE, e riguardano sia gli emittenti imprese, sia gli emittenti Paese che sono all'interno dei portafogli gestiti direttamente o detenuti indirettamente per mezzo di fondi di terze parti.

Il monitoraggio dei profili ESG del portafoglio investimenti

Per quanto riguarda il Gruppo Poste Vita, nel 2022 il punteggio ESG medio ponderato del portafoglio investimenti è risultato essere pari a 53/100 per gli emittenti Imprese e 77/100 per gli emittenti Paese. I risultati ottenuti si presentano superiori rispetto alla performance ESG dei benchmark di riferimento, Ishares MSCI World ETF pari a 42/100 per gli investimenti in imprese (equity e corporate bond) e Xtrackers Global Government Bond pari a 64/100 per gli investimenti governativi, confermando l'elevato grado di qualità degli investimenti del Gruppo in termini di sostenibilità. Rispetto all'analisi CFET (Carbon Footprint Energy Transition), il carbon footprint medio ponderato del proprio portafoglio è risultato essere pari a 6.160.000 tCO2eq, con uno score di Transizione Energetica di 55/100 per gli emittenti imprese. Il confronto rispetto al benchmark Ishares MSCI World ETF è leggermente sfavorevole per l'impronta di carbonio (pari a 5.970.529 tCO2eq per l'ETF) mentre la Transizione Energetica degli investimenti di Poste Vita è superiore a quella dell'indice (score 45/100). In ultimo, il CFET degli investimenti governativi è risultato pari a 361.194.832 tCO2eq e lo score di Transizione energetica 71/100.

Con riferimento a BancoPosta Fondi SGR, il punteggio medio ponderato dei portafogli relativi alle gestioni dirette ed indirette dell'Azienda (101 bn/€ di asset) è risultato essere pari a 53/100 per gli emittenti Imprese e a 76/100 per gli emittenti Paese. Anche per BancoPosta Fondi SGR i punteggi sono superiori rispetto alla performance ESG dei benchmark di riferimento, Ishares MSCI World ETF pari a 42/100 per gli investimenti in imprese (equity e corporate bond) e Xtrackers Global Government Bond pari a 64/100 per gli investimenti governativi. Tale risultato conferma, anche in questa sede, l'importante livello di qualità degli investimenti del Gruppo in ambito di sostenibilità. Rispetto all'analisi CFET, il carbon footprint medio ponderato dei portafogli relativi alle gestioni dirette e indirette dell'Azienda (101 bn/€ di asset) è risultato pari a 5.024.749 tCO2eq, con uno score di Transizione Energetica di 55/100 per gli emittenti imprese. Entrambi gli indicatori hanno decretato come risultante un punteggio superiore al benchmark Ishares MSCI World ETF (5.970.529 tCO2eq, score di Transizione energetica 45/100). Il CFET degli investimenti governativi, invece, è pari a 473.390.426 tCO2eq e lo score di Transizione energetica 72/100.

L'offerta di prodotti di investimento con valore ambientale e sociale

Nel corso del 2022 Poste Italiane ha proseguito la sua azione di ampliamento della proposta di prodotti finanziari che promuovono caratteristiche ambientali o sociali, nell'ottica di convogliare un sempre crescente ammontare di capitali a favore dello sviluppo sostenibile e soddisfare le richieste di risparmiatori ed investitori attenti alla creazione di valore socio-

ambientale positivo tramite i prodotti di investimento sottoscritti. In particolare, l'estensione dell'offerta di prodotti di investimento prevede, in aggiunta all'applicazione delle politiche e linee guida implementate dalle società del Gruppo, strategie di investimento orientate a raggiungere le migliori performance per mezzo di investimenti selezionati sulla base di caratteristiche ESG, secondo diversi possibili approcci.

L'offerta di soluzioni di investimento classificate ex Articolo 8 SFDR, in linea con il quadro normativo di riferimento indicato dal Regolamento (UE) 2019/2088, deriva sia dal lancio di nuovi prodotti sia dalla rivisitazione delle strategie di investimento applicate, con l'introduzione di strategie di integrazione ESG aggiuntive.

Tale impegno è stato condiviso sia da BancoPosta Fondi SGR che da Poste Vita, la quale, con riferimento alla propria gamma di

Poste Gestione Patrimoniale

Nel 2022 Poste Italiane, in collaborazione con BancoPosta Fondi SGR e Moneyfarm, ha lanciato Poste Gestione Patrimoniale, una nuova gestione di portafogli composta da 4 linee le cui decisioni di investimento prendono in considerazione fattori ESG

prodotti di investimento assicurativo, ha finalizzato la configurazione e il lancio di un prodotto con un profilo rafforzato dal punto di vista dell'integrazione ESG nelle attività di investimento.

Fondi Green

Facendo seguito alla commercializzazione nel 2021 di BancoPosta Focus Ambiente 2027, BancoPosta Fondi SGR ha raddoppiato nel corso dell'anno la sua offerta di prodotti tematici focalizzati sull'ambiente, con il lancio di BancoPosta Focus Ambiente Marzo 2028. I fondi, gestiti in delega da Anima SGR, investono in via principale in fondi classificati come prodotti che promuovono caratteristiche ambientali e/o sociali o perseguono un obiettivo di sostenibilità (ai sensi della normativa SFDR), in particolare orientandosi su settori e segmenti economici collegati alla tutela dell'ambiente quali, ad esempio, l'economia circolare, la gestione delle risorse idriche, l'economia blu, le energie rinnovabili e la transizione climatica.

Relativamente all'ambito assicurativo, è presente un prodotto multiramo la cui componente di ramo III può essere investita in un fondo interno assicurativo connesso ad un benchmark costituito in prevalenza da indici ESG, tra cui, per il 20%, un indice globale azionario avente come obiettivo la riduzione delle emissioni di carbonio di almeno il 50% rispetto all'indice principale. Inoltre, nel portafoglio di Poste Vita sono compresi investimenti in asset class alternative connotati da una componente ESG: ad esempio, il fondo di Real Estate Diamond Eurozone Office (DEO), che ha ottenuto un'elevata valutazione in termini di sostenibilità da parte di GRESB115 e che ha conquistato il titolo di Fondo Green, e il Fondo di investimento immobiliare Diamond Core i cui asset sottostanti sono immobili certificato WELL/LEED Gold e che ha ricevuto il primo finanziamento green nel settore immobiliare italiano.

Fondi di fondi ESG

Nell'ambito dell'integrazione ESG attuata dai prodotti fondi di fondi, BancoPosta Fondi SGR opera in qualità di asset manager per mezzo di soluzioni flessibili basate sulla strutturazione di un apposito modello proprietario a supporto delle decisioni di investimento. In particolare, ai due fondi della famiglia Universo, BancoPosta Universo 40 e BancoPosta

115 Organizzazione internazionale che analizza e confronta gli investimenti Real Estate in ottica ambientale, sociale e di governance in tutto il mondo.

Gruppo Poste Italiane Relazione sulla gestione al 31 dicembre 2022 Universo 60, si sono aggiunti i tre fondi interni che rappresentano le possibili opzioni di investimento sostenibile offerte dal

primo prodotto ex Articolo 8 SFDR lanciato da Poste Vita, ossia Poste Vita Valore Sostenibilità Dinamico, Poste Vita Valore Sostenibilità Equilibrato e Poste Vita Valore Sostenibilità Sviluppo.

In tutti i casi, la selezione dei fondi in cui investire si basa sulla considerazione di criteri ESG che consentono di privilegiare le fund house più virtuose dal punto di vista dell'approccio di investimento responsabile adottato e i relativi fondi aventi politiche di investimento rivolte alla selezione di emittenti con profili ESG positivi. La valutazione della fund house è, infatti, un criterio di selezione che assicura la coerenza dell'impegno assunto dalla stessa con quello della SGR. A tal fine, è stata sviluppata una metodologia di rating ESG proprietario che assegna un rating interno agli OICR investibili basato sulla valutazione del grado di impegno e di applicazione delle strategie di investimento responsabile.

All'inizio del 2023 BancoPosta Fondi SGR ha avviato il collocamento del nuovo fondo Universo Tematico, che si avvale dei medesimi criteri di selezione di OICR appena descritti, concentrando allo stesso tempo gli investimenti su tre megatrend (pianeta, innovazione, popolazione) che guideranno i cambiamenti futuri.

Fondi ESG best-in-class

In questa categoria rientrano quei prodotti di investimento di BancoPosta Fondi SGR per i quali un gestore delegato adotta una strategia finalizzata a selezionare solo emittenti che rispettino determinate soglie di accettabilità, definite secondo una scala di rating ESG che può essere elaborata dal gestore stesso oppure dall'info-provider di riferimento scelto dal gestore delegato.

L'offerta di questa tipologia di fondi includeva già nel 2021 i prodotti Poste Investo Sostenibile, BancoPosta Selezione Attiva e BancoPosta Azionario Euro, gestiti in delega da Amundi, operatore con una forte vocazione verso l'investimento responsabile; ad essi si sono aggiunti nel 2022 i fondi BancoPosta Azionario Internazionale, BancoPosta Orizzonte Reddito e BancoPosta Azionario Flessibile, per i quali la SGR ha provveduto alla riclassificazione in prodotti Articolo 8 SFDR, tramite una modifica alle rispettive politiche di investimento che ha ridefinito l'obiettivo e lo stile di gestione di tali fondi. In particolare, la selezione degli emittenti è condotta con l'obiettivo di minimizzare l'esposizione a determinati settori di attività e mantenere un livello minimo di rating ESG per emittente o portafoglio.

Nel corso del 2023 verrà reso efficace anche il passaggio dei tre fondi BancoPosta Mix 1, Mix 2 e Mix 3 da Articolo 6 ad Articolo 8 SFDR. La politica di investimento sarà infatti rivista prevedendo l'applicazione di criteri di finanza sostenibile quali l'esclusione di settori controversi e l'implementazione di una strategia best-in-class.

Integrazione ESG nelle politiche di assicurazione

La crescente portata delle problematiche ambientali e sociali e i macro-trend affermatisi negli ultimi anni hanno determinato l'urgenza di garantire un'adeguata copertura anche rispetto a rischi di natura ambientale, sociale e di governance, richiamando l'attenzione del settore assicurativo e del ruolo essenziale che svolge in quest'ambito. Infatti, attraverso una corretta

ed efficace attuazione dei processi di risk management anche da parte degli operatori del settore, il settore assicurativo può contribuire alla protezione della comunità e allo sviluppo sostenibile della società.

Alla luce di tali considerazioni, il percorso di integrazione ESG nell'attività finanziaria è stato avviato anche con riferimento alle attività di assicurazione e Poste Vita, sulla base di tale consapevolezza, ha deciso di definire un approccio robusto formalizzato all'interno della propria "Politica di Assicurazione Responsabile", sottoposta ad un processo di revisione nel corso del 2022. Tale Politica descrive principi, obiettivi e processi alla base dell'approccio della Compagnia per la gestione dei rischi e delle opportunità connessi ai fattori ESG nell'ambito dei tradizionali processi di assicurazione. In particolare, la Politica prevede il principio della valutazione sistematica delle variabili di contesto ambientali, sociali ed economiche che presentano un impatto potenziale sulle persone, con l'obiettivo di garantire un'adeguata gestione dei rischi consistenti in

un'ottica di continuità del business nel lungo termine. Al fine di assicurare la concreta efficacia delle proprie iniziative, la Politica include, inoltre, articolati processi di gestione e monitoraggio attraverso la definizione di ruoli e strumenti predeterminati.

La re o e adozione di un a ro io di integrazione ESG nell'attività finanziaria ha onsentito a Poste Vita di anticipare gli sviluppi degli scenari di mercato di riferimento introducendo prodotti assicurativi innovativi e sostenibili con impatti a livello sociale e ambientale

Dal 2019 il Gruppo Poste Vita è firmatario dei Principles for Sustainable Insurance (PSI) promossi dalle Nazioni Unite, affermando il proprio impegno formale all'inclusione, nei propri processi decisionali, dei criteri di sostenibilità rilevanti per il settore assicurativo. Tale impegno viene sottolineato anche attraverso percorsi di collaborazione con clienti e partner volti ad accrescere la consapevolezza in tale ambito e la promozione di sinergie con enti e istituzioni aventi l'obiettivo di determinare un'azione diffusa e coesa sulle tematiche ESG.

Brand Finance Global 500

Nel 2023, Poste Italiane si posiziona al 283° posto nella classifica che comprende i 500 marchi a maggior valore finanziario in tutto il mondo

Prodotti assicurativi con valore sociale e ambientale

Il Gruppo Assicurativo Poste Vita, compatibilmente con gli obiettivi aziendali, definisce e commercializza i propri prodotti perseguendo gli obiettivi di valorizzazione del ruolo sociale della protezione assicurativa e di inclusività attraverso la facilitazione dell'accessibilità economica. A tal fine, il Gruppo sviluppa soluzioni assicurative che, da un lato incentivano l'adozione di comportamenti sostenibili e responsabili da parte dei propri assicurati e, dall'altro, risultano funzionali alla mitigazione dei rischi ESG. Durante la fase di sviluppo della propria offerta, il Gruppo si impegna a includere categorie sociali più vulnerabili che necessitano di maggiori attenzioni, come le fasce più giovani e quelle più anziane, e le persone con particolari patologie. Nello specifico, nell'ambito dei piani pensionistici individuali, Poste Vita offre particolari forme complementari, accessibili anche alle generazioni più giovani, che si trovano a dover colmare un gap previdenziale consistente, riducendo la differenza fra la pensione obbligatoria di base attesa e quanto necessario a garantire un tenore di vita dignitoso.

Inoltre, nelle cosiddette coperture di rischio, quali ad esempio le coperture temporanee caso morte o le polizze dedicate alla salute, che svolgono un cruciale ruolo sociale, il Gruppo cerca di ampliare il più possibile il novero dei potenziali assicurati adottando dei criteri di sottoscrizione inclusivi. Con riferimento a Poste Assicura, nell'ambito dell'importante responsabilità sociale di colmare il gap assicurativo, la Compagnia persegue l'obiettivo di fornire coperture a collettività omogenee di imprese e dei loro dipendenti.

A partire dal 2021, il Gruppo ha messo in atto un processo di evoluzione dei servizi e delle funzionalità a disposizione dei clienti sui principali canali digitali (Area Riservata Assicurativa e App BancoPosta) in riferimento alle Polizze vita e protezione. È grazie a questo aggiornamento che i titolari di una polizza hanno la possibilità di visualizzare, nella propria Area Riservata Assicurativa, il riepilogo delle caratteristiche del prodotto assicurativo sottoscritto e di attivare servizi aggiuntivi, come ad esempio, per le Polizze vita, la possibilità di richiedere un riscatto parziale o totale prima della scadenza oppure richiedere la liquidazione di una polizza prossima alla scadenza, mentre per le Polizze di protezione la possibilità di gestire i propri sinistri dall'apertura del sinistro alla liquidazione. A partire sempre dallo stesso anno, nell'ambito dell'evoluzione del modello di consulenza di Poste Italiane, si è avviata una fase sperimentale, nell'ambito della strategia distributiva dei prodotti di investimento assicurativo (polizze Multiramo e Ramo I), di offerta a distanza tramite l'invio da parte del distributore BancoPosta, nell'area riservata dei clienti, delle consulenze personalizzate adeguate al loro profilo. In questo modo i clienti hanno la possibilità di finalizzare autonomamente online tramite Firma Elettronica Avanzata (FEA) le consulenze a distanza ricevute. Questa nuova modalità di offerta, che nel corso del 2022 è stata inserita nella maggior parte dei prodotti a catalogo, affiancata alla proposizione presso gli Uffici Postali, conferma l'approccio multicanale seguito dal Gruppo utile al miglioramento della customer experience.

387 In linea con gli obiettivi strategici, nel corso del 2022, il Gruppo Poste Vita ha portato avanti il percorso di evoluzione della gamma considerando lo sviluppo di soluzioni che permettono di accedere alle opportunità offerte dai mercati finanziari anche cogliendo le opportunità di rendimento che derivano dagli investimenti in titoli caratterizzati da profili ESG positivi.

In particolare, a maggio 2022, Poste Vita ha avviato il collocamento del primo prodotto della sua gamma classificato come prodotto che promuove caratteristiche ai sensi del Regolamento EU 2019/2088 ("SFDR"), ossia "Poste Progetto Valore 360": oltre alla soddisfazione delle esigenze dei clienti orientati a scelte di investimento più sostenibili, tale prodotto è stato ideato per offrire ai clienti una consulenza a 360 gradi, che risponda in modo integrato ai loro bisogni di investimento e a quelli di protezione vita e danni, avendo, tra le altre, la possibilità di accedere in unico processo semplificato anche a "Poste Vivere Protetti", una tra le offerte assicurative offerta da Poste Assicura in ambito protezione maggiormente riconosciute dalla clientela che ha l'obiettivo di fornire una soluzione integrata e modulare di protezione, assistenza e servizi nelle aree della persona, beni e patrimonio.

Poste Progetto Valore 360

"Poste Progetto Valore 360" è una soluzione assicurativa multiramo che prevede l'allocazione dell'investimento, secondo una combinazione predefinita, tra la Gestione Separata "Posta ValorePiù" e uno dei fondi interni assicurativi, i quali operano con l'obiettivo di realizzare la crescita del capitale investito, ossia "Poste Vita Valore Sostenibilità Dinamico", "Poste Vita Valore Sostenibilità Equilibrato" e "Poste Vita Valore Sostenibilità Sviluppo". Sebbene caratterizzati da differenti profili di rischio, ciascun fondo interno adotta una strategia di investimento responsabile volta a promuovere caratteristiche ambientali e/o sociali.

In particolare, i fondi, la cui gestione è delegata a BancoPosta Fondi SGR, selezionano strumenti OICVM tramite un processo di valutazione di natura quantitativa e qualitativa basato sull'analisi della società di gestione e sull'analisi del singolo OICVM, privilegiando quelli che applicano almeno una strategia di investimento responsabile tra le seguenti: promozione di caratteristiche ambientali o sociali, perseguimento di obiettivi di investimento sostenibili, o utilizzo di benchmark con caratteristiche ESG.

PSI Progress Report

Coerentemente con l'impegno assunto attraverso la sottoscrizione dei Principles for Sustainable Insurance nel 2019 e con la promozione della trasparenza sull'operatività che caratterizza il Gruppo Poste Italiane, Poste Vita si impegna a rendicontare periodicamente i progressi nell'implementazione dei Principi sottoscritti che sono riepilogati nello schema di seguito.

Principle 1 - Incorporare nei processi decisionali le problematiche ambientali, sociali e di governance rilevanti per le proprie attività assicurative.

  • Assegnazione di responsabilità formalizzate ai vertici aziendali in ambito ESG: Consiglio di Amministrazione, Comitato Prodotti, Risk Office
  • Formazione continua sui temi ESG ai vertici aziendali e ai dipendenti
  • Presenza di una sezione dedicata all'interno del Comitato Prodotti della Compagnia con la responsabilità di esaminare e valutare periodicamente i criteri per la definizione dei profili ESG e del catalogo prodotti della Compagnia
  • Valutazione sistematica dei fattori di contesto economici, sociali e ambientali che possono avere impatto sulle persone e, quindi, sul business aziendale nel lungo termine e, in particolare, fattori sociali, tecnologici, politici, regolamentari e ambientali
  • Sviluppo di prodotti assicurativi con valore sociale ed ambientale
  • Integrazione dei criteri ESG nelle attività di investimento in linea con la Politica di Investimento Responsabile, le Linee Guida in materia di esercizio del diritto di voto e di attività di engagement e le Linee Guida er l'investi ento in settori sensibili adottate dalla Compagnia

Principle 2 - Collaborare insieme a clienti e partner commerciali per accrescere la consapevolezza delle problematiche ambientali, sociali e di governance, per gestire i rischi e sviluppare soluzioni.

  • Valutazione ESG dei fornitori
  • Attività di sensibilizzazione e di coinvolgimento dei fornitori attraverso attività specifiche
  • Condivisione delle informazioni rilevanti in ambito ESG con i clienti

Principle 3 - Collaborare insieme a governi, Autorità e altri stakeholder rilevanti per ' ' sociali e di governance.

  • Membership all'interno dei Comitato Esecutivo di UNEP FI
  • Adesione ad iniziative di riferimento quali PRI, PSI, UN Global Compact
  • Partecipazione ad iniziative di discussione e promozione in ambito nazionale e internazionale sui temi della Sostenibilità
  • Partecipazione ad iniziative di engagement collettivo
  • Partecipazione al Comitato ESG dell'associazione di categoria

Principle 4 - Dimostrare accountability e trasparenza nella regolare rendicontazione ' .

• Rendicontazione periodica delle performance di investimento e assicurazione responsabile e, in generale, di sostenibilità del Gruppo attraverso molteplici strumenti, tra cui il Bilancio Integrato all'interno della Relazione Finanziaria Annuale, PRI Transparency Report, PSI Progress Report, sito web aziendali e social media*.

* Su questi documenti è possibile trovare tutti i dettagli sulle modalità di applicazione dei Principles for Sustainable Insurance e la loro evoluzione.

7.17 TAVOLE DEGLI INDICATORI

Le tabelle che seguono raccolgono gli indicatori degli standard del Global Reporting Initiative insieme ad altri indicatori che Poste Italiane ritiene importante pubblicare per illustrare la propria performance, distinti in base agli 8 Pilastri della Strategia del Gruppo.

[GRI 2-6] ' (*)

Capillarità 2020 2021 2022
Unità Risorse Unità Risorse Unità Risorse
Operation Area Manager 6 19 6 19 6 22
Filiali 66 798 66 825 67 821
Totale 72 817 72 844 73 843

(*) I dati riportati fanno riferimento alla società del Gruppo SDA S.p.A.

[GRI 2-6] ' (*)

2020 2021 2022
Capillarità Unità Risorse Unità Risorse Unità Risorse
Centri Operativi Territoriali 10 534 9 485 9 467

(*) I dati riportati fanno riferimento alla società del Gruppo Postel S.p.A.

Integrità e trasparenza

[GRI 205-1] Società analizzate per rischio corruzione(*) e copertura(**) dei processi a rischio corruzione con interventi di audit

Analisi per rischio corruzione e incidenza delle attività di audit 2020 2021 2022
Numero totale delle società del Gruppo analizzate per rischi legati alla
corruzione
16 16 18
Numero totale delle società del Gruppo 24 24 33
Percentuale delle società del Gruppo analizzate per rischi legati alla
corruzione
66 66 55
Percentuale di copertura dei processi a rischio corruzione con interventi di
audit (***)
Alta copertura 86 86 64
Media copertura 9 14 32
Bassa copertura 5 0 4

(*) L'analisi per rischio corruzione delle società del Gruppo è stata svolta nell'ambito delle valutazioni per la definizione del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi del D.Lgs. 231/2001.

(**) La copertura rappresenta l'incidenza complessiva delle attività di audit sui processi aziendali.

(***) I dati si riferiscono a Poste Italiane S.p.A.

Segnalazioni gestite dal comitato whistleblowing [GRI 205-3] Episodi di corruzione accertati e azioni intraprese

Segnalazioni 2020 2021 2022
Segnalazioni gestite 274 617 790
di cui risultate fondate 0 28(**) 37(***)
di cui in approfondimento 0 28 57
Totale segnalazioni gestite in ambito corruzione 3
(*)
0 0
di cui risultate fondate 0 0 0
di cui in approfondimento 0 0 0

(*) Per le segnalazioni in ambito corruzione, 3 esposti sono stati valutati potenzialmente rilevanti ai fini della corruzione; in particolare le 3 segnalazioni sono risultate prive di fondamento, di cui 1 esposto con riferimento al 31 dicembre 2019 è stato chiuso nel corso del 2020. (**) I provvedimenti decisionali con riferimento alle segnalazioni fondate sono rimessi alle funzioni o agli organi aziendali competenti, di volta in volta sulla base delle responsabilità organizzative attribuite. Le funzioni coinvolte per la definizione dei provvedimenti decisionali sono diverse dalle funzioni facenti parte del Comitato Whistleblowing (CW). Per le casistiche che coinvolgono soggetti apicali, il CW ne dà evidenza agli Organi aziendali/sociali competenti assicurando informativa e aggiornamento sugli sviluppi delle iniziative attivate. Qualora il Segnalante sia corresponsabile delle violazioni da egli stesso denunciate, il sistema di segnalazione di Poste Italiane e delle Società del Gruppo prevede un trattamento privilegiato per quest'ultimo rispetto agli altri corresponsabili, compatibilmente con la disciplina applicabile.

(***) Di 37 segnalazioni risultate fondate, 30 si riferiscono a Poste Italiane S.p.A. Di queste 30 segnalazioni:

  • 1 è risultata di livello critico, dovuta a rischi di compliance;

  • 11 sono risultate di livello rilevante, dovute a: comportamenti negligenti da parte di soggetti con responsabilità organizzative, sistemi di controllo con evidenti malfunzionamenti riconducibili a specifici rischi significativi, impatti amministrativi, gestionali od operativi rilevanti; - 18 sono risultate di livello non significativo, dovute a segnalazioni non critiche o non rilevanti.

In merito alla segnalazione di livello critico:

  • La violazione è stata segnalata per alcune criticità e violazioni in merito a: orario di lavoro, riconoscimento di straordinario, sicurezza sui luoghi di lavoro, formazione per la guida in sicurezza dei veicoli aziendali, confusione e disorganizzazione, irregolarità nella tracciatura della posta prioritaria, consegna dei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI), cumuli di rifiuti di ogni genere abbandonati nel piazzale ed altro. È stato riscontrato un potenziale impatto ex D.Lgs. 231/01 in ordine al malfunzionamento dei motorini, alla consegna e all'utilizzo dei DPI e alla presenza di rifiuti da smaltire. Il management ha definito specifici piani di azione sulle anomalie riscontrate. In merito alle segnalazioni di livello rilevante:

  • La segnalazione dovuta a comportamenti negligenti da parte di soggetti con responsabilità organizzative (i portalettere indossavano scarpe infortunistiche non in regola) è stata gestita tramite verifiche di follow up che non hanno evidenziato situazioni critiche nell'ambiente di lavoro del CD. Le azioni correttive intraprese sono consistite nel dotare tutti i portalettere del CD delle corrette calzature.

  • La segnalazione dovuta a comportamenti intimidatori (il responsabile avrebbe assunto atteggiamenti intimidatori in particolare verso il personale CTD che si rivolgeva al sindacato in questione in merito a richieste previste contrattualmente) è stata gestita tramite verifiche di follow up che non hanno evidenziato situazioni critiche nell'ambiente di lavoro del CD. Le azioni correttive hanno previsto interventi gestionali effettuati a seguito della segnalazione, che hanno contribuito a migliorare il clima interno.

In merito alle segnalazioni di livello non significativo:

  • La segnalazione dovuta a comportamenti antisindacali (il responsabile di un centro di recapito ha tenuto comportamenti antisindacali verso una organizzazione sindacale attiva presso il Centro) è stata gestita tramite verifiche di follow up che non hanno evidenziato situazioni critiche nell'ambiente di lavoro del CD. Le azioni correttive hanno previsto interventi gestionali effettuati a seguito della segnalazione, che hanno contribuito a migliorare il clima interno.

  • La segnalazione dovuta a sistemi di controllo con evidenti malfunzionamenti riconducibili a specifici rischi significativi (sono state riscontrate più anomalie che mettono in pericolo la salute dei lavoratori e il regolare svolgimento delle attività lavorative, tra cui il malfunzionamento dell'impianto di aerazione e la cassetta rossa antincendio aperta e sprovvista di vetro protettivo) è stata gestita tramite verifiche di follow up che non hanno evidenziato ulteriori situazioni critiche nell'ambiente di lavoro. Le azioni correttive hanno previsto la risoluzione delle anomalie segnalate.

Casi di corruzione e concussione e azioni correttive

Numero di casi di corruzione e concussione e azioni correttive 2020 2021 2022
Casi di corruzione e concussione 0 0 0
Formazione su procedure e
'
Formazione anticorruzione 2020 2021 2022
Totale dipendenti 80.529 92.661 100.829
di cui:
Dirigenti 428 455 478
Quadri 12.413 13.899 14.393
Impiegati 67.688 78.307 85.958

Gare avviate in cui sono considerati specifici criteri ambientali(*)

Procedure di gara con criteri ambientali 2020 2021 2022(**)
Percentuale gare espletate sulla base di criteri ambientali (%) 75,9 83,4 84,8

(*) L'analisi afferisce a procedure di gara di importo superiore alle soglie comunitarie e risulta funzionale ad individuare le gare che presentino specifici criteri ambientali di qualificazione nell'oggetto, nelle specifiche tecniche o nei criteri di valutazione (es. ISO 14001, ISO 50001, veicoli a basso impatto ambientale, Criteri Ambientali Minimi, utilizzo di materiali riciclabili nelle forniture, certificazione FSC, ecc.), nonché nelle clausole contrattuali.

(**) Per il 2022, in continuità ai rilievi precedenti, il perimetro del dato comprende Poste Italiane S.p.A., PostePay S.p.A., Postel, Poste Vita S.p.A. (Poste Assicura S.p.A.), BancoPosta Fondi SGR S.p.A., SDA Express Courier, Europa Gestioni Immobiliari S.p.A., Poste Air Cargo S.r.l.. La stabilizzazione del presidio di sostenibilità nelle procedure di acquisto ha garantito la continuità del trend positivo dell'indicatore, che registra un incremento delle performance ambientali pari a 1,4 punti percentuali rispetto al dato 2021. L'indice, se privato delle gare sprovviste dell'offerta tecnica, poiché aggiudicate al prezzo più basso, certifica che la quasi totalità delle gare avviate esige criteri ambientali (> 99%).

Gare avviate in cui sono considerati specifici criteri sociali(*)

Procedure di gara con criteri sociali 2020 2021 2022(**)
Percentuale gare espletate sulla base di criteri sociali 74,1 84,5 88,3

(*) L'analisi afferisce a procedure di gara di importo superiore alle soglie comunitarie e risulta funzionale ad individuare le gare che presentino specifici criteri sociali di qualificazione nell'oggetto, nelle specifiche tecniche o nei criteri di valutazione (es. SA8000, ISO 45001, misure di contrasto al Covid-19, misure riguardanti salute, previdenza e benessere dei dipendenti, diversità ed inclusione, certificazione FSC, ecc.), nonché nelle clausole contrattuali.

(**) Per il 2022, in continuità ai rilievi precedenti, il perimetro del dato comprende Poste Italiane S.p.A., PostePay S.p.A., Postel, Poste Vita S.p.A. (Poste Assicura S.p.A.), BancoPosta Fondi SGR S.p.A., SDA Express Courier, Europa Gestioni Immobiliari S.p.A., Poste Air Cargo S.r.l.. La stabilizzazione del presidio di sostenibilità nelle procedure di acquisto ha garantito la continuità del trend positivo dell'indicatore, che registra un incremento delle performance sociali pari a 3,8 punti percentuali rispetto al dato 2021. L'indice, se privato delle gare sprovviste dell'offerta tecnica, poiché aggiudicate al prezzo più basso, certifica che la quasi totalità delle gare avviate esige criteri sociali (> 98%).

Gare avviate in cui sono considerati specifici criteri di governance(*)

Procedure di gara con criteri di governance 2021 2022(**)
Percentuale gare espletate sulla base di criteri di governance 33,1 52,3

(*) L'analisi afferisce a procedure di gara di importo superiore alle soglie comunitarie e risulta funzionale ad individuare le gare che presentino specifici criteri di governance nella qualificazione, nei criteri di valutazione (es. ISO 37001, Rating di Legalità, Codice Etico/di Condotta, Policy ecc.) nonché nelle clausole contrattuali.

(**) Per il 2022 il perimetro del dato comprende Poste Italiane S.p.A., PostePay S.p.A., Postel, Poste Vita S.p.A. (Poste Assicura S.p.A.), BancoPosta Fondi SGR S.p.A., SDA Express Courier, Europa Gestioni Immobiliari S.p.A., Poste Air Cargo S.r.l.. La stabilizzazione del presidio di sostenibilità nelle procedure di acquisto ha garantito la continuità del trend positivo dell'indicatore, che registra un incremento delle performance di governance pari a 19,2 punti percentuali rispetto al dato 2021.

[GRI 301-1] Materiali usati per peso o volume(*)

Tipologia di materiali/materie prime (kg) 2020 2021 2022
Rinnovabili 28.856.114 34.675.462 35.710.127
Carta 17.563.176 18.775.259 22.680.803
Cartone 4.033.481 6.115.574 3.678.597
Legno 7.259.458 9.784.629 9.350.728
Non Rinnovabili 3.067.403 3.538.701 3.208.353
Plastica 2.576.816 2.655.118 1.986.962
Inchiostri/toner 83.479(**) 80.003 71.084
Colle 4.022 6.552 8.485
Altro(***) 403.086 797.028 1.141.822
Totale 31.923.517 38.214.163 38.918.480

(*) Il trend delle risorse materiali approvvigionate conferma una crescita principalmente correlata allo sviluppo dei volumi in ambito ecommerce.

(**) Il dato 2020 relativo all'uso di "Inchiostri/toner" è stato aggiornato a seguito di un affinamento del sistema di reporting.

(***) La voce "Altro" contiene i seguenti materiali: etichette, sacchi e sigilli, spago da imballo, carta termica (priva di bisfenolo di tipo A, in linea con gli obblighi di legge) e le buste di sicurezza in materiale Kraft.

[GRI 301-2] Materiali utilizzati che provengono da riciclo

Tipologia di materiali/materie prime che
provengono da riciclo (kg) 2020 2021 2022
Carta 4.664.961,7 4.003.532,9 4.248.312,6
Cartone 504.415 1.890.347,4 2.517.357
Legno 6.181.407,5 9.784.527,7 5.761.963,5
Plastica 0 205.653,4 109.955
Inchiostri/toner 0 17.795,7 23.451,3
Totale materiali utilizzati 31.867.211 38.214.163 38.918.480
di cui: provenienti da riciclo 11.350.784,2 15.901.857,2 12.661.039,3
Percentuale di materiali utilizzati provenienti
35,62%
41,61% 32,53%
da riciclo

Pratiche anti-concorrenziali

Ammontare delle sanzioni 2020 2021 2022
Sanzioni per pratiche anti-competitive/violazioni antitrust (€) 5.000.000 11.000.000 0
Numero di sanzioni per pratiche anti-competitive/violazioni antitrust 1 1 0

Fornitori dotati di un sistema di gestione ambientale certificato ISO 14001 o EMAS

Percentuale di fornitori 2020 2021 2022
Percentuale di fornitori qualificati dotati di sistema di gestione ambientale
certificato ISO 14001 o EMAS (%)
75,9 83,4 84,8

[GRI 207-4] Rendicontazione delle informazioni di natura fiscale(*)

2021 2022
Italia Hong
Kong
Cina Italia(**) Hong
Kong(***)
Cina(****) Regno
Unito(*)
Ricavi da vendite a terze parti 31.633 77 0 31.761 115 0 2
Ricavi da operazioni infragruppo con altre
giurisdizioni fiscali
63 0 1 95 0 3 2
Utili/perdite ante imposte 2.164 4 0 2.319 8 1 0
Attività materiali diverse da disponibilità liquide
e equivalenti
2.454 0 0 2.592 0 0 0

Imposte sul reddito pagate sulla base del
criterio di cassa (**)
380 0 0 471,10 0 0 0
Imposte sul reddito delle società maturate sugli
utili/perdite
587 1 0 817 1 0 0
Ricavi 32.065 77 1 32.024 116 3 4

(*) I dati si riferiscono alle uniche quattro giurisdizioni di operatività dal Gruppo Poste Italiane (Italia, Hong Kong, Cina e Regno Unito).

(**) I dati si riferiscono alle seguenti entità: Poste Italiane S.p.A., Poste Vita S.p.A., BancoPosta Fondi SGR S.p.A., Europa Gestioni Immobiliari S.p.A., Consorzio Logistica Pacchi SCPA, SDA Express Courier S.p.A., Postel S.p.A., Postepay S.p.A., Consorzio Per I Servizi Di Telefonia ScpA, Poste Air Cargo S.r.l., Poste Assicura S.p.A., PatentiVia Poste ScpA, Consorzio Poste Motori, Poste Welfare Servizi S.r.l., Poste Insurance Broker S.r.l., MLK Deliveries S.p.A., sennder Italia S.r.l., Nexive Network S.r.l., Nexive Scarl, Net Holding S.p.A., LIS Holding, LIS Pay, Agile Power S.r.l., Agile Lab S.r.l., Plurima Bidco, Plurima S.p.A., Bridge Technologies S.r.l., Logos S.r.l., Sourcesense S.p.A., Sourcesence Digital S.r.l., Sourcesense Technology S.r.l., Agile Aim2 S.r.l., Agile Skill S.r.l., Agile Next S.r.l.

(***) I dati si riferiscono a Sengi Express Limited (servizi logistici).

(****) I dati si riferiscono a Sengi Express Guangzhou Limited (servizi logistici).

(*****) I dati si riferiscono a Sourcesense Ltd. (settore IT)

(******) Con riferimento alla giurisdizione italiana, ancorché per il 2022 risultano essersi manifestati due macro-fenomeni, quali il riconoscimento di un rimborso ACE relativo al FY2013 derivante dalla presentazione di un'istanza di rimborso e l'effetto imposta derivante dall'accantonamento a fondo rischi indeducibile per la passività sottesa alla tematica dei crediti d'imposta, l'effetto finale sul tax rate risulta essere sostanzialmente compensato.

Valorizzazione delle persone

[GRI 2-7] Dipendenti per tipologia di contratto, genere e linea di business (*)

2020 2021 2022
Tipologia di
contratto
Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Contratto
Stabile(**)
51.366 62.775 114.141 49.714 60.197 109.911 52.022 61.393 113.415
di cui:
Corrispondenza,
Pacchi e 50.784 62.123 112.907 49.112 59.557 108.668 51.250 60.664 111.914
Distribuzione
Servizi Finanziari 246 231 476 249 217 466 252 229 481
Servizi Assicurativi 207 269 476 214 269 483 220 239 459
Pagamenti e
Mobile 130 152 282 140 154 294 300 261 561
Contratto
Flessibile(***) 5.898 3.544 9.442 5.700 3.358 9.058 4.742 2.876 7.618
di cui:
Corrispondenza,
Pacchi e 5.898 3.542 9.440 5.697 3.353 9.050 4.738 2.863 7.602
Distribuzione
Servizi Finanziari 0 1 1 0 0 0 0 0 0
Servizi Assicurativi 0 1 1 3 4 7 0 1 1
Pagamenti e
Mobile 0 0 0 0 1 1 4 12 16
Totale 57.264 66.319 123.583 55.414 63.555 118.969 56.765 64.269 121.033

(*) I dati sono espressi in Full Time Equivalent (FTE).

(**) Include i dipendenti a tempo indeterminato e i contratti di apprendistato.

(***) Include i dipendenti a tempo determinato e i contratti di somministrazione lavoro.

[GRI 2-7] Dipendenti per tipologia di contratto, genere e linea di business (*)

2020 2021 2022
Tipologia di
impiego
Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Full-time 55.636 62.194 117.830 53.763 59.321 113.084 54.817 60.142 114.959
di cui:
Corrispondenza,
Pacchi e 55.055 61.563 116.618 53.159 58.695 111.854 54.043 59.425 113.468
Distribuzione
Servizi Finanziari 245 221 466 248 209 457 251 222 473
Servizi Assicurativi 207 260 467 217 265 482 220 230 450

<-- PDF CHUNK SEPARATOR -->

Totale 58.584 68.992 127.576 56.726 66.221 122.947 58.236 66.703 124.939
Mobile
Pagamenti e 1 3 4 1 4 5 1 10 11
Servizi Assicurativi 0 13 13 0 10 10 0 13 13
Servizi Finanziari 1 14 15 1 11 12 2 9 11
Distribuzione
Pacchi e 2.946 6.768 9.714 2.961 6.875 9.836 3.416 6.529 9.945
Corrispondenza,
di cui:
Part-time 2.948 6.798 9.746 2.963 6.900 9.863 3.419 6.561 9.980
Mobile
Pagamenti e 129 150 279 139 152 291 303 265 568

(*) Dati espressi in Headcount.

Dipendenti (Estero)

Distribuzione per Paese 2021 2022
di cui:
Cina 24 32
Hong Kong 0 0
Regno Unito 0 2
Totale 24 34

[GRI 2-8] Lavoratori non dipendenti

2020 2021 2022
Numero totale di
stagisti suddivisi
per gruppo di età
e genere
Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Numero totale di
stagisti (*)
21 20 41 92 55 147 90 67 157
di cui:
< 30 anni 20 20 40 92 55 147 90 67 157
30 – 50 anni 1 0 1 0 0 0 0 0 0
> 50 anni 0 0 0 0 0 0 0 0 0

(*) Dati espressi in Headcount. Si specifica che per ciascun anno è stato rendicontato il numero di stage "attivi" nell'anno stesso.

Distribuzione dei dipendenti per titolo di studio(*)

Tipologia di studio 2020 2021 2022
Laurea (%) 17 19,1 21,5
Diploma (%) 69,2 67,9 66,8
Licenza media (%) 13,7 12,9 11,6
Licenza elementare (%) 0,1 0,1 0,1
Totale (%) 100 100 100

(*) Le percentuali sono calcolate relativamente al solo personale stabile in Headcount.

Numero di partecipanti ai programmi di sviluppo

Programmi di Sviluppo 2020 2021 2022
Assessment del potenziale 190 1.162 2.069
Percorsi di mentoring e coaching 374 562 867
Sviluppo competenze e innovazione 105 6.990 4.760
Totale 669 8.714 7.696

[GRI 404-1] Numero di ore di formazione medie annue per dipendente

Categoria
dipendenti
2020
2021
2022
Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Dirigenti 45 52 47 38 49 41 42 51 44
Quadri 83 103 92 80 99 89 71 83 77
Impiegati 34 45 40 37 49 44 39 48 44
Totale dipendenti 41 51 46 43 55 49 43 52 48

Giornate di formazione medie per dipendente

2020 2021 2022
Giornate di Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
formazione
Giornate di
formazione medie 6,8 8,4 7,7 7,1 9,1 8,2 7,2 8,7 8
erogate ai
dipendenti

Ore per tipologia di formazione(*)

Tipologia formazione 2020 2021 2022
Manageriale 37.000 33.200 53.600
Tecnico - specialistica 2.584.400 2.743.150 3.041.350
Compliance 3.253.500 3.266.800 2.893.800
Totale 5.874.900 6.043.250 5.988.750

(*) Valori arrotondati per coerenza con i valori comunicati lo scorso anno. Per il totale è stata effettuata la somma dei singoli valori arrotondati per ciascuna tipologia di formazione.

Programmi di formazione e sviluppo 2020 2021 2022
Spesa totale per programmi di formazione e 7.020.250 8.220.217 8.310.436
sviluppo (in euro)

Posizioni aperte occupate da dipendenti interni

Percentuale di posizioni aperte occupate da dipendenti interni 2020 2021 2022
Percentuale di posizioni aperte occupate da 35 57 25
dipendenti interni (%)(*)

(*) La percentuale di posizioni aperte occupate da dipendenti interni è riferita alla Capogruppo.

Input di formazione e sviluppo suddivisi per genere e età

2021 2022
Input di formazione e sviluppo Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Numero medio di ore di formazione e sviluppo 43,84 57,33 51,05 44,40 54,21 49,61
erogate ai dipendenti(*)
di cui:
< 30 anni 46,95 65,90 54,17 67,24 100,74 80,40
30 – 50 anni 48,86 59,08 54,24 47,74 56,85 52,47
> 50 anni 37,32 54,64 47,18 33,19 44,65 39,76
Importo speso per dipendente in attività di 59,34 77,60 69,10 61,46 75,02 68,66
formazione e sviluppo(**)
di cui:
< 30 anni 63,55 89,20 73,31 93,07 139,43 111,28
30 – 50 anni 66,13 79,96 73,42 66,07 78,68 72,63
> 50 anni 50,51 73,96 63,86 45,94 61,79 55,03

(*) Si riferisce al numero totale di ore di formazione e sviluppo fornite nell'ultimo anno fiscale diviso per il numero totale di FTE.

(**) Si riferisce all'importo totale speso per la formazione e lo sviluppo nell'ultimo anno fiscale diviso per il numero totale di FTE. Questa cifra non include il costo operativo del team "learning and development" come gli stipendi dei dipendenti di tale team.

Numero totale dei nuovi assunti suddivisi per genere e età(*)

2019 2020 2021 2022
Numero
totale dei
nuovi
assunti
Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Nuovi
assunti
suddivisi
per genere
3.157 2.148 5.305 1.153 1.023 2.176 1.356 1.268 2.623 4.208 3.664 7.872
di cui:
< 30 anni 1.606 1.054 2.660 568 478 1.046 773 667 1.440 2.058 1.667 3.724

30 – 50
anni 1.443 1.057 2.499 540 519 1.059 532 570 1.102 2.017 1.936 3.953
> 50 anni 109 37 145 45 26 71 51 31 82 133 62 195
Percentuale
dei nuovi
assunti
suddivisi 60 40 100 53 47 100 52 48 100 53 47 100
per genere
(%)
Numero di
posizioni
aperte
occupate 0 0 0 91 68 159 847 884 1.731 449 394 843
da
dipendenti
interni(**)
di cui:
< 30 anni 0 0 0 91 68 159 0 0 0 111 49 160
30 – 50
anni 0 0 0 0 0 0 0 0 0 325 309 634
> 50 anni 0 0 0 0 0 0 0 0 0 13 36 49

(*) I dati sono espressi in Full Time Equivalent (FTE).

(**) Dati riferibili alla società Capogruppo Poste Italiane S.p.A. e alle Società del Gruppo SDA e Poste Air Cargo.

Trend del coinvolgimento dei dipendenti suddivisi per genere(*)

2021
Trend del coinvolgimento dei
dipendenti
Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Numero di dipendenti coinvolti in
attività di engagement
14.417 16.146 30.563 10.345 11.335 21.680
Numero totale dei dipendenti del
Gruppo
55.414 63.555 118.969 56.765 64.269 121.033

Percentuale di dipendenti coinvolti
in attività di engagement (%)
26 25 26 18 18 18 (**)

(*) I dati sono espressi in Headcount.

(**) Il trend di coinvolgimento rileva una flessione nel 2022 in quanto non è stata realizzata l'indagine "InEvidenza", programma di ascolto sulla comunicazione interna rivolta a tutta la popolazione aziendale. L'indagine non è stata realizzata in quanto ha una valenza periodica e non annuale. Pertanto, al netto di tale indagine il trend risulta in varianza positiva.

(**) Il target atteso per il 2022 è pari al 16%.

Trend del coinvolgimento dei dipendenti con suddivisione per genere e età(*)

2022
Trend del coinvolgimento dei dipendenti Uomo Donna Totale
Numero di dipendenti coinvolti in attività di
engagement suddivisi per fasce di età (N°):
< 30 anni 952 1.043 1.995
30 – 50 anni 4.971 5.446 10.417
> 50 anni 4.422 4.845 9.268
Numero di dipendenti coinvolti in attività di
engagement suddivisi per fasce di età (%):
< 30 anni 9 9 9
30 – 50 anni 48 48 48
> 50 anni 43 43 43

2020 2021 2022 Benefit per i dipendenti a tempo pieno Contratti a tempo indeterminato Contratti a tempo determinato Contratti a tempo indeterminato Contratti a tempo determinato Contratti a tempo indeterminato Contratti a tempo determinato Benefit finanziari parttime tempo pieno parttime tempo pieno parttime tempo pieno parttime tempo pieno parttime tempo pieno parttime tempo pieno Assicurazione sulla vita SI (*) SI (*) SI (*) SI (*) SI (*) SI (*) Assistenza sanitaria SI (**) SI SI (*) SI (**) SI SI (*) SI (**) SI SI (*) Copertura per la disabilità e SI (*) SI (*) SI (*) SI (*) SI (*) SI (*)

[401-2] Benefit forniti ai dipendenti a tempo pieno che non sono forniti ai dipendenti temporanei o part-time

l'invalidità
Congedo
parentale
SI (**) SI (**) SI (**) SI (**) SI (**) SI (**) SI (**) SI (**) SI (**) SI (**) SI (**) SI (**)
Pensione SI (**) SI SI (**) SI SI (**) SI SI (**) SI SI (**) SI SI (**) SI

(*) Da intendersi con riferimento al personale Dirigente.

(**) Da intendersi con riferimento al personale non Dirigente.

Sistemi di valutazione dei dipendenti

Percentuale di dipendenti per tipologia di valutazione (%) 2020 2021 2022
Gestione per obiettivi(*) 94 96 96
Valutazione multidimensionale delle prestazioni(**) 91,1 96,2 97,4
Comparazione dei dipendenti appartenenti alla stessa categoria(***) 0 0 0

(*) Nell'ambito delle Risorse Umane la gestione per obiettivi (in inglese management by objectives, MBO) è un metodo di valutazione del personale che si basa sui risultati raggiunti a fronte di obiettivi prefissati, e non sulle competenze espresse. I dati hanno come valore target l'intera popolazione del Gruppo Poste Italiane. Le percentuali si riferiscono alle risorse valutate nell'anno di riferimento e sono pertanto escluse dal computo le risorse non valutabili per lunga assenza (per il 2022 con riferimento alla valutazione esercizio 2021 il numero di N.V è di c.a. 3.800 risorse, mentre, per la valutazione esercizio 2021, sono esclusi dalla valutazione multidimensionale 3 manager indicati come "non valutabili").

(**) La percentuale si riferisce al totale della popolazione manageriale valutata nel processo di valutazione a 180° rispetto al totale dei valutabili (per il 2022 con riferimento alla valutazione esercizio 2021 sono consuntivati 1.296 valutati da colleghi su 1.330 valutabili). Per il 2022 (performance 2021) la valutazione multidimensionale non è costituita solo dal processo a 180° (valutazione del capo e dei colleghi) ma per c.a.179 manager la valutazione complessiva è data dal contributo del capo diretto, dei colleghi e dei collaboratori (valutazione a 360°).

(***) La comparazione dei dipendenti appartenenti alla stessa categoria, che si riferisce a un sistema in cui i dipendenti sono sistematicamente comparati in relazione ai propri colleghi di uguale livello professionale, appartenenti allo stesso team/funzione, non è applicabile al modello di Poste Italiane.

Evoluzione del personale

Evoluzione del personale 2020 2021 2022
Tasso di turnover totale (%)(*) 6,90 7,90 6,30
Tasso di turnover volontario (%)(*) 6,30 7,20 5,50
Costi medi per FTE assunto (€)(**) 36.200 36.000 35.700

(*) Il tasso di turnover è stato calcolato rapportando i dipendenti cessati nell'anno n (FTE)/dipendenti totali dell'anno n-1. Il tasso di turnover volontario è dato dai dipendenti cessati dell'anno n volontariamente (FTE) / dipendenti totali dell'anno n-1.

(**) Il costo pro capite medio annuo delle assunzioni riguarda tutte le tipologie contrattuali (tempi indeterminati, contratti a tempo determinato, dirigenti, ecc.). Il pro capite tiene conto dei seguenti elementi: retribuzione fissa, retribuzione accessoria (premio di risultato, straordinario, indennità varie, ecc.) a cui si aggiungono prevalentemente i contributi/tfr sui primi due elementi, ma non considera: ticket mensa, costi per trasferta (treni, aerei, hotel, ecc.) e company car perché non rientranti nel perimetro di costo del lavoro. Il dato relativo al costo medio per FTE assunto si riferisce alla Capogruppo.

Tasso di turnover dei dipendenti suddivisi per genere e età

2020 2021 2022

Tasso di turnover
dei dipendenti
Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Tasso di turnover
totale (%)(*)
3,5 3,8 7,2 3,9 4,3 8,2 3,0 3,2 6,2
di cui:
< 30 anni 0,0 0,1 0,1 0,1 0,1 0,2 0,2 0,1 0,3
30 – 50 anni 0,1 0,1 0,3 0,2 0,2 0,4 0,3 0,2 0,5
> 50 anni 3,4 3,6 7 3,6 4,0 7,6 2,5 2,9 5,4
Tasso di turnover
volontario (%)(*)
3,2 3,4 6,6 3,6 3,9 7,5 2,5 2,9 5,4
di cui:
< 30 anni 0,0 0,0 0,1 0,1 0,1 0,2 0,2 0,1 0,3
30 – 50 anni 0,1 0,1 0,2 0,1 0,1 0,2 0,2 0,2 0,4
> 50 anni 3,1 3,3 6,5 3,4 3,7 7,1 2,1 2,6 4,7

(*) Il tasso di turnover è stato calcolato rapportando i dipendenti cessati nell'anno n (FTE)/dipendenti totali dell'anno n. Il tasso di turnover volontario è dato dai dipendenti cessati dell'anno n volontariamente (FTE) / dipendenti totali dell'anno n.

Contenziosi

Contenziosi 2020 2021 2022
Contenziosi con i dipendenti 533 700 601(*)

(*) I trend periodici fanno registrare un consistente decremento del contenzioso del Gruppo rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Infatti, nel periodo di riferimento sono state registrate 601 nuove vertenze rispetto alle 700 cause del 2021 per un decremento pari a circa il 14%. Sul fronte della "costituzione del rapporto di lavoro" si registra un apprezzabile incremento nella misura di circa il 37%. Le nuove controversie sono 136 (quelle del 2021 erano 85) di cui 41 CTD, 60 Somministrazione Lavoro e 35 Assunzione a seguito di Appalto. Quanto allo "svolgimento del rapporto di lavoro", si rileva che le vertenze incardinate nel 2022 sono 390 (quelle del 2021 erano 556) facendo registrare un consistente decremento di circa il 30%, limitato alle sole cause in materia di trasferimento/mobilità, di aggiornamento delle posizioni contributive e di sanzioni disciplinari conservative. Per quanto attiene infine alla "risoluzione del rapporto di lavoro", le nuove controversie sono 75 (quelle del 2021 erano 59) facendo registrare un leggero incremento di circa il 21%.

[GRI 403-8] Lavoratori coperti da un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro

2020(**) 2021 2022
Dipendenti coperti
dal sistema(*)
Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Numero dipendenti
coperti dal sistema 58.088 68.793 126.881 56.303 66.076 122.379 57.257 66.352 123.609
% dipendenti coperti
dal sistema 99 99 99 100 100 100 100 100 100

(*) Numero totale dei lavoratori dipendenti coperti da un sistema di gestione della salute e della sicurezza sul lavoro.

(**) I dati relativi al 2020 presentano una lieve variazione a seguito dell'affinamento del sistema di reporting.

2020(**) 2021 2022
Dipendenti coperti
dal sistema(*)
Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Numero dipendenti
coperti dal sistema
57.983 68.732 126.715 56.303 66.076 122.379 57.257 66.352 123.609
% dipendenti coperti
dal sistema
99 99 99 100 100 100 100 100 100

(*) Numero totale dei lavoratori dipendenti coperti da un sistema di gestione della salute e della sicurezza sul lavoro che sia sottoposto ad audit interno.

(**) I dati relativi al 2020 presentano una lieve variazione a seguito dell'affinamento del sistema di reporting.

2020(**) 2021 2022
Dipendenti coperti
dal sistema(*)
Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Numero dipendenti
coperti dal sistema 57.973 68.727 126.700 56.207 65.989 122.196 57.167 66.276 123.443
% dipendenti coperti
dal sistema 99 99 99 99 99 99 99 100 100

(*) Numero totale dei lavoratori dipendenti coperti da un sistema di gestione della salute e della sicurezza sul lavoro che sia stato sottoposto ad audit o certificato da terze parti indipendenti (es. in linea con la norma ISO 45001).

(**) I dati relativi al 2020 presentano una lieve variazione a seguito dell'affinamento del sistema di reporting.

2020 2021 2022
Lavoratori non
dipendenti coperti
dal sistema(*)
Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Numero lavoratori non
dipendenti coperti dal
sistema
1.461 297 1.758 3.021 831 3.852 3.465 256 3.721
% lavoratori non
dipendenti coperti dal
sistema
100 100 100 100 100 100 100 90 99

(*) Numero totale dei lavoratori non dipendenti coperti da un sistema di gestione della salute e della sicurezza sul lavoro.

2020 2021 2022
Lavoratori non
dipendenti coperti Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
dal sistema(*)
Numero lavoratori non
dipendenti coperti dal
sistema 533 255 788 1.797 336 2.133 3.011 242 3.253
% lavoratori non
dipendenti coperti dal
sistema 36 86 45 59 40 55 87 85 87

(*) Numero totale di lavoratori non dipendenti coperti da un sistema di gestione della salute e della sicurezza sul lavoro che sia sottoposto ad audit interno.

2020 2021 2022
Lavoratori non
dipendenti coperti Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
dal sistema(*)
Numero lavoratori non
dipendenti coperti dal
sistema 678 247 925 2.094 533 2.627 2.936 212 3.148
% lavoratori non
dipendenti coperti dal
sistema 46 83 53 69 64 68 85 74 84

sottoposto ad audit o certificato da terze parti indipendenti (es. in linea con la norma ISO 45001).

[GRI 403-9] Infortuni sul lavoro

Infortuni sul lavoro che comprendono i casi di Covid-19

2020 2021 2022
Lavoratori
dipendenti
Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Tasso di
infortuni
sul lavoro
registrabili(*) 38,55 36,51 37,48 63,26 62,51 62,87 136,70 164,12 150,96
Tasso di
infortuni sul
lavoro con
gravi
conseguenz
(**)
e
10,14 9,56 9,84 10,48 11,48 11,01 7,27 6,98 7,12
Tasso di
decessi
risultanti da
infortuni sul
lavoro 0,22 0,02 0,12 0,07 0,02 0,04 0,07 0,01 0,04
Media
mobile 6.661 8.109 14.663

infortuni sul
lavoro()
Infortuni(
*)
3.547 3.851 7.398 5.759 6.453 12.212 11.841 15.461 27.302
di cui:
sul lavoro 3.185 3.325 6.510 5.346 5.868 11.214 11.410 14.850 26.260
in itinere(*) 362 526 888 413 585 998 431 611 1.042
Decessi 19 3 22 6 4 10 7 1 8
di cui:
sul lavoro 18 2 20 6 2 8 6 1 7
in itinere(*) 1 1 2 0 2 2 1 0 1
Infortuni sul
lavoro con
gravi
conseguenz
e 965 1.072 2.037 1.032 1.257 2.289 742 828 1.570
di cui:
sul lavoro 838 871 1.709 886 1.078 1.964 607 632 1.239
in itinere(*) 127 201 328 146 179 325 135 196 331
Numero
totale
di ore 82.616.3 91.067.2 173.683.6 84.510.5 93.871.3 178.381.8 83.468.2 90.480.5 173.948.7
lavorate 88 28 16 22 11 33 72 04 76

(*) N di infortuni sul lavoro/ore lavorate * 1.000.000. Il tasso è calcolato relativamente al personale stabile e flessibile.

(**) Infortunio sul lavoro che comporta un'assenza dal lavoro maggiore o uguale a 40 giorni e che causa un danno da cui il lavoratore non può riprendersi, non si riprende o non è realistico prevedere che si riprenda completamente tornando allo stato di salute antecedente l'incidente. Esclude i decessi.

(***) L'evoluzione dell'andamento del numero di infortuni sul lavoro della Capogruppo è stata, altresì, osservata attraverso l'applicazione di una media mobile triennale di passo annuale, utilizzando i dati degli infortuni, al lordo Covid, a partire dal 2018 al 2022. Tale metrica consente di determinare il trend del fenomeno infortunistico attenuando gli effetti distorsivi degli eventi eccezionali (pandemia), nonché di osservare l'efficacia delle azioni del management con orizzonte temporale di medio-lungo periodo e finalizzate al contenimento dei fattori di rischio controllabili dall'azienda (es. progressiva adozione della metodologia Lean nei centri di smistamento). In particolare, il calcolo è stato effettuato considerando un periodo complessivo di 5 anni (2018 - 2022) e la media di tre periodi triennali consecutivi (18-19-20 / 19- 20-21, 20-21-22), confrontando i dati trimestrali e il cumulato da inizio anno. I FY 2020, 2021 e 2022 sono quindi da intendere corrispettivamente come triennio 18-19-20, 19-20-21 e 20-21-22.

(****) Con riferimento al 2022, il numero totale di infortuni è influenzato dai lavoratori dipendenti che hanno contratto il virus da Covid-19, nella misura di 8.874 uomini e 12.548 donne, per un totale di 21.422 eventi considerati come infortuni sul lavoro. A tal proposito, come è possibile rilevare attraverso l'indicatore "Infortuni sul lavoro al netto dei casi Covid-19", il dato relativo agli infortuni registrati nel 2022 presenta un incremento rispetto al 2021 dovuto all'impatto preponderante dei casi Covid-19 (su 27.302 infortuni, 21.422 sono relativi all'infezione da Covid).

(*****) Infortunio occorso durante il normale tragitto di andata e ritorno tra l'abitazione e il luogo di lavoro o durante il normale tragitto che il lavoratore deve percorrere per raggiungere il luogo di consumazione abituale dei pasti, se non esiste una mensa aziendale. Inoltre, anche durante il normale tragitto che il lavoratore deve percorrere per recarsi da un luogo di lavoro a un altro, nel caso di rapporti con più datori di lavoro.

Tasso di assenteismo che comprende i casi di Covid-19

Lavoratori 2020 2021 2022
dipendenti Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Malattia 812.28 1.181.69 1.993.97 731.34 1.032.27 1.763.61 739.85 1.056.70 1.796.55
4 4 8 1 4 5 0 0 0
Infortunio 123.11 134.636 257.747 159.88 187.179 347.067 181.77 232.840 414.610
1 8 0
Stress 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Altro (specificare) 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Ricovero/Convalescenz
a
Tasso di assenteismo 5,45 6,48 6,00 5,29 6,18 5,77 5,53 6,73 6,17(**)
(*)

(*) N. di giorni di assenza per malattia e infortunio/giorni lavorativi * 100. Il tasso è calcolato relativamente al solo personale stabile e non include i dirigenti.

(**) Il target atteso per l'anno 2022 è pari a 6,20%.

Tasso di malattie professionali

Lavoratori dipendenti 2020 2021 2022
Numero di casi di malattie professionali registrabili 13 8 5
Tasso di malattie professionali registrabili (%) 0,07 0,04 0,03

Infortuni sul lavoro al netto dei casi Covid-19

2020 2021 2022
Lavoratori Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
dipendenti
Tasso di
infortuni
sul lavoro
registrabili(*) 27,02 24,55 25,72 30,91 26,26 28,46 30,38 25,44 27,81
Tasso di
infortuni sul
lavoro con
gravi
conseguenz
(**)
e
7,64 6,94 7,27 7,56 7,29 7,42 7,01 6,71 6,85
Tasso di
decessi
risultanti da
infortuni sul
lavoro 0,02 0,01 0,02 0,04 0,00 0,02 0,07 0,01 0,04
Media
mobile
infortuni sul 5.949 5.351 4.753
lavoro(***)
Infortuni(****) 2.594 2.762 5.356 3.025 3.050 6.075 2.967 2.913 5.880

di cui:
sul lavoro 2.232 2.236 4.468 2.612 2.465 5.077 2.536 2.302 4.838
in itinere(*) 362 526 888 413 585 998 431 611 1.042
Decessi 3 2 5 3 2 5 7 1 8
di cui:
sul lavoro 2 1 3 3 0 3 6 1 7
in itinere(*) 1 1 2 0 2 2 1 0 1
Infortuni sul
lavoro con
gravi
conseguenz
e 758 833 1.591 785 863 1.648 720 803 1.523
di cui:
sul lavoro 631 632 1.263 639 684 1.323 585 607 1.192
in itinere(*) 127 201 328 146 179 325 135 196 331
Numero
totale
di ore 82.616.3 91.067.2 173.683.6 84.510.5 93.871.3 178.381.8 83.468.2 90.480.5 173.948.7
lavorate 88 28 16 22 11 33 72 04 76

(*) N. di infortuni sul lavoro/ore lavorate * 1.000.000. Il tasso è calcolato relativamente al personale stabile e flessibile.

(**) Infortunio sul lavoro che comporta un'assenza dal lavoro maggiore o uguale a 40 giorni e che causa un danno da cui il lavoratore non può riprendersi, non si riprende o non è realistico prevedere che si riprenda completamente tornando allo stato di salute antecedente l'incidente. Esclude i decessi.

(***) L'evoluzione dell'andamento del numero di infortuni sul lavoro della Capogruppo è stata, altresì, osservata attraverso l'applicazione di una media mobile triennale di passo annuale, utilizzando i dati degli infortuni, al netto Covid, a partire dal 2018 al 2022. Tale metrica consente di determinare il trend del fenomeno infortunistico attenuando gli effetti distorsivi degli eventi eccezionali (pandemia), nonché di osservare l'efficacia delle azioni del management con orizzonte temporale di medio-lungo periodo e finalizzate al contenimento dei fattori di rischio controllabili dall'azienda (es. progressiva adozione della metodologia Lean nei centri di smistamento). In particolare, il calcolo è stato effettuato considerando un periodo complessivo di 5 anni (2018 - 2022) e la media di tre periodi triennali consecutivi (18-19-20 / 19- 20-21 / 20-21-22), confrontando i dati trimestrali e il cumulato da inizio anno. I FY 2020, 2021 e 2022 sono quindi da intendere corrispettivamente come triennio 18-19-20, 19-20-21, 20-21-22

(****) Con riferimento al 2022, il numero totale di infortuni non prende in considerazione i lavoratori dipendenti che hanno contratto il virus da Covid-19, nella misura di 8.874 uomini e 12.548 donne, per un totale di 21.422 eventi considerati come infortuni sul lavoro. A tal proposito, il dato relativo agli infortuni registrati nel 2022 presenta un decremento rispetto al 2021, evidenziando l'efficacia delle iniziative intraprese dall'Azienda in ambito salute e sicurezza sul lavoro.

(*****) Infortunio occorso durante il normale tragitto di andata e ritorno tra l'abitazione e il luogo di lavoro o durante il normale tragitto che il lavoratore deve percorrere per raggiungere il luogo di consumazione abituale dei pasti, se non esiste una mensa aziendale. Inoltre, anche durante il normale tragitto che il lavoratore deve percorrere per recarsi da un luogo di lavoro a un altro, nel caso di rapporti con più datori di lavoro.

Tasso di assenteismo al netto dei casi di Covid-19

Numero di assenze dei dipendenti per tipologia

2020 2021 2022
Lavoratori dipendenti Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Malattia 710.75 1.033.47 1.744.22 618.26 878.35 1.496.62 587.94 846.06 1.434.00
7 0 8 8 3 1 0 6 6
Infortunio 91.373 98.251 189.624 93.717 101.37 195.094 87.689 93.592 181.281
7
Stress 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Altro (specificare) 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Ricovero/Convalescenz
a
Tasso di assenteismo (*) 4,67 5,57 5,16 4,23 4,97 4,63 4,05 4,90 4,51

(*) N. di giorni di assenza per malattia e infortunio/giorni lavorativi * 100. Il tasso è calcolato relativamente al solo personale stabile e non include i dirigenti.

Infortuni sul lavoro dei lavoratori non dipendenti che comprendono i casi di Covid-19

2020 2021 2022
Lavoratori non
dipendenti
Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Tasso di
infortuni 17,54 13,07 19,89 26,91 21,25 13,14 10,26 12,77
sul lavoro 12,55
registrabili
Tasso di
infortuni sul 0 0 2,45 1,18 0,61 0,00 0,53
lavoro con gravi 0 0,88
conseguenze
Tasso di decessi 0 0 0 0 0 0 0 0 0
risultanti da

infortuni sul
lavoro
Infortuni 87 23 110 78 34 112 93 12 105
di cui:
sul lavoro 85 14 99 68 22 90 86 10 96
in itinere 2 9 11 10 12 22 7 2 9
Decessi 0 0 0 0 0 0 0 0 0
di cui:
sul lavoro 0 0 0 0 0 0 0 0 0
in itinere 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Infortuni sul
lavoro con gravi 0 0 0 5 2 7 5 0 5
conseguenze
di cui:
sul lavoro 0 0 0 3 2 5 4 0 4
in itinere 0 0 0 2 0 2 1 0 1
Numero totale
di ore lavorate 6.773.978 798.146 7.572.124 3.418.572 817.660 4.236.232 6.545.201 974.791 7.519.992

Tasso di gravità infortuni che comprende i casi di Covid-19

Lavoratori non dipendenti 2021 2022
Numero di giorni persi a causa di infortuni 3.068 3.267
Totale ore lavorate 4.236.233 7.519.992
Tasso di gravità infortuni (%) 0,001 0

Infortuni per tipologia che comprendono i casi di Covid-19

Lavoratori 2020 2021 2022
dipendenti
Infortunio per Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
tipologia
Caduta da motomezzo 741 412 1.153 804 411 1.215 851 405 1.256
Incidente con mezzo 237 533
aziendale 296 481 349 830 351 243 594
Investito da auto 9 7 16 14 18 32 8 10 18
Incidente con mezzo 16 21 37
privato 11 28 39 24 34 58
Caduta e/o movimento 593 958 1.551
inopportuno 620 1.001 1.621 617 913 1.530
Aggressione 186 212 398 207 240 447 200 222 422
Movimentazione
manuale carichi 91 73 164 107 70 177 111 78 189
Rapina 21 53 74 28 49 77 28 49 77

Schiacciamento
contusione 249 231 480 279 254 533 300 304 604
Altre cause(*) 983 1.121 2.104 2.795 3.448 6.243 8.920 12.592 21.512
Totale 3.185 3.325 6.510 5.346 5.868 11.214 11.410 14.850 26.260

(*) Con riferimento al 2022, il dato prende in considerazione i lavoratori dipendenti che hanno contratto il virus da Covid-19, nella misura di 8.874 uomini e 12.548 donne, per un totale di 21.422 eventi considerati come infortuni sul lavoro.

Lavoratori 2020 2021 2022
dipendenti
Infortunio per
tipologia Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Caduta da motomezzo 741 412 1.153 804 411 1.215 851 405 1.256
Incidente con mezzo
aziendale 296 237 533 481 349 830 351 243 594
Investito da auto 9 7 16 14 18 32 8 10 18
Incidente con mezzo
privato 16 21 37 11 28 39 24 34 58
Caduta e/o movimento
inopportuno 593 958 1.551 620 1.001 1.621 617 913 1.530
Aggressione 186 212 398 207 240 447 200 222 422
Movimentazione
manuale carichi 91 73 164 107 70 177 111 78 189
Rapina 21 53 74 28 49 77 28 49 77
Schiacciamento
contusione 249 231 480 279 254 533 300 304 604
Altre cause(*) 30 32 62 61 45 106 46 44 90
Totale 2.232 2.236 4.468 2.612 2.465 5.077 2.536 2.302 4.838

Infortuni per tipologia al netto dei casi di Covid-19

(*) Con riferimento al 2022, il dato non prende in considerazione i lavoratori dipendenti che hanno contratto il virus da Covid-19, nella misura di 8.874 uomini e 12.548 donne, per un totale di 21.422 eventi considerati come infortuni sul lavoro.

Lavoratori non
dipendenti
2020 2021 2022
Infortunio per
tipologia
Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Caduta da motomezzo 3 0 3 13 6 19 4 1 5
Incidente con mezzo
aziendale
39 1 40 19 2 21 6 0 6
Investito da auto 0 0 0 1 1 2 0 0 0
Incidente con mezzo
privato
3 0 3 4 1 5 4 1 5
Caduta e/o movimento
inopportuno
5 0 5 12 3 15 39 5 44

Aggressione 0 0 0 0 0 0 6 1 7
Movimentazione
manuale carichi 6 9 15 7 7 14 10 1 11
Rapina 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Schiacciamento
contusione 6 0 6 4 1 5 3 1 4
Altre cause 23 4 27 4 0 4 14 0 14
Totale 85 14 99 64 21 85 86 10 96

Dipendenti formati su tematiche di Salute e Sicurezza

2020 2021 2022
Totale dipendenti formati su tematiche di Salute e Sicurezza 39.315 49.632 68.930

Numero di casi di non conformità alle norme sul lavoro

2020 2021 2022
Numero di casi di non conformità alle norme sul lavoro 0 0 0

Diversità e inclusione

[GRI 405-1] Composizione e suddivisione del Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane S.p.A. per genere e fascia di età(*)

2020 2021 2022
Composizione e
suddivisione del
Consiglio di
Amministrazione
Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Componenti organi
di Governo 5 4 9 5 4 9 5 4 9
< 30 anni 0 0 0 0 0 0 0 0 0
30 – 50 anni 0 1 1 0 0 0 0 0 0
> 50 anni 5 3 8 5 4 9 5 4 9
Componenti organi
di Governo (%) 55,6 44,4 100 55,6 44,4 100 55,6 44,4 100
< 30 anni 0 0 0 0 0 0 0 0 0
30 – 50 anni 0 25 11 0 0 0 0 0 0
> 50 anni 100 75 89 100 100 100 100 100 100

(*) Dati espressi in Headcount.

[GRI 405-1] Inquadramento professionale dei dipendenti per genere e fascia di età(*)

2020 2021 2022
Inquadramento
professionale dei Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
dipendenti
Dirigenti 519 159 678 481 146 627 512 167 679
< 30 anni (%) 0,2 0 0,2 0 0 0 0 0 0
30 – 50 anni (%) 35 40 36 36 42 38 35 43 37
> 50 anni (%) 65 60 64 64 58 62 65 57 63
Quadri 7.763 6.945 14.708 7.822 7.034 14.856 8.040 7.132 15.171
< 30 anni (%) 0,3 0,2 0,2 0,3 0,2 0,2 0,4 0,2 0,3
30 – 50 anni (%) 45 44 44 49 47 48 51 49 50
> 50 anni (%) 55 56 55 51 53 52 49 50 50
Impiegati 48.982 59.215 108.197 47.111 56.375 103.486 48.213 56.970 105.183
< 30 anni (%) 11 6 8 12 6 9 14 8 11
30 – 50 anni (%) 46 46 46 48 46 47 49 47 48
> 50 anni (%) 42 48 46 40 47 44 37 46 42
Totale 57.264 66.319 123.583 55.414 63.555 118.969 56.765 64.269 121.033

(*) Dati espressi in Full Time Equivalent (FTE) stabile e flessibile.

[GRI 405-1] Numero di dipendenti distinti per altri indicatori di diversità

2020 2021 2022
Lavoratori
dipendenti
Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Dipendenti con
disabilità 3.383 2.202 5.585 3.123 2.171 5.294 2.934 2.239 5.173

Diversità della forza lavoro per genere

Presenza di donne per categoria (%) (*) 2020 2021 2022
Posizioni manageriali 31,9 31,5 32,4
Top management(**) 17,3 17,9 16,3
Junior management(***) 33,6 33,4 34,3
Revenue-generating functions (****) 32 31,3 29,4
Posizioni STEM(*) 20 21 20,8

(*) Le percentuali fanno riferimento alla presenza delle donne su posizioni organizzative formalizzate in ambito Poste Italiane e Società del Gruppo.

(**) Include le posizioni di primo e secondo livello organizzativo in Poste Italiane, gli Amministratori Delegati e i Direttori Generali delle principali Società del Gruppo e i loro diretti riporti.

(***) Include le posizioni manageriali diverse dal Top Management. Il target atteso per il 2022 è pari a 34%.

(****) Include le posizioni organizzative in ambito Mercato Privati (MP) e Mercato Imprese e Pubblica Amministrazione (MIPA).

(*****) Scienza, tecnologia, ingegneria e matematica. Possono essere incluse, per esempio le seguenti professionalità: programmatore di computer, sviluppatore web, statistico, logista, ingegnere, fisico, scienziato.

Diversità della forza lavoro per paese di origine(*)

2021 2022
Ripartizio
ne della
forza Italiana Svizze Tedes France Libic Venezuela Italiana Svizze Tedes France Libic Venezuela
lavoro per ra ca se a na ra ca se a na
paese di
origine
Numero di
dipendenti 116.23 117.97
suddivisi 4 589
414
180 116 127 6 569 243 168 101 122
per paese
di origine
Percentual
e di
dipendenti
suddivisi 97,7 0,5 0,3 0,2 0,1 0,1 97,5 0,5 0,2 0,1 0,1 0,1
per paese
di origine
(%)
Numero di
dipendenti 1.298 5 3 2 0 0 1.248 5 1 2 0 0
che

ricoprono
posizioni
manageria
li suddivisi
per paese
di
origine(**)
Percentual
e di
dipendenti
che
ricoprono
posizioni 98,26 0,38 0,23 0,15 0 0 98,5 0,39 0,08 0,16 0 0
manageria
li suddivisi
per paese
di origine
(%)

(*) Dati espressi in Full Time Equivalent (FTE). La rilevazione si riferisce al paese di nascita ad eccezione di SDA che gestisce il dato su "cittadinanza".

(**) Include le posizioni di junior, middle e senior management.

[GRI 404-3] Percentuale di dipendenti che ricevono valutazioni regolari sui risultati e sullo sviluppo della carriera, per genere e per categoria dipendente(*)

2020 2021 2022
Categoria dipendenti
(%)
Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Dirigenti 96 100 97 92 97 94 100 100 100
Quadri 99 98 99 96 98 97 98 99 98
Impiegati 83 89 86 81 86 84 80 87 84
Totale 85 90 88 83 88 86 83 88 86

(*) I dati riportati si riferiscono al personale stabile, l'esclusione del personale flessibile dal processo di valutazione delle prestazioni è dovuta al fatto che il ciclo di vita annuale del processo di valutazione delle prestazioni non è conciliabile con i tempi dei contratti flessibili. Nella tabella sono inclusi anche i dati delle Società del Gruppo ad eccezione dei dati di Poste Air Cargo, in quanto non è possibile effettuare una comparazione dei livelli professionali per diversità di contratto. I dati 2022 inoltre non includono ca. 3.800 risorse che risultano "Non Valutabili" per lunga assenza dall'ambito lavorativo, per le quali non è possibile esprimere una valutazione annuale. Tali risorse rientrano comunque nella fase di Assegnazione obiettivi per l'attribuzione degli obiettivi per l'anno successivo.

[GRI 2-21] Rapporto di retribuzione totale annua

Remunerazione 2020 2021 2022
Rapporto remunerazione AD-DG/Remunerazione dipendenti(*) 59 75 77

(*) Si specifica che: (i) il calcolo è stato effettuato prendendo a riferimento il valore medio della retribuzione dei dipendenti. Il dato calcolato utilizzando la mediana verrà integrato a partire dal prossimo anno; (ii) la remunerazione per il numeratore e il denominatore comprende la remunerazione annuale complessiva (per l'AD-DG il compenso fisso, la quota monetaria del sistema di incentivazione variabile a breve termine (MBO) up-front e differito e il fair value dei compensi equity, per i dipendenti i compensi fissi e i compensi variabili). Rispetto a quanto disciplinato dal punto b, tenuto conto del primo anno di rendicontazione dell'indicatore e dell'integrazione all'interno del processo

Gender pay gap

Gender pay gap 2020 2021 2022
Gender pay gap (RAL) (%) -0,9 -0,7 -0,7

Attività sottoposte a valutazione sul rispetto dei diritti umani(*)

in fase di consolidamento, il confronto sarà fornito a partire dal Bilancio Integrato 2023.

2020 2021 2022
Società del Gruppo(**)
Numero delle società del Gruppo sottoposte a valutazione sul rispetto dei 29 39
diritti umani 24
Numero totale delle società del Gruppo 24 29 39
Percentuale totale delle società del Gruppo sottoposte a valutazione sul 100 100 100
rispetto dei diritti umani (%)

(*) Tutti i siti del Gruppo prevedono piani di mitigazione finalizzati a ridurre la possibilità di impatti negativi legati ai rischi inerenti i diritti umani. A tal proposito, si specifica che nel 2022 non sono state rilevate violazioni in ambito diritti umani e per tale motivo non si è reso necessario intraprendere azioni correttive.

(**) Il perimetro dell'indicatore include le società consolidate integralmente e le società controllate/collegate consolidate al patrimonio netto.

Discriminazioni e molestie
Incidenti di discriminazione e molestie 2021 2022
Numero di incidenti 0 0

Valore al territorio

[GRI 201-1] Valore economico generato, distribuito e trattenuto

Valore economico generato (milioni di euro) 2020 2021 2022
Valore economico generato dal Gruppo 10.628 11.619 11.985
Valore economico distribuito (milioni di euro) 2020 2021 2022
Valore economico distribuito agli stakeholder 9.382 9.917 10.109
- Fornitori 2.994 3.117 3.024
- Dipendenti 5.249 5.303 5.221
- Finanziatori 53 55 102
- Pubblica Amministrazione 447 671 916
- Comunità 7 4 2
- Azionisti 632 768 844
2020 2021 2022
Valore economico trattenuto (milioni di euro)
Valore economico trattenuto dal Gruppo
1.246 1.702 1.876
[GRI 203-1] Contributi ad attività filantropiche e/o ad attività di cittadinanza d'impresa116
Tipologia di attività (in migliaia di euro)
2020 % 2021 % 2022 %
Erogazioni liberali (*) 213 5 274 6 351 18
Investimenti nelle comunità (**) 760,8 20 954,9 23 1.547,5 79
Iniziative commerciali (***) 2.938,9 75 2.994,5 71 55,5 3
Totale 3.912,7 100 4.223,5 100 1.954 100
Suddivisione per finalità (in migliaia di euro)
Iniziative commerciali 2.938,9 75 2.994,5 71 55,5 3
Iniziative socio-culturali 973,8 25 1.229 29 1.898,5 97
di cui:
Arte, cultura e diffusione di conoscenze 180,2 4 271,7 6 597,5 31
Benessere e inclusione sociale 532,4 14 537,9 13 818,1 42
Formazione e sviluppo del sapere 261,2 7 419,4 10 482,9 26

116 Nel 2022 gli oneri di gestione relativi alle attività filantropiche e/o di cittadinanza d'impresa sono pari a 376.803,23 euro.

(*) Erogazioni liberali: contributi occasionali erogati a supporto di organizzazioni benefiche.

(**) Investimenti nelle comunità: spese destinate ad interventi di medio-lungo termine a supporto della comunità in collaborazione con organizzazioni non profit e istituzioni locali.

(***) Iniziative commerciali: iniziative di business con effetti benefici a favore della comunità (ad es. attività di sponsorizzazione, donazione episodiche di beni aziendali ed altri asset aziendali. I dati riportati si riferiscono unicamente alla spesa destinata al contributo a supporto della comunità; non sono inclusi, ad esempio, i costi legati alle campagne pubblicitarie e/o attività di marketing relative alle iniziative commerciali).

Contributi e altre spese a organizzazioni/individui in grado di influenzare campagne politiche e attività legislative(*)

2019 2020 2021 2022
Agenzie di lobby e rappresentanti di interesse 0 0 0 0
Campagne/organizzazioni/candidati politici a livello locale,
regionale o nazionale
0 0 0 0
Associazioni di commercio o gruppi esenti da tasse (es.
Camere di Commercio, Associazione di categoria/settore,
ecc.)
3.537.885 3.263.286 3.263.286 3.263.286
Altro 0 0 0 0
Totale contributi e altre spese 3.537.885 3.263.286 3.263.286 3.263.286

(*) Poste Italiane aderisce a Confindustria sulla base di una specifica convenzione che regola le modalità di adesione, i vantaggi derivanti dallo status di associato e la definizione del regime contributivo. L'attuale convenzione per il triennio 2020-2022 prevede, tra l'altro, iniziative strategiche volte a promuovere una nuova cultura di impresa che comporti modelli e scelte di business orientati all'innovazione e alla sostenibilità economica e sociale. Si specifica che la quota associativa, che si attesta a 3.263.286 € per il 2022, risulta essere l'unico contributo erogato dal Gruppo nel 2022.

Conciliazioni

Conciliazioni 2020 2021 2022(*)
Conciliazioni discusse su prodotti Postali Retail 753 1.476 983
di cui conciliate (%) 88,45 90,11 87,18
Conciliazioni discusse su prodotti Postali Business 387 925 1.148
di cui conciliate (%) 93 92,54 90,24
Conciliazioni discusse su prodotti BancoPosta 166 250 280
di cui conciliate (%) 72,9 69,2 65,71
Conciliazioni discusse su prodotti PosteMobile 43 63 39
di cui conciliate (%) 86 88,89 97,44
Conciliazioni discusse su carte PostePay 325 400 355
di cui conciliate (%) 72,6 79 76,1
Conciliazioni discusse su Fondo Immobiliare IRS (n. domande) 0 0 0
di cui conciliate (%) 0 0 0
Totale conciliazioni discusse 1.709 3.114 2.805
di cui conciliate (%) 85,14 87,70 85,03

(*) Nel 2022 si distinguono la procedura su prodotti Postali Retail e quella su prodotti Postali Business, registrando una percentuale al di sopra del 50% di casi discussi rispetto al 2020. Si registra inoltre una flessione minima delle domande nella procedura Postepay (-11%), e un incremento minimo sulla procedura BancoPosta (+12%).

ATM 2020 2021 2022
ATM dotati di tastiere per ipovedenti e non vedenti 7.958 8.107 8.118
di cui:
ATM dotati di guida vocale 7.384 7.691 7.809
Totale 7.958 8.107 8.118

[ S14] '

Uffici Postali 2020 2021 2022
Monoetnici 2 2 4
Multietnici 27 30 31
Numero clienti serviti 2.322.361 2.449.059 2.379.475
Totale operazioni effettuate 3.514.631 4.102.071 4.073.335

Incidenza dei nuovi clienti nelle categorie più a rischio di esclusione finanziaria sul totale delle nuove acquisizioni

Nuove aperture di conti correnti retail 2020 2021 2022
Incidenza % dei titolari di conto corrente giovani (under 35) 27 25,2 26
Incidenza % dei titolari di conto corrente senior
(over 65)
24,7 23,8 23,4
Incidenza % dei titolari di conto corrente "nuovi italiani" 16,4 12,2 15
Nuove aperture di Postepay Standard (*)
Incidenza % dei titolari di conto corrente giovani (under 35) 23,6 27,4 26,7
Incidenza % dei titolari di conto corrente senior
(over 65)
11,6 13,4 15,7
Incidenza % dei titolari di conto corrente "nuovi italiani" 8,4 11,9 12,4
Nuove aperture di Postepay Evolution (*)
Incidenza % dei titolari di conto corrente giovani (under 35) 37,4 40,2 41
Incidenza % dei titolari di conto corrente senior
(over 65)
9,4 10,5 11,5
Incidenza % dei titolari di conto corrente "nuovi italiani" 20,7 22,2 25,3

(*) Per le sottoscrizioni delle Postepay Standard ed Evolution sono esclusi i rinnovi avvenuti nell'anno.

Contributi ad attività filantropiche e/o ad attività di cittadinanza d'impresa

T
2020 2021 2022
Contributi in denaro 3.912,67 4.223,54 1.953,95
Ammontare totale di donazioni di 0,00 0,00 0,00
prodotti o servizi, progetti/partnership
Spese generali di gestione 1.500 319 376,80
Totale 5.412,67 4.542,54 2.330,75

Transizione green

[GRI 302-1] Consumi energetici interni al Gruppo(*)

Consumi energetici interni 2020 2021 2022(**)
Consumi carburante da fonte non rinnovabile (GJ) 2.417.825 2.516.482 2.314.922
di cui:
GPL 28.578 29.264 13.692
Gasolio 774.974 720.765 450.907
Gas metano 828.820 831.068 723.860
Jet fuel 543.464 664.375 682.129
Benzina 241.990 271.011 444.335
Consumi di energia da fonte non rinnovabile (GJ) 80.411 53.140 30.037
di cui:
Energia termica (teleriscaldamento) 27.164 25.677 23.308
Energia elettrica approvvigionata dalla rete nazionale 53.247 27.464 6.729
Consumi di energia da fonte rinnovabile (GJ) 1.536.576 1.588.317 1.570.291
di cui:
Energia elettrica autoprodotta da fotovoltaico 6.213 7.145 9.032
Energia elettrica certificata garanzia d'origine 1.530.362 1.581.172 1.561.258
Consumi di energia totali (GJ) 4.034.811 4.157.939 3.915.250
di cui:
da fonti rinnovabili 1.536.576 1.588.317 1.570.291
da fonti non rinnovabili 2.498.235 2.569.623 2.344.959

(*) Comprende l'energia riferita alle strutture immobiliari e quella collegata al business della logistica su gomma e posta via aerea. Fonte fattori di conversione in GJ: GHG Protocol e Linee Guida DEFRA 2022.

[GRI 302-2] Consumi energetici esterni al Gruppo(*)

Consumi energetici esterni 2020 2021 2022(**)
Totale consumi energia esterni al Gruppo (GJ) 2.384.452 2.548.699 3.616.077
di cui:
Gasolio 2.168.237 2.323.096 3.347.986
Benzina 29 0 0
Gas Metano 64 70 718
GPL 174 127 161
Jet fuel 215.948 225.406 267.213

(*) Il perimetro di rendicontazione 2022 include la Capogruppo e le società del Gruppo.

(**) Il target atteso per l'anno 2022 è pari a 1.580.274 GJ (439.000 MWh) per l'energia totale da fonti rinnovabili (interna ed esterna all'organizzazione) e 6.479.482 GJ (1.800.000 MWh) per l'energia totale da fonti non rinnovabili (interna ed esterna all'organizzazione). A tal proposito, nel 2022 la priorità del Gruppo è stata quella di limitare il naturale incremento dei consumi rispetto al biennio 2020-2021, dettato dalla ripresa delle attività a seguito del venire meno delle restrizioni legate alla pandemia da Covid-19 e che nel biennio precedente avevano limitato l'operatività sotto diversi aspetti.

[GRI 302-3] Intensità energetica

Intensità energetica 2020 2021 2022
Consumi carburante da fonte non rinnovabile (GJ) 2.417.825 2.516.482 2.314.922
Consumi di energia da fonte non rinnovabile (GJ) 80.411 53.140 30.037
Consumi di energia da fonte rinnovabile (GJ) 1.536.576 1.588.317 1.570.291
Consumi di energia totali (GJ) 4.034.811 4.157.939 3.915.250
Numero totale dei dipendenti 123.583 118.969 121.033
Intensità energetica (GJ/P)(*) 32,6 34,9 32,3

(*) P = quantità di personale impiegato in sede.

[GRI 303-3] Prelievo idrico(*)

Prelievo idrico 2020 2021 2022(**)
Totale prelievi idrici (Ml) 1.824,983 1.756,076 1.585,905
di cui:
Acque di superficie 0 0 0
Acque sotterranee 3,963 3,934 3,821
Acqua di mare 0 0 0
Acqua prodotta 0 0 0
Risorse idriche di terze parti 1.821,019 1.752,142 1.582,084

(*) La gestione degli scarichi idrici è affidata ad enti terzi che allo stato attuale non sono in grado di rilevare la quantità di acqua utilizzata da parte dell'Azienda destinata al riciclo.

(**) Il target atteso per l'anno 2022 è pari a 1.600 megalitri.

2020 2021 2022
Prelievo idrico Acqua dolce
(≤1.000 mg/l
di solidi
disciolti
totali)(*)
Altre tipologie
di acqua
(>1.000 mg/l
di solidi
disciolti totali)
Acqua dolce
(≤1.000 mg/l
di solidi
disciolti totali)
Altre tipologie
di acqua
(>1.000 mg/l
di solidi
disciolti totali)
Acqua dolce
(≤1.000 mg/l
di solidi
disciolti totali)
Altre tipologie
di acqua
(>1.000 mg/l
di solidi
disciolti totali)
Totale prelievi idrici
(Ml)
1.824,983 0 1.756,076 0 1.585,905 0
di cui:
Acque di superficie 0 0 0 0 0 0
Acque sotterranee 3,963 0 3,934 0 3,821 0
Acqua di mare 0 0 0 0 0
Acqua prodotta 0 0 0 0 0
Risorse idriche di terze
parti
1.821,019 0 1.752,142 0 1.582,084 0

(*) Acqua con una concentrazione di solidi disciolti totali pari o inferiore a 1.000 mg/l.

Rendicontazione scarichi idrici

Scarichi idrici (mc) 2020 2021 2022
Totale scarichi idrici 1.824.983 1.756.076 1.585.905

[GRI 305-1] Emissioni GHG dirette totali (Scope 1); [GRI 305-2] Emissioni GHG indirette totali (Scope 2); [GRI 305-3] Altre emissioni GHG indirette totali (Scope 3)(*)

Emissioni GHG 2020 2021 2022
(**) (tCO2 e)
Emissioni dirette – Scope 1
159.308 165.508 152.703
di cui:
GPL 1.828 1.872 876
Gasolio 55.044 50.384 32.102
Gas metano 46.817 46.872 40.661
Jet fuel 39.376 48.142 49.489
Benzina 16.243 18.238 29.575
Emissioni indirette – Scope 2 (tCO2 e) (***) 9.257 5.709 2.860
di cui:
Scope 2 (tCO2 e) (**)
Energia termica 2.365 2.211 2.007
Energia elettrica 6.892 3.498 853
Emissioni indirette – Scope 3 (tCO2 e) (****) 169.656 178.737 257.796
di cui:
Gasolio 153.993 162.392 238.359
Gas metano 4 4 40
Benzina 2 0 0
GPL 11,1 8,1 10,3
Jet fuel 15.646 16.333 19.387

(*) Il perimetro di rendicontazione 2021 include la Capogruppo e le società del Gruppo.

(**) Fattori di emissione utilizzati per la conversione dei combustibili in CO2e: GPL per il 2020 1,56 kg CO2 e/l (fonte DEFRA 2020), per il 2021 1,56 kg CO2 e/l (fonte DEFRA 2021) e per il 2022 1,56 kg CO2 e/l (fonte DEFRA 2022). Gasolio per il 2020 2,54 kg CO2 e/l (fonte DEFRA 2020), per il 2021 2,51 kg CO2 e/l (fonte DEFRA 2021) e per il 2022 2,56 kg CO2 e/l (fonte DEFRA 2022). Gas Metano per il 2020 2,02 kg CO2 e/m3(fonte DEFRA 2020), per il 2021 2,02 kg CO2 e/m3 (fonte DEFRA 2021) e per il 2022 2,02 kg CO2 e/m3 (fonte DEFRA 2022). Benzina per il 2020 2,17 kg CO2 e/l (fonte DEFRA 2020), per il 2021 2,19 kg CO2 e/l (fonte DEFRA 2021) e per il 2022 2,16 kg CO2 e/l (fonte DEFRA 2022). Il target atteso per l'anno 2022 è pari a 155.000 tCO2 e. A tal proposito, nel 2022 la priorità del Gruppo è stata quella di limitare il naturale incremento delle emissioni rispetto al biennio 2020-2021, dettato dalla ripresa delle attività a seguito del venire meno delle restrizioni legate alla pandemia da Covid-19 e che nel biennio precedente avevano limitato l'operatività sotto diversi aspetti.

(***) Poste Italiane acquista certificati di garanzia di origine rinnovabile per una quota pari al 99% dei propri consumi di energia elettrica. I GRI Sustainability Reporting Standards prevedono due metodologie di calcolo delle emissioni dello Scope 2, il "Location-based method" e il "Market-based method". Il Market-based method (metodologia utilizzata da Poste Italiane) si basa sulle emissioni di CO2 emesse dai fornitori di energia da cui l'organizzazione acquista, tramite un contratto, energia elettrica (in questo caso certificati di garanzia di origine da fonte rinnovabile dell'energia) e per il restante 5% fattori di emissione della rete elettrica nazionale (fattore di emissione per il calcolo del Market-based method: per il 2022 0,457 kg CO2 e/kWh, fonte European Residual Mixes 2021, per il 2021 0,459 kg CO2 e/kWh, fonte European Residual Mixes 2020, per il 2020, 0,466 kg CO2 e/kWh, fonte European Residual Mixes 2019.) Fattori di emissione utilizzati per la conversione dell'energia termica in CO2e: per il 2020 0,17 kg CO2 e/kWh, per il 2021 0,17 kg CO2 e/kWh e per il 2022 0,17 kg CO2 e/kWh. Il target atteso per l'anno 2022 è pari a 3.000 tCO2 e.

Il metodo Location-based, invece, si basa sui fattori di emissione medi relativi alla generazione di energia regionali, subnazionali o nazionali. Applicando il metodo Location-based il totale delle emissioni di Gruppo di Scope 2 nel 2020 150.168 tCO2 e, nel 2021 142.966

tCO2 e e nel 2022 139.206 tCO2 e (fattore di emissione per il calcolo del Location-based method: 0,315 kg CO2 e/kWh, fonte: elaborazione ISPRA 2022).

(****) Fattori di emissione utilizzati per la conversione dei combustibili in CO2e: Jet fuel per il 2020 2,54 kg CO2 e/l (fonte DEFRA 2020), per il 2021 2,55 kg CO2 e/l (fonte DEFRA 2021) e per il 2022 2,55 kg CO2 e/l (fonte DEFRA 2022). Il target atteso per l'anno 2022 è pari a 280.000 tCO2 e, in aumento rispetto al 2021 a seguito di una progressiva esternalizzazione dei trasporti. L'incremento registrato, tuttavia, risulta contenuto rispetto al target prefissato.

[GRI 306-3] Rifiuti generati [GRI 306-4] Rifiuti recuperati [GRI 306-5] Rifiuti smaltiti(*)

2020(**) 2021(**) 2022
Rifiuti per
tipologia (t)
Rifiuti
generati
Rifiuti
recuperati
Rifiuti
smaltiti
Rifiuti
generati
Rifiuti
recuperati
Rifiuti
smaltiti
Rifiuti
generati
Rifiuti
recuperati(***)
Rifiuti
smaltiti
(****)
Totale rifiuti 29.240,6 28.738,7 501,9 34.471,7 33.202,5 1.269,2 37.245,3 36.443,2 802,1
di cui:
Carta/cartone 12.642 12.636,6 5,4 13.584,9 13.539,2 45,8 15.588,5 15.467,8 125,2
Plastica 1.080 1.080 0 1.359,3 1.359,3 0 1.282,4 1.282,4 0
Legno 8.617,7 8.617,7 0 10.481,8 10.478,2 3,6 10.097,9 10.097,9 0
Altro 6.901 6.404,4 496,6 9.045,8 7.825,9 1.219,8 10.276,5 9.595,2 676,9

(*) I dati relativi alle quantità dei rifiuti prodotti provengono dalle società che forniscono il servizio di smaltimento.

(**) I valori riferiti al biennio 2020-2021 sono stati aggiornati a seguito di un affinamento del sistema di reporting.

(***) Il target atteso per il 2022 rispetto ai rifiuti recuperati è pari a 35.000 tonnellate.

(****) Il target atteso per il 2022 per la produzione di rifiuti destinati allo smaltimento (discarica, incenerimento e ad altro tipo di smaltimento) è pari a 1.000 tonnellate.

2020(*) 2021(*) 2022
Peso totale dei rifiuti
pericolosi recuperati In loco Fuori sede In loco Fuori sede In loco Fuori sede
(t)
Preparazione al
riutilizzo 0 0 0 0 0 0
Riciclo 0 268,4 0 364,4 0 924,8
Altre operazioni di 0 0 0 0 0 0
recupero
Totale 0 268,4 0 364,4 0 924,8
Totale rifiuti
pericolosi recuperati 268,4 364,4 924,8

(*) I valori riferiti al biennio 2020-2021 sono stati aggiornati a seguito di un affinamento del sistema di reporting.

2020(*) 2021(*) 2022
Peso totale dei rifiuti In loco Fuori sede In loco Fuori sede
non pericolosi
recuperati (t)
In loco Fuori sede
Preparazione al 0 0 0 0 0 0
riutilizzo
Totale rifiuti non
pericolosi recuperati
28.470,3 32.838,2 35.518,4
Totale 0 28.470,3 0 32.838,2 0 35.518,4
recupero 0 0 0 0 0 0
Altre operazioni di
Riciclo 0 28.470,3 0 32.838,2 0 35.518,4
Gruppo Poste Italiane Relazione sulla gestione al 31 dicembre 2022

(*) I valori riferiti al biennio 2020-2021 sono stati aggiornati a seguito di un affinamento del sistema di reporting.

2020 (****) 2021 (****) 2022
Peso totale dei rifiuti
pericolosi smaltiti (t)
In loco
Fuori sede
In loco
Fuori sede
In loco
Fuori sede
Smaltimento in
discarica(*)
0 0,5 0 99,3 0 3,0
Incenerimento(**) 0 0,1 0 0,3 0 0
Altro tipo di
smaltimento(***)
0 23,7 0 36,1 0 41,3
Totale 0 24,3 0 135,8 0 44,3
Totale rifiuti
pericolosi smaltiti
24,3 135,8 44,3
2020 (****) 2021(****) 2022
Peso totale dei rifiuti
non pericolosi
smaltiti (t)
In loco Fuori sede In loco Fuori sede In loco Fuori sede
Smaltimento in
discarica(*)
0 101,9 0 616,6 0 358,6
Incenerimento(**) 0 1,8 0 0,01 0 0
Altro tipo di
smaltimento(***)
0 373,9 0 516,8 0 399,2
Totale 0 477,6 0 1.133,4 0 757,8
Totale rifiuti non
pericolosi smaltiti
477,6 1.133,4 757,8

(*) Il target atteso per il 2022 rispetto alla quantità totale di rifiuti destinati allo smaltimento in discarica (pericolosi e non pericolosi) è pari a 500 tonnellate.

(**) Il target atteso per il 2022 rispetto alla quantità totale di rifiuti destinati allo smaltimento attraverso incenerimento (pericolosi e non pericolosi) è pari a 0,3 tonnellate.

(***) Il target atteso per il 2022 rispetto alla quantità totale di rifiuti destinati allo smaltimento attraverso altre forme diverse dal conferimento in discarica e dall'incenerimento (pericolosi e non pericolosi) è pari a 500 tonnellate.

(****) I valori riferiti al biennio 2020-2021 sono stati aggiornati a seguito di un affinamento del sistema di reporting.

Smaltimento dei rifiuti

Smaltimento dei rifiuti (t) 2020 2021 2022
Totale rifiuti riciclati/riutilizzati 28.738,69 33.202,54 36.443,16
Totale rifiuti smaltiti 501,92 1.269,20 802,11
di cui:
in discarica 102,38 715,94 361,65
inceneriti con recupero energetico nd nd nd
inceneriti senza recupero energetico nd nd nd
altrimenti smaltiti, specificare: nd nd nd
con metodo di smaltimento sconosciuto 397,63 552,91 440,46

[GRI 302-1] Consumi energetici interni riferiti alle strutture immobiliari per fonte

Consumi energetici interni 2020 2021 2022
Consumi carburante da fonte non rinnovabile (GJ) 871.256 897.844 765.154
di cui:
GPL 10.314 13.234 8.482
Gasolio 78.693 78.654 48.046
Gas metano 782.249 805.955 708.626
Consumi di energia da fonte non rinnovabile (GJ) 80.411 53.140 30.037
di cui:
Energia termica (teleriscaldamento) 27.164 25.677 23.308
Energia elettrica approvvigionata dalla rete nazionale 53.247 27.464 6.729
Consumi di energia da fonte rinnovabile (GJ) 1.535.358 1.586.985 1.563.952
di cui:
Energia elettrica autoprodotta da fotovoltaico 6.213 7.145 9.032
Energia elettrica certificata garanzia d'origine 1.529.145 1.579.840 1.554.920
Consumi energetici totali (GJ) 2. 487.024 2.537.969 2.359.143
di cui:
da fonti rinnovabili 1.535.358 1.586.985 1.563.952
da fonti non rinnovabili 951.666 950.984 795.191

' q

2020 2021 2022
Spesa energetica totale 85.717.548 83.196.736 62.155.518

[GRI 305-1; GRI 305-2] Emissioni dirette e indirette di CO2 e riferite alle strutture immobiliari

Emissioni 2020 2021 2022
Emissioni dirette – Scope 1 (tCO2 e) 50.435 51.800 43.769
di cui
GPL 660 847 543
Gasolio 5.589 5.498 3.421
Gas metano 44.186 45.455 39.805
Emissioni indirette – Scope 2 (market based) (tCO2 e) (*) 9.257 5.709 2.860
di cui:
Energia elettrica 6.892 3.498 853

Energia termica 2.365 2.211 2.007

(*) Applicando il metodo Location-based il totale delle emissioni riferibili alle strutture immobiliari di Scope 2 nel 2020 150.054 tCO2 e, nel 2021 142.850 tCO2 e nel 2022 138.651 tCO2 e.

[GRI 302-2; GRI 305-3] Consumi di energia esterni ed emissioni di CO2 riferite alle strutture immobiliari

Consumi di energia esterni ed emissioni 2020 2021 2022
Totale energia esterna al Gruppo (GJ) 159 127 161
Emissioni indirette – Scope 3 (tCO2 e) 10,2 8,1 10,3

[GRI 305-4] Intensità delle emissioni di GHG riferite alle strutture immobiliari

Intensità delle emissioni 2020 2021 2022
Totale emissioni GHG Scope 1 (Kg CO2e) 50.435.444 51.800.253 43.768.581
Totale emissioni GHG Scope 2 (Kg CO2e) 9.257.089 5.709.145 2.860.232
Totale emissioni GHG Scope 3 (Kg CO2e) 10.200 8.130 10.274
Metri quadrati degli immobili del Gruppo (m2
)
5.469.439 5.583.325 5.580.793
Intensità delle emissioni dirette e indirette GHG Scope 1 e Scope 2 10,914 10,300 8,355
Intensità delle altre emissioni indirette di GHG Scope 3 0,002 0,001 0,002

GRI [GRI 302-4; GRI 305-5] Riduzione dei consumi di energia ed emissioni di CO2 riferite alle strutture immobiliari

2022
Iniziative implementate Iniziativa 1(*) Iniziativa 2(**) Iniziativa 3(***) Iniziativa 4(****)
tCO2 equivalente risparmiate 1.133 475 10.400 622
Riduzione del consumo di 8.895 3.729 81.645 4.883
energia (GJ)

(*) Progetto LED.

(**) Progetto efficientamento energetico.

(***) Progetto fotovoltaico.

(****) Progetto Smart Building.

Peso dei consumi di energia elettrica riferiti alle strutture immobiliari per tipologia di business(*)

Consumi di energia elettrica 2020 2021 2022
Uffici Postali (%) 47 47 55
Uffici direzionali (%) 16 16 15
Impianti industriali (centri di meccanizzazione postale) (%) 14 14 14
Centri Logistici per il recapito (%) 12 12 7
Data Center (%) 11 11 9

(*) A partire dal 2020, all'interno dell'indicatore vengono considerati i valori di tutto il Gruppo e classificati edifici per funzionalità simili a quelli di Poste Italiane (ad esempio Impianti industriali non solo CMP, ma anche stamperie Postel).

' q

'
q
2020 2021 2022(*)
Spesa energetica totale (€) 85.717.548 83.196.736 62.155.518

(*) Il target atteso per l'anno 2022 è pari a 65.000.000 euro.

Risparmi totali o profitti complessivi ottenuti grazie ai programmi di risparmio energetico

Programmi che hanno generato un
2020 2021 2022
Progetto LED 2.551.886 1.739.793 640.000
Programma di efficientamento energetico 724.996 735.273 600.000
Smart Building 148.153 124.547 340.000
2020 2021 2022
Impianti fotovoltaici 194.934 170.000 1.200.000
Dati sulla flotta aziendale
Dati sulla flotta aziendale 2020 2021 2022
Totale chilometri percorsi 336.266.255 321.599.897 320.472.162
Totale veicoli (n.) 32.791 31.645 30.850
di cui:
veicoli tradizionali 28.133 26.747 19.441
veicoli alternativi 4.658 4.898 11.409
di cui:
biciclette 324 324 333
veicoli elettrici 1.448 1.805 3.654
auto ibride 79 79 5.782
veicoli alimentati a benzina-metano 1.727 1.615 1.410
veicoli alimentati a benzina-GPL 1.080 1.075 230
veicoli alimentati a gasolio-metano 0 0 0
veicoli alimentati a GPL 0 0 0
percentuale veicoli alternativi (%) 14,2 15,5 37

[GRI 302-1; GRI 305-1; GRI 305-2] Consumi di energia ed emissioni di CO2 e della flotta aziendale su gomma

Consumi di energia ed emissioni 2020 2021 2022
Totale consumi energia (GJ) 1.004.322 955.596 873.978
di cui:
Gasolio 696.28 642.111 402.861(*)
Gas metano 46.570 25.112 15.234(*)
GPL 18.264 16.029 5.210(*)
Benzina 241.990 271.011 444.335(*)
Energia elettrica certificata garanzia d'origine 1.217 1.332 6.338
Emissioni dirette – Scope 1 (t CO2 e) 69.497 65.566 59.445
Emissioni indirette – Scope 2 (t CO2 e) 0 0 0

(*) La diminuzione dei consumi di carburante Diesel, GPL, Metano e l'aumento dei consumi di Benzina sono dovuti a diversi fattori. Per quanto riguarda il metano, a causa dell'elevato aumento del prezzo alla pompa per i mezzi Bifuel si è privilegiato l'utilizzo del serbatoio a benzina piuttosto che quello del gas. Inoltre, il piano di rinnovo della flotta prevede la sostituzione di tutti i veicoli GPL e di tutte le auto Van e Berline Diesel (non presenti più sul mercato) con i più performanti motori Hybrid. Infine, prosegue la riduzione del numero di furgoni ed autocarri destinati ai servizi di trasporto a causa della sempre maggiore esternalizzazione degli stessi. Applicando il metodo Locationbased il totale delle emissioni riferibili alla flotta aziendale su gomma di Scope 2 nel 2020 114 tCO2 e, nel 2021 117 tCO2 e nel 2022 è 555 tCO2 e.

[GRI 302-2; GRI 305-3] Consumi di energia ed emissioni di CO2 e della logistica su gomma in appalto(*)

Consumi di energia ed emissioni 2020 2021 2022
Totale consumi energia esterni al Gruppo (**) (GJ) 2.168.345 2.323.166 3.348.703
Emissioni indirette – Scope 3 (tCO2 e) 154.000 162.396 238.399

(*) Il perimetro di rendicontazione 2022 include la Capogruppo e le società del Gruppo.

(**) I mezzi della logistica su gomma in appalto sono alimentati quasi interamente a gasolio. Per il 2022 l'aumento dei consumi (prevalentemente di gasolio) è attribuibile a una maggiore esternalizzazione dei servizi di trasporto.

Dati sulla flotta per il trasporto aereo

Dati sul trasporto aereo 2020 2021 2022
Numero mezzi 13 16 16
Mail (ore) 8.644 8.386 8.635
Charter (ore) 21 87 193

[GRI 302-1; GRI 305-1] Consumi di energia ed emissioni del trasporto aereo postale e charter

Consumi di energia ed emissioni(*) 2020 2021 2022
Totale energia interna al Gruppo (GJ) 543.464 664.375 682.129
Emissioni dirette – Scope 1 (tCO2 e) 39.376 48.142 49.489

(*) Si segnala che per il volato in campo europeo sono stati utilizzati i valori comunicati e certificati da terza parte nell'ambito della normativa ETS di cui alla Direttiva "Emission Trading" (Direttiva 2003/87/CE), che istituisce un sistema per lo scambio di quote di emissioni dei gas a effetto serra nella Comunità Europea. Il volato in campo europeo certificato è pari a 42.063 tCO2.

[GRI 302-2; GRI 305-3] Consumi di energia ed emissioni del trasporto aereo postale e charter in appalto

Consumi di energia ed emissioni 2020 2021 2022
Totale energia esterna al Gruppo (GJ) 215.948 225.406 267.213
Emissioni indirette – Scope 3 (tCO2 e) 15.646 16.333 19.387

A '

Emissioni dirette 2020 2021 2022
Totale Emissioni di carburante da fonte non rinnovabile – Scope 1
(tNOx) (*)
222,21 175,33 120,55
Gas metano 1,27 0,66 0,24
GPL 0,57 0,44 0,14
Gasolio 199,37 157,27 93,79
Benzina 21,00 16,96 26,38

(*) Fattori di emissione utilizzati per la conversione dei combustibili in NOx: gas metano 0,0155 t NOx/TJ. GPL 0,0271 t NOx/TJ. Gasolio per autovetture 0,2142 t NOx/TJ, per veicoli commerciali leggeri 0,29 t NOx/TJ, per autocarri pesanti 0,2872 t NOx/TJ. Benzina per autovetture 0,0577 t NOx/TJ, per veicoli commerciali leggeri 0,05 t NOx/TJ, per motocicli 0,0671 t NOx/TJ. Fonte: ISPRA, Banca dati fattori di emissione medi del trasporto stradale in Italia.

Emissioni dirette 2020 2021 2022
Totale Emissioni di carburante da fonte non rinnovabile – Scope 1
(tSO2) (*)
0,30 0,25 0,23
Gasolio 0,24 0,18 0,13
Benzina 0,06 0,07 0,10

(*) Fattori di emissione utilizzati per la conversione dei combustibili in SO2: gasolio 0,0003 SO2/TJ. Benzina 0,0002 t SO2/TJ. Fonte: ISPRA, Banca dati fattori di emissione medi del trasporto stradale in Italia.

Emissioni dirette 2020 2021 2022
Totale Emissioni di carburante da fonte non rinnovabile – Scope 1
(VOC) (*)
117,16 100,70 147,85
Gas metano 2,65 1,44 0,37
GPL 0,71 0,64 0,19
Gasolio 5,58 3,61 1,96
Benzina 108,72 95,01 145,33

(*) Fattori di emissione utilizzati per la conversione dei combustibili in VOC: gas metano 0,0243 t VOC/TJ. GPL 0,0361 t VOC/TJ. Gasolio per autovetture 0,0031 t VOC/TJ, per veicoli commerciali leggeri 0,0050 t VOC/TJ, autocarri pesanti 0,0105 t VOC/TJ. Benzina per autovetture 0,2473 t VOC/TJ, per veicoli commerciali leggeri 0,1403 t VOC/TJ, per motocicli 0,6886 t VOC/TJ. Fonte: ISPRA, Banca dati fattori di emissione medi del trasporto stradale in Italia.

Emissioni dirette 2020 2021 2022
Totale Emissioni di carburante da fonte non rinnovabile – Scope 1
(PM10) (*)
14,09 18,46 14,40
Gas metano 0,47 0,24 0,16
GPL 0,32 0,24 2,95
Gasolio 10,40 7,40 6,07
Benzina 2,89 10,58 5,21

(*) Fattori di emissione utilizzati per la conversione dei combustibili in PM10: gas metano 0,0102 t PM10/TJ. GPL 0,0095 t PM10/TJ. Gasolio per autovetture 0,0150 t PM10/TJ, per veicoli commerciali leggeri 0,0146 t PM10/TJ, autocarri pesanti 0,0154 t PM10/TJ. Benzina per autovetture 0,0103 t PM10/TJ, per veicoli commerciali leggeri 0,0092 t PM10/TJ, per motocicli 0,0182 t PM10/TJ. Fonte: ISPRA, Banca dati fattori di emissione medi del trasporto stradale in Italia.

A '

Emissioni indirette 2020 2021 2022
Totale Emissioni di carburante da fonte non rinnovabile – Scope 3 734,33 719,56 949,12
(tNOx)
Gasolio 725,68 708,75 949,12
Gas metano (*)
≃0
(*)
≃0
0,01
GPL (*)
≃0
0 0
Benzina (*)
≃0
0

(*) Il dato presenta un valore prossimo allo 0, ma concorre ugualmente alla determinazione del totale.

Emissioni indirette 2020 2021 2022
Totale Emissioni di carburante da fonte non rinnovabile – Scope 3
(tSO2)
21,38 21,31 1,12
Gasolio 0,75 0,66 1,12
Benzina (*)
≃0
0 (*)
≃0

(*) Il dato presenta un valore prossimo allo 0, ma concorre ugualmente alla determinazione del totale.

Emissioni indirette 2020 2021 2022
Totale Emissioni di carburante da fonte non rinnovabile – Scope 3
(VOC)
26,91 22,2 29,25
Gasolio 26,26 21,55 29,24
Gas metano (*)
≃0
(*)
≃0
0,02
GPL (*)
≃0
0 0
Benzina (*)
≃0
0 0

(*) Il dato presenta un valore prossimo allo 0, ma concorre ugualmente alla determinazione del totale.

Emissioni indirette 2020 2021 2022
Totale Emissioni di carburante da fonte non rinnovabile – Scope 3
(PM10)
24,30 26,52 51,16
Gasolio (*)
≃0
0,07 51,15
Gas metano (*)
≃0
0 0,01
GPL 24,30 26,45 0
Benzina (*)
≃0
0 0

(*) Il dato presenta un valore prossimo allo 0, ma concorre ugualmente alla determinazione del totale.

Business Travel

Business Travel 2020 2021 2022(*)
Totale emissioni tCO2 e 6.569 8.700 10.446
Auto 5.965 8.036 9.205
Benzina 2.214 3.350 5.998

Relazione Finanziaria Annuale 2022

Gruppo Poste Italiane Relazione sulla gestione al 31 dicembre 2022

Gasolio 3.751 4.686 3.207
Treno 92 96 157
Aereo 512 568 1.084
Internazionali – short haul 94 79 124
Internazionali – long haul 7 27 91
Nazionali (domestic) 411 462 869

(*) Il target atteso per l'anno 2022 è pari a 12.000 tCO2e. A tal proposito, nel 2022, come per il 2021, la priorità del Gruppo è stata quella di contenere il naturale incremento delle emissioni dovute ai viaggi di lavoro rispetto al biennio 2020-2021, dettato dalla ripresa regolare delle attività a seguito del venire meno delle restrizioni legate alla pandemia da Covid-19, che nel biennio precedente avevano limitato gli spostamenti legati ai viaggi di lavoro.

Employee commuting

Employee commuting 2020 2021 2022
Totale emissioni tCO2 e 13.929(*) 32.940(**) 28.370(***)

(*) Il valore indicato si riferisce alla stima delle emissioni inquinanti generate dagli spostamenti casa-lavoro del personale dipendente di Poste Italiane applicato nelle sedi che constano oltre 300 risorse che, allo stato, si attestano a n. 38 dislocate in 18 città del territorio nazionale, per un campione di 24.316 risorse totali.

(**) Il valore delle emissioni inquinanti generate dagli spostamenti casa-lavoro indicate (2021 – 32.940 tons CO2e) si riferisce alla stima delle emissioni inquinanti generate dagli spostamenti casa-lavoro del personale dipendente di Poste Italiane applicato nelle sedi che constano oltre 100 risorse ubicate in comuni con popolazione oltre 50.000 abitanti che, allo stato, si attestano a n. 146 dislocate in 73 città del territorio nazionale, per un campione di circa 39.348 risorse totali. Per effetto della L. 17/07/2020 n.77, il perimetro di analisi è variato rispetto al 2020 quando, invece, la norma prevedeva l'osservazione era destinata alle 38 sedi con oltre 300 addetti ubicate in 18 città per un campione di 24.316 risorse. Nell'analisi del 2021, inoltre, è stata considerata anche l'adozione da parte dell'Azienda della modalità di lavoro agile sulla riduzione dei chilometri casa-lavoro percorsi, applicata per contribuire al contenimento della diffusione del virus Covid-19 e tenendo conto degli orientamenti delle Autorità competenti, adottata dall'80% del personale di staff (12,5% della popolazione aziendale) da gennaio a settembre 2021 e dal 50% nei mesi di ottobre-dicembre 2021; il calcolo è stato effettuato escludendo 17 città per le quali il tasso di redemption del questionario non è stato sufficiente per consentire di stimare i fattori inquinanti emessi negli spostamenti casa-lavoro. Si segnala che, in attuazione a quanto previsto dalla citata Legge, la metodologia applicata è quella proposta dalle nuove Linee Guida del MITE-MIMS introdotte nell'agosto 2021, che differisce pertanto dalla metodologia usata per l'analisi del 2020. (***) Il valore indicato si riferisce alla stima delle emissioni inquinanti generate dagli spostamenti casa-lavoro del personale dipendente di Poste Italiane si riferisce a tutte le sedi di Poste oggetto di analisi spostamento casa-lavoro del 2022 (sedi > 100 dipendenti ubicate in comuni con popolazione oltre 50.000 abitanti) che, allo stato, si attestano a n. 140 dislocate in 77 comuni del territorio nazionale, per un campione di circa 40.363 risorse totali. Ciò, per effetto di quanto disposto con la L. 17/07/2020 n.77. Il calcolo, inoltre, tiene conto dell'impatto dello smart working sulla riduzione dei chilometri casa-lavoro percorsi (adottato per il 50% del personale di staff con n.2 rientri settimanali). In coerenza con quanto stabilito dagli artt. 18 e ss. Della Legge n. 81/2017 e dagli accordi sindacali siglati, tale modalità permarrà, a partire dal 01/04/2022, in base ad accordi individuali tra Azienda e lavoratore con n.3 rientri settimanali di tutta la popolazione aziendale di staff, (13% della popolazione aziendale, 123.000 dipendenti – Fonte RUO al 01/02/2022). Si segnala che la metodologia applicata è quella proposta dalle nuove Linee Guida del MITE-MIMS.

Emissioni finanziate Scope 3(*)
Emissioni finanziate Scope 3 2021 2022
Totale emissioni assolute finanziate 6.641.823,42 8.541.519,64
Scope 3 (tCO2e) (**)
Weighted Average Carbon Intensity 153,41 155,53
(***)
(WACI) (tCO2 /

(*) I dati di input delle emissioni finanziate Scope 3 del Gruppo (emissioni assolute, WACI e relativi breakdown per industry e area geografica) sono prodotti e verificati dall'agenzia di rating Moody's. L'analisi nel 2022 ha preso in considerazione un ammontare di Asset under Management (AuM – emittenti imprese) pari a € 63.107.022.142,85 corrispondente al 90,21% del totale degli AuM (emittenti imprese) di Gruppo.

(**) Emissioni finanziate: categoria di emissioni associate agli investimenti dell'Azienda nell'anno di riferimento, attualmente non incluse nelle emissioni Scope 1 e Scope 2. Queste emissioni sono categorizzate come una categoria downstream Scope 3 (Scope 3 Categoria 15, GHG Protocol). Emissioni assolute: emissioni assolute di gas serra associate al portafoglio dell'Azienda, espresse in tonnellate.

(***) Intensità media ponderata di carbonio di un portafoglio (WACI) ottenuta calcolando l'intensità di carbonio (emissioni Scope 1 + 2 / mln € ricavi) per ogni azienda del portafoglio e calcolando la media ponderata per il peso dell'azienda nel portafoglio.

Emissioni finanziate Scope 3 per paese/area geografica

2021 2022
Emissioni finanziate Scope 3 Emissioni assolute WACI Emissioni assolute WACI
finanziate Scope 3 (tCO2e/ mln € finanziate Scope 3 (tCO2e/ mln €
(tCO2e) ricavi) (tCO2e) ricavi)
Asia Pacifico 252.081,79 12,97 60.643,85 5,21
Europa 4.671.440,57 81,99 6.045.701,57 95,81
Africa Medio Orientale 111,58 0,10 37.248,02 0,38
Nord America 1.025.890,23 30,46 1.243.038,83 31,10
Resto del mondo 692.299,25 27,89 1.154.887,37 23,02
Totale 6.641.823,42 153,41 8.541.519,64 155,53

Emissioni finanziate Scope 3 per asset class

2021 2022
Emissioni finanziate Scope 3 Emissioni assolute WACI Emissioni assolute WACI
finanziate Scope 3 (tCO2e/ mln € finanziate Scope 3 (tCO2e/ mln €
(tCO2e) ricavi) (tCO2e) ricavi)
Corporate bond 5.645.549,91 130,40 7.260.291,70 132,20
Equity 996.273,51 23,01 1.281.277,95 23,33
Totale 6.641.823,42 153,41 8.541.519,64 155,53

Emissioni finanziate Scope 3 per settore/industry

2021 2022
Emissioni assolute WACI Emissioni assolute WACI
Emissioni finanziate Scope 3 finanziate Scope 3 (tCO2e/ mln € finanziate Scope 3 (tCO2e/ mln €
(tCO2e) ricavi) (tCO2e) ricavi)
Aerospaziale 3.154,77 0,04 2.374,31 0,04
Automobili 149.376,92 1,36 148.764,63 1,26
Bevande 18.442,14 1,00 30.608,39 1,07
Radiodiffusione e pubblicità 7.783,35 0,08 6.624,62 0,26
Materiali da costruzione 382.375,95 9,63 1.402.793,80 20,46
Servizi di supporto alle imprese 13.252,31 0,24 10.888,61 0,42
EMARKE
SDIR
CERTIFIED
Prodotti chimici 153.463,03 7,22 308.910,19 7,64
Banche per lo sviluppo (*)
0
0,03 (*)
0
0,07
Banche diversificate 65.109,01 3,15 40.505,42 2,51
Aziende elettriche e del gas 2.748.944,62 59,37 3.208.045,28 58,42
Componenti e apparecchiature 3.905,16 0,16 2.488,58 0,15
elettriche
Energia 1.729.556,19 27,84 1.672.150,10 22,45
Servizi Finanziari - Generali 63.989,05 0,46 12.389,75 0,64
Servizi finanziari - Immobiliari 17.057,29 3,67 21.899,28 3,55
Prodotti alimentari 25.405,53 0,56 27.654,61 1,26
Prodotti forestali e carta 55.153,93 1,25 48.998,53 1,09
Apparecchiature e servizi sanitari 7.453,21 0,32 9.099,46 0,31
Edilizia pesante 12.989,40 0,18 16.049,10 0,19
Edilizia domestica 476,76 0,01 33,72 0,00
Hotel, beni e servizi per il tempo 19.183,07 1,76 64.624,04 3,34
libero
Beni e servizi industriali 48.126,29 0,58 41.952,74 0,70
Assicurazioni 23.818,20 0,06 24.565,34 0,97
Autorità locali (*)
0
3,97 (*)
0
4,26
Beni di lusso e cosmetici 3.808,25 0,17 3.081,19 0,24
Componenti e attrezzature 3.363,71 0,48 95.378,57 0,68
meccaniche
Miniere e metalli 362.885,73 13,58 326.478,03 7,23
Attrezzature e servizi petroliferi 64.448,87 2,23 110.190,18 2,73
Prodotti farmaceutici e 13.045,37 0,75 21.179,70 0,74
biotecnologie
Editoria 84,72 0,01 84,59 0,00
Commercio al dettaglio e banche
specializzate
2.946,01 0,55 9.140,55 0,62
Software e servizi IT 5.659,01 0,55 1.946,88 0,49
Commercio al dettaglio 9.610,11 0,23 3.759,29 0,20
specializzato
Banche e agenzie per scopi 0,04 0,07 0,60 0,07
specifici
Supermercati 28.856,52 0,13 4.335,08 0,14
Tecnologia-Hardware 26.502,77 1,58 10.218,49 1,06
Telecomunicazioni 99.666,46 1,48 116.766,88 1,94
Tabacco 6.138,19 0,21 6.339,14 0,30
Trasporti e logistica 48.245,96 3,35 17.278,18 2,52
Viaggi e turismo 2,64 543.356,50 3,12
175.989,23
Rifiuti e acqua 241.556,26 2,43 170.565,29 2,38

(*) ll valore risulta essere pari a 0 poiché le imprese incluse nelle industry di riferimento non prevedono una capitalizzazione di mercato e, di conseguenza, non è possibile rilevare il dato.

Customer experience

L' stali

Customer experience negli Uffici Postali 2020 2021 2022
Tempo medio di attesa negli Uffici Postali (min) 8,3 9,20 10,20
Clienti serviti entro 15 minuti (%) 84,35 81,27 78,30
Soddisfazione dei clienti per il tempo di attesa (1-10) 7,8 7,7 7,8
Soddisfazione complessiva dei clienti per l'esperienza nell'Ufficio Postale 8,4 8 8,2
Reclami dei clienti per tipologia(*)
Uffici Postali 2020 2021 2022
Reclami pervenuti 9.176 6.476 10.336
Tempo medio di risposta (gg.) 14 16 40
Corrispondenza
Reclami pervenuti 54.188 46.054 36.042
Tempo medio di risposta (gg.) 22 17 29
Pacchi
Reclami pervenuti 123.571 102.630 64.217
Tempo medio di risposta (gg.) 19 16 15
Servizi Finanziari
Reclami pervenuti 136.217 198.878 154.310
Tempo medio di risposta (gg.) 6 8 11
Servizi Assicurativi
Reclami pervenuti 7.056 5.102 5.065
Tempo medio di risposta (gg.) 28 30 23
Istruttorie avviate dall'Istituto di vigilanza sulle assicurazioni 300 307 293
PosteMobile
Reclami pervenuti telefonia mobile 8.430 5.922 1.934
Tempo medio di risposta (gg.) 2 2 3
Reclami pervenuti telefonia fissa 1.191 1.767 515
Tempo medio di risposta (gg.) 4 4 5

(*) I dati sui reclami sono relativi ai ticket aperti per i quali è richiesto l'intervento delle strutture di back office.

Numero contatti gestiti(*)

Contact Center 2020 2021 2022
Numero contatti gestiti (mln) 33 37 41

(*) Complessivamente il numero dei contatti gestiti nel 2022 registra un incremento del +10% rispetto al 2021. Tale incremento è principalmente dovuto alla componente AI la quale ha un'incidenza pari al 39% del totale gestito (vs 33% nel 2021).

Soddisfazione dei Clienti (*)

Clienti soddisfatti (%) 2020 2021 2022(**)
Clienti soddisfatti a seguito di indagini di "Customer Experience" 82,1 82,2 83
Copertura del dato 100 100 100

(*) La customer experience delle Business Unit viene misurata semestralmente attraverso survey che misurano la consigliabilità dei prodotti e servizi di Poste Italiane basate sulla metrica di Net Promoter Score (NPS).

Per quanto riguarda i canali, l'indicatore misurato è il Customer Effort Score che rileva la facilità di accesso ai servizi.

I campioni di clienti coinvolti dall'indagine di customer experience sono rappresentativi dell'universo di riferimento.

Le Business Unit coinvolte nell'analisi di customer experience sono: BancoPosta (Retail, PMI e Grandi Clienti); Posta Comunicazione e Logistica (PMI e Grandi Clienti); Poste Vita (Retail). I canali di vendita e assistenza coinvolti sono rispettivamente i canali di uffici postali e il Contact Center.

Con riferimento alla metodologia utilizzata nella misurazione della customer satisfaction, le survey prevedono una scala di valutazione del livello di soddisfazione da 1 a 10. Le percentuali riportate includono i clienti che hanno risposto 7-8 e 9-10 alle survey somministrate. I punteggi 9-10 NPS/CES riflettono rispettivamente i clienti "promotori" (NPS) ed "entusiasti" (CES).

(**) Il target atteso per il 2022 è pari al 82,60%.

Reclami mensili

Reclami 2020 2021 2022
Reclami mensili pervenuti 28.319 30.568 23.035

Risorse del piano di continuità del business(*)

Risorse del piano di continuità del business 2020 2021 2022
Investimenti (milioni di euro) 2 1,3 1,6
Esercitazioni 3 4 4
Persone coinvolte 162 240 269
Servizi su Mainframe (servizi Open in elaborazione) coperti da piani di 100
disaster recovery (%) 100 100

(*) I dati si riferiscono a Poste Italiane S.p.A., PostePay S.p.A., BancoPosta Fondi S.p.A. SGR, Poste Vita S.p.A.

[GRI 418-1] Violazione della privacy e perdita dei dati

Violazioni e fuoriuscite di dati 2020 2021 2022*
Reclami ricevuti per violazione della privacy 57 41 29
di cui:
reclami ricevuti da terzi e riconosciuti dall'organizzazione 57 41 29
reclami ricevuti da parte di organismi di regolamentazione 0 0 0
Fuoriuscite, furti di dati dei clienti, perdite dei dati dei clienti identificati 468 304 371

(*) Nel 2022, rispetto agli eventi riscontrati di violazione della privacy, in 26 casi la competente funzione interna che ha svolto le indagini relative alle violazioni ha trasmesso gli atti alla funzione di Risorse Umane per l'adozione di opportuni provvedimenti nei confronti dei dipendenti coinvolti. Nei restanti casi non sono state previste sanzioni nei confronti del personale di Poste Italiane poiché le violazioni sono avvenute a causa di attacchi esterni e/o errore umano.

Sicurezza IT e violazioni della sicurezza informatica

20 20 202
Incidenti e violazioni IT 21 (*)
2
Numero totale di violazioni di sicurezza informatica/incidenti di cybersecurity 74 19 83
5
Numero totale di violazioni della sicurezza informatica che hanno coinvolto la sicurezza dei
consumatori 6 3 1
Ammontare totale di multe/sanzioni pagate in relazione a violazioni della sicurezza delle
informazioni e altri incidenti di sicurezza informatica (euro) 0 0 0

(*) Il numero degli incidenti è inferiore rispetto all'anno precedente. In relazione alla crisi Russia-Ucraina sono stati innalzati i livelli di monitoraggio e di attenzione degli eventi di sicurezza e rafforzate le attività̀ di cyber intelligence al fine di prevenire o prontamente intercettare potenziali attacchi cyber a danno del gruppo Poste Italiane. Sono state, inoltre, poste in atto misure specifiche per ridurre al minimo la superficie di attacco e l'impatto di un eventuale attacco alla base clienti di Poste Italiane. La tempestiva ed efficace gestione della continuità̀ operativa e della crisi è garantita dall'applicazione di un Piano di Continuità̀ Operativa e un Piano per la Gestione delle Crisi, parte integrante di un framework che prevede inoltre un Piano di Disaster Recovery, un Piano di Comunicazione, un Piano dei Test, procedure e istruzioni operative.

Le cause sottostanti la gestione degli incidenti e delle violazioni IT avvenuti nel corso del 2022 sono principalmente attribuibili ad attacchi esterni. In particolare, l'attacco è stato rivolto verso i dipendenti di Poste Italiane con l'obiettivo di eseguire furti di identità e conseguentemente accedere ai sistemi aziendali.

Numero di clienti i cui dati sono stati usati per scopi secondari

Clienti i cui dati sono stati usati per scopi secondari (%) 2020 2021 2022
Percentuale di clienti i cui dati sono stati usati per scopi secondari (%) 1 0 0

Numero di clienti coinvolti in violazioni della sicurezza IT

Clienti coinvolti in violazioni della sicurezza IT 2020 2021 2022
Numero di clienti coinvolti in violazioni della sicurezza IT 3.789 175 17

Innovazione

Numero dei servizi digitali offerti (dati in milioni)

Offerta digitale 2020 2021 2022
Clienti registrati ai canali digitali (web e app) di Poste Italiane 27,1 33,8 36,8
Identità digitali rilasciate 12,2 21,2 23,8
Download App Postepay 14,4 18,4 21,7
Download App BancoPosta 8,3 10,8 13,2
Download App Ufficio Postale 6,8 12,2 14,7
Download App PosteID 13,8 24,1 30,2
Operazioni effettuate dai canali digitali consumer (web e app) 90,3 124,7 152,6

La dematerializzazione delle pratiche e transazioni corrispondenti

2020
2021
2022
% % %
Tipologie di pratiche(*) N. Pratiche dematerializ N. Pratiche dematerializ N. Pratiche dematerializ
zate
zate zate
Buoni 1.828 96 1.584 94 1.811 97
Conti Correnti 376 94 586 96 535 96
Libretti 629 95 746 92 687 96
Postepay Evolution 2.129 97 2.137 98 1.749 99
Full Acquiring 17 4 11 9 14 100
Polizze Vita 592 93 520 97 726 67
Polizze danni 147 88 250 93 256 96
MiFID 1.909 92 2.175 94 1.803 96
PosteMobile 857 82 832 87 764 95
Consulenza guidata 1.214 89 1.512 94 1.388 89
Finanziamenti 391 88 417 91 460 96
Fondi 119 85 262 94 144 96
Totale Pratiche (**) 10.209 92 11.030 94 10.336 96

(*) Dati in migliaia.

(**) I volumi totali assoluti delle pratiche sono diminuiti del 6,2% rispetto allo scorso anno. In particolare, si segnalano significativi decrementi di pratiche dematerializzate in particolare per le pratiche di tipo Postepay Evolution, MiFID e Fondi.

Transazioni corrispondenti 2020 2021 2022
Totale Transazioni (milioni di euro) 29,9 27,7 26,9
Totale Transazioni elettroniche (milioni di euro) 29,1 26,9 25,8
Transazioni dematerializzate (%) 97,4 96,9 95,9

Finanza sostenibile

Prodotti e servizi ESG legati ad attività di Asset Management (*)

Categorie di prodotti e servizi di investimento sostenibile 2021 2022
Prodotti/servizi che prevedono l'integrazione di criteri ESG (**) 73.853.542,92 244.029.168,87
Prodotti/servizi che applicano criteri best-in-class (***) 3.373.416.622,23 6.704.015.404,05
Prodotti/servizi con investimenti tematici (****) 81.007.675,68 118.464.735,57
Prodotti/servizi legati ad attività di impact investing (*) 0 0
Altro (**) 1.028.285.424,05 2.125.849.651,51
Totale AuM di prodotti di investimento sostenibile 4.556.563.264,88 9.192.358.960,00
Totale AuM nel segmento asset management (*) 114.962.750.522,64 100.621.409.143,26
Percentuale di prodotti di investimento sostenibile sul totale 4 9,1
degli AuM nel segmento asset management (%)

(*) Le performance al 2022 risultano essere in linea con l'obiettivo di Gruppo di aumentare gli investimenti di BancoPosta Fondi SGR che prevedono l'integrazione di criteri ESG. Considerando come perimetro i fondi retail aperti in collocamento, la percentuale di masse gestite dai fondi con caratteristiche ESG è pari all'88% al 30/12/22.

(**) La categoria comprende i prodotti per cui le informazioni di natura ESG sono strutturalmente integrate, assieme alle considerazioni a carattere finanziario, nel processo decisionale dell'attività di investimento. Nel 2022 sono stati inclusi nella categoria i prodotti "BP UNIVERSO 60" e "BP UNIVERSO 40", e "BPF GPM Sostenibilità Equilibrato", "BPF GPM Sostenibilità Dinamico", "BPF GPM Sostenibilità Sviluppo".

(***) La categoria comprende i prodotti i cui target di investimento sono le società con le performance ESG migliori all'interno dei rispettivi settori di operatività. Nel 2022 sono stati inclusi nella categoria i seguenti prodotti: "BP Orizzonte Reddito", "BP Azionario Flessibile", "BP Azionario Internazionale", "BP Azionario Euro", "BP Selezione Attiva" e "Poste Investo Sostenibile", "BP Mix 1", "BP Mix 2", "BP Mix 3".

(****) La categoria comprende i prodotti i cui investimenti sono focalizzati su società che contribuiscono positivamente a determinate problematiche sociali o ambientali (es. cambiamento climatico, crescita dei paesi sottosviluppati, ecc.). Nel 2022 sono stati inclusi nella categoria i prodotti "BP Focus Ambiente 2027" e "BP Focus Ambiente Marzo 2028".

(*****) La categoria comprende i prodotti i cui investimenti vengono effettuati in società che offrono prodotti e/o servizi che creano impatto sociale o ambientale positivo e soddisfano il duplice obiettivo di creazione di valore socio-ambientale e di ritorno economico.

(******) All'interno della categoria "Altro" sono stati inclusi i mandati con benchmark ESG.

(*******) Il valore riportato è la somma dei NAV dei fondi gestiti.

8. PROPOSTE DELIBERATIVE E ALTRE INFORMAZIONI

PROPOSTE DELIBERATIVE

ALTRE INFORMAZIONI

8.1 PROPOSTE DELIBERATIVE

Il Consiglio di Amministrazione propone all'Assemblea degli Azionisti di approvare il progetto di Bilancio dell'esercizio 2022 di Poste Italiane S.p.A. (comprendente il Rendiconto separato del Patrimonio BancoPosta), corredato dalla Relazione degli Amministratori sulla gestione.

In coerenza con la vigente politica di distribuzione dei dividendi, si prospetta al Consiglio di Amministrazione di proporre all'Assemblea ordinaria degli Azionisti:

  • di destinare l'utile del Patrimonio BancoPosta pari a 602.311.327 euro a disposizione della Società;
  • di destinare l'utile netto dell'esercizio 2022 di Poste Italiane S.p.A. di 847.112.738 euro, come segue:
    • a Riserva denominata "Risultati portati a nuovo", quota non disponibile alla distribuzione, per € 877.653117;
    • alla distribuzione in favore degli Azionisti, a titolo di dividendo, l'importo di 0,650 euro per ognuna delle azioni ordinarie in circolazione alle date di stacco cedola appresso indicate, escluse le azioni proprie in portafoglio a tali date;
    • quanto residuerà a seguito della predetta distribuzione in favore degli Azionisti, alla riserva disponibile denominata "Risultati portati a nuovo";
  • di distribuire il predetto dividendo di 0,650 euro per azione come segue:
    • l'importo di 0,210 euro per ognuna delle azioni ordinarie risultate in circolazione alla data di "stacco cedola", escluse le azioni proprie in portafoglio, a titolo di acconto sul dividendo, già messo in pagamento a decorrere dal 23 novembre 2022 per un importo complessivo di € 272.700.542 euro;
    • l'importo di 0,440 euro per ognuna delle azioni ordinarie che risulteranno in circolazione il 19 giugno 2023, data prevista per lo "stacco cedola", escluse le azioni proprie in portafoglio a tale data, a titolo di saldo del dividendo.

8.2 ALTRE INFORMAZIONI

EVENTI DI RILIEVO SUCCESSIVI AL 31 DICEMBRE 2022

Gli accadimenti intervenuti dopo la data di riferimento della Relazione Finanziaria Annuale 2022 sono descritti negli altri paragrafi del documento. Per eventuali ulteriori approfondimenti si rimanda ai Bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2022.

OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

Per il dettaglio dei rapporti patrimoniali ed economici con parti correlate si rimanda ai Bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2022.

OPERAZIONI DI MAGGIORE RILEVANZA

Il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane S.p.A., nella riunione del 19 ottobre 2022, acquisito il parere favorevole del Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati rilasciato in data 18 ottobre 2022, ha autorizzato la potenziale sottoscrizione da parte di Poste Italiane S.p.A. dell'eventuale aumento di capitale della società controllata Poste Vita S.p.A. teso al rafforzamento del capitale della società controllata conformemente alle linee guida contenute nel Piano Strategico, a supporto della crescita del business assicurativo.

In relazione all'importo del potenziale aumento di capitale, pari ad un massimo di 1 miliardo di euro, l'Operazione si qualifica come "operazione con parte correlata di maggiore rilevanza" ai sensi della normativa CONSOB. In data 26 ottobre 2022, il relativo Documento informativo è stato messo a disposizione del pubblico presso la sede sociale, presso Borsa Italiana S.p.A., sul sito internet della Società, nonché sul sito internet del meccanismo di stoccaggio autorizzato "eMarket Storage". Allo stato attuale l'aumento di capitale non è stato sottoscritto.

117 L'ammontare di 877.653 euro si riferisce al provento indisponibile alla distribuzione rilevato a Conto economico per la valutazione a fair value delle azioni Visa Preferred Stock che – in applicazione del D.Lgs. 38/2005 – non può essere oggetto di distribuzione fino al suo effettivo realizzo.

Il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane S.p.A., nella riunione del 14 dicembre 2022, acquisito il parere favorevole del Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati rilasciato in data 13 dicembre 2022 ha assunto la Delibera Quadro che autorizza l'operatività finanziaria con la controparte Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. nei limiti di un importo complessivo massimo pari a due miliardi di euro e per la durata di un anno a partire dal 1° gennaio 2023. In particolare l'operatività finanziaria è relativa ad operazioni di acquisto e vendita a pronti di titoli euro-governativi e/o garantiti dallo Stato italiano e di pronti contro termine di impiego e raccolta da effettuarsi nell'ambito dei limiti della Linea Guida "Gestione Finanziaria di Poste Italiane", del Risk Appetite Framework di BancoPosta e/o delle delibere del Consiglio di Amministrazione. L'operatività finanziaria si configura come attività di supporto alla ordinaria operatività di BancoPosta e riveste pertanto carattere di ordinarietà ai sensi della normativa Consob.

Il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane S.p.A., nella riunione del 14 dicembre 2022, acquisito il parere favorevole del Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati rilasciato in data 13 dicembre 2022, ha assunto la Delibera Quadro che autorizza l'operatività finanziaria con la controparte MPS Capital Services Banca per le Imprese S.p.A. nei limiti di un importo complessivo massimo pari a quattro miliardi di euro e per la durata di un anno a partire dal 1° gennaio 2023. In particolare l'operatività finanziaria è relativa ad operazioni di acquisto e vendita a pronti e a termine di titoli governativi e/o garantiti dallo Stato italiano, di pronti contro termine di impiego e raccolta e di derivati finanziari di copertura da effettuarsi nell'ambito dei limiti della Linea Guida "Gestione Finanziaria di Poste Italiane", del Risk Appetite Framework di BancoPosta e/o delle delibere del Consiglio di Amministrazione. L'operatività finanziaria si configura come attività di supporto alla ordinaria operatività di BancoPosta e riveste pertanto carattere di ordinarietà ai sensi della normativa Consob.

Il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane S.p.A., nella riunione del 14 dicembre 2022 ha approvato la sottoscrizione di un accordo quadro con la società controllata SDA Express Courier S.p.A. per la gestione dei pacchi nazionali e internazionali, il cui valore massimo stimato è pari a circa 1.704 milioni di euro, per la durata biennale dell'accordo dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2024, al netto dell'IVA e dell'eventuale quinto d'obbligo. L'operazione ha beneficiato, in assenza di interessi significativi di altri soggetti inclusi nel Perimetro Unico delle parti correlate e dei soggetti collegati di Poste Italiane S.p.A., dell'esclusione dall'applicazione delle procedure deliberative del Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati. L'Accordo è stato sottoscritto in data 10 gennaio 2023.

Nell'ambito dell'operatività con Monte dei Paschi di Siena Capital Services Banca per le Imprese S.p.A., autorizzata dal Consiglio di Amministrazione in data 27 giugno 2019, previo parere favorevole del Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati, sono state realizzate, dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022, 13 operazioni in Interest Rate Swap di copertura del rischio di tasso e 23 operazioni di compravendita titoli di Stato.

PROSPETTO DI RACCORDO CON IL PN

Il Prospetto di raccordo tra il risultato e il Patrimonio netto della Capogruppo e gli analoghi valori del Gruppo al 31 dicembre 2022 comparativo con quello al 31 dicembre 2021 sono riportati nei Bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2022 (Note delle voci di Bilancio del Gruppo Poste Italiane – Patrimonio netto).

OPERAZIONI ATIPICHE E INUSUALI

Ai sensi della comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006 il Gruppo Poste Italiane non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali118 nel corso dell'esercizio 2022.

INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE

Poste Italiane, in linea con gli orientamenti pubblicati il 5 ottobre 2015 dall'European Securities and Markets Authority (ESMA/2015/1415), presenta in questa Relazione, in aggiunta ai dati economico-patrimoniali e finanziari previsti dagli International Financial Reporting Standards (IFRS), alcuni indicatori da questi ultimi derivati, che forniscono al management un ulteriore parametro per la valutazione delle performance conseguite dal Gruppo.

Nell'ambito della transizione al nuovo principio contabile IFRS 17, sono in corso di valutazione da parte del Gruppo Poste Italiane adeguamenti su alcuni indicatori alternativi di performance utilizzati per la rappresentazione e la comunicazione dei risultati, nonché l'integrazione, a partire dal Resoconto intermedio al 31 marzo 2023, di nuovi indicatori.

Gli indicatori alternativi di performance utilizzati sono:

CAPITALE ALLOCATO: indicatore patrimoniale rappresentato dalla somma del Patrimonio netto di Gruppo al netto delle riserve di fair value e cash flow hedge. L'indicatore include le cedole maturate sul prestito obbligazionario ibrido perpetuo e i dividendi agli azionisti di competenza dell'anno corrente.

CAPITALE CIRCOLANTE NETTO: è un indicatore patrimoniale rappresentato dalla somma delle Rimanenze, dei Crediti commerciali e degli Altri crediti e attività, dei Crediti per imposte correnti, dei Debiti commerciali e Altre passività e dei Debiti per imposte correnti.

Tale indicatore è anche presentato distintamente per ciascuna Strategic Business Unit.

CAPITALE IMMOBILIZZATO: indicatore patrimoniale rappresentato dalla somma delle immobilizzazioni materiali, immateriali, e delle Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto. Tale indicatore è anche presentato distintamente per ciascuna Strategic Business Unit.

CAPITALE INVESTITO NETTO: indicatore patrimoniale rappresentato dalla somma del Capitale immobilizzato, del Capitale circolante netto, dei Crediti per imposte anticipate, dei Debiti per imposte differite, dei Fondi per rischi e oneri, del TFR.

Tale indicatore è anche presentato distintamente per ciascuna Strategic Business Unit.

CET 1 CAPITAL: consiste nel capitale primario di classe 1, così come definito dal Regolamento (UE) N. 575/2013, ed include la Riserva di utili patrimonializzati creata all'atto della destinazione patrimoniale e le Riserve di Utili non distribuiti, tenuto conto del regime transitorio.

CET 1 RATIO: coefficiente che esprime l'adeguatezza del capitale primario di classe 1 rispetto all'esposizione ponderata ai rischi di Pillar 1 (operativi, credito, controparte, cambio). Rapporto tra il Capitale primario di Classe 1 (Cet 1 Capital) e il totale dei Risk Weighted Assets (RWA).

COMBINED RATIO (netto riassicurazione): indicatore tecnico del business Danni, determinato come incidenza dei sinistri e delle spese di gestione (acquisizione, incasso e spese amministrative e saldo riassicurazione) sui premi di competenza, ossia pari alla somma di loss ratio e expense ratio.

118 Operazioni che per significatività/rilevanza, natura delle controparti, oggetto della transazione, modalità di determinazione del prezzo di trasferimento e tempistica dell'accadimento possono dar luogo a dubbi sulla correttezza e/o completezza delle informazioni di Bilancio, sul conflitto di interesse, sulla salvaguardia del patrimonio aziendale, nonché sulla tutela degli azionisti di minoranza.

DIVIDENDO UNITARIO (DPS): rappresenta la somma di dividendi pagati dalla società per ogni azione in circolazione. È calcolato come Dividendi pagati/Numero azioni in circolazione.

EBIT (Earning Before Iterest and Taxes): indicatore che evidenzia il risultato prima degli effetti della gestione finanziaria e di quella fiscale.

EBIT margin: rappresenta un indicatore della performance operativa ed è calcolato come rapporto tra il Margine Operativo (EBIT) e i Ricavi Totali. Tale indicatore è anche presentato distintamente per ciascuna Strategic Business Unit.

EBITDA (Earnings Before Interest, Taxes, Depreciation and Amortization): indicatore che evidenzia il risultato prima degli effetti della gestione finanziaria e di quella fiscale, nonché degli ammortamenti e svalutazioni delle immobilizzazioni.

EXPENSE RATIO: indicatore tecnico del business Danni, determinato dal rapporto tra spese di gestione (acquisizione, incasso, spese amministrative e saldo riassicurazione) e premi di competenza.

FUND FROM OPERATIONS (FFO): indicatore finanziario rappresentato dal Risultato netto di Gruppo, rettificato di costi e ricavi non monetari (ammortamenti, Expected Credit Loss - ECL dei crediti, oneri finanziari da attualizzazione) e della variazione netta dei fondi rischi e del Fondo TFR. Nella SBU Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione, l'indicatore è altresì neutralizzato dell'effetto IFRS 16 (ammortamenti e oneri finanziari) e include le uscite finanziarie per i canoni di locazione.

LAPSE RATE (Tasso di riscatto): Misura indiretta del grado di fidelizzazione della clientela. Rappresenta l'incidenza % dei riscatti avvenuti nel periodo rispetto allo stock di riserve matematiche medie del periodo.

È calcolato come percentuale Riscatti/Riserve matematiche medie (linearizzato su 12 mesi nelle situazioni periodiche intermedie).

LEVERAGE RATIO: è il rapporto tra il Total Capital (Fondi Propri) ed il totale attivo di bilancio, quest'ultimo comprensivo dei correttivi per derivati e per le esposizioni fuori bilancio.

LOSS RATIO: Indicatore tecnico del business Danni, che misura l'incidenza percentuale, rispetto ai premi di competenza, delle somme pagate e riservate per i sinistri accaduti nell'esercizio e negli esercizi precedenti comprensive delle relative spese dirette e delle spese di liquidazione.

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA DEL GRUPPO: la somma delle Attività finanziarie, dei Crediti d'imposta ex Legge n. 77/2020, della Cassa e Depositi BancoPosta, delle Disponibilità liquide e mezzi equivalenti, delle Riserve tecniche assicurative (esposte al netto delle Riserve tecniche a carico dei riassicuratori) e delle Passività finanziarie. Tale indicatore è anche presentato distintamente per ciascuna Strategic Business Unit.

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA DELLA STRATEGIC BUSINESS UNIT CORRISPONDENZA, PACCHI E DISTRIBUZIONE: è l'indebitamento finanziario calcolato secondo lo schema raccomandato dall'ESMA European Securities and Markets Authority (ESMA32-382-1138 del 4 marzo 2021) al netto dei debiti commerciali e altri debiti non correnti che presentano una significativa componente di finanziamento implicito o esplicito e includendo le seguenti voci: attività finanziarie non correnti, crediti d'imposta ex Legge n.77/2020, derivati di copertura attivi correnti, crediti e debiti finanziari intersettoriali.

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA DELLA STRATEGIC BUSINESS UNIT CORRISPONDENZA, PACCHI E

DISTRIBUZIONE ex IFRS 16: Calcolata come posizione finanziaria netta della Strategic Business Unit Servizi di Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione escludendo le passività finanziarie per leasing (IFRS 16) e le riserve di fair value e cash flow hedge.

RENDIMENTO MEDIO PORTAFOGLIO ESCLUSA GESTIONE PRO-ATTIVA DEL PORTAFOGLIO (%): Rendimento

medio del portafoglio calcolato come rapporto tra interessi attivi e giacenza media dei conti correnti (escludendo il valore della gestione pro-attiva del portafoglio).

RWA (Risk Weighted Assets): è l'indicatore che esprime la rischiosità dell'attivo secondo i requisiti normativi dettati da Basilea. Le attività ponderate per il rischio, o RWA, sono calcolate applicando alle attività esposte al rischio di credito, di contro- parte, di mercato e operativi un fattore di ponderazione che tiene conto della rischiosità.

ROE (Return On Equity): è calcolato come rapporto tra il Risultato netto e la media del valore del "Patrimonio netto" del Gruppo (al netto delle riserve valutative di fair value e cash flow hedge) all'inizio e alla chiusura del periodo di riferimento. Nel calcolo dell'indicatore per il 2021 non si è tenuto conto del provento finanziario non ricorrente correlato alla fusione di SIA-NEXI pari 221 milioni di euro.

TOTAL ASSETS: Totale attivo di Stato patrimoniale del Patrimonio Destinato BancoPosta.

TOTAL CAPITAL (FONDI PROPRI): consiste, così come definito dal Regolamento (UE) N. 575/2013, nella somma del capitale di classe 1, costituito dal CET 1 Capital e dal capitale aggiuntivo di classe 1 (AT1, che per BancoPosta include lo strumento ibrido apportato da PosteItaliane), e del capitale di classe 2 (non rilevante per BancoPosta).

TOTAL CAPITAL RATIO: è il coefficiente che esprime l'adeguatezza del Total Capital (Fondi Propri) rispetto all'esposizione ponderata ai rischi di Pillar 1 (operativi, credito, controparte, cambio). Rapporto tra il Total Capital (Fondi Propri) e il totale dei Risk Weighted Assets (RWA).

TSR (Total Shareholder Return): misura il tasso di rendimento annuo per un investitore (ritorno complessivo dell'investimento per l'azionista) ed è calcolato sommando all'incremento del prezzo del titolo, in un determinato intervallo temporale, l'effetto dei dividendi per azione corrisposti nello stesso periodo.

UTILE PER AZIONE: è la parte dell'utile netto di una società quotata concessa a ciascuna delle azioni ordinarie in circolazione. È calcolato come rapporto tra l'utile netto del Gruppo e il n. delle azioni in circolazione.

APPENDICE

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO RICLASSIFICATO

(dati in milioni di euro) 2022
2021
Variazioni
4Q 2022 4Q 2021 Variazioni
Ricavi 11.889 11.220 +669 +6,0% 3.144 2.775 +369 +13,3%
di cui:
Servizi di Corrispondenza, pacchi e distribuzione 3.651 3.695 (44) -1,2% 1.003 1.013 (10) -1,0%
Servizi Finanziari 4.939 4.783 +156 +3,3% 1.194 1.088 +106 +9,7%
di cui gestione pro-attiva del portafoglio titoli 335 407 (72) -17,8% (0) 2 (2) -101,2%
Servizi Assicurativi 2.153 1.861 +292 +15,7% 580 413 +167 +40,5%
Servizi di Pagamento e mobile 1.147 882 +265 +30,0% 368 263 +105 +40,2%
Costi 8.768 8.584 +184 2,1% 2.690 2.352 +339 +14,4%
di cui:
Costo del lavoro totale 5.226 5.467 (241) -4,4% 1.383 1.533 (150) -9,8%
di cui costo del lavoro ordinario 5.157 5.236 (79) -1,5% 1.323 1.322 +1 +0,1%
di cui incentivi all'esodo 77 235 (158) -67,2% 60 210 (150) -71,4%
di cui vertenze e altre partite straordinarie (7) (3) (4) -124,3% (1) 1 (2) -137,2%
Altri costi operativi 3.541 3.117 +425 +13,6% 1.308 819 +489 +59,8%
EBITDA 3.121 2.636 +485 +18,4% 453 424 +30 +7,0%
Ammortamenti e svalutazioni 830 790 +39 +5,0% 216 193 +23 +11,9%
EBIT 2.291 1.846 +446 +24,1% 237 230 +7 +2,9%
EBIT Margin % 19,3% 16,5% 7,5% 8,3%
Proventi/(Oneri) finanziari 37 322 (285) -88,4% 26 263 (237) -90,1%
Utile lordo 2.328 2.168 +161 +7,4% 263 493 (230) -46,7%
Imposte 818 588 +229 +39,0% 177 88 +89 +101,6%
Utile netto 1.511 1.580 (69) -4,3% 86 405 (319) -78,8%
1,16 1,21 (0,05) -4,2% 0,07 0,31 (0,25) -78,7%

n.s. non significativo

CONTRIBUZIONE DELLE STRATEGIC BUSINESS UNITS AL CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

2022 Corrispondenza,
Pacchi e
Servizi Servizi Pagamenti Rettifiche Totale
(dati in milioni di euro) Distribuzione Finanziari Assicurativi e Mobile ed elisioni
Totale ricavi 8.512 5.759 2.156 1.410 (5.948) 11.889
Ricavi da terzi 3.651 4.939 2.153 1.147 11.889
Ricavi infrasettoriali 4.862 820 3 264 (5.948) 0
Totale costi 8.838 4.872 805 1.031 (5.948) 9.598
Costo del lavoro totale 5.114 41 36 35 5.226
di cui costo del lavoro ordinario 5.046 40 36 34 5.157
di cui incentivi all'esodo 76 1 0 0 77
di cui vertenze e altre partite straordinarie (7) 1 0 0 (7)
Altri costi operativi 2.880 73 97 491 3.541
Ammortamenti e svalutazioni 805 0 3 23 (2) 830
Costi infrasettoriali 39 4.757 668 482 (5.946) (0)
EBIT (326) 887 1.350 379 2.291
EBIT MARGIN % -3,8% 15,4% 62,6% 26,9% 19,3%
Proventi/(Oneri) finanziari 17 (22) 41 1 37
Utile lordo (309) 865 1.392 380 2.328
Imposte 52 243 413 110 818
Utile netto (361) 622 979 270 1.511

CONTO ECONOMICO PER STRATEGIC BUSINESS UNITS STRATEGIC BUSINESS UNIT CORRISPONDENZA, PACCHI E DISTRIBUZIONE

EMARKET
SDIR
CERTIFIED
2022 2021 Variazioni 4Q 2022
4Q 2021
Variazioni
(dati in milioni di euro)
Ricavi 8.512 8.391 +122 +1,5% 2.189 2.125 +65 +3,0%
Corrispondenza 2.066 2.082 (17) -0,8% 556 564 (8) -1,3%
Pacchi 1.395 1.403 (8) -0,5% 404 384 +19 +5,0%
Altri ricavi 190 210 (19) -9,3% 43 64 (22) -33,7%
Ricavi infrasettoriali 4.862 4.696 +165 +3,5% 1.187 1.112 +75 +6,7%
Costi 8.033 7.921 112 1,4% 2.464 2.215 +249 +11,2%
di cui:
Costo del lavoro totale 5.114 5.366 (252) -4,7% 1.351 1.508 (157) -10,4%
di cui costo del lavoro ordinario 5.046 5.136 (91) -1,8% 1.292 1.297 (5) -0,4%
di cui incentivi all'esodo 76 233 (157) -67,5% 59 210 (150) -71,7%
di cui vertenze e altre partite straordinarie (7) (3) (4) -133,9% (0) 1 (2) -129,7%
Altri costi operativi 2.880 2.476 +404 +16,3% 1.104 689 +415 +60,3%
Costi infrasettoriali 39 78 (40) -50,5% 9 18 (9) -49,0%
EBITDA 480 470 +10 +2,1% (275) (91) (184) n.s.
Ammortamenti e svalutazioni 805 771 +34 +4,5% 206 189 +17 +9,1%
EBIT (326) (301) (25) -8,2% (481) (280) (201) -72,0%
EBIT Margin % -3,8% -3,6% -22,0% -13,2%
Proventi/(Oneri) finanziari 17 29 (12) -43,1% 19 22 (3) -14,3%
Utile lordo (309) (272) (37) -13,7% (462) (257) (205) -79,5%
Imposte 52 (46) +97 n.s. (17) (53) +36 +68,3%
Utile netto (361) (226) (134) -59,4% (445) (204) (241) -118,1%

n.s. non significativo

STRATEGIC BUSINESS UNIT SERVIZI FINANZIARI

2022 2021 Variazioni 4Q 2022 4Q 2021 Variazioni
(dati in milioni di euro)
Ricavi 5.759 5.542 +217 +3,9% 1.411 1.287 +124 +9,7%
Gestione pro-attiva del portafoglio titoli 335 407 (72) -17,8% (0) 2 (2) -101,2%
Interessi attivi netti 1.910 1.485 +425 +28,6% 528 375 +153 +40,8%
Raccolta risparmio postale 1.600 1.753 (153) -8,7% 400 441 (41) -9,3%
Servizi di Incasso e Pagamento 763 796 (33) -4,2% 209 205 +4 +2,0%
Distribuzione di prodotti di terzi 213 221 (8) -3,7% 27 33 (5) -15,9%
Gestione del risparmio 119 120 (2) -1,3% 29 32 (3) -10,6%
Ricavi infrasettoriali 820 759 +61 +8,1% 218 199 +18 +9,3%
Costi 4.872 4.796 +76 +1,6% 1.173 1.082 +90 +8,3%
di cui:
Costo del lavoro totale 41 42 (1) -1,5% 10 10 (0) -3,5%
di cui costo del lavoro ordinario 40 41 (1) -2,3% 10 10 (0) -3,5%
di cui incentivi all'esodo 1 0 0 +45,1% 0 0 0 +86,4%
di cui vertenze e altre partite straordinarie 1 0 0 +129,2% 0 0 0 n.s.
Altri costi operativi 73 119 (46) -38,8% 7 (6) +13 n.s.
Costi infrasettoriali 4.757 4.634 +123 +2,7% 1.156 1.078 +78 +7,2%
EBITDA 888 747 +141 +18,9% 239 205 +34 +16,5%
Ammortamenti e svalutazioni 0,4 0,5 0,0 -5,7% (0,1) 0,1 (0,2) n.s.
EBIT 887 747 +141 +18,9% 239 205 +34 +16,7%
EBIT Margin % 15,4% 13,5% 16,9% 15,9%
Proventi/(Oneri) finanziari (22) 10 (32) n.s. 0 1 (1) -61,3%
Utile lordo 865 757 +109 +14,4% 239 206 +33 +16,2%
Imposte 243 200 +43 +21,3% 63 43 +20 +48,0%
Utile netto 622 556 +66 +11,9% 176 163 +13 +7,9%

n.s. non significativo

STRATEGIC BUSINESS UNIT SERVIZI ASSICURATIVI

Relazione Finanziaria Annuale 2022

(dati in milioni di euro) 2022 2021 Variazioni 4Q 2022 4Q 2021 Variazioni
Ricavi 2.156 1.864 +292 +15,7% 580 413 +167 +40,4%
Up Front Vita 285 289 (3) -1,1% 73 62 +11 +18,5%
Margine Finanziario Vita 1.670 1.455 +215 +14,8% 434 357 +77 +21,5%
Margine Protezione Vita 17 17 (1) -3,3% 12 5 +8 n.s.
Variazione altre riserve tecniche e altri proventi/oneri tecnici 29 (21) +51 n.s. 25 (34) +59 n.s.
Ricavi netti Vita 2.002 1.740 +262 +15,0% 545 389 +155 +39,9%
Premi assicurativi 358 295 +63 +21,5% 92 77 +15 +19,5%
Variazione riserve tecniche e oneri da liquidazione sinistri (206) (169) (37) -21,9% (57) (51) (6) -11,7%
Risultato della Riassicurazione (12) (11) (1) -10,8% (5) (7) +2 +33,9%
Proventi netti Danni 8 4 +5 +118,5% 4 3 +1 +15,7%
Ricavi netti Danni 148 119 +30 +24,9% 35 22 +12 +53,7%
Altri ricavi e proventi 3 2 +1 +36,4% 0 1 (0) -33,8%
Ricavi infrasettoriali 3 3 (0) -9,8% 1 1 (0) -8,3%
Costi 802 741 +61 +8,2% 210 184 +26 +14,3%
di cui:
Costo del lavoro totale 36 34 +2 +6,7% 10 9 +1 +14,6%
di cui costo del lavoro ordinario 36 33 +3 +9,8% 10 9 +1 +12,3%
Altri costi operativi 97 102 (4) -4,3% 28 27 1 +3,9%
Costi infrasettoriali 668 605 +63 +10,4% 172 148 +24 +16,2%
di cui provvigioni 572 520 +51 +9,9% 148 124 +24 +19,2%
EBITDA 1.354 1.123 +231 +20,6% 370 230 +141 +61,3%
Ammortamenti e svalutazioni 3 4 (1) -18,3% 0 1 (1) -63,4%
EBIT 1.350 1.119 +232 +20,7% 370 229 +141 +61,9%
EBIT Margin % 62,6% 60,0% 63,8% 55,3%
Proventi/(Oneri) finanziari 41 54 (13) -23,3% 5 14 (8) -61,8%
Utile lordo 1.392 1.173 +219 +18,7% 375 242 +133 +54,9%
Imposte 413 349 +64 +18,4% 97 71 +27 +37,8%
Utile netto 979 824 +155 +18,8% 278 172 +106 +61,9%

n.s. non significativo

STRATEGIC BUSINESS UNIT PAGAMENTI E MOBILE

2022 2021 Variazioni 4Q 2022 4Q 2021 Variazioni
(dati in milioni di euro)
Ricavi 1.410 1.201 +209 +17,4% 430 336 +94 +28,1%
Monetica 582 457 +124 +27,2% 178 136 +42 +30,6%
Altri pagamenti 233 115 +118 +102,7% 99 48 +50 +104,5%
TLC 319 309 +10 +3,2% 82 78 +4 +5,4%
Energia 12 0 +12 n.s. 9 0 +9 n.s.
Ricavi infrasettoriali 264 319 (56) -17,5% 62 73 (11) -14,9%
Costi 1.008 904 +104 +11,5% 310 255 +55 +21,5%
di cui:
Costo del lavoro totale 35 25 +9 +36,8% 12 6 +6 +96,2%
di cui costo del lavoro ordinario 34 25 +9 +35,4% 12 6 +6 +90,6%
Altri costi operativi 491 420 +72 +17,1% 169 109 +60 +55,4%
Costi infrasettoriali 482 459 +23 +5,1% 129 141 (11) -8,0%
EBITDA 402 298 +104 +35,1% 120 80 +40 +49,3%
Ammortamenti e svalutazioni 23 16 +7 +40,9% 10 4 +7 n.s.
EBIT 379 282 +98 +34,8% 109 77 +33 +42,7%
EBIT Margin % 26,9% 23,4% 25,4% 22,8%
Proventi/(Oneri) finanziari 0,9 229 (228) -99,6% 1 226 (225) -99,5%
Utile lordo 380 510 (130) -25,5% 111 303 (192) -63,4%
Imposte 110 85 25 +30,0% 33 28 +6 +20,1%
Utile netto 270 425 (155) -36,6% 77 275 (198) -71,9%

n.s. non significativo

CAPITALE INVESTITO NETTO E RELATIVA COPERTURA

(dati in milioni di euro) 31 dicembre 2022 31 dicembre 2021 Variazioni
Immobilizzazioni materiali 2.434 2.299 135 5,9%
Immobilizzazioni immateriali 1.817 873 944 n.s
Attività per diritti d'uso 1.334 1.116 218 19,5%
Partecipazioni 267 277 (10) -3,7%
Capitale immobilizzato 5.852 4.565 1.287 28,2%
Crediti commerciali, Altri crediti e attività e Rimanenze 7.554 7.824 (270) -3,4%
Debiti commerciali e Altre passività (6.238) (5.638) (600) -10,6%
Crediti (Debiti) per imposte correnti 80 99 (19) -19,2%
Capitale circolante netto 1.396 2.285 (889) -38,9%
Capitale investito lordo 7.248 6.850 398 5,8%
Fondi per rischi e oneri (1.355) (1.268) (87) -6,9%
Trattamento di fine rapporto (705) (922) 217 23,5%
Crediti/(Debiti) per imposte anticipate/differite 1.344 292 1.052 n.s
Capitale investito netto 6.531 4.952 1.579 31,9%
Patrimonio netto 8.937 12.110 (3.173) -26,2%
di cui Utile di periodo 1.511 1.580 (69) -4,4%
di cui Riserva di fair value (2.558) 1.307 (3.865) n.s
Passività finanziarie 103.644 104.732 (1.088) -1,0%
Riserve tecniche assicurative nette 139.942 159.039 (19.097) -12,0%
Attività finanziarie (226.141) (248.856) 22.715 9,1%
Crediti d'imposta Legge n.77/2020 (9.021) (6.456) (2.565) -39,7%
Cassa e depositi BancoPosta (5.848) (7.659) 1.811 23,6%
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (4.983) (7.958) 2.975 37,4%
Posizione finanziaria netta (2.406) (7.158) 4.752 66,4%

n.s.: non significativo

31 dicembre 2022 Corrispondenza
Pacchi e
Servizi Servizi Pagamenti e Elisioni e Consolidato
(dati in milioni di euro) Distribuzione Finanziari Assicurativi Mobile rettifiche
Immobilizzazioni materiali 2.392 1 0 41 - 2.434
Immobilizzazioni immateriali 1.157 - - 659 - 1.817
Attività per diritti d'uso 1.326 2 11 14 (18) 1.334
Partecipazioni 2.986 262 157 - (3.138) 267
Capitale immobilizzato 7.861 265 168 715 (3.156) 5.852
Crediti commerciali, Altri crediti e attività e Rimanenze 2.486 3.154 2.671 291 (1.048) 7.554
Debiti commerciali e Altre passività (3.513) (2.048) (1.036) (686) 1.046 (6.238)
Crediti (Debiti) per imposte correnti 58 0 30 (9) - 80
Capitale circolante netto (969) 1.105 1.665 (404) (2) 1.396
Capitale investito lordo 6.893 1.370 1.833 311 (3.158) 7.248
Fondi per rischi e oneri (1.131) (189) (21) (15) - (1.355)
Trattamento di fine rapporto (699) (2) (1) (3) - (705)
Crediti/(Debiti) per imposte anticipate/differite 285 933 167 (41) - 1.344
Capitale investito netto 5.349 2.112 1.979 251 (3.158) 6.531
Patrimonio netto 2.510 1.338 6.816 1.412 (3.138) 8.937
di cui Utile di periodo (361) 622 979 270 0 1.511
di cui Riserva di fair value (282) (2.094) (185) 3 - (2.558)
Passività finanziarie 4.918 100.941 303 9.557 (12.074) 103.644
Riserve tecniche assicurative nette - - 139.942 - - 139.942
Attività finanziarie (1.083) (83.701) (142.351) (10.545) 11.539 (226.141)
Crediti d'imposta Legge n.77/2020 (420) (8.601) - - - (9.021)
Cassa e depositi BancoPosta - (5.848) - - - (5.848)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (575) (2.018) (2.732) (172) 515 (4.983)
Posizione finanziaria netta 2.839 773 (4.837) (1.161) (21) (2.406)

Relazione Finanziaria Annuale 2022

31 dicembre 2021 Corrispondenza
Pacchi e
Servizi
Finanziari
Servizi
Assicurativi
Pagamenti e
Mobile
Elisioni e
rettifiche
Consolidato
(dati in milioni di euro) Distribuzione
Immobilizzazioni materiali 2.275 1 1 22 - 2.299
Immobilizzazioni immateriali 872 - - 1 - 873
Attività per diritti d'uso 1.113 2 2 6 (7) 1.116
Partecipazioni 1.736 274 178 - (1.911) 277
Capitale immobilizzato 5.996 277 181 29 (1.918) 4.565
Crediti commerciali, Altri crediti e attività e Rimanenze 2.784 3.167 2.491 332 (950) 7.824
Debiti commerciali e Altre passività (3.306) (1.895) (823) (562) 948 (5.638)
Crediti (Debiti) per imposte correnti 103 (1) (2) (1) - 99
Capitale circolante netto (419) 1.271 1.666 (231) (2) 2.285
Capitale investito lordo 5.577 1.548 1.847 (202) (1.920) 6.850
Fondi per rischi e oneri (1.004) (229) (20) (15) - (1.268)
Trattamento di fine rapporto (915) (3) (1) (3) - (922)
Crediti/(Debiti) per imposte anticipate/differite 404 (387) 264 11 - 292
Capitale investito netto 4.062 929 2.090 (209) (1.920) 4.952
Patrimonio netto 2.778 4.414 5.938 890 (1.910) 12.110
di cui Utile di periodo (226) 556 824 425 - 1.580
di cui Riserva di fair value 35 1.157 58 57 - 1.307
Passività finanziarie 4.795 102.198 284 8.716 (11.261) 104.732
Riserve tecniche assicurative nette - - 159.039 - - 159.039
Attività finanziarie (942) (89.995) (158.587) (9.783) 10.451 (248.856)
Crediti d'imposta Legge n.77/2020 (448) (6.008) - - - (6.456)
Cassa e depositi BancoPosta - (7.659) - - - (7.659)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (2.121) (2.021) (4.584) (32) 800 (7.958)
Posizione finanziaria netta 1.284 (3.485) (3.848) (1.099) (10) (7.158)
Variazioni 31.12.2022 vs 31.12.2021 Corrispondenza
Pacchi e Servizi Servizi Pagamenti e Elisioni e Consolidato
(dati in milioni di euro) Distribuzione Finanziari Assicurativi Mobile rettifiche
Immobilizzazioni materiali 117 (0) (1) 19 - 135
Immobilizzazioni immateriali 285 - - 658 - 944
Attività per diritti d'uso 213 (0) 9 8 (11) 218
Partecipazioni 1.250 (12) (21) - (1.227) (10)
Capitale immobilizzato 1.865 (12) (13) 686 (1.238) 1.287

Crediti commerciali, Altri crediti e attività e Rimanenze (298) (14) 180 (41) (98) (270) Debiti commerciali e Altre passività (207) (153) (213) (124) 98 (600) Crediti (Debiti) per imposte correnti (45) 1 32 (8) - (19) Capitale circolante netto (550) (166) (1) (173) 0 (889) Capitale investito lordo 1.316 (178) (14) 513 (1.238) 398 Fondi per rischi e oneri (127) 40 (1) (0) - (87) Trattamento di fine rapporto 216 1 0 (0) - 217 Crediti/(Debiti) per imposte anticipate/differite (119) 1.320 (97) (52) - 1.052 Capitale investito netto 1.287 1.183 (111) 460 (1.238) 1.579 Patrimonio netto (268) (3.076) 878 522 (1.228) (3.173) di cui Riserva di fair value (317) (3.251) (243) (54) - (3.865) Passività finanziarie 123 (1.257) 19 841 (813) (1.088) Riserve tecniche assicurative nette - - (19.097) - - (19.097) Attività finanziarie (141) 6.294 16.236 (762) 1.088 22.715 Crediti d'imposta Legge n.77/2020 28 (2.593) - - - (2.565) Cassa e depositi BancoPosta - 1.811 - - - 1.811 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 1.546 3 1.852 (140) (285) 2.975 Posizione finanziaria netta 1.555 4.258 (989) (62) (11) 4.752

DATI SALIENTI DELLE PRINCIPALI SOCIETÀ DEL GRUPPO

POSTE ITALIANE S.P.A. Variazioni
(migliaia di euro) Esercizio 2022 Esercizio 2021 Valori %
Ricavi, proventi e altri 10.052.886 9.691.221 +361.665 +3,7
Risultato operativo 1.076.180 884.504 +191.676 +21,7
Risultato netto 847.113 797.192 +49.921 +6,3
Investimenti 750.722 707.984 +42.738 +6,0
Patrimonio netto 3.807.509 7.034.372 (3.226.863) -45,9
Organico stabile - medio 108.405 110.173 (1.768) -1,6
Organico flessibile - medio 7.403 7.216 +187 +2,6
Postel S.p.A. Variazioni
(migliaia di euro) Esercizio 2022 Esercizio 2021 Valori %
Ricavi, proventi e altri 186.299 184.385 +1.914 +1,0
Risultato operativo (4.389) 4.800 (9.189) n.s.
Risultato netto (3.810) 3.012 (6.822) n.s.
Investimenti 2.181 5.084 (2.903) -57,1
Patrimonio netto 81.640 87.250 (5.610) -6,4
Organico stabile - medio 721 855 (134) -15,7
Organico flessibile - medio 64 45 +19 +42,2
n.s.: non significativo.
La società, al 31 dicembre 2022, ha deliberato la distribuzione di dividendi per 3 milioni di euro.
SDA Express Courier S.p.A.
Variazioni
(migliaia di euro) Esercizio 2022 Esercizio 2021 Valori %
Ricavi, proventi e altri 1.072.384 1.126.452 (54.068) -4,8
Risultato operativo 52.285 129.496 (77.211) -59,6
Risultato netto 34.963 90.916 (55.953) -61,5
Investimenti 30.262 23.228 +7.034 +30,3
Patrimonio netto 59.556 114.397 (54.841) -47,9
Organico stabile - medio 1.113 1.065 +48 +4,5
Organico flessibile - medio 63 80 (17) -21,3
La società, al 31 dicembre 2022, ha deliberato la distribuzione di dividendi per 91 milioni di euro.
Europa Gestioni Immobiliari S.p.A.
Variazioni
(migliaia di euro) Esercizio 2022 Esercizio 2021 Valori %
Ricavi, proventi e altri 33.228 29.175 +4.053 +13,9
Risultato operativo 7.244 6.071 +1.173 +19,3
Risultato netto 4.315 3.135 +1.180 +37,6
Investimenti 882 592 +290 +49,0
Patrimonio netto 243.014 241.796 +1.218 +0,5
Organico stabile - medio 24 25 (1) -4,0
Organico flessibile - medio - - - -
La società, al 31 dicembre 2022, ha deliberato la distribuzione di dividendi per 3 milioni di euro. ù
Poste Air CarGo S.r.l. Variazioni
Variazioni
(migliaia di euro) Esercizio 2022 Esercizio 2021 Valori %
Ricavi, proventi e altri 80.867 74.574 +6.293 +8,4
Risultato operativo 4.671 5.483 (812) -14,8
Risultato netto 2.244 3.300 (1.056) -32,0
Investimenti - - - -
Patrimonio netto 7.040 6.242 +798 +12,8
Organico stabile - medio 93 97 (4) -4,1
Organico flessibile - medio 4 6 (2) -33,3

La società, al 31 dicembre 2022, ha deliberato la distribuzione di dividendi per 2 milioni di euro.

BancoPosta Fondi S.p.A. SGR Variazioni
(migliaia di euro) Esercizio 2022 Esercizio 2021 Valori %
Commissioni attive 144.415 143.626 +789 +0,5
Commissioni nette 64.102 60.431 +3.671 +6,1
Risultato netto 26.884 26.057 +827 +3,2
Impieghi finanziari 68.949 77.523 (8.574) -11,1
Patrimonio netto 55.816 57.074 (1.258) -2,2
Organico stabile - medio 77 69 +7 +10,3
Organico flessibile - medio - - - -

La società, al 31 dicembre 2022, ha deliberato la distribuzione di dividendi per 26 milioni di euro.

Poste Vita S.p.A. (*) Variazioni
(migliaia di euro) Esercizio 2022 Esercizio 2021 Valori %
Premi assicurativi (**) 17.179.478 17.574.114 (394.636) -2,2
Risultato netto 935.538 794.679 +140.859 +17,7
Attività finanziarie 141.776.300 158.087.053 (16.310.753) -10,3
Riserve tecniche assicurative 139.627.593 158.794.616 (19.167.023) -12,1
Patrimonio netto 6.575.971 5.718.521 +857.450 +15,0
Organico stabile - medio 350 341 +9 +2,6
Organico flessibile - medio 3 2 +1 +50,0

(*) I dati indicati sono elaborati in conformità ai principi contabili internazionali IFRS e pertanto possono non coincidere con quelli contenuti nella Relazione Finanziaria Annuale redatta in conformità al Codice Civile e ai principi contabili italiani.

(**) I Premi sono esposti al lordo delle cessioni in riassicurazione.

La società, al 31 dicembre 2022, ha deliberato la distribuzione di dividendi per 397 milioni di euro.

Poste Assicura S.p.A. (*) Variazioni
(migliaia di euro) Esercizio 2022 Esercizio 2021 Valori %
Premi assicurativi (**) 374.683 304.614 +70.069 +23,0
Risultato netto 41.531 25.033 +16.498 +65,9
Attività finanziarie 572.627 499.875 +72.752 +14,6
Riserve tecniche assicurative 358.248 294.106 +64.142 +21,8
Patrimonio netto 276.411 259.536 +16.875 +6,5
Organico stabile - medio 91 73 +18 +24,7
Organico flessibile - medio - - - -

(*) I dati indicati sono elaborati in conformità ai principi contabili internazionali IFRS e pertanto possono non coincidere con quelli contenuti nella Relazione Finanziaria Annuale redatta in conformità al Codice Civile e ai principi contabili italiani.

(**) I Premi sono esposti al lordo delle cessioni in riassicurazione.

PostePay S.p.A. Variazioni
(migliaia di euro) Esercizio 2022 Esercizio 2021 Valori %
Ricavi, proventi e altri 1.315.962 1.201.695 +114.267 +9,5
Risultato operativo 366.502 281.682 +84.820 +30,1
Risultato netto 261.220 201.987 +59.233 +29,3
Investimenti 20.181 17.343 +2.838 +16,4
Patrimonio netto 1.403.594 560.275 +843.319 n.s.
Organico stabile - medio 315 285 +30 +10,5
Organico flessibile - medio 2 - +2 n.s.

n.s.: non significativo.

La società, al 31 dicembre 2022, ha deliberato la distribuzione di dividendi per 119 milioni di euro.

sennder Italia S.r.l. Variazioni
(migliaia di euro) Esercizio 2022 Esercizio 2021 Valori %
Ricavi, proventi e altri 229.395 202.540 +26.855 +13,3
Risultato operativo 4.317 2.859 +1.458 +51,0
Risultato netto 3.164 2.006 +1.158 +57,7
Investimenti 570 434 +136 +31,3
Patrimonio netto 10.514 7.159 +3.355 +46,9
Organico stabile - medio 77 66 +11 +16,7
Organico flessibile - medio 18 20 (2) -10,0
MLK Deliveries S.p.A.
Variazioni
(migliaia di euro) Esercizio 2022 Esercizio 2021 Valori %
Ricavi, proventi e altri 43.771 32.774 +10.997 +33,6
Risultato operativo 975 (1.507) +2.482 n.s.
Risultato netto 663 (1.235) +1.898 n.s.
Investimenti 334 981 (647) -66,0
Patrimonio netto 13.308 11.964 +1.344 +11,2
Organico stabile - medio 34 35 (1) -2,9
Organico flessibile - medio - - - -
n.s.: non significativo.
Plurima S.p.A.(*) Variazioni
Variazioni
(migliaia di euro) Esercizio 2022 Esercizio 2021 Valori %
Ricavi, proventi e altri 40.598 - n.s. n.s.
Risultato operativo 4.086 - n.s. n.s.
Risultato netto 1.735 - n.s. n.s.
Investimenti 1.728 - n.s. n.s.
Patrimonio netto 19.664 - n.s. n.s.
Organico stabile - medio 425 - n.s. n.s.
Organico flessibile - medio 153 - n.s. n.s.

n.s.: non significativo.

(*) I dati esposti fanno riferimento al periodo di consolidamento della società all'interno del Gruppo Poste Italiane (01/04/2022 - 31/12/2022) e sono elaborati in conformità ai principi contabili internazionali IFRS.

Nexive Network S.r.l. Variazioni
(migliaia di euro) Esercizio 2022 Esercizio 2021 Valori %
Ricavi, proventi e altri 80.016 123.529 (43.513) -35,2
Risultato operativo 1.134 (12.144) +13.278 n.s.
Risultato netto 225 (9.576) +9.801 n.s.
Investimenti - 10 (10) -100,0
Patrimonio netto 8.242 7.917 +325 +4,1
Organico stabile - medio 84 742 (658) -88,7
Organico flessibile - medio - 16 (16) -100,0

n.s.: non significativo.

LIS Holding S.p.A.(*) Variazioni
(migliaia di euro) Esercizio 2022 Esercizio 2021 Valori %
Ricavi, proventi e altri 21.852 - n.s. n.s.
Risultato operativo 4.229 - n.s. n.s.
Risultato netto 15.600 - n.s. n.s.
Investimenti 4.936 - n.s. n.s.
Patrimonio netto 163.388 - n.s. n.s.
Organico stabile - medio 47 - n.s. n.s.
Organico flessibile - medio 2 - n.s. n.s.
n.s.: non significativo.
(*) I dati esposti fanno riferimento al periodo di consolidamento della società all'interno del Gruppo Poste Italiane (01/09/2022
- 31/12/2022)
LIS Pay S.p.A.(*)
Variazioni
(migliaia di euro) Esercizio 2022 Esercizio 2021 Valori %
Ricavi, proventi e altri 76.205 - n.s. n.s.
Risultato operativo 12.453 - n.s. n.s.
Risultato netto 7.791 - n.s. n.s.
Investimenti 345 - n.s. n.s.
Patrimonio netto 104.695 - n.s. n.s.
Organico stabile - medio 27 - n.s. n.s.
Organico flessibile - medio 2 - n.s. n.s.
n.s.: non significativo.
(*) I dati esposti fanno riferimento al periodo di consolidamento della società all'interno del Gruppo Poste Italiane (01/09/2022
- 31/12/2022)
Sourcesense S.p.A.(*) Variazioni
Variazioni
(migliaia di euro) Esercizio 2022 Esercizio 2021 Valori
%
Ricavi, proventi e altri 6.347 - n.s.
n.s.
Risultato operativo 297 - n.s.
n.s.
Risultato netto 112 - n.s.
n.s.
Investimenti 244 - n.s.
n.s.
Patrimonio netto 7.010 - n.s.
n.s.
Organico stabile - medio 14 - n.s.
n.s.
Organico flessibile - medio - - n.s.
n.s.

n.s.: non significativo.

(*) I dati esposti fanno riferimento al periodo di consolidamento della società all'interno del Gruppo Poste Italiane (01/10/2022

  • 31/12/2022) e sono elaborati in conformità ai principi contabili internazionali IFRS.

Sengi Express Limited (*) Variazioni
(migliaia di euro) Esercizio 2022 Esercizio 2021 Valori %
Ricavi, proventi e altri 115.175 77.285 +37.890 +49,0
Risultato operativo 6.933 5.428 +1.505 +27,7
Risultato netto 6.987 3.283 +3.704 n.s.
Investimenti - - - -
Patrimonio netto 6.256 3.931 +2.325 +59,1
Organico stabile - medio - - - -
Organico flessibile - medio - - - -

n.s.: non significativo.

La società, al 31 dicembre 2022, ha deliberato la distribuzione di dividendi per 2 milioni di euro. (*) I dati indicati sono elaborati in conformità ai principi contabili internazionali IFRS e pertanto possono non coincidere con quelli contenuti nella Relazione Finanziaria Annuale della società redatta in conformità dei Local

Agile LAB S.r.l. (*) Variazioni
(migliaia di euro) Esercizio 2022 Esercizio 2021 Valori %
Ricavi, proventi e altri 1.613 - n.s. n.s.
Risultato operativo (1.589) - n.s. n.s.
Risultato netto (1.189) - n.s. n.s.
Investimenti 700 - n.s. n.s.
Patrimonio netto 4.355 - n.s. n.s.
Organico stabile - medio 18 - n.s. n.s.
Organico flessibile - medio - - n.s. n.s.

n.s.: non significativo.

(*) I dati esposti fanno riferimento al periodo di consolidamento della società all'interno del Gruppo Poste Italiane (01/10/2022

  • 31/12/2022) e sono elaborati in conformità ai principi contabili internazionali IFRS.

9. DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO

INTRODUZIONE

La Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario ("DNF" o la "Dichiarazione") 2022 di Poste Italiane è stata redatta in accordo al Piano strategico ESG del Gruppo che si basa su 8 pilastri

fondamentali di Sostenibilità riconducibili agli ambiti ambientale (E), sociale (S) e governance (G), il cui obiettivo è la creazione di valore di lungo termine per gli stakeholder.

La conformità alle disposizioni del D.Lgs. 254/2016 (il Decreto) è garantita, oltre che dalle informazioni contenute nel presente Capitolo, anche tramite il rinvio ad altre sezioni del Bilancio Integrato e altri documenti societari, qualora le informazioni siano già in essi contenute o a cui si rimanda per ulteriori approfondimenti. Nello specifico:

  • il modello aziendale di gestione e organizzazione è illustrato nel capitolo 4 "Modello di business" e nei paragrafi "L'integrazione della Sostenibilità nella Strategia di Poste Italiane" e "Il Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi integrato di Poste Italiane", nei quali viene descritto il modo in cui l'organizzazione, grazie alle attività di business, genera i risultati che mirano a raggiungere gli obiettivi strategici e creare valore nel breve, medio e lungo termine;
  • la gestione dei rischi, attuata attraverso il modello di Risk Management di Gruppo (RMG) basato sul framework Enterprise Risk Management (ERM), è descritta nei paragrafi "Temi di Sostenibilità rilevanti per Poste Italiane" e "Il Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi integrato di Poste Italiane" nei quali vengono descritti con maggior dettaglio i principali rischi non finanziari associati ai temi materiali, i possibili impatti e le relative modalità di gestione;
  • le politiche aziendali sono descritte all'interno del paragrafo "Le Politiche di Sostenibilità del Gruppo" che definiscono i principi e le regole generali di comportamento inderogabili che devono ispirare le attività svolte da Poste Italiane. Inoltre, all'interno del capitolo 7 "Creazione di Valore" vengono riportati, in corrispondenza dei relativi paragrafi legati a ciascun tema materiale, gli obiettivi strategici e le modalità operative con cui realizzarli;
  • le performance sono illustrate nei paragrafi del capitolo 7 "Creazione di Valore" in cui sono rappresentate le principali iniziative dell'anno e nel paragrafo "Tavole degli indicatori" sono riportati i risultati dell'ultimo triennio.

9.1 PRINCIPI E CRITERI DI REPORTING

La Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario (di seguito DNF) di Poste Italiane è stata predisposta in conformità al D.Lgs. 254/2016 e in accordo agli standard più diffusi a livello internazionale: i GRI Standards della Global Reporting Initiative secondo l'opzione "in accordance", in linea con l'aggiornamento del 2021 degli Universal Standard pubblicati dal Global Reporting Initiative (GRI). Inoltre, all'interno della DNF 2022, per finalità diverse da quella di ottemperare ai requisiti del D.Lgs. 254/2016, sono stati integrati ulteriori KPI specifici per il settore in cui il Gruppo opera, prendendo in considerazione gli indicatori pubblicati dal GRI - Financial Services e dal Sustainability Accounting Standards Board (SASB). Tali indicatori sono chiaramente identificati nella tabella a pag. 487-490 e sono da considerarsi

aggiuntivi rispetto all'informativa predisposta in conformità ai GRI Standards per rispondere alle richieste del D.Lgs. 254/16.

La Dichiarazione è inclusa nella Relazione sulla Gestione che, a sua volta, è contenuta nella Relazione Finanziaria Annuale 2022 e costituisce il Bilancio Integrato di Poste Italiane, redatto sulla base dei principi contenuti nell'International Framework pubblicato dall'International Integrated Reporting Council (IIRC).

La DNF è stata oggetto di approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane S.p.A. in data 29 marzo 2023 ai sensi dell'art. 3, comma 10, del Decreto. La DNF, ad eccezione dell'informativa relativa ai requisiti SASB, WEF, TCFD, SDGs, nonché dell'informativa relativa al processo di determinazione della "materialità finanziaria" e ai relativi output, svolto in via anticipatoria rispetto alle richieste della Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), con l'obiettivo di fare un esercizio di applicazione del concetto di doppia materialità (come definito nel Capitolo 5 "Strategia"), è stata sottoposta a giudizio di conformità "limited assurance engagement" secondo i criteri indicati dal principio "International Standard on Assurance Engagements ISAE 3000 Revised - Assurance Engagements Other than Audits or Reviews of Historical Financial Information", emanato dall' nternational Auditing and Assuran e Standards Board (IAASB) da parte di Deloitte & Touche S.p.A., che si esprime con apposita "Relazione della società di Revisione" riportata di seguito nel documento. Inoltre, l'attività di esame limitato non ha riguardato le informazioni richieste dall'articolo 8 del Regolamento europeo 2020/852 inserite nel paragrafo "Il regolamento sulla tassonomia europea".

Per definire i contenuti della DNF e dunque identificare i temi materiali da includere nella Strategia di Sostenibilità del Gruppo, Poste Italiane ha revisionato e perfezionato la propria metodologia di analisi di materialità, allineandola alle previsioni contenute nell'aggiornamento 2021 degli standard GRI e tenendo conto delle disposizioni dell'EFRAG, seppur ancora in draft. Il grado di approfondimento con cui i temi materiali sono trattati nella rendicontazione è stato determinato in base alla significatività degli impatti ad essi correlati, determinata attraverso il suddetto processo di analisi di materialità, che ha coinvolto il vertice aziendale e gli stakeholder del Gruppo attraverso attività di engagement specifiche (per maggiori informazioni si rimanda al paragrafo "Temi di Sostenibilità prioritari per Poste Italiane").

Per ciascun tema materiale è stato riportato il modello aziendale di gestione e organizzazione, le politiche comprese quelle di dovuta diligenza, i risultati conseguiti tramite di esse e alcuni indicatori di prestazione di carattere non finanziario, nonché gli impatti su economia, ambiente e persone ad esso correlati, compresi quelli sui diritti umani e le modalità con cui tali impatti vengono gestiti.

Le informazioni e i dati inclusi nel presente documento sono riferiti all'anno 2022 e i trend di performance al triennio 2020– 2022, laddove disponibili. Le informazioni qualitative e quantitative derivano dai sistemi informativi aziendali del Gruppo e da un sistema di reporting non-finanziario appositamente implementato per soddisfare i requisiti del Decreto. I dati sono stati elaborati mediante calcoli puntuali e, ove specificatamente indicato, mediante stime. In particolare, i dati stimati riguardano alcune voci dei consumi energetici interni ed esterni all'organizzazione - i dati sui consumi di energia elettrica (per la salvaguardia e relativi ai Data Center non gestiti direttamente), del gas metano, di gasolio, GPL e del teleriscaldamento delle strutture immobiliari del Gruppo - e dei consumi idrici che sono stati calcolati considerando i costi sostenuti e la tariffa media. I consumi collegati alla logistica sono tutti stimati sulla base delle percorrenze e/o dal consumo medio dei mezzi e dal carico trasportato, a eccezione delle auto dedicate alla logistica di ultimo miglio. Inoltre, è bene segnalare che nel documento i numeri riportati in milioni di euro hanno subito degli arrotondamenti; ne consegue dunque che la somma degli importi arrotondati potrebbe non coincidere con il totale arrotondato. Nel corso del periodo, a valle dell'aggiornamento del Piano Industriale di Poste Italiane, sono stati aggiornati i target e gli obiettivi di Gruppo.

Tutti gli indicatori GRI Standards rendicontati sono riportati nel GRI Content Index della presente sezione a partire da pagina 476.

Tutti i dati si riferiscono alle sole società consolidate con il metodo integrale per la reportistica finanziaria, come indicato nella tabella "Perimetro di consolidamento e dati salienti delle partecipazioni" (Nota 13 – p.803-804). Le eccezioni a questo perimetro sono esplicitamente riportate all'interno del documento. Inoltre, ogni indicatore rendicontato ha sempre una copertura pari al totale della richiesta informativa, al netto di esplicita specifica. All'interno della DNF è utilizzato il termine Poste Italiane, Gruppo o Azienda per indicare il "Gruppo Poste Italiane".

Inoltre, i contenuti relativi alla DNF, come precedentemente indicato, vengono anche segnalati per renderli facilmente identificabili, dalla presente infografica:

9.2 IL REGOLAMENTO SULLA TASSONOMIA EUROPEA

In virtù della crescente attenzione da parte dell'Unione Europea ai temi della Sostenibilità ambientale e sociale, il 22 giugno 2020 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea il Regolamento UE n.852/2020 (c.d. Regolamento Tassonomia), che stabilisce i criteri affinché un'attività economica possa esser considerata ecosostenibile. Rinnovando, infatti, il proprio impegno nei confronti di una rapida transizione verso un'economia moderna e competitiva, resiliente ai cambiamenti climatici, efficiente in termini di risorse ed in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) delle Nazioni Unite e con le indicazioni del Green Deal europeo, la Commissione Europea ha introdotto il Regolamento Tassonomia con l'obiettivo di instaurare un sistema di classificazione unificato per le attività sostenibili e stabilire, al contempo, con un linguaggio comune una chiara definizione di ciò che è «green».

L'identificazione di un sistema di classificazione unificato e basato su criteri armonizzati a livello dell'Unione Europea, al fine di definire un'attività eco-sostenibile, rappresenta l'azione più importante all'interno del Piano d'azione per finanziare la crescita sostenibile. A tale scopo, il Regolamento Tassonomia si instaura in un contesto sfidante intrapreso da parte dell'Unione Europea, volto ad incentivare il contributo del settore finanziario nel sostenere il programma dell'Unione Europea per il clima e lo sviluppo sostenibile.

Il Regolamento UE n.852/2020 stabilisce le basi della Tassonomia, gli obiettivi ambientali e le modalità con cui un'attività economica può essere definita eco-sostenibile e si identifica a livello europeo come strumento in grado di aiutare:

  • le imprese a valutare le proprie attività, ad adottare politiche aziendali finalizzate a una maggiore sostenibilità ambientale e a rendicontare in modo più completo e comparabile ai propri stakeholder;
  • gli investitori nell'integrazione dei temi di Sostenibilità all'interno delle politiche d'investimento e a comprendere l'impatto ambientale delle attività economiche nelle quali investono o vogliono investire;
  • le istituzioni pubbliche a definire e migliorare le proprie politiche di transizione ecologica.

Inoltre, il Regolamento Tassonomia consente agli operatori del mercato di avere una definizione univoca di attività sostenibile da poter utilizzare nei propri processi decisionali e al contempo favorisce la trasparenza dei mercati finanziari rispetto tematiche di Sostenibilità in termini di scelte di investimento, garantendo agli investitori informazioni adeguate per orientare i flussi di capitali verso scelte sostenibili.

In ottemperanza agli obblighi stabiliti dal Regolamento Tassonomia, le imprese soggette all'obbligo di pubblicazione della dichiarazione non finanziaria devono fornire informazioni su come e in che misura le attività di impresa sono "ecosostenibili".

Ai sensi del Regolamento Tassonomia, un'attività economica può definirsi eco-sostenibile (allineata alla Tassonomia UE) qualora rispettasse i seguenti criteri:

  • contribuisce in modo sostanziale al raggiungimento di uno o più dei sei obiettivi ambientali definiti nel regolamento;
  • non arreca danni significativi agli altri obiettivi ambientali (Do Not Significant Harm DNSH);
  • è svolta nel rispetto delle garanzie minime di salvaguardia.

A tal proposito, la Commissione Europea ha definito una serie di requisiti (cd. criteri di vaglio tecnico) che devono essere rispettati dagli operatori che svolgono attività economiche impattanti sugli obiettivi definiti dalla Tassonomia.

In relazione alle modalità di rappresentazione delle informazioni di sostenibilità ambientale che le società finanziarie e non finanziarie sono tenute a fornire, il Regolamento Delegato UE n.2178/2021, che integra le disposizioni previste dal Regolamento Tassonomia, precisa il contenuto, la metodologia e le modalità di presentazione dei cosiddetti «indicatori fondamentali di prestazione» o «KPI» oggetto di rendicontazione e delle informazioni di natura qualitativa che dovranno corredarli. L'atto delegato specifica in particolare che:

  • le società non finanziarie (Non Financial Undertakings) sono tenute a comunicare la percentuale del loro fatturato, delle spese in conto capitale (Capex) e delle spese operative (Opex) associate ad attività economiche allineate alla Tassonomia UE;
  • le imprese finanziarie (Financial Undertakings) devono comunicare la quota degli investimenti/finanziamenti associati ad attività economiche allineate alla Tassonomia UE119 .

Ai sensi dell'art.10 del Regolamento Delegato, per il secondo anno di rendicontazione è prevista una differenziata modalità di rappresentazione degli indicatori fondamentali di prestazione tra le società non finanziarie e le società finanziarie; infatti, a partire dal 1° gennaio 2023 le Non Financial Undertakings devono dare disclosure della quota del proprio fatturato, delle spese in conto capitale (Capex) e delle spese operative (Opex) associate ad attività economiche allineate alla Tassonomia, ossia incluse nell'elenco di attività che rispettano tutte le condizioni generali definite dalla Tassonomia, ivi compresa l'assessment dei criteri di vaglio tecnico definiti, per il presente anno di rendicontazione, negli Annex I e Annex II degli Atti Delegati Tecnici al Regolamento Tassonomia - contributo sostanziale alla Mitigazione e all'Adattamento ai cambiamenti climatici. Invece, per le Financial Undertakings il processo di allineamento delle proprie attività economiche entrerà in vigore a partire dal 1° gennaio 2024; dunque, per quanto riguarda il business finanziario, ancora per un altro anno di rendicontazione, le Financial Undertakings dovranno dar evidenza della quota di investimenti/finanziamenti ammissibili

119 Si precisa che la normativa qualifica le imprese finanziarie distinguendole tra enti creditizi, gestori di attività finanziarie, imprese di investimento e imprese di assicurazione/riassicurazione, prevendo metriche e modalità di rendicontazione differenti per ciascuna categoria.

alla Tassonomia, ossia incluse nell'elenco di attività considerate ad oggi dalla Tassonomia come potenzialmente ecosostenibili con riferimento ai primi due obiettivi definiti dalla Commissione Europea.

Tassonomia Europea: approccio metodologico al processo di rendicontazione

Il Gruppo Poste Italiane ha adottato un approccio metodologico in grado di fornire una disclosure adeguata e rappresentativa del proprio profilo di business. In particolare, tale approccio è stato introdotto a seguito di un'attenta analisi delle attività economiche nonché del contesto normativo di riferimento, nell'ambito dell'impegno messo in campo come parte attiva nel conseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Unione Europea.

In linea con il principio di trasparenza verso il mercato da sempre seguito, Poste Italiane ha previsto una modalità di rendicontazione in grado di dare evidenza sia dell'operatività industriale (Non Financial Undertakings) sia dell'operatività finanziaria (Financial Undertakings). In particolare, ai sensi della normativa in vigore relativa alle modalità di rendicontazione dei gruppi misti, Poste Italiane ha ritenuto di perseguire una duplice modalità di rendicontazione: all'interno del presente documento, infatti, viene data disclosure su base consolidata dei KPI previsti per le Non Financial Undertakings120, nonché dei KPI previsti dalla normativa, e ritenuti maggiormente rappresentativi del business finanziario e assicurativo del Gruppo Poste Italiane, per le Financial Undertakings. Tale scelta è stata guidata dalla convinzione che la presente modalità di rendicontazione possa contribuire a completare il quadro informativo sia per gli investitori che, più in generale, per gli stakeholder di Poste Italiane, consentendo loro di disporre di una informativa coerente con le disposizioni normative in vigore, tuttora in fase di completamento.

Il processo di rendicontazione delle richieste informative declinate dal Regolamento Tassonomia ha previsto un'attenta analisi della normativa e delle relative evoluzioni, al fine di individuare, valutare e consolidare le informazioni qualitative e di natura gestionale e/o contabile necessarie per il relativo calcolo degli indicatori rappresentativi dell'allineamento (alignment) per le Non Financial Undertakings e dell'ammissibilità (eligibility) per le Financial Undertakings. Tale processo, pertanto, ha coinvolto numerose funzioni del Gruppo owner del dato, richiedendo la partecipazione delle principali strutture aziendali di business per l'identificazione delle attività allineate e ammissibili alla Tassonomia, in ottemperanza ai relativi criteri di ecosostenibilità associati alle singole attività economiche oggetto di valutazione, nonché la connessa gestione del processo di data collection.

Infine, in linea con l'esercizio precedente, si è ritenuto opportuno ed efficiente richiedere il supporto del provider esterno Moody's al fine dell'elaborazione di alcuni dati necessari al calcolo dei PI delle Financial Undertaking; al contempo, anche per il presente esercizio, con l'obiettivo di garantire una corretta quadratura con le grandezze economico-patrimoniali esposte nel reporting finanziario, le analisi di eligibility realizzate dal provider esterno Moody's sugli investimenti potenzialmente ecosostenibili sono state accompagnate dal costante presidio da parte della funzione Amministrazione, Finanza e Controllo.

Attività economiche ecosostenibili di Poste Italiane

Si riportano di seguito gli indicatori richiesti dalla normativa per le Non Financial Undertakings che, come precedentemente sottolineato, al fine di evitare ogni potenziale rischio di double counting, sono stati calcolati su base consolidata, al netto delle partite infragruppo, considerando, pertanto, il medesimo perimetro di consolidamento integrale del Bilancio consolidato.

120 Approccio in linea con quanto indicato nelle FAQ della Commissione Europea pubblicate a dicembre 2021 in merito alle modalità di rendicontazione dei gruppi misti con operatività industriale e finanziaria

In linea con le richieste normative relative alla modalità di rappresentazione degli indicatori fondamentali di prestazione per le Non Financial Undertakings, sono state rappresentate in forma tabellare rispettivamente la quota del fatturato, delle spese in conto capitale (Capex) e delle spese operative (Opex) derivanti da prodotti o servizi associati ad attività economiche allineate, ammissibili ma non allineate e non ammissibili alla Tassonomia.

In relazione alle analisi di allineamento alla Tassonomia eseguite per il presente esercizio, ai sensi dell'art. 3 lettera c) del Regolamento 852/2020, il Gruppo ha svolto le proprie attività economiche nel rispetto delle garanzie minime di salvaguardia121, ovvero in linea con le linee guida OCSE, i Principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani, inclusi i principi e i diritti stabiliti dalle otto convenzioni fondamentali individuate nella dichiarazione dell'Organizzazione internazionale del lavoro sui principi e i diritti fondamentali nel lavoro e la Carta internazionale dei diritti dell'uomo.

Inoltre, si precisa che, con riferimento all'informativa ai sensi dell'art. 8, paragrafi 6 e 7 del Regolamento Delegato UE n.2178/2021 che prevede l'utilizzo dei modelli forniti nell'Allegato XII per la comunicazione delle attività legate al nucleare e ai gas fossili, sono stati omessi tutti i modelli in quanto non sono rappresentativi delle attività della società.

Infine, coerentemente con quanto disciplinato dalle ultime FAQ pubblicate dalla Commissione Europea122, per il primo anno di rendicontazione di allineamento non è richiesta la pubblicazione dei dati comparativi con l'anno precedente di disclosure.

KPI del fatturato

Come riportato all'interno della Tabella 1: Quota del fatturato derivante da prodotti o servizi associati ad attività economiche allineate alla tassonomia — Informativa relativa all'anno 2022, con riferimento al presente esercizio è stata individuata la quota del fatturato derivante da attività economiche allineate, ammissibili ma non allineate, nonché non ammissibili alla Tassonomia.

La quota del fatturato associato ad attività economiche allineate alla Tassonomia è pari allo 0,7%, mentre la quota di attività economiche ammissibili ma non allineate è di 8,9%; pertanto, la parte relativa al fatturato non ammissibile è equivalente al 90,4%.

I presenti PI riportati sono riferiti ai ricavi collegati alle Strategic Business Unit "Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione" e "Servizi Assicurativi", delle quali sono stati considerati, rispettivamente, le attività di recapito e trasporto, e i premi sulle polizze danni per la sottoscrizione di coperture riferite ai pericoli legati al clima.

In particolare, con riferimento alla SBU "Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione" è stata valutata la quota di fatturato (nota C1 "Ricavi da corrispondenza, pacchi ed altro" Bilancio consolidato) riferibile ad attività economiche rientranti nel "6.6 - Servizi di trasporto di merci su strada" – obiettivo di Mitigazione dei cambiamenti climatici, in quanto maggiormente in linea alla natura delle stesse attività economiche; invece, con riferimento alla SBU "Servizi Assicurativi" sono stati valutati i ricavi (nota C2 "Ricavi netti da Servizi Finanziari") da premi sulle polizze danni afferenti al "10.1 – Assicurazione non vita: sottoscrizione di pericoli legati al clima" – obiettivo di Adattamento ai cambiamenti climatici.

Inoltre, al fine di ricondurre i ricavi del Gruppo alla categoria di fatturato oggetto delle analisi di allineamento e di ammissibilità dei servizi di trasporto di merci su strada, è stato adottato un driver di ponderazione basato sul costo iniziale

121 Per maggiori dettagli sul rispetto dei quattro pillar della Platform on Sustainable Finance, si rimanda alla sezione "Integrità e trasparenza".

122 FAQs pubblicate a dicembre 2022 dalla Commissione Europea e riferite alle modalità di disclosure dei KPI previste dal Regolamento Delegato EU 2021/2178 per le Non Financial Undertakings.

del numero di mezzi rientranti nella flotta aziendale del Gruppo, che partecipano, pertanto, alla formazione dei ricavi della SBU "Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione".

Nell'ambito dei ricavi ammissibili afferenti al business assicurativo, sono stati considerati i premi direttamente collegati alle polizze incendio e altri danni ai beni.

In relazione alle analisi di allineamento, in virtù dei singoli criteri di vaglio tecnico relativi ai rispettivi obiettivi associati per le attività economiche oggetto di valutazione, è stato ricondotto l'alignment per la componente di attività economiche rientranti nel "6.6 - Servizi di trasporto di merci su strada". Infatti, a seguito di un'attenta analisi delle informazioni di natura gestionale che coprono i rispettivi criteri di contributo sostanziale all'obiettivo di Mitigazione ai cambiamenti climatici e di DNSH, sono stati individuati i veicoli della flotta aziendale del Gruppo, rientranti nel perimetro del solo recapito, di categoria N1123 che presentano emissioni dirette (dallo scarico) di CO2 pari a zero e che non arrecano danno significativo agli obiettivi di Adattamento ai cambiamenti climatici, Transizione verso un'economia circolare nonché Prevenzione e Riduzione dell'inquinamento.

Invece, con riferimento al totale del fatturato a livello consolidato è stato determinato il totale dei "Ricavi netti della gestione ordinaria" dell'esercizio 2022, così come riportati nel "Prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio consolidato" del Bilancio consolidato, ai sensi dello standard IAS 1.82(a).

Tabella 1: Quota del fatturato derivante da prodotti o servizi associati ad attività economiche allineate alla tassonomia — ' 2022124

Criteri per II contributo sostan ziale Criteri per "non amecare un danno significativo"
Attività economiche (1) Codici(2) Faturato
assoluto (3)
Queste
del fattu
otel
(t)
MITERAZION
C
pp
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enti climatic (5)
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Ad attamento
al
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தய
s fruit do ( 12)
Acceptio
a risor
35
marne (13)
Economia
dre clare ( 14)
Inquinamento (15) 8
SP
15
2
2
mis
(19)
Gararaice
minime di salv
e plenBe
(17)
Quotad I
fatturato
allineato alla
tasson om b
Quota di
fatturato
allineato alla
tasso no mia
(19) 2022 (18) anno 2021 (19)
Caterogia
(attività
ab filtante)
(20)
Categoria
(attività di
transizione)
(21)
A.ATTIVITA' AMMISSIBILI mln € ్రిక్ లిక్ ಿಕ ల్లిక్ ్యాల్యం నిక ్రీక 5/N 5/N 5/N S/N S/N S/N S/N Per entuale Percentu ale A T
ALLA TASSONOMIA
A.1. Attività ecososten bill (allineate alla tasson omia)
Servizi di trasporto di mesci su strada 6.6 83 0,7% 0.7% 0.0% וח રુ S 0,7%
Assicurazione non vita: sotto scrizio ne dei pericoli legati al clima 10.1 0,0% 0,0% 0,0% S N 0,0%
Fatturato delle attività ecosostenibili (allineate alla tasso nomia)
(A.1)
83 0,7% 0,7% 0,0% 0,7%
A.2. Attività ammissibili alla tassonomia ma no necos ostenibili
(attività non allineate alla tassonomia)
Servizi di trasporto di merci su strada ల్లెల్ల్ లై 1.051 5,5% 3,2% 0,0%
Assicurazione: non vita: sotto scrizio ne del pericolli legati al clima 10.1 11 0.1% 0.0% 0.1%
Fatturato delle attività ammissibili alla tassonomia ma non
eco sostenibilli (attività non allineate alla tasso nomia) (A. 2)
1.062 89% 8,8% 0,1% 89%
Totale ( A.1. + A.2. ) 1.145 9,6% 95% 0,1% 9,6%
B. ATTIVITA' NOIN AMMISSIBILI
ALLA TASSONO MIA
Fatturato delle attività non ammissibili alla tassonomia (B) 10.744 90,4%

KPI delle spese in conto capitale

La quota delle spese in conto capitale derivanti da attività economiche allineate alla Tassonomia è pari al 5,1%, come riportato nel template (Tabella 2: Quota delle spese in conto capitale derivanti da prodotti o servizi associati ad attività economiche allineate alla tassonomia — Informativa relativa all'anno 2022), ai sensi dell'Annex II del Regolamento

123 Veicoli destinati al trasporto di merci aventi massa massima non superiore a 3,5 t (Art. 47, Nuovo Codice della Strada).

124 I dati riportati hanno subito arrotondamenti per favorire la consultazione dello stesso. Per tale ragione, le somme potrebbero lievemente differire dai dati riportati.

Delegato n.2178/2021. Con riferimento, invece, alla quota di Capex associata ad attività economiche ammissibili ma non allineate, nel presente esercizio è stato conseguito il 17,8%, pertanto, la quota parte di spese in conto capitale non ammissibili è pari al 77,1%.

Gli indicatori riportati figurano le spese in conto capitale associate agli investimenti nella flotta aziendale del Gruppo, direttamente correlati ai ricavi della Strategic Business Unit "Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione", e agli investimenti realizzati in materia di efficientamento energetico sugli immobili del Gruppo, i quali fanno specificatamente riferimento all'installazione di dispositivi per l'efficienza energetica, di stazioni di ricarica per veicoli elettrici, di strumenti intelligenti per la misurazione, la regolazione e il controllo delle prestazioni energetiche degli edifici e di tecnologie per le energie rinnovabili.

Pertanto, le risultanze al numeratore del presente KPI sono riferibili principalmente a:

  • investimenti associati al "6.6 Servizi di trasporto di merci su strada" che contribuiscono all'obiettivo ambientale di Mitigazione dei cambiamenti climatici;
  • Capex collegato al settore "7. Edilizia e attività immobiliari" obiettivo di Mitigazione dei cambiamenti climatici, con particolare riguardo ad attività abilitanti rientranti nel "7.3 Installazione, manutenzione e riparazione di dispositivi per l'efficienza energetica", "7.4 Installazione, manutenzione e riparazione di stazioni di ricarica per veicoli elettrici negli edifici (e negli spazi adibiti a parcheggio di pertinenza degli edifici)", "7.5 Installazione, manutenzione e riparazione di strumenti e dispositivi per la misurazione, la regolazione e il controllo delle prestazioni energetiche degli edifici" e "7.6 Installazione, manutenzione e riparazione di tecnologie per le energie rinnovabili".

Le analisi di allineamento realizzate hanno sottolineato la conformità delle attività economiche valutate ai criteri di ecosostenibilità del Regolamento Tassonomia e ai criteri di vaglio tecnico associati. A tal riguardo, sono state sottoposte all'assessment di conformità, e pertanto definite allineate alla Tassonomia, le attività rientranti tra gli investimenti inerenti ai veicoli della flotta aziendale del Gruppo di categoria N1 di solo recapito, nonché le spese in conto capitale relative all'efficientamento energetico, alla mobilità ecosostenibile, allo smart building e al fotovoltaico, che, rispettivamente per data natura, contribuiscono in maniera sostanziale all'obiettivo di Mitigazione ai cambiamenti climatici e non arrecano danno significativo agli altri obiettivi ambientali.

In relazione, invece, al denominatore del PI del Capex, quest'ultimo è stato ricondotto sulla base della somma degli incrementi lordi contabilizzati nel presente esercizio su immobilizzazioni materiali e immateriali in applicazione degli IAS 16, 38, 40 e dell'IFRS16, così come riportati nelle note A1 "Immobili, impianti e macchinari", A2 "Investimenti immobiliari", A3 "Attività immateriali" e A4 "Attività per diritti d'uso" del Bilancio consolidato, a cui si rimanda.

Tabella 2: Quota delle spese in conto capitale derivanti da prodotti o servizi associati ad attività economiche allineate alla tassonomia — ' 2022125

Criteri per I contributo sostanziale Criteri per "non arrecare un danno significa tivo"
Attività e conomiche (1) Codki (2) Spesse in conto capitale
(E) at njo sse
min €
Quota
pp
fattura to
(s)
ల్లిక్
Mitigazione dei ca
mblam
enti clima tici
(≤)
ల్లిద్
ad attamento

campiamenti climatici (6)
ల్లిక్
Acque e risonse marine ( 7)
ಳ್ಳಿ
Economia circola re
(s)
ల్లిక్
Inquin armento
(6)
95
Blodiversity ed
ec osistemi (10)
్రామ
Mitigazione dei cambiamenti climatici (1 1)
5/N
Ad atta me nto a i cambia
memti dimatid (12)
5/N
Acque e risonse marine (13)
S/N
Economia dircolare (14)
5/N
Inquinamento (15)
S/N
Blodiversity ed
ec osistemi
(16)
5/N
Garanzie min
ime
്ക
Benjes
mardia (17)
5/N
Quota di
fatturato
allineato a la
tassonomb
Percentu ale
Quota di
fatturato
allineato alb
ta sso nomia
(19) 2022 (18) anno 2021 (19)
Percentuale
Caterogia
(attività
abilitanto)
(20)
A
Categoria
(attività di
transizione)
(21)
T
A. ATTIVITA' AMMISSIBILI
ALLA TASSONOMIA
A. 1. Attività ecosostenibill (allineate alla tassonomia)
Servizi di trasporto di merci su stra da 6.6 28 2,3% 2,3% 0,0% 5 5 5 5 S 2,3%
nstallazione, manutenzione e riparazione di dispositivi
per l'efficienza energe tica
73 පි 0.8% 0.8% 0.0% 5 S 5 08% A
nstallazione, manutenzione e riparazione di stazioni di
ricarica per velcoli elettrici negli edifici (e negli spazi
a dibiti a parcheggio di pertinenza degli edifici)
7.4 10 0,9% 0,9% 0,0% 5 0,9% A
nstallazione, manutenzione e riparazione di strumenti e
dispositivi per la misurazione, la regolazione e il
controllo delle prestazioni energetiche degli edifici
75 m 0,2% 0,2% 0,0% S 5 0,2% A
nstallazione, manutenzione e riparazione di te cnologie
per le energie rinnovabili
7.6 11 0,9% 0,9% 0,0% 5 0,9% A
S pese in conto capitale delle a ttività ecososten l'bill
alline ate alla tassonomia) (A.1)
61 5,1% 5,1% 0,0% 5,1%
A. 2. Attività ammiss bill alla tassonomia ma non
e cosostenibilli (attività non allinea te alla tassonomia)
Servizi di trasporto di mercisu strada 6.6 213 17,5% 17,8% 0,0%
installazione, manutenzione e riparazione di dispositivi
per l'efficienza energetica
nstalliazione, manutenzione e riparazione di stazioni di
ricarica per velcoli elettrici negli edifici (e negli spazi
73
7.4
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
0.0%
0,0%
a dibiti a parcheggio di pertinenza degli edifici)
l retallazione, manutenzione e riparazione di strumenti e
dispositivi per la misurazione, la regolazione, la regoliazione e il
controllo delle prestazioni energetiche degli edifici
75 0,0% 0,0% 0,0%
installazione, manutenzione e riparazione di te cnologie
per le energie rinnovabili
7.6 0,0% 0,0% 0,0%
Spese in conto capitale delle attività ammissibill alla
tassonomia ma non ecosostenibili (attività non
a lineate alla tassonomia) (A.2)
213 17,8% 17,8% 0,0% 17,8%
Totale ( A.1. + A.2. ) 273 2 2,9% 22,9% 0,0% 22.9%
B. ATTIVITA' NON AMMISSIBILI
ALLA TASSONOMIA
S pese in conto capitale delle a ttività non ammiss billi
a la tassonomia (B)
923 77,1%

KPI delle spese operative

Ai sensi dell'art.10 comma 4 del Regolamento Delegato n.2178/2021, con riferimento al presente esercizio, il Gruppo ha individuato e riportato all'interno della seguente Tabella 3: Quota delle spese operative derivanti da prodotti o servizi associati ad attività economiche allineate alla tassonomia — Informativa relativa all'anno 2022, la quota delle spese operative associate ad attività economiche allineate, ammissibile ma non allineate e non ammissibili alla Tassonomia.

La quota delle spese operative derivanti da attività economiche allineate alla Tassonomia è pari al 0,1%; la quota dell'Opex associato ad attività economiche ammissibili ma non ecosostenibili è 2,3%, mentre la relativa quota non ammissibile è equivalente al 97,6%.

In relazione alle rispettive analisi di alignment e eligibility, il numeratore dei presenti KPI si riferisce principalmente ai costi diretti strettamente connessi alle attività economiche relative alla flotta aziendale del Gruppo.

125 I dati riportati hanno subito arrotondamenti per favorire la consultazione dello stesso. Per tale ragione, le somme potrebbero lievemente differire dai dati riportati.

Pertanto, in linea con quanto analizzato per il KPI del Fatturato e il KPI del Capex, data la natura delle stesse spese conseguite durante l'esercizio, sono state valutate le spese operative allineate e ammissibili direttamente associate al "6.6 - Servizi di trasporto di merci su strada", le quali pertinenti principalmente agli obiettivi di Mitigazione ai cambiamenti climatici.

In particolare, come esplicitato nella sezione riferita al KPI del Fatturato, al fine di ricondurre le Opex analizzate al valore contabile delle spese operative riferite ai veicoli di categoria N1, è stato adottato un driver di ponderazione basato sul costo iniziale del numero di mezzi rientranti nella flotta aziendale del Gruppo che partecipano alle spese assimilabili al "6.6 - Servizi di trasporto di merci su strada". Pertanto, la valutazione di conformità ai criteri stabiliti dall'articolo 3 del Regolamento Tassonomia e ai criteri di vaglio tecnico associati alle attività economiche oggetto di analisi ha permesso di identificare l'allineamento delle spese operative collegate ai veicoli di categoria N1 della flotta aziendale del Gruppo, le quali attività economiche, al contempo, coerentemente ai criteri DNSH, non arrecano un danno significativo agli altri obiettivi ambientali di Adattamento, Transizione verso un'economia circolare nonché Prevenzione e Riduzione dell'inquinamento.

Il denominatore del KPI delle spese operative, ai sensi dell'Allegato I del Regolamento Delegato n.2178/2021, è definito dai costi diretti non capitalizzati relativi a ricerca e sviluppo, rinnovamento edifici, affitti, manutenzioni, riparazioni e altre spese dirette relative al funzionamento day-to-day degli asset sostenuti nel presente esercizio.

Catent per il continer to the seconding to Critier p.e. " reatt arm card un all anter a signifies from the work
Attività e conomiche (1) Codici [2] Spesse in
8
11
22
DE 40000
Concess definity
12 020
1
8
0
00
0

0
6
12
14
8
પ્રદ
0
15
6

2
Anching
n

Lasers
P
EC BOOKING
ciscolare (8)
16
unbur
15100
5
=
22
100110
1
0
28.0
20
33
Car
O
D
111 1292
8/11
00
10
6
=
B
(LI) 200
8774
D
antin
e
5
20
ess
ET ===
Eco
E
One Dam [14]
151 013
10
curiti
R
D
1997 1984
SIN
I
16
2
44
20
0
500
6
(1) 88
Quate di
Tatturato
a lin-anto site
. Tals School Print
lusta di
Farthleto
allinesto a lu
1811 0110 1100 111 111
(ut) t top ouve (st ze pe mu um
1. 414000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000
本国文/日本日
2018 011 2011 11:01
(201
Childer and and the formation of the station of the with the with the world the world the world the world the world the world the world the world the world the world the worl
(antoita di
01/04/2018 10:10:10
(21)
A. ATTI VITA' AM MI 55IBILI artin to . \$ /W SIN 6774 S /04 E secan suale P accarity and 16
A LLA TASS ON OM IA
A.1. Attività econosto nibili (alline ate alla
ta sao no mia)
Servizi di tra sporto di merci su atrada 6.6 0,2 0.1% 0.1% 0% 0.1%
Sposs a perativo dielle attività e coso stenibili
(a lineato alla tassonomis) (A.1)
0,2 0,1% 0,1% 0% 0,1%
A.2. Attività ammissibili a la tassonomia ma non
ecosostenibilli (attiv Rà non alline ate alla
sa sea no mila)
Servizi di trasporto di merci su strada 6.6 9 2,3% 2,3% 0%
Spese o perative delle attività a mimbalbili alla
ta sao nomia ma non econosto nibili (attività non
allneate alla tassonomia) (A. 2)
9 2.3% 2.3% 0% 2.3%
Totale ( A.1 . * A.2. ) 9.2 2.4% 2.4% 0% 2.4%
B. A TTIVITA" NON AM MI SSIBILI
ALLA TAS SON OMIA
Spose o perative delle attività non ammissibili alla
ts sso nomia (B)
878 97.6%
Totale ( A = B ) 387 1 00,0%

Investimenti ecosostenibili del Gruppo Poste Italiane

Al fine di garantire la massima trasparenza verso il mercato, il Gruppo ha deciso di dare disclosure anche degli indicatori previsti dal Regolamento Tassonomia per le Financial Undertakings. Infatti, in relazione all'operatività finanziaria di Asset

126 I dati riportati hanno subito arrotondamenti per favorire la consultazione dello stesso. Per tale ragione, le somme potrebbero lievemente differire dai dati riportati.

Management e Insurance svolta rispettivamente da parte di BancoPosta Fondi SGR e Poste Vita, di seguito viene data rendicontazione dei rispettivi KPI disciplinati ai sensi della normativa.

Come riportato in precedenza, per le imprese finanziarie è stato previsto per i primi due anni di rendicontazione un contenuto informativo ridotto che prevede la pubblicazione della quota di esposizioni ammissibili e non ammissibili alla Tassonomia. Per il presente esercizio, tuttavia, è stato possibile dare disclosure dei KPI relativi alla quota di esposizioni ammissibili e non ammissibili performati sulla base delle percentuali actual/reported di Fatturato e Capex ricavate dalle controparti, ovvero dati puntuali che consentono una rendicontazione mandatory e non più esclusivamente basata su stime e proxy.

In linea con lo scorso esercizio di rendicontazione, con l'obiettivo di garantire una più elevata certificazione del dato ed elaborazioni metodologicamente robuste, il Gruppo ha ritenuto opportuno prevedere il coinvolgimento del provider esterno Moody's ESG Solutions (MESG, ex. Vigeo Eiris), specializzato in soluzioni ESG e avente a disposizione una mappatura degli emittenti secondo i criteri previsti dalla Tassonomia. A tal riguardo, infatti, la metodologia adottata da MESG ha permesso di analizzare gli asset rientranti nel perimetro di applicazione degli Atti Delegati Tecnici riferiti ai primi due obiettivi ambientali di Mitigazione e Adattamento al cambiamento climatico, e utilizzare nel calcolo dei KPI dati di eligibility puntuali su base Fatturato e Capex.

Il supporto del provider nelle analisi condotte al fine della rendicontazione dei diversi indicatori ha permesso di effettuare gli screening necessari alla disclosure dei KPI, che hanno evidenziato una copertura del 98,4% e del 97,7% degli asset corporate detenuti direttamente ed indirettamente da Poste Vita e BancoPosta Fondi127 .

In relazione alla metodologia adottata da MESG, coerentemente alla normativa in materia, il numeratore dei KPI è stato definito in funzione alle esposizioni detenute in portafoglio in termini di attività economiche ammissibili verso financial entities e non-financial entities soggette all'obbligo di rendicontazione non finanziaria, nonché coperte dalla ricerca MESG EU Taxonomy. Il denominatore, invece, è dato dalla somma delle esposizioni detenute in portafoglio verso controparti rientranti nel perimetro della ricerca MESG EU Taxonomy, delle esposizioni in derivati, della liquidità e del cash, al netto dei sovereigns.

Pertanto, ad eccezione della "Quota di esposizioni verso amministrazioni centrali, banche centrali ed emittenti sovranazionali", per il quale PI è stato adottato al denominatore, ai sensi della normativa, l'indicazione degli Asset under Management complessivi, per gli indicatori di seguito riportati si precisa che è stato utilizzato quale denominatore il Totale Attivo, corrispondente agli Asset under Management al netto degli investimenti in amministrazioni centrali, banche centrali ed emittenti sovranazionali (sovereingns).

Infine, per BancoPosta Fondi SGR e Poste Vita, il total asset rappresenta rispettivamente il 19% e il 20% degli Asset Under Management totali.

Asset Management KPI

Nell'ottica di rappresentare in modo sempre più completo e conforme alle richieste normative le risultanze delle analisi condotte, per il presente esercizio sono stati utilizzati dati puntuali riferiti alle percentuali di Fatturato e Capex ricavate per

127 Gli asset non coperti costituiscono una quota molto residuale e sono prevalentemente investiti in società a media e piccola capitalizzazione, le quali, ad oggi non hanno comunicato i dati necessari per la Tassonomia. Si precisa inoltre che gli asset di Poste Vita sottoposti a screening sono stati depurati degli asset gestiti da BancoPosta Fondi SGR, al fine di evitare double counting.

le controparti presenti in portafoglio. Pertanto, è stato possibile calcolare rispettivamente la quota di investimenti ammissibili e non ammissibili Turnover-based e Capex-based, di seguito riportate:

  • gli investimenti ammissibili alla Tassonomia, ponderati per le percentuali di fatturato, sono pari al 13,3%;
  • la quota di investimenti ammissibili Capex-based risulta essere equivalente al 6,3%.

Si precisa, inoltre, che le presenti percentuali di eligibility rappresentano le risultanze delle analisi condotte sugli investimenti di BancoPosta Fondi SGR che potenzialmente contribuiscono agli obiettivi ambientali di Mitigazione dei cambiamenti climatici e Adattamento ai cambiamenti climatici.

Pertanto, la quota di investimenti non ammissibili su base Fatturato risulta essere pari al 86,7%, mentre la quota non ammissibile riferita alle percentuali di Capex è pari al 93,7%.

Insurance KPI

Come riportato in precedenza per il PI riferito all'operatività di Asset Management di BancoPosta Fondi SGR, anche per ciò che concerne la quota di investimenti – Investment KPI – del Gruppo Poste Vita in attività economiche ammissibili e non ammissibili sono state ricavate rispettivamente due percentuali, frutto della ponderazione delle esposizioni rispetto ai dati puntuali. Gli investimenti che contribuiscono potenzialmente agli obiettivi ambientali di Mitigazione e Adattamento ai cambiamenti climatici, e dunque ammissibili su base Fatturato e su base Capex sono pari al 11,2% e al 5,7% degli attivi totali.

Pertanto, la quota di investimenti non ammissibili alla Tassonomia, in funzione delle percentuali di Fatturato e di Capex, sono rispettivamente equivalenti al 88,8% e al 94,3%.

Inoltre, nell'ambito del business assicurativo del Gruppo, è stato performato l'Underwriting KP , rappresentativo della sottoscrizione di polizze danni. A tal riguardo, sono stati individuati i ricavi collegati alla sottoscrizione di polizze incendio e altri danni ai beni, valutati in relazione all'attività "10.1 – Assicurazione non vita: sottoscrizione di pericoli legati al clima", conforme all'Annex II dell'Atto Delegato sul Clima. Dunque, a seguito delle analisi di alignment ed eligibility, come riportato anche nella sezione relativa al KPI del fatturato, è stato possibile identificare esclusivamente la quota di attività ammissibili collegate alla sottoscrizione di polizze danni su coperture riferite ai pericoli legati al clima, la quale risulta essere equivalente al 3,5% del totale dei ricavi generati nell'ambito dell'attività di assicurazione non vita; pertanto, la quota di attività non ammissibili rappresenta 96,5%.

Altri KPI

Con riferimento, infine, agli ulteriori indicatori richiesti dalla normativa per le categorie di imprese finanziarie in cui si collocano BancoPosta Fondi SGR e Poste Vita, di seguito si riportano le risultanze relative al presente esercizio:

  • − la "Quota di esposizioni verso amministrazioni centrali, banche centrali ed emittenti sovranazionali" di BancoPosta Fondi SGR e di Poste Vita è pari rispettivamente al 81,5% e al 79,8%;
  • − la "Quota di derivati"128 di BancoPosta Fondi SGR e di Poste Vita è pari rispettivamente a 1,9% e al 1,8%;
  • − la "Quota di esposizioni in imprese non soggette agli obblighi di rendicontazione non finanziaria" di BancoPosta Fondi SGR e di Poste Vita è pari rispettivamente al 39,6% e al 48,2%.

128 In continuità con quanto rendicontato al 31.12.21, anche per il presente esercizio sono stati considerati i valori assoluti dei derivati al mark-to-market sia per BancoPosta Fondi SGR che per Poste Vita.

Tabella di raccordo .L . 245/2016 ' della DNF.

La tabella di raccordo che segue evidenzia i contenuti informativi richiesti dal Decreto e il relativo posizionamento all'interno del Bilancio Integrato o in altri documenti societari.

AMBITI DEL
D.LGS. 254/2016 CAPITOLI/PARAGRAFI RELATIVI ALLA DNF TEMI E APPROFONDIMENTI IN ALTRI DOCUMENTI 2022
  • Modello di gestione aziendale e organizzazione [Art. 3, comma 1, lettera a]
  • Temi di Sostenibilità rilevanti per Poste Italiane
  • L'integrazione della Sostenibilità nella Strategia di Poste Italiane
  • Modello di business
  • Il Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi integrato di Poste Italiane
  • Relazione sulla Corporate Governance
    1. Modello di governo societario Organizzazione della Società
  • 6.Consiglio di Amministrazione; 6.1 Attuale composizione e durata in carica
    1. Comitati
    1. Collegio Sindacale
    1. Sistema di controllo interno e di gestione dei rischi; 9.2 Modello di organizzazione, gestione e controllo ex D.Lgs. n.231/2001
Politiche praticate
Le Politiche di Sostenibilità del Gruppo
dall'impresa
Outcome
2022
del
processo
di
[Art. 3, comma 1, creazione di valore in Poste Italiane
lettera b]
Creazione di Valore
Principali rischi e
Temi di Sostenibilità rilevanti per Poste
relative modalità Italiane 9. Sistema di controllo
di gestione Relazione sulla interno e di gestione dei
[Art. 3, comma 1, Il Sistema di Controllo Interno e rischi
Gestione dei Rischi integrato di Poste
lettera c] Italiane

Lavorare con trasparenza e integrità

Legalità
e
integrazione
ESG
nel
Lotta alla processo di approvvigionamento 9. Sistema di controllo
corruzione attiva e Relazione sulla interno e di gestione dei
passiva Integrazione ESG nelle politiche di Corporate Governance rischi
[Art. 3, comma 1] investimento

Integrazione ESG nelle politiche di
assicurazione

Tutela dei diritti umani in Azienda
Personale Pari opportunità nei percorsi di carriera
[Art. 3, comma 1]

Formazione e sviluppo del personale



Relazioni con le parti sociali

Salute e sicurezza sul lavoro

Legalità
e
integrazione
ESG
nel
processo di approvvigionamento

Tutela dei diritti umani in Azienda
Rispetto dei diritti

Pari opportunità nei percorsi di carriera
umani

Integrazione ESG nelle politiche di
[Art. 3, comma 1]
investimento

Integrazione ESG nelle politiche di
assicurazione

Legalità
e
integrazione
ESG
nel
processo di approvvigionamento

Impatti ambientali degli immobili

Ambiente
Impatti ambientali della logistica
[Art. 3, comma 1]

Integrazione ESG nelle politiche di
investimento

Integrazione ESG nelle politiche di
assicurazione

Il
valore
economico
generato
e
distribuito dal Gruppo Poste Italiane

Legalità
e
integrazione
ESG
nel
processo di approvvigionamento

Supporto
allo
sviluppo
socio
economico del territorio

Dialogo e trasparenza con le istituzioni
Welfare e benessere del personale
Inclusione finanziaria
Sociale

Qualità e Customer Experience
[Art. 3, comma 1]

Innovazione
e
digitalizzazione
di
prodotti, servizi e processi

Cybersecurity, Sicurezza informatica e
Privacy

Integrazione ESG nelle politiche di
investimento

Integrazione ESG nelle politiche di
assicurazione

La tabella seguente delinea le relazioni tra gli ambiti del Decreto, i temi materiali di Poste Italiane e i GRI Standards corrispondenti e illustra, per ogni tema materiale, il relativo impatto generato sia all'interno che all'esterno dell'organizzazione.

Tabella di correlazione tra ambiti del Decreto, temi materiali di Sostenibilità per Poste Italiane e GRI Standards.

Ambiti

GRI Perimetro Perimetro Tipologia di
del D.lgs.
254/2016
Temi materiali Standards interno esterno impatto
Lotta alla corruzione
attiva e passiva
Lavorare con
trasparenza e
integrità

GRI 205
Anticorruzione

GRI 207 Imposte

GRI 415 Politica
pubblica


Gruppo Poste
Italiane

Fornitori e
Business
Partner
Enti e
Istituzioni
Clienti
Azionisti e
Investitori
Generato dal
Gruppo
Personale Pari opportunità nei
percorsi di carriera

GRI 404
Formazione e
istruzione

GRI 405 Diversità
e pari opportunità

Gruppo Poste
Italiane
Enti e
Istituzioni
Azionisti e
Investitori
Generato dal
Gruppo
Formazione e
sviluppo del
personale

GRI 404
Formazione e
istruzione


Gruppo Poste
Italiane
Clienti
Enti e
Istituzioni
Azionisti e
Investitori
Generato dal
Gruppo
Welfare e benessere
del personale

GRI 401
Occupazione

Gruppo Poste
Italiane
Enti e
Istituzioni
Azionisti e
Investitori
Generato dal
Gruppo
Relazioni con le
parti sociali

GRI 402 Relazioni
tra lavoratori e
management
Gruppo Poste

Italiane
Enti e
Istituzioni
Generato dal
Gruppo
Salute e sicurezza
sul lavoro

GRI 403 Salute e
sicurezza sul
lavoro

Gruppo Poste

Italiane
Fornitori e
Business
Partner
Enti e
Istituzioni
Azionisti e
Investitori
Generato dal
Gruppo
Rispetto dei diritti
umani
Tutela dei diritti
umani in Azienda

GRI 405 Diversità
e pari opportunità

Gruppo Poste

Italiane
Fornitori e
Business
Partner
Comunità e
Territorio
Enti e
Istituzioni
Generato dal
Gruppo

Azionisti e
Investitori
Clienti
Ambiente Legalità e Generato dal
integrazione ESG
nel processo di
approvvigionamento
GRI 301 Materiali Gruppo Poste
Italiane
Fornitori e
Business
Partner
Gruppo e
direttamente
connesso
attraverso una
relazione di
business
Impatti ambientali
degli immobili



GRI 302 Energia
GRI 303 Acqua e
scarichi idrici
GRI 305
Emissioni
GRI 306 Rifiuti
Gruppo Poste
Italiane


Ambiente
Enti e
Istituzioni
Comunità e
Territorio
Generato dal
Gruppo e
correlato al
Gruppo tramite i
suoi rapporti
commerciali
Impatti ambientali
della logistica

GRI 302 Energia
GRI 305
Emissioni
Gruppo Poste
Italiane



Ambiente
Fornitori e
Business
Partner
Enti e
Istituzioni
Comunità e
Territorio
Generato dal
Gruppo
Sociale Supporto allo
sviluppo socio
economico del
territorio
GRI 203 Impatti
economici
indiretti
Gruppo Poste
Italiane

Enti e
Istituzioni
Comunità e
Territorio
Generato dal
Gruppo
Dialogo e
trasparenza con le
istituzioni
- Gruppo Poste
Italiane

Enti e
Istituzioni
Comunità e
Territorio
Generato dal
Gruppo
Inclusione
finanziaria
FS 14 Iniziative
per migliorare
'
servizi finanziari
per le persone
svantaggiate
Gruppo Poste
Italiane

Enti e
Istituzioni
Comunità e
Territorio
Generato dal
Gruppo e a cui il
Gruppo
contribuisce
Qualità e Customer
experience
- Gruppo Poste
Italiane
Clienti Generato dal
Gruppo
Innovazione e
digitalizzazione di
prodotti, servizi e
processi
- Gruppo Poste
Italiane



Clienti
Comunità e
Territorio
Fornitori e
Business
Partner
Azionisti e
Investitori
Generato dal
Gruppo e a cui il
Gruppo
contribuisce

Cybersecurity,
Sicurezza
informatica e
Privacy
Integrazione ESG
nelle politiche di
investimento
Gruppo Poste

GRI 418 Privacy
Italiane
dei clienti

FS 11
Percentuale di
Gruppo Poste
beni oggetto di
Italiane
vaglio ambientale
o sociale positivo

Clienti

Fornitori e
Business
Partner

Enti e
Istituzion

Azionisti e
Investitori

Azionisti e
Investitori

Comunità e
Territorio
Generato dal
Gruppo
Generato dal
Gruppo
Integrazione ESG
nelle politiche di
assicurazione
e negativo

FS 11
Percentuale di
Gruppo Poste
beni oggetto di
Italiane
vaglio ambientale
o sociale positivo
e negativo
Ambiente

Azionisti e
Investitori

Comunità e
Territorio

Ambiente
Generato dal
Gruppo

9.3 INDICE DEI CONTENUTI GRI-STANDARDS

INDICE DEI CONTENUTI GRI-STANDARDS

(GRI CONTENT INDEX)

Dichiarazione di utilizzo Poste Italiane ha realizzato la presente Dichiarazione Non Finanziaria in conformità agli Standard GRI per il periodo dal 1
gennaio 2022 al 31 dicembre 2022
GRI 1 utilizzati GRI 1 - Principi Fondamentali - versione 2021
Standard GRI Settoriali N/A
applicabili
GRI Standard Informativa Ubicazione Omissione
Informative generali
L'
GRI 2 - Informative Generali -
Versione 2021
2-1 Dettagli organizzativi Relazione sulla
Gestione: Lettera del
Presidente e dell'Amministratore Delegato
(p.3-5)
Relazione Finanziaria Annuale: Premessa
(p.511-512)
Relazione
sulla
Gestione:
Strategia
omnicanale (p.41-52)
Relazione
sulla
Gestione:
Modello
di
business (p.20-85)
2-2 Entità incluse nella
rendicontazione di sostenibilità
dell'organizzazione
Relazione sulla Gestione: Capitolo 9.
Dichiarazione consolidata di carattere non
finanziario (p.457-500)
2-3 Periodo di rendicontazione,
frequenza e punto di contatto
Relazione sulla Gestione: Capitolo 9.
Dichiarazione consolidata di carattere non
finanziario (p.457-500)
Per maggiori informazioni e approfondimenti
sulle tematiche e gli indicatori riportati
all'interno del presente Bilancio, contattare:
Poste Italiane S.p.A.
Funzione
Corporate
Affairs/Sviluppo
Sostenibile, Risk e Compliance di Gruppo
Viale Europa, 190
00144 Roma – Italia
2-4 Revisione delle informazioni Relazione sulla Gestione: Capitolo 9.
Dichiarazione consolidata di carattere non
finanziario
(p.457-500);
Tavole
degli
Indicatori (p. 392-441). Non sono state
effettuate riesposizioni rispetto ai dati
dell'esercizio
precedente,
salvo
dove
espressamente esplicitato

Relazione sulla Gestione: Capitolo 9.
2-5 Assurance esterna Dichiarazione consolidata di carattere non
finanziario (p.457-500)
Attività e lavoratori
Relazione sulla Gestione: Omnicanalità e
settori
di
attività
(p.40-84);
Strategia
omnicanale (p.41-52)
Relazione sulla Gestione: Andamento Poste
Italiane S.p.A. e Relazione sulla gestione del
patrimonio Bancoposta (p.207-221); Tavole
degli indicatori (p.392-441) -- Relazione sul
governo societario e gli assetti proprietari:
Sezione I: Struttura di Governance e Assetti
2-6 Attività, catena del valore e Proprietari (p.1-10)
altri rapporti di business Relazione
sulla
Gestione:
Legalità
e
integrazione
ESG
nel
processo
di
approvvigionamento (p.234-242)
Relazione
sulla
Gestione:
Principali
GRI 2 - Informative Generali - operazioni societarie intervenute (p.37-40);
Versione 2021 Azionariato e struttura organizzativa di Poste
Italiane (p.20-21) --- Relazione sul governo
societario e gli assetti proprietari: Sezione I:
Struttura di Governance e Assetti Proprietari
(p.1-10)
Relazione sulla Gestione: Andamento Poste
Italiane S.p.A. e Relazione sulla gestione del
patrimonio Bancoposta (p.207-221); Tavole
degli indicatori (p.392-441); Relazione sul
2-7 Dipendenti governo societario e gli assetti proprietari:
Sezione I: Struttura di Governance e Assetti
Proprietari (p.1-10)
Capitolo 7. Creazione di Valore - Tavole degli
indicatori (p.392-441)
Capitolo 7. Creazione di Valore - Tavole degli
2-8 Lavoratori non dipendenti indicatori (p.392-441)
Governance
Relazione sul governo societario e gli assetti
proprietari: 7.2 Comitato controllo e rischi
(p.26-32); 7.3 Comitato Sostenibilità (p.32-
34)
2-9 Struttura e composizione della Relazione sulla Gestione: La Corporate
Governance di Poste Italiane (p.111-114);
GRI 2 - Informative Generali -
Versione 2021
governance Relazione sulla Gestione: La gestione dei
rischi
e
delle
opportunità
legate
al
cambiamento climatico (p.133-141); Capitolo
7. Tavole degli indicatori (p.392-441); Link:
https://www.posteitaliane.it/it/consiglio-di
amministrazione.html
Relazione sul governo societario e gli assetti
proprietari: 6. Consiglio di Amministrazione,
2-10 Nomina e selezione del 6.1 Attuale composizione e durata in carica
massimo organo di governo (ex art. 123-bis, comma 2, lett. d), TUF)
(p.11); 6.8 Amministratori indipendenti (p.19-

21); 6.10 Valutazione del funzionamento del
Consiglio di Amministrazione e dei comitati
(p.22-23); 6.11 Politiche di diversità (ex art.
123-bis, comma 2, lett. d) -bis, TUF) (p.23-
24)
2-11 Presidente del massimo
organo di governo
Relazione sul governo societario e gli assetti
proprietari: 6.6 Amministratore Delegato
(p.18-19)
2-12 Ruolo del massimo organo
di governo nel controllo della
gestione degli impatti
Relazione sulla Gestione: Il Multistakeholder
Forum
2022
(p.92-93);
La
Corporate
Governance di Poste Italiane (p.111-114); Il
Sistema di Controllo Interno e Gestione dei
Rischi integrato di Poste Italiane (p.114-120);
Modello di Risk Management e analisi dei
rischi (p.116-120); La gestione dei rischi e
delle opportunità legate al cambiamento
climatico (p.133-141);
Relazione sul governo societario e gli assetti
proprietari: 6.3 Ruolo e funzioni (ex art. 123-
bis, comma 2, lett. d), TUF) (p.13-15); 6.6
Amministratore Delegato (p.18-19); 7.2
Comitato controllo e rischi (p.26-32); 7.3
Comitato Sostenibilità (p.32-34); 14. Altre
procedure di governo societario (ex art. 123-
bis, comma 2, lett. a), TUF (p.59-64)
Relazione sulla Gestione: La Corporate
Governance di Poste Italiane (p.111-114);
Modello di Risk Management e analisi dei
rischi (p.116-120); Il Multistakeholder Forum
2-13 Delega di responsabilità per
la gestione di impatti
2022 (p.92-93)
Relazione sul governo societario e gli assetti
proprietari: 7.3 Comitato Sostenibilità (p.32-
34)
2-14 Ruolo del massimo organo
di governo nella rendicontazione
di sostenibilità
Relazione sul governo societario e gli assetti
proprietari: 6.3 Ruolo e funzioni (ex art. 123-
bis, comma 2, lett. d), TUF) (p.14-16); 6.4
Riunioni del Consiglio e modalità di
funzionamento
(p.16-17);
7.3
Comitato
Sostenibilità (p.32-34)
2-15 Conflitti d'interesse Relazione sul governo societario e gli assetti
proprietari: 14. Altre procedure di governo
societario (ex art. 123-bis, comma 2, lett. a),
TUF (p.59-64)
2-16 Comunicazione delle
criticità
Relazione sulla Gestione: Il Sistema di
Controllo Interno e Gestione dei Rischi
integrato di Poste Italiane (p.114-120) -
Relazione sul governo societario e gli assetti
proprietari: 5.5 Partecipazione azionaria dei
dipendenti: meccanismi di esercizio dei diritti
di voto (ex art. 123-bis, comma 1, lett. e),
TUF) (p.6); 7.2 Comitato controllo e rischi
(p.26-32); 7.3 Comitato Sostenibilità (p.32-
34)
2-17 Conoscenze collettive del
massimo organo di governo
Relazione sulla Gestione: Il Sistema di
Controllo Interno e Gestione dei Rischi
integrato di Poste Italiane (p.114-120) -

2-18 Valutazione della
performance del massimo organo
di governo
2-19 Norme riguardanti le
remunerazioni
Relazione sul governo societario e gli assetti
proprietari: 6.3 Ruolo e funzioni (ex art. 123-
bis, comma 2, lett. d), TUF) (p.14-16); 6.8
Amministratori indipendenti (p.19-21); 6.10
Valutazione del funzionamento del Consiglio
di Amministrazione e dei comitati (p.22-23)
Relazione sul governo societario e gli assetti
proprietari:
6.10
Valutazione
del
funzionamento
del
Consiglio
di
Amministrazione e dei comitati (p.22-23)
Relazione sulla politica in materia di
remunerazione: 1° Sezione (p. 14-64)
2-20 Procedura di Relazione sul governo societario e gli assetti
determinazione della retribuzione
2-21 Rapporto di retribuzione
totale annuale
proprietari: 6.12 Compensi (p.25)
Relazione sulla Gestione: Tavole degli
indicatori (p.417)
Rispetto a quanto disciplinato dal
punto b, tenuto conto del primo
anno di rendicontazione
dell'indicatore e dell'integrazione
all'interno del processo in fase di
consolidamento, il confronto sarà
fornito a partire dal Bilancio
Integrato 2023.
Strategia, politiche e prassi
2-22 Dichiarazione sulla strategia
di sviluppo sostenibile
Relazione sulla
Gestione: Lettera del
Presidente e dell'Amministratore Delegato
(p. 3-5)
GRI 2 - Informative Generali -
Versione 2021
2-23 Impegno in termini di policy L'approccio precauzionale richiamato dal
principio 15 della Dichiarazione di Rio delle
Nazioni Unite è applicato da Poste Italiane a
protezione dell'ambiente nello sviluppo e
all'introduzione di nuovi prodotti e servizi e
nella
pianificazione
di
nuove
attività
operative.
Relazione sulla Gestione: Il Piano Strategico
Environmental, Social e Governance (ESG)
del Gruppo (p.100-102); Modello di Risk
Management e analisi dei rischi (p.116-120);
La gestione dei rischi e delle opportunità
legate al cambiamento climatico (p.131-139);
L'impegno di Poste Italiane nella gestione dei
rischi legati ai diritti umani (p.127-132);
Lavorare con trasparenza e integrità (p.223-
234)
2-24 Integrazione degli impegni
in termini di policy
Politica aziendale in materia di salute e
sicurezza sul lavoro; Policy Diversity and
Inclusion; Politica aziendale in materia di
tutela e protezione dei Diritti Umani; Politica
in materia di diversità degli organi di
amministrazione e controllo di Poste Italiane;
Politica di Investimento Responsabile di
BancoPosta Fondi S.p.A. SGR; Politica di
Assicurazione Responsabile del Gruppo
Poste
Vita;
Politica
di
Investimento
Responsabile del Gruppo Poste Vita; Politica
di Sostenibilità Ambientale; Policy aziendale
in materia di protezione dei dati personali;
Politica sulle iniziative per la comunità;

Politica Integrata; Policy Sostegno sulla
genitorialità attiva.
Relazione sulla Gestione: La Corporate
Governance di Poste Italiane (p.111-114);
Capitolo 7 (p.222; 243; 285; 302; 323; 343;
358; 378); Formazione e sviluppo del
personale (p. 244-262)
2-25 Processi volti a rimediare Relazione sulla Gestione: Capitolo 6. Rischi
impatti negativi e opportunità (p. 108-153)
Linee Guida Whistleblowing
2-26 Meccanismi per richiedere Relazione sulla Gestione: Il coinvolgimento
chiarimenti e sollevare degli
stakeholder
(p.
91-92);
Il
preoccupazioni Multistakeholder Forum (p. 92-93)
2-27 Conformità a leggi e Relazione sulla Gestione: Tavole degli
regolamenti Indicatori (p. 324, 396, 405, 418)
Relazione sulla Gestione: Il Piano Strategico
2-28 Appartenenza ad Environmental, Social e Governance (ESG)
associazioni del
Gruppo
(p.100-102);
Dialogo
e
trasparenza con le istituzioni (p.314-317)
Coinvolgimento degli stakeholder
2-29 Approccio al coinvolgimento Relazione sulla Gestione: Il coinvolgimento
GRI 2 - Informative Generali - degli stakeholder degli stakeholder (p.91-92)
Versione 2021 2-30 Contratti collettivi Relazione sulla Gestione: Relazioni con le
parti sociali (p.271-278)
GRI Standard Informativa Ubicazione Omissione
TEMI MATERIALI
GRI 3 - Temi materiali -
Versione 2021
3-1 Processo di determinazione
dei temi materiali
3-2 Elenco dei temi materiali
Relazione sulla Gestione: La strategia di
sostenibilità di Poste Italiane (p.88-96)
Relazione sulla Gestione: La strategia di
sostenibilità di Poste Italiane (p.89-90; 94-95)
Lavorare con trasparenza e integrità
GRI 3 - Temi materiali -
Versione 2021
3-3 Gestione dei temi materiali Relazione sulla Gestione: La matrice di
materialità
(p.93-94);
La
Strategia
di
Sostenibilità di Poste Italiane (p.87-104);
Lavorare con trasparenza e integrità (p.223-
234); Tabella di correlazione tra ambiti del
Decreto, temi materiali di Sostenibilità per
Poste Italiane e GRI Standards (p.470-475)
GRI 205: Anticorruzione 205-1 Operazioni valutate per i
rischi legati alla corruzione
205-3 Episodi di corruzione
accertati e azioni intraprese
Capitolo 7. Tavole degli indicatori (p.393)
Capitolo 7. Tavole degli indicatori (p.393-
394)
GRI 207 (2019): Tasse 207-1 Approccio alla fiscalità
207-2 Governance fiscale,
controllo e gestione del rischio
207-3 Coinvolgimento degli
stakeholder e gestione delle
preoccupazioni in materia fiscale
207-4 Rendicontazione Paese
per Paese
Relazione sulla Gestione: La matrice di
materialità
(p.93-94);
La
Strategia
di
Sostenibilità di Poste Italiane (p.87-104);
Politiche di trasparenza in materia fiscale
(p.231-234); Tabella di correlazione tra
ambiti del Decreto, temi materiali di
Sostenibilità per Poste Italiane e GRI
Standards (p.470-475)
Capitolo 7. Tavole degli indicatori (p.396-
397)

GRI 415: Politica pubblica 415-1 Contributi politici In linea con quanto sancito dalla Politica
Integrata del Gruppo, Poste Italiane nel 2022
non ha erogato contributi di alcun genere,
direttamente o
indirettamente, a partiti
politici, movimenti, comitati ed organizzazioni
politiche e sindacali, né a loro rappresentanti
o candidati, sia in Italia che all'estero
Legalità e integrazione ESG nel processo di approvvigionamento
GRI 3 - Temi materiali -
Versione 2021
3-3 Gestione dei temi materiali Relazione sulla Gestione: La matrice di
materialità
(p.93-94);
La
Strategia
di
Sostenibilità di Poste Italiane (p.87-104);
Legalità e integrazione ESG nel processo di
approvvigionamento (p.234-242); Tabella di
correlazione tra ambiti del Decreto, temi
materiali di Sostenibilità per Poste Italiane e
GRI Standards (p.470-475)
GRI 301: Materiali 301-1 Materiali utilizzati per peso
o volume
Capitolo 7. Tavole degli indicatori (p.395-
396)
301-2 Materiali utilizzati che
provengono da riciclo
Capitolo 7. Tavole degli indicatori (p. 396)
Formazione e sviluppo del personale
GRI 3
-
Temi materiali
-
Versione 2021
3-3 Gestione dei temi materiali Relazione sulla Gestione: La matrice di
materialità
(p.93-94);
La
Strategia
di
Sostenibilità di Poste Italiane (p.87-104);
Formazione e sviluppo del personale (p.244-
262); Tabella di correlazione tra ambiti del
Decreto, temi materiali di Sostenibilità per
Poste Italiane e GRI Standards (p.470-475)
GRI
404:
Formazione
e
istruzione
404-1 Ore medie di formazione
annua per dipendente
Capitolo 7. Tavole degli indicatori (p.400)
Welfare e benessere del personale
GRI 3
-
Temi materiali
-
Versione 2021
3-3 Gestione dei temi materiali Relazione sulla Gestione: La matrice di
materialità
(p.93-94);
La
Strategia
di
Sostenibilità di Poste Italiane (p.87-104);
Welfare e benessere del personale (p.262-
271); Tabella di correlazione tra ambiti del
Decreto, temi materiali di Sostenibilità per
Poste Italiane e GRI Standards (p.470-475)
GRI 401: Occupazione 401-2 Benefit
previsti per i
dipendenti a tempo pieno, ma
non per i dipendenti part-time o
con
contratto
a
tempo
determinato
Capitolo 7. Tavole degli indicatori (p.403-
404)
Relazioni con le parti sociali
GRI 3 - Temi materiali -
Versione 2021
3-3 Gestione dei temi materiali Relazione sulla Gestione: La matrice di
materialità
(p.93-94);
La
Strategia
di
Sostenibilità di Poste Italiane (p.87-104);
Relazioni con le parti sociali (p.271-278);
Tabella di correlazione tra ambiti del Decreto,
temi materiali di Sostenibilità per Poste
Italiane e GRI Standards (p.470-475)

GRI 402: Relazioni tra
lavoratori e management
402-1 Periodo minimo di
preavviso per cambiamenti
operativi
Per Poste Italiane e per le Società del
Gruppo firmatarie del CCNL Poste Italiane:
4 settimane (25 giorni lavorativi successivi
alla data fissata per il primo incontro con le
OO.SS., comprensivi del sabato) per il
confronto a livello nazionale; più 2 settimane
(13 giorni lavorativi, comprensivi del sabato)
per la validazione dell'eventuale intesa da
parte del Coordinamento RSU; più eventuale
settimana (7 giorni lavorativi, comprensivi del
sabato) per il confronto a livello territoriale.
SDA: il CCNL prevede, all'art. 44, in caso di
cessione, trasformazione o cessazione
dell'Azienda, la procedura prevista dall'art.
47 della Legge 229 dicembre 1990 n. 428
elevando il termine di comunicazione alle
OO.SS. a 40 giorni se il trasferimento
d'azienda riguarda più di 60 dipendenti.
Salute e sicurezza sul lavoro
GRI 3 - Temi materiali -
Versione 2021
3-3 Gestione dei temi materiali
GRI 403 (2018): Salute e
sicurezza sul lavoro
403-1 Sistema di gestione della
salute e sicurezza sul lavoro
403-2 Identificazione dei pericoli,
valutazione dei rischi e indagini
sugli incidenti
403-3 Servizi di medicina del
lavoro
403-4 Partecipazione e
consultazione dei lavoratori e
comunicazione in materia di
salute e sicurezza sul lavoro
403-5 Formazione dei lavoratori
in materia di salute e sicurezza
sul lavoro
403-6 Promozione della salute dei
lavoratori
403-7 Prevenzione e mitigazione
degli impatti in materia di salute e
sicurezza sul lavoro all'interno
delle relazioni commerciali
403-8 Lavoratori coperti da un
sistema di gestione della salute e
sicurezza sul lavoro
403-9 Infortuni sul lavoro
Relazione sulla Gestione: La matrice di
materialità (p.93-94); La Strategia di
Sostenibilità di Poste Italiane (p.87-104);
Salute e sicurezza sul lavoro (p.278-284);
Tabella di correlazione tra ambiti del
Decreto, temi materiali di Sostenibilità per
Poste Italiane e GRI Standards (p.470-475)
Capitolo 7. Tavole degli indicatori (p.405-
407)
Capitolo 7. Tavole degli indicatori (p.407-
Tutela dei diritti umani in Azienda 414)

GRI 3 - Temi materiali -
Versione 2021
3-3 Gestione dei temi materiali Relazione sulla Gestione: La matrice di
materialità (p.93-94); La Strategia di
Sostenibilità di Poste Italiane (p.87-104);
Tutela dei diritti umani in Azienda (p.286-
294); Tabella di correlazione tra ambiti del
Decreto, temi materiali di Sostenibilità per
Poste Italiane e GRI Standards (p.470-475)
GRI 405: Diversità e pari 405-1 Diversità negli organi di Capitolo 7. Tavole degli indicatori (p.415-
opportunità governo e tra i dipendenti 416)
Pari opportunità nei percorsi di carriera
GRI 3 - Temi materiali -
Versione 2021
3-3 Gestione dei temi materiali Relazione sulla Gestione: La matrice di
materialità
(p.93-94);
La
Strategia
di
Sostenibilità di Poste Italiane (p.87-104); Pari
opportunità nei percorsi di carriera (p.294-
301); Tabella di correlazione tra ambiti del
Decreto, temi materiali di Sostenibilità per
Poste Italiane e GRI Standards (p.470-475)
GRI 404: Formazione e
istruzione
404-3 Percentuale di dipendenti
che ricevono una valutazione
periodica delle performance e
dello sviluppo professionale
Capitolo 7. Tavole degli indicatori (p.417)
Supporto allo sviluppo socio-economico del territorio
GRI 3
-
Temi materiali
-
Versione 2021
3-3 Gestione dei temi materiali Relazione sulla Gestione: La matrice di
materialità
(p.93-94);
La
Strategia
di
Sostenibilità di Poste Italiane (p.87-104);
Supporto allo sviluppo socio-economico del
territorio (p.303-314); Tabella di correlazione
tra ambiti del Decreto, temi materiali di
Sostenibilità per Poste Italiane e GRI
Standards (p.470-475)
GRI 201: Performance
economica
201-1 Valore economico
direttamente generato e
distribuito
Relazione sulla Gestione: Highlights (p. 14-
15); Tavole degli indicatori (p.419)
GRI 203: Impatti economici
indiretti
203-1 Investimenti infrastrutturali
e servizi finanziati
Capitolo 7. Tavole degli indicatori (p.420)
Dialogo e trasparenza con le istituzioni
GRI 3 - Temi materiali -
Versione 2021
3-3 Gestione dei temi materiali Relazione sulla Gestione: La matrice di
materialità
(p.93-94);
La
Strategia
di
Sostenibilità di Poste Italiane (p.87-104);
Dialogo e trasparenza con le istituzioni
(p.314-317); Tabella di correlazione tra
ambiti del Decreto, temi materiali di
Sostenibilità per Poste Italiane e GRI
Standards (p.470-475)
Inclusione finanziaria
GRI 3 - Temi materiali -
Versione 2021
3-3 Gestione dei temi materiali Relazione sulla Gestione: La matrice di
materialità
(p.93-94);
La
Strategia
di
Sostenibilità di Poste Italiane (p.87-104);
Inclusione finanziaria (p.317-322); Tabella di
correlazione tra ambiti del Decreto, temi
materiali di Sostenibilità per Poste Italiane e
GRI Standards (p.470-475)
Impatti ambientali degli immobili FS14 Iniziative per migliorare
l'accesso ai servizi finanziari per
le persone svantaggiate
Capitolo 7. Tavole degli indicatori (p.421-
422)

GRI 3
-
Temi materiali
-
Versione 2021
3-3 Gestione dei temi materiali Relazione sulla Gestione: La matrice di
materialità
(p.93-94);
La
Strategia
di
Sostenibilità di Poste Italiane (p.87-104);
Impatti ambientali degli immobili (p.324-336);
Tabella di correlazione tra ambiti del Decreto,
temi materiali di Sostenibilità per Poste
Italiane e GRI Standards (p. 470-475)
GRI 302: Energia 302-1
Energia
consumata
all'interno dell'organizzazione
302-2 Energia consumata al di
fuori dell'organizzazione
302-3 Intensità energetica
302-4 Riduzione del consumo di
Capitolo 7. Tavole degli indicatori (p.423;
428)
Capitolo
7.
Tavole
degli
indicatori
(p.423; 429)
Capitolo 7. Tavole degli indicatori (p. 424)
Capitolo 7. Tavole degli indicatori (p.429)
GRI 303 (2018): Acqua e energia
303-1 Interazione con l'acqua
come risorsa condivisa
303-2 Gestione degli impatti
correlati allo scarico di acqua
Relazione sulla Gestione: Impatti ambientali
degli immobili (p.324-336);
Tabella di
correlazione tra ambiti del Decreto, temi
materiali di Sostenibilità per Poste Italiane e
GRI Standards (p. 473-475)
scarichi idrici 303-3 Prelievo idrico Capitolo 7. Tavole degli indicatori (p.424)
Attualmente non vi è evidenza che Poste
Italiane prelevi acqua da aree a stress idrico.
Pertanto, tale valore risulta essere pari a
zero.
GRI 305: Emissioni 305-1 Emissioni GHG dirette
(Scope 1)
305-2 Emissioni indirette di GHG
da consumi energetici (Scope 2)
305-3 Altre emissioni indirette di
GHG (Scope 3)
Capitolo 7. Tavole degli indicatori (p.425-
426; 428-429)
Capitolo 7. Tavole degli indicatori (p.425-
426; 428-429)
Capitolo
7.
Tavole
degli
indicatori
(p.425-426; 429)
305-4 Intensità delle emissioni di
GHG
305-5 Riduzione delle emissioni
di GHG
Capitolo 7. Tavole degli indicatori (p.429)
Capitolo 7. Tavole degli indicatori (p.429)
306-1 Produzione di rifiuti e
impatti significativi connessi ai
rifiuti
306-2 Gestione degli impatti
significativi connessi ai rifiuti
306-3 Rifiuti prodotti
306-4 Rifiuti non destinati a
smaltimento
306-5
Rifiuti
destinati
allo
smaltimento
Relazione sulla Gestione: Impatti ambientali
degli immobili (p.324-336);
Tabella di
correlazione tra ambiti del Decreto, temi
materiali di Sostenibilità per Poste Italiane e
GRI Standards (p. 473-475)
Capitolo 7. Tavole degli indicatori (p.426-
427)
Impatti ambientali della logistica
GRI 3 - Temi materiali -
Versione 2021
3-3 Gestione dei temi materiali Relazione sulla Gestione: La matrice di
materialità
(p.93-94);
La
Strategia
di
Sostenibilità di Poste Italiane (p.87-104);
Impatti ambientali della logistica (p.336-342);
Tabella di correlazione tra ambiti del Decreto,
temi materiali di Sostenibilità per Poste
Italiane e GRI Standards (p. 470-475)
GRI 302: Energia 302-1 Energia consumata
all'interno dell'organizzazione
302-2 Energia consumata al di
fuori dell'organizzazione
302-3 Intensità energetica
Capitolo 7. Tavole degli indicatori (p.423;
430-431; 431)
Capitolo
7.
Tavole
degli
indicatori
(p.423; 431)
Capitolo 7. Tavole degli indicatori (p. 424)

305-1 Emissioni GHG dirette Capitolo 7. Tavole degli indicatori (p.425-
(Scope 1) 426; 430-431; 431)
305-2 Emissioni indirette di GHG Capitolo 7. Tavole degli indicatori p.425-426;
GRI 305: Emissioni da consumi energetici (Scope 2) 430-431)
305-3 Altre emissioni indirette di Capitolo
7.
Tavole
degli
indicatori
GHG (Scope 3) (p.425-426; 431)
Qualità e customer experience
Relazione sulla Gestione: La matrice di
materialità
(p.93-94);
La
Strategia
di
Sostenibilità di Poste Italiane (p.87-104);
GRI 3 - Temi materiali - 3-3 Gestione dei temi materiali Qualità e customer experience (p.344-351);
Versione 2021 Tabella di correlazione tra ambiti del Decreto,
temi materiali di Sostenibilità per Poste
Italiane e GRI Standards (p.470-475)
Cybersecurity, Sicurezza informatica e Privacy
Relazione sulla Gestione: La matrice di
materialità
(p.93-94);
La
Strategia
di
Sostenibilità di Poste Italiane (p.87-104);
Cybersecurity,
Sicurezza
informatica
e
GRI 3 (2021): Temi materiali 3-3 Gestione dei temi materiali Privacy (p.352-357); Tabella di correlazione
tra ambiti del Decreto, temi materiali di
Sostenibilità per Poste Italiane e GRI
Standards (p.473-475)
418-1 Denunce comprovate
riguardanti le violazioni della
GRI 418: Privacy dei clienti privacy dei clienti e perdita di Capitolo 7. Tavole degli indicatori (p.438)
dati dei clienti
Innovazione e digitalizzazione di prodotti, servizi e processi
Relazione sulla Gestione: La matrice di
materialità
(p.93-94);
La
Strategia
di
Sostenibilità di Poste Italiane (p.87-104);
GRI 3 - Temi materiali - Innovazione e digitalizzazione di prodotti,
Versione 2021 3-3 Gestione dei temi materiali servizi e processi (p.359-377); Tabella di
correlazione tra ambiti del Decreto, temi
materiali di Sostenibilità per Poste Italiane e
GRI Standards (p.470-475)
Integrazione ESG nelle politiche di investimento
Relazione sulla Gestione: La matrice di
materialità
(p.93-94);
La
Strategia
di
Sostenibilità di Poste Italiane (p.87-104);
GRI 3 - Temi materiali - 3-3 Gestione dei temi materiali Integrazione
ESG
nelle
politiche
di
Versione 2021 investimento
(p.379-386);
Tabella
di
correlazione tra ambiti del Decreto, temi
materiali di Sostenibilità per Poste Italiane e
GRI Standards (p.470-475)
Nel corso del 2022, Poste Vita e BancoPosta
Fondi SGR - le Società del Gruppo Poste
Italiane operanti nel settore degli investimenti
FS11 Percentuale degli - hanno sottoposto i propri portafogli alla
investimenti sottoposti a valutazione sociale ed ambientale da parte di
screening negativo e/o positivo un ente terzo. Tale valutazione ha riguardato
su aspetti sociali/ambientali il 96% dell'AuM complessivo di Poste Vita,
mentre per BancoPosta Fondi SGR sono
stati sottoposti a valutazione il 90% dell'AuM
Integrazione ESG nelle politiche di assicurazione corporate ed il 98% dell'AuM in governativi.

GRI 3 - Temi materiali -
Versione 2021
3-3 Gestione dei temi materiali Relazione sulla Gestione: La matrice di
materialità (p.93-94); La Strategia di
Sostenibilità di Poste Italiane (p.87-104);
Integrazione
ESG
nelle
politiche
di
assicurazione
(p.386-391);
Tabella
di
correlazione tra ambiti del Decreto, temi
materiali di Sostenibilità per Poste Italiane e
GRI Standards (p.470-475)
FS11 Percentuale degli
investimenti sottoposti a
screening negativo e/o positivo su
aspetti sociali/ambientali
Nel corso del 2022, Poste Vita e
BancoPosta Fondi SGR - le Società del
Gruppo Poste Italiane operanti nel settore
degli investimenti - hanno sottoposto i propri
portafogli alla valutazione sociale ed
ambientale da parte di un ente terzo. Tale
valutazione ha riguardato il 96% dell'AuM
complessivo di Poste Vita, mentre per
BancoPosta
Fondi
SGR
sono
stati
sottoposti a valutazione il 90% dell'AuM
corporate ed il 98% dell'AuM in governativi.

TCFD CONTENT INDEX

Nel 2021 l'Azienda è diventata Supporter ufficiale della TCFD (Task Force on Climate Related Disclosures), sottoscrivendo ulteriormente il proprio impegno per la creazione di un sistema finanziario più resiliente attraverso la disclosure relativa al clima. Il seguente Content Index garantisce una più intuitiva comprensione di come la strategia climatica di Poste Italiane sia allineata alle raccomandazioni dell'organizzazione.

R R

Governance

'

La supervisione del CdA sui rischi e le opportunità legati al clima

La Corporate Governance di Poste Italiane (p.111-114); La gestione dei rischi e delle opportunità legati al cambiamento climatico (p.133-141)

Il ruolo del management nel valutare e gestire i rischi e le opportunità legati al clima

Strategia

Disclosure degli impatti dei rischi e delle opportunità legati al clima sul business, sulla strategia e sulla pianificazione finanziaria dell'organizzazione

485 Impatti effettivi e potenziali dei rischi e delle opportunità legati al clima, identificati finora, sul business, sulla strategia e sulla pianificazione finanziaria dell'organizzazione nel breve medio e lungo termine

Il Regolamento sulla Tassonomia Europea (p.460-469); La gestione dei rischi e delle opportunità legati al cambiamento climatico (p.133-141); La gestione dei rischi emergenti e delle opportunità correlate (p.141-

Descrivere i rischi e le opportunità legati al clima che l'organizzazione ha identificato

Risk management

Disclosure di come l'organizzazione identifica, valuta e gestisce i rischi legati al clima

Descrivere i processi dell'organizzazione per identificare e valutare i rischi legati al clima

Descrivere i processi dell'organizzazione per la gestione dei rischi legati al clima

I rischi e le opportunità legati al clima sono integrati nel processo decisionale corrente e nella formulazione della strategia

La matrice di materialità (p.93-94); Le Politiche di Sostenibilità del Gruppo (p.94-95); Il Piano Strategico Environmental, Social e Governance (ESG) del Gruppo (p.100-102); La gestione dei rischi e delle opportunità legati al cambiamento climatico (p.133-141; La gestione dei rischi emergenti e delle opportunità correlate (p.139- 154)

Metriche e target

Disclosure di metriche e target utilizzati per gestire i rischi e le opportunità legati al clima

Disclosure delle metriche utilizzate dall'organizzazione per valutare i rischi e le opportunità legate al clima in linea con la sua strategia e il processo di gestione del rischio

Disclosure delle emissioni di gas a effetto serra (GHG)

Descrivere i piani utilizzati dall'organizzazione per gestire i rischi e le opportunità legati al clima e le prestazioni rispetto agli obiettivi

Descrivere i target utilizzati dall'organizzazione per gestire i rischi e le opportunità Tavole degli indicatori (p.423-436) legati al clima e le prestazioni rispetto agli obiettivi

Il Regolamento sulla Tassonomia Europea (p.460-469); Il Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi integrato di Poste Italiane (p. p.115-120); Rischi associati ai temi materiali e modalità di gestione (p.121-127); La gestione dei rischi e delle opportunità legati al cambiamento climatico (p.133-141); La gestione dei rischi emergenti e delle opportunità correlate (p.139- 154); Transizione green (p.323-342);

ALTRI STANDARD E LINEE GUIDA DI RIFERIMENTO PER LA REDAZIONE DEL BILANCIO INTEGRATO

Le tabelle di raccordo riportate nella presente sezione: "Towards Common Metrics and Consistent Re orting of Sustainable Value Creation" del World E onomic Forum e gli indicatori GRI presenti nel Bilancio Integrato; indicatori SASB e indicatori del Bilancio Integrato di Poste Italiane; SDG e indicatori GRI Standards non sono sottoposte a giudizio di conformità ("limited assurance engagement").

PRINCIPALI CAPITALI COLLEGATI

TABELLA DI RACCORDO TRA IL DOCUMENTO "TOWARDS COMMON METRICS AND CONSISTENT REPORTING OF SUSTAINABLE VALUE CREATION" DEL WORLD ECONOMIC FORUM E GLI INDICATORI GRI PRESENTI NEL BILANCIO INTEGRATO

A settembre 2020 è stata pubblicata la versione aggiornata del documento "Towards Common Metrics and Consistent Reporting of Sustainable Value Creation", presentato a Gennaio 2020 durante il World Economic Forum di Davos, che definisce un set di indicatori universali per le performance ESG applicabili da tutte le aziende, a prescindere dall'area di business, con lo scopo di rendere le disclosure non finanziarie più facilmente comparabili. Gli indicatori sono organizzati in quattro pilastri: Governance, Planet, People e Prosperity.

Prendendo in considerazione le indicazioni fornite dal documento, sono evidenziati nella seguente tabella le "material ESG metrics" rendicontate all'interno del presente Bilancio Integrato.

PILASTRO TEMA DESCRIZIONE Indicatori GRI presenti nelle
Sezioni di Bilancio
Governance Governing Purpose Definizione dello scopo GRI 2-12
Quality of Governing Body Composizione del Board GRI 2-9
GRI 405-1
Stakeholder engagement Impatto dei problemi materiali sugli stakeholder GRI 2-12
GRI 2-29
GRI 3-2
Ethical behavior Anticorruzione GRI 205-3
Contributi politici GRI 415-1
Risk and opportunity oversight Integrare i rischi e le opportunità nel processo di business GRI 3-3
Planet Climate change GRI 305-1
Emissioni Greenhouse Gas (GHG) GRI 305-2
GRI 305-3

People Dignity and equality Diversità e inclusione (%)
Valutazione sul rispetto dei diritti umani, impatto del
reclamo e schiavitù moderna (#,%)
GRI 405-1
GRI 412-1
Health and Well Being Salute e sicurezza (%) GRI 403-6
GRI 403-9
Skills for the Future Formazione fornita (#) GRI 404-1
Prosperity Employment and wealth
generation
Contributo economico GRI 201-1
GRI-203-1
Community and social vitality Totale di tasse pagate GRI 201-1

TABELLA DI RACCORDO TRA INDICATORI SASB E INDICATORI DEL BILANCIO INTEGRATO DI POSTE ITALIANE

GRI (Global Reporting Initiative) e SASB (Sustainability Accounting Standards Board) rappresentano gli standard più riconosciuti a livello internazionale per la definizione delle strategie e dei sistemi di reporting di Sostenibilità. In considerazione della crescente rilevanza della rendicontazione SASB per gli investitori è stata evidenziata nella seguente tavola di raccordo la corrispondenza con gli indicatori utilizzati nel Bilancio Integrato 2022

SASB BILANCIO INTEGRATO 2022
Tema Indicatore Riferimento ai paragrafi/indicatori
Settore – INSURANCE
Transparent Information & Fair Advice for
Customers
FN-IN-270a ⦁ La Strategia di Sostenibilità di Poste Italiane
⦁ Qualità e Customer experience
⦁ Reclami mensili
⦁ Reclami dei clienti per tipologia
Incorporation of ESG Factors in Investment
Management
FN-IN-410a ⦁ La Strategia di Sostenibilità di Poste Italiane
⦁ Integrazione ESG nelle politiche di investimento
⦁ Integrazione ESG nelle politiche di assicurazione
⦁ Percentuale degli investimenti sottoposti a
screening negativo e/o positivo su aspetti
sociali/ambientali
Policies Designed to Incentivize Responsible
Behavior
FN-IN-410b ⦁ La Strategia di Sostenibilità di Poste Italiane
⦁ L'offerta di prodotti di investimento con valore
sociale e ambientale
⦁ Prodotti assicurativi con valore sociale e
ambientale
Environmental Risk exposure FN-IN-450a ⦁ La Strategia di Sostenibilità di Poste Italiane
⦁ La gestione dei rischi e delle opportunità legate al
cambiamento climatico
Systemic Risk Management FN-IN-550a ⦁ La gestione dei rischi emergenti e delle
opportunità correlate
Settore – ASSET MANAGEMENT
Transparent Information & Fair Advice for
Customers
FN-AC-270a ⦁ La Strategia di Sostenibilità di Poste Italiane
⦁ Qualità e Customer experience
⦁ Reclami mensili
⦁ Reclami dei clienti per tipologia
Employee Diversity & Inclusion FN-AC-330a ⦁ La Strategia di Sostenibilità di Poste Italiane
⦁ Diversità e inclusione
⦁ Inquadramento professionale dei dipendenti per
genere e fascia di età
⦁ Numero di dipendenti distinti per altri indicatori di
diversità
⦁ Numero di dipendenti per tipologia di impiego e
genere, distinti per linea di business
⦁ Numero di dipendenti per tipologia di contratto e
genere, distinti per linea di business
Incorporation of ESG Factors in Investment
Management & Advisory
FN-AC-410a ⦁ La Strategia di Sostenibilità di Poste Italiane

⦁ Integrazione ESG nelle politiche di investimento
⦁ Integrazione ESG nelle politiche di assicurazione
⦁ Percentuale degli investimenti sottoposti a
screening negativo e/o positivo su aspetti
sociali/ambientali
Business Ethics FN-AC-510a ⦁ La Strategia di Sostenibilità di Poste Italiane
⦁ Lavorare con trasparenza e integrità
⦁ L'impegno di Poste Italiane nella gestione dei rischi
legati ai diritti umani
⦁ Società analizzate per rischio corruzione e
copertura dei processi a rischio corruzione con
interventi di audit
⦁ Segnalazioni gestite dal comitato whistleblowing
⦁ Pratiche anti-concorrenziali
⦁ Formazione su procedure e politiche relative
all'anticorruzione
⦁ Casi di corruzione e concussione e azioni correttive
⦁ Contributi politici
⦁ Approccio alla fiscalità
Settore – AIR FREIGHT & LOGISTICS
Greenhouse Gas Emissions TR-AF-110a ⦁ La Strategia di Sostenibilità di Poste Italiane
⦁ Transizione green
⦁ Emissioni GHG dirette totali (Scope 1)
⦁ Emissioni GHG indirette totali (Scope 2)
⦁ Intensità delle emissioni di GHG riferite alle
strutture immobiliari
⦁ Consumi energetici interni al Gruppo
⦁ Consumi energetici esterni al Gruppo
Air Quality TR-AF-120a ⦁ La Strategia di Sostenibilità di Poste Italiane
⦁ Altre emissioni dirette derivanti dall'attività di
logistica
⦁ Altre emissioni indirette derivanti dall'attività di
logistica
Labor Practices TR-AF-310a ⦁ La Strategia di Sostenibilità di Poste Italiane
⦁ Relazioni con le parti sociali
⦁ Tutela dei diritti umani in Azienda
⦁ Contenziosi
Employee Health & Safety TR-AF-320a ⦁ La Strategia di Sostenibilità di Poste Italiane
⦁ Salute e sicurezza sul lavoro
⦁ Tipologia di infortuni, tasso di infortuni sul lavoro
registrabili, tasso di infortuni sul lavoro con gravi
conseguenze, tasso di assenteismo e tasso di
decessi risultanti da infortuni sul lavoro del Gruppo
Supply Chain Management TR-AF-430a ⦁ La Strategia di Sostenibilità di Poste Italiane

⦁ Impatti ambientali della logistica
⦁ Altre emissioni GHG indirette totali (Scope 3)
Settore – COMMERCIAL BANKS
Data Security FN-CB-230a ⦁ La Strategia di Sostenibilità di Poste Italiane
⦁ Modello di Risk Management e analisi dei rischi
⦁ Cybersecurity, Sicurezza Informatica e Privacy
⦁ Violazione della privacy e perdita dei dati
⦁ Sicurezza IT e violazioni della sicurezza informatica
⦁ Numero di clienti coinvolti in violazioni della
sicurezza IT
Financial Inclusion & Capacity Building FN-CB-240a ⦁ La Strategia di Sostenibilità di Poste Italiane
⦁ Inclusione finanziaria
⦁ Incidenza dei nuovi clienti nelle categorie più a
rischio di esclusione finanziaria sul totale delle
nuove acquisizioni
⦁ Gli ATM per l'inclusione
⦁ Uffici Postali per l'integrazione culturale
Business Ethics FN-CB-510a ⦁ La Strategia di Sostenibilità di Poste Italiane
⦁ Lavorare con trasparenza e integrità
⦁ Società analizzate per rischio corruzione e
copertura dei processi a rischio corruzione con
interventi di audit
⦁ Segnalazioni gestite dal comitato whistleblowing
⦁ Pratiche anti-concorrenziali
⦁ Formazione su procedure e politiche relative
all'anticorruzione
⦁ Casi di corruzione e concussione e azioni correttive
⦁ Contributi politici
⦁ Approccio alla fiscalità
Systemic Risk Management FN-CB-550a ⦁ Modello di Risk Management e analisi dei rischi

TABELLA DI RACCORDO SDG E INDICATORI GRI STANDARDS PRINCIPALI CAPITALI COLLEGATI
SDG Tema Indicatore GRI
Goal 1 –
Povertà Zero

Accesso ai servizi finanziari

FS14

207-1

Fiscalità

207-2
Sradicare la povertà in tutte le sue forme e
207-3
ovunque nel mondo.
207-4

Qualità dell'aria

305-1

305-2

305-3
Goal 3 –
Salute e benessere

Gestione dei rifiuti

306-1

306-2

306-3

306-4
Garantire una vita sana e promuovere il
306-5
benessere di tutti a tutte le età.
Salute
e
sicurezza

sul
403-2
lavoro
403-3

403-6

403-9
Goal 4 –
Istruzione di

Formazione
e
istruzione

404-1
qualità professionale
Garantire un'istruzione di qualità,
inclusiva ed equa, e promuovere
opportunità di apprendimento continua
per tutti.
Goal 5 –
Uguaglianza di

Parità di genere negli organi

2-9
genere di governo
2-10

Raggiungere l'uguaglianza di genere e
l'autodeterminazione di tutte le donne e
Investimenti in

203-1
ragazze. infrastrutture

Parità di genere nella

401-2
formazione dei dipendenti
404-1

404-3

Parità di genere

405-1

Prelievo
sostenibile

303-1
Goal 6 –
Acqua pulita e
dell'acqua
303-2
igiene
303-3

Gestione dei rifiuti

306-1
Garantire la disponibilità e la gestione
306-2
sostenibile di acqua e servizi igienici per
306-3
tutti.
306-4

306-5
Goal 7 –
Energia pulita e

Efficienza energetica

302-1
accessibile
302-2

Energia rinnovabile

302-1
Garantire l'accesso all'energia a prezzo
302-2
accessibile, affidabile, sostenibile e
moderna per tutti.
Goal 8 –
Lavoro dignitoso e
crescita economica

Accesso ai servizi finanziari

FS14

Informazioni sui lavoratori

2-7
Promuovere una crescita economica dipendenti e non
2-8
duratura, inclusiva e sostenibile, la
piena occupazione e il lavoro dignitoso
per tutti.

Accordi contrattazione
collettiva

2-30

Investimenti in
infrastrutture

201-1


Efficienza
nei
materiali
utilizzati

301-1

Efficienza energetica

302-1

302-2

Gestione dei rifiuti

306-2

Guadagni, salari e benefici

401-2

Relazioni tra lavoratori e
management

402-1

Salute e sicurezza sul

403-1
lavoro
403-2

403-3

403-4

403-5

403-7

403-8

403-9

Formazione e istruzione

404-1
professionale
404-3

Diversità e pari opportunità

405-1
Goal 9 –
Industria,

Investimenti in

201-1

Costruire un'infrastruttura resiliente, promuovere l'industrializzazione inclusiva e sostenibile e sostenere l'innovazione.

Goal 10 – Ridurre le disuguaglianze • 2-7


Informazioni sui lavoratori

2-8
dipendenti e non

Fiscalità

207-1
Ridurre le disuguaglianze all'interno dei
207-2
e fra i Paesi.
207-3

207-4

Equa formazione dei

404-1
dipendenti
404-3
Goal 11 –
Città e comunità

Investimenti in infrastrutture

203-1
sostenibili
Gestione dei rifiuti

306-1

306-2
Rendere le città e gli insediamenti umani
306-3
inclusivi, sicuri, resilienti e sostenibili.
306-4

306-5

Uso efficiente / riciclo dei
materiali

301-1

Efficienza energetica

302-1

302-2
Goal 12 –
Consumo e

Prelievi idrici per fonte

303-1
produzioni responsabili
303-3

Qualità dell'aria

305-1
Garantire modelli di consumo e
305-2
produzione sostenibili.
305-3

Gestione dei rifiuti

306-1

306-2

306-3

306-4

306-5

Efficienza energetica

302-1

302-2

Goal 13 –
Agire per il clima
Emissioni GHG 305-1
305-2
305-3
305-4
Adottare misure urgenti per combattere
i cambiamenti climatici e le loro
conseguenze.
Goal 14 –
La vita
Acidificazione degli oceani 305-1
'
q
305-2
305-3
305-4
Conservare e utilizzare in modo
sostenibile gli oceani, i mari e le risorse
marine.
Degrado delle foreste 305-1
Goal 15 –
La vita sulla terra
305-2
305-3
305-4
Proteggere, ripristinare e promuovere
l'uso sostenibile degli ecosistemi
terrestri, gestire in modo sostenibile le Gestione dei rifiuti 306-3
foreste, contrastare la desertificazione, 306-5
arrestare e invertire il degrado dei suoli e
fermare la perdita di biodiversità.
Goal 16 -
Pace, giustizia e
Etica e integrità 2-10
istituzioni forti
2-23
Parità di genere negli organi 2-9
Promuovere società pacifiche e di governo 2-10
inclusive orientate allo sviluppo 2-11
sostenibile, garantire a tutti l'accesso 2-12
alla giustizia e costruire istituzioni 2-15

<-- PDF CHUNK SEPARATOR -->

efficaci, responsabili e inclusive a tutti i
Anticorruzione

205-1
livelli.
205-3

Salute
e
sicurezza
sul

403-9
lavoro
403-4

Politica pubblica

415-1

Protezione della Privacy

418-1
Goal 17 -
Partenariato

Fiscalità

207-1
globale per lo sviluppo
207-2
sostenibile
207-3

207-4
Rafforzare le modalità di attuazione e
rilanciare il partenariato globale per lo
sviluppo sostenibile.

10. GLOSSARIO

ACQUIRING

È l'insieme di servizi forniti da un soggetto indipendente (Acquirer) finalizzati alla gestione delle autorizzazioni dei pagamenti effettuati con carte appartenenti ai circuiti nazionali ed internazionali, in virtù di un contratto di convenzionamento con l'esercente.

API (APPLICATION PROGRAM INTERFACES) APERTE

Procedure e interfacce che consentono a due applicazioni di dialogare e scambiare i dati. Una API che non richiede il pagamento di diritti per il suo accesso ed utilizzo è detta "aperta".

ASSET ALLOCATION

È una strategia attuata dall'investitore e finalizzata a diversificare il proprio portafoglio su classi di attivi differenti, sulla base dei propri obiettivi temporali e di rendimento atteso.

ASSET CLASS

Categoria d'investimento, ossia insieme di strumenti finanziari con caratteristiche simili e comportamento analogo sui mercati, ad esempio: obbligazionario (breve termine, medio/lungo termine, governativi, societari, high yield, ecc.), azionario (Europa, America, Paesi emergenti, ecc.), real estate. La scelta delle Asset Class è fondamentale per la costruzione del portafoglio perché sono le singole componenti che vengono valutate nel processo di Asset Allocation.

ATM (AUTOMATED TELLER MACHINE)

È uno sportello automatizzato, attivato direttamente dall'utente con l'inserimento della propria carta e la digitazione del PIN (codice personale di identificazione) che consente di fare sia operazioni dispositive che informative (es: richiesta saldo o lista movimenti).

BTP (BUONI DEL TESORO POLIENNALI)

Titoli di Stato italiani a medio/lungo termine. Il rendimento è dato da cedole di interesse a tasso fisso semestrali e dalla differenza tra il prezzo di rimborso, pari al valore nominale (100), ed il prezzo di emissione o sottoscrizione sul mercato secondario.

BUFFER

La Convenzione con il Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) prevede che una quota della raccolta privata possa essere impiegata in un apposito deposito presso il MEF, cd Conto "Buffer", finalizzato a consentire una gestione flessibile degli impieghi in funzione delle oscillazioni quotidiane della raccolta privata.

CAPITALIZZAZIONE

Con riferimento ad una società, rappresenta il prodotto tra il numero di azioni in circolazione e il loro prezzo unitario; con riferimento ad un mercato rappresenta il valore complessivo - ai prezzi di mercato - di tutti i titoli quotati.

CARTA DI CREDITO

È uno strumento di pagamento che abilita il titolare, in base ad un rapporto contrattuale con l'emittente, ad effettuare acquisti (tramite POS oppure online) di beni o servizi presso qualsiasi esercizio aderente al circuito internazionale di riferimento oppure prelievi di contante (tramite ATM). Gli importi spesi sono addebitati al titolare a cadenza predefinita in via posticipata (di norma mensile) in unica soluzione (carta di credito "classica") ovvero in forma rateale (la c.d. carta di credito rateale/rotativo o revolving).

CARTA DI DEBITO

Carta che permette al titolare, in base ad un contratto con la propria banca o le Poste, di acquistare (tramite POS) beni e servizi presso qualsiasi esercizio

commerciale aderente al circuito al quale la carta è abilitata o di prelevare contante (tramite ATM) con addebito immediato sul conto corrente collegato alla carta. Il circuito più noto è il circuito Bancomat, da cui deriva il nome con cui viene comunemente indicata. Se la carta è collegata a circuiti internazionali, è possibile utilizzare la stessa all'estero sia per prelievi di valuta locale che per effettuare pagamenti, digitando lo stesso codice segreto (PIN) utilizzato a livello nazionale sia per i prelievi su ATM che sui POS degli esercizi commerciali.

CARTA PREPAGATA

Strumento di pagamento, rilasciato a fronte di un versamento anticipato di fondi effettuato all'emittente, il cui valore diminuisce ogni volta che viene utilizzato per effettuare pagamenti o prelievi. Con una carta prepagata è possibile, senza utilizzare contante, acquistare (tramite POS o online) beni o servizi, oppure prelevare contante presso sportelli per il prelievo automatico (tramite ATM e con l'uso di un PIN), nei limiti della somma preventivamente versata all'istituto che l'ha emessa. Le carte prepagate sono emesse da banche, Istituti di moneta elettronica (IMEL) e Poste Italiane. Le carte prepagate ricaricabili hanno un valore massimo avvalorabile che differisce da emittente ad emittente e possono essere ricaricate più volte. La carta prepagata può anche essere dotata di un codice IBAN (International Bank Account Number) che consente di effettuare le principali operazioni di un conto corrente, tramite bonifici o addebiti diretti, come, ad esempio, accreditare lo stipendio o la pensione, domiciliare le utenze. Con la carta prepagata è possibile fare acquisti senza utilizzare contante e fare prelievi ed altre operazioni presso gli sportelli ATM aderenti al circuito di pagamento indicato sulla carta.

CESSIONE DEL QUINTO

È una particolare tipologia di finanziamento garantito, destinata ai pensionati e ai lavoratori dipendenti. Il rimborso delle rate avviene tramite cessione di una quota della pensione o dello stipendio a favore del soggetto finanziatore. Tale quota, trattenuta direttamente sul cedolino pensione o in busta paga, non può eccedere la quinta parte dell'emolumento netto mensile. Questo tipo di finanziamento prevede l'obbligo di un'assicurazione a copertura del rischio vita (per i Pensionati) e del rischio vita e perdita di impiego (per i Dipendenti). Le polizze sono sottoscritte direttamente dalla Banca/Società Finanziaria (nella veste di contraente e beneficiario) che ne sostiene i costi. Al cliente non è richiesto il pagamento di nessun premio assicurativo.

La parola deriva da chat-chiacchierare e botabbreviazione di robot. È un assistente virtuale in grado di rispondere ad una serie di domande, interpretando le intenzioni del cliente. L'applicazione viene usata di frequente dalle grandi aziende nel servizio clienti: digitando la domanda si ha l'impressione di dialogare con una persona.

Letteralmente "nuvola informatica", si riferisce alla tecnologia che permette di elaborare e archiviare dati in rete e che consente l'accesso ad applicazioni e dati memorizzati su un hardware remoto invece che sulla workstation locale. Il CLOUD IBRIDO è una soluzione che combina un cloud privato con uno o più servizi cloud pubblici, con un software proprietario che consente la comunicazione tra ciascun servizio. Una strategia cloud ibrida offre alle aziende una maggiore flessibilità spostando i carichi di lavoro tra le soluzioni cloud in base alle esigenze e ai costi.

Servizio innovativo di accettazione che consente agli esercenti convenzionati di incassare pagamenti disposti dal cliente acquirente direttamente dalla propria app Postepay, inquadrando il QR Code esposto dall'esercente.

COMMISSIONI DI GESTIONE

Compensi pagati al gestore mediante addebito diretto sul patrimonio del fondo per remunerare l'attività di gestione in senso stretto. Sono calcolati

quotidianamente sul patrimonio netto del fondo e prelevati ad intervalli più ampi (mensili, trimestrali, ecc.). In genere, sono espressi su base annua.

CONTACTLESS

È l'innovativo metodo di pagamento che consente di effettuare acquisti semplicemente avvicinando la carta all'apposito lettore (terminale POS) con il simbolo Contactless, la transazione avviene in pochi istanti.

CONTAINERIZZAZIONE

Procedura che consiste nella realizzazione di un "container", ossia una struttura logica (ambiente software) costituito da tutti i componenti necessari al funzionamento di una singola applicazione. Questo nuovo paradigma abilita una maggiore efficienza nella gestione delle risorse hardware, la possibilità di aumentare in real time le risorse elaborative a disposizione del sistema, la portabilità delle applicazioni tra infrastruttura on premises e cloud pubblico della piattaforma Hybrid cloud di Poste Italiane.

DEFFERED POLICYHOLDER LIABILITIES (DPL)

Posta contabile derivante dall'applicazione dello shadow accounting, come definita successivamente.

DIGITAL PROPERTIES

Le proprietà digitali (sito web, app BancoPosta, app PostePay, app Ufficio Postale, app PosteID) rappresentano uno dei 3 canali di presidio della Clientela a supporto della strategia omnicanale del Gruppo.

DIGITAL WALLET O BORSELLINO ELETTRONICO

È un portafoglio virtuale all'interno del quale è possibile caricare del credito o abbinare uno o più strumenti di pagamento come carta di credito, debito, prepagate o conti correnti, per poter effettuare transazioni senza condividere con il venditore le informazioni private del metodo di pagamento.

DURATA FINANZIARIA DEL PORTAFOGLIO

Media delle duration dei titoli che lo compongono.

DURATION

Scadenza media dei pagamenti di un titolo obbligazionario. Essa è generalmente espressa in anni e corrisponde alla media ponderata delle date di corresponsione dei flussi di cassa (c.d. cash flows) da parte del titolo, ove i pesi assegnati a ciascuna data sono pari al valore attuale dei flussi di cassa ad essa corrispondenti (le varie cedole e, per la data di scadenza, anche il capitale). È una misura approssimativa della sensibilità del prezzo di un titolo obbligazionario a variazioni nei tassi di interesse.

ETF (EXCHANGE TRADED FUNDS)

Sono particolari fondi d'investimento (o Sicav) a gestione passiva che vengono negoziati in mercati regolamentari, appartenenti alla più ampia famiglia degli Exchange Traded Products (ETP), che replicano l'andamento di indice sottostante (ad esempio il FTSE MIB).

FONDI COMUNI DI INVESTIMENTO

Sono organismi di investimento collettivo, gestiti dalle società di gestione del risparmio (SGR), che riuniscono le liquidità fornite dai propri clienti e le investono, come unico patrimonio, in attività finanziarie mobiliari (Azioni, Obbligazioni, Titoli di Stato, ecc.) o, per alcuni di essi, in attività immobiliari, rispettando regole volte a ridurre i rischi. Ciascun investitore diventa proprietario di un numero di quote il cui valore varia nel tempo ed in funzione dell'andamento dei titoli acquistati dalla Società di gestione con gli attivi del fondo. Esistono diverse tipologie di Fondi, classificati, ad esempio, in base alla tipologia di strumenti finanziari in cui investono (es: azioni europee oppure obbligazioni americane) o in base alla tipologia di partecipazione ai profitti degli investitori. I Fondi possono essere "chiusi" (con la sottoscrizione delle quote esclusivamente durante il periodo dell'offerta e con il rimborso delle quote che avviene, di regola, solo alla scadenza del Fondo) oppure "aperti", (con la

sottoscrizione ed il rimborso delle quote in qualunque momento).

FONDI PENSIONE

Sono organismi di investimento collettivo che raccolgono i contributi dei lavoratori e/o dei datori di lavoro e li investono in strumenti finanziari, allo scopo di erogare una prestazione pensionistica (rendita vitalizia o capitale) al termine della vita lavorativa del lavoratore integrativa rispetto al sistema obbligatorio pubblico. Esistono varie forme di fondi pensione: Fondi negoziali (o chiusi), Fondi aperti, Piani Individuali Pensionistici (PIP o FIP), Forme pensionistiche preesistenti.

FTSE MIB (FINANCIAL TIMES STOCK EXCHANGE MILANO INDICE DI BORSA)

È il più importante indice della Borsa di Milano dove sono riuniti i titoli a maggiore capitalizzazione e liquidità di mercato. Sul FTSE MIB sono quotati complessivamente 40 titoli rappresentativi di società che in maggioranza appartengono ai settori bancario, assicurativo e industriale.

GESTIONE SEPARATA

HIGH YIELD (TITOLI AD ALTO RENDIMENTO)

rivalutare le prestazioni previste dal contratto.

Sono titoli obbligazionari ad alta redditività (ed alto rischio) emessi da imprese, stati sovrani o altre entità in difficoltà finanziaria, ai quali viene attribuito un Rating ridotto (per Standard & Poor's pari o inferiore a BB). Spesso le obbligazioni High Yield vengono definite Junk Bonds.

In accezione logistica, identifica un grande nodo merci, sul quale convergono e dal quale si dipartono molte linee di traffico.

STRONG CUSTOMER AUTHENTICATION (SCA)

La SCA o AUTENTICAZIONE FORTE impone che tutte le operazioni di pagamento elettronico, e alcune operazioni a distanza che comportino un rischio di frode, vengano confermate e autorizzate combinando due o più fattori di autenticazione, scelti tra qualcosa che solo chi effettua l'operazione possiede (un'app su un dispositivo mobile o una chiave che genera codici OTP ), oppure un elemento di inerenza, cioè qualcosa che contraddistingue univocamente l'utente (l'impronta digitale, la geometria del volto, o un'altra caratteristica biometrica).

INFLATION LINKED

Trattasi di titoli di Stato che forniscono all'investitore una protezione contro l'aumento del livello dei prezzi: sia il capitale rimborsato a scadenza sia le cedole pagate sono, infatti, rivalutati sulla base dell'inflazione.

MERCHANT (ESERCENTE)

Soggetto che svolte un'attività commerciale.

MIFID (MARKETS IN FINANCIAL INSTRUMENTS DIRECTIVE)

La direttiva 2004/39/CE, in vigore dal 1 novembre del 2007, ha l'obiettivo principale di uniformare a livello europeo le regole dei partecipanti ai mercati finanziari al fine di tutelare gli investitori, imponendo agli intermediari l'obbligo di agire in modo onesto, equo e professionale per servire al meglio gli interessi dei clienti. La normativa ha introdotto una classificazione della clientela sulla base del diverso grado di esperienza finanziaria: clienti al dettaglio (retail), clienti professionali (professional clients), controparti qualificate (eligible counterparties). Tale suddivisione ha lo scopo di adottare misure di protezione coerenti con ciascuna categoria di investitore,

rispettando le differenti esigenze di tutela derivanti dalle informazioni raccolte circa la sua conoscenza ed esperienza in materia di investimenti, la sua situazione finanziaria e i suoi obiettivi di investimento, al fine di verificare l'adeguatezza o l'appropriatezza del servizio di investimento o dello strumento finanziario richiesto e/o proposto. Inoltre, gli intermediari hanno l'obbligo di fornire informazioni corrette, chiare e non fuorvianti descrivendo i servizi e gli strumenti finanziari offerti, fornendo informazioni riguardo le perdite percepite, le commissioni ed i costi connessi ai servizi forniti e la presenza di eventuali conflitti d'interesse. Entrata in vigore il 3 gennaio 2018 (in sostituzione della c.d. MiFID I, di cui riprende principi e finalità), la Direttiva MIFID II si pone l'obiettivo di incrementare l'efficienza e la trasparenza dei mercati innalzando il livello di tutela degli investitori, tramite presidi volti a rendere edotta la propria clientela sulle caratteristiche essenziali dell'attività prestata, anche in termini di rischi e costi delle operazioni proposte, e rafforzando alcuni requisiti organizzativi e norme di condotta nella fase di ideazione e di offerta dei prodotti alla propria clientela nonché in tema di formazione degli addetti alla prestazione della consulenza in materia di investimenti.

MISURE TRANSITORIE

Le misure transitorie sulle riserve tecniche (MTRT) sono state introdotte dalla direttiva 2014/51/EU (cd. Omnibus II) per consentire una transizione graduale dal regime prudenziale previgente (c.d. Solvency I) al regime Solvency II, evitando che i nuovi requisiti producessero effetti indesiderati sulle imprese e sul mercato.

Le norme prevedono che le imprese di assicurazione, a partire dal 1° gennaio 2016 e fino al 31 dicembre 2031, possano, previa autorizzazione dell'Istituto, applicare alle riserve tecniche calcolate alla fine di ogni esercizio una deduzione transitoria, determinata come quota parte della differenza (positiva) tra l'importo delle riserve tecniche calcolate secondo il regime Solvency II alla data del 1° gennaio 2016 e quelle iscritte in bilancio alla data del 31 dicembre 2015 (Solvency I).

MOBILE HOST OPERATOR

Operatore di riferimento per la fornitura dei servizi di accesso alla rete radiomobile.

Condivisione di dati tra diversi attori dell'ecosistema bancario. Con l'entrata in vigore della direttiva europea sui pagamenti digitali (PSD2), le banche europee sono obbligate ad aprire le proprie API (Application Program Interface) a società del fintech (tecnologia applicata alla finanza) e altre aziende che si occupano di prodotti e servizi finanziari. Questo consente alle società esterne (le cosiddette terze parti) l'accesso ai dati di pagamento aumentando la competizione nel sistema.

PAGAMENTI DIGITALI (DIGITAL PAYMENTS)

Il termine sta ad indicare tutti i pagamenti effettuati utilizzando strumenti elettronici, quali carte di credito, debito e prepagate, digital wallet , credito telefonico, addebito diretto su conto corrente, per l'acquisto di beni e servizi.

POLIZZA IBRIDA – MULTIRAMO

Nei prodotti multiramo una parte del premio è investita in gestioni separate e determina la quota parte di capitale garantito, mentre una parte viene investita in fondi unitlinked, caratterizzati da asset allocation diversificate che mirano a cogliere opportunità di rendimento investendo in fondi legati all'andamento dei mercati finanziari.

POLIZZA UNIT LINKED

Polizza vita per la quale il rischio dell'investimento è supportato dall'assicurato e le cui prestazioni sono direttamente collegate a quote di organismi di investimento collettivo del risparmio o al valore di attivi contenuti in un fondo interno.

POS (POINT OF SALE – PUNTO VENDITA)

È il luogo telematico (costituito da un dispositivo per il pagamento automatico degli acquisti) dove avvengono le transazioni di pagamento, mediante carte di debito o di credito attraverso i relativi chip o bande magnetiche.

Collegato al sistema bancario consente all'esercente di vedersi accreditate sul proprio conto corrente le somme e all'acquirente di saldare gli acquisti senza l'utilizzo del denaro fisico.

PSP (PSTATORI DI SERVIZI DI PAGAMENTO)

Soggetti autorizzati a offrire servizi di pagamento: Banche, Poste Italiane (BancoPosta), istituti di pagamento e istituti di moneta elettronica (PostePay S.p.A.).

PREMI LORDI CONTABILIZZATI

Importo maturato durante il periodo di riferimento per i contratti di assicurazione, indipendentemente dal fatto che tali importi siano stati incassati o che si riferiscano interamente o parzialmente ad esercizi successivi.

PREMI DI COMPETENZA

Premi lordi contabilizzati al netto della variazione della riserva premi.

QR CODE (QUICK RESPONSE CODE – CODICE A RISPOSTA RAPIDA)

È un tipo di codice a barre raffigurato da un quadrato con all'interno punti e righe di diversa grandezza. Attraverso apposite app, è possibile accedere a contenuti multimediali semplicemente inquadrando il QR Code con la fotocamera dello smartphone.

RAMO ASSICURATIVO

Si definisce ramo assicurativo una categoria nella quale è possibile classificare polizze afferenti la stessa, o similare, tipologia di rischio. Si distinguono due macro sezioni:

  • Ramo danni: riguarda le polizze che intervengono a risarcimento del cliente in caso di danni materiali e fisici, riguardanti beni personali, patrimonio, persona; I contratti danni si suddividono nei seguenti rami:

  • Infortuni (compresi gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali); prestazioni forfettarie; indennità temporanee; forme miste; persone trasportate;

  • Malattia: prestazioni forfettarie; indennità temporanee; forme miste 3. Corpi di veicoli terrestri (esclusi quelli ferroviari): ogni danno subito da: veicoli terrestri automotori; veicoli terrestri non automotori;

  • Corpi di veicoli ferroviari: ogni danno subito da veicoli ferroviari;

  • Corpi di veicoli aerei: ogni danno subito da veicoli aerei;

  • Corpi di veicoli marittimi, lacustri e fluviali: ogni danno subito da: veicoli fluviali; veicoli lacustri; veicoli marittimi;

  • Merci trasportate (compresi merci, bagagli e ogni altro bene): ogni danno subito dalle merci trasportate o dai bagagli, indipendentemente dalla natura del mezzo di trasporto;

  • Incendio ed elementi naturali: ogni danno subito dai beni (diversi dai beni compresi nei rami 3, 4, 5, 6 e 7) causato da: incendio; esplosione; tempesta; elementi naturali diversi dalla tempesta; energia nucleare; cedimento del terreno;

  • Altri danni ai beni: ogni danno subito dai beni (diversi dai beni compresi nei rami 3, 4, 5, 6 e 7) causato dalla grandine o dal gelo, nonché da qualsiasi altro evento, quale il furto, diverso da quelli compresi al n. 8;

  • Responsabilità civile autoveicoli terrestri: ogni responsabilità risultante dall'uso di autoveicoli terrestri (compresa la responsabilità del vettore); 11. Responsabilità civile aeromobili: ogni responsabilità risultante dall'uso di veicoli aerei (compresa la responsabilità del vettore;

  • Responsabilità civile veicoli marittimi, lacustri e fluviali: ogni responsabilità risultante dall'uso di veicoli fluviali, lacustri e marittimi (compresa la responsabilità del vettore)

  • Responsabilità civile generale: ogni responsabilità diversa da quelle menzionate ai numeri 10, 11 e 12;

  1. Credito: perdite patrimoniali derivanti da insolvenze; credito all'esportazione; vendita a rate; credito ipotecario; credito agricolo;

  2. Cauzione: cauzione diretta; cauzione indiretta; 16. Perdite pecuniarie di vario genere: rischi relativi all'occupazione; insufficienza di entrate (generale); intemperie; perdite di utili; persistenza di spese generali; spese commerciali impreviste; perdita di valore venale; perdita di fitti o di redditi; perdite commerciali indirette diverse da quelle menzionate precedentemente; perdite pecuniarie non commerciali; altre perdite pecuniarie;

  3. Tutela legale: tutela legale;

  4. Assistenza: assistenza alle persone in situazione di difficoltà.

  5. Ramo vita: vi rientrano le polizze stipulate al fine di garantire un capitale ai beneficiari prescelti indicati nel contratto di assicurazione, al verificarsi dell'evento oggetto della polizza (ad es. il decesso dell'assicurato nel caso di polizza caso morte)

Le polizze vita si suddividono ulteriormente in sei rami :

Ramo I - Le assicurazioni sulla durata della vita umana;

Ramo II - Le assicurazioni di nuzialità e di natalità;

Ramo III - Le assicurazioni, di cui ai rami I e II, le cui prestazioni principali sono direttamente collegate al valore di quote di organismi di investimento collettivo del risparmio o di fondi interni ovvero a indici o ad altri valori di riferimento;

Ramo IV - L'assicurazione malattia e l'assicurazione contro il rischio di non autosufficienza che siano garantite mediante contratti di lunga durata, non rescindibili, per il rischio di invalidità grave dovuta a malattia o a infortunio o a longevità;

Ramo V - Le operazioni di capitalizzazione;

Ramo VI - Le operazioni di gestione di fondi collettivi costituiti per l'erogazione di prestazioni in caso di morte, in caso di vita o in caso di cessazione o riduzione dell'attività lavorativa.

RE.PO. (REPURCHASE AGREEMENT)

Contratti pronti contro termine che consistono in una vendita di titoli a pronti e contestuale impegno di riacquisto a termine (per la controparte, in un simmetrico impegno di acquisto a pronti e vendita a termine).

RIASSICURAZIONE

Operazione con la quale un assicuratore (il riassicurato) – dietro corrispettivo – riduce la propria esposizione economica, sia su un rischio singolo (riassicurazione facoltativa), sia su un vasto numero di rischi (riassicurazione obbligatoria o per trattato), attraverso la cessione ad altra impresa assicuratrice (il riassicuratore) di parte degli impegni derivanti dai contratti di assicurazione.

Diritto del contraente di interrompere anticipatamente il contratto, richiedendo la liquidazione della prestazione risultante al momento della richiesta e determinato in base alle condizioni contrattuali.

RISERVA PREMI

È pari alla somma della riserva per frazioni di premio, che comprende gli importi di premi lordi contabilizzati di competenza di esercizi successivi, e della riserva di rischi in corso, che si compone degli accantonamenti a copertura degli indennizzi e delle spese che superano la riserve per frazioni di premi.

SCT (SEPA CREDIT TRANSFER)

Strumento di pagamento che permette al debitore di disporre, tramite un ordine impartito alla propria Banca, un pagamento in euro a favore di un suo creditore nel caso in cui gli enti creditizi o le succursali dove risiedono i conti dell'Ordinante e del Beneficiario del bonifico (Banca dell'Ordinante e Banca del Beneficiario) siano entrambi situati in un Paese SEPA e abbiano aderito al servizio.

SHADOW ACCOUNTING

Pratica contabile (IFRS 4), che consente di mitigare le asimmetrie valutative esistenti tra le attività finanziarie inserite nelle gestioni separate, valutate secondo l'IFRS 9 e le riserve matematiche valutate secondo i principi contabili locali. Attraverso lo shadow accounting, i criteri contabili applicati alle passività assicurative (ovvero le riserve tecniche civilistiche) possono essere modificati per tenere conto, come se fossero realizzate, dell'effetto delle plusvalenze o minusvalenze rilevate ma non realizzate su attività che hanno effetto diretto sulla misurazione delle passività assicurative.

SICUREZZA INFORMATICA (CYBER SECURITY)

Con questo termine si intende rappresentare gli strumenti e i processi necessari a garantire la sicurezza dei computer, delle reti, dei dispositivi di uso comune (come smartphone e tablet), delle applicazioni e dei database, proteggedoli da potenziali attacchi che possono arrivare dall'interno o dall'esterno dell'organizzazione. La Cyber Security è diventata sempre più importante perché proteggendo le tecnologie digitali, si proteggono i processi e soprattutto le informazioni, che sono il vero patrimonio della persona e delle organizzazioni.

SIM M2M (MACHINE TO MACHINE)

Le SIM M2M si avvalgono della tecnologia che consente di integrare e far dialogare apparecchiature (anche di tipologia diversa) installate a qualunque distanza tra loro attraverso dei sensori che inviano (o che acquisiscono) dati che vengono poi trasmessi ad un server centrale tramite una rete. Sono esclusivamente dedicate al traffico dati, l'area voce è completamente disabilitata e al suo posto vi è un modulo che consente sia il controllo che il poter controllare da remoto.

SPID - SISTEMA PUBBLICO DI IDENTITÀ DIGITALE

Il Sistema Pubblico d'Identità Digitale (SPID) è la soluzione italiana di Identità Digitale, gestita da AgID in coerenza con la normativa nazionale e con il regolamento europeo eIDAS. Il sistema SPID consente ai titolari di un'identità digitale (persone fisiche e persone giuridiche), rilasciata da un Gestore accreditato, di accedere con un unico set di credenziali ai servizi erogati da enti pubblici e privati aderenti. Poste Italiane è uno dei gestori d'Identità Digitale accreditati.

SOLVENCY RATIO

L'indice di Solvibilità è calcolato come rapporto tra i fondi propri ammissibili a copertura del requisito patrimoniale e il livello minimo regolamentare calcolato sulla base della normativa Solvency II.

ULTRABROADBAND

Di tecnologia, apparecchio o linea di telecomunicazione che permettono l'accesso a internet con velocità superiori a 30 Mbps, sia in download sia in upload. L'uso del termine tende a riferirsi alla velocità di picco e non a quella media effettivamente disponibile.

Gruppo Poste Italiane Relazione sulla gestione al 31 dicembre 2022

Relazione Finanziaria Annuale 2022

508

Gruppo Poste Italiane I Bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2022

Relazione Finanziaria Annuale 2022

INDICE

I BILANCI DI POSTE ITALIANE AL 31 DICEMBRE 2022

1. PREMESSA 510
2. MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DEI BILANCI, METODOLOGIE E PRINCIPI CONTABILI
APPLICATI
511
3. EVENTI DI RILIEVO INTERCORSI NELL'ESERCIZIO 558
4.
GRUPPO POSTE ITALIANE BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2022
562
5. POSTE ITALIANE SPA BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2022 646
6. ANALISI E PRESIDIO DEI RISCHI 724
7. FAIR VALUE DEGLI STRUMENTI FINANZIARI
766
8. OPERAZIONI DI COPERTURA
774
9. PROCEDIMENTI IN CORSO E PRINCIPALI RAPPORTI CON LE AUTORITA'
780
10. EVENTI O OPERAZIONI "SIGNIFICATIVE NON RICORRENTI" 788
11. EVENTI O OPERAZIONI "ATIPICHE E/O INUSUALI"
788
12. EVENTI DI RILIEVO SUCCESSIVI ALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO
788
13. ULTERIORI INFORMAZIONI
790
14. RENDICONTO SEPARATO DEL PATRIMONIO BANCOPOSTA AL 31 DICEMBRE 2022 814

1. PREMESSA

Poste Italiane SpA (di seguito anche la "Capogruppo"), società derivante dalla trasformazione dell'Ente Pubblico Poste Italiane disposta dalla Delibera del CIPE n. 244 del 18 dicembre 1997, ha sede legale in Roma (Italia), viale Europa n. 190.

Dal 27 ottobre 2015, le azioni di Poste Italiane sono quotate sul Mercato Telematico Azionario (MTA). Al 31 dicembre 2022 la Società è partecipata per il 35% da CDP, per il 29,3% dal MEF e, per la residua parte, da azionariato istituzionale ed individuale. L'attività di indirizzo e gestione su Poste Italiane SpA è esercitata dal MEF. Al 31 dicembre 2022, la Capogruppo possiede n. 7.535.991 azioni proprie (pari a circa lo 0,58% del capitale sociale).

L'attività del Gruppo Poste Italiane (di seguito anche il "Gruppo") consiste nell'espletamento del Servizio Universale Postale in Italia e nell'offerta di prodotti e servizi integrati di comunicazione, logistici, finanziari e assicurativi su tutto il territorio nazionale attraverso una rete di circa 13 mila Uffici Postali.

Le modalità di valutazione e rappresentazione del business del Gruppo sono ricondotte a quattro macroaree (cd. Settori operativi): (i) settore della Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione, (ii) settore dei Pagamenti e Mobile, (iii) settore dei Servizi finanziari e (iv) settore dei Servizi assicurativi.

Il Settore dei Servizi di Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione comprende oltre alle attività della corrispondenza, dei pacchi e di logistica anche quelle relative alla rete dei venditori, degli Uffici Postali e alle funzioni corporate di Poste Italiane S.p.A. che operano a favore degli altri settori in cui opera il Gruppo. Il settore include, inoltre, l'erogazione dei servizi Welfare.

Il Settore dei Servizi Pagamenti e Mobile comprende le attività di gestione dei pagamenti e dei servizi di monetica, svolti anche attraverso il network dei punti vendita LIS, nonché dei servizi di telefonia mobile e fissa e dei servizi di vendita Energia (luce e gas) al cliente finale da parte della società PostePay SpA.

Il Settore dei Servizi Finanziari si riferisce alle attività di collocamento e distribuzione di prodotti e servizi finanziari e assicurativi, da parte di Bancoposta, quali conti correnti, prodotti di risparmio postale (per conto della Cassa Depositi e Prestiti), fondi comuni di investimento, finanziamenti erogati da istituti bancari, polizze ed alle attività della BancoPosta Fondi SpA SGR.

Il Settore dei Servizi Assicurativi riguarda principalmente l'attività di Poste Vita SpA, operante nel settore assicurativo Vita principalmente dei Rami ministeriali I, III e V, e della sua controllate diretta Poste Assicura SpA, operante nel settore Danni.

Inoltre, si segnala che nel corso del primo semestre del 2022 la società Poste Welfare Servizi, in precedenza allocata alla Strategic Business Unit Servizi Assicurativi, è rappresentata nella Strategic Business Unit Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione. I dati economici e patrimoniali di confronto sono stati pertanto riclassificati per tenere conto di tale modifica organizzativa.

La presente Sezione della Relazione Finanziaria Annuale (I bilanci di Poste Italiane) comprende il bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane, il bilancio separato di Poste Italiane SpA e il Rendiconto separato del Patrimonio BancoPosta, riferiti all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2022 e redatti in euro, moneta corrente nell'economia in cui il Gruppo opera.

Il bilancio consolidato del Gruppo è costituito dallo Stato patrimoniale consolidato, dal Prospetto dell'utile (perdita) d'esercizio consolidato, dal Conto economico complessivo consolidato, dal Prospetto di movimentazione del Patrimonio netto consolidato, dal Rendiconto finanziario consolidato e dalle Note al Bilancio. Tutti i valori indicati nei prospetti contabili e nelle note illustrative sono espressi arrotondati in milioni di euro (senza cifre decimali), salvo dove diversamente indicato. Ne consegue che la somma degli importi arrotondati potrebbe non coincidere con i totali arrotondati.

Il bilancio separato di Poste Italiane SpA è costituito dallo Stato patrimoniale, dal Prospetto dell'utile (perdita) d'esercizio, dal Conto economico complessivo, dal Prospetto di movimentazione del Patrimonio netto, dal Rendiconto finanziario e

510

dalle Note al Bilancio. I valori indicati nei prospetti contabili sono espressi in euro (salvo il Rendiconto finanziario che è espresso in migliaia di euro), mentre quelli indicati nelle note sono espressi in milioni di euro (senza cifre decimali) salvo diversamente indicato. Ne consegue che la somma degli importi arrotondati potrebbe non coincidere con i totali arrotondati.

Per il bilancio consolidato e il bilancio separato sono previsti note comuni per la trattazione di tematiche identicamente riferite sia al Gruppo che a Poste Italiane SpA. Le tematiche in commento riguardano, nello specifico:

  • la modalità di presentazione del bilancio e i principi contabili adottati;
  • l'informativa sulle fonti e le modalità di determinazione del fair value;
  • l'informativa sui rischi finanziari e sulle operazioni di copertura;
  • la sintesi sui principali procedimenti in corso e rapporti con le Autorità;
  • e, in generale, talune ulteriori informazioni richieste dai principi contabili, la cui presentazione in un'unica sezione si è ritenuto permetta una migliore lettura (ad es. posizione finanziaria netta, dati salienti delle partecipazioni detenute, ecc.).

Al Rendiconto separato del Patrimonio BancoPosta, redatto secondo le specifiche regole di presentazione dell'informativa finanziaria stabilite dalla normativa bancaria di riferimento, che costituisce parte integrante del bilancio separato di Poste Italiane SpA, è dedicata una trattazione distinta nell'ambito della presente Sezione.

2. MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DEI BILANCI, METODOLOGIE E PRINCIPI CONTABILI APPLICATI

2.1 ON OR ITA' A LI IAS/I RS

I conti annuali sono redatti secondo i principi contabili internazionali International Financial Reporting Standards (IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dall'Unione Europea con il Regolamento Europeo (CE) n. 1606/2002 del 19 luglio 2002, nonché ai sensi del Decreto Legislativo n. 38 del 28 febbraio 2005 che ha disciplinato l'applicazione degli IFRS nell'ambito del corpo legislativo italiano.

Per IFRS si intendono tutti gli International Financial Reporting Standards, tutti gli International Accounting Standards (IAS), tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee (SIC), adottati dall'Unione Europea e contenuti nei relativi Regolamenti UE in vigore al 31 dicembre 2022, relativamente ai quali non sono state effettuate deroghe.

2.2 MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DEI BILANCI

I principi contabili riflettono la piena operatività del Gruppo e di Poste Italiane SpA nel prevedibile futuro. Le società del Gruppo Poste Italiane, come entità in funzionamento, redigono il bilancio nel presupposto della continuità aziendale, anche tenuto conto delle prospettive economico finanziarie del Gruppo desunte dal Piano strategico approvato il 18 marzo 2021 (e dei relativi aggiornamenti approvati dal Consiglio di Amministrazione il 22 marzo 2022) e dal Budget 2023 approvato dal Consiglio di Amministrazione il 29 marzo 2023.

Nello schema di Stato patrimoniale è stato adottato il " / "129. Nel Prospetto dell'utile (perdita) d'esercizio è stato adottato il criterio di classificazione basato sulla natura delle componenti di costo; il dettaglio relativo agli interessi attivi calcolati utilizzando il criterio dell'interesse effettivo, nonché degli utili e delle perdite derivanti

129 Le attività correnti includono attività (come rimanenze e crediti commerciali) che vengono vendute utilizzate o realizzate come parte del normale ciclo operativo, anche quando non è previsto che esse siano realizzate entro dodici mesi dalla data di riferimento del bilancio (IAS 1 par. 68).

.

dall'eliminazione contabile di attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (di cui allo IAS 1 - Presentazione del bilancio paragrafo 82) è riportato nella sezione 4.3 Note al Conto economico. Il Rendiconto finanziario è stato redatto secondo il metodo indiretto130

I principi contabili e i criteri di rilevazione, valutazione e classificazione adottati nei presenti conti annuali sono uniformi a quelli di predisposizione del precedente esercizio, ad eccezione di quanto riportato nella sezione 2.5 - Principi contabili e interpretazioni di nuova applicazione.

L'informativa fornita nei presenti bilanci annuali tiene conto degli orientamenti e raccomandazioni degli organismi regolamentari e di vigilanza europei (ESMA)131 pubblicate nel corso dell'esercizio al fine di fornire una linea guida nel contesto economico attuale, fortemente influenzato Conflitto Russia-Ucraina. I riflessi contabili prodotti dal rispetto di tali raccomandazioni sono descritti nella sezione 2.4 - Uso di stime.

Nella redazione dei conti annuali si è tenuto conto delle disposizioni CONSOB contenute nella Delibera n. 15519 del 27 luglio 2006 e nella Comunicazione n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006.

Come previsto dalla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, negli schemi di Stato patrimoniale, Prospetto dell'utile (perdita) d'esercizio e Rendiconto finanziario sono evidenziati gli ammontari delle posizioni o transazioni con parti correlate. Inoltre, nel Prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio sono rappresentati, ove esistenti e qualora di importo significativo, i proventi e oneri derivanti da operazioni non ricorrenti ovvero da fatti che non si ripetono frequentemente nel consueto svolgimento dell'attività. Informazioni di dettaglio in merito agli eventi ed operazioni non ricorrenti, inclusa la loro incidenza sulla situazione patrimoniale e finanziaria, sul risultato economico nonché sui flussi finanziari della società e/o del gruppo, sono fornite nel paragrafo "Eventi o operazioni significative non ricorrenti".

I valori esposti nei bilanci in commento sono confrontati con i corrispondenti valori dell'analogo periodo del precedente esercizio. A tal riguardo, si evidenzia che taluni dati riferiti all'esercizio in comparazione sono stati riclassificati anche per tenere conto della nuova rappresentazione della società Poste Welfare Servizi all'interno del Settore Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione.

Ai sensi dell'art. 2447-septies del Codice Civile, a seguito della costituzione nell'esercizio 2011 del Patrimonio destinato esclusivamente all'esercizio dell'attività Bancoposta, i beni e i rapporti compresi in tale Patrimonio sono distintamente indicati nello Stato patrimoniale di Poste Italiane SpA, in apposito prospetto integrativo, e nelle relative note del bilancio.

Con riferimento all'interpretazione e applicazione dei princípi contabili internazionali di nuova pubblicazione o che sono stati oggetto di revisione, nonché per la trattazione degli aspetti fiscali132 le cui interpretazioni dottrinali e giurisprudenziali non possono ancora ritenersi esaustive, si è fatto riferimento ai prevalenti orientamenti della migliore dottrina in materia e alle indicazioni condivise con l'Amministrazione finanziaria nell'ambito della "cooperative compliance": eventuali futuri

130 In base al metodo indiretto, il flusso finanziario netto derivante dall'attività operativa è determinato rettificando l'utile o la perdita d'esercizio dagli effetti delle operazioni di natura non monetaria, da qualsiasi differimento o accantonamento di precedenti o futuri incassi o pagamenti operativi e da elementi di ricavi o costi connessi con i flussi finanziari derivanti dall'attività di investimento o finanziaria.

131 Public statement ESMA32-63-1320 del 28 ottobre 2022 "European common enforcement priorities for 2022 annual financial reports".

132 In relazione agli aspetti fiscali, l'Amministrazione Finanziaria ha fornito interpretazioni ufficiali sistematiche solo su alcuni degli effetti derivanti dalle disposizioni fiscali contenute nel D.Lgs. n. 38 del 28 febbraio 2005, nella Legge n. 244 del 24 dicembre 2007 (Legge Finanziaria 2008), e nel Decreto Ministeriale del 1° aprile 2009, di attuazione della Finanziaria 2008, in relazione alle numerose modifiche intervenute in tema di IRES e IRAP, mentre il Decreto del MEF dell'8 giugno 2011 contiene disposizioni di coordinamento tra i principi contabili internazionali adottati con regolamento UE ed entrati in vigore nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2009 e il 31 dicembre 2010, nonché regole di determinazione della base imponibile dell'IRES e dell'IRAP. Inoltre, ai nuovi principi sono applicate le regole contenute nei decreti fiscali di endorsement emanati dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, in applicazione di quanto previsto dalla Legge n. 10 del 26 febbraio 2011 (Decreto milleproroghe).

orientamenti e aggiornamenti interpretativi troveranno riflesso nei successivi esercizi, secondo le modalità di volta in volta previste dai princípi contabili di riferimento.

Infine, la Direttiva 2004/109/CE (la "Direttiva Transparency") e il Regolamento Delegato (UE) 2019/815 hanno introdotto l'obbligo per gli emittenti valori mobiliari quotati nei mercati regolamentati dell'Unione Europea di redigere la relazione finanziaria annuale in un formato elettronico unico di comunicazione (European Single Electronic Format), approvato da ESMA. Pertanto, è previsto che la relazione finanziaria annuale sia predisposta nel formato XHTML e che, per gli esercizi avviati a decorrere dal 1° gennaio 2022, sia predisposta la "marcatura" delle Note Illustrative al Bilancio consolidato, oltre quella dei relativi prospetti di bilancio, utilizzando la tassonomia ESMA-IFRS e il linguaggio informatico integrato (iXBRL).

2.3 PRINCIPI CONTABILI ADOTTATI

I conti annuali del Gruppo Poste Italiane sono stati redatti applicando il criterio del costo, salvo nei casi in cui è obbligatoria l'applicazione del criterio del fair value ("valore equo").

Di seguito si riportano i principi contabili adottati all'interno del Gruppo Poste Italiane per la valutazione e rappresentazione delle principali voci di bilancio.

Immobili, impianti e macchinari

Gli Immobili, impianti e macchinari sono valutati al costo d'acquisto o di costruzione al netto degli ammortamenti accumulati e delle eventuali perdite di valore. Qualora ne ricorra la fattispecie, tale costo è incrementato per gli oneri direttamente correlati all'acquisto o alla costruzione all'asset, incluso - ove identificabile e misurabile - quello relativo ai dipendenti coinvolti nella fase di relativa progettazione e/o predisposizione all'uso. Gli interessi passivi che il Gruppo dovesse sostenere per finanziamenti specificamente finalizzati all'acquisizione o costruzione di immobili, impianti e macchinari sono capitalizzati unitamente al valore dell'asset; tutti gli altri interessi passivi sono invece rilevati come oneri finanziari nel Conto economico dell'esercizio di competenza. Gli oneri sostenuti per le manutenzioni e le riparazioni di natura ordinaria e/o ciclica sono direttamente imputati al Conto economico dell'esercizio di competenza. La capitalizzazione dei costi per l'ampliamento, ammodernamento o miglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi è effettuata nei limiti in cui essi rispondano ai requisiti per essere separatamente classificati come attività o parte di un'attività, applicando il criterio del component approach, secondo il quale ciascuna componente suscettibile di un'autonoma valutazione della stimata vita utile e del suo valore è contabilizzata e ammortizzata distintamente.

Il valore di prima iscrizione è rettificato dall'ammortamento sistematico, calcolato a quote costanti dal momento in cui il cespite è disponibile e pronto all'uso, in funzione della stimata vita utile. I terreni non sono ammortizzati. Per il dettaglio in merito alla vita utile delle principali classi di Immobili, impianti e macchinari del Gruppo si rinvia alla Nota 2.4 – Uso di stime.

Gli immobili e i relativi impianti e macchinari fissi che insistono su terreni detenuti in regime di concessione o subconcessione, gratuitamente devolvibili all'ente concedente al termine della concessione stessa, sono iscritti, in base alla rispettiva natura, tra gli Immobili, impianti e macchinari e ammortizzati in quote costanti nel periodo più breve tra la vita utile del bene e la durata residua della concessione.

A ciascuna data di riferimento di bilancio, le Attività materiali sono analizzate al fine di identificare l'esistenza di eventuali indicatori di riduzione del loro valore (ai sensi dello IAS 36 – Riduzione di valore delle attività; al riguardo, si rimanda alla trattazione delle riduzioni di valore degli asset).

Gli utili e le perdite derivanti da cessioni o dismissioni di cespiti sono determinati per differenza fra il ricavo di vendita e il valore netto contabile dell'attività dismessa o alienata, e sono imputati al Conto economico del periodo di competenza.

Investimenti immobiliari

Gli Investimenti immobiliari riguardano immobili posseduti al fine di percepire canoni di locazione o conseguire un apprezzamento del capitale investito, o per entrambi i motivi, che generano pertanto flussi finanziari ampiamente indipendenti dalle altre attività. Agli investimenti immobiliari sono applicati i medesimi principi e criteri adottati per gli Immobili, impianti e macchinari. Per il dettaglio in merito alla vita utile degli Investimenti immobiliari del Gruppo, si rinvia alla Nota 2.4 – Uso di stime.

Attività immateriali

Le Attività immateriali sono costituite da elementi non monetari, identificabili e privi di consistenza fisica, controllabili e atti a generare benefíci economici futuri. Il valore di iniziale iscrizione è rettificato per gli ammortamenti cumulati, nei casi in cui è previsto un processo d'ammortamento, e per le eventuali perdite di valore.

In particolare, i ' , di licenze e di diritti simili sono valutati inizialmente al costo di acquisto. Tale costo è incrementato per gli oneri direttamente correlati all'acquisto o alla predisposizione all'utilizzo dell'asset. Gli interessi passivi che il Gruppo dovesse sostenere per finanziamenti specificamente finalizzati all'acquisto di Diritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere dell'ingegno, di licenze e di diritti simili sono capitalizzati unitamente al valore dell'asset; tutti gli altri interessi passivi sono invece rilevati come oneri finanziari nel Conto economico dell'esercizio di competenza. L'ammortamento ha inizio nel momento in cui l'attività è disponibile all'uso. Il piano di ammortamento prevede un metodo di ripartizione lineare, in modo da distribuire il costo sostenuto per l'acquisto del diritto lungo il periodo più breve tra quello di atteso utilizzo e la durata dei relativi contratti, a partire dal momento in cui il diritto acquisito diviene esercitabile.

Nell'ambito dei Diritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere dell'ingegno, di licenze e di diritti simili sono rilevati i costi direttamente associati alla produzione interna di prodotti software unici e identificabili e che genereranno benefíci economici futuri con orizzonte temporale superiore a un anno. I costi diretti includono – ove identificabile e misurabile – l'onere relativo ai dipendenti coinvolti nello sviluppo software. I costi sostenuti invece per la manutenzione dei prodotti software sviluppati internamente sono imputati al Conto economico nell'esercizio di competenza. L'ammortamento ha inizio nel momento in cui l'attività è disponibile all'uso e si estende, sistematicamente e in quote costanti, in relazione alla sua stimata vita utile. Gli eventuali costi di ricerca non sono mai capitalizzati.

Tra le attività immateriali del Gruppo, l'Avviamento è costituito dall'eccedenza del costo di acquisizione sostenuto rispetto al fair value netto alla data di acquisto di attività e passività che costituiscono aziende o rami aziendali. Se relativo alle partecipazioni valutate al Patrimonio netto, è incluso nel valore delle partecipazioni stesse. L'avviamento non è soggetto ad ammortamento sistematico, bensì al test periodico finalizzato a rilevare un'eventuale perdita per riduzione di valore (cd. impairment test, ai sensi dello IAS 36). Tale test viene effettuato con riferimento all'unità organizzativa generatrice dei flussi finanziari (di seguito anche cash generating unit o CGU) cui attribuire l'avviamento. La metodologia adottata per l'effettuazione del test e gli effetti contabili dell'eventuale riduzione di valore è descritta al paragrafo "Riduzione di valore di attività".

Contratti di leasing

Alla stipula del contratto, è valutata l'effettiva esistenza di una componente di leasing. Il contratto è, o contiene un leasing se in cambio di un corrispettivo conferisce il diritto di controllare l'utilizzo di un'attività specificata per un periodo di tempo. L'attività è di norma specificata in quanto esplicitamente indicata nel contratto ovvero nel momento in cui è disponibile per essere utilizzata dal cliente. Il diritto di controllo è invece valutato in base al diritto di ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici derivanti dall'utilizzo dell'attività e al diritto di decidere sul relativo utilizzo. Nel corso della vita contrattuale, la valutazione iniziale è rivista solo a fronte di cambiamenti delle condizioni del contratto, con impatto sostanziale sul diritto di controllo dell'attività sottostante.

Se il contratto di leasing contiene anche una componente non leasing, quest'ultima viene separata e trattata secondo il

principio contabile di riferimento. Tuttavia, nel caso in cui la separazione non sia conseguibile in base a criteri oggettivi, la componente di leasing e quella di non leasing sono sottoposte congiuntamente alla disciplina contabile del leasing.

Alla data di inizio del contratto è iscritto un diritto di utilizzo dell'asset oggetto di leasing, pari al valore iniziale della corrispondente passività di leasing, più i pagamenti dovuti prima o contestualmente alla data di decorrenza contrattuale (ad es. spese di agenzia). Successivamente tale diritto d'utilizzo è valutato al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore. L'ammortamento inizia alla data di decorrenza del leasing, e si estende nel più breve tra la durata contrattuale e la vita utile dell'asset sottostante.

La passività per il leasing è inizialmente iscritta al valore attuale dei canoni di leasing non pagati alla data di decorrenza contrattuale133, attualizzati utilizzando il tasso di finanziamento marginale, definito per durata di finanziamento e per ciascuna società del Gruppo. Successivamente, la passività di leasing viene ridotta per riflettere i canoni di leasing pagati e incrementata per riflettere gli interessi sul valore che residua.

La passività per leasing viene rideterminata (con conseguente adeguamento del diritto d'uso) in caso di modifica:

  • della durata del leasing (ad es. nel caso di risoluzione anticipata del contratto, o di proroga della data scadenza);
  • della valutazione di un'opzione di acquisto dell'attività sottostante; in tali casi i pagamenti dovuti per il leasing saranno rivisti sulla base della durata rivista del leasing e per tener conto della variazione degli importi da pagare nel quadro dell'opzione di acquisto;
  • dei futuri pagamenti dovuti per il leasing, derivante da una variazione dell'indice o tasso utilizzato per determinare i pagamenti (es. ISTAT) ovvero per effetto di una ricontrattazione delle condizioni economiche.

Solo nel caso di una variazione significativa della durata del leasing o dei futuri pagamenti dovuti per il leasing, il valore residuo della passività di leasing viene rideterminato facendo riferimento al tasso di finanziamento marginale vigente alla data della modifica; in tutti gli altri casi, la passività di leasing è rideterminata utilizzando il tasso di sconto iniziale.

Qualora eventi o cambiamenti di situazione indichino che il valore di carico del diritto d'uso non possa essere recuperato, tale asset è sottoposto a verifica per rilevare eventuali perdite di valore secondo le disposizioni previste dal principio contabile di riferimento IAS 36 - Riduzione di valore delle attività.

Il Gruppo si avvale della facoltà concessa dal principio di non applicazione delle disposizioni prevista dallo standard ai contratti di breve termine (con durata non oltre i dodici mesi) e a contratti in cui la singola attività sottostante sia di basso valore (fino a 5.000 euro); per tali contratti vengono rilevati i canoni di leasing a Conto economico in contropartita di debiti commerciali di breve termine.

Riduzione di valore di attività

A ciascuna data di riferimento di bilancio, le Attività materiali e immateriali con vita definita sono analizzate al fine di identificare l'esistenza di eventuali indicatori di riduzione del loro valore (ai sensi dello IAS 36). Se si manifesta la presenza di tali indicatori, si procede alla stima del valore recuperabile delle attività interessate. Il valore recuperabile di un'attività è il maggiore tra il suo fair value, ridotto dei costi di vendita, e il suo valore d'uso, laddove quest'ultimo è il valore attuale dei

  • i pagamenti fissi, al netto di eventuali incentivi al leasing da ricevere;
  • i pagamenti variabili dovuti per il leasing che dipendono da un indice o un tasso, valutati inizialmente utilizzando un indice o un tasso alla data di decorrenza (es. adeguamenti ISTAT);
  • il prezzo di esercizio dell'opzione di acquisto, se il locatario ha la ragionevole certezza di esercitare l'opzione.

Non sono invece inclusi nel valore iniziale della passività per leasing i pagamenti variabili che non dipendono da un indice o da un tasso. Tali pagamenti sono rilevati come un costo nel prospetto di Conto Economico, nel periodo in cui l'evento o la condizione che genera l'obbligazione si verifica.

133 I pagamenti inclusi nella valutazione iniziale della passività per leasing comprendono:

flussi finanziari futuri stimati per tale attività. Nel determinare il valore d'uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati con un tasso di sconto che riflette la valutazione corrente di mercato del costo del denaro, rapportato al periodo dell'investimento e ai rischi specifici dell'attività. Il valore d'uso delle attività che non generano flussi finanziari indipendenti è determinato in relazione alla cash generating unit (CGU) cui tale attività appartiene.

Prescindendo dal riscontro di eventuali indicatori di riduzione di valore, viene effettuato l'impairment test almeno una volta l'anno per le seguenti specifiche attività:

    1. attività immateriali con una vita utile indefinita o che non sono ancora disponibili: tale verifica può essere fatta in qualsiasi momento durante un esercizio, a patto che avvenga nello stesso momento ogni anno;
    1. l'avviamento acquisito in un'aggregazione aziendale.

L'eventuale riduzione di valore di un'attività/CGU, riscontrata nel caso e nella misura in cui il valore recuperabile risulti inferiore al valore di iscrizione in bilancio, viene immediatamente rilevata e imputata a Conto economico come svalutazione. In particolare, nel caso in cui l'eventuale impairment riguardi l'avviamento e risulti superiore al relativo valore di iscrizione in bilancio, l'ammontare residuo viene allocato alle attività incluse nella cash generating unit cui l'avviamento è attribuito, in proporzione al loro valore di carico134. Se, in un periodo successivo, vengono meno i presupposti per una svalutazione precedentemente effettuata, il valore contabile dell'attività/CGU, a eccezione dell'avviamento, è ripristinato con imputazione a Conto economico, nei limiti del valore netto di carico che l'attivo in oggetto avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione e fossero stati effettuati gli ammortamenti.

Partecipazioni

Nell'ambito del bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane, le partecipazioni in società controllate non significative (individualmente e in aggregato) e non consolidate, in società nelle quali il Gruppo ha un'influenza notevole, cd. "società collegate", e in società a controllo congiunto sono valutate con il metodo del Patrimonio netto. Si veda inoltre la nota 2.6 - Criteri e metodologie di consolidamento.

Nell'ambito del bilancio separato di Poste Italiane SpA, le partecipazioni in imprese controllate e collegate sono iscritte al costo (comprensivo dei costi accessori di diretta imputazione) rettificato per eventuali perdite di valore. In presenza di eventi che ne fanno presumere una riduzione, il valore delle partecipazioni in imprese controllate e collegate è oggetto di verifica di recuperabilità. Eventuali perdite di valore (ovvero successivi ripristini) sono rilevate nelle medesime modalità e limiti descritti per le Attività materiali e immateriali al paragrafo "Riduzione di valore di attività".

Strumenti finanziari

In conformità all'IFRS 9 – Strumenti finanziari, la classificazione delle attività e passività finanziarie è determinata al momento della loro iniziale rilevazione in contabilità, che avviene al relativo fair value, in funzione dello scopo per cui essi sono stati acquisiti. La data di rilevazione contabile degli acquisti e delle vendite di strumenti finanziari è determinata per categorie omogenee e corrisponde al momento in cui il Gruppo si impegna ad acquistare o vendere l'attività (data di negoziazione o Transaction date), ovvero, come nel caso dell'operatività del BancoPosta, alla data di regolamento

134 Laddove l'ammontare dell'eventuale rettifica di valore non fosse assorbito interamente dal valore contabile della attività/CGU, ai sensi dello IAS 36 nessuna passività è rilevata, a meno che non risulti integrata una fattispecie di passività prevista da principi contabili internazionali diversi dallo IAS 36.

(Settlement date) 135. Le variazioni di fair value intervenute tra la data di negoziazione e quella di regolamento sono in ogni caso riflesse in bilancio.

I crediti commerciali sono, invece, iscritti al prezzo di transazione ai sensi dell'IFRS 15 - Ricavi provenienti da contratti con i clienti.

Le Attività finanziarie sono classificate al momento della prima iscrizione in una delle seguenti categorie sulla base del modello di business definito per la gestione delle attività finanziarie e delle caratteristiche relative ai flussi finanziari contrattuali delle stesse:

  1. Attività finanziarie valutate al Costo ammortizzato

Tale categoria accoglie le attività finanziarie possedute nell'ambito di un modello di business il cui obiettivo è il possesso finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali (business model Held to Collect - HTC) rappresentati unicamente da pagamenti, a determinate date, del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale (Solely Payments of Principal and Interest). Tali attività sono valutate al costo ammortizzato, ossia il valore a cui l'attività finanziaria è stata valutata al momento della rilevazione iniziale al netto dei rimborsi di capitale, aumentato o diminuito dall'ammortamento cumulato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo sulla differenza tra il valore iniziale e quello a scadenza, dedotta qualsiasi riduzione di valore. Il modello di business all'interno del quale tali attività finanziarie sono classificate consente la possibilità di effettuare vendite; se le vendite non sono occasionali e non sono irrilevanti in termini di valore è necessario valutare la coerenza con il business model HTC.

  1. Attività finanziarie valutate al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo (Other Comprehensive Income - OCI)

Tale categoria accoglie le attività finanziarie possedute nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali che mediante la vendita di attività finanziarie (business model Held to Collect and Sell - HTC&S) e i cui termini contrattuali prevedono a determinate date flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire (Solely Payments of Principal and Interest).

Tali attività finanziarie sono valutate al fair value e, fino a quando non sono eliminate contabilmente o riclassificate, gli utili o perdite da valutazione vengono rilevati nelle altre componenti di Conto economico complessivo. Fanno eccezione gli utili e le perdite per riduzione di valore e gli utili e le perdite su cambi, rilevati a Conto economico nell'esercizio di competenza. Se l'attività finanziaria è eliminata contabilmente, l'utile/(perdita) cumulato precedentemente rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo è riclassificato nel Conto economico.

All'interno di tale categoria sono compresi anche gli strumenti rappresentativi di capitale, che sarebbero altrimenti valutati al fair value rilevato a Conto economico, per i quali si è scelto irrevocabilmente di presentare le variazioni successive del fair value nelle altre componenti di Conto economico complessivo (FVTOCI option). Tale opzione prevede la rilevazione a Conto economico dei soli dividendi.

  1. Attività finanziarie valutate al fair value rilevato a Conto economico

Tale categoria accoglie: (a) le attività finanziarie acquisite principalmente per essere rivendute nel breve termine (negoziazione); (b) le attività designate al momento della rilevazione iniziale, avvalendosi della fair value option; (c) le attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con imputazione delle variazioni a Conto economico; (d) gli strumenti derivati, salvo la parte efficace di quelli designati come strumenti di copertura dei flussi di cassa (cash flow hedge). Le attività finanziarie appartenenti alla categoria in oggetto sono valutate al fair value e le relative variazioni sono imputate a Conto economico. I derivati valutati al fair value con variazioni di valore imputate al Conto economico sono trattati come attività o passività, a seconda che il fair value sia positivo o negativo; i fair value positivi e negativi derivanti da operazioni in essere con la medesima controparte sono compensati in fase di collateralizzazione, ove previsto contrattualmente.

135 Ciò è possibile trattandosi di operazioni effettuate in mercati organizzati (c.d. regular way).

La classificazione come "correnti" o "non correnti" delle Attività finanziarie valutate al Costo ammortizzato e delle Attività finanziarie valutate al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo dipende dalla scadenza contrattuale dello strumento, posto che sono rilevate nelle attività correnti quelle il cui realizzo è atteso entro dodici mesi dalla data di riferimento del bilancio. Le Attività finanziarie valutate al fair value rilevato a Conto economico sono, invece, classificate come "correnti" se detenute per la negoziazione, oltre che se ne è prevista la cessione entro dodici mesi rispetto alla data di bilancio.

Per le Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato e le Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo, le perdite attese sono rilevate nel risultato economico d'esercizio secondo un modello denominato "Expected Credit Losses (ECL)": (i) le perdite attese sulle Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono oggetto di accantonamento in un apposito fondo rettificativo (ii) le perdite attese sulle Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo, sono rilevate nel Conto economico in contropartita dell'apposita riserva di fair value iscritta nel patrimonio netto. Il metodo utilizzato è il "General deterioration model", per il quale:

    1. se alla data di riferimento del bilancio il rischio di credito relativo a uno strumento finanziario non è aumentato significativamente dalla rilevazione iniziale, le perdite attese sono determinate su un orizzonte temporale di 12 mesi (stage 1). Gli interessi sullo strumento sono calcolati sul valore contabile lordo o Gross Carrying Amount (costo ammortizzato al lordo dell'ECL);
    1. se alla data di riferimento del bilancio il rischio di credito dello strumento finanziario è significativamente aumentato dopo la rilevazione iniziale, le perdite attese sono determinate lungo l'intera vita dello strumento finanziario (stage 2). Gli interessi sullo strumento sono calcolati sul valore contabile lordo o Gross Carrying Amount (costo ammortizzato al lordo dell'ECL);
    1. gli strumenti che già alla rilevazione iniziale sono deteriorati, o che presentano obiettive evidenze di perdita alla data di bilancio, sono soggetti ad un impairment determinato sull'intera vita dello strumento finanziario. Gli interessi sono rilevati sul costo ammortizzato (stage 3) ossia sulla base del valore dell'esposizione – determinato in base al tasso di interesse effettivo – rettificato delle perdite attese.

Nel determinare se sia avvenuto un significativo incremento del rischio di credito, è necessario confrontare il rischio di default relativo allo strumento finanziario alla data di riferimento del bilancio con il rischio di default relativo allo strumento finanziario alla data della rilevazione iniziale. Vi è tuttavia la presunzione relativa che l'inadempimento si verifichi se l'attività finanziaria è scaduta da almeno 90 giorni, a meno che si disponga di informazioni ragionevoli e dimostrabili per attestare che sia appropriato adottare un criterio di default più tardivo. Relativamente ai crediti commerciali è prevista l'applicazione di un metodo semplificato di misurazione del fondo a copertura delle perdite attese, se tali crediti non contengono una significativa componente finanziaria ai sensi dell'IFRS 15. Il metodo semplificato si basa su una matrice di determinazione delle perdite storiche osservate.

Nella circostanza molto rara in cui l'entità decida di modificare il proprio business model, le attività finanziarie precedentemente contabilizzate sono riclassificate nella nuova categoria contabile; gli effetti della riclassifica sono rilevati solo prospetticamente, e non devono quindi essere rideterminati gli utili/perdite e interessi rilevati in precedenza. Di seguito sono descritti gli effetti derivanti dalle riclassifiche:

  • se l'attività finanziaria viene riclassificata dalla categoria al Costo ammortizzato a quella al fair value rilevato a Conto economico, il fair value dell'attività è rilevato alla data della riclassificazione. Gli utili o le perdite risultanti dalla eventuale differenza tra il precedente costo ammortizzato e il fair value sono rilevati direttamente a Conto economico;
  • se l'attività finanziaria viene riclassificata dalla categoria al fair value rilevato a Conto economico a quella al Costo ammortizzato, il fair value alla data della riclassificazione diventa il nuovo valore contabile lordo;
  • se l'attività finanziaria viene riclassificata dalla categoria al Costo ammortizzato a quella al fair value rilevato nelle Altre componenti di conto economico complessivo, il fair value è valutato alla data della riclassificazione. Gli utili o le perdite risultanti dall'eventuale differenza tra il precedente costo ammortizzato e il fair value sono rilevati nelle altre componenti di conto economico complessivo. Il tasso di interesse effettivo e la valutazione delle perdite attese su crediti non sono rettificati a seguito della riclassificazione;
  • se l'attività finanziaria viene riclassificata dalla categoria al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo a quella al Costo ammortizzato, l'utile (perdita) cumulato rilevato precedentemente nelle altre componenti di conto economico complessivo è eliminato dal patrimonio netto rettificando il fair value dell'attività finanziaria alla data della riclassificazione. Di conseguenza, l'attività finanziaria è valutata come se fosse sempre stata valutata al costo ammortizzato, non rettificando il tasso di interesse effettivo e la valutazione delle perdite attese;
  • se l'attività finanziaria viene riclassificata dalla categoria al fair value rilevato a Conto economico a quella al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo, è mantenuta la valutazione al fair value;
  • se l'attività finanziaria viene riclassificata dalla categoria al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo a quella al fair value rilevato a Conto economico continua ad essere valutata al fair value. L'utile (perdita) cumulato rilevato precedentemente nelle altre componenti di conto economico complessivo è riclassificato dal patrimonio netto a conto economico alla data della riclassificazione.

Le Attività finanziarie sono rimosse dallo Stato patrimoniale quando il diritto di ricevere i flussi di cassa dallo strumento si è estinto ovvero sono stati sostanzialmente trasferiti tutti i rischi e benefíci relativi allo strumento stesso o il relativo controllo. Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e dei benefici, le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. Infine, le attività cedute sono cancellate dal bilancio nel caso in cui venga mantenuto il diritto contrattuale a ricevere i flussi di cassa delle stesse, ma contestualmente venga assunta un'obbligazione contrattuale a pagare detti flussi ad un soggetto terzo, senza ritardo e solamente nella misura di quelli ricevuti.

In aggiunta, per le attività finanziarie deteriorate la cancellazione può avvenire a seguito di stralcio delle stesse (cosiddetto "write off"), a seguito della presa d'atto dell'insussistenza di ragionevoli aspettative di recupero (es. prescrizione)

Le Passività finanziarie, relative a finanziamenti, debiti commerciali e altre obbligazioni a pagare, sono valutate al costo ammortizzato, applicando il criterio del tasso effettivo di interesse. Se i flussi di cassa attesi si modificano ed esiste la possibilità di stimarli attendibilmente, il valore dei prestiti è ricalcolato per riflettere le modifiche sulla base del valore attuale dei nuovi flussi di cassa attesi e del tasso interno di rendimento inizialmente determinato. Le passività finanziarie sono classificate nelle passività correnti, salvo che si abbia un diritto incondizionato a differire il loro pagamento per almeno dodici mesi dopo la data di bilancio.

Quando obbligatoriamente previsto dal principio contabile (ad esempio in caso di strumenti derivati passivi) ovvero quando si decide irrevocabilmente di designare tali strumenti al fair value (fair value option), le passività finanziarie sono valutate al fair value rilevato a Conto economico. In quest'ultimo caso le variazioni di fair value attribuibili alla variazione del proprio rischio di credito (Own Credit Risk) sono rilevate direttamente a Patrimonio netto, a meno che tale trattamento non crei o ampli un'asimmetria contabile, mentre l'ammontare residuo delle variazioni di fair value delle passività sarà rilevato a Conto economico.

Le passività finanziarie vengono rimosse dal bilancio al momento in cui sono estinte o l'obbligazione specificata nel contratto è adempiuta, cancellata o scaduta.

Con riguardo alle operazioni in Hedge Accounting il Gruppo Poste Italiane si avvale della facoltà prevista dall'IFRS 9, e mantiene le preesistenti regole di contabilizzazione previste dallo IAS 39. In conformità a tale principio, alla data di stipula del contratto gli Strumenti derivati sono contabilizzati al fair value e, se non soddisfano i requisiti per la contabilizzazione

quali strumenti di copertura, le variazioni del fair value rilevate successivamente alla prima iscrizione sono separatamente contabilizzate nel Conto economico dell'esercizio.

Se, invece, gli strumenti derivati soddisfano i requisiti per essere classificati come strumenti di copertura, le successive variazioni del fair value continuano a seguire le regole previste dallo IAS 39 - Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione di seguito indicate.

Di ciascuno strumento finanziario derivato qualificato per la rilevazione come strumento di copertura è documentata la sua relazione con l'oggetto di copertura, compresi gli obiettivi di gestione del rischio, la strategia di copertura e i metodi per la verifica dell'efficacia. La verifica dell'efficacia di ciascuna copertura è fatta sia al momento della designazione di ciascuno strumento derivato come strumento di copertura, sia durante la sua vita.

Fair value hedge136

Quando la copertura riguarda attività o passività iscritte in bilancio, ovvero riguarda un impegno irrevocabile non iscritto, sia la variazione di fair value dello strumento di copertura, sia la variazione di fair value dell'oggetto della copertura sono imputate al Conto economico. Quando la copertura non è perfettamente "efficace", ossia sono rilevate differenze tra le suddette variazioni, la parte non "efficace" rappresenta un onere o provento separatamente iscritto tra le componenti del reddito dell'esercizio.

Lo IAS 39 consente che l'oggetto di copertura dal fair value possa essere individuato non solo in una singola attività o passività finanziaria ma anche in un importo monetario, riveniente da una molteplicità di attività e passività finanziarie (o di loro porzioni), in modo che un insieme di contratti derivati possa essere utilizzato per ridurre le oscillazioni da fair value degli strumenti oggetto di copertura al modificarsi dei tassi di interesse di mercato (cd. copertura generica o macrohedging). Non possono essere oggetto di copertura generica importi netti rivenienti dallo sbilancio di attività e passività. Analogamente alle coperture classiche di fair value (microhedging), una copertura generica viene considerata altamente efficace se, sia all'inizio che durante la sua vita, i cambiamenti del fair value dell'importo monetario coperto sono compensati dai cambiamenti del fair value dei derivati di copertura, e se i risultati effettivi siano all'interno dell'intervallo richiesto dallo IAS 39.

Cash flow hedge137

Nel caso di cash flow hedge, le variazioni del fair value dello strumento derivato registrate successivamente alla prima rilevazione sono imputate, limitatamente alla sola quota efficace, a una specifica riserva di Patrimonio netto la cui movimentazione è rappresentata nelle Altre componenti di Conto economico complessivo (Riserva da cash flow hedge). Una copertura è in genere considerata altamente efficace se, sia all'inizio che durante la sua vita, i cambiamenti dei flussi di cassa attesi nel futuro per l'elemento coperto sono sostanzialmente compensati dai cambiamenti del fair value dello strumento di copertura. Quando la copertura non è perfettamente efficace, la variazione di fair value dello strumento di copertura, riferibile alla porzione inefficace dello stesso, è immediatamente rilevata nel Conto economico del periodo considerato.

Quando si manifestano gli effetti economici originati dall'oggetto della copertura, la riserva è imputata a Conto economico. In particolare, nel caso in cui la copertura è relativa a una programmata operazione altamente probabile (per esempio, acquisto a termine di titoli di debito a reddito fisso), la riserva è attribuita alle componenti positive o negative di reddito nell'esercizio o negli esercizi in cui le attività o le passività, successivamente iscritte e connesse alla citata operazione, influenzano il Conto economico (nell'es. a correzione del rendimento del titolo).

136 Copertura dell'esposizione alle variazioni di fair value di un'attività o passività rilevata o un impegno irrevocabile non iscritto che è attribuibile a un rischio particolare e potrebbe influenzare il Conto economico.

137 Copertura dell'esposizione alla variabilità dei flussi finanziari che è attribuibile a un particolare rischio associato a un'attività o passività rilevata o a una programmata operazione altamente probabile e che potrebbe influenzare il Conto economico.

Se, durante la vita di uno strumento derivato, il manifestarsi dei flussi di cassa previsti e oggetto della copertura non è più ritenuto altamente probabile, la quota della Riserva da cash flow hedge relativa a tale strumento viene immediatamente attribuita al Conto economico dell'esercizio considerato. Viceversa, se lo strumento derivato è ceduto o non è più qualificabile come strumento di copertura "efficace", la Riserva da cash flow hedge sino a quel momento rilevata viene mantenuta quale componente del Patrimonio netto ed è imputata a Conto economico seguendo il criterio di imputazione sopra descritto, contestualmente al manifestarsi dell'operazione originariamente oggetto della copertura.

Derivati impliciti

Un derivato implicito è un derivato incluso in un contratto combinato o strumento ibrido, contenente anche un contratto non derivato o contratto ospite, che origina tutti o parte dei flussi di cassa del contratto combinato. I derivati impliciti sono scorporati dal contratto ospite e rilevati come un derivato quando:

  • il contratto ospite non è uno strumento finanziario valutato al fair value rilevato a Conto economico;
  • i rischi economici e le caratteristiche del derivato implicito non sono strettamente correlati a quelli del contratto ospite;
  • un contratto separato con le stesse condizioni del derivato implicito soddisferebbe la definizione di derivato.

Nell'ambito del Gruppo, i contratti che possono contenere derivati impliciti sono i contratti di acquisto di elementi non finanziari stipulati dalla società Postepay SpA con clausole od opzioni che influenzano il prezzo contrattuale, per i quali tuttavia i derivati impliciti non risultano scorporabili dal contratto ospite.

Operazioni di pronti contro termine

I titoli ricevuti nell'ambito di una operazione che contrattualmente prevede la successiva vendita e i titoli consegnati nell'ambito di una operazione che contrattualmente prevede il successivo riacquisto non sono, rispettivamente, registrati o cancellati dai presenti bilanci. Di conseguenza, nel caso di titoli acquistati con accordo di rivendita, l'importo pagato viene rilevato come credito verso clientela o banche fra le Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato; nel caso di titoli ceduti con accordo di riacquisto, la passività è rilevata nei debiti verso banche o verso clientela, fra le Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato. Le operazioni descritte sono oggetto di compensazione se, e solo se, effettuate con la medesima controparte, hanno la medesima scadenza e la compensazione è prevista contrattualmente.

Crediti d'Imposta Legge n. 77/2020

Al fine di identificare il corretto trattamento contabile dei crediti acquistati in riferimento al decreto rilancio n. 34/2020 (poi convertito con Legge n. 77 del 17 luglio 2020), non essendo identificabile un framework contabile direttamente applicabile a tale fattispecie e nel rispetto di quanto previsto dallo IAS 8, si è proceduto a definire un accounting policy idonea a fornire un'informativa rilevante e attendibile volta a garantire una rappresentazione fedele della posizione finanziaria, reddituale e dei flussi di cassa e che rifletta la sostanza economica e non la mera forma dell'operazione. Sulla base delle analisi svolte e dei documenti pubblicati dai principali organismi di vigilanza italiani (Documento congiunto Banca d'Italia, IVASS e CONSOB138), sebbene alla fattispecie non sia direttamente applicabile la definizione di attività finanziaria presente nello IAS 32, è stato sviluppato un modello contabile basato sull'IFRS 9 dal momento che:

  • all'inception sorge, nel bilancio del cessionario, un asset così come definito dal Conceptual Framework;
  • il loro utilizzo può essere effettuato per compensare un debito usualmente estinto in denaro (debiti di imposta), nonché essere scambiati con altre attività finanziarie a condizioni che possono essere potenzialmente favorevoli all'entità;

138 Banca d'Italia, Consob e IVASS hanno pubblicato in data 5 gennaio 2021 il documento n. 9 del Tavolo di coordinamento in materia di applicazione degli IAS/IFRS "Trattamento contabile dei crediti d'imposta connessi con i Decreti Legge "Cura Italia" e "Rilancio" acquistati a seguito di cessione da parte dei beneficiari diretti o di precedenti acquirenti".

• può essere identificato un business model (Hold to Collect, Hold to Collect and Sell o altri modelli di business)

Alla data di acquisto tali crediti sono iscritti al loro fair value (coincidente con il prezzo pagato) e valutati successivamente:

  • al costo ammortizzato, se acquistati per essere utilizzati in compensazione di debiti di natura tributaria o previdenziale da Poste Italiane SpA, sulla base di quanto previsto dalla normativa di riferimento (business model "Hold to Collect").
  • al fair value con impatto sulla redditività complessiva, se acquistati anche per essere eventualmente ceduti a terzi (business model "Hold to Collect and Sell").

Si segnala che nel corso dell'esercizio i crediti d'imposta precedentemente valutati al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo sono stati oggetto di riclassifica nella categoria crediti d'imposta al costo ammortizzato. La riclassifica, efficace dal 1° ottobre 2022, si è resa necessaria in conseguenza del mancato sviluppo del mercato delle seconde cessioni tra intermediari finanziari che ha pertanto richiesto, da parte del Patrimonio BancoPosta, una revisione del modello di business di tali crediti.

Classificazione dei crediti e debiti del Patrimonio BancoPosta

I crediti e i debiti del Patrimonio BancoPosta sono considerati aventi natura di attività e passività finanziarie se attinenti alle attività caratteristiche di raccolta e impiego del Bancoposta, ovvero ai servizi delegati dalla clientela. Le contropartite dei costi e dei ricavi operativi, se non liquidate o ricondotte a forma propria secondo quanto previsto dalla Circolare della Banca d'Italia n. 272 del 30 luglio 2008 - Matrice dei conti, sono iscritte nell'ambito dei debiti e crediti commerciali.

Own use exemption

I principi previsti per la rilevazione e valutazione degli strumenti finanziari sono applicati anche ai contratti derivati di acquisto e vendita di elementi non finanziari che possono essere regolati tramite disponibilità liquide o altri strumenti finanziari, ad eccezione di quei contratti che sono stati sottoscritti e continuano a essere posseduti per la consegna di un elemento non finanziario secondo le esigenze di acquisto, vendita o uso della società che li stipula (cd. Own use exemption). Tale eccezione è applicata nella rilevazione e valutazione dei contratti di acquisto a termine di energia elettrica e gas naturale effettuati dalla controllata Postepay SpA se le condizioni di seguito riportate sono rispettate:

  • vi sia la consegna fisica del bene oggetto del contratto;
  • non vi sia la possibilità di compensare le transazioni di acquisto e vendita;
  • l'operazione deve essere effettuata sulla base delle aspettative di acquisto e/o vendita o per esigenze d'uso.

Quando le condizioni sopra riportate sono rispettate, il contratto di acquisto o vendita di elementi non finanziari è classificato come un "normale contratto di compravendita".

Imposte

Le Imposte correnti sono calcolate sulla base della migliore stima del reddito imponibile dell'esercizio e della normativa di riferimento, applicando le aliquote fiscali vigenti. Le Imposte differite attive e passive sono calcolate a fronte di tutte le differenze temporanee che emergono tra il valore fiscale di un'attività o passività e il relativo valore contabile, sulla base delle aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte. Fanno eccezione a tale principio le imposte differite relative a differenze temporanee rivenienti dalle partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, nel caso in cui il Gruppo sia in grado di controllare i loro

tempi di annullamento o è probabile che le differenze non si annullino. Inoltre, in conformità con lo IAS 12, a fronte dell'avviamento che deriva da un'aggregazione aziendale non sono rilevate passività fiscali differite.

Le imposte differite attive sono iscritte nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate.

Le imposte correnti e differite sono imputate al Conto economico, a eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate al Patrimonio netto; in tal caso l'effetto fiscale è imputato direttamente alla specifica voce del Patrimonio netto. Le attività e le passività fiscali, nonché quelle differite relative alle imposte sul reddito, sono compensate quando esse sono applicate dalla medesima autorità fiscale sullo stesso soggetto passivo d'imposta, che ha il diritto legalmente esercitabile di compensare gli importi rilevati e che intende esercitare tale diritto. Pertanto, la passività fiscale in maturazione in periodi intermedi più brevi di quello di imposta, ancorché iscritta nei debiti, non è compensata con i corrispondenti crediti per acconti versati o ritenute subite.

La fiscalità del Gruppo e la sua rappresentazione contabile tengono conto degli effetti derivanti dall'adesione di Poste Italiane SpA all'istituto del Consolidato Fiscale Nazionale, per il quale è stata esercitata l'opzione a norma di legge unitamente alle seguenti società controllate: Poste Vita SpA, SDA Express Courier SpA, Poste Air Cargo Srl, Postel SpA, Europa Gestioni Immobiliari SpA, Poste Welfare Servizi Srl, Poste Assicura SpA, BancoPostaFondi SpA SGR, PostePay SpA, Poste Insurance Broker Srl, MLK Deliveries SpA, Indabox Srl e Nexive Network Srl. La materia è disciplinata da un Regolamento di Gruppo basato sul principio della neutralità e della parità di trattamento, con il quale si intende garantire che le società che aderiscono al consolidamento fiscale non siano in alcun modo penalizzate dalla sua istituzione. In particolare, con l'adozione del Consolidato Fiscale, la posizione debitoria della Capogruppo nei confronti dell'Erario è determinata a livello consolidato sulla base del carico fiscale o delle perdite fiscali di ciascuna società aderente, tenuto conto anche delle ritenute da esse subite e degli acconti versati. Poste Italiane SpA iscrive il proprio debito per IRES, eventualmente rettificato per tenere conto degli effetti (positivi o negativi) derivanti dalle rettifiche di consolidamento fiscale. Quando le diminuzioni o gli aggravi d'imposta derivanti da tali rettifiche sono da attribuire alle società che aderiscono al Consolidato, Poste Italiane SpA attribuisce alle suddette società le diminuzioni o gli aggravi d'imposta. Il beneficio economico derivante dalla compensazione delle perdite fiscali, cedute alla consolidante dalle società aderenti al Consolidato Fiscale, è riconosciuto integralmente da Poste Italiane SpA. Le imposte e tasse non correlate al reddito sono incluse tra gli Altri costi e oneri.

Rimanenze

Le Rimanenze di magazzino sono valutate al minore tra costo d'acquisto o produzione e valore netto di realizzo. Relativamente ai beni fungibili e alle merci destinate alla vendita, il costo è determinato con il metodo del costo medio ponderato, mentre per i beni non fungibili il costo di riferimento è quello specifico sostenuto al momento dell'acquisto. A fronte dei valori così determinati, ove necessario, sono effettuati accantonamenti per tenere conto delle rimanenze obsolete o a lenta rotazione. Quando vengono meno le circostanze che precedentemente avevano causato la rilevazione dei sopra indicati accantonamenti, o quando vi sono chiare indicazioni di un aumento nel valore netto di realizzo, gli accantonamenti sono stornati in tutto o in parte, nella misura in cui il nuovo valore contabile sia il minore tra costo di acquisto o produzione e il valore netto di realizzo alla data di riferimento del bilancio. Le attività non sono invece rilevate nello Stato patrimoniale quando è stata sostenuta una spesa per la quale, alla luce delle migliori informazioni disponibili alla data di redazione del bilancio, è ritenuto improbabile che i benefici economici affluiranno al Gruppo successivamente alla chiusura dell'esercizio.

Per le unità immobiliari destinate alla vendita139, qualora presenti, il costo è rappresentato dal fair value di ciascun singolo bene al momento dell'acquisto, incrementato di eventuali oneri accessori direttamente imputabili all'acquisizione, mentre il valore netto di realizzo è determinato sulla base del prezzo stimato di vendita in normali condizioni di mercato, al netto dei costi diretti di vendita.

Le commesse su ordinazione di terzi, di durata pluriennale, sono valutate con il metodo della percentuale di completamento, determinata utilizzando il criterio del costo sostenuto (cost to cost) 140. . Sono rilevati nelle rimanenze i certificati ambientali non utilizzati nel periodo di riferimento.

Certificati ambientali

Nell'ambito del Gruppo Poste Italiane i certificati ambientali sono riferiti a:

  • Quote di emissione detenute dalla società Poste Air Cargo Srl quale strumento di incentivazione nella riduzione di emissioni di gas a effetto serra141 con l'obiettivo di realizzare un miglioramento delle tecnologie utilizzate nella produzione di energia e nei processi industriali,
  • Garanzie di origine e crediti di carbonio detenute dalla società Postepay SpA; le prime finalizzate ad attestare la provenienza da fonti rinnovabili dell'energia elettrica venduta; i secondi volti a compensare interamente le emissioni di CO2 derivanti dai consumi di gas naturale.

Quote di emissione

Il sistema comunitario European Emission Trading System, istituito per la gestione e lo scambio delle quote di emissione, fissa un limite massimo per le emissioni di gas a effetto serra da prodursi nel corso di un anno a livello europeo, cui corrisponde il rilascio a titolo gratuito, da parte delle autorità nazionali competenti, di un determinato numero di quote di emissione. Nel corso dell'anno, a seconda delle effettive emissioni di gas a effetto serra prodotte rispetto ai limiti massimi consentiti, ciascuna azienda ha facoltà di vendere ovvero acquistare a titolo oneroso quote di emissione sul mercato.

Il rilascio gratuito delle quote di emissione comporta l'impegno a produrre, nell'anno di riferimento, un quantitativo di emissioni di gas a effetto serra proporzionale alle quote di emissione ricevute: di tale impegno, commisurato al valore di mercato delle quote di emissione al momento dell'assegnazione, è data informativa nelle note al bilancio. A fine anno, l'impegno è ridotto o azzerato in proporzione alle emissioni di gas a effetto serra effettivamente prodotte e l'eventuale relativo valore residuo, se presente, è indicato nelle Ulteriori informazioni del Bilancio.

Garanzie di origine e crediti di carbonio

Le Garanzie di Origine sono delle certificazioni che attestano l'origine rinnovabile delle fonti utilizzate dagli impianti classificati IGO (Impianti Garanzia di Origine). Per ogni MWh di energia elettrica rinnovabile immessa in rete da impianti qualificati IGO, il GSE (Gestore Servizi Energetici) rilascia un titolo GO al produttore, in conformità con la Direttiva 2009/28/CE. A decorrere dal 1° gennaio 2013, le imprese di vendita di energia elettrica hanno l'obbligo di approvvigionarsi di una quantità di titoli GO pari all'energia elettrica venduta come rinnovabile. Per fare questo ciascuna impresa, entro il 31 marzo dell'anno successivo a quello in cui è stata fornita energia elettrica ai clienti finali, è tenuta ad annullare una quantità di GO pari all'energia elettrica venduta come rinnovabile.

I crediti di carbonio, invece, rappresentano uno titolo negoziabile che permette a un'azienda o un'organizzazione di compensare l'anidride carbonica (CO2) emessa nello svolgimento delle proprie attività (nel caso di Postepay SpA, le

139 Si tratta di unità immobiliari detenute dalla società EGI SpA, non iscritte negli Investimenti Immobiliari perché acquisite per la vendita o alla stessa successivamente destinate.

140 Secondo tale criterio i costi effettivi sostenuti a una certa data sono rapportati ai costi totali stimati. La percentuale così calcolata viene applicata al totale dei ricavi stimati, ottenendo il valore da attribuire ai ricavi maturati alla data.

141 Introdotto nel sistema normativo italiano ed europeo dal Protocollo di Kyoto.

emissioni di CO2 del gas commercializzato ai clienti finali), aderendo a progetti di sostenibilità ambientale finalizzati a perseguire un percorso di transizione ecologica e di de-carbonizzazione.

L'attività di compensazione delle emissioni di CO2 avviene attraverso l'acquisizione di crediti di carbonio per un valore equivalente alle emissioni di CO2 che derivano dai consumi di gas dei clienti finali della Società. Ogni credito di carbonio attesta la compensazione di una tonnellata di CO2.

Il trattamento contabile delle quote di emissione nonché, in quanto assimilabile, delle garanzie di origine e dei crediti di carbonio, è effettuato in conformità a quanto disciplinato dall'OIC "Le quote di emissione di gas a effetto serra", oltre che alla best practice di riferimento per i principali IAS adopter.

L'acquisto a titolo oneroso o le vendite di certificati ambientali sono rilevate nel Conto economico dell'esercizio in cui hanno luogo. A fine anno, eventuali surplus derivanti da acquisti a titolo oneroso sono rilevati tra le rimanenze finali al minore tra il costo e il valore netto di realizzo142. In caso di eventuali deficit l'onere e la corrispondente passività sono rilevati al termine dell'esercizio di competenza al valore di mercato.

Aggregazioni aziendali

Le operazioni di aggregazioni aziendali sono rilevate utilizzando il metodo dell'acquisizione (acquisition method). Il corrispettivo trasferito in un'aggregazione aziendale è pari alla somma dei fair value, alla data di acquisizione, delle attività trasferite, delle passività sostenute, nonché delle eventuali interessenze emesse dall'acquirente. I costi direttamente attribuibili all'operazione sono rilevati a Conto economico.

Il corrispettivo trasferito è allocato rilevando le attività, le passività e le passività potenziali identificabili dell'acquisita ai relativi fair value alla data di acquisizione.

È rilevata come Avviamento ed iscritta tra le Attività immateriali l'eventuale eccedenza positiva tra:

  • la somma del corrispettivo trasferito, valutato al fair value alla data di acquisizione, dell'importo di qualsiasi partecipazione di minoranza, e, in caso di aggregazioni aziendali realizzate in più fasi, del fair value alla data di acquisizione delle interessenze nell'acquisita precedentemente possedute dall'acquirente; e
  • il valore netto degli importi, alla data di acquisizione, delle attività acquisite e delle passività assunte identificabili nell'acquisita valutate al fair value.

In caso di differenza negativa, tale eccedenza rappresenta l'utile derivante da un acquisto a condizioni favorevoli e viene rilevata a Conto economico.

Qualora in sede di redazione del bilancio il fair value delle attività, delle passività e delle passività potenziali derivanti dall'operazione possa essere determinato solo provvisoriamente, l'aggregazione aziendale è rilevata utilizzando tali valori provvisori. Le eventuali rettifiche, derivanti dal completamento del processo di valutazione, sono rilevate con effetto retroattivo entro dodici mesi dalla data di acquisizione.

Nel caso di aggregazione aziendale realizzata in più fasi, le interessenze detenute in precedenza nell'acquisita sono rimisurate al fair value alla nuova data di acquisizione e l'eventuale differenza (positiva o negativa) è rilevata a Conto economico o nel Conto economico complessivo se appropriato.

Cassa e depositi BancoPosta

Il denaro e i valori in cassa presso gli Uffici Postali e i depositi bancari funzionali alle attività del Patrimonio BancoPosta sono esposti separatamente dalle Disponibilità liquide e mezzi equivalenti in quanto rivenienti dalla raccolta assoggettata a vincolo di impiego, o da anticipazioni concesse dalla Tesoreria dello Stato per garantire l'operatività degli Uffici Postali.

142 Eventuali quote di emissione in surplus derivanti da assegnazioni gratuite non rilevano ai fini del computo delle rimanenze finali.

Tali disponibilità non possono essere utilizzate per fini diversi dall'estinzione delle obbligazioni contratte con le operazioni indicate.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le Disponibilità liquide e mezzi equivalenti includono prevalentemente la cassa, i depositi a vista presso le banche, le somme che al 31 dicembre 2022 risultano temporaneamente depositate dalla Capogruppo presso il MEF e altri investimenti a breve termine prontamente liquidabili (trasformabili in disponibilità liquide entro novanta giorni dalla data di acquisto). Eventuali scoperti di conto corrente sono iscritti nelle passività correnti.

Attività non correnti (o gruppi in dismissione) classificate come possedute per la vendita e attività operative cessate (discontinued operations)

In conformità all'IFRS 5, le attività non correnti, i gruppi in dismissione e eventuali discontinued operations sono valutati al minore tra il loro valore contabile e il rispettivo fair value, al netto dei costi di vendita.

Quando è previsto che, con elevata probabilità, il valore contabile di un'attività non corrente, o di un gruppo in dismissione, siano recuperati, nelle loro condizioni attuali, principalmente con un'operazione di vendita o altra forma di dismissione, anziché con il loro uso continuativo, e la transazione avrà verosimilmente luogo nel breve termine, l'attività, o il gruppo in dismissione, sono classificati come posseduti per la vendita e per la dismissione nelle apposite voci dello Stato patrimoniale. L'operazione è ritenuta altamente probabile, quando il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo, o, per quanto di competenza, di una entità controllata, si è impegnato in un programma per la dismissione dell'attività (o del gruppo in dismissione), e sono state avviate le attività per individuare un acquirente e completare il programma. Le operazioni di vendita comprendono le permute di attività non correnti con altre attività non correnti laddove lo scambio abbia sostanza commerciale.

Le attività non correnti e le attività nette dei gruppi in dismissione possedute per la vendita e la dismissione costituiscono discontinued operations se, alternativamente: i) rappresentano un importante ramo autonomo di attività o area geografica di attività, ii) fanno parte di un unico programma coordinato di dismissione di un importante ramo autonomo di attività o un'area geografica di attività, ovvero, iii) sono una controllata acquisita esclusivamente in funzione di una rivendita. I risultati delle discontinued operations, nonché l'eventuale plusvalenza/minusvalenza realizzata a seguito della dismissione, sono indicati distintamente nel Conto economico in un'apposita voce, al netto dei relativi effetti fiscali. I valori economici delle discontinued operations sono indicati anche per gli esercizi posti a confronto.

Qualora l'impegno al programma di dismissione sia assunto dopo la data di chiusura del bilancio d'esercizio, e/o l'attività o il gruppo in dismissione possono essere oggetto della transazione solo in condizioni diverse da quelle attuali, la riclassifica non ha luogo e viene fornita adeguata informativa.

Se, successivamente alla data di redazione del bilancio, un'attività (o gruppo in dismissione) non soddisfa più i criteri per essere classificata come posseduta per la vendita, la stessa dovrà essere oggetto di riclassifica previa valutazione al minore tra:

  • il valore contabile prima che l'attività (o gruppo in dismissione) fosse classificata come posseduta per la vendita, rettificato per tutti gli ammortamenti, svalutazioni o ripristini di valore che sarebbero stati altrimenti rilevati se l'attività (o il gruppo in dismissione) non fosse stata classificata come posseduta per la vendita;
  • la somma recuperabile calcolata alla data in cui è stata presa la decisione successiva di non vendere.

Qualsiasi rettifica necessaria del valore contabile di un'attività non corrente che cessa di essere classificata come posseduta per la vendita è inclusa nell'utile (perdita) d'esercizio derivante dalle attività operative in esercizio (continuing operations) nel periodo in cui i criteri per essere classificata come posseduta per la vendita non sono più soddisfatti. Se

una singola attività o passività è rimossa da un gruppo in dismissione classificato come posseduto per la vendita, le rimanenti attività e passività del gruppo in dismissione da vendere continuano a essere valutate come un unico gruppo soltanto se lo stesso soddisfa i criteri per essere classificato come posseduto per la vendita.

Patrimonio netto

Capitale sociale

Il Capitale sociale è rappresentato dal capitale sottoscritto e versato di Poste Italiane SpA. I costi strettamente correlati all'emissione di nuove azioni sono imputati in riduzione del Capitale sociale, al netto dell'eventuale effetto fiscale differito.

Azioni Proprie

Le azioni proprie sono rilevate al costo e iscritte a riduzione del patrimonio netto. Gli effetti derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati nel patrimonio netto.

Obbligazioni ibride

Le obbligazioni subordinate ibride perpetue sono classificate nei bilanci in commento come strumenti di equity, tenuto conto della circostanza che la Società emittente ha il diritto incondizionato di differire, fino alla data del proprio scioglimento o liquidazione, il rimborso del capitale e il pagamento delle cedole. Pertanto, l'importo ricevuto dai sottoscrittori di tali strumenti, al netto dei relativi costi di emissione, è rilevato ad incremento del patrimonio netto di Gruppo; di converso, i rimborsi del capitale e i pagamenti delle cedole dovute (al momento in cui sorge la relativa obbligazione contrattuale) sono rilevati a decremento del patrimonio netto.

Riserve

Sono costituite da riserve di capitale o di utili. Includono, tra le altre, la Riserva per il Patrimonio BancoPosta che costituisce le dotazioni iniziale e successive del Patrimonio destinato, giuridicamente autonomo, del Bancoposta, la Riserva legale della Capogruppo, la Riserva da fair value relativa alle partite contabilizzate con tale criterio con contropartita nel Patrimonio netto, la Riserva da cash flow hedge relativa alla rilevazione della quota "efficace" delle coperture in essere alla data di riferimento del bilancio e la Riserva di conversione che accoglie le differenze cambio da conversione, nella moneta di presentazione, dei bilanci delle società consolidate che operano con valuta funzionale diversa dall'euro.

Risultati portati a nuovo

Riguardano i risultati economici dell'esercizio in corso e degli esercizi precedenti, per la parte non distribuita né imputata a riserva o a copertura di perdite, gli utili e le perdite attuariali derivanti dal calcolo della passività per TFR, nonché i trasferimenti da altre riserve di patrimonio quando viene meno il vincolo al quale erano sottoposte. Nel Bilancio consolidato, inoltre, la voce accoglie eventuali effetti derivanti da operazioni con azionisti di minoranza.

Contratti assicurativi

I principi e i criteri di classificazione e valutazione di seguito esposti si riferiscono specificamente all'operatività delle compagnie assicurative del Gruppo Poste Italiane in applicazione delle disposizioni dell'IFRS 4, sostituito integralmente dal 1° gennaio 2023 dal nuovo principio contabile IFRS 17 - Contratti assicurativi per la trattazione del quale si rimanda alla Nota 2.5 Principi contabili e interpretazioni di nuova e di prossima applicazione.

I contratti sono distinti e valutati in base alla prevalenza della loro natura fra assicurativi e finanziari. I contratti emessi dalla compagnia Poste Vita SpA sono relativi ai Rami Vita. Dal 2010 è operativa nei Rami Danni la compagnia Poste Assicura SpA.

Secondo le disposizioni dell'IFRS 4, sono considerati assicurativi quei contratti che trasferiscono un rischio assicurativo significativo. Tali contratti sono contabilizzati e valutati secondo i principi utilizzati per la redazione del bilancio civilistico osservando le disposizioni normative e i regolamenti applicabili143 .

Un rischio assicurativo è significativo se, e soltanto se, un evento assicurato potrebbe indurre l'assicuratore a corrispondere benefici economici aggiuntivi significativi in una qualsiasi circostanza, escluse quelle che non hanno alcun effetto identificabile sull'aspetto economico dell'operazione; ciò anche se l'evento assicurato è estremamente improbabile. Il principio contabile di riferimento non fornisce indicazione specifica in merito al livello di significatività, pertanto rimane a carico delle compagnie assicurative del Gruppo la definizione di una soglia oltre la quale l'esborso aggiuntivo nel caso in cui si verifichi l'evento assicurato possa generare il trasferimento di un rischio assicurativo significativo144 .

La separazione di un contratto, classificato come assicurativo, in componente di deposito e componente assicurativa è obbligatoria in alcune circostanze e facoltativa in altre. In caso di separazione, che può avvenire solo nel rispetto di determinate condizioni, la componente di deposito rientra nell'ambito di applicazione dell'IFRS 9, mentre la componente assicurativa rientra nell'ambito di applicazione dell'IFRS 4. Le compagnie assicurative del Gruppo non effettuano tale disaggregazione.

I criteri di classificazione e valutazione delle principali fattispecie esistenti nel Gruppo sono i seguenti.

'I RS 4: si riferiscono alle polizze Vita di Ramo I, Ramo V, alle polizze di Ramo III qualificate come contratti assicurativi e ai contratti dei Rami Danni. Tali prodotti sono classificati tra i ricavi e rilevati nel modo che segue:

  • i premi, contabilizzati al momento della sottoscrizione, vengono iscritti tra le componenti positive di reddito; comprendono, al netto degli annullamenti, gli importi maturati nell'esercizio per premi annuali, unici o pluriennali, derivanti da contratti di assicurazione in essere alla data di bilancio;
  • a fronte delle componenti positive di reddito dovute ai premi, è accantonato alle riserve tecniche l'importo degli impegni verso gli assicurati, calcolati analiticamente per ciascun contratto con il metodo prospettico, sulla base di assunzioni attuariali appropriate per fronteggiare tutti gli impegni in essere. Le variazioni delle riserve tecniche e gli oneri relativi ai sinistri sono iscritti con il relativo segno tra le componenti positive di reddito.

Contratti relativi alle Gestioni separate e contenenti un elemento di partecipazione discrezionale agli utili145 (c.d. DPF, Discretionary Participation Feature come definito nell'Appendice A all'IFRS 4): l'IFRS 4 rimanda, come illustrato in precedenza, alla disciplina contabile prevista dai principi nazionali; trattasi, in particolare, di contratti classificati come "finanziari", ma contabilizzati come "assicurativi" con le seguenti modalità:

  • i premi, la variazione delle riserve tecniche e gli oneri relativi ai sinistri sono rilevati in modo analogo a quanto previsto per i contratti assicurativi sopra descritti;
  • le quote di utili e perdite da valutazione di competenza degli assicurati sono loro attribuite e rilevate nelle riserve tecniche (passività differite verso gli assicurati) secondo il meccanismo dello shadow accounting.

La tecnica di calcolo utilizzata per l'applicazione del metodo dello shadow accounting si basa sulla determinazione del rendimento prospettico di ogni Gestione separata, tenendo conto di un ipotetico realizzo delle plusvalenze e minusvalenze

143 Nel dettaglio si fa riferimento alle disposizioni previste dai Decreti Legislativi n. 173/2997 e n. 209/2005 nonché dai Regolamenti ISVAP n. 16, n. 21 e n. 22 (modificato ed integrato dal provvedimento ISVAP del 29 gennaio 2010 n. 2771, dal provvedimento ISVAP del 17 novembre 2010 n. 2845 e dal provvedimento IVASS del 6 dicembre 2016 n. 53).

144 Tale soglia, definita aggregando i singoli contratti in categorie omogenee in base alla natura del rischio trasferito alla Compagnia, è stata identificata dal Consiglio d'Amministrazione di Poste Vita SpA in misura pari al 5%.

145 Partecipazione, da parte degli assicurati, ai rendimenti realizzati dalla Gestione separata. Sono classificati in tale categoria i contratti relativi al Ramo Vita e riferiti ai prodotti di Ramo I e Ramo V che prevedono clausole di rivalutazione della prestazione assicurata parametrate ai rendimenti realizzati da una gestione separata

latenti lungo un orizzonte temporale coerente con le caratteristiche delle attività e passività presenti nel portafoglio. Per la determinazione della quota da rilevare nella specifica passività differita verso gli assicurati si tiene conto altresì, per ciascuna Gestione separata, delle clausole contrattuali, dei livelli di minimo garantito a suo tempo concessi e delle eventuali garanzie finanziarie offerte.

Fondi per rischi e oneri

I Fondi per rischi e oneri sono iscritti a fronte di perdite e oneri di natura determinata, di esistenza certa o probabile, dei quali, tuttavia, non sono determinabili l'ammontare o la data in cui si manifesteranno. L'iscrizione viene eseguita solo quando esiste un'obbligazione corrente (legale o implicita) per una futura fuoriuscita di risorse atte a produrre benefíci economici, come risultato di eventi passati, ed è probabile che tale fuoriuscita sia richiesta per l'adempimento dell'obbligazione. Tale ammontare rappresenta la migliore stima attualizzata dell'impiego di risorse richiesto per estinguere l'obbligazione. Il valore della passività è attualizzato, laddove l'effetto temporale del denaro è rilevante, al tasso che riflette i valori correnti di mercato e tiene conto del rischio specifico associabile a ciascuna passività. Gli accantonamenti sono oggetto di riesame ad ogni data di riferimento del bilancio e sono rettificati per riflettere la migliore stima dell'onere previsto per adempiere alle obbligazioni esistenti alla data di chiusura dell'esercizio. L'eventuale effetto del passare del tempo e quello relativo alla variazione dei tassi di interesse sono esposti a conto economico. Con riguardo ai rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile è fornita specifica informativa senza procedere ad alcuno stanziamento. Quando, in casi estremamente rari, l'indicazione di alcune informazioni di dettaglio relative alle passività considerate potrebbe pregiudicare seriamente la posizione del Gruppo in una controversia o in una negoziazione in corso con terzi, il Gruppo si avvale della facoltà prevista dai principi contabili di riferimento di fornire un'informativa limitata.

Benefíci ai dipendenti

I cd. Benefici a breve termine per i dipendenti sono benefici che si prevede siano liquidati interamente entro dodici mesi dal termine dell'esercizio nel quale i dipendenti hanno prestato la relativa attività lavorativa. Tali benefici includono: salari, stipendi, oneri sociali, indennità sostitutive di ferie e di assenze per malattia.

L'ammontare, non attualizzato, dei benefici a breve termine che si prevede dovranno essere pagati al dipendente in cambio dell'attività lavorativa prestata durante un periodo amministrativo viene rilevato, per competenza, nel Costo del lavoro.

I cd. Benefíci successivi alla fine del rapporto di lavoro si suddividono in due fattispecie:

• Piani a benefíci definiti

Nei piani a benefíci definiti rientra il Trattamento di fine rapporto dovuto ai dipendenti ai sensi dell'articolo 2120 del Codice Civile.

Per effetto della riforma sulla previdenza complementare, per tutte le aziende con almeno 50 dipendenti, dal 1° gennaio 2007 le quote di TFR maturate sono versate obbligatoriamente a un Fondo di Previdenza complementare, ovvero nell'apposito Fondo di Tesoreria istituito presso l'INPS. Pertanto, i benefíci definiti di cui è debitrice l'azienda nei confronti del dipendente riguardano esclusivamente gli accantonamenti effettuati sino al 31 dicembre 2006146. Nel caso invece di aziende con meno di 50 dipendenti, le quote di TFR in maturazione continuano a incrementare interamente la passività accumulata dall'azienda.

146 Nel caso in cui, a seguito dell'entrata in vigore della nuova normativa, il dipendente non abbia esercitato alcuna opzione circa le modalità di impiego del TFR maturando, la passività è rimasta in capo al Gruppo sino al 30 giugno 2007, ovvero sino alla data, compresa tra il 1° gennaio 2007 e il 30 giugno 2007, in cui è stata esercitata una specifica opzione. In assenza di esercizio di alcuna opzione, dal 1° luglio 2007 il TFR in maturazione è versato in apposito fondo di previdenza complementare.

Nei piani in commento, poiché l'ammontare del benefício da erogare è quantificabile soltanto dopo la cessazione del rapporto di lavoro, i relativi effetti economici e patrimoniali sono rilevati in base a calcoli attuariali conformemente allo IAS 19. In particolare, la passività è proiettata al futuro con il metodo della proiezione unitaria (Projected Unit Credit Method) per calcolare il probabile ammontare da pagare al momento della risoluzione del rapporto di lavoro, ed è poi attualizzata per tener conto del tempo che trascorrerà prima dell'effettivo pagamento. La valutazione della passività iscritta in bilancio è basata anche sulle conclusioni raggiunte da attuari esterni al Gruppo. Il calcolo tiene conto del TFR maturato per prestazioni di lavoro già effettuate ed è basato su ipotesi attuariali che riguardano principalmente: le basi demografiche (quali: la rotazione e la mortalità dei dipendenti) e finanziarie (quali: il tasso di inflazione e il tasso di attualizzazione con una scadenza coerente con quella attesa dell'obbligazione). Nel caso di aziende con almeno 50 dipendenti, poiché l'azienda non è debitrice delle quote di TFR maturate dopo il 31 dicembre 2006, dal calcolo attuariale del TFR è esclusa la componente relativa alla dinamica salariale futura. A ogni scadenza, gli utili e le perdite attuariali definiti per differenza tra il valore di bilancio della passività e il valore attuale degli impegni del Gruppo a fine periodo, dovuti al modificarsi dei parametri attuariali appena descritti, sono imputati direttamente nelle Altre componenti di Conto economico complessivo.

• Piani a contribuzione definita

Nei piani a contribuzione definita rientra il TFR limitatamente alle quote maturate a partire dal 1° gennaio 2007 e versate obbligatoriamente a un Fondo di Previdenza complementare, ovvero nell'apposito Fondo di Tesoreria istituito presso l'INPS. Nei piani a contribuzione definita, gli oneri contributivi sono imputati al Conto economico quando sostenuti, in base al relativo valore nominale.

I cd. Benefíci dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro sono rilevati come passività quando l'impresa si impegna irrevocabilmente, anche sulla base di consolidati rapporti relazionali ed impegni reciproci con le Rappresentanze Sindacali, a concludere il rapporto di lavoro con un dipendente o un gruppo di dipendenti prima della normale data di pensionamento, ovvero nei casi in cui il dipendente o un gruppo di dipendenti decida di accettare un'offerta di benefici in cambio della cessazione del rapporto di lavoro. I benefici dovuti per la cessazione del rapporto di lavoro sono rilevati immediatamente nel costo del lavoro.

Gli Altri benefici a lungo termine sono costituiti da quei benefici non dovuti interamente entro dodici mesi dal termine dell'esercizio in cui i dipendenti hanno reso la propria attività lavorativa. La variazione netta del valore di tutte le componenti della passività intervenuta nell'esercizio viene rilevata interamente nel Conto economico.

Pagamenti basati su azioni

Le operazioni con pagamento basato su azioni possono essere regolate per cassa, con strumenti rappresentativi di capitale, o con altri strumenti finanziari. I beni o servizi ricevuti o acquisiti tramite un'operazione con pagamento basato su azioni sono rilevati al loro fair value.

Nel caso di operazioni con pagamenti basati su azioni regolati per cassa (cash-settled):

  • in contropartita al costo è rilevata una passività;
  • qualora il fair value dei beni o servizi ricevuti o acquisiti non sia attendibilmente determinabile, tale valore deve essere stimato indirettamente sulla base del fair value della passività;
  • il fair value della passività è aggiornato a ciascuna data di chiusura del bilancio, registrandone le variazioni a Conto economico, sino alla data della sua estinzione.

Nel caso di operazioni con pagamenti basati su azioni regolati con strumenti rappresentativi di capitale (equity-settled):

− in contropartita al costo è rilevato un incremento del patrimonio netto;

− qualora il fair value dei beni o servizi ricevuti o acquisiti non sia attendibilmente determinabile, tale valore deve essere stimato indirettamente sulla base del fair value degli strumenti rappresentativi di capitale assegnati alla grant date (data di assegnazione);

Nel caso di benefici concessi ai dipendenti, la rilevazione avviene durante il periodo in cui gli stessi prestano il servizio a cui il compenso è riferibile, nel Costo del lavoro.

Traduzione di voci espresse in valuta diversa dall'euro

Le transazioni in valuta diversa da quella di conto vengono tradotte in euro in base ai tassi di cambio correnti alla data della transazione. Gli utili e perdite su cambi, risultanti dalla chiusura delle transazioni in oggetto e dalla traduzione ai cambi di fine esercizio delle poste attive/passive monetarie denominate in valuta diversa da quella di conto, vengono imputate al Conto economico.

Riconoscimento dei ricavi

In conformità all'IFRS 15 – Ricavi provenienti da contratti con i clienti, i ricavi sono rilevati per rappresentare il trasferimento di merci o servizi promessi al cliente, nella misura che riflette il corrispettivo a cui ci si aspetta di avere diritto in cambio del trasferimento stesso (prezzo di transazione).

La rilevazione dei ricavi segue un processo denominato «5 step framework» così composto:

  • Identificazione del contratto con il cliente (contratti attivi ad eccezione dei contratti di leasing, contratti assicurativi, strumenti finanziari e scambi non monetari);
  • identificazione delle performance obligation definibili come le obbligazioni, esplicite o implicite, di trasferire al cliente un distinto bene o servizio;
  • determinazione del prezzo di transazione;
  • in caso di offerte cumulative (c.d. "bundle") in cui sono riscontrabili più performance obligation, allocazione del prezzo di transazione alle performance obligation; a tal fine è necessario stimare il prezzo di ciascuna componente della vendita (c.d. "Stand Alone Selling Pri e");
  • rilevazione del ricavo al soddisfacimento delle performance obligation, cioè al trasferimento del bene o servizio al cliente. La performance obligation può essere soddisfatta:
    • "at point in time": nel caso di obbligazione adempiuta in un unico momento, il ricavo deve riflettersi in bilancio solo nel momento di passaggio al cliente del totale "controllo" sul bene o servizio oggetto di scambio. Rilevano al riguardo, non solo l'esposizione significativa dei rischi e benefici connessi al bene o servizio, ma anche il possesso fisico, l'accettazione del cliente, l'esistenza di diritti legali, ecc.;
    • "over time": nel caso di obbligazione adempiuta nel corso del tempo, la misurazione e contabilizzazione dei ricavi riflette, virtualmente, i progressi del livello di soddisfazione del cliente. In caso di over time, è individuato un appropriato metodo di valutazione del "progress" della performance obligation (metodo degli output).

Ogni singola obbligazione del fornitore nei confronti del cliente rappresenta oggetto di separata valutazione, misurazione e contabilizzazione. Tale approccio presuppone una preliminare accurata analisi del contratto, che porti ad identificare ogni "singolo prodotto/servizio" ovvero ogni "singola componente" di un prodotto/servizio che il fornitore si obbliga ad offrire, attribuendo a ciascuno/a il relativo corrispettivo di vendita e a consentirne il monitoraggio nel corso della durata contrattuale (sia in termini di modalità e tempistiche di adempimento che del livello di soddisfazione del cliente).

Ai fini della rilevazione del ricavo, il principio dispone di identificare e quantificare le cd. componenti variabili del corrispettivo (sconti, ribassi, concessioni di prezzo, incentivi, penali e altri similari) per includerle ad integrazione o rettifica del prezzo di transazione. Tra le componenti variabili del corrispettivo, particolare rilevanza assumono le penali (diverse da quelle

previste per risarcimento danni): tali componenti negative di reddito sono rilevate in diretta diminuzione dei ricavi, in luogo dell'accantonamento ad un fondo rischi e oneri.

In presenza di più performance obligation, il prezzo complessivo della transazione è allocato a ciascuna performance obligation in misura pari al corrispettivo al quale l'entità si aspetta di avere diritto, in cambio del trasferimento dei relativi beni e servizi al cliente. L'allocazione del prezzo di transazione deve avvenire in base allo Stand Alone Selling Price dei beni o servizi oggetto delle singole performance obligation. Lo Stand Alone Selling Price è il prezzo al quale l'entità venderebbe separatamente i beni o servizi pattuiti al cliente, in circostanze simili e a clienti simili. Se lo Stand Alone Selling Price non è direttamente osservabile, si procede alla stima considerando tutte le informazioni disponibili (condizioni di mercato, informazioni riguardanti il cliente o la classe di clientela) e i metodi di stima usati in circostanze simili.

I costi incrementali relativi all'ottenimento del contratto sono capitalizzati e ammortizzati lungo la vita utile del contratto, se superiore ai 12 mesi, mentre i costi sostenuti per l'ottenimento del contratto che non sono costi incrementali, sono spesati nel momento in cui sostenuti. I costi per l'adempimento delle obbligazioni connesse al contratto, qualora non disciplinati da altri standard (IAS 2 - Rimanenze, IAS 16 - Immobili, impianti e macchinari o IAS 38 - Attività immateriali), devono essere capitalizzati solo se sono soddisfatti tutti i seguenti criteri:

  • sono direttamente attribuibili al contratto (non sono capitalizzabili i costi generali e amministrativi);
  • consentono di disporre di nuove o maggiori risorse;
  • si prevede che siano recuperabili.

Il Gruppo rileva l'obbligazione di trasferire al cliente beni o servizi per i quali è stato ricevuto dal cliente un corrispettivo (o per i quali è dovuto l'importo del corrispettivo) classificato come passività derivante da contratto.

Con riguardo ai ricavi per attività svolte a favore o per conto dello Stato, la rilevazione è effettuata per un ammontare corrispondente a quanto effettivamente maturato sulla base delle leggi o delle convenzioni vigenti, avendo comunque riguardo alle disposizioni contenute in provvedimenti di Finanza Pubblica. La remunerazione degli impieghi presso il MEF di parte della raccolta in conti correnti è determinata per competenza, sulla base del metodo degli interessi effettivi, e classificata tra i Ricavi e proventi nell'ambito dei Ricavi per servizi finanziari. Analoga classificazione è adottata per i proventi dei titoli governativi dell'area euro in cui sono impiegati i fondi raccolti su conti correnti da clientela privata.

Per il dettaglio in merito alla distinzione tra i ricavi provenienti dai contratti con i clienti rilevati in un determinato momento oppure nel corso del tempo si rimanda alla sezione "4.3 Note al Conto e ono i o".

Contributi pubblici

I contributi pubblici sono rilevati in presenza di una delibera formale di attribuzione da parte del soggetto erogante e solo se vi è, in base alle informazioni disponibili alla data di chiusura dell'esercizio, la ragionevole certezza che il progetto oggetto di agevolazione venga effettivamente realizzato e portato a compimento secondo i requisiti approvati dal soggetto erogante stesso. I contributi pubblici sono rilevati nel Conto economico alla voce Altri ricavi e proventi, secondo le seguenti modalità: i contributi in conto esercizio, in proporzione ai costi di progetto effettivamente sostenuti, rendicontati e approvati all'ente erogatore; i contributi in conto capitale, in proporzione agli ammortamenti sostenuti dei cespiti acquisiti per la realizzazione del progetto.

Proventi e oneri finanziari

Gli interessi sono rilevati per competenza sulla base del metodo degli interessi effettivi, utilizzando cioè il tasso di interesse che rende finanziariamente equivalenti tutti i flussi in entrata e in uscita che compongono una determinata operazione.

I dividendi sono rilevati nei Proventi finanziari quando sorge il diritto a riscuoterli ossia, di norma, all'atto della delibera di distribuzione da parte dell'Assemblea degli Azionisti dell'impresa partecipata. Diversamente, i dividendi da società controllate sono rilevati nella voce Altri ricavi e proventi.

Utile per azione

Nel bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane gli utili per azione sono così determinati:

Base: L'utile base per azione è calcolato dividendo il risultato economico del Gruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie di Poste Italiane SpA in circolazione durante l'esercizio.

Diluito: Alla data di redazione del bilancio consolidato non esistono strumenti finanziari emessi aventi potenziali effetti diluitivi147 .

Parti correlate

Per Parti correlate interne si intendono le entità controllate e collegate, direttamente o indirettamente, da Poste Italiane SpA. Per Parti correlate esterne si intendono il controllante MEF e le entità controllate e collegate, direttamente o indirettamente, dal MEF stesso. Sono altresì parti correlate i Dirigenti con responsabilità strategiche del Gruppo e i Fondi rappresentativi di piani per benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro dei dipendenti del Gruppo e delle entità ad esso correlate. Non sono intese come Parti correlate lo Stato e i soggetti pubblici diversi dal MEF. Non sono considerati come rapporti con Parti correlate quelli generati da Attività e Passività finanziarie rappresentate da strumenti negoziati in mercati organizzati.

2.4 USO DI STIME

La predisposizione dell'informativa finanziaria richiede il ricorso a stime e assunzioni che possono determinare significativi effetti sui valori finali indicati nei prospetti contabili e nell'informativa fornita. L'elaborazione di tali stime implica l'utilizzo delle informazioni disponibili e l'adozione di valutazioni soggettive, fondate anche sull'esperienza storica, utilizzate ai fini della formulazione di assunzioni ragionevoli per la rilevazione dei fatti di gestione. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi contabilmente nell'esercizio in cui avviene la revisione di stima, se tale revisione influenza solo l'esercizio corrente, o anche nei periodi successivi se la revisione influenza il periodo corrente e quelli futuri. Per loro natura, le stime e le assunzioni utilizzate possono variare di esercizio in esercizio e, pertanto, non è da escludersi che negli esercizi successivi i valori iscritti nei bilanci in commento possano variare anche in maniera significativa a seguito del mutamento delle valutazioni soggettive utilizzate.

Di seguito sono descritti i trattamenti contabili che richiedono una maggiore soggettività nell'elaborazione delle stime, tenuto altresì conto dell'incertezza geopolitica derivante dalla guerra tra i Paesi europei Russia-Ucraina e della particolarità del contesto macroeconomico di riferimento registrata nel corso dell'esercizio (in linea con le richieste ESMA148).

Ricavi e crediti verso lo Stato

147 L'utile diluito per azione è calcolato per tener conto nell'esercizio di riferimento dell'effetto diluitivo di titoli potenzialmente convertibili in azioni ordinarie della Capogruppo. Il calcolo è dato dal rapporto tra il risultato netto della Capogruppo, rettificato per tener conto degli eventuali oneri o proventi della conversione, al netto dell'effetto fiscale, e la media ponderata delle azioni in circolazione, determinata ipotizzando la conversione di tutti i titoli aventi potenziale effetto diluitivo.

148 Public statement ESMA32-63-1320 del 28 ottobre 2022.

La contabilizzazione dei ricavi per attività svolte a favore o per conto dello Stato e delle Pubbliche Amministrazioni è effettuata per ammontari corrispondenti a quanto effettivamente maturato, sulla base delle leggi o delle convenzioni vigenti, avendo comunque riguardo alle disposizioni contenute in provvedimenti di Finanza Pubblica. Il contesto normativo di riferimento è tuttavia suscettibile di modifiche e, come talvolta accaduto in passato, possono intervenire circostanze tali da comportare cambiamenti nelle stime effettuate nei precedenti bilanci con effetti sul Conto economico. Il complesso processo di definizione delle partite creditorie, non ancora del tutto completato, non consente di escludere che, in esito a futuri provvedimenti normativi o a seguito della finalizzazione di contratti scaduti e in corso di rinnovo, i risultati economici dei periodi successivi a quello chiuso il 31 dicembre 2022 possano riflettere variazioni delle stime formulate.

Al 31 dicembre 2022, i crediti maturati dal Gruppo Poste Italiane nei confronti delle amministrazioni pubbliche centrali e locali ammontano a circa 958 milioni di euro (636 milioni di euro al 31 dicembre 2021), al lordo delle svalutazioni.

Il riepilogo delle posizioni creditorie nei confronti della Pubblica Amministrazione è riportato nella tabella che segue.

(milioni di euro)
Crediti 31.12.2022 31.12.2021
Remunerazione raccolta su c/c 227 17
Servizio Universale 31 31
Servizi delegati 30 30
Rimborso di riduzioni tariffarie elettorali 1 1
Altro 1 2
Crediti commerciali vs MEF 290 81
Operazioni con azionisti:
Credito annullamento Dec. CE 16/07/08 39 39
Totale crediti verso MEF 329 120
Cred. vs Ministeri ed enti pubblici: Presidenza del Consiglio dei 173 120
Ministri per agev.ni editoriali
Cred. vs Ministeri ed enti pubblici: MiMIT 50 49
Altri crediti commerciali vs Pubbliche Amministrazioni 358 294
Crediti commerciali vs Pubbliche Amministrazioni 581 463
Altri crediti e attività:
Crediti diversi vs Pubblica Amministrazione - -
Crediti su rimborso IRES 48 52
Crediti su rimborso IRAP 1 1
Crediti per imposte correnti e relativi interessi 49 53
Totale Crediti vs. MEF e Pubblica Amministrazione 958 636

Al 31 dicembre 2022, i Fondi svalutazione crediti rilevati tengono conto delle partite prive di copertura nel Bilancio dello Stato e delle condizioni di incertezza delle posizioni scadute nei confronti della Pubblica Amministrazione. Per ulteriori approfondimenti si rimanda alle note A8 – Crediti commerciali e A9 – Altri crediti e attività.

Ricavi provenienti da contratti con i clienti

La rilevazione dei ricavi provenienti da contratti con i clienti comprende componenti variabili, tra cui particolare rilevanza assumono le penali (diverse da quelle previste per risarcimento danni). Le componenti variabili sono individuate all'inception del contratto e stimate alla fine di ogni chiusura contabile durante tutto il periodo di vigenza contrattuale, per tener conto sia delle nuove circostanze intercorse, sia dei cambiamenti nelle circostanze già considerate ai fini delle precedenti valutazioni. Tra le componenti variabili di prezzo, sono incluse le passività per rimborsi futuri (refund liabilities).

Fondi per rischi e oneri

Il Gruppo accerta nei Fondi per rischi e oneri le probabili passività riconducibili a vertenze e oneri con il personale, fornitori, terzi e, in genere, gli altri oneri derivanti da obbligazioni assunte. Tali accertamenti comprendono, tra l'altro, la valutazione di passività che potrebbero emergere da contenziosi e procedimenti di diversa natura, gli effetti economici di pignoramenti subìti e non ancora definitivamente assegnati, nonché i prevedibili conguagli o rimborsi da corrispondere alla clientela nei casi in cui non siano definitivamente determinati.

Il calcolo degli accantonamenti a Fondi per rischi e oneri comporta l'assunzione di stime basate sulle correnti conoscenze di fattori che possono modificarsi nel tempo, potendo generare esiti finali anche significativamente diversi da quelli tenuti in conto nella redazione dei presenti bilanci.

Al fine di riflettere in bilancio i rischi derivanti dalle potenziali frodi perpetrate ai danni di Poste Italiane e, quindi, di determinare gli impatti contabili connessi al potenziale rischio sui crediti d'imposta, come meglio descritto nella Nota A10 – Crediti d'i osta Legge n. 77/2020, fermo restando il rispetto del Documento Banca d'Italia/Consob/Ivass n. 9 per quanto riguarda tutti gli altri aspetti relativi alla rilevazione contabile dei crediti d'imposta in oggetto (si veda per maggiori dettagli la sezione "Crediti d'Imposta Legge n. 77/2020" del paragrafo 2.3 Principi contabili adottati), si è ritenuto di fare riferimento alle disposizioni dello IAS 37 - Accantonamenti, attività e passività potenziali, per quanto riguarda la misurazione dei rischi in oggetto. L'applicabilità dello IAS 37, al fine di riflettere in bilancio il rischio di non poter compensare i crediti d'imposta su cui si dovessero accertare le frodi, è stata considerata in quanto l'eventuale mancato recupero del valore contabile dei crediti d'imposta non deriverebbe da una caratteristica dell'attività oggetto di valutazione ovvero da incrementi significativi del rischio di credito dopo la rilevazione iniziale dell'attività o, più semplicemente, dalla inadempienza accertata del debitore, ma piuttosto dalla possibilità che, per quelli che saranno i casi accertati di frodi, la responsabilità del cessionario – ancorché terzo in buona fede o parte offesa del reato - sia chiamato a rispondere anche per ipotesi diverse dall'eventuale utilizzo irregolare del credito d'imposta o per un utilizzo in misura maggiore rispetto al credito d'imposta ricevuto149 . All'esito degli approfondimenti effettuati sui crediti d'imposta acquistati, anche con il supporto di consulenti esterni legali, fiscali e contabili, è stato stimato uno specifico accantonamento, iscritto coerentemente con quanto sopra rappresentato e per chiarezza espositiva nella voce del passivo "Fondi per rischi e oneri". Si precisa che la determinazione del suddetto accantonamento ha richiesto necessariamente l'applicazione di un significativo grado di giudizio professionale, i cui principali elementi di incertezza sono riconducibili all'esito dei procedimenti in corso, all'individuazione dei crediti le cui detrazioni che hanno formato oggetto di cessione siano effettivamente inesistenti e al risultato delle iniziative che verranno attivate da Poste Italiane per recuperare gli importi pagati verso i soggetti nei confronti dei quali siano stati appurati casi di frode.

Impairment e stage allocation degli strumenti finanziari

Ai fini del calcolo dell'impairment e della determinazione della stage allocation, i principali fattori oggetto di stima da parte del Gruppo Poste Italiane sono i seguenti, relativi al modello interno elaborato per controparti Sovereign, Banking e Corporate:

  • stima dei rating per controparti;
  • stima della Probabilità di default "PD" per controparti.

Per quanto riguarda i crediti commerciali, invece, il Gruppo Poste Italiane non applica la cd. stage allocation in conformità a quanto consentito dal Simplified Approach. L'impairment, per tali poste di Bilancio avviene sulla base di una:

  • svalutazione analitica: al superamento di una soglia di credito definita si procede ad un monitoraggio analitico della singola posizione creditoria, sulla base di elementi probativi interni o esterni; oppure

149 Come previsto art. 121, comma 4, D.L. n. 34/2020 che riporta "…o issis… fornitori e i soggetti essionari ris ondono solo er l'eventuale utilizzo del credito d'imposta in modo irregolare o in isura aggiore ris etto al redito d'i osta ri evuto…o issis…".

  • svalutazione forfettaria: elaborazione di una matrice di determinazione delle perdite storiche osservate. Per ulteriori dettagli si rimanda alla Nota 6 – Analisi e presidio dei rischi.

Impairment test su avviamenti, unità generatrici di flussi di cassa e partecipazioni

Sul valore degli avviamenti e sugli altri attivi immobilizzati sono svolti i test di impairment previsti dallo IAS 36 – Riduzione di valore delle attività. L'effettuazione dei test comporta l'assunzione di stime che dipendono da fattori che possono cambiare nel corso del tempo, con conseguenti effetti anche significativi rispetto alle valutazioni effettuate negli esercizi precedenti.

Nel rispetto di quanto previsto dal principio contabile di riferimento, quando non è possibile stimare il valore recuperabile di una singola attività, il Gruppo identifica il più piccolo gruppo di attività che genera flussi finanziari in entrata ampiamente indipendenti da quelli derivanti da altre attività o gruppi di attività (Cash Generating Units - CGU). Il processo di identificazione di tali CGU implica necessariamente un giudizio da parte del management relativamente alla natura specifica delle attività e del business cui esse appartengono e all'evidenza che i flussi finanziari in entrata derivanti dal gruppo di attività siano strettamente interdipendenti fra loro e ampiamente indipendenti da quelli derivanti da altre attività (o gruppi di attività). Il numero e il perimetro delle CGU sono sistematicamente aggiornati per riflettere gli effetti di nuove operazioni di aggregazione e riorganizzazione realizzate dal Gruppo, nonché per tener conto di quei fattori esterni che potrebbero influire sulla capacità da parte delle attività di generare flussi finanziari in entrata indipendenti.

L'attuale contesto, caratterizzato da una significativa volatilità delle principali grandezze di mercato e da una profonda aleatorietà delle aspettative economiche, caratterizzato dall'aumento dei prezzi e dei tassi di inflazione e dalle tensioni geopolitiche derivanti dal conflitto tra Russia e Ucraina, nonché il declino del mercato postale in cui il Gruppo opera, rendono complesse l'elaborazione di previsioni economico/finanziarie attendibili.

I test di impairment più significativi eseguiti al 31 dicembre 2022 si riferiscono a:

Importo
Metodo
utilizzato
Periodo di
previsione
esplicita
Tasso di
crescita
Tasso di
sconto
Avviamenti allocati CGU Corrispondenza, Pacchi e
Distribuzione
213 DCF 2023-2025 2,1% 6,19% (WACC)
Avviamento allocato alla CGU LIS (Pagamenti e Mobile) 459 DCF 2023-2025 2,1% 8,64% (WACC)
Partecipazione in Anima Holding SpA 213 DDM 2023-2025 2,1% 8,34% (Ke)

DCF: Discounted Cash Flow

DDM: Dividend Discount Model

CGU Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione

In considerazione del perdurare di risultati economici negativi, del declino del mercato postale nonché dell'attuale scenario macroeconomico caratterizzato dall'aumento dei prezzi e dei tassi di inflazione, la CGU Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione è stata oggetto di impairment test al fine di determinare un valore d'uso confrontabile con il complessivo valore di bilancio del capitale investito netto.

Il test di impairment della CGU Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione è stato eseguito, in coerenza con l'esercizio precedente e con quanto rappresentato al mercato, a livello consolidato includendo al suo interno le società rientrati nel medesimo settore operativo. Rispetto ai precedenti esercizi sono incluse nei flussi di cassa espliciti e nel Capitale Investito

netto della CGU Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione le società Plurima, Agile e Sourcesense a seguito delle acquisizioni perfezionate nell'esercizio in corso.

Per stimare il valore d'uso della CGU si è fatto riferimento al Budget 2023 approvato dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA in data 29 marzo 2023 ed alle migliori previsioni economico finanziarie per il biennio 2024-2025 approvate nella medesima seduta dal Consiglio di Amministrazione. Nella determinazione del terminal value, calcolato sulla scorta dell'ultimo anno di previsione esplicita, si è proceduto alla normalizzazione del reddito. Inoltre, si è fatto riferimento ai prezzi di trasferimento con cui è previsto che il Patrimonio BancoPosta remunererà i servizi resi dalla rete commerciale di Poste Italiane. È stato utilizzato un tasso di crescita di lungo periodo del 2,1% e un WACC (Weighted Average Cost of Capital) del 6,19%. L'analisi ha permesso di concludere positivamente sulla congruità dei valori di bilancio così come le relative analisi di sensitività sulle variabili significative che hanno confermato i valori contabili.

Con riferimento alle unità immobiliari adibite a Uffici Postali e a centri di meccanizzazione e smistamento, la valutazione, coerentemente con il passato, ha tenuto conto dell'obbligo di adempimento del Servizio Postale Universale cui Poste Italiane SpA è soggetta, dell'inscindibilità dei flussi di cassa generati dal complesso delle unità immobiliari adibite a tale servizio, diffuso obbligatoriamente e capillarmente sul territorio prescindendo dalla redditività teorica delle diverse localizzazioni, dell'unicità del processo produttivo dedicato, nonché della sovrapposizione delle attività produttive postali e finanziarie nell'ambito degli stessi punti vendita, costituiti dagli Uffici Postali. Su tali basi, il valore d'uso per la Capogruppo dei Terreni e Fabbricati strumentali può considerarsi relativamente insensibile alla fluttuazione del valore commerciale degli immobili e, in particolari situazioni critiche di mercato, per determinate unità immobiliari, può risultare anche significativamente superiore al mero valore commerciale, senza che tale fenomenologia influisca negativamente sui flussi di cassa e sulla redditività complessiva del segmento Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione.

Il fair value complessivo del patrimonio immobiliare della Capogruppo utilizzato nella produzione di beni e servizi, come risultante dalle perizie immobiliari effettuate, continua a risultare superiore al valore di bilancio.

CGU LIS (Pagamenti e Mobile)

A valle del processo di Purchase Price Allocation, per i cui dettagli si rimanda alla nota 2.6 - Criteri e metodologie di consolidamento, è emerso un avviamento di 459 milioni di euro, pari alla differenza residua tra il corrispettivo trasferito per l'acquisizione del gruppo LIS e il fair value delle attività nette acquisite rettificato.

Nell'esecuzione del test di impairment si è fatto riferimento alla CGU composta dalle società LIS Holding e LIS Pay quale unità generatrice di flussi finanziari.

Per stimare il valore d'uso della CGU si è fatto riferimento al Budget 2023 ed alle migliori previsioni economico finanziarie per il biennio 2024-2025 approvate dal Consiglio di Amministrazione delle rispettive società ed è stato utilizzato un tasso di crescita di lungo periodo del 2,1% e un WACC pari al 8,64%.

Sulla base delle risultanze del test, al 31 dicembre 2022 non è emersa la necessità di apportare rettifiche di valore. Partecipazione in Anima Holding SpA

Con riferimento al test di impairment della partecipazione in Anima Holding SpA, il valore d'uso è stato determinato prendendo in considerazione le previsioni disponibili 2023-2025, un tasso di crescita di lungo periodo del 2,1% e un costo del capitale proprio (Ke) del 8,34%.

Al 31 dicembre 2022 non è emersa la necessità di apportare rettifiche ulteriori rispetto all'effetto negativo già rilevato nel corso del primo semestre 2022 di 21 milioni di euro.

Altre partecipazioni in società collegate

537 Con riferimento ai test di impairment delle partecipazioni nelle altre società collegate Financit, Replica Sim e Eurizon Capital Real Asset, al 31 dicembre 2022 non è emersa la necessità di apportare rettifiche di valore.

Ammortamento delle Attività materiali e immateriali

Il costo delle attività immobilizzate è ammortizzato in quote costanti lungo la vita utile stimata di ciascuna attività. La vita utile economica è determinata nel momento in cui le attività vengono acquistate ed è basata sull'esperienza storica per analoghi investimenti, condizioni di mercato e anticipazioni riguardanti eventi futuri che potrebbero avere un impatto, tra i quali le variazioni nella tecnologia. L'effettiva vita economica, pertanto, può differire dalla vita utile stimata. La vita utile delle principali classi di cespiti del Gruppo è di seguito dettagliata:

Immobili, impianti e macchinari Anni % annua di ammortamento
Fabbricati 40-59 3%-2%
Migliorie strutturali su immobili di proprietà 18-31 6%-3%
Impianti 8-23 13%-4%
Costruzioni leggere 10 10%
Attrezzature 3-10 33%-10%
Mobili e arredi 3-8 33%-13%
Macchine d'ufficio elettriche ed elettroniche 3-10 33%-10%
Automezzi, autovetture e motoveicoli 4-10 25%-10%
Migliorie su beni di terzi durata stimata della locazione* -
Altri beni 3-5 33%-20%

(*) Ovvero, vita utile della miglioria apportata, se inferiore alla durata stimata della locazione

Investimenti immobiliari Anni % annua di ammortamento
Immobili 39-42 3%-2%
Migliorie strutturali su immobili di proprietà 17-18 6%

Per i beni gratuitamente devolvibili, siti in terreni detenuti in regime di concessione o sub-concessione, nei casi in cui, nelle more della formalizzazione del rinnovo, la concessione stessa sia scaduta, l'eventuale ammortamento integrativo tiene conto della probabile durata residua di mantenimento dei diritti acquisiti in virtù dell'interesse pubblico delle produzioni svolte, da stimarsi in base agli accordi stipulati o in corso di stipula con il Demanio, allo stato delle trattative con gli enti concedenti e all'esperienza storica.

Infine, per quanto riguarda le attività immateriali, l'ammortamento ha inizio nel momento in cui l'attività è disponibile all'uso e si estende, sistematicamente e in quote costanti, in relazione alla sua stimata vita utile (di norma in 3 anni, salvo per taluni applicativi per i quali la vita utile è stimabile fino a un massimo di 5 anni).

Imposte differite attive

La contabilizzazione delle Imposte differite attive è effettuata sulla base delle aspettative di reddito negli esercizi futuri. La valutazione dei redditi attesi ai fini della contabilizzazione delle imposte differite dipende da fattori che possono variare nel tempo e determinare effetti significativi sulla valutazione di tale posta di bilancio.

Riserve tecniche assicurative

La valutazione delle Riserve tecniche assicurative è basata su stime elaborate da attuari interni alla compagnia Poste Vita SpA, dipendenti da diverse e rilevanti assunzioni ed ipotesi di natura tecnica, attuariale, demografica, finanziaria, nonché

dalle previsioni dei flussi di cassa futuri rinvenienti dai contratti di assicurazione stipulati da Poste Vita e Poste Assicura e in essere alla data di chiusura dell'esercizio.

Al fine di verificare la congruità delle riserve tecniche è periodicamente eseguito il Liability Adequacy Test (cd. "LAT"), atto a misurare la capacità dei futuri flussi finanziari derivanti dai contratti assicurativi di coprire le passività nei confronti dell'assicurato150. Il test LAT è condotto prendendo in considerazione il valore attuale dei cash flow futuri, ottenuti proiettando i flussi di cassa attesi generati dal portafoglio in essere alla data di chiusura dell'esercizio sulla base di appropriate ipotesi sulle cause di decadenza (mortalità, rescissione, riscatto, riduzione) e sull'andamento delle spese. Se necessario, le riserve tecniche vengono adeguate e il relativo ammontare è imputato al Conto economico.

Pagamenti basati su azioni

Come meglio descritto nella Nota 13 - Ulteriori informazioniAccordi di pagamento basati su azioni, per la valutazione degli Accordi di pagamento basati su azioni in essere nel Gruppo Poste Italiane alla chiusura dei presenti bilanci, è stato utilizzato uno strumento di pricing interno che adotta modelli di simulazione coerenti con i requisiti richiesti dai principi contabili di riferimento e che tiene conto delle specifiche caratteristiche dei Piani. Le condizioni dei Piani contemplano il verificarsi di taluni eventi futuri, quali il raggiungimento di obiettivi di performance, il verificarsi di condizioni cancello e, nell'ambito di determinati settori di attività, il conseguimento di determinati parametri di adeguatezza patrimoniale, di liquidità e/o solvibilità, in conseguenza dei quali la valutazione delle passività, della riserva di Patrimonio netto e dei corrispondenti effetti economici comporta l'assunzione di stime basate sulle attuali conoscenze di fattori che possono modificarsi nel tempo, potendo generare esiti finali anche diversi da quelli di cui si è tenuto conto nella redazione dei presenti bilanci.

Trattamento di fine rapporto

La valutazione del Trattamento di fine rapporto è basata anche su conclusioni raggiunte da attuari esterni al Gruppo. Il calcolo tiene conto del TFR maturato per prestazioni di lavoro già effettuate ed è basato su diverse ipotesi di tipo sia demografico sia economico-finanziario.

Le principali assunzioni attuariali applicate nel calcolo del TFR al 31 dicembre 2022, fondate anche sull'esperienza di ciascuna azienda del Gruppo e della best practice di riferimento, sono le seguenti:

Basi tecniche economico-finanziarie

31.12.2022
Tasso di attualizzazione 3,63%
Tasso di inflazione 2,30%
Tasso annuo incremento TFR 3,225%

150 A titolo esemplificativo, con riferimento alla gestione Vita, l'approccio adottato per la quantificazione delle poste tecniche utili ai fini dell'implementazione del LAT consiste nella costruzione, per ogni linea di prodotto, di un modello di calcolo che replichi gli impegni economici (probabilizzati) a carico della Compagnia assicurativa del Gruppo sull'intero orizzonte di proiezione coincidente con la durata residua dei contratti. Le proiezioni sui flussi di cassa futuri tengono conto delle condizioni generali e speciali di polizza, con particolare riferimento alla struttura temporale dei premi, delle prestazioni assicurate, dei pagamenti per sinistro, scadenze o riscatti, nonché delle clausole di rivalutazione e di qualsiasi altra opzione contrattuale presente. Le ipotesi future esprimono stime attendibili delle probabilità di uscita per le diverse cause, che producono un impatto sui flussi di cassa futuri del rendimento degli investimenti, della quota di partecipazione degli assicurati, dei livelli delle spese di acquisto e di gestione.

Gruppo Poste Italiane I Bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2022

31.12.2022
Mortalità ISTAT 2018
Inabilità Tavole INPS distinte per età e sesso
Età pensionamento Raggiungimento requisiti Assicurazione Generale Obbligatoria
Frequenza Anticipazioni TFR Tavola specifica con tassi differenziati per Società
Frequenza Turnover dipendenti Tavola specifica con tassi differenziati per Società

Determinazione della passività per leasing

Per la determinazione della passività finanziaria per leasing, il Gruppo ha scelto di far riferimento a un tasso di indebitamento marginale (" n re ental Borrowing Rate" o " BR") determinato in linea con un ipotetico finanziamento che sarebbe stato ottenuto nel contesto economico corrente, e definito per gruppi di contratti con durata residua simile e per società di riferimento simili. In particolare, il singolo IBR tiene conto del Risk free rate individuato in base a fattori quali il contesto economico, la valuta, la scadenza contrattuale, e del Credit spread che riflette l'organizzazione e la struttura finanziaria delle società. L'IBR associato all'inizio del contratto sarà oggetto di rivisitazione in occasione di ogni lease modification, ossia di modifiche sostanziali e significative delle condizioni contrattuali nell'evolversi dell'accordo (es. durata del contratto o importo dei futuri pagamenti dovuti per il leasing). La tabella degli IBR definita per gruppi di contratti con durata residua simile e per società di riferimento simili, è oggetto di periodico monitoraggio e aggiornata almeno una volta nel corso dell'esercizio.

Con riferimento invece alla determinazione della durata contrattuale alla data di inizio del contratto o che residua ad una data successiva (nel caso di modifiche sostanziali e significative delle condizioni contrattuali) e, in particolare, per gli accordi di locazione immobiliare, il Gruppo ricorre ad un approccio valutativo che si basa in primis sulla durata prevista dall'obbligazione così come pattuita e formalizzata nell'accordo tra le Parti e/o dal quadro legislativo di riferimento (Legge n. 392 del 27 luglio 1978), e ne può prevedere un'estensione temporale per effetto di un esercizio interpretativo/predittivo di fatti, circostanze e intendimenti futuri anche strategici sia del locatario che del locatore. Ne deriva un set di regole per la determinazione del lease term, da applicare agli immobili in locazione previamente ricondotti a tre distinti cluster: immobili la cui localizzazione è soggetta a vincoli normativi e immobili ad alto valore commerciale, immobili ad uso civile come le foresterie destinate al personale dipendente e dirigente, e immobili strumentali altri.

La determinazione del lease term per tutti gli altri accordi di leasing coincide invece con la durata prevista dall'obbligazione pattuita tra le parti, compatibilmente con i futuri intendimenti nel voler/poter traguardare la fine e le esperienze acquisite.

Opzioni su quote di minoranza151

Nell'ambito di particolari operazioni societarie sono previste opzioni di acquisto e vendita che consentiranno a Poste Italiane di acquistare, a determinate date future, quote detenute dai soci di minoranza. Il prezzo di esercizio delle opzioni

151 Un contratto d'opzione che consente all'entità di acquistare le partecipazioni dei soci di minoranza di una controllata in cambio di disponibilità liquide o altre attività finanziarie, dà origine nel bilancio consolidato ad una passività finanziaria per il valore attuale dell'importo da corrispondere. Ogni variazione della passività finanziaria che dovesse intervenire dalla data di iscrizione è contabilizzata con contropartita differente a seconda che si tratti di:

azionisti di minoranza direttamente interessati all'andamento del business della società controllata relativamente al passaggio dei rischi e dei benefici sulle quote soggette all'opzione. Uno tra gli indicatori dell'esistenza di tale interesse è dato dalla valutazione al fair value del prezzo d'esercizio dell'opzione. Oltre alla presenza di tale indicatore, il Gruppo procede a una valutazione caso per caso dei fatti e delle circostanze che caratterizzano le transazioni in essere. In tale fattispecie, il valore attualizzato dell'opzione viene

è generalmente determinato sulla base di una formula che prevede l'applicazione di un moltiplicatore ad alcuni target economico/patrimoniali della società acquisita. Per tali casi nel bilancio consolidato viene rilevata (oltre la quota di Patrimonio netto di pertinenza dei terzi) una passività finanziaria, per tener conto del possibile esercizio delle opzioni, in contropartita del Patrimonio netto di Gruppo, il cui valore dipende da stime effettuate internamente e che potrebbero variare anche significativamente nell'esercizio in corso e in quelli futuri. Le variazioni successive di valore della passività finanziaria troveranno contropartita nel Conto economico di Gruppo.

Per il dettaglio delle operazioni societarie dalle quali è emersa la necessità di rilevare tale passività finanziaria si rimanda alla Nota B8 - Passività finanziarie.

Informazioni relative a tematiche non finanziarie

Climate change

I cambiamenti climatici e la transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio stanno assumendo una rilevanza sempre maggiore per imprese, banche, governi, autorità di regolamentazione e investitori.

Nell'esercizio in commento sono stati portati avanti i processi di identificazione e valutazione dei rischi e delle modalità di gestione ambientale che permettono al Gruppo Poste Italiane di perseguire l'ambizioso traguardo di contribuire al raggiungimento degli obiettivi internazionali di carbon neutrality, come meglio specificato nella sezione della Dichiarazione di carattere non finanziario cui si rimanda per ulteriori dettagli.

Nella predisposizione dei Bilanci in commento sono stati considerati i rischi relativi al cambiamento climatico; con particolare riguardo al trattamento contabile riservato alle quote di emissione di gas a effetto serra relative alla compagnia aerea del Gruppo, Poste Air Cargo, nonché alle garanzie di origine e crediti di carbonio detenute dalla società Postepay e relative all'erogazione dei servizi di vendita Energia (luce e gas), si rimanda alla "Nota 2.3-Principi contabili adottati".

Contesto macroeconomico

Le stime utilizzate per la predisposizione dei Bilanci tengono adeguatamente conto del particolare contesto macroeconomico di riferimento, al 31 dicembre 2022 fortemente caratterizzato da una molteplicità di fattori quali: effetti legati alla pandemia, inflazione, aumento dei tassi di interesse, deterioramento del clima economico, rischi geopolitici e incertezze sugli sviluppi futuri. Tali incertezze trovano riflesso negli indicatori utilizzati alla base delle stime. Per informazioni su come tali incertezze siano state riflesse nella stima delle PD utilizzate per il calcolo delle perdite attese si rimanda alla "Nota 6 - Analisi e presidio dei rischi - Rischio di credito"; mentre per la trattazione completa dei rischi connessi al contesto economico di riferimento si rinvia alle specifiche sezioni della Relazione sulla Gestione.

2.5 PRINCIPI CONTABILI E INTERPRETAZIONI DI NUOVA E DI PROSSIMA APPLICAZIONE

Princípi contabili e interpretazioni applicati dal 1° gennaio 2022

• Modifiche allo IAS 16-Immobili, Impianti e macchinari aventi come obiettivo quello di chiarire che i proventi ottenuti dalla vendita di prodotti realizzati in fase di testing dell'asset stesso, nonché i relativi costi di produzione, dovranno necessariamente essere rilevati nel Conto economico.

inizialmente dedotto dalle Riserve di Patrimonio netto di pertinenza del Gruppo. Eventuali successivi cambiamenti nella valutazione del prezzo d'esercizio dell'opzione transitano da Conto economico.

azionisti di minoranza non direttamente interessati all'andamento del business (es. prezzo d'esercizio dell'opzione predeterminato). Il prezzo d'esercizio dell'opzione, debitamente attualizzato, viene dedotto dal corrispondente importo di Capitale e Riserve di pertinenza di terzi. Eventuali successivi cambiamenti nella valutazione del prezzo d'esercizio dell'opzione seguono la stessa logica, senza impatti a Conto economico.

  • Modifiche allo IAS 37-Accantonamenti, passività e attività potenziali volte a precisare che, allo scopo di valutare se un contratto è oneroso, è necessario considerare non solo i costi incrementali per l'adempimento del contratto (quali la manodopera e materiali diretti), ma anche tutti gli altri costi direttamente imputabili al contratto stesso (quali ad esempio la quota di ammortamento di assets utilizzati per adempiere a quello specifico contratto).
  • Modifiche all'IFRS 3-Aggregazioni aziendali volte ad aggiornare i riferimenti presenti nello standard al Conceptual Framework nella versione rivista nel corso del 2018, senza che ciò comporti modifiche alle disposizioni del principio.
  • Modifiche ai seguenti princípi contabili nel contesto dell'ordinaria attività di miglioramento dei princípi con l'obiettivo di risolvere questioni non urgenti relative a incoerenze riscontrate negli standard oppure a fornire chiarimenti di carattere terminologico:
    • o IAS 41-Agricoltura;
    • o IFRS 1-Prima adozione degli International Financial Reporting Standard;
    • o IFRS 9-Strumenti finanziari;
    • o Illustrative Examples 'I RS 16 Leases.

L'adozione dei principi contabili di nuova applicazione sopra esposti non ha prodotto impatti sull'informativa finanziaria del Gruppo Poste Italiane.

Principi contabili e interpretazioni di prossima applicazione

Quanto di seguito esposto è applicabile a partire dal 1° gennaio 2023:

  • IFRS 17 - Contratti assicurativi. Il nuovo principio contabile sui contratti assicurativi, che sostituirà integralmente le disposizioni dell'IFRS 4, ha come obiettivo quello di:
    • garantire che un'entità fornisca informazioni che rappresentano fedelmente i diritti e gli obblighi derivanti dai contratti assicurativi emessi;
    • eliminare incongruenze e debolezze delle politiche contabili esistenti fornendo un quadro unico principlebased per tenere conto di tutti i tipi di contratti di assicurazione (inclusi contratti di riassicurazione); nonché
    • migliorare la comparabilità tra le entità appartenenti al settore assicurativo prevedendo specifici requisiti di presentazione e di informativa.

Il principio modifica la rappresentazione della redditività del business assicurativo, passando da un'esposizione dei risultati per volumi (premi emessi ed oneri relativi ai sinistri) ad una rappresentazione maggiormente focalizzata sui margini dei contratti.

Nel rispetto del nuovo principio contabile, si rende necessario identificare quei contratti che soddisfano la definizione di contratto assicurativo, definendo quindi l'ambito di applicazione del nuovo standard.

I contratti assicurativi rientranti nell'ambito di applicazione verranno in un primo momento suddivisi in base all'anno di sottoscrizione e alla profittabilità degli stessi. Lo standard prevede, infatti, che i gruppi di contratti assicurativi siano, a seguito dello svolgimento di un "test di onerosità", suddivisi in:

  • contratti profittevoli;
  • contratti onerosi;
  • contratti che al momento della rilevazione iniziale non hanno un'elevata probabilità di diventare onerosi.

I gruppi di contratti identificati potranno essere misurati applicando il General Model (anche denominato Building Block Approach - BBA); tale approccio prevede la definizione dei flussi finanziari legati al contratto assicurativo, composti da:

  • flussi finanziari futuri in entrata e in uscita;
  • una rettifica che tiene conto del valore temporale del denaro e dei rischi finanziari connessi ai flussi stessi;
  • un aggiustamento per il rischio non finanziario (cd. Risk adjustment).

negativo realizza la cd. Loss Component, rilevata immediatamente a Conto economico.

Il principio prevede la possibilità di utilizzare ulteriori due modelli di misurazione:

  • Premium Allocation Approach (PAA), modello opzionale e alternativo rispetto a quello generale, è applicabile ai contratti caratterizzati da un periodo di copertura non superiore all'anno, nonché ai gruppi di contratti per i quali la società ritiene che la semplificazione legata al modello non porterebbe a un risultato significativamente diverso rispetto a quello ottenuto con il modello generale;
  • Variable Fee Approach (VFA) modello di misurazione obbligatorio per contratti di investimento con elementi di partecipazione discrezionale, come ad esempio gestioni separate e unit linked assicurative.

Le disposizioni del nuovo standard dovranno essere applicate ai contratti di assicurazione emessi, ai contratti di riassicurazione emessi e detenuti, nonché ai contratti di investimento con una discrectonary partecipation feature (DPF). Gli effetti preliminari derivanti dall'applicazione iniziale dell'IFRS 17 al 1° gennaio 2022 sono presentati nella sezione "Principi contabili e interpretazioni di prossima applicazione: Informativa ESMA - Impatti di natura quantitativa".

  • Modifiche all'IFRS 17 - Contratti assicurativi volte ad introdurre un'opzione di transizione relativa alle informazioni comparative sulle attività finanziarie presentate alla data di applicazione iniziale del nuovo standard, al fine di evitare disallineamenti contabili temporanei tra attività finanziarie e passività di contratti assicurativi, e quindi a migliorare l'utilità delle informazioni comparative per i lettori di bilancio.
  • Modifiche allo IAS 1 - Presentazione del bilancio e allo IAS 8 - Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori finalizzate a migliorare la disclosure sulle accounting policy in modo da fornire informazioni più utili agli investitori e agli altri utilizzatori primari del bilancio, nonché ad aiutare le società a distinguere i cambiamenti nelle stime contabili dai cambiamenti di accounting policy.
  • Modifiche allo IAS 12 - Imposte sul reddito volte a chiarire come devono essere contabilizzate le imposte differite su alcune operazioni che possono generare attività e passività di pari ammontare, quali il leasing e gli obblighi di smantellamento, con l'obiettivo di ridurre la diversità nell'iscrizione in bilancio di attività e passività fiscali differite su tali operazioni.

Infine, alla data di approvazione dei bilanci in commento, risultano emessi dallo IASB ma non ancora omologati dalla Commissione Europea i seguenti emendamenti:

  • Amendments IAS 1 - Presentation of Financial Statements: Classification of Liabilities as Current or Non-current e Non-current Liabilities with Covenants;
  • Amendments IFRS 16 Leases: Lease Liability in a Sale and Leaseback.

I riflessi che tali principi, emendamenti e interpretazioni di prossima applicazione potranno eventualmente avere sull'informativa finanziaria del Gruppo Poste Italiane sono ancora in corso di approfondimento e valutazione. Si segnala inoltre che il Gruppo non ha adottato anticipatamente alcun principio, interpretazione o modifica che sia stata emessa ma non ancora in vigore.

Principi contabili e interpretazioni di prossima applicazione: Informativa ESMA

Il 13 maggio 2022 l'European Securities and Markets Authority (di seguito ESMA) ha pubblicato il Public Statement ESMA32-339-208 "Transparency on implementation of IFRS 17 Insurance Contracts" 152 con l'obiettivo di identificare alcune informazioni che le società quotate sono incoraggiate a fornire nelle proprie Relazioni Finanziarie Semestrali e Annuali 2022 in merito agli impatti derivanti dalla prima applicazione dell'IFRS 17- Contratti assicurativi.

Il progetto di implementazione dell'IFRS 17 è stato avviato dal Gruppo Poste Italiane nel corso del 2019 e ha riguardato le Compagnie assicurative del Gruppo Poste Vita (Poste Vita SpA e Poste Assicura SpA) nonché, limitatamente ai relativi riflessi sul bilancio consolidato, la Capogruppo, con l'ausilio di un consulente di provata competenza e professionalità. Si forniscono di seguito in via preliminare alcune informazioni rilevanti richieste dall'ESMA riguardanti gli effetti dell'applicazione dell'IFRS 17.

Ambito di applicazione

L'applicazione del principio presuppone l'analisi dei contratti in essere al fine di identificare quelli che rispecchiano la definizione di "contratto assicurativo", ossia quel contratto in base al quale una delle parti accetta un rischio assicurativo significativo da un'altra, concordando di indennizzare l'assicurato o il beneficiario nel caso in cui lo stesso subisca danni conseguenti uno specifico evento, ossia l'evento assicurato.

Rientrano pertanto nell'ambito di applicazione del principio i contratti assicurativi emessi dalle Compagnie appartenenti al Gruppo Poste Vita, nonché i contratti di riassicurazione detenuti. Per quanto concerne i contratti emessi dalle altre società del Gruppo Poste Italiane, non sono stati identificati elementi che possano essere ricondotti alla definizione di contratto assicurativo, ovvero, pur rientrando in tale definizione, il Gruppo ha optato di continuare ad applicare l'IFRS 15 e/o l'IFRS 9 in luogo del nuovo IFRS 17 come consentito dal nuovo standard.

Livello di aggregazione del portafoglio

Il Gruppo Poste Italiane applicherà l'IFRS 17 all'intero portafoglio relativo ai contratti emessi dalla compagnie del Gruppo e ai contratti di riassicurazione detenuti. Il livello di aggregazione definito prevede una prima distinzione tra business Vita e Danni e successivamente una distinzione in differenti Unit Of Account che accolgono contratti con caratteristiche contrattuali e rischio dei prodotti similari. Tale classificazione è stata inoltre effettuata tenendo, ove possibile, in considerazione le Line of Business Solvency II.

Applicazione dell'esenzione alle Coorti annuali

Come previsto in sede di endorsement della versione definitiva del principio, il Gruppo Poste Italiane adotterà l'opzione di esenzione relativa all'applicazione delle coorti annuali153, limitatamente ai portafogli afferenti la Line of Business "With Profit Participating" e i prodotti ibridi con componenti in gestione separata della Compagnia Poste Vita. Tali contratti non saranno pertanto suddivisi in coorti annuali, ma verranno gestiti insieme sfruttando l'effetto mutualizzazione dei rendimenti154, tipico delle gestioni separate. Non si prevedono impatti per il business Danni.

152 Richiamato inoltre dal Public Statement ESMA 32-63-1320 "European common enforcement priorities for 2022 annual financial reports" che identifica le informazioni chiave che le società quotate sono tenute a presentare nelle Relazioni Finanziarie Annuali 2022.

153 Per Coorte si intende la suddivisione dei contratti in base all'anno di sottoscrizione.

154 La mutualità intergenerazionale si genera su quei prodotti di lunga durata che prevedono l'entrata dei contraenti anche in momenti diversi della vita del prodotto. In questi casi l'effetto di mutualizzazione consente di compensare perdite e utili derivanti dalla gestione dei portafogli tra le diverse generazioni di contraenti che partecipano al prodotto.

Tale esenzione deriva dal fatto che nella pratica assicurativa le regole di rivalutazione delle passività assicurative sono funzione dei rendimenti delle attività finanziarie ad esse correlate, calcolati tramite una gestione comune di tali attività e quindi non differenziati in funzione degli specifici sotto-portafogli inclusi in una specifica Gestione Separata o tra anni di generazione dei prodotti. La presenza delle coorti genera delle complessità in termini di quantificazione del c.d. "mutualization effect" derivante dall'inclusione di differenti Unit of Account (di nuova produzione) in un pool di Unit of Account afferenti portafogli preesistenti, nonché complessità in termini di allocazione del rendimento degli attivi alle specifiche Unit of Account che potrebbero generare effetti distorsivi nei risultati IFRS 17.

Tasso di sconto

Per l'attualizzazione dei flussi finanziari futuri legati ai contratti assicurativi il Gruppo ha deciso di adottare un "approccio bottom-up" per la derivazione delle curve di sconto mutuato da Solvency II, in cui la Basic Risk Free Curve di riferimento è basata sulla curva Risk Free Rate fornita da EIOPA senza Volatility Adjustment (ossia la misura definita ai fini Solvency II che permette di attenuare gli effetti della volatilità dei mercati).

La curva Basic Risk Free, in funzione allo specifico business, subirà una correzione per tener conto di specifici Illiquidity Premiums (componente che rappresenta il livello di liquidità della controparte) calibrati sui portafogli o a livello di Compagnia.

Di seguito il dettaglio dei portafogli:

  • o in relazione al Business partecipativo di Gestione separata e al portafoglio Unit Linked collegato a Gestioni separate (Prodotti Multiramo) è stato deciso di calibrare l'Illiquidity Premium IFRS 17 sulla base della composizione del portafoglio di riferimento (es. Gestioni Separate o Compagnia) sfruttando logiche e metriche mutuate dall'approccio Solvency II;
  • o in relazione al Business non partecipativo Vita e per il portafoglio Unit Linked non collegato a Gestioni Separate è stato deciso di adottare valori di Illiquidity Premiums coerenti con il valore di Volatility Adjustment fornito da EIOPA, in coerenza con quanto effettuato in ambito Solvency II;
  • o in relazione al Business Danni è stato deciso di adottare esclusivamente la curva Basic Risk Free, quindi ipotizzando un Illiquidity Premium pari a 0, in coerenza con quanto effettuato in ambito Solvency II.

Risk adjustment

Il Risk Adjustment, ossia la remunerazione che le Compagnie del Gruppo Poste Italiane richiedono per assumere rischi di natura non finanziaria, verrà calcolato in maniera distinta tra business Vita e Danni. Tale misura rappresenta un aggiustamento della stima del Present Value Future Cash Flow, che inciderà sulla determinazione del CSM.

Per la determinazione del Risk Adjustment il Gruppo Poste Italiane ha deciso di utilizzare la metrica del percentile. Secondo tale impostazione, il Risk Adjustment rappresenta la potenziale perdita in relazione alle obbligazioni assunte nei confronti degli assicurati (Riserve tecniche) che le Compagnie subirebbero, a un dato livello di probabilità (livello di percentile), per coprire i rischi assicurativi assunti, riflettendo così la propensione al rischio delle Compagnie stesse.

Nell'individuazione del livello di confidenza per il Risk Adjustment, pari al 70% per il business Vita e all'80% per il business Danni, tra gli altri elementi, si è tenuto conto del framework delle valutazioni Solvency II, considerando il medesimo perimetro di rischi sottostanti.

Modelli di valutazione adottati

Il Premium Allocation Approach, adottato esclusivamente per il Business Danni, verrà utilizzato per tutti i contratti che prevedono una o più delle seguenti caratteristiche:

  • o durata minore o uguale a 720 giorni;
  • o premio unico con durata ≤ 7 anni;
  • o durata Poliennale e appartenenza al Business delle Collettive;
  • o durata Poliennale e appartenenza ad un Portafoglio dove il peso del Business poliennale risulta minore o uguale del 5% negli ultimi 3 esercizi.

Si specifica che, al fine di determinare tali requisiti, sono state condotte delle analisi di sensitività volte ad individuare quali caratteristiche dei contratti avessero un impatto non significativo in termini di risultato nell'applicazione del PAA rispetto a quelli che sarebbero stati ottenuti applicando il BBA.

Con riferimento al modello VFA, adottato esclusivamente per il business Vita, il Gruppo ha valutato l'eligibilità al modello per le seguenti tipologie di prodotti:

  • o With Profit Participating;
  • o Unit Linked standalone assicurative;
  • o Prodotti ibridi con componenti di investimento.

Il modello BBA verrà applicato sia nel Business Danni che quello Vita e adottato per i portafogli diversi da quelli descritti sopra.

Definizione della scelta del pattern di rilascio del Contractual Service Margin

Con riferimento al business Vita, il Gruppo Poste Italiane determina il rilascio del CSM adottando una Coverage Unit (CU) sulla base di un driver Volume-based, definito distintamente per modello di Misurazione adottato:

  • Modello BBA: la CU viene definita con un driver basato sulle somme assicurate, assimilabili al capitale caso morte per i contratti di puro rischio e sulle riserve matematiche, per le sole Rendite (in fase di erogazione) non in Gestione Separata derivanti da prodotti Long Term Care;
  • Modello VFA: la CU per i contratti DPF viene definita utilizzando un driver basato sulle riserve matematiche.

Nell'ambito del pattern di rilascio del CSM del business Danni, per i contratti valutati con il Modello BBA, il Gruppo ha deciso di utilizzare un driver di rilascio basato sui premi di competenza al lordo delle provvigioni. La valutazione del driver prende in considerazione anche l'effetto di eventuali rimborsi di premio e relativi storni provvigionali.

Metodo di determinazione dei contract boundary

La valutazione di un gruppo di contratti assicurativi deve tenere in considerazione i c.d. Contract Boundary, ossia gli elementi contrattuali che possono modificare i flussi finanziari legati al contratto. L'individuazione di tali elementi permette di distinguere i flussi finanziari futuri collegati a contratti esistenti, che devono essere inclusi nella stima alla data di valutazione, rispetto ai flussi finanziari che emergeranno in futuro e che dovranno essere oggetto di separata valutazione in base a quanto definito dall'IFRS 17. Le tecniche di identificazione dei contract boundary adottate dal Gruppo sono le medesime di quelle utilizzate nel contesto Solvency II, ad eccezione del caso relativo ai taciti rinnovi non disdettabili di alcuni prodotti relativi al business Danni, i quali definiscono una nuova initial recognition e, quindi, una nuova coorte.

Modalità di determinazione dell'investment component

L'investment component rappresenta l'ammontare previsto dal contratto assicurativo che l'entità emittente deve riconoscere anche se l'evento assicurato non si verifica. Lo standard richiede espressamente che tale componente venga esposta separatamente se distinta. Il Gruppo identifica l'investment component per alcuni contratti assicurativi e la definisce come di seguito:

  • Per i prodotti di investimento e le rendite in fase di accumulo, l'investment component è pari alla differenza tra il valore liquidato e il controvalore del riscatto al netto delle penali;
  • Per le rendite certe in fase di erogazione, il valore dell'investment component corrisponde al valore delle prestazioni erogate;

Infine, relativamente al business danni, viene identificata l'investment component nei contratti di riassicurazione passiva che prevedono partecipazioni scalari o partecipazioni agli utili.

Il riconoscimento dell'insurance finance income ed expenses, ossia gli effetti derivanti dalla variazione del valore temporale del denaro e del rischio finanziario, come previsto dal principio, sarà calcolato distintamente per modello di misurazione:

  • o per il portafoglio VFA gli insurance finance income/expenses saranno rilevati a Conto economico oppure nelle Altre Componenti di Conto economico complessivo (OCI) in relazione al risultato dei soli Fair Value Underlying Items definiti nel rispetto dell'IFRS 9;
  • o per quanto attiene il modello di misurazione BBA, le voci di finance income ed expenses saranno calcolate sulla base delle curve di valutazione adottate per il calcolo dei flussi IFRS 17.

Metodo di transizione

Il Gruppo prevede di adottare il Modified Retrospective Approach per il portafoglio di investimento Vita e il Fair Value approach per il portafoglio di puro rischio Vita.

Relativamente al business Danni, per le coorti 2021 e precedenti (ovvero per i prodotti emessi fino al 2021) è prevista l'adozione del Fair Value Approach, per la coorte 2022 verrà applicato un approccio "Running" come se il principio fosse già in vigore al 1° gennaio 2022.

Interazioni tra IFRS 17 e IFRS 9

Il Gruppo Poste Italiane, e quindi anche le due Compagnie assicurative, applica l'IFRS 9 dal primo gennaio 2018. A seguito dell'adozione dell'IFRS 17 non sono state rilevate modifiche alle regole di classificazione e misurazione delle attività finanziarie.

Al fine di limitare mismatch contabili tra IFRS 9 e IFRS 17, il Gruppo prevede di adottare la OCI option sul portafoglio passivo IFRS 17, con l'intento di allineare gli effetti finanziari e gli effetti di mirroring tra riserva OCI ed effetti a Conto economico.

Impatti di natura quantitativa

La tabella seguente mostra gli effetti preliminari derivanti dall'applicazione iniziale dell'IFRS 17 sullo Stato Patrimoniale sintetico del Gruppo Poste Italiane alla data di transizione al 1° gennaio 2022, con evidenza delle principali voci impattate.

(miliardi di
euro)
31
dicembre
2021
Saldi IFRS
4
Voci
contabili
eliminate
Voci
contabili
riclassificate
Effetti
valutazione
IFRS 17
1 gennaio 2022
Restated
Variazione
Attivo immobilizzato 4,3 4,3 -
Partecipazioni ed attività
finanziarie
249,1 249,1 -
Riserve tecniche a carico dei
riassicuratori
0,1 (0,1) - (0,1)
Attività per cessioni in
riassicurazione
- 0,05 0,05 0,05
Crediti commerciali ed altre
attività
14,4 (0,0) 14,3 (0,0)
Imposte differite attive 1,2 0,4 1,6 0,4
Disponibilità liquide 15,6 15,6 -
TOTALE ATTIVO 284,7 (0,1) (0,0) 0,4 285,1 0,3
Riserve tecniche assicurative 159,1 (159,1) - (159,1)
Passività per contratti assicurativi - 160,3 160,3 160,3
Fondi 2,2 2,2 0,0
Passività finanziarie
Debiti commerciali ed altre
104,7 104,7 0,0
passività 6,6 6,6
TOTALE PASSIVO 272,6 (159,1) - 160,3 273,9 1,2
PATRIMONIO NETTO 12,1 159,0 (0,0) (159,9) 11,2 (0,9)

Come previsto dal nuovo principio contabile, il profitto atteso sui contratti (CSM) verrà sospeso all'interno delle passività assicurative e rilasciato nel corso della vita dei contratti stessi, determinando un incremento del valore delle passività assicurative nella transizione dall'IFRS 4 al nuovo IFRS 17.

Si fornisce di seguito, in via preliminare, il dettaglio delle passività nette per contratti assicurativi emessi alla data di transizione:

(miliardi di euro)
PASSIVITA' PER CONTRATTI ASSICURATIVI Saldo al 1° gennaio
2022
Passività per residua copertura (Liability for remaining coverage - LRC) 159,4
LRC Premium Allocation Approach 0,0
PVFC - Present Value of future cash flow - 147,5
Risk Adjustment 1,3
CSM - Contractual service margin 10,5
Passività per sinistri accaduti (Liability for incurred claims - LIC) 1,0
Cash Flow relativi ai servizi passati 1,0
Risk Adjustment 0,0
TOTALE 160,3

Considerando che i processi contabili, di controllo e validazione della struttura informatica relativi alla gestione dei dati IFRS 17 sono in corso di perfezionamento, gli impatti derivanti dall'applicazione dell'IIFRS 17 al 1° gennaio 2023 e sul conto economico dell'esercizio comparativo 2022, saranno presentati nella prossime relazioni finanziarie consolidate.

Il Bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane include il Bilancio di Poste Italiane SpA e dei soggetti sui quali la Capogruppo esercita il controllo direttamente o indirettamente, ai sensi dell'IFRS 10, a partire dalla data in cui lo stesso è stato acquisito e sino alla data in cui cessa. Il Gruppo controlla un'entità quando ha contemporaneamente:

  • il potere sull'entità oggetto di investimento;
  • l'esposizione o i diritti a rendimenti variabili derivanti dal rapporto con l'entità oggetto di investimenti;
  • la capacità di esercitare il proprio potere sull'entità oggetto di investimento per incidere sull'ammontare dei suoi rendimenti.

Il controllo è esercitato sia in forza del possesso diretto o indiretto delle azioni con diritto di voto, sia per effetto dell'esercizio di un'influenza dominante espressa dal potere di determinare, anche indirettamente, in forza di accordi contrattuali o legali, le scelte finanziarie e gestionali dell'entità, ottenendone i benefici relativi, prescindendo da rapporti di natura azionaria. Al fine della determinazione del controllo, si tiene conto dell'esistenza di potenziali diritti di voto esercitabili alla data di bilancio.

I bilanci oggetto di consolidamento sono redatti al 31 dicembre 2022, e ove necessario, sono opportunamente rettificati per uniformarli ai princípi contabili della Capogruppo.

Non rientrano nell'area di consolidamento, e pertanto non sono consolidati con il metodo integrale, i bilanci delle società controllate la cui inclusione non produrrebbe effetti significativi, singolarmente e cumulativamente, da un punto di vista sia quantitativo sia qualitativo ai fini di una corretta rappresentazione della situazione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo.

I criteri adottati per il consolidamento integrale delle partecipate sono i seguenti:

  • le attività e le passività, gli oneri e i proventi delle partecipate consolidate integralmente sono assunti linea per linea, attribuendo ai soci di minoranza, ove presenti, la quota di Patrimonio netto e del Risultato netto del periodo di loro spettanza; tali voci sono indicate separatamente nell'ambito del Patrimonio netto e del Conto economico consolidato;
  • le operazioni di aggregazione di imprese in forza delle quali viene acquisito il controllo di un'entità sono contabilizzate applicando il metodo dell'acquisizione ("acquisition method"). Il costo di un'aggregazione aziendale è rappresentato dal valore corrente ("fair value") alla data di acquisto delle attività cedute, delle passività assunte, degli strumenti di capitale emessi e di ogni altro onere accessorio direttamente attribuibile; la differenza tra il prezzo di acquisizione e il valore corrente delle attività e passività acquistate, dopo aver verificato la corretta misurazione dei valori correnti delle attività e passività acquisite e del costo di acquisizione, se positiva, è iscritta nelle Attività immateriali alla voce "Avviamento", ovvero, se negativa, è imputata al Conto economico;
  • le acquisizioni di quote di minoranza relative a entità delle quali esiste già il controllo sono considerate operazioni sul Patrimonio netto; in assenza di un principio contabile di riferimento, il Gruppo procede alla imputazione a Patrimonio netto dell'eventuale differenza fra il costo di acquisizione e la relativa frazione di Patrimonio netto acquisita;
  • gli utili e le perdite, derivanti da operazioni effettuate tra società consolidate integralmente e non ancora realizzati nei confronti di terzi, sono eliminati, se significativi, come pure i reciproci rapporti di debito e credito, i costi e i ricavi, nonché gli oneri e i proventi finanziari;
  • gli utili o le perdite derivanti dalla cessione di quote di partecipazione in società consolidate sono imputati a Conto economico per l'ammontare corrispondente alla differenza fra il prezzo di vendita e la corrispondente frazione di Patrimonio netto consolidato ceduta.

Le partecipazioni in società controllate non significative, in società nelle quali il Gruppo ha un'influenza notevole (che si presume sussistere quando la partecipazione è compresa tra il 20% e il 50%), di seguito "società collegate", e in joint venture sono valutate con il metodo del Patrimonio netto. All'atto dell'acquisizione della partecipazione contabilizzata con

  • nel fair value (valore equo) netto di attività e passività identificabili della partecipata è contabilizzata come illustrato di seguito:
    • l'avviamento relativo a una società collegata o a una joint venture è incluso nel valore contabile della partecipazione; l'ammortamento di tale avviamento non è consentito;
    • nella determinazione del valore iniziale della partecipazione nell'entità, qualunque eccedenza della quota d'interessenza nel fair value (valore equo) netto delle attività e passività identificabili della partecipata, rispetto al costo della partecipazione, è inclusa come provento nell'utile (perdita) d'esercizio della collegata o della joint venture del periodo in cui la partecipazione viene acquisita.

Successivamente all'acquisizione, inoltre, adeguate rettifiche sono apportate alla quota d'interessenza della entità all'utile (perdita) d'esercizio della collegata o della joint venture, al fine di tener conto, per esempio, dell'ammortamento delle attività ammortizzabili in base ai rispettivi fair value (valori equi) alla data di acquisizione, e delle eventuali perdite di valore dell'avviamento o degli immobili, impianti e macchinari. Inoltre, il metodo del Patrimonio netto prevede che:

  • gli utili o le perdite di pertinenza del Gruppo sono imputati a Conto economico dalla data in cui l'influenza notevole o il controllo ha avuto inizio fino alla data in cui l'influenza notevole o il controllo cessa; nel caso in cui, per effetto delle perdite, la società valutata con il metodo in oggetto manifesti un Patrimonio netto negativo, il valore di carico della partecipazione è annullato e l'eventuale eccedenza di pertinenza del Gruppo, laddove quest'ultimo si sia impegnato ad adempiere a obbligazioni legali o implicite dell'impresa partecipata, o comunque a coprirne le perdite, è imputata ad apposito fondo del passivo; le variazioni patrimoniali delle società valutate con il metodo del Patrimonio netto non rappresentate dal risultato di Conto economico sono imputate direttamente in rettifica delle riserve di Patrimonio netto;
  • gli utili e le perdite non realizzati generati su operazioni eseguite tra la Capogruppo/società controllate e la partecipata valutata con il metodo del Patrimonio netto sono eliminati in funzione del valore della quota di partecipazione del Gruppo nella partecipata stessa; le perdite non realizzate sono eliminate, a eccezione del caso in cui esse siano rappresentative di riduzione di valore.

RIN I ALI ARIAZIONI NELL'AREA I ONSOLI A ENTO

Nel corso dell'esercizio la Capogruppo ha concluso le seguenti operazioni di aggregazioni aziendali a seguito delle quali ha acquisito il controllo delle entità.

Plurima SpA

In data 18 marzo 2022 Poste Italiane ha firmato un accordo vincolante con Opus S.r.l. e l'operatore di private equity Siparex per l'acquisizione di una quota di maggioranza in Plurima S.p.A. ("Plurima") per un corrispettivo basato su un enterprise value complessivo di 130 milioni di euro. Il closing è avvenuto in data 2 maggio 2022,. L'operazione è stata eseguita per il tramite di Poste Welfare Servizi S.r.l. ("PWS"), società interamente controllata da Poste Italiane, e finanziata con le risorse di cassa disponibili.

Con il perfezionamento dell'operazione PWS detiene il 70% del capitale sociale di Plurima Bidco S.r.l. (Bidco), che a sua volta detiene il 100% di Plurima. Il corrispettivo finale riconosciuto da BidCo, in considerazione dell'aggiustamento del prezzo di acquisto definito sulla base della posizione finanziaria netta di Plurima società alla data del closing (così come disciplinato tra le parti nel contratto di compravendita), si attesta a 135,2 milioni di euro (differenza con attività nette acquisite alla data di acquisizione pari a 122,7 milioni di euro).

Inoltre, Plurima detiene il 100% del capitale sociale di Logos S.r.l. e il 60% del capitale sociale di Bridge Technologies S.r.l..

Infine, allo scopo di semplificare la struttura di controllo del Gruppo Poste Italiane, in data 20 giugno 2022, è stato approvato il progetto di fusione inversa di Bidco in Plurima dai rispettivi consigli di amministrazione e sottoposta alle assemblee delle società. L'atto di fusione è stato stipulato in data 22 dicembre 2022 con efficacia dal 1° gennaio 2023.

Di seguito i valori contabili complessivi delle attività acquisite e delle passività assunte alla data di acquisizione di Plurima e delle sue controllate:

(migliaia di euro) Valore contabile
(A)
Rettifiche
Fair Value (B)
Fair Value
(A+B)
Attività nette acquisite
Attività immateriali (*) 451 30.502 30.953
Immobili, impianti e macchinari 6.568 - 6.568
Diritto d'uso 100.699 - 100.699
Crediti commerciali, altri crediti e altre attività 19.842 - 19.842
Attività finanziarie 555 - 555
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 11.958 - 11.958
Trattamento di fine rapporto (4.986) - (4.986)
Fondi per rischi e oneri (1.540) - (1.540)
Debiti commerciali e altri debiti (13.687) (8.510) (22.197)
Passività finanziarie (106.945) - (106.945)
Totale attività nette acquisite 12.915 21.992 34.907
Patrimonio netto di pertinenza di terzi 358
Attività nette acquisite dal Gruppo 34.549
Avviamento 100.668
Corrispettivo totale 135.217

(*) Valore totale al netto degli avviamenti iscritti nei bilanci delle società acquisite.

Poste Italiane ha conferito a un esperto indipendente l'incarico di supportare il processo di Purchase Price Allocation ("PPA"), finalizzato ad (i) allocare la Price Consideration al Fair Value delle attività nette delle entità acquisite (a prescindere dalla circostanza che siano già iscritte o meno in bilancio) e (ii) ricavare il valore di avviamento per differenza fra il prezzo di acquisto ed il fair value delle attività nette acquisite (espresso al netto delle imposte differite passive).

Dalle attività valutative sino ad ora effettuate, è stata rilevata una rettifica del fair value delle attività nette acquisite per complessivi 22,0 milioni di euro di cui:

  • 30,5 milioni di euro relativi ai contratti con i clienti e le relazioni con la clientela correlata (c.d. customer-related intangible asset);
  • 8,5 milioni di euro relativi agli effetti di fiscalità differita connessi al maggior valore delle attività identificate.

Per le altre immobilizzazioni immateriali già iscritte nel bilancio di apertura delle società acquisite, così come per tutte le altre attività e passività incluse nelle situazioni patrimoniali di apertura del gruppo Plurima, il valore netto contabile già rappresenta una proxy del fair value.

La differenza residua tra il corrispettivo trasferito (135,2 milioni di euro) e il fair value della quota parte delle attività nette acquisite, rettificato a seguito del processo di PPA, (34,5 milioni di euro) è stato allocato alla voce Avviamento per 100,7 milioni di euro.

Le risultanze sopra descritte devono ritenersi, alla data del 31 dicembre 2022, ancora provvisorie in quanto Poste Italiane si è avvalsa della facoltà prevista dai paragrafi 45 e seguenti dell'IFRS 3 di completare la valutazione della business combination entro dodici mesi dalla data di acquisizione.

Di seguito i valori economici complessivi delle società acquisite inclusi nel Conto economico consolidato dalla data di primo consolidamento:

(migliaia di euro) Dal 1° aprile al 31 dicembre 2022
Ricavi 45.134
Risultato operativo 4.180
Utile/(perdita) di periodo 1.692

LIS Holding SpA

In data 14 settembre 2022 PostePay, a seguito delle autorizzazioni ricevute dall'AGCM e dalla Banca d'Italia, ha perfezionato l'acquisto del 100% di LIS Holding S.p.A. (insieme alla società controllata LIS Pay S.p.A., "LIS") a un prezzo pari a 700 milioni di euro determinato sulla base di un enterprise value di 630 milioni di euro e una cassa netta disponibile concordata convenzionalmente pari a 70 milioni di euro (rispetto ad una cassa netta disponibile effettiva al closing pari a circa 140 milioni di euro). Alla data di acquisizione la differenza tra il corrispettivo riconosciuto all'alienante e il valore netto delle attività identificabili acquisite e delle passività identificabili assunte è pari a 595,9 milioni di euro.

Di seguito i valori contabili complessivi delle attività acquisite e delle passività assunte alla data di acquisizione di LIS Holding e della sua controllata LIS Pay:

EMARKET
SDIR
CERTIFIED
(migliaia di euro) Valore
contabile (A)
Rettifiche
Fair Value (B)
Fair Value
(A+B)
Attività nette acquisite
Attività immateriali (*) 8.721 192.362 201.083
Immobili, impianti e macchinari 16.200 - 16.200
Partecipazioni - - -
Diritto d'uso 7.247 - 7.247
Crediti commerciali, altri crediti e altre attività 28.886 - 28.886
Attività finanziarie 127.951 - 127.951
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 152.812 - 152.812
Trattamento di fine rapporto (1.377) - (1.377)
Fondi per rischi e oneri - - -
Debiti commerciali e altri debiti (129.248) (55.439) (184.687)
Passività finanziarie (107.044) - (107.044)
Totale attività nette acquisite 104.148 136.923 241.071
Patrimonio netto di pertinenza di terzi -
Attività nette acquisite dal Gruppo 241.071
Avviamento 458.929
Corrispettivo totale 700.000

(*) Valore totale al netto degli avviamenti iscritti nei bilanci delle società acquisite.

Poste Italiane ha conferito a un esperto indipendente l'incarico di supportare il processo di Purchase Price Allocation ("PPA"), finalizzato ad (i) allocare la Price Consideration al Fair Value delle attività nette dell'entità acquisita (a prescindere dalla circostanza che siano già iscritte o meno in bilancio) e (ii) ricavare il valore di avviamento per differenza fra il prezzo di acquisto ed il fair value delle attività nette acquisite (espresso al netto delle imposte differite passive).

Dalle attività valutative sino ad ora effettuate, è stata rilevata una rettifica del fair value delle attività nette acquisite per complessivi 136,9 milioni di euro di cui:

  • o attività immateriali per 192,4 milioni di euro relativamente ai rapporti contrattuali in essere con i punti vendita;
  • o effetti di fiscalità differita connessi al maggior valore delle attività immateriali pari a 55,4 milioni di euro.

Per le altre immobilizzazioni immateriali già iscritte nel bilancio di apertura delle società acquisite, così come per tutte le altre attività e passività incluse nelle situazioni patrimoniali di apertura di LIS, il valore netto contabile già rappresenta una proxy del fair value.

La differenza residua tra il corrispettivo trasferito (700 milioni di euro) e il fair value delle attività nette acquisite, rettificato a seguito del processo di PPA, (241,1 milioni di euro) è stato allocato alla voce Avviamento per 458,9 milioni di euro.

Le risultanze sopra descritte devono ritenersi, alla data del 31 dicembre 2022, ancora provvisorie in quanto Poste Italiane si è avvalsa della facoltà prevista dai paragrafi 45 e seguenti dell'IFRS 3 di completare la valutazione della business combination entro dodici mesi dalla data di acquisizione.

Di seguito i valori economici complessivi delle società acquisite inclusi nel Conto economico consolidato dalla data di primo consolidamento:

(migliaia di euro) Dal 1° settembre al 31 dicembre
2022
Ricavi 96.584
Risultato operativo 16.682
Utile/(perdita) di periodo 11.504

Sourcesense SpA

In data 24 giugno 2022 il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane ha approvato la promozione, di concerto con alcuni azionisti di Sourcesense S.p.A. ("Sourcesense"), di un'offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria per cassa sulla totalità delle azioni e warrant emessi dalla società. Sourcesense S.p.A., società operante nel settore dell'Information Technology in Italia e in Gran Bretagna, detiene il 100% del capitale sociale delle società Sourcesense Digital S.r.l., Sourcesense Technology S.r.l. e Sourcesense Limited.

A conclusione del periodo di offerta (12 settembre - 21 ottobre 2022), considerando anche gli strumenti oggetto dell'impegno di adesione e non adesione sottoscritti dagli azionisti di Sourcesense che hanno agito di concerto all'OPA, è stato portato in adesione un numero di azioni corrispondente al 98,37% del capitale sociale dell'emittente e un numero di warrant pari al 96,03% di quelli emessi.

Per effetto di quanto precede, si sono creati i presupposti di legge e di statuto per l'esercizio da parte di Poste Italiane del Diritto di Acquisto, ai sensi dell'art. 111 del TUF e dell'Obbligo di Acquisto ai sensi dell'art. 108, comma 1, del TUF (c.d. "squeeze out"), sulle rimanenti azioni e warrant.

Il 4 novembre 2022 si è perfezionata la procedura di squeeze out, a seguito della quale Poste Italiane detiene una partecipazione di controllo in Sourcesense pari al 70%, e gli azionisti che hanno agito di concerto con Poste Italiane hanno una partecipazione di minoranza pari al 30%.

Di seguito i valori contabili complessivi delle attività acquisite e delle passività assunte alla data di acquisizione di Sourcesense e delle sue controllate:

Valore contabile
(A)
Rettifiche
Fair Value (B)
Fair Value
(A+B)
(migliaia di euro)
Attività nette acquisite
Attività immateriali 1.189 - 1.189
Immobili, impianti e macchinari 107 - 107
Diritto d'uso 1.767 - 1.767
Crediti commerciali e altre attività 9.810 - 9.810
Attività finanziarie 55 - 55
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 7.866 - 7.866
Trattamento di fine rapporto (1.756) - (1.756)
Debiti commerciali e altre passività (6.572) - (6.572)
Passività finanziarie (3.559) - (3.559)
Totale attività nette acquisite 8.907 8.907
Patrimonio netto di pertinenza di terzi 2.672
Attività nette acquisite dal Gruppo 6.235
Avviamento 23.934
Corrispettivo totale 30.169

Poste Italiane si è avvalsa della facoltà prevista dai paragrafi 45 e seguenti dell'IFRS 3 di completare la valutazione della business combination entro dodici mesi dalla data di acquisizione.

Alla data di redazione della presente relazione finanziaria annuale la differenza provvisoria tra il corrispettivo riconosciuto all'alienante e il valore netto alla data di acquisizione delle attività identificabili acquisite e delle passività identificabili assunte, valutata in conformità all'IFRS 3, è pari a 23,9 milioni di euro.

Tale differenza al 31 dicembre 2022 è iscritta a titolo di Avviamento tra le Attività immateriali in attesa si completi il processo di valorizzazione delle singole componenti del patrimonio acquisito.

Di seguito i valori economici complessivi delle società acquisite inclusi nel Conto economico consolidato dalla data di primo consolidamento:

Dal 1° ottobre al 31 dicembre 2022
(migliaia di euro)
Ricavi 8.278
Risultato operativo 722
Utile/(perdita) di periodo 343

Agile Lab

In data 5 agosto 2022, Poste Italiane ha firmato un accordo vincolante per l'acquisizione di una partecipazione del 70% nel gruppo Agile Lab (di seguito "Agile Lab"), accompagnata da una partnership strategica con i soci fondatori che manterranno il restante 30%.

Agile Lab è un gruppo specializzato nel Data Management, con un'offerta di soluzioni tecnologiche su misura che sfruttano l'intelligenza artificiale, nonché servizi di rivendita di prodotti software open source sviluppati dai partner tecnologici.

A seguito del closing dell'operazione, avvenuto il 13 ottobre 2022, che ha previsto un corrispettivo complessivo pari a circa 18 milioni di euro, Poste detiene il 70% del capitale sociale di Agile Power la quale detiene il 100% di Agile Lab, Agile Skill, Agile Next e Aim 2 S.r.l.. Il rimanente 30% del Capitale sociale sarà oggetto di opzioni di acquisto e vendita attivabili a partire dal 30 aprile 2026, che consentiranno a Poste Italiane di acquisire una partecipazione totalitaria del 100% nel medio periodo.

Di seguito i valori contabili complessivi delle attività acquisite e delle passività assunte alla data di acquisizione di Agile Power e delle sue controllate:

(migliaia di euro) Valore contabile
(A)
Rettifiche
Fair Value (B)
Fair Value
(A+B)
Attività nette acquisite
Attività immateriali 419 - 419
Immobili, impianti e macchinari 89 - 89
Diritto d'uso 380 - 380
Crediti commerciali e altre attività 5.254 - 5.254
Attività finanziarie 314 - 314
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 1.965 - 1.965
Trattamento di fine rapporto (426) - (426)
Debiti commerciali e altre passività (1.948) - (1.948)
Passività finanziarie (378) - (378)
Totale attività nette acquisite 5.669 5.669
Patrimonio netto di pertinenza di terzi 1.701
Attività nette acquisite dal Gruppo 3.968
Avviamento 13.982
Corrispettivo totale 17.950

Poste Italiane si è avvalsa della facoltà prevista dai paragrafi 45 e seguenti dell'IFRS 3 di completare la valutazione della business combination entro dodici mesi dalla data di acquisizione.

Alla data di redazione della presente relazione finanziaria annuale la differenza provvisoria tra il corrispettivo riconosciuto all'alienante e il valore netto alla data di acquisizione delle attività identificabili acquisite e delle passività identificabili assunte, valutata in conformità all'IFRS 3, è pari a 14 milioni di euro.

Tale differenza al 31 dicembre 2022 è iscritta a titolo di Avviamento tra le Attività immateriali in attesa si completi il processo di valorizzazione delle singole componenti del patrimonio acquisito.

Di seguito i valori economici complessivi delle società acquisite inclusi nel Conto economico consolidato dalla data di primo consolidamento:

(migliaia di euro) Dal 1° ottobre al 31 dicembre 2022
Ricavi 1.613
Risultato operativo (1.610)
Utile/(perdita) di periodo (1.203)

E z C R R ("ECR ")

In data 25 giugno 2021 Poste Vita e BancoPosta Fondi SGR hanno sottoscritto gli accordi definitivi per l'acquisizione del 40% del capitale sociale, di cui il 24,50% di azioni con diritto di voto, di Eurizon Capital Real Asset SGR S.p.A. ("ECRA"), società specializzata negli investimenti a supporto dell'economia reale controllata da Eurizon (Gruppo Intesa Sanpaolo).

Contestualmente alla sottoscrizione dell'aumento di capitale, è stato perfezionato tra le parti il mandato di gestione di portafogli avente ad oggetto il trasferimento ad ECRA della gestione di alcuni fondi di investimento alternativi, accedendo così a una piattaforma globale che permetterà di sviluppare un modello integrato di gestione lungo tutto il ciclo di vita dell'investimento. Il closing dell'operazione è avvenuto il 31 gennaio 2022. Si segnala che ECRA continua a essere controllata e consolidata da Intesa Sanpaolo SpA.

Si riporta di seguito il confronto tra il prezzo pagato e le attività nette acquisite della società in commento:

(migliaia di euro)
Patrimonio netto (pro quota) 2.223
Rettifiche per valutazione al fair value -
Attività nette acquisite dopo l'allocazione (pro quota) 2.223
Avviamento 1.178
Corrispettivo totale 3.401

L'elenco e i dati salienti delle società controllate consolidate integralmente e delle società valutate con il criterio del Patrimonio netto sono forniti nella Nota 13 Ulteriori informazioni – Perimetro di consolidamento e dati salienti delle partecipazioni.

CONVERSIONE DEI BILANCI IN VALUTA ESTERA

Ai fini della predisposizione del Bilancio Consolidato, la situazione patrimoniale-finanziaria e il risultato economico di tutte le società consolidate sono espressi in euro, che rappresenta la valuta funzionale di presentazione della Capogruppo.

I bilanci delle società che operano con una valuta funzionale diversa dall'euro, sono convertiti nella moneta di presentazione utilizzando il tasso di chiusura in essere alla data di riferimento per le attività e le passività, inclusi l'avviamento e le rettifiche effettuate in sede di consolidamento, e il tasso di cambio medio del periodo (se ragionevolmente approssima il tasso di cambio in essere alla data delle rispettive operazioni) per i ricavi e per i costi. Tutte le risultanti differenze di cambio sono rilevate nel prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo ed esposte separatamente in un'apposita riserva di patrimonio netto; tale riserva è riversata proporzionalmente nel conto economico al momento della dismissione (totale o parziale) della relativa partecipazione.

I tassi di cambio utilizzati per la conversione dei bilanci delle società consolidate in valuta estera155 sono quelli pubblicati dalla Banca d'Italia e dalla Banca Centrale Europea e presentati nella tabella di seguito:

2022 2021
Valuta Cambio puntuale al
31 dicembre
Cambio medio
annuale
Cambio puntuale al
31 dicembre
Cambio medio
annuale
Dollaro di Hong Kong - - 8,833 9,154 (*)
Yuan Renminbi Cinese 7,358 7,079 7,195 7,589 (*)
Dollaro USA 1,067 1,053 1,133 1,183
Sterlina britannica 0,887 0,870 (**) - -

(*) Il cambio riportato fa riferimento alle società Sengi Express Limited e Sengi Express Guangzhou Limited ed è calcolato sulla base periodo che intercorre tra il 30 giugno 2021 e la data di acquisizione delle stesse (1° marzo 2021).

(**) Il cambio riportato fa riferimento alla società Sourcesense Limited ed è calcolato sulla base periodo che intercorre tra il 31 dicembre 2022 e la data di acquisizione della stessa (1° ottobre 2022).

3. E ENTI I RILIE O INTER ORSI NELL'ESER IZIO

3.1 PRINCIPALI OPERAZIONI SOCIETARIE

Sono fornite di seguito informazioni sulle operazioni societarie avvenute nell'esercizio in commento, che non trovano riflessi contabili al 31 dicembre 2022 e che vanno a integrare quanto già riportato nel paragrafo delle principali variazioni nell'area di consolidamento nella Nota 2.6 - Criteri e metodologie di consolidamento.

Net Insurance S.p.A.

In data 28 settembre 2022 il CdA di Poste Vita ha approvato la promozione di un'OPA volontaria totalitaria per cassa su azioni ordinarie e warrant di Net Insurance S.p.A. ("Net Insurance"), di concerto con alcuni azionisti. A seguito delle autorizzazioni ricevute da CONSOB, IVASS e dall'AGCM, in data 27 febbraio è iniziato il periodo di adesione alle offerte promosse da un veicolo societario direttamente controllato da Poste Vita ("Net Holding"). Il periodo di adesione alle offerte si concluderà il 6 aprile 2023. Il perfezionamento dell'operazione è previsto entro il primo semestre del 2023.

Il corrispettivo che è stato offerto per ciascuna azione è pari a 9,50 euro (corrispondente a un premio del 28% sulla media ponderata dei prezzi ufficiali giornalieri di Borsa Italiana dell'ultimo mese) e il corrispettivo che sarà offerto per ciascun warrant è pari a 4,81 euro (corrispondente ad un premio del 60% sulla media ponderata dei prezzi ufficiali giornalieri di Borsa Italiana dell'ultimo mese).

Net Insurance, società con azioni scambiate sul mercato regolamentato denominato Euronext STAR Milan ("ESM") organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., è una compagnia assicurativa la cui offerta è dedicata alle coperture assicurative connesse al mondo del credito e, in particolare, dei prestiti assistiti dalla cessione del quinto dello stipendio

155 Nel corso del 2022 la società Sengi Express Limited ha adottato come valuta funzionale l'euro in luogo del dollaro di Hong Kong applicando, conformemente a quanto previsto dallo IAS 21, le procedure di conversione alla nuova valuta funzionale.

o della pensione ("CQ"), alla protezione e all'insurtech156, grazie ad accordi con partner tecnologici.

Nell'esercizio 2022 sono altresì intervenute le seguenti operazioni societarie.

  • In data 26 gennaio 2022 MFM Holding Ltd (Moneyfarm) ha dato corso a un aumento di capitale del valore di circa 53 milioni di euro, sottoscritto per circa 44 milioni di euro da M&G plc, asset manager quotato con sede in Gran Bretagna, e pro quota da Poste Italiane con un investimento di circa 9 milioni di euro, al fine di non diluire la propria partecipazione pari a circa il 14%. Inoltre, in data 24 novembre 2022 sono stati sottoscritti gli accordi vincolanti che prevedono l'adesione di Poste Italiane, con un investimento di circa 3 milioni di euro, ad un ulteriore aumento di capitale promosso da Moneyfarm al fine di finanziare parte del prezzo di acquisizione del 100% di Profile Financial Solutions Ltd, società attiva nel business del consolidamento fondi pensioni nel Regno Unito con il marchio Profile Pensions. Il closing dell'operazione è previsto nel secondo trimestre 2023.
  • In data 26 gennaio 2022 il CdA di Poste Vita ha approvato l'operazione di cessione in favore di Poste Italiane del 100% delle quote detenute in Poste Welfare Servizi. L'operazione è divenuta efficace in data 24 febbraio 2022.
  • In data 8 aprile 2022 Poste Italiane, con un investimento complessivo di 25 milioni di euro ha acquisito il 2,30% (2,15% su base fully diluted) del capitale sociale di Scalapay Limited società che opera in diversi paesi europei nel mercato Buy Now Pay Later ("BNPL") sui canali online e fisici, permettendo ai clienti finali di pagare un prodotto/servizio in tre rate mensili senza interessi, a fronte di una commissione pagata dai merchants.
  • In data 23 giugno 2021 il Consiglio di Amministrazione di PostePay S.p.A. ha approvato la sottoscrizione di contratti vincolanti per la cessione della partecipazione detenuta da PostePay S.p.A. in Tink AB, operatore fintech specializzato in soluzioni tecnologiche di open banking, per un corrispettivo di circa 77 milioni di euro, nel contesto dell'annunciata cessione del 100% di Tink AB a Visa Open Connect Limited, società del Gruppo Visa. L'operazione è stata concordata sulla base di una valutazione di Tink AB, in termini di enterprise value, pari a 1,8 miliardi di euro. L'investimento complessivo di PostePay S.p.A. in Tink è stato pari a 22,1 milioni di euro, corrispondente ad una partecipazione del 4,7% nel capitale della società su base fully diluted. Il closing dell'operazione si è perfezionato in data 10 marzo 2022.
  • In data 24 giugno 2022 il CdA di Poste Italiane e l'assemblea di SIA S. . . " SIA" hanno approvato la fusione per incorporazione in Poste Italiane di PSIA, divenuta efficace dal 1° novembre 2022. La fusione si pone nell'ottica di una riorganizzazione societaria che permetterà a Poste Italiane di detenere direttamente azioni della società quotata NEXI SpA semplificando in tal modo la struttura del Gruppo.
  • In data 29 settembre 2022 è stata approvata la fusione inversa di Plurima Bidco S.r.l. in Plurima dalle assemblee delle due società. L'operazione, che ha previsto l'applicazione delle semplificazioni previste dalla normativa per le operazioni di fusione di società interamente possedute, è divenuta efficace con decorrenza 1° gennaio 2023.
  • In data 23 giugno 2022 il CdA di BancoPosta Fondi SGR ha approvato l'operazione di cessione del proprio ramo d'azienda afferente all'all'attività di gestione ICT in favore di Poste Italiane. L'operazione preventivamente comunicata a Banca d'Italia, ai sensi del Titolo IV, Capitolo III – sezione II, art. 1 del Regolamento sulla gestione collettiva del risparmio, è divenuta efficace con decorrenza 1° ottobre 2022.

156 L'Insurtech identifica l'intero processo di digitalizzazione del settore assicurativo, dalla sottoscrizione delle polizze fino alla gestione dei sinistri, grazie all'utilizzo di tecnologie quali Big Data Analytics, Intelligenza Artificiale e Application Program Interfaces (API).

3.2 ALTRI EVENTI DI RILIEVO

Nel corso dell'esercizio 2022 sono intervenuti i seguenti, ulteriori fatti di rilievo:

Conflitto Russia-Ucraina

L'esercizio 2022 è stato caratterizzato dall'inizio della crisi tra i Paesi europei Russia e Ucraina.

Al fine di vagliare gli impatti del conflitto per il Gruppo, come richiesto dalle Autorità nazionali ed internazionali (ESMA e CONSOB)157, si è proceduto a una valutazione in merito agli impatti correnti e potenziali futuri e delle sanzioni emanate alla Russia da parte di Autorità statali e sovranazionali, sulle attività, sulla situazione finanziaria e sui risultati economici del Gruppo in considerazione delle evidenze disponibili e degli scenari configurabili alla data di predisposizione del seguente bilancio.

Gli impatti potenziali, pur allo stato aleatori e incerti anche in relazione alla pressione sull'inflazione sospinta dai forti rincari dell'energia e delle materie prime, appaiono contenuti in relazione al fatto che le attività operative del Gruppo sono pressoché interamente collocate all'interno del territorio nazionale e senza dipendenze della catena del valore con i paesi coinvolti.

In aggiunta, è stata tra l'altro effettuata un'attività di monitoraggio dei rapporti in essere tra il Gruppo e i soggetti direttamente o indirettamente coinvolti che hanno portato le seguenti evidenze:

  • con riferimento alla Capogruppo l'esistenza di rapporti con le corrispondenti amministrazioni postali estere di Russia, Bielorussia e Ucraina presentano saldi a credito e a debito di importi non significativi;
  • con riferimento a Poste Vita, nell'ambito dei fondi Multi-asset vi sono alcune esposizioni indirette verso i Paesi coinvolti dalle suddette vicende che rappresentano una porzione non significativa del relativo NAV.

Acquisto azioni proprie

In esecuzione dell'autorizzazione all'acquisto di azioni proprie deliberata dall'Assemblea degli Azionisti di Poste Italiane del 27 maggio 2022, finalizzata ad acquisire azioni da destinare ad amministratori e dipendenti del Gruppo beneficiari dei piani di incentivazione variabile, il cui avvio è stato comunicato al mercato in pari data, dal 30 maggio 2022 al 13 giugno 2022, Poste Italiane ha acquistato n. 2.600.000 azioni proprie (pari allo 0,199% del capitale sociale), al prezzo medio di Euro 9,730848 per azione, per un controvalore complessivo di Euro 25.300.204,62.

In seguito all'operazione, considerate anche le azioni proprie presenti in portafoglio derivanti da precedenti operazioni di riacquisto e la consegna ai beneficiari dei piani di incentivazione, Poste Italiane detiene n. 7.535.991 azioni proprie, pari allo 0,58% del capitale sociale.

Acconto dividendo

Il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane in data 9 novembre 2022, alla luce dell'andamento della situazione economica e finanziaria di Poste Italiane S.p.A. al 30 giugno 2022, dell'andamento nel corso dei mesi successivi, della prevedibile evoluzione della gestione e delle relative prospettive economiche attese al 31 dicembre 2022 nonché in linea con la dividend policy di Gruppo, ha deliberato di anticipare, a titolo di acconto, parte del dividendo ordinario previsto per l'esercizio 2022. A tal fine la Società ha predisposto una Relazione e un Prospetto contabile ai sensi dell'articolo 2433-bis del Codice Civile, dai quali risulta che la situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Società consente tale distribuzione. Sui suddetti documenti è stato acquisito il parere della società di revisione.

157 Public statement ESMA32-63-1320 " European common enforcement priorities for 2022 annual financial reports" del 28 ottobre 2022 e Richiamo di attenzione CONSOB n. 3/22 del 19 maggio 2022

L'acconto pari a 0,210 euro per azione, al lordo delle eventuali ritenute di legge, sarà messo in pagamento a decorrere dal 23 novembre 2022, con "data stacco" della cedola n. 11 coincidente con il 21 novembre 2022 e record date (ossia data di legittimazione al pagamento del dividendo stesso) coincidente con il 22 novembre 2022.

Sulla base del numero delle azioni in circolazione alla data del 9 novembre 2022, pari a 1.298.574.009, l'ammontare complessivo dell'acconto risulta pari a 273 milioni di euro.

Progetto Polis - Casa dei servizi digitale

Nel corso dell'esercizio 2022 è stato avviato il "Progetto Polis - Casa dei servizi digitali"158, con l'obiettivo di promuovere la coesione economica, sociale e territoriale del Paese e di superare il digital divide nei piccoli centri e nelle aree interne. Il progetto prevede investimenti complessivi per circa 1,2 miliardi di euro da realizzarsi entro il 31 dicembre 2026 e lo stanziamento da parte del Ministero delle Imprese e del Made in Italy di un contributo complessivo di 800 milioni di euro. Al 31 dicembre 2022 i bilanci in commento riflettono il contributo a fondo perduto ricevuto anticipatamente dal MIMIT di 125 milioni di euro rilevato come risconto passivo.

158 Nell'ambito del "Piano Nazionale per gli investimenti Complementari" (D.L. n. 59 del 6 maggio 2021, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 101 del 1° luglio 2021) del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

562

4. GRUPPO POSTE ITALIANE BILANCIO AL 31

DICEMBRE 2022

Gruppo Poste Italiane I Bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2022

Relazione Finanziaria Annuale 2022

STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

(milioni di euro)
ATTIVO Note 31 dicembre
2022
di cui
parti
correlate
31 dicembre
2021
di cui
parti
correlate
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari [A1] 2.404 - 2.267 -
Investimenti immobiliari [A2] 31 - 32 -
Attività immateriali [A3] 1.817 - 873 -
Attività per diritti d'uso
Partecipazioni valutate con il metodo del Patrimonio
[A4] 1.334 - 1.116 -
netto [A5] 267 267 277 277
Attività finanziarie [A6] 191.850 3.578 221.226 3.780
Crediti commerciali [A8] 3 - 3 -
Imposte differite attive [C12] 2.044 - 1.245 -
Altri crediti e attività [A9] 4.118 2 4.012 2
Crediti d'imposta Legge n. 77/2020 [A10] 7.458 - 5.551 -
Riserve tecniche a carico dei riassicuratori 44 - 50 -
Totale 211.370 236.652
Attività correnti
Rimanenze [A7] 157 - 155 -
Crediti commerciali [A8] 2.179 435 2.508 575
Crediti per imposte correnti [C12] 140 - 115 -
Altri crediti e attività [A9] 1.096 10 1.146 8
Crediti d'imposta Legge n. 77/2020 [A10] 1.563 - 905 -
Attività finanziarie [A6] 34.290 11.986 27.630 12.855
Cassa e depositi BancoPosta [A11] 5.848 - 7.659 -
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti [A12] 4.983 1.991 7.958 1.991
Totale 50.256 48.076
TOTALE ATTIVO 261.626 284.728
PATRIMONIO NETTO E PASSIVO Note 31 dicembre
2022
di cui
parti
correlate
31 dicembre
2021
di cui
parti
correlate
Patrimonio netto
Capitale sociale [B2] 1.306 - 1.306 -
Riserve [B4] (352) - 3.599 -
Azioni proprie (63) - (40) -
Risultati portati a nuovo 8.002 - 7.237 -
Totale Patrimonio netto di Gruppo 8.893 12.102
Patrimonio netto di terzi 44 - 8 -
Totale 8.937 12.110
Passività non correnti
Riserve tecniche assicurative [B5] 139.986 - 159.089 -
Fondi per rischi e oneri [B6] 804 55 693 59
Trattamento di fine rapporto [B7] 705 - 922 -
Passività finanziarie [B8] 10.939 201 15.122 154
Imposte differite passive [C12] 700 - 953 -
Altre passività [B10] 2.004 - 1.749 -
Totale 155.138 178.528
Passività correnti
Fondi per rischi e oneri [B6] 551 12 575 13
Debiti commerciali [B9] 2.234 72 2.029 82
Debiti per imposte correnti [C12] 60 - 16 -
Altre passività [B10] 2.000 69 1.860 73
Passività finanziarie [B8] 92.706 4.377 89.610 3.646
Totale 97.551 94.090
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVO 261.626 284.728

(milioni di euro)
Note Esercizio
2022
di cui
parti
correlate
Esercizio
2021
di cui
parti
correlate
Ricavi da corrispondenza, pacchi e altro [C1] 3.651 839 3.694 466
Ricavi netti da servizi finanziari [C2] 4.938 2.048 4.783 1.909
Ricavi da servizi finanziari 5.125 2.052 4.931 1.917
Oneri derivanti da operatività finanziaria (187) (4) (148) (8)
Ricavi da servizi assicurativi al netto delle
variazioni delle riserve tecniche e oneri relativi a
sinistri
[C3] 2.153 16 1.861 15
Premi assicurativi 17.518 - 17.829 -
Proventi derivanti da operatività assicurativa 4.437 16 4.374 15
Variazione riserve tecniche assicurative e oneri relativi a
sinistri
(13.794) - (19.964) -
Oneri derivanti da operatività assicurativa (6.008) - (378) -
Ricavi da pagamenti e mobile [C4] 1.147 51 882 49
Ricavi netti della gestione ordinaria 11.889 11.220
Costi per beni e servizi [C5] 2.960 167 2.873 161
Costo del lavoro [C6] 5.226 71 5.467 73
Ammortamenti e svalutazioni [C7] 830 - 790 -
Incrementi per lavori interni [C8] (41) - (33) -
Altri costi e oneri [C9] 519 5 253 6
di cui oneri non ricorrenti 320 -
Rettifiche/(riprese) di valore su strumenti di debito,
crediti e altre attività
[C10] 104 1 24 (4)
Risultato operativo e di intermediazione 2.291 1.846
Oneri finanziari [C11] 126 2 73 2
Proventi finanziari [C11] 169 1 369 1
di cui proventi non ricorrenti - 225
Rettifiche/(riprese) di valore su attività finanziarie - - - -
Proventi/(Oneri) da valutazione di partecipazioni
con il metodo del Patrimonio netto
[A5] (6) - 26 -
Risultato prima delle imposte 2.328 2.168
Imposte sul reddito [C12] 817 - 588 -
di cui oneri (proventi) non ricorrenti - -
UTILE DELL'ESERCIZIO 1.511 1.580
di cui Quota Gruppo 1.506 1.578
di cui Quota di spettanza di Terzi 5 2
Utile per azione [B1] 1,158 1,214
Utile diluito per azione 1,158 1,214

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO

(milioni di euro)
Note Esercizio
2022
Esercizio
2021
Utile/(Perdita) d'esercizio 1.511 1.580
Voci da riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita)
d'esercizio
Strumenti di debito e crediti valutati al FVOCI
Incremento/(Decremento) di fair value d'esercizio [tab. B4] (4.747) (1.052)
Trasferimenti a Conto economico da realizzo [tab. B4] (161) (424)
Incremento/(Decremento) per perdite attese 4 (6)
Copertura di flussi
Incremento/(Decremento) di fair value d'esercizio [tab. B4] 279 (178)
Trasferimenti a Conto economico [tab. B4] (409) (8)
Imposte su elementi portati direttamente a, o trasferiti da,
Patrimonio netto da riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita)
dell'esercizio
1.440 475
Quota di risultato delle società valutate con il metodo del patrimonio
netto (al netto dell'effetto fiscale)
1 -
Variazione della riserva di conversione (1) 1
Voci da non riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita)
d'esercizio
Strumenti di capitale valutati al FVOCI - incremento/(Decremento) di
fair value nel periodo
(315) 75
Utili/(Perdite) attuariali da TFR [tab. B7] 125 (4)
Imposte su elementi portati direttamente a, o trasferiti da,
Patrimonio netto da non riclassificare nel Prospetto
dell'utile/(perdita) d'esercizio
(30) 2
Quota di risultato delle società valutate con il metodo del patrimonio
netto (al netto dell'effetto fiscale)
- -
Totale delle altre componenti di Conto economico complessivo (3.814) (1.119)
TOTALE CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO
DELL'ESERCIZIO
(2.303) 461
di cui Quota Gruppo (2.309) 459
di cui Quota di spettanza di Terzi 6 2

(milioni di euro)
Patrimonio netto
(milioni di
euro)
Capit
ale
soci
ale
Azioni
propri
e
Riser
va
Legal
e
Riserva
per il
Patrimo
nio
BancoP
osta
Strum
enti di
capita
le -
obblig
azioni
ibride
perpe
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Riserve
Riserva
fair
value
Riser
va
Cash
flow
hedge
Riserva
di
convers
ione
Riserva
da
partecip
azioni
valutate
con il
metodo
del
patrimo
nio
netto
Riser
va
piani
di
incent
ivazio
ne
Risultati
portati a
nuovo
Totale
Patrimo
nio
netto di
Gruppo
Capit
ale e
riserv
e di
Terzi
Totale
Patrimonio
netto
Saldo al 1°
gennaio
2021
1.306 (40) 299 1.210 - 2.294 98 - 2 6 6.327 11.502 5 11.507
Totale conto
economico
complessivo
dell'esercizi
o
- - - - - (987) (132) 1 - - 1.577 459 2 461
Dividendi
distribuiti
- - - - - - - - - - (421) (421) - (421)
Acconto
dividendi
- - - - - - - - - - (241) (241) - (241)
Piani di
incentivazio
ne
- - - - - - - - - 7 - 7 - 7
Strumenti di
capitale -
obbligazioni
ibride
perpetue
- - - - 800 - - - - - (4) 796 - 796
Altre
variazioni
- - - - - - - - 1 - (1) - 1 1
Saldo al 31
dicembre
2021
1.306 (40) 299 1.210 800 1.307 (34) 1 3 13 7.237 12.102 8 12.110
Totale conto
economico
complessivo
dell'esercizi
o
- - - - - (3.811) (93) (1) - - 1.596 (*)
(2.309)
6 (2.303)
Dividendi
distribuiti
- - - - - - - - - - (526) (526) (3) (529)
Acconto
dividendi
- - - - - - - - - - (273) (273) - (273)
Acquisto
azioni
proprie
Operazioni
- (25) - - - - - - - - - (25) - (25)
con azionisti
di
minoranza
- - - - - - - - - - (69) (69) - (69)
Piani di
incentivazio
ne
- 2 - - - - - - - 6 - 8 - 8
Cedole
pagate a
titolari di
obbligazioni
ibride
perpetue
- - - - - - - - - (16) (16) - (16)
Altre
variazioni
- - - - - (54) - - 2 - 54 2 - 2
Variazione
perimetro di
consolidam
ento
- - - - - - - - - - (1) (1) 33 32
Saldo al 31
dicembre
2022
1.306 (63) 299 1.210 800 (2.558) (127) - 5 19 8.002 8.893 44 8.937

* La voce comprende l'utile dell'esercizio (quota Gruppo) di 1.506 milioni di euro e gli utili attuariali sul TFR di 91 milioni di euro al netto delle relative imposte correnti e differite.

RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO

(milioni di euro)
Note Esercizio
2022
Esercizio 2021
Disponibilità liquide e mezzi q
'
'
7.958 4.516
Risultato prima delle imposte 2.328 2.168
Ammortamenti e svalutazioni [tab. C7] 830 790
Svalutazioni (rivalutazioni) di partecipazioni [tab. C11.1] - (225)
Accantonamenti netti ai fondi rischi e oneri [tab. B6] 439 363
Utilizzo fondi rischi e oneri [tab. B6] (354) (501)
Accantonamento per trattamento fine rapporto [tab. B7] 2 1
Trattamento di fine rapporto [tab. B7] (118) (129)
(Plusvalenze)/Minusvalenze per disinvestimenti (1) 2
Rettifiche/(riprese) di valore su attività finanziarie (1) -
(Dividendi) [tab. C11.1] - -
Dividendi incassati - -
(Proventi Finanziari da realizzo) [tab. C11.1] (1) (3)
(Proventi Finanziari per interessi) [tab. C11.1] (158) (136)
Interessi incassati 146 133
Interessi passivi e altri oneri finanziari [tab. C11.2] 118 64
Interessi pagati (78) (32)
Perdite e svalutazioni /(Recuperi) su crediti [tab. C10] 97 33
Imposte sul reddito pagate [tab. C12.3] (509) (394)
Altre variazioni 6 (20)
Flusso di cassa generato dall'attività di es. prima delle
variazioni del circolante
[a] 2.746 2.114
Variazioni del capitale circolante:
(Incremento)/Decremento Rimanenze [tab. A7] 2 11
(Incremento)/Decremento Crediti commerciali 261 (184)
(Incremento)/Decremento Altri crediti e attività 192 (45)
Variazione crediti d'imposta Legge n. 77/2020 11 (526)
Incremento/(Decremento) Debiti commerciali 91 129
Incremento/(Decremento) Altre passività 233 244
Flusso di cassa generato /(assorbito) dalla variazione del [b] 790 (371)
capitale circolante
Incremento/(Decremento) passività da operatività
finanziaria, pagamenti e monetica, assicurativa 5.077 10.813
Liquidità netta generata / (assorbita) dalle attività finanziarie e (17.954) (13.294)
crediti d'imposta Legge n. 77/2020 da operatività finanziaria,
pagamenti e monetica, assicurativa
(Incremento)/Decremento della Cassa e depositi BancoPosta [tab. A11] 1.810 (1.268)
Incremento/(Decremento) delle riserve tecniche assicurative
nette 4.076 10.334
(Proventi)/Oneri e altre componenti non monetarie 3.635 (4.144)
Liquidità generata /(assorbita) da attività/passività
finanziarie dell'operatività finanziaria, pagamenti e [c] (3.356) 2.441
monetica, assicurativa
Flusso di cassa netto da/(per) attività operativa [d]=[a+b+c] 180 4.184
- di cui parti correlate 1.971 (5.975)

Investimenti:

Immobili, impianti e macchinari
Investimenti immobiliari
[tab. A1]
[tab. A2]
(341)
-
(342)
-
Attività immateriali [tab. A3] (469) (412)
Partecipazioni (3) (50)
Altre attività finanziarie (132) (4)
Investimenti in società consolidate al netto delle disponibilità (678) (40)
liquide acquisite
Disinvestimenti:
Imm.li, imp.ti e macchinari, inv.imm.ri ed attività dest. alla
vendita
5 3
Altre attività finanziarie 12 423
Flusso di cassa netto da/(per) attività di investimento [e] (1.606) (422)
- di cui parti correlate (7) (1)
Assunzione/(Rimborso) di debiti finanziari a lungo termine
(Incremento)/Decremento crediti finanziari
[tab. B8.4] 110
-
(87)
-
Incremento/(Decremento) debiti finanziari a breve [tab. B8.4] (812) (366)
(Acquisto)/Cessione azioni proprie (25) -
Dividendi pagati [B3] (801) (662)
Strumenti di capitale - obbligazioni ibride perpetue (21) -
Altre operazioni con azionisti di minoranza - 794
Flusso di cassa da/(per) attività di finanziamento e
operazioni con gli azionisti
[f] (1.549) (321)
- di cui parti correlate (512) (422)
Effetto variazione cambi su disponibilità liquide e mezzi
equivalenti
[g] - 1
Flusso delle disponibilità liquide [h]=[d+e+f+g] (2.975) 3.442
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine
dell'esercizio
[tab. A12] 4.983 7.958
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti vincolati alla fine
dell'esercizio
(3.755) (5.369)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti non vincolati alla
fine dell'esercizio
1.228 2.589

4.2 NOTE ALLO STATO PATRIMONIALE

ATTIVO

A1 - IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI (2.404 milioni di euro)

Nel 2022 la movimentazione degli Immobili, impianti e macchinari è la seguente:

tab. A1 - Movimentazione degli Immobili, impianti e macchinari (milioni di euro)

Terreni Fabbricati
strumentali
Impianti e
macchinari
Attrezzature
ind.li e
comm.li
Migliorie
beni di
terzi
Altri beni Immobilizz.
in corso e
acconti
Totale
Costo 76 3.219 2.402 349 670 2.024 93 8.833
Fondo ammortamento - (2.078) (1.859) (314) (424) (1.849) - (6.524)
Fondo svalutazione (0) (17) (9) 0 (10) (6) (0) (42)
Saldo al 1° gennaio 2022 76 1.124 534 35 236 169 93 2.267
Variazioni dell'esercizio
Acquisizioni 0 45 72 10 36 70 107 341
Rettifiche - - - - - - - -
Riclassifiche (0) 17 23 0 5 11 (56) (0)
Dismissioni (0) (0) (0) (0) (0) 0 (1) (1)
Variazione perimetro consolidamento - - 15 3 2 1 23
Ammortamento - (31) (63) (13) (46) (77) - (230)
(Svalutazioni) / Riprese di valore - 0 (0) - 8 (4) (0) 4
Totale variazioni (0) 31 46 (0) 5 3 52 136
Costo 77 3.278 2.542 363 707 2.056 145 9.167
Fondo ammortamento - (2.107) (1.952) (328) (464) (1.877) - (6.728)
Fondo svalutazione (0) (16) (10) (1) (1) (7) (0) (35)
Saldo al 31 dicembre 2022 76 1.155 580 34 241 173 145 2.404

La voce Immobili, impianti e macchinari al 31 dicembre 2022 comprende attività della Capogruppo site in terreni detenuti in regime di concessione o sub-concessione, gratuitamente devolvibili all'ente concedente alla scadenza del relativo diritto, per un valore netto contabile di complessivi 42 milioni di euro.

Gli investimenti del 2022 per 341 milioni di euro sono composti principalmente da:

  • 45 milioni di euro relativi principalmente a spese per manutenzione straordinaria di locali di proprietà adibiti a Uffici Postali e Uffici direzionali dislocati sul territorio (17 milioni di euro), di locali di staff e direzionali (15 milioni di euro) e di locali di smistamento posta e pacchi (11 milioni di euro);
  • 72 milioni di euro per impianti, di cui le voci più significative sono riferite alla Capogruppo e individuabili in 34 milioni di euro per la realizzazione di impianti connessi a fabbricati, 13 milioni di euro per la realizzazione e manutenzione straordinaria di impianti di connettività e 10 milioni di euro per la realizzazione e manutenzione straordinaria di impianti di videosorveglianza;
  • 36 milioni di euro per investimenti principalmente destinati a migliorare la parte impiantistica (20 milioni di euro) e la parte strutturale (13 milioni di euro) degli immobili condotti in locazione;
    • 70 milioni di euro relativi ad Altri beni, di cui 54 milioni di euro sostenuti dalla Capogruppo principalmente per l'acquisto di hardware per il rinnovo delle dotazioni tecnologiche presso gli Uffici Postali e direzionali e il

consolidamento dei sistemi di storage (48 milioni di euro) e 13 milioni di euro sostenuti da PostePay SpA principalmente per l'acquisto di dispositivi per la gamma di offerte "PosteMobile Casa" e "PosteCasa Ultraveloce" (8 milioni di euro) e in via residuale all'acquisto di telefoni cellulari e apparati di telefonia mobile destinati al noleggio;

  • 107 milioni di euro relativi a Immobilizzazioni in corso di realizzazione e acconti, di cui 82 milioni di euro sostenuti dalla Capogruppo e riferibili per 68 milioni di euro per lavori di manutenzione straordinaria e dotazione infrastrutturale della rete commerciale e produttiva e 8 milioni di euro per l'acquisto di hardware e di altra dotazione tecnologica non ancora inserita nel processo produttivo.

Le riclassifiche da Immobilizzazioni materiali in corso ammontano a 56 milioni di euro e si riferiscono principalmente al costo di acquisto di cespiti divenuti disponibili e pronti all'uso nel corso dell'esercizio; in particolare sono riferiti alla Capogruppo per la conclusione di attività di ristrutturazioni straordinarie di immobili di proprietà e migliorie su immobili condotti in locazione (32 milioni di euro) e per l'attivazione di hardware e di altra dotazione tecnologica (13 milioni di euro).

A2 - INVESTIMENTI IMMOBILIARI (31 milioni di euro)

Gli Investimenti immobiliari riguardano principalmente alloggi di proprietà di Poste Italiane SpA ai sensi della Legge 560 del 24 dicembre 1993 e alloggi destinati in passato a essere utilizzati dai direttori degli Uffici Postali. La movimentazione è la seguente:

tab. A2 - Movimentazione degli Investimenti immobiliari (milioni di euro)
Esercizio 2022
Costo
Fondo ammortamento
Fondo svalutazione
90
(58)
-
Saldo al 1° gennaio 32
Variazioni dell'esercizio
Acquisizioni
Riclassifiche
Dismissioni
Ammortamento
1
-
(1)
(1)
Totale variazioni (1)
Costo
Fondo ammortamento
Fondo svalutazione
88
(57)
-
Saldo al 31 dicembre
Fair value al 31 dicembre
31
72

Il fair value degli Investimenti immobiliari al 31 dicembre 2022 è rappresentato per 61 milioni di euro dal prezzo di vendita applicabile agli alloggi di servizio ai sensi della Legge 560 del 24 dicembre 1993 e per il rimanente ammontare è riferito a stime dei prezzi di mercato effettuate internamente all'azienda159 .

159 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato degli ex alloggi di servizio e quello degli altri investimenti immobiliari è di Livello 3.

La maggior parte dei beni immobili compresi nella categoria in commento sono concessi in locazione con contratti classificabili come leasing operativi, poiché il Gruppo mantiene sostanzialmente i rischi e benefici legati alla proprietà di tali unità immobiliari. Con detti contratti è di norma concessa al conduttore la facoltà di interrompere il rapporto con un preavviso di sei mesi; ne consegue che i relativi flussi di reddito attesi, mancando del requisito della certezza, non sono oggetto di commento nelle presenti note.

A3 - ATTI ITA' I ATERIALI (1.817 milioni di euro)

Nel 2022 il valore netto e la movimentazione delle Attività immateriali sono i seguenti:

tab. A3 - Movimentazione delle Attività immateriali (milioni di euro)

Diritti di
brevetto ind.le
e di utilizz.
opere
d'ingegno,
concessioni,
licenze, marchi
e simili
Immobilizz. in
corso e acconti
Avviamento Altre Totale
Costo 4.221 232 177 9 4.639
Ammortamenti e svalutazioni cumulati (3.656) - (102) (8) (3.766)
Saldo al 1° gennaio 2022 565 232 75 1 873
Variazioni dell'esercizio
Acquisizioni 234 236 - - 469
Riclassifiche 209 (209) - - -
Cessazioni e Dismissioni - (2) - - (2)
Variazione perimetro di consolidamento 9 2 597 223 831
Ammortamenti e svalutazioni (349) - - (5) (354)
Differenze di cambio - - (1) - (1)
Totale variazioni 103 26 597 218 944
Costo 4.689 258 773 231 5.952
Ammortamenti e svalutazioni cumulati (4.021) - (102) (12) (4.135)
Saldo al 31 dicembre 2022 668 258 672 219 1.817

Gli investimenti del 2022 in Attività immateriali ammontano a 469 milioni di euro e comprendono circa 38 milioni di euro riferibili ad attività di sviluppo software e relativi oneri accessori sviluppati all'interno del Gruppo, principalmente relativi a costi del personale (33 milioni di euro). Non sono capitalizzati costi di sviluppo diversi da quelli direttamente sostenuti per la realizzazione di prodotti software identificabili, utilizzati o destinati all'utilizzo da parte del Gruppo.

L'incremento nella voce Diritti di brevetto industriale e diri ' licenze, marchi e simili di 234 milioni di euro, prima degli ammortamenti effettuati nell'esercizio, si riferisce principalmente all'acquisto e all'entrata in produzione di nuovi programmi a seguito delle acquisizioni di licenze software.

Le acquisizioni di Immobilizzazioni immateriali in corso si riferiscono principalmente ad attività per lo sviluppo di software per le piattaforme infrastrutturali e per i servizi BancoPosta.

Il saldo delle Immobilizzazioni immateriali in corso comprende attività della Capogruppo principalmente volte allo sviluppo di software per la piattaforma infrastrutturale (116 milioni di euro), per i servizi BancoPosta (68 milioni di euro), per il supporto alla rete di vendita (40 milioni di euro), per la piattaforma relativa ai prodotti postali (18 milioni di euro) e per l'ingegnerizzazione dei processi di reportistica per le altre funzioni di Business e staff (14 milioni di euro).

Nel corso dell'esercizio sono state effettuate riclassifiche dalla voce Immobilizzazioni immateriali in corso alla voce Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere d'ingegno per 209 milioni di euro dovute al completamento e messa in funzione dei nuovi programmi software e all'evoluzione di quelli esistenti, riferiti alla piattaforma infrastrutturale

Gruppo Poste Italiane I Bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2022

(98 milioni di euro), ai servizi BancoPosta (52 milioni di euro), al supporto alla rete di vendita (32 milioni di euro), alla piattaforma relativa ai prodotti postali (17 milioni di euro) e all'ingegnerizzazione dei processi di reportistica per altre funzioni di Business e di staff (10 milioni di euro).

Infine, a seguito dell'avvio del Progetto Energy, la Capogruppo ha effettuato investimenti in software applicativi per circa 30 milioni di euro, di cui circa 8 milioni di euro non ancora entrati in produzione.

La voce Avviamento è dettagliata come di seguito:

tab. A3.1 - Avviamento (milioni di euro)

Descrizione 31.12.2022 31.12.2021 Variazioni
SBU Corrispondenza, pacchi e distribuzione 213 75 138
Plurima 101 - 101
Poste Italiane 33 33 -
Sourcesense 24 - 24
Poste Welfare Servizi 18 18 -
Sengi Express Limited 16 16 -
Agile 14 - 14
MLK Deliveries 5 5 -
Nexive Network 3 3 -
sennder Italia - - -
SBU Pagamenti e mobile 459 - 459
LIS 459 - 459
Totale 672 75 596

La voce pari a 672 milioni di euro è riferita agli avviamenti allocati alla SBU Corrispondenza, pacchi e distribuzione e alla SBU Pagamenti e Mobile. Le principali variazioni dell'esercizio sono relative all'iscrizione dei nuovi avviamenti relativi alle acquisizioni di Plurima (101 milioni di euro), Sourcesense (24 milioni di euro) e Agile (14 milioni di euro) per la SBU Corrispondenza, Pacchi e distribuzione, e all'acquisizione di LIS (459 milioni di euro) per la SBU Pagamenti e Mobile. Per ulteriori dettagli in merito alle acquisizioni perfezionate nel corso dell'esercizio, si rimanda al paragrafo 2.6 – Criteri e metodologie di consolidamento.

Inoltre, con riferimento all'Impairment test su avviamenti e unità generatrici di flussi di cassa, si rimanda al paragrafo 2.4 – Uso di stime.

L'incremento della voce residuale è riconducibile principalmente alle attività immateriali identificate nell'ambito del processo di Purchase price allocation dei gruppi Plurima (31 milioni di euro) e LIS (192 milioni di euro) acquisite nel corso dell'esercizio per cui si rimanda al paragrafo 2.6 – Criteri e metodologie di consolidamento.

A4 – ATTI ITA' ER IRITTI ' SO (1.334 milioni di euro)

tab. A4 - Movimentazione Attività per diritti d'uso (milioni di euro)

Immobili
strumentali
Flotta
aziendale
Veicoli uso
promiscuo
Altri beni Totale
Costo 1.478 170 27 51 1.726
Ammortamenti e svalutazioni cumulati (440) (120) (13) (37) (610)
Saldo al 1° gennaio 2022 1.038 50 14 14 1.116
Variazioni dell'esercizio
Acquisizioni per nuovi contratti 56 256 6 9 328
Rettifiche 60 - - (2) 58
Cessazioni contrattuali (18) (8) - (2) (28)
Variazione perimetro di consolidamento 108 2 1 - 110
Ammortamenti e svalutazioni (160) (77) (8) (5) (249)
Totale variazioni 46 173 (1) - 219
Costo 1.680 373 31 54 2.138
Ammortamenti e svalutazioni cumulati (596) (150) (18) (40) (804)
Saldo al 31 dicembre 2022 1.084 224 13 14 1.334

Le acquisizioni dell'esercizio si riferiscono principalmente alla Capogruppo (291 milioni di euro) e riguardano nuovi contratti e rinnovo di contratti esistenti all'inizio dell'esercizio di natura immobiliare (28 milioni di euro), il noleggio di veicoli aziendali adibiti all'attività di recapito di posta e pacchi (254 milioni di euro) e di veicoli ad uso promiscuo (5 milioni di euro), al noleggio di attrezzature informatiche (4 milioni di euro) e alla controllata SDA Express Courier per la stipula di contratti di locazione immobiliare delle nuove sedi operative e magazzini destinati alla gestione di specifiche commesse inerenti il segmento della "logistica integrata" (25 milioni di euro). La voce rettifiche si riferisce alle variazioni contrattuali intercorse nel periodo in commento, ad esempio per variazioni di durata per proroga, revisione delle condizioni economiche, ecc..

tab. A4.1 - Effetti economici rinvenienti da accordi di leasing (milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2022 Esercizio 2021
Ammortamenti Attività per diritti d'uso 249 241
Oneri finanziari su debiti per Leasing 24 24
Costi relativi a Leasing a breve termine 38 39
Costi relativi a Leasing di attività di modesto valore 15 19
Costi relativi a Leasing di attività immateriali 72 55
Totale 397 379

tab. A4.2- Movimentazione Passività per leasing (milioni di euro)

2022
Saldo al 1° gennaio 1.166
Incrementi per nuovi contratti 328
Pagamenti (251)
Oneri finanziari 24
-
Variazione di perimetro 111
Altre variazioni 30
Saldo al 31 dicembre 1.407
di cui quota corrente
di cui quota non corrente
297
1.110

A5 - PARTECIPAZIONI VALUTATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO (267 milioni di euro)

tab. A5 - Partecipazioni (milioni di
euro)
Descrizione 31.12.2022 31.12.2021 Variazioni
Partecipazioni in imprese collegate 263 275 (11)
Partecipazioni in imprese controllate 3 2 1
Totale 267 277 (11)

tab. A5.1 - Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto (*)
(milioni di euro)
Saldo al 01. Incrementi / Rettifiche di valore Saldo al
Partecipazioni 01. 2022 (Decrementi) valutazione a equity Rett. dividendi 31.12.2022
in imprese collegate
Anima Holding SpA 226 2 (5) (11) 213
Conio Inc 1 0 (0) - 1
Consorzio Italia Cloud - - 0 - 0
Eurizon Capital Real Asset SGR - 3 0 - 4
Financit SpA 38 0 (2) - 36
ItaliaCamp Srl 0 - 0 - 1
Replica Sim SpA 10 - (0) - 9
Totale imprese collegate 275 6 (6) (11) 263
in imprese controllate
Address Software Srl 0 - 0 - 1
Kipoint SpA 2 - 0 - 2
Indabox Srl 0 - 0 - 0
Totale imprese controllate 2 - 0 - 3

Totale 277 6 (6) (11) 267 (*) I valori indicati nella tabella sono espressi arrotondati in milioni di euro (senza cifre decimali). Ne consegue che la somma degli importi arrotondati potrebbe non coincidere con i totali arrotondati.

Come richiesto dai principi IFRS le partecipazioni sono state sottoposte al test di impairment al fine di verificare se esistono obiettive evidenze che possano far ritenere non interamente recuperabile il valore di iscrizione delle stesse. In particolare, a valle di tale impairment test si è proceduto, già al 30 giugno, a rettificare il valore di carico della partecipazione in Anima Holding per un importo pari a 21 milioni di euro (l'effetto è esposto nella colonna "valutazione ad equity). Per la metodologia applicata e i parametri utilizzati per l'esecuzione dell'impairment test di Anima Holding al 31 dicembre 2022, si rinvia alla nota 2.4 – Uso di stime, con riguardo all'Impairment test su avviamenti, unità generatrici di flussi di cassa e partecipazioni.

L'elenco e i dati salienti delle società controllate, a controllo congiunto e collegate valutate con il criterio del Patrimonio netto sono forniti nelle Ulteriori Informazioni – Perimetro di consolidamento e dati salienti delle partecipazioni (Nota 13).

A6 - ATTI ITA' INANZIARIE (226.141 milioni di euro)

tab. A6 - Attività finanziarie

(milioni di euro)-
Saldo al 31.12.22 Saldo al 31.12.21
Descrizione Attività
non
correnti
Attività
correnti
Totale Attività
non
correnti
Attività
correnti
Totale Variazioni
Attività finanziarie al costo
ammortizzato
29.483 16.812 46.295 34.287 19.026 53.313 (7.018)
Attività finanziarie al FVTOCI 114.031 16.204 130.235 141.798 8.055 149.853 (19.618)
Attività finanziarie al FVTPL 42.573 929 43.501 44.341 473 44.814 (1.313)
Strumenti finanziari derivati 5.764 346 6.110 800 76 876 5.233
Totale 191.850 34.290 226.141 221.226 27.630 248.856 (22.715)
di cui Operatività Finanziaria 61.914 21.327 83.241 69.042 20.667 89.709 (6.468)
di cui Operatività Assicurativa 129.390 12.765 142.155 151.372 6.832 158.204 (16.049)
di cui Operatività Postale e Commerciale 539 1 540 77 7 84 456
di cui Operatività Pagamenti e Monetica 8 198 206 735 124 859 (653)

Le Attività finanziarie sono di seguito commentate per ciascuna tipologia di operatività:

  • Operatività finanziaria, in cui sono rappresentate le attività finanziarie del Patrimonio BancoPosta e della società BancoPosta Fondi SpA SGR;
  • Operatività assicurativa, in cui sono rappresentate le attività finanziarie della compagnia Poste Vita SpA e della sua controllata Poste Assicura SpA;
  • Operatività postale e commerciale, in cui sono rappresentate le attività finanziarie detenute dalla Capogruppo (diverse da quelle detenute dal BancoPosta) e le altre attività finanziarie delle società operanti in ambito postale e commerciale;
  • Operatività pagamenti e monetica, in cui sono rappresentate le attività finanziarie detenute da Poste Pay, LIS Holding e LIS Pay.

OPERATIVITA' FINANZIARIA

tab. A6.1 - Attività finanziarie settore finanziario (milioni di euro)

Saldo al 31.12.2022 Saldo al 31.12.2021
Descrizione Attività
non
correnti
Attività
correnti
Totale Attività
non
correnti
Attività
correnti
Totale Variazioni
Attività finanziarie al costo ammortizzato 27.473 16.428 43.901 32.429 18.710 51.139 (7.238)
Finanziamenti e crediti 0 16.203 16.203 0 18.029 18.029 (1.826)
Finanziamenti - 1.358 1.358 - 0 0 1.358
Crediti
Depositi presso il MEF
Crediti
Fondo svalutazione Depositi presso il MEF
MEF conto Tesoreria dello Stato
Altri crediti finanziari
0
0
-
0
-
-
14.844
11.902
11.907
(5)
-
2.942
14.844
11.902
11.907
(5)
-
2.942
0
0
-
0
-
-
18.029
12.707
12.712
(5)
-
5.322
18.029
12.707
12.712
(5)
-
5.322
(3.184)
(805)
(804)
(1)
-
(2.379)
Titoli a reddito fisso 27.473 226 -
27.699
32.429 681 33.110 (5.411)
Attività finanziarie al FVTOCI 28.638 4.552 33.190 35.774 1.884 37.658 (4.468)
Titoli a reddito fisso 28.638 4.552 33.190 35.774 1.884 37.658 (4.468)
Attività finanziarie al FVTPL 40 - 40 39 - 39 1
Azioni 40 - 40 39 - 39 1
Strumenti finanziari derivati 5.764 346 6.109 800 73 873 5.236
Totale 61.914 21.327 83.241 69.042 20.667 89.709 (6.468)

Attività finanziarie al Costo ammortizzato

Di seguito la movimentazione delle attività finanziarie al costo ammortizzato:

tab. A6.1.1 - Movimentazione attività finanziarie al costo ammortizzato (milioni di euro)

Finanziamenti
e crediti
Titoli a reddito
fisso
Totale
Saldo al 1° gennaio 2022 18.029 33.110 51.139
Acquisti 2.109 2.109
Variaz. per costo ammortizzato - (90) (90)
Trasf.ti riserve di PN - (126) (126)
Variazioni del fair value a CE - (5.398) (5.398)
Var.ni per op. di CFH (*) - 128 128
Variazioni per impairment (1) (2) (3)
Variazioni nette (186) (186)
Effetti delle vendite a CE - 77 77
Ratei 1 226 227
Vendite, rimborsi ed estinzione ratei (2.334) (2.334)
Altre variazioni (1.640) - (1.640)
Saldo al 31 dicembre 2022 16.203 27.699 43.901

(*) La voce della tabella Variazioni per operazioni di CFH, riferita agli acquisti a termine effettuati nell'ambito di operazioni di cash flow hedge, accoglie le variazioni di fair value dei titoli acquistati intercorse tra la data di stipula del contratto derivato e quella di regolamento e trova contropartita nella corrispondente variazione della riserva di Cash flow hedge.

Finanziamenti e Crediti

La voce Finanziamenti si riferisce ad operazioni di pronti contro termine attivi per 4.575 milioni di euro (1.577 milioni di euro al 31 dicembre 2021) stipulati con la Cassa di Compensazione e Garanzia SpA (di seguito CC&G), finalizzate all'impiego temporaneo della liquidità riveniente dalla raccolta da privati. Tali operazioni risultano garantite da titoli per un nozionale complessivo di 4.425 milioni di euro. Le attività e passività finanziarie relative ad operazioni di pronti contro termine gestite attraverso la CC&G, che soddisfano i requisiti previsti dallo IAS 32, sono oggetto di compensazione. L'effetto della compensazione al 31 dicembre 2022, già incluso nell'esposizione a saldi netti, ammonta a complessivi 3.217 milioni di euro (1.577 milioni di euro al 31 dicembre 2021). Il fair value160 di tale voce al 31 dicembre 2022 ammonta a 1.358 milioni di euro.

La voce Crediti include:

  • Depositi presso il MEF, per 11.907 milioni di euro, costituiti dagli impieghi della raccolta da conti correnti postali appartenenti alla clientela pubblica, remunerati ad un tasso variabile calcolato su un paniere di titoli di Stato161 . Il deposito è rettificato di un fondo svalutazione di circa 5 milioni di euro, per tener conto del rischio di default della controparte, invariato rispetto al 31 dicembre 2021. Nel corso dell'esercizio 2022 sono stati stipulati contratti derivati di copertura (gestionale) sulla componente della remunerazione indicizzata a 10 anni. L'operazione di copertura è stata eseguita attraverso acquisti a termine del BTP a 10 anni con regolamento del differenziale tra il prezzo prefissato del titolo e il market value del titolo stesso.
  • Altri crediti finanziari, relativi per 2.457 milioni di euro a depositi in garanzia di cui 1.447 milioni di euro per somme versate a controparti per operazioni di repo passivi su titoli a reddito fisso (collateral previsti da appositi Global Master Repurchase Agreement), 978 milioni di euro per somme versate a CC&G (613 milioni di euro per operazioni di repo in essere e 365 milioni di euro come contributo prefinanziato al fondo di garanzia, cd Default

160 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di Livello 2.

161 Il tasso variabile in commento è così calcolato: per il 40% in base alla media del rendimento del BOT a sei mesi rilevato mensilmente e per il restante 60% in base alla media del rendimento del BTP a dieci anni rilevato mensilmente.

Fund162), 31 milioni di euro per somme versate a controparti per operazioni di Interest rate swap (collateral previsti da appositi Credit Support Annex). La diminuzione rispetto all'esercizio precedente dei depositi a garanzia è dovuto al rialzo della curva dei tassi di interesse che ha generato principalmente una riduzione delle somme versate a controparti con le quali sono in essere operazioni di interest rate swap a seguito della variazione positiva del fair value dei derivati di copertura, parzialmente compensata dall'incremento delle somme versate a controparti con le quali sono in essere operazioni di Repo passivi a seguito della variazione negativa del fair value dei titoli in garanzia.

Titoli a reddito fisso

Riguardano titoli a reddito fisso dell'area euro, detenuti dal Patrimonio BancoPosta, costituiti da titoli di Stato di emissione italiana e da titoli garantiti dallo Stato italiano del valore nominale di 28.304 milioni di euro. Il valore a cui sono iscritti di 27.699 milioni di euro è composto dal costo ammortizzato di titoli a reddito fisso non oggetto di copertura per 15.614 milioni di euro, dal costo ammortizzato di titoli a reddito fisso oggetto di copertura di fair value hedge per 14.799 milioni di euro, decrementato di 2.714 milioni di euro complessivi per tener conto degli effetti della copertura stessa (incrementato di 2.188 milioni di euro nell'esercizio 2021). I titoli a reddito fisso rilevati al costo ammortizzato sono rettificati per tener conto del relativo impairment, il cui fondo al 31 dicembre 2022 ammonta a circa 13 milioni di euro (11 milioni di euro al 31 dicembre 2021).

Al 31 dicembre 2022 il fair value163 di tali titoli è di 23.651 milioni di euro (comprensivo di 226 milioni di euro di ratei in corso di maturazione).

In tale portafoglio sono compresi titoli a tasso fisso per un ammontare nominale di 3.000 milioni di euro emessi da Cassa Depositi e Prestiti SpA e garantiti dallo Stato italiano (al 31 dicembre 2022 il valore di bilancio è pari a 2.863 milioni di euro).

Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo

Di seguito la movimentazione delle attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo (FVTOCI):

162 Fondo di garanzia costituito dall'insieme dei versamenti dei partecipanti diretti ai comparti derivati e azionario ed al comparto obbligazionario, istituito a ulteriore garanzia delle operazioni svolte; può essere utilizzato per la copertura degli oneri derivanti da eventuali inadempimenti dei partecipanti.

163 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di Livello 1 per 20.927 milioni di euro e di Livello 2 per 2.724 milioni di euro.

tab. A6.1.2- Movimentazione attività finanziarie al FVTOCI (milioni di euro)

Titoli a reddito fisso

Saldo al 1° gennaio 2022 37.658
Acquisti 9.237
Trasf.ti riserve di PN (411)
Variaz. per costo ammortizzato (57)
Variazioni del fair value a PN (4.408)
Variazioni del fair value a CE (5.721)
Var.ni per op. di CFH (*) 202
Effetti delle vendite a CE 258
Ratei 265
Vendite, rimborsi ed estinzione ratei (3.833)
Saldo al 31 dicembre 2022 33.190

(*) La voce della tabella Variazioni per operazioni di CFH, riferita agli acquisti a termine effettuati nell'ambito di operazioni di cash flow hedge, accoglie le variazioni di fair value dei titoli acquistati intercorse tra la data di stipula del contratto derivato e quella di regolamento e trova contropartita nella corrispondente variazione della riserva di Cash flow hedge.

Titoli a reddito fisso

Riguardano principalmente titoli governativi a reddito fisso dell'area euro, costituiti da titoli di Stato, soprattutto di emissione italiana, detenuti dal Patrimonio BancoPosta, del valore nominale di 37.489 milioni di euro.

L'oscillazione complessiva del fair value nell'esercizio in commento è negativa per 10.130 milioni di euro ed è rilevata nell'apposita riserva di Patrimonio netto per l'importo di 4.408 milioni di euro relativo alla parte non coperta da strumenti di fair value hedge, e a Conto economico per l'importo di 5.721 milioni di euro relativo alla parte coperta.

L'impairment cumulato al 31 dicembre 2022 ammonta a 16 milioni di euro (12 milioni di euro al 31 dicembre 2021). Il decremento della voce in commento è dovuto principalmente all'oscillazione negativa del fair value sopra citato parzialmente compensato da maggiori acquisti rispetto alle vendite/rimborsi effettuati nell'esercizio.

I titoli indisponibili consegnati in garanzia a controparti a fronte di operazioni di finanziamento e di copertura sono indicati nella nota 13 – Ulteriori Informazioni.

Attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico

Azioni

La voce in commento si riferisce:

• per 20 milioni di euro, al fair value di 32.059 azioni privilegiate di Visa Incorporated (Series C Convertible Participating Preferred Stock) assegnate a seguito del perfezionamento dell'operazione di cessione dell'azione di Visa Europe Ltd a Visa Incorporated avvenuta nel 2016; tali titoli azionari sono convertibili in azioni ordinarie in base al rapporto di 3,634164 azioni ordinarie ogni azione di Classe C, , e sono opportunamente scontate a un idoneo tasso per tener conto della loro illiquidità. Nel corso dell'esercizio è proseguito il processo di determinazione della proporzione di convertibilità e del relativo tasso delle Azioni Visa Incorporated Series C Convertible Participating Preferred Stock parzialmente conclusosi in data 29 luglio 2022 con l'assegnazione di 1.019 azioni privilegiate di Visa Incorporated Series A Preferred Stock;

164 Sino alla data della completa conversione delle azioni assegnate in azioni ordinarie, il tasso di conversione potrà essere ridotto a seguito del manifestarsi di passività della Visa Europe Ltd ritenute oggi solo potenziali.

• per 20 milioni di euro, al fair value di 1.019 azioni privilegiate di Visa Incorporated (Series A Preferred Stock); tali titoli azionari sono convertibili in azioni ordinarie in base al rapporto di 100 azioni ordinarie ogni azione di classe A Preferred Stock.

L'oscillazione complessiva netta del fair value nell'esercizio in commento è positiva per 1 milione di euro ed è rilevata a Conto economico nelle voci Proventi e Oneri derivanti da operatività finanziaria.

Strumenti finanziari derivati

A6.1.3 - Strumenti finanziari derivati
(milioni di euro)
Saldo al 31.12.2022 Saldo al 31.12.2021
Descrizione Nominale Fair value Nominale Fair value
Cash flow hedging
Acquisti a termine 3.433 (92) - -
Vendite a termine 1.099 346 1.714 76
Interest rate swaps 2.943 (531) 1.720 (264)
Fair value hedging
Interest rate swap su Titoli al FVTOCI e CA 27.940 5.571 34.914 (4.398)
Interest rate swap su Pronti contro Termine 3.996 (155) 2.956 (1)
FV vs CE
Vendite a termine 0 (4) 0 (3)
Strumenti finanziari derivati 39.411 5.135 41.304 (4.590)
Di cui:
Strumenti derivati attivi 27.404 6.109 13.593 873
Strumenti derivati passivi 12.007 (975) 27.711 (5.463)

Le operazioni di cash flow hedge in interest rate swap si riferiscono esclusivamente a titoli al FVTOCI mentre le vendite a termine si riferiscono per un nominale di 869 milioni di euro a titoli al FVTOCI e per un nominale di 230 milioni di euro a titoli al costo ammortizzato.

Gli strumenti di copertura del rischio di tasso d'interesse sui flussi finanziari hanno complessivamente subito nell'esercizio una variazione negativa netta di 89 milioni di euro, di cui 280 milioni di euro relativi alla variazione positiva netta di fair value della componente efficace della copertura, riflessa nella Riserva cash flow hedge, e 369 milioni di euro relativi alla variazione negativa netta delle operazioni completate165 nell'esercizio e della componente inefficace dei contratti di copertura.

Gli strumenti di fair value hedge in interest rate swap hanno ad oggetto la copertura di:

  • titoli classificati al costo ammortizzato per un nominale di 13.510 milioni di euro e titoli classificati al FVTOCI per un nominale di 14.430 milioni di euro; hanno complessivamente subito nell'esercizio una variazione positiva netta di 9.969 milioni di euro, di cui 11.040 milioni di euro relativi alla variazione positiva netta di fair value della componente efficace della copertura e 1.071 milioni di euro relativi alla variazione negativa netta delle operazioni completate nell'esercizio e della componente inefficace dei contratti di copertura
  • pronti contro termine classificati al costo ammortizzato per un nominale di 3.996 milioni di euro, la cui variazione negativa netta è di 154 milioni di euro, di cui 126 milioni di euro relativi alla variazione negativa netta di fair value della

165 Le Operazioni completate comprendono le operazioni a termine regolate, i differenziali scaduti e in maturazione e l'estinzione di interest rate swap relativi a titoli ceduti.

componente efficace della copertura e 28 milioni di euro relativi alla variazione negativa netta delle operazioni completate.

Nell'esercizio in commento la Capogruppo ha effettuato le seguenti operazioni:

  • acquisti a termine per un nominale di 3.433 milioni di euro;
  • vendite a termine per un nominale di 1.099 milioni di euro e regolazione di quelle in essere al 1° gennaio 2022 per 1.714 milioni di euro;
  • interest rate swap di cash flow hedge per un nominale di 1.323 milioni di euro;
  • interest rate swap di fair value hedge per un nominale di 5.585 milioni di euro, inclusivi delle coperture per l'operatività in pronti contro termine per 1.010 milioni di euro;
  • estinzione di interest rate swap di fair value hedge giunti a scadenza su pronti contro termine per un nozionale di 2.956 milioni di euro;
  • estinzione anticipata di interest rate swap di fair value hedge per un nozionale complessivo di 8.563 milioni di euro (di cui 1.575 milioni di euro relativi a operazioni di copertura per le quali è stato venduto anche il titolo sottostante) con la finalità di consolidare un rendimento fisso in linea con la situazione di mercato migliorando contestualmente il profilo reddituale di una porzione del portafoglio anche per gli esercizi successivi.

Inoltre, la Capogruppo ha stipulato e regolato acquisti a termine per un nominale complessivo di 532 milioni di euro (rilevati al fair value verso Conto economico) a copertura gestionale della componente indicizzata a 10 anni della remunerazione dell'impiego della raccolta dalla clientela pubblica. Dette operazioni hanno complessivamente generato nell'esercizio in commento un effetto negativo di 71 milioni di euro rilevato a Conto economico nella voce Proventi degli impieghi della raccolta su conti correnti postali e delle disponibilità libere.

tab. A6.2 - Attività finanziarie settore

(milioni di

assicurativo
euro)
Saldo al 31.12.2022 Saldo al 31.12.2021
Descrizione Attività
non
corrent
i
Attività
corrent
i
Totale Attività
non
corrent
i
Attività
corrent
i
Totale Variazioni
Attività finanziarie al costo ammortizzato 2.008 185 2.193 1.856 188 2.044 149
Crediti - 34 34 - 24 24 9
Titoli a reddito fisso 2.008 151 2.159 1.856 164 2.020 139
Attività finanziarie al FVTOCI 84.850 11.651 96.501 105.214 6.171 111.385 (14.885)
Titoli a reddito fisso 84.348 11.651 95.999 104.689 6.171 110.860 (14.861)
Altri investimenti 501 0 502 525 0 525 (23)
Attività finanziarie al FVTPL 42.532 929 43.461 44.302 473 44.775 (1.314)
Crediti - 110 110 - 41 41 69
Titoli a reddito fisso 1.959 326 2.285 2.524 55 2.579 (294)
Quote fondi comuni d'investimento 40.552 229 40.781 41.757 159 41.916 (1.136)
Azioni - 264 264 0 217 217 47
Altri investimenti 21 0 21 22 0 22 (1)
Strumenti finanziari derivati - - - - - - -
Totale 129.390 12.765 142.15
5
151.372 6.832 158.204 (16.049)

Attività finanziarie al Costo ammortizzato

Di seguito la movimentazione delle attività finanziarie al costo ammortizzato:

tab. A6.2.1 - Movimentazione attività finanziarie al costo ammortizzato
Crediti
Titoli a reddito fisso
Totale
Saldo al 1° gennaio 2022 24 2.020 2.044
Acquisti 274 274
Variaz. per costo ammortizzato - 10 10
Variazioni del fair value a CE - - -
Var.ni per op. di CFH - - -
Variazioni per impairment - - -
Variazioni nette 9 9
Effetti delle vendite a CE - - -
Ratei - 19 19
Vendite, rimborsi ed estinzione ratei (164) (164)
Saldo al 31 dicembre 2022 34 2.159 2.193

Crediti

I crediti finanziari ammontano a 34 milioni di euro e si riferiscono principalmente a crediti per commissioni di gestione dei fondi interni di Poste Vita.

Titoli a reddito fisso

I titoli a reddito fisso valutati al costo ammortizzato al 31 dicembre 2022 esprimono un valore di bilancio pari a 2.159 milioni di euro. I titoli nella categoria in esame si riferiscono esclusivamente al patrimonio libero delle società Poste Vita SpA e Poste Assicura SpA. Al 31 dicembre 2022 il fair value166 di tali titoli è di 1.863 milioni di euro.

I titoli a reddito fisso rilevati al costo ammortizzato sono rettificati per tener conto del relativo impairment, il cui fondo al 31 dicembre 2022 ammonta a circa 0,9 milioni di euro (0,7 milioni di euro al 31 dicembre 2021).

Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo

Di seguito la movimentazione delle attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo:

tab. A6.2.2- Movimentazione attività finanziarie al FVTOCI
Titoli a reddito fisso Altri investimenti Totale
Saldo al 1° gennaio 2022 110.860 525 111.385
Acquisti 18.732 - 18.732
Trasf.ti riserve di PN (136) - (136)
Variaz. per costo ammortizzato 1.328 - 1.328
Variazioni del fair value a PN (23.362) (23) (23.385)
Effetti delle vendite a CE (186) - (186)
Ratei 794 - 794
Vendite, rimborsi ed estinzione ratei (12.031) - (12.031)
Saldo al 31 dicembre 2022 95.999 502 96.501

Tali strumenti finanziari hanno registrato una variazione negativa di fair value per 23.385 milioni di euro, di cui una quota di 23.047 milioni di euro (principalmente titoli detenuti da Poste Vita SpA) è stata retrocessa agli assicurati e rilevata nell'apposita riserva tecnica con il meccanismo dello "shadow a ounting", e una quota di 338 milioni di euro si è riflessa in una corrispondente variazione negativa dell'apposita riserva di Patrimonio netto.

Titoli a reddito fisso

Al 31 dicembre 2022 tali titoli si riferiscono a investimenti detenuti principalmente da Poste Vita SpA per 95.646 milioni di euro (valore nominale di 109.593 milioni di euro) rappresentati da strumenti emessi da Stati e primarie società europee. I titoli in commento sono destinati prevalentemente alla copertura di prodotti collegati alle Gestioni separate, e pertanto i relativi utili e perdite da valutazione vengono integralmente retrocessi agli assicurati e rilevati in apposita riserva tecnica con il meccanismo dello shadow accounting. La voce in commento comprende obbligazioni emesse dalla CDP SpA per un fair value di 264 milioni di euro.

L'oscillazione complessiva del fair value nell'esercizio in commento è negativa per 23.362 milioni di euro ed è quasi interamente retrocessa agli assicurati.

L'impairment cumulato al 31 dicembre 2022 ammonta a 48 milioni di euro pressoché interamente retrocesso agli assicurati con il meccanismo dello shadow accounting (al 31 dicembre 2021 era pari a 52 milioni di euro).

166 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di Livello 1 per 1.767 milioni di euro e di Livello 2 per 96 milioni di euro.

Al 31 dicembre 2022 sono costituiti per 502 milioni di euro da un private placement del tipo Costant Maturity Swap di Cassa Depositi e Prestiti. Il decremento di fair value registrato nel periodo di 23 milioni di euro è stato retrocesso agli assicurati mediante il meccanismo dello shadow accounting.

Attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico

Di seguito la movimentazione delle attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico:

tab. A6.2.3 - Movimentazione attività finanziarie al FVTPL (milioni di euro)

Crediti Titoli a reddito
fisso
Quote fondi
comuni
d'investimento
Azioni Altri
investimenti
Totale
Saldo al 1° gennaio 2022 41 2.579 41.916 217 22 44.775
Acquisti 418 6.488 158 - 7.063
Variazioni del fair value vs CE - (461) (4.571) (25) (1) (5.058)
Variazioni nette 69 69
Effetti delle vendite a CE - (14) (178) - - (191)
Ratei - 34 - - - 34
Vendite, rimborsi ed estinzione
ratei
(270) (2.874) (87) - (3.231)
Saldo al 31 dicembre 2022 110 2.285 40.781 264 21 43.461

Crediti

La voce in commento si riferisce a conferimenti a titolo di sottoscrizione e a richiami di capitale su fondi comuni di investimento dei quali ancora non sono state emesse le corrispondenti quote.

Titoli a reddito fisso

Al 31 dicembre 2022, i titoli a reddito fisso pari a 2.285 milioni di euro sono costituiti principalmente per 2.271 milioni di euro da strumenti corporate emessi da primari emittenti. Gli strumenti finanziari corporate per 1.890 milioni di euro sono posti a copertura dei prodotti collegati a Gestioni separate, per 289 milioni di euro sono posti a copertura di polizze di Ramo III e per i rimanenti 92 milioni di euro si riferiscono al patrimonio libero della Compagnia.

Quote fondi comuni di investimento

Al 31 dicembre 2022 le quote di fondi comuni di investimento pari a 40.781 milioni di euro sono poste a copertura di prodotti collegati a Gestioni separate di Ramo I per circa 31.617 milioni di euro, a copertura di polizze di Ramo III per 9.159 milioni di euro e per i rimanenti 5 milioni di euro a investimenti del patrimonio libero della compagnia (si veda al riguardo anche quanto riportato nella Nota 13 – Ulteriori informazioni – Entità strutturate non consolidate). Nel periodo in commento sono stati effettuati investimenti netti nei fondi per 3.614 milioni di euro e il fair value ha subito un decremento di circa 4.571 milioni di euro, effetto quasi interamente retrocesso agli assicurati di Ramo I con il meccanismo dello shadow accounting. Al 31 dicembre 2022 gli investimenti in quote di fondi OICR (comprensivi dei fondi multiasset) ammontano a 36.418 milioni di euro, le quote di fondi comuni immobiliari ammontano a 2.380 milioni di euro mentre gli investimenti in fondi comuni a prevalente composizione obbligazionaria sono pari a 1.982 milioni di euro.

Azioni

Le Azioni ammontano a 264 milioni di euro e sono posti principalmente a copertura di prodotti di Ramo I collegati a Gestioni separate e di Ramo III. La variazione del periodo è da attribuirsi all'effetto congiunto di investimenti netti per circa 71 milioni di euro e alla registrazione di oneri per 24 milioni di euro.

Altri investimenti

Gli Altri investimenti ammontano a 21 milioni di euro e si riferiscono a un titolo del tipo Costant Maturity Swap della Cassa Depositi e Prestiti (valore nominale 22 milioni di euro) posto a copertura dei prodotti collegati a Gestioni separate.

Strumenti finanziari derivati

Al 31 dicembre 2022, risultano concluse tutte le operazioni su derivati.

OPERATIVITA' POSTALE E COMMERCIALE

tab. A6.3 - Attività finanziarie settore postale e commerciale
(milioni di euro)
Saldo al 31.12.22 Saldo al 31.12.21
Descrizione Attività
non
correnti
Attività
correnti
Totale Attività
non
correnti
Attività
correnti
Totale Variazioni
Attività finanziarie al costo ammortizzato 2 1 3 2 4 6 (4)
Crediti 2 1 3 2 4 6 (4)
Depositi in garanzia
Vs. acquirenti alloggi di servizio
Vs. Altri
Fondo svalutazione cr. finanziari
-
2
-
(0)
-
1
20
(20)
-
3
20
(20)
-
2
-
(0)
3
2
20
(20)
3
4
20
(20)
(3)
(1)
(0)
0
Attività finanziarie al FVTOCI 536 0 536 75 - 75 461
Titoli a reddito fisso
Azioni
91
445
0
-
91
445
0
75
-
-
0
75
91
370
Attività finanziarie al FVTPL - - - - - - -
Strumenti finanziari derivati 0 0 0 0 3 3 (3)
Totale 539 1 540 77 7 84 455

Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo

tab. A6.3.1- Movimentazione attività finanziarie al FVTOCI
Titoli a reddito fisso Azioni Totale
Saldo al 1° gennaio 2022 - 75 75
Acquisti 98 34 132
Variaz. per costo ammortizzato 1 - 1
Variazioni del fair value a PN (9) (72) (80)
Riclassifiche - 408 408
Saldo al 31 dicembre 2022 91 445 536

Titoli a reddito fisso

La voce accoglie un titolo di stato di emissione italiana del valore nominale di 110 milioni di euro acquistato nel corso dell'esercizio. Al 31 dicembre 2022 l'oscillazione del fair value è negativa per 9 milioni di euro ed è rilevata nell'apposita riserva di Patrimonio netto.

Azioni

tab. A6.3.2 - Azioni FVTOCI (milioni di euro)
Denominazione Saldo al
Saldo al
31.12.2022
31.12.21
Variazioni
Moneyfarm Holding Ltd 57 53 4
sennder Technologies Gmbh 19 19 -
Scalapay Limited 25 - 25
Nexi S.p.A. 343 - 343
Milkman S.p.A 2 3 (1)
Totale 445 75 370

Le Azioni FVTOCI ammontano a 445 milioni di euro e, rispetto all'esercizio precedente (75 milioni di euro), si sono movimentate per:

  • partecipazione nel mese di gennaio 2022 da parte di Poste Italiane ad un nuovo aumento di capitale promosso da Moneyfarm Holding Ltd con un investimento di 9 milioni di euro;
  • acquisizione nel mese di aprile 2022 da parte di Poste Italiane d 2,30% (2,15% su base fully diluted) del capitale sociale di Scalapay Limited con un investimento di 25 milioni di euro;
  • il perfezionamento dell'operazione di fusione per incorporazione, efficace dal 1° novembre 2022, della controllata PSIA Srl (precedentemente classificata nel settore "Pagamenti e Monetica") a seguito del quale Poste Italiane detiene una partecipazione del 3,6% della società Nexi S.p.A. corrispondente, alla data dell'operazione, a circa 408 milioni di euro;
  • l'oscillazione complessiva del fair value nell'esercizio negativa per 72 milioni di euro (di cui 65 milioni di euro riferiti alla riduzione del fair value di Nexi S.p.A. dalla data di operazione) rilevata nell'apposita riserva di Patrimonio netto.

Durante l'esercizio in commento la variazione complessiva di fair value di Nexi S.p.A. è pari a 308 milioni di euro (243 milioni di euro dal 1° gennaio 2022 al 31 ottobre 2022 e 65 milioni di euro dal 1° novembre 2022 al 31 dicembre 2022).

• Infine, la voce comprende per 75 milioni di euro la partecipazione in CAI SpA (ex Alitalia CAI SpA), acquisita nell'esercizio 2013 e interamente svalutata nell'esercizio 2014.

Per ulteriori dettagli sulle operazioni societarie intervenute nell'esercizio, si rimanda alla nota 3.1 – Principali operazioni societarie.

Attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico

La voce si riferisce agli strumenti finanziari partecipativi (ex art. 2346 comma 6 del Codice Civile) derivanti dalla conversione di Contingent Convertible Notes167 il cui valore, al 31 dicembre 2022, è pari a zero.

167 Si tratta delle Contingent Convertible Notes di originari 75 milioni di euro e durata ventennale, emesse dalla Midco SpA, società che a sua volta detiene il 51% della compagnia Alitalia SAI SpA, sottoscritte da Poste Italiane SpA in data 23 dicembre 2014 nell'ambito dell'operazione strategica finalizzata all'ingresso della Compagnia Etihad Airways nel capitale sociale di Alitalia SAI, senza alcuna interessenza di Poste Italiane nella gestione della società emittente o della sua controllata. Il pagamento degli interessi e del capitale era previsto contrattualmente se, e nella misura in cui, fossero esistite risorse liquide disponibili. A seguito del verificarsi delle condizioni negative previste contrattualmente, nell'esercizio 2017 il prestito è stato convertito in strumenti finanziari partecipativi (ex. art. 2346 comma 6 del Codice Civile) dotati degli stessi diritti patrimoniali associati alle Notes.

Strumenti finanziari derivati

A6.3.3 - Strumenti finanziari derivati (milioni di euro)

Saldo al 31.12.22 Saldo al 31.12.21
Descrizione Nominale Fair value Nominale Fair value
Cash flow hedging
Interest rate swap 50 0 50 (3)
FV vs CE
Commodity swap - (0) 5 3
Strumenti finanziari derivati 50 (0) 55 0
Di cui:
Strumenti derivati attivi 0 3
Strumenti derivati passivi (0) (3)

Al 31 dicembre 2022 gli strumenti derivati in essere sono rappresentati principalmente da un contratto di Interest rate swap di cash flow hedging stipulato da Poste Italiane nell'esercizio 2013 per la protezione dei flussi finanziari del Prestito obbligazionario di 50 milioni di euro emesso in data 25 ottobre 2013 (nota B8 – Passività finanziarie); con tale operazione, la Capogruppo ha assunto l'obbligazione di corrispondere il tasso fisso del 4,035% e ha venduto il tasso variabile del prestito obbligazionario pari, al 31 dicembre 2022, al 4,282%

Nel corso dell'esercizio 2022 sono state effettuate le seguenti operazioni:

  • stipula e regolazione di acquisti a termine da parte della Capogruppo su titoli di Stato per un nominale di 110 milioni di euro;
  • stipula e regolazione di operazioni di copertura gestionale del rischio cambio euro/dollaro dei costi relativi ai canoni di leasing degli aeromobili da parte di Poste Air Cargo S.r.l.
    • Inoltre, nel mese di novembre 2022 è giunto a scadenza il contratto di swap stipulato da Poste Air Cargo Srl nel corso dell'esercizio 2020 a copertura gestionale dei costi del carburante relativi al trasporto aereo della corrispondenza effettuato.
tab. A6.4 - Attività finanziarie settore monetica e pagamenti
Saldo al 31.12.2022 Saldo al 31.12.2021
Descrizione Attività
non
correnti
Attività
correnti
Totale Attività
non
correnti
Attività
correnti
Totale Variazioni
Attività finanziarie al costo ammortizzato 0 198 198 - 124 124 74
Crediti 0 198 198 - 124 124 74
Attività finanziarie al FVTOCI 8 - 8
-
735 - 735 (727)
Azioni 8 - 8 735 - 735 (727)
Totale 8 198 206 735 124 859 (653)

OPERATIVITA' PAGAMENTI E MONETICA

Attività finanziarie al Costo ammortizzato

Le attività finanziarie al costo ammortizzato si riferiscono esclusivamente a crediti finanziari del Patrimonio IMEL.

Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo

Le Azioni FVOCI di "Pagamenti e Monetica" si decrementano di 728 milioni di euro principalmente per effetto:

  • della riclassifica di Nexi S.p.A. nel settore "Postale e commerciale" successivamente al perfezionamento dell'operazione di fusione per incorporazione di PSIA Srl in Poste Italiane, efficace dal 1° novembre 2022, il cui valore, alla data dell'operazione, ammontava a circa 408 milioni di euro;
  • dell'oscillazione complessiva del fair value della stessa Nexi S.p.A. da inizio esercizio alla data dell'operazione per 243 milioni di euro;
  • della vendita della partecipazione in Tink AB avvenuta in data 10 marzo 2022.

Per ulteriori informazioni al riguardo si veda quanto riportato nella nota 3.1 – Principali operazioni societarie.

tab. A7 - Rimanenze
(milioni di euro)
Descrizione Saldo al
31.12.2021
Variazioni
economiche
Altre
variazioni
Saldo al
31.12.2022
Immobili destinati alla vendita 128 (1) 1 129
Prodotti in corso di lav.ne, semilavorati, finiti e merci 11 5 4 20
Materie prime, sussidiarie e di consumo 16 (6) - 9
Totale 155 (2) 4 157

A7 - RIMANENZE (157 milioni di euro)

Gli immobili destinati alla vendita sono integralmente riferiti ad una porzione del portafoglio immobiliare di EGI SpA, il cui fair value168 al 31 dicembre 2022 è di circa 275 milioni di euro. Si segnala che nel corso dell'esercizio EGI ha venduto tre immobili per complessivi 20 milioni di euro, conseguendo una plusvalenza a livello consolidato pari 14 milioni di euro. Tale

168 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di livello 2.

variazione è stata compensata da un incremento derivante dagli interventi di riqualificazione e manutenzione straordinaria effettuati dalla società per circa 6 milioni di euro.

La voce materie prime, sussidiarie e di consumo si riferisce in parte ai dispositivi di protezione, gel disinfettante e altri materiali acquistati principalmente nell'esercizio 2020.

A8 - CREDITI COMMERCIALI (2.182 milioni di euro)

tab. A8 - Crediti commerciali (milioni di
euro)
Saldo al 31.12.2022 Saldo al 31.12.2021
Descrizione Attività
non
correnti
Attività
correnti
Totale Attività
non
correnti
Attività
correnti
Totale Variazioni
Crediti vs. clienti
Crediti vs. Controllante (MEF)
3
-
1.916
257
1.919
257
3
-
2.439
48
2.442
48
(523)
209
Crediti vs. imprese controllate,
collegate e a controllo congiunto
Anticipi a fornitori
-
-
5
-
5
-
-
-
21
-
21
-
(16)
-
Totale 3 2.179 2.182 3 2.508 2.511 (329)

Crediti verso clienti

tab. A8.1 - Crediti verso clienti (milioni di euro)

Saldo al 31.12.2022 Saldo al 31.12.2021 Descrizione Attività non correnti Attività correnti Totale Attività non correnti Attività correnti Totale Variazioni Ministeri ed Enti Pubblici - 581 581 - 463 463 118 Crediti vs privati per servizi spedizione pacchi - 493 493 - 628 628 (135) Crediti vs privati per servizi di corrispondenza - 395 395 - 447 447 (52) Corrispondenti esteri - 386 386 - 549 549 (162) Crediti per altri servizi BancoPosta - 62 62 - 92 92 (30) Crediti per conti correnti con saldo debitore - 40 40 - 37 37 3 Cassa Depositi e Prestiti - 21 21 - 387 387 (366) Altri crediti vs clienti 3 453 457 3 364 367 89 Fondo svalutazione crediti verso clienti - (517) (517) - (529) (529) 12 Totale 3 1.916 1.919 3 2.439 2.442 (523)

Il decremento dei Crediti verso clienti è prevalentemente riconducibile alla diminuzione dei crediti verso Cassa Depositi e Prestiti e riflette le nuove modalità di fatturazione e pagamento su base mensile e non più trimestrale, introdotte dalla Convenzione del 23 dicembre 2021, in vigore dal 1° gennaio 2022.

Nel dettaglio169:

• I crediti verso Ministeri ed Enti pubblici si riferiscono principalmente a:

169 Al 31 dicembre 2022 nel saldo dei crediti commerciali sono compresi 10 milioni di euro, al netto del relativo fondo svalutazione crediti, riferiti a crediti per fitti attivi non rientranti nelle disposizioni dell'IFRS 15 – Ricavi provenienti da contratti con i clienti.

  • Rimborso delle Integrazioni tariffarie all'editoria, riferito alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento dell'Editoria, per complessivi 173 milioni di euro, di cui 54 milioni di euro maturati nell'esercizio. Tali crediti sono esposti al lordo dell'incasso non disponibile di 125 milioni di euro, relativo alle integrazioni tariffarie praticate nel 2020, 2021 e nel primo semestre dell'esercizio 2022, depositato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento dell'Editoria, su un conto infruttifero tenuto dalla Capogruppo presso la Tesoreria dello Stato e per tale motivo iscritto nei Debiti per anticipi ricevuti. Per lo svincolo di quanto depositato e l'estinzione dei crediti in commento è necessario attendere il parere favorevole della Commissione Europea. Al 31 dicembre 2022, a seguito dell'integrazione degli stanziamenti per il periodo 2018-2021 nel Bilancio dello Stato 2023, è stato rilasciato il fondo svalutazione crediti, stanziato nel corso degli anni, per circa 17 milioni di euro.
  • Servizi Integrati di notifica e gestione della corrispondenza per complessivi 83 milioni di euro offerti a pubbliche amministrazioni centrali e locali.
  • Rimborsi spese immobili, veicoli e vigilanza sostenute per conto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MiMIT) per 49 milioni euro170.Tale credito è composto per residui 24 milioni di euro dall'originario credito di 62 milioni di euro oggetto di azione giudiziale intentata da Poste Italiane per il riconoscimento degli oneri derivanti dall'utilizzo di immobili fino al 2012. In data 30 aprile 2020 è stata pubblicata la sentenza parzialmente favorevole per Poste Italiane; la sentenza è stata notificata al MIMIT e da quest'ultimo impugnata dinanzi alla Corte di Appello con istanza di sospensiva. In data 3 dicembre 2020 l'istanza non è stata accolta e si è ora in attesa della decisione in secondo grado. Nel mese di dicembre 2021, in ottemperanza a quanto previsto nella sentenza di primo grado, il MIMIT ha versato alla Società circa 38 milioni di euro, i cui effetti sono stati riflessi nel bilancio chiuso al 31 dicembre 2021. Il complemento al saldo è composto da 25 milioni di euro e, nel corso dell'esercizio, a seguito di verifiche congiunte, sono stati definiti gli oneri derivanti dall'utilizzo di immobili da parte del MIMIT, nel periodo 2013 – 2021, per un valore complessivo di circa 15 milioni di euro. Tale ammontare, a suo tempo stanziato nel fondo svalutazione crediti, è stato pertanto rilasciato.
  • Servizi di spedizione di corrispondenza senza materiale affrancatura con utilizzo dei conti di credito per complessivi 38 milioni di euro offerti a pubbliche amministrazioni centrali e locali.
  • Servizi di Raccomandata Market per complessivi 38 milioni di euro offerti a pubbliche amministrazioni centrali e locali.
  • Servizi di spedizione e notifica della corrispondenza erogati a seguito di aggiudicazione tramite procedura di gara per complessivi 30 milioni di euro.
    • ⦁ Servizi di pagamento delle pensioni e voucher INPS per 21 milioni di euro.
    • I crediti per servizi di spedizione pacchi si riferiscono alle spedizioni svolte dalla Capogruppo e ai servizi prestati dalla controllata SDA Express Courier SpA.
    • I crediti per servizi di corrispondenza si riferiscono ai crediti vantati principalmente dalla Capogruppo nei confronti dei clienti privati che utilizzano la gamma dei servizi di "recapito e postalizzazione"
  • I crediti verso Corrispondenti esteri si riferiscono principalmente a servizi postali eseguiti a beneficio di Amministrazioni Postali estere.
  • I crediti per altri servizi BancoPosta si riferiscono principalmente ai servizi di intermediazione (bancaria, prestiti personali, mutui) erogati.
  • I crediti per conti correnti con saldo debitore derivano pressoché esclusivamente da sconfinamenti per effetto dell'addebito delle competenze periodiche BancoPosta.

170 Vedi infra, Ricavi e crediti verso lo Stato in cui sono riportate le esposizioni complessive verso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (50 milioni di euro) comprendenti crediti per servizi di postalizzazione e altri servizi.

• I crediti verso Cassa Depositi e Prestiti si riferiscono a corrispettivi del servizio di raccolta del risparmio postale prestato dal Patrimonio BancoPosta e non ancora liquidati.

Il fondo svalutazione crediti verso clienti è commentato nella Nota 6 – Analisi e Presidio dei rischi.

Crediti verso Controllante

Sono relativi ai rapporti di natura commerciale intrattenuti dalla Capogruppo con il Ministero dell'Economia e delle Finanze.

tab. A8.2 - Crediti verso Controllante (milioni di euro)
Descrizione Saldo al
31.12.2022
Saldo al
31.12.2021
Variazioni
Remunerazione raccolta su c/c 227 17 210
Servizio Universale 31 31 -
Servizi delegati 30 30 -
Riduz. tariffarie/Agevolaz. elett. 1 1 -
Altri 1 2 (1)
F.do sval.cred. vs. Controllante (33) (33) -
Totale 257 48 209

Nel dettaglio:

  • I crediti per la remunerazione della raccolta su c/c si riferiscono quasi esclusivamente a quanto maturato nell'esercizio 2022 e sono interamente relativi a depositi di risorse rivenienti da conti accesi dalla Pubblica Amministrazione e di pertinenza del Patrimonio BancoPosta. L'incremento rispetto al 31 dicembre 2021 è principalmente dovuto al rialzo della curva dei tassi di interesse. Nel mese di marzo 2023, sono stati incassati 222 milioni di euro relativi alla remunerazione della raccolta riveniente da conti accesi dalla Pubblica Amministrazione.
  • I crediti per compensi del Servizio Universale sono così composti:
tab. A8.2.1 - Crediti per Servizio Universale (milioni di euro)
Descrizione Saldo al
31.12.2022
Saldo al
31.12.2021
Variazioni
Residuo esercizio 2012 23 23 -
Residuo esercizio 2005 9 8 1
Totale 31 31 -

Nel corso dell'esercizio in commento, sono stati incassati 262 milioni di euro per compensi maturati nel periodo. L'ammontare del compenso è stato rilevato in base a quanto definito nel nuovo Contratto di Programma 2020-2024, in vigore dal 1° gennaio 2020.

Con riferimento al credito per l'esercizio 2012, a fronte di un compenso originariamente rilevato di 350 milioni di euro, l'AGCom ha riconosciuto un onere di 327 milioni di euro. Il residuo ammontare di 23 milioni di euro è dunque privo di copertura nel Bilancio dello Stato. Avverso la delibera AGCom, in data 13 novembre 2014, la Capogruppo ha presentato ricorso al TAR.

Il residuo credito per il compenso dell'esercizio 2005 è stato oggetto di tagli definitivi a seguito delle Leggi finanziarie per gli esercizi 2007 e 2008.

I suddetti crediti sono interamente svalutati.

  • I crediti per servizi delegati, si riferiscono esclusivamente a quanto maturato nell'esercizio 2022 e sono relativi alla remunerazione dei servizi svolti dal BancoPosta per conto dello Stato e disciplinati da apposita Convenzione con il MEF scaduta al 31 dicembre 2022 e in corso di rinnovo.
  • I crediti per riduzioni tariffarie elettorali si riferiscono a compensi maturati in esercizi precedenti, privi di copertura nel Bilancio dello Stato.

Il Fondo svalutazione crediti verso Controllante è commentato nella Nota 6 – Analisi e Presidio dei rischi.

A9 - ALTRI RE ITI E ATTI ITA' (5.215 milioni di euro)

Saldo al 31.12.2022 Saldo al 31.12.2021
Descrizione Attività
non
correnti
Attività
correnti
Totale Attività
non
correnti
Attività
correnti
Totale Variazioni
Crediti per sostituto di imposta 4.060 585 4.645 3.939 603 4.542 103
Crediti verso enti previdenziali e
assistenziali (escl. accordi CTD)
- 138 138 - 172 172 (34)
Crediti per accordi CTD 36 76 112 46 76 122 (10)
Crediti per somme indisponibili per
provvedimenti giudiziari
- 71 71 - 77 77 (6)
Ratei e risconti attivi di natura
commerciale e altre attività
- 32 32 - 61 61 (30)
Crediti tributari - 88 88 - 88 88 (0)
Altri crediti verso imprese
collegate
- - - - 1 1 (1)
Crediti per interessi attivi su
rimborso IRES
- 46 46 - 47 47 (1)
Crediti diversi 25 235 260 29 206 235 26
Fondo svalutazione crediti verso
altri
(3) (173) (177) (3) (185) (188) 12
Totale 4.118 1.096 5.215 4.012 1.146 5.158 57

tab. A9 - Altri crediti e attività (milioni di euro)

In particolare:

  • I crediti per sostituto di imposta, si riferiscono principalmente:
  • per 2.269 milioni di euro ai crediti non correnti per l'anticipazione di Poste Vita SpA, per gli esercizi 2015-2021, delle ritenute e delle imposte sostitutive sui capital gain delle polizze Vita171;
  • per 1.790 milioni di euro alla rivalsa sui titolari di Buoni Fruttiferi Postali in circolazione e di polizze assicurative dei Rami III e V dell'imposta di bollo maturata al 31 dicembre 2022 172; un corrispondente ammontare è iscritto negli Altri debiti tributari sino alla scadenza o estinzione anticipata dei buoni fruttiferi postali o delle polizze assicurative, data in cui l'imposta dovrà essere versata all'Erario (tab. B10.3);
  • per 386 milioni di euro ad acconti versati all'Erario per imposta di bollo da assolvere in modo virtuale nel 2023 e da recuperare dalla clientela di Poste Italiane;
  • per 102 milioni di euro alla rivalsa sui titolari di libretti di risparmio dell'imposta di bollo che Poste Italiane SpA assolve in modo virtuale secondo le attuali disposizioni di legge.

171 Dell'ammontare complessivo in commento, una quota di 420 milioni di euro, determinata con riferimento alle riserve risultanti alla data del 31 dicembre 2021, non è stata ancora versata ed è iscritta tra gli Altri debiti tributari (tab. B10.3).

172 Introdotta dall'art. 19 del DL 201/2011 convertito con modifiche dalla Legge 214/2011 con le modalità previste con Decreto MEF del 24 maggio 2012: Modalità di attuazione dei commi da 1 a 3 dell'articolo 19 del D.L. 6 dicembre 2011, n. 201, in materia di imposta di bollo su conti correnti e prodotti finanziari (G.U. n. 127 del 1° giugno 2012).

    1. I crediti verso enti previdenziali e assistenziali includono per 14 milioni di euro le residue somme relative ai periodi di sospensione o riduzione dell'attività lavorativa per Covid-19 che la Capogruppo ha anticipato ai propri dipendenti e recuperabili tramite l'accesso alle prestazioni del Fondo di Solidarietà Bilaterale presso INPS, abilitato dalla sottoscrizione degli accordi sindacali del 30 aprile e del 21 dicembre 2020. Al riguardo, nel corso dell'esercizio 2022, la Capogruppo ha recuperato circa 43 milioni di euro mediante conguaglio con i contributi dovuti all'Istituto Previdenziale.
    2. I crediti per accordi CTD sono costituiti da salari da recuperare a seguito degli accordi stipulati in data 13 gennaio 2006, 10 luglio 2008, 27 luglio 2010, 18 maggio 2012, 21 marzo 2013, 30 luglio 2015 e 19 giugno 2018 tra Poste Italiane SpA e le Organizzazioni Sindacali sul tema delle riammissioni giudiziali di personale già assunto in Azienda con contratto a tempo determinato. La voce si riferisce a crediti del valore attuale complessivo residuo di 112 milioni di euro verso il personale, le gestioni previdenziali e i fondi pensione recuperabili in rate variabili, l'ultima delle quali nell'esercizio 2042. Il credito verso INPS (ex IPOST) di 42 milioni di euro, di cui a uno specifico accordo stipulato con IPOST il 23 dicembre 2009, costituito da sei rate di 6,9 milioni di euro ciascuna, scadute tra il 30 giugno 2012 e il 31 dicembre 2014; per il recupero dello stesso sono in corso trattative con l'ente debitore.
    3. I crediti per somme indisponibili per provvedimenti giudiziari si riferiscono per 59 milioni di euro ad ammontari pignorati e non assegnati ai creditori, in corso di recupero, e per 12 milioni di euro a somme sottratte a Poste Italiane SpA nel dicembre 2007 a seguito di un tentativo di frode e giacenti presso un istituto di credito estero. Nel mese di gennaio 2023, a seguito della sottoscrizione di un accordo transattivo, tali somme sono state incassate e conseguentemente il fondo svalutazione crediti a suo tempo stanziato è stato rilasciato a conto economico.
    4. I crediti per interessi attivi su rimborso IRES, quasi totalmente della Capogruppo, si riferiscono agli interessi maturati sino al 31 dicembre 2022 sul credito per IRES derivante dalla mancata deduzione ai fini IRAP del costo del lavoro. Per il recupero di tale credito sono stati instaurati due contenziosi presso la Commissione Tributaria Provinciale di Roma, che ha accolto i ricorsi di Poste Italiane e dichiarato che l'Agenzia delle Entrate di Roma è tenuta al rimborso delle somme richieste. Avverso entrambe le sentenze, l'Agenzia delle entrate ha proposto appello alla Commissione Tributaria regionale, che, per una delle due cause (causa ex D.L. n. 201/2011), è stato accolto in data 23 marzo 2018. Poste Italiane ha impugnato tale sentenza di fronte alla Suprema Corte di Cassazione. Nell'ultimo trimestre del 2019, la Corte di Cassazione ha avuto modo di pronunciarsi su altro procedimento in merito alla operatività del rimborso ex. D.L. n. 201/11; rispetto alla sentenza emessa si riscontra una omogeneità di circostanze giuridico-formali che inducono a ritenere che il principio di diritto, di cui alla predetta sentenza della Corte di legittimità, possa esplicare i propri effetti anche nei giudizi in essere. Anche il giudizio relativo al D.L. 185/2008, allo stato, pende davanti alla Suprema Corte di Cassazione a seguito dell'impugnativa da parte di Poste Italiane, in data 23 gennaio 2023, della sentenza della Commissione Tributaria Regionale del Lazio, favorevole all'Agenzia delle Entrate. Degli elementi di incertezza sull'esito finale della vicenda si tiene conto nel Fondo svalutazione crediti verso altri.
    5. I ratei e risconti attivi di natura commerciale e altre attività sono in diminuzione di 30 milioni di euro rispetto allo scorso esercizio. Tale voce al 31 dicembre 2021 accoglieva, per circa 38 milioni di euro, l'una-tantum riconosciuta anticipatamente al personale nel mese di luglio 2021 a copertura della vacatio contrattuale relativa al primo semestre 2022, in coerenza con quanto definito nel rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro siglato in data 23 giugno 2021.
    6. La movimentazione del Fondo svalutazione crediti verso altri è commentato nella Nota 6 Analisi e Presidio dei rischi.

A10 - RE ITI 'I OSTA LE E N.77/2020 9.021 milioni di euro)

tab. A10- Crediti d'imposta Legge n. 77/2020 (milioni di euro)
Saldo al 31.12.2022 Saldo al 31.12.2021
Attività non
correnti
Attività
correnti
Totale Attività non
correnti
Attività
correnti
Totale Variazioni
Crediti d'imposta al costo ammortizzato 7.458 1.563 9.021 3.090 65 3.155 5.866
Crediti d'imposta al FVTOCI - - - 2.461 840 3.301 (3.301)
Totale Credito 7.458 1.563 9.021 5.551 905 6.456 2.565
di cui Operatività Finanziaria 7.127 1.473 8.600 5.168 840 6.008 2.592
di cui Operatività Postale e Commerciale 331 90 421 383 65 448 (27)

La voce in commento si riferisce ai crediti d'imposta acquistati da Poste Italiane SpA a fronte di risorse patrimoniali libere ovvero trasferite al Patrimonio BancoPosta per risorse soggette e non al vincolo di impiego, nel rispetto delle disposizioni del Decreto Rilancio (D.L. 34/2020 convertito con modifiche dalla Legge n. 77/2020) con il quale sono state introdotte agevolazioni fiscali a sostegno dei Cittadini e delle Imprese per favorire la ripresa economica a seguito dell'emergenza sanitaria da Covid-19.

Tali crediti sono valutati al Costo ammortizzato nel caso in cui siano stati acquistati per essere utilizzati principalmente ai fini della compensazione di debiti di natura previdenziale o fiscale, sulla base di quanto previsto dalla normativa emanata con riferimento alle caratteristiche stesse dei singoli crediti, mentre sono valutati al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo se acquistati anche per essere eventualmente ceduti.

Nel corso dell'esercizio i crediti d'imposta precedentemente valutati al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo sono stati oggetto di riclassifica nella categoria crediti d'imposta al costo ammortizzato. La riclassifica, efficace dal 1° ottobre 2022, si è resa necessaria in conseguenza del mancato sviluppo del mercato delle seconde cessioni tra intermediari finanziari che ha pertanto richiesto, da parte del Patrimonio BancoPosta, una revisione del modello di business di tali crediti.

Di seguito si riporta la movimentazione di tali crediti avvenuta nell'esercizio 2022:

tab. A10.1 - Movimentazione Crediti d'imposta L.77/2020 (milioni di euro)

Crediti d'imposta
al CA
Crediti d'imposta al
FVTOCI
Totale
Saldo al 1° gennaio 2022 3.155 3.301 6.456
Acquisti 3.471 - 3.471
Var. per costo ammortizzato 209 84 293
Var. del fair value a PN - (122) (122)
Compensazioni (365) (755) (1.120)
Trasferimento portafoglio 2.508 (2.508) -
Altre variazioni 43 - 43
Saldo al 31 dicembre 2022 9.021 - 9.021

Le principali variazioni intervenute nell'esercizio in commento si riferiscono a:

  • Acquisti per 3.471 milioni di euro, di cui 3.174 milioni di euro di pertinenza del Patrimonio BancoPosta173;
  • maturazione dei proventi di competenza dell'esercizio per 293 milioni di euro, di cui 273 milioni di euro di pertinenza del Patrimonio BancoPosta;
  • variazioni negative del fair value dei crediti valutati al FVTOCI per 122 milioni di euro (dal 1° gennaio al 30 settembre 2022);
  • riclassifica dalla categoria FVTOCI al costo ammortizzato per 2.508 milioni di euro;
  • compensazioni per 1.120 milioni di euro, di cui 812 milioni di euro di pertinenza del Patrimonio BancoPosta.

La voce Altre variazioni accoglie gli effetti positivi, per 130 milioni di euro, rilevati al 1° ottobre 2022 ad incremento del Patrimonio netto, a seguito della riclassifica dei crediti d'imposta nella categoria al costo ammortizzato parzialmente controbilanciati dalla derecognition di taluni crediti in scadenza non compensati nell'esercizio.

Al 31 dicembre 2022 il fair value174 dei crediti d'imposta valutati al Costo ammortizzato è di 8.172 milioni di euro. A tale data il fair value relativo ai soli crediti d'imposta oggetto di riclassifica è di 2.425 milioni di euro, la variazione complessiva di fair value registrata nell'esercizio, di 14 milioni di euro, avrebbe trovato contropartita nel Patrimonio netto in assenza di riclassifica.

Nell'ambito delle azioni volte al contrasto delle frodi fiscali perpetrate attraverso la monetizzazione di crediti d'imposta, a partire dalla fine dell'esercizio 2021, alcune Procure della Repubblica, hanno posto in essere sequestri preventivi che, in taluni casi, hanno riguardato anche crediti d'imposta acquistati da Poste Italiane (alcuni poi oggetto di dissequestro nel corso del 2022) per un valore nominale dei crediti di circa 410 milioni di euro, a fronte di un valore liquidato alla clientela inferiore e corrispondente al 31 dicembre 2022 ad un valore contabile di circa 334 milioni di euro, inclusivo degli interessi capitalizzati per la rilevazione al costo ammortizzato dei crediti in oggetto.

In un contesto normativo in continua evoluzione, e tenuto conto della posizione assunta dalla giurisprudenza175, a partire dalla seconda metà dell'esercizio 2022, in merito alla inutilizzabilità del credito d'imposta in ragione di comportamenti che prescindono dal cessionario e delle interpretazioni dell'Agenzia delle Entrate, è stata condotta un'analisi legale e contabile volta a valutare complessivamente i potenziali rischi a cui Poste Italiane potrebbe essere esposta nel caso in cui i crediti d'imposta acquistati nel tempo dalla stessa derivassero da comportamenti fraudolenti. In particolare, al fine di determinare gli impatti contabili connessi a tale potenziale rischio, si è fatto riferimento alle disposizioni dello IAS 37 - Accantonamenti, attività e passività potenziali (come meglio illustrato nel Paragrafo Uso di stime), in quanto l'eventuale mancato recupero del valore contabile dei crediti d'imposta non deriverebbe da una caratteristica dell'attività oggetto di valutazione ovvero da incrementi significativi del rischio di credito dopo la rilevazione iniziale dell'attività o, più semplicemente, dalla inadempienza accertata del debitore, come previsto dal modello di impairment di cui all'IFRS 9, ma piuttosto dalla possibilità che, per quelli che saranno i casi accertati di frodi, la responsabilità del cessionario – ancorché terzo in buona fede o parte offesa del reato - sia chiamato a rispondere anche per ipotesi diverse dall'eventuale utilizzo irregolare del credito d'imposta o per un utilizzo in misura maggiore rispetto al credito d'imposta ricevuto. All'esito degli approfondimenti effettuati sui crediti d'imposta acquistati, anche con il supporto di consulenti esterni legali, fiscali e contabili, è stato rilevato

173 Con la conversione in Legge n. 106 del 23 luglio 2021 del D.L. n.73 del 25 maggio 2021, è consentito al Patrimonio BancoPosta, nell'ambito del 50% della raccolta da clientela privata investibile in titoli garantiti dallo Stato Italiano, di impiegare fino al 30% di questa quota nell'acquisto di crediti d'imposta in oggetto.

174 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di Livello 3.

175 La Corte di Cassazione, attraverso alcune pronunce rese nel corso dell'anno 2022, ha confermato la ricostruzione postulata dalle Procure, ravvisando la legittimità dei provvedimenti di sequestro in ragione dell'inesistenza dei crediti oggetto della misura cautelare.

complessivamente un accantonamento a fronte di tali rischi pari a 320 milioni di euro nella voce del passivo "Fondi per rischi e oneri".

Si precisa che la determinazione del suddetto accantonamento ha richiesto necessariamente l'applicazione di un significativo grado di giudizio professionale, i cui principali elementi di incertezza sono riconducibili all'esito dei procedimenti in corso, all'individuazione dei crediti le cui detrazioni che hanno formato oggetto di cessione siano effettivamente inesistenti e al risultato delle iniziative che verranno attivate da Poste Italiane per recuperare gli importi pagati verso i soggetti nei confronti dei quali siano stati appurati casi di frode.

A11 - CASSA E DEPOSITI BANCOPOSTA (5.848 milioni di euro)

tab. A11 - Cassa e depositi BancoPosta
(milioni di euro)
Descrizione Saldo al
31.12.2022
Saldo al
31.12.2021
Variazioni
Denaro e valori in cassa
Depositi bancari
3.960
1.888
2.886
4.773
1.074
(2.885)
Totale 5.848 7.659 (1.810)

Il denaro e i valori in cassa sono rivenienti dalla raccolta effettuata su conti correnti postali e prodotti di risparmio postale (sottoscrizione di Buoni Fruttiferi Postali e versamenti sui libretti di deposito), o da anticipazioni prelevate presso la Tesoreria dello Stato per garantire l'operatività degli Uffici Postali; tali disponibilità giacenti presso gli Uffici Postali (1.070 milioni di euro) e presso le Società di service176 (2.890 milioni di euro) non possono essere utilizzate per fini diversi dall'estinzione delle obbligazioni contratte con le operazioni indicate. La variazione in diminuzione rispetto al 31 dicembre 2021 è dovuta alla riduzione della voce Depositi bancari principalmente per effetto dell'acquisto di crediti d'imposta, ai sensi del DL n.34/2020, tramite le eccedenze di liquidità derivanti dalla raccolta da privati depositate sul conto aperto presso Banca d'Italia, parzialmente compensata dall'incremento della voce Denaro e valori in cassa dovuto a maggiori somme giacenti presso le Società di service.

A12 - IS ONI ILITA' LIQ I E E MEZZI EQUIVALENTI (4.983 milioni di euro)

tab. A12 - Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (milioni di euro)
Descrizione Saldo al
31.12.2022
Saldo al
31.12.2021
Variazioni
Depositi bancari e presso la Tesoreria dello Stato 2.962 5.941 (2.980)
Depositi presso il MEF 1.991 1.990 0
Denaro e valori in cassa 31 27 4
Totale 4.983 7.958 (2.975)

Il saldo delle disponibilità liquide al 31 dicembre 2022 comprende disponibilità vincolate per circa 3.755 milioni di euro, di cui 1.284 milioni di euro si riferiscono a risorse sul deposito presso il MEF, cd conto "Buffer", raccolte presso la clientela e assoggettate al vincolo d'impiego, 2.259 milioni di euro costituiti da liquidità posta a copertura di riserve tecniche assicurative, 125 milioni di euro depositato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento dell'Editoria su un conto infruttifero presso la Tesoreria dello Stato in acconto di pagamenti per riduzioni tariffarie editoriali concesse dalla Capogruppo (nota A8 – Crediti commerciali), 52 milioni di euro di liquidità da retrocedere ai mandanti nell'ambito della

176 Svolgono attività di trasporto e custodia valori in attesa di essere versati alla Tesoreria dello Stato.

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gestione dell'attività di incassi e pagamenti della controllata LIS Pay, 20 milioni di euro vincolati in conseguenza di provvedimenti giudiziali relativi a contenziosi di diversa natura e 15 milioni di euro per gestioni di incassi in contrassegno e altri vincoli.

PATRIMONIO NETTO

B1 – PATRIMONIO NETTO (8.937 milioni di euro)

La seguente tabella rappresenta il raccordo tra il Patrimonio netto e il risultato della Capogruppo e il Patrimonio netto e il risultato consolidato:

(milioni di
euro)
tab. B1 - Raccordo del Patrimonio Netto
Patrimonio
netto
31.12.2022
Variazioni
patrimoniali
Esercizio
2022
Risultato
Esercizio
2022
Patrimonio
netto
31.12.2021
Bilancio Poste Italiane SpA 3.808 (4.074) 847 7.034
-
Saldo dei risultati delle società partecipate consolidate
8.791 - 1.334 7.457
-
Valutazione delle partecipazioni con il metodo del Patrimonio netto
142 2 (6) 146
-
Saldo delle riserve FV e CFH delle società partecipate
(370) (486) - 115
-
Differenze attuariali su TFR società partecipate
(3) 4 - (7)
-
Provvigioni da ammortizzare Poste Vita SpA e Poste Assicura SpA
(25) - 4 (29)
-
Effetti da operazioni tra società del Gruppo
(158) (90) (5) (62)
-
Eliminazione dividendi infragruppo
(3.739) - (653) (3.086)
-
Eliminazione rettifiche di valore di partecipazioni consolidate
586 - (12) 598
-
Rettifiche Purchase Price Allocation
(3) - (3) -
-
Ammortamenti/Impairment Avviamento
(156) - - (156)
-
Impairment gruppi di attività in dismissione
(40) - - (40)
-
Rilevazione delle passività per opzioni d'acquisto
(88) (69) 11 (29)
-
Altre rettifiche di consolidamento
148 (1) (11) 160
Patrimonio netto del Gruppo 8.893 (4.714) 1.506 12.102
-
Patrimonio netto di Terzi
(escluso risultato)
38 33 - 6
-
Risultato di Terzi
5 (2) 5 2
Patrimonio netto di Terzi 44 31 5 8
TOTALE PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO 8.937 (4.683) 1.511 12.110

Al 31 dicembre 2022 l'utile per azione è di 1,158 euro (1,214 euro al 31 dicembre 2021), calcolato come rapporto tra l'utile dell'esercizio di competenza del Gruppo di 1.506 milioni di euro e la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione.

B2 - CAPITALE SOCIALE (1.306 milioni di euro)

Il Capitale sociale di Poste Italiane SpA è costituito da n. 1.306.110.000 azioni ordinarie, prive di indicazione del valore nominale, detenute per il 35% da CDP, per il 29,3% dal MEF e, per la residua parte, da azionariato istituzionale ed individuale.

azioni privilegiate.

Al 31 dicembre 2022, la Società possiede n. 7.535.991 azioni proprie (pari a circa lo 0,58% del capitale sociale) per un valore complessivo di circa 63 milioni di euro. Tutte le azioni emesse sono sottoscritte e versate e non sono state emesse

B3 – OPERAZIONI CON GLI AZIONISTI

Come deliberato dall'Assemblea degli Azionisti del 27 maggio 2022, in data 22 giugno 2022 la Capogruppo ha distribuito dividendi per 526 milioni di euro (dividendo unitario pari a euro 0,405) quale saldo per l'esercizio 2021, tenuto conto dell'acconto di 241 milioni di euro (dividendo unitario pari a euro 0,185) già pagato nel mese di novembre 2021. Inoltre, in data 9 novembre 2022, il Consiglio di amministrazione di Poste Italiane ha deliberato di anticipare, a titolo, di acconto, parte del dividendo ordinario previsto per l'esercizio 2022. L'acconto pari a 273 milioni di euro è stato distribuito in data 23 novembre 2022 (dividendo unitario pari a euro 0,210).

B4 – RISERVE (-352 milioni di euro)

tab. B4 - Riserve (milioni
di euro)
Riserva
legale
Riserva per il
Patrimonio
BancoPosta
Strumenti di
capitale -
obbligazioni
ibride
perpetue
Riserva
fair value
Riserva
Cash
Flow
Hedge
Riserva di
conversio
ne
Riserva da
partecipazioni
valutate con il
metodo del
patrimonio netto
Riserva piani di
incentivazione
Totale
Saldo al 1° gennaio 2022 299 1.210 800 1.307 (34) 1 3 13 3.599
Incremento/(Decremento) di
fair value nell'esercizio
- - - (5.192) 279 - - - (4.914)
Effetto fiscale sulla variazione
di fair value
- - - 1.398 (79) - - - 1.319
Trasferimenti a Conto
economico da realizzo
- - - (161) (409) - - - (570)
Effetto fiscale sui trasferimenti
a Conto economico
- - - 46 117 - - - 162
Incremento/(Decremento) per
perdite attese
- - - 4 - - - - 4
Quota di risultato delle società
valutate con il metodo del
patrimonio netto (al netto
- - - - - - 1 - 1
dell'effetto fiscale)
Altre variazioni
- - - 93 - (1) - - 92
-
Proventi/(Oneri) imputati
direttamente a Patrimonio netto
- - - (3.811) (93) (1) 1 - (3.905)
Piani di incentivazione - - - - - - - 6 6
Altre variazioni - - - (54) - - 2 - (52)
Strumenti di capitale - obbligazioni
ibride perpetue
- - - - - - - - -
Saldo al 31 dicembre 2022 299 1.210 800 (2.558) (127) - 5 19 (352)

La riserva per strumenti di capitale-obbligazioni ibride perpetue accoglie l'emissione del prestito obbligazionario ibrido perpetuo per un ammontare pari a 800 milioni di euro.

La riserva fair value accoglie le variazioni di valore delle Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo. Nel corso dell'esercizio 2022 le variazioni negative del fair value complessivamente intervenute per 5.192 milioni di euro si riferiscono:

• per 4.530 milioni di euro alla variazione negativa netta del valore degli strumenti nell'ambito dell'Operatività Finanziaria del Gruppo, di cui negativi 122 milioni di euro riferiti ai crediti d'imposta Legge n. 77/2020 valutati al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo (in data 1° ottobre 2022, la riserva negativa di fair value di complessivi 130 milioni di euro, 93 milioni di euro al netto dell'effetto fiscale, è stata

annullata a seguito della riclassifica dei crediti nella categoria crediti d'imposta al costo ammortizzato, come meglio descritto nella nota A10 – Crediti d'imposta Legge n. 77/2020);

  • per 338 milioni di euro alla variazione negativa netta del valore degli strumenti nell'ambito dell'Operatività Assicurativa del Gruppo;
  • per 80 milioni di euro alla variazione negativa netta del valore degli strumenti nell'ambito dell'Operatività Postale e Commerciale del Gruppo;
  • per 243 milioni di euro alla variazione negativa netta del valore degli strumenti nell'ambito dell'Operatività Pagamenti e Mobile del Gruppo.

La riserva di cash flow hedge, riferita alla Capogruppo, rappresenta le variazioni di fair value della parte "efficace" degli strumenti derivati di copertura di flussi di cassa previsti per il futuro. Nel corso dell'esercizio 2022 le variazioni positive di fair value per complessivi 279 milioni di euro si riferiscono per 280 milioni di euro alla variazione positiva netta del valore degli strumenti finanziari derivati dell'Operatività finanziaria e per 1 milione di euro alla variazione negativa netta del valore degli strumenti derivati del patrimonio non destinato;

La riserva Piani di Incentivazione accoglie la stima delle valutazioni di dell'esercizio relative ai piani di incentivazione a lungo termine "ILT Performance Share" e al piano di incentivazione a breve termine MBO, effettuate sulla base di quanto previsto dal principio contabile IFRS 2.

B5 - RISERVE TECNICHE ASSICURATIVE (139.986 milioni di euro)

Riguardano gli impegni delle controllate Poste Vita SpA e Poste Assicura SpA nei confronti degli assicurati, comprensivi delle passività differite risultanti dall'applicazione del meccanismo dello shadow accounting e sono così composte:

tab. B5 - Riserve tecniche assicurative (milioni di
euro)
Descrizione Saldo al
31.12.2022
Saldo al
31.12.2021
Variazioni
Riserve matematiche 142.887 136.898 5.989
Riserve per somme da pagare 816 790 26
Riserve tecniche allorché il rischio dell'investimento è sopportato dagli
assicurati
9.839 7.847 1.992
Altre Riserve (13.915) 13.260 (27.175)
per spese di gestione 71 70 1
passività differite verso gli assicurati (13.986) 13.190 (27.176)
Riserve tecniche danni 358 294 64
Totale 139.986 159.089 (19.103)

Le Riserve tecniche a carico dei riassicuratori sono esposte nell'attivo del bilancio e ammontano complessivamente a 44 milioni di euro.

Il dettaglio delle variazioni intervenute è riportato nella tabella inerente la Variazione riserve tecniche assicurative e oneri relativi a sinistri, nelle note al Conto economico consolidato.

La riserva per passività differite verso gli assicurati accoglie le quote di utili e perdite da valutazione di competenza degli assicurati, agli stessi attribuite secondo il meccanismo dello shadow accounting. In particolare, il valore della riserva in commento deriva dalla traslazione agli assicurati, secondo i principi contabili di riferimento adottati, degli utili e delle perdite da valutazione al 31 dicembre 2022 del portafoglio degli investimenti a FVTOCI e, in via residuale, di quelli classificati nel Fair value rilevato a Conto economico.

B6 - FONDI PER RISCHI E ONERI (1.355 milioni di euro)

La movimentazione è la seguente:

tab. B6 - Movimentazione Fondi per rischi e oneri nell'esercizio 2022 (milioni di euro)-

Descrizione Saldo al
01.01.2022
Accant.ti Assorbimenti
a Conto
economico
Utilizzi Variaz.
perimetro di
consolid.to
Saldo al
31.12.2022
Fondo rischi operativi 145 11 (22) (14) - 120
Fondo vertenze con terzi 298 66 (42) (24) - 298
Fondo vertenze con il personale (1) 44 3 (3) (8) - 35
Fondo oneri del personale 125 95 (35) (77) - 109
Fondo di incentivazione agli esodi 518 54 - (218) - 354
Fondi rischi per crediti di imposta Legge n.77/2020 - 320 - - - 320
Fondo oneri fiscali/previdenziali 19 2 (0) (0) 0 20
Altri fondi per rischi e oneri 119 11 (21) (12) 2 98
Totale 1.268 562 (123) (354) 2 1.355
Analisi complessiva Fondi per rischi e oneri:
- quota non corrente 693 804
- quota corrente 575 551
1.268 1.355

(1) Gli assorbimenti netti al Costo del lavoro ammontano a 3 milioni di euro. I costi per servizi (assistenze legali) sono di 3 milioni di euro.

Nel dettaglio:

  • Il Fondo rischi operativi, relativo prevalentemente a passività derivanti dall'operatività condotta in ambito BancoPosta, riflette principalmente rischi legati alla distribuzione di prodotti del risparmio postale emessi in anni passati, rischi stimati per oneri e spese da sostenersi in esito a pignoramenti subiti dal BancoPosta in prevalenza in qualità di terzo pignorato, rettifiche e conguagli di proventi di esercizi precedenti e frodi. Gli assorbimenti netti dell'esercizio, di complessivi 11 milioni di euro, riflettono principalmente la prescrizione di talune giacenze relative all'attività di trasferimento fondi e l'adeguamento delle stime dei rischi legati alla distribuzione di prodotti del risparmio postale nonché delle frodi.
  • Il Fondo vertenze con terzi è costituito a copertura delle prevedibili passività, relative a contenziosi di varia natura con fornitori e terzi, giudiziali ed extragiudiziali, alle relative spese legali, nonché a sanzioni amministrative, penali e indennizzi nei confronti della clientela. Le variazioni intervenute nell'esercizio si riferiscono all'aggiornamento delle passività stimate e ad utilizzi per passività definite.
  • Il Fondo vertenze con il personale è costituito a fronte delle passività che potrebbero emergere in esito a contenziosi e vertenze di lavoro promossi a vario titolo. Le variazioni intervenute nell'esercizio si riferiscono all'aggiornamento delle passività stimate e delle relative spese legali, tenuto conto dei livelli complessivi di soccombenza consuntivati in esito ai giudizi.
  • Il Fondo oneri del personale è costituito a copertura di prevedibili passività concernenti il costo del lavoro, certe o probabili nel loro futuro manifestarsi ma suscettibili di variazioni di stima nella relativa quantificazione. Si incrementa nell'esercizio per il valore stimato di nuove passività (95 milioni di euro) e si decrementa per il venir meno di passività identificate in passato (35 milioni di euro) e per passività definite (77 milioni di euro).
  • Il Fondo di incentivazione agli esodi riflette la stima delle passività che il Gruppo si è impegnato irrevocabilmente a sostenere per trattamenti di incentivazione all'esodo su base volontaria, secondo le prassi gestionali in atto con le Rappresentanze Sindacali per un definito numero di dipendenti che risolveranno il loro rapporto di lavoro entro il 31 dicembre 2024. Il Fondo accantonato al 31 dicembre 2021 è stato utilizzato per 218 milioni di euro.
  • Il ' L .77/2020 è stato costituito a copertura delle probabili passività analiticamente descritte nella nota A10 – Crediti d'imposta Legge n. 77/2020.
  • Il Fondo oneri fiscali/previdenziali è stato stanziato per fronteggiare stimate passività in materia tributaria e previdenziale.
  • Gli Altri fondi per rischi e oneri fronteggiano probabili passività di varia natura, tra le quali i rischi stimati che specifiche azioni legali da intraprendersi per lo svincolo di taluni pignoramenti subiti dalla Capogruppo risultino insufficienti al recupero delle somme, la rivendicazione di fitti pregressi su beni utilizzati a titolo gratuito, il riconoscimento di interessi passivi maturati a favore di taluni fornitori e frodi.

B7 - TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO (705 milioni di euro)

Nel 2022 la movimentazione delle passività in commento è la seguente:

tab. B7 - Movimentazione TFR (milioni di euro)
Esercizio 2022
Saldo al 1° gennaio 922
Variazione di perimetro
Costo relativo alle prestazioni correnti
Componente finanziaria
Effetto (utili)/perdite attuariali
Utilizzi dell'esercizio
9
2
16
(125)
(118)
Saldo al 31 dicembre 2022 705

Il costo relativo alle prestazioni correnti è rilevato nel costo del lavoro mentre la componente finanziaria dell'accantonamento è iscritta negli Oneri finanziari.

tab. B7.1 - (Utili)/perdite attuariali

31.12.2022
TFR
Variazione ipotesi demografiche (8)
Variazione ipotesi finanziarie (163)
Altre variazioni legate all'esperienza 46
Totale (125)

Di seguito si fornisce l'analisi di sensitività del TFR rispetto alla variazione delle principali ipotesi attuariali.

tab. B7.2 - Analisi di sensitività
31.12.2022
TFR
Tasso di inflazione +0,25% 713
Tasso di inflazione -0,25% 698
Tasso di attualizzazione +0,25% 694
Tasso di attualizzazione -0,25% 718
Tasso di turnover +0,25% 706
Tasso di turnover -0,25% 705

Di seguito si forniscono ulteriori informazioni riguardanti il TFR.

tab. B7.3 - Altre informazioni

31.12.2022
Service Cost previsto 2,5
Duration media del Piano a benefici definiti 8,0
Turnover medio dei dipendenti per anno 2,000%

B8 - ASSI ITA' INANZIARIE (103.644 milioni di euro)

tab. B8 - Passività finanziarie (milioni di euro)

Saldo al 31.12.2022 Saldo al 31.12.2021
Descrizione Passività
non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non
correnti
Passività
correnti
Totale Variazioni
Passività finanziarie al costo
ammortizzato
10.047 92.534 102.582 9.672 89.565 99.237 3.345
Debiti per conti correnti postali - 68.336 68.336 - 68.597 68.597 (261)
Finanziamenti 8.932 3.069 12.001 8.721 6.861 15.582 (3.581)
Obbligazioni 997 50 1.048 1.047 - 1.047 1
Debiti vs. istituzioni finanziarie 7.934 3.018 10.952 7.674 6.861 14.535 (3.582)
Debiti per leasing 1.110 297 1.407 947 219 1.166 241
MEF conto tesoreria dello Stato
Altre passività finanziarie
-
5
4.169
16.663
4.169
16.669
-
4
3.441
10.447
3.441
10.451
-
728
6.218
Passività finanziarie al FVTPL 69 19 88 29 - 29 -
59
Passività finanziaria per acquisto quote
di minoranza
69 19 88 29 - 29 59
Strumenti finanziari derivati 823 152 975 5.421 45 5.466 (4.491)
Cash flow hedging 490 137 627 258 9 267 360
Fair Value hedging 333 10 343 5.160 36 5.196 (4.852)
Fair Value vs. conto economico - 4 4 3 - 3 2
Totale 10.939 92.706 103.644 15.122 89.610 104.733 (1.088)

Debiti per conti correnti postali

Rappresentano la raccolta diretta Bancoposta e comprendono le competenze nette maturate al 31 dicembre 2022 regolate con la clientela nel mese di gennaio 2023.

Finanziamenti

Salvo le garanzie indicate nelle note che seguono, i finanziamenti non sono assistiti da garanzie reali e non sono in essere financial covenants che obbligano le società del Gruppo al rispetto di determinati ratios economici e finanziari, o al mantenimento dei livelli minimi di rating. Per i finanziamenti BEI è previsto il mantenimento di un livello minimo di rating pari a BBB- (o equivalente) da parte delle due agenzie di rating di Poste, salvo la facoltà della banca di richiedere garanzie

o un aumento del margine, o in caso di mancato accordo il rimborso anticipato immediato del prestito. Sono invece in essere clausole standard di negative pledge177

Obbligazioni

La voce Obbligazioni si riferisce a due prestiti emessi dalla Capogruppo nell'ambito del Programma Euro Medium Term Notes (EMTN) di 2,5 miliardi di euro promosso dalla Società nel corso dell'esercizio 2013 presso la Borsa del Lussemburgo. In particolare:

  • un prestito senior unsecured del valore nominale complessivo di 1 miliardo di euro emesso il 10 dicembre 2020 in due tranche, collocato in forma pubblica a investitori istituzionali. La prima tranche di 500 milioni di euro ha scadenza 10 dicembre 2024, prezzo di emissione sopra la pari di 100,10, con cedola fissa annuale dello 0,00% e rendimento effettivo a scadenza di -0,025%; la seconda tranche di 500 milioni di euro ha scadenza 10 dicembre 2028, prezzo di emissione sotto la pari di 99,758, con cedola fissa annuale dello 0,50% e rendimento effettivo a scadenza di 0,531%. Il fair value178 del prestito al 31 dicembre 2022 è di 851 milioni di euro;
  • un prestito del valore nominale di 50 milioni di euro, collocato in forma privata ed emesso alla pari in data 25 ottobre 2013. La durata del prestito è decennale, con pagamento di cedole annuali a tasso fisso del 3,5% per i primi due anni e, quindi, a tasso variabile (tasso EUR Constant Maturity Swap maggiorato dello 0,955%, con cap al 6% e floor allo 0%). L'esposizione del prestito al rischio di oscillazione dei relativi flussi finanziari è stata oggetto di copertura con le modalità descritte nella nota A6 – Attività finanziarie. Il fair value179 del prestito al 31 dicembre 2022 è di 51 milioni di euro.
(milioni di euro)
tab. B8.1 - Debiti verso istituzioni finanziarie
Saldo al 31.12.2022 Saldo al 31.12.2021
Descrizione Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Variazioni
Pronti contro
termine
7.109 3.016 10.125 6.951 6.310 13.261 (3.136)
Fin.to BEI TF
scad. 12/03/26
173 - 173 173 - 173 -
Fin.to BEI TF
scad. 16/10/26
400 - 400 400 - 400 -
Fin.to BEI TF
scad. 19/05/2028
150 - 150 150 - 150 -
Fin.to BEI TF
scad. 02/05/2028
100 - 100 - - - 100
Altri
finanziamenti
2 1 3 - 551 551 (548)
Ratei di
interesse
- 1 1 - - - -
Totale 7.934 3.018 10.952 7.674 6.861 14.535 (3.582)

Debiti verso istituzioni finanziarie

TV: Finanziamento a tasso variabile. TF: Finanziamento a tasso fisso

Al 31 dicembre 2022 sono in essere debiti per 13.342 milioni di euro relativi a operazioni di pronti contro termine poste in essere dalla Capogruppo con primari operatori finanziari e Controparti Centrali per un nominale complessivo di titoli impegnati pari a 13.070 milioni di euro. Tali debiti si riferiscono per 6.972 milioni di euro a Long Term RePo e per 6.370

177 Impegno assunto nei confronti dei creditori di non concedere ad altri finanziatori successivi di pari status, garanzie o altri vincoli sui beni, salvo offrire analoga tutela anche ai creditori.

178 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di Livello 1.

179 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di Livello 2.

milioni di euro a operazioni ordinarie di finanziamento, finalizzati entrambi a investimenti in titoli di Stato a reddito fisso e alla provvista per il versamento di depositi a fronte di operazioni di collateralizzazione. Al 31 dicembre 2022 operazioni di pronti contro termine per un nominale di 3.996 milioni di euro sono oggetto di operazioni di Fair Value Hedge con la finalità di copertura del rischio di tasso in interesse.

Infine, le attività e passività finanziarie relative ad operazioni di pronti contro termine gestite attraverso la Controparte Centrale, che soddisfano i requisiti previsti dallo IAS 32, sono oggetto di compensazione. L'effetto della compensazione al 31 dicembre 2022, già incluso nell'esposizione a saldi netti, ammonta a complessivi 3.217 milioni di euro (1.577 milioni di euro al 31 dicembre 2021).

Il fair value180 dei pronti contro termine in commento al 31 dicembre 2022 ammonta a 9.776 milioni di euro.

In data 31 marzo 2022 è stato stipulato un nuovo finanziamento di 100 milioni di euro con la BEI "Green Mobility", erogato il 2 maggio 2022, con interessi al tasso fisso dell'1,467% e scadenza 2 maggio 2028.

Al 31 dicembre 2022 il fair value181 dei quattro finanziamenti BEI è di complessivi 744 milioni di euro.

Per le informazioni relative alle linee di credito e alla liquidità disponibile del Gruppo Poste al 31 dicembre 2022, si rimanda a quanto riportato nella nota 6 - Analisi e Presidio dei rischi – Rischi finanziari - Rischio liquidità.

Debiti per leasing

La passività finanziaria per leasing al 31 dicembre 2022 ammonta a 1.407 milioni di euro. Per maggiori dettagli sulla variazione della voce in oggetto si rimanda a quanto riportato nella nota A4 – Attività er diritti d'uso.

MEF conto Tesoreria dello Stato

tab. B8.2 - MEF conto Tesoreria dello Stato (milioni di euro)-

Saldo al 31.12.2022 Saldo al 31.12.2021
Descrizione Passività
non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non
correnti
Passività
correnti
Totale Variazioni
Saldo dei flussi finanziari per
anticipazioni
Saldo flussi fin.ri gestione del Risparmio
Postale
Debiti per responsabilità connesse a
rapine
- 4.083 4.083 - 3.488 3.488 595
- (84) (84) - (220) (220) 137
- 155 155 - 155 155 -
Debiti per rischi operativi - 14 14 - 18 18 (4)
Totale - 4.169 4.169 - 3.441 3.441 728

Il Saldo dei flussi finanziari per anticipazioni accoglie il debito per anticipazioni erogate dal MEF necessarie a far fronte al fabbisogno di cassa del BancoPosta ed è così composto:

180 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di livello 2.

181 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di Livello 2

tab. B8.2.1 - Saldo dei flussi finanziari per anticipazioni (milioni di euro)-

Saldo al 31.12.2022 Saldo al 31.12.2021
Descrizione Passività
non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non
correnti
Passivit
à
correnti
Totale Variazioni
Anticipazioni nette
Conti correnti postali del
MEF e altri debiti
MEF - Gestione pensioni
di Stato
-
-
-
4.083
670
(670)
4.083
670
(670)
-
-
-
3.488
670
(670)
3.488
670
(670)
595
-
-
Totale - 4.083 4.083 - 3.488 3.488 595

Il Saldo dei flussi per la gestione del risparmio postale, positivo di 84 milioni di euro, è costituito dall'eccedenza dei rimborsi sui depositi avvenuti negli ultimi due giorni dell'esercizio e regolati nei primi giorni dell'esercizio successivo. Al 31 dicembre 2022, il saldo è rappresentato da un debito di 16 milioni di euro verso Cassa Depositi e Prestiti e da un credito di 100 milioni di euro verso il MEF per le emissioni di buoni postali fruttiferi di sua competenza.

I Debiti per responsabilità connesse a rapine subite dagli Uffici Postali di 155 milioni di euro rappresentano obbligazioni assunte nei confronti del MEF conto Tesoreria dello Stato a seguito di furti e sottrazioni. Tali obbligazioni derivano dai prelievi effettuati presso la Tesoreria dello Stato, necessari per reintegrare gli ammanchi di cassa dovuti a detti eventi criminosi in modo da garantire la continuità operativa degli Uffici Postali.

I Debiti per rischi operativi di 14 milioni di euro si riferiscono a quella parte di anticipazioni ottenute per operazioni della gestione Bancoposta per le quali sono successivamente emerse insussistenze dell'attivo certe o probabili.

Altre passività finanziarie

Le altre passività finanziarie sono iscritte ad un valore che approssima il relativo fair value.

tab. B8.3 - Altre passività finanziarie
(milioni di euro)
Saldo al 31.12.2022 Saldo al 31.12.2021
Descrizione Passività
non
correnti
Passivit
à
correnti
Totale Passività
non
correnti
Passività
correnti
Totale Variazio
ni
Gestione carte prepagate e
altre partite IMEL
Trasferimento fondi naz. e
intern.li
-
-
9.270
1.108
9.270
1.108
-
-
8.208
938
8.208
938
1.062
170
Depositi in garanzia - 4.824 4.824 - 228 228 4.597
Assegni vidimati - 476 476 - 322 322 154
Altre partite in corso di
lavorazione
- 303 303 - 264 264 39
Altri importi da riconoscere
a terzi
- 173 173 - 69 69 104
Importi da accreditare alla
clientela
- 314 314 - 125 125 189
Assegni da accreditare sui
libretti di risparmio
- - - - 141 141 (141)
RAV, F23, F24 e bolli auto - 105 105 - 107 107 (2)
Altri 5 90 95 4 45 49 45
Totale 5 16.663 16.669 4 10.447 10.451 6.217

Le passività per gestione carte prepagate si riferiscono alla controllata PostePay SpA.

I Debiti per depositi in garanzia si riferiscono esclusivamente a somme ricevute da controparti per operazioni di Interest rate swap (collateral previsti da appositi Credit support Annex). L'incremento di tale voce rispetto al 31 dicembre 2021 è riferibile alla variazione positiva di fair value dei derivati a seguito del rialzo della curva dei tassi di interesse.

Passività finanziaria per acquisto quote di minoranza

La voce si riferisce alla stima del corrispettivo (opzioni di acquisto e vendita) che consentirà a Poste Italiane e Poste Welfare Servizi di acquistare le ulteriori quote detenute dagli azionisti di minoranza del 30% di MLK Deliveries SpA, Plurima SpA, Sourcesense SpA e di Agile.

Strumenti finanziari derivati

Le variazioni della voce in oggetto intervenute nell'esercizio 2022 sono commentate nella nota A6 – Attività finanziarie.

Variazione delle passività finanziarie derivanti da attività di finanziamento

Di seguito si riporta la tabella di riconciliazione delle passività finanziarie derivanti da attività di finanziamento come richiesto dallo IAS 7, a seguito delle modifiche apportate dal Regolamento UE n.1990/2017 del 6 novembre 2017.

tab. B8.4- Variazione delle passività finanziarie derivanti da attività di finanziamento (milioni di euro) Descrizione Saldo al 31.12.2021 Flusso di cassa da/(per) attività di finanziamento Flusso di cassa netto da /(per) attività operativa (*) Flussi non monetari Saldo al 31.12.2022 Finanziamenti 15.573 (455) (1.502) (1.616) 12.000 Obbligazioni 1.047 - - 1 1.048 Debiti vs. istituzioni finanziarie 14.526 (455) (1.502) (1.616) 10.952 Debiti per leasing 1.166 (251) - 492 1.407 Altre passività finanziarie 10.451 4 6.840 (626) 16.669 Totale 27.190 (702) 5.338 (1.749) 30.076

(*) L'importo totale negativo di 5.338 milioni di euro è compreso nel flusso di cassa da/(per) attività operativa il cui saldo nel Rendiconto Finanziario è pari a 180 milioni di euro e si riferisce a finanziamenti e altre passività finanziarie non rientranti in attività di finanziamento.

(milioni di

Posizione Finanziaria Netta

Di seguito, si riporta la posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2022:

Posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2022

euro)
Saldo al 31.12.2022 Corrispondenza,
Pacchi e
Distribuzione
Servizi
Finanziari
Servizi
Assicurativi
Pagamenti
e Mobile
Elisioni Consolidato di cui
parti
correlate
Passività finanziarie 4.918 100.941 303 9.557 (12.074) 103.644
Passività finanziarie al costo ammortizzato 3.291 90.298 40 9.468 (515) 102.582 4.385
Debiti per conti correnti postali - 68.852 - - (515) 68.336 1
Obbligazioni 1.048 - - - - 1.048 -
Debiti vs istituzioni finanziarie 827 10.125 - - - 10.952 -
Debiti per mutui 1 - - - - 1 -
Debiti per leasing 1.397 0 1 9 - 1.407 8
MEF conto tesoreria dello Stato - 4.169 - - - 4.169 4.169
Altre passività finanziarie 18 7.153 39 9.459 - 16.669 207
Passività finanziarie al FVTPL 88 - - - - 88 -
Passività finanziaria per acquisto quote di
minoranza
88 - - - - 88 -
Strumenti finanziari derivati 0 975 - - - 975 193
Passività finanziarie verso altri settori 1.539 9.668 263 89 (11.559) - -
Riserve tecniche assicurative - - 139.986 - - 139.986 -
Attività finanziarie (1.083) (83.701) (142.351) (10.545) 11.539 (226.141)
Strumenti finanziari al costo ammortizzato (3) (43.901) (2.193) (198) (0) (46.295) (14.838)
Strumenti finanziari al FVOCI (536) (33.190) (96.501) (8) - (130.235) (502)
Strumenti finanziari al fair value rilevato a Conto
economico
(1) (40) (43.461) - - (43.501) (21)
Strumenti finanziari derivati (0) (6.109) - - - (6.110) (203)
Attività finanziarie verso altri settori (543) (460) (196) (10.339) 11.539 - -
'
L
. 77/2020
(420) (8.601) - - - (9.021)
Riserve tecniche a carico dei riassicuratori - - (44) - - (44) -
Indebitamento netto/(avanzo finanziario netto) 3.415 8.640 (2.105) (988) (536) 8.425
Cassa e depositi BancoPosta - (5.848) - - - (5.848) -
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (575) (2.018) (2.732) (172) 515 (4.983) (1.991)
Posizione finanziaria netta 2.839 773 (4.837) (1.161) (21) (2.406)

Saldo al 31.12.2021 Corrispondenza,
Pacchi e
Distribuzione
Servizi
Finanziari
Servizi
Assicurativi
Pagamenti
e Mobile
Elisioni Consolidato di cui parti
correlate
Passività finanziarie 4.795 102.198 284 8.716 (11.261) 104.732
Passività finanziarie al costo ammortizzato 3.505 88.185 31 8.316 (800) 99.237 3.651
Debiti per conti correnti postali - 69.397 - - (800) 68.597 1
Obbligazioni 1.047 - - - - 1.047 -
Debiti vs istituzioni finanziarie 1.274 13.261 - - - 14.535 199
Debiti per mutui - - - - - - -
Debiti per leasing 1.163 0 2 1 - 1.166 6
Debiti per leasing finanziari - - - - - - -
MEF conto tesoreria dello Stato - 3.441 - - - 3.441 3.441
Altre passività finanziarie 21 2.086 29 8.315 - 10.451 4
Passività finanziarie al FVTPL 29 - - - - 29
Passività finanziaria per acquisto quote di minoranza 29 - - - - 29
Strumenti finanziari derivati 3 5.463 - - - 5.466 148
Passività finanziarie verso altri settori 1.258 8.550 253 400 (10.461) - -
Riserve tecniche assicurative - - 159.089 - - 159.089 -
Attività finanziarie (942) (89.995) (158.587) (9.783) 10.451 (248.856)
Strumenti finanziari al costo ammortizzato (6) (51.139) (2.044) (124) - (53.313) (16.089)
Strumenti finanziari al FVOCI (75) (37.658) (111.385) (735) - (149.853) (525)
Strumenti finanziari al fair value rilevato a Conto economico (0) (39) (44.775) - - (44.814) (22)
Strumenti finanziari derivati (3) (873) - - - (876) -
Attività finanziarie verso altri settori (858) (286) (383) (8.924) 10.451 - -
'
L
. 77/2020
(448) (6.008) - - - (6.456) -
Riserve tecniche a carico dei riassicuratori - - (50) - - (50) -
Indebitamento netto/(avanzo finanziario netto) 3.405 6.195 736 (1.067) (810) 8.459
Cassa e depositi BancoPosta - (7.659) - - - (7.659) -
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (2.121) (2.021) (4.584) (32) 800 (7.958) (1.991)
Posizione finanziaria netta 1.284 (3.485) (3.848) (1.099) (10) (7.158)

La Posizione finanziaria netta complessiva al 31 dicembre 2022 è in avanzo di 2.406 milioni di euro, in diminuzione di 4.752 milioni di euro rispetto ai valori al 31 dicembre 2021 (in cui presentava un avanzo di 7.158 milioni di euro). La variazione intercorsa nel periodo è in larga parte riconducibile agli effetti valutativi dell'esercizio negativi per circa 5,2 miliardi di euro degli investimenti classificati nella categoria FVTOCI, detenuti principalmente dalla Strategic Business Unit Servizi Finanziari (effetto negativo per circa 4,5 miliardi di euro) e in via residuale dalle Strategic Business Unit Servizi Assicurativi (effetto negativo per circa 0,3 miliardi di euro), Pagamenti e Mobile (effetto negativo per circa 0,2 miliardi di euro) e Postale e Commerciale (effetto negativo per circa 0,1 miliardi di euro). Alla variazione concorrono, inoltre una gestione operativa positiva per 2,4 miliardi di euro (di cui 1,5 miliardi di euro riferibili all'utile del periodo), l'effetto positivo riconducibile alla variazione del capitale circolante e delle imposte per circa 1,1 miliardi di euro, investimenti per 0,8 miliardi di euro, dalla distribuzione di dividendi per complessivi 0,8 miliardi di euro (di cui 273 milioni di euro relativi all'acconto del dividendo ordinario previsto per l'esercizio 2022) e altri decrementi per complessivi 0,4 miliardi di euro, essenzialmente ascrivibili all'incremento delle passività finanziarie per leasing rientranti nel regime di applicazione dell'IFRS 16. La variazione, infine, include l'effetto negativo derivante dall'acquisizione di LIS, Plurima, Sourcesense e Agile per complessivi 0,8 miliardi di euro.

Al 31 dicembre 2022, l'indebitamento finanziario calcolato secondo gli Orientamenti ESMA 32-382-1138, con riguardo al Settore Operativo Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione, è il seguente:

Indebitamento finanziario ESMA (milioni di euro)
Al 31 dicembre
2022
Al 31 dicembre
2021
A. Disponibilità liquide (575) (2.122)
B. Mezzi equivalenti a disponibilità liquide - -
C. Altre attività finanziarie correnti (1) (8)
D. Liquidità (A + B + C) (577) (2.130)
E. Debito finanziario corrente (inclusi gli strumenti di debito, ma
esclusa la parte corrente del debito finanziario non corrente) 379 785
F. Parte corrente del debito finanziario non corrente 1 -
G. Indebitamento finanziario corrente (E + F) 381 785
H. Indebitamento finanziario corrente netto (G + D) (196) (1.345)
I. Debito finanziario non corrente (esclusi la parte corrente e gli
strumenti di debito) 2.001 1.705
J. Strumenti di debito 997 1.047
K. Debiti commerciali e altri debiti non correnti 18 22
L. Indebitamento finanziario non corrente (I + J + K) 3.017 2.774
M. Totale indebitamento finanziario (H + L) 2.821 1.429
Riconciliazione indebitamento finanziario ESMA (milioni di euro)
Al 31 dicembre
2022
Al 31 dicembre
2021
M. Totale indebitamento finanziario (H + L) 2.821 1.429
Attività finanziarie non correnti (539) (76)
K. Debiti commerciali e altri debiti non correnti (18) (22)
Crediti d'imposta Legge n. 77/2020 (420) (448)
Posizione Finanziaria Netta 1.843 883
Crediti e Debiti finanziari intersettoriali 996 401
Posizione Finanziaria Netta al lordo dei rapporti con gli altri
settori
2.839 1.284

B9 - DEBITI COMMERCIALI (2.234 milioni di euro)

tab. B9 - Debiti commerciali (milioni di
euro)
Descrizione Saldo al
31.12.2022
Saldo al
31.12.2021
Variazioni
Debiti verso fornitori 1.655 1.400 254
Passività derivanti da contratti 553 605 (53)
Debiti verso imprese controllate 3 3 -
Debiti verso imprese collegate 23 21 2
Totale 2.234 2.029 205

Debiti verso fornitori

tab. B9.1 - Debiti verso fornitori (milioni di euro)-

Descrizione Saldo al
31.12.2022
Saldo al
31.12.2021
Variazioni
Fornitori Italia 1.402 1.214 188
Fornitori estero 79 28 50
Corrispondenti esteri (1) 173 158 16
Totale 1.655 1.400 254

(1) I debiti verso corrispondenti esteri si riferiscono ai compensi dovuti alle Amministrazioni Postali estere e ad aziende a fronte di servizi postali e telegrafici ricevuti.

Passività derivanti da contratti

tab. B9.2 - Movimentazione Passività derivanti da contratti
Descrizione Saldo al
01.01.2022
Variazione per
rilevazione dei
Altre variazioni
ricavi del periodo
Anticipi e acconti da clienti 490 - (56) 434
Altre passività derivanti da contratti 60 (24) 31 67
Passività per commissioni da retrocedere 55 41 (45) 52
Passività per sconti su volumi - - - 1
Totale 605 17 (70) 553

Anticipi e acconti da clienti

Riguardano principalmente somme ricevute dalla clientela a fronte dei servizi da eseguire ed elencati di seguito:

tab. B9.2.1 - Anticipi e acconti da clienti

(milioni di euro)
Descrizione Saldo al
31.12.2022
Saldo al
31.12.2021
Variazioni
Anticipi da corrispondenti esteri 223 329 (106)
Anticipi per Editoria da PCM
[tab. A8.1]
125 84 41
Anticipi per spedizioni 67 61 6
Anticipi per altri servizi 18 15 3
Altri servizi 1 1 -
Totale 434 490 (56)

Le Altre passività derivanti da contratti si riferiscono principalmente a canoni su carte Postamat e carta "Postepay Evolution" riscossi anticipatamente.

Le passività per commissioni da retrocedere rappresentano la stima delle passività connesse alla restituzione di commissioni su prodotti di finanziamento collocati in data successiva al 1° Gennaio 2018, previste contrattualmente in caso di estinzione anticipata del prestito da parte del cliente.

B10 - ALTRE ASSI ITA' (4.004 milioni di euro)

tab. B10 - Altre passività
(milioni di euro)
Saldo al 31.12.2022 Saldo al 31.12.2021
Descrizione Passività
non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non
correnti
Passività
correnti
Totale Variazioni
Debiti verso il personale 10 720 731 20 719 739 (8)
Debiti verso ist. di previdenza e
sicurezza sociale
20 439 459 26 428 454 5
Altri debiti tributari 1.790 658 2.448 1.648 570 2.218 229
Debiti diversi 52 136 188 48 106 154 35
Ratei e risconti passivi 133 46 179 7 37 44 136
Totale 2.004 2.000 4.004 1.749 1.860 3.609 395

Debiti verso il personale

tab. B10.1 - Debiti verso il personale (milioni di euro)

Saldo al 31.12.2022 Saldo al 31.12.2021
Descrizione Passività
non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non
correnti
Passività
correnti
Totale Variazioni
per 14^ mensilità
per incentivi
-
10
208
408
208
418
-
20
204
406
204
426
4
(8)
per permessi e ferie maturate e
non godute
per altre partite del personale
-
-
41
63
41
63
-
-
41
68
41
68
-
(5)
Totale 10 720 731 20 719 739 (8)

Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale

tab. B10.2 - Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale (milioni di euro) Saldo al 31.12.2022 Saldo al 31.12.2021 Descrizione Passività non correnti Passività correnti Totale Passività non correnti Passività correnti Totale Variazioni Debiti verso INPS 1 330 332 4 323 327 5 Debiti verso fondi pensione - 89 89 - 86 86 3 Debiti verso INAIL 18 - 19 22 - 22 (3) Debiti verso altri Istituti - 19 19 - 19 19 -

Totale 20 439 459 26 428 454 5

Altri debiti tributari

tab. B10.3 - Altri debiti tributari (milioni di euro)

Saldo al 31.12.2022 Saldo al 31.12.2021
Descrizione Passività
non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non
correnti
Passività
correnti
Totale Variazioni
Debito per imposta di bollo 1.790 21 1.810 1.648 - 1.648 162
Debito per imposta sulle riserve
assicurative
- 420 420 - 362 362 57
Ritenute sui redditi di lavoro dipendente
e autonomo
- 91 91 - 104 104 (13)
Debito per IVA - 24 24 - 21 21 4
Debito per imposta sostitutiva - 32 32 - 34 34 (2)
Ritenute su c/c postali - 29 29 - 8 8 21
Debiti tributari diversi - 41 41 - 41 41 -
Totale 1.790 658 2.448 1.648 570 2.218 229

In particolare:

  • Il Debito per imposta di bollo accoglie il saldo dovuto all'Erario per l'imposta assolta in modo virtuale nell'esercizio 2022. La quota non corrente del debito per imposta di bollo si riferisce a quanto maturato al 31 dicembre 2022 sui buoni fruttiferi postali in circolazione e sulle polizze assicurative dei Rami III e V ai sensi della normativa richiamata nella nota A9 - Altri crediti e attività.
  • Il Debito per imposta sulle riserve assicurative si riferisce a Poste Vita SpA ed è commentato nella nota A9.

Debiti diversi

tab. B10.4 - Debiti diversi (milioni di euro)
Saldo al 31.12.2022 Saldo al 31.12.2021
Descrizione Passività
non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non
correnti
Passività
correnti
Totale Variazioni
Debiti diversi della gestione
BancoPosta
- 5 5 - 29 29 (24)
Depositi cauzionali 14 0 14 18 0 18 (3)
Altri debiti 38 131 169 30 77 107 62
Totale 52 136 188 48 106 154 35

Ratei e risconti passivi

I ratei e risconti passivi, in aumento di 136 milioni di euro rispetto all'esercizio di comparazione, includono risconti passivi per 125 milioni di euro per il contributo a fondo perduto ricevuto anticipatamente dalla Capogruppo per la realizzazione del "Progetto Polis – Casa dei servizi digitali", per cui si rimanda alla nota 3.2 - Altri eventi di rilievo.

4.3 NOTE AL CONTO ECONOMICO

RICAVI PROVENIENTI DA CONTRATTI CON I CLIENTI

Ricavi provenienti da contratti con i clienti (milioni di euro)
----------------------------------------------- -------------------
Descrizione Note Esercizio 2022 Esercizio 2021
Ricavi da corrispondenza, pacchi e altro [C1] 3.651 3.694
di cui Ricavi provenienti da contratti con i clienti 3.208
3.165
rilevati in un determinato momento 400 447
rilevati nel corso del tempo 2.808 2.718
Ricavi netti da servizi finanziari [C2] 4.938 4.783
Ricavi da servizi finanziari 5.125 4.931
Oneri derivanti da operatività finanziaria (187) (148)
di cui Ricavi provenienti da contratti con i clienti 2.520 2.735
rilevati in un determinato momento 233 282
rilevati nel corso del tempo 2.288 2.453
Ricavi da servizi assicurativi al netto delle variazioni delle riserve tecniche e
oneri relativi a sinistri
[C3] 2.153 1.861
Premi assicurativi 17.518 17.829
Proventi derivanti da operatività assicurativa 4.437 4.374
Variazione riserve tecniche assicurative a oneri relativi a sinistri (13.794) (19.964)
Oneri derivanti da operatività assicurativa (6.008) (378)
di cui Ricavi provenienti da contratti con i clienti - -
rilevati in un determinato momento - -
rilevati nel corso del tempo - -
Ricavi da pagamenti e mobile [C4] 1.147 882
di cui Ricavi provenienti da contratti con i clienti 1.146 882
rilevati in un determinato momento 485 372
rilevati nel corso del tempo 661 510
Totale 11.889 11.220

I ricavi provenienti da contratti con i clienti sono così ripartiti:

  • i Ricavi da corrispondenza, pacchi e altro sono riferiti a prestazioni fornite alla clientela mediante i canali di vendita retail e business; i ricavi conseguiti mediante il canale retail sono rilevati at a point in time in ragione del numero di transazioni accettate presso i canali di vendita (Uffici Postali, call center e web) e valorizzati sulla base delle tariffe applicate; i ricavi conseguiti mediante il canale business sono generalmente disciplinati da contratti di durata annuale o pluriennale e rilevati over time sulla base del metodo degli output determinato in ragione delle spedizioni richieste e accettate. Tali contratti prevedono componenti variabili di prezzo (principalmente sconti su volumi e penali commisurate al livello qualitativo del servizio reso) la cui stima, determinata sulla base del metodo del valore atteso, è rilevata a diretta diminuzione del ricavo. Inoltre, i ricavi non provenienti da contratti con clienti sono contabilizzati secondo i principi contabili internazionali IFRS 16 – Leasing e IAS 20 – Contabilizzazione dei contributi pubblici e infor ativa sull'assistenza ubbli a.
  • I Ricavi netti da servizi finanziari si riferiscono a:
    • ricavi per servizi di collocamento e intermediazione: sono rilevati over time e misurati sulla base dei volumi collocati valorizzati in ragione degli accordi commerciali con gli istituti finanziari. Con riferimento alla

remunerazione per l'attività di raccolta del risparmio postale, l'accordo stipulato con Cassa Depositi e Prestiti prevede la corresponsione di un corrispettivo variabile al raggiungimento di determinati livelli di raccolta la cui quantificazione è annualmente determinata in ragione dei volumi di raccolta e dei rimborsi anticipati; taluni accordi commerciali, stipulati con primari partner finanziari per il collocamento di prodotti di finanziamento, prevedono la retrocessione di commissioni di collocamento nel caso di estinzione anticipata o surroga da parte della clientela;

  • ricavi per servizi di conto corrente e servizi correlati: sono rilevati over time, misurati sulla base del servizio reso (ivi inclusi servizi correlati, es. bonifici, deposito titoli, ecc.) e valorizzati in ragione delle condizioni contrattuali offerte alla clientela;
  • ricavi per commissioni su bollettini di c/c postale: sono rilevati at a point in time in ragione del numero di transazioni accettate allo sportello e valorizzate sulla base delle condizioni contrattuali di vendita;
  • ricavi non provenienti da contratti con clienti contabilizzati secondo il principio contabile internazionale IFRS 9 Strumenti finanziari.
  • I Ricavi da servizi di pagamenti e mobile si riferiscono ai:
    • servizi di monetica, incassi e pagamenti relativi a Postepay principalmente all'emissione di carte Postepay rilevati at a point in time all'atto dell'emissione e per i servizi ad esse correlate rilevati over time in ragione della fruizione del servizio da parte del cliente. In tali servizi sono ricomprese le interchange fees riconosciute dai circuiti internazionali sulle operazioni di pagamento con carte di debito rilevate over time. La voce include le commissioni per servizi di acquiring resi nei confronti degli esercenti rilevate over time in ragione della fruizione del servizio, i servizi di accettazione deleghe F23 e F24 rilevati over time in ragione del livello del servizio reso e servizi di incasso tramite PagoPA rilevati at a point in time all'atto dell'erogazione del servizio. Alla voce contribuiscono, a partire dal 1 settembre 2022, i servizi erogati dal gruppo LIS che includono principalmente i servizi di incasso e pagamento (tra i quali i servizi di incasso bollettini) erogati da LIS Pay e rilevati at a point in time all'atto dell'incasso, e i ricavi derivanti dal processing di ricariche telefoniche e canoni e servizi di rete corrisposti dai punti vendita a LIS Holding rilevati over time in ragione della fruizione del servizio.
    • servizi di telefonia di rete mobile e fissa, in cui sono ricompresi: i ricavi da "offerte standard di TLC services" rilevati over time sulla base del metodo degli output in ragione dell'offerta di traffico (voce, SMS e dati) al cliente; i ricavi relativi alla vendita delle offerte "PosteMobile Casa" e "PosteCasa Ultraveloce" rilevati over time sulla base del metodo degli output in ragione del canone addebitato al cliente; i ricavi relativi alle fee per l'attivazione della sim, rilevati at a point in time al momento della consegna della sim al cliente. Nell'ambito del Gruppo Poste Italiane i soli contratti relativi ai servizi di telefonia mobile e fissa presentano in taluni casi un bundle costituito da due performance obligation a cui allocare lo sconto implicito sulla base del relativo fair value. Tuttavia, i ricavi derivanti da questa tipologia di offerta non sono significativi rispetto alla totalità dei ricavi derivanti da servizi di pagamenti e mobile.

Il dettaglio è il seguente:

tab. C1 - Ricavi da corrispondenza, pacchi ed altro (milioni di euro)
----------------------------------------------------- -------------------
Descrizione Esercizio 2022 Esercizio 2021 Variazioni
Corrispondenza
Pacchi
1.749
1.395
1.767
1.403
(18)
(8)
Altri Ricavi 190 210 (20)
Totale ricavi da mercato 3.335 3.380 (45)
Compensi per Servizio Universale 262 262 -
Integrazioni tariffarie all'Editoria 54 53 1
Totale ricavi 3.651 3.694 (43)

I Ricavi da mercato mostrano un decremento rispetto all'esercizio 2021 essenzialmente imputabile alla flessione del mercato della corrispondenza tradizionale e del comparto pacchi, dovuta sia alla normalizzazione degli andamenti del mercato, sia agli effetti sull'economia derivanti dal conflitto russo-ucraino, oltre al rallentamento dei flussi in ingresso dalla Cina legati alla normativa low value consignment e le misure restrittive per fronteggiare l'emergenza sanitaria, che hanno condizionato gran parte dell'anno. La decrescita viene in parte mitigata dal contributo positivo derivante dal business della logistica ospedaliera svolta dalla società Plurima acquisita dal Gruppo nel corso dell'esercizio. Inoltre, si evidenzia una diminuzione degli altri ricavi riconducibile prevalentemente al minor contributo dei ricavi del Consorzio PosteMotori le cui attività sono in corso di conclusione.

I compensi per Servizio Universale riguardano il rimborso a carico del Ministero dell'Economia e delle Finanze dell'onere per lo svolgimento degli obblighi di Servizio Universale (OSU). L'ammontare del compenso annuale di 262 milioni di euro è definito nel Contratto di Programma 2020-2024, in vigore dal 1° gennaio 2020.

La voce I 'E 182 riguarda le somme a carico della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per l'Informazione e l'Editoria – spettanti a Poste Italiane a titolo di rimborso delle riduzioni praticate agli editori e al settore no-profit all'atto dell'impostazione. Il compenso è stato determinato sulla base delle tariffe stabilite dal Decreto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (ex MiSE) di concerto con il Ministero dell'Economia e Finanze del 21 ottobre 2010 e dal D.L. n. 63 del 18 maggio 2012, come convertito dalla Legge n. 103 del 16 luglio 2012. Con la Delibera AGCom 454/22/CONS del 30 dicembre 2022 sono state definite le nuove tariffe base universali dei prodotti editoriali a tariffa agevolata rientranti nel Servizio Universale. La Delibera ha previsto un incremento progressivo delle tariffe base a decorrere dal 1° settembre 2022, senza alcun impatto sulle tariffe agevolate pagate dai mittenti e con un conseguente incremento della compensazione ricevuta da Poste Italiane per singolo invio spedito a tariffa agevolata. Al riguardo, si rileva che per l'esercizio in commento l'importo delle agevolazioni che la Capogruppo ha concesso trova copertura nel Bilancio dello Stato 2022.

182 La Legge n.8 del 28 febbraio 2020 ha disposto che i rimborsi delle agevolazioni tariffarie editoriali a Poste Italiane proseguano «per una durata pari a quella dell'affidamento del servizio postale universale» (ovvero fino ad aprile 2026). L'applicazione della norma è subordinata all'approvazione da parte della Commissione Europea.

I Ricavi netti da servizi finanziari sono costituiti dai servizi resi principalmente nell'ambito del Patrimonio BancoPosta della Capogruppo e della controllata BancoPosta Fondi SGR. Il dettaglio è il seguente:

tab. C2 - Ricavi netti da servizi finanziari
Descrizione Esercizio 2022 Esercizio 2021 Variazioni
Ricavi per servizi finanziari 4.684 4.393 291
Proventi derivanti da operatività finanziaria 428 523 (95)
Altri ricavi e proventi 13 15 (2)
Oneri derivanti da operatività finanziaria (187) (148) (39)
Totale 4.938 4.783 155

Il dettaglio dei Ricavi per servizi finanziari è il seguente:

tab. C2.1 - Ricavi per servizi finanziari (milioni di euro)
Descrizione Esercizio
2022
Esercizio
2021
Variazioni
Proventi degli impieghi della raccolta su conti correnti postali e delle disponibilità libere 2.008 1.523 485
Remun.ne attività di raccolta del risparmio postale 1.600 1.753 (153)
Ricavi dei servizi di c/c 426 398 28
Commissioni su bollettini di c/c postale 216 264 (48)
Collocamento prodotti di finanziamento 192 209 (17)
Proventi dei servizi delegati 89 99 (10)
Commissioni gestione fondi SGR 118 120 (2)
Servizi di trasferimento fondi 13 15 (2)
Altro 22 12 10
Totale 4.684 4.393 291

I Ricavi per servizi finanziari mostrano un incremento rispetto all'esercizio 2021 principalmente imputabile ai proventi degli impieghi della raccolta su conti correnti postali e delle disponibilità libere in parte compensato dal decremento dei proventi derivanti dall'attività di raccolta del risparmio postale dovuto alla contrazione della raccolta condizionata dal contesto macroeconomico dell'esercizio.

In particolare:

• La voce Proventi degli impieghi della raccolta su conti correnti postali e delle disponibilità libere è di seguito dettagliata:

tab. C2.1.1 - Proventi degli impieghi della raccolta su conti correnti postali e delle
disponibilità libere
(milioni di
euro)
Descrizione Esercizio 2022 Esercizi
o 2021
Variazioni
Proventi degli impieghi in titoli 1.482 1.434 48
Interessi su titoli al costo ammortizzato 677 670 7
Interessi su titoli al FVOCI 821 816 5
Interessi attivi (passivi) su asset swap di CFH su titoli al FVOCI e CA 20 16 4
Interessi attivi (passivi) su asset swap di FVH su titoli al FVOCI e CA (79) (104) 25
Interessi su operazioni di pronti contro termine 43 36 7
Proventi degli impieghi in crediti d'imposta 273 59 214
Interessi attivi su crediti d'imposta al CA 189 25 164
Interessi attivi su crediti d'imposta al FVTOCI 84 34 50
Proventi degli impieghi presso il MEF 252 28 224
Remunerazione della raccolta su c/c (depositi presso il MEF) 323 28 295
Differenziale derivati di stabilizzazione dei rendimenti (71) - (71)
Quota interessi attivi sulla liquidità propria (proventi finanziari) (1) - (1)
Altri proventi 2 2 -
Totale 2.008 1.523 485

L'incremento della voce in commento rispetto al precedente esercizio è principalmente imputabile ai proventi degli impieghi presso il MEF e ai proventi degli impieghi in crediti d'imposta.

I proventi degli impieghi in titoli riguardano gli interessi maturati sugli impieghi dei fondi provenienti dalla raccolta effettuata presso la clientela privata. L'ammontare dei proventi comprende gli effetti della copertura dal rischio di tasso. L'incremento della voce in commento rispetto all'esercizio 2021 è dovuto principalmente agli effetti del rialzo della curva dei tassi di interesse e al decremento delle operazioni di copertura di fair value hedge in essere per le estinzioni anticipate descritte nella nota A6 – Attività finanziarie.

I roventi degli i ieghi in rediti d'i osta riguardano gli interessi maturati nell'esercizio sugli impieghi descritti nella nota A10 - Crediti d'i osta Legge n. 77/2020.

I proventi degli impieghi presso il MEF riguardano principalmente gli interessi maturati nell'esercizio sugli impieghi della raccolta effettuata presso la Pubblica Amministrazione remunerata ad un tasso variabile come descritto nella nota A6 – Attività finanziarie. L'incremento rispetto al 31 dicembre 2021 è principalmente dovuto al rialzo della curva dei tassi di interesse.

• La remunerazione delle attività di raccolta del risparmio postale si riferisce al servizio di emissione e rimborso di Buoni Fruttiferi Postali e al servizio di versamento e prelevamento su Libretti Postali, svolti da Poste Italiane SpA per

2024

  • I ricavi dei servizi di conto corrente accolgono principalmente le commissioni per spese di tenuta conto, le commissioni per i servizi di incasso e per l'attività di rendicontazione svolti per la clientela, le commissioni su carte di debito annuali e quelle relative alle transazioni.
  • I proventi da collocamento prodotti di finanziamento si riferiscono alle commissioni percepite dalla Capogruppo per l'attività di collocamento di prestiti personali e mutui erogati da terzi.

Il dettaglio dei Proventi derivanti da operatività finanziaria è il seguente:

tab. C2.2 - Proventi derivanti da operatività finanziaria (milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2022 Esercizio 2021 Variazioni
Proventi da strumenti finanziari al FVOCI
Utili realizzati
262
262
503
503
(241)
(241)
Proventi da strumenti finanziari al costo ammortizzato
Utili realizzati
129
129
1
1
128
128
Proventi da strumenti finanziari di capitale al FVPL 2 8 (6)
Utili da valutazione
Utili realizzati
1
-
5
2
(4)
(2)
Proventi da strumenti finanziari di
cash flow hedge
Utili da valutazione
1
1
-
-
-
-
1
1
Proventi da strumenti finanziari di fair value hedge
Utili da valutazione
17
17
6
6
10
10
Utili su cambi
Utili da valutazione
5
1
4
-
2
-
Utili realizzati 4 2 1
Proventi diversi 12 1 11
Totale 428 523 (94)

Il decremento dei Proventi diversi derivanti da operatività finanziaria, rispetto all'esercizio precedente, è principalmente dovuto ai minori utili da realizzo da strumenti finanziari.

Il dettaglio degli Oneri derivanti da operatività finanziaria è il seguente:

tab. C2.3 - Oneri derivanti da operatività finanziaria (milioni di euro)

Descrizione Esercizio 2022 Esercizio 2021 Variazioni
Oneri da strumenti finanziari al FVTOCI 4 2 3
Perdite da realizzo 4 2 3
Oneri da strumenti finanziari al costo ammortizzato 53 96 (43)
Perdite da realizzo 53 96 (43)
Oneri da strumenti finanziari a fair value rilevato a Conto economico 2 5 (4)
Perdite da valutazione 1 2 (1)
Perdite da realizzo - 3 (2)
Oneri da strumenti finanziari di cash flow hedge - 1 (1)
Perdite da valutazione - 1 (1)
Interessi passivi 127 44 84
a favore della clientela 85 1 84
su operazioni di pronti contro termine 14 9 6
verso Controllante 4 9 (5)
su depositi in garanzia 24 26 (1)
Quota interessi passivi sulla liquidità propria (oneri finanziari) (1) (1) -
Totale 187 148 39

Gli Oneri derivanti da operatività finanziaria si incrementano rispetto all'esercizio 2021 principalmente per effetto dei maggiori interessi passivi riconosciuti alla clientela pubblica per i depositi su conti correnti postali, a seguito del rialzo della curva dei tassi di interesse, parzialmente compensati da minori oneri per perdite da realizzo da strumenti finanziari.

C3 – RICAVI DA SERVIZI ASSICURATIVI AL NETTO DELLE VARIAZIONI DELLE RISERVE TECNICHE E ONERI RELATIVI A SINISTRI (2.153 milioni di euro)

Il dettaglio è il seguente:

tab. C3 - Ricavi da servizi assicurativi al netto delle variazioni delle riserve tecniche e oneri relativi ai sinistri (milioni di euro)

Descrizione Esercizio 2022 Esercizio 2021 Variazioni
Premi assicurativi 17.518 17.829 (311)
Proventi derivanti da operatività assicurativa 4.437 4.374 63
Variazione riserve tecniche assicurative e oneri relativi a sinistri (13.794) (19.964) 6.170
Oneri derivanti da operatività assicurativa (6.008) (378) (5.630)
Totale 2.153 1.861 292

Il dettaglio dei Premi assicurativi con la distinzione di quelli ceduti in riassicurazione è il seguente:

tab. C3.1 - Premi assicurativi (milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2022 Esercizio 2021 Variazioni
Ramo I 16.344 16.619 (275)
Ramo III 756 863 (107)
Ramo IV e V 80 92 (12)
Premi
"
"
17.179 17.574 (395)
Premi ceduti in riassicurazione (10) (10) -
"
"
17.170 17.564 (394)

Gruppo Poste Italiane I Bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2022

Premi danni 358 295 63
Premi ceduti in riassicurazione (10) (30) 20
" 348 265 83
Totale 17.518 17.829 (311)

I Premi lordi Vita ammontano a 17.179 milioni di euro, la variazione in diminuzione per 395 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente si riferisce principalmente ai prodotti di Ramo I (esclusivamente per la componente riferita al prodotto Multiramo).

Sebbene marginale rispetto al totale della raccolta netta, la contribuzione dei premi netti afferenti il segmento Danni risulta in crescita passando dai 265 milioni di euro del 2021 agli attuali 348 milioni di Euro, per effetto della crescita di tutte linee di business (protezione beni persona e modulare, protezione pagamenti e welfare).

Il dettaglio dei Proventi da operatività assicurativa è il seguente:

tab. C3.2 - Proventi derivanti da operatività
assicurativa (milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2022 Esercizio 2021 Variazioni
Proventi da strumenti finanziari al FVOCI 3.613 2.893 720
Interessi 3.549 2.727 822
Utili realizzati 64 166 (102)
Proventi da strumenti finanziari al Costo ammortizzato 6 5 1
Interessi 6 5 1
Utili realizzati - - -
Proventi da strumenti finanziari al FVPL 693 1.382 (689)
Interessi 321 297 24
Utili da valutazione 335 841 (506)
Utili realizzati 37 244 (207)
Proventi diversi 126 93 32
Totale 4.437 4.374 -
64

L'incremento dei Proventi derivanti da operatività assicurativa di 64 milioni di euro rispetto all'esercizio 2021 è principalmente riconducibile ai proventi derivanti da attività finanziarie al FVOCI per 720 milioni di euro afferenti prevalentemente agli interessi di competenza, compensato in parte dal decremento (689 milioni di euro) dei proventi derivanti da strumenti finanziari al FVPL, stante le condizioni dei mercati finanziari. I relativi utili da valutazione, connessi pressoché esclusivamente agli investimenti inclusi nelle gestioni separate, sono stati quasi interamente retrocessi agli assicurati mediante il meccanismo dello shadow accounting.

Il dettaglio della variazione delle riserve tecniche e degli oneri relativi ai sinistri con la distinzione di quelli ceduti in riassicurazione è il seguente:

Descrizione Esercizio 2022 Esercizio 2021 Variazioni
Somme pagate 9.542 9.503 39
Variazione delle Riserve matematiche 6.031 7.141 (1.110)
Variazione della Riserva per somme da pagare 26 (11) 37
Variazione delle Altre riserve tecniche (3.999) 308 (4.307)
Variazione delle Riserve tecniche allorché il rischio dell'investimento è
sopportato dagli assicurati
1.993 2.872 (879)
Totale variazione riserve tecniche e oneri relativi a sinistri
gestione vita
13.593 19.813 (6.220)
Quota a carico dei riassicuratori gestione vita (9) (6) (3)
Totale variazione riserve tecniche e oneri relativi a sinistri
gestione danni
206 169 37
Quota a carico dei riassicuratori gestione danni 4 (12) 16
Totale 13.794 19.964 (6.170)

La voce Variazione delle Riserve tecniche assicurative e oneri relativi ai sinistri accoglie principalmente:

  • le somme pagate nell'esercizio da Poste Vita SpA per sinistri, riscatti, scadenze e spese di liquidazione per la gestione dei sinistri;
  • la variazione delle Riserve matematiche per l'incremento degli impegni a favore degli assicurati;
  • la variazione delle Altre riserve tecniche riconducibile integralmente alla variazione registrata nel periodo della riserva DPL, correlata alla valutazione dei titoli compresi nelle gestioni separate e classificati nella categoria FVTPL;
  • la variazione delle Riserve tecniche allorché il rischio dell'investimento è sopportato dagli assicurati cd. Classe D.

Il dettaglio degli Oneri da operatività assicurativa è il seguente:

tab. C3.4 - Oneri derivanti da operatività
assicurativa
(milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2022 Esercizio 2021 Variazioni
Oneri da strumenti finanziari al FVOCI
Interessi
Perdite da realizzo
252
5
247
19
10
9
232
(6)
238
Oneri da strumenti finanziari al FVPL
Perdite da valutazione
Perdite da realizzo
Rettifiche/(riprese) di valore nette per risc. credito
5.711
5.382
329
(4)
306
205
101
(7)
5.405
5.176
229
3
Altri oneri 48 60 (10)
-
Totale 6.008 378 5.630

• L'incremento degli Oneri derivanti da operatività assicurativa (5.630 milioni di euro rispetto all'esercizio 2021) è imputabile principalmente alle maggiori perdite da valutazione su strumenti finanziari al FVTPL che hanno risentito del contesto macroeconomico del periodo.

C4 – RICAVI DA SERVIZI DI PAGAMENTI E MOBILE (1.147 milioni di euro)

Il dettaglio è il seguente:

tab. C4 - Ricavi da servizi di pagamenti e mobile (milioni di euro)

Descrizione Esercizio 2022 Esercizio 2021 Variazioni
Monetica 581 456 125
Commissioni su emissione e utilizzo carte prepagate 423 355 69
Commissioni per acquiring 47 28 19
Altre commissioni 111 73 38
Mobile 317 307 9
Servizi di pagamento 233 115 118
Commissioni di incasso e rendicontazione 68 8 60
Commissioni per accettazione F23 e F24 48 49 (1)
Servizi di trasferimento fondi 109 51 58
Altri prodotti e servizi 9 8 1
Ricavi servizi energia 12 - 12
Altri ricavi e proventi 4 4 1
Totale 1.147 882 265

Sono costituiti dai ricavi da prodotti di monetica e servizi di pagamento, dai ricavi dei servizi di telefonia Mobile e in via residuale, a partire dall'esercizio in commento, dalla vendita di luce e gas, resi principalmente da PostePay SpA e dal gruppo LIS che contribuisce ai ricavi per gli ultimi quattro mesi dell'esercizio.

I Ricavi da servizi di pagamenti e mobile segnano un incremento di 265 milioni di euro rispetto all'analogo periodo del 2021 con il contributo positivo di tutti i comparti. Nello specifico, i comparti della Monetica e dei servizi di Incasso e Pagamento, che hanno beneficiato del consolidamento del gruppo LIS a partire da settembre 2022, crescono grazie alla maggiore operatività delle carte di pagamento, alla crescita del transato acquiring, ai maggiori ricavi dal servizio PagoPA verso la Pubblica Amministrazione e ai bonifici instant da Postepay Evolution. Anche i servizi di Telecomunicazione registrano ricavi in crescita rispetto all'analogo periodo del 2021, attribuibili ai maggiori ricavi della telefonia fissa trainati dai ricavi del servizio di connettività in fibra ottica. Si riporta, inoltre, il contributo positivo del comparto energia a partire dal 2022 a seguito del lancio, da parte di Postepay, della nuova offerta energia a dipendenti, pensionati e familiari del Gruppo.

C5 - COSTI PER BENI E SERVIZI (2.960 milioni di euro)

tab. C5 - Costi per beni e servizi (milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2022 Esercizio 2021 Variazioni
Costi per servizi 2.633 2.599 34
Godimento beni di terzi 137 124 13
Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 190 150 40
Totale 2.960 2.873 87

I Costi per beni e servizi si incrementano di complessivi 87 milioni di euro rispetto all'esercizio 2021 principalmente per l'ampliamento del perimetro societario avvenuto nel corso dell'esercizio e per l'incremento dei costi generato dallo scenario inflattivo internazionale acuito dal conflitto russo-ucraino.

Costi per servizi

tab. C5.1 - Costi per servizi
(milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2022 Esercizio 2021 Variazioni
Trasporti di corrispondenza, pacchi e modulistica 1.084 1.072 12
Manutenzione ordinaria e assistenza tecnica 250 248 2
Canoni outsourcing e oneri diversi per prestazioni esterne 256 267 (11)
Servizi di telefonia mobile per la clientela 169 194 (25)
Commissioni e oneri di gestione carte di credito/debito 218 142 76
Spese per servizi del personale 129 119 10
Utenze energetiche e idriche 80 103 (23)
Pulizia, smaltimento e vigilanza 109 114 (5)
Servizio movimento fondi 62 72 (10)
Pubblicità e propaganda 62 46 16
Scambio corrispondenza e telegrafia 42 46 (4)
Servizi di telecomunicazione e trasmissione dati 43 46 (3)
Commissioni per attività di gestione patrimoni 43 43 -
Consulenze varie e assistenze legali 18 18 -
Servizi di stampa e imbustamento 12 13 (1)
Compensi e spese sindaci 1 1 -
Altro 55 54 1
Totale 2.633 2.599 34

L'incremento dei costi per servizi è dovuto principalmente all'aumento delle commissioni e oneri di gestione delle carte di credito/debito anche a seguito del consolidamento di LIS Pay a partire dal 1 settembre 2022 parzialmente compensato da minori costi per altri servizi.

Godimento beni di terzi

tab. C5.2 - Godimento beni di terzi (milioni di
euro)
Descrizione Esercizio 2022 Esercizio 2021 Variazioni
Noleggi apparecchiature e licenze software
Affitto immobili e spese accessorie
Veicoli in full rent
Altri costi per godimento di beni di terzi
86
36
3
12
68
36
3
17
18
-
-
(5)
Totale 137 124 13

Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci

tab. C5.3 - Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci (milioni di euro)

Descrizione Esercizio
2022
Esercizio
2021
Variazioni
Materiale di consumo, pubblicitario e beni destinati alla vendita 87 69 18
Carburanti, lubrificanti e combustibili 74 55 19
Costi energia elettrica e gas 13 - 13
Carta moneta elettronica 9 11 (2)
Stampa francobolli e carte valori 4 4 -
SIM card e scratch card 1 - 1
Var.ne rimanenze prodotti in corso, semil., finiti e merci (5) - (5)
Var.ne rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo 6 11 (5)
Var.ne immobili destinati alla vendita 1 - 1
Totale 190 150 40

L'incremento rispetto all'esercizio 2021 risente principalmente dell'aumento generalizzato dei prezzi d'acquisto del carburante e delle materie prime, dei maggiori costi del comparto energia a seguito dell'avvio dell'offerta commerciale nel corso dell'anno e dell'ampliamento del perimetro societario avvenuto nel corso dell'esercizio.

C6 - COSTO DEL LAVORO (5.226 milioni di euro)

Il costo del lavoro include le spese per il personale comandato o distaccato presso altre amministrazioni, i cui recuperi sono iscritti nella voce Altri ricavi e proventi, ed è così ripartito per natura:

tab. C6 - Costo del lavoro (milioni di
euro)
Descrizione Nota Esercizio
2022
Esercizio
2021
Variazioni
Salari e stipendi 3.856 3.924 (68)
Oneri sociali 1.099 1.116 (17)
TFR: costo relativo alle prestazioni correnti [tab. B7] 2 1 1
TFR: costo relativo alla previdenza complementare e INPS 234 232 2
Contratti di somministrazione/a progetto 3 11 (8)
Compensi e spese amministratori 3 2 1
Incentivi all'esodo 22 40 (18)
Accantonamenti (rilasci) netti per vertenze con il personale [tab. B6] (3) - (3)
Accantonamento al fondo di incentivazione agli esodi [tab. B6] 54 195 (141)
Recuperi del personale per vertenze (4) (4) -
Pagamenti basati su azioni 9 12 (3)
Altri costi (recuperi di costo) del personale (49) (62) 13
Totale 5.226 5.467 (241)

Il Costo del lavoro segna un decremento rispetto all'esercizio 2021 di 241 milioni di euro attribuibile, per la componente straordinaria, ai minori incentivi all'esodo, e per la componente ordinaria, principalmente alla riduzione dell'organico mediamente impiegato (circa 1.600 FTE in meno rispetto al 2021) che comprende l'effetto dell'ingresso delle risorse (circa 1.300 complessive), proveniente dalle società acquisite ad aprile (Plurima), settembre (LIS) e ottobre (Sourcesense e Agile).

Le voci Accantonamenti netti per vertenze con il personale e Accantonamento al Fondo di incentivazione agli esodi sono commentate nella nota B6 – Fondi per rischi e oneri.

Il numero medio e puntuale dei dipendenti a tempo indeterminato del Gruppo è il seguente:

tab. C6.1 - Numero dei dipendenti

Numero medio Numero puntuale
Unità Esercizio
2022
Esercizio
2021
Variazioni 31.12.22 31.12.21 Variazioni
Dirigenti 660 668 (8) 679 627 52
Quadri 15.136 15.172 (36) 15.161 14.843 318
Aree operative 89.871 91.811 (1.940) 89.896 89.130 766
Aree di base 4.619 4.657 (38) 6.080 3.435 2.645
Tot. unità tempo indeterminato (*) 110.286 112.308 (2.022) 111.816 108.035 3.781
(*) Dati espressi in Full Time Equivalent #VALORE! #VALORE!

Inoltre, tenendo conto dei dipendenti con contratti di lavoro flessibile, il numero medio complessivo full time equivalent delle risorse impiegate nell'esercizio in commento è stato di 119.806 (nell'esercizio 2021: 121.423).

C7 - AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI (830 milioni di euro)

Il dettaglio è il seguente:

tab. C7 - Ammortamenti e svalutazioni (milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2022 Esercizio 2021 Variazioni
Ammortamenti Immobili impianti e macchinari 230 220 10
Svalutazioni/assorbimento sval.ni/rettifiche Immobili, impianti e macchinari (4) (17) 13
Ammortamenti Investimenti immobiliari 1 1 -
Svalutazioni/assorbimento sval.ni/rettifiche Investimenti immobiliari
Ammortamenti e Svalutazioni di Attività immateriali
354 345 9
Ammortamenti Attività per diritti d'uso 251 237 14
Svalutazioni/assorbimento svalutazioni/rettifiche diritto d'uso (2) 4 (6)
Totale 830 790 40

Gli ammortamenti e svalutazioni rilevano un incremento di 40 milioni di euro rispetto all'esercizio 2021 principalmente riconducibile a maggiori ammortamenti e a minori riprese di valore su immobili, impianti e macchinari (23 milioni di euro), agli ammortamenti su attività immateriali (9 milioni di euro) correlati agli investimenti su applicativi software divenuti disponibili all'uso ed ai plusvalori iscritti in applicazione dell'IFRS 3 a seguito delle acquisizioni societarie effettuate durante l'esercizio e, in via residuale, ai diritti d'uso (8 milioni di euro) principalmente per l'ampliamento del perimetro societario.

C8 - INCREMENTI PER LAVORI INTERNI (41 milioni di euro)

La voce è così composta:

tab. C8 - Incrementi per lavori interni (milioni di euro)
Descrizione Nota Esercizio 2022 Esercizio 2021 Variazioni
Immobili impianti e macchinari: [A1] 3 2 1
per Costi per beni e servizi 3 2 1
Attività immateriali: [A3] 38 31 7
per Costi per beni e servizi 3 2 1

Gruppo Poste Italiane I Bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2022

per Costo del lavoro 33 27 6
per Ammortamenti 2 2 -
Totale 41 33 8

C9 - ALTRI COSTI E ONERI (519 milioni di euro)

La composizione del saldo degli Altri costi e oneri è la seguente:

tab. C9 - Altri costi e oneri (milioni di euro) Descrizione Nota Esercizio 2022 Esercizio 2021 Variazioni Accantonamenti netti ai (rilasci netti dai) fondi rischi e oneri 323 94 228 per vertenze con terzi [tab. B6] 24 56 (32) per rischi operativi [tab. B6] (11) 21 (32) per altri rischi e oneri [tab. B6] (10) 16 (26) per oneri fiscali [tab. B6] (1) 1 (2) per rischi crediti d'imposta Legge n. 77/2020 [tab. B6] 320 - 320 Manifestazione rischi operativi 25 17 8 Rapine subite 2 3 - Insussistenze dell'attivo BancoPosta al netto dei recuperi 4 - 4 Altre perdite operative del BancoPosta 19 14 4 Minusvalenze 2 3 (1) IMU, TARSU/TARI/TARES e altre imposte e tasse 107 75 31 Altri costi correnti 62 65 (2) Totale 519 253 265

Gli Altri costi e oneri si incrementano rispetto all'esercizio di comparazione per effetto di maggiori accantonamenti per rischi su crediti d'imposta in parte compensati da minori accantonamenti netti delle rimanenti voci degli altri fondi rischi e oneri dovuti sia all'aggiornamento delle passività stimate che al venir meno di quelle identificate in passato. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota B6 – Fondi per rischi e oneri.

C10 – RETTI I HE/ RI RESE I ALORE S STR ENTI I E ITO RE ITI E ALTRE ATTI ITA' (104 milioni di euro)

tab. C10 - Rettifiche/(riprese) di valore su strumenti di debito, crediti e altre attività
Descrizione Esercizio
2022
Esercizio
2021
Variazioni
Svalutazioni nette e perdite su crediti e altre attività (assorbimenti del fondo svalutazione) 97 33 64
Svalutazione (riprese di valore) crediti dell'operatività finanziaria 1 1 -
Svalutazione (riprese di valore) strumenti di debito al FVTOCI 4 (6) 10
Svalutazione (riprese di valore) strumenti di debito al Costo ammortizzato 2 (4) 6
Totale 104 24 80

C11 – PROVENTI (169 milioni di euro) E ONERI FINANZIARI (126 milioni di euro)

Le voci Proventi e Oneri da strumenti finanziari si riferiscono ad attività diverse da quelle tipiche del Bancoposta e delle società operanti nel settore finanziario e/o del settore assicurativo.

Proventi finanziari

tab. C11.1 - Proventi finanziari (milioni di euro)

Descrizione Esercizio
2022
Esercizio
2021
Variazioni
Proventi da strumenti finanziari FVOCI 66 43 23
Interessi 64 42 22
Differenziali maturati su strumenti finanziari derivati di Fair Value Hedging 1 (2) 3
Proventi da realizzo 1 3 (2)
Proventi da strumenti finanziari al costo ammortizzato 64 60 4
Interessi 64 60 4
Proventi da strumenti finanziari FVPL 8 6 2
Utili da valutazione 3 4 (1)
Differenziali maturati su strumenti finanziari derivati al FVPL 5 2 3
Proventi da passività finanziarie FVPL 11 17 -
(6)
Altri proventi finanziari 10 238 (228)
Proventi finanziari su crediti attualizzati 2 3 (1)
Interessi di mora 23 24 (1)
Svalutazione crediti per interessi di mora (22) (20) (2)
Proventi rivalutazione operazione Nexi - 225 (225)
Altri proventi 2 6 (4)
Utili su cambi 11 5 6
Totale 169 369 (200)

Ai fini di raccordo con il Rendiconto finanziario, nell'esercizio 2022 i proventi finanziari al netto dei proventi da realizzo e degli utili su cambi ammontano complessivamente a 157 milioni di euro (136 milioni di euro nell'esercizio 2021 al netto dei proventi derivanti dall'operazione Nexi).

I proventi finanziari registrano un decremento di 199 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente. Si evidenzia che l'esercizio 2021 ha beneficiato dell'effetto positivo riconducibile alla plusvalenza di natura non ricorrente rilevata in seguito all'operazione SIA-Nexi per 225 milioni di euro.

Oneri finanziari

tab. C11.2 - Oneri finanziari (milioni di euro)

Descrizione Nota Esercizio 2022 Esercizio 2021 Variazioni
Oneri sulle passività finanziarie 33 33 -
su prestiti obbligazionari 4 3 1
su debiti verso istituzioni finanziarie 4 3 1
su debiti per leasing 24 24 -
da strumenti finanziari derivati 1 2 (1)
Oneri diversi sulle attività finanziarie 18 2 16
Perdite da realizzo su strumenti finanziari al FVOCI - - -
Perdite da valutazione su strumenti finanziari al FVPL 18 2 16
Perdite da realizzo su strumenti finanziari al FVPL - - -
Componente finanziaria dell'accantonamento a TFR [tab. B7] 16 9 7
Interessi passivi sulla liquidità propria 1 1 -
Altri oneri finanziari 50 19 31
Perdite su cambi 9 9 -
Totale 126 73 53

A fini di raccordo con il Rendiconto finanziario, nell'esercizio 2022 gli oneri finanziari al netto delle perdite su cambi ammontano a 118 milioni di euro (64 milioni di euro nell'esercizio 2021).

C12 - IMPOSTE SUL REDDITO (817 milioni di euro)

tab. C12 - Imposte sul reddito (milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2022 Esercizio 2021
IRES IRAP Società
estere
Totale IRES IRAP Società
estere
Totale Variazioni
Imposte correnti 408 111 1 520 400 112 1 513 7
Imposte differite attive 50 11 - 61 22 9 - 31 30

Le imposte sul reddito registrano un incremento di 228 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente ascrivibile principalmente alle maggiori imposte rilevate dalla Capogruppo in seguito al miglioramento del risultato conseguito nell'esercizio.

Imposte differite passive 190 47 - 236 38 6 - 44 193

Totale 647 169 1 817 460 127 1 588 228

Di seguito la riconciliazione tra aliquota fiscale teorica IRES della Capogruppo ed il tax rate effettivo del 35,11%:

tab. C12.1 - Riconciliazione tra aliquota ordinaria e aliquota effettiva

Descrizione Esercizio 2022 Esercizio 2021
Incidenza
%
Imposta Incidenza
%
Utile ante imposte 2.328 2.168
Imposta teorica 559 24,00% 520 24,00%
Effetto delle variazioni in aumento (dim.ne) rispetto all'imposta ordinaria
Sopravvenienze passive indeducibili 6 0,25% 11 0,49%
Acc.ti netti a fondi rischi e oneri e svalut.ne crediti 99 4,24% 22 1,03%
Imposte indeducibili 1 0,06% 4 0,18%
Riallineamento valori civilistici/fiscali e imposte esercizi precedenti (10) -0,44% (17) -0,78%
Riserve tecniche assicurative 0 0,01% - -0,02%
Rettifiche valutazioni partecipazioni con il metodo del patrimonio netto 1 0,06% (6) -0,28%
Effetto imposte società estere (1) -0,03% - -0,01%
Rivalutazione strumenti rappresentativi di capitale (operazione SIA-Nexi) - 0,00% (48) -2,23%
Effetto fiscale patent Box e ACE (6) -0,27% (12) -0,57%
Altre differenze (0) -0,02% (12) -0,50%
IRAP società italiane 169 7,25% 126 5,83%
Imposta effettiva 817 35,11% 588 27,13%

Con riferimento alle perdite di valore, derivanti dalla derecognition di taluni crediti in scadenza non compensati nell'esercizio, e allo stanziamento dei fondi rischi sui crediti di imposta (si veda anche Nota A10 – Crediti d'i osta Legge n. 77/2020), considerata l'attuale incertezza circa il relativo trattamento fiscale e la necessità della Società di interpellare preventivamente l'Agenzia delle Entrate, sulla base di quanto disposto dall'IFRIC 23 - Incertezza sui trattamenti ai fini dell'imposta sul reddito, i suddetti oneri sono stati valutati come non deducibili ai fini della determinazione delle imposte sul reddito dell'esercizio e non sono state rilevate su tali oneri eventuali imposte differite attive. I possibili effetti fiscali positivi che dovessero emergere a seguito di potenziali sviluppi interpretativi delle fattispecie in questione e a conclusione delle interlocuzioni con l'Agenzia delle Entrate verranno riflessi nei prossimi bilanci.

Imposte correnti

tab. C12.2 - Movimentazione crediti/(debiti) imposte correnti (milioni di euro)
--------------------------------------------------------------- -------------------

Imposte correnti 2022
Descrizione IRES
IRAP
Società estere
Crediti/
(Debiti)
Crediti/
(Debiti)
Crediti/
(Debiti)
Totale
Saldo al 1° gennaio 93 7 (1) 99
Pagamenti 393 120 - 513
Accantonamenti a Conto Economico (408) (111) (1) (520)
Accantonamenti a Patrimonio Netto 3 (3) - (1)
Altro (7) 0 (0) (7)
Saldo al 31 dicembre 70 12 (2) 80
di cui:
Crediti per imposte correnti
Debiti per imposte correnti
94
(24)
46
(33)
-
(2)
140
(60)

In base allo IAS 12 - Imposte sul reddito, dove applicabile, i crediti per IRES e IRAP versate sono compensati con i Debiti per imposte correnti trattandosi di diritti e obbligazioni verso una medesima autorità fiscale da parte di un unico soggetto passivo di imposta che ha diritto di compensazione e intende esercitarlo.

I crediti/(debiti) per imposte correnti al 31 dicembre 2022 comprendono:

  • ⦁ il debito di 12 milioni di euro determinato dagli accantonamenti IRES e IRAP dell'esercizio 2022 al netto degli acconti IRES e IRAP versati e dei crediti IRES e IRAP rivenienti dal precedente esercizio
  • ⦁ debito netto per complessivi 3 milioni di euro iscritto a seguito della risposta ricevuta all'istanza di interpello presentata dalla Capogruppo all'Agenzia delle Entrate sul trattamento ai fini IRAP delle componenti del TFR. Nella risposta l'Agenzia delle Entrate ha indicato un criterio di imputazione temporale di tali componenti diverso da quello previsto dai principi contabili internazionali;
  • ⦁ crediti per complessivi 45 milioni di euro (di cui 12 milioni complessivi rilevati da Poste Vita e 33 milioni di euro dalla Capogruppo), relativi all'adesione al regime del Patent Box e al beneficio fiscale per la Capogruppo connesso all'Aiuto alla Crescita Economica (ACE) per l'esercizio 2016. Tali crediti, diverranno compensabili dopo la presentazione delle relative dichiarazioni dei redditi integrative.
  • ⦁ crediti per complessivi 14 milioni di euro relativi ad un interpello presentato dalla Capogruppo riferibile all'imputazione fiscale di componenti di reddito derivanti dalla gestione delle giacenze su conti correnti postali;
  • ⦁ il credito per imposta sostitutiva di 18 milioni di euro relativo all'affrancamento effettuato dalla Capogruppo nel corso dell'esercizio 2018, ai sensi dell'art. 15 comma 10 ter del D.L. 29 novembre 2008 n. 185, dell'avviamento e delle altre attività immateriali relativi all'acquisizione della partecipazione nella società FSIA Investimenti Srl;
  • ⦁ crediti per imposta sostitutiva per complessivi 8 milioni di euro relativi all'affrancamento effettuato dalla Capogruppo nel corso dell'esercizio, ai sensi dall'articolo 15, commi 10 bis e 10 ter, del D.L. 29 novembre 2008 n.185, degli avviamenti derivanti dall'acquisto delle partecipazioni delle società Nexive Group e Sengi Express

Limited. Il versamento dell'imposta sostitutiva consentirà, a partire dall'esercizio successivo al versamento per Nexive Group e a partire dal secondo esercizio successivo al versamento per Sengi Express Limited, di dedurre fiscalmente gli importi degli avviamenti affrancati;

  • ⦁ crediti per complessivi 9 milioni di euro iscritti a seguito delle risposte ricevute su due istanze di interpello presentate all'Agenzia delle Entrate sugli effetti fiscali derivanti dall'applicazione dei principi contabili IFRS 9 e 15. Tali crediti, diverranno compensabili dopo la presentazione delle relative dichiarazioni dei redditi integrative;
  • ⦁ il residuo credito IRES di 1 milione di euro da recuperare sulla mancata deduzione dell'IRAP derivante dalle istanze presentate ai sensi dell'art. 6 del D.L. 29 novembre 2008, n. 185 e dell'art. 2 del D.L. 6 dicembre 2011, n. 201, che hanno previsto una parziale deducibilità dell'IRAP ai fini IRES. Si segnala che nel corso dell'esercizio è stato incassato dalla Capogruppo un importo pari a 4 milioni di euro (al riguardo, si veda quanto riportato sui crediti per relativi interessi nella nota A9).

Imposte differite

tab. C12.3 - Imposte differite
(milioni di euro)
Descrizione Saldo al 31.12.22 Saldo al 31.12.21
Imposte differite attive 2.044 1.245
Imposte differite passive (700) (953)
Totale 1.344 292

Di seguito vengono illustrati i movimenti dei debiti e crediti per imposte differite:

tab. C12.4 - Movimentazione dei (debiti) e crediti per imposte differite (milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2022 Esercizio 2021
Saldo al 1° gennaio 292 (106)
Proventi/(Oneri) netti imputati a Conto economico (297) (75)
Proventi/(Oneri) netti imputati a Patrimonio netto 1.416 470
Variazione perimetro di consolidamento (66) 3
Saldo al 31 dicembre 1.344 292

I movimenti delle Imposte differite attive e passive ripartite in base ai principali fenomeni che le hanno generate sono indicati nelle tabelle che seguono:

tab. C12.6 - Movimentazione delle Imposte differite attive

Descrizione Attività
materiali e
immateriali
Provv.ni
da
ammortiz.
Attività e
passività
finanziarie
Fondi a
copertura
perdite
attese
Fondi
per
rischi
e
oneri
Attualiz
zazione
Fondo
TFR
Riserve
tecniche
assicurative
Altre Totale
Saldo al 1° gennaio 2022 51 12 226 100 296 34 449 77 1.245
Proventi/(Oneri) imputati a Conto economico
Proventi/(Oneri) imputati a Patrimonio netto
(2)
-
(2)
-
(1)
891
(7)
-
(57)
-
(1)
(32)
18
-
(11)
-
(61)
859
Saldo al 31 dicembre 2022 50 11 1.119 94 237 1 467 67 2.044

tab. C12.6 - Movimentazione delle Imposte differite passive

Descrizione Attività e
passività
finanziarie
Altre Totale
Saldo al 1° gennaio 2022 892 61 953
Oneri/(Proventi) imputati a Conto economico
Oneri/(Proventi) imputati a Patrimonio netto
227
(557)
11
-
236
(557)
Saldo al 31 dicembre 2022 562 74 700

I movimenti delle Imposte differite attive e passive rilevati nell'esercizio e riferiti direttamente a voci incluse nel Patrimonio netto sono le seguenti:

tab. C12.7 - Imposte differite imputate a Patrimonio netto (milioni di euro)
Maggior/(Minor) Patrimonio netto
Descrizione Esercizio 2022 Esercizio 2021
Riserva fair value per attività finanziarie al FVOCI
Riserva cash flow hedging per strumenti derivati di copertura
Utili/(Perdite) attuariali da TFR
1.407
37
(32)
420
54
(4)
Altro 4 -
Totale 1.416 470

4.4 - INFORMATIVA PER SETTORI OPERATIVI

I Settori operativi identificati, coerenti con gli indirizzi strategici del Gruppo sono quelli relativi a:

  • Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione
  • Servizi Finanziari
  • Servizi Assicurativi
  • Pagamenti e Mobile

La misura economica del risultato conseguito da ogni settore è il Risultato operativo e di intermediazione. Tutte le componenti reddituali presentate nell'informativa sui Settori operativi sono valutate utilizzando gli stessi criteri contabili applicati per la redazione del presente bilancio consolidato.

I risultati che seguono, esposti separatamente coerentemente con la visione del Management e in ottemperanza ai principi contabili di riferimento, devono essere letti congiuntamente in un'ottica di integrazione dei servizi offerti dalla Rete commerciale nell'ambito dei business afferenti a tutti e quattro i settori operativi definiti, anche tenuto conto dell'obbligo di adempimento del Servizio Postale Universale.

(milioni di euro)
Esercizio 2022 Corrispondenza,
Pacchi e
Distribuzione
Servizi
Finanziari
Servizi
Assicurativi
Pagamenti e
Mobile
Rettifiche
ed elisioni
Totale
Ricavi netti della gestione ordinaria da
terzi
3.651 4.938 2.153 1.147 - 11.889
Ricavi netti della gestione ordinaria da
altri settori
4.862 820 3 264 (5.948) -
Ricavi netti della gestione ordinaria 8.512 5.759 2.156 1.410 (5.948) 11.889
Ammortamenti e svalutazioni (805) (0) (3) (23) 2 (830)
Costi non monetari (498) 21 (1) (7) - (486)
Totale costi non monetari (1.304) 20 (5) (30) 2 (1.316)
Risultato operativo e di
intermediazione
(326) 887 1.350 379 (0) 2.291
Proventi/(oneri) finanziari (31) (13) 87 (0) - 43
(Rettifiche)/riprese di valore su strumenti
di debito, crediti e altre attività
1 0 (0) (0) - 0
Proventi/(Oneri) da valutazione di
partecipazioni
con il metodo del Patrimonio netto
1 (7) - - - (6)
Proventi/(oneri) finanziari da altri settori 46 (2) (45) 1 0 -
Imposte dell'esercizio (52) (243) (413) (110) - (817)
Utile/(perdita) dell'esercizio (361) 622 979 270 0 1.511
di cui Ricavi terzi provenienti da
contratti con i clienti
3.208 2.520 - 1.146 - 6.875
Rilevazione in un determinato momento 400 233 - 485 - 1.118
Rilevazione nel corso del tempo 2.808 2.288 - 661 - 5.757

Esercizio 2022 Corrispondenza,
Pacchi e Distribuzione
Servizi
Finanziari
Servizi
Assicurativi
Pagamenti e
Mobile
Rettifiche ed
elisioni
Totale
Attività 12.902 104.744 148.495 11.743 (16.258) 261.626
Attività non correnti 9.701 72.202 132.424 742 (3.698) 211.370
Attività correnti 3.201 32.542 16.072 11.001 (12.560) 50.256
Passività 10.393 103.406 141.680 10.332 (13.121) 252.689
Passività non correnti 4.623 10.339 140.653 83 (559) 155.138
Passività correnti 5.770 93.067 1.027 10.249 (12.562) 97.551
Altre informazioni
Investimenti in Attività materiali e
immateriali
788 0 0 23 - 810
Partecipazioni valutate con il metodo del
Patrimonio netto
4 262 - - - 267
Esercizio 2021 Corrispondenza,
Pacchi e Distribuzione
Servizi
Finanziari
Servizi
Assicurativi
Pagamenti e
Mobile
Rettifiche ed
elisioni
Totale
Ricavi netti della gestione ordinaria da
terzi
3.694 4.783 1.861 882 - 11.220
Ricavi netti della gestione ordinaria da
altri settori
4.696 759 3 319 (5.778) -
Ricavi netti della gestione ordinaria 8.391 5.542 1.864 1.201 (5.778) 11.220
Ammortamenti e svalutazioni (770) (0) (4) (16) 1 (790)
Costi non monetari (64) (44) (5) (12) - (125)
Totale costi non monetari (834) (44) (9) (28) 1 (915)
Risultato operativo e di
intermediazione
(301) 747 1.119 282 (0) 1.846
Proventi/(oneri) finanziari (18) (13) 101 226 - 296
(Rettifiche)/riprese di valore su strumenti
di debito, crediti e altre attività
0 (0) 0 0 - (0)
Proventi/(Oneri) da valutazione di
partecipazioni
con il metodo del Patrimonio netto
1 22 - 3 - 26
Proventi/(oneri) finanziari da altri settori 46 1 (48) (0) 0 -
Imposte dell'esercizio 46 (200) (349) (85) - (588)
Utile/(perdita) dell'esercizio (226) 556 824 425 0 1.580
di cui Ricavi terzi provenienti da
contratti con i clienti
3.165 2.735 - 882 - 6.781
Rilevazione in un determinato momento 447 282 - 372 - 1.101
Rilevazione nel corso del tempo 2.718 2.453 - 510 - 5.680

(milioni di euro)

(milioni di euro)

638

31 dicembre 2021 Corrispondenza,
Pacchi e Distribuzione
Servizi
Finanziari
Servizi
Assicurativi
Pagamenti e
Mobile
Rettifiche ed
elisioni
Totale
Attività 12.865 109.410 166.377 10.194 (14.117) 284.728
Attività non correnti 7.849 76.384 154.409 783 (2.773) 236.652
Attività correnti 5.016 33.026 11.967 9.411 (11.344) 48.076
Passività 10.088 104.996 160.439 9.304 (12.209) 272.618
Passività non correnti 4.320 15.126 159.654 336 (909) 178.528
Passività correnti 5.769 89.870 784 8.968 (11.301) 94.090
Altre informazioni
Investimenti in Attività materiali e
immateriali
739 - - 15 - 754
Partecipazioni valutate con il metodo del
Patrimonio netto
3 274 - - - 277

(milioni di euro)

L'informativa in merito alle aree geografiche, definite in funzione della sede delle società appartenenti al Gruppo oppure dell'ubicazione della clientela del Gruppo stesso, non è significativa. Al 31 dicembre 2022 le entità consolidate integralmente hanno sede principalmente in Italia e, in via residuale e non significativa in Cina e Regno Unito 183; la clientela è localizzata principalmente in Italia: i ricavi verso clienti esteri non rappresentano una percentuale rilevante dei ricavi totali. Le Attività sono quelle impiegate dal settore nello svolgimento della propria attività caratteristica o che possono essere ad esso allocate in funzione di tale attività.

183 Il totale dei ricavi netti della gestione ordinaria da terzi rilevati dalle società consolidate integralmente con sede in Cina e Regno Unito ammonta a 117 milioni di euro, mentre il risultato operativo e di intermediazione è pari a 8 milioni di euro.

4.5 - PARTI CORRELATE

Rapporti patrimoniali ed economici con entità correlate

La componente dei saldi patrimoniali ed economici di bilancio riferibile a entità correlate è esposta di seguito.

Rapporti patrimoniali con entità correlate al 31 dicembre 2022 -

Saldo al 31.12.2022
Denominazione Attività
Finanz.
Cred.
comm.li
Altre attività
Altri crediti
Disponibilità
liquide e
mezzi
equivalenti
Passività
Finanz.
Deb. comm.li Altre pass.
Controllate
Address
Software Srl
Kipoint SpA
-
-
-
1
-
-
-
-
-
1
1
2
-
-
Collegate
Gruppo Anima
Holding
Italia Camp Srl
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
7
-
-
-
Financit SpA - 3 - - - 16 -
Eurizon Capital
Real Asset SGR
Correlate
esterne
- - - - - 1 -
Ministero
Economia e
11.907 384 17 1.991 4.176 4 1
Finanze
Gruppo Cassa
Depositi e
3.388 26 - - - 16 -
Prestiti
Gruppo Enel
- 23 - - - - -
Gruppo Eni - 5 - - - 7 -
Gruppo SACE
Gruppo
Leonardo
-
-
-
1
-
-
-
-
-
-
-
15
-
-
Gruppo
Montepaschi
276 1 - - 397 - -
Altre correlate 20 21 1 - 4 4 68
esterne
F.do svalutaz.
vs correlate
esterne
(27) (31) (6) - - - -
Totale 15.564 435 12 1.991 4.578 72 69

Al 31 dicembre 2022, i Fondi per rischi e oneri complessivamente stanziati a fronte di probabili passività da sostenersi verso correlate esterne al Gruppo e riferiti principalmente a rapporti di natura commerciale ammontano a 67 milioni di euro (72 milioni di euro al 31 dicembre 2021).

Rapporti patrimoniali con entità correlate al 31 dicembre 2021

Saldo al 31.12.2021
Denominazione Attività
Finanz.
Cred.
comm.li
Altre attività
Altri crediti
Disponibilità
liquide e
mezzi
equivalenti
Passività
Finanz.
Deb.
comm.li
Altre
pass.
Controllate
Address Software Srl - - - - - 1 -
Kipoint SpA - - - - 1 2 -
Collegate
Gruppo Anima Holding - - 1 - - 8 -
Italia Camp Srl - 1 - - - - -
Financit SpA - 20 - - - 13 -
Correlate esterne
Ministero Economia e
Finanze
12.712 156 15 1.990 3.448 10 8
Gruppo Cassa Depositi
e Prestiti
3.762 389 - - - 19 -
Gruppo Enel - 24 - - - - -
Gruppo Eni - 3 - - - 9 -
Gruppo Leonardo - 1 - - - 15 -
Gruppo Montepaschi 167 2 - 1 347 - -
Altre correlate esterne 20 14 1 - 4 5 65
F.do svalutaz. vs
correlate esterne
(26) (35) (7) - - - -
Totale 16.635 575 10 1.991 3.800 82 73

Al 31 dicembre 2022, gli Accantonamenti netti a fondi rischi e oneri effettuati a fronte di probabili passività da sostenersi verso entità correlate esterne al Gruppo e riferiti principalmente a rapporti di natura commerciale ammontano a circa 0,7 milioni di euro (0,4 milioni di euro al 31 dicembre 2021).

(milioni di euro)
Saldo al 31.12.2022
Ricavi
Costi
Investimenti
Spese correnti
Denominazione Ricavi e
proventi
da
corrispo
ndenza
pacchi e
altro
Rica
vi da
paga
men
ti e
mob
ili
Ricav
i da
serviz
i
finanz
iari
Ricavi
da
servizi
assicurat
ivi al
netto
delle
variazion
i delle
riserve
tecniche
e oneri
relativi a
sinistri
Pro
vent
i
fina
nzia
ri
Imm
ob.,
imp.
e
mac
chin
Attivit
à
imma
teriali
Costi
per
beni
e
serviz
i
Cost
o del
lavor
o
Altri
cost
i e
oner
i
Oneri
deriva
nti da
opera
tività
finanz
iaria
Rettific
he/(ripr
ese) di
valore
su
strume
nti di
debito,
crediti
e altre
attività
Oneri
finanziari
Controllate
Address
Software Srl
- - - - - - - 1 - - - - -
Kipoint SpA 0 - - - - - - 2 (0) - - - 0
Collegate
Gruppo
Anima
Holding
Financit SpA
Eurizon
Capital
Real Asset SGR
2
40
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
29
-
2
-
(0)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Correlate
esterne
Ministero
Economia
e
Finanze
730 48 385 - 1 0 - 1 - 3 3 1 1
Gruppo
Cassa
Depositi e Prestiti
16 0 1.665 16 - 9 3 48 0 0 - 0 1
Gruppo Enel 41 - 1 0 - - 0 1 - 0 - -
0
-
Gruppo Eni 10 - 1 - - 0 - 41 - 0 - - -
Gruppo Equitalia 1 - - - - - - - - - - - -
Gruppo SACE 1 - - - - - - - - - - - -
Gruppo
Leonardo
1 - - - - 0 2 25 - - - - -
Gruppo
Montepaschi
16 - -
1
- - - - 0 - - 1 - 0
Altre
correlate
esterne
35 2 0 - - - - 16 71 1 - - 0

Relazione Finanziaria Annuale 2022

I Bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2022
Totale 893 51 2.052 16 1 9 6 167 71 5 4 1 2
-------- ----- ---- ------- ---- --- --- --- ----- ---- --- --- --- ---

Rapporti economici con entità correlate nell'esercizio 2021

Saldo al 31.12.2021
Ricavi Costi
Investimenti Spese correnti
Denominazio
ne
Ricavi e
proventi da
corrispondenz
a pacchi e
altro
Ricavi da
pagamen
ti e
mobili
Ricavi da
servizi
finanziari
Ricavi
da
servizi
assicura
tivi al
netto
delle
variazio
ni delle
riserve
tecniche
e oneri
relativi a
sinistri
Provent
i
finanzia
ri
Immob.,
imp. e
macchin.
Attività
immateri
ali
Costi
per
beni
e
servi
zi
Cost
o del
lavor
o
Altri
cost
i e
oner
i
Oneri
derivanti
da
operativit
à
finanziari
a
Rettifiche/(ripres
e) di valore su
strumenti di
debito, crediti e
altre attività
Oneri
finanziari
Controllate
Address
Software Srl
- - - - - - - 1 - - - - -
Kipoint SpA - - - - - - - 3 - - - - -
Collegate
Gruppo Anima
Holding
3 - - - - - - 31 - - - - -
Financit SpA 16 - - - - - - - - - - - -
Correlate
esterne
Ministero
Economia e
Finanze
354 49 90 - - - - 1 - 4 8 (4) 1
Gruppo Cassa
Depositi e
Prestiti
1 - 1.818 15 - 3 - 42 - - - - 1
Gruppo Enel 39 - 5 - - - - - - - - - -
Gruppo Eni
Gruppo
14 - 2 - - - - 36 - - - - -
Equitalia 1 - - - - - - - - - - - -
Gruppo
Leonardo
1 - - - - 1 5 27 - - - - -
Gruppo
Montepaschi
15 - 2 - - - - - - - - - -
Altre correlate
esterne
22 - - - 1 - - 20 73 2 - - -
Totale 466 49 1.917 15 1 4 5 161 73 5 8 (4) 2

La natura dei principali rapporti sopradescritti con entità correlate esterne, riferibili alla Capogruppo, è riassunta per rilevanza di seguito:

  • I corrispettivi riconosciuti dal MEF si riferiscono principalmente al compenso per l'espletamento del servizio universale (OSU), alla remunerazione dei servizi di gestione dei conti correnti postali, alla remunerazione dei servizi delegati, per spedizioni senza la materiale affrancatura e per il servizio integrato notifiche.
  • I corrispettivi riconosciuti dalla CDP SpA si riferiscono principalmente alla remunerazione per l'espletamento del servizio di raccolta del risparmio postale.
  • I corrispettivi riconosciuti dal Gruppo Enel si riferiscono principalmente a compensi per spedizioni di corrispondenza massiva senza materiale affrancatura. I costi sostenuti si riferiscono principalmente alla fornitura di gas ed energia elettrica.
  • I corrispettivi riconosciuti dal Gruppo ENI si riferiscono principalmente a compensi per spedizioni di corrispondenza. I costi sostenuti si riferiscono principalmente alla fornitura di gas e carburanti per moto e autoveicoli.
  • Gli acquisti effettuati dal Gruppo Leonardo si riferiscono principalmente alla fornitura da parte di Leonardo SpA di apparati e interventi di manutenzione e assistenza tecnica su impianti di meccanizzazione della corrispondenza, ad assistenza sistemistica e informatica per la creazione di archivi gestionali, di servizi di consulenza specialistica, manutenzione software, forniture di licenze software e di hardware.
  • I corrispettivi riconosciuti dal Gruppo Monte dei Paschi di Siena si riferiscono principalmente a compensi per spedizioni di corrispondenza.

Le operazioni con parti correlate sono state effettuate a condizioni equivalenti a quelle prevalenti in libere transazioni tra parti indipendenti.

Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate

L'incidenza delle operazioni con parti correlate sulla situazione patrimoniale, sul risultato economico e sui flussi finanziari è indicata nella seguente tabella di sintesi:

Incidenza delle operazioni con parti correlate (milioni di euro)
Descrizione Totale
voce di
bilancio
Totale
entità
correlate
Incidenza
(%)
Totale
voce di
bilancio
Totale
entità
correlate
Incidenza
(%)
Saldo al 31.12.2022 Saldo al 31.12.2021
Rapporti patrimoniali
Attività finanziarie 226.140 15.564 6,9 248.856 16.635 6,7
Crediti commerciali 2.182 435 19,9 2.511 575 22,9
Altri crediti e attività 5.214 12 0,2 5.158 10 0,2
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 4.983 1.991 40,0 7.958 1.991 25,0
Fondi per rischi e oneri 1.355 67 4,9 1.268 72 5,7
Passività finanziarie 103.645 4.578 4,4 104.732 3.800 3,6
Debiti commerciali 2.234 72 3,2 2.029 82 4,0
Altre passività 4.004 69 1,7 3.609 73 2,0
Saldo al 31.12.2022 Saldo al 31.12.2021
Rapporti economici
Ricavi da servizi di posta, pacchi e commerciali 3.651 893 24,5 3.694 466 12,6
Ricavi netti da servizi finanziari 4.938 2.048 41,5 4.783 1.909 39,9
Ricavi da servizi assicurativi al netto delle variazioni delle
riserve tecniche e oneri relativi a sinistri
2.153 16 0,7 1.861 15 0,8
Ricavi da servizi di pagamento e mobile 1.147 51 4,4 882 49 5,6
Costi per beni e servizi 2.960 167 5,6 2.873 161 5,6
Costo del lavoro 5.226 71 1,4 5.467 73 1,3
Altri costi e oneri 519 5 1,0 253 6 2,4
Oneri finanziari 126 2 1,6 73 2 2,7
Proventi finanziari 169 1 0,6 369 1 0,3
Flussi finanziari
Flusso di cassa netto da/(per) attività operativa 180 1.971 1.095 4.184 (5.975) n.a.
Flusso di cassa netto da/(per) attività di investimento (1.606) (7) 0 (422) (1) 0,2

Flusso di cassa da/(per) attività di finanziamento e operazioni
con gli azionisti
(1.549) (512) 33 (321) (422) 131

Dirigenti con responsabilità strategiche

Per Dirigenti con responsabilità strategiche si intendono gli Amministratori, i membri del Collegio Sindacale e dell'Organismo di Vigilanza, i Responsabili di primo livello organizzativo della Capogruppo e il Dirigente Preposto di Poste Italiane. Le relative competenze, al lordo degli oneri e contributi previdenziali e assistenziali, sono di seguito rappresentate:

Competenze lorde dei Dirigenti con responsabilità strategiche (migliaia di euro)
Descrizione Saldo al 31.12.2022 Saldo al 31.12.2021
Competenze con pagamento a breve/medio termine 13.164 13.189
Benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro
Altri benefici con pagamento a lungo termine
571
1.871
568
2.447
Pagamenti basati su azioni 2.469 4.488
Totale 18.075 20.692
Compensi e spese sindaci (migliaia di euro)
Denominazione Saldo al
31.12.2022
Saldo al
31.12.2021
Compensi 1.275 1.146
Spese 71 49
Totale 1.346 1.195

Le competenze sostenute per l'Organismo di Vigilanza della Capogruppo ammontano, per l'esercizio 2022, a circa 97 migliaia di euro. Nella determinazione delle competenze non si tiene conto dei compensi attribuiti ai dirigenti di Poste Italiane membri dell'OdV, che sono riversati al datore di lavoro.

Nel corso dell'esercizio non sono stati erogati finanziamenti a Dirigenti con responsabilità strategiche e al 31 dicembre 2022 le società del Gruppo non sono creditrici per finanziamenti loro concessi.

Operazioni con fondo pensioni per dipendenti

La Capogruppo e le società controllate che applicano il CCNL aderiscono al Fondo Pensione Fondoposte, ossia il Fondo Nazionale di Pensione Complementare per il Personale di Poste Italiane SpA costituito il 31 Luglio 2002 nella forma di associazione senza scopo di lucro. Gli organi del Fondo sono l'Assemblea dei Delegati, il Consiglio di Amministrazione, il Presidente e il Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione ed il Collegio dei Revisori contabili. La rappresentanza delle imprese e dei lavoratori negli organi del Fondo è disciplinata secondo il principio di pariteticità. La partecipazione degli associati alla vita del fondo è garantita mediante l'elezione diretta dei delegati nell'Assemblea.

646

5. POSTE ITALIANE SPA

Gruppo Poste Italiane I Bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2022

Relazione Finanziaria Annuale 2022

BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2022

5.1 PROSPETTI DI BILANCIO

STATO PATRIMONIALE

ATTIVO Note 31 dicembre
2022
di cui parti
correlate
31 dicembre
2021
di cui parti
correlate
Attività non correnti
lmmobili, impianti e macchinari [A1] 2.203.281.482 2.110.135.123
Investimenti immobiliari [A2] 30.622.319 31.867.655
Attività immateriali A3 944.624.830 827.850.352
Attività per diritti d'uso [A4] 1.039.707.878 944.837.581
Partecipazioni [A5] 3.676.236.144 3.676.236.144 2.597.963.884 2.597.963.884
Attività finanziarie [A6] 62.775.153.352 3.391.476.890 69.430.001.636 3.563.071.036
Crediti commerciali [A8] 762.775 1.444.601
Imposte differite attive [C11] 1.455.493.776 673.928.219
Altri crediti e attività [A9] 1.788.073.590 1.586.649 1.674.174.765 1.586.649
Crediti d'imposta Legge n. 77/2020 [A10] 7.457.745.566 5.550.787.032
Totale 81.371.701.712 83.842.990.848
Attività correnti
Rimanenze [A7] 4.157.570 10.892.808
Crediti commerciali [A8] 2.656.054.944 1.206.342.400 2.923.894.324 1.279.804.421
Crediti per imposte correnti [C11] 98.312.324 105.707.017
Altri crediti e attività [A9] 832.135.995 32.974.635 972.639.259 77.992.685
Crediti d'imposta Legge n. 77/2020 [A10] 1.563.051.854 905.334.967
Attività finanziarie [A6] 21.421.328.172 12.095.426.518 20.782.886.770 12.976.002.876
Cassa e depositi BancoPosta [A11] 5.848.037.590 7.658.525.248
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti [A12] 2.257.992.640 1.991.118.738 3.869.639.203 1.990.837.959
Totale 34.681.071.089 37.229.519.596
TOTALE ATTIVO 116.052.772.801 121.072.510.444
31 dicembre di cui parti 31 dicembre di cui parti
PATRIMONIO NETTO E PASSIVO Note 2022 correlate 2021 correlate
Patrimonio netto
Capitale sociale [B1] 1.306.110.000 1.306.110.000
Azioni proprie (62.850.781) (39.809.472)
Riserve [B2] 162.829.069 3.485.766.355
Risultati portati a nuovo 2.401.421.381 2.282.303.950
Totale 3.807.509.669 7.034.370.833
Passività non correnti
Fondi per rischi e oneri [B4] 740.904.188 55.226.126 628.455.987 59.576.036
Trattamento di fine rapporto [B5] 677.640.667 896.075.368
Passività finanziarie [Be] 10.600.138.427 231.168.307 14.947.537.167 188.720.039
Imposte differite passive [C11] 231.802.483 673.469.161
Altre passività [B8] 1.907.044.515 889.202 1.676.549.800 1.417.574
Totale 14.157.530.280 18.822.087.483
Passività correnti
Fondi per rischi e oneri (B4] 515.658.933 12.097.961 540.723.533 12.301.569
Debiti commerciali [B7] 1.969.876.704 478.400.954 2.031.318.809 547.595.715
Debiti per imposte correnti [C11] 44.379.053 1.380.316
Altre passività (B8) 1.455.075.322 214.726.262 1.331.988.195 104.374.640
Passività finanziarie [B6] 94.102.742.840 15.345.654.065 91.310.641.275 13.735.122.147
Totale 98.087.732.852 95.216.052.128

PROSPETTO INTEGRATIVO CON EVIDENZA DEL PATRIMONIO BANCOPOSTA AL 31.12.2022

(dati in euro)
ATTIVO Note PATRIMONIO NON
DESTINATO
PATRIMONIO
BANCOPOSTA
ELISIONI TOTALE
Attività non correnti
lmmobili, impianti e macchinari 2.203.281.482 2.203.281.482
Investimenti immobiliari 30.622.319 30.622.319
Attività immateriali 944.624.830 944.624.830
Attività per diritti d'uso 1.039.707.878 1.039.707.878
Partecipazioni 3.676.236.144 3.676.236.144
Attività finanziarie 874.904.811 61.900.248.541 62.775.153.352
Crediti commerciali 762.775 762.775
Imposte differite attive [C11] 298.182.186 1.157.311.590 1.455.493.776
Altri crediti e attività [A9] 50.180.229
330.431.856
1.737.893.361
7.127.313.710
1.788.073.590
7.457.745.566
Crediti d'imposta Legge n. 77/2020
Totale
[A10] 9.448.934.510 71.922.767.202 81.371.701.712
Attività correnti
Rimanenze
4.157.570 4.157.570
Crediti commerciali [A8] 1.836.768.708 819.286.236 2.656.054.944
Crediti per imposte correnti 98.312.324 98.312.324
Altri crediti e attività [A9] 259.503.121 572.632.874 832.135.995
Crediti d'imposta Legge n. 77/2020 [A10] 89.847.114
29.409.273
1.473.204.740 1.563.051.854
Attività finanziarie 21.391.918.899 21.421.328.172
Cassa e depositi BancoPosta [A11] 5.848.037.590 5.848.037.590
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti [A12] 241.439.753 2.016.552.887 2.257.992.640
Totale 2.559.437.863 32.121.633.226 34.681.071.089
Attività non correnti destinate alla vendita e dismissione
Saldo dei rapporti intergestori 129.677.856 (129.677.856)
TOTALE ATTIVO 12.008.372.373 104.174.078.284 (129.677.856) 116.052.772.801
PATRIMONIO NETTO E PASSIVO Note PATRIMONIO NON
DESTINATO
PATRIMONIO
BANCOPOSTA
ELISIONI TOTALE
Patrimonio netto
Capitale sociale 1.306.110.000 1.306.110.000
Azioni proprie (62.850.781) (62.850.781)
Riserve (B2) 822.795.833 (659.966.764) 162.829.069
Risultati portati a nuovo 427.374.281 1.974.047.100 2.401.421.381
Totale 2.493.429.333 1.314.080.336 3.807.509.669
Passività non correnti
Fondi per rischi e oneri [B4] 595.887.291 145.016.897 740.904.188
Trattamento di fine rapporto (BS) 675.658.094 1.982.573 677.640.667
Passività finanziarie 2.668.161.530 7.931.976.897 10.600.138.427
Imposte differite passive [C11] 6.227.317 225.575.166 231.802.483
Altre passività [B8] 168.859.648 1.738.184.867 1.907.044.515
Totale 4.114.793.880 10.042.736.400 14.157.530.280
Passività correnti
Fondi per rischi e oneri [B4] 472.615.588 43.043.345 515.658.933
Debiti commerciali
[B7] 1.788.311.580 181.565.124 1.969.876.704
Debiti per imposte correnti 44.379.053 44.379.053
Altre passività 1.374.614.838 80.460.484 1.455.075.322
Passività finanziarie [B8] 1.590.550.245 92.512.192.595 94.102.742.840
Totale 5.270.471.304 92.817.261.548 98.087.732.852

STATO PATRIMONIALE (segue)

PROSPETTO INTEGRATIVO CON EVIDENZA DEL PATRIMONIO BANCOPOSTA AL 31.12.2021

ATTIVO Note PATRIMONIO NON
DESTINATO
PATRIMONIO
BANCOPOSTA
ELISIONI (uall III curo)
TOTALE
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari 2.110.135.123 2.110.135.123
Investimenti immobiliari 31.867.655 31.867.655
Attività immateriali 827.850.352 827.850.352
Attività per diritti d'uso 944.837.581 944.837.581
Partecipazioni 2.597.963.884 2.597.963.884
Attività finanziarie 407.022.050 69.022.979.586 69.430.001.636
Crediti commerciali 1.444.601 1.444.601
Imposte differite attive [C11] 391.379.184 282.549.035 673.928.219
Altri crediti e attività (A9) 60.229.265 1.613.945.500 1.674.174.765
Crediti d'imposta Legge n. 77/2020
Totale
[A10] 382.444.337
7.755.174.032
5.168.342.695
76.087.816.816
5.550.787.032
83.842.990.848
Attività correnti
Rimanenze 10.892.808 10.892.808
Crediti commerciali [A8] 2.024.794.325 899.099.999 2.923.894.324
Crediti per imposte correnti 105.707.017 105.707.017
Altri crediti e attività (A9) 383.658.419 588.980.840 972.639.259
Crediti d'imposta Legge n. 77/2020 [A10] 65.212.145 840.122.822 905.334.967
Attività finanziarie 51.471.690 20.731.415.080 20.782.886.770
Cassa e depositi BancoPosta [A11] 7.658.525.248 7.658.525.248
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti [A12] 1.857.538.552 2.012.100.651 3.869.639.203
Totale 4.499.274.956 32.730.244.640 37.229.519.596
Attività non correnti destinate alla vendita e dismissione
Saldo dei rapporti intergestori 77.495.198 (77.495.198)
TOTALE ATTIVO 12.254.448.988 108.895.556.654 121.072.510.444
(77.495.198)
PATRIMONIO NETTO E PASSIVO Note PATRIMONIO NON
DESTINATO
PATRIMONIO
BANCOPOSTA
ELISIONI TOTALE
Patrimonio netto
Capitale sociale 1.306.110.000 1.306.110.000
Azioni proprie (39.809.472) (39.809.472)
Riserve (B2) 804.715.081
590.180.562
2.681.051.274 3.485.766.355
2.282.303.950
Risultati portati a nuovo
Totale
2.661.196.171 1.692.123.388
4.373.174.662
7.034.370.833
Passività non correnti
Fondi per rischi e oneri [B4] 453.471.632 174.984.355 628.455.987
Trattamento di fine rapporto (BS) 893.370.591 2.704.777 896.075.368
Passività finanziarie 2.578.624.407 12.368.912.760 14.947.537.167
Imposte differite passive [C11] 3.271.145 670.198.016 673.469.161
Altre passività (B8) 61.748.345 1.614.801.455 1.676.549.800
Totale 3.990.486.120 14.831.601.363 18.822.087.483
Passività correnti
Fondi per rischi e oneri (B4] 486.641.306 54.082.227 540.723.533
Debiti commerciali (B7] 1.830.289.511 201.029.298 2.031.318.809
Debiti per imposte correnti 1.380.316 1.380.316
Altre passività (B8) 1.271.369.473 60.618.722 1.331.988.195
Passività finanziarie 1.935.590.893 89.375.050.382 91.310.641.275
Totale 5.525.271.499 89.690.780.629 95.216.052.128
Saldo dei rapporti intergestori 77.495.198 (77.495.198)

PROSPETTO DELL'UTILE/(PERDITA) D'ESERCIZIO

(dati in euro)
Note Esercizio 2022 di cui parti
correlate
Esercizio 2021 di cui parti
correlate
Ricavi e proventi IC 1 8.903.676.705 4.285.273.955 8.485.026.380 3.653.819.723
Proventi diversi derivanti da operatività finanziaria [C2] 427.964.847 523.113.943
Altri ricavi e proventi lC3l 721.244.219 667.154.668 683.080.503 627.082.678
Totale ricavi 10.052.885.771 9.691.220.826
Costi per beni e servizi [C4] 2.497.560.589 1.414.663.808 2.485.746.083 1.399.811.077
Oneri dell'operatività finanziaria (C2) 215.134.855 32.681.434 177.863.666 37.965.371
Costo del lavoro [C5] 4.986.728.183 65.312.252 5.235.409.900 71.940.755
Ammortamenti e svalutazioni [C6] 743.981.131 4.914.188 715.251.253 4.669.106
Incrementi per lavori interni (36.895.738) (30.765.998)
Altri costi e oneri [C7] 473.146.063 7.525.172 209.128.719 4.336.072
di cui oneri non ricorrenti 320.000.000
Rettifiche/(riprese) di valore su strumenti di debito, crediti e altre attività IC8 97.051.092 950.386 14.083.421 (4.064.499)
Risultato operativo e di intermediazione 1.076.179.596 884.503.782
Oneri finanziari lCal 71.125.774 4.674.892 64.136.159 2.616.133
Proventi finanziari (Cal 94.605.058 77.618.762 76.053.961 56.764.966
Rettifiche/(riprese) di valore su attività finanziarie [C10] (598.953) (48.335) (183.867) (228.153)
Risultato prima delle imposte 1.100.257.833 896.605.451
Imposte dell'esercizio (C11) 253.145.095 99.413.907
UTILE DELL'ESERCIZIO 847.112.738 797.191.544

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO

(dati in euro)
Note Esercizio 2022 Esercizio 2021
Utile / (Perdita) dell'esercizio 847.112.738 797.191.544
Voci da riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) dell'esercizio
Strumenti di debito e crediti valutati al FVTOCI
Incremento/(Decremento) di fair value nell'esercizio (4.405.691.981) (1.007.889.068)
Trasferimenti a Conto economico da realizzo [tab. B2] (150.548.691) (419.700.895)
Incremento/(Decremento) per perdite attese (tab. B2) 4.153.828 (5.883.608)
Copertura di flussi
Incremento/(Decremento) di fair value nell'esercizio [tab. B2] 278.515.402 (177.529.225)
Trasferimenti a Conto economico [tab. B2] (408.797.835) (7.746.497)
Imposte su elementi portati direttamente a, o trasferiti da, Patrimonio netto da
riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) dell'esercizio
1.334.512.522 459.566.489
Voci da non riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) dell'esercizio
Strumenti di capitale valutati al FVTOCI
Incremento/(Decremento) di fair value nell'esercizio (71.808.237) 27.664.265
Trasferimenti ad altre componenti di Patrimonio netto
Utili/(Perdite) attuariali da TFR (tab. B5) 119.481.198 (4.306.905)
lmposte su elementi portati direttamente a, o trasferiti da, Patrimonio netto da non
riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) dell'esercizio
(32.308.009) 2.127.900
Totale delle altre componenti di Conto economico complessivo (3.332.491.803) (1.133.697.544)
TOTALE CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO DELL'ESERCIZIO (2.485.379.065) (336.506.000)

PROSPETTO DI MOVIMENTAZIONE DEL PATRIMONIO NETTO

(1987 El 6000)
Patrimonio netto
Riserve Risultati portati a
Capitale sociale Azioni proprie Riserva
Legale
Riserva
per il Patrimonio
BancoPosta
Strumenti di capitale
obbligazioni ibride
perpetue
Riserva
fair value
Riserva Riserva
Cash flow hedge Piani di Incentivazione
Riserva
Avanzo((disavanzo) di
fusiona
nuovo Totale
Saldo al 1º gennaio 2021 1.306.110.000 (39.999.994) 299.234.320 1.210.000.000 2.190.764.913 99.009.777 5.994.777 14.907.464 2.153.083.896 7.239.105.153
Totale conto economico complessivo dell'esercizio - (999.453.773) (132.396.737) - 795.344.510 (336.506.000)
Saldo dividendi distribuiti su utile d'esercizio 2020 (421.484.174) (421.484.174)
Acconto Dividendii su utile d'esercizio 2021 (240.662.260) (240.662.260)
Strumenti di capitale - obbligazioni ilbride perpetue - 800.000.000 (4.000.330) 795.999.670
Apporto da fusione - (9.778.647) (9.778.647)
Piani di incentivazione 190,522 7.484.261 22,308 7.697.091
Saldo al 31 dicembre 2021 1.306.110.000 (39.809.472) 299.234.320 1.210.000.000 800.000.000 1.191.311.140 (33.386.960) 13.479.038 5.128.817 2.282.303.950 7.034.370.833
di cui Patrimonio BancoPosta - 1.210.000.000 350.000.000 1.156.011.119 (35.989.145) 1.029.300 - 1.692.123.388 4.373.174.662
Totale conto economico complessivo dell'esercizio (3.325.640.562) (93.162.731) 933.424.228 (2.485.379.065)
Saldo dividendi distribuiti su utile d'esercizio 2021 (525.922.474) (525.922.474)
Acconto Dividendi su utile d'esercizio 2022 (272.700.542) (272.700.542)
Acquisto Azioni proprie (25,300,205) - (1.923) (25.302.128)
Cedole pagate a titolari di obbligazioni ibride perpetue (15.960.000) (15.960.000)
Apporto da fusione - (239.911.300) 330.001.682 90.090.382
Piani di incentivazione 2,258,896 5,775,625 273.137 8.307.658
Altri movimenti 5.005 5.005
Saldo al 31 dicembre 2022 1.306.110.000 (62.850.781) 299.234.320 1.210.000.000 800.000.000 (2.374.240.722) (126.549.691) 19.254.663 335.130.499 2.401.421.381 3.807.509.669
di cui Patrimonio BancoPosta 1.210.000.000 350.000.000 (2.092.203.851) (129.496.216) 1.733.303 1.974.047.100 1.314.080.336

(*) La voce comprende l'utile dell'esercizio di 847 milioni di euro e gli utili attuariali sul TFR di 119 milioni di euro al netto delle relative imposte correnti e differite.

RENDICONTO FINANZIARIO

Note Esercizio 2022 Esercizio 2021
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio dell'esercizio 3.869.639 4.029.413
Risultato prima delle imposte
Ammortamenti e svalutazioni
Accantonamenti netti ai fondi rischi e oneri
[tab. C6]
(tab. B4]
1.100.258
743.981
430.181
896.605
715.251
349.439
Utilizzo fondi rischi e oneri
Trattamento di fine rapporto pagato
(Plusvalenze)/minusvalenze per disinvestimenti
Rettifiche/(riprese) di valore su attività finanziarie
[tab. B4]
(tab. B5)
ltab. C7 J
(343.332)
(114.332)
(1.129)
(597)
(490.320)
(126.605)
1.296
(183)
(Dividendi)
Dividendi incassati
(Proventi finanziari per interessi)
Interessi incassati
[tab. C9.1] (10.694)
10.694
(77.350)
73.002
(8.398)
8.398
(62.622)
69.407
Interessi passivi e altri oneri finanziari
Interessi pagati
Perdite e svalutazioni/(recuperi) su crediti
Imposte sul reddito pagate
tab. C9.2]
[tab. C8]
[tab. C11.3]
66.421
(31.706)
89.799
(360.660)
57.209
(30.033)
23.648
(332.903)
Altre variazioni
Flusso di cassa generato dall'attività di esercizio prima delle variazioni del capitale
(a
circolante
(12.334)
1.562.202
(3.759)
1.066.430
Variazioni del capitale circolante:
(Incremento)/Decremento Rimanenze
(Incremento)/Decremento Crediti commerciali
(Incremento)/Decremento Altri crediti e attività
Incremento/(Decremento) Debiti commerciali
Incremento/(Decremento) Altre passività
Variazione crediti d'imposta Legge n. 77/2020
[A7] 6.735
246.678
409.366
(61.457)
229.600
10.613
10.206
69.162
277.919
(118.753)
(22.650)
(525.674)
Flusso di cassa generato /(assorbito) dalla variazione del capitale circolante
[b]
841.535 (309.790)
Incremento/(Decremento) Passività finanziarie Patrimonio BancoPosta
Liquidità netta generata / (assorbita) dalle attività finanziarie Patrimonio BancoPosta
(Incremento)/Decremento delle altre attività finanziarie Patrimonio BancoPosta e crediti d'imposta Legge n. 77/2020
(Incremento)/Decremento della Cassa e depositi BancoPosta
(Proventi)/Oneri e altre componenti non monetarie dell'operatività finanziaria
4.821.908
(5.180.205)
(2.176.925)
1.810.487
383.864
10.814.228
1.767.978
(9.8/1.166)
(1.267.653)
(1.841.709)
Liquidità generata / (assorbita) da Attività e Passività finanziarie Patrimonio
[c]
BancoPosta
(340.871) (398.322)
Flusso di cassa netto dal(per) attività operativa
- di cui parti correlate
Investimenti:
[d]=[a+b+c] 2.062.866
2.766.191
358.318
(5.012.477)
Immobili, impianti e macchinari
Investimenti immobiliari
Attività immateriali
Partecipazioni
Altre attività finanziarie
Disinvestimenti:
[tab. A1]
(tab. A2)
[tab. A3]
(286.809)
(375)
(463.536)
(1.373.120)
(175.131)
(298.375)
(456)
(409.153)
(409.210)
(74.578)
Immobili, impianti e macchinari, investimenti immobiliari ed attività destinate alla vendita
Partecipazioni
Altre attività finanziarie
Fusioni
5.512
36.645
975
3.823
410
506.756
(9.451)
Flusso di cassa netto dal(per) attività di investimento
(e)
- di cui parti correlate
(2.255.839)
(1.095.880)
(690.234)
(394.246)
Assunzione/(Rimborso) di debiti finanziari a lungo termine
Incremento/(Decremento) debiti finanziari a breve termine
Dividendi pagati
Cessione (Acquisto) di azioni proprie
Strumenti di capitale - obbligazioni ibride perpetue
[B6.5]
[B6.5]
(B3]
100.000
(673.750)
(798.623)
(25.300)
(21.000)
(100.000)
139.882
(662.146)
794.407
Flusso di cassa dal(per) attività di finanziamento e operazioni con gli azionisti
(f)
(1.418.673) 172.143
- di cui parti correlate (416.770) 106.386
Flusso delle disponibilità liquide [ɑ]=[ɑ+Є+ℓ] (1.611.646) (159.774)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine dell'esercizio [tab. A12] 2.257.993 3.869.639
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine dell'esercizio [tab. A12] 2.257.993 3.869.639
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti netti vincolati alla fine dell'esercizio (1.724.336) (1.735.501)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti netti non vincolati alla fine dell'esercizio 533.657 2.134.138

5.2 INFORMATIVA SUL PATRIMONIO DESTINATO BANCOPOSTA

Come previsto dall'art. 2, commi 17-octies e ss., della Legge n. 10 del 26 febbraio 2011 di conversione del DL 29 dicembre 2010 n. 225, al fine di individuare un patrimonio giuridicamente autonomo per l'applicazione degli istituti di vigilanza prudenziale alle attività del BancoPosta e a tutela dei relativi creditori, in data 14 aprile 2011 l'Assemblea degli Azionisti di Poste Italiane SpA ha deliberato la costituzione di un Patrimonio destinato all'esercizio dell'attività di BancoPosta come disciplinata dal DPR n. 144 del 14 marzo 2001 e ha determinato i beni e i rapporti giuridici in esso compresi e le regole di organizzazione, gestione e controllo. Il Patrimonio BancoPosta è stato originariamente dotato di una specifica riserva patrimoniale di un miliardo di euro, costituita mediante destinazione di utili di esercizi precedenti riportati a nuovo. Gli effetti della deliberazione del 14 aprile 2011 decorrono dal 2 maggio 2011, data del deposito presso il Registro delle Imprese. In data 27 settembre 2018, Poste Italiane, dando seguito a quanto stabilito dal Consiglio di Amministrazione del 25 gennaio 2018 e dall'Assemblea straordinaria degli azionisti, ha apportato nuovi mezzi patrimoniali per 210 milioni di euro al Patrimonio BancoPosta.

Poste Italiane SpA, nel corso dell'esercizio 2021, ha collocato un'emissione obbligazionaria perpetua subordinata ibrida con periodo di "non-call" di 8 anni destinata ad investitori istituzionali. A seguito di tale emissione, in data 30 giugno 2021, si è proceduto ad un apporto di mezzi patrimoniali a favore del Patrimonio BancoPosta attraverso la concessione di un finanziamento subordinato perpetuo con periodo di non-call di 8 anni, per 350 milioni di euro, a termini e condizioni che ne consentano la computazione come capitale aggiuntivo di classe 1 ("Additional Tier 1" di seguito "AT1"), finalizzato a rafforzarne il Leverage Ratio.

La separazione del Patrimonio BancoPosta è solo in parte assimilabile alla separazione contabile e gestionale riscontrabile in altre fattispecie di patrimoni destinati. Non ricorrono infatti i requisiti dello specifico affare costitutivi della fattispecie prevista dagli art. 2447 bis e ss. del Codice Civile e di altre tipologie di patrimoni destinati in quanto l'attività separata, disciplinata dal DPR 144 del 14 marzo 2001, comprende una molteplicità di servizi resi con regolarità e senza il vincolo di specificità o di una scadenza temporale definita o prevedibile. Per tali motivi, la già citata normativa di riferimento non ha previsto il limite del 10% alla determinazione della dotazione patrimoniale e ha limitato l'applicabilità delle norme del Codice Civile ai soli casi in cui sono espressamente richiamate.

Tipo di beni e rapporti giuridici

I beni ed i rapporti giuridici destinati, risultanti da apposito atto notarile, sono stati attribuiti al Patrimonio BancoPosta esclusivamente da Poste Italiane SpA, senza quindi apporti di terzi. Le attività sono quelle regolamentate dal DPR 14 marzo 2001, n. 144 e successive modifiche184, fatte salve quelle attività legate alla monetica e ai servizi di pagamento, svolte dalla controllata PostePay SpA, di cui si riporta più oltre:

  • raccolta di risparmio tra il pubblico, come definita dall'art. 11, comma 1, del Testo Unico Bancario (D. Lgs. 1° settembre 1993 n. 385/1993) e attività connesse o strumentali;
    • raccolta del risparmio postale;
    • prestazione di servizi di pagamento, comprese l'emissione di moneta elettronica e di altri mezzi di pagamento, di cui all'art. 1 comma 2, lettera f), numeri 4) e 5), del TUB;
    • servizio di intermediazione in cambi;

184 Attività aggiornate a seguito emanazione Decreto Legge n. 179 del 18/10/2012 convertito con modificazioni dalla Legge 17 dicembre 2012, n. 221.

  • promozione e collocamento presso il pubblico di finanziamenti concessi da banche e intermediari finanziari abilitati;
  • a) servizi di investimento ed accessori, di cui all'art. 12 del DPR 144/2001;
  • servizio di riscossione di crediti;
  • esercizio in via professionale del commercio di oro, per conto proprio o per conto terzi, secondo quanto disciplinato dalla Legge 17 gennaio 2000, n. 7.

Sono pertanto attribuiti al Patrimonio BancoPosta tutti i beni ed i rapporti giuridici dedicati all'esercizio dell'attività come sopra individuata e scaturenti da contratti, accordi, convenzioni o negozi giuridici riconducibili alle attività descritte.

In data 29 maggio 2018, l'Assemblea di Poste Italiane, a seguito dell'esito favorevole della procedura autorizzativa da parte di Banca d'Italia, ha approvato la proposta di rimozione del vincolo di destinazione al Patrimonio BancoPosta dell'insieme di attività, beni e rapporti giuridici costituenti il ramo d'azienda della monetica e dei servizi di pagamento. In data 1° ottobre 2018, tale ramo d'azienda è stato oggetto di conferimento in un patrimonio destinato alla monetica e ai servizi di pagamento nell'ambito della controllata PostePay SpA al fine di consentire a quest'ultima di operare quale Istituto di Moneta Elettronica (IMEL) 185. Inoltre, al fine di completare il processo di accentramento della monetica sul sopra citato IMEL, in data 28 maggio 2021, l'Assemblea straordinaria di Poste Italiane, a seguito dell'ottenimento di tutte le autorizzazioni previste dalla normativa, ha approvato la rimozione del vincolo di destinazione del Patrimonio BancoPosta inerente alle attività, ai beni e ai rapporti giuridici che costituiscono il cd "Ramo Debit", con efficacia, dell'atto di conferimento in favore di Postepay SpA, a decorrere dal 1° ottobre 2021.

Operatività del Patrimonio destinato

L'operatività del Patrimonio BancoPosta è costituita dalla gestione della liquidità raccolta su conti correnti postali, svolta in nome proprio ma con vincolo d'impiego in conformità alla normativa applicabile, e dalla gestione di incassi e pagamenti in nome e per conto di terzi. In questo ultimo ambito rientrano l'attività di raccolta del Risparmio postale (libretti di deposito e buoni fruttiferi), svolta per conto della Cassa Depositi e Prestiti e del MEF, e i Servizi delegati dalle Pubbliche Amministrazioni. Le operazioni in questione comportano, tra l'altro, l'utilizzo di anticipazioni di cassa della Tesoreria dello Stato e l'iscrizione di partite finanziarie in attesa di regolazione. Apposita convenzione con il MEF prevede che tutti i flussi di cassa del BancoPosta siano rendicontati quotidianamente con un differimento di due giorni lavorativi bancari rispetto alla data dell'operazione.

A partire dall'esercizio 2007, in conformità a quanto previsto dalla Legge Finanziaria per tale anno, le risorse provenienti dalla raccolta effettuata da clientela privata sono obbligatoriamente impiegate in titoli governativi dell'area euro186. Le

Prodotti in service: prodotti e servizi di pagamento e trasferimento di fondi esercitabili esclusivamente nell'ambito delle attività del Patrimonio BancoPosta in quanto ad esso "riservati" ai sensi dell'ex. DPR 144/01. In particolare, con l'obiettivo di valorizzare l'infrastruttura dell'IMEL ibrido, BancoPosta ha esternalizzato allo stesso le attività relative a prodotti e servizi di pagamento emessi da BancoPosta, collocati dallo stesso BancoPosta sulla rete fisica di Poste Italiane, per il tramite di un accordo di esternalizzazione da BancoPosta verso l'IMEL.

185 Il ramo di azienda è riferito ai beni e rapporti giuridici connessi a:

Prodotti emessi: Carte prepagate (moneta elettronica), servizi di pagamento, acquiring, F23/F24 e trasferimento fondi internazionale (Moneygram) che rientrano tra le attività esercitabili autonomamente da un IMEL. In particolare, si tratta di prodotti emessi dall'IMEL, il quale ne è responsabile per l'ideazione, lo sviluppo e la gestione, mentre il Patrimonio BancoPosta opera come distributore degli stessi attraverso la rete distributiva fisica del Gruppo.

186 Inoltre, per effetto delle modifiche introdotte all'art. 1 comma 1097 della Legge 27 dicembre 2006 n. 296 dall'art. 1 comma 285 della Legge di Stabilità 2015 (n. 190 del 23 dicembre 2014), il Patrimonio BancoPosta ha la facoltà di investire sino al 50% della raccolta in titoli garantiti dallo Stato italiano. Infine, con la conversione in Legge n. 106 del 23 luglio 2021 del DL n.73 del 25 maggio 2021, è consentito al Patrimonio BancoPosta nell'ambito del 50% della raccolta da clientela privata investibile in titoli garantiti dallo Stato Italiano, di impiegare fino al 30% di questa quota nell'acquisto di crediti d'imposta cedibili ai sensi del Decreto Legge n.34/2020 (cd Decreto Rilancio) ovvero altri crediti d'imposta cedibili ai sensi della normativa vigente.

risorse provenienti dalla raccolta effettuata presso la Pubblica Amministrazione sono invece depositate presso il Ministero dell'Economia e delle Finanze e remunerate a un tasso variabile calcolato su un paniere di Titoli di Stato, in conformità a quanto previsto da apposita convenzione con il MEF scaduta il 31 dicembre 2022 e in corso di rinnovo. Inoltre, è previsto, da ulteriore Convenzione con il MEF scaduta il 31 dicembre 2022 e in corso di rinnovo, che una quota della raccolta privata possa essere impiegata in un apposito deposito presso il MEF, cd Conto "Buffer", finalizzato a consentire una gestione flessibile degli impieghi in funzione delle oscillazioni quotidiane della raccolta privata. Tali impieghi sono remunerati, a partire dal 1° gennaio 2022187, a un tasso variabile pari al tasso Euro Short Term Rate (ESTR)188 .

Criteri adottati per l'imputazione di elementi comuni di costo e di ricavo e valorizzazione degli affidamenti del Patrimonio BancoPosta

Data l'unicità del soggetto giuridico Poste Italiane, il sistema di contabilità generale della Società mantiene le proprie caratteristiche unitarie e di funzionalità. In tale ambito, i principi generali che governano gli aspetti amministrativo-contabili del Patrimonio BancoPosta sono i seguenti:

  • Individuazione, nell'ambito delle operazioni aziendali rilevate nel sistema di contabilità generale di Poste Italiane SpA, di quelle appartenenti all'operatività del Patrimonio destinato e confluenza delle stesse in un integrato, specifico sistema di contabilità separata.
  • Attribuzione al Patrimonio destinato di tutti i ricavi e i costi afferenti; in particolare, con riferimento alle attività svolte dalle varie strutture di Poste Italiane SpA a favore della gestione del Patrimonio destinato, l'attribuzione dei connessi oneri avviene esclusivamente nel sistema di contabilità separata, attraverso l'iscrizione in appositi conti intergestori regolati periodicamente.
    • − Regolazione di incassi e pagamenti con i terzi, per il tramite della funzione Amministrazione, Finanza e Controllo di Poste Italiane SpA.
    1. Imputazione delle imposte sul reddito sulla base delle risultanze del Rendiconto separato relativo al Patrimonio destinato, tenendo conto degli effetti legati alla fiscalità differita.
    1. Riconciliazione della contabilità separata con la contabilità generale.

Le Disposizioni di Vigilanza di cui alla Circolare n. 285/2013 della Banca d'Italia, in relazione alla peculiarità di Poste Italiane rappresentata dal Patrimonio BancoPosta, disciplinano nel Capitolo 1 della Parte Quarta, il processo di affidamento di funzioni aziendali di BancoPosta a Poste Italiane, mentre per l'esternalizzazione a soggetti diversi da Poste Italiane rimandano alla normativa applicabile alle banche.

In ottemperanza a tale Circolare, il Regolamento del Processo di Affidamento e di Esternalizzazione del Patrimonio BancoPosta approvato dal Consiglio di Amministrazione189 prevede la distinzione tra funzioni di controllo e funzioni essenziali o importanti (FEI) e funzioni non essenziali o importanti (non FEI).

187 Fino al 31 dicembre 2021, al tasso variabile commisurato al tasso Euro OverNight Index Average (EONIA), tasso cui fanno riferimento le operazioni a brevissima scadenza (overnight) ed era calcolato come media ponderata dei tassi overnight delle operazioni svolte sul mercato interbancario comunicati alla Banca Centrale Europea (BCE) da un campione di banche operanti nell'area euro (le maggiori banche di tutti i paesi dell'area Euro).

188 Tasso calcolato e pubblicato dalla BCE con nuova metodologia coerente con il Regolamento (EU) n. 1333/2014 della BCE del 26 novembre 2014 e basata su operazioni overnight di deposito non collateralizzate a tasso fisso di importo superiore al milione di euro.

189 Il Regolamento è stato aggiornato in data 24 giugno 2022.

Il Patrimonio BancoPosta può dunque sia esternalizzare attività operative, stipulando accordi contrattuali con terzi, che affidare attività operative o di controllo a funzioni di Poste Italiane, stipulando con i relativi Responsabili di funzione dei "Disciplinari Esecutivi". I Disciplinari stabiliscono, tra l'altro, i livelli di servizio e i prezzi di trasferimento e acquisiscono efficacia dopo un processo autorizzativo che coinvolge le Funzioni interessate, l'Amministratore Delegato e, quando previsto, il Consiglio di Amministrazione della Società. La valorizzazione dei Disciplinari ha luogo secondo criteri oggettivi, che riflettono il reale contributo delle diverse gestioni al risultato del Patrimonio destinato BancoPosta. A tal riguardo, i prezzi di trasferimento, comprensivi di commissioni e ogni altra forma di compenso dovuta, sono determinati sulla base dei prezzi e delle tariffe praticate sul mercato per funzioni coincidenti o similari, individuati, ove possibile, attraverso opportune analisi di benchmark. In presenza di specificità e/o caratteristiche tipiche della struttura dell'Emittente che non consentono di utilizzare un prezzo di mercato comparabile, si utilizza il criterio basato sui costi, supportato da analisi di benchmark volte a verificare l'adeguatezza dell'apporto stimato. In tal caso, è prevista l'applicazione di un adeguato markup, definito sulla base di opportune analisi condotte su soggetti comparabili. Il corrispettivo di ciascun Disciplinare può essere, inoltre, ridotto in presenza di perdite operative connesse alle attività affidate, ovvero in caso di applicazione di penali per il mancato raggiungimento di determinati livelli di servizio misurati da specifici indicatori di performance. I Disciplinari, scaduti al 31 dicembre 2022 e in corso di rinnovo per il triennio 2023-2025, sono stati oggetto di comunicazione alla Banca d'Italia ai sensi delle Disposizioni di Vigilanza, 60 giorni prima dell'avvio effettivo. L'Autorità di Vigilanza ha espresso parere positivo a procedere.

Di seguito si riporta una tabella riepilogativa degli apporti delle Funzioni della società Poste Italiane al Patrimonio BancoPosta, con l'indicazione sintetica dei criteri di determinazione dei prezzi di trasferimento.

Criteri di valorizzazione dei prezzi di riferimento
Percentuale dei ricavi netti conseguiti per categoria di prodotto/servizio
Componente fissa: ribaltamento costi in base a driver diretti e indiretti
Componente variabile: in funzione del mantenimento di performance operative
Tariffe per figura professionale comparabili con il mercato + ribaltamento costi esterni
Tariffe riscontrate sul mercato per servizi similari
Tariffe per spedizioni alla clientela e di servizio
Prezzi di mercato in funzione degli spazi e dei costi di manutenzione
Tariffe per figura professionale comparabili con il mercato + ribaltamento costi esterni
Tariffe per figura professionale comparabili con il mercato
Funzioni di Controllo

I saldi contabili, economici e patrimoniali, generati dagli affidamenti sopra richiamati trovano evidenza nel solo Rendiconto separato del Patrimonio BancoPosta. Nell'ambito della rappresentazione contabile dei valori complessivi di Poste Italiane SpA detti rapporti sono invece oggetto di elisione e non vengono rappresentati. Il trattamento contabile adottato è analogo a quanto previsto dai principi contabili di riferimento per la predisposizione di bilanci consolidati di gruppo.

Regime di responsabilità

Ai sensi dell'art. 2, comma 17-nonies della Legge n. 10 di conversione del DL 29 dicembre 2010 n. 225, per le obbligazioni contratte in relazione all'esercizio dell'attività di BancoPosta, Poste Italiane SpA risponde nei limiti del patrimonio ad essa destinato, con i beni e i rapporti giuridici originariamente compresi o entrati successivamente. Permane la responsabilità illimitata della Società per le obbligazioni derivanti da fatto illecito, compiuto nella gestione del Patrimonio destinato, ovvero per gli atti di gestione del Patrimonio privi dell'indicazione del compimento nell'ambito dell'attività separata BancoPosta.

Il Regolamento del Patrimonio BancoPosta, originariamente approvato in data 14 aprile 2011 dall'Assemblea straordinaria degli Azionisti di Poste Italiane e in ultimo modificato in data 12 maggio 2020, prevede che, ove necessario, al fine di consentire il rispetto dei requisiti patrimoniali di vigilanza e le coperture del profilo di rischio complessivo riveniente dalle attività BancoPosta, i mezzi del Patrimonio destinato siano adeguati.

Rendiconto separato

Il Rendiconto separato del Patrimonio destinato BancoPosta è redatto in coerenza con quanto previsto dalla Circolare della Banca d'Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 - Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione – e successivi aggiornamenti. L'applicazione della Circolare della Banca d'Italia, ancorché basata sui medesimi principi contabili adottati da Poste Italiane SpA, comporta una diversa rappresentazione di talune partite economiche e patrimoniali rispetto al bilancio industriale.

Si riporta di seguito la riconciliazione delle voci del Patrimonio netto separato esposte nello Stato Patrimoniale della Società e nel Rendiconto separato190 .

Riconciliazione del patrimonio netto separato (milioni di euro)
Voce del Rendiconto separato 110 130 140 180
Voce del prospetto integrativo Riserve da
valutazione
Strumenti di
capitale
Riserve Utile
dell'esercizio
Riserve
Riserva per il Patrimonio BancoPosta
Strumenti di capitale - obbligazioni ibride perpetue
Riserva fair value
(660)
1.210
350
(2.092)
(2.222)
(2.092)
350
-
350
1.212
1.210
-
-
-
Riserva cash flow hedge
Riserva piani di incentivazione
(130) (130) - 2 -
Risultati portati a nuovo
Utili
Utili / perdite attuariali accumulati relativi a piani a benefici definiti
1.974
1.975
(1)
(1)
1
(1)
-
-
1.373
1.373
602
602
Totale 1.314 (2.223) 350 2.585 602

Esclusivamente ai fini della presentazione del Rendiconto separato, rilevano i rapporti intergestori intrattenuti tra il Patrimonio BancoPosta e le funzioni della Società in esso non comprese. In tale documento gli stessi sono rappresentati in modo accurato e completo, unitamente alle componenti positive e negative di reddito che li hanno generati.

Ulteriori aspetti normativi

Ai sensi dell'art. 2, comma 17-undecies del DL 29 dicembre 2010 n. 225191, che prevede che "i beni e i rapporti compresi nel Patrimonio destinato siano distintamente indicati nello Stato patrimoniale della Società", lo Stato patrimoniale di Poste Italiane SpA comprende il Prospetto integrativo con evidenza del Patrimonio BancoPosta.

In data 27 maggio 2014 Banca d'Italia ha emanato specifiche Disposizioni di Vigilanza per il Patrimonio BancoPosta che, nel tener conto delle peculiarità organizzative e operative del Patrimonio, definiscono un regime di vigilanza prudenziale analogo a quello degli istituti di credito, disciplinando, in particolare, l'assetto organizzativo e di governance, il sistema dei controlli e gli istituti di adeguatezza patrimoniale e contenimento dei rischi.

190 Gli utili e le perdite attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti che nel Bilancio d'esercizio della Società sono iscritti nei Risultati portati a nuovo, nel Rendiconto separato sono esposti nelle Riserve da valutazione (Voce 110 del passivo).

191 Convertito con Legge n. 10 del 26 febbraio 2011.

Il Regolamento del Patrimonio BancoPosta prevede che "in considerazione dell'assenza di apporti di terzi nel Patrimonio BancoPosta, in sede di approvazione del bilancio di esercizio di Poste Italiane, l'Assemblea deliberi – su proposta del Consiglio di Amministrazione – sull'attribuzione del risultato economico della Società, e in particolare: della quota afferente il Patrimonio BancoPosta, come risultante dal relativo rendiconto, tenendo conto della sua specifica disciplina e, in particolare, della necessità di rispettare i requisiti patrimoniali di vigilanza prudenziale (…)".

5.3 NOTE ALLO STATO PATRIMONIALE

ATTIVO

A1 - IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI (2.203 milioni di euro)

La movimentazione degli Immobili, impianti e macchinari è la seguente:

Terreni Fabbricati
strumentali
Impianti e
macchinari
Attrezzature
ind.li e
comm.li
Migliorie
beni di terzi
Altri
beni
mmobilizz.
in corso e
acconti
Totale
Costo 75 3.064 2.208 343 657 1.854 79 8.280
Fondo ammortamento l (1.955) (1.761) (311) (415) (1.701) - (6.143)
Fondo svalutazione 1 (16) (1) (1) 8) (1) - (27)
Saldo al 1º gennaio 2022 75 1.093 446 31 234 152 79 2.110
Variazioni dell'esercizio
Acquisizioni 43 65 9 33 54 82 286
Riclassifiche 17 21 5 10 (23) -
Dismissioni (1) l (1)
Ammortamento (30) (49) (12) (45) (64) - (200)
(Svalutazioni)/Riprese di valore 8 - 8
Totale variazioni 30 37 (3) - 29 93
Costo 75 3.124 2.287 348 688 1.877 108 8.507
Fondo ammortamento (1.985) (1.803) (319) (454) (1.724) l (6.285)
Fondo svalutazione (16) (1) (1) (1) I (19)
Saldo al 31 dicembre 2022 75 1.123 483 28 234 152 108 2.203

Nessuna delle voci in commento è iscritta nel Patrimonio BancoPosta.

La voce Immobili, impianti e macchinari al 31 dicembre 2022 comprende attività site in terreni detenuti in regime di concessione o sub-concessione, gratuitamente devolvibili all'ente concedente alla scadenza del relativo diritto, per un valore netto contabile di complessivi 42 milioni di euro.

Gli investimenti dell'esercizio 2022 per 286 milioni di euro sono composti principalmente da:

  • 43 milioni di euro, per spese di manutenzione straordinaria di locali di proprietà adibiti a Uffici Postali dislocati sul territorio (17 milioni di euro), di locali di staff e direzionali (15 milioni di euro) e di locali di smistamento posta e pacchi (11 milioni di euro);
  • 65 milioni di euro per impianti, di cui 34 milioni di euro per la realizzazione di impianti connessi a fabbricati, 13 milioni di euro per la realizzazione e manutenzione straordinaria di impianti di connettività e 10 milioni di euro per la realizzazione e manutenzione straordinaria di impianti di videosorveglianza;
  • 33 milioni di euro per investimenti destinati a migliorare la parte impiantistica (20 milioni di euro) e la parte strutturale (13 milioni di euro) degli immobili condotti in locazione;
  • 54 milioni di euro per altri beni, di cui 48 milioni di euro per l'acquisto di hardware per il rinnovo delle dotazioni tecnologiche presso gli Uffici Postali e direzionali e il consolidamento dei sistemi di storage.

Gli investimenti in corso di realizzazione ammontano a 82 milioni di euro, di cui 68 milioni di euro per lavori di manutenzione straordinaria e dotazione infrastrutturale della rete commerciale e produttiva e 8 milioni di euro per l'acquisto di hardware e di altra dotazione tecnologica non ancora inserita nel processo produttivo.

Le riclassifiche da immobilizzazioni materiali in corso ammontano a 53 milioni di euro e si riferiscono principalmente al costo di acquisto di cespiti divenuti disponibili e pronti all'uso nel corso dell'esercizio; in particolare riguardano per 32 milioni di euro la conclusione di attività di ristrutturazioni straordinarie di immobili di proprietà e migliorie su immobili condotti in locazione e per 13 milioni di euro l'attivazione di hardware e di altra dotazione tecnologica.

A2 - INVESTIMENTI IMMOBILIARI (31 milioni di euro)

Gli Investimenti immobiliari riguardano principalmente alloggi di proprietà di Poste Italiane SpA ai sensi della Legge n. 560 del 24 dicembre 1993 e alloggi destinati in passato a essere utilizzati dai direttori degli Uffici Postali. Nessuna delle voci in commento è iscritta nel Patrimonio BancoPosta.

tab. A2 - Movimentazione degli Investimenti immobiliari (milioni di euro)
Esercizio
2022
Costo 90
Fondo ammortamento (58)
Fondo svalutazione
Saldo al 1° gennaio 32
Variazioni dell'esercizio
Acquisizioni 1
Riclassifiche
Dismissioni (1)
Ammortamento (1)
Riprese di valore (svalutazioni)
Totale variazioni (1)
Costo 88
Fondo ammortamento (57)
Fondo svalutazione
Saldo al 31 dicembre 31
Fair value al 31 dicembre 72

Il fair value degli Investimenti immobiliari al 31 dicembre 2022 è rappresentato per 61 milioni di euro dal prezzo di vendita applicabile agli alloggi ai sensi della Legge n. 560 del 24 dicembre 1993 e per il rimanente ammontare è riferito a stime dei prezzi di mercato effettuate internamente all'azienda192 .

La maggior parte dei beni immobili compresi nella categoria in commento sono concessi in locazione con contratti classificabili come leasing operativi, poiché Poste Italiane S.p.A. mantiene sostanzialmente i rischi e benefici legati alla proprietà di tali unità immobiliari. Con detti contratti è di norma concessa al conduttore la facoltà di interrompere il rapporto con un preavviso di sei mesi; ne consegue che i relativi flussi di reddito attesi, mancando del requisito della certezza, non sono oggetto di commento nelle presenti note.

192 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato degli ex alloggi di servizio e quello degli altri investimenti immobiliari è di Livello 3.

A3 - ATTI ITA' I ATERIALI (945 milioni di euro)

La movimentazione delle Attività immateriali è la seguente:

Diritti di brevetto
ind.le e diritti di
utilizz. opere
d'ingegno
Concessioni,
licenze, marchi e
diritti simili
Immobilizz. in
corso e acconti
Avviamento Totale
Costo 4.074 2 233 33 4.342
Ammortamenti e svalutazioni cumulate (3.512) 2 l (3.514)
Saldo al 1° gennaio 2022 562 233 33 828
Variazioni dell'esercizio
Acquisizioni 230 - 234 464
Riclassifiche 209 l (209) l
Dismissioni l (2) l (2)
Ammortamenti e svalutazioni (345) - l (345)
Totale variazioni 94 23 117
Costo 4.514 2 256 33 4.805
Ammortamenti e svalutazioni cumulate (3.858) (2) (3.860)
Saldo al 31 dicembre 2022 656 1 256 33 945

Nessuna delle voci in commento è iscritta nel Patrimonio BancoPosta.

Gli investimenti dell'esercizio 2022 in Attività immateriali ammontano a 464 milioni di euro e comprendono costi interni per 37 milioni di euro riferibili ad attività di sviluppo software e relativi oneri accessori, principalmente relativi a costi del personale (33 milioni di euro). Non sono capitalizzati costi di ricerca e sviluppo diversi da quelli direttamente sostenuti per la realizzazione di prodotti software identificabili, utilizzati o destinati all'utilizzo da parte della Società.

L'incremento nella voce ' , di 230 milioni di euro prima degli ammortamenti effettuati nell'esercizio, si riferisce principalmente all'acquisto e all'entrata in produzione di nuovi programmi a seguito di acquisizioni di licenze software.

Le acquisizioni di Immobilizzazioni immateriali in corso (234 milioni di euro) si riferiscono principalmente ad attività per lo sviluppo di software per le piattaforme infrastrutturali e per i servizi BancoPosta.

Il saldo delle Immobilizzazioni immateriali in corso (256 milioni di euro) comprende attività volte allo sviluppo di software per la piattaforma infrastrutturale (116 milioni di euro), per i servizi BancoPosta (68 milioni di euro), per il supporto alla rete di vendita (40 milioni di euro), per la piattaforma relativa ai prodotti postali (18 milioni di euro) e per l'ingegnerizzazione dei processi di reportistica per altre funzioni di Business e di staff (14 milioni di euro).

Nel corso dell'esercizio sono state effettuate riclassifiche dalla voce Immobilizzazioni immateriali in corso alla voce Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere d'ingegno per 209 milioni di euro dovute al completamento e messa in funzione dei nuovi programmi software e all'evoluzione di quelli esistenti, riferiti alla piattaforma infrastrutturale (98 milioni di euro), ai servizi BancoPosta (52 milioni di euro), al supporto alla rete di vendita (32 milioni di euro), alla piattaforma relativa ai prodotti postali (17 milioni di euro) e all'ingegnerizzazione dei processi di reportistica per altre funzioni di Business e di staff (10 milioni di euro).

Infine, a seguito dell'avvio del Progetto Energy, Poste Italiane ha effettuato investimenti in software applicativi per circa 30 milioni di euro, di cui circa 8 milioni di euro non ancora entrati in produzione.

La voce avviamento di 33 milioni di euro deriva dall'operazione di acquisizione e successiva riorganizzazione del Gruppo Nexive. L'avviamento in capo a Poste Italiane è allocato nell'ambito della CGU Corrispondenza, pacchi e distribuzione.

Ai fini del test di impairment dell'avviamento nel bilancio separato, poiché l'intero avviamento è riferibile alla CGU, si è optato per procedere recependo il risultato del test di impairment nel bilancio consolidato, che non ha evidenziato perdite durevoli di valore. Per la metodologia applicata e i parametri utilizzati per l'esecuzione degli impairment test al 31 dicembre 2022, si rinvia alla nota 2.4 – Uso di stime, con riguardo all'Impairment test su avviamenti, unità generatrici di flussi di cassa e partecipazioni.

A4 – ATTI ITA' ER IRITTI ' SO (1.040 milioni di euro)

La movimentazione delle Attività per Diritti d'uso è la seguente:

Le acquisizioni dell'esercizio si riferiscono principalmente a nuovi contratti e rinnovo di contratti esistenti all'inizio dell'esercizio di natura immobiliare (28 milioni di euro), al noleggio di veicoli aziendali adibiti all'attività di recapito di posta e pacchi (254 milioni di euro), di veicoli ad uso promiscuo (5 milioni di euro) e al noleggio di attrezzature informatiche (4 milioni di euro). La voce rettifiche si riferisce alle variazioni contrattuali intercorse nell'esercizio in commento, ad esempio per variazioni di durata per proroga, revisione delle condizioni economiche, ecc.

La movimentazione dei debiti per leasing è la seguente:

Esercizio
2022
Saldo al 1° gennaio 989
Incrementi per nuovi contratti 291
Pagamenti (208
Oneri/(proventi) finanziari 19
Altre variazioni 10
Saldo al 31 dicembre 1.101
di cui a medio e lungo termine
di cui a breve termine
844
257

Di seguito la tabella riepilogativa degli effetti rilevati nel conto economico:

tab. A4.2 - Effetti economici rivenienti da accordi di leasing (milioni di euro)
Esercizio
2022
Ammortamenti Attività per diritti d'uso 208
Svalutazioni / assorbimento svalutazioni / rettifiche diritto d'uso (2)
Oneri/(proventi) finanziari su debiti per Leasing 19
Costi relativi a Leasing a breve termine 4
Costi relativi a Leasing di attività di modesto valore 9
Costi relativi a leasing di attività immateriali 75
Totale 313

A5 – PARTECIPAZIONI (3.676 milioni di euro)

La voce Partecipazioni presenta i seguenti saldi:

tab. A5 - Partecipazioni
Descrizione Saldo al
31.12.2022
Saldo al
31.12.2021
Variazioni
Partecipazioni in imprese controllate 3.423 2.345 1.078
Partecipazioni in imprese collegate
Totale
253
3.676
253
2.598
1.078

Nessuna partecipazione è iscritta nel Patrimonio BancoPosta.

Incrementi Decrementi Rettifiche di valore
Partecipazioni Saldo al
01.01.2022
Sottoscr.ni
/Vers. in
c/cap.le
Acquisti,
fusioni
Ricl. Attività non
correnti dest.
vendita e
Piani di
incentivazione
Vendite,
liquidazioni,
fusioni.
Ricl. Attività non
correnti dest.
vendita e
Rival. (Sval.) Saldo al
31.12.2022
in imprese controllate
Agile Power Srl 5 13 - 18
BancoPosta Fondi SpA SGR 9
CLP ScpA -
Consorzio PosteMotori -
Cons. per i Servizi di Telefonia Mobile ScpA
EGI SpA 170 70
MLK Deliveries SpA 15 15
Nexive Network Srl 16 - 16
Nexive Scarl
PatentiViaPoste ScpA
Poste Air Cargo Srl 1
Poste Vita SpA 1.521 500 49 2.070
Poste Welfare Servizi Srl રેર 21 76
Postel SpA 82 1 83
PostePay SpA 202 700 902
PSIA Srl 296 (296)
SDA Express Courier SpA 14 - 14
sennder Italia Srl 3 - 3
Sengi Express Limited 16 - 16
Sourcesense SpA 30 - 30
Totale imprese controllate 2.345 1.260 113 l 1 (296) l - l 3.423
in imprese collegate
Anima Holding SpA 203 203
Conio Inc. -
Financit SpA 40 - 40
ItaliaCamp Srl - -
Replica SIM SpA 10 - 10
Totale imprese collegate 253 - l l l - l - l 253
Totale 2.598 1.260 113 1 (296) l 3.676

Le movimentazioni intervenute nell'esercizio 2022 sono le seguenti:

  • Acquisto, in data 13 ottobre 2022, di una partecipazione azionaria pari al 70% della società Agile Power Srl193 e indirettamente dell'intero Gruppo Agile Lab, specializzato nel Data Management, con un'offerta di soluzioni tecnologiche su misura che sfruttano l'intelligenza artificiale, nonché servizi di rivendita di prodotti software open source sviluppati dai partner tecnologici. L'operazione di acquisizione, di complessivi 18 milioni di euro, ha previsto il versamento da parte di Poste Italiane a favore dei Soci Fondatori, che manterranno il restante 30%, di 13 milioni di euro e la sottoscrizione di un aumento di capitale sociale a pagamento a favore delle società di 5 milioni di euro;
  • Ricapitalizzazione, in data 3 agosto 2022, della società Poste Vita SpA attraverso la sottoscrizione di uno strumento di capitale, subordinato e non convertibile, con durata perpetua e con periodo di non-call di 10 anni, per complessivi 500 milioni di euro, finalizzato a rafforzarne il Solvency Ratio;
  • Acquisto, in data 24 febbraio 2022, da Poste Vita SpA del 100% del capitale sociale di Poste Welfare Servizi Srl per complessivi 70 milioni di euro. L'operazione effettuata nel rispetto di quanto previsto dagli Orientamenti preliminari Assirevi in tema di IFRS - OPI n.1 "Trattamento contabile delle business combination under common control nel bilancio di esercizio e nel bilancio consolidato" 194, ha previsto l'iscrizione della partecipazione in Poste Welfare Servizi Srl al costo storico (21 milioni di euro) e il conseguente incremento della partecipazione in Poste Vita SpA (49 milioni di euro) per la differenza tra il corrispettivo pagato e il valore contabile della partecipazione acquisita;
  • Versamento in conto capitale, in data 14 aprile 2022, a favore di Poste Welfare Servizi Srl di complessivi 55 milioni di euro finalizzato a dotare la società delle risorse finanziarie necessarie all'acquisizione della società Plurima SpA195;

193 Agile Power Srl detiene il 100% di Agile Lab, Agile Skill, Agile Next e Aim 2 Srl.

194 Secondo quanto previsto dal documento ASSIREVI, nel caso di operazioni di acquisto di una partecipazione di controllo da altra entità under common control con corrispettivo in denaro, se l'operazione non è effettuata a normali condizioni di mercato, l'eventuale differenza tra il valore contabile del business acquisito e il corrispettivo della transazione rappresenta un'operazione con soci. (paragrafo 1.1 – Operazioni di acquisizione e conferimento di rami d'azienda).

195 Con il perfezionamento dell'operazione, Poste Welfare Servizi Srl detiene il 70% del capitale sociale di Plurima Bidco Srl, società che svolge attività di detenzione e gestione di partecipazioni, appositamente costituita per l'acquisizione del 100% del capitale sociale di Plurima SpA.

  • Sottoscrizione, in data 9 settembre 2022, dell'aumento di capitale sociale a pagamento di PostePay SpA di complessivi 700 milioni di euro finalizzato a dotare la società delle risorse finanziarie necessarie al completamento dell'operazione di acquisizione della società LIS Holding SpA, perfezionatasi in data 14 settembre 2022;
  • Fusione per incorporazione in Poste Italiane SpA della società controllata PSIA Srl, approvata dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane e dall'Assemblea degli azionisti di PSIA, in data 24 giugno 2022. L'operazione, la cui efficacia decorre dal 1° novembre 2022, è stata effettuata in continuità di valori e ha generato un avanzo da fusione di complessivi 330 milioni di euro, rilevato nell'apposita riserva di Patrimonio netto;
  • Adesione, in data 28 ottobre 2022, da parte di Poste Italiane SpA all'offerta pubblica di acquisto volontaria delle azioni e warrant emesse dalla società Sourcesense SpA con un investimento complessivo di 30 milioni di euro. Il corrispettivo dovuto ai titolari delle azioni e dei warrant, pari rispettivamente a 4,20 euro per azione e a 0,78 euro per warrant è stato pagato a fronte del contestuale trasferimento a favore di Poste Italiane, del diritto di proprietà su tali azioni e warrant. In data 29 dicembre 2022, a seguito dell'esercizio di warrant convertibili da parte degli altri azionisti, la quota di partecipazione di Poste Italiane SpA in Sourcesense SpA è passata dal 70,75% al 70%.

Infine, in data 29 settembre 2022, è stato ceduto il ramo di azienda IT di BancoPosta Fondi SpA SGR in favore di Poste Italiane SpA, con efficacia a partire dal 1° ottobre 2022.

Per ulteriori dettagli sulle principali operazioni societarie intervenute nell'esercizio 2022, si veda quanto riportato nella nota 3.1 – Principali operazioni societarie.

Sul valore delle partecipazioni sono state svolte le analisi previste dai principi contabili di riferimento. Sulla base delle informazioni disponibili e delle risultanze degli impairment test eseguiti196 , non è emersa la necessità di rettificare il valore di carico delle partecipazioni. In particolare, per quanto riguarda le partecipazioni di controllo operative nel segmento di business Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione, le singole partecipazioni, benché rilevanti in qualità di singoli asset dal punto di vista contabile, non presentano capacità autonome di generazione e governo dei flussi di cassa, in considerazione del modello organizzativo di Gruppo. Pertanto tali partecipazioni di controllo non assumono rilevanza individualmente ai fini dell'effettuazione dell'impairment test nel bilancio separato ma sono aggregate (assieme alle attività operative svolte direttamente dalla Capogruppo) in una unica CGU; tale approccio è legato al modello organizzativo utilizzato dal Gruppo, per cui data l'incapacità delle singole partecipazioni di generare flussi indipendenti rispetto alle altre partecipazioni, risulterebbe impossibile calcolarne il valore recuperabile individuale, secondo le disposizioni dello IAS 36.

196 Per la metodologia applicata e i parametri utilizzati per l'esecuzione degli impairment test al 31 dicembre 2022, si

rinvia alla nota 2.4 – Uso di stime, con riguardo all'Impairment test su avviamenti, unità generatrici di flussi di cassa e partecipazioni. •

L'elenco delle Partecipazioni in imprese controllate e collegate al 31 dicembre 2022 è il seguente:

Denominazione Quota % Capitale
Sociale (1)
Utile/(Perdita)
dell'esercizio
Patr. netto
contabile
Patr. netto
pro quota
Valore
contabile al
31.12.22
Diff. tra Patr. netto
e valore contabile
in imprese controllate
Agile Power Srl(2) 70,00 65 (4) 5.689 3.982 17.951 (13.969)
BancoPosta Fondi SpA SGR 100,00 12.000 26.884 55.816 55.816 8.592 47.224
CLP ScpA 51,00 516 788 402 313 89
Consorzio PosteMotori 58,12 120 120 70 70
Cons. per i Servizi di Telefonia Mobile ScpA 51,00 120 116 રુવે 61 (2)
EGI SpA 55,00 103.200 4.315 243.014 133.658 169.893 (36.235)
MLK Deliveries SpA 70,00 333 663 13.308 9.316 15.088 (5.772)
Nexive Network Srl 100.00 50 225 8.242 8.242 16.000 (7.758)
Nexive Scarl 82,14 28 26 21 21
PatentiViaPoste ScpA 69,65 120 124 86 84 2
Poste Air Cargo Srl 100,00 1.000 2.244 7.040 7.040 845 6.195
Poste Vita SpA 100,00 1.216.608 935.538 6.575.971 6.575.971 2.069.606 4.506.365
Poste Welfare Servizi Srl 100,00 16 2.937 78.966 78.966 75.921 3.045
Postel SpA 100.00 20.400 (3.810) 81.641 81.641 82.590 (949)
PostePay SpA 100,00 7.561 261.220 1.403.594 1.403.594 902.132 501.462
SDA Express Courier SpA 100,00 5.000 34.963 59.556 59.556 14.177 45.379
sennder Italia Srl 65.00 46 3.164 10.513 6.833 3.255 3.578
Sengi Express Limited (3) 51,00 541 6.987 6.256 3.191 16.000 (12.809)
Sourcesense SpA(2) 70,00 880 112 7.010 4.907 30.169 (25.262)
in imprese collegate
Anima Holding SpA (4) 11,02 7.292 86.579 1.382.213 152.320 203.001 (50.681)
Conio Inc.(2) 16,29 12.522 (752) 10.527 1.715 486 1.229
Financit SpA 40,00 14.950 13.724 63.766 25.506 40.000 (14.494)
ItaliaCamp Srl (5) 19,40 155 123 2.721 528 2 526
Replica SIM SpA 45,00 10.500 (1.045) 9.625 4.331 10.000 (5.669)

• In caso di consorzio, il dato è riferito al fondo consortile. Le imprese hanno tutte sede sociale in Roma, ad eccezione delle società Anima Holding SpA, Nexive Network Srl, Nexive Scarl, sennder Italia Srl, Replica SIM SpA e Agile Power Srl con sede sociale a Milano; della società Conio Inc. con sede sociale in California (USA) e Sengi Express Limited con sede sociale in Hong Kong (Cina)

• Dati elaborati in conformità ai principi contabili internazionali IFRS e pertanto possono non coincidere con quelli contenuti nei bilanci di esercizio della società partecipata, redatti in conformità al Codice Civile e ai principi contabili italiani e per la società Conio Inc. in conformità agli U.S. GAAP.

• Per tali società i dati indicati sono elaborati in conformità ai principi contabili internazionali IFRS e pertanto possono non coincidere con quelli contenuti nella Relazione Finanziaria Annuale della società in conformità dei Local GAAP.

• Dati dell'ultimo resoconto intermedio di gestione consolidato approvato dal CdA della società al 30 settembre 2022

• Dati dell'ultimo Bilancio approvato dalla società al 31 dicembre 2021.

A6 - ATTIVITÀ FINANZIARIE (84.197 milioni di euro)

tab. A6 - Attività finanziarie
(milioni di euro)
Saldo al 31.12.2022 Saldo al 31.12.2021
Descrizione Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale Variazioni
Attività finanziarie al Costo ammortizzato 27.812 16.538 44.350 32.761 18.836 51.597 (7.247)
Attività finanziarie al FVTOCI 29.160 4.537 33.697 35.830 1.871 37.701 (4.004)
Attività finanziarie al FVTPL 40 40 39 39
Strumenti finanziari derivati 5.764 346 6.110 800 76 876 5.234
Totale 62.776 21.421 84.197 69.430 20.783 90.213 (6.016)
di cui Patrimonio BancoPosta 61.901 21.392 83.293 69.023 20.731 89.754 (6.461)
di cui Patrimonio non destinato 875 29 904 407 52 459 445

ATTIVITÀ FINANZIARIE PATRIMONIO BANCOPOSTA

Attività finanziarie Patrimonio BancoPosta (milioni di euro)
Saldo al 31.12.2022
Saldo al 31.12.2021
Descrizione Attività
non correnti
Attività correnti Totale Attività
non correnti
Attività correnti Totale Variazioni
Attività finanziarie al costo ammortizzato 27.473 16.509 43.982 32.429 18.787 51.216 (7.234)
Finanziamenti e crediti 16.283 16.283 18.106 18.106 (1.823)
Finanziamenti 1.358 1.358 1.358
Crediti 14.925 14.925 - 18.106 18.106 (3.181)
Depositi presso il MEF 11.902 11.902 12.707 12.707 (805)
Crediti 11.907 11.907 12.712 12.712 (805)
Fondo svalutazione Depositi presso il MEF - (5) (5) - (5) (5)
MEF conto Tesoreria dello Stato
Altri crediti finanziari 3.023 3.023 5.399 5.399 (2.376)
Titoli a reddito fisso 27.473 226 27.699 32.429 681 33.110 (5.411)
Attività finanziarie al FVTOCI 28.624 4.537 33.161 35.755 1.871 37.626 (4.465)
Titoli a reddito fisso 28.624 4.537 33.161 35.755 1.871 37.626 (4.465)
Attività finanziarie al FVTPL 40 - 40 39 1 39
Azioni 40 1 40 રૂપ - 39
Strumenti finanziari derivati 5.764 346 6.110 800 73 873 5.237
Totale 61.901 21.392 83.293 69.023 20.731 89.754 (6.461)

Le attività in commento riguardano le operazioni finanziarie effettuate dalla Società ai sensi del DPR 14 marzo 2001, n. 144 e successive modifiche che, dal 2 maggio 2011, rientrano nell'ambito del Patrimonio destinato (si veda al riguardo quanto riportato nella precedente nota 5.2 - Informativa sul Patrimonio destinato BancoPosta).

Attività finanziarie al costo ammortizzato

Di seguito la movimentazione delle attività finanziarie al costo ammortizzato:

tab. A6.1 - Movimentazione Attività finanziarie al Costo ammortizzato
Finanziamenti e crediti Titoli a reddito fisso
Titoli Valore di bilancio Valore
Nominale
Valore di
bilancio
Valore di
bilancio
Saldo al 1º gennaio 2022 18.106 28.027 33.110 51.216
Acquisti/Erogazioni 2.282 2.109 2.109
Var. per costo ammortizzato 1 (90) (90)
Trasf.ti riserve di PN - (126) (126)
Var. del fair value a CE (5.398) (5.398)
Variazioni per operazioni di CFH® 128 128
Variazioni per impairment (1) (3) (4)
Variazioni nette (183) (183)
Effetti delle vendite a CE 77 77
Ratei 226 227
Vendite, rimborsi ed estinzione ratei (2.005) (2.334) (2.334)
Altre variazioni (1.640) (1.640)
Saldo al 31 dicembre 2022 16.283 28.304 27.699 43.982

(*) La voce della tabella Variazioni per operazioni di CFH, riferita agli acquisti a termine effettuati nell'ambito di operazioni di cash flow hedge, accoglie le variazioni di fair value dei titoli acquistati intercorse tra la data di stipula del contratto derivato e quella di regolamento e trova contropartita nella corrispondente variazione della riserva di Cash flow hedge.

Finanziamenti e Crediti

La voce Finanziamenti si riferisce ad operazioni di pronti contro termine attivi per 4.575 milioni di euro (1.577 milioni di euro al 31 dicembre 2021) stipulati con la Cassa di Compensazione e Garanzia SpA (di seguito CC&G), finalizzate all'impiego temporaneo della liquidità riveniente dalla raccolta da privati. Tali operazioni risultano garantite da titoli per un nozionale complessivo di 4.425 milioni di euro. Le attività e passività finanziarie relative ad operazioni di pronti contro termine gestite attraverso la CC&G, che soddisfano i requisiti previsti dallo IAS 32, sono oggetto di compensazione. L'effetto della compensazione al 31 dicembre 2022, già incluso nell'esposizione a saldi netti, ammonta a complessivi 3.217 milioni di euro (1.577 milioni di euro al 31 dicembre 2021). Il fair value197 di tale voce al 31 dicembre 2022 ammonta a 1.358 milioni di euro.

La voce Crediti comprende:

  • Depositi presso il MEF per 11.907 milioni di euro, costituiti dagli impieghi della raccolta da conti correnti postali appartenenti alla clientela pubblica, remunerati ad un tasso variabile calcolato su un paniere di titoli di Stato198. Il deposito è rettificato di un fondo svalutazione di circa 5 milioni di euro, per tener conto del rischio di default della controparte, invariato rispetto al 31 dicembre 2021. Nel corso dell'esercizio 2022, sono stati stipulati contratti derivati di copertura (gestionale) sulla componente della remunerazione indicizzata a 10 anni. L'operazione di copertura è stata eseguita attraverso acquisti a termine del BTP a 10 anni con regolamento del differenziale tra il prezzo prefissato del titolo e il market value del titolo stesso.
  • Altri crediti finanziari, relativi per (i) 2.457 milioni di euro a depositi in garanzia di cui 1.447 milioni di euro per somme versate a controparti per operazioni di repo passivi su titoli a reddito fisso (collateral previsti da appositi Global Master Repurchase Agreement), 978 milioni di euro per somme versate a CC&G di cui 613 milioni di euro per operazioni di repo in essere e 365 milioni di euro come contributo prefinanziato al fondo di garanzia, cd Default Fund199, 31 milioni di euro per somme versate a controparti per operazioni di Interest rate swap (collateral previsti da appositi Credit Support Annex) e (ii) 80 milioni di euro a crediti vantati nei confronti della società controllata PostePay SpA per somme prevalentemente addebitate nei primi giorni dell'esercizio 2023. La diminuzione rispetto all'esercizio precedente dei depositi a garanzia è dovuto al rialzo della curva dei tassi di interesse che ha generato principalmente una riduzione delle somme versate a controparti con le quali sono in essere operazioni di interest rate swap a seguito della variazione positiva del fair value dei derivati di copertura, parzialmente compensata dall'incremento delle somme versate a controparti con le quali sono in essere operazioni di Repo passivi a seguito della variazione negativa del fair value dei titoli in garanzia.

Titoli a reddito fisso

I titoli a reddito fisso dell'area euro, detenuti dal Patrimonio BancoPosta, sono costituiti da titoli di Stato di emissione italiana e da titoli garantiti dallo Stato italiano del valore nominale di 28.304 milioni di euro. Il valore a cui sono iscritti di 27.699 milioni di euro è composto dal costo ammortizzato di titoli a reddito fisso non oggetto di copertura per 15.614 milioni di euro, dal costo ammortizzato di titoli a reddito fisso oggetto di copertura di fair value hedge per 14.799 milioni di euro, decrementato di 2.714 milioni di euro complessivi per tener conto degli effetti della copertura stessa (incrementato di 2.188 milioni di euro nell'esercizio 2021). I titoli a reddito fisso rilevati al costo ammortizzato sono rettificati per tener conto del

197 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di Livello 2.

198 Il tasso variabile in commento è così calcolato: per il 40% in base alla media del rendimento del BOT a sei mesi rilevato mensilmente e, per il restante 60%, in base alla media del rendimento del BTP a dieci anni rilevato mensilmente.

199 Fondo di garanzia costituito dall'insieme dei versamenti dei partecipanti diretti ai comparti derivati e azionario ed al comparto obbligazionario, istituito a ulteriore garanzia delle operazioni svolte; può essere utilizzato per la copertura degli oneri derivanti da eventuali inadempimenti dei partecipanti.

relativo impairment, il cui fondo al 31 dicembre 2022 ammonta a circa 13 milioni di euro (11 milioni di euro al 31 dicembre 2021). Al 31 dicembre 2022, il fair value200 di tali titoli è di 23.651 milioni di euro (comprensivo di 226 milioni di euro di ratei in corso di maturazione).

Nel portafoglio sono compresi titoli a tasso fisso per un ammontare nominale complessivo di 3.000 milioni di euro emessi da Cassa Depositi e Prestiti SpA e garantiti dallo Stato italiano (al 31 dicembre 2022 il valore di bilancio è di 2.863 milioni di euro).

Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo

Di seguito la movimentazione delle attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo (FVTOCI):

tab. A6.2 - Movimentazione Attività finanziarie al FVTOCl (milioni di euro)
Titoli a reddito fisso
Titoli Valore Nominale Fair value
Saldo al 1° gennaio 2022 31.416 37.626
Acquisti 9.428 9.224
Trasf.ti riserve di PN (411)
Var. per costo ammortizzato (58)
Var, del fair value a PN (4.405)
Var. del fair value a CE 1 (5.721)
Var.ni per op. di CFH ് 202
Effetti delle vendite a CE 258
Ratei 265
Vendite, rimborsi ed estinzione ratei (3.355) (3.819)
Saldo al 31 dicembre 2022 37.489 33.161

(*) La voce della tabella Variazioni per operazioni di CFH, riferita agli acquisti a termine effettuati nell'ambito di operazioni di cash flow hedge, accoglie le variazioni di fair value dei titoli acquistati intercorse tra la data di stipula del contratto derivato e quella di regolamento e trova contropartita nella corrispondente variazione della riserva di Cash flow hedge.

Titoli a reddito fisso

Si riferiscono a titoli governativi a reddito fisso dell'area euro costituiti da titoli di Stato, principalmente di emissione italiana, del valore nominale di 37.489 milioni di euro. L'oscillazione complessiva del fair value nell'esercizio in commento è negativa per 10.126 milioni di euro ed è rilevata nell'apposita riserva di Patrimonio netto per la parte non coperta da strumenti di fair value hedge (importo negativo 4.405 milioni di euro), e a Conto economico per la parte coperta (importo negativo 5.721 milioni di euro). Tali titoli sono soggetti a svalutazione rilevata nel conto economico in contropartita dell'apposita riserva di patrimonio netto. L'impairment cumulato al 31 dicembre 2022 ammonta a 16 milioni di euro (12 milioni di euro al 31 dicembre 2021). Il decremento della voce in commento è dovuto principalmente all'oscillazione negativa del fair value sopra citato parzialmente compensato da maggiori acquisti rispetto alle vendite/rimborsi effettuati nell'esercizio.

I titoli indisponibili consegnati in garanzia a controparti a fronte di operazioni di finanziamento e di copertura sono indicati nella nota 13 – Ulteriori Informazioni.

200 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di Livello 1 per 20.927 milioni di euro e di Livello 2 per 2.724 milioni di euro.

Attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico

Azioni

La voce in commento si riferisce:

  • per 20 milioni di euro, al fair value di 32.059 azioni privilegiate di Visa Incorporated (Series C Convertible Participating Preferred Stock) assegnate a seguito del perfezionamento dell'operazione di cessione dell'azione di Visa Europe Ltd a Visa Incorporated avvenuta nel 2016; tali titoli azionari sono convertibili in azioni ordinarie in base al rapporto di 3,634201 azioni ordinarie ogni azione di Classe C, e sono opportunamente scontate a un idoneo tasso per tener conto della loro illiquidità. Nel corso dell'esercizio è proseguito il processo di determinazione della proporzione di convertibilità e del relativo tasso delle Azioni Visa Incorporated Series C Convertible Participating Preferred Stock parzialmente conclusosi in data 29 luglio 2022 con l'assegnazione di 1.019 azioni privilegiate di Visa Incorporated Series A Preferred Stock;
  • per 20 milioni di euro, al fair value di 1.019 azioni privilegiate di Visa Incorporated (Series A Preferred Stock); tali titoli azionari sono convertibili in azioni ordinarie in base al rapporto di 100 azioni ordinarie ogni azione di classe A Preferred Stock.

L'oscillazione complessiva netta del fair value nell'esercizio in commento è positiva per 1 milione di euro ed è rilevata a Conto economico nelle voci Proventi e Oneri derivanti da operatività finanziaria.

Strumenti finanziari derivati

tab. A6.3 - Strumenti finanziari derivati (milioni di euro)
Saldo al 31.12.2022 Saldo al 31.12.2021
Descrizione Nominale Fair value Nominale Fair value
Cash Flow Hedging
Acquisti a termine 3.433 (92)
Vendite a termine 1.099 346 1.714 76
Interest rate swap 2.943 (531) 1.720 (264)
Fair value hedging
Interest rate swap su Titoli al FVTOCI e CA 27.940 5.571 34.914 (4.398)
Interest rate swap su Pronti Contro Termine 3.996 (155) 2.956 (1)
FV vs CE
Vendite a termine 1 (4) (3)
Totale 39.411 5.135 41.304 (4.590)
Di cui:
Strumenti derivati attivi 27.404 6.110 13.593 873
Strumenti derivati passivi 12.007 (975) 27.711 (5.463)

Le operazioni di cash flow hedge in interest rate swap si riferiscono esclusivamente a titoli al FVTOCI mentre le vendite a termine si riferiscono per un nominale di 869 milioni di euro a titoli al FVTOCI e per un nominale di 230 milioni di euro a titoli al costo ammortizzato.

Gli strumenti di copertura del rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari hanno complessivamente subito nell'esercizio una variazione negativa netta di 89 milioni di euro, di cui 280 milioni di euro relativi alla variazione positiva netta di fair value della componente efficace della copertura, riflessa nella Riserva cash flow hedge, e 369 milioni di euro relativi alla

201 Sino alla data della completa conversione delle azioni assegnate in azioni ordinarie, il tasso di conversione potrà essere ridotto a seguito del manifestarsi di passività della Visa Europe Ltd ritenute oggi solo potenziali.

variazione negativa netta delle operazioni completate202 nell'esercizio e della componente inefficace dei contratti di copertura.

Gli strumenti di fair value hedge in interest rate swap hanno ad oggetto la copertura di:

  • titoli classificati al costo ammortizzato per un nominale di 13.510 milioni di euro e titoli classificati al FVTOCI per un nominale di 14.430 milioni di euro; hanno complessivamente subito nell'esercizio una variazione positiva netta di 9.969 milioni di euro, di cui 11.040 milioni di euro relativi alla variazione positiva netta di fair value della componente efficace della copertura e 1.071 milioni di euro relativi alla variazione negativa netta delle operazioni completate nell'esercizio e della componente inefficace dei contratti di copertura;
  • pronti contro termine classificati al costo ammortizzato per un nominale di 3.996 milioni di euro, la cui variazione negativa netta è di 154 milioni di euro, di cui 126 milioni di euro relativi alla variazione negativa netta di fair value della componente efficace della copertura e 28 milioni di euro relativi alla variazione negativa netta delle operazioni completate.

Nell'esercizio in commento la Società ha effettuato le seguenti operazioni:

  • acquisti a termine per un nominale di 3.433 milioni di euro;
  • vendite a termine per un nominale di 1.099 milioni di euro e regolazione di quelle in essere al 1° gennaio 2022 per 1.714 milioni di euro;
  • interest rate swap di cash flow hedge per un nominale di 1.323 milioni di euro;
  • interest rate swap di fair value hedge per un nominale di 5.585 milioni di euro, inclusivi delle coperture per l'operatività in pronti contro termine per 1.010 milioni di euro;
  • estinzione di interest rate swap di fair value hedge giunti a scadenza su pronti contro termine, per un nozionale di 2.956 milioni di euro;
  • estinzione anticipata di interest rate swap di fair value hedge per un nozionale complessivo di 8.563 milioni di euro (di cui 1.575 milioni di euro relativi a operazioni di copertura per le quali è stato venduto anche il titolo sottostante) con la finalità di consolidare un rendimento fisso in linea con la situazione di mercato migliorando contestualmente il profilo reddituale di una porzione del portafoglio anche per gli esercizi successivi.

Inoltre, la Società ha stipulato e regolato acquisti a termine per un nominale complessivo di 532 milioni di euro (rilevati al fair value verso Conto economico) a copertura gestionale della componente indicizzata a 10 anni della remunerazione dell'impiego della raccolta dalla clientela pubblica. Dette operazioni hanno complessivamente generato nell'esercizio in commento un effetto negativo di 71 milioni di euro rilevato a Conto economico nella voce Proventi degli impieghi della raccolta su conti correnti postali e delle disponibilità libere.

ATTIVITÀ FINANZIARIE PATRIMONIO NON DESTINATO

202 Le Operazioni completate comprendono le operazioni a termine regolate, i differenziali scaduti e in maturazione e l'estinzione di interest rate swap relativi a titoli ceduti.

Attività finanziarie Patrimonio non destinato (milioni di euro)
Saldo al 31.12.2022 Saldo al 31.12.2021
Descrizione Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale Variazioni
Attività finanziarie al Costo ammortizzato 339 29 368 332 49 381 (13)
Finanziamenti e crediti 339 29 368 332 49 381 (13)
Finanziamenti 337 28 365 330 44 374 (9)
Crediti 2 1 3 2 5 7 (4)
Depositi in garanzia 1 1 3 3 (3)
Vs. acquirenti alloggi di servizio 2 1 3 2 2 4 (1)
Vs. Altri - 20 20 20 20
Fondo svalutazione crediti finanziari - (20) (20) (20) (20)
Attività finanziarie al FVTOCI 536 - 536 75 - 75 461
Titoli a reddito fisso 91 1 91 1 91
Azioni 445 - 445 75 - 75 370
Strumenti finanziari derivati - 3 3 (3)
Totale 875 29 904 407 52 459 445

Attività finanziarie al costo ammortizzato

Di seguito la movimentazione delle attività finanziarie al costo ammortizzato:

tab. A6.5 - Movimentazione Attività finanziarie al Costo ammortizzato
(milioni di euro)
Finanziamenti Crediti Totale
Valore di Valore di Valore di
bilancio bilancio bilancio
Saldo al 1° gennaio 2022 374 7 381
Acquisti/Erogazioni 43 1 43
Var. per costo ammortizzato 1
Var. del fair value a CE -
Variazioni per operazioni di CFH(*) 1
Variazioni per impairment l
Variazioni nette (4) (4)
Effetti delle vendite a CE I
Operazioni straordinarie(**) (21) 1 (21)
Ratei 1
Vendite, rimborsi ed estinzione ratei (35) 1 (35)
Saldo al 31 dicembre 2022 365 3 368

(*) La voce Variazioni per operazioni di CFH, riferita agli acquisti a termine effettuati nell'ambito di operazioni di cash flow hedge, accoglie le variazioni di fair value dei titoli acquistati intercorse tra la data di stipula e quella di regolamento e trova contropartita nella corrispondente variazione della riserva di Cash flow hedge.

(**) La voce Operazioni straordinarie, si riferisce all'estinzione del finanziamento verso la società PSIA Srl a seguito dell'operazione di fusione per incorporazione della società in Poste Italiane SpA efficace dal 1° novembre 2022.

Finanziamenti

Il dettaglio è il seguente:

tab. A6.5.1 - Finanziamenti al Costo ammortizzato
(milioni di euro)
Saldo al 31.12.2022 Saldo al 31.12.2021
Denominazione Finanziamenti c/c di
corrispondenza
Totale Finanziamenti c/c di
corrispondenza
Totale Variazioni
Controllate dirette
Nexive Network Srl 1 17 17 l 25 25 (8)
Poste Air Cargo Srl 5 5 l 7 7 (2)
PSIA Sri 1 21 - 21 (21)
Poste Vita SpA 253 253 251 - 251 2
SDA Express Courier SpA 48 1 48 60 - 60 (12)
sennder Italia Srl - 11 1 11 (11)
Controllate indirette
Plurima Bidco Srl 43 43 l 43
344 22 366 343 32 375 (9)
Fondo svalutazione finanziamenti intercompany (1) (1) (1) 1 (1)
Totale 343 22 365 342 32 374 (a)

La voce comprende:

• per 253 milioni di euro un prestito subordinato irredimibile concesso alla controllata Poste Vita SpA al fine di dotare la Compagnia di adeguati mezzi patrimoniali per sostenere la crescita attesa della raccolta dei premi, nel rispetto delle specifiche normative che regolano il settore assicurativo;

  • per 48 milioni di euro tre prestiti concessi alla controllata SDA Express Courier SpA negli esercizi 2019, 2020 e 2021, a supporto della realizzazione dei nuovi impianti per gli HUB automatizzati di Bologna, "Nord" e Centro" rimborsabili in un'unica soluzione rispettivamente il 2 agosto 2027, 16 aprile 2029 e il 5 agosto 2030;
  • per 43 milioni di euro due prestiti concessi nel corso dell'esercizio alla controllata Plurima Bidco Srl per far fronte alle esigenze operative di breve termine e a supporto dell'operazione societaria finalizzata all'acquisizione di una quota di maggioranza nella società Plurima SpA rimborsabili in un'unica soluzione rispettivamente il 28 aprile 2023 e il 27 aprile 2029;
  • per 22 milioni di euro conti correnti di corrispondenza attivi verso imprese controllate, remunerati a normali condizioni di mercato.

Tali finanziamenti sono rettificati di un fondo impairment di circa 1 milione di euro, per tener conto del rischio di default delle controparti, invariato rispetto al 31 dicembre 2021.

Crediti

I crediti verso Altri per un valore nominale di 20 milioni di euro, si riferiscono al credito residuo verso Invitalia SpA per la cessione di Banca del Mezzogiorno-MedioCreditoCentrale SpA (BdM), interamente svalutato.

Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo

Di seguito la movimentazione delle attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo (FVTOCI):

tab. A6.6 - Movimentazione Attività finanziarie al FVTOCl (milioni di euro)
Titoli a reddito fisso Azioni Totale
Valore
nominale
Fair value Fair value Fair value
Saldo al 1º gennaio 2022 1 l 75 75
Acquisti 110 ರಿಕ 34 132
Trasf.ti riserve di PN l
Altre variazioni di PN 1
Var. per costo ammortizzato 1 2 1 2
Var, del fair value a PN - (છ) (72) (81)
Var. del fair value a CE l
Var.ni per op. di CFH(*) 1
Effetti delle vendite a CE - l
Ratei 1
Operazioni straordinarie - 408 408
Vendite, rimborsi ed estinzione ratei
Saldo al 31 dicembre 2022 110 91 445 536

* La voce della tabella Variazioni per operazioni di CFH, riferita agli acquisti a termine effettuati nell'ambito di operazioni di cash flow hedge, accoglie le variazioni di fair value dei titoli acquistati intercorse tra la data di stipula e quella di regolamento e trova contropartita nella corrispondente variazione della riserva di Cash flow hedge.

Titoli a reddito fisso

La voce accoglie un titolo di stato di emissione italiana del valore nominale di 110 milioni di euro acquistato nel corso dell'esercizio. Al 31 dicembre 2022 l'oscillazione del fair value è negativa per 9 milioni di euro ed è rilevata nell'apposita riserva di Patrimonio netto.

Azioni

Il dettaglio è il seguente:

tab. A6.6.1 - Azioni FVTOCI
(milioni di euro)
Denominazione Saldo al 31.12.2022 Saldo al 31.12.2021 Variazioni
MFM Holding Ltd 57 રૂડે
sennder Technologies GmbH 19 19
Milkman SpA 2 3 (1)
Scalapay Limited 25 l 25
Nexi SpA 343 1 343
Totale 446 75 371

Nel mese di gennaio 2022, Poste Italiane ha partecipato ad un nuovo aumento di capitale promosso da MFM Holding Ltd con un investimento di 9 milioni di euro.

Nel mese di aprile 2022, Poste Italiane ha acquisito il 2,30% (2,15% su base fully diluted) del capitale sociale di Scalapay Limited con un investimento di 25 milioni di euro.

Infine, a seguito del perfezionamento dell'operazione di fusione per incorporazione della controllata PSIA Srl, efficace dal 1° novembre 2022, Poste Italiane ha acquisito una partecipazione del 3,6% della società Nexi SpA corrispondente, alla data dell'operazione, a circa 408 milioni di euro e la relativa riserva negativa di fair value di complessivi 240 milioni di euro (tab. B2 – Riserve).

L'oscillazione complessiva del fair value nell'esercizio in commento è negativa per 72 milioni di euro ed è rilevata nell'apposita riserva di Patrimonio netto.

Infine, la voce comprende per 75 milioni di euro la partecipazione in CAI SpA (ex Alitalia CAI SpA), acquisita nell'esercizio 2013 e interamente svalutata nell'esercizio 2014.

Per ulteriori dettagli sulle principali operazioni societarie intervenute nell'esercizio 2022, si veda quanto riportato nelle note 3.1 – Principali operazioni societarie.

Attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico

La voce si riferisce agli strumenti finanziari partecipativi (ex art. 2346 comma 6 del Codice Civile) derivanti dalla conversione di Contingent Convertible Notes203 il cui valore, al 31 dicembre 2022, è pari a zero.

203 Si tratta delle Contingent Convertible Notes di originari 75 milioni di euro e durata ventennale, emesse dalla Midco SpA, società che a sua volta detiene il 51% della compagnia Alitalia SAI SpA, sottoscritte da Poste Italiane SpA in data 23 dicembre 2014 nell'ambito dell'operazione strategica finalizzata all'ingresso della Compagnia Etihad Airways nel capitale sociale di Alitalia SAI, senza alcuna interessenza di Poste Italiane nella gestione della società emittente o della sua controllata. Il pagamento degli interessi e del capitale era previsto contrattualmente se, e nella misura in cui, fossero esistite risorse liquide disponibili. A seguito del verificarsi delle condizioni negative previste contrattualmente, nell'esercizio 2017 il prestito è stato convertito in strumenti finanziari partecipativi (ex. art. 2346 comma 6 del Codice Civile) dotati degli stessi diritti patrimoniali associati alle Notes.

Strumenti finanziari derivati

tab. A6.7 - Strumenti finanziari derivati (milioni di euro)
Saldo al 31.12.2022 Saldo al 31.12.2021
Descrizione Nominale Fair value Nominale Fair value
Cash Flow Hedging
Interest rate swap
50 1
1
50
5
(3)
3
Commodity swap
Totale
50 1 55 1
Di cui:
Strumenti derivati attivi
Strumenti derivati passivi
50
1
1
-
5
50
3
(3)

Al 31 dicembre 2022 gli strumenti derivati in essere sono rappresentati:

  • da un contratto di Interest rate swap di cash flow hedging stipulato nell'esercizio 2013 per la protezione dei flussi finanziari del Prestito obbligazionario di 50 milioni di euro emesso in data 25 ottobre 2013 (nota B.6 – Passività finanziarie); con tale operazione, la Società ha assunto l'obbligazione di corrispondere il tasso fisso del 4,035% e ha venduto il tasso variabile del prestito obbligazionario pari, al 31 dicembre 2022, al 4,282%;
  • da opzioni di acquisto e vendita che consentiranno a Poste Italiane di acquistare le quote detenute dai soci di minoranza di MLK Deliveries SpA (oltre che la proprietà della tecnologia Milkman per le applicazioni in ambito ecommerce), del Gruppo Agile Lab e di Sourcesense SpA. Il prezzo di esercizio di tali opzioni è commisurato al raggiungimento di determinati target economico/patrimoniali da parte delle società. Al 31 dicembre 2022, il valore delle opzioni è pari a zero in quanto il prezzo definito nell'opzione è rappresentativo del fair value delle società.

Nel corso dell'esercizio 2022 sono state effettuate le seguenti operazioni:

  • stipula e regolazione di acquisti a termine su titoli di Stato per un nominale di 110 milioni di euro;
  • stipula e regolazione di operazioni di copertura gestionale del rischio cambio euro/dollaro dei costi relativi ai canoni di leasing degli aeromobili effettuate per il tramite della controllata Poste Air Cargo Srl.

Infine, nel mese di novembre 2022 è giunto a scadenza il contratto di swap stipulato nel corso dell'esercizio 2020 a copertura gestionale dei costi del carburante relativi al trasporto aereo della corrispondenza effettuato per il tramite della controllata Poste Air Cargo Srl.

tab. A7 = Rimanenze
Descrizione Saldo al
Variazioni
01.01.2022
economiche
Saldo al
31.12.2022
Materie prime, sussidiarie e di consumo 11 (7) র্ব
Totale 11 (7)
di cui Patrimonio BancoPosta 1 1

La voce accoglie le rimanenze di Materie prime, sussidiarie e di consumo relative a dispositivi di protezione, gel disinfettante e altri materiali acquistati principalmente nell'esercizio 2020. La variazione è in parte riferibile a materiali utilizzati nel corso dell'esercizio.

A8 - CREDITI COMMERCIALI (2.657 milioni di euro)

tab. A8 = Crediti commerciali (milioni di euro)
Saldo al 31.12.2022 Saldo al 31.12.2021
Descrizione Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale Variazioni
Crediti vs. clienti 1.608 1.609 2 2.142 2.144 (535)
Crediti vs. imprese controllate e collegate 1 791 791 734 734 57
Crediti vs. Controllante 257 257 48 48 209
Totale 2.656 2.657 2 2.924 2.926 (269)
di cui Patrimonio BancoPosta 1 819 819 1 899 899 (80)

Crediti verso clienti

Saldo al 31.12.2022 Saldo al 31.12.2021
Descrizione Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale Variazioni
Ministeri ed Enti Pubblici રેક્ટ 565 1 463 463 102
Crediti vs privati per servizi spedizione pacchi - 418 418 - 537 537 (119)
Corrispondenti esteri 386 386 - 549 549 (163)
Crediti vs privati per servizi di corrispondenza - 275 275 - 324 324 (49)
Crediti per altri servizi BancoPosta 62 62 - 92 92 (30)
Crediti per conti con saldo debitore 40 40 1 37 37 రు
Cassa Depositi e Prestiti 22 22 - 387 387 (365)
Altri crediti vs clienti 233 234 2 159 161 73
Fondo svalutazione crediti vs. clienti 1 (393) (393) - (406) (406) 13
Totale 1.608 1.609 2 2.142 2.144 (535)
di cui Patrimonio BancoPosta 108 108 497 497 (388)

Il decremento dei Crediti verso clienti è prevalentemente riconducibile alla diminuzione dei crediti verso Cassa Depositi e Prestiti e riflette le nuove modalità di fatturazione e pagamento su base mensile e non più trimestrale, introdotte dalla Convenzione del 23 dicembre 2021, in vigore dal 1° gennaio 2022.

Nel dettaglio204:

204 Al 31 dicembre 2022 nel saldo dei crediti commerciali sono compresi 8 milioni di euro, al netto del relativo fondo svalutazione crediti, riferiti a crediti per fitti attivi non rientranti nelle disposizioni dell'IFRS 15 – Ricavi provenienti da contratti con i clienti.

  • I crediti verso Ministeri ed Enti pubblici si riferiscono principalmente a:
  • Rimborso delle Integrazioni tariffarie all'editoria, riferito alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento dell'Editoria, per complessivi 173 milioni di euro, di cui 54 milioni di euro maturati nell'esercizio. Tali crediti sono esposti al lordo dell'incasso non disponibile di 125 milioni di euro, relativo alle integrazioni tariffarie praticate nel 2020, 2021 e nel primo semestre dell'esercizio 2022, depositato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento dell'Editoria, su un conto infruttifero tenuto dalla Società presso la Tesoreria dello Stato e per tale motivo iscritto nei Debiti per anticipi ricevuti. Per lo svincolo di quanto depositato, e l'estinzione dei crediti in commento, è necessario attendere il parere favorevole della Commissione Europea. Al 31 dicembre 2022, a seguito dell'integrazione degli stanziamenti per il periodo 2018-2021 nel Bilancio dello Stato 2023, è stato rilasciato il fondo svalutazione crediti, stanziato nel corso degli anni, per circa 17 milioni di euro.
  • Servizi integrati di notifica e gestione della corrispondenza per complessivi 83 milioni di euro offerti a pubbliche amministrazioni centrali e locali.
  • Rimborsi spese immobili, veicoli e vigilanza sostenute per conto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT)205 per 49 milioni di euro206.Tale credito è composto per residui 24 milioni di euro dall'originario credito di 62 milioni di euro oggetto di azione giudiziale intentata da Poste Italiane per il riconoscimento degli oneri derivanti dall'utilizzo di immobili fino al 2012. In data 30 aprile 2020 è stata pubblicata la sentenza parzialmente favorevole per Poste Italiane; la sentenza è stata notificata al MIMIT e da quest'ultimo impugnata dinanzi alla Corte di Appello con istanza di sospensiva. In data 3 dicembre 2020 l'istanza non è stata accolta e si è ora in attesa della decisione in secondo grado. Nel mese di dicembre 2021, in ottemperanza a quanto previsto nella sentenza di primo grado, il MIMIT ha versato alla Società circa 38 milioni di euro, i cui effetti sono stati riflessi nel bilancio chiuso al 31 dicembre 2021. Il complemento al saldo è composto da 25 milioni di euro e, nel corso dell'esercizio, a seguito di verifiche congiunte, sono stati definiti gli oneri derivanti dall'utilizzo di immobili da parte del MIMIT, nel periodo 2013 – 2021, per un valore complessivo di circa 15 milioni di euro. Tale ammontare, a suo tempo stanziato nel fondo svalutazione crediti, è stato pertanto rilasciato.
  • Servizi di spedizione di corrispondenza senza materiale affrancatura con utilizzo dei conti di credito per complessivi 38 milioni di euro offerti a pubbliche amministrazioni centrali e locali.
  • Servizi di Raccomandata Market per complessivi 38 milioni di euro offerti a pubbliche amministrazioni centrali e locali.
  • Servizi di spedizione e notifica della corrispondenza erogati a seguito di aggiudicazione tramite procedura di gara per complessivi 30 milioni di euro.
    • ⦁ Servizi di pagamento delle pensioni e voucher INPS per 21 milioni di euro.
    • I crediti per servizi spedizione pacchi si riferiscono ai crediti vantati nei confronti dei clienti che utilizzano la gamma dei servizi "corriere espresso nazionale e internazionale".
    • I crediti verso Corrispondenti esteri si riferiscono principalmente a servizi postali eseguiti a beneficio di Amministrazioni Postali estere.
    • I crediti per servizi di corrispondenza si riferiscono ai crediti vantati nei confronti dei clienti privati che utilizzano la gamma dei servizi di "recapito e postalizzazione".

205 Ex Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE).

206 Vedi infra, Ricavi e crediti verso lo Stato in cui sono riportate le esposizioni complessive verso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (50 milioni di euro) comprendenti crediti per servizi di postalizzazione e altri servizi.

  • I crediti per altri servizi BancoPosta si riferiscono principalmente ai servizi di intermediazione (bancaria, prestiti personali, mutui) erogati per complessivi 37 milioni di euro.
  • I crediti per conti correnti con saldo debitore derivano pressoché esclusivamente da sconfinamenti per effetto dell'addebito delle competenze periodiche BancoPosta.
  • I crediti verso Cassa Depositi e Prestiti si riferiscono a corrispettivi del servizio di raccolta del risparmio postale prestato dal Patrimonio BancoPosta.

Il fondo svalutazione crediti verso clienti è commentato nella Nota 6 – Analisi e Presidio dei rischi.

Crediti verso imprese controllate e collegate

tab. A8.2 - Crediti verso imprese controllate e collegate (milioni di euro)
Denominazione Saldo al
31.12.2022
Saldo al
31.12.2021
Variazioni
Controllate dirette
BancoPosta Fondi SpA SGR 20 23 (3)
CLP ScpA 3 3
Consorzio PosteMotori 3 13 (10)
EGI SpA 1 1
MLK Deliveries SpA 1 l 1
PatentiViaPoste ScpA 4 2 2
Poste Air Cargo Srl 1 1
Poste Vita SpA 333 237 96
Postel SpA 47 ਦਰ (12)
PostePay SpA 282 302 (20)
Poste Welfare Servizi Srl 5 2 3
SDA Express Courier SpA 17 29 (12)
Sengi Express Limited 33 23 10
Nexive Network Srl 3 1 2
Nexive Scarl 11 8 3
Controllate indirette
Kipoint SpA 1 1
Poste Assicura SpA 23 10 13
Poste Insurance Broker Srl 1 - 1
Collegate
Financit SpA 3 20 (17)
Italia Camp Srl l 1 (1)
Fondo svalutazione crediti (1) (1)
Totale 791 734 57
di cui Patrimonio BancoPosta 454 355 gg

Fra le posizioni creditorie di natura commerciale si segnalano:

  • Poste Vita SpA: principalmente per provvigioni derivanti dall'attività di collocamento di polizze assicurative svolta presso gli Uffici Postali e di pertinenza del Patrimonio BancoPosta (253 milioni di euro);
  • PostePay SpA: principalmente per i servizi di collocamento di prodotti relativi al ramo pagamenti (140 milioni di euro), per le operazioni di pagamento e trasferimento fondi (51 milioni di euro) e per il servizio SMA conto proprio e conto terzi (34 milioni di euro).

Crediti verso Controllante

Sono relativi ai rapporti di natura commerciale intrattenuti con il Ministero dell'Economia e delle Finanze:

-
Descrizione Saldo al
31.12.2022
Saldo al
31.12.2021
Variazioni
Remunerazione raccolta su c/c 227 17 210
Servizio Universale 31 31 1
Servizi delegati 30 30 1
Riduz.tariffarie/Agevolaz.elett. 1 1
Altri 1 2 (1)
F.do sval.cred. vs. Controllante (33) (33) I
Totale 257 48 209
di cui Patrimonio BancoPosta 257 47 257

• I crediti per la remunerazione della raccolta su c/c si riferiscono esclusivamente a quanto maturato nell'esercizio 2022 e sono quasi interamente relativi a depositi di risorse rivenienti da conti accesi dalla Pubblica Amministrazione e di pertinenza del Patrimonio BancoPosta. L'incremento rispetto al 31 dicembre 2021 è principalmente dovuto al rialzo della curva dei tassi di interesse. Nel mese di marzo 2023, sono stati incassati 222 milioni di euro relativi alla remunerazione della raccolta riveniente da conti accesi dalla Pubblica Amministrazione.

• I crediti per compensi del Servizio Universale sono così composti:

tab. A8.3.1 - Crediti per Servizio Universale (milioni di euro)
Descrizione Saldo al
31.12.2022
Saldo al
31.12.2021
Variazioni
Residuo esercizio 2012 23 23
Residuo esercizio 2005 8 8 1
Totale 31 31 1

Nel corso dell'esercizio in commento, sono stati incassati 262 milioni di euro per compensi maturati nel periodo. L'ammontare del compenso è stato rilevato in base a quanto definito nel nuovo Contratto di Programma 2020-2024, in vigore dal 1° gennaio 2020.

Con riferimento al credito per l'esercizio 2012, a fronte di un compenso originariamente rilevato di 350 milioni di euro, l'AGCom ha riconosciuto un onere di 327 milioni di euro. Il residuo ammontare di 23 milioni di euro è dunque privo di copertura nel Bilancio dello Stato. Avverso la delibera AGCom, in data 13 novembre 2014, la Società ha presentato ricorso al TAR.

Il residuo credito per il compenso dell'esercizio 2005 è stato oggetto di tagli definitivi a seguito delle Leggi finanziarie per gli esercizi 2007 e 2008.

I suddetti crediti sono interamente svalutati.

  • I crediti per servizi delegati, si riferiscono esclusivamente a quanto maturato nell'esercizio 2022 e sono relativi alla remunerazione dei servizi svolti dal BancoPosta per conto dello Stato e disciplinati da apposita Convenzione con il MEF scaduta al 31 dicembre 2022 e in corso di rinnovo.
  • I crediti per riduzioni tariffarie elettorali si riferiscono a compensi maturati in esercizi precedenti, privi di copertura nel Bilancio dello Stato.

Il Fondo svalutazione crediti verso Controllante è commentato nella Nota 6 – Analisi e Presidio dei rischi.

A9 - ALTRI CREDITI E ATTIVITÀ (2.620 milioni di euro)

Il dettaglio è il seguente:

Saldo al 31.12.2022 Saldo al 31.12.2021
Descrizione Note Attività
non correnti
Attività correnti Totale Attività
non correnti
Attività correnti Totale Variazioni
Crediti per sostituto di imposta 1.738 525 2.263 1.614 542 2.156 107
Crediti verso enti previdenziali e assistenziali (escl. accordi CTD) 137 137 171 171 (34)
Crediti per accordi CTD 36 76 112 46 76 122 (10)
Crediti per somme indisponibili per provvedimenti giudiziari - 71 71 77 77 (6)
Crediti per interessi attivi su rimborso IRES [C12] 46 46 46 46
Crediti verso imprese controllate e collegate 32 32 76 76 (44)
Crediti tributari 43 43 35 35 8
Ratei e risconti attivi di natura commerciale e altre attività 9 9 50 50 (41)
Crediti diversi 17 42 59 17 58 75 (16)
Fondo svalutazione crediti verso altri (3) (149) (152) ్రవ్ (158) (161) 9
Totale 1.788 832 2.620 1.674 973 2.647 (27)
di cui Patrimonio BancoPosta 1.738 573 2.311 1.614 589 2.203 108

In particolare:

  • I crediti per sostituto di imposta, relativi al Patrimonio BancoPosta, si riferiscono principalmente:
  • per 1.738 milioni di euro alla rivalsa sui titolari di buoni fruttiferi postali in circolazione dell'imposta di bollo maturata al 31 dicembre 2022207; per tale voce, un corrispondente ammontare è iscritto negli Altri debiti tributari sino alla scadenza o estinzione anticipata dei buoni fruttiferi postali, data in cui l'imposta dovrà essere versata all'Erario (tab. B9.3);
  • per 386 milioni di euro ad acconti versati all'Erario per imposta di bollo da assolvere in modo virtuale nel 2023 e da recuperare dalla clientela;
  • per 102 milioni di euro alla rivalsa sui titolari di libretti di risparmio dell'imposta di bollo che la Società assolve in modo virtuale secondo le attuali disposizioni di legge;
  • per 8 milioni di euro ad acconti sulle ritenute 2022 su interessi passivi a correntisti da recuperare dalla clientela.
  • I crediti verso enti previdenziali e assistenziali includono per 14 milioni di euro le residue somme relative ai periodi di sospensione o riduzione dell'attività lavorativa per Covid-19, che l'Azienda ha anticipato ai propri dipendenti e recuperabili tramite l'accesso alle prestazioni del Fondo di Solidarietà Bilaterale presso INPS, abilitato dalla sottoscrizione degli accordi sindacali del 30 aprile e del 21 dicembre 2020. Al riguardo, nel corso dell'esercizio 2022, la Società ha recuperato circa 43 milioni di euro mediante conguaglio con i contributi dovuti all'Istituto Previdenziale.
  • I crediti per accordi CTD sono costituiti da salari da recuperare a seguito degli accordi stipulati in data 13 gennaio 2006, 10 luglio 2008, 27 luglio 2010, 18 maggio 2012, 21 marzo 2013, 30 luglio 2015 e 19 giugno 2018 tra Poste

207 Introdotta dall'art. 19 del DL 201/2011 convertito con modifiche dalla Legge 214/2011 con le modalità previste con Decreto MEF del 24 maggio 2012: Modalità di attuazione dei commi da 1 a 3 dell'articolo 19 del DL 6 dicembre 2011, n. 201, in materia di imposta di bollo su conti correnti e prodotti finanziari (G.U. n. 127 del 1° giugno 2012).

Italiane SpA e le Organizzazioni Sindacali sul tema delle riammissioni giudiziali di personale già assunto in Azienda con contratto a tempo determinato. La voce si riferisce a crediti del valore attuale complessivo residuo di

112 milioni di euro verso il personale, le gestioni previdenziali e i fondi pensione recuperabili in rate variabili, l'ultima delle quali nell'esercizio 2042. Il dettaglio dei crediti distinto per singoli accordi è il seguente:

lan Av.T - Orculu per doverul VTD (Innoni ui Guru)
Saldo al 31.12.2022 Saldo al 31.12.2021
Descrizione Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale Valore
nominale
Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale Valore
nominale
Variazioni
Crediti
vs. personale per accordo 2006 1
vs. personale per accordo 2008 2 7 9 9 6 7 13 14 (4)
vs. personale per accordo 2010 16 6 22 25 19 6 25 30 (3
vs. personale per accordo 2012 14 5 19 21 16 5 21 24 (2)
vs. personale per accordo 2013 2 1 2
vs. personale per accordo 2015 1 1 1 1 1 2 2 (1)
vs. personale per accordo 2018
vs. INPS (ex IPOST) 42 42 42 42 42 42
vs. INPS 2 10 12 13 3 10 13 13 (1)
vs. fondi pensione 5 5 5 5 5 5
Totale 36 76 112 46 76 122 (10)

Il credito verso INPS (ex IPOST) di 42 milioni di euro, di cui a uno specifico accordo stipulato con IPOST il 23 dicembre 2009, costituito da sei rate di 6,9 milioni di euro ciascuna, scadute tra il 30 giugno 2012 e il 31 dicembre 2014; per il recupero dello stesso sono tuttora in corso trattative con l'ente debitore.

  • I crediti per somme indisponibili per provvedimenti giudiziari si riferiscono per 59 milioni di euro ad ammontari pignorati e non assegnati ai creditori, in corso di recupero, e per 12 milioni di euro a somme sottratte alla Società nel dicembre 2007 a seguito di un tentativo di frode e giacenti presso un istituto di credito estero. Nel mese di gennaio 2023, a seguito della sottoscrizione di un accordo transattivo, tali somme sono state incassate e conseguentemente il fondo svalutazione crediti a suo tempo stanziato è stato rilasciato a conto economico.
  • I crediti per interessi attivi su rimborso IRES si riferiscono agli interessi maturati sino al 31 dicembre 2022 sul credito per IRES derivante dalla mancata deduzione ai fini IRAP del costo del lavoro. Per il recupero di tale credito sono stati instaurati due contenziosi presso la Commissione Tributaria Provinciale di Roma, che ha accolto i ricorsi di Poste Italiane e dichiarato che l'Agenzia delle Entrate di Roma è tenuta al rimborso delle somme richieste. Avverso entrambe le sentenze, l'Agenzia delle Entrate ha proposto appello alla Commissione Tributaria Regionale, che, per una delle due cause (causa ex D.L. n. 201/2011), è stato accolto in data 23 marzo 2018. Poste Italiane ha impugnato tale sentenza di fronte alla Suprema Corte di Cassazione. Nell'ultimo trimestre del 2019, la Corte di Cassazione ha avuto modo di pronunciarsi su un altro procedimento in merito alla operatività del rimborso ex. D.L. 201/11; rispetto alla sentenza emessa si riscontra una omogeneità di circostanze giuridicoformali che inducono a ritenere che il principio di diritto, di cui alla predetta sentenza della Corte di legittimità, possa esplicare i propri effetti anche nei giudizi in essere. Anche il giudizio relativo al D.L. 185/2008, allo stato, pende davanti alla Suprema Corte di Cassazione a seguito dell'impugnativa da parte di Poste Italiane, in data 23 gennaio 2023, della sentenza della Commissione Tributaria Regionale del Lazio, favorevole all'Agenzia delle Entrate. Degli elementi di incertezza sull'esito finale della vicenda si tiene conto nel Fondo svalutazione crediti verso altri.
  • I crediti verso imprese controllate e collegate si riferiscono per 23 milioni di euro al credito vantato da Poste Italiane SpA in qualità di consolidante fiscale (nota 2.3 – Principi contabili adottati) nei confronti principalmente della società controllata PostePay SpA.
  • I ratei e risconti attivi di natura commerciale e altre attività sono in diminuzione di circa 41 milioni di euro rispetto allo scorso esercizio. Tale voce al 31 dicembre 2021 accoglieva, per circa 38 milioni di euro, l'una-tantum

riconosciuta anticipatamente al personale nel mese di luglio 2021 a copertura della vacatio contrattuale relativa al primo semestre 2022, in coerenza con quanto definito nel rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro siglato in data 23 giugno 2021.

La movimentazione del Fondo svalutazione crediti verso altri è commentata nella Nota 6 – Analisi e Presidio dei rischi.

A10 – RE ITI 'I OSTA LE E . 77/2020 (9.021 milioni di euro)

tab. A10 - Crediti d'imposta Legge n. 77/2020 (milioni di euro)
Saldo al 31.12.2022 Saldo al 31.12.2021
Descrizione Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale Variazioni
Crediti d'imposta al Costo ammortizzato
Crediti d'imposta al FVTOCl
7.458
1
1.563 9.021
1
3.090
2.461
65
840
3.155
3.301
5.866
(3.301)
Totale 7.458 1.563 9.021 5.551 905 6.456 2.565
di cui Patrimonio BancoPosta 7.127 1.473 8.600 5.168 840 6.008 2.592

La voce in commento si riferisce ai crediti d'imposta acquistati da Poste Italiane SpA a fronte di risorse patrimoniali libere ovvero trasferite al Patrimonio BancoPosta per risorse soggette e non al vincolo di impiego, nel rispetto delle disposizioni del Decreto Rilancio (D.L. 34/2020 convertito con modifiche dalla Legge n. 77/2020) con il quale sono state introdotte agevolazioni fiscali a sostegno dei Cittadini e delle Imprese per favorire la ripresa economica a seguito dell'emergenza sanitaria da Covid-19.

Tali crediti sono valutati al Costo ammortizzato nel caso in cui siano stati acquistati per essere utilizzati principalmente ai fini della compensazione di debiti di natura previdenziale o fiscale, sulla base di quanto previsto dalla normativa emanata con riferimento alle caratteristiche stesse dei singoli crediti, mentre sono valutati al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo se acquistati anche per essere eventualmente ceduti.

Nel corso dell'esercizio i crediti d'imposta precedentemente valutati al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo sono stati oggetto di riclassifica nella categoria crediti d'imposta al costo ammortizzato. La riclassifica, efficace dal 1° ottobre 2022, si è resa necessaria in conseguenza del mancato sviluppo del mercato delle seconde cessioni tra intermediari finanziari che ha pertanto richiesto, da parte del Patrimonio BancoPosta, una revisione del modello di business di tali crediti.

Di seguito si riporta la movimentazione di tali crediti avvenuta nell'esercizio 2022:

tab. A10.1 - Movimentazione Crediti d'imposta L.77/2020 (milioni di euro)
Crediti d'imposta
al CA
Crediti d'imposta
al FVTOCI
Totale
Saldo al 1º gennaio 2022 3.155 3.301 6-456
Acquisti 3.471 l 3.471
Var. per costo ammortizzato 209 84 293
Var. del fair value a PN (122) (122)
Compensazioni (365) (755) (1.120)
Trasferimento portafoglio 2.508 (2.508)
Altre variazioni 43 1 43
Saldo al 31 dicembre 2022 9.021 9.021

Le principali variazioni intervenute nell'esercizio in commento si riferiscono a:

• Acquisti per 3.471 milioni di euro, di cui 3.174 milioni di euro di pertinenza del Patrimonio BancoPosta208;

208 Con la conversione in Legge n. 106 del 23 luglio 2021 del D.L. n.73 del 25 maggio 2021, è consentito al Patrimonio BancoPosta, nell'ambito del 50% della raccolta da clientela privata investibile in titoli garantiti dallo Stato Italiano, di impiegare fino al 30% di questa quota nell'acquisto di crediti d'imposta in oggetto.

  • maturazione dei proventi di competenza dell'esercizio per 293 milioni di euro, di cui 273 milioni di euro di pertinenza del Patrimonio BancoPosta;
  • variazioni negative del fair value dei crediti valutati al FVTOCI per 122 milioni di euro (dal 1° gennaio al 30 settembre 2022);
  • riclassifica dalla categoria FVTOCI al costo ammortizzato per 2.508 milioni di euro;
  • compensazioni per 1.120 milioni di euro, di cui 812 milioni di euro di pertinenza del Patrimonio BancoPosta.

La voce Altre variazioni accoglie gli effetti positivi, per 130 milioni di euro, rilevati al 1° ottobre 2022 ad incremento del Patrimonio netto, a seguito della riclassifica dei crediti d'imposta nella categoria al costo ammortizzato parzialmente controbilanciati dalla derecognition di taluni crediti in scadenza non compensati nell'esercizio.

Al 31 dicembre 2022 il fair value209 dei crediti d'imposta valutati al Costo ammortizzato è di 8.172 milioni di euro. A tale data il fair value relativo ai soli crediti d'imposta oggetto di riclassifica è di 2.425 milioni di euro, la variazione complessiva di fair value registrata nell'esercizio, di 14 milioni di euro, avrebbe trovato contropartita nel Patrimonio netto in assenza di riclassifica.

Nell'ambito delle azioni volte al contrasto delle frodi fiscali perpetrate attraverso la monetizzazione di crediti d'imposta, a partire dalla fine dell'esercizio 2021, alcune Procure della Repubblica, hanno posto in essere sequestri preventivi che, in taluni casi, hanno riguardato anche crediti d'imposta acquistati da Poste Italiane (alcuni poi oggetto di dissequestro nel corso del 2022) per un valore nominale dei crediti di circa 410 milioni di euro, a fronte di un valore liquidato alla clientela inferiore e corrispondente al 31 dicembre 2022 ad un valore contabile di circa 334 milioni di euro, inclusivo degli interessi capitalizzati per la rilevazione al costo ammortizzato dei crediti in oggetto.

In un contesto normativo in continua evoluzione, e tenuto conto della posizione assunta dalla giurisprudenza210, a partire dalla seconda metà dell'esercizio 2022, in merito alla inutilizzabilità del credito d'imposta in ragione di comportamenti che prescindono dal cessionario e delle interpretazioni dell'Agenzia delle Entrate, è stata condotta un'analisi legale e contabile volta a valutare complessivamente i potenziali rischi a cui Poste Italiane potrebbe essere esposta nel caso in cui i crediti d'imposta acquistati nel tempo dalla stessa derivassero da comportamenti fraudolenti. In particolare, al fine di determinare gli impatti contabili connessi a tale potenziale rischio, si è fatto riferimento alle disposizioni dello IAS 37 - Accantonamenti, attività e passività potenziali (come meglio illustrato nel Paragrafo Uso di stime), in quanto l'eventuale mancato recupero del valore contabile dei crediti d'imposta non deriverebbe da una caratteristica dell'attività oggetto di valutazione ovvero da incrementi significativi del rischio di credito dopo la rilevazione iniziale dell'attività o, più semplicemente, dalla inadempienza accertata del debitore, come previsto dal modello di impairment di cui all'IFRS 9, ma piuttosto dalla possibilità che, per quelli che saranno i casi accertati di frodi, la responsabilità del cessionario – ancorché terzo in buona fede o parte offesa del reato - sia chiamato a rispondere anche per ipotesi diverse dall'eventuale utilizzo irregolare del credito d'imposta o per un utilizzo in misura maggiore rispetto al credito d'imposta ricevuto. All'esito degli approfondimenti effettuati sui crediti d'imposta acquistati, anche con il supporto di consulenti esterni legali, fiscali e contabili, è stato rilevato

209 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di Livello 3.

210 La Corte di Cassazione, attraverso alcune pronunce rese nel corso dell'anno 2022, ha confermato la ricostruzione postulata dalle Procure, ravvisando la legittimità dei provvedimenti di sequestro in ragione dell'inesistenza dei crediti oggetto della misura cautelare.

complessivamente un accantonamento a fronte di tali rischi pari a 320 milioni di euro nella voce del passivo "Fondi per rischi e oneri".

Si precisa che la determinazione del suddetto accantonamento ha richiesto necessariamente l'applicazione di un significativo grado di giudizio professionale, i cui principali elementi di incertezza sono riconducibili all'esito dei procedimenti in corso, all'individuazione dei crediti le cui detrazioni che hanno formato oggetto di cessione siano effettivamente inesistenti e al risultato delle iniziative che verranno attivate da Poste Italiane per recuperare gli importi pagati verso i soggetti nei confronti dei quali siano stati appurati casi di frode.

A11 - CASSA E DEPOSITI BANCOPOSTA (5.848 milioni di euro)

Il dettaglio è il seguente:

tab. A11 - Cassa e depositi BancoPosta
Descrizione Saldo al
Saldo al
31.12.2022
31.12.2021
Variazioni
Denaro e valori in cassa 3.960 2.886 1.074
Depositi bancari
Totale
1.888
5.848
4.773
7.659
(2.885)
(1.811)

La voce afferisce esclusivamente alle attività del Patrimonio BancoPosta.

Il denaro e i valori in cassa sono rivenienti dalla raccolta effettuata su conti correnti postali e prodotti di risparmio postale (sottoscrizione di Buoni Fruttiferi Postali e versamenti sui libretti di deposito), o da anticipazioni prelevate presso la Tesoreria dello Stato per garantire l'operatività degli Uffici Postali; tali disponibilità, giacenti presso gli Uffici Postali (1.070 milioni di euro) e presso le Società di service211 (2.890 milioni di euro), non possono essere utilizzate per fini diversi dall'estinzione delle obbligazioni contratte con le operazioni indicate. La variazione in diminuzione rispetto al 31 dicembre 2021 è dovuta alla riduzione della voce Depositi bancari principalmente per effetto dell'acquisto di crediti d'imposta, ai sensi del DL n.34/2020, tramite le eccedenze di liquidità derivanti dalla raccolta da privati depositate sul conto aperto presso Banca d'Italia, parzialmente compensata dall'incremento della voce Denaro e valori in cassa dovuto a maggiori somme giacenti presso le Società di service.

A12 - DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI (2.258 milioni di euro)

Il dettaglio è il seguente:

tab. A12 - Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (milioni di euro)
Descrizione Saldo al
31.12.2022
31.12.2021
Variazioni
Depositi bancari e presso la Tesoreria dello Stato 243 1.859 (1.616)
Depositi presso il MEF 1.991 1.990 1
Denaro e valori in cassa 24 21 3
Totale 2.258 3.870 (1.612)
di cui Patrimonio BancoPosta 2.017 2.012 5

I Depositi bancari e presso la Tesoreria dello Stato comprendono un ammontare non disponibile di 125 milioni di euro depositato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento dell'Editoria su un conto infruttifero presso la Tesoreria dello Stato in acconto di pagamenti per riduzioni tariffarie editoriali concesse dalla Società (nota A8). Inoltre, i Depositi

211 Svolgono attività di trasporto e custodia valori in attesa di essere versati alla Tesoreria dello Stato.

bancari e presso la Tesoreria dello Stato comprendono 20 milioni di euro vincolati in conseguenza di provvedimenti giudiziali relativi a contenziosi di diversa natura.

Le disponibilità liquide sul deposito presso il MEF, cd conto "Buffer", al 31 dicembre 2022, si riferiscono per circa 1.579 milioni di euro a risorse raccolte presso la clientela, assoggettate a vincolo di impiego e non ancora investite (nota 5.2 – Informativa sul Patrimonio destinato BancoPosta).

PATRIMONIO NETTO

B1 - CAPITALE SOCIALE (1.306 milioni di euro)

Il Capitale sociale è costituito da n. 1.306.110.000 azioni ordinarie, prive di indicazione del valore nominale, detenute per il 35% da Cassa Depositi e Prestiti SpA (CDP), il 29,3% dal Ministero dell'Economia e delle Finanze e per la residua parte da azionariato istituzionale ed individuale.

Al 31 dicembre 2022, la Società possiede n. 7.535.991 azioni proprie (pari a circa lo 0,58% del capitale sociale) per un valore complessivo di circa 63 milioni di euro. Tutte le azioni emesse sono sottoscritte e versate e non sono state emesse azioni privilegiate.

B2 – RISERVE (163 milioni di euro)

Il dettaglio è il seguente:

Riserva
legale
Strumenti di
capitale -
obbligazioni
ibride perpetue
Riserva per il
Patrimonio
BancoPosta
Riserva
fair value
Riserva cash
flow hedge
Riserva
Piani di
Incentivazione
Riserva
Avanzol
Disavanzo da
Fusione
Totale
Saldo al 1º gennaio 2021 299 - 1.210 2.191 ਰੇ ਰੇ 6 15 3,820
Incremento/(Decremento) di fair value nell'esercizio (980) (178) - (1.158)
Effetto fiscale sulla variazione di fair value 287 51 338
Trasferimenti a Conto economico (420) (7) (427)
Effetto fiscale sui trasferimenti a Conto economico 120 2 122
Incremento/(Decremento) per perdite attese (6) (6)
Proventi/(Oneri) imputati direttamente a Patrimonio netto (899) (132) - (1.131)
Apporto da fusione (10) (10)
Strumenti di capitale - obbligazioni ibride perpetue 800 800
Piani di incentivazione 7 - 7
Saldo al 31 dicembre 2021 299 800 1.210 1.192 (33) 13 5 3.486
di cui Patrimonio BancoPosta 350 1.210 1.156 (36) 1 - 2.681
Incremento/(Decremento) di fair value nell'esercizio (4.608) 279 (4.329)
Effetto fiscale sulla variazione di fair value 1.292 (79) 1.213
Trasferimenti a Conto economico (150) (409) (559)
Effetto fiscale sui trasferimenti a Conto economico 43 116 159
Incremento/(Decremento) per perdite attese 4 4
Trasferimento portafoglio crediti d'imposta (al netto effetto fiscale) ਉਤੇ ਰੇਤ
Proventi/(Oneri) imputati direttamente a Patrimonio netto (3.326) (a3) (3.419)
Apporto da fusione (240) 330 90
Strumenti di capitale - obbligazioni ibride perpetue
Piani di incentivazione 6 e
Saldo al 31 dicembre 2022 299 800 1.210 (2.374) (126) 19 335 163
di cui Patrimonio BancoPosta 350 1.210 (2.092) (130) 2 (660)

• la Riserva per strumenti di capitale-obbligazioni ibride perpetue212 accoglie il prestito obbligazionario ibrido perpetuo con periodo di "non-call" di 8 anni per investitori istituzionali, del valore nominale complessivo di 800 milioni di euro, emesso da Poste Italiane SpA in data 24 giugno 2021, con l'obiettivo di rafforzare la struttura patrimoniale del Gruppo, ed in particolare il Leverage Ratio (Basilea III) e il Tier 1 ratio di BancoPosta, nonché il

212 Le principali caratteristiche dell'emissione sono:

Le obbligazioni sono senza scadenza fissa e dovranno essere rimborsate solo in caso di scioglimento o liquidazione della Società, come specificato nei relativi termini e condizioni, salvo la facoltà di rimborso anticipato (call) nei casi previsti. In particolare, la call è prevista in ogni momento dalla First Call Date dal 24 marzo 2029 al 24 giugno 2029 e, successivamente, ad ogni data di pagamento degli interessi.

La cedola fissa annuale è del 2,625% fino alla prima "Reset Date" fissata il 24 giugno 2029. A partire da tale data, l'interesse annuo è determinato in funzione del tasso Euro Mid Swap a 5 anni, più uno spread iniziale di 267,7 punti base, aumentato di ulteriori 25 punti base a partire dal 24 giugno 2034 e di ulteriori 75 punti base a partire dal 24 giugno 2049. Gli interessi sono pagabili a discrezione dell'emittente e in via cumulabile, a partire dal 24 giugno 2022. Il prezzo di emissione è stato fissato al 100%.

Solvency II Ratio di Poste Vita, contribuendo a sostenere la crescita di lungo termine del Gruppo secondo le linee del Piano Strategico.

  • la Riserva fair value accoglie le variazioni di valore delle Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo. Nel corso dell'esercizio 2022 le variazioni negative del fair value complessivamente intervenute per 4.608 milioni di euro si riferiscono:
  • per 4.405 milioni di euro alla variazione negativa netta delle attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo del Patrimonio BancoPosta;
  • per 81 milioni di euro alla variazione negativa netta delle attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo del patrimonio non destinato;
  • per 122 milioni di euro alla variazione negativa netta dei crediti d'imposta Legge n. 77/2020 valutati al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo. In data 1° ottobre 2022, la riserva negativa di fair value di complessivi 130 milioni di euro (93 milioni di euro al netto dell'effetto fiscale) è stata annullata a seguito della riclassifica dei crediti nella categoria crediti d'imposta al costo ammortizzato, come meglio descritto nella nota A10 – Crediti d'i osta Legge n. 77/2020.

Inoltre, nel corso dell'esercizio, come meglio descritto nei paragrafi che precedono, a seguito della fusione per incorporazione di PSIA Srl, Poste Italiane detiene direttamente una partecipazione in NEXI SpA, la cui riserva di fair value, maturata dal 1° gennaio alla data di fusione, era negativa per 240 milioni di euro.

  • la Riserva di cash flow hedge rappresenta le variazioni di fair value della parte "efficace" degli strumenti derivati di copertura di flussi di cassa previsti per il futuro. Nel corso dell'esercizio 2022 le variazioni positive di fair value per complessivi 279 milioni di euro si riferiscono per 280 milioni di euro alla variazione positiva netta del valore degli strumenti finanziari derivati del Patrimonio BancoPosta e per 1 milione di euro alla variazione negativa netta del valore degli strumenti derivati del patrimonio non destinato;
  • la Riserva Piani di Incentivazione accoglie la stima delle valutazioni dell'esercizio relative ai piani di incentivazione a lungo termine "ILT Performance Share" e ai piani di incentivazione a breve termine MBO, effettuate sulla base di quanto previsto dal principio contabile IFRS 2;
  • la Riserva Avanzo/Disavanzo da Fusione in aumento rispetto al 31 dicembre 2021, si riferisce per 330 milioni di euro all'avanzo di fusione generato a seguito dell'operazione di fusione per incorporazione in Poste Italiane SpA della società controllata PSIA Srl descritta nella nota A5 – Partecipazioni.

B3 - DISPONIBILITÀ E DISTRIBUIBILITÀ DELLE RISERVE

Si riporta di seguito l'evidenza della disponibilità e distribuibilità delle riserve di Poste Italiane SpA. I risultati portati a nuovo includono il risultato netto conseguito nell'esercizio 2022 di 847 milioni di euro.

Nel corso dell'esercizio, sono stati distribuiti dividendi per complessivi 799 milioni di euro, sulla base delle seguenti delibere:

  • a. in data 27 maggio 2022 l'Assemblea degli Azionisti ha deliberato la distribuzione di dividendi per 526 milioni di euro (dividendo unitario pari a euro 0,405) avvenuta in data 22 giugno 2022, quale saldo per l'esercizio 2021, tenuto conto dell'acconto di 241 milioni di euro (dividendo unitario pari a euro 0,185) già pagato nel mese di novembre 2021;
  • b. in data 9 novembre 2022, il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane, in linea con la dividend policy di Gruppo, ha deliberato di anticipare, a titolo di acconto, parte del dividendo ordinario previsto per l'esercizio 2022. L'acconto pari a 273 milioni di euro è stato distribuito in data 23 novembre 2022 (dividendo unitario pari a euro 0,210).
tab. B3 - Disponibilità e distribuibilità delle riserve
31.12.2022 Possibilità di
utilizzazione
Capitale sociale 1.306
Azioni proprie (63)
Riserve
- riserva legale 299
riserva legale 261 B
riserva legale 38 ABD
- riserva per il Patrimonio BancoPosta 1.210 - -
- riserva strumenti di capitale - obbligazioni ibride perpetue 800 i
- riserva fair value (2.374)
- riserva cash flow hedge (126) - -
- riserva piani di incentivazione 19
- riserva avanzo da fusione 335 ABD
Risultati portati a nuovo 2.402
risultati portati a nuovo 66
risultati portati a nuovo Patrimonio BancoPosta 1.377 C
risultati portati a nuovo 1.026 ABD
utili/(perdite) non realizzati su strumenti finanziari valutati al FVTPL al netto dell'effetto fiscale 26 BC
utili/(perdite) attuariali al netto dell'effetto fiscale (93)
Totale 3.808
di cui quota distribuibile 1.399

PASSIVO

B4 - FONDI PER RISCHI E ONERI (1.257 milioni di euro)

La movimentazione è la seguente:

Descrizione Saldo al
01.01.2022
Accant.ti Oneri
finanziari
Assorbim, a Conto
economico
Utilizzi Variaz. da
operaz.ni
straordinarie
Saldo al
31.12.22
Fondo rischi operativi 134 8 (20) (13) 1 109
Fondo vertenze con terzi 265 57 1 (35) (23) l 265
Fondo vertenze con il personale «» 43 2 (3) (8) l 34
Fondo oneri del personale 120 89 (33) (75) - 101
Fondo di incentivazione agli esodi 515 રૂડે l (216) l 352
Fondo rischi per crediti d'imposta Legge n.77/2020 l 320 l l 320
Fondo oneri fiscali 3 1 l 1 l
Altri fondi per rischi e oneri 89 7 (16) 8) l 72
Totale 1.169 537 1 (107) (343) 1.257
di cui Patrimonio BancoPosta 229 12 1 (33) (20) l 188
Analisi complessiva fondi per rischi e oneri:
- quota non corrente 628 741
- quota corrente 541 516
1.169 1.257

Nel dettaglio:

  • Il Fondo rischi operativi, relativo a passività derivanti dall'operatività condotta in ambito BancoPosta, riflette principalmente rischi legati alla distribuzione di prodotti del risparmio postale emessi in anni passati, rischi stimati per oneri e spese da sostenersi in esito a pignoramenti subiti dal BancoPosta in prevalenza in qualità di terzo pignorato, rettifiche e conguagli di proventi di esercizi precedenti e frodi. Gli assorbimenti netti dell'esercizio, di complessivi 12 milioni di euro, riflettono principalmente la prescrizione di talune giacenze relative all'attività di trasferimento fondi e l'adeguamento delle stime dei rischi legati alla distribuzione di prodotti del risparmio postale nonché delle frodi.
  • Il Fondo vertenze con terzi è costituito a copertura delle prevedibili passività, relative a contenziosi di varia natura con fornitori e terzi, giudiziali ed extragiudiziali, alle relative spese legali, nonché a sanzioni amministrative, penali e indennizzi nei confronti della clientela. Le variazioni intervenute nell'esercizio si riferiscono all'aggiornamento delle passività stimate e ad utilizzi per passività definite.
  • Il Fondo vertenze con il personale è costituito a fronte delle passività che potrebbero emergere in esito a contenziosi e vertenze di lavoro promossi a vario titolo. Le variazioni intervenute nell'esercizio si riferiscono all'aggiornamento delle passività stimate e delle relative spese legali, tenuto conto dei livelli complessivi di soccombenza consuntivati in esito ai giudizi.
  • Il Fondo oneri del personale è costituito a copertura di prevedibili passività afferenti il costo del lavoro, certe o probabili nel loro futuro manifestarsi ma suscettibili di variazioni di stima nella relativa quantificazione. Si incrementa nell'esercizio per il valore stimato di nuove passività (89 milioni di euro) e si decrementa per il venir meno di passività identificate in passato (33 milioni di euro) e per passività definite (75 milioni di euro).
  • Il Fondo di incentivazione agli esodi riflette la stima delle passività che la Società si è impegnata irrevocabilmente a sostenere per trattamenti di incentivazione all'esodo su base volontaria, secondo le prassi gestionali in atto con le Rappresentanze Sindacali per un definito numero di dipendenti che risolveranno il loro

rapporto di lavoro entro il 31 dicembre 2024. Il Fondo accantonato al 31 dicembre 2021 è stato utilizzato per 216 milioni di euro.

  • Il ' Legge n.77/2020 è stato costituito a copertura delle probabili passività analiticamente descritte nella nota A10 – Crediti d'i osta Legge n. 77/2020.
  • Il Fondo oneri fiscali è stanziato per fronteggiare stimate passività in materia tributaria.
  • Gli Altri fondi per rischi e oneri fronteggiano probabili passività di varia natura, tra le quali rischi stimati che specifiche azioni legali da intraprendersi per lo svincolo di taluni pignoramenti subiti dalla Società risultino insufficienti al recupero delle somme, la rivendicazione di fitti pregressi su beni utilizzati a titolo gratuito dalla Società, il riconoscimento di interessi passivi maturati a favore di taluni fornitori e frodi.

B5 - TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO (678 milioni di euro)

La movimentazione del TFR è la seguente:

tab. B5 - Movimentazione TFR (milioni di euro)
Esercizio
2022
Saldo al 1° gennaio 896
componente finanziaria 15
effetto (utili)/perdite attuariali (119)
Quota di competenza dell'esercizio (104)
Utilizzi dell'esercizio (114)
Saldo al 31 dicembre 678
di cui Patrimonio BancoPosta 2

La componente finanziaria dell'accantonamento è iscritta negli oneri finanziari. Il costo relativo alle prestazioni correnti, il cui ammontare dall'esercizio 2007 è corrisposto a fondi pensionistici o enti previdenziali terzi e che non concorre più al TFR gestito dalla Società, è rilevato nel costo del lavoro. Gli utilizzi netti del TFR sono rappresentati da erogazioni eseguite per 103 milioni di euro e dal prelievo dell'imposta sostitutiva per 11 milioni di euro.

Gli utili e le perdite attuariali sono stati generati dalle variazioni relative ai seguenti fattori:

tab. B5.1 - (Utili)/perdite attuariali (milioni di euro)
31.12.2022
Variazione ipotesi demografiche
Variazione ipotesi finanziarie
Altre variazioni legate all'esperienza
(8)
(155)
44
Totale (119)

Di seguito si fornisce l'analisi di sensitività del TFR rispetto alla variazione delle principali ipotesi attuariali:

TFR al 31.12.2022
Tasso di inflazione +0.25% 685
Tasso di inflazione -0,25% 671
Tasso di attualizzazione +0,25% 667
Tasso di attualizzazione -0.25% 690
Tasso di turnover +0,25% 679
Tasso di turnover -0,25% 677
31.12.2022
Service Cost previsto
Duration media del Piano a benefici definiti
Turnover medio dei dipendenti
7.50
2,00%

B6 - PASSIVITÀ FINANZIARIE (104.703 milioni di euro)

tab. B6 - Passività finanziarie (milioni di euro)
Saldo al 31.12.2022 Saldo al 31.12.2021
Descrizione Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Variazioni
Passività finanziarie al Costo ammortizzato
Strumenti finanziari derivati
9.777
823
93.951
152
103.728
975
9.527
5.421
91.266
45
100.793
5.466
2.935
(4.491)
Totale 10.600 94.103 104.703 14.948 91.311 106.259 (1.556)
di cui Patrimonio BancoPosta 7.932 92.512 100.444 12.369 89.375 101.744 (1.300)
di cui Patrimonio non destinato 2.668 1.591 4.259 2.579 1.936 4.515 (256)

PASSIVITÀ FINANZIARIE PATRIMONIO BANCOPOSTA

Passività finanziarie Patrimonio BancoPosta (milioni di euro)
Saldo al 31.12.2022 Saldo al 31.12.2021
Descrizione Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Variazioni
Passività finanziarie al costo ammortizzato 7.109 92.360 99.469 6.951 89.330 96.281 3.188
Debiti per conti correnti postali 78.004 78.004 77.483 77.483 521
Finanziamenti
Debiti vs. istituzioni finanziarie
7.109
7.109
3.016
3.016
10.125
10.125
6.951
6.951
6.309
6.309
13.260
13.260
(3.135)
(3.135)
MEF conto Tesoreria dello Stato 4.168 4.168 1 3.441 3.441 727
Altre passività finanziarie 7.172 7.172 1 2.097 2.097 5.075
Strumenti finanziari derivati
Cash flow hedging
Fair value hedging
Fair value vs. conto economico
823
490
333
152
137
11
4
975
627
344
4
5.418
255
5.160
3
45
ತಿ
36
1
5.463
264
5.196
3
(4.488)
363
(4.852)
Totale 7.932 92.512 100.444 12.369 89.375 101.744 (1.300)

Debiti per conti correnti postali

Comprendono le competenze nette maturate al 31 dicembre 2022 regolate con la clientela nel mese di gennaio 2023. Il saldo esposto include debiti nei confronti di società del Gruppo Poste Italiane per complessivi 9.668 milioni di euro, di cui 9.401 milioni di euro rappresentati da conti correnti postali intrattenuti da PostePay SpA relativi principalmente al deposito della raccolta da carte prepagate e 179 milioni di euro rappresentati dai conti correnti postali intrattenuti da Poste Vita SpA.

Finanziamenti

Debiti verso istituzioni finanziarie

Al 31 dicembre 2022 sono in essere debiti per 13.342 milioni di euro relativi a operazioni di pronti contro termine con primari operatori finanziari e Controparti Centrali per un nominale complessivo di titoli impegnati pari a 13.070 milioni di euro. Tali debiti si riferiscono per 6.972 milioni di euro a Long Term RePo e per 6.370 milioni di euro a operazioni ordinarie di finanziamento, finalizzati entrambi ad investimenti in titoli di Stato a reddito fisso e alla provvista per il versamento di depositi a fronte di operazioni di collateralizzazione. Al 31 dicembre 2022 operazioni di pronti contro termine per un nominale di 3.996 milioni di euro sono oggetto di copertura del rischio di tasso di interesse mediante operazioni di Fair Value Hedge.

Infine, le attività e passività finanziarie relative ad operazioni di pronti contro termine gestite attraverso la Controparte Centrale, che soddisfano i requisiti previsti dallo IAS 32, sono oggetto di compensazione. L'effetto della compensazione al 31 dicembre 2022, già incluso nell'esposizione a saldi netti, ammonta a complessivi 3.217 milioni di euro (1.577 milioni di euro al 31 dicembre 2021). Il fair value213 dei debiti in commento al 31 dicembre 2022 ammonta a 9.776 milioni di euro.

MEF conto Tesoreria dello Stato

tab. B6.1 - MEF conto Tesoreria dello Stato (millioni di euro)
Saldo al 31.12.2022 Saldo al 31.12.2021
Descrizione Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Variazioni
Saldo dei flussi finanziari per anticipazioni 4.083 4.083 3.488 3.488 રેત્રે રેતે ર
Saldo dei flussi fin.ri gestione del Risparmio Postale (84) (84) (220) (220) 136
Debiti per responsabilità connesse a rapine 1 155 155 I 155 155
Debiti per rischi operativi 1 14 14 I 18 18 (4)
Totale 1 4.168 4.168 I 3.441 3.441 727

Il Saldo dei flussi finanziari per anticipazioni accoglie il debito per anticipazioni erogate dal MEF necessarie a far fronte al fabbisogno di cassa del BancoPosta ed è così composto:

tab. B6.1.1 - Saldo dei flussi finanziari per anticipazioni (milioni di euro)
Saldo al 31.12.2022
Saldo al 31.12.2021
Descrizione Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Variazioni
Anticipazioni nette 4.083 4.083 1 3.488 3.488 595
Conti correnti postali del MEF e altri debiti 1 670 670 1 670 670
MEF - Gestione pensioni di Stato 1 (670) (670) l (670) (670)
Totale 1 4.083 4.083 I 3.488 3.488 595

Il Saldo dei flussi finanziari per la gestione del risparmio postale, positivo di 84 milioni di euro, è costituito dall'eccedenza dei rimborsi sui depositi avvenuti negli ultimi due giorni dell'esercizio e regolati nei primi giorni dell'esercizio successivo. Al 31 dicembre 2022, il saldo è rappresentato da un debito di 16 milioni di euro verso Cassa Depositi e Prestiti e da un credito di 100 milioni di euro verso il MEF per le emissioni di buoni postali fruttiferi di sua competenza.

I Debiti per responsabilità connesse a rapine subite dagli Uffici Postali di 155 milioni di euro rappresentano obbligazioni assunte nei confronti del MEF conto Tesoreria dello Stato a seguito di furti e sottrazioni. Tali obbligazioni derivano dai prelievi effettuati presso la Tesoreria dello Stato, necessari per reintegrare gli ammanchi di cassa dovuti a detti eventi criminosi in modo da garantire la continuità operativa degli Uffici Postali.

213 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di Livello 2.

I Debiti per rischi operativi di 14 milioni di euro si riferiscono a quella parte di anticipazioni ottenute per operazioni della gestione BancoPosta per le quali sono successivamente emerse insussistenze dell'attivo certe o probabili.

Strumenti finanziari derivati

Le variazioni della voce, intervenute nell'esercizio 2022, sono commentate nella nota A6 – Attività finanziarie.

Altre passività finanziarie

tab. B6.2 - Altre passività finanziarie (milioni di euro)
Saldo al 31.12.2022
Saldo al 31.12.2021
Descrizione Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Variazioni
per depositi in garanzia 4.824 4.824 228 228 4.596
per trasferimento fondi naz. e intern.li 1.108 1.108 1 838 038 170
per assegni vidimati 476 476 1 322 322 154
per assegni da accreditare sui libretti di risparmio 183 183 141 141 42
per altri importi da riconoscere a terzi 1 173 173 69 69 104
per importi da accreditare alla clientela 104 104 130 130 (26)
per altre partite in corso di lavorazione 1 304 304 269 269 35
Totale 7.172 7.172 1 2.097 2.097 5.075

I debiti per Depositi in garanzia si riferiscono esclusivamente a somme ricevute da controparti per operazioni di Interest rate swap (collateral previsti da appositi Credit Support Annex). L'incremento di tale voce rispetto al 31 dicembre 2021 è riferibile alla variazione positiva del fair value dei derivati a seguito del rialzo della curva dei tassi di interesse.

PASSIVITÀ FINANZIARIE PATRIMONIO NON DESTINATO

Passività finanziarie Patrimonio non destinato (milioni di euro)
Saldo al 31.12.2022 Saldo al 31.12.2021
Descrizione Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Variazioni
Passività finanziarie al costo ammortizzato 2.668 1.591 4.259 2.576 1.936 4.512 (253)
Finanziamenti 1.820 53 1.873 1.770 551 2.321 (448)
Obbligazioni 997 51 1.048 1.047 1.047
Debiti verso istituzioni finanziarie 823 2 825 723 551 1.274 (449)
Debiti per leasing 844 257 1.101 802 187 රිපි 112
Passività finanziarie vs imprese controllate - 1.281 1.281 1.195 1.195 86
Altre passività finanziarie র্ব 4 4 3 7 (3)
Strumenti finanziari derivatio 1 3 1 3 (3)
Fair value hedging 1 1 1
Cash flow hedging 3 3 (3)
Totale 2.668 1.591 4.259 2.579 1.936 4.515 (256)

Finanziamenti

I finanziamenti non sono assistiti da garanzie reali e non sono in essere financial covenants che obbligano la società al rispetto di determinati ratios economici e finanziari. Per i finanziamenti BEI è previsto il mantenimento di un livello minimo di rating pari a BBB- (o equivalente) da parte delle due agenzie di rating di Poste Italiane, salvo la facoltà della banca di richiedere garanzie o un aumento del margine, o in caso di mancato accordo il rimborso anticipato immediato del prestito. Sono invece in essere clausole standard di negative pledge214 .

214 Impegno assunto nei confronti dei creditori di non concedere ad altri finanziatori successivi di pari status, garanzie o altri vincoli sui beni, salvo offrire analoga tutela anche ai creditori.

Obbligazioni

La voce Obbligazioni si riferisce a due prestiti emessi da Poste Italiane SpA nell'ambito del Programma Euro Medium Term Notes (EMTN) di 2,5 miliardi di euro promosso dalla Società nel corso dell'esercizio 2013 presso la Borsa del Lussemburgo. In particolare:

  • un prestito senior unsecured del valore nominale complessivo di 1 miliardo di euro emesso il 10 dicembre 2020 in due tranche, collocato in forma pubblica a investitori istituzionali. La prima tranche di 500 milioni di euro ha scadenza 10 dicembre 2024, prezzo di emissione sopra la pari di 100,10, con cedola fissa annuale dello 0,00% e rendimento effettivo a scadenza di -0,025%; la seconda tranche di 500 milioni di euro ha scadenza 10 dicembre 2028, prezzo di emissione sotto la pari di 99,758, con cedola fissa annuale dello 0,50% e rendimento effettivo a scadenza di 0,531%. Il fair value215 del prestito al 31 dicembre 2022 è di 851 milioni di euro.
  • un prestito del valore nominale di 50 milioni di euro, collocato in forma privata ed emesso alla pari in data 25 ottobre 2013. La durata del prestito è decennale, con pagamento di cedole annuali a tasso fisso del 3,5% per i primi due anni e, quindi, a tasso variabile (tasso EUR Constant Maturity Swap maggiorato dello 0,955%, con cap al 6% e floor allo 0%). L'esposizione del prestito al rischio di oscillazione dei relativi flussi finanziari è stata oggetto di copertura con le modalità descritte nella nota A6 – Attività finanziarie. Il fair value216 del prestito al 31 dicembre 2022 è di 51 milioni di euro.

Debiti verso istituzioni finanziarie

lati, DLJ - Debli Versu Stružuli indizane (Infinitifii ui Guid)
Saldo al 31.12.2022 Saldo al 31.12.2021
Descrizione Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Variazioni
Finanziamenti 550 550 (550)
Fin.to BEI TF scad. 12/03/2026 173 1 173 173 1 173
Fin.to BEI TF scad. 16/10/2026 400 1 400 400 1 400
Fin.to BEI TF scad. 19/05/2028 150 1 150 150 1 150
Fin.to BEI TF scad. 02/05/28 100 100 100
Altri debiti e ratei di interesse 1 2 2
Totale 823 2 825 723 551 1.274 (449)

TF: Finanziamento a tasso fisso

Al 31 dicembre 2022 non sono state utilizzate linee di credito committed e uncommited per finanziamenti a breve.

In data 31 marzo 2022 è stato stipulato un nuovo finanziamento di 100 milioni di euro con la BEI "Green Mobility", erogato il 2 maggio 2022, con interessi al tasso fisso dell'1,467% e scadenza 2 maggio 2028.

Al 31 dicembre 2022 il fair value217 dei quattro finanziamenti BEI è di 744 milioni di euro. Il valore delle altre passività finanziarie nella tabella - Passività finanziarie Patrimonio non destinato approssima il relativo fair value.

215 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di Livello 1.

216 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di Livello 2.

217 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di Livello 2.

Al 31 dicembre 2022 le linee di credito committed e uncommitted sono le seguenti:

(milioni di euro)
Descrizione Saldo al
31.12.2022
Saldo al
31.12.2021
Linee di credito committed
Finanziamenti a breve
2.450
2.450
1.750
1.750
Linee di credito uncommitted
Finanziamenti a breve
Scoperti di c/c
Crediti di firma
2.035
1.005
144
886
2.250
1.309
144
797
Totale 4.485 4.000
Utilizzi committed
Finanziamenti a breve
-
-
l
-
Utilizzi uncommitted
Finanziamenti a breve
Crediti di firma (*)
588
588
937
550
387
Totale 588 937

(*) Al 31 dicembre 2022 i crediti di firma sono utilizzati per 373 milioni di euro nell'interesse di Poste Italiane SpA e per 215 milioni di euro nell'interesse di società del Gruppo.

A fronte delle linee di credito disponibili non è stata costituita alcuna forma di garanzia reale.

Le linee di credito a revoca uncommitted risultano disponibili anche per l'operatività overnight del Patrimonio BancoPosta.

Inoltre, a decorrere dal 26 giugno 2020 il Patrimonio BancoPosta può accedere ad una linea di finanziamento committed a tre anni concessa da Cassa Depositi e Prestiti per operazioni in pronti contro termine fino ad un massimo di 4,25 miliardi di euro, non utilizzata al 31 dicembre 2022.

Infine, per l'operatività interbancaria intraday, il Patrimonio BancoPosta può accedere ad un'anticipazione infragiornaliera di Banca d'Italia e garantita da titoli di valore nominale pari a 2.582 milioni di euro, non utilizzata al 31 dicembre 2022.

Debiti per leasing

La passività finanziaria per leasing al 31 dicembre 2022 ammonta a 1.101 milioni di euro. Per maggiori dettagli sulla variazione della voce in oggetto si rimanda a quanto riportato nella nota A4 – Attività er diritti d'uso.

Strumenti finanziari derivati

Le variazioni della voce, intervenute nell'esercizio 2022, sono commentate nella nota A6 – Attività finanziarie.

Passività finanziarie verso imprese controllate

Riguardano rapporti di conto corrente di corrispondenza intrattenuti a tassi di mercato e sono dettagliati nella tabella che segue:

tab. B6.4 - Passività finanziarie verso imprese controllate
Descrizione Saldo al
31.12.2022
Saldo al
31.12.2021
Variazioni
Controllate dirette
BancoPosta Fondi SpA SGR
EGI SpA
MLK Deliveries SpA
Nexive Scarl
PatentiViaPoste ScpA
Poste Vita SpA
Postel SpA
PostePay SpA
SDA Express Courier SpA
sennder Italia Srl
Poste Welfare Servizi Srl
30
21

6
13
190
6
915
24
9
8
33
14
6
377
7
666
50
15
19
(3)
7

13
(187)
(1)
249
(26)
(6)
(11)
Controllate indirette
LIS Holding Spa
LIS Pay Spa
Poste Assicura SpA
Kipoint SpA
50
4
1
7
1
50
(3)
Totale 1.281 1.195 86

Variazioni delle passività derivanti da attività di finanziamento

Di seguito si riportano le informazioni richieste dallo IAS 7, a seguito delle modifiche apportate dal Regolamento UE n.1990/2017 del 6 novembre 2017.

tab. B6.5 - Variazioni delle passività derivanti da attività di finanziamento (milioni di euro)
Descrizione Saldo al
01.01.2022
Flusso di cassa dal(per)
attività di finanziamento
Flussi non
monetari
Saldo al
31.12.2022
Finanziamenti 2.321 (450) 2 1.873
Obbligazioni 1.047 1 1.048
Debiti verso istituzioni finanziarie 1.274 (450) 1 825
Debiti per leasing 989 (208) 320 1.101
Passività finanziarie vs imprese controllate 1.195 86 1 1.281
Altre passività finanziarie 7 (3) l 4
Totale 4.512 (575) 322 4.259

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Posizione Finanziaria Netta

Di seguito, si riporta la posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2022:

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Saldo al 31.12.2022 Patrimonio non
destinato
Patrimonio
BancoPosta
Elisioni Poste Italiane SpA di cui parti
correlate
Passività finanziarie 4.608 100.672 (576) 104.704
Debiti per conti correnti postali 78.231 (227) 78.004 9.668
Obbligazioni 1.048 1.048
Debiti vs istituzioni finanziarie 825 10.125 10.950
Debiti per leasing 1.101 1.101 44
MEF conto Tesoreria dello Stato 4.169 4.169 4.169
Strumenti finanziari derivati 975 975 193
Altre passività finanziarie 1.285 7.172 8.457 1.504
Passività finanziarie per rapporti intergestori 349 (349)
Attività finanziarie (904) (83.642) 349 (84.197)
Strumenti finanziari al costo ammortizzato (368) (43.982) (44.350) (15.284)
Strumenti finanziari al FVOCI (536) (33.161) (33.697)
Strumenti finanziari al FV rilevato a Conto ecomonico (40) (40)
Strumenti finanziari derivati (6.110) (6.110) (203)
Attività finanziarie per rapporti intergestori (349) 349
Crediti d'imposta Legge n. 77/2020 (421) (8.600) (9.021) l
Indebitamento netto / (avanzo finanziario netto) 3.283 8.430 (227) 11.486
Cassa e depositi BancoPosta (5.848) (5.848)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (469) (2.016) 227 (2.258) (1.991)
Posizione finanziaria netta 2.814 566 3.380
Saldo al 31.12.2021 Patrimonio non
destinato
Patrimonio
BancoPosta
Elisioni Poste Italiane SpA di cui parti
correlate
Passività finanziarie 4.690 101.916 (347) 106.259
Debiti per conti correnti postali 77.655 (172) 77.483 8.884
Obbligazioni 1.047 1.047
Debiti vs istituzioni finanziarie 1.274 13.260 14.534 199
Debiti per leasing 989 989 46
MEF conto Tesoreria dello Stato 3.441 3.441 3.441
Strumenti finanziari derivati 3 5.463 5.466 148
Altre passività finanziarie 1.202 2.097 3.299 1.206
Passività finanziarie per rapporti intergestori 175 (175)
Attività finanziarie (459) (89.929) 175 (90.213)
Strumenti finanziari al costo ammortizzato (381) (51.216) (51.597) (16.509)
Strumenti finanziari al FVOCI (75) (37.626) (37.701)
Strumenti finanziari al FV rilevato a Conto ecomonico (39) (39)
Strumenti finanziari derivati (3) (873) (876) (31)
Attività finanziarie per rapporti intergestori (175) 175
Crediti d'imposta Legge n. 77/2020 (448) (6.008) (6.456) -
Indebitamento netto / (avanzo finanziario netto) 3.783 5.979 (172) 9.590
Cassa e depositi BancoPosta (7.659) (7.659) -
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (2.028) (2.014) 172 (3.870) (1.991)
Posizione finanziaria netta 1.755 (3.694) 1 (1.939)

Al 31 dicembre 2022 la Posizione finanziaria netta218 complessiva della Società, come sopra rappresentata è in disavanzo di 3.380 milioni di euro, in diminuzione di 5.319 milioni di euro rispetto ai valori al 31 dicembre 2021 (in cui presentava un avanzo di 1.939 milioni di euro). La variazione è principalmente riconducibile agli effetti valutativi negativi degli investimenti classificati nella categoria FVTOCI per circa 4,5 miliardi di euro, all'assorbimento di liquidità generato dalla distribuzione di dividendi per complessivi 799 milioni di euro (di cui 273 milioni di euro relativi all'acconto del dividendo ordinario previsto per l'esercizio 2022), parzialmente compensata dalla diminuzione del capitale circolante per 644 milioni di euro e dall'utile del periodo di 847 milioni di euro. Inoltre, la variazione include anche gli effetti derivanti dalle acquisizioni societarie avvenute nell'esercizio 2022 per complessivi 173 milioni di euro e la ricapitalizzazione della società Poste Vita

218 Nella Posizione finanziaria netta sono stati inclusi i Crediti d'imposta, il cui valore al 31 dicembre 2022 è pari a 9.021 milioni di euro. Tali crediti pur essendo rivenienti da attività di business e classificati a livello bilancistico tra le altre attività, al fine di migliorare la rappresentazione dell'indicatore in commento, sono stati assimilati ad un'attività finanziaria.

SpA, per 500 milioni di euro, attraverso la sottoscrizione di uno strumento di capitale subordinato e non convertibile e della società PostePay SpA, per 700 milioni di euro, finalizzato a dotare la società delle risorse finanziarie necessarie al completamento dell'operazione di acquisizione della società LIS Holding SpA.

Al 31 dicembre 2022, l'indebitamento finanziario del Patrimonio non destinato calcolato secondo gli Orientamenti ESMA 32-382-1138, è il seguente:

Posizione finanziaria netta Patrimonio non destinato ESMA (milioni di euro)
Al 31 dicembre
2022
Al 31 dicembre
2021
A. Disponibilità liquide (469) (2.028)
B. Mezzi equivalenti a disponibilità liquide
C. Altre attività finanziarie correnti (29) (52)
D. Liquidità (A+B+C) (498) (2.080)
E. Debito finanziario corrente (inclusi gli strumenti di debito, ma esclusa la parte corrente del
debito finanziario non corrente)
1.590 1.935
F. Parte corrente dell'indebitamento non corrente
G. Indebitamento finanziario corrente (E + F) 1.591 1.936
H. Indebitamento finanziario corrente netto (G + D) 1.093 (144)
I. Debito finanziario non corrente (esclusi la parte corrente e gli strumenti di debito) 1.671 1.532
J. Strumenti di debito 997 1.047
K. Debiti commerciali e altri debiti non correnti 18 22
L. Indebitamento finanziario non corrente (l + J + K) 2.686 2.601
M. Totale Indebitamento finanziario (H + L) 3.779 2.457
Riconciliazione indebitamento finanziario ESMA (milioni di euro)
Al 31 dicembre Al 31 dicembre
2022 2021
M. Totale Indebitamento finanziario (H + L) 3.779 2.457
Attività finanziarie non correnti (875) (407)
K. Debiti commerciali e altri debiti non correnti (18) (22)
Crediti d'imposta Legge n. 77/2020 (421) (448)
Posizione Finanziaria Netta Industriale 2.465 1.580
(Crediti)/Debiti finanziari per rapporti intergestori 349 175
Posizione Finanziaria Netta del Patrimonio non destinato al lordo dei rapporti intergestori 2.814 1.755

B7 - DEBITI COMMERCIALI (1.970 milioni di euro)

tab. B7 - Debiti commerciali
Descrizione Saldo al
31.12.2022
Saldo al
31.12.2021
Variazioni
Debiti verso fornitori 1.047 963 84
Debiti verso imprese controllate e collegate 422 510 (88)
Passività derivanti da contratti 501 558 (57)
Totale 1.970 2.031 (61)
di cui Patrimonio BancoPosta 182 201 19)

Debiti verso fornitori

-
Descrizione Saldo al
31.12.2022
Saldo al
31.12.2021
Variazioni
Fornitori Italia 858 788 70
Fornitori estero 16 18 (2)
Corrispondenti esteri (*) 173 157 16
Totale 1.047 963 84
di cui Patrimonio BancoPosta 8 12 (4)

(*) I debiti verso corrispondenti esteri si riferiscono ai compensi dovuti alle Amministrazioni Postali estere e ad aziende a fronte di servizi postali e telegrafici ricevuti.

Debiti verso imprese controllate e collegate

tab. B7.2 - Debiti verso imprese controllate e collegate (milioni di euro)
Denominazione Saldo al
31.12.2022
Saldo al
31.12.2021
Variazioni
Controllate dirette
BancoPosta Fondi SpA SGR 3 (1)
CLP ScpA 100 98 2
Consorzio per i Servizi di Telefonia Mobile ScpA 14 47 (33)
EGI SpA l 1 (1)
MLK Deliveries SpA 9 6 3
Nexive Network Srl l 4 (4)
Poste Vita SpA 2 2
Postel SpA 17 22 (5)
PostePay SpA 123 150 (27)
Poste Welfare Servizi Srl 4 2 2
SDA Express Courier SpA 145 171 (26)
Sourcesense SpA 1 1
Controllate indirette
Address Software Srl 1 1
Kipoint SpA 2 2
Poste Assicura SpA 1
Totale 422 510 (88)
di cui Patrimonio BancoPosta 105 120 (15)

Fra le posizioni debitorie di natura commerciale si segnalano:

  • SDA Express Courier SpA: principalmente per il servizio di ritiro, smistamento e consegna dei prodotti della gamma espresso nazionale ed internazionale.
  • PostePay SpA: principalmente per i servizi di incasso e pagamento rientranti nel contratto di service (100 milioni di euro) e per i servizi di Acquiring (20 milioni di euro).

Passività derivanti da contratto

Descrizione Saldo al
01.01.2022
Incrementi /
(Decrementi)
Variazione per
rettifica di ricavo
nel periodo
Saldo al
31.12.2022
Anticipi da clienti 490 (57) - 433
Passività per commissioni da retrocedere 68 (49) 49 68
Totale 558 (106) 49 501
di cui Patrimonio BancoPosta 68 (49) 49 68

Anticipi da clienti

Riguardano principalmente somme ricevute dalla clientela a fronte di servizi da eseguire elencati qui di seguito:

Descrizione Saldo al
31.12.2022
Saldo al
31.12.2021
Variazioni
Anticipi da corrispondenti esteri 223 329 (106)
Anticipi per Editoria da PCM
(tab.A8.1]
125 84 41
Anticipi per spedizioni 67 61
Anticipi per altri servizi 18 16 2
Totale 433 490 (57)
di cui Patrimonio BancoPosta 1 1

Le passività per commissioni da retrocedere rappresentano la stima delle passività connesse alla restituzione di commissioni su prodotti di finanziamento collocati in data successiva al 1° gennaio 2018, previste contrattualmente in caso di estinzione anticipata del prestito da parte del cliente.

B8 - ALTRE PASSIVITÀ (3.362 milioni di euro)

tab. B8 - Altre passività (milioni di euro)
Saldo al 31.12.2022 Saldo al 31.12.2021
Descrizione Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Variazioni
Debiti verso il personale 5 694 699 15 696 711 (12)
Debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale 19 423 442 26 414 440 2
Altri debiti tributari 1.738 171 1.909 1.614 137 1.751 158
Altri debiti verso imprese controllate 146 147 2 32 34 113
Debiti diversi 12 19 31 15 51 66 (35)
Ratei e risconti passivi 132 2 134 5 2 7 127
Totale 1.907 1.455 3.362 1.677 1.332 3.009 353
di cui Patrimonio BancoPosta 1.738 80 1.818 1.615 61 1.676 142

Debiti verso il personale

Riguardano principalmente le competenze maturate e non ancora pagate al 31 dicembre 2022. Il loro dettaglio è il seguente:

1
Saldo al 31.12.2022 Saldo al 31.12.2021
Descrizione Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Variazioni
per 14^ mensilità 198 198 1 195 195
per incentivi 5 402 407 15 401 416 9)
per permessi e ferie maturate e non godute 37 37 1 39 39 (2)
per altre partite del personale 57 57 l 61 61 (4)
Totale 5 694 699 15 696 711 (12)
di cui Patrimonio BancoPosta 5 5 5 റ്റ് (1)

Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale

tab. B8.2 - Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale (milioni di euro)
Saldo al 31.12.2022 Saldo al 31.12.2021
Descrizione Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Variazioni
Debiti verso INPS 319 320 313 317 3
Debiti verso fondi pensione 1 87 87 84 84 3
Debiti verso fondi sanitari 1 5 5 5 5
Debiti verso INAIL 18 4 22 22 3 25 (3)
Debiti verso altri Istituti 1 8 8 9 9 (1)
Totale 19 423 442 26 414 440 2
di cui Patrimonio BancoPosta 1 3 3 3 3

Altri debiti tributari

Saldo al 31.12.2022 Saldo al 31.12.2021
Descrizione Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Variazioni
Ritenute sui redditi di lavoro dipendente e autonomo 82 82 90 90 (8)
Ritenute su c/c postali 29 29 8 8 21
Debito per imposta di bollo 1.738 21 1.759 1.614 1.614 145
Debiti tributari diversi રૂપ 39 39 રૂપ
Totale 1.738 171 1.909 1.614 137 1.751 158
di cui Patrimonio BancoPosta 1.738 ୧୫ 1.806 1.614 24 1.638 168

Il Debito per imposta di bollo, accoglie il saldo dovuto all'Erario per l'imposta assolta in modo virtuale nell'esercizio 2022. La quota non corrente del debito per imposta di bollo si riferisce a quanto maturato al 31 dicembre 2022 sui buoni fruttiferi postali in circolazione ai sensi della normativa richiamata nella nota A9 – Altri crediti e attività.

Altri debiti verso imprese controllate

Denominazione Saldo al 31.12.2022 Saldo al 31.12.2021
Passività Passività Totale Passività Passività Totale Variazioni
non correnti correnti non correnti correnti
Controllate dirette
Nexive Network Srl 1 2 2 2 12 14 (12)
Nexive Scarl 1
Poste Vita SpA 1 121 121 l 10 10 111
Postel SpA 2 3 1 1 2
PostePay SpA 1 4 র্ব (3)
SDA Express Courier SpA 1 18 18 1 17
Controllate indirette
Poste Assicura SpA 3 3 (2)
Totale 1 146 147 2 32 34 113
di cui Patrimonio BancoPosta 1 -

Sono costituiti principalmente dal debito che Poste Italiane SpA, in qualità di consolidante fiscale (nota 2.3 – Principi contabili adottati), ha verso le controllate per aver acquisito dalle stesse crediti per acconti versati, per ritenute subite e per imposte pagate all'estero, al netto dell'IRES dovuta dalle controllate alla Controllante, nonché il beneficio connesso alla perdita fiscale apportata nel corso dell'esercizio 2022 dalla controllata Postel SpA.

Debiti diversi

Il saldo dei Debiti diversi è così composto:

tab. B8.5 = Debiti diversi (milioni di euro)
Saldo al 31.12.2022 Saldo al 31.12.2021
Descrizione Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Variazioni
Debiti diversi della gestione BancoPosta - 5 5 29 29 (24)
Depositi cauzionali 12 12 15 15 (3)
Altri debiti 1 14 14 1 22 22 (8)
Totale 12 19 31 15 51 66 (35)
di cui Patrimonio BancoPosta 5 5 29 29 (24)

Ratei e risconti passivi

tab. B8.6 - Ratei e risconti passivi (milioni di euro)
Saldo al 31.12.2022 Saldo al 31.12.2021
Descrizione Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Variazioni
Risconti passivi 132 2 134 ട് 2 127
Totale 132 2 134 5 2 7 127
di cui Patrimonio BancoPosta l I l I 1 l

La voce Ratei e risconti passivi, in aumento rispetto al 31 dicembre 2021, si riferisce per 125 milioni di euro al contributo a fondo perduto ricevuto anticipatamente dalla Società per la realizzazione del "Progetto Polis – Casa dei servizi digitali", come meglio descritto nella nota 3.2 - Altri eventi di rilievo.

5.4 NOTE AL CONTO ECONOMICO

C1 - RICAVI E PROVENTI (8.904 milioni di euro)

and the program and the province of the count
110001 6 MISTOIIn
ﮨﯿﮟ ﺍﻭﺭ ﺍﻭﺭ ﺍﻭﺭ ﺍﯾﮏ ﺍﯾﮏ ﺍﯾﮏ ﺍﯾﮏ ﺍﯾﮏ ﺍﯾﮏ ﺍﯾﮏ ﺍﯾﮏ ﺍﯾﮏ ﺍﯾﮏ ﺍﯾﮏ ﺍﯾﮏ ﺍﯾﮏ ﺍﯾﮏ ﺍﯾﮏ ﺍﯾﮏ ﺍﯾﮏ ﺍﯾﮏ ﺍﯾﮏ ﺍﯾﮏ ﺍﯾﮏ ﺍﯾﮏ ﺍﯾﮏ ﺍﯾﮏ ﺍﯾﮏ ﺍﯾﮏ ﺍﯾﮏ ﺍﯾﮏ ﺍﯾﮏ ﺍﯾﺮﺍﻥ ﺍﻭﺭ ﺍﯾﺮﺍﻥ ﺍﻭﺭ ﺍﯾﺮﺍﻥ ﺍﻭﺭ ﺍﯾﺮﺍﻥ ﺍﻭﺭ ﺍ
Descrizione Esercizio
2022
Esercizio
2021
Variazioni
Ricavi per Servizi Postali 3.112 3.057 55
di cui Ricavi provenienti da contratti con i clienti 3.112 3.057 રક
rilevati in un determinato momento 351 398 (47)
rilevati nel corso del tempo 2.761 2.659 102
Ricavi per Servizi BancoPosta 5.467 5.123 344
di cui Ricavi provenienti da contratti con i clienti 3.459 3.597 (138)
rilevati in un determinato momento 233 282 (49)
rilevati nel corso del tempo 3.226 3.315 (89)
Altri ricavi della vendita di beni e servizi 325 305 20
di cui Ricavi provenienti da contratti con i clienti 325 305 20
rilevati in un determinato momento 25 24
rilevati nel corso del tempo 300 304 (4)
Totale 8.904 8.485 419

I ricavi provenienti da contratti con i clienti sono così ripartiti:

  • i Ricavi da Servizi Postali sono riferiti a prestazioni fornite alla clientela mediante i canali di vendita retail e business; i ricavi conseguiti mediante il canale retail sono rilevati at point in time in ragione del numero di transazioni accettate presso i canali di vendita (Uffici Postali, call center e web) e valorizzati sulla base delle tariffe applicate; i ricavi conseguiti mediante il canale business sono generalmente disciplinati da contratti di durata annuale o pluriennale e rilevati over time sulla base del metodo degli output determinato in ragione delle spedizioni richieste e accettate. Tali contratti prevedono componenti variabili di prezzo (principalmente sconti su volumi e penali commisurate al livello qualitativo del servizio reso) la cui stima, determinata sulla base del metodo del valore atteso, è rilevata a diretta diminuzione del ricavo.
  • i Ricavi per Servizi BancoPosta si riferiscono a:
    • ricavi per servizi di collocamento e intermediazione: sono rilevati over time e misurati sulla base dei volumi collocati valorizzati in ragione degli accordi commerciali con gli istituti finanziari. Con riferimento alla remunerazione per l'attività di raccolta del risparmio postale, l'accordo stipulato con Cassa Depositi e Prestiti prevede la corresponsione di un corrispettivo variabile al raggiungimento di determinati livelli di raccolta la cui quantificazione è annualmente determinata in ragione dei volumi di raccolta e dei rimborsi anticipati; taluni accordi commerciali, stipulati con primari partner finanziari per il collocamento di prodotti di finanziamento, prevedono la retrocessione di commissioni di collocamento nel caso di estinzione anticipata o surroga da parte della clientela;
    • ricavi per servizi di conto corrente e servizi correlati: sono rilevati over time, misurati sulla base del servizio reso (ivi inclusi servizi correlati, es. bonifici, deposito titoli ecc..) e valorizzati in ragione delle condizioni contrattuali offerte alla clientela;
    • ricavi per commissioni su bollettini di c/c postale: sono rilevati at point in time in ragione del numero di transazioni accettate allo sportello e valorizzate sulla base delle condizioni contrattuali di vendita;
    • ricavi non provenienti da contratti con clienti contabilizzati secondo il principio contabile internazionale IFRS 9 Strumenti finanziari.

Ricavi per Servizi postali

Descrizione Esercizio
2022
Esercizio
2021
Variazioni
Corrispondenza 1.748 1.693 25
Pacchi 1.041 1.041 -
Filatelia 7 8 (1)
Totale ricavi da mercato 2.796 2.742 54
Compensi per Servizio Universale 262 262 l
Integrazioni tariffarie all'Editoria 54 53 1
Totale ricavi 3.112 3.057 રક

I Ricavi da mercato mostrano un incremento rispetto all'esercizio 2021 essenzialmente imputabile ai ricavi della corrispondenza sul cui andamento ha principalmente influito la crescita dei ricavi dei servizi integrati dovuta alla ripresa delle attività di notifica di atti amministrativi e giudiziari nonché alla ripresa degli invii delle cartelle esattoriali, influenzati, lo scorso esercizio dal protrarsi degli effetti generati dalla pandemia. Tale crescita è stata parzialmente compensata dalla prevista flessione strutturale dei ricavi rivenienti dal comparto della corrispondenza tradizionale.

I compensi per Servizio Universale riguardano il rimborso a carico del Ministero dell'Economia e delle Finanze dell'onere per lo svolgimento degli obblighi di Servizio Universale (OSU). L'ammontare del compenso annuale di 262 milioni di euro è definito nel Contratto di Programma 2020-2024, in vigore dal 1° gennaio 2020.

La voce Integrazioni tariffarie 'Editoria219 riguarda le somme a carico della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per l'Informazione e l'Editoria – spettanti alla Società a titolo di rimborso delle riduzioni praticate agli editori e al settore no-profit all'atto dell'impostazione. Il compenso è stato determinato sulla base delle tariffe stabilite dal Decreto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (ex MiSE) di concerto con il Ministero dell'Economia e Finanze del 21 ottobre 2010 e dal D.L. n. 63 del 18 maggio 2012, come convertito dalla Legge n. 103 del 16 luglio 2012. Con la Delibera AGCom 454/22/CONS del 30 dicembre 2022 sono state definite le nuove tariffe base universali dei prodotti editoriali a tariffa agevolata rientranti nel Servizio Universale. La Delibera ha previsto un incremento progressivo delle tariffe base a decorrere dal 1° settembre 2022, senza alcun impatto sulle tariffe agevolate pagate dai mittenti e con un conseguente incremento della compensazione ricevuta dalla Società per singolo invio spedito a tariffa agevolata. Al riguardo, si rileva che per l'esercizio in commento, l'importo delle agevolazioni che la Società ha concesso trova copertura nel Bilancio dello Stato 2022.

219 La Legge n.8 del 28 febbraio 2020 ha disposto che i rimborsi delle agevolazioni tariffarie editoriali a Poste Italiane proseguano «per una durata pari a quella dell'affidamento del servizio postale universale» (ovvero fino ad aprile 2026). L'applicazione della norma è subordinata all'approvazione da parte della Commissione Europea.

Ricavi per Servizi BancoPosta

Descrizione Esercizio
2022
Esercizio
2021
Variazioni
Proventi degli impieghi della raccolta su ccp e delle disponibilità libere 2.008 1.526 482
Remun.ne attività di raccolta del risparmio postale 1.600 1.753 (153)
Intermediazione assicurativa 538 489 49
Ricavi dei servizi di c/c 431 437 (6)
Collocamento prodotti e servizi di pagamento 251 213 38
Collocamento prodotti di finanziamento 226 240 (14)
Commissioni su bollettini di c/c postale 216 264 (48)
Proventi dei servizi delegati 89 රිපි (10)
Collocamento fondi di investimento 70 73 (3)
Servizi di trasferimento fondi 13 14 (1)
Altri prodotti e servizi 25 15 10
Totale 5.467 5.123 344

I Ricavi per servizi finanziari mostrano un incremento rispetto all'esercizio 2021 principalmente imputabile ai proventi degli impieghi della raccolta su conti correnti postali e delle disponibilità libere in parte compensato dal decremento dei proventi derivanti dall'attività di raccolta del risparmio postale dovuto alla contrazione della raccolta condizionata dal contesto macroeconomico dell'esercizio.

In particolare:

• La voce Proventi degli impieghi della raccolta su conti correnti postali e delle disponibilità libere è di seguito dettagliata:

tab. C1.2.1 - Proventi degli impieghi della raccolta su conti correnti postali e delle disponibilità libere
(milioni di euro)
Descrizione Esercizio
2022
Esercizio
2021
Variazioni
Proventi degli impieghi in titoli 1.482 1.434 48
Interessi attivi su titoli al costo ammortizzato 677 670 7
Interessi attivi su titoli al FVTOCI 821 816 5
Interessi attivi (passivi) su asset swap di CFH su titoli al FVTOCI e CA 20 16 4
Interessi attivi (passivi) su asset swap di FVH su titoli al FVTOCI e CA (79) (104) 25
Interessi su operazioni di pronti contro termine 43 36
Proventi degli impieghi in crediti d'imposta 273 58 215
Interessi attivi su crediti d'imposta al CA 189 24 165
Interessi attivi su crediti d'imposta al FVTOCI 84 34 50
Proventi degli impieghi presso il MEF 252 28 224
Remunerazione della raccolta su c/c (depositi presso il MEF) 323 28 295
Differenziale derivati di stabilizzazione dei rendimenti (71) 1 (71)
Quota interessi attivi sulla liquidità propria (proventi finanziari) (1) l (1)
Altri proventi 2 6 (4)
Totale 2.008 1.526 482

L'incremento della voce in commento rispetto al precedente esercizio è principalmente imputabile ai proventi degli impieghi presso il MEF e ai proventi degli impieghi in crediti d'imposta.

I proventi degli impieghi in titoli riguardano gli interessi maturati sugli impieghi dei fondi provenienti dalla raccolta effettuata presso la clientela privata. L'ammontare dei proventi comprende gli effetti della copertura dal rischio di tasso. L'incremento della voce in commento rispetto all'esercizio 2021 è dovuto principalmente agli effetti del rialzo della curva dei tassi di interesse e al decremento delle operazioni di copertura di fair value hedge in essere per le estinzioni anticipate descritte nella nota A6 – Attività finanziarie.

I roventi degli i ieghi in rediti d'i osta riguardano gli interessi maturati nell'esercizio sugli impieghi descritti nella nota A10 - Crediti d'i osta Legge n. 77/2020.

I proventi degli impieghi presso il MEF riguardano principalmente gli interessi maturati nell'esercizio sugli impieghi della raccolta effettuata presso la Pubblica Amministrazione remunerata ad un tasso variabile come descritto nella nota A6 – Attività finanziarie. L'incremento rispetto al 31 dicembre 2021 è principalmente dovuto al rialzo della curva dei tassi di interesse.

  • La remunerazione delle attività di raccolta del risparmio postale si riferisce al servizio di emissione e rimborso di Buoni Fruttiferi Postali e al servizio di versamento e prelevamento su Libretti Postali, svolti da Poste Italiane SpA per conto della Cassa Depositi e Prestiti ai sensi della Convenzione rinnovata il 23 dicembre 2021 per il periodo 2021- 2024.
  • I ricavi per intermediazione assicurativa si riferiscono alle commissioni maturate nell'esercizio nei confronti delle controllate Poste Vita e Poste Assicura, per effetto delle attività di collocamento delle polizze.
  • I ricavi dei servizi di conto corrente accolgono principalmente le commissioni per spese di tenuta conto (283 milioni di euro), le commissioni per servizi di attività incasso e bonifici on line (73 milioni di euro) e le commissioni per i servizi per l'attività di rendicontazione svolti per la clientela (28 milioni di euro).
  • I proventi da collocamento di prodotti e servizi di pagamento si riferiscono alle commissioni percepite per l'attività di collocamento e promozione di prodotti emessi dalla controllata PostePay SpA.
  • I proventi da collocamento prodotti di finanziamento si riferiscono alle commissioni percepite per l'attività di collocamento di prestiti e mutui erogati da terzi.
  • I proventi dei servizi delegati sono relativi, principalmente, al compenso spettante alla Società per il servizio di pagamento delle pensioni e dei bonifici domiciliati INPS (25 milioni di euro) e per i servizi svolti in base alla Convenzione con il MEF (61 milioni di euro).

Altri ricavi della vendita di beni e servizi

Tra le principali voci di ricavo si rilevano: proventi nei confronti della controllata PostePay SpA per l'effettuazione di operazioni inerenti la monetica e i pagamenti (102 milioni di euro); proventi nei confronti delle controllate PostePay SpA (40 milioni di euro), Poste Vita SpA (37 milioni di euro), Postel SpA (22 milioni di euro) e SDA Express Courier SpA (16 milioni di euro) per i servizi tecnologici a supporto delle attività di business e proventi dei servizi di call center (13 milioni di euro).

tab. C2.1 - Proventi diversi derivanti da operatività finanziaria (milioni di euro)
Descrizione Esercizio
2022
Esercizio
2021
Variazioni
Proventi da strumenti di equity a fair value rilevato a Conto economico
Utili da valutazione
Utili realizzati
Dividendi da altre partecipazioni
2
1
-
1
8
5
2
1
(6)
(4)
(2)
Proventi da strumenti finanziari al FVTOCI 262 503 (241)
Utili realizzati 262 503 (241)
Proventi da strumenti finanziari al costo ammortizzato 130 1 129
Utili realizzati 130 1 129
Proventi da strumenti finanziari di fair value hedge 16 10
Utili da valutazione 16 6 10
Proventi da strumenti finanziari di cash flow hedge 1 l 1
Utili da valutazione 1 l 1
Utili su cambi 5 র্ব 1
Utili da valutazione 1 2 (1)
Utili realizzati র্ব 2 2
Proventi diversi 12 1 11
Totale 428 523 (95)

Il decremento dei Proventi diversi derivanti da operatività finanziaria, rispetto all'esercizio precedente, è principalmente dovuto ai minori utili da realizzo da strumenti finanziari.

tab. C2.2 - Oneri dell'operatività finanziaria (milioni di euro)
Descrizione Esercizio
2022
Esercizio
2021
Variazioni
Interessi passivi 156 73 83
a favore della clientela 114 30 84
su depositi in garanzia 25 26 (1)
su operazioni di pronti contro termine 14 9 5
verso Controllante 9 (5)
Quota interessi passivi sulla liquidità propria (oneri finanziari) (1) (1)
Oneri da strumenti finanziari al FVTOCI র্ব 2 2
Perdite da realizzo 4 2 2
Oneri da strumenti finanziari al costo ammortizzato 53 છે. (43)
Perdite da realizzo 53 96 (43)
Oneri da strumenti finanziari di cash flow hedge 1 (1)
Perdite da valutazione - 1 (1)
Oneri da strumenti finanziari a fair value rilevato a Conto economico 2 6 (4)
Perdite da valutazione 2 3 (1)
Perdite da realizzo 3 (3)
Totale 215 178 37

Gli Oneri derivanti da operatività finanziaria si incrementano rispetto all'esercizio 2021 principalmente per effetto dei maggiori interessi passivi riconosciuti alla clientela pubblica per i depositi su conti correnti postali, a seguito del rialzo della curva dei tassi di interesse, parzialmente compensati da minori oneri per perdite da realizzo da strumenti finanziari.

C3 - ALTRI RICAVI E PROVENTI (721 milioni di euro)

tab. C3 - Altri ricavi e proventi (milioni di euro)
Descrizione Esercizio
2022
Esercizio
2021
Variazioni
Dividendi da società controllate 641 613 28
Interessi attivi su crediti d'imposta al CA 20 11 ರಿ
Canoni di locazione 14 12 2
Rimborsi spese contrattuali e altri recuperi 13 15 (2)
Rimborso spese personale 5 5 1
Plusvalenze da alienazione (1) 2
Contributi pubblici 2 3 (1)
Altri ricavi e proventi diversi 23 23 l
Totale 721 683 38

• A fini di raccordo con il Rendiconto finanziario, per l'esercizio 2022 la voce in esame è esposta per un valore positivo di 1 milione di euro, al netto di minusvalenze per 2 milioni di euro. Per l'esercizio 2021, la voce al netto di minusvalenze per 3 milioni di euro è esposta per un valore negativo di 2 milioni di euro.

L'incremento della voce Altri ricavi e proventi è dovuta principalmente ai maggiori dividendi distribuiti da società controllate nell'esercizio.

Dividendi da società controllate

tab. C3.1 - Dividendi da società controllate (milioni di euro)
Denominazione Esercizio
2022
Esercizio
2021
Variazioni
Poste Vita SpA 397 429 (32)
PostePay SpA 119 126 (7)
SDA Express Courier SpA 91 રૂદિ રક
BancoPosta Fondi SpA SGR 26 20 6
Postel SpA 3 2 1
Sengi Express Limited 2 - N
EGI SpA 2 - 2
Poste Air Cargo Srl 1 1 1
Totale 641 613 28

C4 - COSTI PER BENI E SERVIZI (2.497 milioni di euro)

tab. C4 - Costi per beni e servizi (milioni di euro)
Descrizione Esercizio
2022
Esercizio
2021
Variazioni
Costi per servizi 2.279 2.298 19)
Godimento beni di terzi 100 82 18
Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 118 106 12
Totale 2.497 2.486 11

I Costi per beni e servizi si incrementano di complessivi 11 milioni di euro rispetto all'esercizio 2021. Tale andamento è attribuibile principalmente all'incremento dei costi generato dallo scenario inflattivo internazionale acuito dal conflitto russoucraino e dei canoni connessi al maggior ricorso alla tecnologia Cloud in parte compensato da minori costi sostenuti nell'ambito del contratto di service con la controllata PostePay SpA correlati ai minori volumi dei bollettini rilevato nell'esercizio.

Costi per servizi

Descrizione Esercizio
2022
Esercizio
2021
Variazioni
Trasporti di corrispondenza, pacchi e modulistica 1.101 1.036 65
Canoni outsourcing e oneri diversi per prestazioni esterne 413 471 (58)
Manutenzione ordinaria e assistenza tecnica 214 211
Spese per servizi del personale 122 113 ರಿ
Pulizia, smaltimento e vigilanza 93 97 (4)
Utenze energetiche e idriche 72 96 (24)
Servizio movimento fondi 61 71 (10)
Servizi di telecomunicazione e trasmissione dati 54 63 (9)
Scambio corrispondenza e telegrafia 44 48 (4)
Pubblicità e propaganda 44 34 10
Servizi di stampa e imbustamento 25 25
Provvigioni ai rivenditori e diverse 12 8
Premi di assicurazione 12 12
Consulenze varie e assistenze legali 12 12
Oneri per custodia e gestione titoli - 1 (1)
Totale 2.279 2.298 (19)

Godimento beni di terzi

Descrizione Esercizio
2022
Esercizio
2021
Variazioni
Noleggi apparecchiature e licenze software 84 ଚିଚ 18
Affitto immobili 10 8
Veicoli in full rent 2 2
Altri costi per godimento di beni di terzi 4 රි (2)
Totale 100 82 18

Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci

tab. C4.3 - Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci (milioni di euro)
Descrizione Esercizio
2022
Esercizio
2021
Variazioni
Carburanti, lubrificanti e combustibili 54 45 ರಿ
Materiali di consumo e beni destinati alla vendita 35 33 2
Variazione rimanenze di materie prime, sussidiarie e di consumo 10 (3)
Cancelleria e stampati 18 14
Stampa francobolli e carte valori
Totale 118 106 12

C5 - COSTO DEL LAVORO (4.987 milioni di euro)

Descrizione Note Esercizio
2022
Esercizio
2021
Variazioni
Salari e stipendi 3.694 3.762 (୧୫)
Oneri sociali 1.050 1.066 (16)
TFR: costo relativo alla previdenza complementare e INPS 225 224
Contratti di somministrazione/a progetto 11 (10)
Compensi e spese Amministratori 2 2
Pagamenti basati su azioni 7 11 (4)
Incentivi all'esodo 21 36 (15)
Accantonamenti netti per vertenze con il personale (tab. B41 (3) (3)
Accantonamento al fondo di incentivazione agli esodi (tab. B41 53 194 (141)
Recuperi del personale per vertenze (5) (4) (1)
Altri costi (recuperi di costo) del personale (58) (67) 9
Totale 4.987 5.235 (248)

Il Costo del lavoro segna un decremento rispetto all'esercizio 2021 di 248 milioni di euro attribuibile, per la componente straordinaria, ai minori incentivi all'esodo, e per la componente ordinaria, principalmente alla riduzione dell'organico mediamente impiegato (circa 1.500 FTE in meno rispetto al 2021).

Le voci Accantonamenti netti per vertenze con il personale e Accantonamento al fondo di incentivazione agli esodi sono commentate nella nota B4 – Fondi per rischi e oneri.

Il numero medio e puntuale dei dipendenti è il seguente:

Numero medio Numero puntuale
Organico stabile Esercizio
2022
Esercizio
2021
Variazioni 31.12.2022 31.12.2021 Variazioni
Dirigenti 537 554 (17) 537 521 16
Quadri - A1 6.511 6.354 157 6.486 6.367 119
Quadri - A2 7.564 7.515 49 7.522 7.475 47
Livelli B. C. D 87.430 89.392 (1.962) 87.052 87.250 (198)
Livelli E. F 4.611 4.650 (39) 6.057 3.433 2.624
Tot. unità tempo indeterminato (*) 106.653 108.465 (1.812) 107.654 105.046 2.608

Inoltre, tenendo conto dei dipendenti con contratti di lavoro flessibile, il numero medio complessivo full time equivalent delle risorse impiegate nell'esercizio in commento è stato di 115.808 (nell'esercizio 2021: 117.389).

C6 - AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI (744 milioni di euro)

100 W " Clift V Climble o Okline Mark (IIIIiiviii ui Guru)
Descrizione Esercizio
2022
Esercizio
2021
Variazioni
Ammortamenti Immobili, impianti e macchinari
Svalutazioni /assorbimento svalut.ni / rettifiche Immobili, impianti e macchinari
200
(8)
191
(19)
9
11
Ammortamenti Investimenti immobiliari 1 1
Ammortamenti e svalutazioni di Attività immateriali 345 340 5
Ammortamenti Attività per diritti d'uso
Svalutazioni / assorbimento svalutazioni / rettifiche diritto d'uso
208
(2)
199
3

(5)
Totale 744 715 29

Gli ammortamenti e svalutazioni rilevano un incremento di 29 milioni di euro rispetto all'esercizio 2021 principalmente riconducibile a maggiori ammortamenti e a minori riprese di valore su Immobili, impianti e macchinari (20 milioni di euro), sui diritti d'uso (4 milioni di euro) principalmente per l'ampliamento della flotta in leasing e agli ammortamenti su attività immateriali (5 milioni di euro) correlati agli investimenti su applicativi software divenuti disponibili all'uso nel corso dell'esercizio.

C7 - ALTRI COSTI E ONERI (473 milioni di euro)

tab. C7 - Altri costi e oneri
(milioni di euro)
Descrizione Note Esercizio
2022
Esercizio
2021
Variazioni
Manifestazione di rischi operativi 25 17 8
Rapine subite [tab. B6.1.2] 3 2 1
Insussitenze dell'attivo BancoPosta al netto dei recuperi র্ব 1 3
Altre perdite operative del BancoPosta 18 14 র্ব
Accantonamenti netti ai (assorbimenti netti dai) fondi rischi e oneri 322 85 237
per vertenze con terzi (tab. B41 22 53 (31)
per rischi operativi [tab. B4] (12) 17 (29)
per oneri fiscali [tab. B4] 1
per altri rischi e oneri [tab. B4] (9) 15 (24)
per rischi su crediti d'imposta Legge n.77/2020 [tab. B4] 320 1 320
Minusvalenze 2 3 (1)
Altre imposte e tasse વે છે છે. 64 31
IMU 28 27 1
Imposta di bollo 28 17 11
Altre imposte e tasse 39 20 19
Altri costi correnti 29 40 (11)
Totale 473 209 264

Gli Altri costi e oneri si incrementano rispetto all'esercizio di comparazione per effetto di maggiori accantonamenti per rischi su crediti d'imposta in parte compensati da minori accantonamenti netti delle rimanenti voci degli altri fondi rischi e oneri dovuti sia all'aggiornamento delle passività stimate che al venir meno di quelle identificate in passato si veda al riguardo quanto riportato nella nota B4 – Fondi per rischi e oneri.

C8 – RETTIFICHE / (RIPRESE I ALORE S STR ENTI I E ITO RE ITI E ALTRE ATTI ITA' (97 milioni di euro)

tab. C8 - Rettifiche/(riprese) di valore su strumenti di debito, crediti e altre attività (milioni di euro)
Descrizione Esercizio
2022
Esercizio
2021
Variazioni
Svalutazioni nette crediti commerciali e altre attività 89 24 65
Svalutazioni nette strumenti di debito e crediti dell'operatività finanziaria 8 (10) 18
Totale 97 14 83

C9 - PROVENTI (95 milioni di euro) E ONERI FINANZIARI (71 milioni di euro)

Proventi finanziari

tab C9.1 - Proventi finanziari (milioni di euro
Descrizione Note Esercizio
2022
Esercizio
2021
Variazior
Proventi da società controllate e collegate 76 56 2
Interessi su finanziamenti 10 8
Interessi su strumenti di capitale subordinato non convertibile 15 -
Dividendi da società collegate™ 11 8
Altri proventi finanziari 40 40
Proventi da strumenti finanziari al FVTOCI 1 1
Interessi su titoli a reddito fisso 1 3 (
Differenziali maturati su strumenti finanziari derivati di Fair Value Hedging (2)
Proventi da strumenti finanziari a fair value rilevato a Conto economico 5 5
Utili da valutazione 3 (
Differenziali maturati su strumenti finanziari derivati FVTPL 5 2
Altri proventi finanziari 6 9 ('
Remunerazione liquidità propria di Poste Italiane [tab. C1.2.1] 1 -
Proventi finanziari su crediti attualizzati(2) 2 3
Interessi di mora 21 24 (
Svalutazione crediti per interessi di mora (20) (20)
Altri proventi 2 2
Utili su cambi(1) 7 5
Totale વે ર 76 15

a. A fini di raccordo con il Rendiconto finanziario, nell'esercizio 2022 i proventi finanziari al netto degli utili su cambi e dei dividendi da società collegate ammontano a 77 milioni di euro (63 milioni di euro nell'esercizio 2021).

b. I proventi finanziari su crediti attualizzati riguardano gli interessi sui crediti verso il personale e verso INPS per accordi CTD.

I Proventi finanziari si incrementano rispetto all'esercizio 2021 principalmente per effetto degli interessi maturati e liquidati sullo strumento di capitale subordinato e non convertibile emesso dalla controllata Poste Vita SpA nel corso corso dell'esercizio 2021 e sottoscritto da Poste Italiane.

Oneri finanziari

Descrizione Note Esercizio
2022
Esercizio
2021
Variazioni
Oneri sulle passività finanziarie 30 29 1
su debiti per leasing 19 21 (2)
su debiti verso istituzioni finanziarie 3 1
su prestiti obbligazionari 3 1
da strumenti finanziari derivati 1 2 (1)
su debiti verso controllate 2 2
Componente finanziaria dell'accantonamento a TFR [tab. B5] 15
Componente finanziaria degli accantonamenti a fondi rischi [tab. B4]
Interessi passivi sulla liquidità propria [tab. C2.2] 1 1
Altri oneri finanziari 20 18 2
Perdite su cambi(1) 7 (3)
Totale 71 64 7

(1) Ai fini di raccordo con il Rendiconto finanziario, nell'esercizio 2022 gli oneri finanziari al netto delle perdite su cambi ammontano a 67 milioni di euro (57 milioni di euro nell'esercizio 2021).

Gli Oneri finanziari si incrementano rispetto all'esercizio 2021 principalmente per effetto della componente finanziaria dell'accantonamento al TFR.

C10 – RETTI I HE / RI RESE I ALORE S ATTI ITA' INANZIARIE

Al 31 dicembre 2022 e al 31 dicembre 2021 la voce presenta un saldo non significativo.

C11 - IMPOSTE SUL REDDITO (253 milioni di euro)

L'aliquota nominale dell'IRES è del 24%, mentre l'aliquota media teorica dell'IRAP è del 4,48%220. Il dettaglio delle imposte sul reddito è il seguente:

tab. C11 - Imposte sul reddito (milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2022 Esercizio 2021
IRES IRAP Totale IRES IRAP Totale Variazioni
Imposte correnti 132 43 175 25 19 44 131
Imposte differite attive ୧୫ 10 78 49 57 21
Imposte differite passive I l - (1) (1) 1
Totale 200 53 253 74 26 100 153

220 L'aliquota nominale dell'IRAP è del 3,90% per la generalità dei soggetti e del 4,20% per i soggetti che esercitano attività di imprese concessionarie diverse da quelle di costruzione e gestione di autostrade e trafori (+/–0,92% per effetto delle maggiorazioni e agevolazioni regionali e +0,15% per effetto di ulteriori maggiorazioni per le regioni i cui bilanci hanno evidenziato un disavanzo sanitario).

Le imposte sul reddito dell'esercizio comprendono l'effetto positivo di complessivi 6 milioni di euro relativi al beneficio fiscale connesso all'Aiuto alla Crescita Economica (ACE) riferito all'esercizio 2013, per il quale, nell'esercizio in commento, sono venute meno le incertezze connesse alla quantificazione.

Il tax rate effettivo dell'esercizio 2022 ammonta al 23,01% ed è così composto:

Esercizio 2022 Esercizio 2021
Descrizione IRES Incidenza % IRES Incidenza %
Utile ante imposte 1.100 897
lmposta teorica 264 24,0% 215 24,0%
Effetto delle variazioni in aumento / (dim.ne) rispetto all'imposta ordinaria
Dividendi da partecipazioni (148) -13,47% (142) -15,82%
Imposte esercizi precedenti (8) -0,72% (16) -1,77%
Acc.ti netti a fondi rischi ed oneri e svalut.ne crediti 98 8,93% 22 2,43%
Sopravvenienze passive indeducibili 4 0,36% 7 0,76%
lmposte indeducibili 1 0,05% 3 0,33%
Altre -0,44% (4) -0,41%
lmposta effettiva (ante rilevazione Effetto fiscale Patent Box e ACE) 206 18,72% 85 9,52%
Effetto fiscale Patent Box e ACE esercizi precedenti (6) -0,56% (11) -1,29%
lmposta effettiva 200 18,16% 74 8,23%
tab. C11.2 - Riconciliazione tra aliquota ordinaria e aliquota effettiva IRAP
(milioni di euro)
Esercizio 2022 Esercizio 2021
Descrizione Incidenza % IRAP Incidenza %
Utile ante imposte 1.100 897
Imposta teorica 49 4,48% 40 4,49%
Effetto delle variazioni in aumento / (dim.ne) rispetto all'imposta ordinaria
Dividendi da partecipazioni (29) -2,65% (28) -3,11%
Costo del personale indeducibile 17 1,56% 17 1,87%
Acc.ti netti a fondi rischi ed oneri e svalut.ne crediti 18 1,62% - 0,01%
Sopravvenienze passive indeducibili 1 0,07% 1 0,14%
Oneri e proventi finanziari (1) -0,14% - 0,00%
Rettifiche/(riprese) di valore su attività finanziarie (1) -0,14%
lmposte indeducibili 1 0,11% 2 0,14%
Imposte esercizi precedenti (1) -0,05% (3) -0,32%
Altre (2) -0,15% (2) -0,21%
Imposta effettiva (ante rilevazione Effetto fiscale Patent Box) 53 4,85% 26 2,87%
Effetto fiscale Patent Box esercizi precedenti -0.01%
lmposta effettiva 53 4,85% 26 2,85%

Con riferimento alle perdite di valore, derivanti dalla derecognition di taluni crediti in scadenza non compensati nell'esercizio, e allo stanziamento dei fondi rischi sui crediti di imposta (si veda anche nota A10 – Crediti d'i osta Legge n. 77/2020), considerata l'attuale incertezza circa il relativo trattamento fiscale e la necessità della Società di interpellare preventivamente l'Agenzia delle Entrate, sulla base di quanto disposto dall'IFRIC 23 - Incertezza sui trattamenti ai fini dell'imposta sul reddito, i suddetti oneri sono stati valutati come non deducibili ai fini della determinazione delle imposte sul reddito dell'esercizio e non sono state rilevate su tali oneri eventuali imposte differite attive. I possibili effetti fiscali positivi che dovessero emergere a seguito di potenziali sviluppi interpretativi delle fattispecie in questione e a conclusione delle interlocuzioni con l'Agenzia delle Entrate verranno riflessi nei prossimi bilanci.

Imposte correnti

AMAL 6 LILE - III 6 LIII AII AILA BE BUILDI MARIE! III MAALA BALL BITALIAL
lmposte correnti 2022
Descrizione IRES IRAP
Crediti/ Crediti/ Totale
(Debiti) (Debiti)
Saldo al 1º gennaio 89 16 105
Pagamenti 351 14 365
per acconti dell'esercizio corrente 343 14 357
per imposta sostitutiva 8 8
Incasso credito istanza di rimborso IRES (4) (4)
Accantonamenti a Conto Economico (132) (43) (175)
per imposte correnti (138) (43) (181)
per effetto fiscale Patent Box e ACE 6 6
Accantonamenti a Patrimonio Netto 7 (4) 3
Consolidato fiscale (249) (249)
Altro(") 9 9
Saldo al 31 dicembre 71 (17) 54
di cui:
Crediti per imposte correnti 89 9 98
Debiti per imposte correnti (18) (26) (44)

(*) La voce si riferisce a crediti per ritenute.

In base allo IAS 12 - Imposte sul reddito, dove applicabile, i crediti per IRES e IRAP versati sono compensati con i Debiti per imposte correnti trattandosi di diritti e obbligazioni verso una medesima autorità fiscale da parte di un unico soggetto passivo di imposta che ha diritto di compensazione e intende esercitarlo.

I crediti/(debiti) per imposte correnti al 31 dicembre 2022 comprendono:

  • debiti per complessivi 39 milioni di euro riferiti a tutte le società partecipanti al consolidato fiscale determinato dagli accantonamenti IRES e IRAP dell'esercizio 2022 al netto degli acconti IRES e IRAP versati e dei crediti IRES e IRAP rivenienti dal precedente esercizio;
  • debito netto per complessivi 3 milioni di euro iscritto a seguito della risposta ricevuta all'istanza di interpello presentata all'Agenzia delle Entrate sul trattamento ai fini IRAP delle componenti del TFR. Nella risposta l'Agenzia delle Entrate ha indicato un criterio di imputazione temporale di tali componenti diverso da quello previsto dai principi contabili internazionali;
  • crediti per complessivi 43 milioni di euro, di cui 33 milioni di euro relativi all'adesione al regime del Patent Box per gli esercizi 2015-2019 e al beneficio fiscale riconosciuto alla Società connesso all'Aiuto alla Crescita Economica (ACE) per gli esercizi 2013 e 2016 e 10 milioni di euro relativi al residuo credito per Patent Box trasferito dalla controllata Poste Vita SpA a Poste Italiane. Tali crediti, diverranno compensabili dopo la presentazione delle relative dichiarazioni dei redditi integrative;
  • crediti per complessivi 14 milioni di euro relativi ad un interpello riferibile all'imputazione fiscale di componenti di reddito derivanti dalla gestione delle giacenze su conti correnti postali;
  • credito per imposta sostitutiva di residui 18 milioni di euro relativo all'affrancamento effettuato dalla Società nel corso dell'esercizio 2018, ai sensi dell'art. 15 comma 10 ter del D.L. 29 novembre 2008 n. 185, dei maggiori valori, risultanti

dalle Note al Bilancio consolidato al 31 dicembre 2017, dell'avviamento e delle altre attività immateriali relativi all'acquisizione della partecipazione nella società FSIA Investimenti Srl;

  • crediti per imposta sostitutiva per complessivi 8 milioni di euro relativi all'affrancamento effettuato dalla Società nel corso dell'esercizio, ai sensi dall'articolo 15, commi 10 bis e 10 ter, del D.L. 29 novembre 2008 n.185, degli avviamenti derivanti dall'acquisto delle partecipazioni delle società Nexive Group e Sengi H . Il versamento dell'imposta sostitutiva consentirà, a partire dall'esercizio successivo al versamento per Nexive Group e a partire dal secondo esercizio successivo al versamento per Sengi HK, di dedurre fiscalmente gli importi degli avviamenti affrancati;
  • crediti per complessivi 9 milioni di euro iscritti a seguito delle risposte ricevute su due istanze di interpello presentate all'Agenzia delle Entrate sugli effetti fiscali derivanti dall'applicazione dei principi contabili IFRS 9 e 15. Tali crediti, diverranno compensabili dopo la presentazione delle relative dichiarazioni dei redditi integrative.

Infine, nel corso dell'esercizio è stato incassato il residuo credito IRES di 4 milioni di euro sulla mancata deduzione dell'IRAP derivante dalle istanze presentate ai sensi dell'art. 6 del D.L. 29 novembre 2008, n. 185 e dell'art. 2 del D.L. 6 dicembre 2011, n. 201, che hanno previsto una parziale deducibilità dell'IRAP ai fini IRES (al riguardo, si veda quanto riportato sui crediti per relativi interessi nella nota A9).

Imposte differite

Al 31 dicembre 2022, i crediti/(debiti) per Imposte differite sono di seguito dettagliati:

tab. C11.4 = Imposte differite
Descrizione Saldo al 31.12.22 Saldo al 31.12.21 Variazioni
Imposte differite attive
Imposte differite passive
1.455
(232)
674
(674)
781
442
Totale 1.223 1 1.223
di cui Patrimonio BancoPosta
Imposte differite attive
lmposte differite passive
1.157
(226)
283
(670)
874
444

Di seguito vengono illustrati i movimenti dei debiti e crediti per imposte differite:

Descrizione
Note
Esercizio
2022
Saldo al 1° gennaio
Proventi/((Oneri) netti imputati a Conto Economico
Proventi/(Oneri) netti imputati a Patrimonio Netto
[tab. C11.8]
Operazioni straordinarie «»
(78)
1.304
(3)
Saldo al 31 dicembre 1.223

(*) La voce Operazioni straordinarie si riferisce al saldo delle imposte differite trasferite a Poste Italiane SpA a seguito dell'operazione di fusione per incorporazione della società PSIA Srl, avvenuta in data 1° novembre 2022.

I movimenti delle Imposte differite attive e passive ripartite in base ai principali fenomeni che le hanno generate sono indicati nelle tabelle che seguono:

Descrizione Invest.ti
lmmob.ri
Attività e
passività
Fondi a
copertura
finanziarie perdite attese
Fondi per
rischi e
oneri
Attualiz-
Fondo TFR
Passività
zazione derivanti da
contratto
Altre Totale
Saldo al 1º gennaio 2022 18 227 84 259 32 15 39 674
Proventi/(Oneri) imputati a CE (1) 1 (6) (61) (1) (1) (8) (78)
Proventi/(Oneri) imputati a PN 890 l (31) l 859
Saldo al 31 dicembre 2022 17 1.117 78 198 I 14 31 1.455
Descrizione Attività e
passività
finanziarie
Plusval.ze
rateizzate
Altre Totale
Saldo al 1° gennaio 2022 671 1 673
Oneri/(Proventi) imputati a CE 1 l
Oneri/(Proventi) imputati a PN (445) (445)
Operazioni straordinarie 3 1 3
Saldo al 31 dicembre 2022 229 1 231

Al 31 dicembre 2022 le Imposte differite attive e passive riferite direttamente a voci incluse nel Patrimonio netto sono le seguenti:

tab. C11.8 - Imposte differite imputate a Patrimonio netto (milioni di euro)
Maggior/(Minor) Patrimonio netto
Descrizione Esercizio
2022
Esercizio
2021
Riserva fair value per attività finanziarie al FVTOCI
Riserva cash flow hedge per strumenti derivati di copertura
Utili / (Perdite) attuariali da TFR
1.298
37
(31)
407
53
(4)
Totale 1.304 456

6.5 PARTI CORRELATE

Rapporti patrimoniali e economici con entità correlate

Saldo al 31.12.2022
Denominazione Att. finanziarie
BancoPosta
Attività
finanziarie
Cred. comm.li Altri crediti e
attività
Disponibilità
liquide e mezzi
equivalenti
BancoPosta Pass. finanziarie Passività finanz. Deb. comm.li Altre pass.
Controllate dirette
BancoPosta Fondi SpA SGR 20 1 7 30 3
CLP ScpA 3 100
Consorzio PosteMotori 3 3
Consorzio Servizi Telef. Mobile ScpA 1 14
EGI SpA 1 1 રહ
Poste Welfare Servizi Srl 5 2 రు 4
Poste Air Cargo Srl 5 1
PatentiViaPoste ScpA 4 3 13
Poste Vita SpA 253 333 197 190 2 121
Postel SpA 47 3 1 17 3
PostePay SpA 80 282 25 9.404 915 123 1
SDA Express Courier SpA 48 17 5 24 145 18
sennder Italia Sr.I. - 20 9
Milkman Deliveries SpA 1 7 4 9
Nexive Network Srl 17 3 1 - 2
Nexive Scarl 11 6 1
Sengi Express Limited LIM 33
Sourcesense S.p.A. 1
Controllate indirette
Address Software Srl 1
Kipoint SpA 1 1 1 2
Poste Assicura SpA 23 12 4 1
Plurima Bidco Srl 43
Poste Insurance Broker 3
LIS Holding S.p.A. 50
LIS Pay S.p.A. 23
Collegate
Financit SpA 3 16
Correlate esterne
Ministero Economia e Finanze 11.907 379 3 1.991 4.168 4 4 1
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 2.865 24 13
Gruppo Enel 22
Gruppo Eni 4 7
Gruppo Leonardo 15
Gruppo Monte dei Paschi di Siena 276 1 396
Gruppo Invitalia 20 1
Altre correlate esterne 18 3 2 67
F.do Svalutaz. crediti vs correlate (7) (21) (35)
Totale 15.121 365 1.207 35 1.991 14.252 1.323 479 215

Relazione Finanziaria Annuale 2022

EMARKET
SDIR
CERTIFIED
Rapporti patrimoniali con entità correlate al 31 Dicembre 2021 Saldo al 31.12.2021
Denominazione Att.
finanziarie
BancoPosta
Attività
finanziarie
Cred. comm.li Altri crediti e
attività
Disponibilità
liquide e mezzi
equivalenti
Pass. finanziarie
BancoPosta
Passività finanz. Deb. comm.li Altre pass.
Controllate dirette
BancoPosta Fondi SpA SGR 23 2 ర్ ૩૩ 4
CLP ScpA లు 1 ರಿ 8
Consorzio PosteMotori 13 18
Consorzio Servizi Telef. Mobile ScpA 47
EGI SpA 1 1 1 54 1
Poste Air Cargo Srl 7 1
PatentiViaPoste ScpA 2 12
Poste Vita SpA 251 237 44 549 377 2 10
Postel SpA 59 2 1 7 22 1
PostePay SpA 76 302 12 8.290 ଚରଚ 150 4
SDA Express Courier SpA 60 29 12 ર્ણ ર 50 171 1
sennder Italia SpA 11 15
Milkman Deliveries SpA l 6
Nexive Network Srl 25 1 1 4 14
Nexive Scarl - రం 6 1
PSIA Sri 21
Controllate indirette
Address Software Srl 1
Kipoint SpA 1 1 2
Poste Assicura SpA 10 11 7 - 3
Poste Welfare Servizi Srl 2 1 - 19 2
Poste Insurance Broker 1
Sengi Express Limited LIM 23
Collegate
Gruppo Anima 1
ItaliaCamp Srl 1
Financit SpA 20
Correlate esterne
Ministero Economia e Finanze 12.712 153 2 1.990 3.441 10 రం
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 3.216 387 4
Gruppo Enel 23
Gruppo Eni 2 8
Gruppo Leonardo 1 15
Gruppo Monte dei Paschi di Siena 167 1 1 347
Gruppo Invitalia 20 1
Altre correlate esterne 13 1 64
F.do Svalutaz. crediti vs correlate (6) (21) (36)
Totale 16.165 374 1.280 79 1.991 12.683 1.241 548 106

Al 31 dicembre 2022 i Fondi per rischi e oneri complessivamente stanziati a fronte di probabili passività da sostenersi verso entità correlate esterne alla Società e riferiti principalmente a rapporti di natura commerciale ammontano a 67 milioni di euro (72 milioni di euro al 31 dicembre 2021).

Relazione Finanziaria Annuale 2022

Esercizio 2022
Ricavi
Investimenti
Costi
Spese correnti
Denominazione Ricavi e proventi Altri ricavi e
proventi
Proventi
finanziari
Immob., imp. e
macchin.
Attività
immateriali
Costi per
beni e
servizi
Oneri
dell'operativià
finanziaria
Costo del
lavoro
Altri costi e
oneri
Rettifiche/ (riprese) di
valore su strumenti di
debito, credito e altre
attività
Oneri
finanziari
Controllate dirette
BancoPosta Fondi SpA SGR 75 27 13 (1)
CLP ScpA 1 2 270 1
Consorzio PosteMotori 4 - 1
Consorzio Servizi Telef. Mobile ScpA 18
EGI SpA 2 1 1
Poste Welfare Servizi Srl 4 1
Poste Air Cargo Srl 1 2
PatentiViaPoste ScpA 27
Poste Vita SpA 571 400 63 3 (1)
Postel SpA 44 7 29
PostePay SpA 460 123 219 26 (1) 2
SDA Express Courier SpA 21 ઉત્તર 2 756 (2)
Milkman Deliveries SpA - 34
Nexive Network Srl 2 1 1 (1)
Nexive Scarl 4
Sengi Express Limited LIM 92 2
Controllate indirette
Address Software Srl 1
Kipoint SpA 3
Poste Assicura SpA 63
Plurima Bidco Srl 1
Poste Insurance Broker 1
Collegate
Gruppo Anima 2 11
Financit SpA 40
Correlate esterne
Ministero Economia e Finanze 1.105 1 1 3 1 1
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 1.679 9 3 10 1
Gruppo Enel 40 -
Gruppo Eni 11 29
Gruppo Leonardo - 3 25
Gruppo Monte dei Paschi di Siena 12 1 1
Gruppo Invitalia 3
Altre correlate esterne 27 2 4 71
Totale 4.285 667 78 11 1.415 33 દર્ણ 2 1 5
Esercizio 2021
Ricavi
Costi
Investimenti Spese correnti
Denominazione Ricavi e proventi Altri ricavi e
proventi
Proventi
finanziari
Immob., imp. e
macchin.
Attività
immateriali
Costi per
beni e
servizi
Oneri
dell'operativià
finanziaria
Costo del
lavoro
Altri costi e
oneri
Rettifiche/ (riprese) di
valore su strumenti di
debito, credito e altre
attività
Oneri
finanziari
Controllate dirette
BancoPosta Fondi SpA SGR 78 21 - 14 -
CLP ScpA 1 2 202
Consorzio PosteMotori 43 - 1
Consorzio Servizi Telef. Mobile ScpA - 23
EGI SpA 2 1
Poste Air Cargo Srl ﺪ ﺍﻟﻤﺪﻳﻨﺔ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤ
PatentiViaPoste ScpA 25
Poste Vita SpA 527 429 46
Postel SpA 26 4 30 ్రు
PostePay SpA 439 130 267 30 (1)
SDA Express Courier SpA 20 39 1 777 (1)
Milkman Deliveries SpA - 18
Nexive Network Srl 4 3
Nexive Scarl 1
Controllate indirette
Kipoint SpA 3
Poste Assicura SpA 56
Poste Welfare Servizi Srl 3
Poste Insurance Broker
Sengi Express Limited LIM 61
Collegate
Gruppo Anima 2 1 8
Financit SpA 16
Correlate esterne
Ministero Economia e Finanze 439 1 1 8 (4) 1
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 1.818 3 3 1
Gruppo Enel 44 -
Gruppo Eni 15 29
Gruppo Leonardo 1 5 24
Gruppo Monte dei Paschi 13
Gruppo Invitalia 2
Altre correlate esterne 19 2 3 71 1
Totalo 2 652 677 EG 6 5 4 200 20 72 2 141 2

Al 31 dicembre 2022 gli accantonamenti netti a fondi rischi e oneri effettuati a fronte di probabili passività da sostenersi verso entità correlate esterne alla Società e riferiti principalmente a rapporti di natura commerciale sono pari a 0,7 milioni euro (0,4 milioni di euro al 31 dicembre 2021).

La natura dei principali rapporti sopradescritti con entità correlate esterne è riassunta di seguito:

  • a. I corrispettivi riconosciuti dal MEF si riferiscono principalmente al compenso per l'espletamento del Servizio Universale (OSU), alla remunerazione dei servizi delegati, alla remunerazione dei servizi di gestione dei conti correnti postali, ai compensi per il servizio integrato notifiche e per le spedizioni senza la materiale affrancatura.
  • b. I corrispettivi riconosciuti dalla CDP SpA si riferiscono principalmente alla remunerazione per l'espletamento del servizio di raccolta del risparmio postale.
  • c. I corrispettivi riconosciuti dal Gruppo Enel si riferiscono principalmente a compensi per spedizioni di corrispondenza massiva senza materiale affrancatura.
  • d. I corrispettivi riconosciuti dal Gruppo ENI si riferiscono principalmente a compensi per spedizioni di corrispondenza. I costi sostenuti si riferiscono principalmente alla fornitura di gas e carburanti per moto e autoveicoli.
  • e. Gli acquisti effettuati dal Gruppo Leonardo si riferiscono principalmente alla fornitura da parte di Leonardo SpA di apparati e interventi di manutenzione e assistenza tecnica su impianti di meccanizzazione della corrispondenza, ad assistenza sistemistica e informatica per la creazione di archivi gestionali, forniture di licenze software e di hardware e relativa manutenzione, a servizi di consulenza specialistica.
  • f. I corrispettivi riconosciuti dal Gruppo Monte dei Paschi di Siena si riferiscono principalmente a compensi per spedizioni di corrispondenza.

Le operazioni con parti correlate sono state effettuate a condizioni equivalenti a quelle prevalenti in libere transazioni tra parti indipendenti.

Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate

L'incidenza delle operazioni con parti correlate sulla situazione patrimoniale, sul risultato economico e sui flussi finanziari è indicata nella seguente tabella di sintesi:

Incidenza delle operazioni con parti correlate (milioni di euro)
Saldo al 31.12.2022 Saldo al 31.12.2021
Descrizione Totale voce di
bilancio
Totale entità
correlate
Incidenza (%) Totale voce di
bilancio
Totale entità
correlate
Incidenza (%)
Rapporti patrimoniali
Attività finanziarie 84.196 15.486 18,4 90.212 16.539 18,3
Crediti commerciali 2.657 1.207 45,4 2.925 1.280 43,8
Altri crediti e attività 2.620 35 1,3 2.647 79 3,0
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 2.258 1.991 88,2 3.870 1.991 51,4
Fondi per rischi e oneri 1.257 67 5,3 1.169 72 6,2
Passività finanziarie 104.703 15.575 14,9 106.259 13.924 13,1
Debiti commerciali 1.970 479 24,3 2.031 548 27,0
Altre passività 3.362 215 6,4 3.009 106 3,5
Rapporti economici
Ricavi e proventi 8.904 4.285 48,1 8.488 3.653 43,0
Altri ricavi e proventi 721 667 92,5 680 627 92,2
Costi per beni e servizi 2.498 1.415 56,6 2.486 1.399 56,3
Oneri dell'operatività finanziaria 215 33 15,3 178 38 21,3
Costo del lavoro 4.987 65 1,3 5.235 72 1,4
Altri costi e oneri 473 8 1,7 209 4 1,9
Oneri finanziari 71 5 7,0 64 3 4,7
Proventi finanziari 94 78 83,0 76 રહ 73,7
Flussi finanziari
Flusso di cassa netto dal(per) attività operativa 2.064 2.766 134,0 358 (5.012) n.a.
Flusso di cassa netto dal(per) attività di investimento (2.255) (1.096) 48,6 (689) (394) 57,2
Flusso di cassa dal(per) attività di finanziamento e operazioni con
gli azionisti
1.419 (417) n.a. 172 106 61,6

722

Per Dirigenti con responsabilità strategiche si intendono gli Amministratori della Società, i membri del Collegio Sindacale e dell'Organismo di Vigilanza, i Responsabili di primo livello organizzativo e il Dirigente Preposto di Poste Italiane. Le relative competenze al lordo degli oneri e contributi previdenziali e assistenziali sono di seguito rappresentate:

Competenze lorde Dirigenti con responsabilità strategiche (migliaia di euro)
Descrizione Saldo al 31.12.2022 Saldo al 31.12.2021
Competenze con pagamento a breve/medio termine 13.164 13.189
Benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro 571 568
Altri benefici con pagamento a lungo termine 1.871 2.447
Pagamenti basati su azioni 2.469 4.488
Totale 18.075 20-692
Compensi e spese Sindaci
Descrizione Saldo al
31.12.2022
Saldo al
31.12.2021
Variazioni
Compensi 264 265 (1)
Spese l
Totale 265 265 I

Le competenze sostenute per l'Organismo di Vigilanza della Società ammontano, per l'esercizio 2022, a circa 97 migliaia di euro. Nella determinazione delle stesse non si tiene conto dei compensi attribuiti ai dirigenti di Poste Italiane membri dell'OdV, che sono riversati al datore di lavoro.

Nel corso dell'esercizio non sono stati erogati finanziamenti a dirigenti con responsabilità strategiche e al 31 dicembre 2022 la Società non è creditrice per finanziamenti loro concessi.

Operazioni con fondo pensioni per dipendenti

Poste Italiane SpA e le società controllate che applicano il CCNL aderiscono al Fondo Pensione Fondoposte, ossia il Fondo Nazionale di Pensione Complementare per il Personale di Poste Italiane SpA costituito il 31 luglio 2002 nella forma di associazione senza scopo di lucro. Gli organi del Fondo sono l'Assemblea dei Delegati, il Consiglio di Amministrazione, il Presidente e il Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione ed il Collegio dei Revisori contabili. La rappresentanza delle imprese e dei lavoratori negli organi del Fondo è disciplinata secondo il principio di pariteticità. La partecipazione degli associati alla vita del fondo è garantita mediante l'elezione diretta dei delegati nell'Assemblea.

6. ANALISI E PRESIDIO DEI RISCHI

PREMESSA

La nota "Analisi e presidio dei rischi" è comune al Gruppo Poste Italiane e a Poste Italiane SpA, e include la trattazione relativa sia ai rischi di natura finanziaria (ai sensi dell'IFRS 7) sia ai rischi di altra natura per i quali si ritiene opportuno/necessario dare informativa in conformità, inoltre, alle disposizioni del Public Statement ESMA 32-63-1320 pubblicato in data 28 ottobre 2022.

Le informazioni quantitative relative alla sola Poste Italiane SpA sono riportate in un paragrafo dedicato nell'ambito della presente nota, se non diversamente indicato.

RISCHI FINANZIARI

Di seguito si riporta il presidio dei rischi finanziari al 31 dicembre 2022, secondo l'impostazione prevista dal principio contabile internazionale IFRS 7 – Strumenti finanziari: informazioni integrative.

La gestione delle operazioni d'impiego e di copertura dei rischi relative al Patrimonio BancoPosta e a Poste Italiane sono affidate a BancoPosta Fondi SpA SGR.

Le attività di finanza di Poste Italiane SpA, relative alla tesoreria e alle operazioni di funding a medio lungo termine, anche sul mercato dei capitali, nonché le iniziative di finanza straordinaria ed agevolata sono affidate alla funzione Amministrazione, Finanza e Controllo della Capogruppo.

La gestione finanziaria del Gruppo e dei connessi profili di rischio è principalmente riconducibile a Poste Italiane SpA e al gruppo assicurativo Poste Vita.

• Con riferimento a Poste Italiane SpA, la gestione finanziaria è rappresentata prevalentemente dall'operatività del Patrimonio BancoPosta e dalle operazioni di finanziamento dell'attivo e impiego della liquidità propria.

L'operatività del Patrimonio BancoPosta è costituita, in particolare, dalla gestione attiva della liquidità raccolta su conti correnti postali, svolta in nome proprio ma con vincolo d'impiego in conformità alla normativa applicabile, e dalla gestione di incassi e pagamenti in nome e per conto di terzi. Le risorse provenienti dalla raccolta effettuata da clientela privata su conti correnti postali sono obbligatoriamente impiegate in titoli governativi dell'area euro e, per una quota non superiore al 50% dei fondi raccolti, in altri titoli assistiti dalla garanzia dello Stato italiano 221, mentre le risorse provenienti dalla raccolta effettuata presso la Pubblica Amministrazione sono depositate presso il MEF. Inoltre, nell'ambito del 50% della raccolta da clientela privata investibile in titoli garantiti dallo Stato italiano, è consentito al Patrimonio BancoPosta di impiegare fino a un massimo del 30% di tale quota nell'acquisto di crediti d'imposta cedibili ai sensi del Decreto Legge n.34/2020 (c.d Decreto Rilancio) e ss.mm.ii. ovvero altri crediti d'imposta cedibili ai sensi della normativa vigente222 .

Il profilo di impieghi si basa sulle risultanze delle attività di continuo monitoraggio delle caratteristiche comportamentali della raccolta in conti correnti postali e sull'aggiornamento del modello statistico/econometrico dell'andamento previsionale e prudenziale di persistenza delle masse raccolte. Al riguardo, la composizione del portafoglio mira a replicare la struttura finanziaria della raccolta su conti correnti postali presso la clientela privata. Per la gestione delle relazioni finanziarie fra la struttura della raccolta e degli impieghi è stato realizzato un appropriato sistema di Asset &

221 Come disposto dalla Legge del 27 dicembre 2006 n.296 e successive modifiche previste dalla Legge di stabilità 2015, n.190 del 23 dicembre 2014.

222 Come disposto dalla Legge n. 106 del 23 luglio 2021 del DL n.73 del 25 maggio 2021.

Liability Management. Il citato sistema costituisce dunque il riferimento tendenziale della politica degli investimenti, al fine di contenere l'esposizione al rischio di tasso di interesse e di liquidità. Le disposizioni prudenziali introdotte con il 3° aggiornamento della circolare 285/2013 di Banca d'Italia equiparano Bancoposta alle banche sotto il profilo dei controlli, stabilendo che le relative attività siano esercitate nel rispetto delle disposizioni del TUB e del TUF. Il Patrimonio Bancoposta deve disporre pertanto di un sistema di controlli interni in linea con le previsioni della Circolare 285223, che prevede, tra l'altro, la definizione di un quadro di riferimento per la determinazione della propensione al rischio (Risk Appetite Framework - RAF224), il contenimento del rischio entro i limiti indicati dal RAF, la salvaguardia del valore delle attività e protezione dalle perdite e l'individuazione di operazioni di maggior rilievo da sottoporre al vaglio preventivo della funzione di controllo dei rischi.

La struttura patrimoniale BancoPosta, soggetta alle disposizioni prudenziali introdotte con il 3° aggiornamento della circolare 285/2013 di Banca d'Italia, risulta particolarmente solida in ragione del CET1 ratio che, al 31 dicembre 2022, risulta pari a 20,3%. Con riferimento al Leverage Ratio, quest'ultimo presenta un valore, sempre a fine esercizio, pari al 2,9%; l'evoluzione dell'indicatore rispetto al 31 dicembre 2021 risente, principalmente, del venir meno dei benefici della sterilizzazione delle poste "Cassa e depositi presso la banca centrale", applicata fino al primo trimestre 2022 in ragione dell'emergenza Covid.

Per quanto riguarda invece le attività non comprese nel Patrimonio BancoPosta, e in particolare la gestione della liquidità propria, la Capogruppo, in base ad apposite linee guida in materia di investimento, si può avvalere di strumenti di impiego quali: titoli di Stato, titoli corporate/bancari di elevato standing creditizio, depositi bancari a termine e crediti d'imposta. Integra tali forme tecniche la gestione della liquidità propria con lo strumento del conto corrente postale, assoggettato allo stesso vincolo di impiego della raccolta effettuata da correntisti privati.

• Gli strumenti finanziari detenuti da Poste Vita SpA si riferiscono prevalentemente agli investimenti effettuati a copertura delle obbligazioni contrattuali assunte nei confronti degli assicurati, relative a polizze vita di tipo tradizionale rivalutabile e a prodotti unit linked. Ulteriori investimenti in strumenti finanziari sono relativi agli impieghi del Patrimonio libero della Compagnia.

Le polizze vita di tipo tradizionale (Ramo I e V) si riferiscono principalmente a prodotti che prevedono la rivalutazione della prestazione assicurata parametrata al rendimento realizzato dalla gestione di attività finanziarie iscritte in fondi aventi una particolare autonomia, seppur soltanto contabile, all'interno del patrimonio complessivo della Compagnia (cd. Gestioni separate). Per le polizze collocate in esercizi precedenti, la Compagnia ha prestato la garanzia di un tasso di rendimento minimo da riconoscere alla scadenza della polizza (al 31 dicembre 2022 per le polizze in essere, il minimo garantito a scadenza è compreso tra 0% e 2,1%). Gli utili e perdite da valutazione vengono integralmente retrocessi agli assicurati e rilevati in apposita riserva tecnica in base al metodo dello shadow accounting. La tecnica di calcolo utilizzata per l'applicazione di tale metodo si basa sulla determinazione del rendimento prospettico di ogni Gestione separata, tenendo conto di un ipotetico realizzo delle plusvalenze e minusvalenze latenti lungo un orizzonte temporale coerente con le caratteristiche delle attività e passività presenti nel portafoglio (nota 2.3 in relazione ai Contratti assicurativi).

L'impatto economico dei rischi finanziari sugli investimenti può essere in tutto o in parte assorbito dalle passività assicurative. In particolare, tale assorbimento è generalmente funzione del livello e struttura delle garanzie di rendimento minimo e dei meccanismi di partecipazione all'utile della "Gestione separata" per l'assicurato. La

223 Cfr. in particolare le previsioni contenute nella Parte Prima - Titolo IV - Capitolo 3.

224 Quadro di riferimento che definisce, in coerenza con il massimo rischio assumibile, il business model e il piano strategico, la propensione al rischio, le soglie di tolleranza, i limiti di rischio, le politiche di governo dei rischi, i processi di riferimento necessari per definirli e attuarli.

sostenibilità dei rendimenti minimi viene valutata dalla Compagnia attraverso periodiche analisi, effettuate con l'ausilio di un modello interno finanziario-attuariale (Asset Liability Management), che, per singola Gestione separata, simula l'evoluzione del valore delle attività finanziarie e dei rendimenti attesi, sia nell'ipotesi di uno "scenario centrale" (basato su ipotesi finanziarie e commerciali correnti) sia nell'ipotesi di scenari di stress e di diversi sviluppi commerciali. Tale modello consente una gestione quantitativa dei rischi assunti da Poste Vita SpA, favorendo una riduzione della volatilità degli utili e un'allocazione ottimale delle risorse finanziare.

I prodotti di tipo unit linked, c.d. di Ramo III, si riferiscono invece a polizze che prevedono l'investimento del premio versato in fondi comuni d'investimento. La Compagnia svolge una costante attività di monitoraggio sull'evoluzione del profilo di rischio dei singoli prodotti.

Le politiche di investimento della Compagnia assicurativa danni Poste Assicura SpA hanno lo scopo di preservare la solidità patrimoniale dell'Azienda, così come delineato dalla delibera quadro approvata dal Consiglio di Amministrazione di Poste Vita SpA del 5 dicembre 2022. Periodicamente vengono svolte analisi circa il contesto macroeconomico, il trend di mercato delle differenti asset class e i relativi riflessi sulla gestione integrata attivi-passivi che, per il business danni, è rivolta alla ottimale gestione della liquidità per far fronte alle richieste di indennizzo.

Nel contesto sopra descritto, gli obiettivi di una gestione finanziaria equilibrata e di monitoraggio dei principali profili di rischio/rendimento sono garantiti da strutture organizzative ispirate a criteri di separatezza e autonomia delle funzioni oltre che da specifici processi che regolano l'assunzione, la gestione e il controllo dei rischi finanziari, anche attraverso la progressiva implementazione di adeguati strumenti informatici.

In tale ambito, il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA ha approvato in data 16 febbraio 2021 l'aggiornamento della Linea Guida Sistema di Controllo Interno e Gestione Rischi (SCIGR) quale strumento normativo per la disciplina integrata del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi di Poste Italiane SpA.

Organizzativamente, la gestione dei rischi finanziari avviene attraverso il coinvolgimento dei seguenti organi e funzioni:

  • il Comitato Controllo e Rischi, istituito nel 2015 come comitato endoconsiliare, ha il compito di supportare, con un'adeguata attività istruttoria, di natura propositiva e consultiva, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione relative al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, nonché quelle relative all'approvazione delle relazioni periodiche a carattere finanziario e non finanziario.
  • il Comitato Servizi Finanziari e Assicurativi, istituito in data 19 marzo 2018 ha l'obiettivo di indirizzare le tematiche connesse allo sviluppo dei prodotti e servizi distribuiti da BancoPosta, in ottica di visione unitaria e integrata sull'intero portafoglio di offerta, nonché di presidiare l'andamento degli investimenti finanziari inerenti la raccolta proveniente da clientela privata.
  • il Comitato Investimenti della Compagnia assicurativa Poste Vita SpA, sulla base delle analisi effettuate dalle competenti Funzioni aziendali, svolge funzioni consultive all'Alta Direzione in merito alla definizione della strategia di investimento, all'attuazione e al monitoraggio della stessa;
  • apposite funzioni istituite presso la Capogruppo e presso le società partecipate che esercitano attività finanziarie e assicurative (Bancoposta Fondi SpA SGR e Poste Vita SpA) svolgono l'attività di Misurazione e Controllo Rischi in ottemperanza al principio della separatezza organizzativa delle strutture aventi funzioni di controllo rispetto a quelle aventi responsabilità di gestione; i risultati di tali attività sono esaminati nell'ambito di appositi Comitati con funzione consultiva e aventi il compito di valutare in maniera integrata i principali profili di rischio.

Nella costruzione del Modello Rischi del Patrimonio BancoPosta si è tenuto conto, tra l'altro, della disciplina di Vigilanza prudenziale vigente per le banche e delle specifiche istruzioni per il BancoPosta, pubblicate dalla Banca d'Italia il 27 maggio 2014 a partire dal terzo aggiornamento alla Circolare n° 285 del 17 dicembre 2013.

Gruppo Poste Italiane

Rischio di tasso di interesse sul fair value

È il rischio che il valore di uno strumento finanziario fluttui per effetto di modifiche dei tassi di interesse sul mercato.

Le analisi che seguono si riferiscono principalmente agli effetti delle variazioni dei tassi di mercato sul prezzo degli strumenti finanziari a tasso fisso o ricondotti a tasso fisso mediante operazioni di copertura di cash flow hedge e, in via residuale, agli effetti delle variazioni dei tassi di mercato sulla componente fissa degli strumenti finanziari a tasso variabile o ricondotti a tasso variabile mediante operazioni di copertura di fair value hedge. Tali effetti risultano tanto più significativi quanto maggiore è la duration dello strumento finanziario.

La sensitività al rischio di tasso delle posizioni interessate è calcolata in conseguenza di un ipotetico shift parallelo della curva dei tassi di mercato di +/- 100 bps. Le misure di sensitività indicate dall'analisi svolta offrono un riferimento di base, utilizzabile per apprezzare le potenziali variazioni del fair value, in caso di oscillazioni dei tassi di interesse.

Di seguito, l'esito dell'analisi di sensitività al rischio di interesse sul fair value, effettuata al 31 dicembre 2022 sulle posizioni del Gruppo Poste Italiane.

(milioni di euro)

Gruppo Poste Italiane - Rischio di tasso di interesse sul fair value

Descrizione Esposizione al
rischio
Delta valore Effetto su Passività
differite
verso gli assicurati
Risultato prima
delle imposte
Riserve di
Patrimonio netto
al lordo delle
imposte
Nominale Fair
value
+100bps -
100bps
+100bps -100bps +100bps -
100bps
+100bps -
100bps
2022 Effetti
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCI
148.102 129.782 (7.118) 7.098 (6.214) 6.214 - - (904) 884
Titoli a reddito fisso
Altri investimenti
147.602
500
129.280
502
(7.116)
(2)
7.096
2
(6.212)
(2)
6.212
2
-
-
-
-
(904)
-
884
-
Attività finanziarie al FVTPL
Titoli a reddito fisso
Altri investimenti*
2.738
2.697
41
4.288
2.285
2.003
(315)
(82)
(234)
315
82
234
(312)
(78)
(234)
312
78
234
(3)
(3)
-
3
3
-
-
-
-
-
-
-
Strumenti finanziari derivati
Cash flow Hedging
Fair value Hedging
1.614
1.614
-
350
350
-
78
78
-
(96)
(96)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
78
78
-
(96)
(96)
-
Fair value rilevato a CE
Crediti d'imposta Legge n.
77/2020
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Passività finanziarie
Strumenti finanziari derivati
Fair value rilevato a CE
Cash flow Hedging
2.968
-
2.968
(96)
-
(96)
(148)
-
(148)
158
-
158
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
(148)
-
(148)
158
-
158
Fair value Hedging
Variabilità al 31 dicembre
- - - - - - - - - -
2022 155.422 134.324 (7.503) 7.476 (6.526) 6.526 (3) 3 (974) 946
2021 Effetti
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCI
Titoli a reddito fisso
Altri investimenti
131.503
131.003
500
149.043
148.518
525
(8.701)
(8.699)
(2)
8.584
8.582
2
(7.879)
(7.877)
(2)
7.879
7.877
2
-
-
-
-
-
-
(822)
(822)
-
705
705
-
Attività finanziarie al FVTPL
Titoli a reddito fisso
Altri investimenti*
2.541
2.501
40
4.460
2.579
1.881
(365)
(115)
(250)
365
115
250
(360)
(110)
(250)
360
110
250
(5)
(5)
-
5
5
-
-
-
-
-
-
-
Strumenti finanziari derivati
Cash flow Hedging
Fair value Hedging
1.714
1.714
-
76
76
-
220
220
-
(257)
(257)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
220
220
-
(257)
(257)
-
Crediti d'imposta Legge n.
77/2020
3.538 3.301 (65) 67 - - - - (65) 67
Passività finanziarie
Strumenti finanziari derivati
Fair value rilevato a CE
Cash flow Hedging
Fair value Hedging
50
-
50
-
(3)
-
(3)
-
1
-
1
-
(1)
-
(1)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1
-
1
-
(1)
-
(1)
-
Variabilità al 31 dicembre
2021
139.345 156.876 (8.910) 8.758 (8.239) 8.239 (5) 5 (667) 514

(*) Per gli Altri investimenti relativi ai Fondi comuni di investimento, il valore nominale indica il numero delle quote possedute senza tener conto del valore facciale del titolo di capitale

Le Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo che rilevano al rischio in commento, riguardano principalmente:

  • titoli di Stato a reddito fisso detenuti da Poste Vita SpA per un fair value complessivo di 77.448 milioni di euro; di tale importo, 75.507 milioni di euro sono a copertura di impegni contrattuali di Ramo I e V collegati alle Gestioni separate e 1.941 milioni di euro riferiti al patrimonio libero della Compagnia;
  • titoli di Stato a reddito fisso detenuti dal Patrimonio BancoPosta per un fair value complessivo di 33.161 milioni di euro, costituiti da: titoli a tasso fisso per 17.126 milioni di euro, titoli a tasso variabile ricondotti a posizioni di tasso fisso mediante interest rate swap di cash flow hedge per 3.117 milioni di euro, titoli a tasso variabile per 1.266 milioni di euro (di cui titoli indicizzati all'inflazione per 775 milioni di euro) e titoli a tasso fisso o variabile ricondotti a posizioni a tasso variabile, mediante contratti derivati di fair value hedge per 11.652 milioni di euro (di cui 4.078 milioni di euro forward start);
  • altri titoli di debito non governativi del portafoglio di Poste Vita SpA per un fair value complessivo di 18.700 milioni di euro, principalmente posti a copertura di impegni assunti nei confronti degli assicurati.

Le Attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico che rilevano al rischio in commento sono detenute interamente dal Gruppo Poste Vita e poste principalmente a copertura degli impegni assunti verso gli assicurati. Attengono a una quota degli investimenti impiegata in titoli a reddito fisso per complessivi 2.285 milioni di euro, di cui 3 milioni di euro relativi a Poste Assicura, e alla posizione in Altri investimenti costituita da quote di fondi alternativi per 1.982 milioni di euro e per la restante parte pari a 21 milioni di euro dal titolo obbligazionario emesso da Cassa Deposti e Prestiti come private placement.

Nell'ambito degli Strumenti finanziari derivati, il rischio in commento riguarda principalmente:

  • contratti di vendita a termine di titoli di Stato per un valore nominale di 1.099 milioni di euro e contratti di acquisto a termine per un valore di nominale di 3.433 milioni di euro. classificati come derivati di copertura di cash flow hedge, stipulati dal Patrimonio BancoPosta;
  • un contratto derivato stipulato dalla Capogruppo e finalizzato alla protezione dei flussi finanziari relativi al Prestito obbligazionario a tasso variabile per un valore nominale di 50 milioni di euro.

Al 31 dicembre 2022, con riferimento all'esposizione al rischio di tasso dovuta alla durata media finanziaria dei portafogli, la duration225 degli impieghi complessivi BancoPosta è passata da 5,39 a 5,01. Con riguardo invece alle polizze di Ramo I e V emesse dalla Compagnia Poste Vita SpA, la duration degli attivi a copertura è passata da 7,34 al 31 dicembre 2021 a 6,95 al 31 dicembre 2022, mentre la duration delle passività è passata da 9,42 a 7,50 (la valutazione della duration è stata effettuata mediante la nuova metodologia della Coherent Duration226). Gli strumenti finanziari a copertura delle Riserve tecniche di Ramo III hanno invece scadenza coincidente con quella delle passività.

Rischio spread

È il rischio riconducibile a possibili flessioni dei prezzi dei titoli obbligazionari detenuti in portafoglio, dovute al deterioramento della valutazione di mercato della qualità creditizia dell'emittente. Il fenomeno è riconducibile alla

225 La duration è l'indicatore utilizzato per stimare la variazione percentuale del prezzo corrispondente ad una determinata variazione dei rendimenti di mercato.

226 Le Coherent Duration degli attivi e dei passivi sono definite come variazioni del valore dell'attivo e del passivo, rapportate all'ammontare complessivo degli attivi esposti al rischio tasso, a seguito di shock paralleli dei tassi di interesse al rialzo e al ribasso di 10 bp.

significatività assunta dall'impatto dello spread tra tassi di rendimento dei debiti sovrani sul fair value dei titoli eurogovernativi e corporate, dove lo spread riflette la percezione di mercato del merito creditizio degli enti emittenti.

La sensitività del valore del portafoglio dei Titoli emessi o garantiti dallo Stato italiano al rischio creditizio della Repubblica Italiana risulta superiore a quella riferita al solo movimento dei tassi di interesse c.d. "risk free". Tale situazione ha origine dal fatto che la variazione dello spread creditizio non è oggetto di copertura e riguarda l'intero portafoglio titoli e quindi sia la componente a tasso fisso, sia quella a tasso variabile. Infatti, in quest'ultimo caso i derivati di fair value, che trasformano il titolo in tasso variabile, coprono solo il rischio tasso di interesse "risk free" e non anche il rischio creditizio. Pertanto, una variazione dello spread creditizio impatta in eguale misura tanto sui titoli a tasso fisso che sui titoli a tasso variabile.

L'esercizio 2022, è stato caratterizzato da un aumento dei rendimenti dei titoli di Stato italiani (il BTP a 10 anni passa da 1,17% a 4,72%), che ha portato lo spread BTP-Bund a 214 punti base rispetto ai 135 dello scorso anno. Tali movimenti hanno determinato una riduzione del prezzo dei titoli.

Di seguito il dettaglio degli effetti prodotti sul portafoglio del Gruppo nel periodo in commento:

  • il portafoglio Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo detenuto da Poste Italiane SpA (nozionale di circa 37 miliardi di euro) ha subito una complessiva variazione negativa del fair value di circa 10 miliardi di euro: tale variazione è stata in parte rilevata a Conto economico per l'importo di circa 6 miliardi di euro relativo alla variazione di fair value dei titoli oggetto di copertura dal rischio tasso di interesse, mentre la variazione del fair value dei titoli non coperti e della componente relativa al rischio spread (non oggetto di copertura), si è riflessa nel patrimonio netto consolidato per circa 4 miliardi di euro;
  • il portafoglio Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo detenuto dal Gruppo assicurativo Poste Vita (nozionale dei titoli a reddito fisso di circa 110 miliardi di euro) ha registrato una variazione di fair value negativa complessiva di circa 23,4 miliardi di euro quasi interamente retrocessa agli assicurati e rilevata in apposita riserva tecnica con il meccanismo dello shadow accounting.

La sensitività allo spread è calcolata applicando uno shift di +/- 100 bps alla curva dei rendimenti dei titoli governativi italiani.

Di seguito, l'esito dell'analisi di sensitività227 al rischio spread effettuata al 31 dicembre 2022 limitatamente, per rilevanza, alle posizioni della Capogruppo e del Gruppo Poste Vita.

227 Ai fini della sensitivity è stata utilizzata la curva tasso swap e la curva BTP (tasso swap a 10 anni pari a 320 bps e lo spread del BTP rispetto al tasso swap a 10 anni pari a 151 bps).

Poste Italiane SpA - Rischio spread su fair value (milioni di euro)
Descrizione Esposizione al rischio Delta valore Riserve di Patrimonio netto al lordo
delle imposte
Nominale Fair value +100bps -100bps +100bps -100bps
2022 Effetti
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCI 37.599 33.252 (2.835) 3.348 (2.835) 3.348
Titoli a reddito fisso 37.599 33.252 (2.835) 3.348 (2.835) 3.348
Altri investimenti - - - - - -
Strumenti finanziari derivati 1.564 350 78 (94) 78 (94)
Cash flow Hedging 1.564 350 78 (94) 78 (94)
Fair value Hedging - - - - - -
Fair value rilevato a CE - - - - - -
Passività finanziarie
Strumenti finanziari derivati 2.968 (96) (156) 166 (156) 166
Fair value rilevato a CE - - - - - -
Cash flow Hedging 2.968 (96) (156) 166 (156) 166
Variabilità al 31 dicembre 2022 42.131 33.506 (2.912) 3.420 (2.912) 3.420
2021 Effetti
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCI 31.416 37.626 (4.305) 5.198 (4.305) 5.198
Titoli a reddito fisso 31.416 37.626 (4.305) 5.198 (4.305) 5.198
Altri investimenti - - - - - -
Strumenti finanziari derivati 1.714 76 227 (264) 227 (264)
Cash flow Hedging 1.714 76 227 (264) 227 (264)
Fair value Hedging - - - - - -
Fair value rilevato a CE
Passività finanziarie
Strumenti finanziari derivati - - - - - -
Fair value rilevato a CE - - - - - -
Cash flow Hedging - - - - - -
Variabilità al 31 dicembre 2021 33.130 37.702 (4.078) 4.934 (4.078) 4.934

Per completezza di informazione, si evidenzia che un'eventuale variazione dello spread non comporterebbe effetti contabili sul portafoglio delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, ma inciderebbe unicamente sull'ammontare delle plus/minus latenti. In altri termini, i titoli a reddito fisso valutati al costo ammortizzato riferibili interamente al BancoPosta che al 31 dicembre 2022 ammontano a 27.699 milioni di euro (nominale di 28.304 milioni di euro) e il cui fair value è di 23.651 milioni di euro, a seguito di un incremento di 100 bps dello spread, subirebbero una variazione negativa del fair value, non riflessa nei dati contabili, di circa 2,45 miliardi di euro.

Le variazioni dello spread non rilevano ai fini dei requisiti patrimoniali richiesti al Patrimonio destinato Bancoposta non essendo le riserve di fair value comprese nei "fondi propri" utili ai fini di vigilanza.

Gruppo Poste Vita - Rischio spread su fair value (milioni di euro)
Descrizione Esposizione al rischio Delta valore Effetto su Passività
differite
verso gli assicurati
Risultato prima
delle imposte
Riserve di Patrimonio
netto al lordo delle
imposte
Fair -
Nozionale Value +100bps 100bps +100bps -100bps +100bps -100bps +100bps -100bps
2022 Effetti
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCI 110.471 96.501 (7.084) 7.084 (6.968) 6.968 - - (116) 116
Titoli a reddito fisso
Altri investimenti
109.971
500
95.999
502
(7.079)
(5)
7.079
5
(6.963)
(5)
6.963
5
-
-
-
-
(116)
-
116
-
Attività finanziarie al FVTPL 2.738 4.288 (420) 420 (412) 412 (8) 8 - -
Titoli a reddito fisso 2.697 2.285 (186) 186 (177) 177 (8) 8 - -
Altri investimenti* 41 2.003 (235) 235 (235) 235 - - - -
-
Variabilità al 31 dicembre 2022 113.209 100.789 (7.504) 7.504 (7.379) 7.379 (8) 8 (116) 116
-
2021 Effetti
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCI 100.056 111.385 (8.802) 8.802 (8.684) 8.684 - - (118) 118
Titoli a reddito fisso 99.556 110.860 (8.792) 8.792 (8.674) 8.674 - - (118) 118
Altri investimenti 500 525 (10) 10 (10) 10 - - - -
Attività finanziarie al FVTPL 2.541 4.460 (393) 393 (387) 387 (6) 6 - -
Titoli a reddito fisso 2.501 2.579 (142) 142 (136) 136 (6) 6 - -
Altri investimenti* 40 1.881 (251) 251 (251) 251 - - - -
Strumenti finanziari derivati - - - - - - - - - -
Cash flow Hedging - - - - - - - - - -
Fair value Hedging - - - - - - - - - -
Passività finanziarie
Strumenti finanziari derivati - - - - - - - - - -
Fair value rilevato a CE - - - - - - - - - -
Cash flow Hedging - - - - - - - - - -
Fair value Hedging - - - - - - - - - -
Variabilità al 31 dicembre 2021 102.597 115.845 (9.195) 9.195 (9.071) 9.071 (6) 6 (118) 118

(*) Per gli Altri investimenti relativi ai Fondi comuni di investimento, il valore nominale indica il numero delle quote possedute senza tener conto del valore facciale del titolo di capitale

Per completezza di informazione, si evidenzia che a seguito di un incremento di 100 bps dello spread, i titoli a reddito fisso valutati al costo ammortizzato riferibili al Gruppo Poste Vita che al 31 dicembre 2022 ammontano a 2.159 milioni di euro (nozionale di 2.081 milioni di euro) e il cui fair value è di 1.863 milioni di euro, subirebbero una variazione negativa del fair value, non riflessa nei dati contabili, di circa 142 milioni di euro.

Oltre che con l'analisi di sensitività sopra menzionata, Poste Italiane SpA e il Gruppo Poste Vita monitorano il rischio Spread mediante il calcolo della massima perdita potenziale (VaR - Value at Risk) stimata su basi statistiche con un orizzonte temporale di 1 giorno e un livello di confidenza del 99%. L'analisi effettuata tramite il VaR tiene in considerazione la variabilità del fattore di rischio (spread) che storicamente si è manifestata, non limitando l'analisi ad uno shift parallelo di tutta la curva.

Di seguito, i valori della massima perdita potenziale, computata al 31 dicembre 2022 limitatamente, per rilevanza, alle posizioni della Capogruppo e del Gruppo Poste Vita.

Poste Italiane Spa - Analisi di VAR (milioni di euro)

Descrizione Esposizione al rischio SpreadVaR
Nominale Fair value
2022 Effetti
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCI * 37.599 33.252 374
Titoli a reddito fisso 37.599 33.252 374
Strumenti finanziari derivati * 3.433 (92) 31
Cash flow hedge 3.433 (92) 31
Variabilità al 31 dicembre 2022 41.032 33.160 384
2021 Effetti
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCI* 31.416 37.626 267
Titoli a reddito fisso 31.416 37.626
267
Variabilità al 31 dicembre 2021 31.416 37.626 267

* Il VAR indicato in corrispondenza degli strumenti finanziari derivati si riferisce ai soli Acquisti a termine mentre il VAR relativo ai titoli a reddito fisso tiene conto anche delle operazioni di vendita a termine.

Gruppo Poste Vita - Analisi di VAR (milioni di euro)

Descrizione Esposizione al rischio
Nominale Fair value
2022 Effetti
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCI* 110.471 96.501 3.947
Titoli a reddito fisso 109.971 95.999 3.947
Altri investimenti 500 502 -
Attività finanziarie al FVTPL 2.738 4.288 16
Titoli a reddito fisso 2.697 2.285 12
Altri investimenti** 41 2.003 5
Variabilità al 31 dicembre 2022 113.209 100.789 3.946
-
2021 Effetti
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCI* 100.056 111.385 839
Titoli a reddito fisso 99.556 110.860 839
Altri investimenti 500 525 -
Attività finanziarie al FVTPL 2.541 4.460 7
Titoli a reddito fisso 2.501 2.579 4
Altri investimenti** 40 1.881 3
Variabilità al 31 dicembre 2021 102.597 115.845 840

* Il VAR indicato in corrispondenza degli strumenti finanziari derivati si riferisce ai soli Acquisti a termine mentre il VAR relativo ai titoli a reddito fisso tiene conto anche delle operazioni di vendita a termine.

** Per gli Altri investimenti relativi ai Fondi comuni di investimento, il valore nominale indica il numero delle quote possedute senza tener conto del valore facciale del titolo di capitale

Rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari

È definito come l'incertezza relativa al conseguimento di flussi finanziari futuri a seguito di fluttuazioni dei tassi di interesse sul mercato. Può derivare dal disallineamento - in termini di tipologie di tasso, modalità di indicizzazione e scadenze - delle poste finanziarie attive e passive tendenzialmente destinate a permanere fino alla loro scadenza contrattuale e/o attesa (c.d. banking book) che, in quanto tali, generano effetti economici in termini di margine di interesse, riflettendosi sui risultati reddituali dei futuri periodi.

Le analisi che seguono si riferiscono agli effetti delle variazioni dei tassi di mercato sul conseguimento di flussi finanziari derivanti da titoli a tasso variabile o resi tali per effetto di operazioni di fair value hedge.

L'analisi di sensitività al rischio di tasso dei flussi finanziari prodotti dagli strumenti interessati è effettuata ipotizzando uno shift parallelo della curva dei tassi di mercato di +/- 100 bps.

Di seguito, l'esito dell'analisi di sensitività al rischio di interesse sui flussi finanziari, effettuata al 31 dicembre 2022 sulle posizioni del Gruppo Poste Italiane.

(milioni di euro)
Descrizione Esposizione
al rischio
Delta valore Effetto su Passività
differite
verso gli assicurati
Risultato prima
delle imposte
Nominale +100 bps -100 bps +100 bps -100 bps +100 bps -100 bps
2022 Effetti
Attività finanziarie
Attività finanziarie al costo
ammortizzato
Crediti
Depositi presso il MEF
Altri crediti finanziari
11.907
2.457
119
25
(119)
(25)
-
-
-
-
119
25
(119)
(25)
Titoli a reddito fisso 8.115 81 (81) - - 81 (81)
Attività finanziarie al FVTOCI
Titoli a reddito fisso
Altri investimenti
14.382
500
144
5
(142)
(5)
36
5
(36)
(5)
108
-
(106)
-
Attività finanziarie al FVTPL
Titoli a reddito fisso
Altri investimenti
72
22
1
-
(1)
-
1
-
(1)
-
-
-
-
-
Cassa e Depositi BancoPosta
Depositi bancari
1.888 19 (19) - - 19 (19)
Disponibilità liquide e mezzi
equivalenti
Depositi bancari
Depositi presso il MEF
2.650
1.991
-
26
20
-
(20)
(20)
18
-
(18)
-
8
20
(1)
(20)
Passività finanziarie
Finanziamenti
Obbligazioni
Debiti vs istituzioni finanziarie
-
(3.996)
-
(40)
-
40
-
-
-
-
-
-
(40)
-
40
Passività finanziarie vs imprese
controllate
Altre passività finanziarie
-
(4.824)
-
(48)
-
48
-
-
-
-
-
(48)
-
-
48
Variabilità al 31 dicembre 2022 35.162 351 (343) 60 (60) 291 (283)
2021 Effetti
Attività finanziarie
Attività finanziarie al costo
ammortizzato
Crediti
Depositi presso il MEF
Altri crediti finanziari
12.712
4.861
127
49
(127)
(49)
-
-
-
-
127
49
(127)
(49)
Titoli a reddito fisso 5.770 58 (58) - - 58 (58)
Attività finanziarie al FVTOCI
Titoli a reddito fisso
Altri investimenti
16.688
500
167
5
(167)
(5)
65
5
(65)
(5)
102
-
(102)
-
Attività finanziarie al FVTPL
Titoli a reddito fisso
Altri investimenti
49
22
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Cassa e Depositi BancoPosta
Depositi bancari
4.773 48
-
(48)
-
- - 48 (48)

Disponibilità liquide e mezzi
equivalenti
Depositi bancari 5.078 51 (51) 37 (37) 14 (14)
Depositi presso il MEF 1.990 20 (20) - - 20 (20)
Passività finanziarie
Finanziamenti
Obbligazioni - - - - - - -
Debiti vs istituzioni finanziarie (2.956) (30) 30 - - (30) 30
Passività finanziarie vs imprese
controllate - - - - - - -
Altre passività finanziarie (230) (2) 2 - - (2) 2
Variabilità al 31 dicembre 2021 49.257 493 (493) 107 (107) 386 (386)

Nel dettaglio, nell'ambito delle Attività finanziarie, il rischio di interesse sui flussi finanziari riguarda principalmente:

  • una quota del portafoglio titoli detenuti da Poste Vita SpA per un nominale complessivo di 4.372 milioni di euro;
  • crediti al costo ammortizzato di complessivi 2.457 milioni di euro per depositi in garanzia prestati come collateral di passività per strumenti finanziari derivati e operatività in pronti contro termine detenuti dal Patrimonio BancoPosta;
  • l'attività di impiego della liquidità proveniente dalla raccolta su conti correnti postali della Pubblica Amministrazione impiegata dalla Capogruppo presso il MEF, per un valore nominale di 11.907 milioni di euro;
  • titoli di Stato a reddito fisso detenuti dalla Capogruppo sia a tasso variabile per un nominale complessivo di 500 milioni di euro, sia a tasso fisso ricondotti a posizioni a tasso variabile attraverso la stipula di contratti derivati di fair value hedge per un nominale complessivo di 18.006 milioni di euro (comprendono 4.550 milioni di euro di titoli la cui copertura di fair value hedge inizia a produrre i suoi effetti nei 12 mesi successivi al periodo in commento); rileva altresì un titolo della Repubblica Italiana del valore nominale di 150 milioni di euro con rendimento legato all'inflazione, oggetto di copertura di fair value hedge.

Nell'ambito delle Disponibilità liquide, il rischio tasso di interesse sui flussi finanziari riguarda principalmente i depositi bancari detenuti dalle società Poste Italiane SpA e Poste Vita SpA, nonché le somme depositate dalla Capogruppo presso il MEF sul conto operativo cd. conto "Buffer".

Rischio di credito

È il rischio di inadempimento delle controparti verso le quali esistono posizioni attive, ad eccezione degli investimenti in azioni e in quote di fondi comuni.

Al fine di rispondere alle disposizioni dell'IFRS 9, il quale richiede di includere nel calcolo delle perdite attese sugli strumenti finanziari un approccio forward looking, tenuto altresì conto dell'evolversi dello scenario economico italiano, il Gruppo ha aggiornato gli scenari di previsione per tenere conto di nuovi elementi basati sulle stime del Fondo Monetario Internazionale per l'esercizio 2022 che hanno portato ad un lieve aumento della PD dell'Italia e delle altre controparti Sovereign rispetto a quanto utilizzato nelle valutazioni della Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2021.

Pratiche di gestione del rischio di credito: input, assunzioni e tecniche di stima

Il modello di svalutazione (impairment) degli strumenti finanziari misurati al costo ammortizzato e al fair value rilevato nelle altre componenti del conto economico complessivo è basato sulle Expected Credit Losses (ECL). Di seguito i dettagli delle metodologie adottate nella gestione del rischio di credito.

Descrizione generale dei modelli utilizzati

Il Gruppo applica il General deterioration model secondo modelli di stima dei parametri di rischio distinti a seconda della tipologia di controparte:

  • Titoli/depositi con controparti Sovereign, Banking e Corporate: modelli interni di stima dei parametri di rischio;
  • Pubblica Amministrazione e Controparti Centrali: parametri di rischio derivanti dai rating delle agenzie o tassi di default medi di settore.

Per i Crediti commerciali è applicato il Simplified approach come meglio descritto più avanti.

Significativo incremento del rischio di credito

Sulla base dei modelli di impairment di cui il Gruppo Poste Italiane si è dotato al fine di rispondere alle esigenze del principio contabile, la determinazione del significativo incremento del rischio di credito delle posizioni finanziarie, diverse dai crediti commerciali, avviene sulla base del "delta notch" tra il rating al momento dell'entrata in portafoglio e il rating alla data di reporting.

Tale delta viene confrontato con un valore soglia che prende in considerazione i seguenti fattori:

  • il rating dello strumento finanziario al momento dell'entrata in portafoglio;
  • il rating dello strumento finanziario alla data di reporting;
  • l'anzianità della posizione all'interno del portafoglio (fattore vintage);
  • un fattore additivo per mitigare la non linearità della PD rispetto alle classi di rating228;
  • un fattore judgmental il cui utilizzo è ristretto al caso di repentini cambiamenti del merito creditizio non ancora rilevati dai rating229 .

I rating utilizzati nella staging allocation derivano da modelli interni, con riferimento alle controparti bancarie, sovrane e corporate e da infoprovider esterni, con riferimento alla Pubblica Amministrazione e alle Controparti Centrali. Sulla base delle informazioni sopra riportate si ritiene pertanto confutata da parte del Gruppo Poste Italiane la presunzione che vi siano stati aumenti significativi del rischio di credito dopo la rilevazione iniziale quando le attività finanziarie sono scadute da più di 30 giorni.

Il Gruppo Poste Italiane ha deciso di non adottare la "Low Credit Risk Exe tion" e di procedere invece alla staging allocation degli strumenti finanziari interessati.

Per quanto riguarda i crediti commerciali, data l'adozione dell'approccio semplificato previsto dal nuovo principio contabile, le perdite attese sono determinate lungo l'intera vita dello strumento.

Definizione di default

Il Gruppo Poste Italiane definisce il Default sulla base di valutazioni ad hoc che prendono in considerazione:

  • eventuali delay di pagamento;
  • informazioni di mercato quali ad esempio attribuzioni allo stato di default da parte delle agenzie di rating;

228 Il fattore additivo è costruito in funzione del livello del rating raggiunto alla reporting date: migliore è il rating di arrivo più diventa alta la soglia per il passaggio a Stage 2.

229 Il fattore judgemental è un fattore che può riassumere aspetti rilevanti nella determinazione del significativo incremento del rischio di credito tenuto conto di alcuni elementi quali ad esempio:

- una variazione significativa, effettiva o attesa, del rating di credito interno/esterno dello strumento finanziario;

- variazioni sfavorevoli, esistenti o previste, delle condizioni economiche, finanziarie o commerciali che si ritiene possano provocare un cambiamento significativo della capacità del debitore di onorare i suoi debiti, come un aumento, effettivo o atteso, dei tassi di interesse o un aumento significativo, effettivo o atteso, dei tassi di disoccupazione.

• analisi interne su specifiche posizioni creditorie.

Svalutazione collettiva e individuale

Con riferimento a un gruppo omogeneo di attività finanziarie, viene applicato un criterio di svalutazione su base collettiva che definisce la misura dell'ECL insita nello strumento, pur non essendo possibile la sua riconduzione ad una specifica posizione. La modalità di raggruppamento è effettuata in relazione alla tipologia di controparte sulla base della modalità di stima delle PD.

La svalutazione individuale è considerata tale solo per le svalutazioni analitiche fatte sui crediti commerciali di importo superiore ad una determinata soglia, per i quali si effettua una valutazione ad hoc per il singolo credito.

Informazioni forward looking

Secondo le indicazioni fornite dal principio, il calcolo dell'ECL deve considerare anche elementi forward looking basati su scenari di ampio consenso.

L'approccio seguito dal Gruppo Poste Italiane è quello di inglobare direttamente nella stima della PD le informazioni forward looking. In particolare, per le controparti sovrane, per le quali sono disponibili autorevoli stime prospettiche, sono utilizzati tali valori per il calcolo della PD; per quanto riguarda le altre controparti, invece, il modello interno adottato consente di completare il dataset di input necessario al calcolo della PD a partire da valori di scenario riferibili ad alcune delle variabili del modello. La finalità dell'approccio è, quindi, quella di stimare le variabili non valorizzate utilizzando la correlazione storica delle informazioni disponibili230 .

Tecniche di stima utilizzate

Per lo sviluppo di modelli di calcolo della PD per le controparti Sovereign, Banking e Corporate, non potendo utilizzare eventi di default, in quanto poco frequenti, è stato adottato un approccio di tipo shadow rating.

Tale metodologia consiste nell'utilizzare variabili target legate al livello di rating esterno prodotto dalle agenzie; il target può essere identificato direttamente con il rating o, in alternativa, con il tasso di default collegato al livello di rating.

È stata scelta un'agenzia di rating di riferimento per la costruzione del target tenendo in considerazione sia la numerosità delle controparti valutate sia la disponibilità di dati storici su un orizzonte temporale ritenuto adeguato.

Per la costruzione dei modelli sono state estratte e utilizzate le seguenti tipologie di dati per ciascun Paese del campione:

  • − dati macroeconomici;
  • − dati di mercato: indici di mercato nazionali, indici energetico/non energetico mondiali, Indice Eurostoxx e Indice S&P500;
  • − dati di bilancio.

Ai fini della stima dei modelli interni è stata utilizzata una definizione di default basata sulla seguente impostazione:

  • − Strumenti finanziari Governativi ritardo di pagamento anche di un solo giorno o rinegoziazione del debito;
  • − Strumenti finanziari Corporate e Banking ritardo di pagamento di 90 giorni.

isurazione dell'ECL

La determinazione delle perdite attese (ECL) viene svolta sull'orizzonte temporale definito coerentemente con il livello di Staging (12 mesi o lifetime) sulla base delle seguenti grandezze:

  • − Probabilità di Default (PD);
  • − Loss Given Default (LGD);

230 In particolare, l'utilizzo di tale approccio viene limitato a situazioni per le quali si ritiene che, effettivamente, i dati consuntivi non siano più rappresentativi della reale rischiosità della controparte.

  • − Exposure at Default (EAD);
  • − Time Factor (TF).

Di seguito le principali assunzioni/scelte adottate nella determinazione dei singoli fattori:

  • − PD, come indicato dal principio, è stata adottata una valutazione Point in Time (PIT) e forward looking;
  • − LGD, sono stati utilizzati valori coerenti con il modello Internal Ratings Based (IRB) Base Approach della normativa di Basilea (45% per attività di rischio senior, 75% per le attività di rischio subordinate);
  • − EAD, esposizione calcolata prospetticamente fino alla scadenza dello strumento a partire dallo sviluppo dei flussi di cassa previsti. Nello sviluppo si è tenuto conto delle specifiche ipotesi di indicizzazione per ogni asset class (titoli a tasso fisso, titoli a tasso variabile, titoli Indicizzati all'inflazione, ecc.);
  • − TF, come tasso di attualizzazione è stato adottato il tasso di interesse effettivo determinato a livello di singola posizione.

Crediti commerciali

Il Gruppo adotta l'approccio semplificato per la determinazione dell'impairment dei crediti commerciali, sulla base del quale il fondo a copertura perdite è determinato per un ammontare uguale alle perdite attese lungo tutta la vita del credito. Tale approccio viene determinato mediante il seguente processo:

  • (a) sulla base del volume d'affari o dell'esposizione creditizia storica, si individua una soglia di credito oltre la quale procedere ad una valutazione analitica del singolo credito o della singola esposizione creditoria. La valutazione analitica delle posizioni creditorie implica un'analisi della qualità del credito e della solvibilità del debitore, determinata in base ad elementi probativi interni ed esterni a supporto di tale valutazione;
  • (b) per i crediti sotto la soglia individuata, mediante la predisposizione di una matrice dalla quale risultino le diverse percentuali di svalutazione stimate sulla base delle perdite storiche, ove esistenti, o in alternativa sull'andamento storico degli incassi. Nella costruzione della matrice di impairment i crediti vengono raggruppati per categorie omogenee in funzione delle loro caratteristiche, al fine di tenere conto dell'esperienza storica sulle perdite.

Esposizione al rischio di credito

Per le Attività finanziarie soggette al rischio in commento e per le quali si applicano le disposizioni in materia di riduzione di valore, si riporta di seguito un'analisi dell'esposizione del Gruppo al 31 dicembre 2022, riferita alle Attività finanziarie al costo ammortizzato e al Fair Value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo, per le quali è utilizzato il General deterioration model. L'analisi mostra l'esposizione per classe di attività finanziarie suddivise per stage. Gli importi si riferiscono al valore contabile lordo (costo ammortizzato al lordo dell'ECL), se non diversamente indicato, e non tengono in considerazione garanzie o altri strumenti di attenuazione del rischio di credito.

Descrizione da AAA a AA- da A+ a BBB- da BB+ a C Not Effetti
Stage
1
Stage
2
Stage
3
Stage 1 Stage
2
Stage
1
Stage
2
rated della
copertura
Totale
2022 Effetti
Attività finanziarie al costo
ammortizzato
Finanziamenti - - - 1.358 - - - 1.358
Crediti 195 - - 14.274 - 7 - 14.476
Titoli a reddito fisso 54 - 209 32.323 - - - 32.586
Altri investimenti - - - - - - - -
Totale Valore contabile lordo 249 - 209 47.955 - 7 - 48.420

Gruppo Poste Italiane - Rischio di credito - Rating (milioni di euro)

Fondo a copertura perdite attese - - - (40) - - - (40)
Totale costo ammortizzato al 31
dicembre 2022
249 - 209 47.915 - 7 - 629 (2.714) 46.295
2021 Effetti
Attività finanziarie al costo ammortizzato
Finanziamenti - - - - - - - -
Crediti 233 - - 17.409 - - - 17.642
Titoli a reddito fisso - - - 32.953 - - - 32.953
Altri investimenti - - - - - - - -
Totale Valore contabile lordo 233 - - 50.362 - - - 50.595
Fondo a copertura perdite attese - - - (36) - - - (36)
Totale costo ammortizzato al 31
dicembre 2021
233 - - 50.326 - - - 567 2.188 53.313
(milioni di euro)
Descrizione da AAA a AA- da A+ a BBB- da BB+ a C Effetti
Stage 1 Stage 2 Stage 1 Stage
2
Stage 1 Stage 2 Not
rated
della
copertura
Totale
2022 Effetti
Attività finanziarie al FVTOCI
Titoli a reddito fisso 8.709 - 136.163 13 2.058 58 147.001
Altri investimenti - - 501 - - - 501
Totale Valore contabile lordo 8.709 - 136.696 13 2.058 58 147.533
Valore contabile - Fair value al 31
dicembre 2022
7.650 - 120.254 12 1.815 51 - 129.782
2021 Effetti
Attività finanziarie al FVTOCI
Titoli a reddito fisso 2.209 - 128.317 5 2.464 197 133.192
Altri investimenti - - 500 - - - 500
Totale Valore contabile lordo 2.209 - 128.817 5 2.464 197 133.692
Valore contabile - Fair value al 31
dicembre 2021
2.280 - 144.080 5 2.478 200 - 149.043

Di seguito si espone un'analisi della concentrazione del rischio di credito per classe di attività finanziarie sulla base della controparte. Gli importi rappresentati si riferiscono al valore contabile lordo. Del fondo a copertura delle perdite attese sugli

strumenti finanziari al fair value nelle altre componenti del conto economico complessivo, un importo pari a circa 47 milioni di euro è stato retrocesso agli assicurati.

Gruppo Poste Italiane - Rischio di credito - Concentrazione rischio di credito (milioni di euro)
31.12.2022 31.12.2021
Descrizione Valore contabile
lordo
Fondo a
copertura
perdite attese
Valore contabile
lordo
Fondo a copertura
perdite attese
Attività finanziarie al Costo ammortizzato 48.420 (40) 50.595 (36)
Finanziamenti 1.358 - - -
Sovereign - - - -
Corporate 1.358 - - -
Banking - - - -
Crediti 14.475 (26) 17.642 (25)
Sovereign 11.907 (5) 12.711 (5)
Corporate 1.100 (20) 1.615 (20)
Banking 1.468 - 3.316 -
Titoli a reddito fisso 32.586 (14) 32.953 (11)
Sovereign 29.563 (13) 29.922 (11)
Corporate 3.015 (1) 3.020 -
Banking 9 - 11 -
Attività finanziarie al FVTOCI 147.533 (64) 133.692 (65)
Titoli a reddito fisso 147.033 (64) 133.192 (65)
Sovereign 124.757 (48) 112.026 (40)
Corporate 14.933 (14) 12.602 (22)
Banking 7.344 (2) 8.564 (3)
Altri investimenti 501 - 500 -
Sovereign - - - -
Corporate - - - -
Banking 501 - 500 -
Totale 195.953 (104) 184.287 (101)

Garanzie e altri strumenti di attenuazione del rischio di credito

Principi, processi di valutazione e gestione delle garanzie e degli altri strumenti di attenuazione del rischio di credito

Il Gruppo Poste Italiane adotta strumenti di attenuazione del rischio di credito e controparte. In particolare:

  • nell'ambito di Poste Italiane SpA, principalmente con riferimento al Patrimonio BancoPosta, il rischio di controparte è mitigato, relativamente ai contratti derivati di copertura e alle operazioni di pronti contro termine, stipulando master netting agreement e richiedendo collateral in cash o titoli di Stato; con riferimento al rischio di credito, inoltre, sono presenti dei presìdi quali garanzie statali su titoli;
  • il Gruppo assicurativo Poste Vita investe, tra l'altro, in titoli corporate assistiti da garanzie funzionali a mitigare la complessiva esposizione al rischio di credito;
  • nell'ambito della gestione dei crediti commerciali, il Gruppo Poste Italiane concede condizioni di pagamento posticipato alla propria clientela, richiedendo, in taluni casi, fidejussioni bancarie o assicurative rilasciate da primari istituti.

Al 31 dicembre 2022, il Gruppo non detiene strumenti finanziari assistiti da garanzie o altri strumenti di attenuazione del rischio di credito per i quali non sia stato rilevato un fondo a copertura perdite attese (salvo il caso di impiego temporaneo della liquidità in pronti contro termine attivi).

I principali tipi di strumenti di attenuazione del rischio di credito sono dettagliati di seguito:

Titoli a reddito fisso

I titoli di debito detenuti dal Gruppo assistiti da garanzia o altri strumenti di attenuazione del rischio di credito, sono i seguenti:

  • titoli emessi da CDP SpA garantiti dallo Stato Italiano e sottoscritti dal Patrimonio BancoPosta per un valore nominale di 3.000 milioni di euro al 31 dicembre 2022, rilevati tra le attività finanziarie al costo ammortizzato; per lo strumento finanziario in commento, nella determinazione delle perdite attese, si è tenuto conto della PD della Repubblica italiana;
  • titoli obbligazionari detenuti dal Gruppo Poste Vita, per un ammontare nominale di 6.158 milioni di euro al 31 dicembre 2022. In tali casi la garanzia copre il 100% del valore nominale dei titoli. Le garanzie che assistono gli strumenti finanziari in commento sono le seguenti:
    • titoli obbligazionari corporate assistiti da garanzia personale prestata dalla società capogruppo o altra società collegata per un ammontare nominale di 5.364 milioni di euro;
    • titoli obbligazionari covered assistiti da mutui prevalentemente di tipo residenziale, per un ammontare nominale di 186 milioni di euro;
    • titoli obbligazionari garantiti dagli Stati Sovrani per un ammontare nominale di 608 milioni di euro.

Per gli strumenti assistiti da garanzia personale prestata dallo Stato Sovrano o da una o più società, ai fini del calcolo delle perdite attese, è stato considerato il rating dell'entità garante. In riferimento ai titoli covered, si è tenuto conto delle garanzie sottostanti mediante il riconoscimento di upgrade in funzione della tipologia di garanzia.

Strumenti finanziari derivati e contratti di Pronti Contro Termine

Al fine di ridurre le esposizioni al rischio di controparte, Poste Italiane SpA stipula contratti standard ISDA (con allegato CSA), e contratti GMRA che disciplinano rispettivamente la collateralizzazione per le operazioni in derivati e in pronti contro termine.

Inoltre, al fine di mitigare il rischio di controparte e avere un più facile accesso al mercato, a partire da dicembre 2017, il Patrimonio BancoPosta stipula contratti di Pronti contro termine principalmente attraverso la Controparte Centrale "Cassa Compensazione e Garanzia". A partire dal 2021, alcuni derivati stipulati dal Patrimonio Bancoposta tramite contratti

bilaterali vengono veicolati ad una Controparte Centrale Qualificata per il clearing centralizzato grazie ai servizi erogati da un clearing broker.

La quantificazione delle posizioni in derivati e in Pronti contro termine e i relativi strumenti di attenuazione del rischio sono illustrati nel paragrafo "Compensazioni di attività e passività finanziarie" al quale si rimanda.

Crediti commerciali

Il Gruppo Poste Italiane, al fine di mitigare i rischi derivanti dalla concessione di condizioni di pagamento posticipato alla propria clientela, si è dotata di una policy e di idonee linee guida che regolamentano la gestione dei crediti commerciali, le modalità e le condizioni di pagamento da applicare alla clientela e definisce il processo aziendale volto a verificare il merito creditizio del cliente, nonché la sostenibilità del rischio commerciale insito nella proposta contrattuale di pagamento posticipato.

In funzione dell'esito delle valutazioni, i contratti stipulati con la clientela possono essere subordinati alla prestazione di un'idonea garanzia. Le garanzie vengono inoltre richieste se previste da disposizioni normative e/o da regolamenti attuativi di specifici servizi.

Il Gruppo Poste Italiane accetta principalmente fidejussioni bancarie o assicurative rilasciate da primario istituto; in alternativa, su richiesta del cliente e previa valutazione del rischio, accetta fidejussioni rilasciate da altri istituti, o il versamento di un deposito cauzionale mediante l'apertura di un conto corrente postale vincolato.

Il Gruppo Poste Italiane di norma concede l'esonero dal rilascio delle garanzie fideiussorie a copertura di crediti commerciali alla Pubblica Amministrazione, ad eccezione dei casi in cui il rilascio sia obbligatorio per disposizioni normative o per regolamenti attuativi di specifici servizi.

Per tutte le posizioni creditorie valutate analiticamente, ai fini del calcolo del fondo svalutazione crediti commerciali, le garanzie riducono l'incidenza dell'ammontare esposto a rischio.

Misurazione dell'ECL

Nelle tabelle di seguito si forniscono, per ciascuna classe di strumento finanziario, la riconciliazione tra il saldo di apertura e il saldo di chiusura del fondo previsto dall'IFRS 9 a presidio delle perdite attese. Attività finanziarie

(milioni di euro)

Costo ammortizzato
Descrizione Crediti Titoli a reddito fisso Totale
Stage 1 Stage 1
Saldo al 1° gennaio 2022 25 12 37
Impairment titoli/crediti in portafoglio all'inizio del
periodo
1 2 3
Reversal titoli/crediti in portafoglio all'inizio del
periodo
- - -
Impairment titoli/crediti acquistati/erogati nel
periodo
- 1 1
Reversal per write off - - -
Reversal per vendite/incasso - (1) (1)
Saldo al 31 dicembre 2022 26 14 40

Gruppo Poste Italiane - Rischio di credito - Dettaglio fondo a copertura delle perdite attese sugli strumenti finanziari al Costo ammortizzato

Al 31 dicembre 2022 la stima delle perdite attese sugli strumenti finanziari al costo ammortizzato ammonta a circa 40 milioni di euro, il fondo è aumentato di circa 3 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021.

(milioni di euro)

Gruppo Poste Italiane - Rischio di credito - Dettaglio fondo a copertura delle perdite attese sugli strumenti finanziari al FVTOCI

Descrizione Crediti Titoli a reddito fisso Totale
Stage 1 Stage 1
Saldo al 1 gennaio 2022 -
13
13
Impairment titoli/crediti in portafoglio all'inizio del
periodo
Reversal titoli/crediti in portafoglio all'inizio del
-
3
-
(1)
3
(1)
periodo
Impairment titoli/crediti acquistati/erogati nel
periodo
Reversal per write off
-
4
-
-
4
-
Reversal per vendite/incasso -
(1)
(1)
Saldo al 31 dicembre 2022 -
17
17

Al 31 dicembre 2022 la stima delle perdite attese sugli strumenti finanziari al Fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo ammonta a circa 17 milioni di euro, il fondo è aumentato di circa 4 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021.

Crediti commerciali

Per ciascuna classe di Crediti commerciali viene di seguito rappresentata l'esposizione al rischio di credito del Gruppo Poste Italiane al 31 dicembre 2022 in maniera separata a seconda che il modello utilizzato per la stima dell'ECL sia basato su una valutazione analitica oppure forfettaria.

Gruppo Poste Italiane - Rischio di credito - Crediti commerciali svalutati su base analitica
(milioni di euro)
31.12.2022 31.12.2021
Descrizione Valore contabile
lordo
Fondo a
copertura perdite
attese
Valore contabile
lordo
Fondo a
copertura perdite
attese
Crediti commerciali
Crediti verso clienti 1.065 231 1.711 270
Cassa Depositi e Prestiti 22 0 387 0
Ministeri ed enti pubblici 411 53 297 97
Corrispondenti esteri 97 0 360 2
Privati 535 178 667 171
Crediti verso Controllante 288 33 78 31
Crediti vs altri 4 - 21 -
Totale 1.357 265 1.810 301

31.12.2022 31.12.2021
Fasce di scaduto Valore contabile
lordo
Fondo a copertura
perdite attese
Valore
contabile lordo
Fondo a copertura
perdite attese
Crediti commerciali non scaduti 770 14 659 7
Scaduto 0 - 1 anno 216 12 250 22
Scaduto 1 - 2 anni 71 13 77 16
Scaduto 2 - 3 anni 48 8 53 19
Scaduto 3 - 4 anni 27 16 23 14
Scaduto > 4 anni 64 63 62 62
Posizioni oggetto di recupero legale e/o in procedura
concorsuale
177 159 139 121
Totale 1.374 285 1.263 261

Gruppo Poste Italiane - Rischio di credito - Crediti commerciali svalutati sulla base della matrice semplificata (milioni di euro)

La movimentazione del fondo svalutazione crediti commerciali (verso clienti e verso la Controllante) è la seguente:

Descrizione Saldo al
31.12.2021
Acc.ti netti Ricavi
sospesi
Utilizzi Variazione
perimetro
Saldo al 31.12.
2022
Privati 301 51 - (20) 1 333
Amm.ni pubbliche 128 (34) - (11) - 84
Amm.ni postali estere 14 (1) - - - 12
443 15 - (31) 1 429
Per interessi per ritardati pagamenti 86 20 - (20) - 88
Crediti verso controllante 33 - - - - 33
Totale 562 36 - (51) 1 550

Al 31 dicembre 2022, il fondo svalutazione crediti verso clienti include rilasci netti per circa 34 milioni di euro derivanti principalmente da accordi perfezionatisi nel corso dell'esercizio nonché da integrazioni di stanziamenti nel Bilancio dello Stato 2023 per talune partite creditorie oggetto nel tempo di provvedimenti legislativi restrittivi della spesa pubblica, per maggiori dettagli si rimanda alla nota A8 – Crediti commerciali. Gli accantonamenti netti di 51 milioni di euro si riferiscono principalmente a crediti oggetto di procedure concorsuali e a crediti affidati al legale per il recupero. Gli utilizzi dell'esercizio si riferiscono principalmente allo stralcio di crediti a seguito della conclusione di procedure concorsuali e di accordi e allo stralcio di crediti per conti correnti con saldo debitore, per i quali è stata constatata l'antieconomicità delle azioni di recupero, anche tenuto conto dell'esiguità dell'importo delle singole posizioni creditorie.

Il fondo svalutazione crediti verso Controllante riflette le assenze di copertura nel Bilancio dello Stato che non rendono possibile l'incasso di talune partite creditorie iscritte sulla base della normativa nonché dei contratti e delle convenzioni in vigore all'epoca della rilevazione.

Altri crediti e attività

Di seguito la movimentazione del fondo svalutazione crediti e altre attività.

Gruppo Poste Italiane - Movimentazione del Fondo svalutazione crediti verso altri
(milioni di euro)
Descrizione Saldo al 31.12.2021 Acc.ti netti Utilizzi Saldo al 31.12.2022
Crediti per interessi attivi su rimborso IRES
Amm.ni pubbliche per servizi diversi
Crediti per accordi CTD
Altri crediti
46
-
24
118
(1)
-
-
(5)
-
-
-
(6)
45
-
24
107
Totale 188 (5) (6) 177

Compensazioni di attività e passività finanziarie

In conformità all'IFRS 7 – Strumenti finanziari: Informazioni integrative, si forniscono di seguito le informazioni sulle attività e passività finanziarie soggette a un accordo quadro di compensazione esecutivo o a un accordo similare, indipendentemente dal fatto che gli strumenti finanziari siano stati o meno compensati in conformità al paragrafo 42 dello IAS 32231 .

Le partite interessate al 31 dicembre 2022, riferite alla sola Poste Italiane SpA riguardano:

  • strumenti derivati attivi e passivi, e relativi depositi di collateralizzazione sia in contanti che in Titoli di Stato;
  • pronti contro termine attivi e passivi, e relativi depositi di collateralizzazione sia in contanti che in Titoli di Stato.

Le posizioni in commento sono regolate da accordi standardizzati bilaterali di netting che consentono, in caso di default della controparte, la compensazione delle posizioni creditorie e debitorie relative a derivati, per i quali sono presenti contratti ISDA e a operazioni di pronti contro termine, per i quali sono presenti contratti GMRA.

Le posizioni in pronti contro termine gestite attraverso la Controparte Centrale, che soddisfano i requisiti previsti dallo IAS 32, sono esposte al netto della compensazione.

Ai fini della compilazione delle tabelle e in linea con quanto previsto dall'IFRS 7, si segnala che le operazioni in pronti contro termine sono rappresentate secondo il criterio di valutazione del costo ammortizzato, mentre le operazioni in derivati sono rappresentate al fair value; le relative garanzie reali finanziarie sono riportate al loro fair value.

  • ha correntemente un diritto legale a compensare gli importi rilevati contabilmente; e
  • intende estinguere per il residuo netto, o realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività".

231 Il paragrafo 42 dello IAS 32 stabilisce che "Una attività e una passività finanziaria devono essere compensate e il saldo netto esposto nello stato patrimoniale quando e soltanto quando un'entità:

Attività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di compensazione o ad accordi similari

(milioni di euro)

(milioni di euro)

Ammon Ammontari correlati non oggetto
di compensazione in bilancio
Ammontare lordo
delle attività
Ammontare delle
passività
finanziarie
tare
netto
delle
Collateral Ammontare
netto delle
attività/(pas
Forme tecniche finanziarie(*)
compensato in
(a)
bilancio
(b)
attività
finanzia
rie
(c=a-b)
Strumenti
finanziari
(d)
Depositi di
contante
dati/(ricevuti) in
garanzia
(e)
sivtà)
finanziarie
(f=c-d-e)
Esercizio 2022
Attività finanziarie Patrimonio BancoPosta
Derivati 6.110 - 6.110 1.197 4.822 91
Pronti contro termine 4.575 3.217 1.358 1.358 - -
Totale al 31 dicembre 2022 10.685 3.217 7.468 2.555 4.822 91
Esercizio 2021
Attività finanziarie Patrimonio BancoPosta
Derivati 873 - 873 866 7 -
Pronti contro termine 1.577 1.577 - - -
Attività finanziarie Patrimonio non destinato
Derivati 3 - 3 - 2 1
Totale al 31 dicembre 2021 2.453 1.577 876 866 9 1

Passività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio,

oppure soggette ad accordi-quadro di compensazione o ad

accordi similari

Ammontare
lordo delle
Ammontare delle
attività finanziarie
Ammontare netto
delle passività
Collateral Ammontare netto
delle
Forme tecniche passività
finanziarie(*)
(a)
compensato in
bilancio
(b)
finanziarie
(c=a-b)
Strumenti
finanziari
(d)
Depositi di
contante
dati/(ricevuti) in
garanzia
(e)
attività/(passivtà)
finanziarie
(f=c-d-e)
Esercizio 2022
Passività finanziarie Patrimonio BancoPosta
Derivati 971 - 971 947 24 -
Pronti contro termine 13.342 3.217 10.125 9.236 889 -
Totale al 31 dicembre 2022 14.313 3.217 11.096 10.183 913 -
Esercizio 2021
Passività finanziarie Patrimonio BancoPosta
Derivati 5.460 - 5.460 1.405 3.976 79
Pronti contro termine 14.837 1.577 13.260 13.235 24 1
Passività finanziarie Patrimonio non destinato
Derivati 3 - -
3
- 3 -
Totale al 31 dicembre 2021 20.300 1.577 18.723 14.640 4.003 80

* L'ammontare lordo delle attività e passività finanziarie comprende gli strumenti finanziari soggetti a compensazione e quelli soggetti ad accordi quadro di compensazione esecutivi ovvero ad accordi similari indipendentemente dal fatto che essi siano o meno compensati.

Rischio di liquidità

È il rischio di incorrere in difficoltà nel reperire fondi, a condizioni di mercato, per far fronte agli impegni iscritti nel passivo. Il Gruppo Poste Italiane applica una politica finanziaria mirata a minimizzare il rischio attraverso la diversificazione delle forme di finanziamento a breve e a lungo termine e delle controparti; la disponibilità di linee di credito rilevanti in termini di ammontare e numero di banche affidanti; la distribuzione graduale e omogenea nel tempo delle scadenze della provvista a medio e lungo termine; l'adozione di modelli di analisi preposti al monitoraggio delle scadenze dell'attivo e del passivo.

Al 31 dicembre 2022 le disponibilità liquide non vincolate ammontano a 1,2 miliardi di euro. Le linee di credito committed e uncommitted a disposizione del Gruppo e i relativi utilizzi sono riepilogati nella tabella che segue.

(milioni di euro)
Descrizione Saldo al
31.12.2022
Saldo al
31.12.2021
Linee di credito committed
Finanziamenti a breve
2.450
2.450
1.750
1.750
Linee di credito uncommitted
Finanziamenti a breve
Scoperti di c/c
Credti di firma
2.159
1.005
145
1.008
2.357
1.309
145
903
Totale 4.609 4.107
Utilizzi uncommitted
Finanziamenti a breve
Credti di firma
652
1
652
975
550
425
Totale 652 975

Al 31 dicembre 2022 i crediti di firma della Capogruppo sono 886 milioni di euro

A fronte delle linee di credito ottenute non è stata costituita alcuna forma di garanzia reale.

In data 31 marzo 2022 è stato stipulato un nuovo finanziamento di 100 milioni di euro con la BEI "Green Mobility", erogato il 2 maggio 2022, con interessi al tasso fisso dell'1,467% e scadenza 2 maggio 2028.

Le linee di credito a revoca uncommitted risultano disponibili anche per l'operatività overnight del Patrimonio BancoPosta. Inoltre, a decorrere dal 26 giugno 2020 il Patrimonio BancoPosta può accedere ad una linea di finanziamento committed a tre anni concessa da Cassa Depositi e Prestiti per operazioni in pronti contro termine fino ad un massimo di 4,25 miliardi di euro, non utilizzata al 31 dicembre 2022.

Infine, per l'operatività interbancaria intraday, il Patrimonio BancoPosta può accedere ad un'anticipazione infragiornaliera di Banca d'Italia e garantita da titoli di valore nominale pari a 2.582 milioni di euro, non utilizzata al 31 dicembre 2022.

La Capogruppo ha in essere al 31 dicembre 2022 un programma EMTN – Euro Medium Term Note di 2,5 miliardi di euro, grazie al quale il Gruppo può reperire sul mercato dei capitali ulteriori 1,45 miliardi di euro. Nell'ambito di tale programma nel 2013 Poste Italiane ha collocato presso la Borsa del Lussemburgo un prestito decennale di 50 milioni di euro mentre nel dicembre 2020 ha collocato un ulteriore prestito senior unsecured del valore nominale complessivo di 1 miliardo di euro.

Le linee di credito esistenti ed i finanziamenti in essere sono commisurati a coprire le esigenze finanziarie previste ad oggi.

Di seguito si riporta, inoltre, il raffronto tra passività e attività in essere al 31 dicembre 2022, in relazione al Gruppo Poste Italiane.

Gruppo Poste Italiane - Rischio di liquidità - Passivo (milioni di euro)

31.12.2022 31.12.2021
Descrizione Entro
l'esercizio
tra 1 e 5
anni
oltre 5
anni
Totale Entro
l'esercizio
tra 1 e 5
anni
oltre 5
anni
Totale
Flusso del portafoglio polizze del gruppo
Poste Vita
14.494 35.351 171.345 221.191 9.188 35.209 146.899 191.296
Passività finanziarie 55.126 22.965 28.048 106.139 52.185 22.847 25.869 100.901
Debiti per conti correnti postali 27.486 13.887 26.963 68.336 28.548 15.285 24.766 68.599
Finanziamenti 6.518 8.288 753 15.559 9.538 6.997 712 17.247
Passività finanziarie per leasing 297 782 328 1.407 219 560 387 1.166
Altre passività finanziarie 20.825 8 3 20.837 13.880 5 4 13.889
Debiti commerciali 2.234 - - 2.234 2.029 - - 2.029
Altre passività 2.000 1.998 6 4.004 1.865 1.740 9 3.614
Totale Passivo 73.855 60.314 199.398 333.567 65.267 59.796 172.777 297.840

Nella tabella che precede, i flussi di cassa previsti in uscita sono distinti per scadenza e i debiti per conti correnti postali rappresentati in base al modello statistico/econometrico dell'andamento previsionale e prudenziale di persistenza delle masse raccolte. I rimborsi in linea capitale, al relativo valore nominale, sono aumentati degli interessi calcolati, ove applicabile, in base alla curva dei tassi di interesse al 31 dicembre 2022. Gli impegni delle compagnie Poste Vita SpA e Poste Assicura SpA sono rappresentati nella voce Flusso del portafoglio polizze del Gruppo Poste Vita.

Gruppo Poste Italiane - Rischio di liquidità - Attivo
(milioni di euro)
31.12.2022 31.12.2021
Descrizione Entro
l'esercizio
tra 1 e 5
anni
oltre 5
anni
Totale Entro
l'esercizio
tra 1 e 5
anni
oltre 5
anni
Totale
Attività finanziarie 41.129 67.472 246.475 355.076 36.201 64.489 199.855 300.545
Crediti commerciali 2.178 4 - 2.182 2.518 6 - 2.524
Altri crediti e attività 1.100 4.101 21 5.221 1.163 3.988 26 5.178
Crediti d'imposta legge
77/2020
1.569 5.514 3.134 10.217 928 3.793 2.669 7.388
Cassa e Depositi BancoPosta 5.848 - - 5.848 7.659 - - 7.659
Disponibilità liquide e mezzi
equivalenti
4.983 - - 4.983 7.958 - - 7.958
Totale Attivo 56.807 77.091 249.630 383.528 56.427 72.276 202.550 331.252

Con riferimento alle attività, i flussi di cassa in entrata sono distinti per scadenza, esposti al loro valore nominale e aumentati, ove applicabile, dei principali interessi da incassare. Gli investimenti comprendono gli impieghi in titoli detenuti dal Patrimonio BancoPosta e dalle compagnie assicurative del Gruppo, rappresentati in base ai flussi di cassa attesi, composti dal valore di rimborso dei titoli in portafoglio e dalle relative cedole di interesse alle diverse scadenze.

Nell'analisi in commento rileva principalmente il rischio di liquidità riveniente dagli impieghi delle disponibilità sui conti correnti della clientela e dalle polizze di Ramo I e V emesse da Poste Vita SpA.

Per l'attività specifica del Patrimonio BancoPosta, il rischio di liquidità è riconducibile alla raccolta in conti correnti e carte prepagate232, al connesso impiego in titoli eurogovernativi e/o garantiti dalla Repubblica Italiana, alla marginazione inerente all'operatività in derivati nonché ai crediti d'imposta acquistati in riferimento al decreto rilancio n. 34/2020 (poi convertito con Legge n. 77 del 17 luglio 2020). Il rischio eventuale può derivare da un disallineamento (o mismatch) fra le scadenze degli investimenti in titoli e quelle contrattuali (a vista) delle passività in conti correnti, tale da non consentire il fisiologico soddisfacimento delle obbligazioni verso i correntisti. L'eventuale mismatch fra attività e passività viene monitorato mediante il raffronto tra lo scadenzario delle attività e il modello statistico che delinea le caratteristiche comportamentali di ammortamento della raccolta in conti correnti postali secondo i diversi livelli di probabilità di accadimento e che ne ipotizza il progressivo completo riscatto entro un arco temporale di venti anni per la raccolta in conti correnti retail, di dieci anni per la raccolta business e in carte Postepay e di cinque anni per la clientela Pubblica Amministrazione.

Con riguardo alle polizze emesse da Poste Vita SpA, ai fini dell'analisi del profilo di rischio di liquidità, sono effettuate analisi di ALM (Asset/Liability Management) finalizzate a un'efficace gestione degli attivi rispetto agli impegni assunti nei confronti degli assicurati, e sono altresì elaborate analisi prospettiche sugli effetti derivanti dal verificarsi di shock sui mercati finanziari (dinamica dell'attivo) e sui comportamenti degli assicurati (dinamica del passivo).

Infine, per una corretta valutazione del rischio di liquidità, è opportuno tener conto che gli impieghi costituiti in "titoli eurogovernativi", se non vincolati, possono essere assimilati ad Attività Prontamente Liquidabili (APL); nello specifico, tali titoli sono utilizzabili come collateral nell'ambito di operazioni interbancarie di pronti contro termine di finanziamento. Tale prassi è normalmente adottata in ambito BancoPosta.

Rischio prezzo

È il rischio che il valore di uno strumento finanziario fluttui per effetto di variazioni dei prezzi di mercato, sia che le variazioni derivino da fattori specifici del singolo strumento o del suo emittente, sia da fattori che influenzino tutti gli strumenti trattati sul mercato.

Le analisi che seguono si riferiscono a quelle poste finanziarie attive classificate nelle categorie "fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo" ovvero "fair value rilevato a Conto economico", nonché a taluni strumenti finanziari derivati le cui fluttuazioni di valore sono rilevate nel Conto economico.

Ai fini dell'analisi di sensitività al 31 dicembre 2022, sono state prese in considerazione le posizioni potenzialmente esposte alle maggiori fluttuazioni di valore, e sottoposte a uno stress di variabilità calcolato con riferimento alla volatilità storica ad un anno, considerata rappresentativa delle possibili variazioni di mercato. Di seguito, l'esito dell'analisi di sensitività al rischio di prezzo effettuata al 31 dicembre 2022 sulle posizioni del Gruppo Poste Italiane.

232 Dal 1° ottobre 2018 le carte prepagate sono di competenza di PostePay SpA. La liquidità raccolta tramite tali carte viene trasferita al BancoPosta che provvede ad investire i fondi raccolti in titoli governativi dell'area euro o altri titoli assistiti dalla garanzia dello Stato italiano. Pertanto ai fini delle specifiche analisi di rischio permangono le logiche relative a ciascun modello sottostante le diverse tipologie di raccolta.

Gruppo Poste Italiane I Bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2022

(milioni di euro)

Esposizione al
rischio
differite
verso gli assicurati
Risultato prima
delle imposte
Riserve di Patrimonio
netto al lordo delle
imposte
+ Vol - Vol + Vol - Vol + Vol - Vol + Vol - Vol
(150)
(150)
-
-
39.104 4.484 (4.483) 4.471 (4.471) 13 (12) - -
304 136 (136) 124 (124) 12 (12) - -
38.800 4.348 (4.347) 4.347 (4.347) 1 1 - -
-
-
(4) (12) 12 - - (12) 12 - -
39.442 4.622 (4.621) 4.471 (4.471) 1 - 150 (150)
651 202 (202) - - - - 202 (202)
651 202 (202) - - - - 202 (202)
- - - - - - - - -
- - - - - - - - -
-
256 66 (66) 56 (56) 10 (10) - -
40.057 5.214 (5.214) 5.214 (5.214) - - - -
-
-
(3) (9) 9 - - (9) 9 - -
(202)
343
343
-
-
(4)
-
40.313
(3)
-
40.961
150
150
-
-
(12)
-
5.280
(9)
-
5.473
Delta valore
(150)
(150)
-
-
12
-
(5.280)
9
-
(5.473)
-
-
-
-
-
-
5.270
-
-
5.270
Effetto su Passività
-
-
-
-
-
-
(5.270)
-
-
(5.270)
-
-
-
-
(12)
-
10
(9)
-
1
-
-
-
-
12
-
(10)
9
-
(1)
150
150
-
-
-
-
-
-
-
202

Le Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo si riferiscono alle azioni Nexi detenute dalla Capogruppo per 343 milioni di euro.

Le Attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico si riferiscono a:

  • investimenti relativi a quote di fondi comuni detenuti da Poste Vita SpA il cui fair value ammonta a complessivi 38.800233 milioni di euro, di cui circa 29.635 milioni di euro posti a copertura di polizze di Ramo I, circa 9.159 milioni di euro posti a copertura di polizze di Ramo III e per la restante parte relativa al patrimonio libero;
  • azioni detenute da Poste Vita SpA per 264 milioni di euro a fronte di prodotti di Ramo I collegati alle Gestioni separate e di Ramo III;
  • azioni detenute dal Patrimonio BancoPosta, per complessivi 40 milioni di euro costituiti dalle azioni privilegiate di Visa Incorporated. Ai fini dell'analisi di sensitivity, è stato associato il corrispondente valore delle azioni Classe A, tenuto conto della volatilità delle azioni quotate sul NYSE.

Nell'ambito degli Strumenti finanziari derivati, il rischio prezzo riguarda principalmente il contratto di vendita a termine di 198.000 azioni ordinarie Visa Incorporated stipulato dalla Capogruppo.

233 Non considerati nel perimetro di analisi in questione 1.982 milioni di euro di fondi comuni a prevalente composizione obbligazionaria.

Le azioni nelle società Moneyfarm, sennder Technologies GmbH, Milkman, Scalapay Limited e Volante classificate tra le Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo, non sono oggetto di sensitivity nella tabella che precede.

Rischio di tasso di inflazione sui flussi finanziari

È definito come l'incertezza relativa al conseguimento di flussi finanziari futuri a seguito di fluttuazioni dei tassi di inflazione rilevati sul mercato.

Di seguito, l'esito dell'analisi di sensitività al rischio di inflazione sui flussi finanziari, effettuata al 31 dicembre 2022 sulle posizioni del Gruppo Poste Italiane.

Gruppo Poste Italiane - Rischio tasso di inflazione sui flussi finanziari (milioni di euro)
Esposizione al rischio Delta valore Effetto su Passività
differite
verso gli assicurati
Risultato prima
delle imposte
Descrizione Nominale Valore di
Bilancio
+100bps -100bps +100bps -100bps +100bps -100bps
2022 Effetti
Attività finanziarie
Attività finanziarie al Costo
ammortizzato
364 423 - - - - - -
Titoli a reddito fisso 364 423 - - - - - -
Attività finanziarie al FVTOCI
Titoli a reddito fisso
9.900
9.900
11.175
11.175
41
41
(41)
(41)
40
40
(40)
(40)
2
2
(2)
(2)
Variabilità al 31 dicembre 2022 10.264 11.598 41 (41) 40 (40) 2 (2)
2021 Effetti
Attività finanziarie
Attività finanziarie al Costo
ammortizzato
272 317 - - - - - -
Titoli a reddito fisso 272 317 - - - - - -
Attività finanziarie al FVTOCI
Titoli a reddito fisso
10.058
10.058
12.474
12.474
43
43
(43)
(43)
41
41
(41)
(41)
2
2
(2)
(2)
Variabilità al 31 dicembre 2021 10.330 12.791 43 (43) 41 (41) 2 (2)

Al 31 dicembre 2022, il rischio di tasso di inflazione sui flussi finanziari riguarda i titoli di Stato indicizzati all'inflazione, che non sono stati oggetto di copertura di cash flow hedge o fair value hedge. Del valore nominale complessivo, 9.193 milioni di euro sono detenuti da Poste Vita SpA e 1.022 milioni di euro dal Patrimonio BancoPosta.

Rischio valuta

È il rischio che il valore di uno strumento finanziario fluttui per effetto di modifiche dei tassi di cambio delle monete diverse da quella di conto.

L'analisi di sensitività svolta tiene conto delle posizioni in valuta più significative, ipotizzando uno scenario di stress determinato dai livelli di volatilità del tasso di cambio per ciascuna posizione valutaria. In particolare, è stata applicata una variazione del tasso di cambio pari alla volatilità storica ad un anno, considerata rappresentativa delle possibili variazioni di mercato.

Di seguito, l'esito dell'analisi di sensitività al rischio di valuta, effettuata al 31 dicembre 2022 sulle posizioni più significative del Gruppo Poste Italiane.

(milioni di euro)

Gruppo Poste Italiane - Rischio valuta

Descrizione Posizione
in GBP
Posizione
in USD
Posizione
in Euro
Delta valore Risultato prima
delle imposte
Riserve di
Patrimonio netto al
lordo delle imposte
+ Vol
260gg
- Vol
260gg
+ Vol
260gg
- Vol
260gg
+ Vol
260gg
5
5
-
-
-
-
-
-
-
-
5
3
3
-
-
-
-
-
-
-
-
3
- Vol
260gg
2022 Effetti
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCI
Azioni
Titoli a reddito fisso
Altri investimenti
50
50
-
-
8
8
-
-
65
65
-
-
5
5
-
-
(5)
(5)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
(5)
(5)
-
-
Attività finanziarie al FVTPL
Azioni
Altri investimenti
-
-
-
152
42
110
143
40
103
14
4
10
(14)
(4)
(10)
14
4
10
(14)
(4)
(10)
-
-
-
Strumenti finanziari derivati
Fair Value rilevato a CE
Fair Value rilevato a CE (pass.)
-
-
-
(4)
-
(4)
(4)
-
(4)
(4)
-
(4)
4
-
4
(4)
-
(4)
4
-
4
-
-
-
Variabilità al 31 dicembre 2022 50 156 204 16 (16) 11 (11) (5)
2021 Effetti
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCI
Azioni
Titoli a reddito fisso
Altri investimenti
44
44
-
-
8
8
-
-
60
60
-
-
3
3
-
-
(3)
(3)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
(3)
(3)
-
-
Attività finanziarie al FVTPL
Azioni
Altri investimenti
Strumenti finanziari derivati
-
-
-
148
44
104
131
39
92
7
2
5
(7)
(2)
(5)
7
2
5
(7)
(2)
(5)
-
-
-
Fair Value rilevato a CE -
-
(3)
-
(3)
-
(2)
-
2
-
(2)
-
2
-
-
-
Fair Value rilevato a CE (pass.)
Variabilità al 31 dicembre 2021
-
44
(3)
153
(3)
188
(2)
8
2
(8)
(2)
5
2
(5)
-
(3)

Al 31 dicembre 2022 il rischio in commento si riferisce principalmente a:

• investimenti azionari della Capogruppo in Visa (40 milioni di euro) e Moneyfarm (57 milioni di euro);

• l'investimento azionario di Postepay in Volanté (8 milioni di euro);

• quote di taluni Fondi detenuti da Poste Vita SpA (99 milioni di euro);

• contratto derivato sulle azioni ordinarie Visa Incorporated stipulato dalla Capogruppo (al 31 dicembre 2022 fair value negativo di 4 milioni di euro).

Qui di seguito è indicato il rischio riguardante la posizione commerciale netta in DSP, valuta sintetica determinata dalla media ponderata dei tassi di cambio di quattro valute principali (Euro, Dollaro USA, Sterlina Britannica, Yen Giapponese), detenuta da Poste Italiane SpA, e utilizzata a livello mondiale per il regolamento delle posizioni commerciali tra Operatori Postali.

Gruppo Poste Italiane - Rischio valuta DSP
(milioni di euro)
Descrizione Posizione
in DSP
Posizione
in Euro
Delta valore Risultato prima
delle imposte
+ Vol 260gg
- Vol 260gg
+ Vol 260gg - Vol 260gg
2022 Effetti
Attività correnti in DSP 166 208 10 (10) 10 (10)
Passività correnti in DSP (201) (251) (12) 12 (12) 12
Variabilità al 31 dicembre 2022 (34) (43) (2) 2 (2) 2
2021 Effetti
Attività correnti in DSP 220 271 7 (7) 7 (7)
Passività correnti in DSP (239) (295) (8) 8 (8) 8
Variabilità al 31 dicembre 2021 (19) (24) (1) 1 (1) 1

Il Gruppo Poste Italiane è inoltre soggetto al rischio di valuta traslativo, ovvero al rischio di tasso di cambio riconducibile alla conversione in euro delle poste relative alle partecipazioni in società la cui divisa di conto è diversa dall'euro, la valuta funzionale del Gruppo. Al 31 dicembre 2022, tuttavia, una variazione significativa dei tassi di cambio non comporterebbe comunque effetti rilevanti sul Bilancio consolidato del Gruppo.

Poste Italiane SpA

Si riportano di seguito, per completezza di informativa, le posizioni esposte ai rischi finanziari per Poste Italiane SpA qualora non riportate nell'informativa precedente riferita al Gruppo Poste Italiane.

Rischio di tasso di interesse sul fair value

Descrizione Esposizione al rischio Delta valore Risultato prima
delle imposte

Riserve di Patrimonio netto al
lordo delle imposte
Nominale Fair Value +100bps -100bps +100bps -100bps +100bps -100bps
2022 Effetti
Attività finanziarie Patrimonio BancoPosta
Attività finanziarie al FVTOCI 37.489 33.161 (804) 784 (804) 784
Titoli a reddito fisso 37.489 33.161 (804) 784 (804) 784
Strumenti finanziari derivati 1.564 350 79 (as) 79 (95)
Cash flow hedge 1.564 350 79 (95) 79 (95)
Attività finanziarie patrimonio non destinato
Attività finanziarie al FVTOCl 110 91 (5) 5 (5) 5
Titoli a reddito fisso 110 01 (2) 5 (5) 5
Strumenti finanziari derivati 50 (1) (1) (1) (1)
Cash flow hedge 50 (1) (1) (1) (1)
Passività finanziarie Patrimonio BancoPosta
Strumenti finanziari derivati 2.968 (96) (148) 158 (148) 158
Cash flow hedge 2.968 (96) (148) 158 (148) 158
Variabilità al 31 dicembre 2022 42.181 33.506 (879) 851 l l (879) 851
2021 Effetti
Attività finanziarie Patrimonio BancoPosta
Attività finanziarie al FVTOCl 31.416 37.626 (717) 600 (717) 600
Titoli a reddito fisso 31.416 37.626 (717) 600 (717) 600
Strumenti finanziari derivati 1.714 76 219 (257) 219 (257)
Cash flow hedge 1.714 76 219 (257) 219 (257)
Crediti d'imposta Legge n. 77/2020 3.538 3.301 (65) 67 (65) 67
Crediti d'imposta al FVTOCI 3.538 3.301 (65) 67 (୧୮) 67
Passività finanziarie Patrimonio non destinato
Strumenti finanziari derivati 50 (3) 1 (1) 1 (1)
Cash flow hedge 50 (3) 1 (1) 1 (1)
Variabilità al 31 dicembre 2021 36.718 41.000 (562) 409 (562) 409

Rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari

Rischio di credito

Descrizione da AAA a AA- da A+ a BBB- da BB+ a C Effetti della Totale
Stage 1 Stage 2 Stage 3 Stage 1 Stage 2 Stage 3 Stage 1 Stage 2 Stage 3 Not Rated copertura
2022 Effetti
Attività finanziarie al costo ammortizzato
Finanziamenti 1 1 358 - 1.358
Crediti 195 - 14 170 - 14.365
Titoli a reddito fisso 1 30 426 - 30.426
Totale Valore contabile lordo 195 45.954 46.149
Fondo a copertura perdite attese (19) (19)
Totale Costo ammortizzato al 31 dicembre 2022 195 45.935 566 (2.714) 43.982
2021 Effetti
Attività finanziarie al costo ammortizzato
Finanziamenti -
Crediti 233 - 17 337 - 17.570
Titoli a reddito fisso 30 932 - 30.932
Totale Valore contabile lordo 233 48.269 48.502
Fondo a copertura perdite attese - (15) - (15)
Totale Costo ammortizzato al 31 dicembre 2021 233 48.254 541 2.188 51.216
Descrizione da AAA a AA- da A+ a BBB- da BB+ a C Not Rated Effetti della Totale
Stage 1 Stage 2 Stage 3 Stage 1 Stage 2 Stage 3 Stage 1 Stage 2 Stage 3 copertura
2022 Effetti
Attività finanziarie al FVTOCI
Titoli a reddito fisso 38 849 - 38.949
Totale Valore contabile lordo 38.949 38.949
Fondo a copertura perdite attese - OCI (16) (16)
Valore contabile - Fair value al 31 dicembre 2022 33.161 33.161
2021 Effetti
Attività finanziarie al FVTOCI
Titoli a reddito fisso 33 845 1 33.845
Totale Valore contabile lordo 33.845 33.845
Fondo a copertura perdite attese - OCI (12) (12)
Valore contabile - Fair value al 31 dicembre 2021 37.626 37.626
Descrizione da AAA a AA- da A+ a BBB- da BB+ a C Effetti della
Not Rated
Totale
Stage 1 Stage 2 Stage 3 Stage 1 Stage 2 Stage 3 Stage 1 Stage 2 Stage 3 copertura
2022 Effetti
Attività finanziarie al costo ammortizzato
Finanziamenti 1 1 રૂદિદ - 1 - 366
Crediti 1 20 1 1 1 - 20
Totale Valore contabile lordo 386 386
Fondo a copertura perdite attese (21) (21)
Totale Costo ammortizzato al 31 dicembre 2022 365 368
2021 Effetti
Attività finanziarie al costo ammortizzato
Finanziamenti 375 - 375
Crediti 23 - 23
Totale Valore contabile lordo 398 398
Fondo a copertura perdite attese (21) 1 (21)
Totale Costo ammortizzato al 31 dicembre 2021 377 381
Descrizione da AAA a AA- da A+ a BBB- da BB+ a C Not Rated Effetti della Totale
Stage 1 Stage 2 Stage 3 Stage 1 Stage 2 Stage 3 Stage 1 Stage 2 Stage 3 copertura
2022 Effetti
Attività finanziarie al FVTOCI
Titoli a reddito fisso විදි 1 - පිමි
Totale Valore contabile lordo ਰੇਰੇ 99
Fondo a copertura perdite attese - OCI ' 1
Valore contabile - Fair value al 31 dicembre 2022 91 91
2021 Effetti
Attività finanziarie al FVTOCI
Titoli a reddito fisso 1
Totale Valore contabile lordo
Fondo a copertura perdite attese - OCI
Valore contabile - Fair value al 31 dicembre 2021

31.12.2022 (Immoni ui curu)
31.12.2021
Descrizione Valore contabile lordo Fondo a copertura
perdite attese
Valore contabile lordo Fondo a copertura
perdite attese
Attività finanziarie al Costo ammortizzato 46.149 (18) 48.502 (15)
Finanziamenti 1.358
Sovereign - -
Corporate 1.358 - 1 -
Banking
Crediti 14.364 (5) 17.570 (5)
Sovereign 11.907 (5) 12.712 (5)
Corporate 989 1.545 -
Banking 1.468 3.313
Titoli a reddito fisso 30.427 (13) 30.932 (10)
Sovereign 27.420 (12) 27.920 (a)
Corporate 3.007 (1) 3.012 (1)
Banking
Attività finanziarie al FVTOCI 38.949 (16) 33.845 (12)
Titoli a reddito fisso 38.949 (16) 33.845 (12)
Sovereign 38.949 (16) 33.845 (12)
Corporate
Banking l
Totale 85.098 (34) 82.347 (27)
31.12.2022 വന്തവും വ വ രചിച്ച
31.12.2021
Descrizione Valore contabile lordo Fondo a copertura
perdite attese
Valore contabile lordo Fondo a copertura
perdite attese
Attività finanziarie al Costo ammortizzato 389 (21) 402 (21)
Finanziamenti 366 (1) 375 (1)
Sovereign -
Corporate 366 (1) 375 (1)
Banking l l
Crediti 23 (20) 27 (20)
Sovereign l
Corporate 23 (20) 24 (20)
Banking 1 1 3 1
Attività finanziarie al FVTOCI ರಿಕ 1 - l
Titoli a reddito fisso ರಿತಿ 1 - l
Sovereign ਰੇਰੇ 1 - l
Corporate 1 1 1 l
Banking - 1 1 l
Totale 488 (21) 402 (21)
Rischio di credito - Dettadio fondo a copertura delle perdite attese sudi strumenti finanziari al CA del Patrimonio BancoPosta
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -- -- -- --
Costo ammortizzato
Descrizione Crediti Titoli a reddito fisso Totale
Stage 1 Stage 1
Saldo al 1º gennaio 2022 5 10 15
Impairment titoli/crediti in portafoglio all'inizio del periodo 1 2
Reversal titoli/crediti in portafoglio all'inizio del periodo 1
Impairment titoli/crediti acquistati/erogati nel periodo
Reversal per write off l
Reversal per vendite/incasso l l
Saldo al 31 dicembre 2022 6 13 19
Rischio di credito - Dettaglio fondo a copertura delle perdite attese sugli strumenti finanziari al FVTOCI del Patrimonio BancoPosta (milioni di euro)
FVTOCI
Descrizione Crediti Titoli a reddito fisso Totale
Stage 1 Stage 1
Saldo al 1º gennaio 2022 12 12
Impairment titoli/crediti in portafoglio all'inizio del periodo 2 2
Reversal titoli/crediti in portafoglio all'inizio del periodo 1
Impairment titoli/crediti acquistati/erogati nel periodo 3
Reversal per write off
Reversal per vendite/incasso (1) (1)
Saldo al 31 dicembre 2022 16 16
Descrizione Finanziamenti Crediti Titoli a reddito fisso Totale
Stage 1 Stage 1 Stage 1
Saldo al 1º gennaio 2022 20 l 21
Impairment titoli/crediti in portafoglio all'inizio del periodo l - l
Reversal titoli/crediti in portafoglio all'inizio del periodo 1 1 1
Impairment titoli/crediti acquistati/erogati nel periodo - 1
Reversal per write off 1 - 1
Reversal per vendite/incasso 1 - 1
Saldo al 31 dicembre 2022 20 l 21
FVTOCI
Descrizione Finanziamenti Crediti Titoli a reddito fisso Totale
Stage 1 Stage 1 Stage 1
Saldo al 1º gennaio 2022 1 1 1
lmpairment titoli/crediti in portafoglio all'inizio del periodo
Reversal titoli/crediti in portafoglio all'inizio del periodo
lmpairment titoli/crediti acquistati/erogati nel periodo
Reversal per write off
Reversal per vendite/incasso
1
-
l
-
1
1
-
1
Saldo al 31 dicembre 2022 - 1 -
Descrizione 31.12.2022 31.12.2021
Valore contabile lordo Fondo svalutazione
crediti
Valore contabile
ordo
Fondo svalutazione
crediti
Crediti commerciali
Crediti verso clienti 822 182 1.466 220
Cassa Depositi e Prestiti 22 387 1
Ministeri ed enti pubblici 376 રૂદ 274 77
Corrispondenti esteri 97 l 360 2
Privati 327 147 445 141
Crediti verso Controllante 288 31 78 31
Crediti vs società del Gruppo 792 1 735 1
Totale 1.902 214 2.279 252
31.12.2022 31.12.2021
Fasce di scaduto Valore contabile lordo Fondo svalutazione
crediti
Valore contabile lordo Fondo svalutazione
crediti
Crediti commerciali non scaduti 699 12 619
Scaduto 0 - 1 anno 176 8 196 17
Scaduto 1 - 2 anni 55 e 62 10
Scaduto 2 - 3 anni 42 5 48 16
Scaduto 3 - 4 anni 24 13 20 11
Scaduto > 4 anni 49 49 50 50
Posizioni oggetto di recupero legale e/o in procedura concorsuale 137 120 92 78
Totale 1.182 213 1.087 188
Saldo al
01.01.2022
Acc.ti
netti
Utilizzi Saldo al
31.12.2022
Crediti commerciali
Crediti vs clienti 332 10 (24) 318
Privati 192 46 (13) 225
Amm.ni pubbliche 126 (35) (11) 80
Amm.ni postali estere 14 (1) - 13
Per interessi per ritardati pagamenti 74 20 (19) 75
Crediti vs Controllante 33 l l 33
Crediti vs società del Gruppo 1 I - 1
Totale 440 30 (43) 427
di cui Patrimonio BancoPosta 41 (7) 40

Saldo al
01.01.2022
Acc.ti netti Utilizzi Saldo al
31.12.2022
Crediti per interessi attivi su rimborso IRES
Crediti per accordi CTD
Altri crediti
45
24
92
(1)
(7)
l
1
(1)
44
24
84
Totale
di cui Patrimonio BancoPosta
161
28
(8)
(12)
(1)
-
152
16

Rischio di liquidità

31.12.2022 31.12.2021
Decrizione Entro l'esercizio tra 1 e 5 anni oltre 5 anni Totale Entro l'esercizio tra 1 e 5 anni oltre 5 anni Totale
Passività finanziarie Patrimonio BancoPosta 49.200 23.062 30.815 103.077 46.752 23.121 27.978 97.851
Debiti per conti correnti postali 31.409 15.869 30.812 78.090 32.246 17.264 27.974 77.484
Finanziamenti 6.457 7.189 13.646 8.977 5.852 14.829
Altre passività finanziarie 11.334 3 11.341 5.529 5 4 5.538
Passività finanziarie Patrimonio non destinato .598 1.674 1.024 4.296 1.942 1.617 990 4.549
Passività finanziarie per leasing 257 573 271 1.101 187 467 335 989
Altre passività finanziarie 1.341 1.101 753 3.195 1.755 1.150 655 3.560
Debiti commerciali 1.970 1.970 2.031 2.031
Altre passività 1.456 1.903 5 3.364 1.333 1.669 ல் 3.011
Totale passivo 54.224 26.639 31.844 112.707 52.058 26.407 28.977 107.442
31.12.2022 31.12.2021
Descrizione Entro l'esercizio tra 1 e 5 anni oltre 5 anni Totale Entro l'esercizio tra 1 e 5 anni oltre 5 anni Totale
Attività finanziarie Patrimonio BancoPosta 24.401 19.303 80.653 124.357 25.343 12.368 67.213 104.924
Attività finanziarie Patrimonio non destinato 45 90 643 778 55 રેત્વે સ્વિ 453 567
Crediti commerciali 2.656 1 2.657 2.924 2 1 2 926
Altri crediti e attività 832 1.775 21 2.628 973 1.658 25 2 656
Crediti d'imposta L.77/2020 1.569 5.514 3.134 10.217 927 3.793 2.669 7.389
Cassa e Depositi BancoPosta 5.848 5.848 7.659 7 659
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 2.258 2.258 3.870 l 3.870
Totale Attivo 37.609 26.683 84.451 148.743 41.751 17.880 70.360 129.991

Rischio prezzo

Descrizione Esposizione al
rischio
Delta valore Risultato prima
delle imposte
Riserve di Patrimonio netto al
lordo delle imposte
+ Vol - Vol + Vol - Vol + Vol - Vol
2022 Effetti
Attività finanziarie Patrimonio BancoPosta
Attività finanziarie al FVTPL 40 12 (12) 12 (12)
Azioni 40 12 (12) 12 (12)
Attività finanziarie Patrimonio non destinato
Attività finanziarie al FVTOCI 343 150 (150) - 150 (150)
Azioni 343 150 (150) 150 (150)
Passività finanziarie Patrimonio BancoPosta
Strumenti finanziari derivati (4) (12) 12 (12) 12
Fair value vs. conto economico (4) (12) 12 (12) 12
Variabilità al 31 dicembre 2022 379 150 (150) l I 150 (150)
2021 Effetti
Attività finanziarie Patrimonio BancoPosta
Attività finanziarie al FVTPL ਤਰ 10 (10) 10 (10)
Azioni 39 10 (10) 10 (10)
Passività finanziarie Patrimonio BancoPosta
Strumenti finanziari derivati (3) (8) ರಿ (8) 9
Fair value vs. conto economico (3) (a) 9 (a) 9 1
Variabilità al 31 dicembre 2021 36 1 (1) 1 (1) 1 1

Rischio valuta

Posizione in Posizione in
Euro
Risultato prima
delle imposte
Riserve di Patrimonio netto al
lordo delle imposte
+ Vol 260gg - Vol 260gg + Vol 260gg - Vol 260gg + Vol 260gg - Vol 260gg
42 40 (4) র্ব (4)
42 40 4 (4) 4 (4)
(4) (4) (4) র্য (4) র্ব
(4) (4) (4) 4 (4) র্ব
38 રૂદ I I 1 1 I 1
44 39 2 (2) 2 (2)
(3) (3) (2) 2 (2) 2
(3) (3) (2) 2 (2) 2
41 36 1
USD
44
રેત્વે રેત્વે છે. આ ગામના લોકોનો મુખ્ય વ્યવસાય ખેતી, ખેતમજૂરી તેમ જ પશુપાલન છે. આ ગામમાં મુખ્યત્વે ખેતી, ખેતમજૂરી તેમ જ પશુપાલન છે. આ ગામમાં મુખ્યત્વે તેમ જ પશુપાલન છે. આ ગા 2 Delta valore
(2)
2 (2)
Poste Italiane SpA - Rischio valuta GBP (milioni di euro)
Descrizione Posizione in
GBP
Posizione in
Euro
Delta valore Risultato prima
delle imposte
Riserve di Patrimonio netto al
lordo delle imposte
+ Vol 260gg - Vol 260gg + Vol 260gg - Vol 260gg + Vol 260gg - Vol 260gg
2022 Effetti
Attività finanziarie Patrimonio non destinato
Attività finanziarie al FVTOCI
Azioni
50
50
57
57

(4)
(4)
4
4
(4)
(4)
Variabilità al 31 dicembre 2022 50 57 (4) 1 (4)
2021 Effetti
Attività finanziarie Patrimonio non destinato
Attività finanziarie al FVTOCI
Azioni
44
44
53
53
3
3
(3)
(3)
1 3
3
(3)
(3)
Variabilità al 31 dicembre 2021 44 53 3 (3) 1 I 3 (3)
Descrizione Posizione in
DSP
Posizione in
EUR
Delta valore Risultato prima
delle imposte
Riserve di Patrimonio netto al
lordo delle imposte
+ Vol 260gg - Vol 260gg + Vol 260gg - Vol 260gg + Vol 260gg - Vol 260gg
2022 Effetti
Attività correnti in DSP 167 208 10 (10) 10 (10)
Passività correnti in DSP (201) (251) (12) 12 (12) 12
Variabilità al 31 dicembre 2022 (34) (43) (2) 2 (2) 2 I
2021 Effetti
Attività correnti in DSP 220 271 7 (7) 7 (7)
Passività correnti in DSP (239) (295) (8) 8 (8) 8 l
Variabilità al 31 dicembre 2021 (19) (24) (1) (1) 1 I

ALTRI RISCHI

Di seguito si illustrano i principali ulteriori rischi cui è esposto il Gruppo Poste Italiane al 31 dicembre 2022.

Rischio operativo

È definibile come il rischio di subire perdite derivanti dall'inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia, tra l'altro, le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell'operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali. Nel rischio operativo è compreso il rischio legale.

Per far fronte a tale tipologia di rischio, il Patrimonio BancoPosta ha formalizzato un framework metodologico e organizzativo per l'identificazione, la misurazione e la gestione del rischio operativo connesso ai propri prodotti/processi.

Il framework descritto, basato su un modello di misurazione integrato (quali/quantitativo), ha consentito, nel tempo, il monitoraggio della rischiosità finalizzato a una sua sempre più consapevole gestione.

Nel corso dell'esercizio 2022 hanno avuto seguito attività di affinamento del framework di gestione dei rischi operativi volti all'efficientamento dei processi di raccolta delle perdite operative, al monitoraggio e reporting e alla mitigazione dei rischi, a cura di gruppi di lavoro interfunzionali. Sono state inoltre supportate le unità specialistiche e il responsabile del processo di analisi e valutazione del rischio informatico, in continuità con quanto già fatto nel corso del 2021 ed è stato rafforzato il monitoraggio dei piani di rientro del rischio informatico.

Tra le attività svolte nel corso del 2022 rilevano, inoltre, le valutazioni del profilo di rischio connesso alle operazioni di affidamento e di esternalizzazioni di attività del Patrimonio BP, la definizione del modello per il monitoraggio del rischio di outsourcing e le valutazioni ex-ante del profilo di rischio connesso all'innovazione dell'offerta BP e/o a specifiche iniziative progettuali.

Alla data del 31 dicembre 2022, gli esiti della mappatura dei rischi condotta secondo il citato framework evidenziano a quali tipologie di rischio operativo i prodotti del Patrimonio BancoPosta risultano esposti; in particolare:

Tipologia evento (Event Type) N. tipologie di rischio
Frode interna 29
Frode esterna 40
Rapporto di impiego e di sicurezza sul lavoro 7
Clientela, prodotti e prassi operative 36
Danni a beni materiali 4
Interruzioni dell'operatività e disfunzione di sistemi 8
Esecuzione, consegna e gestione dei processi 98
Totale al 31 dicembre 2022 222

Per le tipologie mappate, sono state raccolte e classificate le relative fonti di rischio (perdite interne, perdite esterne, analisi di scenario e indicatori di rischio) al fine di costituire l'input completo per il modello di misurazione integrata. L'attività di misurazione sistematica dei rischi mappati ha consentito la prioritizzazione degli interventi di mitigazione e la relativa attribuzione al fine di contenerne gli impatti prospettici.

Anche le Compagnie Poste Vita SpA e Poste Assicura SpA hanno definito e consolidato il proprio framework metodologico per l'identificazione, la valutazione e la gestione dei rischi operativi. L'approccio adottato tende a cogliere le specificità che

caratterizzano i processi e gli eventi di rischio operativo tipici di una Compagnia di assicurazione. L'attività di valutazione dell'esposizione ai rischi operativi è condotta coerentemente con i requisiti patrimoniali di Vigilanza e integrata con analisi di natura quali-quantitativa, realizzata tramite un processo strutturato di rilevazione delle perdite interne e di valutazione dei rischi potenziali in termini di frequenza, impatto e di presidi di mitigazione. L'esposizione ai rischi risulta, nel complesso, in linea con quanto registrato nell'anno precedente e le principali fattispecie di perdite operative sono afferenti alle spese per contenziosi con la clientela.

Altri rischi operativi

Nell'esercizio della sua nuova attività in ambito energia, PostePay è esposta a diversi rischi opportunamente mitigati attraverso acquisti fisici di commodity a prezzo fisso o tramite acquisti fisici a prezzo spot con l'aggiunta di strumenti finanziari derivati (Commodity Swaps/Futures) e attraverso attività di forecasting dei volumi di vendita e di pricing dei rischi stessi.

Rischi assicurativi

Tale tipologia di rischi emerge come conseguenza della stipula dei contratti assicurativi e delle condizioni previste nei contratti stessi (basi tecniche adottate, calcolo del premio, condizioni di riscatto, etc.). Rilevano in tale ambito i rischi di mortalità, longevità e riscatto.

Con riferimento alla Compagnia Poste Vita SpA, sotto il profilo tecnico, uno dei principali fattori di rischio è quello relativo alla mortalità ossia ogni rischio riconducibile alla aleatorietà della durata di vita degli assicurati. Particolare attenzione è posta nella stipula di polizze temporanee caso morte dove le procedure prevedono limiti di assunzione sia sul capitale che sull'età dell'assicurato. Sotto il profilo degli importi assicurati "caso morte", le compagnie assicurative del Gruppo ricorrono a coperture riassicurative coerenti con la natura dei prodotti commercializzati e con livelli di conservazione adeguati alla struttura patrimoniale delle Società.

Per i prodotti con capitale sotto rischio positivo, come ad esempio la Temporanea Caso Morte, tale rischio ha conseguenze negative se le frequenze di decesso che si verificano superano le probabilità di decesso realisticamente valutate (basi tecniche di secondo ordine).

Per i prodotti con capitale sotto rischio negativo, come ad esempio le rendite vitalizie, si hanno conseguenze negative quando le frequenze di decesso che si verificano risultano inferiori alle probabilità realisticamente valutate (rischio di longevità).

Ciò premesso, al 31 dicembre 2022, il rischio di mortalità è di modesta rilevanza per il Gruppo, considerate le caratteristiche dei prodotti offerti. L'unico ambito in cui tale rischio assume una certa rilevanza è quello delle Temporanee Caso Morte. Con riferimento a tali prodotti, viene periodicamente effettuato un confronto tra i decessi effettivi e quelli previsti dalle basi demografiche adottate per il pricing. Inoltre, il rischio di mortalità viene mitigato facendo ricorso a coperture riassicurative e, in fase di assunzione, a limiti definiti sia sul capitale che sull'età dell'assicurato.

Anche il rischio di longevità risulta di modesta entità. Infatti, per la generalità dei prodotti assicurativi vita, la probabilità di conversione in rendita è molto vicina a zero in quanto l'evidenza storica dimostra che l'opzione di conversione non è stata mai esercitata fino ad oggi dagli assicurati. I prodotti pensionistici in particolare, rappresentano ancora una quota marginale delle passività assicurative. Per tali prodotti, inoltre, il Gruppo si riserva il diritto, al verificarsi di specifiche condizioni, di modificare la base demografica e la composizione per sesso utilizzate per il calcolo dei coefficienti di conversione in rendita.

Per quanto riguarda il rischio di pricing, ossia il rischio di subire perdite a causa di una inadeguata tariffazione dei prodotti assicurativi venduti, lo stesso può manifestarsi a causa di:

• scelte inappropriate delle basi tecniche,

  • non corretta valutazione delle opzioni implicite nel prodotto,
  • non corretta valutazione dei parametri per il calcolo dei caricamenti per spese.

Poiché i prodotti di Poste Vita SpA sono soprattutto rivalutabili di tipologia mista o a vita intera, a carattere prevalentemente finanziario, nei casi con tasso tecnico pari a zero, la base tecnica adottata non influisce nel calcolo del premio (e/o del capitale assicurato). Il rischio di pricing derivante dalla scelta delle basi tecniche, fatto salvo quanto sopra accennato relativamente ai prodotti di tipo Temporanee Caso Morte è quasi del tutto assente nel portafoglio di Poste Vita SpA.

Le opzioni implicite nelle polizze presenti in portafoglio sono:

  • Opzione di riscatto
  • Opzione di rendimento minimo garantito
  • Opzione di conversione in rendita

Per quasi tutti i prodotti in portafoglio non vi sono penalità di riscatto: tale rischio diventa tuttavia rilevante solo nel caso di fenomeni di riscatti di massa; considerato l'andamento storico finora rilevato, si ritiene remota la probabilità che tale ipotesi possa verificarsi (tasso di riscatto per il 2022 pari a circa il 3,1%).

Tra i rischi assicurativi riguardanti l'attività della Compagnia Poste Assicura SpA, si evidenziano invece:

  • Rischio di assunzione: è il rischio derivante dalla sottoscrizione dei contratti di assicurazione associato agli eventi coperti, ai processi seguiti per la tariffazione e la selezione dei rischi, e all'andamento sfavorevole della sinistrosità effettiva rispetto a quella stimata. Tale rischio può essere suddiviso nelle seguenti categorie:
  • Rischio di tariffazione: è il rischio connesso alle scelte tariffarie della Compagnia e dipende dall'adozione delle ipotesi adottate in sede di determinazione del premio. Se la tariffazione è basata su ipotesi inadeguate, l'assicuratore può correre il rischio di non essere in grado di soddisfare gli impegni contrattuali assunti nei confronti degli assicurati. Tra questi rischi si annoverano quelli connessi all'invalidità e morbilità, ovvero il rischio associato al pagamento di prestazioni o rimborsi di spese mediche a seguito di malattia e/o infortunio. È anche ricompreso in questa categoria il rischio che i caricamenti applicati sui premi siano insufficienti a sostenere le effettive spese sostenute nella gestione del contratto.
  • Rischio di riservazione: legato alla quantificazione di riserve tecniche non adeguate rispetto agli impegni assunti nei confronti degli assicurati. Tale inadeguatezza può dipendere da errate stime da parte dell'impresa e/o da mutamenti del contesto generale.
  • Rischio catastrofe: rappresenta il rischio di perdita derivante da eventi estremi o eccezionali, comprese grandi epidemie oggetto di copertura assicurativa.
  • Rischi di estinzione anticipata: rischio legato alla possibilità dell'assicurato di estinguere anticipatamente il contratto con conseguente richiesta di rimborso del premio.

In relazione all'attività assicurativa di Poste Assicura SpA, l'evoluzione attesa del portafoglio e il diverso grado di rischio dei prodotti distribuiti hanno richiesto l'adozione di un'attenta politica riassicurativa.

La strategia di riassicurazione, basata prevalentemente su un approccio di tipo non proporzionale, consente di:

  • º mitigare andamenti tecnici sfavorevoli e i rischi derivanti da esposizioni di punta;
  • º ottimizzare le strutture riassicurative in ottica di trasferimento del rischio, migliorando, se possibile anche i costi complessivi in termini economici e di allocazione del capitale;
  • º efficientare le strutture riassicurative da un punto di vista gestionale;
  • º mitigare i rischi, stabilizzando la variabilità dei risultati della gestione assicurativa.

In particolare, sono stati stipulati con operatori di mercato di primario standing trattati di riassicurazione a copertura non proporzionale nelle forme di "excess loss" (per rischio e per evento) distintamente per i diversi rami, a copertura di tutti i

rischi di Poste Assicura (Retail ed Employee Benefits) quali: rischi compresi nel ramo infortuni, malattia, incendio, RC generale e altri danni ai beni, e i cosiddetti "rischi catastrofali" come ad esempio il terremoto o la pandemia. Rimangono operanti in run-off i trattati sottoscritti nella fase di start up della compagnia di tipo proporzionale, su base risk attaching, per alcuni rischi come income protection insurance e credit protection. Inoltre, per i rischi relativi al ramo tutela legale sono gestiti con un trattato in quota share. Infine, per tutti i rischi che non presentano le caratteristiche qualitative e quantitative previste dai trattati di riassicurazione in essere, ma che comunque rientrano nella filosofia di sottoscrizione di Poste Assicura, si ricorre alla riassicurazione in facoltativo.

Poste Assicura definisce, di volta in volta, la quota di rischio e la struttura riassicurativa ritenuta più idonea in relazione alle caratteristiche del rischio in esame.

Con riferimento ai rischi tecnici danni il Gruppo effettua analisi specifiche utilizzando, tra l'altro, scenari di stress al fine di verificare la solvibilità della Compagnia anche in condizioni di mercato avverse.

Rischio reputazionale

Il principale elemento del rischio reputazionale a cui l'attività del Gruppo è fisiologicamente esposta è connesso all'andamento delle performance di mercato ed è riconducibile prevalentemente all'attività di distribuzione dei prodotti del risparmio postale e all'attività di collocamento di strumenti di investimento emessi da soggetti terzi (obbligazioni, Certificates e Fondi Immobiliari) ovvero da parte di Società del Gruppo (polizze assicurative emesse dalla controllata Poste Vita SpA e Fondi Comuni di Investimento gestiti da BancoPosta Fondi SpA SGR).

7. FAIR VALUE DEGLI STRUMENTI FINANZIARI

7.1 TECNICHE DI VALUTAZIONE DEL FAIR VALUE

Il Gruppo Poste Italiane si è dotato di una Policy sul fair value che disciplina i principi e le regole generali che governano il processo di determinazione del fair value ai fini della redazione del Bilancio, ai fini delle valutazioni di risk management e a supporto delle attività condotte sul mercato dalle funzioni di finanza delle diverse entità del Gruppo. I principi generali per la valutazione a fair value degli strumenti finanziari non sono variati rispetto al 31 dicembre 2021, fatta salva l'opportuna integrazione per includere i modelli a supporto della valutazione del fair value dei crediti acquistati in riferimento alla Legge n.77/2020 di seguito descritti. Tali principi generali sono stati individuati nel rispetto delle indicazioni provenienti dai principi contabili di riferimento e dai diversi Regulators (bancari ed assicurativi), garantendo omogeneità nelle tecniche di valutazione adottate nell'ambito del Gruppo. Le metodologie di dettaglio sono state aggiornate, ove necessario, per tenere conto delle evoluzioni dell'operatività e delle prassi di mercato registrate nel corso dell'esercizio.

In conformità a quanto indicato dall'IFRS 13 - Valutazione del fair value, di seguito si descrivono le tecniche di valutazione del fair value utilizzate all'interno del Gruppo Poste Italiane.

Le attività e passività interessate (nello specifico, attività e passività iscritte al fair value e attività e passività iscritte al costo ovvero al costo ammortizzato, per le quali si fornisce il fair value nelle note di bilancio) sono classificate in base ad una scala gerarchica che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni.

La scala gerarchica è composta dai 3 livelli di seguito rappresentati.

Livello 1: appartengono a tale livello le valutazioni di fair value effettuate tramite prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche a cui l'entità può accedere alla data di valutazione. Per il Gruppo Poste Italiane rilevano le seguenti categorie di strumenti finanziari:

Titoli obbligazionari quotati su mercati attivi:

  • Titoli obbligazionari emessi da Enti governativi UE o soggetti non governativi: la valutazione viene effettuata considerando i prezzi bid secondo un ordine gerarchico che vede in primo luogo il ricorso al mercato MTS (Mercato Telematico dei Titoli di Stato all'ingrosso), quindi al mercato MILA (Milan Stock Exchange), per i titoli obbligazionari indirizzati prevalentemente alla clientela retail e, infine, al CBBT (Bloomberg Composite Price);
  • Passività finanziarie: la valutazione viene effettuata considerando i prezzi ask rilevati sul mercato CBBT (Bloomberg Composite Price).

Titoli azionari e ETF (Exchange Traded Fund) quotati in mercati attivi: la valutazione viene effettuata considerando il prezzo derivante dall'ultimo contratto scambiato nella giornata presso la Borsa di riferimento.

Fondi mobiliari di investimento aperti quotati: la valutazione viene effettuata considerando il prezzo di mercato di chiusura giornaliero come fornito dall'info provider Bloomberg o dal gestore del fondo. La quotazione degli strumenti di tipo obbligazionario di Livello 1 incorpora la componente di rischio credito. Nella valutazione degli strumenti finanziari denominati in valuta diversa dall'Euro si utilizzano i tassi di cambio forniti dalla Banca Centrale Europea.

Livello 2: appartengono a tale livello le valutazioni effettuate impiegando input diversi dai prezzi quotati inclusi nel Livello 1 ed osservabili direttamente o indirettamente per l'attività o per la passività234. Per il Gruppo Poste Italiane rilevano le seguenti categorie di strumenti finanziari:

Titoli obbligazionari quotati su mercati non attivi o non quotati:

  • Titoli obbligazionari plain governativi e non, italiani e esteri: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei flussi futuri utilizzando in input una curva dei rendimenti che incorpora lo spread rappresentativo del rischio credito in base a spread determinati su titoli benchmark dell'emittente o di altre società con caratteristiche similari all'emittente, quotati e liquidi. La curva dei rendimenti può essere soggetta a rettifiche di importo contenuto, per tenere conto del rischio di liquidità derivante dalla mancanza di un mercato attivo.
  • Titoli obbligazionari strutturati: la valutazione avviene applicando l'approccio building block che prevede la scomposizione della posizione strutturata nelle sue componenti elementari: componente obbligazionaria e componente opzionale. La valutazione della componente obbligazionaria viene effettuata sulla base di tecniche di discounted cash flow applicabili ai titoli obbligazionari plain così come definite al punto precedente. La componente opzionale che, considerate le caratteristiche dei titoli obbligazionari compresi nei portafogli del Gruppo Poste Italiane, è riconducibile al rischio tasso, viene valutata mediante un approccio in formula chiusa secondo modelli classici di valutazione delle opzioni aventi come sottostante tale specifico fattore di rischio.

Titoli azionari non quotati: sono compresi in tale categoria i titoli azionari non quotati quando è possibile fare riferimento al prezzo quotato di titoli azionari emessi dal medesimo emittente. Ad essi è applicato un fattore di sconto, quotato da primarie controparti di mercato, che rappresenta il costo implicito nel processo di conversione delle azioni non quotate in azioni quotate.

Fondi mobiliari di investimento aperti non quotati: la valutazione viene effettuata considerando l'ultimo NAV (Net Asset Value) disponibile del fondo così come fornito dall'info provider Bloomberg o determinato dal gestore del fondo.

234 Considerate le caratteristiche dell'operatività del Gruppo Poste Italiane, i dati di input osservabili, impiegati ai fini della determinazione del fair value delle singole forme tecniche, includono, ad esempio, prezzi quotati forniti da terzi (servizi di determinazione dei prezzi o broker), curve dei rendimenti e di inflazione, tassi di cambio forniti dalla Banca Centrale Europea, superfici di volatilità su tassi, premi delle opzioni su inflazione, interest rate swap spread o credit default spread rappresentativi del merito creditizio delle specifiche controparti, eventuali adjustment di liquidità quotati da primarie controparti di mercato.

Strumenti finanziari derivati:

Interest Rate Swap:

Plain vanilla interest rate swap: la valutazione viene effettuata utilizzando tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei differenziali tra i flussi cedolari propri delle due gambe (receiver e payer) previste dal contratto. La costruzione delle curve dei rendimenti per la stima dei futuri flussi contrattuali indicizzati a parametri di mercato (tassi monetari e/o inflazione) e l'attualizzazione dei differenziali viene effettuata applicando le prassi in vigore sui mercati dei capitali.

Interest rate swap con opzione implicita: la valutazione avviene applicando l'approccio building block che prevede la scomposizione della posizione strutturata nelle sue componenti elementari: componente lineare e componente opzionale. La valutazione della componente lineare viene effettuata applicando le tecniche di discounted cash flow definite per i plain vanilla interest rate swap al punto precedente. La componente opzionale che, considerate le caratteristiche degli strumenti finanziari derivati presenti nei portafogli di Poste Italiane, è riconducibile ai fattori di rischio tasso o inflazione, viene valutata mediante un approccio in formula chiusa secondo modelli classici di valutazione delle opzioni aventi come sottostante tali specifici fattori di rischio.

  • Bond forward: la valutazione viene effettuata attualizzando il differenziale tra il prezzo forward del titolo sottostante il derivato aggiornato alla data di valutazione ed il prezzo di regolamento.
  • Warrant: considerate le caratteristiche degli strumenti presenti in portafoglio, la valutazione viene effettuata tramite modello di equity local volatility. In particolare, poiché per tali strumenti sono stati stipulati accordi di buy-back con le controparti finanziarie strutturatrici dei warrants, e considerando che i modelli di valutazione utilizzati da queste ultime sono coerenti con quelli utilizzati dal Gruppo, la valutazione viene effettuata utilizzando le quotazioni bid fornite dalle controparti stesse.
  • Forward su Cambi: la valutazione viene effettuata facendo la differenza tra il reciproco del cambio forward registrato alla data di valutazione ed il reciproco del cambio forward fissato alla Trade Date.

Gli strumenti finanziari derivati presenti nei portafogli di Poste Italiane sono soggetti a collateralizzazione e pertanto il fair value non necessita di aggiustamenti per tener conto del merito creditizio della controparte. La curva dei rendimenti impiegata per l'attualizzazione è selezionata in coerenza con le modalità di remunerazione previste per il cash collateral. L'approccio descritto è confermato anche nel caso di garanzie rappresentate da titoli di debito, considerato il livello contenuto di rischio di credito che contraddistingue gli effettivi titoli che costituiscono il collateral per il Gruppo Poste Italiane.

Nei rari casi in cui le caratteristiche degli accordi di collateralizzazione non consentano la sostanziale riduzione del rischio di controparte, la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei flussi futuri utilizzando in input una curva dei rendimenti che incorpora lo spread rappresentativo del rischio credito dell'emittente. In alternativa, viene utilizzato il metodo del valore corrente che consente di elaborare il CVA/DVA (Credit Valuation Adjustment / Debit Valuation Adjustment) in funzione delle principali caratteristiche tecnico-finanziarie dei contratti e la probabilità di default della controparte.

Reverse Repo: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei futuri flussi contrattuali. Tali strumenti sono soggetti a collateralizzazione e pertanto il fair value non necessita di aggiustamenti per tenere in considerazione il merito creditizio.

Impieghi a tasso fisso e tasso variabile: la valutazione viene effettuata utilizzando tecniche di discounted cash flow. Lo spread di credito della controparte viene incorporato tramite:

  • l'utilizzo della curva governativa italiana o del credit default swap (CDS) della Repubblica Italiana, in caso di Amministrazioni Centrali italiane;
  • l'utilizzo di curve CDS quotate o, se non disponibili, l'adozione di curve CDS "sintetiche" rappresentative della classe di rating della controparte, costruite a partire dai dati di input osservabili sul mercato;
  • l'utilizzo di curve dei rendimenti costruite a partire dalle quotazioni delle emissioni obbligazionarie specifiche dell'emittente.

Passività finanziarie quotate su mercati non attivi o non quotate:

  • Titoli obbligazionari plain: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei flussi futuri utilizzando in input una curva dei rendimenti che incorpora lo spread rappresentativo del rischio credito dell'emittente;
  • Titoli obbligazionari strutturati: la valutazione avviene applicando l'approccio building block che prevede la scomposizione della posizione strutturata nelle sue componenti elementari: componente obbligazionaria e componente opzionale. La valutazione della componente obbligazionaria viene effettuata utilizzando tecniche di discounted cash flow applicabili alle obbligazioni plain, così come definite al punto precedente. La componente opzionale riconducibile al rischio tasso, considerate le caratteristiche dei titoli obbligazionari emessi da società comprese nel gruppo Poste Italiane, viene valutata mediante un approccio in formula chiusa secondo modelli classici di valutazione delle opzioni aventi come sottostante tale specifico fattore di rischio.
  • Debiti finanziari: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei flussi futuri utilizzando in input una curva dei rendimenti che incorpora lo spread rappresentativo del rischio credito.
  • Repo di finanziamento: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei futuri flussi contrattuali. I Repo sono soggetti a collateralizzazione e pertanto il fair value non necessita di aggiustamenti per tenere in considerazione il merito creditizio.

Livello 3: appartengono a tale livello le valutazioni di fair value effettuate utilizzando oltre agli input di livello 2 anche input non osservabili per l'attività o per la passività. Per il Gruppo Poste Italiane rilevano le seguenti categorie di strumenti finanziari:

Impieghi a tasso fisso e tasso variabile: la valutazione viene effettuata utilizzando tecniche di discounted cash flow. Lo spread di credito della controparte viene determinato secondo le best practice di mercato, impiegando default probability e matrici di transizione elaborate da info providers esterni ed i parametri di loss given default stabiliti dalla normativa prudenziale per le banche o da valori benchmark di mercato.

Fondi chiusi non quotati: rientrano in tale categoria i fondi che investono prevalentemente in strumenti non quotati. La valutazione del fair value viene effettuata considerando l'ultimo NAV (Net Asset Value) disponibile, con periodicità almeno semestrale, comunicato dal gestore del fondo. Tale NAV viene aggiustato secondo i richiami e rimborsi comunicati dai gestori e intercorsi tra la data dell'ultima valorizzazione ufficiale al NAV e la data di valutazione.

Investimenti immobiliari (esclusi ex alloggi di servizio) e rimanenze di immobili destinati alla vendita: I valori di fair value, sia degli Investimenti Immobiliari che delle Rimanenze, sono stati determinati utilizzando principalmente la tecnica reddituale secondo cui il valore dell'immobile, deriva dall'attualizzazione dei cash flow che ci si attende verranno generati dai contratti di locazione e/o dai proventi delle vendite, al netto dei costi di pertinenza della proprietà; il procedimento utilizza un appropriato tasso di attualizzazione che considera analiticamente i rischi caratteristici dell'immobile.

Investimenti immobiliari (ex alloggi di servizio): Il prezzo degli investimenti in commento è determinato in base a criteri e parametri prestabiliti dalla normativa di riferimento (Legge 560 del 24 dicembre 1993) che ne stabilisce il prezzo di alienazione nel caso di vendita all'affittuario ovvero il prezzo minimo di alienazione nel caso in cui il bene venga venduto tramite un'asta pubblica.

Azioni non quotate: rientrano in tale categoria titoli azionari per i quali non sono disponibili prezzi osservabili direttamente o indirettamente sul mercato. Per tali tipologie di strumenti, il fair value è determinato considerando la valutazione implicita al momento dell'acquisizione, rettificata da aggiustamenti di valore per tener conto di eventuali variazioni di prezzo desumibili da operazioni rilevanti235 osservabili sul mercato nei 12 mesi precedenti alla data di reporting. In via alternativa, ed in assenza di operazioni rilevanti, il fair value dell'azione è determinato mediante l'utilizzo di metodologie alternative (verifica di dati finanziari desumibili dai Business Plan della società se disponibili e analisi dell'andamento delle performance aziendali, utilizzo multipli di mercato, ecc.).

' L . 77/2020: rientrano in tale categoria i crediti acquistati in riferimento al decreto rilancio n. 34/2020 (poi convertito con Legge n. 77 del 17 luglio 2020) per i quali non sono disponibili prezzi osservabili direttamente o indirettamente sul mercato. Per tale tipologia di strumenti, la metodologia di determinazione del fair value prevede l'applicazione della tecnica di valutazione del discounted cash flow che consiste nell'attualizzazione dei flussi di cassa a scadenza tramite la curva dei rendimenti costruita aggiungendo alla curva dei tassi risk-free l'extra rendimento elaborato a partire dal prezzo alla data di acquisto dei crediti. Lo spread resta fisso per tutta la vita dello strumento.

7.2 GERARCHIA DEL FAIR VALUE

• La seguente tabella mostra un'analisi degli strumenti finanziari misurati al fair value al 31 dicembre 2022, distinti per livello di gerarchia del fair value.

235 Per operazione rilevante in tale contesto si intende un investimento minimo di 10 milioni di euro oppure almeno il 5% del capitale sociale dell'entità partecipata verificatosi negli ultimi dodici mesi dalla data di reporting.

EMARKE
SDIR
CERTIFIED
Gerarchia del fair value (milioni di euro)
31.12.2022 31.12.2021
Descrizione Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale Livello
1
Livello 2 Livello 3 Totale
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCI 122.170 7.913 152 130.235 137.407 12.192 254 149.853
Azioni 343 - 110 453 651 - 159 810
Titoli a reddito fisso 121.827 7.411 42 129.280 136.756 11.667 95 148.518
Altri investimenti - 502 - 502 - 525 - 525
Attività finanziarie al FVTPL 4.996 30.335 8.170 43.501 5.401 28.455 10.958 44.814
Crediti - - 110 110 - - 41 41
Azioni 258 26 20 304 217 - 39 256
Titoli a reddito fisso 2.139 146 - 2.285 2.466 89 24 2.579
Altri investimenti 2.599 30.163 8.040 40.802 2.718 28.366 10.854 41.938
Strumenti finanziari derivati - 6.110 - 6.110 - 876 - 876
Totale 127.166 44.358 8.323 179.846 142.808 41.523 11.212 195.543
Passività finanziarie
Passività finanziarie al fair
value
- - - - - - - -
Strumenti finanziari derivati - (971) (4) (975) - (5.463) (3) (5.466)
Totale - (971) (4) (975) - (5.463) (3) (5.466)

Di seguito si riportano i trasferimenti tra livello 1 e livello 2 della gerarchia del fair value, interamente riferibili al Gruppo assicurativo Poste Vita:

Trasferimenti da Livello 1 a Livello 2 (milioni di euro)
Da Livello 1 a Livello 2 Da Livello 2 a Livello 1
Descrizione Livello 1 Livello 2 Livello 1 Livello 2
Trasferimenti Attività finanziarie (1.270) 1.270 4.368 (4.368)
Attività finanziarie al FVTOCI
Azioni - - - -
Titoli a reddito fisso (583) 583 4.362 (4.362)
Obbligazioni strutturate - - - -
Altri investimenti - - - -
Attività finanziarie al FVTPL
Crediti - - - -
Azioni (6) 6 - -
Titoli a reddito fisso (66) 66 6 (6)
Obbligazioni strutturate - - - -
Altri investimenti (615) 615 - -

Gruppo Poste Italiane I Bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2022

4.368 (4.368)

1.270

Trasferimenti Passività finanziarie - - - -
Passività finanziarie al fair value - - - -
Strumenti finanziari derivati - - - -

Le riclassifiche dal livello 1 al livello 2 si riferiscono a strumenti finanziari il cui valore, al 31 dicembre 2022, non è riscontrabile in un mercato liquido e attivo secondo i parametri stabiliti dalla Fair Value Policy di Gruppo. Le riclassifiche dal livello 2 al livello 1 si riferiscono, invece, a strumenti finanziari il cui valore, al 31 dicembre 2022, è risultato osservabile in un mercato liquido e attivo.

Di seguito, si riportano le variazioni di livello 3 intercorse nell'esercizio:

Trasferimenti netti (1.270)

Variazioni strumenti finanziari livello 3 (milioni di euro)
Attività finanziarie
Descrizione Attività
finanziarie al
FVTOCI
Attività
finanziarie al
FVTPL
Strumenti
finanziari
derivati
Totale
Esistenza al 1 gennaio 2022 254 10.958 - 11.212
Acquisti/Emissioni
Vendite/Estinzione Ratei iniziali
Rimborsi
Variazioni del fair value vs CE
Variazioni del fair value a PN
Trasferimenti a Conto economico
Plus/Minus a Conto ecomomico per vendite
Trasferimenti nel livello 3
Trasferimenti ad altri livelli
Variazioni per Costo ammortizzato
Write-off
Altre variazioni (compresi Ratei alla data di chiusura)
34
(106)
-
-
(6)
-
-
42
(66)
-
-
-
1.612
(820)
-
98
-
-
-
-
(3.678)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1.646
(927)
-
98
(6)
-
-
42
(3.743)
-
-
-
Esistenza al 31 dicembre 2022 152 8.170 - 8.323

Gli strumenti finanziari classificati nel livello 3 sono detenuti principalmente da Poste Vita SpA e, in via residuale, da Poste Italiane SpA e da PostePay SpA.

Per la Compagnia assicurativa del Gruppo, gli strumenti di livello 3 si riferiscono principalmente a fondi che investono prevalentemente in strumenti non quotati, la cui valutazione del fair value viene effettuata in base all'ultimo Net Asset Value disponibile comunicato dal gestore del fondo, aggiornato in base ai richiami e rimborsi comunicati dai gestori e intercorsi tra la data dell'ultima valorizzazione ufficiale del NAV e la data di valutazione.

I suddetti strumenti finanziari sono principalmente riferiti ad investimenti di tipo Private equity, Private Debt e investimenti in fondi immobiliari totalmente posti a copertura di prodotti di Ramo I collegati a Gestioni separate e ad investimenti collegati ai prodotti di Ramo III.

Le variazioni intervenute nel periodo riguardano principalmente l'acquisto di nuovi investimenti, rimborsi di quote di Fondi chiusi non quotati ed il trasferimento di fondi di Ramo III dal livello 3 al livello 2.

Al fine di recepire le osservazioni recate dal rapporto ispettivo consegnato il 26 luglio 2021 ed in ossequio al relativo Piano di Azioni, ivi incluse le connesse integrazioni, la Compagnia del Gruppo si è dotata di Linee Guida Integrative della citata Fair Value policy al fine di disciplinare in maniera ancora più puntuale la determinazione del fair value ed i connessi controlli

sui prezzi degli strumenti finanziari presenti nel portafoglio della Compagnia con particolare riguardo alla categoria dei fondi.

Ciò premesso, anche al fine di tener conto di quanto recato dalla lettera al Mercato pubblicata da IVASS il 14 luglio 2021, si evidenzia che al 31 dicembre 2022, l'attribuzione dei livelli di fair value degli strumenti finanziari è stata condotta con un approccio prudenziale tenuto conto delle implementazioni ancora in corso necessarie per effettuare il c.d. "full look through approach" su tutte le categorie di fondi detenuti nel portafoglio della Compagnia. A tal fine, si rappresenta che la Compagnia ha provveduto a riclassificare dal livello 3 al livello 2 di fair value circa 3,6 miliardi di euro riferiti pressoché esclusivamente ai fondi di ramo III.

Infine, con riferimento alla Capogruppo, a seguito della conversione in data 29 luglio 2022 di parte delle azioni Visa serie C in azioni Visa serie A Preferred Stock, 18 milioni circa delle azioni C sono state riclassificate dal Livello 3 al Livello 2.

Poste Italiane SpA

Si riporta di seguito, per completezza di informativa, l'analisi degli strumenti finanziari di Poste Italiane SpA misurati al fair value al 31 dicembre 2022, distinti per livello di gerarchia del fair value.

Gerarchia del fair value (milioni di euro)
31.12.2022 31.12.2021
Descrizione Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale
Attività finanziarie Patrimonio BancoPosta 33 017 6.274 20 39 311 37.290 1,209 39 38 538
Attività finanziarie al FVTOCI 33.017 144 33.161 37.290 336 - 37 626
Titoli a reddito fisso 33 017 144 33.161 37 290 336 1 37 626
Attività finanziarie al FVTPL 20 20 40 39 રૂત્વ
Azioni 20 20 40 39 39
Strumenti finanziari derivati 6.110 6 110 - 873 873
Attività finanziarie Patrimonio non destinato 434 103 537 3 75 78
Attività finanziarie al FVTOCI 434 103 537 75 75
Titoli a reddito fisso 91 91
Azioni 343 103 446 75 75
Strumenti finanziari derivati - 3 ਤੇ
Totale Attività al fair value 33.451 6.274 123 39.848 37.290 1.212 114 38,616
Passività finanziarie Patrimonio BancoPosta (971) (4) (975) (5 460) (3) (5.463)
Strumenti finanziari derivati (971) (4) (975) (5 460) (3) (5.463)
Passività finanziarie Patrimonio non destinato (3) (3)
Strumenti finanziari derivati (3) (3)
Totale Passività al fair value (971) (4) (975) (5 463) (3) (5.466)

Nell'esercizio in commento non sono intervenuti trasferimenti tra il Livello 1 e il Livello 2 delle voci in commento valutate al fair value su base ricorrente.

L'incremento rispetto al 31 dicembre 2021 della voce Azioni classificata nel Livello 1, si riferisce al fair value delle azioni Nexi SpA acquisite da Poste Italiane a seguito dell'operazione di fusione per incorporazione della controllata PSIA Srl, efficace dal 1° novembre 2022.

8. OPERAZIONI DI COPERTURA

Di seguito sono descritte le politiche di copertura poste in essere dal Gruppo Poste Italiane suddivise tra operazioni di fair value hedge e cash flow hedge e alle quali sono applicate le relative regole di contabilizzazione previste dallo IAS 39 – Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione. Le operazioni di copertura di fair value hedge e cash flow hedge di seguito descritte si riferiscono principalmente a operazioni su titoli a reddito fisso o indicizzati all'inflazione nell'ambito dell'operatività Bancoposta.

Operazioni di copertura - Fair Value Hedge

Operazioni di copertura su titoli di Stato a reddito fisso e titoli di Stato indicizzati all'inflazione

Il Gruppo Poste Italiane detiene un portafoglio di titoli di Stato236, BTP a reddito fisso e BTP indicizzati all'inflazione, esposto alle variazioni di fair value dovute all'oscillazione dei tassi d'interesse e del tasso di inflazione.

Al fine di limitare il rischio di tasso sul fair value, il Gruppo stipula contratti di Interest Rate Swap (IRS) Over The Counter (OTC) di fair value hedge designati a copertura specifica dei titoli in portafoglio. L'obiettivo di tali operazioni è proteggere il fair value dei titoli dalle oscillazioni dei tassi di interesse o dell'inflazione. Il rischio di credito della Repubblica Italiana non è oggetto di copertura ed è fissato per tutta la durata dello swap.

La copertura può essere totale, con data di inizio immediata e contestuale alla data di acquisto del titolo (swap spot start), o parziale in caso di data di inizio successiva a quella di acquisto del titolo (swap forward start).

Il Gruppo valuta l'efficacia del derivato designato in ogni relazione di copertura nel compensare le variazioni di fair value dello strumento coperto attraverso un test retrospettico ed un test prospettico237, utilizzando i metodi di seguito dettagliati.

Con riferimento al test di efficacia retrospettico, il Gruppo utilizza l'approccio del "Dollar offset attraverso il derivato ipotetico238". Mediante tale approccio, viene considerato il rapporto (Hedge Ratio) tra la variazione del fair value del derivato effettivamente stipulato e la variazione del fair value del derivato ipotetico, intervenute nell'intervallo temporale compreso tra la data di stipula dell'operazione e la data di valutazione. La copertura è considerata efficace se l'Hedge Ratio è compreso nell'intervallo 80% - 125%. Il derivato ipotetico e il derivato effettivamente stipulato hanno una settlement date coerente con l'inizio della copertura (Spot o Forward start) e si differenziano per la sola componente spread che è quindi considerata la principale fonte di inefficacia239. La parziale inefficacia della copertura, pari alla differenza tra le

236 A partire dall'ultimo trimestre 2022 Bancoposta detiene in portafoglio anche titoli di stato tedeschi e francesi al momento non oggetto di copertura.

237 Lo IAS 39 richiede di effettuare due test di efficacia:

test prospettico: attesta che la relazione di copertura ci si aspetta sia altamente efficace nei periodi futuri;

test retrospettico: attesta che la relazione di copertura è stata efficace dall'inception alla data di reporting.

Al fine di definire una copertura efficace, il test prospettico deve dimostrare che la copertura sia altamente efficace nel compensare le variazioni di fair value o di cash flow attribuibili allo strumento coperto durante il periodo di designazione, mentre il risultato del test retrospettico deve essere compreso in un range tra 80 -125%.

L'inefficacia può nascere quando lo strumento di copertura e lo strumento coperto: sono in valute differenti; hanno differenti scadenze; usano tassi sottostanti differenti; sono soggetti a rischio controparte differente; lo strumento derivato non ha valore zero all'inception.

238 Il Dollar offset method è un metodo quantitativo che consiste nel confrontare la variazione del fair value o del cash flow dello strumento di copertura con la variazione del fair value o del cash flow dello strumento coperto attribuibile al rischio coperto. A seconda della policy prescelta, tale metodo può essere performato:

su base cumulata, confrontando la performance dall'inception della copertura;

su base periodica, confrontando la performance rispetto l'ultima data di testing.

Il Dollar offset method può essere effettuato tramite un derivato ipotetico, ossia costruendo un derivato teorico, al fine di confrontare le variazioni di fair value o cash flow teoriche con quelle dello strumento di copertura (derivato reale).

239 Il primo considera lo spread al mid di mercato che rende il present value alla settlement date pari a 0, il secondo quello effettivamente concordato con la controparte.

variazioni di valore dei due derivati (ipotetico ed effettivo) costituisce l'effetto netto della copertura separatamente rilevato a Conto Economico.

Ai fini del test di efficacia prospettico, il Gruppo adotta approcci diversi a seconda delle caratteristiche dello strumento di copertura. In particolare:

  • l'approccio dei cosiddetti "Critical terms240" per gli swap spot start, per i quali "at inception" è stato verificato che le caratteristiche della gamba fissa consentono di replicare esattamente i flussi fissi incassati sul titolo oggetto di copertura;
  • l'approccio "Dollar offset attraverso il derivato ipotetico" per gli swap forward start e per le vendite a termine della controllata Poste Vita per i quali il test di efficacia prospettico è effettuato calcolando l'Hedge Ratio come rapporto tra la variazione del fair value del derivato ipotetico e la variazione del fair value del derivato effettivo241. La copertura è considerata efficace se l'Hedge Ratio è compreso nell'intervallo 80% - 125%.

Con riferimento al Gruppo Poste Vita, le vendite a termine sono scadute nel corso del 2021 ed erano state stipulate al fine di preservare, a seguito di variazioni inattese dei tassi di interesse e/o del rischio di credito, le plusvalenze latenti dei titoli obbligazionari governativi della Gestione Separata Posta ValorePiù. La scadenza delle suddette posizioni è stata fissata in modo da tener conto del mismatch dei flussi di cassa tra il portafoglio di attivi finanziari e quello dei passivi.

Operazioni di copertura su Pronti contro termine

Il Gruppo Poste Italiane effettua operatività in pronti contro termine passivi, su titoli eurogovernativi o con garanzia dello Stato Italiano con diverse finalità tra le quali quella di investire in titoli di Stato, di fronteggiare fabbisogni di liquidità derivanti dalla dinamica della raccolta sui conti correnti, di gestire attivamente la posizione di tesoreria e di gestire i depositi in garanzia a fronte di operazioni di collateralizzazione. Tali operazioni sono principalmente a tasso fisso pertanto sono esposte alle variazioni di fair value dovute all'oscillazione dei tassi d'interesse.

Al fine di limitare il rischio di tasso sul fair value, il Gruppo stipula contratti di Interest Rate Swap (IRS) Over The Counter (OTC) di fair value hedge designati a copertura specifica dei pronti contro termine passivi in portafoglio.

Il Gruppo valuta l'efficacia del derivato designato in ogni relazione di copertura nel compensare le variazioni di fair value dello strumento coperto attraverso un test retrospettico ed un test prospettico, utilizzando i metodi di seguito dettagliati.

Con riferimento al test di efficacia retrospettico, il Gruppo utilizza l'approccio del "Dollar offset attraverso il derivato ipotetico". Mediante tale approccio, viene considerato il rapporto (Hedge Ratio) tra la variazione del fair value del derivato effettivamente stipulato e la variazione del fair value del derivato ipotetico, intervenute nell'intervallo temporale compreso tra la data di stipula dell'operazione e la data di valutazione. La copertura è considerata efficace se l'Hedge Ratio è compreso nell'intervallo 80% - 125%. Il derivato ipotetico e il derivato effettivamente stipulato hanno una settlement date coerente con l'inizio della copertura e si differenziano per la sola componente a tasso fisso che è quindi considerata la principale fonte di inefficacia242 . La parziale inefficacia della copertura, pari alla differenza tra le variazioni di valore dei due derivati (ipotetico ed effettivo) costituisce l'effetto netto della copertura separatamente rilevato a Conto Economico.

240 l etodo dei "Criti al ter s" implica un confronto tra i termini principali dello strumento di copertura con quelli dello strumento coperto. La relazione di copertura è altamente efficace quando tutti i principali termini dei due strumenti combaciano in maniera esatta e non ci sono caratteristiche od opzioni che potrebbero invalidare la copertura. I termini principali sono ad esempio: nozionale del derivato e principal del sottostante, rischio di credito, timing, valuta dei flussi di cassa.

241 Elaborato ipotizzando uno shift parallelo di ampiezza pari a + / - 100 bps delle curve.

242 La copertura è effettuata definendo la componente a tasso variabile semplicemente indicizzata all'euribor e la componente a tasso fisso che incorpora, invece, le condizioni di mercato. Il derivato ipotetico considera il tasso fisso

Ai fini del test di efficacia prospettico, il Gruppo adotta l'approccio "Dollar offset attraverso il derivato ipotetico" effettuato calcolando l'Hedge Ratio come rapporto tra la variazione del fair value del derivato ipotetico e la variazione del fair value del derivato effettivo243. La copertura è considerata efficace se l'Hedge Ratio è compreso nell'intervallo 80% - 125%.

Operazioni di copertura Cash Flow Hedge

Operazioni di copertura su titoli di Stato indicizzati all'inflazione e forecast transactions

Al fine di limitare l'esposizione al rischio di tasso di interesse derivante dall'esigenza di reinvestire la liquidità rinveniente dai titoli in portafoglio giunti a scadenza, il Patrimonio BancoPosta stipula, se necessario, contratti di acquisto a termine. Inoltre, al fine di perseguire la stabilizzazione dei rendimenti, sono stipulati contratti di vendita a termine. Tali derivati si configurano come operazioni di cash flow hedge di forecast transactions.

Inoltre, il Gruppo detiene un portafoglio di titoli BTP indicizzati all'inflazione esposto alla variabilità dei flussi di cassa con riferimento al parametro variabile inflazione.

Al fine di limitare il rischio di tasso d'interesse sui flussi finanziari, il Gruppo stipula Interest Rate Swap o Inflation Swap OTC di cash flow hedge aventi ad oggetto la copertura specifica dei titoli in portafoglio. L'obiettivo di tali operazioni è stabilizzare il rendimento del titolo fino alla scadenza, indipendentemente dall'andamento futuro del parametro variabile.

Il Gruppo valuta l'efficacia del derivato designato in ogni relazione di copertura nella stabilizzazione delle variazioni dei flussi di cassa dello strumento coperto attraverso un test retrospettico e un test prospettico.

Relativamente alle coperture di forecast transaction, il test di efficacia retrospettico prevede il calcolo di un Hedge Ratio definito come rapporto del differenziale tra il fair value dell'operazione forward chiusa con la controparte, alla data di testing e di inception, e il valore attualizzato del differenziale tra il prezzo forward teorico del BTP, calcolato alla data di testing e di inception. Ipotizzando la perfetta coincidenza tra i prezzi forward delle controparti e i prezzi forward teorici, la percentuale di efficacia è sempre pari al 100%; non sussistono pertanto fonti di inefficacia.

Ai fini del test di efficacia prospettico, si applica l'approccio dei cosiddetti "Critical terms" considerata "at inception" la coerenza tra strumento di copertura e strumento coperto in base alle caratteristiche qualitative dei contratti244 .

Relativamente alla copertura di titoli indicizzati all'inflazione, il test di efficacia retrospettico considera il rapporto (Hedge Ratio) tra la variazione del fair value del derivato effettivamente stipulato e la variazione del fair value del derivato ipotetico, intervenute nell'intervallo temporale compreso tra la data di stipula dell'operazione e la data di valutazione. La copertura è considerata efficace se l'Hedge Ratio è compreso nell'intervallo 80% - 125%.

al mid di mercato che rende il present value alla settlement date pari a 0, il derivato reale quello effettivamente concordato con la controparte.

243 Elaborato ipotizzando uno shift parallelo di ampiezza pari a + / - 100 bps delle curve.

244 L'importo nozionale del contratto forward deve essere, alla settlement date definita, pari al nozionale del titolo nel caso di acquisto, pari o inferiore al nozionale presente nel portafoglio titoli nel caso di vendita. Il sottostante del contratto forward deve coincidere con il titolo che si intende acquistare o vendere (in tal caso deve essere un titolo presente nel portafoglio) alla settlement date. La settlement date deve coincidere con la data di manifestazione attesa del flusso da coprire nel caso di acquisto forward, o riferita all'anno di cui si intende stabilizzare il rendimento complessivo nel caso di vendita forward.

Il derivato ipotetico e il derivato stipulato hanno una settlement date coincidente con l'inizio della copertura e si differenziano per la componente a tasso fisso245. Inoltre, per i derivati di copertura dei BTP indicizzati all'inflazione il fair value alla data di settlement è pari al rateo del titolo maturato dall'ultima data di stacco cedola alla data di settlement del derivato. Pertanto, entrambe le fattispecie, sono considerate le principali fonti di inefficacia.

La variazione di fair value del derivato effettivo è imputata a Patrimonio Netto, per la quota efficace della copertura, ed è rilevata a Conto economico per la quota inefficace.

Ai fini del test di efficacia prospettico, sono adottati approcci diversi a seconda delle caratteristiche dello swap di copertura. In particolare:

  • l'approccio dei cosiddetti "Critical terms" per i contratti derivati per i quali "at inception" è stato verificato che le caratteristiche della gamba indicizzata dello swap di copertura consentono di replicare esattamente i flussi variabili incassati sul titolo oggetto di copertura;
  • l'approccio "Dollar offset attraverso il derivato ipotetico" per i contratti derivati che prevedono un tasso fisso per tutta la durata dell'operazione applicato ad un nominale crescente con incrementi semestrali costanti fino alla scadenza del derivato. Per tali contratti il test di efficacia prospettico è stato effettuato calcolando l'Hedge Ratio come rapporto tra la variazione del fair value del derivato ipotetico e la variazione del fair value del derivato effettivo246. La copertura è considerata efficace se l'Hedge Ratio è compreso nell'intervallo 80% - 125%.

Operazioni di copertura su prestito obbligazionario a tasso variabile

Il Gruppo Poste italiane è inoltre soggetto al rischio sulla volatilità dei flussi di cassa con riferimento al prestito obbligazionario di 50 milioni di euro emesso in data 25 ottobre 2013 e che prevede il pagamento di cedole annuali a tasso variabile.

L'esposizione a tale rischio è oggetto di copertura attraverso la stipula di un contratto di Interest rate swap di cash flow hedge con il quale la Capogruppo ha assunto l'obbligazione di corrispondere il tasso fisso e ha venduto il tasso variabile previsto dal prestito obbligazionario. L'oggetto della copertura è solo il rischio di tasso d'interesse, mentre non è oggetto di copertura il rischio di credito implicito.

Ai fini della verifica dell'efficacia della copertura si effettua un test retrospettico e un test prospettico utilizzando l'approccio del "Dollar offset" attraverso il derivato ipotetico.

Effetti economici e patrimoniali delle operazioni di copertura

Di seguito si espone la distribuzione temporale per durata residua contrattuale degli strumenti derivati di copertura. Il tasso medio degli Interest rate swap esposto rappresenta il tasso fisso medio atteso contrattualmente dall'operazione di copertura suddiviso per fasce di scadenza.

Distribuzione temporale per durata residua contrattuale degli strumenti di

copertura di CFH (milioni di euro) Maturity Fino 1 anno Oltre 1 anno e fino a 5 anni Oltre 5 anni Totale

Cash Flow hedges - Rischio tasso d'interesse

245 Il primo considera il tasso fisso di mercato che rende il present value alla settlement date pari a 0, il secondo quello effettivamente concordato con la controparte.

246 Elaborato ipotizzando uno shift parallelo di ampiezza pari a + / - 100 bps delle curve.

(milioni di euro)

Acquisti a termine
Nominale 3.433 - - 3.433
Prezzo di regolamento 3.209 - - 3.209
Vendite a termine
Nominale 1.099 - - 1.099
Prezzo di regolamento 1.390 - - 1.390
Interest rate swap
Nominale 190 75 2.728 2.993
Tasso medio % 4,955% 5,843% 3,507% 3,665%

Distribuzione temporale per durata residua contrattuale degli strumenti di copertura di FVH (milioni di euro)

Maturity
Fino 1
anno
Oltre 1 anno e
fino a 5 anni
Oltre 5 anni Totale
Fair value hedges - Rischio tasso d'interesse
Interest rate swap
Nominale - 4.021 27.915 31.936

Di seguito sono esposti gli effetti patrimoniali ed economici rivenienti dalle operazioni di copertura suddivise per tipologia.

Fair value hedges - Rischio tasso d'interesse

Nominale Valore di bilancio* Valore cumulato delle
rettifiche dello strumento
coperto
Variazione del
valore usata
per rilevare
l'inefficacia
della
copertura
Valore
cumulato delle
rettifiche dello
strumento
coperto in
caso di
discountinuing
Strumenti finanziari coperti Attività Passività Attività Passività
Titoli a reddito fisso, di cui:
al costo ammortizzato
al FVTOCI
Pronti contro termine
23.743
12.091
11.652
-
-
-
-
(3.863)
(2.714)
(2.714)
141
-
-
141
(11.120)
(5.398)
(5.721)
141
(1.308)
(570)
(738)
Strumenti finanziari di copertura
Interest rate swap
Utili/(perdite) della copertura
31.936 5.760 (342) 10.995
rilevati a P&L
*Non include il fondo a copertura delle perdite
attese
17
Cash flow hedges - Rischio tasso (milioni di euro)
Nominale Valore di bilancio Variazione del
valore usata per
rilevare
l'inefficacia
della copertura
Cash flow hedge
Strumenti finanziari coperti Attività Passività Riserva da
copertura
Cessazione della copertura
Titoli a reddito fisso, di cui:
al costo ammortizzato
al FVTOCI
Prestito obbligazionario
Titoli acquistati a termine
252
3.936
-
-
-
-
(50)
(49)
(92)
43
3
92
Strumenti finanziari di copertura
Acquisti a termine 3.433 4 (96) (92) (37) - -

Vendite a termine 1.099 346 - 346 346 - -
Interest rate swap 2.993 - (531) (293) (486) - -
Utili/(perdite) della copertura
rilevati a P&L 7

Di seguito sono esposti gli effetti delle coperture di cash flow hedge nelle altre componenti di conto economico complessivo.

Impatti in OCI delle operazioni di copertura in Cash flow hedge - Rischio tasso

(milioni di euro)
Utili/(perdite) della Trasferimenti a Conto economico per:
copertura rilevati in
OCI (Inc/(Dec) di fair
value del periodo
Effetti della copertura Cessazione della copertura
Titoli a reddito fisso 277
1
(410)
1
-
-
Prestito obbligazionario
Totale
278 (409) -

Riforma degli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse

La riforma dei principali parametri di riferimento dei tassi di interesse denominata "Riforma IBOR (InterBank Offered Rate)", ha coinvolto gi organismi di regolamentazione in varie giurisdizioni in tutto il mondo con l'obiettivo di sostituire alcuni tassi interbancari con tassi alternativi privi di rischio e di predisporre le linee guida per aggiornare i modelli contrattuali.

Attualmente i principali indici di riferimento per l'area euro sono:

  • l'Euro Short Term Rate ESTR (amministrato dalla Banca Centrale Europea e pubblicato a partire dal 2 ottobre 2019) che ha sostituito l'Euro OverNight Index Average (EONIA – non più quotato dal 1 gennaio 2022) ridefinendolo come ESTR più 8,5bp;
  • l'EURIBOR (amministrato dallo European Money Market Insitute), il cui processo di riforma si è concluso a novembre 2019.

Il Gruppo ha strumenti finanziari indicizzati all'EURIBOR che continua ad essere quotato giornalmente e i relativi flussi di cassa continuano ad essere scambiati con le controparti come di consueto. Relativamente a questo parametro non vi è dunque incertezza derivante dalla riforma IBOR al 31 dicembre 2022. Tali strumenti sono oggetto di collateralizzazione giornaliera remunerata ad EONIA (dal 2022 definito come ESTR più 8.5 bp).

Inoltre, il Gruppo detiene interest rate swaps designati come strumenti di copertura di fair value hedge che hanno la cd. "gamba" variabile indicizzata all'EURIBOR, per un nominale di 31.936 milioni di euro, pressoché interamente detenuti dal Patrimonio destinato Bancoposta. Per la quasi totalità di questi strumenti, i flussi di cassa sono alla data del 31 dicembre 2022 scontati al tasso EONIA (ESTR + 8,5 bp) e non al tasso ESTR, così come definito nei contratti in essere con le controparti.

La trattazione che segue è stata redatta ai sensi del principio contabile IAS 37 – Accantonamenti, passività e attività potenziali.

PROCEDIMENTI TRIBUTARI

Con riferimento a Postel, in data 8 ottobre 2015 si è concluso, con la consegna di un Processo Verbale di Constatazione nel quale sono stati contestati i diritti alla detrazione dell'IVA e alla deducibilità dell'IRAP, un controllo fiscale eseguito dalla Guardia di Finanza sulle imposte sui redditi e sulle ritenute, relativo ad asseriti omessi versamenti contributivi da parte di Postel negli anni dal 2010 al 2014 nei confronti di personale dipendente e/o collaborativo di un fornitore. In relazione agli avvisi di accertamento per i periodi 2010 e 2011, Postel ha deciso di avvalersi della definizione agevolata ex art. 11 del D.L. 24 aprile 2017, n. 50, mentre in merito agli altri periodi di accertamento l'Agenzia delle Entrate ha accertato:

  • per il periodo d'imposta 2012, in data 25 novembre 2016, maggiori IVA, IRES, IRAP e ritenute per un ammontare complessivo di 0,1 milioni di euro, oltre sanzioni e interessi. La Commissione Tributaria Regionale del Lazio ha respinto l'appello dell'Agenzia delle Entrate, condannandola alla refusione in favore della Società delle spese di lite, liquidate nel mese di febbraio 2022. La Società è in attesa della restituzione delle somme anticipate a titolo provvisorio.
  • per il periodo d'imposta 2014, in data 19 aprile 2019 l'Agenzia delle Entrate ha accertato in data 19 aprile 2019, maggiori IVA, IRES, IRAP e ritenute per un ammontare complessivo di circa 0,25 milioni di euro, oltre sanzioni e interessi. Con sentenza del 22 ottobre 2020 la Commissione Tributaria Regionale di Roma ha accolto integralmente il ricorso presentato nell'interesse della Società e ha annullato l'avviso di accertamento emesso in relazione al periodo d'imposta 2014. La Società è in attesa della restituzione delle somme anticipate a titolo provvisorio.

In data 19 aprile 2018 la Guardia di Finanza – Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Roma ha effettuato l'accesso presso la sede della società SDA Express Courier per eseguire una verifica ai fini dell'IVA, delle imposte sui redditi, dell'IRAP e delle ritenute per gli anni 2014, 2015 e 2016 ai sensi e per gli effetti degli artt. 52 e 63 del D.P.R. 633/72, art. 33 del D.P.R. 600/73, art. 2 del D. Lgs. 68/2001, nonché della Legge n. 4/1929. In data 29 novembre 2018 si è formalmente concluso l'accertamento; il verbale di constatazione finale presenta come principale rilievo la contestazione, per circa un milione di euro, della detrazione dell'IVA relativa alle note di variazione emesse dalla società in relazione agli sconti accordati ai propri clienti a seguito dell'incremento del numero delle spedizioni. Successivamente, in data 5 dicembre 2019, è stato notificato l'avviso di accertamento relativo al solo anno 2014 recante una pretesa complessiva pari a 0,4 milioni di euro che, riprendendo il Processo Verbale di Constatazione (PVC), contesta principalmente l'IVA detratta. In data 3 febbraio 2020 la Società ha proposto ricorso a tale avviso e ha provveduto al pagamento provvisionale della sanzione irrogata. In data 20 luglio si è tenuta l'udienza di discussione del ricorso IVA 2014 e la CTP, in accoglimento delle richieste della società, ha rinviato la discussione "a nuovo ruolo" (ossia senza fissazione di una data precisa della prossima udienza) al fine di consentire un margine temporale per portare a termine le trattative con la Direzione Regionale delle Entrate (DRE) del Lazio. Il dispositivo con il rinvio non è stato ancora notificato dalla commissione.

In data 27 maggio 2021, inoltre, la DRE ha notificato un ulteriore avviso di accertamento riferito al periodo di imposta 2015 analogo a quello già presentato relativo all'anno 2014 in cui si contestava, principalmente, l'IVA detratta. Tale atto non è stato impugnato ed è stata avviata con la DRE del Lazio una procedura di riesame complessivo della contestazione riferita alle note di credito con riferimento a tutti i periodi oggetto del PVC (dal 2014 al 2017) per cercare di addivenire ad una definizione stragiudiziale. Tale procedura è attualmente in corso.

Nel corso del 2022, si è giunti ad una definizione stragiudiziale con la DRE del Lazio Ufficio Grandi Clienti che di fatto ha comportato l'annullamento parziale dei rilievi IVA conseguenti al Processo Verbale di Constatazione della Guardia di

Finanza del 29 novembre 2018 per tutti gli anni interessati, con rideterminazione degli importi complessivamente dovuti a circa 0,185 milioni di euro totali.

Nel mese di novembre 2018 il Consorzio Postemotori ha ricevuto la notifica di un'ordinanza emessa dal Tribunale penale di Roma contenente un decreto di sequestro preventivo nei confronti del Consorzio per l'importo di 4,6 milioni di euro. In data 13 maggio 2019, il G.U.P del Tribunale Ordinario di Roma ha ridimensionato i capi di imputazione originari stabilendo il rinvio a giudizio solo in relazione a quota parte dei capi di imputazione inerenti alle operazioni di fatturazione passiva di un subappaltatore e di un consulente fiscale di uno dei soci. Il Consorzio ha conferito mandato a un penalista esterno per promuovere istanza di dissequestro rispetto al sequestro penale disposto in capo al Consorzio. In data 20 dicembre 2021 è stata depositata istanza di dissequestro e in data 24 dicembre 2021 è stato emesso dal Tribunale di Roma un provvedimento di restituzione della somma di 0,3 milioni di euro riaccreditata sul conto corrente del Consorzio in data 7 febbraio 2022.

PROCEDIMENTI IN MATERIA PREVIDENZIALE

A partire dall'esercizio 2012 e sino al 31 dicembre 2022, l'Agenzia INPS di Genova Ponente e Roma Eur hanno emesso nei confronti di Postel degli avvisi di addebito, per complessivi 27,02 milioni di euro, con i quali è stato richiesto il pagamento di contributi previdenziali afferenti CIG, CIGS, mobilità e CUAF non coperti dal regime IPOST. Avverso tali richieste, sono stati proposti ricorsi al Tribunale di Genova. A supporto delle argomentazioni di Postel, con nota del 20 ottobre 2016, il Ministero del Lavoro ha confermato che il regime contributivo previsto per Poste Italiane trova applicazione anche nei confronti di tutte le società del Gruppo, con esclusione soltanto di quelle che esercitano attività di trasporto aereo, di licenza bancaria e di corriere espresso.

Alcuni dei giudizi sono stati già decisi dal Tribunale di Genova e, al loro esito, a fronte di avvisi di addebito pari complessivamente a 13,2 milioni di euro, la Società è stata condannata a pagare i soli contributi CUAF allo 0,68%, detratti gli assegni familiari versati da Postel ai dipendenti, per un importo di 0,3 milioni di euro, mentre nulla è stato ritenuto dovuto a titolo di CIG, CIGS e mobilità essendo al tempo Postel interamente partecipata dallo Stato tramite Poste Italiane e rientrando pertanto nel novero delle imprese industriali dello Stato per le quali la legge esclude l'obbligo del pagamento della cassa integrazione e della mobilità. L'INPS ha depositato ricorso in appello per la prima tranche di richieste effettuate (9,16 milioni di euro), contestando nell'an e nel quantum la sentenza di primo grado ed evidenziando che l'aliquota CUAF, in linea con gli ultimi orientamenti assunti da INPS, avrebbe dovuto essere pari al 4,40% in luogo dello 0,68% richiesto negli avvisi di addebito oggetto dei giudizi. Con sentenze pubblicate in data 28 dicembre 2018, la Corte d'Appello di Genova ha integralmente confermato le sentenze di primo grado, respingendo gli appelli dell'INPS, che ha proposto ricorsi per cassazione notificati in data 28 giugno 2019 a Postel, la quale si è costituita in giudizio.

Di seguito gli ulteriori giudizi già decisi:

  • Con la sentenza del 19 settembre 2019 il Tribunale di Genova ha confermato l'orientamento condannando Postel a corrispondere all'INPS, a titolo di contributi CUAF relativi al periodo dal maggio 2011 al novembre 2012, la somma di euro 0,08 milioni di euro, ritenendo non dovute le maggiori somme pretese con gli avvisi di addebito (ammontanti complessivamente a circa 4 milioni di euro). Con sentenza del 21 maggio 2021, la Corte di Appello di Genova ha respinto l'appello principale e l'appello incidentale. INPS ha proposto ricorso per Cassazione e Postel si è costituita in giudizio. Il 26 gennaio 2023 la Cassazione ha disposto la rimessione sul ruolo per la trattazione congiunta con altri ricorsi. La Parti sono in attesa della fissazione di una nuova udienza.
  • Con sentenza del 1° febbraio 2021 il Tribunale di Genova ha annullato l'avviso di addebito (per un totale di circa 0,64 milioni di euro) per il periodo da dicembre 2012 ad aprile 2015 (escluso luglio 2014) e condannato l'INPS al pagamento nei confronti di Postel della somma di 0,06 milioni di euro, oltre agli interessi. Con sentenza del 2 febbraio 2022, la

  • Con le sentenze del 26 maggio 2021 il Tribunale di Genova ha annullato gli avvisi di addebito (per un totale di circa 3,1 milioni di euro) per alcuni periodi compresi tra febbraio 2011 e gennaio 2017 e condannato a pagare le minori somme rideterminate per complessivi 0,17 milioni di euro. Con le sentenze del 18 maggio 2022 e del 6 giugno 2022 la Corte d'Appello di Genova ha respinto i ricorsi della Società, nonché gli appelli incidentali presentati dall'Istituto. Postel ed INPS hanno proposto ricorso per Cassazione avverso la sentenza del 18 maggio 2022. Allo stato solo Postel ha proposto ricorso per Cassazione avverso la sentenza del 6 giugno 2022.
  • Con sentenza pubblicata il 20 settembre 2022, la Corte di Appello di Genova, in riforma parziale della sentenza di primo grado del 29 dicembre 2020, ha condannando la Società a pagare quanto indicato nell'Avviso di Addebito per un importo pari a circa 0,009 milioni di euro. Allo stato pendono i termini per presentare l'eventuale ricorso in Cassazione.

Risultano ancora pendenti ulteriori giudizi amministrativi relativi ai ricorsi presentati da Postel avverso le note di rettifica per i periodi da maggio 2009 a novembre 2022.

Inoltre, in data 8 ottobre 2019, l'INPS ha richiesto di provvedere alla regolarizzazione contributiva da settembre 2014 a settembre 2019 all'aliquota CUAF non armonizzata del 4,40% della retribuzione imponibile a fini previdenziali. In merito a quest'ultima richiesta la società si è regolata in modo diverso a seconda del periodo in esame:

  • per i mesi di ottobre, novembre e dicembre 2019, Postel si è adeguata al versamento del contributo CUAF nella misura pari al 4,40%, con riserva di ripetizione;
  • per il periodo pregresso da settembre 2014 a fine 2015, Postel ha impugnato per via amministrativa le comunicazioni di debito pervenute dall'INPS con la richiesta di pagamento del CUAF al 4,40%;
  • per l'anno 2018 e i primi 7 mesi del 2019 sono stati notificati due Avvisi di Addebito con la richiesta di pagamento del CUAF al 0,68% e contributi minori CIG, CIGS a Postel, che ha pagato, con riserva di ripetizione in attesa che venga deciso il ricorso pendente in Cassazione;
  • con decorrenza gennaio 2020, Postel versa all'INPS l'aliquota CUAF nella misura dello 0,68% anziché nella misura del 4,40%, per effetto di quanto previsto dall'art. 11, comma 5 bis del Decreto-legge n.162 del 2019, convertito dalla L. 28 febbraio 2020 n. 8.

Tenuto conto delle sentenze, delle motivazioni addotte e delle ulteriori pretese avanzate dall'INPS, la Società ha adeguato i propri Fondi rischi sulla scorta anche del parere dello studio legale che la assiste nel contenzioso.

Il fondo iscritto in bilancio al 31 dicembre 2022 risulta pari a 12,56 milioni di euro

RIN I ALI RO E I ENTI EN ENTI E RA ORTI ON LE A TORITA'

AGCM

In data 9 marzo 2015 è stato avviato un procedimento nei confronti di Poste Italiane per presunta violazione degli artt. 20, 21 e 22 del Codice del Consumo, avente ad oggetto il "Libretto Smart". L'Autorità, in data 21 dicembre 2015, ha notificato a Poste Italiane il provvedimento finale in cui la condotta della Società è stata ritenuta non corretta ed è stata irrogata una sanzione amministrativa di 0,54 milioni di euro, limitata a un decimo del valore massimo applicabile, tenuto conto dell'attenuante secondo cui Poste Italiane ha consentito l'effettiva fruizione del tasso premiale ai consumatori. Avverso il suddetto provvedimento Poste Italiane ha depositato ricorso innanzi al TAR del Lazio che non è stato accolto e la relativa sentenza è stata impugnata al Consiglio di Stato. Si è ora in attesa della fissazione dell'udienza.

In data 3 ottobre 2018, Poste Italiane, senza che ciò costituisse acquiescenza o ammissione di responsabilità rispetto alle condotte controverse e fermo il diritto di far valere le proprie ragioni nelle opportune sedi, ha provveduto al pagamento della sanzione di 23 milioni di euro, oltre interessi, accertata nel gennaio 2018 a suo carico - per abuso di posizione dominante per il periodo 2014-2017 ai sensi dell'art. 102 del TFUE - dall'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM). Poste Italiane ha impugnato il suddetto provvedimento innanzi al TAR Lazio e l'udienza di merito è stata fissata al 19 aprile 2023.

In data 19 novembre 2019, l'AGCM ha avviato il procedimento PS11563 nei confronti di Poste Italiane per accertare una presunta pratica commerciale scorretta, posta in essere nell'ambito del servizio di recapito della corrispondenza e, in particolare delle raccomandate, in possibile violazione degli articoli 20, 21 e 22 del Codice del Consumo. In particolare, secondo le segnalazioni di alcuni clienti: i) le caratteristiche pubblicizzate del servizio "recapito delle raccomandate" non avrebbero trovato riscontro nel servizio effettivamente prestato; ii) nella pubblicità del servizio di "ritiro digitale delle raccomandate" non avrebbe chiarito che il servizio stesso potrebbe, in un immediato futuro, non essere più gratuito e che, comunque, esistono delle limitazioni alla fruizione del medesimo, essendo possibile accedervi esclusivamente se il mittente lo ha autorizzato. Nel mese di gennaio 2020 sono state ammesse a partecipare al procedimento alcune associazioni dei consumatori. L'Autorità, a conclusione del procedimento, con provvedimento notificato il 15 settembre 2020, ha irrogato una sanzione amministrativa pecuniaria di 5 milioni di euro, il cui pagamento è stato effettuato in data 5 gennaio 2021. Avverso il suddetto provvedimento Poste Italiane ha presentato ricorso al TAR Lazio e l'udienza di merito si è svolta il 26 maggio 2021. La sentenza del TAR del Lazio, che non ha accolto il ricorso di Poste, è stata appellata al Consiglio di Stato e si è in attesa della fissazione dell'udienza. In ogni caso nel mese di maggio l'AGCM aveva dato atto che Poste ha correttamente ottemperato.

In data 6 aprile 2020 l'AGCM ha avviato, ai sensi dell'art. 9 comma 3-bis della Legge n. 192/98 e dell'art. 14 Legge n. 287/90, il procedimento A539 nei confronti di Poste Italiane, a seguito della segnalazione di un fornitore terzo che ha lamentato la supposta imposizione, da parte di Poste Italiane, di clausole contrattuali ingiustificatamente gravose. In particolare, a seguito dell'interruzione dei rapporti contrattuali, intervenuta a metà del 2017, il fornitore non sarebbe, di fatto, riuscito a offrire altrimenti i servizi che svolgeva nel mercato per l'obbligo di rispettare regole e parametri organizzativi ritenuti tali da irrigidire eccessivamente la struttura aziendale, rendendola inadatta a operare con soggetti diversi da Poste Italiane. In data 8 giugno 2020 si è svolta un'audizione nella quale Poste Italiane ha esposto la propria posizione e, successivamente, l'Autorità ha chiesto la consegna di documentazione. Il 3 maggio 2021 si è svolta l'audizione finale nell'ambito della quale Poste Italiane ha esposto la propria posizione e ha presentato le proprie memorie difensive. L'Autorità, a conclusione del procedimento, con provvedimento notificato il 6 agosto 2021, ha irrogato una sanzione amministrativa pecuniaria di oltre 11 milioni di euro per abuso di dipendenza economica, il cui pagamento è stato effettuato in data 6 settembre 2021. Avverso il suddetto provvedimento Poste Italiane ha presentato ricorso al TAR Lazio e l'udienza di merito è stata fissata al 19 aprile 2023.

In data 14 ottobre 2021, l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha avviato nei confronti di PostePay un procedimento ai sensi dell'art. 27, comma 3, del D. Lgs 6 settembre 2005, n. 206 e successive modificazioni (Codice del Consumo), nonché ai sensi dell'art. 6 del Regolamento sulle procedure istruttorie in materia di pubblicità ingannevole e comparativa, pratiche commerciali scorrette, violazione dei diritti dei consumatori nei contratti, violazione del divieto di discriminazioni e clausole vessatorie (Regolamento), adottato dall'Autorità con delibera del 1° aprile 2015 e contestuale richiesta di informazioni ai sensi dell'art. 12, comma 1, del Regolamento.

In sintesi, l'AGCM, sulla base di alcune segnalazioni ricevute da utenti dei servizi PosteMobile ha contestato l'attivazione non richiesta di un presunto servizio di prosecuzione del traffico in uscita (voce, SMS e dati) in caso di esaurimento del credito della scheda SIM ricaricabile dell'utente o di credito insufficiente al momento del rinnovo dell'offerta periodica.

PostePay ha riscontrato la comunicazione dell'AGCM chiarendo che nessun servizio di continuità è previsto nell'ambito delle offerte PosteMobile

Al termine della fase istruttoria del Procedimento, acquisito il parere dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM, che nulla ha rilevato e tanto meno contestato in termini di censure regolamentari alla Società), in data 9 agosto, l'AGCM ha notificato a PostePay il provvedimento finale n. 30286, con il quale ha ritenuto di accertare l'infrazione sostenendo che, per le offerte di telefonia mobile sottoscritte a canone flat, in caso di esaurimento del credito, la Società addebiti una tariffazione a consumo - più onerosa rispetto a quella ordinaria - senza un'adeguata informativa. Nel provvedimento la Società viene condannata, pertanto, al pagamento di una sanzione amministrativa 1,8 milioni di euro, calcolata sulla base del fatturato relativo alla fornitura di reti e servizi di comunicazione elettronica, e ridotta poi a 1,5 milioni di euro, in considerazione della circostanza attenuante "relativa ad alcune misure assunte dal professionista per rimuovere la condotta".

La Società ha ritenuto opportuno proporre impugnativa avverso il Provvedimento dinnanzi al TAR del Lazio depositando il ricorso in data 28 ottobre 2022. Pertanto, il pagamento della sanzione irrogata è stato eseguito da PostePay con espressa riserva di gravame e, nel caso, di ripetizione (totale o parziale) dell'importo versato in presenza di annullamento (totale o parziale) del Provvedimento da parte del TAR Lazio e/o del Consiglio di Stato.

In data 7 novembre 2022, PostePay ha provveduto a trasmettere all'AGCM la prevista relazione di ottemperanza, atta ad illustrare le misure adottate da PostePay per superare – pur avendone confutato la fondatezza – le contestazioni di AGCM, che, in data 2 dicembre 2022, ha provveduto a comunicare a PostePay di aver preso atto dell'ottemperanza al provvedimento.

In data 24 marzo 2022, l'AGCM ha avviato il procedimento PS/11287 nei confronti di Poste Italiane per presunte pratiche commerciali scorrette relativamente alle informative sui termini di scadenza e di prescrizione dei Buoni Fruttiferi Postali in forma cartacea, in quanto: i) in fase di collocamento dei buoni, Poste ometterebbe di indicare la data di scadenza e/o la data di prescrizione, nonché di fornire le informazioni relative alle conseguenze giuridiche derivanti dallo spirare dei predetti termini e/o fornirebbe tali informazioni con una formulazione confusoria e decettiva; ii) nella gestione dei buoni caduti in prescrizione nell'ultimo quinquennio, Poste avrebbe omesso di informare i titolari di buoni prossimi alla scadenza del termine di prescrizione, dello spirare di tale termine e delle conseguenze giuridiche derivanti in caso di mancata richiesta di rimborso del titolo entro tale termine. In data 13 aprile 2022, la Società ha trasmesso all'AGCM una memoria difensiva in cui, oltre a fornire riscontro alla richiesta di informazioni contenuta nell'atto di avvio, ha evidenziato il suo ruolo di mero collocatore, la natura dei buoni e l'inapplicabilità della disciplina consumeristica al caso di specie. In data 30 agosto 2022, l'AGCM ha notificato a Poste la Comunicazione delle Risultanze Istruttorie, confermando, sostanzialmente, le contestazioni del procedimento di avvio. In data 19 settembre 2022, Poste ha depositato la memoria difensiva finale corredata dalle iniziative poste in essere, su base volontaria, volte a eliminare le preoccupazioni dell'Autorità, senza prestare acquiescenza alle contestazioni mosse nel procedimento. L'Autorità, in data 4 novembre 2022, ha notificato a Poste il provvedimento finale con il quale è stata irrogata una sanzione amministrativa pari a 1,4 milioni di euro. Tale importo è stato così quantificato tenuto conto delle azioni poste in essere dalla Società su base volontaria, ritenute idonee a migliorare l'informativa fornita ai consumatori; l'Autorità ha infatti riconosciuto a Poste Italiane una riduzione del 60% dell'importo della sanzione. La Delibera dell'Autorità è stata oggetto di impugnativa al TAR da parte della Società, il quale ha fissato l'udienza di discussione del merito al 7 giugno 2023. In linea con quanto disposto nel provvedimento finale, la Società ha inviato, in data 3 febbraio 2023, la propria Relazione di ottemperanza alla diffida dell'AGCM.

AGCom

Ai sensi del D.L. n. 201 del 6 dicembre 2011, convertito nella Legge n. 214 del 22 dicembre 2011, le attività di regolamentazione e di vigilanza del settore postale spettano all'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCom).

A seguito del recepimento nell'ordinamento italiano della terza direttiva europea in materia postale (Direttiva 2008/6/CE), la quantificazione dell'onere del Servizio Postale Universale è effettuata mediante l'applicazione della metodologia del cosiddetto "costo netto evitato"247. Al riguardo:

  • Il 24 febbraio 2023 è stata pubblicata la Delibera AGCom 28/23/CONS con la quale è stato avviato il procedimento di verifica del calcolo del costo netto del servizio postale universale per gli anni 2020 e 2021.
  • Il 1° luglio 2021 è stata pubblicata la Delibera AGCom 199/21/CONS con la quale si è concluso il procedimento di verifica del costo netto del servizio postale universale sostenuto da Poste Italiane per gli anni 2017, 2018 e 2019. In particolare, l'onere del Servizio Postale Universale per tali anni è stato quantificato, rispettivamente, in 354,5, 334,5 e 175 milioni di euro. Per l'esercizio 2019, sebbene l'onere quantificato (175 milioni di euro) sia inferiore alle compensazioni autorizzate (262 milioni di euro), l'onere per la fornitura del servizio postale universale sull'intero periodo (ovvero il previgente Contratto di Programma 2016-2019) risulta in ogni caso superiore alle compensazioni autorizzate dalla Commissione Europea. L'Autorità ha stabilito inoltre che l'onere del servizio universale per gli anni 2017, 2018 e 2019 è iniquo e che, per i medesimi anni, in continuità con quanto stabilito negli anni precedenti, non è istituito il Fondo di Compensazione di cui all'art. 10 del D. Lgs. n. 261/1999. Avverso il suddetto provvedimento Poste Italiane ha presentato ricorso al TAR Lazio (ancora pendente).
  • Il 2 luglio 2019 è stata pubblicata la Delibera AGCom 214/19/CONS "Verifica del calcolo del costo netto del servizio postale universale per gli anni 2015 e 2016" che, oltre a stabilire che l'onere presenta carattere di iniquità, ha quantificato l'onere del Servizio Postale Universale per gli anni 2015 e 2016, rispettivamente in 389 e 356 milioni di euro, a fronte di contributi previsti nel Contratto di Programma, pari rispettivamente a 329 e 262 milioni di euro. Per gli anni 2015 e 2016 non è stato istituito il Fondo di Compensazione da parte di AGCom con conseguente impossibilità di recupero delle differenze evidenziate dall'AGCom tra contributi statali e quantificazione dell'onere. In data 2 ottobre 2019 Poste Italiane ha presentato ricorso al TAR Lazio avverso la suddetta delibera (ancora pendente).
  • Il 6 settembre 2017 è stata pubblicata la Delibera AGCom 298/17/CONS "Verifica del calcolo del costo netto del servizio postale universale per gli anni 2013 e 2014" che, oltre a stabilire che l'onere presenta carattere di iniquità, ha quantificato l'onere del Servizio Postale Universale per gli anni 2013 e 2014, rispettivamente in 393 e 409 milioni di euro, a fronte di contributi previsti nel Contratto di Programma, pari rispettivamente a 343 e 336 milioni di euro. Anche per gli anni 2013 e 2014 non è stato istituito il Fondo di Compensazione e in data 6 novembre 2017 Poste Italiane ha presentato ricorso al TAR del Lazio avverso la suddetta delibera (ancora pendente).
  • Il 31 luglio 2014 è stata pubblicata la Delibera AGCom 412/14/CONS "Verifica del calcolo del costo netto del servizio postale universale per gli anni 2011 e 2012" che, oltre a stabilire che l'onere presenta carattere di iniquità, ha quantificato l'onere del Servizio Postale Universale per gli anni 2011 e 2012, rispettivamente in 381 e 327 milioni di euro a fronte di compensi originariamente rilevati da Poste Italiane rispettivamente per 357 e di 350 milioni di euro. L'Autorità ha stabilito, inoltre, che per l'anno 2012 non è stato istituito il Fondo di Compensazione e in data 13 novembre 2014 Poste Italiane ha presentato ricorso al TAR Lazio avverso la suddetta delibera. Il TAR, con sentenza n. 11416, pubblicata in data 5 settembre 2022, ha parzialmente accolto il ricorso sulla verifica dell'onere per gli anni 2011-2012 riconoscendo la mancata attivazione del fondo di compensazione per l'anno 2011. Poste e AGCom hanno proposto appello al Consiglio di Stato contro la sentenza TAR e l'udienza di merito è stata fissata al 18 maggio 2023.

Con Delibera 313/21/CONS, notificata in data 21 ottobre 2021, l'AGCom ha chiuso il procedimento sanzionatorio, avviato con atto di contestazione 6/21/DSP, irrogando una sanzione di 0,9 milioni di euro per violazione degli obblighi di continuità

247 Con tale metodologia l'ammontare del costo netto è quantificato come la differenza tra il costo netto delle operazioni di un fornitore del servizio universale designato - quando questo è soggetto ad obblighi di servizio universale e il costo netto delle operazioni in assenza di tali obblighi.

del servizio universale (art. 3, comma 1, 5 lett. b) e 8 lett. d) del D. Lgs. n. 261/1999) e degli obblighi informativi, in relazione alle chiusure di 239 Uffici Postali nel periodo natalizio (nei giorni di sabato 28 dicembre 2019 e sabato 4 gennaio 2020) ancorché preventivamente comunicate alla stessa. L'Autorità ha accolto la richiesta, in via subordinata, di applicazione del cumulo giuridico, irrogando una sanzione di importo ridotto rispetto a quello che era stato indicato per il pagamento in misura ridotta (3,28 milioni di euro). Il pagamento della sanzione è stato effettuato in data 10 novembre 2021. La Delibera dell'Autorità è stata oggetto di impugnativa al TAR da parte della Società.

Con Delibera n.104/22/CONS del 7 aprile 2022, l'AGCom ha archiviato il procedimento sanzionatorio, avviato con atto di Contestazione n. 13/21/DSP, per il mancato rispetto di cinque obiettivi di qualità su alcuni prodotti rientranti nel Servizio Universale per il 2020, accogliendo le argomentazioni espresse da Poste Italiane e riconoscendo la qualificazione, relativamente all'anno 2020, della pandemia da SARS-Covid quale causa di forza maggiore. Nella stessa Delibera, l'Autorità ha affermato che, per gli anni 2021 e 2022, venendo meno il carattere della imprevedibilità dell'evento, sarà onere della Società dimostrare di avere introdotto le misure organizzative necessarie a garantire il rispetto degli obblighi di qualità di servizio universale.

In data 2 agosto 2022, con atto di Contestazione n. 2/22/DSP, l'AGCom ha avviato nei confronti di Poste Italiane un procedimento sanzionatorio per il mancato rispetto degli obiettivi di qualità sui prodotti rientranti nel Servizio Postale Universale per l'anno 2021, individuando cinque contestazioni. Con Determina n. 27/22/DSP, notificata in data 12 ottobre 2022, l'Autorità ha archiviato il procedimento sanzionatorio in quanto la Società si è avvalsa del beneficio di cui all'articolo 16 della Legge n. 689 del 24 novembre 1981, con pagamento delle sanzioni in misura ridotta per tutte le contestazioni.

'I

La Banca d'Italia, dal 14 marzo 2022 al 15 luglio 2022, ha condotto una verifica ispettiva in Poste Italiane SpA - Patrimonio BancoPosta, su redditività e modello di business, sistemi di governo e controllo, modalità di gestione del rischio di tasso ivi inclusa la relativa modellistica interna, nuovo business dei crediti d'imposta e rischi ad esso associati. Il 30 novembre 2022 è stato consegnato a Poste Italiane il rapporto contenente alcuni rilievi ed una valutazione "parzialmente sfavorevole". Poste Italiane, nei termini previsti e previa discussione nel Consiglio di Amministrazione del 25 gennaio 2023, ha provveduto a comunicare alla Banca d'Italia le proprie considerazioni e gli interventi di miglioramento previsti; per l'unico rilievo a fronte del quale è stato avviato un procedimento sanzionatorio, la Società ha inviato le controdeduzioni a sostegno della correttezza del proprio operato.

In data 20 luglio 2022, l'Autorità ha inviato a Poste Italiane SpA - Patrimonio BancoPosta e PostePay una comunicazione in merito alle modalità di gestione dei fondi ricevuti da PostePay a fronte dell'emissione di moneta elettronica. Si ricorda che le Disposizioni di Vigilanza per gli IMEL prevedono che tale raccolta possa essere depositata presso una banca autorizzata ad operare in Italia, investita in titoli di debito qualificati o particolari quote di fondi comuni di investimento armonizzati. A partire dalla costituzione di PostePay tali somme sono depositate su un conto corrente postale (cd. conto di tutela) e concorrono alla raccolta da clientela privata del Patrimonio Bancoposta che, in base al vincolo di impiego, viene investita in titoli governativi dell'area euro. In merito, l'Autorità ha avviato nel corso del 2021 un'interlocuzione con BancoPosta e PostePay, in considerazione del fatto che BancoPosta non è stato ritenuto un soggetto assimilabile alla nozione di "ente creditizio" prevista dalla normativa europea di riferimento. A fronte di un approccio alternativo prospettato, volto ad equiparare il deposito presso BancoPosta delle somme raccolte da PostePay ad un investimento diretto in titoli di debito qualificati, nella citata comunicazione l'Autorità ha richiesto a BancoPosta e PostePay un'ulteriore riflessione, volta a individuare una soluzione operativa che consenta il pieno allineamento con le disposizioni normative in materia. All'esito dello svolgimento degli ulteriori approfondimenti richiesti, è stata individuata una soluzione transitoria, anche sulla base delle interlocuzioni con l'Autorità. Il riscontro sarà fornito da BancoPosta entro il secondo trimestre 2023.

Nel corso dell'ultimo trimestre 2022 la Banca d'Italia ha condotto due verifiche ispettive nei confronti di PostePay S.p.A. – Patrimonio Destinato IMEL, una "di carattere generale" avviata nel mese di settembre ed una riguardante "operazioni di pagamento non autorizzate, frodi e disconoscimenti" avviata nel mese di novembre. Entrambe le ispezioni si sono concluse nel mese di dicembre. In data 27 Marzo 2023 la Banca d'Italia ha consegnato le risultanze degli accertamenti ispettivi condotti dal 29 settembre 2022 al 16 dicembre 2022. Tale ispezione si è conclusa con un giudizio "parzialmente favorevole". Alla data di approvazione del presente Bilancio si è ancora in attesa di ricevere gli esiti ispettivi con riferimento all'ispezione avviata nel mese di novembre.

Nel mese di febbraio 2023 la Banca d'Italia ha avviato un accertamento ispettivo presso PostePay SpA – Patrimonio Destinato IMEL, ai sensi dell'art. 146, Decreto Legislativo 1 settembre 1993, n.385. finalizzato alla verifica delle procedure previste dalla Direttiva PSD2 volte a consentire l'accesso ai conti di pagamento on-line da Terze Parti. L'ispezione si è conclusa nel mese di marzo 2023 e alla data di approvazione del presente Bilancio si è in attesa della ricezione del verbale ispettivo.

IVASS

Con riguardo ai procedimenti sanzionatori scaturiti da contestazioni da parte dell'Autorità di Vigilanza per l'asserita violazione dell'art. 183, comma 1, lett. "a", del Codice delle assicurazioni private e prevalentemente inerenti la tardività della liquidazione delle prestazioni assicurative oltre il termine contrattualmente previsto - non risultano, allo stato attuale, procedimenti pendenti

Si precisa che con riferimento all'atto di contestazione inerente l'asserito ritardo nella liquidazione di polizze vita notificato dall'IVASS a Poste Vita in data 24 febbraio 2021, la Compagnia ha optato nei termini di legge, per il pagamento della sanzione pari a circa 0,08 milioni di euro, come da provvedimento ingiuntivo notificato dall'IVASS in data 29 settembre 2022.

Con riguardo all'ispezione IVASS - avente ad oggetto profili di governo, gestione e controllo degli investimenti e dei rischi finanziari conclusa il 7 maggio 2021 – si rende noto che il relativo piano di azione, approvato dal CDA della Compagnia il 22 ottobre 2021, è stato interamente completato nel rispetto delle tempistiche previste dal piano.

Con riguardo all'accertamento ispettivo volto alla verifica del rispetto della normativa antiriciclaggio, congiuntamente, presso Poste Vita e Poste Italiane - Patrimonio BancoPosta conclusosi il 18 giugno 2021 e i cui esiti sono stati notificati a Poste Vita SpA nella seduta del Consiglio di Amministrazione del 30 settembre 2021, si rappresenta che al 31 dicembre 2022, tutte le azioni individuate sono state completate nelle tempistiche pianificate.

In data 7 marzo u.s., la Compagnia Poste Vita ha ricevuto comunicazione da parte dell'Autorità di Vigilanza in merito all'avvio di un accertamento ispettivo avente ad oggetto la verifica del processo di gestione delle polizze cd. dormienti.

Covip

Con riferimento all'ispezione COVIP sul Piano Individuale Pensionistico "Postaprevidenza Valore" ("PIP"), i cui esiti sono stati notificati alla Compagnia con comunicazione del 27 maggio 2022, il Consiglio di Amministrazione della Compagnia ha approvato, nella seduta del 26 luglio 2022, un articolato piano di interventi volto al rafforzamento dei processi, ad integrazione di quanto già indicato nel piano d'azione approvato dal Consiglio d'Amministrazione in data 8 giugno 2022. Alla data del 31 dicembre 2022, risultano completate tutte le azioni previste dal piano e rispettate le tempistiche preventivate.

Altri Procedimenti

Federconsumatori, con atto di citazione del 14 maggio 2021, ha avviato nei confronti di Poste Italiane un'azione di classe (c.d. "class action") ex art. 140-bis del Codice del Consumo, dinanzi al Tribunale di Roma. Il valore della controversia è ad oggi di circa 8,5 migliaia di euro.

Con l'atto di citazione in argomento, Federconsumatori contesta che la capitalizzazione degli interessi dei Buoni Fruttiferi Postali di durata trentennale (contraddistinti dalla serie "Q", emessi da Cassa Depositi e Prestiti dal 1986 al 1995, in forza del D.M. 13 giugno 1986 del Ministro del Tesoro che sono stati successivamente trasferiti al Ministero dell'Economia e delle Finanze, ai sensi del Decreto MEF 5 dicembre 2003) sia effettuata annualmente al netto della ritenuta fiscale (oggi imposta sostitutiva), anziché al lordo, con l'effetto di riconoscere ai risparmiatori un rendimento inferiore a quello asseritamente dovuto.

Il 27 luglio 2021, Poste Italiane si è costituita in giudizio eccependo, in via preliminare, l'inammissibilità dell'azione di classe, per diversi motivi pregiudiziali nonché la prescrizione del diritto di credito vantato dagli attori e dai potenziali aderenti ed ha contestato nel merito la fondatezza della domanda proposta.

Il Tribunale di Roma, con ordinanza dell'11 gennaio 2022, ha ritenuto manifestamente infondata la domanda presentata da Federconsumatori riconoscendo, tra l'altro, il difetto di legittimazione passiva di Poste Italiane. Federconsumatori ha proposto appello all'ordinanza del Tribunale di Roma e la Corte d'Appello ha fissato l'udienza per la precisazione delle conclusioni al 12 luglio 2023.

10. EVENTI O OPERAZIONI "SIGNIFICATIVE NON RICORRENTI"

Di seguito vene fornito un breve riepilogo degli effetti derivanti da eventi ed operazioni significative non ricorrenti248 posti in essere dal Gruppo Poste Italiane nel corso dell'esercizio 2022, ai sensi della comunicazione CONSOB n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006:

• costituzione del fondo rischi per crediti d'imposta Legge n.77/2020 per 320 milioni di euro a copertura delle probabili passività analiticamente descritte nella nota A10 – Crediti d'imposta Legge n. 77/2020.

11. EVENTI O OPERAZIONI "ATIPICHE E/O INUSUALI"

Ai sensi della comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006 il Gruppo Poste Italiane non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali249 nel corso dell'esercizio 2022.

12. EVENTI DI RILIEVO SUCCESSIVI ALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

Di seguito si riportano gli accadimenti intervenuti dopo la data di riferimento del bilancio per la cui trattazione completa si rimanda al paragrafo 3.1 - Principali operazioni societarie.

Sourcesense SpA

In data 24 gennaio 2023 Sourcesense ha perfezionato l'acquisizione di Eco-Mind Ingegneria Informatica S.r.l. e della sua controllata HeadApp S.r.l., società IT operanti come software factory specializzate nella progettazione e sviluppo di soluzioni business, mobile e cloud native e soluzioni di realtà aumentata e virtuale, per un corrispettivo di 1,1 milioni di

248 Eventi e operazioni il cui accadimento risulta non ricorrente, non ripetendosi frequentemente nel consueto svolgimento dell'attività.

249 Operazioni che per significatività/rilevanza, natura delle controparti, oggetto della transazione, modalità di determinazione del prezzo di trasferimento e tempistica dell'accadimento possono dar luogo a dubbi sulla correttezza e/o completezza delle informazioni di bilancio, sul conflitto di interesse, sulla salvaguardia del patrimonio aziendale, nonché sulla tutela degli azionisti di minoranza.

euro.

Net Insurance SpA

In data 28 settembre 2022 il CdA di Poste Vita ha approvato la promozione di un'OPA volontaria totalitaria per cassa su azioni ordinarie e warrant di Net Insurance S.p.A. ("Net Insurance"), di concerto con alcuni azionisti. A seguito delle autorizzazioni ricevute da CONSOB, IVASS e dall'AGCM, il 27 febbraio è stato avviato il periodo di adesione alle offerte promosse da un veicolo societario direttamente controllato da Poste Vita ("Net Holding"). Il periodo di adesione alle offerte si concluderà il 6 aprile 2023. Il perfezionamento dell'operazione è previsto entro il primo semestre del 2023.

Plurima BidCo Srl

In data 29 settembre 2022 è stata approvata la fusione inversa di Plurima Bidco S.r.l. in Plurima dalle assemblee delle due società. L'operazione, che ha previsto l'applicazione delle semplificazioni previste dalla normativa per le operazioni di fusione di società interamente possedute, è divenuta efficace con decorrenza 1° gennaio 2023.

13. ULTERIORI INFORMAZIONI

La presente nota rappresenta un'area comune al bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane e al bilancio separato di Poste Italiane SpA, in cui vengono fornite informazioni quali/quantitative su tematiche richieste in via residuale dai principi contabili, non specificamente trattate all'interno delle note precedenti.

TRAS ERI ENTI I ATTI ITÀ' INANZIARIE NON ELI INATE ONTA IL ENTE

In conformità a quanto previsto dall'IFRS 7 – Strumenti finanziari: Informazioni integrative si forniscono nel presente paragrafo le informazioni su operazioni di trasferimento di attività finanziarie che non ne comportano l'eliminazione contabile (cd. continuing involvment).

Al 31 dicembre 2022, sono riconducibili alla fattispecie in commento debiti per operazioni passive di pronti contro termine stipulate con primari operatori finanziari integralmente riferite alla Capogruppo.

Trasferimento di attività finanziarie non
eliminate contabilmente
(milioni di
euro)
31 dicembre 2022 31 dicembre 2021
Descrizione
Note
Valore
nomin
ale
Valore
di
Bilancio
Fair
value
Valore
nomin
ale
Valore
di
Bilanc
io
Fair value
Attività finanziarie Patrimonio BancoPosta
[A6]
Attività finanziarie al Costo ammortizzato 6.442 6.766 11.83
2
7.972 8.763 9.261
Attività finanziarie al FVTOCI 6.628 6.246 6.246 5.459 6.261 6.261
Passività finanziarie Patrimonio BancoPosta
[B6]
Passività finanziarie per PCT (13.486) (13.342) (12.99
3)
(14.847
)
(14.83
7)
(14.826)
Totale (416) (330) 5.085 (1.416) 187 696

ATTI ITÀ' INANZIARIE SO ETTE A LI ITAZIONI ' SO

Si fornisce nel presente paragrafo il valore nominale e di bilancio delle attività finanziarie date in garanzia a controparti con le quali sono in essere operazioni di pronti contro termine, di Interest Rate Swap e le attività finanziarie consegnate a Banca d'Italia a garanzia della linea di credito intraday concessa alla Capogruppo nonché a garanzia dell'attività in SEPA Direct Debit.

(milioni di
Attività finanziarie soggette a limitazioni d'uso
31 dicembre 2022 euro)
31 dicembre 2021
Descrizione Valore
Nominale
Valore di
bilancio
Valore
Nominale
Valore di
bilancio
Attività finanziarie Patrimonio BancoPosta
Attività finanziarie al Costo ammortizzato
Finanziamenti e Crediti 2.457 2.457 4.858 4.858
Crediti per depositi in garanzia (collateral previsti da CSA) 31 31 4.173 4.173
Crediti per depositi in garanzia (collateral previsti da GMRA) 1.447 1.447 72 72
Crediti per depositi in garanzia (marginazione Clearing House) 978 978 612 612
Crediti per depositi in garanzia (OTC Clearing House) 1 1 1 1
Titoli a reddito fisso
Titoli per operazioni in PCT
Titoli per depositi dati in garanzia (collateral previsti da CSA e GMRA)
Titoli in garanzia per linee di credito intraday con Banca d'Italia e per
7.034
6.442
245
347
7.478
6.766
247
465
8.652
7.972
480
200
9.751
8.763
610
378
l'esecuzione dei pagamenti Sepa Direct Debit
Attività finanziarie al FVTOCI
Titoli a reddito fisso 8.899 8.469 6.814 7.965
Titoli per operazioni in PCT 6.628 6.246 5.459 6.261
Titoli per depositi dati in garanzia (collateral previsti da CSA e GMRA) - - 30 30
Titoli in garanzia per linee di credito intraday con Banca d'Italia e per
l'esecuzione dei pagamenti Sepa Direct Debit
2.271 2.223 1.325 1.674
Attività finanziarie Patrimonio non destinato
Attività finanziarie al Costo ammortizzato
Finanziamenti e Crediti
Crediti per depositi in garanzia (collateral previsti da CSA)
Crediti per depositi in garanzia (collateral previsti da GMRA)
- - 3
3
-
3
3
-
Attività finanziarie al FVTOCI
Titoli a reddito fisso
Titoli per operazioni in PCT
-
-
-
-
-
-
-
-
Totale attività finanziarie indisponibili 18.390 18.404 20.327 22.577

Al 31 dicembre 2022 la Capogruppo ha ricevuto attività finanziarie a garanzia di operazioni in Reversal Repo per un nozionale complessivo di 4.425 milioni di euro ed un fair value pari a 4.521 milioni di euro.

Inoltre titoli per un valore nominale di 1.200 milioni di euro sono impegnati per Pronti contro temine stipulati con Cassa Compensazione e Garanzia nel mese di dicembre 2022 e regolati nei primi giorni di gennaio 2023.

ESPOSIZIONE IN TITOLI DI DEBITO SOVRANO

Con riferimento alle attività finanziarie, di seguito si riportano le informazioni riguardo l'esposizione al debito sovrano del Gruppo al 31 dicembre 2022, ai sensi della Comunicazione n. DEM/11070007 del 28 luglio 2011 di attuazione del documento n. 2011/266 pubblicato dall'ESMA e successive integrazioni.

(milioni di euro)
Descrizione 31.12.2022 31.12.2021
Valore
nominale
Valore di
Bilancio
Valore di
mercato
Valore
nominale
Valore di
Bilancio
Valore di
mercato
Italia 138.017 126.397 122.321 135.674 156.775 157.449
Attività finanziarie al costo ammortizzato 27.306 26.921 22.845 26.944 31.893 32.567
Attività finanziarie al FVTOCI 110.698 99.463 99.463 108.717 124.867 124.867
Attività finanziarie al FVTPL 13 14 14 13 15 15
Belgio 2.876 2.123 2.123 132 151 151
Attività finanziarie al costo ammortizzato - - - - - -
Attività finanziarie al FVTOCI 2.876 2.123 2.123 132 151 151
Attività finanziarie al FVTPL - - - - - -
Francia 5.050 3.411 3.411 151 201 201
Attività finanziarie al costo ammortizzato - - - - - -
Attività finanziarie al FVTOCI 5.050 3.411 3.411 151 201 201
Attività finanziarie al FVTPL - - - - - -
Germania 851 792 792 215 235 235
Attività finanziarie al costo ammortizzato - - - - - -
Attività finanziarie al FVTOCI 851 792 792 215 235 235
Attività finanziarie al FVTPL - - - - - -
Irlanda 455 372 372 10 13 13
Attività finanziarie al costo ammortizzato - - - - - -
Attività finanziarie al FVTOCI 455 372 372 10 13 13
Attività finanziarie al FVTPL - - - - - -
Spagna
3.860 2.261 2.261 1.280 1.870 1.870
Attività finanziarie al costo ammortizzato 3 3 3 3 3 3
Attività finanziarie al FVTOCI 3.857 2.258 2.258 1.277 1.867 1.867
Attività finanziarie al FVTPL - - - - - -
USA 50 38 38 25 23 23
Attività finanziarie al costo ammortizzato - - - - - -
Attività finanziarie al FVTOCI 50 38 38 25 23 23
Attività finanziarie al FVTPL - - - - - -
Altri Paesi 203 169 169 149 147 147
Attività finanziarie al costo ammortizzato - - - - - -
Attività finanziarie al FVTOCI 203 169 169 149 147 147
Attività finanziarie al FVTPL
- - - - - -

Totale 152.426 136.444 132.367 137.636 159.415 160.089

Di seguito si fornisce il dettaglio per Poste Italiane SpA

Rischio credito - Esposizione in titoli di debito sovrano (milioni di euro)

31 dicembre 2022 31 dicembre 2021
Descrizione Valore
nominale
Valore di
Bilancio
Valore di
mercato
Valore
nominale
Valore di
Bilancio
Valore di
mercato
Attività finanziarie Patrimonio BancoPosta
Italia 62.793 57.997 54.214 56.443 67.521 67.988
Attività finanziarie al costo ammortizzato 25.304 24.836 21.053 25.027 29.895 30.362
Attività finanziarie FVOCI 37.489 33.161 33.161 31.416 37.626 37.626
Attività finanziarie Patrimonio non destinato
Italia 110 91 91 - - -
Attività finanziarie FVOCI 110 91 91 - - -
Totale 62.903 58.088 54.305 56.443 67.521 67.988

ENTITA' STR TT RATE NON ONSOLI ATE

Al fine di disporre di forme di impiego il più possibili coerenti con i profili di rischio e rendimento delle polizze emesse, assicurando flessibilità ed efficienza della gestione, in taluni casi Poste Vita SpA ha acquistato quote superiori al 50% della massa amministrata di alcuni Fondi di investimento. Per tali fattispecie sono state svolte le analisi previste dai principi contabili internazionali al fine di verificare l'esistenza o meno del controllo. Gli esiti delle analisi condotte su tali Fondi inducono a concludere che la Compagnia non eserciti alcun potere di controllo nell'accezione prevista dalle disposizioni dell'IFRS 10 – Bilancio consolidato. Tali Fondi rientrano tuttavia nella definizione di Entità strutturate non consolidate: un'entità strutturata è una entità configurata in modo che i diritti di voto o similari non siano il fattore preponderante per stabilire chi controlla l'entità, come nel caso in cui i diritti di voto si riferiscano solo ad attività amministrative e le relative attività operative siano dirette mediante accordi contrattuali

Natura del coinvolgimento nell'entità strutturata non consolidata

NAV del Fondo
ISIN - Denominazione Natura dell'Entità Attività del Fondo % Investimento Data di rif. Importo
LU1379774190 - MULTIFLEX
DIVERSIFIED DIS-CM
Fondo Aperto Armonizzato
UCITS
Investimento in un mix di asset classes
(corporate bonds, government bonds e
equities)
100 30/12/2022 5.272
LU1407712014 - MULTIFLEX - Global
Optimal Multi Asset Fund
Fondo Aperto Armonizzato
UCITS
Investimento in un mix di asset classes
(corporate bonds, government bonds e
equities)
100 30/12/2022 4.413
LU1407712287 - MULTIFLEX -
Strategic Insurance Distribution
Fondo Aperto Armonizzato
UCITS
Investimento in un mix di asset classes
(corporate bonds, government bonds e
equities)
100 30/12/2022 4.267
LU1407711800 - MULTIFLEX -
Dynamic Multi Asset Fund
Fondo Aperto Armonizzato
UCITS
Investimento in un mix di asset classes
(corporate bonds, government bonds e
equities)
100 30/12/2022 3.770
LU1193254122 - MFX - GLOBAL
FUND - ASSET GLOBAL FUND
(PIMCO MULTI ASSET)
Fondo Aperto Armonizzato
UCITS
Investimento in un mix di asset classes
(corporate bonds, government bonds e
equities)
100 30/12/2022 3.611
LU1808839242 - MULTIFLEX-OLYMP
INSURN MA-CM
Fondo Aperto Armonizzato
UCITS
Investimento in un mix di asset classes
(corporate bonds, government bonds e
equities)
100 30/12/2022 797
LU1500341240 - MULTIFLEX-LT
OPTIMAL M/A-CM
Fondo Aperto Armonizzato
UCITS
Investimento in un mix di asset classes
(corporate bonds, government bonds e
equities)
100 30/12/2022 778
LU1808838863 - MULTIFLEX
OLYMPIUM OPT MA-CM
Fondo Aperto Armonizzato
UCITS
Investimento in un mix di asset classes
(corporate bonds, government bonds e
equities)
100 30/12/2022 533
LU1500341752 - MULTIFLEX
DYNAMIC LT M/A-CM
Fondo Aperto Armonizzato
UCITS
Investimento in un mix di asset classes
(corporate bonds, government bonds e
equities)
100 30/12/2022 502
QU0006738052 - Prima EU Private
Debt Opportunity Fund
Fondo Aperto rientrante
nell'ambito di applicazione
della direttiva 2011/61/UE
Investimento in un mix di asset classes
(corporate bonds, government bonds e
equities)
100 30/09/2022 487
QU0006744795 - Prima European
Direct Lending 1 Fund
Fondo Aperto rientrante
nell'ambito di applicazione
della direttiva 2011/61/UE
Investimento in un mix di asset classes
(corporate bonds, government bonds e
equities)
100 30/09/2022 446
IT0004937691 - PRIMA HEDGE
PLATINUM GROWTH ISIN
IE00BK1KDS71
Fondo di Hedge Fund
rientrante nell'ambito di
applicazione della direttiva
2011/61/UE
Perseguimento di rendimenti assoluti,
con un basso livello di volatilità e di
correlazione di lungo termine rispetto ai
principali mercati finanziari
100 30/11/2022 429
IT0005174450 - FONDO DIAMOND
EUROZONE OFFICE UBS
Fondo di investimento
alternativi immobiliari chiusi
di diritto italiano rientrante
nell'ambito di applicazione
della direttiva 2011/61/UE
Investimento in beni immobili "core" e
"core plus" destinati ad uso lavorativo
(uffici), situati nell'Eurozona, e
denominati in Euro
100 30/09/2022 420
LU2051218035 - OLYMPIUM
SEVERUM FUND
Fondo Aperto Armonizzato
UCITS
Investimento in un mix di asset classes
(corporate bonds, government bonds e
equities)
100 30/12/2022 410
QU0006745081 - Prima Real Estate
Europe Fund I
Fondo Aperto rientrante
nell'ambito di applicazione
della direttiva 2011/61/UE
Investimento in un mix di asset classes
(corporate bonds, government bonds e
equities)
100 30/09/2022 378
IT0005247819 - Diamond Core Fondo di investimento
alternativi immobiliari chiusi
di diritto italiano rientrante
nell'ambito di applicazione
della direttiva 2011/61/UE
Investimento in beni immobili e diritti
reali immobiliari, inclusi quelli derivanti
da contratti di leasing immobiliare con
natura traslativa e da rapporti
concessori, nonché degli altri diritti
assimilabili ai sensi della normativa pro
tempore vigente
100 30/06/2022 280

LU1500341166 - MULTIFLEX
OLYMPIUM DYNAMIC-MULTIASSET
FUND
Fondo Aperto Armonizzato
UCITS
Investimento in un mix di asset classes
(corporate bonds, government bonds e
equities)
100 30/12/2022 273
IT0005386666 - Fondo i3-Dante
comparto Convivio
Fondo di investimento
alternativo immobiliare
multicomparto chiuso di
diritto italiano
Investimento in immobili core e core
plus a reddito e localizzati nelle zone
centrali delle principali città italiane, a
partire da Roma e Milano
100 30/06/2022 266
QU0006746865 - ALC Prima
European Private Credit Feeder Fund
Fondo Aperto rientrante
nell'ambito di applicazione
della direttiva 2011/61/UE
Investimento in un mix di asset classes
(corporate bonds, government bonds e
equities)
100 30/09/2022 246
IT0005215113 - FONDO CBRE
DIAMOND
Fondo di investimento
alternativi immobiliari chiusi
di diritto italiano rientrante
nell'ambito di applicazione
della direttiva 2011/61/UE
Investimento in beni immobili, diritti reali
immobiliari, compresi quelli derivanti da
contratti di leasing immobiliare,
comunque effettuati senza particolari
vincoli di localizzazione geografica ma
comunque in Italia
100 30/09/2022 193
IT0005212193 - DIAMOND ITALIAN
PROPERTIES
Fondo di investimento
alternativi immobiliari chiusi
di diritto italiano rientrante
nell'ambito di applicazione
della direttiva 2011/61/UE
Investimento in beni immobili e diritti
reali immobiliari, inclusi quelli derivanti
da contratti di leasing immobiliare con
natura traslativa e da rapporti
concessori, nonché degli altri diritti
assimilabili ai sensi della normativa pro
tempore vigente
100 30/06/2022 163
QU0006742476 - PRIMA GLOBAL
EQUITY PRTNERS FUND
Fondo Aperto rientrante
nell'ambito di applicazione
della direttiva 2011/61/UE
Investimento in un mix di asset classes
(corporate bonds, government bonds e
equities)
100 30/09/2022 191
QU0006738854 - Prima Credit
Opportunity Fund
Fondo Aperto rientrante
nell'ambito di applicazione
della direttiva 2011/61/UE
Investimento in un mix di asset classes
(corporate bonds, government bonds e
equities)
100 30/11/2022 140
IT0005210593 - DIAMOND OTHER
SECTOR ITALIA
Fondo di investimento
alternativi immobiliari chiusi
di diritto italiano rientrante
nell'ambito di applicazione
della direttiva 2011/61/UE
Investimento in beni immobili, diritti reali
immobiliari, compresi quelli derivanti da
contratti di leasing immobiliare,
partecipazioni in società immobiliari e la
gestione professionale e la
valorizzazione del patrimonio del Fondo
100 30/06/2022 109
IT0005210387 - DIAMOND
EUROZONE RETAIL PROPERTY
FUND
Fondo di investimento
alternativi immobiliari chiusi
di diritto italiano rientrante
nell'ambito di applicazione
della direttiva 2011/61/UE
Investimento in beni immobili "core" e
"core plus" destinati ad uso retail, situati
nell'Eurozona, e denominati in Euro
100 30/06/2022 95
LU1581282842 - Indaco SICAV SIF -
Indaco CIFC US Loan
Fondo Aperto rientrante
nell'ambito di applicazione
della direttiva 2011/61/UE
Investimento in un mix di asset classes
(corporate bonds, government bonds,
loans e equities)
100 30/11/2022 80
LU1081427665 - SHOPPING
PROPERTY FUND 2
Fondo Chiuso rientrante
nell'ambito di applicazione
della direttiva 2011/61/UE
Investe nel Shopping Property Fund 2:
master fund che principalmete investe in
immobili del settore commerciale
secondariamente uffici e settori
alternativi. Non investe nel debito
immobiliare
65 30/09/2022 67
IT0004597396 - ADVANCE CAPITAL
ENERGY FUND
Fondo di Fondi Chiuso
rientrante nell'ambito di
applicazione della direttiva
2011/61/UE
Investimento in imprese nel settore
dell'energia allo scopo di incrementarne
il valore e mediante la successiva
dismissione, conseguirne delle
plusvalenze
86 30/09/2022 18

Natura del coinvolgimento nell'entità strutturata non consolidata

Lo scopo dell'investimento della Compagnia nei Fondi è la diversificazione del portafoglio di strumenti finanziari posti a copertura dei prodotti di Ramo I (Gestioni Separate), con l'obiettivo di mitigare la concentrazione degli impieghi in Titoli di Stato. Le entità riguardano principalmente fondi aperti armonizzati che investono in un mix di asset quali corporate bonds, government bonds ed equities e fondi chiusi di investimento immobiliare che investono in beni immobili e diritti reali immobiliari. Si riportano di seguito talune informazioni di dettaglio.

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LU1500341166 - MULTIFLEX-OLYMPIUM DYNAMIC-

Attività finanziaria a fair value rilevato a

MULTIASSET FUND

Natura del rischio

ISIN - Denominazione Categoria di
bilancio
Valore contabile
investimento
Massima
esposizione
alla perdita
Confronto tra valore
contabile e massima
esposizione
Metodologia determinazione
massima esposizione alla
perdita
LU1379774190 - MULTIFLEX-DIVERSIFIED DIS-CM Attività finanziaria a
fair value rilevato a
CE
5.272 629 4.643 VaR annuo al 99,5% su un
orizzonte temporale di 5 anni e
un "half life" di 1 anno
LU1407712014 - MULTIFLEX - Global Optimal Multi Asset
Fund
Attività finanziaria a
fair value rilevato a
CE
4.413 436 3.977 VaR annuo al 99,5% su un
orizzonte temporale di 5 anni e
un "half life" di 1 anno
LU1407712287 - MULTIFLEX - Strategic Insurance
Distribution
Attività finanziaria a
fair value rilevato a
CE
4.267 392 3.874 VaR annuo al 99,5% su un
orizzonte temporale di 5 anni e
un "half life" di 1 anno
LU1407711800 - MULTIFLEX - Dynamic Multi Asset Fund Attività finanziaria a
fair value rilevato a
CE
3.770 381 3.389 VaR annuo al 99,5% su un
orizzonte temporale di 5 anni e
un "half life" di 1 anno
LU1193254122 - MFX - GLOBAL FUND - ASSET GLOBAL
FUND (PIMCO MULTI ASSET)
Attività finanziaria a
fair value rilevato a
CE
3.611 255 3.356 VaR annuo al 99,5% su un
orizzonte temporale di 5 anni e
un "half life" di 1 anno
LU1808839242 - MULTIFLEX-OLYMP INSURN MA-CM Attività finanziaria a
fair value rilevato a
CE
797 77 720 VaR annuo al 99,5% su un
orizzonte temporale di 5 anni e
un "half life" di 1 anno
LU1500341240 - MULTIFLEX-LT OPTIMAL M/A-CM Attività finanziaria a
fair value rilevato a
CE
778 80 699 VaR annuo al 99,5% su un
orizzonte temporale di 5 anni e
un "half life" di 1 anno
LU1808838863 - MULTIFLEX-OLYMPIUM OPT MA-CM Attività finanziaria a
fair value rilevato a
CE
533 54 479 VaR annuo al 99,5% su un
orizzonte temporale di 5 anni e
un "half life" di 1 anno
LU1500341752 - MULTIFLEX-DYNAMIC LT M/A-CM Attività finanziaria a
fair value rilevato a
CE
502 53 449 VaR annuo al 99,5% su un
orizzonte temporale di 5 anni e
un "half life" di 1 anno
QU0006738052 - Prima EU Private Debt Opportunity Fund Attività finanziaria a
fair value rilevato a
CE
487 55 432 VaR al 99,5% su un orizzonte
temporale di 1 anno calcolato a
partire dalle sensitivity market di
SII
VaR al 99,5% su un orizzonte
QU0006744795 - Prima European Direct Lending 1 Fund Attività finanziaria a
fair value rilevato a
CE
446 54 392 temporale di 1 anno calcolato a
partire dalle sensitivity market di
SII
IT0004937691 - PRIMA HEDGE PLATINUM GROWTH
ISIN IE00BK1KDS71
Attività finanziaria a
fair value rilevato a
CE
429 24 405 VaR al 99% fornito dal gestore
IT0005174450 - FONDO DIAMOND EUROZONE OFFICE
UBS
Attività finanziaria a
fair value rilevato a
CE
420 165 254 VaR al 99,5% su un orizzonte
temporale di 1 anno calcolato a
partire dalle sensitivity market di
SII
LU2051218035 - OLYMPIUM SEVERUM FUND Attività finanziaria a
fair value rilevato a
CE
410 82 329 VaR al 99,5% su un orizzonte
temporale di 1 anno calcolato a
partire dalle sensitivity market di
SII
QU0006745081 - Prima Real Estate Europe Fund I Attività finanziaria a
fair value rilevato a
CE
378 171 208 VaR al 99,5% su un orizzonte
temporale di 1 anno calcolato a
partire dalle sensitivity market di
SII
IT0005247819 - Diamond Core Attività finanziaria a
fair value rilevato a
CE
280 99 181 VaR al 99,5% su un orizzonte
temporale di 1 anno calcolato a
partire dalle sensitivity market di
SII

CE 273 28 246 VaR annuo al 99,5% su un orizzonte temporale di 5 anni e un "half life" di 1 anno

(milioni di euro)

IT0005386666 - Fondo i3-Dante comparto Convivio Attività finanziaria a
fair value rilevato a
CE
266 66 199 VaR al 99,5% su un orizzonte
temporale di 1 anno calcolato a
partire dalle sensitivity market di
SII
QU0006746865 - ALC Prima European Private Credit
Feeder Fund
Attività finanziaria a
fair value rilevato a
CE
246 28 218 VaR al 99,5% su un orizzonte
temporale di 1 anno calcolato a
partire dalle sensitivity market di
SII
IT0005215113 - FONDO CBRE DIAMOND Attività finanziaria a
fair value rilevato a
CE
193 60 133 VaR al 99,5% su un orizzonte
temporale di 1 anno calcolato a
partire dalle sensitivity market di
SII
QU0006742476 - PRIMA GLOBAL EQUITY PRTNERS
FUND
Attività finanziaria a
fair value rilevato a
CE
191 96 95 VaR al 99,5% su un orizzonte
temporale di 1 anno calcolato a
partire dalle sensitivity market di
SII
IT0005212193 - DIAMOND ITALIAN PROPERTIES Attività finanziaria a
fair value rilevato a
CE
163 59 103 VaR al 99,5% su un orizzonte
temporale di 1 anno calcolato a
partire dalle sensitivity market di
SII
QU0006738854 - Prima Credit Opportunity Fund Attività finanziaria a
fair value rilevato a
CE
140 51 89 VaR al 99,5% su un orizzonte
temporale di 1 anno calcolato a
partire dalle sensitivity market di
SII
IT0005210593 - DIAMOND OTHER SECTOR ITALIA Attività finanziaria a
fair value rilevato a
CE
109 39 70 VaR al 99,5% su un orizzonte
temporale di 1 anno calcolato a
partire dalle sensitivity market di
SII
IT0005210387 - DIAMOND EUROZONE RETAIL
PROPERTY FUND
Attività finanziaria a
fair value rilevato a
CE
95 35 60 VaR al 99,5% su un orizzonte
temporale di 1 anno calcolato a
partire dalle sensitivity market di
SII
LU1581282842 - Indaco SICAV SIF - Indaco CIFC US
Loan
Attività finanziaria a
fair value rilevato a
CE
80 17 63 VaR al 99,5% su un orizzonte
temporale di 1 anno calcolato a
partire dalle sensitivity market di
SII
LU1081427665 - SHOPPING PROPERTY FUND 2 Attività finanziaria a
fair value rilevato a
CE
44 33 11 VaR al 99,5% su un orizzonte
temporale di 1 anno calcolato a
partire dalle sensitivity market di
SII
IT0004597396 - ADVANCE CAPITAL ENERGY FUND Attività finanziaria a
fair value rilevato a
CE
16 8 7 VaR al 99,5% su un orizzonte
temporale di 1 anno calcolato a
partire dalle sensitivity market di
SII

Natura del rischio

Gli investimenti della Compagnia nei fondi in commento sono valutati a fair value (principalmente livello 2 della gerarchica del fair value) sulla base del Net Asset Value comunicato periodicamente dal gestore del fondo stesso. Tali investimenti sono stati effettuati nell'ambito delle Polizze di Ramo I e pertanto le variazioni di fair value sono ribaltate all'assicurato sulla base del meccanismo dello shadow accounting.

Asset Class e Mercati di riferimento relativi ai NAV

(milioni di euro)
Asset class Fair Value
Strumenti finanziari
Obbligazioni Corporate 13.930
Titoli di Stato 8.499
Altri investimenti al netto dei passivi 2.411
Azioni 1.496
Disponibilità liquide 1.921
Strumenti finanziari derivati
Swaps 2
Future (13)
Forward 361
Totale 28.607

(milioni di euro)

Mercati di riferimento e Fondi UCITS Fair Value
Germania (Francoforte, Berlino, Monaco) 4.649
Dublino 7
New York 1.947
Trace 3.583
Londra 2.267
Parigi 749
Euronext 3.449
Tokyo 821
Singapore 960
Euromtf 429
Lussemburgo 115
Eurotlx 254
Hong Kong 274
Altri 8.070
Fondi 1.033
Totale 28.607

ACCORDI DI PAGAMENTO BASATI SU AZIONI

SISTEMA DI INCENTIVAZIONE A LUNGO TERMINE: PIANO DI PERFORMANCE SHARE

Gruppo Poste Italiane

L'Assemblea degli Azionisti di Poste Italiane SpA tenutasi in data 28 Maggio 2019 ha approvato il Documento Informativo, redatto ai sensi dell'art 84-bis del Regolamento Emittenti, sui "Piani di incentivazione basati su strumenti finanziari – Piano ILT di Performance Share" primo Ciclo 2019-2021 e secondo Ciclo 2020-2022.

L'Assemblea degli Azionisti di Poste Italiane SpA tenutasi in data 28 Maggio 2021 ha approvato il Documento Informativo, redatto ai sensi dell'art 84-bis del Regolamento Emittenti, sui "Piani di incentivazione basati su strumenti finanziari – Piano ILT Performance Share 2021-2023" con riferimento al periodo di performance 2021-2023.

L'Assemblea degli Azionisti di Poste Italiane SpA tenutasi in data 27 Maggio 2022 ha approvato il Documento Informativo, redatto ai sensi dell'art 84-bis del Regolamento Emittenti, sui "Piani di incentivazione basati su strumenti finanziari – Piano ILT Performance Share 2022-2024" con riferimento al periodo di performance 2022-2024.

Tali sistemi d'incentivazione, costruiti in linea con le prassi di mercato, hanno l'obiettivo di rafforzare il collegamento della componente variabile della remunerazione alla strategia di medio-lungo termine del Gruppo, in linea con il budget e gli obiettivi del Piano Strategico, su un orizzonte temporale pluriennale.

Descrizione dei Piani

I Piani ILT Performance Share, come descritto nei relativi Documenti informativi, prevedono l'attribuzione di Diritti a ricevere Azioni ordinarie di Poste Italiane. Il numero dei Diritti che verranno attribuiti ai Beneficiari è subordinato al raggiungimento di Obiettivi di Performance nell'arco di un periodo triennale, previa verifica della sussistenza della Condizione Cancello e Condizioni di Accesso (quest'ultime per i Beneficiari BancoPosta, di seguito "Beneficiari BP", ivi incluso il Direttore Generale). I Piani si sviluppano su un orizzonte temporale triennale e le Azioni vengono attribuite nel caso siano raggiunti gli obiettivi di performance. Le principali caratteristiche dei Piani sono di seguito evidenziate.

Destinatari

I destinatari sono: l'Amministratore Delegato di Poste Italiane, in qualità di Direttore Generale, taluni Manager del Gruppo Poste Italiane, inclusi alcuni Dirigenti con responsabilità strategiche, nonché alcune risorse del Patrimonio destinato BancoPosta.

Condizioni dei Piani

Gli Obiettivi di Performance, comuni a tutti i Beneficiari, a cui è condizionata la maturazione dei Diritti e, pertanto, l'attribuzione delle Azioni, sono di seguito evidenziati:

• un indicatore di redditività individuato nell'EBIT cumulato triennale di Gruppo utilizzato per riconoscere continuità e sostenibilità dei risultati di redditività nel lungo termine;

• il raggiungimento di un indicatore di creazione di valore per gli azionisti, individuato nel "Total Shareholder Return relativo", utilizzato per identificare la performance relativa alla generazione di valore per gli azionisti di Poste Italiane rispetto all'indice FTSE MIB250 .

Per i piani ILT Performance Share 2021-2023 e 2022-2024 ai due obiettivi sopra indicati si aggiungono per la componente ESG i seguenti KPI:

  • Piano ILT Performance Share 2021-2023: finanza sostenibile, obiettivo collegato all'inserimento di una componente ESG nei prodotti d'investimento Poste Vita entro il 2023. In particolare, l'indicatore viene calcolato rapportando il numero di prodotti offerti con componenti ESG rispetto al numero totale di prodotti offerti;
  • Piano ILT Performance Share 2022-2024: equa rappresentanza di genere nei piani di successione, obiettivo collegato al rafforzamento della presenza femminile nei piani di successione manageriale, funzionale a incrementare la presenza delle donne nelle posizioni a maggiore responsabilità del Gruppo Poste Italiane. In particolare, l'indicatore viene calcolato rapportando il numero di candidature alla successione occupate da donne rispetto al numero di candidature complessivo.

La maturazione dei Diritti e, pertanto, l'attribuzione delle Azioni, è condizionata al raggiungimento della Condizione Cancello che garantisce la sostenibilità del Piano a livello di Gruppo. La Condizione Cancello è rappresentata dal raggiungimento di una determinata soglia di EBIT cumulato triennale di Gruppo al termine di ciascun Periodo di Performance. Inoltre, per il Direttore Generale (nonché Amministratore Delegato) e per i Beneficiari del Patrimonio BancoPosta la maturazione dei Diritti è subordinata altresì alla sussistenza di Condizioni di Accesso, che certifichino la presenza di solidità patrimoniale e di liquidità del Patrimonio BancoPosta stesso come segue:

  • Parametro di adeguatezza patrimoniale, (CET 1) di fine periodo;
  • Parametro di liquidità a breve termine, (LCR) di fine periodo;
  • Parametro di redditività corretta per il rischio, (RORAC) di fine periodo.

Le Azioni verranno attribuite entro la fine dell'anno successivo al termine del Periodo di Performance, secondo i seguenti schemi:

  • per i Beneficiari BP (incluso il Direttore Generale) per il 40% up-front e per il restante 60% in due pari quote, differite rispettivamente di 2 e 4 anni a decorrere dal termine del Periodo di Performance. È prevista, inoltre l'applicazione di un ulteriore Periodo di Retention della durata di un anno, da applicarsi sia in relazione alla quota attribuita up-front, sia in relazione alle quote attribuite in via differita;
  • per gli Altri Beneficiari il Piano prevede l'attribuzione di Azioni di Poste Italiane interamente up-front al termine di un Periodo di Performance triennale, con l'applicazione, sul 60% delle stesse, di un ulteriore Periodo di Lock-up della durata di 2 anni.

Per i Beneficiari BP (incluso il Direttore Generale) relativamente ai piani ILT Performance Share 2021-2023 e 2022-2024 è prevista la seguente modalità di erogazione: 40% up-front e per il restante 60% in cinque quote annuali differite su un arco temporale quinquennale (le prime tre pari al 10% dei diritti complessivamente maturati e le successive due pari al 15% dei diritti complessivamente maturati). È prevista, inoltre, l'applicazione di un ulteriore Periodo di Retention della durata di un anno, da applicarsi sia in relazione alla quota attribuita up-front, sia in relazione alle quote attribuite in via differita;

250 L'obiettivo legato al "Total Shareholder Return relativo" ("rTSR") prevede un correttivo di "negative threshold": qualora il TSR di Poste Italiane risultasse negativo, ancorché con performance superiore al TSR dell'indice, si provvederà a ridurre la maturazione (collegata al rTSR) alla soglia minima del 50%.

Per i Beneficiari BP (incluso il Direttore Generale), inoltre, l'attribuzione delle quote di Azioni differite avverrà a seguito della verifica della sussistenza dei livelli di patrimonializzazione, liquidità a breve termine e di redditività corretta per il rischio del Patrimonio BancoPosta.

Per maggiori dettagli sui meccanismi di funzionamento dei piani di incentivazione si rimanda al Documento Informativo e/o alla Relazione sulla politica in materia di remunerazione, tempo per tempo vigenti, approvati dall'Assemblea degli azionisti.

Modalità di valutazione del Fair Value ed effetti economici

Le valutazioni sono state effettuate utilizzando uno strumento di pricing interno che adotta modelli di simulazione coerenti con i requisiti richiesti dai principi contabili di riferimento e che tiene conto delle specifiche caratteristiche del Piano. Il fair value unitario di ciascun Diritto alla data di valutazione è pari al valore nominale dello stesso alla data di assegnazione (determinato sulla base dei prezzi di borsa), scontato per il tasso di dividendo atteso e per il tasso di interesse privo di rischio e aggiornato considerando la migliore stima delle condizioni di servizio (service conditions) e di performance (non market based performance conditions).

Numero
Beneficiari
Unità (n. Phantom
stock / Diritti a
ricevere azioni)
Fair Value alla data di assegnazione Costo
Esercizio
Riserva
IFRS 2 /
Passività
Pagamenti /
Controvalore
consegna
azioni
proprie
Piani di incentivazione Numero
Unità
Di cui
sottoposte
a periodo
di
retention
Direttore Generale Beneficiari BP
Altri Beneficiari
Data di
assegnazione
Fair
Value
(euro)
Data di
assegnazione
Fair
Value
(euro)
Data di
assegnazione
Fair
Value
(euro)
ILT Phantom Stock 18-20 (0,3) - (1,8)
ILT Perfomance Share 19-21 109 519.256 ca. 43.800 28/05/2019 6,19 07/10/2019 8,29 07/10/2019 8,88 0,3 3,9 (2,4)
ILT Perfomance Share 20-22 118 952.522 - 05/03/2020 5,42 12/11/2020 3,91 12/11/2020 4,64 1,7 5,3 -
ILT Perfomance Share 21-23 160 1.108.088 - 28/05/2021 8,23 28/05/2021 8,23 28/05/2021 9,22 3,7 7,2 -
ILT Perfomance Share 22-24 202 971.219 - 27/05/2022 4,50 27/05/2022 4,50 27/05/2022 5,48 1,9 1,9 -
Totale 7,3 18,3 (4,2)

Poste Italiane SpA

Si riportano di seguito gli effetti economici del sopracitato Sistema di Incentivazione a Lungo Termine "Performance Share" e "Phantom Stock" al 31 dicembre 2022 per Poste Italiane SpA.

Numero
Benefic
iari
Unità (n. Phantom
stock / Diritti a
ricevere azioni)
Fair Value alla data di assegnazione Costo
Eserci
zio
Riserv
a
IFRS 2
/
Passiv
ità
Pagamen
ti /
Controval
ore
consegna
azioni
proprie
Piani di
incentivazione
Numero
Unità
Di cui
sottopo
ste a
periodo
di
retentio
n
Direttore
Generale
Beneficiari BP Altri Beneficiari
Data di
assegnazi
one
Fair
Valu
e
Data di
assegnazi
one
Fair
Valu
e
Data di
assegnazi
one
Fair
Valu
e
(eur
o)
(eur
o)
(eur
o)
ILT Phantom Stock
18-20
(0,2) - (1,3)
ILT Perfomance
Share 19-21
103 501.71
4
ca.
43.800
28/05/20
19
6,1
9
07/10/20
19
8,2
9
07/10/20
19
8,8
8
0,3 3,8 (2,4)
ILT Perfomance
Share 20-22
109 906.62
6
- 05/03/20
20
5,4
2
12/11/20
20
3,9
1
12/11/20
20
4,6
4
1,6 5,1 -
ILT Perfomance
Share 21-23
148 1.054.8
27
- 28/05/20
21
8,2
3
28/05/20
21
8,2
3
28/05/20
21
9,2
2
3,5 6,8 -
ILT Perfomance
Share 22-24
185 904.37
8
- 27/05/20
22
4,5
0
27/05/20
22
4,5
0
27/05/20
22
5,4
8
1,8 1,8 -
Totale 7,0 17,5 (3,7)

SISTEMI DI INCENTIVAZIONE A LUNGO TERMINE: STOCK OPTION

Il sistema di incentivazione a lungo termine di MLK delivery, approvato dal Consiglio di Amministrazione della società controllata in data 10 dicembre 2020, prevede l'assegnazione a titolo gratuito di un numero massimo di Stock Option che conferiscono ai titolari il diritto di sottoscrivere azioni di categoria Z della società MLK delivery, ossia azioni emesse a servizio del Piano senza diritto ai dividendi e al voto. Il Piano ha una complessiva durata di cinque anni e avrà termine con l'attribuzione di tutte le Stock Option.

Il costo rilevato per l'esercizio 2022 è stato di circa 0,5 milioni di euro, mentre la Riserva di Patrimonio Netto appositamente creata è pari a circa 1,5 milioni di euro.

SISTEMI DI INCENTIVAZIONE A BREVE TERMINE: MBO

La Banca d'Italia, il 27 maggio 2014, ha emanato le Disposizioni di Vigilanza per BancoPosta (Parte IV, Cap. I, "BancoPosta" inserita nella Circolare n. 285 del 17 Dicembre 2013 "Disposizioni di Vigilanza prudenziale per le banche") che, tenuto conto delle peculiarità normative e operative dell'attività di BancoPosta e della società Poste Italiane SpA, hanno reso applicabile al BancoPosta, la disciplina prudenziale delle banche, tra cui, la normativa in materia di politiche di remunerazione e incentivazione (Parte Prima, Titolo IV, Capitolo 2 "Politiche e prassi di remunerazione e incentivazione" della Circolare n. 285 sopra richiamata). Tali disposizioni, applicabili alla sola Capogruppo Poste Italiane SpA, prevedono che parte dei premi erogati ai "Risk Takers" del Patrimonio BancoPosta venga attribuita mediante l'assegnazione di strumenti finanziari, in un orizzonte temporale pluriennale.

Con riferimento ai sistemi di incentivazione manageriale del Patrimonio BancoPosta MBO per gli esercizi 2017 e 2018, ove l'incentivo è risultato superiore ad una soglia di materialità, il sistema di incentivazione manageriale MBO prevede l'assegnazione del 50% dell'incentivo sotto forma di Phantom Stock, ovvero unità rappresentative del valore dell'azione di Poste Italiane SpA, e l'applicazione di meccanismi di differimento:

  • per il 60% dell'incentivo su 5 anni pro-rata, per il personale più rilevante che beneficia sia del sistema di incentivazione a breve termine sia del Piano di incentivazione a lungo termine "Piano ILT Phantom Stock";
  • per il 40% su 3 anni pro-rata, per il restante personale più rilevante.

I più recenti sistemi di incentivazione manageriale a breve termine (MBO 2019, MBO 2020, MBO 2021 e MBO 2022) prevedono, qualora l'incentivo sia risultato superiore ad una soglia di materialità, l'erogazione di una quota parte del Premio maturato sotto forma di Azioni di Poste Italiane SpA e l'applicazione di meccanismi di differimento:

  • per il 60% dell'incentivo su 5 anni pro-rata, per il Direttore Generale e per il responsabile della funzione BancoPosta;
  • per il 40% su 5 anni pro-rata, per i Beneficiari appartenenti al Senior Management;

• per il 40% su 3 anni pro-rata251, per gli Altri Beneficiari.

L'attribuzione delle Phantom Stock (MBO 2017 e 2018) nonché dei Diritti a ricevere Azioni (MBO 2019, 2020,2021 e MBO 2022) è subordinata alla sussistenza di una Condizione Cancello (Redditività di Gruppo: EBIT gestionale) e di Condizioni di Accesso come segue:

• Parametro di adeguatezza patrimoniale, identificato nel CET 1 livello soglia approvato nel Risk Appetite Framework (RAF);

• Parametro di liquidità a breve termine, identificato nel LCR livello soglia approvato nel Risk Appetite Framework (RAF). Per il Direttore Generale si prevede, inoltre, l'applicazione di una ulteriore Condizione di Accesso, oltre a quelle sopra esposte, collegata al Solvency Ratio del Gruppo Assicurativo Poste Vita.

Le quote attribuite sotto forma di Phantom Stock o di Azioni sono soggette ad un Periodo di Retention sia per la quota upfront sia per le quote differite.

L'erogazione della parte differita avverrà ogni anno a condizione che vengano rispettati i requisiti di patrimonializzazione e di liquidità del Patrimonio BancoPosta. Gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati nel periodo di maturazione degli strumenti.

Modalità di valutazione del Fair Value ed effetti economici

Unità (n.
Phantom
stock /
Diritti a
ricevere
azioni)
Cost
o
Eser
cizio
Riser
va
IFRS
2 /
Passi
vità
(dati in milioni)
Pagamenti /
Controvalore
consegna
azioni proprie
Piani di incentivazione
Mbo bp 17-18
41.317 (0,2) 0,4 (0,5)
Mbo bp 19-20-21-22* 226.890 0,7 1,7 (0,2)
Totale 0,5 2,1 (0,7)

*Mbo bp 22 stimato sulla base delle migliori informazioni disponibili, in attesa dell'effettiva consuntivazione del sistema, allo scopo di rilevare il costo del servizio ricevuto.

PAGAMENTI PER LA CONCLUSIONE DEL RAPPORTO

I compensi legati alla conclusione anticipata del rapporto di lavoro per il personale Risk Takers del Patrimonio Bancoposta sono corrisposti secondo le modalità previste per la remunerazione variabile a Breve Termine (MBO 2017) per quanto attiene le modalità di differimento, il pagamento in strumenti finanziari e la verifica dei parametri minimi regolamentari di patrimonializzazione e di liquidità del Patrimonio BancoPosta.

(dati in milioni)
Numero Phantom
Stock
Costo
Esercizio
Passività Pagamenti
Piani di incentivazione
Pagamenti per la conclusione del rapporto 7.026 (0,2) 0,1 (0,5)

251 Solo per l'MBO 2021 e MBO 2022 gli anni di pro-rata sono 4, anche se per il quarto anno è previsto solo un pagamento cash.

Totale (0,2) 0,1 (0,5)

PERIMETRO DI CONSOLIDAMENTO E DATI SALIENTI DELLE PARTECIPAZIONI

(migliaia di
Perimetro di consolidamento
euro)
Denominazione Sede legale Valuta Capitale
sociale
Società controllante % di
possesso
%
complessiva
Gruppo
CONTROLLANTE:
Poste Italiane SpA Roma (Italia) Euro 1.306.110
SOCIETA' CONTROLLATE CONSOLIDATE INTEGRALMENTE:
Agile Power Srl (*) Milano (Italia) Euro 65 Poste Italiane SpA 70,00% 70,00%
Agile LAB Srl (*) Milano (Italia) Euro 54 Agile Power Srl 100,00% 70,00%
Agile Skill Srl (*) Catania (Italia) Euro 10 Agile LAB Srl 100,00% 70,00%
Agile Next Srl (*) Bari (Italia) Euro 10 Agile LAB Srl 100,00% 70,00%
AIM2 Srl (*) Milano (Italia) Euro 10 Agile Power Srl 100,00% 70,00%
BancoPosta Fondi SpA SGR Roma (Italia) Euro 12.000 Poste Italiane SpA 100,00% 100,00%
Bridge Technologies Srl (*) Milano (Italia) Euro 20 Plurima 60,00% 42,00%
Consorzio Logistica Pacchi ScpA Roma (Italia) Euro 516 Poste Italiane SpA
SDA Express Courier
SpA
Poste Air Cargo Srl
Postel SpA
Poste Assicura SpA
Nexive Network Srl
51,00%
19,00%
5,00%
15,00%
5,00%
5,00%
100,00%
Consorzio per i Servizi di Telefonia Mobile ScpA Roma (Italia) Euro 120 Poste Italiane SpA
PostePay SpA
51,00%
49,00%
100,00%
Consorzio PosteMotori Roma (Italia) Euro 120 Poste Italiane SpA
Postel SpA
58,12%
22,63%
80,75%
Europa Gestioni Immobiliari SpA Roma (Italia) Euro 103.200 Poste Italiane SpA
Poste Vita SpA
55,00%
45,00%
100,00%
LIS Holding SpA Milano (Italia) Euro 2.582 PostePay SpA 100,00% 100,00%
LIS Pay SpA Milano (Italia) Euro 56.600 LIS Holding SpA 100,00% 100,00%
Logos Srl (*) Milano (Italia) Euro 10 Plurima 100,00% 70,00%
MLK Deliveries SpA Roma (Italia) Euro 333 Poste Italiane SpA 70,00% 70,00%
Net Holding SpA Roma (Italia) Euro 100 Poste Vita SpA 100,00% 100,00%
Nexive Network Srl Milano (Italia) Euro 50 Poste Italiane SpA 100,00% 100,00%
Nexive Scarl Milano (Italia) Euro 28 Poste Italiane SpA 82,14% 82,14%
PatentiViaPoste ScpA Roma (Italia) Euro 120 Poste Italiane SpA
Postel SpA
69,65%
17,21%
86,86%
Poste Air Cargo Srl Roma (Italia) Euro 1.000 Poste Italiane SpA 100,00% 100,00%

Relazione Finanziaria Annuale 2022

EMARKET
SDIR
CERTIFIED
Plurima Bidco Srl Roma (Italia) Euro 1.000 Poste Welfare Servizi Srl 70,00% 70,00%
Plurima SpA (*) Milano (Italia) Euro 8.544 Plurima Bidco Srl 100,00% 70,00%
Poste Assicura SpA (*) Roma (Italia) Euro 25.000 Poste Vita SpA 100,00% 100,00%
Poste Insurance Broker Srl Roma (Italia) Euro 600 Poste Assicura SpA 100,00% 100,00%
PostePay SpA Roma (Italia) Euro 7.561 Poste Italiane SpA 100,00% 100,00%
Poste Vita SpA (*) Roma (Italia) Euro 1.216.608 Poste Italiane SpA 100,00% 100,00%
Poste Welfare Servizi Srl Roma (Italia) Euro 16 Poste Vita SpA 100,00% 100,00%
Postel SpA Roma (Italia) Euro 20.400 Poste Italiane SpA 100,00% 100,00%
SDA Express Courier SpA Roma (Italia) Euro 5.000 Poste Italiane SpA 100,00% 100,00%
Sengi Express Limited (**) Hong Kong (Cina) Euro 541 Poste Italiane SpA 40,00%
(***)
40,00% (***)
Sengi Express Guangzhou Limited (**) Guangzhou (Cina) CNY 2.000 Sengi Express Limited 100,00% 40,00%
sennder Italia Srl Milano (Italia) Euro 46 Poste Italiane SpA 65,00% 65,00%
Sourcesense SpA (*) Roma (Italia) Euro 880 Poste Italiane SpA 70,00% 70,00%
Sourcesense Digital Srl (*) Roma (Italia) Euro 32 Sourcesense SpA 100,00% 70,00%
Sourcesense Technology Srl (*) Roma (Italia) Euro 40 Sourcesense SpA 100,00% 70,00%
Sourcesense Limited (**) Londra (UK) GBP - Sourcesense SpA 100,00% 70,00%
SOCIETA' CONSOLIDATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO:
Controllate:
Address Software Srl Roma (Italia) Euro 10 Postel SpA 51,00% 51,00%
Indabox Srl Roma (Italia) Euro 50 MLK Deliveries SpA 100,00% 70,00%
Kipoint SpA Roma (Italia) Euro 500 SDA Express Courier
SpA
100,00% 100,00%
Collegate:
Anima Holding SpA Milano (Italia) Euro 7.292 Poste Italiane SpA 11,02% 11,02%
Conio Inc. San Francisco (USA) USD 13.356 Poste Italiane SpA 16,29% 16,29%
Conio Srl Milano (Italia) Euro 15 Conio Inc. 100,00% 16,29%
Eurizon Capital Real Asset SGR S.p.A. Milano (Italia) Euro 4.167 Poste Vita SpA
BancoPosta Fondi SpA
SGR
20,00%
20,00%
40% (****)
Financit SpA Roma (Italia) Euro 14.950 Poste Italiane SpA 40,00% 40,00%
ItaliaCamp Srl Roma (Italia) Euro 155 Poste Italiane SpA 19,40% 19,40%
Replica SIM SpA Milano (Italia) Euro 10.500 Poste Italiane SpA 45,00% 45,00%

(*) Per tali società i dati indicati sono elaborati in conformità ai principi contabili internazioanli IFRS e pertanto possono non coincidere con quelli contenuti nei bilanci di esercizio redatti in conformità al codice civile e ai principi contabili italiani

(**) Per tali società i dati indicati sono elaborati in conformità ai principi contabili internazionali IFRS e pertanto possono non coincidere con quelli contenuti nella Relazione Finanziaria Annuale della società redatta in conformità dei Local GAAP.

(***) Con riferimento al capitale votante la percentuale di Poste Italiane SpA è pari al 51%.

(****) Con riferimento al capitale votante la percentuale congiunta di Posta Vita e BancoPosta Fondi è pari al 24,5%.

Elenco delle partecipazioni valutate con il metodo del Patrimonio netto e dei dati patrimoniali ed economici (migliaia di euro)

Denominazione (sede
sociale)
Natura
del
rapporto
Valore a
Stato
Patrimoniale
Quota %
posseduta
Attività Passività Patrimonio
netto
Ricavi e
proventi
Risultato
dell'esercizio
Address Software Srl
(Roma)
Controllata 512 51,00% 1.639 635 1.004 1.116 108
Anima Holding SpA (Milano)
(a)
Collegata 212.928 11,02% 2.393.319 1.011.106 1.382.213 792.579 (*) 86.579
Conio Inc. (San Francisco)
(b)
Collegata 593 16,29% 14.095 3.568 10.527 - (752)
Eurizon Capital Real Asset
SGR S.p.A.
Collegata 3.968 40,00% 13.544 6.571 6.973 7.569 (*) 1.175
Financit SpA (roma) Collegata 35.872 40,00% 1.579.077 1.515.311 63.766 48.454 (*) 13.724
Indabox Srl (Roma) Controllata 419 70,00% 533 197 336 579 21
ItaliaCamp Srl (Roma) (c) Collegata 500 19,40% 5.581 2.860 2.721 3.143 123
Kipoint SpA (Roma) Controllata 2.406 100,00% 6.616 4.210 2.406 5.836 400
Replica SIM SpA (Milano) Collegata 9.421 45,00% 65.818 56.193 9.625 5.352 (*) (1.045)
Altra collegata del gruppo
SDA
Collegate 4

– Dati dell'ultimo resoconto intermedio di gestione consolidato approvato dal CDA della società al 30.09.2022.

– I valori di Stato Patrimoniale includono anche la valutazione della società Conio srl posseduta al 100% da Conio Inc.

– Dati dell'ultimo bilancio approvato dal CDA della società al 31.12.2021.

– Si riferisce alla società Speedy Express Courier Srl in liquidazione.

(*) Il valore comprende l'importo delle commissioni attive e degli interessi attivi e proventi assimilati.

INFORMATIVA AI SENSI DELLA LEGGE 124/2017

Si forniscono di seguito le informazioni richieste dalla Legge n.124 del 4 agosto 2017, all'art. 1, commi da 125 a 129.

Le informazioni vengono rese in migliaia di euro e secondo il criterio della cassa, con indicazione della società del Gruppo che ha ricevuto e/o erogato il beneficio. Inoltre, tenuto conto dei numerosi dubbi interpretativi, la rendicontazione di seguito resa sulla scorta della miglior interpretazione della norma ad oggi possibile anche alla luce degli orientamenti forniti da Assonime con Circolare n.5 del 22 febbraio 2019.

(migliaia di euro)
Società del Gruppo Soggetto erogante / beneficiario Causale Importo
corrisposto /
ricevuto
Erogazioni ricevute
Poste Italiane MUR Progetti di ricerca e sviluppo 173
Poste Italiane MIMIT Progetto Polis ‐ Case dei servizi di cittadinanza digitale 125.000
Totale 125.173
Erogazioni corrisposte
Poste Italiane Fondazione Intercultura Onlus Erogazione liberale 114
Poste Italiane Fondazione nuovo millennio scuola politica Erogazione liberale 25
Poste Italiane Comunità di Sant Egidio acap onlus Erogazione liberale 20
Poste Italiane Comunità di San Patrignano Erogazione liberale 20
Poste Italiane Associazione YOLK Erogazione liberale 20
Poste Italiane Associazione Rondine Cittadella della Pace Erogazione liberale 20
Poste Italiane Sanità di Frontiera Onlus Erogazione liberale 20
Poste Italiane Associazione ISMEO Erogazione liberale 15
Poste Italiane Associazione Parent Project aps Erogazione liberale 15
Poste Italiane Associazione Piero Farulli Erogazione liberale 10
Poste Italiane Fondazione Aila Onlus Erogazione liberale 10
Poste Italiane Save the children Italia Onlus Erogazione liberale 10
Poste Italiane Associazione Corri la Vita Onlus Erogazione liberale 10
Poste Italiane Comitato Italiano per l'UNICEF Fondazione Onlus Erogazione liberale 10
Poste Italiane Vicariato di Roma Erogazione liberale 10
Totale 329

RISPARMIO POSTALE

Il risparmio postale raccolto dalla Capogruppo in nome e per conto della Cassa Depositi e Prestiti è rappresentato di seguito, suddiviso per forma tecnica. Gli importi sono comprensivi degli interessi maturati, non ancora liquidati.

Risparmio postale (milioni di euro)
Descrizione 31.12.2022 31.12.2021
Libretti di deposito 90.850 99.254
Buoni Fruttiferi Postali 237.888 235.625
Cassa Depositi e Prestiti 192.644 185.016
Ministero dell'Economia e delle Finanze 45.244 50.609
Totale 328.738 334.879

INFORMAZIONI RELATIVE AI PATRIMONI GESTITI

L'ammontare dei patrimoni gestiti da BancoPosta Fondi SpA SGR, costituito dal fair value delle quote valorizzate all'ultimo giorno utile dell'esercizio, al 31 dicembre 2022 è di 11.927 milioni di euro (12.562 milioni di euro al 31 dicembre 2021).

IMPEGNI

Gli Impegni del Gruppo sono dettagliati nella tabella che segue.

Impegni
(milioni di euro)
Descrizione 31.12.2022 31.12.2021
Contratti di leasing 26 28
Contratti per acquisto di Immobili, impianti e macchinari 89 92
Contratti per acquisto di Attività immateriali 12 20
Totale 127 140

Gli Impegni di Poste Italiane SpA, sono dettagliati nella tabella che segue.

Impegni
(milioni di euro)
Descrizione 31.12.2022 31.12.2021
Contratti di leasing 17 27
Contratti per acquisto di Immobili, impianti e macchinari 90 93
Contratti per acquisto di Attività immateriali 12 20
Totale 119 140

Al 31 dicembre 2022, la voce Contratti di leasing accoglie impegni non rientranti in ambito IFRS 16 – Leasing.

Inoltre, al 31 dicembre 2022, PostePay rileva:

  • acquisti di Energia elettrica sui mercati a termine per 32 milioni di euro;
  • acquisti di gas naturale sui mercati a termine per 152 milioni di euro.

GARANZIE

Le Garanzie personali in essere per le quali esiste un impegno, rispettivamente del Gruppo e di Poste Italiane SpA sono le seguenti:

Garanzie
Descrizione 31.12.2022 31.12.2021
Fidejussioni e altre garanzie rilasciate:
da Istituti di credito/Assicurazioni nell'interesse di imprese del Gruppo a favore di terzi 698 447
dal Gruppo nel proprio interesse a favore di terzi 55 55
Totale 753 502

Garanzie
Descrizione 31.12.2022 31.12.2021
Fidejussioni e altre garanzie rilasciate:
rilasciate da Istituti di credito nell'interesse di Poste Italiane SpA a favore di terzi
rilasciate da Poste Italiane SpA nell'interesse di imprese controllate a favore di terzi
lettere di patronage rilasciate da Poste Italiane SpA nell'interesse di imprese controllate
373
215
61
350
37
55
Totale 649 442

BENI DI TERZI

I Beni di terzi del Gruppo comprendono, oltre quanto dettagliato nella seguente tabella per la Capogruppo, materiale per l'emergenza Covid nell'ambito della commessa con la Protezione Civile per circa 1,3 miliardi di euro, detenuti nei magazzini della controllata SDA Express Courier S.p.A..

Beni di terzi (milioni di euro)
Descrizione 31.12.2022 31.12.2021
Titoli obbligazionari sottoscritti dalla clientela c/o istituti di credito terzi
Altri beni
3.431
344
1.799
-
Totale 3.775 1.799

Ad integrazione di quanto sopra esposto, al 31 dicembre 2022 Poste Italiane SpA detiene ulteriori 2 milioni di euro di Beni di società del gruppo.

ATTI ITA' IN ORSO I REN I ONTAZIONE

Al 31 dicembre 2022, la Capogruppo ha pagato titoli di spesa del Ministero della Giustizia per 97 milioni di euro per i quali Poste Italiane SpA, nel rispetto della Convenzione Poste Italiane - MEF, ha già ottenuto la regolazione finanziaria da parte della Tesoreria dello Stato, ma è in attesa del riconoscimento del credito da parte del Ministero della Giustizia.

O ENSI ALLA SO IETA' I RE ISIONE AI SENSI ELL'ART.149 O E IES EL "RE OLA ENTO E ITTENTI ONSO "

I corrispettivi252 per l'esercizio 2022, riconosciuti alla società di revisione della Capogruppo Deloitte & Touche e alle entità appartenenti alla sua rete, sono riepilogati, secondo quanto indicato dall'art. 149 duodecies del "Regolamento Emittenti CONSOB", nella tabella che segue:

252 I compensi per i servizi di revisione contabile sono rilevati nell'esercizio a cui si riferisce il bilancio oggetto di revisione. Eventuali servizi di attestazione riferiti a risultanze contabili antecedenti alla data di chiusura del bilancio di esercizio sono rilevati per competenza, successivamente al conferimento dell'incarico, nell'esercizio in cui i servizi sono resi, in base alla percentuale di completamento.

Informazioni relative ai compensi alla Società di revisione (migliaia di euro)

Tipologia di Servizi Soggetto che ha erogato il servizio Onorari
Esercizio 2022
Poste Italiane SpA
Servizi di revisione contabile Deloitte & Touche S.p.A. 1.394
Servizi di revisione contabile Rete Deloitte & Touche -
Servizi di attestazione Deloitte & Touche S.p.A. 599
Servizi di attestazione Rete Deloitte & Touche -
Altri servizi Deloitte & Touche S.p.A. 17
Altri servizi Rete Deloitte & Touche 20
Società controllate da Poste
Italiane Servizi di SpArevisione contabile (*) Deloitte & Touche S.p.A. 2.158
Servizi di revisione contabile Rete Deloitte & Touche 52
Servizi di attestazione Deloitte & Touche S.p.A. 671
Servizi di attestazione Rete Deloitte & Touche -
Altri servizi Deloitte & Touche S.p.A. -
Altri servizi Rete Deloitte & Touche 10
Totale 4.921

(*) sono inclusi i costi per la revisione dei fondi amministrati da BPF SGR a carico dei risparmiatori per un valore di €203 migliaia assestati per il 100%.

814

14. RENDICONTO SEPARATO DEL PATRIMONIO BANCOPOSTA

Gruppo Poste Italiane I Bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2022

AL 31 DICEMBRE 2022

Relazione Finanziaria Annuale 2022

SCHEMI DI BILANCIO 816
STATO PATRIMONIALE 816
CONTO ECONOMICO 818
PROSPETTO DELLA REDDITIVITA' COMPLESSIVA 819
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO 820
RENDICONTO FINANZIARIO 821
NOTA INTEGRATIVA824
PARTE A – POLITICHE CONTABILI 824
PARTE B – INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE 849
PARTE C – INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO 875
PARTE D – REDDITIVITA' COMPLESSIVA 888
PARTE E – INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA 890
PARTE F – INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO 935
PARTE G – OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE RIGUARDANTI IMPRESE O RAMI D'AZIENDA 940
PARTE H – OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE 940
PARTE I – ACCORDI DI PAGAMENTO BASATI SU PROPRI STRUMENTI PATRIMONIALI 944
PARTE L – INFORMATIVA DI SETTORE 947
PARTE M – INFORMATIVA SUL LEASING 947

SCHEMI DI BILANCIO

STATO PATRIMONIALE

(dati in euro
Voci dell'Attivo 31 dicembre
2022
31 dicembre
2021
10. Cassa e disponibilità liquide 5.874.003.873 7.680.326.129
20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico 39.768.823 38.871.402
a) attività finanziarie detenute per la negoziazione
b) attività finanziarie designate al fair value
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 39.768.823 38.871.402
30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 33.161.038.504 37.626.169.600
40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 46.576.120.582 53.733.427.641
a) crediti verso banche 1.499.841.103 3.378.615.492
b) crediti verso clientela 45.076.279.479 50.354.812.149
50. Derivati di copertura 6.109.461.206 873.376.627
60. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+l-)
70. Partecipazioni
80. Attività materiali
90. Attività immateriali
di cui:
- avviamento
100. Attività fiscali 1.157.311.589 282.549.035
a) correnti
b) anticipate 1.157.311.589 282.549.035
110. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
120. Altre attività 11.520.235.265 8.837.599.833
Totale dell'Attivo 104.437.939.842 109.072.320.267

STATO PATRIMONIALE

Voci del Passivo e del Patrimonio netto 31 dicembre
2022
31 dicembre
2021
10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 98.944.279.492 95.798.713.409
a) debiti verso banche 12.849.764.915 10.700.636.405
b) debiti verso clientela 86.094.514.577 85.098.077.004
c) titoli in circolazione
20. Passività finanziarie di negoziazione 4.002.715 2.633.070
30. Passività finanziarie valutate al fair value
40. Derivati di copertura 970.662.525 5.460.693.418
50. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-)
60. Passività fiscali 225.575.165 670.198.017
a) correnti
b) differite 225.575.165 670.198.017
70. Passività associate ad attività in via di dismissione
80. Altre passività 2.789.296.794 2.535.136.332
90. Trattamento di fine rapporto del personale 1.982.574 2.704.777
100. Fondi per rischi e oneri: 188.060.241 229.066.582
a) impegni e garanzie rilasciate
b) quiescenza e obblighi simili
c) altri fondi per rischi e oneri 188.060.241 229.066.582
110. Riserve da valutazione (2.223.281.867) 1.117.995.952
120. Azioni rimborsabili
130. Strumenti di capitale 350.000.000 350.000.000
140. Riserve 2.585.050.876 2.396.824.468
150. Sovrapprezzi di emissione
160. Capitale
170. Azioni proprie (-)
180. Utile/(Perdita) d'sercizio (+/-) 602.311.327 508.354.242
Totale del Passivo e del Patrimonio netto 104.437.939.842 109.072.320.267

CONTO ECONOMICO

Voci Esercizio
2022
Esercizio
2021
10. Interessi attivi e proventi assimilati 2.094.920.984 1.532.606.306
di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo 2.094.920.984 1.532.606.306
20. Interessi passivi e oneri assimilati (172.077.432) (91.396.159)
30. Margine di interesse 1.922.843.552 1.441.210.147
40. Commissioni attive 3.453.985.229 3.588.811.008
50. Commissioni passive (216.167.715) (267.375.205)
60. Commissioni nette 3.237.817.514 3.321.435.803
70. Dividendi e proventi simili 327.077 424.218
80. Risultato netto dell'attività di negoziazione (67.898.766) (2.020.324)
90. Risultato netto dell'attività di copertura 17.696.651 5.102.964
100. Utili/(Perdite) da cessione o riacquisto di: 334.675.035 406.995.968
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 76.793.562 (94.826.393)
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 257.881.473 501.822.361
c) passività finanziarie
110. Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie value con impatto a Conto economico 900.441 7.297.977
a) attività e passività finanziarie designate al fair value
b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 900.441 7.297.977
120. Margine di intermediazione 5.446.361.504 5.180.446.753
130. Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: (662.841) 3.853.315
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 3.446.818 (1.994.491)
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (4.109.659) 5.847.806
140. Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni
150. Risultato netto della gestione finanziaria 5.445.698.663 5.184.300.068
160. Spese amministrative: (4.626.709.711) (4.446.377.277)
a) spese per il personale (32.160.730) (33.417.194)
b) altre spese amministrative (4.594.548.981) (4.412.960.083)
170. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 21.106.716 (48.261.096)
a) impegni e garanzie rilasciate
b) altri accantonamenti netti 21.106.716 (48.261.096)
180. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali
190. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali
200. Altri oneri/proventi di gestione (6.367.366) 7.855.729
210. Costi operativi (4.611.970.361) (4.486.782.644)
220. Utili/(Perdite) delle partecipazioni
230. Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali
240. Rettifiche di valore dell'avviamento
250. Utili/(Perdite) da cessione di investimenti
260. Utile/(Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 833.728.302 697.517.424
270. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente (231.416.975) (189.163.182)
280. Utile(Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte 602.311.327 508.354.242
290. Utile/(Perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte
300. Utile/(Perdita) d'esercizio 602.311.327 508.354.242

ROS ETTO ELLA RE ITI ITA' O LESSI A

Voci Esercizio 2022 Esercizio
2021
10. Utile/(Perdita) d'esercizio 602.311.327 508.354.242
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a Conto economico
20. Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva
30. Passività finanziarie designate al fair value con impatto a Conto economico (variazioni del proprio merito creditizio)
40. Copertura di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva
50. Attività materiali
60. Attività immateriali
70. Piani a benefici definiti 444.222 (105.828)
80. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
90. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a Patrimonio netto
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a Conto economico
100. Copertura di investimenti esteri
110. Differenze di cambio
120. Copertura dei flussi finanziari (93.507.071) (133.986.689)
130. Strumenti di copertura (elementi non designati)
140. Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) value con impatto sulla redditività complessiva (3.248.214.970) (1.026.193.773)
150. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
160. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a Patrimonio netto
170. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte (3.341.277.819) (1.160.286.290)
180. Redditività complessiva (Voce 10+170) (2.738.966.492) (651.932.048)

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO

Can and Research College of the property of
31 dicembre 2022
Capitale
azioni
altre azioni
ordinarie
Riserve
Sovrapprezzi di
emissione
di utili altre Riserve da valutazione Strumenti di capitale Azioni
proprie
Utile/(Perdita) di esercizio Patrimonio netto
Esistenze al 31.12.2021 1.185.795.168 1.211.029.300 1.117.995.952 350.000.000 508.354.242 4.373.174.662
Modifica saldi apertura
Esistenze al 01.01.2022 1.185.795.168 1.211.029.300 1.117.995.952 350.000.000 508.354.242 4.373.174.662
Allocazione risultato esercizio precedente 200.000.000 (508.354.242) (308.354.242)
Riserve 200.000.000 - (200.000.000)
Dividendi e altre destinazioni (308.354.242) (308.354.242)
Variazioni dell'esercizio (12.477.595) 704.003 (3.341.277.819) 602.311.327 (2.750.740.084)
Variazioni di riserve (12.477.595) 704 003 (11.773.592)
Operazioni sul Patrimonio netto
Emissione nuove azioni
Acquisto azioni proprie
Distribuzione straordinaria dividendi
Variazione strumenti di capitale
Derivati su proprie azioni - - -
Stock options
Redditività complessiva esercizio 2021 (3.341.277.819) 602,311.327 (2.738.966.492)
Patrimonio netto al 31.12.2022 1.373.317.573 1.211.733.303 (2.223.281.867) 350.000.000 602.311.327 1.314.080.336

(*) La voce rappresenta la Riserva per il Patrimonio BancoPosta per 1.210 milioni di euro ed inoltre accoglie la Riserva per i Piani di incentivazione per 2 milioni di euro.

(asin in Guro)
31 dicembre 2021
Capitale Sovrapprezzi di Riserve Azioni
azioni
ordinarie
altre azioni emissione di utili altre Riserve da valutazione Strumenti di capitale proprie Utile/(Perdita) di esercizio Patrimonio netto
Esistenze al 31.12.2020 1.142.026.750 1.210.555.351 2.278.282.242 628,795,707 5.259.660.050
Modifica saldi apertura
Esistenze al 01.01.2021 1.142.026.750 1.210.555.351 2.278.282.242 628.795.707 5.259.660.050
Allocazione risultato esercizio precedente 50.000.000 (628.795.707) (578.795.707)
Riserve 50.000.000 (50.000.000)
Dividendi e altre destinazioni (578.795.707) (578.795.707)
Variazioni dell'esercizio (6.231.582) 473.949 (1.160.286.290) 350.000.000 508.354.242 (307.689.681)
Variazioni di riserve 1 (6.231.582) 473.949 (5.757.633)
Operazioni sul Patrimonio netto 350.000.000 350.000.000
Emissione nuove azioni - -
Acquisto azioni proprie
Distribuzione straordinaria dividendi -
Variazione strumenti di capitale - 350.000.000 350.000.000
Derivati su proprie azioni
Stock options
Redditività complessiva esercizio 2021 (1.160.286.290) 508.354.242 (651.932.048)
Patrimonio netto al 31.12.2021 1.185.795.168 1.211.029.300 1.117.995.952 350.000.000 508.354.242 4.373.174.662

(**) La voce rappresenta la Riserva per il Patrimonio BancoPosta per 1.210 milioni di euro ed inoltre accoglie la Riserva per i Piani di incentivazione per 1 milione di euro.

RENDICONTO FINANZIARIO

Metodo indiretto

A. ATTIVITA' OPERATIVA
1. Gestione
154.644.935
465.820.695
602.311.327
- risultato d'esercizio (+/-)
508.354.242
- plus/minusvalenze su attività finanziarie delenute per la negoziazione e sulle altre attività/passività finanziarie valutate
(430.198)
(3.691.029)
al fair value con impatto a Conto economico (-/+)
(5.102.964)
- plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+)
(17.696.651)
662.841
- rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito (+/-)
(3.853.315)
- rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-)
- accantonamenti netti a fondi rischi e oneri e altri costi/ricavi (+/-)
49.050.911
(21.283.747)
231.416.975
189.163.183
- imposte, tasse e crediti d'imposta non liquidati (+)
- rettifiche/riprese di valore nette delle attività operative cessate al netto dell'effetto fiscale (+/-)
- altri aggiustamenti (+/-)
(640.335.612)
(268.100.333)
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie
(6.517.696.229)
(6.489.961.884)
- attività finanziarie detenute per la negoziazione
- attività finanziarie designate al fair value
40.778.935
- altre attività obbligatoriamente valutate al fair value
3.021
2.808.435.820
- attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva
(5.732.455.821)
1.668.352.514
(3.241.086.579)
- attività finanziarie valutate al costo ammortizzato
- altre attività
(2.453.595.943)
(6.098.090.060)
3. Liquidità generatalassorbita dalle passività finanziarie
4.880.661.871
7.532.044.970
3.278.813.669
9.692.424.923
- passività finanziarie valutate al costo ammortizzato
(22.274.052)
- passività finanziarie di negoziazione
- passività finanziarie designate al fair value
1.601.848.202
(2.138.105.901)
- altre passività
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa
(1.482.389.423)
1.507.903.781
B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO
1. Liquidità generata da
- vendite di partecipazioni
- dividendi incassati su partecipazioni
- vendite di attività materiali
- vendite di attività immateriali
- vendite di rami d'azienda
2. Liquidità assorbita da
- acquisti di partecipazioni
- acquisti di attività materiali
- acquisti di attività immateriali
- acquisti di rami d'azienda
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento
C. ATTIVITA' DI PROVVISTA
- emissioni/acquisti di azioni proprie
- emissioni/acquisti di strumenti di capitale
350.000.000
- distribuzione dividendi e altre finalità
(324.777.317)
(586.993.882)
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista
(324.777.317)
(236.993.882)
LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO
(1.807.166.740)
1.270.909.899
Esercizio
2022
Esercizio
2021

821 LEGENDA: (+) generata (-) assorbita

Riconciliazione

Voci di bilancio Esercizio
2022
Esercizio
2021
Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio 7.680.326.129 6.408.027.698
Liquidità totale netta generata/assorbita nell'esercizio (1.807.166.740) 1.270.909.899
Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi 844.484 1.388.532
Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio 5.874.003.873 7.680.326.129

PARTE A – POLITICHE CONTABILI

A.1 – PARTE GENERALE

SEZIONE 1 – DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ AI PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI

Il presente Rendiconto separato BancoPosta è conforme ai princípi contabili internazionali International Financial Reporting Standards (IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dall'Unione Europea con il Regolamento Europeo (CE) n. 1606/2002 del 19 luglio 2002, nonché ai sensi del D.Lgs. n. 38 del 28 febbraio 2005 che ha disciplinato l'applicazione degli IFRS nell'ambito del corpo legislativo italiano. Per IFRS si intendono tutti gli International Financial Reporting Standards, tutti gli International Accounting Standards (IAS), tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee (SIC), adottati dall'Unione Europea e contenuti nei relativi Regolamenti UE in vigore al 31 dicembre 2022, relativamente ai quali non sono state effettuate deroghe.

Princípi contabili e interpretazioni applicati dal 1° gennaio 2022 e di prossima applicazione

L'informativa al riguardo è riportata nel paragrafo 2.5 – Principi contabili e interpretazioni di nuova e di prossima applicazione – della presente sezione – I bilanci di Poste Italiane – della Relazione finanziaria annuale.

SEZIONE 2 – PRINCIPI GENERALI DI REDAZIONE

Il Rendiconto separato è redatto in coerenza con quanto previsto dal settimo253 aggiornamento della Circolare della Banca d'Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione", nonché della Comunicazione della Banca d'Italia del 21 dicembre 2021 "Aggiornamento delle integrazioni alle disposizioni della Circolare n. 262 aventi ad oggetto gli impatti del COVID-19 e delle misure a sostegno dell'economia", ove applicabili, ed è elaborato ai sensi delle disposizioni previste dall'art. 2447-septies comma 2 del Codice Civile. In data 27 maggio 2014, la Banca d'Italia ha emanato specifiche Disposizioni di Vigilanza per il Patrimonio BancoPosta (Circolare n. 285/2013, Parte Quarta, Capitolo 1) che, nel tener conto delle peculiarità organizzative e operative del Patrimonio, definiscono un regime di vigilanza prudenziale analogo a quello delle banche, disciplinando, altresì, gli istituti di adeguatezza patrimoniale e contenimento dei rischi. Il Rendiconto separato riguarda l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2022, è redatto in unità di euro e senza cifre decimali ed è costituito dallo Stato patrimoniale, dal Conto economico, dal Prospetto della redditività complessiva, dal Prospetto delle variazioni del Patrimonio netto, dal Rendiconto finanziario e dalla Nota integrativa. Gli schemi di Stato patrimoniale, di Conto economico e della Redditività complessiva sono costituiti da voci (contrassegnate da numeri) e da sottovoci (contrassegnate da lettere). Per completezza espositiva negli schemi di Stato patrimoniale, di Conto economico e nel Prospetto della redditività complessiva sono indicate anche le voci che non presentano importi. Il Rendiconto

253 A novembre 2022, Banca d'Italia ha pubblicato l'ottavo aggiornamento della Circolare n. 262/2005 per tenere conto del nuovo principio contabile internazionale IFRS 17 (che, a partire dal 1° gennaio 2023, sostituirà il vigente principio contabile IFRS 4) e delle conseguenti modifiche introdotte in altri principi contabili internazionali, tra cui lo IAS 1 e l'IFRS 7. Le modifiche introdotte, in vigore a partire dai bilanci chiusi o in corso al 31 dicembre 2023, non sono applicabili al Patrimonio BancoPosta.

finanziario è stato redatto secondo il metodo indiretto254. Tutti i valori indicati in Nota integrativa sono espressi in milioni di euro; inoltre, le tabelle che non presentano importi non sono riportate.

I principi contabili e i criteri di rilevazione, valutazione e classificazione adottati nel presente Rendiconto sono uniformi a quelli di predisposizione del Rendiconto separato al 31 dicembre 2021.

Il Rendiconto separato è parte integrante del Bilancio d'esercizio di Poste Italiane SpA ed è redatto nel presupposto della continuità aziendale in quanto non sussistono incertezze circa la capacità del Patrimonio BancoPosta di proseguire la propria attività nel prevedibile futuro. Le società del Gruppo Poste e conseguentemente il Patrimonio Bancoposta, come entità in funzionamento, redigono il bilancio nel presupposto della continuità aziendale, anche tenuto conto delle prospettive economico - finanziarie del Gruppo desunte dal Budget 2023 e dalle proiezioni economiche - finanziarie per il biennio 2024-2025 approvate dal Consiglio di Amministrazione il 29 marzo 2023.

I principi contabili adottati, identici a quelli utilizzati per la redazione del bilancio di Poste Italiane SpA, sono descritti nella presente Parte A del Rendiconto separato e riflettono la piena operatività del Patrimonio BancoPosta.

SEZIONE 3 – EVENTI SUCCESSIVI ALLA DATA DI RIFERIMENTO DEL BILANCIO

254 In base al metodo indiretto, il flusso finanziario netto derivante dall'attività operativa è determinato rettificando l'utile o la perdita d'esercizio dagli effetti delle operazioni di natura non monetaria, da qualsiasi differimento o accantonamento di precedenti o futuri incassi o pagamenti operativi, e da elementi di ricavi o costi connessi con i flussi finanziari derivanti dall'attività di investimento o finanziaria.

Non vi sono eventi di rilievo successivi al 31 dicembre 2022.

SEZIONE 4 – ALTRI ASPETTI

4.1 RAPPORTI INTERGESTORI

Al 31 dicembre 2022 i rapporti intrattenuti tra il Patrimonio BancoPosta e le funzioni di Poste Italiane SpA in esso non comprese (cd rapporti intergestori) sono rappresentati nello Stato patrimoniale come segue:

milioni di euro 31.12.2022 di cui rapporti
intergestori
31.12.2021 di cui rapporti
intergestori
Voci dell'Attivo
10. Cassa e disponibilità liquide 5.874 - 7.680 -
20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico 40 - 39 -
a) attività finanziarie detenute per la negoziazione - - - -
b) attività finanziarie designate al fair value - - - -
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 40 - 39 -
30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 33.161 - 37.626 -
40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 46.576 349 53.733 179
a) crediti verso banche 1.500 - 3.379 -
b) crediti verso clientela 45.076 349 50.354 179
50. Derivati di copertura 6.109 - 873 -
100. Attività fiscali 1.157 - 283 -
120. Altre attività 11.521 44 8.838 75
A Totale dell'Attivo 104.438 393 109.072 254
Voci del Passivo e del Patrimonio netto
10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 98.944 227 95.798 172
a) debiti verso banche 12.850 - 10.700 -
b) debiti verso clientela 86.094 227 85.098 172
c) titoli in circolazione - - - -
20. Passività finanziarie di negoziazione 4 - 3 -
40. Derivati di copertura 971 - 5.461 -
60. Passività fiscali 226 - 670 -
80. Altre passività 2.789 36 2.535 4
90. Trattamento di fine rapporto del personale 2 - 3 -
100. Fondi per rischi e oneri 188 - 229 -
110. Riserve da valutazione (2.223) - 1.118 -
130. Strumenti di capitale 350 - 350 -
140. Riserve 2.585 - 2.397 -
180. Utile/(Perdita) d'esercizio (+/-) 602 - 508 -
B Totale del Passivo e del Patrimonio netto 104.438 263 109.072 176
A-B Saldo dei rapporti intergestori 130 78

Le attività svolte dalle varie strutture di Poste Italiane SpA a favore della gestione del Patrimonio BancoPosta sono disciplinate dall'apposito Regolamento del Processo di Affidamento e di Esternalizzazione del Patrimonio BancoPosta, approvato dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA255 .

Tale Regolamento, in esecuzione di quanto previsto nel Regolamento Patrimonio destinato, disciplina e formalizza il processo di affidamento di Funzioni Aziendali di BancoPosta a Poste Italiane in conformità con la normativa di riferimento, identificando le fasi operative, i ruoli e le responsabilità degli Organi e delle Funzioni Aziendali a vario titolo coinvolte. I criteri e le modalità di contribuzione contenuti nel Regolamento sono declinati in maniera puntuale in appositi Disciplinari Esecutivi, definiti tra BancoPosta e le altre funzioni di Poste Italiane SpA. I Disciplinari Esecutivi stabiliscono, tra l'altro, i livelli di servizio e i prezzi di trasferimento e acquisiscono efficacia, come stabilito dal Regolamento, dopo un processo autorizzativo che coinvolge le Funzioni interessate, l'Amministratore Delegato e, quando previsto, il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA. Qualora BancoPosta intenda affidare a Poste Italiane SpA, in tutto o in parte,

255 Il Consiglio di Amministrazione nella seduta del 24 giugno 2022 ha approvato l'aggiornamento del "Regolamento del Processo di Affidamento e di Esternalizzazione del Patrimonio BancoPosta", disciplinando e formalizzando sia il processo di affidamento di Funzioni Aziendali di BancoPosta a Poste Italiane sia quello di esternalizzazione a soggetti terzi all'organizzazione di Poste Italiane.

tramite Disciplinari Esecutivi, lo svolgimento di funzioni importanti o attività di controllo, ne deve dare comunicazione preventiva alla Banca d'Italia. Ai sensi della Circolare di Banca d'Italia n. 285, del 17 dicembre 2013, Parte Quarta, il Collegio Sindacale verifica con cadenza almeno semestrale l'adeguatezza dei criteri adottati, il rispetto delle norme e delle disposizioni di vigilanza.

La valorizzazione del suddetto modello di funzionamento, in coerenza con l'esercizio 2021, è effettuata mediante l'utilizzo di prezzi di trasferimento. A tal riguardo, i prezzi di trasferimento, comprensivi di commissioni e ogni altra forma di compenso dovuta, sono determinati sulla base dei prezzi e delle tariffe praticate sul mercato per funzioni coincidenti o similari, individuati, ove possibile, attraverso opportune analisi di benchmark. In presenza di specificità e/o caratteristiche tipiche della struttura di Poste Italiane che non consentono di utilizzare un prezzo di mercato comparabile, si utilizza il criterio basato sui costi, supportato da analisi di benchmark volte a verificare l'adeguatezza dell'apporto stimato. In tal caso, è prevista l'applicazione di un adeguato mark-up, definito sulla base di opportune analisi condotte su soggetti comparabili. Il corrispettivo di ciascun Disciplinare può essere, inoltre, ridotto in presenza di perdite operative connesse alle attività affidate, ovvero in caso di applicazione di penali per il mancato raggiungimento di determinati livelli di servizio misurati da specifici indicatori di performance. I Disciplinari scaduti al 31 dicembre 2022 e in corso di rinnovo per il triennio 2023-2025, sono stati oggetto di comunicazione alla Banca d'Italia ai sensi delle Disposizioni di Vigilanza, 60 giorni prima dell'avvio effettivo. L'Autorità di Vigilanza ha espresso parere positivo a procedere. I prezzi di trasferimento, definiti all'interno dei Disciplinari, possono comunque essere rivisitati annualmente in occasione del processo di pianificazione e budget.

Il Collegio Sindacale, ai fini della vigilanza sulla separazione contabile, nel corso del 2022 ha effettuato le verifiche di competenza in n. 2 riunioni, dando evidenza degli esiti nell'ambito della propria Relazione annuale agli azionisti al 31 dicembre 2022.

4.2 PRINCIPALI PROCEDIMENTI E RAPPORTI CON LE AUTORITÀ

RAPPORTI CON LE AUTORITÀ

AGCM

In data 9 marzo 2015, è stato avviato nei confronti di Poste Italiane, con riferimento al Patrimonio Bancoposta, un procedimento per presunta violazione degli artt. 20, 21 e 22 del Codice del Consumo, avente ad oggetto il "Libretto Smart". L'Autorità, in data 21 dicembre 2015, ha notificato a Poste Italiane il provvedimento finale in cui la condotta di Poste Italiane è stata ritenuta non corretta ed è stata irrogata una sanzione amministrativa di 0,54 milioni di euro, limitata a un decimo del valore massimo applicabile, tenuto conto dell'attenuante secondo cui Poste Italiane ha consentito l'effettiva fruizione del tasso premiale ai consumatori. Avverso suddetto provvedimento Poste Italiane ha depositato ricorso innanzi al TAR del Lazio che non è stato accolto e la relativa sentenza è stata impugnata al Consiglio di Stato. Si è ora in attesa della fissazione dell'udienza.

In data 24 marzo 2022, l'AGCM ha avviato il procedimento PS/11287 nei confronti di Poste Italiane, con riferimento al Patrimonio BancoPosta, per presunte pratiche commerciali scorrette relativamente alle informative sui termini di scadenza e di prescrizione dei Buoni Fruttiferi Postali in forma cartacea, in quanto: i) in fase di collocamento dei buoni, Poste ometterebbe di indicare la data di scadenza e/o la data di prescrizione, nonché di fornire le informazioni relative alle conseguenze giuridiche derivanti dallo spirare dei predetti termini e/o fornirebbe tali informazioni con una formulazione confusoria e decettiva; ii) nella gestione dei buoni caduti in prescrizione nell'ultimo quinquennio, Poste avrebbe omesso di

informare i titolari di buoni prossimi alla scadenza del termine di prescrizione, dello spirare di tale termine e delle conseguenze giuridiche derivanti in caso di mancata richiesta di rimborso del titolo entro tale termine. In data 13 aprile 2022, Poste ha trasmesso all'AGCM una memoria difensiva in cui, oltre a fornire riscontro alla richiesta di informazioni contenuta nell'atto di avvio, ha evidenziato il suo ruolo di mero collocatore, la natura dei buoni e l'inapplicabilità della disciplina consumeristica al caso di specie. In data 30 agosto 2022, l'AGCM ha notificato a Poste la Comunicazione delle Risultanze Istruttorie, confermando, sostanzialmente, le contestazioni del procedimento di avvio. In data 19 settembre 2022, Poste ha depositato la memoria difensiva finale corredata dalle iniziative poste in essere, su base volontaria, volte a eliminare le preoccupazioni dell'Autorità, senza prestare acquiescenza alle contestazioni mosse nel procedimento. L'Autorità, in data 4 novembre 2022, ha notificato a Poste il provvedimento finale con il quale è stata irrogata una sanzione amministrativa pari a 1,4 milioni di euro. Tale importo è stato così quantificato tenuto conto delle azioni poste in essere da Poste Italiane su base volontaria, ritenute idonee a migliorare l'informativa fornita ai consumatori; l'Autorità ha infatti riconosciuto a Poste Italiane una riduzione del 60% dell'importo della sanzione. La Delibera dell'Autorità è stata oggetto di impugnativa al TAR da parte della Società, il quale ha fissato l'udienza di discussione del merito al 7 giugno 2023. In linea con quanto disposto nel provvedimento finale, la Società ha inviato, in data 3 febbraio 2023, la propria Relazione di ottemperanza alla diffida dell'AGCM.

BANCA D'ITALIA

La Banca d'Italia, dal 14 marzo 2022 al 15 luglio 2022, ha condotto una verifica ispettiva in Poste Italiane, con riferimento al Patrimonio BancoPosta, su redditività e modello di business, sistemi di governo e controllo, modalità di gestione del rischio di tasso ivi inclusa la relativa modellistica interna, nuovo business dei crediti d'imposta e rischi ad esso associati. Il 30 novembre 2022 è stato consegnato a Poste Italiane il rapporto contenente alcuni rilievi ed una valutazione "parzialmente sfavorevole". Poste Italiane, nei termini previsti e previa discussione nel Consiglio di Amministrazione del 25 gennaio 2023, ha provveduto a comunicare alla Banca d'Italia le proprie considerazioni e gli interventi di miglioramento previsti; per l'unico rilievo a fronte del quale è stato avviato un procedimento sanzionatorio, Poste Italiane ha inviato le controdeduzioni a sostegno della correttezza del proprio operato.

In data 20 luglio 2022, l'Autorità ha inviato a Poste Italiane SpA, con riferimento al Patrimonio BancoPosta, e PostePay una comunicazione in merito alle modalità di gestione dei fondi ricevuti da PostePay a fronte dell'emissione di moneta elettronica. Si ricorda che le Disposizioni di Vigilanza per gli IMEL prevedono che tale raccolta possa essere depositata presso una banca autorizzata ad operare in Italia, investita in titoli di debito qualificati o particolari quote di fondi comuni di investimento armonizzati. A partire dalla costituzione di PostePay tali somme sono depositate su un conto corrente postale (cd. conto di tutela) e concorrono alla raccolta da clientela privata del Patrimonio Bancoposta che, in base al vincolo di impiego, viene investita in titoli governativi dell'area euro. In merito, l'Autorità ha avviato nel corso del 2021 un'interlocuzione con BancoPosta e PostePay, in considerazione del fatto che BancoPosta non è stato ritenuto un soggetto assimilabile alla nozione di "ente creditizio" prevista dalla normativa europea di riferimento. A fronte di un approccio alternativo prospettato, volto ad equiparare il deposito presso BancoPosta delle somme raccolte da PostePay ad un investimento diretto in titoli di debito qualificati, nella citata comunicazione l'Autorità ha richiesto a BancoPosta e PostePay un'ulteriore riflessione, volta a individuare una soluzione operativa che consenta il pieno allineamento con le disposizioni normative in materia. All'esito dello svolgimento degli ulteriori approfondimenti richiesti, è stata individuata una soluzione transitoria, anche sulla base delle interlocuzioni con l'Autorità. Il riscontro sarà fornito da BancoPosta entro il secondo trimestre 2023.

IVASS

Con riguardo all'accertamento ispettivo volto alla verifica del rispetto della normativa antiriciclaggio, congiuntamente, presso Poste Vita e Poste Italiane, con riferimento al Patrimonio BancoPosta, conclusosi il 18 giugno 2021 e i cui esiti sono stati notificati a Poste Vita SpA nella seduta del Consiglio di Amministrazione del 30 settembre 2021, si rappresenta che al 31 dicembre 2022, tutte le azioni individuate sono state completate nelle tempistiche pianificate.

ALTRI PROCEDIMENTI

Federconsumatori, con atto di citazione del 14 maggio 2021, ha avviato nei confronti di Poste Italiane, con riferimento al Patrimonio BancoPosta, un'azione di classe (c.d. "class action") ex art. 140-bis del Codice del Consumo, dinanzi al Tribunale di Roma. Il valore della controversia è ad oggi di circa 8,5 migliaia di euro.

Con l'atto di citazione in argomento, Federconsumatori contesta che la capitalizzazione degli interessi dei Buoni Fruttiferi Postali di durata trentennale (contraddistinti dalla serie "Q", emessi da Cassa Depositi e Prestiti dal 1986 al 1995, in forza del D.M. 13 giugno 1986 del Ministro del Tesoro che sono stati successivamente trasferiti al Ministero dell'Economia e delle Finanze, ai sensi del Decreto MEF 5 dicembre 2003) sia effettuata annualmente al netto della ritenuta fiscale (oggi imposta sostitutiva), anziché al lordo, con l'effetto di riconoscere ai risparmiatori un rendimento inferiore a quello asseritamente dovuto.

Il 27 luglio 2021, Poste Italiane si è costituita in giudizio eccependo, in via preliminare, l'inammissibilità dell'azione di classe, per diversi motivi pregiudiziali nonché la prescrizione del diritto di credito vantato dagli attori e dai potenziali aderenti ed ha contestato nel merito la fondatezza della domanda proposta.

Il Tribunale di Roma, con ordinanza dell'11 gennaio 2022, ha ritenuto manifestamente infondata la domanda presentata da Federconsumatori riconoscendo, tra l'altro, il difetto di legittimazione passiva di Poste Italiane. Federconsumatori ha proposto appello all'ordinanza del Tribunale di Roma e la Corte d'Appello ha fissato l'udienza per la precisazione delle conclusioni al 12 luglio 2023.

4.3 RISCHI, INCERTEZZE E IMPATTI DELL'EPIDEMIA COVID-19

Al 31 dicembre 2022, a seguito del miglioramento dello scenario, i rischi e le incertezze derivanti dal COVID-19 sono trascurabili e non sono riflessi nella valutazione delle perdite attese.

4.4 EVENTI DI RILIEVO INTERCORSI NELL'ESERCIZIO

L'esercizio in commento è stato caratterizzato dall'inizio della crisi tra i Paesi europei Russia-Ucraina.

Al fine di vagliare gli impatti del conflitto per il Gruppo si è proceduto a una valutazione in merito agli impatti correnti e potenziali futuri e delle sanzioni emanate alla Russia da parte di autorità statali e sovranazionali, sulle attività, sulla situazione finanziaria e sui risultati economici del Gruppo in considerazione delle evidenze disponibili e degli scenari configurabili alla data di predisposizione del seguente bilancio.

Gli impatti potenziali, pur allo stato aleatori e incerti anche in relazione alla pressione sull'inflazione sospinta dai forti rincari dell'energia e delle materie prime, appaiono contenuti in relazione al fatto che le attività operative del Gruppo sono pressoché interamente collocate all'interno del territorio nazionale e senza dipendenze della catena del valore con i paesi coinvolti.

4.5 RIFORMA DEGLI INDICI DI RIFERIMENTO

Per l'analisi degli effetti della riforma degli indici di riferimento si rinvia all'informativa fornita nella Parte E.

A.2 – PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO

La numerazione dei seguenti paragrafi è quella prevista dalle istruzioni di cui alla Circolare n. 262/2005 della Banca d'Italia. I numeri non utilizzati si riferiscono a fattispecie non applicabili al presente Rendiconto separato.

1 – ATTIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE CON IMPATTO A CONTO ECONOMICO

a) criteri di iscrizione

L'iscrizione iniziale delle Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico avviene alla data di regolamento, per i titoli di debito e di capitale, e alla data di sottoscrizione per i contratti derivati. All'atto della rilevazione iniziale, tali attività finanziarie vengono rilevate al loro fair value, che corrisponde normalmente al corrispettivo pagato. Le variazioni di fair value tra la data di negoziazione e quella di regolamento sono in ogni caso riflesse nel Rendiconto separato.

b) criteri di classificazione

In questa voce sono classificate, in via residuale, le attività finanziarie diverse da quelle classificate tra le "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" e tra le "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato". Tale voce, in particolare, accoglie: a) le attività finanziarie acquisite principalmente per essere rivendute nel breve termine (negoziazione); b) le attività finanziarie designate come tali al momento della rilevazione iniziale, avvalendosi della fair value option; c) le attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con imputazione delle variazioni a Conto economico.

All'interno di tale voce sono compresi:

  • i titoli di debito e i finanziamenti che sono inclusi in un business odel " ther/Trading" (non riconducibili quindi ai business odel "Hold to Colle t" e "Hold to Colle t and Sell") o che non superano il test SPPI256;
  • i titoli di capitale detenuti per finalità di negoziazione o per cui non si sia optato, in sede di rilevazione iniziale, per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva;
  • contratti derivati, a eccezione di quelli designati come strumenti di copertura, che sono rappresentati come attività o passività detenute per la negoziazione a seconda che il fair value sia positivo o negativo; i fair value positivi e negativi derivanti da operazioni in essere con la medesima controparte sono compensati in fase di collateralizzazione, ove previsto contrattualmente.

c) criteri di valutazione e rilevazione delle componenti reddituali

Tali attività finanziarie sono valorizzate al fair value, con rilevazione delle variazioni in contropartita del Conto economico nella "Voce 80 - Risultato netto dell'attività di negoziazione" e nella "Voce 110 - Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico".

256 L'acronimo SPPI - Solely Payments of Principal and Interest definisce quelle attività finanziarie detenute esclusivamente con l'obiettivo della raccolta dei flussi finanziari contrattuali rappresentati unicamente da pagamenti, a determinate date, del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire. L'SPPI test è volto alla verifica che le caratteristiche dello strumento finanziario siano coerenti con tale obiettivo.

d) criteri di cancellazione

Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività stesse o quando l'attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e i benefici a essa connessi o il relativo controllo. Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e dei benefici, le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. Infine, le attività cedute sono cancellate dal bilancio nel caso in cui venga mantenuto il diritto contrattuale a ricevere i flussi di cassa delle stesse, ma contestualmente venga assunta un'obbligazione contrattuale a pagare detti flussi ad un soggetto terzo, senza ritardo e solamente nella misura di quelli ricevuti.

2 – ATTIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE CON IMPATTO SULLA REDDITIVITA' COMPLESSIVA

a) criteri di iscrizione

L'iscrizione iniziale delle Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva avviene alla data di regolamento. All'atto della rilevazione iniziale, tali attività vengono rilevate al loro fair value, che corrisponde normalmente al corrispettivo pagato. Le variazioni di fair value tra la data di negoziazione e quella di regolamento sono in ogni caso riflesse nel Rendiconto separato.

b) criteri di classificazione

In questa voce sono classificate le attività finanziarie possedute nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali che mediante la vendita di attività finanziarie (business model "Hold to Colle t and Sell" - HTCS) e i cui termini contrattuali prevedono, a determinate date, flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire (SPPI).

All'interno di tale voce sono compresi oltre ai titoli di debito che rispettano le caratteristiche di cui sopra, anche i titoli di capitale, che sarebbero altrimenti valutati al fair value rilevato a Conto economico, per i quali si è scelto irrevocabilmente di presentare le variazioni successive del fair value nelle altre componenti di Conto economico complessivo (FVTOCI option).

c) criteri di valutazione e rilevazione delle componenti reddituali

Le attività finanziarie, diverse dai titoli di capitale, sono valutate al fair value e gli utili o perdite da valutazione vengono rilevati nelle altre componenti di Conto economico complessivo fino a quando l'attività finanziaria è eliminata contabilmente o riclassificata, ad eccezione degli utili e delle perdite su cambi rilevati nel Conto Economico nella "Voce 80 – Risultato netto dell'attività di negoziazione". Quando l'attività finanziaria è eliminata contabilmente, gli utili o perdite cumulati precedentemente rilevati nelle altre componenti di Conto economico complessivo sono riclassificati nel Conto economico nella "Voce 100 – Utili/perdite da cessione o riacquisto".

Gli effetti derivanti dall'applicazione del costo ammortizzato sono rilevati nel Conto economico nella "Voce 10 – Interessi attivi e proventi assimilati".

Tali attività finanziarie sono oggetto di calcolo di perdite attese di valore, secondo quanto illustrato nella specifica sezione. Tali perdite attese di valore sono registrate a Conto economico nella "Voce 130 – Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito" in contropartita alla "Voce 110 – Riserve da valutazione".

Gli strumenti di capitale per cui è stata effettuata la scelta per la classificazione nella presente voce sono valutati al fair value e gli importi rilevati in contropartita alla "Voce 110 – Riserve da valutazione" non devono essere successivamente trasferiti a Conto economico, neanche in caso di cessione. La sola componente che è oggetto di rilevazione a Conto economico è rappresentata dai relativi dividendi.

d) criteri di cancellazione

Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività stesse o quando l'attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e i benefici a essa connessi o il relativo controllo. Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e dei benefici, le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. Infine, le attività cedute sono cancellate dal bilancio nel caso in cui venga mantenuto il diritto contrattuale a ricevere i flussi di cassa delle stesse, ma contestualmente venga assunta un'obbligazione contrattuale a pagare detti flussi ad un soggetto terzo, senza ritardo e solamente nella misura di quelli ricevuti.

3 – ATTIVITA' FINANZIARIE VALUTATE AL COSTO AMMORTIZZATO

a) criteri di iscrizione

L'iscrizione iniziale delle Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato avviene (i) alla data di regolamento per i titoli di debito e per i crediti relativi a impieghi e (ii) alla data di prestazione del servizio per i crediti di funzionamento. All'atto della rilevazione iniziale, tali attività vengono rilevate al loro fair value, che corrisponde normalmente al corrispettivo pagato per i titoli di debito o al valore contrattuale della prestazione per gli altri crediti. Le variazioni di fair value tra la data di negoziazione e quella di regolamento sono in ogni caso riflesse nel Rendiconto separato.

b) criteri di classificazione

In questa voce sono classificate le attività finanziarie possedute nell'ambito di un modello di business il cui obiettivo è il possesso finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali (business odel "Hold to Colle t" - HTC) rappresentati unicamente da pagamenti, a determinate date, del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire (SPPI). Il modello di business all'interno del quale tali attività finanziarie sono classificate consente la possibilità di effettuare vendite; se le vendite non sono occasionali e non sono irrilevanti in termini di valore è necessario valutare la coerenza con il business model HTC.

All'interno di tale voce sono compresi prevalentemente, oltre ai titoli di debito che rispettano le caratteristiche di cui sopra, gli impieghi su depositi presso il MEF e i crediti di funzionamento di natura commerciale.

c) criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali

Tali attività sono valutate al costo ammortizzato, ossia il valore a cui l'attività finanziaria è stata valutata al momento della rilevazione iniziale al netto dei rimborsi di capitale, aumentato o diminuito dall'ammortamento cumulato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo sulla differenza tra il valore iniziale e quello a scadenza, dedotta qualsiasi riduzione di valore. Il risultato derivante dell'applicazione di tale metodologia è imputato a Conto economico nella "Voce 10 – Interessi attivi e proventi assimilati".

Il valore di bilancio delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato è rettificato al fine di tener conto di perdite attese di valore, secondo quanto illustrato nella specifica sezione. Tali perdite attese di valore sono registrate a Conto economico nella "Voce 130 – Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito".

d) criteri di cancellazione

Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività stesse o quando l'attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e i benefici a essa connessi o il relativo controllo. Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e dei benefici, le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. Infine, le attività cedute sono cancellate dal bilancio nel caso in cui venga mantenuto il diritto contrattuale a ricevere i flussi di cassa delle stesse, ma contestualmente venga assunta un'obbligazione contrattuale a pagare detti flussi ad un soggetto terzo, senza ritardo e solamente nella misura di quelli ricevuti.

4 – OPERAZIONI DI COPERTURA

Il Gruppo Poste Italiane si avvale della facoltà prevista dall'IFRS 9 e mantiene le preesistenti regole di contabilizzazione previste dallo IAS 39 con riferimento alle operazioni di "hedge accounting".

a) criteri di iscrizione e di classificazione

L'iscrizione iniziale dei Derivati di copertura è effettuata al momento di stipula dei relativi contratti. Le tipologie di copertura utilizzate sono:

  • fair value hedge: copertura dell'esposizione alle variazioni di fair value di un'attività o passività rilevata o un impegno irrevocabile non iscritto, che è attribuibile a un rischio particolare e potrebbe influenzare il Conto economico;
  • cash flow hedge: copertura dell'esposizione alla variabilità dei flussi finanziari che è attribuibile a un particolare rischio associato a un'attività o passività rilevata o a una programmata operazione altamente probabile e che potrebbe influenzare il Conto economico.

I contratti derivati che costituiscono efficaci relazioni di copertura sono rappresentati come attività o passività a seconda che il fair value sia positivo o negativo

b) criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali

Alla data di stipula del contratto gli strumenti derivati sono contabilizzati al fair value. Se gli strumenti derivati soddisfano i requisiti per essere classificati come strumenti di copertura, le successive variazioni del fair value vengono contabilizzate seguendo gli specifici criteri di seguito indicati. Di ciascuno strumento finanziario derivato qualificato per la rilevazione come strumento di copertura è documentata la sua relazione con l'oggetto di copertura, compresi gli obiettivi di gestione del rischio, la strategia di copertura e i metodi per la verifica dell'efficacia. La verifica dell'efficacia di ciascuna copertura è fatta sia al momento della designazione di ciascuno strumento derivato come strumento di copertura, sia durante la sua vita.

Fair value hedge

Quando la copertura riguarda attività o passività iscritte in bilancio, ovvero riguarda un impegno irrevocabile non iscritto, sia la variazione di fair value dello strumento di copertura, sia la variazione di fair value dell'oggetto della copertura sono imputate a Conto economico. L'eventuale differenza costituisce l'inefficacia della copertura che rappresenta un onere o provento iscritto nella "Voce 90 – Risultato netto dell'attività di copertura".

Cash flow hedge

Nel caso di cash flow hedge, le variazioni del fair value dello strumento derivato registrate successivamente alla prima rilevazione sono imputate, limitatamente alla sola quota efficace, a una specifica riserva di Patrimonio netto (Riserva di cash flow hedge nell'ambito della "Voce 110 – Riserve da valutazione"). Una copertura è in genere considerata altamente efficace se, sia all'inizio, sia durante la sua vita, i cambiamenti dei flussi di cassa attesi nel futuro per l'elemento coperto sono sostanzialmente compensati dai cambiamenti del fair value dello strumento di copertura. Quando la copertura non è perfettamente efficace, la variazione di fair value dello strumento di copertura, riferibile alla porzione inefficace dello stesso, è immediatamente rilevata nella "Voce 90 – Risultato netto dell'attività di copertura" dell'esercizio considerato.

Quando si manifestano gli effetti economici originati dall'oggetto della copertura la riserva è imputata a Conto economico. In particolare, nel caso in cui la copertura è relativa a una programmata operazione altamente probabile (per es. acquisto a termine di titoli di debito), la riserva è attribuita alle componenti positive o negative di reddito nell'esercizio o negli esercizi in cui le attività o le passività, successivamente iscritte e connesse alla citata operazione, influenzano il Conto economico (nell'es. a correzione del rendimento del titolo).

Se, durante la vita di uno strumento derivato, il manifestarsi dei flussi di cassa previsti e oggetto della copertura non è più ritenuto altamente probabile, la quota della Riserva di cash flow hedge relativa a tale strumento viene immediatamente attribuita nella "Voce 80 – Risultato netto dell'attività di negoziazione" dell'esercizio considerato. Viceversa, se lo strumento derivato è ceduto o non è più qualificabile come strumento di copertura "efficace", la Riserva di cash flow hedge sino a quel momento rilevata viene mantenuta quale componente del Patrimonio netto ed è imputata a Conto economico seguendo il criterio di imputazione sopra descritto, contestualmente al manifestarsi dell'operazione originariamente oggetto della copertura.

9 – FISCALITÀ CORRENTE E DIFFERITA

Le imposte correnti IRES e IRAP sono calcolate sulla base della migliore stima del reddito imponibile dell'esercizio e della normativa di riferimento, applicando le aliquote fiscali vigenti. Le imposte differite attive e passive sono calcolate a fronte di tutte le differenze temporanee che emergono tra il valore fiscale di un'attività o passività e il relativo valore contabile, sulla base delle aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte. Le imposte differite attive sono iscritte nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate.

Le imposte correnti e differite sono imputate a Conto economico, a eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a Patrimonio netto; in tal caso l'effetto fiscale è imputato direttamente alla specifica voce del Patrimonio netto.

Il Patrimonio BancoPosta non è dotato di personalità giuridica e non è autonomo soggetto passivo di imposizione diretta o indiretta. Le imposte sul reddito complessivo di Poste Italiane SpA sono dunque attribuite al Patrimonio BancoPosta per la quota di competenza sulla base delle risultanze del presente Rendiconto separato, tenendo conto degli effetti legati alla fiscalità differita. In particolare, sia ai fini IRES che ai fini IRAP il calcolo è effettuato considerando le variazioni permanenti e temporanee specifiche dell'operatività bancoposta; quelle non riferibili direttamente a essa sono imputate totalmente al Patrimonio non destinato.

Le attività e le passività fiscali per imposte correnti fanno parte dei rapporti intergestori e sono esposte nel Rendiconto separato tra le Altre attività e le Altre passività in quanto sono regolate con il Patrimonio non destinato nell'ambito dei rapporti interni con Poste Italiane SpA, che rimane l'unico soggetto passivo d'imposta.

10 – FONDI PER RISCHI E ONERI

I Fondi per rischi e oneri sono iscritti a fronte di perdite e oneri di natura determinata, di esistenza certa o probabile, dei quali, tuttavia, non sono determinabili l'ammontare o la data in cui essi si manifesteranno. L'iscrizione viene eseguita solo quando esiste un'obbligazione corrente (legale o implicita) per una futura fuoriuscita di risorse atte a produrre benefici economici, come risultato di eventi passati, ed è probabile che tale fuoriuscita sia richiesta per l'adempimento dell'obbligazione. Tale ammontare rappresenta la migliore stima attualizzata dell'impiego di risorse richiesto per estinguere l'obbligazione. Il valore della passività è attualizzato, laddove l'effetto temporale del denaro è rilevante, al tasso che riflette i valori correnti di mercato e tiene conto del rischio specifico associabile a ciascuna passività. Gli accantonamenti sono oggetto di riesame ad ogni data di riferimento del bilancio e sono rettificati per riflettere la migliore stima dell'onere previsto per adempiere alle obbligazioni esistenti alla data di chiusura dell'esercizio. L'eventuale effetto del passare del tempo e quello relativo alla variazione dei tassi di interesse sono esposti a Conto economico tra gli accantonamenti netti dell'esercizio. Con riguardo ai rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile è fornita specifica informativa senza procedere ad alcuno stanziamento. Quando, in casi estremamente rari, l'indicazione di alcune informazioni di dettaglio relative alle passività considerate potrebbe pregiudicare seriamente la posizione del Patrimonio BancoPosta in una controversia o in una negoziazione in corso con terzi, in base alla facoltà prevista dai principi contabili di riferimento, è fornita un'informativa limitata.

11 – PASSIVITA' FINANZIARIE VALUTATE AL COSTO AMMORTIZZATO

a) criteri di iscrizione e di classificazione

Il Patrimonio BancoPosta non ha titoli di debito in circolazione e non ne ha emessi dalla data della sua costituzione. Le sottovoci Debiti verso banche e Debiti verso clientela comprendono le varie forme di provvista, sia interbancaria che nei confronti della clientela. La prima iscrizione di tali passività finanziarie avviene alla data di regolamento delle somme raccolte ed è effettuata sulla base del fair value delle passività, normalmente pari all'ammontare incassato.

b) criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali

I debiti sono valutati al costo ammortizzato, applicando il criterio del tasso effettivo di interesse. Se i flussi di cassa attesi si modificano ed esiste la possibilità di stimarli attendibilmente, il valore dei debiti è ricalcolato per riflettere le modifiche sulla base del valore attuale dei nuovi flussi di cassa attesi e del tasso interno di rendimento inizialmente determinato.

c) criteri di cancellazione

Le passività finanziarie vengono cancellate nel momento in cui sono estinte o l'obbligazione specificata nel contratto è adempiuta, cancellata o scaduta.

12 – PASSIVITÀ FINANZIARIE DI NEGOZIAZIONE

a) criteri di classificazione e di iscrizione

La voce accoglie gli eventuali strumenti finanziari derivati che non soddisfano i requisiti per essere classificati come strumenti di copertura ai sensi dei principi contabili di riferimento, ovvero gli strumenti finanziari derivati inizialmente acquisiti con un intento di copertura, poi venuto meno. L'iscrizione iniziale delle Passività finanziarie di negoziazione avviene alla data di sottoscrizione dei contratti derivati.

b) criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali

Le Passività finanziarie di negoziazione sono valutate al fair value, con rilevazione delle variazioni in contropartita del Conto economico nella "Voce 80 - Risultato netto dell'attività di negoziazione".

c) criteri di cancellazione

Le Passività finanziarie di negoziazione vengono cancellate nel momento in cui sono estinte o l'obbligazione specificata nel contratto è adempiuta, cancellata o scaduta.

14 – OPERAZIONI IN VALUTA

a) criteri di iscrizione

Le operazioni in valuta estera sono registrate, al momento della rilevazione iniziale, in divisa di conto applicando all'importo in valuta estera il tasso di cambio in vigore alla data di regolamento dell'operazione.

b) criteri di classificazione, di valutazione, di cancellazione e di rilevazione delle componenti reddituali

A ogni chiusura di bilancio le poste in valuta estera vengono valorizzate come segue:

  • le poste monetarie sono convertite al tasso di cambio alla data di chiusura;
  • le poste non monetarie valutate al costo storico sono convertite al tasso di cambio in essere alla data dell'operazione;
  • le poste non monetarie valutate al fair value sono convertite utilizzando i tassi di cambio in essere alla data di chiusura.

Le differenze di cambio che derivano dal regolamento di elementi monetari o dalla conversione di elementi monetari e non monetari a tassi diversi da quelli di conversione iniziali sono rilevate nella "Voce 80 - Risultato netto dell'attività di negoziazione".

15 – ALTRE INFORMAZIONI

Riconoscimento dei ricavi

I ricavi derivanti dai contratti con i clienti sono rilevati per un importo che riflette il corrispettivo a cui si ritiene di avere diritto in cambio del trasferimento di beni o servizi al cliente (prezzo di transazione).

La rilevazione dei ricavi derivanti da contratti con i clienti, come stabilito dall'IFRS 15, segue un processo denominato 5 step framework» così composto:

  • identificazione del contratto con il cliente (contratti attivi ad eccezione dei contratti di leasing, contratti assicurativi, strumenti finanziari e scambi non monetari);
  • identificazione delle performance obligation definibili come le obbligazioni, esplicite o implicite, di trasferire al cliente un distinto bene o servizio;
  • determinazione del prezzo di transazione;
  • in caso di offerte cumulative (cd "bundle") in cui sono riscontrabili più performance obligation, allocazione del prezzo di transazione alle performance obligation; a tal fine è necessario stimare il prezzo di ciascuna componente della vendita (cd "Stand Alone Selling Price");
  • rilevazione del ricavo al soddisfacimento delle performance obligation, cioè al trasferimento del bene o servizio al cliente. La performance obligation può essere soddisfatta:
      1. "at point in time": nel caso di obbligazione adempiuta in un unico momento, il ricavo deve riflettersi in bilancio solo nel momento di passaggio al cliente del totale "controllo" sul bene o servizio oggetto di scambio. Rilevano al riguardo, non solo l'esposizione significativa dei rischi e benefici connessi al bene o servizio, ma anche il possesso fisico, l'accettazione del cliente, l'esistenza di diritti legali, ecc.;
      1. "over time": nel caso di obbligazione adempiuta nel corso del tempo, la misurazione e contabilizzazione dei ricavi riflette, virtualmente, i progressi del livello di soddisfazione del cliente. In caso di over time, è individuato un appropriato metodo di valutazione del "progress" della performance obligation (metodo degli output).

Ogni singola obbligazione del fornitore nei confronti del cliente rappresenta oggetto di separata valutazione, misurazione e contabilizzazione. Tale approccio presuppone una preliminare accurata analisi del contratto, che porti ad identificare ogni "singolo prodotto/servizio" ovvero ogni "singola componente" di un prodotto/servizio che il fornitore si obbliga ad offrire, attribuendo a ciascuno/a il relativo corrispettivo di vendita e a consentirne il monitoraggio nel corso della durata contrattuale (sia in termini di modalità e tempistiche di adempimento che del livello di soddisfazione del cliente).

Ai fini della rilevazione del ricavo, le cd componenti variabili del corrispettivo (sconti, ribassi, concessioni di prezzo, incentivi, penali e altri similari) sono incluse ad integrazione o rettifica del prezzo di transazione. Tra le componenti variabili del corrispettivo, particolare rilevanza assumono le penali (diverse da quelle previste per risarcimento danni), che l'IFRS 15 prevede siano rilevate in diretta diminuzione dei ricavi, in luogo dell'accantonamento ad un fondo rischi e oneri.

In presenza di più performance obligation, il prezzo complessivo della transazione è allocato a ciascuna performance obligation in misura pari al corrispettivo al quale l'entità si aspetta di avere diritto, in cambio del trasferimento dei relativi beni e servizi al cliente. L'allocazione del prezzo di transazione deve avvenire in base allo Stand Alone Selling Price dei beni o servizi oggetto delle singole performance obligation. Lo Stand Alone Selling Price è il prezzo al quale l'entità venderebbe separatamente i beni o servizi pattuiti al cliente, in circostanze simili e a clienti simili. Se lo Stand Alone Selling Price non è direttamente osservabile, si procede alla stima considerando tutte le informazioni disponibili (condizioni di mercato, informazioni riguardanti il cliente o la classe di clientela) e i metodi di stima usati in circostanze simili.

Con riguardo ai ricavi per attività svolte a favore o per conto dello Stato, la rilevazione è effettuata per un ammontare corrispondente a quanto effettivamente maturato sulla base delle leggi o delle convenzioni vigenti, avendo comunque riguardo alle disposizioni contenute in provvedimenti di Finanza Pubblica. La remunerazione degli impieghi presso il MEF di parte della raccolta in conti correnti è determinata per competenza, sulla base del metodo degli interessi effettivi, e classificata alla "Voce 10 - Interessi attivi e proventi assimilati". Analoga classificazione è adottata per i proventi dei titoli governativi dell'area euro in cui sono impiegati i fondi raccolti su conti correnti da clientela privata e dei crediti d'imposta Legge n. 77/2020.

Inoltre, i dividendi sono rilevati a Conto economico nel momento in cui ne viene deliberata la distribuzione e quindi matura il diritto a ricevere il relativo pagamento.

Rettifiche di valore (" air ent")

I finanziamenti e i titoli di debito classificati nelle Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato e nelle Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva sono oggetto di calcolo di rettifiche di valore secondo un modello denominato "Expected Credit Losses (ECL)". Il metodo utilizzato è il "General deterioration model", per il quale:

  • se alla data di riferimento del bilancio il rischio di credito relativo a uno strumento finanziario non è aumentato significativamente dalla rilevazione iniziale, le perdite attese sono determinate su un orizzonte temporale di 12 mesi (stage 1). Gli interessi sullo strumento sono calcolati sul valore contabile lordo o Gross Carrying Amount (costo ammortizzato al lordo dell'ECL);
  • se alla data di riferimento del bilancio il rischio di credito dello strumento finanziario è significativamente aumentato dopo la rilevazione iniziale, le perdite attese sono determinate lungo l'intera vita dello strumento finanziario (stage 2). Gli interessi sullo strumento sono calcolati sul valore contabile lordo o Gross Carrying Amount (costo ammortizzato al lordo dell'ECL);
  • gli strumenti che già alla rilevazione iniziale sono deteriorati, o che presentano obiettive evidenze di perdita alla data di bilancio, sono soggetti ad un impairment determinato sull'intera vita dello strumento finanziario (stage 3). Gli interessi sono rilevati sul costo ammortizzato ossia sulla base del valore dell'esposizione – determinato in base al tasso di interesse effettivo – rettificato delle perdite attese.

Nel determinare se sia avvenuto un significativo incremento del rischio di credito, è necessario confrontare il rischio di default relativo allo strumento finanziario alla data di riferimento del bilancio con il rischio di default relativo allo strumento finanziario alla data della rilevazione iniziale.

Vi è tuttavia la presunzione relativa che l'inadempimento si verifichi se l'attività finanziaria è scaduta da almeno 90 giorni, a meno che si disponga di informazioni ragionevoli e dimostrabili per attestare che sia appropriato adottare un criterio di default più tardivo.

Relativamente ai crediti di funzionamento di natura commerciale è prevista l'applicazione di un metodo semplificato di misurazione del fondo a copertura delle perdite attese, se tali crediti non contengono una significativa componente finanziaria ai sensi dell'IFRS 15. Il metodo semplificato si basa su una matrice di determinazione delle perdite storiche osservate.

Per la descrizione dettagliata dei modelli si rinvia alla Parte E - Sezione 1 - Rischio di credito.

Crediti d'imposta Legge n. 77/2020

I crediti d'imposta sono stati acquistati da Poste Italiane SpA e allocati al BancoPosta a fronte di risorse patrimoniali libere nonché di risorse soggette257 e non al vincolo di impiego nel rispetto delle disposizioni del Decreto Rilancio (D.L. 34/2020 convertito con modifiche dalla Legge n. 77/2020) con il quale sono state introdotte agevolazioni fiscali a sostegno dei Cittadini e delle Imprese per favorire la ripresa economica a seguito dell'emergenza sanitaria da Covid-19. Le caratteristiche principali di tali crediti d'imposta sono: i) la possibilità di utilizzo in compensazione; ii) la cedibilità a terzi acquirenti; e iii) la non rimborsabilità da parte dell'Erario.

I crediti d'imposta sono allocati al BancoPosta al costo di acquisto e alla scadenza delle singole quote sono trasferiti a Poste Italiane SpA al loro valore nominale per la relativa compensazione, in quanto il Patrimonio BancoPosta non è dotato di personalità giuridica e non è autonomo soggetto passivo di imposizione diretta o indiretta.

Per tali crediti, non essendo identificabile un framework contabile direttamente applicabile a tale fattispecie, nel rispetto di quanto previsto dallo IAS 8, si è proceduto a definire un accounting policy idonea a fornire un'informativa rilevante e attendibile, volta a garantire una rappresentazione fedele della posizione finanziaria, reddituale e dei flussi di cassa e che rifletta la sostanza economica e non la mera forma dell'operazione. Sulla base delle analisi svolte e dei documenti pubblicati dai principali organismi di vigilanza italiani258, sebbene alla fattispecie non sia direttamente applicabile la definizione di attività finanziaria presente nello IAS 32, si ritiene che un modello contabile basato sull'IFRS 9 rappresenti l'accounting policy più idonea dal momento che:

  • (i) all'inception sorge, nel bilancio del cessionario, un asset così come definito dal Conceptual Framework;
  • (ii) il loro utilizzo può essere effettuato per compensare un debito usualmente estinto in denaro (debiti di imposta), nonché essere scambiati con altre attività finanziarie a condizioni che possono essere potenzialmente favorevoli all'entità;
  • (iii) può essere identificato un business model (Hold to Collect, Hold to Collect and Sell o altri modelli di business).

Conseguentemente, tali crediti sono iscritti alla data di acquisto al loro fair value (coincidente con il prezzo pagato) e successivamente sono valutati:

  • al costo ammortizzato, se acquistati per essere utilizzati in compensazione di debiti di natura tributaria o previdenziale da Poste Italiane SpA, sulla base di quanto previsto dalla normativa di riferimento (business odel "Hold to Colle t" - HTC);
  • al fair value con impatto sulla redditività complessiva, se acquistati anche per essere eventualmente ceduti a terzi (business odel "Hold to Colle t and Sell" - HTCS). Quando l'attività finanziaria è eliminata contabilmente, gli utili o perdite cumulati precedentemente rilevati nelle altre componenti di Conto economico complessivo sono riclassificati nel Conto economico nella "Voce 100 – Utili/perdite da cessione o riacquisto".

257 Con la conversione in Legge n. 106 del 23 luglio 2021 del D.L. n. 73 del 25 maggio 2021, è consentito al Patrimonio BancoPosta, nell'ambito del 50% della raccolta da clientela privata investibile in titoli garantiti dallo Stato italiano, di impiegare fino al 30% di questa quota nell'acquisto di crediti d'imposta in oggetto.

258 Banca d'Italia, Consob e IVASS hanno pubblicato in data 5 gennaio 2021 il documento n. 9 del Tavolo di coordinamento in materia di applicazione degli IAS/IFRS "Trattamento contabile dei crediti d'imposta connessi con i Decreti Legge "Cura Italia" e "Rilancio" acquistati a seguito di cessione da parte dei beneficiari diretti o di precedenti acquirenti".

Come specificato dal documento congiunto delle Autorità, tenuto conto che i crediti d'imposta acquistati non rappresentano, ai sensi dei principi contabili internazionali, attività fiscali, contributi pubblici, attività immateriali o attività finanziarie, la classificazione più appropriata, ai fini della presentazione in bilancio, è quella residuale nella "Voce 120 - Altre Attività" dello Stato patrimoniale. La relativa remunerazione è imputata a Conto economico nella "Voce 10 – Interessi attivi e proventi assimilati".

Operazioni di pronti contro termine

I titoli ricevuti nell'ambito di una operazione che contrattualmente prevede la successiva vendita e i titoli consegnati nell'ambito di una operazione che contrattualmente prevede il successivo riacquisto non sono, rispettivamente, registrati o cancellati dal Rendiconto separato. Di conseguenza, nel caso di titoli acquistati con accordo di rivendita, l'importo pagato viene rilevato come credito verso clientela o banche fra le Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato; nel caso di titoli ceduti con accordo di riacquisto, la passività è rilevata nei debiti verso banche o verso clientela, fra le Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato. Le operazioni descritte sono oggetto di compensazione se, e solo se, effettuate con la medesima controparte, hanno la medesima scadenza e la compensazione è prevista contrattualmente.

Parti correlate

Per parti correlate interne si intendono il Patrimonio non destinato di Poste Italiane SpA e le entità controllate e collegate, direttamente o indirettamente, da Poste Italiane SpA.

Per parti correlate esterne si intendono il controllante MEF e le entità controllate e collegate, direttamente o indirettamente, dal MEF stesso. Sono altresì parti correlate i Dirigenti con responsabilità strategiche di Poste Italiane SpA e i Fondi rappresentativi di piani per benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro dei dipendenti del Patrimonio destinato e delle entità ad esso correlate. Non sono intese come parti correlate lo Stato e i soggetti pubblici diversi dal MEF. Non sono considerati come rapporti con parti correlate quelli generati da Attività e Passività finanziarie rappresentate da strumenti negoziati in mercati organizzati.

Benefici ai dipendenti

I cd Benefici a breve termine per i dipendenti sono benefici che si prevede siano liquidati interamente entro dodici mesi dal termine dell'esercizio nel quale i dipendenti hanno prestato la relativa attività lavorativa. Tali benefici includono: salari, stipendi, oneri sociali, indennità sostitutive di ferie e di assenze per malattia.

L'ammontare non attualizzato dei benefici a breve termine che si prevede dovrà essere pagato al dipendente in cambio dell'attività lavorativa prestata durante un periodo amministrativo deve essere rilevato, per competenza, nel costo del lavoro.

I cd Benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro si suddividono in due fattispecie:

• Piani a benefici definiti

Nei Piani a benefici definiti rientra il Trattamento di fine rapporto, dovuto ai dipendenti ai sensi dell'art. 2120 del Codice Civile, per la parte maturata fino al 31 dicembre 2006. Infatti, a seguito della riforma della previdenza complementare, dal 1° gennaio 2007 le quote di TFR maturate sono versate obbligatoriamente a un Fondo di previdenza complementare, ovvero nell'apposito Fondo di Tesoreria istituito presso l'INPS. Pertanto, i benefici definiti di cui è debitore il Patrimonio BancoPosta nei confronti del dipendente riguardano esclusivamente gli accantonamenti effettuati sino al 31 dicembre 2006259 .

259 Nel caso in cui, a seguito dell'entrata in vigore della nuova normativa, il dipendente non abbia esercitato alcuna opzione circa le modalità di impiego del TFR maturando, la passività è rimasta in capo all'azienda sino al 30 giugno

Nei piani in commento, poiché l'ammontare del beneficio da erogare è quantificabile soltanto dopo la cessazione del rapporto di lavoro, i relativi effetti economici e patrimoniali sono rilevati in base a calcoli attuariali conformemente allo IAS 19. In particolare, la passività è proiettata al futuro con il "metodo della proiezione unitaria" (Projected Unit Credit Method) per calcolare il probabile ammontare da pagare al momento della risoluzione del rapporto di lavoro, ed è poi attualizzata per tener conto del tempo che trascorrerà prima dell'effettivo pagamento. La valutazione della passività iscritta nel Rendiconto separato è basata sulle conclusioni raggiunte da attuari esterni. Il calcolo tiene conto del TFR maturato per prestazioni di lavoro già effettuate ed è basato su ipotesi attuariali che riguardano principalmente: le basi demografiche (ad esempio, la rotazione e la mortalità dei dipendenti) e finanziarie (ad esempio, il tasso di inflazione e il tasso di attualizzazione con una scadenza coerente con quella attesa dell'obbligazione). Poiché il Patrimonio BancoPosta non è debitore delle quote di TFR maturate dopo il 31 dicembre 2006, dal calcolo attuariale del TFR è esclusa la componente relativa alla dinamica salariale futura. A ogni scadenza, gli utili e perdite attuariali, definiti per differenza tra il valore di bilancio della passività e il valore attuale degli impegni del Patrimonio BancoPosta a fine periodo, dovuti al modificarsi dei parametri attuariali appena descritti, sono imputati direttamente a Patrimonio netto.

• Piani a contribuzione definita

Nei Piani a contribuzione definita rientra il Trattamento di fine rapporto dovuto ai dipendenti ai sensi dell'art. 2120 del Codice Civile, limitatamente alle quote di TFR maturate a partire dal 1° gennaio 2007 e versate obbligatoriamente a un Fondo di previdenza complementare, ovvero nell'apposito Fondo di Tesoreria istituito presso l'INPS. Nei piani a contribuzione definita, gli oneri contributivi sono imputati a Conto economico quando sostenuti, in base al relativo valore nominale.

I cd Benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro sono rilevati come passività quando il Patrimonio BancoPosta si impegna irrevocabilmente, anche sulla base di consolidati rapporti relazionali ed impegni reciproci con le Rappresentanze sindacali, a concludere il rapporto di lavoro con un dipendente o un gruppo di dipendenti prima della normale data di pensionamento, ovvero nei casi in cui il dipendente o un gruppo di dipendenti decida di accettare un'offerta di benefici in cambio della cessazione del rapporto di lavoro. I benefici dovuti per la cessazione del rapporto di lavoro sono rilevati immediatamente nel costo del lavoro.

Gli Altri benefici a lungo termine sono costituiti da quei benefici non dovuti interamente entro dodici mesi dal termine dell'esercizio in cui i dipendenti hanno reso la propria attività lavorativa. La variazione netta del valore di tutte le componenti della passività intervenuta nell'esercizio viene rilevata interamente nel Conto economico.

Pagamenti basati su azioni

Le operazioni con pagamento basato su azioni possono essere regolate per cassa, strumenti rappresentativi di capitale o altri strumenti finanziari. I beni o servizi acquisiti e le passività assunte per i quali sia previsto il pagamento basato su azioni sono rilevati al loro fair value.

Nel caso di operazioni con pagamenti basati su azioni regolati per cassa (cash-settled):

  • in contropartita al costo è rilevata una passività;
  • qualora il fair value dei beni o servizi ricevuti o acquisiti non sia attendibilmente determinabile, tale valore deve essere stimato indirettamente sulla base del fair value della passività;

2007, ovvero sino alla data, compresa tra il 1° gennaio 2007 e il 30 giugno 2007, in cui è stata esercitata una specifica opzione. In assenza di esercizio di alcuna opzione, dal 1° luglio 2007 il TFR in maturazione è versato in apposito Fondo di previdenza complementare.

• il fair value della passività è aggiornato a ciascuna data di chiusura del bilancio, registrandone le variazioni a Conto economico, sino alla data della sua estinzione.

Nel caso di operazioni con pagamenti basati su azioni regolati con strumenti rappresentativi di capitale (equity-settled):

  • in contropartita al costo è rilevato un incremento del Patrimonio netto;
  • qualora il fair value dei beni o servizi ricevuti o acquisiti non sia attendibilmente determinabile, tale valore deve essere stimato indirettamente sulla base del fair value degli strumenti rappresentativi di capitale assegnati alla grant date (data di assegnazione).

Nel caso di benefici concessi ai dipendenti, la rilevazione avviene nella "Voce 160 a) – Spese per il personale" durante il periodo in cui gli stessi prestano il servizio a cui il compenso è riferibile.

Finanziamento subordinato perpetuo

Il finanziamento subordinato perpetuo è classificato come strumento di capitale, tenuto conto del diritto incondizionato del Patrimonio BancoPosta di differire, fino alla data della propria liquidazione, il rimborso del capitale e il pagamento delle cedole. Pertanto, l'importo ricevuto dalla gemmante è rilevato ad incremento del Patrimonio netto; di converso, i rimborsi del capitale e i pagamenti delle cedole dovute (al momento in cui sorge la relativa obbligazione contrattuale) sono rilevati a decremento del Patrimonio netto.

Classificazione dei costi per servizi resi dalla gemmante Poste Italiane SpA

I costi per i servizi resi dalle funzioni del Patrimonio non destinato di Poste Italiane SpA, sono convenzionalmente iscritti nella "Voce 160 b) – Altre spese amministrative".

Uso di stime

La predisposizione dell'informativa finanziaria richiede il ricorso a stime e assunzioni che possono determinare significativi effetti sui valori finali indicati nei prospetti contabili e nell'informativa fornita. L'elaborazione di tali stime implica l'utilizzo delle informazioni disponibili e l'adozione di valutazioni soggettive, fondate anche sull'esperienza storica, utilizzate ai fini della formulazione di assunzioni ragionevoli per la rilevazione dei fatti di gestione. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi contabilmente nell'esercizio in cui avviene la revisione di stima, se tale revisione influenza solo l'esercizio corrente, o anche nei periodi successivi se la revisione influenza il periodo corrente e quelli futuri. Per loro natura, le stime e le assunzioni utilizzate possono variare di esercizio in esercizio e, pertanto, non è da escludersi che negli esercizi successivi i valori iscritti nel presente Rendiconto separato possano variare anche in maniera significativa a seguito del mutamento delle valutazioni soggettive utilizzate.

Di seguito sono descritti i trattamenti contabili che richiedono una maggiore soggettività nell'elaborazione delle stime, tenuto altresì conto dell'incertezza geopolitica derivante dalla guerra tra i Paesi europei Russia-Ucraina e della particolarità del contesto macroeconomico di riferimento registrata nel corso dell'esercizio.

Impairment e stage allocation

Ai fini del calcolo dell'impairment e della determinazione della stage allocation, i principali fattori oggetto di stima sono i seguenti, relativi al modello interno elaborato per controparti Sovereign, Banking e Corporate:

  • stima dei rating per controparti;
  • stima della Probabilità di default "PD" per controparti.

Per quanto riguarda i crediti di funzionamento di natura commerciale, invece, la cd stage allocation non è applicata in conformità a quanto consentito dal Simplified Approach. L'impairment per tali poste di bilancio avviene sulla base di una:

  • svalutazione analitica: al superamento di una soglia di credito definita si procede ad un monitoraggio analitico della singola posizione creditoria, sulla base di elementi probativi interni o esterni; oppure
  • svalutazione forfettaria: elaborazione di una matrice di determinazione delle perdite storiche osservate.

Per ulteriori dettagli si rimanda alla Parte E – Rischio di credito.

• Ricavi provenienti da contratti con i clienti

La rilevazione dei ricavi provenienti da contratti con i clienti comprende componenti variabili, tra cui particolare rilevanza assumono le penali (diverse da quelle previste per risarcimento danni). Le componenti variabili sono individuate all'inception del contratto e stimate alla fine di ogni chiusura contabile durante tutto il periodo di vigenza contrattuale, per tener conto sia delle nuove circostanze intercorse, sia dei cambiamenti nelle circostanze già considerate ai fini delle precedenti valutazioni. Tra le componenti variabili di prezzo, sono incluse le passività per rimborsi futuri (refund liabilities).

• Imposte differite attive

La contabilizzazione delle imposte differite attive è effettuata sulla base delle aspettative di reddito negli esercizi futuri. La valutazione dei redditi attesi ai fini della contabilizzazione delle imposte differite dipende da fattori che possono variare nel tempo e determinare effetti significativi sulla valutazione di tale posta del Rendiconto separato.

• Fondi per rischi e oneri

Nei Fondi per rischi e oneri sono accertate le probabili passività riconducibili a vertenze e oneri con il personale, fornitori, terzi e in genere gli altri oneri derivanti da obbligazioni assunte. Tali accertamenti comprendono, tra l'altro, la valutazione di passività che potrebbero emergere da contenziosi e procedimenti di diversa natura, gli effetti economici di pignoramenti subiti e non ancora definitivamente assegnati, nonché i prevedibili conguagli o rimborsi da corrispondere alla clientela nei casi in cui non siano definitivamente determinati.

Il calcolo degli accantonamenti a Fondi per rischi e oneri comporta l'assunzione di stime basate sulle correnti conoscenze di fattori che possono modificarsi nel tempo, potendo generare esiti finali anche significativamente diversi da quelli tenuti in conto nella redazione del presente Rendiconto separato.

• Pagamenti basati su azioni

Come meglio descritto nella Parte I, per la valutazione degli Accordi di pagamento basati su azioni in essere nel Gruppo Poste Italiane alla chiusura del presente Rendiconto, è stato utilizzato uno strumento di pricing interno che adotta modelli di simulazione coerenti con i requisiti richiesti dai principi contabili di riferimento e che tiene conto delle specifiche caratteristiche dei Piani. Le condizioni dei Piani contemplano il verificarsi di taluni eventi futuri, quali il raggiungimento di obiettivi di performance, il verificarsi di condizioni cancello e, nell'ambito di determinati settori di attività, il conseguimento di determinati parametri di adeguatezza patrimoniale, di liquidità e/o solvibilità, in conseguenza dei quali la valutazione delle passività, della riserva di Patrimonio netto e dei corrispondenti effetti economici comporta l'assunzione di stime basate sulle attuali conoscenze di fattori che possono modificarsi nel tempo, potendo generare esiti finali anche diversi da quelli di cui si è tenuto conto nella redazione del presente Rendiconto.

• Trattamento di fine rapporto

La valutazione del Trattamento di fine rapporto è basata anche su conclusioni raggiunte da attuari esterni al Gruppo. Il calcolo tiene conto del TFR maturato per prestazioni di lavoro già effettuate ed è basato su diverse ipotesi di tipo sia

demografico sia economico-finanziario. Tali assunzioni, fondate anche sull'esperienza del Gruppo e sulla best practice di riferimento, sono soggette a periodiche revisioni.

A.3 – INFORMATIVA SUI TRASFERIMENTI TRA PORTAFOGLI DI ATTIVITÀ FINANZIARIE

Non sono stati effettuati trasferimenti tra portafogli.

A.4 – INFORMATIVA SUL FAIR VALUE

Informativa di natura qualitativa

Il Patrimonio BancoPosta ha adottato la policy sul fair value di cui si è dotato il Gruppo Poste Italiane. Tale policy disciplina i principi e le regole generali che governano il processo di determinazione del fair value ai fini della redazione del bilancio, ai fini delle valutazioni di Risk Management e a supporto delle attività condotte sul mercato dalle funzioni di Finanza delle diverse entità del Gruppo. I principi generali per la valutazione al fair value degli strumenti finanziari non sono variati rispetto al 31 dicembre 2021. Tali principi generali sono stati individuati nel rispetto delle indicazioni provenienti dai diversi Regulators (bancari e assicurativi) e dai principi contabili di riferimento, garantendo omogeneità nelle tecniche di valutazione adottate nell'ambito del Gruppo. Le metodologie di dettaglio sono state aggiornate, ove necessario, per tenere conto delle evoluzioni dell'operatività e delle prassi di mercato registrate nel corso dell'esercizio.

In conformità a quanto indicato dall'IFRS 13 – "Valutazione del fair value", di seguito si descrivono le tecniche di valutazione del fair value utilizzate.

Le attività e passività interessate (nello specifico, attività e passività iscritte al fair value e attività e passività iscritte al costo ovvero al costo ammortizzato, per le quali si fornisce il fair value nelle note illustrative) sono classificate in base a una scala gerarchica che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni.

La scala gerarchica è composta dai 3 livelli di seguito rappresentati.

Livello 1: appartengono a tale livello le valutazioni di fair value effettuate tramite prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche a cui l'entità può accedere alla data di valutazione. Per il Patrimonio BancoPosta gli strumenti finanziari che rientrano in tale categoria sono costituiti da titoli obbligazionari emessi dalla Repubblica italiana, dalla Repubblica tedesca e da quella francese la cui valutazione viene effettuata considerando i prezzi bid secondo un ordine gerarchico che vede in primo luogo il ricorso al mercato MTS (Mercato Telematico dei Titoli di Stato all'ingrosso), quindi al mercato MILA (Milan Stock Exchange), per i titoli obbligazionari indirizzati prevalentemente alla clientela retail e, infine, al CBBT (Bloomberg Composite Price). La quotazione degli strumenti di tipo obbligazionario di Livello 1 incorpora la componente di rischio credito.

Livello 2: appartengono a tale livello le valutazioni effettuate impiegando input diversi dai prezzi quotati inclusi nel Livello 1 e osservabili direttamente o indirettamente per l'attività o per la passività260. Per il Patrimonio BancoPosta rilevano le seguenti categorie di strumenti finanziari:

260 Considerate le caratteristiche dell'operatività del Patrimonio BancoPosta, i dati di input osservabili, impiegati ai fini della determinazione del fair value delle singole forme tecniche, includono, ad esempio, prezzi quotati forniti da terzi (servizi di determinazione dei prezzi o broker), curve dei rendimenti e di inflazione, tassi di cambio forniti dalla Banca Centrale Europea, superfici di volatilità su tassi, premi delle opzioni su inflazione, interest rate swap spread o credit

  • titoli obbligazionari plain governativi e non, italiani ed esteri, quotati su mercati non attivi o non quotati;
  • titoli azionari non quotati;
  • strumenti finanziari derivati;
  • Reverse Repo;
  • passività finanziarie quotate su mercati non attivi o non quotate costituite da Repo di finanziamento.

Livello 3: appartengono a tale livello le valutazioni di fair value effettuate utilizzando oltre agli input di Livello 2 anche input non osservabili per l'attività o per la passività. Per il Patrimonio BancoPosta rilevano le seguenti categorie di strumenti finanziari per i quali non sono disponibili prezzi osservabili direttamente o indirettamente sul mercato:

  • (i) titoli azionari;
  • (ii) crediti d'imposta Legge n. 77/2020261.

A.4.1 LIVELLI DI FAIR VALUE 2 E 3: TECNICHE DI VALUTAZIONE E INPUT UTILIZZATI

Di seguito si riepilogano, per tipologia di strumento finanziario, le informazioni sui modelli di valutazione utilizzati.

Livello 2: appartengono a tale livello le seguenti categorie di strumenti finanziari:

  • Titoli obbligazionari plain governativi e non, italiani ed esteri, quotati su mercati non attivi o non quotati: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei flussi futuri utilizzando in input una curva dei rendimenti che incorpora lo spread rappresentativo del rischio credito in base a spread determinati su titoli benchmark dell'emittente, o di altre società con caratteristiche similari all'emittente, quotati e liquidi. La curva dei rendimenti può essere soggetta a rettifiche di importo contenuto, per tenere conto del rischio di liquidità derivante dalla mancanza di un mercato attivo.
  • Titoli azionari non quotati per i quali è possibile fare riferimento al prezzo quotato di titoli azionari emessi dal medesimo emittente. A essi è applicato un fattore di sconto, quotato da primarie controparti di mercato, che rappresenta il costo implicito nel processo di conversione delle azioni non quotate in azioni quotate.
  • Strumenti finanziari derivati:
    • Plain vanilla interest rate swap: la valutazione viene effettuata utilizzando tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei differenziali tra i flussi cedolari propri delle due gambe (receiver e payer) previste dal contratto. La costruzione delle curve dei rendimenti per la stima dei futuri flussi contrattuali indicizzati a parametri di mercato (tassi monetari e/o inflazione) e l'attualizzazione dei differenziali viene effettuata applicando le prassi in vigore sui mercati dei capitali.
    • Interest rate swap con opzione implicita: la valutazione avviene applicando l'approccio building block che prevede la scomposizione della posizione strutturata nelle sue componenti elementari: componente lineare e componente opzionale. La valutazione della componente lineare viene effettuata applicando le tecniche di discounted cash flow definite per i plain vanilla interest rate swap al punto precedente. La componente opzionale che, considerate le caratteristiche degli strumenti finanziari derivati presenti nei portafogli del Patrimonio BancoPosta, è

default spread rappresentativi del merito creditizio delle specifiche controparti, eventuali adjustment di liquidità quotati da primarie controparti di mercato.

261 Tali crediti dal 1° ottobre 2022 sono valutati al costo ammortizzato.

Bond forward: la valutazione viene effettuata attualizzando il differenziale tra il prezzo forward del titolo sottostante il derivato aggiornato alla data di valutazione ed il prezzo di regolamento.

modelli classici di valutazione delle opzioni aventi come sottostante tali specifici fattori di rischio.

Gli strumenti finanziari derivati presenti nei portafogli del Patrimonio BancoPosta sono soggetti a collateralizzazione e pertanto il fair value non necessita di aggiustamenti per tener conto del merito creditizio della controparte. La curva dei rendimenti impiegata per l'attualizzazione è selezionata in coerenza con le modalità di remunerazione previste per il cash collateral. L'approccio descritto è confermato anche nel caso di garanzie rappresentate da titoli di debito, considerato il livello contenuto di rischio di credito che contraddistingue gli effettivi titoli che costituiscono collateral per BancoPosta.

  • Reverse Repo: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei futuri flussi contrattuali. I Reverse Repo sono soggetti a collateralizzazione e pertanto il fair value non necessita di aggiustamenti per tenere in considerazione il merito creditizio.
  • Passività finanziarie quotate su mercati non attivi o non quotate costituite da Repo di finanziamento: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei futuri flussi contrattuali. I Repo sono soggetti a collateralizzazione e pertanto il fair value non necessita di aggiustamenti per tenere in considerazione il merito creditizio.

Livello 3: appartengono a tale livello le seguenti categorie di strumenti finanziari:

  • (iii) titoli azionari per i quali non sono disponibili prezzi osservabili direttamente o indirettamente sul mercato. La valutazione di tali strumenti viene effettuata a partire dal prezzo quotato di titoli azionari emessi dal medesimo emittente al quale viene applicato un fattore di sconto, calcolato tramite modello interno, che rappresenta il costo implicito nel processo di conversione delle azioni non quotate in azioni quotate.
  • (iv) Crediti d'imposta Legge n. 77/2020 per i quali non sono disponibili prezzi osservabili direttamente o indirettamente sul mercato. Per tale tipologia di strumenti, la metodologia di determinazione del fair value prevede l'applicazione della tecnica di valutazione del discounted cash flow che consiste nell'attualizzazione dei flussi di cassa a scadenza tramite la curva dei rendimenti costruita aggiungendo alla curva dei tassi risk free l'extra rendimento elaborato a partire dal prezzo alla data di acquisto dei crediti. Lo spread resta fisso per tutta la vita dello strumento.

A.4.2 PROCESSI E SENSIBILITÀ DELLE VALUTAZIONI

I processi utilizzati per le valutazioni di fair value ricorrenti e non ricorrenti classificate al Livello 3 sono descritti rispettivamente ai paragrafi A.4.1 e A.4.5 della presente Parte A.

L'analisi di sensitività delle valutazioni del fair value ricorrenti classificate nel Livello 3 della gerarchia è condotta sulle azioni "Series C Visa Incorporated Convertible Participating Preferred Stock". In particolare, la valutazione di tali strumenti finanziari può subire modifiche a seguito dei cambiamenti che potrebbero intervenire nel fattore di sconto applicato nella determinazione del fair value per tenere conto dell'illiquidità propria di tali azioni. Il fattore di sconto, stimato tramite un modello interno di valutazione, è in particolare, influenzato dalla volatilità annua registrata dall'azione sottostante. Applicando la volatilità massima prevista dal modello utilizzato, la riduzione del fair value ipotizzabile può raggiungere il 31,14% circa.

I principali fattori che contribuiscono ai trasferimenti tra i livelli di fair value comprendono cambiamenti nell'osservabilità degli input significativi e nelle condizioni di mercato (tra cui il parametro di liquidità) e affinamenti nei modelli valutativi utilizzati nella misurazione del fair value.

Per tutte le classi di attività e passività, il passaggio da un livello all'altro avviene alla data dell'evento o del cambiamento delle circostanze che ha determinato il trasferimento.

Le informazioni relative ai trasferimenti intervenuti nel periodo sono fornite nella Parte A.4.5 - Gerarchia del fair value.

A.4.4 ALTRE INFORMAZIONI

Non ricorrono fattispecie previste dall'IFRS 13 ai paragrafi 51, 93 lettera (h) e 96 per le quali siano necessarie ulteriori informazioni.

Informativa di natura quantitativa

A.4.5 GERARCHIA DEL FAIR VALUE

A.4.5.1 Attività e passività valutate al fair value su base ricorrente: ripartizione per livelli di fair value

(milioni di euro)
31.12.2022 31.12.2021
Attività/Passività misurate al fair value Livello 1 Livello 2 Livello 3* Livello 1 Livello 2 Livello 3*
1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico - 20 20 - - 39
a) attività finanziarie detenute per la negoziazione - - - - - -
b) attività finanziarie designate al fair value - - - - - -
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value - 20 20 - - 39
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 33.017 144 - 37.290 336 -
3. Derivati di copertura - 6.109 - - 873 -
4. Attività materiali - - - - - -
5. Attività immateriali - - - - - -
Totale 33.017 6.273 20 37.290 1.209 39
1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione - - 4 - 3 -
2. Passività finanziarie valutate al fair value - - - - - -
3. Derivati di copertura - 971 - - 5.461 -
Totale - 971 4 - 5.464 -

(*) La posizione è commentata nella Parte B, Attivo, tabella 2.5.

A.4.5.2 Variazioni annue delle attività valutate al fair value su base ricorrente (livello 3)

(milioni di euro)
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico Attività immateriali
Totale di cui:
a) attività finanziarie
detenute per la
negoziazione
di cui:
b) attività finaziarie
designate al fair value
di cui.
c) altre attività
finanziarie
obbligatoriamente
valutate al fair value
Attività finanziarie
valutate al fair value
redditività
complessiva
con impatto sulla Derivati di copertura Attività materiali
1. Esistenze iniziali 39 39
2. Aumenti
2.1. Acquisti
2.2. Profitti imputati a:
2.2.1.
Conto economico
- di cui plusvalenze
2.2.2.2. Patrimonio netto × × ×
2.3. Trasferimenti da altri livelli
2.4. Altre variazioni in aumento
3. Diminuzioni (19) (19)
3.1. Vendite
3.2. Rimborsi
3.3. Perdite imputate a: (1) (1)
3.3.1.
Conto economico
(1) (1)
- di cui minusvalenze (1) (1)
Patrimonio netto
3.3.2.
X × ×
3.4. Trasferimenti ad altri livelli (18) (18)
3.5. Altre variazioni in diminuzione
4. Rimanenze finali 20 20

847 Nel periodo in commento, le variazioni intercorse sono relative per 1 milione di euro alla variazione negativa di fair value delle azioni Series C Visa Incorporated Convertible Participating Preferred Stock e per 18 milioni di euro al trasferimento

dal Livello 3 al Livello 2 di parte delle azioni Visa Incorporated Series C Preferred Stock convertite in Series A Preferred Stock in data 29 luglio 2022, come descritto nella Parte B, Sezione 2 dell'Attivo.

A.4.5.4 Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente: ripartizione per livelli di fair value

(milioni di euro)
Totale al 31.12.2022 Totale al 31.12.2021
Attività/Passività non misurate al fair value o misurate al fair
value su base non ricorrente
Valore
di bilancio
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Valore
di bilancio
Livello 1 Livello 2 Livello 3
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato
Attività materiali detenute a scopo di investimento
Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
46.576 20.927 4.082 17.519 53.733 30.244 3.418 20.623
1
Totale 46.576 20.927 4.082 17.519 53.733 30.244 3.418 20.623
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato
Passività associate ad attività in via di dismissione
98.944 1 9.776 88.819 95.799 13.249 82.539
Totale 98.944 9.776 88.819 95.799 13.249 82.539

Nel determinare i fair value esposti nella tabella sono stati utilizzati i seguenti criteri:

  • (v) per i titoli di debito valutati al costo ammortizzato, sono state applicate le medesime regole previste per la valutazione dei titoli valutati al fair value con impatto sulla redditività complessiva; nella gerarchia del fair value tali strumenti finanziari sono esposti nel Livello 1;
  • (vi) per i Pronti contro termine il fair value è stato valutato tramite tecniche di discounted cash flow, descritte nel paragrafo A.4.1; nella gerarchia del fair value tali strumenti finanziari sono esposti nel Livello 2;
  • (vii) per le altre attività e passività finanziarie il valore di bilancio rappresenta una ragionevole approssimazione del fair value e viene esposto nella colonna corrispondente al Livello 3 della gerarchia del fair value.

La tabella non include i crediti d'imposta Legge n.77/2020 in quanto al 31 dicembre 2022 sono tutti valutati al costo ammortizzato per un valore di bilancio di 8.600 milioni di euro (2.708 milioni di euro al 31 dicembre 2021) e un fair value pari a 7.824 milioni di euro (2.674 milioni di euro al 31 dicembre 2021). Tale fair value è determinato tramite tecniche di discounted cash flow, descritte nel paragrafo A.4.1 e corrisponde al Livello 3 della gerarchia del fair value.

A.5 – INFORMATIVA SUL CD DAY ONE PROFIT/LOSS

Per il Patrimonio BancoPosta la fattispecie in esame non si è verificata.

ATTIVO

SEZIONE 1 – CASSA E DISPONIBILITÀ LIQUIDE – VOCE 10

1.1 Cassa e disponibilità liquide: composizione

(milioni di euro)
Totale al
31.12.2022
Totale al
31.12.2021
a) Cassa
b) Conti correnti e depositi a vista presso Banche Centrali
c) Conti correnti e depositi a vista presso banche
3.984
1.885
5
2.906
4.771
Totale 5.874 7.680

La sottovoce "Cassa" è costituita da disponibilità liquide presso gli Uffici Postali e presso le Società di trasporto valori che sono rivenienti dalla raccolta effettuata su conti correnti postali e prodotti di risparmio postale (sottoscrizione di Buoni Fruttiferi Postali e versamenti sui Libretti di deposito) o da anticipazioni prelevate presso la Tesoreria dello Stato per garantire l'operatività degli Uffici Postali. Tali disponibilità, giacenti presso gli Uffici Postali (1.094 milioni di euro) e presso le Società di service262 (2.890 milioni di euro), non possono essere utilizzate per fini diversi dall'estinzione delle obbligazioni contratte con le operazioni indicate. Detta sottovoce include contante in valuta per un controvalore pari a 23 milioni di euro.

La variazione in diminuzione rispetto al 31 dicembre 2021 è dovuta alla riduzione della sottovoce "Conti correnti e depositi a vista presso Banche Centrali" principalmente per effetto dell'acquisto di crediti d'imposta, ai sensi del DL n.34/2020, tramite le eccedenze di liquidità derivanti dalla raccolta da privati depositate sul conto aperto presso Banca d'Italia, parzialmente compensata dall'incremento della sottovoce "Cassa" dovuto a maggiori somme giacenti presso le Società di service.

SEZIONE 2 – ATTIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE CON IMPATTO A CONTO ECONOMICO – VOCE 20

Al 31 dicembre 2022 e al 31 dicembre 2021 non sono presenti strumenti finanziari classificati nel portafoglio di negoziazione. Nell'ambito dell'operatività effettuata dal Patrimonio BancoPosta per conto della clientela, si sono altresì rese necessarie operazioni di acquisto e immediata rivendita di titoli di debito e di capitale.

Al 31 dicembre 2022 e al 31 dicembre 2021 non sono presenti in portafoglio attività finanziarie designate al fair value (cd "fair value option").

262 Svolgono attività di trasporto e custodia valori in attesa di essere versati alla Tesoreria dello Stato.

(milioni di euro)
Voci/Valori Totale al 31.12.2022 Totale al 31.12.2021
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
Titoli di debito 1
1.1
Titoli strutturati
1 1
1.2 Altri titoli di debito
2. Titoli di capitale 1 20 20 1 1 39
3. Quote di O.I.C.R.
Finanziamenti 1 1 1
Pronti contro termine
4.1
4.2 Altri 1 1
Totale 1 20 20 39

Gli investimenti in titoli di capitale si riferiscono:

  • per 20 milioni di euro, al fair value di 32.059 azioni privilegiate di Visa Incorporated (Series C Convertible Participating Preferred Stock) assegnate a seguito del perfezionamento dell'operazione di cessione dell'azione di Visa Europe Ltd a Visa Incorporated avvenuta nel 2016; tali titoli azionari sono convertibili in azioni ordinarie in base al rapporto di 3,634263 azioni ordinarie ogni azione di Classe C, e sono opportunamente scontate a un idoneo tasso per tener conto della loro illiquidità. Nel corso dell'esercizio è proseguito il processo di determinazione della proporzione di convertibilità e del relativo tasso delle Azioni Visa Incorporated Series C Convertible Participating Preferred Stock parzialmente conclusosi in data 29 luglio 2022 con l'assegnazione di 1.019 azioni privilegiate di Visa Incorporated Series A Preferred Stock;
  • per 20 milioni di euro, al fair value di 1.019 azioni privilegiate di Visa Incorporated (Series A Preferred Stock); tali titoli azionari sono convertibili in azioni ordinarie in base al rapporto di 100 azioni ordinarie ogni azione di classe A Preferred Stock.

L'oscillazione complessiva netta del fair value nell'esercizio in commento è positiva per 1 milione di euro ed è rilevata a Conto economico nella "Voce 110 – Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico".

263 Sino alla data della completa conversione delle azioni assegnate in azioni ordinarie, il tasso di conversione potrà essere ridotto a seguito del manifestarsi di passività della Visa Europe Ltd ritenute oggi solo potenziali.

2.6 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value: composizione per debitori/emittenti

(milioni di euro)
Totale al
31.12.2022
Totale al
31.12.2021
1. Titoli di capitale 40 39
di cui: banche
di cui: altre società finanziarie 40 39
di cui: società non finanziarie
2. Titoli di debito
Banche Centrali
a)
b)
Amministrazioni pubbliche
Banche
C)
Altre società finanziarie
d)
di cui: imprese di assicurazione
Società non finanziarie
e)
3. Quote di O.I.C.R.
4. Finanziamenti
Banche Centrali
a)
b)
Amministrazioni pubbliche
C)
Banche
Altre società finanziarie
d)
di cui: imprese di assicurazione
Società non finanziarie
e)
f)
Famiglie
Totale 40 39

SEZIONE 3 – ATTIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE ON I ATTO S LLA RE ITI ITA' COMPLESSIVA – VOCE 30

3.1 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione merceologica

(milioni di euro)
Voci/Valori Totale al 31.12.2022 Totale al 31.12.2021
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
1.
Titoli di debito
33.017 144 1 37.290 336 1
1.1
Titoli strutturati
1
1.2
Altri titoli di debito
33.017 144 37.290 336
Titoli di capitale 1 1 1 1 1 1
Finanziamenti I 1 1 l 1 1
Totale 33.017 144 I 37.290 336

Gli investimenti in titoli di debito sono iscritti al fair value di 33.161 milioni di euro (di cui 265 milioni di euro dovuti a dietimi di interesse in maturazione).

3.2 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione per debitori/emittenti

I titoli di debito emessi da Amministrazioni pubbliche riguardano titoli governativi a reddito fisso dell'area euro, costituiti da titoli di Stato, principalmente di emissione italiana, del valore nominale di 37.489 milioni di euro. L'oscillazione complessiva del fair value nel periodo in commento è negativa per 10.126 milioni di euro ed è rilevata nell'apposita riserva di Patrimonio netto per l'importo negativo di 4.405 milioni di euro relativo alla parte non coperta da strumenti di fair value hedge, e a Conto economico per l'importo negativo di 5.721 milioni di euro relativo alla parte coperta. Il decremento della voce in commento è dovuto principalmente all'oscillazione negativa del fair value sopra citato parzialmente compensato dai maggiori acquisti rispetto alle vendite/rimborsi effettuati nell'esercizio.

Titoli per un valore nominale di 8.899 milioni di euro sono indisponibili in quanto:

  • 6.628 milioni di euro, iscritti al fair value di 6.246 milioni di euro (Parte B, Altre informazioni, tabella 3), sono stati consegnati a controparti a fronte di operazioni di Pronti contro termine stipulate a tutto il 31 dicembre 2022;
  • 2.271 milioni di euro, iscritti al fair value di 2.223 milioni di euro sono stati consegnati a Banca d'Italia a garanzia della linea di credito intraday concessa.

Inoltre titoli per un valore nominale di 829 milioni di euro sono impegnati per Pronti contro temine stipulati con Cassa Compensazione e Garanzia nel mese di dicembre 2022 e regolati nei primi giorni di gennaio 2023.

3.3 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: valore lordo e rettifiche di valore complessive

(milioni di euro)
Valore lordo Rettifiche di valore complessive
Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio Impaired Secondo stadio Terzo stadio Impaired Write-off
di cui: Strumenti con
basso rischio di
credito
acquisite o
originate
acquisite o
originate
parziali
complessivi*
Titoli di debito 33.177 I 1 l 16 1 1 1
Finanziamenti 1 I 1 1 1 1 1
Totale 31/12/2022 33.177 1 16 1 1
Totale 31/12/2021 37.638 l 1 12 1

(*) valore da esporre a fini informativi

I titoli a reddito fisso rilevati al FVTOCI sono soggetti a svalutazione rilevata nel Conto economico in contropartita dell'apposita riserva di Patrimonio netto. L'impairment cumulato al 31 dicembre 2022 ammonta a 16 milioni di euro (12 milioni di euro al 31 dicembre 2021).

SEZIONE 4 – ATTIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL COSTO AMMORTIZZATO – VOCE 40

4.1 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei crediti verso banche

(milioni di euro)
Totale al 31.12.202 Totale al 31.12.2021
Valore di bilancio Fair Value Valore di bilancio Fair Value
Tipologia operazioni/Valori Primo e
secondo stadio Terzo stadio
Impaired
acquisite o
originate
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Primo e
secondo stadio Terzo stadio
Impaired
acquisite o
originate
Livello 1 Livello 2 Livello 3
A. Crediti verso Banche Centrali
1. Depositi a scadenza × × × × × ×
2. Riserva obbligatoria × × X × X
3. Pronti contro termine × × × × X ×
4. Altri × × × × × X
B. Crediti verso banche 1.500 3.379
1. Finanziamenti 1.500 3.379
1.1 Conti correnti × × × × X X
1.2 Depositi a scadenza x × X × X
1.3 Altri finanziamenti: 1.500 × × × 3.379 × X
- Pronti contro termine attivi X × X × X
- Finanziamenti per leasing x × × × X X
- Altri 1.500 × × × 3.379 × X
2. Titoli di debito l
2.1 Titoli strutturati × × × × ×
2.2 Altri titoli di debito × × × × X
Totale 1.500 1.500 3.379 3.379

La sottovoce "Altri finanziamenti, Altri" include i crediti per depositi a garanzia relativi a somme versate a controparti con le quali sono in essere operazioni di interest rate swap (per 21 milioni di euro, collateral previsti da appositi Credit Support Annex) nell'ambito delle politiche di cash flow hedge e fair value hedge adottate dal Patrimonio BancoPosta e operazioni di Repo passivi (per 1.447 milioni di euro, collateral previsti da appositi Global Master Repurchase Agreement). La diminuzione rispetto all'esercizio precedente dei crediti per depositi a garanzia è dovuto al rialzo della curva dei tassi di interesse che ha generato principalmente una riduzione delle somme versate a controparti con le quali sono in essere operazioni di interest rate swap a seguito della variazione positiva del fair value dei derivati di copertura, parzialmente compensata dall'incremento delle somme versate a controparti con le quali sono in essere operazioni di Repo passivi a seguito della variazione negativa del fair value dei titoli in garanzia.

Inoltre, la sottovoce "Altri finanziamenti, Altri" include crediti di funzionamento per 32 milioni di euro derivanti da contratti con i clienti rientranti nelle disposizioni dell'IFRS 15 (al 31 dicembre 2021 pari a 66 milioni di euro) principalmente riferibili a servizi finanziari e di intermediazione di prestiti personali.

(millioni di euro)
Totale al 31.12.2022 Totale al 31.12.2021
Tipologia operazioni/Valori Valore di bilancio Fair value Valore di bilancio Fair value
Primo e secondo stadio Terzo stadio Impaired
acquisite o
originate
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Primo e secondo stadio Terzo stadio acquisite o Impaired
originate
Livello 1 Livello 2 Livello 3
Finanziamenti 17.377 17.244
1.1 Conti correnti × × × 5 X × X
1.2 Pronti contro termine attivi 1.358 × X x X X X
1.3 Mutui × X × X × X
1.4 Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto × X X X X X
1.5 Finanziamenti per leasing × × × X × X
1.6 Factoring × X × X X X
1.7 Altri finanziamenti 16.012 × X × 17.239 X × X
2. Titoli di debito 27.699 33.110
2.1 Titoli strutturati × x X X X
2.2 Altri titoli di debito 27.699 X × 33.110 X × X
Totale 45.076 20.927 4.082 16.019 50.354 30.244 3.418 17.244

Nell'ambito della voce "Finanziamenti" si rileva quanto segue.

Al 31 dicembre 2022 sono in essere operazioni di Pronti contro termine attive per 4.575 milioni di euro (1.577 milioni di euro al 31 dicembre 2021), stipulate con la Cassa di Compensazione e Garanzia SpA (di seguito CC&G) finalizzate all'impiego temporaneo della liquidità riveniente dalla raccolta da privati. Tali operazioni risultano garantite da titoli per un nominale complessivo di 4.425 milioni di euro. Il fair value dei Pronti contro termine attivi, è esposto nel Livello 2 della gerarchia di fair value.

Le attività e passività finanziarie relative alle operazioni di Pronti contro termine gestite attraverso la CC&G che soddisfano i requisiti previsti dallo IAS 32 sono oggetto di compensazione. L'effetto della compensazione al 31 dicembre 2022, già incluso nell'esposizione a saldi netti, ammonta a complessivi 3.217 milioni di euro (1.577 milioni di euro al 31 dicembre 2021).

La sottovoce "Altri finanziamenti" è costituita principalmente:

• per 12.124 milioni di euro, di cui 222 milioni di euro per interessi maturati ed incassati nel mese di marzo 2023, da impieghi presso il MEF della raccolta da conti correnti postali appartenenti alla clientela pubblica (al 31 dicembre 2021 pari a 12.724 milioni di euro), remunerati, ad un tasso variabile calcolato su un paniere di titoli di Stato264. Il deposito è rettificato di un fondo svalutazione di 5 milioni di euro, per tener conto del rischio di default della controparte invariato rispetto al 31 dicembre 2021. Nel corso dell'esercizio 2022, sono stati stipulati contratti derivati di copertura (gestionale) sulla componente della remunerazione indicizzata a 10 anni. L'operazione di copertura è stata eseguita attraverso acquisti a termine del BTP a 10 anni con regolamento del differenziale tra il prezzo prefissato del titolo e il market value del titolo stesso. Tale operatività ha generato effetti negativi per 71 milioni rilevati a Conto economico nella "Voce 80 – Risultato netto dell'attività di negoziazione";

264 Il tasso variabile in commento è così calcolato: per il 40% in base alla media del rendimento del BOT a 6 mesi rilevato mensilmente e, per il restante 60%, in base alla media del rendimento del BTP a 10 anni rilevato mensilmente.

  • per 1.997 milioni di euro, di cui 6 milioni di euro per interessi maturati, da depositi presso il MEF (cd conto Buffer) la cui remunerazione a partire dal 1° gennaio 2022265 è commisurata al tasso Euro Short Term Rate (ESTR)266;
  • per 989 milioni di euro da crediti per depositi a garanzia, di cui: (i) 10 milioni di euro per somme versate a controparti con le quali sono in essere operazioni di interest rate swap (collateral previsti da appositi Credit Support Annex); (ii) 978 milioni di euro per somme versate a CC&G per operazioni di Repo in essere (613 milioni di euro) e come contributo prefinanziato al fondo di garanzia, cd Default Fund267 (365 milioni di euro); (iii) 1 milione di euro per somme versate a garanzia nell'ambito di sistemi di clearing con controparti centrali per l'operatività over the counter (OTC)268 in derivati;
  • per 349 milioni di euro da crediti verso il Patrimonio non destinato di Poste Italiane SpA, di cui 348 milioni di euro relativi al saldo dei rapporti di natura numeraria su cui sono regolati gli incassi e pagamenti con i terzi gestiti per il tramite della funzione Finanza di Poste Italiane SpA;
  • per 280 milioni di euro da crediti verso Poste Vita per provvigioni derivanti dall'attività di collocamento di polizze assicurative;
  • per 141 milioni di euro da crediti verso PostePay per servizi di collocamento di prodotti relativi al ramo pagamenti;
  • per 21 milioni di euro da corrispettivi dalla Cassa Depositi e Prestiti per il servizio di raccolta del risparmio postale di competenza dell'esercizio. Il decremento di 366 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021 riflette le nuove modalità di fatturazione e pagamento su base mensile e non più trimestrale, introdotte dalla Convenzione del 23 dicembre 2021, in vigore dal 1° gennaio 2022;
  • per 20 milioni di euro da crediti verso INPS per servizi di pagamento delle pensioni e voucher.

I crediti derivanti da contratti con i clienti rientranti nelle disposizioni dell'IFRS 15 ammontano a 774 milioni di euro (al 31 dicembre 2021 pari a 823 milioni di euro) principalmente riferibili a servizi finanziari, di pagamento pensioni, di remunerazione della raccolta del risparmio postale e di intermediazione di prestiti personali, al netto di fondi svalutazione pari a 41 milioni di euro (al 31 dicembre 2021 pari a 42 milioni di euro). L'informativa sulle dinamiche delle rettifiche di valore complessive è descritta nella Parte E, Sezione 1.

La sottovoce "Altri titoli di debito" è costituita da titoli a reddito fisso dell'area euro emessi dallo Stato italiano e da titoli garantiti dallo Stato italiano per un valore nominale 28.304 milioni di euro. Il valore a cui sono iscritti di 27.699 milioni di euro è composto dal costo ammortizzato di titoli a reddito fisso non oggetto di copertura per 15.614 milioni di euro, dal

265 Fino al 31 dicembre 2021, al tasso variabile commisurato al tasso Euro OverNight Index Average (EONIA), tasso cui fanno riferimento le operazioni a brevissima scadenza (overnight) ed era calcolato come media ponderata dei tassi overnight delle operazioni svolte sul mercato interbancario comunicati alla Banca Centrale Europea (BCE) da un campione di banche operanti nell'area euro (le maggiori banche di tutti i paesi dell'area Euro).

266 Tasso calcolato e pubblicato dalla BCE con nuova metodologia coerente con il Regolamento (EU) n. 1333/2014 della BCE del 26 novembre 2014 e basata su operazioni overnight di deposito non collateralizzate a tasso fisso di importo superiore al milione di euro.

267 Fondo di garanzia costituito dall'insieme dei versamenti dei partecipanti diretti ai comparti derivati e azionario ed al comparto obbligazionario, istituito a ulteriore garanzia delle operazioni svolte; può essere utilizzato per la copertura degli oneri derivanti da eventuali inadempimenti dei partecipanti.

268 Mercato mobiliare non soggetto ad alcuna regolamentazione specifica relativa all'organizzazione e al funzionamento del mercato stesso.

costo ammortizzato di titoli a reddito fisso oggetto di copertura di fair value hedge per 14.799 milioni di euro, decrementato di 2.714 milioni di euro complessivi per tener conto degli effetti della copertura stessa (2.188 milioni di euro relativi all'esercizio 2021). Il valore di tali titoli è stato rettificato per tener conto del relativo impairment, il cui fondo al 31 dicembre 2022 ammonta a circa 13 milioni di euro (11 milioni di euro al 31 dicembre 2021).

Al 31 dicembre 2022 il fair value complessivo di tali titoli, comprensivo di 226 milioni di euro di dietimi di interessi, è pari a 23.651 milioni di euro di cui 20.927 milioni di euro esposti nel Livello 1 della gerarchia di fair value e 2.724 milioni di euro esposti nel Livello 2.

Titoli per un valore nominale 7.034 milioni di euro sono indisponibili in quanto:

  • 6.442 milioni di euro, iscritti al costo ammortizzato di 6.766 milioni di euro (Parte B, Altre informazioni, tabella 3), sono stati consegnati a controparti a fronte di operazioni di Pronti contro termine stipulate a tutto il 31 dicembre 2022;
  • 245 milioni di euro, iscritti al costo ammortizzato di 247 milioni di euro (Parte B, Altre informazioni, tabella 3), sono stati consegnati come garanzia a controparti con le quali sono in essere operazioni di interest rate swap e di Repo;
  • 36 milioni di euro, iscritti al costo ammortizzato di 36 milioni di euro, sono stati consegnati come garanzia a Banca d'Italia per il servizio di tramitazione offerto da Banca d'Italia per l'esecuzione dei pagamenti Sepa Direct Debit.
  • 311 milioni di euro, iscritti al costo ammortizzato di 429 milioni di euro sono stati consegnati a Banca d'Italia a garanzia della linea di credito intraday concessa.

Inoltre titoli per un valore nominale di 371 milioni di euro sono impegnati per Pronti contro temine stipulati con Cassa Compensazione e Garanzia nel mese di dicembre 2022 e regolati nei primi giorni di gennaio 2023.

(millioni di euro)
Totale al 31.12.2022 Totale al 31.12.2021
Tipologia operazioni/Valori Primo e
secondo stadio
Terzo stadio Impaired
acquisite o
originate
Primo e
secondo stadio
Terzo stadio Impaired
acquisite o
originate
Titoli di debito
1.
27.699 1 I 33.110 1
Amministrazioni pubbliche
a)
24.708 1 29.895
Altre società finanziarie
b)
2.991 - 3.215
di cui: imprese di assicurazione 1
Società non finanziarie
C)
-
2.
Finanziamenti verso:
17.377 1 1 17.244 1 1
Amministrazioni pubbliche
a)
14.176 - 14.768
b)
Altre società finanziarie
2.823 - 2.278
di cui: imprese di assicurazione 288 1 230
Società non finanziarie
C)
372 - 194
d) Famiglie 6
Totale 45.076 1 - 50.354 1 1

4.3 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione per debitori/emittenti dei crediti verso clientela

I titoli relativi a "Altre società finanziarie" per un valore di bilancio pari a 2.863 milioni di euro si riferiscono a titoli a tasso fisso per un ammontare nominale complessivo di 3.000 milioni di euro emessi da Cassa Depositi e Prestiti e garantiti dallo Stato italiano.

4.4 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: valore lordo e rettifiche di valore complessive

(milioni di euro)
Valore lordo Rettifiche di valore complessive
Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio Impaired Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio Impaired Write-off
parziali
di cui: Strumenti con
basso rischio di
credito
acquisite o
originate
acquisite o
originate
complessivi
Titoli di debito 27.712 1 1 1 13 l 1
Finanziamenti 18.076 1 863 I 1 5 57 1 1
Totale 31/12/2022 45.788 863 1 1 18 57 1
Totalo 24/42/2024 57 001 0.40 47 4 C CO 47

(*) valore da esporre a fini informativi

SEZIONE 5 – DERIVATI DI COPERTURA – VOCE 50

5.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli

(milioni di euro)
Fair Value al 31.12.2022 Valore
Nozionale* al
Fair Value al 31.12.2021 Valore
Nozionale* al
Livello 1 Livello 2 Livello 3 31.12.2022 Livello 1 Livello 2 Livello 3 31.12.2021
Derivati finanziari 1 6.109 1 27.646 1 873 14.008
Fair value
1)
1 5.759 1 25.840 1 797 1 11.879
Flussi finanziari
2)
l 350 1.806 1 76 - 2.129
Investimenti esteri
3)
Derivati creditizi 1 1 1
Fair value
1)
1
Flussi finanziari
2)
Totale 6.109 1 27.646 1 873 14.008

(*) Per i derivati che comportano lo scambio di capitali (titoli o altre attività) è stato indicato il prezzo di regolamento dei contratti così come richiesto dalla Circolare n. 262/2005 della Banca d'Italia.

La variazione rispetto al 31 dicembre 2021 è commentata nella Parte B - Sezione 4 del Passivo.

Nel corso dell'esercizio 2022, sono stati estinti anticipatamente derivati attivi di fair value hedge per un nozionale complessivo di 7.883 milioni di euro (di cui 970 milioni di euro relativi a operazioni di copertura per le quali è stato venduto anche il titolo sottostante) con la finalità di consolidare un rendimento fisso in linea con la situazione di mercato migliorando contestualmente il profilo reddituale di una porzione del portafoglio anche per gli esercizi successivi.

5.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologia di copertura

(milioni di euro)
Fair Value Flussi finanziari
Specifica
Operazioni/Tipo di copertura titoli di
debito e
tassi di
interesse
titoli di
capitale e
indici
azionari
valute e oro credito merci altri Generica Specifica Generica Investimenti
Esteri
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 2,946 × × × X ×
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato
2.
2 813 × 1 1 × × × 1 X ×
3. Portafoglio X × × × × × 1 × 1 ×
4. Altre operazioni 1 1 1 × 1 X l
Totale attività 5.759 -
Passività finanziarie 1 × × X ×
2. Portafoglio X × × × X × × ×
Totale passività l
1. Transazioni attese × X × X × × × 350 X ×
2. Portafoglio di attività e passività finanziarie X × × × × × X 1 l

SEZIONE 6 – ADEGUAMENTO DI VALORE DELLE ATTIVITÀ FINANZIARIE OGGETTO DI COPERTURA GENERICA – VOCE 60

Alla data di riferimento non sono attuate strategie di copertura generica (macrohedging) dal rischio di tasso d'interesse.

SEZIONE 7 – PARTECIPAZIONI – VOCE 70

Non si detengono partecipazioni in società controllate, controllate in modo congiunto o sottoposte ad influenza notevole.

SEZIONE 8 – ATTIVITÀ MATERIALI – VOCE 80

Non sono presenti attività materiali a uso funzionale o detenute a scopo di investimento.

SEZIONE 9 – ATTIVITÀ IMMATERIALI – VOCE 90

Non sono presenti attività immateriali.

SEZIONE 10 – LE ATTIVITÀ FISCALI E LE PASSIVITÀ FISCALI – O E 100 ELL'ATTI O E O E 60 DEL PASSIVO

Le attività e le passività fiscali per imposte correnti fanno parte dei rapporti intergestori e sono esposte tra le Altre attività (Voce 120 dell'Attivo) e le Altre passività (Voce 80 del Passivo) in quanto regolate con il Patrimonio non destinato nell'ambito dei rapporti interni con Poste Italiane SpA, soggetto giuridico passivo d'imposta.

I saldi per imposte anticipate e differite sono qui di seguito descritti:

10.1 Attività per imposte anticipate: composizione

(milioni di euro)
Descrizione Attività e Passività
finanziarie
Derivati di copertura Fondi svalutazione
Fondi per rischi e
crediti
oneri
Totale
Totale
IRES
IRAP
IRES IRAP IRES IRAP RES IRAP IRES IRAP
Saldo delle imposte anticipate iscritte nel Conto economico 29 5 36
Saldo delle imposte anticipate iscritte nel Patrimonio netto 786 147 153 29 ਰੇਤਰ 176
Totale 2022 786 148 153 29 1 29 5 975 182
Saldo delle imposte anticipate iscritte nel Conto economico 11 36 47 8
Saldo delle imposte anticipate iscritte nel Patrimonio netto 119 22 73 14 192 36
Totale 2021 119 23 73 14 11 1 36 239 44

10.2 Passività per imposte differite: composizione

(milioni di euro)
Descrizione Attività e Passività
finanziarie
Derivati di copertura Totale
IRES
Totale
IRAP
IRES IRAP IRES IRAP
Saldo delle imposte differite iscritte nel Conto economico
Saldo delle imposte differite iscritte nel Patrimonio netto 163 30 26 5 189 35
Totale 2022 163 31 26 5 189 36
Saldo delle imposte differite iscritte nel Conto economico
Saldo delle imposte differite iscritte nel Patrimonio netto 521 98 42 8 563 106
Totale 2021 521 99 42 8 563 107

(milioni di euro)
Totale al
31.12.2022
Totale al
31.12.2021
Importo iniziale
1.
55 55
2.
Aumenti
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio
relative a precedenti esercizi
a)
b) dovute al mutamento di criteri contabili
C)
riprese di valore
altre
d)
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
Altri aumenti
2.3
3.
Diminuzioni
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio
rigiri
a)
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità
mutamento di criteri contabili
C)
1
1
1
(14)
(14)
(14)
2
2
2
(2)
(2)
(2)
altre
d)
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
Altre diminuzioni:
3.3
a) trasformazione in crediti d'imposta di cui alla Legge 214/2011
b) altre
Importo finale
4.
42 રક

10.4 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del Conto economico)

(milioni di euro)
Totale al Totale al
31.12.2022 31.12.2021
lmporto iniziale
1.
(1) (3)
2.
Aumenti
(1)
2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio (1)
relative a precedenti esercizi
a)
b) dovute al mutamento di criteri contabili
C)
altre
(1)
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3
Altri aumenti
3.
Diminuzioni
2
3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio 1 2
a)
rigiri
2
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c)
altre
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
Altre diminuzioni
3.3
4.
Importo finale
(1) (1)

(milioni di euro)
Totale al Totale al
31.12.2022 31.12.2021
Importo iniziale
1.
228 75
2.
Aumenti
927 174
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio 927 174
relative a precedenti esercizi
a)
b)
dovute al mutamento di criteri contabili
C)
altre
927 174
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3
Altri aumenti
3.
Diminuzioni
(40) (21)
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio (40) (21)
a)
rigiri
(3) (20)
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità
dovute al mutamento di criteri contabili
c)
d)
altre
(37) (1)
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3
Altre diminuzioni
4.
lmporto finale
1.115 228

10.6 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del Patrimonio netto)

(milioni di euro)
Totale al Totale al
31.12.2022 31.12.2021
1. Importo iniziale (669) (976)
2. Aumenti (172) (32)
2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio (172) (32)
relative a precedenti esercizi
a)
dovute al mutamento di criteri contabili
b)
c)
altre
(172) (32)
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
Altri aumenti
2.3
3.
Diminuzioni
617 339
3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio 617 339
a)
rigiri
158 142
b) dovute al mutamento di criteri contabili
C)
altre
459 197
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3
Altre diminuzioni
4. Importo finale (224) (669)

Il saldo dei proventi ed oneri per imposte anticipate e differite imputate a Patrimonio netto è dovuto agli effetti fiscali sulla variazione delle riserve evidenziati nella Parte D.

La variazione positiva delle imposte anticipate e differite imputate a Patrimonio netto riflette principalmente la dinamica in decremento delle riserve di fair value relativo alle Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

SEZIONE 11 – ATTIVITÀ NON CORRENTI E GRUPPI DI ATTIVITÀ IN VIA DI DISMISSIONE E PASSIVITÀ ASSOCIATE – O E 110 ELL'ATTI O E O E 70 EL ASSI O

Alla data di riferimento non sono presenti attività correnti e gruppi di attività in via di dismissione.

SEZIONE 12 – ALTRE ATTIVITÀ – VOCE 120

12.1 Altre attività: composizione

(milioni di euro)
Voci/Valori Totale al
31.12.2022
Totale al
31.12.2021
Crediti d'imposta Legge n. 77/2020 8.600 6.008
Crediti d'imposta al costo ammortizzato 8.600 2.707
Crediti d'imposta al fair value con impatto sulla redditività complessiva 1 3.301
Partite in corso di lavorazione 583 564
Crediti tributari verso l'Erario 408 412
Crediti verso Patrimonio non destinato per imposte correnti 43 75
Altre partite 1.886 1.779
Totale 11.520 8.838

I crediti d'imposta Legge n. 77/2020 pari a 8.600 milioni di euro, si riferiscono ad acquisti effettuati da Poste Italiane SpA e allocati al BancoPosta a fronte di risorse patrimoniali libere nonché di risorse soggette269 e non al vincolo di impiego nel rispetto delle disposizioni del Decreto Rilancio (D.L. n. 34/2020 poi convertito con Legge n. 77/2020) con il quale sono state introdotte agevolazioni fiscali per favorire la ripresa economica a seguito dell'emergenza sanitaria da Covid-19.

Tali crediti sono valutati al costo ammortizzato nel caso in cui siano stati acquistati per essere utilizzati, da parte di Poste Italiane SpA, principalmente ai fini della compensazione di debiti di natura previdenziale o fiscale, sulla base di quanto previsto dalla normativa emanata con riferimento alle caratteristiche stesse dei singoli crediti, mentre sono valutati al fair value con impatto sulla redditività complessiva se acquistati anche per essere eventualmente ceduti, da parte di Poste italiane SpA, a terzi.

Nel corso dell'esercizio i crediti d'imposta precedentemente valutati al fair value con impatto sulla redditività complessiva sono stati oggetto di riclassifica nella categoria Crediti d'imposta al costo ammortizzato. La riclassifica, efficace dal 1° ottobre 2022, si è resa necessaria in conseguenza del mancato sviluppo del mercato delle seconde cessioni tra intermediari finanziari che ha pertanto richiesto, da parte del Patrimonio BancoPosta, una revisione del modello di business di tali crediti.

Di seguito si riporta la movimentazione di tali crediti avvenuta nel corso dell'esercizio 2022:

(milioni di euro)
Crediti d'imposta al
costo ammortizzato
Crediti d'imposta al FV
con impatto sulla
redditività complessiva
Totale al 31.12.2022
1. Esistenze iniziali 2.707 3.301 6.008
2. Aumenti 6.001 84 6.085
2.1 Acquisti 3.174 1 3.174
2.2 Variazioni positive di fair value -
2.3 Trasferimenti da altri portafogli 2.508 1 2.508
2.4 Altre variazioni 319 84 403
3. Diminuzioni (108) (3.385) (3.493)
3.1 Vendite
3.2 Rimborsi (107) (754) (861)
3.3 Variazioni negative di fair value 1 (122) (122)
3.4 Trasferimenti ad altri portafogli 1 (2.508) (2.508)
3.5 Altre variazioni (1) (1) (2)
4. Rimanenze finali 8.600 l 8.600

Le principali variazioni intervenute nell'esercizio si riferiscono a:

269 Con la conversione in Legge n. 106 del 23 luglio 2021 del D.L. n. 73 del 25 maggio 2021, è consentito al Patrimonio BancoPosta, nell'ambito del 50% della raccolta da clientela privata investibile in titoli garantiti dallo Stato italiano, di impiegare fino al 30% di questa quota nell'acquisto di crediti d'imposta in oggetto.

  • acquisti per 3.174 milioni di euro, interamente relativi a crediti valutati al costo ammortizzato;
  • maturazione dei proventi di competenza del periodo per 273 milioni di euro, di cui circa 189 milioni di euro relativi a crediti valutati al costo ammortizzato e 84 milioni di euro relativi a crediti d'imposta valutati al fair value con impatto sulla redditività complessiva;
  • variazioni negative di fair value per 122 milioni di euro relative ai crediti valutati con impatto sulla redditività complessiva (dal 1° gennaio al 30 settembre 2022);
  • riclassifica dei crediti d'imposta valutati al fair value con impatto sulla redditività complessiva alla categoria dei crediti d'imposta valutati al costo ammortizzato per 2.508 milioni di euro;
  • rimborsi per restituzioni al Patrimonio non destinato per 861 milioni di euro.

Le Altre variazioni in aumento accolgono i proventi maturati nel periodo pari a 273 milioni di euro e gli effetti positivi, per complessivi 130 milioni di euro, rilevati al 1° ottobre 2022 ad incremento del Patrimonio netto, a seguito della riclassifica dei crediti d'imposta nella categoria al costo ammortizzato.

Al 31 dicembre 2022 il fair value270 dei crediti d'imposta valutati al Costo ammortizzato è di 7.824 milioni di euro. A tale data il fair value relativo ai soli crediti d'imposta oggetto di riclassifica è di 2.425 milioni di euro, la variazione complessiva di fair value registrata nell'esercizio, negativa di 14 milioni di euro, avrebbe trovato contropartita nel Patrimonio netto in assenza di riclassifica.

I crediti tributari si riferiscono principalmente agli acconti versati all'Erario, di cui da recuperare dalla clientela pari a 386 milioni di euro per imposta di bollo da assolvere in modo virtuale nel 2023 e pari a 8 milioni di euro per ritenute su interessi passivi a correntisti relativi al 2022.

La sottovoce "Partite in corso di lavorazione" include:

  • importi per prelievi presso ATM BancoPosta, da regolare sui rapporti della clientela o con i circuiti per 65 milioni di euro;
  • cediti in corso di regolamento col sistema bancario per 34 milioni di euro;
  • somme dovute dai partner commerciali per l'accettazione sulle proprie reti distributive di pagamenti per 15 milioni di euro;
  • importi da addebitare sui rapporti dei clienti per le spese di tenuta conto e deposito titoli per 14 milioni di euro;
  • somme da addebitare alla società PostePay SpA per 80 milioni di euro (prevalentemente nei primi giorni dell'esercizio 2023).

La sottovoce "Altre partite" include principalmente:

• per 1.738 milioni di euro la rivalsa sui titolari di Buoni Fruttiferi Postali in circolazione dell'imposta di bollo maturata al 31 dicembre 2022271; un corrispondente ammontare è iscritto nelle Altre passività fra i debiti

270 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di Livello 3.

271 Introdotta dall'art. 19 del DL 201/2011 convertito con modifiche dalla Legge 214/2011 con le modalità previste con Decreto MEF del 24 maggio 2012: modalità di attuazione dei commi da 1 a 3 dell'articolo 19 del Decreto Legge 6 dicembre 2011, n. 201, in materia di imposta di bollo su conti correnti e prodotti finanziari (G.U. n. 127 del 1° giugno 2012).

tributari (Parte B, Passivo, tabella 8.1) sino alla scadenza o estinzione anticipata dei Buoni Fruttiferi Postali, data in cui l'imposta dovrà essere versata all'Erario;

• per 102 milioni di euro la rivalsa sui titolari di Libretti di risparmio dell'imposta di bollo che il Patrimonio BancoPosta assolve in modo virtuale secondo le attuali disposizioni di legge.

I movimenti dei Crediti/(Debiti) verso il Patrimonio non destinato per le imposte correnti sono indicati nella tabella che segue:

(milioni di euro)
Imposte correnti 2022 Imposte correnti 2021
IRES IRAP IRES IRAP
Descrizione Crediti/(Debiti) vs
Patrimonio non
destinato
Crediti/(Debiti) vs
Patrimonio non
destinato
Totale Crediti/(Debiti)
vs Patrimonio
non destinato
Crediti/(Debiti) vs
Patrimonio non
destinato
Totale
Importo iniziale 67 8 75 (22) 2 (20)
Pagamenti 107 32 139 218 39 257
per acconti dell'esercizio corrente 107 32 139 170 34 204
per saldo esercizio precedente 48 5 53
Accantonamenti a Conto economico (182) (36) (218) (157) (33) 190)
imposte correnti (183) (36) (219) (168) (34) (202)
variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi 1 11 1 12
Accantonamenti a Patrimonio netto 4 4 2 1 2
Altro 8 8 26 1 26
lmporto finale 8 67 8 75
di cui:
Crediti vs Patrimonio non destinato per imposte correnti (voce 120 Attivo) 36 7 43 67 8 75
Debiti vs Patrimonio non destinato per imposte correnti (voce 80 Passivo) (32) (3) (35) 1 1

I crediti per imposte correnti, per complessivi 43 milioni di euro, fanno riferimento principalmente a crediti iscritti a seguito: (i) della firma dell'accordo sul Patent Box relativamente agli esercizi 2016-2019 (20 milioni di euro); (ii) delle risposte ricevute in merito a due istanze di interpello sugli effetti fiscali rivenienti dall'applicazione dei principi contabili IFRS 9 e 15 (9 milioni di euro); (iii) della risposta ricevuta relativamente ad un interpello presentato principalmente riferibile all'imputazione fiscale di componenti di reddito derivanti dalla gestione delle giacenze su conti correnti postali (14 milioni). Tali crediti, diverranno compensabili dopo la presentazione delle relative dichiarazioni dei redditi integrative.

PASSIVO

SEZIONE 1 – ASSI ITA' INANZIARIE AL TATE AL OSTO A ORTIZZATO – VOCE 10

1.1 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei debiti verso banche

(milioni di euro)
Totale al 31.12.2022 Totale al 31.12.2021
Tipologia operazioni/Valori Valore Fair Value Valore Fair Value
di bilancio Livello 1 Livello 2 Livello 3 di bilancio Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Debiti verso banche centrali × × × ×
2. Debiti verso banche 12.849 × X × 10.701 × × ×
2.1 Conti correnti e depositi a vista 520 × × × 707 × X ×
2.2 Depositi a scadenza × × × X × ×
2.3 Finanziamenti 8.689 × × × 9.773 X X ×
2.3.1
Pronti contro termine passivi
8.689 × × × 9.773 × X ×
2.3.2
Altri
1 × × × l X × ×
2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali 1 × × × 1 × X ×
2.5 Debiti per leasing × × × I X × ×
2.6 Altri debiti 3.640 × × 221 X X X
Totale 12.849 8.348 4.160 10.701 9.760 928

Al 31 dicembre 2022 sono in essere debiti verso banche per "Finanziamenti, Pronti contro termine passivi" di 8.689 milioni di euro stipulati con primari operatori finanziari relativi a titoli per un nominale complessivo di 8.475 milioni di euro. Tali debiti si riferiscono per 6.972 milioni di euro a Long Term Repo e per 1.717 milioni di euro a operazioni ordinarie di finanziamento, finalizzati entrambi all'investimento in titoli di Stato a reddito fisso e alla provvista per il versamento di

di fair value hedge.

depositi incrementali a fronte di operazioni di collateralizzazione. Al 31 dicembre 2022 operazioni di Pronti contro termine per un nominale di 3.996 milioni di euro sono state oggetto di copertura del rischio di tasso di interesse mediante operazioni

Il fair value di Livello 2 è riferito ai suddetti finanziamenti tramite Pronti contro termine passivi, mentre il fair value delle restanti forme tecniche della voce in commento approssima il valore di bilancio ed è di Livello 3.

La sottovoce "Altri debiti" è costituita principalmente da depositi a garanzia per 3.636 milioni di euro relativi a somme ricevute da controparti con le quali sono in essere operazioni di interest rate swap (previsti da appositi Credit Support Annex) nell'ambito delle politiche di cash flow hedge e fair value hedge adottate dal Patrimonio BancoPosta (219 milioni di euro al 31 dicembre 2021 per depositi a garanzia relativi a somme ricevute da controparti per operazioni di Repo in essere alla data). L'incremento della sottovoce in commento rispetto al 31 dicembre 2021 è riferibile alla variazione positiva del fair value dei derivati a seguito del rialzo della curva dei tassi di interesse.

Il Patrimonio BancoPosta può accedere per la propria operatività overnight a linee di credito a revoca uncommitted per 1.005 milioni di euro, ad affidamenti per scoperto di conto corrente per 144 milioni di euro e ad affidamenti per il rilascio di garanzie personali per 298 milioni di euro, concessi alla gemmante Poste Italiane SpA, non utilizzati al 31 dicembre 2022.

Inoltre, a decorrere dal 26 giugno 2020 può accedere ad una linea di finanziamento committed a tre anni concessa da Cassa Depositi e Prestiti per operazioni in Pronti contro termine fino ad un massimo di 4,25 miliardi di euro, non utilizzata al 31 dicembre 2022.

Infine, per l'operatività interbancaria intraday, il Patrimonio BancoPosta può accedere ad un'anticipazione infragiornaliera di Banca d'Italia garantita da titoli di valore nominale di 2.582 milioni di euro, non utilizzata al 31 dicembre 2022.

(milioni di euro)
Totale al 31.12.2022 Totale al 31.12.2021
Tipologia operazioni/Valori Valore Fair Value Valore Fair Value
di bilancio Livello 1 Livello 2 Livello 3 di bilancio Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Conti correnti e depositi a vista 77.767 × × × 76.948 × × ×
2. Depositi a scadenza 1 × × x 1 × × ×
3. Finanziamenti 5.605 × × x 6.927 × × ×
3.1 Pronti contro termine passivi 1.436 × × x 3.487 × × ×
3.2 Altri 4.169 × × × 3.440 × × ×
4. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali 1 × × × 1 × × ×
5. Debiti per leasing 1 × × x 1 × × ×
6. Altri debiti 2.723 × 1.223 × × ×
Totale 86 095 1 428 84 659 85 098 1 3 489 81 611

1.2 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei debiti verso clientela

La sottovoce "Conti correnti e depositi a vista" include 9.401 milioni di euro di debiti per conti correnti postali intrattenuti da PostePay SpA relativi principalmente al deposito della raccolta da carte prepagate, 179 milioni di euro rappresentati da conti correnti postali intrattenuti da Poste Vita SpA e 227 milioni di euro rappresentati dai conti correnti postali del Patrimonio non destinato.

Al 31 dicembre 2022 sono in essere debiti per "Finanziamenti, Pronti contro termine passivi" per 4.653 milioni di euro stipulati con la CC&G relativi a titoli per un nominale complessivo di 4.595 milioni di euro. Tali debiti si riferiscono a operazioni ordinarie di finanziamento, finalizzati all'investimento in titoli di Stato italiani a reddito fisso e alla provvista per il versamento di depositi incrementali a fronte di operazioni di collateralizzazione.

Le attività e passività finanziarie relative alle operazioni di Pronti contro termine gestite attraverso la CC&G che soddisfano i requisiti previsti dallo IAS 32 sono oggetto di compensazione. L'effetto della compensazione al 31 dicembre 2022, già incluso nell'esposizione a saldi netti, ammonta a complessivi 3.217 milioni di euro (1.577 milioni di euro al 31 dicembre 2021).

La sottovoce "Finanziamenti, Altri" è costituita per 4.168 milioni di euro dal saldo netto del conto intrattenuto con il MEF presso la Tesoreria dello Stato, relativo alle seguenti gestioni:

  • saldo netto a debito dei flussi finanziari per anticipazioni di 3.488 milioni di euro, che accoglie il debito per anticipazioni erogate dal MEF necessarie a far fronte al fabbisogno di cassa;
  • saldo netto a credito dei flussi finanziari per la gestione del risparmio postale di 84 milioni di euro, dovuto all'eccedenza dei rimborsi sui depositi avvenuti negli ultimi due giorni dell'esercizio in commento e regolati nei primi giorni dell'esercizio successivo; al 31 dicembre 2022, il saldo è rappresentato da un debito di 16 milioni di euro dovuto alla Cassa Depositi e Prestiti e da un credito di 100 milioni di euro verso il MEF per le emissioni di Buoni Fruttiferi Postali di sua competenza;
  • debiti per responsabilità connesse a rapine subite dagli Uffici Postali di 155 milioni di euro, relativi alle obbligazioni assunte nei confronti del MEF c/o Tesoreria dello Stato a seguito di furti e sottrazioni; tali obbligazioni derivano dai prelievi effettuati presso la Tesoreria dello Stato, necessari per reintegrare gli ammanchi di cassa dovuti a detti eventi criminosi in modo da garantire la continuità operativa degli Uffici Postali;
  • debiti per rischi operativi di 14 milioni di euro, riferiti a quella parte di anticipazioni ottenute dal MEF per operazioni della gestione per le quali sono successivamente emerse insussistenze dell'attivo certe o probabili.

La sottovoce "Altri debiti" è costituita principalmente da vaglia nazionali per 1.028 milioni di euro e da assegni vidimati in circolazione per 475 milioni e da depositi a garanzia per 1.188 milioni di euro relativi a somme ricevute da controparti con le quali sono in essere operazioni di interest rate swap (collateral previsti da appositi Credit Support Annex).

Il fair value di Livello 2 è riferito ai finanziamenti tramite Pronti contro termine passivi, mentre il fair value delle restanti forme tecniche della voce in commento approssima il valore di bilancio ed è pertanto di Livello 3.

1.3 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei titoli in circolazione Non sono in circolazione titoli di propria emissione.

SEZIONE 2 – PASSIVITÀ FINANZIARIE DI NEGOZIAZIONE – VOCE 20

2.1 Passività finanziarie di negoziazione: composizione merceologica

(milioni di euro)
Totale al 31.12.2021 Totale al 31.12.2022
Fair Value Fair Value Valore Nominale Fair Value Fair Value Valore Nominale Tipologia operazioni/Valori
Livello 3 Livello 2 Livello 1 o Nozionale Livello 3 Livello 2 Livello 1 o Nozionale
Passività per cassa
A.
Debiti verso banche
Debiti verso clientela
2.
Titoli di debito
3.
3.1 Obbligazioni
× × 3.1.1 Strutturate
× × 3.1.2 Altre obbligazioni
3.2 Altri titoli
× × 3.2.1 Strutturati
× × 3.2.2 Altri
Totale A
Strumenti derivati
B.
3 4 Derivati finanziari
× × × × 1.1 Di negoziazione
× × × × 1.2 Connessi con la fair value option
× 3 × × X 1.3 Altri
Derivati creditizi
2.
× × × × 2.1 Di negoziazione
× × × × 2.2 Connessi con la fair value option
× X × × 2.3 Altri
3 1 র্ব TotaleB
3 Totale (A+B)

(*) Fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell'emittente rispetto alla data di emissione

Le Passività finanziarie di negoziazione fanno riferimento ad un contratto di vendita a termine di 198.000 azioni ordinarie di Visa Incorporated (commentato nella Sezione 2 dell'Attivo).

SEZIONE 3 – PASSIVITÀ FINANZIARIE DESIGNATE AL FAIR VALUE – VOCE 30

Non sono presenti in portafoglio passività finanziarie designate al fair value rilevato a Conto economico (cd fair value option).

SEZIONE 4 – DERIVATI DI COPERTURA – VOCE 40

4.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli gerarchici

(milioni di euro)
Fair Value al 31.12.2022 Valore Fair Value al 31.12.2021 Valore
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Nozionale* al
31.12.2022
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Nozionale* al
31.12.2021
Derivati finanziari 1 971 1 11.832 I 5.461 1 27.711
Fair value
1)
1 344 1 6.096 5.197 l 25.991
Flussi finanziari
2)
1 627 1 5.736 264 1.720
3)
Investimenti esteri
1
B.
Derivati creditizi
1 1 1 l 1 -
Fair value
1)
- -
Flussi finanziari
2)
1
Totale l 971 1 11.832 1 5.461 1 27.711

(*) Per i derivati che comportano lo scambio di capitali (titoli o altre attività) è stato indicato il prezzo di regolamento dei contratti così come richiesto dalla Circolare n. 262/2005 della Banca d'Italia.

Il decremento rispetto al 31 dicembre 2021 delle passività per derivati finanziari di copertura di fair value è dovuto al rialzo della curva dei tassi di interesse che si è riflesso anche nell'Attivo, incrementando i derivati finanziari di copertura di fair value esposti nella "Voce 50 - Derivati di copertura".

4.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologia di copertura

(milioni di euro)
Fair Value Flussi finanziari
Specifica
Operazioni/Tipo di copertura titoli di
debito e
tassi di
interesse
titoli di
capitale e
indici
azionari
valute e oro credito merci altri Generica Specifica Generica Investimenti
Esteri
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva
1.
ે છેર × × X 531 X ×
2. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 93 × × × x X ×
Portafoglio
3.
× × X × × × 1 × l ×
4. Altre operazioni X l
Totale attività 188 - 531 1
Passività finanziarie 156 × × 1 X ×
2. Portafoglio × × X × × × X ×
Totale passività 156 1
1. Transazioni attese × × X × × × X વેદ X ×
2. Portafoglio di attività e passività finanziarie X × X X × × × l

SEZIONE 5 – ADEGUAMENTO DI VALORE DELLE PASSIVITÀ FINANZIARIE OGGETTO DI COPERTURA GENERICA – VOCE 50

Alla data di riferimento non sono attuate strategie di copertura generica (macrohedging) dal rischio di tasso d'interesse.

SEZIONE 6 – PASSIVITÀ FISCALI – VOCE 60

Per quanto riguarda le informazioni di questa sezione, si rimanda a quanto esposto nella Sezione 10 dell'Attivo.

SEZIONE 7 – PASSIVITÀ ASSOCIATE AD ATTIVITÀ IN VIA DI DISMISSIONE – VOCE 70

Alla data di riferimento la fattispecie non è presente.

SEZIONE 8 – ALTRE PASSIVITÀ – VOCE 80

8.1 Altre passività: composizione

(milioni di euro)
Voci/Valori Totale al
31.12.2022
Totale al
31.12.2021
Debiti tributari verso l'Erario 1.806 1.638
Partite in corso di lavorazione 685 626
- somme da accreditare su libretti di risparmio 183 125
- diverse 502 501
Debiti verso fornitori 114 132
Somme a disposizione della clientela 71 56
Passività derivanti da contratti 68 68
Debiti verso Patrimonio non destinato per: 35 3
- imposte correnti
- conferimento "Ramo Debit"
35 3
Debiti verso il personale 8 9
Altre partite 2 3
Totale 2.789 2.535

La sottovoce "Debiti tributari verso l'Erario" include principalmente:

  • per 1.738 milioni di euro l'imposta di bollo maturata al 31 dicembre 2022 sui Buoni Fruttiferi Postali in circolazione ai sensi della normativa richiamata nella Parte B, Attivo, tabella 12.1;
  • per 29 milioni di euro le ritenute fiscali effettuate sugli interessi maturati sui conti correnti della clientela.

Le "Partite in corso di lavorazione, diverse" si riferiscono, tra l'altro, a bonifici nazionali ed esteri, per 80 milioni di euro, e alla gestione operativa del BancoPosta per somme da accreditare alla clientela, prevalentemente nei primi giorni dell'esercizio 2023, di cui 183 milioni di euro relativi ad assegni da accreditare su libretti.

La sottovoce "Debiti verso fornitori" include principalmente 102 milioni di euro per debiti di natura commerciale verso PostePay per i servizi di incasso e pagamento rientranti nel contratto di service.

Le "Passività derivanti da contratti" sono principalmente riconducibili all'attività di collocamento di prodotti di finanziamento e sono dettagliate come segue:

(milioni di euro)
Descrizione Saldo al
31.12.2021
Incrementi /
(Decrementi)
Variazione per
rettifica di ricavo
nel periodo
Saldo al
31.12.2022
Passività per commissioni da retrocedere ୧୫ (49) 49 68
Totale 68 (49) 49 68

Le passività per commissioni da retrocedere fanno riferimento alla stima delle commissioni da retrocedere ai partner in caso di estinzione anticipata, prevista contrattualmente, per i prodotti di finanziamento collocati in data successiva al 1° gennaio 2018.

La movimentazione relativa alla sottovoce "Debiti verso Patrimonio non destinato per imposte correnti" è commentata nella Sezione 12 dell'Attivo.

SEZIONE 9 – TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DEL PERSONALE – VOCE 90

Nell'esercizio in commento la movimentazione del TFR è la seguente:

9.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue

(milioni di euro)
Totale al
31.12.2022
Totale al
31.12.2021
A. Esistenze iniziali 3 3
B. Aumenti 1 1
B.1
Accantonamento dell'esercizio
I
B.2
Altre variazioni
C. Diminuzioni (1) 1
Liquidazioni effettuate
C.1
C.2
Altre variazioni
(1)
D. Rimanenze finali 2 3

Il costo relativo alle prestazioni correnti non concorre al TFR gestito dal Patrimonio BancoPosta in quanto corrisposto a fondi pensionistici o enti previdenziali terzi ed è rilevato nel costo del lavoro.

Le Altre variazioni in diminuzione sono dovute a trasferimenti alla gemmante o ad altre società del Gruppo e agli utili attuariali.

9.2 Altre informazioni

La valutazione della passività rende necessario un calcolo attuariale che, con riferimento al 2022 e 2021, si è basato sulle seguenti principali ipotesi:

Basi tecniche economico-finanziarie

31.12.2022
Tasso di attualizzazione 3.63%
Tasso di inflazione 2.30%
Tasso annuo incremento TFR 3,225%

Basi tecniche demografiche

31.12.2022
Mortalità ISTAT 2018
Tasso di inabilità Tavole INPS distinte per età e sesso
Tasso di turnover del personale Tavola specifica con tassi differenziati per anzianità di servizio.
All'anzianità di servizio media dei partecipanti corrisponde un tasso
annuo dello 2.00%
Tasso di anticipazione 0.40% per anzianità di servizio di almeno 8 anni
Pensionamento Raggiungimento requisiti Assicurazione Generale Obbligatoria

Utili/perdite attuariali

(milioni di euro)
31.12.2022 31.12.2021
Variazione ipotesi demografiche
Variazione ipotesi finanziarie
I
Altre variazioni legate all'esperienza (0,6) 0,1
Totale (0,6) 0,1

Analisi di sensitività

TFR al 31.12.2022
Tasso di inflazione +0.25% 2
Tasso di inflazione -0,25% 2
Tasso di attualizzazione +0,25% 2
Tasso di attualizzazione -0,25% 2
Tasso di turnover +0,25% 2
Tasso di turnover -0,25% 2

Altre informazioni

31.12.2022
Service Cost ı
Duration media del Piano a benefici definiti 11,3
Turnover medio dei dipendenti 2,00%

SEZIONE 10 – FONDI PER RISCHI E ONERI – VOCE 100

10.1 Fondi per rischi e oneri: composizione

(milioni di euro)
Voci/Valori Totale al
31.12.2022
Totale al
31.12.2021
Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate l
2. Fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate 1
3. Fondi di quiescenza aziendali
4. Altri fondi per rischi e oneri 188 229
controversie legali e fiscali
4.1
78 94
4.2
oneri per il personale
4.3
altri
109 134
Totale 188 229

Il contenuto della sottovoce "Altri fondi per rischi e oneri" è illustrato alla successiva tabella 10.6.

10.2 Fondi per rischi e oneri: variazioni annue

(minoni ui euro)
Fondi su altri
impegni e altre
garanzie rilasciate
Fondi di
quiescenza
Altri fondi per
rischi e oneri
Totale
A. Esistenze iniziali 1 1 229 229
B. Aumenti l 12 12
Accantonamento dell'esercizio
B.1
1 12 12
B.2
Variazioni dovute al passare del tempo
l
Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto
B.3
l l
Altre variazioni
B.4
l
C. Diminuzioni (53) (53)
C.1
Utilizzo nell'esercizio
(20) (20)
C.2
Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto
l
C.3
Altre variazioni
(33) (33)
D. Rimanenze finali 1 188 188

Le principali variazioni sono commentate nel seguito della presente Sezione.

10.6 Fondi per rischi ed oneri - altri fondi

(milioni di euro)
Descrizione Totale al
31.12.2022
Totale al
31.12.2021
Controversie legali 78 94
Fondo vertenze con terzi 78 94
Fondo vertenze con il personale 1
Oneri per il personale 1 1
Altri rischi e oneri 109 134
Fondo rischi operativi 109 134
Totale 188 229

Il Fondo vertenze con terzi è costituito a copertura delle prevedibili passività, relative a contenziosi di varia natura con fornitori e terzi, giudiziali ed extragiudiziali, alle relative spese legali, nonché a sanzioni amministrative, penali e indennizzi nei confronti della clientela. Gli assorbimenti netti dell'esercizio, di complessivi 10 milioni di euro, si riferiscono all'aggiornamento delle passività stimate e ad utilizzi per passività definite.

Il Fondo vertenze con il personale è costituito a fronte delle passività che potrebbero emergere in esito a contenziosi e vertenze di lavoro promossi a vario titolo.

Il Fondo oneri del personale è costituito a copertura di prevedibili passività concernenti il costo del lavoro, certe o probabili nel loro futuro manifestarsi ma suscettibili di variazioni di stima nella relativa quantificazione.

Il Fondo rischi operativi riflette principalmente passività per rischi legati alla distribuzione di prodotti del risparmio postale emessi in anni passati, rischi stimati per oneri e spese da sostenersi in esito a pignoramenti subiti dal BancoPosta in prevalenza in qualità di terzo pignorato, rettifiche e conguagli di proventi di esercizi precedenti e frodi. Gli assorbimenti netti dell'esercizio, di complessivi 11 milioni di euro, riflettono principalmente la prescrizione di talune giacenze relative all'attività di trasferimento fondi e l'adeguamento delle stime dei rischi legati alla distribuzione di prodotti del risparmio postale nonché delle frodi.

SEZIONE 11 – AZIONI RIMBORSABILI – VOCE 120

Nulla da segnalare.

SEZIONE 12 – ATRI ONIO ELL'I RESA – VOCI 110, 130, 140, 150, 160, 170 E 180

12.4 Riserve di utili: altre informazioni

Al 31 dicembre 2022 la riserva di utili non distribuiti ammonta a 1.373 milioni di euro, variata in aumento per la destinazione di 200 milioni di euro come deliberato dall'Assemblea degli Azionisti del 27 maggio 2022 e in diminuzione di 12 milioni di euro per gli interessi passivi maturati sugli Strumenti di capitale.

Le altre riserve sono costituite da riserve patrimoniali per 1.212 milioni di euro, di cui 1.000 milioni di euro in sede di costituzione del Patrimonio BancoPosta, 210 milioni di euro per ulteriori apporti, da parte della gemmante, avvenuti nel corso del 2018 e 2 milioni di euro per riserve per piani di incentivazione, descritti nella Parte I.

In merito alla disponibilità e distribuibilità delle riserve del Patrimonio BancoPosta, si rimanda all'informativa riportata al paragrafo 5, tabella B.3 – Disponibilità e distribuibilità delle riserve – della presente sezione – I bilanci di Poste Italiane – della Relazione finanziaria annuale.

12.5 Strumenti di capitale: composizione e variazioni annue

Gli strumenti di capitale per il Patrimonio BancoPosta si riferiscono a un finanziamento subordinato perpetuo con periodo di "non call" di 8 anni, del valore nominale di 350 milioni di euro concesso in data 30 giugno 2021 con l'obiettivo di rafforzare il Leverage Ratio (Basilea III) e il Tier 1 ratio di BancoPosta272 .

Di seguito le principali caratteristiche del finanziamento:

  • il finanziamento è senza scadenza fissa e dovrà essere rimborsato solo in caso di scioglimento o liquidazione, come specificato nei relativi termini e condizioni, salvo la facoltà di rimborso anticipato (call) nei casi previsti. In particolare, la call è prevista in ogni momento dalla First Call Date del 30 giugno 2029 e, successivamente, ad ogni data di pagamento degli interessi; è previsto un meccanismo di assorbimento delle perdite nel caso in cui il CET 1 ratio scenda al di sotto del 5,125%;
  • la cedola fissa annuale è del 4,697% fino alla prima "Reset Date" fissata il 30 giugno 2029. A partire da tale data, l'interesse annuo è determinato in funzione del tasso Euro Mid Swap a 5 anni, più uno spread di 472,7 punti base. Gli interessi sono pagabili a discrezione dell'emittente e in via non cumulabile, a partire dal 30 dicembre 2021. Il prezzo di emissione è stato fissato al 100%.

272 E' esclusa la possibilità di apporti di terzi al Patrimonio BancoPosta, in quanto non previsti dalla speciale disciplina del Patrimonio destinato.

ALTRE INFORMAZIONI

1. Impegni e garanzie finanziarie rilasciate (diversi da quelli designati al fair value)

(milioni di euro)
Valore nominale su impegni e garanzie finanziarie rilasciate
Primo stadio Secondo
stadio
Terzo stadio Impaired
acquisiti/e o
originati/e
Totale al
31.12.2022
Totale al
31.12.2021
1. Impegni ad erogare fondi 2.260 1 1 1 2.260
Banche Centrali
a)
-
Amministrazioni pubbliche
b)
1 1 l 1
Banche
C)
-
Altre società finanziarie
d)
2.260 l 2.260
Società non finanziarie
e)
1 1 -
Famiglie
f)
-
2.
Garanzie finanziarie rilasciate
l 1 1 l 1
Banche Centrali
a)
1 -
Amministrazioni pubbliche
b)
-
Banche
C)
l
Altre società finanziarie
ರ)
1
e
Società non finanziarie
-
Famiglie
f)
1 l -
Totale 2.260 1 2.260

Gli impegni ad erogare fondi si riferiscono al valore di regolamento delle operazioni in Pronti contro termine attivi, negoziate nel mese di dicembre 2022 e regolate nei primi giorni di gennaio 2023.

3. Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni

(milioni di euro)
Portafogli Totale al
31.12.2022
Totale al
31.12.2021
1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva
3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato
4. Attività materiali
di cui: attività materiali che costituiscono rimanenze
6.246
7.013
6.291
9.372

Le "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" si riferiscono a titoli impegnati in Repo passivi e a titoli consegnati in garanzia a controparti con le quali sono in essere operazioni di interest rate swap con fair value negativo; le "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" si riferiscono a titoli impegnati in Repo passivi e a titoli consegnati in garanzia a controparti con le quali sono in essere operazioni di interest rate swap con fair value negativo e di Repo di finanziamento.

4. Gestione e intermediazione per conto terzi

Tipologia servizi Importo
1. Esecuzione di ordini per conto della clientela
acquisti
a)
1. regolati
2. non regolati
vendite
b)
1. regolate
2.
non regolate
2. Gestione individuale di portafogli
3. Custodia e amministrazione di titoli 73.927
a) titoli di terzi in deposito: con lo svolgimento di banca depositaria (escluse le gestioni di portafogli)
1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio
altri titoli
2.
b) titoli di terzi in deposito (escluse gestioni di portafogli): altri 8.135
1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio
2.
altri titoli
8.135
titoli di terzi depositati presso terzi
C)
8.135
d) titoli di proprietà depositati presso terzi 65.792
4. Altre operazioni 252.528
a)
Libretti Postali
90.840
Buoni Postali Fruttiferi
b)
161.689

La "Custodia e amministrazione di titoli di terzi in deposito presso terzi", esposti al loro valore nominale, riguarda i titoli della clientela in giacenza presso primari operatori di mercato e, in misura marginale, titoli ricevuti in garanzia. Ad eccezione dei titoli ricevuti in garanzia, l'esecuzione degli ordini raccolti dalla clientela è effettuata mediante qualificati istituti di credito convenzionati.

Nelle "Altre operazioni" è rappresentato il valore della linea capitale del risparmio postale raccolto in nome e per conto della Cassa Depositi e Prestiti e del MEF.

  1. Attività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di compensazione o ad accordi similari
Ammontare lordo delle Ammontare delle
passività finanziarie
Ammontare netto delle
attività finanziarie
Ammontari correlati non oggetto di
compensazione in bilancio
Ammontare netto (milioni di euro)
Ammontare netto
Forme tecniche attività finanziarie
(a)
compensato in
bilancio
(b)
riportato in bilancio
(c=a-b)
Strumenti finanziari
(વ)
Depositi di contante
ricevuti in garanzia
(e)
al 31 dicembre 2022
(f=c-d-e)
al 31 dicembre 2021
Derivati 6.109 6.109 1.197 4.821 91 1
Pronti contro termine 4.575 3.217 1.358 1.358 1 1 1
Prestito titoli 1 1 1 1 1 1
Altre 1 1 - 1 1 1
Totale al 31/12/2022 10.684 3.217 7.467 2.555 4.821 91 ×
Totale al 31/12/2021 2.450 1.577 873 866 ×

6. Passività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di compensazione o ad accordi similari

(milioni di euro)
Ammontare lordo delle Ammontare delle
attività finanziarie
Ammontare netto delle
passività finanziarie
Ammontari correlati non oggetto di
compensazione in bilancio
Ammontare netto Ammontare netto
Forme tecniche passività finanziarie
(a)
compensato in
bilancio
(b)
riportato in bilancio
(c=a-b)
Strumenti finanziari
(વ)
Depositi di contante
posti a garanzia
(e)
al 31 dicembre 2022
(f=c-d-e)
al 31 dicembre 2021
Derivati 971 971 947 24 1 1
Pronti contro termine 13.342 3.217 10.125 9.236 889 1 1
Prestito titoli 1 1 1 1 I 1
Altre
4.
- 1 - - 1 1 1
Totale 31/12/2022 14.313 3.217 11.096 10.183 913 1 X
Totale 31/12/2021 20.298 1.577 18.721 14.640 4.000 × 81

Le tabelle in commento sono state compilate in conformità all'IFRS 7, che richiede una specifica informativa indipendentemente dal fatto che gli strumenti finanziari siano stati o meno compensati in bilancio.

In particolare, nelle tabelle sono esposti:

  • i valori di bilancio, prima e dopo gli effetti della compensazione contabile, relativi alle operazioni di Pronti contro termine che soddisfano le condizioni necessarie al riconoscimento di tali effetti;
  • i valori di bilancio relativi alle operazioni in derivati e in Pronti contro termine che non soddisfano tali condizioni ma sono regolati da accordi standardizzati bilaterali di netting che consentono, in caso di default della controparte, la compensazione delle posizioni creditorie e debitorie (contratti ISDA e GMRA);
  • il valore delle garanzie reali ad esse connesse.

Ai fini della compilazione delle tabelle e in linea con quanto previsto dall'IFRS 7 e dalla Circolare della Banca d'Italia n. 262, si segnala che le operazioni in Pronti contro termine sono rappresentate secondo il criterio di valutazione del costo ammortizzato, mentre le operazioni in derivati sono rappresentate al fair value; le relative garanzie reali finanziarie sono riportate al loro fair value.

PARTE C – INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO

SEZIONE 1 – INTERESSI – VOCI 10 E 20

1.1 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione

(milioni di euro)
Voci/Forme tecniche Titoli di
debito
Finanziamenti Altre operazioni Esercizio
2022
Esercizio
2021
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico
1.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione 1
1.2 Attività finanziarie designate al fair value 1 1 1
1.3 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value l
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 822 1 × 822 821
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 1.023 l 1.023 699
Crediti verso banche
3.1
1 8
3.2 Crediti verso clientela 1.015 1 015 688
4. Derivati di copertura × × (28) (58) (88)
5. Altre attività × × 273 273 રજ
6. Passività finanziarie × X × રૂ રે 43
Totale 1.845 1 215 2.095 1.533
di cui: interessi attivi su attività finanziarie impaired 1 1
di cui: interessi attivi su leasing finanziario 1 1

Nella sottovoce "Altre attività" sono imputati gli interessi attivi maturati nell'esercizio relativi ai crediti d'imposta Legge n. 77/2020, come descritti nella "Sezione 12 – Altre Attività – Voce 120" della Parte B.

La sottovoce relativa ai proventi derivanti da "Passività finanziarie" è costituita principalmente dagli interessi attivi maturati nell'esercizio per operazioni di Repo di finanziamento.

L'incremento della voce in commento rispetto al precedente esercizio è dovuto principalmente al rialzo della curva dei tassi di interesse, che ha determinato maggiori proventi sugli impeghi della raccolta da clientela pubblica remunerata ad un tasso variabile come descritto nella Parte B – Sezione 4 dell'attivo, e ai maggiori interessi attivi su crediti d'imposta, che sono stati oggetto di allocazione nel Patrimonio BancoPosta principalmente a decorrere dal secondo semestre dell'esercizio 2021.

1.3 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione

(milioni di euro)
Voci/Forme tecniche Debiti Titoli Altre operazioni Esercizio
2022
Esercizio
2021
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato
1.
(148) 1 (148) (71)
1.1
Debiti verso Banche Centrali
× ×
1.2
Debiti verso banche
(22) × X (22) (34)
1.3
Debiti verso clientela
(126) × × (126) (37)
1.4 Titoli in circolazione × - × 1
2. Passività finanziarie di negoziazione 1 1 1 l
3. Passività finanziarie valutate al fair value 1 1 1 l
4. Altre passività e fondi × × 1 1 1
5. Derivati di copertura × × 1 1
6. Attività finanziarie × × × (24) (20)
Totale (148) I (172) (91)
di cui: interessi passivi relativi ai debiti per leasing 1 1 1 1

Nella sottovoce "Attività finanziarie" sono inclusi principalmente gli interessi passivi maturati sulle giacenze depositate sul cd "conto di gestione" presso Banca d'Italia per 12 milioni di euro e sul deposito presso il MEF (cd conto Buffer) per 4 milioni di euro e gli interessi passivi maturati per operazioni di Pronti contro termine attive per 5 milioni di euro.

L'incremento della voce interessi passivi e oneri assimilati rispetto al precedente esercizio è principalmente dovuto agli interessi riconosciuti alla clientela pubblica per i depositi su conti correnti postali, a seguito del rialzo della curva dei tassi di interesse.

1.5 Differenziali relativi alle operazioni di copertura

(milioni di euro)
Voci Esercizio
2022
Esercizio
2021
A. Differenziali positivi relativi a operazioni di copertura 93 43
B. Differenziali negativi relativi a operazioni di copertura (151) (131)
C. Saldo (A-B) (58) (88)

L'incremento della voce in commento rispetto all'esercizio 2021 è dovuto principalmente agli effetti del rialzo della curva dei tassi di interesse e al decremento delle operazioni di copertura di fair value hedge in essere per le estinzioni anticipate descritte nella Parte B - Sezione 5 dell'Attivo.

SEZIONE 2 – COMMISSIONI – VOCI 40 E 50

2.1 Commissioni attive: composizione

Tipologia servizi/Valori Esercizio
2022
(Inforni di Gulo)
Esercizio
2021
a) Strumenti Finanziari 6 2
1. Collocamento titoli 5 1
1.1 Con assunzione a fermo e/o sulla base di un impegno irrevocabile
1.2 Senza impegno irrevocabile 5
2. Attività di ricezione e trasmissione di ordini e esecuzione di ordini per conto dei clienti 1 1
2.1 Ricezione o trasmissione di ordini di uno o più strumenti finanziari 1
2.2 Esecuzione di ordini per conto dei clienti
3. Altre commissioni connesse con attività legate a strumenti finanziari
di cui: negoziazione per conto proprio
di cui: gestione di portafogli individuali
b) Corporate Finance
1. Consulenza in materia di fusioni e acquisizioni
2. Servizi di tesoreria
3. Altre commissioni connesse con servizi di corporate finance
c) Attività di consulenza in materia di investimenti
d) Compensazione e regolamento
e) Custodia e amministrazione 2 2
1. Banca depositaria
2. Altre commissioni legate all'attività di custodia e amministrazione 2 2
f) Servizi amministrativi centrali per gestioni di portafogli collettive
Attività fiduciaria
h) Servizi di pagamento 728 796
1. Conti correnti 290 233
2. Carte di credito
3. Altre carte di debito ed altre carte di pagamento 26
4. Bonifici e altri ordini di pagamento 63 61
5. Altre commissioni legate ai servizi di pagamento 375 476
i) Distribuzione di servizi di terzi 2.697 2.776
1. Gestione di portafogli collettive
2. Prodotti assicurativi
238 489
3. Altri prodotti 2.159 2.287
di cui: gestioni di portafogli individuali 1
j) Finanza strutturata
k) Attività di servicing per operazioni di cartolarizzazione
D Impegni a erogare fondi
m) Garanzie finanziarie rilasciate
di cui: derivati su crediti
n) Operazioni di finanziamento
di cui: per operazioni di factoring
o) Negoziazione di valute 1
p) Merci
q) Altre commissioni attive 20 13
di cui: per attività di gestione di sistemi multilaterali di scambio
di cui: per attività di gestione di sistemi organizzati di negoziazione
Totale 3.454 3.589

Le commissioni per "Distribuzione di servizi di terzi" comprendono, nell'ambito degli altri prodotti, la remunerazione delle attività di raccolta del risparmio postale riferita per 1.600 milioni di euro al servizio di emissione e rimborso di Buoni Fruttiferi Postali e al servizio di versamento e prelevamento su Libretti Postali, svolti per conto della Cassa Depositi e Prestiti ai sensi della Convenzione rinnovata il 23 dicembre 2021 per il periodo 2021-2024, con decorrenza dal 1° gennaio 2021.

Il decremento della voce in commento rispetto al precedente esercizio, è sostanzialmente dovuto alla riduzione delle commissioni sull'attività di raccolta del risparmio postale a seguito della contrazione della raccolta condizionata dal contesto macroeconomico dell'esercizio e alla riduzione delle commissioni sui servizi di pagamento principalmente riferibili ai bollettini, parzialmente compensato dagli effetti positivi della dinamica del collocamento dei prodotti assicurativi e dei prodotti emessi da PostePay S.p.A.

Ricavi provenienti da contratti con i clienti

Descrizione Esercizio
2022
Esercizio
2021
Strumenti finanziari 6 2
Rilevati in un determinato momento
Rilevati nel corso del tempo 6 2
Custodia e amministrazione 2 2
Rilevati in un determinato momento
Rilevati nel corso del tempo 2 2
Servizi di pagamento 728 796
Rilevati in un determinato momento 229 278
Rilevati nel corso del tempo 499 517
Distribuzione di servizi di terzi 2.697 2.776
Rilevati in un determinato momento
Rilevati nel corso del tempo 2.697 2.776
Negoziazione di valute 1 l
Rilevati in un determinato momento 1
Rilevati nel corso del tempo
Altre commissioni attive 20 13
Rilevati in un determinato momento
Rilevati nel corso del tempo 20 13
Totale 3.454 3.589

I ricavi provenienti dai contratti con i clienti sono riferibili principalmente a: (i) ricavi per distribuzione di servizi di terzi: rilevati over time e misurati sulla base dei volumi collocati valorizzati in ragione degli accordi commerciali con gli istituti finanziari. Con riferimento alla remunerazione per l'attività di raccolta del risparmio postale, l'accordo stipulato con Cassa Depositi e Prestiti prevede la corresponsione di un corrispettivo variabile al raggiungimento di determinati livelli di raccolta la cui quantificazione è annualmente determinata in ragione dei volumi di raccolta e dei rimborsi anticipati; taluni accordi commerciali, stipulati con primari partner finanziari per il collocamento di prodotti di finanziamento, prevedono la retrocessione di commissioni di collocamento nel caso di estinzione anticipata o surroga da parte della clientela; (ii) ricavi per servizi di pagamento: rilevati at point in time in ragione del numero di transazioni accettate allo sportello (es. commissioni su bollettini di conto corrente postale) e valorizzate sulla base delle condizioni contrattuali di vendita e rilevati over time in ragione della fruizione del servizio da parte del cliente con riferimento principalmente alle commissioni su servizi delegati e su servizi di tenuta e gestione dei conti correnti.

2.2 Commissioni attive: canali distributivi dei prodotti e servizi

(milioni di euro)
Canali/Valori Esercizio
2022
Esercizio
2021
A. presso propri sportelli: 2.702 2.777
gestioni di portafogli
1.
2.
collocamento di titoli
5
3.
servizi e prodotti di terzi
2.697 2.776
B. offerta fuori sede: 1
1.
gestioni di portafogli
2.
collocamento di titoli
3.
servizi e prodotti di terzi
C. altri canali distributivi: 1
gestioni di portafogli
1.
2.
collocamento di titoli
3.
servizi e prodotti di terzi

Per "Propri sportelli" si intendono, per convenzione, la rete distributiva della gemmante Poste Italiane SpA.

2.3 Commissioni passive: composizione

(milioni di euro)
Servizi/Valori Esercizio
2022
Esercizio
2021
a) Strumenti finanziari
di cui: negoziazione di strumenti finanziari
di cui: collocamento di strumenti finanziari
di cui: gestione di portafogli individuali
Proprie
l
Delegate a terzi
b) Compensazione e regolamento
Custodia e amministrazione
C)
Servizi di incasso e pagamento
d)
214 265
di cui: carte di credito, carte di debito e altre carte di pagamento
e) Attività di servicing per operazioni di cartolarizzazione
Impegni a ricevere fondi
f)
Garanzie finanziarie ricevute
d)
di cui: derivati su crediti
h) Offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi
Negoziazione di valute
Altre commissioni passive 2
Totale 216 267

Le commissioni passive per servizi di incasso e pagamento sono principalmente riferibili ai costi maturati per i servizi rientranti nel contratto con PostePay.

SEZIONE 3 – DIVIDENDI E PROVENTI SIMILI – VOCE 70

3.1 Dividendi e proventi simili: composizione

Nel corso dell'esercizio il Patrimonio BancoPosta ha beneficiato di dividendi pari a 0,3 milioni di euro per gli investimenti in azioni di Visa Incorporated iscritte tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico.

SEZIONE 4 – RIS LTATO NETTO ELL'ATTI ITÀ I NE OZIAZIONE – VOCE 80

4.1 Risultato netto dell'attività di negoziazione: composizione

(milioni di euro)
Operazioni/Componenti reddituali Plusvalenze
(A)
Utili da
negoziazione
(B)
Minusvalenze
(C)
Perdite da
negoziazione
(D)
Risultato netto
[(A+B) = (C+D)]
1. Attività finanziarie di negoziazione 4 - I 4
1.1 Titoli di debito
1.2 Titoli di capitale
1.3 Quote di OICR
1.4 Finanziamenti -
1.5 Altre 4 - 4
2.
Passività finanziarie di negoziazione
- - - -
2.1 Titoli di debito l
2.2 Debiti -
2.3 Altre 1
3. Attività e passività finanziarie: differenze di cambio X x × x 1
Strumenti derivati
4.
1 (1) (72) (73)
4.1 Derivati finanziari: (1) (72) (73)
- Su titoli di debito e tassi di interesse (71) (71)
- Su titoli di capitale e indici azionari (1) (1) (2)
- Su valute e oro X x × ×
- Altri l
4.2 Derivati su crediti -
di cui: coperture naturali connesse con la fair value option X X × X
Totale 4 (1) (72) (68)

SEZIONE 5 – IL RIS LTATO NETTO ELL'ATTI ITÀ I O ERT RA – VOCE 90

5.1 Risultato netto dell'attività di copertura: composizione

Componenti reddituali/Valori Esercizio
2022
Esercizio
2021
A. Proventi relativi a:
A.1 Derivati di copertura del fair value 11.137 3.144
A.2 Attività finanziarie coperte (fair value) 625
Passività finanziarie coperte (fair value)
A.3
141
A.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari
Attività e passività in valuta
A.5
Totale proventi dell'attività di copertura (A) 11.280 3.770
B. Oneri relativi a:
B.1
Derivati di copertura del fair value
(141) (625)
B.2
Attività finanziarie coperte (fair value)
(11.121) (3.139)
B.3
Passività finanziarie coperte (fair value)
Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari
B.4
(1)
B.5
Attività e passività in valuta
Totale oneri dell'attività di copertura (B) (11.262) (3.765)
C. Risultato netto dell'attività di copertura (A - B) 18 5
di cui: risultato delle coperture su posizioni nette

SEZIONE 6 – UTILI/(PERDITE) DA CESSIONE/RIACQUISTO – VOCE 100

6.1 Utili/(Perdite) da cessione/riacquisto: composizione

(milioni di euro)
Esercizio 2022 Esercizio 2021
Voci/Componenti reddituali Utili Perdite Risultato
netto
Utili Perdite Risultato
netto
A. Attività finanziarie
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 130 (53) 77 (96) (95)
1.1
Crediti verso banche
l
1.2
Crediti verso clientela
130 (53) 77 (96) (영문)
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 262 (4) 258 504 (2) 502
2.1
Titoli di debito
262 (4) 258 504 (2) 502
2.2 Finanziamenti
Totale attività (A) 392 (57) 335 રે રેણવાડી તેમ જ દૂધની ડેરી જેવી સવલતો પ્રાપ્ય થયેલી છે. આ ગામનાં લોકોનો મુખ્ય વ્યવસાય ખેતી, ખેતમજૂરી તેમ જ પશુપાલન છે. આ ગામનાં મુખ્યત્વે ખેત-ઉપયોગના પાકની ખેતી કરવામાં આવે (98) 407
B. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato
1. Debiti verso banche
2. Debiti verso clientela I -
3. Titoli in circolazione
Totale passività (B) 1

SEZIONE 7 – RISULTATO NETTO DELLE ALTRE ATTIVITÀ E PASSIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE CON IMPATTO A CONTO ECONOMICO– VOCE 110

7.2 Variazione netta di valore delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico: composizione delle altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value

(milioni di euro)
Operazioni/Componenti reddituali Plusvalenze
(A)
Utili da
realizzo
(B)
Minusvalenze
(C)
Perdite da
realizzo
(D)
Risultato netto
[(A+B)-(C+D)]
1. Attività finanziarie 2 1 1 I
Titoli di debito
1.1
-
1.2
Titoli di capitale
2 1 -
1.3 Quote di O.I.C.R I 1 -
1.4 Finanziamenti 1 1 - 1
2. Attività finanziarie in valuta: differenze di cambio × × × ×
Totale 2 1 1 - 1

Gruppo Poste Italiane I Bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2022

SEZIONE 8 – RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE PER RISCHIO DI CREDITO – VOCE 130

8.1 Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo ad attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione

(milioni di euro)
Rettifiche di valore Riprese di valore
(2)
Operazioni/Componenti reddituali Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo stadio Impaired acquisite o
originate
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
Esercizio
2022
Esercizio
2021
Write-off Altre Write-off Altre
A. Crediti verso banche I l
- Finanziamenti 1 1
- Titoli di debito l 1
B. Crediti verso clientela (4) (a) 1 3 12 3 (2)
- Finanziamenti (1) (a) 3 12 1 5 (6)
- Titoli di debito (3) - 2) র্ব
Totale (4) (a) 3 12 (2)

8.2 Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo ad attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione

(milioni di euro)
Rettifiche di valore
(1)
Riprese di valore
(2)
Operazioni/Componenti reddituali Primo
Secondo
Terzo stadio Impaired acquisite o
originate
Primo Secondo Terzo Impaired
acquisite
Esercizio
2022
Esercizio
2021
stadio stadio Write-off Altre Write-off Altre stadio stadio stadio o originate
A. Titoli di debito (5) (4) 6
B. Finanziamenti
- Verso clientela
- Verso banche
Totale (5) (4) 6

Le rettifiche di valore nette complessive sono negative e sono riferibili all'effetto combinato di: (i) rettifiche di valore nette su titoli di debito per 6 milioni di euro, dovute principalmente all'adeguamento del merito creditizio; (ii) riprese di valore nette su finanziamenti per 5 milioni, dovute a riprese di valore per 12 milioni di euro, a seguito della sottoscrizione di un accordo transattivo di un credito deteriorato il cui fondo svalutazione a suo tempo stanziato è stato rilasciato a Conto economico in quanto incassato nel mese di gennaio 2023, in parte compensate da perdite operative su conti correnti postali.

SEZIONE 9 – UTILI/(PERDITE) DA MODIFICHE CONTRATTUALI SENZA CANCELLAZIONI – VOCE 140

SEZIONE 10 – SPESE AMMINISTRATIVE – VOCE 160

10.1 Spese per il personale: composizione

(milioni di euro)
Tipologia di spese/Valori Esercizio
2022
Esercizio
2021
Personale dipendente (32) (33)
salari e stipendi
a)
(23) (23)
b)
oneri sociali
(5) (6)
C)
indennità di fine rapporto
(1) (1)
d)
spese previdenziali
e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale
f)
accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili:
- a contribuzione definita
- a benefici definiti
g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: (1) (1)
- a contribuzione definita (1) (1)
- a benefici definiti
h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali (1) (1)
altri benefici a favore dei dipendenti (1) (1)
2)
Altro personale in attività
3)
Amministratori e sindaci
4)
Personale collocato a riposo
5) Recuperi di spese per dipendenti distaccati presso altre aziende
6) Rimborsi di spese per dipendenti di terzi distaccati presso la società
Totale (32) (33)

10.2 Numero medio dei dipendenti per categoria (*)

Esercizio
2022
Esercizio
2021
Personale dipendente 397 390
dirigenti
a)
28 27
b)
quadri direttivi
298 291
restante personale dipendente
C)
71 72
Altro personale I 1
Totale 397 390

(*) Dati espressi in full time equivalent.

10.4 Altri benefici a favore dei dipendenti

Sono rappresentati principalmente da oneri per esodi.

(milioni di euro)
Tipologia di spese/Valori Esercizio
2022
Esercizio
2021
1) Spese per prestazioni di servizi resi da Poste Italiane SpA (4.551) (4.379)
2) Spese per consulenze e altri servizi professionali (14) (17)
3) Sanzioni imposte e tasse (30) (17)
4) Altre spese 1
Totale (4.595) (4.413)

Le spese per prestazioni rese dal Patrimonio non destinato di Poste Italiane SpA riguardano i servizi descritti nella Parte A – Politiche contabili, A.1, Sezione 4 – Altri aspetti.

SEZIONE 11 – ACCANTONAMENTI NETTI AI FONDI PER RISCHI E ONERI – VOCE 170

11.3 Accantonamenti netti agli altri fondi per rischi e oneri: composizione

Voci/Componenti reddituali Accantonamenti Riattribuzioni Risultato netto
2022
Risultato netto
2021
Accantonamenti ai fondi oneri per controversie legali
Accantonamenti ai fondi rischi e oneri diversi
(2)
(છ)
12
20
10
11
(31)
(17)
Totale (11) 32 21 (48)

I principali accantonamenti e riattribuzioni sono commentati nella precedente Parte B – Sezione 10 del Passivo.

La variazione positiva rispetto al precedente esercizio pari a 69 milioni di euro riflette principalmente gli assorbimenti a Conto economico rilevati nel corso dell'esercizio a seguito della prescrizione di talune giacenze relative all'attività di trasferimento fondi e dell'adeguamento della stima di alcuni rischi legati alla distribuzione di prodotti del risparmio postale e vertenze giudiziali con terzi.

SEZIONE 12 – RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ MATERIALI – VOCE 180

Nulla da segnalare.

SEZIONE 13 – RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ IMMATERIALI – VOCE 190

SEZIONE 14 – ALTRI ONERI E PROVENTI DI GESTIONE – VOCE 200

14.1 Altri oneri di gestione: composizione

Componenti reddituali/Valori Esercizio
2022
Esercizio
2021
Perdite per furti e rapine
2.
Altri oneri
(2)
(25)
(2)
(15)
Totale (27) (17)

14.2 Altri proventi di gestione: composizione

(milioni di euro)
Componenti reddituali/Valori Esercizio
2022
Esercizio
2021
Altri ricavi derivanti da contratti con i clienti 5 8
2. Altri proventi di gestione 16 17
Totale 21 25

La sottovoce "Altri ricavi derivanti da contratti con i clienti" accoglie proventi rilevati at point time per copia documenti e prescrizione di assegni vidimati e proventi rilevati over time per protesto assegni postali.

SEZIONE 15 – UTILI/(PERDITE) DELLE PARTECIPAZIONI – VOCE 220

Nulla da segnalare.

SEZIONE 16 – RISULTATO NETTO DELLA VALUTAZIONE AL FAIR VALUE DELLE ATTIVITÀ MATERIALI E IMMATERIALI – VOCE 230

Nulla da segnalare.

SEZIONE 17 – RETTI I HE I ALORE ELL'A IA ENTO – VOCE 240

Nulla da segnalare.

SEZIONE 18 – UTILI/(PERDITE) DA CESSIONE DI INVESTIMENTI – VOCE 250

SEZIONE 19 – LE I OSTE S L RE ITO ELL'ESER IZIO ELL'O ERATI ITÀ ORRENTE – VOCE 270

19.1 Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente: composizione

(milioni di euro)
Componenti reddituali/Valori Esercizio
2022
Esercizio
2021
Imposte correnti (-) (219) (202)
2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) 12
3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+)
3. bis Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio per crediti d'imposta di cui alla Legge 214/2011 (+)
4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) (13)
5. Variazione delle imposte differite (+/-)
6. Imposte di competenza dell'esercizio (-) (-1+/-2+3+3 bis+/-4+/-5) (231) (189)

19.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio

(milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2022 Esercizio 2021
IRES Incidenza % IRES Incidenza %
Utile ante imposte 834 698
Imposta teorica 200 24,0% 167 24,0%
Effetto delle variazioni in aumento (diminuzione) rispetto all'imposta ordinaria
Accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri e svalutazione crediti
Imposte esercizi precedenti
Altre
(1)
(1)
(4)
-0,1%
-0,1%
-0,5%
6
(10)
(5)
0.9%
-1,4%
-0,7%
Imposta effettiva (ante rilevazione Effetto fiscale Patent Box) 194 23,3% 158 22,7%
Effetto fiscale Patent Box 0,0% (1) -0.1%
lmposta effettiva 194 23,3% 157 22,6%
Descrizione Esercizio 2022 Esercizio 2021
IRAP Incidenza % IRAP Incidenza %
Utile ante imposte 834 698
Imposta teorica 37 4,5% 31 4,5%
Effetto delle variazioni in aumento (diminuzione) rispetto all'imposta ordinaria
Fondi rischi e oneri (1) -0,1% 1 0.1%
Altre 1 0,1% l 0.0%
Imposta effettiva (ante rilevazione Effetto fiscale Patent Box) 37 4,5% 32 4,6%
Effetto fiscale Patent Box l 0,0% l 0,0%
Imposta effettiva 37 4,5% 32 4,6%

SEZIONE 20 – UTILE/(PERDITA) DEI GRUPPI DI ATTIVITÀ IN VIA DI DISMISSIONE AL NETTO DELLE IMPOSTE – VOCE 290

SEZIONE 21 – ALTRE INFORMAZIONI

Non si segnalano ulteriori informazioni oltre a quelle già fornite nelle precedenti sezioni.

SEZIONE 22 – UTILE PER AZIONE

PARTE D – RE ITI ITA' O LESSI A

PROSPETTO ANALITICO DELLA REDDITIVITA' COMPLESSIVA

(milioni di euro)
Voci Esercizio
20222
Esercizio
2021
10. Utile/(Perdita) d'esercizio 602 208
Altre componenti reddituali senza rigiro a Conto economico
20. Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva:
a) variazioni di fair value
b) trasferimenti ad altre componenti di Patrimonio netto
Passività finanziarie designate al fair value con impatto a Conto economico (variazioni del
30. proprio merito creditizio):
a) variazioni del fair value
b) trasferimenti ad altre componenti di Patrimonio netto
Copertura di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività
40. complessiva:
a) variazioni di fair value (strumento coperto)
b) variazioni di fair value (strumento di copertura)
50. Attività materiali
60. Attività immateriali
70. Piani a benefici definiti
80. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
1
90. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a Patrimonio netto
100. Imposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali senza rigiro a Conto economico
Altre componenti reddituali con rigiro a Conto economico
110. Copertura di investimenti esteri:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a Conto economico
c) altre variazioni
120. Differenze di cambio:
a) variazioni di valore
b) rigiro a Conto economico
c) altre variazioni
130. Copertura dei flussi finanziari: (130) (187)
a) variazioni di fair value
b) rigiro a Conto economico
280
(410)
(178)
(a)
c) altre variazioni
di cui: risultato delle posizioni nette
140. Strumenti di copertura (elementi non designati):
a) variazioni di valore
b) rigiro a Conto economico
c) altre variazioni
150. Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva:
(4.544) (1.433)
a) variazioni di fair value (4.527) (1.007)
b) rigiro a Conto economico (147) (426)
- rettifiche per rischio di credito
- utili/perdite da realizzo

(151)
(6)
(420)
c) altre variazioni 130
160. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a Conto economico
c) altre variazioni
170. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a Patrimonio netto:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a Conto economico
- rettifiche da deterioramento
- utile/perdite da realizzo
c) altre variazioni
180. Imposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali con rigiro a Conto economico 1.332 460
190. Totale altre componenti reddituali (3.341) (1.160)
200. Redditività complessiva (Voce 10+190) (2.739) (652)

PARTE E – INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA

Premessa

L'operatività del Patrimonio BancoPosta, svolta ai sensi del DPR 144/2001, consiste, in particolare, nella gestione attiva della liquidità raccolta su conti correnti postali, svolta in nome proprio ma con vincolo d'impiego in conformità alla normativa applicabile, e nella gestione di incassi e pagamenti in nome e per conto di terzi.

Le risorse provenienti dalla raccolta effettuata da clientela privata su conti correnti postali sono obbligatoriamente impiegate in titoli governativi dell'area euro273, mentre le risorse provenienti dalla raccolta effettuata presso la Pubblica Amministrazione sono depositate presso il MEF.

Nel corso del 2022, l'operatività del Patrimonio BancoPosta è stata caratterizzata dall'attività di investimento della raccolta incrementale registrata sui conti correnti, dal reimpiego dei fondi rivenienti dai titoli governativi scaduti e dalla gestione attiva degli strumenti finanziari.

L'esercizio 2022, è stato caratterizzato da un aumento dei rendimenti dei titoli di Stato italiani (il BTP a 10 anni passa da 1,17% a 4,72%), che ha portato lo spread BTP-Bund a 214 punti base rispetto ai 135 dello scorso anno. Tali movimenti hanno determinato una riduzione del prezzo dei titoli.

La struttura patrimoniale BancoPosta, soggetta alle disposizioni prudenziali introdotte con il terzo aggiornamento della Circolare 285/2013 di Banca d'Italia, risulta particolarmente solida in ragione del CET1 ratio che, al 31 dicembre 2022, risulta pari al 20,3%. Con riferimento al Leverage Ratio, quest'ultimo presenta un valore, sempre a fine esercizio, pari al 2,9%; l'evoluzione dell'indicatore rispetto al 31 dicembre 2021 risente del venir meno dei benefici della sterilizzazione delle giacenze in "Cassa e depositi presso la banca centrale", applicata fino al primo trimestre 2022 in ragione dell'emergenza Covid.

Il profilo degli impieghi si basa sulle risultanze delle attività di continuo monitoraggio delle caratteristiche comportamentali della raccolta in conti correnti postali e sull'aggiornamento del modello statistico/econometrico dell'andamento previsionale e prudenziale di persistenza delle masse raccolte. Al riguardo, la composizione del portafoglio mira a replicare la struttura finanziaria della raccolta su conti correnti postali presso la clientela privata. Per la gestione delle relazioni finanziarie fra la struttura della raccolta e degli impieghi è stato realizzato un appropriato sistema di Asset & Liability Management. Il citato sistema costituisce dunque il riferimento tendenziale della politica degli investimenti (i cui limiti sono fissati da apposite Linee guida approvate dal Consiglio di Amministrazione), al fine di contenere l'esposizione al rischio di tasso di interesse e di liquidità.

Gestione dei rischi finanziari

273 Le risorse provenienti dalla raccolta effettuata da clientela privata su conti correnti postali sono obbligatoriamente impiegate in titoli governativi dell'area euro e, per una quota non superiore al 50% dei fondi raccolti, in altri titoli assistiti dalla garanzia dello Stato italiano (come disposto dalla Legge del 27 dicembre 2006 n. 296 e successive modifiche previste dalla Legge di stabilità 2015, n. 190 del 23 dicembre 2014). Con la conversione in Legge n. 106 del 23 luglio 2021 del D.L. n.73 del 25 maggio 2021, è consentito al Patrimonio BancoPosta nell'ambito del 50% della raccolta da clientela privata investibile in titoli garantiti dallo Stato Italiano, di impiegare fino al 30% di questa quota nell'acquisto di crediti d'imposta cedibili ai sensi del Decreto legge n. 34/2020 (cd Decreto Rilancio) ovvero altri crediti d'imposta cedibili ai sensi della normativa vigente.

Gli obiettivi di una gestione finanziaria equilibrata e di monitoraggio dei principali profili di rischio/rendimento sono garantiti da strutture organizzative esistenti nell'ambito di Poste Italiane SpA, interne e esterne al Patrimonio BancoPosta, ispirate a criteri di separatezza e autonomia delle funzioni oltre che da specifici processi che regolano l'assunzione, la gestione e il controllo dei rischi finanziari, anche attraverso la progressiva implementazione di adeguati strumenti informatici. In tale ambito, la Linea Guida Sistema di Controllo Interno e Gestione Rischi (SCIGR), approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 16 febbraio 2021, rappresenta lo strumento normativo per la disciplina integrata del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi del Patrimonio BancoPosta. Organizzativamente, la gestione dei rischi finanziari avviene attraverso il coinvolgimento dei seguenti organi e funzioni:

  • Il Comitato Controllo e Rischi, istituito nel 2015 come comitato endoconsiliare, ha il compito di supportare, con un'adeguata attività istruttoria, di natura propositiva e consultiva, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione relative al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, nonché quelle relative all'approvazione delle relazioni periodiche a carattere finanziario e non finanziario;
  • il Comitato Servizi Finanziari e Assicurativi, istituito in data 19 marzo 2018 in sostituzione del preesistente Comitato Finanza, Risparmio e Investimenti, ha l'obiettivo di indirizzare le tematiche connesse allo sviluppo dei prodotti e servizi distribuiti da BancoPosta, in ottica di visione unitaria e integrata sull'intero portafoglio di offerta, nonché di presidiare l'andamento degli investimenti finanziari inerenti alla raccolta proveniente da clientela privata;
  • la funzione Risk Management e Governo Outsourcing di BancoPosta svolge l'attività di Misurazione e Controllo Rischi nel rispetto del principio della separatezza organizzativa delle strutture aventi funzioni di controllo rispetto a quelle aventi responsabilità di gestione.

La gestione delle operazioni di impiego e di copertura dei rischi relative al Patrimonio BancoPosta sono state affidate mediante specifico mandato di gestione alle funzioni specialistiche di BancoPosta Fondi SpA SGR, società del Gruppo Poste Italiane.

Nella costruzione del Modello Rischi del Patrimonio BancoPosta si è tenuto conto, tra l'altro, della disciplina di Vigilanza prudenziale vigente per le banche e delle specifiche istruzioni per il BancoPosta, pubblicate dalla Banca d'Italia il 27 maggio 2014 a partire dal terzo aggiornamento alla Circolare n° 285 del 17 dicembre 2013.

Le citate disposizioni prudenziali estendono a BancoPosta gli obblighi, già in vigore per le banche, in tema di governo societario, controlli interni e gestione dei rischi prevedendo, tra l'altro, il conseguimento delle seguenti finalità:

  • definizione di un quadro di riferimento per la determinazione della propensione al rischio (Risk Appetite Framework RAF);
  • verifica dell'attuazione delle strategie e delle politiche aziendali;
  • contenimento del rischio entro i limiti indicati nel RAF;
  • salvaguardia del valore delle attività e protezione dalle perdite;
  • individuazione di operazioni di maggior rilievo da sottoporre al vaglio preventivo della funzione di controllo dei rischi;
  • applicazione dei processi di valutazione aziendale dell'adeguatezza patrimoniale (ICAAP) e dell'adeguatezza del sistema di gestione e governo del rischio di liquidità (ILAAP).

Il RAF consiste nel quadro di riferimento che definisce, in coerenza con il massimo rischio assumibile, il business model e il piano strategico, la propensione al rischio, le soglie di tolleranza, i limiti di rischio, le politiche di governo dei rischi, i processi di riferimento necessari per definirli e attuarli.

SEZIONE 1 – RISCHIO DI CREDITO

Alle tematiche del rischio di credito sono riconducibili le tipologie di rischio di seguito riportate.

Il rischio di credito è definito come la possibilità che una variazione del merito creditizio di una controparte, nei confronti della quale esiste un'esposizione, generi una corrispondente variazione del valore della posizione creditizia. Rappresenta, dunque, il rischio che il debitore non assolva, anche parzialmente, ai suoi obblighi di rimborso del capitale e degli interessi. Il rischio di controparte è definito come il rischio che la controparte di una transazione avente ad oggetto determinati strumenti finanziari risulti inadempiente prima del regolamento della transazione stessa. Tale rischio grava su alcune tipologie di transazioni e in particolare, per il Patrimonio BancoPosta, sui derivati finanziari e sulle operazioni di Pronti contro termine.

Il rischio di concentrazione è definito come il rischio derivante da esposizioni verso controparti o gruppi di controparti connesse ovvero controparti del medesimo settore economico o che esercitano la stessa attività ovvero appartenenti alla medesima area geografica.

Informazioni di natura qualitativa

1. Aspetti generali

Secondo quanto previsto dalla normativa di riferimento (DPR 144/2001) il Patrimonio BancoPosta non può esercitare attività di concessione di finanziamenti nei confronti del pubblico. In conseguenza di ciò non sono sviluppate politiche creditizie.

Le caratteristiche operative del Patrimonio BancoPosta determinano tuttavia una rilevante concentrazione delle esposizioni nei confronti dello Stato italiano, riconducibile essenzialmente agli investimenti in titoli di Stato e ai depositi presso il MEF. Secondo il modello di calcolo di rischio di credito più avanti definito, tali tipologie di investimento non determinano fabbisogni di capitale a copertura di tale rischio.

2. Politiche di gestione del rischio di credito

2.1 Aspetti organizzativi

La funzione Risk Management nell'ambito del Patrimonio BancoPosta è la struttura preposta alla gestione e alla misurazione dei rischi di credito, controparte e concentrazione.

L'attività di monitoraggio del rischio di credito si riferisce in particolare alle seguenti esposizioni:

  • titoli governativi dell'area euro o altri titoli assistiti dalla garanzia dello Stato italiano per l'impiego della liquidità raccolta tramite i conti correnti da clientela privata;
  • depositi presso il MEF per l'impiego della liquidità raccolta tramite conti correnti da Pubblica Amministrazione e da privati;
  • eventuali posizioni a credito verso la Tesoreria dello Stato dovute ai versamenti della raccolta al netto del debito per anticipazioni erogate;
  • partite in corso di lavorazione: negoziazione assegni, utilizzo carte elettroniche, incassi diversi;
  • conti correnti postali intrattenuti con la clientela con saldi temporaneamente attivi per effetto dell'addebito di competenze periodiche, limitatamente a quelli non oggetto di svalutazione in quanto tornati passivi nel corso dei primi giorni del 2023;

  • depositi di contante derivanti da collateralizzazioni per operazioni in essere con banche e clientela previste da accordi di mitigazione del rischio di controparte (Global Master Repurchase Agreement);
  • depositi di contante effettuati come contributo prefinanziato al fondo di garanzia della Controparte Centrale "Cassa di Compensazione e Garanzia" per operatività in Repo;
  • depositi di contante derivanti da collateralizzazioni per operazioni in derivati marginati centralmente tramite clearing broker;
  • crediti di funzionamento di natura commerciale verso partner derivanti dall'attività di collocamento di prodotti finanziari/assicurativi.

L'attività di monitoraggio del rischio di controparte si riferisce ai contratti derivati di copertura e alle operazioni di Pronti contro termine.

Il monitoraggio del rischio di concentrazione, nell'ambito del Patrimonio BancoPosta, ha l'obiettivo di limitare i rischi di instabilità derivanti dall'inadempimento di un cliente singolo o di un gruppo di clienti connessi con esposizioni, in termini di rischio credito e controparte, rilevanti rispetto al Patrimonio.

2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controllo

Il rischio di credito è complessivamente presidiato attraverso:

  • soglie minime di rating per emittente/controparte, suddivisi in base alla tipologia di strumento;
  • soglie di monitoraggio della concentrazione per emittente/controparte;
  • monitoraggio delle variazioni di rating delle controparti.

I limiti di cui ai punti che precedono sono stati stabiliti nell'ambito delle "Linee guida della gestione finanziaria di Poste Italiane SpA" per il Patrimonio BancoPosta; in particolare, con riferimento ai limiti di rating, è consentito operare con controparti investment grade ed emittenti eurogovernativi aventi un rating pari almeno a quello della Repubblica italiana.

Con riferimento alle soglie di monitoraggio del rischio di concentrazione, sono applicati quelli previsti dalla normativa prudenziale274 .

Ai fini della misurazione del rischio di credito e di controparte si è scelto di utilizzare la metodologia standard275 definita dal Regolamento (UE) n. 575/2013. Per il calcolo delle classi di merito creditizio delle controparti, nell'applicazione di tale metodologia, sono state scelte le agenzie di rating Standard & Poor's, Moody's, Fitch e DBRS.

Nello specifico, in materia di vigilanza prudenziale, per ciascuna delle categorie di transazioni da cui deriva il rischio di controparte vengono adottate le seguenti metodologie di stima dell'esposizione a rischio:

• per i derivati finanziari del tipo "interest rate swa " e per le operazioni di acquisto/vendita a termine di titoli governativi si applica la metodologia "standardizzata"276;

274 Secondo la normativa prudenziale, con riferimento alla normativa sulle Grandi Esposizioni, le esposizioni ponderate per il rischio devono rimanere al di sotto del 25% del valore dei fondi propri. Le esposizioni sono di norma assunte al valore nominale e tenendo in considerazione le eventuali tecniche di attenuazione del rischio di credito. Al fine di tenere conto della minore rischiosità connessa con la natura della controparte debitrice si applicano i fattori di ponderazione migliorativi.

275 Tale metodologia prevede la ponderazione delle esposizioni a rischio con fattori che tengono conto della tipologia delle esposizioni e della natura delle controparti, in considerazione anche della rischiosità espressa dalle classi di rating esterni.

276 Secondo tale metodologia, l'esposizione a rischio dei derivati è calcolata attraverso la somma, incrementata del 40%, delle due seguenti componenti: il costo di sostituzione, rappresentato dal fair value dei derivati considerando l'effetto dei collateral forniti e ricevuti, e l'add-on, calcolato sulla base delle caratteristiche contrattuali dei derivati, tra cui il nozionale, la scadenza e il risk driver di riferimento.

• per le operazioni di Pronti contro termine si applicano le tecniche di Credit Risk Mitigation (CRM) – "Metodo integrale"277 .

Ai fini della misurazione dell'esposizione al rischio di concentrazione, si è scelto di utilizzare il metodo descritto dal Regolamento (UE) n. 575/2013 in materia di Grandi esposizioni.

2.3 Metodi di misurazione delle perdite attese

Il modello di impairment introdotto con l'IFRS 9, basato sulle Expected Credit Losses (ECL), si applica alle Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato e alle Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

Per le attività finanziarie diverse dai crediti di funzionamento di natura commerciale, il Patrimonio BancoPosta applica il General deterioration model secondo modelli di stima dei parametri di rischio distinti a seconda della tipologia di controparte:

  • modelli interni di stima dei parametri di rischio, per i titoli di debito e i depositi con controparti Sovereign, Banking e Corporate;
  • parametri di rischio derivanti dai rating delle agenzie o tassi di default medi di settore, per la Pubblica Amministrazione e Controparti Centrali.

La determinazione delle perdite attese viene svolta sull'orizzonte temporale definito coerentemente con il livello di Staging (12 mesi o lifetime) sulla base delle seguenti grandezze:

  • Probability of Default (PD);
  • Loss Given Default (LGD);
  • Exposure at Default (EAD);
  • Time Factor (TF).

Di seguito le principali assunzioni adottate nella determinazione dei singoli fattori:

  • PD, come indicato dal principio, è stata adottata una valutazione Point in Time (PIT) e forward looking;
  • LGD, sono stati utilizzati valori coerenti con il modello Internal Ratings Based (IRB) Base Approach della normativa Basilea (45% per attività di rischio senior, 75% per le attività di rischio subordinate);
  • EAD, esposizione calcolata prospetticamente fino alla scadenza dello strumento a partire dallo sviluppo dei flussi di cassa previsti. Nello sviluppo si è tenuto conto delle specifiche ipotesi di indicizzazione per ogni asset class (titoli a tasso fisso, titoli a tasso variabile, titoli indicizzati all'inflazione, ecc.);
  • TF, come tasso di attualizzazione è stato adottato il tasso di interesse effettivo determinato a livello di singola posizione.

Con riferimento a un gruppo omogeneo di attività finanziarie, viene applicato un criterio di svalutazione su base collettiva che definisce la misura dell'ECL insita nello strumento, pur non essendo possibile la sua riconduzione ad una specifica posizione. La modalità di raggruppamento è effettuata in relazione alla tipologia di controparte sulla base della modalità di stima delle PD.

277 Secondo il metodo integrale della CRM, l'ammontare dell'esposizione a rischio viene ridotto del valore della garanzia; specifiche regole sono previste per tenere conto della volatilità dei prezzi di mercato relativi sia all'attività garantita che al collateral ricevuto.

Il Patrimonio BancoPosta ha deciso di non adottare la "Low Credit Risk Exe tion" e di procedere invece alla staging allocation degli strumenti finanziari interessati.

Sulla base dei modelli di impairment sopra descritti, ai fini della corretta allocazione delle esposizioni non deteriorate nello stage 1 o nello stage 2, il significativo incremento del rischio di credito delle posizioni finanziarie, diverse dai crediti di funzionamento di natura commerciale, è determinato sulla base del "delta notch" tra il rating al momento dell'entrata in portafoglio e il rating alla data di reporting.

Tale delta viene confrontato con un valore soglia che prende in considerazione i seguenti fattori:

  • il rating dello strumento finanziario al momento dell'entrata in portafoglio;
  • il rating dello strumento finanziario alla data di reporting;
  • l'anzianità della posizione all'interno del portafoglio (fattore vintage);
  • un fattore additivo per mitigare la non linearità del valore della PD rispetto alle classi di rating278;
  • un fattore judgmental il cui utilizzo è ristretto al caso di repentini cambiamenti del merito creditizio non ancora rilevati dai rating279 .

Sulla base delle informazioni sopra riportate il Patrimonio BancoPosta non applica la presunzione che il manifestarsi di uno scaduto di oltre 30 giorni denoti automaticamente aumenti significativi del rischio di credito dopo la rilevazione iniziale. Il Patrimonio BancoPosta definisce il default sulla base di valutazioni ad hoc che prendono in considerazione:

  • eventuali ritardi di pagamento;
  • informazioni di mercato quali ad esempio attribuzioni allo stato di default da parte delle agenzie di rating;
  • analisi interne su specifiche posizioni creditorie.

Con riferimento ai ritardi di pagamento, la definizione di default è basata sulla seguente impostazione:

  • ritardo di pagamento anche di un solo giorno o rinegoziazione del debito, per gli strumenti finanziari con controparti Sovereign;
  • ritardo di pagamento di 90 giorni, per gli strumenti finanziari con controparti Banking e Corporate.

Conformemente a quanto richiesto dal principio contabile, nella determinazione dell'ECL sono stati considerati anche elementi forward looking basati su scenari di ampio consenso.

L'approccio seguito è quello di inglobare direttamente nella stima della PD le informazioni forward looking. In particolare, per il calcolo della PD delle controparti sovrane vengono utilizzate stime prospettiche rese disponibili dal Fondo Monetario Internazionale; per quanto riguarda le altre controparti, invece, il modello interno adottato consente di completare il dataset di input necessario al calcolo della PD a partire da valori di scenario riferibili ad alcune delle variabili del modello. La finalità

278 Il fattore additivo è costruito in funzione del livello del rating raggiunto alla reporting date: migliore è il rating, più alta è la soglia per il passaggio a stage 2.

279 Il fattore judgemental è un fattore che può riassumere aspetti rilevanti nella determinazione del significativo incremento del rischio di credito tenuto conto di alcuni elementi quali ad esempio:

una variazione significativa, effettiva o attesa, del rating di credito interno/esterno dello strumento finanziario;

variazioni sfavorevoli, esistenti o previste, delle condizioni economiche, finanziarie o commerciali che si ritiene possano provocare un cambiamento significativo della capacità del debitore di onorare i suoi debiti, come un aumento, effettivo o atteso, dei tassi di interesse o un aumento significativo, effettivo o atteso, dei tassi di disoccupazione.

dell'approccio è, quindi, quella di stimare le variabili non valorizzate utilizzando la correlazione storica delle informazioni disponibili280 .

Con riferimento alle tecniche di stima utilizzate, si evidenzia che per lo sviluppo di modelli di calcolo della PD per le controparti Sovereign, Banking e Corporate, non potendo utilizzare eventi di default, in quanto poco frequenti, si è adottato un approccio di tipo shadow rating.

Tale metodologia consiste nell'utilizzare variabili target legate al livello di rating esterno prodotto dalle agenzie; il target può essere identificato direttamente con il rating o, in alternativa, con il tasso di default collegato al livello di rating. È stata scelta un'agenzia di rating di riferimento per la costruzione del target tenendo in considerazione sia la numerosità delle controparti valutate sia la disponibilità di dati storici su un orizzonte temporale ritenuto adeguato.

Per la costruzione dei modelli sono state estratte e utilizzate le seguenti tipologie di dati per ciascun Paese del campione:

  • dati macroeconomici;
  • dati di mercato: indici di mercato nazionali, indici energetico/non energetico mondiali, Indice Eurostoxx e Indice S&P500;
  • dati di bilancio.

Per i crediti di funzionamento di natura commerciale il Patrimonio BancoPosta applica il Simplified approach, per il quale non è prevista la determinazione del significativo incremento del rischio di credito, ma il fondo a copertura perdite è determinato per un ammontare uguale alle perdite attese lungo l'intera vita del credito.

Tale approccio viene determinato mediante il seguente processo:

  • sulla base del volume d'affari o dell'esposizione creditizia storica, si individua una soglia di credito oltre la quale procedere ad una valutazione individuale del singolo credito o della singola esposizione creditoria. La valutazione analitica delle posizioni creditorie implica un'analisi della qualità del credito e della solvibilità del debitore, determinata in base ad elementi probativi interni ed esterni a supporto di tale valutazione;
  • per i crediti sotto la soglia individuata, mediante la predisposizione di una matrice dalla quale risultino le diverse percentuali di svalutazione stimate sulla base delle perdite storiche, ove esistenti, o in alternativa sull'andamento storico degli incassi. Nella costruzione della matrice di impairment i crediti vengono raggruppati per categorie omogenee in funzione delle loro caratteristiche, al fine di tenere conto dell'esperienza storica sulle perdite.

Infine, i potenziali effetti sullo scenario economico derivanti dal conflitto tra Russia e Ucraina sono ad oggi difficilmente prevedibili ed eventuali variazioni delle stime per la determinazione della PD troveranno riflesso nei bilanci redatti nei periodi successivi (si veda al riguardo anche quanto riportato nel paragrafo "Eventi di rilievo intercorsi nell'esercizio" della Parte A, Sezione 4 – Altri aspetti).

2.4 Tecniche di mitigazione del rischio di credito

Il Patrimonio BancoPosta adotta strumenti di attenuazione del rischio di credito e controparte. In particolare:

• Titoli a reddito fisso

I titoli di debito detenuti assistiti da garanzia o altro strumento di attenuazione del rischio di credito sono i titoli emessi da CDP SpA garantiti dallo Stato italiano e sottoscritti dal Patrimonio BancoPosta per un valore nominale al 31 dicembre 2022 di 3.000 milioni di euro, rilevati tra le Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato; per lo strumento finanziario in commento, nella determinazione delle perdite attese, si è tenuto conto della PD della Repubblica italiana.

280 In particolare, l'utilizzo di tale approccio viene limitato a situazioni per le quali si ritiene che, effettivamente, i dati consuntivi non siano più rappresentativi della reale rischiosità della controparte.

• Strumenti finanziari derivati e contratti di Pronti contro termine

Al fine di ridurre le esposizioni al rischio di controparte, il Patrimonio BancoPosta stipula contratti standard ISDA (con allegato CSA) e contratti GMRA che disciplinano, rispettivamente, la collateralizzazione, in cash o titoli di Stato, per le operazioni in derivati e in Pronti contro termine. Inoltre, a partire dal 2021, il Patrimonio BancoPosta ha avviato l'operatività in derivati OTC con compensazione in Controparte Centrale Qualificata per la quale sono previste specifiche marginazioni per il tramite di clearing broker. Con riferimento all'operatività in Pronti contro termine, al fine di mitigare il rischio di controparte e avere un più facile accesso al mercato, a partire da dicembre 2017, il Patrimonio BancoPosta stipula contratti attraverso la Controparte Centrale "Cassa di Compensazione e Garanzia".

La quantificazione delle posizioni in derivati e in Pronti contro termine e i relativi strumenti di attenuazione del rischio sono illustrati nella Parte B – Altre Informazioni, tabelle 5 e 6, alla quale si rimanda.

• Crediti di funzionamento di natura commerciale

Il Patrimonio BancoPosta, al fine di mitigare i rischi derivanti dalla concessione di condizioni di pagamento posticipato alla propria clientela, si è dotata di una policy e di idonee linee guida che regolamentano la gestione dei crediti di funzionamento di natura commerciale, le modalità e le condizioni di pagamento da applicare alla clientela e definisce il processo aziendale volto a verificare il merito creditizio del cliente, nonché la sostenibilità del rischio commerciale insito nella proposta contrattuale di pagamento posticipato.

In funzione dell'esito delle valutazioni, i contratti stipulati con la clientela possono essere subordinati alla prestazione di un'idonea garanzia. Le garanzie vengono inoltre richieste se previste da disposizioni normative e/o da regolamenti attuativi di specifici servizi.

Il Patrimonio BancoPosta accetta principalmente fidejussioni bancarie o assicurative rilasciate da primario istituto; in alternativa, su richiesta del cliente e previa valutazione del rischio, accetta fidejussioni rilasciate da altri istituti, il versamento di un deposito cauzionale oppure l'apertura di conto corrente postale vincolato.

In considerazione del limitato rischio di insolvenza della clientela pubblica, il Patrimonio BancoPosta di norma concede l'esonero dal rilascio delle garanzie fideiussorie a copertura di crediti di funzionamento di natura commerciale alla Pubblica Amministrazione, a eccezione dei casi in cui il rilascio sia obbligatorio per disposizioni normative o per regolamenti attuativi di specifici servizi.

Pertanto, le garanzie detenute sono prevalentemente riferite a clientela privata.

Per tutte le posizioni creditorie valutate analiticamente, ai fini del calcolo del fondo svalutazione crediti commerciali, le garanzie riducono l'incidenza dell'ammontare esposto a rischio.

Al 31 dicembre 2022, l'ammontare dei crediti di funzionamento di natura commerciale al netto delle svalutazioni è di 806 milioni di euro senza garanzie in essere.

Al 31 dicembre 2022, il Patrimonio BancoPosta non detiene strumenti finanziari assistiti da garanzie o altri strumenti di attenuazione del rischio di credito per i quali non sia stato rilevato un fondo a copertura perdite attese (salvo il caso di impiego temporaneo della liquidità in pronti contro termine attivi).

Non si sono registrati impatti derivanti dalla pandemia da COVID-19 sulle garanzie e gli altri strumenti di attenuazione del rischio di credito.

3. Esposizioni creditizie deteriorate

897 Nel corso di gennaio 2023 il Patrimonio destinato BancoPosta ha incassato 12 milioni di euro relativi a partite indebitamente sottratte classificate nel 2021 come esposizioni creditizie deteriorate totalmente svalutate; tale attività è stata riclassificata

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al 31 dicembre 2022 tra le esposizioni creditizie non deteriorate, rilevando a voce 130 del Conto economico la ripresa di valore del fondo rettificativo pari a 12 milioni di euro.

Informazione di natura quantitativa

A. Qualità del credito

A.1 Esposizioni creditizie deteriorate e non deteriorate: consistenze, rettifiche di valore, dinamica e distribuzione economica

A.1.1 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori di bilancio)

(milioni di euro)
Portafogli/qualità Sofferenze Inadempienze
probabili
Esposizioni
scadute
deteriorate
Esposizioni
scadute non
deteriorate
Altre esposizioni non
deteriorate
Totale
1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 25 46.551 46.576
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla
2.
redditività complessiva
33.161 33.161
3. Attività finanziarie designate al fair value 1
Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair
value
1 -
5. Attività finanziarie in corso di dismissione 1
Totale al 31.12.2022 1 25 79.712 79.737
Totale al 31.12.2021 56 91.303 91.359

A.1.2 Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori lordi e netti)

(milioni di euro)
Deteriorate Non deteriorate
Portafogli/qualità Rettifiche di valore
Esposizione lorda
complessive
Esposizione netta Write-off parziali
complessivi*
Esposizione lorda Rettifiche di valore
complessive
Esposizione netta Totale
(esposizione netta)
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 1 1 1 46.651 75 46.576 46.576
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
l I 1 1 33.177 16 33.161 33.161
3. Attività finanziarie designate al fair value 1 1 X × 1 1
Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair
value
1 1 1 X × 1 1
5. Attività finanziarie in corso di dismissione 1 1 1
Totale al 31.12.2022 79.828 91 79.737 79.737
Totale al 31.12.2021 12 12 91.445 86 91.359 91.359

(*) valore da esporre a fini informativi

(milioni di euro)
Attività di evidente scarsa qualità creditizia
Portafogli/qualità Minusvalenze cumulate Esposizione netta Esposizione netta
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 1 1
2. Derivati di copertura 1 1 6.109
Totale al 31.12.2022 6.109
Totale al 31.12.2021 873

A.1.3 Distribuzione delle attività finanziarie per fasce di scaduto (valori di bilancio)

(milioni di euro)
Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio Impaired acquisite o originate
Portafogli/stadi di rischio Da 1 giorno
a 30 giorni
Da oltre 30
giorni a 90
giorni
Oltre 90
giorni
Da 1 giorno
a 30 giorni
Da oltre 30
giorni a 90
qiorni
Oltre 90
qiorni
Da 1 giorno
a 30 giorni
Da oltre 30
giorni a 90
qiorni
Oltre 90
qiorni
Da 1 giorno
a 30 giorni
Da oltre 30
giorni a 90
qiorni
Oltre 90
qiorni
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 12 5 0
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
l
3. Attività finanziarie in corso di dismissione I
Totale al 31.12.2022 12 ı
Totalo al 21 12 2024 16

A.1.4 Attività finanziarie, impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: dinamica delle rettifiche di valore complessive e degli accantonamenti complessivi

Rettifiche di valore complessive
Attivita nentranti nel primo stadio Atfività rientranti nel secondo stadio Altivita nentranti nel terzo stadio Attivita fin. impaired acquisite o originate Accantonamenti complessivi su impegni a erogare fondi e
garanzie finanziarie rilasciate
Causaliistadi di rischio Crediti verso
bancile a
Banche
Centrali a
vista
All fin
valutate al
costo
amm. Ip
Att. fin.
valutate al FV
con impatto
sula
reddith its
complessiva
Att. fin. in
corso di
di cui.
dismissione individuali
di cuit
svalutazioni svalutazioni
collettive
Crediti verso
bancile a
Banche
Centrali :
vista
All fin
valutate al
costo
amm. Ip
Att. fin.
valutate al FV
con impatto
sula
redditività
complessiva
Att. fin. in
corso di
di cui.
svalutazioni svalutazioni
dismissione individuali
di cuit
CONSTITE
Crediti verso
bancile a
Banche
Centrali :
vista
Atl. fin.
valutate al
Costo
amm. 10
Att. fin.
valutate al FV
con impatto
รมใน
reddith its
complessiva
Att. fin. in
corso di
di cui. di cuic
svalutazioni svalutazioni
dismissione individuali collettive
valutate al
costo
amm.10
A.t. fin.
Att. fin. valutate al FV
con impatto
sula
redditività
complessiva
Att. fin. in
corso di
Granissione
di cui.
svalutazioni
indrindusli
di cut
svalutazioni
collettive
Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio lmpagni a
erogare fondi e
garanzie fin.
rilasciale
impered
acquisitiile o
originative
Total
Rettifiche complessive iniziali 16 12 R 11 25 17 17 તિક
Variazioni in aumento da attività finanziarie acquisite
o originate
গা
Cancellazioni diverse dai write-off (1) (1) 12) (2)
Rettifiche lriprese di valore nette per rischio di credito
(++)
(2) (12) (12) (2)
Modifiche contrattuali senza cancellazioni
Cambiamenti della metodologia di stima
Witte-of non tilevati direttamente a Conto economico (T (7) (7)
Albe varsionani
Rettifiche complessive finali 13 15 34 57 34 23
Recuperi da Incasso su attività finanziarie oggetto di
with of
Willia.off rilousti dirattonsela o Crinto acconomico

Il decremento del fondo a copertura delle perdite attese è dovuto principalmente al rilascio a Conto economico, a seguito della sottoscrizione di un accordo transattivo, di un fondo svalutazione di 12 milioni di euro a suo tempo stanziato su un credito deteriorato ed incassato nel mese di gennaio 2023. Tale decremento è stato in parte compensato da maggiori fondi a copertura delle perdite attese principalmente sul portafoglio titoli e sui depositi presso il MEF a seguito dell'adeguamento del merito creditizio.

A.1.5 Attività finanziarie, impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: trasferimenti tra i diversi stadi di rischio di credito (valori lordi e nominali)

(milioni di euro)
Valori lordi/valore nominale
Portafogli/stadi di rischio Trasferimenti tra primo stadio e
secondo stadio
Trasferimenti tra secondo stadio e
terzo stadio
Trasferimenti tra primo stadio e
terzo stadio
da primo stadio
a secondo stadio
da secondo
stadio a primo
stadio
da secondo
stadio a terzo
stadio
da terzo stadio a
secondo stadio
da primo stadio
a terzo stadio
da terzo stadio a
primo stadio
. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 1 1 12
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla
2.
redditività complessiva
1 1
3. Attività finanziarie in corso di dismissione
4. Impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate 1 1
Totale al 31.12.2022 1 1 l 12
Totale al 31.12.2021 1 1 1

(milioni di euro)
Esposizione lorda Rettifiche di valore complessive e accantonamenti complessivi
Tipologie esposizioni/valori Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio Impaired
acquisite o
originate
Primo stadio
Secondo stadio
Terzo stadio Impaired
acquisite o
originate
Esposizione netta Write-off parziali
complessivi*
র্ব Esposizioni creditizie per cassa
A.1 A vista
a) Deteriorate X X
b) Non deteriorate 1.890 1.890 X X 1.890
A.2 Altre
a) Sofferenze × X
di cui: esposizioni oggetto di concessioni X X
b) Inadempienze probabili X X -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni × X -
C) Esposizioni scadute deteriorate X X
di cui: esposizioni oggetto di concessioni X X -
d) Esposizioni scadute non deteriorate 2 2 X X 2
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - X X
e) Altre esposizioni non deteriorate 1.498 .468 30 × X - 1.498
· di cui: esposizioni oggetto di concessioni x X
TOTALE A 3.390 3.358 32 3.390
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
a) Deteriorate × X
b) Non deteriorate 4.613 X X 4.613
TOTALE B 4.613 - 4.613
TOTALE A+B 8.003 3.358 32 8.003

(*) valore da esporre a fini informativi

Le esposizioni fuori bilancio "Non deteriorate" riguardano il rischio di controparte connesso alle operazioni in derivati con fair value positivo al lordo di eventuali accordi di compensazione in essere281 e a operazioni di Pronti contro termine passive con margini rientranti nella nozione di "Operazioni SFT" (Securities Financing Transactions) 282 .

A.1.7 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti

(milioni di euro)
Esposizione lorda Rettifiche di valore complessive e accantonamenti complessivi
Tipologie esposizioni/valori Impaired
Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio
originate
acquisite o Primo stadio Secondo
stadio
Terzo stadio Impaired
acquisite o
originate
Esposizione netta Write-off parziali
complessivi*
A. Esposizioni creditizie per cassa
a) Sofferenze X - X -
di cui: esposizioni oggetto di concessioni - X X -
b) Inadempienze probabili X X -
di cui: esposizioni oggetto di concessioni - X X -
c) Esposizioni scadute deteriorate - X X -
di cui: esposizioni oggetto di concessioni - X - X -
d) Esposizioni scadute non deteriorate 78 12 66 X 55 ર્દ X - 23
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - × X -
e) Altre esposizioni non deteriorate 78.250 77.485 765 X 36 35 X - 78.214
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni X X -
TOTALE A 78.328 77.497 831 91 રૂ રે રેણ 78.237
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
a) Deteriorate X ×
b) Non deteriorate 6.982 2.260 X X - 6.982
TOTALE B 6.982 2.260 6.982
TOTALE A+B 85.310 79.757 831 01 રૂક રહ " 85.219

(*) valore da esporre a fini informativi

281 Il Patrimonio BancoPosta non ha in essere accordi quadro di compensazione esecutivi o similari che soddisfano i requisiti previsti dallo IAS 32, paragrafo 42, per la compensazione in bilancio, ma utilizza accordi standardizzati bilaterali di netting che consentono, in caso di default della controparte, la compensazione delle posizioni creditorie e debitorie relative a derivati finanziari.

282 Come definita nella normativa prudenziale.

Le esposizioni fuori bilancio "Non deteriorate" riguardano il rischio di controparte connesso alle operazioni in derivati con fair value positivo al lordo di eventuali accordi di compensazione in essere e il rischio di credito connesso agli impegni ad erogare fondi a seguito di operazioni in Repo stipulate a fine esercizio 2022 e regolate nei primi giorni del 2023.

A.1.9 Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde

(milioni di euro)
Causali/Categorie Sofferenze Inadempienze probabili Esposizione scadute
deteriorate
A. Esposizione lorda iniziale 12
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
B. Variazioni in aumento
B.1 Ingressi da esposizioni non deteriorate
B.2 Ingressi da attività finanziarie impaired acquisite o originate
B.3 Trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate
B.4 Modifiche contrattuali senza cancellazioni
B.5 Altre variazioni in aumento
C. Variazioni in diminuzione (12)
C.1 Uscite verso esposizioni non deteriorate 12)
C.2 Write-off
C.3 Incassi
C.4 Realizzi per cessioni
C.5 Perdite da cessione
C.6 Trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate
C.7 Modifiche contrattuali senza cancellazioni
C.8 Altre variazioni in diminuzione
D. Esposizione lorda finale
- di cui: esposizioni cedute non cancellate

(millioni di euro)
Sofferenze lnadempienze probabili Esposizione scadute deteriorate
Causali / Categorie di cui: esposizioni
Totale
oggetto di
concessioni
Totale di cui: esposizioni
oggetto di
concessioni
di cui: esposizioni
oggetto di
concessioni
A.
Rettifiche complessive iniziali
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
12
B.
Variazioni in aumento
l
B.1 Rettifiche di valore da attività finanziarie impaired acquisite o originate X × X
B.2 Altre rettifiche di valore
B.3 Perdite da cessione
B.4 Trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate
B.5 Modifiche contrattuali senza cancellazioni
B.6 Altre variazioni in aumento
Variazioni in diminuzione
(12)
C.1
Riprese di valore da valutazione
(12)
C.2 Riprese di valore da incasso
C.3 Utili da cessione
C.4 Write-off
C.5 Trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate
C.6 Modifiche contrattuali senza cancellazioni
C.7 Altre variazioni in diminuzione
Rettifiche complessive finali
D.
- -
-
- di cui: esposizioni cedute non cancellate 1 1

A.2 Classificazione delle attività finanziarie, degli impegni a erogare fondi e delle garanzie finanziarie rilasciate in base ai rating esterni e interni

Il Patrimonio destinato BancoPosta non effettua politiche creditizie in quanto non esercita attività di concessione di finanziamenti nei confronti del pubblico. Inoltre, utilizza modelli interni solo ai fini della misurazione delle perdite attese previste dall'IFRS 9, ma non per la quantificazione dei requisiti patrimoniali a fronte del rischio di credito.

A.2.1 Distribuzione delle attività finanziarie, degli impegni a erogare fondi e delle garanzie finanziarie rilasciate: per classi di rating esterni (valori lordi)

(milioni di euro)
Esposizioni Classi di rating esterni
Classe 1 Classe 2
Classe 3
Classe 4
Classe 5
Classe 6
rating Totale
A. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 448 ૨૯૩ 42.647 2.993 46.651
- Primo stadio 448 557 42.362 2.421 45.788
- Secondo stadio - 285 572 863
- Terzo stadio
- Impaired acquisite o originate
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla
B
redditività complessiva
l 1 33.177 1 - 33.177
- Primo stadio 33.177 33.177
- Secondo stadio
- Terzo stadio
- Impaired acquisite o originate
C. Attività finanziarie in corso di dismissione -
- Primo stadio
- Secondo stadio
- Terzo stadio
- Impaired acquisite o originate
Totale (A + B + C) 448 563 75.824 l l l 2.993 79.828
D. Impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate 2.260 2.260
- Primo stadio 2.260 2.260
- Secondo stadio
- Terzo stadio
- Impaired acquisiti/e o originati/e
Totale (D) 1 - l l - 2.260 2.260
Totale (A + B + C + D) 448 563 75.824 5.253 82.088

Il secondo stadio accoglie principalmente attività finanziarie riferibili a crediti di funzionamento di natura commerciale per i quali il fondo a copertura perdite è valutato secondo il metodo semplificato.

Le esposizioni senza rating esposte nel primo stadio si riferiscono principalmente ai rapporti in essere con Cassa Compensazione e Garanzia.

Il raccordo tra le classi di merito creditizio e i rating di tali agenzie è il seguente:

Classe di merito creditizio Fitch Moody's S&P DBRS
1 da AAA a AA- da Aaa a Aa3 da AAA a AA- da AAA a AAL
2 da A+ a A- da A1 a A3 da A+ a A- da AH a AL
da BBB+ a BBB- da Baa1 a Baa3 da BBB+ a BBB- da BBBH a BBBL
da BB+ a BB- da Ba1 a Ba3 da BB+ a BB- da BBH a BBL
5 da B+ a B- da B1 a B3 da B+ a B- da BH a BL
6 CCC+ e inferiori Caa1 e inferiori CCC+ e inferiori CCC

Le caratteristiche operative del Patrimonio BancoPosta determinano una rilevante concentrazione nei confronti dello Stato italiano. Tale concentrazione è riscontrabile nella tabella A.2.1 in corrispondenza della classe di merito creditizio numero "3" nella quale rientra lo Stato italiano.

A.3 Distribuzione delle esposizioni creditizie garantite per tipologia di garanzia

A.3.1 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche garantite

(milloui di Guro)
Garanzie reali (1) Garanzie personali (2)
Altre
garanzie
reali
Derivati su crediti Crediti di firma
Espos. Espos. lmmobili - lmmobili - CLN Altri derivati Totale
lorda netta ipoteche finanziamenti
per leasing
Titoli Controparti
centrali
Banche Altre
società
finanziarie
Altri
soggetti
Amministra
zioni
pubbliche
Banche Altre
società
finanziarie
Altri
soggetti
(1)+(2)
1. Esposizioni creditizie per cassa garantite:
1.1 totalmente garantite -
di cui deteriorate - - 1
1.2 parzialmente garantite 1
di cui deteriorate - - 1
2. Esposizioni creditizie fuori bilancio
garantite:
2.1 totalmente garantite - 1
di cui deteriorate
3.898
di cui deteriorate ' - -
2.2 parzialmente garantite 3.939 -
3.939
- 1
262
3,636 1 -
-

A.3.2 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela garantite

Garanzie reali (1) Garanzie personali (2) (millioni di euro)
Derivati su crediti Crediti di firma
Espos. Espos. lmmobili - Altre
garanzie
reali
CLN Altri derivati Totale
lorda netta lmmobili -
ipoteche
finanziamenti
per leasing
ritoli Controparti
centrali
Banche Altre
società
finanziarie
Altri
soggetti
Amministra
zioni
pubbliche
Banche Altre
società
finanziarie
Altri
soggetti
(1)+(2)
1. Esposizioni creditizie per cassa garantite:
1.1 totalmente garantite 1.359 1.358 1.358 1.358
- di cui deteriorate 1 -
1.2 parzialmente garantite 6.081 6 080 - 1 4.521 1.500 6.021
- di cui deteriorate -
i Esposizioni creditizie fuori bilancio
garantite:
2.1 totalmente garantite 1
- di cui deteriorate 1
2.2 parzialmente garantite 4.539 4.539 1 - 3.115 1.188 4.303
- di cui deteriorate -

Le esposizioni creditizie per cassa si riferiscono a:

  • operazioni di Pronti contro termine gestite attraverso la Controparte Centrale che soddisfano i requisiti previsti dallo IAS 32 e sono pertanto oggetto di compensazione in bilancio per 3.217 milioni di euro;
  • titoli a tasso fisso per un ammontare nominale di 3.000 milioni di euro emessi da Cassa Depositi e Prestiti e garantiti dallo Stato italiano.

Le esposizioni creditizie fuori bilancio si riferiscono ad operazioni in derivati aventi fair value netto positivo e agli impegni ad erogare fondi relativi a Pronti contro termine con Cassa Compensazione e Garanzia stipulati e non ancora regolati.

B. Distribuzione e concentrazione delle esposizioni creditizie

B.1 Distribuzione settoriale delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela

(milioni di euro)
Esposizioni/ Amministrazioni Pubbliche Società finanziarie Società finanziarie (di cui:
imprese di assicurazione)
Società non finanziarie Famiglie
Controparti Espos. netta Rettif. valore
compl.
Espos. netta Rettif. valore
compl.
Espos. netta Rettif. valore
compl.
Espos. netta Rettif. valore
compl.
Espos. Netta Rettif. valore
compl.
Esposizioni creditizie per cassa
A.
Sofferenze
A.1
di cui: esposizioni oggetto di concessioni
A.2 Inadempienze probabili
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni
A.3 Esposizioni scadute deteriorate
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni
Esposizioni non deteriorate
A.4
72.173 37 5.686 2 288 1 372 29 6 23
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni 1
TOTALE A 72.173 37 5.686 N 288 372 29 23
B.
Esposizioni creditizie fuori bilancio
Esposizioni deteriorate
B.1
B.2 Esposizioni non deteriorate 3.209 3.773
TOTALE B 3.209 3.773
TOTALE (A+B) al 31.12.2022 75.382 37 9.459 2 288 372 29 23
TOTALE (A+B) al 31.12.2021 82.289 31 5.741 2 230 195 41 24

B.2 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela

numorii ai oala)
ITALIA ALTRI PAESI EUROPEI AMERICA ASIA RESTO DEL MONDO
Esposizioni/
Aree geografiche
Espos. netta Rettif. valore Espos. netta Rettif. valore
compl.
Espos. netta Rettif. valore
compl.
Espos. netta Rettif. valore
compl.
Espos. netta Rettif. valore
compl.
Esposizioni creditizie per cassa
A.
Sofferenze
A.1
A.2 Inadempienze probabili
A.3 Esposizioni scadute deteriorate
A.4 Esposizioni non deteriorate 77.134 91 1.103
TOTALE A 77.134 91 1.103
Esposizioni creditizie fuori bilancio
B.
B.1
Esposizioni deteriorate
B.2 Esposizioni non deteriorate 5.469 1.513
TOTALE B 5.469 1.513
TOTALE (A+B) al 31.12.2022 82.603 91 2.616
TOTALE (A+B) al 31.12.2021 87.047 98 1.182

B.2 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela

(milioni di euro)
ITALIA NORD OVEST ITALIA NORD EST ITALIA CENTRO ITALIA SUD E ISOLE
Esposizioni/
Aree geografiche
Espos. netta Rettif. valore
compl.
Espos. netta Rettif. valore
compl.
Espos. netta Rettif. valore
compl.
Espos. netta Rettif. valore
compl.
Esposizioni creditizie per cassa
A.
Sofferenze
A.1
A.2 Inadempienze probabili
A.3 Esposizioni scadute deteriorate
A.4 Esposizioni non deteriorate 3 9 13 4 77.113 50 5 28
TOTALE A 3 9 13 77.113 50 5 28
B.
Esposizioni creditizie fuori bilancio
B.1
Esposizioni deteriorate
B.2 Esposizioni non deteriorate 5.469
TOTALE B 5.469
TOTALE (A+B) al 31.12.2022 3 9 13 82.582 50 5 28
TOTALE (A+B) al 31.12.2021 2 9 1 16 87.040 45 4 28

La concentrazione su Italia Centro nella distribuzione territoriale è dovuta alla natura delle esposizioni costituite per la quasi totalità da titoli di Stato italiani e depositi presso il MEF.

B.3 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche

(milioni di euro)
ITALIA ALTRI PAESI EUROPEI AMERICA ASIA RESTO DEL MONDO
Esposizioni/
Aree geografiche
Espos. netta Rettif. valore
compl.
Espos. netta Rettif. valore
compl.
Espos. netta Rettif. valore
compl.
Espos. netta Rettif. valore
compl.
Espos. netta Rettif. valore
compl.
A. Esposizioni creditizie per cassa
Sofferenze
A.1
A.2 Inadempienze probabili
A.3 Esposizioni scadute deteriorate
A.4 Esposizioni non deteriorate 2.395 පිරිමි මිතිවර්තිය මෙයි හිමිය මිතිබුණ පිහිටි මෙම ප්‍රධාන අතර හැකියා හිමිය මෙම ප්‍රධාන අතර හා බවට පිහිටි හිටි මෙම ප්‍රධාන අතර හා බවට පිහිටි මෙම ප්‍රධාන බවට පිහිටි මෙම ප්‍රධාන
TOTALE A 2.395 વેવે ર
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
B.1
Esposizioni deteriorate
B.2 Esposizioni non deteriorate 737 3.859
TOTALE B 737 3.859
TOTALE (A+B) al 31.12.2022 3.132 4.854
TOTALE (A+B) al 31.12.2021 5.398 3.379

B.3 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche

(Infinitifi di Gulv)
ITALIA NORD OVEST ITALIA NORD EST ITALIA CENTRO ITALIA SUD E ISOLE
Esposizioni/
Aree geografiche
Espos. netta Rettif. valore
compl.
Espos. netta Rettif. valore
compl.
Espos. netta Rettif. valore
compl.
Espos. netta Rettif. valore
compl.
Esposizioni creditizie per cassa
A.
Sofferenze
A.1
A.2 Inadempienze probabili
A.3 Esposizioni scadute deteriorate
A.4 Esposizioni non deteriorate 204 2.191
TOTALE A 204 I 2.191
B.
Esposizioni creditizie fuori bilancio
B.1
Esposizioni deteriorate
B.2 Esposizioni non deteriorate 534 203
TOTALE B 534 203
TOTALE (A+B) al 31.12.2022 738 2.394
TOTALE (A+B) al 31.12.2021 438 1 4.959

B.4 Grandi esposizioni

Secondo quanto disposto dalle vigenti normative, la tabella delle "Grandi esposizioni" riporta le informazioni relative alle esposizioni, verso clienti o gruppo di clienti connessi, che superano il 10% del totale dei fondi propri. Le esposizioni sono determinate facendo riferimento alla somma delle attività di rischio per cassa e delle operazioni fuori bilancio, senza l'applicazione dei fattori di ponderazione per il rischio. Sulla base di tali criteri, nella tabella rientrano soggetti che, pur avendo una ponderazione per il rischio pari allo 0%, presentano un'esposizione non ponderata superiore al 10% dei fondi propri. In particolare, le esposizioni verso lo Stato italiano riportate in tabella rappresentano circa il 77% del totale "Ammontare" al valore di bilancio. Le rimanenti esposizioni fanno riferimento a primarie controparti bancarie europee e ad altri organismi centrali italiani. Si precisa, tuttavia, che in considerazione dell'impossibilità di esercitare attività di concessione di finanziamenti nei confronti del pubblico, Banca d'Italia ha esonerato il Patrimonio BancoPosta dall'applicazione delle disposizioni relative ai limiti delle Grandi esposizioni, fermi restando i rimanenti obblighi in materia.

Grandi esposizioni
a) 87.576
b) Ammontare valore ponderato (milioni di euro) 1 322
C) Numero

E. Operazioni di cessione

A. Attività finanziarie cedute e non cancellate integralmente

Informazione di natura qualitativa

Nell'ambito del Patrimonio BancoPosta, rientrano in tale casistica esclusivamente i titoli di Stato italiani impegnati in operazioni di Pronti contro termine passive. Attraverso tali operazioni BancoPosta ha accesso al mercato interbancario della raccolta con lo scopo di finanziare l'acquisto di titoli di Stato e i depositi necessari all'attività di marginazione.

Informazione di natura quantitativa

E.1 Attività finanziarie cedute rilevate per intero e passività finanziarie associate: valore di bilancio

di cui: oggetto di
di cui: oggetto di
di cui: oggetto di
contratti di vendita
di cui
Valore di bilancio
operazioni di
Valore di bilancio
operazioni di
con patto di
deteriorate
di cui: oggetto di
contratti di vendita
con patto di
riacquisto
cartolarizzazione
cartolarizzazione
riacquisto
Attività finanziarie detenute per la
x
A.
negoziazione
Titoli di debito
×
1.
-
X
Titoli di capitale
2.
X
3.
Finanziamenti
X
Derivati
4.
Altre attività finanziarie
в
1
obbligatoriamente valutate al fair value
Titoli di debito
1.
-
X
2.
Titoli di capitale
Finanziamenti
3.
-
l
C. Attività finanziarie designate al fair value
-
Titoli di debito
1.
-
Finanziamenti
2.
Attività finanziarie valutate al fair value
D.
6.246
6.246
6.668
con impatto sulla redditività complessiva
6.668
Titoli di debito
6.246
6.246
6.668
1.
6.668
X
Titoli di capitale
2.
Finanziamenti
3.
Attività finanziarie valutate al costo
6.766
6.674
6.766
ammortizzato
6.674
Titoli di debito
6.766
6.674
1.
6.766
6.674
2.
Finanziamenti
13.342
TOTALE al 31.12.2022
13.012
13.012
13.342
-
TOTALE al 31.12.2021
15.024
15.024
14.837
14.837

Il rischio di mercato riguarda:

  • rischio di prezzo: è il rischio che il valore di uno strumento finanziario fluttui per effetto di variazioni dei prezzi di mercato, sia che le variazioni derivino da fattori specifici del singolo strumento o del suo emittente, sia da fattori che influenzino tutti gli strumenti trattati sul mercato;
  • rischio di cambio: è il rischio che il valore di uno strumento finanziario fluttui per effetto di modifiche dei tassi di cambio delle monete diverse da quella di conto;
  • rischio di tasso di interesse sul fair value: è il rischio che il valore di uno strumento finanziario fluttui per effetto di modifiche dei tassi di interesse sul mercato;
  • rischio spread: è il rischio riconducibile a possibili flessioni dei prezzi dei titoli obbligazionari detenuti in portafoglio, dovute al deterioramento della valutazione di mercato della qualità creditizia dell'emittente;
  • rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari futuri: è il rischio che i flussi finanziari fluttuino per effetto di modifiche dei tassi di interesse sul mercato;
  • rischio di tasso d'inflazione sui flussi finanziari futuri: è il rischio che i flussi finanziari fluttuino per effetto di modifiche dei tassi di inflazione rilevati sul mercato.

2.1 Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo – portafoglio di negoziazione di vigilanza

Al 31 dicembre 2022 sono presenti Passività finanziarie di negoziazione derivanti esclusivamente dalla stipula di un contratto di vendita a termine di 198 mila azioni ordinarie Visa Incorporated finalizzato a stabilizzarne il rendimento. Tale operazione non soddisfa il requisito dell'"intento di negoziazione" così come definito dall'art. 104 del Regolamento (UE) n. 575/2013, per la classificazione nel "Portafoglio di negoziazione di vigilanza"; tale intento è peraltro escluso dalle "Linee guida della gestione finanziaria di Poste Italiane SpA" per il Patrimonio BancoPosta.

L'informativa sui rischi di mercato connessi a tale operazione è fornita nella sezione relativa al "Portafoglio bancario".

2.2 Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo – portafoglio bancario

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, procedure di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del rischio di prezzo

Rischio di tasso di interesse

L'assunzione del rischio di tasso di interesse costituisce una componente normale dell'attività di un'istituzione finanziaria e può generare effetti sia sui livelli reddituali (rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari) che sul valore economico dell'azienda (rischio di tasso di interesse sul fair value). In particolare, le variazioni dei tassi di interesse esprimono effetti sui flussi finanziari per le attività e le passività remunerate a tasso variabile e hanno effetti sul fair value degli impieghi remunerati a tasso fisso.

Il rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari può derivare dal disallineamento, in termini di tipologie di tasso, modalità di indicizzazione e scadenze, delle poste finanziarie attive e passive tendenzialmente destinate a permanere fino alla loro scadenza contrattuale e/o attesa (cd. banking book) che, in quanto tali, generano effetti economici in termini di margine di interesse, riflettendosi sui risultati reddituali dei futuri periodi. In particolare, tale rischio riguarda le attività e le passività a tasso variabile o rese tali per effetto di operazioni di fair value hedge.

Il rischio di tasso di interesse sul fair value riguarda principalmente gli effetti delle variazioni dei tassi di mercato sul prezzo degli strumenti finanziari a tasso fisso o ricondotti a tasso fisso mediante operazioni di copertura di cash flow hedge e, in via residuale, gli effetti delle variazioni dei tassi di mercato sulla componente fissa degli strumenti finanziari a tasso variabile o ricondotti a tasso variabile mediante operazioni di copertura di fair value hedge. Tali effetti risultano tanto più significativi quanto maggiore è la duration283 dello strumento finanziario.

Il modello interno di misurazione del rischio di tasso di interesse sul banking book prevede l'applicazione del metodo basato sul valore economico. In tal senso rileva l'esigenza di definire un probabile profilo di rimborso della raccolta a vista basandosi sulle caratteristiche comportamentali della stessa e su alcune scelte metodologiche relative all'orizzonte temporale ed al livello probabilistico con cui si intende sviluppare le stime. In particolare, ad oggi, considerando un livello di probabilità del 99%, viene utilizzato un orizzonte massimo di scadenza con un cut-off di 20 anni per la raccolta da clientela retail, di 10 anni per la raccolta da clientela business e per le PostePay284 e di 5 anni per la raccolta da Pubblica Amministrazione. L'approccio prevede il calcolo del rischio di tasso in ottica ALM determinato dal confronto tra poste attive detenute e poste passive rilevate sulla base del profilo comportamentale.

L'esposizione al rischio tasso di interesse, ottenuta secondo quanto previsto dal modello interno, viene sottoposta a particolari situazioni di stress che influenzano l'andamento dei principali fattori di rischio - quali la durata della raccolta e il valore delle poste attive e passive dello Stato patrimoniale - che contribuiscono a determinarne la misura. In particolare, gli stress test ipotizzati prevedono una riduzione dell'orizzonte massimo di scadenza (cut-off) per la raccolta a vista e la rivalutazione delle poste attive e passive secondo scenari di mercato avversi.

La gestione e mitigazione del rischio di tasso di interesse si basa sulle risultanze delle analisi di misurazione dell'esposizione al rischio e sul rispetto di quanto indicato, in coerenza con la propensione al rischio e il sistema di soglie e limiti stabiliti nel RAF, nelle Linee guida della gestione finanziaria tempo per tempo approvate dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA.

Per quanto riguarda il modello di gestione del rischio si rimanda a quanto già descritto nel paragrafo relativo ai rischi finanziari, nella Premessa della Parte E.

Il Patrimonio BancoPosta, inoltre, monitora il rischio di mercato, comprensivo del rischio di tasso di interesse sul fair value e del rischio spread, delle Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e degli strumenti finanziari derivati attraverso il calcolo della massima perdita potenziale (VaR – Value at Risk) stimata su un orizzonte temporale di 1 giorno e con una probabilità del 99%.

Rischio spread

Il rischio spread riguarda gli impieghi in titoli eurogovernativi o assistiti dalla garanzia dello Stato italiano classificati nel portafoglio Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva. Nel corso dell'esercizio 2022, si è rilevato in media un aumento dei rendimenti dei titoli di Stato italiani rispetto all'esercizio precedente e al 31 dicembre 2022 il differenziale di rendimento dei titoli di Stato italiani a dieci anni rispetto al Bund tedesco (cd Spread) presenta un valore di circa 214 bps, in aumento rispetto al valore dello scorso anno (135 bps al 31 dicembre 2021).

Nel periodo in commento, quanto sopra descritto, ha determinato nel portafoglio delle Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (nozionale di circa 37 miliardi di euro), detenuto dal Patrimonio BancoPosta, una complessiva variazione netta negativa del fair value di circa 10,1 miliardi di euro: tale variazione è stata in parte rilevata

283 La duration è l'indicatore utilizzato per stimare la variazione percentuale del prezzo corrispondente ad una determinata variazione dei rendimenti di mercato.

284 Dal 1 ottobre 2018 le carte prepagate sono di competenza di Postepay SpA. La liquidità raccolta tramite tali carte viene trasferita al BancoPosta che provvede ad investirla nel rispetto dei vincoli di impiego previsti per la restante raccolta riveniente da clientela privata. Pertanto ai fini delle specifiche analisi di rischio permangono le logiche relative a ciascun modello sottostante le diverse tipologie di raccolta.

a Conto economico per l'importo negativo di circa 5,7 miliardi di euro relativo alla variazione di fair value dei titoli oggetto di copertura dal rischio tasso di interesse, mentre la variazione negativa del fair value dei titoli non coperti e della componente relativa al rischio spread (non oggetto di copertura), si è riflessa nel patrimonio netto per circa 4,4 miliardi di euro.

Rischio di prezzo

Il rischio di prezzo riguarda le poste finanziarie attive classificate come Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico.

Ai fini della presente analisi di sensitività sono state prese in considerazione le principali posizioni che sono potenzialmente esposte alle maggiori fluttuazioni di valore.

Il Patrimonio BancoPosta monitora il rischio di prezzo delle azioni mediante il calcolo della massima perdita potenziale (VaR – Value at Risk) stimata su un orizzonte temporale di 1 giorno e con una probabilità del 99%.

1. Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie

Valuta di denominazione: Euro

Tipologia/Durata residua A vista Fino a 3
mesi
Da oltre 3
mesi
Da oltre 6
anno
Da oltre 1
anni
Da oltre 5
mesi fino a 6 mesi fino a 1 anno fino a 5 anni fino a 10 Oltre 10 anni Durata indet.
anni
1. Attività per cassa 19.039 9.659 4.028 2.774 9.586 7.371 32.382
1.1 Titoli di debito 4.719 4.028 2.774 9.586 7.371 32.382
- con opzione di rimborso anticipato
- altri 4.719 4.028 2.774 9.586 7.371 32.382
1.2 Finanziamenti a banche 3.385
1.3 Finanziamenti a clientela 15.654 4.940
- c/c 6
- altri finanziamenti 15.648 4.940
- con opzione di rimborso anticipato
- altri 15.648 4.940
2.
Passività per cassa
87.315 5.488 883 6.972
2.1 Debiti verso clientela 83.159 4.220 433
- c/c 77.768
- altri debiti 5.391 4.220 433
- con opzione di rimborso anticipato
- altri 5.391 4.220 433
2.2 Debiti verso banche 4.156 1.268 450 6.972
- c/c 520
- altri debiti 3.636 1.268 450 6.972
2.3 Titoli di debito
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
2.4 Altre passività
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
3.
Derivati finanziari
3.1 Con titolo sottostante
- Opzioni
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe 1.390 868 2.233
+ Posizioni corte 1.928 565 716 375 648
3.2 Senza titolo sottostante
- Opzioni
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe 15.251 3.045 13.855 1.075 1.653
+ Posizioni corte 5.516 3.848 500 25.015
4. Altre operazioni fuori bilancio
+ Posizioni lunghe 2.260
+ Posizioni corte 2.260

1. Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie

Valuta di denominazione: Dollaro USA

(milloni di euro)
Tipologia/Durata residua A vista Fino a 3
mesi
Da oltre 3
mesi
Da oltre 6
mesi fino a 6 mesi fino a 1
anno
Da oltre 1
anno fino a
5 anni
Da oltre 5
10 anni
anni fino a Oltre 10 anni Durata indet.
1. Attività per cassa 1
1.1 Titoli di debito
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
1.2 Finanziamenti a banche 1
1.3 Finanziamenti a clientela
- c/c
- altri finanziamenti
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
2. Passività per cassa
2.1 Debiti verso clientela
- c/c
- altri debiti
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
2.2 Debiti verso banche
- c/c
- altri debiti
2.3 Titoli di debito
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
2.4 Altre passività
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
3. Derivati finanziari
3.1 Con titolo sottostante
- Opzioni
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
3.2 Senza titolo sottostante
- Opzioni
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
4. Altre operazioni fuori bilancio
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte

Valuta di denominazione: Franco Svizzera

(milioni di euro)
Tipologia/Durata residua A vista Fino a 3
mesi
Da oltre 3
mesi
Da oltre 6
anno
Da oltre 1
mesi fino a 6 mesi fino a 1 anno fino a 5
anni
Da oltre 5
anni fino a
10 anni
Oltre 10 anni Durata indet.
1. Attività per cassa 2
1.1 Titoli di debito
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
1.2 Finanziamenti a banche 2
1.3 Finanziamenti a clientela
- c/c
- altri finanziamenti
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
2. Passività per cassa
2.1 Debiti verso clientela
- c/c
- altri debiti
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
2.2 Debiti verso banche
- c/c
- altri debiti
2.3 Titoli di debito
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
2.4 Altre passività
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
3. Derivati finanziari
3.1 Con titolo sottostante
- Opzioni
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
3.2 Senza titolo sottostante
- Opzioni
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
4. Altre operazioni fuori bilancio
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte

1. Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie

Valuta di denominazione: Altre valute

(milioni di euro)
Tipologia/Durata residua A vista Fino a 3
mesi
Da oltre 3
mesi
Da oltre 6
anno
Da oltre 1
mesi fino a 6 mesi fino a 1 anno fino a 5
anni
Da oltre 5
anni fino a
10 anni
Oltre 10 anni Durata indet.
1. Attività per cassa 1
1.1 Titoli di debito
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
1.2 Finanziamenti a banche 1
1.3 Finanziamenti a clientela
- c/c
- altri finanziamenti
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
2.
Passività per cassa
2.1 Debiti verso clientela
- c/c
- altri debiti
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
2.2 Debiti verso banche
- c/c
- altri debiti
2.3 Titoli di debito
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
2.4 Altre passività
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
3. Derivati finanziari
3.1 Con titolo sottostante
- Opzioni
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
3.2 Senza titolo sottostante
- Opzioni
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
4. Altre operazioni fuori bilancio
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte

2. Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività

Rischio di tasso di interesse sul fair value

La sensitivity al rischio di tasso di interesse sul fair value delle posizioni interessate è calcolata in conseguenza di un ipotetico shift parallelo della curva dei tassi di mercato di +/- 100 bps. Le misure di sensitività indicate dall'analisi svolta offrono un riferimento di base, utilizzabile per apprezzare le potenziali variazioni del fair value, in caso di oscillazioni dei tassi di interesse.

Alla data del 31 dicembre 2022 il portafoglio delle Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva del Patrimonio BancoPosta ha una duration di 5,01 per il portafoglio titoli e derivati (al 31 dicembre 2021 la duration era pari a 5,15)285. La sensitivity risulta evidenziata in tabella.

Rischio di tasso di interesse sul fair value

(milioni di euro)
Data di riferimento dell'analisi Nozionale* Fair value Delta valore Margine di intermediazione Riserve di
Patrimonio netto
al lordo delle imposte
+100bps -100bps +100bps -100bps +100bps -100bps
Effetti 2022
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
Titoli a reddito fisso 37.489 33.161 (805) 784 - (805) 784
Crediti d'imposta Legge n. 77/2020
Attivo - Derivati di copertura 1.806 350 79 (ਰੇਤ) - 79 (ਰੇਟ
Passivo - Derivati di copertura 2.793 (96) (148) 158 - (148) 158
Variabilità al 31 dicembre 2022 42.088 33.415 (874) 847 (874) 847
Effetti 2021
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
Titoli a reddito fisso 31.415 37-626 (717) 600 (717) 600
Crediti d'imposta Legge n. 77/2020 3.538 3.301 (65) 67 - (65) 67
Attivo - Derivati di copertura 2.129 77 220 (257) - 220 (257)
Passivo - Derivati di copertura
Variabilità al 31 dicembre 2021 37.082 41.004 (562) 410 - (562) 410

(*) Per i derivati che comportano lo scambio di capitali (titoli o altre attività) è stato indicato il prezzo di regolamento dei contratti così come richiesto dalla Circolare n. 262/2005 della Banca d'Italia.

Il complesso degli impieghi del Patrimonio BancoPosta è classificato nelle Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato e nelle Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva. La sensitivity analysis riportata riguarda quest'ultima categoria di attività e i relativi strumenti finanziari derivati.

In particolare, il rischio in commento riguarda:

  • nell'ambito delle Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, titoli di Stato a reddito fisso per 33.161 milioni di euro, costituiti da titoli a tasso fisso per 17.126 milioni di euro, titoli a tasso variabile per 491 milioni di euro, titoli a tasso variabile ricondotti a posizioni di tasso fisso mediante interest rate swap di cash flow hedge per 3.117 milioni di euro, titoli indicizzati all'inflazione per 775 milioni di euro e titoli a tasso fisso o variabile ricondotti a posizioni a tasso variabile mediante contratti derivati di fair value hedge per 11.652 milioni di euro (di cui 4.078 milioni di euro con partenza forward start);
  • nell'ambito dei derivati di copertura, contratti di vendita a termine di titoli di Stato per un valore nozionale di 1.390 milioni di euro e contratti di acquisto a termine di titoli di Stato per un valore nozionale di 3.209 milioni di euro, classificati come derivati di copertura di cash flow hedge.

Rischio spread

Il rischio spread è riconducibile alla significatività assunta dall'impatto dello spread tra tassi di rendimento dei debiti sovrani sul fair value dei titoli eurogovernativi, dove lo spread riflette la percezione di mercato del merito creditizio degli enti emittenti.

La sensitività del valore del portafoglio dei titoli emessi o garantiti dallo Stato italiano al rischio creditizio della Repubblica italiana risulta superiore a quella riferita al solo movimento dei tassi di interesse cd risk free. Tale situazione ha origine dal

285 Al 31 dicembre 2021 la duration dei crediti d'imposta valutati al fair value con impatto sulla redditività complessiva era pari a 2; tali crediti dal 1° ottobre 2022 sono valutati al costo ammortizzato.

fatto che la variazione dello spread creditizio non è oggetto di copertura e riguarda l'intero portafoglio titoli e quindi sia la componente a tasso fisso, sia quella a tasso variabile. Infatti, in quest'ultimo caso i derivati di fair value hedge, che trasformano il titolo in tasso variabile, coprono solo il rischio tasso di interesse "risk free" e non anche il rischio creditizio. Pertanto, una variazione dello spread creditizio impatta in eguale misura tanto sui titoli a tasso fisso che sui titoli a tasso variabile.

La sensitivity allo spread286 è calcolata applicando uno shift di +/- 100 bps alla curva dei rendimenti dei titoli governativi italiani.

Di seguito si riporta l'esito dell'analisi di sensitività effettuata.

Rischio spread sul fair value

(milioni di euro)
Data di riferimento dell'analisi Nozionale* Fair value Delta valore Margine di
intermediazione
Riserve di
Patrimonio netto al lordo delle
imposte
+100bps -100bps +100bps -100bps +100bps -100bps
Effetti 2022
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
Titoli a reddito fisso 37.489 33.161 (2.830) 3.343 (2.830) 3.343
Attivo - Derivati di copertura
Passivo - Derivati di copertura
1.806
2.793
350
(96)
78
(156)
(94)
166
78
(156)
(94)
166
Variabilità al 31 dicembre 2022 42.088 33.415 (2.908) 3.415 (2.908) 3.415
Effetti 2021
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
Titoli a reddito fisso 31.415 37.626 (4.305) 5.198 (4.305) 5.198
Attivo - Derivati di copertura
Passivo - Derivati di copertura
2.129 77 227 (264) 227 (264)
Variabilità al 31 dicembre 2021 33.544 37.703 (4.078) 4.934 (4.078) 4.934

(*) Per i derivati che comportano lo scambio di capitali (titoli o altre attività) è stato indicato il prezzo di regolamento dei contratti così come richiesto dalla Circolare n. 262/2005 della Banca d'Italia.

Si evidenzia che un'eventuale variazione dello spread non comporterebbe effetti contabili sul portafoglio delle Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, ma inciderebbe unicamente sull'ammontare delle plus/minus latenti. In altri termini, i titoli a reddito fisso valutati al costo ammortizzato che al 31 dicembre 2022 ammontano a 27.699 milioni di euro (nominale di 28.304 milioni di euro) e il cui fair value è di 23.651 milioni di euro, a seguito di un incremento di 100 bps dello spread, subirebbero una variazione negativa del fair value, non riflessa nei dati contabili, di circa 2,45 miliardi di euro.

Le variazioni dello spread non rilevano ai fini dei requisiti patrimoniali richiesti al Patrimonio destinato Bancoposta non essendo le riserve di fair value comprese nei fondi propri utili ai fini di vigilanza.

Oltre che con l'analisi di sensitivity, il Patrimonio BancoPosta monitora il rischio in commento mediante il calcolo della massima perdita potenziale (VaR – Value at Risk). Di seguito si riporta l'esito dell'analisi di VaR effettuata tenendo in considerazione la variabilità del fattore rischio spread.

286 Le grandezze utilizzate per lo sviluppo della sensitivity sono la curva tasso swap e la curva BTP (il tasso swap a 10 anni è pari a 320 bps, e lo spread del BTP rispetto al tasso swap a 10 anni è pari a 151 bps).

Rischio spread - Analisi di VaR

(IIIIiionii ui Guiv)
Data di riferimento dell'analisi Esposizione al rischio SpreadVaR
Nozionale Fair value
Effetti 2022
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
Titoli a reddito fisso* 37.489 33.161 373
Strumenti finanziari derivati
Cash flow hedge ** 3.209 (92) 31
Variabilità al 31 dicembre 2022 40.698 33.069 404
Effetti 2021
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
Titoli a reddito fisso* 31.415 37.626 267
Strumenti finanziari derivati
Cash flow hedge **
Variahilità al 31 dicambra 2021 21 115 27 626 267

(*) Il VAR relativo ai titoli a reddito fisso tiene conto anche delle operazioni di vendita a termine. (**) Il VAR relativo ai derivati copertura si riferisce alle operazioni di acquisto a termine complessive.

Il calcolo della massima perdita potenziale (VaR – Value at Risk), stimata su basi statistiche con un orizzonte temporale di 1 giorno e un livello di confidenza del 99%, è utilizzato dal Patrimonio BancoPosta anche per il monitoraggio del rischio di mercato. L'analisi effettuata tramite il VaR tiene in considerazione la variabilità del fattore di rischio (spread) che storicamente si è manifestata, non limitando l'analisi a uno shift parallelo di tutta la curva.

Al fine di monitorare, in maniera congiunta, il rischio spread e il rischio tasso di interesse sul fair value, di seguito si riporta anche l'esito dell'analisi del VaR effettuata con riferimento alle Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e ai relativi strumenti finanziari derivati, tenendo in considerazione la variabilità di entrambi i fattori di rischio:

(milioni di euro)
2022
2021
VaR medio (454) (586)
VaR minimo (285) (287)
VaR massimo (641) (1.626)

Tenuto conto sia delle Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (comprensive dei relativi derivati di copertura in essere) che delle vendite a termine l'analisi congiunta del rischio spread e del rischio tasso di interesse sul fair value evidenzia al 31 dicembre 2022 una perdita potenziale pari a 513 milioni di euro (VaR fine periodo). L'aumento del VaR di fine periodo rispetto ai 337 milioni di euro del 31 dicembre 2021 è dovuta all'aumento della volatilità registrata sui mercati nel corso dell'anno.

Rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari

Al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2022, la sensitivity al rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari prodotta dagli strumenti interessati è riassunta nella tabella qui di seguito, calcolata ipotizzando uno shift parallelo della curva dei tassi di mercato di +/- 100 bps.

Rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari

(milioni di euro)
2022 2021
Esposizione a
rischio
Margine di
intermediazione
Esposizione a
rischio
Margine di
intermediazione
+100 bps -100 bps +100 bps -100 bps
Cassa
- Depositi presso Banca d'Italia 1.885 19 (19) 4.771 48 (48)
- Depositi presso banche 5 4
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato
Crediti verso banche
- Collateral a garanzia 1.468 15 (15) 3.313 33 (33)
Crediti verso clientela
- Deposito presso il MEF (raccolta pubblica)
- Deposito presso il MEF (raccolta privati)
- Collateral a garanzia
- Crediti verso Patrimonio non destinato
- Titoli a reddito fisso
11.907
1.991
989
349
8.115
119
20
10
3
81
(119)
(20)
(10)
(3)
(81)
12.712
1.990
1.545
175
5.770
127
20
15
2
58
(127)
(20)
(15)
(2)
(58)
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
- Titoli a reddito fisso
10.540 105 (105) 9.800 98 (98)
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato
Debiti verso banche
- Collateral a garanzia
- Pronti contro termine
(3.636)
(3.996)
(36)
(40)
36
40
(219)
(2.956)
(2)
(30)
2
30
Debiti verso clientela
- Collateral a garanzia
(1.188) (12) 12 (a)
Totale variabilità 28.429 284 (284) 36.896 369 (369)

Al 31 dicembre 2022, il rischio in commento è ascrivibile prevalentemente a:

  • attività di impiego presso il MEF della liquidità proveniente dalla raccolta su conti correnti postali della Pubblica Amministrazione e dei privati;
  • depositi presso Banca d'Italia delle temporanee eccedenze di liquidità derivanti dalla raccolta da privati;
  • titoli a tasso fisso emessi dallo Stato italiano ricondotti a posizioni a tasso variabile attraverso la stipula di contratti derivati di fair value hedge per un valore nominale complessivo di 18.655 milioni di euro principalmente relativi a: (i) titoli dello Stato italiano per 3.850 milioni di euro, la cui copertura di fair value hedge inizia a produrre i suoi effetti nei 12 mesi successivi al periodo in commento; (ii) titoli della Repubblica Italiana del valore nominale di 150 milioni di euro con rendimento legato all'inflazione;
  • titoli a tasso variabile emessi dallo Stato italiano per un valore nominale complessivo di 500 milioni di euro;
  • crediti di complessivi 2.457 milioni di euro per depositi in garanzia prestati come collateral di passività per strumenti finanziari derivati e pronti contro termine;
  • debiti di complessivi 4.824 milioni di euro per depositi in garanzia ricevuti come collateral di passività per strumenti finanziari derivati;
  • Pronti contro termine passivi ricondotti a posizioni a tasso variabile attraverso la stipula di contratti derivati di fair value hedge per un valore nominale complessivo di 3.996 milioni di euro.

Rischio di tasso di inflazione sui flussi finanziari

Al 31 dicembre 2022 il rischio in commento riguarda i titoli di Stato indicizzati all'inflazione che non sono stati oggetto di copertura di cash flow hedge o fair value hedge, detenuti dal Patrimonio BancoPosta per un nominale di 1.022 milioni di euro e un valore di bilancio di 1.110 milioni di euro; gli effetti dell'analisi di sensitività sono trascurabili.

Rischio di prezzo

L'analisi di sensitivity sugli strumenti finanziari sensibili al rischio di prezzo si basa su uno stress di variabilità calcolato con riferimento alla volatilità storica ad un anno, considerata rappresentativa delle possibili variazioni di mercato.

Rischio di prezzo

(milioni di euro)
Data di riferimento dell'analisi Posizione Delta valore Margine di
intermediazione
Riserve di
Patrimonio netto
al lordo delle imposte
+ Vol - Vol + Vol
- Vol
- Vol
Effetti 2022
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto
a Conto economico
Titoli di capitale 40 12 (12) 12 (12)
Passività finanziarie di negoziazione (4) (12) 12 (12) 12 -
Variabilità al 31 dicembre 2022 36 1 1 1
Effetti 2021
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto
a Conto economico
Titoli di capitale 39 10 (10) 10 (10)
Passività finanziarie di negoziazione (3) (a) (a) ರಿ -
Variabilità al 31 dicembre 2021 36 1 (1) 1 (1)

Gli investimenti in azioni sono commentati nella Parte B, Attivo, tabella 2.5.

Ai fini dell'analisi di sensitivity, agli investimenti in azioni privilegiate di Visa Incorporated (Serie C Convertible Participating Preferred Stock e Serie A Preferred Stock) presenti in portafoglio è stato associato il corrispondente valore delle azioni Classe A, tenuto conto della volatilità delle azioni quotate sul NYSE. Tale volatilità è stata attenuata dalla vendita a termine parziale delle azioni ordinarie Visa Incorporated Serie C, stipulata nel corso del 2021. Il rischio di prezzo per le citate azioni è anche monitorato mediante il calcolo del VaR.

Di seguito si riporta l'esito dell'analisi del VaR effettuata:

(milioni di euro)
2022 2021
VaR fine periodo
VaR medio
VaR minimo
VaR massimo (1)

2.3 Rischio di cambio

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di cambio

Il rischio di cambio rappresenta il rischio di subire perdite per effetto di avverse variazioni dei corsi delle divise estere su tutte le posizioni detenute indipendentemente dal portafoglio di allocazione. Tale rischio per il Patrimonio BancoPosta deriva principalmente dai conti correnti bancari in valuta, dalla cassa valute e dalle azioni VISA287 .

Il controllo del rischio di cambio è assicurato dalla funzione di Risk Management e si basa sulle risultanze delle analisi di misurazione dell'esposizione al rischio e sul rispetto di quanto indicato nelle Linee guida della gestione finanziaria che limitano l'operatività in cambi ai servizi di cambia valute e bonifici esteri.

La misurazione del rischio di cambio viene effettuata utilizzando la metodologia prudenziale in vigore per le banche (cfr. Regolamento (UE) n. 575/2013). Inoltre viene effettuata periodicamente l'analisi di sensitività sulle poste soggette a rischio di cambio con riferimento alle posizioni più significative ipotizzando uno scenario di stress determinato dai livelli di volatilità del tasso di cambio per ciascuna posizione valutaria ritenuta rilevante. In particolare, è applicata una variazione del tasso di cambio pari alla volatilità storica ad un anno, considerata rappresentativa delle possibili variazioni di mercato.

B. Attività di copertura del rischio di cambio

Informazioni di natura quantitativa

1. Distribuzione per valuta di denominazione delle attività, delle passività e dei derivati

(milioni di euro)
Valute
Voci Dollari
USA
Franchi
Svizzera
Sterlina
Gran Bretagna
Yen
Giappone
Dinaro
Tunisia
Altre
valute
A. Attività finanziarie 41 2 1
A.1
Titoli di debito
Titoli di capitale
A.2
40
Finanziamenti a banche
A.3
1 2 1
Finanziamenti a clientela
A.4
Altre attività finanziarie
A.5
B. Altre attività 17 4 2
C. Passività finanziarie
Debiti verso banche
C.1
Debiti verso clientela
C.2
Titoli di debito
C.3
C.4
Altre passività finanziarie
D. Altre passività 1
E. Derivati finanziari
- Opzioni
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe 35
+ Posizioni corte 39
Totale attività 93 6 3 l -
Totale passività રૂત્વે 1 1
Sbilancio (+/-) 54 5 3

287 Il rischio di cambio relativo alle azioni VISA è stato mitigato attraverso un'operazione di vendita a termine posta in essere nel corso del 2021.

Le "Altre attività" si riferiscono alla valuta giacente presso gli Uffici Postali per il servizio di cambia valuta.

2. Modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività

L'applicazione della volatilità verificatasi nell'esercizio al tasso di cambio con riferimento alle esposizioni più significative, rappresentate da investimenti in azioni, determina gli effetti rappresentati nella tabella seguente.

Rischio di cambio - Valuta USD

(milioni di euro)
Data di riferimento dell'analisi Posizione
in
Posizione
in
Delta valore Margine di intermediazione Riserve di
Patrimonio netto
al lordo delle imposte
USD/000 EUR/000 + Vol
260gg
- Vol
260gg
+ Vol
260gg
- Vol
260gg
+ Vol
260gg
- Vol
260gg
Effetti 2022
Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto a Conto economico
Titoli di capitale 42 40 র্ব (4) (4)
Passività di negoziazione (4) (4) (4) 4 (4) 4 1
Variabilità al 31 dicembre 2022 38 36
Effetti 2021
Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto a Conto economico
Titoli di capitale 44 39 2 (2) 2 2)
Passività di negoziazione (3) (3) (2) 2 (2) 2 l
Variabilità al 31 dicembre 2021 41 36

SEZIONE 3 – GLI STRUMENTI DERIVATI E LE POLITICHE DI COPERTURA

3.1 Gli strumenti derivati di negoziazione

A. Derivati finanziari

A.1 Derivati finanziari di negoziazione: valori nozionali di fine periodo

(milioni di euro)
Totale al 31.12.2022 Totale al 31.12.2021
Over the counter Over the counter
Attività sottostanti/Tipologie derivati Senza controparti centrali Mercati Senza controparti centrali Mercati
Controparti
centrali
Con accordi di Senza accordi di organizzati Controparti
centrali
Con accordi di Senza accordi di organizzati
compensazione compensazione compensazione compensazione
1. Titoli di debito e tassi d'interesse
a) Opzioni
b) Swap
c) Forward
d) Futures
e) Altri
2. Titoli di capitale e indici azionari રૂડ રૂણ
a) Opzioni
b) Swap
c) Forward 35 35
d) Futures
e) Altri
3. Valute e oro
a) Opzioni
b) Swap
c) Forward
d) Futures
e) Altri
4. Merci
5. Altri
Totale 35 - રૂક

(milioni di euro)
Totale al 31.12.2022 Totale al 31.12.2021
Over the counter Over the counter
Tipologie derivati Controparti Senza controparti centrali Controparti Senza controparti centrali Mercati
centrali Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
organizzati centrali Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
organizzati
1. Fair value positivo
a) Opzioni 1
b) Interest rate swap
c) Cross currency swap
d) Equity swap
e) Forward
f) Futures
g) Altri 1
Totale -
2. Fair value negativo
a) Opzioni
b) Interest rate swap
c) Cross currency swap
d) Equity swap
e) Forward (4) 1 (3
f) Futures
g) Altri - l
Totale (4) 1 1 (3)

A.3 Derivati finanziari di negoziazione OTC: valori nozionali, fair value lordo positivo e negativo per controparti

(milioni di euro)
Attività sottostanti Controparti
centrali
Banche Altre società
finanziarie
Altri soggetti
Contratti non rientranti in accordi di compensazione
1) Titoli di debito e tassi d'interesse
- valore nozionale ×
- fair value positivo x
- fair value negativo ×
2) Titoli di capitale e indici azionari
- valore nozionale ×
- fair value positivo ×
- fair value negativo ×
3) Valute e oro
- valore nozionale ×
- fair value positivo ×
- fair value negativo ×
4)
- valore nozionale ×
- fair value positivo ×
- fair value negativo X
5)
- valore nozionale ×
- fair value positivo X
- fair value negativo x
Contratti rientranti in accordi di compensazione
1) Titoli di debito e tassi d'interesse
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo
2) Titoli di capitale e indici azionari
- valore nozionale 35
- fair value positivo
- fair value negativo (4)
3) Valute e oro
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo
4)
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo
5) Altri
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo

A.4 Vita residua dei derivati finanziari di negoziazione OTC: valori nozionali

(milioni di euro)
Sottostanti/Vita residua Fino a
1 anno
Oltre 1 anno e
fino a 5 anni
Oltre
5 anni
Totale
A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d'interesse 1
A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari 35 l 1 35
A.3 Derivati finanziari su valute e oro 1 -
A.4 Derivati finanziari su merci 1
A.5 Altri derivati finanziari 1 1 -
Totale al 31.12.2022 35 I I 35
Totale al 31.12.2021 1 35 1 35

3.2 Le coperture contabili

Il Patrimonio BancoPosta attua politiche di copertura del fair value e dei flussi finanziari per le quali si è avvalso della facoltà prevista dall'IFRS 9 di mantenere le preesistenti regole di contabilizzazione previste dallo IAS 39.

La riforma dei principali parametri di riferimento dei tassi di interesse denominata "Riforma IBOR (InterBank Offered Rate)", ha coinvolto gli organismi di regolamentazione in varie giurisdizioni in tutto il mondo con l'obiettivo di sostituire alcuni tassi interbancari con tassi alternativi privi di rischio e di predisporre le linee guida per aggiornare i modelli contrattuali.

Attualmente i principali indici di riferimento per l'area euro sono:

  • l'Euro Short Term Rate ESTR (amministrato dalla Banca Centrale Europea e pubblicato a partire dal 2 ottobre 2019) che ha sostituito l'Euro OverNight Index Average (EONIA – non più quotato dal 1 gennaio 2022) ridefinendolo come ESTR più 8,5 bp;
  • l'EURIBOR (amministrato dallo European Money Market Insitute), il cui processo di riforma si è concluso a novembre 2019.

Il Patrimonio BancoPosta detiene strumenti finanziari indicizzati all'EURIBOR che continua ad essere quotato giornalmente e i relativi flussi di cassa continuano ad essere scambiati con le controparti come di consueto. Relativamente a questo parametro non vi è dunque incertezza derivante dalla riforma IBOR al 31 dicembre 2022. Tali strumenti sono oggetto di collateralizzazione giornaliera remunerata ad EONIA (dal 2022 ESTR + 8,5 bp).

In particolare, il Patrimonio destinato detiene interest rate swaps designati come strumenti di copertura di fair value hedge che hanno la cd. "gamba" variabile indicizzata all'EURIBOR, per un nozionale di 31.936 milioni di euro. Con particolare riferimento a quasi la totalità di questi strumenti, i flussi di cassa sono alla data del 31 dicembre 2022 scontati al tasso EONIA definito come ESTR più 8,5 bp e non al tasso ESTR, così come definito nei contratti in essere con le controparti.

Informazioni di natura qualitativa

A. Attività di copertura del fair value

Il Patrimonio BancoPosta detiene un portafoglio di titoli di Stato, BTP a tasso fisso e BTP indicizzati all'inflazione, esposto alle variazioni di fair value dovute all'oscillazione dei tassi di interesse e del tasso di inflazione.

Al fine di limitare il rischio di tasso sul fair value, il Patrimonio BancoPosta stipula contratti di Interest Rate Swap (IRS) Over the Counter (OTC) di fair value hedge designati a copertura specifica dei titoli in portafoglio. L'obiettivo di tali operazioni è proteggere il fair value dei titoli dalle oscillazioni dei tassi di interesse o dell'inflazione.

Inoltre, il Patrimonio BancoPosta effettua operatività in Pronti contro termine passivi, su titoli eurogovernativi o con garanzia dello Stato italiano, con diverse finalità tra le quali quella di investire in titoli di Stato, di fronteggiare fabbisogni di liquidità derivanti dalla dinamica della raccolta sui conti correnti e di gestire attivamente la posizione di tesoreria e i depositi di garanzia a fronte di operazioni di collateralizzazione. Tali operazioni sono principalmente a tasso fisso e, pertanto, sono esposte alle variazioni di fair value dovute all'oscillazione dei tassi di interesse.

Al fine di limitare il rischio di tasso sul fair value, il Patrimonio BancoPosta stipula contratti di Interest Rate Swap (IRS) Over the Counter (OTC) di fair value hedge designati a copertura specifica dei Pronti contro termine in portafoglio.

B. Attività di copertura dei flussi finanziari

Il Patrimonio BancoPosta stipula:

• contratti di acquisto a termine di titoli di Stato, al fine di limitare l'esposizione al rischio di tasso di interesse derivante dall'esigenza di reinvestire la liquidità rinveniente dai titoli in portafoglio giunti a scadenza;

• contratti di vendita a termine di titoli di Stato, al fine di perseguire la stabilizzazione dei rendimenti.

Tali derivati si configurano come operazioni di cash flow hedge di forecast transactions.

Inoltre, il Patrimonio Bancoposta detiene un portafoglio di titoli BTP indicizzati all'inflazione esposto alla variabilità dei flussi di cassa con riferimento al parametro variabile inflazione.

Al fine di limitare il rischio di tasso d'interesse sui flussi finanziari, il Patrimonio BancoPosta stipula Interest Rate Swap o Inflation Swap OTC di cash flow hedge aventi ad oggetto la copertura specifica dei titoli in portafoglio. L'obiettivo di tali operazioni è stabilizzare il rendimento del titolo fino alla scadenza, indipendentemente dall'andamento futuro del parametro variabile.

C. Attività di copertura di investimenti esteri

Il Patrimonio BancoPosta non attua politiche di copertura di investimenti esteri.

D. Strumenti di copertura

Con riferimento agli strumenti di copertura di fair value hedge, la principale fonte di inefficacia identificata è rappresentata dall'uso di spread/tassi fissi288 differenti nella determinazione del fair value del derivato ipotetico e del derivato effettivamente stipulato. In particolare, ai fini della valutazione dell'efficacia della relazione di copertura, per il primo si considera lo spread/tasso fisso al mid di mercato che rende il present value alla settlement date pari a zero, per il secondo quello effettivamente concordato con la controparte.

Con riferimento agli strumenti di copertura di cash flow hedge, la principale fonte di inefficacia identificata è rappresentata dalla componente a tasso fisso utilizzata nella determinazione del fair value del derivato ipotetico e del derivato stipulato. In particolare, ai fini della valutazione dell'efficacia della relazione di copertura, si considera per il primo il tasso fisso di mercato che rende il present value alla settlement date pari a zero, per il secondo quello effettivamente concordato con la controparte.

Con riferimento alle coperture di forecast transactions, non sono state identificate fonti di inefficacia essendo ipotizzata la perfetta coincidenza tra i prezzi forward delle controparti e i prezzi forward teorici.

E. Elementi coperti

Il Patrimonio Bancoposta designa come elementi coperti:

• titoli in portafoglio a tasso fisso e indicizzati all'inflazione e Pronti contro termine passivi a tasso fisso, nell'ambito delle politiche di copertura del fair value;

288 Per i Pronti contro termine, la copertura è effettuata definendo la componente a tasso variabile semplicemente indicizzata all'EURIBOR e la componente a tasso fisso che incorpora, invece, le condizioni di mercato.

• titoli in portafoglio indicizzati all'inflazione e forecast transactions, nell'ambito di politiche di copertura dei flussi finanziari.

In particolare, nelle coperture di fair value dei titoli di Stato, il rischio di credito della Repubblica Italiana non è oggetto di copertura ed è fissato per tutta la durata dello swap. Inoltre, sono attuate coperture totali, con data di inizio immediata e contestuale alla data di acquisto del titolo (swap spot start), e parziali con data di inizio successiva a quella di acquisto del titolo (swap forward start).

Per quanto riguarda le coperture di fair value dei Pronti contro termine sono attuate coperture totali, con data di inizio immediata.

Con riferimento alle coperture di fair value hedge, il Patrimonio BancoPosta valuta l'efficacia del derivato designato in ogni relazione di copertura nel compensare le variazioni di fair value dello strumento coperto attraverso un test retrospettico ed un test prospettico289, utilizzando i metodi di seguito dettagliati.

Con riferimento al test di efficacia retrospettico, si utilizza l'approccio del "Dollar offset attraverso il derivato ipotetico290". Mediante tale approccio, viene considerato il rapporto (Hedge Ratio) tra la variazione del fair value del derivato effettivamente stipulato e la variazione del fair value del derivato ipotetico, intervenute nell'intervallo temporale compreso tra la data di stipula dell'operazione e la data di valutazione. La copertura è considerata efficace se l'Hedge Ratio è compreso nell'intervallo 80% - 125%.

Il derivato ipotetico e il derivato effettivamente stipulato hanno una settlement date coerente con l'inizio della copertura (Spot o Forward start – per i soli titoli di Stato) e si differenziano per la sola componente spread/tasso fisso che è quindi considerata, come già evidenziato, la principale fonte di inefficacia. La parziale inefficacia della copertura, pari alla differenza tra le variazioni di valore dei due derivati (ipotetico ed effettivo) costituisce l'effetto netto della copertura separatamente rilevato a Conto Economico.

Ai fini del test di efficacia prospettico, sono adottati approcci diversi a seconda delle caratteristiche dello swap di copertura. In particolare:

• l'approccio dei cosiddetti "Critical terms291" per gli swap spot start, per i quali "at inception" è stato verificato che le caratteristiche della gamba fissa consentono di replicare esattamente i flussi fissi incassati sul titolo oggetto di copertura;

289 Lo IAS 39 richiede di effettuare due test di efficacia:

test prospettico: attesta che la relazione di copertura ci si aspetta sia altamente efficace nei periodi futuri;

test retrospettico: attesta che la relazione di copertura è stata efficace dall'inception alla data di reporting.

Al fine di definire una copertura efficace, il test prospettico deve dimostrare che la copertura sia altamente efficace nel compensare le variazioni di fair value o di cash flow attribuibili allo strumento coperto durante il periodo di designazione, mentre il risultato del test retrospettico deve essere compreso in un range tra 80% -125%.

L'inefficacia può nascere quando lo strumento di copertura e lo strumento coperto: sono in valute differenti; hanno differenti scadenze; usano tassi sottostanti differenti; sono soggetti a rischio controparte differente; lo strumento derivato non ha valore zero all'inception.

290 Il Dollar offset method è un metodo quantitativo che consiste nel confrontare la variazione del fair value o del cash flow dello strumento di copertura con la variazione del fair value o del cash flow dello strumento coperto attribuibile al rischio coperto. A seconda della policy prescelta, tale metodo può essere performato:

su base cumulata, confrontando la performance dall'inception della copertura;

su base periodica, confrontando la performance rispetto l'ultima data di testing. Il Dollar offset method può essere effettuato tramite un derivato ipotetico, ossia costruendo un derivato teorico, al fine di confrontare

le variazioni di fair value o cash flow teoriche con quelle dello strumento di copertura (derivato reale).

291 Il metodo dei "Criti al ter s" implica un confronto tra i termini principali dello strumento di copertura con quelli dello strumento coperto. La relazione di copertura è altamente efficace quando tutti i principali termini dei due strumenti combaciano in maniera esatta e non ci sono caratteristiche od opzioni che potrebbero invalidare la copertura. I termini principali sono ad esempio: nozionale del derivato e principal del sottostante, rischio di credito, timing, valuta dei flussi di cassa.

• l'approccio "Dollar offset attraverso il derivato ipotetico" per gli swap forward start e per gli swap di copertura dei Pronti contro termine per i quali il test di efficacia prospettico è effettuato calcolando l'Hedge Ratio come rapporto tra la variazione del fair value del derivato ipotetico e la variazione del fair value del derivato effettivo292. La copertura è considerata efficace se l'Hedge Ratio è compreso nell'intervallo 80% - 125%.

Con riferimento alle coperture di cash flow hedge, il Patrimonio BancoPosta valuta l'efficacia del derivato designato in ogni relazione di copertura attraverso un test retrospettico ed un test prospettico.

Relativamente a coperture di forecast transaction, il test di efficacia retrospettico prevede il calcolo di un Hedge Ratio definito come rapporto tra il differenziale tra il fair value dell'operazione forward chiusa con la controparte alla data di testing e di inception e il valore attualizzato del differenziale tra il prezzo forward teorico del BTP calcolato alla data di testing e di inception. Ipotizzando la perfetta coincidenza tra i prezzi forward delle controparti e i prezzi forward teorici, la percentuale di efficacia è sempre pari al 100%. Pertanto, non sussistono fonti di inefficacia.

Ai fini del test di efficacia prospettico, si applica l'approccio dei cosiddetti "Critical terms" considerata "at inception" la coerenza tra strumento di copertura e strumento coperto in base alle caratteristiche qualitative dei contratti293 .

Relativamente alla copertura di titoli indicizzati all'inflazione, il test di efficacia retrospettico considera il rapporto (Hedge Ratio) tra la variazione del fair value del derivato effettivamente stipulato e la variazione del fair value del derivato ipotetico, intervenute nell'intervallo temporale compreso tra la data di stipula dell'operazione e la data di valutazione. La copertura è considerata efficace se l'Hedge Ratio è compreso nell'intervallo 80% - 125%.

Il derivato ipotetico e il derivato stipulato hanno una settlement date coincidente con l'inizio della copertura e si differenziano per la componente a tasso fisso. Inoltre, per i derivati di copertura dei BTP indicizzati all'inflazione, il fair value alla data di settlement è pari al rateo del titolo maturato dall'ultima data di stacco cedola alla data di settlement del derivato. Pertanto, entrambe le fattispecie, sono considerate le principali fonti di inefficacia.

La variazione di fair value del derivato effettivo è imputata a Patrimonio Netto, per la quota efficace della copertura, ed è rilevata a Conto Economico per la quota inefficace.

Ai fini del test di efficacia prospettico, sono adottati approcci diversi a seconda delle caratteristiche dello swap di copertura. In particolare:

  • l'approccio dei cosiddetti "Critical terms" per i contratti derivati per i quali "at inception" è stato verificato che le caratteristiche della gamba indicizzata dello swap di copertura consentono di replicare esattamente i flussi variabili incassati sul titolo oggetto di copertura;
  • l'approccio "Dollar offset attraverso il derivato ipotetico" per i contratti derivati che prevedono un tasso fisso per tutta la durata dell'operazione applicato ad un nominale crescente con incrementi semestrali costanti fino alla scadenza del derivato. Per tali contratti il test di efficacia prospettico è stato effettuato calcolando l'Hedge Ratio come rapporto

292 Elaborato ipotizzando uno shift parallelo di ampiezza pari a + / - 100 bps delle curve.

293 L'importo nozionale del contratto forward deve essere, alla settlement date definita, pari al nozionale del titolo nel caso di acquisto, pari o inferiore al nozionale presente nel portafoglio titoli nel caso di vendita. Il sottostante del contratto forward deve coincidere con il titolo che si intende acquistare o vendere (in tal caso deve essere un titolo presente nel portafoglio) alla settlement date. La settlement date deve coincidere con la data di manifestazione attesa del flusso da coprire nel caso di acquisto forward, o riferita all'anno di cui si intende stabilizzare il rendimento complessivo nel caso di vendita forward.

tra la variazione del fair value del derivato ipotetico e la variazione del fair value del derivato stipulato294. La copertura è considerata efficace se l'Hedge Ratio è compreso nell'intervallo 80% - 125%.

Informazioni di natura quantitativa

A. Derivati finanziari di copertura

A.1 Derivati finanziari di copertura: valori nozionali di fine periodo

(milioni di euro)
Totale al 31.12.2022 Totale al 31.12.2021
Attività sottostanti/Tipologie derivati Over the counter Over the counter
Senza controparti centrali Senza controparti centrali
Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
organizzati Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
organizzati
1. Titoli di debito e tassi d'interesse 39.478 41.719
a) Opzioni
b) Swap 34.879 39.590
c) Forward 4.599 2.129
d) Futures
e) Altri
2. Titoli di capitale e indici azionari -
a) Opzioni
b) Swap
c) Forward
d) Futures
e) Altri
3. Valute e oro
a) Opzioni
b) Swap
c) Forward
d) Futures
e) Altri
4. Merci
5. Altri
Totale 39.478 - 41.719

A.2 Derivati finanziari di copertura: fair value lordo positivo e negativo - ripartizione per prodotti

Fair value positivo e negativo Variazione del valore usato per
rilevare l'inefficacia delle
coperture
Tipologie derivati Totale al 31.12.2022 Totale al 31.12.2021 Totale al
Over the counter Over the counter
Senza controparti centrali Mercati Senza controparti centrali Mercati 31.12.2022 Totale al
31.12.2021
Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
organizzati Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
organizzati
1. Fair value positivo
a) Opzioni
b) Interest rate swap 5.759 796 9.738 925
c) Cross currency swap
d) Equity swap
e) Forward 350 77 350 77
f) Futures -
g) Altri
Totale - 6.109 873 י 10.088 1.002
2. Fair value negativo
a) Opzioni
b) Interest rate swap (875) (5.461) 962 1.299
c) Cross currency swap
d) Equity swap
e) Forward (98) (96)
f) Futures
g) Altri
Totale - (971) l (5.461) 866 1.299

294 Elaborato ipotizzando uno shift parallelo di ampiezza pari a + / - 100 bps delle curve.

(milioni di euro)
Attività sottostanti Controparti
centrali
Banche Altre società
finanziarie
Altri soggetti
Contratti non rientranti in accordi di compensazione
1) Titoli di debito e tassi d'interesse
- valore nozionale ×
- fair value positivo ×
- fair value negativo ×
2) Titoli di capitale e indici azionari
- valore nozionale ×
- fair value positivo ×
- fair value negativo ×
3) Valute e oro
- valore nozionale ×
- fair value positivo ×
- fair value negativo ×
4) Merci
- valore nozionale X
- fair value positivo ×
- fair value negativo ×
5) Altri
- valore nozionale ×
- fair value positivo ×
- fair value negativo ×
Contratti rientranti in accordi di compensazione
1) Titoli di debito e tassi d'interesse
- valore nozionale 30.132 9.346
- fair value positivo 4.596 1.513
- fair value negativo (675) (296)
2) Titoli di capitale e indici azionari
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo
3) Valute e oro
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo
4) Merci
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo
5) Altri
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo

A.4 Vita residua dei derivati finanziari di copertura OTC: valori nozionali

(milioni di euro)
Sottostanti/Vita residua Fino a
1 anno
Oltre 1 anno e
fino a 5 anni
Oltre
5 anni
Totale
A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d'interesse 4.739 4.096 30.643 39.478
A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari
A.3 Derivati finanziari su valute e oro
A.4 Derivati finanziari su merci l
A.5 Altri derivati finanziari
Totale al 31.12.2022 4.739 4.096 30.643 39.478
Totale al 31.12.2021 5.185 215 36.319 41.719

D. Strumenti coperti

D.1 Coperture del fair value

(minolli di Galle)
Coperture specifiche -
Coperture specifiche:
valore di bilancio
posizioni nette: valore di
bilancio delle attività o
passività (prima della
compensazione)
Variazioni cumulate di fair
value dello strumento
del fair value
coperto
Cessazione della copertura: Variazione del valore usato
variazioni cumulate residue per rilevare l'inefficacia della
copertura
Coperture generiche:
valore di bilancio
A. Attività
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva - copertura di:
1.1 Titoli di debito e tassi d'interesse 11.652 (2.840) (738) (5.721) ×
1.2 Titoli di capitale e indici azionari ×
1.3 Valute e oro - ×
1.4 Crediti 1 - 1 - ×
1.5 Altri 1 1 1 ×
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato -
copertura di:
1.1 Titoli di debito e tassi d'interesse 12.085 (2.714) (570) (5.398) ×
1.2 Titoli di capitale e indici azionari ×
1.3 Valute e oro 1 - - - ×
1.4 Crediti - 1 1 ×
1.5 Altri - 1 - ×
Totale al 31.12.2022 23.737 l (5.554) (1.308) (11.119) l
Totale al 31.12.2021 43.711 - 4.362 1 (2.514)
B. Passività
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato -
copertura di:
1.1 Titoli di debito e tassi d'interesse (3.863) 141 141 ×
1.2 Valute e oro - X
1.3 Altri - - ×
Totale al 31.12.2022 (3.863) l 141 - 141
Totale al 31.12.2021 (2.960) l 1 - 1

D.2 Copertura dei flussi finanziari e degli investimenti esteri

(milioni di euro)
Variazione del valore usato
per rilevare l'inefficacia della
copertura
Riserva da
copertura
Cessazione della copertura:
valore residuo delle riserve
di copertura
A. Copertura dei flussi finanziari
Attività
1.
1.1 Titoli di debito e tassi d'interesse 43 (181)
1.2 Titoli di capitale e indici azionari
1.3 Valute e oro
1.4 Crediti
1.5 Altri
2.
Passività
1.1 Titoli di debito e tassi d'interesse
1.2 Valute e oro
1.3 Altri
Totale (A) al 31.12.2022 43 (181)
Totale (A) al 31.12.2021 217 (20)
B. Copertura degli investimenti esteri X
Totale (A + B) al 31.12.2022 43 (181)
Totale (A + B) al 31.12.2021 217 (20)

E. Effetti delle operazioni di copertura a Patrimonio netto

E.1 Riconciliazione delle componenti di Patrimonio netto

(millioni di euro)
Riserva da copertura dei flussi finanziari
Titoli di debito
e tassi
d'interesse
Titoli di capitale
e indici azionari
Valute e oro Crediti Altri Titoli di debito
e tassi
d'interesse
Titoli di capitale
e indici azionari
Valute e oro Crediti Altri
Esistenze iniziali (20) 1
Variazioni di fair value (quota efficace) 280 1
Rigiri a Conto economico (411) 1 1 I
di cui: transazioni future non più attese 1 1 1 1 × × × X ×
Altre variazioni 1 1 1 1 l
di cui: trasferimenti al valore contabile iniziale degli
strumenti coperti
1 1 1 × X × X ×
Rimanenze finali (181) l

3.3 Altre informazioni sugli strumenti derivati di negoziazione e di copertura

A. Derivati finanziari e creditizi

A.1 Derivati finanziari e creditizi OTC: fair value netti per controparti

Al 31 dicembre 2022 il Patrimonio BancoPosta non ha in essere accordi quadro di compensazione esecutivi o similari che soddisfano i requisiti previsti dallo IAS 32, paragrafo 42, per la compensazione in bilancio. Al 31 dicembre 2022 il Patrimonio BancoPosta ha in essere operatività in derivati OTC con compensazione in Controparte Centrale Qualificata per il tramite di clearing broker per un nozionale di 1 milione di euro.

SEZIONE 4 – RISCHIO DI LIQUIDITÀ

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidità

Per rischio di liquidità si intende il rischio di incorrere in difficoltà nel reperire fondi, a condizioni di mercato, per far fronte ai propri impegni di pagamento quando giungono a scadenza. Il rischio di liquidità può derivare dall'incapacità di vendere un'attività finanziaria rapidamente a un valore prossimo al fair value o anche dalla necessità di raccogliere fondi a tassi non equi.

La politica finanziaria adottata è mirata a minimizzare questo tipo di evenienze, attraverso:

  • − la diversificazione delle forme di finanziamento a breve e a lungo termine e delle controparti;
  • − la distribuzione graduale e omogenea nel tempo delle scadenze della provvista a medio e lungo termine;
  • − l'adozione di modelli di analisi preposti al monitoraggio delle scadenze dell'attivo e del passivo;
  • − la possibilità di ricorrere a operazioni interbancarie di finanziamento in Pronti contro termine fornendo in garanzia i titoli compresi nel portafoglio che, secondo quanto previsto dalla normativa di riferimento, sono assimilati a Attività Prontamente Liquidabili (APL).

Al fine di mitigare il rischio di liquidità e di mercato al verificarsi di scenari estremi di mercato, il Patrimonio BancoPosta a decorrere dal 26 giugno 2020 può accedere ad una linea di finanziamento committed a tre anni concessa da Cassa Depositi e Prestiti per operazioni in Pronti contro termine fino ad un massimo di 4,25 miliardi di euro.

Il rischio di liquidità nel Patrimonio BancoPosta è riconducibile alla raccolta in conti correnti e carte prepagate295, al connesso impiego in titoli, eurogovernativi o garantiti dallo Stato italiano, o in crediti d'imposta nonché alla marginazione

295 Dal 1 ottobre 2018 le carte prepagate sono di competenza di Postepay SpA. La liquidità raccolta tramite tali carte viene trasferita al BancoPosta che provvede ad investirla nel rispetto dei vincoli di impiego previsti per la restante

inerente all'operatività in derivati. Il rischio eventuale può derivare da un disallineamento (o mismatch) fra le scadenze degli investimenti in titoli e in crediti d'imposta e quelle contrattuali (a vista) delle passività in conti correnti, tale da non consentire il fisiologico soddisfacimento delle obbligazioni verso i correntisti. L'eventuale mismatch fra attività e passività viene monitorato mediante il raffronto tra le scadenze degli impieghi e della raccolta; con riferimento alle passività da conti correnti, si utilizza il modello statistico che delinea le caratteristiche comportamentali di ammortamento di tale raccolta secondo i diversi livelli di probabilità di accadimento e che ne ipotizza il progressivo completo riscatto entro un arco temporale di 20 anni per la clientela retail, di 10 anni per la clientela business e le carte PostePay ed entro 5 anni per la clientela Pubblica Amministrazione. Il Patrimonio BancoPosta esercita una stretta vigilanza sul comportamento delle masse raccolte al fine di verificare la validità del modello stesso.

Oltre alla raccolta tramite conti correnti postali, sono da segnalare:

  • − operazioni di long term repo, per complessivi 7 miliardi di euro
  • − le forme tecniche di raccolta a breve termine operate mediante operazioni di Pronti contro termine finalizzate al versamento di depositi incrementali a garanzia di interest rate swap e Repo (collateral previsti rispettivamente da appositi CSA e GMRA).

L'approccio metodologico adottato dal Patrimonio BancoPosta è quello del maturity mismatch che prevede l'analisi dello sbilancio di liquidità tra flussi in entrata ed in uscita allocati all'interno di un orizzonte temporale composto da sotto-intervalli temporali (maturity ladder).

Il modello operativo di gestione della liquidità del Patrimonio BancoPosta si connota per una gestione 'dinamica' della tesoreria che si sostanzia in un tempestivo e continuo monitoraggio dell'andamento dei flussi inerenti i conti correnti postali privati nonché in un'efficiente gestione dei fabbisogni/eccedenze della liquidità di breve periodo. Al fine di consentire una gestione flessibile degli investimenti in titoli in funzione della dinamica comportamentale dei conti correnti, il Patrimonio BancoPosta può inoltre impiegare risorse, entro certi limiti e a determinate condizioni economiche, su un conto corrente presso il MEF (cd conto Buffer).

Per quanto riguarda il modello di gestione del rischio si rimanda a quanto già descritto nel paragrafo relativo ai rischi finanziari, nella Premessa della presente Parte E.

Risulta trascurabile il rischio di liquidità derivante da clausole di rilascio di ulteriori garanzie connesse con un eventuale downgrading di Poste Italiane SpA. Rientrano in tale fattispecie i contratti di marginazione dei derivati che prevedono un azzeramento del threshold amount296 nel caso in cui il rating di Poste Italiane SpA dovesse risultare inferiore a "BBB-". Sono pari a zero i threshold amount relativi ai contratti di marginazione delle operazioni di Pronti contro termine passive, per cui a questi non è riconducibile alcun rischio di liquidità.

La posizione di liquidità del Patrimonio BancoPosta è valutata, in ottica di stress test, attraverso gli indicatori di rischio (Liquidity Coverage Ratio e Net Stable Funding Ratio) definiti dalla normativa prudenziale Basilea 3. Tali indicatori hanno l'obiettivo di valutare se l'azienda disponga di sufficienti attività liquide di elevata qualità per superare una situazione di stress acuto della durata di un mese e per verificare che le attività e le passività presentino una struttura per scadenze sostenibile considerando uno scenario di stress di un anno. Tenuto conto della struttura patrimoniale del Patrimonio BancoPosta caratterizzata dalla presenza di un elevato ammontare di titoli governativi UE e raccolta prevalentemente composta da depositi retail, tali indicatori risultano ampiamente superiori ai limiti imposti dalla normativa prudenziale.

raccolta riveniente da clientela privata. Pertanto ai fini delle specifiche analisi di rischio permangono le logiche relative a ciascun modello sottostante le diverse tipologie di raccolta.

296 Il threshold rappresenta l'ammontare di collateral che non deve essere contrattualmente versato; rappresenta quindi il rischio di controparte residuo che rimane in carico ad una controparte.

Inoltre, il monitoraggio del rischio di liquidità avviene attraverso l'elaborazione di indicatori di early warning che, oltre che considerare ipotesi di deflusso della raccolta in condizioni di stress, intendono monitorare i deflussi del funding coerenti con il profilo comportamentale stimato ad un livello di confidenza del 99%.

Informazioni di natura quantitativa

1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie

La distribuzione temporale delle attività e passività finanziarie è rappresentata nelle tabelle che seguono secondo le regole stabilite dalla normativa di bilancio (Circolare n. 262/2005 della Banca d'Italia e successivi aggiornamenti), ricorrendo all'utilizzo di informazioni di natura contabile esposte per durata residua contrattuale.

Non sono stati utilizzati pertanto dati di natura gestionale che prevedono, ad esempio, la modellizzazione delle poste a vista del passivo e la rappresentazione delle poste per cassa secondo il loro grado di liquidabilità.

Voci/ Scaglioni temporali A vista Da oltre 1
giorno a 7
giorni
Da oltre 7
giorni a 15
giorni
Da oltre 15
giorni a 1
mese
Da oltre 1 mese
fino a 3 mesi
Da oltre 3
mesi fino a 6
mesi
Da oltre 6 mesi
fino a 1 anno
Da oltre 1 anno
fino a 5 anni
Oltre 5 anni Durata in
A. Attività per cassa 17.009 6.738 87 90 1.757 2.229 3.625 15.143 54.633
A.1 Titoli di Stato 90 1.527 712 3.593 9.376 49.160
A.2 Altri titoli di debito 22 11 32 500 2.500
A.3 Quote OICR
A.4 Finanziamenti 17.009 6.738 87 208 1.506 5.267 2.973
- Banche 1.917 1.468
- Clientela 15.092 5.270 87 208 1.506 5.267 2.973
B. Passività per cassa 83.995 7.731 129 844 1.607 882 7.153
B.1 Depositi e conti correnti 78.287
- Banche 520
- Clientela 77.767
B.2 Titoli di debito
B.3 Altre passività 5.708 7.731 129 844 1.607 882 7.153
C. Operazioni fuori bilancio
C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale
- Posizioni lunghe 954 436 920 2.513
- Posizioni corte 882 1.046 565 716 1.099
C.2 Derivati finanziari senza scambio di
capitale
Posizioni lunghe 3 218 65 504
- Posizioni corte - 230 26 415
C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi
- Posizioni lunghe 2.210 50
- Posizioni corte 2.260
C.5 Garanzie finanziarie rilasciate
C.6 Garanzie finanziarie ricevute
C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
- Posizioni corte
C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale
- Posizioni lunghe

Valuta di denominazione: Euro

Valuta di denominazione: Dollaro USA

(minorii ui curu)
Voci/ Scaglioni temporali A vista Da oltre 1
giorno a 7
giorni
Da oltre 7
giorni a 15
giorni
Da oltre 15
giorni a 1
mese
Da oltre 1 mese
fino a 3 mesi
Da oltre 3
mesi fino a 6
mesi
Da oltre 6 mesi
fino a 1 anno
Da oltre 1 anno
fino a 5 anni
Oltre 5 anni Durata indet.
A. Attività per cassa 1
A.1 Titoli di Stato
A.2 Altri titoli di debito
A.3 Quote OICR
A.4 Finanziamenti 1
- Banche 1
- Clientela
B. Passività per cassa
B.1 Depositi e conti correnti
- Banche
- Clientela
B.2 Titoli di debito
B.3 Altre passività
C. Operazioni fuori bilancio
C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
Derivati finanziari senza scambio di
C.2 capitale
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.5 Garanzie finanziarie rilasciate
C.6 Garanzie finanziarie ricevute
C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
  1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie

Valuta di denominazione: Franco Svizzera

Voci/ Scaglioni temporali A vista Da oltre 1
giorno a 7
giorni
Da oltre 7
giorni a 15
giorni
Da oltre 15
giorni a 1
mese
Da oltre 1 mese
fino a 3 mesi
Da oltre 3
mesi fino a 6
mesi
Da oltre 6 mesi
fino a 1 anno
Da oltre 1 anno
fino a 5 anni
Oltre 5 anni Durata indet.
A. Attività per cassa 2
A.1 Titoli di Stato
A.2 Altri titoli di debito
A.3 Quote OICR
A.4 Finanziamenti 2
- Banche 2
- Clientela
B. Passività per cassa
B.1 Depositi e conti correnti
- Banche
- Clientela
B.2 Titoli di debito
B.3 Altre passività
். Operazioni fuori bilancio
C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
Derivati finanziari senza scambio di
C.2 capitale
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.5 Garanzie finanziarie rilasciate
C.6 Garanzie finanziarie ricevute
C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte

1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie

Valuta di denominazione: Altre valute

(milioni di euro)
Voci/ Scaglioni temporali A vista Da oltre 1
giorno a 7
giorni
Da oltre 7
giorni a 15
giorni
Da oltre 15
giorni a 1
mese
Da oltre 1 mese
fino a 3 mesi
Da oltre 3
mesi fino a 6
mesi
Da oltre 6 mesi
fino a 1 anno
Da oltre 1 anno
fino a 5 anni
Oltre 5 anni Durata indet.
A. Attività per cassa 1
A.1 Titoli di Stato
A.2 Altri titoli di debito
A.3 Quote OICR
A.4 Finanziamenti 1
- Banche 1
- Clientela
B. Passività per cassa
B.1 Depositi e conti correnti
- Banche
- Clientela
B.2 Titoli di debito
B.3 Altre passività
C. Operazioni fuori bilancio
C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
Derivati finanziari senza scambio di
C.2 capitale
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.5 Garanzie finanziarie rilasciate
C.6 Garanzie finanziarie ricevute
C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte

SEZIONE 5 – RISCHI OPERATIVI

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo

È definibile come il rischio di subire perdite derivanti dall'inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia, tra l'altro, le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell'operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali. Nel rischio operativo è compreso il rischio legale, mentre non sono inclusi quelli strategici e di reputazione.

Per far fronte a tale tipologia di rischio, il Patrimonio BancoPosta ha formalizzato un framework metodologico e organizzativo per l'identificazione, la misurazione e la gestione del rischio operativo connesso ai propri prodotti/processi.

Il framework descritto, basato su un modello di misurazione integrato (quali/quantitativo), ha consentito, nel tempo, il monitoraggio della rischiosità finalizzato a una sua sempre più consapevole gestione.

Nel corso dell'esercizio 2022 hanno avuto seguito attività di affinamento del framework di gestione dei rischi operativi volti all'efficientamento dei processi di raccolta delle perdite operative, al monitoraggio e reporting e alla mitigazione dei rischi, a cura di gruppi di lavoro interfunzionali. Sono state inoltre supportate le unità specialistiche e il responsabile del processo di analisi e valutazione del rischio informatico, in continuità con quanto già fatto nel corso del 2021 ed è proseguita l'attività di monitoraggio dei piani di rientro del rischio informatico.

Tra le attività svolte nel corso del 2022 rilevano, inoltre, le valutazioni del profilo di rischio connesso alle operazioni di affidamento e di esternalizzazioni di attività del Patrimonio BancoPosta, la definizione del modello per il monitoraggio del rischio di outsourcing e le valutazioni ex-ante del profilo di rischio connesso all'innovazione dell'offerta BancoPosta e/o a specifiche iniziative progettuali.

Informazioni di natura quantitativa

Alla data del 31 dicembre 2022 gli esiti della mappatura dei rischi condotta secondo il citato framework evidenziano a quali tipologie di rischio operativo i prodotti del Patrimonio BancoPosta risultano esposti; in particolare:

Rischio operativo

Tipologia Evento (Event Type) N. tipologie di
rischio
Frode interna 29
Frode esterna 40
Rapporto di impiego e di sicurezza sul lavoro
Clientela, prodotti e prassi operative
Danni a beni materiali 4
Interruzioni dell'operatività e disfunzioni dei sistemi 8
Esecuzione, consegna e gestione del processo ರಿಕ
Totale al 31 dicembre 2022 222

Per le tipologie mappate, sono state raccolte e classificate le relative fonti di rischio (perdite interne, perdite esterne, analisi di scenario e indicatori di rischio) al fine di costituire l'input completo per il modello di misurazione integrata.

L'attività di misurazione sistematica dei rischi mappati ha consentito la prioritizzazione degli interventi di mitigazione e la relativa attribuzione al fine di contenerne gli impatti prospettici.

PARTE F – INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO

SEZIONE 1 – IL PATRIMONIO DELL'I RESA

A. Informazioni di natura qualitativa

Le disposizioni di vigilanza prudenziale applicabili alle banche e alle imprese di investimento dal 1° gennaio 2014, sono contenute nella Circolare 285/2013 della Banca d'Italia e successivi aggiornamenti, la cui emanazione è stata funzionale all'applicazione del Regolamento (UE) n. 575/2013 (cd CRR) e della Direttiva 2013/36/UE (cd CRD IV) contenenti le riforme per l'introduzione delle regole di "Basilea 3". Con il terzo aggiornamento della summenzionata Circolare, Banca d'Italia ha poi esteso a BancoPosta gli istituti di vigilanza prudenziale applicabili alle banche, tenendo conto delle specificità del Patrimonio destinato. Pertanto il Patrimonio BancoPosta è tenuto a garantire il rispetto dei requisiti patrimoniali a fronte dei rischi di primo pilastro (rischio di credito, di controparte, di mercato e rischi operativi) nonché l'adeguatezza del capitale interno, ai fini del processo ICAAP, a fronte dei rischi di secondo pilastro (rischi di primo pilastro e rischio di tasso

d'interesse). La nozione di patrimonio considerata per entrambi i fini è quella definita nella normativa di vigilanza sopracitata297 .

In virtù dell'estensione al BancoPosta delle disposizioni prudenziali, in capo al Patrimonio destinato sussiste anche l'obbligo di costituire un sistema di controlli interni in linea con le previsioni della Circolare n. 285/2013 di Banca d'Italia che prevede, tra l'altro, la definizione di un quadro di riferimento per la determinazione della propensione al rischio (Risk Appetite Framework - RAF) e il contenimento del rischio entro i limiti indicati nel RAF298. Il rispetto del sistema di obiettivi, soglie e limiti definito nell'ambito del RAF influenza la politica di distribuzione degli utili in termini di capital management.

B. Informazioni di natura quantitativa

B.1 Patrimonio dell'impresa: composizione

(milioni di euro)
Voci/Valori lmporto al
31.12.2022
Importo al
31.12.2021
1. Capitale
2. Sovrapprezzi di emissione
3. Riserve 2.585 2.397
- di utili 1.373 1.186
legale
a)
statutaria
b)
azioni proprie
C)
d)
altre
1.373 1.186
- altre 1.212 1.211
4. Strumenti di capitale 350 350
5.
(Azioni proprie)
6.
Riserve da valutazione:
(2.223) 1.118
- Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva
- Copertura di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva
- Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (2.092) 1.156
- Attività materiali
- Attività immateriali
- Copertura di investimenti esteri
- Copertura dei flussi finanziari (129) (36)
- Strumenti di copertura (elementi non designati)
- Differenze di cambio
- Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
- Passività finanziarie designate al fair value con impatto (variazioni del proprio merito creditizio)
- Utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti (2) (2
- Quote delle riserve da valutazione relative alle partecipate valutate al Patrimonio netto
- Leggi speciali di rivalutazione
7. Utile/(Perdita) d'esercizio 602 508
Totale 1.314 4.373

Le "Riserve, altre" sono costituite dalla: i) specifica riserva patrimoniale di un miliardo di euro, di cui è stato dotato il Patrimonio BancoPosta all'atto della costituzione, mediante destinazione di utili di esercizi precedenti della gemmante

297 Il patrimonio ai fini di vigilanza tiene conto delle disposizioni previste dal:

  • (1) "Regolamento (UE) n. 2017/2395 che modifica il Regolamento (UE) n. 575/2013 per quanto riguarda le disposizioni transitorie volte ad attenuare l'impatto dell'introduzione dell'IFRS 9 sui fondi propri". Il Patrimonio BancoPosta si è avvalso della possibilità, riconosciuta da tale normativa, di adottare un "approccio transitorio" (cd "phase-in") di iscrizione degli effetti derivanti dalle rettifiche per perdite attese in un periodo transitorio di 5 anni, sterilizzando nel CET1 l'impatto con l'applicazione di percentuali decrescenti nel tempo;
  • (2) "Regolamento (UE) n. 2020/873 del Parlamento europeo e del Consiglio del 24/06/2020 che modifica i Regolamenti (UE) n. 575/2013 e (UE) n. 2019/876 per quanto riguarda gli adeguamenti in risposta alla pandemia di Covid-19" (cd "Quick Fix"). Il Patrimonio BancoPosta si è avvalso della possibilità, riconosciuta da tale normativa, di adottare le nuove percentuali relative al periodo transitorio che va dal 31 dicembre 2020 al 31 dicembre 2024.

298 Per la definizione di RAF si rimanda alla Premessa alla Parte E.

riportati a nuovo incrementata dall'apporto di 210 milioni di euro, deliberato dall'Assemblea straordinaria del 29 maggio 2018, mediante destinazione di riserve libere della gemmante; ii) riserva di utili di 2 milioni di euro per piani di incentivazione, descritti nella Parte I.

Gli "Strumenti di capitale" accolgono l'apporto di mezzi patrimoniali perfezionato in data 30 giugno 2021, attraverso la concessione di un finanziamento subordinato perpetuo, a termini e condizioni che ne consentano la computazione come capitale aggiuntivo di classe 1 ("AT 1").

B.2 Riserve da valutazione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione

(milioni di euro)
Attività/Valori Totale al 31.12.2022 Totale al 31.12.2021
Riserva positiva Riserva negativa Riserva positiva Riserva negativa
Titoli di debito
2.
236 (2.328) 1.506 (344)
Titoli di capitale
3.
Finanziamenti
1 l
1
Totale 236 (2.328) 1.506 (344)

B.3 Riserve da valutazione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: variazioni

annue

(milioni di euro)
Titoli di debito Titoli di capitale Finanziamenti
1. Esistenze iniziali 1.162 1 1
2. Variazioni positive 17 1 1
2.1
Incrementi di fair value
2.2 Rettifiche di valore per rischio di credito
7
5
×
2.3 Rigiro a Conto economico di riserve negative da realizzo 5 × 1
2.4 Trasferimenti ad altre componenti di Patrimonio netto (titoli di capitale)
2.5
Altre variazioni
l
1
l
1
3. Variazioni negative (3.271) 1
3.1
Riduzioni di fair value
(3.157)
3.2 Riprese di valore per rischio di credito (1) l
3.3 Rigiro a Conto economico da riserve positive da realizzo (113) × 1
3.4 Trasferimenti ad altre componenti di Patrimonio netto (titoli di capitale) l
Altre variazioni
3.5
4. Rimanenze finali (2.092)

B.4 Riserve da valutazione relative a piani a benefici definiti: variazioni annue

(milioni di euro)
Totale al
31.12.2022
Totale al
31.12.2021
Esistenze iniziali utili/(perdite) attuariali (2) (2)
Utili/(Perdite) attuariali
Effetto fiscale su utili e perdite attuariali
1
1
1
1
Esistenze finali utili/(perdite) attuariali (2) (2)

SEZIONE 2 – I FONDI PROPRI E I COEFFICIENTI DI VIGILANZA

I fondi propri del Patrimonio BancoPosta sono costituiti esclusivamente da capitale di classe 1 ("CET 1" e "AT 1").

Il Common Equity Tier 1 ("CET 1") è composto da:

  • Gruppo Poste Italiane I Bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2022 • altre riserve, ovvero la riserva di utili patrimonializzati, ammontante a un miliardo di euro creata all'atto della
  • costituzione del Patrimonio destinato, e gli ulteriori eventuali apporti effettuati dalla gemmante che rispettino i requisiti di computabilità nei fondi propri299;
  • utili non distribuiti, ovvero gli utili del Patrimonio BancoPosta attribuiti in sede di approvazione del bilancio di esercizio di Poste Italiane SpA.

L'Additional Tier 1 ("AT 1") include l'apporto di mezzi patrimoniali per 350 milioni di euro perfezionato in data 30 giugno 2021.

Al 31 dicembre 2022 i fondi propri sono pari a 2.968 milioni di euro e 24 milioni di euro derivanti dall'applicazione delle disposizioni transitorie di attenuazione degli effetti dell'IFRS 9 sulle Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato300 .

Sulla base delle disposizioni di vigilanza prudenziale, BancoPosta è tenuta a rispettare i seguenti coefficienti minimi patrimoniali:

  • Common Equity Tier 1 ratio (rappresentato dal rapporto tra il CET1 e il totale RWA): pari al 7,0% (4,5% come requisito minimo e 2,5% come riserva di conservazione di capitale);
  • Tier 1 ratio (rappresentato dal rapporto tra il Tier 1 e il totale RWA): pari all'8,5% (6,0% come requisito minimo e 2,5% come riserva di conservazione di capitale);
  • Total Capital ratio (rappresentato dal rapporto tra il totale fondi propri e il totale Risk Weighted Assets RWA301) pari al 10,5% (8% come requisito minimo e 2,5% come riserva di conservazione di capitale).

A seguito del processo di revisione prudenziale (Supervisory Review and Evaluation Process, SREP), la Banca d'Italia ha comunicato il 20 maggio 2022 al Patrimonio BancoPosta la decisione sulla misura di capitale che BancoPosta deve detenere, in aggiunta a quello minimo regolamentare, a fronte dell'esposizione complessiva ai rischi. I nuovi limiti richiesti dall'Organo di Vigilanza (Overall Capital Requirement (OCR) ratios) sono così composti:

  • coefficiente di capitale primario di classe 1 (CET 1 ratio): 7,80%, composto da una misura vincolante del 5,30% (di cui 4,50% a fronte dei requisiti minimi regolamentari e 0,80% a fronte dei requisiti aggiuntivi determinati in base ai risultati dello SREP) e, per la parte restante, dalla componente di riserva di conservazione del capitale;
  • coefficiente di capitale di classe 1 (Tier 1 ratio): 9,55%, composto da una misura vincolante del 7,05% (di cui 6,00% a fronte dei requisiti minimi regolamentari e 1,05% a fronte dei requisiti aggiuntivi determinati in base ai risultati dello SREP) e, per la parte restante, dalla componente di riserva di conservazione del capitale;
  • coefficiente di capitale totale (Total Capital ratio): 11,95%, composto da una misura vincolante del 9,45% (di cui 8% a fronte dei requisiti minimi regolamentari e 1,45% a fronte dei requisiti aggiuntivi determinati in base ai risultati dello SREP) e, per la parte restante, dalla componente di riserva di conservazione del capitale.

299 E' esclusa la possibilità di apporti di terzi al Patrimonio BancoPosta, in quanto non previsti dalla speciale disciplina del Patrimonio destinato.

300 Di cui 15 milioni di euro relativi al periodo dal 2020 al 2022 e calcolati secondo le modalità di cui al Regolamento (EU) n. 2020/873 (cd CRR "Quick fix").

301 Le attività ponderate per il rischio, o RWA, sono calcolate applicando alle attività esposte al rischio di credito, di controparte, di mercato e operativo un fattore di ponderazione che tiene conto della rischiosità.

Inoltre, per assicurare il rispetto delle misure vincolanti sopra evidenziate e garantire che i fondi propri di BancoPosta possano assorbire eventuali perdite derivanti da scenari di stress, tenendo conto dei risultati delle prove di stress effettuate dal Patrimonio BancoPosta in ambito ICAAP, la Banca d'Italia ha individuato i seguenti livelli di capitale che BancoPosta è invitato a mantenere:

  • coefficiente di capitale primario di classe 1 (CET 1 ratio): 8,55%, composto da un OCR CET1 ratio pari a 7,80% e da una Componente Target (Pillar 2 Guidance, P2G), a fronte di una maggiore esposizione al rischio in condizioni di stress, pari a 0,75%;
  • coefficiente di capitale di classe 1 (Tier 1 ratio): 10,30%, composto da un OCR T1 ratio pari a 9,55% e da una Componente Target, a fronte di una maggiore esposizione al rischio in condizioni di stress, pari a 0,75%;
  • coefficiente di capitale totale (Total Capital ratio): 12,70%, composto da un OCR TC ratio pari a 11,95% e da una Componente Target, a fronte di una maggiore esposizione al rischio in condizioni di stress, pari a 0,75%.

Il Patrimonio BancoPosta al 31 dicembre 2022 rispetta i requisiti imposti dalla normativa prudenziale vigente con un Tier 1 ratio e un Total Capital ratio pari a 23,1% e un CET1 ratio pari al 20,3% in linea anche con i requisiti aggiuntivi previsti dal suddetto procedimento.

Per maggiori dettagli si rimanda, come previsto dalla Circolare Banca d'Italia n. 262, all'informativa sui fondi propri e sull'adeguatezza patrimoniale contenuta nell'Informativa al pubblico ("Terzo Pilastro").

PARTE G – OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE RIGUARDANTI IMPRESE O RAMI 'AZIEN A

Durante il periodo di riferimento e dopo la chiusura non sono state realizzate operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda.

PARTE H – OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

1. Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategica

Per Dirigenti con responsabilità strategiche si intendono gli Amministratori e i responsabili di primo livello organizzativo di Poste Italiane SpA, le cui competenze, al lordo degli oneri e contributi previdenziali e assistenziali, sono riportate nel paragrafo 6.5 – Parti correlate – della presente sezione – I bilanci di Poste Italiane – della Relazione finanziaria annuale e sono riflesse nei conti del Patrimonio BancoPosta nell'ambito degli oneri per i servizi resi dal Patrimonio non destinato, di cui alla precedente Parte C, tabella 10.5, e definiti dagli appositi disciplinari esecutivi (Parte A, paragrafo A.1, Sezione 4).

2. Informazioni sulle transazioni con parti correlate

Le operazioni con parti correlate sono state effettuate a condizioni equivalenti a quelle prevalenti in libere transazioni tra parti indipendenti.

Rapporti patrimoniali con entità correlate al 31 dicembre 2022

Totale al 31.12.2022
Denominazione Attività
finanziarie
Crediti verso
banche e
clientela
Derivati di
copertura attivi
e (passivi)
Altre attività Passività
finanziarie
Debiti verso
banche e
clientela
Altre passività
Poste Italiane SpA - 349 - 44 - 227 36
Controllate dirette
BancoPosta Fondi SpA SGR - 19 - - - 7 3
Consorzio PosteMotori - 3 - - - 3 -
Consorzio Servizi Telef. Mobile ScpA - - - - - 1 -
EGI SpA - - - - - 1 -
PatentiViaPoste ScpA - - - - - 3 -
Poste Vita SpA - 280 - - - 179 17
Postel SpA - - - - - - -
PostePay SpA - 141 - 83 - 9.404 102
SDA Express Courier SpA - - - - - 5 -
sennder Italia Srl - - - - - 20 -
Milkman Deliveries SpA - - - - - 7 -
Controllate indirette
Kipoint SpA - - - - - 1 -
LIS Pay S.p.A. - - - - - 23 -
Poste Assicura SpA - 7 - - - 12 -
Poste Insurance Broker - - - - - 3 -
Collegate
Financit SpA - 3 - - - - -
Correlate esterne
Ministero Economia e Finanze - 14.158 - - - 4.169 -
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 2.865 21 - - - - -
Gruppo Monte dei Paschi - 73 203 - - 396 -
Altre correlate esterne - - - - - - 1
F.do Svalutaz. crediti vs correlate esterne (1) (5) - - - - -
Totale 2.864 15.049 203 127 - 14.461 159

Rapporti patrimoniali con entità correlate al 31 dicembre 2021

(Infiniti di Guru)
Totale al 31.12.2021
Denominazione Attività
finanziarie
Crediti verso
banche e
clientela
Derivati di
copertura attivi e
(passivi)
Altre attività Passività
finanziarie
Debiti verso
banche e
clientela
Altre passività
Poste Italiane SpA 179 75 172 4
Controllate dirette
BancoPosta Fondi SpA SGR
Consorzio PosteMotori
EGI SpA
PatentiViaPoste ScpA
Poste Vita SpA
Postel SpA
PostePay SpA
SDA Express Courier SpA
Controllate indirette
Kipoint SpA
Poste Assicura SpA
21
11
224
72
7
78 6
18
1
12
544
1
8.284
4
1
11
3
5
122
Poste Insurance Broker
Collegate
1
Financit SpA 20
Correlate esterne
Ministero Economia e Finanze
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti
Gruppo Monte dei Paschi
Altre correlate esterne
3.216 14.755
387
137
(117) 3.441
199
F.do Svalutaz. crediti vs correlate esterne
Totale
(1)
3.215
(5)
15.808
(117) 153 = 12.695 134

Rapporti economici con entità correlate al 31 dicembre 2022

(milioni di euro)
Esercizio 2022
Denominazione Interessi attivi e
proventi
assimilati
Interessi passivi
e oneri assimilati
Commissioni
attive
Commissioni
passive
Dividendi e
proventi simili
(Rettifiche)/Ripres
e di valore nette
per
deterioramento
Spese
amministrative
Altri
(oneri)/proventi
di gestione
Poste Italiane SpA 1 (1) - - - - (4.551) -
Controllate dirette
BancoPosta Fondi SpA SGR - - 71 (13) - - - -
Consorzio PosteMotori - - 4 - - - - -
Poste Vita SpA - (3) 521 - - - - -
PostePay SpA - (26) 252 (200) - - - 1
Controllate indirette
Poste Assicura SpA - - 50 - - - - -
Poste Insurance Broker - - 1 - - - - -
Collegate
Financit SpA - - 40 - - - - -
Correlate esterne
Ministero Economia e Finanze 323 (4) 61 - - (1) - -
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 65 - 1.600 (1) - - - -
Gruppo Enel - - 1 - - - - -
Gruppo Eni - - 1 - - - - -
Gruppo Monte dei Paschi (1) (1) - - - - - -
Altre correlate esterne - - - - - - (3) -
Totale 388 (35) 2.602 (214) - (1) (4.552) 1

Rapporti economici con entità correlate al 31 dicembre 2021

(millioni di euro)
Esercizio 2021
Denominazione Interessi attivi e
proventi assimilati
oneri assimilati Interessi passivi e Commissioni attive Commissioni
passive
Dividendi e
proventi simili
(Rettifiche)/Riprese
di valore nette per
deterioramento
Spese
amministrative
Altri
(oneri)/proventi di
gestione
Poste Italiane SpA 1 (4.379)
Controllate dirette
BancoPosta Fondi SpA SGR 74 (14)
Consorzio PosteMotori 38
Poste Vita SpA 1 l 477
PostePay SpA 1 (30) 214 (250) 2
Controllate indirette
Poste Assicura SpA 43
Poste Insurance Broker 1
Collegate
Financit SpA 16
Correlate esterne
Ministero Economia e Finanze 28 (a) 62 1
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 65 l 1.753 (1)
Gruppo Enel 5
Gruppo Eni l 2
Gruppo Monte dei Paschi 2
Altre correlate esterne (2
Totale 98 (39) 2.685 (265) 1 (4.381) 2

PARTE I – ACCORDI DI PAGAMENTO BASATI SU PROPRI STRUMENTI PATRIMONIALI

A. Informazioni di natura qualitativa

  1. Descrizione degli accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali

SISTEMA DI INCENTIVAZIONE A LUNGO TERMINE: PIANO DI PERFORMANCE SHARE

L'Assemblea degli Azionisti di Poste Italiane SpA, tenutasi in data 28 Maggio 2019, ha approvato il Documento Informativo, redatto ai sensi dell'art 84-bis del Regolamento Emittenti, sui "Piani di incentivazione basati su strumenti finanziari Piano ILT Performance Share" primo Ciclo 2019-2021 e secondo Ciclo 2020-2022.

L'Assemblea degli Azionisti di Poste Italiane SpA, tenutasi in data 28 Maggio 2021, ha approvato il Documento Informativo, redatto ai sensi dell'art 84-bis del Regolamento Emittenti, sui "Piani di incentivazione basati su strumenti finanziari – Piano ILT Performance Share" 2021-2023 con riferimento al periodo di performance 2021-2023.

L'Assemblea degli Azionisti di Poste Italiane SpA tenutasi in data 27 Maggio 2022 ha approvato il Documento Informativo, redatto ai sensi dell'art 84-bis del Regolamento Emittenti, sui "Piani di incentivazione basati su strumenti finanziari – Piano ILT Performance Share 2022-2024" con riferimento al periodo di performance 2022-2024.

Tali sistemi d'incentivazione, costruiti in linea con le prassi di mercato, hanno l'obiettivo di rafforzare il collegamento della componente variabile della remunerazione alla strategia di medio-lungo termine del Gruppo, in linea con il budget e gli obiettivi del Piano Strategico, su un orizzonte temporale pluriennale.

Descrizione dei Piani

I Piani ILT Performance Share, come descritto nei relativi Documenti Informativi, prevedono l'attribuzione di Diritti a ricevere Azioni ordinarie di Poste Italiane. Il numero dei Diritti che verranno attribuiti ai Beneficiari è subordinato al raggiungimento di Obiettivi di Performance nell'arco di un periodo triennale, previa verifica della sussistenza della Condizione Cancello e Condizione di Accesso. I Piani si sviluppano su un orizzonte temporale triennale e le Azioni vengono attribuite nel caso siano raggiunti gli obiettivi di performance ovvero dopo un periodo di retention. Le principali caratteristiche dei Piani sono di seguito evidenziate.

Destinatari

I destinatari del piano sono alcune risorse del Patrimonio destinato BancoPosta.

Condizioni dei Piani

Gli Obiettivi di Performance, comuni a tutti i Beneficiari, a cui è condizionata la maturazione dei Diritti e, pertanto, l'attribuzione delle Azioni, per il primo ciclo di assegnazione sono di seguito evidenziati:

• un indicatore di redditività individuato nell'EBIT cumulato triennale di Gruppo utilizzato per riconoscere la continuità e sostenibilità dei risultati di redditività nel lungo termine;

• il raggiungimento di un indicatore di creazione di valore per gli azionisti, individuato nel "Total Shareholder Return relativo", utilizzato per identificare la performance relativa alla generazione di valore per gli azionisti di Poste Italiane rispetto all'indice FTSE MIB302 .

Per i piani ILT Performance Share 2021-2023 e 2022-2024 ai due obiettivi sopra indicati si aggiungono per la componente ESG i seguenti KPI:

  • Piano ILT Performance Share 2021-2023: finanza sostenibile, obiettivo collegato all'inserimento di una componente ESG nei prodotti d'investimento Poste Vita entro il 2023. In particolare, l'indicatore viene calcolato rapportando il numero di prodotti offerti con componenti ESG rispetto al numero totale di prodotti offerti;
  • Piano ILT Performance Share 2022-2024: equa rappresentanza di genere nei piani di successione, obiettivo collegato al rafforzamento della presenza femminile nei piani di successione manageriale, funzionale a incrementare la presenza delle donne nelle posizioni a maggiore responsabilità del Gruppo Poste Italiane. In particolare, l'indicatore viene calcolato rapportando il numero di candidature alla successione occupate da donne rispetto al numero di candidature complessivo.

La maturazione dei Diritti e, pertanto, l'attribuzione delle Azioni, è condizionata al raggiungimento della Condizione Cancello che garantisce la sostenibilità del Piano a livello di Gruppo. La Condizione Cancello è rappresentata dal raggiungimento di una determinata soglia di EBIT cumulato triennale di Gruppo al termine di ciascun Periodo di Performance. La maturazione dei Diritti è subordinata altresì alla sussistenza di Condizioni di Accesso che certifichino la presenza di solidità patrimoniale e di liquidità del Patrimonio BancoPosta stesso come segue:

  • Parametro di adeguatezza patrimoniale, (CET 1) di fine periodo;
  • Parametro di liquidità a breve termine, (LCR) di fine periodo;
  • Parametro di redditività corretta per il rischio, (RORAC) di fine periodo.

Le Azioni verranno attribuite entro la fine dell'anno successivo al termine del Periodo di Performance, secondo i seguenti schemi:

  • per il 40% up-front;
  • per il restante 60% in due pari quote, differite rispettivamente di 2 e 4 anni a decorrere dal termine del Periodo di Performance.

È prevista, inoltre l'applicazione di un ulteriore Periodo di Retention della durata di un anno, da applicarsi sia in relazione alla quota attribuita up-front, sia in relazione alle quote attribuite in via differita.

Per i Beneficiari BP (incluso il Direttore Generale) relativamente ai piani ILT Performance Share 2021-2023 e 2022-2024 è prevista la seguente modalità di erogazione: 40% up-front e per il restante 60% in cinque quote annuali differite su un arco temporale quinquennale (le prime tre pari al 10% dei diritti complessivamente maturati e le successive due pari al 15% dei diritti complessivamente maturati). È prevista, inoltre, l'applicazione di un ulteriore Periodo di Retention della durata di un anno, da applicarsi sia in relazione alla quota attribuita up-front, sia in relazione alle quote attribuite in via differita;

L'attribuzione delle quote di Azioni differite avverrà a seguito della verifica della sussistenza dei livelli di patrimonializzazione, liquidità a breve termine e di redditività corretta per il rischio del Patrimonio BancoPosta. Per maggiori dettagli sui meccanismi di funzionamento dei piani di incentivazione si rimanda al Documento Informativo e/o alla Relazione sulla politica in materia di remunerazione, tempo per tempo vigenti, approvati dall'Assemblea degli azionisti.

302 L'obiettivo legato al "Total Shareholder Return relativo" ("rTSR") prevede un correttivo di "negative threshold": qualora il TSR di Poste Italiane risultasse negativo, ancorché con performance superiore al TSR dell'indice, si provvederà a ridurre la maturazione (collegata al rTSR) alla soglia minima del 50%.

Modalità di valutazione del Fair Value ed effetti economici

Le valutazioni sono state effettuate utilizzando uno strumento di pricing interno che adotta modelli di simulazione coerenti con i requisiti richiesti dai principi contabili di riferimento e che tiene conto delle specifiche caratteristiche del Piano. Il fair value unitario di ciascun Diritto alla data di valutazione è pari al valore nominale dello stesso alla data di assegnazione (determinato sulla base dei prezzi di borsa), scontato per il tasso di dividendo atteso e per il tasso di interesse privo di rischio e aggiornato considerando la migliore stima delle condizioni di servizio (service conditions) e di performance (non market based performance conditions).

(milioni di euro)
Numero
Beneficiari
Unità (n. Phantom stock / Diritti a
ricevere azioni)
Fair Value
alla data di assegnazione
Costo
Esercizio
Riserva
IFRS 2 /
Passività
Pagamenti / Controvalore
consegna azioni proprie
Piani di incentivazione Numero
Unità
Di cui sottoposte a
periodo di retention
Beneficiari BP
Data di assegnazione Fair Value
ILT Phantom Stock 18-20 (0.1) (0,6)
ILT Perfomance Share 19-21 8 56.120 ca. 22.450 07/10/2019 €8,29 0.4 1
ILT Perfomance Share 20-22 10 61.663 1 12/11/2020 €3,91 0.1 0.3
ILT Perfomance Share 21-23 10 78.001 1 28/05/2021 €8,23 0.2 0.4
ILT Perfomance Share 22-24 12 62.436 l 27/05/2022 €4,50 0.1 0.1 l
Totale 0.4 1,2 (0,6)

SISTEMI DI INCENTIVAZIONE A BREVE TERMINE: MBO

La Banca d'Italia, il 27 maggio 2014, ha emanato le Disposizioni di Vigilanza per BancoPosta (Parte IV, Cap. I, "BancoPosta" inserita nella Circolare n. 285 del 17 Dicembre 2013 "Disposizioni di Vigilanza prudenziale per le banche") che, tenuto conto delle peculiarità normative e operative dell'attività di BancoPosta, hanno reso applicabile al BancoPosta la disciplina prudenziale delle banche, tra cui, la normativa in materia di politiche di remunerazione e incentivazione (Parte Prima, Titolo IV, Capitolo 2 "Politiche e prassi di remunerazione e incentivazione" della Circolare n. 285 sopra richiamata). Tali disposizioni prevedono che parte dei premi erogati ai "Risk Takers" del Patrimonio BancoPosta venga attribuita mediante l'assegnazione di strumenti finanziari, in un orizzonte temporale pluriennale.

Con riferimento ai sistemi di incentivazione manageriale del Patrimonio BancoPosta MBO per gli esercizi 2017 e 2018, ove l'incentivo risulti superiore ad una soglia di materialità, il sistema di incentivazione manageriale MBO prevede l'assegnazione del 50% dell'incentivo sotto forma di Phantom Stock, ovvero unità rappresentative del valore dell'azione di Poste Italiane SpA, e l'applicazione di meccanismi di differimento:

  • per il 60% dell'incentivo su 5 anni pro-rata, per il personale più rilevante che beneficia sia del sistema di incentivazione a breve termine sia del Piano di incentivazione a lungo termine "Piano ILT Phantom Stock";
  • per il 40% su 3 anni pro-rata, per il restante personale più rilevante.

I più recenti sistemi di incentivazione manageriale a breve termine (MBO 2019, MBO 2020, MBO 2021 e MBO 2022) prevedono, qualora l'incentivo sia risultato superiore ad una soglia di materialità, l'erogazione di una quota parte del Premio maturato sotto forma di Azioni di Poste Italiane SpA e l'applicazione di meccanismi di differimento:

  • per il 60% dell'incentivo su 5 anni pro-rata, per il responsabile della funzione BancoPosta;
  • per il 40% su 5 anni pro-rata, per i Beneficiari appartenenti al Senior Management;
  • per il 40% su 3 anni pro-rata303, per gli Altri Beneficiari.

303 Solo per l'MBO 2021 e MBO 2022 gli anni di pro-rata sono 4, anche se per il quarto anno è previsto solo un pagamento cash.

L'attribuzione delle Phantom Stock (MBO 2017 e 2018) nonché dei Diritti a ricevere Azioni (MBO 2019, MBO 2020, MBO 2021 e MBO 2022) è subordinata alla sussistenza di una Condizione Cancello (Redditività di Gruppo EBIT gestionale) e di Condizioni di Accesso come segue:

  • Parametro di adeguatezza patrimoniale, (CET 1) livello soglia approvato nel Risk Appetite Framework (RAF);
  • Parametro di liquidità a breve termine, identificato nel LCR livello soglia approvato nel Risk Appetite Framework (RAF).

Le quote attribuite sotto forma di Phantom Stock o di Azioni sono soggette ad un Periodo di Retention sia per la quota upfront sia per le quote differite.

L'erogazione della parte differita avverrà ogni anno a condizione che vengano rispettati i requisiti di patrimonializzazione e di liquidità del Patrimonio BancoPosta. Gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati nel periodo di maturazione degli strumenti.

Modalità di valutazione del Fair Value ed effetti economici

La valutazione è stata effettuata utilizzando uno strumento di pricing interno che adotta modelli di simulazione coerenti con i requisiti richiesti dai principi contabili di riferimento e che tiene conto delle specifiche caratteristiche del Piano.

(milioni di euro)
Unità (n. Phantom stock / Diritti a
ricevere azioni)
Costo
Esercizio
Riserva
IFRS 2 / Passività
Pagamenti / Controvalore
consegna azioni proprie
Piani di incentivazione
Mbo bp 17-18 20.967 (0,1) 0.2 (0,2)
Mbo bp 19-20-21-22* 112.850 0.4 0.8 (0,1)
Totale 0,3 1,0 (0,3)

(*) Mbo bp 22 stimato sulla base delle migliori informazioni disponibili, in attesa dell'effettiva consuntivazione del sistema, allo scopo di rilevare il costo del servizio ricevuto.

PARTE L – INFORMATIVA DI SETTORE

I flussi economici generati dall'operatività del Patrimonio BancoPosta e le performance relative sono riflessi in un modello di reportistica interna, fornita periodicamente al vertice aziendale, che non prevede la distinzione degli stessi in differenti settori. I risultati del Patrimonio BancoPosta sono pertanto valutati dal vertice aziendale come rivenienti da un unico settore di business.

Inoltre, come previsto dall'IFRS 8.4, qualora il fascicolo di bilancio contenga, oltre al bilancio separato della controllante, anche il bilancio consolidato, l'informativa di settore deve essere presentata solo con riferimento al bilancio consolidato.

PARTE M – INFORMATIVA SUL LEASING

Durante il periodo di riferimento il Patrimonio BancoPosta non ha realizzato operazioni rientranti nel dettato dell'IFRS 16 inerenti al Leasing.

RELAZIONI E ATTESTAZIONI

Gruppo Poste Italiane I Bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2022

Relazione Finanziaria Annuale 2022

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Incarico Importo Società
Proroga delle attivita affidate a Deloitte Consulting
nell'ambito del Progetto "Azioni di settore in
ambito Sale Conta Multi Banca"
20.000 € (oltre
PI.V.A.)
Deloitte
Consulting
Procedure di ventica concordate per il Gruppo
Sengi per 1 servizi opzionali relativi alle attività
afferenti ai visti di conformità per le dichiarazioni
fiscali.
10.000 € Shanghai
Deloitte
1 ax
Ltd
(Deloitte
Cina)
Incarico Importo
Gruppo Agile (Agile Lab S.r.l. e Agile Power) 23 mila
Gruppo Plurima (Plurima, Bridge Technologies, Logos, Plurima 53 mila
Bidco)

Gruppo Sourcesense (Sourcesense S.p.A., Sourcesense Digital e 43 mila
Sourcesense Technology)
Gruppo LIS (LIS Holding S.p.A. e LIS PAY S.p.A.) 83 mila
Net Holding S.p.A. 10 mila

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  • ai "rischi operativi", che rappresentano la categoria più rilevante come requisiti patrimoniali e assorbimenti del "Secondo Pilastro". L'assorbimento di capitale permane significativo sia come requisiti patrimoniali minimi, calcolati in maniera proporzionale ai proventi lordi, sia nelle valutazioni effettuate con il modello interno ai fini ICAAP. Quest'ultimo è peraltro risultato in diminuzione nel 2022. Le perdite registrate nel Conto Economico d'esercizio sono in diminuzione rispetto al livello del 2021, per l'importo significativo delle liberazioni, e risultano in linea con il risk appetite;
  • al "rischio di tasso", la cui esposizione, in termini di valore economico, si è mantenuta su livelli superiori alla soglia obiettivo del RAF 2022 posta al 28% fino ad aprile 2022, per poi rientrare a maggio 2022 a seguito dell'operazione di unwinding di parte del portafoglio in Asset Swap che ha cambiato l'esposizione da liability sensitive ad asset sensitive. La soglia obiettivo è stata nuovamente superata a partire da settembre 2022, per poi rientrare a dicembre 2022 a seguito di operazioni di copertura tramite swap di titoli a lungo termine che hanno contribuito a ridurre l'esposizione asset sensitive;
  • al "rischio di spread", che non rileva per i requisiti patrimoniali, ma per le plus/minusvalenze latenti. Il 2022 è stato caratterizzato dal graduale aumento dei rendimenti dei Titoli di stato italiani e dello spread BTP-Bund (da 135 punti a fine 2021 a 214 a fine 2022) e il portafoglio iscritto in bilancio al fair value (HTCS) ha fatto registrare, alla chiusura del 2022, minusvalenze implicite per circa 3,4 mid/€ (-5,2 mld/€ rispetto al 2021). È inoltre strutturalmente elevata, ancorché in lieve riduzione, la sensitivity del valore del portafoglio HTCS a tale fattore di rischio. A tale riguardo, il Collegio ha segnalato, come anche indicato in precedenza al paragrafo 13, l'esigenza di monitorare detto rischio anche per i relativi effetti sul patrimonio netto contabile.

Tra i rischi di media rilevanza, rientrano:

  • il rischio di credito/controparte: è risultato sostanzialmente stabile nel corso del 2022, con una incidenza sui mezzi propri coerente con il risk appetite;
  • il rischio di reputazione: rileva soprattutto per la tematica delle controversie con la clientela sui rendimenti di alcune serie di Buoni Fruttiferi Postali ("BFP") e in particolare con riferimento al terzo decennio dei BFP della serie Q/P. A tale riguardo, Poste Italiane, a partire da marzo 2020, considerato il prevalere in sede di contenzioso civile di giudizi favorevoli a Poste, effettua il rimborso solo in caso di

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un rafforzamento patrimoniale per 100 mln/€, da realizzare nel corso del 2023 attraverso la sottoscrizione di uno strumento Additional Tier 1 da parte di Poste.

Al 31 dicembre 2022, le misure di adeguatezza patrimoniale evidenziano un elevato capital ratio (20,3%, in aumento rispetto al 19,3% del 2021) e mezzi propri che, grazze alla riduzione dell'esposizione ai rischi di tasso, operativi e di credito/controparte, assicurano un elevato buffer di Free Capital rispetto agli assorbimenti di Pillar 2 (50,4%).

Le metriche regolamentari Liquidity Coverage Ratio ("LCR") e NSFR, pur risultando in netta riduzione, continuano a mostrare un'esposizione contenuta al rischio di liquidità.

Come negli esercizi precedenti, anche nel 2022 l'esposizione ai rischi operativi è stata influenzata in modo rilevante dal manifestarsi di eventi accaduti in esercizi precedenti prevalentemente connessi al cd. "rischio di condotta" (frodi interne ed eventi connessi a clientela, prodotti e prassi professionali) e all'esecuzione, consegna e gestione dei processi. Rilevano, inoltre, le frodi esterne e le interruzioni dell'operatività e disfunzioni dei sistemi informatici.

Coerentemente con le Linee Guida in vigore, ai fini dell'identificazione, valutazione e gestione del rischio operativo del Patrimonio BancoPosta sono state svolte le seguenti attività: (i) l'aggiornamento della mappatura completa dei rischi increnti ai prodotti/processi Bancoposta. In particolare, la "Risk Map", al 31 dicembre 2022, ha identificato 222 eventi di rischio suddivisi in 7 classi; (ii) la raccolta degli eventi di perdita operativa (Loss Data Collection). Dall'esito dei dati raccolti all'interno del Data Base delle perdite operative BancoPosta si evidenzia che, ai fini del calcolo dell'assorbimento patrimoniale, dal 2013 al 2022 si registrano in media circa 65,4 milioni di perdita lorda annua.

La composizione delle perdite operative rilevate fino a tutto il 2022 mostra una prevalenza della non corretta gestione dei rapporti con la clientela, prodotti e prassi professionali (47,3%), scguita delle frodi esterne (22,3%), dagli errori nell'esecuzione, consegna e gestione del processo (19,0%) e dalle frodi interne (8,4%). Ai fini gestionali, le perdite operative sono principalmente connesse:

  • al collocamento dei BFP: nel complesso si rileva una diminuzione delle perdite operative (46,2 mln nel 2020; 38,7 mln nel 2021; 5,6 mln nel 2022). Nel 2022 il fenomeno con impatto più rilevante a conto economico è rappresentato da

"Mancato o erroneo censimento in fase di sottoscrizione di BFP" - rettifiche anni precedenti" (3,9 mln/€);

  • perdite connesse alla gestione dei pignoramenti: 2,7 mln, in diminuzione rispetto agli anni precedenti (3 mln nel 2021 e 4 mln nel 2020);
  • perdite connesse a furti e rapine: 2,5 min, in lieve aumento rispetto al 2021 (2,1 min) e in diminuzione rispetto al 2020 (5,6 mln);
  • perdite connesse a frodi interne su prodotti di risparmio postale: 2 mln, in diminuzione rispetto agli anni precedenti (2,3 mln nel 2021 e 2,4 mln nel 2020);
  • perdite connesse a frodi esterne su BFP: 1,2 mln, in diminuzione rispetto all'anno precedente (2,4 mln nel 2021 e 1,5 mln nel 2020).

La funzione Risk Management e Governo Outsourcing, nell'ambito del processo di definizione del budget 2023, ha stimato ex ante l'impatto degli scenari sul profilo di rischio, valutato l'adeguatezza prospettica del patrimonio e individuato la propensione al rischio ("RAF") del Patrimonio BancoPosta coerente con gli obiettivi strategici e gli indirizzi a livello di Gruppo.

La proposta di RAF per l'esercizio 2023:

  • al fine di confermare anche per il 2023 l'obiettivo di mantenere un Leverage Ratio almeno pari al 3%, che coincide con il minimo regolamentare per le banche, assume un incremento dei mezzi propri di BancoPosta per 100 min/e, attraverso la sottoscrizione, da parte di Poste Italiane S.p.A. di uno strumento di Additional Tier 1 da realizzarsi entro il primo semestre 2023;
  • riflette l'applicazione del modello comportamentale della raccolta aggiornato che impatta le misure di rischio di tasso di interesse in termini sia di capitale economico che di margine di interesse;
  • dà seguito all'impegno assunto nella risposta al recente rapporto ispettivo di Banca d'Italia di assicurare il massimo rispetto delle equivalenze tra scenario atteso/di budget e risk appetite, e tra scenario di stress e risk tolerance;
  • nello stabilire la capacity del CETI Ratio e del Total Capital Ratio, recepisce le indicazioni ricevute nel 2022 dalla Banca d'Italia sui requisiti aggiuntivi a quelli standard da rispettare (Pillar 2 Requirement e Pillar 2 Guidance);
  • conferma, per il rischio di tasso di interesse in termini di valore economico, un livello di esposizione strutturalmente superiore a quello medio delle banche, per le quali la normativa stabilisce delle soglie di attenzione (supervisory outlier test) al

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valorizzazione degli stessi, gli aspetti afferenti alla continuità operativa dei processi affidati, nonché la revisione complessiva dei KPI coerentemente con le evoluzioni organizzative e di processo di Poste Italiane. In merito ai KPI, proseguono le attività di automazione degli stessi.

I nuovi Disciplinari, inoltre, recepiscono le indicazioni fornite dall'Autorità di Vigilanza, nonché dalla funzione Revisione Interna nell'ambito dell'audit sul processo di monitoraggio delle Funzioni Essenziali o Importanti affidate (FEI). Nello specifico è stata effettuata la rifocalizzazione della funzione Governo Outsourcing in ambito Risk Management e Governo Outsourcing sui soli controlli di IIº livello con contestuale confluenza delle attività di presidio (di 1º livello) dei Disciplinari esecutivi sulle funzioni operative di BancoPosta.

Il percorso di rafforzamento progressivo del monitoraggio dei Disciplinari ha portato ad una revisione dei KPI, attestatisi complessivamente in un totale di 377, unitamente all'incremento, fino al 15%, del cap del corrispettivo legato alle penali applicabili. Al fine di assicurare una maggiore tracciabilità della copertura dei KPI è stata effettuata una mappatura degli stessi rispetto al catalogo dei processi del Business Process Model ("BPM"), che verrà affinata nel tempo, e sono stati rafforzati i valori target dei KPI sulla base delle rilevazioni passate.

E proseguita l'attività dei Comitati di gestione sui singoli Disciplinari, componenti rilevanti del sistema di monitoraggio degli affidamenti, di cui risulta formalizzata e correttamente archiviata tutta la documentazione e, inoltre, sono stati attivati, sempre nel corso del 2022, i Comitati relativi agli affidamenti in ambito BCM, CERT, Risorse Umane e Fraud Management.

Il Collegio ha preso atto che le attività di audit svolte da Revisione Interna sul processo di monitoraggio delle attività affidate hanno evidenziato un andamento complessivamente positivo delle attività affidate.

Inoltre, sempre nell'ambito della funzione di Risk Management, il Team di Convalida Interna è stato ricollocato in una funzione di nuova costituzione - denominata "Convalida e Data Governance" - a riporto diretto del Responsabile della funzione RMGO.

Le attività di audit condotte nel 2022 hanno evidenziato aree di miglioramento circa i presidi di controllo sulle attività esternalizzate a terzi (es. BNP Paribas, Postel e PostePay), mentre è risultato complessivamente positivo il sistema di controllo a presidio del processo di affidamento della liquidità dei conti correnti a BancoPosta

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  • · Aggiornamento delle Linee Guida Rischio di Controparte e Rischio Informatico di BancoPosta:
  • · Modifica della Linea Guida Gestione Reclami;
  • · Aggiornamento del Regolamento Organizzativo e di Funzionamento di BancoPosta e del Regolamento del Processo di Affidamento e di Esternalizzazione;
  • Rapporto su adeguatezza e costi dell'ICT BancoPosta;
  • Aggiornamento delle Linee Guida sulla Politica in materia di Remunerazione e Incentivazione 2022 del Patrimonio Bancoposta e Processo di identificazione annuale del personale più rilevante del Patrimonio Bancoposta;
  • Approvazione del Piano settoriale di Continuità Operativa Bancoposta;
  • Aggiornamento della "Linea Guida per la definizione e il monitoraggio del Risk Appetite Framework 2023 del Gruppo Poste Italiane";
  • Aggiornamento del Risk Appetite Framework del Patrimonio BancoPosta per il 2023:
  • Aggiornamento delle "Linee Guida sulle Politiche di Remunerazione e Incentivazione 2023 del Patrimonio BancoPosta":
  • Aggiornamento della "Linea Guida in materia di Identificazione del Personale più Rilevante BancoPosta e Processo di identificazione annuale del Personale più rilevante riferito al Patrimonio BancoPosta 2023";
  • · Aggiornamento della Linea Guida sul Sistema di Controllo Interno sull'Informativa Finanziaria ("SCIIF");
  • Linea Guida sui limiti e criteri per la selezione degli emittenti ai fini del collocamento al pubblico di titoli obbligazionari e certificates.
  • · Ulteriori elementi rilevanti che hanno interessato il Patrimonio Destinato BancoPosta.

Con riferimento al Patrimonio Destinato IMEL di PostePay, il Collegio Sindacale ha monitorato l'andamento delle attività di audit, anche attraverso l'incontro con l'Organo di controllo della società tenutosi nel mese di novembre 2022, nel corso del quale il Collegio ha ricevuto un'ampia informativa sui principali elementi in materia di funzionamento del Sistema di Controllo Interno e di governo, amministrazione e organizzazione, funzionamento del Patrimonio Destinato IMEL, nonché aspetti di rilievo inerenti all'andamento gestionale e patrimoniale. In occasione del citato incontro il Collegio è stato informato dell'ispezione avviata da Banca d'Italia

Deloitte & Touche S.D.A. Via della Camilliccia, 589/A 00135 Rama Halla

Tel: +39 06 367491 Fax: +39 06 36749282 www.delaitte.it

RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE INDIPENDENTE Al SENSI DELL'ART. 14 DEL D.LGS. 27 GENNAIO 2010; N. 39 E DELL'ART. 10 DEL REGOLAMENTO (UE) N. 537/2014

Agli Azionisti di Poste Italiane S.p.A.

RELAZIONE SULLA REVISIONE CONTABILE DEL BILANCIO CONSOLIDATO

Gudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane (il "Gruppo"), costituito dallo stato patrimoniale consolidato al 31 dicembre 2022, dal prospetto dell'utile/(perdita) dell'esercizio consolidato, dal conto economico complessivo consolidato, dal prospetto di movimentazione del patrimonio netto consolidato, dal rendiconto finanziario consolidato per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note al bilancio che includono anche la sintesi dei più significativi procipi contabili applicati.

A nostro gudizio, il bilancio consolicato fornisce una rappresentazione ventiera e corretta della sicuazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo al 31 dicembre 2022, dei risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05

Elementi alla base del giudizio

Albiamo svo to la revisione contabile in conformità al principi di revisione internazionali (ISA italia). Le nostre responsabilità al sensi di tali arinopi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsobilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato della presente relazione, Siamo indipendenti rispetto alla società Poste Italiane S.p.A. (la "Società") in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo ci aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nastro giudizio.

Aspetti chiave della revisione contacile

Gi aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiornente significativi nell'ambito della revisione contabile del billancio consolidato dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio consolidato nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.

It was in the sales a un open extents (Silett) Touth Technicial internet internet internet internet internet interacting and stars a For all TOTT, I enternet in any of the st (traders or print personal until the Grand Transmissioned (TTT Cruit and and and relation and compress of it if it if it and engles for a or firm 147011 113 BUIDEMARIA BE INSTITUTION # 122 08212 THE PERFELLER FREE FREE THE THE TELLET PARTERS SYSTEM PARTERS: SHORE PARTER PARTER PORTED OF PERFECTLE

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Sacle Legale: Va Tortors, 35 -7611441 Killano YClaptishe Scense: Turc: 30.000 |

(psice FirstelleReport sele in preje 5/ Million Misica Relation codes (3834952096-4 E.A. n. NV-LT 20205 | Partiun NA :T CODAINSIO20

DICelnitte & Touche Sc.A

(Pagamenti e Mobile) impairment test dell'avviamento sulla CGU "Corrispondenta, Pacchi e Olstribuzione" e sulla CGU "LIS
Descrizione
dell'aspetto chiave
della revisione
Il Gruppo ha iscritto tra le attività immateriali del bilancio consolidato al 31
dicembre 2022 un avviamento pan ad Euro 672 milloni, allocato:
· per Euro 459 milioni all'unità generatr ce di flussi di cassa ("Cash
Generating Unit" - "CGU") "LIS (Pagamenti e Mobile)", nyeniente
dall'acquisizione dei gruppo US perfez onatasi nell'esercizio, e
· per Euro 213 millioni alla CGU rappresentata dal segmento di business
"Corrispondenza, Pacchi e Oistribuziore", interessato dal perdurare di
risultati economici negativile dal declino del mercato postale in cui il
Gruppo Poste Italiane opera, ulteriormente aggravato dall'attuale
scenario macroeconomico caratterizzato, tra l'altro, dall'aumento dei
prezzi e dei tassi di interesse e dalle tensioni geopolitiche derivanti dal
conflitto tra Russia e Ucraina.
Tale avviamento, come previsto dai principio contabile IAS 36 "R duzione di
valore delle attività", non è ammortizzato ma sottoposto a verifica della
tenuta del valore contabile ("Impairment "est"), almeno annualmente,
mediante confronto dello stesso con i valori recuperabili delle corrispondenti
CGU,
La CGU "Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione" e la CGU "LIS (Fagamenti e
Mobile)" sono state oggetto di verifica della tenuta del valore contabile,
inclusivo dell'avviamento oltre che degli altri attivi ad esse attribuiti, sulla
base del Budget 2023 e delle previsioni economico finanziarie per il biennio
2024-2025 approvati, per quanto di rispettiva competenza, dai Consigli di
Amministrazione di Poste Italiane S.p.A., LJS Holding 5.p.A. e LIS Pay S.p.A. (12
*Prolezioni finanziarie"). In particolare, il valore recuperabile è stato
determinato tramite la stima cel "valore c'uso" delle CGU rappresentativo
dei flussi finanziari futuri attes: dall'impiego dei beni inclusi nelle CGU, tra
cui, in particolare per quanto riguarda la CGU "Corris pondenza, Pacchi e
Distribuzione" gli immobili adibiti a uffici postali e centri di meccanizzazione
e smistamento, nell'ambito dell'ordinario processo produttivo apendale e
tenuto conto dell'abbligo di acempimento del Servizio Postale Universale e
delle condizioni economiche previste per i servizi resi al Patrimonio
BancoPosta. Tali flussi sono stati scontati ad un appropriato tasso.
Il test di impairment effettuato dalla Società ha confermato la recuperabilità
dell'avviamento e degli altri attivi del Gruppo attribuiti alle CGU.
Nella sezione Appendice del capitolo 8 "Proposte del berative e altre
informazioni" della Relazione sulla gestione e nelle Note 2.3 "Principi
contabili adottati - Riduzione di valore di attività", 2.4 "Uso di st me",
paragrafi "impairment test su avviamenti, unità generatrici di flussi di cassa e
partecipazioni", "CGU Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione" e "CGU LIS

[Pagamenti = Mobile]", e 4.4 "Informativa per settori operativi" e riportata
I informativa sugli aspetti sopra descritti.
In considerazione della nievanza dell'ammontare dell'avviamento iscritto in
bilancio attribuito alla CGU "Corrisonoco, Pacchi e Distribuzione" e alla
CGU "LS (Pagamenti è Mobile)", della soggettività delle stime attinenti la
determinazione dei flussi di cassa attesi da tal CGU, tenuto anche conto
delle incertezze connesse all'attua e contesto macroeconomico, e delle
variabili chiave del modello adottato per il test di impairment, abbiamo
considerato l'impairment test dell'avviamente sulla CGU "Corrispondenza,
Pacchi e Distribuzione" e sulla CGL "LIS (Pagamenti e Mobile)" un aspetto
chiave della revisione del bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre
2022
Procedure di revisione
svolte
Nell'ambito delle attività di revisione sono state svolte, anche con il supporto
di specialisti della rete Deloitte, le seguenti principali procedure:
· nievazione e verifica dei controlli rilevanti posti in essere dalla Società sul
processo di effettuazione del test di impairment;
· comprensione dei metodi e delle assunzioni adottate dalla Società per
l'effettuazione del test di impairment;
· venfica della coerenza dell'impostazione metodologica adottata dalla
Società, con particolare riferimento alla individuazione delle CGU e alla
determinazione de relativi valori recuperabili, con le previsioni del
principio contabile di riferimer to IAS 36 "Riduzione di valore delle
attività ":
· analisi di ragionevolezza, anche mediante ottenimento di informazioni
dalla Società, delle principali assunzioni adottate per la formulazione
delle previsioni dei flussi di cassa attesi dalle CGU, tenuto anche conto
delle incertezze connesse all'attuale contesto macroeconomico, e delle
variabili chiave utilizzate nel modello adottato per il test di impairment;
· ventica della correttezza logica e maternatica dello sviluppo dei flussi di
cassa attesi e della ragionevolezza complessiva della costruzione del
costo medio ponderato del capitale ("WACC") e delle ipotesi relative al
"valore terminale", inteso com e il valore che rappresenta la capacità
delle CGU di generare flussi di cassa, stimati oltre il periodo di previsione
esplicita 2023 - 2025 delle Projezioni finanziarie;
· esame delle analisi di sensitività predisposta dalla Società;
· verifica della completezza e della conformità dell'informativa fornita dalla
Società nel bilancio consolidato rispetto a quanto previsto dal principio
contabi e di riferimento IAS 3E "Riduzione di valore delle attività".

EMARKET SDIR certifie

Deloitte.

  • · lettura ed analisi delle relazioni sulle riserve tecniche predisposte dalle competenti funzioni aziendali;
  • · verifica del calcolo delle riserve matematiche attraverso l'applicazione di metodi semp lificati (c.d. "metodo ricorrente contabile") al fine di valutare la ragionevolezza dei valori di riserva ceterminati dalla Direzione di Poste Vita S.p.A .;
  • · ricalcolo, per una selezione di contratti assicurativi in portafoglio, del valore della riserva matematica al 3: dicembre 2022, utilizzando le formule di ca colo contenute nelle note tecniche di polizza e analizzando la conformità del calcolo alle procedure aziendali e alla normativa di riferimento:
  • · ar alisi di ragionevolezza dei metodi e delle principali ipotesi tecniche ed evolutive sulla quali si sono basate le stime delle riserve aggiuntive incluse nelle riserve matematiche, avuto riguardo a quanto disposto dalla normativa di riferimento;
  • · ottenimento e analisi della documentazione predisposta dalla Direzione di Poste Vita 5.p.A. ai fin della valutazione di ccngruità del e riserve tecniche iscritte nel bilancio consolidato del Gruppo (cosiddetto Liability Adequacy Test).
  • · verifica dell'adeguatezza delle metodologie adattate per la determinazione delle passività differite verso gli assicurati, anche mediante il ricalcolo, per una selezione di strumenti finanziari, della quota di plusvalenza/minusvalenze non realizzate di competenza degli assicurati, e verifica della corretta rilevazione contabile di tale componente:
  • · verifica della completezza e della conformità dell'informat va fornita dalla Società nel blancio consolidato rispetto a quanto previsto dalla normativa applicabile.

Responsabilità degli Amministratori e del Collegio Sindacale per il bilancio consolidato

Gli Amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidate che formisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità ag Unternational Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonche al provvediment emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05 e, nel termini previsti calla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuti necessar a per consentire la recazione di un bilancio che non contenga error significativi dovuti a frodi o a compo tamenti o eventi non intenzionali.

6

Gli Amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio consolidato, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli Amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio consolidato a meno che abbiano valutato che sussistoro le condizioni per la liquidazione della capogruppo Paste Italiane S.p.A. o per l'interruz one dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

Il Collegio Sindacale ha la responsabilità del a viglianza, nei termini previsti da la legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria del Gruppo

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato

i nostri obkettivi sono l'acquisizione di una rigionevole sicurezza che il bilancia consolidato nel suo complesso non contenga erron significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenziorali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per rag onevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Sil errori possono derivare da froci o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragicnevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro inseme, siano in grado di influenzare le cecisioni economiche prese dagli utilizzatori sulla base del bilancio consolidato.

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conform tà ai principi di revisione internazionali (SA (talia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo profess onale per tutta la durata della revisione contabile, inoltre:

  • · Abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio consolidato, dovuti a froci o a comportamenti o eventi non intenziona i; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risgosta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti edi appropriat. su cui basare il nostro. giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi e più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o event non Intenzionali, polché la frode guò implica e l'esistenza di collusioni, falsificacioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuonvianti a forzature del controllo interno.
  • · Abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fin della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interro del Gruppo.
  • · Abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonche la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli Am ninistratori, inclusa la 'elativa informativa
  • · Siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli Amministratori de presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di una incertezza siguardo a eventi o circastanze che possono far sorgore dubbi significativi sulla capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento.

7

In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa ci bilancio, ovvero, qua ora tale informativa sia inadeguata, a nflettere tale circostanzi nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della preserte relazione. Tuttavia, eventi o circostanze si ccessivi possono comportare che il Gruppo cessi di operare come un'entità in funzionamento.

  • · Abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio consolidato nel suo complesso, ir ciusa l'informativa, e se il bilancio consolidato rappresenti le operazioni e gli eventi scettostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione.
  • · Abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati suffermazioni finanziarie delle imprese o delle differenti attività economiche svolte all'interno del Gruppo per esprimere un giudizio sul bilancio consolidato. Siamo responsabili della direzione, della supervisione e dello svolgimento dell'incarico di revisione contabile del Gruppo. Siamo gli unici responsabili dei giudizio di revisione sul bilancio consolidato.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governar ce, identificati ad un livello appropriato come richiesto cagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della nevisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle a tività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possi ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le azioni ir traprese per eliminare i relativi rischi o le misure di salvaguardia applicate.

Tra gli aspetti cc municati ai responsab li delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più nievanti nell'ambito della revisione contabile dell'esercizio in esame, che kanno costicuito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

Altre informazioni comunicate al sensidell'art. 10 del Regolamento (UE) 537/2014

L'assemblea degli azionisti di Poste Italiane S.p.A. ci ha conferito in data 28 maggio 2019 l'incarico di revisione legale del bilancic d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dai 31 dicembre 2020 al 31 d combre 2078

Dich ariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati al sensi dell'art. 5, par. 1, del Rego amento (UE) 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.

Contermiamo che il giudizia sul bilancia consolidato espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuniva destinata al Colleg o Sindacale, nella sua funzione di Comitato per Il Controllo interno e la Revisione Contabile, predisposta al sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.

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RELAZIONE SU ALTRE DISPOSIZIONI DI LEGGE E REGOLAMENTARI

Giudizio sulla conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815

Gli Amministratori di Poste Italiane S.p.A. sono responsabili per l'applicazione delle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815 della Commissione Europea in materia di norme tecniche di regolamentazione relative alla specificazione del formato elettronico unico di comu sicazione (ESEF -European Single Electronic Format) (nel seguito: "Regolamento Delegato") al bilancio consolidato al 31 dicembre 2022, da includere nella relazione finanziaria annuale,

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 7008 al line di esprmere un pudizio sulla conformità del bilancio consolidato alle disposizioni del Regolamento Belegato,

A nostro giudizio, il bilancio consolidato al 31 dicembre 2022 è stato predisposto nel formato XHTML ed è stato marcato, in tutti gli aspetti significativi, in conformità alle disposizioni del Regolamento Jelegato,

Alcune informazioni contenute nelle note al bilancio consolidato quando estratte dal formato XHTML in un'istanza XBRL, a causa di taluni limiti tecnici potrebbero non essere riprodotte in maniera identica rispetto alle corrispondenti informazioni visualizzabili nel bilancio consolidato in formato XHTML.

Gludizio ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10 e dell'art. 123-bis, comma 4, del D.Lgs. 58/98

Gli Amministratori di Poste Italiane S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietan del Gruppo Poste Italia ne al 31 dicembre 2022, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio consolidato e la loro conformità alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informaz oni conten ite nella relazione sul governo societano e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, co 4, del D.Lgs. 58/98, con il bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane al 31 dicembre 2022 e sulla conformità de le stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni conteriute nella relazione sul governo societario e gli assetti progrietari sopra richiamate sono coerenti con il pilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane al 31 dicembre 2022 e sono redatte in conformità alle norme di legge.

Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, co. 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10 rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisita nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

Dichiarazione ai sensi dell'art. 4 del Regolamento Consob di attuazione del D.Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254

Gli Amministratori di Poste Italiane S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della dichiarazione non tinanziaria al sensi del D.Egs: 30 dicembre 2016, n.254.

Defoitta & Touche S.p.A Via della Camillocoa, 589/à 00135 Apma Malin

Tel: +39 06 367491 Fax: +39 06 36749282 www.deloitte.il

RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE INDIPENDENTE Al SENSI DELL'ART. 14 DEL D.LGS. 27 GENNAIO 2010, N. 39 E DELL'ART. 10 DEL REGOLAMENTO (UE) N. 537/2014

Agli Azionisti di Poste Italiane S.p.A.

RELAZIONE SULLA REVISIONE CONTABILE DEL BILANCIO D'ESERCIZIO

Gludizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d'esercizio di Poste Italiane S.p.A. (la "Società"), costituito dallo stato patrimi niale al 31 dicembre 2222, dal prospetto dell'utile/(perdita) dell'esercizio, dal conto economico complessivo, dal prospetto di movimentazione del patrimonio netto, dal rendiconto. finanziano per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note al bilar cio che includono anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.

A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio farnisce una rappresentazione ventiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziana de la Società al 31 dicembre 2022, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli international Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonchè ai provedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05.

Elementi alla base del giudizio

Abbiano svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sens di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsobilità della rocietà di revisione per la revisione contabile c'el bilancio d'esercizio della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Società in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio:

Aspetti chiave della revisione contabile

Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro gludizio professionale, sono stati maggiornente significativ nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame. Tali spetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio d'esercizio nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.

A verna Del The grand Brian Cagler (Promoss Carmer Prises Partice Particial Participal Pages Paymal Trensis Libres Horses

September Vir Torum, 25 . 20144 Million | Capital Sociale Book Book Book Book Book Book Book Book Book Book Book Book Book Book Book Book Book Book Book Book Book Book Book B

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ID Dictoriety-Si Raufa ScA

svolte Procedure di revisione Nell'ambito delle attività di revisione sono state svoite, anche con il supporto
di specialisti della rete Delortte, le seguenti principali procedure:
· Trevazione e verifica dei controlli rilevanti posti in essere dalla Societa sul
processo di effettuazione del test di impairment;
· comprensione dei metodi e delle assunzioni acottate dalla Società per
l'affettuazione del test di impairment;
· verifica della coerenza cell'impostazione metodologica adottata dalia
Società, con particolare riferimento alla individuazione della CGU e alla
determinazione del relativo valore "ecuperabile, con le previsioni del
principio contabile di rifarimento. IAS 36 "Riduzione di valure delle
aztivita";
· analisi di ragionevolezza, anche mediante otte simento di informazioni
dalla Società, delle principali assuncioni adottate per la formulazione
delle previsioni dei flussi di cassa attesi dalla CGU, tenuto anche conto
delle incertezze connesse all'attuale contesto macroeconomico e delle
variabili chiave utilizzate nel model o adottato per il test ci impairment;
· verifica della correttezza logica e maternatica dello sviluppo dei flussi di
cassa attesi e della ragionevolezza complessiva della costruzione del
casto medio ponderato del capitale ("WACC") e delle ipotesi relative al
"valore terminale", inteso come il valore che rappresenta la capacità
della CGU di generare i flussi di cassa stimati o tre il periodo di previsione
esplicita 2023 - 2025 delle Profezio ni finanziane;
· esame dell'analisi di sensitività predisposta dalla Società;
· verifica della completezza e della conformità dell'informativa fornita dalla
Società nel bilancio rispetto a quanto previsto dal principio contabile di

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Gli Amministratori uniizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione dei bilancio d'esercizio a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della Società o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternativa realistiche a tali scelte.

Il Collegio Sindacale na la responsabilità della viglianza, nei termin previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria della Socierà.

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancic d'esercizio

I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza coe il billancio d'esercizio nel suo complesso non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragonevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi ci revisione nternazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da froci o da comportamenti pe eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevoimente attendere che essi, singolarmente o nel loro insiema, siano in grado di Influenzare le decisioni economiche cegli utilizzatori prese sulla base del bilancio d'esercizio.

Nell'ambito della revisione contabile svoita in conformità ai principi di revisione internazionali (SA (talia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

  • · Abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nell'ollancio d'esercizio, dovuti a frodi o a comportamenti c eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di rev sione in ris posta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore signi icativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenta di collusioni, faisificazioni, omissioni intenzonali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno.
  • · Abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante al fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revis one appropriate nelle prostanze e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno della Società.
  • · Abbiamo valutato l'appropriatezza dei crincipi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli Amministratori, inclusa la relativa informativa,
  • · Siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli Amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi a :quisibi, sulf eventuale esistenza di una incertezza s grificativa "guardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità de la Società ci continuare ad operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenut a richiamare l'attenzione nella re azione di revisione sulla re ativa informativa di blancio ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a nflettere tale circostanza ne la formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che la Società cessi di operare come un'entità in funzionamento.

· Abbiamo valutato la presentazione, la struttura e l'contenuto del bilancio d'esercizio nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio d'esercizio rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identricati ad un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risulta i significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabi i delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi iri matena di etica e di ir dipendenza appicabili nell'ordinamento. italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le azioni intraprese per eliminare i relativi rischi o le misure di salvaguardia applicate.

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbianio identificato quelli che sono stati più n'evanti nell'ambito della revisione contabile del bilancia dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tall aspetti nella relazione di revisione

Altre informazioni comunicate ai sensi dell'art. 10 del Regolamento (UE) 537/2014

L'asserrblea degli azionisti di Foste Italiane S.p.A. ci ha conferito in data 28 maggio 2019 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2020 al 31 dicembre 2028.

Dichiariamo che non sono stati servizi divers dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, par. I, del Regolamento (UE) 537/2014 e che siamo rimasti indigendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio d'esercizio espresente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al Collegio Sindacale, nella sua funzione di Comitato per il Cantrollo interno e la Revisione Cortabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del cita to Regolamento.

RELAZIONE SU ALTRE DISPOSIZIONI DI LEGGE E REGOLAMENTARI

Giudizio sulla conformità alle disposizioni dei Regolamento Delegato (UE) 2019/815

Gli Amministratoni di Poste Italiane S.p.A. sono responsabili per l'appiicazione delle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815 de la Commissione Europea in materia di norme tecniche di regolamentatione relative alla specificazione del formato elettronico unico di comunicazione (ESEF -European Single Electronic Formot) (nel seguito "Regolamento Celegato") al bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2022, da includere nella relazione finanziaria annuale.

Abbiano svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA italia) n. 700B al fine di esprimere un giudizio sulla conformità del bilancio d'esercizio alle Jisposizioni del Regolamento Delegato.

A nostro gludizio, il bliancio d'esercizio al 31 dicembre 2022 è stato predisposto nel formato XHTML in conformità alle disposizioni del Regolamento Dellegato.

Giudizio ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettera e), del Diugs. 39/10 e dell'art. 123-bls, comma 4, del D.Lgs. 58/98

Gli Amministratori di Poste Italiane S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari di Poste Italiane Sp.A. al 31 dicembre 2022, incluse la loro coerenza con il relativo tallancio d'esercizio e la loro conformità alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 7208 al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societano e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-tis, co. 4, dei D.Lgs. 58/98, con il bilancio d'esercizio di Poste Italiane S.p.A. al 31 dicembre 2022 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.

A nostro gludizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietani sopra richiamate sono coerenti con il bilianco d'eserciz o di Poste Italiane S.p.A. al 31 dicembre 2022 e sono redatte in conformità alle nonne di legge.

Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, co. 2, lettera e], del D.Lgs. 39/10, rilasciata sulla base delle conoscenze e della compressione dell'impresa e cel relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare,

DELOITTE & TOUCHE S.p.A.

Marco Miccoli Sacio

Roma, 5 aprile 2023

б

Deloita & Touche S.O.A. Via della Camilluccia, 589/A 00135 Rama Posts

Tel: +39 06 367491 Fax: + 99 06 36749282 # #110BBP #WW

RELAZIONE DELLA SOCIETA' CI REVISIONE INDIPENDENTE SULLA COERENZA DEI DATI CONTENUTI NEL REND CONTO DEL PATRIMONIO DESTINATO BANCOPOSTA CON QUELLI R PORTATI NEL BILANCIO DELLA SOCIETÀ

Al Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane S.p.A.

In qualità di soggetto incaricato della revisione legale dei conti di Poste Italiane S.p.A. [Ia "Società"], siamo stati incaricali di effettuare un esame limitato dell'allegato rendiconto separato del patrimono destinato BancoPosta composio dallo stato patrimoniale al 31 dicembre 2022, dal conto economico, dal prospetto della redditività complessiva, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanzia io per l'esercizio chiuso a tale data e dalla nota integrativa (il "Rendiconto"), allegato al bilancio della Sodetà in conformità a quanto previsto dalla sezione 8 del Fegolamento del Patrimonio BancoPasta, al fine di verificare la coerenza tra i dati contenuti nel Rendiconto con quelli riportati nel bilancio al 31 dicembre 2022 della Società.

Responsabilità degli Amministratori

Gli Amministratori di Poste italiane S.p.A. sono responsabili della redazione del Rendiconto in confarmità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europes, nonchè al provedimenti emanat in attuazione dell'art. 43 del D. Les. n. 136/15 ed alle disposizioni previste dall'art. 2447-septies comma 2 del Codica Civile. Sono altresi responsabili per quella parte del cortrollo interno che essi ntengano necessar al fine di consentire la redazione del Rendicoto e del Rendiconto entre non entre significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o evenzi non intenzionali,

Indipendenza della società di revisione e controllo della qualità

Abbiama rispettato | principi sull'indipent enza e gli altri principi etici del Code of Ethics for Professional Accountants emesso dall'International Ethics Standards Board for Accountants, basato su principi fondamentali di integrità, obiettività, competenza e diligenza professionale, riservatezza e comportamento professionale.

La nostra società di revisione applica l'international Standord on Quality Control 1 (ISQC Italia 1) e, di conseguenza, manhene un sistema di cor trollo di qualità che include direttive e procedure docurrentate sulla conformità al principi etici, ai principi professionali e alle disposizioni di legge e del regolamentari applicabili,

Arsona Darl Bergond-Besignal Brasia Cagtar Firmas Genova Millano Napok Parma-Sons Parma-Sons (24%) 1994 (3500)

Sech cagate: Val Tartona, 25-2004 Address | Capital Scialer Sure 10.3/25.2000

It work and contine. DTL e sisces side to the 10 million to the lines in the mance the proposality one contribution of the country to proposition with Participality (includes (lant). Elyna), a ligger l'information and manying and the a nititure legal in Deise Transmits desires main oble se econder for all relies TO CALLERIC REPORT AND AFF

MILLISHING BARATE PARE SELL EL = A L = 1 = 1 = 1 = 1 = 1 = 1 = 1 = 1 = 1 = 1 = 1 = = 1 = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = Crafes Pluzaki/Ningnico piche impress of Misir

COntines & Vischir Sp.A.

2

Responsabilità della società di revisione

E nostra la responsabilità di esprimere una conclusione sulla base delle procedure svoite. Il nostro lavoro è stato svolto secondo i citeri incicati nel principio international Standards on 4ssurance Engagements - Assurance Engagements other than Audits or Reviews of Historical Information ("ISAE 3000 revised") emanato dall'International Auditing and Assurance Stancards Board per gli incarichi che consistono in un esame limitato. Tale principio richiede ia pianificazione e lo svolgimento di procedure al fine di acquisire un livello di sicurezza limitato che il Rendiconto non contenga errori significatini.

Le procedure svolte si sono basate sul nostro giudizio professionale e hanno compreso colloqui, prevalentemente con Il personale della Società responsabile per la pred sposizione del Rendiconto, analisi di documenti, ricalcoli, riscontri e riconciliazioni con la contabilità e altre procedure volte all'acquisizione di evidenze ritenute utili.

In conformità ai predetti criteri abbiamo svolto le procedure necessarie per il raggiungimento delle finalità dell'incarico indicate nel primo paragrafo. In particolare, abbiamo svolto le seguenti procedure:

  • · comprensione, tramite colloqui con la Direzione, dei criteri adottati dalla Società per la predisposizione del Rendiconto e verifica della loro coerenza con quanto previsto dalla Circalare della Banca d'Italia n. 262 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti nonché dalla Comunicazione del 21 dicembre 2021 - Aggiornamento delle integrazioni della Circolare n. 262 aventi ad oggetto gli impatti del COVID-19 e delle misure a sostegno dell'economia" e dalle disposizioni previste dall'art. 2447-septies comma 2 del Codice Civile;
  • · ottenimento della riconcillazione predisposta dalla Società tra i dati siportati nel bilancio d'esercizio della Società ed i dati riportati nel Rendiconto,
  • · comprensione della metodologia utilizzata dalla Società per la riparticione dei costi comuni
  • · verifica che i dati inclusi nel Rendiconto siano conformi alle scritture contabili ed al criteri a dottati dalla Società per la predisposizione del Rendiconto stesso;
  • · ventica che i dati inclusi tel Rendiconto siano coerenti con la riconcillazione predisposta dalla Società e con la metodologia applicata per la ripartizione dei costi comuni;
  • · venfica dell'applicazione dei criteri contabili descritti dagii Amministratori nella nota integrativa del Rendiconto;
  • · ottenimento della lettera di attestazione, sottoscritta dal legale rappresentante della Socierà, circa la correttezza e completezza delle informazioni iportate nel Rendiconto e di quelle a noi fornite ai fini dello svolgimento del nostro incarico,

Il nostro esame ha comportato un'estensione di lavoro inferiore a quella necessaria per lo svolgimento di un esame completo secondo (ISAE 3000 revised "reasonable assurance engagement") e, conseguentemente, non ci consente di avere la sicurezza di essere vent i a conoscenza di tutti i fatti e le circostanze significativi che pocrebbero essere identificati con lo svolgimento di tale esame.

I Bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2022

EMARKET SDIR certified

Delo Tte & Toucha S.p.A. Via della Camilluccia, 589/A 00125 Roma Mail

Tel: - 39 06 357491 Fax: +39 06 36749282 www.delcitte.h

RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE INDIPENCENTE SULLA DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO AI SENSI DELL'ART. 3, C. 10, D.UGS. 254/2016 E DELL'ART. 5 REGOLAMENTO CONSOB ADOTTATO CON DELIBERA N. 20267 DEL GENNAIO 2018

Al Cons glio di Amministrazione di Poste Italiane S.p.A.

Ai sensi dell'articolo 3, comma 10, del Decreto Legislativo 30 dicembre 2016, n. 254 (di seguito "Decrelo") e dell'articolo 5 de Regolamento CONSO3 n. 20267/2018, siamo stati incarcati di effettuare l'esame limitato ("imited ossurance engogement") della dichiarazione conspiriata di carattere non finanzia no di Poste Italiane S.p.A. e sue controllate (di seguito "Gruppo Posse Italiane" p "Gruppo") relativa all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2022 precisposta ex art. 4 dei Decreto, presentata nella specifica sezione dalla Relazione sulla gestione e approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 29 marzo 2023 (di seguito "DNF"),

L'esame limitato da noi svolto non si estende alle informazioni pontenute nel paragrafo "Il regolomento sulla tassonamia e uropea" de la DNF, richieste dall'art. 8 del Regolamento europeo 2020/852.

Responsabilità degli Amministratori e del Collegio Sindacale per la DNF

Gli Amministratori sono responsabili per a redazione della DNF in conformita a quanto richiesto dagli articoli 3 e 4 del Decreto e dal "Global Reporting Init ative Susta nability Reporting Standards" definiti dal GRI - Global Reporting Initiative (("GRI Standards"), da essi individuati come standard di rendicontazione.

Gli Amministratori sono altresi responsabili, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno da essi ritenuta necessana al fine di consent re la redazione di una DNF che non contenga errori significativi dovuti a fradi o a comportamenti o eventi non Intenzionali.

Gli Amministratori sono respensabili inoltre per l'Individuazione del contenato della DNF, nell'ambito del temi menzionati nell'articolo 3, comma 1, del Decreto, tenuto conto delle attività e de le caratteristiche del Gruppo e nella misura necessaria ad assicurare la comprensione dell'attività del Gruppo, del suo andamento, dei suoi risultati e dell'impatto dallo stesso prodotti.

Gli Amministratori sono infine responsabili per la definizione del modello aziendale di gestione e organizzazione dell'attività del Gruppo, nonché, con riferimento al temi individuati e riportati nella DNF, per le politiche praticate dal Gruppo e per l'individuazione e la gestione dei rischi generati o subiti dallo Stesso,

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Sederpagate: Ma Turtaria, 25 - 201444464464446444444446 | Capitalia Esea 105.00011 Crolor Fireparts of the Promoc of Millino Warras Journal Joint COSMONO - E.A. n. M. 78039 | Parts and ITIDO6656008

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Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanca, nei termini previsti dalla legge, sull'osservanza delle cisposizioni stabilite nell'Decreto.

Indipendenza della società di revisione e controllo della qualità

Slamo indipendenti in confor nità ai principi in materia di etica e di indipendenza dei Code of Ethics for Professional Accountants emesso dall'International Ethics Standards Board for Accountants, basato su principi fondamentali di integnità, obiettività, competenza e diligenza professionale, riservatezza e comportamento professionale. La nostra società di revisione applica l'international Standard on Quality Contrcl 1 (ISQC Itclio 1) e, di conseguenza, mantiene un sistema di controllo qualità che include direttive e procedure documentate sulla conformità ai principi etici, ai principi professionali e alle disposizioni di legge e dei regola menti applicabili,

Responsabilità de la società di revisione

E nost a la responsabilità di esprimere, sulla base delle procedi.re svolte, una conclusione circa la conformità della DNF rispetto a quanto richiesto dal GRI Standards. Il nostro lavoro è stato svolto secondo quanto previsto dal principio "International Standard on Assurance Engagements ISAE 3000 (Revised) - Assurance Engogements Other than Audits or Reviews of Historical Financial Information" (di seguito "ISAE 3000 Revised"); emar ato dall'International Auditing and Assurance Standords Boord QAASB) per gli incarichi limited ossurance. Tale principio richiede la pianificazion = e lo svolgimento di procedure al fine di acquisire un livello di sicure:za limitato che la DNF non conterga errori significativi. Pertanto, i nostro esame ha comportato un'estensione di lavoro inferiore a quella necessaria per lo svolgimento di un esame completo secondo l'ISAE 3000 Bevised ("reasonoble assurance engagement") e, conseguentemente, non ci consente di avere a sicurezza di essere venuti a conoscenza di tutti e le circostanze significativi che potreboero essere identificati con lo svolgimento di tale esame.

Le procedure svolte sulla DNF si sono basate sul nostro giudizio professionale e hanno compreso collioqui, prevalentemente con il personale della società resporsabile per la predisposizione delle informazioni presentate nella BNF, nonché analisi di documenti, ricalcoli ed altre procedure volte all'acquisizione di evidenze ritenute utili.

In particolare, abbiamo svolto le seguenti procedure:

    1. analisi dei temi rilevanti in relazione alle caratteristiche del Gruppo rendicontati nella DNF, al fine di valutare la ragionevolezza dei processo di selezione seguito alla luce di quanto previsto dall'art. 3 del Decreto e tenendo presente lo standard di rer dicontazione utilizzato;
    1. analisi e valutazione dei criteri di identificazione del perimento di consolidamento, al fine di riscontrarne la conformità a quanto previsto dal Decreto;
    1. comparazione tra i dati e e informazioni di carattere economico-finanziario inclusi nella DNF e i dato e le informazioni inclusi nel bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane;

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    1. comprensione dei seguenti aspetti:
    2. · modello aziendale di gestione e organizzazione dell'attività del Gruppo, con nfer mento alla gestione dei temi indicazi nell'art. 3 del Decreto;
    3. · politiche pracicate dall'impresa connesse ai temi indicati nell'art. 3 del Decreto, fisultati conseguiti e relativi indicatori fondamentali di prestazione;
    4. · principali rischi, generati o subiti connessi ai temi indicati nell'art. 3 del Decreto.

Relazivamente a tali aspetti sono stati affettuati in oltre i riscontri con le informazioni contenute nella DNF ed effettuate le verifiche descritte nel successivo punto 5, lett. a);

  1. comprensione cei processi che sottendono alla generazione, nilevazione e gestione delle informazioni qual tative e quantitative significative incluse nella DNF.

In particolare, abbiamo svolto interviste e discussioni con il personale della Direzione di Poste Italiane 5.p.A. e con il personale delle principali società del Gruppo e abbiamo svolto limitate verritche documentati, al fine di raccagliere informazioni circa i procedure che supportano la raccota, l'aggregazione, l'elaborazione e la trasm ssione dei dati e delle nformazioni di carattere non finanziario alla fiunzione responsabile della predisposizione della DNF.

Inoltre, per le irformazioni significative, tenuto conto delle astività e delle caratteristiche del Gruppo:

  • · a livello di capogruppo e società controllate:
    • a con riferimento alle nformazioni qualitative contenute nella DNF, e in particolare al modello aziendale, politiche praticate e principali rischi, abbiamo effettuato interviste e acquisito documer tazione di supporto per verificarne la coerenta con le evidenze disponibili;
    • t. con riferimento alle informazioni quantitat ve, abbiamo svolto sia procedure analitiche che limitate verifiche per accertare su base campionaria la corretta aggregazione dei dati.
  • · per le seguenti società, Poste Italiane S.p.A., PostePay S.p.A. e Poste Vita S.p.A. che abbiamo. selezionato sulla base delle loro attività, del loro contributo agli indicatori di prestazione a livello oonsolidato, abbiamo effettuato visite in loco = riunioni da remoto nel corso del e quali ci siamo oonfrontati con i responsabili e abbiamo acquisito riscontri documentali circa la corretta appiicazione delle procedure e dei metodi di calcolo utilizzati per gli indicatori.

Conclusioni

Sulla base del lavoro svolto, non sono pervenuti alla nostra attenzione elementi che ci facciano ritenere che la DNF del Gruppo Poste Italiane relativa all'esercizio chiusc al 31 dicembre 2022 non sia stata redatta, in tutti gli aspetti significativi, in conformità a quanto richiesto dagli articoli 3 e 4 del Decreto e dai GRI Standards.

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