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Ascopiave

Quarterly Report May 11, 2023

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Quarterly Report

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RESOCONTO INTERMEDIO DI GESTIONE AL 31 MARZO 2023

G r u p p o A s c o p i a v e

Indice

INFORMAZIONI GENERALI 5
Organi sociali ed informazioni societarie 5
RELAZIONE SULLA GESTIONE 8
Premessa 8
La struttura del Gruppo Ascopiave 10
Andamento del titolo Ascopiave S.p.A. in Borsa 11
Controllo della società 12
Corporate Governance e Codice Etico 13
Altri fatti di rilievo 18
Efficienza e risparmio energetico 18
Stipula di una proposta di convenzione con i Comuni per l'adozione di una procedura
condivisa finalizzata alla quantificazione concordata del "Valore Industriale
Residuo" delle reti 18
Contenziosi 20
Rapporti con l'Agenzia delle Entrate 25
Ambiti territoriali 26
Distribuzione dividendi 29
Azioni proprie 29
Evoluzione prevedibile della gestione 29
Obiettivi e politiche del Gruppo e descrizione dei rischi 30
Altre informazioni 35
Stagionalità dell'attività 35
Commento ai risultati economico finanziari del primo trimestre dell'esercizio 2023
36
Indicatori di performance 36
Andamento della gestione - I principali indicatori operativi 37
Andamento della gestione - I risultati economici del Gruppo 38
Andamento della gestione – La situazione finanziaria 40
Andamento della gestione – Gli investimenti 42
Prospetti del Resoconto intermedio di gestione 43
Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata 44
Conto economico e conto economico complessivo consolidato 45
Prospetti delle variazioni nelle voci di patrimonio netto consolidato 46
Rendiconto finanziario consolidato 47
NOTE ESPLICATIVE 48
Informazioni societarie 48
Criteri generali di redazione ed espressione di conformità agli IFRS 48
Schemi di Bilancio 49
Criteri di valutazione 49
Aggregazioni aziendali 49
Area e criteri di consolidamento 50
Dati di sintesi delle società consolidate integralmente 52
NOTE DI COMMENTO ALLE VOCI DELLO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO 53
Attività non correnti 53
Attività correnti 60
Patrimonio netto consolidato 65
Passività non correnti 66
Passività correnti 70
NOTE DI COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO 75

Ricavi 75
Proventi e oneri finanziari 80
Imposte 81
Risultato netto delle attività destinate alla vendita 82
Componenti non ricorrenti 82
Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali 82
Andamento economico, patrimoniale e finanziario delle società destinate alla
vendita 83
I risultati economici delle Società destinate alla vendita 83
Aggregazioni aziendali 84
Impegni e rischi 85
Fattori di rischio ed incertezza 85
Gestione del Capitale 87
Rappresentazione delle attività e passività finanziarie per categorie 88
Rapporti con parti correlate 90
Schemi di bilancio esposti in base alla delibera Consob 15519/2006 92
Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata 92
Conto economico complessivo consolidato 93
Rendiconto Finanziario consolidato 94
Indebitamento finanziario netto consolidato 95
Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura del primo trimestre dell'esercizio 2023
96
Obiettivi e politiche del Gruppo 97

Allegati:

  • Dichiarazione del dirigente preposto - Attestazione al Bilancio consolidato ai sensi dell'art. 81-ter del regolamento Consob n.11971;

INFORMAZIONI GENERALI

Organi sociali ed informazioni societarie

Consiglio di Amministrazione e Collegio Sindacale

Soggetto carica durata carica data nomina data fine
Cecconato Nicola Presidente del Consiglio di Amministrazione e 2020-2022 29.05.2020 18.04.2023
Amministratore delegato
Pietrobon Greta Consigliere indipendente 2020-2022 29.05.2020 18.04.2023
Quarello Enrico Consigliere 2020-2022 29.05.2020 18.04.2023
Bet Roberto Consigliere 2020-2022 29.05.2020 18.04.2023
Geronazzo Mariachiara Consigliere indipendente 2020-2022 29.05.2020 18.04.2023
Vecchiato Luisa Consigliere indipendente 2020-2022 29.05.2020 18.04.2023
Novello Cristian Consigliere indipendente 2020-2022 29.05.2020 18.04.2023
Cecconato Nicola Presidente del Consiglio di Amministrazione e 2023-2025 18.04.2023 Approvazione bilancio 2025
Amministratore delegato*
Pietrobon Greta Consigliere 2023-2025 18.04.2023 Approvazione bilancio 2025
Quarello Enrico Consigliere 2023-2025 18.04.2023 Approvazione bilancio 2025
Novello Cristian Consigliere indipendente 2023-2025 18.04.2023 Approvazione bilancio 2025
Monti Federica Consigliere indipendente 2023-2025 18.04.2023 Approvazione bilancio 2025
Vecchiato Luisa Consigliere indipendente 2023-2025 18.04.2023 Approvazione bilancio 2025
Zoppas Giovanni Consigliere indipendente 2023-2025 18.04.2023 Approvazione bilancio 2025

In data 18 aprile 2023 l'Assemblea ordinaria degli Azionisti ha nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione.

* Cecconato Nicola è stato nominato Amministratore Delegato dal consiglio di amministrazione del 11 maggio 2023.

Soggetto carica durata carica data nomina data fine
Salvaggio Giovanni Presidente del Collegio sindacale 2020-2022
29.05.2020
18.04.2023
Moro Barbara Sindaco Effettivo 2020-2022
29.05.2020
18.04.2023
Biancolin Luca Sindaco Effettivo 2020-2022
29.05.2020
18.04.2023
Salvaggio Giovanni Presidente del Collegio sindacale 2023-2025
18.04.2023
Approvazione bilancio 2025
Moro Barbara Sindaco Effettivo 2023-2025
18.04.2023
Approvazione bilancio 2025
Biancolin Luca Sindaco Effettivo 2023-2025
18.04.2023
Approvazione bilancio 2025

In data 18 aprile 2023 l'Assemblea ordinaria degli Azionisti ha nominato il nuovo Collegio Sindacale.

Comitati interni

Comitato controllo e
rischi
carica durata carica Comitato per le
renumerazioni
carica durata carica
Novello Cristian 08.06.2020 Approv. Bilancio 2022 Pietrobon Greta 08.06.2020 Approv. Bilancio 2022
Bet Roberto 08.06.2020 Approv. Bilancio 2022 Quarello Enrico 08.06.2020 Approv. Bilancio 2022
Geronazzo Mariachiara 08.06.2020 Approv. Bilancio 2022 Vecchiato Luisa 08.06.2020 Approv. Bilancio 2022
Novello Cristian 11.05.2023 Approv. Bilancio 2025 Vecchiato Luisa 11.05.2023 Approv. Bilancio 2025
Monti Federica 11.05.2023 Approv. Bilancio 2025 Novello Cristian 11.05.2023 Approv. Bilancio 2025
Vecchiato Luisa 11.05.2023 Approv. Bilancio 2025 Pietrobon Greta 11.05.2023 Approv. Bilancio 2025

_____________________________________________________________________________________________

In data 11 maggio 2023 il Consiglio di Amministrazione ha nominato i membri dei comitati interni.

Società di Revisione PriceWaterhouseCoopers S.p.A.

Investor relations

Tel. +39 0438 980098 Fax +39 0438 964778 e-mail: [email protected]

Sede legale e dati societari

Ascopiave S.p.A. Via Verizzo, 1030 I-31053 Pieve di Soligo - TV Italia Tel: +39 0438 980098 Fax: +39 0438 964778 Cap. Soc.: Euro 234.411.575 i.v. P.IVA 03916270261

Principali dati economici e finanziari del Gruppo Ascopiave

Dati economici

Primo trimestre
(migliaia di Euro) 2023 % dei ricavi 2022 % dei ricavi
Ricavi 40.719 100,0% 34.139 100,0%
Margine operativo lordo 20.261 49,8% 13.163 38,6%
Risultato operativo 8.378 20,6% 2.886 8,5%
Risultato per periodo 5.589 13,7% 11.963 35,0%
Risultato netto del periodo 5.631 13,8% 11.963 35,0%

Si precisa che per margine operativo lordo si intende il risultato prima di ammortamenti, svalutazione crediti, gestione finanziaria ed imposte.

Dati patrimoniali

(migliaia di Euro) 31 marzo 2023 31 dicembre 2022
Capitale circolante netto (22.486) (17.005)
Immobilizzazioni e altre attività non correnti (non finanziarie) 1.397.194 1.378.338
Passività non correnti (escluso finanziamenti) (67.217) (63.073)
Capitale investito netto 1.307.491 1.298.260
Posizione finanziaria netta (433.333) (411.857)
Patrimonio netto totale (874.158) (886.403)
Fonti di finanziamento (1.307.491) (1.298.260)

Si precisa che per "Capitale circolante netto" si intende la somma di rimanenze di magazzino, crediti commerciali, crediti tributari, altre attività correnti, debiti commerciali, debiti tributari (entro 12 mesi) e altre passività correnti.

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Dati dei flussi monetari

Primo trimestre
(Migliaia di Euro) 2023 2022
Utile complessivo del periodo (4.868) 16.593
Flussi di cassa generati dall'attività operativa 9.222 28.888
Flussi di cassa utilizzati dall'attività di investimento (32.018) (50.173)
Flussi di cassa utilizzati dall'attività di finanziamento 8.886 104.277
Flusso monetario del periodo (13.910) 82.993
Disponibilità liquide esercizio precedente 76.917 42.539
Disponibilità liquide periodo corrente 63.007 125.533

RELAZIONE SULLA GESTIONE

Premessa

Il Gruppo Ascopiave chiude il primo trimestre dell'esercizio 2023 con un utile netto consolidato di 5,6 milioni di Euro (12,0 milioni di Euro al 31 marzo 2022), con un decremento pari a 6,3 milioni di Euro rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

Il patrimonio netto consolidato al 31 marzo 2023 ammonta a 874,2 milioni di Euro (886,4 milioni di Euro al 31 dicembre 2022), ed il capitale investito netto a 1.307,5 milioni di Euro (1.298,3 milioni di Euro al 31 dicembre 2022).

Nel corso del primo trimestre dell'anno il Gruppo ha realizzato investimenti per 13,8 milioni di Euro (13,1 milioni di Euro nel primo trimestre 2022), prevalentemente nell'attività di installazione di misuratori elettronici, nonché nello sviluppo, manutenzione e ammodernamento delle reti e degli impianti di distribuzione del gas per 11,8 milioni di Euro (10,8 milioni di Euro nel primo trimestre 2022). Al termine del periodo di riferimento sono stati effettuati investimenti in impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili per 1,7 milioni di Euro.

Si segnala che i risultati economici conseguiti dal Gruppo Estenergy e da Cogeide S.p.A. risultano iscritti per la quota di competenza del Gruppo nella voce "Risultato netto delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto".

Attività

Il Gruppo Ascopiave opera principalmente nel settore della distribuzione del gas naturale. Attualmente è titolare di concessioni e affidamenti diretti per la gestione della distribuzione del gas in 308 Comuni, esercendo una rete distributiva che si estende per circa 14.750 chilometri e fornendo il servizio a circa 879.000 utenti.

Il Gruppo è inoltre presente nel settore delle energie rinnovabili, detenendo 28 impianti di produzione di energia idroelettrica ed eolica.

Il Gruppo opera altresì nell'ambito della cogenerazione e gestione calore, nonché nel settore idrico, essendo socio e partner tecnologico della società Cogeide, che gestisce il servizio idrico integrato in 15 Comuni, servendo un bacino di oltre 100 mila abitanti tramite una rete di 880 km.

Obiettivi strategici

Il Gruppo Ascopiave si propone di perseguire una strategia aziendale focalizzata sulla creazione di valore per i propri stakeholders, sul mantenimento dei livelli di eccellenza nella qualità dei servizi offerti, rispettando l'ambiente e valorizzando le istanze sociali che caratterizzano il contesto in cui opera.

A tal fine intende consolidare la propria posizione di leadership nel settore del gas a livello regionale e mira a raggiungere posizioni di rilievo anche in ambito nazionale, traendo vantaggio dal processo di liberalizzazione in atto. Le principali direttrici della sua strategia di sviluppo sono costituite dalla crescita dimensionale, dalla diversificazione in altri comparti del settore energetico sinergici con il core business e dal miglioramento dei processi operativi.

Andamento della gestione

I volumi di gas distribuiti attraverso le reti gestite dal Gruppo sono stati 591,6 milioni di metri cubi, con un decremento del 7,7% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente principalmente correlato al protrarsi di temperature relativamente miti anche nel primo trimestre dell'esercizio.

La rete di distribuzione al 31 marzo 2023 ha una lunghezza di 14.782 chilometri, in aumento di 1.779 chilometri rispetto al 31 dicembre 2022, principalmente a seguito delle acquisizioni effettuate in data 1° aprile 2022 ed al perfezionamento dell'operazione di razionalizzazione delle concessioni di distribuzione del gas naturale effettuata con il Gruppo Iren.

I 28 impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, dalla potenza installata complessiva di 62,5 MW, hanno prodotto 20,0 GWh nel corso del primo trimestre dell'esercizio evidenziando un incremento del 42,2% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. Anche la produzione del primo trimestre 2023, nonostante il miglioramento registrato rispetto al dato in comparazione, è stata pesantemente condizionata dalla significativa siccità patita nel corso del periodo di riferimento.

Risultati economici e situazione finanziaria

I ricavi consolidati del primo trimestre 2023 si attestano a 40,7 milioni di Euro, contro i 34,1 milioni di Euro registrati nel primo trimestre dell'esercizio precedente.

Il risultato operativo del Gruppo si è attestato a 8,4 milioni di Euro, in aumento di 5,5 milioni di Euro rispetto al primo trimestre dell'esercizio precedente.

Il risultato netto, pari a 5,6 milioni di Euro, evidenzia un decremento di 6,3 milioni di Euro rispetto al primo trimestre dell'esercizio precedente.

La Posizione Finanziaria Netta del Gruppo al 31 marzo 2023 è pari a 433,3 milioni di Euro, in crescita di 21,5 milioni di Euro rispetto ai 411,9 milioni di Euro del 31 dicembre 2022.

L'incremento dell'indebitamento finanziario è determinato dal cash flow del periodo (dato dalla somma del risultato netto e degli ammortamenti e svalutazioni), che ha generato risorse per 17,5 milioni di Euro, dalla gestione del capitale circolante netto, che ha assorbito risorse finanziarie per Euro 3,0 milioni di Euro, dall'attività di investimento che ha comportato l'esborso di 37,7 milioni di Euro e dalle acquisizioni societarie perfezionate che hanno determinato una diminuzione della posizione finanziaria netta per 1,8 milioni di Euro.

Il rapporto tra la Posizione Finanziaria Netta e il Patrimonio Netto al 31 marzo 2023 è risultato pari a 0,50 (0,45 al 31 marzo 2022).

La struttura del Gruppo Ascopiave

Nel prospetto che segue si presenta la struttura societaria del Gruppo Ascopiave aggiornata al 31 marzo 2023.

Andamento del titolo Ascopiave S.p.A. in Borsa

Alla data del 31 marzo 2023 il titolo Ascopiave registrava una quotazione pari a 2,660 Euro per azione, con un incremento di 9,5 punti percentuali rispetto alla quotazione di inizio 2023 (2,430 Euro per azione, riferita al 2 gennaio 2023).

La capitalizzazione di Borsa al 31 marzo 2023 risultava pari a 623,53 milioni di Euro1 (564,19 milioni di Euro al 31 dicembre 2022).

La quotazione del titolo nel corso del primo trimestre dell'esercizio 2023 ha registrato un miglioramento della performance (+9,5%). Nello stesso periodo gli indici FTSE Italia All Share e FTSE Italia Star hanno evidenziato un incremento rispettivamente del 11,9% e del 6,0%. L'indice settoriale FTSE Italia Utenze ha registrato un aumento del 8,2%.

Nella tabella che segue si riportano i principali dati azionari e borsistici al 31 marzo 2023:

Dati azionari e borsistici 31.03.2023 31.03.2022
Utile per azione (Euro) 0,03 0,06
Patrimonio netto per azione (Euro) 3,95 4,08
Prezzo di collocamento (Euro) 1,800 1,800
Prezzo di chiusura (Euro) 2,660 3,445
Prezzo massimo annuo (Euro) 2,825 3,630
Prezzo minimo annuo (Euro) 2,430 3,230
Capitalizzazione di borsa (Milioni di Euro) 623,53 816,17
N. di azioni in circolazione 216.709.997 216.709.997
N. di azioni che compongono il capitale sociale 234.
411.575
234.411.575
N. di azioni proprie in portafoglio 17.701.578 17.701.578

1 La capitalizzazione di Borsa delle principali società quotate attive nel comparto dei servizi pubblici locali (A2A, Acea, Acinque, Hera ed Iren) al 28 febbraio 2023 risultava pari a 13,7 miliardi di Euro. Dati ufficiali tratti dal sito di Borsa Italiana (www.borsaitaliana.it).

Controllo della società

Alla data del 31 marzo 2023 Asco Holding S.p.A. controlla direttamente la maggioranza del capitale di Ascopiave S.p.A. come indicato nel grafico di seguito riportato.

La composizione azionaria di Ascopiave S.p.A. (numero di azioni possedute dai soci sul totale delle azioni costituenti il capitale sociale) è la seguente:

Elaborazione interna su informazioni pervenute ad Ascopiave S.p.A. ai sensi dell'art. 120 TUF e sulla base delle informazioni in possesso della società.

Corporate Governance e Codice Etico

Nel corso del primo trimestre 2023 Ascopiave S.p.A. ha proseguito nel percorso di sviluppo del sistema di corporate governance impostato nel corso degli esercizi precedenti, rafforzando il sistema di gestione del rischio e apportando ulteriori miglioramenti agli strumenti diretti a tutelare gli interessi degli investitori.

Controllo interno

Il piano di attività del Responsabile Internal Audit è approvato con cadenza annuale dal Consiglio di Amministrazione della Società. In particolare, le attività di verifica inquadrate nel suddetto piano di attività, basato su un processo di ordinamento per priorità dei principali rischi, riguardano sia ambiti di compliance sia i processi aziendali riferibili alle aree di business ritenute maggiormente strategiche.

Dirigente Preposto

Il Dirigente Preposto, con l'ausilio del Responsabile Internal Auditing e della Funzione Compliance, facente capo alla Direzione Affari Legali e Societari, ha rivisto, nell'ambito delle attività di verifica, l'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili ed ha proseguito nell'attività di monitoraggio e aggiornamento delle procedure ritenute rilevanti ai fini della compilazione dell'informativa finanziaria. Allo scopo, la Società è dotata di strumenti di continuous auditing, che consentono l'automazione delle procedure di controllo.

Modello di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del d.lgs. 231/2001

Ascopiave S.p.A. e la maggior parte delle società controllate sono dotate di un Modello di organizzazione, gestione e controllo, aggiornato dal Consiglio di Amministrazione in data 11 novembre 2021; le stesse hanno aderito al Codice Etico della capogruppo Ascopiave. In data 10 settembre 2021 il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. ha approvato un aggiornamento del Codice Etico del Gruppo Ascopiave.

La Società, avvalendosi dell'attività dell'Organismo di Vigilanza, monitora costantemente l'efficacia e l'adeguatezza del Modello adottato. Ascopiave S.p.A. ha approvato la "Procedura di gestione delle Segnalazioni del Gruppo Ascopiave", adottata da tutte le società controllate del Gruppo, parte integrante del Modello 231 (allegato 3 del Modello 231). Le segnalazioni vengono gestite da un "Comitato Segnalazioni". La Società ha, inoltre, continuato la propria attività di promozione, conoscenza e comprensione del Codice Etico nei confronti di tutti i suoi interlocutori, specie nell'ambito dei rapporti commerciali e istituzionali. Si ricorda che il Modello 231 e il Codice Etico sono consultabili alla sezione corporate governance del sito www.gruppoascopiave.it.

Rapporti con parti correlate e collegate

Il Gruppo intrattiene i seguenti rapporti con parti correlate che producono le seguenti tipologie di costi di esercizio:

  • Servizi amministrativi dalla controllante Asco Holding S.p.A.;
  • Servizi di manutenzione degli impianti di riscaldamento e raffrescamento dalla consociata Bim Piave Nuove Energie S.r.l..

Il Gruppo intrattiene i seguenti rapporti con parti correlate che producono le seguenti tipologie di ricavi di esercizio:

  • Servizi amministrativi e del personale da Ascopiave S.p.A. con la controllante Asco Holding S.p.A.;
  • Servizi amministrativi, informatici, servizi al personale e facility con la consociata Bim Piave Nuove Energie S.r.l..

Nel corso del primo trimestre dell'esercizio 2023 i rapporti intrattenuti con le società collegate hanno prodotto ricavi in relazione alle seguenti tipologie di servizio:

  • Servizio di trasporto del gas naturale su rete di distribuzione locale;
  • Servizi al contatore svolti in qualità di distributori del gas naturale e servizi di lettura degli stessi;
  • Servizi amministrativi, informatici, servizi al personale e facility.

Si evidenzia che tali rapporti sono improntati alla massima trasparenza ed a condizioni di mercato; per quanto concerne i singoli rapporti si rimanda alle note esplicative di questa relazione.

La tabella che segue riporta la consistenza economica e finanziaria dei rapporti già descritti:

31.03.2023 Costi Ricavi
Crediti Altri Debiti Altri
(migliaia di Euro) commerciali crediti commerciali debiti Beni Servizi Altro Beni Servizi Altro
Asco Holding S.p.A. 56 184 27 0 0 15 0 0 39 0
Totale controllanti 56 184 27 0 0 15 0 0 39 0
Bim Piave Nuove Energie S.r.l. 128 0 4 0 0 4 0 0 61 0
Totale società consociate 128 0 4 0 0 4 0 0 61 0
ASM Set S.r.l. 33 0 0 0 0 0 0 0 1.506 0
Etra Energia S.r.l. 37 0 0 0 0 0 0 0 125 0
Estenergy S.p.A. 1.652 0 0 0 0 0 0 0 32.426 0
Totale società collegate 1.721 0 0 0 0 0 0 0 34.057 0
Totale 1.905 184 32 0 0 20 0 0 33.957 0

Fatti di rilievo avvenuti nel corso del primo trimestre dell'esercizio 2023

Patti parasociali – aggiornamento dei diritti di voto

In data 7 gennaio 2023, ai sensi delle vigenti disposizioni di legge e regolamentari, è stata pubblicata nella sezione Corporate Governance del sito internet www.gruppoascopiave.it una versione aggiornata delle informazioni essenziali relative al patto parasociale tra azionisti sottoscritto in data 16 marzo 2020. Tale aggiornamento ha esclusivamente ad oggetto la variazione del numero dei diritti di voto in capo ad alcuni azionisti paciscenti per effetto della intervenuta maggiorazione dei diritti di voto, come da ultimo comunicato da Ascopiave in data 6 maggio 2022.

Ai sensi degli articoli 65-quinquies, 65-sexies e 65-septies del Regolamento Emittenti, il documento è a disposizione del pubblico presso la sede sociale, presso Borsa Italiana S.p.A., sul meccanismo di stoccaggio autorizzato "eMarket STORAGE" () di Teleborsa S.r.l., nonché nella sezione Corporate Governance del sito internet www.gruppoascopiave.it.

Perfezionato il closing dell'operazione di razionalizzazione delle concessioni di distribuzioni gas tra Ascopiave e Iren

In data 31 gennaio 2023 Ascopiave e Iren hanno perfezionato l'operazione di razionalizzazione di alcuni assets nell'ambito del servizio di distribuzione del gas naturale (vedasi comunicato stampa del 25 novembre 2022), a seguito dell'avveramento delle condizioni sospensive contrattualmente previste.

In particolare, l'operazione ha previsto:

  • i) la cessione da parte del Gruppo Ascopiave al Gruppo Iren dell'intero capitale sociale di Romeo 2 S.r.l., società neocostituita dal Gruppo Ascopiave, in cui sono stati previamente conferiti i rami d'azienda relativi alla gestione delle concessioni degli ATEM Savona 1 e Vercelli di proprietà di Edigas S.p.A., società del Gruppo Ascopiave, per circa 19.000 PDR;
  • ii) la cessione da parte del Gruppo Iren in favore di Ascopiave della propria partecipazione del 19,7% del capitale di Romeo Gas S.p.A., società titolare, direttamente e attraverso la propria controllata Serenissima Gas S.r.l., di concessioni in Nord Italia per un totale di 126.000 PDR;
  • iii) la rinuncia da parte del Gruppo Iren ad acquisire da Romeo Gas S.p.A. i rami di azienda relativi alla gestione delle concessioni negli ATEM Piacenza 1 e Pavia 4;
  • iv) la cessione da parte di Romeo Gas S.p.A. in favore del Gruppo Iren dei rami d'azienda relativi alla gestione delle concessioni degli ATEM Parma e Piacenza 2 con circa 3.200 PdR;
  • v) la rinuncia al diritto di acquisire dal Gruppo A2A il ramo aziendale relativo alla gestione della rete di trasporto del gas localizzata in provincia di Pavia attualmente in capo a Retragas, quest'ultima all'avveramento della condizione per l'acquisizione (ovvero la preventiva riclassifica da rete di trasporto a rete di distribuzione); l'acquisizione da Retragas sarà pertanto perfezionata dal Gruppo Ascopiave.

Complessivamente l'operazione di razionalizzazione degli assets ha comportato il riconoscimento di un conguaglio monetario pari a 3,6 milioni di euro in favore del Gruppo Ascopiave basato sulla differente redditività attesa. L'operazione evidenzia la volontà delle due società di razionalizzare le concessioni di distribuzione gas perseguendo il proprio piano strategico basandosi sulla continuità territoriale degli asset.

Piano strategico 2022-2026

In data 9 febbraio 2023, il Consiglio di Amministrazione ha approvato il piano strategico 2022-2026 del Gruppo.

Il piano conferma gli indirizzi strategici indicati nel piano approvato nel 2022, delineando un percorso di crescita sostenibile nei core business della distribuzione gas e delle energie rinnovabili e in nuovi ambiti di attività.

Lo sviluppo avverrà in condizioni di equilibrio della struttura finanziaria, garantendo una distribuzione di dividendi remunerativa.

Highlights economico finanziari:

  • EBITDA al 2026: 133 milioni di Euro (+ 55 milioni di Euro rispetto al consuntivo 2022);
  • Risultato netto al 2026: 41 milioni di Euro (+ 9 milioni di Euro rispetto al consuntivo 2022);

  • Investimenti netti 2022-2026: 873 milioni di Euro;

  • Disinvestimenti di partecipazioni di minoranza 2022-2026: 497 milioni di Euro;
  • Indebitamento netto al 2026: 373 milioni di Euro;

  • Leva finanziaria (Posizione finanziaria netta / Patrimonio Netto) al 2026: 0,40;
  • Previsione dei dividendi distribuiti: 13 centesimi per azione per l'esercizio 2022, in crescita di 1 centesimo per azione negli anni successivi sino al 2026.

Il piano presenta uno scenario che valorizza l'eventuale aggiudicazione da parte del Gruppo di alcune gare per il servizio di distribuzione gas in ambiti territoriali minimi di interesse. Tale opportunità, che dipende, tra le altre cose, dalle effettive tempistiche di pubblicazione dei bandi di gara, comporta una stima di un'ulteriore crescita dell'EBITDA al 2026 di 21 milioni di euro ed un incremento del volume degli investimenti di 220 milioni di euro.

Rettifica calendario annuale degli eventi societari, ex articolo 2.6.2 del Regolamento dei Mercati Organizzati e gestiti da Borsa Italiana S.p.A

In data 23 febbraio 2023, Ascopiave S.p.A. ha reso noto che il Consiglio di Amministrazione per l'approvazione del progetto di bilancio di esercizio e del bilancio consolidato relativi all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2022, inizialmente previsto per il giorno 9 marzo 2023, si è tenuto il 7 marzo 2023, e che la Presentazione analisti, inizialmente prevista per il giorno 9 marzo 2023, si è tenuta il 7 marzo 2023. Inoltre, Ascopiave S.p.A. ha informato che il Consiglio di Amministrazione per l'approvazione della relazione semestrale al 30 giugno 2023, inizialmente previsto per il giorno 3 agosto 2023, si terrà il 27 luglio 2023, e che la Presentazione analisti, inizialmente prevista per il giorno 4 agosto 2023, si terrà il 27 luglio 2023.

Gruppo Hera e Ascopiave perfezionano l'acquisizione del 92% di Asco TLC

In data 14 marzo 2023, Ascopiave S.p.A. ha reso noto che il Gruppo Hera, tramite la controllata Acantho, e il Gruppo Ascopiave hanno perfezionato, presso la sede di Asco Holding in Pieve di Soligo (TV), l'acquisizione del 92% delle azioni di Asco TLC, rispettivamente con le quote del 36,8% e del 55,2%.

Il closing fa seguito all'aggiudicazione a fine novembre 2022 della procedura a evidenza pubblica indetta da Asco Holding per la cessione del 92% delle azioni di Asco TLC, detenute dalla stessa Asco Holding e dalla C.C.I.A.A. di Treviso-Belluno, e alla successiva sottoscrizione in data 29 dicembre 2022 della relativa documentazione contrattuale tra il Gruppo Hera e il Gruppo Ascopiave. Il prezzo di acquisizione, regolato per cassa, è pari a 37,2 milioni di euro.

Asco TLC, società attiva dal 2001 nella prestazione di servizi ICT principalmente a clienti corporate e pubbliche amministrazioni, dispone di una rilevante rete territoriale di proprietà, dislocata in Veneto e Friuli-Venezia Giulia per oltre 2.200 km di dorsali di fibra ottica, 56 ponti di diffusione radio e 24 centrali xDSL in unbundling ed eroga i propri servizi a oltre 2.700 clienti.

Per i due gruppi l'operazione rappresenta un passaggio strategico nell'evoluzione del portafoglio di attività nei settori IT-TLC, in linea con i rispettivi piani industriali. Inoltre, è il primo passo di un'operazione più ampia che porterebbe, attraverso la fusione per incorporazione di Asco TLC in Acantho, alla nascita di un operatore pluriregionale con significative sinergie operative rispetto alle società stand alone e benefici anche per i clienti.

Patti parasociali – rinnovo tacito triennale

Ai sensi delle vigenti disposizioni di legge e regolamentari, Ascopiave, in data 20 marzo, ha diffuso al pubblico una versione aggiornata delle informazioni essenziali relative al patto parasociale tra azionisti sottoscritto in data 16 marzo 2020 e pubblicata a cura dei sottoscrittori dei patti sul quotidiano nazionale "Italia Oggi" in data 16 marzo 2023. Tale aggiornamento ha ad oggetto il tacito rinnovo del Patto per un ulteriore triennio ai sensi dell'art. 6 dello stesso Patto, avvenuto in data 16 marzo 2023.

Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura del primo trimestre dell'esercizio 2023

Patti parasociali – variazione

In data 12 aprile 2023, ai sensi delle vigenti disposizioni di legge e regolamentari, Ascopiave S.p.A. provvede a diffondere al pubblico l'estratto del patto parasociale tra azionisti trasmesso ad Ascopiave ai sensi dell'art. 122, co. 1 del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 e pubblicato in data 8 aprile 2023 a cura dei sottoscrittori del patto sul quotidiano nazionale "Italia Oggi". Ai sensi degli articoli 65-quinquies, 65-sexies e 65-septies del Regolamento Emittenti, la predetta documentazione è a disposizione del pubblico presso la sede sociale, presso Borsa Italiana S.p.A., sul meccanismo di stoccaggio autorizzato "eMarket STORAGE" () di Teleborsa S.r.l., nonché nella sezione Corporate Governance del sito internet www.gruppoascopiave.it. Nella sezione Corporate Governance del sito internet www.gruppoascopiave.it è stata altresì resa disponibile una copia dell'estratto del patto parasociale pubblicato sul suddetto quotidiano nazionale.

Assemblea ordinaria degli Azionisti del 18 aprile 2023

Si è riunita in data 18 aprile 2023, sotto la presidenza del dott. Nicola Cecconato, l'Assemblea Ordinaria degli Azionisti di Ascopiave S.p.A..

L'Assemblea ordinaria degli Azionisti ha approvato il bilancio dell'esercizio e preso atto del bilancio consolidato di gruppo al 31 dicembre 2022 ed ha deliberato la distribuzione di un dividendo ordinario pari a 0,13 Euro per azione, per un totale di 28,2 milioni di Euro, importo calcolato sulla base delle azioni in circolazione alla data di chiusura dell'esercizio 2022. Il dividendo ordinario è stato pagato il giorno 4 maggio 2023 con stacco della cedola in data 2 maggio 2023 (record date il 3 maggio 2023).

L'Assemblea degli Azionisti ha inoltre approvato, con voto vincolante, la prima sezione della relazione sulla politica sulla remunerazione e sui compensi corrisposti redatta ai sensi dell'articolo 123-ter del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 (il "TUF") (i.e., la politica sulla remunerazione per l'esercizio 2023).

L'Assemblea degli Azionisti ha altresì espresso voto consultivo favorevole sulla seconda sezione della relazione sulla politica di remunerazione e sui compensi corrisposti redatta ai sensi dell'articolo 123-ter del TUF (i.e., la relazione sui compensi corrisposti nell'esercizio 2022).

A seguito della scadenza del termine di durata in carica degli organi sociali di Ascopiave, l'Assemblea degli Azionisti ha deliberato in merito alla nomina dei componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale nonché determinato i relativi compensi. L'Assemblea ha quindi nominato amministratori della Società i Signori: Luisa Vecchiato, Nicola Cecconato, Federica Monti, Greta Pietrobon, Enrico Quarello, Giovanni Zoppas e Cristian Novello e, contestualmente, ha provveduto a nominare il dott. Nicola Cecconato Presidente del Consiglio di Amministrazione. Sono stati eletti dall'Assemblea sindaci effettivi il dott. Luca Biancolin, la dott.ssa Barbara Moro ed il dott. Giovanni Salvaggio mentre, il dott. Marco Bosco ed il dott. Matteo Cipriano sono stati eletti sindaci supplenti. Il dott. Giovanni Salvaggio è anche presidente del Collegio Sindacale. Il nuovo Consiglio di Amministrazione ed il nuovo Collegio Sindacale saranno in carica per gli esercizi 2023-2025.

L'Assemblea degli Azionisti ha infine approvato l'autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie, previa revoca della precedente autorizzazione conferita dall'Assemblea degli azionisti del 28 aprile 2022, per la parte non eseguita.

Approvato il Bilancio di Sostenibilità 2022

In data 18 aprile 2023 Ascopiave S.p.A. ha reso noto che è stato pubblicato nella sezione "Sostenibilità" del proprio sito internet il Bilancio di Sostenibilità 2022, approvato dal Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. nella riunione del 13 aprile 2023, previo parere positivo del Comitato Sostenibilità. Il Bilancio di Sostenibilità illustra l'impegno della Società con riguardo ai fattori "Environmental, Social e Governance" e fornisce una panoramica delle iniziative promosse dal Gruppo Ascopiave in tema di responsabilità sociale d'impresa.

Altri fatti di rilievo

Efficienza e risparmio energetico

Per quanto concerne gli obiettivi cui le società di distribuzione del gas naturale del Gruppo sono obbligate relativamente ai titoli di efficienza energetica (TEE), con la pubblicazione del DM 21 maggio 2021 è stato ridotto considerevolmente l'obiettivo 2020, determinati i quantitativi di titoli oggetto degli obiettivi per il quadriennio 2021- 2024, ed è stata posticipata la normale scadenza del 31 maggio per la consegna dei titoli al 16 luglio (per l'anno 2021). A seguito delle modifiche effettuate dal decreto stesso all'obiettivo 2020, con la consegna del 16 luglio 2021 e con l'acconto del 30 novembre 2021, tutte le società del gruppo hanno completato l'obiettivo 2019, adempiuto alla quota minima dell'obiettivo 2020 e consegnato quota parte dell'obiettivo 2021, quest'ultimo nei limiti di legge. Per quanto riguarda la consegna di maggio 2022 (obiettivo 2021) sono stati consegnati circa 9.200 titoli che, insieme all'anticipo di novembre 2021, hanno permesso di rispettare per tutte le società obbligate del gruppo l'obiettivo minimo del 60%.

Nella sessione di novembre 2022 è stato completato per tutte le società obbligate, con l'eccezione di AP Reti gas Nordest, l'obiettivo 2020 e consegnato l'acconto per l'obiettivo 2022.

Stipula di una proposta di convenzione con i Comuni per l'adozione di una procedura condivisa finalizzata alla quantificazione concordata del "Valore Industriale Residuo" delle reti

Le modifiche normative susseguitesi negli ultimi anni ed in particolare la disciplina che ha previsto che la selezione del gestore del servizio di distribuzione con lo strumento delle c.d. "gare d'ambito", hanno comportato, tra l'altro, l'esigenza di determinare il Valore Industriale Residuo (V.I.R.) degli impianti di proprietà dei Gestori.

Relativamente a tale aspetto, le convenzioni di concessione disciplinavano due situazioni "paradigmatiche" e cioè:

  • il riscatto anticipato (normalmente regolato con il richiamo al R.D. n. 2578/1925) e
  • il rimborso dalla scadenza (naturale) della concessione.

L'evenienza di una scadenza "ope legis", precedente alla decorrenza del termine "contrattuale", (di norma) non era contemplata (e dunque regolata) negli atti concessori.

Nella sostanza, la fattispecie di cui trattasi (scadenza anticipata imposta dalla legge) rappresenta un "tertium genus", per certi versi assimilabile all'esercizio del riscatto anticipato (rispetto al quale, tuttavia, si discosta nettamente per la mancanza di una volontà autonomamente formatasi in tal senso da parte dell'Ente) e per altri simile allo spirare del termine concessorio (che tuttavia non è decorso).

Almeno sino al DM 226/2011, non c'erano norme legislative e/o regolamentari che definissero con precisione le modalità ed i criteri per determinare il V.I.R. degli impianti e che dunque potessero integrare le clausole contrattuali, non di rado carenti.

Anche il D.Lgs. 164/2000, sino alla modifica introdotta prima con il D.L. 145/2013, e poi con la L. 9/2014 si limitava a richiamare il R.D. 2578/1925 il quale, tuttavia, sanciva il metodo della stima industriale senza fissare parametri puntuali di stima.

Detta situazione rendeva oltremodo opportuna, se non necessaria, la definizione di specifiche intese con i Comuni volte ad addivenire ad una stima condivisa del Valore Industriale Residuo. Basti considerare che proprio la mancanza di tali accordi, in passato, ha condotto spesso a contenziosi in sede sia amministrativa che civile/arbitrale.

La situazione dei Comuni soci di Asco Holding era ancor più peculiare, nel senso che, con questi ultimi, non c'è un vero e proprio atto concessorio nelle forme "canoniche", ma vari atti di conferimento in Società (l'allora Azienda Speciale) che hanno sancito al tempo stesso la prosecuzione dell'affidamento del servizio in precedenza svolto dal Consorzio Bim Piave.

È evidente che, in quanto atti di conferimento, una regolamentazione propria concernente il riscatto e/o la scadenza della gestione non era contemplata, né contemplabile.

Con i suddetti Comuni, Ascopiave è quindi addivenuta alla stipula di una convenzione che prevedeva l'individuazione di un esperto di riconosciuta professionalità, competenza ed indipendenza chiamato a stabilire i criteri fondamentali da applicare per il calcolo del Valore Industriale Residuo degli impianti di distribuzione del gas. La relativa procedura negoziata condotta con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, si è conclusa il 29 agosto 2011. L'esperto così individuato ha redatto la Relazione (resa disponibile il 15 novembre 2011) avente ad oggetto "Criteri

fondamentali per il calcolo del Valore Industriale Residuo degli impianti di distribuzione del gas naturale siti nei Comuni attualmente serviti da Ascopiave S.p.A.", approvata, in data 2 dicembre 2011, dal Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. nonché successivamente da tutti i 92 Enti con Delibera di Giunta Comunale.

Nel 2013 Ascopiave S.p.A. ha trasmesso lo stato di consistenza e la valorizzazione degli impianti conseguente all'applicazione dei criteri definiti nella Relazione, offrendo contestualmente la propria disponibilità al contraddittorio con i Comuni volto ad analizzare gli elaborati.

Ad oggi, all'esito del relativo contraddittorio tecnico, n. 86 Comuni (dato invariato rispetto al 31 dicembre 2015) hanno approvato le relative valorizzazioni.

Nell'ambito del predetto iter, si sono regolamentati anche i reciproci rapporti più prettamente legati alla gestione del servizio, prevedendosi la corresponsione sia di somme una tantum (2010 – stipula atti integrativi) per Euro 3.869 migliaia, che (dal 2011) di canoni veri e propri per importi variabili e pari alla differenza, se positiva, tra il 30% del Vincolo dei Ricavi riconosciuto dalla regolazione tariffaria e quanto ricevuto dal singolo Comune a titolo di dividendo 2009 (bilancio 2008).

In particolare, si sono corrisposti:

  • Euro 3.869 migliaia per il 2010;
  • Euro 4.993 migliaia per il 2011;
  • Euro 5.253 migliaia per il 2012;
  • Euro 5.585 migliaia per il 2013;
  • Euro 5.268 migliaia per il 2014;
  • Euro 5.258 migliaia per il 2015;
  • Euro 5.079 migliaia per il 2016;
  • Euro 5.190 migliaia per il 2017;
  • Euro 5.258 migliaia per il 2018;
  • Euro 5.482 migliaia per il 2019;
  • Euro 5.467 migliaia per il 2020;
  • Euro 5.430 migliaia per il 2021;
  • Euro 5.023 migliaia per il 2022;
  • per complessivi Euro 67.155 migliaia.

Nel corso del 2015, Ascopiave S.p.A. ha reso disponibile ai Comuni appartenenti agli Ambiti Territoriali Minimi di Treviso 2 - Nord e Venezia 2 – Entroterra e Veneto Orientale (69 comuni su 92) un aggiornamento delle valorizzazioni degli impianti al 31 dicembre 2014. Successivamente, nel biennio 2016-2017, ai comuni appartenenti all'ambito di Treviso 2 - Nord e ad alcuni comuni dell'ambito Treviso 1 - Sud si è fornito un aggiornamento al 31 dicembre 2015, applicando i criteri valutativi concordati e fornendo un conteggio della valorizzazione dei contributi privati da detrarre dal valore industriale residuo ai sensi della Legge 9 / 2014.

Le stazioni appaltanti degli ambiti territoriali Treviso 2 - Nord e Venezia 2 – Entroterra e Veneto Orientale hanno inviato ad ARERA le valorizzazioni dei rimborsi di alcuni comuni ai fini delle verifiche previste dalla normativa. L'Autorità ha esplicitato talune osservazioni (poi inoltrate dalle medesime stazioni appaltanti) rispetto alle quali AP Reti Gas ha proposto le proprie "contro-deduzioni".

Contenziosi

CONTENZIOSI SU VALORE IMPIANTI – GIURISDIZIONE CIVILE

Alla data del 31 marzo 2023 non vi sono contenziosi pendenti.

CONTENZIOSI SU VALORE IMPIANTI – ARBITRATI

Alla data del 31 marzo 2023 non vi sono contenziosi pendenti.

CONTENZIOSI AMMINISTRATIVI / CIVILI – RELATIVI A CONCESSIONI

Alla data del 31 marzo 2023 sono pendenti:

COMUNE DI SOVIZZO

Un giudizio civile avviato dal Comune di Sovizzo, con atto di citazione notificato ad AP Reti Gas S.p.A. il 21 febbraio 2019. L'Ente richiede il pagamento di un canone concessorio, per Euro 65 migliaia/anno a far data dal 01 gennaio 2013.

L'udienza di comparizione, inizialmente fissata al 19 giugno 2019 è stata rinviata al 10 settembre.

A febbraio e marzo 2020 sono state depositate le memorie di replica.

Con Sentenza del 10 dicembre 2021, il Giudice monocratico ha accolto la domanda del Comune e condannato AP Reti Gas S.p.A. al pagamento di € 65 migliaia/anno, dal 2013 e sino alla conclusione dell'attuale gestione.

La Società non condividendo quanto stabilito nella pronuncia e ritenendola illegittima, ha proposto appello entro il termine relativo (16 gennaio 2022).

La prima udienza è stata celebrata il 16 maggio 2022.

La Corte d'appello di Venezia ha fissato udienza in data 12 giugno 2023 per la precisazione delle conclusioni.

COMUNI DI CONCORDIA SAGITTARIA, FOSSALTA DI PORTOGRUARO E TEGLIO VENETO

Tre giudizi amministrativi, pendenti al TAR Veneto, avviati da AP Reti Gas S.p.A. per l'annullamento delle Delibere di Giunta Comunale n. 92, 85 e 70 del 2020, con le quali i tre Enti hanno approvato le rispettive stime del valore residuo degli impianti, redatte dal tecnico incaricato dalla S.A. (Città Metropolitana di Venezia) con il criterio delle LG ministeriali, anziché, come d'obbligo ai sensi dell'art. 15, comma 5 del D.Lgs. 164/2000 e come fatto in precedenza, in applicazione dei criteri contrattuali debitamente e tempestivamente condivisi, con un minor valore riconosciuto ad AP Reti Gas S.p.A., rispettivamente, di circa Euro 412 migliaia, Euro 375 migliaia ed Euro 48 migliaia.

Il Comune di Concordia Sagittaria (sempre su sollecitazione della S.A. d'Ambito) ha trasmesso un'ulteriore Delibera di GC (n. 3/2022) con la quale ha approvato un'altra stima (sempre a LG ministeriali) che, sia pure marginalmente, riduce ulteriormente il valore di rimborso riconosciuto ad AP Reti Gas S.p.A. La Società, pertanto, ha provveduto alla relativa impugnazione con motivi aggiunti.

Analogamente, il Comune di Fossalta di Portogruaro, in data 11/08/2022, ha trasmesso la Delibera di GC n. 37/2022 (adottata a marzo) relativa all'approvazione della stima del VIR (a LG), che supera la precedente Delibera n. 85/2020. Anche se la differenza con il precedente valore (di cui all'impugnata Delibera 85/2020) è minimale (meno di un migliaio di euro), la Società ha dovuto procedere all'impugnativa con motivi aggiunti, debitamente depositata e notificata nei termini.

Allo stato, non vi sono altri atti processuali.

COMUNE DI FOSSALTA DI PORTOGRUARO

Un giudizio civile avviato c/o il Tribunale di Pordenone, dal Comune di Fossalta di Portogruaro, con atto di citazione notificato ad AP Reti Gas S.p.A. il 10 novembre 2022. L'Ente richiede il pagamento di un canone concessorio, per circa Euro 72.000/anno a far data dal 01 gennaio 2013, per complessivi € 700.000 circa.

La Società ritenendo di nulla dovere al Comune, si costituirà in giudizio per contrastare la pretesa dell'Ente.

____________________________________________________________________________________________

La prima udienza, fissata nell'atto di citazione al 28 febbraio 2023, è stata rinviata al 07 aprile 2023.

AP Reti ha depositato la propria comparsa di costituzione il 17 marzo 2023.

COMUNI DI ALBIGNASEGO E CADONEGHE

Due giudizi amministrativi, pendenti al TAR Veneto, avviati da AcegasApsAmga (dante causa di AP Reti Gas Nord Est), nei riguardi dei Comuni di Albignasego e Cadoneghe, relativamente alla proprietà delle reti in area lottizzate.

Rispetto al giudizio con il Comune di Cadoneghe, in data 28 febbraio 2023, è pervenuto l'avviso di prossima perenzione.

AP Reti Gas Nord Est ha comunicato l'intenzione di far decorrere il termine anzidetto, con la conseguente estinzione del giudizio.

Analogamente si provvederà quando perverrà l'avviso di perenzione del giudizio in essere con il Comune di Albignasego.

CONTENZIOSI AMMINISTRATIVI – NON RELATIVI A CONCESSIONI

Alla data del 31 marzo 2023 sono pendenti:

ANAC DELIBERE 214 e 215 del 2022

Un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio - Roma, promosso da AP Reti Gas S.p.A. (unitamente ad altri primari gestori di servizi di distribuzione gas ed energia elettrica), per l'annullamento delle Deliberazioni ANAC n. 214 e 215 del 2022, a mezzo delle quali, l'Autority, in asserita esecuzione della Sentenza n. 2607/2022 del TAR Lazio, ha sostanzialmente riprodotto quanto sancito nei Comunicati del Presidente, annullati per incompetenza del medesimo Tribunale.

In precedenza, infatti, AP Reti Gas (unitamente ad altri primari gestori di servizi di distribuzione gas ed energia elettrica), aveva chiesto ed ottenuto l'annullamento del Comunicato del Presidente ANAC del 16 ottobre 2019. Detto provvedimento, nella sostanza, estendeva gli obblighi propri dei contratti soggetti all'applicazione del D.Lgs. 50/2016 (es. acquisizione CIG e pagamento contributo ANAC) anche ai contratti esclusi e finanche estranei all'applicazione del Codice.

Con Sentenza n. 2607/2022, il TAR Lazio ha accolto il ricorso di AP Reti Gas ed annullato il provvedimento impugnato, rilevando l'incompetenza del Presidente rispetto all'emanazione dell'atto medesimo. ANAC, tuttavia, in asserito adempimento della Sentenza, ha sostanzialmente riprodotto il contenuto dei provvedimenti cassati dal TAR in due deliberazioni (n. 214 e 215 del 2022).

I provvedimenti sono quindi stati impugnati, per gran parte, riproponendo le censure "di merito" già predisposte nel primo giudizio e non vagliate da TAR, non perché ritenute infondate, ma perché il Tribunale, ai sensi del CPA, ha ritenuto assorbente ed esaustiva la pronuncia di incompetenza.

ARERA DELIBERA ARG/GAS 570/2019 e DELIBERA 117/2021/R/gas (oltre al connesso procedimento di accesso agli atti)

Un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia – Milano, promosso nei confronti dell'ARERA da Ascopiave S.p.A. ed AP Reti Gas S.p.A. (unitamente ad altri primari gestori di servizi di distribuzione gas), per l'annullamento della Delibera 570/2019/R/gas, recante la "regolazione tariffaria dei servizi di distribuzione e misura del gas per il periodo 2020-2025". La nuova disciplina regolatoria prevede una forte ed ingiustificata riduzione delle voci tariffarie a copertura dei costi operativi riconosciuti ai distributori. Il ricorso è stato depositato in data 25 febbraio 2020.

Con ricorso per motivi aggiunti, depositato nei termini di impugnativa (24 maggio 2021), è stata altresì impugnata anche la Delibera ARERA n. 117/2021/R/gas pubblicata il 23 marzo 2021, recante la "Determinazione delle tariffe di riferimento definitive per i servizi di distribuzione e misura del gas, per l'anno 2020". Le Società hanno infatti ritenuto che il provvedimento, collocandosi nell'ambito delle determinazioni conseguenti alla regolazione tariffaria di cui alla delibera n. 570/2019, possa essere ulteriormente lesivo per le società di distribuzione del Gruppo.

A seguito del ricorso di Italgas Reti, il Tar Lombardia, con Sentenza n. 1517 del 4 agosto 2020, ha parzialmente accolto l'istanza, ordinando all'ARERA di esibire i documenti utilizzati per la determinazione del tasso di remunerazione del capitale investito (parametro beta).

Successivamente, la stessa Italgas, ha prima avviato un procedimento di "ottemperanza", volto a dare esecuzione alla sentenza, poi ha impugnato la stessa (evidentemente, per le parti non accolte).

Entrambi i provvedimenti sono stati notificati ad AP Reti Gas, in qualità di mera contro-interessata. La Società, al fine di tutelare i propri interessi legittimi, solo in parte congruenti con quelli di Italgas Reti, ha ritenuto di intervenire nei due giudizi.

Rispetto all'impugnativa pendente al CdS, in data 16 febbraio 2022, Italgas ha depositato una dichiarazione di sopravvenuta carenza di interesse alla prosecuzione del giudizio. Il relativo contenzioso, pertanto, è concluso e non sarà menzionato nella prossima relazione.

AGGIUDICAZIONE GARA ATEM "BELLUNO" e connesso procedimento di accesso agli atti

Ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto, promosso da AP Reti Gas S.p.A. nei riguardi del provvedimento di aggiudicazione ad Italgas Reti della Gara d'Atem di "Belluno", notificato il 29 giugno 2020.

Le motivazioni principali vertono essenzialmente anomalia, dunque sulla concreta sostenibilità dell'offerta di Italgas Reti. Vengono inoltre censurate, in subordine, talune irregolarità proprie della procedura.

A seguito degli esiti degli accessi agli atti svolti in due diversi momenti, sono stati depositati due ricorsi per motivi aggiunti.

A sua volta, Italgas Reti ha proposto ricorso incidentale nei riguardi di AP Reti Gas S.p.A.

Il ricorso presentato da AP Reti Gas S.p.A. ex art. 116 Codice di Procedura Amministrativa, per ottenere l'accesso alle parti di offerta indicate da Italgas come coperte da segreto, è stato accolto con ordinanza del 16 ottobre 2020. Italgas Reti ha proposto appello. Con ordinanza pubblicata il 6 aprile 2021, il CdS, ha accolto il ricorso e, ribaltando la pronuncia del TAR, ha negato l'accesso agli atti di offerta segretati.

Rispetto all'impugnativa principale, il 2 settembre 2020, le parti hanno rinunciato alla discussione dell'istanza cautelare sulla base dell'impegno del Comune di non procedere con la stipula del Contratto sino all'esito del contenzioso.

Il TAR ha infine fissato l'udienza di merito a gennaio 2021. Le Parti, tuttavia, di comune accordo, anche in considerazione della pendenza dell'impugnativa riferita al procedimento di accesso agli atti, hanno chiesto ed ottenuto il rinvio della stessa al 16 giugno 2021.

Con Sentenza n. 1202, pubblicata in data 11 ottobre 2021, il TAR ha respinto il ricorso di AP Reti Gas S.p.A. e dichiarato improcedibile il ricorso incidentale di Italgas Reti.

AP Reti Gas S.p.A., all'esito dell'approfondita lettura delle motivazioni, ha proposto appello al CdS (R.G. 10967/21). L'udienza di discussione si è svolta il 16 giugno 2022.

Con Sentenza n. 11465, pubblicata il 28 dicembre 2022, il Consiglio di Stato ha respinto l'appello (e dichiarato improcedibile l'appello incidentale di Italgas Reti), con ciò confermando la Sentenza di primo grado. Le spese di lite sono state compensate.

Nella prossima relazione trimestrale, il contenzioso di cui trattasi non verrà più menzionato.

CONTENZIOSI CIVILI – NON RELATIVI A CONCESSIONI

Alla data del 31 marzo 2023 sono pendenti:

RICHIESTA DI RISARCIMENTO DANNI PER INTERRUZIONE DELLA FORNITURA VS AP RETI GAS VICENZA

Un giudizio, pendente innanzi al Tribunale di Vicenza, avviato nei riguardi di AP Reti Gas Vicenza, per il risarcimento dei danni conseguenti al fermo impianti, per la temporanea interruzione della fornitura (verificatosi in occasione dello svolgimento di attività sulla rete distributiva, affidate all'appaltatore Costruire e Progettare in Lombardia), promosso da Ariston Cavi S.p.A.

La Società, pur auspicando una soluzione bonaria, si è regolarmente costituita e, nell'esercizio della manleva negoziale, ha chiamato in causa l'impresa appaltatrice.

L'udienza di precisazione delle conclusioni è fissata per il 11 maggio 2023.

RICHIESTA DI RISARCIMENTO DANNI PER DANNEGGIAMENTO AUTOVETTURA

Un giudizio, pendente innanzi al Tribunale di Padova, avviato nei riguardi di AP Reti Gas Nord Est, per il risarcimento dei danni conseguenti ad un incidente automobilistico, con danni alle sole cose, verificatori presso un cantiere di bonifica rete in Comune di Padova (il danneggiato ha richiesto circa € 16.000).

La Società, ritenendosi non responsabile dell'evento, ha provveduto alla relativa costituzione in giudizio nei termini previsti. Inoltre, nell'esercizio della manleva negoziale, ha richiesto la chiamata in causa dell'impresa appaltatrice, oltre che della propria impresa assicuratrice, ai sensi del relativo contratto.

EDELWEISS ENERGIA S.P.A.

Un giudizio avanti al Tribunale di Bergamo (R.G. 3453/21), promosso da Edelweiss Energia S.p.A. con atto di citazione datato 19 aprile 2021, nei riguardi dell'allora Eusebio Energia (ora Asco EG), riferito al mancato perfezionamento di un accordo per la compravendita dell'energia elettrica prodotta nell'anno 2018, contestando ad Eusebio Energia il mancato ottemperamento dei propri vincoli contrattuali derivanti da un accordo tacito avente ad oggetto l'acquisto, da parte di Edelweiss, dell'energia prodotta da taluni impianti di Eusebio. Edelweiss asseriva di aver subito un danno pari a circa Euro 485.000.

La Società contesta la fondatezza della pretesa risarcitoria.

La prima udienza si è svolta il 20 luglio 2021.

L'udienza di precisazione delle conclusioni è fissata al 10/04/2024.

Le Parti hanno infine raggiunto un'intesa transattiva, formalizzata in data 23-27/12/2022, con conseguente abbandono del giudizio pendente.

Il contenzioso può dunque dirsi definitivamente concluso e pertanto non sarà più indicato, come pendente, nella prossima relazione trimestrale.

INTERNATIONAL FACTORS ITALIA S.P.A.

Un giudizio c/o la Corte d'Appello di Milano, per l'annullamento della Sentenza n. 1945/20 del 2 marzo 2020, con la quale il Tribunale di Milano rigettava la domanda promossa inizialmente da Epiù S.R.L. (società poi incorporata in Eusebio Energia a novembre 2018), nei riguardi di International Factors Italia S.p.A. (IFI), per il pagamento di una somma di circa Euro 260.000 quale conseguenza di un contratto di factoring, in precedenza essere tra Epiù ed IFI, in forza del quale Epiù aveva ceduto ad IFI alcune posizioni creditorie di ex clienti (rispetto a rapporti di fornitura di gas ed energia elettrica).

Eusebio Energia ha impugnato la pronuncia avanti alla Corte di Appello di Milano, ritenendola viziata in molteplici parti. Tra queste, anche la violazione dell'art. 112 c.p.c. avendo il Giudice di primo grado, deciso in base ad eccezioni non rilevabili d'ufficio e non sollevate da controparte (rimasta contumace).

La prima udienza si è tenuta il 24 marzo 2021.

Con Sentenza n. 1900/2022, la Corte d'Appello di Milano ha respinto l'appello confermando la sentenza n. 1945/20 del Tribunale di Milano. Il contenzioso è dunque concluso.

FIN ENERGY S.A. (Aumento di capitale di Asco EG)

Un giudizio avanti al Tribunale delle imprese di Venezia (R.G. 5768/22), avviato da Fin Energy S.A., socio di minoranza di Asco EG, nei riguardi della stessa società, con ricorso notificato il 03 agosto 2022, che contesta l'aumento di capitale deliberato dall'assemblea dei soci di Asco EG del 27 maggio 2022, mediante l'impugnazione della relativa delibera.

La Società, ritenendo la pretesa infondata, si è costituita nei termini.

La prima udienza è stata fissata per il 5 aprile 2023.

EXTRA PROFITTI (Provvedimenti Agenzia delle Entrate e altri Enti)

Un giudizio dinnanzi al TAR Lazio (R.G. 10986/22), avviato da Asco EG (notificato il 16/09/2022), nei riguardi dei provvedimenti dell'Agenzia delle Entrate (e di altri Enti) attuativi di quanto previsto dall'art. 37 del D.L. 21/2022, convertito con modificazioni dalla Legge 51/2022 e successivamente ulteriormente modificato dal D.L. 50/2022, a propria volta convertito con modificazioni dalla Legge 91/2022.

Nell'ambito dell'impugnativa sono state sollevate le questioni di costituzionalità e conformità al diritto europeo della disciplina primaria.

L'udienza pubblica per la discussione del ricorso nel merito si è svolta il 04 aprile 2023. Il TAR ha disposto il rinvio al 18 luglio 2023.

DECRETO AIUTI (Delibera ARERA n. 266/2022 e Comunicato GSE del 07/07/202)

Un giudizio dinnanzi al TAR Lombardia Milano (R.G. 1770/22), avviato da Asco EG (notificato il 08 settembre 2022), avverso la Delibera ARERA n. 266/2022 ed il Comunicato del GSE del 07 luglio 2022, attuativi dell'art. 15 bis del D.L. 4/2022, convertito con Legge 25/2022, e modificato con D.L. 115/2022, convertito con modificazioni dalla Legge 142/2022.

Nell'ambito dell'impugnativa sono state sollevate le questioni di costituzionalità e conformità al diritto europeo della

disciplina primaria.

Con Sentenza n. 2676/2022 del 23 novembre 2022, il TAR ha accolto il ricorso e conseguentemente annullato la Delibera ARERA 266/2022 e gli atti conseguenti del GSE. Le motivazioni del provvedimento sono state pubblicate il 09 febbraio 2023.

A titolo prudenziale, in attesa delle motivazioni anzidette, in data 05 dicembre 2022, la Società, unitamente alle altre parti ricorrenti, ha depositato un ulteriore ricorso per motivi aggiunti, conseguente alla sopravvenuta vigenza del Regolamento UE 2022/1854, per l'annullamento di tutti i provvedimenti conseguenti alla Delibera 266/2022, nonché per accertare il difetto dei presupposti per l'applicazione dell'art. 15 bis del DL 4/2022 e per la conseguente nullità di tutti gli atti applicativi emanati dall'ARERA e dal GSE. Si sono altresì riproposte le questioni di costituzionalità e conformità al diritto europeo della disciplina primaria.

La Sentenza del TAR è stata impugnata da ARERA al Consiglio di Stato (RG 10025/22), con richiesta di sospensiva della Sentenza di primo grado. Con provvedimento del 17 gennaio 2023, il CdS ha accolto l'istanza cautelare e ha quindi sospeso l'esecutività del dispositivo impugnato. A seguito della citata pubblicazione delle motivazioni della Sentenza di primo grado, in data 21 marzo 2023, è stata discussa l'istanza di revoca dell'ordinanza cautelare. Il Consiglio di Stato, tuttavia, ha confermato la sospensione dell'esecuzione della Sentenza e fissato l'udienza pubblica di discussione nel merito al 5 dicembre 2023.

PROVINCIA DI VERBANO CUSIO OSSOLA (Impugnativa sanzioni)

Un giudizio civile avviato con la notifica del ricorso ex art. 22 della Legge 689/1981 c/o il Tribunale di Verbania, da parte di Sangineto Energie S.R.L., nei riguardi della Provincia del Verbano Cusio Ossola, per l'annullamento e/o la declaratoria di nullità e/o la revoca, previa sospensione, dell'Ordinanza ingiunzione della medesima Provincia del 10 gennaio 2023, prot. n. 299, Rep. n. 1/2023, con la quale l'Ente pretende da Sangineto Energie (quale avente causa di Sant'Anna S.r.l.), nonché da Fusio S.r.l., EVA Renewables Assets S.p.a. e dall'Ing. S. B., in solido tra loro, il pagamento dell'importo di € 1.248.000,00, quale somma derivante della sanzione di Euro 1.600,00 (pari al minimo edittale) moltiplicata per 780 violazioni (di cui risulta la notifica di 778 verbali) asseritamente accertate dai Carabinieri forestali (tra il 23 settembre 2015 ed il 05 aprile 2016), relative allo stoccaggio del materiale di risulta dei lavori di realizzazione di una galleria di derivazione a servizio dell'impianto idroelettrico nei Comuni di Falmenta, Gurro e Cavaglio Spoccia.

La Società contesta sia l'inclusione nel perimetro dei soggetti debitori, sia il quantum richiesto, sia la stessa legittimazione della procedura adottata per l'irrogazione della sanzione.

Il Tribunale di Verbania ha fissato l'udienza di discussione il 23 maggio 2023.

Deve sottolinearsi come, in merito alla stessa vicenda, la capogruppo Ascopiave, disponendo di una garanzia negoziale nell'ambito del rapporto di compravendita delle quote di Sangineto Energie, contestualmente alla notifica del ricorso da parte di Sangineto Energie, ha trasmesso alla società garante un apposito preavviso di escussione per l'intera somma pretesa della Provincia (condizionato all'eventuale soccombenza di Sangineto Energie).

ACCESSI FORZOSI – SERVIZIO DI DEFAULT

Le società di distribuzione del Gruppo Ascopiave, in adempimento dell'obbligo regolamentare in tal senso (con particolare riferimento all'art. 40.2, lett. a del TIVG), agiscono, di norma ai sensi dell'art. 700 c.p.c., al fine di ottenere l'accesso forzoso in proprietà e poter provvedere alla disalimentazione delle utenze servite in regime di Servizio di Default (SDD) morosità.

I ricorsi sono rivolti nei confronti dei Clienti finali (o dei fruitori di fatto).

Allo scopo (ed onde adempiere alle prescrizioni normative) è stata definita una procedura gestionale che prende avvio con l'attivazione del SDD e termina con la fine (per una delle diverse ipotesi previste) del medesimo.

La stessa prevede lo svolgimento di tentativi di chiusura nelle forme ordinarie, il reperimento di informazioni, l'esperimento di verifiche anagrafiche e/o di tentativi di contatto con i Clienti finali coinvolti, la trasmissione di avvisi e diffide e, infine, ove dette iniziative non abbiano esito (e limitatamente alle utenze con CA > 500 smc/anno), l'avvio delle azioni legali d'urgenza.

____________________________________________________________________________________________

Attualmente, sono:

  • n. 3 pratiche depositate (udienze già fissate e/o già oggetto di vaglio);
  • n. 8 pratiche in fase di esecuzione forzata;
  • n. 1 pratiche con criticità procedurali (es. con ricorso e/o reclamo rigettato);

• n. 5 pratiche in fase di gestione (per le quali potrebbe perciò essere necessario il deposito del ricorso); Il numero annuo pratiche per le quali si dovrà probabilmente ricorrere all'azione legale nel 2023, per tutte le società del Gruppo (comprese le ultime in ordine di tempo, Romeo Gas e Serenissima Gas), è stimabile approssimativamente tra 10 e 25 azioni.

Rapporti con l'Agenzia delle Entrate

ROBIN TAX

Le società Ascopiave, Ap Reti Gas Rovigo, Edigas Esercizio Distribuzione Gas, Unigas Distribuzione (fusa in Ascopiave) ed Asco Energy (ex. Veritas Energia) a partire dall'anno 2008 sono state assoggettate all'addizionale Ires (Robin Tax) introdotta dall'articolo 81 DL. 112/2008. Successivamente la Corte Costituzionale nel corso del 2015 ha dichiarato l'illegittimità costituzionale della suddetta imposta ed a seguito di tale sentenza le società hanno richiesto il rimborso dell'imposta indebitamente versata, presentando i vari ricorsi sulla base di una interpretazione retroattiva della suddetta sentenza supportata anche da parere formulato da un avvocato costituzionalista.

Dopo le pronunce negative da parte delle rispettive Commissioni Tributarie Regionali, le società hanno presentato ricorso presso la Suprema Corte di Cassazione.

Nel mese di marzo 2022 sono state comunicate le prime ordinanze negative, con il rigetto da parte della Corte Costituzionale del ricorso promosso da AP Reti Gas Rovigo ed Edigas Esercizio Distribuzione Gas, le quali hanno proceduto con la presentazione del ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo. Restano ancora pendenti i ricorsi presentati dalle altre società.

VERIFICA DIREZIONE REGIONALE DEL VENETO

Nel mese di settembre 2019 è iniziato un accesso breve nei confronti delle società Ascopiave S.p.A. ed Ascotrade S.p.A. (quest'ultima fusa in EstEnergy S.p.A. con decorrenza 1° ottobre 2022) da parte della Direzione Regionale del Veneto dell'Agenzia delle Entrate in relazione ai settori Ires, Irap e Iva relativamente alle annualità che vanno dal 2013 fino alla data di accesso.

La prima fase delle attività di verifica ha portato all'emissione in data 29 ottobre 2019 di un Processo Verbale di Constatazione a carico di Ascotrade S.p.A., società ceduta il successivo 19 dicembre 2019 al Gruppo Hera ed oggetto di apposita garanzia, contenente rilievi in merito alle imposte dirette ed indirette correlate alle annualità 2013 e 2014; a tale atto è seguita, a valle della presentazione di apposite memorie da parte della società, l'emissione da parte dell'Agenzia delle Entrate degli avvisi di accertamento relativi alle materie contestate, per i quali la società ha presentato ricorso avanti la Commissione Tributaria Provinciale di Venezia, accolto con la sentenza del 21 aprile 2021, che prevede l'annullamento dei relativi atti impugnati. Avverso la pronuncia del Giudice di primo grado, in data 15 novembre 2021 l'Agenzia delle Entrate ha promosso appello avanti la Commissione Tributaria Regionale di Venezia; la società si è costituita in data 30.12.2021 con apposito atto di controdeduzioni e contestuale appello incidentale. La discussione dell'appello è avvenuta in data 13.02.2023, ad oggi non ci sono ulteriori aggiornamenti.

Con riferimento agli esercizi successivi, l'attività di verifica è proseguita con l'emissione in data 29 settembre 2020, a carico di Ascotrade S.p.A., del Processo Verbale di Constatazione riferito all'annualità 2015, a valle del quale, dopo la presentazione di apposite memorie, l'Agenzia delle Entrate ha emesso il 23 dicembre 2020 gli avvisi di accertamento, oggetto di successivo ricorso da parte della società avanti la Commissione Tributaria Provinciale di Venezia, accolto con la sentenza del 23 febbraio 2022, che prevede l'annullamento dei relativi atti impugnati. In data 27 ottobre 2022 l'Agenzia delle Entrate ha presentato ricorso in appello, al momento non ancora discusso.

In data 23 dicembre 2021 sono stati infine notificati alla società gli avvisi di accertamento relativi all'Ires per gli anni 2016 e 2017, nonché all'Irap e all'Iva per gli anni 2016, 2017 e 2018 per i quali in data 18 febbraio 2022 è stato presentato ricorso. Ad oggi si è in attesa che la Commissione Tributaria Provinciale di Venezia fissi l'udienza per la discussione.

La società con il supporto del consulente fiscale ritiene il rischio come "possibile" o "remoto" e pertanto non ha provveduto ad alcun stanziamento.

Ambiti territoriali

Nel 2011, con l'emanazione di alcuni decreti ministeriali è stato ulteriormente definito il quadro normativo del settore, con particolare riferimento alle gare d'ambito.

In particolare:

    1. con il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 19 gennaio 2011, emanato di concerto con il Ministero per i Rapporti con le Regioni e la Coesione Territoriale, sono stati individuati gli Ambiti Territoriali Minimi (ATEM) per lo svolgimento delle gare per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas, e con successivo Decreto del 18 dicembre 2011 sono stati identificati i comuni appartenenti a ciascun ambito (c.d. Decreti Ambiti);
    1. con il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico e del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 21 aprile 2011 sono state dettate disposizioni per governare gli effetti sociali connessi ai nuovi affidamenti delle concessioni di distribuzione del gas in attuazione del comma 6, dell'art. 28 del decreto legislativo 23 maggio 2000, n. 164 (c.d. Decreto Tutela Occupazionale);
    1. con Decreto del Ministero per lo Sviluppo Economico n. 226 del 12 novembre 2011 è stato approvato il regolamento per i criteri di gara e per la valutazione dell'offerta per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas (c.d. Decreto Criteri).

L'emanazione dei Decreti Ministeriali ha contribuito a dare certezza al contesto competitivo entro il quale gli operatori si muoveranno nei prossimi anni, ponendo le premesse perché il processo di apertura del mercato, avviato con il recepimento delle direttive europee, possa produrre concretamente i benefici auspicati.

Il Gruppo Ascopiave - come peraltro molti altri operatori - ha accolto con sostanziale favore il nuovo quadro regolamentare, ritenendo che possa creare delle opportunità di investimento e di sviluppo importanti per gli operatori qualificati di medie dimensioni, andando nella direzione di una positiva razionalizzazione dell'offerta.

A fine 2013 il Governo ha emanato il D.L. 23.12.2013, n. 145, apportando delle modifiche alle norme che regolano la determinazione del valore di rimborso degli impianti spettante al gestore uscente al termine del c.d. "Periodo Transitorio". Il Decreto è stato convertito, con modifiche, nella Legge n. 9/2014, la quale ha cambiato in misura sostanziale le originarie disposizioni del Decreto.

La legge di conversione del Decreto (Legge n. 9/2014) ha modificato il contenuto dell'articolo 15 del Decreto Legislativo n. 164/2000, prevedendo che, ai titolari degli affidamenti e delle concessioni in essere nel periodo transitorio, è riconosciuto un rimborso a carico del nuovo gestore, calcolato nel rispetto di quanto stabilito nelle convenzioni e nei contratti e, per quanto non desumibile dalla volontà delle parti nonché per gli aspetti non disciplinati dalle medesime convenzioni o contratti, in base alle linee guida su criteri e modalità operative per la valutazione del valore di rimborso di cui all'articolo 4, comma 6, del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98. In ogni caso, dal valore di rimborso sono detratti i contributi privati relativi ai cespiti di località, valutati secondo la metodologia della regolazione tariffaria vigente. Qualora il valore di rimborso risulti maggiore del dieci per cento del valore delle immobilizzazioni nette di località calcolate nella regolazione tariffaria, al netto dei contributi pubblici in conto capitale e dei contributi privati relativi ai cespiti di località, l'ente locale concedente trasmette le relative valutazioni di dettaglio del valore di rimborso all'ARERA, il gas ed il sistema idrico per la verifica prima della pubblicazione del bando di gara.

La Legge n. 9/2014 ha stabilito inoltre che i termini di scadenza previsti dal comma 3 dell'articolo 4 del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98, siano prorogati di ulteriori quattro mesi e che le date limite di cui all'allegato 1 al regolamento di cui al Decreto del Ministro dello sviluppo economico 12 novembre 2011, n. 226 (c.d. Decreto Criteri), relative agli ambiti ricadenti nel terzo raggruppamento dello stesso allegato 1, nonché i relativi termini di cui all'articolo 3 del medesimo regolamento, siano prorogati di quattro mesi.

In data 6 giugno 2014 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico 22 maggio 2014 con cui sono state approvate le "Linee Guida su criteri e modalità applicative per la valutazione del valore di rimborso degli impianti di distribuzione del gas naturale" ai sensi dell'articolo 4, comma 6, del D.L n. 69/2013, convertito, con modificazioni dalla L. n. 98/2013 e dell'articolo 1, comma 16, del D.L. n. 145/2013, convertito con modificazioni in L. n. 9/2014. Ai sensi della Legge n. 9/2014 le "Linee Guida su criteri e modalità applicative per la valutazione del valore di rimborso degli impianti di distribuzione del gas naturale" definiscono i criteri da applicare per la valorizzazione dei rimborsi degli impianti ad integrazione di quegli aspetti che non siano già previsti nelle convenzioni o nei contratti e per quanto non sia desumibile dalla volontà delle parti.

Le "Linee Guida" presentano parecchie criticità non solo nel merito delle valorizzazioni conseguenti, ma anche in termini di ambito di applicazione, che il Ministero ha estremamente esteso, al punto di ritenere inefficaci tutti gli

accordi di valorizzazioni degli impianti stipulati tra gestori e Comuni successivamente al 12 febbraio 2012 (data di entrata in vigore del DM 226/2011). Inoltre, le stesse Linee Guida si pongono in contrasto con il disposto dall'art. 5 dello stesso DM 226/2011. Ciò in difformità alla previsione normativa che rimanda all'art. 4, comma 6 del D.L. 69/2013, il quale, a sua volta, fa esplicito richiamo all'art. 5 del DM 226/2011.

In considerazione di detti profili di illegittimità Ascopiave S.p.A. ha impugnato il DM 21 maggio 2014 (quindi delle Linee Guida) dinnanzi alla giurisdizione amministrativa (TAR Lazio). Nell'ambito del predetto giudizio è stata sollevata questione di legittimità costituzionale relativamente all'interpretazione (sostanzialmente retroattiva) della nuova disciplina sulla detrazione dei contributi privati fissata dalla Legge 9/2014.

Successivamente con la Deliberazione 310/2014/R/gas - "Disposizioni in materia di determinazione del valore di rimborso delle reti di distribuzione del gas naturale", pubblicata in data 27 giugno 2014, l'Autorità per l'Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico ha approvato disposizioni in materia di determinazione del valore di rimborso delle reti di distribuzione gas, in attuazione di quanto stabilito dall'articolo 1, comma 16, del decreto-legge 23 dicembre 2013, n. 145, convertito, con modifiche, dalla Legge 21 febbraio 2014, n. 9.

Tale disposizione prevede che l'Ente Locale concedente invii per verifica all'Autorità la documentazione con il calcolo dettagliato del valore di rimborso (VIR), qualora tale valore sia superiore di oltre il 10% rispetto alla RAB di località. L'Autorità effettua le verifiche previste dall'articolo 1, comma 16, del decreto-legge n. 145/13 entro il termine ordinatorio di 90 giorni dalla data di ricevimento della documentazione da parte delle Stazioni appaltanti, garantendo priorità in funzione delle scadenze previste per la pubblicazione dei bandi di gara.

Con la Legge n. 116/2014 del 11 agosto 2014 (conversione con modifiche al decreto legge 24 giugno 2014 n. 91) il legislatore ha previsto una ulteriore proroga dei termini massimi per la pubblicazione dei bandi di gara. Nello specifico per gli ambiti appartenenti al primo raggruppamento di cui allegato 1 del DM 226/2011 il termine massimo è stato posticipato di otto mesi, per gli ambiti appartenenti al secondo, terzo e quarto raggruppamento il termine è stato posticipato di sei mesi ed infine per gli ambiti del quinto e sesto raggruppamento la proroga è di quattro mesi.

Tali proroghe non si applicano invece agli ambiti che, pur ricadendo nei primi sei raggruppamenti, rientrano tra gli ambiti considerati "terremotati" poiché più del 15% dei punti di riconsegna dell'ambito ricade tra i comuni colpiti dagli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012 in accordo a quanto stabilito nell'allegato al Decreto del Ministro dell'economia e delle finanze del 1° giugno 2012.

La medesima legge, apportando una ulteriore modifica all'articolo 15 comma 5 del Decreto Legislativo 2000, ha infine stabilito che il valore di rimborso debba essere calcolato nel rispetto di quanto stabilito nelle convenzioni o nei contratti, purché questi ultimi siano stati stipulati prima della data di entrata in vigore del DM 12 novembre 2011, n. 226 cioè prima della data del 12 febbraio 2012, con ciò affermando un principio di retroattività dell'applicazione delle Linee Guida, già oggetto di impugnazione nell'ambito del ricorso giurisdizionale presentato contro le Linee Guida.

In data 14 luglio 2015 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico e del Ministro degli Affari Regionali e Autonomie n. 106 del 20 maggio 2015, recante modifiche al decreto 12 novembre 2011 n. 226 concernete i criteri di gara per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas.

Tra le modifiche più significative si segnalano:

    1. le disposizioni concernenti la valorizzazione del rimborso degli impianti da applicarsi nel caso di insussistenza di specifici accordi tra le parti intervenuti prima dell'entrata in vigore del decreto n. 226/2011, che riprendono in larga parte quanto già previsto dalle "Linee Guida".
    1. l'aumento della soglia massima dell'importo dei corrispettivi annui che possono essere offerti in gara agli enti locali, soglia elevata dal precedente 5% della quota parte del vincolo dei ricavi tariffari a copertura dei costi di capitale di località, all'attuale 10%;
    1. la disciplina di alcuni importanti aspetti tecnico-economici relativi agli investimenti di efficienza energetica di offerta, concernenti la valorizzazione degli importi da riconoscere agli enti locali ed il riconoscimento della copertura dei costi al gestore che realizza gli interventi e matura i connessi titoli di efficienza energetica.

Infine, la Legge di conversione del c.d. "Decreto Mille Proroghe" (Legge n. 21 del 25/02/2016) ha previsto un'altra proroga dei termini per la pubblicazione dei bandi di gara. Nello specifico per gli ambiti appartenenti al primo raggruppamento di cui allegato 1 del DM 226/2011 il termine massimo è stato ulteriormente posticipato di 12 mesi; per gli ambiti appartenenti al secondo, 14 mesi; per quelli del terzo, quarto e quinto raggruppamento, 13 mesi; per gli ambiti del sesto e settimo lotto, 9 mesi; 5 mesi per gli ambiti dell'ottavo raggruppamento.

La stessa norma, ha regolamentato le tempistiche degli interventi sostitutivi delle Regioni, o, in ultima istanza, del Mi.SE ed ha abrogato le sanzioni per il ritardo in precedenza previste a carico dei Comuni.

Nel corso del biennio 2015-2016 sono stati pubblicati alcuni bandi di gara per l'affidamento del servizio con procedura d'Ambito. Molti di essi non hanno seguito l'iter previsto dalla normativa, che prevede tra l'altro il preventivo esame da parte dell'Autorità sia dei valori di rimborso degli impianti spettanti ai gestori uscenti, sia dei contenuti complessivi del bando e dei suoi allegati prima della pubblicazione. La maggior parte dei bandi, inoltre, si discosta, anche in modo significativo, dalle indicazioni contenute nei regolamenti ministeriali, anche con riguardo ai criteri di valutazione delle offerte; secondo la regolazione attuale, tali scostamenti dovrebbero essere oggetto di una specifica giustificazione da parte delle Stazioni Appaltanti.

Nella situazione che si va profilando, la standardizzazione del processo di gara previsto dalla normativa sta incontrando delle serie difficoltà ad imporsi, concretizzando il rischio che le procedure possano bloccarsi per l'effetto di un ampio contenzioso.

La legge 4 agosto 2017 n. 124 (Legge annuale per il mercato e la concorrenza) ha introdotto delle novità riguardanti il settore della distribuzione del gas naturale.

In particolare, l'articolo 1, comma 93, modifica le disposizioni dell'articolo 15, comma 5, del decreto legislativo 164/00, esentando gli Enti locali dall'obbligo di invio delle valutazioni di dettaglio all'Autorità qualora sussistano congiuntamente tutti i seguenti presupposti:

  • l'Ente locale concedente possa certificare anche tramite un idoneo soggetto terzo che il valore di rimborso è stato determinato applicando le disposizioni contenute nelle Linee guida 7 aprile 2014;
  • lo scostamento VIR-RAB aggregato d'ambito non superi l'8 per cento;
  • lo scostamento VIR-RAB del singolo Comune non superi il 20 per cento;

L'articolo 1, comma 93 prevede che, nel caso di valore delle immobilizzazioni nette disallineate rispetto alle medie di settore secondo le definizioni dell'Autorità, il valore delle immobilizzazioni nette rilevante ai fini del calcolo dello scostamento sia determinato applicando i criteri di valutazione parametrica definiti dall'Autorità (si veda, a oggi, l'articolo 23, comma 1, della RTDG);

L'articolo 1, comma 94 prevede infine che l'Autorità, con propri provvedimenti, definisca procedure semplificate di valutazione dei bandi di gara, applicabili nei casi in cui tali bandi siano stati redatti in aderenza al bando di gara tipo, al disciplinare tipo e al contratto di servizio tipo, precisando che in ogni caso, la documentazione di gara non possa discostarsi dai punteggi massimi previsti per i criteri e i sub-criteri di gara dagli articoli 13, 14 e 15 del citato decreto 226/11, l se non nei limiti posti dai medesimi articoli con riguardo ad alcuni sub-criteri.

L'Autorità ha dato attuazione alle disposizioni della Legge n. 124/2017 con la deliberazione 905/2017/R/gas del 27 dicembre 2017.

Il Comune di Belluno, stazione appaltante dell'Ambito Territoriale Minimo di Belluno, dopo avere seguito l'iter previsto dalla normativa, ha pubblicato il bando di gara per l'affidamento in concessione del servizio nel dicembre 2016. Nel settembre 2017 la società del Gruppo AP Reti Gas S.p.A. ha partecipato alla gara, presentando la propria offerta.

Gli atti di gara sono stati oggetto di impugnativa da parte di un operatore partecipante alla gara. Con Sentenza n. 886/2017 il TAR Veneto ha respinto il ricorso. Contro la decisione il ricorrente ha proposto appello al Consiglio di Stato, presentando istanza di sospensiva del provvedimento di primo grado. Il Consiglio di Stato, con sentenza pubblicata il 22 gennaio 2019, ha respinto l'appello.

Nel mese di dicembre 2018 il Comune di Schio, stazione appaltante dell'Ambito Territoriale Minimo Vicenza 3 – Valli Astico Leogra e Timonchio ha emanato il bando di gara per l'affidamento in concessione del servizio di distribuzione del gas. Il Gruppo Ascopiave gestisce attualmente il servizio in 28 comuni dell'Ambito, per un totale di circa 80.000 utenze. Le società del Gruppo, AP Reti Gas S.p.A. AP Reti Gas Vicenza S.p.A., titolari di concessioni nell'Ambito, hanno impugnato il bando per irregolarità, presentando ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale del Veneto. In data 8 maggio 2019 si è tenuta l'udienza di merito, ad oggi non vi sono tuttavia ulteriori evidenze.

Distribuzione dividendi

In data 18 aprile 2022, l'assemblea degli Azionisti ha approvato il bilancio di esercizio e ha deliberato la distribuzione di dividendi ordinari per Euro 0,13 per azione con stacco della cedola in data 2 maggio 2023, record date il 3 maggio 2023 e pagamento il giorno 4 maggio 2023.

Azioni proprie

Ai sensi dell'art. 40 del D. Lgs 127 comma 2 d), si dà atto che la società alla data del 31 marzo 2023 possiede 17.701.578 azioni proprie per un valore pari ad Euro 55.423 migliaia, che risultano contabilizzate a riduzione delle altre riserve come si può riscontrare nel prospetto di movimentazione del Patrimonio Netto.

Evoluzione prevedibile della gestione

Per quanto riguarda l'attività di distribuzione del gas, nel 2023 il Gruppo continuerà ad essere impegnato nella normale gestione e conduzione del servizio e nello svolgimento delle attività propedeutiche alle prossime gare per l'affidamento delle concessioni. Nel caso in cui nel 2023 l'iter delle procedure di gara relative agli Ambiti di interesse per il Gruppo Ascopiave dovesse progredire, dati i tempi normalmente previsti per la presentazione delle offerte e quelli richiesti per la loro valutazione e per l'adozione delle decisioni di aggiudicazione da parte delle stazioni appaltanti, si ritiene che l'eventuale avvio delle nuove gestioni potrà avvenire successivamente alla chiusura dell'esercizio 2023 e dunque non sarà in grado di modificare il perimetro delle attività attualmente gestite. Si segnala che alcune concessioni nella titolarità della società Serenissima Gas sono cessate con effetto dal 1° aprile 2023, a seguito dell'aggiudicazione della relativa gara d'Ambito (Udine 2) ad altro operatore. La RAB 2021 di tali concessioni, con oltre 4.300 utenti, ammonta a circa 2,6 milioni di euro.

In merito ai risultati economici, vista la sostanziale stabilità del quadro regolatorio, si prevedono risultati in linea con quelli dell'esercizio precedente.

Per quanto concerne gli obblighi di efficienza energetica il Decreto 21 maggio 2021 del Ministro della Transizione Ecologica ha determinato gli obiettivi nazionali di risparmio energetico per gli anni 2021-2024. Gli obiettivi stimati per il 2023 per le società di distribuzione del Gruppo sono superiori agli obblighi annuali previsti per l'anno 2022.

Per quanto riguarda la produzione e vendita di energia elettrica da fonti rinnovabili, perdureranno per tutto il primo semestre 2023 gli effetti dei decreti emanati in materia di contenimento dei prezzi dell'energia.

Per quanto riguarda l'attività di vendita del gas ed energia elettrica, Ascopiave conseguirà i benefici del consolidamento della propria quota del risultato della partecipazione di minoranza detenuta in Est Energy e dei dividendi distribuiti da Hera Comm, società entrambe controllate dal Gruppo Hera. Ascopiave detiene delle opzioni di vendita su tali partecipazioni e non è esclusa l'eventualità che esse possano essere esercitate, in tutto o in parte, con un conseguente impatto sui risultati economici e sulla struttura finanziaria del Gruppo.

Si precisa che i risultati effettivi del 2023 potranno differire rispetto a quelli sopra indicativamente prospettati in relazione a diversi fattori tra cui: le condizioni macroeconomiche generali, l'impatto delle regolamentazioni in campo energetico ed in materia ambientale, l'evoluzione dell'emergenza sanitaria in corso, il successo nello sviluppo e nell'applicazione di nuove tecnologie, cambiamenti nelle aspettative degli stakeholder e altri cambiamenti nelle condizioni di business.

Obiettivi e politiche del Gruppo e descrizione dei rischi

Rischio credito e rischio liquidità

Segnaliamo che i principali strumenti finanziari in uso presso il Gruppo sono rappresentati dalle disponibilità liquide, dall'indebitamento bancario e da altre forme di finanziamento.

Si ritiene che il Gruppo non sia esposto ad un rischio credito superiore alla media di settore, considerando che presta i propri servizi di business ad un numero limitato di operatori del settore del gas, le cui regole per l'accesso ai servizi offerti sono stabilite dalla Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente e sono previste nei codici di Rete, che dettano clausole contrattuali che riducono i rischi di inadempienza da parte dei clienti. Nei Codici è previsto, in particolare, il rilascio di idonee garanzie a parziale copertura delle obbligazioni assunte qualora il cliente non sia in possesso di un rating creditizio rilasciato da primari organismi internazionali.

A presidio di residuali rischi possibili su crediti risulta comunque stanziato un fondo svalutazione crediti che al termine del primo trimestre dell'esercizio risulta pari a circa il 29,9% (20,8% al 31 dicembre 2022) dell'ammontare lordo dei crediti verso terzi per fatture emesse. Le operazioni commerciali significative avvengono in Italia.

Relativamente alla gestione finanziaria della società, gli amministratori valutano la generazione di liquidità, derivante dalla gestione, congrua a coprire le sue esigenze.

Rischi relativi alle gare per l'assegnazione delle nuove concessioni di distribuzione del gas naturale

Alla data del 31 marzo 2023 il Gruppo Ascopiave detiene 308 concessioni di distribuzione di gas naturale (306 al 31 dicembre 2022). In base a quanto stabilito dalla vigente normativa applicabile alle concessioni di cui è titolare, le gare per i nuovi affidamenti del servizio di distribuzione del gas saranno bandite non più per singolo Comune, ma esclusivamente per gli ambiti territoriali determinati con i Decreti Ministeriali del 19 gennaio 2011 e del 18 ottobre 2011, e secondo le scadenze temporali indicate nell'Allegato 1 al Decreto Ministeriale sui criteri di gara e di valutazione delle offerte, emanato il 12 novembre 2011, come successivamente modificate. Con il progressivo svolgimento delle gare, il Gruppo potrebbe non aggiudicarsi la titolarità di una o più delle nuove concessioni, oppure potrebbe aggiudicarsele a condizioni meno favorevoli di quelle attuali, con possibili impatti negativi sull'attività operativa e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria, fermo restando, nel caso di mancata aggiudicazione, relativamente ai Comuni attualmente gestiti dall'impresa, l'incasso del valore di rimborso previsto a favore del gestore uscente.

Rischi relativi alla quantificazione del rimborso a carico del nuovo gestore

Con riguardo alle concessioni di distribuzione del gas relativamente alle quali il Gruppo è anche proprietario delle reti e degli impianti, la Legge n. 9 / 2014 stabilisce che il rimborso riconosciuto a carico del gestore entrante sia calcolato nel rispetto di quanto stabilito nelle convenzioni e nei contratti e, per quanto non desumibile dalla volontà delle parti nonché per gli aspetti non disciplinati dalle medesime convenzioni o contratti, in base alle linee guida su criteri e modalità operative per la valutazione del valore di rimborso di cui all'articolo 4, comma 6, del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98. In ogni caso, dal valore di rimborso sono detratti i contributi privati relativi ai cespiti di località, valutati secondo la metodologia della regolazione tariffaria vigente. Inoltre, qualora il valore di rimborso risulti maggiore del dieci per cento del valore delle immobilizzazioni nette di località calcolate nella regolazione tariffaria, al netto dei contributi pubblici in conto capitale e dei contributi privati relativi ai cespiti di località, l'ente locale concedente trasmette le relative valutazioni di dettaglio del valore di rimborso all'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente per la verifica prima della pubblicazione del bando di gara.

Il Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico del 12 novembre 2011 n. 266 stabilisce che il gestore subentrante acquisisce la proprietà dell'impianto con il pagamento del valore di rimborso al gestore uscente, ad eccezione delle eventuali porzioni di impianto di proprietà comunale.

A regime, cioè nei periodi successivi al primo, il rimborso al gestore uscente sarà comunque pari al valore delle immobilizzazioni nette di località, al netto dei contributi pubblici in conto capitale e dei contributi privati relativi ai cespiti di località, calcolato con riferimento ai criteri usati dall'Autorità per determinare le tariffe di distribuzione (RAB). Sul punto si segnala che l'Autorità è intervenuta con la Deliberazione 367/2014/R/gas, prevedendo che, il valore di rimborso, di cui all'articolo 14, comma 8, del decreto legislativo n. 164/00, al termine del primo periodo di affidamento d'ambito venga determinato come somma di: a) valore residuo dello stock esistente a inizio periodo di

affidamento, valutato per tutti i cespiti soggetti a trasferimento a titolo oneroso al gestore entrante nel secondo periodo di affidamento in funzione del valore di rimborso, di cui all'articolo 5 del decreto 226/11, riconosciuto al gestore uscente in sede di primo affidamento per ambito, tenendo conto degli ammortamenti e delle dismissioni riconosciute ai fini tariffari nel periodo di affidamento; b) valore residuo dei nuovi investimenti realizzati nel periodo di affidamento ed esistenti a fine periodo, valutati sulla base del criterio del costo storico rivalutato per il periodo in cui gli investimenti sono riconosciuti a consuntivo, come previsto dall'Articolo 56 della Regolazione delle tariffe dei servizi di distribuzione e misura del gas (RTDG), e come media tra il valore netto determinato sulla base del criterio del costo storico rivalutato e il valore netto determinato sulla base delle metodologie di valutazione a costi standard, secondo quanto previsto dal comma 3.1 della deliberazione 573/2013/R/GAS, per il periodo successivo.

RISCHI OPERATIVI

Ascopiave presidia i processi e le attività aziendali, nel rispetto della salute e sicurezza dei lavoratori, della salvaguardia dell'ambiente, della qualità e del risparmio energetico nei servizi offerti e anticorruzione.

Rischi di malfunzionamento e/o interruzione del servizio di distribuzione

Eventi imprevisti accidentali quali incidenti, guasti di apparecchiature o sistemi di controllo, calo di resa degli impianti ed eventi eccezionali come esplosioni, incendi, o altri eventi simili, determinano dei rischi di malfunzionamento dell'infrastruttura sino alla possibile imprevista interruzione del servizio di distribuzione. Tali eventi potrebbero determinare una riduzione dei ricavi ed arrecare rilevanti danni a persone, cose o all'ambiente. Il Gruppo ha stipulato specifici contratti assicurativi a copertura dei rischi descritti. Nonostante le linee assicurative attivate risultino in linea con le migliori policy, potrebbero risultare insufficienti a fronteggiare tutte le perdite che il Gruppo potrebbe subire a causa di possibili incrementi di spesa e/o di risarcimenti da erogare.

Rischi connessi alla tutela dell'ambiente, della salute e della sicurezza

Il Gruppo svolge la propria attività nel rispetto della normativa italiana e dell'Unione Europea in materia di tutela dell'ambiente, osservando le leggi che normano e regolamentano in materia di ambiente e sicurezza. Nonostante l'attenzione recata a tale materia non può escludersi con certezza che il Gruppo possa incorrere in costi o responsabilità anche di entità significativa. Sono, infatti, difficilmente prevedibili le ripercussioni economico finanziarie di eventuali pregressi danni ambientali, anche in considerazione dei possibili effetti di nuove disposizioni legislative e regolamentari per la tutela dell'ambiente, dell'impatto di eventuali innovazioni tecnologiche per il risanamento ambientale, della possibilità dell'insorgere di controversie e della difficoltà di determinarne le eventuali conseguenze, anche in relazione alla responsabilità di altri soggetti. il Gruppo è impegnata in attività di bonifica di siti contaminati sostanzialmente per effetto dell'attività di rimozione e smaltimento rifiuti (prevalentemente per demolizione di strutture impiantistiche obsolete).

Rischio connesso all'installazione degli Smart Meter

Il Gruppo ha avviato da anni un piano di sostituzione di misuratori tradizionali con smart meter, che ha interessato in primis i contatori di classe superiore a G6 e successivamente anche quelli di classe inferiore. I nuovi misuratori teleletti rappresentavano nella prima fase di sostituzione una tecnologia ancora in fase di evoluzione. Le caratteristiche costruttive fissate dall'Autorità hanno comportato per i produttori la necessità di progettare e realizzare in tempi coerenti con gli obblighi fissati da ARERA un prodotto dedicato unicamente al mercato italiano. Peraltro, si segnala la completa disponibilità solo dal 2015 della normativa tecnica di riferimento elaborata dal CIG (Comitato Italiano Gas, ente normatore affiliato all'UNI). Il Gruppo ha avviato l'installazione di tali apparecchi secondo le tempistiche definite dall'ARERA (solo la società del Gruppo AP Reti Gas Nord Est risulta in ritardo con il programma previsto); pertanto sussiste il rischio che si presentino livelli di malfunzionamento superiori alle performance storiche registrate per i contatori tradizionali e che si generino per la società maggiori oneri di manutenzione.

Rischi connessi ai titoli di efficienza energetica

L'art. 16.4 del D.Lgs. n. 164/2000 prevede che le imprese di distribuzione di gas naturale perseguano degli obiettivi di risparmio energetico negli utilizzi finali e nello sviluppo delle fonti rinnovabili; a fronte dei risultati raggiunti, ai distributori sono assegnati i cosiddetti Titoli di Efficienza Energetica, il cui annullamento comporta un rimborso da parte della Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali finanziato mediante i fondi costituiti attraverso la componente RE (Risparmio Energetico) delle tariffe di distribuzione. L'ARERA determina gli obiettivi specifici di risparmio energetico in capo ai distributori di energia elettrica e di gas naturale tenedo conto dei quantitativi nazionali annui di risparmio che devono essere perseguiti attraverso il meccanismo dei certificati bianchi. Esiste un potenziale rischio di perdita economica in capo al Gruppo dovuto all'eventuale differenza negativa tra il valore medio di acquisto dei titoli e il contributo tariffario riconosciuto e/o all'eventuale mancato raggiungimento degli obiettivi assegnati.

Rischio legato all'esecuzione del piano di investimenti previsto dalle concessioni

Le concessioni di distribuzione del gas naturale prevedono impegni in capo al concessionario, tra cui impegni correlati agli investimenti da realizzarsi nel costo del periodo di perdurata della concessione. Non si può escludere che, anche per ritardi nell'ottenimento di autorizzazioni e permessi, tali investimenti siano realizzati oltre i termini temporali previsti, con il rischio che insorgano oneri a carico del Gruppo.

Rischio regolatorio

Il Gruppo svolge la propria attività in un settore regolato. Le direttive e i provvedimenti normativi emanati in materia dall'Unione Europea e dal Governo Italiano, le decisioni dell'ARERA e più in generale la modifica del contesto normativo di riferimento possono avere un impatto sull'operatività, i risultati economici e l'equilibrio finanziario del Gruppo.

Particolare importanza assume l'evoluzione dei criteri per la determinazione delle tariffe di riferimento. Non si possono escludere futuri cambiamenti nelle normative adottate dall'Unione Europea o a livello nazionale che potrebbero avere ripercussioni impreviste sul quadro normativo di riferimento e, di conseguenza, sull'attività e sui risultati del Gruppo.

Rischio legale e di non conformità

Il rischio legale e di non conformità consiste nel mancato rispetto, in tutto o in parte, delle norme a livello Europeo, nazionale, regionale e locale cui il Gruppo deve attenersi nello svolgimento delle proprie attività. La violazione delle norme può comportare sanzioni penali, civili e/o amministrative nonché danni patrimoniali, economici e/o reputazionali. Con riferimento a specifiche fattispecie, tra l'altro, la violazione della normativa a protezione della salute e sicurezza dei lavoratori e dell'ambiente e la violazione delle norme per la lotta alla corruzione, può comportare sanzioni, anche rilevanti, a carico del Gruppo in base alla normativa sulla responsabilità amministrativa degli enti (D. Lgs. n. 231/01).

RISK MANAGEMENT DEL CLIMATE CHANGE

Operando nel settore energetico, il Gruppo Ascopiave ha un rapporto sinergico con il fenomeno del "climate change" e le sue operazioni di business contribuiscono in forma immediata ai diversi scenari climatici dettati dalla letteratura internazionale come dall'IPCC (International Panel for Climate Change) e NGFS (Network for Greening the Financial System). Successivamente alle acquisizioni intercorse nel 2021 e 2022 nel settore dell'energia rinnovabile, e con lo sviluppo di nuovi progetti ed investimenti in corso di realizzazione, il Gruppo Ascopiave, con il proprio Piano Strategico aggiornato 2022-2026, continua il suo impegno per le attività di mitigazione del cambiamento climatico definite dal Green Deal europeo, per creare un'economia "carbon neutral" entro il 2050, e, per ridurre le emissioni del 55% entro il 2030.

A tale proposito il Gruppo Ascopiave, con la consapevolezza di lavorare in un settore estremamente influenzabile dal cambiamento climatico, ha svolto una prima analisi utile ad adeguare il quadro dei rischi e opportunità all'interno del proprio perimetro aziendale. L'analisi è stata condotta prendendo come riferimento le linee guida del TCFD (Task force on Climate-related Financial Disclosure) recepite dalla Commissione Europea negli "Orientamenti sulla comunicazione di informazioni di carattere non finanziario: integrazione concernente la comunicazione di

informazioni relative al clima". Il progetto, con conseguente "disclosure" preliminare, ha analizzato i 4 pillars consigliati dal documento: Governance, Strategy, Risk Management, Metrics & Targets.

Governance

La gestione strategica degli aspetti inerenti al "climate change", così come la governance di tutti gli aspetti della sostenibilità, spetta al Consiglio di Amministrazione, nel rispetto della normativa applicabile. Nel corso del 2021 Ascopiave S.p.A. ha posto il perseguimento dell'obiettivo del "successo sostenibile" al centro della propria cultura aziendale e del sistema di corporate governance. Anche a tal fine, in data 15 gennaio 2021 il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. ha aderito formalmente al nuovo Codice di Corporate Governance il quale al Principio I, promuove il "successo sostenibile". Il Gruppo Ascopiave nell'anno 2021 ha istituito altresì il Comitato Sostenibilità con funzioni istruttorie, di natura propositiva e consultiva, nelle valutazioni e nelle decisioni della capogruppo in materia di sostenibilità ambientale e della c.d. "transizione energetica". Il Consiglio di Amministrazione, oltre al Comitato Sostenibilità, si avvale anche del supporto del Comitato Controllo e Rischi nelle valutazioni e decisioni relative al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.

Strategy

La strategia del Gruppo mira a perseguire un successo sostenibile ed è orientata all'obiettivo di una stabile creazione di valore per gli azionisti, consapevole degli impatti potenzialmente significativi che il clima può avere nei confronti dei clienti, stakeholder e del business. Per altro, sul fronte dei processi produttivi e di distribuzione, lo sforzo costante di migliorare l'efficienza energetica sta portando benefici in termini di minore energia utilizzata a parità di attività, con conseguente riduzione dei costi e delle emissioni.

Il Piano Strategico 2022-2026, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 9 febbraio 2023, conferma gli indirizzi strategici indicati nei piani strategici pubblicati nei due anni precedenti, delineando un percorso di crescita sostenibile nei core business della distribuzione gas e delle energie rinnovabili e in nuovi ambiti di attività. Nell'ambito del processo di transizione energetica e di diversificazione del business, il Gruppo Ascopiave mira, tramite una crescita basata sulla valorizzazione delle competenze possedute, ad individuare una o più strategie utili a mitigare gli effetti negativi dei possibili scenari derivanti dai cambiamenti climatici. Parte degli investimenti previsti nella diversificazione nel settore delle energie rinnovabili sono destinati alla transizione energetica puntando sui gas definiti come "verdi",, nonché allo sviluppo di nuovi impianti eolici.

La diversificazione all'interno del proprio perimetro aziendale, oltre a rendere il Gruppo più profittevole e resiliente a eventi esogeni, ha effetti pervasivi nella coscienza e responsabilità del Gruppo. La crescita nei comparti diversificati potrà avvenire attraverso lo sviluppo di competenze interne, la partecipazione a procedure competitive, acquisizioni aziendali o, infine, la costituzione di partnership con soggetti esperti. Il fenomeno del cambiamento climatico costringe le aziende a promuovere l'innovazione e trovare soluzioni per aumentare l'efficienza energetica all'interno del proprio business. A tale proposito, Ascopiave ha raggiunto dei risultati apprezzabili sul fronte dell'efficienza energetica, implementando delle soluzioni organizzative e tecnologiche funzionali sia al miglioramento della qualità e affidabilità del servizio, sia al contenimento dei costi.

Risk Management

Con particolare riferimento ai rischi e le opportunità collegate al cambiamento climatico, il Gruppo Ascopiave si avvale del supporto dei comitati endoconsiliari Comitato Sostenibilità e Comitato Controllo e Rischi, e, a partire dal mese di ottobre 2022, della figura del Risk Manager. Come verrà specificato nella tabella successiva dei rischi e opportunità, in linea con le raccomandazioni del TCFD, la gestione dei rischi prevede le seguenti fasi: identificazione e valutazione dei rischi/opportunità, definizione della risposta, revisione periodica e continuità/miglioramento dei presidi.

Metrics & Targets

Per quanto riguarda le metriche utilizzate dal Gruppo, ad oggi è possibile fare riferimento al capitolo "Energy management e emissioni" della relazione finanziaria annuale dell'anno precedente dove vengono ampliamente descritti gli indicatori relativi ai consumi di energia, alle emissioni in atmosfera, all'utilizzo delle risorse idriche e alla produzione e gestione dei rifiuti. Le metriche utilizzate per la rendicontazione degli indicatori seguono i GRI Standards pubblicati dal Global Reporting Initiative.

I «Sustainable Development Goals» individuati da Ascopiave tramite dialogo con gli Stakeholders sono gli elementi su cui il Gruppo baserà il proprio percorso di crescita sostenibile. Il percorso di sostenibilità intrapreso da Ascopiave si ispira ai Sustainable Development Goals (SDGs) connessi da un lato alle proprie attività di business (SDG 6, 7, 8 e 9) e dall'altro all'impatto e agli effetti che il Gruppo esercita sui territori in cui opera (SDG 11, 12 e 13). In tale contesto, la strategia di Ascopiave recepisce il concetto di assunzione di responsabilità che l'Agenda 2030 richiede ad ogni realtà, non solo per quanto svolto a livello di business, ma anche in qualità di attivatore di cambiamenti in un'ottica di creazione di sistemi sostenibili sia a livello locale che globale.

In linea con le raccomandazioni del TCFD è stata realizzata, partendo da considerazioni prettamente qualitative, un'analisi preliminare dei rischi-opportunità generali e specifici del Gruppo. L'identificazione dei rischi, e la loro imputabilità, potrebbe risultare difficoltosa a causa di una conoscenza limitata delle questioni legate al clima e/o la tendenza a concentrarsi principalmente sui rischi a breve termine. È stata pertanto realizzata una prima macro distinzione tra rischio fisico e di transizione:

  • rischio fisico, ossia il rischio derivante dal progressivo cambiamento delle condizioni climatiche, legato a variazioni di lungo termine (rischio cronico) e da eventi metereologici estremi (rischio acuto). Tali rischi espongono il Gruppo al danneggiamento o distruzione del "capitale materiale" quale fabbricati industriali, impianti e infrastrutture, a potenziali interruzioni delle forniture essenziali, ed alla potenziale contrazione della capacità produttiva e distributiva;
  • il rischio di transizione è correlato alle modifiche normative, regolamentari e tecnologiche associate alla lotta al cambiamento climatico e al passaggio ad un'economia a basse emissioni.

Il Gruppo, a mezzo dell'analisi effettuata, ha generato una matrice identificando i seguenti rischi-opportunità generali e specifici di tipo fisico:

Fenomeni fisici di tipo acuto

Il Gruppo è esposto a fenomeni fisici di tipo acuto quali il possibile incremento, singolo o combinato, della frequenza o dell'intensità dei fenomeni atmosferici estremi o, al manifestarsi di ondate di calore anomale. I primi potrebbero danneggiare gli assets di proprietà (o gestiti) dal Gruppo tra cui, anche la rete di distribuzione del gas naturale, comportando un aggravio degli esborsi finanziari necessari ai fini del ripristino della funzionalità del bene. Ondate di calore anomale potrebbero invece influire sulle performance degli impianti compromettendone l'efficienza e determinando un aggravio sui costi di gestione e/o determinando una diminuzione della capacità stessa dell'impianto di generare ricavi.

Si segnala che il palesarsi di ondate di calore potrebbe determinare incrementi temporanei della richiesta di energia elettrica finalizzata al funzionamento degli impianti di raffrescamento con un correlabile incremento dei ricavi conseguibili.

Fenomeni fisici di tipo cronico

Il Gruppo è esposto a fenomeni fisici di tipo cronico quali il possibile incremento delle temperature medie, il possibile significativo aumento o riduzione delle precipitazioni annue ed il possibile cambiamento dell'intensità, direzione e/o frequenza della ventosità. L'innalzamento delle temperature medie potrebbe infatti interferire con l'efficienza degli impianti.

Si segnala che un aumento della temperatura media, qualora fosse principalmente causato dall'aumento dell'irraggiamento solare, andrebbe ad aumentare la produzione di energia elettrica da fonte fotovoltaica con il conseguente incremento dei ricavi conseguibili.

La diminuzione delle precipitazioni annue, o l'eccessivo incremento delle stesse, potrebbe determinare: nel primo caso una contrazione dei ricavi conseguibili dalla produzione di energia da fonte idroelettrica e, nel secondo caso, richiedere un significativo aumento delle manutenzioni ordinarie e/o straordinarie degli impianti.

Mentre mutazioni sulla direzione, l'intensità o la frequenza della ventosità possono determinare una riduzione o l'aumento dei quantitativi di energia prodotta dagli impianti eolici gestiti con il conseguente innalzamento dei costi di manutenzione degli stessi.

Il Gruppo, a mezzo dell'analisi effettuata, ha generato una matrice identificando i seguenti rischi-opportunità generali e specifici di tipo transazionale:

Regolatorio e legato alle politiche

Le direttive e i provvedimenti normativi emanati in materia dall'Unione Europea e dal Governo Italiano o da altri organismi internazionali e, più in generale, la modifica del contesto normativo di riferimento possono avere un impatto sull'operatività, i risultati economici e l'equilibrio finanziario del Gruppo.

Particolare importanza assume l'evoluzione degli incentivi per gli investimenti nella produzione FER ed il cambiamento del quadro regolatorio delle emissioni di gas ad effetto serra.

Non si possono escludere futuri cambiamenti nelle normative adottate che potrebbero avere ripercussioni impreviste sul quadro normativo di riferimento e, di conseguenza, sull'attività e sui risultati del Gruppo.

Si segnala che, qualora l'evoluzione delle normative andasse ad incrementare gli incentivi o vi fossero maggiori capitali disponibili per lo sviluppo degli investimenti, differentemente dallo scenario precedente, potrebbero aumentare i ricavi conseguibili per il Gruppo.

Tecnologico e di Mercato

Il Gruppo è esposto all'aumento della pressione competitiva che potrebbe generarsi a seguito dello sviluppo di nuove tecnologie ed alla scoperta di nuove fonti energetiche attualmente non gestite dall'organizzazione. Lo sviluppo di innovazioni tecnologiche alternative potrebbe infatti determinare una riduzione di utilizzo delle infrastrutture esistenti ed attualmente gestite dal Gruppo con la conseguente diminuzione dei ricavi conseguibili.

Reputazionale

Le azioni intraprese dal Gruppo al fine di essere parte attiva del processo di transizione energetica e dello sviluppo di un business sostenibile contribuendo alla mitigazione del cambiamento climatico potrebbero generare un cambiamento reputazionale positivo. Tale evento potrebbe tradursi in un aumento della capitalizzazione di mercato nonché in maggiori ricavi conseguibili.

Altre informazioni

Stagionalità dell'attività

Il business della distribuzione del gas naturale gestito dal Gruppo Ascopiave non risente in modo significativo della stagionalità, infatti lo stesso risulta meno influenzato dall'andamento termico registrato nel corso dell'anno, a meno di alcune voci di modesta entità. Con le recenti acquisizioni effettuate nel settore della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili il Gruppo è invece esposto ai fattori ambientali che caratterizzano le stagioni, quali la piovosità/siccità, l'irraggiamento solare e la ventosità.

Il Gruppo risulta esposto significativamente agli effetti della stagionalità in relazione alle partecipazioni in imprese collegate, attive nel settore della vendita di gas naturale ed energia elettrica, che saranno valutate con il metodo del patrimonio netto. Il consumo di gas varia in modo considerevole su base stagionale, con una maggiore richiesta nel periodo invernale, in relazione ai maggiori consumi per uso riscaldamento. La stagionalità influenza l'andamento dei ricavi di vendita di gas e dei costi di approvvigionamento, mentre gli altri costi di gestione sono fissi e sostenuti dal Gruppo in modo omogeneo nel corso dell'anno. Pertanto, i dati e le informazioni, relative a tali società, contenute nei prospetti contabili intermedi non consentono di trarre immediatamente indicazioni rappresentative dell'andamento complessivo dell'anno.

Commento ai risultati economico finanziari del primo trimestre dell'esercizio 2023

Indicatori di performance

Ai sensi di quanto stabilito dalla comunicazione Consob DEM 6064293 del 28 luglio 2006 e dalla raccomandazione CESR/05-178b sugli indicatori alternativi di performance, si segnala che il Gruppo ritiene utili ai fini del monitoraggio del proprio business, oltre ai normali indicatori di performance stabiliti dai Principi contabili internazionali IAS/IFRS, anche altri indicatori di performance che, ancorché non specificamente statuiti dai sopraccitati principi, rivestono particolare rilevanza. In particolare, si segnalano i seguenti indicatori:

  • Margine operativo lordo (Ebitda): viene definito dal Gruppo come il risultato prima di ammortamenti, svalutazione crediti, gestione finanziaria ed imposte.
  • Risultato operativo: tale indicatore è previsto anche dai principi contabili di riferimento ed è definito come il margine operativo (Ebit) meno il saldo dei costi e proventi non ricorrenti. Si segnala che tale ultima voce include le sopravvenienze attive e passive, le plusvalenze e minusvalenze per alienazione cespiti, rimborsi assicurativi, contributi e altre componenti positive e negative di minore rilevanza.
  • Ricavi tariffari sull'attività di distribuzione gas: viene definito dal Gruppo come l'ammontare dei ricavi realizzati dalle società di distribuzione del Gruppo per l'applicazione delle tariffe di distribuzione e misura del gas naturale ai propri clienti finali, al netto degli importi di perequazione gestiti dalla Cassa per i Servizi energetici e Ambientali.

Andamento della gestione - I principali indicatori operativi

Primo trimestre Var. %
DISTRIBUZIONE DI GAS NATURALE 2023 2022
Gruppo Ascopiave
Numero di concessioni 308 268 40 14,9%
Lunghezza della rete di distribuzione (km) 14.782 13.002 1.779 13,7%
Numero di PDR 879.511 777.573 101.938 13,1%
Volumi di gas distribuiti (smc/mln) 591,6 640,7 -49,1 -7,7%
Primo trimestre
PRODUZIONE DI ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI 2023 2022 Var. Var. %
Gruppo Ascopiave
Numero di impianti 28 28 0 0,0%
Potenza installata (MW) 62,5 62,5 0,0 0,0%
Volumi di energia elettrica prodotti (GWh) 20,0 14,1 5,9 42,2%

Nel seguito si commenta l'andamento dei principali indicatori operativi dell'attività del Gruppo.

Si precisa che il valore di ciascun indicatore è ottenuto sommando i valori degli indicatori di ciascuna società consolidata.

Per quanto concerne l'attività di distribuzione del gas, nel corso del primo trimestre dell'anno i volumi erogati attraverso le reti gestite dalle società del Gruppo sono stati 591,6 milioni di metri cubi, in riduzione del 7,7% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. Contrazione principalmente riconducibile al protrarsi di temperature relativamente miti anche nel primo trimestre dell'anno.

Al 31 marzo 2023 il numero di punti di riconsegna (PDR) gestiti dalle società del Gruppo è pari a 879.511. Si segnala che la significativa variazione evidenziata rispetto al 31 marzo 2022 è principalmente spiegata alle operazioni straordinarie intercorse nel periodo aprile 2022-gennaio 2023 e, nello specifico, l'ampliamento del perimetro avvenuto con l'acquisizione di Serenissima Gas S.p.A. e Romeo Gas S.p.A. ed a seguire l'operazione di razionalizzazione delle concessioni di distribuzione del gas naturale perfezionata ad inizio 2023.

I 28 impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, dalla potenza complessiva installata di 62,5 MW, hanno prodotto 20,0 GWh nel corso del primo trimestre dell'esercizio evidenziando un incremento del 42,2% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Il volume di GWh prodotti, nonostante il miglioramento evidenziato rispetto al trimestre in comparazione, è stato significativamente influenzato dal clima che ha caratterizzato il periodo, ed in particolare la perdurata siccità.

Andamento della gestione - I risultati economici del Gruppo

(migliaia di Euro) 2023 % dei ricavi 2022 % dei ricavi
Ricavi 40.719 100,0% 34.139 100,0%
Costi operativi 20.459 (50,2%) 20.976 (61,4%)
Margine operativo lordo 20.261 49,8% 13.163 38,6%
Ammortamenti e svalutazioni 11.723 (28,8%) 10.275 (30,1%)
Accantonamento rischi su crediti 160 (0,4%) 2 (0,0%)
Risultato operativo 8.378 20,6% 2.886 8,5%
Proventi finanziari 58 0,1% 16 0,0%
Oneri finanziari 2.712 (6,7%) 852 (2,5%)
Quota utile/(perdita) società contabilizzate con il 567 1,4% 10.831 31,7%
metodo del Patrimonio netto
Utile anteimposte 6.290 15,4% 12.880 37,7%
Imposte del periodo (702) (1,7%) (916) (2,7%)
Utile/(perdita) del periodo 5.587 13,7% 11.963 35,0%
Risultato netto da attività destinate alla vendita 44 0,1% 0 0,0%
Utile/(perdita) netto del periodo 5.631 13,8% 11.963 35,0%
Risultato del periodo di Gruppo 5.820 14,3% 12.184 35,7%
Risultato del periodo di Minoranza (189) (0,5%) (221) (0,6%)

Ai sensi della Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 si precisa che gli indicatori alternativi di Performance sono definiti al paragrafo "Indicatori di performance" del presente documento.

Nel primo trimestre dell'esercizio 2023 il Gruppo ha realizzato ricavi per Euro 40.719 migliaia, in crescita del 19,3% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. La tabella seguente riporta il dettaglio dei ricavi.

Primo trimestre
(migliaia di Euro) 2023 2022
Ricavi da trasporto del gas 30.158 26.197
Ricavi da vendita energia elettrica 94 121
Ricavi per servizi di allacciamento 231 153
Ricavi da servizi di fornitura calore 2 1
Ricavi da servizi di distribuzione 1.280 994
Ricavi da servizi generali a società del Gruppo 1.592 1.639
Ricavi per contributi ARERA 3.948 2.154
Ricavi da Centrali Eoliche-idroelettriche 2.322 1.996
Altri ricavi 1.092 884
Ricavi 40.719 34.139

I ricavi tariffari sull'attività di distribuzione gas (che passano da Euro 25.816 migliaia ad Euro 29.753 migliaia) evidenziano una variazione positiva pari ad Euro 3.937 migliaia rispetto al primo trimestre dell'esercizio precedente. La variazione è principalmente spiegata dall'ampliamento del perimetro di consolidamento che ha determinato l'iscrizione dei ricavi conseguiti dalle società acquisite in data 1° aprile 2022 per Euro 3.484 migliaia.

Il differenziale tra i ricavi tariffari e la voce "ricavi da trasporto del gas" esposta in tabella (al 31 marzo 2023 pari a 405 migliaia e al 31 marzo 2022 pari a 382 migliaia) è spiegato dai ricavi iscritti in ragione del riaddebito dei canoni concessori correlati all'art. 46bis. Si segnala che tali ricavi concorrono alla formazione delle altre voci di costo e ricavo descritti nella seguente informativa.

I ricavi da Centrali Eoliche-idroelettriche risultano, al termine del primo trimestre dell'esercizio, pari ad Euro 2.322 migliaia ed evidenziano un incremento rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente pari ad Euro 326 migliaia. L'incremento è principalmente spiegato dai maggiori quantitativi di energia prodotta nel trimestre di riferimento.

Nonostante l'incremento della produzione si segnala che entrambi i periodi posti in comparazione sono stati significativamente influenzati dalla perdurante siccità.

I ricavi da titoli di efficienza energetica (che passano da Euro 2.154 migliaia ad Euro 3.948 migliaia) evidenziano una variazione positiva pari ad Euro 1.795 migliaia rispetto al primo trimestre dell'esercizio precedente. La variazione è principalmente spiegata dall'iscrizione dei contributi maturati dalla controllata AP Reti Gas Nord Est S.r.l. e dall'innalzamento degli obiettivi di risparmio energetico attesi per l'esercizio 2023.

Il risultato operativo conseguito del primo trimestre dell'esercizio 2023 ammonta ad Euro 8.378 migliaia, registrando un incremento di Euro 5.492 migliaia (+190%) rispetto all'esercizio precedente.

L'aumento del risultato operativo è dovuto ai seguenti fattori:

  • variazione positiva correlata all'ampliamento del perimetro di consolidamento per Euro 115 migliaia;
  • incremento dei ricavi tariffari sull'attività di distribuzione gas per Euro 476 migliaia;
  • incremento dei ricavi da produzione di energia da fonti rinnovabili per Euro 326 migliaia;
  • minor margine sui titoli di efficienza energetica per Euro 48 migliaia;
  • variazione positiva delle altre voci di costo e ricavo per Euro 4.624 migliaia.

La variazione positiva delle altre voci di costo e ricavo, pari ad Euro 4.624 migliaia, è dovuta a:

  • maggiori altri ricavi per Euro 4.123 migliaia principalmente correlati al perfezionamento dell'operazione di razionalizzazione delle concessioni di distribuzione del gas naturale conclusasi in data 31 gennaio 2023 con il Gruppo Iren;
  • minori costi per materiali, servizi e oneri diversi per Euro 758 migliaia;
  • minor costo del personale per Euro 101 migliaia;
  • maggiori ammortamenti su immobilizzazioni e accantonamenti per Euro 358 migliaia.

L'utile netto consolidato del primo trimestre dell'esercizio 2023, attestandosi ad Euro 5.633 migliaia, registra un decremento pari ad Euro 6.330 migliaia (-53%) rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. La variazione dell'utile è dovuta ai seguenti fattori:

  • maggior risultato operativo, come precedentemente commentato, per Euro 8.378 migliaia;
  • incremento dei proventi finanziari per Euro 42 migliaia;
  • incremento degli oneri finanziari per Euro 1.859 migliaia;
  • minor risultato delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto per Euro 10.264 migliaia; tale voce è rappresentativa della quota di partecipazione detenuta da Ascopiave, pari al 40%, nel Gruppo EstEnergy, e della quota di partecipazione del 18,33% detenuta in Cogeide;
  • minori imposte per Euro 214 migliaia;
  • maggior risultato netto da attività destinate alla vendita per Euro 44 migliaia.

Il tax rate, calcolato normalizzando il risultato ante imposte degli effetti del consolidamento della società consolidate con il metodo del patrimonio netto e dalla plusvalenza realizzata nell'ambito dell'operazione di razionalizzazione delle concessioni di distribuzione gas, passa dal 44,7% del primo trimestre dell'esercizio 2022 all'attuale 41,8%.

Andamento della gestione – La situazione finanziaria

La tabella che segue mostra la composizione dell'indebitamento finanziario netto così come richiesto dalla comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006. La tabella e l'informativa riportate sono state adeguate al fine di riflettere gli aggiornamenti riportati nel documento ESMA 32-382-1138 del 4 marzo 2021:

(migliaia di Euro) 31.03.2023 31.12.2022
A Disponibilità liquide 63.007 76.917
B Mezzi equivalenti a disponibilità liquide 0 0
C Altre attività finanziarie correnti 5.745 6.493
- di cui parti correlate 0 0
D Liquidità (A) + (B) + (C) 68.752 83.410
E Debito finanziario corrente (inclusi gli strumenti di debito, ma
eslusa la parte corrente del debito finanziario non corrente) (133.817) (98.917)
- di cui parti correlate 0 0
- di cui strumenti di debito parte corrente 0 0
F Parte corrente del debito finanziario non corrente (115.397) (119.280)
- di cui parti correlate 0 0
G Indebitamento finanziario corrente (E) + (F) (249.214) (218.197)
H Indebitamento finanziario corrente netto (D) + (G) (180.462) (134.787)
I Debito finanziario non corrente (esclusa la parte corrente e gli
strumenti di debito) (255.751) (279.939)
J Strumenti di debito 0 0
K Debiti commerciali e altri debiti non correnti 0 0
L Indebitamento finanziario non corrente (I) + (J) + (K) (255.751) (279.939)
M Totale indebitamento finanziario netto (H) + (L) (436.213) (414.726)

Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate sono evidenziati nell'apposito schema riportato al paragrafo "Rapporti con parti correlate" di questo resoconto intermedio di gestione.

L'indebitamento finanziario netto passa da Euro 414.726 migliaia del 31 dicembre 2022 ad Euro 436.213 migliaia del 31 marzo 2023 registrando un incremento di Euro 21.487 migliaia.

La posizione finanziaria netta monitorata dal Gruppo, che accoglie altresì i crediti di natura finanziaria non correnti, ha evidenziato un incremento pari ad Euro 21.476 migliaia, passando da Euro 411.857 migliaia del 31 dicembre 2022 ad Euro 433.333 migliaia del 31 marzo 2023.

La tabella sotto riportata evidenzia la riconciliazione tra la posizione finanziaria netta ESMA e la posizione finanziaria monitorata dal Gruppo:

(migliaia di Euro) 31.03.2023 31.12.2022
Posizione finanziaria netta ESMA (436.213) (414.726)
Crediti finanziari non correnti 2.880 2.868
Posizione finanziaria netta monitorata dal Gruppo (433.333) (411.857)

Primo trimestre
(migliaia di Euro) 2023 2022
Risultato netto dell'esercizio 5.633 11.963
Ammortamenti e svalutazioni 11.883 10.356
(a) Autofinanziamento 17.516 22.319
(b) Rettifiche per raccordare l'utile netto alla variazione della posizione finanziaria
generata dalla gestione operativa: (3.042) 8.374
(c) Variazione della posizione finanziaria generata dall'attività operativa = (a) + (b) 14.474 30.693
(d) Variazione della posizione finanziaria generata dall'attività di investimento (37.720) (58.442)
(e) Altre variazioni della posizione finanziaria 1.770 (28.101)
Variazione della posizione finanziaria netta = (c) + (d) + (e) (21.476) (55.849)

Il flusso di cassa generato dalla gestione operativa (c), pari ad Euro 14.474 migliaia, è stato determinato dall'autofinanziamento per Euro 17.516 migliaia e da altre variazioni finanziarie negative per complessivi Euro 3.042 migliaia, collegate alla gestione del capitale circolante netto per Euro -2.475 migliaia e alla valutazione delle imprese consolidate con il metodo del patrimonio netto per Euro -567 migliaia.

La gestione del capitale circolante netto, che ha impegnato risorse finanziarie per Euro 2.475 migliaia, è stata influenzata dalla variazione del capitale circolante netto operativo che ha generato risorse finanziarie per Euro 2.126 migliaia, dalla variazione positiva della posizione verso l'Erario per la maturazione delle imposte IRES e IRAP per Euro 968 migliaia e dalla variazione negativa della posizione IVA per Euro 20.459 migliaia.

Nella tabella che segue vengono riportate analiticamente le variazioni del capitale circolante netto intervenute nel trimestre:

Primo trimestre
(migliaia di Euro) 2023 2022
Rimanenze di magazzino (7.098) (510)
Crediti e debiti commerciali (17.636) (5.215)
Crediti e debiti operativi 26.860 22.575
Proventi da partecipazioni (4.046) 0
Svalutazione immobilizzazioni e minusvalenze 899 49
Altre variazioni di conto economico che non generano flussi finanziari (2.347) 0
Fondo TFR e altri fondi 191 1.390
Imposte di competenza 702 916
Variazione capitale circolante netto (2.475) 19.205

L'attività di investimento ha generato un fabbisogno di cassa di Euro 37.720 migliaia, ed ha interessato investimenti in partecipazioni per Euro 38.477 migliaia ed investimenti in immobilizzazioni immateriali e materiali, principalmente per interventi e sviluppi delle infrastrutture atte alla distribuzione del gas naturale e per lo sviluppo di impianti nel settore delle energie rinnovabili (eolico e fotovoltaico), per complessivi Euro 13.588 migliaia. Con il perfezionamento dell'operazione di razionalizzazione delle concessioni di distribuzione del gas naturale effettuata con il Gruppo Iren sono state cedute immobilizzazioni materiali ed immateriali per complessivi Euro 14.345 migliaia.

L'ampliamento del perimetro di consolidamento alla società Asco TLC S.p.A. ha determinato la diminuzione della posizione finanziaria netta del Gruppo per Euro 1.770 migliaia.

Nella tabella che segue vengono riportate analiticamente le altre variazioni della posizione finanziaria intervenute nel trimestre:

Primo trimestre
(migliaia di Euro) 2023 2022
Ampliamento del perimetro di consolidamento 1.770 (28.101)
Altre variazioni della posizione finanziaria 1.770 (28.101)

Andamento della gestione – Gli investimenti

Nel corso del primo trimestre dell'esercizio il Gruppo ha realizzato investimenti in immobilizzazioni immateriali e materiali per Euro 13.818 migliaia, in aumento rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente di Euro 753 migliaia. L'incremento registrato è principalmente spiegato dagli investimenti realizzati nel corso del trimestre dalle società acquisite in data 1° aprile 2022 per Euro 737 migliaia e che hanno interessato il settore della distribuzione del gas naturale.

Al netto degli investimenti realizzati dalle società oggetto dell'ampliamento del perimetro di consolidamento gli investimenti sono risultati sostanzialmente in linea con quelli effettuati nel corso del primo trimestre dell'esercizio precedente.

Gli investimenti realizzati in infrastrutture atte alla distribuzione del gas naturale sono risultati, al termine del trimestre, pari ad Euro 11.790 migliaia. Essi sono relativi alla posa e alla manutenzione della rete e degli impianti di distribuzione del gas naturale per Euro 4.658 migliaia, alla realizzazione di allacciamenti alla stessa per Euro 4.160 migliaia ed all'installazione di apparecchiature di misura per Euro 2.972 migliaia.

Gli investimenti realizzati in energie rinnovabili sono risultati pari ad Euro 1.749 migliaia e sono relativi alla costruzione, non ancora conclusa, di un parco eolico e di impianti fotovoltaici.

Gli altri investimenti realizzati sono risultati pari ad Euro 278 migliaia e sono relativi principalmente all'acquisto di hardware e licenze software per Euro 67 migliaia nonché all'acquisto di automezzi aziendali per Euro 103 migliaia.

Primo Trimestre
(migliaia di Euro) 2023 2022
Allacciamenti 4.160 3.555
Ampliamenti, bonifiche e potenziamenti di rete 4.254 4.273
Misuratori 2.972 2.611
Manutenzioni e Impianti di riduzione 404 366
Investimenti metano 11.790 10.805
Parchi Eolici 1.444 1.929
Impianti di produzione energia fotovoltaica 306 0
Investimenti in energie rinnovabili 1.749 1.929
Terreni e Fabbricati 67 43
Attrezzature 35 18
Arredi 0 3
Automezzi 103 43
Hardware e Software 67 223
Altri investimenti 7 0
Altri investimenti 278 330
Investimenti 13.818 13.065

Gruppo Ascopiave

Prospetti del Resoconto intermedio di gestione

al 31 marzo 2023

Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata

(migliaia di Euro) 31.03.2023 31.12.2022
ATTIVITA'
Attività non correnti
Avviamento
(1)
75.335 61.346
Altre immobilizzazioni immateriali
(2)
701.398 698.397
Immobilizzazioni materiali
(3)
149.079 138.432
Partecipazioni in imprese controllate e collegate
(4)
348.383 358.029
Partecipazioni in altre imprese
(4)
78.257 78.257
Altre attività non correnti
(5)
4.607 4.625
Attività finanziarie non correnti
(6)
2.880 2.868
Attività per imposte anticipate
(7)
40.134 39.252
Attività non correnti 1.400.074 1.381.206
Attività correnti
Rimanenze
(8)
15.299 7.336
Crediti commerciali
(9)
25.709 20.104
Altre attività correnti
(10)
130.891 133.880
Attività finanziarie correnti
(11)
812 820
Crediti tributari
(12)
4.305 4.100
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
(13)
63.007 76.917
Attività correnti su strumenti finanziari derivati
(14)
7.056 6.661
Attività correnti 247.079 249.818
Attività non correnti destinate alla dismissione 3.672 16.592
Attività 1.650.825 1.647.616
PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO
Patrimonio netto Totale
Capitale sociale 234.412 234.412
Azioni proprie (55.423) (55.423)
Riserve e risultato 676.142 687.291
Patrimonio netto di Gruppo 855.130 866.280
Patrimonio Netto di Minoranza 19.028 20.123
(15)
Patrimonio netto Totale
874.158 886.403
Passività non correnti
Fondi rischi ed oneri
(16)
1.071 996
Trattamento di fine rapporto
(17)
5.441 5.011
Obbligazioni in circolazione a lungo termine
(18)
83.581 94.033
Finanziamenti a medio e lungo termine
(19)
164.829 178.538
Altre passività non correnti
(20)
38.142 37.458
Passività finanziarie non correnti
(21)
7.341 7.368
Passività per imposte differite
(22)
22.563 19.608
Passività non correnti 322.969 343.012
Passività correnti
Obbligazioni in circolazione a breve termine
(23)
10.163 0
Debiti verso banche e finanziamenti
(24)
233.097 183.285
Debiti commerciali
(25)
167.376 180.195
Debiti tributari
(26)
2.941 1.336
Altre passività correnti
(27)
34.168 17.507
Passività finanziarie correnti
(28)
5.954 34.911
Passività correnti su strumenti finanziari derivati
(29)
0 164
Passività correnti 453.699 417.398
Passività non correnti destinate alla dismissione 0 803
Passività 776.668 761.213
Passività e patrimonio netto 1.650.825 1.647.616

Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate sono evidenziati nell'apposito schema riportato al paragrafo "Rapporti con parti correlate" di questo resoconto intermedio di gestione.

Conto economico e conto economico complessivo consolidato

Primo trimestre
(migliaia di Euro) 2023 2022
Ricavi (30) 40.719 34.139
Totale costi e proventi operativi 20.618 20.978
Costi acquisto altre materie prime (31) 803 895
Costi per servizi (32) 11.929 11.428
Costi del personale (33) 5.377 5.140
Altri costi di gestione (34) 6.710 3.551
Altri proventi (35) 4.201 36
Ammortamenti e svalutazioni (36) 11.723 10.275
Risultato operativo 8.378 2.886
Proventi finanziari (37) 58 16
Oneri finanziari (37) 2.712 853
Quota utile/(perdita) società contabilizzate con il metodo del patrimonio netto (37) 567 10.831
Utile ante imposte 6.291 12.880
Imposte del periodo (38) (702) (916)
Risultato del periodo 5.589 11.963
Risultato netto da attività cessate/in dismissione (39) 44 0
Risultato netto del periodo 5.633 11.963
Risultato del periodo di Gruppo 5.821 12.184
Risultato del periodo di Terzi (188) (221)
Altre componenti del Conto Economico Complessivo
1. componenti che saranno in futuro riclassificate nel conto economico
Fair value derivati, variazione del periodo al netto dell' effetto fiscale (394) 1.731
Fair value derivati relativi a società collegate (10.213) 2.678
Risultato del conto economico complessivo (4.974) 16.373
Risultato netto complessivo del Gruppo (4.868) 16.593
Risultato netto complessivo di Terzi (106) (221)
Utile base per azione 0,027 0,056
Utile netto diluito per azione 0,027 0,056

Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate sono evidenziati nell'apposito schema riportato al paragrafo "Rapporti con parti correlate" di questo resoconto intermedio di gestione.

Prospetti delle variazioni nelle voci di patrimonio netto consolidato

(Euro migliaia) Capitale
sociale
Riserva legale Azioni
proprie
Riserve
differenze
attuariali IAS
19
Altre riserve Utili a Nuovo Risultato del
periodo
Patrimonio
Netto del
gruppo
Risultato e
Patrimonio
Netto di Terzi
Totale
Patrimonio
Netto
Saldo al 1 gennaio 2023 234.412 46.882 (55.424) (162) 454.997 152.910 32.664 866.280 20.123 886.403
Risultato del periodo 5.821 5.821 (188) 5.633
Fair value derivati (475) (475) 81 (394)
Fair value derivati società collegate (10.213) (10.213) (10.213)
Totale risultato conto economico complessivo (10.689) (0) 5.821 (4.868) (106) (4.974)
Destinazione risultato 2022 32.664 (32.664) (0) (0)
Variazione interessenze partecipative società collegate (5.085) (5.085) (989) (6.073)
Altri movimenti (1.198) (1.198) (0) (1.198)
Saldo al 31 marzo 2023 234.412 46.882 (55.424) (162) 438.026 185.574 5.821 855.130 19.028 874.158
(migliaia di Euro) Capitale
sociale
Riserva
legale
Azioni
proprie
Riserve
differenze
attuariali IAS
19
Altre
riserve
Utili a
Nuovo
Risultato
dell'esercizi
o
Patrimonio
Netto del
gruppo
Risultato e
Patrimonio Netto
delle minoranze
Totale
Patrimonio
Netto
Saldo al 1 gennaio 2022 234.412 46.882 (55.424) (443) 436.954 160.836 45.326 868.544 (39) 868.505
Risultato del periodo 12.184 12.184 (221) 11.963
Altri movimenti 1.731 1.731 1.731
Fair value derivati società collegate 2.678 2.678 2.678
Totale risultato conto economico complessivo (0) 4.409 (0) 12.184 16.593 (221) 16.373
Destinazione risultato 2021 45.326 (45.326) (0) (0)
Variazione interessenze su società partecipate (0) 9.659 9.659
Altri movimenti 3 3 4 7
Saldo al 31 marzo 2022 234.412 46.882 (55.424) (443) 441.366 206.162 12.184 885.140 9.404 894.544

Rendiconto finanziario consolidato

Primo trimestre
(migliaia di Euro) 2023 2022
Utile complessivo del periodo (4.868) 16.593
Flussi cassa generati/(utilizzati) dall'attività operativa
Rettif.per raccordare l'utile netto alle disponibilità liquide
Risultato di pertinenza di terzi (106) (221)
Variazione fair value derivati relativi a società collegate, variazione dell'esercizio al netto (15) 10.213 (2.678)
dell'effetto fiscale
Variazione riserve HA su MTM derivati (15) 394 (1.731)
Ammortamenti (34) 11.723 10.353
Svalutazione dei crediti 160 2
Svalutazione immobilizzaizoni e minusvalenze (32) 899 49
Variazione del trattamento di fine rapporto (17) 130 30
Attività/passività correnti su strumenti finanziari (14 ; 27) (953) (24)
Variazione netta altri fondi (16) 61 1.360
Valutazione imprese collegate con il metodo patrimonio netto (35) (567) (10.831)
Plusvalenze su cessioni partecipazioni (35) (4.046) 0
Altre variazioni di conto economico che non generano flussi finanziari (28) (2.347) 0
Interessi passivi pagati (2.886) (636)
Interessi passivi di competenza (35) 2.712 775
Imposte di competenza (36) 702 916
Totale rettifiche 16.088 (2.636)
Variazioni nelle attività e passività:
Rimanenze di magazzino (8) (7.098) (510)
Crediti commerciali (9) (4.118) (4.897)
Altre attività correnti (10) 4.480 779
Debiti commerciali (23) (13.518) (318)
Altre passività correnti (25) 17.877 19.723
Altre attività non correnti (5) 104 15
Altre passività non correnti (19) 274 138
Totale variazioni attività e passività (1.999) 14.931
Flussi cassa generati/(utilizzati) dall'attività operativa 9.222 28.888
Flussi di cassa generati/(utilizzati) dall'attività di investimento
Investimenti in immobilizzazioni immateriali (2) (11.714) (11.051)
Realizzo di immobilizzazioni immateriali (2) 13.538 0
Investimenti in immobilizzazioni materiali (3) (1.874) (2.012)
Realizzo di immobilizzazioni materiali (3) 807 (0)
Cessioni/(Acquisizioni) di partecipazioni (4) (32.775) (37.110)
Flussi di cassa generati/(utilizzati) dall'attività di investimento (32.018) (50.173)
Flussi di cassa generati(utilizzati) dall'attività finanziaria
Variaz.netta debiti verso banche e finanziamenti a breve (22) (15.567) (25.616)
Variazione netta attività, passività finanziarie correnti (11 ; 26) (29.247) (177)
Accensioni finanziamenti e mutui (18) 132.700 130.000
Rimborsi finanziamenti e mutui (18) (79.000) (70.000)
Prestiti obbligazionari (18) 0 70.070
Flussi di cassa generati(utilizzati) dall'attività finanziaria 8.886 104.277
Variazione delle disponibilità correnti (13.910) 82.993
Disponibilità liquide esercizio precedente 76.917 42.539
Disponibilità liquide periodo corrente 63.007 125.533

Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate sono evidenziati nell'apposito schema riportato al paragrafo "Rapporti con parti correlate" di questo resoconto intermedio di gestione.

NOTE ESPLICATIVE

Informazioni societarie

Ascopiave S.p.A. (di seguito "Ascopiave", la "Società" o la "Capogruppo" e, congiuntamente alle sue controllate, il "Gruppo" o il "Gruppo Ascopiave") è una persona giuridica di diritto italiano. Ascopiave S.p.A. è una società per azioni costituita e domiciliata in Italia.

Al 31 marzo 2023 il capitale sociale della Società, pari a Euro 234.411.575, era detenuto per la quota maggioritaria da Asco Holding S.p.A., la parte restante era distribuita tra altri azionisti privati. Ascopiave S.p.A. è quotata dal dicembre del 2006 al Mercato Telematico Azionario – Segmento STAR – organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A.. La sede legale della Società è a Pieve di Soligo (TV), in via Verizzo, 1030.

La pubblicazione del Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2023 del Gruppo Ascopiave è stata autorizzata con delibera del Consiglio di Amministrazione del 11 maggio 2023.

L'attività del gruppo Ascopiave

Il Gruppo Ascopiave opera principalmente nei settori della distribuzione di gas naturale, oltre che in altri settori correlati al core business, quali la gestione calore e la cogenerazione.

Attualmente il Gruppo è titolare di concessioni e affidamenti diretti per la gestione della distribuzione del gas in 308 Comuni (306 Comuni al 31 dicembre 2022), esercendo una rete distributiva che si estende per oltre 14.780 chilometri (14.580 chilometri al 31 dicembre 2022) e fornendo il servizio ad un bacino di utenza di oltre un milione di abitanti.

Il Gruppo Ascopiave partecipa al capitale sociale di EstEnergy S.p.A., società di commercializzazione di gas naturale ed energia elettrica, nella misura del 40%, ed al capitale sociale di Cogeide S.p.A., società che opera nell'ambito dei servizi idrici nella regione Lombardia, nella misura del 18%.

Il Gruppo opera, inoltre, nel settore delle energie rinnovabili, in particolare, nel settore idroelettrico, eolico e fotovoltaico. Attualmente il Gruppo opera con 28 impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili dalla potenza complessiva installata di 62,5 MW.

Criteri generali di redazione ed espressione di conformità agli IFRS

I risultati economico-finanziari del Gruppo Ascopiave sono elaborati in conformità con gli IFRS, intendendosi per tali tutti gli "International Financial Reporting Standards", tutti gli "International Accounting Standards" (IAS), tutte le interpretazioni dell'"International Financial Reporting Committee" (IFRIC), precedentemente denominate "Standing Interpretations Committee" (SIC) che, alla data di chiusura del Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2023, siano state oggetto di omologazione da parte dell'Unione Europea secondo la procedura prevista dal Regolamento (CE) n. 1606/2002 dal Parlamento Europeo e dal Consiglio Europeo del 19 luglio 2002.

Nella predisposizione del presente Resoconto intermedio di gestione, sono stati applicati gli stessi principi contabili adottati nella redazione del Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2022.

Il presente Resoconto intermedio di gestione è redatto in euro, la moneta corrente nell'economia in cui il Gruppo opera, ed è costituita dalla Situazione Patrimoniale-Finanziaria consolidata, dal Conto Economico complessivo consolidato, dal Prospetto delle Variazioni nelle voci del Patrimonio Netto consolidato, dal Rendiconto Finanziario consolidato e dalle Note Esplicative. Tutti i valori riportati nei precisati schemi e nelle note esplicative sono espressi in migliaia di euro, salvo ove diversamente indicato.

I valori utilizzati per il consolidamento sono desunti dalle situazioni economiche e patrimoniali predisposte da parte degli Amministratori delle singole società controllate. Tali dati sono stati opportunamente modificati e riclassificati, ove necessario, per uniformarli ai principi contabili internazionali e ai criteri di classificazione omogenei nell'ambito del Gruppo. Il presente Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2023 è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 11 maggio 2023.

Schemi di Bilancio

In merito alle modalità di presentazione degli schemi di bilancio, per la Situazione Patrimoniale-Finanziaria consolidata è stato adottato il criterio di distinzione "corrente/non corrente", per il Conto Economico complessivo consolidato lo schema scalare con la classificazione dei costi per natura.

Il prospetto delle variazioni nelle voci di patrimonio netto adottato presenta i saldi di apertura e di chiusura di ciascuna voce del patrimonio netto riconciliandoli attraverso l'utile o la perdita di esercizio, le eventuali operazioni con gli azionisti e le altre variazioni del patrimonio netto.

Lo schema di rendiconto finanziario è definito secondo il metodo "indiretto", rettificando l'utile di esercizio delle componenti di natura non monetaria. Si ritiene che tali schemi rappresentino adeguatamente la situazione economica, patrimoniale e finanziaria.

Criteri di valutazione

Utilizzo di stime

La redazione del bilancio consolidato abbreviato dei primi tre mesi dell'esercizio 2023 richiede da parte della direzione l'effettuazione di stime e di assunzioni che hanno effetto sui valori dei ricavi, dei costi, delle attività e delle passività di bilancio, altri utili/perdite complessivi e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data del bilancio intermedio.

Se nel futuro tali stime e assunzioni, che sono basate sulla miglior valutazione da parte della direzione, dovessero differire dalle circostanze effettive, sarebbero modificate in modo appropriato nel periodo in cui le circostanze stesse si presentano. Per una più ampia descrizione dei processi valutativi più rilevanti per il Gruppo, si rinvia a quanto indicato al paragrafo "Utilizzo di Stime" del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2022.

Si segnala, inoltre, che taluni processi valutativi, in particolare quelli più complessi quali la determinazione di eventuali perdite di valore di attività non correnti, sono generalmente effettuati in modo completo solo in sede di redazione del bilancio annuale, allorquando sono disponibili tutte le informazioni eventualmente necessarie, salvo i casi in cui vi siano indicatori di impairment che richiedano un'immediata valutazione di eventuali perdite di valore.

Le imposte sul reddito sono riconosciute sulla base della miglior stima dell'aliquota effettiva attesa per l'intero esercizio da ciascuna società inclusa nell'area di consolidamento.

Aggregazioni aziendali

Perfezionato il closing dell'operazione di razionalizzazione delle concessioni di distribuzioni gas tra Ascopiave e Iren

In data 31 gennaio 2023 Ascopiave e Iren hanno perfezionato l'operazione di razionalizzazione di alcuni assets nell'ambito del servizio di distribuzione del gas naturale (vedasi comunicato stampa del 25 novembre 2022), a seguito dell'avveramento delle condizioni sospensive contrattualmente previste.

In particolare, l'operazione ha previsto:

  • i) la cessione da parte del Gruppo Ascopiave al Gruppo Iren dell'intero capitale sociale di Romeo 2 S.r.l., società neocostituita dal Gruppo Ascopiave, in cui sono stati previamente conferiti i rami d'azienda relativi alla gestione delle concessioni degli ATEM Savona 1 e Vercelli di proprietà di Edigas S.p.A., società del Gruppo Ascopiave, per circa 19.000 PDR;
  • ii) la cessione da parte del Gruppo Iren in favore di Ascopiave della propria partecipazione del 19,7% del capitale di Romeo Gas S.p.A., società titolare, direttamente e attraverso la propria controllata Serenissima Gas S.r.l., di concessioni in Nord Italia per un totale di 126.000 PDR;
  • iii) la rinuncia da parte del Gruppo Iren ad acquisire da Romeo Gas S.p.A. i rami di azienda relativi alla gestione delle concessioni negli ATEM Piacenza 1 e Pavia 4;
  • iv) la cessione da parte di Romeo Gas S.p.A. in favore del Gruppo Iren dei rami d'azienda relativi alla gestione delle concessioni degli ATEM Parma e Piacenza 2 con circa 3.200 PdR;
  • v) la rinuncia al diritto di acquisire dal Gruppo A2A il ramo aziendale relativo alla gestione della rete di trasporto del gas localizzata in provincia di Pavia attualmente in capo a Retragas, quest'ultima all'avveramento della condizione per l'acquisizione (ovvero la preventiva riclassifica da rete di trasporto a rete di distribuzione); l'acquisizione da Retragas sarà pertanto perfezionata dal Gruppo Ascopiave.

Complessivamente l'operazione di razionalizzazione degli assets ha comportato il riconoscimento di un conguaglio monetario pari a 3,6 milioni di euro in favore del Gruppo Ascopiave basato sulla differente redditività attesa. L'operazione evidenzia la volontà delle due società di razionalizzare le concessioni di distribuzione gas perseguendo il proprio piano strategico basandosi sulla continuità territoriale degli asset.

Ascopiave ed il Gruppo Hera perfezionano l'acquisizione del 92% di Asco TLC

In data 14 marzo 2023, Ascopiave S.p.A. ed il Gruppo Hera, tramite la controllata Acantho, hanno perfezionato l'acquisizione del 92% delle azioni di Asco TLC, rispettivamente con le quote del 55,2% e del 36,8%.

Il closing fa seguito all'aggiudicazione a fine novembre 2022 della procedura a evidenza pubblica indetta da Asco Holding per la cessione del 92% delle azioni di Asco TLC, detenute dalla stessa Asco Holding e dalla C.C.I.A.A. di Treviso-Belluno, e alla successiva sottoscrizione in data 29 dicembre 2022 della relativa documentazione contrattuale tra il Gruppo Hera e il Gruppo Ascopiave. Il prezzo di acquisizione, regolato per cassa, è pari a 37,2 milioni di euro.

Asco TLC, società attiva dal 2001 nella prestazione di servizi ICT principalmente a clienti corporate e pubbliche amministrazioni, dispone di una rilevante rete territoriale di proprietà, dislocata in Veneto e Friuli-Venezia Giulia per oltre 2.200 km di dorsali di fibra ottica, 56 ponti di diffusione radio e 24 centrali xDSL in unbundling ed eroga i propri servizi a oltre 2.700 clienti.

Area e criteri di consolidamento

Nel Resoconto intermedio di gestione sono inclusi i bilanci di tutte le società controllate. Il Gruppo controlla un'entità quando il Gruppo è esposto, o ha il diritto, alla variabilità dei risultati derivanti da tale entità ed ha la possibilità di influenzare tali risultati attraverso l'esercizio del potere sull'entità stessa. I bilanci delle società controllate sono inclusi nella relazione consolidata a partire dalla data in cui si è assunto il controllo fino al momento in cui tale controllo cessa di esistere. I costi sostenuti nel processo di acquisizione sono spesati nell'esercizio in cui vengono sostenuti. Le attività e le passività, gli oneri e i proventi delle imprese consolidate con il metodo dell'integrazione globale sono assunti integralmente nel bilancio consolidato; il valore contabile delle partecipazioni è eliminato a fronte del patrimonio netto delle imprese partecipate. I crediti e i debiti, nonché i costi e i ricavi derivanti da transazioni tra società incluse nell'area di consolidamento sono interamente eliminati; sono altresì eliminate le minusvalenze e le plusvalenze derivanti da trasferimenti d'immobilizzazioni tra società consolidate, le perdite e gli utili derivanti da operazioni tra società consolidate relativi a cessioni di beni che permangono come rimanenze presso l'impresa acquirente, le svalutazioni e i ripristini di valore di partecipazioni in società consolidate, nonché i dividendi infragruppo.

Alla data di acquisizione del controllo, il patrimonio netto delle imprese partecipate è determinato attribuendo ai singoli elementi dell'attivo e del passivo patrimoniale il loro valore corrente. L'eventuale differenza positiva fra il costo di acquisto ed il fair value delle attività nette acquisite è iscritta alla voce dell'attivo "Avviamento"; se negativa, è rilevata a conto economico.

Le quote del patrimonio netto e dell'utile di competenza delle interessenze di terzi sono iscritte in apposite voci del patrimonio netto e del conto economico. Nel caso di assunzione non totalitaria del controllo, la quota di patrimonio netto delle interessenze di terzi è determinata sulla base della quota di spettanza dei valori correnti attribuiti alle attività e passività alla data di assunzione del controllo, escluso l'eventuale avviamento a essi attribuibile (cd. partial goodwill method). In relazione a ciò, le interessenze di terzi sono espresse al loro complessivo fair value includendo pertanto anche l'avviamento di loro competenza. La scelta delle modalità di determinazione dell'avviamento è operata in maniera selettiva per ciascuna operazione di business combination.

In presenza di quote di partecipazioni acquisite successivamente all'assunzione del controllo (acquisto di interessenze di terzi), l'eventuale differenza positiva tra il costo di acquisto e la corrispondente frazione di patrimonio netto acquisita è rilevata a patrimonio netto; analogamente, sono rilevati a patrimonio netto gli effetti derivanti dalla cessione di quote di minoranza senza perdita di controllo. Se il valore di acquisizione delle partecipazioni è superiore al valore pro-quota del patrimonio netto delle partecipate, la differenza positiva viene attribuita, ove possibile, alle attività nette acquisite sulla base del fair value delle stesse mentre il residuo è iscritto in una voce dell'attivo denominata "Avviamento".

Il valore dell'avviamento non viene ammortizzato ma è sottoposto, almeno su base annuale, a verifica per perdita di valore e a rettifica quando fatti o cambiamenti di situazione indicano che il valore di iscrizione non può essere realizzato. L'avviamento è iscritto al costo, al netto delle perdite di valore. Se il valore di carico delle partecipazioni

è inferiore al valore pro-quota del patrimonio netto delle partecipate, la differenza negativa viene accreditata a conto economico. I costi dell'acquisizione sono spesati a conto economico.

Le Società collegate sono quelle sulle quali si esercita un'influenza notevole, che si presume sussistere quando la partecipazione è compresa tra il 20% e il 50% dei diritti di voto o, qualora inferiore, esistono gli elementi che confermano l'esistenza di una influenza notevole. Le partecipazioni in società collegate sono inizialmente iscritte al costo e successivamente valutate con il metodo del patrimonio netto. Il valore contabile di tali partecipazioni risulta allineato al Patrimonio netto e comprende l'iscrizione dei maggiori valori attribuiti alle attività e alle passività e dell'eventuale avviamento individuati al momento dell'acquisizione. Gli utili e le perdite non realizzati generati su operazioni poste in essere tra la Capogruppo/Società controllate e la partecipata valutata con il metodo del Patrimonio netto sono eliminati in funzione del valore della quota di partecipazione del Gruppo nella partecipata stessa; le perdite non realizzate sono eliminate, a eccezione del caso in cui esse siano rappresentative di riduzione di valore.

I bilanci delle Società controllate utilizzati al fine della predisposizione del resoconto intermedio di gestione sono quelli approvati dai rispettivi Consigli di Amministrazione. I dati delle Società consolidate integralmente o con il metodo del patrimonio netto sono rettificati, ove necessario, per omogeneizzarli ai principi contabili utilizzati dalla Capogruppo, che sono in conformità agli IFRS adottati dall'Unione Europea.

Le società incluse nell'area di consolidamento al 31 marzo 2023 e consolidate con il metodo integrale o con il metodo del patrimonio netto sono le seguenti:

Capitale Quota di Quota di Quota di
Denominazione Sede legale sociale pertinenza controllo controllo
versato del gruppo diretto indiretto
Società capogruppo
Ascopiave S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 234.411.575
Società controllate consolidate integralmente
AP Reti Gas S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 1.000.000 100,00% 100,00% 0,00%
AP Reti Gas Rovigo S.r.l. Rovigo (RO) 7.000.000 100,00% 100,00% 0,00%
Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 3.000.000 100,00% 100,00% 0,00%
Asco Energy S.p.A. Venezia 1.000.000 100,00% 100,00% 0,00%
AP Reti Gas Vicenza S.p.A. Schio (VI) 10.000.000 100,00% 100,00% 0,00%
AP Reti Gas Nord Est S.r.l. Pieve di Soligo (TV) 15.000.000 100,00% 100,00% 0,00%
Cart Acqua S.r.l. Bergamo (BG) 50.000 100,00% 100,00% 0,00%
Romeo Gas S.p.a. Pieve di Soligo (TV) 39.593.746 100,00% 100,00% 0,00%
Serenissima Gas S.p.a. (3) Como (CO) 9.250.000 78,44% 0,00% 78,44%
ASCO TLC S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 3.912.177 55,20% 55,20% 0,00%
Asco EG S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 57.000.000 84,17% 84,17% 0,00%
Asco Renewables S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 100.000 100,00% 100,00% 0,00%
Salinella Eolico S.r.l. (1) Pieve di Soligo (TV) 10.000 60,00% 0,00% 60,00%
Green Factory S.r.l. (1) Orio Al serio (BG) 10.000 90,00% 0,00% 90,00%
Sangineto Energie S.r.l. (1) Pertica Alta (BS) 20.000 100,00% 0,00% 100,00%
Morina S.r.l. (1) Pezzaze (BS) 10.000 75,00% 0,00% 75,00%
Eosforo S.r.l. (1) Gavardo (BS) 95.000 100,00% 0,00% 100,00%
Società a controllo congiunto consolidate con il metodo del patrimonio
Estenergy S.p.A. Trieste (TS) 1.718.096 40,00% 40,00% 0,00%
Cogeide S.p.A. (2) Mozzanica (BG) 16.945.026 18,33% 0,00% 18,33%

____________________________________________________________________________________________

(1) Partecipate tramite Asco Renewables S.p.A.

(2) Partecipate tramite Cart Acqua S.r.l.

(3) Partecipate tramite ROMEO GAS S.p.A.

In data 31 gennaio 2023 Ascopiave e Iren hanno oggi perfezionato l'operazione di razionalizzazione di alcuni assets nell'ambito del servizio di distribuzione del gas naturale l'operazione ha previsto:

  • la cessione da parte del Gruppo Ascopiave al Gruppo Iren dell'intero capitale sociale di Romeo 2 S.r.l., società neocostituita dal Gruppo Ascopiave, in cui sono stati previamente conferiti i rami d'azienda relativi alla gestione delle concessioni degli ATEM Savona 1 e Vercelli di proprietà di Edigas S.p.A., società del Gruppo Ascopiave, per circa 19.000 PDR;
  • la cessione da parte del Gruppo Iren in favore di Ascopiave della propria partecipazione del 19,7% del capitale di Romeo Gas S.p.A., società titolare, direttamente e attraverso la propria controllata Serenissima Gas S.r.l., di concessioni in Nord Italia per un totale di 126.000 PDR

In data 14 marzo 2023 il Gruppo Hera, tramite la controllata Acantho, e il Gruppo Ascopiave hanno perfezionato oggi, presso la sede di Asco Holding in Pieve di Soligo (TV), l'acquisizione del 92% delle azioni di Asco TLC, rispettivamente con le quote del 36,8% e del 55,2%. Asco TLC, società attiva dal 2001 nella prestazione di servizi ICT principalmente a clienti corporate e pubbliche amministrazioni, dispone di una rilevante rete territoriale di proprietà, dislocata in Veneto e Friuli-Venezia Giulia per oltre 2.200 km di dorsali di fibra ottica, 56 ponti di diffusione radio e 24 centrali xDSL in unbundling ed eroga i propri servizi a oltre 2.700 clienti, al 31 marzo 2023 il Gruppo ha consolidato integralmente i dati patrimoniali della Società.

Dati di sintesi delle società consolidate integralmente

Descrizione Ricavi delle
vendite e delle
prestazioni
Risultato netto Patrimonio netto Posizione finanziaria
netta (disponibilità)
Principi contabili di
riferimento
Controllante
Ascopiave S.p.A. 2.370 (2.642) 833.393 284.535 IFRS
Società consolidate integralmente
AP Reti Gas Nord Est S.r.l. 7.979 1.640 137.512 449 IFRS
AP Reti Gas S.p.A. 17.153 2.805 312.140 (4.277) IFRS
Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A. 4.733 4.274 67.274 (2.144) Ita Gaap
AP Reti Gas Vicenza S.p.A. 3.850 (69) 15.552 26.087 Ita Gaap
AP Reti Gas Rovigo S.r.l. 1.293 304 20.457 8.147 Ita Gaap
Asco Energy S.p.A. 376 (40) 510 7.164 Ita Gaap
Cart Acqua S.r.l. 127 (13) 3.964 (25) Ita Gaap
Asco Renewables S.p.A. 0 (118) (12.394) 15.958 Ita Gaap
Morina S.r.l. 34 (34) (489) 2.813 Ita Gaap
Sangineto Energie S.r.l. 91 (190) (744) 1.736 Ita Gaap
Eosforo S.r.l. 147 (45) 5.421 3.193 Ita Gaap
Green Factory S.r.l. 0 (18) (47) 850 Ita Gaap
Asco EG S.p.A. 2.141 (897) 56.401 (9.889) Ita Gaap
Salinella Eolico S.r.l. (127) (5.485) 27.006 Ita Gaap
Romeo Gas S.p.A. 3.268 213 65.259 126 Ita Gaap
Serenissima Gas S.p.A. 1.700 70 15.583 (2.015) IFRS
Asco TLC S.p.A. 2.458 263 15.057 (1.592) IFRS

Informazioni sulle società controllate consolidate con interessenze di terzi

La società Ascopiave S.p.A. detiene partecipazioni in società controllate consolidate che presentano quote di pertinenza di terzi. Si rimanda alla tabella informativa contenuta nel paragrafo precedente per l'indicazione della quota di controllo relativa ad ogni società consolidata. L'interessenza che le partecipazioni di minoranza hanno nelle attività e nei flussi finanziari del Gruppo Ascopiave è considerata dal management non significativa.

NOTE DI COMMENTO ALLE VOCI DELLO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

Attività non correnti

1. Avviamento

L'avviamento, pari ad Euro 75.335 migliaia al 31 marzo 2023, rileva un incremento rispetto al 31 dicembre 2022 pari ad Euro 13.989 migliaia, dovuto al plusvalore risultante dall'acquisizione del 55,22% delle quote di ASCO TLC S.p.A., società operante nel settore delle telecomunicazioni; per maggiori dettagli si rinvia al paragrafo "Aggregazioni aziendali" di questo resoconto intermedio di gestione. In merito si segnala che le allocazioni effettuate saranno assoggettate ad ulteriori approfondimenti e verifiche al fine di determinare, nel termine annuale previsto dai principi contabili, la definitiva contabilizzazione delle aggregazioni aziendali.

L'importo residuo si riferisce in parte al plusvalore risultante dal conferimento delle reti di distribuzione del gas effettuato dai Comuni soci negli esercizi compresi tra il 1996 e il 1999 ed in parte al plusvalore pagato in sede di acquisizione di alcuni rami d'azienda relativi alla distribuzione del gas naturale. Tra questi gli avviamenti rilevati a seguito della fusione per incorporazione di Unigas Distribuzione S.r.l. in Ascopiave S.p.A., per Euro 9.368 migliaia, all'acquisto della totalità del capitale sociale della società di nuova costituzione AP Reti Gas Nord Est S.r.l. per Euro 14.149 migliaia, all'acquisto delle quote di Romeo Gas S.p.A. per Euro 4.853 migliaia, società operanti nella distribuzione del gas naturale, ed infine all'acquisto delle quote di Eusebio Energia S.r.l. per Euro 7.220 migliaia società operante nella produzione di energia da fonti rinnovabili.

Ai fini della determinazione del valore recuperabile, l'avviamento viene allocato alle Cash Generating Unit costituite dall'attività di distribuzione del gas naturale (CGU distribuzione gas) e all'attività di produzione di energia da fonti rinnovabili (CGU produzione energia).

(migliaia di Euro) 31 dicembre 2022 Incrementi 31 marzo 2023
Distribuzione gas naturale 54.125 0 54.125
Produzione energia da fonti rinnovabili 7.220 0 7.220
Telecomunicazioni 0 13.989 13.989
Avviamento 61.346 13.989 75.335

La seguente tabella evidenzia il saldo degli avviamenti iscritti al termine dei periodi considerati:

I primi mesi del 2023 sono ancora caratterizzati dalla crisi internazionale avviata a febbraio 2022 quando si è acceso il conflitto Russo-Ucraino e che tutt'ora è in atto. L'andamento inflazionistico ravvivatosi a seguito della crisi e che per tutto il 2022 ha continuato la sua crescita interessando in primis il prezzo del gas naturale e del petrolio per poi ripercuotersi sugli altri beni di consumo che, per manifattura o trasporto degli stessi, richiedono il consumo di energia, ha rallentato la sua corsa ma permane un contesto di forte potenziale volatilità. Non avendo ancora piegato significativamente la curva inflazionistica inoltre sta perdurando l'azione delle banche centrali sui tassi di interesse che sono stati significativamente innalzati a partire dagli ultimi mesi del 2022 ma potrebbero subire ulteriori aggiustamenti al rialzo anche nell'anno in corso.

Al 31 marzo 2023 gli amministratori hanno valutato l'andamento economico finanziario del Gruppo, valutato il contesto macroeconomico e verificato le eventuali variazioni degli indicatori esterni e dei valori interni utilizzati nella realizzazione dei test di impairment effettuati in sede di predisposizione del bilancio al 31 dicembre 2022. Visti i risultati conseguiti nel corso del periodo di riferimento, gli effetti degli interventi effettuati e gli esiti dei test di impairment effettuati in sede di predisposizione del bilancio al 31 dicembre 2022, gli amministratori hanno valutato le variazioni riscontrate degli indicatori esterni e dei valori interni, a suo tempo utilizzati per la stima dei valori recuperabili dalle singole unità generatrici di flussi di cassa, non significativi; conseguentemente non hanno ritenuto pertanto necessario effettuare nuovamente un full impairment test sul valore di iscrizione degli avviamenti.

2. Altre immobilizzazioni immateriali

La tabella che segue mostra l'evoluzione del costo storico e degli ammortamenti accumulati delle altre immobilizzazioni immateriali al termine dei periodi considerati:

31.03.2023 31.12.2022
(migliaia di Euro) Costo
storico
Fondo
ammortamento
Fondo svalutazione
da impairment
Valore
netto
contabile
Costo
storico
Fondo
ammortamento
Valore
netto
contabile
Diritti di brevetto industriale ed opere dell'ingegno 12.608 (6.875) (10) 5.724 12.136 (6.454) 5.682
Concessioni, licenze, marchi e diritti 20.990 (17.035) (276) 3.679 19.075 (15.701) 3.374
Altre immobillizzazioni immateriali 12.181 (4.884) 0 7.297 12.175 (4.905) 7.270
Immobilizzazioni immmateriali in regime di concessione IFRIC 12 1.254.351 (616.763) 0 637.588 1.251.319 (615.411) 635.907
Immobilizzazioni immateriali in corso in regime di conc.IFRIC 12 47.069 0 0 47.069 45.934 0 45.934
Immobilizzazioni immateriali in corso ed acconti 41 0 0 41 229 0 229
Altre immobillizzazioni immateriali 1.347.672 (645.988) (286) 701.398 1.340.867 (642.470) 698.397

La tabella che segue mostra la movimentazione delle immobilizzazioni immateriali nel trimestre considerato ed in quello dell'esercizio precedente:

31.12.2022 31.03.2023
Valore Variazione Ampliamento del Decremento Riclassifiche Ammortamenti Decremento Valore
(migliaia di Euro) netto del periodo perimetro di IFRS 5 del periodo fondi netto
contabile consolidamento ammortamento contabile
Diritti di brevetto industriale ed opere dell'ingegno 5.682 183 50 192 5.724
Concessioni, licenze, marchi e diritti 3.374 (0) 486 181 3.679
Altre immobillizzazioni immateriali 7.270 34 0 7 7.297
Immobilizzazioni immmateriali in regime di concessione IFRIC 12 635.907 12.554 0 1.322 (3.548) 9.072 (424) 637.588
Immobilizzazioni immateriali in corso in regime di conc.IFRIC 12 45.934 1.169 0 0 (34) 0 47.069
Immobilizzazioni immateriali in corso ed acconti 229 (199) 12 0 41
Altre immobillizzazioni immateriali 698.397 13.741 548 1.323 (3.583) 9.452 (424) 701.398
31.12.2021 31.03.2022
Valore Variazione Ampliamento del Decremento Ammortamenti Decremento Valore
(migliaia di Euro) netto del periodo perimetro di del periodo fondi netto
contabile consolidamento ammortamento contabile
Diritti di brevetto industriale ed opere dell'ingegno 3.370 3 0 108 3.265
Concessioni, licenze, marchi e diritti 3.296 5 815 205 3.911
Altre immobillizzazioni immateriali 5.537 0 1.775 54 7.258
Immobil.materiali in regime di concessione IFRIC 12 550.367 22.117 0 0 7.763 564.722
Imm.materiali in corso in regime di conc.IFRIC 12 34.701 (11.234) 0 48 0 23.419
Immobilizzazioni immateriali in corso ed acconti 735 82 0 0 817
Altre immobillizzazioni immateriali 598.007 10.973 2.590 49 8.130 0 603.391

L'ampliamento del perimetro di consolidamento, avvenuto con l'acquisizione di Asco TLC S.p.A., ha determinato l'iscrizione di immobilizzazioni immateriali per Euro 548 migliaia mentre, per effetto del perfezionamento della consegna degli impianti di distribuzione del gas naturale ricompresi nell'Atem Udine 2 perfezionato in data 1° aprile 2023, le immobilizzazioni ad essi correlate sono stati riclassificati nella voce "attività destinate alla vendita" in ottemperanza dei dettami del principio IFRS 5. La riclassifica ha interessato immobilizzazioni in regime di concessione IFRIC 12, ed immobilizzazioni in corso in regime di concessione IFRIC 12, per complessivi Euro 3.583 migliaia.

A parità di perimetro di consolidamento, gli investimenti realizzati nel corso del primo trimestre dell'esercizio risultano pari ad Euro 13.741 migliaia e sono principalmente relativi ai costi sostenuti per la realizzazione delle infrastrutture necessarie alla distribuzione del gas naturale.

Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzo di opere dell'ingegno

Nel corso del primo trimestre dell'esercizio la voce "diritti di brevetto industriali e opere dell'ingegno" ha registrato investimenti pari ad Euro 183 migliaia e quote di ammortamento pari ad Euro 192 migliaia. L'ampliamento del perimetro di consolidamento ha determinato l'incremento della voce per Euro 50 migliaia. Gli investimenti realizzati a parità di perimetro di consolidamento sono principalmente relativi all'acquisto di licenze software.

Concessioni, licenze, marchi e diritti simili

La voce accoglie principalmente i costi riconosciuti agli enti concedenti (Comuni) e/o ai gestori uscenti a seguito dell'aggiudicazione e/o del rinnovo delle relative gare per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale, piuttosto che i costi per l'acquisizione di licenze d'uso. A parità di perimetro di consolidamento, nel corso del primo trimestre dell'esercizio, la voce ha registrato investimenti e quote di ammortamento pari ad Euro 181 migliaia. Gli affidamenti ottenuti, a seguito dell'attuazione del Decreto Legislativo n. 164/00 (Decreto Letta), risultano ammortizzati con una vita utile pari a 12 anni ai sensi della durata della concessione prevista dal decreto stesso.

L'ampliamento del perimetro di consolidamento ha determinato l'iscrizione di concessioni, licenze, marchi e diritti simili per Euro 486 migliaia.

Altre immobilizzazioni immateriali

A parità di perimetro di consolidamento la voce "Altre immobilizzazioni immateriali" ha registrato investimenti pari ad Euro 34 migliaia e quote di ammortamento pari ad Euro 7 migliaia.

Impianti e macchinari in regime di concessione

La voce accoglie i costi sostenuti per la realizzazione degli impianti e della rete di distribuzione del gas naturale, degli allacciamenti alla stessa, nonché per la posa di gruppi di riduzione e di misuratori. Al termine del primo trimestre dell'esercizio la voce ha registrato una variazione positiva netta complessiva pari ad Euro 1.681 migliaia. A seguito del perfezionamento della consegna degli impianti di distribuzione del gas naturale ricompresi nell'Atem Udine 2 perfezionato in data 1° aprile 2023, le immobilizzazioni ad essi correlate sono stati riclassificati nella voce "attività destinate alla vendita" in ottemperanza dei dettami del principio IFRS 5 per Euro 3.548 migliaia.

Al netto della variazione pocanzi descritta la voce ha evidenziato un incremento principalmente spiegato dagli investimenti effettuati nel corso del primo trimestre dell'esercizio e dalla riclassifica degli investimenti realizzati nel corso dell'anno precedente ma entrati in esercizio nel corso del periodo di riferimento. Gli investimenti, comprensivi delle riclassifiche delle immobilizzazioni in corso, risultano pari ad Euro 12.554 migliaia. L'incremento è stato in parte compensato dalle quote di ammortamento del periodo e dai decrementi registrati nel corso dello stesso, in particolare correlati alla sostituzione dei misuratori.

Le infrastrutture situate in Comuni nei quali non è stata posta in gara la concessione per la distribuzione del gas naturale sono ammortizzate applicando la minore tra la vita tecnica degli impianti e la vita utile indicata da ARERA in ambito tariffario. La vita tecnica degli impianti è stata oggetto di valutazione esterna da parte di un perito indipendente che ha determinato l'obsolescenza tecnica dei beni realizzati.

Immobilizzazioni immateriali in corso in regime di concessione

La voce accoglie i costi sostenuti per la costruzione degli impianti e della rete di distribuzione del gas naturale realizzati parzialmente in economia e non ultimati al termine del trimestre di riferimento. La voce ha registrato un incremento pari ad Euro 1.169 migliaia nel corso del periodo. La riclassifica effettuata in ottemperanza dei dettami del principio IFRS 5, e correlato alla consegna degli impianti ubicati nell'Atem Udine 2 già descritta nel paragrafo precedente, ha determinato una riduzione della voce pari ad Euro 34 migliaia.

Immobilizzazioni immateriali in corso

La voce accoglie i costi sostenuti per l'acquisto e lo sviluppo di software gestionali non ultimati al termine del primo trimestre dell'esercizio e correlati al core business della distribuzione del gas naturale. Il decremento registrato è principalmente spiegato dalla riclassifica degli investimenti realizzati in esercizi precedenti ma entrati in esercizio nel corso del periodo di riferimento.

3. Immobilizzazioni materiali

La tabella che segue mostra l'evoluzione del costo storico e degli ammortamenti accumulati delle immobilizzazioni materiali al termine di ogni periodo considerato:

31.03.2023 31.12.2022
Costo Fondo Fondo svalutazione Valore Costo Fondo Fondo Valore
storico ammortamento da impairment netto storico ammortamento svalutazione da netto
(migliaia di Euro) contabile impairment contabile
Terreni e fabbricati 52.796 (20.951) (267) 31.578 51.292 (20.061) (265) 30.966
Impianti e macchinari 183.639 (106.081) (5.657) 71.902 161.419 (93.917) (1.132) 66.371
Attrezzature industriali e commerciali 5.527 (4.633) (70) 824 5.250 (4.411) 838
Altri beni 35.425 (29.687) (248) 5.491 23.715 (20.396) 3.319
Immobilizzazioni materiali in corso ed acconti 27.027 0 (55) 26.972 24.674 0 (55) 24.620
Diritti d'uso 15.382 (3.069) 12.313 14.616 (2.297) 12.319
Immobilizzazioni materiali 319.796 (164.421) (6.296) 149.079 280.965 (141.082) (1.451) 138.432

La tabella che segue mostra la movimentazione delle immobilizzazioni materiali nel primo trimestre dell'esercizio considerato ed in quello dell'esercizio precedente:

31.12.2022 31.03.2023
Valore Variazione Ampliamento del Riclassifiche Ammortamenti Valore
netto del periodo perimetro di IFRS 5 del periodo netto
(migliaia di Euro) contabile consolidamento contabile
Terreni e fabbricati 30.966 0 989 (64) 313 31.578
Impianti e macchinari 66.371 0 7.038 1.507 71.902
Attrezzature industriali e commerciali 838 12 5 32 824
Altri beni 3.319 111 2.176 115 5.491
Immobilizzazioni materiali in corso ed acconti 24.620 1.902 451 0 26.972
Diritti d'uso 12.319 52 246 304 12.313
Immobilizzazioni materiali 138.432 2.078 10.905 (64) 2.271 149.079
31.12.2021 31.03.2022
Valore Variazione Ampliamento del Ammortamenti Valore
netto del periodo perimetro di del periodo netto
(migliaia di Euro) contabile consolidamento contabile
Terreni e fabbricati 27.856 0 3.341 301 30.897
Impianti e macchinari 14.512 114 57.014 33 71.607
Attrezzature industriali e commerciali 649 18 3 29 641
Altri beni 2.646 24 43 105 2.608
Immobilizzazioni materiali in corso ed acconti 297 (128) 1.953 0 2.122
Diritti d'uso 12.051 0 0 267 11.784
Immobilizzazioni materiali 58.012 28 62.354 736 119.658

L'ampliamento del perimetro di consolidamento, avvenuto con l'acquisizione di Asco TLC S.p.A., ha determinato l'iscrizione di immobilizzazioni materiali per Euro 10.894 migliaia. Le stesse sono principalmente rappresentative dei valori contabili delle infrastrutture di telecomunicazione quali la rete in fibra ottica ed annesse derivazioni nonché i data center per la gestione dei dati.

del perfezionamento della consegna degli impianti di distribuzione del gas naturale ricompresi nell'Atem Udine 2 perfezionato in data 1° aprile 2023, le immobilizzazioni ad essi correlate sono stati riclassificati nella voce "attività destinate alla vendita" in ottemperanza dei dettami del principio IFRS 5. La riclassifica ha interessato la voce terreni e fabbricati per Euro 64 migliaia.

Terreni e fabbricati

L'ampliamento del perimetro di consolidamento ha determinato l'iscrizione dei valori iscritti nella voce dalla società neo controllata per complessivi Euro 989 migliaia. Le stesse rappresentano principalmente i fabbricati ed i terreni correlati al data center. A parità di perimetro di consolidamento la voce comprende prevalentemente i fabbricati di proprietà relativi alla sede aziendale, agli uffici e magazzini periferici. Nel corso del primo trimestre dell'esercizio la voce non ha registrato investimenti e le quote di ammortamento pari ad Euro 313 migliaia.

Impianti e macchinari

A parità di perimetro di consolidamento, nel corso del primo trimestre dell'esercizio, la voce impianti e macchinari non ha registrato investimenti e le quote di ammortamento sono risultate pari ad Euro 1.507 migliaia. La voce accoglie principalmente i valori contabili degli impianti idroelettrici gestiti dal Gruppo.

L'ampliamento del perimetro di consolidamento ha determinato un aumento della voce pari ad Euro 7.038 migliaia accogliendo prevalentemente i valori contabili delle reti in fibra ottica.

Attrezzature industriali e commerciali

La voce "Attrezzature industriali e commerciali", a parità di perimetro di consolidamento, ha registrato investimenti per Euro 22 migliaia. La voce accoglie i costi sostenuti per l'acquisto degli strumenti necessari al servizio di manutenzione degli impianti di distribuzione ed all'attività di misura. L'ampliamento del perimetro di consolidamento ha determinato un aumento della voce pari ad Euro 5 migliaia.

Altri beni

Nel corso del primo trimestre dell'anno, a parità di perimetro di consolidamento, gli investimenti realizzati risultano pari ad Euro 111 migliaia e sono principalmente spiegati dai costi sostenuti per l'acquisto di hardware e di veicoli aziendali. L'ampliamento del perimetro di consolidamento ha determinato un aumento della voce pari ad Euro 2.176

migliaia accogliendo prevalentemente i server e gli hardware che compongono i Datacenter della Società.

Immobilizzazioni materiali in corso ed acconti

A parità di perimetro di consolidamento la voce include essenzialmente i costi sostenuti per la costruzione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili nonché, con minore rilevanza, interventi di manutenzione straordinaria delle sedi aziendali e/o magazzini periferici, non ultimati alla data di chiusura del periodo. Nel corso del periodo la voce ha registrato una variazione pari ad Euro 1.902 migliaia principalmente correlati alla realizzazione di un parco eolico ed alla realizzazione di un parco fotovoltaico.

L'ampliamento del perimetro di consolidamento ha determinato l'iscrizione di immobilizzazioni in corso per Euro 451 migliaia al 31 marzo 2023.

Diritti d'uso

La voce accoglie i diritti d'uso correlati all'applicazione di IFRS 16. L'applicazione del principio ha riguardato principalmente i contratti di leasing operativi relativi a immobilizzazioni materiali, quali locazione di immobili e noleggio di automezzi ed autocarri.

L'ampliamento del perimetro di consolidamento ha determinato l'iscrizione di immobilizzazioni in corso per Euro 246 migliaia al 31 marzo 2023.

4. Partecipazioni

La tabella che segue mostra la movimentazione delle partecipazioni al termine di ogni periodo considerato:

Variazione del Valutazione a
(migliaia di Euro) 31 dicembre 2022 periodo
patrimonio netto
31 marzo 2023
Partecipazioni in imprese controllate e collegate 358.029 0
(9.646)
348.383
Partecipazioni in altre imprese 78.257 0
0
78.257
Partecipazioni 436.287 0
(9.646)
426.640

Nel corso del primo trimestre dell'esercizio le voci correlate alle partecipazioni hanno registrato una diminuzione complessiva pari ad Euro 9.646 migliaia correlati alle partecipazioni in imprese collegate.

La tabella di seguito riportata evidenzia il dettaglio delle partecipazioni iscritte al termine dei periodi considerati:

(migliaia di Euro) 31 marzo 2023 31 dicembre 2022
Partecipazione in Estenergy S.p.A. 339.888 349.534
Partecipazione in Cogeide S.p.A. 8.496 8.496
Partecipazioni in imprese collegate 348.383 358.029
Partecipazione in Hera Comm S.p.A. 54.000 54.000
Partecipazione in ACSM - AGAM SPA 24.254 24.254
Partecipazione in Banca di Credito Cooperativo del 1 1
Partecipazione iBanca Alto Vicentino 1 1
Partecipazione BCC Busto Garolfo e Buguggiate 1 1
Partecipazione A2A SECURITY 1 1
Partecipazioni in altre imprese 78.257 78.257
Partecipazioni 426.640 436.287

Partecipazioni in imprese controllate e collegate

Al termine del primo trimestre dell'esercizio 2023 risultano iscritte partecipazioni in società collegate pari a 348.383 migliaia di Euro, importo relativo alla partecipazione del 40% detenuta in EstEnergy S.p.A. ed alla partecipazione del 19% detenuta in Cogeide S.p.A..

La partecipazione in Estenergy, pari ad Euro 339.988 migliaia, ha registrato una diminuzione pari ad Euro 9.646 migliaia. La variazione registrata nel corso del trimestre è spiegata dalla valutazione con il metodo del patrimonio netto dei risultati consolidati maturati nel periodo nonché dalla variazione patrimoniale registrata dalle riserve, in particolare, della riserva di hedge accounting.

Relativamente alla partecipazione in Cogeide, pari ad Euro 8.496 migliaia, non si rilevano variazioni.

La tabella di seguito riportata evidenzia la situazione patrimoniale, finanziaria ed economica del Gruppo Estenergy alla data di chiusura del periodo di riferimento e di quello dell'esercizio precedente:

Primo trimestre Primo trimestre Primo trimestre Primo trimestre
(Valori comprensivi di scritture di consolidamento ed espressi in 2023
2023
2022 pro-quota 2022
milioni di Euro) pro-quota
Attività non correnti 262,5 656,3 321,7 670,2
Attività correnti 267,8 669,6 306,4 638,4
Patrimonio netto del Gruppo 270,8 676,9 365,0 760,3
Patrimonio netto di Terzi 0,3 0,9 0,7 1,4
Passività non correnti 203,7 509,3 29,7 62,0
Passività correnti 55,5 138,8 232,8 485,0
Ricavi 154,8 322,6 269,0 560,5
Costi 148,0 308,3 250,3 521,5
Margine operativo lordo 6,8 14,2 18,7 38,9
Ammortamenti e svalutazioni 5,1 10,6 4,9 10,2
Risultato operativo 1,8 3,7 13,8 28,8
Risultato netto del Gruppo (0,1) (0,2) 11,3 23,5
Risultato netto di Terzi 0,0 0,1 0,1 0,3
Posizione finanziaria netta 49,3 123,2 (28,2) (58,8)

Partecipazioni in altre imprese

Al termine del primo trimestre dell'esercizio 2023 le partecipazioni in altre imprese risultano pari ad Euro 78.257 migliaia. La voce accoglie le partecipazioni costituite per Euro 53.331 migliaia dal 3% del capitale sociale di Hera Comm, acquisito a seguito della sottoscrizione della partnership commerciale con il Gruppo Hera, perfezionata in data 19 dicembre 2019, per Euro 24.923 migliaia dal 5,00% del capitale sociale di Acsm Agam S.p.A., il cui valore è stato oggetto di riduzione per Euro 1.806 migliaia nell'esercizio 2020, nonché le partecipazioni residue pari ad Euro 4 migliaia relative alle quote nella Banca Prealpi SanBiagio Credito Cooperativo - Soc. Coop. per Euro 1 migliaia, nella Banca Alto Vicentino S.p.A. per Euro 1 migliaia, per Euro 1 migliaia nella BCC Busto Garolfo e Buguggiate e per Euro 1 migliaia nella A2A SECURITY.

Si segnala che Ascopiave S.p.A. detiene delle opzioni di vendita sulla partecipazione detenuta nell'impresa collegata EstEnergy e sulla partecipazione detenuta in Hera Comm che, al termine del primo trimestre dell'esercizio hanno evidenziato un fair value nullo.

5. Altre attività non correnti

La tabella che segue evidenzia i saldi delle altre attività non correnti al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31 marzo 2023 31 dicembre 2022
Depositi cauzionali 2.460 2.457
Altri crediti 2.148 2.169
Altre attività non correnti 4.607 4.625

Al termine del primo trimestre dell'esercizio 2023 le attività non correnti registrano una diminuzione complessiva rispetto all'esercizio precedente pari ad Euro 18 migliaia.

L'ampliamento del perimetro di consolidamento ha determinato l'iscrizione di attività non correnti per Euro 86 migliaia mentre a parità di perimetro di consolidamento si rileva una diminuzione pari ad Euro 104 migliaia principalmente spiegata dalla riduzione registrata dai depositi cauzionali per Euro 83 migliaia.

6. Attività finanziarie non correnti

La tabella che segue evidenzia il saldo delle attività finanziarie non correnti al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31 marzo 2023 31 dicembre 2022
Altri Crediti di natura finanziaria oltre 12 mesi 2.880 2.868
Attività finanziarie non correnti 2.880 2.868

Le attività finanziarie non correnti passano da Euro 2.868 migliaia dell'esercizio 2022 ad Euro 2.880 migliaia del trimestre di riferimento evidenziando un incremento pari ad Euro 12 migliaia dovuta alla variazione del perimetro di consolidamento. La voce accoglie i crediti finanziari iscritti nei confronti di Enti Locali e derivanti da accordi transattivi sottoscritti in esercizi precedenti con gli stessi per la valorizzazione delle infrastrutture di distribuzione del gas naturale. Il valore iscritto nella voce attività finanziarie non correnti rappresenta le quote in scadenza oltre i 12 mesi dalla data di chiusura del presente resoconto intermedio di gestione e in ragione della durata della rateizzazione concordata la posta e stata oggetto di attualizzazione.

Il credito si somma al credito vantato nei confronti del Comune di Costabissara, con il quale era stato sottoscritto un accordo transattivo di valorizzazione delle infrastrutture di distribuzione del gas naturale.

7. Attività per imposte anticipate

La tabella che segue evidenzia il saldo delle imposte anticipate al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31 marzo 2023 31 dicembre 2022
Crediti per imposte anticipate 40.134 39.252
Attività per imposte anticipate 40.134 39.252

Al termine del primo trimestre dell'esercizio 2023 la voce registra un incremento complessivo rispetto al termine dell'esercizio precedente pari ad Euro 882 migliaia. L'ampliamento del perimetro di consolidamento ha determinato l'iscrizione di attività per imposte anticipate per Euro 218 migliaia.

A parità di perimetro di consolidamento le imposte anticipate passano da Euro 39.252 migliaia dell'esercizio 2022 ad Euro 39.916 migliaia del periodo di riferimento, registrando un incremento di Euro 664 migliaia. Nella determinazione delle imposte si è fatto riferimento all'aliquota IRES e, ove applicabile, all'aliquota IRAP vigenti, in relazione al periodo di imposta che comprende la data del 31 marzo 2023 e al momento in cui si stima si riverseranno le eventuali differenze temporanee.

Attività correnti

8. Rimanenze

31 marzo 2023 31 dicembre 2022
(migliaia di Euro) Valore Lordo F.do Valore netto Valore Lordo F.do Valore netto
Svalutazione Svalutazione
Combustibili e materiale a magazzino 9.447 (213) 9.234 7.372 (39) 7.333
Titoli efficienza energetica 6.065 0 6.065 4 0 4
Rimanenze 15.512 (213) 15.299 7.376 (39) 7.337

La tabella che segue mostra la composizione della voce per ogni periodo considerato:

Al termine del primo trimestre dell'esercizio 2023 le rimanenze risultano pari ad Euro 15.299 migliaia, registrando un incremento pari ad Euro 7.963 migliaia rispetto al 31 dicembre 2022 in parte spiegato, per Euro 941 migliaia, dalla variazione del perimetro di consolidamento. A parità di perimetro l'incremento è principalmente spiegato dall'acquisto di titoli di efficienza energetica per Euro 6.061 migliaia.

I materiali a magazzino vengono utilizzati per le opere di manutenzione o per la realizzazione degli impianti di distribuzione. In quest'ultimo caso il materiale viene riclassificato tra le immobilizzazioni materiali in seguito all'installazione. A parità di perimetro la voce ha registrato un incremento per Euro 961 migliaia passando da Euro 7.333 migliaia del 31 dicembre 2022, ad Euro 9.234 migliaia del periodo di riferimento.

Le rimanenze sono esposte al netto del fondo svalutazione magazzino, pari ad Euro 213 migliaia al termine del periodo, al fine di adeguare il valore delle stesse alla loro possibilità di realizzo o utilizzo. Si segnala che l'ampliamento del perimetro ha determinato un incremento del fondo iscritto pari ad Euro 174 migliaia.

9. Crediti commerciali

La tabella che segue mostra la composizione della voce per ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31 marzo 2023 31 dicembre 2022
Crediti vers clienti 7.837 11.500
Crediti per fatture da emettere 20.219 10.994
Fondo svalutazione crediti (2.347) (2.396)
Crediti commerciali 25.709 20.098

I crediti commerciali, passando da Euro 20.098 migliaia dell'esercizio 2022 ad Euro 25.709 migliaia del periodo di riferimento, registrano un incremento pari ad Euro 5.611 migliaia.

L'ampliamento del perimetro di consolidamento, avvenuto a seguito del perfezionamento dell'operazione di acquisto delle quote di ASCO TLC S.p.A, ha determinato l'aumento della voce per Euro 1.506 migliaia di cui: Euro 1.268 migliaia di crediti per fatture emesse (al netto del fondo rischi accantonato) ed Euro 239 migliaia correlati a fatture da emettere.

A parità di perimetro di consolidamento la voce dai crediti commerciali registra un incremento pari ad Euro 4.105 migliaia. Si segnala che sono stati riclassificati tra i debiti commerciali i saldi negativi registrati al termine del periodo nei confronti dei clienti in ragione delle note di credito emesse agli stessi. Il significativo ammontare delle note di credito è principalmente spiegato dagli effetti dei, susseguitesi, Decreti Legge Aiuti che disponevano l'applicazione di sconti funzionali a calmierare gli aumenti delle bollette. La regolazione ha inserito lo sconto applicato tra le componenti tariffarie e, conseguentemente, è stato regolarizzato con esse sia nei confronti delle società di vendita operanti nel territorio in cui insiste la rete delle società di distribuzione del Gruppo che nei confronti di CSEA. Lo sconto sancito ed applicato, risultando superiore rispetto alla tariffa di vettoriamento, ha determinato l'emissione di note di credito nei confronti delle società di vendita, in particolare, nell'ultimo trimestre dell'anno, periodo in cui iniziano ad intensificarsi i consumi dei clienti finali.

I crediti verso clienti sono esposti al netto degli acconti di fatturazione e sono tutti esigibili entro i successivi 12 mesi.

Il fondo svalutazione crediti, pari ad Euro 2.347 migliaia, rappresenta principalmente i rischi in capo alle società del settore energie rinnovabili (Euro 1.661 migliaia) ed alle società di distribuzione del Gruppo; l'ampliamento del perimetro di consolidamento ha comportato un incremento per Euro 71 migliaia e la diminuzione per Euro 120 migliaia a parità di perimetro di consolidamento è dovuta all'utilizzo del fondo per Euro 280 miglia ed a nuovi accantonamenti per Euro 160 migliaia.

La movimentazione del fondo svalutazione crediti nel corso del trimestre è riportata nella tabella seguente:

(migliaia di Euro) 31 marzo 2023 31 dicembre 2022
Fondo svalutazione crediti iniziale 2.396 698
Accantonamenti 160 44
Variazione perimetro di consolidamento 71 1.661
utilizzi (280) (6)
Fondo svalutazione crediti finale 2.347 2.396

La seguente tabella evidenzia la ripartizione dei crediti verso clienti per fatture emesse in base all'anzianità, evidenziando la capienza del fondo svalutazione crediti rispetto all'anzianità del credito:

(migliaia di Euro) 31 marzo 2023 31 dicembre 2022
Crediti commerciali lordi per fatture emesse 7.837 11.500
- fondo svalutazione crediti commerciali (2.347) (2.396)
Crediti commerciali netti per fatture emesse 5.490 9.104
Ageing dei crediti commerciali per fatture emesse:
- a scadere 6.089 9.591
- scaduti entro 6 mesi 659 700
- scaduti da 6 a 12 mesi 158 465
- scaduti oltre 12 mesi 930 745

10.Altre attività correnti

La seguente tabella evidenzia la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31 marzo 2023 31 dicembre 2022
Crediti per consolidato fiscale 204 289
Risconti attivi annuali 3.733 1.185
Anticipi a fornitori 1.647 562
Ratei attivi annuali 52 19
Crediti verso Cassa Servizi Energetici Ambientali 85.043 113.586
Credito IVA 37.048 15.315
Crediti UTF e Addizionale Regionale/Provinciale 40 40
Altri crediti 3.124 2.884
Altre attività correnti 130.891 133.880

L'ampliamento del perimetro di consolidamento, avvenuto a seguito del perfezionamento dell'operazione di acquisto delle quote di ASCO TLC S.p.A ha determinato l'aumento della voce per Euro 1.491 migliaia di cui Euro 1.435 migliaia relativi a risconti attivi annuali. A parità di perimetro di consolidamento la diminuzione rilevata dalla voce risulta pari ad Euro 4.480 migliaia passando da Euro 133.880 migliaia ad Euro 129.400 migliaia. La diminuzione è principalmente spiegata dai minori crediti iscritti nei confronti della Cassa Servizi Energetici ed Ambientali per Euro 28.543 migliaia,

in parte compensata da maggiori crediti IVA per Euro 21.733 migliaia voci entrambe correlate all'emissione di note di credito di importo rilevante dovute alle diverse modalità di fatturazione delle componenti accessorie del servizio di distribuzione del gas nonché dall'incremento dei risconti attivi annuali per Euro 1.113 migliaia e degli anticipi a fornitori per Euro 1.058 migliaia.

Al termine del primo trimestre dell'esercizio i crediti iscritti nei confronti della Cassa Servizi Energetici e Ambientali (CSEA) risultano pari ad Euro 85.043 migliaia e sono costituiti prevalentemente da crediti correlati al raggiungimento degli obiettivi di risparmio energetico per Euro 17.398 migliaia, a crediti iscritti in ragione delle componenti tariffarie applicate al servizio di distribuzione del gas naturale componenti tariffarie per Euro 66.984 migliaia e ai saldi di perequazione per il residuo. I primi sono conteggiati valorizzando i quantitativi di titoli di efficienza energetica consegnati, al netto degli acconti incassati in relazione agli stessi, nonché il quantitativo di titoli maturati sino al 31 marzo 2023 ma non ancora consegnati alla stessa data. Si segnala che il contributo unitario utilizzato per la quantificazione economica dell'adempimento è pari al contributo definitivo fissato per gli obiettivi correlati a periodi regolamentari chiusi, mentre è pari al fair value del contributo previsionale per i contributi in corso di maturazione al 31 marzo 2023, pari ad Euro 250 (Euro 250 al 31 dicembre 2022).

11. Attività finanziarie correnti

La seguente tabella evidenzia la composizione delle attività finanziarie correnti al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31 marzo 2023 31 dicembre 2022
Altre attività finanziarie correnti 812 820
Attività finanziarie correnti 812 820

Le attività finanziarie correnti registrano un decremento pari ad Euro 8 migliaia, passando da Euro 820 migliaia del 31 dicembre 2022 ad Euro 812 migliaia del periodo di riferimento. La diminuzione è principalmente spiegata dalla variazione del perimetro di consolidamento per Euro 10 migliaia.

Si segnala che al termine del periodo la voce accoglie altresì, la quota a breve del credito iscritto nei confronti di Hera S.p.A. relativo all'accordo transattivo sulle accise per Euro 400 migliaia, al credito verso il comune di Creazzo per Euro 138 migliaia e del credito iscritto nei confronti del comune di Costabissara per Euro 165 migliaia, sorto a seguito dell'accordo transattivo raggiunto con l'Ente Locale nel corso dell'esercizio 2019.

12. Crediti Tributari

La seguente tabella evidenzia la composizione dei crediti tributari al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31 marzo 2023 31 dicembre 2022
Crediti IRAP 1.070 1.021
Crediti IRES 2.929 2.745
Altri crediti tributari 306 333
Crediti tributari 4.305 4.100

L'ampliamento del perimetro di consolidamento, avvenuto a seguito del perfezionamento dell'operazione di acquisto delle quote di ASCO TLC S.p.A. ha determinato un aumento dei crediti tributari pari ad Euro 268 migliaia mentre a parità di perimetro di consolidamento la voce registra una diminuzione per Euro 62 migliaia. La voce accoglie il residuo credito, degli acconti IRAP versati e degli acconti IRES.

13. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31 marzo 2023 31 dicembre 2022
Depositi bancari e postali 62.987 76.900
Denaro e valori in cassa 20 17
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 63.007 76.917

L'ampliamento del perimetro di consolidamento, avvenuto a seguito del perfezionamento dell'operazione di acquisto delle quote di ASCO TLC S.p.A., ha determinato l'aumento della voce per Euro 1.763 migliaia. A parità di perimetro di consolidamento le disponibilità liquide hanno registrato una diminuzione pari ad Euro 15.672 migliaia passando da Euro 76.917 migliaia del 2022 ad Euro 61.245 migliaia del periodo di riferimento.

Le disponibilità liquide si riferiscono principalmente ai saldi contabili bancari ed alle casse sociali e per una migliore comprensione delle variazioni dei flussi di cassa intercorsi nel corso del periodo si rimanda al rendiconto finanziario.

Posizione finanziaria netta

L'indebitamento finanziario netto del Gruppo al termine degli esercizi di riferimento è il seguente:

(migliaia di Euro) 31 marzo 2023 31 dicembre 2022
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 63.007 76.917
Attività finanziarie correnti 5.745 6.493
Passività finanziarie correnti (16.117) (34.911)
Debiti verso banche e finanziamenti (233.097) (183.285)
Posizione finanziaria netta a breve (180.462) (134.786)
Attività finanziarie non correnti 2.880 2.868
Finanziamenti a medio e lungo termine (164.829) (178.538)
Obbligazioni in circolazione a lungo termine (83.581) (94.033)
Passività finanziarie non correnti (7.341) (7.368)
Posizione finanziaria netta a medio lungo (252.871) (277.071)
Posizione finanziaria netta (433.333) (411.857)

Per i commenti alle principali dinamiche che hanno comportato la variazione della posizione finanziaria netta si rimanda all'analisi dei dati finanziari del Gruppo riportata nel paragrafo "Commento ai risultati economico finanziari del primo trimestre dell'esercizio 2023" ed al paragrafo "Finanziamenti a medio e lungo termine" di questo Resoconto intermedio di gestione.

14. Attività correnti su strumenti finanziari derivati

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31 marzo 2023 31 dicembre 2022
Attività su derivati materia prima 2.123 988
Attività su derivati su tassi di interesse 4.933 5.673
Attività non correnti su derivati finanziari 7.056 6.661

Le attività correnti su strumenti finanziari derivati sono principalmente relative ai contratti di copertura su tassi di interesse sottoscritti dalla capogruppo Ascopiave S.p.A. il cui fair value al termine del primo trimestre dell'esercizio è

risultato pari ad Euro 4.933 migliaia. La voce accoglie altresì Euro 2.123 migliaia rappresentativi del fair value dei derivati sottoscritti a copertura del prezzo dell'energia elettrica prodotta dagli impianti idroelettrici della società Asco EG. In merito alle attività e passività correlate ad attività su derivati si rinvia al paragrafo "Fattori di rischio ed incertezza" di questo Resoconto intermedio di gestione nel quale sono evidenziati gli effetti ad essi correlati.

Si segnala che al termine del primo trimestre dell'esercizio la voce accoglie crediti, per Euro 51 migliaia, correlati a strumenti finanziari maturati alla data del 31 marzo 2023 ma non incassati entro la stessa data.

Le attività su derivati sono rappresentate dal fair value dei seguenti derivati in essere al 31 marzo 2023, la cui manifestazione finanziaria sarà ripartita in base alla durata del finanziamento sottostante:

#
Controparte
Tipologia strumento Commodity Trade Effective Expiry Posizione Nozionale MtM
Sottostante date date date contrattuale (€/000)
1 BNL Interest Rate Swap Euribor 6M 9-ago-19 9-feb-20 9-feb-25 Vanilla: Fixed - Float 12.000.000 € 507
2 Credit Agricole Interest Rate Swap Euribor 6M 27-set-19 1-ott-19 27-set-24 Vanilla: Fixed - Float 4.500.000 € 169
3 Intesa Sanpaolo Interest Rate Swap Euribor 6M 30-nov-20 30-nov-20 30-nov-23 Vanilla: Fixed - Float 50.000.000 € 1.690
4 Mediobanca Interest Rate Swap Euribor 3M 2-dic-20 2-dic-20 2-dic-25 Vanilla: Fixed - Float 20.000.001 € 1.051
5 Mediobanca Interest Rate Swap Euribor 3M 23-dic-21 23-dic-21 23-dic-26 Vanilla: Fixed - Float 17.777.778 € 1.120
6 Credit Agricole Interest Rate Swap Euribor 6M 31-mar-22 31-mar-22 31-mar-27 Vanilla: Fixed - Float 8.000.000 € 395
7 Intesa Sanpaolo Interest Rate Swap Euribor 1M 6-mar-15 6-mar-15 27-dic-29 Vanilla: Fixed - Float 2.756.641 € 216
8 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Power IT Baseload 5-ago-22 1-apr-23 30-giu-23 Sell/Short 6.552 Mwh 1.185
9 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Power IT Baseload 5-ago-22 1-ott-23 31-dic-23 Sell/Short 2.209 Mwh 371
10 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Power IT Baseload 20-apr-22 1-gen-23 31-dic-23 Sell/Short 7.344 Mwh 299
Totali 7.005

Si specifica che gli strumenti finanziari valutati al fair value appartengono al livello gerarchico di valutazione 2.

Patrimonio netto consolidato

15. Patrimonio Netto

Il capitale sociale di Ascopiave S.p.A. al 31 marzo 2022 è costituito da 234.411.575 azioni ordinarie, interamente sottoscritte e versate, del valore nominale di Euro 1 ciascuna.

Si evidenzia nella seguente tabella la composizione del patrimonio netto consolidato al termine dei periodi considerati:

(migliaia di Euro) 31 marzo 2023 31 dicembre 2022
Capitale sociale 234.412 234.412
Riserva legale 46.882 46.882
Azioni proprie (55.423) (55.423)
Riserve e utili a nuovo 623.437 607.746
Risultato dell'esercizio di Gruppo 5.821 32.665
Patrimonio netto di Gruppo 855.130 866.280
Patrimonio Netto di Minoranza 19.028 20.123
Patrimonio netto Totale 874.158 886.403

Il patrimonio netto consolidato al 31 marzo 2023 è pari ad Euro 874.158 migliaia ed evidenzia una diminuzione rispetto all'esercizio 2022 pari ad Euro 12.247 migliaia. Le movimentazioni del patrimonio netto consolidato intervenute nel periodo, ad esclusione del risultato conseguito, sono principalmente spiegate dall'uscita dei soci di minoranza della società Romeo Gas S.p.A. per Euro 12.819 migliaia, dall'ingresso dei soci di minoranza di ASCO TLC S.p.A. per Euro 6.745 migliaia, dalla movimentazione delle riserve su hedge accounting legate a strumenti derivati per Euro 394 migliaia e dalla diminuzione delle riserve su effetti fiscali per Euro 1.219 migliaia.

Alla data del 31 Marzo 20232 Ascopiave S.p.A. detiene n. 17.701.578 azioni proprie, pari al 7,551% del capitale sociale, per un valore complessivo pari ad Euro 55.423 migliaia.

La riserva di hedge accounting iscritta al termine del primo trimestre dell'esercizio 2023 rappresenta il valore corrente degli strumenti finanziari derivati sottoscritti da Ascopiave S.p.A. e dalle società recentemente acquisite attive nel settore idroelettrico, a copertura di possibili oscillazioni dei tassi di interesse correlate ai finanziamenti sottoscritti e dei prezzi dell'energia elettrica. La stessa, al 31 marzo 2023 evidenzia un saldo positivo pari ad Euro 4.322 migliaia.

In merito alle attività e passività correlate ad attività su derivati si rinvia al paragrafo "Fattori di rischio ed incertezza" di questo resoconto nel quale sono evidenziati gli effetti ad essi correlati.

Il patrimonio netto del Gruppo ha altresì registrato un decremento pari ad Euro 10.213 migliaia correlato alla movimentazione di patrimonio netto di società collegate, in particolare all'andamento della riserva di hedge accounting iscritta in relazione ai contratti derivati sottoscritti a copertura delle fluttuazioni del prezzo delle commodity.

Passività non correnti

16. Fondi rischi ed oneri

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31 marzo 2023 31 dicembre 2022
Fondo di trattamento quiescienza e obblighi simili 1.035 974
Altri fondi rischi ed oneri 36 22
Fondi rischi ed oneri 1.071 996

L'ampliamento del perimetro di consolidamento, avvenuto a seguito del perfezionamento dell'operazione di acquisto delle quote di ASCO TLC S.p.A. ha determinato una variazione per Euro 14 migliaia.

A parità di perimetro di consolidamento i fondi rischi ed oneri, passano da Euro 996 migliaia dell'esercizio precedente ad Euro 1.057 migliaia del trimestre di riferimento, registrando un incremento per Euro 61 migliaia. La variazione è principalmente spiegata da nuovi accantonamenti al fondo.

La tabella che segue mostra la movimentazione del periodo:

(migliaia di Euro)
Fondi rischi ed oneri al 1 gennaio 2023 996
Ampliamento del perimetro di consolidamento 14
Accantonamenti fondi rischi ed oneri 73
Utilizzo fondi rischi ed oneri (12)
Fondi rischi ed oneri al 31 marzo 2023 1.071

Nella tabella seguente si evidenza la composizione dei fondi rischi per tipologia:

(migliaia di Euro) 31 marzo 2023 31 dicembre 2022
Fondo di trattamento quiescienza e obblighi simili 1.057 877
Ampliamento del perimetro di consolidamento 14 119
Fondi rischi ed oneri al 31 marzo 2023 1.071 996

Il fondo trattamento quiescenza e obblighi simili accoglie anche gli impegni nei confronti dei dipendenti e amministratori relativi ai piani di incentivazione a lungo termine per la quota in denaro.

17. Trattamento fine rapporto

L'ampliamento del perimetro di consolidamento, avvenuto a seguito del perfezionamento dell'operazione di acquisto delle quote di ASCO TLC S.p.A. ha determinato l'aumento della voce per Euro 578 migliaia.

A parità di perimetro di consolidamento il trattamento di fine rapporto passa da Euro 5.011 migliaia al 1° gennaio 2023 ad Euro 4.863 migliaia del 31 marzo 2023, registrando un decremento pari ad Euro 148 migliaia.

____________________________________________________________________________________________

La tabella di seguito riportata riepiloga la movimentazione del fondo nel periodo considerato:

(migliaia di Euro)
Trattamento di fine rapporto al 1 gennaio 2023 5.011
Ampliamento del perimetro di consolidamento 578
Liquidazioni (483)
Costo relativo alle prestazioni di lavoro corrente 335
Trattamento di fine rapporto al 31 marzo 2023 5.441

*comprensivo della quota di interest cost contabilizzata a conto economico.

18.Obbligazioni in circolazione a lungo termine

La tabella seguente mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31 marzo 2023 31 dicembre 2022
Prestito obbligazionario Pricoa 83.581 94.033
Obbligazioni in circolazione a lungo termine 83.581 94.033

Nell'ambito del programma "Shelf" di collocamento privato con Pricoa Capital Group, società del gruppo statunitense Prudential Financial Inc., la capogruppo Ascopiave S.p.A. alla data del 31 marzo 2023 ha in essere un primo collocamento di titoli obbligazionari ordinari non convertibili e non garantiti per 25 milioni di Euro, con scadenza a 10 anni e durata media di 8 anni, ed un secondo per 70 milioni di Euro, con scadenza a 10 anni e durata media di 6 anni. I titoli obbligazionari emessi sono privi di rating e non sono quotati sui mercati regolamentati. L'emissione non è assistita da garanzie reali. Ascopiave è tenuta al rispetto di alcuni covenant finanziari, come da normale prassi di mercato, da verificarsi semestralmente. La variazione registrata rispetto al 31 dicembre 2023, pari ad Euro 10.452 migliaia, è spiegata dalla riclassifica della quota che andrà a scadenza naturale entro dodici mesi dalla data di chiusura del presente resoconto intermedio di gestione.

19. Finanziamenti a medio e lungo termine

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31 marzo 2023 31 dicembre 2022
Mutui passivi Banca Prealpi San Biagio 5.205 5.412
Mutui passivi Banca Europea per gli Investimenti 1.875 2.500
Mutui passivi INTESA SAN PAOLO S.P.A. 18.348 19.043
Mutui passivi BPER 20.837 22.384
Mutui passivi BANCO BPM 19.584 21.009
Mutui passivi BNL 21.000 25.250
Mutui passivi Cassa Centrale Banca 24.638 25.525
Mutui passivi CREDIT AGRICOLE FRIULADRIA 7.522 10.025
Mutui passivi MEDIOBANCA 26.667 26.667
Mutui passivi ICCREA 19.154 20.722
Finanziamenti a medio e lungo termine 164.829 178.538
Quota corrente finanziamenti a medio lungo termine 115.397 119.280
Totale finanziamenti 280.226 297.818

I finanziamenti a medio lungo termine, rappresentati al 31 marzo 2023 principalmente dai debiti della Capogruppo nei confronti di Intesa Sanpaolo per Euro 70.000 migliaia, di Mediobanca per Euro 37.778 migliaia, di BNL per Euro 29.500 migliaia, di Cassa Centrale Banca per Euro 28.252 migliaia, di BPER per Euro 26.977 migliaia, di Banco BPM per Euro 25.500 migliaia, di Iccrea Banca per Euro 25.371 migliaia, di Credit Agricole Friuladria per Euro 12.500 migliaia, della BCC Prealpi-Sanbiagio per Euro 6.030 migliaia e dal debito della controllata Asco EG nei confronti di Intesa Sanpaolo per Euro 9.739 migliaia, passano complessivamente da Euro 297.818 migliaia del 31 dicembre 2022 ad Euro 280.226 migliaia, con un decremento di Euro 17.592 migliaia, spiegato principalmente dal pagamento delle rate pagate. In particolare, si riportano di seguito i dettagli del debito residuo nominale dei singoli contratti:

  • il finanziamento con Intesa Sanpaolo, erogato nel novembre 2020 per complessivi Euro 50.000 migliaia, pari al debito residuo al 31 marzo 2023, risulta iscritto integralmente tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine; il contratto prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi semestralmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS;
  • il finanziamento con BPER, erogato nel settembre 2022 per complessivi Euro 30.000 migliaia, presenta un debito residuo al 31 marzo 2023 pari ad Euro 26.977 migliaia, con l'iscrizione di Euro 6.140 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine; il contratto prevede il rispetto di alcuni parametri

finanziari (financial covenants) da verificarsi annualmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS;

  • il finanziamento con Cassa Centrale Banca, erogato nel marzo 2022 per complessivi Euro 30.000 migliaia, presenta un debito residuo al 31 marzo 2023 pari ad Euro 28.252 migliaia, con l'iscrizione di Euro 3.545 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine; il contratto prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi annualmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS;
  • il finanziamento con Banco BPM, erogato nel maggio 2022 per complessivi Euro 30.000 migliaia, presenta un debito residuo al 31 marzo 2023 pari ad Euro 25.500 migliaia, con l'iscrizione di Euro 6.000 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine; il contratto prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi annualmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS;
  • il finanziamento con Iccrea Banca, erogato nel giugno 2022 per complessivi Euro 30.000 migliaia, presenta un debito residuo al 31 marzo 2023 pari ad Euro 25.371 migliaia, con l'iscrizione di Euro 6.234 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine;
  • il finanziamento con Intesa Sanpaolo, erogato nel novembre 2019 per complessivi Euro 50.000 migliaia, presenta un debito residuo al 31 marzo 2023 pari ad Euro 20.000 migliaia, con l'iscrizione di Euro 10.000 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine; il contratto prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi semestralmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS;
  • il finanziamento con Mediobanca, erogato nel dicembre 2020 per complessivi Euro 30.000 migliaia, presenta un debito residuo al 31 marzo 2023 pari ad Euro 20.000 migliaia, con l'iscrizione di Euro 6.667 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine; il contratto prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi semestralmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS;
  • il finanziamento con Mediobanca, erogato nel dicembre 2021 per complessivi Euro 20.000 migliaia, presenta un debito residuo al 31 marzo 2023 pari ad Euro 17.778 migliaia, con l'iscrizione di Euro 4.444 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine; il contratto prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi semestralmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS;
  • il finanziamento con BNL, erogato nel 2017 per un importo pari ad Euro 30.000 migliaia, presenta un debito residuo al 31 marzo 2023 pari ad Euro 17.500 migliaia, con l'iscrizione di Euro 2.500 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine; il contratto prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi annualmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS;
  • il finanziamento con BNL, erogato nell'agosto 2019 per un importo pari ad Euro 30.000 migliaia, presenta un debito residuo al 31 marzo 2023 pari ad Euro 12.000 migliaia, con l'iscrizione di Euro 6.000 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine; il contratto prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi annualmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS;
  • il finanziamento con Crédit Agricole Friuladria, erogato nell'ottobre 2019 per un importo pari ad Euro 30.000 migliaia, presenta un debito residuo al 31 marzo 2023 pari ad Euro 4.500 migliaia, con l'iscrizione di Euro 3.000 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine; il contratto prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi semestralmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS;
  • il finanziamento con Crédit Agricole Friuladria, erogato nel marzo 2022 per complessivi Euro 10.000 migliaia, presenta un debito residuo al 31 marzo 2023 pari ad Euro 8.000 migliaia, con l'iscrizione di Euro 2.000 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine; il contratto prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi annualmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS;
  • il finanziamento con la Banca Europea per gli Investimenti, erogato in due tranche nel corso del 2013 per complessivi Euro 45.000 migliaia, presenta un debito residuo al 31 marzo 2023 pari ad Euro 4.875 migliaia, con l'iscrizione di Euro 3.000 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine; il contratto

prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi semestralmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS;

  • il finanziamento con BPER, originariamente erogato da UBI Banca a maggio 2020 per un importo pari ad Euro 20.000 migliaia e trasferito a BPER in seguito alla riorganizzazione che ha interessato la banca, presenta un debito residuo al 31 marzo 2023 pari ad Euro 3.356 migliaia, integralmente iscritto tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine;
  • il finanziamento con Cassa Centrale Banca, erogato ad inizio 2018 per un importo pari ad Euro 10.000 migliaia, presenta un debito residuo al 31 marzo 2023 pari ad Euro 6.030 migliaia, con l'iscrizione di Euro 825 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine;
  • il finanziamento con Intesa Sanpaolo sottoscritto dalla società controllata Asco EG presenta un debito residuo al 31 marzo 2022 pari ad Euro 9.739 migliaia, con l'iscrizione di Euro 1.391 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine.

A garanzia dell'adempimento delle obbligazioni derivanti dai contratti di finanziamento sottoscritti con BNL (solo quello erogato nel 2017) e Banca Europea per gli Investimenti, la Capogruppo ha ceduto alle banche finanziatrici una quota del credito futuro derivante dal rimborso del valore residuo dei beni relativi alle Concessioni Distribuzione Gas in capo alla società controllata AP Reti Gas S.p.A..

20. Altre passività non correnti

La tabella che segue mostra la composizione delle voci al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31 marzo 2023 31 dicembre 2022
Depositi cauzionali 1.584 1.596
Risconti passivi pluriennali 35.166 34.470
Altri debiti 1.392 1.392
Altre passività non correnti 38.142 37.458

L'ampliamento del perimetro di consolidamento, avvenuto a seguito del perfezionamento dell'operazione di acquisto delle quote di ASCO TLC S.p.A. ha determinato l'aumento della voce per Euro 410 migliaia relativa a risconti passivi pluriennali sui diritti d'uso dei cavidotti.

A parità di perimetro di consolidamento le altre passività non correnti passano da Euro 37.458 migliaia dell'esercizio precedente ad Euro 37.732 migliaia del periodo di riferimento evidenziando un incremento pari ad Euro 274 migliaia.

A parità di perimetro di consolidamento la voce ha registrato un incremento pari ad Euro 286 migliaia in relazione all'andamento dei risconti passivi pluriennali, gli stessi sono rilevati a fronte di ricavi per contributi ricevuti da pubblici o privati per la realizzazione di allacciamenti alla rete del gas, o della stessa rete di distribuzione stessa, e legati alla vita utile degli impianti di distribuzione. La sospensione dei ricavi è spiegata dal contenuto della legge 9/2014 che ha previsto lo scomputo integrale dei contributi dei privati dal valore degli asset tecnici detenuti in concessione nell'ambito della distribuzione del gas.

I depositi cauzionali iscritti al termine del periodo hanno registrato un decremento pari ad Euro 12 migliaia e si riferiscono a depositi ricevuti da società di vendita del gas naturale che operano nel territorio in cui insiste la rete di distribuzione del gas naturale gestita dal Gruppo, per il servizio di vettoriamento della materia prima.

21. Passività finanziarie non correnti

La tabella seguente mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31 marzo 2023 31 dicembre 2022
Debiti finanziari IFRS 16 oltre 12 mesi 7.341 7.368
Passività finanziarie non correnti 7.341 7.368

L'ampliamento del perimetro di consolidamento, avvenuto a seguito del perfezionamento dell'operazione di acquisto delle quote di ASCO TLC S.p.A. ha determinato l'aumento della voce per Euro 110 migliaia.

A parità di perimetro di consolidamento le altre passività finanziarie non correnti passano da Euro 7.368 migliaia dell'esercizio precedente ad Euro 7.231 migliaia del periodo di riferimento evidenziando una diminuzione pari ad Euro 137 migliaia principalmente dovuto principalmente al pagamento delle rate relative ai contratti di leasing operativi.

22. Debiti per Imposte differite

La tabella che segue evidenzia il saldo della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31 marzo 2023 31 dicembre 2022
Debiti per imposte differite 22.563 19.608
Passività per imposte differite 22.563 19.608

I debiti per imposte differite passano da Euro 19.608 migliaia dell'esercizio precedente ad Euro 22.563 migliaia del periodo di riferimento registrando un incremento pari ad Euro 2.956 migliaia principalmente relativo al fondo imposte iscritto sul maggior valore attribuito agli impianti di distribuzione relativi ai rami d'azienda delle residue quote di Romeo gas S.p.A. acquisite nel primo trimestre dell'esercizio.

I debiti per imposte differite accolgono principalmente gli effetti fiscali derivanti dalle dinamiche degli ammortamenti sulle reti di distribuzione del gas naturale. Nella determinazione delle imposte si è fatto riferimento all'aliquota IRES e, ove applicabile, all'aliquota IRAP vigenti, in relazione al periodo di imposta che comprende la data del 31 marzo 2023 ed al momento in cui si stima si riverseranno le eventuali differenze temporanee.

Passività correnti

23. Obbligazioni in circolazione a breve termine

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31 marzo 2023 31 dicembre 2022
Prestito obbligazionario Pricoa 10.163 0
Obbligazioni in circolazione a breve termine 10.163 0

Le obbligazioni in circolazione a breve termine rappresentano la quota del collocamento obbligazionario Pricoa Capital Group con scadenza entro i 12 mesi, per maggiori dettagli si rinvia al paragrafo "Obbligazioni in circolazione a lungo termine" di questo resoconto intermedio di gestione.

24. Debiti verso banche e quota corrente dei finanziamenti a medio-lungo termine

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31 marzo 2023 31 dicembre 2022
Debiti verso banche 117.700 64.005
Quota corrente dei finanziam.medio-lungo termine 115.397 119.280
Debiti verso banche e finanziamenti 233.097 183.285

I debiti verso banche passano da Euro 183.285 migliaia dell'esercizio precedente ad Euro 233.097 migliaia del periodo di riferimento evidenziando un incremento pari ad Euro 49.812 migliaia. Gli stessi sono composti da saldi contabili debitori verso istituti di credito e dalla quota a breve dei mutui.

25.Debiti commerciali

La tabella che segue evidenzia la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31 marzo 2023 31 dicembre 2022
Debiti vs/ fornitori 18.252 24.912
Debiti vs/ fornitori per fatture da ricevere 37.179 32.997
Debiti vs/ clienti per note di credito 88.429 71.685
Debiti vs/ clienti note di credito da emettere 23.516 50.601
Debiti commerciali 167.376 180.195

A parità di perimetro di consolidamento la voce debiti commerciali registra una diminuzione pari ad Euro 13.664 migliaia principalmente spiegato dalle minori note di credito da emettere verso i clienti. Il significativo ammontare delle note di credito è principalmente spiegato dagli effetti dei, susseguitesi, Decreti Legge Aiuti che disponevano l'applicazione di sconti funzionali a calmierare gli aumenti delle bollette. La regolazione ha inserito lo sconto applicato tra le componenti tariffarie e, conseguentemente, è stato regolarizzato con esse sia nei confronti delle società di vendita operanti nel territorio in cui insiste la rete delle società di distribuzione del Gruppo che nei confronti di CSEA. Lo sconto sancito ed applicato, risultando superiore rispetto alla tariffa di vettoriamento, ha determinato l'emissione di note di credito nei confronti delle società di vendita, in particolare, nell'ultimo trimestre dell'anno 2022 e nel primo trimestre dell'esercizio 2023, periodo in cui si concentrano i consumi dei clienti finali.

L'ampliamento del perimetro di consolidamento, avvenuto a seguito del perfezionamento dell'operazione di acquisto delle quote di ASCO TLC S.p.A. ha determinato l'aumento della voce per Euro 845 migliaia.

I debiti commerciali iscritti nei confronti dei clienti, in relazione alla dinamica pocanzi descritta, e concernente gli effetti dei decreti legge aiuti, sono complessivamente pari ad Euro 111.945 migliaia ed evidenziano una riduzione pari ad Euro 10.341 migliaia rispetto al 31 dicembre 2022 principalmente per effetto della stagionalità dei consumi.

La voce debiti commerciali accoglie i debiti iscritti per fornitori di materiali e servizi per l'estensione o la manutenzione della rete di distribuzione del gas naturale, per l'acquisto di titoli di efficienza energetica per il conseguimento degli obiettivi assegnati, nonché per la fruizione di servizi di consulenza ricevuti nel corso del periodo di riferimento.

Si segnala che i debiti collegati all'acquisto dei titoli di efficienza energetica, necessari al raggiungimento degli obiettivi di risparmio energetico a cui le società di distribuzione del Gruppo sono assoggettate, sono conteggiati valorizzando i quantitativi di titoli maturati sino alla data di chiusura del presente resoconto intermedio di gestione. Il costo unitario per i titoli non acquistati alla data di chiusura del periodo è pari al fair value dei prezzi registrati nel mercato di riferimento, calcolato al 31 marzo 2023 pari ad Euro 258,6 (Euro 261,7 alla data del 31 dicembre 2022).

26. Debiti tributari

La tabella che segue evidenzia la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31 marzo 2023 31 dicembre 2022
Debiti IRAP 662 89
Debiti IRES 2.175 1.127
Altri debiti tributari 104 119
Debiti tributari 2.941 1.336

L'ampliamento del perimetro di consolidamento, avvenuto a seguito del perfezionamento dell'operazione di acquisto delle quote di ASCO TLC S.p.A. ha determinato l'aumento della voce per Euro 64 migliaia.

A parità di perimetro di consolidamento i debiti tributari, passando da Euro 1.336 migliaia dell'esercizio precedente, ad Euro 2.877 migliaia dell'esercizio di riferimento, registrano un decremento pari ad Euro 1.542 migliaia.

I debiti tributari accolgono i debiti maturati sui risultati conseguiti nell'esercizio nei confronti dell'erario per IRES ed IRAP.

27. Altre passività correnti

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31 marzo 2023 31 dicembre 2022
Anticipi da clienti 864 1.065
Debiti per consolidato fiscale (0) 505
Debiti verso enti previdenziali 1.391 1.931
Debiti verso il personale 5.914 4.355
Debiti per IVA 1.776 503
Debiti vs Erario per ritenute alla fonte 814 1.253
Risconti passivi annuali 10.534 1.000
Ratei passivi annuali 1.726 2.173
Debiti verso Cassa Servizi Energetici Ambientali 8.436 2.989
Altri debiti 2.713 1.732
Altre passività correnti 34.168 17.507

L'ampliamento del perimetro di consolidamento, avvenuto a seguito del perfezionamento dell'operazione di acquisto delle quote di ASCO TLC S.p.A. ha determinato l'aumento della voce per Euro 841 migliaia.

A parità di perimetro di consolidamento le altre passività correnti passano da Euro 17.507 migliaia dell'esercizio 2022 ad Euro 33.326 migliaia del periodo di riferimento, evidenziando un incremento pari ad Euro 15.819 migliaia.

La variazione, a parità di perimetro di consolidamento è principalmente spiegata dai maggiori risconti passivi annuali per Euro 9.490 migliaia principalmente legata alla sospensione della plusvalenza rilevata sulla cessione dei rami distribuzione del gas di Serenissima Gas di competenza del secondo trimestre dell'esercizio 2023 e dai maggiori debiti iscritti nei confronti della Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali (CSEA) per Euro 5.447 migliaia in relazione alle componenti tariffarie correlate al vettoriamento del gas naturale.

Anticipi da clienti

Gli anticipi da clienti rappresentano gli importi versati dagli utenti a titolo di contributo per le opere di lottizzazione e allacciamento e di realizzazione di centrali termiche in corso alla data del 31 marzo 2023.

Debiti Previdenziali

I debiti previdenziali includono i debiti relativi agli oneri maturati verso istituti previdenziali relativamente a rapporti di lavoro di dipendenti e amministratori maturati al 31 marzo 2023 non liquidati alla stessa data.

Debiti verso il personale

La voce include i debiti per ferie non godute, mensilità e premi maturati al 31 marzo 2023 non liquidati alla stessa data nonché la relativa quota contributiva. La voce evidenzia un incremento pari ad Euro 1.109 migliaia passando da Euro 4.354 migliaia dell'esercizio 2022 ad Euro 5.464 migliaia del periodo di riferimento a parità di perimetro di consolidamento.

Debiti IVA

I debiti verso l'erario per IVA risultano, a parità di perimetro di consolidamento pari ad Euro1.665 migliaia e registrano un incremento, rispetto all'esercizio precedente pari ad Euro 1.162 migliaia principalmente collegato alla dinamica degli acconti IVA versati a fine anno ed il debito maturato.

Risconti passivi annuali

Al termine del periodo considerato la voce accoglie principalmente la sospensione del ricavo, pari ad Euro 9.477 migliaia, conseguito cessione degli impianti di distribuzione del gas dell'Atem Udine 2 al nuovo concessionario a seguito dell'aggiudicazione della gara d'ambito.

La voce accoglie altresì i risconti passivi riconducibili ai contributi ricevuti per la realizzazione della rete di distribuzione del gas naturale e gli allacciamenti alla stessa.

Ratei passivi annuali

I ratei passivi sono principalmente riferiti ai canoni demaniali ed ai canoni riconosciuti agli enti locali concedenti, per le proroghe delle concessioni di distribuzione del gas metano in attesa della celebrazione delle gare di attribuzione per ambito.

Altri debiti

Al termine del periodo di riferimento la voce ha evidenziato, a parità di perimetro di consolidamento, un saldo pari ad Euro 2.601 migliaia, registrando un incremento rispetto all'esercizio precedente pari ad Euro 869 migliaia.

28. Passività finanziarie correnti

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

Passività finanziarie correnti 5.954 34.911
Debiti finanziari IFRS 16 entro 12 mesi 997 887
Debiti vs/soci c/finanziari 4.280 4.280
Debiti finanziari entro 12 mesi 685 29.744
(migliaia di Euro) 31 marzo 2023 31 dicembre 2022

L'ampliamento del perimetro di consolidamento, avvenuto a seguito del perfezionamento dell'operazione di acquisto delle quote di ASCO TLC S.p.A. ha determinato l'aumento della voce per Euro 60 migliaia.

A parità di perimetro di consolidamento le passività finanziare correnti passano da Euro 34.911 migliaia dell'esercizio 2022 ad Euro 5.894 migliaia del periodo di riferimento evidenziando una diminuzione di Euro 29.017 migliaia principalmente dovuti alla chiusura alle operazioni di factoring dei crediti con IFIS BANCA effettuate nell'ultimo mese dell'esercizio 2022.

I debiti finanziari correlati all'applicazione del principio contabile internazionale IFRS 16 hanno registrato una variazione pari ad Euro 50 migliaia nel corso del periodo principalmente in ragione del pagamento delle rate dei leasing operativi.

Gli stessi rappresentano i debiti finanziari in scadenza entro i dodici mesi per contratti di leasing operativo sottoscritti per affitti di sedi aziendali ed automezzi.

29. Passività correnti su strumenti finanziari derivati

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31 marzo 2023 31 dicembre 2022
Passività per derivati su energia elettrica (0) 164
Passività correnti su strumenti finanziari derivati (0) 164

Al termine del primo trimestre dell'esercizio non sono valorizzate passività correnti su strumenti finanziari derivati. Al termine dell'esercizio precedente la voce accoglieva il fair value dei contratti di copertura aventi ad oggetto il prezzo dell'energia elettrica prodotta dagli impianti idroelettrici della società Asco EG. In merito alle attività e passività correlate ad attività su derivati si rinvia al paragrafo "Fattori di rischio ed incertezza" di questo resoconto intermedio di gestione nel quale sono evidenziati gli effetti ad essi correlati.

Si specifica che gli strumenti finanziari valutati al fair value appartengono al livello gerarchico di valutazione 2.

NOTE DI COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

Ricavi

30. Ricavi

La seguente tabella evidenzia la composizione della voce in base alle categorie di attività nei periodi considerati:

Primo trimestre
(migliaia di Euro) 2023 2022
Ricavi da trasporto del gas 30.158 26.197
Ricavi da vendita energia elettrica 94 121
Ricavi per servizi di allacciamento 231 153
Ricavi da servizi di fornitura calore 2 1
Ricavi da servizi di distribuzione 1.280 994
Ricavi da servizi generali a società del Gruppo 1.592 1.639
Ricavi per contributi ARERA 3.948 2.154
Ricavi da Centrali Eoliche-idroelettriche 2.322 1.996
Altri ricavi 1.092 884
Ricavi 40.719 34.139

La sostanziale totalità dei ricavi conseguiti dal Gruppo Ascopiave è realizzata in Italia, ed attestandosi ad Euro 40.719 migliaia registrano un incremento pari ad Euro 6.580 migliaia rispetto allo stesso periodo dell'esercizio posto a confronto (Euro 34.139 migliaia al 31 marzo 2022). L'ampliamento del perimetro di consolidamento, avvenuto con le acquisizioni perfezionate il 1° aprile 2022, ha determinato l'iscrizione dei ricavi conseguiti nel corso del primo trimestre del 2023 dalle società acquisite, risultati pari ad Euro 4.485 migliaia. A parità di perimetro di consolidamento i ricavi conseguiti dal Gruppo risultano pari ad Euro 36.234 migliaia, evidenziando un aumento pari ad Euro 2.095 migliaia rispetto al trimestre posto in comparazione. L'incremento è principalmente spiegato dai maggiori contributi iscritti per il conseguimento degli obiettivi di risparmio energetico per Euro 1.815 migliaia.

A parità di perimetro di consolidamento Il servizio di trasporto del gas naturale su rete di distribuzione ha generato ricavi per Euro 26.674 migliaia evidenziando un incremento pari ad Euro 476 migliaia rispetto al primo trimestre dell'esercizio precedente. L'ampliamento del perimetro di consolidamento, nello specifico il consolidamento dal 1° aprile 2022 di Romeo Gas S.p.A. e Serenissima Gas S.p.A., ha determinato l'iscrizione dei ricavi conseguiti dalle stesse nel corso dei primi tre mesi dell'esercizio 2023, pari ad Euro 3.484 migliaia. Il Vincolo dei ricavi totali è determinato, per ciascun anno, in funzione del numero di punti di riconsegna attivi effettivamente serviti nell'anno di riferimento dall'impresa, nonché della tariffa di riferimento, i cui valori sono fissati e pubblicati da ARERA.

A parità di perimetro di consolidamento i ricavi conseguiti per servizi svolti da distributori, attestandosi ad Euro 785 migliaia, evidenziano un decremento rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente pari ad Euro 208 migliaia. L'ampliamento del perimetro di consolidamento ha determinato l'iscrizione dei ricavi conseguiti da Romeo Gas S.p.A. e Serenissima Gas S.p.A. nel corso dei primi tre mesi del 2023, risultati pari ad Euro 495 migliaia. I ricavi complessivi conseguiti dal Gruppo al termine del periodo risultano conseguentemente pari ad Euro 1.280 migliaia.

I ricavi per servizi svolti a favore di società del Gruppo, a parità di perimetro di consolidamento, evidenziano un decremento pari ad Euro 420 migliaia rispetto al primo trimestre dell'esercizio precedente attestandosi a 1.219 migliaia di Euro al 31 marzo 2023. L'ampliamento del perimetro di consolidamento ha determinato l'iscrizione di ricavi per Euro 373 migliaia e, conseguentemente, il decremento complessivo registrato dalla voce è pari ad Euro 47 migliaia. La variazione è principalmente correlata alla cessazione di alcuni servizi resi dalla capogruppo Ascopiave S.p.A. alle società collegate oggetto della partnership effettuata nell'esercizio 2019 con il Gruppo Hera.

Al termine del primo trimestre dell'esercizio i contributi erogati dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente si attestano ad Euro 3.948 migliaia rilevando un incremento pari ad Euro 1.795 migliaia rispetto al trimestre posto a confronto. L'incremento è principalmente spiegato dall'innalzamento degli obiettivi di efficienza e risparmio

energetico assegnati alle società di distribuzione del Gruppo rispetto all'esercizio precedente. Inoltre, nel corso dell'esercizio 2022, l'Autorità ha formalmente assegnato l'obiettivo di efficienza e risparmio energetico anche alla controllata AP Reti Gas Nord Est S.r.l. determinando l'iscrizione dei contributi maturati dalla stessa. Tale assegnazione è stata effettuata negli ultimi mesi dell'anno e, conseguentemente, nel periodo posto in comparazione, l'onere che la Società poteva patire era accantonato tra i fondi rischi ed oneri. Negli esercizi precedenti infatti la Società, nonostante per dimensione e volumi gestiti fosse potenzialmente obbligata al conseguimento di obiettivi di risparmio energetico, non era stata formalmente annoverata tra le società obbligate.

I contributi sono riconosciuti per il conseguimento degli obiettivi fissati dall'Autorità stessa in materia di risparmio energetico e pubblicati mediante delibera che definisce gli obblighi specifici di risparmio di energia primaria a carico dei distributori obbligati. I contributi iscritti al 31 marzo 2023 sono conteggiati valorizzando i quantitativi di titoli di efficienza energetica maturati rispetto all'obiettivo 2023 (periodo regolamentare giugno 2023 - maggio 2024). Conseguentemente il contributo unitario utilizzato per la quantificazione economica dell'adempimento è pari al fair value del contributo previsionale per i contributi in corso di maturazione, al 31 marzo 2023 pari ad Euro 250, in linea con il dato al 31 marzo 2022.

Nel corso del primo trimestre dell'esercizio i ricavi conseguiti dalla vendita di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili, in particolare fonti idroelettriche ed eoliche, sono pari ad Euro 2.322 migliaia e rilevano un incremento pari ad Euro 327 migliaia rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

Gli stessi sono stati significativamente impattati dagli effetti del Decreto Sostegni-ter (DL 4/2022) emanato dal Governo nel corso del primo trimestre dell'esercizio 2022. Il decreto dispone la sostanziale costituzione di un tetto massimo ai prezzi di vendita dell'energia elettrica prodotta, inglobando anche i produttori di energia da fonti rinnovabili. Il decreto ha decorrenza dal 1° febbraio 2022 e resterà in vigore sino al 30 giugno 2023. La rettifica dei ricavi è stata quantificata secondo le disposizioni sancite dal decreto stesso agli impianti che il Gestore Servizi Energetici (GSE) ha indicato come inclusi nell'ambito di applicazione del decreto stesso.

La voce altri ricavi, passando da Euro 884 migliaia del primo trimestre dell'esercizio 2022, ad Euro 1.092 migliaia del trimestre di riferimento, evidenzia un incremento pari ad Euro 208 migliaia. Si segnala che l'ampliamento del perimetro di consolidamento ha determinato l'iscrizione di altri ricavi pari ad Euro 85 migliaia e pertanto a parità di perimetro la voce ha registrato un aumento pari ad Euro 123 migliaia.

31. Costi acquisto altre materie prime

La seguente tabella riporta i costi relativi all'acquisto di altre materie prime nei periodi considerati:

Primo trimestre
(migliaia di Euro) 2023 2022
Acquisti di altri materiali 803 895
Costi acquisto altre materie prime 803 895

Al termine del primo trimestre dell'esercizio i costi sostenuti per l'acquisto di altre materie prime si attestano ad Euro 803 migliaia evidenziando una diminuzione rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente pari ad Euro 92 migliaia.

La voce accoglie prevalentemente i costi relativi all'acquisto dei materiali utilizzati per la manutenzione delle infrastrutture atte alla distribuzione del gas naturale ed all'odorizzazione dello stesso.

32. Costi per servizi

Primo trimestre
(migliaia di Euro) 2023 2022
Costi di lettura contatori 258 232
Spese postali e telegrafiche 1 60
Manutenzioni e riparazioni 980 936
Servizi di consulenza 711 1.653
Servizi commerciali e pubblicità 23 69
Utenze varie 1.195 819
Compensi ad amministratori e sindaci 221 323
Assicurazioni 326 267
Spese per il personale 123 171
Altre spese di gestione 353 513
Costi per godimento beni di terzi 7.736 6.386
Costi per servizi 11.929 11.428

La seguente tabella riporta il dettaglio dei costi per servizi sostenuti nei periodi considerati:

A parità di perimetro di consolidamento i costi per servizi sostenuti nel corso del primo trimestre dell'esercizio risultano pari ad Euro 9.942 migliaia evidenziando un decremento pari ad Euro 1.486 migliaia rispetto all'esercizio precedente. L'ampliamento del perimetro di consolidamento ha determinato l'iscrizione dei costi per servizi sostenuti dalle società acquisite in data 1° aprile 2022, risultati pari ad Euro 1.986 migliaia al 31 marzo 2023.

A parità di perimetro, i costi sostenuti per la lettura dei contatori, attestandosi ad Euro 202 migliaia, evidenziano una diminuzione pari ad Euro 30 migliaia rispetto al primo trimestre dell'esercizio precedente (Euro 232 migliaia al 31 marzo 2022). L'ampliamento del perimetro di consolidamento ha determinato l'iscrizione di costi per Euro 56 migliaia.

A parità di perimetro di consolidamento i costi per manutenzioni e riparazioni passano da Euro 936 migliaia del periodo posto a confronto, ad Euro 867 migliaia del trimestre di riferimento, evidenziando un decremento pari ad Euro 70 migliaia. L'ampliamento del perimetro ha determinato l'iscrizione di costi per Euro 113 migliaia. La voce accoglie principalmente i costi correlati a canoni software e costi sostenuti per la manutenzione ordinaria degli impianti.

L'ampliamento del perimetro di consolidamento ha determinato l'iscrizione di costi per servizi di consulenza pari ad Euro 361 migliaia. A parità di perimetro i costi per servizi di consulenza si sono attestati ad Euro 350 migliaia evidenziando un decremento pari ad Euro 1.302 migliaia rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. La variazione registrata è in parte spiegata dai costi sostenuti nell'ambito delle operazioni straordinarie effettuate nel corso dell'esercizio precedente.

A parità di perimetro di consolidamento i costi sostenuti per le forniture di gas ed energia elettrica si sono attestati, al termine del primo trimestre dell'esercizio, ad Euro 990 migliaia evidenziando un incremento pari ad Euro 170 migliaia rispetto al primo trimestre dell'anno precedente. La variazione registrata è principalmente spiegata dall'andamento delle tariffe del gas naturale e dell'energia elettrica. Si segnala che l'ampliamento del perimetro di consolidamento ha determinato l'iscrizione di costi per utenze pari ad Euro 206 migliaia.

I costi per godimento beni di terzi sostenuti nel corso del primo trimestre dell'esercizio, a parità di perimetro di consolidamento, sono pari ad Euro 6.644 migliaia, risultando sostanzialmente allineati all'esercizio posto a confronto. L'ampliamento del perimetro di consolidamento ha determinato l'iscrizione dei costi per godimento beni di terzi sostenuti dalle società acquisite in data 1° aprile 2022 per Euro 1.092 migliaia. La voce accoglie principalmente i canoni corrisposti agli Enti Locali per la gestione delle concessioni di distribuzione del gas naturale e in relazione agli impianti idroelettrici ed eolici siti nei territori comunali degli stessi Enti.

33. Costi del personale

La seguente tabella riporta il dettaglio dei costi del personale nei periodi considerati:

Primo trimestre
(migliaia di Euro) 2023 2022
Salari e stipendi 5.844 5.450
Oneri sociali 1.847 1.829
Trattamento di fine rapporto 335 396
Altri costi 2 15
Costo del personale capitalizzato (2.651) (2.549)
Costi del personale 5.377 5.140

Il costo del personale è espresso al netto dei costi capitalizzati dalle società di distribuzione del gas naturale a fronte di incrementi di immobilizzazioni immateriali per lavori eseguiti in economia; gli stessi sono direttamente imputati alla realizzazione delle infrastrutture atte alla distribuzione del gas naturale ed iscritti nell'attivo patrimoniale.

L'ampliamento del perimetro di consolidamento ha determinato l'iscrizione dei costi sostenuti nel corso del primo trimestre dell'esercizio dalle società acquisite in data 1° aprile 2022, risultati pari ad Euro 408 migliaia. A parità di perimetro i costi del personale passano da Euro 7.689 migliaia del primo trimestre 2022, ad Euro 7.620 migliaia del trimestre di riferimento, rilevando un decremento pari ad Euro 69 migliaia.

Si segnala che al 31 marzo 2023 risultano iscritti, per Euro 95 migliaia, i costi maturati nel periodo per piani di incentivazione a lungo termine e piani di incentivazione a breve termine per Euro 149 migliaia. Si segnala inoltre che in osservanza dell'IFRS 2 il costo dei piani di incentivazione a lungo termine ha trovato contropartita tra le riserve di patrimonio netto per Euro 18 migliaia per la quota da corrispondersi in azioni e tra i fondi di quiescenza per Euro 77 migliaia per la parte in denaro. Gli importi contabilizzati in relazione ai piani di incentivazione a lungo termine si riferiscono all'ultimo anno del triennio 2021-2023, periodo definito dai piani per la maturazione del premio.

A parità di perimetro di consolidamento il costo del personale capitalizzato ha registrato un incremento pari ad Euro 32 migliaia passando da Euro 2.549 migliaia del periodo posto a comparazione, ad Euro 2.581 migliaia del periodo di riferimento. I costi del personale capitalizzati dalle società oggetto dell'ampliamento del perimetro di consolidamento risultano pari ad Euro 70 migliaia.

I costi del personale hanno conseguentemente registrato un incremento complessivo pari ad Euro 237 migliaia.

La tabella di seguito riportata evidenzia il numero medio di dipendenti del Gruppo in forza per categoria nei trimestri posti a confronto:

Descrizione 31.03.2023 Ampliamento del
perimetro
A parità di
perimetro
31.03.2022 Variazione a parità
di perimetro
Dirigenti 13 0 13 14 -1
Impiegati 323 19 305 309 -5
Operai 174 16 159 154 5
Totale personale dipendente 510 34 476 477 -1

L'ampliamento del perimetro di consolidamento ha determinato un incremento della forza lavoro del Gruppo di 34 unità. Si segnala che, in relazione al numero di risorse correlato all'ampliamento del perimetro di consolidamento, la tabella sopra esposta rappresenta il personale di Romeo Gas S.p.A. e Serenissima S.p.A..

34. Altri costi di gestione

La seguente tabella riporta il dettaglio degli altri costi di gestione nei periodi considerati:

Primo trimestre
(migliaia di Euro) 2023 2022
Accantonamento rischi su crediti 160 2
Altri accantonamenti 0 31
Contributi associativi e ARERA 144 64
Minusvalenze 915 75
Sopravvenienze caratteristiche 14 16
Altre imposte 538 340
Altri costi 354 326
Costi per appalti 489 442
Titoli di efficienza energetica 4.097 2.254
Altri costi di gestione 6.710 3.551

A parità di perimetro di consolidamento gli altri costi di gestione passano da Euro 3.551 migliaia del primo trimestre dell'esercizio 2022 ad Euro 6.710 migliaia del periodo di riferimento, rilevando un incremento pari ad Euro 3.159 migliaia. L'incremento registrato è principalmente spiegato dai maggiori costi sostenuti per l'acquisto dei titoli di efficienza energetica (Euro +1.863 migliaia) correlati ai maggiori obiettivi di efficienza e risparmio energetico a cui sono obbligate le società del Gruppo e dalle maggiori minusvalenze per Euro 839 migliaia.

Nel corso dell'esercizio 2022, l'Autorità ha formalmente assegnato, per lo stesso esercizio, l'obiettivo di efficienza e risparmio energetico anche alla controllata AP Reti Gas Nord Est S.r.l. determinando l'iscrizione dei relativi costi. Negli esercizi precedenti la Società, nonostante per dimensione e volumi gestiti fosse potenzialmente obbligata al conseguimento di obiettivi di risparmio energetico, non era formalmente annoverata tra le società obbligate. L'onere che la Società poteva patire era conseguentemente accantonato tra i fondi rischi ed oneri. L'iscrizione dei costi correlati al conseguimento degli obiettivi dell'anno solare 2023, correlati al primo trimestre, è pari ad Euro 978 migliaia.

I costi iscritti al termine dell'esercizio per l'acquisto dei titoli di efficienza energetica sono conteggiati valorizzando i quantitativi di titoli maturati rispetto all'obiettivo 2023 (periodo regolamentare giugno 2023 - maggio 2024). Il costo unitario per i titoli non acquistati alla data di chiusura della presente relazione è pari al fair value dei prezzi registrati nel mercato di riferimento, calcolato al 31 marzo 2023 pari ad Euro 258,61 (Euro 260 al 31 marzo 2022).

Gli altri costi di gestione hanno inoltre registrato incrementi correlati alle maggiori minusvalenze generate dall'attività di sostituzione dei misuratori.

L'ampliamento del perimetro di consolidamento ha determinato l'iscrizione di altri costi di gestione sostenuti dalle società acquisite in data 1° aprile 2022 per Euro 124 migliaia.

35. Altri proventi operativi

La seguente tabella riporta il dettaglio degli altri proventi operativi nei periodi considerati:

Primo trimestre
(migliaia di Euro) 2023 2022
Altri proventi 4.201 36
Altri proventi 4.201 36

Al termine del primo trimestre dell'esercizio gli altri proventi operativi rilevano un incremento pari ad Euro 4.165 migliaia passando da Euro 36 migliaia del 31 marzo 2022, ad Euro 4.201 migliaia del trimestre di riferimento.

L'incremento registrato è principalmente spiegato dall'iscrizione del plusvalore, pari ad Euro 4.046 migliaia, maturato in relazione alla cessione di Romeo 2 S.r.l. avvenuta nell'ambito della più ampia operazione di razionalizzazione delle concessioni di distribuzione di gas naturale effettuata con Iren S.p.A. descritta tra i fatti di rilievo di questo resoconto

intermedio di gestione.

36. Ammortamenti e svalutazioni

La seguente tabella riporta il dettaglio degli ammortamenti nei periodi considerati:

Primo trimestre
(migliaia di Euro) 2023 2022
Immobilizzazioni immateriali 9.452 8.130
Immobilizzazioni materiali 1.967 1.878
Ammortamenti diritti d'uso 304 267
Ammortamenti e svalutazioni 11.723 10.275

A parità di perimetro di consolidamento gli ammortamenti hanno registrato un incremento pari ad Euro 201 migliaia rispetto al primo trimestre dell'esercizio precedente passando da Euro 10.275 migliaia del periodo in comparazione, ad Euro 10.476 migliaia del 31 marzo 2023. L'ampliamento del perimetro di consolidamento ha determinato l'iscrizione delle quote di ammortamento maturate nel primo trimestre dell'anno nelle società acquisite in data 1° aprile, pari ad Euro 1.248 migliaia.

Proventi e oneri finanziari

37. Proventi e oneri finanziari

La seguente tabella riporta il dettaglio dei proventi ed oneri finanziari nei periodi considerati:

Primo trimestre
(migliaia di Euro) 2023 2022
Interessi attivi bancari e postali 33 0
Altri interessi attivi 14 16
Altri proventi finanziari 11 0
Proventi finanziari 58 16
Interessi passivi bancari 595 81
Interessi passivi su mutui 1.508 518
Altri oneri finanziari 608 254
Oneri finanziari 2.712 853
Quota utile/(perdita) società contabilizzate con il
metodo del PN 567 10.831
Quota utile/(perdita) società contabilizzate con il metodo del PN 567 10.831
Totale (oneri)/proventi finanziari netti (2.086) 9.994

La voce oneri e proventi finanziari evidenzia al termine del primo trimestre dell'esercizio un saldo negativo pari ad Euro 2.086 migliaia, in diminuzione di 12.080 migliaia rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente al termine del quale risultava positivo per Euro 9.994 migliaia. La diminuzione è principalmente spiegata dalla contrazione dei risultati conseguiti dalle società contabilizzate con il metodo del patrimonio netto, che hanno registrato un decremento pari ad Euro 10.263 migliaia.

L'ampliamento del perimetro di consolidamento, con l'iscrizione degli oneri finanziari netti maturati dalle società acquisite in data 1° aprile 2022, ha determinato l'iscrizione di oneri pari ad Euro 44 migliaia.

A parità di perimetro di consolidamento i proventi finanziari evidenziano, al termine del primo trimestre dell'anno, un

incremento pari ad Euro 42 migliaia rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

A parità di perimetro di consolidamento gli oneri finanziari sono risultati, al termine del periodo considerato, pari ad Euro 2.712 migliaia, in aumento di 1.815 migliaia di Euro rispetto allo primo trimestre dell'esercizio posto in comparazione. L'incremento degli oneri finanziari è principalmente spiegato dai maggiori interessi passivi maturati sui finanziamenti a breve e a medio/lungo termine a tasso variabile, a causa dell'innalzamento dei tassi di interesse operati a partire dagli ultimi mesi del 2022, oltre che dall'incremento dell'indebitamento.

La voce quota utile/(perdita) società contabilizzate con il metodo del patrimonio netto accoglie gli utili consolidati maturati dalla collegata Estenergy S.p.A., società partecipata al 40% dal Gruppo Ascopiave, nonché di Cogeide S.p.A. partecipata dal Gruppo Ascopiave al 18%. Al termine del primo trimestre i risultati consolidati delle collegate, attestandosi ad Euro 567 migliaia, evidenziano una diminuzione pari ad Euro 10.263 migliaia rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

Imposte

38. Imposte dell'esercizio

La tabella che segue mostra la composizione delle imposte sul reddito nei periodi considerati, distinguendo la componente corrente da quella differita ed anticipata:

Primo trimestre
(migliaia di Euro) 2023 2022
Imposte correnti IRES (985) (1.026)
Imposte correnti IRAP (527) (373)
Imposte (anticipate)/differite 817 490
Imposta sostitutiva (7) (7)
Imposte dell'esercizio (702) (916)

Le imposte maturate, a parità di perimetro di consolidamento, passano da Euro 916 migliaia del primo trimestre dell'esercizio precedente ad Euro 735 migliaia del trimestre di riferimento, rilevando un decremento pari ad Euro migliaia.

La tabella seguente mostra l'incidenza delle imposte sul reddito sul risultato ante imposte nei periodi considerati:

Primo trimestre
(migliaia di Euro) 2023 2022
Utile ante imposte 6.291 12.880
Imposte dell'esercizio (702) (916)
Incidenza sul risultato anteimposte 11,2% 7,1%

Il tax-rate registrato al 31 marzo 2023 è pari all'11,2% rispetto al 7,1% dell'esercizio precedente. Il tax rate, calcolato normalizzando il risultato ante imposte degli effetti del consolidamento della società consolidate con il metodo del patrimonio netto e dalla plusvalenza realizzata nell'ambito dell'operazione di razionalizzazione delle concessioni di distribuzione gas passa dal 44,7% del 31 marzo 2022 al 41,8% del 31 marzo 2023.

Risultato netto delle attività destinate alla vendita

La seguente tabella riporta il dettaglio del risultato netto delle attività destinate alla vendita nei periodi considerati:

Primo trimestre
(migliaia di Euro) 2023 2022
Risultato di attività destinate alla dismissione 44 0
Risultato netto da attività cessate/in dismissione 44 0

Il risultato netto delle attività destinate alla vendita al 31 marzo 2023 è pari ad Euro 44 migliaia. Lo stesso accoglie il risultato economico conseguito nel mese di gennaio dai rami oggetto dell'operazione di razionalizzazione delle concessioni di distribuzione del gas naturale perfezionata con il Gruppo Iren in data 31 gennaio 2023 nonché, il risultato maturato nel corso del primo trimestre dell'anno dalle concessioni di distribuzione del gas naturale che sono state oggetto di consegna in data 1° aprile 2023 a seguito dell'aggiudicazione della gara d'ambito correlata all'Atem Udine 2.

Al fine di meglio visionare l'andamento economico, patrimoniale e finanziario delle società riclassificate ai sensi di IFRS 5 si rinvia al paragrafo "Andamento economico, patrimoniale e finanziario delle società destinate alla vendita".

Componenti non ricorrenti

Ai sensi della comunicazione CONSOB n.15519/2005 si segnala l'assenza di componenti non ricorrenti in questo Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2023.

Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali

Ai sensi della Comunicazione Consob N. DEM/6064296 del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso del primo trimestre dell'esercizio non sono state effettuate operazioni atipiche e/o inusuali.

Andamento economico, patrimoniale e finanziario delle società destinate alla vendita

I risultati economici delle Società destinate alla vendita

La tabella di seguito riportata evidenzia il conto economico delle attività riclassificate ai sensi di IFRS 5 come destinate alla vendita. Tali dati rappresentano il risultato maturato nel corso del mese di gennaio sui rami di Romeo Gas S.p.A. ed Edigas Distribuzione Gas S.p.A. che sono stati oggetto di cessione per effetto del perfezionamento dell'accordo di razionalizzazione delle concessioni di distribuzione del gas naturale tra Ascopiave ed Iren in data 31 gennaio 2023.

Gli stessi rappresentano inoltre il risultato maturato nel corso del primo trimestre dell'anno dalle concessioni di distribuzione del gas naturale che sono state oggetto di consegna in data 1° aprile 2023 a seguito dell'aggiudicazione della gara d'ambito correlata all'Atem Udine 2.

(migliaia di Euro) 31.03.2023
Ricavi 577
Totale costi operativi 381
Costi acquisto materie prime 70
Costi per servizi 148
Costi del personale 68
Altri costi di gestione 94
Altri proventi 0
Ammortamenti e svalutazioni 109
Risultato operativo 87
Proventi finanziari 0
Oneri finanziari 4
Quota utile/(perdita) società contabilizzate 0
Utile ante imposte 83
Imposte del periodo 39
Risultato del periodo 44

La tabella di seguito riportata evidenzia i saldi di stato patrimoniale al 31 marzo 2023 delle attività riclassificate ai sensi di IFRS 5 come destinate alla vendita. Tali dati rappresentano gli stock correlati alle concessioni di distribuzione del gas naturale che sono state oggetto di consegna in data 1° aprile 2023 a seguito dell'aggiudicazione della gara d'ambito correlata all'Atem Udine 2.

(Euro) 31.03.2023
ATTIVITA'
Attivita non correnti
Altre immobillizzazioni immateriali 3.583
Immobilizzazioni materiali 64
Attivita non correnti 3.647
Attività correnti
Attività correnti 0
Attività 3.647
PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO
Patrimonio netto 0
Passività non correnti 0
Passività correnti 0
Passività 0

Aggregazioni aziendali

ASCO TLC S.p.A.

In data 14 marzo 2023 il Gruppo Hera, tramite la controllata Acantho, e il Gruppo Ascopiave hanno perfezionato, l'acquisizione del 92% delle azioni di Asco TLC, rispettivamente con le quote del 36,8% e del 55,2%. Il closing fa seguito all'aggiudicazione a fine novembre 2022 della procedura a evidenza pubblica indetta da Asco Holding per la cessione del 92% delle azioni di Asco TLC, detenute dalla stessa Asco Holding e dalla C.C.I.A.A. di Treviso-Belluno, e alla successiva sottoscrizione in data 29 dicembre 2022 della relativa documentazione contrattuale tra il Gruppo Hera e il Gruppo Ascopiave. Il prezzo di acquisizione, regolato per cassa, è pari a 37.168 migliaia di Euro di cui Euro 22.301 migliaia versati da Ascopiave S.p.A..

Asco TLC, società attiva dal 2001 nella prestazione di servizi ICT principalmente a clienti corporate e pubbliche amministrazioni, dispone di una rilevante rete territoriale di proprietà, dislocata in Veneto e Friuli-Venezia Giulia per oltre 2.200 km di dorsali di fibra ottica, 56 ponti di diffusione radio e 24 centrali xDSL in unbundling ed eroga i propri servizi a oltre 2.700 clienti.

Il maggior valore pagato rispetto ai valori contabili del patrimonio netto alla data di acquisizione è stato prudenzialmente allocato all'avviamento.

L'aggregazione aziendale è stata provvisoriamente contabilizzata al 31 marzo 2023 secondo quanto disposto dal principio contabile internazionale IFRS 3.62.

In particolare, il valore equo attribuito alle attività e passività identificabili nella società ASCO TLC S.p.A. alla data di acquisizione sono i seguenti:

valori contabili Maggiori valori Valori equi
(migliaia di euro) pro quota
allocati
riscontrati
all'acquisizione
Altre immobilizzazioni immateriali 301 301
Immobilizzazioni materiali 6.083 6.083
Altre attività non correnti 47 47
Attività per imposte anticipate 121 121
Totale attività non correnti 6.552 6.552
Rimanenze 520 520
Crediti commerciali 929 929
Altre attività correnti 823 823
Crediti tributari 148 148
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 973 973
Totale attività correnti 3.392 3.392
Totale attività 9.944 9.944
Fondi rischi ed oneri 8 8
Trattamento di fine rapporto 319 319
Altre passività non correnti 226 226
Passività finanziarie non correnti 61 61
Totale passività non correnti 614 614
Debiti commerciali 486 486
Altre passività correnti 464 464
Passività finanziarie correnti 33 33
Totale passività correnti 1.019 1.019
Totale passività 1.633 1.633
Totale attività/passività della società acquisita 8.311
Avviamento derivante dall'acquisizione 13.989
Costo totale dell'acquisizione 22.301
Totale liquidità netta della società 1.763
Pagamenti 22.301
Liquidità netta assorbita dall'acquisizione 20.538

Per maggiori informazioni sull'acquisizione si rinvia al paragrafo "Fatti di rilievo intervenuti nel corso dei primi tre mesi dell'esercizio 2023" di questo resoconto intermedio di gestione.

Romeo Gas S.p.A.

In data 31 gennaio 2023 Ascopiave e Iren hanno perfezionato l'operazione di razionalizzazione di alcuni assets nell'ambito del servizio di distribuzione del gas naturale; in particolare con questa operazione il Gruppo Ascopiave ha acquisito le residue quote del 19,7% di Romeo Gas S.p.A., arrivando a detenere il 100% della società.

Il maggior valore pagato rispetto ai valori contabili del patrimonio netto ha trovato collocazione nel maggior valore rilevato negli assets acquisiti per Euro 3.357 migliaia al netto dell'effetto fiscale.

Impegni e rischi

Garanzie prestate

Il Gruppo ha erogato le seguenti garanzie al 31 marzo 2023:

Garanzie in carico alle società rientranti nell'area di consolidamento:

(Migliaia di Euro) 31 marzo 2023 31 dicembre 2022
Patronage su linee di credito 6.307 6.307
Su esecuzione lavori 4.966 6.710
Su concessione distribuzione 6.691 6.206
Su compravendite quote societarie 0 4.832
Su contratti di locazione 0 13
Su concessioni per derivazioni acqua per utilizzo idroelettrico 53 912
Su cessione di energia prodotta da fondi rinnovabili 120 120
Su attività di telecomunicazione 231 0
su occupazione spazi ed aree pubbliche 0 106
Su impianti di produzione energia rinnovabile 5.673 6.168
Totale 24.042 31.374

Garanzie in carico rilasciate da Ascopiave S.p.A. a favore di società collegate:

(Migliaia di Euro) 31 marzo 2023 31 dicembre 2022
Patronage su linee di credito 0 0
Patronage a copertura obbligazioni derivanti dai relativi rapporti 28.375 28.375
Ad uffici UTF e regioni per imposte sul gas 1.850 1.850
Totale 30.225 30.225

Ascopiave ha ricevuto una garanzia attiva da Hera S.p.A., pari ad Euro 962 migliaia, in relazione alle fidejussioni rilasciate dalla collegata Blue Meta S.p.A. agli uffici tecnici di finanza ed alle regioni per imposte di consumo sul gas naturale.

Fattori di rischio ed incertezza

Informazioni relative agli accordi non risultanti dallo stato patrimoniale

Ai sensi dell'art. 2427, primo comma, punto 22-ter del Codice Civile, introdotto con Decreto Legislativo 173 il 23 novembre 2008, si segnala che la società non presenta accordi non risultanti dallo stato patrimoniale.

Gestione del rischio finanziario: obiettivi e criteri

Il finanziamento delle attività operative del Gruppo avviene principalmente mediante il ricorso a finanziamenti bancari, a breve e a medio/lungo termine, all'emissione di prestiti obbligazionari, contratti di noleggio con l'opzione d'acquisto e depositi bancari a vista ed a breve termine. Il ricorso a tali forme di finanziamento, essendo in parte a tasso variabile, espone il Gruppo al rischio legato alle fluttuazioni dei tassi d'interesse, che determinano poi possibili variazioni sugli oneri finanziari.

L'attività operativa mette, invece, il Gruppo di fronte a possibili rischi di credito con le controparti.

Il Gruppo è, inoltre, soggetto al rischio di liquidità poiché le risorse finanziarie disponibili potrebbero non essere sufficienti a far fronte alle proprie obbligazioni finanziarie, nei termini e nelle scadenze prospettate.

Il Consiglio di Amministrazione riesamina e concorda le politiche per gestire detti rischi, di seguito descritti.

Rischio di tasso d'interesse

Il Gruppo gestisce le proprie necessita di liquidità tramite linee di affidamento temporanee e finanziamenti a breve termine a tassi variabili, che in ragione della loro continua fluttuazione non consentono un'agevole copertura relativa al rischio tasso, tramite finanziamenti a medio/lungo termine con applicazione di tassi fissi e variabili e tramite l'emissione di prestiti obbligazionari con applicazione di tasso fisso.

I finanziamenti a medio lungo termine gestiti dal Gruppo, regolati sia a tasso variabile che a tasso fisso, presentano un debito residuo al 31 marzo 2023 pari ad Euro 280.226 migliaia e scadenze comprese tra il 1° aprile 2023 ed il 24 marzo 2032.

I finanziamenti bancari a medio-lungo termine a tasso variabile prevedono un rimborso compreso tra il 2023 ed il 2030, ed al 31 marzo 2023 presentavano un debito residuo complessivo di Euro 204.740 migliaia (Euro 219.416 migliaia al 31 dicembre 2022), di cui Euro 112.278 migliaia oggetto di copertura mediante la sottoscrizione di derivati finanziari, per i quali quindi risulta sterilizzato il rischio di tasso.

Si rileva che alla data del 31 marzo 2023 gli strumenti derivati di copertura del rischio di variazione dei tassi di interesse, relativi ai finanziamenti sottoscritti con BNL, Credit Agricole – Friuladria, Intesa Sanpaolo e Mediobanca, dettagliati nei paragrafi n. 14 "Attività correnti su strumenti finanziari derivati" e n. 29 "Passività correnti su strumenti finanziari derivati", presentano un mark to market complessivamente positivo per Euro 5.149 migliaia e presentano una situazione di efficacia.

Non risultano esposti al rischio tasso, in quanto prevedono l'applicazione del tasso fisso, i finanziamenti sottoscritti con BNL, BPER (originariamente sottoscritto con UBI Banca, poi trasferito a BPER in seguito alla riorganizzazione della banca), Cassa Centrale Banca e Intesa Sanpaolo con debito residuo complessivo al termine del periodo di Euro 75.138 migliaia, oltre al prestito obbligazionario con debito residuo al termine del semestre di Euro 95.000 migliaia.

I finanziamenti rappresentati sono soggetti a covenants finanziari, che risultano rispettati.

Per maggiori dettagli si rinvia al paragrafo n. 19 "Finanziamenti a medio e lungo termine".

Analisi di sensitività al rischio di tasso

La seguente tabella illustra gli impatti sull'utile ante-imposte del Gruppo della possibile variazione dei tassi di interesse in un intervallo ragionevolmente possibile.

I trim 2023
Posizione Finanziaria Netta media 2023 (421.040)
Tasso medio attivo 0,926%
Tasso medio passivo 1,91%
Tasso medio attivo maggiorato di 200 basis point 2,93%
Tasso medio passivo maggiorato di 200 basis point 3,91%
Tasso medio attivo diminuito di 50 basis point 0,43%
Tasso medio passivo diminuito di 50 basis point 1,41%
PFN ricalcolata con maggiorazione di 200 basis point (423.116)
PFN ricalcolata con diminuzione di 50 basis point (420.521) Totale
Effetto sul risultato ante-imposte con maggiorazione di 200 basis (2.076) (2.076)
Effetto sul risultato ante-imposte con riduzione di 50 basis points 519 519

L'analisi di sensitività, ottenuta simulando una variazione sui tassi di interesse applicati alle linee di credito del Gruppo pari a 50 basis points in diminuzione (con il limite minimo di zero basis points), e pari a 200 basis points in aumento, mantenendo costanti tutte le altre variabili, porta a stimare un effetto sul risultato prima delle imposte compreso tra un peggioramento di Euro 2.076 migliaia ed un miglioramento di Euro 519 migliaia.

Rischio di credito

Nell'ambito dell'attività di distribuzione del gas, il Gruppo presta i propri servizi di business ad un numero limitato di operatori del settore del gas, il cui mancato o ritardato pagamento dei corrispettivi potrebbe incidere negativamente sui risultati economici e sull'equilibrio finanziario, ma la tutela del credito è supportata dall'applicazione dei meccanismi di garanzia previsti dal Codice di Rete.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità rappresenta l'incapacità del Gruppo di far fronte alle proprie obbligazioni finanziarie, nei termini e nelle scadenze prospettate, con le risorse finanziarie disponibili, a causa dell'impossibilità di reperire nuovi fondi o liquidare attività sul mercato, determinando un impatto sul risultato economico nel caso in cui il Gruppo sia costretto a sostenere costi addizionali per fronteggiare i propri impegni, o una situazione di insolvibilità con conseguente rischio per l'attività aziendale.

Il Gruppo persegue costantemente il mantenimento del massimo equilibrio e flessibilità tra fonti di finanziamento ed impieghi, minimizzando tale rischio. I due principali fattori che influenzano la liquidità del Gruppo sono da una parte le risorse generate o assorbite dalle attività operative o d'investimento, dall'altra le caratteristiche di scadenza e di rinnovo del debito.

Rischi specifici dei settori di attività in cui opera il Gruppo

Regolamentazione

Il Gruppo Ascopiave svolge attività nel settore del gas soggette a regolamentazione. Le direttive ed i provvedimenti normativi emanati in materia dall'Unione Europea e dal Governo italiano e le decisioni dell'Autorità per l'energia elettrica, il gas ed il sistema idrico possono avere un impatto rilevante sull'operatività, i risultati economici e l'equilibrio finanziario. Futuri cambiamenti nelle politiche normative adottate dall'Unione Europea o a livello nazionale potrebbero avere ripercussioni non previste sul quadro normativo di riferimento e, di conseguenza, sull'attività e sui risultati del Gruppo.

Gestione del Capitale

L'obiettivo primario della gestione del capitale del Gruppo è garantire che sia mantenuto un solido rating creditizio e adeguati livelli dell'indicatore di capitale. Il Gruppo può adeguare i dividendi pagati agli azionisti, rimborsare il capitale o emettere nuove azioni.

Il Gruppo verifica il proprio capitale rapportando la posizione finanziaria netta totale al Patrimonio netto.

Il Gruppo include nel debito netto finanziamenti onerosi, ed altri debiti finanziari, al netto delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti.

(migliaia di Euro) 31 marzo 2023 31 dicembre 2022
Posizione finanziaria netta a breve 180.462 134.786
Posizione finanziaria netta a lungo 252.871 277.071
Posizione finanziaria netta 433.333 411.857
Capitale sociale 234.412 234.412
Azioni proprie (55.423) (55.423)
Riserve 689.348 674.750
Utile netto non distribuito 5.821 32.664
Patrimonio netto totale 874.158 886.403
Totale fonti di finanziamento 1.307.491 1.298.260
Rapporto posizione finanziaria netta/patrimonio netto 0,50 0,46

Il rapporto PFN/patrimonio netto rilevato al 31 marzo 2023 risulta pari a 0,50, in aumento rispetto a quanto rilevato al 31 dicembre 2022.

L'andamento di tale indicatore è collegato all'effetto combinato della variazione della Posizione Finanziaria Netta, peggiorata di Euro 21.476 migliaia nel corso del trimestre, e del Patrimonio Netto, che ha subito un decremento di Euro 12.247 migliaia, variazioni dovute agli investimenti effettuati, al risultato maturato nel periodo ed in parte al normale flusso connesso con l'attività ordinaria.

Rappresentazione delle attività e passività finanziarie per categorie

Il dettaglio delle attività e passività finanziarie per categorie e il relativo fair value (IFRS 13) alla data di riferimento del 31 marzo 2023 e del 31 dicembre 2022 risultano essere le seguenti:

31 marzo 2023
(migliaia di Euro) A B C D Totale Fair Value
Altre attività non correnti 3.750 3.750 3.750
Attività finanziarie non correnti 2.880 2.880 2.880
Crediti commerciali e altre attività correnti 151.220 151.220 151.220
Attività finanziarie correnti 812 812 812
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 63.007 63.007 63.007
Attività correnti su strumenti finanziari derivati 7.056 7.056 7.056
Obbligazioni in circolazione a lungo termine 83.581 83.581 83.581
Finanziamenti a medio e lungo termine 164.829 164.829 164.829
Altre passività non correnti 2.976 2.976 2.976
Passività finanziarie non correnti 7.341 7.341 7.341
Obbligazioni in circolazione a breve termine 10.163 10.163 10.163
Debiti verso banche e finanziamenti 233.097 233.097 233.097
Debiti commerciali e altre passività correnti 190.146 190.146 190.146
Passività finanziarie correnti 5.954 5.954 5.954
Passività correnti su strumenti finanziari derivati 0 0 0
31 dicembre 2022
(migliaia di Euro) A B C D Totale Fair Value
Altre attività non correnti 3.747 3.747 3.747
Attività finanziarie non correnti 2.868 2.868 2.868
Crediti commerciali e altre attività correnti 152.237 152.237 152.237
Attività finanziarie correnti 820 820 820
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 76.917 76.917 76.917
Attività correnti su strumenti finanziari derivati 6.661 6.661 6.661
0
Obbligazioni in circolazione a lungo termine 94.033 94.033 94.033
Finanziamenti a medio e lungo termine 178.538 178.538 178.538
Altre passività non correnti 2.988 2.988 2.988
Passività finanziarie non correnti 7.368 7.368 7.368
Debiti verso banche e finanziamenti 0 0 0
Debiti commerciali e altre passività correnti 195.636 195.636 195.636
Passività finanziarie correnti 34.911 34.911 34.911
Passività correnti su strumenti finanziari derivati 164 164 164

Legenda

A - Attività e passività al fair value rilevato direttamente a conto economico

B - Attività e passività al fair value rilevato direttamente a Patrimonio netto (inclusi derivati di copertura)

____________________________________________________________________________________________

C - Attività per finanziamenti concessi e crediti (incluse disponibilità liquide)

D - Passività finanziarie rilevate al costo ammortizzato

Informativa di settore

L'informativa di settore è fornita con riferimento ai settori di attività in cui il Gruppo opera. I settori di attività sono stati identificati quali segmenti primari di attività. I criteri applicati per l'identificazione dei segmenti primari di attività sono stati ispirati dalle modalità attraverso le quali il management gestisce il Gruppo ed attribuisce le responsabilità gestionali.

Ai fini delle informazioni richieste dallo IFRS 8 "Informativa di settore segmenti operativi" la società ha individuato nei segmenti "distribuzione gas", "energie rinnovabili" e "altro" i settori di attività oggetto di informativa. Nello specifico, il segmento "altro" accoglie le attività di cogenerazione, fornitura calore, servizio idrico e i risultati della capogruppo.

L'informativa per settori geografici non viene fornita in quanto il Gruppo non gestisce alcuna attività al di fuori del territorio nazionale.

Le tabelle seguenti presentano le informazioni riguardanti i segmenti di business del Gruppo del primo trimestre dell'esercizio 2023 e del primo trimestre dell'esercizio 2022.

3M 2023
(migliaia di Euro)
Distribuzione
gas
Energie
rinnovabili
Altro 31.03.2023
valori da
nuove
acquisizioni
Elisioni Totale
Ricavi netti a clienti terzi 33.600 2.412 377 4.330 40.719
Ricavi intragruppo tra segmenti 1.411 0 1.585 155 (3.151) 0
Ricavi del segmento 35.011 2.412 1.962 4.485 (3.151) 40.719
3M 2022
(migliaia di Euro)
Distribuzione
gas
Energie
rinnovabili
Altro 31.03.2022
valori da
nuove
acquisizioni
Elisioni Totale
Ricavi netti a clienti terzi 30.421 2.014 1.703 0 34.139
Ricavi intragruppo tra segmenti 1.220 1 1.163 0 (2.385) 0
Ricavi del segmento 31.642 2.016 2.866 0 (2.385) 34.139

Rapporti con parti correlate

31.03.2023 Costi Ricavi
(migliaia di Euro) Crediti Altri Debiti Altri
commerciali crediti commerciali debiti Beni Servizi Altro Beni Servizi Altro
Asco Holding S.p.A. 56 184 27 0 0 15 0 0 39 0
Totale controllanti 56 184 27 0 0 15 0 0 39 0
Bim Piave Nuove Energie S.r.l. 128 0 4 0 0 4 0 0 61 0
Totale società consociate 128 0 4 0 0 4 0 0 61 0
ASM Set S.r.l. 33 0 0 0 0 0 0 0 1.506 0
Etra Energia S.r.l. 37 0 0 0 0 0 0 0 125 0
Estenergy S.p.A. 1.652 0 0 0 0 0 0 0 32.426 0
Totale società collegate 1.721 0 0 0 0 0 0 0 34.057 0
Totale 1.905 184 32 0 0 20 0 0 33.957 0

Il dettaglio dei rapporti con parti correlate nel periodo considerato è riepilogato nella seguente tabella:

Rapporti derivanti dal consolidato fiscale con Asco Holding S.p.A.:

Ascopiave S.p.A., AP Reti Gas S.p.A., AP Reti Gas Rovigo S.r.l., Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A. e Asco Energy S.p.A. avevano aderito al consolidamento dei rapporti tributari in capo alla controllante Asco Holding S.p.A.. Lo stesso è decaduto in ragione della modifica dell'esercizio sociale di quest'ultima, che non coincide più con il 31 dicembre. Le attività e passività correnti iscritte riferiscono conseguentemente alle sole posizioni pregresse

Relativamente alle società controllanti

I ricavi iscritti nei confronti della controllante Asco Holding S.p.A. sono relativi ai servizi amministrativi, di gestione della tesoreria e del personale.

Il Gruppo intrattiene i seguenti rapporti con parti correlate che producono le seguenti tipologie di ricavi di esercizio:

Servizi amministrativi e del personale da Ascopiave S.p.A. con la controllante Asco Holding S.p.A..

Relativamente alle società consociate

  • verso Bim Piave Nuove Energie S.r.l.:
    • o I crediti commerciali sono relativi ai servizi amministrativi, informatici, servizi al personale e facility forniti da Ascopiave S.p.A.;
    • o I ricavi per servizi sono relativi al service amministrativo, informatico, al personale e facility fornito da Ascopiave S.p.A.;
    • o I debiti commerciali sono relativi al servizio di manutenzione degli impianti di riscaldamento e raffrescamento forniti ad Ascopiave S.p.A.;
    • o I costi per servizi sono relativi al servizio di manutenzione degli impianti di riscaldamento e raffrescamento forniti ad Ascopiave S.p.A..

Relativamente alle società collegate:

  • verso Estenergy S.p.A.:
    • o I crediti commerciali sono relativi al servizio di trasporto del gas naturale su rete di distribuzione iscritti da AP Reti Gas Nord Est S.r.l. ed a servizi facility forniti da Ascopiave S.p.A.;
    • o I debiti commerciali sono relativi alle forniture di gas naturale ed energia elettrica sostenuti da Ascopiave S.p.A., AP Reti Gas Nord Est S.r.l., AP Reti Gas S.p.A. ed Edigas S.p.A.;
    • o I costi per beni sono relativi all'acquisto di gas ed energia elettrica sostenuti da Ascopiave S.p.A., AP Reti Gas Nord Est S.r.l., AP Reti Gas S.p.A. ed Edigas S.p.A.;
    • o I ricavi per servizi sono relativi a ricavi di trasporto del gas e servizi di distribuzione iscritti da AP Reti Gas S.p.A. e ed a servizi facility forniti da Ascopiave S.p.A..
  • verso Etra Energia S.r.l.:
    • o I crediti commerciali sono relativi al servizio di trasporto del gas naturale su rete di distribuzione iscritti da AP Reti Gas S.p.A.;
    • o I ricavi per servizi sono relativi a ricavi di trasporto del gas e servizi di distribuzione con AP Reti Gas S.p.A. ed AP Reti Gas Vicenza S.p.A..

- verso ASM Set S.r.l.:

  • o I costi per beni sono relativi all'acquisto di Gas con AP Reti Gas Rovigo S.r.l.;
  • o I ricavi per servizi sono relativi a ricavi di trasporto del gas e servizi di distribuzione con AP Reti Gas Rovigo S.r.l..
  • verso Cogeide S.p.A.:
    • o Ricavi per servizi tecnici e di ingegneria per la gestione degli acquedotti con CART Acqua S.r.l..

Si precisa che:

  • i rapporti economici intercorsi tra le società del Gruppo e le società controllate e consociate avvengono a prezzi di mercato e sono eliminate nel processo di consolidamento;
  • le operazioni poste in essere dalle società del Gruppo con parti correlate rientrano nella normale attività di gestione e sono regolate a prezzi di mercato;
  • con riferimento a quanto previsto dall'art.150, 1° comma del D.Lgs. n.58 del 24 febbraio 1998, non sono state effettuate operazioni in potenziale conflitto di interesse con società del Gruppo, da parte dei membri del consiglio di amministrazione.

In data 24 novembre 2010, il Consiglio di Amministrazione ha approvato la Procedura per operazioni con parti correlate (la "Procedura"). La Procedura disciplina le operazioni con parti correlate realizzate dalla Società, direttamente o per il tramite di società controllate, secondo quanto previsto dal Regolamento adottato ai sensi dell'art. 2391-bis cod. civ. dalla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (CONSOB) con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010, come successivamente modificato.

La Procedura è entrata in vigore in data 1° gennaio 2011 e ha sostituito il precedente regolamento in materia di operazioni con parti correlate, approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 11 settembre 2006 (successivamente modificato).

Per i contenuti della Procedura si rimanda al documento disponibile sul sito internet dell'Emittente, all'indirizzo seguente: http://www.gruppoascopiave.it/wp-content/uploads/2015/01/Procedura-per-le-operazioni-con-particorrelate-GruppoAscopiave-20101124.pdf.

Ai fini dell'attuazione della Procedura, viene effettuata periodicamente una mappatura delle cd. Parti Correlate, in relazione alle quali sono applicabili i contenuti e i presidi di controllo previsti nel documento. Gli Amministratori sono inoltre chiamati a dichiarare, qualora sussistenti, eventuali interessi in conflitto rispetto al compimento delle operazioni in esame.

Schemi di bilancio esposti in base alla delibera Consob 15519/2006

Di seguito gli schemi di bilancio con evidenza degli effetti dei rapporti con le parti correlate esposti in base alla delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006:

Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata

di cui correlate di cui correlate
(migliaia di Euro) 31.03.2023 A B C D
Totale
% 31.12.2022 A B C D Totale %
ATTIVITA'
Attività non correnti
Avviamento 75.335 0 0 0 0
0
0,0% 61.346 0 0 0 0 0 0,0%
Altre immobilizzazioni immateriali 701.398 0 0 0 0
0
0,0% 698.397 0 0 0 0 0 0,0%
Immobilizzazioni materiali 149.079 0 0 0 0
0
0,0% 138.432 0 0 0 0 0 0,0%
Partecipazioni in imprese controllate e collegate 348.383 0 0 348.383 0
348.383
100,0% 358.029 0 0 358.029 0 358.029 100,0%
Partecipazioni in altre imprese 78.257 0 0,0% 78.257 0 0,0%
Altre attività non correnti 4.607 0 0 0 0
0
0,0% 4.625 0 0 0 0 0 0,0%
Attività finanziarie non correnti 2.880 0 0 0 0
0
0,0% 2.868 0 0 0 0 0 0,0%
Attività per imposte anticipate 40.134 0 0 0 0
0
0,0% 39.252 0 0 0 0 0 0,0%
Attività non correnti 1.400.074 0 0 348.383 0
348.383
24,9% 1.381.206 0 0 358.029 0 358.029 25,9%
Attività correnti 0 0 0,0% 0 0 0,0%
Rimanenze 15.299 0 0 0 0,0% 7.336 0 0 0 0,0%
Crediti commerciali 25.709 56 128 1.721 0
1.905
7,4% 20.104 80 43 3.835 0 3.958 19,7%
Altre attività correnti 130.891 184 0 0 0
184
0,1% 133.880 174 0 0 0 174 0,1%
Attività finanziarie correnti 812 0 0 0 0
0
0,0% 820 0 0 0 0 0 0,0%
Crediti tributari 4.305 0 0 0 0
0
0,0% 4.100 0 0 0 0 0 0,0%
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 63.007 0 0 0 0
0
0,0% 76.917 0 0 0 0 0 0,0%
Attività correnti su strumenti finanziari derivati 7.056 0 0 0 0
0
0,0% 6.661 0 0 0 0 0 0,0%
Attività correnti 247.079 240 128 1.721 0
2.089
0,8% 249.818 254 43 3.835 0 4.132 1,7%
Attività non correnti destinate alla dismissione 3.672 0
0
0,0% 16.592 0 0 0,0%
Attività 1.650.825 240 128 350.104 0
350.472
21,2% 1.647.616 254 43 361.864 0 362.161 22,0%
PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 0,0% 0,0%
Patrimonio netto Totale 0 0 0 0
0
0,0% 0 0 0 0 0 0,0%
Capitale sociale 234.412 0 0 0 0
0
0,0% 234.412 0 0 0 0 0 0,0%
Azioni proprie (55.423) (0) (0) (0) (0)
(0)
0,0% (55.423) (0) (0) (0) (0) (0) 0,0%
Riserve e risultato 676.142 0 0 0 0
0
0,0% 687.291 0 0 0 0 0 0,0%
Patrimonio netto di Gruppo 855.130 0 0 0 0
0
0,0% 866.280 0 0 0 0 0 0,0%
Patrimonio Netto di Minoranza 19.028 0 0 0 0
0
0,0% 20.123 0 0 0 0 0 0,0%
Patrimonio netto Totale 874.158 0 0 0 0
0
0,0% 886.403 0 0 0 0 0 0,0%
Passività non correnti 0 0 0 0
0
0,0% 0 0 0 0 0 0,0%
Fondi rischi ed oneri 1.071 0 0 0 0
0
0,0% 996 0 0 0 0 0 0,0%
Trattamento di fine rapporto 5.441 0 0 0 0
0
0,0% 5.011 0 0 0 0 0 0,0%
Obbligazioni in circolazione a lungo termine 83.581 94.033
Finanziamenti a medio e lungo termine 164.829 0 0 0 0
0
0,0% 178.538 0 0 0 0 0 0,0%
Altre passività non correnti 38.142 0 0 0 0
0
0,0% 37.458 0 0 0 0 0 0,0%
Passività finanziarie non correnti 7.341 0 0 0 0
0
0,0% 7.368 0 0 0 0 0 0,0%
Passività per imposte differite 22.563 0 0 0 0
0
0,0% 19.608 0 0 0 0 0 0,0%
Passività non correnti 322.969 0 0 0 0
0
0,0% 343.012 0 0 0 0 0 0,0%
Passività correnti 0 0 0 0
0
0,0% 0 0 0 0 0 0,0%
Obbligazioni in circolazione a breve termine 10.163 0
Debiti verso banche e finanziamenti 233.097 0 0 0 0
0
0,0% 183.285 0 0 0 0 0 0,0%
Debiti commerciali 167.376 27 4 41.210 0
41.241
24,6% 180.195 37 66 34.875 0 34.978 19,4%
Debiti tributari 2.941 0 0 0
0
0,0% 1.336 0 0 0 0 0,0%
Altre passività correnti 34.168 0 0 0 0
0
0,0% 17.507 0 0 0 0 0 0,0%
Passività finanziarie correnti 5.954 0 0 0 0
0
0,0% 34.911 0 0 0 0 0 0,0%
Passività correnti su strumenti finanziari derivati 0 0 0 0 0
0
0,0% 164 0 0 0 0 0 0,0%
Passività correnti 453.699 27 4 41.210 0
41.241
9,1% 417.398 37 66 34.875 0 34.978 8,4%
Passività non correnti destinate alla dismissione 0 0
0
803 0 0 0,0%
Passività 776.668 27 4 41.210 0
41.241
5,3% 761.213 37 66 34.875 0 34.978 4,6%
Passività e patrimonio netto 1.650.825 27 4 41.210 0
41.241
2,5% 1.647.616 37 66 34.875 0 34.978 2,1%

____________________________________________________________________________________________

Legenda intestazione colonne parti correlate:

A Società controllanti

B Società consociate

C Società collegate e a controllo congiunto

D altri parti correlate

Conto economico complessivo consolidato

Primo Primo
Trimestre di cui correlate Trimestre di cui correlate
(migliaia di Euro) 2023 A B C D Totale % 2022 A B C D Totale %
Ricavi 40.719 39 61 100 0,2% 34.139 45 17 14.241 14.303 41,9%
Totale costi operativi 20.618 15 4 34.057 320 34.396 166,8% 20.978 12 187 17 149 365 1,7%
Costi acquisto altre materie prime 803 0 0,0% 895 0 0,0%
Costi per servizi 11.929 15 4 34.057 221 34.297 287,5% 11.428 12 187 17 52 268 2,3%
Costi del personale 5.377 99 99 1,8% 5.140 97
Altri costi di gestione 6.710 0 0,0% 3.551 0 0,0%
Altri proventi 4.201 0 0,0% 36 0 0,0%
Ammortamenti e svalutazioni 11.723 0 0 0 0 0 0,0% 10.275 0 0,0%
Risultato operativo 8.378 24 57 (34.057) (320) (34.296) -409,4% 2.886 33 170 14.224 149 13.938 483,0%
Proventi finanziari 58 0 0 0 0 0 0,0% 16
Oneri finanziari 2.712 0 0 0 0 0 0,0% 853
Quota utile/(perdita) società contabilizzate con il metodo del patrimonio netto 567 567 567 100,0% 10.831 10.831 10.831 100,0%
Utile ante imposte 6.291 24 57 (33.490) (320) (33.729) (536,1%) 12.880 25.055 25.055 194,5%
Imposte del periodo (702) (916)
Risultato del periodo 5.589 11.963
Risultato netto da attività cessate/in dismissione 44 0 0,0% 0
Risultato netto del periodo 5.633 11.963
Risultato del periodo di Gruppo 5.821 0 0 0 0 0 0,0% 12.184 0 0 0 0 0 0,0%
Risultato del periodo di Minoranza (188) (0) (0) (0) (0) (0) 0,0% (221) (0) (0) (0) (0) (0) 0,0%
Altre componenti del Conto Economico Complessivo (0) (0) (0) (0) (0) (0) 0,0% (0) (0) (0) (0) (0) (0) 0,0%
1. componenti che saranno in futuro riclassificate nel conto economico (0) (0) (0) (0) (0) (0) 0,0% 1.731 (0) (0) (0) (0) (0) 0,0%
Fair value derivati, variazione del periodo al netto dell'effetto fiscale (394) (0) (0) (0) (0) (0) 0,0% 2.678 (0) (0) (0) (0) (0) 0,0%
Effetto fiscale relativo alle componenti di conto economico complessivo (10.213) (0) (0) (0) (0) (0) 0,0% (0) (0) (0) (0) (0) (0) 0,0%
2. componenti che non saranno riclassificate nel conto economico (0) (0) (0) (0) (0) (0) 0,0% (0) (0) (0) (0) (0) (0) 0,0%
(Perdita)/Utile attuariale su piani a benefici definiti al netto dell'effetto fiscale (0) (0)
Fair value valutazione partecipazione in altre imprese (0) (0) (0) (0) (0) 0,0%
Risultato del conto economico complessivo 4.974 (0) (0) (0) (0) (0) 0,0% 16.373 0
Risultato netto complessivo del gruppo (4.868) (0) (0) (0) (0) (0) 0,0% 16.593
Risultato netto complessivo di terzi (106) (0) (0) (0) (0) (0) 0,0% (221)
Utile base per azione 0,027 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,0% 0,056
Utile netto diluito per azione 0,027 0,056

Legenda intestazione colonne parti correlate:

A Società controllanti

B Società consociate

C Società collegate e a controllo congiunto

D altri parti correlate

Rendiconto Finanziario consolidato

Primo Primo
Trimestre di cui correlate Trimestre
(migliaia di Euro) 2023 A B C D Totale 2022 A B C D Totale
Utile complessivo del periodo (4.868) 16.593
Flussi cassa generati/(utilizzati) dall'attività operativa
Rettif.per raccordare l'utile netto alle disponibilità liquide
Risultato di pertinenza di terzi (106) (221)
Variazione fair value derivati relativi a società collegate, variazione dell'esercizio al
netto dell' effetto fiscale 10.213 0 (2.678) 0
Variazione riserve HA su MTM derivati 394 0 (1.731) 0
Ammortamenti 11.723 0 10.353 0
Svalutazione dei crediti 160 0 2 0
Svalutazione immobilizzaizoni e minusvalenze 899 0 49 0
Variazione del trattamento di fine rapporto 130 0 30 0
Attività/passività correnti su strumenti finanziari (953) 0 (24) 0
Variazione netta altri fondi 61 0 1.360 0
Valutazione imprese collegate con il metodo patrimonio netto (567) (567) (567) (10.831) (19.892) (19.892)
Plusvalenze su cessioni partecipazioni (4.046) 0 (0) 0
Altre variazioni di conto economico che non generano flussi finanziari (2.347) 0 0 0
Interessi passivi pagati (2.886) 0 (636) 0
Interessi passivi di competenza 2.712 0 775 0
Imposte di competenza 702 0 916 0
Totale rettifiche 16.088 0 0 (567) 0 (567) (2.636) 0 0 (19.892) 0 (19.892)
Variazioni nelle attività e passività:
Rimanenze di magazzino (7.098) 0 (510) 0
Crediti commerciali (4.118) 24 (85) 2.114 2.053 (4.897) (22) 119 (7.915) (7.818)
Altre attività correnti 4.480 (10) (10) 779 427 427
Debiti commerciali (13.518) (10) (62) 6.335 6.263 (318) (24) (12) 800 764
Altre passività correnti 17.877 0 19.723 0
Altre attività non correnti 104 0 15 0
Altre passività non correnti 274 0 138 0
Totale variazioni attività e passività (1.999) 4 (147) 8.449 0 8.306 14.931 380 107 (7.115) 0 (6.627)
Flussi cassa generati/(utilizzati) dall'attività operativa 9.222 4 (147) 7.882 0 7.739 28.888 380 107 (27.007) 0 (26.519)
Flussi di cassa generati/(utilizzati) dall'attività di investimento
Investimenti in immobilizzazioni immateriali (11.714) 0 (11.051) 0
Realizzo di immobilizzazioni immateriali 13.538 0 0 0
Investimenti in immobilizzazioni materiali (1.874) 0 (2.012) 0
Realizzo di immobilizzazioni materiali 807 0 (0) 0
Cessioni/(Acquisizioni) di partecipazioni e acconti (32.775) 0 (37.110) 0
Flussi di cassa generati/(utilizzati) dall'attività di investimento (32.018) 0 (50.173) 0
Flussi di cassa generati(utilizzati) dall'attività finanziaria
Variaz.netta debiti verso banche e finanziamenti a breve (15.567) 0 (25.616) 0
Accensione prestiti obbligazionari 0 0 70.070 0
Variazione netta attività, passività finanziarie correnti (29.247) 0 (177) 0
Accensioni finanziamenti e mutui 132.700 0 130.000 0
Rimborsi finanziamenti e mutui (79.000) 0 (70.000) 0
Flussi di cassa generati(utilizzati) dall'attività finanziaria 8.886 0 104.277 0
Variazione delle disponibilità correnti 13.910 0 0 0 0 0 82.993 0 0 0 0 0
Disponibilità liquide esercizio precedente 76.917 0 42.539 0
Disponibilità liquide periodo corrente 63.007 0 125.533 0

Legenda intestazione colonne parti correlate:

A Società controllanti

B Società consociate

C Società collegate e a controllo congiunto

D altri parti correlate

Indebitamento finanziario netto consolidato

di cui correlate di cui correlate
(migliaia di Euro) 31.03.2023 A B C D Totale % 31.12.2022 A B C D Totale %
A Disponibilità liquide 63.007 0 0% 76.917 0 0%
B Mezzi equivalenti a disponibilità liquide 0 0 0% 0 0 0%
C Altre attività finanziarie correnti 5.745 0 0% 6.493 0 0%
- di cui parti correlate 0 0 0% 0 0 0%
D Liquidità (A) + (B) + (C) 68.752 0 0 0 0
0
0% 83.410 0 0 0 0 0 0%
E Debito finanziario corrente (inclusi gli strumenti di debito, ma
eslusa la parte corrente del debito finanziario non corrente) (133.817) 0 0% (98.917) 0 0%
- di cui parti correlate 0 0 0% 0 0 0%
- di cui strumenti di debito parte corrente 0 0 0% 0 0 0%
F Parte corrente del debito finanziario non corrente (115.397) 0 0% (119.280) 0 0%
- di cui parti correlate 0 0 0% 0 0 0%
G Indebitamento finanziario corrente (E) + (F) (249.214) 0 0 0 0
0
0% (218.197) 0 0 0 0 0 0%
H Indebitamento finanziario corrente netto (D) + (G) (180.462) 0 0 0 0
0
0% (134.787) 0 0 0 0 0 0%
I Debito finanziario non corrente (esclusa la parte corrente e gli
strumenti di debito) (255.751) 0 0% (279.939) 0 0%
J Strumenti di debito 0 0 0% 0 0 0%
K Debiti commerciali e altri debiti non correnti 0 0 0% 0 0 0%
L Indebitamento finanziario non corrente (I) + (J) + (K) (255.751) 0 0 0 0
0
0% (279.939) 0 0 0 0 0 0%
M Totale indebitamento finanziario netto (H) + (L) (436.213) 0 0 0 0
0
0% (414.726) 0 0 0 0 0 0%

Legenda intestazione colonne parti correlate:

A Società controllanti

B Società consociate

C Società collegate e a controllo congiunto

D altri parti correlate

I valori riportati nelle tabelle precedenti sono relativi alle parti correlate di seguito elencate:

Gruppo A - Società controllanti:

  • Asco Holding S.p.A.

Gruppo B - Società consociate:

  • Bim Piave Nuove energie S.r.l.

Gruppo C – Società collegate e a controllo congiunto:

  • Estenergy S.p.A. (Gruppo), collegata

Gruppo D - altri parti correlate:

  • Consiglio di Amministrazione
  • Sindaci
  • Dirigenti strategici

Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura del primo trimestre dell'esercizio 2023

Patti parasociali – variazione

In data 12 aprile 2023, ai sensi delle vigenti disposizioni di legge e regolamentari, Ascopiave S.p.A. provvede a diffondere al pubblico l'estratto del patto parasociale tra azionisti trasmesso ad Ascopiave ai sensi dell'art. 122, co. 1 del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 e pubblicato in data 8 aprile 2023 a cura dei sottoscrittori del patto sul quotidiano nazionale "Italia Oggi". Ai sensi degli articoli 65-quinquies, 65-sexies e 65-septies del Regolamento Emittenti, la predetta documentazione è a disposizione del pubblico presso la sede sociale, presso Borsa Italiana S.p.A., sul meccanismo di stoccaggio autorizzato "eMarket STORAGE" () di Teleborsa S.r.l., nonché nella sezione Corporate Governance del sito internet www.gruppoascopiave.it. Nella sezione Corporate Governance del sito internet www.gruppoascopiave.it è stata altresì resa disponibile una copia dell'estratto del patto parasociale pubblicato sul suddetto quotidiano nazionale.

Assemblea ordinaria degli Azionisti del 18 aprile 2023

Si è riunita in data 18 aprile 2023, sotto la presidenza del dott. Nicola Cecconato, l'Assemblea Ordinaria degli Azionisti di Ascopiave S.p.A..

L'Assemblea ordinaria degli Azionisti ha approvato il bilancio dell'esercizio e preso atto del bilancio consolidato di gruppo al 31 dicembre 2022 ed ha deliberato la distribuzione di un dividendo ordinario pari a 0,13 Euro per azione, per un totale di 28,2 milioni di Euro, importo calcolato sulla base delle azioni in circolazione alla data di chiusura dell'esercizio 2022. Il dividendo ordinario sarà pagato il giorno 4 maggio 2023 con stacco della cedola, identificata con il numero 198, in data 2 maggio 2023 (record date il 3 maggio 2023).

L'Assemblea degli Azionisti ha inoltre approvato, con voto vincolante, la prima sezione della relazione sulla politica sulla remunerazione e sui compensi corrisposti redatta ai sensi dell'articolo 123-ter del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 (il "TUF") (i.e., la politica sulla remunerazione per l'esercizio 2023).

L'Assemblea degli Azionisti ha altresì espresso voto consultivo favorevole sulla seconda sezione della relazione sulla politica di remunerazione e sui compensi corrisposti redatta ai sensi dell'articolo 123-ter del TUF (i.e., la relazione sui compensi corrisposti nell'esercizio 2022).

L'Assemblea degli Azionisti ha deliberato in sede ordinaria in merito alla nomina dei componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale della Società, che resteranno in carica per tre esercizi fino all'approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2025. Il Consiglio di Amministrazione nominato dall'Assemblea è composto da 7 amministratori eletti sulla base delle liste di candidati presentate dagli Azionisti.

Dato l'esito delle votazioni, su n. 312.032.351 voti rappresentati in Assemblea, la lista n. 1 presentata da Asco Holding S.p.A. ha ottenuto n. 254.132.776 voti pari all'81,444% dei partecipanti al voto e pari al 64,439% dei diritti di voto complessivi; la lista n. 2 presentata da ASM Rovigo S.p.A. ha ottenuto n. 56.329.419 voti pari al 18,052% dei partecipanti al voto e pari al 14,283% dei diritti di voto complessivi.

Pertanto, in conformità a quanto previsto dall'articolo 15.12 dello Statuto sociale, dalla lista presentata dal socio di maggioranza Asco Holding S.p.A., titolare del 51,157% del capitale sociale e pari al 60,813% del capitale votante, sono stati eletti amministratori i Signori Luisa Vecchiato, Nicola Cecconato, Federica Monti, Greta Pietrobon, Enrico Quarello, Giovanni Zoppas. Dalla lista presentata dal socio ASM Rovigo S.p.A., risultata seconda per numero di voti ottenuti, è stato eletto amministratore il signor Cristian Novello, primo candidato della lista stessa. L'Assemblea ha altresì provveduto a nominare il dott. Nicola Cecconato Presidente del Consiglio di Amministrazione.

L'Assemblea degli Azionisti ha, inoltre, deliberato di determinare in Euro 380.000 il compenso annuo complessivo spettante al Consiglio di Amministrazione da corrispondersi, nel rispetto della normativa vigente, per Euro 80.000 al Presidente e per Euro 50.000 a ciascuno degli altri consiglieri, con decorrenza dalla data di assunzione dell'incarico e fino alla scadenza del mandato, ferma restando la competenza del Consiglio di determinare un compenso ulteriore per gli amministratori muniti di particolari cariche in conformità allo Statuto sociale secondo quanto previsto dall'articolo 2389 comma 3 del codice civile.

Dato l'esito delle votazioni, per la nomina del Collegio sindacale su n. 312.032.351 voti rappresentati in Assemblea, la lista n. 1 presentata da Asco Holding S.p.A. ha ottenuto n. 254.132.776 voti pari all'81,444% dei partecipanti al voto e pari al 64,439% dei diritti di voto complessivi; la lista n. 2 presentata da ASM Rovigo S.p.A. ha ottenuto n. 56.325.392 voti pari al 18,051% dei partecipanti al voto e pari al 14,282% dei diritti di voto complessivi.

Pertanto, il Collegio Sindacale nominato dall'odierna Assemblea è stato eletto sulla base delle liste di candidati

presentate dagli Azionisti. Ai sensi dell'articolo 22.5 dello Statuto sociale, dalla lista presentata dal socio di maggioranza Asco Holding S.p.A., titolare del 51,157% del capitale sociale e pari al 60,813% del capitale votante, la quale ha ottenuto il maggior numero di voti, sono stati eletti sindaci effettivi il dott. Luca Biancolin, e la dott.ssa Barbara Moro e sindaco supplente il dott. Matteo Cipriano. Dalla lista presentata dal socio ASM Rovigo S.p.A., titolare del 4,399% del capitale sociale e pari al 5,229% del capitale votante, è stato eletto sindaco effettivo e Presidente del Collegio Sindacale il dott. Giovanni Salvaggio e sindaco supplente il dott. Marco Bosco.

L'Assemblea degli Azionisti ha, inoltre, fissato i compensi del Collegio Sindacale, ai sensi dell'articolo 2402 del codice civile, nell'importo di Euro 50.000 lordi annui per il Presidente del Collegio Sindacale e Euro 32.000 lordi annui per ciascun sindaco effettivo.

L'Assemblea degli Azionisti ha infine approvato l'autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie, previa revoca della precedente autorizzazione conferita dall'Assemblea degli azionisti del 28 aprile 2022, la cui scadenza era prevista per il 28 novembre 2023.

Approvato il Bilancio di Sostenibilità 2022

In data 18 aprile 2023 Ascopiave S.p.A. ha reso noto che è stato pubblicato nella sezione "Sostenibilità" del proprio sito internet il Bilancio di Sostenibilità 2022, approvato dal Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. nella riunione del 13 aprile 2023, previo parere positivo del Comitato Sostenibilità. Il Bilancio di Sostenibilità illustra l'impegno della Società con riguardo ai fattori "Environmental, Social e Governance" e fornisce una panoramica delle iniziative promosse dal Gruppo Ascopiave in tema di responsabilità sociale d'impresa.

Obiettivi e politiche del Gruppo

Per quanto riguarda il segmento della distribuzione del gas naturale, il Gruppo intende valorizzare il proprio portafoglio di concessioni puntando a riconfermarsi nella gestione del servizio negli ambiti territoriali minimi in cui vanta una presenza significativa, e di espandersi in altri ambiti, con l'obiettivo di incrementare la propria quota di mercato e rafforzare la propria leadership locale. Il Gruppo intende inoltre valorizzare il proprio investimento nelle fonti rinnovabili aumentando la presenza anche in questo settore, in linea con quanto rappresentato nel piano strategico 2022-2026 approvato nel corso del primo trimestre dell'anno. Per quanto riguarda il segmento della vendita di gas naturale e di energia elettrica, Ascopiave, a fine 2019, ha avviato una partnership commerciale con il Gruppo Hera, attraverso la comune partecipazione ad Estenergy. Questa società, che è a capo di un Gruppo che conta oltre un milione di clienti, è una primaria realtà con una forte presenza territoriale nel Triveneto. Ascopiave intende dare continuità alla partnership, contando tuttavia di poter esercitare l'opzione di vendita detenuta sulle proprie quote di partecipazione laddove si presentasse la necessità di finanziare delle nuove opportunità di investimento in settori che il Gruppo ritiene di maggior interesse, così come indicato nel piano strategico 2022-2026 approvato e presentato al mercato il 9 febbraio 2023.

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Pieve di Soligo, 11 maggio 2023

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione Nicola Cecconato

G r u p p o A s c o p i a v e

Via Verizzo, 1030 – 31053 Pieve di Soligo (TV) – Italia Tel: +39 0438 980098 – Fax: +39 0438 82096 Email: [email protected] - www.gruppoascopiave.it

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