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Gas Plus

Annual / Quarterly Financial Statement Apr 28, 2023

4146_10-k_2023-04-28_5fa3141a-82ec-4bc0-813e-d44c31058026.pdf

Annual / Quarterly Financial Statement

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GAS PLUS S.p.A.

BILANCIO CONSOLIDATO E BILANCIO D'ESERCIZIO AL 31.12.2022

Sede legale MILANO – Viale Enrico Forlanini, 17

INDICE

Organi sociali 3
4
---------------- --------

Relazione sulla gestione al 31 dicembre 2022

Sintesi dei risultati economici e patrimoniali consolidati 7
Scenario di riferimento 8
Commento ai risultati economici e patrimoniali consolidati 32
Commento ai risultati della capogruppo 41
Altre informazioni 64
Indicatori alternativi di performance 68
Proposte sulla destinazione del risultato d'esercizio di Gas Plus S.p.A. 71

Bilancio consolidato al 31 dicembre 2022

Prospetti contabili 74
Note esplicative 79
Attestazione del bilancio consolidato 156
Compensi della società di revisione 157

Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2022

Prospetti contabili 160
Note esplicative 165
Attestazione del bilancio consolidato 215
Compensi della società di revisione 216

Il presente documento è predisposto in formato PDF allo scopo di agevolarne la lettura. Il documento ufficiale, conforme alle disposizioni del Regolamento delegato (UE) 2019/815 della Commissione Europea (Regolamento ESEF - European Single Electronic Format), è disponibile sul sito internet della Società (www.gasplus.it, sezione Investor Relations), nonché presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato "eMarket STORAGE" ().

ORGANI SOCIALI CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE (1)

Ing. Stefano Cao (*) Presidente

Sig. Davide Usberti Consigliere Delegato Amministratore esecutivo

Dott. Lino Gilioli (**) (***) Vicepresidente Amministratore indipendente

Ing. Nicola De Blasio Consigliere Amministratore indipendente

Dott.sa Lisa Orlandi Consigliere Amministratore indipendente

Avv. Roberto Pistorelli Consigliere

Ing. Cinzia Triunfo Consigliere

Dott.sa Margherita Usberti Consigliere

Dott.sa Anna Maria Varisco (***) Consigliere Amministratore indipendente

COLLEGIO SINDACALE (1)

Dott.sa Laura Guazzoni Presidente

Dott. Manuel Menis Sindaco Effettivo

Dott.sa Gloria Francesca Marino (****) Sindaco Effettivo

Dott. Sandro Vecchione Sindaco Supplente

SOCIETÀ DI REVISIONE (2)

Deloitte & Touche S.p.A.

(*) Nominato Presidente dal Consiglio di Amministrazione del 23 giugno 2022.

(**) Nominato Vice Presidente dal Consiglio di Amministrazione del 23 giugno 2021.

(***) Membri del Comitato per le Nomine e per la Remunerazione e del Comitato Controllo e Rischi.

(****) Subentrata nella carica di Sindaco Effettivo al dott. Claudio Raimondi ed in carica sino alla prossima Assemblea degli Azionisti.

(1) Nominato dall'Assemblea Ordinaria del 23 giugno 2021 e con scadenza alla data di approvazione del bilancio di esercizio al 31.12.2023. (2) Nominata dall'Assemblea Ordinaria dell'11 maggio 2015 per un periodo di 9 anni e, quindi, con scadenza alla data di approvazione del bilancio di esercizio al 31.12.2023.

DATI DI SINTESI

(in migliaia di euro)

Principali indicatori di mercato 31 dicembre 2022 31 dicembre 2021 var.% 2H2022 2H 2021 var. %
Prezzo medio Brent dated (\$/bbl)(1) 101,19 70,73 43,1% 94,78 76,6 23,7%
Cambio medio EUR/USD(2) 1,053 1,183 (11,0%) 1,014 1,161 (12,7%)
Prezzo medio gas - TTF (€/Mwh)(3) 122,98 48,35 154,3% 145,30 73,81 96,9%
Euribor - a tre mesi (%), media del periodo (4) 0,348 (0,549) 163,4% 1,130 (0,567) 299,2%
Principali dati operativi del Gruppo 31 dicembre 2022 31 dicembre 2021 var.% 2H2022 2H 2021 var. %
Produzione di idrocarburi (Msmce) 181,6 128,2 41,6% 117,4 61,1 92,2%
Vendite di idrocarburi (MSmce) 237,8 200,9 18,4% 136,1 91,6 48,6%
Volumi di gas distribuito (MSmc) 200,9 228,2 (12,0%) 80,7 103,7 (22,2%)
Numero dipendenti a fine periodo 145 147 (1,4%)
Dati di Conto Economico (IAS / IFRS) 31 dicembre 2022 31 dicembre 2021 var.% 2H2022 2H 2021 var. %
Ricavi da vendite 235.361 84.804 177,5% 158.290 43.824 261,2%
Costi Operativi 159.228 66.928 137,9% 91.238 36.049 153,1%
EBITDA 76.133 17.876 325,9% 67.052 7.775 762,4%
% sui ricavi di vendita 32,35% 21,08% 42,36% 17,74%
EBIT 61.362 14.150 333,7% 60.555 12.203 396,2%
EBIT Adjusted (8) 52.447 1.122
Risultato operativo 65.471 10.703 511,7% 60.555 8.094 648,1%
% sui ricavi di vendita 27,82% 12,62% 38,26% 18,47%
Risultato prima delle imposte 55.786 3.399 1.541,2% 54.255 4.047 1.240,6%
Risultato netto 3.351 3.143 6,6% 10.291 3.448 198,5%
Risultato netto Adjusted (8) 32.397 (3.302)
Dati di Stato Patrimoniale (IAS / IFRS) 31 dicembre 2022 31 dicembre 2021
Investimenti in immobilizzazioni 27.339 18.085
di cui investimenti in esplorazione 174 238
Capitale circolante netto (41.643) (17.669)
Capitale investito netto (A) + (B) 235.528 253.245
Indebitamento netto (A) 49.012 82.207
Patrimonio netto (compresa quota terzi) (B) 186.516 171.038
Indici patrimoniali ed economici 31 dicembre 2022 31 dicembre 20201
ROI (5) 26,79% 4,15%
ROE (6) 1,87% 1,80%
Utile (perdita) per azione
PFN / EBITDA (7)
0,08
0,64
0,07
4,60
Indebitamento netto (A) / Patrimonio netto (B) 0,26 0,48

(1) fonte: Reuters.

(2) fonte: BCE.

(3) fonte: ICIS.

(4) fonte: European Money Markets Institute.

(5) = Risultato operativo / capitale investito netto medio.

(6) = Risultato del periodo / patrimonio netto medio.

(7) = Indebitamento netto/ EBITDA.

(8) = Per la definizione dei risultati adjusted si veda il paragrafo "indicatori alternativi di performance".

PRINCIPALI INDICATORI INDUSTRIALI

2022 2021
Riserve di idrocarburi (2P risked) (1)
- Italia 3.394,2 3.563,9
- Estero 702,0 725,0
Idrocarburi venduti (in milioni di metri cubi) 238 201
Rete gestita (in chilometri) (2) 1.827 1.822
Istanze di conversione a stoccaggio 3 3

(1) per il significato dei termini si veda il paragrafo "Indicatori alternativi di performance"

(2) comprensivo di 42 km di rete di trasporto regionale gas metano

RELAZIONE SULLA GESTIONE

Signori azionisti,

il 2022 è stato un anno particolarmente significativo per il Gruppo Gas Plus che ha visto la messa in produzione di uno dei suoi principali progetti nel settore E&P ed il primo all'estero ma è anche complesso per l'instabilità geopolitica e la forte volatilità sui mercati dell'energia.

Per far fronte al conseguente aumento dei prezzi dei prodotti energetici, nella maggior parte dei paesi europei, sono stati emanati diversi provvedimenti legislativi che hanno negativamente inciso sulla redditività degli operatori del settore.

Nelle aree (Italia e Romania) in cui opera il Gruppo Gas Plus tali provvedimenti sono stati estremamente penalizzanti in termini di aumento del carico fiscale e di impatto sul risultato netto e sui flussi finanziari.

Si fa naturalmente riferimento all'introduzione, sia in Italia sia in Romania, di contributi straordinari di solidarietà che, nati con l'obiettivo di colpire gli extra profitti delle aziende del settore, per le previste modalità di calcolo e/o per la mancata armonizzazione con altre misure esistenti, hanno finito per aggravare il carico fiscale anche sui redditi ordinari e sottrare importanti risorse finanziarie a settori che sono tuttora ritenuti importanti ai fini del processo di transizione energetica.

Nel caso del Gruppo Gas Plus tali oneri hanno raggiunto l'importo di oltre 38 milioni di euro portando il tax rate del 2022, all'eccezionale livello del 94% rispetto ad un valore medio di circa il 28%.

Il Gruppo è riuscito comunque a concludere l'anno con un risultato netto positivo grazie all'ottima performance delle attività E&P i cui risultati hanno senza dubbio beneficiato del favorevole andamento degli scenari ma anche degli investimenti effettuati nel corso dei precedenti esercizi che, come già evidenziato, hanno consentito in questo esercizio di aumentare la propria produzione di gas naturale.

Sono state confermate le positive performance nell'ambito delle attività della distribuzione del gas naturale (Network) con una sostanziale stabilità in termini di contributo ai risultati economici del Gruppo, considerato il contesto e l'evoluzione normativa. La riduzione dei ricavi e della marginalità rispetto al precedente esercizio è dovuta infatti prevalentemente alla riduzione del WACC (dal 6,3% al 5%) previsto dalla Delibera ARERA 614/2021/R/com per il periodo 2022-2027.

E' stata infine sostanzialmente superata la fase di criticità delle attività Retail che hanno scontato integralmente le perdite previste, optando per una politica di mantenimento e di tutela dei clienti, e posto le basi per il ritorno a risultati netti positivi nel prossimo esercizio.

SINTESI DEI RISULTATI ECONOMICI E PATRIMONIALI CONSOLIDATI

La favorevole perfomance delle attività E&P, dopo vari anni di risultati contenuti, ha guidato la crescita dell'EBITDA che è passato dai 17,9 milioni di euro del 2021 ai 76,1 milioni di euro del 2022 con un contributo, per la prima volta positivo, di 43,3 milioni di euro dalle attività gestite all'estero.

L'EBIT ha raggiunto 61,4 milioni di euro contro 14,2 milioni di euro del 2021, dopo ammortamenti per 23,7 milioni di euro rispetto a 16,8 milioni di euro del 2021, in aumento soprattutto in ambito E&P a seguito dell'avvio della produzione dei giacimenti gas in Romania, e ripristini netti di valore di attività precedentemente svalutate per 8,9 milioni di euro (13 milioni di euro nel 2021).

Pur permanendo alcune criticità relativamente ai possibili effetti sulle attività del settore E&P derivanti dall'applicazione delle disposizioni del Documento Pitesai (pubblicato nel mese di febbraio del 2022), l'andamento dei prezzi degli idrocarburi e la previsione di elevati livelli anche nei prossimi anni hanno portato infatti a rivedere le valutazioni effettuate nei precedenti esercizi ai fini dei test di impairment dell'area E&P e determinato ripristini di valore di alcune delle immobilizzazioni precedentemente svalutate.

Anche il Risultato Operativo (65,5 milioni di euro contro 10,7 milioni di euro del 2021) ha registrato un simile andamento, beneficiando inoltre del rilascio del fondo di 4,1 milioni di euro costituito nel precedente esercizio a fronte delle previste perdite delle attività Retail relativamente alla clientela con offerte economiche a prezzo fisso e a prezzo variabile con cap sul costo della materia prima in scadenza nel corso del 2022.

A valle del Risultato Operativo gli oneri finanziari netti sono stati in crescita (9,7 milioni di euro del 2022 contro 7,3 milioni di euro del 2021) per effetto del maggior utilizzo, nel corso dell'esercizio, delle linee di credito disponibili e dell'aumento dei tassi d'interesse.

Come già anticipato, le imposte sul reddito (52,4 milioni di euro contro 0,3 milioni di euro del 2021) hanno invece scontato gli effetti dei contributi straordinari di solidarietà a carico delle aziende del settore per effetto dei diversi provvedimenti legislativi emanati in Italia e in Romania. L'ammontare di tali contributi è stato complessivamente pari ad oltre 38 milioni di euro e ha portato il tax rate complessivo dell'esercizio all'eccezionale misura del 94%.

L'esercizio si è chiuso infine con un utile netto di 3,4 milioni di euro contro un utile netto di 3,1 milioni di euro del 2021.

Sotto il profilo patrimoniale e finanziario, il Gruppo ha sensibilmente migliorato la propria struttura, già peraltro solida ed equilibrata.

Gli investimenti, in lieve crescita rispetto al dato del 2021 (27,3 milioni di euro contro 18,1 milioni di euro dell'esercizio precedente), hanno riguardato in prevalenza le attività di sviluppo E&P (24,3 milioni di euro contro 15,1 milioni di euro del 2021) e sono stati finanziati tramite le linee di credito a medio/lungo termine disponibili e il cash flow delle attività operative.

Al termine del 2022 l'indebitamento finanziario è stato in forte riduzione e pari a 49 milioni di euro rispetto agli 82,2 milioni di euro di fine 2021 grazie, in particolare, ai positivi flussi di cassa derivanti dalle produzioni di gas in Romania che hanno consentito, tra l'altro, di rimborsare il relativo finanziamento anticipatamente rispetto all'originaria scadenza (dicembre 2026). L'indebitamento finanziario include per circa 3,9 milioni di euro gli effetti contabili dell'applicazione del principio contabile IFRS 16.

A conferma della forte patrimonializzazione del Gruppo, il rapporto tra indebitamento finanziario e patrimonio netto (0,26), già peraltro su livelli contenuti anche alla fine del precedente esercizio, è stato in forte calo rispetto al dato di fine 2021.

SCENARIO DI RIFERIMENTO

Nel corso del 2022 il prezzo del gas in Italia, in linea con i restanti hub europei, si è attestato ad un valore medio di circa 129 c€/smc con una crescita di oltre il 165% rispetto allo scorso anno.

Il trend di crescita ha avuto inizio a partire dalla seconda metà del 2021 e si è confermato durante i primi 9 mesi del 2022 in un contesto di forte incertezza e volatilità a causa delle conseguenze del conflitto tra Russia e Ucraina, soprattutto in termini di possibile riduzione delle forniture di gas provenienti da tali paesi.

Per sopperire a tale evenienza, nel corso dell'anno è aumentata la domanda di stoccaggio per raggiungere gli obiettivi di riempimento previsti a livello europeo e le quotazioni hanno cosi raggiunto punte sino ad oltre 300 c€/smc ad esempio nel mese di agosto.

Da settembre le quotazioni del gas hanno poi evidenziato una progressiva discesa, dato anche l'elevato livello di riempimento degli stoccaggi e la bassa domanda di gas per effetto delle temperature miti e delle iniziative dei singoli paesi europei per il contenimento dei consumi.

Lo spread tra PSV e TTF è aumentato rispetto allo scorso anno attestandosi ad un valore medio di 1,5 c€/smc.

Per quanto concerne il petrolio la quotazione media del Brent ha raggiunto circa 99 \$/bbl rispetto a circa 71 \$/bbl del 2021. Anche in questo caso il livello delle quotazioni è stato influenzato dalla situazione geopolitica e dalle sanzioni imposte alla Russia.

Nel corso del 2022 la media del cambio €/\$ si attestato a 1,05 risultando in calo di circa l'11% rispetto al 2021.

Si riporta qui di seguito il trend delle quotazioni del Brent, espresso in dollari ed euro al barile, del gas naturale (TTF).

Grafico 2 – Trend Prezzo del Brent (EUR)

Grafico 3 – Trend Prezzo del gas naturale Spot TTF (Borsa del Gas Olandese)

La quotazione del titolo alla Borsa Italiana si è posizionata nel corso dell'anno 2022 tra un minimo di Euro 2,04 e un massimo di Euro 5,76, con un volume medio trattato di 171 mila pezzi al giorno.

L'attenzione del mercato sul titolo si è progressivamente ridotta a causa della minor tensione sui prezzi del gas nella seconda metà dell'anno con inevitabile freno sugli interventi di carattere speculativo.

A partire dal quarto trimestre il prezzo si è stabilizzato attorno a Euro 2,50, con un forte ridimensionamento dei volumi negoziati, situazione che è proseguita nel corso nel corrente anno.

La capitalizzazione si è notevolmente ridimensionata sulla spinta anche della penalizzazione fiscale che ha colpito le aziende energetiche ed in particolare la Vostra, anche per effetto delle particolari modalità di calcolo previste dalla legge.

Gli analisti continuano ad attribuire al titolo aspettative di forte crescita che potrebbero consolidarsi con la diffusione dei dati di bilancio e con la fine dei provvedimenti fiscali di natura straordinaria.

Di seguito si riporta l'andamento del titolo Gas Plus dell'ultimo esercizio comparato con l'indice FTSE Mib.

Grafico 4 - Andamento dell'indice di Borsa e del titolo Gas Plus dal 1° gennaio 2022

Di seguito viene riportata la struttura del Gruppo Gas Plus al 31.12.2022:

Viene di seguito commentata l'attività di ciascuna Business Unit del Gruppo (che coincide con il concetto di Settore Operativo espresso negli IFRS):

Business Unit Exploration & Production

Nella seguente tabella, al fine di consentire una corretta comparazione dei dati, sono evidenziati i risultati delle singole società facenti parte della B.U. E&P ed operanti in Italia ossia Gas Plus Italiana S.r.l. (di seguito branch GPI) e Società Padana Energia S.r.l. (di seguito branch SPE) e in aggregato quelli delle società attive all'estero.

31/12/2022
GPI SPE ESTERO TOTALE
Produzione netta (MSmce) 48,3 68,5 59,5 176,3
Ricavi (mln €) 33,6 42,5 85,7 161,8
EBITDA (mln €) 17,4 22,8 43,3 83,5
Investimenti esplorativi (mln €) 0,1 - 0,1 0,2
Investimenti di sviluppo (mln €) 0,9 12,7 10,7 24,3
2H 2022
GPI SPE ESTERO TOTALE
Produzione netta (MSmce) 25,6 34,0 55,6 114,5
Ricavi (mln €) 23,1 23,2 81,6 127,8
EBITDA (mln €) 14,2 15,0 41,2 70,4
Investimenti esplorativi (mln €) 0,1 - - 0,1
Investimenti di sviluppo (mln €) 0,7 1,8 3,6 6,1
31/12/2021
GPI SPE ESTERO TOTALE
Produzione netta (MSmce) 46,5 77,0 - 123,5
Ricavi (mln €) 14,6 20,5 - 35,1
EBITDA (mln €) 2,6 7,9 (0,4) 10,1
Investimenti esplorativi (mln €) 0,2 - - 0,2
Investimenti di sviluppo (mln €) 0,1 4,0 11,0 15,1

2H 2021
GPI SPE ESTERO TOTALE
Produzione netta (MSmce) 23,1 35,7 - 58,8
Ricavi (mln €) 7,9 10,9 - 18,8
EBITDA (mln €) 1,6 3,6 (0,2) 5,0
Investimenti esplorativi (mln €) 0,1 - - 0,1
Investimenti di sviluppo (mln €) - 3,3 6,1 9,4

ITALIA

Risultati economici

Sotto il profilo dell'andamento economico il 2022 è stato caratterizzato da un significativo aumento dei ricavi (+41,0 milioni di euro) e della marginalità complessiva (+29,7 milioni di euro).

L'Ebitda ha raggiunto infatti i 40,2 milioni di euro contro i 10,5 milioni euro del 2021 grazie principalmente alla forte crescita degli scenari dei prezzi energetici.

Si segnala che il risultato netto dell'esercizio viene gravato da contributi straordinari di solidarietà per circa 16,9 milioni di euro.

Produzione

Al termine del 2022 la produzione lorda di gas, condensati e petrolio è stata pari a 121,8 MSmce, di cui 51,8 MSmce relativi alla branch GPI e 70,0 MSmce relativi alla branch SPE.

In termini di tipologia di prodotto la produzione lorda di gas del periodo di riferimento è stata pari a 95,3 MSmc contro 93,8 MSmc del 2021; tale incremento è dovuto alla ripresa della produzione in corso d'anno di alcuni campi. L'attività di valutazione e riavvio di alcuni giacimenti continuerà anche nel 2023 con l'avvio ai primi di gennaio di un ulteriore giacimento e la programmazione nel corso dell'anno di ulteriori riavvii.

La produzione di petrolio e condensati è stata invece pari a 26,5 MSmce contro 34,5 MSmce del 2021; quest'ultimo decremento è dovuto alla minore produzione della concessione "Mirandola".

PRODUZIONE LORDA DI GAS (MSmc)

PRODUZIONE LORDA DI PETROLIO E CONDENSATI
(Msmce)
2022 2021 Differenza
2022-2021
2022 2021 Differenza
2022-2021
GPI 51,2 49,5 1,7 GPI
(*)
0,6 0,6 -
SPE 44,1 44,3 (0,2) SPE 25,9 33,9 (8,0)
Totale 95,3 93,8 1,5 Totale 26,5 34,5 (8,0)

* Il dato di Produzione lorda di petrolio e condensati è comprensivo del valore della Concessione B.C7.LF S.Maria a Mare e non del valore del campo Sarago Mare.

Sviluppo

Nel 2022 sono state completate le attività di perforazione e di completamento e le prove di produzione dei pozzi Longanesi 2 dir e Longanesi 3 dir del progetto Longanesi. Sono inoltre state completate le attività propedeutiche che hanno consentito l'avvio ad inizio febbraio 2023 della perforazione del nuovo pozzo Casale Cocchi 1 dir e che con la successiva attività di work-over del pozzo esistente Abbadesse 1 dir concluderanno le attività di sottosuolo del progetto di sviluppo del giacimento.

Si è conclusa la progettazione e si è dato avvio ai lavori di realizzazione delle reti di monitoraggio della microsismica e subsidenza, come previsto dalle prescrizioni ricevute in fase di valutazione di impatto ambientale, e sono proseguite le attività necessarie ad ottemperare alle altre prescrizioni ambientali previste per il progetto.

Sempre nel 2022, sono proseguite, come descritto in precedenza, le attività necessarie all'avvio alla produzione di alcuni giacimenti che erano fermi alla produzione all'interno del parco titoli della Business Unit.

Chiusure Minerarie

Sono proseguite le attività per il ripristino dell'area pozzo Cavone 15 nella concessione Mirandola e sono state concluse le attività di decommissioning e ripristino della centrale Cotignola nella concessione San Potito, la cui area è già stata ceduta al Comune di Cotignola. Sono proseguite le attività preliminari al ripristino delle aree dei pozzi Palmori 1 e Palmori 4 della concessione Masseria Acquasalsa.

Esplorazione e ricerca

Sono proseguite le revisioni sismiche e gli studi geologici e geofisici sui principali siti, necessari per programmare interventi di miglioramento della produzione.

Patrimonio titoli

Nel 2022 si sono registrati alcuni cambiamenti nel patrimonio titoli del Gruppo. Infatti, nel mese di marzo sono state rigettate 3 istanze di permesso di operatori terzi e nel mese di maggio un'istanza di concessione dove il Gruppo riveste il ruolo di operatore. Nel secondo semestre 2022 è stato invece revocato un permesso di ricerca di un operatore terzo.

Nel mese di dicembre 2022 è stata presentata l'istanza di rinuncia della concessione Recovato e pertanto il numero complessivo delle concessioni di coltivazione si è ridotto da 43 a 42 di cui 29 concessioni con il Gruppo in veste di operatore e 13 concessioni con terzi operatori.

Gruppo
operatore
Terzi
operatori
Totale
Istanze di permesso 0 0 0
Istanze di concessione 0 1 1
Permessi di ricerca 0 0 0
Concessioni di coltivazione 29* 13 42

* di cui n.10 concessioni di Società Padana Energia S.r.l. e n. 19 concessioni di Gas Plus Italiana S.r.l..

Riserve

Le riserve 2P complessive di idrocarburi al termine del 2022 sono stimate nelle seguenti quantità:

31/12/2021 31/12/2022
GPI SPE Totale GPI SPE Totale
Gas naturale (milioni di metri
cubi)
1.132,7 2.151,3 3.284,0 1.024,9 2.114,8 3.139,7
Petrolio e condensati (milioni
metri cubi equivalenti)
7,0 272,9 279,9 6,4 248,1 254,5
Totale idrocarburi (milioni
metri cubi equivalenti)*
1.139,7 2.424,2 3.563,9 1.031,3 2.362,9 3.394,2

* Il barile di petrolio ed i condensati sono stati convertiti in metri cubi di gas equivalente utilizzando rispettivamente il coefficiente divisore di 0,00602 e di 0,00636

Per quanto riguarda l'entità delle riserve, al termine del 2022 è stata rilasciata una nuova certificazione dall'esperto indipendente SIM che ha rivisto le precedenti stime, quantificando le riserve 2P di idrocarburi al 31 dicembre 2022 in 3.394,2 milioni di metri cubi equivalenti. Tale certificazione è stata svolta in linea con gli aggiornamenti degli standard di valutazione già seguiti per la precedente certificazione.

Altre informazioni attinenti alle attività del periodo

Relativamente alla concessione di Garaguso, la cui attività produttiva è ripresa all'inizio del 2019, dopo la conclusione della seconda procedura arbitrale che ha previsto la destituzione dell'Operatore, è stato notificato a Gas Plus Italiana S.r.l., in data 14 dicembre 2018, un atto di citazione per l'impugnazione di detto lodo da parte dello stesso Operatore davanti al Tribunale di Milano. Quest'ultimo con sentenza n. 1028/2021, pubblicata in data 9 febbraio 2021, ha respinto la domanda di annullamento del lodo arbitrale. Detta sentenza è stata impugnata da Energean Italy S.p.A. (prima Edison E&P S.p.A.) ed Edison S.p.A. alla Corte di Appello di Milano. In data 12 agosto 2022 la Corte di Appello di Milano ha pubblicato la sentenza n° 871/2021, con la quale ha rigettato l'appello presentato da Energean Italy S.p.A. e Edison S.p.A., condannando in solido queste ultime al pagamento a favore di Gas Plus Italiana S.r.l. delle spese legali e di un ulteriore importo quale risarcimento per la

condotta processuale delle appellanti considerata dalla Corte "…oggettivamente valutabile alla stregua di "un abuso del processo" per aver agito pretestuosamente…".

Sono inoltre in discussione la valorizzazione di alcune poste con l'operatore Energean relative ad un titolo a mare gestito dallo stesso.

Per quanto concerne invece gli interventi normativi e legislativi con un potenziale impatto sulle attività della B.U. E&P si rinvia a quanto esposto al paragrafo "Rischi normativi e regolatori" della presente relazione.

ESTERO

Con riferimento alle attività E&P all'estero, data la rilevanza del progetto, vengono di seguito commentate esclusivamente quelle in Romania.

Risultati economici

Grazie all'avvio della produzione nei giacimenti gas in Romania e all'elevato livello dei prezzi i ricavi dell'esercizio 2022 si sono attestati a 85,7 milioni di euro durante un periodo di attività di soli sei mesi.

L'Ebitda ha raggiunto i 43,3 milioni di euro ed ha scontato oneri fiscali (royalties e windfalltax) per 39 milioni di euro.

Si segnala che il risultato netto dell'esercizio viene gravato da un contributo straordinario di solidarietà di circa 21,6 milioni di euro.

Attività del periodo

Dal punto di vista amministrativo le attuali quote della concessione in acque superficiali (costituita dai blocchi XVa Midia Shallow e XIII Pelican) sono così ripartite: Black Sea Oil&Gas (BSOG) 70% Operatore, Petro Ventures 20% e Gas Plus 10%.

Il 12 aprile 2019, la Joint Venture, avendo ricevuto l'approvazione finale da parte del governo rumeno, attraverso l'Agenzia Nazionale per le Risorse Minerarie (NAMR), del piano di sviluppo (FDP) dei due giacimenti e della delimitazione delle aree interessate, ha avviato le attività di ingegneria per la progettazione degli impianti e successivamente ha iniziato i lavori di realizzazione delle infrastrutture di produzione.

Nelle basi operative ubicate nei pressi della città di Costanza sul Mar Nero, l'attività di realizzazione della centrale di trattamento gas a terra è stata terminata.

Inoltre, si sono concluse con successo le operazioni di attraversamento sotterraneo "perforazione orizzontale HDD" del tratto di spiaggia interessato dal passaggio del gasdotto e la posa del gasdotto offshore, pari a 128 km, che collega la costa dalla piattaforma Ana.

Il 15 giugno 2022 è stato raggiunto il first gas nel sistema di distribuzione della rete nazionale (NTS) attraverso la produzione di 4 pozzi ANA e dal 17 novembre 2022 dal quinto pozzo DOINA.

Il Progetto nel suo complesso contribuirà alla copertura del 10% del fabbisogno della domanda di gas in Romania

Attualmente il progetto ha raggiunto oltre il 99% del relativo programma di sviluppo. Causa COVID-19 sono state concesse al General Contractor revisioni dei prezzi per il periodo dalla primavera scorsa, al momento rientranti nell'ammontare delle contingency stanziate in sede di preventivazione del progetto. Successivamente il General Contractor ha richiesto ulteriori revisioni dei prezzi, legate alla situazione attuale, che sono state accordate per circa il 9% dell'importo complessivo.

Tale incremento risulta interamente compensato dall'aumento dei prezzi di vendita del gas sul mercato rumeno rispetto a quelli delle valutazioni di redditività iniziali del progetto che consideravano scenari dei prezzi conservativi senza beneficiare dell'aumento di liquidità sul mercato rumeno, fattore che ha permesso un maggiore allineamento delle relative quotazioni a quelle degli altri hub europei.

All'inizio delle attività di sviluppo, la Joint Venture aveva negoziato con un primario pool di banche un contratto di finanziamento del progetto "Midia Gas Development" dell'importo originario di 200 milioni di euro di tipologia "RBL" (Reserve Based Lending).

Il contratto di finanziamento è stato firmato al termine del 2019 e la prima erogazione è avvenuta nel mese di novembre del 2020. In tale sede, a valle di un processo di rideterminazione da parte delle banche dell'importo erogabile a fronte di una riduzione del costo complessivo dell'investimento, l'importo della linea è stato inizialmente ridotto da 200 milioni di euro a 185 milioni di euro e successivamente, con effetto dal 6 luglio 2021, di nuovo aumentato sino a 190 milioni di euro.

Al termine del primo semestre 2022, a fronte degli ulteriori investimenti effettuati nel periodo, la linea era stata utilizzata interamente da Gas Plus Dacia S.r.l. per complessivi 19 milioni di euro. Nel corso del secondo semestre 2022, grazie ai flussi di cassa derivanti dall'avvio della produzione, sono stati effettuati rimborsi per 14,6 milioni di euro ed a fine 2022 l'importo utilizzato della linea si è ridotto a 4,4 milioni di euro. Nel mese di gennaio 2023 la linea è stata poi interamente rimborsata.

Successivamente Gas Plus Dacia e i Partner della J.V. hanno avviato la procedura di cancellazione della linea di finanziamento che è stata ottenuta nel corso del mese di febbraio. Sono

state inoltre avviate le procedure per il rilascio dei pegni e delle garanzie previste in sede di sottoscrizione del contratto di finanziamento.

Produzione

Il 15 giugno 2022 è stato raggiunto il first gas nel sistema di distribuzione della rete nazionale (NTS) attraverso la produzione di 4 pozzi ANA.

La produzione è proseguita sui livelli previsti dall'Operatore e, in quota Gas Plus (10%), su base giornaliera è stata pari a circa 0,3 milioni standard metri cubi per una produzione netta complessiva nell'anno 2022 di circa 59,5 milioni di metri cubi.

Riserve

Nel mese di giugno del 2019 è stata completata la valutazione e certificazione delle riserve dei giacimenti Ana e Doina da parte di un certificatore indipendente. Le riserve 2P dei due giacimenti sono state quantificate in 725 milioni di standard metri cubi per la quota del 10% d'interesse di Gas Plus.

Nel mese di dicembre 2022 sono state aggiornate le riserve dei giacimenti Ana e Doina. Le riserve 2P dei due giacimenti sono aumentate e, al netto della produzione del 2022, ammontano a circa 702 milioni di standard metri cubi per la quota del 10% di Gas Plus.

Per quanto concerne invece gli interventi normativi e legislativi con un potenziale impatto sulle attività della B.U. E&P si rinvia a quanto esposto al paragrafo "Rischi normativi e regolatori" della presente relazione.

Business Unit Storage

Le attività nel settore dello stoccaggio di gas sono relative allo sviluppo di tre progetti, tutti in veste di operatore, che consentiranno di disporre di una capacità di stoccaggio di circa 1 miliardo di metri cubi (working gas), per circa il 90% di competenza del Gruppo Gas Plus, da raffrontare con i circa 13 miliardi di metri cubi di capacità nazionale, al netto dello stoccaggio strategico. Anche per la specifica collocazione geografica dei tre progetti, tutti lungo la dorsale adriatica nelle tre Regioni delle Marche, dell'Abruzzo e del Molise, lo sblocco, la realizzazione e l'esercizio congiunto dei tre progetti consentirebbe di beneficiare di una significativa "massa critica" in termini di volumi di gas trattabili e di importanti sinergie.

Nel corso del 2014 sono stati rilasciati i provvedimenti di compatibilità ambientale (VIA) per i progetti Poggiofiorito e San Benedetto.

Per quanto riguarda il progetto San Benedetto, il decreto VIA è stato impugnato da alcuni cittadini davanti al TAR Marche, il quale nel mese di marzo del 2018 ha dichiarato la propria

incompetenza indicando quale giudice competente il TAR Lazio. I ricorrenti, con ricorso notificato e depositato il 21 aprile 2018, hanno riassunto il giudizio avanti al TAR Lazio e Gas Plus Storage si è regolarmente costituita in giudizio nel mese di luglio del 2018. Si è ora in attesa della fissazione dell'udienza di merito.

Nel frattempo il Comune di San Benedetto ha impugnato i provvedimenti successivi del Ministero dell'Ambiente relativi al diniego del Ministero di riaprire l'istruttoria VIA come richiesto dal Comune, rispetto ai quali: (i) il primo ricorso è stato poi dichiarato inammissibile dal Consiglio di Stato, mentre (ii) il secondo ricorso, con il quale il Comune di San Benedetto ha impugnato la nota del Ministero dell'Ambiente del 18 novembre 2019 (che confermava di fatto il precedente provvedimento già impugnato dal Comune, ossia la non necessità di riaprire l'istruttoria VIA) è in attesa della fissazione dell'udienza di discussione del merito.

Nel contempo, nel mese di febbraio 2019, sono state presentate da Gas Plus Storage le istanze di proroga della VIA per i progetti di San Benedetto e Poggiofiorito.

In relazione all'istanza di proroga della VIA per il progetto San Benedetto, con Decreto del Ministro della Transizione Ecologica, di concerto con il Ministro della Coltura, del 13 luglio 2022 è stata negata la proroga al termine di efficacia del provvedimento di compatibilità ambientale del 19 giugno 2014. Il provvedimento racchiude una pluralità di motivazioni, tutte espressive di un'ampia discrezionalità tecnica ed amministrativa, e - in distonia rispetto a quelli che sono i limiti ed i tratti distintivi di un procedimento di proroga di una VIA - pare rimettere in discussione le valutazioni originariamente espresse nel 2014. A fronte di un vaglio legale e tecnico, il provvedimento di diniego è stato impugnato davanti al TAR Lazio con ricorso di Gas Plus Storage notificato in data 12 ottobre 2022, e, a seguito della presentazione di una istanza di trattazione congiunta, all'udienza fissata per il 21 giugno 2023 verranno discussi nel merito sia il giudizio in questione sia il secondo ricorso promosso dal Comune di San Benedetto riportato sopra al romanino (ii).

Il Gruppo, pur dovendo fronteggiare in parte dell'opinione pubblica un atteggiamento notevolmente critico rispetto alla realizzazione di nuove infrastrutture energetiche, resta costantemente impegnato nel proseguimento di tutte le attività tecniche e, eventualmente, delle azioni di carattere legale che risulteranno necessarie per completare gli iter autorizzativi di tali progetti, di rilevanza energetica nazionale.

Le attività nel settore dello "stoccaggio di idrocarburi" sono state incluse tra le "altre attività e attività non allocate" nella nota esplicativa al bilancio consolidato dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2022 n. 6, Informativa di settore, che comprendono principalmente, oltre alle attività della Business

Unit Storage, le attività di funzioni comuni e servizi centralizzati della capogruppo. L'inclusione nelle "altre attività e attività non allocate" della Business Unit Storage è stata decisa in quanto, in funzione della complessità tecnica e dei necessari iter autorizzativi, essa è tuttora in fase di avviamento. Da segnalare infatti che la Business Unit non consuntiva significativi valori patrimoniali e costi di gestione, essendo state mantenute in carico esclusivamente le spese per gli studi (in particolare tecnici e progettuali) e per le attività connesse alla prosecuzione dei relativi iter autorizzativi ed al successivo affidamento delle opere da realizzarsi, dopo aver imputato, nell'esercizio 2014, a conto economico integralmente le opere sino ad allora eseguite sui siti prima del completamento degli iter autorizzativi.

Business Unit Retail

31/12/22 31/12/21 2H 2022 2H 2021
Volumi venduti (MSmc) 61,8 76,8 21,4 33,2
Ricavi (mln €) 71,8 42,7 31,9 23,0
EBITDA (mln €) (11,8) 2,5 (5,7) 0,4

I principali dati economici della Business Unit Retail dell'esercizio 2022 sono i seguenti:

La Business Unit Retail ha risentito fortemente dell'eccezionalità dell'esercizio 2022 caratterizzato, come noto, da una forte tensione in termini di offerta del gas, legata alla situazione generatasi dal conflitto russo-ucraino, dalla conseguente eccezionalità dei livelli dei prezzi del gas e dal crollo dei consumi.

In relazione a tale contesto il commento ai risultati della B.U. si differenzia rispetto a due periodi dell'esercizio 2022.

Nel primo periodo relativo ai primi 9 mesi dell'anno, la B.U Retail rispetto alla forte crescita dei prezzi energetici ha risentito essenzialmente in termini di marginalità, in particolare su taluni segmenti di mercato, ai quali, avendo durata annuale, venivano praticate condizioni di vendita a prezzo fisso o a prezzo variabile con cap.

Il fenomeno, trattandosi per la maggior parte di contratti per vendite ad uso di riscaldamento, è risultato incentrato sul periodo invernale 2021/2022 e le condizioni economiche di tali contratti sono cessate per la più parte con la fine del cosiddetto "anno gas" 2021-2022 (il periodo dal 1° ottobre 2021 al 30 settembre 2022).

Dalle attuali risultanze relative al periodo invernale 2021/202, considerato anche il fatto che la maggior parte dei ricavi delle vendite viene incassata mediante accordi di cartolarizzazione, nonostante

i forti aumenti del controvalore dei consumi si è riusciti ad evitare il rischio di una forte crescita delle insolvenze.

Il secondo periodo dell'anno, l'ultimo trimestre del 2022, che ha avviato il nuovo "anno gas" 2022/2023, è stato caratterizzato: da un lato dal ritorno alla marginalità nei diversi segmenti del portafoglio in vendita, dall'altro, però, ha risentito della forte tensione in termini di carenza dell'offerta dovendo sottostare ad un regime di approvvigionamento di gas, per garantire i consumi dei propri clienti, particolarmente sfavorevole in termini di condizioni economiche e di rispetto dei volumi previsti in acquisto.

Tali condizioni così sfavorevoli della fornitura sono cessate con la fine dell'anno 2022 in quanto per i successivi trimestri dell'"anno gas" sono state, anche in relazione alla minor turbolenza dei mercati, negoziate condizioni meno onerose in modo da poter ritornare a condizioni tipiche di marginalità.

Per quanto concerne invece gli interventi normativi e legislativi con un potenziale impatto sulle attività della B.U. Retail si rinvia a quanto esposto al paragrafo "Rischi normativi e regolatori" della presente relazione.

Business Unit Network & Transportation

I principali dati economici della Business Unit relativi all'esercizio 2022 sono i seguenti:

31/12/22 31/12/21 2H 2022 2H 2021
Volumi distribuiti (MSmc) 200,9 228,2 80,7 104,9
Ricavi (mln €) 14,9 19,0 5,6 7,4
EBITDA (mln €) 7,0 7,7 3,7 3,6
Investimenti (mln €) 2,7 2,6 1,2 1,2

Nel corso dell'anno 2022 la Business Unit Network e Transportation ha distribuito 200,9 MSmc di gas. I dati risultano in diminuzione (-12,0%) rispetto all'analogo periodo del 2021 a causa delle temperature più miti registrate nel mese di febbraio e nell'ultimo trimestre rispetto all'anno precedente.

Network: la Business Unit Network opera, al 31/12/2022, direttamente nell'attività di distribuzione gas in 40 Comuni.

Tariffe di distribuzione

Con la delibera n. 570/2019/R/gas l'Autorità ha approvato la metodologia di calcolo delle tariffe

di distribuzione per il 5° periodo regolatorio, valido per gli anni dal 2020 al 2025. La Business Unit, a valle dell'analisi della nuova RTDG che risulta particolarmente impattante in tema di copertura dei costi operativi e di imposizione del recupero di produttività, ha ritenuto opportuno procedere all'impugnazione davanti al giudice amministrativo. Nel corso del mese di marzo 2021, su istanza di alcune società e con l'adiuvandum dell'associazione di categoria Assogas, è stata instaurata un'apposita verifica tra detti soggetti ed ARERA su alcuni temi specifici della nuova RTDG, in particolare sul livello dei costi operativi e del recupero della produttività imposto. In data 21 aprile 2022 si è tenuta l'udienza presso il TAR Milano; nonostante il significativo lasso di tempo trascorso, non è stata ancora pubblicata la relativa sentenza.

Rapporti con Enti Concedenti

In merito ai rapporti concessori, giova evidenziare che, a seguito delle disposizioni dell'art. 24 del Decreto Legislativo 93/11, le gare per l'affidamento del servizio di distribuzione gas sono ammesse solo per Ambito Territoriale (ATEM); pertanto, nelle more della definizione degli aspetti propedeutici la gara d'ambito, i gestori continuano ad erogare il servizio, anche oltre la scadenza naturale e/o ope legis concordata.

Con il "DDL Concorrenza 2022" (approvato con la Legge n. 118/2022), sono previsti interventi destinati alle gare per il servizio di distribuzione gas naturale: in particolare, la principale novità riguarda il riconoscimento, a favore degli Enti concedenti, del valore di rimborso dei cespiti di proprietà pubblica, calcolato tramite l'applicazione delle Linee Guida MISE (DM 22/05/2022).

Al 31 dicembre 2022 sono stati pubblicati 39 bandi di gara, nessuno dei quali di interesse della Business Unit. I primi bandi e disciplinari (oggetto di numerose impugnazioni al TAR) hanno evidenziato come le procedure ed i meccanismi attuativi adottati per lo svolgimento delle gare risultino complessi e di difficile implementazione.

Tra le poche procedure che hanno visto la presentazione di offerte di gara, si segnala che, nell'ATEM di "Milano 1", la Stazione appaltante ha assegnato, a valle di ampio contenzioso, (con ricorsi presentati da entrambi i partecipanti) l'aggiudicazione definitiva, a cui ha fatto seguito la stipula del nuovo contratto, ad Unareti (gruppo A2A).

Negli ATEM di "Torino 1", "Torino 2", "Belluno", "Valle d'Aosta" e "La Spezia", le relative Stazioni appaltanti hanno provveduto all'aggiudicazione definitiva alla società Italgas Reti S.p.A..

Nell'ATEM di "Napoli 1", a seguito della sentenza del Consiglio di Stato, è stata confermata l'aggiudicazione a favore della Società 2i Rete Gas S.p.A..

Nell'ATEM di "Udine 2", l'aggiudicazione è stata assegnata all'incumbent AcegasApsAmga S.p.A. (gruppo Hera).

I termini di scadenza per la pubblicazione dei bandi di gara sono stati approvati con il Decreto Legge n. 210/2015 (Milleproroghe 2016, convertito nella legge n. 21/2016) e sono tutti scaduti. Con analogo provvedimento sono state eliminate le possibili sanzioni in capo agli Enti Locali nel caso di ritardo nell'iter di emanazione dei bandi gara.

La Business Unit continua la propria attività finalizzata alla definizione del valore di rimborso degli impianti e degli ulteriori adempimenti previsti dalla normativa di settore in vista delle future gare d'ambito.

Ambito regolatorio e normativo

In merito all'obbligo di messa in esercizio dei gruppi di misura elettronici, conclusasi con successo la campagna di sostituzione prevista dalla ARERA con Delibera n. 554/2015/R/gas per l'anno 2018 (100% dei gruppi di misura di classe superiori a G6), si segnala che l'Autorità ha aggiornato gli obblighi prevedendo, per le società che gestiscono (al 31 dicembre 2015) tra 50.000 e 100.000 PdR, la sostituzione, entro il 31 dicembre 2023, di una quota pari al 85% dei misuratori tradizionali con smart meters (classe G4 e G6).

Al 31 dicembre 2022 risultano posati circa 64.391 G4-G6 elettronici, pari a circa il 65% del totale ed al 76% del relativo obbligo.

Investimenti

La Business Unit, al termine dell'anno 2022, ha effettuato investimenti sugli impianti per 2,7 milioni di euro.

Tee

In data 31 maggio 2021 è stato approvato da parte del Ministero per la Transizione Energetica, il decreto ministeriale contenente l'indicazione dei nuovi obblighi previsti per gli anni 2021-2024, oltre alla rideterminazione degli obblighi previsti per l'anno 2020.

Anche a causa della forte contrazione dell'offerta, con conseguente rialzo dei prezzi di acquisto (300 €/TEE), il nuovo decreto ha approvato, da un lato, la forte riduzione degli obblighi in capo ai distributori di gas ed energia elettrica e, dall'altro lato, ha introdotto un meccanismo di aste (dal quale sono esclusi i soggetti obbligati).

Il Decreto ha, pertanto, previsto una riduzione del 60% degli obblighi 2020 (diminuiti dagli iniziali 28.521 a 11.423 TEE) con un positivo impatto sul conto economico ed ha considerevolmente tagliato gli obblighi 2021-2024: l'obbligo 2021, rimodulato in funzione del nuovo decreto ministeriale,

si attesta infatti a 3.950 TEE. L'obbligo 2022 si attesta a 6.658 TEE, in leggero rialzo rispetto al 2021, ma su valori decisamente più contenuti rispetto agli anni precedenti.

Transportation: la Business Unit, che fa parte del Settore Operativo Network & Transportation, è operativa dal 1° ottobre 2009 ed esercita l'attività di trasporto regionale in Valtrebbia (PC) mediante 31,4 chilometri di rete in media pressione ed in Valnure (PC) mediante 10,4 chilometri di rete in media pressione, tra l'altro interconnessa ad un giacimento della B.U. E&P del Gruppo.

Al 31 dicembre 2022 sono stati trasportati 8,2 MSmc, in diminuzione rispetto all'analogo periodo del 2021 (10,3 MSmc). In merito alla determinazione delle tariffe di trasporto, si evidenzia che con la deliberazione n. 114/2019/R/gas è stata approvata la nuova regolazione valida per gli anni 2020- 2023.

In data 30 luglio 2021 GP Infrastrutture Trasporto ha presentato al Ministero della Transizione Ecologica (MITE) l'istanza di riclassifica degli impianti di trasporto regionale in impianti di distribuzione. Il MITE ha fornito riscontro positivo condizionato ma il relativo decreto ministeriale è ancora in fase di pubblicazione. Tale decreto potrebbe prevedere la riclassifica degli impianti già con decorrenza dal 1° gennaio 2023.

Per quanto concerne invece gli ulteriori interventi normativi e legislativi con un potenziale impatto sulle attività della B.U. Network & Transportation, oltre a quelli già evidenziati, si rinvia al paragrafo "Rischi normativi e regolatori" della presente relazione.

RISORSE UMANE

Di seguito si descrive il quadro delle risorse umane impiegate dal Gruppo mediante alcune tabelle riepilogative:

2022 2021 Δ
al 31.12 Media al 31.12 Media al 31.12 Media
Dirigenti 4 4,00 4 4,00 0 0,00
Quadri/Impiegati 105 105,50 108 112 -3 -6,52
Operai 36 34,83 35 35,67 1 -
0,84
Totale 145 144,33 147 151,67 -2 -7,34

Tab. 1. Composizione del personale per qualifica

Tab. 2. Composizione del personale per genere e per qualifica

DIRIGENTI QUADRI IMPIEGATI OPERAI Totale % per
genere
UOMINI 3 9 55 36 103 71,04
DONNE 1 2 39 - 42 28,96
Totale 4 11 94 36 145 100,00
% per qualifica 2,76 7,58 64,83 24,83 100,00

Tab. 3. Distribuzione del personale per BU

2022 2021 Δ
HOLDING 38 38 0
ALTRE ATTIVITA' STORAGE 1 1 0
OTHER 1 1 0
E&P 29 29 0
RETAIL 26 27 -1
NETWORK & TRANSPORTATION 50 51 -1
Totale 145 147 -2

Nota: il dato relativo ai Dirigenti comprende una figura che, nell'ambito del Gruppo Gas Plus, ha in essere 2 rapporti di lavoro di tipo part-time al 50%.

Circa il 61% del personale in organico ha meno di 50 anni (di cui il 38% con età compresa tra i 40 e i 50 anni).

Come per il passato il Gruppo dedica alle risorse umane molta attenzione sui temi della attività di formazione, sviluppo e valutazione, consapevole dell'importanza di premiare la performance e investire sullo sviluppo delle competenze tecnico-gestionali per fronteggiare le sfide attuali e future,

nonché della necessità di valorizzare, sviluppare e fidelizzare le figure ritenute strategiche, coinvolgendo molteplici livelli gerarchici.

Anche nel 2022 il Gruppo ha continuato ad investire in formazione per il personale a tutti i livelli per un totale di 1.203 ore (332 ore nel 2021). In dettaglio, si tratta di formazione tecnica per consolidare skills tecnico-specialistiche distintive di ciascuna area professionale e per accrescere competenze in materia di Qualità, Sicurezza e Ambiente. La differenza ampia di ore tra il 2021 ed il 2022 è motivata, oltre che dalla necessità di aggiornare e rafforzare competenze di carattere tecnico professionali, dal fatto che si concentrano in determinati anni attività formative previste con cadenza pluriennale.

Si segnala infine che è tuttora pendente dinanzi al Tribunale Civile di Parma – Sezione Lavoro - la vertenza in cui sono parti le società del Gruppo Rete Gas Fidenza S.r.l. e GP Infrastrutture S.r.l., originata dal ricorso ex art. 414 c.p.c. da parte di un ex dirigente di Rete Gas Fidenza S.r.l. licenziato per giusta causa, e per la quale in precedenza è stato cautelativamente costituito un apposito fondo rischi.

SICUREZZA E AMBIENTE

Il Gruppo Gas Plus ha posto, come in passato, grande attenzione ai temi della sicurezza e della salute. In particolare, sono stati organizzati corsi di formazione sulla sicurezza coinvolgendo il personale operativo che lavora sugli impianti e nei cantieri, così come il personale di sede, allo scopo di prevenire casi infortunistici e assicurare la massima attenzione alla salvaguardia delle persone e delle cose. Inoltre, gli screening sanitari e gli audit interni continuano a essere parte integrante delle modalità operative del processo di gestione della salute, al fine di assicurare il costante monitoraggio e miglioramento dell'attività stessa. Il personale effettua periodiche analisi e visite mediche specialistiche, seguite dal colloquio con il medico competente. Tutto il personale risulta impiegato in mansioni idonee alle relative funzioni.

Nell'anno 2022 è proseguito il percorso di formazione rivolto ai lavoratori del Gruppo Gas Plus in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, come previsto dalla normativa vigente. Nello specifico, sono stati effettuati i corsi di formazione per i neoassunti e i corsi di aggiornamento e/o mantenimento per i lavoratori che ricoprono figure specifiche nella gestione sicurezza (RSPP, RLS, addetti alle emergenze).

Oltre ai corsi di formazione obbligatori per legge, al personale della B.U. Network sono state erogate sessioni di formazione esterna in tema di:

  • conduzione, manutenzione, messa in servizio/messa fuori servizio di apparecchiature per gas in pressione,
  • gestione del pronto intervento gas,

con rilascio di specifici attestati custoditi presso gli uffici degli RSPP.

Nell'anno 2022, limitandosi a segnalare le più significative, sono state inoltre sviluppate le seguenti attività:

  • è stato mantenuto in essere apposito protocollo aziendale di Gruppo per la regolamentazione delle misure di contrasto e contenimento della diffusione del virus COVID-19 negli ambienti di lavoro;
  • è stato applicato quanto previsto nell'addendum al DVR per il rischio biologico (COVID-19);
  • circa le disposizioni aziendali relativamente all'emergenza epidemiologica da COVID-19, i lavoratori sono stati informati mediante periodiche e puntuali comunicazioni interne HR e, per il personale operante nei Luoghi di Lavoro della B.U. E&P, tramite l'emissione di appositi ordini di servizio;
  • sono stati effettuati audit e riunioni periodiche di sensibilizzazione presso i siti operativi del Gruppo;
  • sono state effettuate sessioni di formazione e informazione del personale su tutti i Luoghi di Lavoro di Gas Plus Italiana e Società Padana Energia in produzione;
  • sono stati aggiornati i DSSC per tutti i Luoghi di Lavoro di Gas Plus Italiana e Società Padana Energia; sono stati inoltre revisionati/integrati con l'inserimento dei DSS di nuove società;
  • sono stati revisionati integralmente i documenti facenti parte della sfera della valutazione del rischio, tra cui il DVR stress lavoro correlato e sono state aggiornate le relazioni sulle fonti ionizzanti.

Nel corso dell'anno 2022, nell'ambito delle società del Gruppo non si sono registrati infortuni.

INVIJ. DI ONAVITA

2018 2019 2021 2022
Nº infortuni 0 0 0 0 0
Nº giorni assenza 0 0 0 0
Ore lavorate 271.073 266.543 240.079 251.365 242,522
Nº lavoratori 173 161 156 158 164
IE 0.00 0,00 0,00 0,00 0,00
IG 0.00 0,00 0,00 0,00 0,00
D 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00
GRUPPO GAS PLUS – ANNO 2022
ESTRAZIONE DI MINERALI ELETTRICITÀ, GAS, ACQUA INTERMEDIAZIONE
FINANZIARIA
INCIDENZA
numero
infortuni 1000
GAS PLUS ITALIANA 0,0
SOCIETA' PADANA ENERGIA 0,0
GAS PLUS STORAGE 0,0
GAS PLUS VENDITE 0,0
GAS PLUS ENERGIA 0,0
GP INFRASTRUTTURE 0,0
RETE GAS FIDENZA 0,0
GP INFRASTRUTTURE TRASPORTO 0,0
GAS PLUS 0,0

N.B. Le società Reggente e Gas Plus International Holding non hanno avuto dipendenti nell'anno 2022.

Ambiente

La salvaguardia dell'ambiente è uno dei più importanti criteri guida ai quali il Gruppo Gas Plus si attiene nello svolgimento della propria attività. Viene, quindi, posta particolare cura nell'applicazione di una serie di criteri e di tecniche che ha come obiettivo la prevenzione dei rischi ambientali e sanitari, quali:

  • pianificazione delle attività nel rispetto di leggi nazionali e norme internazionali;
  • riduzione della produzione di rifiuti, emissioni in atmosfera e rumore;
  • caratterizzazione periodica dei rifiuti al fine di individuare le migliori modalità di smaltimento o recupero;
  • valutazione e controllo del rischio in termini di impatto sulla popolazione e sull'ambiente;
  • pianificazione delle emergenze;
  • qualificazione dei contrattisti a garanzia dell'esecuzione e controllo delle attività;
  • ripristino delle aree sulla base dei progetti approvati dagli Enti competenti in materia una volta terminate le attività in progetto.

Con specifico riferimento alla B.U. E&P Italia è proseguita nell'anno 2022 l'applicazione delle procedure interne, in particolare della procedura "Gestione delle tematiche ambientali".

In attuazione alle autorizzazioni ambientali e conformemente alla normativa ambientale vigente, è proseguito il monitoraggio delle matrici ambientali interessate dagli impianti, delle emissioni in atmosfera e acustiche, degli scarichi idrici e delle attività di re-iniezione in unità geologica profonda, ove presenti sugli impianti.

Sebbene il Gruppo ritenga che la propria attività sia svolta nel completo rispetto di quanto richiesto dalla normativa ambientale, il rischio di costi e di responsabilità in materia non può essere escluso a priori in quanto insito in ogni attività che interagisce con le matrici ambientali. Allo stato attuale delle conoscenze non è possibile prevedere gli effetti dei futuri sviluppi, anche in considerazione dei seguenti aspetti:

  • o la possibilità che emergano contaminazioni derivanti da attività sui siti precedenti a quelle svolte dal Gruppo;
  • o la possibilità che sorgano controversie in relazione alle eventuali responsabilità ambientali di altri soggetti ed ai relativi indennizzi.

Come già indicato nelle relazioni al Bilancio al 31.12.2020 ed al 31.12.2021, nell'anno 2020 era stato notificato agli interessati, ciascuno nell'ambito delle proprie funzioni, un avviso di chiusura delle indagini preliminari per la contestazione di una ipotesi di omessa bonifica, e ciò in relazione a un procedimento amministrativo di carattere ambientale avente ad oggetto un'area pozzo non in esercizio, attualmente di competenza della B.U. E&P Italia; peraltro, il procedimento amministrativo risulta essere stato avviato già dal precedente titolare della relativa concessione mineraria; le interlocuzioni con le competenti autorità amministrative volte a definire la necessità e, eventualmente, la natura delle attività di messa in sicurezza e/o bonifica sono ancora in corso.

Negli anni 2021 e 2022 si sono svolte le varie fasi del processo e da ultima, in data 24.10.2022, la lettura della sentenza, ora passata in giudicato, con la quale è stata pronunciata l'assoluzione degli interessati perché il fatto che veniva contestato non sussiste.

Prospetto di riconciliazione del risultato del periodo e del patrimonio netto consolidato

Qui di seguito si riporta il prospetto di raccordo tra il risultato del periodo ed il patrimonio netto della società capogruppo Gas Plus S.p.A. e il risultato del periodo ed il patrimonio netto consolidato.

(migliaia di Euro) Patrimonio
Netto
Risultato di
periodo
Variazione
riserve
Patrimonio
Netto
2021 2022 2022 2022
Bilancio civilistico IFRS - Gas Plus S.p.A. 164.518 (8.722) (1.107) 154.689
- Contributo al Gruppo delle società controllate 6.359 12.176 13.239 31.774
- Elisione dividendi infragruppo dell'anno - (7.427) - (7.427)
- Eliminazione svalutazione partecipazioni in società del
gruppo dell'anno
- 7.327 - 7.327
Bilancio consolidato IFRS - Gruppo Gas Plus al netto
delle minoranze
170.877 3.354 12.132 186.363
Interessi di terzi 161 (3) (5) 153
Bilancio consolidato IFRS - Gruppo Gas Plus 171.038 3.351 12.127 186.516

COMMENTO AI RISULTATI CONSOLIDATI

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

Importi in migliaia di euro

31/12/2022 31/12/2021
Ricavi
232.173 81.356
Altri ricavi e proventi 3.188 3.448
TOTALE 235.361 84.804
Costi per materie prime e materiali
di consumo
(87.226) (29.191)
Costi per servizi e altri (63.607) (29.144)
Costo del personale (8.395) (8.593)
MARGINE OPERATIVO LORDO (EBITDA) 76.133 17.876
Ammortamenti (23.686) (16.754)
Ripristini di valore /(Svalutazioni) 8.915 13.028
EBIT 61.362 14.150
Proventi e (Oneri) diversi 4.109 (3.447)
RISULTATO OPERATIVO 65.471 10.703
Proventi finanziari 83 144
Oneri finanziari (9.768) (7.448)
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 55.786 3.399
Imposte sul reddito (52.435) (256)
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO 3.351 3.143
Attribuibile a:
Gruppo 3.354 3.146
Terzi (2) (3)

Il conto economico evidenzia una forte crescita dei ricavi (+150.557 migliaia di euro) a seguito delle maggiori produzioni di gas metano dell'area E&P, dopo l'avvio delle attività di estrazione gas in Romania, e dell'aumento dei prezzi degli idrocarburi.

I ricavi hanno infatti registrato un significativo aumento passando da 81.356 migliaia di euro del 2021 a 232.173 migliaia di euro del 2022. Si ricorda che i ricavi riguardano prevalentemente

l'attività di vendita di gas metano, petrolio e condensati estratti dai giacimenti del Gruppo e la vendita di gas metano a clienti finali, poiché l'attività di distribuzione e trasporto gas metano è tuttora svolta soprattutto a favore di altre società del Gruppo, con la conseguente elisione delle relative componenti economiche a livello di bilancio consolidato, mentre l'attività di stoccaggio si trova ancora in una fase di start-up.

Nell'ambito di questa voce i ricavi dell'attività di vendita del gas metano estratto dai giacimenti del Gruppo, per le ragioni sopra esposte, sono passati da 17.671 migliaia di euro del 2021 a 145.195 migliaia di euro del 2022, di cui 59.471 migliaia di euro per attività in Italia e 85.724 per attività all'estero. A causa delle minori produzioni sono stati invece in lieve calo i ricavi per la vendita di petrolio e condensati, passati da 9.998 migliaia di euro del 2021 a 9.754 migliaia di euro del 2022.

L'andamento dei prezzi ha determinato un significativo aumento anche dei ricavi gas da clienti finali (62.699 migliaia di euro contro 40.796 migliaia di euro del 2021), nonostante la riduzione dei volumi venduti per le temperature invernali decisamente miti e le iniziative per il contenimento dei consumi.

Sono stati invece in calo i ricavi per l'attività di distribuzione e trasporto gas metano (5.839 migliaia di euro del 2022 contro 8.115 migliaia di euro del 2021), esposti naturalmente al netto della componente infragruppo, per l'ulteriore riduzione del Vincolo Ricavi determinata dalla misura del WACC (dal 6,3% al 5,6%).

Gli altri ricavi e proventi hanno raggiunto l'importo di 3.188 migliaia di euro contro 3.448 migliaia di euro del 2021.

Le sue principali componenti sono costituite dai contributi di allacciamento e dai servizi ad utenti gas e dai contributi per l'acquisizione dei certificati di risparmio energetico (TEE), quest'ultimi in aumento rispetto al 2021 (+358 migliaia di euro). Si ricorda a tale proposito che, a partire dal 2021, sono stati ridotti gli obblighi, in termini di numero di titoli da consegnare alla CSEA, in capo ai distributori di gas ed energia elettrica per il periodo 2021-2024.

Dal lato dei costi, sono stati in crescita i costi per materie prime e materiali di consumo, passati da 29.191 migliaia di euro del 2021 a 87.226 migliaia di euro del 2022. In questo ambito si è registrato l'aumento dei costi d'acquisto della principale materia prima, il gas metano (85.201 migliaia di euro contro 27.914 migliaia di euro del 2021) per l'andamento degli scenari dei prezzi energetici e, in linea con l'andamento dei connessi ricavi, l'aumento di quelli per l'acquisto dei certificati di risparmio energetico (TEE) (884 migliaia di euro contro 462 migliaia di euro del 2021).

Un andamento simile hanno registrato i costi per servizi ed altri, che hanno raggiunto l'importo

di 63.307 migliaia di euro contro 29.144 migliaia di euro dell'esercizio precedente. Al suo interno si segnala innanzitutto il significativo aumento dell'importo delle royalties (16.362 migliaia di euro contro 2.646 migliaia di euro del 2021), in particolare a seguito dell'avvio della produzione di gas nei giacimenti in Romania, e la rilevazione per le attività svolte in tale nazione della Windfall tax (27.407 migliaia di euro).

Nell'ambito dei costi per servizi ed altri sono risultati in aumento rispetto al dato del 2021 gli oneri, comprensivi delle componenti non finanziarie delle cessioni periodiche della cartolarizzazione, per perdite su crediti (da 408 migliaia di euro del 2021 a 984 migliaia di euro del 2022). Per il dettaglio delle singole componenti della voce in esame si rimanda a quanto esposto nelle note esplicative al bilancio 2022.

I costi del personale sono stati pari a 8.395 migliaia di euro contro 8.593 migliaia di euro del 2021 e sono diminuiti di 198 migliaia di euro rispetto al precedente esercizio a seguito delle variazioni dell'organico.

L'EBITDA ha riflesso l'andamento delle suddette componenti ed è stato in forte crescita, passando da 17.876 migliaia di euro del 2021 a 76.133 migliaia di euro del 2022.

Un aumento ancor più significativo ha invece registrato l'EBIT che ha assunto un valore pari a 61.362 migliaia di euro rispetto a 14.150 migliaia di euro del 2021, dopo ammortamenti per 23.686 migliaia di euro, riprese di valore per 8.989 migliaia di euro e svalutazioni per 74 migliaia di euro a seguito dei test di impairment.

A tale proposito si ricorda che nel 2020 il Gruppo aveva individuato indicatori di impairment dell'area E&P Italia nell'evoluzione del quadro normativo avviata con il D.L. 135 del 14.12.2018 (convertito nella legge n. 12/2019) e proseguita con l'elaborazione del PITESAI (che è poi stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale in data 11 febbraio 2022), nel quadro economico generale e nel prevedibile andamento dei prezzi nel lungo periodo, nonché nella revisione negativa di sfruttamento di determinate riserve. A seguito dell'effettuazione dei test di impairment sugli asset relativi a tale area erano infatti state effettuate svalutazioni per 99.536 migliaia di euro.

Nel 2021, a seguito della ripresa dei prezzi del gas naturale, erano emerse indicazioni per la riduzione di alcune delle perdite di valore delle suddette attività rilevate nel precedente esercizio ed erano pertanto stati di nuovo effettuati i test di impairment. L'esito di tali test avevano determinato ripristini di valore di alcune attività precedentemente svalutate per 17.122 migliaia di euro e svalutazioni per 4.094 migliaia di euro. In tale esercizio, a seguito della ripresa della produzione, a partire dal mese di gennaio 2022, in una concessione di coltivazione operata del Gruppo, che si stava tuttavia attestando su livelli inferiori alle attese, sulle immobilizzazioni immateriali della suddetta

concessione era stata infatti operata una svalutazione di Euro 4.094.

La crescita dei prezzi degli idrocarburi è proseguita nell'esercizio 2022 e, alla luce delle mutate circostanze, sono stati di nuovo effettuati i test di impairment che hanno determinato ripristini di valore per complessivi 8.989 migliaia di euro (17.122 migliaia di euro nel 2021) e svalutazioni per 74 migliaia di euro (4.094 migliaia di euro nel 2021).

Nell'esercizio in esame non sono state invece effettuate svalutazioni di altri assets iscritti a bilancio, non essendo emersi indicatori negativi di impairment che abbiano influito sul loro attuale valore recuperabile.

Ha registrato una maggiore crescita il risultato operativo (65.471 migliaia di euro contro 10.703 migliaia di euro del 2021) che non ha recepito dividendi dalla partecipata Serenissima Gas S.p.A. (662 migliaia di euro nel 2021) ma ha beneficiato dell'integrale rilascio del fondo di 4.109 migliaia di euro costituito nel precedente esercizio a fronte delle perdite, concentrate nei primi mesi del 2022, sui contratti di vendita gas con offerte economiche a prezzo fisso e a prezzo variabile con un cap sul costo della materia prima.

È stato in crescita il saldo negativo della gestione finanziaria, che ha raggiunto l'importo di 9.685 migliaia di euro contro 7.304 migliaia di euro del 2021 a causa del progressivo aumento dei tassi d'interesse e del maggior utilizzo delle linee di credito disponibili.

In quest'ambito, per le ragioni sopra esposte, sono stati in crescita gli interessi passivi sulle linee a medio lungo termine (2.479 migliaia di euro contro 1.976 migliaia di euro del 2021), quelli sulle linee a breve termine (570 migliaia di euro contro 364 migliaia di euro del 2021) e le commissioni su finanziamenti (2.080 migliaia di euro contro 826 migliaia di euro del 2021), quest'ultime per effetto dell'estinzione anticipata del finanziamento "RBL" per le attività in Romania. Una forte riduzione hanno invece registrato gli oneri su prodotti derivati (54 migliaia di euro contro 1.058 migliaia di euro del 2021) per effetto della minor componente non efficace dei derivati di copertura sulle commodities.

Sono stati invece in forte aumento rispetto al 2021 gli oneri per attualizzazione fondi (4.329 migliaia di euro contro 2.722 migliaia di euro del 2021) a causa dell'andamento dei parametri di riferimento utilizzati, in particolare del tasso di attualizzazione, e della messa in produzione degli impianti di estrazione gas in Romania.

I proventi finanziari sono rimasti di ridotta entità (83 migliaia di euro contro 144 migliaia di euro del 2021).

Le imposte sul reddito, correnti, differite e anticipate hanno presentato un saldo negativo in forte aumento rispetto al 2021 (52.435 migliaia di euro contro 256 migliaia di euro del 2021). Sulla relativa entità hanno pesato i contributi straordinari previsti dalle recenti disposizioni di legge in Italia ed in Romania, per cui non è prevista alcuna deducibilità ai fini delle imposte sui redditi, e in particolare:

  • il c.d. "contributo straordinario contro il caro bollette" (previsto dall'art. 37 del Decreto Legge n. 21 del 21.03.2022) per 8.058 migliaia di euro che è stato già versato a titolo di acconto nella misura del 40% entro il 30 giugno 2022 e a saldo entro il 30 novembre 2022;
  • il contributo di solidarietà previsto dalla legge di Bilancio 2023 per 8.819 migliaia di euro che sarà versato entro il 30 giugno 2023;
  • il contributo di solidarietà previsto in Romania per 21.646 migliaia di euro che sarà versato entro il 25 giugno 2023.

Sul tax rate del Gruppo ha senza dubbio inciso l'eccezionale incidenza di tali componenti che pesano per oltre il 70% della voce in esame. In assenza di tali componenti il tax rate si sarebbe attestato a circa il 25%.

L'esercizio 2022 si è chiuso con un utile di 3.351 migliaia di euro rispetto ad un utile di 3.143 migliaia di euro dell'esercizio precedente.

STATO PATRIMONIALE SINTETICO RICLASSIFICATO

Importi in migliaia di euro

31 dicembre 2022 31 dicembre 2021
Capitale immobilizzato
Immobilizzazioni immateriali 260.668 260.813
Immobilizzazioni materiali 132.631 115.799
Altre attività e passività non correnti 6.393 4.261
Totale 399.692 380.873
Capitale circolante netto
Rimanenze 3.430 3.377
Crediti commerciali 50.709 37.114
Debiti commerciali (51.843) (32.526)
Altri debiti e crediti correnti (43.939) (25.634)
Totale (41.643) (17.669)
Fondi rischi per oneri e imposte differite nette (117.975) (104.704)
Fondi per benefici ai dipendenti (4.546) (5.255)
Capitale investito netto 235.528 253.245
Patrimonio netto 186.516 171.038
Indebitamento finanziario netto 49.012 82.207
Coperture 235.528 253.245

La situazione patrimoniale consolidata del Gruppo presenta un capitale investito netto in calo rispetto al dato del precedente esercizio (235.528 migliaia di euro contro 253.245 migliaia di euro del 31 dicembre 2021).

Il capitale immobilizzato risulta pari a 399.692 migliaia di euro contro 380.873 migliaia di euro del 2021 e registra un aumento complessivo di 18.819 migliaia di euro.

Nell'ambito di questa voce le immobilizzazioni immateriali sono pari a 260.668 migliaia di euro e si riducono complessivamente di 145 migliaia di euro rispetto al dato di fine 2021, mentre le immobilizzazioni materiali sono pari a 132.631 migliaia di euro ed aumentano di 16.832 migliaia di euro. L'aumento complessivo delle immobilizzazioni materiali ed immateriali (16.687 migliaia di euro) è determinato dal saldo tra gli incrementi netti (31.458 migliaia di euro), i ripristini di valore (8.989 migliaia di euro), le svalutazioni (74 migliaia di euro) e gli ammortamenti del periodo (23.686 migliaia di euro).

Il saldo tra le altre attività e passività non correnti è in aumento rispetto al 2021 (6.393 migliaia di euro contro 4.261 migliaia di euro del 2021) per l'adeguamento del valore di iscrizione della partecipazione in Serenissima Gas S.p.A., la cui quota di maggioranza è stata di recente oggetto di trasferimento tra gruppi quotati del settore. Tale aggregato, oltre alla suddetta partecipazione (7.503 migliaia di euro), comprende il fair value positivo dei derivati di copertura sul tasso d'interesse (878 migliaia di euro), gli anticipi corrisposti per le future gare d'ambito (398 migliaia di euro), la quota non corrente del credito di imposta Industria 4.0 per gli investimenti effettuati in contatori elettronici (333 migliaia di euro) e depositi cauzionali attivi (586 migliaia di euro) e passivi (2.427 migliaia di euro).

Il capitale circolante netto presenta ancora un saldo negativo in forte crescita rispetto al dato di fine 2021 (-41.643 migliaia di euro rispetto a -17.669 migliaia di euro).

Al suo interno sono in aumento le rimanenze (3.430 migliaia di euro contro 3.377 migliaia di euro del 2021) ed in particolare le giacenze di petrolio dell'area E&P. A causa dell'andamento degli scenari dei prezzi degli idrocarburi sono stati in crescita i crediti commerciali (50.709 migliaia di euro contro 37.114 migliaia di euro del 2021) e i debiti commerciali (51.843 migliaia di euro contro 32.526 migliaia di euro del 2021).

L'importo del capitale circolante netto resta tuttavia condizionato dal saldo tra gli altri debiti e crediti correnti che ha assunto un valore negativo in forte aumento rispetto al dato di fine 2021 (-43.939 migliaia di euro contro -25.634 migliaia di euro del 2021),

Gli altri debiti e crediti correnti comprendono prevalentemente crediti e debiti di natura tributaria (imposte dirette e indirette, royalties, ecc.) e nei confronti di enti pubblici, quali la CSEA,

che risentono del differente periodo di liquidazione degli stessi nel corso dell'anno, oltreché delle eventuali modifiche legislative in materia.

In questo ambito, registrano innanzitutto una forte crescita rispetto al dato di fine 2021 il saldo dell'imposta di consumo che passa da un debito netto di 486 migliaia di euro ad un credito netto di 1.571 migliaia di euro e la posizione netta dell'Iva che passa da un credito netto di 1.029 migliaia di euro ad un credito netto di 4.440 migliaia di euro a seguito dei maggiori investimenti del periodo e dei provvedimenti legislativi volti a limitare gli effetti degli straordinari rialzi dei prezzi sugli utenti finali.

L'entità di tale voce viene comunque determinata dal significativo aumento dei debiti per royalties ed altre imposte (windfall tax) sulle produzioni di idrocarburi (12.388 migliaia di euro contro 2.525 migliaia di euro del 2021) per effetto del gas-in in Romania e di quelli per imposte sui redditi (37.989 migliaia di euro) a causa dei contributi straordinari di solidarietà da versare entro la fine del mese di giugno del 2023 (30.465 migliaia di euro).

Infine, nell'ambito di questa voce, si riduce l'importo dei contributi sui titoli di efficienza energetica - TEE - (-2.158 migliaia di euro) per i minori obblighi del periodo in capo ai distributori gas e, grazie alla quota versata nell'esercizio, quello del debito residuo per l'imposta sostitutiva sul riallineamento (2.016 migliaia di euro).

A differenza del precedente esercizio è di segno positivo e d'importo contenuto (3.710 migliaia di euro) il fair value netto dei derivati di copertura sulle commodity (fair value negativo per 20.823 migliaia di euro a fine 2021). Nel 2021 i derivati erano stati stipulati, anche in ottemperanza agli obblighi previsti dai contratti di finanziamento in essere, ad inizio dello scorso anno e quindi prima della forte ripresa degli scenari energetici e la relativa valutazione aveva pertanto risentito del differente andamento tra le curve dei prezzi all'epoca di sottoscrizione e quelle dei periodi successivi. Tali derivati, che avevano soddisfatto i criteri per il trattamento in hedge accounting ai fini contabili, erano stati contabilizzati con contropartita una riserva di patrimonio netto ed il relativo importo è stato pertanto recepito nel conto economico dell'esercizio in esame unitamente agli effetti economici positivi che sono stati generati dagli elementi coperti.

I fondi per rischi ed oneri, le cui principali componenti sono costituite dal fondo smantellamento e ripristino siti e dal fondo imposte differite nette, presentano complessivamente un aumento di 13.271 migliaia di euro rispetto all'importo del precedente esercizio (117.975 migliaia di euro contro 104.704 migliaia di euro del 2021) a seguito degli accantonamenti e degli utilizzi del periodo. Tra quest'ultimi si segnala che nell'esercizio in esame è stato interamente utilizzato il fondo di 4.109 migliaia di euro costituito nel 2021 a fronte delle previste perdite delle attività Retail, in particolare nel primo semestre

del 2022, relativamente alla clientela con offerte economiche a prezzo fisso e a prezzo variabile con cap sul costo della materia prima.

Nell'ambito di questa voce si riduce il saldo positivo tra le imposte differite attive e passive, che risulta pari a 25.502 migliaia di euro contro 33.969 migliaia di euro alla fine del precedente esercizio per effetto degli accantonamenti e degli utilizzi del periodo. Anche il fondo smantellamento e ripristino siti risulta in crescita (138.041 migliaia di euro contro 129.414 migliaia di euro del precedente esercizio) a causa, in particolare, della rilevazione dei costi di smantellamento e ripristino delle attività E&P in Romania, essendo state avviate le relative produzioni.

I fondi per benefici ai dipendenti ammontano a 4.546 migliaia di euro (5.255 migliaia di euro nel 2021) e si riducono di 709 migliaia di euro rispetto al dato del 2021 per l'aggiornamento delle ipotesi finanziarie applicate e per le variazioni dell'organico.

L'indebitamento finanziario, la cui esposizione recepisce gli orientamenti ESMA che sono stati pubblicati in data 4 marzo 2021 e che la Consob ha richiesto di applicare a partire dal 5 maggio 2021, risulta in sensibile riduzione rispetto allo scorso esercizio nonostante gli investimenti sostenuti e la marginalità negativa delle attività Retail ed ammonta a 49.012 migliaia di euro contro 82.207 migliaia di euro di fine 2021. Si segnala che il livello dell'indebitamento risente anche degli effetti dell'applicazione del principio contabile IFRS 16 che ha determinato l'iscrizione di passività finanziarie per circa 3.854 migliaia di euro, in riduzione di 420 migliaia di euro rispetto al 2021.

Per quanto concerne la struttura finanziaria si segnala inoltre che, nello scorso mese di luglio, il Gruppo ha ottenuto dalle proprie banche finanziatrici (Intesa Sanpaolo e Banco BPM) una modifica di alcuni degli attuali contratti di finanziamento che ha previsto di non rilevare i parametri finanziari (covenants) per il periodo 1° luglio 2021 - 30 giugno 2022 e di aumentare il livello di quelli previsti per il periodo 1° gennaio 2022 – 31 dicembre 2022.

Nell'ambito dell'indebitamento finanziario netto, grazie ai positivi flussi di cassa delle attività E&P e nonostante gli investimenti del periodo e i minori flussi di cassa delle attività Retail, si registra un forte aumento della liquidità, che passa da 21.107 migliaia di euro a 30.198 migliaia di euro del 2022. Si registra inoltre una riduzione dell'indebitamento finanziario corrente, che passa da 29.677 migliaia di euro a 26.083 migliaia di euro e comprende la quota con scadenza oltre 12 mesi dei finanziamenti a medio lungo termine in essere (24.945 migliaia di euro). A tale proposito si segnala che il finanziamento "RBL" assunto per lo sviluppo delle attività in Romania, al termine del 2022, risulta utilizzato per un valore nominale di 4,4 milioni di euro e. nella seconda parte dell'anno, è stato rimborsato per complessivi 14,6 milioni di euro. Dopo la chiusura dell'esercizio il suddetto finanziamento è stato integralmente rimborsato e cancellata l'intera linea di credito.

L'indebitamento finanziario non corrente passa invece da 73.637 migliaia di euro a 53.127 e comprende la quota non corrente del finanziamento erogato da Intesa Sanpaolo e Banco BPM per un valore complessivo di 38.491 migliaia di euro e dei finanziamenti assunti nel 2021 sulla base delle disposizioni del Decreto Liquidità (Decreto legge 8 aprile 2020) per un valore complessivo di 12.640 migliaia di euro.

A fine 2022, l'indebitamento finanziario netto raggiunge un livello estremamente contenuto, nonostante i rimborsi a valere sulle linee di credito disponibili. Nel corso dell'anno i finanziamenti a medio lungo termine, in Italia e all'estero, sono stati infatti utilizzati per 18,8 milioni di euro e rimborsati sulla base dei piani di rimborso previsti contrattualmente o anticipatamente per 28,1 milioni di euro.

Il patrimonio netto ammonta a 186.516 migliaia di euro contro 171.038 migliaia di euro al 31 dicembre 2021 e presenta un incremento di 15.478 migliaia di euro rispetto al dato di fine esercizio scorso. La riduzione dovuta alla distribuzione dei dividendi (2.182 migliaia di euro) è stata compensata dal positivo risultato dell'esercizio e dagli effetti positivi delle variazioni di fair value dei derivati di copertura contabilizzate in hedge accounting. Sono stati infatti progressivamente assorbiti gli effetti del fair value negativo dei derivati in essere al termine del precedente esercizio con il recepimento a conto economico del corrente esercizio degli effetti economici positivi che sono stati generati dagli elementi coperti e del conseguente rilascio della corrispondente riserva di segno negativo.

Il Gruppo migliora la propria struttura patrimoniale e finanziaria con un rapporto tra indebitamento finanziario e patrimonio netto (0,26) che si riduce rispetto al dato di fine 2021 (0,48).

ANDAMENTO DELLA CAPOGRUPPO

DATI DI SINTESI

Importi in migliaia di euro

31 dicembre 31 dicembre
2022 2021 Variazione %
Ricavi da vendite 3.903 3.811 2,4%
Costi Operativi (6.402) (6.048) 5,9%
EBITDA (2.499) (2.237) 11,7%
EBIT (2.825) (2.586) 9,2%
Risultato operativo (3.125) 1.214 (357,4%)
Risultato prima delle imposte (5.777) (1.213) 376,6%
Risultato netto (8.723) 206
Utile per azione (0,20) 0,00
Costi del personale (3.299) (3.197) 3,2%
Numero di dipendenti 38 41 (7,3%)
31 dicembre 2022 31 dicembre 2021 Variazione %
Indebitamento netto 140.837 134.754 4,5%
Patrimonio netto 154.689 164.518 (6,0%)
Attivo immobilizzato 297.464 300.071 (0,9%)

Il numero medio ponderato delle azioni (n./000) è nel 2022 e nel 2021 pari a 43.573 (azioni senza valore nominale).

Gas Plus S.p.A.
-- -----------------

Sede legale Milano, Viale Enrico Forlanini 17

Sedi secondarie Porzano di Leno (BS), Via Copernico 13

Fornovo di Taro (PR), Via Nazionale 2

COMMENTO AI RISULTATI DELLA CAPOGRUPPO

Conto economico

Importi in migliaia di Euro 31/12/2022 31/12/2021
Ricavi 3.884 3.776
Altri ricavi e proventi 19 35
Totale Ricavi 3.903 3.811
Costi per materie prime e materiali di consumo (31) (23)
Costi per servizi e altri (3.072) (2.828)
Costo del personale (3.299) (3.197)
(Oneri) e Proventi diversi (300) 3.800
Ammortamenti (326) (349)
RISULTATO OPERATIVO (3.125) 1.214
Proventi finanziari 39.209 38.778
Oneri finanziari (41.862) (41.205)
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE (5.778) (1.213)
Imposte sul reddito (2.945) 1.419
RISULTATO DELL'ESERCIZIO (8.723) 206
Utile per azione base (importi in Euro) (0,194) 0,005
Utile per azione diluito (importi in Euro) (0,194) 0,005

Gas Plus S.p.A. fornisce servizi alle proprie controllate nelle aree amministrazione, tesoreria, societario e legale, sistemi informativi, acquisti e risorse umane. I ricavi dell'esercizio derivano prevalentemente dalle suddette prestazioni a favore delle società controllate.

Nell'esercizio 2022 tale attività ha determinato complessivamente ricavi per 3.884 migliaia di euro (3.776 migliaia di euro nel 2021), di cui 3.878 migliaia di euro (3.770 migliaia di euro nel 2021) per prestazioni di servizi a favore di società controllate e 6 migliaia di euro (come nell'esercizio precedente) per prestazioni di servizi a favore di società correlate.

Alla formazione dei ricavi dell'esercizio hanno poi concorso altri ricavi e proventi per 19 migliaia di euro (35 migliaia di euro nel 2021) costituiti da contributi in conto esercizio e sopravvenienze attive.

Sotto il profilo dei costi, i costi per acquisti sono stati pari a 31 migliaia di euro (23 migliaia di euro nel 2021) mentre i costi per servizi e altri sono stati pari a 3.072 migliaia di euro (2.828 migliaia di euro nel 2021), entrambi in crescita.

Anche i costi del personale hanno registrato un simile andamento e sono passati da 3.197 migliaia di euro del 2021 a 3.299 migliaia di euro del 2022 anche per effetto delle variazioni dell'organico.

A differenza del 2021 gli oneri e proventi diversi, hanno registrato un saldo negativo pari a 300 migliaia di euro (saldo positivo 3.800 migliaia di euro nel 2021) con una riduzione di 4.100 migliaia di euro rispetto al suddetto esercizio.

I proventi diversi sono costituiti esclusivamente dai dividendi percepiti dalle società controllate, in particolare da quelli erogati da GP Infrastrutture (4.000 migliaia di euro nel 2022 e nel 2021), Società Padana Energia (3.000 migliaia di euro nel 2022) e Gas Plus Energia (27 migliaia di euro nel 2022 e nel 2021). Gas Plus Vendite non ha invece distribuito dividendi.

Gli oneri diversi sono invece costituiti dalle svalutazioni delle partecipazioni in Gas Plus Vendite (7.082 migliaia di euro), Gas Plus Storage (145 migliaia di euro contro 149 migliaia di euro del 2021) e Gas Plus Netherlands (100 migliaia di euro contro 79 migliaia di euro nel 2021) a seguito delle perdite conseguite nell'esercizio.

È stato in lieve aumento il saldo negativo tra proventi ed oneri finanziari (2.653 migliaia di euro del 2022 contro 2.427 migliaia di euro dell'esercizio precedente).

In questo ambito si è registrato un lieve aumento dei proventi e degli oneri finanziari relativi alle operazioni di copertura sulle commodities effettuate per conto delle controllate, anche per effetto dell'eccezionale aumento dei livelli dei prezzi energetici. A tale proposito si segnala che nel 2022, cosi come negli esercizi precedenti, la Società ha sottoscritto, con le società controllate Gas Plus Italiana, Società Padana Energia e Gas Plus Vendite, accordi per il trasferimento degli effetti economici dei derivati per la copertura del rischio di oscillazione dei prezzi delle commodities che sono stati stipulati dalla stessa Gas Plus S.p.A. con le controparti finanziarie. Tali accordi hanno integralmente comportato l'addebito alle controllate degli oneri sostenuti nell'esercizio (pari a 39.144 migliaia di euro contro 38.692 migliaia di euro nel 2021) e di conseguenza l'iscrizione a conto economico di proventi di pari importo (39.144 migliaia di euro contro 38.692 migliaia di euro nel 2021).

Per quanto concerne invece le altre componenti degli oneri finanziari hanno registrato un lieve aumento gli interessi su linee a medio e lungo termine (da 1.704 migliaia di euro del 2021 a 1.758 migliaia di euro del 2022) e gli interessi passivi per rapporti di cash pooling con le società controllate (287 migliaia di euro contro 236 migliaia di euro del 2021). Sono stati in aumento anche gli interessi sulle linee a breve (da 114 migliaia di euro a 256 migliaia di euro) e le relative commissioni (da 275 migliaia di euro a 349 migliaia di euro).

Dopo imposte sul reddito con un saldo negativo di 2.945 migliaia di euro (saldo positivo di 1.419 migliaia di euro nel 2021) l'esercizio 2022 si è chiuso con una perdita di 8.723 migliaia di euro contro un utile di 206 migliaia di euro dell'esercizio precedente.

Stato patrimoniale riclassificato

Importi in migliaia di euro

31 dicembre 2022 31 dicembre 2021
Capitale immobilizzato
Immobilizzazioni immateriali 45 99
Immobilizzazioni materiali 912 1.053
Immobilizzazioni finanziarie 297.218 298.495
Imposte anticipate (differite) nette (711) 424
Totale 297.464 300.071
Capitale di esercizio netto
Attività di esercizio 10.734 3.929
Passività di esercizio (11.520) (3.481)
Totale (786) 448
Fondi per benefici ai dipendenti (1.152) (1.247)
Fondi rischi per oneri - -
Capitale investito netto 295.526 299.272
Patrimonio netto 154.689 164.518
Indebitamento (disponibilità) finanziario netto 140.837 134.754
Coperture 295.526 299.272

La situazione patrimoniale della Società presenta un capitale investito netto in calo rispetto a quello risultante al termine del precedente esercizio (295.526 migliaia di euro contro 299.272 migliaia di euro del 2021).

Il capitale immobilizzato ammonta a 297.464 migliaia di euro (300.071 migliaia di euro nel 2021) e presenta una riduzione complessiva di 2.607 migliaia di euro rispetto al 2021.

Le immobilizzazioni immateriali, al netto dei relativi ammortamenti, ammontano a 45 migliaia di euro (99 migliaia di euro nel 2021) e presentano un decremento netto di 54 migliaia di euro rispetto al precedente esercizio.

Le immobilizzazioni materiali, al netto dei relativi ammortamenti, ammontano a 912 migliaia di euro (1.053 migliaia di euro nel 2021) e presentano un decremento di 141 migliaia di euro rispetto ai valori del precedente esercizio. L'importo comprende gli effetti dell'applicazione del principio contabile IFRS 16 che ha portato all'iscrizione di diritto d'uso pari a 860 migliaia di euro al netto delle variazioni del periodo.

Le immobilizzazioni finanziarie, pari a 297.218 migliaia di euro, sono costituite dalle partecipazioni in società controllate che presentano un decremento netto di 1.277 migliaia di euro. Il valore delle suddette partecipazioni si incrementa per effetto dei versamenti soci in conto capitale a favore della controllata Gas Plus Netherlands B.V. (50 migliaia di euro) e della controllata Gas Plus Vendite (6.000 migliaia di euro) e si decrementa per effetto delle svalutazioni delle partecipazioni in Gas Plus Vendite (7.082 migliaia di euro), in Gas Plus Storage (145 migliaia di euro) e in Gas Plus Netherlands B.V (100 migliaia di euro) a seguito delle perdite conseguite nell'esercizio. Relativamente alle altre partecipazioni in società controllate si segnala che non sono emersi indicatori di possibili perdite del relativo valore recuperabile.

Risulta in riduzione il saldo tra le imposte anticipate e quelle differite che assume un valore negativo di 711 migliaia di euro contro un valore positivo di 424 migliaia di euro del precedente esercizio.

Il capitale circolante netto presenta un saldo negativo di 786 migliaia di euro contro un saldo positivo di 448 migliaia di euro del 2021. In quest'ambito le attività sono passate da 3.929 migliaia di euro a 10.734 migliaia di euro mentre le passività da 3.481 migliaia di euro a 11.520 migliaia di euro. L'incremento è da sostanzialmente da attribuire alle maggiori componenti a credito ed a debito conseguenti al regime del consolidato fiscale mondiale e al regime dell'IVA di Gruppo.

I fondi per benefici ai dipendenti risultano in lieve calo rispetto al dato del precedente esercizio (1.152 migliaia di euro contro 1.247 migliaia di euro del 2021).

Non sono iscritti a bilancio fondi per rischi e oneri.

Il patrimonio netto ammonta a 154.689 migliaia di euro (164.518 migliaia di euro nel 2021) e presenta un decremento di 9.829 migliaia di euro sostanzialmente per effetto della perdita dell'esercizio. Per maggiori dettagli sulle variazioni del patrimonio si rimanda a quanto esposto nella nota integrativa.

L'indebitamento finanziario netto a fine esercizio ammonta a 140.837 migliaia di euro (rispetto a 134.754 migliaia di euro del 2021) e risulta in crescita rispetto al dato del precedente esercizio.

In questo ambito sono risultate in diminuzione le disponibilità liquide (4.258 migliaia di euro contro 12.803 migliaia di euro del 2021), l'indebitamento finanziario corrente (106.864 migliaia di euro contro 108.386 del 2021) e l'indebitamento finanziario non corrente (38.230 migliaia di euro contro 39.171 migliaia di euro). L'indebitamento comprende il finanziamento a medio lungo termine del valore nominale residuo di 22 milioni di euro, il finanziamento "capex" per 33,8 milioni di euro (con un residuo della linea ancora da utilizzare per 21,2 milioni di euro) ed il finanziamento "revolving" per 15 milioni di euro. Il restante importo è costituito dai rapporti di finanziamento a breve termine con le controllate e, in particolare, dai saldi delle operazioni di cash pooling tra Gas Plus S.p.A. e le sue controllate (91.177 migliaia di euro contro 84.373 migliaia di euro del 2021) in aumento rispetto al 2021 per effetto dei versamenti a copertura perdite effettuate a favore di una controllata.

Per maggiori dettagli sulle variazioni dell'indebitamento finanziario netto si rimanda a quanto esposto nella nota integrativa.

RAPPORTI TRA LA CAPOGRUPPO E LE PRINCIPALI SOCIETA' CONTROLLATE

Le società controllate operano prevalentemente nel settore del gas naturale e svolgono le attività di estrazione, distribuzione e vendita di gas naturale a clienti grossisti e finali.

Gas Plus S.p.A. esercita nei confronti di tali società l'attività di controllo e coordinamento ai sensi dell'art. 2497 e seguenti del Codice Civile e fornisce loro servizi principalmente nelle aree amministrazione, tesoreria, societario e legale, risorse umane, acquisti e sistemi informativi.

Per quanto concerne i principali rapporti di natura finanziaria con le società controllate si segnala che il Gruppo Gas Plus (tramite la società controllante Gas Plus S.p.A.) utilizza un sistema di cash pooling, finalizzato ad una gestione centralizzata della relativa tesoreria.

L'operatività delle società controllate estere del Gruppo, attive nel settore E&P, viene finanziata direttamente e/o tramite la controllata Gas Plus International Holding S.r.l. tramite versamenti in conto capitale.

A partire dall'esercizio 2009, la società capogruppo Gas Plus S.p.A., in qualità di società consolidante, e le sue controllate GP Infrastrutture S.r.l., Gas Plus Italiana S.r.l., Gas Plus Vendite S.r.l., Gas Plus Storage S.r.l., Gas Plus Energia S.r.l., GP Infrastrutture Trasporto S.r.l., Società Padana Energia S.r.l., Gas Plus International Holding S.r.l. e, a partire dall'esercizio 2020, Rete Gas Fidenza S.r.l. hanno congiuntamente esercitato l'opzione per la tassazione di gruppo ai sensi degli artt. 117 e seguenti del T.U.I.R.. Gli obblighi e gli adempimenti inerenti ai versamenti dell'Ires di competenza delle suddette società sono pertanto assolti direttamente dalla capogruppo, pur rimanendo ogni società responsabile della propria dichiarazione fiscale.

Nel corso del 2010, Gas Plus S.p.A. aveva presentato inoltre istanza di interpello all'Agenzia delle Entrate ai sensi dell'art. 132 del TUIR, al fine di verificare la sussistenza dei requisiti per l'esercizio dell'opzione per includere nella propria base imponibile i redditi conseguiti da tutte le società controllate, anche non residenti (cosiddetto "consolidato mondiale"). Successivamente alla data di presentazione del bilancio consolidato dell'esercizio 2010, tale istanza è stata accolta e pertanto è stata presentata la relativa comunicazione all'Agenzia delle Entrate.

Nel corso del 2022, Gas Plus S.p.A. ha presentato nuova istanza di interpello all'Agenzia delle Entrate, a seguito del rinnovo del soggetto incaricato della revisione contabile delle società controllate estere per il triennio 2021-2023. Tale istanza è stata accolta dalla Direzione Regionale delle Entrate per la Lombardia.

Nel corso del mese di febbraio 2017, Gas Plus S.p.A. ha presentato il modello IVA 2017 mediante il quale ha esercitato l'opzione al regime IVA di Gruppo, insieme alle società controllate Gas Plus Italiana S.r.l., Gas Plus Vendite S.r.l., GP Infrastrutture S.r.l. e Società Padana Energia S.r.l. A partire dal 1° gennaio 2020, è entrata nel regime IVA di Gruppo la società Rete Gas Fidenza S.r.l., controllata al 100% da GP Infrastrutture S.r.l.

A partire dal 1° gennaio 2023 Gas Plus Italiana S.r.l. e Società Padana Energia S.r.l. sono uscite dal regime Iva di Gruppo. Tale regime prosegue pertanto solo tra Gas Plus S.p.A. e le sue controllate Gas Plus Vendite S.r.l., GP Infrastrutture S.r.l. e Rete Gas Fidenza S.r.l.

Gli obblighi e gli adempimenti inerenti ai versamenti IVA di competenza delle suddette società sono pertanto assolti direttamente dalla capogruppo, pur rimanendo ogni società responsabile della propria dichiarazione fiscale.

Negli anni 2022 e 2021, la società capogruppo Gas Plus S.p.A. ha sottoscritto, con le società controllate Gas Plus Italiana S.r.l., Società Padana Energia S.r.l., e Gas Plus Vendite S.r.l., gli accordi per il trasferimento degli effetti economici dei derivati per la copertura del rischio di oscillazione dei prezzi delle commodities stipulati dalla stessa Gas Plus S.p.A. con gli istituti bancari. Tali accordi sono stati sottoscritti a condizioni di mercato.

Oltre a quanto sopra evidenziato non sono intercorsi, nell'esercizio in esame, rapporti di altra natura (di fornitura, finanziamento, ecc.) con le società direttamente o indirettamente controllate, salvo le garanzie prestate dalla capogruppo alle sue controllate nell'ambito della normale operatività delle stesse.

RAPPORTI CON LA CONTROLLANTE

Non sono intercorsi, nell'esercizio in esame, significativi rapporti con la società controllante.

ANDAMENTO ECONOMICO DELLE SOCIETÁ CONTROLLATE

Le principali partecipazioni in società direttamente o indirettamente controllate sono costituite dalla:

  • partecipazione in GP Infrastrutture S.r.l. pari all'intero capitale sociale;
  • partecipazione in Rete Gas Fidenza S.r.l., tramite GP Infrastrutture S.r.l., pari all'intero capitale sociale;
  • partecipazione in Gas Plus Italiana S.r.l. pari all'intero capitale sociale;
  • partecipazione in Società Padana Energia S.r.l., pari all'intero capitale sociale;
  • partecipazione in Gas Plus Dacia S.r.l., tramite Gas Plus International Holding S.r.l. e Gas Plus International B.V., pari all'intero capitale sociale;
  • partecipazione in Gas Plus Vendite S.r.l. pari all'intero capitale sociale.

Si rimanda al prospetto delle partecipazioni contenuto nelle Note Esplicative al Bilancio Consolidato per un elenco completo delle partecipazioni in società controllate direttamente o indirettamente.

Di seguito vengono presentati i principali dati economici dell'ultimo esercizio delle suddette controllate, i cui bilanci sono redatti in conformità ai principi contabili nazionali dello stato di residenza.

GP Infrastrutture S.r.l.

GP Infrastrutture S.r.l. opera nel settore della distribuzione gas metano, fornendo servizi di vettoriamento gas a società operanti nel settore Retail, tra cui la principale cliente è tuttora la consociata Gas Plus Vendite S.r.l..

Nel 2022 la partecipata, che è titolare di concessioni per la distribuzione di gas metano in 39 comuni della Lombardia, parte orientale, e dell'Emilia Romagna, ha proseguito nell'attività di gestione delle proprie reti di distribuzione gas ed ha effettuato investimenti per circa 2,4 milioni di euro.

In termini di volumi, il gas metano complessivamente trasportato nel corso dell'esercizio tramite le reti di distribuzione della Società è risultato pari a circa 179,8 milioni di metri cubi (circa 205,1 milioni di metri cubi nel 2021).

I risultati economici in migliaia di euro dell'ultimo esercizio di GP Infrastrutture S.r.l., con il confronto con quelli dell'esercizio precedente, sono riassunti qui di seguito:

2022 2021
Valore della produzione 14.979 19.245
Costi della produzione 12.282 14.422
Differenza tra valore e costi della produzione 2.697 4.823
Proventi finanziari 3.923 1.284
Oneri finanziari 150 128
Differenza tra oneri e proventi finanziari 3.773 1.156
Risultato prima dell'imposte 6.470 5.979
Imposte sul reddito d'esercizio 745 1.307
Utile d'esercizio 5.725 4.672

Rete Gas Fidenza S.r.l.

Rete Gas Fidenza S.r.l., che è stata acquisita da GP Infrastrutture S.r.l. nel corso del 2019, opera nel settore della distribuzione gas metano ed è titolare della concessione per la distribuzione di gas metano nel comune di Fidenza (PR).

In termini di volumi, il gas metano complessivamente trasportato nel corso dell'esercizio tramite le proprie reti di distribuzione è risultato pari a circa 21,1 milioni di metri cubi (circa 23,1 milioni di metri cubi nel 2021).

I risultati economici in migliaia di euro dell'ultimo esercizio di Rete Gas Fidenza S.r.l., con il confronto con quelli dell'esercizio precedente, sono riassunti qui di seguito:

2022 2021
Valore della produzione 1.934 2.502
Costi della produzione 1.398 1.826
Differenza tra valore e costi della produzione 536 676
Proventi finanziari 0 0
Oneri finanziari 1 0
Differenza tra oneri e proventi finanziari -1 0
Risultato prima dell'imposte 535 676
Imposte sul reddito d'esercizio 154 190
Utile d'esercizio 381 486

Gas Plus Italiana S.r.l.

Gas Plus Italiana S.r.l. opera nel settore della ricerca, produzione e commercializzazione di idrocarburi ed è titolare di 32 concessioni di coltivazione un'istanza di concessione.

Nel 2022 la Società, nell'ambito della propria attività di esplorazione e produzione di gas naturale, ha effettuato investimenti per circa un milione di euro (0,3 milioni di euro nel 2021).

Al termine dell'esercizio 2022 le riserve 2P rischiate di idrocarburi della società sono risultate pari a 1.031,3 milioni di metri cubi (1.139,7 milioni di metri cubi nel 2021) a seguito della nuova certificazione rilasciata dall'esperto indipendente SIM. La suddetta certificazione ha previsto una svalutazione complessiva delle riserve gas naturale di 53,96 milioni di metri cubi equivalenti.

La produzione lorda di idrocarburi dell'anno è stata invece pari 51,8 milioni di metri cubi (50,0 milioni di metri cubi nel 2021).

I risultati economici in migliaia di euro dell'ultimo esercizio di Gas Plus Italiana S.r.l., con il confronto con quelli dell'esercizio precedente, sono riassunti qui di seguito:

2022 2021
Valore della produzione 125.112 33.933
Costi della produzione 113.826 36.019
Differenza tra valore e costi della produzione 11.286 -2.086
Proventi finanziari 80 72
Oneri finanziari 617 582
Differenza tra proventi ed oneri finanziari -537 -510
Risultato prima delle imposte 10.749 -2.596
Imposte sul reddito dell'esercizio 10.416 -628
Utile d'esercizio 333 -1.968

Società Padana Energia S.r.l.

Società Padana Energia S.r.l. opera nel settore della ricerca, produzione e commercializzazione di idrocarburi tramite 10 concessioni di coltivazione.

Nel 2022 la Società, nell'ambito della propria attività di esplorazione e produzione di gas naturale e petrolio, ha effettuato investimenti per circa 12,7 milioni di euro (4,0 milioni di euro nel 2021).

Al termine dell'esercizio 2022 le riserve 2P rischiate di idrocarburi della società sono risultate pari a 2.362,9 milioni di metri cubi (2.424,2 milioni di metri cubi nel 2021) a seguito della nuova certificazione rilasciata dall'esperto indipendente SIM. La suddetta certificazione ha riscontrato la rivalutazione delle riserve gas per 7,4 milioni di metri cubi equivalenti e delle relative riserve di petrolio e condensati per 1,1 milioni di metri cubi equivalenti.

La produzione lorda di idrocarburi dell'anno è stata pari 70,0 milioni di metri cubi (78,2 milioni di metri cubi).

I risultati economici in migliaia di euro dell'ultimo esercizio di Società Padana Energia S.r.l., con il confronto con quelli dell'esercizio precedente, sono riassunti qui di seguito:

2022 2021
Valore della produzione 50.750 38.160
Costi della produzione 28.860 24.714
Differenza tra valore e costi della produzione 21.890 13.446
Proventi finanziari 69 47
Oneri finanziari 835 1.393
Differenza tra oneri e proventi finanziari -766 -1.346
Risultato prima delle imposte 21.124 12.100
Imposte sul reddito d'esercizio 14.592 2.484
Utile d'esercizio 6.532 9.616

Gas Plus Dacia S.r.l.

Gas Plus Dacia S.r.l. è una società di diritto rumeno che opera nel settore della ricerca, produzione e commercializzazione di gas naturale tramite il progetto Midia, nel Mar Nero (per la quota d'interesse del 10%).

Nel 2022 la Società, nell'ambito della propria attività di esplorazione e produzione di gas naturale, ha effettuato investimenti per circa 10,7 milioni di euro (11 milioni di euro nel 2021).

Il 15 giugno 2022 è avviata la produzione di gas del giacimento attraverso 4 pozzi. La produzione del periodo in esame è stata pari a 59,5 milioni di metri cubi.

Al termine dell'esercizio 2022, le riserve 2P rischiate della società sono risultate pari a 702 milioni di metri cubi, dopo il completamento della valutazione e certificazione delle riserve effettuata da un certificatore indipendente.

I risultati economici in migliaia di euro dell'ultimo esercizio di Gas Plus Dacia S.r.l., con il confronto con quelli dell'esercizio precedente, sono riassunti qui di seguito:

2022 2021
Valore della produzione 85.721 0
Costi della produzione 47.244 317
Differenza tra valore e costi della produzione 38.477 -317
Proventi finanziari 0 0
Oneri finanziari 597 510
Differenza tra oneri e proventi finanziari -597 -510
Risultato prima dell'imposte 37.880 -827
Imposte sul reddito d'esercizio 26.807 0
Utile d'esercizio 11.073 -827

Gas Plus Vendite S.r.l.

Gas Plus Vendite S.r.l. opera nel settore della vendita di gas metano ad utenti finali e detiene un portafoglio di circa 57 mila clienti. La società esercita la propria attività prevalentemente tramite contratti d'affitto di ramo d'azienda di proprietà di una società del Gruppo (GP Infrastrutture S.r.l.).

In termini di volumi, le vendite di gas metano del 2022 hanno raggiunto i 61,8 milioni di metri cubi (76,8 milioni di metri cubi nel 2021) di cui 54,2 milioni di metri cubi (68,8 milioni di metri cubi nel 2021) destinati a clienti civili e small business (consumi inferiori a 200.000 smc/anno) e 7,6 milioni di metri cubi (8,0 milioni di metri cubi nel 2020) a clienti industriali.

I risultati economici del 2022, nella prima parte dell'anno, hanno scontato le perdite relativamente alla clientela con offerte economiche a prezzo fisso e a prezzo variabile con cap sul costo della materia prima in scadenza nel corso del 2022, a fronte delle quali era stato costituito un apposito

fondo di 4,1 milioni di euro nel 2021, interamente utilizzato nell'esercizio. Nell'ultimo trimestre dell'anno hanno risentito della forte tensione dovuta alla carenza dell'offerta di gas che ha portato a sottostare ad un regime di approvigionamento del gas, per garantire i consumi dei propri clienti, particolarmente sfavorevole in termini di condizioni economiche e di rispetto dei volumi previsti in acquisto.

I risultati economici in migliaia di euro dell'ultimo esercizio di Gas Plus Vendite S.r.l., con il confronto con quelli dell'esercizio precedente, sono riassunti qui di seguito:

2022 2021
Valore della produzione 75.911 42.651
Costi della produzione 83.714 45.895
Differenza tra valore e costi della produzione -7.803 -3.244
Proventi finanziari 89 151
Oneri finanziari 421 319
Differenza tra oneri e proventi finanziari -332 -168
Risultato prima dell'imposte -8.135 -3.412
Imposte sul reddito d'esercizio -1.775 -945
Perdita d'esercizio -6.360 -2.467

Il Gruppo, in relazione alla sua attività ed all'utilizzo di strumenti finanziari, è esposto, oltre al rischio generale legato alla conduzione del business, ad una serie di rischi ed incertezze.

Come richiesto dall'art. 2428 del codice civile, di seguito si procede pertanto alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui il Gruppo è esposto:

  • Rischi operativi
  • Rischi normativi e regolatori
  • Rischi finanziari:
    • rischi di credito
    • rischi di liquidità
    • rischi di mercato
  • Rischi connessi al cambiamento climatico.

Si segnala infine che il Gruppo ha adottato un modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ("Modello Organizzativo") finalizzato a prevenire la commissione dei reati previsti dal D. Lgs. 231/2001 e, per quanto concerne la struttura di Corporate Governance, aderisce ai contenuti del "Codice di Autodisciplina" emanato da Borsa Italiana. Su quest'ultimo tema si rimanda alla Relazione sulla Corporate Governance per maggiori dettagli in merito.

Rischi operativi

Le attività di ricerca, sviluppo e produzione di idrocarburi (attività della B.U. E&P) comportano elevati investimenti e sono soggette a particolari rischi di carattere economico e naturale, compresi quelli relativi alle caratteristiche fisiche dei giacimenti di gas. L'attività esplorativa presenta il rischio dell'esito negativo della ricerca di idrocarburi che si verifica in presenza di giacimenti sterili o con quantitativi privi dei requisiti di commerciabilità. Inoltre, tra la fase esplorativa e le successive fasi di sviluppo e di commercializzazione delle riserve scoperte, è normalmente necessario un rilevante periodo di tempo durante il quale la redditività del progetto è esposta alla volatilità del prezzo degli idrocarburi e all'eventuale aumento dei costi di sviluppo e di produzione.

Gli altri principali rischi operativi a cui la B.U. E&P è sottoposta sono relativi alla stima dell'entità delle riserve di idrocarburi ed alla capacità di loro ricostituzione, alla disponibilità degli impianti di perforazione per lo svolgimento dell'attività di esplorazione, all'evoluzione del quadro normativo, alla possibile opposizione di comunità ed enti locali allo svolgimento dell'attività di esplorazione e produzione, alla dipendenza dal rilascio di concessioni e permessi per lo svolgimento

dell'attività, nonché alla volatilità del risultato economico in dipendenza dell'andamento del prezzo dei prodotti petroliferi.

La B.U. Network è titolare di concessioni di distribuzione gas naturale di cui la quasi totalità risultano scadute e gestite in regime di prorogatio. Per le concessioni di cui è titolare la B.U. Network gli enti locali dovranno bandire le gare per l'assegnazione delle nuove concessioni di distribuzione gas negli ambiti territoriali definiti (ATEM). Sussiste pertanto il rischio della mancata aggiudicazione delle nuove concessioni, fermo restando che, in questo caso, la B.U. Network riceverà le indennità previste in favore del gestore uscente, determinate sulla base dei valori industriali di ricostruzione che sono superiori ai valori contabili.

La B.U. Retail opera esclusivamente nel mercato italiano che è soggetto ad una forte concorrenza.

La capacità commerciale della B.U. Retail può essere inoltre fortemente limitata dai poteri di regolamentazione in materia di determinazione di tariffe e prezzi che la normativa nazionale ha concesso all'ARERA. Una delle principali aree di rischio della B.U. Retail è quindi da ricondurre a interventi regolatori penalizzanti negli equilibri delle formule di vendita o sotto il profilo dei costi aziendali (in caso di determinazione di prezzi di vendita non coerenti con i termini di fissazione dei prezzi in acquisto).

Altri fattori di rischio che interessano la B.U. Retail riguardano l'eventuale grado di concentrazione dell'esposizione creditoria verso alcune tipologie di clienti, come ad esempio quelli del settore industriale, la volatilità dei prezzi di acquisto e vendita e, in generale, la coerenza delle formule in acquisto e vendita. La gestione di tali rischi è gestita direttamente dalla B.U. Retail avvalendosi, nell'attività di monitoraggio e di definizione dei livelli di rischio tollerabili, dei servizi centralizzati della capogruppo.

Rischi normativi e regolatori

I rischi normativi e regolatori riguardano la costante evoluzione delle leggi che disciplinano i singoli settori di attività del Gruppo. Si citano, ad esempio, la complessa evoluzione della normativa che regola il settore della distribuzione e del trasporto del gas (B.U. Network & Transportation) in materia di gare per l'affidamento del servizio e di regolazione tariffaria e quella riguardante le attività di coltivazione di idrocarburi (B.U. E&P).

In generale, le attività svolte dal Gruppo Gas Plus sono soggette al rispetto delle norme e dei regolamenti validi all'interno del territorio in cui opera, comprese le leggi che attuano protocolli o convenzioni internazionali.

Tali attività sono soggette ad autorizzazione e/o acquisizione di permessi, che sono necessari

per l'esercizio delle attività e che richiedono il rispetto delle norme vigenti a tutela dell'ambiente, della salute e della sicurezza. Per la tutela dell'ambiente, ad esempio, le norme prevedono il controllo e il rispetto delle disposizioni di legge durante le fasi di esercizio e di smantellamento e ripristino dei siti minerari. Il non rispetto delle norme vigenti comporta sanzioni di natura penale e/o civile a carico dei responsabili e, in alcuni casi di violazione della normativa sulla sicurezza, a carico delle Aziende, secondo un modello europeo di responsabilità oggettiva dell'impresa recepito anche in Italia.

In relazione alle attività della B.U. E&P e alle disposizioni della Legge 11 febbraio 2019, n. 12, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 12 febbraio 2019 ed entrata in vigore il 13 febbraio 2019, e in particolare dell'art. 11-ter della stessa, il Gruppo, a tutela del proprio patrimonio di titoli minerari, ha attuato sin dal 2019 alcune iniziative sui profili di più immediato impatto.

In merito all'aumento dei canoni di concessione, introdotto dal citato art. 11-ter, la Business Unit E&P ha avviato alcune iniziative giudiziali avanti i tribunali amministrativi; il principale ricorso, tuttavia, è stato respinto sia al TAR che al Consiglio di Stato.

Relativamente a tale questione segnaliamo che infine, nell'ambito dell'iter di conversione in legge del "Decreto Semplificazioni 2020", è stato approvato un emendamento volto a mitigare gli effetti per le piccole e medie concessioni di coltivazione di idrocarburi dell'aumento esponenziale dei canoni di concessione introdotto dall'art. 11-ter della Legge 11 febbraio 2019, n. 12, prevedendo un "tetto" pari al 3% della valorizzazione della produzione derivante dall'insieme delle concessioni di ciascuna società nell'anno precedente. Successivamente, al fine di fornire agli operatori i criteri in base ai quali calcolare la "valorizzazione della produzione" e di chiarire le modalità e i termini con cui procedere al versamento dei canoni dovuti, il Ministero dello Sviluppo Economico, con comunicato del 3 dicembre 2020, ha previsto che "la valorizzazione della produzione è definita adottando gli stessi criteri di valorizzazione di quantificazione delle royalties, ai sensi dell'art. 19 D. Lgs. 625/96", ossia applicando quale parametro di riferimento l'indice "QE" come definito dalla ARERA. Il tutto senza tener conto che l'indice QE è un parametro ormai superato, che non è più rappresentativo dell'andamento del mercato del gas. Avverso tale disposizione è stato quindi presentato ad inizio febbraio 2021 un ricorso al TAR Lazio e si è ora in attesa della fissazione della pubblica udienza di discussione.

Sempre in ordine all'11-ter della già citata norma si segnala che essa ha previsto la predisposizione del Piano per la Transizione Energetica Sostenibile delle Aree Idonee ("PITESAI") da approvarsi con decreto del Ministero dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministero dell'Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare.

Si tratta di uno strumento di pianificazione generale delle attività minerarie sul territorio nazionale "al fine di individuare un quadro definito di riferimento delle aree ove è consentito lo svolgimento delle attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi sul territorio nazionale, volto a valorizzare la sostenibilità ambientale, sociale ed economica delle stesse".

Tale Piano avrebbe dovuto essere approvato entro 18 mesi dall'entrata in vigore della legge di conversione, mentre invece, con una serie di successive proroghe, il termine per la sua approvazione è stato posticipato al 30 settembre 2021. Da ultimo, il predetto PITESAI è stato approvato con D.M. n. 548 del 28 dicembre 2021, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il successivo 11 febbraio 2022.

Per quanto qui di interesse si segnala che, in base a quanto previsto dal PITESAI, le concessioni in terraferma potranno essere prorogate qualora:

  • (i) ricadano in "aree potenzialmente idonee", salvo quelle improduttive da più di 7 anni per motivi dipendenti da scelte del concessionario;
  • (ii) ovvero se, pur avendo una o più infrastrutture all'interno di "aree potenzialmente non idonee", risultino produttive o improduttive da meno di 5 anni e superino ad ogni scadenza una procedura di analisi dei costi/benefici.

Gas Plus Italiana S.r.l. e Società Padana Energia S.r.l. hanno proposto ricorso al TAR Lazio per ottenere l'annullamento del suddetto piano e di ogni atto ad esso connesso, presupposto e consequenziale, con riserva di motivi aggiunti allorquando il MITE adotterà gli atti applicativi. Le censure articolate con tale impugnativa attengono sia all'iter di approvazione del piano, sia ai suoi contenuti sostanziali e, in particolare, ai criteri introdotti per l'individuazione delle aree "compatibili" con l'esercizio delle attività di prospezione, ricerca e coltivazione degli idrocarburi, nonché allo stesso meccanismo dell'analisi costi/benefici. Criteri che appaiono poco chiari e, comunque, non condivisibili.

In questa sede ci si limita a ricordare che, nelle more della predisposizione di detto Piano, le società della Business Unit E&P Italia, in sede di redazione del bilancio dell'esercizio 2020, avevano già valutato le possibili criticità che potevano emergere dal suddetto documento, giungendo alla decisione di rivedere in tale sede le modalità e la misura con cui le loro attività si prevedeva che potessero continuare ad essere utilizzate e/o avrebbero potuto essere sviluppate e di effettuare test di impairmentsulle singole rispettive attività, procedendo poi alla svalutazione di alcuni asset. Per quanto concerne gli esiti dei suddetti test si rimanda a quanto esposto nelle note esplicative al bilancio consolidato dell'esercizio 2020.

Inoltre, la Legge di Bilancio 2020 ha introdotto nuove modalità di determinazione delle royalties dovute allo Stato sui volumi prodotti di idrocarburi, riducendo le soglie di esenzione dall'imposizione per il gas naturale (a terra da 25 Msmc a 10 Msmc ed in mare da 80 Msmc a 30 Msmc) e modificando le modalità di applicazione, nel senso che sono considerate esenti da imposizione esclusivamente le produzioni inferiori alle nuove soglie. Superata tale soglia, l'intera produzione del giacimento è pertanto assoggettata a royalties. Sono state del tutto eliminate le soglie di esenzione precedentemente previste per i giacimenti di petrolio.

Con l'art. 16 del D.L. 1.03.2022, n. 17 (convertito nella legge 27 aprile 2022, n. 34) sono state istituite delle procedure per l'approvvigionamento di lungo termine di gas naturale di produzione nazionale.

In estrema sintesi, è stato previsto che il Gruppo GSE potrà invitare a tali procedure tutti i titolari di concessioni ricadenti nella terraferma, nel mare territoriale e nella piattaforma continentale, "i cui impianti di coltivazione ricadono in tutto o in parte in aree considerate idonee nell'ambito del Piano per la transizione energetica sostenibile delle aree idonee […] anche nel caso di concessioni improduttive o in condizione di sospensione volontaria delle attività".

I soggetti che intendano aderire a tali inviti dovranno comunicare: (i) i propri programmi di produzione di gas naturale delle concessioni in essere, per gli anni dal 2022 al 2031; nonché (ii) un elenco di possibili sviluppi, incrementi o ripristini delle produzioni di gas naturale per lo stesso periodo nelle concessioni di cui sono titolari, delle tempistiche massime di entrata in erogazione, del profilo atteso di produzione e dei relativi investimenti necessari.

A conclusione di queste procedure, saranno stipulati dei contratti per l'acquisto a lungo termine, di "una durata massima pari a dieci anni, con verifica dei termini alla fine del quinto anno" e a condizioni e prezzi definiti con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministro della transizione ecologica e sentita l'ARERA. Giova indicare che il sistema dei prezzi così definito dovrà garantire "la copertura dei costi totali effettivi delle singole produzioni, inclusi gli oneri fiscali e un'equa remunerazione, ferma restando la condizione di coltivabilità economica del giacimento"

I volumi di gas acquistati in base a tali contratti saranno poi offerti dal Gruppo GSE a clienti finali industriali, secondo criteri di assegnazione su base pluralistica definiti con decreto dei Ministri dell'economia e delle finanze e della transizione ecologica, di concerto con il Ministro dello sviluppo economico, con riserva di almeno un terzo alle piccole e medie imprese.

Si richiamano infine le più recenti evoluzioni delle principali normative dei principali settori di attività del Gruppo:

Italia

  • l'art. 37 del D.L. 21/2022, modificato ed integrato dall'art. 55 del D.L. 50/2022, ha introdotto un contributo di natura straordinaria a carico dei soggetti che esercitano nel territorio italiano l'attività di produzione e di vendita di energia elettrica e di gas. Il suddetto contributo è stato stabilito nella misura del 25% (inizialmente nella misura del 10%) dell'incremento del saldo tra le operazioni attive e passive ai fini IVA realizzato nel periodo compreso tra il 1° ottobre 2021 ed il 30 aprile 2022 rispetto al medesimo periodo del precedente anno. Il relativo versamento è stato effettuato in acconto (nella misura del 40%) entro il 30 giugno 2022 e a saldo (nella misura del 60%) entro il 30 novembre 2022;
  • l'art 1, commi 115-119, della Legge di Bilancio 2023 ha introdotto un ulteriore contributo straordinario a carico dei soggetti che esercitano nel territorio dello stato l'attività di produzione di energia elettrica, gas metano e gas naturale e dei soggetti che esercitano l'attività di produzione di gas metano o di estrazione di gas naturale, dei soggetti rivenditori di energia elettrica, gas metano e gas naturale e dei soggetti che esercitano l'attività di produzione, distribuzione e commercio di prodotti petroliferi. Il contributo che è dovuto solo nel caso in cui almeno il 75% dei ricavi dell'anno 2022 derivi dalle attività sopra elencate è stato stabilito nella misura del 50% del reddito imponibile ai fine IRES dell'esercizio 2022 che eccede per almeno il 10% la media dei redditi imponibili conseguiti nei quattro anni precedenti. L'ammontare massimo dello stesso non può superare il 25% del patrimonio netto dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021 della società soggetta al versamento che dovrà avvenire in un'unica soluzione entro il 30 giugno 2023;
  • al fine di ridurre gli effetti degli aumenti dei prezzi per i consumatori finali, in particolare per il settore gas, è stato previsto per tutto il 2022 l'annullamento degli oneri di sistema in bolletta. Tale annullamento è stato esteso anche al primo trimestre 2023 dalla Legge di Bilancio 2023;
  • il D.L. Aiuti-bis ha stabilito il divieto di modifiche unilaterali ai contratti di fornitura di energia sino al 30 aprile 2023. Il D.L. Milleproroghe (n. 198 del 29 dicembre 2022) ha successivamente esteso tale scadenza al 30 giugno 2023. Tale decreto ha comunque previsto che la modifica delle condizioni economiche contrattuali in scadenza sia esclusa dal divieto di modifica prevista dal D.L. Aiuti-bis;
  • in materia di dilazione dei pagamenti delle bollette, il D.L. 21 del 21 marzo 2022 ha previsto la possibilità di richiedere, da parte dei consumatori finali, la rateizzazione delle fatture relative ai mesi di maggio e giugno sino a 24 mesi. Il D.L. Aiuti-quater (n. 176 del 18 novembre 2022)

ha inoltre previsto la possibilità per le imprese di richiedere la rateizzazione (sino ad un massimo di 36 rate) delle bollette del periodo compreso tra il 1° ottobre 2022 ed il 31 marzo 2023;

  • il D.L. Aiuti-quater ha ulteriormente posticipato al 10 gennaio 2024 la fine del mercato tutelato del gas, allineando tale scadenza a quella del settore elettrico.

Romania

  • in recepimento del regolamento europeo e senza alcuna armonizzazione con la normativa già in essere è stato introdotto un contributo straordinario di solidarietà a carico dei soggetti con attività (per oltre il 75%) nei settori del petrolio, del gas naturale e del carbone. Il contributo si applica nella misura del 60% sul reddito imponibile ai fini delle imposte sui redditi degli anni 2022 e 2023 che sia superiore alla media dei redditi conseguiti negli anni dal 2018 al 2021. Tale contributo è indeducibile ai fini delle imposte sui redditi;
  • per le società che esercitano l'attività di produzione di gas metano è previsto l'obbligo vendere il 40% della loro produzione al prezzo fisso di € 30/MWh sino al 31 marzo 2025. Il Gruppo ritiene al momento che il suddetto obbligo non sia applicabile alla propria controllata Gas Plus Dacia ed è pertanto in corso una vertenza con le autorità competenti.

Al di là delle modificazioni normative appena citate, il Gruppo con l'ausilio di esperti, esterni ed interni all'azienda, effettua un costante monitoraggio della normativa, in modo da anticipare i fattori di rischio che ne derivano e minimizzare il possibile impatto sull'andamento gestionale e valutare ogni possibile iniziativa, anche legale, a tutela del proprio patrimonio.

Rischi finanziari

Rischio di credito

Il rischio di credito è il rischio che un cliente o una delle controparti di uno strumento finanziario causi una perdita finanziaria non adempiendo ad un'obbligazione e deriva principalmente dai crediti commerciali e dagli investimenti finanziari del Gruppo. In particolare si evidenziano le seguenti tipologie:

a) rischio su crediti commerciali

Tale rischio è principalmente connesso alla possibilità che i clienti non onorino i propri debiti verso la società alle scadenze pattuite.

L'esposizione del Gruppo al rischio di credito dipende sostanzialmente dalle caratteristiche specifiche di ciascun cliente e la sua entità può essere certamente maggiore per le classi dei grossisti

ed utenti industriali con un inevitabile grado di concentrazione.

L'attività di monitoraggio del rischio di credito verso i clienti avviene in base a una reportistica che prevede un'analisi dell'esposizione sulla base delle caratteristiche del credito, considerando tra l'altro se si tratta di persone fisiche o persone giuridiche, la dislocazione geografica, la classe di appartenenza e l'andamento dell'attività, l'anzianità del credito e l'esperienza storica sui pagamenti.

Il Gruppo valuta, con modalità differenti secondo le diverse tipologie, l'affidabilità dei nuovi clienti a cui sono poi offerte le condizioni standard relativamente ai termini di pagamento. In generale per ciascun cliente non appartenente alle tipologie standard dei clienti finali domestici dell'attività di vendita al dettaglio o non considerato preventivamente come solvibile per standard creditizio vengono calcolati dei controvalori massimi di acquisto su di un arco di tempo predeterminato, rappresentativi della linea di esposizione massima; le esposizioni superiori sono soggette a continuo monitoraggio da parte delle funzioni a ciò delegate.

Per determinate tipologie di utenti, l'analisi di affidabilità si basa su valutazioni di società di rating commerciali e, a seconda dell'importanza e della disponibilità dei dati, su analisi di bilancio.

Le società del Gruppo accantonano un fondo svalutazione crediti che riflette la stima delle perdite previste sui crediti commerciali e sugli altri crediti, le cui componenti principali sono svalutazioni specifiche di esposizioni scadute significative e svalutazioni generiche di esposizioni omogenee per scadenze e tipologia di utenza. La svalutazione generica viene determinata anche sulla base dell'esperienza storica.

Si segnala infine che alcune società del Gruppo, nell'ottica di procedere ad un'ottimizzazione della propria struttura finanziaria e ad una sempre più efficiente gestione di tale rischio, hanno sottoscritto, in data 29 aprile 2013, un contratto con Intesa Sanpaolo per la cartolarizzazione del proprio portafoglio crediti. Tale contratto che è stato rinnovato sino al mese di aprile del 2023 prevede, nei limiti del plafond contrattualmente previsto, la cessione periodica e pro-soluto dei crediti commerciali gas della B.U. Retail.

b) rischio su strumenti finanziari e depositi bancari

Il rischio di credito relativo a strumenti finanziari e depositi bancari è gestito dalla tesoreria di Gruppo in conformità alla politica del Gruppo stesso. Al fine di contenere tale rischio l'investimento dei fondi disponibili e l'apertura di depositi bancari viene fatto solo con istituzioni finanziarie primarie. c) rischio su attività finanziarie detenute per la negoziazione

In tale categoria rientrano i rischi sugli investimenti in titoli azionari di società quotate e fondi comuni di investimento. Il Gruppo non è attualmente soggetto a tali rischi in quanto non detiene tali tipologie di investimenti.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità è il rischio che il Gruppo abbia difficoltà ad adempiere alle obbligazioni derivanti da passività finanziarie e commerciali.

Per quanto possibile, il Gruppo si assicura che vi siano disponibilità e/o linee di credito sufficienti per coprire le necessità generate dal ciclo operativo e dagli investimenti, nonché quelle relative alle passività finanziarie. L'approccio del Gruppo prevede pertanto di garantire che vi siano sempre fondi sufficienti per adempiere alle proprie obbligazioni alla scadenza, sia in condizioni normali che di tensione finanziaria. A tale scopo i servizi di tesoreria del Gruppo effettuano, in sede di predisposizione del budget annuale e nel corso di ogni esercizio, previsioni finanziarie basate sulle entrate ed uscite attese nei successivi periodi e, se necessario, adottano le conseguenti azioni correttive. Tuttavia, resta escluso l'effetto potenziale di circostanze estreme che non possono esser ragionevolmente previste, quali le calamità naturali.

I contratti di finanziamento a medio lungo termine in essere prevedono il rispetto di alcuni covenant e alcune limitazioni negli impegni che sono descritti nelle note esplicative al bilancio consolidato alla nota Debiti finanziari a breve e medio/lungo termine, a cui si rimanda.

Rischio di mercato

Il rischio di mercato è il rischio che i flussi finanziari futuri di un'attività o di uno strumento finanziario fluttuino in seguito a variazioni dei prezzi di mercato, dovute a variazioni dei tassi di cambio, di interesse e ad altri rischi di prezzo. L'obiettivo della gestione del rischio di mercato è la direzione e il controllo dell'esposizione del Gruppo a tale rischio entro livelli accettabili ottimizzando, allo stesso tempo, il rendimento dell'attività o dello strumento finanziario.

a) Rischio di cambio

Il Gruppo opera in ambito internazionale tramite iniziative di esplorazione e sviluppo in joint venture con terzi operatori e può essere quindi esposto al rischio valutario derivante dalle fluttuazioni delle valute con cui vengono effettuate le transazioni commerciali, in particolare il dollaro statunitense.

È politica del Gruppo, qualora le previste esposizioni siano di importo significativo, far fronte a questi rischi mediante la copertura a termine delle posizioni valutarie passive previste a date future; la copertura, che può tener conto sia del cambio previsto a budget sia delle aspettative di andamento dei cambi, può non essere attuata per la totalità delle posizioni in modo da tener conto di possibili variazioni dell'entità delle transazioni rispetto alle previsioni ed eventualmente di poter beneficiare delle eventuali variazioni del cambio.

In base a tale politica, può essere quindi coperta solo una percentuale dei flussi in valuta attesi nei successivi 12 mesi. Per la parte non coperta, si determineranno differenze di cambio con impatto a conto economico.

Per la copertura del rischio di cambio, il Gruppo valuta la possibilità di avvalersi di Forward Exchange Contract o strumenti che combinano opzioni call e put con scadenza entro la fine dell'esercizio successivo.

b) Rischio tasso di interesse

Esso afferisce, per quanto riguarda le attività finanziarie detenute per la negoziazione, agli effetti che le variazioni nei tassi di interesse hanno sul prezzo delle suddette attività. Data l'assenza di simili attività in portafoglio il Gruppo non è attualmente soggetto a tale rischio.

Quanto invece alle passività finanziarie, il rischio di variazioni dei tassi di interesse può avere un effetto diretto sul conto economico determinando un minor o maggior costo per oneri finanziari.

Per la copertura del suddetto rischio, relativamente al contratto di finanziamento in essere con Intesa Sanpaolo e Banco BPM, la Capogruppo ha stipulato, per l'80% della linea a medio lungo termine e per il 65% degli utilizzi effettuati sulla linea "capex", contratti di Interest Rate Swap.

c) Rischio di variazione del prezzo delle commodity

Il Gruppo è esposto al rischio di oscillazione del prezzo di mercato del gas e del petrolio poiché esso influisce sui ricavi e sui costi dell'attività di produzione e di vendita, oltreché sui relativi flussi di cassa e sulle prospettive di reddito. Tali oscillazioni agiscono sia direttamente che indirettamente attraverso indicizzazioni presenti nelle formule di prezzo.

La gestione di tali rischi è in capo alle singole società/B.U. che si avvalgono, nell'attività di monitoraggio e di definizione dei livelli di rischio tollerabili, dei servizi centralizzati della capogruppo.

L'attività di gestione di tale rischio prevede l'impiego di strumenti finanziari derivati per limitare l'esposizione complessiva entro determinati valori.

Tutti i derivati di copertura stipulati a tale scopo nel corso dell'esercizio 2022 e 2021 hanno soddisfatto i criteri per il trattamento in hedge accounting ai fini contabili.

d) Altri rischi di prezzo

Riguardano la possibilità che il fair value di uno strumento finanziario possa variare per motivi differenti dal variare dei tassi di interesse o di cambio.

Il Gruppo non è esposto al rischio prezzo in quanto non detiene titoli iscritti tra le attività finanziarie detenute per la negoziazione.

Rischi connessi al cambiamento climatico

La transizione energetica è il processo di evoluzione dell'economia globale verso un modello di sviluppo "low carbon", cioè a contenute/zero emissioni nette di gas serra (GHG), attraverso la progressiva sostituzione dei combustibili fossili nel mix energetico con fonti rinnovabili e altri vettori

energetici a basso impatto climatico, grazie anche all'impiego su larga scala di tecnologie di abbattimento delle emissioni (es. carbon capture, use and storage). Il cambiamento climatico rappresenta un rischio strategico per Gas Plus.

L'urgenza di agire per mitigare il cambiamento climatico è basata sulle evidenze scientifiche prodotte dall'Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), che già nel 2018 aveva raccomandato di limitare l'incremento della temperatura globale a 1,5°C vs. epoca preindustriale, al fine di evitare conseguenze irreversibili sull'ecosistema, riconoscendo che tale ambizione richiede un'accelerazione nei tempi di realizzazione e un ampliamento nella portata degli obiettivi fissati dai Paesi nell'ambito dell'Accordo di Parigi.

Nel corso della COP27 del 2022, è stato inoltre rilevato che, sulla base dei piani di mitigazione e adattamento (NDC) presentati dai Paesi entro settembre 2022, permane un gap emissivo di 20-23 GtCO2 eq al 2030 rispetto alla traiettoria compatibile con l'obiettivo di limitare l'incremento della temperatura media globale a 1,5°C. Le iniziative di decarbonizzazione annunciate o avviate dai governi di molti Paesi al fine di traguardare gli obiettivi dell'Accordo di Parigi, la spinta della società civile, delle ONG e del sistema finanziario, nonché l'evoluzione delle preferenze dei consumatori e il diffondersi di una crescente sensibilità al tema del cambiamento climatico e della salvaguardia degli ecosistemi naturali richiedono una partecipata attenzione da parte degli operatori.

A questo scopo Gas Plus, in particolare, ha partecipato ad uno specifico Gruppo di Lavoro su tali tematiche dell'associazione di settore (Assorisorse) unitamente ai principali operatori italiani, la cui attività si è incentrata sui seguenti obiettivi:

• la predisposizione di un quadro di sintesi relativo alle migliori tecnologie disponibili e pratiche operative per la riduzione, monitoraggio e rendicontazione delle emissioni di metano;

• l'analisi delle problematiche relative alla stima delle emissioni, ai monitoraggi e alle misure in campo e alla riconciliazione e rendicontazione dei dati;

• la promozione di KPI e obiettivi di riduzione univocamente definiti, con dati confrontabili e misure ripetibili;

• la formulazione di proposte per il superamento dei limiti attuali, in collaborazione con altre Associazioni e istituzioni interessate all'argomento;

• la predisposizione di un white paper;

• la disseminazione del lavoro fatto tramite l'organizzazione di eventi e seminari e la partecipazione a conferenze internazionali di settore, quali OMC e Gastech.

ALTRE INFORMAZIONI

Dichiarazione di carattere non finanziario

Il Gruppo non rientra nell'ambito di applicazione di cui all'art. 2, D. Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254. Non ha pertanto predisposto una "dichiarazione di carattere non finanziario", in quanto non soggetto agli obblighi in materia di comunicazione di informazioni di carattere non finanziario, di cui al menzionato D.lgs. n. 254/2016.

Rapporti con parti correlate

Per quanto concerne i rapporti con parti correlate, di natura commerciale o finanziaria ed effettuati a valori di mercato, e attentamente monitorati dagli organi preposti (Comitato Controllo e Rischi e Collegio Sindacale), si rimanda alle Note esplicative.

Operazioni atipiche e/o inusuali

Il bilancio consolidato e il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2022 non riflettono componenti di reddito e poste patrimoniali e finanziarie derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali.

Relazione annuale sul sistema di corporate governance, sull'adesione al codice di autodisciplina ed informazioni sugli assetti proprietari

La Relazione sul governo societario e sugli assetti proprietari sono depositate con il fascicolo di bilancio e saranno messe a disposizione del pubblico presso la sede della società nei termini di legge. La documentazione è inoltre disponibile sul sito www.gasplus.it e sul meccanismo di stoccaggio eMarket STORAGE consultabile all'indirizzo .

Deroga agli obblighi di pubblicazione di documenti informativi ai sensi degli artt. 70, comma 8, e 71, comma 1-bis, del Regolamento Emittenti.

Il Consiglio di Amministrazione di Gas Plus S.p.A. tenutosi in data 28 gennaio 2013 ha deliberato, ai sensi dell'art. 3 della Delibera Consob n. 18079 del 20 gennaio 2012, di aderire al regime di semplificazione previsto dagli artt. 70, comma 8, e 71, comma 1-bis, del Regolamento Emittenti Consob adottato con Delibera n. 11971 del 14 maggio 1999, come successivamente integrato e modificato, avvalendosi pertanto della facoltà di derogare agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi prescritti in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumento di capitale mediante conferimento di beni in natura nonché acquisizioni e cessioni.

Continuità aziendale

Gli amministratori ritengono che gli indicatori di carattere finanziario, gestionale o di altro genere che potrebbero segnalare criticità circa la capacità del Gruppo di far fronte alle proprie obbligazioni non pongano dubbi sul presupposto della continuità aziendale, anche in considerazione delle prospettive economico-finanziarie del Gruppo. Il bilancio è stato pertanto predisposto nella prospettiva della continuità aziendale, intesa come la capacità del gruppo di far fronte alle proprie obbligazioni nell'orizzonte temporale di almeno 12 mesi dalla data di approvazione del presente bilancio.

Attività di direzione e coordinamento

Come previsto dall'art. 2497-bis del Codice Civile, si segnala che la società controllante Us.Fin. S.r.l. non esercita attività di direzione e coordinamento nei confronti di Gas Plus S.p.A..

Azioni proprie

Con specifico riferimento alle informazioni richieste dall'art. 40 del D. Lgs. 127/91 si precisa infine quanto segue:

  • la capogruppo Gas Plus S.p.A. alla data del 4 aprile 2023 detiene direttamente n. 1.336.677 azioni proprie, acquistate ad un prezzo medio di 7,18 euro per azione, per un valore totale di 9.600 migliaia di euro corrispondente al 2,98% delle azioni della Società;
  • la capogruppo Gas Plus S.p.A. non detiene quote della propria controllante, né direttamente né per tramite di società fiduciaria o per interposta persona, né ha acquistato o alienato, nel corso del 2022, quote della società controllante;
  • non sussistono in generale altri aspetti da segnalare con particolare riferimento ai punti 1 e 2 del citato articolo.

EVENTI SIGNIFICATIVI DELL'ESERCIZIO

Impatti conflitto Russia - Ucraina

Lo stato di tensione generatosi sul piano politico-militare a seguito del conflitto in atto tra Russia e Ucraina, a partire dal mese di febbraio 2022 e le conseguenti sanzioni economiche adottate da parte della comunità internazionale nei confronti della Russia, stanno determinando effetti e turbolenze significative sui mercati globalizzati, sia sul fronte finanziario sia sul fronte dei prezzi e dell'approvigionamento di materie prime, ciò in considerazione del significativo ruolo di Russia ed Ucraina nello scacchiere economico internazionale.

Il Gruppo conferma di non disporre di attività produttive o personale dislocato in Russia, in Ucraina o in Paesi geo-politicamente allineati con la Russia né di intrattenere rapporti commerciali e/o finanziari con tali Paesi.

In particolare il conflitto ha aumentato la volatilità del prezzo delle commodities, determinando a sua volta un aumento dell'inflazione attesa con una possibile crescita del costo degli approvvigionamenti.

Con riferimento alle attività Retail l'aumento del prezzo del gas ha inoltre determinato l'aumento dei crediti nei confronti della propria clientela che potrebbe a sua volta causare un maggior rischio creditizio e, in caso di ritardi o dilazioni di pagamenti, maggiori necessità finanziarie.

Data la tipologia dell'attuale portafoglio clienti i suddetti effetti sono stati al momento limitati ma la futura entità degli stessi dipenderà dalla successiva evoluzione del conflitto. Gli stessi sono stati poi ulteriormente attenuati dall'esistenza di un contratto di cartolarizzazione che attualmente prevede la cessione pro-soluto della maggior parte dei crediti commerciali dell'attività Retail.

Le altre attività (E&P e Network) sono risultate meno esposte a tali rischi ma hanno senza dubbio risentito degli effetti indiretti in termini di aumento dell'inflazione (e quindi dei costi degli approvvigionamenti) e di riduzione della crescita economica (anche in questo caso con possibili impatti sugli approvigionamenti per l'eventuale mancanza di disponibilità di componenti o per rallentamenti nei processi di acquisizione).

Per quanto riguarda, in particolare, il progetto di sviluppo dei giacimenti gas nel mar Nero in Romania e gli eventuali impatti del conflitto in essere, si ricorda che nello scorso mese di giugno è stata avviata la produzione del sito minerario. Non sono emersi sinora elementi che possano far presumere criticità rilevanti nella prosecuzione dell'attività di produzione e di sviluppo del sito.

Si segnala, in ogni caso, la solida posizione finanziaria del Gruppo che sta consentendo di far fronte agli investimenti e ai temporanei fabbisogni di circolante.

Infine il conflitto in essere potrebbe avere impatti anche in termini di possibile incremento degli attacchi di natura informatica, fenomeno già purtroppo riscontrato nel corso del 2021 nei confronti di diversi enti.

Per fronteggiare tale rischio il Gruppo ha posto in essere una serie di ulteriori attività di monitoraggio ed analisi per attivare le azioni necessarie a mitigare gli effetti di eventuali attacchi informatici sui propri sistemi. Nel breve periodo il Gruppo Gas Plus ha rivisto tutte le logiche di password ed ha segmentato maggiormente gli accessi ai server ed ai sistemi software. Contestualmente sono state riviste le policy di backup, separando i sistemi hardware dai sistemi software di cui viene fatta copia di salvataggio, e sta rivedendo la logica di monitoraggio della infrastruttura informatica, per accorgersi ancora più tempestivamente di un possibile attacco hacker.

Oltre a quanto già esposto in precedenza nella presente relazione, non sussistono altri fatti di rilievo dopo la chiusura dell'esercizio.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

L'Ebitda consolidato è previsto in contenuta crescita rispetto al 2022 ed il risultato netto di segno positivo, tenuto anche conto del fatto che da normative al momento vigenti il 2023 sarà assoggettato a contributo straordinario, quale ultimo anno, solo per le attività in Romania, avendo già recepito per l'Italia nel Bilancio 2022 sia il contributo "Draghi" che il contributo "Meloni".

Più in dettaglio, le attività E&P vedranno una crescita complessiva delle produzioni per il contributo, per l'intero anno, dei giacimenti in Romania. In Italia, la produzione di idrocarburi resterà invece in linea con i volumi del 2022 per il fisiologico declino dei siti maturi e una significativa crescita sarà possibile con l'avvio, nei successivi anni, del progetto Longanesi. Assumendo che prosegua per la residua parte dell'anno l'attuale fase riflessiva degli scenari energetici, l'Ebitda della B.U. E&P è previsto in calo rispetto al 2022.

L'andamento degli scenari avrà minori riflessi sulle attività downstream. Mentre le attività Network confermeranno il positivo andamento del 2022, nonostante l'ulteriore riduzione del Vincolo Ricavi, le attività Retail torneranno ad una marginalità positiva.

Gli investimenti riguarderanno prevalentemente l'area E&P (in particolare lo sviluppo di Longanesi ed il pozzo esplorativo E-15-1 del Mar del Nord olandese), anche se permarrà in ogni caso l'impegno del Gruppo anche nei progetti di sviluppo nelle attività regolate e commerciali downstream.

Sotto il profilo finanziario, la struttura del Gruppo resterà comunque solida ed equilibrata. Per effetto degli investimenti e dei versamenti dei contributi straordinari di solidarietà da effettuare nel corso dell'anno l'indebitamento finanziario netto è previsto in crescita rispetto al dato di fine 2022.

Le principali attività operative continueranno a generare flussi positivi di cassa e pertanto il Gruppo attualmente ritiene di avere a disposizione linee sufficienti ai previsti investimenti e alle esigenze di circolante.

INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE

Al fine di illustrare i risultati economici del Gruppo e della Capogruppo vengono predisposti distinti schemi riclassificati diversi dai prospetti previsti dai principi contabili internazionali adottati dal Gruppo e dalla Capogruppo rispettivamente nel bilancio consolidato e nel bilancio di esercizio.

Tali schemi riclassificati contengono indicatori di performance alternativi (IAP) rispetto a quelli risultanti direttamente dagli schemi del bilancio consolidato e del bilancio di esercizio e che il management ritiene utili ai fini del monitoraggio dell'andamento dei risultati del Gruppo e della Capogruppo; tali indicatori sono presentati nel rispetto degli orientamenti l'ESMA (European Security and market Authority) e della CONSOB (Commissione Nazionale per le Società e la Borsa)1 e sono da considerarsi come complementari, non sostitutivi, alle informazioni finanziarie contenute nei bilanci predisposti secondo gli IFRS.

Nel seguito sono forniti, in linea con gli orientamenti dell'ESMA richiamati dalla CONSOB, i criteri utilizzati per determinare gli indicatori alternativi di performance e per individuare partite che il management valuta non ricorrenti, non frequenti o inusuali, che sono da escludere e/o evidenziare al fine di illustrare i risultati economici del Gruppo:

  • Partite o poste non ricorrenti: componenti positive e negative di entità significativa che hanno la caratteristica di non ripetibilità negli esercizi futuri. In applicazione della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, le component reddituali derivanti da eventi o da operazioni non ricorrenti sono evidenziate, quando significative, distintamente nei commenti del management e nell'informativa finanziaria.
  • Margine operativo lordo o EBITDA: Risultato operativo al lordo degli ammortamenti, ripristini di valore e svalutazioni e degli oneri e proventi diversi. La funzione di questo indicatore è quella di presentare una misura della redditività operativa prima delle principali poste non monetarie e degli oneri e proventi afferenti all'attività non caratteristica.
  • EBIT: Risultato operativo al netto degli ammortamenti, ripristini di valore e svalutazioni, ma al

1 In tal senso, l'ESMA, in data 5 ottobre 2015, ha pubblicato i propri orientamenti (ESMA/2015/1415) in merito ai criteri per la presentazione degli indicatori alternativi di performance che sostituiscono, a partire dal 3 luglio 2016, le raccomandazioni del CESR/05- 178b, recepiti nel nostro ordinamento con Comunicazione n. 0092543 del 3 dicembre 2015 della CONSOB. Inoltre, l'ESMA, in data 4 marzo 2021, ha pubblicato gli orientamenti sui requisiti di informativa dal nuovo Regolamento Prospetto (Regulation EU 2017/1129 e Regolamenti Delegati EU 2019/980 e 2019/979), che aggiornano le precedenti Raccomandazioni CESR (ESMA/2013/319, nella versione rivisitata del 20 marzo 2013). A partire dal 5 maggio 2021, su richiamo d'attenzione CONSOB n. 5/21, i sopracitati orientamenti dell'ESMA sostituiscono anche le raccomandazioni CESR in materia di indebitamento; pertanto, in base alle nuove previsioni, gli emittenti quotati hanno dovuto presentare, nelle note illustrative dei bilanci annuali e delle semestrali, pubblicate a partire dal 5 maggio 2021, un nuovo prospetto in materia di indebitamento da redigere secondo le indicazioni contenute nei paragrafi 175.ss. dei suddetti orientamenti ESMA.

lordo degli oneri e proventi diversi. La funzione di questo indicatore è quella di presentare una misura della redditività operativa prima degli oneri e proventi afferenti all'attività non caratteristica.

  • EBIT ADJUSTED: Risultato operativo al netto di ammortamenti ed al lordo ripristini di valore e svalutazioni. Nell'anno 2022, quest'ultimi sono costituiti da ripristini di valore netti delle attività immateriali e materiali relative a concessioni di coltivazione di idrocarburi della B.U. E&P Italia per un ammontare complessivo di 8,9 milioni di euro.
  • RISULTATO NETTO ADJUSTED: risultato netto di bilancio al lordo al lordo ripristini di valore e svalutazioni e delle partite non ricorrenti (esposte nell'ambito degli oneri e proventi diversi) e della fiscalità relativa delle voci precedenti e delle imposte di natura non ricorrente. Tali elementi, nel 2022, sono costituti da:
    • i ripristini di valore sopra descritti e la relativa fiscalità differita (2,4 milioni di euro);
    • il rilascio del fondo di 4,1 milioni di euro (2,9 milioni di euro al netto dell'effetto fiscale differito) costituito nel bilancio dell'esercizio 2021 a fronte delle perdite previste delle attività Retail e la relativa fiscalità differita (1,2 milioni di euro);
    • i contributi straordinari di solidarietà previsti dai provvedimenti legislativi in Italia e in Romania per l'ammontare rispettivamente pari a 16,9 milioni di euro ed a 21,6 milioni di euro.
  • Indebitamento finanziario netto: è rappresentata dalla somma algebrica dei debiti di natura finanziaria correnti e non correnti (con esclusione delle componenti relative ai derivati di copertura), dei debiti finanziari per lease correnti e non correnti, delle disponibilità di cassa, delle attività finanziarie detenute per la negoziazione e dei crediti di natura finanziaria correnti e non correnti (con esclusione delle compenti relative ai derivati di copertura).
  • Capitale investito netto: è definito come somma delle "Attività correnti", delle "Attività non correnti" e delle "Attività e Passività destinate alla vendita" (se presenti) al netto delle "Passività correnti" e delle "Passività non correnti", escludendo le voci considerate nella determinazione della Posizione Finanziaria Netta.
  • Capitale circolante netto: è dato dalla somma dei Crediti Commerciali, delle Rimanenze, dei Debiti Commerciali e del saldo netto delle altre attività e passività correnti, escludendo le voci considerate nella determinazione dell'Indebitamento Finanziario Netto.
  • ROI: indica il rapporto tra il risultato operativo ed il capitale investito netto medio del periodo.
  • ROE: indica il rapporto tra il risultato netto ed il patrimonio netto medio del periodo, comprensivo delle minoranze di terzi.

  • Riserve di idrocarburi: indicano i volumi stimati di petrolio, gas naturale e condensati che si prevede possano essere commercialmente recuperati da giacimenti noti a partire da una certa data in avanti, nelle condizioni economiche e tecniche esistenti e con la normativa di legge vigente.

  • Riserve 2P: indicano la misura delle riserve di idrocarburi che si ottiene sommando le riserve certe (P1) e le riserve probabili (P2).
  • Riserve certe P1: rappresentano le quantità stimate delle riserve di idrocarburi che sulla base dei dati geologici e di ingegneria potranno con ragionevole certezza essere estratte negli anni futuri nelle condizioni tecniche ed economiche esistenti al momento della stima. Ragionevole certezza significa che è molto più probabile che le quantità di idrocarburi siano recuperate piuttosto che non lo siano. Il relativo progetto di sviluppo deve essere iniziato oppure l'operatore deve essere ragionevolmente certo che inizierà entro un tempo ragionevole.
  • Riserve probabili P2: rappresentano le quantità stimate addizionali delle riserve di idrocarburi che hanno minore certezza di essere recuperate rispetto alle riserve certe, ma che insieme alle riserve certe hanno la stessa probabilità di essere recuperate o non esserlo.
  • Risorse: sono costituite dalle riserve, più tutte le ulteriori quantità di minerale che possono rendersi disponibili in futuro, comprendendo in esse sia quelle contenuti in accumuli già noti che non siano attualmente sfruttabili da un punto di vista economico e tecnologico, sia quelle contenuti in accumuli, ricchi o poveri, non ancora scoperti ma che si possono ragionevolmente ritenere esistenti.
  • Patrimonio Titoli: rappresenta l'insieme delle concessioni di ricerca e coltivazione ottenute e delle istanze per permessi di ricerca concesse dall'Unmig.
  • Investimenti esplorativi: indicano le spese sostenute per l'attività finalizzata al ritrovamento di accumuli di idrocarburi. Tale attività consiste, in una prima fase, in rilievi geologici e geofisici che consentono di localizzare la potenziale presenza nel sottosuolo di accumuli di idrocarburi. In una seconda fase, l'attività di esplorazione consiste nella perforazione di pozzi esplorativi per stabilire la reale esistenza di tali accumuli e la loro sfruttabilità commerciale.
  • Investimenti di sviluppo: indicano le spese sostenute per le attività di costruzione ed installazione degli impianti necessari all'estrazione, trattamento, raccolta di idrocarburi entro i limiti di un giacimento noto come produttivo.

Si ricorda che il gruppo espone i risultati delle Business Units operative includendo l'allocazione dei costi per servizi corporate. Pertanto i risultati della Business Unit corporate che garantisce tali servizi vengono esposti al netto di quanto attribuito alle singole Business Units operative per i servizi resi.

GRUPPO GAS PLUS

Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2022

Prospetti Contabili e Note Esplicative

Gas Plus S.p.A.

SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA CONSOLIDATA 74
CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO 75
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO 77
RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO 78
NOTE ESPLICATIVE 79
1. Informazioni generali 79
2. Forma e contenuto del bilancio 80
3. Area di consolidamento 81
4. Principi contabili e criteri di valutazione 83
5. Utilizzo di stime 105
6. Informativa di settore 108
7. Immobili, impianti e macchinari 112
8. Diritti d'uso 113
9. Avviamento 114
10. Concessioni e altre immobilizzazioni immateriali 114
11. Altre attività finanziarie 118
12. Fair value 119
13. Imposte sul reddito 120
14. Rimanenze 123
15. Crediti commerciali 123
16. Altri crediti 124
17. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 124
18. Patrimonio netto 125
19. Debiti finanziari correnti e non correnti 126
20. Debiti finanziari per lease correnti e non correnti 131
21. Fondo per benefici ai dipendenti 132
22. Altri debiti 134
23. Fondi 135
24. Debiti commerciali 136
25. Ricavi 137
26. Costi operativi 137
27. Costi per il personale 138
28. Proventi e oneri diversi 139
29. Proventi ed oneri finanziari 139
30. Risultato per azione 140
31. Impegni e rischi 140
32. Rapporti con parti correlate 141
33. Eventi successivi alla data di bilancio 142
34. Gestione dei rischi finanziari: obiettivi e criteri 142

Per l'esercizio chiuso al 31 Dicembre 2022 e al 31 Dicembre 2021

Importi in migliaia di Euro Note 31/12/2022 31/12/2021
di cui con di cui con parti
parti correlate correlate
ATTIVITÀ
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari 7 121.250 104.624
Diritti d'uso 8 11.381 11.175
Avviamento 9 884 884
Concessioni e altre immobilizzazioni immateriali 10 259.784 259.929
Altre attività finanziarie 11 8.820 8.830
Fair value 12 878 36
Imposte differite attive 13 39.068 46.591
Totale attività non correnti 442.065 432.069
Attività correnti
Rimanenze 14 3.430 3.377
Crediti commerciali 15 50.709 8 37.114 57
Crediti per imposte sul reddito 13 52 408
Altri crediti 16 25.742 12.794
Fair value 12 5.956 902
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 17 30.198 21.107
Totale attività correnti 116.087 75.702
TOTALE ATTIVITÀ 558.152 507.771
PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO
Capitale sociale 18 23.353 23.353
Riserve 18 97.472 84.722
Utili (perdite) a nuovo
Azioni proprie
18
18
71.784
(9.600)
69.256
(9.600)
Risultato del periodo 18 3.354 3.146
TOTALE PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO 186.363 170.877
Patrimonio netto di Terzi 153 161
TOTALE PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO E DI
TERZI
186.516 171.038
PASSIVITÀ
Passività non correnti
Debiti finanziari 19 51.131 70.288
Fair value 12 - -
Debiti finanziari per lease
Fondo per benefici ai dipendenti
20
21
2.874
4.546
945 3.385
5.255
1.362
Passività per imposte differite 13 13.866 12.622
Altri debiti 22 2.427 2.553
Fondi 23 143.177 138.673
Debiti per imposte sul reddito 13 - 2.016
Totale passività non correnti 218.021 234.792
Passività correnti
Debiti commerciali 24 51.843 9 32.526 39
Debiti finanziari
Fair value
19
12
25.469
2.246
28.701
21.725
Debiti finanziari per lease 20 980 477 889 441
Altri debiti 22 35.036 16.003
Debiti per imposte sul reddito 13 38.041 2.097
Totale passività correnti 153.615 101.941
TOTALE PASSIVITÀ 371.636 336.733
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ 558.152 507.771

Per un dettaglio delle transazioni con parti correlate si rinvia alla nota n. 32, Rapporti con parti correlate.

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

Per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2022 e al 31 dicembre 2021

di cui con di cui con
parti parti
correlate correlate
25 232.173 5 81.356 114
25 3.188 3.448
235.361 84.804
26 (63.607) (2) (29.144) (13)
28 4.109 (3.447)
7-8-10 (23.686) (16.754)
7-8-9-10 8.915 13.028
29 (9.768) (19) (7.448) (24)
55.786 3.399
13 (52.435) (256)
3.351 3.143
3.354 3.146
(3) (3)
Note
26
27
29
30
(87.226)
(8.395)
65.471
83
0,08
2022 2021
(29.191)
(8.593)
10.703
144
0,07

Per un dettaglio delle transazioni con parti correlate si rinvia alla nota n. 32, Rapporti con parti correlate.

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO

Per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2022 e al 31 dicembre 2021

Importi in migliaia di Euro 2022 2021
Risultato dell'esercizio 3.351 3.143
Altre componenti di conto economico complessivo
che saranno riclassificate nel risultato di esercizio:
Variazioni di fair value dei derivati in regime di hedge accounting
Imposte
16.942
(4.669)
(13.253)
3.704
12.273 (9.549)
Rivalutazione a patrimonio netto delle attività a fair value a conto
economico complessivo
Imposte
1.539
22
1.561
-
-
-
Differenze di conversione di bilanci esteri (51) (396)
Altre componenti di conto economico complessivo che non saranno
riclassificate nel risultato di esercizio:
Differenze attuariali sul fondi per benefici ai dipendenti 695 (115)
Imposte (167) 28
528 (87)
Totale variazioni di conto economico complessivo al netto delle imposte 14.311 (10.032)
Totale risultato complessivo al netto delle imposte 17.662 (6.889)
Attribuibile a:
Gruppo 17.665 (6.886)
Terzi (3) (3)

Per un maggiore dettaglio si rinvia alla nota n. 18, Patrimonio netto.

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

Per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2022 e al 31 dicembre 2021

Riserve
Riserva Riserva Versamenti Riserva Riserva Riserva Totale Totale
legale sovrap. c/ capitale di di differenze riserve Utili Azioni Risultato patrimonio Totale Totale
Capitale azioni copertura conversione attuariali (perdite) Proprie esercizio netto patrimonio patrimonio
sociale derivati cambi fondi a nuovo di gruppo di terzi netto
benefici
dipendenti
Saldo al 31 dicembre 2020 23.353 4.671 85.605 7.042 (738) (1.009) (817) 94.754 103.479 (9.600) (34.222) 177.764 169 177.933
Destinazione utile - - - - - - - - (34.222) - 34.222 - - -
Distribuzione dividendi - - - - - - - - - - - - (5) (5)
Variazioni altre riserve - - - - - - - - (1) - - (1) - (1)
Risultato di esercizio al 31 dicembre 2021 - - - - - - - - - - 3.146 3.146 (3) 3.143
Variazioni del risultato
complessivo
- - - - (9.549) (396) (87) (10.032) - - - (10.032) - (10.032)
Saldo al 31 dicembre 2021 23.353 4.671 85.605 7.042 (10.287) (1.405) (904) 84.722 69.256 (9.600) 3.146 170.877 161 171.038
Destinazione utile - - - - - - - - 3.146 - (3.146) - - -
Distribuzione dividendi - - - - - - - - (2.179) - - (2.179) (5) (2.184)
Variazioni altre riserve - - - - - - - - - - - - - -
Risultato di esercizio
al 31 dicembre 2022
- - - - - - - - - - 3.354 3.354 (3) 3.351
Variazioni del risultato
complessivo
- - - - 12.273 (51) 528 12.750 1.561 - - 14.311 - 14.311
Saldo al 31 dicembre 2022 23.353 4.671 85.605 7.042 1.986 (1.456) (376) 97.472 71.784 (9.600) 3.354 186.363 153 186.516

(1) = al 31 dicembre 2022, Gas Plus S.p.A. detiene 1.336.677 azioni proprie (pari al 2,98% del capitale sociale) per un corrispettivo complessivo di 9.600 Euro.

RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO

Per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2022 e al 31 dicembre 2021

Importi in migliaia di Euro 2022 2021
Flussi finanziari dell'attività operativa
Risultato dell'esercizio 3.351 3.143
Ammortamenti degli immobili, impianti e macchinari 8.555 4.757
Ammortamenti dei diritti d'uso 4.791 3.330
Ammortamenti delle concessioni e delle altre immobilizzazioni immateriali 10.340 8.667
Ripristini di valore delle attività non correnti (8.989) (17.122)
Svalutazione delle attività non correnti 74 4.094
Accantonamento (utilizzo) altri fondi non monetari (3.550) 3.456
(Proventi) e oneri diversi non monetari - (662)
Attualizzazione fondo smantellamento e ripristino siti 4.233 2.695
Altri (proventi) oneri finanziari complessivi 5.452 4.609
(Plusvalenze) minusvalenze patrimoniali 86 34
Imposte sul reddito 52.435 256
Incrementi/decrementi delle attività e passività operative
Variazione rimanenze (313) (217)
Variazione crediti commerciali verso terzi e correlate (22.341) (6.555)
Variazione debiti commerciali verso terzi e correlate 19.317 6.904
Oneri di smantellamento e ripristino siti sostenuti (88) (485)
Variazione fondi per benefici ai dipendenti (110) 58
Dividendi incassati - 662
Oneri finanziari netti pagati nel periodo (3.412) (4.167)
Imposte sul reddito nette pagate (13.844) (1.827)
Variazione delle altre passività e attività operative 7.282 9.418
Flussi finanziari netti dell'attività operativa 63.269 21.048
Flussi finanziari dell'attività di investimento
Acquisto beni materiali
Acquisto beni immateriali
(24.451)
(2.887)
(15.226)
(2.859)
Vendita beni materiali 673 -
Flussi finanziari netti utilizzati nell'attività di investimento (26.665) (18.085)
Flussi finanziari dell'attività finanziamento
Nuovi finanziamenti bancari 18.800 47.400
Finanziamenti rimborsati (43.052) (31.000)
Rimborso dei debiti per lease (935) (908)
Dividendi pagati (2.184) (5)
Rimborso debiti bancari per cartolarizzazione (15) (2.607)
Altre variazioni delle passività finanziarie (73) 684
Altre variazioni di patrimonio netto - (1)
Flussi finanziari netti generati (utilizzati) nell'attività di finanziamento (27.459) 13.563
Effetto cambi traduzione bilanci di società estere (54) 12
Incremento (decremento) delle disponibilità liquide 9.091 16.538
Disponibilità liquide all'inizio del periodo 21.107 4.569
Disponibilità liquide alla fine del periodo 30.198 21.107

NOTE ESPLICATIVE

1. Informazioni generali

Gas Plus S.p.A. (di seguito anche la "Società" o "Gas Plus" è una società per azioni di diritto italiano, iscritta al Registro delle Imprese di Milano (R.I.: 08233870156).

Gas Plus S.p.A. è controllata al 73,94% da US.FIN. S.r.l..

Gas Plus S.p.A., ha sede legale in Italia, a Milano, in Viale Enrico Forlanini n. 17. La società ha due sedi secondarie a Fornovo di Taro (PR) e Porzano di Leno (BS). Nel corso del 2021, non risultano cambiamenti nella denominazione sociale.

Il Gruppo opera in Italia e in Europa.

Il Gruppo svolge le seguenti attività:

Il Gruppo Gas Plus (di seguito anche il "Gruppo") definisce gestionalmente Business Unit (BU) un settore di attività.

A far data dal 6 dicembre 2006, le azioni di Gas Plus S.p.A. sono quotate sul mercato telematico azionario gestito e organizzato da Borsa Italiana S.p.A..

La pubblicazione del bilancio consolidato del Gruppo Gas Plus, per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2022 è stata autorizzata con delibera del Consiglio di Amministrazione del 4 aprile 2023.

Il bilancio consolidato è predisposto dalla società capogruppo Gas Plus S.p.A..

Si precisa, inoltre, che il bilancio consolidato al 31 dicembre 2022 include:

c. il contributo di solidarietà per Euro 21.646 previsto in Romania dall'Ordinanza Urgente n. 186 del 28.12.2022.

Il bilancio consolidato del Gruppo Gas Plus al 31 dicembre 2022 non riflette componenti di reddito e poste patrimoniali e finanziarie derivanti da operazioni non ricorrenti, atipiche e/o inusuali.

2. Forma e contenuto del bilancio

Il bilancio consolidato per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2022 è stato predisposto nel rispetto degli IFRS emessi dall'International Accounting Standards Board ("IASB") e omologati dall'Unione Europea ("IFRS"), delle delibere Consob n. 15519 e n. 15520 del 27 luglio 2006, della comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, nonché dell'articolo 149 - duodecies del Regolamento Emittenti. Per IFRS si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti ("IAS") e tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee ("IFRIC"), incluse quelle precedentemente emesse dallo Standing Interpretations Committee ("SIC"), nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. n° 38/2005.

Per ragioni di comparabilità sono stati altresì presentati anche i dati comparativi all'esercizio precedente, in applicazione di quanto richiesto dallo IAS 1 - Presentazione del bilancio.

Ai sensi della delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli eventi e le operazioni non ricorrenti sono identificati prevalentemente in base alla natura delle operazioni. In particolare tra gli oneri/proventi non ricorrenti vengono incluse le fattispecie che per loro natura non si verificano continuativamente nella normale attività operativa come ad esempio:

- proventi/oneri derivanti dalla cessione di immobili;

- proventi/oneri derivanti dalla cessione di rami d'azienda e di partecipazioni incluse tra le attività non correnti;

- eventuali oneri/proventi derivanti da processi di riorganizzazione connessi ad operazioni societarie straordinarie (fusioni, scorpori, acquisizioni e altre operazioni societarie).

Sempre in relazione alla suddetta delibera Consob, nei prospetti di bilancio è stato evidenziato l'ammontare delle posizioni o transazioni con parti correlate, che sono anche riportati nella nota n. 32, Rapporti con parti correlate.

Il bilancio consolidato è stato redatto in conformità ai principi contabili internazionali (IAS/IFRS), sulla base del principio del costo storico, ad eccezione delle attività finanziarie rappresentate da titoli per i quali si è optato per la classificazione tra le attività finanziarie valutate al fair value con imputazione a conto economico e delle attività disponibili per la vendita, la cui variazione di fair value è imputata direttamente a patrimonio netto.

I bilanci utilizzati ai fini del consolidamento sono quelli predisposti dall'organo amministrativo delle controllate per l'approvazione da parte delle Assemblee delle singole società, opportunamente riclassificati e rettificati per adeguarli ai criteri di Gruppo.

Il presente bilancio è stato redatto nel presupposto della continuità aziendale, in quanto gli Amministratori hanno verificato l'insussistenza di indicatori di carattere finanziario, gestionale o di altro genere che potessero segnalare criticità circa la capacità del Gruppo di far fronte alle proprie obbligazioni nel prevedibile futuro, inteso come l'orizzonte temporale di almeno 12 mesi dalla data di approvazione del presente documento. I rischi e le incertezze relative al business sono descritti nelle sezioni dedicate della Relazione sulla Gestione. La descrizione di come il Gruppo gestisce i rischi finanziari, tra i quali quello di liquidità e di capitale è contenuta nella nota n. 36, Gestione dei rischi finanziari: obiettivi e criteri.

Il bilancio consolidato è presentato in migliaia di Euro in quanto questa è la valuta in cui è condotta la maggior parte delle operazioni del Gruppo e gli importi sono esposti in migliaia di Euro, salvo i dati per azione, che sono esposti in Euro, o quando diversamente indicato.

Per quanto riguarda la presentazione del bilancio il Gruppo ha effettuato le seguenti scelte:

3. Area di consolidamento

Il bilancio consolidato comprende il bilancio della capogruppo Gas Plus S.p.A. ed il bilancio delle società sulle quali Gas Plus S.p.A. ha il diritto di esercitare, direttamente o indirettamente, il controllo, determinandone le scelte finanziarie e gestionali e ottenendone i benefici relativi.

Per società controllata si intendono tutte le imprese in cui il gruppo esercita il controllo, così come definito dall'IFRS 10 – Bilancio Consolidato. Tale controllo si basa sulla presenza contemporanea dei seguenti tre elementi:

Società controllate

Le società controllate consolidate integralmente al 31 dicembre 2022 sono le seguenti:

Denominazione, sede ed attività Capitale % di Società % di % voti
svolta sociale possesso Controllante possesso spettanti in
diretta indiretta assemblea
GP Infrastrutture S.r.l. € 30.730.000 100% 0% 100%
Milano (operante nella
distribuzione di gas e fornitura di
altri servizi pubblici)
Gas Plus Energia S.r.l. € 51.480 85,29% 0% 85,29%
Milano (operante nell'attività di
gestione degli impianti termici gas)
Gas Plus Italiana S.r.l. € 34.500.000 100% 0% 100%
Milano (operante nell'attività di
esplorazione, produzione e vendita
di gas)
Società Padana Energia S.r.l. € 20.000.000 100% 0% 100%
Milano (operante nell'attività di
esplorazione, produzione e vendita
di gas ed olio)
Gas Plus Vendite S.r.l., € 1.000.000 100%
Milano (operante nell'attività di
vendita di gas naturale)
Reggente S.p.A.(1) € 260.000 Gas Plus Italiana S.r.l. 81,63% 81,63%
Lucera (Fg) (operante nell'attività
di trattamento e compressione gas)
GP Infrastrutture Trasporto € 110.000 GP Infrastrutture S.r.l. 100% 100%
S.r.l.(1)
Milano (operante nell'attività di
trasporto regionale del gas)
Rete Gas Fidenza S.r.l.(1) € 8.000.000 GP Infrastrutture S.r.l. 100% 100%
Fidenza (operante nella
distribuzione di gas e fornitura di
altri servizi pubblici)
Gas Plus International Holding € 10.000 100% 0% 100%
S.r.l. Milano (holding industriale)
Gas Plus International B.V. (1) € 10.000.000 Gas Plus International 100% 100%
L'Aja – Paesi Bassi (holding) Holding S.r.l.
Gas Plus Netherlands B.V. € 18.000 100% 0% 100%
L'Aja – Paesi Bassi (operante
nell'attività di esplorazione)
Gas Plus Storage S.r.l. € 2.000.000 100% 0% 100 %
Milano (costituita per operare
nell'attività di stoccaggio gas)
Gas Plus Dacia S.r.l. (1) RON Gas Plus International B.V. 100% 100%
Bucarest – Romania (operante 122.000.000 (99,9997%)
nell'attività di esplorazione, Gas Plus International
produzione e vendita di gas) Holding S.r.l. (0,0003%)

(1) controllate indirettamente

In relazione all'area di consolidamento, non sono intervenute variazioni nel corso dell'anno 2022.

4. Principi contabili e criteri di valutazione

Principi di consolidamento

Il bilancio consolidato comprende il bilancio della capogruppo Gas Plus S.p.A. e delle sue controllate al 31 dicembre 2022.

Per società controllata si intendono tutte le società in cui il gruppo esercita il controllo, così come definito dall'IFRS 10 – Bilancio Consolidato. Tale controllo si basa sulla presenza contemporanea dei seguenti tre elementi:

Il Gruppo riconsidera se ha o meno il controllo di una partecipata se i fatti e le circostanze indicano che ci siano stati dei cambiamenti in uno o più dei tre elementi rilevanti ai fini della definizione di controllo. I bilanci delle Società controllate sono consolidati integralmente a partire dalla data di acquisizione, ovvero alla data in cui il Gruppo acquisisce il controllo, e cessano di essere consolidate alla data in cui il controllo è trasferito al di fuori del Gruppo.

Quando la quota di patrimonio netto detenuto dalla controllante cambia, senza che questo si traduca in una perdita di controllo, tale cambiamento deve essere contabilizzato a patrimonio netto. Se il Gruppo perde il controllo deve:

I bilanci delle controllate sono redatti adottando per ciascuna chiusura contabile i medesimi principi contabili della controllante o apportando le opportune rettifiche, al fine di garantire la conformità alle politiche contabili del gruppo.

La data di chiusura dei bilanci delle società controllate corrisponde alla data di chiusura del bilancio della capogruppo.

I bilanci di ciascuna società appartenente al Gruppo vengono preparati nella valuta dell'ambiente economico primario in cui essa opera (valuta funzionale). Nella preparazione dei bilanci delle singole entità, le operazioni in valute diverse dalla valuta funzionale sono inizialmente rilevate ai cambi alle date delle stesse. Alla data di bilancio le attività e le passività monetarie denominate nelle succitate valute sono riespresse ai cambi correnti a tale data. Le attività non monetarie espresse a fair value che sono denominate in valuta estera sono convertite ai cambi in essere alla data in cui furono determinati i fair value. Le attività non monetarie valutate al costo storico espresso in una valuta estera non sono riconvertite alla data di bilancio. Le differenze di cambio emergenti dalla regolazione delle poste monetarie e dalla riesposizione delle stesse ai cambi correnti alla fine dell'esercizio sono imputate al conto economico dell'esercizio, ad eccezione delle differenze cambio su attività non monetarie

Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2022 (Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

espresse a fair value in cui le variazioni di fair value sono iscritte direttamente a patrimonio netto, così come la componente cambi.

Ai fini della presentazione del bilancio consolidato, le attività e le passività delle imprese controllate estere, le cui valute funzionali sono diverse dall'euro, sono convertite ai cambi correnti alla data di bilancio. I proventi e gli oneri sono convertiti ai cambi medi del periodo. Le differenze cambio emergenti sono rilevate nella voce del patrimonio netto Riserva di conversione cambi. Tale riserva è rilevata nel conto economico come provento o come onere nel periodo in cui la relativa impresa controllata è ceduta.

L'avviamento e le altre rettifiche per esporre a fair value le attività e le passività di entità estere acquisite sono rilevati come attività e passività della società estera e sono convertiti al cambio di fine anno.

Il cambio applicato nella conversione del bilancio della società rumena è il seguente:

2022 2021
Medio
31/12
Medio 31/12
Nuovo Leu rumeno 4,9313 4,9495 4,9215 4,9490

Nell'area di consolidamento non vi sono imprese controllate che appartengono a Paesi ad economia iperinflazionata.

L'acquisizione di imprese controllate è contabilizzata secondo il metodo del costo di acquisizione. Il costo dell'acquisizione è determinato dalla sommatoria dei valori correnti, alla data di ottenimento del controllo, delle attività date, delle passività sostenute o assunte, e degli strumenti finanziari emessi dal Gruppo in cambio del controllo dell'impresa acquisita.

L'applicazione delle tecniche di consolidamento comporta le seguenti principali rettifiche:

Criteri di valutazione

Immobili, impianti e macchinari

Gli immobili, impianti e macchinari acquisiti separatamente sono iscritti al costo, mentre quelli acquisiti attraverso operazioni di aggregazione di imprese sono contabilizzati in base al fair value determinato alla data di acquisizione.

Gli immobili, gli impianti e i macchinari sono rilevati al costo, comprensivo dei costi accessori direttamente imputabili e necessari alla messa in funzione del bene per l'uso per cui è stato acquistato

e, quando rilevante ed in presenza di obbligazioni attuali, del valore attuale del costo stimato per lo smantellamento e la rimozione dell'attività. Qualora parti significative di tali attività materiali abbiano differenti vite utili, tali componenti sono contabilizzate separatamente. I terreni, sia liberi da costruzione sia pertinenziali a fabbricati, non sono ammortizzati in quanto elementi a vita utile illimitata.

L'ammortamento delle seguenti categorie di beni è calcolato a quote costanti in base alla vita utile stimata del bene, utilizzando le seguenti aliquote annuali:

Aliquota
Categoria: d'ammortamento
Immobili civili 3,0%
Immobili industriali 5,5%
Costruzioni leggere 10,0%
Centrali gas 15,0%
Centrali termoelettriche 9,0%
Rete di trasporto gas 2,4%
Apparecchiature cabina gas metano 8,0%
Derivazioni e prese d'utenza 2,6%
Apparecchiature di misura 10,0%
Attrezzi 10,0%
Mobili/arredi/macchine d'ufficio 12,0%
Impianti telefonici 20,0%
Macchine elettroniche 20,0%
Automezzi 20,0-25,0%
Altri impianti 8,0-10,0%

L'ammortamento degli impianti di estrazione di gas (Business Unit E&P) è calcolato in base alla vita utile stimata del bene, utilizzando il metodo dell'unità di prodotto, così come specificato nel proseguio del documento.

Al momento della vendita o quando non sussistono benefici economici futuri attesi dall'uso di un bene, esso viene eliminato dal bilancio e l'eventuale perdita o utile (calcolata come differenza tra il valore di cessione e il valore di carico) viene rilevata a conto economico al momento della suddetta eliminazione. Il valore residuo del bene, la vita utile e i metodi di ammortamento applicati sono rivisti con frequenza annuale e adeguati se necessario alla fine di ciascun esercizio.

Aggregazioni aziendali e avviamento

Le aggregazioni aziendali sono contabilizzate utilizzando il metodo dell'acquisizione. Il costo di un'acquisizione è valutato come somma del corrispettivo trasferito misurato al fair value (valore equo) alla data di acquisizione e dell'importo di qualsiasi partecipazione di minoranza nell'acquisita. Per ogni aggregazione aziendale, il Gruppo definisce se misurare la partecipazione di minoranza nell'acquisita al fair value oppure in proporzione alla quota della partecipazione di minoranza nelle attività nette identificabili dell'acquisita. I costi di acquisizione sono spesati nell'esercizio in cui vengono sostenuti e classificati per natura.

Quando il Gruppo acquisisce un business, deve classificare o designare le attività finanziarie acquisite o le passività assunte in accordo con i termini contrattuali, le condizioni economiche e le altre condizioni pertinenti in essere alla data di acquisizione. Ciò include la verifica per stabilire se un derivato incorporato debba essere separato dal contratto primario.

Se l'aggregazione aziendale è realizzata in più fasi, la partecipazione precedentemente detenuta è ricondotta al fair value alla data di acquisizione e l'eventuale utile o perdita risultante è rilevata nel conto economico.

L'eventuale corrispettivo potenziale da riconoscere è rilevato dall'acquirente al fair value alla data di acquisizione. La variazione del fair value del corrispettivo potenziale classificato come attività o passività, quale strumento finanziario che sia oggetto dell'IFRS 9, Strumenti finanziari, deve essere rilevata nel conto economico o nel prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo. Nei casi in cui il corrispettivo potenziale non ricade nello scopo dell'IFRS 9, è misurato in accordo con l'appropriato IFRS. Se il corrispettivo potenziale è classificato nel patrimonio netto, il suo valore non deve essere ricalcolato e la sua successiva regolazione è contabilizzata nel patrimonio netto.

Inoltre, qualora al termine dell'esercizio in cui ha luogo l'aggregazione, la contabilizzazione iniziale di una aggregazione aziendale è incompleta (tra cui l'avviamento risultante o l'utile derivante da un acquisto a prezzi favorevoli), viene rilevato l'importo provvisorio degli elementi la cui contabilizzazione è incompleta. Durante il periodo di valutazione, il quale termina appena ricevute le informazioni su fatti e circostanze in essere alla data di acquisizione o appurato che non è possibile ottenere maggiori informazioni, gli importi provvisori vengono rettificati con effetto retroattivo, così da riflettere le nuove informazioni apprese su fatti e circostanze in essere alla data di acquisizione che, se note, avrebbero influenzato la valutazione degli importi rilevati in tale data. Tuttavia, il periodo di valutazione non si protrae per oltre un anno dalla data di acquisizione. Al termine del periodo di valutazione, la contabilizzazione per un'aggregazione aziendale viene rivista soltanto per correggere un errore in conformità allo IAS 8, Principi contabili, Cambiamenti nelle stime contabili ed Errori.

L'avviamento è inizialmente valutato al costo rappresentato dall'eccedenza dell'insieme del corrispettivo corrisposto e dell'importo iscritto per le interessenze di minoranza rispetto alle attività nette identificabili acquisite e le passività assunte dal Gruppo. Se il corrispettivo è inferiore al fair value delle attività nette della controllata acquisita, la differenza è rilevata nel conto economico.

Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è valutato al costo al netto delle perdite di valore accumulate. Al fine della verifica per riduzione di valore (impairment), l'avviamento acquisito in un'aggregazione aziendale è allocato, dalla data di acquisizione, ad ogni unità generatrice di flussi di cassa del Gruppo che si prevede benefici delle sinergie dell'aggregazione, a prescindere dal fatto che altre attività o passività dell'entità acquisita siano assegnate a tali unità. La perdita di valore è determinata definendo il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi (o gruppo di unità) cui è allocato l'avviamento. Quando il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi (o gruppo di unità) è inferiore al valore contabile, viene rilevata una perdita di valore.

Se l'avviamento è stato allocato a un'unità generatrice di flussi finanziari e l'entità dismette parte delle attività di tale unità, l'avviamento associato all'attività dismessa deve essere incluso nel valore contabile dell'attività quando si determina l'utile o la perdita derivante dalla dismissione. L'avviamento associato con l'attività dismessa deve essere determinato sulla base dei valori relativi dell'attività dismessa e della parte mantenuta dell'unità generatrice di flussi finanziari.

Attività immateriali

Un'attività immateriale viene rilevata contabilmente solo se è identificabile, controllabile, ed è prevedibile che generi benefici economici futuri e il suo costo può essere determinato in modo attendibile.

Le attività immateriali acquisite separatamente sono iscritte inizialmente al costo, mentre quelle acquisite attraverso operazioni di aggregazione di imprese sono contabilizzate al fair value alla data di

acquisizione. Dopo la rilevazione iniziale, le attività immateriali sono iscritte al costo al netto dei fondi di ammortamento e di eventuali perdite di valore accumulate. Le attività immateriali prodotte internamente, ad eccezione dei costi di esplorazione e di ricerca mineraria (per cui si rimanda al relativo criterio) non sono capitalizzate, e si rilevano nel conto economico dell'esercizio in cui sono state sostenute.

La vita utile delle attività immateriali è valutata come definita o indefinita.

Le attività immateriali con vita definita sono ammortizzate lungo la loro vita utile e sottoposte a test di recuperabilità (impairment) ogni volta che vi siano indicazioni di una possibile perdita di valore. Il periodo e il metodo di ammortamento ad esse applicato vengono riesaminati alla fine di ciascun esercizio o più frequentemente se necessario. Variazioni della vita utile attesa o delle modalità con cui i futuri benefici economici legati all'attività immateriale sono conseguiti dal Gruppo sono rilevate modificando il periodo o il metodo di ammortamento, come adeguato, e trattate come modifiche delle stime contabili. Le quote di ammortamento delle attività immateriali con vita definita sono rilevate a conto economico nella categoria di costo coerente con la funzione dell'attività immateriale.

I tassi annui di ammortamento utilizzati sono correlati al periodo di prevista utilità.

In base all'interpretazione IFRIC 12, Accordi per servizi in concessione, gli impianti di distribuzione che le società controllate GP Infrastrutture S.r.l. e Rete Gas Fidenza S.r.l. gestiscono in regime di concessione sono stati riclassificati tra le attività immateriali.

Tale interpretazione definisce i criteri di rilevazione e valutazione da adottare per gli accordi tra settore pubblico e privato relativi allo sviluppo, finanziamento, gestione e manutenzione di infrastrutture in regime di concessione. In particolare, essa prevede che nei casi in cui il soggetto concedente controlli l'infrastruttura, regolando/controllando le caratteristiche dei servizi forniti, i prezzi applicabili e mantenendo un interesse residuo sull'attività, il concessionario rilevi il diritto all'utilizzo della stessa ovvero un'attività finanziaria in funzione delle caratteristiche degli accordi in essere.

Relativamente al conto economico l'applicazione di tale interpretazione non ha determinato alcun effetto, in relazione al fatto che il processo di ammortamento delle attività relative agli accordi per servizi in concessione è rimasto invariato e continua ad essere operato considerando le modalità attese di ottenimento dei benefici economici derivanti dall'utilizzo e dal valore residuo dell'infrastruttura, così come previsti dal quadro normativo di riferimento.

Le aliquote d'ammortamento utilizzate per determinare le vite economico-tecniche utilizzate per gli ammortamenti degli impianti di distribuzione in concessione sono le seguenti:

Categoria: Aliquota
d'ammortamento
Rete di distribuzione gas 2,0%
Apparecchiature cabina gas metano 8,0%
Derivazioni e prese d'utenza 2,6%
Apparecchiature di misura 10,0%

Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono ammortizzate, ma sono sottoposte annualmente alla verifica di perdita di valore (impairment test), sia a livello individuale sia a livello di unità generatrice di cassa. La valutazione della vita utile indefinita è rivista annualmente per determinare se tale attribuzione continua ad essere sostenibile; altrimenti, il cambiamento da vita utile indefinita a vita utile definita si applica su base prospettica.

Gli utili o le perdite derivanti dall'eliminazione di un bene immateriale sono misurati come la differenza fra il ricavo netto della dismissione e il valore contabile dell'attività immateriale e sono rilevati a conto economico nell'esercizio in cui avviene l'eliminazione.

Attività minerarie

Metodologia di rilevazione delle concessioni di coltivazione, contabilizzate tra le immobilizzazioni immateriali

Le concessioni di coltivazione acquisite separatamente sono iscritte al costo, mentre quelle acquisite attraverso operazioni di aggregazione di imprese (business combination) sono contabilizzate in base al fair value alla data di acquisizione.

La voce concessioni di coltivazione accoglie i costi di acquisizione di permessi di ricerca e di titoli minerari.

I costi per l'acquisizione dei permessi di ricerca sono ammortizzati per quote costanti lungo la durata del permesso stesso; se il permesso di ricerca viene abbandonato, il costo residuo è imputato a conto economico.

I costi per l'acquisizione di titoli minerari sono rilevati solo se sostenuti verso terzi in relazione alle attività acquisite (riserve certe, riserve probabili e possibili).

Quando l'acquisto riguarda nel complesso riserve e potenziale esplorativo, il costo è attribuito alle diverse risorse minerarie acquisite sulla base del valore determinato attualizzando i corrispondenti flussi di cassa attesi.

I titoli minerari sono ammortizzati in base al metodo dell'unità di prodotto, a partire dall'avvio della produzione delle riserve di idrocarburi, rapportando la quantità estratta nel corso dell'esercizio alla quantità di riserve estraibili stimata giacente all'inizio dell'esercizio. Il metodo applicato realizza una correlazione diretta tra investimenti e riserve.

Le concessioni di coltivazione sono assoggettate a verifica della recuperabilità del relativo valore di iscrizione avendo riguardo alla conferma dell'impegno a proseguire l'iniziativa mineraria e considerando fatti e circostanze che possano evidenziare la presenza di indicatori di perdite di valore.

Costi di esplorazione, ricerca e sviluppo

I costi sostenuti per accertare l'esistenza di un nuovo giacimento sia prima dell'acquisizione dei titoli minerari, sia successivamente alla stessa (prospezione delle aree, sondaggi esplorativi, rilievi geologici e geofisici, perforazione di pozzi esplorativi, acquisizione di dati sismici rilevati da terzi, prove di completamento, etc.) sono imputati all'attivo patrimoniale, per rappresentarne la natura di investimento ed ammortizzati interamente nell'esercizio in cui sono sostenuti.

Tuttavia, i costi per la perforazione di pozzi esplorativi e le prove di completamento, qualora il pozzo sia completato e messo in produzione, sono sospesi tra le attività materiali e ammortizzati in base al metodo dell'unità di prodotto dal momento in cui viene iniziata la produzione di gas naturale. Fino a che l'attività di produzione non è iniziata tali costi sono sospesi tra le immobilizzazioni materiali in corso.

I costi di ricerca sono imputati a conto economico nel momento in cui sono sostenuti.

I costi di sviluppo sostenuti per l'accertamento di riserve certe, la costruzione ed installazione degli impianti necessari all'estrazione, trattamento, raccolta di idrocarburi sono imputati all'attivo patrimoniale ed ammortizzati con il metodo dell'unità di prodotto dal momento in cui viene iniziata la produzione di idrocarburi. Fino a che l'attività di produzione non è iniziata tali costi sono sospesi tra le immobilizzazioni materiali in corso. Con tale metodo l'aliquota di ammortamento è individuata rapportando la quantità estratta nel corso dell'esercizio alla quantità di riserve estraibili stimata

giacente all'inizio dell'esercizio, con riferimento all'insieme che realizza una correlazione diretta tra investimenti e riserve.

Le spese relative ai costi di sviluppo con esito minerario negativo o incidentati sono imputati a conto economico.

Le svalutazioni dei costi di sviluppo sono effettuate applicando i criteri previsti per le attività materiali.

Costi di produzione

I costi relativi all'attività di produzione (estrazione, manutenzione ordinaria dei pozzi, trasporto, etc.) sono imputati a conto economico nell'esercizio in cui sono sostenuti.

Perdita di valore di attività non finanziarie

La recuperabilità delle attività non finanziarie (attività materiali, attività immateriali e diritti d'uso) è verificata quando eventi o modifiche delle circostanze fanno ritenere che il valore di iscrizione in bilancio non sia recuperabile.

La valutazione di recuperabilità è effettuata per singola cash generating unit (di seguito anche "CGU") rappresentata dal più piccolo insieme identificabile di attività che genera flussi di cassa in entrata ampiamente indipendenti da quelli generati da altre attività.

La definizione delle CGU è operata considerando, tra l'altro, le modalità con cui il management controlla l'attività operativa (ad es. per linee di business) o assume decisioni in merito a mantenere operativi o dismettere i beni e le attività della società.

Le CGU possono includere i corporate assets, ossia attività che non generano flussi di cassa autonomi, attribuibili su basi ragionevoli e coerenti. I corporate assets non attribuibili ad una specifica CGU sono allocati ad un aggregato più ampio costituito da più CGU.

Con riferimento all'avviamento, la verifica è effettuata, almeno annualmente e comunque quando si verificano eventi che fanno presupporre una riduzione del valore a livello del più piccolo aggregato sulla base del quale la Direzione Aziendale valuta, direttamente o indirettamente, il ritorno dell'investimento che include l'avviamento stesso.

I diritti d'uso, che generalmente non producono flussi di cassa autonomi, sono allocati alla CGU a cui si riferiscono; i diritti d'uso che non sono specificatamente allocabili alle CGU sono considerati corporate asset.

La recuperabilità è verificata confrontando il valore di iscrizione con il relativo valore recuperabile rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto dei costi di dismissione, e il valore d'uso. Quest'ultimo è determinato attualizzando i flussi di cassa attesi derivanti dall'uso della CGU e, se significativi e ragionevolmente determinabili, dalla sua cessione al termine della relativa vita utile al netto dei costi di dismissione. I flussi di cassa attesi sono determinati sulla base di assunzioni ragionevoli e supportabili rappresentative della migliore stima delle future condizioni economiche che si verificheranno nella residua vita utile della CGU, dando maggiore rilevanza alle indicazioni provenienti dall'esterno.

Per quanto riguarda i prezzi delle commodity, il management assume lo scenario prezzi adottato per le proiezioni economico-finanziarie. In particolare, per i flussi di cassa associati al gas naturale e al petrolio, si basa sulle ipotesi relative all'evoluzione dei fondamentali e, nel breve-medio termine, considera anche le previsioni degli analisti di mercato e, laddove ci sia un sufficiente livello di liquidità e affidabilità, sulla rilevazione dei prezzi a termine desumibili dal mercato.

Nel caso di concessioni di sfruttamento minerario, i flussi di cassa attesi sono stimati tenendo conto delle riserve certe sviluppate e non sviluppate e delle riserve probabili, nonché tra l'altro dei costi attesi per le riserve da sviluppare e delle imposte sulla produzione. Il livello futuro di produzione è stimato sulla base delle assunzioni relative ad una serie di fattori, tra i quali i prezzi futuri degli idrocarburi, i costi di estrazione e di sviluppo, il declino produttivo dei giacimenti, l'offerta e la domanda di idrocarburi e gli sviluppi del quadro normativo.

Ai fini della determinazione del valore d'uso, i flussi di cassa previsti sono oggetto di attualizzazione ad un tasso che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività non riflesse nelle stime dei flussi di cassa. In particolare, il tasso di sconto utilizzato è il Weighted Average Cost of Capital (WACC) il quale è differenziato in funzione della rischiosità espressa dai settori/business in cui opera l'attività. Sono definiti specifici WACC sulla base di un campione di società comparabili.

Il valore d'uso è determinato al lordo ovvero al netto dell'effetto fiscale in quanto quest'ultimo metodo produce valori sostanzialmente equivalenti a quelli ottenibili attualizzando i flussi di cassa al lordo delle imposte ad un tasso di sconto ante imposte derivato, in via iterativa, dal risultato della valutazione post imposte.

Quando il valore di iscrizione della CGU comprensivo dell'eventuale avviamento a essa attribuito, determinato tenendo conto delle eventuali svalutazioni delle attività non correnti che fanno parte della CGU, è superiore al valore recuperabile, la differenza è oggetto di svalutazione ed è attribuita in via prioritaria all'avviamento fino a concorrenza del suo ammontare; l'eventuale eccedenza della svalutazione rispetto all'avviamento è imputata pro quota al valore contabile delle attività che costituiscono la CGU, fino all'ammontare del valore recuperabile delle attività a vita utile definita.

Quando vengono meno i motivi delle svalutazioni effettuate, le attività sono rivalutate e la rettifica è rilevata a conto economico; la ripresa di valore è effettuata per un importo pari al minore tra il valore recuperabile e il valore di iscrizione al lordo delle svalutazioni precedentemente effettuate e ridotto delle quote di ammortamento che sarebbero state rilevate qualora non si fosse proceduto alla svalutazione. Le svalutazioni dell'avviamento non sono invece oggetto di ripresa di valore.

Avviamento

L'avviamento è sottoposto a verifica di perdita di valore almeno una volta l'anno (al 31 dicembre) e, con maggiore frequenza, quando le circostanze fanno ritenere che il valore di iscrizione potrebbe essere soggetto a perdita di valore.

Per quanto concerne la metodologia relativa al test di impairment si rimanda a quanto sopra riportato nel presente paragrafo.

Attività finanziarie

Il principio IFRS 9, Strumenti finanziari, prevede un modello di classificazione e valutazione delle attività finanziarie basato sulle modalità di gestione degli strumenti finanziari e sulle caratteristiche dei flussi contrattuali delle attività finanziarie stesse, al fine di determinarne il corretto criterio di valutazione.

I criteri di valutazione che possono essere adottati per le diverse tipologie di strumenti finanziari sono: 1) attività finanziarie al costo ammortizzato; 2) attività finanziarie al fair value con variazioni imputate a conto economico; 3) attività finanziarie al fair value con variazioni imputate al conto economico complessivo.

Il Gruppo determina la classificazione delle proprie attività finanziarie nel momento della rilevazione iniziale e, ove adeguato e consentito, rivede tale classificazione alla chiusura di ciascun esercizio.

Tutti gli acquisti e vendite di attività finanziarie sono rilevati alla data di negoziazione, ovvero alla data in cui il Gruppo Gas Plus assume l'impegno di acquistare o vendere l'attività.

Attività finanziarie al costo ammortizzato

Le attività finanziarie al costo ammortizzato includono i finanziamenti ed i crediti con pagamenti fissi o determinabili che non sono quotati su un mercato attivo. Dopo la rilevazione iniziale, tali attività sono rilevate secondo il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo, dedotte le perdite di valore. Il costo ammortizzato è calcolato rilevando eventuali sconti, premi sull'acquisto, onorari o costi che sono parte integrante del tasso di interesse effettivo. Il tasso di interesse effettivo è rilevato come provento finanziario nel conto economico. Le svalutazioni derivanti da perdite di valore sono rilevate nel conto economico come oneri finanziari. Gli utili e le perdite sono iscritti a conto economico quando i finanziamenti e crediti sono contabilmente eliminati o al manifestarsi di perdite di valore, oltre che attraverso il processo di ammortamento. Questa categoria include, normalmente, i crediti commerciali e gli altri crediti.

I crediti commerciali sono iscritti al loro fair value identificato dal valore nominale e successivamente ridotto per le eventuali perdite di valore. I crediti commerciali la cui scadenza non rientra nei normali termini commerciali e che non sono produttivi di interessi, vengono attualizzati.

Attività finanziarie al fair value con variazioni imputate a conto economico

Questa categoria comprende le attività detenute per la negoziazione e le attività designate al momento della prima rilevazione come attività finanziarie al fair value con variazioni rilevate nel conto economico. Le attività detenute per la negoziazione sono tutte quelle attività acquisite per la loro vendita o il loro riacquisto nel breve termine. I derivati, inclusi quelli scorporati, sono classificati come strumenti finanziari detenuti per la negoziazione, salvo che non siano designati come strumenti di copertura efficace (hedge instruments), come definito nello IFRS 9.

Gli strumenti finanziari al fair value con variazioni rilevate nel conto economico sono iscritti nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria al fair value, mentre le variazioni del fair value sono rilevate tra i proventi o tra gli oneri finanziari nel conto economico.

Tutte le attività di tale categoria sono classificate come correnti se sono detenute per trading o se il loro realizzo è previsto essere effettuato entro 12 mesi dalla data di chiusura del bilancio.

Attività finanziarie al fair value con variazioni imputate al conto economico complessivo

Le attività finanziarie al fair value con variazione imputate al conto economico complessivo comprendono azioni e titoli di debito. Le azioni classificate in tale categoria sono quelle che non sono state classificate al fair value con variazioni imputate al conto economico. I titoli di debito rientranti in questa categoria sono quelli detenuti per un periodo di tempo indefinito e quelli che potrebbero essere venduti in risposta alle necessità di liquidità o al cambiamento delle condizioni di mercato.

Dopo la rilevazione iniziale al costo, tali attività finanziarie sono valutate al fair value e i loro utili e perdite non realizzati sono riconosciuti tra le altre componenti di conto economico complessivo, fino all'eliminazione dell'investimento – momento in cui l'utile o la perdita cumulati sono rilevati tra i proventi ed oneri diversi – ovvero fino a quando non si accerti che hanno subito una perdita di valore – nel qual caso, la perdita cumulata è stornata dalla riserva e riclassificata a conto economico tra gli oneri finanziari. I dividendi percepiti nel periodo in cui sono detenute le attività finanziarie disponibili per la vendita sono rilevati tra i proventi diversi.

Almeno ad ogni chiusura di bilancio, il Gruppo valuta se la capacità e l'intento di vendere a breve termine le proprie attività finanziarie disponibili per la vendita sia ancora appropriato.

Valutazione del fair value degli strumenti finanziari

Il Gruppo valuta gli strumenti finanziari al fair value ad ogni chiusura di bilancio.

Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività, o che si pagherebbe per il trasferimento di una passività, in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione.

Tutte le attività e passività per le quali il fair value viene valutato o esposto in bilancio sono categorizzate in base alla gerarchia del fair value, come di seguito descritta:

La valutazione del fair value è classificata interamente nello stesso livello della gerarchia del fair value in cui è classificato l'input di più basso livello di gerarchia utilizzato per la valutazione.

Per le attività e passività rilevate nel bilancio su base ricorrente, il Gruppo determina se siano intervenuti dei trasferimenti tra i livelli della gerarchia rivedendo la categorizzazione (basata sull'input di livello più basso, che è significativo ai fini della valutazione del fair value nella sua interezza) ad ogni chiusura di bilancio.

Cancellazione di attività finanziarie

Un'attività finanziaria (o ove applicabile, parte di un'attività finanziaria o parti di un gruppo di attività finanziarie simili) è cancellata quando:

Nei casi in cui il Gruppo abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un'attività e non abbia né trasferito, né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici o non abbia perso il controllo sulla stessa, l'attività viene rilevata nel bilancio del Gruppo nella misura del suo coinvolgimento residuo nell'attività stessa. In questo caso, il Gruppo riconosce inoltre una passività associata. L'attività trasferita e la passività associata sono valutate in modo da riflettere i diritti e le obbligazioni che rimangono di pertinenza del Gruppo.

Perdita di valore di attività finanziarie

Il Gruppo valuta ad ogni data di bilancio se un'attività finanziaria, o gruppo di attività finanziarie presentano indicatori di perdita di valore. Esiste una perdita di valore quando dopo la rilevazione iniziale sono intervenuti uno o più eventi (quando interviene "un evento di perdita") che hanno un impatto sui flussi di cassa futuri stimati dell'attività finanziaria o del gruppo di attività finanziarie, impatto che può essere attendibilmente stimato. Le evidenze di perdita di valore possono derivare da indicazioni che i debitori evidenzino difficoltà finanziarie, incapacità di far fronte alle obbligazioni, incapacità o ritardi nella corresponsione di interessi o di importanti pagamenti, probabilità di essere sottoposti a procedure concorsuali o altre forme di ristrutturazione finanziaria, e da dati osservabili che

Gruppo Gas Plus Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2022

(Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

indichino un decremento misurabile nei flussi di cassa futuri stimati, quali cambiamenti in contesti o nella condizioni economiche che si correlano a crisi finanziaria.

La stima delle perdite di valore delle attività finanziarie deve essere effettuata sulla base del modello delle perdite attese (expected credit loss model), secondo un approccio predittivo, utilizzando informazioni supportabili, disponibili senza oneri o sforzi irragionevoli che includano dati storici, attuali e prospettici. Tale modello deve essere applicato a tutte le categorie di attività finanziarie. Per la svalutazione dei crediti, in particolare, il modello adottato dal Gruppo Gas Plus prevede:

Attività finanziarie iscritte al costo ammortizzato

Per le attività finanziarie contabilizzate al costo ammortizzato il Gruppo ha anzitutto valutato individualmente se sussistessero obiettive evidenze di perdita di valore per ogni attività finanziaria che sia individualmente significativa, o collettivamente per le attività finanziarie che non siano significative individualmente. Se il Gruppo determina che non sussistono evidenze di perdita di valore per un'attività finanziaria valutata singolarmente, significativa o meno, include l'attività in un gruppo di attività finanziarie con caratteristiche di rischio di credito simili e le valuta collettivamente ai fini della verifica della svalutazione. Le attività che sono valutate individualmente per la svalutazione e per i quali è rilevata, o continua ad essere rilevata, una perdita di valore non sono incluse in una valutazione collettiva per la perdita di valore.

L'ammontare di qualunque perdita di valore identificata è misurato dalla differenza tra il valore contabile dell'attività e il valore attuale dei flussi di cassa futuri stimati (escluse le perdite di credito attese in futuro che non sono ancora avvenute). Il valore attuale dei flussi di cassa è scontato al tasso di interesse effettivo originario dell'attività finanziaria.

Il valore contabile dell'attività viene ridotto mediante l'utilizzo di un fondo svalutazione e l'importo della perdita verrà rilevato a conto economico. Gli interessi attivi continuano ad essere stimati sul valore contabile ridotto e sono accantonati applicando il tasso d'interesse utilizzato per scontare i flussi di cassa futuri ai fini della valutazione della perdita di valore. I finanziamenti e i relativi fondi sono stornati quando non vi è una realistica prospettiva di un futuro recupero e tutte le garanzie sono state realizzate o sono state trasferite al Gruppo. Se, in un esercizio successivo, l'ammontare della svalutazione stimata aumenta o diminuisce in conseguenza di un evento intervenuto dopo che la svalutazione è stata rilevata, la svalutazione precedentemente rilevata è aumentata o diminuita rettificando il fondo. Se un'attività stornata è successivamente recuperata, il valore recuperato è accreditato a conto economico a riduzione degli oneri finanziari.

Attività finanziarie al fair value con variazioni imputate al conto economico complessivo

Il Gruppo valuta ad ogni data di riferimento del bilancio se vi è obiettiva evidenza che una attività o un gruppo di attività abbia subito una riduzione di valore.

Nel caso di strumenti rappresentativi di capitale classificati al fair value con variazioni imputate al conto economico complessivo, l'obiettiva evidenza includerebbe una significativa o prolungata riduzione nel fair value dello strumento al di sotto del suo costo. 'Significativo' è valutato rispetto al

costo originario dello strumento e 'prolungato' rispetto alla durata del periodo nel quale il fair value è stato al di sotto del costo originario. Il Gruppo considera significativa una riduzione del valore del 30% al di sotto del costo e prolungata una riduzione di valore che permane per un periodo di 24 mesi. Laddove si abbia evidenza della riduzione di valore, la perdita cumulativa – misurata come differenza tra il costo d'acquisto e il fair value attuale, dedotte le perdite per riduzione di valore su quella attività finanziaria rilevate precedentemente nel conto economico – è stornata dalle altre componenti del conto economico complessivo e rilevata a conto economico. Le perdite per riduzione di valore su strumenti rappresentativi di capitale non possono essere ripristinate con effetto rilevato nel conto economico; gli incrementi nel loro fair value successivi alla riduzione di valore sono rilevati direttamente nelle altre componenti del conto economico complessivo.

Nel caso di strumenti di debito classificati come attività finanziarie al fair value con variazioni imputate al conto economico complessivo, la svalutazione è valutata basandosi sui medesimi criteri utilizzati per le attività finanziarie contabilizzate al costo ammortizzato. Tuttavia, l'ammontare della svalutazione è dato dalla perdita cumulata, vale a dire la differenza tra il costo ammortizzato e il fair value attuale, meno eventuali perdite di valore sull'investimento precedentemente rilevate nel conto economico.

Gli interessi attivi futuri continueranno ad essere stimati sulla base del ridotto valore contabile dell'attività e sono stimati utilizzando il tasso d'interesse utilizzato per scontare i flussi di cassa futuri ai fini della determinazione della svalutazione. Gli interessi attivi sono rilevati tra i proventi finanziari. Se, in un esercizio successivo, il fair value dello strumento di debito aumenta e l'incremento può essere obiettivamente correlato ad un evento intervenuto dopo la svalutazione che era stata rilevata nel conto economico, tale svalutazione è rettificata sempre attraverso il conto economico.

Rimanenze di magazzino

Le rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto o di produzione, determinato con il metodo del costo medio ponderato, ed il valore netto di realizzo rappresentato dall'ammontare che l'impresa si attende di ottenere dalla loro vendita nel normale svolgimento dell'attività ovvero, relativamente ai volumi sui quali insistono contratti di cessione già stipulati, dal prezzo di vendita già pattuito.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti sono iscritte al valore nominale e comprendono il denaro in cassa e i depositi a vista e a breve termine, con scadenza originaria prevista non oltre i tre mesi. Gli scoperti di conto corrente sono classificati tra le passività correnti.

Patrimonio netto

Capitale sociale

Le azioni ordinarie sono iscritte come capitale sociale e il loro valore corrisponde al valore nominale.

Riserva di traduzione cambio

Costituisce la posta del patrimonio netto consolidato che rettifica le differenze derivanti dalla conversione in Euro dei bilanci delle società controllate con valuta diversa da quella usata dalla Capogruppo.

Distribuzione di dividendi

La Società capogruppo rileva una passività a fronte della distribuzione ai suoi azionisti di disponibilità liquide quando la distribuzione è adeguatamente autorizzata e non è più a discrezione della Società. In

base al diritto societario vigente in Europa, una distribuzione è autorizzata quando è approvata dagli azionisti. L'ammontare corrispondente è rilevato direttamente a riduzione del patrimonio netto.

Utili (Perdite) a nuovo

Accoglie tutti i risultati cumulati al netto dei dividendi pagati agli azionisti. La riserva accoglie anche i trasferimenti derivanti da altre riserve di patrimonio nel momento in cui queste si liberano da eventuali vincoli a cui sono sottoposti.

La riserva accoglie anche l'effetto cumulativo dei cambiamenti nei principi contabili o di eventuali correzioni di errori che vengano contabilizzati secondo quanto previsto nello IAS 8.

Azioni proprie

Le azioni proprie sono classificate a diretta diminuzione del patrimonio netto. Il costo originario delle azioni proprie ed i proventi derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati come movimenti di patrimonio netto, senza dare origine a nessun profitto o perdita nel conto economico.

Benefici per i dipendenti

Recependo quanto previsto dallo IAS 19, i benefici a dipendenti da erogare successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro e gli altri benefici a lungo termine (ivi compreso il Trattamento Fine Rapporto vigente in Italia) vengono sottoposti a valutazione di natura attuariale che devono considerare una serie di variabili (quali la mortalità, la previsione di future variazioni retributive, il tasso di inflazione previsto, ecc.).

Seguendo tale metodologia la passività iscritta in bilancio risulta essere rappresentativa del valore attuale dell'obbligazione, al netto di ogni eventuale attività a servizio dei piani.

Per i piani a benefici definiti (quali il TFR), la passività viene calcolata annualmente da attuari indipendenti utilizzando il metodo della proiezione dell'unità di credito (Projected Unit Credit Method), effettuando le valutazioni attuariali alla fine di ogni esercizio.

I risultati di tali valutazioni sono così classificati dal Gruppo:

A seguito della riforma previdenziale introdotta dalla legge finanziaria 2008, per le società del Gruppo con un numero di dipendenti superiore alle 50 unità, le quote maturande di TFR costituiscono un piano a contributi definiti e solo l'obbligazione maturata al 31 dicembre 2006 continua ad essere trattata contabilmente come un piano a benefici definiti, con la conseguente necessità di effettuare i conteggi attuariali escludendo tuttavia la componente relativa agli incrementi salariali futuri.

Allo stesso modo, i contributi consistenti nelle quote di TFR pagate ai fondi previdenziali integrativi sono esclusi dai conteggi attuariali e contabilizzati tra i costi del personale per competenza nel conto economico.

Fondi

I fondi riguardano costi e oneri di natura determinata e di esistenza certa o probabile che alla data di chiusura del periodo di riferimento sono indeterminati nell'ammontare o nella data di sopravvenienza. Gli accantonamenti sono rilevati quando si è in presenza di una obbligazione attuale (legale o implicita)

Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2022 (Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

che deriva da un evento passato, qualora sia probabile un esborso di risorse per soddisfare l'obbligazione e possa essere effettuata una stima attendibile sull'ammontare dell'obbligazione.

Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima dell'ammontare che l'impresa pagherebbe per estinguere l'obbligazione ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura del periodo. Se l'effetto di attualizzazione è significativo, gli accantonamenti sono determinati attualizzando i flussi finanziari futuri attesi ad un tasso di sconto ante imposte che riflette la valutazione corrente del mercato del costo del denaro in relazione al tempo. Quando viene effettuata l'attualizzazione, l'incremento del fondo dovuto al trascorrere del tempo è rilevato come onere finanziario.

Il fondo di smantellamento e ripristino siti accoglie la stima dei costi che il Gruppo dovrà sostenere al termine dell'attività di produzione degli idrocarburi o della durata della concessione per la chiusura mineraria dei pozzi, la rimozione delle strutture e il ripristino dei siti. I costi di smantellamento sono stanziati in base al valore attuale dei costi attesi per regolare l'obbligazione, utilizzando flussi di cassa stimati e un tasso di attualizzazione ante-imposte che riflettono i rischi specifici connessi alla passività di smantellamento e comportano un corrispondente incremento del costo della voce dell'attivo cui si riferiscono. L'effetto dell'adeguamento della passività attualizzata è imputato nel conto economico come onere finanziario. La stima dei costi futuri di smantellamento e bonifica è rivista annualmente. Le variazioni delle stime dei costi futuri o del tasso di sconto applicato sono portate a incremento o diminuzione del costo dell'attività, nei limiti dei relativi valori di iscrizione. L'eventuale eccedenza è rilevata direttamente a conto economico, a riduzione degli ammortamenti iscritti nell'anno.

Passività finanziarie

Le passività finanziarie che ricadono nel campo di applicazione dello IFRS 9 sono classificate come: 1) passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico; 2) mutui e finanziamenti. Il Gruppo determina la classificazione delle proprie passività finanziarie al momento della rilevazione iniziale.

Tutte le passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value a cui si aggiungono, nel caso di mutui e finanziamenti, i costi di transazione che sono direttamente attribuibili.

Le passività finanziarie del Gruppo comprendono debiti commerciali e altri debiti, scoperti di conto corrente, mutui e finanziamenti, garanzie concesse e strumenti finanziari derivati.

Passività finanziarie al fair value con variazioni imputate a conto economico

Le passività finanziarie al fair value con variazioni imputate a conto economico comprendono passività detenute per la negoziazione e passività finanziarie rilevate inizialmente al fair value con variazioni imputate a conto economico.

Le passività detenute per la negoziazione sono tutte quelle acquisite ai fini di vendita nel breve termine. Questa categoria include gli strumenti finanziari derivati sottoscritti dal Gruppo che non sono designati come strumenti di copertura in una relazione di copertura come definita dallo IFRS 9. I derivati impliciti scorporati sono classificati come strumenti finanziari detenuti per la negoziazione a meno che non siano designati come strumenti di copertura efficaci.

Gli utili o le perdite sulle passività detenute per la negoziazione sono rilevati a conto economico.

Le passività finanziarie sono designate al fair value nel conto economico dalla data di prima iscrizione, solo se i criteri dell'IFRS 9 sono soddisfatti. Al momento della rilevazione iniziale, il Gruppo non ha designato passività finanziarie al fair value con variazioni imputate nel conto economico.

Mutui e finanziamenti

Dopo la rilevazione iniziale, i finanziamenti sono valutati con il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono contabilizzati nel conto economico quando la passività è estinta, oltre che attraverso il processo di ammortamento.

Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull'acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso d'interesse effettivo. L'ammortamento al tasso d'interesse effettivo è compreso tra gli oneri finanziari nel conto economico. Gli oneri accessori pagati per l'accensione di finanziamenti relativi a diritto di utilizzo di disponibilità finanziarie sono capitalizzati e ammortizzati per la durata del finanziamento.

Nel caso di rinegoziazione di un contratto di finanziamento, le modalità di imputazione a conto economico degli oneri correlati alle relative passività finanziarie devono essere riviste.

Garanzie finanziarie passive

Le garanzie finanziarie passive emesse dal Gruppo sono quei contratti che richiedono un pagamento per rimborsare il possessore di un titolo di debito a fronte di una perdita da esso subita a seguito dell'inadempienza del debitore nel pagamento alla scadenza prevista contrattualmente. I contratti di garanzia finanziaria sono inizialmente rilevati come passività al fair value, incrementati dei costi di transazione direttamente attribuibili all'emissione della garanzia. Successivamente, la passività è misurata al maggiore tra la migliore stima dell'esborso richiesto per far fronte all'obbligazione garantita alla data di bilancio e l'ammontare inizialmente rilevato, dedotti gli ammortamenti cumulati.

Debiti commerciali

I debiti commerciali, la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali e contrattuali, non sono attualizzati e sono iscritti al valore nominale.

Cancellazione di passività finanziarie

Una passività finanziaria è cancellata dal bilancio quando l'obbligo sottostante la passività è estinto, o annullato o adempiuto. Nei casi in cui una passività finanziaria esistente è sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività finanziaria esistente vengono sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattata come una cancellazione contabile della passività originale e la rilevazione di una nuova passività, con iscrizione a conto economico di eventuali differenze tra valori contabili.

Compensazione di strumenti finanziari

Un'attività ed una passività finanziaria possono essere compensate ed il saldo netto esposto nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria se esiste un diritto legale a compensare gli importi rilevati contabilmente e vi sia l'intenzione di estinguere il residuo netto, o realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività.

Strumenti finanziari derivati e hedge accounting

Rilevazione iniziale e valutazione successiva

Il Gruppo utilizza strumenti finanziari derivati quali swap su tassi di interesse e sui prezzi di vendita delle commodity per coprire rispettivamente i rischi di tasso di interesse e i rischi di prezzo delle commodity. Tali strumenti finanziari derivati sono inizialmente rilevati al fair value alla data in cui il contratto derivato è sottoscritto e, successivamente, sono valutati nuovamente al fair value a ciascuna

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data di chiusura dell'esercizio. I derivati sono contabilizzati come attività finanziarie quando il fair value è positivo e come passività finanziarie quando il fair value è negativo.

Il fair value degli strumenti derivati è classificato tra le attività/passività non correnti quando la scadenza della posta oggetto di copertura è superiore a 12 mesi e tra le attività/passività correnti quando la scadenza della posta oggetto di copertura è compresa nei 12 mesi.

Eventuali utili o perdite derivanti dalle variazioni di fair value dei derivati sono rilevate direttamente nel conto economico, fatta eccezione per la parte efficace delle coperture dei flussi di cassa, che è rilevata nel conto economico complessivo e successivamente riclassificata nel conto economico, quando lo strumento di copertura influenza il risultato d'esercizio.

Ai fini dell'hedge accounting, le coperture sono classificate come:

All'avvio di un'operazione di copertura, il Gruppo designa e documenta formalmente il rapporto di copertura, cui intende applicare l'hedge accounting, i propri obiettivi nella gestione del rischio e la strategia perseguita. La documentazione include l'identificazione dello strumento di copertura, dell'elemento o operazione oggetto di copertura, della natura del rischio e delle modalità con cui l'impresa intende valutare l'efficacia della copertura nel compensare l'esposizione alle variazioni del fair value dell'elemento coperto o dei flussi di cassa riconducibili al rischio coperto. Ci si attende che queste coperture siano altamente efficaci nel compensare l'esposizione dell'elemento coperto rispetto a variazioni del fair value o dei flussi finanziari attribuibili al rischio coperto e vengono valutate su base continuativa, per determinare se tali coperture si siano effettivamente dimostrate altamente efficaci negli esercizi per i quali sono state designate come operazioni di copertura.

Ad oggi, il Gruppo utilizza solo strumenti derivati di copertura classificabili nella categoria delle coperture di flussi di cassa.

Coperture dei flussi di cassa

La porzione di utile o perdita sullo strumento coperto, relativa alla parte di copertura efficace, è rilevata nel conto economico complessivo e nel patrimonio netto nella riserva di cash flow hedge, mentre la parte non efficace è rilevata direttamente nel conto economico.

Per i contratti derivati su commodity, la parte non efficace dei contratti è rilevata a rettifica dei ricavi delle vendite o dei costi per acquisto di materie prime. Per i contratti derivati su tassi di interesse, la parte non efficace dei contratti è rilevata tra gli oneri finanziari.

Gli importi riconosciuti nel conto economico complessivo sono trasferiti nel conto economico nel periodo in cui l'operazione oggetto di copertura influenza il conto economico, per esempio quando viene rilevato l'onere o provento sullo strumento coperto o quando si verifica una vendita prevista. Quando l'elemento oggetto di copertura è il costo di un'attività o passività non finanziaria, gli importi riconosciuti nel conto economico complessivo sono trasferiti al valore contabile iniziale dell'attività o passività non finanziaria.

Se si ritiene che l'operazione prevista o l'impegno stabilito non si verifichi più, gli utili o le perdite accumulati, già rilevati nella riserva di cash flow hedge, sono trasferiti nel conto economico. Se lo strumento di copertura raggiunge la scadenza o è venduto, annullato o esercitato senza sostituzione, o

se viene revocata la sua designazione di strumento di copertura, gli importi precedentemente rilevati nella riserva di cash flow hedge restano lì iscritti fino a quando l'operazione prevista o l'impegno stabilito impattano il conto economico.

Le variazioni nel fair value degli strumenti derivati che non sono qualificati di copertura sono rilevate nel conto economico del periodo in cui si verificano.

Attività destinate alla vendita e passività direttamente associate

Le attività non correnti classificate come possedute per la vendita sono valutate al minore tra valore contabile ed il loro fair value al netto dei costi di vendita. Le attività non correnti sono classificate come possedute per la vendita se il loro valore contabile sarà recuperato principalmente con un'operazione di vendita anziché tramite il loro uso continuativo. Si considera rispettata tale condizione solo quando la vendita è altamente probabile e l'attività è disponibile per una vendita immediata nelle sue attuali condizioni. La Direzione aziendale deve essersi impegnata alla vendita, il cui completamento dovrebbe essere previsto entro un anno dalla data della classificazione.

Nella situazione patrimoniale finanziaria, le attività destinate alla vendita e le passività direttamente associate ad esse sono rappresentate in specifiche voci dell'attivo e del passivo. Immobili, impianti e macchinari e attività immateriali una volta classificati come posseduti per la vendita non sono più ammortizzati.

Nel prospetto di conto economico, gli utili e le perdite delle attività destinate alla vendita sono rappresentati separatamente dagli utili e dalle perdite delle attività operative, sotto la linea dell'utile dopo le imposte.

Al 31 dicembre 2022 ed al 31 dicembre 2021, la Direzione aziendale non ritiene che vi siano delle attività non correnti da classificare come possedute per la vendita.

Ricavi

I ricavi sono rilevati nella misura in cui è probabile che i benefici economici siano conseguiti dal Gruppo e il relativo importo possa essere determinato in modo attendibile, indipendentemente dalla data di incasso. I ricavi sono valutati al fair value del corrispettivo ricevuto o da ricevere, tenuto conto dei termini di pagamento contrattualmente definiti. Il Gruppo ha concluso che sta operando in conto proprio in tutti i contratti di vendita in quanto è il debitore primario, ha la discrezionalità sulla politica dei prezzi (salvo che nei mercati tutelati) ed è inoltre esposto al rischio di magazzino e di credito.

I seguenti specifici criteri di rilevazione dei ricavi devono essere rispettati prima dell'imputazione a conto economico:

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Il principio IFRS 15 stabilisce un modello di riconoscimento dei ricavi, che si applica a tutti i contratti stipulati con i clienti ad eccezione di quelli che rientrano nell'ambito di applicazione di altri principi IAS/IFRS.

I passaggi fondamentali per la rilevazione dei ricavi secondo questo modello sono:

Costi

I costi rilevati a conto economico sono relativi a beni o servizi acquistati o consumati nell'esercizio oppure sono rilevati per ripartizione sistematica, ovvero imputati a conto economico integralmente quando non si possa identificare l'utilità futura degli stessi.

Contributi

I contributi pubblici sono rilevati quando sussiste la ragionevole certezza che essi saranno ricevuti e tutte le condizioni ad essi riferite risultano soddisfatte. Quando i contributi in conto esercizio sono correlati a componenti di costo, sono rilevati in deduzione dei costi a cui si riferiscono. Nel caso in cui il contributo sia correlato a un'attività, il fair value viene iscritto a riduzione del valore dell'attività a cui si riferisce, con conseguente riduzione delle quote di ammortamento.

Laddove il Gruppo riceva un contributo non monetario, l'attività e il relativo contributo sono rilevati al valore nominale e rilasciati nel conto economico in quote costanti, lungo la vita utile attesa dell'attività di riferimento.

Dividendi

I dividendi sono rilevati quando sorge il diritto degli Azionisti a ricevere il pagamento, che in genere corrisponde al momento in cui l'Assemblea degli Azionisti ne approva la distribuzione. I dividendi da società iscritte tra le altre attività non correnti sono classificati nel conto economico tra i proventi diversi di gestione, essendo afferenti partecipazioni del settore in cui opera il gruppo che costituiscono investimento durevole. I dividendi da altre società detenute a mero scopo di investimento finanziario sono classificati tra i proventi finanziari.

I dividendi deliberati sono riconosciuti come debito verso i soci al momento della delibera di distribuzione.

Proventi ed oneri finanziari

Su tutti gli strumenti finanziari valutati al costo ammortizzato e le attività finanziarie fruttifere classificate come disponibili per la vendita, sono rilevati come proventi finanziari gli interessi attivi rilevati utilizzando il tasso d'interesse effettivo, che è il tasso che precisamente attualizza i flussi finanziari futuri stimati in base alla vita attesa dello strumento finanziario, rispetto al valore netto contabile dell'attività o passività finanziaria.

Gli oneri finanziari si rilevano a conto economico secondo il criterio della competenza temporale e sono iscritti per l'importo dell'interesse effettivo.

Gli oneri finanziari, qualora siano direttamente imputabili all'acquisizione, alla costruzione o alla produzione di un bene che richiede un periodo di tempo abbastanza lungo prima di essere disponibile all'uso, sono capitalizzati in quanto parte del costo del bene stesso. Tutti gli altri oneri finanziari sono rilevati come costo di competenza dell'esercizio in cui sono sostenuti. Gli oneri finanziari sono gli interessi e gli altri costi che un'entità sostiene in relazione all'ottenimento di finanziamenti.

Imposte correnti sul reddito

Le imposte correnti attive e passive sono basate sul risultato imponibile dell'esercizio delle singole società, tenuto conto delle regole previste dal consolidato fiscale. Il reddito imponibile differisce dal risultato riportato nel conto economico poiché esclude componenti positivi e negativi che saranno tassabili o deducibili in altri esercizi e esclude inoltre voci che non saranno mai tassabili o deducibili. Le aliquote e la normativa fiscale utilizzate per calcolare l'importo sono quelle emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di chiusura di bilancio nei paesi dove il Gruppo opera e genera il proprio reddito imponibile.

Le imposte correnti relative ad elementi rilevati direttamente a patrimonio netto sono rilevate anch'esse a patrimonio netto e non nel conto economico. Il Management periodicamente valuta la posizione assunta nella dichiarazione dei redditi nei casi in cui le norme fiscali sono soggette a interpretazioni e, ove appropriato, provvede a stanziare degli accantonamenti.

Imposte differite sul reddito

Le imposte differite sono calcolate usando il cosiddetto liability method alle differenze temporanee risultanti alla data di bilancio fra i valori fiscali presi a riferimento per le attività e passività ed i corrispondenti valori di bilancio.

Le imposte differite passive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee tassabili, ad eccezione dei casi in cui:

Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili, dei crediti e delle perdite fiscali non utilizzate e riportabili a nuovo, nella misura in cui sia probabile che saranno disponibili sufficienti imponibili fiscali futuri, che possano consentire l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili e dei crediti e delle perdite fiscali portate a nuovo, eccetto il caso in cui:

Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2022 (Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

Il valore di carico delle imposte differite attive viene riesaminato a ciascuna data di chiusura del bilancio e ridotto nella misura in cui non sia più probabile che saranno disponibili in futuro sufficienti imponibili fiscali da permettere in tutto o in parte l'utilizzo di tale credito. Le imposte differite attive non rilevate sono riesaminate ad ogni data di bilancio e sono rilevate nella misura in cui è diventato probabile che i redditi fiscali saranno sufficienti a consentire il recupero di tali imposte differite attive. Le imposte differite attive e passive sono misurate in base alle aliquote fiscali che ci si attende saranno applicate all'esercizio in cui tali attività si realizzeranno o tali passività si estingueranno, considerando le aliquote in vigore e quelle già emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di bilancio.

Le imposte differite relative a elementi non rilevati direttamente a conto economico sono anch'esse rilevate nel patrimonio netto o nel conto economico complessivo, coerentemente con l'elemento cui si riferiscono.

Le imposte differite attive e passive vengono compensate, qualora esista un diritto legale a compensare le attività per imposte correnti con le passività per imposte correnti e le imposte differite facciano riferimento allo stesso soggetto contribuente ed alla stessa autorità fiscale.

Imposte indirette

I costi, i ricavi, le attività e le passività sono rilevati al netto delle imposte indirette, quali l'imposta sul valore aggiunto, con le seguenti eccezioni:

L'ammontare netto delle imposte indirette sulle vendite che possono essere recuperate da o pagate all'Erario è incluso a bilancio nella voce altri crediti o altri debiti a seconda del segno del saldo.

Utile/perdita per azione

L'utile/perdita per azione è calcolato dividendo l'utile/perdita netto/a del periodo attribuibile agli azionisti ordinari della Società capogruppo per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo.

L'utile/perdita per azione diluito è calcolato dividendo l'utile/perdita netto/a del periodo attribuibile agli azionisti ordinari della Società capogruppo per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie e quelle potenziali in circolazione durante il periodo. Un'azione potenziale è uno strumento finanziario o altro contratto che possa attribuire al suo possessore il diritto di ottenere azioni ordinarie.

Informativa per settore

Un settore di attività è un gruppo di attività e operazioni dedicate alla produzione di beni e servizi, soggetto a rischi e rendimenti diversi da quelli di altri settori di attività.

Un settore geografico è un gruppo di attività e operazioni dedicate alla produzione di beni e servizi in un particolare mercato geografico, soggetto a rischi e rendimenti diversi da quelli di altri settori geografici.

Cambiamenti climatici

A livello mondiale è in corso il processo di decarbonizzazione e di elettrificazione dell'economia globale che, in linea con i requisiti dell'Accordo di Parigi, risulta cruciale nel raggiungimento dell'obiettivo di "Net Zero" il quale dovrebbe permettere di evitare le gravi conseguenze di un aumento delle temperature superiore a 1,5° C.

In tale prospettiva, il Gruppo opera principalmente nel settore del gas, che tra le fonti fossili, che permetterà di gestire la transizione energetica.

In questo ambito lo IAS 1 richiede di fornire nelle note di commento al presente bilancio, l'informativa sulle assunzioni, fatte da un'entità circa il futuro, che possono comportare un rischio significativo di generare una rettifica materiale nell'esercizio successivo. Le conseguenze in termini di investimenti, costi e flussi vengono prese in considerazione nella predisposizione del bilancio, coerentemente con lo stato di avanzamento della roadmap del processo stesso (ad esempio, revisione della vita utile dei cespiti in programma di sostituzione, adeguamento dei test di impairment per tenere conto degli impatti sui flussi di investimento ecc.). È possibile che in futuro il valore contabile di attività o passività iscritte nel bilancio del Gruppo possa essere soggetto a diversi impatti con l'evolversi della strategia di gestione del cambiamento climatico. Questi aspetti sono costantemente monitorati dal management del Gruppo.

Come previsto dallo IAS 36, i test di impairment vengono svolti partendo dal budget e dalle proiezioni di cassa di medio-lungo periodo del Gruppo, che derivano a loro volta dagli obiettivi strategici di breve, medio e lungo termine. I flussi di cassa utilizzati sono pertanto ricavati da tali proiezioni, includendo, per quanto prevedibili, i rischi e le opportunità legate al cambiamento climatico.

Gli IAS 16 e 38 definiscono i criteri per la capitalizzazione dei costi. I costi, tra cui quelli di sviluppo, vengono capitalizzati quando rispettano i requisiti dei due standard. La vita utile delle immobilizzazioni iscritte, anche attraverso il metodo di ammortamento UOP, è determinata in modo coerente agli obiettivi strategici, al budget e alle proiezioni di cassa di medio-lungo periodo del Gruppo.

L'IFRS 13 richiede di indicare i presupposti chiave utilizzati quando le attività sono rilevate al fair value, le cui misurazioni possono includere diversi possibili scenari. Il Gruppo ha in portafoglio strumenti finanziari derivati sulle commodity energetiche, la cui valorizzazione a fair value riflette le aspettative degli operatori di mercati attraverso gli scenari di riferimento utilizzati per la valorizzazione.

In base allo IAS 37 è possibile che accantonamenti precedentemente rilevati per eventi futuri potrebbero avere una veloce realizzazione con la conseguente variazione di stima da riconoscere. Ciò è particolarmente rilevante per i fondi decommissioning iscritti a bilancio. Il cambiamento climatico e la conseguente legislazione associata possono richiedere di riconsiderare queste stime e di rilevate passività precedentemente non iscritte, per le quali verrebbe fornita una specifica informativa.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS adottati nell'esercizio e di efficacia successiva al 31 dicembre 2022

I principi contabili adottati per la redazione del presente bilancio consolidato sono conformi a quelli utilizzati per la redazione del bilancio consolidato dell'esercizio precedente, fatta eccezione per l'adozione dei nuovi principi, modifiche ed interpretazioni in vigore dal 1° gennaio 2022.

I seguenti emendamenti sono stati applicati per la prima volta dal Gruppo a partire dal 1° gennaio 2022, senza peraltro avere effetti significativi sul bilancio consolidato:

Al 31 dicembre 2022, il Gruppo non ha adottato anticipatamente nuovi principi o emendamenti che sono stati emessi ma non ancora in vigore.

A partire dal 1° gennaio 2023 è entrato in vigore il principio IFRS 17, "Insurance Contracts" che sostituisce il principio IFRS 4, "Insurance Contracts", e definisce le modalità di contabilizzazione dei contratti assicurativi emessi e dei contratti assicurativi posseduti. Il Gruppo sta analizzando il principio indicato e valutando se la sua adozione avrà un impatto significativo sul bilancio.

Inoltre, a partire dal 1° gennaio 2023 risultano in vigore i seguenti emendamenti:

Emendamenti allo Ias 1 e all'IFRS Practice Statement 2 – Disclosure of Accounting Policies e allo IAS 8 – Definition of Accounting Estimates

Documenti emessi dallo IASB in data 12 febbraio 2021. Le modifiche sono volte a migliorare la disclosure sulle accounting policy in modo da fornire informazioni più utili agli investitori e agli altri utilizzatori primari del bilancio nonché ad aiutare le società a distinguere i cambiamenti nelle stime contabili dai cambiamenti di accounting policy.

Emendamento allo Ias 12 - Income Taxes: Deferred Tax related to Assets and Liabilities arising from a Single Transaction

Documento emesso dallo IASB in data 7 maggio 2021. Il documento chiarisce come devono essere contabilizzate le imposte differite su alcune operazioni che possono generare attività e passività di pari ammontare, quali il leasing e gli obblighi di smantellamento.

Il Gruppo sta analizzando gli emendamenti indicati e valutando se la loro adozione avrà un impatto significativo sul bilancio.

Alla data di riferimento del presente bilancio consolidato, gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione dei seguenti principi, interpretazioni ed emendamenti:

Emendamento allo Ias 1 – Presentation of Financial Statements: Classification of Liabilities as Current or Non-current Documento emesso dallo IASB in data 23 gennaio 2020, applicabile dal 1° gennaio 2024 con applicazione anticipata consentita. Il documento ha l'obiettivo di chiarire come classificare i debiti e le altre passività a breve o lungo termine.

Emendamento allo Ias 1 – Presentation of Financial Statements: Non-Current Liabilities with Covenants

Documento emesso dallo IASB in data 31 ottobre 2022, applicabile dal 1° gennaio 2024 con applicazione anticipata consentita. Il documento ha l'obiettivo di chiarire come classificare i debiti e le altre passività a breve o lungo termine.

Emendamento all'IFRS 16 – Leases: Lease Liability in a Sale and Leaseback

Documento emesso dallo IASB in data 22 settembre 2022, applicabile dal 1° gennaio 2024 con applicazione anticipata consentita. Il documento richiede al venditore-lessee di valutare la passività per il lease riveniente da una transazione di sale & leaseback in modo da non rilevare un provento o una perdita che si riferiscano al diritto d'uso trattenuto.

Il Gruppo sta analizzando gli emendamenti indicati non ancora omologati e valutando se la loro adozione avrà un impatto significativo sul bilancio.

5. Utilizzo di stime

La redazione del bilancio e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della Direzione l'effettuazione di valutazioni discrezionali e stime contabili che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa di bilancio. I risultati consuntivi potrebbero differire da tali stime. Le stime e le ipotesi sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflesse immediatamente a conto economico.

Qui di seguito sono presentate le ipotesi riguardanti il futuro e le stime effettuate alla data di chiusura del bilancio, che potrebbero produrre, in futuro, rettifiche significative ai valori di bilancio delle attività e passività, dei costi e dei ricavi.

Ricavi e rimanenze

La determinazione dei ricavi di competenza a fine anno della B.U. Retail si basa su stime di consumo del gas da parte degli utenti valorizzate alle tariffe unitarie vigenti alla data di redazione del bilancio. Queste stime sono influenzate dall'ultima data di lettura effettiva.

Attività mineraria

Le riserve di idrocarburi indicano i volumi stimati di petrolio, gas naturale e condensati che si prevede possano essere commercialmente recuperati da giacimenti noti a partire da una certa data in avanti, nelle condizioni economiche e tecniche esistenti e con la normativa di legge vigente.

La valutazione delle riserve di idrocarburi si basa su metodi di tipo ingegneristico che hanno un margine intrinseco di aleatorietà.

Le riserve certe rappresentano le quantità stimate delle riserve di idrocarburi che sulla base dei dati geologici e di ingegneria potranno con ragionevole certezza essere estratte negli anni futuri nelle condizioni tecniche ed economiche esistenti al momento della stima. Ragionevole certezza significa che è molto più probabile che le quantità di idrocarburi siano recuperate piuttosto che non lo siano. Il relativo progetto di sviluppo deve essere iniziato oppure l'operatore deve essere ragionevolmente certo che inizierà entro un tempo ragionevole.

Le riserve probabili rappresentano le quantità stimate addizionali delle riserve di idrocarburi che hanno minore certezza di essere recuperate rispetto alle riserve certe, ma che insieme alle riserve certe hanno la stessa probabilità di essere recuperate o non esserlo.

Nonostante esistano autorevoli linee guida sui criteri ingegneristici e geologici che devono essere rispettati affinché le riserve possano essere classificate come certe o probabili, l'accuratezza delle stime delle riserve dipende dalla quantità delle informazioni disponibili e dall'interpretazione e dal giudizio che di queste dà la Direzione. La produzione di idrocarburi effettivamente estratta dai pozzi e le analisi di giacimento successive possono comportare delle revisioni significative in aumento o diminuzione. Anche i cambiamenti dei prezzi degli idrocarburi possono avere un effetto sul valore delle riserve certe rispetto alla stima iniziale. Conseguentemente la stima delle riserve potrebbe differire in maniera significativa rispetto alle quantità di idrocarburi che saranno effettivamente estratte. Le stime dei volumi delle riserve sono state elaborate secondo le risultanze rinvenienti dalla perizia di un primario esperto indipendente.

Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2022 (Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

Le stime delle riserve sono utilizzate nella determinazione degli ammortamenti e del valore recuperabile delle immobilizzazioni materiali e immateriali della Business Unit E&P, inclusi i costi capitalizzati di smantellamento e ripristino siti.

I tassi di ammortamento delle attività di estrazione di idrocarburi in base al metodo delle unità di prodotto sono definiti rapportando la quantità estratta nell'esercizio alla quantità di riserve estraibili stimata giacente all'inizio dell'esercizio. Assumendo la costanza delle altre variabili, un aumento delle riserve certe stimato per singolo giacimento riduce la quota di ammortamento a carico del periodo e viceversa.

Le stime delle riserve sono utilizzate anche nel calcolo dei flussi di cassa futuri delle attività di estrazione di idrocarburi che rappresentano un elemento fondamentale per verificare, ove ne ricorrano i presupposti, il valore recuperabile delle attività minerarie e determinare l'ammontare dell'eventuale svalutazione e/o ripristino di valore.

Perdita di valore di attività non finanziarie

Ad integrazione del paragrafo Perdita di valore di attività non finanziarie riportato nell'ambito dei Criteri di valutazione, in specifico riferimento all'utilizzo delle stime, si precisa quanto segue.

La recuperabilità delle attività non finanziarie è verificata quando eventi o modifiche delle circostanze fanno ritenere che il valore di iscrizione in bilancio non sia recuperabile. Gli eventi che possono determinare una svalutazione di attività non finanziarie sono variazioni nei piani industriali, variazioni nei prezzi di mercato che possono determinare minori performance operative, ridotto utilizzo degli impianti e, per gli asset minerari, significative revisioni in negativo delle stime delle riserve certe e probabili o incrementi significativi delle stime dei costi di sviluppo e produzione.

La decisione se procedere a una svalutazione e la quantificazione della stessa dipendono dalle valutazioni della Direzione su fattori complessi e altamente incerti, tra i quali, l'evoluzione dei prezzi delle commodity, l'evoluzione dei tassi di attualizzazione, le previsioni in merito ai costi di sviluppo e produzione, l'impatto dell'inflazione e dell'evoluzione tecnologica, le previsioni sui profili produttivi e sulle condizioni della domanda e dell'offerta, gli impatti delle modifiche normative e regolamentari, ecc.

I flussi di cassa attesi utilizzati per la determinazione del valore recuperabile sono quantificati alla luce delle informazioni disponibili al momento della stima sulla base di giudizi soggettivi sull'andamento di variabili future – quali i prezzi, i costi, i tassi di crescita della domanda, i profili produttivi – e sono attualizzati utilizzando un tasso che tiene conto del rischio inerente all'attività interessata.

Nel caso dell'attività mineraria, in particolare, i flussi di cassa attesi sono stimati tenendo conto principalmente delle riserve certe sviluppate e non sviluppate e delle riserve probabili, nonché, tra l'altro, dei costi attesi per le riserve da sviluppare e delle imposte sulla produzione. Ove appropriato, sulla base dei fatti e circostanze, i flussi di cassa attesi sono stimati dalla Direzione tenendo anche conto delle risorse adeguatamente rischiate.

Smantellamento e ripristino di siti

Gli obblighi derivanti dallo smantellamento delle attività materiali e del relativo ripristino ambientale comportano la rilevazione di significative passività. Tali passività riflettono la stima dei costi che il Gruppo dovrà sostenere per tali obblighi in conformità alle obbligazioni legali o implicite del settore di riferimento. La valutazione delle passività connesse ai costi futuri di smantellamento e di ripristino è un processo complesso basato su ipotesi e criteri tecnici e metodologici validati periodicamente anche da esperti indipendenti oltre che su valutazioni che richiedono il giudizio e l'apprezzamento della

Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2022 (Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

Direzione nella valutazione delle passività da sostenere e della tempistica di effettuazione di tali interventi.

I costi di smantellamento e ripristino siti sono influenzati dalla complessità tecnologica e dalle specifiche tematiche ambientali del settore. Spesso tali obblighi non sono compiutamente normati da leggi, regolamenti amministrativi o clausole contrattuali e risentono del costante aggiornamento delle tecniche e dei relativi costi, di smantellamento e ripristino, nonché dell'evoluzione della sensibilità politica e pubblica in materia di salute e tutela ambientale.

Il fondo smantellamento e ripristino siti è calcolato sulla base di stime interne, che includono assunzioni basate sull'attuale situazione economica e ritenute ragionevoli per la finalità di stimare la passività futura. Periodicamente, la stima del fondo rischi è rivista per riflettere variazioni significative nelle assunzioni, quali le tempistiche stimate delle attività da eseguire e le relative stime dei costi da sostenere nonché dei tassi di attualizzazione adottati. Tuttavia, i costi di smantellamento e ripristino siti che saranno effettivamente sostenuti dipenderanno da prezzi di mercato e condizioni di mercato futuri. Inoltre, la tempistica delle attività di smantellamento e ripristino siti dipenderà dal momento in cui i campi di produzione non saranno più economicamente produttivi, condizione che a sua volta riflette l'entità delle riserve di idrocarburi economicamente estraibili e i relativi profili di produzione dei siti.

Passività ambientali

Così come le altre società operanti nel settore, il Gruppo Gas Plus è soggetto a numerose leggi e regolamenti per la tutela dell'ambiente a livello comunitario, nazionale, regionale e locale. I costi relativi alle passività ambientali sono accantonati allorché sia probabile l'esistenza di una passività onerosa ed il suo ammontare possa essere stimato attendibilmente.

Gas Plus attualmente non ritiene che vi possano essere effetti negativi particolarmente significativi sul bilancio dovuti all'eventuale mancato rispetto della normativa ambientale. Tuttavia non può essere escluso con certezza che Gas Plus possa incorrere in costi o passività perché, allo stato attuale delle conoscenze, è impossibile prevedere gli effetti dei futuri sviluppi tenendo conto dei seguenti aspetti:

Fair value degli strumenti finanziari

Quando il fair value di un'attività o passività finanziaria rilevata nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria non può essere derivato da un mercato attivo, viene determinato utilizzando diverse tecniche di valutazione, incluso il modello dei flussi di cassa attualizzati. Gli input inseriti in questo modello sono rilevati dai mercati osservabili, ove possibile, ma qualora non sia possibile, è richiesto un certo grado di stima per definire i fair value. Le stime includono considerazioni su variabili quali il rischio di liquidità, il rischio di credito e volatilità. I cambiamenti nelle assunzioni su questi elementi potrebbero avere un impatto sul fair value dello strumento finanziario rilevato.

Durata e valore residuo degli impianti di distribuzione di gas naturale in regime di concessione

L'attività di distribuzione del gas naturale è svolta in regime di concessione, tramite affidamento del servizio da parte degli Enti pubblici locali. Relativamente alla durata delle concessioni, il D.Lgs. 164/00 ha stabilito il termine "ope legis" degli affidamenti entro il 31 dicembre 2012.

Con l'art. 46-bis del D.L. 159/07, il Legislatore ha istituito, in sostituzione delle gare d'ambito per singolo Comune, le gare per ambiti territoriali minimi (ATEM), delegando al Ministero per lo Sviluppo Economico (MISE) i decreti attuativi. In applicazione alla delega ricevuta, il MISE ha approvato nel

Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2022 (Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

corso del 2011 i decreti con la definizione degli ambiti di gara (n. 177) nonché la loro formulazione con l'elenco dei Comuni appartenenti a ciascun ambito. In aggiunta e in completamento del quadro normativo il MISE ha approvato il Decreto Occupazione e il Decreto Criteri contenente le regole comuni per lo svolgimento delle gare d'ambito, nonché lo scadenziario delle stesse (previsto in 42 mesi e successivamente più volte prorogato).

Con il Decreto Legislativo 93/2011, le gare per l'affidamento del servizio di distribuzione gas sono ammesse solo per Ambito Territoriale; pertanto, nelle more della definizione degli aspetti propedeutici la gara d'ambito, i gestori continuano ad erogare il servizio, anche oltre la scadenza naturale e/o ope legis concordata.

L'anno 2013, dopo che nel 2012 erano stati approvati il Contratto di Servizio Tipo (Delibera n. 514/12) e lo schema di raccolta dei dati di consistenza (Delibera n. 532/12), ha visto l'approvazione del Decreto Legge 145/2013 (poi convertito, drasticamente modificato, in Legge n. 9 del 21.2.2014), in base al quale, in assenza di specifiche previsioni contrattuali, il valore di rimborso degli impianti viene calcolato in base alle Linee Guida del Ministero dello Sviluppo Economico con il D.M. del 22.5.2014. Nel corso del 2015, il quadro normativo ha visto l'approvazione del DM n. 106 del 20.05.2015, con il quale il Ministero ha approvato le modifiche al DM 226/11 (Decreto Criteri), recependo - in tal modo - le modifiche introdotte dalle Linee Guida approvate nel 2014 (oltre ad ulteriori modifiche che interessano la procedura delle future gare d'ATEM).

In aggiunta ai precedenti slittamenti stabiliti dal Decreto Legge n. 192/2014 (Milleproroghe 2015), sono state approvate le proroghe (12/14 mesi) con il Decreto Legge n. 210/2015 (Milleproroghe 2016, convertito in Legge n. 21/2016) dei termini di scadenza per la pubblicazione dei bandi gara che sono tutti scaduti. Con analogo provvedimento sono state eliminate le possibili sanzioni in capo agli Enti Locali nel caso di ritardo nell'iter di emanazione dei bandi di gara.

Infine, si segnala che, con l'approvazione del DDL Concorrenza 2022 (Legge n. 118/2022), il Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica ha il compito di aggiornare il D.M. 226/2011, con particolare riferimento ai criteri di valutazione degli interventi di innovazione tecnologica previsti dal piano di sviluppo degli impianti. Sempre con il DDL Concorrenza viene riconosciuto anche agli Enti Locali il valore di rimborso degli impianti di proprietà degli stessi calcolato attraverso l'applicazione delle Linee Guida.

In vista delle prossime gare d'ambito al gestore uscente, a fronte della cessione delle proprie reti di distribuzione, sarà riconosciuto un indennizzo definito in base ai criteri della stima industriale. In relazione alle stime effettuate dagli Amministratori in sede di determinazione del criterio di ammortamento, il valore netto contabile dei beni alla scadenza della concessione, non dovrebbe risultare superiore al predetto valore industriale.

6. Informativa di settore

I settori oggetto di informativa riflettono i settori operativi del Gruppo che sono periodicamente sottoposti a revisione da parte della Direzione aziendale per le decisioni operative strategiche, l'allocazione di risorse e la valutazione dei risultati, ossia le cui informazioni sono considerate utili per i lettori del bilancio d'esercizio.

L'informativa primaria di Gruppo è per settori di attività.

Le attività nelle quali il Gruppo opera e che costituiscono l'informativa per il settore primario sono:

Ai fini della presente nota per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2022, il settore di attività "stoccaggio di idrocarburi" (per la gestione del quale nel 2006 il Gruppo ha costituito la società Gas Plus Storage S.r.l.) non è ancora ritenuto significativo in quanto in funzione della complessità tecnica e dei necessari iter autorizzativi, il settore è tuttora in fase di avviamento e non consuntiva significativi valori economici e patrimoniali. In ugual misura, non è stato ritenuto significativo il settore di attività "trasporto" in quanto l'attività, che riguarda un tratto di condotta a media pressione di 41 chilometri, non è rilevante; esso è stato accorpato con il settore di attività "distribuzione", da cui deriva. Si rinvia alla relazione sulla gestione per ulteriori approfondimenti in merito.

La struttura direzionale ed organizzativa del Gruppo riflette essenzialmente il settore primario per attività di business.

I prezzi di trasferimento applicati alle transazioni tra i settori relativi allo scambio di beni, prestazioni e servizi sono regolati secondo le usuali condizioni praticate dal mercato.

Le seguenti tabelle presentano l'informativa di settore primario per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2022 e 2021:

Informativa di settore primario, per attività (Esercizio 2022)

Exploration &
Production
Network &
Transportation
Retail Altre attività
e attività non
allocate
Rettifiche
ed elisioni
Totale
consolidato
Informazioni di natura economica
Vendite a clienti 159.167 8.294 67.802 98 235.361
Vendite infrasettoriali 2.667 6.586 3.970 48.168 (61.391) -
Totale ricavi 161.834 14.880 71.772 48.266 (61.391) 235.361
EBITDA 83.483 6.966 (11.782) (2.534) - 76.133
Ammortamenti (19.174) (4.121) (60) (331) - (23.686)
Rispristini di valore (svalutazioni) 8.915 - - - - 8.915
EBIT 73.224 2.845 (11.842) (2.865) - 61.362
Proventi e (oneri) diversi - - 4.109 - - 4.109
Risultati operativi di settore 73.224 2.845 (7.733) (2.866) - 65.471
Oneri finanziari netti (9.685)
Utile prima delle imposte e degli interessi di minoranza
Imposte sul reddito 55.786
(52.435)
Utile netto dell'esercizio 3.351
Attività e passività
Attivo immobilizzato 319.657 82.366 (2.087) 296.008 (296.252) 399.692
Capitale circolante (28.350) (11.537) (1.824) 1.332 (1.264) (41.643)
Fondi netti ed altre passività (118.827) (2.101) 232 (1.825) - (122.521)
(Posizione) / Indebitamento finanziario netto (68.073) (20.259) (2.884) 140.228 - 49.012
Altre informazioni di settore
Investimenti in immobilizzazioni materiali 24.339 53 - 59 15.226
Investimenti in immobilizzazioni immateriali (*) 36 2.659 33 1 2.729
Ammortamenti delle immobilizzazioni materiali (8.339) (169) (2) (45) (8.555)
Ammortamenti diritto d'uso (4.264) (251) (46) (230) (4.791)
Ammortamenti delle immobilizzazioni
immateriali (*) (6.413) (3.701) (12) (56) (10.182)
Ripristini di valore (svalutazioni) delle attività non
correnti 8.915 - - - 8.915
Attività di esplorazione 158 - - - 158

\*Esclusa attività di esplorazione

Informativa di settore primario, per attività (Esercizio 2021)

Exploration &
Production
Network &
Transportation
Retail Altre attività
e attività non
allocate
Rettifiche
ed elisioni
Totale
consolidato
Informazioni di natura economica
Vendite a clienti 32.759 10.287 41.553 205 84.804
Vendite infrasettoriali 2.307 8.752 1.142 3.893 (16.094) -
Totale ricavi 35.066 19.039 42.695 4.098 (16.094) 84.804
EBITDA 10.067 7.658 2.548 (2.397) - 17.876
Ammortamenti (12.274) (4.075) (51) (354) - (16.754)
Svalutazioni 13.028 - - - - 13.028
EBIT 10.821 3.583 2.497 (2.751) - 14.150
Proventi diversi - 662 (4.109) - - (3.447)
Risultati operativi di settore 10.821 4.245 (1.612) (2.751) - 10.703
Oneri finanziari netti (7.304)
Utile prima delle imposte e degli interessi di minoranza 3.399
Imposte sul reddito (256)
Utile netto dell'esercizio 3.143
Attività e passività
Attivo immobilizzato 298.370 81.351 (2.090) 296.572 (293.330) 380.873
Capitale circolante (15.058) 164 (3.526) 1.123 (372) (17.669)
Fondi netti ed altre passività (105.150) (3.195) (3.738) 2.124 - (109.959)
(Posizione) / Indebitamento finanziario netto (29.765) (10.520) (11.031) 133.523 - 82.207
Altre informazioni di settore
Investimenti in immobilizzazioni materiali 15.131 80 - 15 15.226
Investimenti in immobilizzazioni immateriali (*) 23 2.517 5 76 2.621
Ammortamenti delle immobilizzazioni materiali (4.538) (169) (2) (48) (4.757)
Ammortamenti diritto d'uso (2.829) (251) (45) (205) (3.330)
Ammortamenti delle immobilizzazioni
immateriali (*) (4.669) (3.655) (4) (101) (8.429)
Ripristini di valore (svalutazioni)
immobilizzazioni immateriali e materiali 13.028 - - - 13.028
Attività di esplorazione 238 - - - 238

\*Esclusa attività di esplorazione

Grazie all'avvio della produzione nei giacimenti gas in Romania avvenuto nello scorso mese di giugno, a partire dall'esercizio 2022 l'attività della Business Unit E&P si svolge sia sul territorio nazionale che all'estero. Pertanto nella seguente tabella, per l'anno 2022, viene presentata l'informativa di settore secondario per settori geografici di tale Business Unit:

Informativa di settore secondario, per area geografica Business Unit E&P (Esercizio 2022)

Italia Estero Business Unit E&P
Informazioni di natura economica
Vendite a clienti 73.443 85.724 159.167
Vendite infrasettoriali 2.667 - 2.667
Totale ricavi 76.110 85.724 161.834
EBITDA 40.185 43.298 83.483
Ammortamenti (14.483) (4.691) (19.174)
Ripristini di valore e (svalutazioni) 8.915 - 8.915
EBIT 34.617 38.607 73.224
(Oneri) e proventi diversi - - -
Risultati operativi per area geografica 34.617 38.607 73.224
Attività e passività
Attivo immobilizzato 271.563 48.094 319.657
Capitale circolante (9.341) (19.009) (28.350)
Fondi netti ed altre passività (116.693) (2.134) (118.827)
(Posizione finanziaria netta) / Indebitamento finanziario netto (53.712) (14.361) (68.073)
Altre informazioni di settore
Investimenti in immobilizzazioni materiali 13.616 10.723 24.339
Investimenti in immobiilizzazioni immateriali
Ammortamenti delle immobilizzazioni materiali
Ammortamento diritto d'uso
Ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali (*)
36
(4.350)
(4.076)
(5.935)
-
(3.989)
(188)
(478)
36
(8.339)
(4.264)
(6.413)
Ripristini di valore (svalutazioni) immobilizzazioni
immateriali e materiali
8.915 - 8.915
Attività di esplorazione 122 36 158

7. Immobili, impianti e macchinari

Gli immobili, impianti e macchinari hanno un valore netto di Euro 121.250 al 31 dicembre 2022 e sono dettagliabili come segue:

Terreni Fabbricati Impianti e
macchinari
(trasporto)
Impianti e
macchinari
(E&P)
Attrezzature
industriali e
commerciali
Altri
beni
Immobiliz
zazioni in
corso e
acconti
Totale
31 dicembre 2021
Saldo iniziale netto 9.274 2.196 1.367 34.851 75 355 46.333 94.451
Investimenti - - 24 83 9 75 15.035 15.226
Ammortamenti - (144) (42) (4.392) (19) (160) - (4.757)
Svalutazioni - - - - - - - -
Alienazioni - - - - - - - -
Altre variazioni (6) - - 235 - - (525) (296)
Saldo finale netto 9.268 2.052 1.349 30.777 65 270 60.843 104.624
Saldo finale lordo 9.268 3.675 2.189 159.044 454 5.209 70.792 250.631
Fondo ammortamento e
Svalutazioni - (1.623) (840) (128.267) (389) (4.939) (9.949) (146.007)
Saldo finale netto 9.268 2.052 1.349 30.777 65 270 60.843 104.624

Gruppo Gas Plus
Note esplicative al bilancio
consolidato chiuso al 31 dicembre 2022
(Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)
31 dicembre 2022
Saldo iniziale netto 9.268 2.052 1.349 30.777 65 270 60.843 104.624
Investimenti - 18 1 1.631 9 53 22.739 24.451
Ammortamenti - (128) (38) (8.234) (16) (139) - (8.555)
Ripristini di valore
(svalutazioni) - - - 594 - - 991 1.585
Alienazioni - - - - - - (673) -
Altre variazioni (65) - - 40.284 - - (40.401) (182)
Saldo finale netto 9.203 1.942 1.312 65.052 58 184 43.499 121.250
Saldo finale lordo 9.203 3.693 2.190 200.959 463 5.262 52.457 274.227
Fondo ammortamento e
Svalutazioni - (1.751) (878) (135.907) (405) (5.078) (8.958) (152.977)
Saldo finale netto 9.203 1.942 1.312 65.052 58 184 43.499 121.250

Nell'esercizio 2022, la voce si incrementa per complessivi Euro 16.626 per l'effetto congiunto principalmente:

Gli investimenti relativi alle attività di estrazione (impianti e macchinari E&P) presenti nell'attivo patrimoniale sono ammortizzati con il metodo dell'unità di prodotto dal momento in cui viene iniziata la produzione di idrocarburi. Con tale metodo l'aliquota di ammortamento è individuata rapportando la quantità estratta nel corso dell'esercizio alla quantità di riserve certe estraibili stimata giacente all'inizio dell'esercizio, con riferimento all'insieme che realizza una correlazione diretta tra investimenti e riserve. I profili di produzione attesa, così come le stime dei volumi delle riserve certe estraibili, sono stati elaborati secondo le risultanze rinvenienti dalla perizia di un primario esperto indipendente. Gli immobili, impianti e macchinari completamente ammortizzati sono di trascurabile entità e si riferiscono principalmente alle categorie attrezzature industriali e commerciali ed agli altri beni.

Segnaliamo, inoltre, che non esistono immobili, impianti e macchinari temporaneamente inattivi.

8. Diritti d'uso

I diritti d'uso hanno un valore netto di Euro 11.381 al 31 dicembre 2022 e sono dettagliabili come segue:

Gruppo Gas Plus Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2022

(Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

Software Terreni Fabbricati Impianti e
macchinari
(E&P)
Altri beni Totale
31 dicembre 2021
Saldo iniziale netto 74 7.302 2.859 30 83 10.348
Nuovi contratti e modifiche contrattuali 3 (19) 173 105 1 263
Ammortamenti (25) (2.594) (600) (71) (40) (3.330)
Altre variazioni - 3.894 - - - 3.894
Saldo finale netto 52 8.583 2.433 64 43 11.175
Saldo finale lordo 77 12.567 4.208 281 135 17.268
Fondo ammortamento e svalutazioni (25) (3.984) (1.776) (217) (91) (6.093)
Saldo finale netto 52 8.583 2.432 64 44 11.175
31 dicembre 2022
Saldo iniziale netto 52 8.583 2.432 64 44 11.175
Nuovi contratti e modifiche contrattuali 72 141 232 70 - 515
Ammortamenti (40) (4.030) (621) (70) (30) (4.791)
Altre variazioni - 4.482 - - - 4.482
Saldo finale netto 84 9.176 2.043 64 14 11.381
Saldo finale lordo 149 17.190 4.440 351 135 22.265
Fondo ammortamento e svalutazioni (65) (8.014) (2.397) (287) (121) (10.884)
Saldo finale netto 84 9.176 2.043 64 14 11.381

La voce diritti d'uso si riferisce principalmente a contratti di leasing aventi per oggetto la locazione di terreni ove sono presenti gli impianti di sfruttamento minerario delle società italiane della B.U. E&P e l'affitto di fabbricati destinati alle sedi operative e agli uffici del Gruppo.

Nel 2022, la voce si incrementa complessivamente per Euro 206 principalmente per l'effetto congiunto di:

9. Avviamento

L'avviamento ha un valore netto di Euro 844 al 31 dicembre 2022 (senza variazioni rispetto al 31 dicembre 2021) ed è riferito all'acquisizione della società Rete Gas Fidenza S.r.l. avvenuta nel 2019. La società acquisita è attiva nel servizio di distribuzione gas nel territorio del Comune di Fidenza (PR) e gestisce circa 12.500 PdR, con oltre 200 km di condutture.

10. Concessioni e altre immobilizzazioni immateriali

Le immobilizzazioni immateriali hanno un valore netto di Euro 259.784 al 31 dicembre 2022 e sono dettagliabili come segue:

Gruppo Gas Plus Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2022

(Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

Concessioni
di
coltivazione
Costi di
esplorazione
Beni in
concessione
(IFRIC 12)
Concessioni
di
distribuzione
gas e altre
Totale
31 dicembre 2021
Saldo iniziale netto 180.878 - 71.888 510 253.276
Investimenti - 238 2.370 251 2.859
Ammortamenti (4.645) (238) (3.478) (306) (8.667)
Ripristini di valore e (svalutazioni) 13.028 - - - 13.028
Alienazioni - - (35) - (35)
Altre variazioni (119) - (378) (35) (532)
Saldo finale netto 189.142 - 70.367 420 259.929
Saldo finale lordo 384.463 238 115.511 9.749 509.961
Fondo ammortamento e
Svalutazioni (195.321) (238) (45.144) (9.329) (250.032)
Saldo finale netto 189.142 - 70.367 420 259.929
31 dicembre 2022
Saldo iniziale netto 189.142 - 70.367 420 259.929
Investimenti - 158 2.529 200 2.887
Ammortamenti (6.398) (158) (3.536) (248) (10.340)
Ripristini di valore e (svalutazioni) 7.330 - - - 7.330
Altre variazioni (1) - (21) - (22)
Saldo finale netto 190.073 - 69.339 372 259.784
Saldo finale lordo 384.462 158 118.019 9.949 512.588
Fondo ammortamento e
Svalutazioni (194.389) (158) (48.680) (9.577) (252.804)
Saldo finale netto 190.073 - 69.339 372 259.784

Concessioni di coltivazione

Le concessioni di coltivazione al 31 dicembre 2022 hanno un valore netto di Euro 190.073 e sono rappresentate in Italia da 42 concessioni di coltivazione e 1 istanza di concessione.

Inoltre, all'estero, il Gruppo ha 1 licenza esplorativa off-shore nel Mare del Nord e detiene una quota del 10% nelle due concessioni di produzione Ana e Doina nel Mar Nero in Romania.

La voce concessione di coltivazione si incrementa di Euro 931 per l'effetto congiunto principalmente:

I titoli minerari sono ammortizzati in base al metodo dell'unità di prodotto, a partire dall'avvio della produzione delle riserve di idrocarburi rapportando la quantità estratta nel corso dell'esercizio alla quantità di riserve certe e probabili estraibili stimata giacente all'inizio dell'esercizio. Il metodo applicato realizza una correlazione diretta tra investimenti e riserve. Le stime dei volumi delle riserve certe e probabili sono state elaborate secondo le risultanze rinvenienti dalla perizia di un primario esperto indipendente.

La voce concessioni di coltivazione include il valore di riserve provate e probabili in alcuni siti non ancora produttivi. Al 31 dicembre 2022, tale valore risulta pari a Euro 97.504.

Le concessioni di coltivazione sono assoggettate a verifica della recuperabilità del relativo valore di iscrizione avendo riguardo alla conferma dell'impegno a proseguire l'attività mineraria e considerando fatti e circostanze che possano evidenziare la presenza di indicatori di perdite di valore.

Costi di esplorazione

I costi di ricerca ed esplorazione dell'anno che vengono completamente ammortizzati nell'esercizio di sostenimento sono risultati pari a Euro 158 (di cui Euro 36 relativi ad attività di ricerca condotta all'estero) rispetto ad Euro 238 (di cui Euro 29 relativi ad attività di ricerca condotta all'estero) dell'esercizio 2021.

Beni in concessione (IFRIC 12)

Come già specificato nella precedente nota n. 4, Principi contabili e criteri di valutazione, in seguito all'adozione a partire dal 1° gennaio 2010 dell'IFRIC 12, Accordi per servizi in concessione, sono stati riclassificati tra le attività immateriali i fabbricati industriali e gli impianti di distribuzione detenuti in concessione dalle società controllate GP Infrastrutture S.r.l. e Rete Gas Fidenza S.r.l. per un importo complessivo al 31 dicembre 2021 di Euro 70.367 e al 31 dicembre 2022 di Euro 69.339.

I beni in concessione hanno presentato un decremento complessivo di Euro 1.028 da attribuire principalmente a:

Concessioni di distribuzione

Alla data del 31 dicembre 2022, il Gruppo Gas Plus è titolare di 40 concessioni per la distribuzione di gas nei comuni che hanno rilasciato le concessioni stesse. Il valore netto di tali concessioni al 31 dicembre 2022 ammonta a Euro 42. In alcuni casi, a fronte delle concessioni, il Gruppo Gas Plus ha pagato ai comuni un importo "una tantum", iscritto tra le immobilizzazioni immateriali ed ammortizzato sulla base della scadenza della concessione.

In merito alla scadenza delle concessioni, è utile evidenziare che, in base alla normativa primaria (art. 24 del Decreto Legislativo n. 93/11), le scadenze "ope legis" sono state prorogate fino alla gara d'ambito. Si rimanda alla nota n. 5, Utilizzo di Stime, e alla relazione sulla gestione per maggiori dettagli.

Le concessioni di distribuzione gas e gli altri diritti si decrementano di Euro 19 rispetto al precedente esercizio per gli ammortamenti registrati nell'anno.

Altre immobilizzazioni immateriali

Le altre immobilizzazioni immateriali comprendono quasi esclusivamente costi per licenze software.

Ripristini/perdite di valore delle attività (Impairment test ai sensi dello IAS 36)

Come già anticipato, il Gruppo effettua il test di impairment al termine di ciascun esercizio e, comunque, tutte le volte in cui si presentano indicatori di possibili perdite di valore delle proprie attività non correnti.

Il test di impairment del Gruppo al 31 dicembre 2022 viene quindi effettuato laddove sono stati identificati degli indicatori di perdita di valore delle proprie attività e si basa sulla stima del valore d'uso. Le cash generating unit (CGU) sono individuate coerentemente alla struttura organizzativa e di business del Gruppo, come attività che generano flussi di cassa in entrata indipendenti derivanti dall'utilizzo continuativo delle stesse.

Nel corso del 2022, si sono manifestati diversi indicatori esterni di possibili perdite di valore (l'aumento dei tassi di interesse bancari che si riflette sul tasso di attualizzazione, il repentino incremento del tasso di inflazione), oltre a fattori di incertezza geopolitica, derivanti soprattutto dal conflitto tra Russia e Ucraina. Al 31 dicembre 2022, il Gruppo registra una capitalizzazione di mercato inferiore al patrimonio netto, che risulta influenzata dai limitati volumi scambiati del titolo.

Dall'altro lato, è proseguito il rafforzamento dei prezzi del gas naturale che si attestano tuttora su livelli molto elevati, seppur in un quadro di forte incertezza e volatilità, e che contribuiscono positivamente alla recuperabilità del valore delle attività iscritte, in particolar modo nel settore E&P, i cui risultati sono stati in sensibile crescita nonostante i contributi una tantum a carico degli operatori del settore. Le società del settore E&P (CGU E&P Italia) hanno, quindi, rivisto le valutazioni effettuate nei precedenti esercizi in quanto l'effetto congiunto di tali indicatori poteva determinare il ripristino di valore di alcune attività precedentemente svalutate. Si ricorda che le altre attività del Gruppo non sono state oggetto di precedenti svalutazioni e l'effetto congiunto di tali indicatori non fa emergere possibili perdite del loro valore di iscrizione a bilancio.

In particolare, per quanto concerne le attività E&P si rammenta che, nel 2020, il management aveva individuato alcuni indicatori di impairment relativamente alla CGU E&P Italia che risultavano connessi, da un lato, all'evoluzione del quadro normativo avviata con il D.L. 135 del 14/12/18, convertito con L. 12 del 11/2/19 e proseguita con la presentazione da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, in applicazione delle citata legge nel mese di febbraio del 2021, del documento di consultazione «Piano per la Transizione Energetica Sostenibile delle Aree Idonee (PiTESAI)», dall'altro, al quadro economico generale e all'andamento degli scenari di prezzo degli idrocarburi che avevano richiesto una revisione della previsione dei prezzi di lungo termine, nonché alle revisioni negative delle previsioni di sfruttamento di determinate riserve di idrocarburi.

Le società della CGU E&P Italia avevano quindi valutato i suddetti indicatori di perdite di valore, rivedendo le modalità e la misura con cui le loro attività avrebbero potuto continuare ad essere utilizzate e/o essere sviluppate ed avevano ritenuto di effettuare test di impairment sulle singole rispettive attività.

Ciò aveva comportato l'iscrizione di svalutazioni delle attività materiali e immateriali relative a specifiche concessioni di coltivazione di idrocarburi della CGU E&P Italia per un ammontare complessivo di Euro 98.786, oltreché dell'avviamento allocato alla CGU E&P Italia per Euro 750, per complessivi Euro 99.536.

La significativa ripresa dei prezzi del gas naturale avvenuta nel corso del 2021 e l'attesa di una ripresa dei prezzi del gas prevista nel corso dei successivi anni, sostenuta dalle dinamiche di mercato, avevano portato il management a riconsiderare lo scenario dei prezzi degli idrocarburi alla base del precedente test di impairment. Non erano invece emerse variazioni sostanziali degli altri indicatori di impairment considerati nell'esercizio precedente.

Pertanto, alla luce delle mutate circostanze, le società del settore E&P (CGU E&P Italia) avevano rivisto le proprie valutazioni per determinare l'eventuale misura del ripristino di valore delle attività precedentemente svalutate.

Ciò aveva comportato l'iscrizione di ripristini di valore di alcune attività materiali e immateriali relative a specifiche concessioni di coltivazione di idrocarburi della CGU E&P Italia per un ammontare complessivo di Euro 17.122. Poiché, inoltre, a partire dal mese di gennaio 2022 era ripresa la produzione di gas metano in una concessione di coltivazione operata del Gruppo che si stava tuttavia attestando su livelli inferiori alle attese, sulle immobilizzazioni immateriali della suddetta concessione era stata operata una svalutazione di Euro 4.094, al lordo della relativa fiscalità differita.

Come già evidenziato, nel corso del 2022 si sono manifestati diversi indicatori di possibili perdite di valore (l'aumento dei tassi di interesse bancari che si riflette sul tasso di attualizzazione e quello dell'inflazione, oltre a fattori di incertezza geopolitica, derivanti dal conflitto tra Russia ed Ucraina).

Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2022 (Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

Tuttavia è proseguito il rafforzamento dei prezzi del gas naturale che si attestano tuttora su livelli molto elevati, seppur in un quadro di forte incertezza e volatilità, e che è stato in grado di compensare ed annullare tutti gli effetti degli indicatori di impairment precedentemente evidenziati.

In tale contesto è stata possibile la ripresa della produzione in alcuni siti minerari precedentemente svalutati; inoltre la produzione di alcuni siti minerari, anch'essi precedentemente svalutati, si è rivelata su livelli superiori alle attese.

Sono quindi emerse indicazioni del venir meno dei presupposti alla base delle svalutazioni di talune delle attività gestite dalle società italiane (Gas Plus Italiana S.r.l. e Società Padana Energia S.r.l.) del settore E&P (CGU E&P Italia) rilevate nei precedenti esercizi.

Pertanto, alla luce delle mutate circostanze, le stesse hanno rivisto le proprie valutazioni per determinare l'eventuale misura del ripristino di valore delle attività precedentemente svalutate.

A tale scopo è stato rideterminato il valore d'uso delle attività considerando i flussi di cassa attesi delle concessioni di coltivazione sulla base delle previsioni di sfruttamento lungo la vita utile residua delle stesse concessioni. Tali flussi tengono conto dei dati del Budget 2023 del Gruppo, approvato dal Consiglio di Amministrazione, e per il periodo successivo sono state utilizzate le previsioni del management. Si evidenzia che il Consiglio di Amministrazione ha approvato le assunzioni alla base della verifica della recuperabilità dei valori e i relativi risultati.

Le principali assunzioni che hanno determinato i flussi di cassa sono state le seguenti:

I flussi, così determinati, sono stati attualizzati al costo medio ponderato del capitale investito (WACC) pre-imposte del 9,65% (equivalente ad un tasso post-imposte del 7,34%), in aumento rispetto al corrispondente tasso del precedente esercizio pari all'8,82% (equivalente ad un tasso post-imposte del 6,7%).

Le suddette valutazioni hanno comportato ripristini di valore delle attività immateriali e materiali di alcune concessioni di coltivazione di idrocarburi della CGU E&P Italia per un ammontare complessivo di Euro 8.989, al lordo della relativa fiscalità differita. E' stata inoltre effettuata una svalutazione di Euro 74 relativamente ad una concessione non operata dal Gruppo per cui è in corso la cessazione della produzione.

11. Altre attività finanziarie

Le altre attività finanziarie non correnti sono così dettagliate:

Gruppo Gas Plus Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2022

(Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

31 dicembre 2022 31 dicembre 2021
Partecipazioni in altre società
- Serenissima Gas S.p.A. 7.503 5.961
Depositi cauzionali 586 243
Anticipi per gare d'ambito 398 398
Credito d'imposta Industria 4.0 333 231
Crediti verso consorzi non correnti - 1.997
Totale altre attività finanziarie non correnti 8.820 8.830

Le partecipazioni in altre società si riferiscono a partecipazioni non di collegamento in società attive nel settore della distribuzione del gas ed utilities. Tali partecipazioni sono classificate come attività finanziarie al fair value con variazioni imputate al conto economico complessivo ed imputate direttamente a patrimonio netto come riportato nella nota n. 18, Patrimonio Netto, in applicazione dell'IFRS 9.

Nel corso del 2022 il valore di iscrizione della partecipazione in Serenissima Gas S.p.A., la cui quota di maggioranza è stata di recente oggetto di trasferimento tra gruppi quotati del settore, è stato rideterminato. La società partecipata non ha distribuito dividendi (l'importo distribuito nel corso del 2021 era pari ad Euro 662, come riportato nella nota n. 28, Proventi e oneri diversi).

Nel secondo semestre del 2022, grazie al gas-in del Progetto Midia in Romania, è stato incassato il credito residuo per la cessione della quota del 5% del progetto.

12. Fair value

I saldi delle attività per fair value non correnti e correnti sono dettagliati nel seguente prospetto. Le descrizioni indicano la tipologia di strumento derivato in essere:

Migliaia di Euro 31 dicembre 2022 31 dicembre 2021
Interest rate swap 878 36
Totale fair value attivo non corrente 878 36
Derivati su commodity 5.590 902
Interest rate swap 366 -
Totale fair value attivo corrente 5.956 902

Al 31 dicembre 2022 ed al 31 dicembre 2021, non vi erano in essere passività per fair value non correnti. I saldi delle passività per fair value correnti sono invece dettagliati nel seguente prospetto. Le descrizioni indicano la tipologia di strumento derivato in essere:

Migliaia di Euro 31 dicembre 2022 31 dicembre 2021
Interest rate swap - 87
Derivati su commodity 2.246 21.638
Totale fair value passivo corrente 2.246 21.725

Interest rate swap

Per la copertura del rischio di variazione dei tassi di interesse, relativamente al contratto Finanziamento ISP-Banco BPM, Gas Plus S.p.A. ha stipulato i seguenti contratti derivati:

Gruppo Gas Plus Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2022

(Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

Al 31 dicembre 2022, il fair value di tali strumenti derivati è complessivamente positivo per Euro 1.244, contro un valore complessivamente negativo di Euro 51 al 31 dicembre 2021, in conseguenza del progressivo aumento dei tassi di interesse.

Tutti i contratti stipulati soddisfano i criteri per il trattamento in hedge accounting ai fini contabili.

Derivati su commodity

Nel corso dell'esercizio 2022 e 2021, la società capogruppo Gas Plus S.p.A. ha stipulato con diversi istituti di credito derivati (swap) per la copertura del rischio di oscillazione del prezzo di mercato del gas, per conto delle singole società/B.U. esposte a tale rischio.

Al 31 dicembre 2022, il fair value di tali strumenti derivati è complessivamente positivo per Euro 3.344, contro un valore complessivamente negativo di Euro 20.736 al 31 dicembre 2021. Nel 2021, tali derivati erano stati stipulati, anche in ottemperanza agli obblighi previsti dal contratto di finanziamento in essere con Intesa Sanpaolo e Banco BPM, ad inizio dello scorso anno e quindi prima della forte ripresa degli scenari energetici e la relativa valutazione aveva pertanto risentito del differente andamento delle curve dei prezzi all'epoca di sottoscrizione e quelle dei periodi successivi. Tali derivati, che avevano soddisfatto i criteri per il trattamento in hedge accounting ai fini contabili, erano stati contabilizzati con contropartita una riserva di patrimonio netto ed il relativo importo è stato pertanto recepito nel conto economico dell'esercizio in esame unitamente agli effetti economici positivi che sono stati generati dagli elementi coperti.

Tutti i derivati di copertura stipulati a tale scopo nel corso dell'esercizio 2022 e 2021 hanno soddisfatto i criteri per il trattamento in hedge accounting ai fini contabili.

13. Imposte sul reddito

I saldi delle voci attività per imposte anticipate e fondo imposte differite sono dettagliati nel seguente prospetto. Le descrizioni indicano la natura delle differenze temporanee.

Migliaia di Euro 31 dicembre 2022 31 dicembre 2021
Imposte differite attive, relative a:
Fondo svalutazione crediti 452 418
Fondo per benefici ai dipendenti 13 159
Fondo abbandono 27.013 25.443
Ammortamenti civilistici eccedenti 4.964 4.460
Svalutazioni civilistiche eccedenti 5.094 9.280
Fair value derivati in hedge accounting 827 4.240
Altro 705 2.591
Totale imposte differite attive 39.068 46.591
Migliaia di Euro 31 dicembre 2022 31 dicembre 2021
Imposte differite passive, relative a:
Plusvalore delle concessioni di coltivazione ed impianti E&P (9.038) (9.285)
Plusvalore delle concessioni di distribuzione (2.694) (2.824)
Fair value derivati in hedge accounting (1.517) (261)
Altro (617) (252)
Totale imposte differite passive (13.866) (12.622)

Le imposte differite attive si decrementano di Euro 7.523 principalmente per effetto di rilasci di imposte anticipate:

Le imposte differite passive si incrementano di Euro 1.244 principalmente per effetto dell'accantonamento di imposte differite relativamente al fair value dei contratti swap sottoscritti per la copertura del rischio di oscillazione del prezzo del gas metano e dei rischi di variazione dei tassi di interesse.

I saldi delle voci di crediti per imposte sul reddito correnti e debiti per imposte sul reddito non correnti e correnti sono dettagliati nel seguente prospetto:

Migliaia di Euro 31 dicembre 2022 31 dicembre 2021
Crediti per imposte correnti 52 408
Debiti per imposte non correnti – imposta sostitutiva - (2.016)
Debiti per imposte correnti – imposta sostitutiva (2.016) (2.016)
Debiti per imposte correnti – contributo di solidarietà Italia (8.818) -
Debiti per imposte correnti – contributo di solidarietà Romania (21.567) -
Debiti per imposte correnti (5.640) (81)
Totale crediti e (debiti) per imposte sul reddito (37.989) (3.705)

Il forte incremento dei debiti per imposte sul reddito è legato principalmente all'introduzione in Italia ed in Romania dei contributi straordinari di solidarietà, da versare entro la fine del mese di giugno 2023.

La voce debiti per imposte correnti include il debito residuo per l'imposta sostitutiva del 3% dovuta da parte delle società controllate della Business Unit E&P Italia e della Business Unit Network & Transportation per il riallineamento dei valori fiscali ai maggiori valori civilistici delle immobilizzazioni immateriali e materiali, deliberato dalle stesse controllate in sede di approvazione del progetto di bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2020, in applicazione dell'art. 110, comma 8 del D.L. n. 104/2020 (cd. Decreto Agosto), successivamente modificato dalla Legge di Bilancio 2021. L'imposta sostitutiva ancora dovuta è pari ad Euro 2.016 e verrà pagata alla scadenza prevista per il versamento del saldo delle imposte sul reddito del periodo di imposta 2022.

I dettagli delle imposte sul reddito dell'esercizio e la riconciliazione delle imposte teoriche con le imposte effettive sono indicati nel seguente prospetto:

Gruppo Gas Plus Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2022

(Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

Imposte sul reddito dell'esercizio 31 dicembre 2022 31 dicembre 2021
Risultato ante imposte 55.786 3.399
Aliquota teorica (IRES e IRAP) 28,82% 28,82%
Imposte teoriche (16.078) (980)
Effetto fiscale sulle differenze permanenti:
Costi non deducibili (444) (416)
Plusvalenze ed altri proventi non imponibili 379 192
Contributo straordinario caro bollette 2022 (8.058) -
Contributo di solidarietà - Italia (8.819) -
Contributo di solidarietà - Romania (21.646) 41
Altre variazioni in diminuzione 1.134 1.213
IRAP non deducibile (744) (266)
IRAP non applicata su valore della produzione estero 1.843 -
Imposte sul reddito dell'esercizio (52.435) (256)
Imposte correnti (48.482) (398)
Imposte differite (3.953) 142
Imposte sul reddito dell'esercizio (52.435) (256)
Aliquota effettiva d'imposta 93,99% 7,53%

Sul tax rate del Gruppo dell'anno 2022 ha senza dubbio inciso l'eccezionale incidenza dei contributi straordinari per complessivi Euro 38.523 previsti dalle recenti disposizioni di legge in Italia ed in Romania, per cui non è prevista alcuna deducibilità ai fini delle imposte sui redditi e in particolare:

In assenza di tali componenti il tax rate si sarebbe attestato a circa il 25%.

La società capogruppo Gas Plus S.p.A. e le sue controllate GP Infrastrutture S.r.l., Gas Plus Italiana S.r.l., Gas Plus Vendite S.r.l., Gas Plus Storage S.r.l., Gas Plus Energia S.r.l., GP Infrastrutture Trasporto S.r.l., Società Padana Energia S.r.l., Gas Plus International Holding S.r.l. e, a partire dall'esercizio 2020, Rete Gas Fidenza S.r.l., hanno congiuntamente esercitato l'opzione per la tassazione di Gruppo ai sensi degli artt. 117 e seguenti del T.U.I.R. Gli obblighi e gli adempimenti inerenti ai versamenti dell'IRES di competenza delle suddette società sono pertanto assolti direttamente dalla Capogruppo, pur rimanendo ogni società responsabile della propria dichiarazione fiscale.

Si segnala che la società capogruppo Gas Plus S.p.A., in data 31 gennaio 2022, ha presentato un'istanza di interpello, ai sensi del combinato disposto dell'art. 11 della L. 212/00, e dell'art. 132, comma 3, del D.P.R. n. 917/86 per la comunicazione di variazione dei dati per il triennio 2021-2023, a seguito del rinnovo del soggetto incaricato della revisione contabile delle società controllate estere. Il Gruppo ha, quindi, tacitamente rinnovato per il triennio 2021-2023 il regime di consolidato fiscale mondiale ed incluso nella determinazione della propria base imponibile anche i redditi conseguiti nell'esercizio 2022 dalle proprie controllate non residenti che possiedono i requisiti per la relativa inclusione nell'area di consolidamento (Gas Plus International B.V., Gas Plus Netherlands B.V. e Gas Plus Dacia S.r.l.). In data 27 maggio 2022 la Direzione Regionale delle Entrate per la Lombardia ha risposto positivamente.

Gli effetti fiscali dell'adesione al consolidato mondiale per l'esercizio 2022 sono stati pari ad un maggior carico fiscale di Euro 3.879 (contro un minor carico fiscale complessivo di Euro 41 nel bilancio 2021).

14. Rimanenze

Le rimanenze, pari al 31 dicembre 2022 a Euro 3.430, si dettagliano come segue:

Migliaia di euro 31 dicembre 2022 31 dicembre 2021
Materie prime, sussidiarie e di consumo 2.680 2.710
Prodotti finiti e merci 1.010 667
Svalutazione magazzino materie prime (260) -
Totale 3.430 3.377

Le rimanenze di materie prime, sussidiarie e di consumo si riferiscono a materiali per la realizzazione e la manutenzione degli impianti di distribuzione gas e a materiali destinati all'attività di esplorazione e produzione gas.

Al 31 dicembre 2022 e 2021, la categoria "Prodotti finiti e merci" include principalmente il petrolio in stoccaggio presso la concessione Mirandola della società controllata Società Padana Energia S.r.l.

15. Crediti commerciali

I crediti commerciali pari al 31 dicembre 2022 a Euro 50.709 sono dettagliati nella seguente tabella con il relativo confronto con l'esercizio precedente:

Crediti commerciali: 31 dicembre 2022 31 dicembre 2021
Utenti civili 17.717 14.021
Utenti industriali 2.302 1.128
Grossisti 10.113 9.177
Grossisti – estero 11.090 -
Società di vendita gas naturale 197 2.758
Altri 11.526 11.953
Totale crediti 52.945 39.037
Fondo svalutazione (2.236) (1.923)
Crediti commerciali netti 50.709 37.114

I crediti verso clienti riguardano prevalentemente l'attività di vendita di gas metano ad utenti finali e grossisti. La voce si incrementa di Euro 13.908 rispetto al 31 dicembre 2021 grazie all'inizio della vendita di gas metano a grossisti in Romania, dopo l'avvenuto gas-in del Progetto Midia nel mese di giugno 2022 e all'andamento degli scenari dei prezzi degli idrocarburi.

Fondo svalutazione crediti 31 dicembre 2022 31 dicembre 2021
Fondo finale anno precedente (1.923) (1.955)
Accantonamenti (570) (67)
Altre variazioni 18 54
Utilizzi 239 45
Fondo al 31 dicembre (2.236) (1.923)

Il fondo svalutazione crediti si incrementa per complessivi Euro 313 per effetto congiunto dell'accantonamento dell'anno per Euro 570, del suo rilascio per esubero per Euro 18 e degli utilizzi dell'anno per Euro 239.

16. Altri crediti

Gli altri crediti, pari al 31 dicembre 2022 a Euro 25.742, sono dettagliati nella seguente tabella con il relativo confronto con l'esercizio precedente:

Altri crediti 31 dicembre 2022 31 dicembre 2021
IVA 4.447 1.033
Imposta di consumo 1.571 -
Altri crediti d'imposta 579 -
Crediti verso consorzi 2.750 6.969
Crediti verso società di distribuzione terze 4.527 -
Crediti verso CSEA 9.215 157
Crediti contributi ARERA - Progetto TEE 1.424 3.582
Crediti diversi 496 301
Ratei e risconti 733 752
Totale altri crediti 25.742 12.794

Gli altri crediti sono prevalentemente costituiti da crediti per imposte indirette, crediti verso consorzi relativi alle concessioni di coltivazione in cui il Gruppo, per le attività della concessione, riveste il ruolo di operatore, crediti verso società di distribuzione terze e verso la Cassa Conguaglio dei Servizi Energetici (CSEA), crediti per contributi da ricevere dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambienti (ARERA) in relazione all'importo che sarà riconosciuto alla società controllata GP Infrastrutture S.r.l. per la consegna dei certificati di efficienza energetica (TEE), secondo gli obiettivi fissati dalla stessa Autorità.

La voce si incrementa rispetto al 31 dicembre 2022 di Euro 12.948 principalmente per effetto:

17. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti sono così dettagliate:

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 31 dicembre 2022 31 dicembre 2021
Cassa 11 14
Conti correnti bancari 30.187 21.093
Totale 30.198 21.107

Per maggiori informazioni in relazione alle movimentazioni delle disponibilità liquide e dei mezzi equivalenti si rimanda al prospetto di rendiconto finanziario consolidato.

18. Patrimonio netto

Di seguito si forniscono indicazioni in merito alle singole componenti di patrimonio netto:

Capitale Sociale

Nel corso dell'esercizio 2022 e 2021 non vi sono state variazioni nella composizione e nel valore nominale delle azioni ordinarie della società capogruppo Gas Plus S.p.A..

Si segnala che, in data 20 dicembre 2010, l'Assemblea Straordinaria degli Azionisti della Società aveva deliberato l'eliminazione del valore nominale delle azioni con la relativa modifica all'articolo 5 dello Statuto Sociale.

Il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione nell'esercizio 2022 e 2021 è pari a 44.909.620.

Il numero medio ponderato delle azioni potenziali in circolazione nell'esercizio 2022 e 2021, al netto delle azioni proprie in portafoglio pari a 1.336.677 (in entrambi i periodi in esame) ed in assenza di ulteriori effetti diluitivi, è pari a 43.572.943.

Si rimanda al prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato per l'esercizio 2022 e 2021 per una descrizione quantitativa delle riserve di patrimonio netto.

Nelle seguenti note viene riportata una breve descrizione della natura e della composizione delle principali voci del patrimonio netto.

Riserve

Le riserve sono costituite da:

Utili (perdite) a nuovo

Le altre riserve e gli utili indivisi che includono gli effetti della conversione agli IFRS. Si segnala che tali effetti sono principalmente riferibili alla valutazione a fair value delle immobilizzazioni materiali costituite dagli impianti di distribuzione del gas, valutazione effettuata utilizzando il fair value come sostituto del costo in sede di prima applicazione degli IFRS.

Azioni proprie

Le azioni proprie non presentano variazioni rispetto al 31 dicembre 2021. Al 31 dicembre 2022, la Società Capogruppo Gas Plus S.p.A. detiene 1.336.677 azioni proprie (pari al 2,98% del capitale sociale) per un corrispettivo complessivo di Euro 9.600.

Le azioni proprie sono a disposizione del Consiglio di Amministrazione che ne può disporre senza limiti di tempo o alienandole o quale corrispettivo di eventuali operazioni connesse alla gestione corrente o ad investimenti strategici o ancora a fronte dell'esercizio di opzioni assegnate o da assegnare ai destinatari dei Piani di Incentivazione Azionaria.

Dividendi

In data 23 giugno 2022, l'Assemblea degli Azionisti ha deliberato di distribuire agli Azionisti, a titolo di dividendo e al lordo delle ritenute di legge, l'importo unitario di Euro 5 centesimi per ciascuna delle azioni (al netto delle azioni proprie) ordinarie in circolazione, per l'importo complessivo di Euro 2.179. Il pagamento è avvenuto nel mese di luglio.

Altre componenti del conto economico complessivo

Nell'esercizio 2022, le altre componenti del conto economico complessivo transitate direttamente a patrimonio netto includono:

Nel 2022, in questo ambito, è stata iscritta una variazione positiva al netto delle imposte differite di complessivi Euro 1.561 del fair value della partecipazione in Serenissima Gas S.p.A., al netto delle imposte differite.

Infine, relativamente agli strumenti derivati di copertura in regime di cash flow hedge, si segnala che la variazione di fair value degli swap di copertura su commodities dell'esercizio precedente è stata contabilizzata in riduzione dei ricavi delle vendite per Euro 14.260, con il corrispondente complessivo impatto netto delle imposte anticipate e differite per Euro 3.974.

19. Debiti finanziari correnti e non correnti

Nella seguente tabella sono riportati i debiti finanziari del Gruppo con i dettagli relativi alla loro composizione, scadenza e condizioni:

Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2022 (Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

31 dicembre 31 dicembre
Tipologia Tasso interesse effettivo % Scadenza 2022 2021
Correnti
Scoperti bancari A richiesta 6 6
Banca ISP- incassi per crediti
cartoralizzati Quindicinale 152 167
Finanziamento Revolving Banco BPM Euribor 3m + spread - 15.000
Finanziamento Term ISP-BPM Euribor 3/6m + spread 11.000 9.861
Finanziamento D.L. Liquidità ISP-BPM Euribor 3m + spread 3.906 3.492
Finanziamento RBL Euribor 1/3/6m + spread 4.469 175
Totale debiti finanziari correnti 25.469 28.701
Non correnti
Finanziamento Term ISP-BPM Euribor 3/6m + spread piano rimborso 11.000 21.853
Finanziamento Capex ISP-BPM Euribor 3/6m + spread piano rimborso 27.491 16.570
Finanziamento D.L. Liquidità ISP-BPM Euribor 3m + spread piano rimborso 12.640 16.473
Finanziamento RBL Euribor 1/3/6m + spread piano rimborso - 15.392
Totale debiti finanziari non correnti 51.131 70.288
Totale debiti finanziari 76.600 98.989

Al 31 dicembre 2022, il Gruppo ha in essere debiti finanziari correnti per 25.469 Euro e debiti finanziari non correnti per 51.131 Euro.

Si descrivono qui di seguito le principali caratteristiche dei finanziamenti bancari del Gruppo:

Scoperti c/c bancario

Gli scoperti di c/c bancario, pari a 6 Euro, riguardano le società operative del Gruppo Gas Plus e comprendono principalmente le commissioni bancarie di tenuta conto di fine trimestre, addebitate sul conto corrente nei primi giorni del mese successivo.

Banca ISP – incassi per crediti cartolarizzati

A fine esercizio il debito per incassi di crediti cartolarizzati ammonta ad Euro 152 ed è stato regolarmente rimborsato all'istituto di credito, secondo le scadenze pattuite.

Il relativo contratto di cartolarizzazione (stipulato con Intesa Sanpaolo) prevede la cessione pro soluto dei crediti commerciali della B.U. Retail ed ha scadenza nel mese di aprile del 2023.

Al momento della cessione dei crediti sono riconosciuti a Intesa Sanpaolo:

Finanziamento Revolving Banco BPM

In data 1° dicembre 2021, Gas Plus S.p.A. aveva stipulato con Banco BPM un contratto di finanziamento di tipo revolving a medio termine per un importo complessivo di Euro 15 milioni, da utilizzarsi esclusivamente per cassa, e con scadenza il 1° dicembre 2024.

Alla data del 31 dicembre 2022, tale finanziamento non risulta utilizzato (al 31 dicembre 2021 era interamente utilizzato per Euro 15 milioni).

Il contratto di finanziamento prevede un tasso di interesse nominale annuo variabile, pari alla somma tra il tasso di riferimento (EURIBOR 3m su base 360 giorni) e il margine previsto contrattualmente. Inoltre, il contratto di finanziamento prevede una commissione di mancato utilizzo. L'importo della commissione di mancato utilizzo al 31 dicembre 2022 è stato nullo, poiché la linea è stata interamente rimborsata alla fine del mese di dicembre 2022 (nell'esercizio precedente, l'importo è stato pari a Euro 3).

Il contratto di finanziamento prevede parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi semestralmente, a partire dal bilancio chiuso al 30 giugno 2022, sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS. Tali parametri risultano attualmente essere:

Gas Plus S.p.A. deve comunicare semestralmente il rispetto di tali parametri, contestualmente alla consegna del bilancio consolidato. Al mancato rispetto di uno solo di tali parametri, sempre che tali parametri non siano nel frattempo stati ripristinati secondo i termini contrattuali, la banca finanziatrice ha la possibilità di recedere dal contratto, facendo venir meno l'obbligo della stessa banca nel rendere disponibile ogni ulteriore utilizzo a valere sul Finanziamento Revolving.

Il contratto di finanziamento prevede alcuni impegni e limitazioni per il prenditore. Al mancato rispetto di tali impegni e limitazioni, la banca finanziatrice ha la possibilità di recedere o risolvere il contratto, salvo sanatoria da parte del Gruppo Gas Plus nei casi consentiti.

Finanziamento ISP-Banco BPM

In data 6 agosto 2019, Gas Plus S.p.A. aveva stipulato con Intesa Sanpaolo e Banco BPM un contratto di finanziamento a medio-lungo termine, utilizzabile per cassa, per un importo complessivo di 107 milioni di Euro, che prevede:

a) Linea a medio lungo termine dell'importo di Euro 52 milioni

In data 11 settembre 2019, tale linea è stata integralmente erogata. Nell'esercizio 2022, Gas Plus S.p.A. ha rimborsato complessivamente rate per Euro 10 milioni, rispettando le relative scadenze contrattuali. Il piano concordato residuo di ammortamento è il seguente:

Scadenza Importo da rimborsare
(in Euro)
30 giugno 2023 5.500.000
31 dicembre 2023 5.500.000
30 giugno 2024 5.500.000
31 dicembre 2024 5.500.000
Totale 22.000.000

b) Linea a medio lungo termine "Capex" dell'importo di Euro 55 milioni

La linea è utilizzabile per cassa fino al 30 giugno 2023. A fine 2022 è stata infatti accolta da parte delle banche finanziatrici la richiesta di waiver presentata dalla Società per posticipare dal 31 dicembre 2022 al 30 giugno 2023 il periodo di disponibilità della suddetta linea. Nell'anno 2022 Gas Plus S.p.A. ha effettuato utilizzi aggiuntivi di tale linea per Euro 16,4 milioni, portando l'utilizzo complessivo a fine esercizio a Euro 33,8 milioni. Il piano concordato di ammortamento per l'importo utilizzato è il seguente:

Scadenza Importo da rimborsare
(in Euro)
30 giugno 2023 3.072.727
31 dicembre 2023 3.072.727
30 giugno 2024 4.609.091
31 dicembre 2024 23.045.455
Totale 33.800.000

Gas Plus S.p.A. ha utilizzato tale linea di credito per finanziare il Progetto "Midia" in Romania nel limite di 10 milioni di Euro.

Il contratto di finanziamento prevede una commissione di mancato utilizzo, pari allo 0,50% per il primo anno dalla data di sottoscrizione ed al 25% del margine previsto per gli anni successivi, calcolato sull'importo disponibile della linea di credito. L'importo della commissione di mancato utilizzo complessivamente addebitato nel corso del 2022 è pari a Euro 259 (Euro 285 nell'esercizio precedente) ed è incluso negli oneri finanziari.

Il contratto di finanziamento per le linee di cui sopra prevede un tasso di interesse nominale annuo variabile, pari alla somma tra il tasso di riferimento (EURIBOR 3/6m su base 360 giorni) ed un margine variabile, in funzione della variazione del parametro denominato Leverage Ratio (Indebitamento finanziario netto / EBITDA).

Il contratto di finanziamento prevede parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi semestralmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS. Tali parametri risultano essere:

Al mancato rispetto di uno solo di tali parametri, le banche finanziatrici hanno la possibilità di recedere dal contratto, facendo venir meno l'obbligo delle stesse banche nel rendere disponibile, a partire dalla data del recesso, ogni ulteriore utilizzo a valere sulle linee di credito concesse.

Si segnala che al 31 dicembre 2022 tali parametri finanziari risultano rispettati.

Il contratto di finanziamento prevede alcuni impegni e limitazioni per il prenditore. Al mancato rispetto di tali impegni e limitazioni, le banche finanziatrici hanno la possibilità di recedere o risolvere il contratto, salvo sanatoria da parte del Gruppo Gas Plus nei casi consentiti.

Finanziamenti D.L. Liquidità ISP e BPM

Nel mese di gennaio 2021, alcune società controllate del Gruppo avevano stipulato dei contratti di finanziamento con Intesa Sanpaolo e Banco BPM per complessivi 20 milioni di Euro sulla base delle disposizioni del Decreto Liquidità (decreto-legge n. 23 del 8 aprile 2020), convertito nella Legge n. 40 del 5 giugno 2020. In particolare:

I contratti di finanziamento prevedono un tasso di interesse nominale annuo variabile, pari alla somma tra il tasso di riferimento (EURIBOR 3 m su base 360 giorni) ed un margine fisso di 1,50%.

I contratti di finanziamento stipulati con Intesa Sanpaolo prevedono, inoltre, parametri finanziari (financial covenants) da verificare con cadenza annuale sui dati dei bilanci delle singole società controllate redatti in conformità ai principi contabili italiani, a partire dall'esercizio 2021. Tali parametri risultano essere:

Si segnala che al 31 dicembre 2022 tali parametri finanziari risultano rispettati.

Finanziamento RBL

In data 6 dicembre 2019, la società controllata Gas Plus Dacia S.r.l. (insieme ai partners del Progetto "Midia" in Romania, l'operatore Black Sea Oil & Gas e Petro Ventures Resources S.r.l., di seguito insieme anche il "consorzio") aveva stipulato con un pool di banche (inizialmente composto, da Crédit Agricole Corporate and Investment Bank, Société Generale, London Branch and BRD Groupe Société Générale) un contratto di finanziamento a medio-lungo termine, utilizzabile per cassa, per un importo complessivo di Euro 20 milioni (pari al 10% del finanziamento complessivo sottoscritto dal consorzio di Euro 200 milioni), destinato al finanziamento del Progetto "Midia" in Romania. Successivamente, a valle di un processo di rideterminazione da parte delle banche dell'importo erogabile anche a fronte di una riduzione del costo complessivo dell'investimento, in data 12 novembre 2020, la linea di finanziamento era stata ridotta ad Euro 18,5 milioni (Euro 185 milioni per l'intero consorzio). Nel mese di luglio 2021, grazie all'ingresso di una nuova banca, la linea di finanziamento si era incrementata di 0,5 milioni di euro (5 milioni di Euro per l'intero consorzio), passando da 18,5 milioni di Euro a 19 milioni di Euro (190 milioni di Euro per l'intero consorzio).

Nel primo semestre 2022, Gas Plus Dacia S.r.l. ha richiesto erogazioni addizionali della residua linea disponibile per complessivi Euro 2,4 milioni e, nel secondo semestre 2022, ha effettuato rimborsi anticipati per Euro 14,6 milioni grazie ai flussi di cassa positivi generati dal Progetto Midia dopo il gas-in avvenuto nello scorso mese di giugno. Alla data del 31 dicembre 2022 la linea risultava utilizzata per Euro 4,4 milioni. Dopo la chiusura del periodo, all'inizio dell'esercizio 2023, tale importo residuo è stato rimborsato e la linea interamente cancellata.

Il contratto di finanziamento prevedeva una commissione di mancato utilizzo, pari allo 0,20% del margine previsto fino alla prima erogazione e allo 0,40% successivamente, calcolato sull'importo disponibile della linea di credito. L'importo della commissione di mancato utilizzo complessivamente addebitato nel corso del 2022 è pari a Euro 58 (pari a Euro 136 nel 2021) ed è incluso negli oneri finanziari.

Il contratto di finanziamento prevedeva un tasso di interesse nominale annuo variabile, pari alla somma tra il tasso di riferimento (EURIBOR 1/3/6m su base 360 giorni) ed un margine variabile, in funzione dell'andamento del Progetto "Midia".

Il contratto di finanziamento prevedeva parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi semestralmente sui dati della società controllata Gas Plus Dacia S.r.l. redatti in conformità agli IFRS, dopo un anno dall'inizio dell'estrazione di gas nei campi Ana e Doina nel Mar Nero in Romania. Tali parametri risultavano essere:

Al mancato rispetto di uno solo di tali parametri, le banche finanziatrici avevano la possibilità di recedere dal contratto, facendo venir meno l'obbligo delle stesse banche nel rendere disponibile, a partire dalla data del recesso, ogni ulteriore utilizzo a valere sulle linee di credito concesse.

Indebitamento finanziario netto

Il totale indebitamento finanziario netto del Gruppo, secondo gli orientamenti in materia di obblighi di informativa ai sensi del Regolamento UE 2017/1129 dell'European Securities and Markets Authority (ESMA), al 31 dicembre 2022 e 2021 è dettagliato come segue:

Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2022 (Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

importi in migliaia di euro 31 dicembre 2022 31 dicembre 2021
A. Disponibilità liquide 30.198 21.107
B. Mezzi equivalenti e disponibilità liquide - -
C. Altre attività finanziarie correnti - -
D. Liquidità (A + B + C) 30.198 21.107
E. Debito finanziario corrente (1) 1.138 16.149
F. Parte corrente del debito finanziario non corrente 24.945 13.528
G. Indebitamento finanziario corrente (E + F) 26.083 29.677
H. Indebitamento finanziario corrente netto (G - D) (4.115) 8.570
I. Debito finanziario non corrente (2) 53.127 73.637
J. Strumenti di debito - -
K. Debiti commerciali e altri debiti non correnti - -
L. Indebitamento finanziario non corrente (I + J + K) 53.127 73.637
M. Totale indebitamento finanziario (H + L) 49.012 82.207

Note:

(1) Al 31 dicembre 2022 include per Euro 980 la quota a breve dei debiti per lease (Euro 889 al 31 dicembre 2021).

(2) Al 31 dicembre 2022 include per Euro 2.874 la quota a medio/lungo termine dei debiti per lease (Euro 3.385 al 31 dicembre 2021).

Ai sensi dello IAS 7 – Rendiconto finanziario si riporta nella seguente tabella la riconciliazione tra il saldo iniziale ed il saldo finale dell'indebitamento finanziario netto.

31 dicembre Flussi monetari Flussi non monetari 31 dicembre
2021 Variazione
fair value
Altre
variazioni
2022
Debiti finanziari correnti 29.590 (4.275) - 1.134 26.449
Fair value passivo corrente 87 - (87) - -
Debiti finanziari non correnti 73.673 (20.999) - 1.331 54.005
Fair value attivo corrente - (366) (366)
Fair value attivo non corrente (36) - (842) - (878)
Passività nette derivanti da
attività di finanziamento
103.314 (25.274) (1.295) 2.465 79.210
Disponibilità liquide e mezzi
equivalenti
21.107 9.091 - - 30.198
Indebitamento finanziario netto 82.207 (34.365) (1.295) 2.465 49.012

20. Debiti finanziari per lease correnti e non correnti

Nella seguente tabella sono riportate le movimentazioni dei debiti finanziari per lease correnti e non correnti del Gruppo:

Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2022 (Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

Totale debiti per
lease
Debiti per lease
correnti
Debiti per lease
non correnti
Saldo finale al 1° gennaio 2021 4.919 842 4.077
Nuovi contratti e modifiche contrattuali 263
Decrementi (824)
Oneri finanziari (84)
Saldo finale al 31 dicembre 2021 4.274 889 3.385
Nuovi contratti e modifiche contrattuali 515
Decrementi (862)
Oneri finanziari (73)
Saldo finale al 31 dicembre 2022 3.854 980 2.874

In applicazione del principio IFRS 16, al 31 dicembre 2022, il Gruppo ha in essere debiti finanziari per lease correnti per 980 Euro (al 31 dicembre 2021 per Euro 889) e debiti finanziari per lease non correnti per 2.874 Euro (al 31 dicembre 2021 per Euro 3.385). Tali debiti si riferiscono principalmente a contratti di affitto aventi ad oggetto i complessi immobiliari destinati alle sedi operative e agli uffici del Gruppo, nonché a contratti di locazione dei terreni ove sono presenti gli impianti di sfruttamento minerario della Business Unit E&P.

Nel corso del 2022, i debiti finanziari per lease presentano un decremento complessivo di Euro 420 dovuto a:

21. Fondo per benefici ai dipendenti

I piani per benefici definiti a favore di dipendenti del Gruppo riguardano quasi esclusivamente il trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato disciplinato dalla legislazione italiana all'articolo 2120 del codice civile. L'indennità, erogata sotto forma di capitale, è pari alla somma di quote di accantonamento calcolate sulle voci retributive corrisposte in dipendenza del rapporto di lavoro e rivalutate sino al momento della cessazione dello stesso.

Il fondo per benefici ai dipendenti del Gruppo al 31 dicembre 2022 ammonta a Euro 4.546 (al 31 dicembre 2021 era pari ad Euro 5.255) e riflette la valutazione del debito verso il personale secondo criteri attuariali ai sensi dello IAS 19. In particolare, per quanto riguarda lo scenario economicofinanziario i parametri tendenziali utilizzati per la valutazione al 31 dicembre 2022 sono i seguenti:

- Tasso di attualizzazione 3,77%
- Tasso annuo di inflazione 2,30%
- Tasso annuo di incremento TFR 3,225%
- Incremento annuo retribuzioni 1,00%
- Tasso annuo di rotazione del personale 3,00%
- Tasso annuo di anticipazioni 2,00%

Riportiamo nella seguente tabella la movimentazione intervenuta nel fondo per benefici ai dipendenti relativa all'esercizio 2022 e 2021:

Fondi per benefici ai dipendenti 31 dicembre 2022 31 dicembre 2021
Trattamento di fine rapporto - saldo iniziale 5.177 4.990
Altre variazioni - -
Benefici pagati (340) (178)
Subtotale delle variazioni di stato patrimoniale (340) (178)
Costo del servizio 223 222
Interessi netti 96 28
Subtotale incluso nel conto economico 319 250
Variazioni attuariali derivanti da cambiamenti nelle assunzioni finanziarie (850) 19
Aggiustamenti sulla base dell'esperienza 155 96
Subtotale incluso nel conto economico complessivo (695) 115
Trattamento di fine rapporto - saldo finale 4.461 5.177
Fondo per trattamento di quiescenza e obblighi simili 85 78
Fondi per benefici ai dipendenti 4.546 5.255

Qui di seguito è riportata l'analisi di sensitività ricalcolata sull'obbligazione netta del piano a benefici definiti al 31 dicembre 2022, considerando i più significativi cambiamenti nelle assunzioni chiave.

Impatto sul P.N. Impatto sul P.N.
Assunzione +0,25% (0,25%) Assunzione +0,25% (0,25%)
Tasso di inflazione (54) 53 Tasso di attualizzazione 72 (74)

Qui di seguito si riportano le contribuzioni attese da effettuare negli anni futuri a fronte dell'obbligazione del piano a benefici definiti:

Periodo Importo
Entro i prossimi 12 mesi 1.023
Entro 2 anni 297
Entro 3 anni 673
Entro 4 anni 316
Entro 5 anni 206

La durata media dell'obbligazione del piano a benefici definiti alla fine dell'esercizio 2022 è di 11,4 anni.

A partire dal 1° gennaio 2007, la legge Finanziaria e i relativi decreti attuativi hanno introdotto modifiche rilevanti nella disciplina del TFR, fra cui la scelta del lavoratore in merito alla destinazione del proprio TFR maturando. In particolare, per le società con più di 50 dipendenti, i nuovi flussi di TFR possono essere indirizzati dal lavoratore a forme pensionistiche prescelte oppure mantenute in azienda (nel qual caso, quest'ultima versa i contributi TFR ad un conto di tesoreria istituito presso l'INPS). Dette modifiche rendono le future quote di TFR un piano a contributi definiti mentre l'obbligazione maturata al 31 dicembre 2006 continua a essere trattata contabilmente come un piano a benefici definiti, con la conseguente necessità di effettuare i conteggi attuariali escludendo tuttavia la componente relativa gli incrementi salariali futuri.

In tale voce, inoltre, è incluso per Euro 85 (Euro 78 al 31 dicembre 2021) l'accantonamento del contributo "ex Fondo Gas" per i dipendenti della Società capogruppo e delle società controllate aderenti al Contratto Collettivo Nazionale Gas e Acqua ancora compresi nella forza lavoro a seguito della soppressione del fondo stesso con decorrenza 1° dicembre 2015. Le società del Gruppo interessate dovranno accantonare mensilmente tale importo fino al 1° novembre 2035, salvo erogarlo per intero al dipendente (o al relativo Fondo di Categoria), al momento della cessazione del suo rapporto di lavoro (Legge 125/2015 di conversione del D.L. 78/2015).

22. Altri debiti

La seguente tabella riporta il dettaglio degli altri debiti al 31 dicembre 2022 ed il suo confronto con l'esercizio precedente:

31 dicembre 2022 31 dicembre 2021
Debiti per imposta di consumo - 486
IVA 7 4
Debiti per royalties 9.171 2.525
Debiti per windfall tax 3.217 -
Ritenute 381 264
Debiti per canoni di sfruttamento minerario 202 2.131
Debiti verso consorzi 4.528 3.862
Debiti verso società di vendita terze 9.936 -
Debiti verso CSEA 1.413 1.910
Debiti verso il personale 2.241 2.186
Debiti verso istituti di previdenza 1.097 1.086
Premi comunali 352 309
Amministratori e sindaci 201 213
Acconti 1.488 174
Ratei e risconti passivi 45 29
Debiti diversi 757 824
Totale altri debiti 35.036 16.003

Gli altri debiti sono prevalentemente costituiti da debiti per imposte indirette, debiti per canoni di concessione di sfruttamento minerario, debiti verso consorzi relativi alle concessioni di coltivazione in cui il Gruppo partecipa come partner della concessione, ma l'operatore è un terzo soggetto, debiti verso società di vendita terze e debiti verso il personale e verso gli enti previdenziali per premi, ratei di quattordicesima, ferie e permessi maturati ma non ancora goduti alla fine dell'esercizio.

La voce si incrementa rispetto al 31 dicembre 2022 di Euro 19.033 principalmente per effetto:

Altri debiti non correnti 31 dicembre 2022 31 dicembre 2021
Depositi cauzionali passivi 2.427 2.553
Totale altri debiti non correnti 2.427 2.553

Con riferimento ai depositi cauzionali versati dagli utenti, si segnala che tali debiti sono stati iscritti tra i debiti di durata residua superiore all'anno in quanto non risulta determinabile la data del relativo rimborso.

23. Fondi

Nella seguente tabella è riportata la movimentazione dei fondi intercorsa nell'esercizio 2021 e 2022:

Fondo
smantellamento e
Fondo per Fondo
oneri
ripristino siti contenziosi ambientali Altri fondi Totale
Al 31 dicembre 2020 123.309 847 4.924 - 129.080
Rilevazione iniziale e variazione di stima 3.895 - - - 3.895
Oneri finanziari per effetto
attualizzazione 2.695 - - - 2.695
Accantonamento nell'esercizio - - - 4.109 4.109
Utilizzo nell'esercizio a fronte di oneri (485) (600) (21) - (1.106)
Al 31 dicembre 2021 129.414 247 4.903 4.109 138.673
Rilevazione iniziale e variazione di stima 4.482 - - - 4.482
Oneri finanziari per effetto
attualizzazione 4.233 - - - 4.233
Accantonamento nell'esercizio - - - - -
Utilizzo nell'esercizio a fronte di oneri (88) - (14) (4.109) (4.211)
Al 31 dicembre 2022 138.041 247 4.889 - 143.177

Il fondo smantellamento e ripristino siti accoglie la stima dei costi che presumibilmente saranno sostenuti al termine dell'attività di produzione degli idrocarburi o della durata della concessione per la chiusura mineraria dei pozzi, la rimozione delle strutture e il ripristino dei siti.

Nell'esercizio 2022, il fondo smantellamento e ripristino siti si incrementa complessivamente di Euro 8.627 principalmente per effetto:

Tale fondo è stato iscritto tra le passività non correnti in quanto il piano di utilizzo è stimato e, comunque, riferito ad epoche future.

La valutazione delle passività future connesse ai costi di smantellamento e di ripristino siti è un processo complesso basato su ipotesi e criteri tecnici e metodologici validati da un esperto

indipendente oltre che su valutazioni finanziarie che richiedono il giudizio e l'apprezzamento della Direzione nella valutazione delle passività da sostenere e delle tempistiche di effettuazione di tali interventi. Periodicamente, la stima del fondo rischi è rivista per riflettere variazioni significative nelle assunzioni, quali le tempistiche stimate delle attività da eseguire e le relative stime dei costi da sostenere nonché dai tassi di attualizzazione adottati. Tuttavia, i costi di smantellamento e ripristino che saranno effettivamente sostenuti dipenderanno da prezzi di mercato e condizioni di mercato futuri. Inoltre, la tempistica delle attività di smantellamento e ripristino dipenderà dal momento in cui i campi di produzione non saranno più economicamente produttivi, condizione che a sua volta sarà influenzata dalle valutazioni relative all'entità delle riserve di idrocarburi economicamente estraibili e i relativi profili di produzione dei siti. Le stime degli oneri di smantellamento e ripristino siti sono state elaborate dal Gruppo anche sulla base delle risultanze rinvenienti dalla relazione di un esperto indipendente.

Il fondo per contenziosi include l'accantonamento di Euro 247, effettuato nel corso dell'esercizio 2019, a fronte della controversia, allo stato pendente dinanzi al Tribunale Civile di Parma – Sezione Lavoro, relativa al ricorso ex art. 414 c.p.c notificato alle società controllate Rete Gas Fidenza S.r.l. e GP Infrastrutture S.r.l. da parte dell'ex dirigente che ricopriva il ruolo di direttore e che, non appena le quote sociali di Rete Gas Fidenza S.r.l. sono state acquisite da GP Infrastrutture S.r.l., è stato licenziato per giusta causa.

Il fondo oneri ambientali accoglie la stima degli oneri relativi ad interventi ambientali nei siti di produzione del gas. Nel corso dell'esercizio 2022, tale fondo è stato utilizzato per Euro 14 (Euro 21 nell'esercizio 2021).

Gli altri fondi per rischi si riducono per il rilascio di Euro 4.109 del fondo costituito nel precedente esercizio nell'ambito della B.U. Retail, a fronte delle perdite previste nel corso del primo semestre dell'esercizio 2022, relativamente alla clientela con offerte economiche a prezzo fisso e a prezzo variabile con cap sul costo della materia prima. Trattandosi di offerte economiche in vigore dallo scorso esercizio e di durata annuale, considerati i maggiori consumi nel corso del periodo invernale, i relativi effetti economici sono infatti prevalentemente concentrati nei primi mesi dell'anno.

Si segnala, infine, che in Romania per le società che esercitano l'attività di produzione di gas metano è previsto l'obbligo di vendere il 40% della loro produzione al prezzo fisso di € 30/MWh sino al 31 marzo 2025. Il Gruppo, sulla base del parere dei propri legali, ritiene che il suddetto obbligo non sia applicabile alla società controllata Gas Plus Dacia S.r.l. ed è pertanto in corso una vertenza con le autorità competenti.

24. Debiti commerciali

Nella seguente tabella viene riportato il dettaglio dei debiti commerciali al 31 dicembre 2022 ed il loro confronto con l'esercizio precedente:

Debiti commerciali 31 dicembre 2022 31 dicembre 2021
Fornitori Italia 51.236 32.415
Fornitori estero 607 111
Totale debiti commerciali 51.843 32.526

I debiti verso fornitori derivano prevalentemente dalle forniture di gas metano e di materiali per la realizzazione degli impianti gas e dai servizi di vettoriamento di gas metano. Tale voce si incrementa di Euro 19.317 rispetto all'esercizio precedente a causa dell'andamento degli scenari dei prezzi degli idrocarburi.

I debiti verso fornitori sono tutti esigibili entro l'esercizio successivo.

Il profilo finanziario del Gruppo permette la liquidazione dei debiti commerciali attraverso il capitale circolante netto. I debiti hanno un tempo medio di pagamento di 30 – 90 giorni.

25. Ricavi

Per una descrizione quantitativa relativa alla composizione dei ricavi per settori di attività, si faccia riferimento alla nota n. 6, Informativa di settore ed ai commenti riportati nella relazione sulla gestione. I ricavi per tipologia sono indicati nella seguente tabella:

Ricavi 2022 2021
Vendita di gas metano
utenti civili 49.872 34.618
utenti industriali 12.827 6.178
gas prodotto – Italia 59.471 17.671
gas prodotto – estero 85.724 -
Vendita greggio 9.466 9.684
Vendita condensati 288 314
Ricavi da consorzi 7.094 3.181
Ricavi per distribuzione gas terzi 8.370 11.989
Cassa perequazione (2.531) (3.874)
Gestione calore e altri 1.592 1.595
Totale ricavi 232.173 81.356
Altri ricavi e proventi
Contributi allacciamenti 213 262
Royalties - 214
Rimborso canone assicurativo 155 163
Servizi per utenti gas 304 303
Contributo ARERA - Progetto TEE 861 503
Altri ricavi di gestione 1.655 2.003
Totale altri ricavi e proventi 3.188 3.448
Totale ricavi 235.361 84.804

I ricavi delle vendite di gas metano verso utenti civili ed industriali evidenziano una forte crescita a seguito dell'aumento dei prezzi, nonostante la riduzione dei volumi venduti per le temperature invernali decisamente miti e le iniziative per il contenimento dei consumi.

I ricavi delle vendite di gas metano verso grossisti si è fortemente incrementato a seguito delle maggiori produzioni della Business Unit E&P, dopo l'avvio delle attività di estrazione gas in Romania nello scorso mese di giugno, e dell'aumento degli scenari di prezzo, anche se hanno scontato l'effetto negativo delle coperture sulla commodity del gas metano effettuate nell'anno 2021 (oneri per Euro 36.653 nel periodo in esame).

26. Costi operativi

Riportiamo nella seguente tabella il dettaglio dei costi operativi relativi all'esercizio 2022 ed il relativo confronto con l'esercizio precedente:

Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2022 (Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

2022 2021
Costi per materie prime e materiali di consumo
Materie prime e di consumo
Gas metano (85.201) (27.914)
Costi progetto TEE (884) (462)
Altri (1.191) (928)
Variazione rimanenze 50 113
Totale costi per materie prime (87.226) (29.191)
2022 2021
Costi per servizi ed altri
Trasporto / stoccaggio gas 8.984 (1.227)
Misurazione / trattamento gas (1.232) (724)
Amministratori e sindaci (758) (657)
Spese e consulenze professionali (3.218) (3.191)
Assicurazioni (615) (598)
Manutenzioni (4.091) (3.580)
Trattamento reflui e rifiuti (404) (250)
Servizi specialisti E&P (6.224) (3.219)
Riaddebiti servizi da consorzi (4.468) (2.260)
Spese e commissioni bancarie (233) (211)
Altri affitti e locazioni (661) (418)
Royalties - Italia (4.648) (2.646)
Royalties - estero (11.714) -
Windfall tax (27.407) -
Canoni concessioni sfruttamento minerario (826) (732)
Premi e concessioni gas (962) (990)
Cassa Conguaglio (19) (4.169)
Altri servizi (4.127) (3.864)
Accantonamenti e perdite su crediti (984) (408)
Totale costi per servizi ed altri (63.607) (29.144)

Nell'ambito dei costi per materie prime e materiali di consumo si è registrato un andamento in linea con i ricavi, con un consistente aumento del costo d'acquisto del gas metano legato all'incremento del costo di tale materia prima.

Anche la voce costi per servizi ed altri ha registrato un significativo incremento principalmente nell'ambito delle voci "Royalties estero" e "Windfall tax", a seguito dell'avvio della produzione e della vendita di gas metano nelle concessioni Ana e Doina in Romania. In questa voce i costi di "Trasporto / stoccaggio gas" sono di segno contrario a seguito dell'introduzione da parte dell'ARERA di una componente tariffaria UG2c di segno negativo, prevista nell'ambito delle modifiche normative volte a limitare gli effetti degli straordinari rialzi dei prezzi sugli utenti finali.

27. Costi per il personale

Riportiamo nella seguente tabella il dettaglio dei costi per il personale relativi all'esercizio 2022 ed il relativo confronto con l'esercizio precedente:

Costo del personale 2022 2021
Costo del personale
Salari e stipendi (5.632) (6.027)
Oneri sociali (2.245) (2.080)
TFR, trattamento di quiescenza e obblighi simili (518) (486)
Totale costo del personale (8.395) (8.593)

I costi del personale hanno registrato una leggera riduzione rispetto all'esercizio precedente a seguito delle variazioni di organico.

Per informazioni aggiuntive circa l'organico del Gruppo si rimanda alla Relazione sulla gestione.

28. Proventi e oneri diversi

Proventi e (oneri) diversi 2022 2021
Proventi e (oneri) diversi
Dividendi da partecipazioni iscritte nell'attivo non corrente - 662
Accantonamento per contratti onerosi - (4.109)
Rilascio fondo per contratti onerosi 4.109 -
Totale proventi e (oneri) diversi 4.109 (3.447)

La voce proventi ed oneri diversi ha un saldo positivo pari ad Euro 4.109 al 31 dicembre 2021 (saldo negativo di Euro 3.447 nel 2021) dovuto al rilascio del fondo costituito al termine del precedente esercizio a fronte delle perdite, concentrate nei primi mesi del 2022, sui contratti di vendita gas con offerte economiche a prezzo fisso e a prezzo variabile con un cap sul costo della materia prima. Nel corso dell'anno 2022 la società partecipata Serenissima Gas S.p.A. non ha erogato dividendi (nel 2021 i dividenti erogati erano pari a Euro 662).

29. Proventi ed oneri finanziari

Riportiamo nella seguente tabella il dettaglio degli oneri e proventi finanziari relativi all'esercizio 2022 ed il relativo confronto con l'esercizio precedente.

Proventi (Oneri) finanziari 2022 2021
Proventi finanziari
Altri proventi finanziari 49 144
Proventi finanziari da derivati su tasso di interesse 34 -
Totale proventi finanziari 83 144
Oneri finanziari
Interessi passivi su finanziamenti a m/l termine (2.479) (1.976)
Interessi passivi su finanziamenti a breve termine (570) (364)
Oneri finanziari per attualizzazione fondi (4.329) (2.722)
Commissioni su finanziamenti (2.080) (826)
Oneri finanziari per lease (73) (84)
Oneri finanziari da derivati su tasso di interesse (32) (76)
Oneri finanziari da derivati su commodities (22) (982)
Altri oneri finanziari (177) (162)
Totale oneri finanziari (9.762) (7.192)
Utili (Perdite) su cambi (6) (256)
Proventi (Oneri) finanziari netti (9.685) (7.304)

Gli oneri finanziari netti hanno registrato un incremento complessivo di Euro 2.381 a causa del progressivo aumento dei tassi di interesse e del maggior utilizzo delle linee di credito del Gruppo in relazione agli investimenti effettuati nel corso dell'esercizio. La voce "Oneri finanziari per attualizzazione fondi" si è incrementata principalmente per l'aumento dei parametri di riferimento utilizzati, in particolare del tasso di attualizzazione, mentre la voce "Oneri finanziari da derivati su commodities" ha registrato una forte riduzione per effetto della minor componente non efficace di tali derivati di copertura rispetto all'esercizio precedente.

30. Risultato per azione

Il risultato base per azione ordinaria è calcolato dividendo il risultato netto dell'anno attribuibile agli azionisti ordinari della Società capogruppo per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante l'anno.

Di seguito sono esposti il reddito e le informazioni sulle azioni utilizzate ai fini del calcolo dell'utile per azione base ordinaria. Gli importi per azione sono esposti in Euro.

31 dicembre 2022 31 dicembre 2021
Utile netto di spettanza del Gruppo attribuibile agli azionisti ordinari 3.354 3.146
Numero medio ponderato delle azioni in circolazione (nr./000) 43.573 43.573
Utile base per azione ordinaria (ammontare in Euro per azione) 0,08 0,07

31. Impegni e rischi

Impegni e rischi derivanti dall'acquisizione di Società Padana Energia S.r.l.

Il Gruppo Gas Plus, in esecuzione del contratto quadro sottoscritto con ENI il 6 agosto 2010, ha acquisito in data 19 ottobre 2010, tramite la società controllata Idrocarburi Italiana S.r.l. (fusa per incorporazione in Società Padana Energia S.r.l. nel mese di dicembre 2020), da ENI il 100% delle azioni di Società Padana Energia S.r.l.

Il contratto di acquisizione stipulato con Eni regolamenta secondo le normali condizioni applicate a transazioni "oil & gas" gli impegni e le garanzie rilasciate dal Venditore, in particolare in materia ambientale, per la quale il Venditore ha rilasciato, a fronte di passività ambientali che si dovessero manifestare, congrua garanzia.

Impegni relativi alle concessioni di sfruttamento minerario

Al 31 dicembre 2022, il Gruppo ha impegni per canoni di superficie per le concessioni di sfruttamento minerario per complessivi Euro 10.378. Il dettaglio per scadenza di tali canoni di superficie di concessioni di sfruttamento minerario è riportato nella seguente tabella:

<1 anno >1<5 >5 Totale
Impegni per canoni di concessione 1.701 6.257 2.420 10.378

Si segnala che la Legge 11 febbraio 2019, n. 12, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 12 febbraio 2019 ed entrata in vigore il 13 febbraio 2019, aveva introdotto, in sede di conversione del Decreto Legge n. 135/2018 (Decreto Semplificazioni) con un emendamento aggiuntivo dell'art. 11 ter, alcune nuove disposizioni normative riguardanti le attività di coltivazione degli idrocarburi. In particolare,

l'art. 11 ter, punto 12, ha previsto, a decorrere dal 1° giugno 2019, l'aumento dei canoni di concessione di 25 volte.

In relazione alle disposizioni di tale legge, e in particolare dell'art. 11-ter della stessa, il Gruppo, a tutela del proprio patrimonio di titoli minerari, ha attuato sin dal 2019 alcune iniziative sui profili di più immediato impatto. In particolare, nell'esercizio 2019, si ricorda che le società della Business Unit E&P Italia, per la quasi totalità dei siti in cui riveste il ruolo di operatore e senza fare acquiescenza alle novità introdotte dal richiamato art. 11-ter, aveva cautelativamente presentato le istanze per ottenere la riduzione dell'area fisica territoriale delle concessioni, ottenendo entro la fine dello stesso anno la formale approvazione da parte degli enti preposti.

Relativamente a tale materia segnaliamo infine che è stato successivamente approvato, nell'ambito dell'iter di conversione in legge del "Decreto Semplificazioni 2020", un emendamento volto a mitigare gli effetti per le piccole e medie concessioni di coltivazione di idrocarburi dell'aumento esponenziale dei canoni di concessione introdotto dalle disposizioni della Legge 11 febbraio 2019, n. 12, prevedendo un "tetto" pari al 3% del fatturato derivante dall'insieme delle concessioni di ciascuna società nell'anno precedente.

32. Rapporti con parti correlate

La seguente tabella mostra i valori complessivi delle transazioni intercorse nell'esercizio con la società correlata Immobiliare Forlanini S.r.l..

31 dicembre 2022 31 dicembre 2021
Crediti commerciali 8 57
Debiti commerciali (9) (39)
Debiti per lease correnti (477) (441)
Debiti per lease non correnti (945) (1.362)
Ricavi 5 114
Costi per servizi e altri (2) (13)
Oneri finanziari per lease (19) (24)

Compensi percepiti dai componenti degli Organi di Amministrazione e di Controllo

Gli Amministratori nel Gruppo hanno percepito nel corso del 2022 Euro 478 rispetto a Euro 351 del precedente esercizio.

Per informativa aggiuntiva relativa ai compensi percepiti e alle partecipazioni detenute dai componenti degli Organi di Amministrazione e di Controllo, dai Sindaci, dai Direttori Generali e dai dirigenti con responsabilità strategica si rinvia a quanto indicato nella relazione sulla remunerazione.

Termini e condizioni delle transazioni delle parti correlate

Le vendite e le altre operazioni con parti correlate sono effettuate al prezzo ed alle condizioni di mercato. I saldi in essere a fine esercizio non sono assistiti da garanzie e non generano interessi. Non vi sono garanzie, prestate o ricevute, in relazione a crediti e debiti con parti correlate.

Rapporti con la controllante US.FIN S.r.l.

Come descritto alla nota n. 19, Patrimonio Netto, nel corso dell'esercizio 2022, la Capogruppo Gas Plus S.p.A. ha erogato dividendi alla società controllante US.FIN. S.r.l. per l'importo complessivo di Euro 1.660.

33. Eventi successivi alla data di bilancio

Oltre a quanto già menzionato nella presente nota integrativa e nella relazione sulla gestione, non si sono verificati fatti di rilievo dopo la chiusura dell'esercizio.

34. Gestione dei rischi finanziari: obiettivi e criteri

Il Gruppo, in relazione alla sua attività ed all'utilizzo di strumenti finanziari, è esposto, oltre al rischio generale legato alla conduzione del business, ai seguenti rischi:

Nella presente sezione vengono fornite informazioni integrative relative all'esposizione del Gruppo a ciascuno dei rischi elencati in precedenza, agli obiettivi, alle politiche ed ai processi di gestione di tali rischi ed ai metodi utilizzati per valutarli. La presente nota contiene inoltre le informazioni quantitative al fine di valutare l'entità dei rischi derivanti dagli strumenti finanziari a cui il Gruppo è esposto nel corso dell'esercizio e alla data di riferimento del bilancio. Ulteriori informazioni quantitative sono esposte nelle specifiche note al bilancio relative alle attività e passività finanziarie.

La responsabilità complessiva per la creazione e la supervisione di un sistema di gestione dei rischi del Gruppo è del Consiglio di Amministrazione. La Direzione Amministrazione e Finanza è responsabile dello sviluppo e del monitoraggio delle politiche di gestione dei rischi finanziari.

Le politiche di gestione dei rischi del Gruppo hanno lo scopo di:

La Funzione Internal Audit controlla la corretta applicazione delle policy e delle procedure applicate per la gestione dei rischi finanziari. La Funzione Internal Audit svolge verifiche periodiche riportandone gli esiti al Consiglio di Amministrazione.

1. Rischi finanziari

Rischio di credito

Il rischio di credito è il rischio che un cliente o una delle controparti di uno strumento finanziario causi una perdita finanziaria non adempiendo ad un'obbligazione e deriva principalmente dai crediti commerciali e dagli investimenti finanziari del Gruppo. In particolare, si evidenziano le seguenti tipologie:

Crediti commerciali e altri crediti

Tale rischio di credito è principalmente connesso alla possibilità che i clienti non onorino i propri debiti verso la società alle scadenze pattuite. L'esposizione del Gruppo al rischio di credito dipende

Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2022 (Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

sostanzialmente dalle caratteristiche specifiche di ciascun cliente e la sua entità può essere certamente maggiore per le classi dei grossisti ed utenti industriali, con un inevitabile grado di concentrazione.

L'attività di monitoraggio del rischio di credito verso i clienti avviene in base a una reportistica che prevede una analisi dell'esposizione sulla base delle caratteristiche del credito, considerando tra l'altro se si tratta di persone fisiche o persone giuridiche, la dislocazione geografica, la classe di appartenenza e l'andamento dell'attività, l'anzianità del credito e l'esperienza storica sui pagamenti.

Il Gruppo valuta, con modalità differenti secondo le diverse tipologie, l'affidabilità dei nuovi clienti a cui sono poi offerte le condizioni standard relativamente ai termini di pagamento. In generale, per ciascun cliente non appartenente alle tipologie standard dei clienti finali domestici dell'attività di vendita al dettaglio o non considerato preventivamente come solvibile per standard creditizio vengono calcolati dei controvalori massimi di acquisto su di un arco di tempo predeterminato, rappresentativi della linea di esposizione massima; le esposizioni superiori sono soggette a continuo monitoraggio da parte delle funzioni a ciò delegate.

Per determinate tipologie di utenti, l'analisi di affidabilità si basa su valutazioni di società di rating commerciali e, a seconda dell'importanza e della disponibilità dei dati, su analisi di bilancio.

Le società del Gruppo accantonano un fondo svalutazione crediti che riflette la stima delle perdite previste sui crediti commerciali e sugli altri crediti, le cui componenti principali sono svalutazioni specifiche individuali di esposizioni scadute significative e svalutazioni generiche di esposizioni omogenee per scadenze e tipologia di utenza. La svalutazione generica viene determinata anche sulla base dell'esperienza storica.

Si segnala infine che alcune società del Gruppo, nell'ottica di procedere ad un'ottimizzazione della propria struttura finanziaria e ad una sempre più efficiente gestione di tale rischio, hanno sottoscritto, in data 29 aprile 2013, un contratto con Intesa Sanpaolo S.p.A. per la cartolarizzazione del proprio portafoglio crediti con un plafond rotativo di 20 milioni di euro. Tale contratto, che è stato rinnovato sino al mese di aprile 2023, prevede, nei limiti del plafond contrattualmente stabilito, la cessione periodica e pro-soluto dei crediti commerciali gas della B.U. Retail.

Nella nota n. 15, Crediti commerciali, sono fornite le informazioni quantitative sull'esposizione al rischio di credito, per quanto riguarda i crediti commerciali, richieste dall'IFRS 7.

Strumenti finanziari e depositi bancari

Il rischio di credito relativo a strumenti finanziari e depositi bancari è gestito dalla tesoreria di Gruppo in conformità alla politica del Gruppo stesso. Al fine di contenere tale rischio, l'investimento dei fondi disponibili e l'apertura di depositi bancari sono fatti solo con istituzioni finanziarie primarie.

Attività finanziarie detenute per la negoziazione

In tale categoria rientrano i rischi sugli investimenti in titoli azionari di società quotate e fondi comuni di investimento. Il Gruppo non è attualmente soggetto a tali rischi in quanto non detiene tali tipologie di investimenti.

Garanzie e fideiussioni

Al 31 dicembre 2022 il Gruppo ha in essere fideiussioni a favore di terzi per complessivi 13,2 milioni di euro, principalmente composte da:

Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2022 (Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità è il rischio che il Gruppo abbia difficoltà ad adempiere alle obbligazioni derivanti da passività finanziarie e commerciali.

Per quanto possibile, il Gruppo si assicura che vi siano disponibilità liquide e/o linee di credito sufficienti per coprire le necessità generate dal ciclo operativo e dagli investimenti, nonché quelle relative alle passività finanziarie. L'approccio del Gruppo prevede pertanto di garantire che vi siano sempre fondi sufficienti per adempiere alle proprie obbligazioni alla scadenza, sia in condizioni normali che di tensione finanziaria. A tale scopo, i servizi di tesoreria del Gruppo effettuano, in sede di predisposizione del budget annuale e nel corso di ogni esercizio, previsioni finanziarie basate sulle entrate ed uscite attese nei successivi periodi e, se necessario, adottano le conseguenti azioni correttive. Tuttavia, resta escluso l'effetto potenziale di circostanze estreme che non possono esser ragionevolmente previste, quali le calamità naturali.

Al 31 dicembre 2022, il Gruppo ha in essere le seguenti linee di credito:

Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2022 (Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

Tutte le linee di credito per scoperto di conto corrente o autoliquidanti sono a tasso variabile + spread fisso concordato con i relativi istituti di credito.

La gestione della liquidità del Gruppo è accentrata nella controllante, che gestisce in "cash pooling" le eccedenze o le esigenze di liquidità delle singole società del Gruppo.

Altre informazioni di tipo quantitativo sono fornite alla nota n. 19, Debiti finanziari correnti e non correnti.

I flussi finanziari relativi al contratto di Finanziamento stipulato con Intesa Sanpaolo e Banco BPM, al contratto di Finanziamento Revolving stipulato con Banco BPM, ai contratti di Finanziamento D.L Liquidità stipulati con Intesa Sanpaolo sono soggetti al rispetto di parametri finanziari (covenants) così come previsti dai relativi contratti di finanziamento. Per una descrizione ed un'analisi di tali covenants si faccia riferimento a quanto riportato nella nota n. 19, Debiti finanziari correnti e non correnti.

Si segnala infine che il contratto di Finanziamento RBL stipulato dalla società controllata Gas Plus Dacia S.r.l. anch'esso soggetto al rispetto di parametri finanziari (covenants) e, all'inizio del 2023, è stato interamente rimborsato e cancellata l'intera linea.

Rischio di mercato

Il rischio di mercato è il rischio che i flussi finanziari futuri di un'attività o di uno strumento finanziario fluttuino in seguito a variazioni dei prezzi di mercato, dovute a variazioni dei tassi di cambio, di interesse e ad altri rischi di prezzo. L'obiettivo della gestione del rischio di mercato è la direzione e il controllo dell'esposizione del Gruppo a tale rischio entro livelli accettabili ottimizzando, allo stesso tempo, il rendimento dell'attività o dello strumento finanziario.

Rischio di cambio

Il Gruppo opera in ambito internazionale tramite iniziative di esplorazione e sviluppo in joint venture con terzi operatori e può essere quindi esposto al rischio valutario derivante dalle fluttuazioni delle valute con cui vengono effettuate le transazioni commerciali, in particolare il dollaro statunitense.

È politica del Gruppo, qualora le previste esposizioni siano di importo significativo, far fronte a questi rischi mediante la copertura a termine delle posizioni valutarie passive previste a date future; la copertura, che può tener conto sia del cambio previsto a budget sia delle aspettative di andamento dei cambi, può non essere attuata per la totalità delle posizioni in modo da tener conto di possibili variazioni dell'entità delle transazioni rispetto alle previsioni ed eventualmente di poter beneficiare delle eventuali variazioni del cambio.

In base a tale politica, può essere quindi coperta solo una percentuale dei flussi in valuta attesi nei successivi 12 mesi. Per la parte non coperta, si determineranno differenze di cambio con impatto a conto economico.

Per la copertura del rischio di cambio, il Gruppo valuta la possibilità di avvalersi di Forward Exchange Contract o strumenti che combinano opzioni call e put con scadenza entro la fine dell'esercizio successivo.

Per mitigare il rischio di oscillazione del cambio del dollaro statunitense relativamente all'attività di sviluppo del Progetto Midia in Romania, il Gruppo aveva stipulato nel corso del 2021 un contratto derivato di copertura del rischio di cambio, conclusosi entro la fine dello stesso anno. Tale contratto aveva soddisfatto i criteri per il trattamento in hedge accounting ai fini contabili ed aveva comportato un esborso netto di Euro 29, classificato tra le immobilizzazioni materiali in corso.

Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2022 (Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

Al 31 dicembre 2022 ed al 31 dicembre 2021, il Gruppo non ha in essere nessuno specifico contratto derivato per la copertura del rischio di cambio.

Rischio tasso di interesse

Esso afferisce, per quanto riguarda le attività finanziarie detenute per la negoziazione, agli effetti che le variazioni nei tassi di interesse hanno sul prezzo delle suddette attività. Data l'assenza di simili attività in portafoglio il Gruppo non è attualmente soggetto a tale rischio.

Quanto invece alle passività finanziarie, il rischio di variazioni dei tassi di interesse può avere un effetto diretto sul conto economico determinando un minor o maggior costo per oneri finanziari.

Per la copertura del suddetto rischio, relativamente al contratto Finanziamento ISP-Banco BPM, la Società capogruppo aveva stipulato i seguenti contratti derivati:

Tutti i contratti stipulati soddisfano i criteri per il trattamento in hedge accounting ai fini contabili.

Rischio di variazione del prezzo delle commodity e dei flussi finanziari

Il Gruppo è esposto al rischio di oscillazione del prezzo di mercato del gas e del petrolio poiché esso influisce sui ricavi e sui costi delle attività di produzione e vendita, oltreché sui relativi flussi di cassa e sulle prospettive di reddito. Tali oscillazioni agiscono sia direttamente che indirettamente attraverso indicizzazioni presenti nelle formule di prezzo.

La gestione di tali rischi è in capo alle singole società/B.U. che si avvalgono, nell'attività di monitoraggio e di definizione dei livelli di rischio tollerabili, dei servizi centralizzati della capogruppo. Tutti i derivati di copertura stipulati a tale scopo nel corso dell'esercizio 2022 e 2021 hanno soddisfatto i criteri per il trattamento in hedge accounting ai fini contabili.

Altri rischi di prezzo

Riguardano la possibilità che il fair value di uno strumento finanziario possa variare per motivi differenti dal variare dei tassi di interesse o di cambio.

Al 31 dicembre 2022, il Gruppo non è esposto al rischio prezzo in quanto non detiene titoli iscritti tra le attività finanziarie detenute per la negoziazione.

2. Esposizione al rischio

Rischio di credito

Rischio di credito delle attività finanziarie

Il valore contabile delle attività finanziarie rappresenta l'esposizione massima del Gruppo al rischio di credito. Alla data di chiusura dell'esercizio tale esposizione era la seguente:

in migliaia di Euro 2022 2021
Attività finanziarie correnti e non correnti
Altre attività non correnti, di cui:
-
partecipazione in Serenissima Gas S.p.A.
7.503 5.961
-
depositi cauzionali fornitori
586 243
-
anticipi per gare d'ambito
398 398
-
Crediti d'imposta Industria 4.0
333 231
-
Crediti verso consorzi
- 1.997
Fair value interest rate swap 1.244 36
Finanziamenti e crediti 53.459 44.083
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 30.198 21.107
Strum. Fin. a fronte del rischio di oscillazione
del prezzo delle commodities 5.590 902
TOTALE 99.311 74.958

La massima esposizione al rischio di credito a fine esercizio derivante da crediti commerciali, suddivisa per tipologia di clientela (canale distributivo), era la seguente:

Crediti commerciali: 31 dicembre 2022 31 dicembre 2021
Utenti civili 17.717 14.021
Utenti industriali 2.302 1.128
Grossisti – Italia 10.113 9.177
Grossisti - estero 11.090 -
Società di vendita di gas naturale 197 2.758
Altri 11.526 11.953
Totale crediti 52.945 39.037

Perdite per riduzione di valore

L'anzianità dei crediti commerciali alla data di bilancio era la seguente:

Crediti commerciali: 31 dicembre 2022 31 dicembre 2021
Crediti commerciali totali 52.945 39.037
Fondo svalutazione crediti (2.236) (1.923)
Crediti commerciali netti 50.709 37.114
Crediti a scadere e scaduti da
meno di 60 gg. 50.260 35.996
Crediti scaduti da 60 a 180 gg. 203 230
Crediti scaduti da oltre 180 gg. 246 888
Totale crediti commerciali netti 50.709 37.114

Il rischio di credito legato all'anzianità dei crediti commerciali è mitigato dall'accordo quadro, rinnovato fino ad aprile 2023, con Intesa Sanpaolo per la cartolarizzazione (cessione pro soluto) del proprio portafoglio dei crediti commerciali verso clienti civili e industriali della B.U. Retail. Si segnala che in applicazione di tale accordo, nel corso dell'esercizio 2022 il Gruppo ha riconosciuto a Intesa Sanpaolo una commissione di sconto per i crediti ceduti per un importo pari a Euro 383 (per Euro 342 nel corso dell'esercizio 2021).

I movimenti del fondo svalutazione crediti commerciali nel corso dell'esercizio 2022 e 2021 sono stati i seguenti:

Fondo svalutazione crediti 2022 2021
Fondo finale anno precedente (1.923) (1.955)
Accantonamenti (570) (67)
Altre variazioni 18 54
Utilizzi 239 45
Fondo al 31 dicembre (2.236) (1.923)

La perdita di valore dell'esercizio viene determinata in modo che il saldo del fondo svalutazione crediti alla fine dell'esercizio rappresenti la ragionevole riduzione del valore delle attività finanziarie a fronte dei crediti ritenuti inesigibili. Essa è determinata sulla base di dati storici relativi alle perdite su crediti e delle ragionevoli prospettive di incasso, applicando a tutti i crediti in essere percentuali di svalutazione diverse a seconda della anzianità del credito.

Il Gruppo utilizza i fondi svalutazione per riconoscere le perdite di valore sui crediti commerciali; tuttavia, quando vi è la certezza che non sarà possibile recuperare l'importo dovuto, l'ammontare considerato irrecuperabile viene direttamente stornato dalla relativa attività finanziaria con contropartita, fino a capienza, il fondo svalutazione e, per l'eventuale eccedenza, il conto economico.

Rischio di liquidità

Le scadenze contrattuali delle passività finanziarie, compresa la stima degli interessi da versare, sono esposte nella tabella seguente:

31.12.2022

Valore
contabile
Flussi
contrattuali
0-3
mesi
3-6
mesi
6-12
mesi
1-2
anni
2-5
anni
5 anni
Passività finanziarie non derivate
Finanziamento Medio Lungo Termine 22.000 23.725 286 5.860 6.045 11.534 - -
Finanziamento Capex 33.427 39.193 448 3.635 4.746 30.364 - -
Finanziamento RBL 4.469 4.516 4.516 - - - - -
Debiti per lease 3.854 4.749 245 245 490 980 2.569 220
Finanziamento Revolving - - - - - - - -
Finanziamenti Liquidità D.L. 16.546 17.752 1.086 1.098 2.188 4.340 9.040 -
Scoperti di c/c bancario 6 6 6 - - - - -
Debito incassi per crediti cartolarizzati 152 152 152 - - - - -
Debiti commerciali e altri debiti 63.687 63.687 61.260 - - - - 2.427
Totale 144.141 153.780 67.999 10.838 13.469 47.218 11.609 2.647
di cui:
per capitale 144.865 67.023 9.772 10.982 43.523 11.028 2.537
per interessi 8.915 976 1.066 2.487 3.695 581 110
Contratti su commodities
Flussi in uscita (2.246) (2.246) - - - - -
Flussi in entrata 5.590 5.590 - - - - -
Interest rate swap
Flussi in uscita - - - - - - -
Flussi in entrata 1.244 - 366 404 474 - -

31.12.2021

Valore
contabile
Flussi
contrattuali
0-3
mesi
3-6
mesi
6-12
mesi
1-2
anni
2-5
anni
5 anni
Passività finanziarie non derivate
Finanziamento Medio Lungo Termine 31.714 33.671 240 5.243 5.393 11.556 11.239 -
Finanziamento Capex 16.570 18.821 135 136 262 3.661 14.627 -
Finanziamento RBL 15.567 18.849 187 189 381 5.109 12.983 -
Debiti per lease 4.274 4.820 222 222 445 889 2.667 375
Finanziamento Revolving 15.000 15.043 15.043 - - - - -
Finanziamenti Liquidità D.L. 19.965 20.714 562 1.058 2.114 4.174 12.806 -
Scoperti di c/c bancario 6 6 6 - - - - -
Debito incassi per crediti cartolarizzati 167 167 167 - - - - -
Debiti commerciali e altri debiti 44.469 44.469 41.916 - - - - 2.553
Totale 147.732 156.560 58.478 6.848 8.595 25.389 54.322 2.928
di cui:
per capitale 149.916 57.790 6.201 7.403 23.451 52.269 2.802
per interessi 6.644 688 647 1.192 1.938 2.053 126
Contratti su commodities
Flussi in uscita (21.638) (12.783) (5.021) (3.834) - - -
Flussi in entrata 902 - - 902 - - -
Interest rate swap
Flussi in uscita (87) (43) (17) (27) - - -
Flussi in entrata 36 - - - 1 35 -

I flussi futuri indicizzati all'Euribor del contratto di finanziamento sottoscritto con Intesa Sanpaolo e Banco BPM, dei contratti di finanziamento D.L. Liquidità e del contratto di finanziamento RBL sottoscritto dalla società controllata Gas Plus Dacia S.r.l. sono determinati in relazione all'ultimo fixing dell'Euribor alla data di chiusura dell'esercizio di riferimento.

Rischio di mercato

Rischio di cambio

La tabella seguente evidenzia l'esposizione del Gruppo al rischio di cambio in base al valore nozionale:

31 dicembre 2022 31 dicembre 2021
USD RON USD RON
Crediti commerciali 18.057 7.737 18. 507 2.836
Debiti finanziari (18.098) (12.198) (17.044) (19.571)
Disponibilità liquide 3 802 2 1.100
Debiti commerciali (17) (62) (5) (54)
Esposizione netta nello
Stato Patrimoniale (55) (3.721) 1.460 (15.689)

I principali tassi di cambio applicati nel corso dell'esercizio in corso ed in quello precedente sono i seguenti:

2022 2021
Medio 31/12 Medio 31/12
Dollaro statunitense 1,0530 1,0666 1,1827 1,1326
Leu Romeno 4,9313 4,9495 4,9215 4,9490

Analisi di sensitività

Un apprezzamento dell'euro del 10% rispetto alle valute sotto riportate, avrebbe comportato al 31 dicembre un aumento (decremento) del patrimonio netto e del risultato netto per gli importi riportati nella tabella. L'analisi è stata svolta presupponendo che tutte le altre variabili siano costanti.

Patrimonio Netto Utile o Perdita
2022 2021 2022 2021
USD 5 (133) 4 (189)
RON (338) (1.426) (326) (1.347)

Un deprezzamento dell'euro del 10% rispetto alle valute sopra riportate avrebbe causato gli effetti sotto riportati, presupponendo che tutte le altre variabili siano costanti.

Patrimonio Netto Utile o Perdita
2022 2021 2022 2021
USD (6) 162 (7) 93
RON 413 1.743 429 1.841

Al 31 dicembre 2022 e al 31 dicembre 2021, il Gruppo non deteneva strumenti derivati di copertura su commodities esposti al rischio di cambio.

Rischio di tasso di interesse

Il valore degli strumenti finanziari del Gruppo, distinto tra strumenti finanziari fruttiferi di interessi e strumenti infruttiferi, alla data di chiusura del bilancio era il seguente:

Valore contabile
2022 2021
Strumenti finanziari fruttiferi
Strumenti finanziari a tasso fisso
Attività finanziarie - -
Passività finanziarie - -
Strumenti finanziari a tasso variabile
Attività finanziarie - -
Passività finanziarie (82.729) (105.649)
Strumenti finanziari infruttiferi
Attività finanziarie 99.311 74.958
Passività finanziarie (61.412) (42.083)

Analisi di sensitività del fair value degli strumenti finanziari a tasso fisso

Al 31 dicembre 2022 e al 31 dicembre 2021, il Gruppo non detiene strumenti finanziari fruttiferi di interessi a tasso fisso.

Analisi di sensitività dei flussi finanziari degli strumenti finanziari a tasso variabile

L'analisi di sensitività è svolta solo con riferimento ai debiti finanziari correnti e non correnti verso banche.

Se la curva dei tassi di interesse fosse aumentata di 100 basis point alla data di chiusura del bilancio, il patrimonio netto e il risultato netto sarebbero diminuiti di Euro 609 (al 31 dicembre 2021 -241 Euro). Se la curva dei tassi interesse fosse diminuita di 100 basis point alla data di chiusura del bilancio, il patrimonio netto e il risultato netto sarebbero aumentati di Euro 609 (al 31 dicembre 2021 nessun impatto, poiché il tasso di riferimento era già negativo).

L'analisi è stata svolta presupponendo che le altre variabili siano rimaste costanti.

Rischio di variazione del prezzo delle commodity

Il Gruppo effettua operazioni di copertura tramite swap sul prezzo di vendita ed acquisto del gas metano e sul prezzo di vendita del brent, per evitare i possibili effetti negativi indotti sui flussi di cassa e sulle prospettive di reddito.

La copertura (di tipo economic hedging) permette di fissare mediante acquisto di strumenti derivati i prezzi di vendita e/o di approvvigionamento.

Al 31 dicembre 2022, tutte le coperture in essere rispettano i requisiti formali e sostanziali richiesti dal IFRS 9 per essere classificati come strumenti di copertura e trattati in hedge accounting. Al 31 dicembre 2022, quindi, risulta in essere una riserva di patrimonio di cash flow hedge negativa pari ad Euro 2.675 (al 31 dicembre 2021 riserva negativa pari a Euro 14.245), al lordo del relativo impatto fiscale.

Nel 2021, tali derivati erano stati stipulati, anche in ottemperanza agli obblighi previsti dal contratto di finanziamento in essere con Intesa Sanpaolo e Banco BPM, ad inizio dello scorso anno e quindi prima della forte ripresa degli scenari energetici e la relativa valutazione aveva pertanto risentito del differente andamento delle curve dei prezzi all'epoca di sottoscrizione e quelle dei periodi successivi. Tali derivati, che avevano soddisfatto i criteri per il trattamento in hedge accounting ai fini contabili, erano stati contabilizzati con contropartita una riserva di patrimonio netto ed il relativo importo è stato pertanto recepito nel conto economico dell'esercizio in esame unitamente agli effetti economici positivi che sono stati generati dagli elementi coperti.

Analisi di sensitività derivanti dall'utilizzo di strumenti finanziari

Una variazione positiva/negativa del prezzo del gas del 10% rispetto alle quotazioni correnti a fine esercizio, avrebbe comportato un aumento (decremento) del patrimonio netto e del risultato netto in relazione agli strumenti derivati per la copertura del rischio di oscillazione del prezzo delle commodity secondo gli importi riportati nella seguente tabella.

31 dicembre 2022 31 dicembre 2021
Effetto a P.N. Effetto a C.E. Effetto a P.N. Effetto a C.E.
Prezzo Gas + 10% (215) - (2.568) -
Prezzo Gas –
10%
215 - 2.568 -

Al 31 dicembre 2022 e al 31 dicembre 2021, il Gruppo non deteneva strumenti derivati di copertura sul prezzo del brent.

Con riferimento ai rischi sui margini derivanti dall'oscillazione dei prezzi delle commodity, si rimanda a quanto illustrato nella Relazione sulla Gestione.

3. Gestione del capitale

L'obiettivo primario della gestione del capitale del gruppo è garantire che sia mantenuto un adeguato rating creditizio ed adeguati livelli degli indicatori di capitale in modo da supportare l'attività, massimizzare il valore per gli azionisti e ridurre il costo del capitale.

Il Gruppo gestisce la struttura del capitale e lo modifica in funzione di variazioni nelle condizioni economiche. Per mantenere o adeguare la struttura del capitale, il Gruppo può adeguare i dividendi pagati agli azionisti, rimborsare il capitale o emettere nuove azioni.

Nessuna variazione è stata apportata agli obiettivi, alle politiche o alle procedure durante gli esercizi 2022 e 2021.

Il Gruppo verifica il proprio capitale mediante il rapporto di gearing, ovvero rapportando il debito netto al totale del patrimonio netto più il debito netto. La politica del gruppo mira a mantenere tale rapporto sotto il 50%, salvo operazioni straordinarie in presenza delle quali tale rapporto può non essere mantenuto. In tal caso, il Gruppo valuta la necessità di effettuare un aumento di capitale per ripristinare la soglia-obiettivo.

Il Gruppo include nel debito netto i finanziamenti onerosi al netto delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti.

2022 2021
79.210 103.314
(30.198) (21.107)
49.012 82.207
186.516 171.038
235.528 253.281
20,81% 32,46%

4. Gerarchia del Fair Value secondo l'IFRS 9

L'IFRS 9 richiede che la classificazione degli strumenti finanziari al fair value sia determinata in base alla qualità delle fonti degli input usati nella valutazione del fair value.

Qui di seguito, si evidenzia la classificazione IFRS 9 per gli strumenti finanziari posseduti dal Gruppo:

Totale di
bilancio
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale
valutato a
fair value
Altro
ATTIVO
Altre attività finanziarie non correnti 8.820 - - 7.503 7.503 1.317
Fair value non corrente 878 - 878 - 878 -
Fair value corrente 5.956 - 5.956 - 5.956 -
PASSIVO
Debiti finanziari non correnti 51.131 - - - - 51.131
Debiti per lease non correnti 2.874 - - - - 2.874
Debiti finanziari correnti 25.469 - - - - 25.469
Fair value non corrente 2.246 - 2.246 - 2.246 -
Debiti per lease correnti 980 - - - - 980

Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2022 (Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

Si precisa che la classificazione degli strumenti finanziari può comportare una significativa discrezionalità, ancorché, in accordo con gli IFRS, il Gruppo utilizza, qualora disponibili, prezzi quotati in mercati attivi come migliore stima del fair value di tutti gli strumenti derivati.

Le altre attività non correnti includono per Euro 7.503 partecipazioni non di collegamento in società attive nel settore della distribuzione del gas ed utilities, classificate come attività finanziarie al fair value con variazioni imputate al conto economico complessivo ed imputate direttamente a patrimonio netto. La valutazione al fair value di tali attività, classificate tra gli strumenti finanziari di livello 3, è stata effettuata con il metodo del patrimonio netto rettificato tenendo conto del fair value degli impianti di distribuzione della società partecipata, pari ad un valore prossimo alla stima del valore industriale dei relativi impianti di distribuzione gas posseduti.

5. Classi di strumenti finanziari

Gli strumenti finanziari iscritti nello stato patrimoniale del Gruppo sono così raggruppabili per classi (è indicato per ognuna sia il valore contabile sia il fair value):

Valore
contabile
Finan
ziamenti
e crediti
Attività/
passività
finanziarie
fair value a
conto
economico
Attività/
passività
finanziarie
in regime di
hedge
accounting
Attività/
passività
fin. fair
value a
conto
econ.
comple
ssivo
Altre
passività
Costo
amm
ortizzat
o
Totale
voce
contabile
Fair
value
ATTIVO
Altre attività finanz. non
correnti 8.820 1.317 - - 7.503 - - 8.820 8.820
Fair value non corrente 878 - - 878 - - - 878 878
Fair value corrente 5.956 - -
-
5.956
-
-
-
-
-
-
-
5.956 5.956
Crediti commerciali 50.709 50.709 50.709 50.709
Crediti vs. altri 2.750 2.750 - - - - - 25.742 2.750
Disponibilità liquide 30.198 30.198 - - - - - 30.198 30.198
Totale 99.311 84.974 - 6.834 7.503 - - 122.303 99.311
PASSIVO
Debiti finanz. non correnti 51.131 - - - - - 51.131 51.131 51.131
Debiti per lease non correnti 2.874 - - - - - 2.874 2.874 2.874
Debiti vs. altri non correnti 2.427 - - - - 2.427 - 2.427 2.427
Debiti finanziari correnti 25.469 - - - - 158 25.311 25.469 25.469
Fair value corrente 2.246 - - 2.246 - - - 2.246 2.246
Debiti per lease correnti 980 - - - - - 980 980 980
Debiti commerciali 51.843 - - - - 51.843 - 51.843 51.843
Debiti vs. altri correnti 9.417 - - - - 9.417 - 35.036 9.417
Totale 146.387 - - 2.246 - 63.845 80.296 172.006 146.387

31.12.2021

Valore
contabile
Finan
ziamenti
e crediti
Attività/
passività
finanziarie
al fair value
a conto
economico
Attività/
passività
finanziarie
in regime di
hedge
accounting
Attività/
passività
fin. fair
value a
conto
econ.
comple
ssivo
Altre
passività
Costo
ammor
-tizzato
Totale
voce
contabile
Fair
value
ATTIVO
Altre attività finanz. non
correnti 8.830 2.869 - - 5.961 - - 8.830 8.830
Fair value non corrente 36 - - 36 - - - 36 36
Fair value corrente 902 - - 902 - - - 902 902
Crediti commerciali 37.114 37.114 - - - - - 37.114 37.114
Crediti vs. altri 6.969 6.969 - - - - - 12.794 6.969
Disponibilità liquide 21.107 21.107 - - - - - 21.107 21.107
Totale 74.958 68.059 - 938 5.961 - - 80.783 74.958
PASSIVO
Debiti finanz. non correnti 70.288 - - - - - 70.288 70.288 70.288
Debiti per lease non correnti 3.385 - - - - - 3.385 3.385 3.385
Debiti vs. altri non correnti 2.553 - - - - 2.553 - 2.553 2.553
Debiti finanziari correnti 28.701 - - - - 15.348 13.353 28.701 28.701
Fair value corrente 21.725 - - 21.725 - - - 21.725 21.725
Debiti per lease correnti 889 - - - - - 889 889 889
Debiti commerciali 32.526 - - - - 32.526 - 32.526 32.526
Debiti vs. altri correnti 9.390 - - - - 9.390 - 16.003 9.390
Totale 169.457 - - 21.725 - 59.817 87.915 176.070 169.457
  • -
    -

-

COMPENSI DELLA SOCIETA' DI REVISIONE CONTABILE E DELLE ENTITA' APPARTENENTI ALLA SUA RETE

Ai sensi dell'art. 149-duodecies "Pubblicità dei corrispettivi" del regolamento Emittenti, introdotto da Consob con delibera n. 15915 del 3 maggio 2008, i compensi che la società di revisione e le entità alla sua rete hanno percepito, distintamente, per incarichi di revisione e per la prestazione di altri servizi, indicati per tipo e categoria, sono riepilogati nella tabella che segue:

Tipologia di servizi Soggetto che ha erogato il servizio Destinatario Note Corrispettivi
2022
(Euro migliaia)
Revisione contabile Deloitte & Touche S.p.A. Capogruppo Gas Plus S.p.A. 97
Revisione contabile Deloitte & Touche S.p.A. Società controllate 110
Altri servizi Rete Deloitte & Touche
Deloitte & Touche S.p.A.
Società controllate
Capogruppo Gas Plus S.p.A.
(1) 25
6
Deloitte & Touche S.p.A.
Deloitte & Touche S.p.A.
Capogruppo Gas Plus S.p.A.
Società controllate
(2)
(2)
4
10
Deloitte & Touche S.p.A.
Rete Deloitte & Touche
Società controllate
Società controllate
(3)
(4)
10
5
Totale 267

(1) Attestazione conformità covenants finanziari.

(2) Revisione dei conti annuali separati relativamente alle attività del settore gas.

(3) Certificazione tariffe joint ventures.

(4) Certificazione special purpose IFRS financial statements.

GAS PLUS S.p.A.

Bilancio separato dell'esercizio al 31 dicembre 2022

Prospetti Contabili e Note Esplicative

SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA 160
CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO 162
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO 163
RENDICONTO FINANZIARIO 164
NOTE ESPLICATIVE 165
1. Informazioni societarie 165
2. Forma e contenuto del bilancio 165
3. Principi contabili e criteri di valutazione 166
4. Immobili, impianti e macchinari 181
5. Diritto d'uso 182
6. Immobilizzazioni immateriali 182
7. Partecipazioni in società controllate 183
8. Fair value 188
9. Imposte sul reddito 189
10. Crediti commerciali 190
11. Altri crediti 191
12. Attività e passività finanziarie verso società controllate 192
13. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 192
14. Patrimonio netto 192
15. Debiti finanziari correnti e non correnti 194
16. Debiti finanziari per lease correnti e non correnti 197
17. Fondo per benefici ai dipendenti 198
18. Debiti commerciali 200
19. Altri debiti 200
20. Ricavi 201
21. Costi per materie prime, materiali di consumo e servizi 201
22. Costi per il personale 202
23. Proventi ed oneri diversi 202
24. Proventi ed oneri finanziari 203
25. Impegni e rischi 203
26. Rapporti con parti correlate 204
27. Eventi successivi alla data di bilancio 207
28. Gestione dei rischi finanziari: obiettivi e criteri 208
29. Altre informazioni 214

SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA

Al 31 dicembre 2022 e al 31 dicembre 2021

Importi in Euro Note 31 dicembre 2022 31 dicembre 2021
di cui con di cui con
parti correlate parti correlate
ATTIVITÀ
Attività non corrente
Immobili, impianti e macchinari 4 52.101 72.688
Diritto d'uso 5 859.903 980.480
Immobilizzazioni immateriali 6 45.225 99.352
Partecipazioni in società controllate 7 297.217.908 297.217.908 298.495.192 298.495.192
Fair value 8 877.934 36.270
Imposte differite attive 9 30.679 564.298
Totale attività non corrente 299.083.750 300.248.280
Attività corrente
Crediti commerciali 10 995.639 995.639 872.655 872.655
Crediti per imposte sul reddito 9 - 322.876
Altri crediti 11 9.738.851 5.405.450 2.733.695 1.815.509
Attività finanziarie verso società controllate 12 1.138.739 1.138.739 1.152.895 1.152.895
Fair value 8 8.201.967 2.245.526 22.540.485 21.638.247
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 13 4.258.197 12.803.255
Totale attività corrente 24.333.393 40.425.861
TOTALE ATTIVITÀ 323.417.143 340.674.141
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale 14 23.353.002 23.353.002
Riserve 14 98.178.831 97.107.506
Utili (perdite) a nuovo 14 51.478.314 53.450.564
Azioni proprie 14 (9.599.592) (9.599.592)
Risultato del periodo 14 (8.721.784) 206.398
TOTALE PATRIMONIO NETTO 154.688.771 164.517.878
PASSIVITÀ
Passività non correnti
Debiti finanziari 15 38.491.337 583.236 38.423.170 754.425
Debiti finanziari per lease 16 617.531 784.227
Fondo per benefici ai dipendenti 17 1.151.983 1.247.203
Passività per imposte differite
Totale passività non correnti
9 741.547
41.002.398
140.372
40.594.972
Passività correnti 175.074 301.412
Debiti commerciali 28 894.522 968.153
Debiti finanziari 15 16.936.178 24.860.963
Passività finanziarie verso società controllate 12 91.176.832 91.176.832 84.373.112 84.373.112
Fair value 8 7.835.599 5.590.073 22.627.232 902.238
Debiti finanziari per lease 16 256.073 202.295 218.330 183.859
Altri debiti 19 7.181.826 5.821.072 2.513.501 1.256.967
Debiti per imposte sul reddito 9 3.444.944 -
Totale passività correnti 127.725.974 135.561.291
TOTALE PASSIVITÀ 168.728.372 176.156.263
TOTALE PATRIMONIO NETTO E
PASSIVITÀ 323.417.143 340.674.141

Per un dettaglio delle transazioni con parti correlate si rinvia alla nota n. 26, Rapporti con parti correlate.

CONTO ECONOMICO

Per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2022 e al 31 dicembre 2021

Importi in Euro Note 2022 2021
di cui con parti di cui con
correlate parti correlate
Ricavi delle vendite 20 3.883.956 3.883.550 3.775.865 3.775.197
Altri ricavi e proventi 20 19.023 34.840
Totale Ricavi 3.902.979 3.810.705
Costi per materie prime e materiali di 21
consumo (30.797) (23.164) (550)
Costi per servizi e altri 21 (3.072.168) (98.952) (2.828.161) (81.712)
Costo del personale 22 (3.299.046) (3.197.004)
Proventi ed (oneri) diversi 23 (299.990) (299.990) 3.799.997 3.799.997
Ammortamenti 4-5-6 (325.120) (348.142)
RISULTATO OPERATIVO (3.124.142) 1.214.231
Proventi finanziari 24 39.208.902 24.981.045 38.778.195 37.498.134
Oneri finanziari 24 (41.862.003) (14.479.855) (41.204.592) (1.467.110)
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE (5.777.243) (1.212.166)
Imposte sul reddito 9 (2.944.541) 1.418.564
RISULTATO DELL'ESERCIZIO (8.721.784) 206.398

Per un dettaglio dei costi e ricavi verso parti correlate si veda la nota n. 26, Rapporti con parti correlate.

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO

Per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2022 e al 31 dicembre 2021

Importi in Euro 2022 2021
Risultato dell'esercizio (8.721.784) 206.398
Altre componenti di conto economico complessivo che
saranno riclassificate nel risultato di esercizio:
Delta attuariali Fondo TFR 169.584 (14.965)
Imposte (40.700) 3.592
Variazioni di fair value dei derivati in regime di hedge
accounting
1.240.054 149.634
Imposte (297.613) (35.912)
Totale utile (perdita) di Conto economico
complessivo al netto delle imposte
1.071.325 102.349
Risultato del periodo complessivo al netto delle
imposte
(7.650.459) 308.747

Per maggiori informazioni si rinvia alla nota n. 14, Patrimonio Netto.

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO

Per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2022 e al 31 dicembre 2021

Riserve Utili Azioni Risultato Totale
Capitale Riserva Riserva Versamenti Riserva Riserva Totale (perdite) proprie (1) d'esercizio patrimonio
Importi in Euro Sociale legale sovraprezzo C/ capitale di copertura differenze Riserve a nuovo
azioni derivati attuariali
fondi benefici
dipendenti
Saldo al 31 dicembre 2020 23.353.002 4.670.600 85.605.531 7.041.890 (130.777) (182.087) 97.055.157 100.995.240 (9.599.592) (47.544.677) 164.209.131
Destinazione utile - - - - - - - (47.544.677) - 47.544.677 -
Risultato di esercizio al 31 dicembre 2021 - - - - - - - - - 206.398 206.398
Variazioni del risultato
complessivo
- - - 113.722 (11.373) 102.349 - - - 102.349
Saldo al 31 dicembre 2021 23.353.002 4.670.600 85.605.531 7.041.890 (17.055) (193.460) 97.107.506 53.450.564 (9.599.592) 206.398 164.517.878
Destinazione utile - - - - - - - 206.398 - (206.398) -
Distribuzione dividendi - - - - - - - (2.178.648) - - (2.178.648)
Risultato di esercizio al 31 dicembre 2022 - - - - - - - - - (8.721.784) (8.721.784)
Variazioni del risultato
complessivo
- - - - 942.441 128.884 1.071.325 - - - 1.071.325
Saldo al 31 dicembre 2022 23.353.002 4.670.600 85.605.531 7.041.890 925.386 (64.576) 98.178.831 51.478.314 (9.599.592) (8.721.784) 154.688.771

(1) = al 31 dicembre 2022, Gas Plus S.p.A. detiene 1.336.677 azioni proprie (pari al 2,98% del capitale sociale) per un corrispettivo complessivo di 9.599.592 Euro.

RENDICONTO FINANZIARIO

Per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2022 e 31 dicembre 2021

2022 2021
Flussi finanziari dell'attività operativa
Risultato dell'esercizio (8.721.784) 206.398
Ammortamenti degli immobili, impianti e macchinari 39.884 43.154
Ammortamenti dei diritti d'uso 229.894 209.197
Ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali 55.342 95.791
(Plusvalenze) minusvalenze patrimoniali - (150)
Svalutazioni partecipazioni in imprese controllate 7.327.284 227.297
Dividendi da società controllate (7.027.294) (4.027.294)
Imposte sul reddito 2.944.541 (1.418.564)
(Proventi) oneri finanziari complessivi 2.653.101 2.426.397
Variazione crediti commerciali verso terzi e correlate (122.984) (329.332)
Variazione debiti commerciali verso terzi e correlate (73.631) 232.798
Variazione netta crediti/debiti da consolidato fiscale verso società
controllate (228.520) (545.882)
Variazione crediti per regime IVA di gruppo verso società controllate 1.202.684 145.422
Variazione fondi per benefici ai dipendenti 50.689 71.505
Dividendi incassati da società controllate 7.027.294 4.027.294
Oneri finanziari netti pagati nel periodo (2.346.102) (2.255.210)
Imposte nette sul reddito pagate - 486.078
Variazione netta altre attività e passività correnti (1.717.424) 563.528
Flussi finanziari netti dell'attività operativa 1.292.974 158.427
Acquisto di beni materiali (19.297) (7.952)
Acquisto di beni immateriali (1.215) (57.170)
Investimenti in partecipazioni (6.050.000) (90.000)
Ricavi per cessione di beni materiali - 206
Flussi finanziari netti utilizzati nell'attività di investimento (6.070.512) (154.916)
Nuovi finanziamenti bancari 16.400.000 15.000.000
Finanziamenti rimborsati (25.000.000) (31.000.000)
Rimborso per debiti per lease (246.190) (212.712)
Dividendi pagati (2.178.648) -
Variazione netta per attività di cash pooling 6.817.876 27.805.028
Altre variazioni delle passività finanziarie 439.442 200.468
Altre variazioni di patrimonio netto - 102.349
Flussi finanziari netti generati (utilizzati) nell'attività di
finanziamento (3.767.520) 11.895.133
Incremento (decremento) delle disponibilità liquide (8.545.058) 11.898.644
Disponibilità liquide all'inizio del periodo 12.803.255 904.611
Disponibilità liquide alla fine del periodo 4.258.197 12.803.255

NOTE ESPLICATIVE

1. Informazioni societarie

Gas Plus S.p.A. (di seguito anche la "Società" o "Gas Plus") è una società per azioni quotata sul mercato telematico azionario gestito e organizzato da Borsa Italiana S.p.A. La Società è costituita in Italia ed è iscritta al registro delle Imprese di Milano.

Gas Plus S.p.A., ha sede a Milano, in Viale Enrico Forlanini n. 17.

Gas Plus S.p.A. è controllata al 73,94% da US.FIN. S.r.l., che non esercita attività di direzione e coordinamento.

Gas Plus S.p.A. ha provveduto a redigere il bilancio consolidato che viene presentato unitamente al bilancio separato. La pubblicazione del bilancio separato dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2022 è stata autorizzata con delibera del Consiglio di Amministrazione del 4 aprile 2023.

2. Forma e contenuto del bilancio

A seguito dell'entrata in vigore del Regolamento Europeo n. 1606/2002 emanato dal Parlamento Europeo e dal Consiglio Europeo nel mese di luglio 2002, le società con titoli ammessi alle negoziazioni in un mercato regolamentato degli Stati membri dell'Unione Europea devono redigere dal 2005 i loro bilanci conformemente agli IFRS.

In virtù delle opzioni offerte dal D. Lgs. 38/2005, Gas Plus S.p.A. ha optato di utilizzare i principi contabili internazionali per la redazione del bilancio individuale, separato rispetto al consolidato, dall'esercizio chiuso al 31 dicembre 2006.

Il bilancio separato chiuso al 31 dicembre 2022 di Gas Plus S.p.A. è stato redatto in conformità ai princìpi contabili internazionali (IAS/IFRS) e ai criteri di valutazione stabiliti dagli International Financial Reporting Standards ("IFRS") emessi dall'International Accounting Standards Board ("IASB") e omologati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'Art. 9 del D. Lgs. n. 38/2005, ivi incluse tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee ("IFRIC"), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee ("SIC").

Il bilancio è redatto con l'intento di presentare la veritiera e corretta situazione patrimoniale, finanziaria, il risultato economico dell'esercizio e i flussi finanziari. Il bilancio è stato redatto nel rispetto del principio della competenza economica (IAS 1 par. 25 e 26) e nel rispetto della coerenza di presentazione e classificazione delle voci di bilancio (IAS 1 par. 27). Le attività e le passività, i proventi ed i costi non sono stati soggetti a compensazione se non richiesto o consentito da un principio o da interpretazione (IAS 1 par. 32).

Il presente bilancio è stato redatto nel presupposto della continuità aziendale, in quanto gli Amministratori hanno verificato l'insussistenza di indicatori di carattere finanziario, gestionale o di altro genere che potessero segnalare criticità circa la capacità della Società di far fronte alle proprie

obbligazioni nel prevedibile futuro, inteso come l'orizzonte temporale di almeno 12 mesi dalla data di approvazione del presente documento. I rischi e le incertezze relative al business sono descritti nelle sezioni dedicate della Relazione sulla Gestione.

Il bilancio è presentato in Euro e gli importi sono esposti in Euro, salvo quando diversamente indicato. Per quanto riguarda la presentazione del bilancio la Società ha effettuato le seguenti scelte:

  • nello stato patrimoniale sono esposte separatamente le attività correnti e non correnti e le passività correnti e non correnti. Le attività correnti che includono liquidità e mezzi equivalenti sono quelle destinate ad essere realizzate, cedute o consumate nel normale ciclo operativo della Società. Le attività non correnti comprendono i saldi attivi con ciclo di realizzo oltre i dodici mesi, comprese le immobilizzazioni materiali, immateriali e finanziarie e le imposte anticipate. Le passività correnti comprendono i debiti esigibili entro i dodici mesi, compresa la quota corrente dei finanziamenti non correnti. Le passività non correnti comprendono i debiti esigibili oltre i dodici mesi, compresi i debiti finanziari, i fondi relativi al personale e le imposte differite;
  • il conto economico presenta una classificazione dei costi per natura ed evidenzia il risultato prima degli oneri finanziari e delle imposte;
  • il conto economico complessivo consolidato, presentato separatamente dal conto economico, raccoglie le variazioni non transitate a Conto Economico, ma imputate direttamente a Patrimonio Netto sulla base di specifici principi contabili IAS/IFRS;
  • il prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto riporta le informazioni con evidenza separata del risultato di esercizio complessivo e di ogni altra variazione non transitata a Conto Economico, ma imputata direttamente a Patrimonio Netto sulla base di specifici principi contabili IAS/IFRS;
  • il rendiconto finanziario evidenzia separatamente i flussi finanziari derivanti dall'attività operativa, di investimento e di finanziamento. Per la sua redazione è stato utilizzato il metodo indiretto.

3. Principi contabili e criteri di valutazione

Criteri di valutazione

Immobili, impianti e macchinari

Gli immobili, impianti e macchinari acquisiti separatamente sono iscritti al costo, mentre quelli acquisiti attraverso operazioni di aggregazione di imprese sono contabilizzati in base al fair value determinato alla data di acquisizione.

Gli immobili, gli impianti e i macchinari sono rilevati al costo, comprensivo dei costi accessori direttamente imputabili e necessari alla messa in funzione del bene per l'uso per cui è stato acquistato, incrementato, quando rilevante ed in presenza di obbligazioni attuali, del valore attuale del costo stimato per lo smantellamento e la rimozione dell'attività. Qualora parti significative di tali attività materiali abbiano differenti vite utili, tali componenti sono contabilizzate separatamente. I terreni, sia liberi da costruzione sia pertinenziali a fabbricati, non sono ammortizzati in quanto elementi a vita utile illimitata.

Le aliquote di ammortamento utilizzate per determinare le vite economico-tecniche utilizzate sono le seguenti:

Note esplicative al bilancio separato dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2022 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

Aliquota
Categoria: d'ammortamento
Mobili/arredi/macchine d'ufficio 12,0%
Impianti telefonici 20,0%
Macchine elettroniche 20,0%
Automezzi 20,0-25,0%

Al momento della vendita o quando non sussistono benefici economici futuri attesi dall'uso di un bene, esso viene eliminato dal bilancio e l'eventuale perdita o utile (calcolata come differenza tra il valore di cessione e il valore di carico) viene rilevata a conto economico al momento della suddetta eliminazione. Il valore residuo del bene, la vita utile e i metodi di ammortamento applicati sono rivisti con frequenza annuale e adeguati, se necessario, alla fine di ciascun esercizio.

Attività immateriali

Un'attività immateriale viene rilevata contabilmente solo se è identificabile, controllabile, ed è prevedibile che generi benefici economici futuri e il suo costo può essere determinato in modo attendibile.

Le attività immateriali acquisite separatamente sono iscritte inizialmente al costo, mentre quelle acquisite attraverso operazioni di aggregazione di imprese sono contabilizzate al fair value alla data di acquisizione. Dopo la rilevazione iniziale, le attività immateriali sono iscritte al costo al netto dei fondi di ammortamento e di eventuali perdite di valore accumulate. Le attività immateriali prodotte internamente non sono capitalizzate e si rilevano nel conto economico dell'esercizio in cui sono state sostenute.

La vita utile delle attività immateriali è valutata come definita o indefinita.

Le attività immateriali con vita definita sono ammortizzate lungo la loro vita utile e sottoposte a test di recuperabilità (impairment) ogni volta che vi siano indicazioni di una possibile perdita di valore. Il periodo e il metodo di ammortamento ad esse applicato vengono riesaminati alla fine di ciascun esercizio o più frequentemente se necessario. Variazioni della vita utile attesa o delle modalità con cui i futuri benefici economici legati all'attività immateriale sono conseguiti dalla Società sono rilevate modificando il periodo o il metodo di ammortamento e trattate come modifiche delle stime contabili. Le quote di ammortamento delle attività immateriali con vita definita sono rilevate a conto economico nella categoria di costo coerente con la funzione dell'attività immateriale.

I tassi annui di ammortamento utilizzati sono correlati al periodo di prevista utilità.

Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono ammortizzate, ma sono sottoposte annualmente alla verifica di perdita di valore, sia a livello individuale sia a livello di unità generatrice di cassa. La valutazione della vita utile indefinita è rivista annualmente per determinare se tale attribuzione continua ad essere sostenibile; altrimenti, il cambiamento da vita utile indefinita a vita utile definita si applica su base prospettica.

Gli utili o le perdite derivanti dall'eliminazione di un bene immateriale sono misurati come la differenza fra il ricavo netto della dismissione e il valore contabile dell'attività immateriale e sono rilevati a conto economico nell'esercizio in cui avviene l'eliminazione.

Partecipazioni in società controllate

Le partecipazioni in società controllate sono rilevate con il criterio del costo. I dividendi da società controllate sono rilevati come proventi diversi nel conto economico solo nella misura in cui si

Note esplicative al bilancio separato dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2022 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

riferiscono agli utili portati a nuovo dalla controllata e generati successivamente alla data di acquisizione.

Ad ogni data di bilancio, la Società, in presenza di obiettive evidenze di perdite di valore, valuta, tramite test di impairment, il valore recuperabile delle partecipazioni confrontando il valore di iscrizione della partecipazione con il relativo valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto dei costi di dismissione, e il valore d'uso e, qualora risulti inferiore al valore iscritto in bilancio, svaluta tali partecipazioni al loro valore recuperabile. Quest'ultimo è determinato attualizzando i flussi di cassa attesi dalla partecipazione e, se significativi e ragionevolmente determinabili, dalla sua cessione, al netto dei costi di dismissione ovvero considerando il complesso degli esiti degli impairment test condotti dalle partecipate; in assenza di evidenze differenti, il valore d'uso è fatto pari almeno al patrimonio netto a uso consolidato. La quota di pertinenza della partecipante di eventuali perdite della partecipata, eccedente il valore di iscrizione della partecipazione, è rilevata in un apposito fondo nella misura in cui la partecipante sia impegnata ad adempiere a obbligazioni legali o implicite della partecipata, o comunque, a coprirne le perdite. Le eventuali svalutazioni sono rilevate come oneri diversi nel conto economico.

Perdita di valore di attività non finanziarie

Ad ogni chiusura di bilancio, la Società valuta l'eventuale esistenza di indicatori di perdita di valore delle attività. In tal caso, o nei casi in cui è richiesta una verifica annuale sulla perdita di valore, la Società effettua una stima del valore recuperabile. Il valore recuperabile è il maggiore fra il fair value di un'attività o unità generatrice di flussi finanziari al netto dei costi di vendita e il suo valore d'uso. Il valore recuperabile viene determinato per singola attività, tranne quando tale attività non generi flussi finanziari che siano ampiamente indipendenti da quelli generati da altre attività o gruppi di attività. Se il valore contabile di un'attività è superiore al suo valore recuperabile, tale attività ha subito una perdita di valore ed è conseguentemente svalutata fino a riportarla al valore recuperabile. Nel determinare il valore d'uso, la Società sconta al valore attuale i flussi finanziari stimati futuri usando un tasso di attualizzazione post-imposte che riflette le valutazioni di mercato sul valore attuale del denaro e i rischi specifici dell'attività. Le perdite di valore subite da attività in funzionamento sono rilevate a conto economico nelle categorie di costo coerenti con la funzione dell'attività che ha evidenziato la perdita di valore.

Ad ogni chiusura di bilancio, la Società valuta inoltre l'eventuale esistenza di indicazioni del venir meno (o della riduzione) di perdite di valore precedentemente rilevate e qualora tali indicazioni esistano, stima il nuovo valore recuperabile dell'attività. Il valore di un'attività precedentemente svalutata può essere ripristinato, ad eccezione delle svalutazioni dell'avviamento, solo se vi sono stati cambiamenti nelle stime utilizzate per determinare il valore recuperabile dell'attività successivi alla rilevazione dell'ultima perdita di valore. La ripresa di valore non può eccedere il valore di carico che sarebbe stato determinato, al netto degli ammortamenti, nell'ipotesi in cui nessuna perdita di valore fosse stata registrata negli esercizi precedenti. Tale ripristino viene rilevato quale provento a conto economico, tranne quando l'attività è iscritta a un importo rivalutato, caso in cui il ripristino è trattato come una rivalutazione. Dopo che è stato rilevato un ripristino di valore, la quota di ammortamento dell'attività è rettificata nei periodi futuri, al fine di ripartire il valore contabile modificato, al netto di eventuali valori residui, lungo la restante vita utile.

Attività finanziarie

Il principio IFRS 9, Strumenti finanziari, prevede un modello di classificazione e valutazione delle attività finanziarie basato sulle modalità di gestione degli strumenti finanziari e sulle caratteristiche dei

Note esplicative al bilancio separato dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2022 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

flussi contrattuali delle attività finanziarie stesse, al fine di determinarne il corretto criterio di valutazione.

I criteri di valutazione che possono essere adottati per le diverse tipologie di strumenti finanziari sono: 1) attività finanziarie al costo ammortizzato; 2) attività finanziarie al fair value con variazioni imputate a conto economico; 3) attività finanziarie al fair value con variazioni imputate al conto economico complessivo.

La Società determina la classificazione delle proprie attività finanziarie nel momento della rilevazione iniziale e, ove adeguato e consentito, rivede tale classificazione alla chiusura di ciascun esercizio.

Tutti gli acquisti e vendite di attività finanziarie sono rilevati alla data di negoziazione, ovvero alla data in cui la Società assume l'impegno di acquistare o vendere l'attività.

Attività finanziarie al costo ammortizzato

Le attività finanziarie al costo ammortizzato includono i finanziamenti ed i crediti con pagamenti fissi o determinabili che non sono quotati su un mercato attivo. Dopo la rilevazione iniziale, tali attività sono rilevate secondo il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo, dedotte le perdite di valore. Il costo ammortizzato è calcolato rilevando eventuali sconti, premi sull'acquisto, onorari o costi che sono parte integrante del tasso di interesse effettivo. Il tasso di interesse effettivo è rilevato come provento finanziario nel conto economico. Le svalutazioni derivanti da perdite di valore sono rilevate nel conto economico come oneri finanziari. Gli utili e le perdite sono iscritti a conto economico quando i finanziamenti e crediti sono contabilmente eliminati o al manifestarsi di perdite di valore, oltre che attraverso il processo di ammortamento. Questa categoria include, normalmente, i crediti commerciali e gli altri crediti.

I crediti commerciali sono iscritti al loro fair value identificato dal valore nominale e successivamente ridotto per le eventuali perdite di valore. I crediti commerciali la cui scadenza non rientra nei normali termini commerciali e che non sono produttivi di interessi, vengono attualizzati.

Attività finanziarie al fair value con variazioni imputate a conto economico

Questa categoria comprende le attività detenute per la negoziazione e le attività designate al momento della prima rilevazione come attività finanziarie al fair value con variazioni rilevate nel conto economico. Le attività detenute per la negoziazione sono tutte quelle attività acquisite per la loro vendita o il loro riacquisto nel breve termine. I derivati, inclusi quelli scorporati, sono classificati come strumenti finanziari detenuti per la negoziazione, salvo che non siano designati come strumenti di copertura efficace (hedge instruments), come definito nello IFRS 9.

Gli strumenti finanziari al fair value con variazioni rilevate nel conto economico sono iscritti nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria al fair value, mentre le variazioni del fair value sono rilevate tra i proventi o tra gli oneri finanziari nel conto economico.

Tutte le attività di tale categoria sono classificate come correnti se sono detenute per trading o se il loro realizzo è previsto essere effettuato entro 12 mesi dalla data di chiusura del bilancio.

Attività finanziarie al fair value con variazioni imputate al conto economico complessivo

Le attività finanziarie al fair value con variazione imputate al conto economico complessivo comprendono azioni e titoli di debito. Le azioni classificate in tale categoria sono quelle che non sono state classificate al fair value con variazioni imputate al conto economico. I titoli di debito rientranti in questa categoria sono quelli detenuti per un periodo di tempo indefinito e quelli che potrebbero essere venduti in risposta alle necessità di liquidità o al cambiamento delle condizioni di mercato.

Dopo la rilevazione iniziale al costo, tali attività finanziarie sono valutate al fair value e i loro utili e perdite non realizzati sono riconosciuti tra le altre componenti di conto economico complessivo, fino

all'eliminazione dell'investimento – momento in cui l'utile o la perdita cumulati sono rilevati tra i proventi ed oneri diversi – ovvero fino a quando non si accerti che hanno subito una perdita di valore – nel qual caso, la perdita cumulata è stornata dalla riserva e riclassificata a conto economico tra gli oneri finanziari. I dividendi percepiti nel periodo in cui sono detenute le attività finanziarie disponibili per la vendita sono rilevati tra i proventi diversi.

Almeno ad ogni chiusura di bilancio, la Società valuta se la capacità e l'intento di vendere a breve termine le proprie attività finanziarie disponibili per la vendita sia ancora appropriato.

Valutazione del fair value degli strumenti finanziari

La Società valuta gli strumenti finanziari al fair value ad ogni chiusura di bilancio.

Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività, o che si pagherebbe per il trasferimento di una passività, in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione.

Tutte le attività e passività per le quali il fair value viene valutato o esposto in bilancio sono categorizzate in base alla gerarchia del fair value, come di seguito descritta:

  • Livello 1 i prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche a cui l'entità può accedere alla data di valutazione;
  • Livello 2 Input diversi dai prezzi quotati inclusi nel Livello 1, osservabili direttamente o indirettamente per l'attività o per la passività;
  • Livello 3 tecniche di valutazione per le quali i dati di input non sono osservabili per l'attività o per la passività.

La valutazione del fair value è classificata interamente nello stesso livello della gerarchia del fair value in cui è classificato l'input di più basso livello di gerarchia utilizzato per la valutazione

Per le attività e passività rilevate nel bilancio su base ricorrente, la Società determina se siano intervenuti dei trasferimenti tra i livelli della gerarchia rivedendo la categorizzazione (basata sull'input di livello più basso, che è significativo ai fini della valutazione del fair value nella sua interezza) ad ogni chiusura di bilancio.

Cancellazione di attività finanziarie

Un'attività finanziaria (o ove applicabile, parte di un'attività finanziaria o parti di un gruppo di attività finanziarie simili) è cancellata quando:

  • i diritti a ricevere i flussi finanziari dell'attività sono estinti;
  • la Società ha trasferito ad una terza parte il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività o ha assunto l'obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi e (i) ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell'attività finanziaria, oppure (ii) non ha trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici dell'attività, ma ha trasferito il controllo della stessa.

Nei casi in cui la Società abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un'attività e non abbia né trasferito, né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici o non abbia perso il controllo sulla stessa, l'attività viene rilevata nel bilancio della Società nella misura del suo coinvolgimento residuo nell'attività stessa. In questo caso, la Società riconosce inoltre una passività associata. L'attività trasferita e la passività associata sono valutate in modo da riflettere i diritti e le obbligazioni che rimangono di pertinenza della Società.

Perdita di valore di attività finanziarie

La Società verifica ad ogni data di bilancio se un'attività finanziaria, o gruppo di attività finanziarie, ha subito una perdita di valore. Esiste una perdita di valore quando dopo la rilevazione iniziale sono intervenuti uno o più eventi (quando interviene "un evento di perdita") che hanno un impatto sui flussi di cassa futuri stimati dell'attività finanziaria o del gruppo di attività finanziarie, impatto che può essere attendibilmente stimato. Le evidenze di perdita di valore possono derivare da indicazioni che i debitori evidenzino difficoltà finanziarie, incapacità di far fronte alle obbligazioni, incapacità o ritardi nella corresponsione di interessi o di importanti pagamenti, probabilità di essere sottoposti a procedure concorsuali o altre forme di ristrutturazione finanziaria, e da dati osservabili che indichino un decremento misurabile nei flussi di cassa futuri stimati, quali cambiamenti in contesti o nella condizioni economiche che si correlano a crisi finanziaria.

La stima delle perdite di valore delle attività finanziarie deve essere effettuata sulla base del modello delle perdite attese (expected credit loss model), secondo un approccio predittivo, utilizzando informazioni supportabili, disponibili senza oneri o sforzi irragionevoli che includano dati storici, attuali e prospettici. Tale modello deve essere applicato a tutte le categorie di attività finanziarie.

Attività finanziarie iscritte al costo ammortizzato

Per le attività finanziarie contabilizzate al costo ammortizzato, la Società ha anzitutto valutato individualmente se sussistessero obiettive evidenze di perdita di valore per ogni attività finanziaria che sia individualmente significativa, o collettivamente per le attività finanziarie che non siano significative individualmente. Se la Società determina che non sussistono evidenze di perdita di valore per un'attività finanziaria valutata singolarmente, significativa o meno, include l'attività in un gruppo di attività finanziarie con caratteristiche di rischio di credito simili e le valuta collettivamente ai fini della verifica della svalutazione. Le attività che sono valutate individualmente per la svalutazione e per i quali è rilevata, o continua ad essere rilevata, una perdita di valore non sono incluse in una valutazione collettiva per la perdita di valore.

L'ammontare di qualunque perdita di valore identificata è misurato dalla differenza tra il valore contabile dell'attività e il valore attuale dei flussi di cassa futuri stimati (escluse le perdite di credito attese in futuro che non sono ancora avvenute). Il valore attuale dei flussi di cassa è scontato al tasso di interesse effettivo originario dell'attività finanziaria.

Il valore contabile dell'attività viene ridotto mediante l'utilizzo di un fondo svalutazione e l'importo della perdita verrà rilevato a conto economico. Gli interessi attivi continuano ad essere stimati sul valore contabile ridotto e sono accantonati applicando il tasso d'interesse utilizzato per scontare i flussi di cassa futuri ai fini della valutazione della perdita di valore. I finanziamenti e i relativi fondi sono stornati quando non vi è una realistica prospettiva di un futuro recupero e tutte le garanzie sono state realizzate o sono state trasferite alla Società. Se, in un esercizio successivo, l'ammontare della svalutazione stimata aumenta o diminuisce in conseguenza di un evento intervenuto dopo che la svalutazione è stata rilevata, la svalutazione precedentemente rilevata è aumentata o diminuita rettificando il fondo. Se un'attività stornata è successivamente recuperata, il valore recuperato è accreditato a conto economico a riduzione degli oneri finanziari.

Attività finanziarie al fair value con variazioni imputate al conto economico complessivo

La Società valuta ad ogni data di riferimento del bilancio se vi è obiettiva evidenza che una attività o un gruppo di attività abbia subito una riduzione di valore.

Nel caso di strumenti rappresentativi di capitale classificati al fair value con variazioni imputate al conto economico complessivo, l'obiettiva evidenza includerebbe una significativa o prolungata riduzione nel fair value dello strumento al di sotto del suo costo. 'Significativo' è valutato rispetto al costo originario dello strumento e 'prolungato' rispetto alla durata del periodo nel quale il fair value è

stato al di sotto del costo originario. Il Gruppo considera significativa una riduzione del valore del 30% al di sotto del costo e prolungata una riduzione di valore che permane per un periodo di 24 mesi. Laddove si abbia evidenza della riduzione di valore, la perdita cumulativa – misurata come differenza tra il costo d'acquisto e il fair value attuale, dedotte le perdite per riduzione di valore su quella attività finanziaria rilevate precedentemente nel conto economico – è stornata dalle altre componenti del conto economico complessivo e rilevata a conto economico. Le perdite per riduzione di valore su strumenti rappresentativi di capitale non possono essere ripristinate con effetto rilevato nel conto economico; gli incrementi nel loro fair value successivi alla riduzione di valore sono rilevati direttamente nelle altre componenti del conto economico complessivo.

Nel caso di strumenti di debito classificati come attività finanziarie al fair value con variazioni imputate al conto economico complessivo, la svalutazione è valutata basandosi sui medesimi criteri utilizzati per le attività finanziarie contabilizzate al costo ammortizzato. Tuttavia, l'ammontare della svalutazione è dato dalla perdita cumulata, vale a dire la differenza tra il costo ammortizzato e il fair value attuale, meno eventuali perdite di valore sull'investimento precedentemente rilevate nel conto economico.

Gli interessi attivi futuri continueranno ad essere stimati sulla base del ridotto valore contabile dell'attività e sono stimati utilizzando il tasso d'interesse utilizzato per scontare i flussi di cassa futuri ai fini della determinazione della svalutazione. Gli interessi attivi sono rilevati tra i proventi finanziari. Se, in un esercizio successivo, il fair value dello strumento di debito aumenta e l'incremento può essere obiettivamente correlato ad un evento intervenuto dopo la svalutazione che era stata rilevata nel conto economico, tale svalutazione è rettificata sempre attraverso il conto economico.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti comprendono il denaro in cassa e i depositi a vista e correnti, in quest'ultimo caso con scadenza originaria prevista non oltre i tre mesi o inferiore, e sono iscritte al valore nominale.

Gli scoperti di conto corrente sono classificati tra le passività correnti.

Patrimonio netto

Capitale sociale

Le azioni ordinarie sono iscritte come capitale sociale e il loro valore corrisponde al valore nominale.

Distribuzione di dividendi

La Società rileva una passività a fronte della distribuzione ai suoi azionisti di disponibilità liquide quando la distribuzione è adeguatamente autorizzata e non è più a discrezione della Società. In base al diritto societario vigente in Europa, una distribuzione è autorizzata quando è approvata dagli azionisti. L'ammontare corrispondente è rilevato direttamente a riduzione del patrimonio netto.

Utili (Perdite) a nuovo

Accoglie tutti i risultati cumulati al netto dei dividendi pagati agli azionisti. La riserva accoglie anche i trasferimenti derivanti da altre riserve di patrimonio nel momento in cui queste si liberano da eventuali vincoli a cui sono sottoposti.

La riserva accoglie anche l'effetto cumulativo dei cambiamenti nei principi contabili o di eventuali correzioni di errori che vengano contabilizzati secondo quanto previsto nello IAS 8.

Azioni proprie

Le azioni proprie sono classificate a diretta diminuzione del patrimonio netto. Il costo originario delle azioni proprie ed i proventi derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati come movimenti di patrimonio netto, senza dare origine a nessun profitto o perdita nel conto economico.

Benefici per i dipendenti

Recependo quanto previsto dallo IAS 19, i benefici a dipendenti da erogare successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro e gli altri benefici a lungo termine (ivi compreso il trattamento fine rapporto vigente in Italia) vengono sottoposti a valutazione di natura attuariale che devono considerare una serie di variabili (quali la mortalità, la previsione di future variazioni retributive, il tasso di inflazione previsto, ecc.).

Seguendo tale metodologia la passività iscritta in bilancio risulta essere rappresentativa del valore attuale dell'obbligazione, al netto di ogni eventuale attività a servizio dei piani.

Per i piani a benefici definiti (quali il TFR), la passività viene calcolata annualmente da attuari indipendenti utilizzando il metodo della proiezione dell'unità di credito (Projected Unit Credit Method), effettuando le valutazioni attuariali alla fine di ogni esercizio.

I risultati di tali valutazioni sono così classificati dalla Società:

  • il costo del servizio è iscritto a conto economico quale costo per prestazione di lavoro corrente o passato;
  • gli interessi sono iscritti a conto economico tra gli oneri finanziari;
  • le variazioni attuariali derivanti da cambiamenti nelle assunzioni finanziarie, demografiche o da aggiustamenti correlati all'esperienza sono iscritte come altre componenti nel conto economico complessivo.

A seguito della riforma previdenziale introdotta dalla legge finanziaria 2008, per le società con un numero di dipendenti superiore alle 50 unità, le quote maturande di TFR costituiscono un piano a contributi definiti e solo l'obbligazione maturata al 31 dicembre 2006 continua ad essere trattata contabilmente come un piano a benefici definiti, con la conseguente necessità di effettuare i conteggi attuariali escludendo tuttavia la componente relativa agli incrementi salariali futuri.

Allo stesso modo, i contributi consistenti nelle quote di TFR pagate ai fondi previdenziali integrativi sono esclusi dai conteggi attuariali e contabilizzati tra i costi del personale per competenza nel conto economico.

Passività finanziarie

Le passività finanziarie che ricadono nel campo di applicazione dello IFRS 9 sono classificate come: 1) passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico; 2) mutui e finanziamenti. La Società determina la classificazione delle proprie passività finanziarie al momento della rilevazione iniziale.

Tutte le passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value a cui si aggiungono, nel caso di mutui e finanziamenti, i costi di transazione che sono direttamente attribuibili.

Le passività finanziarie della Società comprendono debiti commerciali e altri debiti, scoperti di conto corrente, mutui e finanziamenti, garanzie concesse e strumenti finanziari derivati.

Passività finanziarie al fair value con variazioni imputate a conto economico

Le passività finanziarie al fair value con variazioni imputate a conto economico comprendono passività detenute per la negoziazione e passività finanziarie rilevate inizialmente al fair value con variazioni imputate a conto economico.

Le passività detenute per la negoziazione sono tutte quelle acquisite ai fini di vendita nel breve termine. Questa categoria include gli strumenti finanziari derivati sottoscritti dalla Società che non sono designati come strumenti di copertura in una relazione di copertura come definita dallo IFRS 9. I

derivati impliciti scorporati sono classificati come strumenti finanziari detenuti per la negoziazione a meno che non siano designati come strumenti di copertura efficaci.

Gli utili o le perdite sulle passività detenute per la negoziazione sono rilevati a conto economico.

Le passività finanziarie sono designate al fair value nel conto economico dalla data di prima iscrizione, solo se i criteri dell'IFRS 9 sono soddisfatti. Al momento della rilevazione iniziale, la Società non ha designato passività finanziarie al fair value con variazioni imputate nel conto economico.

Mutui e finanziamenti

Dopo la rilevazione iniziale, i finanziamenti sono valutati con il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono contabilizzati nel conto economico quando la passività è estinta, oltre che attraverso il processo di ammortamento.

Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull'acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso d'interesse effettivo. L'ammortamento al tasso d'interesse effettivo è compreso tra gli oneri finanziari nel conto economico.

Nel caso di rinegoziazione di un contratto di finanziamento, le modalità di imputazione a conto economico degli oneri correlati alle relative passività finanziarie devono essere rivedute.

Garanzie finanziarie passive

Le garanzie finanziarie passive emesse dalla Società sono quei contratti che richiedono un pagamento per rimborsare il possessore di un titolo di debito a fronte di una perdita da esso subita a seguito dell'inadempienza del debitore nel pagamento alla scadenza prevista contrattualmente. I contratti di garanzia finanziaria sono inizialmente rilevati come passività al fair value, incrementati dei costi di transazione direttamente attribuibili all'emissione della garanzia. Successivamente, la passività è misurata al maggiore tra la migliore stima dell'esborso richiesto per far fronte all'obbligazione garantita alla data di bilancio e l'ammontare inizialmente rilevato, dedotti gli ammortamenti cumulati.

Debiti commerciali

I debiti commerciali, la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali e contrattuali, non sono attualizzati e sono iscritti al valore nominale.

Cancellazione di passività finanziarie

Una passività finanziaria è cancellata dal bilancio quando l'obbligo sottostante la passività è estinto, o annullato o adempiuto. Nei casi in cui una passività finanziaria esistente è sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività finanziaria esistente vengono sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattata come una cancellazione contabile della passività originale e la rilevazione di una nuova passività, con iscrizione a conto economico di eventuali differenze tra valori contabili.

Compensazione di strumenti finanziari

Un'attività ed una passività finanziaria possono essere compensate ed il saldo netto esposto nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria se esiste un diritto legale a compensare gli importi rilevati contabilmente e vi sia l'intenzione di estinguere il residuo netto, o realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività.

Strumenti finanziari derivati e hedge accounting

Rilevazione iniziale e valutazione successiva

La Società utilizza strumenti finanziari derivati quali swap su tassi di interesse e sui prezzi di vendita delle commodity per coprire rispettivamente i rischi di tasso di interesse e i rischi di prezzo delle commodity. Tali strumenti finanziari derivati sono inizialmente rilevati al fair value alla data in cui il contratto derivato è sottoscritto e, successivamente, sono valutati nuovamente al fair value a ciascuna data di chiusura dell'esercizio. I derivati sono contabilizzati come attività finanziarie quando il fair value è positivo e come passività finanziarie quando il fair value è negativo.

Il fair value degli strumenti derivati è classificato tra le attività/passività non correnti quando la scadenza della posta oggetto di copertura è superiore a 12 mesi e tra le attività/passività correnti quando la scadenza della posta oggetto di copertura è compresa nei 12 mesi.

Eventuali utili o perdite derivanti dalle variazioni di fair value dei derivati sono rilevate direttamente nel conto economico, fatta eccezione per la parte efficace delle coperture dei flussi di cassa, che è rilevata nel conto economico complessivo e successivamente riclassificata nel conto economico, quando lo strumento di copertura influenza il risultato d'esercizio.

Ai fini dell'hedge accounting, le coperture sono classificate come:

  • coperture del fair value, se sono a fronte del rischio di variazione del fair value dell'attività o passività sottostante o a fronte di un impegno irrevocabile non rilevato;
  • coperture di flussi di cassa, se sono a fronte dell'esposizione alla variabilità dei flussi di cassa attribuibile a un particolare rischio associato a un'attività o passività rilevata o a un'operazione programmata altamente probabile o a un rischio di valuta legato a un impegno irrevocabile non rilevato;
  • coperture di un investimento netto in una gestione estera.

All'avvio di un'operazione di copertura, la Società designa e documenta formalmente il rapporto di copertura, cui intende applicare l'hedge accounting, i propri obiettivi nella gestione del rischio e la strategia perseguita. La documentazione include l'identificazione dello strumento di copertura, dell'elemento o operazione oggetto di copertura, della natura del rischio e delle modalità con cui l'impresa intende valutare l'efficacia della copertura nel compensare l'esposizione alle variazioni del fair value dell'elemento coperto o dei flussi di cassa riconducibili al rischio coperto. Ci si attende che queste coperture siano altamente efficaci nel compensare l'esposizione dell'elemento coperto rispetto a variazioni del fair value o dei flussi finanziari attribuibili al rischio coperto e vengono valutate su base continuativa, per determinare se tali coperture si siano effettivamente dimostrate altamente efficaci negli esercizi per i quali sono state designate come operazioni di copertura.

Ad oggi, la Società utilizza solo strumenti derivati di copertura classificabili nella categoria delle coperture di flussi di cassa.

Coperture dei flussi di cassa

La porzione di utile o perdita sullo strumento coperto, relativa alla parte di copertura efficace, è rilevata nel conto economico complessivo e nel patrimonio netto nella riserva di cash flow hedge, mentre la parte non efficace è rilevata direttamente nel conto economico.

Per i contratti derivati su tassi di interesse e su commodity, la parte non efficace dei contratti è rilevata tra gli oneri finanziari.

Gli importi riconosciuti nel conto economico complessivo sono trasferiti nel conto economico nel periodo in cui l'operazione oggetto di copertura influenza il conto economico, per esempio quando viene rilevato l'onere o provento sullo strumento coperto o quando si verifica una vendita prevista. Quando l'elemento oggetto di copertura è il costo di un'attività o passività non finanziaria, gli importi

riconosciuti nel conto economico complessivo sono trasferiti al valore contabile iniziale dell'attività o passività non finanziaria.

Se si ritiene che l'operazione prevista o l'impegno stabilito non si verifichi più, gli utili o le perdite accumulati, già rilevati nella riserva di cash flow hedge, sono trasferiti nel conto economico. Se lo strumento di copertura raggiunge la scadenza o è venduto, annullato o esercitato senza sostituzione, o se viene revocata la sua designazione di strumento di copertura, gli importi precedentemente rilevati nella riserva di cash flow hedge restano lì iscritti fino a quando l'operazione prevista o l'impegno stabilito impattano il conto economico.

Le variazioni nel fair value degli strumenti derivati che non sono qualificati di copertura sono rilevate nel conto economico del periodo in cui si verificano.

Ricavi

I ricavi sono rilevati nella misura in cui è probabile che i benefici economici siano conseguiti dalla Società e il relativo importo possa essere determinato in modo attendibile.

Il principio IFRS 15 stabilisce un modello di riconoscimento dei ricavi, che si applica a tutti i contratti stipulati con i clienti ad eccezione di quelli che rientrano nell'ambito di applicazione di altri principi IAS/IFRS.

I passaggi fondamentali per la rilevazione dei ricavi secondo questo modello sono:

  • identificazione del contratto con il cliente;
  • identificazione delle performance obligations del contratto;
  • determinazione del prezzo della transazione;
  • allocazione del prezzo della transazione alle performance obligations contenute nel contratto;
  • rilevazione del ricavo quando ciascuna performance obligation risulta realizzata.

Costi

I costi sono relativi a beni o servizi venduti o consumati nell'esercizio o per ripartizione sistematica. Quando non si possa identificare l'utilità futura degli stessi sono riconosciuti ed imputati a conto economico.

I canoni relativi a leasing operativi sono imputati a conto economico lungo la durata del contratto.

Dividendi

I dividendi sono rilevati quando sorge il diritto degli Azionisti a ricevere il pagamento, che in genere corrisponde al momento in cui l'Assemblea degli Azionisti ne approva la distribuzione. I dividendi da partecipazioni dell'attivo non corrente sono iscritti nell'ambito della voce "oneri e proventi diversi", in quanto le partecipazioni detenute sono rappresentate da società controllate operanti nel settore della distribuzione e vendita del gas. I dividendi da altre società sono classificati nel conto economico tra i proventi finanziari.

I dividendi deliberati sono riconosciuti come debito verso i soci al momento della delibera di distribuzione.

Proventi ed oneri finanziari

Su tutti gli strumenti finanziari valutati al costo ammortizzato e le attività finanziarie fruttifere classificate come disponibili per la vendita, sono rilevati come proventi finanziari gli interessi attivi rilevati utilizzando il tasso d'interesse effettivo, che è il tasso che precisamente attualizza i flussi

Note esplicative al bilancio separato dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2022 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

finanziari futuri stimati in base alla vita attesa dello strumento finanziario, rispetto al valore netto contabile dell'attività o passività finanziaria.

Gli oneri finanziari si rilevano a conto economico secondo il criterio della competenza temporale e sono iscritti per l'importo dell'interesse effettivo.

Gli oneri finanziari, qualora siano direttamente imputabili all'acquisizione, alla costruzione o alla produzione di un bene che richiede un periodo di tempo abbastanza lungo prima di essere disponibile all'uso, sono capitalizzati in quanto parte del costo del bene stesso. Tutti gli altri oneri finanziari sono rilevati come costo di competenza dell'esercizio in cui sono sostenuti. Gli oneri finanziari sono gli interessi e gli altri costi che un'entità sostiene in relazione all'ottenimento di finanziamenti.

Imposte correnti sul reddito

La società capogruppo Gas Plus S.p.A. ha aderito al consolidato fiscale mondiale. Con tale sistema di tassazione, gli imponibili fiscali di tutte le controllate residenti ed estere sono inclusi integralmente nella base imponibile della capogruppo, venendosi così a determinare un unico reddito (perdita) imponibile. Gli effetti derivanti dal recepimento del reddito (perdita) fiscale delle società non residenti in Italia restano di competenza della società capogruppo, senza essere riconosciuti alle stesse società estere.

Le imposte correnti sono basate sul risultato imponibile dell'esercizio. Il reddito imponibile differisce dal risultato riportato nel conto economico poiché esclude componenti positivi e negativi che saranno tassabili o deducibili in altri esercizi e esclude inoltre voci che non saranno mai tassabili o deducibili. La passività per imposte correnti è calcolata utilizzando le aliquote vigenti o di fatto vigenti alla data del bilancio. Il Management periodicamente valuta la posizione assunta nella dichiarazione dei redditi rispetto alle situazioni in cui le norme fiscali sono soggette a interpretazioni e provvede a stanziare degli accantonamenti dove appropriato.

Imposte differite sul reddito

Le imposte differite sono calcolate usando il cosiddetto liability method sulle differenze temporanee risultanti alla data di bilancio fra i valori fiscali presi a riferimento per le attività e passività ed i corrispondenti valori di bilancio. Le imposte differite passive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee tassabili, ad eccezione dei casi in cui:

  • le differenze temporanee derivino dalla rilevazione iniziale dell'avviamento o di un'attività o passività in una transazione che non è una aggregazione aziendale e che, al tempo della transazione stessa, non comporti effetti né sul risultato di bilancio né sul risultato fiscale;
  • con riferimento a differenze temporanee tassabili associate a partecipazioni in controllate, collegate e joint venture, il rigiro delle differenze temporanee può essere controllato ed è probabile che esso non si verifichi nel prevedibile futuro.

Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili, dei crediti e delle perdite fiscali non utilizzate e riportabili a nuovo, nella misura in cui sia probabile che saranno disponibili sufficienti imponibili fiscali futuri, che possano consentire l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili e dei crediti e delle perdite fiscali portate a nuovo, eccetto il caso in cui:

  • le differenze temporanee deducibili derivino dalla rilevazione iniziale di un'attività o passività in una transazione che non è un'aggregazione aziendale e che, al tempo della transazione stessa, non influisce né sul risultato di bilancio né sul risultato fiscale;
  • con riferimento a differenze temporanee tassabili associate a partecipazioni in controllate, collegate e joint venture, le imposte differite attive sono rilevate solo nella misura in cui sia probabile che le

differenze temporanee deducibili si riverseranno nell'immediato futuro e che vi siano sufficienti imponibili fiscali a fronte dei quali le differenze temporanee possano essere recuperate.

Il valore di carico delle imposte differite attive viene riesaminato a ciascuna data di chiusura del bilancio e ridotto nella misura in cui non sia più probabile che saranno disponibili in futuro sufficienti imponibili fiscali da permettere in tutto o in parte l'utilizzo di tale credito. Le imposte differite attive non rilevate sono riesaminate ad ogni data di bilancio e sono rilevate nella misura in cui è diventato probabile che i redditi fiscali saranno sufficienti a consentire il recupero di tali imposte differite attive. Le imposte differite attive e passive sono misurate in base alle aliquote fiscali che ci si attende saranno applicate all'esercizio in cui tali attività si realizzeranno o tali passività si estingueranno, considerando le aliquote in vigore e quelle già emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di bilancio.

Le imposte differite relative a elementi non rilevati direttamente a conto economico sono anch'esse rilevate nel patrimonio netto e nel conto economico complessivo, coerentemente con l'elemento cui si riferiscono.

Le imposte differite attive e passive vengono compensate, qualora esista un diritto legale a compensare le attività per imposte correnti con le passività per imposte correnti e le imposte differite facciano riferimento allo stesso soggetto contribuente ed alla stessa autorità fiscale.

Imposte indirette

I costi, i ricavi, le attività e le passività sono rilevati al netto delle imposte indirette, quali l'imposta sul valore aggiunto, con le seguenti eccezioni:

  • l'imposta applicata all'acquisto di beni o servizi è indetraibile; in tal caso essa è rilevata come parte del costo di acquisto dell'attività o parte del costo rilevato nel conto economico;
  • i crediti e i debiti commerciali includono l'imposta indiretta applicabile.

L'ammontare netto delle imposte indirette sulle vendite che possono essere recuperate da o pagate all'Erario è incluso a bilancio nella voce altri crediti o altri debiti a seconda del segno del saldo.

Conversione delle poste in valuta

La valuta di presentazione e funzionale della Società è l'Euro.

Le transazioni in valuta diversa dall'Euro sono rilevate inizialmente al tasso di cambio (riferito alla valuta funzionale) in essere alla data della transazione. Le attività e passività monetarie, denominate in valuta diversa dall'Euro, sono riconvertite nella valuta funzionale al tasso di cambio in essere alla data di chiusura del bilancio. Tutte le differenze di cambio sono rilevate nel conto economico. Le poste non monetarie valutate al costo storico in valuta diversa dall'Euro sono convertite usando i tassi di cambio in vigore alla data di iniziale rilevazione della transazione. Le poste non monetarie iscritte al fair value in valuta diversa dall'Euro sono convertite usando il tasso di cambio alla data di determinazione di tale valore.

Cambiamenti climatici

A livello mondiale è in corso il processo di decarbonizzazione e di elettrificazione dell'economia globale che, in linea con i requisiti dell'Accordo di Parigi, risulta cruciale nel raggiungimento dell'obiettivo di "Net Zero" il quale dovrebbe permettere di evitare le gravi conseguenze di un aumento delle temperature superiore a 1,5° C.

Note esplicative al bilancio separato dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2022 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

In tale prospettiva, la Società e le sue imprese controllate operano principalmente nel settore del gas, che è tra le fonti fossili che permetterà di gestire la transizione energetica.

In questo ambito lo IAS 1 richiede di fornire nelle note di commento al presente bilancio, l'informativa sulle assunzioni, fatte da un'entità circa il futuro, che possono comportare un rischio significativo di generare una rettifica materiale nell'esercizio successivo. Le conseguenze in termini di investimenti, costi e flussi vengono prese in considerazione nella predisposizione del bilancio, coerentemente con lo stato di avanzamento della roadmap del processo stesso (ad esempio, revisione della vita utile dei cespiti in programma di sostituzione, adeguamento dei test di impairment per tenere conto degli impatti sui flussi di investimento ecc.). È possibile che in futuro il valore contabile di attività o passività iscritte nel bilancio della Società possa essere soggetto a diversi impatti con l'evolversi della strategia di gestione del cambiamento climatico. Questi aspetti sono costantemente monitorati dal management della Società.

Come previsto dallo IAS 36, i test di impairment vengono svolti partendo dal budget e dalle proiezioni di cassa di medio-lungo periodo della Società, che derivano a loro volta dagli obiettivi strategici di breve, medio e lungo termine. I flussi di cassa utilizzati sono pertanto ricavati da tali proiezioni, includendo, per quanto prevedibili, i rischi e le opportunità legate al cambiamento climatico.

Gli IAS 16 e 38 definiscono i criteri per la capitalizzazione dei costi. I costi, tra cui quelli di sviluppo, vengono capitalizzati quando rispettano i requisiti dei due standard. La vita utile delle immobilizzazioni iscritte è determinata in modo coerente agli obiettivi strategici, al budget e alle proiezioni di cassa di medio-lungo periodo della Società.

L'IFRS 13 richiede di indicare i presupposti chiave utilizzati quando le attività sono rilevate al fair value, le cui misurazioni possono includere diversi possibili scenari. La Società ha in portafoglio strumenti finanziari derivati sulle commodity energetiche, la cui valorizzazione a fair value riflette le aspettative degli operatori di mercati attraverso gli scenari di riferimento utilizzati per la valorizzazione.

In base allo IAS 37 è possibile che accantonamenti precedentemente rilevati per eventi futuri potrebbero avere una veloce realizzazione con la conseguente variazione di stima da riconoscere. Ciò è particolarmente rilevante per i fondi decommissioning iscritti a bilancio. Il cambiamento climatico e la conseguente legislazione associata possono richiedere di riconsiderare queste stime e di rilevate passività precedentemente non iscritte, per le quali verrebbe fornita una specifica informativa.

Utilizzo di stime contabili

Come illustrato nei paragrafi della presente Nota, la redazione del bilancio e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della direzione l'effettuazione di valutazioni discrezionali e stime contabili che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa di bilancio. I risultati consuntivi potrebbero differire da tali stime. Le stime sono utilizzate per rilevare gli accantonamenti per rischi su crediti, ammortamenti, svalutazioni di attivo, benefici ai dipendenti, imposte ed accantonamenti per rischi ed oneri. Le stime e le ipotesi sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi immediatamente a conto economico.

Impairment test delle partecipazioni in società controllate

Ad ogni data di bilancio, la Società, in presenza di obiettive evidenze di perdita di valore, valuta, tramite test di impairment, il valore recuperabile delle partecipazioni confrontando il valore di iscrizione della partecipazione con il relativo valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto dei costi di dismissione, e il valore d'uso e, qualora risulti inferiore al valore iscritto in bilancio, svaluta tali partecipazioni al loro valore recuperabile.

Note esplicative al bilancio separato dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2022 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

Sono, inoltre, effettuate analisi di sensitività dei valori risultanti dall'impairment test, rispetto a possibili variazioni degli assunti di base.

Il valore recuperabile delle partecipazioni più rilevanti è esposto al rischio di oscillazione del prezzo di mercato degli idrocarburi poiché esso influisce sui ricavi e sui costi delle loro attività di produzione e compravendita, con possibili effetti negativi indotti sui flussi di cassa e sulle prospettive di reddito di tali società. Tali effetti vengono parzialmente mitigati nelle società controllate attraverso l'utilizzo di strumenti finanziari derivati di copertura.

Valutazioni discrezionali

Gli Amministratori, nell'applicare i principi contabili non hanno applicato alcuna valutazione discrezionale.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS adottati nell'esercizio e di efficacia successiva al 31 dicembre 2022

I principi contabili adottati per la redazione del presente bilancio sono conformi a quelli utilizzati per la redazione del bilancio dell'esercizio precedente, fatta eccezione per l'adozione dei nuovi principi, modifiche ed interpretazioni in vigore dal 1° gennaio 2022.

I seguenti principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS sono stati applicati per la prima volta dalla Società a partire dal 1° gennaio 2022, senza peraltro avere effetti sul bilancio separato:

  • emendamento all'IFRS 3, "Business Combinations";
  • emendamento allo IAS 16, "Property, Plant and Equipment", al fine di chiarire che i ricavi derivanti dalla vendita di beni prodotti da un impianto nella fase di test siano imputati a conto economico unitamente ai relativi costi di produzione;
  • emendamento allo IAS 37, "Provisions, Contingent Liabilities and Contingent Assets", al fine di chiarire la modalità di determinazione dell'eventuale onerosità di un contratto;
  • miglioramenti agli IFRS, "2018-2020 Cycle".

Al 31 dicembre 2022, la Società non ha adottato anticipatamente nuovi principi, interpretazioni o modifiche che sono stati emessi ma non ancora in vigore.

A partire dal 1° gennaio 2023 è entrato in vigore il principio IFRS 17, "Insurance Contracts" che sostituisce il principio IFRS 4, "Insurance Contracts", e definisce le modalità di contabilizzazione dei contratti assicurativi emessi e dei contratti assicurativi posseduti. La Società sta analizzando il principio indicato e valutando se la sua adozione avrà un impatto significativo sul bilancio.

Inoltre, a partire dal 1° gennaio 2023 risultano in vigore i seguenti emendamenti:

Emendamenti allo Ias 1 e all'IFRS Practice Statement 2 – Disclosure of Accounting Policies e allo IAS 8 – Definition of Accounting Estimates

Documenti emessi dallo IASB in data 12 febbraio 2021. Le modifiche sono volte a migliorare la disclosure sulle accounting policy in modo da fornire informazioni più utili agli investitori e agli altri utilizzatori primari del bilancio nonché ad aiutare le società a distinguere i cambiamenti nelle stime contabili dai cambiamenti di accounting policy.

Emendamento allo Ias 12 - Income Taxes: Deferred Tax related to Assets and Liabilities arising from a Single Transaction

Documento emesso dallo IASB in data 7 maggio 2021. Il documento chiarisce come devono essere contabilizzate le imposte differite su alcune operazioni che possono generare attività e passività di pari ammontare, quali il leasing e gli obblighi di smantellamento.

La Società sta analizzando gli emendamenti indicati e valutando se la loro adozione avrà un impatto significativo sul bilancio.

Alla data di riferimento del presente bilancio, gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione dei seguenti principi ed emendamenti:

Emendamento allo Ias 1 – Presentation of Financial Statements: Classification of Liabilities as Current or Non-current

Documento emesso dallo IASB in data 23 gennaio 2020, applicabile dal 1° gennaio 2024 con applicazione anticipata consentita. Il documento ha l'obiettivo di chiarire come classificare i debiti e le altre passività a breve o lungo termine.

Emendamento allo Ias 1 – Presentation of Financial Statements: Non-Current Liabilities with Covenants

Documento emesso dallo IASB in data 31 ottobre 2022, applicabile dal 1° gennaio 2024 con applicazione anticipata consentita. Il documento ha l'obiettivo di chiarire come classificare i debiti e le altre passività a breve o lungo termine.

Emendamento all'IFRS 16 – Leases: Lease Liability in a Sale and Leaseback

Documento emesso dallo IASB in data 22 settembre 2022, applicabile dal 1° gennaio 2024 con applicazione anticipata consentita. Il documento richiede al venditore-lessee di valutare la passività per il lease riveniente da una transazione di sale & leaseback in modo da non rilevare un provento o una perdita che si riferiscano al diritto d'uso trattenuto.

La Società sta analizzando i principi indicati non ancora omologati e valutando se la loro adozione avrà un impatto significativo sul bilancio.

4. Immobili, impianti e macchinari

Gli immobili, impianti e macchinari hanno un valore netto di Euro 52.101 al 31 dicembre 2022 e sono dettagliabili come segue:

Impianti e
macchinari Altri beni Totale
31 dicembre 2022
Saldo iniziale netto 6.189 101.757 107.946
Investimenti 900 7.052 7.952
Ammortamenti (1.080) (42.074) (43.154)
Alienazioni - (56) (56)
Saldo finale netto 6.009 66.679 72.688
Saldo finale lordo 23.945 1.572.769 1.596.714
Fondo ammortamento (17.936) (1.506.090) (1.524.026)
Saldo finale netto 6.009 66.679 72.688
31 dicembre 2022
Saldo iniziale netto 6.009 66.679 72.688
Investimenti - 19.297 19.297
Ammortamenti (799) (39.085) (39.884)
Alienazioni - - -
Saldo finale netto 5.210 46.891 52.101
Saldo finale lordo 23.945 1.592.066 1.616.011
Fondo ammortamento (18.735) (1.545.175) (1.563.910)
Saldo finale netto 5.210 46.891 52.101

Le immobilizzazioni si incrementano a seguito dell'acquisto di apparecchiature informatiche per complessivi Euro 19.297 e si decrementano a seguito degli ammortamenti dell'esercizio per Euro 39.884.

5. Diritto d'uso

Il diritto d'uso ha un valore netto di Euro 859.903 al 31 dicembre 2022 ed è dettagliabile come segue:

Software Fabbricati Altri beni Totale
31 dicembre 2021
Saldo iniziale netto 74.281 1.105.355 22.177 1.201.813
Nuovi contratti e modifiche contrattuali 3.355 (15.491) - (12.136)
Ammortamenti e svalutazioni (25.133) (172.425) (11.639) (209.197)
Saldo finale netto 52.503 917.439 10.538 980.480
Saldo finale lordo 77.636 1.410.171 39.963 1.527.770
Fondo ammortamento (25.133) (492.732) (29.425) (547.290)
Saldo finale netto 52.503 917.439 10.538 980.480
31 dicembre 2022
Saldo iniziale netto 52.503 917.439 10.538 980.480
Nuovi contratti e modifiche contrattuali 72.169 37.148 - 109.317
Ammortamenti e svalutazioni (40.285) (182.269) (7.340) (229.894)
Saldo finale netto 84.387 772.318 3.198 859.903
Saldo finale lordo 149.805 1.447.319 39.963 1.637.087
Fondo ammortamento (65.418) (675.001) (36.765) (777.184)
Saldo finale netto 84.387 772.318 3.198 859.903

La voce diritto d'uso si riferisce principalmente al contratto di affitto dell'immobile presso cui ha la sede legale la Società. La voce si decrementa complessivamente per Euro 120.577 per l'effetto combinato di:

  • un incremento di Euro 72.169 dovuto alla stipula di un nuovo contratto per la licenza software nell'ambito dell'infrastruttura UC (Unified Communications);
  • un incremento di Euro 37.148 per la modifica delle ipotesi circa durata e opzioni contrattuali di alcuni contratti esistenti;
  • un decremento di Euro 229.894 per effetto degli ammortamenti effettuati nell'esercizio.

6. Immobilizzazioni immateriali

Le immobilizzazioni immateriali hanno un valore netto di Euro 45.225 al 31 dicembre 2022 e sono dettagliabili come segue:

Licenze
d'uso
software
Marchi e
Licenze
Migliorie su
beni di terzi
Acconti su
immobilizzazioni
immateriali
Totale
31 dicembre 2021
Saldo iniziale netto 119.273 - - 18.700 137.973
Investimenti 75.870 - - - 75.870
Ammortamenti (95.791) - - - (95.791)
Altre variazioni - - - (18.700) (18.700)
Saldo finale netto 99.352 - - - 99.352
Saldo finale lordo 2.146.008 8.000 14.431 - 2.168.439
Fondo ammortamento (2.046.656) (8.000) (14.431) - (2.069.087)
Saldo finale netto 99.352 - - - 99.352
31 dicembre 2022
Saldo iniziale netto 99.352 - - - 99.352
Investimenti 1.215 - - - 1.215
Ammortamenti (55.342) - - - (55.342)
Saldo finale netto 45.225 - - - 45.225

Note esplicative al bilancio separato dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2022 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

Saldo finale lordo 2.147.223 8.000 14.431 -
2.169.654
Fondo ammortamento (2.101.998) (8.000) (14.431) -
(2.124.429)
Saldo finale netto 45.225 - - -
45.225

Le immobilizzazioni immateriali si decrementano complessivamente per Euro 54.127 per l'effetto combinato di:

  • un incremento di Euro 1.215 per costi capitalizzati nel corso dell'esercizio per alcuni aggiornamenti del software utilizzato per la tesoreria;
  • un decremento di Euro 45.225 per effetto degli ammortamenti effettuati nell'esercizio.

7. Partecipazioni in società controllate

Le partecipazioni in società controllate al 31 dicembre 2022 hanno un valore di Euro 297.217.908, come viene evidenziato nella seguente tabella:

Saldo
iniziale
Versamenti
soci
Svalutazioni Altre
variazioni
Saldo
Finale
Gas Plus Energia S.r.l. 251.643 - - - 251.643
Gas Plus Italiana S.r.l. 35.000.016 - - - 35.000.016
GP Infrastrutture S.r.l. 65.714.019 - - - 65.714.019
Gas Plus Vendite S.r.l. 2.500.000 6.000.000 (7.082.310) - 1.417.690
Gas Plus Storage S.r.l. 2.531.437 - (145.409) - 2.386.028
Società Padana Energia S.r.l. 162.938.512 - - - 162.938.512
Gas Plus International Holding S.r.l. 29.510.000 - - - 29.510.000
Gas Plus Netherlands B.V. 49.565 50.000 (99.565) - -
Totale 298.495.192 6.050.000 (7.327.284)) - 297.217.908

Gas Plus S.p.A. ha effettuato nel corso dell'anno 2022 versamenti soci in conto capitale a Gas Plus Vendite S.r.l. per complessivi Euro 6.000.000 per coprire le relative perdite dell'esercizio ed a Gas Plus Netherlands B.V. per complessivi Euro 50.000 finalizzati a sostenere gli investimenti esplorativi nella concessione E15C in Olanda.

Negli esercizi 2022 e 2021, non sono stati effettuati acquisti e cessioni di partecipazioni.

Si riportano nella seguente tabella le informazioni integrative sulle Partecipazioni in società controllate:

Dati al
31 dicembre 2022
(importi in migliaia di euro)
Gas Plus Italiana
S.r.l.
GP Infrastrutture
S.r.l.
Gas Plus Energia
S.r.l.
Gas Plus Vendite
S.r.l.
Percentuale diretta di
partecipazione
100,00% 100,00% 85,29% 100,00 %
Data di chiusura del bilancio 31.12.2022 31.12.2022 31.12.2022 31.12.2022
Attività 151.771 114.094 729 48.296
Passività 118.396 27.530 112 48.891
Ricavi 125.112 14.979 210 75.910
Utile/(perdita) 333 5.725 (22) (6.360)
Patrimonio Netto 33.375 86.564 617 (685)
Patrimonio Netto di
Competenza
33.375 86.564 526 (685)
Valore di iscrizione al
31 dicembre 2022
35.000 65.714 252 1.418

Dati al
31 dicembre 2022
(importi in migliaia di euro)
Gas Plus Storage
S.r.l.
Società Padana
Energia S.r.l.
Gas Plus
International
Holding S.r.l.
Gas Plus
Netherlands B.V.
Percentuale diretta di
partecipazione
100,00 % 100,00 % 100,00 % 100,00 %
Data di chiusura del bilancio 31.12.2022 31.12.2022 31.12.2022 31.12.2022
Attività 3.394 275.945 29.286 33
Passività 1.008 99.590 27 21
Ricavi 9 50.750 - -
Utile/(perdita) (145) 6.532 (72) (112)
Patrimonio Netto 2.386 176.355 29.259 (12)
Patrimonio Netto di
Competenza
2.386 176.355 29.259 (12)
Valore di iscrizione al
31 dicembre 2022
2.386 162.939 29.510 -

I bilanci delle società controllate sono redatti in conformità ai relativi principi contabili nazionali. I rapporti creditori e debitori, i costi e i ricavi con società controllate sono riportati alla Nota n. 26, Rapporti con parti correlate.

Informazioni in merito alla verifica delle riduzioni per perdite di valore delle attività non correnti e non finanziarie (Impairment test ai sensi dello IAS 36)

La Società verifica ad ogni chiusura di bilancio la presenza di indicatori di perdita di valore delle attività non correnti.

Il test di impairment della Società viene quindi effettuato laddove siano stati identificati degli indicatori di perdita di valore e si basa sulla stima del valore d'uso.

Le cash generating unit (CGU) sono state individuate coerentemente alla struttura organizzativa e di business della Società, come attività che generano flussi di cassa in entrata indipendenti derivanti dall'utilizzo continuativo delle stesse. Le CGU sono quindi rappresentate dalle singole legal entity.

Qualora esistano evidenze che le partecipazioni abbiano subito una perdita di valore, la stessa è rilevata nel conto economico come svalutazione. Nel caso l'eventuale quota di pertinenza della Società delle perdite della partecipata ecceda il valore contabile della partecipazione e la Società abbia l'obbligo o l'intenzione di risponderne, si procede ad azzerare il valore della partecipazione e la quota delle ulteriori perdite è rilevata come fondo nel passivo. Qualora, successivamente, la perdita di valore venga meno o si riduca, è rilevato a conto economico un ripristino di valore nei limiti del costo.

Nel corso del 2022 si sono manifestati diversi indicatori esterni di possibili perdite di valore (l'aumento dei tassi di interesse bancari che si riflette sul tasso di attualizzazione, il repentino incremento del tasso di inflazione), oltre a fattori di incertezza geopolitica, derivanti soprattutto dal conflitto tra Russia e Ucraina. Al 31 dicembre 2022, la Società registra una capitalizzazione di mercato inferiore al patrimonio netto, che risulta influenzata dai limitati volumi scambiati del titolo.

Dall'altro lato, è proseguito il rafforzamento dei prezzi del gas naturale che si attestano tuttora su livelli molto elevati, seppur in un quadro di forte incertezza e volatilità, e che contribuiscono positivamente alla recuperabilità del valore delle attività iscritte, in particolar modo nel settore E&P, i cui risultati sono stati in sensibile crescita nonostante i contributi una tantum a carico degli operatori del settore.

Di seguito una disamina sull'andamento di ciascuna delle società controllate nell'esercizio 2022 e le ragioni per cui si è ritenuto di non procedere all'esecuzione dei test di impairment sulle relative partecipazioni.

Gas Plus Storage S.r.l.

A fine esercizio ha realizzato una perdita pari ad Euro 145.409 ed il relativo patrimonio netto ha raggiunto l'importo di Euro 2.386.028. Gas Plus S.p.A. ha svalutato la partecipazione per la perdita dell'esercizio allineandola alla quota del patrimonio netto della controllata.

Gas Plus Netherlands B.V.

A fine esercizio la società ha realizzato una perdita pari ad Euro 112.012 ed il relativo patrimonio netto ha assunto l'importo negativo di Euro 12.447. Gas Plus S.p.A. ha svalutato integralmente la partecipazione nella società controllata.

Gas Plus Italiana S.r.l.

Gas Plus Italiana S.r.l. ha conseguito nel corso dell'esercizio 2022 un utile pari a Euro 332.760 ed il relativo patrimonio contabile ha raggiunto l'importo di Euro 33.374.946 che comprende tuttavia una riserva di segno positivo a fronte dei derivati di copertura in essere a fine esercizio (pari a Euro 528.583).

L'entità delle riserve di idrocarburi provate e probabili al 31 dicembre 2022 relative ai titoli minerari è stata di recente attestata dall'esperto indipendente SIM in 1.031,3 milioni di Smc, in leggera riduzione rispetto al precedente esercizio.

Il risultato dell'esercizio della partecipata ha beneficiato solo parzialmente dell'eccezionale crescita dei prezzi di vendita del gas metano nel corso del 2022 (che si mantengono tuttora su livelli elevati, seppur in un contesto di elevata incertezza e volatilità), avendo scontato, nella prima parte dell'anno, l'effetto negativo delle coperture sulla commodity stipulate nello scorso anno, prima della forte crescita degli scenari energetici. E' stato inoltre fortemente penalizzato dall'entità dei contributi straordinari di solidarietà posti a carico delle aziende del settore che hanno raggiunto l'importo di Euro 7.409.079. A causa dell'entità dei suddetti contributi una tantum, resta negativo per Euro 1.625.070 il differenziale tra il valore di carico della partecipazione pari a Euro 35.000.016 e il relativo patrimonio netto pari a Euro 33.374.946, al lordo della riserva di cui sopra, seppur in forte diminuzione rispetto allo stesso differenziale negativo del 2021 (Euro 7.867.100).

Si rammenta inoltre che, nel 2020, il management della società aveva valutato indicatori di impairment delle attività immateriali e materiali iscritte in bilancio che risultavano connessi, da un lato, all'evoluzione del quadro normativo avviata con il D.L. 135 del 14/12/18, convertito con L. 12 del 11/2/19 e proseguita con la presentazione da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, in applicazione delle citata legge nel mese di febbraio del 2021, del documento di consultazione «Piano per la Transizione Energetica Sostenibile delle Aree Idonee (PiTESAI)», dall'altro, al quadro economico generale e all'andamento degli scenari di prezzo degli idrocarburi che avevano richiesto una revisione della previsione dei prezzi di lungo termine, nonché alle revisioni negative delle previsioni di sfruttamento di determinate riserve di idrocarburi.

La società aveva quindi valutato i suddetti indicatori di perdita di valore, rivedendo le modalità e la misura con cui le loro attività avrebbero potuto continuare ad essere utilizzate e/o essere sviluppate ed aveva ritenuto di effettuare test di impairment sulle singole rispettive attività.

Note esplicative al bilancio separato dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2022 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

Ciò aveva comportato l'iscrizione di svalutazioni delle attività materiali e immateriali relative a specifiche concessioni di coltivazione di idrocarburi per un ammontare complessivo di Euro 34.112.264, al lordo del relativo effetto fiscale.

Gas Plus S.p.A. aveva quindi sottoposto a test di impairment la partecipazione in Gas Plus Italiana S.r.l. determinandone il valore d'uso sulla base dei flussi di cassa attesi desunti dai piani previsionali approvati dagli amministratori della società e rilevando una svalutazione della partecipazione di Euro 52.000.000 per allineare il valore di iscrizione al valore d'uso così risultante.

La significativa ripresa dei prezzi del gas naturale avvenuta nel corso del 2021 e l'attesa di una ripresa dei prezzi del gas prevista nel corso dei successivi anni, sostenuta dalle dinamiche di mercato, avevano portato gli amministratori della società a riconsiderare lo scenario dei prezzi degli idrocarburi alla base dei precedenti test di impairment. Non erano invece emerse variazioni sostanziali degli altri indicatori di impairment considerati nell'esercizio precedente e nello specifico le considerazioni relative a siti minerari che la società non riteneva di rimettere in produzione e che erano stati interamente svalutati nel 2020, pur non rinunciando alla titolarità delle relative riserve.

Pertanto, alla luce delle mutate circostanze, ancorché limitate allo scenario dei prezzi del gas, la società aveva rivisto le proprie valutazioni per determinare l'eventuale misura del ripristino di valore delle attività precedentemente svalutate. In particolare, gli amministratori avevano previsto l'adozione di uno scenario energetico che rifletteva un incremento dei prezzi del gas nel breve e medio periodo, lasciando invariati rispetto al 2020 gli scenari di prezzo di lungo periodo. La verifica condotta non aveva fatto emergere ripristini dei valori delle immobilizzazioni materiali e immateriali.

Nel corso del 2022 si sono manifestati diversi indicatori di possibili perdite di valore (l'aumento dei tassi di interesse bancari che si riflette sul tasso di attualizzazione e quello dell'inflazione, oltre a fattori di incertezza geopolitica, derivanti dal conflitto tra Russia e Ucraina).

Tuttavia è proseguito il rafforzamento dei prezzi del gas naturale che si attestano tuttora su livelli molto elevati, seppur in un quadro di forte incertezza e volatilità, ed in grado di compensare gli indicatori di impairment precedentemente evidenziati.

In tale contesto è stata possibile la ripresa della produzione in alcuni siti minerari precedentemente svalutati; inoltre, la produzione di alcuni siti minerari, anch'essi precedentemente svalutati, si è rivelata su livelli superiori alle attese.

Sono quindi emerse indicazioni del venir meno dei presupposti alla base delle svalutazioni di talune delle attività gestite dalla società.

La società ha pertanto rivisto le proprie valutazioni per determinare l'eventuale misura del ripristino di valore delle attività precedentemente svalutate.

Le suddette valutazioni hanno comportato ripristini di valore delle attività immateriali e materiali di alcune concessioni di coltivazione di idrocarburi per un ammontare complessivo di Euro 2.670.878 al lordo della relativa fiscalità differita. E' stata inoltre effettuata una svalutazione di Euro 74.162 relativamente ad una concessione non operata dalla Società per cui è in corso la cessazione della produzione.

Alla luce delle delineate circostanze, Gas Plus S.p.A. non ha identificato specifici indicatori di perdite di valore della partecipazione, né - stanti le caratteristiche dei giacimenti della società e del quadro normativo afferente al loro sfruttamento - ha valutato che vi fossero elementi per ritenere che siano venuti meno i presupposti delle precedenti svalutazioni.

Tuttavia, è stata effettuata una verifica della recuperabilità del valore della partecipazione che ha consentito di confermare il valore di carico della partecipazione iscritta nel bilancio di Gas Plus S.p.A.

Società Padana Energia S.r.l.

Società Padana Energia S.r.l. ha conseguito nel corso dell'esercizio 2022 un utile pari a Euro 6.532.156 ed il relativo patrimonio contabile ha raggiunto l'importo di Euro 176.355.410 che comprende tuttavia una riserva di segno positivo a fronte dei derivati di copertura in essere a fine esercizio (pari a Euro 2.633.570).

Il risultato dell'esercizio della partecipata riflette i ripristini di valore di alcune attività immateriali e materiali relative alle concessioni di coltivazione di idrocarburi per un valore pari ad Euro 6.318.138 (al lordo della relativa fiscalità differita), iscritte nel bilancio della partecipata a seguito della valutazione delle concessioni di coltivazione effettuata sulla base di uno scenario energetico che riflette l'attuale andamento dei prezzi degli idrocarburi nel breve e medio periodo, lasciando invariati rispetto al 2020 gli scenari di prezzo di lungo periodo. È stato inoltre fortemente penalizzato dall'entità dei contributi straordinari di solidarietà posti a carico delle aziende del settore che hanno raggiunto l'importo di Euro 9.467.731.

Il differenziale tra il valore di carico della partecipazione, pari a Euro 162.938.512, e il relativo maggior patrimonio netto (Euro 176.355.410), risulta pari a Euro 13.416.898, al lordo della riserva di cui sopra. L'entità delle riserve di idrocarburi provate e probabili al 31 dicembre 2022 relative ai titoli minerari è stata di recente attestata dall'esperto indipendente SIM in 2.362,9 milioni di Smc e risulta in lieve aumento rispetto al dato del precedente esercizio.

Non sono emersi pertanto nell'esercizio specifici indicatori di perdite di valore della partecipazione.

Tuttavia, è stata effettuata una verifica della recuperabilità del valore della partecipazione che ha consentito di confermare il valore di carico della partecipazione iscritta nel bilancio di Gas Plus S.p.A.

Gas Plus Vendite S.r.l.

Gas Plus Vendite S.r.l. ha conseguito nel corso dell'esercizio 2022 una perdita pari a Euro 6.360.496. A fronte alla prevista perdita sono stati effettuati a favore della controllata versamenti soci in conto capitale per Euro 6.000.000.

Il risultato dell'esercizio 2022 è stato influenzato, nella prima parte dell'anno, dalle perdite su segmenti di vendita a marginalità temporaneamente negativa (a fronte della quali era stato costituito nel 2021 un apposito fondo di Euro 4.109.000, interamente utilizzato nel 2022) e, nell'ultimo trimestre dell'anno, dalla forte tensione dovuta alla carenza dell'offerta gas che ha portato a sottostare ad un regime di approvvigionamento, per garantire i consumi dei propri clienti, particolarmente sfavorevole in termini di condizioni economiche e di rispetto dei volumi previsti in acquisto.

Gas Plus S.p.A. ha svalutato la partecipazione per la perdita dell'esercizio allineandola alla quota del patrimonio netto della controllata.

Altre partecipazioni in società controllate

In considerazione dei positivi risultati conseguiti nell'esercizio e del valore del patrimonio netto delle altre società controllate, Gas Plus S.p.A. non ha individuato potenziali indicatori di perdite di valore del relativo valore di iscrizione a bilancio.

Verifica di recuperabilità del valore delle partecipate che operano nel settore E&P in Italia

A tale scopo è stato rideterminato il valore d'uso delle attività considerando i flussi di cassa attesi delle concessioni di coltivazione sulla base delle previsioni di sfruttamento lungo la vita utile residua delle stesse concessioni. Tali flussi tengono conto dei dati del Budget 2023 del Gruppo, approvato dal

Note esplicative al bilancio separato dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2022 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

Consiglio di Amministrazione, e per il periodo successivo sono state utilizzate le previsioni del management.

Le principali assunzioni che hanno determinato i flussi di cassa sono state le seguenti:

  • l'adozione di uno scenario energetico che riflette un incremento dei prezzi del gas nel breve e medio periodo sostenuto dall'andamento che si registra attualmente sul mercato del gas, lasciando invariati rispetto al 2020 gli scenari di prezzo di lungo periodo;
  • la considerazione dei soli profili di produzione risultanti dall'ultima perizia dell'esperto indipendente in merito alle riserve già sviluppate e da sviluppare (ossia rese disponibili con i nuovi investimenti nelle concessioni) che si prevede continueranno ad essere utilizzate;
  • l'adozione, da parte del management, di valutazioni coerenti con quelle effettuate nel 2020 in ordine alle linee di indirizzo di transizione energetica esposte nel documento PiTESAI, ai costi operativi, agli oneri di abbandono e ripristino siti, agli investimenti, oltreché alle attese condizioni di operatività;
  • la determinazione di royalties ed imposte sulla base delle normative vigenti alla data di riferimento.

I flussi, così determinati, sono stati attualizzati al costo medio ponderato del capitale investito WACC post-imposte del 7,34%, in aumento rispetto al corrispondente tasso del precedente esercizio pari al 6,7%.

Dalle verifiche effettuate è emersa la recuperabilità del valore delle partecipazioni.

8. Fair value

I saldi delle attività per fair value non correnti e correnti sono dettagliati nel seguente prospetto. Le descrizioni indicano la tipologia di strumento derivato in essere:

31 dicembre 2022 31 dicembre 2021
Interest rate swap 877.934 36.270
Totale fair value attivo non corrente 877.934 36.270
Derivati su commodity
Derivati su commodity verso società controllate
Interest rate swap
5.590.073
2.245.525
366.369
902.238
21.638.247
-
Totale fair value attivo corrente 8.201.967 22.540.485

Al 31 dicembre 2022 ed al 31 dicembre 2021, non vi erano in essere passività per fair value non correnti. I saldi delle passività per fair value correnti sono invece dettagliati nel seguente prospetto. Le descrizioni indicano la tipologia di strumento derivato in essere:

31 dicembre 2022 31 dicembre 2021
Derivati su commodity 2.245.525 21.638.247
Derivati su commodity verso società controllate 5.590.073 902.238
Interest rate swap - 86.747
Totale fair value passivo corrente 7.835.599 22.627.232

Interest rate swap

Per la copertura del rischio di variazione dei tassi di interesse, relativamente al contratto Finanziamento ISP-Banco BPM, Gas Plus S.p.A. ha stipulato i seguenti contratti derivati:

  • in data 24 ottobre 2019, due contratti di Interest Rate Swap per l'80% della linea a medio lungo termine;

Note esplicative al bilancio separato dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2022 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

  • in data 23 gennaio 2020 ed in data 12 gennaio 2021, contratti di Interest Rate Swap per il 65% delle erogazioni richieste della linea a medio lungo termine "Capex", rispettivamente nel secondo semestre 2019 e nel secondo semestre 2020.

Al 31 dicembre 2022, il fair value di tali strumenti derivati è complessivamente positivo per Euro 1.244.303, contro un valore complessivamente negativo di Euro 50.477 al 31 dicembre 2021, in conseguenza del progressivo aumento dei tassi di interesse.

Tutti i contratti stipulati soddisfano i criteri per il trattamento in hedge accounting ai fini contabili.

Derivati su commodity

Nel corso dell'esercizio 2022 e 2021, Gas Plus S.p.A. ha stipulato con diversi istituti di credito derivati (swap) per la copertura del rischio di oscillazione del prezzo di mercato del gas, per conto delle singole società/B.U. esposte a tale rischio.

Al 31 dicembre 2022, il fair value di tali strumenti derivati è complessivamente positivo per Euro 3.344.548, contro un valore complessivamente negativo di Euro 20.736.009 al 31 dicembre 2021.

Derivati su commodity verso società controllate

Gli effetti economici di copertura dei derivati sottoscritti con gli istituti bancari sono stati trasferiti interamente alle società controllate Gas Plus Italiana S.r.l., Società Padana Energia S.r.l. e Gas Plus Vendite S.r.l., a condizioni di mercato, tramite la stipula di derivati infragruppo. Al 31 dicembre 2022 il fair value sui contratti per derivati infragruppo è complessivamente negativo per Euro 3.344.548, contro un valore complessivamente positivo di Euro 20.736.009 al 31 dicembre 2021.

9. Imposte sul reddito

I saldi delle voci attività per imposte anticipate e passività per imposte differite sono dettagliati nel seguente prospetto. Le descrizioni indicano la natura delle differenze temporanee.

31 dicembre 2022 31 dicembre 2021
Imposte differite attive, relative a:
Perdita fiscale di consolidato - 158.104
Eccedenza ACE società controllate - 190.851
Fondo per benefici ai dipendenti 13.189 53.754
Fair value derivato di copertura Interest Rate Swap - 14.091
Eccedenza interessi passivi società controllate estere - 145.703
Differenza cambi non realizzate società controllate estere 15.668 -
Altro 1.822 1.795
Totale imposte differite attive 30.679 564.298
Imposte differite passive, relative a:
Plusvalenze 449.320 131.667
Fair value derivato di copertura Interest Rate Swap 292.227 8.705
Totale passività per imposte differite 741.547 140.372

I saldi delle voci di crediti per imposte sul reddito correnti e debiti per imposte sul reddito correnti sono dettagliati nel seguente prospetto:

Debiti e crediti per imposte 31 dicembre 2022 31 dicembre 2021
Crediti per imposte - 322.876
Debiti per imposte (3.444.944) -
Totale (debiti) e crediti per imposte sul reddito (3.444.944) 322.876

Note esplicative al bilancio separato dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2022 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

Al 31 dicembre 2022, la società ha debiti per imposte pari ad Euro 3.444.944 legati esclusivamente al debito IRES rinveniente dal calcolo delle imposte correnti per il periodo di imposta 2022 di consolidato fiscale nazionale e mondiale (al 31 dicembre 2021 saldo a credito pari ad Euro 322.876).

I dettagli delle imposte sul reddito dell'esercizio e la riconciliazione delle imposte teoriche con le imposte effettive sono dettagliati nel seguente prospetto:

Imposte sul reddito dell'esercizio 31 dicembre 2022 31 dicembre 2021
Risultato ante imposte (5.777.243) (1.212.166)
Aliquota teorica (IRES e IRAP) 29,57% 29,57%
Imposte teoriche 1.708.331 358.437
Costi non deducibili (13.854) (10.602)
Plusvalenze e dividendi non imponibili 1.602.223 918.223
IRAP non deducibile 86.337 (54.857)
Svalutazioni partecipazioni non deducibili (2.166.678) (67.212)
Effetto consolidato fiscale mondiale (3.879.307) 41.019
Altre variazioni (281.594) 233.556
Imposte sul reddito dell'esercizio (2.944.542) 1.418.564
Imposte correnti (3.111.178) 569.883
Imposte anticipate 166.636 848.681
Imposte sul reddito dell'esercizio (2.944.542) 1.418.564
Aliquota effettiva d'imposta (50,97%) 117,03%

La Società capogruppo Gas Plus S.p.A. e le sue controllate GP Infrastrutture S.r.l., Gas Plus Italiana S.r.l., Gas Plus Vendite S.r.l., Gas Plus Storage S.r.l., Gas Plus Energia S.r.l., GP Infrastrutture Trasporto S.r.l, Società Padana Energia S.r.l., Gas Plus International Holding S.r.l. e Rete Gas Fidenza S.r.l. hanno congiuntamente esercitato l'opzione per la tassazione di gruppo ai sensi degli artt. 117 e seguenti del T.U.I.R. Gli obblighi e gli adempimenti inerenti ai versamenti dell'Ires di competenza delle suddette società sono pertanto assolti direttamente dalla capogruppo, pur rimanendo ogni società responsabile della propria dichiarazione fiscale.

Si segnala che la società capogruppo Gas Plus S.p.A., in data 31 gennaio 2022, ha presentato un'istanza di interpello, ai sensi del combinato disposto dell'art. 11 della L. 212/00, e dell'art. 132, comma 3, del D.P.R. n. 917/86 per la comunicazione di variazione dei dati per il triennio 2021-2023, a seguito del rinnovo del soggetto incaricato della revisione contabile delle società controllate estere. Il Gruppo ha, quindi, tacitamente rinnovato per il triennio 2021-2023 il regime di consolidato fiscale mondiale ed incluso nella determinazione della propria base imponibile anche i redditi conseguiti nell'esercizio 2022 dalle proprie controllate non residenti che possiedono i requisiti per la relativa inclusione nell'area di consolidamento (Gas Plus International B.V., Gas Plus Netherlands B.V. e Gas Plus Dacia S.r.l.). In data 27 maggio 2022 la Direzione Regionale delle Entrate per la Lombardia ha risposto positivamente. Gli effetti fiscali dell'adesione al consolidato mondiale sono stati riflessi nel bilancio 2022 per un maggior carico fiscale di Euro 3.879.307 (contro un minor carico fiscale complessivo di Euro 41.019 nel bilancio 2021).

10. Crediti commerciali

I crediti commerciali, pari al 31 dicembre 2022 ad Euro 995.639, sono dettagliati nella seguente tabella con il relativo confronto con l'esercizio precedente:

Note esplicative al bilancio separato dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2022 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

Crediti commerciali: 31 dicembre 2022 31 dicembre 2021
Crediti verso correlate 5.185 5.185
Crediti verso controllanti 381 381
Crediti verso controllate 990.073 867.089
Totale crediti 995.639 872.655
Fondo svalutazione - -
Crediti commerciali netti 995.639 872.655

I crediti commerciali derivano da prestazioni svolte nelle aree amministrazione, sistemi informativi, acquisti, risorse umane, tesoreria, societario e legale.

Al 31 dicembre 2022 i crediti commerciali scaduti da più di 60 giorni ammontano ad Euro 2.593 (pari al saldo del 31 dicembre 2021).

I crediti verso controllate al 31 dicembre 2022 sono pari ad Euro 990.073 (Euro 867.089 al 31 dicembre 2021). Per maggior dettagli si veda la Nota n. 26, Rapporti con parti correlate.

11. Altri crediti

Gli altri crediti, pari ad Euro 9.738.851 al 31 dicembre 2022, sono dettagliati nella seguente tabella con il relativo confronto con l'esercizio precedente:

Altri crediti 31 dicembre 2022 31 dicembre 2021
IVA 4.036.035 517.150
Crediti per regime IVA di Gruppo vs società controllate 1.067.542 319.186
Crediti per il consolidato fiscale vs società controllate 4.337.908 1.496.323
Acconti a fornitori 42.657 124.737
Crediti di imposta per imprese non energivore 2.808 -
Ratei e risconti 251.551 273.299
Altri crediti 350 3.000
Totale altri crediti 9.738.851 2.733.695

Gli altri crediti sono prevalentemente costituiti da crediti per imposte indirette, crediti verso società controllate per le imposte indirette e per le imposte dirette in regime del consolidato fiscale, ratei e risconti.

Nel corso del mese di febbraio 2017, la Società aveva presentato il Modello IVA 2018, mediante il quale ha esercitato l'opzione per l'adesione al regime IVA di Gruppo, insieme alle società controllate Gas Plus Italiana S.r.l., Gas Plus Vendite S.r.l., GP Infrastrutture S.r.l. e Società Padana Energia S.r.l. Nel mese di giugno 2020, Gas Plus S.p.A., tramite la presentazione del Modello IVA 2020, aveva esteso, a partire dal 1° gennaio 2020, l'adesione al regime IVA di Gruppo alla società controllata Rete Gas Fidenza S.r.l. (Rete Gas Fidenza S.r.l. è controllata al 100% da GP Infrastrutture S.r.l.). I crediti per regime IVA di Gruppo includono, quindi, il debito IVA trasferito dalle società controllate nell'ultimo trimestre dell'esercizio 2022.

I crediti per il consolidato fiscale verso società controllate derivano dal trasferimento alla Società del debito IRES risultante dai bilanci al 31 dicembre 2022 delle società controllate che aderiscono all'opzione per la tassazione di gruppo ai sensi degli artt. 117 e seguenti del T.U.I.R.. Per maggiori informazioni, si rimanda alla Nota n. 9, Imposte sul reddito.

12. Attività e passività finanziarie verso società controllate

Le voci attività e passività finanziare verso società controllate derivano dal saldo delle operazioni di cash pooling tra Gas Plus S.p.A. e le proprie controllate. Tali operazioni che consentono una gestione centralizzata della tesoreria a livello di gruppo sono regolate sulla base di tassi in linea con le normali condizioni di mercato.

Le attività e passività finanziarie verso società controllate sono dettagliate nel seguente prospetto:

31 dicembre 2022 31 dicembre 2021
Attività finanziarie per gestione accentrata della tesoreria 1.138.739 1.152.895
Passività finanziarie per gestione accentrata della tesoreria (91.176.832) (84.373.112)
Totale attività (passività) finanziarie verso società controllate (90.038.093) (83.220.217)

Al 31 dicembre 2022, il saldo netto delle attività e passività finanziarie verso società controllate risulta negativo per Euro 90.038.093 (saldo negativo per Euro 83.220.217 al 31 dicembre 2021), per effetto principalmente del versamento scoi in conto capitale di Euro 6.000.000 effettuato nel corso del 2022 nei confronti della società Gas Plus Vendite S.r.l.

Per maggior dettagli si veda la Nota n. 26, Rapporti con parti correlate.

13. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti, pari a Euro 4.258.197 al 31 dicembre 2021, sono dettagliate nella tabella seguente:

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 31 dicembre 2022 31 dicembre 2021
Cassa 2.828 2.409
Conti correnti bancari 4.255.369 12.800.846
Totale 4.258.197 12.803.255

Si segnala che non esistono vincoli sulle disponibilità liquide.

Per un'analisi delle movimentazioni delle disponibilità liquide e dei mezzi equivalenti si rimanda al prospetto di rendiconto finanziario.

14. Patrimonio netto

Nelle seguenti note viene riportata una breve descrizione della natura e della composizione delle principali voci del patrimonio netto. Si rimanda al prospetto delle variazioni del patrimonio netto per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2022 e al 31 dicembre 2021 per una descrizione puntuale della movimentazione delle singole riserve del patrimonio netto.

Capitale Sociale

Nel corso degli esercizi 2022 e 2021, il numero di azioni ed il valore del capitale sociale non hanno subito variazioni rispetto all'esercizio precedente.

Si segnala che, in data 20 dicembre 2010, l'Assemblea Straordinaria degli Azionisti della Società ha deliberato l'eliminazione del valore nominale delle azioni con la relativa modifica all'art. 5 dello Statuto Sociale.

Il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione nell'esercizio 2022 e 2021 è pari a 44.909.620.

Il numero medio ponderato delle azioni potenziali in circolazione nell'esercizio 2022 e 2021, al netto delle azioni proprie in portafoglio pari a 1.336.677 (in entrambi i periodi in esame) ed in assenza di ulteriori effetti diluitivi, è pari a 43.572.943.

Riserve

Le riserve sono costituite dalle seguenti componenti:

  • La Riserva legale, la Riserva sovraprezzo azioni e i Versamenti in conto capitale che non presentano variazioni rispetto all'importo iscritto al 31 dicembre 2021.
  • La riserva di copertura derivati che accoglie le variazioni di fair value degli interest rate swap stipulati dalla società, contabilizzati in regime di hedge accounting, al netto delle variazioni di imposte differite.
  • La riserva per differenze attuariali fondi benefici dipendenti, che, come previsto dal principio IAS 19, Benefici ai dipendenti, include tutti gli utili e le perdite attuariali che emergono dal ricalcolo attuariale del valore attuale del fondo di trattamento di fine rapporto.

Utili (perdite) a nuovo

Le altre riserve e gli utili indivisi includono gli altri effetti della conversione agli IFRS.

Azioni proprie

Le azioni proprie non presentano variazioni rispetto al 31 dicembre 2022. Al 31 dicembre 2022, la società 1.336.677 azioni proprie (pari al 2,98% del capitale sociale) per un corrispettivo complessivo di Euro 9.599.592.

Le azioni proprie sono a disposizione del Consiglio di Amministrazione che ne può disporre senza limiti di tempo o alienandole o quale corrispettivo di eventuali operazioni connesse alla gestione corrente o ad investimenti strategici o ancora a fronte dell'esercizio di opzioni assegnate o da assegnare ai destinatari dei Piani di Incentivazione Azionaria.

Dividendi

In data 23 giugno 2022, l'Assemblea degli Azionisti ha deliberato di distribuire agli Azionisti, a titolo di dividendo e al lordo delle ritenute di legge, l'importo unitario di Euro 5 centesimi per ciascuna delle azioni (al netto delle azioni proprie) ordinarie in circolazione, per l'importo complessivo di Euro 2.178.648. Il pagamento è avvenuto nel mese di luglio 2022.

Altre componenti del conto economico complessivo

Nell'esercizio 2022, le altre componenti del conto economico complessivo transitate direttamente a patrimonio netto includono:

  • la variazione di fair value degli interest rate swap di copertura in regime di hedge accounting, al netto delle relative imposte anticipate, per una variazione positiva di Euro 942.441 (nell'esercizio 2021 la variazione positiva era di Euro 113.722);
  • la riserva per differenze attuariali TFR per una variazione positiva di complessivi Euro 128.884, al netto delle imposte anticipate (nell'esercizio 2021 la variazione era negativa di Euro 11.373).

Si forniscono infine le informazioni richieste dall'art. 2427, n. 7-bis, del Codice Civile relativamente all'origine e alla possibilità di utilizzazione e di distribuibilità delle riserve:

Possibilità Quota Utilizzazioni effettuate nei
Natura/descrizione Importo di disponibile tre esercizi precedenti
utilizzazione Per copertura Per altre
perdite ragioni
Capitale 23.353.002
Riserve di capitale:
- Riserva da sovraprezzo azioni 85.605.531 A-B-C 85.605.531
- Versamenti in conto capitale 7.041.890 A-B-C 7.041.890
Riserve di utili:
- Riserva legale 4.670.600 A-B 4.670.600
Utili portati a nuovo 41.714.583 A-B-C 41.714.583 47.544.677 -
Utili portati a nuovo (riserva per avanzo di scissione) 1.024.949 A-B-C 1.024.949
Totale 163.410.555 140.057.553
Quota non distribuibile 4.670.600
Residua quota distribuibile 135.386.953

Legenda: A disponibile per aumento di capitale

B disponibile per copertura perdite C distribuibile ai soci

15. Debiti finanziari correnti e non correnti

Nella seguente tabella sono riportati i debiti finanziari della Società, con i dettagli relativi alla loro composizione, scadenza e condizioni:

Tipologia Tasso interesse effettivo % Scadenza 31 dicembre 2022 31 dicembre 2021
A breve
Scoperti bancari a richiesta - 56
Finanziamento Revolving Banco BPM Euribor 1/3 m + spread - 15.000.000
Finanziamento Term ISP-BPM Euribor 3/6 m + spread 11.000.000 9.860.907
Finanziamento Capex ISP-BPM Euribor 3/6 m + spread 5.936.178 -
Totale debiti finanziari correnti 16.936.178 24.860.963
A medio/lungo
Finanziamento Term ISP-BPM Euribor 3/6 m + spread come da piano
di rimborso
come da piano
11.000.000 21.852.614
Finanziamento Capex ISP-BPM Euribor 3/6 m + spread di rimborso 27.491.337 16.570.556
Totale debiti finanziari non correnti 38.491.337 38.423.170
Totale debiti finanziari 55.427.515 63.284.133

Al 31 dicembre 2022 Gas Plus S.p.A. ha in essere debiti finanziari correnti per Euro 16.936.178 e debiti finanziari non correnti per Euro 38.491.337.

Si descrivono qui di seguito le principali caratteristiche dei finanziamenti bancari della Società:

Scoperti c/c bancario

Al 31 dicembre 2022, il saldo di tale voce è nullo. Al 31 dicembre 2021, gli scoperti di c/c bancario erano pari a Euro 56 e comprendevano le commissioni bancarie di tenuta conto di fine trimestre, addebitate sul conto corrente nei primi giorni del mese successivo.

Finanziamento Revolving Banco BPM

In data 1° dicembre 2021, Gas Plus S.p.A. aveva stipulato con Banco BPM un contratto di finanziamento di tipo revolving a medio termine per un importo complessivo di Euro 15 milioni, da utilizzarsi esclusivamente per cassa, e con scadenza il 1° dicembre 2024.

Alla data del 31 dicembre 2022, tale finanziamento non risulta utilizzato (al 31 dicembre 2021 era interamente utilizzato per Euro 15 milioni).

Il contratto di finanziamento prevede un tasso di interesse nominale annuo variabile, pari alla somma tra il tasso di riferimento (EURIBOR 3m su base 360 giorni) e il margine previsto contrattualmente. Inoltre, il contratto di finanziamento prevede una commissione di mancato utilizzo. L'importo della commissione di mancato utilizzo al 31 dicembre 2022 è stato nullo, poiché la linea è stata interamente rimborsata alla fine del mese di dicembre 2022 (nell'esercizio precedente, l'importo è stato pari a Euro 2.750).

Il contratto di finanziamento prevede parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi semestralmente, a partire dal bilancio chiuso al 30 giugno 2022, sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS. Tali parametri risultano attualmente essere:

  • il Leverage Ratio (Indebitamento finanziario netto/EBITDA);
  • il Rapporto DSCR (Debt Service Cover Ratio vale a dire il rapporto tra il flusso di cassa a servizio del debito ed il servizio del debito).

Gas Plus S.p.A. deve comunicare semestralmente il rispetto di tali parametri, contestualmente alla consegna del bilancio consolidato. Al mancato rispetto di uno solo di tali parametri, sempre che tali parametri non siano nel frattempo stati ripristinati secondo i termini contrattuali, la banca finanziatrice ha la possibilità di recedere dal contratto, facendo venir meno l'obbligo della stessa banca nel rendere disponibile ogni ulteriore utilizzo a valere sul Finanziamento Revolving.

Il contratto di finanziamento prevede alcuni impegni e limitazioni per il prenditore. Al mancato rispetto di tali impegni e limitazioni, la banca finanziatrice ha la possibilità di recedere o risolvere il contratto, salvo sanatoria da parte del Gruppo Gas Plus nei casi consentiti.

Finanziamento ISP-Banco BPM

In data 6 agosto 2019, Gas Plus S.p.A. aveva stipulato con Intesa Sanpaolo e Banco BPM un contratto di finanziamento a medio-lungo termine, utilizzabile per cassa, per un importo complessivo di 107 milioni di Euro, che prevede:

a) Linea a medio lungo termine dell'importo di Euro 52 milioni

In data 11 settembre 2019, tale linea è stata integralmente erogata. Nell'esercizio 2022, Gas Plus S.p.A. ha rimborsato le rate per 10 milioni di Euro, rispettando le relative scadenze contrattuali. Il piano concordato residuo di ammortamento è il seguente:

Scadenza Importo da rimborsare
(in Euro)
30 giugno 2023 5.500.000
31 dicembre 2023 5.500.000
30 giugno 2024 5.500.000
31 dicembre 2024 5.500.000
Totale 22.000.000

Note esplicative al bilancio separato dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2022 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

b) Linea a medio lungo termine "Capex" dell'importo di Euro 55 milioni

La linea è utilizzabile per cassa fino al 30 giugno 2023. A fine 2022 è stata infatti accolta da parte delle banche finanziatrici la richiesta di waiver presentata dalla Società per posticipare dal 31 dicembre 2022 al 30 giugno 2023 il periodo di disponibilità della suddetta linea. Nell'anno 2022 Gas Plus S.p.A. ha effettuato utilizzi aggiuntivi di tale linea per Euro 16,4 milioni, portando l'utilizzo complessivo a fine esercizio a Euro 33,8 milioni. Il piano concordato di ammortamento per l'importo utilizzato è il seguente:

Scadenza Importo da rimborsare
(in Euro)
30 giugno 2023 3.072.727
31 dicembre 2023 3.072.727
30 giugno 2024 4.609.091
31 dicembre 2024 23.045.455
Totale 33.800.000

Gas Plus S.p.A. ha utilizzato tale linea di credito per finanziare il Progetto "Midia" in Romania nel limite di 10 milioni di Euro.

Il contratto di finanziamento prevede una commissione di mancato utilizzo, pari allo 0,50% per il primo anno dalla data di sottoscrizione ed al 25% del margine previsto per gli anni successivi, calcolato sull'importo disponibile della linea di credito. L'importo della commissione di mancato utilizzo complessivamente addebitato nel corso del 2022 è pari a Euro 258.542 (Euro 284.755 nell'esercizio precedente) ed è incluso negli oneri finanziari.

Il contratto di finanziamento per le linee di cui sopra prevede un tasso di interesse nominale annuo variabile, pari alla somma tra il tasso di riferimento (EURIBOR 3/6m su base 360 giorni) ed un margine variabile, in funzione della variazione del parametro denominato Leverage Ratio (Indebitamento finanziario netto / EBITDA).

Il contratto di finanziamento prevede parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi semestralmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS. Tali parametri risultano essere:

  • il Leverage Ratio (Indebitamento finanziario netto/EBITDA);
  • il Rapporto DSCR (Debt Service Cover Ratio vale a dire il rapporto tra il flusso di cassa a servizio del debito ed il servizio del debito).

Al mancato rispetto di uno solo di tali parametri, le banche finanziatrici hanno la possibilità di recedere dal contratto, facendo venir meno l'obbligo delle stesse banche nel rendere disponibile, a partire dalla data del recesso, ogni ulteriore utilizzo a valere sulle linee di credito concesse.

Si segnala che al 31 dicembre 2022 tali parametri finanziari risultano rispettati.

Il contratto di finanziamento prevede alcuni impegni e limitazioni per il prenditore. Al mancato rispetto di tali impegni e limitazioni, le banche finanziatrici hanno la possibilità di recedere o risolvere il contratto, salvo sanatoria da parte del Gruppo Gas Plus nei casi consentiti.

Indebitamento finanziario netto

Il totale indebitamento finanziario netto della Società, secondo gli orientamenti in materia di obblighi di informativa ai sensi del Regolamento UE 2017/1129 dell'European Securities and Markets Authority (ESMA), al 31 dicembre 2022 e 2021 è dettagliato come segue:

Note esplicative al bilancio separato dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2022 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

31 dicembre
2022
31 dicembre
2021
A. Disponibilità liquide 4.258.197 12.803.255
B. Mezzi equivalenti a disponibilità liquide - -
C. Altre attività finanziarie correnti - -
D. Liquidità (A + B + C) 4.258.197 12.803.255
E. Debito finanziario corrente (1) 95.863.976 98.525.350
F. Parte corrente del debito finanziario non corrente 11.000.000 9.860.907
G. Indebitamento finanziario corrente (E + F) 106.863.976 108.386.257
H. Indebitamento finanziario corrente netto (G -D) 102.605.779 95.583.002
I. Debito finanziario non corrente (2) 38.230.934 39.171.127
J. Strumenti di debito - -
K. Debiti commerciali e altri debiti non correnti - -
L. Indebitamento finanziario non corrente (I + J+ K) 38.230.934 39.171.127
M. Totale indebitamento finanziario (H + L) 140.836.713 134.754.129

Note:

(1) Al 31 dicembre 2022 include per Euro 256.073 la quota a breve dei debiti per lease (Euro 218.330 al 31 dicembre 2021).

(2) Al 31 dicembre 2022 include per Euro 617.531 la quota a medio/lungo termine dei debiti per lease (Euro 784.227 al 31 dicembre 2021).

Ai sensi dello IAS 7 – Rendiconto finanziario si riporta nella seguente tabella la riconciliazione tra il saldo iniziale ed il saldo finale dell'indebitamento finanziario netto.

Flussi non monetari
31 dicembre
2021
Flussi
monetari
Variazione fair
value
Altre variazioni 31 dicembre
2022
Fair value attivo non corrente (36.270) - (841.664) - (877.934)
Fair value attivo corrente (22.540.485) - 14.338.518 - (8.201.967)
Attività finanziarie verso società controllate (1.152.895) 14.156 - - (1.138.739)
Debiti finanziari non correnti 39.207.397 16.400.000 - (16.498.529) 38.525.632
Debiti finanziari correnti 25.079.293 (25.000.000) - 17.112.958 17.192.251
Passività finanziarie verso società controllate 84.373.112 6.803.720 - - 91.176.832
Fair value passivo corrente 22.27.232 - (14.791.633) - 7.835.599
Passività nette derivanti da attività di
finanziamento
147.557.384 (1.782.124) (1.294.779) 614.429 145.094.910
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (12.803.255) 8.545.058 - - (4.258.197)
Indebitamento finanziario netto 134.754.129 (93.658) (121.599) 97.261 140.836.713

16. Debiti finanziari per lease correnti e non correnti

Nella seguente tabella sono riportate le movimentazioni dei debiti finanziari per lease correnti e non correnti:

Note esplicative al bilancio separato dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2022 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

Totale debiti per
lease
Debiti per lease
correnti
Debiti per lease
non correnti
Saldo iniziale al 1° gennaio 2021 1.227.405 213.064 1.014.341
Nuovi contratti e modifiche contrattuali (12.136)
Decrementi (203.467)
Oneri finanziari (9.245)
Saldo finale al 31 dicembre 2021 1.002.557 218.830 784.227
Nuovi contratti e modifiche contrattuali 109.317
Decrementi (230.350)
Oneri finanziari (7.920)
Saldo finale al 31 dicembre 2022 873.604 256.073 617.531

In applicazione del principio IFRS 16 Lease, al 31 dicembre 2022, Gas Plus S.p.A. ha in essere debiti finanziari per lease correnti per 256.073 Euro (per 218.830 Euro al 31 dicembre 2021), di cui per 202.295 Euro verso parti correlate (per 183.859 Euro al 31 dicembre 2021) e debiti finanziari per lease non correnti per 617.531 Euro (per 784.227 Euro al 31 dicembre 2021), di cui per 583.236 Euro verso parti correlate (per 754.425 Euro al 31 dicembre 2021). Tali debiti si riferiscono:

  • al contratto di affitto avente ad oggetto il complesso immobiliare destinato alla sede legale della Società;
  • al contratto triennale per l'utilizzo in cloud della licenza del software utilizzato per la redazione del bilancio consolidato e per la gestione dei contratti di noleggio ai sensi del principio contabile internazionale IFRS 16 Lease;
  • al contratto triennale per l'utilizzo della licenza del software nell'ambito dell'infrastruttura UC (Unified Communications);
  • al contratto di noleggio di un'autovettura aziendale.

17. Fondo per benefici ai dipendenti

I piani per benefici definiti a favore di dipendenti di Gas Plus S.p.A. riguardano il trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato disciplinato dalla legislazione italiana all'articolo 2120 del codice civile. L'indennità, erogata sotto forma di capitale, è pari alla somma di quote di accantonamento calcolate sulle voci retributive corrisposte in dipendenza del rapporto di lavoro e rivalutate sino al momento della cessazione dello stesso.

L'indennità di fine rapporto della Società al 31 dicembre 2022 ammonta a Euro 1.129.416 (al 31 dicembre 2021 Euro 1.228.082) e riflette la valutazione del debito verso il personale secondo criteri attuariali ai sensi dello IAS 19. In particolare, per quanto riguarda lo scenario economico-finanziario i parametri tendenziali utilizzati per la valutazione al 31 dicembre 2022 sono i seguenti:

- Tasso di attualizzazione 3,77%
- Tasso annuo di inflazione 2,30%
- Tasso annuo di incremento TFR 3,225%
- Incremento annuo retribuzioni 1,00%
- Tasso annuo di rotazione del personale 3,00%
- Tasso annuo di anticipazioni 2,00%

Riportiamo nella seguente tabella la movimentazione intervenuta nel fondo trattamento di fine rapporto dipendenti relativa all'esercizio 2022 e 2021:

Fondo per benefici ai dipendenti 31 dicembre 2022 31 dicembre 2021
Trattamento di fine rapporto - saldo iniziale 1.228.082 1.160.261
Benefici pagati (21.108) (17.723)
Trasferimenti 7.383 -
Subtotale delle variazioni di stato patrimoniale (13.725) (17.723)
Costo del servizio 60.968 64.094
Interessi netti 23.675 6.485
Subtotale incluso nel conto economico 84.643 70.579
Variazioni attuariali derivanti da cambiamenti nelle assunzioni
finanziare
(219.696) 2.344
Variazioni attuariali derivanti da cambiamenti nelle assunzioni
demografiche
- -
Aggiustamenti sulla base dell'esperienza 50.112 12.621
Subtotale incluso nel conto economico complessivo (169.584) 14.965
Trattamento di fine rapporto - saldo finale 1.129.416 1.228.082

Qui di seguito è riportata l'analisi di sensitività ricalcolata sull'obbligazione netta del piano a benefici definiti al 31 dicembre 2022, considerando i più significativi cambiamenti nelle assunzioni chiave.

Impatto sul P.N. Impatto sul P.N.
Assunzione +0,25% (0,25%) Assunzione +0,25% (0,25%)
Tasso di inflazione 14.088 (13.758) Tasso di attualizzazione (18.881) 19.554

Qui di seguito si riportano le contribuzioni attese da effettuare negli anni futuri a fronte dell'obbligazione del piano a benefici definiti:

Periodo Importo
Entro i prossimi 12 mesi 110.779
Entro 2 anni 68.049
Entro 3 anni 434.686
Entro 4 anni 47.769
Entro 5 anni 49.012

La durata media dell'obbligazione del piano a benefici definiti alla fine dell'esercizio 2022 è di 13 anni.

In tale voce, inoltre, è incluso per Euro 22.567 (per Euro 19.121 al 31 dicembre 2021) l'accantonamento del contributo "ex Fondo Gas" per i dipendenti ancora compresi nella forza lavoro a seguito della soppressione del fondo stesso con decorrenza 1° dicembre 2015. La Società dovrà accantonare mensilmente tale importo fino al 1° novembre 2035, salvo erogarlo per intero al dipendente (o al relativo Fondo di Categoria), al momento della cessazione del suo rapporto di lavoro (Legge 125/2015 di conversione del D.L. 78/2015).

18. Debiti commerciali

Nella seguente tabella viene riportato il dettaglio dei debiti commerciali al 31 dicembre 2022 ed il loro confronto con l'esercizio precedente:

31 dicembre 2022 31 dicembre 2021
Fornitori Italia 709.498 657.752
Fornitori Italia – società correlate 8.742 12.026
Fornitori Italia – società controllate 166.332 289.386
Fornitori estero 9.950 8.989
Totale debiti commerciali 894.522 968.153

Il profilo finanziario della società permette la liquidazione dei debiti commerciali attraverso il capitale circolante netto. I debiti hanno un tempo medio di pagamento di 60 – 90 giorni.

I debiti commerciali verso le società controllate e correlate derivano da prestazioni di servizi che sono fornite per consentire a sua volta alla società l'erogazione dei servizi centrali. Per il dettaglio della voce si rimanda alla nota n. 26, Rapporti con parti correlate.

19. Altri debiti

La seguente tabella riporta il dettaglio degli altri debiti al 31 dicembre 2022 ed il suo confronto con l'esercizio precedente:

Altri debiti 31 dicembre 2022 31 dicembre 2021
Debiti per il consolidato fiscale verso società controllate 3.036.209 423.144
Debiti per regime IVA di Gruppo verso società controllate 2.784.863 833.823
Debiti verso il personale 617.672 611.339
Debiti verso istituti di previdenza 358.152 355.453
Ritenute 229.168 139.680
Amministratori e sindaci 122.556 131.663
Ratei e risconti passivi 8.157 -
Altri 25.049 18.399
Totale altri debiti 7.181.826 2.513.501

Gli altri debiti sono prevalentemente costituiti da debiti verso società controllate per le imposte indirette e per le imposte dirette in regime di consolidato fiscale, debiti verso il personale e verso gli enti previdenziali per premi, ratei di quattordicesima, ferie e permessi maturati ma non ancora goduti alla fine dell'esercizio.

I debiti per consolidato fiscale verso società controllate si riferiscono al trasferimento alla società del debito IRES risultante dai bilanci al 31 dicembre 2022 delle società controllate che aderiscono all'opzione per la tassazione di gruppo ai sensi degli artt. 117 e seguenti del T.U.I.R.. Per maggiori informazioni, si rimanda alla nota n. 9, Imposte sul reddito.

Nel corso del mese di febbraio 2017, la Società aveva presentato il Modello IVA 2018, mediante il quale ha esercitato l'opzione per l'adesione al regime IVA di Gruppo, insieme alle società controllate Gas Plus Italiana S.r.l., Gas Plus Vendite S.r.l., GP Infrastrutture S.r.l. e Società Padana Energia S.r.l. Nel mese di giugno 2020, Gas Plus S.p.A., tramite la presentazione del Modello IVA 2020, ave esteso, a partire dal 1° gennaio 2020, l'adesione al regime IVA di Gruppo alla società controllata Rete Gas Fidenza S.r.l. (Rete Gas Fidenza S.r.l. è controllata al 100% da GP Infrastrutture S.r.l.). I debiti per

regime IVA di Gruppo includono, quindi, il credito IVA trasferito dalle società controllate nell'ultimo trimestre dell'esercizio 2022.

20. Ricavi

I ricavi per tipologia sono indicati nella seguente tabella:

Ricavi 2022 2021
Prestazioni di servizi a:
- società controllante 1.250 1.250
- società controllate 3.878.050 3.769.697
- società correlate 4.250 4.250
- terzi 406 668
Totale ricavi 3.883.956 3.775.865
Rimborsi vari 2.199 -
Plusvalenza su alienazioni di imm. materiali - 150
Sopravvenienze attive 12.627 32.988
Contributo per sanificazione ed acquisto DPI - 1.702
Credito d'imposta per imprese non energivore 4.197 -
Totale altri ricavi e proventi 19.023 34.840
Totale ricavi 3.902.979 3.810.705

I ricavi derivano da prestazioni di servizi erogati nei confronti di società controllate e correlate nelle aree amministrazione e tesoreria, societario e legale, sistemi informativi, acquisti e risorse umane.

21. Costi per materie prime, materiali di consumo e servizi

Riportiamo nella seguente tabella il dettaglio dei costi operativi relativi all'esercizio 2022 ed il relativo confronto con l'esercizio precedente:

Costi per materie prime e materiali di consumo 2022 2021
Costi per materie prime e materiali di consumo
Materie prime e di consumo
Cancelleria (4.206) (3.642)
Carburanti (13.979) (9.726)
Materiale informatico (4.014) (3.757)
Dispositivi e materiali per protezione individuale (290) (611)
Altri acquisti (8.308) (5.428)
Totale costi per materie prime e materiali di consumo (30.797) (23.164)
Costi per servizi ed altri
Servizi e altri
Amministratori, sindaci e altri organi societari (517.278) (394.415)
Spese e consulenze professionali (1.446.814) (1.446.494)
Assicurazioni (44.541) (42.235)
Manutenzioni (207.413) (205.955)
Utenze passive (162.328) (150.123)
Spese e commissioni bancarie (24.494) (7.078)
Altri affitti e locazioni (49.896) (42.484)
Servizi di sanificazione ambientale (25.822) (24.472)
Altri servizi (250.247) (217.490)
Oneri diversi di gestione (343.335) (297.415)
Totale costi per servizi ed altri (3.072.168) (2.828.161)
Totale costi operativi (3.102.965) (2.851.325)

Nel corso dell'esercizio 2022, si è registrato un lieve aumento degli oneri diversi di gestione principalmente correlato ai maggiori costi sostenuti per abbonamenti a banche dati e riviste di settore.

22. Costi per il personale

Riportiamo nella seguente tabella il dettaglio dei costi per il personale relativi all'esercizio al 31 dicembre 2022 ed il relativo confronto con l'esercizio precedente:

Costo del personale 2022 2021
Personale
Salari e stipendi (2.411.497) (2.362.287)
Oneri sociali (712.662) (664.753)
TFR, trattamento di quiescenza ed obblighi simili (174.887) (169.964)
Totale costo del personale (3.299.046) (3.197.004)

Nel corso dell'esercizio 2022, si è registrato un lieve aumento dei costi del personale per complessivi Euro 102.042, a fronte delle variazioni nell'organico.

Il numero medio dei dipendenti dell'esercizio 2022 e 2021 della Società è dettagliato nella tabella che segue:

Numero medio dipendenti 2021 2021
Dirigenti
Quadri / Impiegati
3
35
3
34
Totale 38 37

23. Proventi ed oneri diversi

I proventi ed oneri diversi, al 31 dicembre 2022, risultano avere un saldo negativo pari a Euro 299.990 (nel 2021 saldo positivo era per Euro 3.799.997), come dettagliato nella seguente tabella:

Proventi ed (oneri) diversi 31 dicembre 2022 31 dicembre 2021
Dividendi da partecipazioni iscritte nell'attivo non
corrente:
GP Infrastrutture S.r.l. 4.000.000 4.000.000
Società Padana Energia S.r.l. 3.000.000 -
Gas Plus Energia S.r.l. 27.294 27.294
Totale proventi diversi 7.027.294 4.027.294
Svalutazione di partecipazioni iscritte nell'attivo
non corrente:
Gas Plus Vendite S.r.l. (7.082.310) -
Gas Plus Storage S.r.l. (145.409) (148.700)
Gas Plus Netherlands B.V. (99.565) (78.597)
Totale oneri diversi (7.327.284) (227.297)
Totale proventi ed (oneri) diversi (299.990) 3.799.997

I proventi diversi includono i dividendi ricevuti da partecipazioni iscritte nell'attivo non corrente per complessivi Euro 7.027.294 (Euro 4.027.294 nel 2021).

Gli oneri diversi pari a Euro 7.327.284 al 31 dicembre 2022 (Euro 227.297 nel 2021) sono dovuti alla svalutazione delle partecipazioni nella controllata Gas Plus Vendite S.r.l. per Euro 7.082.310 (nessuna svalutazione registrata nel 2021), Gas Plus Storage S.r.l. per Euro 145.409 (Euro 148.700 nel 2021) e nella controllata Gas Plus Netherlands B.V. per Euro 99.565 (Euro 78.597 nel 2020) a seguito delle perdite conseguite nell'esercizio dalle società controllate.

24. Proventi ed oneri finanziari

Riportiamo nella seguente tabella il dettaglio degli oneri e proventi finanziari relativi all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2022 ed il relativo confronto con l'esercizio precedente.

2022 2021
Proventi finanziari
Interessi attivi verso imprese controllate per cash pooling 29.745 27.966
Interessi attivi su conti correnti bancari 717 -
Proventi finanziari su derivati su commodity vs controllate e vs terzi 39.144.250 38.692.338
Proventi finanziari su interest rate swap 34.190 -
Proventi finanziari su derivati su cambi - 57.892
Totale proventi finanziari 39.208.902 38.778.196
Proventi (Oneri) finanziari 2022 2021
Oneri finanziari
Interessi passivi su finanziamenti correnti e non correnti (1.758.319) (1.703.878)
Interessi passivi su finanziamenti correnti (256.077) (114.193)
Interessi passivi verso imprese controllate per cash pooling (286.905) (236.250)
Oneri finanziari per attualizzazione fondi (23.675) (6.485)
Commissioni su finanziamenti (348.940) (274.627)
Oneri finanziari per lease (7.920) (9.245)
Oneri finanziari su interest rate swap (31.961) (75.603)
Oneri finanziari su derivati su commodity verso controllate e verso terzi (39.144.250) (38.692.338)
Oneri finanziari su derivati su cambi - (87.135)
Interessi passivi su debiti tributari - (1)
Altri oneri finanziari (3.400) (3.400)
Totale oneri finanziari (41.861.447) (41.203.155)
Utili (perdite) su cambi (556) (1.438)
Proventi (Oneri) finanziari netti (2.653.101) (2.426.397)

I proventi ed oneri finanziari includono le variazioni di fair value e i relativi importi liquidati nel periodo relativamente ai derivati stipulati dalla Società a copertura del rischio di oscillazione del prezzo delle commodity delle società controllate Gas Plus Italiana S.r.l., Società Padana Energia S.r.l. e Gas Plus Vendite S.r.l.. L'effetto netto di tali strumenti, considerati speculativi ai fini IFRS per la Società capogruppo Gas Plus S.p.A., è nullo nel 2022 e nel 2021, grazie alla stipula di derivati infragruppo, come già segnalato nelle note n. 8, Fair value.

25. Impegni e rischi

Impegni per investimenti

Per un maggior dettaglio degli impegni rivenienti dal contratto di Finanziamento stipulato con Intesa Sanpaolo e Banco BPM e dal contratto di Finanziamento Revolving stipulato con Banco BPM, si rimanda a quanto già specificato nella nota n. 14, Debiti finanziari correnti e non correnti.

Al 31 dicembre 2022, la Società non ha sottoscritto ulteriori impegni per investimenti.

Garanzie e fideiussioni

Al 31 dicembre 2022, Gas Plus S.p.A. ha in essere una fideiussione, per conto della società controllata Gas Plus International Holding S.r.l., a garanzia degli impegni assunti nell'ambito del finanziamento RBL, erogato per il progetto "Midia" in Romania, per Euro 3.040.000.

26. Rapporti con parti correlate

La seguente tabella mostra i valori complessivi delle transazioni intercorse nell'esercizio con parti correlate. Si riportano le tabelle di sintesi dei rapporti con le società controllate e correlate:

31 dicembre 2022 31 dicembre 2021
Immobiliare Forlanini S.r.l. 5.185 5.185
Us.Fin. S.r.l. 382 382
Gas Plus Italiana S.r.l. 142.754 50.990
Gas Plus Vendite S.r.l. 246.468 175.985
GP Infrastrutture S.r.l. 261.179 215.036
Gas Plus Energia S.r.l. 9.671 5.863
Reggente S.p.A. 180 16.114
Società Padana Energia S.r.l. 254.930 345.653
GP Infrastrutture Trasporto S.r.l. 2.162 6.051
GP International Holding S.r.l. 4.355 2.775
Rete Gas Fidenza S.r.l. 20.028 24.727
Gas Plus International B.V. 1.646 3.095
Gas Plus Netherlands B.V. 1.261 2.215
Gas Plus Dacia S.r.l. 34.767 11.294
Gas Plus Storage S.r.l. 10.671 7.290
Totale crediti commerciali verso società correlate 995.639 872.655
31 dicembre 2022 31 dicembre 2021
Gas Plus Italiana S.r.l. 1.032.758 -
Gas Plus Vendite S.r.l. 1.067.542 62.221
GP Infrastrutture S.r.l. 814.940 1.536.262
Società Padana Energia S.r.l. 2.332.396 -
GP Infrastrutture Trasporto S.r.l. - 28
Rete Gas Fidenza S.r.l. 157.814 216.998
Totale altri crediti verso società correlate 5.405.450 1.815.509
31 dicembre 2022 31 dicembre 2021
Gas Plus Italiana S.r.l. 64 69
Gas Plus Vendite S.r.l. 60 -
GP Infrastrutture S.r.l. 19.988 -
Gas Plus Energia S.r.l. 45 474
Gas Plus Storage S.r.l. 878.051 726.913
Reggente S.p.A. 45 -
Società Padana Energia S.r.l. 230.169 397.202
GP Infrastrutture Trasporto S.r.l. 90 -
GP International Holding S.r.l. 10.182 28.237
Rete Gas Fidenza S.r.l. 45 -
Totale attività finanziarie verso società controllate 1.138.739 1.152.895

Note esplicative al bilancio separato dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2022 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

31 dicembre 2022 31 dicembre 2021
Gas Plus Italiana S.r.l. 1.096.715 11.076.558
Società Padana Energia S.r.l. 1.148.811 10.561.689
Totale fair value verso società controllate 2.245.526 21.638.247
31 dicembre 2022 31 dicembre 2021
Immobiliare Forlanini S.r.l. 583.236 754.425
Totale debiti per lease non correnti vs. società correlate 583.236 754.425
31 dicembre 2022 31 dicembre 2021
Immobiliare Forlanini S.r.l. 8.742 12.026
Gas Plus Italiana S.r.l. 78.453 117.946
Gas Plus Vendite S.r.l. 25.821 46.667
GP Infrastrutture S.r.l. 31.589 76.306
Gas Plus Energia S.r.l. 1.300 1.800
Società Padana Energia S.r.l. 29.169 46.667
Totale debiti commerciali verso società correlate 175.074 301.412
31 dicembre 2022 31 dicembre 2021
GP Infrastrutture S.r.l. 22.112.263 13.773.059
Gas Plus Italiana S.r.l. 40.561.959 29.716.460
Gas Plus Vendite S.r.l. 2.871.997 11.367.230
Gas Plus Energia S.r.l. 564.995 623.859
Società Padana Energia S.r.l. 22.191.456 25.584.443
GP Infrastrutture Trasporto S.r.l. 305.559 181.659
GP International Holding S.r.l. 1.265.527 2.081.413
Rete Gas Fidenza S.r.l. 1.303.076 1.044.989
Totale passività finanziarie verso società controllate 91.176.832 84.373.112
31 dicembre 2022 31 dicembre 2021
GP Infrastrutture S.r.l.
Gas Plus Italiana S.r.l. 734.574 440.653
Gas Plus Vendite S.r.l. 4.132.819 -
Società Padana Energia S.r.l. 722.680 461.585
Totale fair value correnti verso società controllate 5.590.073 902.238
31 dicembre 2022 31 dicembre 2021
Immobiliare Forlanini S.r.l. 202.295 183.859
Totale debiti per lease correnti verso società correlate 202.295 183.859

31 dicembre 2022 31 dicembre 2021
Gas Plus Italiana S.r.l. 501.500 500.729
Gas Plus Vendite S.r.l. 2.960.067 -
GP Infrastrutture S.r.l. 1.696.746 -
Gas Plus Energia S.r.l. 7.332 8.305
Gas Plus Storage S.r.l. 45.918 46.958
Società Padana Energia S.r.l. 292.065 673.725
GP International Holding S.r.l. 22.892 27.250
Rete Gas Fidenza S.r.l. 294.552 -
Totale altri debiti verso società correlate 5.821.072 1.256.967
31 dicembre 2022
Immobiliare Forlanini S.r.l. 4.250 31 dicembre 2021
4.250
Us.Fin S.r.l. 1.250 1.250
Gas Plus Italiana S.r.l. 769.173 775.228
Gas Plus Vendite S.r.l. 946.225 920.804
GP Infrastrutture S.r.l. 853.936 800.782
Gas Plus Energia S.r.l. 30.516 28.539
Gas Plus Storage S.r.l. 76.209 77.054
Reggente S.p.A. 7.000 7.000
Società Padana Energia S.r.l. 922.725 917.643
GP Infrastrutture Trasporto S.r.l. 20.562 25.312
GP International Holding S.r.l. 12.548 43.733
Rete Gas Fidenza S.r.l. 81.478 81.073
Gas Plus International B.V. 52.994 26.210
Gas Plus Netherlands B.V. 16.697 12.759
Gas Plus Dacia S.r.l. 87.987 53.560
Totale ricavi con società correlate 3.883.550 3.775.197
Gas Plus International B.V. - (550)
Immobiliare Forlanini S.r.l. - (1.333)
Gas Plus Italiana S.r.l. (66.406) (60.990)
Gas Plus Vendite S.r.l. (12.000) -
GP Infrastrutture S.r.l. (20.546) (19.389)
Totale costi per i servizi e altri (98.952) (82.262)
GP Infrastrutture S.r.l. 4.000.000 4.000.000
Società Padana Energia S.r.l. 3.000.000 -
Gas Plus Energia S.r.l. 27.294 27.294
Totale proventi diversi 7.027.294 4.027.294
Gas Plus Vendite S.r.l. (7.082.310) -
Gas Plus Storage S.r.l. (145.409) (148.700)
Gas Plus Netherlands B.V. (99.565) (78.597)
Totale oneri diversi (7.327.284) (227.297)
Totale (oneri) e proventi diversi (299.990) 3.799.997

31 dicembre 2022 31 dicembre 2021
Gas Plus Italiana S.r.l. 12.151.043 19.453.221
Gas Plus Vendite S.r.l. 2.018.919 -
Gas Plus Storage S.r.l. 19.480 15.880
Società Padana Energia S.r.l. 10.782.383 18.016.948
GP International Holding S.r.l. 9.220 12.085
Totale proventi finanziari con società controllate 24.981.045 37.498.134
Immobiliare Forlanini S.r.l. - (8.690)
Gas Plus Italiana S.r.l. (836.554) (525.242)
Gas Plus Vendite S.r.l. (12.749.013) (340.457)
GP Infrastrutture S.r.l. (79.881) (71.458)
Società Padana Energia S.r.l. (814.407) (521.263)
Totale oneri finanziari con società controllate (14.479.855) (1.467.110)

I proventi e gli oneri finanziari verso imprese controllate includono:

  • i proventi ed oneri finanziari derivanti dalla gestione centralizzata della tesoreria a livello di Gruppo (cash pooling), regolata sulla base di tassi in linea con le normali condizioni di mercato;
  • le variazioni positive e negative di fair value, nonché i proventi ed oneri finanziari liquidati sui derivati su commodity infragruppo stipulati nel corso dell'esercizio 2022 e 2021.

Compensi percepiti dai componenti degli Organi di Amministrazione e di Controllo

Gli Amministratori della Società hanno percepito nell'esercizio 2022 compensi per 307 migliaia di euro (contro 178 migliaia di euro nel 2021).

Per informativa aggiuntiva relativa ai compensi percepiti e alle partecipazioni detenute dai componenti degli Organi di Amministrazione e di Controllo, dai Sindaci, dai Direttori Generali e dai dirigenti con responsabilità strategica si rinvia a quanto indicato nella relazione sulla remunerazione.

Termini e condizioni delle transazioni delle parti correlate

Le vendite e le altre operazioni con parti correlate sono effettuate al prezzo ed alle condizioni di mercato. I saldi in essere a fine esercizio non sono assistiti da garanzie e non generano interessi, salvo quanto inerente alla gestione in cash pooling. Non vi sono garanzie, prestate o ricevute, in relazione a crediti e debiti con parti correlate.

Rapporti con la controllante Us.Fin. S.r.l.

Come descritto alla nota 14, Patrimonio Netto, nel corso dell'esercizio 2022, Gas Plus S.p.A. ha erogato dividendi per l'importo complessivo di Euro 2.178.648.

27. Eventi successivi alla data di bilancio

Oltre a quanto già menzionato nella presente nota integrativa e nella relazione sulla gestione, non si sono verificati fatti di rilievo dopo la chiusura dell'esercizio.

28. Gestione dei rischi finanziari: obiettivi e criteri

La Società, in relazione alla sua attività ed all'utilizzo di strumenti finanziari, è esposta, oltre al rischio generale legato alla conduzione del business, ai seguenti rischi:

  • rischio di credito;
  • rischio di liquidità;
  • rischio di mercato.

Nella presente sezione vengono fornite informazioni integrative relative all'esposizione della Società a ciascuno dei rischi elencati in precedenza, agli obiettivi, alle politiche ed ai processi di gestione di tali rischi ed ai metodi utilizzati per valutarli. La presente nota contiene inoltre informazioni quantitative al fine di valutare l'entità dei rischi derivanti dagli strumenti finanziari a cui la Società è esposta nel corso dell'esercizio e alla data di riferimento del bilancio. Ulteriori informazioni quantitative sono esposte nelle specifiche note al bilancio relative alle attività e passività finanziarie.

La responsabilità complessiva per la creazione e la supervisione di un sistema di gestione dei rischi della Società è del Consiglio di Amministrazione. La Direzione Amministrazione e Finanza è responsabile dello sviluppo e del monitoraggio delle politiche di gestione dei rischi finanziari.

Le politiche di gestione dei rischi della Società hanno lo scopo di:

  • identificare ed analizzare i rischi ai quali la Società è esposta;
  • definire l'architettura organizzativa, con individuazione delle unità organizzative coinvolte, relative responsabilità e sistema di deleghe;
  • individuare i principi di risk management su cui si fonda la gestione operativa dei rischi;
  • individuare le tipologie di operazioni ammesse per la copertura dell'esposizione (es. negoziazione di derivati di copertura).

La Funzione Internal Audit controlla la corretta applicazione delle policy e delle procedure applicate per la gestione dei rischi finanziari. La funzione Internal Auditsvolge verifiche periodiche riportandone gli esiti al Consiglio di Amministrazione.

1. Rischi finanziari

Rischio di credito

Il rischio di credito è il rischio che un cliente o una delle controparti di uno strumento finanziario causi una perdita finanziaria non adempiendo ad un'obbligazione e deriva principalmente dai crediti commerciali e dagli investimenti finanziari della Società. In particolare si evidenziano le seguenti tipologie:

Crediti commerciali e altri crediti

Tale rischio di credito è principalmente connesso alla possibilità che i clienti non onorino i propri debiti verso la società alle scadenze pattuite. Per la Società, questa tipologia di rischio di credito non è significativa in quanto la quasi totalità dell'esposizione creditoria è nei confronti di società controllate e correlate che hanno conseguito negli ultimi esercizi risultati economici tali da non compromettere in nessun modo la loro capacità di assolvimento delle obbligazioni assunte (si veda per un maggior dettaglio la nota n. 7, Partecipazioni in società controllate).

Strumenti finanziari e depositi bancari

Il rischio di credito relativo a strumenti finanziari e depositi bancari è gestito dalla tesoreria della Società in conformità alla politica della Società stessa. Al fine di contenere tale rischio, l'investimento dei fondi disponibili e l'apertura di depositi bancari sono fatti solo con istituzioni finanziarie primarie.

Garanzie e fideiussioni

Al 31 dicembre 2022, Gas Plus S.p.A. ha in essere una fideiussione, per conto della società controllata Gas Plus International Holding S.r.l., a garanzia degli impegni assunti nell'ambito del finanziamento RBL, erogato per il progetto "Midia" in Romania, per Euro 3.040.000.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità è il rischio che la Società abbia difficoltà ad adempiere alle obbligazioni derivanti da passività finanziarie e commerciali.

Per quanto possibile, la Società si assicura che vi siano disponibilità liquide e/o linee di credito sufficienti per coprire le necessità generate dal ciclo operativo e dagli investimenti, nonché quelle relative alle passività finanziarie. L'approccio della Società prevede pertanto di garantire che vi siano sempre fondi sufficienti per adempiere alle proprie obbligazioni alla scadenza, sia in condizioni normali che di tensione finanziaria. A tale scopo, i servizi di tesoreria della Società effettuano, in sede di predisposizione del budget annuale e nel corso di ogni esercizio, previsioni finanziarie basate sulle entrate ed uscite attese nei successivi periodi e, se necessario, adottano le conseguenti azioni correttive. Tuttavia, resta escluso l'effetto potenziale di circostanze estreme che non possono esser ragionevolmente previste, quali le calamità naturali.

Al 31 dicembre 2022, la Società ha in essere le seguenti linee di credito:

  • 20,5 milioni di Euro per crediti di firma, non assistite da garanzie;
  • 6 milioni di Euro per impegni di firma di natura finanziaria;
  • 1,7 milioni di Euro per linee di credito promiscue autoliquidanti per anticipo fatture e per scoperto di conto corrente, non assistite da garanzie;
  • 22 milioni di Euro per la linea a medio lungo termine del Finanziamento ISP-Banco BPM, interamente erogata;
  • 55 milioni di Euro per la linea Capex del Finanziamento ISP-Banco BPM (erogata al 31 dicembre 2022 per 33.8 milioni di Euro);
  • 15 milioni di Euro per linea di Finanziamento Revolving Banco BPM utilizzabile per cassa, non utilizzata al 31 dicembre 2022;
  • 24,3 milioni di Euro per linea promiscua a copertura variazioni di fair value su derivati;
  • 25 milioni di Euro per linea rischi di sostituzione derivanti da operazioni su commodity;
  • 3 milioni di Euro per linea rischi di sostituzione derivanti da operazioni su tassi;
  • 0,1 milioni di Euro per carte di credito aziendali e Viacard.

La Società opera in cash pooling con le sue società controllate, al fine di ottimizzare i costi correlati all'utilizzo delle linee di credito disponibili.

Altre informazioni di tipo quantitativo sono fornite alla nota n. 15, Debiti finanziari correnti e non correnti.

Rischio di mercato

Il rischio di mercato è il rischio che i flussi finanziari futuri di un'attività o di uno strumento finanziario fluttuino in seguito a variazioni dei prezzi di mercato, dovuti a variazioni dei tassi di cambio, di interesse e ad altri rischi di prezzo. L'obiettivo della gestione del rischio di mercato è la direzione e il controllo dell'esposizione della Società a tale rischio entro livelli accettabili ottimizzando, allo stesso tempo, il rendimento degli investimenti.

Rischio di cambio

Non esistono significative problematiche relative alla gestione del rischio di cambio.

Per mitigare il rischio di oscillazione del cambio del dollaro statunitense relativamente all'attività di sviluppo del Progetto Midia in Romania della società controllata Gas Plus Dacia S.r.l., Gas Plus S.p.A. aveva stipulato nel corso del 2021 un contratto derivato di copertura del rischio di cambio, conclusosi entro la fine dello stesso anno.

I risultati economici di tale derivato erano stati registrati tra gli oneri e proventi finanziari in quanto esso non risultavano di copertura ai fini contabili per la Società, con un effetto netto di oneri pari ad Euro 29.243.

La quasi totalità delle altre operazioni di acquisto e di vendita sono effettuate in Euro, valuta funzionale e di presentazione di Gas Plus S.p.A..

Rischio tasso di interesse

Esso afferisce, per quanto riguarda le attività finanziarie detenute per la negoziazione, agli effetti che le variazioni nei tassi di interesse hanno sul prezzo delle suddette attività. Data l'assenza di simili attività in portafoglio la Società non è attualmente soggetta a tale rischio.

Quanto invece alle passività finanziarie, il rischio di variazioni dei tassi di interesse può avere un effetto diretto sul conto economico determinando un minor o maggior costo per oneri finanziari.

Per la copertura del suddetto rischio, relativamente al contratto Finanziamento ISP-Banco BPM, la Società ha stipulato i seguenti contratti derivati:

  • in data 24 ottobre 2019, due contratti di Interest Rate Swap per l'80% della linea a medio lungo termine;
  • in data 23 gennaio 2020 ed in data 12 gennaio 2021, contratti di Interest Rate Swap per il 65% delle erogazioni richieste della linea a medio lungo termine "Capex" rispettivamente nel secondo semestre 2019 e nel secondo semestre 2020.

I flussi finanziari relativi al contratto di Finanziamento stipulato con Intesa Sanpaolo e con Banco BPM e al contratto di Finanziamento Revolving stipulato con Banco BPM, sono soggetti al rispetto di parametri finanziari (covenants) così come previsti dai relativi contratti di finanziamento. Per una descrizione ed un'analisi di tali covenants si faccia riferimento a quanto riportato nella nota n. 15, Debiti finanziari correnti e non correnti.

Il valore degli strumenti finanziari di Gas Plus S.p.A., distinto tra strumenti finanziari fruttiferi di interessi e strumenti infruttiferi, alla data di chiusura del bilancio era il seguente:

Note esplicative al bilancio separato dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2022 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

Valore contabile
2022 2021
Strumenti finanziari fruttiferi
Strumenti finanziari a tasso fisso
Attività finanziarie - -
Passività finanziarie - -
Strumenti finanziari a tasso variabile
Attività finanziarie 1.138.739 1.152.895
Passività finanziarie (145.940.020) (148.659.747)
Strumenti finanziari infruttiferi
Attività finanziarie - -
Passività finanziarie - -

Analisi di sensitività del fair value degli strumenti finanziari a tasso fisso

Al 31 dicembre 2022 e 2021, Gas Plus S.p.A. non detiene passività finanziarie fruttifere di interessi a tasso fisso.

Analisi di sensitività dei flussi finanziari degli strumenti finanziari a tasso variabile

L'analisi di sensitività è svolta solo con riferimento ai debiti correnti e non correnti verso banche. Se la curva dei tassi di interesse fosse aumentata di 100 basis point alla data di chiusura del bilancio, il patrimonio netto e il risultato netto sarebbero diminuiti di 285.289 Euro (al 31 dicembre 2021 pari a Euro 60.500).

Se la curva dei tassi di interesse fosse diminuita di 100 basis point alla data di chiusura del bilancio, il patrimonio netto e il risultato netto sarebbero aumentati di 285.289 Euro (al 31 dicembre non ci sarebbe stato nessun impatto, poiché il tasso di riferimento era negativo).

Rischio di variazione del prezzo delle commodities e dei flussi finanziari

La Società non è esposta al rischio di oscillazione del prezzo di mercato del gas e del brent poiché, nel corso del 2022 e 2021, gli effetti economici di copertura dei derivati sottoscritti con gli istituti bancari sono stati trasferiti interamente alle società controllate Gas Plus Italiana S.r.l., Società Padana Energia S.r.l. e Gas Plus Vendite S.r.l., a condizioni di mercato, tramite la stipula di derivati infragruppo. I risultati economici di tali derivati (sia stipulati con gli istituti bancari che infragruppo) sono registrati

tra gli oneri e proventi finanziari in quanto essi non risultano di copertura ai fini contabili per la Società.

Altri rischi di prezzo

Riguardano la possibilità che il fair value di uno strumento finanziario possa variare per motivi differenti dal variare dei tassi di interesse o di cambio.

Al 31 dicembre 2022, la Società non è esposta al rischio prezzo dei titoli detenuti per la negoziazione in quanto non detiene tali strumenti finanziari.

2. Gestione del capitale

L'obiettivo primario della gestione del capitale della Società è garantire che sia mantenuto un adeguato rating creditizio ed adeguati livelli degli indicatori di capitale in modo da supportare l'attività, massimizzare il valore per gli azionisti e ridurre il costo del capitale.

La Società gestisce la struttura del capitale e lo modifica in funzione di variazioni nelle condizioni economiche. Per mantenere o adeguare la struttura del capitale, la società può adeguare i dividendi pagati agli azionisti, rimborsare il capitale o emettere nuove azioni.

Nessuna variazione è stata apportata agli obiettivi, alle politiche o alle procedure durante gli esercizi 2022 e 2021.

3. Gerarchia del Fair Value secondo l'IFRS 7

L'IFRS 7 richiede che la classificazione degli strumenti finanziari al fair value sia determinata in base alla qualità delle fonti degli input usati nella valutazione del fair value.

Qui di seguito, si evidenzia la classificazione IFRS 7 per gli strumenti finanziari posseduti dalla Società (importi in migliaia di Euro):

Totale di
Totale valutato a
bilancio Livello 1 Livello 2 Livello 3 fair value Altro
ATTIVO
Fair value attivo non corrente
Attività finanziarie correnti vs
877.934 - 877.934 - 877.934 -
controllate 1.138.739 - - - - 1.138.739
Fair value attivo corrente 8.201.967 - 8.201.967 - 8.201.967 -
PASSIVO
Debiti finanziari non correnti
Debiti finanziari per lease non
38.491.337 - - - - 38.491.337
correnti 617.531 - - - - 617.531
Debiti finanziari correnti
Passività finanziarie correnti verso
16.936.178 - - - - 16.936.178
controllate 91.176.832 - - - - 91.176.832
Fair value passivo corrente 7.835.599 - 7.835.599 - 7.835.599 -
Debiti finanziari per lease correnti 256.073 - - - - 256.073

Si precisa che la classificazione degli strumenti finanziari può comportare una significativa discrezionalità, ancorché, in accordo con gli IFRS, la Società utilizza, qualora disponibili, prezzi quotati in mercati attivi come migliore stima del fair value di tutti gli strumenti derivati.

4. Classi di strumenti finanziari

Gli strumenti finanziari iscritti nello stato patrimoniale della società sono così raggruppabili per classi (è indicato per ognuna sia il valore contabile sia il fair value in migliaia di Euro):

31.12.2022

Attività/ passività
Attività/ passività Attività/ passività finanziarie al fair
finanziarie al fair finanziarie in value a conto Altre
Valore Finanziamenti value a conto regime di hedge economico attività/ Costo Totale voce
contabile e crediti economico accounting complessivo passività ammortizzato contabile Fair value
ATTIVO
Crediti commerciali 996 996 - - - - - 996 996
Attività finanziaire correnti vs
controllate 1.139 1.139 - - - - - 1.139 1.139
Altri crediti - - - - - - - 9.739 -
Fair value attivo non corrente 878 - - 878 - - - 878 878
Fair value attivo corrente 8.202 - 7.836 366 - - - 8.202 8.202
Disponibilità liquide 4.258 4.258 - - - - - 4.258 4.258
Totale 15.473 6.393 7.836 1.244 - - - 25.212 15.473
PASSIVO
Debiti finanziari non correnti 38.491 - - - - - 38.491 38.491 38.491
Debiti per lease non correnti 618 - - - - - 618 618 618
Debito finanziari correnti 16.936 - - - - - 16.936 16.936 16.936
Debiti per lease correnti 256 - - - - - 256 256 256
Fair value passivo corrente 7.836 - 7.836 - - - - 7.836 7.836
Debiti commerciali
Passività finanziarie correnti vs.
895 - - - - 895 - 895 895
imprese controllate 91.177 - - - - 91.177 - 91.177 91.177
Altri debiti 765 - - - - 765 - 7.182 765
Totale 156.974 - 7.836 - - 92.837 56.301 163.391 156.974

31.12.2021

Totale 174.273 - 22.627 - - 102.360 49.286 174.769 174.273
Altri debiti 761 - - - - 761 - 1.257 761
Debiti vs. imprese controllate 86.822 - 902 - - 85.920 - 86.822 86.822
Debiti commerciali 679 - - - - 679 - 679 679
Debiti per lease correnti 218 - - - - - 218 218 218
Debito finanziari correnti 46.586 - 21.725 - - 15.000 9.861 46.586 46.586
Debiti per lease non correnti 784 - - - - - 784 784 784
Debiti finanziari non correnti 38.423 - - - - - 38.423 38.423 38.423
PASSIVO
Totale 39.223 16.647 22.576 - - - - 40.138 39.223
Disponibilità liquide 12.803 12.803 - - - - - 12.803 12.803
Attività finanziarie correnti 902 - 902 - - - - 902 902
Altri crediti
Altre attività finanziarie non
correnti
3
36
3
-
-
36
-
-
-
-
-
-
-
-
918
36
3
36
Crediti verso controllate correnti 25.474 3.836 21.638 - - - - 25.474 25.474
Crediti commerciali 5 5 - - - - - 5 5
ATTIVO
Valore
contabile
Finanziamenti
e crediti
Attività/ passività
finanziarie al fair
value a conto
economico
Attività/ passività
finanziarie in
regime di hedge
accounting
finanziarie al fair
value a conto
economico
complessivo
Altre
attività/
passività
Costo
ammortizzato
Totale voce
contabile
Fair value
Attività/ passività

  • -
    -

-

COMPENSI DELLA SOCIETA' DI REVISIONE CONTABILE E DELLE ENTITA' APPARTENENTI ALLA SUA RETE

Ai sensi dell'art. 149-duodecies "Pubblicità dei corrispettivi" del regolamento Emittenti, introdotto da Consob con delibera n. 15915 del 3 maggio 2008, i compensi che la società di revisione e le entità alla sua rete hanno percepito, distintamente, per incarichi di revisione e per la prestazione di altri servizi, indicati per tipo e categoria, sono riepilogati nella tabella che segue:

Tipologia di servizi Soggetto che ha erogato il servizio Destinatario Note Corrispettivi
2022
(Euro migliaia)
Revisione contabile Deloitte & Touche S.p.A. Gas Plus S.p.A. 97
Altri servizi Deloitte & Touche S.p.A.
Deloitte & Touche S.p.A.
Gas Plus S.p.A.
Gas Plus S.p.A.
(1)
(2)
6
4
Totale 107

(1) Attestazione conformità covenants finanziari.

(2) Revisione dei conti annuali separati relativamente alle attività del settore gas.

Relazione del Collegio Sindacale all'Assemblea degli Azionisti di Gas Plus S.p.A. ai sensi dell'art. 153 D. Lgs. 58/98 e dell'art. 2429 co. 2 del Codice Civile **********

Esercizio chiuso al 31 dicembre 2022

Signori Azionisti,

il presente documento (nel seguito anche la "Relazione") è stato redatto dal Collegio Sindacale (nel seguito anche il "Collegio" ovvero l'"Organo di controllo") della società Gas Plus S.p.A. (nel seguito anche la "Società" ovvero l'"Emittente"), ai sensi dell'art. 153 del D. Lgs. 58/98 (anche il "TUF") e dell'art. 2429 co. 2, c.c., al fine di riferire all'Assemblea degli Azionisti, convocata per l'approvazione del bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2022, sull'attività di vigilanza svolta nel corso dello stesso esercizio, nonché su eventuali omissioni e/o fatti censurabili rilevati.

Nomina del Collegio Sindacale

Il Collegio Sindacale in carica alla data della presente Relazione, composto dalla Dott.ssa Laura Guazzoni (Presidente), dal Dott. Manuel Menis e dalla Dott.ssa Gloria Francesca Marino (Sindaci effettivi), è stato nominato dall'Assemblea degli Azionisti del 23 giugno 2021, con riferimento al triennio 2021-2023 e resterà in carica sino all'Assemblea che verrà convocata per l'approvazione del bilancio dell'esercizio al 31 dicembre 2023. Si precisa che la Dott.ssa Gloria Francesca Marino, nominata Sindaco Supplente dall'Assemblea degli Azionisti del 23 giugno 2021 insieme al Dott. Sandro Vecchione, è subentrata (ai sensi di legge e di statuto) come Sindaco Effettivo, in data 24 luglio 2022, al Dott. Claudio Raimondi, venuto a mancare in pari data. La Dott.ssa Gloria Francesca Marino rimarrà in carica come Sindaco Effettivo sino alla prossima Assemblea, che provvederà alla integrazione del Collegio Sindacale ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 2401 del codice civile.

Si evidenzia in primo luogo che i Sindaci sono stati nominati in conformità ai requisiti di onorabilità e professionalità di cui al D.M. 30 marzo 2000, n. 162 richiamato dall'art. 148, co. 4, TUF, nonché nel rispetto del criterio di indipendenza di cui al comma 3 dello stesso articolo e dell'art. 144-novies del Regolamento emittenti adottato con delibera CONSOB n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche (nel seguito anche il "Regolamento emittenti"). Il Collegio rispetta inoltre il criterio dell'equilibrio tra i generi, di cui al novello comma 1-bis del citato art. 148, applicando l'arrotondamento per difetto all'unità inferiore come da

interpretazione della CONSOB nella Comunicazione n. 1/20 del 30 gennaio 2020 ed in combinazione con l'art. 144-undecies.1, co. 3 del Regolamento emittenti. Il Collegio provvede a monitorare costantemente il rispetto di tutti i precedenti requisiti, mediante adeguato processo di autovalutazione, in aderenza ai Principi e alle Raccomandazioni di cui al Codice di Corporate Governance approvato nel gennaio 2020 dal Comitato per la Corporate Governance di Borsa Italiana (nel seguito anche il "Codice CG"), nonché seguendo le linee guida sull'argomento del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili – CNDCEC (in particolare il documento "L'Autovalutazione del Collegio Sindacale" del maggio 2019).

Con la presente Relazione, anche in osservanza delle indicazioni fornite dalla CONSOB con comunicazione DEM/1025564 del 6 aprile 2001 (come successivamente modificata ed integrata), l'Organo di controllo riferisce di seguito in merito alle attività svolte nel corso dell'esercizio 2022.

Sintesi dell'attività di vigilanza del Collegio Sindacale

Nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2022, il Collegio ha svolto l'attività di vigilanza in ottemperanza al disposto dell'art. 149 del TUF, tenendo altresì conto delle "Norme di comportamento del collegio sindacale di società quotate" raccomandate dal CNDCEC, delle comunicazioni CONSOB (inclusi i richiami di attenzione) in materia di controlli societari e di attività del Collegio Sindacale nonché delle indicazioni del Codice CG. Si evidenzia inoltre che il Collegio Sindacale o "Comitato per il controllo interno e la revisione contabile" ha svolto le relative attività di vigilanza e controllo disciplinate dall'art. 19, D. Lgs. 39/2010.

L'incarico di revisione legale dei conti, a norma del D. Lgs. 58/1998 e del D. Lgs. 39/2010, è svolto dalla società di revisione Deloitte & Touche S.p.A. (nel seguito anche la "Società di revisione"), come conferito dall'Assemblea degli Azionisti dell'11 maggio 2015, per un periodo di nove anni, e quindi sino alla data di approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2023.

In particolare, nel corso dell'esercizio 2022, il Collegio ha vigilato, ai sensi dell'art. 149 del TUF:

  • sull'osservanza della legge e dello statuto societario;
  • sul rispetto dei principi di corretta amministrazione;
  • sull'adeguatezza della struttura organizzativa della Società per gli aspetti di competenza, del sistema di controllo interno e del sistema amministrativo-contabile, nonché sull'affidabilità di quest'ultimo nel rappresentare correttamente i fatti di gestione;

  • sull'adeguatezza delle disposizioni impartite da Gas Plus alle società controllate ai sensi dell'art. 114, co. 2 del TUF;

su cui non si hanno osservazioni da formulare.

Si evidenzia inoltre che l'Organo di controllo ha vigilato, in ottemperanza all'art. 149, co. 1, lett. c-bis, sulle modalità di concreta attuazione delle regole di governo societario previste dal Codice CG, in vigore dal 1° gennaio 2021, cui Gas Plus aderisce, come dichiarato nella "Relazione sul governo societario e sugli aspetti proprietari ai sensi dell'art. 123-bis TUF" (anche la "Relazione sulla governance"), redatta dall'Organo amministrativo con riferimento all'esercizio 2022, su cui non si hanno osservazioni da formulare.

Nel corso dello stesso esercizio il Collegio ha acquisito le informazioni strumentali allo svolgimento dei compiti di generale vigilanza a esso attribuiti mediante la partecipazione alle riunioni del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati endoconsiliari, l'audizione del management e dell'internal audit della Società, nonché apposite attività di analisi e approfondimento condotte direttamente ovvero in sede di riunioni tenute congiuntamente al Comitato Controllo e Rischi.

Il Collegio ha verificato che le delibere assunte ed eseguite fossero conformi alla Legge ed allo Statuto e non fossero manifestamente imprudenti, azzardate, in potenziale conflitto di interessi e in contrasto con le delibere assunte dall'assemblea o tali da compromettere l'integrità del patrimonio sociale.

Il Collegio dà atto di aver ricevuto dagli Amministratori entro i termini di legge, ed in particolare nel rispetto dell'art. 154-ter, co. 1-ter del TUF, la relazione finanziaria annuale dell'esercizio 2022 approvata dal Consiglio di Amministrazione della Società del 4 aprile 2023, che include il progetto di bilancio di esercizio al 31 dicembre 2022 della Società, il bilancio consolidato al 31 dicembre 2022 del Gruppo Gas Plus, la Relazione sulla gestione nonché l'attestazione prevista dall'art. 154-bis, co. 5 del TUF.

Con riferimento alle indicazioni fornite dalla CONSOB con Comunicazione DEM/1025564 del 6 aprile 2001 e successivi aggiornamenti (inclusi i richiami di attenzione della stessa CONSOB) per la redazione della presente Relazione, il Collegio attesta e sottopone alla Vostra attenzione quanto segue per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2022.

Considerazioni sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale e sulla loro conformità alla legge e all'atto costitutivo

L'Organo di controllo ha ricevuto, in conformità all'art. 150, co. 1 del TUF, dall'Amministratore Delegato e dagli altri amministratori della Società, durante le riunioni del Consiglio di

Amministrazione, a cui il Collegio ha sempre partecipato, adeguate e tempestive informazioni sull'attività svolta, sul generale andamento della gestione, e sulla sua prevedibile evoluzione nonché sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale effettuate dalla Società e dalle sue controllate, nel rispetto quindi della periodicità stabilita a norma di legge e di statuto. In merito all'andamento generale dell'attività sociale delle società controllate da Gas Plus e sui loro sistemi di amministrazione e controllo, il Collegio è stato altresì adeguatamente informato dai corrispondenti organi di tali società, nell'ambito dello scambio di informazioni ex art. 151, co. 2 del TUF.

Le operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale effettuate dalla Società e dalle società del Gruppo sono adeguatamente descritte ed analiticamente dettagliate nella Relazione sulla gestione, nel bilancio separato della Società nonché nel bilancio consolidato del Gruppo, a cui si rinvia per maggiori dettagli. Sulla base delle informazioni ricevute e in esito all'attività svolta, il Collegio può dare atto che dette operazioni risultino conformi alla legge, all'atto costitutivo e ai principi di corretta amministrazione e ritiene che le stesse non siano manifestamente imprudenti o azzardate, in potenziale conflitto di interessi, in contrasto con le delibere assunte dall'Assemblea degli Azionisti o tali da compromettere l'integrità del patrimonio sociale.

Con riguardo alle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale compiute nel corso del 2022, il Collegio ritiene opportuno riferire in sintesi che:

  • in merito alle attività di Exploration & Production (anche "E&P") in Italia si segnala che sono state completate le attività di perforazione e di completamento e le prove di produzione dei pozzi Longanesi 2 dir e Longanesi 3 dir del progetto Longanesi;
  • inoltre, sempre in ambito E&P, si rammenta la crescita dei prezzi degli idrocarburi, già iniziata nel 2021, è proseguita nell'esercizio 2022 e, alla luce delle mutate circostanze, sono stati di nuovo effettuati i test di impairment che hanno determinato ripristini di valore per complessivi 8.989 migliaia di euro (17.122 migliaia di euro nel 2021) e svalutazioni per 74 migliaia di euro (4.094 migliaia di euro nel 2021);
  • per quanto riguarda invece le attività di sviluppo E&P all'estero, nel giugno 2022 vi è stato l'avvio della produzione dei giacimenti gas del progetto "Midia Gas Development" in Romania. Il Progetto nel suo complesso contribuirà alla copertura del 10% del fabbisogno della domanda di gas del paese. Attualmente il progetto ha raggiunto oltre il 99% del relativo programma di sviluppo;
  • si segnala che il risultato netto dell'esercizio viene gravato, sia in Italia che in Romania,

da contributi straordinari di solidarietà a carico dei soggetti che esercitano l'attività di produzione e di vendita di energia elettrica e di gas per l'ammontare complessivo di 38.523 migliaia di euro.

Indicazione dell'eventuale esistenza di operazioni atipiche e/o inusuali, comprese quelle infragruppo o con parti correlate

Si evidenzia in primo luogo che, nell'ambito dell'attività di vigilanza svolta, in base alle informazioni riscontrate e ricevute e per quanto a conoscenza dello scrivente Collegio, non sono emerse, nell'esercizio sociale chiuso al 31 dicembre 2022, operazioni atipiche e/o inusuali, né con terzi, né con società del Gruppo, né con parti correlate, così come disciplinato dalla Comunicazione CONSOB n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006. Si dà atto che l'informazione resa nella Relazione sulla Gestione e/o nelle Note Esplicative al bilancio separato e consolidato in ordine ad eventi e operazioni significative non ricorrenti e ad eventuali operazioni atipiche e/o inusuali, comprese quelle infragruppo e con parti correlate, nonché i relativi effetti sui risultati economici e la situazione patrimoniale, risulta adeguata.

Per quanto concerne le caratteristiche delle operazioni infragruppo e con parti correlate, individuate sulla base dei principi contabili internazionali e delle disposizioni emanate in materia da CONSOB, effettuate dalla Società e dalle sue controllate nel corso del 2022, i soggetti coinvolti ed i relativi effetti economici, patrimoniali e finanziari sono riportati dagli Amministratori nelle Note Esplicative del bilancio d'esercizio e consolidato, a cui si rinvia. Sul punto il Collegio riferisce che nel corso dell'esercizio 2022 risultano essere state poste in essere operazioni infragruppo, rientranti nell'ambito delle attività ordinarie di gestione e concluse in linea con la prassi di mercato, di natura commerciale, amministrativa, di assistenza e consulenza, nonché di natura finanziaria e di gestione della tesoreria. L'Organo di controllo ritiene che l'informativa, resa in merito dagli Amministratori nei documentati citati, sia adeguata.

Ancora in tema di operazioni con parti correlate, il Collegio Sindacale evidenzia che la Società ha adottato, in conformità a quanto disciplinato dall'art. 2391-bis c.c. nonché alle prescrizioni regolamentari CONSOB contenute nella Delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 (e successive modifiche e integrazioni) e vigenti nel periodo di riferimento, una specifica procedura che classifica le operazioni in diverse categorie, applicando a ciascuna di esse un percorso specifico di validazione e approvazione. Nello specifico si ricorda che, in data 24 novembre 2022, il Consiglio di Amministrazione della Società, previo parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi (anche il "CCR"), ha approvato la versione aggiornata della "Procedura per le operazioni

con parti correlate", che recepisce le modifiche alla predetta Delibera apportate dalla CONSOB con la delibera n. 22144 del 22 dicembre 2021 (in vigore dal 31 dicembre 2021). Il Collegio Sindacale ha vigilato sulla conformità delle procedure adottate dalla Società alle disposizioni di legge ed ai principi indicati dalla CONSOB, oltre che sulla loro osservanza.

Rapporti con la Società di revisione

Si evidenzia preliminarmente che l'Organo di controllo, nell'ambito del reciproco scambio di informazioni ex art. 150, co. 3 del TUF, ha provveduto periodicamente a svolgere incontri con la Società di revisione (Deloitte & Touche S.p.A.), al fine di monitorare il processo di formazione dell'informativa finanziaria, la revisione legale del bilancio d'esercizio e del bilancio consolidato. Il Collegio illustra che dai predetti incontri non sono emersi aspetti che debbano essere evidenziati nella presente Relazione e non sono emerse da parte della predetta Società di revisione informative, ex art. 155 co. 2 del TUF, su fatti ritenuti censurabili rilevanti nello svolgimento dell'attività di revisione legale sul bilancio d'esercizio e quello consolidato del Gruppo.

Inoltre, il Collegio Sindacale, anche in veste di "Comitato per il controllo interno e la revisione contabile" ex art. 19, D. Lgs. 39/2010, ha svolto l'attività di vigilanza ivi prescritta.

La società Deloitte & Touche S.p.A. ha rilasciato, in data odierna, la relazione ai sensi del combinato disposto degli artt. 14 D. Lgs. 39/2010 e 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014, relativa al bilancio d'esercizio ed al bilancio consolidato al 31 dicembre 2022, in cui sostanzialmente illustra, ove presenti, gli aspetti chiave della revisione legale dei conti e, con riferimento a ciascuno dei predetti bilanci, attesta che:

  • gli stessi sono conformi ai principi contabili internazionali ("International Financial Reporting Standards""IFRS") adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. n. 38 del 2005, sono redatti con chiarezza e rappresentano in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria, il risultato economico e i flussi di cassa della Società e del Gruppo, esprimendo un giudizio senza rilievi e senza richiami di informativa;
  • la Relazione sulla Gestione e la Relazione sulla governance, limitatamente alle specifiche informazioni indicate nell'art. 123-bis, co. 4, del D. Lgs. 58/98, sono coerenti con il Bilancio d'esercizio della Società e con il Bilancio consolidato del Gruppo e sono redatte in conformità alle norme di legge;
  • nella dichiarazione di cui all'art. 14, co. 2, lett. e) del D. Lgs. 39/2010, circa l'eventuale identificazione di errori significativi nella Relazione sulla Gestione, ha indicato di non

avere nulla da riportare sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto, acquisite nel corso dell'attività di revisione;

  • la relazione finanziaria annuale, che contiene i predetti bilanci, risulta conforme alle disposizioni del Regolamento delegato (UE) 2019/815 in materia di formato elettronico unico per le relazioni finanziarie annuali di emittenti.

Inoltre, la Società di revisione ha trasmesso e illustrato al Collegio Sindacale (in veste di Comitato per il controllo interno e la revisione contabile) la relazione aggiuntiva ex art. 11 del Regolamento (UE), ove attesta che non sono state individuate significative carenze nel sistema di controllo interno relativamente all'informativa finanziaria e nel sistema contabile della Società e non sono state identificate differenze di revisione da portare all'attenzione del citato Comitato. Pertanto, il Collegio Sindacale, in conformità all'art. 19 del D. Lgs. 39/2010, provvede a Sua volta a trasmettere tale relazione al Consiglio di Amministrazione di Gas Plus.

La Società di revisione ha confermato per iscritto al Collegio, così come richiesto dall'art. 19 del D. Lgs. 39/2010 e dall'art. 6 del Regolamento (UE) n. 537/2014, la sussistenza del requisito di indipendenza. Sul punto, il Collegio da inoltre atto che Deloitte & Touche S.p.A. ha pubblicato sul proprio sito internet la "Dichiarazione di trasparenza 2022" del settembre 2022, in ottemperanza all'art. 13 del citato Regolamento ed all'art. 18 del D. Lgs. 39/2010.

Il Collegio Sindacale ha inoltre provveduto, nel corso del 2022, a monitorare e verificare costantemente, in ossequio all'art. 19, co. 1, lett. e) del D. Lgs. 39/2010 ed all'art. 4, par. 3 del Regolamento (UE) n. 537/2014, il conferimento da parte dell'Emittente di incarichi diversi dalla revisione legale dei conti, come da art. 5, par. 1 del citato Regolamento. In merito, l'Organo di controllo evidenzia che tali incarichi, ove conferiti, sono conformi alle disposizioni di legge e vengono preventivamente approvati, a valle di un'adeguata valutazione, dallo stesso Collegio, come previsto dall'art. art. 5, par. 4 del Regolamento (UE) n. 537/2014.

Il dettaglio dei corrispettivi di competenza dell'esercizio riconosciuti alla Società di revisione è riportato in allegato alle note del bilancio consolidato 2022, come richiesto dall'art. 149 duodecies del Regolamento Emittenti.

Nel corso dell'anno 2022 la società di revisione Deloitte & Touche S.p.A. ha svolto i seguenti incarichi diversi dalla revisione dei bilanci:

- Attestazione conformità covenants finanziari 6.000
- Certificazione tariffe joint ventures
(società controllate)
10.000
- Revisione conti annuali separati relativamente alle attività
settore gas (Gas Plus) 4.000

  • Revisione conti annuali separati relativamente alle attività settore gas (società controllate) € 10.000

Nel corso dell'anno 2022 la Società ha conferito a soggetti legati alla rete della società di revisione incarichi per un importo complessivo pari a Euro 5.000 riferiti alle seguenti attività:

Tipologia di servizi Soggetto che
ha erogato il
servizio
Destinatario Compensi
(Euro)
Certificazione special purpose
IFRS financial statements
Rete
Deloitte
Società controllate 5.000
Totale 5.000

Eventuale presentazione di denunce ex art. 2408 c.c. ed eventuali esposti pervenuti; eventuali iniziative intraprese e relativi esiti

Il Collegio informa che, nel corso dell'esercizio e fino alla data odierna, non sono pervenute denunce ex art. 2408 c.c. ovvero esposti di qualsiasi natura.

Pareri rilasciati dal Collegio Sindacale

Nel corso dell'esercizio 2022, il Collegio Sindacale ha rilasciato i pareri e le osservazioni richiesti dalla normativa vigente, ed in particolare ha espresso:

  • parere favorevole per la determinazione del compenso del Presidente del Consiglio di Amministrazione, nominato dal Consiglio di Amministrazione del 23 giugno 2022, verificando la coerenza della proposta sia con la delibera in materia di compensi degli Amministratori di cui all'Assemblea del 23 giugno 2021, sia con la politica sulle remunerazioni; sul punto si evidenzia inoltre che il Collegio ha esaminato la "Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti", relativa all'esercizio 2022, redatta dall'Organo amministrativo ai sensi dell'art. 123-ter del TUF ed in conformità agli schemi di cui all'Allegato 3A del Regolamento Emittenti, la quale si ritiene conforme alla normativa corrispondente;
  • parere favorevole sull'approvazione del Piano di Audit 2022, come prescritto dall'art. 6 (Raccomandazione 33, lett. c) del Codice CG;
  • parere favorevole sul corretto utilizzo dei principi contabili e la loro omogeneità ai fini della redazione del bilancio consolidato 2021, ai sensi dell'art. 6 (Raccomandazione 35, lett. a) del Codice CG.

Frequenza e numero delle riunioni del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale

Nello svolgimento dell'attività di vigilanza sopra descritta, nel corso dell'esercizio 2022, il Collegio Sindacale si è riunito complessivamente n. 9 volte, ha assistito alle n. 6 riunioni del Consiglio di Amministrazione. Inoltre, si evidenzia che l'Organo di controllo, per il tramite del proprio Presidente ovvero altro Sindaco designato, ha partecipato alle n. 2 riunioni del Comitato Controllo e Rischi e alle n. 2 riunioni del Comitato per le Nomine e per la Remunerazione. Nel corso dell'esercizio 2023, più precisamente sino alla data della presente Relazione, il Collegio si è riunito n. 3 volte.

Osservazioni sul rispetto dei principi di corretta amministrazione

Nell'esercizio delle proprie funzioni, il Collegio Sindacale, ai sensi dell'art. 149 del TUF, ha acquisito conoscenza e vigilato sull'osservanza della legge e dello Statuto nonché sul rispetto dei principi di corretta amministrazione, tramite audizioni, osservazioni dirette e incontri con il management della Società e non ha osservazioni da riportare. In particolare, per quanto attiene ai processi deliberativi del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati istituiti al suo interno, il Collegio ha vigilato, anche mediante la partecipazione alle adunanze consiliari, sulla conformità alla legge e allo statuto sociale delle scelte di gestione assunte dagli Amministratori, nonché sulla loro compatibilità con le risorse ed il patrimonio della Società, e ha verificato che le relative delibere fossero supportate da processi di informazione adeguati.

Per quanto a sua conoscenza, il Collegio ritiene che non siano state compiute operazioni estranee all'oggetto sociale, manifestamente imprudenti, azzardate e palesemente idonee a pregiudicare l'integrità del patrimonio sociale.

Osservazioni sull'adeguatezza della struttura organizzativa

Il Collegio ha acquisito conoscenza e vigilato, per quanto di propria competenza, sull'adeguatezza della struttura organizzativa della Società e del Gruppo, mediante la raccolta costante di informazioni da parte del Consiglio di Amministrazione, ed in particolare dall'Amministratore Delegato, nonché informazioni acquisite nell'ambito della partecipazione ai Comitati endoconsiliari, informazioni e documenti acquisiti nell'ambito di incontri con i responsabili delle funzioni aziendali competenti, incontri e scambi di informazione con la Società di revisione, con gli organi di controllo delle controllate e con l'Organismo di Vigilanza. Il Collegio Sindacale, in relazione alle dimensioni della Società, all'oggetto sociale ed alle caratteristiche della stessa, ritiene che la struttura organizzativa della Società sia adeguata, per gli aspetti di propria competenza.

Osservazioni sull'adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi

Il Collegio ha acquisito conoscenza e ha vigilato, per quanto di propria competenza, sull'adeguatezza del sistema di controllo interno anche con periodici incontri sia con il Responsabile della funzione Internal Audit, sia con l'Amministratore esecutivo incaricato di sovraintendere alla funzionalità del sistema di controllo interno, nonché con la partecipazione alle riunioni del Comitato Controllo e Rischi e con l'acquisizione della relativa documentazione. In particolare, il Collegio ha acquisito e visionato le relazioni periodiche predisposte dal Responsabile della funzione Internal Audit nonché il Piano annuale di Audit, ottenendo rassicurazione da parte dello stesso circa l'adeguatezza delle risorse assegnate per lo svolgimento della propria attività. Alla luce delle verifiche effettuate, attesa la natura dinamica ed evolutiva del sistema di controllo interno e considerate le azioni del management finalizzate alla manutenzione e al miglioramento del sistema medesimo, il Collegio ritiene che non vi siano criticità significative da segnalare. Si evidenzia che nella Relazione sulla governance ex art. 123 bis del TUF viene fornita un'adeguata illustrazione delle principali caratteristiche del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.

Con riferimento al Decreto Legislativo n. 231/2001 e successive modifiche, la Società ha in essere un modello di organizzazione e gestione, il cui ultimo aggiornamento è stato effettuato nel dicembre 2021.

A seguito della scomparsa del Dottor Claudio Raimondi e in sostituzione del medesimo, il Consiglio di Amministrazione del 7 settembre 2022 ha nominato, quale componente dell'OdV, il Presidente del Collegio Sindacale, Dott.ssa Laura Guazzoni. La presenza di un componente del Collegio Sindacale e di un Amministratore indipendente/Presidente del Comitato Controllo e Rischi consente di assicurare un coordinamento tra i soggetti coinvolti nel sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.

Nello svolgimento della propria attività, il Collegio ha incontrato l'Organismo di Vigilanza per il reciproco scambio di informazioni.

Il Collegio Sindacale ritiene sostanzialmente adeguato il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi di Gas Plus.

Alla luce del permanere, anche nel 2022, sia pure nei primi mesi e in forma più attenuata, delle problematiche conseguenti allo sviluppo della pandemia Covid-19, la Società, così come le società del gruppo controllate, ha mantenuto adeguati presidi e posto particolare attenzione alla tutela della salute e della sicurezza delle proprie risorse e implementato azioni tese a garantire l'efficace svolgimento dell'operatività aziendale.

Osservazioni sull'adeguatezza del sistema amministrativo-contabile e sulla affidabilità di questo a rappresentare correttamente i fatti di gestione

Il Collegio ha vigilato sull'adeguatezza del sistema amministrativo-contabile, nonché sull'affidabilità dello stesso a rappresentare correttamente i fatti di gestione; ciò mediante l'ottenimento di informazioni dal responsabile della funzione, l'esame della documentazione aziendale e lo scambio di informazioni con la società di revisione Deloitte & Touche S.p.A.

Ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Emittenti e dell'art. 154-bis del TUF, l'Amministratore Delegato e il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari hanno attestato: a) l'adeguatezza e l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio; b) la conformità del contenuto dei documenti contabili ai principi contabili internazionali IFRS/IAS omologati dalla Comunità Europea; c) la corrispondenza dei documenti stessi alle risultanze dei libri e delle scritture contabili e la loro idoneità a rappresentare correttamente la situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Società; d) che la relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento del risultato della gestione, nonché della situazione dell'Emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti. Analoga attestazione è stata rilasciata con riguardo al Bilancio Consolidato del Gruppo Gas Plus. Tali attestazioni sono allegate ai fascicoli di bilancio.

Il Collegio ha inoltre vigilato sul processo di informativa finanziaria, verificando, anche mediante assunzione di informazioni dal management della Società, l'adeguatezza e l'efficacia del procedimento attraverso cui le informazioni finanziarie vengono prodotte e diffuse al pubblico.

Il Collegio ha inoltre esaminato il processo di Impairment Test, ritenendolo adeguato e conforme agli standard IAS/IFRS. Il Collegio dà atto che la Società, nella Relazione sulla Gestione, ha fornito idonea informativa in merito alle questioni attinenti alla diffusione del Covid-19, nonché sui potenziali effetti derivanti dall'attuale situazione di crisi geopolitica, come tra l'altro raccomandato nei Richiami CONSOB del 7 e 18 marzo 2022.

A parere del Collegio, non sussistono elementi che possano far ritenere non adeguato il sistema amministrativo-contabile e la sua affidabilità a rappresentare correttamente i fatti di gestione e non emergono carenze o fatti da segnalare all'Assemblea degli Azionisti.

Osservazioni sull'adeguatezza delle disposizioni impartite alle società controllate

Il Collegio ha acquisito conoscenza e vigilato, per quanto di sua competenza, sull'adeguatezza delle disposizioni impartite dalla Società alle società controllate ai sensi dell'art. 114, comma 2,

del D. Lgs. 58/98, tramite l'acquisizione di informazioni dai responsabili delle competenti funzioni aziendali ed incontri con la società di revisione, ai fini del reciproco scambio di dati ed informazioni rilevanti, ritenendo congruo e conforme alla normativa citata il sistema di disposizione indirizzate alle predette società.

Indicazione dell'eventuale adesione della Società al Codice di Corporate Governance

Si conferma preliminarmente che la Società aderisce al Codice CG, come peraltro riportato nella Relazione sulla governance. Il Collegio ha vigilato, ai sensi dell'art. 149, co. 1, lett. c-bis del TUF, sulle modalità di concreta attuazione del Codice CG di Gas Plus S.p.A., adottato dal Consiglio di Amministrazione, senza riscontrare criticità. Con riferimento alle raccomandazioni dettate dal Codice di Corporate Governance, di competenza del Collegio Sindacale, si comunica che:

  • a. è stata verificata la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di valutazione dell'indipendenza, adottati dal Consiglio di Amministrazione, non individuando rilievi;
  • b. per quanto riguarda la c.d. "autovalutazione" del requisito di indipendenza dei propri componenti, il Collegio ne ha verificato la sussistenza utilizzando i medesimi principi previsti per gli Amministratori;
  • c. la Società ha adottato una procedura per la gestione e il trattamento delle informazioni societarie riservate e privilegiate. Tale procedura disciplina in particolare: (i) le procedure da seguire per l'individuazione delle informazioni privilegiate e la loro comunicazione all'interno del Gruppo e all'esterno; (ii) i presupposti e la procedura da seguire qualora Gas Plus, in presenza delle condizioni richieste dalla normativa applicabile, ritenga necessario ritardare la diffusione al pubblico delle informazioni privilegiate; (iii) i rapporti con i media e con gli analisti finanziari; (iv) la comunicazione di dati previsionali e di obiettivi quantitativi; (v) l'istituzione e la tenuta del Registro delle persone che hanno accesso alle informazioni privilegiate.

Valutazioni conclusive in ordine all'attività di vigilanza svolta nonché in ordine alle eventuali omissioni, fatti censurabili o irregolarità rilevate nel corso della stessa

Nel corso dell'attività di vigilanza, come sopra descritta, non sono stati rilevati fatti censurabili, omissioni e irregolarità che richiedano di essere segnalati nella presente Relazione.

Indicazione di eventuali proposte da rappresentare all'assemblea ai sensi dell'art. 153, comma 2, del D. Lgs. 58/98

Il Collegio Sindacale non ritiene sussistano elementi tali da esercitare la facoltà di formulare proposte all'Assemblea degli Azionisti, ai sensi dell'art. 153, co. 2 del TUF.

***********

Tenuto conto di tutto quanto precede, a compendio dell'attività di vigilanza svolta, il Collegio ritiene che non sussistano motivi ostativi all'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2022 così come predisposto dal Consiglio di Amministrazione e non ha obiezioni da formulare con riguardo alla proposta di portare a nuovo la perdita di esercizio.

Milano, 28 aprile 2023

Per il Collegio Sindacale

Il Presidente Laura Guazzoni

Deloitte & Touche S.p.A. Via Tortona, 25 20144 Milano Italia

Tel: +39 02 83322111 Fax: +39 02 83322112 www deloitte it

RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE INDIPENDENTE AI SENSI DELL'ART. 14 DEL D.LGS. 27 GENNAIO 2010, N. 39 E DELL'ART. 10 DEL REGOLAMENTO (UE) N. 537/2014

.

Agli Azionisti di Gas Plus S.p.A.

RELAZIONE SULLA REVISIONE CONTABILE DEL BILANCIO CONSOLIDATO

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio consolidato di Gas Plus S.p.A. e delle sue controllate (di seguito anche "Gruppo" o "Gruppo Gas Plus"), costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria al 31 dicembre 2022, dal conto economico , dal conto economico complessivo , dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto , dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note esplicative al bilancio che includono anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.

A nostro giudizio, il bilancio consolidato fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo al 31 dicembre 2022, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (di seguito anche "ISA Italia"). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla società Gas Plus S.p.A. (di seguito anche "Società") in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.

Aspetti chiave della revisione contabile

Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio consolidato nel suo complesso; pertanto, su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.

Ancona Bari Bergamo Bologna Brescia Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Padova Parma Roma Torino Treviso Udine Verona Sede Legale: Via Tortona, 25 - 20144 Milano | Capitale Sociale: Euro 10.328.220,00 i.v.

Codice Fiscale/Registro delle Imprese di Milano Monza Brianza Lodi n. 03049560166 - R.E.A. n. MI-1720239 | Partita IVA: IT 03049560166

Il nome Deloitte si riferisce a una o più delle seguenti entità: Deloitte Touche Tohmatsu Limited, una società inglese a responsabilità limitata ("DTTL"), le member firm aderenti al suo network e le entità a esse correlate. DTTL e ciascuna delle sue member firm sono entità giuridicamente separate e indipendenti tra loro. DTTL (denominata anche "Deloitte Global") non fornisce servizi ai clienti. Si invita a leggere l'informativa completa relativa alla descrizione della struttura legale di Deloitte Touche Tohmatsu Limited e delle sue member firm all'indirizzo www.deloitte.com/about.

2

Verifica della recuperabilità delle attività non correnti e non finanziarie

Descrizione
dell'aspetto chiave
della revisione
Il Gruppo iscrive Immobili, impianti e macchinari, pari a euro 121.250
migliaia, diritti d'uso, pari a euro 11.381 migliaia, avviamento, pari a euro
884 migliaia, e concessioni e altre immobilizzazioni immateriali, pari a euro
259.784 migliaia, dopo ripristini di valore e svalutazioni rilevate nell'esercizio
rispettivamente per euro 8.989 migliaia ed euro 74 migliaia.
La metodologia adottata dal Gruppo per assicurarsi che le attività rientranti
nell'ambito di applicazione del principio contabile internazionale n. 36
"Riduzione di valore delle attività" siano iscritte a un valore non superiore a
quello recuperabile è articolata e soggetta a stime.
I processi e le modalità di valutazione e determinazione del valore
recuperabile del valore delle cash generating unit (di seguito anche "CGU"),
in termini di valore d'uso, sono basati su assunzioni che per loro natura
implicano il ricorso al giudizio degli Amministratori, in particolare con
riferimento all'evoluzione del quadro normativo di riferimento, alla stima dei
volumi e dei periodi di estrazione delle riserve di idrocarburi formulate dalla
Direzione sulla base della stima delle riserve di idrocarburi del Gruppo
effettuata con il supporto di un esperto indipendente, alle assunzioni relative
all'evoluzione dei prezzi degli idrocarburi, dei costi di smantellamento e
ripristino dei siti e del costo degli investimenti per la messa in funzione delle
riserve non ancora in produzione.
In considerazione del giudizio richiesto e della complessità delle ipotesi e
assunzioni utilizzate nella stima del valore recuperabile delle attività non
correnti e non finanziarie precedentemente richiamate, abbiamo ritenuto
che il test di impairment rappresenti un aspetto chiave della revisione.
L'informativa di bilancio relativa alla valutazione della recuperabilità delle
attività sopra elencate è riportata nei paragrafi "Principi contabili e criteri di
valutazione", "Utilizzo di stime" e "Concessioni e altre immobilizzazioni
immateriali" del bilancio consolidato.
Procedure di revisione
svolte
Le nostre procedure di revisione hanno incluso, tra le altre, le seguenti,
anche avvalendoci del supporto di esperti nel network Deloitte:

rilevazione e comprensione delle procedure e dei controlli rilevanti posti
in essere dal Gruppo sul processo di effettuazione del test di impairment;

analisi di ragionevolezza delle principali assunzioni adottate per la
formulazione delle previsioni di cassa (ivi inclusa la verifica dei profili di
produzione delle riserve di idrocarburi sulla base di quanto riportato
dall'esperto indipendente incaricato dalla Società) e ottenimento dalla
Direzione di altre informazioni da noi ritenute rilevanti;

  • valutazione della competenza, capacità e obiettività dell'esperto indipendente incaricato dalla Direzione del Gruppo;
  • analisi della metodologia adottata dalla Direzione per identificare possibili indicatori di ripristino/perdita di valore delle attività nell'ambito del test di impairment;
  • analisi circa la ragionevolezza del tasso di attualizzazione (WACC);
  • verifica dell'accuratezza matematica dei modelli utilizzati per la determinazione del valore d'uso;
  • verifica della corretta determinazione del valore contabile delle CGU.

Abbiamo inoltre esaminato l'adeguatezza e la conformità dell'informativa fornita dal Gruppo sul test di impairment rispetto a quanto previsto dallo IAS 36.

Stima del fondo di smantellamento e ripristino siti

Descrizione
dell'aspetto chiave
della revisione
La voce "Fondi" del bilancio consolidato al 31 dicembre 2022 del Gruppo Gas
Plus, pari ad euro 143.177 migliaia, include il fondo di smantellamento e
ripristino dei siti ("decommissioning") per euro 138.041 migliaia.
La valutazione delle passività future connesse agli obblighi di
decommissioning e di ripristino dei siti industriali è un processo complesso
basato su ipotesi tecniche e finanziarie della Direzione supportate, ove
necessario, da perizie di esperti indipendenti.
Tali passività riflettono la stima dei costi di smantellamento che il Gruppo
Gas Plus, al termine delle attività di produzione e di funzionamento dei siti
produttivi interessati, dovrà sostenere per ripristinare le condizioni
ambientali in conformità a quanto disciplinato dalla normativa di riferimento.
Il fondo decommissioning relativo alla business unit Exploration & Production
è influenzato dall'andamento dello scenario dei prezzi del gas e del petrolio,
dalla complessità tecnologica, dalle specifiche tematiche ambientali del
settore e dalla stima delle riserve. In tale contesto, le riserve indicano i
volumi stimati di idrocarburi che si prevede possano essere
commercialmente recuperati da giacimenti noti a partire da una certa data
in avanti, alle condizioni economiche e tecniche esistenti e sulla base della
normativa di legge vigente. La stima di tali riserve ha un significativo impatto
sul bilancio consolidato, in modo particolare ai fini della valutazione della
tempistica di sostenimento dei costi di smantellamento e ripristino dei siti
minerari.
In relazione alla complessità connessa al processo di stima ed alla rilevanza
dell'ammontare, tale area è stata considerata un aspetto chiave della
revisione del bilancio consolidato del Gruppo.

I paragrafi "Principi contabili e criteri di valutazione", "Utilizzo di stime" e
"Fondi" del bilancio consolidato riportano l'informativa sulla stima del fondo
di smantellamento e ripristino siti.
Procedure di revisione
svolte
Le nostre procedure di revisione hanno incluso, tra le altre, le seguenti,
anche avvalendoci del supporto di esperti nel network Deloitte:

comprensione delle procedure e dei controlli rilevanti adottati dal Gruppo
ai fini della valutazione iniziale e l'aggiornamento del fondo
decommissioning;

esame della conformità dei metodi adottati dalla Direzione per le stime
rispetto ai principi contabili di riferimento;

analisi di ragionevolezza delle principali assunzioni adottate dalla
Direzione per la stima del fondo decommissioning;

verifiche sull'accuratezza matematica e sulla completezza dei dati
utilizzati dalla Direzione per le stime;

analisi della stima delle riserve effettuata dalla Direzione, anche tramite il
supporto di esperti indipendenti;

valutazione della competenza, capacità e obiettività dell'esperto
indipendente incaricato dalla Direzione del Gruppo;
Abbiamo infine esaminato l'adeguatezza dell'informativa resa nelle note al
bilancio consolidato e la sua conformità ai principi contabili di riferimento.
Responsabilità degli Amministratori e del Collegio Sindacale per il bilancio consolidato
a comportamenti o eventi non intenzionali. Gli Amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato che fornisca una
rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards
adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs.
n. 38/05 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta
necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o

Gli Amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio consolidato, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli Amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio consolidato a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della capogruppo Gas Plus S.p.A. o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria del Gruppo.

4

5

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato

I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio consolidato nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi ISA Italia individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche prese dagli utilizzatori sulla base del bilancio consolidato.

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi ISA Italia, abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

  • abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio consolidato, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno.
  • abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno del Gruppo.
  • abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli Amministratori, inclusa la relativa informativa.
  • siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli Amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio, ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che il Gruppo cessi di operare come un'entità in funzionamento.
  • abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio consolidato nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio consolidato rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione.

abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati sulle informazioni finanziarie delle imprese o delle differenti attività economiche svolte all'interno del Gruppo per esprimere un giudizio sul bilancio consolidato. Siamo responsabili della direzione, della supervisione e dello svolgimento dell'incarico di revisione contabile del Gruppo. Siamo gli unici responsabili del giudizio di revisione sul bilancio consolidato.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dai principi ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i princìpi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le azioni intraprese per eliminare i relativi rischi o le misure di salvaguardia applicate.

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

Altre informazioni comunicate ai sensi dell'art. 10 del Regolamento (UE) 537/2014

L'Assemblea degli Azionisti di Gas Plus S.p.A. ci ha conferito in data 11 maggio 2015 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2015 al 31 dicembre 2023.

Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, par. 1, del Regolamento (UE) 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio consolidato espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al Collegio Sindacale, nella sua funzione di Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.

RELAZIONE SU ALTRE DISPOSIZIONI DI LEGGE E REGOLAMENTARI

Giudizio sulla conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815

Gli Amministratori di Gas Plus S.p.A. sono responsabili per l'applicazione delle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815 della Commissione Europea in materia di norme tecniche di regolamentazione relative alla specificazione del formato elettronico unico di comunicazione (ESEF – European Single Electronic Format) (nel seguito "Regolamento Delegato") al bilancio consolidato al 31 dicembre 2022, da includere nella relazione finanziaria annuale.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 700B al fine di esprimere un giudizio sulla conformità del bilancio consolidato alle disposizioni del Regolamento Delegato.

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A nostro giudizio, il bilancio consolidato al 31 dicembre 2022 è stato predisposto nel formato XHTML ed è stato marcato, in tutti gli aspetti significativi, in conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato.

Alcune informazioni contenute nelle note esplicative al bilancio consolidato quando estratte dal formato XHTML in un'istanza XBRL, a causa di taluni limiti tecnici potrebbero non essere riprodotte in maniera identica rispetto alle corrispondenti informazioni visualizzabili nel bilancio consolidato in formato XHTML.

Giudizio ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10 e dell'art. 123-bis, comma 4, del D.Lgs. 58/98

Gli Amministratori di Gas Plus S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari del Gruppo Gas Plus al 31 dicembre 2022, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio consolidato e la loro conformità alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98, con il bilancio consolidato del Gruppo Gas Plus al 31 dicembre 2022 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio consolidato del Gruppo Gas Plus al 31 dicembre 2022 e sono redatte in conformità alle norme di legge.

Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, co. 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

DELOITTE & TOUCHE S.p.A.

Matteo Ogliari Socio

Milano, 28 aprile 2023

Deloitte & Touche S.p.A. Via Tortona, 25 20144 Milano Italia

Tel: +39 02 83322111 Fax: +39 02 83322112 www deloitte it

RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE INDIPENDENTE AI SENSI DELL'ART. 14 DEL D.LGS. 27 GENNAIO 2010, N. 39 E DELL'ART. 10 DEL REGOLAMENTO (UE) N. 537/2014

Agli Azionisti di Gas Plus S.p.A.

RELAZIONE SULLA REVISIONE CONTABILE DEL BILANCIO SEPARATO

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio separato di Gas Plus S.p.A. (nel seguito anche la "Società"), costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria al 31 dicembre 2022, dal conto economico, dal conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note esplicative al bilancio che includono anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.

A nostro giudizio, il bilancio separato fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Società al 31 dicembre 2022, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (di seguito anche "ISA Italia"). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio separato della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Società in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.

Aspetti chiave della revisione contabile

Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio separato dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio separato nel suo complesso; pertanto, su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.

Ancona Bari Bergamo Bologna Brescia Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Padova Parma Roma Torino Treviso Udine Verona Sede Legale: Via Tortona, 25 - 20144 Milano | Capitale Sociale: Euro 10.328.220,00 i.v.

Codice Fiscale/Registro delle Imprese di Milano Monza Brianza Lodi n. 03049560166 - R.E.A. n. MI-1720239 | Partita IVA: IT 03049560166

Il nome Deloitte si riferisce a una o più delle seguenti entità: Deloitte Touche Tohmatsu Limited, una società inglese a responsabilità limitata ("DTTL"), le member firm aderenti al suo network e le entità a esse correlate. DTTL e ciascuna delle sue member firm sono entità giuridicamente separate e indipendenti tra loro. DTTL (denominata anche "Deloitte Global") non fornisce servizi ai clienti. Si invita a leggere l'informativa completa relativa alla descrizione della struttura legale di Deloitte Touche Tohmatsu Limited e delle sue member firm all'indirizzo www.deloitte.com/about.

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Verifica della recuperabilità delle attività non correnti e non finanziarie

Descrizione
dell'aspetto chiave
della revisione
La Società iscrive immobili, impianti e macchinari, pari ad euro 52 migliaia,
diritti d'uso, pari ad euro 860 migliaia, immobilizzazioni immateriali, pari ad
euro 45 migliaia, e partecipazioni in società controllate, pari ad euro 297.218
migliaia.
La metodologia adottata dalla Società per assicurarsi che le attività rientranti
nell'ambito di applicazione del principio contabile internazionale n. 36
"Riduzione di valore delle attività" siano iscritte a un valore non superiore a
quello recuperabile è articolata e soggetta a stime.
I processi e le modalità di valutazione e determinazione del valore
recuperabile del valore delle cash generating unit (di seguito anche "CGU"),
in termini di valore d'uso, sono basati su assunzioni che per loro natura
implicano il ricorso al giudizio degli Amministratori, in particolare con
riferimento all'evoluzione del quadro normativo di riferimento, alla stima dei
volumi e dei periodi di estrazione delle riserve di idrocarburi formulate dalla
Direzione sulla base della stima delle riserve di idrocarburi della Società
effettuata con il supporto di un esperto indipendente, alle assunzioni relative
all'evoluzione dei prezzi degli idrocarburi, dei costi di smantellamento e
ripristino siti e del costo degli investimenti per la messa in funzione delle
riserve non ancora in produzione.
In considerazione del giudizio richiesto e della complessità delle ipotesi e
assunzioni utilizzate nella stima del valore recuperabile delle attività non
correnti e non finanziarie precedentemente richiamate, abbiamo ritenuto
che il test di impairment rappresenti un aspetto chiave della revisione.
L'informativa di bilancio relativa alla valutazione della recuperabilità delle
attività sopra elencate è riportata nei paragrafi "Principi contabili e criteri di
valutazione", "Utilizzo di stime contabili" e "Partecipazioni in società
controllate" del bilancio separato.
Procedure di revisione
svolte
Le nostre procedure di revisione hanno incluso, tra le altre, le seguenti,
anche avvalendoci del supporto di esperti nel network Deloitte:

rilevazione e comprensione delle procedure e dei controlli rilevanti posti
in essere dalla Società sul processo di effettuazione del test di
impairment;

analisi di ragionevolezza delle principali assunzioni adottate per la
formulazione delle previsioni di cassa (ivi inclusa la verifica dei profili di
produzione delle riserve di idrocarburi sulla base di quanto riportato
dall'esperto indipendente incaricato dalla Società) e ottenimento dalla
Direzione di altre informazioni da noi ritenute rilevanti;

  • valutazione della competenza, capacità e obiettività dell'esperto indipendente incaricato dalla Direzione della Società;
  • analisi della metodologia adottata dalla Direzione per identificare possibili indicatori di ripristino/perdita di valore delle attività nell'ambito dell'impairment test;
  • analisi circa la ragionevolezza del tasso di attualizzazione (WACC);
  • verifica dell'accuratezza matematica dei modelli utilizzati per la determinazione del valore d'uso;
  • verifica della corretta determinazione del valore contabile delle CGU.

Abbiamo inoltre esaminato l'adeguatezza e la conformità dell'informativa fornita dalla Società sulla verifica della recuperabilità dei valori rispetto a quanto previsto dallo IAS 36.

Responsabilità degli Amministratori e del Collegio Sindacale per il bilancio separato

Gli Amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio separato che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli Amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio separato, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli Amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio separato a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della Società o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria della Società.

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio separato

I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio separato nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi ISA Italia individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio separato.

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Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi ISA Italia, abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

  • abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio separato, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno.
  • abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno della Società.
  • abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli Amministratori, inclusa la relativa informativa.
  • siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli Amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che la Società cessi di operare come un'entità in funzionamento.
  • abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio separato nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio separato rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dai principi ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le azioni intraprese per eliminare i relativi rischi o le misure di salvaguardia applicate.

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio separato in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

Altre informazioni comunicate ai sensi dell'art. 10 del Regolamento (UE) 537/2014

L'Assemblea degli Azionisti di Gas Plus S.p.A. ci ha conferito in data 11 maggio 2015 l'incarico di revisione legale del bilancio separato e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2015 al 31 dicembre 2023.

Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, par. 1, del Regolamento (UE) 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio separato espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al Collegio Sindacale, nella sua funzione di Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.

RELAZIONE SU ALTRE DISPOSIZIONI DI LEGGE E REGOLAMENTARI

Giudizio sulla conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815

Gli Amministratori di Gas Plus S.p.A. sono responsabili per l'applicazione delle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815 della Commissione Europea in materia di norme tecniche di regolamentazione relative alla specificazione del formato elettronico unico di comunicazione (ESEF – European Single Electronic Format) (nel seguito "Regolamento Delegato") al bilancio separato al 31 dicembre 2022, da includere nella relazione finanziaria annuale.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 700B al fine di esprimere un giudizio sulla conformità del bilancio separato alle disposizioni del Regolamento Delegato.

A nostro giudizio, il bilancio separato al 31 dicembre 2022 è stato predisposto nel formato XHTML in conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato.

Giudizio ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10 e dell'art. 123-bis, comma 4, del D.Lgs. 58/98

Gli Amministratori di Gas Plus S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari di Gas Plus S.p.A. al 31 dicembre 2022, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio separato e la loro conformità alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98, con il bilancio separato di Gas Plus S.p.A. al 31 dicembre 2022 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio separato di Gas Plus S.p.A. al 31 dicembre 2022 e sono redatte in conformità alle norme di legge.

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Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, co. 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

DELOITTE & TOUCHE S.p.A.

Matteo Ogliari Socio

Milano, 28 aprile 2023

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