Quarterly Report • May 12, 2023
Quarterly Report
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Resoconto intermedio al 31 marzo 2023
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Questo documento contiene previsioni e stime che riflettono le attuali opinioni del management Intesa Sanpaolo in merito ad eventi futuri. Previsioni e stime sono in genere identificate da espressioni come "è possibile," "si dovrebbe," "si prevede," "ci si attende," "si stima," "si ritiene," "si intende," "si progetta," "obiettivo" oppure dall'uso negativo di queste espressioni o da altre varianti di tali espressioni oppure dall'uso di terminologia comparabile. Queste previsioni e stime comprendono, ma non si limitano a, tutte le informazioni diverse dai dati di fatto, incluse, senza limitazione, quelle relative alla posizione finanziaria futura di Intesa Sanpaolo e ai risultati operativi, la strategia, i piani, gli obiettivi e gli sviluppi futuri nei mercati in cui Intesa Sanpaolo opera o intende operare.
A seguito di tali incertezze e rischi, si avvisano i lettori che non devono fare eccessivo affidamento su tali informazioni di carattere previsionale come previsione di risultati effettivi. La capacità del Gruppo Intesa Sanpaolo di raggiungere i risultati previsti dipende da molti fattori al di fuori del controllo del management. I risultati effettivi possono differire significativamente (ed essere più negativi di) da quelli previsti o impliciti nei dati previsionali. Tali previsioni e stime comportano rischi ed incertezze che potrebbero avere un impatto significativo sui risultati attesi e si fondano su assunti di base.
Le previsioni e le stime ivi formulate si basano su informazioni a disposizione di Intesa Sanpaolo alla data di approvazione del presente documento. Intesa Sanpaolo non si assume alcun obbligo di aggiornare pubblicamente e di rivedere previsioni e stime a seguito della disponibilità di nuove informazioni, di eventi futuri o di altro, fatta salva l'osservanza delle leggi applicabili. Tutte le previsioni e le stime successive, scritte ed orali, attribuibili a Intesa Sanpaolo o a persone che agiscono per conto della stessa sono espressamente qualificate, nella loro interezza, da queste dichiarazioni cautelative.


Intesa Sanpaolo S.p.A. Sede Legale: Piazza S. Carlo, 156 10121 Torino Sede Secondaria: Via Monte di Pietà, 8 20121 Milano Capitale Sociale Euro 10.368.870.930,08 Registro delle Imprese di Torino e Codice Fiscale 00799960158 Rappresentante del Gruppo IVA "Intesa Sanpaolo" Partita IVA 11991500015 (IT11991500015) N. Iscr. Albo Banche 5361 Codice ABI 3069.2 Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi e al Fondo Nazionale di Garanzia Capogruppo del gruppo bancario "Intesa Sanpaolo" iscritto all'Albo dei Gruppi Bancari


| Il Gruppo Intesa Sanpaolo | 7 |
|---|---|
| Cariche sociali | 11 |
| Introduzione | 13 |
| Il primo trimestre del 2023 in sintesi Dati economici e Indicatori Alternativi di Performance Dati patrimoniali e Indicatori Alternativi di Performance Indicatori Alternativi di Performance e altri indicatori Il primo trimestre del 2023 |
16 18 19 22 |
| Prospetti contabili consolidati | 33 |
| Relazione sull'andamento della gestione I risultati economici Gli aggregati patrimoniali I risultati per settori di attività Il presidio dei rischi |
43 57 72 88 |
| Politiche contabili Criteri di redazione del resoconto |
111 |
| Dichiarazione del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari | 145 |
| Allegati | 147 |
| Contatti | 175 |
| Calendario finanziario | 179 |


7


Banche



| NORD OVEST | ||
|---|---|---|
| Filiali | ||
| 1.133 |
| NORD EST | ||
|---|---|---|
| Filiali | ||
| 740 |
| CENTRO | ||
|---|---|---|
| Filiali | ||
| 761 | ||
| Filiali | |
|---|---|
| 644 | |
| Filiali |
|---|
| 220 |
Dati al 31 marzo 2023

Bancassicurazione e Fondi Pensione
Asset Management Servizi Fiduciari
Credito al Consumo 2
1 Le attività di Factoring e Leasing sono svolte direttamente dalla Capogruppo Intesa Sanpaolo S.p.A. 2 Le attività di Credito al consumo sono svolte anche direttamente dalla Capogruppo Intesa Sanpaolo S.p.A.


| AMERICA | ASIA | EUROPA | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Filiali Uffici di Rappresentanza |
Filiali | Uffici di Rappresentanza | Filiali | Uffici di Rappresentanza | |||
| New York Washington D.C. |
Abu Dhabi | Beirut | Amsterdam | Bruxelles* | |||
| Doha | Ho Chi Minh City | Francoforte | Mosca | ||||
| Paese Controllate |
Filiali | Dubai | Jakarta | Istanbul | |||
| Brasile Intesa Sanpaolo Brasil |
1 | Hong Kong | Mumbai | Londra | |||
| Shanghai | Pechino | Madrid | |||||
| AUSTRALIA/OCEANIA | Singapore | Seoul | Parigi | ||||
| Filiali | Tokyo | Varsavia | |||||

| AFRICA | |||
|---|---|---|---|
| Uffici di Rappresentanza | Paese | Controllate | Filiali |
| Il Cairo | Egitto | Bank of Alexandria | 173 |
| Paese | Controllate | Filiali |
|---|---|---|
| Albania | Intesa Sanpaolo Bank Albania | 35 |
| Belgio | Intesa Sanpaolo Wealth Management | 2 |
| Bosnia - Erzegovina Intesa Sanpaolo Banka Bosna i Hercegovina | ||
| Croazia | Privredna Banka Zagreb | |
| Federazione Russa Banca Intesa | 27 | |
| Irlanda | Intesa Sanpaolo Bank Ireland | 1 |
| Intesa Sanpaolo Wealth Management | 2 | |
| Lussemburgo | Intesa Sanpaolo Bank Luxembourg | 1 |
| Moldavia | Eximbank | 17 |
| Repubblica Ceca | VUB Banka | |
| Romania | Intesa Sanpaolo Bank Romania | 34 |
| Serbia | Banca Intesa Beograd | 146 |
| Slovacchia | VUB Banka | 158 |
| Slovenia | Intesa Sanpaolo Bank | 41 |
| Svizzera | Reyl Intesa Sanpaolo | |
| Ucraina | Pravex Bank | |
| Ungheria | CIB Bank |
Dati al 31 marzo 2023 * European Regulatory & Public Affairs
Sydney



| Presidente | Gian Maria GROS-PIETRO | |||
|---|---|---|---|---|
| Vice Presidente | Paolo Andrea COLOMBO | |||
| Consigliere delegato e Chief Executive Officer | Carlo MESSINA (a) | |||
| Consiglieri | Franco CERUTI Roberto FRANCHINI () Anna GATTI Liana LOGIURATO Maria MAZZARELLA Fabrizio MOSCA () Milena Teresa MOTTA () Luciano NEBBIA Bruno Maria PARIGI Bruno PICCA Alberto Maria PISANI () Livia POMODORO Maria Alessandra STEFANELLI Paola TAGLIAVINI Daniele ZAMBONI Maria Cristina ZOPPO () |
|||
| Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari |
Fabrizio DABBENE | |||
| Società di Revisione | EY S.p.A. |
(a) Direttore Generale
(*) Componente del Comitato per il Controllo sulla Gestione
(**) Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione

Come noto, il D.Lgs. 25 del 15 febbraio 2016, che ha recepito la Direttiva Transparency (2013/50/UE), ha eliminato l'obbligo di pubblicazione dei resoconti intermedi sulla gestione ed ha attribuito alla Consob la facoltà di prevedere eventuali obblighi informativi aggiuntivi rispetto al bilancio annuale e semestrale. La Consob, sulla base della delega regolamentare contenuta in tale decreto, con Delibera n. 19770 del 26 ottobre 2016 ha apportato modifiche al Regolamento Emittenti in tema di informazioni finanziarie periodiche aggiuntive, applicate a decorrere dal 2 gennaio 2017. In base a tale disciplina, le società quotate hanno facoltà di scegliere se pubblicare o meno le informazioni finanziarie periodiche aggiuntive.
Intesa Sanpaolo, nel comunicare al mercato il calendario finanziario 2023, ha confermato, ai sensi dell'art. 65-bis e dell'art. 82-ter del Regolamento Emittenti, la scelta di pubblicare su base volontaria informazioni finanziarie periodiche aggiuntive, rispetto alla relazione finanziaria annuale e semestrale, riferite al 31 marzo e al 30 settembre di ciascun esercizio, che prevedono - per quanto riguarda i relativi elementi informativi - la redazione di resoconti intermedi sulla gestione approvati dal Consiglio di Amministrazione.
Come più specificamente indicato nel capitolo "Criteri di redazione del resoconto", il Resoconto intermedio al 31 marzo 2023 è redatto in forma consolidata con l'applicazione dei criteri di rilevazione e di valutazione previsti dai principi contabili IAS/IFRS emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e delle relative interpretazioni dell'International Financial Reporting Standards Interpretations Committee (IFRS – IC), omologati dalla Commissione Europea, come stabilito dal Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002.
Il Resoconto è composto dallo Stato patrimoniale, dal Conto economico, dal Prospetto della redditività complessiva, dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dalle Politiche contabili nonché da una Relazione sull'andamento della gestione, ed è corredato da informazioni sugli eventi importanti che si sono verificati nel periodo in esame e sui principali rischi ed incertezze. Il documento contiene informazioni finanziarie estratte dai prospetti contabili o riconducibili agli stessi ed altre informazioni – quali, a titolo esemplificativo, i dati inerenti all'evoluzione trimestrale e taluni Indicatori Alternativi di Performance – non direttamente riconducibili ai prospetti contabili. Si rinvia al capitolo "Indicatori Alternativi di Performance" della Relazione sulla gestione che accompagna il Bilancio consolidato 2022 per una definizione degli stessi e delle relative modalità di calcolo1 confermando che, con specifico riferimento al conflitto militare fra Russia e Ucraina, in coerenza con le indicazioni ESMA non sono stati introdotti nuovi indicatori né sono state apportate modifiche agli indicatori utilizzati.
Il Resoconto intermedio al 31 marzo 2023 rappresenta la prima situazione contabile consolidata redatta applicando l'IFRS 17 Contratti assicurativi, pubblicato dallo IASB nel mese di maggio 2017 ed oggetto di successive modifiche, omologato con il Regolamento UE n. 2036/2021 del 19 novembre 2021. Contestualmente e per la prima volta le Compagnie del Gruppo Intesa Sanpaolo applicano anche l'IFRS 9 Strumenti finanziari, la cui applicazione era stata differita in virtù del c.d. "Deferral Approach".
In relazione a ciò è stata predisposta – nell'ambito del capitolo "Criteri di redazione del Resoconto" – una specifica sezione informativa contenente:
I prospetti contabili consolidati sono stati adeguati nella loro struttura e aggiornati per recepire le nuove disposizioni normative secondo le previsioni dell'8° aggiornamento della Circolare n. 262/2005 della Banca d'Italia2 e presentano a confronto i periodi comparativi modificati a seguito dell'applicazione retrospettiva dei due principi. Nello specifico, i saldi patrimoniali sono confrontati con il 31 dicembre 2022 modificato mentre quelli economici con il primo trimestre 2022 modificato.
A supporto dei commenti sui risultati del periodo vengono presentati e illustrati schemi di conto economico e di stato patrimoniale consolidati riclassificati.
Negli schemi riclassificati, i dati sono riesposti, ove necessario e se materiali, per consentire raffronti più immediati. In particolare, gli importi vengono resi il più possibile omogenei con riferimento ai diversi periodi rappresentati, soprattutto in relazione alle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento. Tale omogeneizzazione avviene tramite dati "riesposti", che accolgono/escludono i valori delle società entrate/uscite nel/dal perimetro di consolidamento.
1 Si segnala che, l'applicazione dell'IFRS 17 e il termine del periodo di applicazione del regime di "deferral approach" per l'IFRS 9, illustrati nel seguito, hanno comportato una modifica dei contenuti informativi della ex voce Raccolta diretta assicurativa e riserve tecniche, ora ridenominata Raccolta diretta assicurativa e conseguentemente dell'aggregato Attività finanziarie della clientela, così come dettagliato nell'ambito del presente fascicolo.
2 Si evidenzia che i principali aspetti di novità introdotti con l'8° aggiornamento riguardano l'adeguamento degli schemi del bilancio consolidato e della relativa informativa di nota integrativa alle previsioni dell'IFRS 17, che hanno modificato lo IAS 1 e l'IFRS 7, e l'allineamento alle disposizioni emanate dall'IVASS. Infatti, al fine di contenere gli oneri di compilazione per le banche, nella predisposizione dell'aggiornamento la Banca d'Italia ha tenuto conto delle disposizioni emanate dall'IVASS con riferimento al bilancio assicurativo IAS/IFRS (il riferimento è al Regolamento ISVAP n. 7 del 13 luglio 2007, come modificato dal Provvedimento n. 121 del 7 giugno 2022). In particolare, è previsto un rinvio integrale alle disposizioni emanate dall'IVASS per gli aspetti riconducibili ai contratti assicurativi di pertinenza delle imprese di assicurazione incluse nel consolidamento.

I dettagli analitici delle riesposizioni e delle riclassificazioni effettuate rispetto agli schemi contabili stabiliti dalla Circolare 262 della Banca d'Italia vengono forniti con distinti prospetti di raccordo pubblicati tra gli allegati del presente fascicolo, in aderenza anche a quanto richiesto dalla Consob con la Comunicazione n. 6064293 del 28 luglio 2006.
Con riferimento all'applicazione dell'IFRS 17 ed al correlato termine del periodo di applicazione del regime di "deferral approach" IFRS 9 per le compagnie assicurative del Gruppo, negli schemi riclassificati è stata assicurata continuità di rappresentazione rispetto all'impostazione storicamente adottata, sia per le poste di Stato patrimoniale che per quelle di Conto economico. Coerentemente con la modifica, nei prospetti contabili consolidati, dei dati di raffronto in seguito all'applicazione retrospettiva dei due principi, anche i dati comparativi degli schemi riclassificati risultano riesposti in termini omogenei, come pure, se non diversamente indicato, i dati di raffronto dei dati di sintesi e degli indicatori presentati in apertura del capitolo iniziale del presente Resoconto.
I prospetti contabili consolidati3 sono sottoposti a revisione contabile limitata da parte della società di revisione EY S.p.A. ai soli fini del rilascio dell'attestazione prevista dall'art. 26, paragrafo 2, del Regolamento dell'Unione Europea n. 575/2013 e dalla Decisione della Banca Centrale Europea n. 2015/656.
3 Stato patrimoniale consolidato, Conto economico consolidato, Prospetto della redditività consolidata complessiva, Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato e relative Politiche contabili.

15
Il primo trimestre del 2023 in sintesi

| Dati economici consolidati (milioni di euro) | variazioni | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| assolute | % | |||||
| Interessi netti | 1.957 | 3.254 | 1.297 | 66,3 | ||
| Commissioninette | 2.137 2.289 |
-152 | -6,6 | |||
| Risultato dell'attività assicurativa | 397 392 |
5 | 1,3 | |||
| Risultato netto delle attività e passività finanziarie al fair value | 262 769 |
-507 | -65,9 | |||
| Proventi operativi netti | 6.057 5.411 |
646 | 11,9 | |||
| Costi operativi | -2.536 -2.524 |
12 | 0,5 | |||
| Risultato della gestione operativa | 2.887 | 3.521 | 634 | 22,0 | ||
| Rettifiche di valore nette su crediti | -189 -702 |
-513 | -73,1 | |||
| Risultato netto | 1.043 | 1.956 | 913 | 87,5 |
31.03.2023 31.03.2022
(°) Per più dettagliate informazioni circa gli Indicatori Alternativi di Performance si rinvia allo specifico capitolo della Relazione sull'andamento della gestione del Bilancio 2022.


| 31.03.2023 | |
|---|---|
| 31.03.2022 |

| Dati patrimoniali consolidati (milioni di euro) | variazioni % |
||
|---|---|---|---|
| Attività finanziarie | 158.046 147.244 |
10.802 | 7,3 |
| Attività finanziarie di pertinenza delle imprese di assicurazione | 175.661 172.847 |
2.814 | 1,6 |
| Finanziamenti verso clientela | 449,860 446.854 |
3.006 | 0.7 |
| Totale attività | 955.175 974.587 |
-19.412 | -2,0 |
| Raccolta diretta bancaria | 534.462 545.386 |
-10.924 | -2,0 |
| Raccolta diretta assicurativa | 175.497 173.672 |
1.825 | 1,1 |
| Raccolta indiretta: | 694.749 674.705 |
20.044 | 3.0 |
| di cui: Risparmio gestito | 434.996 430.165 |
4.831 | 1,1 |
| Patrimonio netto | 61.463 61.103 |
360 | 0,6 |
| Finanziamenti verso clientela / Raccolta diretta bancaria (%) (Loan to deposit ratio) |
84,2% 81,9% |


(°) Per più dettagliate informazioni circa gli Indicatori Alternativi di Performance si rinvia allo specifico capitolo della Relazione sull'andamento della gestione del Bilancio 2022. L'applicazione dell'IFRS 17 e il termine del periodo di applicazione del regime di "deferral approach" per l'IFRS 9 hanno comportato una modifica dei contenuti informativi della ex voce Raccolta diretta assicurativa e riserve tecniche, ora ridenominata Raccolta diretta assicurativa, che include le Passività assicurative, le Passività finanziarie e altre forme di raccolta assicurativa tra le quali le passività subordinate.



31.03.2023 31.12.2022
(°) Per più dettagliate informazioni circa gli Indicatori Alternativi di Performance si rinvia allo specifico capitolo della Relazione sull'andamento della gestione del Bilancio 2022.


31.03.2023 31.03.2022 (Dati economici) 31.12.2022 (Dati patrimoniali)


| Utile per azione (euro) | |||
|---|---|---|---|
| Utile base per azione (basic EPS) (c) | 0,10 0.05 |
||
| Utile diluito per azione (diluted EPS) (d) | 0.10 0,05 |
||
| Indicatori di rischiosità consolidati (%) | |||
| Sofferenze nette / Finanziamenti verso clientela | 0,3 |
| Rettifiche di valore accumulate su sofferenze / Sofferenze | 70.0 |
|---|---|
| lorde con clientela | 69,2 |
| Rettifiche di valore accumulate su crediti deteriorati lordi / | 50.0 |
| Crediti deteriorati lordi con clientela | 48.4 |
| Struttura operativa | 31.03.2023 | 31.12.2022 | variazioni assolute |
|---|---|---|---|
| Numero dei dipendenti (e) | 94.667 | 95.574 | -907 |
| Italia | 72.348 | 73.283 | -935 |
| Estero | 22.319 | 22.291 | 28 |
| Numero dei consulenti finanziari | 5.722 | 5.709 | 13 |
| Numero degli sportelli bancari (f) | 4.450 | 4.565 | -115 |
| Italia | 3.498 | 3.611 | -113 |
| Estero | 952 | 954 | -2 |
Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento. (e) L'organico indicato si riferisce al numero puntuale dei dipendenti a fine periodo conteggiando anche i part time come pari a 1 unità.
(f) Il dato comprende le Filiali Retail/Exclusive, le Filiali Terzo Settore, le Filiali Agribusiness, i Centri Imprese e i Centri Corporate.
31.03.2023 31.03.2022 (Dati economici) 31.12.2022 (Dati patrimoniali)


Nei primi mesi del 2023, l'economia globale è stata caratterizzata da spinte contrastanti. Da un lato, l'allentamento delle restrizioni sanitarie ha portato a una robusta ripresa dell'attività economica in Cina; dall'altro, la restrizione monetaria attuata dalle banche centrali di molti paesi avanzati ha iniziato a frenare la domanda interna, mentre l'elevata inflazione ha ridotto il reddito disponibile reale delle famiglie e frenato i consumi. Nel complesso, la crescita del PIL mondiale, e ancor più del commercio internazionale, è stata debole.
Negli Stati Uniti, l'aumento dei tassi ufficiali e la riduzione del portafoglio titoli della banca centrale hanno già portato a una riduzione degli investimenti fissi e a un calo dei prezzi immobiliari. Tuttavia, la crescita del Pil, pari allo 0,3% nel primo trimestre rispetto al precedente, è stata finora sufficiente a mantenere il tasso di disoccupazione stabile e l'aumento dei salari sostenuto. L'inflazione è scesa al 5% anno su anno, ma resta ben sopra l'obiettivo della Federal Reserve; inoltre, la diminuzione dell'indice senza alimentari ed energia appare molto più lenta. In marzo, la banca centrale ha portato l'obiettivo sui fed fund al 4,75-5,00%, continuando altresì la riduzione del bilancio. Nello stesso mese, la crisi di alcune banche locali di media dimensione legate al settore tecnologico ha intensificato la contrazione dei depositi bancari a vantaggio dei fondi monetari, aumentando la domanda di riserve da parte del sistema bancario.
Nell'area dell'euro, il PIL nel primo trimestre è cresciuto dello 0,1% rispetto all'ultimo periodo del 2022, un esito migliore delle aspettative di alcuni mesi fa. Gli indici di attività sono in ripresa soprattutto nei servizi, mentre la dinamica del manifatturiero è stata debole. La veloce restrizione monetaria attuata dalla Banca Centrale Europea a partire dall'estate 2022 sta iniziando a incidere sulla componente di domanda più sensibile ai tassi di interesse, e in particolare sull'edilizia residenziale. Inoltre, l'andamento dei consumi risente negativamente dell'erosione del reddito disponibile reale delle famiglie dovuta all'elevata inflazione. Seppur in calo, quest'ultima in marzo risultava ancora pari al 6,9%, ben oltre l'obiettivo della Banca centrale. Per di più, la variazione dell'indice senza alimentari ed energia, maggiormente indicativo delle pressioni sottostanti, era ancora pari al 7,5%.
In Italia, la produzione industriale è calata nei primi due mesi dell'anno in modo diffuso, anche se la fiducia delle imprese manifatturiere è apparsa in ripresa. Nelle costruzioni, i livelli di attività restano elevati e crescenti: a fronte di un calo dei permessi a costruire e del clima di fiducia nell'edilizia residenziale, l'attività edile è apparsa in accelerazione a inizio 2023. Infine, le indagini congiunturali mostrano un clima di fiducia in miglioramento nei servizi. Il PIL è cresciuto di 0,5% rispetto al precedente trimestre. Il tasso di disoccupazione della forza lavoro risulta stabile intorno all'8%, in un contesto che vede un incremento dei tassi di partecipazione alla forza lavoro. L'andamento del reddito disponibile reale delle famiglie è ancora negativo, in quanto l'aumento delle retribuzioni è lontano dal compensare l'inflazione.
La Banca Centrale Europea ha continuato la restrizione della politica monetaria. I tassi ufficiali sono stati alzati per un totale di 100 punti base tra febbraio e marzo, interventi che hanno portato il tasso sui depositi presso BCE al 3,0% e il tasso sulle operazioni principali di rifinanziamento al 3,5%. Dopo la chiusura del trimestre, il 4 maggio i tassi ufficiali sono stati aumentati di altri 25 punti base. Inoltre, in marzo la BCE ha avviato la riduzione del portafoglio APP (Asset Purchase Programme) a un ritmo medio di 15 miliardi di euro mensili, operando attraverso una riduzione dei reinvestimenti delle scadenze in conto capitale.
Il rialzo dei tassi ufficiali ha avuto pochi effetti sui rendimenti a medio e lungo termine, venendo compensato da un calo delle attese sull'andamento futuro dei tassi. Il differenziale decennale tra BTP e Bund è sceso, nel corso del trimestre, da 211 a 178 punti base. L'andamento dei principali mercati finanziari è stato positivo seppur condizionato da ampie oscillazioni di prezzo, sulla scia di un quadro macroeconomico incerto e delle recenti turbolenze connesse con la crisi di alcune banche regionali statunitensi e di Credit Suisse. Per le borse, dopo un avvio d'anno in deciso rialzo, i citati casi di crisi hanno creato tensioni temporanee nella prima metà di marzo. Per le obbligazioni, malgrado alcune fasi di forte volatilità, il primo trimestre si è chiuso con una performance positiva.
Lo scenario macroeconomico dei paesi con controllate ISP resta soggetto a un'elevata incertezza dovuta principalmente all'evoluzione del conflitto in Ucraina. La riduzione delle pressioni sui corsi energetici ha consentito un parziale miglioramento delle prospettive rispetto alle attese di fine 2022. D'altro canto, la moderazione dell'inflazione sta avvenendo in diversi Paesi con lentezza, alimentando di riflesso il dibattito in alcune Banche centrali circa il punto ottimale di arrivo della restrizione monetaria.
Nel quarto trimestre del 2022, la dinamica tendenziale del PIL dell'area CEE (Central and Eastern Europe) e SEE (South Eastern Europe) ha toccato il minimo dell'anno (1,3% e 3,6%, rispettivamente) per via soprattutto della debolezza della domanda per consumi finali ed investimenti. Gli indicatori economici ad alta frequenza segnalano un ulteriore rallentamento dell'economia nel primo trimestre di quest'anno per entrambe le regioni.
Pur con differenze per Paese, le pressioni inflazionistiche appaiono ancora persistenti nelle aree CEE e SEE e la dinamica della componente core non ha ancora mostrato convincenti segnali di raffreddamento. Aggregando i dati (con media ponderata), nonostante il calo dei prezzi dell'energia, l'inflazione è rimasta elevata nell'area CEE (16,4% a marzo) e SEE (13,3% a febbraio). Nei paesi EE (Eastern Europe) si è avuto un forte calo dell'inflazione a marzo (5,1%) per via del dato russo (3,5%) che risente del confronto con il valore molto alto dell'anno precedente.

Con la progressiva trasmissione della stretta monetaria ai tassi sul credito, nel primo trimestre è proseguito il rallentamento dei prestiti al settore privato italiano. La crescita dei prestiti alle famiglie per acquisto abitazioni ha decelerato, risentendo della contrazione dei volumi per nuovi contratti di mutuo alla luce del notevole aumento dei tassi sulle erogazioni, con il medio salito al 4% a marzo. A seguito di condizioni d'offerta moderatamente più rigide anche per la percezione di maggiori rischi da parte delle banche e della riduzione della domanda di credito, i prestiti alle società non-finanziarie da febbraio sono risultati in lieve calo. In parallelo, le imprese hanno intensificato l'utilizzo della liquidità depositata presso le banche. Nel complesso, i depositi bancari sono risultati in calo per la prima volta dopo undici anni di crescita robusta. All'utilizzo di liquidità connesso al contesto inflattivo si è accompagnata la diversificazione dei risparmi delle famiglie verso forme più remunerative, col ritorno all'investimento diretto in titoli di Stato italiani. Similmente, il calo dei conti correnti è stato in parte controbilanciato da uno spostamento verso i depositi a tempo.
A fronte del deflusso dai depositi, si è invertito il lungo trend negativo dei titoli di debito in custodia, tornato di nuovo in crescita. Diversamente, nel contesto di notevole rialzo dei rendimenti dei titoli, il risparmio gestito è rimasto debole. Nel primo trimestre, la raccolta netta dei fondi comuni è stata leggermente negativa, nonostante gli afflussi verso i fondi azionari e gli obbligazionari. La nuova produzione delle assicurazioni vita è risultata ancora in calo nel primo bimestre, per la continua contrazione delle polizze unit linked, mentre si è registrata una ripresa del collocamento di quelle tradizionali.
Il Resoconto intermedio al 31 marzo 2023 rappresenta la prima situazione contabile consolidata redatta in applicazione dell'IFRS 17 Contratti assicurativi. Contestualmente e per la prima volta le Compagnie del Gruppo Intesa Sanpaolo applicano anche l'IFRS 9 Strumenti finanziari, essendo scaduto il periodo di differimento in virtù del c.d. "Deferral Approach".
Il commento ai risultati del primo trimestre fa pertanto riferimento al conto economico consolidato riclassificato che presenta i dati comparativi relativi ai primi tre mesi del 2022 modificati in relazione all'applicazione retrospettiva dei due principi ed i restanti trimestri del 2022 riesposti in coerenza. Per gli aspetti più strettamente legati all'applicazione dei due principi, si rimanda alla sezione "Politiche contabili" del presente documento. Per i riflessi sulla struttura e sui contenuti del conto economico e dello stato patrimoniale consolidati riclassificati, si fa invece rinvio ai capitoli "I risultati economici" e "Gli aggregati patrimoniali" della Relazione sull'andamento della gestione.
Il conto economico consolidato del primo trimestre 2023 si è chiuso con un utile netto di 1.956 milioni, in importante crescita rispetto ai 1.043 milioni del corrispondente periodo del 2022 (+913 milioni; +87,5%). Tale evoluzione è stata possibile in virtù del positivo andamento della gestione operativa, soprattutto dal lato dei ricavi, ma anche delle diminuite rettifiche di valore su crediti, dopo le rilevanti appostazioni che erano state effettuate nel 2022 relativamente alle esposizioni verso controparti russe ed ucraine: in particolare i primi tre mesi del 2022 avevano registrato rettifiche per complessivi 822 milioni lordi (646 milioni al netto dell'effetto fiscale).
Anche nel raffronto con gli ultimi tre mesi del 2022, l'utile netto del primo trimestre 2023 mostra un progresso dell'81,8%.
Più in dettaglio, i proventi operativi netti sono saliti a 6.057 milioni, evidenziando un trend positivo sia in termini tendenziali (+646 milioni; +11,9% rispetto al primo trimestre 2022) che in termini congiunturali (+390 milioni; +6,9% rispetto al quarto trimestre 2022).
Questa la dinamica delle varie voci di ricavo nel confronto con i primi tre mesi del 2022:
I costi operativi sono rimasti sostanzialmente stabili a 2.536 milioni (+0,5%) nonostante la dinamica inflattiva e gli aumentati ammortamenti correlati agli investimenti in tecnologia e per la crescita.
4 La media trimestrale dell'Euribor a 1 mese è passata dal -0,55% del primo trimestre 2022 al +2,36% del primo trimestre 2023.

All'interno dell'aggregato, le spese per il personale sono diminuite dell'1%, principalmente per effetto della riduzione degl i organici medi (-2.289 risorse; -2,4%) solo parzialmente controbilanciata dai maggiori costi contrattuali e gestionali, mentre variazioni in aumento hanno interessato sia le spese amministrative (+1,6%) che gli ammortamenti (+5,7%). Questi ultimi hanno incorporato un incremento della componente riferita ad immobilizzazioni immateriali, essenzialmente investimenti in tecnologia, a fronte di una riduzione di quella riferita ad immobilizzazioni materiali, per gli effetti della razionalizzazione del patrimonio immobiliare in corso.
Rispetto al quarto trimestre del 2022, i costi operativi mostrano invece una significativa contrazione (-19%), in particolare a livello di spese amministrative – per le peculiarità che contraddistinguono gli ultimi mesi dell'anno, non soltanto in termini di stagionalità di alcune voci di spesa ma anche di progettualità/iniziative specifiche – e di oneri per il personale, in relazione alla riduzione degli organici medi (-1.063 risorse; -1,1%) e soprattutto al fatto che i tre mesi finali avevano registrato un accresciuto peso della componente variabile delle retribuzioni correlata ai risultati del Gruppo, oltre all'erogazione di 36 milioni oggetto dell'accordo sindacale del 22 novembre.
La dinamica dei ricavi e dei costi sopra descritta ha permesso al risultato della gestione operativa di portarsi a 3.521 milioni (+634 milioni; +22%) e al cost/income di scendere di 4,7 punti percentuali, dal 46,6% al 41,9%. Il progresso appare ancora più accentuato in ottica congiunturale: nel confronto con il quarto trimestre 2022, il risultato della gestione operativa evidenzia infatti una crescita del 38,8% mentre il cost/income registra una riduzione di oltre 13 punti percentuali.
Le rettifiche di valore nette su crediti sono diminuite a 189 milioni, dai 702 milioni dei primi tre mesi del 2022 (-513 milioni; -73,1%) che incorporavano, tra gli altri, gli effetti di valutazione connessi al rischio Russia-Ucraina per 801 milioni, solo parzialmente mitigati da una prima riduzione dei management overlay a presidio della vulnerabilità delle moratorie.
Il decremento risulta concentrato a livello di Stage 2 (-376 milioni), di Stage 1 (-129 milioni) e di accantonamenti per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate (-109 milioni), voci che hanno tutte registrato riprese principalmente per la riduzione dei volumi. Sui crediti classificati in Stage 3 si è rilevato un aumento delle rettifiche (+110 milioni).
Dal raffronto congiunturale con gli ultimi mesi del 2022 emerge una flessione della voce ancora più accentuata (-84,1%), per il fatto che nel quarto trimestre erano state effettuate valutazioni volte a cogliere, anche attraverso specifici management overlay, i rischi dello scenario prospettico e a favorire il de-risking.
Il costo del rischio, espresso dal rapporto tra rettifiche di valore nette e crediti netti, è sceso così, in termini annualizzati, a 17 punti base che vanno a confrontarsi con i 70 punti base dell'intero 2022 (30 punti base escludendo lo stanziamento riferito all'esposizione verso Russia e Ucraina e le ulteriori rettifiche per overlay e per favorire il de-risking, al netto del rilascio di rettifiche generiche effettuate nel 2020 per gli impatti attesi di COVID-19).
Gli altri accantonamenti netti e rettifiche di valore nette su altre attività sono saliti a 70 milioni (+34,6%) quale effetto combinato di aumentati accantonamenti netti (fra i quali 19 milioni ai fini dell'azzeramento del valore della partecipazione russa nel bilancio consolidato, il cui patrimonio è aumentato nel trimestre in conseguenza dei positivi risultati operativi, aggiuntivi rispetto agli 80 milioni già accantonati a dicembre 2022) e di diminuite rettifiche di valore nette su altre attività, nel primo trimestre 2022 in parte riconducibili anche a valutazioni del rischio Russia e Ucraina su titoli e immobili.
Gli altri proventi (oneri) netti, che comprendono utili e perdite realizzati su investimenti, partecipazioni e attività finanziarie al costo ammortizzato diverse dai crediti, nonché proventi/oneri non strettamente correlati alla gestione operativa, hanno evidenziato un importo positivo per 101 milioni, inclusivo dei 116 milioni di plusvalenza dalla cessione a Nexi del ramo acquiring di PBZ Card (la voce era pari a -4 milioni nei tre mesi iniziali del 2022).
Quale effetto delle appostazioni contabili sopra descritte il risultato corrente lordo ha mostrato un significativo miglioramento a 3.363 milioni (+1.234 milioni; +58% rispetto al primo trimestre 2022; +2.070 milioni; +160,1% nel confronto con gli ultimi tre mesi del 2022).
L'evoluzione della base imponibile ha determinato un aumento delle imposte sul reddito del periodo a 1.084 milioni (+308 milioni; +39,7%), definendo un tax rate del 32,2% (36,4% nei primi tre mesi del 2022). Nel quarto trimestre 2022 l'onere fiscale si era invece praticamente azzerato (45 milioni) anche in seguito alla contabilizzazione di imposte anticipate per 320 milioni relative a perdite fiscali pregresse della ex UBI Banca.
Al netto delle imposte sono poi stati rilevati:
Dopo l'attribuzione ai terzi degli utili netti di competenza per 7 milioni (perdite per 6 milioni nel primo trimestre 2022; utili per 12 milioni nel quarto trimestre 2022), il conto economico consolidato si è chiuso, come detto, con un utile netto di 1.956 milioni, in crescita dell'87,5% rispetto ai 1.043 milioni dell'analogo periodo 2022.
Con riferimento agli aggregati patrimoniali, al 31 marzo 2023 i finanziamenti verso clientela si sono attestati a 449,9 miliardi, in aumento di 3 miliardi (+0,7%) rispetto a dicembre 2022. L'evoluzione è stata determinata dai crediti a breve termine di natura finanziaria, saliti a 19,9 miliardi (+4,5 miliardi; +29,5%) e costituiti dalle operazioni di pronti contro termine, soggette per loro natura ad una certa variabilità in corso d'anno. I crediti di natura commerciale hanno registrato un leggero arretramento a 418,4 miliardi (-1,3 miliardi; -0,3%) ascrivibile soprattutto alle imprese che, in presenza di un rapido rialzo dei tassi, hanno preferito utilizzare la liquidità disponibile per limitare il ricorso al credito bancario. Dal punto di vista delle forme tecniche, a fronte della riduzione della componente a medio lungo termine (-1%), che ha visto prevalere i rimborsi rispetto alle

nuove erogazioni, si è contrapposta una contenuta dinamica delle forme tecniche a breve (+2,4% i conti correnti; +0,3% le anticipazioni e i finanziamenti).
Le restanti componenti dell'aggregato complessivo hanno mostrato una flessione: -1,4% a 6,2 miliardi per i crediti rappresentati da titoli, -2,1% a 5,4 miliardi per i crediti deteriorati, dopo le significative operazioni di de-risking perfezionate nel corso del 2022.
Dal punto di vista della qualità del credito, l'incidenza dei crediti deteriorati si è mantenuta stabile al 2,4% in termini lordi (2,3% a fine 2022) e all'1,2% in termini netti (1,2% a dicembre 2022)5 , mentre la loro copertura è salita dal 48,4% al 50%.
Dal lato della provvista, in chiusura di trimestre la raccolta diretta bancaria si presentava in flessione a 534,5 miliardi (-10,9 miliardi; -2%). La riduzione intervenuta nel trimestre, che riflette una tendenza in atto anche a livello di sistema, è riconducibile alla forma tecnica dei conti correnti e depositi (-5,6% a 408,7 miliardi) che sta risentendo sia di un crescente utilizzo della liquidità da parte delle imprese, sia di una maggiore diversificazione dei risparmi delle famiglie.
Tutte le altre forme tecniche hanno invece mostrato un trend positivo: le obbligazioni (+10,3% a 57,7 miliardi), le passività subordinate (+8,6% a 13,5 miliardi in seguito ad un'emissione di Lower Tier 2 per 1 miliardo nominale effettuata in febbraio), i certificati di deposito (+11,7% a 2,3 miliardi), la raccolta di natura finanziaria rappresentata dai pronti contro termine (+156,7% a 3,3 miliardi). Anche l'altra raccolta è risultata in crescita (+10,4% a 48,8 miliardi), per gli aumentati stock di commercial paper emessi da Intesa Sanpaolo Bank Luxembourg, per le marginazioni della clientela che opera in derivati, i cui valori stanno aumentando con il rialzo dei tassi, nonché per la positiva evoluzione della componente valutata al fair value, per la quasi totalità costituita da certificati di investimento, salita del 15,1% a 19,1 miliardi.
La raccolta diretta assicurativa a marzo 2023 totalizzava 175,5 miliardi, in crescita di 1,8 miliardi nei tre mesi (+1,1%). L'aggregato si presenta costituito per oltre il 68% dalle passività assicurative, salite nel trimestre a 119,8 miliardi (+2,2 miliardi; +1,9%) grazie al favorevole andamento del collocamento delle polizze assicurative, in particolare nel ramo vita.
Condizionate dalla volatilità dei mercati finanziari, le passività finanziarie si sono invece mantenute sostanzialmente stabili a 54,1 miliardi (-113 milioni; -0,2%). Integralmente rappresentate da contratti di investimento unit linked inclusi nella voce Passività finanziarie designate al fair value di pertinenza delle imprese di assicurazione, equivalgono a circa il 31% della raccolta diretta assicurativa totale.
La quota residuale è infine rappresentata dall'altra raccolta assicurativa – inclusa nella voce Passività finanziarie al costo ammortizzato di pertinenza delle imprese di assicurazione e nella quale sono comprese anche le passività subordinate – che ha registrato una flessione del 16% a 1,6 miliardi (-302 milioni).
In chiusura di trimestre la raccolta indiretta, valorizzata a prezzi di mercato, ha sfiorato i 695 miliardi, evidenziando una crescita di 20 miliardi (+3%) rispetto a fine dicembre. Il contesto di progressivo rialzo dei tassi di interesse ha influito sulle scelte di investimento della clientela modificando le tendenze che in precedenza avevano caratterizzato le due componenti principali dell'aggregato. I primi mesi del 2023 hanno infatti registrato una importante ripresa della raccolta amministrata, ormai prossima a 260 miliardi, con un progresso di 15,2 miliardi (+6,2%). Il risparmio gestito, salito a 435 miliardi, è stato invece interessato da una dinamica più contenuta (+4,8 miliardi; +1,1%), che ha riguardato tutte le voci: i fondi (+1,3% a 151,7 miliardi), le passività assicurative e le passività finanziarie assicurative (-0,1% a 171,6 miliardi), le gestioni patrimoniali (+2,4% a 75,4 miliardi), i fondi pensione (+3,5% a 12,4 miliardi) e i rapporti con la clientela istituzionale (+4,4% a 23,9 miliardi).
Per l'illustrazione dei risultati economici e degli aggregati patrimoniali suddivisi per settori di attività del Gruppo, si rinvia allo specifico capitolo di questo Resoconto.
5 In base alla definizione EBA, al 31 marzo 2023 l'incidenza dei crediti deteriorati è risultata pari al 2% in termini lordi ed all'1% in termini netti (rispettivamente 1,9% e 1% a dicembre 2022).

Il Gruppo è presente in Russia e in Ucraina tramite due società controllate:
Si confermano nella loro valenza le considerazioni svolte in sede di Bilancio 2022, alle quali si rimanda, circa il mantenimento del controllo di Intesa Sanpaolo sulle due entità, per tutti i profili di osservazioni in quella sede esaminati, stante anche l'assenza di mutamenti della normativa russa sul tema.
A fronte del perdurare del conflitto militare fra Russia e Ucraina, nel corso del primo trimestre 2023 non sono stati allentati i presidi all'interno del Gruppo che erano stati attivati all'indomani dello scoppio nel febbraio 2022, dettagliatamente descritti nel capitolo introduttivo della Relazione sull'andamento della gestione del Bilancio consolidato 2022 al quale pertanto si rimanda.
Le due Task Force – "Risk Management and Control" e "Operational Resilience", presiedute rispettivamente dal Chief Risk Officer e dal Responsabile della Divisione International Subsidiary Banks – hanno continuato a riunirsi con l'obiettivo, tra gli altri, di predisporre opportune informative per il Top Management che, all'occorrenza, sono condivise anche con il Joint Supervisory Team (JST) della BCE.
La situazione permane monitorata sia a livello di Capogruppo sia in tutte le banche del Gruppo coinvolte direttamente dal conflitto o vicine ad esso, con le quali i contatti sono diretti e ininterrotti.
Adeguata informativa viene sempre predisposta anche per i Comitati endoconsiliari e il Consiglio di Amministrazione.
Nel già citato capitolo introduttivo della Relazione sull'andamento della gestione del Bilancio consolidato 2022, si era dato conto di tutte le principali azioni poste in essere sin dall'inizio emergenza sia dal punto di vista operativo, sia con specifico riguardo al presidio del rischio di credito, in particolare nell'ambito dell'Action Plan crediti.
Con riferimento al primo trimestre 2023 non ci sono novità di rilievo da segnalare.
In continuità con il terzo e quarto trimestre 2022 non sono state attivate specifiche iniziative nell'ambito dell'Action Plan crediti dedicate alla crisi Russia-Ucraina; sono tuttavia ancora in corso, nell'ambito della prevenzione dei flussi a credito deteriorato per le posizioni che manifestano criticità pur in assenza di sconfinamenti, specifiche iniziative diagnostiche sulle aziende dei settori energivori e gasivori particolarmente sensibili alla fluttuazione del costo dell'energia collegato anche alla crisi geopolitica in corso.
A fronte dell'ulteriore inasprimento delle già pesanti sanzioni imposte alla Russia dai paesi occidentali, al fine di assicurare il presidio della conformità alle normative è proseguito il monitoraggio, avviato nel 2022, attraverso uno specifico cruscotto a livello di Gruppo volto a presidiare l'evoluzione delle liste dei soggetti sanzionati a livello europeo e internazionale, individuare i soggetti sanzionati al fine del blocco delle posizioni e dei pagamenti, rispettare la specifica disposizione relativa al divieto di accettare depositi oltre alla soglia definita dalla regolamentazione europea, individuare e bloccare gli strumenti finanziari oggetto di sanzione. Al 31 marzo 2023 l'esposizione verso controparti russe a cui si applicano le sanzioni incluse nelle liste OFAC SDN e/o EU asset freeze era pari a 0,35 miliardi (0,38 miliardi a fine dicembre).
Dall'inizio del conflitto il Gruppo sta continuando a monitorare attentamente l'evoluzione delle ricadute della crisi russoucraina sull'economia reale e sulle principali variabili finanziarie, conducendo anche specifiche analisi di scenario e di stress con le quali vengono valutati i potenziali impatti in termini di redditività e di adeguatezza patrimoniale. Per quanto il quadro sia in costante evoluzione, escludendo scenari estremi di escalation del conflitto che potrebbero portare a esiti difficilmente valutabili, tali analisi confermano la capacità del Gruppo di garantire – anche attraverso l'attivazione di specifiche azioni – il rispetto dei vincoli regolamentari e dei limiti, più stringenti, fissati internamente.
Il sopra richiamato capitolo introduttivo della Relazione sull'andamento della gestione del Bilancio consolidato 2022, al quale si rimanda, descrive le azioni e le iniziative poste in essere sin dalle prime fasi del conflitto nei confronti dei dipendenti di Pravex Bank, in particolare sul fronte del supporto all'espatrio dei dipendenti stessi e dei loro familiari, qualora richiesto. A partire dall'inizio del mese di marzo 2023, anche in seguito al miglioramento della situazione, soprattutto a Kiev, si sta osservando un esiguo ma costante flusso di rientro in Ucraina dei colleghi e rispettivi familiari accolti all'estero. Attualmente sono 148 i colleghi e loro familiari ospitati in Italia nei 41 appartamenti di proprietà del Gruppo e nelle strutture residenziali

messe a disposizione a Bergamo. Trattasi prevalentemente di personale femminile con al seguito i figli, oltre alle famiglie di dipendenti uomini che per la legge marziale non possono lasciare il Paese.
In merito agli aspetti di Business Continuity in Ucraina, grazie alle iniziative poste in essere nel corso del 2022 (in particolare, lo spostamento da settembre della copia dei dati presso un data center cloud in Germania6 ), l'operatività è sempre stata garantita e l'attività sta proseguendo senza soluzione di continuità.
Per ovviare ai problemi di erogazione di energia elettrica diffusisi nel paese sul finire del 2022, ad inizio 2023 si è deciso di fornire apparati satellitari Starlink utili a garantire la connessione dati, oltre a power bank distribuite alle sedi central i e ai colleghi con mansioni critiche e strategiche. Inoltre, sono stati forniti generatori di corrente a tutte le filiali operative. Non si sono comunque registrate sospensioni nei nostri servizi alla clientela.
La fornitura di energia elettrica nel paese è tornata costante a partire dal mese di febbraio, anche grazie alla possibilità di sfruttare diverse centrali elettriche che sono state messe in funzione. Ciò ha consentito, nel primo trimestre 2023, che il numero di filiali aperte giornalmente potesse progressivamente aumentare fino a raggiungere circa il 90% delle filiali disponibili. Nessuna ulteriore filiale ha subito danni dopo le sei che erano state danneggiate nel 2022.
Presso Banca Intesa Russia i sistemi sono sempre rimasti attivi fin dall'inizio delle ostilità e le filiali hanno continuato a lavorare senza problemi operativi, anche nei primi mesi del 2023.
Nel 2022 è stato attivato un monitoraggio dell'operatività di Banca Comerciala Eximbank, controllata moldova del Gruppo. Pur col peggioramento dello scenario bellico nella zona non si sono registrati problemi nell'attività della società, nemmeno nei primi mesi del 2023.
Per quanto riguarda gli aspetti di Cybersecurity, stanno proseguendo le attività di monitoraggio e threat intelligence (intelligence sulle minacce), in parallelo con il rafforzamento dei presidi di cybersecurity su tutto il perimetro del Gruppo Intesa Sanpaolo, in particolare in tema di controlli di sicurezza e di modalità di autenticazione per accedere alla rete aziendale.
Specifiche iniziative di awareness sui rischi cyber, con focus sul tema del phishing, continuano a venir regolarmente intraprese per sensibilizzare tutto il personale del Gruppo.
Si ricorda che gli extra-costi sostenuti per l'ambito Business Continuity e le perdite derivanti da danni fisici arrecati alle sedi/filiali situate nella zona del conflitto rientrano nell'ambito di monitoraggio dell'esposizione al rischio operativo, incluso quello riferito al Risk Appetite Framework.
Di seguito vengono rappresentate sinteticamente le principali tematiche contabili conseguenti al conflitto ancora in corso tra la Federazione russa e l'Ucraina e l'approccio seguito dal Gruppo Intesa Sanpaolo per affrontarle. Il contesto della crisi russo/ucraina è stato oggetto di stretta attenzione sin dallo scoppio delle ostilità a fine febbraio 2022. Il Gruppo, oltre a esposizioni cross border verso controparti residenti nella Federazione Russa, vede la presenza diretta di due controllate nei paesi belligeranti, dunque particolarmente esposte alle conseguenze del conflitto: Pravex Bank Public Joint-Stock Company e Banca Intesa Russia.
Ciò premesso, i crediti a clientela russa rappresentavano, allo scoppio del conflitto, circa l'1% dei crediti a clientela totali del Gruppo Intesa Sanpaolo (al netto delle garanzie di Export Credit Agencies - ECA). Sulla riduzione di tali esposizioni si è quindi concentrata l'attività di de-risking, impostata dal Gruppo a partire dal secondo semestre dello scorso esercizio. A fine 2022 il complesso di tali esposizioni si era già significativamente ridotto, con un calo dell'esposizione lorda per cassa verso controparti residenti in Russia e Ucraina (clientela, banche e titoli) di 2.493 milioni (-47% rispetto a fine 2021). Ulteriori, seppur più limitate, operazioni di de-risking sono continuate anche nel primo trimestre 2023. Tali ulteriori manovre di de-risking e le persistenti importanti rettifiche sulle residue posizioni hanno portato ad un'ulteriore diminuzione dell'esposizione netta complessiva (clientela, banche e titoli) al 31 marzo 2023 verso controparti residenti in Russia e Ucraina, ora pari a 2.069 milioni (2.613 milioni lordi), con un calo di 89 milioni (176 milioni lordi) rispetto al 31 dicembre 2022 (-4% per i netti e -6% per i lordi).
Più nel dettaglio, al 31 marzo 2023, le esposizioni residue verso clientela ammontano, in termini di valori lordi, a 321 milioni (176 milioni netti) con riferimento a Banca Intesa Russia (dati al 31 marzo 2023, come più avanti descritto) e a 1.209 milioni (928 milioni netti) con riferimento alle esposizioni cross border verso clientela residente in Russia (al netto delle garanzie ECA). A tali valori si aggiungono esposizioni verso banche per complessivi 764 milioni (752 milioni netti) e in titoli per complessivi 16 milioni (16 milioni netti)7 . Le esposizioni verso clientela residente in Ucraina ammontano a 210 milioni (108 milioni netti8 ), di cui 101 milioni (valore di bilancio nullo in termini netti) riferiti alla controllata Pravex Bank (dati al 31 dicembre 2022, come più avanti descritto), oltre a esposizioni verso banche e in titoli per complessivi 93 milioni (89 milioni netti).
Ciò premesso, il contesto di riferimento al 31 marzo 2023 è sostanzialmente immutato rispetto a quello illustrato nel Bilancio al 31 dicembre 2022, in quanto:
Conseguentemente, le scelte metodologiche principali – sia in termini di consolidamento delle due partecipate sia in termini di valutazione delle esposizioni creditizie – sono sostanzialmente in continuità con quelle utilizzate nello scorso Bilancio e in quella sede debitamente illustrate.
6 Si ricorda che, presso il medesimo data cloud in Germania, nel corso del 2022 è stato realizzato anche il back up fisico dei dati di Banca Comerciala Eximbank, controllata moldova del Gruppo, grazie all'autorizzazione concessa dalla Banca Centrale Moldova.
7 Sono inoltre presenti rischi di firma verso clientela e banche per 115 milioni (106 milioni netti) presso Banca Intesa Russia, 222 milioni (179 milioni netti) cross border verso clientela residente in Russia (netto ECA) e 130 milioni (128 milioni netti) riferibili a posizioni cross border verso banche residenti russe.
8 Le esposizioni cross border verso clientela residente in Ucraina sono per la parte corporate assistite da garanzie prestate da soggetti statunitensi, mentre per la parte famiglie si riferiscono principalmente ad esposizioni erogate della controllata VUB a famiglie ucraine aventi stabile dimora in Slovacchia.

Prima di trattare sinteticamente le scelte valutative relative alle due partecipate (per la valutazione delle esposizioni cross border si rinvia a quanto illustrato nel capitolo "Il presidio dei rischi" della Relazione sull'andamento della gestione), occorre premettere alcune indicazioni in merito alle modalità con cui Pravex Bank e Banca Intesa Russia contribuiscono alla redazione della situazione consolidata al 31 marzo 2023. In particolare, ai fini del presente Resoconto intermedio, mentre è stato possibile consolidare una situazione contabile allineata a quella della Capogruppo per quanto riguarda Banca Intesa Russia (consolidata, pertanto, in riferimento alle risultanze al 31 marzo 2023), per Pravex, la specifica situazione della città di Kiev (dove ha sede la banca) ha portato a ritenere – in un'ottica di contenimento del rischio "operativo" – più opportuno procedere ai fini del consolidamento mediante una situazione contabile prodotta da Pravex al 31 dicembre 2022. Le risultanze di Pravex sono recepite quindi mediante il consolidamento linea per linea di un package di consolidamento redatto in osservanza dei principi contabili IAS/IFRS relativo al trimestre precedente, come già fatto per il Bilancio 2022. Va comunque rammentata in questa sede anche la sostanziale immaterialità dei saldi patrimoniali della controllata ucraina nell'ambito di quelli del Gruppo Intesa Sanpaolo. Le suddette modalità di consolidamento sono supportate anche dal riscontro di dati gestionali patrimoniali al 31 marzo 2023 che non evidenziano – negli aggregati complessivi – significative differenze rispetto a quelli rappresentati al 31 dicembre 2022.
Venendo alle scelte valutative, relativamente a Pravex Bank, la situazione di assoluta gravità presente su tutto il territorio ucraino ha portato a definire ai fini della valutazione del portafoglio crediti della Banca un approccio specifico, fortemente guidato da razionali di prudenza alla luce del prolungarsi del conflitto con le conseguenti ricadute sull'economia ucraina. Ai fini del Resoconto intermedio al 31 marzo 2023, come già nel Bilancio consolidato 2022, si è valutato opportuno confermare la svalutazione totale dei crediti verso clientela on balance di Pravex Bank, con conseguente classificazione a Stage 3. In conseguenza di tale scelta, ai fini del bilancio consolidato del Gruppo, l'equity della partecipata risulta azzerato.
Anche per quanto riguarda Banca Intesa Russia, si è proceduto a confermare l'adozione di un approccio classificatorio e valutativo dei crediti performing che tiene in forte considerazione il rischio geopolitico derivante dalla crisi in corso. Pertanto, le valutazioni effettuate al 31 marzo 2023 sui crediti della controllata scontano – come già nel Bilancio 2022 – un fattore prudenziale determinato centralmente che tiene conto dell'aggravarsi della situazione economica domestica alla luce del protrarsi del conflitto e dell'accresciuto isolamento dell'economia russa. Per effetto degli accantonamenti effettuati, la copertura complessiva sui crediti in bonis della controllata russa si attesta a circa il 40% sul loro valore lordo, in linea con la copertura al 31 dicembre 2022. Inoltre, alla luce del persistente deterioramento dei rapporti tra i principali Paesi occidentali (tra cui l'Italia) e la Federazione Russa, anche in sede di redazione del presente Resoconto intermedio si è proceduto a confermare l'accantonamento volto all'azzeramento dell'equity della partecipata che era stato appostato già in sede di Bilancio 2022.
Le importanti rettifiche di valore presenti sulle esposizioni creditizie di Banca Intesa Russia e Pravex Bank riflettono in modo cautelativo la condizione di guerra che impone di considerare attentamente il già citato rischio Paese, con adeguata misurazione del rischio cui è esposto il capitale investito all'estero, legato alla possibilità che circostanze di natura politica o economica si traducano in un mancato rimborso del credito (a prescindere dalla specifica rischiosità creditizia delle singole controparti).
Alla luce della sostanziale invarianza delle valutazioni rispetto al Bilancio 2022, il Gruppo non ha registrato impatti significativi nel primo trimestre 2023 conseguenti alle esposizioni verso controparti russe o ucraine. Relativamente al primo trimestre 2022, si ricorda che i processi valutativi definiti immediatamente a ridosso dello scoppio del conflitto avevano portato alla rilevazione, al lordo degli effetti fiscali, di 801 milioni di rettifiche su crediti e di 21 milioni su titoli ed immobili, mentre nell'intero esercizio 2022, sempre al lordo degli effetti fiscali, erano stati rilevati oneri netti per complessivi 1.415 milioni, riferibili per 1.298 milioni a rettifiche su crediti, per 36 milioni su titoli e per 81 milioni su altre poste di bilancio, inclusivi dell'accantonamento effettuato in sede di consolidamento della partecipata Banca Intesa Russia, principalmente per azzerare il contributo patrimoniale della stessa al bilancio consolidato di Gruppo.

Di seguito si illustrano altri eventi significativi intervenuti nel primo trimestre dell'esercizio, nonché alcuni avvenimenti successivi alla chiusura dello stesso.
Il 1° gennaio 2023 è divenuta efficace la modifica dello Statuto di Banca 5 S.p.A. con la nuova denominazione della società in Isybank S.p.A. Trattasi del primo passaggio formale del progetto in corso di realizzazione per l'avvio della nuova banca digitale del Gruppo, così come previsto dal Piano d'Impresa 2022-2025.
La modifica, autorizzata dalla BCE il 10 ottobre 2022, è stata deliberata dall'Assemblea straordinaria di Banca 5 del 28 ottobre 2022.
Sempre il 1° gennaio 2023 è stata deliberata, da parte delle assemblee straordinarie delle due società, la fusione per incorporazione di Fideuram Bank (Luxembourg) S.A. in Compagnie de Banque Privée Quilvest S.A. (CBPQ), che ha assunto la denominazione di Intesa Sanpaolo Wealth Management S.A., con decorrenza degli effetti civilistici, contabili e fiscali in pari data.
Si ricorda che il 30 giugno 2022 Fideuram - Intesa Sanpaolo Private Banking, attraverso la propria controllata lussemburghese Fideuram Bank (Luxembourg) S.A., aveva acquisito il controllo totalitario di CBPQ, banca private lussemburghese con filiali anche in Belgio, nell'ottica strategica di creare un ulteriore hub europeo della Divisione Private Banking, accanto a Reyl & Cie in Svizzera.
Nell'ambito degli accordi tra Risanamento, società controllata da Intesa Sanpaolo con una quota del 48,88%, LendLease, primario operatore internazionale, e le banche finanziatrici per lo sviluppo dell'iniziativa immobiliare denominata Milano Santa Giulia, il 2 febbraio 2023 il Consiglio di Amministrazione di Intesa Sanpaolo ha approvato una complessa operazione volta a consentire, nell'ambito di un piano che assicuri l'equilibrio economico finanziario del Gruppo Risanamento ex art. 56 del codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza ("CCI"): (i) l'ottenimento da parte del Gruppo Risanamento delle risorse finanziarie necessarie per adempiere ai propri impegni assunti con le autorità pubbliche e terze parti in relazione al completamento sia dell'attività di bonifica dell'area sia della realizzazione delle opere infrastrutturali olimpiche di cui alla Convenzione di Variante; (ii) il trasferimento dell'area Milano Santa Giulia a valori in linea con il relativo book value a favore di un fondo comune di investimento, le cui quote saranno detenute dalle banche finanziatrici o loro eventuali aventi causa, con contestuale accollo liberatorio da parte del suddetto fondo dell'indebitamento finanziario vantato dalle banche finanziatrici stesse (o loro eventuali aventi causa) nei confronti del Gruppo Risanamento e con pagamento in favore di Risanamento, a certi termini e condizioni, dell'importo complementare rispetto ai valori sopra richiamati.
I Termsheet concernenti i principali termini e condizioni dell'operazione sono stati siglati dalle parti in data 22 marzo 2023. Il perfezionamento dell'operazione, subordinato alle condizioni sospensive usuali per questo tipo di operazioni, è atteso nel corso del secondo trimestre dell'anno.
Con riferimento al programma di acquisto di azioni proprie finalizzate all'annullamento (buyback) approvato dall'Assemblea di Intesa Sanpaolo del 29 aprile 2022 e autorizzato dalla BCE con comunicazione pervenuta il 24 giugno 2022 per un esborso complessivo massimo di 3.400 milioni di euro e per un numero non superiore a n. 2.615.384.615 azioni ordinarie Intesa Sanpaolo, dopo il programma iniziale avviato il 4 luglio e concluso l'11 ottobre 2022 con l'esborso di 1.700 milioni e l'acquisto di n. 988.632.803 azioni (tutte annullate), il 3 febbraio 2023 il Consiglio di Amministrazione di Intesa Sanpaolo ha deliberato di dare esecuzione alla restante parte del programma per un esborso massimo di 1.700 milioni e per un numero di azioni non superiore a n. 1.626.751.812.
Gli acquisti hanno preso avvio il 13 febbraio 2023 e si sono conclusi il 4 aprile 2023. Nel periodo sono state complessivamente acquistate n. 706.004.171 azioni, pari a circa il 3,72% del capitale sociale, a un prezzo medio di acquisto per azione pari a 2,4079 euro, per un controvalore totale di 1.699.999.999,33 euro.
Le transazioni sono avvenute sul mercato regolamentato Euronext Milan gestito da Borsa Italiana per il tramite dell'intermediario terzo incaricato dell'esecuzione del programma, in piena indipendenza e senza alcun coinvolgimento del Gruppo Intesa Sanpaolo, nel rispetto dei termini autorizzati dall'Assemblea di Intesa Sanpaolo del 29 aprile 2022.
L'annullamento delle azioni è avvenuto in data 2 maggio 2023. A fronte di un capitale sociale rimasto invariato a 10.368.870.930,08 euro, le azioni ordinarie prive di valore nominale che lo compongono sono diminuite da n. 18.988.803.160 a n. 18.282.798.989. Lo Statuto sociale aggiornato a seguito di tale annullamento è stato depositato il 3 maggio presso il Registro delle Imprese di Torino.
Come riportato nel Bilancio 2022, in continuità ed in coerenza con le operazioni perfezionate nel 2020 e nel 2021 relativamente alle attività di acquiring di Intesa Sanpaolo e della ex UBI Banca, nel corso del 2022 il Gruppo ha intrapreso un'iniziativa progettuale finalizzata ad ampliare a livello internazionale la partnership strategica con il Gruppo Nexi, mediante il trasferimento a Nexi Payments del ramo d'azienda avente ad oggetto le attività di merchant acquiring della controllata croata PBZ Card. Analogamente alle due precedenti transazioni, l'accordo ha previsto: i) la cessione al Gruppo Nexi del ramo acquiring di PBZ Card (comprensivo di tutti i contratti stipulati con i merchant croati) e ii) la stipula di una partnership commerciale tra PBZ Group e l'acquirente su base esclusiva in linea con i termini delle operazioni concluse in Italia.
L'operazione si è perfezionata il 28 febbraio 2023 dando luogo ad una plusvalenza lorda, rilevata nel conto economico consolidato del primo trimestre 2023, pari a 116 milioni (95 milioni al netto dell'effetto fiscale).
Il 1° marzo 2023 il Consiglio di Amministrazione di Intesa Sanpaolo Vita, dando seguito a quanto deliberato dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo Intesa Sanpaolo in data 28 febbraio 2023, ha approvato un accordo transattivo e di acquisto di azioni tra RBHold S.p.A., riferibile alla famiglia Favaretto (socio di minoranza di Intesa Sanpaolo RBM Salute S.p.A.) e Intesa Sanpaolo Vita che ha previsto:
− la risoluzione bonaria, senza riconoscimento alcuno delle pretese reciprocamente avanzate, dell'Arbitrato avviato nel luglio 2022 dalla famiglia Favaretto presso la Camera Arbitrale di Milano, concordando di procedere a formalizzare dinanzi alla stessa la rinuncia alle domande rispettivamente introdotte;

− l'acquisto da parte di Intesa Sanpaolo Vita dell'intera partecipazione detenuta in Intesa Sanpaolo RBM Salute dal socio di minoranza, pari al 26,21%, con contestuale cessazione sia degli esponenti del Consiglio di Amministrazione di Intesa Sanpaolo RBM Salute nominati da RBHold che dei meccanismi di put and call originariamente sottoscritti. Il corrispettivo dell'acquisto è stato determinato al valore di mercato, pari a 360 milioni di euro, il cui ammontare è stato confermato da una valutazione di un esperto terzo ed indipendente (fairness opinion).
È stata inoltre prevista la sottoscrizione di un nuovo accordo (parzialmente modificativo rispetto a quello precedentemente in essere) del contratto di service tra Intesa Sanpaolo RBM Salute e Previmedical, volto a rafforzare il presidio e il controllo da parte di Intesa Sanpaolo RBM Salute delle attività esternalizzate a Previmedical, tutelando maggiormente la società nel caso di livelli di servizio non soddisfacenti verso la clientela nella gestione del portafoglio polizze affidato a Previmedical.
L'accordo transattivo è stato sottoscritto dalle parti il 1° marzo 2023; in pari data si è anche perfezionato l'acquisto della quota di minoranza di Intesa Sanpaolo RBM Salute da parte di Intesa Sanpaolo Vita che, a seguito dell'operazione, è divenuta titolare del 100% del capitale della società.
Per quanto concerne i crediti deteriorati che al 31 dicembre 2022 risultavano riclassificati tra le attività in via di dismissione, tutte le relative attività progettuali, rientranti nell'ambito dei piani di de-risking 2021-2022, sono giunte a conclusione nel marzo 2023. Come indicato nel Bilancio 2022, trattavasi principalmente di un portafoglio costituito da UTP "small ticket" per circa 0,75 miliardi di valore lordo. Stanti le caratteristiche di tale portafoglio, la struttura dell'operazione identificata ha previsto il conferimento a due Fondi di Investimento Alternativo (FIA) attraverso una soluzione tale da garantire politiche di gestione dei crediti prioritariamente indirizzate al ritorno in bonis dei debitori. Le operazioni sono avvenute a valori in linea con i valori netti di bilancio che erano già stati allineati ai prezzi attesi dalle cessioni in sede di Bilancio 2022.
A completamento dell'informativa sul primo trimestre 2023, si conferma la prosecuzione del piano di uscite volontarie incentivate ai sensi degli accordi sindacali del 29 settembre 2020 e del 16 novembre 2021.
Nei primi tre mesi dell'anno le uscite volontarie sono state 1.234 per un totale da inizio 2021 di 6.092 cessazioni a fronte delle 9.200 previste entro il primo trimestre 2025 sulla base dei due citati accordi sindacali.
Nel medesimo periodo le assunzioni definite nell'ambito dei medesimi accordi sono state circa 500, per un totale di circa 1.800 da inizio 2021 rispetto alle 4.600 previste entro la fine del 2025.
Come già anticipato in occasione del Bilancio 2022, con il 1° gennaio 2023 sono state introdotte, su base volontaria, nuove iniziative in materia di lavoro flessibile che stanno incontrando il gradimento del personale potenzialmente interessato. Esse prevedono: (i) la possibilità di lavorare da casa fino ad un massimo di 120 giorni l'anno (140 giorni per coloro che operano in turno), senza più limiti mensili, preventivamente pianificati ed autorizzati (i limiti di fruizione possono non trovare applicazione per i soggetti con disabilità certificata, affetti da gravi patologie o fragili), in parallelo con il riconoscimento di un buono pasto giornaliero in formato elettronico, a consuntivo per ogni giornata lavorata da casa, e l'avvio della sperimentazione sulle prime 200 filiali per garantire la fruizione minima di giornate di lavoro flessibile; (ii) la possibilità di lavorare tra il lunedì ed il venerdì su 4 giorni per 9 ore a parità di retribuzione (c.d. settimana corta, con giorno di riposo modificabile, avviata in via sperimentale in dodici filiali di grandi dimensioni), nonché di alternare la settimana corta a settimane con orario di 7,5 ore giornaliere su 5 giorni, unitamente alla possibilità per il personale che non opera in turni di fruire di una elasticità nell'orario di inizio della giornata lavorativa.
Sempre nell'ambito del progetto Next Way of Working – volto a realizzare un nuovo modello di lavoro basato sul rafforzamento della responsabilizzazione individuale e sul migliore bilanciamento tra vita professionale ed extra-professionale – stanno inoltre proseguendo gli interventi immobiliari e tecnologici propedeutici alla rivisitazione degli ambienti di lavoro attraverso la realizzazione di nuovi spazi disegnati per valorizzare i momenti di presenza in sede. Per il 2023 si prevede la progressiva estensione del modello Next Way of Working su tutto il territorio nazionale: mentre proseguono le attività realizzative e di allestimento degli spazi interni del complesso di Via Melchiorre Gioia 22 a Milano, sono state avviate e concluse le attività di progettazione delle piazze di Como e Napoli. È invece in fase di finalizzazione la progettazione relativa alla piazza di Bergamo.
La rivisitazione degli spazi continuerà ad essere accompagnata sia dall'implementazione degli strumenti tecnologici (rilascio della funzionalità di prenotazione degli spazi all'interno del tool di pianificazione e prenotazione), sia da specifiche e dedicate campagne di comunicazione.
Successivamente alla chiusura del trimestre, con riferimento alla partnership strategica fra Intesa Sanpaolo Vita e Reale Group (per il tramite di Blue Assistance, società di servizi di Reale Group specializzata nell'assistenza sanitaria) nella nuova società InSalute Servizi9 , si segnala che il 1° aprile 2023 è divenuto efficace il conferimento del ramo d'azienda di Blue Assistance che ha dato esecuzione all'aumento di capitale riservato di InSalute Servizi. In pari data è stata perfezionata la cessione di talune azioni di InSalute Servizi emesse nell'ambito del citato aumento di capitale al fine di raggiungere la configurazione societaria definita tra le parti. La società risulta ora partecipata al 65% da Intesa Sanpaolo Vita ed al 35% da Blue Assistance.
InSalute Servizi – che opera all'interno della Divisione Insurance di Intesa Sanpaolo per la gestione dei sinistri e lo sviluppo di un network di strutture sanitarie convenzionate (TPA – Third Part Administrator) a supporto dell'offerta assicurativa di Intesa Sanpaolo RBM Salute della quale nel 2026 gestirà il 75% del portafoglio – è attiva nella gestione delle prestazioni sanitarie e assistenziali verso la clientela captive di Intesa Sanpaolo, verso i Fondi Sanitari Integrativi, le Casse Assistenziali, le Mutue, le Aziende e gli altri Enti operanti nei comparti della sanità integrativa e dell'assistenza, confermando la strategia della Divisione Insurance di Intesa Sanpaolo ed il suo piano di sviluppo nell'assicurazione sanitaria avviato nel 2020 con l'acquisizione di Intesa Sanpaolo RBM Salute. La società di servizi di Reale Group proseguirà, parallelamente a questa joint venture, le proprie attività con le compagnie del Gruppo Intesa e il business extra-captive, senza alcuna variazione di impegno rispetto alle strategie pianificate.
9 La società, costituita nel febbraio del 2022 con l'originaria denominazione di Newco TPA S.p.A., nel terzo trimestre aveva assunto la denominazione di InSalute Servizi. Al 31 marzo 2023, così come a fine 2022, rientrava nell'area di consolidamento integrale in quanto detenuta al 100% da Intesa Sanpaolo Vita.

In linea con gli obiettivi di semplificazione e di razionalizzazione delle strutture societarie del Gruppo Intesa Sanpaolo previsti dal Piano di Impresa 2022-2025, il 3 aprile 2023 è stato stipulato l'atto di fusione per incorporazione in Intesa Sanpaolo S.p.A. della controllata al 100% Intesa Sanpaolo Provis S.p.A., intermediario finanziario iscritto all'albo di cui all'art.106 del Decreto Legislativo 1° settembre 1993, n. 385 (T.U.B.) operante quale centro specialistico del Gruppo per la gestione delle procedure legali di recupero del credito leasing e delle attività di valorizzazione e vendita degli asset immobiliari e mobiliari sottostanti ai contratti di leasing risolti. L'atto ha avuto efficacia giuridica dal 17 aprile e decorrenza degli effetti contabili e fiscal i dal 1° gennaio 2023. Trattandosi di una società interamente posseduta, la fusione è avvenuta secondo le modalità semplificate previste dall'art. 2505 del Codice Civile.
Il 28 aprile si è svolta l'Assemblea Ordinaria di Intesa Sanpaolo, regolarmente costituita in unica convocazione e valida a deliberare in quanto partecipanti per il tramite del rappresentante designato (ai sensi dell'art. 106, comma 4, del D. L. n. 18 del 17 marzo 2020, convertito dalla L. n. 27 del 24 aprile 2020, i cui effetti sono stati, da ultimo, prorogati dalla L. n. 14 del 24 febbraio 2023) n. 3.167 titolari del diritto di voto per n. 10.897.630.179 azioni ordinarie prive del valore nominale, pari al 57,38977% del capitale sociale. L'Assemblea ha deliberato favorevolmente in merito a tutti i punti all'ordine del giorno. Le deliberazioni hanno riguardato:
10 Si veda in proposito quanto riportato più sopra.
11 Acconto dividendi considerato al netto della quota non distribuita relativa alle azioni proprie in portafoglio alla record date, per un importo pari a 1.765.505,22 euro.

La crescita del PIL dovrebbe continuare a essere positiva nei prossimi mesi, ma di modesta entità. Si prevede un veloce calo dell'inflazione nel corso del 2023. La fase di rialzo dei tassi ufficiali dovrebbe essere quasi conclusa negli Stati Uniti, mentre si attendono da 25 a 75 punti base di ulteriori aumenti da parte della Banca Centrale Europea.
Per il Gruppo Intesa Sanpaolo, la formula del Piano di Impresa 2022-2025 è confermata e le relative iniziative industriali sono ben avviate, con una prospettiva di chiaro e forte rialzo per l'obiettivo di 6,5 miliardi di euro di utile netto nel 2025 derivante dall'aumento dei tassi di interesse.
Per il 2023 si prevede un significativo aumento del risultato della gestione operativa, derivante da una solida crescita dei ricavi trainati dagli interessi netti (interessi netti nel 2023 attesi pari a oltre 13 miliardi di euro) e da un continuo focus sul cost management, e un forte calo delle rettifiche di valore nette su crediti, con una conseguente crescita dell'utile netto a circa 7 miliardi di euro.
Si prevede una forte distribuzione di valore:
Si prevede una solida patrimonializzazione, con un Common Equity Tier 1 ratio a regime - confermando l'obiettivo superiore al 12% nell'orizzonte del Piano di Impresa 2022-2025 secondo le regole di Basilea 3 / Basilea 4 - pari nel 2025 a circa il 14,5% ante Basilea 4, a circa il 14% post Basilea 4 e a circa il 15% post Basilea 4 includendo l'assorbimento delle DTA (che avverrà per la gran parte entro il 2028), tenendo conto del predetto payout ratio previsto per gli anni del Piano di Impresa e non considerando un'eventuale ulteriore distribuzione.

33
Prospetti contabili consolidati

| (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Voci dell'attivo | 31.03.2023 | 31.12.2022 | Variazioni | ||
| assolute | % | ||||
| 10. | Cassa e disponibilità liquide | 77.700 | 112.924 | -35.224 | -31,2 |
| 20. | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico | 150.161 | 150.616 | -455 | -0,3 |
| a) attività finanziarie detenute per la negoziazione | 41.690 | 42.607 | -917 | -2,2 | |
| b) attività finanziarie designate al fair value | 1 | 1 | - | - | |
| c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 108.470 | 108.008 | 462 | 0,4 | |
| 30. | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 127.345 | 119.508 | 7.837 | 6,6 |
| 40. | Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 536.501 | 528.081 | 8.420 | 1,6 |
| a) crediti verso banche | 31.997 | 32.884 | -887 | -2,7 | |
| b) crediti verso clientela | 504.504 | 495.197 | 9.307 | 1,9 | |
| 50. Derivati di copertura | 9.112 | 10.075 | -963 | -9,6 | |
| 60. | Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) | -9.038 | -9.752 | -714 | -7,3 |
| 70. | Partecipazioni | 2.395 | 2.013 | 382 | 19,0 |
| 80. | Attività assicurative | 513 | 151 | 362 | |
| a) contratti di assicurazione emessi che costituiscono attività | 298 | 18 | 280 | ||
| b) cessioni in riassicurazione che costituiscono attività | 215 | 133 | 82 | 61,7 | |
| 90. | Attività materiali | 10.361 | 10.505 | -144 | -1,4 |
| 100. | Attività immateriali | 9.101 | 9.237 | -136 | -1,5 |
| di cui: | |||||
| - avviamento | 3.623 | 3.626 | -3 | -0,1 | |
| 110. | Attività fiscali | 17.104 | 18.130 | -1.026 | -5,7 |
| a) correnti | 3.195 | 3.520 | -325 | -9,2 | |
| b) anticipate | 13.909 | 14.610 | -701 | -4,8 | |
| 120. | Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | 243 | 638 | -395 | -61,9 |
| 130. | Altre attività | 23.677 | 22.461 | 1.216 | 5,4 |
| Totale dell'attivo | 955.175 | 974.587 | -19.412 | -2,0 |

| (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Voci del passivo e del patrimonio netto | 31.03.2023 | 31.12.2022 | Variazioni | ||
| assolute | % | ||||
| 10. | Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 638.954 | 670.127 | -31.173 | -4,7 |
| a) debiti verso banche | 120.715 | 138.132 | -17.417 | -12,6 | |
| b) debiti verso clientela | 432.880 | 454.595 | -21.715 | -4,8 | |
| c) titoli in circolazione | 85.359 | 77.400 | 7.959 | 10,3 | |
| 20. | Passività finanziarie di negoziazione | 45.682 | 46.512 | -830 | -1,8 |
| 30. | Passività finanziarie designate al fair value | 64.992 | 63.007 | 1.985 | 3,2 |
| 40. | Derivati di copertura | 5.216 | 5.517 | -301 | -5,5 |
| 50. | Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) | -7.292 | -8.031 | -739 | -9,2 |
| 60. | Passività fiscali | 1.964 | 2.021 | -57 | -2,8 |
| a) correnti | 457 | 303 | 154 | 50,8 | |
| b) differite | 1.507 | 1.718 | -211 | -12,3 | |
| 70. | Passività associate ad attività in via di dismissione | - | 15 | -15 | |
| 80. | Altre passività | 18.610 | 10.763 | 7.847 | 72,9 |
| 90. | Trattamento di fine rapporto del personale | 824 | 852 | -28 | -3,3 |
| 100. | Fondi per rischi e oneri | 4.806 | 4.960 | -154 | -3,1 |
| a) impegni e garanzie rilasciate | 673 | 711 | -38 | -5,3 | |
| b) quiescenza e obblighi simili | 140 | 139 | 1 | 0,7 | |
| c) altri fondi per rischi e oneri | 3.993 | 4.110 | -117 | -2,8 | |
| 110. | Passività assicurative | 119.815 | 117.575 | 2.240 | 1,9 |
| a) contratti di assicurazione emessi che costituiscono passività | 119.796 | 117.561 | 2.235 | 1,9 | |
| b) cessioni in riassicurazione che costituiscono passività | 19 | 14 | 5 | 35,7 | |
| 120. | Riserve da valutazione | -2.214 | -2.458 | -244 | -9,9 |
| 130. | Azioni rimborsabili | - | - | - | |
| 140. | Strumenti di capitale | 7.214 | 7.211 | 3 | 0,0 |
| 150. | Riserve | 19.243 | 15.073 | 4.170 | 27,7 |
| 155. | Acconti su dividendi (-) | -1.400 | -1.400 | - | - |
| 160. | Sovrapprezzi di emissione | 27.996 | 28.053 | -57 | -0,2 |
| 170. | Capitale | 10.369 | 10.369 | - | - |
| 180. | Azioni proprie (-) | -1.701 | -124 | 1.577 | |
| 190. | Patrimonio di pertinenza di terzi (+/-) | 141 | 166 | -25 | -15,1 |
| 200. | Utile (Perdita) di periodo (+/-) | 1.956 | 4.379 | -2.423 | -55,3 |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 955.175 | 974.587 | -19.412 | -2,0 |

| (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| 31.03.2023 | 31.03.2022 | Variazioni | |||
| assolute | % | ||||
| 10. | Interessi attivi e proventi assimilati | 6.620 | 3.127 | 3.493 | |
| di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo | 5.962 | 2.964 | 2.998 | ||
| 20. | Interessi passivi e oneri assimilati | -2.896 | -695 | 2.201 | |
| 30. | Margine di interesse | 3.724 | 2.432 | 1.292 | 53,1 |
| 40. | Commissioni attive | 2.586 | 2.905 | -319 | -11,0 |
| 50. | Commissioni passive | -668 | -690 | -22 | -3,2 |
| 60. 70. |
Commissioni nette Dividendi e proventi simili |
1.918 123 |
2.215 100 |
-297 23 |
-13,4 23,0 |
| 80. | Risultato netto dell'attività di negoziazione | 33 | 441 | -408 | -92,5 |
| 90. | Risultato netto dell'attività di copertura | -14 | 2 | -16 | |
| 100. | Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: | 111 | 192 | -81 | -42,2 |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 52 | 205 | -153 | -74,6 | |
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività | |||||
| complessiva | 51 | -6 | 57 | ||
| c) passività finanziarie | 8 | -7 | 15 | ||
| 110. | Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico |
919 | -1.195 | 2.114 | |
| a) attività e passività finanziarie designate al fair value | -908 | 1.035 | -1.943 | ||
| b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 1.827 | -2.230 | 4.057 | ||
| 120. | Margine di intermediazione | 6.814 | 4.187 | 2.627 | 62,7 |
| 130. | Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito relativo a: | -297 | -716 | -419 | -58,5 |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | -257 | -640 | -383 | -59,8 | |
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività | |||||
| complessiva | -40 | -76 | -36 | -47,4 | |
| 140. | Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni | 6 | -2 | 8 | |
| 150. | Risultato netto della gestione finanziaria | 6.523 | 3.469 | 3.054 | 88,0 |
| 160. | Risultato dei servizi assicurativi | 663 | 294 | 369 | |
| a) ricavi assicurativi derivanti dai contratti assicurativi emessi | 6.162 | 3.095 | 3.067 | 99,1 | |
| b) costi per servizi assicurativi derivanti dai contratti assicurativi emessi | -5.495 | -2.769 | 2.726 | 98,4 | |
| c) ricavi assicurativi derivanti da cessioni in riassicurazione | 41 | 15 | 26 | ||
| d) costi per servizi assicurativi derivanti da cessioni in riassicurazione | -45 | -47 | -2 | -4,3 | |
| 170. | Saldo dei ricavi e costi di natura finanziaria relativi alla gestione assicurativa a) costi/ricavi netti di natura finanziaria relativi ai contratti assicurativi |
-1.532 | 787 | -2.319 | |
| emessi | -1.533 | 787 | -2.320 | ||
| b) ricavi/costi netti di natura finanziaria relativi alle cessioni in | |||||
| riassicurazione | 1 | - | 1 | ||
| 180. | Risultato netto della gestione finanziaria e assicurativa | 5.654 | 4.550 | 1.104 | 24,3 |
| 190. | Spese amministrative: | -2.741 | -2.715 | 26 | 1,0 |
| a) spese per il personale | -1.507 | -1.482 | 25 | 1,7 | |
| b) altre spese amministrative | -1.234 | -1.233 | 1 | 0,1 | |
| 200. | Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | -17 | -55 | -38 | -69,1 |
| a) impegni e garanzie rilasciate | 35 | -74 | 109 | ||
| b) altri accantonamenti netti | -52 | 19 | -71 | ||
| 210. | Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali | -164 | -161 | 3 | 1,9 |
| 220. | Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali | -228 | -199 | 29 | 14,6 |
| 230. | Altri oneri/proventi di gestione | 239 | 249 | -10 | -4,0 |
| 240. 250. |
Costi operativi Utili (Perdite) delle partecipazioni |
-2.911 -9 |
-2.881 3 |
30 -12 |
1,0 |
| Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e | |||||
| 260. | immateriali | 3 | - | 3 | |
| 270. | Rettifiche di valore dell'avviamento | - | - | - | |
| 280. | Utili (Perdite) da cessione di investimenti | 122 | 2 | 120 | |
| 290. | Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte | 2.859 | 1.674 | 1.185 | 70,8 |
| 300. | Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente | -896 | -628 | 268 | 42,7 |
| 310. | Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte | 1.963 | 1.046 | 917 | 87,7 |
| 320. | Utile (Perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte | - | - | - | |
| 330. | Utile (Perdita) di periodo | 1.963 | 1.046 | 917 | 87,7 |
| 340. | Utile (Perdita) di periodo di pertinenza di terzi | -7 | -3 | 4 | |
| 350. | Utile (Perdita) di periodo di pertinenza della capogruppo | 1.956 | 1.043 | 913 | 87,5 |
| Utile base per azione (basic EPS) - euro | 0,10 | 0,05 | |||
| Utile diluito per azione (diluted EPS) - euro | 0,10 | 0,05 |

| 31.03.2023 31.03.2022 |
(milioni di euro) Variazioni |
||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| assolute | % | ||||||
| 10. | Utile (Perdita) di periodo | 1.963 | 1.046 | 917 | 87,7 | ||
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico | -102 | -231 | -129 | -55,8 | |||
| 20. | Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva | -50 | -292 | -242 | -82,9 | ||
| 30. | Passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto economico (variazioni del proprio merito creditizio) |
-54 | 30 | -84 | |||
| 40. | Copertura di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva | - | - | - | |||
| 50. | Attività materiali | -21 | -21 | - | - | ||
| 60. | Attività immateriali | - | - | - | |||
| 70. | Piani a benefici definiti | 23 | 52 | -29 | -55,8 | ||
| 80. | Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | - | - | - | |||
| 90. | Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto | - | - | - | |||
| 100. | Ricavi o costi di natura finanziaria relativi ai contratti assicurativi emessi | - | - | - | |||
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico | 259 | -681 | 940 | ||||
| 110. | Coperture di investimenti esteri | 2 | -1 | 3 | |||
| 120. | Differenze di cambio | -80 | -103 | -23 | -22,3 | ||
| 130. | Coperture dei flussi finanziari | 83 | 63 | 20 | 31,7 | ||
| 140. | Strumenti di copertura (elementi non designati) | - | - | - | |||
| 150. | Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
1.630 | -3.120 | 4.750 | |||
| 160. | Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | - | - | - | |||
| 170. | Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto | -10 | 8 | -18 | |||
| 180. | Ricavi o costi di natura finanziaria relativi ai contratti assicurativi emessi | -1.361 | 2.475 | -3.836 | |||
| 190. | Ricavi o costi di natura finanziaria relativi alle cessioni in riassicurazione | -5 | -3 | 2 | 66,7 | ||
| 200. | Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte | 157 | -912 | 1.069 | |||
| 210. | Redditività complessiva (Voce 10+200) | 2.120 | 134 | 1.986 | |||
| 220. | Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi | -21 | -20 | 1 | 5,0 | ||
| 230. | Redditività complessiva consolidata di pertinenza della capogruppo | 2.141 | 154 | 1.987 |
(a) La voce comprende i dividendi ed eventuali importi destinati al fondo beneficenza della Capogruppo, nonché relativi alle società consolidate di pertinenza di terzi.
del Gruppo 10.369 - 27.996 18.240 1.003 -2.214 7.214 -1.400 -1.701 1.956 61.463 di terzi 168 - 15 104 - -153 - - - 7 141

| (milioni di euro) | ||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.03.2022 | ||||||||||||||
| Capitale azioni |
altre | Sovrap prezzi di emissione |
Riserve di utili |
altre | Riserve da valutazione |
Riserve da valutazione di pertinenza delle imprese |
Strumenti di capitale |
Acconti su dividendi |
Azioni proprie |
Utile (Perdita) di periodo |
Patrimonio netto |
Patrimonio netto del Gruppo |
Patrimonio netto di terzi |
|
| ordinarie | azioni | di assicurazione |
||||||||||||
| ESISTENZE AL 31.12.2021 | 10.223 | - | 27.309 | 16.936 | 1.089 | -757 | 476 | 6.282 | -1.399 | -136 | 4.043 | 64.066 | 63.775 | 291 |
| Riclassifica | - | - | - | - | - | 476 | -476 | - | - | - | - | - | - | - |
| Modifica saldi apertura | - | - | - | -847 | - | -138 | - | - | - | - | - | -985 | -985 | - |
| ESISTENZE AL 1.1.2022 | 10.223 | - | 27.309 | 16.089 | 1.089 | -419 | - | 6.282 | -1.399 | -136 | 4.043 | 63.081 | 62.790 | 291 |
| ALLOCAZIONE RISULTATO ESERCIZIO PRECEDENTE (a) |
||||||||||||||
| Riserve | - | - | - | 4.028 | - | - | - | - | - | - | -4.028 | - | - | - |
| Dividendi e altre destinazioni | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | -15 | -15 | - | -15 |
| VARIAZIONI DEL PERIODO | ||||||||||||||
| Variazioni di riserve | - | - | 1 | - | 37 | - | - | - | - | - | - | 38 | 38 | - |
| Operazioni sul patrimonio netto | ||||||||||||||
| Emissione nuove azioni | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 7 | - | 7 | 7 | - |
| Acquisto azioni proprie | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Acconti su dividendi | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Distribuzione dividendi | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Variazione strumenti di capitale | - | - | - | - | - | - | - | 938 | - | - | - | 938 | 938 | - |
| Derivati su proprie azioni | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Stock option | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Variazioni interessenze partecipative | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Altre variazioni | 41 | - | - | -105 | - | - | - | - | - | - | - | -64 | -68 | 4 |
| Redditività complessiva del periodo | - | - | - | - | - | -912 | - | - | - | - | 1.046 | 134 | 154 | -20 |
| PATRIMONIO NETTO AL 31.03.2022 | 10.264 | - | 27.310 | 20.012 | 1.126 | -1.331 | - | 7.220 | -1.399 | -129 | 1.046 | 64.119 | 63.859 | 260 |
| del Gruppo | 10.084 | - | 27.287 | 19.887 | 1.126 | -1.260 | - | 7.220 | -1.399 | -129 | 1.043 | 63.859 | ||
| di terzi | 180 | - | 23 | 125 | - | -71 | - | - | - | - | 3 | 260 |
(a) La voce comprende i dividendi ed eventuali importi destinati al fondo beneficenza della Capogruppo, nonché relativi alle società consolidate di pertinenza di terzi.


Relazione sull'andamento della gestione


Per consentire una lettura più immediata dei risultati, viene predisposto un conto economico consolidato riclassificato sintetico. Al fine di garantire un raffronto in termini omogenei, i dati economici riferiti ai periodi precedenti sono riesposti, ove necessario e se materiali. In particolare, gli importi vengono resi il più possibile coerenti con riferimento ai diversi periodi rappresentati, soprattutto in relazione alle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento. Tale omogeneizzazione avviene tramite dati "riesposti", che accolgono/escludono i valori delle società entrate/uscite nel/dal perimetro di consolidamento.
Pur a fronte dell'applicazione dell'IFRS 17 e del termine del periodo di applicazione del regime di "deferral approach" per l'IFRS 9, la rappresentazione del conto economico riclassificato del 2023 risulta in continuità: lo schema non recepisce infatti alcuna modifica né a livello di struttura né a livello di denominazione delle voci in quanto le poste di pertinenza assicurativa continuano a confluire principalmente nella voce Risultato dell'attività assicurativa, preservando così la rappresentazione separata delle risultanze reddituali del comparto.
In coerenza con l'invarianza del conto economico riclassificato, anche le tabelle di dettaglio non subiscono modificazioni significative, fatta eccezione per quella relativa al Risultato dell'attività assicurativa e per quella della produzione assicurativa, che presentano strutture informative coerenti con il nuovo principio e con le disposizioni emanate dall'IVASS.
Coerentemente con la modifica, nei prospetti contabili consolidati, dei dati di raffronto in seguito all'applicazione retrospettiva dei due principi, anche i dati presentati per il confronto negli schemi riclassificati risultano riesposti in termini omogenei. Inoltre, i primi due trimestri del 2022 sono stati riesposti per tenere conto delle variazioni del perimetro di consolidamento, e in particolare:
Si segnala infine che il 1° trimestre 2022 include la riesposizione, dalle spese del personale alle commissioni passive, degl i oneri relativi ad alcuni sistemi di incentivazione di personale dipendente delle reti distributive del Gruppo (finanziati attraverso i ricavi commissionali generati dalle reti stesse sulla base di criteri di quantificazione di carattere deterministico correlati ai suddetti ricavi), che a partire dal secondo trimestre 2022 vengono riclassificati dalle spese per il personale alle commissioni passive, in analogia al trattamento contabile previsto per i sistemi di incentivazione dei consulenti finanziari non dipendenti.
Rispetto allo schema previsto dalla Circolare 262 della Banca d'Italia, vengono effettuate alcune aggregazioni e riclassificazioni. I dettagli analitici delle riesposizioni, delle aggregazioni e delle riclassificazioni sono forniti, con distinti prospetti, tra gli allegati al presente fascicolo, in aderenza anche a quanto richiesto dalla Consob con la Comunicazione n. 6064293 del 28 luglio 2006.
Le riclassificazioni e aggregazioni di voci effettuate nel Conto economico consolidato riclassificato riguardano le seguenti fattispecie:
12 Dal 1° gennaio 2023 Compagnie de Banque Privée Quilvest S.A., in concomitanza con l'incorporazione di Fideuram Bank (Luxembourg) S.A., ha assunto la denominazione di Intesa Sanpaolo Wealth Management S.A.

Relazione sull'andamento della gestione – I risultati economici
| (milioni di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.03.2023 | 31.03.2022 | Variazioni | ||||
| assolute | % | |||||
| Interessi netti | 3.254 | 1.957 | 1.297 | 66,3 | ||
| Commissioni nette | 2.137 | 2.289 | -152 | -6,6 | ||
| Risultato dell'attività assicurativa | 397 | 392 | 5 | 1,3 | ||
| Risultato netto delle attività e passività finanziarie al fair value | 262 | 769 | -507 | -65,9 | ||
| Altri proventi (oneri) operativi netti | 7 | 4 | 3 | 75,0 | ||
| Proventi operativi netti | 6.057 | 5.411 | 646 | 11,9 | ||
| Spese del personale | -1.560 | -1.576 | -16 | -1,0 | ||
| Spese amministrative | -644 | -634 | 10 | 1,6 | ||
| Ammortamento immobilizzazioni immateriali e materiali | -332 | -314 | 18 | 5,7 | ||
| Costi operativi | -2.536 | -2.524 | 12 | 0,5 | ||
| Risultato della gestione operativa | 3.521 | 2.887 | 634 | 22,0 | ||
| Rettifiche di valore nette su crediti | -189 | -702 | -513 | -73,1 | ||
| Altri accantonamenti netti e rettifiche di valore nette su altre attività | -70 | -52 | 18 | 34,6 | ||
| Altri proventi (oneri) netti | 101 | -4 | 105 | |||
| Utile (Perdita) delle attività operative cessate | - | - | - | - | ||
| Risultato corrente lordo | 3.363 | 2.129 | 1.234 | 58,0 | ||
| Imposte sul reddito | -1.084 | -776 | 308 | 39,7 | ||
| Oneri di integrazione e incentivazione all'esodo (al netto delle imposte) | -42 | -16 | 26 | |||
| Effetti economici dell'allocazione dei costi di acquisizione (al netto delle | ||||||
| imposte) | -46 | -34 | 12 | 35,3 | ||
| Tributi ed altri oneri riguardanti il sistema bancario (al netto delle imposte) | -228 | -266 | -38 | -14,3 | ||
| Rettifiche di valore dell'avviamento e delle altre attività intangibili (al netto delle imposte) |
- | - | - | - | ||
| Utile (Perdita) del periodo di pertinenza di terzi | -7 | 6 | -13 | |||
| Risultato netto | 1.956 | 1.043 | 913 | 87,5 | ||
Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento.

| (milioni di euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci | 2023 | 2022 | |||||
| 1° | 4° | 3° | 2° | 1° | |||
| trimestre | trimestre | trimestre | trimestre | trimestre | |||
| Interessi netti | 3.254 | 3.064 | 2.387 | 2.092 | 1.957 | ||
| Commissioni nette | 2.137 | 2.222 | 2.153 | 2.255 | 2.289 | ||
| Risultato dell'attività assicurativa | 397 | 395 | 439 | 449 | 392 | ||
| Risultato netto delle attività e passività finanziarie al fair value | 262 | -2 | 51 | 560 | 769 | ||
| Altri proventi (oneri) operativi netti | 7 | -12 | -12 | -12 | 4 | ||
| Proventi operativi netti | 6.057 | 5.667 | 5.018 | 5.344 | 5.411 | ||
| Spese del personale | -1.560 | -1.921 | -1.632 | -1.613 | -1.576 | ||
| Spese amministrative | -644 | -865 | -695 | -718 | -634 | ||
| Ammortamento immobilizzazioni immateriali e materiali | -332 | -344 | -313 | -309 | -314 | ||
| Costi operativi | -2.536 | -3.130 | -2.640 | -2.640 | -2.524 | ||
| Risultato della gestione operativa | 3.521 | 2.537 | 2.378 | 2.704 | 2.887 | ||
| Rettifiche di valore nette su crediti | -189 | -1.185 | -496 | -730 | -702 | ||
| Altri accantonamenti netti e rettifiche di valore nette su altre attività | -70 | -114 | -42 | -62 | -52 | ||
| Altri proventi (oneri) netti | 101 | 55 | 4 | 147 | -4 | ||
| Utile (Perdita) delle attività operative cessate | - | - | - | - | - | ||
| Risultato corrente lordo | 3.363 | 1.293 | 1.844 | 2.059 | 2.129 | ||
| Imposte sul reddito | -1.084 | -45 | -560 | -699 | -776 | ||
| Oneri di integrazione e incentivazione all'esodo (al netto delle imposte) | -42 | -78 | -23 | -23 | -16 | ||
| Effetti economici dell'allocazione dei costi di acquisizione (al netto delle imposte) | -46 | -50 | -32 | -30 | -34 | ||
| Tributi ed altri oneri riguardanti il sistema bancario (al netto delle imposte) | -228 | -32 | -266 | -12 | -266 | ||
| Rettifiche di valore dell'avviamento e delle altre attività intangibili (al netto delle imposte) |
- | - | - | - | - | ||
| Utile (Perdita) del periodo di pertinenza di terzi | -7 | -12 | -6 | 8 | 6 | ||
| Risultato netto | 1.956 | 1.076 | 957 | 1.303 | 1.043 |
Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento.

Il Gruppo Intesa Sanpaolo ha conseguito in questo avvio d'anno eccellenti risultati in termini di redditività, liquidità e solidità patrimoniale. I proventi operativi netti nel primo trimestre sono ammontati a 6.057 milioni, in decisa crescita (+11,9%) rispetto ai 5.411 milioni del corrispondente periodo 2022. Tale dinamica è stata determinata dal forte incremento degli interessi netti, che hanno beneficiato dei rialzi sui tassi di interesse da parte della BCE, che ha più che compensato il calo del risultato netto delle attività e passività finanziarie al fair value e delle commissioni nette. Hanno altresì mostrato aumenti, seppur di più modesta entità, i proventi derivanti dall'attività assicurativa e gli altri proventi operativi netti.
| (milioni di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci | 31.03.2023 | 31.03.2022 | Variazioni | |||
| assolute | % | |||||
| Rapporti con clientela | 3.189 | 1.897 | 1.292 | 68,1 | ||
| Titoli in circolazione | -596 | -421 | 175 | 41,6 | ||
| Intermediazione con clientela | 2.593 | 1.476 | 1.117 | 75,7 | ||
| Titoli valutati al costo ammortizzato che non costituiscono finanziamenti | 235 | 147 | 88 | 59,9 | ||
| Altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico |
45 | -53 | 98 | |||
| Altre attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 279 | 181 | 98 | 54,1 | ||
| Attività finanziarie | 559 | 275 | 284 | |||
| Rapporti con banche | 22 | 207 | -185 | -89,4 | ||
| Differenziali su derivati di copertura | -122 | -125 | -3 | -2,4 | ||
| Altri interessi netti | 202 | 124 | 78 | 62,9 | ||
| Interessi netti | 3.254 | 1.957 | 1.297 | 66,3 |
Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento.

Gli interessi netti, pari a 3.254 milioni, hanno presentato una significativa crescita (+66,3%) rispetto al primo trimestre 2022. In particolare, hanno evidenziato una maggiore contribuzione sia l'intermediazione con clientela (+75,7%, pari a +1,1 miliardi), per effetto dell'incremento degli interessi attivi nei rapporti con clientela, sia le attività finanziarie, pari a 559 milioni, che sono più che raddoppiate rispetto ai primi tre mesi 2022, grazie agli andamenti positivi nelle altre attività finanziarie al fair value con impatto sulla reddittività complessiva e a conto economico, nonché nei titoli valutati al costo ammortizzato. Tra le altre componenti sono risultati in lieve miglioramento i differenziali negativi su derivati di copertura (-2,4%), mentre hanno presentato un forte ridimensionamento gli interessi netti sui rapporti con banche (-89,4%), per gli effetti dell'ordinaria operatività interbancaria in un contesto di tassi di mercato profondamente diverso fra i due periodi a raffronto.
Quale effetto della repentina inversione di tendenza della politica monetaria intervenuta a partire dalla seconda parte del 2022, le operazioni TLTRO con la BCE – in essere a fine marzo per 76,1 miliardi – hanno dato luogo nel trimestre ad interessi negativi per 471 milioni, a fronte di interessi attivi per 328 milioni contabilizzati
nei primi tre mesi del 2022 (riferiti ad uno stock di finanziamenti al 31 marzo 2022 pari a 132 miliardi), che ancora beneficiavano del cosiddetto "special interest rate period", con tasso applicato pari al -1%. L'eccesso di liquidità impiegato in operazioni di deposito presso la Banca Centrale ha comportato nel primo trimestre 2023 interessi attivi pari a circa 630 milioni beneficiando del rialzo dei tassi di riferimento e comunque allineati al costo della raccolta in TLTRO; nel primo trimestre 2022 erano negativi per 145 milioni.
Infine, gli altri interessi netti hanno mostrato un apporto positivo di 202 milioni, che si raffrontano con i 124 milioni del corrispondente periodo dello scorso esercizio.
Il flusso di interessi netti registrato nel primo trimestre 2023 ha mostrato un valore superiore rispetto al quarto trimestre del 2022, e in forte accelerazione rispetto agli altri trimestri dell'esercizio precedente, essenzialmente per il maggiore contributo degli interessi sui rapporti con clientela, che hanno tratto vantaggio dai rialzi dei tassi di interesse da parte della BCE.

| 31.03.2023 | 31.03.2022 | Variazioni | ||
|---|---|---|---|---|
| assolute | % | |||
| 1.573 | 960 | 613 | 63,9 | |
| 611 | 469 | 142 | 30,3 | |
| 519 | 345 | 174 | 50,4 | |
| 280 | 49 | 231 | ||
| 1 | - | 1 | - | |
| - | - | - | - | |
| 2.984 | 1.823 | 1.161 | 63,7 | |
| 270 | 134 | 136 | ||
| 3.254 | 1.957 | 1.297 | 66,3 | |
| (milioni di euro) |
Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento e nel perimetro operativo.

La Banca dei Territori, che rappresenta il 52,7% del risultato delle aree di business operative, ha evidenziato interessi netti pari a 1.573 milioni, in forte aumento rispetto al primo trimestre 2022 (+63,9%, pari a +613 milioni), grazie essenzialmente al comparto della raccolta da clientela, che ha tratto vantaggio dall'andamento dei tassi di mercato favorendo l'aumento del mark-down. Hanno apportato un contributo in termini di margine di interesse crescente la Divisione Private Banking (+231 milioni), i cui attivi hanno beneficiato ampiamente del rialzo dei tassi, l'International Subsidiary Banks (+50,4%, pari a +174 milioni), principalmente in relazione alla dinamica favorevole evidenziata dalle controllate operanti in Croazia, Ungheria e Slovacchia, e la Divisione IMI Corporate & Investment Banking (+30,3%, pari a +142 milioni), prevalentemente imputabile al maggior apporto cedolare del portafoglio titoli del Global Market.
Gli interessi netti del Centro di Governo hanno mostrato una crescita (+136 milioni) che ha beneficiato del consistente rialzo e riposizionamento su livelli positivi dei tassi di mercato.
| Commissioni nette |
|---|
| ------------------- |
| (milioni di euro) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci | 31.03.2023 | 31.03.2022 | Variazioni | |||||
| Attive | Passive | Nette | Attive | Passive | Nette | assolute | % | |
| Garanzie rilasciate / ricevute | 123 | -89 | 34 | 107 | -60 | 47 | -13 | -27,7 |
| Servizi di incasso e pagamento | 189 | -33 | 156 | 175 | -36 | 139 | 17 | 12,2 |
| Conti correnti | 341 | - | 341 | 346 | - | 346 | -5 | -1,4 |
| Servizio Bancomat e carte di credito | 207 | -113 | 94 | 186 | -103 | 83 | 11 | 13,3 |
| Attività bancaria commerciale | 860 | -235 | 625 | 814 | -199 | 615 | 10 | 1,6 |
| Intermediazione e collocamento titoli | 297 | -67 | 230 | 301 | -73 | 228 | 2 | 0,9 |
| Intermediazione valute | 3 | -1 | 2 | 4 | -2 | 2 | - | - |
| Gestioni patrimoniali | 864 | -250 | 614 | 947 | -243 | 704 | -90 | -12,8 |
| Distribuzione prodotti assicurativi | 396 | - | 396 | 403 | - | 403 | -7 | -1,7 |
| Altre commissioni intermediazione / gestione | 108 | -51 | 57 | 115 | -40 | 75 | -18 | -24,0 |
| Attività di gestione, intermediazione e consulenza | 1.668 | -369 | 1.299 | 1.770 | -358 | 1.412 | -113 | -8,0 |
| Altre commissioni nette | 273 | -60 | 213 | 339 | -77 | 262 | -49 | -18,7 |
| Commissioni nette | 2.801 | -664 | 2.137 | 2.923 | -634 | 2.289 | -152 | -6,6 |
Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento.

Le commissioni nette conseguite nel primo trimestre 2023 si sono attestate a 2.137 milioni, in flessione del 6,6% rispetto ai 2.289 milioni registrati nel medesimo periodo del 2022.
Relazione sull'andamento della gestione – I risultati economici
Tale risultato è stato determinato principalmente dalla riduzione delle commissioni sull'attività di gestione, intermediazione e consulenza (-8%, pari a -113 milioni). Nel dettaglio è diminuito l'apporto legato alle gestioni patrimoniali (-12,8%, pari a -90 milioni), segnatamente le gestioni collettive, che hanno risentito della riduzione delle commissioni di gestione e di sottoscrizione. In misura minore, sono diminuite le altre commissioni di intermediazione / gestione (-24%, pari a -18 milioni) e quelle correlate alla distribuzione prodotti assicurativi (-1,7%, pari a -7 milioni). Sostanzialmente stabile l'intermediazione e collocamento titoli (+2 milioni).
Anche le altre commissioni nette mostrano una flessione (-18,7%, pari a -49 milioni), per effetto della contrazione delle componenti attive, segnatamente quelle correlate ai finanziamenti concessi, solo in parte contrastata dall'andamento delle componenti passive, relative soprattutto agli altri servizi bancari.
L'attività bancaria commerciale ha evidenziato un aumento (+1,6%, pari a +10 milioni), grazie agli incrementi sui servizi di
incasso e pagamento (+17 milioni) e sul servizio bancomat e carte di credito (+11 milioni), che hanno più che compensato il calo su garanzie rilasciate / ricevute (-13 milioni) e sui conti correnti (-5 milioni).
La voce nei primi tre mesi del 2023 ha mostrato un dato più basso in confronto ai trimestri del 2022.
| (milioni di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|
| 31.03.2023 | 31.03.2022 | Variazioni | ||
| assolute | % | |||
| Banca dei Territori | 1.182 | 1.191 | -9 | -0,8 |
| IMI Corporate & Investment Banking | 258 | 292 | -34 | -11,6 |
| International Subsidiary Banks | 138 | 140 | -2 | -1,4 |
| Private Banking | 455 | 512 | -57 | -11,1 |
| Asset Management | 209 | 241 | -32 | -13,3 |
| Insurance | 1 | 1 | - | - |
| Totale aree di business | 2.243 | 2.377 | -134 | -5,6 |
| Centro di governo | -106 | -88 | 18 | 20,5 |
| Gruppo Intesa Sanpaolo | 2.137 | 2.289 | -152 | -6,6 |
Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento e nel perimetro operativo.

Relativamente ai settori di attività, la Banca dei Territori, che rappresenta il 52,7% del risultato delle unità operative, ha evidenziato nel primo trimestre 2023 una moderata flessione delle commissioni (-0,8%, pari a -9 milioni), in particolare quelle rivenienti dal comparto del risparmio gestito e della bancassurance, condizionate dalla flessione dei volumi conseguente all'evoluzione dei mercati. Hanno mostrato una riduzione dei ricavi commissionali anche il Private Banking (-11,1%, pari a -57 milioni), segnatamente le commissioni ricorrenti, in relazione alla riduzione delle masse medie di risparmio gestito, l'Asset Management (-13,3%, pari a -32 milioni), che ha risentito della contrazione delle commissioni di gestione correlata alla diminuzione dei patrimoni gestiti e dei collocamenti e, in misura minore, delle commissioni di performance incassate nel periodo, nonché IMI Corporate & Investment Banking (-11,6%, pari a -34 milioni), per effetto dell'andamento rilevato nell'operatività del commercial banking e della finanza strutturata. Le commissioni dell'International Subsidiary Banks hanno
anch'esse evidenziato un moderato calo (-1,4%, pari a -2 milioni). L'aumento delle commissioni passive sul Centro di Governo è principalmente riconducibile all'incremento dei costi connessi ad operazioni di cartolarizzazione sintetica effettuate per ottimizzare il profilo di capitale del Gruppo.

| Voci | 31.03.2023 | 31.03.2022 | (milioni di euro) Variazioni |
||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Vita | Danni | Totale | Vita | Danni | Totale | assolute | % | ||
| RISULTATO DELL'ATTIVITA' ASSICURATIVA | 276 | 121 | 397 | 278 | 114 | 392 | 5 | 1,3 |
Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento.

Il risultato dell'attività assicurativa raggruppa le voci di costo e ricavo del business assicurativo delle compagnie vita e danni operanti nell'ambito del Gruppo. Nel primo trimestre 2023 tale risultato si è attestato a 397 milioni, in crescita dell'1,3% rispetto allo stesso periodo 2022 (392 milioni). La dinamica è ascrivibile all'aumento del ramo danni che si attesta a 121 milioni (+7 milioni), mentre si riduce leggermente il ramo vita (-2 milioni), passando dai 278 milioni del primo trimestre 2022 a 276 milioni dei primi tre mesi del 2023.
Il risultato della gestione assicurativa, comprensivo dei rami vita e danni/salute, nei primi tre mesi del 2023 ha mostrato un valore di poco superiore a quello del primo e del quarto trimestre 2022 e inferiore a quello del secondo e terzo trimestre.
| (milioni di euro) | |||
|---|---|---|---|
| Produzione | 31.03.2023 | 31.03.2022 | |
| di cui | |||
| nuova produzione |
|||
| Rami Vita | 4.107 | 4.021 | 2.255 |
| Premi emessi prodotti tradizionali | 3.355 | 3.318 | 1.436 |
| Premi emessi prodotti Unit Linked | 299 | 255 | 645 |
| Premi emessi prodotti Multiramo | 247 | 244 | - |
| Premi emessi Fondi pensione | 206 | 204 | 172 |
| Premi emessi prodotti di Capitalizzazione | - | - | 2 |
| Rami Danni | 407 | 80 | 394 |
| Premi emessi | 407 | 80 | 394 |
| Premi ceduti in riassicurazione | -47 | - | -28 |
| Premi netti da prodotti assicurativi | 4.467 | 4.101 | 2.621 |
| Produzione contratti Unit Linked | 521 | 513 | 1.608 |
| Totale produzione relativa ai contratti di investimento | 521 | 513 | 1.608 |
| Produzione totale | 4.988 | 4.614 | 4.229 |
Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento.
Nei primi tre mesi del 2023 la produzione totale del comparto assicurativo si è attestata a 5 miliardi, in aumento rispetto alla produzione realizzata nel medesimo periodo del 2022 (4,2 miliardi). L'incremento è principalmente imputabile ai prodotti tradizionali del ramo vita (+1,9 miliardi), parzialmente compensato dalla flessione nei contratti unit linked, sia quelli di natura prevalentemente finanziaria di ramo III (-1,1 miliardi) sia quelle di natura prevalentemente assicurativa (-0,3 miliardi). La produzione del ramo danni, in cui si rileva una buona dinamica del comparto non motor, registra una crescita contenuta. La nuova produzione è complessivamente ammontata a 4,6 miliardi, corrispondente a oltre il 90% della raccolta premi complessiva delle compagnie del Gruppo.
| (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Voci | 31.03.2023 | 31.03.2022 | Variazioni | ||
| assolute | % | ||||
| Risultato netto da operazioni di trading e da strumenti finanziari in fair value option |
-4 | 306 | -310 | ||
| Risultato netto da operazioni di copertura in hedge accounting | -14 | 2 | -16 | ||
| Risultato netto da attività valutate obbligatoriamente al fair value con impatto a conto economico |
94 | 66 | 28 | 42,4 | |
| Risultato netto da dividendi e da cessione di attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e da cessione di attività al costo ammortizzato |
179 | 403 | -224 | -55,6 | |
| Risultato netto da riacquisto di passività finanziarie | 7 | -8 | 15 | ||
| Risultato netto delle attività e passività finanziarie al fair value | 262 | 769 | -507 | -65,9 |
Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento.

Nel primo trimestre 2023 il risultato delle attività e passività finanziarie al fair value, pari a 262 milioni, ha evidenziato un rilevante calo rispetto al corrispondente periodo 2022.
La flessione, pari al 65,9%, è ascrivibile al risultato netto da operazioni di trading e da strumenti finanziari in fair value option (-310 milioni), in particolare all'operatività in cambi e in tassi, nonché al venir meno dell'impatto positivo derivante dal debt value adjustment (DVA), e al risultato netto da dividendi e da cessione di attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e da cessione di attività al costo ammortizzato (-224 milioni), che aveva beneficiato nei primi tre mesi del 2022 di maggiori utili da cessione di titoli di debito, prevalentemente governativi. Ha evidenziato un moderato calo il risultato netto da operazioni di copertura in hedge accounting (-16 milioni). In positivo hanno agito il risultato netto da attività valutate obbligatoriamente al fair value con impatto a conto economico (+28 milioni) e il risultato netto da riacquisto di passività finanziarie, che è salito a 7 milioni a fronte di un valore negativo di 8 milioni registrato nel primo trimestre 2022.
Il risultato dei primi tre mesi del 2023 mostra un valore più elevato
rispetto agli ultimi due trimestri 2022, grazie soprattutto alla dinamica del risultato netto da dividendi e da cessione di attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e da cessione di attività al costo ammortizzato, ed inferiore al primo e al secondo trimestre dell'esercizio precedente.
Nel primo trimestre 2023 gli altri proventi operativi netti sono stati pari a 7 milioni e si confrontano con i 4 milioni contabilizzati nel medesimo periodo 2022. In tale voce confluiscono sia proventi ed oneri di natura operativa – compresi quelli delle entità controllate non soggette a direzione e coordinamento ed operanti in settori del tutto distinti dall'ambito bancario e finanziario – sia gli utili delle partecipazioni valutate al patrimonio netto. L'incremento è riconducibile alla riduzione degli altri oneri di gestione, che si attestano nei primi tre mesi 2023 a -4 milioni (-9 milioni il dato del medesimo periodo del precedente esercizio), mentre il contributo da utili delle partecipazioni valutate al patrimonio netto si riduce a 11 milioni (13 milioni il dato dei primi tre mesi 2022).

| (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Voci | 31.03.2023 | 31.03.2022 | Variazioni | ||
| assolute | % | ||||
| Salari e stipendi | 1.079 | 1.096 | -17 | -1,6 | |
| Oneri sociali | 279 | 285 | -6 | -2,1 | |
| Altri oneri del personale | 202 | 195 | 7 | 3,6 | |
| Spese del personale | 1.560 | 1.576 | -16 | -1,0 | |
| Spese per servizi informatici | 199 | 191 | 8 | 4,2 | |
| Spese di gestione immobili | 92 | 72 | 20 | 27,8 | |
| Spese generali di funzionamento | 99 | 96 | 3 | 3,1 | |
| Spese legali e professionali | 54 | 66 | -12 | -18,2 | |
| Spese pubblicitarie e promozionali | 19 | 18 | 1 | 5,6 | |
| Costi indiretti del personale | 37 | 32 | 5 | 15,6 | |
| Altre spese | 101 | 122 | -21 | -17,2 | |
| Imposte indirette e tasse | 50 | 46 | 4 | 8,7 | |
| Recupero di spese ed oneri | -7 | -9 | -2 | -22,2 | |
| Spese amministrative | 644 | 634 | 10 | 1,6 | |
| Immobilizzazioni materiali | 141 | 144 | -3 | -2,1 | |
| Immobilizzazioni immateriali | 191 | 170 | 21 | 12,4 | |
| Ammortamenti | 332 | 314 | 18 | 5,7 | |
| Costi operativi | 2.536 | 2.524 | 12 | 0,5 |
Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento.

Nei primi tre mesi del 2023, nonostante il permanere dell'inflazione su livelli elevati, i costi operativi si sono attestati a 2.536 milioni, valore di poco superiore al dato rilevato nel primo trimestre 2022 (+0,5%).
Le spese del personale, pari a 1.560 milioni, hanno registrato una flessione dell'1%, principalmente per effetto dei risparmi derivanti dalle uscite per accordi, parzialmente compensati dai maggiori costi contrattuali e gestionali.
Le spese amministrative si sono attestate a 644 milioni, in crescita dell'1,6%. In particolare, gli aumenti sono stati registrati principalmente nelle spese di gestione immobili, nelle spese per servizi informatici e nei costi indiretti del personale a fronte di risparmi sulle altre spese, soprattutto sui servizi resi da terzi. Gli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali e immateriali che, secondo quanto previsto dal principio IFRS 16, includono anche la quota relativa ai diritti d'uso acquisiti con il leasing operativo, hanno evidenziato un aumento (+5,7%) rispetto al dato del primo trimestre 2022, riconducibile alle immobilizzazioni immateriali a seguito degli investimenti tecnologici.
Il cost/income ratio nel primo trimestre 2023 ha raggiunto il minimo storico del 41,9% in ulteriore miglioramento rispetto al valore del corrispondente periodo 2022 (46,6%).
Il raffronto trimestrale conferma la tendenza al contenimento dei costi, a cui fa eccezione il valore del quarto trimestre 2022 che sconta i consueti effetti stagionali.
| (milioni di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.03.2023 | 31.03.2022 | Variazioni | ||||
| assolute | % | |||||
| Banca dei Territori | -1.503 | -1.532 | -29 | -1,9 | ||
| IMI Corporate & Investment Banking | -334 | -319 | 15 | 4,7 | ||
| International Subsidiary Banks | -268 | -256 | 12 | 4,7 | ||
| Private Banking | -229 | -220 | 9 | 4,1 | ||
| Asset Management | -52 | -49 | 3 | 6,1 | ||
| Insurance | -83 | -84 | -1 | -1,2 | ||
| Totale aree di business | -2.469 | -2.460 | 9 | 0,4 | ||
| Centro di governo | -67 | -64 | 3 | 4,7 | ||
| Gruppo Intesa Sanpaolo | -2.536 | -2.524 | 12 | 0,5 |
Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento e nel perimetro operativo.

Con riferimento ai costi operativi, la Banca dei Territori, che contabilizza oltre il 60% degli oneri delle aree operative, ha evidenziato risparmi rispetto ai primi tre mesi del 2022 (-1,9%, pari a -29 milioni) attribuibili alle spese del personale, in relazione alla riduzione dell'organico a seguito delle uscite per accordi, e alle spese amministrative. Per contro si rilevano aumenti per IMI Corporate & Investment Banking (+4,7%, pari a +15 milioni) e per l'International Subsidiary Banks (+4,7%, pari a +12 milioni), in relazione a maggiori spese amministrative e del personale, e per il Private Banking (+4,1%, pari a +9 milioni), segnatamente nelle spese del personale. Anche l'Asset Management mostra un incremento (+6,1%, pari a +3 milioni), principalmente riconducibile alle spese amministrative. I costi operativi dell'Insurance sono risultati in lieve calo (-1,2%, -1 milione). Infine, il Centro di Governo ha mostrato un modesto incremento dei costi (+3 milioni).
Il risultato della gestione operativa del periodo in esame è ammontato a 3.521 milioni, in aumento del 22% rispetto al valore contabilizzato nel primo trimestre 2022, per effetto di un incremento dei ricavi e in presenza di una sostanziale stabilità dei costi operativi.

| (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Voci | 31.03.2023 | 31.03.2022 | Variazioni | ||
| assolute | % | ||||
| Sofferenze | -90 | -10 | 80 | ||
| Inadempienze probabili | -205 | -202 | 3 | 1,5 | |
| Crediti scaduti / sconfinanti | -61 | -34 | 27 | 79,4 | |
| Crediti Stage 3 | -356 | -246 | 110 | 44,7 | |
| di cui titoli di debito | - | - | - | - | |
| Crediti Stage 2 | 111 | -265 | 376 | ||
| di cui titoli di debito | -2 | -5 | -3 | -60,0 | |
| Crediti Stage 1 | 15 | -114 | 129 | ||
| di cui titoli di debito | 12 | - | 12 | - | |
| Rettifiche/Riprese nette su crediti | -230 | -625 | -395 | -63,2 | |
| Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni | 6 | -3 | 9 | ||
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate |
35 | -74 | 109 | ||
| Rettifiche di valore nette su crediti | -189 | -702 | -513 | -73,1 |
Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento.

Le rettifiche su crediti si sono attestate a 189 milioni, evidenziando un forte ridimensionamento rispetto ai 702 milioni contabilizzati nel primo trimestre 2022, che includevano gli effetti di valutazione connessi al rischio Russia-Ucraina.
La dinamica della voce si sostanzia in riprese di valore sui crediti in Stage 2 per 111 milioni (-265 milioni il valore di rettifiche nei primi tre mesi del 2022), in Stage 1 per 15 milioni (-114 milioni il valore di rettifiche nel medesimo periodo 2022) e su impegni e garanzie rilasciate per 35 milioni (-74 milioni gli accantonamenti netti registrati nel primo trimestre 2022). Per contro le rettifiche su crediti non performing in Stage 3 hanno mostrato una crescita (+110 milioni), quale risultante di un aumento delle rettifiche su sofferenze (+80 milioni), su crediti scaduti/sconfinanti (+27 milioni) e su inadempienze probabili (+3 milioni).
A marzo 2023 l'incidenza dei deteriorati lordi sul complesso dei crediti si è attestata al 2,4%, sostanzialmente allineato al dato di dicembre 2022.
Il costo del credito annualizzato, espresso dal rapporto tra rettifiche di valore nette e crediti netti, è sceso nel primo trimestre 2023 a 17 punti base e si confronta con un valore dell'esercizio 2022 di 70 punti base (30 punti base se si esclude lo stanziamento
per l'esposizione a Russia e Ucraina, le ulteriori rettifiche finalizzate a cogliere gli elementi di rischiosità insiti nello scenario attuale e quelle correlate agli overlay e per favorire il derisking, al netto del rilascio di rettifiche generiche effettuate nel 2020 per gli impatti attesi di COVID-19). A marzo 2023 la copertura sui crediti deteriorati si cifra al 50%. Nel dettaglio le sofferenze hanno richiesto rettifiche nette per 90 milioni – che si raffrontano con 10 milioni dei primi tre mesi del 2022 – con un livello di copertura pari al 70%. Le rettifiche nette sulle inadempienze probabili, pari a 205 milioni risultano in lieve incremento (+1,5%) rispetto ai 202 milioni registrati nel primo trimestre 2022; la copertura su tali posizioni si attesta al 40%. Le rettifiche su crediti scaduti e sconfinanti sono ammontate a 61 milioni (34 milioni il dato del medesimo periodo 2022) e la loro copertura è pari al 25,8%. La copertura sulle posizioni forborne nell'ambito delle attività deteriorate è del 42,6%. Infine, la copertura sui finanziamenti in bonis si attesta allo 0,6%, ed incorpora il rischio fisiologico sul portafoglio crediti.
Nel confronto trimestrale, il primo trimestre 2023 evidenzia un valore particolarmente contenuto di rettifiche su crediti rispetto ai trimestri dell'esercizio 2022, che incorporavano in particolare maggiori accantonamenti per l'esposizione a Russia e Ucraina.
| (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Voci | 31.03.2023 | 31.03.2022 | Variazioni | ||
| assolute | % | ||||
| Altri accantonamenti netti | -36 | -9 | 27 | ||
| Rettifiche di valore nette su titoli valutati al costo ammortizzato e su titoli valutati al fair value con impatto sulla redditività |
|||||
| complessiva | -37 | -34 | 3 | 8,8 | |
| Rettifiche di valore nette su altre attività | 3 | -9 | 12 | ||
| Altri accantonamenti netti e rettifiche di valore nette su altre attività |
-70 | -52 | 18 | 34,6 | |
Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento.
Nell'ambito dello schema di conto economico riclassificato, questa voce comprende principalmente gli altri accantonamenti netti ai fondi rischi ed oneri e le rettifiche di valore nette su altre attività e su titoli valutati al costo ammortizzato e al fair value. Nei primi tre mesi del 2023 gli altri accantonamenti netti e rettifiche di valore nette su altre attività sono ammontati a 70 milioni, valore superiore ai 52 milioni contabilizzati nello stesso periodo dell'esercizio precedente.

In questa voce del conto economico riclassificato sono aggregati gli utili e le perdite su attività finanziarie valutate al costo ammortizzato diverse dai crediti, su partecipazioni e su altri investimenti nonché gli altri proventi ed oneri non strettamente correlati alla gestione operativa.
Nel primo trimestre 2023 gli altri proventi netti si sono attestati a 101 milioni, che includono 116 milioni di utili da cessione a Nexi del ramo acquiring della controllata operante in Croazia, e si confrontano con oneri netti pari a 4 milioni registrati nel primo trimestre 2022.

Nei primi tre mesi del 2023 l'utile dell'operatività corrente prima della contabilizzazione delle imposte sul reddito si è attestato a 3.363 milioni, in forte crescita rispetto ai 2.129 milioni del medesimo periodo 2022.
Le imposte su base corrente e differita sono state pari a 1.084 milioni, corrispondenti ad un tax rate del 32,2%, più basso rispetto a quello del primo trimestre del 2022 (36,4%).
La voce è salita a 42 milioni, principalmente riferiti ad ammortamenti su beni materiali e immateriali, e si raffronta con i 16 milioni registrati nei primi tre mesi del 2022, che includevano effetti positivi riferiti a spese per il personale.
La voce comprende gli importi riconducibili alle rivalutazioni di crediti, debiti, immobili e all'iscrizione di nuove attività immateriali attuate, in applicazione del principio contabile IFRS 3, in sede di rilevazione delle operazioni di acquisizione di partecipazioni e/o aggregati patrimoniali. Tale voce nel primo trimestre 2023 si è attestata a 46 milioni, che si confrontano con i 34 milioni contabilizzati nel medesimo periodo dello scorso anno.
La voce include i tributi imposti da disposizioni legislative e/o finalizzati a mantenere la stabilità del sistema bancario e di conseguenza al di fuori del governo aziendale. Nel primo trimestre 2023 tali oneri sono ammontati a 228 milioni e si confrontano con i 266 milioni dello stesso periodo dell'esercizio precedente.
I tributi contabilizzati nel periodo in esame sono così ripartiti: 227 milioni riferibili ai fondi di risoluzione, 1 milione ai fondi di garanzia dei depositi, 5 milioni riconducibili ai tributi contabilizzati dalle banche estere e 5 milioni relativi ad un effetto positivo derivante dalla rivalutazione del Fondo Atlante.
Nei primi tre mesi del 2023 la voce evidenzia con segno negativo 7 milioni di utili netti di competenza di terzi relativi a società dell'area di consolidamento integrale, e si raffronta con un valore positivo di 6 milioni (perdite nette di competenza di terzi) relativo al primo trimestre 2022.
In un contesto di mercato sfidante, Il Gruppo Intesa Sanpaolo chiude il primo trimestre 2023 con un utile netto che sfiora i 2 miliardi (1.956 milioni), in significativa crescita rispetto al medesimo periodo del 2022 (+87,5%). Tale risultato rappresenta il valore trimestrale più elevato dal 2007, a conferma di un modello di business diversificato ed efficiente. Il forte incremento annuale è da ricondurre all'andamento positivo dei ricavi, trainati dalla componente interessi, al contenuto flusso di rettifiche su crediti e all'accurata gestione dei costi operativi.
Per consentire una valutazione più immediata delle consistenze patrimoniali del Gruppo, viene predisposto uno Stato patrimoniale sintetico riclassificato.
Pur a fronte dell'applicazione dell'IFRS 17 e del termine del periodo di applicazione del regime di "deferral approach" per l'IFRS 9, la struttura dello Stato patrimoniale riclassificato è stata mantenuta invariata, preservando l'indicazione separata delle voci patrimoniali di pertinenza del comparto assicurativo rispetto a quelle dell'operatività bancaria, anche per la componente ora valutata in base al medesimo principio contabile IFRS 9. Più precisamente, con riferimento alle principali poste patrimoniali comuni tra comparto bancario e assicurativo:
La sostanziale invarianza di rappresentazione dello schema di Stato patrimoniale riclassificato trova corrispondenza anche nel mantenimento della separazione espositiva dei commenti tra poste patrimoniali dell'operatività bancaria, in sostanziale totale continuità, e dell'operatività assicurativa, nel cui ambito le tabelle di dettaglio delle voci sono state adeguate alle prescrizioni dell'IFRS 17 e all'applicazione dell'IFRS 9.
Lo Stato patrimoniale riclassificato presenta, oltre agli importi relativi al 31 marzo 2023, anche i dati di raffronto relativi al 31 dicembre 2022, riesposti per gli effetti dell'applicazione dell'IFRS 17 e del termine del periodo di applicazione del regime di "deferral approach" per l'IFRS 9. La riesposizione dei dati patrimoniali relativi ai primi tre trimestri del 2022 verrà presentata in sede di pubblicazione della Relazione semestrale al 30 giugno 2023.
Rispetto allo schema previsto dalla Circolare n. 262/2005 della Banca d'Italia, vengono effettuate alcune aggregazioni e riclassificazioni. I dettagli analitici delle riesposizioni, delle aggregazioni e delle riclassificazioni sono forniti, con distinti prospetti, tra gli allegati al presente fascicolo, in aderenza anche a quanto richiesto dalla Consob con la Comunicazione n. 6064293 del 28 luglio 2006.
Le aggregazioni e riclassificazioni di voci effettuate nello Stato patrimoniale riclassificato riguardano:

| (milioni di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Attività | 31.03.2023 | 31.12.2022 | variazioni | |
| assolute | % | |||
| Cassa e disponibilità liquide | 77.700 | 112.924 | -35.224 | -31,2 |
| Finanziamenti verso banche | 30.468 | 31.273 | -805 | -2,6 |
| Finanziamenti verso clientela | 449.860 | 446.854 | 3.006 | 0,7 |
| Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato | 447.419 | 444.244 | 3.175 | 0,7 |
| Crediti verso clientela valutati al fair value con impatto sulla redditività complessiva e con impatto sul conto economico |
2.441 | 2.610 | -169 | -6,5 |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato che non costituiscono finanziamenti | 58.744 | 52.690 | 6.054 | 11,5 |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico | 45.988 | 46.546 | -558 | -1,2 |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 53.314 | 48.008 | 5.306 | 11,1 |
| Attività finanziarie di pertinenza delle imprese di assicurazione valutate al costo ammortizzato | 3 | 3 | - | - |
| Attività finanziarie di pertinenza delle imprese di assicurazione valutate al fair value con impatto a conto economico |
103.096 | 103.052 | 44 | - |
| Attività finanziarie di pertinenza delle imprese di assicurazione valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
72.562 | 69.792 | 2.770 | 4,0 |
| Partecipazioni | 2.395 | 2.013 | 382 | 19,0 |
| Attività materiali e immateriali | 19.462 | 19.742 | -280 | -1,4 |
| Attività di proprietà | 17.995 | 18.248 | -253 | -1,4 |
| Diritti d'uso acquisiti con il leasing | 1.467 | 1.494 | -27 | -1,8 |
| Attività fiscali | 17.104 | 18.130 | -1.026 | -5,7 |
| Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | 243 | 638 | -395 | -61,9 |
| Altre voci dell'attivo | 24.236 | 22.922 | 1.314 | 5,7 |
| Totale attività | 955.175 | 974.587 | -19.412 | -2,0 |
| Passività | 31.03.2023 | 31.12.2022 | variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| assolute | % | |||
| Debiti verso banche al costo ammortizzato | 120.018 | 137.489 | -17.471 | -12,7 |
| Debiti verso clientela al costo ammortizzato e titoli in circolazione | 515.369 | 528.795 | -13.426 | -2,5 |
| Passività finanziarie di negoziazione | 45.681 | 46.512 | -831 | -1,8 |
| Passività finanziarie designate al fair value | 10.893 | 8.795 | 2.098 | 23,9 |
| Passività finanziarie al costo ammortizzato di pertinenza delle imprese di assicurazione | 2.275 | 2.522 | -247 | -9,8 |
| Passività finanziarie di negoziazione di pertinenza delle imprese di assicurazione | 111 | 171 | -60 | -35,1 |
| Passività finanziarie designate al fair value di pertinenza delle imprese di assicurazione | 54.099 | 54.212 | -113 | -0,2 |
| Passività fiscali | 1.964 | 2.021 | -57 | -2,8 |
| Passività associate ad attività in via di dismissione | - | 15 | -15 | |
| Altre voci del passivo | 17.716 | 9.399 | 8.317 | 88,5 |
| di cui debiti per leasing | 1.292 | 1.321 | -29 | -2,2 |
| Passività assicurative | 119.815 | 117.575 | 2.240 | 1,9 |
| Fondi per rischi e oneri | 5.630 | 5.812 | -182 | -3,1 |
| di cui per impegni e garanzie finanziarie rilasciate | 673 | 711 | -38 | -5,3 |
| Capitale | 10.369 | 10.369 | - | - |
| Riserve | 45.538 | 43.002 | 2.536 | 5,9 |
| Riserve da valutazione | -1.794 | -1.939 | -145 | -7,5 |
| Riserve da valutazione di pertinenza delle imprese di assicurazione | -420 | -519 | -99 | -19,1 |
| Acconti su dividendi | -1.400 | -1.400 | - | - |
| Strumenti di capitale | 7.214 | 7.211 | 3 | - |
| Patrimonio di pertinenza di terzi | 141 | 166 | -25 | -15,1 |
| Risultato netto | 1.956 | 4.379 | -2.423 | -55,3 |
| Totale passività e patrimonio netto | 955.175 | 974.587 | -19.412 | -2,0 |
Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento e delle attività in via di dismissione.

| (milioni di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci | 31.03.2023 | 31.12.2022 | variazioni | |||
| incidenza % |
incidenza % |
assolute | % | |||
| Conti correnti | 23.530 | 5,2 | 22.970 | 5,1 | 560 | 2,4 |
| Mutui | 239.973 | 53,3 | 242.299 | 54,3 | -2.326 | -1,0 |
| Anticipazioni e finanziamenti | 154.917 | 34,5 | 154.477 | 34,6 | 440 | 0,3 |
| Crediti da attività commerciale | 418.420 | 93,0 | 419.746 | 94,0 | -1.326 | -0,3 |
| Operazioni pronti c/termine | 19.903 | 4,4 | 15.366 | 3,4 | 4.537 | 29,5 |
| Crediti rappresentati da titoli | 6.158 | 1,4 | 6.246 | 1,4 | -88 | -1,4 |
| Crediti deteriorati | 5.379 | 1,2 | 5.496 | 1,2 | -117 | -2,1 |
| Finanziamenti verso clientela | 449.860 | 100,0 | 446.854 | 100,0 | 3.006 | 0,7 |
Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento e delle attività in via di dismissione.
Al 31 marzo 2023 i finanziamenti verso clientela del Gruppo si sono approssimati a 450 miliardi, registrando una moderata crescita (+0,7%) da inizio anno. Tale dinamica è stata determinata dalle operazioni pronti contro termine, in progresso di 4,5 miliardi (+29,5%), che hanno più che compensato la riduzione dei crediti commerciali (-0,3%, pari a -1,3 miliardi), ascrivibile soprattutto alle imprese che, in presenza di un rapido rialzo dei tassi, hanno preferito utilizzare la liquidità per limitare il ricorso al credito bancario. L'evoluzione dei crediti commerciali è la risultante della flessione dei mutui a imprese e privati (-1%, corrispondente a -2,3 miliardi) solo in parte contrastata dalla positiva evoluzione dei conti correnti (+2,4%, pari a +0,6 miliardi) e dei finanziamenti a breve sotto forma di anticipazioni e finanziamenti (+0,3%, pari a +0,4 miliardi). Sia i crediti deteriorati sia i crediti rappresentati da titoli hanno mostrato invece lievi flessioni, rispettivamente del -2,1% (-0,1 miliardi) e del -1,4% (-0,1 miliardi).
Nel comparto domestico dei prestiti a medio/lungo termine, le erogazioni dei primi tre mesi del 2023 destinate alle famiglie (comprensive della clientela small business, avente esigenze assimilabili alle famiglie produttrici) si sono approssimate a 3,8 miliardi e quelle destinate alle imprese del perimetro Banca dei Territori (inclusive delle aziende con fatturato fino a 350 milioni) sono ammontate a 3 miliardi. I finanziamenti in capo al comparto agribusiness si sono attestati a 461 milioni. Le erogazioni a medio/lungo termine alla clientela della Divisione IMI Corporate & Investment Banking, esclusa la parte estero, sono state pari a 2,3 miliardi. Complessivamente le erogazioni sul perimetro Italia, inclusive dei finanziamenti al terzo settore, delle erogazioni tramite reti terze e di Prestitalia, hanno superato i 9,7 miliardi; comprendendo anche l'operatività delle banche estere e la parte IMI C&IB estero, le erogazioni a medio/lungo termine del Gruppo hanno raggiunto i 14,7 miliardi. Al 31 marzo 2023 la quota di mercato detenuta dal Gruppo Intesa Sanpaolo sul territorio nazionale è stimata al 19,1% per gli impieghi totali a clientela; la stima è basata sui dati del campione di segnalazione decadale della Banca d'Italia, non essendo ancora disponibili i dati del sistema bancario complessivo di fine marzo.
Riguardo alle specifiche misure a sostegno del sistema produttivo previste in seguito alla pandemia da COVID-19, si ricorda che Intesa Sanpaolo, prima Banca in Italia a firmare il protocollo d'intesa con SACE, ha messo a disposizione un plafond complessivo di 50 miliardi dedicato ai finanziamenti per le imprese. Complessivamente, alla fine del primo trimestre 2023, includendo anche il Fondo PMI, risultavano erogati da inizio pandemia crediti garantiti dallo Stato (in applicazione del Decreto Legge c.d. "Liquidità" n. 23 dell'8 aprile 2020) per un ammontare pari a 49 miliardi13, dei quali 13 miliardi SACE e 36 miliardi Fondo PMI, senza variazioni di rilievo rispetto a dicembre 2022. I dati relativi al monitoraggio delle garanzie del Fondo Centrale non evidenziano rischi rilevanti, frutto di una gestione attenta e tempestiva.
A livello consolidato, considerando anche l'attività negli altri Paesi di presenza del Gruppo, a fine marzo 2023 il debito residuo delle esposizioni oggetto di finanziamenti rientranti nell'ambito di schemi di garanzia pubblica per i quali è stato completato l'iter sia di acquisizione delle garanzie che di erogazione, il cui perfezionamento può non essere coincidente, totalizzava 31,2 miliardi, a fronte dei 33,2 miliardi in essere a dicembre 2022. La riduzione, essenzialmente riconducibile alla Capogruppo, si correla ai rimborsi intervenuti nel periodo.
Nell'ambito della propria missione di supporto all'economia del Paese, si ricorda inoltre che, a fronte degli interventi previsti dal Decreto "Rilancio" (D.L. 34/2020) per la ripresa del settore delle costruzioni, il Gruppo Intesa Sanpaolo ha attivato soluzioni dedicate non soltanto per coloro che intendono cedere il loro credito fiscale direttamente ma anche per le imprese che praticano lo sconto in fattura per l'acquisto dei crediti fiscali e la relativa liquidazione, con prezzi predefiniti e un servizio di consulenza dedicata attraverso una partnership con la società Deloitte. Il processo di acquisizione dei crediti è sottoposto ad articolati controlli tali da poter dimostrare l'effettivo assolvimento degli obblighi di specifica diligenza richiesta.
13 Includendo l'ex Gruppo UBI Banca e considerando la cessione delle filiali realizzata nel primo semestre 2021.

Alla luce delle norme emanate nel corso del 2022 che hanno consentito alle banche di effettuare la cessione dei crediti in argomento ai loro clienti professionali privati, è stato definito un progetto di evoluzione dell'offerta prevedendo che una parte dei crediti fiscali acquisiti possa essere oggetto di successiva ri-cessione a terze parti che si impegnano all'acquisto nei limiti dei propri debiti fiscali tempo per tempo compensabili. Il progetto ha visto i primi contratti di ri-cessione sottoscritti con i clienti a partire dall'ottobre 2022 ed ha avuto attuazione con le prime cessioni a partire da inizio gennaio 2023.
Dall'inizio dell'operatività – svolta per il tramite delle Divisioni Banca dei Territori e IMI Corporate & Investment Banking – sino a fine marzo 2023 i crediti fiscali già acquistati o sottoscritti avevano totalizzato 22,3 miliardi (16,6 miliardi perfezionati e 5,7 miliardi sottoscritti), oltre a crediti in corso di acquisizione per 6,2 miliardi. Al netto di variazioni in diminuzione per 3,5 miliardi (riconducibili alle compensazioni effettuate nel periodo, ai risconti contabilizzati, alle ricessioni intervenute e alla rivalutazione al fair value ove prevista), al 31 marzo 2023 risultavano iscritti in bilancio crediti fiscali per 13,1 miliardi, inclusi nella voce 130 Altre attività dello Stato patrimoniale consolidato.
| (milioni di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|
| 31.03.2023 | 31.12.2022 | variazioni | ||
| assolute | % | |||
| Banca dei Territori | 244.362 | 247.913 | -3.551 | -1,4 |
| IMI Corporate & Investment Banking | 132.869 | 129.791 | 3.078 | 2,4 |
| International Subsidiary Banks | 40.450 | 40.212 | 238 | 0,6 |
| Private Banking | 14.793 | 15.104 | -311 | -2,1 |
| Asset Management | 247 | 282 | -35 | -12,4 |
| Insurance | - | - | - | - |
| Totale aree di business | 432.721 | 433.302 | -581 | -0,1 |
| Centro di governo | 17.139 | 13.552 | 3.587 | 26,5 |
| Gruppo Intesa Sanpaolo | 449.860 | 446.854 | 3.006 | 0,7 |
Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento e nel perimetro operativo e delle attività in via di dismissione.

Nell'analisi per settori di attività la Banca dei Territori, che rappresenta il 56,5% dell'aggregato riconducibile alle realtà operative del Gruppo, ha registrato un calo da inizio anno (-1,4%, pari a -3,6 miliardi), principalmente imputabile ai finanziamenti nei confronti delle imprese, che hanno utilizzato la liquidità per ridurre gli affidamenti, e, in misura minore, dei privati. Per contro la Divisione IMI Corporate & Investment Banking ha mostrato una crescita di 3,1 miliardi (+2,4%), principalmente grazie ai finanziamenti a breve termine in ambito Global Market nonché nei confronti di clientela global corporate e financial institutions. Anche gli impieghi della Divisione International Subsidiary Banks hanno evidenziato un lieve aumento (+0,6%), correlato al maggior apporto delle controllate attive in Croazia, Ungheria e Slovacchia, solo in parte compensato dalla flessione registrata in Egitto. Quanto alle altre Divisioni operative, i cui stock sono di entità relativamente modesta in relazione alle specifiche operatività, si sono ridotti sia i crediti della Divisione Private Banking (-2,1%), costituiti prevalentemente da affidamenti a breve, sia quelli della
Divisione Asset Management (-12,4%).
I finanziamenti sugli asset centrali del Centro di Governo hanno presentato un progresso da porre in relazione con l'operatività in pronti contro termine attivi.
| (milioni di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci | 31.03.2023 31.12.2022 |
Variazione | ||||
| Esposizione netta |
Incidenza % |
Esposizione netta |
Incidenza % |
Esposizione netta |
||
| Sofferenze | 1.159 | 0,3 | 1.131 | 0,2 | 28 | |
| Inadempienze probabili | 3.812 | 0,8 | 3.952 | 0,9 | -140 | |
| Crediti Scaduti / Sconfinanti | 408 | 0,1 | 413 | 0,1 | -5 | |
| Crediti Deteriorati | 5.379 | 1,2 | 5.496 | 1,2 | -117 | |
| Crediti deteriorati in Stage 3 (soggetti a impairment) | 5.329 | 1,2 | 5.463 | 1,2 | -134 | |
| Crediti deteriorati valutati al fair value con contropartita il conto economico |
50 | - | 33 | - | 17 | |
| Crediti in bonis | 438.238 | 97,4 | 435.026 | 97,4 | 3.212 | |
| Stage 2 | 41.221 | 9,2 | 43.865 | 9,8 | -2.644 | |
| Stage 1 | 396.080 | 88,0 | 390.278 | 87,4 | 5.802 | |
| Crediti in bonis valutati al fair value con contropartita il conto economico |
937 | 0,2 | 883 | 0,2 | 54 | |
| Crediti in bonis rappresentati da titoli | 6.158 | 1,4 | 6.246 | 1,4 | -88 | |
| Stage 2 | 883 | 0,2 | 815 | 0,2 | 68 | |
| Stage 1 | 5.275 | 1,2 | 5.431 | 1,2 | -156 | |
| Crediti detenuti per la negoziazione | 85 | - | 86 | - | -1 | |
| Totale finanziamenti verso clientela | 449.860 | 100,0 | 446.854 | 100,0 | 3.006 | |
| di cui forborne performing | 6.223 | 6.920 | -697 | |||
| di cui forborne non performing | 2.030 | 2.063 | -33 | |||
| Finanziamenti verso clientela classificati tra le attività in via di dismissione |
1 | 368 | -367 |
Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento e delle attività in via di dismissione.
Al 31 marzo 2023 i crediti deteriorati netti del Gruppo si sono attestati a 5,4 miliardi, valore che rappresenta un minimo storico. La riduzione da inizio anno (-2,1%) prosegue l'andamento virtuoso già rilevato nel corso degli esercizi precedenti, confermato da un flusso lordo di non performing loan nel trimestre inferiore a quello di tutti i trimestri dell'esercizio 2022. Si registra un'incidenza delle attività deteriorate sul totale dei crediti netti verso clientela dell'1,2% (1% in base alla definizione EBA), valore contenuto e sullo stesso livello di dicembre 2022, con una copertura dei crediti deteriorati in significativo aumento al 50% (48,4% il valore a dicembre 2022).
In particolare, a fine marzo 2023 i finanziamenti classificati in sofferenza, al netto delle rettifiche di valore contabilizzate, si sono attestati a 1,2 miliardi (+2,5%), con un'incidenza sul totale dei crediti netti pari allo 0,3%; alla stessa data il livello di copertura si è attestato al 70%. Le inadempienze probabili, pari a 3,8 miliardi, si sono ridotte del 3,5%, con un'incidenza sul totale degli impieghi netti a clientela pari allo 0,8% e un livello di copertura del 40%. I crediti scaduti e sconfinanti sono ammontati a 408 milioni (-1,2%), con una copertura pari al 25,8%. Le esposizioni forborne, generate da concessioni verso debitori in difficoltà nel far fronte ai propri impegni finanziari, nell'ambito delle attività deteriorate, si sono attestate a 2 miliardi, con una copertura del 42,6%; le esposizioni forborne presenti nei finanziamenti in bonis sono ammontate a 6,2 miliardi. La copertura dei crediti in bonis, rispetto a dicembre 2022, risulta stabile allo 0,6%.

| (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia di strumenti finanziari | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico |
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
Titoli valutati al costo ammortizzato che non costituiscono finanziamenti |
TOTALE attività finanziarie |
Passività finanziarie di negoziazione (*) |
| Titoli di debito emessi da Governi | |||||
| 31.03.2023 | 8.116 | 37.562 | 36.175 | 81.853 | X |
| 31.12.2022 | 7.511 | 33.959 | 29.523 | 70.993 | X |
| Variazione assoluta | 605 | 3.603 | 6.652 | 10.860 | X |
| Variazione % | 8,1 | 10,6 | 22,5 | 15,3 | X |
| Altri titoli di debito | |||||
| 31.03.2023 | 3.450 | 14.479 | 22.569 | 40.498 | X |
| 31.12.2022 | 3.075 | 12.701 | 23.167 | 38.943 | X |
| Variazione assoluta | 375 | 1.778 | -598 | 1.555 | X |
| Variazione % | 12,2 | 14,0 | -2,6 | 4,0 | X |
| Titoli di capitale | |||||
| 31.03.2023 | 1.495 | 1.273 | X | 2.768 | X |
| 31.12.2022 | 1.352 | 1.348 | X | 2.700 | X |
| Variazione assoluta | 143 | -75 | X | 68 | X |
| Variazione % | 10,6 | -5,6 | X | 2,5 | X |
| Quote OICR | |||||
| 31.03.2023 | 4.081 | X | X | 4.081 | X |
| 31.12.2022 | 3.739 | X | X | 3.739 | X |
| Variazione assoluta | 342 | X | X | 342 | X |
| Variazione % | 9,1 | X | X | 9,1 | X |
| Debiti verso banche e verso clientela | |||||
| 31.03.2023 | X | X | X | X | -7.356 |
| 31.12.2022 | X | X | X | X | -7.241 |
| Variazione assoluta | X | X | X | X | 115 |
| Variazione % | X | X | X | X | 1,6 |
| Derivati finanziari | |||||
| 31.03.2023 | 27.341 | X | X | 27.341 | -28.593 |
| 31.12.2022 | 29.933 | X | X | 29.933 | -30.540 |
| Variazione assoluta | -2.592 | X | X | -2.592 | -1.947 |
| Variazione % | -8,7 | X | X | -8,7 | -6,4 |
| Derivati creditizi | |||||
| 31.03.2023 | 1.505 | X | X | 1.505 | -1.532 |
| 31.12.2022 | 936 | X | X | 936 | -935 |
| Variazione assoluta | 569 | X | X | 569 | 597 |
| Variazione % | 60,8 | X | X | 60,8 | 63,9 |
| TOTALE 31.03.2023 | 45.988 | 53.314 | 58.744 | 158.046 | -37.481 |
| TOTALE 31.12.2022 | 46.546 | 48.008 | 52.690 | 147.244 | -38.716 |
| Variazione assoluta | -558 | 5.306 | 6.054 | 10.802 | -1.235 |
| Variazione % | -1,2 | 11,1 | 11,5 | 7,3 | -3,2 |
Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento e delle attività in via di dismissione.
(*) L'importo della voce non comprende i "certificates" che sono inclusi nella tabella della raccolta diretta bancaria.
La tabella sopra riportata evidenzia la composizione delle altre attività e passività finanziarie, escluse quelle di pertinenza delle compagnie assicurative. Le passività finanziarie di negoziazione non comprendono i "certificates", in quanto ricompresi negli aggregati della raccolta diretta bancaria.
Le altre attività finanziarie del comparto bancario del Gruppo Intesa Sanpaolo si sono attestate a circa 158 miliardi, in progresso di 10,8 miliardi da inizio anno (+7,3%). Le passività finanziarie di negoziazione hanno mostrato una diminuzione (-3,2%), approssimandosi a 37,5 miliardi.
L'incremento del totale attività finanziarie è ascrivibile principalmente all'andamento dei titoli di debito (+12,4 miliardi). Per quanto concerne le passività finanziarie di negoziazione, il calo è interamente riconducibile ai derivati finanziari (-1,9 miliardi).
Le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico si sono approssimate a 46 miliardi, registrando una riduzione (-1,2%, pari a -0,6 miliardi) attribuibile all'andamento riflessivo dei derivati finanziari, in buona parte compensato dalla crescita rilevata sulle altre componenti.
I titoli valutati al costo ammortizzato che non costituiscono finanziamenti sono stati pari a quasi 59 miliardi, segnando un rialzo dell'11,5%, correlato alla dinamica dei titoli di debito emessi da Governi. I titoli di debito HTC risultano prevalentemente classificati a Stage 1 (87,8%).
Per contro le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva si sono attestate a circa 53 miliardi, con un incremento dell'11,1% da inizio anno imputabile ai titoli di debito. I titoli di debito HTCS risultano quasi interamente classificati a Stage 1 (99,3%).
| (milioni di euro) | |||
|---|---|---|---|
| Titoli di debito: stage allocation | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
Titoli valutati al costo ammortizzato che non costituiscono finanziamenti |
TOTALE |
| Stage 1 | |||
| 31.03.2023 | 51.662 | 51.559 | 103.221 |
| 31.12.2022 | 46.475 | 49.502 | 95.977 |
| Variazione assoluta | 5.187 | 2.057 | 7.244 |
| Variazione % | 11,2 | 4,2 | 7,5 |
| Stage 2 | |||
| 31.03.2023 | 379 | 7.177 | 7.556 |
| 31.12.2022 | 185 | 3.180 | 3.365 |
| Variazione assoluta | 194 | 3.997 | 4.191 |
| Variazione % | |||
| Stage 3 | |||
| 31.03.2023 | - | 8 | 8 |
| 31.12.2022 | - | 8 | 8 |
| Variazione assoluta | - | - | - |
| Variazione % | - | - | - |
| TOTALE 31.03.2023 | 52.041 | 58.744 | 110.785 |
| TOTALE 31.12.2022 | 46.660 | 52.690 | 99.350 |
| Variazione assoluta | 5.381 | 6.054 | 11.435 |
| Variazione % | 11,5 | 11,5 | 11,5 |
Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento e delle attività in via di dismissione.

| Voci | 31.03.2023 | 31.12.2022 | (milioni di euro) variazioni |
||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| incidenza % |
incidenza % |
assolute | % | ||||
| Raccolta diretta bancaria | 534.462 | 43,4 | 545.386 | 44,7 | -10.924 | -2,0 | |
| Raccolta diretta assicurativa | 175.497 | 14,2 | 173.672 | 14,2 | 1.825 | 1,1 | |
| Raccolta indiretta | 694.749 | 56,3 | 674.705 | 55,2 | 20.044 | 3,0 | |
| Elisioni (a) | -171.617 | -13,9 | -171.872 | -14,1 | -255 | -0,1 | |
| Attività finanziarie della clientela | 1.233.091 | 100,0 | 1.221.891 | 100,0 | 11.200 | 0,9 |
Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento e delle attività in via di dismissione.
(a) Le elisioni si riferiscono a componenti della raccolta indiretta che costituiscono anche forme di raccolta diretta (passività finanziarie del comparto assicurativo valutate al fair value e passività assicurative).
Al 31 marzo 2023 le attività finanziarie della clientela si sono cifrate a 1.233 miliardi, registrando un aumento da inizio anno (+0,9%, pari a +11,2 miliardi) essenzialmente determinato dalla raccolta indiretta (+3%, pari a +20 miliardi) e, in misura minore, dalla raccolta diretta assicurativa (+1,1%, pari a +1,8 miliardi), solo in parte contrastato dalla flessione della raccolta diretta bancaria (-2%, pari a -10,9 miliardi).
La tabella che segue include i debiti verso clientela, i titoli in circolazione, compresi quelli valutati al fair value, nonché i certificates, che rappresentano una forma di raccolta alternativa a quella obbligazionaria.
| Voci | 31.03.2023 | 31.12.2022 | variazioni | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| incidenza % |
incidenza % |
assolute | % | ||||
| Conti correnti e depositi | 408.744 | 76,5 | 432.976 | 79,4 | -24.232 | -5,6 | |
| Operazioni pronti c/termine e prestito titoli | 3.296 | 0,6 | 1.284 | 0,2 | 2.012 | ||
| Obbligazioni | 57.740 | 10,8 | 52.364 | 9,6 | 5.376 | 10,3 | |
| Certificati di deposito | 2.338 | 0,5 | 2.094 | 0,4 | 244 | 11,7 | |
| Passività subordinate | 13.544 | 2,5 | 12.474 | 2,3 | 1.070 | 8,6 | |
| Altra raccolta | 48.800 | 9,1 | 44.194 | 8,1 | 4.606 | 10,4 | |
| di cui: valutata al fair value (*) | 19.093 | 3,6 | 16.591 | 3,0 | 2.502 | 15,1 | |
| Raccolta diretta bancaria | 534.462 | 100,0 | 545.386 | 100,0 | -10.924 | -2,0 |
Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento e delle attività in via di dismissione.
(*) Valori riferiti a Certificati di investimento (certificates) ed altre forme di raccolta inclusi nello schema di Stato patrimoniale nelle voci "Passività finanziarie di negoziazione" e "Passività finanziarie designate al fair value". In dettaglio:
al 31 marzo 2023 la voce risultava costituita per 8.200 milioni da certificates classificati fra le Passività finanziarie di negoziazione e per 10.893 milioni da certificates (10.889 milioni) e altre forme di raccolta (4 milioni) classificati fra le Passività designate al fair value;
al 31 dicembre 2022 la voce risultava costituita per 7.796 milioni da certificates classificati fra le Passività finanziarie di negoziazione e per 8.795 milioni da certificates (8.791 milioni) e altre forme di raccolta (4 milioni) classificati fra le Passività designate al fair value.
La raccolta diretta bancaria del Gruppo è ammontata a 534,5 miliardi, in diminuzione da inizio anno (-2%, pari a -10,9 miliardi).
In un contesto di progressivo innalzamento dei tassi le imprese hanno utilizzato la liquidità per ridurre il ricorso al credito bancario e la clientela privata ha reindirizzato parte delle somme disponibili sui conti correnti su prodotti di investimento più remunerativi quali le emissioni di bond governativi e corporate, che hanno incrementato i dossier del risparmio amministrato. In questo senso va letta la contrazione sui conti correnti e depositi (-24,2 miliardi) a fronte della crescita dell'altra raccolta, in particolare i certificates, nonché della raccolta amministrata (+15,2 miliardi). Hanno evidenziato un aumento anche le forme di raccolta diretta a scadenza (obbligazioni, subordinati, pronti contro termine e certificati di deposito) per complessivi 8,7 miliardi.
Al 31 marzo 2023 la quota sul mercato domestico della raccolta diretta (depositi e obbligazioni) del Gruppo Intesa Sanpaolo è stimata al 21,7%; come descritto in precedenza per gli impieghi, tale stima si fonda sui dati del campione di segnalazione decadale della Banca d'Italia.
| (milioni di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|
| 31.03.2023 | 31.12.2022 | variazioni | ||
| assolute | % | |||
| Banca dei Territori | 277.297 | 291.089 | -13.792 | -4,7 |
| IMI Corporate & Investment Banking | 94.140 | 94.785 | -645 | -0,7 |
| International Subsidiary Banks | 53.167 | 54.364 | -1.197 | -2,2 |
| Private Banking | 46.363 | 50.447 | -4.084 | -8,1 |
| Asset Management | 16 | 26 | -10 | -38,5 |
| Insurance | - | - | - | - |
| Totale aree di business | 470.983 | 490.711 | -19.728 | -4,0 |
| Centro di governo | 63.479 | 54.675 | 8.804 | 16,1 |
| Gruppo Intesa Sanpaolo | 534.462 | 545.386 | -10.924 | -2,0 |
Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento e nel perimetro operativo e delle attività in via di dismissione.

Nell'analisi della raccolta per settori di attività la Banca dei Territori, che rappresenta il 58,9% dell'aggregato riconducibile alle realtà operative del Gruppo, si è attestata su livelli inferiori a quelli di inizio anno (-4,7%, pari a -13,8 miliardi) in relazione alla flessione dei debiti verso clientela che, nella componente delle imprese, ha utilizzato la liquidità per ridurre il ricorso al credito bancario e, nella componente dei privati, ha reindirizzato parte delle somme disponibili sui conti correnti su prodotti di investimento più remunerativi.
Hanno presentato un calo anche il Private Banking (-8,1%, pari a 4,1 miliardi), correlato alla riduzione della raccolta in conto corrente, l'International Subsidiary Banks (-2,2%, pari a -1,2 miliardi), prevalentemente attribuibile alle controllate operanti in Egitto e Croazia, e IMI Corporate & Investment Banking (-0,7%, pari a -0,6 miliardi), in relazione alla diminuzione dei debiti verso clientela global corporate e financial institutions.
La crescita della provvista del Centro di Governo è in buona parte riconducibile ai titoli wholesale.

| (milioni di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci | 31.03.2023 | 31.12.2022 | variazioni | |||
| incidenza % |
incidenza % |
assolute | % | |||
| Fondi comuni di investimento (a) | 151.682 | 21,8 | 149.790 | 22,2 | 1.892 | 1,3 |
| Fondi pensione aperti e polizze individuali pensionistiche | 12.403 | 1,8 | 11.986 | 1,8 | 417 | 3,5 |
| Gestioni patrimoniali | 75.349 | 10,8 | 73.591 | 10,9 | 1.758 | 2,4 |
| Passività assicurative e passività finanziarie assicurative | 171.617 | 24,7 | 171.872 | 25,5 | -255 | -0,1 |
| Rapporti con clientela istituzionale | 23.945 | 3,5 | 22.926 | 3,4 | 1.019 | 4,4 |
| Risparmio gestito | 434.996 | 62,6 | 430.165 | 63,8 | 4.831 | 1,1 |
| Raccolta amministrata | 259.753 | 37,4 | 244.540 | 36,2 | 15.213 | 6,2 |
| Raccolta indiretta | 694.749 | 100,0 | 674.705 | 100,0 | 20.044 | 3,0 |
Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento e delle attività in via di dismissione.
(a) La voce non comprende i fondi detenuti da compagnie assicurative del Gruppo e gestiti da SGR del Gruppo, i cui valori sono inclusi nelle passività assicurative e passività finanziarie assicurative, e i fondi istituiti da terzi e gestiti da società del Gruppo, i cui valori sono inclusi nella raccolta amministrata.
Al 31 marzo 2023 la raccolta indiretta, che si approssima a 695 miliardi, è risultata in aumento del 3% da inizio anno. Tale dinamica è riconducibile sia alla componente amministrata sia, in misura minore, alla componente gestita.
Il risparmio gestito, che con 435 miliardi costituisce quasi i due terzi dell'aggregato complessivo, ha mostrato una crescita (+1,1%, pari a +4,8 miliardi), attribuibile ai fondi comuni di investimento (+1,9 miliardi), alle gestioni patrimoniali (+1,8 miliardi), ai rapporti con clientela istituzionale (+1 miliardo), nonché ai fondi pensione aperti e alle polizze individuali pensionistiche (+0,4 miliardi). Sono rimaste sostanzialmente stabili le passività assicurative e passività finanziarie assicurative (-0,3 miliardi). Nei primi tre mesi del 2023 la nuova produzione vita delle compagnie assicurative del Gruppo Intesa Sanpaolo, comprensiva dei prodotti previdenziali, si è attestata a 4,5 miliardi. La raccolta amministrata, pari a 259,8 miliardi, ha evidenziato un progresso (+6,2%, pari a +15,2 miliardi), concentrato nei titoli e prodotti di terzi affidati in custodia.
Si ricorda che, per effetto del rialzo dei tassi di interesse ufficiali, a partire dal mese di settembre 2022 l'eccesso di liquidità non è più depositato nel conto della Riserva Obbligatoria aggregata tra i "Finanziamenti verso banche", bensì in depositi a vista (overnight) presso la Banca Centrale che sono esposti nella voce "Cassa e disponibilità liquide". Alla fine del primo trimestre 2023 tale importo era pari a 56 miliardi (89 miliardi a dicembre 2022).
Calcolata considerando la liquidità di cui sopra, al 31 marzo 2023 la posizione interbancaria netta presentava uno sbilancio negativo di 34 miliardi rispetto ai 17 miliardi di fine 2022. L'evoluzione riflette una significativa riduzione delle disponibilità liquide e dei finanziamenti verso banche (-28,1%) che si raffronta con una minor flessione dei debiti verso banche del 12,7%, quest'ultima comprendente i rimborsi anticipati, correlati alle operazioni TLTRO, avvenuti in corso d'anno.
Al 31 marzo 2023 il rifinanziamento TLTRO III era in essere per nominali 76,1 miliardi – per la quasi totalità di pertinenza di Intesa Sanpaolo – a fronte dei 96,1 miliardi di fine 2022. Nel corso del mese di gennaio sono stati rimborsati anticipatamente da Intesa Sanpaolo 20 miliardi nominali: 4 miliardi ottenuti nell'asta del marzo 2020 ed aventi scadenza nel marzo 2023, e 16 miliardi quale rimborso parziale di fondi ottenuti nell'asta del giugno 2020 ed aventi scadenza nel giugno 2023.

| (milioni di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia di strumenti finanziari |
Attività finanziarie di pertinenza delle imprese di assicurazione valutate al fair value con impatto a conto economico e Derivati di Copertura |
Attività finanziarie di pertinenza delle imprese di assicurazione valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
Attività finanziarie di pertinenza delle imprese di assicurazione valutate al costo ammortizzato |
TOTALE Attività finanziarie di pertinenza delle imprese di assicurazione |
Debiti verso Banche e Derivati Finanziari di pertinenza delle imprese di assicurazione (*) |
|
| Titoli di debito emessi da Governi | ||||||
| 31.03.2023 | 2.873 | 57.207 | - | 60.080 | X | |
| 31.12.2022 | 2.754 | 55.283 | - | 58.037 | X | |
| Variazione assoluta | 119 | 1.924 | - | 2.043 | X | |
| Variazione % | 4,3 | 3,5 | - | 3,5 | X | |
| Altri titoli di debito | ||||||
| 31.03.2023 | 3.920 | 15.349 | - | 19.269 | X | |
| 31.12.2022 | 3.640 | 14.502 | - | 18.142 | X | |
| Variazione assoluta | 280 | 847 | - | 1.127 | X | |
| Variazione % | 7,7 | 5,8 | - | 6,2 | X | |
| Titoli di capitale | ||||||
| 31.03.2023 | 5.255 | 6 | - | 5.261 | X | |
| 31.12.2022 | 5.004 | 7 | - | 5.011 | X | |
| Variazione assoluta | 251 | -1 | - | 250 | X | |
| Variazione % | 5,0 | -14,3 | - | 5,0 | X | |
| Quote OICR | ||||||
| 31.03.2023 | 90.473 | - | - | 90.473 | X | |
| 31.12.2022 | 90.680 | - | - | 90.680 | X | |
| Variazione assoluta | -207 | - | - | -207 | X | |
| Variazione % | -0,2 | - | - | -0,2 | X | |
| Crediti verso banche e verso clientela | ||||||
| 31.03.2023 | 509 | - | 3 | 512 | X | |
| 31.12.2022 | 876 | - | 3 | 879 | X | |
| Variazione assoluta | -367 | - | - | -367 | X | |
| Variazione % | -41,9 | - | - | -41,8 | X | |
| Debiti verso banche | ||||||
| 31.03.2023 | X | X | X | X | 692 | (**) |
| 31.12.2022 | X | X | X | X | 637 | (**) |
| Variazione assoluta | X | X | X | X | 55 | |
| Variazione % | X | X | X | X | 8,6 | |
| Derivati finanziari | ||||||
| 31.03.2023 | 66 | - | - | 66 | 111 | (***) |
| 31.12.2022 | 98 | - | - | 98 | 171 | (***) |
| Variazione assoluta | -32 | - | - | -32 | -60 | |
| Variazione % | -32,7 | - | - | -32,7 | -35,1 | |
| Derivati creditizi | ||||||
| 31.03.2023 | - | - | - | - | - | (***) |
| 31.12.2022 | - | - | - | - | - | (***) |
| Variazione assoluta Variazione % |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
|
| TOTALE 31.03.2023 | 103.096 | 72.562 | 3 | 175.661 | 803 | |
| TOTALE 31.12.2022 | 103.052 | 69.792 | 3 | 172.847 | 808 | |
| Variazione assoluta | 44 | 2.770 | - | 2.814 | -5 | |
| Variazione % | - | 4,0 | - | 1,6 | -0,6 |
Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento e delle attività in via di dismissione.
(*) L'importo della voce non comprende le "Passività finanziarie designate al fair value di pertinenza delle imprese di assicurazione" incluse nella tabella della raccolta diretta assicurativa.
(**) Valore incluso nello schema di Stato patrimoniale nella voce "Passività finanziarie al costo ammortizzato di pertinenza delle imprese di assicurazione".
(***) Valore incluso nello schema di Stato patrimoniale nella voce "Passività finanziarie di negoziazione di pertinenza delle imprese di assicurazione".

Le attività finanziarie e i debiti verso banche e derivati finanziari di pertinenza delle imprese assicurative, riepilogate nella tabella sopra riportata, sono ammontate, rispettivamente, a 176 miliardi e a 803 milioni. Le attività finanziarie sono risultate in progresso da inizio anno (+1,6%, pari a +2,8 miliardi), per effetto principalmente della dinamica crescente delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (+4%, pari a +2,8 miliardi), segnatamente su titoli di debito governativi e su altri titoli di debito. Sono risultate stabili le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico e derivati di copertura.
| (milioni di euro) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci | 31.03.2023 31.12.2022 |
variazioni | ||||||||
| incidenza | incidenza | assolute | % | |||||||
| Vita | Danni | Totale | % | Vita | Danni | Totale | % | |||
| Passività per copertura residua (*) | 117.015 | 1.170 | 118.185 | 67,4 | 115.236 | 1.042 | 116.278 | 67,0 | 1.907 | 1,6 |
| di cui: Valore attuale dei flussi | ||||||||||
| finanziari | 107.135 | 272 | 107.407 | 61,2 | 106.227 | 216 | 106.443 | 61,3 | 964 | 0,9 |
| di cui: Aggiustamento per i | ||||||||||
| rischi non finanziari | 302 | 1 | 303 | 0,2 | 268 | 1 | 269 | 0,2 | 34 | 12,6 |
| di cui: Margine sui servizi | ||||||||||
| contrattuali | 9.578 | 297 | 9.875 | 5,6 | 8.741 | 328 | 9.069 | 5,2 | 806 | 8,9 |
| Passività per sinistri accaduti | 962 | 668 | 1.630 | 0,9 | 758 | 539 | 1.297 | 0,7 | 333 | 25,7 |
| Totale Passività assicurative | 117.977 | 1.838 | 119.815 | 68,3 | 115.994 | 1.581 | 117.575 | 67,7 | 2.240 | 1,9 |
| Contratti di investimento | ||||||||||
| Unit linked (**) | 54.099 | - | 54.099 | 30,8 | 54.212 | - | 54.212 | 31,2 | -113 | -0,2 |
| Totale Passività finanziarie | 54.099 | - | 54.099 | 30,8 | 54.212 | - | 54.212 | 31,2 | -113 | -0,2 |
| Altra raccolta assicurativa (***) | 1.582 | 1 | 1.583 | 0,9 | 1.885 | - | 1.885 | 1,1 | -302 | -16,0 |
| Raccolta diretta assicurativa | 173.658 | 1.839 | 175.497 | 100,0 | 172.091 | 1.581 | 173.672 | 100,0 | 1.825 | 1,1 |
Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento e delle attività in via di dismissione.
(*) Si evidenzia che il valore della Passività per copertura residua nelle colonne relative al business "Danni" include anche le passività valutate con l'applicazione del metodo semplificato (c.d. Metodo della ripartizione dei premi) che non prevede l'apertura nelle singole voci di dettaglio.
(**) Valori inclusi nello schema di Stato patrimoniale nella voce "Passività finanziarie designate al fair value di pertinenza delle imprese di assicurazione".
(***) Valori inclusi nello schema di Stato patrimoniale nella voce "Passività finanziarie al costo ammortizzato di pertinenza delle imprese di assicurazione". La voce comprende le passività subordinate.
La raccolta diretta assicurativa, al 31 marzo 2023, ha raggiunto i 175,5 miliardi, in crescita (+1,1%, pari a +1,8 miliardi) rispetto a fine dicembre 2022. La dinamica è ascrivibile all'aumento delle passività assicurative (+1,9%, +2,2 miliardi), soprattutto la componente per copertura residua, a fronte di una sostanziale invarianza delle passività finanziarie (-0,1 miliardi), costituite dai prodotti unit linked, interamente imputabile al ramo vita. In negativo si è mossa l'altra raccolta assicurativa, che comprende le passività subordinate, risultata in decremento di 0,3 miliardi (-16%).
In questa voce sono appostate le attività e le relative passività non più riferite alla normale operatività in quanto oggetto di procedure di dismissione. Al 31 marzo 2023 sono state rilevate attività in corso di cessione per 243 milioni, mentre non risultano contabilizzate passività associate. Le attività in via di dismissione al 31 marzo 2023 accolgono principalmente la partecipazione in Zhong Ou Asset Management Co. Ltd., per la quale il perfezionamento della cessione è atteso nel corso dei prossimi mesi.
Al 31 marzo 2023 il patrimonio netto del Gruppo, incluso l'utile maturato nell'esercizio, si è attestato a 61.463 milioni, a fronte dei 61.103 milioni rilevati a inizio anno. La moderata crescita è essenzialmente da ricondurre all'andamento delle riserve; l'aggregato incorpora, da un lato, 1.956 milioni di utile maturato nei primi tre mesi dell'esercizio corrente e, dall'altro, gli effetti (-1.578 milioni) dell'acquisto di azioni proprie in esecuzione del programma di buyback.
Il Gruppo ha assegnato a riserve l'utile di 4.379 milioni dell'esercizio 2022 in attesa di distribuire a maggio 2023 l'importo cash a saldo agli azionisti (1,6 miliardi), per un payout ratio complessivo – acconto e saldo – pari al 70% dell'utile netto consolidato 2022.
| (milioni di euro) | |||
|---|---|---|---|
| Voci | Riserva | Variazione del | Riserva |
| 31.12.2022 | periodo | 31.03.2023 | |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (titoli di debito) |
-1.774 | 275 | -1.499 |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (titoli di capitale) |
-258 | -50 | -308 |
| Attività materiali | 1.749 | -17 | 1.732 |
| Copertura di investimenti esteri | -10 | 2 | -8 |
| Copertura dei flussi finanziari | -466 | 33 | -433 |
| Differenze di cambio | -1.247 | -56 | -1.303 |
| Attività non correnti in via di dismissione | - | - | - |
| Passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto economico (variazione del proprio merito creditizio) |
-45 | -54 | -99 |
| Utili (Perdite) attuariali su piani previdenziali a benefici definiti | -238 | 22 | -216 |
| Quota delle riserve da valutazione relative alle partecipazioni valutate al patrimonio netto |
39 | -10 | 29 |
| Leggi speciali di rivalutazione | 311 | - | 311 |
| Riserve da valutazione (escluse le riserve da valutazione di pertinenza delle imprese di assicurazione) |
-1.939 | 145 | -1.794 |
| Riserve da valutazione di pertinenza delle imprese di assicurazione | -519 | 99 | -420 |
Le riserve da valutazione bancarie presentano un valore negativo (-1.794 milioni), in calo rispetto al 31 dicembre 2022 (-1.939 milioni) principalmente per effetto delle riserve su titoli di debito (+275 milioni). Le riserve da valutazione delle imprese di assicurazione sono pari a -420 milioni che si confrontano con i -519 milioni di fine 2022.

| (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Fondi propri e coefficienti di solvibilità | 31.03.2023 | 31.12.2022 | |||
| (*) | IFRS9 "Fully loaded" |
IFRS9 "Transitional" |
|||
| Fondi propri | |||||
| Capitale primario di Classe 1 (CET1) al netto delle rettifiche regolamentari | 40.434 | 40.019 | 40.772 | ||
| Capitale aggiuntivo di Classe 1 (AT1) al netto delle rettifiche regolamentari | 7.207 | 7.207 | 7.207 | ||
| CAPITALE DI CLASSE 1 (TIER 1) | 47.641 | 47.226 | 47.979 | ||
| Capitale di Classe 2 (T2) al netto delle rettifiche regolamentari | 9.824 | 9.127 | 8.381 | ||
| TOTALE FONDI PROPRI | 57.465 | 56.353 | 56.360 | ||
| Attività di rischio ponderate | |||||
| Rischi di credito e di controparte | 258.108 | 259.924 | 259.528 | ||
| Rischi di mercato e di regolamento | 11.318 | 10.338 | 10.338 | ||
| Rischi operativi | 25.486 | 25.486 | 25.486 | ||
| Altri rischi specifici (a) | 163 | 91 | 91 | ||
| ATTIVITA' DI RISCHIO PONDERATE | 295.075 | 295.839 | 295.443 | ||
| Coefficienti di solvibilità % | |||||
| Common Equity Tier 1 ratio | 13,7% | 13,5% | 13,8% | ||
| Tier 1 ratio | 16,1% | 16,0% | 16,2% | ||
| Total capital ratio | 19,5% | 19,0% | 19,1% |
(*) Il periodo transitorio IFRS 9 è terminato al 31 dicembre 2022, pertanto gli importi riportati nella colonna al 31 marzo 2023 sono confrontabili con il precedente periodo "IFRS 9 Fully loaded".
(a) La voce include tutti gli altri elementi non considerati nelle precedenti voci che entrano nel computo dei requisiti patrimoniali complessivi.
I fondi propri, le attività ponderate per il rischio ed i coefficienti di solvibilità al 31 Marzo 2023 sono stati determinati in base alla disciplina armonizzata per le banche e le imprese di investimento contenuta nella Direttiva 2013/36/UE (CRD IV) e nel Regolamento (UE) n. 575/2013 (CRR) del 26 giugno 2013, così come modificate rispettivamente dalla Direttiva 2019/878/UE (CRD V) e dal Regolamento (UE) n. 876/2019 (CRR II), che traspongono nell'Unione europea gli standard definiti dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria (c.d. framework Basilea 3), e sulla base delle relative Circolari della Banca d'Italia.
Con riferimento al principio contabile IFRS 9, al 31 dicembre 2022 si è concluso il periodo transitorio (2018-2022) introdotto dal Regolamento (UE) n. 2395/2017, di cui il Gruppo si era avvalso adottando l'approccio "statico".
Per quanto riguarda gli effetti dell'applicazione dell'IFRS 17 ed il termine del periodo di applicazione del regime di "deferral approach" per l'IFRS 9 per le compagnie assicurative, si rinvia alla successiva sezione "Le politiche contabili" del presente documento.
Al 31 marzo 2023, i Fondi Propri ammontano a 57.465 milioni.
Ancorché si sia concluso il periodo transitorio IFRS 9, i fondi propri tengono conto di quanto stabilito dalla Legge di Bilancio 2019, la quale ha previsto in via temporanea, fino al 2028, la rateizzazione ai fini fiscali delle rettifiche di valore operate in sede di First Time Adoption del principio contabile, con conseguente rilevazione di DTA, incluse integralmente, lungo lo stesso arco temporale, tra gli elementi da dedurre dai fondi propri. Peraltro, si segnala che il Gruppo Intesa Sanpaolo non si è avvalso né del nuovo regime transitorio IFRS 9 (in vigore fino al 31 dicembre 2024), né del filtro prudenziale FVOCI (conclusosi il 31 dicembre 2022), entrambi introdotti dal Regolamento (UE) n. 873/2020 (c.d. "Quick fix") nel contesto dello scenario pandemico.
I fondi propri tengono altresì conto dell'importo applicabile, oggetto di deduzione dal Capitale primario, correlato alla copertura minima delle perdite sulle esposizioni deteriorate, c.d. Minimum Loss Coverage, sulla base di quanto disciplinato dal Regolamento (UE) n. 630/2019 del 17 aprile 2019.
Al 31 marzo 2023, i fondi propri tengono conto della deduzione effettuata a seguito dell'autorizzazione ricevuta da BCE all'acquisto di azioni proprie finalizzato al loro annullamento (buyback), come approvato dall'Assemblea del 29 aprile 2022, per un ammontare pari a complessivi 3,4 miliardi di euro14 .
Ai fini del calcolo dei fondi propri al 31 marzo 2023 si è considerato l'utile del primo trimestre al netto del relativo dividendo e degli altri oneri prevedibili15 .
14 Come riportato nel capitolo iniziale del presente Resoconto, il programma iniziale ha avuto esecuzione nel corso del 2022 per 1,7 miliardi mentre la restante parte del programma, sempre per 1,7 miliardi, ha preso avvio il 13 febbraio 2023 e si è conclusa il 4 aprile 2023.
15 Cedole maturate sulle emissioni di Additional Tier 1.

Al 31 marzo 2023, le attività ponderate per il rischio ammontano a 295.075 milioni, derivanti in misura prevalente dai rischi di credito e di controparte e, in misura minore, dai rischi operativi e di mercato.
Il Capitale primario di Classe 1 e le Attività di rischio ponderate al 31 marzo 2023 tengono conto dell'impatto dell'applicazione del cosiddetto "Danish Compromise" (art. 49.1 del Regolamento (UE) n. 575/2013), a seguito della specifica autorizzazione ricevuta dalla BCE nel 2019, per cui gli investimenti assicurativi vengono trattati come attivi ponderati per il rischio anziché dedotti dal capitale.
Sulla base di quanto esposto in precedenza, i coefficienti di solvibilità al 31 marzo 2023 si collocano sui seguenti valori: Common Equity ratio 13,7%, Tier 1 ratio 16,1% e Total capital ratio 19,5%.
Si segnala, infine, che il 15 dicembre 2022 Intesa Sanpaolo ha reso nota la decisione finale della BCE riguardante il requisito patrimoniale da rispettare a partire dal 1° gennaio 2023 a livello consolidato, in seguito agli esiti del Supervisory Review and Evaluation Process (SREP). Il requisito da rispettare complessivamente in termini di Common Equity Tier 1 ratio risulta attualmente pari all'8,93%, comprensivo dei requisiti di Capital Conservation Buffer, O-SII Buffer e Countercyclical Capital Buffer16 .
| (milioni di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Voci | 31.03.2023 | 31.12.2022 | ||
| Patrimonio netto di Gruppo | 61.463 | 61.655 | ||
| Patrimonio netto di terzi | 141 | 166 | ||
| Patrimonio netto dallo Stato patrimoniale | 61.604 | 61.821 | ||
| Acconti su dividendi (a) | 1.400 | 1.400 | ||
| Rettifiche per strumenti computabili nell'AT1 o nel T2 e utile di periodo | ||||
| - Altri strumenti di capitale computabili nell'AT1 | -7.207 | -7.207 | ||
| - Interessi di minoranza computabili nell'AT1 | - | - | ||
| - Interessi di minoranza computabili nel T2 | - | - | ||
| - Interessi di minoranza non computabili a regime | -141 | -166 | ||
| - Utile di periodo non computabile (b) | -1.471 | -3.165 | ||
| - Azioni proprie incluse tra le rettifiche regolamentari (c) | 1.748 | 169 | ||
| - Altre componenti non computabili a regime (d) | -3.171 | -100 | ||
| Capitale primario di Classe 1 (CET1) prima delle rettifiche regolamentari | 52.762 | 52.752 | ||
| Rettifiche regolamentari (incluse rettifiche del periodo transitorio) (e) | -12.328 | -11.980 | ||
| Capitale primario di Classe 1 (CET1) al netto delle rettifiche regolamentari 40.434 |
(a) Al 31 marzo 2023 e al 31 dicembre 2022 il Patrimonio netto dallo Stato patrimoniale non comprende l'acconto su dividendi, pari a 1.400 milioni (al netto della quota non distribuita a fronte delle azioni proprie detenute alla record date).
(b) Nel Capitale primario di Classe 1 al 31 marzo 2023 si è tenuto conto dell'utile maturato alla data, al netto del relativo dividendo e degli altri oneri prevedibili (rateo cedolare sugli strumenti di Additional Tier 1 al netto dell'effetto fiscale).
(c) L'importo include, oltre all'ammontare di azioni proprie contabili, la quota non utilizzata di plafond per cui la Banca ha ricevuto autorizzazioni al riacquisto.
(d) L'importo al 31 marzo 2023 include principalmente il dividendo e la quota destinata a beneficenza a valere sull'utile 2022, deliberati dall'Assemblea del 28 aprile 2023.
(e) Le rettifiche regolamentari al 31 marzo 2023 non comprendono più gli impatti derivanti dall'applicazione del filtro transitorio IFRS9 - la cui applicabilità si è conclusa nel 2022 e, così come al 31 dicembre 2022, tengono conto - tra le altre fattispecie - delle azioni proprie contabili e di quelle per cui il Gruppo ha già ricevuto autorizzazione al riacquisto (buyback) per 1,7 miliardi.
16 Il Countercyclical Capital Buffer è calcolato considerando l'esposizione al 31 marzo 2023 nei vari Paesi in cui è presente il Gruppo e i rispettivi requisiti stabiliti dalle competenti autorità nazionali relativi al 2024 se disponibili o al più recente aggiornamento del periodo di riferimento (requisito pari a zero per l'Italia per il primo semestre 2023).

Il Gruppo Intesa Sanpaolo opera attraverso una struttura organizzativa articolata in sei Business Unit. Ad esse si aggiunge il Centro di Governo, con funzioni di indirizzo, coordinamento e controllo dell'intero Gruppo.

L'informativa di settore del Gruppo Intesa Sanpaolo si basa sugli elementi che il management utilizza per assumere le proprie decisioni operative (c.d. "management approach") ed è dunque coerente con i requisiti informativi previsti dall'IFRS 8. Oltre a riflettere le responsabilità operative sancite dall'assetto organizzativo del Gruppo, i settori di attività sono costituiti dall'aggregazione di linee di business che presentano caratteristiche simili con riferimento alla tipologia di prodotti e servizi venduti.
In relazione all'applicazione dell'IFRS 17 ed al correlato termine del periodo di applicazione del regime di "deferral approach" IFRS 9 per le compagnie assicurative del Gruppo, si segnala che, in coerenza con la modifica, nei prospetti contabili consolidati, dei dati di raffronto in seguito all'applicazione retrospettiva dei due principi, anche i dati divisionali dei periodi presentati per il confronto sono stati riesposti in termini omogenei.
Ove necessario e se materiali, i dati divisionali dei periodi posti a confronto sono stati inoltre riesposti in coerenza con le variazioni di perimetro delle Business Unit. In particolare, le riesposizioni hanno riguardato:
Nella tabella riportata nel seguito sono indicati i principali dati che sintetizzano l'evoluzione dei settori di attività del Gruppo Intesa Sanpaolo nel primo trimestre 2023 rispetto ai dati di raffronto omogenei.
Nell'analisi di dettaglio condotta sui settori di attività, cui si fa rinvio, sono illustrati i dati di conto economico e i principali aggregati patrimoniali. Per ogni settore è stato infine calcolato il capitale assorbito in base agli RWA (Risk Weighted Assets), questi ultimi determinati sulla base delle disposizioni in vigore (Circolare n. 285) emanate dalla Banca d'Italia a seguito del recepimento della Direttiva 2013/36/UE (CRD IV) e del Regolamento (UE) n. 575/2013 (CRR) del 26 giugno 2013, modificato dal Regolamento (UE) n. 876/2019 del 20 maggio 2019, noto anche come CRR II, che traspongono nell'Unione Europea gli standard definiti dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria (c.d. framework Basilea 3). Il capitale assorbito tiene anche conto delle modifiche regolamentari introdotte dalla BCE a decorrere dal 12 marzo 2020, che prevedono che il requisito di Pillar 2 possa essere rispettato utilizzando parzialmente strumenti di capitale diversi dal Common Equity Tier 1. Per ogni
17 Dal 1° gennaio 2023 Compagnie de Banque Privée Quilvest S.A., in concomitanza con l'incorporazione di Fideuram Bank (Luxembourg) S.A., ha assunto la denominazione di Intesa Sanpaolo Wealth Management S.A.
Divisione il capitale assorbito viene integrato, laddove necessario, con dati gestionali di capitale "economico" per tenere conto dei rischi non coperti dalla metrica regolamentare.
| (milioni di euro) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Banca dei Territori |
IMI Corporate & Investment Banking |
International Subsidiary Banks |
Private Banking |
Asset Management |
Insurance | Centro di Governo |
Totale | |
| Proventi operativi netti | ||||||||
| 31.03.2023 | 2.785 | 972 | 665 | 754 | 235 | 399 | 247 | 6.057 |
| 31.03.2022 | 2.183 | 1.385 | 499 | 577 | 253 | 365 | 149 | 5.411 |
| Variazione % | 27,6 | -29,8 | 33,3 | 30,7 | -7,1 | 9,3 | 65,8 | 11,9 |
| Costi operativi | ||||||||
| 31.03.2023 | -1.503 | -334 | -268 | -229 | -52 | -83 | -67 | -2.536 |
| 31.03.2022 | -1.532 | -319 | -256 | -220 | -49 | -84 | -64 | -2.524 |
| Variazione % | -1,9 | 4,7 | 4,7 | 4,1 | 6,1 | -1,2 | 4,7 | 0,5 |
| Risultato della gestione operativa |
||||||||
| 31.03.2023 | 1.282 | 638 | 397 | 525 | 183 | 316 | 180 | 3.521 |
| 31.03.2022 | 651 | 1.066 | 243 | 357 | 204 | 281 | 85 | 2.887 |
| Variazione % | 96,9 | -40,2 | 63,4 | 47,1 | -10,3 | 12,5 | 22,0 | |
| Risultato netto | ||||||||
| 31.03.2023 | 695 | 394 | 365 | 343 | 129 | 210 | -180 | 1.956 |
| 31.03.2022 | 516 | 162 | 35 | 245 | 145 | 208 | -268 | 1.043 |
| Variazione % | 34,7 | 40,0 | -11,0 | 1,0 | -32,8 | 87,5 |
| (milioni di euro) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Banca dei Territori |
IMI Corporate & Investment Banking |
International Subsidiary Banks |
Private Banking |
Asset Management |
Insurance | Centro di Governo |
Totale | |
| Finanziamenti verso clientela | ||||||||
| 31.03.2023 | 244.362 | 132.869 | 40.450 | 14.793 | 247 | - | 17.139 | 449.860 |
| 31.12.2022 | 247.913 | 129.791 | 40.212 | 15.104 | 282 | - | 13.552 | 446.854 |
| Variazione % | -1,4 | 2,4 | 0,6 | -2,1 | -12,4 | - | 26,5 | 0,7 |
| Raccolta diretta bancaria | ||||||||
| 31.03.2023 | 277.297 | 94.140 | 53.167 | 46.363 | 16 | - | 63.479 | 534.462 |
| 31.12.2022 | 291.089 | 94.785 | 54.364 | 50.447 | 26 | - | 54.675 | 545.386 |
| Variazione % | -4,7 | -0,7 | -2,2 | -8,1 | -38,5 | - | 16,1 | -2,0 |
| Attività di rischio ponderate | ||||||||
| 31.03.2023 | 80.056 | 108.979 | 35.438 | 12.213 | 1.878 | - | 56.511 | 295.075 |
| 31.12.2022 | 84.302 | 101.018 | 35.056 | 12.757 | 1.798 | - | 60.512 | 295.443 |
| Variazione % | -5,0 | 7,9 | 1,1 | -4,3 | 4,4 | - | -6,6 | -0,1 |
| Capitale assorbito | ||||||||
| 31.03.2023 | 6.877 | 9.374 | 3.849 | 1.110 | 198 | 4.757 | 3.251 | 29.416 |
| 31.12.2022 | 7.242 | 8.698 | 3.787 | 1.154 | 195 | 4.954 | 3.488 | 29.518 |
| Variazione % | -5,0 | 7,8 | 1,6 | -3,8 | 1,5 | -4,0 | -6,8 | -0,3 |
Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento e nel perimetro operativo e delle attività in via di dismissione.

| Dati economici | 31.03.2023 | 31.03.2022 | (milioni di euro) variazioni |
|
|---|---|---|---|---|
| assolute | % | |||
| Interessi netti | 1.573 | 960 | 613 | 63,9 |
| Commissioni nette | 1.182 | 1.191 | -9 | -0,8 |
| Risultato dell'attività assicurativa | - | - | - | - |
| Risultato netto delle attività e passività finanziarie al fair value | 32 | 30 | 2 | 6,7 |
| Altri proventi (oneri) operativi netti | -2 | 2 | -4 | |
| Proventi operativi netti | 2.785 | 2.183 | 602 | 27,6 |
| Spese del personale | -802 | -826 | -24 | -2,9 |
| Spese amministrative | -701 | -706 | -5 | -0,7 |
| Ammortamento immobilizzazioni immateriali e materiali | - | - | - | - |
| Costi operativi | -1.503 | -1.532 | -29 | -1,9 |
| Risultato della gestione operativa | 1.282 | 651 | 631 | 96,9 |
| Rettifiche di valore nette su crediti | -209 | 141 | -350 | |
| Altri accantonamenti netti e rettifiche di valore nette su altre attività | -7 | -15 | -8 | -53,3 |
| Altri proventi (oneri) netti | - | - | - | - |
| Utile (Perdita) delle attività operative cessate | - | - | - | - |
| Risultato corrente lordo | 1.066 | 777 | 289 | 37,2 |
| Imposte sul reddito | -351 | -258 | 93 | 36,0 |
| Oneri di integrazione e incentivazione all'esodo (al netto delle imposte) | -13 | -2 | 11 | |
| Effetti economici dell'allocazione dei costi di acquisizione (al netto delle imposte) | -7 | -8 | -1 | -12,5 |
| Tributi ed altri oneri riguardanti il sistema bancario (al netto delle imposte) | - | - | - | - |
| Rettifiche di valore dell'avviamento e delle altre attività intangibili (al netto delle imposte) | - | - | - | - |
| Utile (Perdita) del periodo di pertinenza di terzi | - | 7 | -7 | |
| Risultato netto | 695 | 516 | 179 | 34,7 |
| Dati operativi | 31.03.2023 | 31.12.2022 | (milioni di euro) variazioni |
||
|---|---|---|---|---|---|
| assolute | % | ||||
| Finanziamenti verso clientela | 244.362 | 247.913 | -3.551 | -1,4 | |
| Raccolta diretta bancaria | 277.297 | 291.089 | -13.792 | -4,7 | |
| Attività di rischio ponderate | 80.056 | 84.302 | -4.246 | -5,0 | |
| Capitale assorbito | 6.877 | 7.242 | -365 | -5,0 |
Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento e nel perimetro operativo e delle attività in via di dismissione.
Nel primo trimestre 2023 i proventi operativi netti della Banca dei Territori, pari a 2.785 milioni, che rappresentano il 46% dei ricavi consolidati del Gruppo, hanno evidenziato una crescita significativa (+27,6%) rispetto al corrispondente periodo dello scorso esercizio.
In dettaglio, gli interessi netti hanno mostrato un considerevole incremento (+63,9%), riconducibile essenzialmente al comparto della raccolta da clientela, che ha tratto vantaggio dall'andamento dei tassi di mercato favorendo l'aumento del mark-down. Le commissioni nette hanno registrato una lieve diminuzione (-0,8%), ascrivibile in particolare al comparto del risparmio gestito e della bancassurance, condizionati dalla flessione dei volumi conseguente all'evoluzione dei mercati; tale dinamica è stata attenuata dalla crescita delle fees sui collocamenti di certificates e sull'operatività di intermediazione in titoli. Nell'ambito delle commissioni di commercial banking si rileva un calo della componente finanziamenti e garanzie, attribuibile alle più contenute erogazioni, ampiamente compensato dalle carte e dagli altri servizi di pagamento. Tra le altre componenti di ricavo, che concorrono in misura marginale ai proventi operativi netti della Divisione, si rileva un risultato delle attività e passività finanziarie al fair value pari a 32 milioni (+6,7%) e altri oneri operativi netti per 2 milioni. I costi operativi, pari a 1.503 milioni, sono diminuiti dell'1,9% grazie ai risparmi sulle spese del personale, prevalentemente attribuibili alla riduzione dell'organico a seguito delle uscite per accordi, e al contenimento delle spese amministrative. Per effetto dei fenomeni descritti, il risultato della gestione operativa è ammontato a 1.282 milioni, quasi raddoppiato rispetto ai 651 milioni dei primi tre mesi del 2022. Il risultato corrente lordo si è attestato a 1.066 milioni, in progresso del 37,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, che peraltro aveva beneficiato del rilascio di rettifiche generiche effettuate nel 2020 per gli impatti attesi di

COVID-19 principalmente sulle posizioni in bonis oggetto di moratorie. Infine, il risultato netto, dopo l'attribuzione alla Divisione di imposte per 351 milioni, di oneri di integrazione per 13 milioni, degli effetti dell'allocazione dei costi di acquisizione per 7 milioni, si è collocato a 695 milioni, valore superiore del 34,7% rispetto ai 516 milioni del medesimo periodo del 2022.
Nell'evoluzione trimestrale, si rileva un forte aumento del risultato della gestione operativa rispetto al quarto trimestre 2022, ascrivibile alla crescita dei ricavi e al decremento degli oneri operativi. Positiva anche la dinamica del risultato corrente lordo e del risultato netto, che nell'ultimo trimestre del 2022 erano stati impattati negativamente dall'appostazione di rettifiche di valore su crediti di importo significativo.
Le consistenze patrimoniali a fine marzo 2023 hanno evidenziato una flessione dei volumi intermediati complessivi di raccolta e impiego rispetto a inizio anno (-3,2%). In dettaglio, i crediti verso clientela, pari a 244.362 milioni, hanno mostrato una riduzione (-1,4%, pari a -3,6 miliardi) principalmente riconducibile alla dinamica dei finanziamenti nei confronti delle imprese che, in presenza di un rapido rialzo dei tassi, hanno preferito utilizzare la liquidità per limitare il ricorso al credito bancario, e, in misura minore, dei privati. La raccolta diretta bancaria, pari a 277.297 milioni, si è attestata su livelli inferiori a quelli di inizio anno (-4,7%, pari a -13,8 miliardi) in relazione al calo dei debiti verso clientela che, nella componente delle imprese, ha utilizzato la liquidità per ridurre il ricorso al credito bancario e, nella componente dei privati, ha reindirizzato parte delle somme disponibili sui conti correnti su prodotti di investimento più remunerativi quali le emissioni di bond governativi e corporate, che hanno incrementato i dossier del risparmio amministrato.

| (milioni di euro) variazioni |
||||
|---|---|---|---|---|
| Dati economici | 31.03.2023 | 31.03.2022 | ||
| assolute | % | |||
| Interessi netti | 611 | 469 | 142 | 30,3 |
| Commissioni nette | 258 | 292 | -34 | -11,6 |
| Risultato dell'attività assicurativa | - | - | - | - |
| Risultato netto delle attività e passività finanziarie al fair value | 103 | 624 | -521 | -83,5 |
| Altri proventi (oneri) operativi netti | - | - | - | - |
| Proventi operativi netti | 972 | 1.385 | -413 | -29,8 |
| Spese del personale | -118 | -115 | 3 | 2,6 |
| Spese amministrative | -211 | -199 | 12 | 6,0 |
| Ammortamento immobilizzazioni immateriali e materiali | -5 | -5 | - | - |
| Costi operativi | -334 | -319 | 15 | 4,7 |
| Risultato della gestione operativa | 638 | 1.066 | -428 | -40,2 |
| Rettifiche di valore nette su crediti | 10 | -723 | 733 | |
| Altri accantonamenti netti e rettifiche di valore nette su altre attività | -58 | -25 | 33 | |
| Altri proventi (oneri) netti | - | - | - | - |
| Utile (Perdita) delle attività operative cessate | - | - | - | - |
| Risultato corrente lordo | 590 | 318 | 272 | 85,5 |
| Imposte sul reddito | -190 | -151 | 39 | 25,8 |
| Oneri di integrazione e incentivazione all'esodo (al netto delle imposte) | -6 | -5 | 1 | 20,0 |
| Effetti economici dell'allocazione dei costi di acquisizione (al netto delle imposte) | - | - | - | - |
| Tributi ed altri oneri riguardanti il sistema bancario (al netto delle imposte) | - | - | - | - |
| Rettifiche di valore dell'avviamento e delle altre attività intangibili (al netto delle imposte) | - | - | - | - |
| Utile (Perdita) del periodo di pertinenza di terzi | - | - | - | - |
| Risultato netto | 394 | 162 | 232 |
| (milioni di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Dati operativi | 31.03.2023 | 31.12.2022 | variazioni | |
| assolute | % | |||
| Finanziamenti verso clientela | 132.869 | 129.791 | 3.078 | 2,4 |
| Raccolta diretta bancaria (a) | 94.140 | 94.785 | -645 | -0,7 |
| Attività di rischio ponderate | 108.979 | 101.018 | 7.961 | 7,9 |
| Capitale assorbito | 9.374 | 8.698 | 676 | 7,8 |
Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento e nel perimetro operativo e delle attività in via di dismissione.
Nel primo trimestre 2023 la Divisione IMI Corporate & Investment Banking ha realizzato proventi operativi netti pari a 972 milioni (che rappresentano il 16% del dato consolidato di Gruppo), in flessione del 29,8% rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno.
In dettaglio, gli interessi netti, pari a 611 milioni, hanno mostrato una crescita del 30,3% ascrivibile principalmente al maggior apporto cedolare del portafoglio titoli del Global Market. Le commissioni nette, pari a 258 milioni, si sono ridotte dell'11,6%, per effetto dell'andamento rilevato nel comparto del commercial banking e della finanza strutturata, a seguito dei minori volumi operativi; per contro si rileva una buona dinamica delle commissioni dell'investment banking che nel primo trimestre 2022 avevano risentito delle conseguenze degli eventi riguardanti Russia e Ucraina. Il risultato delle attività e passività finanziarie al fair value, pari a 103 milioni, ha evidenziato una forte riduzione (-83,5%) principalmente imputabile ai minori utili da cessione di titoli di debito HTCS e all'impatto negativo derivante dal debt value adjustment (DVA). I costi operativi sono ammontati a 334 milioni con un incremento del 4,7% riconducibile alle spese amministrative e, in misura minore, alle spese del personale. Per effetto delle dinamiche descritte dei ricavi e dei costi, il risultato della gestione operativa è diminuito del 40,2% rispetto al valore rilevato nel primo trimestre dello scorso esercizio, attestandosi a 638 milioni. Il risultato corrente lordo, pari a 590 milioni, ha registrato un significativo incremento (+85,5%) rispetto al valore dei primi tre mesi del 2022 che includeva rilevanti rettifiche di valore appostate in relazione agli eventi riguardanti Russia e Ucraina. Infine, l'utile netto si è attestato a 394 milioni, più che raddoppiato rispetto ai 162 milioni realizzati nell'analogo periodo del precedente esercizio.

La Divisione IMI Corporate & Investment Banking ha mostrato nel primo trimestre 2023 una sostenuta crescita del risultato della gestione operativa rispetto al quarto trimestre 2022 dovuta a maggiori ricavi rivenienti dalle attività e passività finanziarie al fair value, che hanno tratto vantaggio dall'impatto positivo derivante dal debt value adjustment (DVA) e più consistenti utili su titoli, nonché a più contenuti oneri operativi. Anche il risultato corrente lordo e l'utile netto hanno evidenziato un andamento favorevole, beneficiando delle riprese di valore su crediti rilevate nel trimestre.
I volumi intermediati della Divisione hanno evidenziato una crescita rispetto a inizio anno (+1,1%). Nel dettaglio, gli impieghi a clientela, pari a 132.869 milioni, si sono incrementati di 3,1 miliardi (+2,4%), principalmente grazie ai finanziamenti a breve termine in ambito Global Market nonché nei confronti di clientela global corporate e financial institutions. La raccolta diretta bancaria, pari a 94.140 milioni, si è mantenuta su livelli di poco inferiori a quelli di inizio anno (-0,7%) in relazione alla diminuzione dei debiti verso clientela global corporate e financial institutions.

| Dati economici | 31.03.2023 | 31.03.2022 | (milioni di euro) variazioni |
|
|---|---|---|---|---|
| assolute | % | |||
| Interessi netti | 519 | 345 | 174 | 50,4 |
| Commissioni nette | 138 | 140 | -2 | -1,4 |
| Risultato dell'attività assicurativa | - | - | - | - |
| Risultato netto delle attività e passività finanziarie al fair value | 21 | 27 | -6 | -22,2 |
| Altri proventi (oneri) operativi netti | -13 | -13 | - | - |
| Proventi operativi netti | 665 | 499 | 166 | 33,3 |
| Spese del personale | -138 | -133 | 5 | 3,8 |
| Spese amministrative | -102 | -95 | 7 | 7,4 |
| Ammortamento immobilizzazioni immateriali e materiali | -28 | -28 | - | - |
| Costi operativi | -268 | -256 | 12 | 4,7 |
| Risultato della gestione operativa | 397 | 243 | 154 | 63,4 |
| Rettifiche di valore nette su crediti | - | -136 | -136 | |
| Altri accantonamenti netti e rettifiche di valore nette su altre attività | -4 | -5 | -1 | -20,0 |
| Altri proventi (oneri) netti | 120 | 1 | 119 | |
| Utile (Perdita) delle attività operative cessate | - | - | - | - |
| Risultato corrente lordo | 513 | 103 | 410 | |
| Imposte sul reddito | -130 | -49 | 81 | |
| Oneri di integrazione e incentivazione all'esodo (al netto delle imposte) | -10 | -9 | 1 | 11,1 |
| Effetti economici dell'allocazione dei costi di acquisizione (al netto delle imposte) | - | - | - | - |
| Tributi ed altri oneri riguardanti il sistema bancario (al netto delle imposte) | -6 | -10 | -4 | -40,0 |
| Rettifiche di valore dell'avviamento e delle altre attività intangibili (al netto delle imposte) | -1 | - | 1 | - |
| Utile (Perdita) del periodo di pertinenza di terzi | -1 | - | 1 | - |
| Risultato netto | 365 | 35 | 330 |
| (milioni di euro) | |||
|---|---|---|---|
| 31.03.2023 | 31.12.2022 | variazioni | |
| assolute | % | ||
| 40.450 | 40.212 | 238 | 0,6 |
| 53.167 | 54.364 | -1.197 | -2,2 |
| 35.438 | 35.056 | 382 | 1,1 |
| 3.849 | 3.787 | 62 | 1,6 |
Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento e nel perimetro operativo e delle attività in via di dismissione.
La Divisione International Subsidiary Banks presidia l'attività del Gruppo sui mercati esteri tramite banche commerciali controllate e partecipate che svolgono prevalentemente attività bancaria retail.
Nel primo trimestre del 2023 i proventi operativi netti della Divisione si sono attestati a 665 milioni, in significativa crescita rispetto allo stesso periodo dello scorso esercizio (+33,3%; +46,2% a cambi costanti). L'analisi di dettaglio evidenzia che gli interessi netti sono stati pari a 519 milioni (+50,4%), prevalentemente grazie alla dinamica favorevole registrata da PBZ – inclusa Intesa Sanpaolo Bank (Slovenia) e Intesa Sanpaolo Banka Bosna i Hercegovina (+53 milioni) – da CIB Bank e VUB Banka (+46 milioni ciascuna). Le commissioni nette, pari a 138 milioni, hanno mostrato un contenuto calo (-1,4%). Tra le altre componenti reddituali, si rileva una diminuzione del risultato delle attività e passività finanziarie al fair value (-6 milioni) e una sostanziale stabilità degli altri oneri operativi netti.
I costi operativi, pari a 268 milioni, hanno presentato un incremento (+4,7%; +13,1% a cambi costanti) riconducibile alle spese amministrative e del personale.
Per l'andamento descritto dei ricavi e dei costi, il risultato della gestione operativa ha registrato un progresso del 63,4%, attestandosi a 397 milioni. Il risultato corrente lordo, pari a 513 milioni, si raffronta ai 103 milioni dei primi tre mesi dello scorso esercizio, beneficiando di rettifiche di valore nette su crediti sostanzialmente nulle e di maggiori altri proventi netti su cui è stata contabilizzata, nel primo trimestre 2023, una plusvalenza lorda afferente al gruppo Privredna Banka Zagreb. La Divisione ha chiuso il primo trimestre 2023 con un risultato netto di 365 milioni a fronte di 35 milioni del medesimo periodo dello scorso anno.

Nel confronto trimestrale, i primi tre mesi del 2023 hanno evidenziato un'evoluzione positiva del risultato della gestione operativa rispetto al quarto trimestre 2022 ascrivibile sia ai più elevati ricavi, trainati dall'aumento degli interessi netti, sia ai risparmi dei costi operativi, che nel fine anno scontavano i consueti effetti stagionali. Il risultato corrente lordo e l'utile netto si sono attestati su valori più che doppi rispetto a quelli del trimestre precedente beneficiando di minori rettifiche di valore su crediti e di maggiori altri proventi netti.
I volumi intermediati della Divisione hanno evidenziato a fine marzo 2023 una flessione (-1%) rispetto a inizio anno, riconducibile alla raccolta diretta bancaria (-2,2%), nella componente dei debiti verso clientela, a fronte di un lieve incremento dei crediti verso clientela (+0,6%). La dinamica della raccolta è principalmente attribuibile alle controllate operanti in Egitto e Croazia mentre, nell'ambito degli impieghi, la crescita rilevata dalle controllate attive in Croazia, Ungheria e Slovacchia è stata in parte compensata dalla diminuzione dei finanziamenti in Egitto.

| (milioni di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Dati economici | 31.03.2023 | 31.03.2022 | variazioni | |
| assolute | % | |||
| Interessi netti | 280 | 49 | 231 | |
| Commissioni nette | 455 | 512 | -57 | -11,1 |
| Risultato dell'attività assicurativa | - | - | - | - |
| Risultato netto delle attività e passività finanziarie al fair value | 20 | 13 | 7 | 53,8 |
| Altri proventi (oneri) operativi netti | -1 | 3 | -4 | |
| Proventi operativi netti | 754 | 577 | 177 | 30,7 |
| Spese del personale | -117 | -110 | 7 | 6,4 |
| Spese amministrative | -91 | -90 | 1 | 1,1 |
| Ammortamento immobilizzazioni immateriali e materiali | -21 | -20 | 1 | 5,0 |
| Costi operativi | -229 | -220 | 9 | 4,1 |
| Risultato della gestione operativa | 525 | 357 | 168 | 47,1 |
| Rettifiche di valore nette su crediti | -6 | 2 | -8 | |
| Altri accantonamenti netti e rettifiche di valore nette su altre attività | -6 | 3 | -9 | |
| Altri proventi (oneri) netti | - | - | - | - |
| Utile (Perdita) delle attività operative cessate | - | - | - | - |
| Risultato corrente lordo | 513 | 362 | 151 | 41,7 |
| Imposte sul reddito | -158 | -104 | 54 | 51,9 |
| Oneri di integrazione e incentivazione all'esodo (al netto delle imposte) | -6 | -8 | -2 | -25,0 |
| Effetti economici dell'allocazione dei costi di acquisizione (al netto delle imposte) | -6 | -5 | 1 | 20,0 |
| Tributi ed altri oneri riguardanti il sistema bancario (al netto delle imposte) | - | - | - | - |
| Rettifiche di valore dell'avviamento e delle altre attività intangibili (al netto delle imposte) | - | - | - | - |
| Utile (Perdita) del periodo di pertinenza di terzi | - | - | - | - |
| Risultato netto | 343 | 245 | 98 | 40,0 |
| Dati operativi | 31.03.2023 | 31.12.2022 | (milioni di euro) variazioni |
||
|---|---|---|---|---|---|
| assolute | % | ||||
| Risparmio gestito (1) | 150.614 | 150.112 | 502 | 0,3 | |
| Attività di rischio ponderate | 12.213 | 12.757 | -544 | -4,3 | |
| Capitale assorbito | 1.110 | 1.154 | -44 | -3,8 |
(1) Dati riesposti in coerenza con i criteri di rendicontazione della raccolta indiretta consolidata.
Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento e nel perimetro operativo e delle attività in via di dismissione.
La Divisione Private Banking ha la missione di servire il segmento di clientela di fascia alta (Private e High Net Worth Individuals), creando valore attraverso l'offerta di prodotti e servizi mirati all'eccellenza. La Divisione coordina l'operatività di Fideuram - Intesa Sanpaolo Private Banking, Intesa Sanpaolo Private Banking, Fideuram Asset Management SGR, IW Private Investments SIM, SIREF Fiduciaria, Fideuram Asset Management (Ireland), del Gruppo bancario svizzero Reyl (presente in Svizzera, Regno Unito, Singapore, Emirati Arabi Uniti e Malta) e di Intesa Sanpaolo Wealth Management, banca private lussemburghese con filiali anche in Belgio nata dalla fusione di Fideuram Bank (Luxembourg) in Compagnie de Banque Privée Quilvest S.A.
Nel primo trimestre del 2023 la Divisione ha realizzato un risultato corrente lordo pari a 513 milioni, in crescita di 151 milioni (+41,7%) rispetto al valore dei primi tre mesi del 2022. Il risultato della gestione operativa ha mostrato una dinamica positiva (+168 milioni), attribuibile all'incremento dei proventi operativi netti (+177 milioni), in presenza di un moderato aumento dei costi operativi (+9 milioni). L'evoluzione dei ricavi è da ricondurre principalmente agli interessi netti che, in uno scenario di tassi di interesse di mercato in crescita, sono saliti a 280 milioni, per effetto della maggiore contribuzione degli impieghi in titoli e dell'intermediazione con banche e clientela. L'analisi della dinamica trimestrale mostra la significativa accelerazione del margine a partire dalla seconda parte del 2022, che ha beneficiato del progressivo rialzo dei tassi di interesse da parte della BCE. In misura minore è cresciuto il risultato delle attività e passività finanziarie al fair value (+7 milioni). In senso opposto si sono mosse le commissioni nette (-57 milioni), segnatamente le commissioni ricorrenti, in relazione alla riduzione delle masse
medie di risparmio gestito, e gli altri proventi (oneri) operativi netti (-4 milioni). La Divisione ha chiuso il primo trimestre 2023 con un utile netto di 343 milioni, in progresso del 40% rispetto al corrispondente periodo del 2022.
Relativamente alle masse gestite e amministrate, si segnala che i valori vengono esposti in coerenza con i criteri di rendicontazione della raccolta indiretta utilizzati nel consolidato del Gruppo Intesa Sanpaolo, in particolare attraverso l'elisione di conti correnti della clientela correlati alle operazioni di investimento, di obbligazioni e di certificates che, pur facendo parte del patrimonio del cliente, trovano già rappresentazione nell'ambito della raccolta diretta. Si evidenzia inoltre una riallocazione dei prodotti di terzi da risparmio gestito a risparmio amministrato.
Al 31 marzo 2023 le masse gestite e amministrate, che includono anche il contributo dei mandati fiduciari a SIREF Fiduciaria, sono state pari a 279,8 miliardi (+7,3 miliardi da inizio anno). Tale andamento è riconducibile sia alla performance di mercato che ha inciso favorevolmente sui patrimoni sia alla raccolta netta positiva. La componente di risparmio gestito si è attestata a 150,6 miliardi (+0,5 miliardi).

| Dati economici | 31.03.2022 | (milioni di euro) | ||
|---|---|---|---|---|
| 31.03.2023 | assolute | variazioni % |
||
| Interessi netti | 1 | - | 1 | - |
| Commissioni nette | 209 | 241 | -32 | -13,3 |
| Risultato dell'attività assicurativa | - | - | - | - |
| Risultato netto delle attività e passività finanziarie al fair value | 8 | -5 | 13 | |
| Altri proventi (oneri) operativi netti | 17 | 17 | - | - |
| Proventi operativi netti | 235 | 253 | -18 | -7,1 |
| Spese del personale | -23 | -23 | - | - |
| Spese amministrative | -27 | -25 | 2 | 8,0 |
| Ammortamento immobilizzazioni immateriali e materiali | -2 | -1 | 1 | |
| Costi operativi | -52 | -49 | 3 | 6,1 |
| Risultato della gestione operativa | 183 | 204 | -21 | -10,3 |
| Rettifiche di valore nette su crediti | - | - | - | - |
| Altri accantonamenti netti e rettifiche di valore nette su altre attività | -2 | - | 2 | - |
| Altri proventi (oneri) netti | - | - | - | - |
| Utile (Perdita) delle attività operative cessate | - | - | - | - |
| Risultato corrente lordo | 181 | 204 | -23 | -11,3 |
| Imposte sul reddito | -51 | -57 | -6 | -10,5 |
| Oneri di integrazione e incentivazione all'esodo (al netto delle imposte) | - | -1 | -1 | |
| Effetti economici dell'allocazione dei costi di acquisizione (al netto delle imposte) | -1 | -1 | - | - |
| Tributi ed altri oneri riguardanti il sistema bancario (al netto delle imposte) | - | - | - | - |
| Rettifiche di valore dell'avviamento e delle altre attività intangibili (al netto delle imposte) | - | - | - | - |
| Utile (Perdita) del periodo di pertinenza di terzi | - | - | - | - |
| Risultato netto | 129 | 145 | -16 | -11,0 |
| Dati operativi | 31.03.2023 | 31.12.2022 | (milioni di euro) variazioni |
||
|---|---|---|---|---|---|
| assolute | % | ||||
| Risparmio gestito | 309.516 | 303.829 | 5.687 | 1,9 | |
| Attività di rischio ponderate | 1.878 | 1.798 | 80 | 4,4 | |
| Capitale assorbito | 198 | 195 | 3 | 1,5 |
Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento e nel perimetro operativo e delle attività in via di dismissione.
La Divisione Asset Management ha la missione di sviluppare le migliori soluzioni di asset management rivolte alla clientela del Gruppo e la presenza nel segmento dell'open market tramite la società controllata Eurizon Capital SGR e le sue partecipate.
I proventi operativi netti del primo trimestre 2023, pari a 235 milioni, hanno evidenziato una riduzione del 7,1% rispetto al corrispondente periodo dello scorso esercizio ascrivibile all'andamento delle commissioni nette (-32 milioni, pari a -13,3%), che hanno risentito della contrazione delle commissioni di gestione correlata alla diminuzione dei patrimoni gestiti e dei collocamenti e, in misura minore, delle commissioni di performance incassate nel periodo. Nell'ambito delle altre componenti di ricavo, il contributo derivante dalla valutazione al fair value del portafoglio finanziario in cui sono investite le disponibilità liquide della Divisione è stato positivo per 8 milioni (-5 milioni nel primo trimestre 2022). La partecipata cinese Penghua, consolidata a patrimonio netto, ha fornito un apporto positivo ai proventi operativi netti per 17 milioni, valore in linea rispetto a quello registrato nel medesimo periodo del precedente esercizio. L'evoluzione dei costi operativi (+6,1%) è riconducibile principalmente all'aumento delle spese amministrative, da porre in relazione ai costi emergenti conseguenti all'adozione del nuovo sistema di gestione dei portafogli e di risk management. Dato l'andamento descritto dei ricavi e dei costi, il risultato della gestione operativa è stato pari a 183 milioni, in diminuzione del 10,3% rispetto ai primi tre mesi 2022. La Divisione ha chiuso il primo trimestre 2023 con un risultato netto pari a 129 milioni (-11%).
Al 31 marzo 2023 il risparmio gestito dalla Divisione Asset Management si è attestato a 309,5 miliardi, in crescita di 5,7 miliardi (+1,9%) rispetto a fine dicembre 2022. Tale dinamica è ascrivibile alla rivalutazione delle masse gestite correlata al buon andamento dei mercati, che ha più che compensato i deflussi di raccolta netta (-1,9 miliardi). Questi ultimi sono da ricondurre principalmente ai mandati su prodotti assicurativi e previdenziali (-1,8 miliardi), ai fondi comuni (-0,4 miliardi) e alle gestioni patrimoniali per clientela retail e private (-0,2 miliardi), solo parzialmente compensati da flussi netti positivi sui prodotti destinati a clientela istituzionale (+0,5 miliardi).
Al 31 marzo 2023 la quota del mercato italiano di Eurizon Capital sul patrimonio gestito è risultata pari al 17% (al lordo delle duplicazioni). Escludendo il comparto dei fondi chiusi, in cui la società ha una presenza limitata, la quota di risparmio gestito a fine marzo sale al 17,7%.

| (milioni di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Dati economici | 31.03.2023 | 31.03.2022 | variazioni | |
| assolute | % | |||
| Interessi netti | - | - | - | - |
| Commissioni nette | 1 | 1 | - | - |
| Risultato dell'attività assicurativa | 399 | 367 | 32 | 8,7 |
| Risultato netto delle attività e passività finanziarie al fair value | - | - | - | - |
| Altri proventi (oneri) operativi netti | -1 | -3 | -2 | -66,7 |
| Proventi operativi netti | 399 | 365 | 34 | 9,3 |
| Spese del personale | -35 | -33 | 2 | 6,1 |
| Spese amministrative | -40 | -44 | -4 | -9,1 |
| Ammortamento immobilizzazioni immateriali e materiali | -8 | -7 | 1 | 14,3 |
| Costi operativi | -83 | -84 | -1 | -1,2 |
| Risultato della gestione operativa | 316 | 281 | 35 | 12,5 |
| Rettifiche di valore nette su crediti | - | - | - | - |
| Altri accantonamenti netti e rettifiche di valore nette su altre attività | 2 | - | 2 | - |
| Altri proventi (oneri) netti | - | - | - | - |
| Utile (Perdita) delle attività operative cessate | - | - | - | - |
| Risultato corrente lordo | 318 | 281 | 37 | 13,2 |
| Imposte sul reddito | -102 | -68 | 34 | 50,0 |
| Oneri di integrazione e incentivazione all'esodo (al netto delle imposte) | -2 | -2 | - | - |
| Effetti economici dell'allocazione dei costi di acquisizione (al netto delle imposte) | -2 | -2 | - | - |
| Tributi ed altri oneri riguardanti il sistema bancario (al netto delle imposte) | - | - | - | - |
| Rettifiche di valore dell'avviamento e delle altre attività intangibili (al netto delle imposte) | - | - | - | - |
| Utile (Perdita) del periodo di pertinenza di terzi | -2 | -1 | 1 | |
| Risultato netto | 210 | 208 | 2 | 1,0 |
| Dati operativi | 31.03.2023 | 31.12.2022 | (milioni di euro) variazioni |
||
|---|---|---|---|---|---|
| assolute | % | ||||
| Raccolta diretta assicurativa (1) | 175.497 | 173.672 | 1.825 | 1,1 | |
| Attività di rischio ponderate | - | - | - | - | |
| Capitale assorbito | 4.757 | 4.954 | -197 | -4,0 |
(1) Inclusi i titoli subordinati emessi dalle compagnie.
Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento e nel perimetro operativo e delle attività in via di dismissione.
La Divisione Insurance è costituita da Intesa Sanpaolo Vita, Intesa Sanpaolo Life, Fideuram Vita, Intesa Sanpaolo Assicura (che ha incorporato Cargeas Assicurazioni dal 1° ottobre 2022) e Intesa Sanpaolo RBM Salute, con la missione di sviluppare in modo sinergico l'offerta dei prodotti assicurativi rivolti alla clientela del Gruppo. Nel perimetro della Divisione Insurance rientrano inoltre Intesa Sanpaolo Insurance Agency e InSalute Servizi.
Nel primo trimestre del 2023 la Divisione ha conseguito un risultato dell'attività assicurativa pari a 399 milioni, in aumento (+8,7%, pari a +32 milioni) rispetto al medesimo periodo del 2022. La dinamica è ascrivibile all'incremento nel ramo danni. Il risultato corrente lordo, pari a 318 milioni, ha evidenziato una crescita (+13,2%) per effetto dell'aumento dei proventi operativi netti e della lieve riduzione dei costi operativi a fronte di una limitata crescita degli altri accantonamenti netti e rettifiche di valore nette su altre attività.
Il cost/income, pari al 20,8%, si è mantenuto su ottimi livelli, inferiori a quelli osservati nel primo trimestre del 2022. Infine l'utile netto è ammontato a 210 milioni (+1%), dopo l'attribuzione delle imposte per 102 milioni, degli oneri di integrazione e incentivazione all'esodo per 2 milioni, degli effetti economici dell'allocazione dei costi di acquisizione per 2 milioni e dell'utile di pertinenza di terzi per 2 milioni.
La raccolta diretta assicurativa, pari a 175.497 milioni, ha mostrato una crescita (+1,1%, pari a +1,8 miliardi) rispetto a inizio anno ascrivibile alle passività assicurative.
La raccolta premi vita e previdenza della Divisione, pari a 4,6 miliardi, ha mostrato un incremento del 19,8% rispetto ai primi tre mesi dello scorso anno, imputabile ai prodotti tradizionali, più che raddoppiati, e previdenziali (+7%). In decremento invece la raccolta sui prodotti unit-linked (-52,3%).
I premi del business protezione sono stati pari a 407 milioni, in crescita del 3% circa rispetto al medesimo periodo del 2022. I premi del comparto non motor (escluse le CPI – Credit Protection Insurance) sono risultati in crescita del 9,5%, trainati principalmente dalle Line of Business (LoB) Imprese e Infortuni (rispettivamente +21% e +24,4%), a fronte di una riduzione delle altre componenti (motor e legate al credito).
Al Centro di Governo, cui è demandato il presidio delle funzioni di indirizzo, coordinamento e controllo dell'intero Gruppo, fanno capo anche la Direzione NPE nonché le attività di Tesoreria e di ALM Strategico.
Le attività delle Strutture del Centro di Governo hanno evidenziato nel primo trimestre 2023 un risultato della gestione operativa pari a 180 milioni, che si confronta con 85 milioni del corrispondente periodo del precedente esercizio. Tale andamento è essenzialmente riconducibile alla crescita dei proventi operativi netti, in gran parte attribuibile alla dinamica degli interessi netti, che hanno beneficiato del consistente rialzo e riposizionamento su livelli positivi dei tassi di mercato. I costi operativi, al netto di quanto attribuito alle unità di business, hanno mostrato un modesto incremento, prevalentemente ascrivibile agli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali, a seguito degli investimenti tecnologici. Il risultato corrente lordo si è attestato a 182 milioni rispetto agli 84 milioni dei primi tre mesi dello scorso anno. Il primo trimestre 2023 si è chiuso con un risultato netto di -180 milioni a fronte di -268 milioni dello stesso periodo del 2022. Il conto economico del Centro di Governo comprende la quasi totalità degli oneri imposti da disposizioni legislative e/o finalizzati a mantenere la stabilità del sistema bancario e, di conseguenza, al di fuori del governo aziendale, essenzialmente riferibili ai fondi di risoluzione. Tali oneri sono ammontati - al netto delle imposte - a 222 milioni e si confrontano con 256 milioni del primo trimestre 2022.
Nell'ambito della Tesoreria e Finanza di Gruppo sono ricomprese le attività di tesoreria di servizio in euro e in valuta, la gestione integrata dei fabbisogni e delle eccedenze di liquidità, nonché dei rischi finanziari (ALM) e di regolamento.
Il primo trimestre del 2023 ha visto Intesa Sanpaolo confermare il proprio ruolo sistemico di "partecipante critico" all'interno dei sistemi di regolamento cash e titoli della BCE, mantenendo stabili le proprie quote di mercato a livello nazionale ed europeo.
II 20 marzo 2023 l'Eurosistema ha lanciato, dopo oltre cinque anni di lavori, la nuova versione T2 (Target2), il sistema di regolamento cash all'ingrosso (Real Time Gross Settlement).
Si tratta di un importante traguardo che vede il terzo "Target Service" (T2 per il cash) aggiungersi ai due già esistenti (T2S per i titoli e TIPS per i pagamenti istantanei) e che contribuisce a rinnovare e modernizzare la nuova piattaforma unica dei regolamenti europei.
Nel primo trimestre 2023 la BCE ha proseguito l'obiettivo di ridurre l'inflazione ancora troppo elevata rispetto ai target con i rialzi di 50 punti base dei tassi di interesse a febbraio e a marzo18. Da luglio dello scorso anno la BCE ha aumentato i tassi di interesse di 350 punti base con una politica monetaria che, per rapidità ed ampiezza, non ha precedenti nella storia dell'unione monetaria europea. A febbraio il Consiglio Direttivo della BCE ha inoltre deciso le modalità di riduzione del portafoglio del programma di acquisti (Asset Purchase Programme - APP) per il secondo trimestre.
I tassi di mercato hanno registrato una forte salita nel trimestre, con significativa volatilità, legata anche alle tensioni emerse a metà marzo sul mercato finanziario americano ed europeo.
Intesa Sanpaolo ha continuato a mantenere una solida posizione di liquidità; nei primi mesi dell'anno gli outstandings di raccolta cartolare di breve termine sono cresciuti.
Negli Stati Uniti è proseguita anche nel primo trimestre del 2023 la fase restrittiva della politica monetaria. Nelle due riunioni di febbraio e marzo la Federal Reserve, confermando gli obiettivi in termini di contenimento dell'inflazione e come ampiamente atteso dal mercato, ha rialzato i tassi di riferimento di ulteriori 50 punti base portandoli nell'intervallo 4,75-5,00%. A differenza delle previsioni del board della Banca Centrale che stima tassi a fine anno intorno a 5,10% il mercato dei futures americani incorpora un ultimo rialzo di 25 punti base previsto per la riunione di maggio, seguito dall'inizio di una fase di ribassi a partire da fine luglio che porterebbero per fine anno i tassi di riferimento al 4,30%.
Nel trimestre l'ammontare complessivo delle emissioni del Gruppo collocate sul mercato domestico è stato pari a 3,94 miliardi di cui 2,74 miliardi di certificates collocati presso reti proprie, 1,16 miliardi di emissioni collocate tramite la Divisione Private Banking e 40 milioni di titoli negoziati sul mercato Mot e/o EuroTLX di Borsa Italiana (direct listing).
Nell'ambito dei titoli emessi si è registrata una prevalenza della componente costituita da strumenti finanziari strutturati (69%), rappresentati principalmente da strutture correlate ad indici. Nella scomposizione per vita media, il 62% è costituito da strumenti con scadenza fino a 5 anni ed il restante 38% con scadenza a 6 e 7 anni.
Le obbligazioni collocate tramite la Divisione Private Banking ammontano complessivamente a 1,16 miliardi, di cui 1,15 miliardi di obbligazioni senior preferred a tasso fisso durata 3 anni e 10 milioni di private placement senior preferred a tasso fisso durata 2 anni.
Nel trimestre sono state perfezionate operazioni di raccolta istituzionale unsecured per un controvalore complessivo di 5,67 miliardi. Più in dettaglio, sono state eseguite le seguenti emissioni pubbliche: strumenti subordinati di tipo T2 per 1 miliardo emessi il 13 febbraio, a tasso fisso con scadenza a 11 anni, callable dal sesto anno; titoli obbligazionari senior non preferred green a tasso fisso per complessivi 2,25 miliardi emessi in due tranche il 27 febbraio, una tranche con scadenza a 5 anni, callable il quarto anno, per 1,5 miliardi e una tranche con scadenza a 10 anni per 750 milioni; titoli obbligazionari senior preferred destinati al mercato asiatico emessi il 3 marzo, a tasso fisso per un importo complessivo di 24,3 miliardi di JPY (corrispondenti a circa 170 milioni di euro) emessa in tre tranche, 11 miliardi di JPY con scadenza a 2 anni, 10,1 miliardi di JPY con scadenza a 3 anni e 3,2 miliardi di JPY con scadenza a 7 anni; titoli obbligazionari senior non preferred green per 600 milioni di GBP (corrispondenti a circa 670 milioni di euro) emessi il 7 marzo, destinati al mercato anglosassone con
18 Ulteriori 25 punti base sono stati decisi nella riunione del 4 maggio 2023.
scadenza a 6 anni, callable il quinto anno; titoli obbligazionari senior preferred per 1,5 miliardi emessi il 9 marzo, a tasso variabile con scadenza a 2 anni.
Le emissioni che rientrano nella categoria "green" sono destinate a finanziare tutti i progetti green coerenti con il Green, Social & Sustainability Bond Framework: "Energie rinnovabili", "Efficienza energetica", "Green buildings", "Clean transportation" e "Circular Economy".
Con riferimento ai programmi di emissione di Obbligazioni Bancarie Garantite (Covered Bond), nell'ambito del programma di emissione di OBG garantito da ISP CB Pubblico, la serie retained n. 14 è stata parzialmente estinta nel mese di gennaio per un ammontare di 200 milioni, portando il nominale a residui 800 milioni.
A valere sul programma garantito da UBI Finance nel mese di gennaio è scaduta la serie n. 18 per un ammontare di 1,250 miliardi.
Nell'ambito del programma garantito da ISP OBG nel mese di febbraio è giunta a scadenza la serie retained n. 19 per un ammontare di 1,375 miliardi.
A valere sul programma di emissione garantito da ISP CB Ipotecario nel mese di marzo è scaduta la serie n. 19 per un ammontare di 1,250 miliardi.
Per quanto concerne la gestione del collateral, Intesa Sanpaolo si avvale da tempo anche della procedura denominata A.Ba.Co. (Attivi Bancari Collateralizzati), che permette l'utilizzo di prestiti bancari - erogati a società non finanziarie - a garanzia delle operazioni di finanziamento con la Banca d'Italia: al 31 marzo 2023 l'importo outstanding, al lordo degli haircut applicabili agli impieghi costituiti in pegno da parte del Gruppo, ammontava a 17,8 miliardi.
Il trimestre è stato caratterizzato dal contrasto tra l'andamento dell'economia reale e dell'inflazione e la forte incertezza generata dalla crisi di alcune banche USA e del Credit Suisse. La dinamica dei prezzi (particolarmente nel caso degli indici core) ha infatti continuato a sorprendere al rialzo ed i primi timidi segnali di rallentamento dell'economia USA sono stati compensati dalla riapertura post-pandemica della Cina. Nel mese di marzo, il bank run ai danni di alcune banche locali USA ha tuttavia innescato una brusca revisione delle aspettative di politica monetaria a causa dei timori di credit crunch. La dimensione del portafoglio di liquidità è rimasta pressoché invariata rispetto alla fine del 2022, ma sono stati attivati alcuni interventi sull'asset allocation: in particolare è stata fortemente ridotta la quota di investimento in governativi giapponesi coperti da Cross Currency Swap, a seguito della forte compressione degli spread innescata dalla svolta della Bank of Japan che a fine dicembre ha iniziato a prefigurare l'abbandono della policy di controllo della curva dei rendimenti. Nel corso del trimestre è stata al contrario incrementata la quota di investimento su governativi europei core e quasi core. Nel comparto non governativo è stato mantenuto un atteggiamento prudente relativamente agli emittenti Corporate, mentre è stata incrementata la componente covered che appare attraente date le caratteristiche difensive, i livelli relativamente generosi degli spread ed il probabile futuro rallentamento della supply.
Con riferimento al mercato repo i volumi scambiati sui titoli di stato italiani sono notevolmente aumentati rispetto all'anno precedente ed i tassi si sono attestati su livelli di poco inferiori alla depo facility.
Lo spread tra i tassi govies dei paesi core e quelli italiani si è lievemente allargato rispetto al primo trimestre 2022; nel passaggio tra il primo e il secondo trimestre 2023 si è assistito ad una discesa dei tassi associata ad un significativo allargamento degli spread.
Nell'ambito delle attività di Asset & Liability Management (ALM) del Gruppo, la gestione operativa dei rischi finanziari del banking book di Gruppo è svolta dalla Tesoreria & Finanza di Gruppo sotto il monitoraggio dell'Area CRO. Il rischio di tasso è monitorato e gestito considerando la sensitività del valore di mercato delle varie poste del banking book agli spostamenti paralleli della curva dei tassi, nonché la sensitività del margine d'interesse a fronte delle view di mercato; sono inoltre utilizzate specifiche analisi di scenario circa l'evoluzione dei tassi, nonché ipotesi comportamentali su alcune poste particolari. Le scelte strategiche in materia di rischio tasso sono definite dal Comitato Rischi Finanziari di Gruppo, sessione Asset & Liability Committee - ALCO, nell'ambito di limiti fissati dal Consiglio di Amministrazione: la struttura di Tesoreria & Finanza di Gruppo svolge un ruolo attivo nella gestione attiva del rischio tasso nell'ambito dei limiti assegnati e di supporto alle decisioni del Comitato, formulando analisi e proposte. La componente strutturale del rischio di liquidità è gestita, sulla base delle policy di liquidità definite a livello di Gruppo nell'ambito del piano di funding del Gruppo, con il quale si presidiano gli equilibri attuali e prospettici di liquidità, a breve e a lungo termine, definendo il piano di funding sui diversi canali e strumenti (domestico/internazionale, retail/corporate, secured/unsecured, preferred/non preferred/subordinati). Il piano di funding ottimizza le diverse forme di funding nel rispetto degli indicatori di liquidità (LCR, NSFR e gli altri indicatori di RAF), dei target di rating, dei diversi bucket del capitale regolamentare e dei buffer MREL, in coerenza con gli obiettivi di impieghi-raccolta delle Unità di Business. La componente strutturale del rischio di cambio è gestita, sulla base delle policy in materia definite a livello di Gruppo, presidiando la posizione complessiva di Gruppo anche in ottica di ottimizzazione dei Capital Ratio.
Le politiche relative all'assunzione e i processi di gestione dei rischi ai quali il Gruppo è o potrebbe essere esposto sono approvate dal Consiglio di Amministrazione di Intesa Sanpaolo, in qualità di Capogruppo, con il supporto del Comitato Rischi e Sostenibilità. Il Comitato per il Controllo sulla Gestione, organo con funzioni di controllo, vigila sull'adeguatezza, efficienza, funzionalità e affidabilità del processo di gestione dei rischi e del Risk Appetite Framework (RAF).
Il Consigliere Delegato e CEO esercita il potere di proposta di adozione delle delibere che riguardano il sistema dei rischi e cura l'esecuzione di tutte le delibere del Consiglio di Amministrazione, con particolare riguardo all'attuazione degli indirizzi strategici, del RAF e delle politiche di governo dei rischi.
Gli Organi beneficiano anche dell'azione di alcuni comitati manageriali in tema di presidio dei rischi. Tali comitati, tra i quali va segnalato il Comitato di Direzione, operano nel rispetto delle responsabilità primarie degli Organi societari sul sistema dei controlli interni e delle prerogative delle funzioni aziendali di controllo, in particolare della funzione di controllo dei rischi.
L'Area di Governo Chief Risk Officer, collocata a diretto riporto del Consigliere Delegato e CEO, nella quale sono concentrate le funzioni di risk management, inclusi i controlli sul processo di gestione dei rischi, e di validazione interna, costituisce componente rilevante della "seconda linea di difesa" del sistema dei controlli interni, separata e indipendente rispetto alle funzioni di supporto al business. L'Area ha la responsabilità di: i) governare il macro processo di definizione, approvazione, controllo e attuazione del Risk Appetite Framework del Gruppo con il supporto delle altre funzioni aziendali coinvolte; ii) coadiuvare gli Organi societari nel definire e attuare, in coerenza con le strategie e gli obiettivi aziendali, gli indirizzi e le politiche in materia di gestione dei rischi del Gruppo; iii) coordinarne e verificarne l'attuazione da parte delle unità preposte del Gruppo, anche nei diversi ambiti societari; iv) garantire la misurazione e il controllo dell'esposizione di Gruppo alle diverse tipologie di rischio; v) attuare i controlli di II livello sia sul credito sia sugli altri rischi, diversi da quelli creditizi, oltre ad assicurare la convalida dei sistemi interni per la misurazione e gestione dei rischi.
La Capogruppo svolge nei confronti delle Società del Gruppo un ruolo di indirizzo e coordinamento19, mirato a garantire un efficace ed efficiente presidio dei rischi a livello di gruppo, esercitando la responsabilità nella definizione delle linee guida e delle regole metodologiche inerenti al processo di gestione dei rischi, perseguendo, in particolare, l'informativa integrata a livello di gruppo nei confronti degli Organi della Capogruppo, in merito alla completezza, adeguatezza, funzionalità e affidabilità del sistema dei controlli interni. Con particolare riferimento alle Funzioni aziendali di controllo, all'interno del Gruppo si distinguono due tipologie di modelli: i) il Modello di gestione accentrata basato sull'accentramento delle attività presso la Capogruppo e ii) il Modello di gestione decentrata che prevede la presenza di Funzioni aziendali di controllo istituite localmente, che svolgono l'attività sotto l'azione di indirizzo e coordinamento delle omologhe Funzioni aziendali di controllo della Capogruppo, cui riportano funzionalmente.
Gli Organi aziendali delle Società del Gruppo, indipendentemente dal modello di controllo adottato all'interno della propria Società, sono consapevoli delle scelte effettuate dalla Capogruppo e sono responsabili dell'attuazione, nell'ambito delle rispettive realtà aziendali, delle strategie e politiche perseguite in materia di controlli, favorendone l'integrazione nell'ambito dei controlli di gruppo.
Gli strumenti per la misurazione e la gestione dei rischi concorrono a definire un quadro di controllo in grado di valutare i rischi assunti dal Gruppo secondo una prospettiva regolamentare ed economica; il livello di assorbimento di capitale economico, definito come la massima perdita "inattesa" in cui il Gruppo può incorrere in un orizzonte temporale di un anno, ad un determinato livello di confidenza, rappresenta una metrica chiave per definire l'assetto finanziario e la tolleranza del Gruppo al rischio e per orientare l'operatività, assicurando l'equilibrio tra i rischi assunti e il ritorno per gli azionisti. Esso viene stimato, oltre che sulla base della situazione attuale, anche a livello prospettico, in coerenza con il Risk Appetite Framework approvato dal Gruppo, in funzione delle ipotesi di budget e dello scenario macroeconomico atteso, e in relazione a scenari di stress. Il capitale economico insieme al capitale a rischio calcolato secondo l'ottica regolamentare costituisce elemento fondamentale per la valutazione di adeguatezza patrimoniale del Gruppo nell'ambito del processo ICAAP.
La valutazione del capitale è inclusa nel reporting aziendale ed è sottoposta trimestralmente al Comitato di Direzione, al Comitato Rischi e Sostenibilità e al Consiglio di Amministrazione, nell'ambito del Tableau de Bord dei rischi di Gruppo. La copertura dei rischi, a seconda della loro natura, frequenza e dimensione d'impatto potenziale, è affidata ad una costante combinazione tra azioni e interventi di attenuazione/immunizzazione, procedure/processi di controllo e protezione patrimoniale.
Con riferimento al conflitto russo-ucraino, il Gruppo sta continuando a monitorare attentamente l'evoluzione delle ricadute della crisi russo-ucraina sull'economia reale e sulle principali variabili finanziarie, conducendo anche specifiche analisi di scenario e di stress con le quali vengono valutati i potenziali impatti in termini di redditività e di adeguatezza patrimoniale. Per quanto il quadro sia in costante evoluzione, escludendo scenari estremi di escalation del conflitto che potrebbero portare a esiti difficilmente valutabili, tali analisi confermano la capacità del Gruppo di garantire – anche attraverso l'attivazione di specifiche azioni – il rispetto dei vincoli regolamentari e dei limiti, più stringenti, fissati internamente.
19 In proposito, si specifica che Intesa Sanpaolo non esercita su Risanamento S.p.A. e sulle sue controllate attività di direzione e coordinamento ai sensi degli artt. 2497 e seguenti del Codice Civile.

Il Gruppo Intesa Sanpaolo, relativamente al recepimento delle riforme degli accordi del Comitato di Basilea ("Basilea 3"), ha intrapreso adeguate iniziative progettuali, ampliando gli obiettivi del Progetto Basilea 2, al fine di migliorare i sistemi di misurazione e i connessi sistemi di gestione dei rischi.
Per quanto riguarda i rischi creditizi, si segnala il recepimento del provvedimento autorizzativo BCE all'utilizzo a fini regolamentari dei nuovi modelli Corporate a partire da marzo 2023.
L'aggiornamento periodico e il relativo allineamento all'evoluzione della normativa dei sistemi IRB nonché la loro estensione procedono in accordo con la Regulatory Roadmap condivisa con i Supervisori.
Per quanto riguarda il rischio di controparte, non si segnalano variazioni nell'ambito di applicazione rispetto al 31 dicembre 2022.
Per quanto attiene ai rischi operativi, il Gruppo ha ottenuto l'autorizzazione all'utilizzo del Metodo Avanzato AMA (modello interno) per la determinazione del relativo requisito patrimoniale a partire dalla segnalazione al 31 dicembre 2009. Non si segnalano variazioni nell'ambito di applicazione rispetto al 31 dicembre 2022.
Il resoconto annuale del processo di controllo prudenziale ai fini di adeguatezza patrimoniale (ICAAP), basato sull'utilizzo esteso delle metodologie interne di misurazione dei rischi, di determinazione del capitale interno e del capitale complessivo disponibile, è stato approvato e inviato alla BCE nel mese di marzo 2023.
Nell'ambito dell'adozione di "Basilea 3", il Gruppo pubblica le informazioni riguardanti l'adeguatezza patrimoniale, l'esposizione ai rischi e le caratteristiche generali dei sistemi preposti alla loro identificazione, misurazione e gestione nel documento denominato Terzo Pilastro di Basilea 3 o "Pillar 3".
Il documento viene pubblicato sul sito Internet (group.intesasanpaolo.com) con cadenza trimestrale.
Al 31 marzo 2023 il Gruppo presenta le seguenti esposizioni per cassa verso controparti residenti in Russia e Ucraina al netto delle garanzie ECA e al lordo/netto delle rettifiche di valore effettuate:
| (milioni di euro) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.03.2023 (*) | 31.12.2022 (**) | |||||||
| Esposizione lorda Esposizione netta |
Esposizione lorda | Esposizione netta | ||||||
| Russia | Ucraina | Russia | Ucraina | Russia | Ucraina | Russia | Ucraina | |
| Crediti verso clientela | 1.530 | 210 | 1.104 | 108 | 1.629 | 216 | 1.168 | 103 |
| Banca Intesa Russia | 321 | - | 176 | - | 372 | - | 205 | - |
| Pravex | - | 101 | - | - | - | 112 | - | - |
| Esposizioni cross-border | 1.209 | 109 | 928 | 108 | 1.257 | 104 | 963 | 103 |
| Crediti verso banche | 764 | 88 | 752 | 87 | 797 | 63 | 782 | 62 |
| Banca Intesa Russia | 719 | - | 710 | - | 751 | - | 740 | - |
| Pravex | - | 88 | - | 87 | - | 63 | - | 62 |
| Esposizioni cross-border | 45 | - | 42 | - | 46 | - | 42 | - |
| Titoli | 16 | 5 | 16 | 2 | 73 | 11 | 41 | 2 |
| Banca Intesa Russia | 12 | - | 12 | - | 13 | - | 13 | - |
| Pravex | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Divisione IMI C&IB | - | - | - | - | 31 | - | 14 | - |
| Divisione Insurance | 4 | 5 | 4 | 2 | 29 | 11 | 14 | 2 |
(*) Oltre alle esposizioni per cassa esposte in tabella, vi sono esposizioni fuori bilancio verso clientela per 115 milioni (106 milioni netti) presso Banca Intesa Russia e 45 milioni (valore lordo e netto) presso Pravex, oltre a 222 milioni (179 milioni netti) di esposizioni fuori bilancio cross border verso clientela residente in Russia netto ECA e 25 milioni (valore lordo e netto) verso clientela residente in Ucraina.
Sono altresì presenti 130 milioni (128 milioni netti) di esposizioni cross border fuori bilancio verso banche residenti Russia e 19 milioni (valore lordo e netto) di esposizioni cross border fuori bilancio verso banche residenti Ucraina.
Si segnala, infine, che le esposizioni cross border verso clientela residente in Ucraina sono, invece, per la parte corporate assistite da garanzie prestate da soggetti statunitensi, mentre per la parte famiglie sia le consistenze al 31 marzo 2023 che l'incremento di circa 5 milioni registratosi rispetto al 31 dicembre 2022 sono principalmente correlate ad esposizioni erogate da parte della controllata VUB a famiglie aventi stabile dimora in Slovacchia.
(**) Oltre alle esposizioni per cassa esposte in tabella, vi sono esposizioni fuori bilancio verso clientela per 126 milioni (113 milioni netti) presso Banca Intesa Russia e 67 milioni (66 milioni netti) presso Pravex oltre a 232 milioni (186 milioni netti) di esposizioni fuori bilancio cross Border verso clientela residente in Russia netto ECA e 27 milioni (valore lordo e netto) verso clientela residente in Ucraina.
Sono altresì presenti 155 milioni (152 milioni netti) di esposizioni cross border fuori bilancio verso banche residenti Russia e 18 milioni (valore lordo e netto) di esposizioni cross border fuori bilancio verso banche residenti Ucraina.
Si segnala, infine, che le esposizioni cross border verso clientela residente in Ucraina sono, invece, per la parte corporate assistite da garanzie prestate da soggetti statunitensi, mentre per la parte famiglie sono principalmente correlate ad esposizioni erogate da parte della controllata VUB a famiglie aventi stabile dimora in Slovacchia.
A fine trimestre le esposizioni verso clientela residue per cassa di Banca Intesa Russia ammontano, in termini di valori lordi, a 321 milioni (176 milioni netti) e quelle di Pravex Bank ammontano a 101 milioni (valore di bilancio nullo in termini netti). Le esposizioni cross border verso clientela residente in Russia (al netto delle garanzie ECA) ammontano a 1.209 milioni (928 milioni netti). A tali valori si aggiungono esposizioni verso banche residenti in Russia per complessivi 764 milioni (752 milioni netti) e verso banche residenti in Ucraina per 88 milioni (87 milioni netti). Le esposizioni in titoli sono residuali.

La pluralità delle esposizioni verso controparti russe20 ed ucraine è essenzialmente rappresentata da crediti alla clientela soggetti a valutazione secondo il principio IFRS 9 "Strumenti finanziari".
Nel corso del trimestre, dopo la significativa riduzione dei rischi creditizi legati al conflitto russo-ucraino realizzata nel 2022 prevalentemente per effetto della cessione a titolo definitivo di due importanti esposizioni (per 2,5 miliardi), si sono registrate leggere riduzioni per estinzioni, rimborso e cessioni (crediti e titoli) per 189 milioni relativi alla Russia e una sostanziale stabilità per l'Ucraina.
A partire da marzo 2022, tra gli ambiti di maggiore attenzione in tema di valutazioni creditizie nel contesto emergenziale innestato dal conflitto in Ucraina, un focus particolare è stato dedicato all'esposizione del Gruppo verso controparti residenti in Russia e Ucraina. In particolare, sono state adottate iniziative ad hoc volte a rafforzare il presidio del rischio di credito, anche attraverso l'aggiornamento della valutazione del merito creditizio, delle controparti aventi residenza o casa madre residente nella Federazione Russa, in Bielorussia ed in Ucraina. In tale contesto si è altresì preso atto del deterioramento di specifiche posizioni che sono state classificate tra le inadempienze probabili e conseguentemente sottoposte a valutazione analitica. Al 31 marzo 2023 non si rilevano complessivamente, nelle società del Gruppo diverse da quelle dei paesi in conflitto, aumenti significativi rispetto al 31 dicembre 2022: i crediti deteriorati per cassa verso controparti residenti in Russia ammontano a 318 milioni e sono relativi a posizioni già classificate al 30 giugno 2022, prevalentemente riferite a due controparti.
I crediti deteriorati della partecipata russa ammontano a 61 milioni, mentre la classificazione integrale a sofferenze del portafoglio della partecipata ucraina ha portato a rilevare 101 milioni di sofferenze.
In linea con la rappresentazione già fornita nelle precedenti Relazioni finanziarie, da ultima quella del Bilancio 2022, per quanto riguarda il portafoglio per il quale non sono stati ravvisati segnali di deterioramento specifici, le scelte metodologiche conseguenti alla crisi russo/ucraina, con riferimento alla valutazione delle esposizioni creditizie, si collocano in sostanziale continuità. Dalle analisi effettuate del principio contabile IFRS 9 e dei correlati Annex, non risultano esservi indicazioni o esemplificazioni volte a delineare specifiche linee guida mirate alla misurazione delle Expected Credit Losses (ECL) in contesti bellici o a definire metodologie specifiche dell'incremento del rischio di credito conseguente a crisi geopolitiche improvvise e gravi come quella attuale. I riferimenti più assimilabili al contesto attuale appaiono essere quelli riportati nelle Application Guidance del principio stesso, che permettono/suggeriscono l'utilizzo del c.d. "collective assessment" ai fini della verifica della sussistenza di un Significant Increase in Credit Risk (SICR) in ottica di staging delle esposizioni creditizie21, nonché, in continuità con i trattamenti impostati per cogliere le criticità di un'altra recente situazione emergenziale quale il COVID-1922, nell'utilizzo di management overlay nel calcolo dell'ECL, al fine di definire le modalità più opportune per incorporare negli accantonamenti gli aspetti legati al conflitto in corso.
Con specifico riferimento alle posizioni cross border, il Gruppo ha quindi deciso di adottare un approccio valutativo fortemente guidato dall'emergere del rischio geopolitico c.d. "di trasferimento", cioè il rischio che le controparti non onorino gli impegni di pagamento del debito a seguito di restrizioni o decisioni del Paese di residenza e non per aspetti direttamente attinenti al loro business, quindi applicato in base al Paese di residenza delle controparti. Tale approccio ha operato sia ai fini della determinazione del SICR e relativa classificazione a Stage 2, che ai fini di calcolo dell'ECL mediante applicazione di management overlay. Tale modalità è stata ritenuta la più opportuna per incorporare accantonamenti legati al rischio paese e geopolitico relativi al conflitto in corso altrimenti non adeguatamente colti dai sistemi di misurazione del rischio normalmente in uso. Nel contempo, sono stati mantenuti i rating relativi alla classe di rischio più alta già attribuiti alle controparti più significative esposte al rischio paese correlato al conflitto.
Nel dettaglio le scelte introdotte ai fini del calcolo ECL sulle esposizioni cross border sono state:
Con riferimento ai crediti verso clientela erogati da Pravex Bank, la situazione di assoluta gravità presente su tutto il territorio ucraino, inoltre, ha portato a definire ai fini della valutazione del portafoglio crediti della banca ucraina controllata un approccio del tutto specifico, fortemente guidato da razionali che hanno tenuto in considerazione le incertezze e gli elementi di rischio connessi al conflitto. È pertanto mantenuta la scelta adottata in sede di Bilancio 2022, alla luce dell'aggravarsi e del prolungarsi del conflitto con le conseguenti ricadute sull'economia ucraina, relativa alla classificazione dei crediti verso clientela della partecipata ucraina tra i crediti deteriorati (Sofferenze), con svalutazione integrale della componente cassa.
Per quanto riguarda Banca Intesa Russia si sono definite scelte prudenziali specifiche, pur tenendo conto peraltro della diversa situazione di rischio/operativa rispetto alla partecipata Ucraina. Si è proceduto quindi all'adozione di un approccio classificatorio e valutativo dei crediti performing che tiene in forte considerazione il rischio geopolitico derivante dalla crisi in corso. Pertanto le valutazioni effettuate sui crediti della controllata scontano un fattore prudenziale determinato centralmente che tiene conto dell'aggravarsi della situazione economica domestica alla luce del protrarsi del conflitto e dell'accresciuto isolamento dell'economia russa. Per effetto degli accantonamenti effettuati la copertura complessiva sui crediti in bonis della controllata russa si attesta a circa il 40,4% sul valore lordo degli stessi.
20 Le marginali esposizioni verso controparti bielorusse sono per semplicità - a questi fini - trattate e indicate congiuntamente alle esposizioni verso la Federazione Russa.
21 In particolare, si vedano IFRS 9 B5.5.1, IFRS 9 B5.5.4, IFRS 9 B5.5.5, IFRS 9 B5.5.18 e IFRS 9 B5.5.52.
22 IFRS 9 and COVID-19: Accounting for expected credit losses applying IFRS 9 Financial Instruments in the light of current uncertainty resulting from the COVID-19 pandemic.
Si segnala, inoltre, l'intervenuta restituzione – tra la fine di marzo e l'inizio di aprile – dell'ammontare infragruppo messo a disposizione di Banca Intesa Russia e originariamente destinato ad un futuro aumento di capitale (la cui concreta effettuazione era stata sospesa in conseguenza degli eventi bellici).
Le somme rimborsate ammontano ad un controvalore di circa 200 milioni di euro, sostanzialmente allineato a quanto inizialmente messo a disposizione.
Per completezza si ricorda che anche per il patrimonio immobiliare, considerata l'estrema incertezza che contraddistingue l'attuale scenario bellico e l'attuale assenza di un mercato immobiliare in Ucraina, si è ritenuto prudente confermare l'azzeramento del valore degli asset ad uso investimento e delle filiali e degli altri immobili ad uso funzionale di Pravex Bank. Per la sola sede centrale di Kiev, tenuto conto della sua funzione strategica rispetto all'esercizio dell'attività bancaria, dell'attuale controllo che è possibile esercitare sullo stato di conservazione dell'immobile e della sua localizzazione, si è valutato di mantenere invariato il valore. Con riferimento al limitato patrimonio immobiliare di Banca Intesa Russia costituito essenzialmente dalla sede centrale di Mosca, invece, non si sono riscontrati elementi tali da dover procedere ad una svalutazione.
Complessivamente, tali processi valutativi sulle esposizioni russe hanno portato alla rilevazione nel primo trimestre dell'esercizio, al lordo degli effetti fiscali, di riprese nette per complessivi 33 milioni, quale effetto compensato tra 52 milioni di riprese di valore nette su crediti e 19 milioni di accantonamenti ad altri fondi rischi ed oneri (aggiuntivi rispetto agli 80 milioni già accantonati a dicembre 2022) effettuati in sede di consolidamento della partecipata Banca Intesa Russia principalmente per azzerare il contributo patrimoniale della stessa al bilancio consolidato di Gruppo, risultato positivo al termine del trimestre per il positivo andamento gestionale della partecipata nel periodo.

Il Gruppo Intesa Sanpaolo dispone di un vasto insieme di tecniche e di strumenti per la misurazione e la gestione dei rischi di credito, in grado di assicurare un controllo analitico della qualità del portafoglio degli impieghi alla clientela e alle istituzioni finanziarie, nonché delle esposizioni soggette a rischio paese.
Per quanto riguarda, in particolare, gli impieghi a clientela, la misurazione del rischio fa ricorso a modelli di rating interni differenziati a seconda del segmento di operatività della controparte (Corporate, SME Retail, Retail, Stati Sovrani, Enti del Settore Pubblico e Banche). Tali modelli consentono di sintetizzare la qualità creditizia della controparte in una misura, il rating, che ne riflette la probabilità di insolvenza con un orizzonte temporale di un anno, calibrata su un livello medio del ciclo economico. I rating calcolati sono, inoltre, raccordati alle classificazioni delle agenzie ufficiali di rating per mezzo di una scala omogenea di riferimento.
Il rating e i fattori mitiganti del credito (garanzie, forme tecniche e covenant) assumono un ruolo fondamentale nel processo di concessione e gestione del credito.
| (milioni di euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci | 31.03.2023 | 31.12.2022 | Variazione | ||||
| Esposizione lorda |
Rettifiche di valore complessive |
Esposizione netta |
Esposizione lorda |
Rettifiche di valore complessive |
Esposizione netta |
Esposizione netta |
|
| Sofferenze | 3.860 | -2.701 | 1.159 | 3.667 | -2.536 | 1.131 | 28 |
| Inadempienze probabili | 6.356 | -2.544 | 3.812 | 6.423 | -2.471 | 3.952 | -140 |
| Crediti Scaduti / Sconfinanti | 550 | -142 | 408 | 552 | -139 | 413 | -5 |
| Crediti Deteriorati | 10.766 | -5.387 | 5.379 | 10.642 | -5.146 | 5.496 | -117 |
| Crediti deteriorati in Stage 3 (soggetti a impairment) Crediti deteriorati valutati al fair value con |
10.700 | -5.371 | 5.329 | 10.597 | -5.134 | 5.463 | -134 |
| contropartita il conto economico | 66 | -16 | 50 | 45 | -12 | 33 | 17 |
| Crediti in bonis | 440.691 | -2.453 | 438.238 | 437.616 | -2.590 | 435.026 | 3.212 |
| Stage 2 | 43.007 | -1.786 | 41.221 | 45.801 | -1.936 | 43.865 | -2.644 |
| Stage 1 | 396.747 | -667 | 396.080 | 390.932 | -654 | 390.278 | 5.802 |
| Crediti in bonis valutati al fair value con contropartita il conto economico |
937 | - | 937 | 883 | - | 883 | 54 |
| Crediti in bonis rappresentati da titoli | 6.182 | -24 | 6.158 | 6.274 | -28 | 6.246 | -88 |
| Stage 2 | 901 | -18 | 883 | 838 | -23 | 815 | 68 |
| Stage 1 | 5.281 | -6 | 5.275 | 5.436 | -5 | 5.431 | -156 |
| Crediti detenuti per la negoziazione | 85 | - | 85 | 86 | - | 86 | -1 |
| Totale finanziamenti verso clientela | 457.724 | -7.864 | 449.860 | 454.618 | -7.764 | 446.854 | 3.006 |
| di cui forborne performing | 6.754 | -531 | 6.223 | 7.473 | -553 | 6.920 | -697 |
| di cui forborne non performing | 3.534 | -1.504 | 2.030 | 3.480 | -1.417 | 2.063 | -33 |
| Finanziamenti verso clientela classificati tra le attività in via di dismissione |
1 | - | 1 | 754 | -386 | 368 | -367 |
Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento e delle attività in via di dismissione.
Al 31 marzo 2023 i crediti deteriorati lordi del Gruppo totalizzavano circa 10,8 miliardi, in lieve aumento rispetto ai 10,6 miliardi di dicembre 2022. La tabella evidenzia come la modesta variazione dell'aggregato (+1,2%) abbia riguardato le posizioni in sofferenza, quale effetto di trasferimenti da altre categorie di crediti deteriorati dal momento che gli ingressi diretti da bonis in tale categoria permangono del tutto marginali.
L'incidenza dei crediti deteriorati lordi sul totale dei finanziamenti a clientela si attestava al 2,4%, comunque stabile rispetto al 2,3% di fine anno (2% a marzo 2023 e 1,9% a dicembre 2022 secondo la definizione EBA). All'interno dell'aggregato, le esposizioni verso Russia e Ucraina sono rimaste invariate a 0,5 miliardi23 .
Dopo la significativa riduzione intervenuta nel corso del 2022 (-4,6 miliardi) in seguito alla dismissione di quei portafogli che non erano stati riclassificati ai sensi dell'IFRS 5 ma erano stati contabilizzati sulla base di quanto previsto dal principio IFRS 9, ossia fattorizzando uno scenario probabilistico di vendita secondo prezzi di mercato, a fine marzo 2023 risultano concluse tutte le attività progettuali rientranti nei piani di de-risking 2021-2022. Come si può notare dalla tabella, lo stock dei finanziamenti che al 31 dicembre 2022 risultavano riclassificati fra le attività in via dismissione si è pressoché azzerato in seguito alla loro cessione.
I flussi complessivi in entrata da crediti in bonis si mantengono su livelli contenuti. Il primo trimestre ha registrato flussi lordi per 0,7 miliardi, in linea con quelli del medesimo periodo 2022 ma in flessione rispetto agli 1,1 miliardi inerenti al quarto
23 0,2 miliardi al netto delle rettifiche di valore.

trimestre. In termini netti, al netto cioè delle uscite verso crediti in bonis, il flusso in entrata è stato di 0,4 miliardi, invariato rispetto al primo trimestre 2022 ma in riduzione dagli 0,8 miliardi del quarto trimestre.
Alla fine del primo trimestre 2023 i crediti deteriorati netti del Gruppo erano scesi a 5,4 miliardi dai 5,5 miliardi del dicembre 2022 (-117 milioni; -2,1%). Si evidenzia un'incidenza delle attività deteriorate nette sul totale dei crediti netti verso clientela stabile all'1,2% (1% in entrambi i periodi in base alla definizione EBA), con una copertura in aumento dal 48,4% al 50%. Più in dettaglio: a marzo 2023 i finanziamenti classificati in sofferenza, al netto delle rettifiche di valore, si quantificavano in 1,2 miliardi (+2,5%), con un'incidenza sul totale dei crediti netti a clientela pari allo 0,3% e un livello di copertura in aumento al 70%. Le inadempienze probabili, pari a 3,8 miliardi (-3,5%), presentavano un'incidenza dello 0,8% e un livello di copertura salito al 40%. I crediti scaduti e sconfinanti ammontavano a 408 milioni (-1,2%), con un'incidenza dello 0,1% e una copertura cresciuta al 25,8%.
I crediti in bonis sono saliti a 438,2 miliardi (+3,2 miliardi; +0,7%) evidenziando un ulteriore calo della quota classificata in Stage 2. La loro copertura è rimasta invariata allo 0,6%.
La policy di Intesa Sanpaolo prevede, ai fini del condizionamento forward-looking dei parametri di stima della ECL, l'utilizzo dello scenario macroeconomico definito ed aggiornato dalla Direzione Studi e Ricerche su base almeno semestrale (giugno/dicembre). Nel corso del 2022, al fine di fattorizzare le previsioni più aggiornate in un contesto di eccezionalità, quale quello derivato dall'avvio del conflitto Russia/Ucraina, tali aggiornamenti sono stati più frequenti.
Le previsioni aggiornate a marzo 2023 dalla Direzione Studi e Ricerche relativamente allo scenario macroeconomico di base presentano, in conseguenza del calo delle tensioni sul mercato energetico, aspetti di miglioramento rispetto a quello utilizzato ai fini del Bilancio 2022. Tuttavia permane un quadro di prospettive economiche ancora caratterizzate da forte incertezza, sulla quale si sono innestati ulteriori fattori, quali le recenti tensioni manifestatesi sui mercati finanziari anche in conseguenza indiretta della forte progressione dei tassi di interesse e di orientamenti di politica monetaria meno chiari.
Di fronte al perdurare di rischi di previsione ed all'emergere di ulteriori elementi di incertezza, non si è ritenuto di procedere all'aggiornamento dello scenario previsionale ai fini del condizionamento forward-looking dei parametri di stima della ECL. Lo scenario utilizzato ai fini del Bilancio 2022 considerava già una significativa incertezza attraverso l'asimmetria degli scenari alternativi, specialmente quello "peggiorativo" sul quale era stato anche innestato un approccio più prudente per la considerazione di assumption maggiormente coerenti con quelle previste dalla BCE, prudenzialità che è stata confermata nel presente Resoconto.
In tema di management overlay per vulnerabilità settoriali Intesa Sanpaolo ha deciso di operare, ai fini del Resoconto intermedio al 31 marzo 2023, in continuità metodologica rispetto a quanto agito ai fini del Bilancio 2022.
Si ricorda che, al 31 dicembre 2022, erano stati adottati dei "post-model adjustment" agli esiti delle metodologie di stima della ECL, nel quadro della flessibilità consentita dal principio IFRS 9 ed alla luce della maggiore prudenza necessaria per le significative incertezze derivanti dal contesto corrente e prospettico.
Infatti, gli esiti delle suddette metodologie, pur incorporando approcci "forward-looking" e gli aggiornamenti dello scenario macroeconomico, sono stati ritenuti non sufficienti da un lato a tener maggiormente conto delle incertezze e dei rischi delle previsioni, dall'altro per le caratteristiche di stima adottate, in quanto basate su una modellistica fortemente ancorata alle relazioni osservate di lungo periodo, che possono essere non pienamente adeguate in un contesto evolutivo che può originarsi da eventi non osservati e non prevedibili quali conflitti e crisi gravi. Nel primo trimestre dall'anno, le incertezze che gravavano sulle previsioni economiche di fine esercizio precedente risultano mitigate dall'evoluzione della crisi energetica, seppure permangano rischi legati al manifestarsi di tensioni sui mercati finanziari e a più confuse prospettive di politica monetaria, come evidenziato al precedente paragrafo.
In tale contesto gli interventi adottati in Bilancio sono stati integralmente confermati, quanto ad approccio. Si ricorda che i post-model adjustment sono stati applicati, con riferimento alla Capogruppo, alle esposizioni relative a controparti:
Anche le banche della Divisione International Subsidiary Banks, in un ampio numero di casi, hanno adottato margini di prudenza, attraverso management overlay, sulla base di valutazioni specifiche del contesto corrente e prospettico e delle caratteristiche dei loro portafogli.
Per quanto concerne gli impatti al 31 marzo 2023, si evidenziano limitati cambiamenti dell'ammontare degli overlay. Nell'insieme, nei fondi rettificativi delle esposizioni performing del primo trimestre dell'anno insistono elementi di prudenza per circa 0,9 miliardi, inclusivi del fattore di ulteriore prudenza richiamato nel precedente paragrafo relativo allo scenario macroeconomico, dato che è in linea con quello di dicembre 2022.
Si riporta di seguito una rappresentazione del VaR gestionale giornaliero del solo portafoglio di trading, fornendo inoltre evidenza dell'esposizione complessiva dei principali risk taking center.
| (milioni di euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2023 | 2022 | ||||||
| 1° trimestre medio |
1° trimestre minimo |
1° trimestre massimo |
4° trimestre medio |
3° trimestre medio |
2° trimestre medio |
1° trimestre medio |
|
| Totale GroupTrading Book (a) | 27,9 | 21,5 | 36,9 | 26,6 | 26,0 | 22,8 | 21,4 |
| di cui: Direzione Tesoreria e Finanza di Gruppo |
5,1 | 4,4 | 6,3 | 6,6 | 7,2 | 6,1 | 3,8 |
| di cui: Divisione IMI C&IB | 25,3 | 19,5 | 34,8 | 24,7 | 26,0 | 21,2 | 17,5 |
La tabella riporta su ogni riga la variabilità storica del VaR gestionale giornaliero calcolato sulla serie storica trimestrale rispettivamente del Gruppo Intesa Sanpaolo (inclusivo delle altre controllate), della Direzione Tesoreria e Finanza di Gruppo e della Divisione IMI C&IB; la stima del valore minimo e del valore massimo sul perimetro complessivo non corrisponde alla somma dei valori individuali di colonna poiché è ricalcolata sulla serie storica aggregata.
(a) Il dato Group Trading Book include il VaR gestionale della Direzione Tesoreria e Finanza di Gruppo, della Divisione IMI C&IB (perimetro Trading Book) e delle altre controllate.
Nel corso del primo trimestre 2023, come evidenziato dalla tabella precedente, rispetto alle medie del quarto trimestre 2022, si rileva una sostanziale stabilità dei rischi gestionali di trading (27,9 milioni nel primo trimestre 2023 e 26,6 milioni nel quarto trimestre 2022).
Con riferimento invece all'andamento complessivo del primo trimestre 2023 rispetto al medesimo periodo del 2022, si rileva un lieve aumento del VaR gestionale di trading. Tale aumento è attribuibile sia ad azioni di portafoglio per la gestione del rischio tasso di interesse che a scenari di mercato caratterizzati da volatilità più elevata rispetto a quella osservata nel medesimo periodo del 2022.
| (milioni di euro) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2023 | 2022 | |||||||
| 1° trimestre medio |
1° trimestre minimo |
1° trimestre massimo |
1° trimestre medio |
1° trimestre minimo |
1° trimestre massimo |
|||
| Totale GroupTrading Book (a) | 27,9 | 21,5 | 36,9 | 21,4 | 15,4 | 28,0 | ||
| di cui: Direzione Tesoreria e Finanza di Gruppo |
5,1 | 4,4 | 6,3 | 3,8 | 2,4 | 5,2 | ||
| di cui: Divisione IMI C&IB | 25,3 | 19,5 | 34,8 | 17,5 | 13,9 | 23,2 |
La tabella riporta su ogni riga la variabilità storica del VaR gestionale giornaliero calcolato sulla serie storica dei primi tre mesi dell'anno rispettivamente del Gruppo Intesa Sanpaolo (inclusivo delle altre controllate), della Direzione Tesoreria e Finanza di Gruppo e della Divisione IMI C&IB; la stima del valore minimo e del valore massimo sul perimetro complessivo non corrisponde alla somma dei valori individuali di colonna poiché è ricalcolata sulla serie storica aggregata.
(a) Il dato Group Trading Book include il VaR gestionale della Direzione Tesoreria e Finanza di Gruppo, della Divisione IMI C&IB (perimetro Trading Book) e delle altre controllate.
La dinamica del VaR di Trading nel corso del primo trimestre 2023 è stata invece principalmente caratterizzata dall'operatività condotta dalla Divisione IMI C&IB. In particolare, come evidenziato dal grafico sottostante, si rileva un graduale aumento attribuibile sia ad azioni di portafoglio per la gestione del rischio tasso di interesse che a nuova volatilità di mercato (ingresso di nuovi scenari di coda).


Analizzando l'andamento della composizione del profilo di rischio del Gruppo per il portafoglio di trading, nel primo trimestre 2023 si osserva la tendenziale prevalenza del rischio credit spread e tasso di interesse, rispettivamente pari al 38% e al 34% del VaR gestionale complessivo. Con riferimento invece ai singoli "risk taking center", si osserva la prevalenza del rischio cambio e tasso di interesse per la Direzione Tesoreria e Finanza di Gruppo (rispettivamente pari al 47% e 40%) e del fattore di rischio credit spread e tasso di interesse per la Divisione IMI C&IB (rispettivamente pari al 42% e 31%).
| 1° trimestre 2023 | Azioni | Tassi | Credit spread |
Cambi | Altri parametri |
Merci |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Direzione Tesoreria e Finanza di Gruppo Divisione IMI C&IB |
6% 11% |
40% 31% |
7% 42% |
47% 5% |
0% 6% |
0% 5% |
| Totale | 9% | 34% | 38% | 10% | 5% | 4% |
(a) La tabella riporta su ogni riga il contributo dei fattori di rischio fatto 100% il capitale a rischio complessivo, distinguendo tra la Direzione Tesoreria e Finanza di Gruppo e la Divisione IMI C&IB, nonché fornendo la distribuzione sul perimetro complessivo di Gruppo, calcolato come media delle stime giornaliere del primo trimestre 2022.
Il controllo dei rischi relativamente all'attività del Gruppo Intesa Sanpaolo si avvale anche di analisi di scenario e prove di stress. A fine marzo, gli impatti di selezionati scenari relativi all'evoluzione di prezzi azionari, tassi di interesse, spread creditizi, tassi di cambio e prezzi delle materie prime sono così sintetizzati nella tabella che segue.
| EQUITY | TASSI D'INTERESSE |
CREDIT SPREAD | CAMBI | MATERIE PRIME | (milioni di euro) INFLAZIONE |
||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Crash | Bullish | +40bps | lower rate |
-25bps | +25bps | -5% | +5% | Crash | Bullish | Up | Down | ||
| Totale Trading Book | 18 | 33 | -31 | 40 | -8 | 9 | 9 | -5 | -23 | -3 | 4 | -4 |

In particolare:
In relazione all'utilizzo del limite complessivo riferito alle attività di trading e al business model Hold To Collect and Sell (HTCS), si rileva nel corso del primo trimestre un aumento del VaR gestionale di mercato da 155 milioni24 a 178 milioni25 .
L'efficacia del modello di calcolo del VaR deve essere monitorata giornalmente per mezzo di analisi di backtesting che, relativamente al perimetro regolamentare, consentono di confrontare:
Il backtesting consente di verificare la capacità del modello di cogliere correttamente, da un punto di vista statistico, la variabilità nella valutazione giornaliera delle posizioni di trading, coprendo un periodo di osservazione di un anno (circa 250 stime). Eventuali criticità relative all'adeguatezza del modello interno sono rappresentate da situazioni in cui le rilevazioni giornaliere dei profitti/perdite di backtesting evidenzino sull'anno di osservazione più di quattro rilevazioni in cui la perdita giornaliera è superiore alla stima del valore a rischio. La normativa vigente richiede che i test retrospettivi siano effettuati considerando sia la serie di P&L effettivi che quelli ipotetici.
Come risulta anche dal grafico che segue, nel corso dell'ultimo anno la misura di VaR regolamentare per Intesa Sanpaolo si è dimostrata sufficientemente conservativa, registrando solo due eccezioni di backtesting dovute ai picchi di volatilità sui fattori di rischio tasso e credito 26. Nel primo trimestre 2023 non si sono registrate eccezioni.

24 Quarto trimestre 2022, VaR gestionale medio.
25 Primo trimestre 2023, VaR gestionale medio.
26 Nelle ultime 250 osservazioni la Banca ha registrato due eccezioni di P&L Effettivo e due eccezioni di P&L Ipotetico. Per il conteggio complessivo, come da normativa di riferimento, si conta il massimo tra le eccezioni di P&L Effettivo e le eccezioni di P&L Ipotetico, risultano dunque due eccezioni di backtesting nel corso dell'ultimo anno.

Non si evidenziano impatti significativi deI conflitto russo-ucraino sulle metriche di misurazione dei rischi di mercato del portafoglio di negoziazione del Gruppo.
Il rischio di tasso di interesse generato dal portafoglio bancario del Gruppo Intesa Sanpaolo, misurato mediante la Shift sensitivity del valore, si è attestato a fine marzo 2023 ad un valore pari a -826 milioni.
La sensitivity del margine di interesse – nell'ipotesi di variazione di +50, -50 e di +100 punti base dei tassi – ammonta, a fine marzo 2023, rispettivamente a 223 milioni, -487 milioni e 253 milioni.
Il rischio tasso, misurato in termini di VaR, ha registrato a fine marzo 2023 un valore pari a 522 milioni.
Il rischio di prezzo generato dal portafoglio azionario di minoranza quotato, rilevato con uno shock dei prezzi di +/-10%, ammonta a fine marzo 2023 a 65 milioni.
Nella tabella sottostante si fornisce una rappresentazione dell'andamento delle principali misure di rischio nel corso del primo trimestre 2022 relativamente al portafoglio bancario del Gruppo.
| 1° trimestre 2023 | 31.03.2023 | (milioni di euro) 31.03.2022 |
|||
|---|---|---|---|---|---|
| medio | minimo | massimo | |||
| Shift Sensitivity del Fair Value +100 bp | -964 | -826 | -1.087 | -826 | -1.810 |
| Shift Sensitivity del Margine di Interesse -50bp | -503 | -448 | -575 | -487 | -782 |
| Shift Sensitivity del Margine di Interesse +50bp | 363 | 223 | 495 | 223 | 920 |
| Shift Sensitivity del Margine di Interesse +100bp | 25 | 134 | -313 | 253 | 1.622 |
| Value at Risk Tasso d'interesse | 496 | 427 | 538 | 522 | 546 |
Infine, nella tabella seguente si fornisce un'analisi di sensitività del portafoglio bancario al rischio di prezzo, che mette in rilievo l'impatto sul Patrimonio Netto, simulando uno shock dei prezzi pari a ±10%, per le sopracitate partecipazioni di minoranza quotate, detenute in prevalenza nel business model HTCS.
| Impatto sul patrimonio netto al 31.03.2023 |
(milioni di euro) Impatto sul patrimonio netto al 31.03.2022 |
||
|---|---|---|---|
| Shock di prezzo | 10% | 65 | -166 |
| Shock di prezzo | -10% | -65 | 166 |
Non si evidenziano impatti significativi deI conflitto russo-ucraino sulle metriche di misurazione dei rischi di mercato del portafoglio bancario del Gruppo.

La posizione di liquidità del Gruppo, sostenuta da adeguate attività liquide di elevata qualità (HQLA) e dal significativo contributo di raccolta stabile da clientela, si è mantenuta nel primo trimestre dell'esercizio 2023 ampiamente all'interno dei limiti di rischio previsti dalla vigente Policy di Liquidità di Gruppo.
Entrambi i livelli degli indicatori regolamentari LCR - Liquidity Coverage Ratio (Coefficiente di copertura della liquidità) e NSFR – Net Stable Funding Ratio (Coefficiente netto di finanziamento stabile) risultano superiori ai requisiti minimi normativi. Nel corso degli ultimi 12 mesi, il Liquidity Coverage Ratio del Gruppo Intesa Sanpaolo, misurato secondo il Regolamento Delegato (UE) n. 2015/61, si è attestato in media al 175,6% (181,9% a dicembre 2022).
A fine marzo 2023, il valore di tutte le riserve di liquidità disponibili del Gruppo ammonta a complessivi 166 miliardi (177,7 miliardi a fine dicembre 2022), di cui 148,3 miliardi (172,5 miliardi a fine 2022) rappresentati da riserve HQLA disponibili a pronti presso le Tesorerie del Gruppo e 17,7 miliardi (5,2 al 31 dicembre 2022) riferiti ad altre riserve marketable e/o stanziabili presso le Banche Centrali, incluse le auto-cartolarizzazioni retained.
| (milioni di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|
| DISP. A PRONTI (netto haircut) |
||||
| 31.03.2023 | 31.12.2022 | |||
| Riserve di Liquidità HQLA | 148.267 | 172.528 | ||
| Cassa e Depositi presso Banche Centrali (HQLA) | 69.344 | 109.792 | ||
| Titoli altamente Liquidi (HQLA) | 70.845 | 55.931 | ||
| Altri titoli HQLA non computati in LCR | 8.078 | 6.805 | ||
| Altre Riserve stanziabili e/o marketable | 17.713 | 5.222 | ||
| Totale Riserve di Liquidità di Gruppo | 165.980 | 177.750 |
Al 31 marzo 2023, il NSFR del Gruppo Intesa Sanpaolo, sostenuto da una solida base di raccolta stabile della clientela, da adeguata raccolta cartolare wholesale di medio-lungo termine e dalla raccolta TLTRO con BCE, è pari al 124,6% (126% a fine dicembre 2022).
Anche le prove di stress, in considerazione dell'elevata disponibilità delle riserve di liquidità, mostrano per il Gruppo risultati superiori alla soglia limite, con un avanzo di liquidità in grado di fronteggiare fuoriuscite di cassa straordinarie per un periodo di tempo superiore a 3 mesi.
Adeguata e tempestiva informativa sull'evolversi delle condizioni di mercato e della posizione della Banca e/o del Gruppo è regolarmente rilasciata agli Organi aziendali e ai Comitati interni, al fine di assicurare la piena conoscenza e governabilità dei fattori di rischio prevalenti.
Alla luce delle contenute esposizioni verso controparti russe e ucraine, la posizione consolidata di liquidità del Gruppo non ha subito impatti apprezzabili derivanti dal conflitto russo-ucraino.

| (milioni di euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività/Passività misurate al fair value | 31.03.2023 | 31.12.2022 | |||||
| Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | ||
| 1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a | |||||||
| conto economico | 110.612 | 30.891 | 8.658 | 108.649 | 33.035 | 8.932 | |
| a) Attività finanziarie detenute per la negoziazione | 11.716 | 29.787 | 187 | 10.381 | 32.043 | 183 | |
| di cui: titoli di capitale | 978 | - | 22 | 860 | - | 22 | |
| di cui: OICR | 295 | 4 | 21 | 264 | 5 | 21 | |
| b) Attività finanziarie designate al fair value | - | 1 | - | - | 1 | - | |
| c) Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate | |||||||
| al fair value | 98.896 | 1.103 | 8.471 | 98.268 | 991 | 8.749 | |
| di cui: titoli di capitale | 5.301 | 128 | 319 | 5.059 | 107 | 309 | |
| di cui: OICR | 87.339 | 195 | 6.702 | 87.284 | 191 | 6.655 | |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto | |||||||
| sulla redditività complessiva | 116.356 | 10.446 | 543 | 108.301 | 10.567 | 640 | |
| di cui: titoli di capitale | 443 | 514 | 322 | 513 | 517 | 325 | |
| 3. Derivati di copertura | - | 9.112 | - | - | 10.075 | - | |
| 4. Attività materiali | - | - | 7.102 | - | - | 7.151 | |
| 5. Attività immateriali | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | 226.968 | 50.449 | 16.303 | 216.950 | 53.677 | 16.723 | |
| 1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione | 7.553 | 37.994 | 135 | 7.285 | 39.085 | 142 | |
| 2. Passività finanziarie designate al fair value | 147 | 64.814 | 31 | - | 62.977 | 30 | |
| 3. Derivati di copertura | - | 5.216 | - | - | 5.517 | - | |
| Totale | 7.700 | 108.024 | 166 | 7.285 | 107.579 | 172 |
La tabella sopra esposta riporta i dati relativi all'intero Gruppo, incluso le compagnie assicurative che, come riportato nell'Introduzione al Resoconto intermedio, per la prima volta applicano l'IFRS 9 Strumenti finanziari, la cui applicazione era stata differita in virtù del c.d. "Deferral Approach". I saldi patrimoniali sono confrontati con il 31 dicembre 2022 modificato a seguito dell'applicazione retrospettiva del citato principio.
Osservando la tabella, con riferimento alle attività, gli strumenti di livello 3, che presentano la maggiore discrezionalità nella determinazione del fair value, rappresentano una quota contenuta del portafoglio, con un'incidenza del 5,55% sul totale delle attività (5,82% al 31 dicembre 2022). Tra le attività finanziarie di livello 3, la quota principale è rappresentata dalle quote di OICR tra cui, nell'ambito delle Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value, si segnalano 287 milioni rappresentati da quote del Fondo Atlante e dell'Italian Recovery Fund attivati nell'ambito della normativa a sostegno del sistema bancario.
La voce Attività materiali valutate al fair value di livello 3 include il patrimonio immobiliare e il patrimonio artistico di pregio e rappresentano il 43,56% delle attività di bilancio al fair value di livello 3.
Il 77,3% delle attività valutate al fair value è misurato attraverso il ricorso a quotazioni di mercato, quindi senza lasciare alcuna discrezionalità al valutatore.
Il 93,21% delle passività al fair value è imputabile al livello 2 ed in particolare alle Passività finanziarie designate al fair value.

| (milioni di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività/Passività misurate al fair value | Livello 1 | 31.03.2023 Livello 2 |
Livello 3 | Livello 1 | 31.12.2022 Livello 2 |
Livello 3 |
| 1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico |
12.950 | 30.507 | 3.636 | 11.311 | 32.672 | 3.594 |
| a) Attività finanziarie detenute per la negoziazione | 11.686 | 29.779 | 187 | 10.331 | 32.008 | 183 |
| di cui: titoli di capitale | 978 | - | 22 | 860 | - | 22 |
| di cui: OICR | 295 | 4 | 21 | 264 | 5 | 21 |
| b) Attività finanziarie designate al fair value | - | 1 | - | - | 1 | - |
| c) Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
1.264 | 727 | 3.449 | 980 | 663 | 3.411 |
| di cui: titoli di capitale | 124 | 128 | 241 | 122 | 107 | 242 |
| di cui: OICR | 1.140 | 195 | 2.428 | 858 | 191 | 2.401 |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva di cui: titoli di capitale 3. Derivati di copertura 4. Attività materiali 5. Attività immateriali |
47.442 443 - - - |
6.935 508 9.084 - - |
406 322 - 7.095 - |
41.937 513 - - - |
7.422 510 10.062 - - |
357 325 - 7.144 - |
| Totale | 60.392 | 46.526 | 11.137 | 53.248 | 50.156 | 11.095 |
| 1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione | 7.553 | 37.993 | 135 | 7.285 | 39.085 | 142 |
Per le società bancarie gli strumenti di livello 3 rappresentano il 9,43% delle attività di portafoglio (9,69% al 31 dicembre 2022).
La voce Attività materiali valutate al fair value il livello 3 include il patrimonio immobiliare e il patrimonio artistico di pregio e rappresenta il 63,7% delle attività di bilancio al fair value di livello 3.
Il 51,16% delle attività finanziarie valutate al fair value del comparto bancario è imputato a Livello 1.
Le passività al fair value sono prevalentemente misurate con input di livello 2 (87,25% del totale delle passività).
| (milioni di euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività/Passività misurate al fair value | 31.03.2023 | 31.12.2022 | |||||
| Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | ||
| 1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico |
97.662 | 384 | 5.022 | 97.338 | 363 | 5.338 | |
| a) Attività finanziarie detenute per la negoziazione | 30 | 8 | - | 50 | 35 | - | |
| di cui: titoli di capitale | - | - | - | - | - | - | |
| di cui: OICR | - | - | - | - | - | - | |
| b) Attività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | - | - | |
| c) Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
97.632 | 376 | 5.022 | 97.288 | 328 | 5.338 | |
| di cui: titoli di capitale | 5.177 | - | 78 | 4.937 | - | 67 | |
| di cui: OICR | 86.199 | - | 4.274 | 86.426 | - | 4.254 | |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva di cui: titoli di capitale |
68.914 - |
3.511 6 |
137 - |
66.364 - |
3.145 7 |
283 - |
|
| 3. Derivati di copertura | - | 28 | - | - | 13 | - | |
| 4. Attività materiali | - | - | 7 | - | - | 7 | |
| 5. Attività immateriali | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | 166.576 | 3.923 | 5.166 | 163.702 | 3.521 | 5.628 | |
| 1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione | - | 1 | - | - | - | - | |
| 2. Passività finanziarie designate al fair value | - | 54.099 | - | - | 54.212 | - | |
| 3. Derivati di copertura | - | 110 | - | - | 171 | - | |
| Totale | - | 54.210 | - | - | 54.383 | - |
Per le compagnie assicurative gli strumenti di livello 3 rappresentano una quota molto contenuta del portafoglio; con riferimento alle Attività l'incidenza è pari al 2,94% (3,26% al 31 dicembre 2022).
Il 94,8% delle attività finanziarie valutate al fair value del comparto assicurativo è imputato a Livello 1.
Le passività al fair value sono interamente misurate con input di livello 2.
L'esposizione al rischio in prodotti strutturati di credito si attesta al 31 marzo 2023 a 3.454 milioni, con un incremento netto di 151 milioni rispetto allo stock di 3.303 milioni del 31 dicembre 2022. L'esposizione include investimenti in CLO (Collateralized Loan Obligations) per 1.864 milioni, in ABS (Asset Backed Securities) per 1.519 milioni ed in CDO (Collateralized Debt Obligations) per 71 milioni, che si confermano quale operatività marginale anche nel 2023.
| (milioni di euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Categorie contabili | 31.03.2023 | 31.12.2022 | variazioni | ||||
| Collateralized Loan Obligations |
Asset Backed Securities |
Collateralized Debt Obligations |
Totale | assolute | % | ||
| Attività finanziarie detenute per la negoziazione | 345 | 468 | - | 813 | 817 | -4 | -0,5 |
| Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
- | 3 | - | 3 | 3 | - | - |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
930 | 766 | - | 1.696 | 1.545 | 151 | 9,8 |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 589 | 282 | 71 | 942 | 938 | 4 | 0,4 |
| Totale | 1.864 | 1.519 | 71 | 3.454 | 3.303 | 151 | 4,6 |
La presente informativa include, quali prodotti strutturati di credito, titoli di debito detenuti dal Gruppo il cui tranching all'emissione presenti diversi gradi di subordinazione e che non siano stati emessi nell'ambito di operazioni originate da entità del Gruppo Intesa Sanpaolo e da Public Entity, oltre che di operazioni con cui il Gruppo finanzia la propria clientela corporate e financial institution (operatività posta in essere dal Gruppo per il tramite della controllata Duomo Funding Plc).
La dinamica del portafoglio nel primo trimestre 2023, sempre volta a cogliere le opportunità di mercato, denota complessivamente maggiori investimenti rispetto alle cessioni ed ai rimborsi per 151 milioni ed è principalmente ascrivibile all'operatività della Divisione IMI Corporate & Investment Banking.
Nello specifico, le esposizioni valutate al fair value (titoli di debito ABS e CLO), che passano da 2.365 milioni di dicembre 2022 a 2.512 milioni di marzo 2023 con un incremento di 147 milioni, sono riferibili a maggiori investimenti delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva per +151 milioni ed a maggiori rimborsi e cessioni delle attività detenute per la negoziazione per -4 milioni, a cui occorre aggiungere incrementi netti di +4 milioni delle attività valutate al costo ammortizzato (titoli di debito ABS, CLO e CDO) le quali, da una consistenza di 938 milioni a dicembre 2022, si attestano a 942 milioni a marzo 2023.
Da un punto di vista economico, il risultato complessivo al 31 marzo 2023 di +3 milioni, si confronta con il risultato del primo trimestre 2022 di -4 milioni.
La performance delle attività detenute per la negoziazione, voce 80 del conto economico, ammonta a +1 milione ed è riferibile alle esposizioni in ABS e CLO, +3 milioni da impatti realizzativi e -2 milioni da effetti valutativi, mentre al 31 marzo 2022 era stata di -4 milioni, afferente ad effetti valutativi per -5 milioni e ad utili da realizzo pari a +1 milione.
Il risultato delle attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value risulta nullo al 31 marzo 2023, come nel primo trimestre dell'anno precedente.
Le esposizioni in titoli di debito classificati tra le attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, registrano al 31 marzo 2023 una variazione positiva di fair value di +4 milioni a riserva di patrimonio netto (da riserva di -44 milioni di dicembre 2022 a -40 milioni di marzo 2023); nell'anno in corso non si rilevano invece impatti da cessioni sul portafoglio, che erano stati di -1 milione nel precedente esercizio.
Sui titoli di debito classificati tra le attività valutate al costo ammortizzato, il risultato al 31 marzo 2023 di +2 milioni, sostanzialmente riferibile a componenti valutative per riprese di valore, si confronta con l'impatto di +1 milione del primo trimestre 2022, anch'esso per effetti valutativi.
| (milioni di euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Risultati di conto economico | 31.03.2023 | 31.03.2022 | variazioni | ||||
| per categoria contabile | Collateralized Asset Collateralized Loan Backed Debt Obligations Securities Obligations |
Totale | assolute | % | |||
| Attività finanziarie detenute per la negoziazione | - | 1 | - | 1 | -4 | 5 | |
| Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
- | - | - | - | - | - | - |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | -1 | -1 | |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
- | 2 | - | 2 | 1 | 1 | |
| Totale | - | 3 | - | 3 | -4 | 7 |
Agli effetti di questa rilevazione, sono considerate Special Purpose Entities (SPE) le entità legali costituite per il raggiungimento di uno specifico obiettivo, ben definito e limitato (raccolta fondi sul mercato, acquisizione/cessione/gestione di determinati assets, sia per la realizzazione di operazioni di cartolarizzazione di attivi, sia per la provvista di fondi attraverso operazioni di autocartolarizzazione ed emissione di Obbligazioni Bancarie Garantite, sviluppo e/o finanziamento di specifiche iniziative di business, operazioni di leveraged buy out, gestione del rischio di credito connesso al proprio portafoglio).
Sponsor dell'operazione è, di norma, un soggetto che chiede la strutturazione dell'operazione che coinvolge la SPE al fine di raggiungere determinati obiettivi. A volte lo sponsor può essere la Banca stessa, che costituisce una SPE per conseguire uno degli obiettivi sopra citati.
Per le categorie di SPE identificate come entità strutturate non consolidate non si segnalano modifiche ai criteri in base ai quali il Gruppo Intesa Sanpaolo decide per l'inserimento o meno delle società nel perimetro di consolidamento rispetto a quanto già riportato nel Bilancio 2022.
Con riferimento ai programmi di emissione di Obbligazioni Bancarie Garantite (Covered Bond), nell'ambito del programma di emissione di OBG garantito da ISP CB Pubblico la serie retained n. 14 è stata parzialmente estinta nel mese di gennaio per un ammontare di 200 milioni, portando il nominale a residui 800 milioni.
A valere sul programma garantito da UBI Finance sempre in gennaio è scaduta la serie n. 18 per un ammontare di 1,250 miliardi.
Nell'ambito del programma garantito da ISP OBG nel mese di febbraio è giunta a scadenza la serie retained n. 19 per un ammontare di 1,375 miliardi.
A valere sul programma di emissione garantito da ISP CB Ipotecario a marzo è infine scaduta la serie n. 19 per un ammontare di 1,250 miliardi.

La BCE ha pubblicato, nel 2017, specifiche Linee Guida sulle Leveraged Transactions ("Guidance on Leveraged Transactions"), che si applicano a tutti gli enti significativi sottoposti alla vigilanza diretta della BCE stessa. Obiettivo dichiarato della regolamentazione è il rafforzamento dei presidi aziendali sulle operazioni qualificate "a leva", in presenza di un loro incremento a livello globale e in un contesto di mercato fortemente competitivo, caratterizzato da un periodo prolungato di tassi bassi e dalla conseguente ricerca di rendimenti.
Il perimetro oggetto delle Linee Guida della BCE include, oltre alle esposizioni nei confronti di soggetti la cui maggioranza del capitale è detenuta da uno o più sponsor finanziari, anche le esposizioni nelle quali il livello di leva finanziaria del prenditore, misurato come rapporto tra Indebitamento finanziario complessivo e MOL, risulti superiore a 4. Sono peraltro esplicitamente escluse dal perimetro delle Leveraged Transactions le controparti con rating in area Investment Grade, persone fisiche, istituti di credito, istituti finanziari e società del settore finanziario in genere, enti pubblici, enti "no profit", nonché le controparti con affidamenti al di sotto di una certa soglia di materialità (5 milioni), le controparti SME Retail e quelle SME Corporate (quest'ultime se non possedute da sponsor finanziario). Sono inoltre escluse le operazioni di specialised lending (project finance, real estate e object financing) e alcune altre tipologie di affidamenti, quali le operazioni di trade finance.
Al 31 marzo 2023 per il Gruppo Intesa Sanpaolo le operazioni che rispondono alla definizione di "Leveraged Transactions" delle Linee Guida BCE ammontano a circa 26,2 miliardi, riferiti a 1.891 linee di credito. Lo stock risulta in linea con le evidenze dell'ultimo trimestre 2022 (26,2 miliardi il dato corrispondente al 31 dicembre 2022); la dinamica è determinata sostanzialmente da nuovi ingressi che hanno compensato le uscite e le riduzioni di saldo su posizioni già in portafoglio.
Si segnala che, coerentemente con quanto richiesto dalle Linee Guida BCE, nell'ambito del Credit Risk Appetite sono stati sottoposti all'approvazione del Consiglio di Amministrazione specifici limiti per lo stock in essere di Leveraged Transactions e limiti sui flussi di nuove operazioni, in linea con l'appetito di rischio della Banca su questa tipologia di operatività.
La consistenza del portafoglio hedge fund di Capogruppo al 31 marzo 2023 si attesta a 198 milioni per il trading book ed a 186 milioni per il banking book per complessivi 384 milioni, a fronte rispettivamente di 173 milioni e di 184 milioni al 31 dicembre 2022 per complessivi 357 milioni.
Gli investimenti nel portafoglio di banking book sono contabilizzati nella categoria delle attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value e riguardano fondi che adottano strategie di investimento a medio/lungo termine e con tempi di riscatto superiori a quelli previsti per i fondi UCITS (Undertakings for Collective Investment Schemes in Transferable Securities).
Nel primo trimestre 2023 si è registrato un incremento degli stock rispetto al fine anno precedente di 27 milioni, dinamica che denota una maggiore attività di investimento, prioritariamente a valere su hedge fund UCITS (Undertakings for Collective Investment Schemes in Transferable Securities) che meglio soddisfano i requisiti di assorbimento patrimoniale, in continuità all'azione intrapresa nell'anno 2022 ed in coerenza alla normativa CRR2 entrata in vigore il 30 giugno 2021.
Quanto agli effetti economici, al 31 marzo 2023 si rileva un risultato complessivamente positivo per +4 milioni, afferente interamente ad effetti valutativi di fondi in portafoglio tra le attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value (+3 milioni) e tra le attività detenute per la negoziazione (+1 milione), mentre nel primo trimestre del precedente esercizio si era registrata una performance economica complessiva di +3 milioni, totalmente riconducibile a componenti valutative delle attività finanziarie detenute per la negoziazione.
Nel Gruppo Intesa Sanpaolo oltre a Capogruppo, si rileva che al 31 marzo 2023 risultano nel portafoglio di Eurizon Capital SGR hedge fund per 51 milioni (a dicembre 2022 erano pari a 50 milioni), con un impatto a conto economico nell'anno di +1 milione da effetti valutativi (al 31 marzo 2022 era di -1 milione). Questi ultimi sono detenuti secondo una logica di seeding, che prevede la costituzione di un portafoglio di servizio composto da quote di fondi comuni di investimento per i quali è stata avviata la commercializzazione, a sostegno dei fondi stessi.
Considerando i soli rapporti con clientela, alla data del 31 marzo 2023, il Gruppo Intesa Sanpaolo presentava, in relazione all'operatività di intermediazione in derivati con le controparti clientela retail, imprese non finanziarie ed enti ed amministrazioni pubbliche (escluse quindi, oltre alle istituzioni creditizie, anche le imprese finanziarie e quelle assicurative) un fair value positivo, al lordo degli accordi di netting, pari a 2.833 milioni (3.049 milioni al 31 dicembre 2022). Il valore nozionale di tali derivati era pari a 31.838 milioni (29.872 milioni al 31 dicembre 2022).
Si segnala che il fair value positivo dei contratti in essere con i 10 clienti più esposti era di 1.697 milioni (1.726 milioni al 31 dicembre 2022).
Per contro, il fair value negativo riferito al totale dei contratti in essere, determinato con gli stessi criteri, per le medesime tipologie di contratti, nei confronti delle stesse controparti, risultava - sempre alla data del 31 marzo 2023 - pari a 5.198 milioni (6.149 milioni al 31 dicembre 2022). Il valore nozionale di tali derivati era pari a 72.195 milioni, (74.174 milioni al 31 dicembre 2022).
Il fair value degli strumenti finanziari derivati stipulati con la clientela è stato determinato tenendo conto, come per tutti gli altri derivati OTC, della qualità creditizia delle singole controparti (cosiddetto bilateral Credit Value Adjustment). Sui contratti in rimanenza al 31 marzo 2023, ciò ha comportato la rilevazione a conto economico, nell'ambito del "Risultato netto dell'attività di negoziazione", di un impatto negativo di 4 milioni (impatto positivo di 102 milioni al 31 dicembre 2022).
Per quanto concerne le metodologie utilizzate nella determinazione del fair value degli strumenti finanziari, si rinvia ai paragrafi specificatamente dedicati a tale argomento nell'ambito del Bilancio del 2022.
Si precisa che i valori sopra riportati non includono i fair value dei derivati embedded in obbligazioni strutturate emesse nonché le relative coperture poste in essere dal gruppo.

Il rischio operativo è definito come il rischio di subire perdite derivanti dall'inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni27 .
Il Gruppo Intesa Sanpaolo ha da tempo definito il framework complessivo per il governo dei rischi operativi, stabilendo normativa e processi organizzativi per la misurazione, la gestione e il controllo degli stessi.
Per la determinazione del requisito patrimoniale, il Gruppo adotta una combinazione dei Metodi previsti dalla normativa (metodo avanzato in partial use con i metodi standardizzato e base); l'assorbimento patrimoniale così ottenuto è di 2.039 milioni al 31 marzo 2023, invariato rispetto al 31 dicembre 2022.
Per quanto concerne i rischi operativi, con riferimento al primo trimestre 2023 non vi sono specifici aggiornamenti da riportare e si rimanda a quanto descritto nella medesima sezione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2022.
I rischi connessi alle vertenze legali sono oggetto di attenta analisi da parte sia della Capogruppo sia delle singole società del Gruppo interessate. In presenza di vertenze per le quali risulta probabile un esborso ed è possibile effettuare una stima attendibile del relativo ammontare, si provvede ad effettuare stanziamenti ai Fondi per rischi ed oneri.
Con riguardo alle vertenze rilevanti in corso, si segnalano di seguito le evoluzioni significative del trimestre, rinviando per il pregresso e per l'illustrazione puntuale delle singole vertenze rilevanti alla Nota integrativa consolidata del Bilancio 2022 del Gruppo Intesa Sanpaolo.
Nel maggio 2020 Intesa Sanpaolo Vita S.p.A. (ISP Vita) ha perfezionato un'operazione di investimento nella società RBM Assicurazione Salute S.p.A. (ora Intesa Sanpaolo RBM Salute S.p.A.), detenuta dalla società RB Hold S.p.A. riferibile alla famiglia del Dott. Roberto Favaretto. Nel maggio 2022 ISP Vita ha inviato al socio di minoranza RB Hold una richiesta di indennizzo ai sensi e per gli effetti del contratto di investimento in relazione all'emergere di situazioni che hanno dato luogo (o potrebbero dar luogo) a passività quantificabili, allo stato, in oltre 129 milioni.
RB Hold ha respinto ogni addebito e nella seconda decade di luglio, con la famiglia Favaretto, ha presentato una domanda alla Camera Arbitrale di Milano contro ISP Vita deducendo l'invalidità di alcune clausole del contratto di investimento e del patto parasociale del 2020, inadempimenti contrattuali e violazione di regole di buona fede e correttezza, con una richiesta di risarcimento di danni per complessivi 423,5 milioni.
ISP Vita, nel termine assegnato del 5 settembre 2022, ha depositato la risposta alla Camera Arbitrale, contestando integralmente le argomentazioni avversarie ed anzi formulando domanda riconvenzionale di pagamento di un importo complessivo pari a 129,4 milioni, per violazione, da parte di RB Hold, di dichiarazioni e garanzie rilasciate e di impegni assunti con il contratto di investimento, nonché dell'obbligo di comportamento secondo correttezza e buona fede, integralmente richiamando le contestazioni illustrate nella richiesta di indennizzo del maggio 2022.
Nel mese di marzo 2023 ISP Vita, RB Hold e la famiglia Favaretto hanno raggiunto un accordo per mezzo del quale, oltre a disciplinare la cessione immediata da parte di RB Hold della residua partecipazione in Intesa Sanpaolo RBM Salute in favore di ISP Vita, ora proprietaria al 100%, le parti hanno convenuto di risolvere bonariamente, senza riconoscimento alcuno delle pretese reciprocamente avanzate, l'Arbitrato di cui in parola, concordando di procedere a formalizzare dinnanzi alla Camera Arbitrale di Milano la rinuncia alle domande rispettivamente introdotte.
La causa è connessa ad un contratto di locazione risolto da una delle società controllate nel 2010. Nel corso del 2011 il conduttore ha promosso giudizio in sede civile e nel corso del 2021 ha integrato la pretesa iniziale, formulando nuove domande ed elevando – conseguentemente – l'ammontare complessivo delle pretese a circa 31 milioni di euro.
A luglio 2022 il Tribunale ha rigettato tutte le pretese della società attrice, ritenendo quest'ultima carente della legittimazione ad agire. Contro tale decisione la controparte ha presentato appello.
Nel mese di dicembre 2022 la Corte di Appello ha parzialmente accolto l'impugnazione di controparte, condannando una delle due società convenute al pagamento di circa 9,5 milioni di euro. La decisione è stata impugnata dinanzi alla Corte Suprema ungherese, che ha disposto la sospensione della sentenza.
In data 11 aprile 2023 è stato depositato dispositivo di pronuncia favorevole alla controllata, in accoglimento delle ragioni sostenute da quest'ultima.
Le società controllate di Intesa Sanpaolo si erano attivate nel 2012 per il riconoscimento dei crediti vantati nei confronti del conduttore in virtù di canoni di locazione non saldati. Tale procedimento è tuttora in corso.
Per quanto riguarda il procedimento penale pendente davanti alla Procura della Repubblica di Milano, nel mese di gennaio 2023 si è avuta conferma del deposito della richiesta di archiviazione nei confronti dei due gestori indagati, con la formula "perché il fatto non costituisce reato". La richiesta di archiviazione è stata formulata anche nei confronti di altri due dipendenti, con la formula "per non aver commesso il fatto", non essendo emerso alcun elemento a loro carico nel corso delle indagini. Su dette richieste di archiviazione dovrà ora decidere il GIP.
27 Per la componente di perdite economiche, nel rischio operativo sono compresi anche i rischi: legale, di condotta, di non conformità, di financial crime, fiscale, IT e cyber, di sicurezza fisica, di continuità operativa, terze parti, qualità dei dati, frode, di processo e l'employer risk. Sono esclusi rischi strategici e di reputazione.

Quanto alle attività potenziali ed in particolare al contenzioso IMI/SIR si ricorda che a seguito della sentenza del 2006 passata in giudicato con cui era stata accertata la responsabilità penale del giudice Metta corrotto (e dei correi Rovelli, Acampora, Pacifico e Previti), i responsabili erano stati condannati al risarcimento dei danni, rimettendone la relativa quantificazione al giudice civile. Intesa Sanpaolo aveva quindi promosso una causa presso il Tribunale di Roma per ottenere la condanna dei suddetti responsabili al risarcimento del danno.
Con sentenza del maggio 2015, il Tribunale di Roma ha provveduto a quantificare i danni patrimoniali e non patrimoniali in favore di Intesa Sanpaolo e a condannare Acampora e Metta – nonché in solido con quest'ultimo (ai sensi della Legge n. 117 del 1988 sulla responsabilità dei magistrati) la Presidenza del Consiglio dei Ministri – al pagamento in favore di Intesa Sanpaolo di 173 milioni al netto del prelievo fiscale, oltre interessi legali a decorrere dal 1° febbraio 2015 sino al soddisfo, e al ristoro delle spese legali. L'importo della condanna teneva conto di quanto ricevuto dalla Banca a seguito di transazioni nel frattempo intervenute con la famiglia Rovelli e con le controparti Previti e Pacifico.
La Corte d'Appello di Roma nel luglio 2016 ha sospeso l'efficacia esecutiva della sentenza di primo grado per la somma eccedente l'importo di 130 milioni oltre accessori e spese, rinviando la causa per la precisazione delle conclusioni a giugno 2018. Per effetto di questa decisione, a dicembre 2016 la Presidenza del Consiglio dei Ministri aveva accreditato a favore di Intesa Sanpaolo la somma di 131.173.551,58 euro (corrispondenti ai 130 milioni di cui all'ordinanza, oltre ad interessi legali e spese liquidate). Onde evitare contestazioni, si era proceduto a richiedere ed incassare solo l'importo esatto del dispositivo stesso, senza operare il c.d. "gross-up". Il 16 aprile 2020 è stata depositata la sentenza della Corte d'Appello di Roma che ha sostanzialmente confermato la pronuncia resa dal Tribunale, pur riducendo l'importo del danno non patrimoniale alla somma di 8 milioni (rispetto ai 77 milioni che erano stati quantificati dal giudice di primo grado), e ha stabilito una condanna di 108 milioni (in luogo dei 173 milioni), da ritenersi sempre al netto del prelievo fiscale, oltre ad interessi legali e spese.
Nel secondo trimestre 2020 è stato depositato dalla Banca ricorso per la correzione di un errore materiale contenuto nella pronuncia in relazione al calcolo del danno liquidato; la Corte d'Appello con provvedimento depositato il 7 dicembre 2020 ha rigettato il ricorso ritenendo che l'errore lamentato dalla Banca fosse rimediabile mediante impugnazione avanti la Corte di Cassazione. La Banca nel maggio 2021 ha notificato ricorso per Cassazione avverso la sentenza resa dalla Corte d'Appello di Roma il 16 aprile 2020 per i seguenti motivi principali:
Con sentenza n. 5682/2023 la Cassazione ha parzialmente accolto i motivi di impugnazione di Acampora e della Presidenza del Consiglio dei Ministri, riformando, relativamente ai motivi accolti, la sentenza di secondo grado, con rinvio alla Corte d'Appello di Roma per l'applicazione dei principi di diritto ivi enunciati. L'esito risulta difforme sia dalle statuizioni rese nei precedenti gradi di merito, sia dalle conclusioni, ad esse coerenti, depositate lo scorso dicembre dal Procuratore generale presso la Corte di Cassazione.
La Corte ha applicato una regola di pregiudizialità secondo cui il giudizio di revocazione dovrebbe precedere l'esercizio dell'azione risarcitoria, in palese contrasto con i principi espressi in sede penale nel 2006 secondo cui l'autonomia e l'eterogeneità delle due azioni (l'azione di risarcimento e l'azione di revocazione straordinaria) "escludono ogni loro interferenza e le collocano ciascuna nel proprio settore, con l'unico limite di non consentire la duplicazione di esiti coincidenti sul piano risarcitorio e, quindi, di indebite locupletazioni".
Inoltre, ha introdotto un'ulteriore e inedita regola di natura processuale secondo la quale, fermo il diritto ad ottenere il lucro cessante e il danno non patrimoniale, per chiedere agli autori del reato (cioè ad Acampora, Metta e allo Stato che ne risponde) il risarcimento del danno emergente la parte danneggiata, Intesa Sanpaolo, dovrebbe dimostrare di avere agito senza successo per il recupero di quanto la parte beneficiaria della sentenza corrotta aveva ricevuto dalla Banca.
Sono in corso di valutazione le iniziative giudiziarie per tutelare le ragioni della Banca, anche in considerazione del contrasto tra i principi espressi dalla Corte di Cassazione in sede penale nel 2006, sui quali la Banca ha fatto legittimo affidamento per determinare le proprie scelte processuali, e quelli espressi dalla medesima Corte in sede civile con la sentenza n. 5682/2023.
Per quanto riguarda il contenzioso del lavoro, al 31 marzo 2023, come già al 31 dicembre 2022, non risultano in essere controversie rilevanti sotto l'aspetto sia qualitativo che quantitativo. In generale, tutte le cause di lavoro sono assistite da accantonamenti specifici, adeguati a fronteggiare eventuali esborsi.

Relazione sull'andamento della gestione – Il presidio dei rischi
I rischi derivanti dal contenzioso fiscale del Gruppo sono presidiati da adeguati accantonamenti ai fondi per rischi e oneri. Nel corso del trimestre non sono sorte nuove controversie di importo significativo in capo ad Intesa Sanpaolo. Neanche sulle controllate italiane ed estere sono emersi eventi significativi, ad eccezione dei seguenti.
Con riferimento all'invito a comparire ricevuto da Eurizon Capital SGR (EC ITA) il 22 dicembre 2022 relativo all'IRES e all'IRAP 2016 (si rinvia per dettagli all'ampia esposizione nella Nota integrativa al Bilancio consolidato 2022), nel corso del trimestre si sono sviluppate intense interlocuzioni con l'Ufficio accertatore, al termine delle quali l'Ufficio ha rivisto la propria posizione iniziale.
Si ricorda che nell'invito a comparire l'Agenzia delle Entrate aveva ipotizzato di riprendere a tassazione in Italia in capo ad EC ITA 151,1 milioni (su 208 milioni) del reddito della EC LUX, con conseguente debenza di maggiori imposte per IRES ed IRAP pari a 50 milioni, sanzioni "piene" pari a 45 milioni e interessi pari a 9,6 milioni, per una pretesa iniziale complessiva pari a 104,6 milioni.
Nel corso delle interlocuzioni il Gruppo ha sviluppato le proprie argomentazioni sostenendo: 1) la non riconducibilità ad EC ITA del suddetto intangibile e comunque la sua non rilevanza ai fini della definizione dei corretti prezzi di trasferimento; 2) la totale trasparenza da parte della società, anche nell'ambito del precedente procedimento relativo ai periodi d'imposta 2011- 2015, circa la natura del suddetto intangibile e dunque 3) la spettanza della penalty protection garantita alle imprese che producono una idonea documentazione Transfer Pricing; è stata inoltre ribadita l'idoneità del Comparable Uncontrolled Price Method (CUP) quale metodo di determinazione dei prezzi di trasferimento, dando tuttavia apertura circa la collocazione, all'interno del range di benchmark individuato dalla società tramite il CUP, dei corrispettivi dovuti da EC LUX ad EC ITA.
Al termine di tali interlocuzioni, nelle quali il Gruppo Intesa Sanpaolo ha sostenuto l'infondatezza delle argomentazioni dell'Agenzia, l'Ufficio, di fatto accogliendo praticamente tutte le istanze presentate dal Gruppo, ha: 1) abbandonato la tesi della rilevanza dell'intangibile, 2) ammesso l'idoneità della documentazione TP prodotta dalla società e dunque 3) escluso l'applicabilità delle sanzioni; nel merito, poi, l'Ufficio ha dapprima ampliato il campione di operazioni ritenute comparabili e spostato la collocazione del corretto prezzo di trasferimento dal primo al terzo quartile.
Alla luce di quanto precede, l'Ufficio ha rivisto la propria posizione proponendo la sottoscrizione di un accertamento con adesione sulla base di un maggiore reddito imponibile in Italia di 26,8 milioni con conseguenti maggiori imposte per 8,8 milioni oltre ad interessi pari a 1,8 milioni, senza applicazione di sanzioni. In data 28 aprile 2023 Eurizon Capital ha firmato l'atto di adesione.
Nel mese di dicembre 2022 le società In.fra Investire nelle Infrastrutture S.r.l. (INFRA), Compagnia Italiana Finanziaria S.r.l. (CIF) e Iniziative Logistiche S.r.l. (IL) avevano ricevuto inviti a comparire dall'Agenzia delle Entrate – Direzione Provinciale I di Milano relativi all'anno 2016. In tali inviti a comparire si contestava alle citate società del Gruppo ISP l'omessa applicazione di ritenute alla fonte su redditi corrisposti a istituti di credito esteri (valore delle contestazioni per imposta, sanzioni e interessi pari a 2,9 milioni per INFRA, a 13,6 milioni per CIF e a 6,8 milioni per IL e così per complessivi 23,3 milioni). La contestazione muoveva dalla cessione effettuata nel settembre 2016 da INFRA, CIF ed IL, e da altri soggetti, ad Abertis Infraestructuras SA (Abertis) della partecipazione in Reconsult Infrastrutture.
Nonostante il pieno convincimento in merito alla correttezza del proprio operato, al fine pratico di evitare un contenzioso fiscale comunque oneroso, destinato a durare per anni e dall'esito non assolutamente certo, sono state subito attivate interlocuzioni (i) sia con l'Agenzia delle Entrate nel merito della vicenda, contestando sotto numerosi profili la tesi prospettata negli inviti, (ii) sia con Abertis, su cui, in base agli accordi negoziali conclusi al tempo dell'operazione, avrebbe dovuto gravare il 50% degli oneri fiscali che fossero emersi a seguito dell'operazione stessa.
Entrambe le interlocuzioni si sono concluse nel trimestre con esito soddisfacente. L'Agenzia delle Entrate ha rivisto la propria posizione iniziale sotto tre profili:
Parallelamente, si sono svolte anche le interlocuzioni con Abertis e i suoi consulenti fiscali italiani, i quali, avendo valutato positivamente l'esito verso cui era indirizzato il procedimento riguardante CIF, INFRA e IL con l'Agenzia delle Entrate, hanno dato il loro assenso alla conclusione dello stesso e confermato la disponibilità a farsi carico del 50% dell'onere come sopra quantificato.
In considerazione sia della riduzione della pretesa iniziale (2,9 milioni a fronte di 23,3 milioni) sia dell'opportunità di chiudere immediatamente la vicenda anche nei rapporti con Abertis, è stato ritenuto opportuno definire la contestazione avvalendosi della procedura di accertamento con adesione, conclusasi in data 8 marzo 2023. L'importo dovuto è stato pagato in data 21 marzo 2023 e il "rimborso" parziale da parte di Abertis è avvenuto in data 28 marzo 2023.
Per l'effetto, un contenzioso tributario (e potenzialmente civile con Abertis) per importi importanti, dall'esito non assolutamente certo, che sarebbe durato anni, si è chiuso con un onere finale netto sui conti consolidati del primo trimestre di 1,3 milioni (l'importo è già al netto della quota imputabile alle minoranze presenti sia in CIF sia in IL).
Si segnala anche che il 4 aprile 2023 è iniziata una verifica fiscale su Epsilon SGR S.p.A. da parte dell'Agenzia delle Entrate – Direzione Regionale della Lombardia - Ufficio Grandi Contribuenti con riguardo all'annualità 2017 in materia di imposte dirette, IRAP, IVA e obblighi dei sostituti d'imposta. I documenti richiesti (registri contabili e fiscali, bilancio di verifica 2017, prospetto delle variazioni fiscali a fini IRES ed IRAP, documentazione in materia di prezzi di trasferimento infragruppo) sono in corso di predisposizione da parte della società.
Per quanto concerne le partecipate residenti all'estero, si segnala con riguardo a UBI Trustee S.A. (trust company residente in Lussemburgo) che la contestazione inerente a quattro trust dalla medesima gestiti (per i dettagli si rinvia alla Nota

integrativa al Bilancio consolidato 2022) si è chiusa definitivamente con le sentenze della Corte di Giustizia Tributaria di I grado di Milano n. 244 e 245 depositate il 26 gennaio 2023, con le quali è stata dichiarata l'estinzione dei giudizi per cessazione della materia del contendere, in esito alla definizione delle analoghe contestazioni in capo ai trust ed ai titolari effettivi dei medesimi.
Con riguardo ad Intesa Sanpaolo, al 31 marzo 2023 sono pendenti 441 pratiche di contenzioso (473 pratiche al 31 dicembre 2022), per un valore complessivo della pretesa (imposta, sanzioni e interessi) di 125,4 milioni (126,1 milioni al 31 dicembre 2022), conteggiato tenendo conto sia dei procedimenti in sede amministrativa, sia dei procedimenti in sede giurisdizionale nei diversi gradi di merito e di legittimità.
Relativamente a tali contesti, l'accantonamento al 31 marzo 2023 è quantificato in 56,3 milioni (56,8 milioni al 31 dicembre 2022).
Per quanto riguarda le principali contestazioni in essere, si rinvia alla Nota integrativa al Bilancio consolidato 2022 per una dettagliata analisi, posto che – come in precedenza indicato – nel trimestre non sono intervenute variazioni significative.
Con riguardo alla c.d. "tregua fiscale" e cioè la normativa di cui alla Legge di Bilancio 2023 (Legge n. 197/2022) in materia di definizione di liti pendenti ed altre pendenze fiscali anche non in contenzioso, oggetto di trattazione nella Nota integrativa al Bilancio consolidato 2022 (cui quindi si rinvia per dettagli), si segnala che il Decreto Legge n. 34 del 31 marzo 2023 (c.d. "decreto bollette") ha prorogato diverse scadenze temporali per i relativi adempimenti. In particolare: viene prorogato dal 31 marzo 2023 al 31 ottobre 2023 il termine per il versamento della prima o unica rata dell'ammontare di 200 (duecento) euro annui per la sanatoria delle irregolarità formali (art. 1 L. 197/2022, comma 167); viene prorogato dal 31 marzo 2023 al 30 settembre 2023 il termine per il versamento della prima o unica rata di quanto dovuto (imposta, interessi e sanzione ridotta a 1/18 del minimo edittale) per il c.d. ravvedimento "speciale" (comma 174); viene prorogato dal 30 giugno 2023 al 30 settembre 2023 il termine entro cui versare l'ammontare dovuto e presentare la domanda di definizione delle liti pendenti (comma 194); viene prorogata da nove a undici mesi la sospensione dei termini di impugnazione delle liti definibili che scadono tra il 1° gennaio 2023 ed il 31 ottobre 2023 (comma 199). Sono in corso le valutazioni circa l'impatto di tale previsione per i contenziosi in essere.
La Capogruppo e le principali controllate italiane hanno già aderito alla sanatoria delle irregolarità fiscali.
Per quanto concerne le filiali di Intesa Sanpaolo localizzate all'estero, si rinvia alla Nota integrativa al Bilancio consolidato 2022 e si segnala inoltre che il 4 gennaio 2023 la filiale di Londra di Intesa Sanpaolo ha ricevuto un questionario dell'agenzia delle entrate inglese con riguardo all'annualità 2020. La filiale ha risposto al questionario e al momento non si segnalano rilievi.

Gli investimenti delle società del segmento assicurativo del Gruppo Intesa Sanpaolo (Intesa Sanpaolo Vita, Intesa Sanpaolo Assicura, Intesa Sanpaolo Life, Fideuram Vita e Intesa Sanpaolo RBM Salute) vengono realizzati a fronte del patrimonio libero ed a copertura delle obbligazioni contrattuali assunte nei confronti della clientela. Queste ultime sono relative alle polizze vita di tipo tradizionale rivalutabile, a quelle di tipo Unit linked, ai fondi pensione e alle polizze danni.
I portafogli di investimento ammontano complessivamente, a valori di bilancio IFRS 9 e alla data del 31 marzo 2023, a 174.865 milioni. Di questi, una quota pari a 88.018 milioni è relativa alle polizze vita tradizionali rivalutabili, il cui rischio finanziario è condiviso con gli assicurati in virtù del meccanismo di determinazione dei rendimenti delle attività in gestione separata, alle polizze danni ed agli investimenti a fronte del patrimonio libero; l'altra componente, il cui rischio è interamente sopportato dagli assicurati, è costituita da investimenti a fronte di polizze Unit Linked e Fondi Pensione ed è pari a 86.847 milioni.
In considerazione del diverso tipo di rischiosità, l'analisi dei portafogli investimenti, dettagliata nel seguito, è incentrata sugli attivi detenuti a copertura delle polizze vita tradizionali rivalutabili, delle polizze danni e del patrimonio libero.
In termini di composizione per asset class, al netto delle posizioni in strumenti finanziari derivati, l'85,7% delle attività, pari a 75.459 milioni, è costituito da titoli obbligazionari mentre la quota relativa a titoli di capitale pesa per lo 0,3% ed è pari a 233 milioni. La restante parte, pari a 12.371 milioni, è costituita da investimenti in OICR, Private Equity e Hedge Fund (14%).
Il valore di bilancio dei derivati ammonta a circa -44,6 milioni; di questi la quota relativa a derivati di gestione efficace28 ammonta a circa 37,8 milioni, la restante parte (circa -82,4 milioni) è riferita a derivati classificati di copertura.
Gli investimenti a fronte del patrimonio libero di Intesa Sanpaolo Vita e Fideuram Vita sono pari, alla fine dei primi tre mesi del 2023 ed a valori di mercato, a circa 1.204 milioni e presentano una rischiosità, in termini di VaR (intervallo di confidenza 99%, holding period 10 giorni), pari a circa 9 milioni.
L'analisi del portafoglio titoli obbligazionari in termini di sensitivity del fair value al movimento dei tassi d'interesse evidenzia che un movimento parallelo della curva di +100 punti base comporta una variazione negativa di circa 4.427 milioni.
La distribuzione per fasce di rating del portafoglio è la seguente. Gli attivi di tipo obbligazionario con rating AAA/AA pesano per circa il 6,5% del totale investimenti mentre circa il 9,5% si colloca nell'area della singola A. I titoli dell'area low investment grade (BBB) costituiscono circa l'80,3% del totale mentre è minima (3,7%) la quota di titoli speculative grade o unrated.
All'interno dell'area BBB una parte considerevole è costituita da titoli emessi dalla Repubblica Italiana.
L'analisi dell'esposizione in termini di emittenti/controparti evidenzia le seguenti componenti: i titoli emessi da Governi e Banche Centrali rappresentano circa il 76,4% del totale investimenti, le società finanziarie (in prevalenza banche) contribuiscono per circa il 14,2% dell'esposizione mentre i titoli industriali ammontano a circa il 9,4%.
Alla fine del primo trimestre 2023, la sensitivity del fair value dei titoli obbligazionari rispetto ad una variazione del merito creditizio degli emittenti, intesa come shock dei credit spread di mercato di +100 punti base, è risultata pari a 4.694 milioni ed è imputabile per 3.899 milioni agli emittenti governativi e per 795 milioni agli emittenti corporate (società finanziarie e industriali).
A seguito dell'escalation della tensione geopolitica tra Russia e Ucraina, la funzione Risk Management effettua costantemente monitoraggi sull'evoluzione dei rischi e dei loro effetti sul business del Gruppo Assicurativo, con particolare focus sulle esposizioni ai Paesi direttamente coinvolti nel conflitto. In tale ambito si segnala che l'esposizione è residuale (inferiore allo 0,1% del totale degli attivi).
28 Il Regolamento ISVAP n. 36 del 31 gennaio 2011 in materia di investimenti definisce "derivati di gestione efficace" tutti i derivati finalizzati al raggiungimento di prefissati obiettivi di investimento in maniera più veloce, agevole, economica o più flessibile rispetto a quanto sia possibile operando sugli attivi sottostanti.

109
Politiche contabili


Come noto, attraverso il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio 2016, è stata recepita nell'ordinamento nazionale la Direttiva 2013/50/UE, che ha modificato la Direttiva 2004/109/CE (c.d. Direttiva Transparency). Nel recepimento della disciplina europea, sono state modificate, tra l'altro, le disposizioni relative alle relazioni finanziarie, innovando le regole inerenti alla pubblicazione, da parte di emittenti quotati aventi l'Italia come Stato membro d'origine, di informazioni periodiche aggiuntive rispetto alle relazioni finanziarie annuali e semestrali. La formulazione dell'art. 154-ter (Relazioni finanziarie), commi 5 e 5-bis del TUF, consente alla Consob di disporre, nei confronti degli emittenti sopra indicati, l'obbligo di pubblicare le informazioni periodiche aggiuntive. Nell'esercizio delle proprie competenze – e a seguito di un processo di consultazione – la Consob ha tuttavia rimesso agli emittenti la scelta sulla pubblicazione dei resoconti trimestrali.
In questo contesto, Intesa Sanpaolo pubblica – su base volontaria – informazioni finanziarie periodiche aggiuntive, rispetto alla relazione finanziaria annuale e semestrale, riferite al 31 marzo e al 30 settembre di ciascun esercizio, che prevedono – per quanto riguarda i relativi elementi informativi – la redazione di resoconti intermedi sulla gestione approvati dal Consiglio di Amministrazione, in sostanziale continuità con il passato.
Il Resoconto intermedio al 31 marzo 2023 è redatto, in forma consolidata, con l'applicazione dei criteri di rilevazione e di valutazione previsti dai principi contabili IAS/IFRS emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e dalle relative interpretazioni dell'International Financial Reporting Standards Interpretations Committee (IFRS-IC) ed omologati dalla Commissione Europea, come stabilito dal Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002.
Con riferimento all'evoluzione della normativa contabile, in considerazione della rilevanza per il Gruppo Intesa Sanpaolo e, in particolare, per le società della Divisione Insurance, si segnala innanzitutto che è applicabile dal 1° gennaio 2023 il principio contabile IFRS 17 Contratti assicurativi, pubblicato dallo IASB nel mese di maggio 2017 ed oggetto di successive modifiche, ed omologato con il Regolamento UE n. 2036/2021 del 19 novembre 2021.
Il Resoconto Intermedio al 31 marzo 2023 rappresenta la prima situazione contabile redatta applicando l'IFRS 17; contestualmente e per la prima volta le Compagnie del Gruppo Intesa Sanpaolo applicano anche l'IFRS 9 Strumenti finanziari, la cui applicazione era stata differita in virtù dell'applicazione del c.d. "Deferral Approach"29 .
In proposito si evidenziano i seguenti aspetti:
Oltre a quanto sopra evidenziato con riferimento all'introduzione del principio contabile IFRS 17, trovano inoltre applicazione a partire dal 1° gennaio 2023 il Regolamento n. 357/2022 del 2 marzo 2022 ed il Regolamento n. 1392/2022 dell'11 agosto 2022, di cui si illustrano a seguire i principali contenuti.
29 Si ricorda che in virtù dell'applicazione del "Deferral Approach" le attività e le passività finanziarie delle Compagnie assicurative controllate continuavano ad essere rilevate in bilancio ai sensi di quanto prescritto dallo IAS 39, in attesa dell'entrata in vigore del nuovo principio contabile internazionale sui contratti assicurativi (IFRS 17).
30 Si evidenzia che i principali aspetti di novità introdotti con l'8° aggiornamento riguardano l'adeguamento degli schemi del bilancio consolidato e della relativa informativa di nota integrativa alle previsioni dell'IFRS 17, che hanno modificato lo IAS 1 e l'IFRS 7, e l'allineamento alle disposizioni emanate dall'IVASS. Infatti, al fine di contenere gli oneri di compilazione per le banche, nella predisposizione dell'aggiornamento la Banca d'Italia ha tenuto conto delle disposizioni emanate dall'IVASS con riferimento al bilancio assicurativo IAS/IFRS (il riferimento è al Regolamento ISVAP n. 7 del 13 luglio 2007, come modificato dal Provvedimento n. 121 del 7 giugno 2022). In particolare, è previsto un rinvio integrale alle disposizioni emanate dall'IVASS per gli aspetti riconducibili ai contratti assicurativi di pertinenza delle imprese di assicurazione incluse nel consolidamento.

Il Regolamento n. 357/2022 adotta talune modifiche di minore rilevanza e chiarimenti volti ad aiutare le entità a decidere quali informazioni sui principi contabili devono essere divulgate (modifiche allo IAS 1) e a distinguere tra principi contabili e stime (modifiche allo IAS 8); pertanto non comporta impatti significativi per il Gruppo, sebbene possa costituire un utile riferimento per le analisi e per migliorare l'informativa di bilancio.
Più in dettaglio il Regolamento introduce le seguenti modifiche:
Si tratta di limitate modifiche (c.d. "narrow scope amendments") allo IAS 1 Presentazione del bilancio e al documento IFRS Practice Statement 2 "Making Materiality Judgements" che forniscono alcune indicazioni per aiutare le società a decidere quali informazioni sui principi contabili (accounting policy) devono essere divulgate e quindi a migliorare l'informativa fornendo informazioni più utili agli investitori e agli altri utenti primari del bilancio.
Le modifiche allo IAS 1 richiedono alle società di fornire informazioni sui principi contabili rilevanti ("material"), sostituendo la precedente dicitura "significativi" ("significant") che non trova una definizione negli IFRS e poteva pertanto risultare poco chiara. Le informazioni sulle politiche contabili sono rilevanti se, considerate congiuntamente con altre informazioni contenute nel bilancio, è ragionevole attendersi che possano influenzare le decisioni degli utilizzatori primari del bilancio. In altri termini, le informazioni sulle politiche contabili sono rilevanti se consentono di comprendere le informazioni riportate in bilancio su transazioni rilevanti. Non è invece necessario illustrare le politiche contabili inerenti a transazioni o eventi irrilevanti e, in ogni caso, queste informazioni non devono oscurare le informazioni rilevanti.
In ogni caso, risultano maggiormente utili le informazioni specifiche per ciascuna entità (entity-specific) rispetto alle informazioni standardizzate o che si limitano a riprodurre o riassumere le disposizioni degli IFRS.
Sono apportate alcune modifiche anche al Practice Statement 2, che fornisce una guida su come applicare il concetto di materialità all'informativa sui principi contabili;
Le modifiche allo IAS 8 sono volte a fornire chiarimenti per distinguere i cambiamenti nei principi contabili ("accounting policies") dai cambiamenti nelle stime contabili ("accounting estimates"). Questa distinzione è importante perché i cambiamenti nelle stime contabili sono applicati prospetticamente solo a transazioni e a eventi futuri, mentre i cambiamenti nei principi contabili sono generalmente applicati retroattivamente a transazioni e ad eventi passati. Tuttavia, in passato erano emerse difficoltà da parte delle entità nel distinguere le due casistiche sulla base delle indicazioni dello IAS 8.
In proposito è stata aggiunta la definizione di stima contabile, in precedenza non prevista – "le stime contabili sono importi monetari in bilancio soggetti a incertezza della valutazione" – e introdotte altre modifiche al fine di fornire maggiori chiarimenti. Si precisa che l'entità può dover modificare una stima contabile se si verificano mutamenti nelle circostanze sulle quali la stima si era basata o a seguito di nuove informazioni, nuovi sviluppi o maggiore esperienza. Per sua natura, la modifica di una stima non è correlata a esercizi precedenti e non è la correzione di un errore, può influire solo sul risultato economico dell'esercizio corrente o degli esercizi futuri (ad esempio a seguito di un cambiamento nella vita utile stimata di una attività ammortizzabile).
Le correzioni degli errori si distinguono dai cambiamenti nelle stime contabili: le stime contabili, per loro natura, sono approssimazioni che necessitano di una modifica se si viene a conoscenza di informazioni aggiuntive. Per esempio, l'utile o la perdita rilevato a seguito della risoluzione di un evento incerto non rappresenta la correzione di un errore.
Con il Regolamento n. 1392/2022 dell'11 agosto 2022 la Commissione Europea ha adottato le modifiche allo IAS 12 Imposte sul reddito "Imposte differite relative ad attività e passività derivanti da una singola operazione", pubblicate dallo IASB in data 7 maggio 2021. Gli emendamenti chiariscono in che modo le società devono contabilizzare le imposte differite su operazioni quali leasing e obblighi di smantellamento e mirano a ridurre la diversità nell'iscrizione in bilancio di attività e passività fiscali differite su tali operazioni31. La fattispecie di possibile rilevanza per il Gruppo Intesa Sanpaolo si riscontra in relazione alla contabilizzazione delle operazioni di leasing in cui il locatario iscrive inizialmente nello stato patrimoniale l'attività (right of use) e la corrispondente passività del leasing (lease liability), di norma di pari importo. In funzione della normativa fiscale applicabile, possono sorgere differenze temporanee imponibili e deducibili di uguale entità al momento della rilevazione iniziale dell'attività e della passività. Con le modifiche in oggetto è stato precisato che in tali casi l'entità deve rilevare qualsiasi passività e attività fiscale che ne deriva (pertanto, l'esenzione prevista dai paragrafi 15 e 24 dello IAS 12 - che permette di non iscrivere fiscalità differita nei casi in cui l'operazione nel suo complesso non influenza l'utile - non si applica a tali casistiche).
Le modifiche in oggetto non sono rilevanti per Intesa Sanpaolo e per le società italiane del Gruppo, in quanto secondo le disposizioni fiscali applicabili in Italia (in applicazione del c.d. Decreto fiscale IFRS 16), sia il right of use che la passività del leasing assumono integralmente rilevanza fiscale (valore civile e fiscale allineato), così come sono trattate in derivazione ai fini fiscali anche le conseguenti componenti economiche rilevate in bilancio (ammortamenti e interessi). Tale approccio vale non solo per le nuove operazioni di leasing, successive alla prima applicazione dell'IFRS 16, ma anche per le operazioni esistenti al momento della FTA a seguito del riallineamento fiscale effettuato, come consentito dal decreto fiscale e, pertanto, non sorgono differenze temporanee imponibili o deducibili.
Per quanto riguarda gli impatti sulle società estere del Gruppo, non sono stati riscontrati aspetti significativi da evidenziare.
Il Resoconto intermedio al 31 marzo 2023, predisposto utilizzando l'Euro quale moneta di conto, è composto dallo Stato patrimoniale, dal Conto economico, dal Prospetto della redditività complessiva, dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto, redatti ai sensi dell'8° aggiornamento della Circolare 262, dalle presenti Politiche contabili nonché da una Relazione sull'andamento della gestione, ed è corredato da informazioni sugli eventi importanti che si sono verificati nel periodo e sui principali rischi ed incertezze.
31 Secondo la definizione dello IAS 12 sono differenze temporanee imponibili/deducibili le differenze temporanee fra valori contabili e fiscali che, nella determinazione del reddito imponibile (perdita fiscale) di esercizi futuri, si tradurranno in importi imponibili/deducibili quando il valore contabile dell'attività o della passività sarà realizzato o estinto.

Gli importi indicati nei Prospetti contabili e nelle note illustrative sono espressi, qualora non diversamente specificato, in milioni di euro.
I prospetti contabili presentano, oltre agli importi del periodo di riferimento, anche i corrispondenti dati di raffronto riferiti al 31 marzo 2022 per il conto economico e al 31 dicembre 2022 per lo stato patrimoniale, modificati - come sopra indicato - in relazione all'applicazione dell'IFRS 17 e dell'IFRS 9 da parte delle compagnie assicurative del Gruppo.
Tra le attività in via di dismissione al 31 marzo 2023 figura essenzialmente la partecipazione in Zhong Ou Asset Management Co. Ltd., società cinese di fund management, la cui cessione, essendosi formalmente completato l'iter autorizzativo, è attesa nel corso dei prossimi mesi. Con riferimento ai portafogli di crediti deteriorati che risultavano riclassificati tra le attività in via di dismissione nel Bilancio 2022 nell'ambito delle operazioni di de-risking poste in essere dal Gruppo, si segnala che nel corso del primo trimestre 2023 si sono perfezionate le relative cessioni.
Il Resoconto intermedio al 31 marzo 2023 è corredato dall'attestazione del Dirigente preposto, ai sensi dell'art. 154 bis del TUF, e i prospetti contabili consolidati sono sottoposti a revisione contabile limitata da parte della società di revisione ai soli fini del rilascio dell'attestazione prevista dall'articolo 26, paragrafo 2, del Regolamento dell'Unione Europea n. 575/2013 e dalla Decisione della Banca Centrale Europea n. 2015/656.
Con riferimento all'attività di revisione contabile, si rammenta che l'Assemblea degli azionisti del 30 aprile 2019 ha conferito l'incarico per la revisione legale dei conti, per gli esercizi dal 2021 al 2029, alla società EY S.p.A.
Nel presente paragrafo è fornita l'informativa sui principali impatti derivanti dall'introduzione del principio contabile IFRS 17 Contratti assicurativi nonché dall'applicazione dell'IFRS 9 Strumenti finanziari per le Compagnie assicurative del Gruppo, in relazione a quanto richiesto dallo IAS 8 paragrafo 2832 ed in ottemperanza alle indicazioni dell'Autorità Europea degli Strumenti Finanziari e dei Mercati (ESMA)33 . Sono inoltre oggetto di illustrazione le interrelazioni tra i due principi - IFRS 17 e IFRS 9, che le società della Divisione Insurance applicano simultaneamente e per la prima volta a partire dal 1° gennaio 2023 - data la stretta correlazione tra le modalità di contabilizzazione dei contratti di assicurazione e delle attività finanziarie ad essi correlate.
Il nuovo principio contabile IFRS 17 pubblicato dallo IASB nel mese di maggio 2017 ed oggetto di successive modifiche pubblicate in data 25 giugno 2020 e in data 9 dicembre 2021, è stato omologato con il Regolamento UE n. 2036/2021 del 19 novembre 2021 ed è entrato obbligatoriamente in vigore a partire dal 1° gennaio 2023. Il regolamento di omologazione europeo consente – su base opzionale – di esentare i contratti caratterizzati da mutualizzazione intergenerazionale e congruità dei flussi finanziari dall'applicazione dell'obbligo di raggruppamento in coorti annuali previsto dall'IFRS 17. Inoltre, con il Regolamento n. 1491/2022 dell'8 settembre 2022 sono state introdotte alcune modifiche di portata limitata per la predisposizione delle informazioni comparative in sede di prima applicazione dell'IFRS 17 e dell'IFRS 9.
Si ricorda che lo standard contabile IFRS 9 Strumenti finanziari, emanato dallo IASB a luglio 2014 ed omologato dalla Commissione Europea tramite il Regolamento n. 2067/2016, ha sostituito, a partire dal 1° gennaio 2018, lo IAS 39 nella disciplina della classificazione e misurazione degli strumenti finanziari.
Il Gruppo Intesa Sanpaolo, in qualità di conglomerato finanziario a prevalenza bancaria, si era avvalso dell'opzione di applicazione del c.d. "Deferral Approach" (o Temporary Exemption), in virtù della quale le attività e le passività finanziarie delle Compagnie assicurative controllate avevano continuato ad essere rilevate in bilancio ai sensi di quanto prescritto dallo IAS 39, fino all'entrata in vigore del nuovo principio contabile sui contratti assicurativi (IFRS 17), il 1° gennaio 2023. Il rinvio dell'adozione dell'IFRS 9 da parte delle società riferibili alla Divisione Insurance aveva comportato, quindi, a partire dal 1° gennaio 2018 e fino al Bilancio al 31 dicembre 2022, l'applicazione di due differenti principi contabili per le attività e passività finanziarie nell'ambito del bilancio consolidato di Gruppo.
In questo contesto, a partire dal 1° gennaio 2023, le società del Gruppo riferibili alla Divisione Insurance applicano congiuntamente e per la prima volta i principi IFRS 9 e l'IFRS 17. L'implementazione dell'IFRS 9 da parte delle compagnie assicurative del Gruppo è coerente con le policy contabili definite dal Gruppo Intesa Sanpaolo al fine di garantire la corretta e omogenea applicazione del nuovo principio a livello consolidato.
In merito alla predisposizione dei periodi comparativi, ai sensi dell'IFRS 9 è permesso ma non obbligatorio effettuare il restatement del periodo a confronto. Viceversa, ai sensi dell'IFRS 17 è richiesto obbligatoriamente di presentare il periodo comparativo modificato.
Con riferimento alle modalità di rappresentazione degli effetti di prima applicazione dell'IFRS 9, le Compagnie assicurative del Gruppo hanno adottato la facoltà prevista al paragrafo 7.2.15 dell'IFRS 9, secondo cui – ferma restando l'applicazione retrospettiva delle nuove regole di misurazione e rappresentazione richiesta dallo standard – non è prevista la riesposizione obbligatoria su basi omogenee dei dati di confronto nel bilancio di prima applicazione del nuovo principio. In particolare, le Compagnie della Divisione Insurance hanno adottato il c.d. Classification Overlay per l'intero portafoglio di attività finanziarie secondo quanto previsto dal paragrafo C28A e seguenti dell'IFRS 17 – come modificati dallo IASB in data 9 dicembre 2021 e omologati da parte della Commissione Europea con il Regolamento n. 1491/2022 dell'8 settembre 2022 – dedicato alle compagnie che adottano contemporaneamente per la prima volta i principi IFRS 9 e IFRS 17.
32 Per completezza, si evidenzia che – come previsto dal paragrafo C3 dell'IFRS 17, l'entità non è tenuta a presentare le informazioni quantitative di cui al paragrafo 28, lettera f) dello IAS 8.
33 Il riferimento è al Public Statement ESMA del 13 maggio 2022 "Transparency on implementation of IFRS 17 Insurance Contracts", richiamato anche nel più recente Public Statement ESMA "European enforcement priorities for 2022 annual financial statement" del 30 ottobre 2022 e, per l'IFRS 9, al Public Statement ESMA del 10 novembre 2016 "Issues for consideration in implementing IFRS 9: Financial Instruments".

Il Classification Overlay prevede, per la predisposizione dei periodi comparativi, l'applicazione dei requisiti di classificazione e misurazione così come previsto dal principio IFRS 9 utilizzando informazioni ragionevoli e dimostrabili. L'esercizio di tale opzione consente di rappresentare il periodo comparativo in maniera omogenea, anche con riferimento agli strumenti finanziari già cancellati al 1° gennaio 2023 (per cui non sarebbe permesso il restatement secondo le ordinarie regole di transizione dell'IFRS 9). Inoltre, come consentito dal Regolamento n. 1491, si è scelto di adottare il Classification Overlay senza applicare i requisiti sull'ECL.
Di seguito viene fornita una disamina delle principali aree di impatto derivanti dall'applicazione dell'IFRS 17 e dell'IFRS 9 per le Compagnie del Gruppo, nonché delle principali scelte effettuate al riguardo dal Gruppo Intesa Sanpaolo, evidenziando le motivazioni che generano un impatto di prima applicazione sul Patrimonio Netto, riferibili all'IFRS 17, all'IFRS 9 e all'interazione tra i due principi.
Il principio IFRS 17 sostituisce l'IFRS 4 che, sin dal momento della sua pubblicazione iniziale, era considerato un "interim standard" e – in quanto tale – non aveva tra i propri scopi quello di prevedere una metodologia unica di rappresentazione dei contratti assicurativi, rimandando ai modelli contabili previsti dalle normative locali dei singoli paesi. Il superamento di questo aspetto – unitamente ad una migliore informativa sui risultati economici dei contratti assicurativi – è pertanto alla base del nuovo standard.
Si riportano a seguire le principali previsioni del principio che determinano una differente modalità di iscrizione e valutazione delle passività assicurative rispetto a quanto avveniva con l'IFRS 4:

Il principio stabilisce che alla data di transizione si debba procedere a cancellare qualsiasi posta che non sarebbe stata iscritta in applicazione dell'IFRS 17, come se lo stesso fosse stato sempre applicato. Tale previsione trova specifico riscontro nella cancellazione di attivi immateriali (c.d. VoBa - Value of Business acquired) iscritti ai sensi dell'IFRS 3 in sede di Purchase Price Acquisition (PPA), che esprimevano la maggiore redditività incorporata nel portafoglio delle polizze assicurative al momento della loro acquisizione ora inclusi nel Contractual Service Margin espressione degli utili futuri della compagnia.
Nell'ambito del Gruppo ISP il principio IFRS 17 risulta applicabile ai prodotti assicurativi ed ai prodotti finanziari con elementi di partecipazione discrezionale agli utili delle compagnie della Divisione Insurance. Dalle analisi condotte sulle altre società del Gruppo non sono emerse casistiche di interesse riconducibili al perimetro di applicazione dell'IFRS 17.
Le principali scelte metodologiche affrontate dal Gruppo hanno riguardato la quantificazione dei cash flow in ottica IFRS 17, la definizione della curva di sconto per la loro attualizzazione, nonché la quantificazione del CSM per il bilancio consolidato del Gruppo Intesa Sanpaolo, differente dal CSM rilevato a livello di Divisione Insurance, al fine di considerare gli effettivi costi di distribuzione/gestione nei flussi prospettici delle passività assicurative in luogo delle provvigioni regolate tra le società del Gruppo.
Di seguito sono riportate le principali scelte metodologiche assunte dal Gruppo Intesa Sanpaolo:
Limitatamente al primo punto, il Gruppo ha adottato la scelta di aggregare i contratti appartenenti al Business Danni in base alla Line of Business ("LoB") Solvency II di appartenenza e in base al modello di misurazione adottato (General Model o PAA); per il Business Vita l'aggregazione in gruppi di contratti avviene raggruppando in un unico portafoglio i prodotti secondo la seguente metodologia:
Per quanto riguarda i contratti appartenenti a prodotti Multiramo o collegati ad una Gestione Separata, il Gruppo ha deciso di esercitare l'opzione di non applicare il requisito della Coorte Annuale ("Carve Out") così come previsto dal Regolamento di omologazione dell'IFRS 17 a livello europeo e quindi aggregare queste tipologie contrattuali solo con riguardo al concetto di rischi simili e gestione unitaria e all'appartenenza allo stesso bucket di profittabilità.

dell'esercizio da parte dell'assicurato, queste sono escluse dai Contract Boundaries IFRS 17 e non vengono proiettate nei flussi di cassa del contratto principale; l'esercizio dell'opzione genera un nuovo gruppo di contratti differente da quello del contratto principale.
‒ Approccio di Transition: l'approccio Full Retrospective non risulta applicabile per l'intero portafoglio in quanto i costi elevati e gli sforzi implementativi necessari per le valutazioni effettuate dai motori attuariali superano i benefici che si avrebbero in termini di impatto sulla qualità delle informazioni fornite. Inoltre, prima dell'entrata in vigore della normativa Solvency II non esisteva un framework ufficiale sottoposto a un processo di validazione per la definizione delle assumption finalizzate al calcolo della passività, né la disponibilità delle informazioni sulla profittabilità dei contratti.
Per le motivazioni di cui sopra, il Gruppo ha deciso di utilizzare tutti e tre i metodi di transition previsti dallo Standard a seconda della disponibilità dei dati storici richiesti dal principio per la determinazione del CSM alla data di FTA. In particolare, per le generazioni di contratti più recenti viene utilizzato il metodo Full Retrospective Approach, fatta eccezione per le compagnie acquisite (ISP RBM Salute ed ex UBI), per i quali viene utilizzato il metodo Fair Value Approach. Per i contratti vita multiramo e i contratti danni meno recenti viene utilizzato il metodo Modified Retrospective Approach, mentre per i restanti prodotti e annualità viene utilizzato il Fair Value Approach. Quest'ultimo risulta l'approccio in termini di masse maggiormente utilizzato dal Gruppo per la stima del CSM in FTA, seguito dal Full Retrospective e dal Modified Retrospective Approach.
Con riferimento al metodo del Fair Value Approach, l'approccio si basa sul calcolo del CSM dal punto di vista di un acquirente terzo piuttosto che dal punto di vista della Compagnia che detiene il portafoglio di passività (c.d. Market Participant View). La stima del CSM secondo tale metodologia prevede la determinazione di un Cost of Capital, che rappresenta il mancato guadagno che la Compagnia acquirente avrebbe dall'immobilizzazione di un capitale a copertura dei rischi impliciti nel portafoglio di contratti acquistato.
Le principali differenze tra lo Standard IFRS 17 e Solvency II in relazione alla valutazione delle passività assicurative sono primariamente legate all'identificazione dei Contract Boundaries, alla determinazione della curva di sconto e alla modalità di calcolo del Margine di Prudenza (rispettivamente Risk Adjustment o Risk Margin). In particolare:
Si precisa che l'introduzione dell'IFRS 17 non comporta impatti sull'indicatore di sintesi Solvency II per il Gruppo Assicurativo.
34 Public Statement ESMA "European enforcement priorities for 2022 annual financial statement" del 30 ottobre 2022, già richiamato in precedenza.

Le Compagnie appartenenti alla Divisione Insurance hanno partecipato tramite la Capogruppo Assicurativa Intesa Sanpaolo Vita al progetto di Gruppo Intesa Sanpaolo avviato a settembre 2015, volto ad approfondire le diverse aree di influenza del principio IFRS 9, a definire i suoi impatti qualitativi e quantitativi, nonché ad individuare ed implementare gli interventi applicativi ed organizzativi necessari. In particolare, si è tenuto conto dell'obiettivo di perseguire un'adozione omogenea del principio contabile, pur in presenza di operatività assicurativa legata in particolare alle specificità di prodotto delle gestioni separate.
Per poter rispettare il dettato dell'IFRS 9 – che introduce un modello per cui la classificazione delle attività finanziarie è guidata, da un lato, dalle caratteristiche contrattuali dei flussi di cassa degli strumenti e, dall'altro, dall'intento gestionale con il quale sono detenuti – sono state declinate le modalità di effettuazione del test sulle caratteristiche contrattuali dei cash flow (cosiddetto SPPI Test), ed è stata finalizzata la definizione dei business model a tendere.
Si premette che, data la composizione del portafoglio di pertinenza delle compagnie assicurative e le modalità con cui lo stesso è gestito, l'introduzione dell'IFRS 9 non ha comportato impatti rilevanti in termini di misurazione, confermando come metodo principale quello del fair value.
Per quel che attiene al test SPPI sulle attività finanziarie, le società riconducibili alla Divisione Insurance adottano la metodologia definita a livello di Gruppo Intesa Sanpaolo e utilizzata dal 2018; sono stati – inoltre – formalizzati i modelli di business adottati per la corretta classificazione al momento della First Time Adoption (FTA) del nuovo principio.
Per quanto riguarda i titoli di debito è stato effettuato un esame di dettaglio delle caratteristiche dei flussi di cassa degli strumenti classificati nella categoria delle Attività finanziarie disponibili per la vendita secondo lo IAS 39, identificando le attività che, non superando il test SPPI, sono state classificate tra le attività obbligatoriamente valutate al fair value con impatti a conto economico secondo l'IFRS 9. Solamente una percentuale non significativa – rispetto al complesso del portafoglio – dei titoli di debito non supera il test SPPI, principalmente riconducibile a titoli strutturati.
Inoltre, si segnala che le quote di OICR (fondi aperti e fondi chiusi), classificate tra le Attività disponibili per la vendita ai sensi dello IAS 39, in linea con le previsioni del principio e la policy contabile del Gruppo, sono state classificate fra le attività valutate obbligatoriamente al fair value con impatto a conto economico.
Per quanto riguarda la classificazione dei titoli di capitale che rientrano nel perimetro di applicazione dell'IFRS 9, le Compagnie della Divisione Insurance in sede di prima applicazione del principio non hanno esercitato l'opzione per la classificazione degli strumenti di capitale al Fair value con imputazione a patrimonio netto (FVTOCI senza recycling a conto economico) classificandoli tra le attività valutate obbligatoriamente al fair value con impatto a conto economico.
Infine, con riferimento ai titoli di debito al costo ammortizzato e ai crediti si evidenzia che il loro contributo complessivo alle attività finanziarie della Divisione risulta essere poco significativo e non comporta particolari impatti in sede di FTA. In particolare, i crediti sono principalmente rappresentati da conti correnti e da altre forme tecniche a breve termine,
Per quanto riguarda il secondo driver di classificazione delle attività finanziarie (business model), ossia l'intenzione con cui le attività finanziarie sono detenute, si osserva quanto segue. Per i titoli di debito le Compagnie appartenenti alla Divisione Insurance hanno adottato principalmente il business model Hold To Collect and Sell, ad eccezione dei portafogli collegati ai prodotti unit linked e fondi pensione aperti, per i quali è stato adottato un Business Model "Other", con misurazione degli attivi a fair value con impatti a conto economico.
Alla luce di quanto sopra evidenziato per i due driver di classificazione, l'introduzione dell'IFRS 9 ha comportato principalmente riclassifiche tra diverse categorie di attività finanziarie valutate comunque al fair value – in particolare da attività finanziarie disponibili per la vendita ai sensi dello IAS 39 ad attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico per IFRS 9. Come conseguenza, su tali riclassifiche non sono stati rilevati impatti netti complessivi a Patrimonio Netto da diversa valutazione.
Viceversa, risultano estremamente limitate le casistiche relative ad Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato che a seguito dell'applicazione dei criteri di classificazione dell'IFRS 9 devono essere valutate al fair value, con un impatto marginale a Patrimonio Netto.
Per quanto riguarda le passività finanziarie non si segnalano modifiche derivanti dall'introduzione dell'IFRS 9 rispetto alle attuali modalità di classificazione e valutazione delle stesse ai sensi dello IAS 39. In particolare, si specifica che il Gruppo si è avvalso della possibilità di designare come passività al fair value i prodotti di natura finanziaria emessi dalle compagnie assicurative che non rientrano nell'ambito di applicazione dell'IFRS 17. Ciò al fine di eliminare o ridurre le possibili "asimmetrie contabili" rispetto agli attivi collegati e valutati anch'essi al fair value. Si evidenzia tuttavia, come meglio dettagliato nel paragrafo sull'IFRS 17, che a seguito dell'introduzione del nuovo principio, una parte dei prodotti multiramo, precedentemente classificata ai sensi dell'IFRS 4/IAS 39 come strumenti finanziari, viene ora attratta in ambito di applicazione dell'IFRS 17.
Per quel che riguarda l'Impairment è stata definita dalla Capogruppo Intesa Sanpaolo una metodologia comune ed un processo accentrato presso la struttura Risk Management di Intesa Sanpaolo per la quantificazione dell'Expected credit loss per tutte le società del Gruppo. Pertanto, per una completa illustrazione delle scelte adottate dal Gruppo in merito all'applicazione dell'impairment ai sensi dell'IFRS 9 si rinvia alle Politiche contabili e all'illustrazione riportata nella Parte E della Nota integrativa relativa al presidio dei rischi del Bilancio Consolidato 2022.
Si segnala, per completezza, che risulta applicabile anche alle società riconducibili alla Divisione Insurance il documento di "Regole in materia di valutazione dell'Expected Credit Loss secondo il principio IFRS 9 (Impairment Policy)" con riferimento alle linee guida metodologiche definite dal Gruppo Intesa Sanpaolo in applicazione dell'IFRS 9 e approvate dai competenti livelli di governance.
In questa sede si evidenzia che per le Compagnie della Divisione Insurance l'applicazione del nuovo modello Expected Credit Losses rileva principalmente con riferimento al portafoglio dei titoli di debito classificati nella categoria Fair value con imputazione a patrimonio netto. L'applicazione del modello di impairment non comporta quindi una diversa misurazione di tale portafoglio (essendo già al fair value) e, con riferimento alla prima applicazione, comporta un giro tra la riserva da valutazione

e la riserva di utili. Non risulta essere invece significativa per quanto riguarda i crediti, rappresentati principalmente da conti correnti e altre forme tecniche a breve termine.
Con riferimento allo "staging" dei titoli, bisogna considerare che operazioni di compravendita successive al primo acquisto (effettuate con riferimento al medesimo ISIN) possono rientrare abitualmente nell'ordinaria attività di gestione delle posizioni (con conseguente necessità di individuare una metodologia da adottare per l'identificazione delle vendite e rimborsi al fine di determinare le quantità residue delle singole transazioni cui associare una qualità creditizia/rating all'origination da comparare con quella della data di reporting). In questo contesto, in analogia alla scelta adottata a partire dal 2018 dal Gruppo Intesa Sanpaolo, anche le Compagnie della Divisione Insurance adottano la metodologia "first-in-first-out" o "FIFO" (per il riversamento a conto economico dell'ECL registrata, in caso di vendite e rimborsi) che contribuisce ad una gestione più trasparente del portafoglio, anche dal punto di vista degli operatori di front office, consentendo, contestualmente, un continuo aggiornamento della valutazione del merito creditizio sulla base dei nuovi acquisti.
Inoltre, un elemento assolutamente rilevante ai fini delle stime sulle perdite attese risulta l'inclusione dei fattori forward looking e, in particolare, degli scenari macroeconomici. Da un punto di vista metodologico, l'approccio che il Gruppo Intesa Sanpaolo ha adottato è rappresentato dal c.d. "Most likely scenario+Add-on", che prevede, ai fini del calcolo della perdita attesa (ECL) e dello "stage assignment", di considerare la perdita su crediti determinata per lo scenario base, ritenuto maggiormente probabile e utilizzato anche per altre finalità all'interno del Gruppo (ad esempio per la predisposizione del budget e del piano d'impresa), a cui deve essere sommata una rettifica (Add-on) volta a riflettere gli effetti derivanti dalla non linearità delle variabili utilizzate per il condizionamento dei parametri macro-economici. Analoga impostazione viene applicata quindi anche per le società della Divisione Insurance.
Infine, con riferimento al solo momento di prima applicazione del principio - ovvero il 1° gennaio 2023 - per i titoli di debito in bonis rilevati al fair value con contropartita il patrimonio netto si è utilizzata la c.d. "low credit risk exemption" prevista dall'IFRS 9, in base alla quale sono state identificate come esposizioni a basso rischio di credito e dunque da considerare nello stage 1 le esposizioni che, alla data di transizione al nuovo standard, possiedono un rating pari a "investment grade" (o di qualità similare).
Per quanto riguarda l'Hedge Accounting, l'IFRS 9 introduce modifiche esclusivamente per il General Hedge e sono strettamente legate alla scelta di avvalersi dell'opzione opt-in / opt-out (ossia la possibilità di implementare il nuovo standard IFRS 9 piuttosto che mantenere il vecchio principio IAS 39). Il Gruppo Intesa Sanpaolo, sulla base degli approfondimenti effettuati sulla gestione delle operazioni di copertura, ha deciso l'esercizio, in fase di FTA dell'IFRS 9, dell'opzione opt-out, confermando tale scelta fino ad oggi. Alla luce di tale indicazione, anche per le Compagnie della Divisione Insurance le operazioni di copertura continueranno ad essere gestite, in continuità con il passato, nel rispetto di quanto previsto dallo IAS 39 (carve-out).
In alcuni casi, l'interazione tra l'IFRS 17 e l'IFRS 9 potrebbe generare mismatch contabili tra le modalità di contabilizzazione dei contratti di assicurazione e delle attività finanziarie ad essi correlate. Per ridurre tali mismatch, l'IFRS 17 consente di effettuare una disaggregazione dei proventi ed oneri finanziari derivanti da contratti assicurativi tra il conto economico (risultato finanziario) e l'Other Comprehensive Income (OCI) a Patrimonio Netto. La scelta di effettuare la disaggregazione è fatta a livello di portafoglio per i contratti assicurativi e deve essere presa in coerenza con il metodo di valutazione degli attivi. In particolare:
Ai sensi dell'IFRS 9, le società riconducibili alla Divisione Insurance hanno finalizzato la definizione dei business model adottati: Hold To Collect and Sell per gli strumenti finanziari di debito, ad eccezione di quelli collegati ai prodotti linked e ai fondi pensione aperti (ai quali è applicato il Business Model Other con la conseguente valutazione al fair value con impatto a conto economico). Per quanto riguarda la classificazione dei titoli di capitale che rientrano nel perimetro di applicazione dell'IFRS 9, le Compagnie della Divisione Insurance applicano la valutazione a fair value con contropartita a conto economico. Conseguentemente, al fine di ridurre i potenziali mismatch contabili, il Gruppo ha deciso di adottare l'opzione OCI su tutti i portafogli di contratti assicurativi, con l'eccezione di quelli relativi alle unit linked non collegati a prodotti multiramo e

ai fondi pensione aperti.
Si evidenzia, inoltre, che l'introduzione dell'IFRS 17 determina il venir meno del trattamento, denominato Shadow Accounting, previsto dall'IFRS 4, che approssimava la correlazione tra due valori non omogenei: 1) il valore della riserva tecnica relativa ai contratti valutati al costo (con partecipazione discrezionale agli utili) e 2) il valore dei relativi attivi valutati al fair value.
Il principio IFRS 17 introduce maggiore correlazione tra la valutazione delle passività assicurative e gli investimenti sottostanti, sia in periodi di aumento dei valori di Fair Value (riduzione dei tassi di mercato) sia in periodi di riduzione dei valori di fair value (aumento dei tassi di mercato).
A parità di valore degli attivi, misurati in entrambi i principi contabili al fair value, l'IFRS 17 introduce infatti la logica forward looking anche sui passivi, garantendo pertanto un confronto omogeneo con le variazioni di fair value degli attivi, e pertanto maggiormente efficace rispetto al passato. Inoltre, per il modello di misurazione VFA, l'adozione dell'opzione OCI (c.d. Mirroring), comporta che tale maggiore correlazione rispetto a quanto previsto dall'IFRS 4, venga contribuita al patrimonio netto.
Il progetto di implementazione dell'IFRS 17 per la Divisione Insurance ha preso avvio a giugno 2019 ed è stato articolato in più filoni che sono stati impostati in modo omogeneo per tutte le compagnie della Divisione Insurance, tenendo conto delle specificità di business di ciascuna di esse, come descritto più nel dettaglio nel Bilancio 2022.
Da un punto di vista organizzativo il progetto IFRS 17 ha incluso, oltre al processo di predisposizione del bilancio, l'implementazione di sistemi e processi riferiti alla Pianificazione e Controllo e all'Asset and Liability Management, al fine di garantire la capacità di governo delle compagnie del Gruppo secondo le nuove metriche introdotte dal principio IFRS 17.
La rappresentazione delle grandezze patrimoniali ed economiche tipiche dell'IFRS 17 nel Bilancio Consolidato di Intesa Sanpaolo è stata oggetto di una specifica progettualità in Capogruppo, sviluppatasi in piena sinergia con le attività della Divisione Insurance e del relativo progetto di implementazione dell'IFRS 17.
Anche l'adozione del principio IFRS 9 ha comportato interventi sia di tipo organizzativo, relativi alla revisione e all'adattamento dei processi operativi esistenti e al disegno e all'implementazione di nuovi processi, che sui sistemi informativi, anche per adeguarsi ai processi relativi allo staging e all'expected credit losses previsti dal Gruppo.
La data di transizione al principio contabile IFRS 17 è il 1° gennaio 2022, ovvero la data di inizio dell'esercizio immediatamente precedente la data di applicazione iniziale - 1° gennaio 2023 (c.d. First Time Adoption – FTA) - stante l'obbligo previsto dal principio di presentare un periodo comparativo modificato.
L'impatto derivante dal passaggio al nuovo principio contabile è rappresentato dalla riserva da First Time Adoption IFRS 17 e riserve da valutazione, calcolate al 1° gennaio 2023, la cui determinazione è data dall'effetto derivante dal passaggio all'IFRS 17 al 1° gennaio 2022, a cui si aggiungono le ulteriori variazioni derivanti dall'applicazione del nuovo principio nel corso del 2022.
La data di transizione al principio contabile IFRS 9, come evidenziato nel paragrafo precedente, è il 1° gennaio 2022 salvo che per le previsioni relative all'ECL che trovano applicazione a partire dal 1° gennaio 2023. Si ricorda infatti che il Gruppo ha scelto di applicare il Classification Overlay per la presentazione di tutte le attività finanziarie nel periodo comparativo.
Di seguito viene data evidenza qualitativa illustrando la direzione dell'impatto di come i principali fenomeni derivanti dall'introduzione dell'IFRS 17 e dell'IFRS 9 precedentemente descritti hanno rilevato sulle principali grandezze patrimoniali (Riserve da Valutazione e Riserve) ed economiche (Utile/perdita d'esercizio) del Gruppo alla data di transizione e alla data di prima applicazione del principio.
| Tipologia impatto | 01.01.2022 | 31.12.2022 | 01.01.2023 |
|---|---|---|---|
| A. IFRS 17 Contratti assicurativi | |||
| Differente criterio di valutazione delle |
impatto negativo (-) voce 120. Riserve da valutazione |
impatto negativo (-) voce 120. Riserve da valutazione | |
| passività assicurative | impatto negativo (-) voce 150. Riserve | impatto positivo (+) voce 200. Utile/perdita d'esercizio (+/-) |
|
| Cancellazione attività immateriali (VoBA) |
impatto negativo (-) voce 150. Riserve | impatto positivo (+) voce 200. Utile/perdita d'esercizio (+/-) |
|
| B. IFRS 9 Strumenti finanziari | |||
| Classificazione e misurazione |
impatto negativo (-) voce 120. Riserve da valutazione |
impatto positivo (+) voce 120. Riserve da valutazione | |
| impatto positivo (+) voce 150. Riserve | impatto negativo (-) voce 200. Utile/perdita d'esercizio (+/-) |
||
| Impairment | impatto positivo (+) voce 120. Riserve da valutazione |
||
| impatto negativo (-) voce 150. Riserve | |||
| C. Interazione tra IFRS 17 e IFRS 9 | |||
| impatto positivo (+) voce 120. Riserve da valutazione |
impatto negativo (-) voce 120. Riserve da valutazione | ||
| impatto negativo (-) voce 150. Riserve | impatto positivo (+) voce 200. Utile/perdita d'esercizio (+/-) |

In particolare, con riferimento al 1° gennaio 2022 si evidenziano i seguenti impatti:
L'impatto complessivo sul patrimonio netto, al netto dell'impatto fiscale, è negativo per 985 milioni (di cui 847 milioni di voce 150.Riserve e 138 milioni di voce 120. Riserve da valutazione).
o le riclassifiche da attività finanziarie disponibili per la vendita ai sensi dello IAS 39 alle attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico per IFRS 9 hanno comportato una riattribuzione tra la voce 120. Riserva da valutazione precedentemente iscritta e la voce 150. Riserve, con effetto nullo sul patrimonio netto.
o la riserva da valutazione viene adeguata per tener conto del diverso riconoscimento della quota degli utili/perdite sugli investimenti a copertura delle passività di competenza degli assicurati che, per effetto di IFRS 17, include anche la quota di pertinenza della Compagnia. La valutazione delle passività assicurative a valori correnti, infatti, – con particolare riferimento ai contratti partecipativi diretti – prevede il riconoscimento sostanzialmente integrale delle variazioni di fair value degli investimenti sottostanti alle passività assicurative (Contractual Service Margin) in coerenza con la destinazione contabile delle attività finanziarie sottostanti. Tale effetto (c.d. mirroring) è rilevato anche in sede di transizione35. L'effetto dell'interazione tra i due principi è già riconosciuto nella valutazione al fair value delle passività assicurative e nella iscrizione di riserve da valutazione riportate nel precedente punto A.
Con riferimento agli effetti registrati nel corso del 2022, le fattispecie sopra descritte hanno comportato un diverso riconoscimento di effetti rispetto a quanto contabilizzato ai sensi dei criteri precedentemente applicati per effetto principalmente della forte correlazione esistente tra IFRS 9 e IFRS 17. Più nel dettaglio, l'andamento dei mercati ed in particolare l'incremento dei tassi d'interesse osservato nel corso del 2022 ha determinato minusvalenze significative sulle attività finanziarie valutate al fair value che, ai sensi del precedente IFRS 4, erano state solo parzialmente riconosciute nella valutazione delle riserve tecniche (c.d. Shadow Accounting). Le nuove logiche di misurazione delle passività assicurative introdotte dall'IFRS 17 hanno consentito una maggiore compensazione delle minusvalenze registrate sugli investimenti sottostanti, tramite il riconoscimento pressoché integrale della variazione delle stesse alle passività assicurative, mitigando gli effetti negativi sul patrimonio netto registrati ai sensi dell'IFRS 4. Si è determinato pertanto un effetto positivo nel corso del 2022 sul patrimonio netto pari a 433 milioni, di cui 25 milioni sulla voce 200. Utile/perdita d'esercizio che fattorizza anche il venir meno dell'ammortamento dei VoBa secondo i precedenti principi.
L'effetto combinato di quanto sopra esposto determina un impatto negativo sul patrimonio netto al 31 dicembre 2022 pari a 552 milioni.
L'applicazione del modello di impairment sui titoli di debito valutati a fair value in contropartita a patrimonio netto al 1° gennaio 2023 ha comportato in accordo a principi di riferimento un giro tra la voce 120. Riserva da valutazione e la voce 150. Riserve per 59 milioni con effetto nullo sul patrimonio netto.
Nella presente sezione sono illustrate le riconciliazioni dei saldi contabili al 31 dicembre 2022 modificati per effetto dell'applicazione delle nuove regole richiesta dall'IFRS 17 e dall'IFRS 9.
***
Con riferimento alla rappresentazione dell'IFRS 17 nell'ambito del bilancio consolidato delle banche a capo di conglomerati finanziari, si evidenzia che in data 17 novembre 2022 la Banca d'Italia ha pubblicato l'8° aggiornamento della Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 applicabile ai bilanci chiusi o in corso al 31 dicembre 2023.
Al fine di contenere gli oneri di compilazione per le banche, nella predisposizione dell'aggiornamento la Banca d'Italia ha tenuto conto delle analoghe disposizioni emanate dall'IVASS36 con riferimento al bilancio assicurativo IAS/IFRS, prevedendo un rinvio alle disposizioni emanate dall'IVASS per gli aspetti riconducibili ai contratti assicurativi di pertinenza delle imprese di assicurazione incluse nel consolidamento. Le modifiche introdotte riguardano l'adeguamento degli schemi del bilancio consolidato e della relativa informativa di nota integrativa alle previsioni dell'IFRS 17, che hanno modificato lo IAS 1 e l'IFRS 7, e l'allineamento alle disposizioni emanate dall'IVASS.
In particolare, con riferimento ai prospetti contabili consolidati rappresentati nel presente resoconto, nello schema di Stato patrimoniale consolidato viene data evidenza nelle voci "80. Attività assicurative" e "110. Passività assicurative" dei contratti assicurativi emessi e delle cessioni in riassicurazione. Con riferimento invece al Conto economico consolidato, nel risultato intermedio riferito alla gestione assicurativa è prevista la distinzione fra i ricavi/costi per servizi assicurativi – che trovano rappresentazione nella voce "160. Risultato dei servizi assicurativi" – e i ricavi/costi netti di natura finanziaria relativi ai
35 Ai sensi dei paragrafi C18 b) e C19 b) se la Compagnia sceglie di disaggregare i ricavi finanziari o i costi finanziari di assicurazione tra gli importi rilevati nell'utile (perdita) d'esercizio e quelli rilevati nelle altre componenti di conto economico complessivo, in applicazione del paragrafo 88, lettera b), o del paragrafo 89, lettera b), deve determinare l'importo cumulativo dei ricavi finanziari o dei costi finanziari di assicurazione rilevati nelle altre componenti di conto economico alla data di transizione.
36 Il riferimento è al Regolamento ISVAP n. 7 del 13 luglio 2007, come modificato dal Provvedimento n. 121 del 7 giugno 2022.

contratti di assicurazione emessi e alle cessioni in riassicurazione – esposti nella voce "170. Saldo dei ricavi e costi di natura finanziaria relativi alla gestione assicurativa".
La Banca d'Italia non ha invece apportato modifiche con riferimento alla rappresentazione delle grandezze IFRS 9, pertanto gli strumenti finanziari di competenza delle compagnie assicurative (inclusi i prodotti assicurativi a cui si applica l'IFRS 9) negli schemi di bilancio ai sensi della Circolare 262 sono rappresentati insieme a quelli della Banca37 . Nello specifico, i prospetti a seguire forniscono le seguenti informazioni:
Vengono riportati di seguito i prospetti di raccordo tra gli Schemi Contabili consolidati del Gruppo come da Bilancio 2022 e gli Schemi Contabili introdotti dall'8° aggiornamento della Circolare 262 della Banca d'Italia, che recepisce l'adozione dei criteri di presentazione previsti dall'IFRS 17. In tali prospetti i saldi contabili al 31 dicembre 2022 (valori determinati secondo l'IFRS 4 e lo IAS 39 per le attività e le passività delle Imprese di assicurazione del Gruppo) sono ricondotti alle nuove voci contabili, secondo le riclassificazioni resesi necessarie in relazione ai nuovi criteri di classificazione introdotti dall'IFRS 17 e dall'IFRS 9 e sulla base delle analisi svolte (già descritte in precedenza), senza l'applicazione dei nuovi criteri di valutazione (ossia a parità di valore contabile iscritto al 31 dicembre 2022). Si procederà quindi ad illustrare le principali movimentazioni che interessano le voci evidenziate nei prospetti, che rappresentano le attività e passività patrimoniali ascrivibili al comparto assicurativo e quindi interessate dall'applicazione dei due citati principi contabili.
37 Si ricorda che, per effetto dell'applicazione del Deferral Approach, negli schemi consolidati del Gruppo ISP fino al Bilancio 2022 erano esposte specifiche voci per rappresentare gli strumenti finanziari del comparto assicurato, classificati e misurati ai sensi dello IAS 39 e che sono state, pertanto, cancellate con il passaggio all'IFRS 9:
- Stato Patrimoniale – Attivo: "Voce 35. Attività finanziarie di pertinenza delle imprese di assicurazione valutate al fair value ai sensi dello IAS 39", che accoglieva le attività finanziarie detenute per la negoziazione, le attività finanziarie valutate al fair value, le attività finanziarie disponibili per la vendita e gli eventuali derivati con fair value positivo, così come definiti nel rispetto dello IAS 39;
- Stato Patrimoniale – Attivo: "Voce 45. Attività finanziarie di pertinenza delle imprese di assicurazione valutate al costo ammortizzato ai sensi dello IAS 39", che accoglieva le attività finanziarie detenute sino alla scadenza, i crediti verso banche e quelli verso clientela, così come definiti nel rispetto dello IAS 39.
- Stato Patrimoniale – Passivo: Voce 15. Passività finanziarie di pertinenza delle imprese di assicurazione valutate al costo ammortizzato ai sensi dello IAS 39, che accoglieva i debiti verso banche, i debiti verso clientela ed i titoli in circolazione, in applicazione dello IAS 39;
- Stato Patrimoniale – Passivo: Voce 35. Passività finanziarie di pertinenza delle imprese di assicurazione valutate al fair value ai sensi dello IAS 39, che accoglieva le passività finanziarie di negoziazione, le passività finanziarie valutate al fair value ed i derivati con fair value negativo, così come definiti ai sensi dello IAS 39;
- Stato Patrimoniale – Patrimonio Netto: Voce 125. Riserve da valutazione di pertinenza delle imprese di assicurazione, che accoglieva le riserve da valutazione su attività finanziarie disponibili per la vendita, gli effetti dello shadow accounting ed i relativi impatti fiscali;
- Conto Economico – Voce 115. Risultato netto delle attività e passività finanziarie di pertinenza delle imprese di assicurazione ai sensi dello IAS 39 che accoglieva le componenti economiche delle sopra menzionate voci patrimoniali;
- Conto Economico – Voce 135. Rettifiche / riprese di valore nette di pertinenza delle imprese di assicurazione ai sensi dello IAS 39 che accoglieva le rettifiche e le riprese di valore effettuate sugli strumenti finanziari delle compagnie assicurative valutati ai sensi dello IAS 39.
Gli strumenti finanziari di pertinenza delle compagnie assicurative sono rappresentati nell'ambito delle voci già utilizzate dalle società bancarie del Gruppo, secondo lo schema della Circolare 262.

| 31 Dicembre 2022 Pubblicato 31 Dicembre 2022 Nuova 262 |
10. Cassa e disponibilità liquide | 20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico |
30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
assicurazione valutate al fair value ai sensi dello IAS 39 35. Attività finanziarie di pertinenza delle imprese di |
40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | assicurazione valutate al costo ammortizzato ai sensi dello IAS 45. Attività finanziarie di pertinenza delle imprese di 39 |
50. Derivati di copertura | 60. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) |
70. Partecipazioni | 80. Riserve tecniche a carico dei riassicuratori | 90. Attività materiali | 100. Attività immateriali | 110. Attività fiscali | 120. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione |
(milioni di euro) 130. Altre attività |
TOTALE DELL'ATTIVO | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 10. | Cassa e disponibilità liquide | 112.924 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 112.924 |
| 20. | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico |
- | 47.577 | - | 102.775 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 264 | 150.616 |
| a) attività finanziarie detenute per la negoziazione |
- | 42.522 | - | 85 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 42.607 | |
| b) attività finanziarie designate al fair value | - | 1 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 1 | |
| c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
- | 5.054 | - | 102.690 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 264 | 108.008 | |
| 30. | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | 49.716 | 69.937 | - | 76 | - | - | - | - | - | - | - | - | -225 | 119.504 |
| 40. | Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
- | - | - | - | 528.078 | 3 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 528.081 |
| a) Crediti verso banche | - | - | - | - | 32.884 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 32.884 | |
| b) Crediti verso clientela | - | - | - | - | 495.194 | 3 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 495.197 | |
| 50. | Derivati di copertura | - | - | - | 13 | - | - | 10.062 | - | - | - | - | - | - | - | - | 10.075 |
| 60. | Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) |
- | - | - | - | - | - | - | -9.752 | - | - | - | - | - | - | - | -9.752 |
| 70. | Partecipazioni | - | - | - | - | - | - | - | - | 2.013 | - | - | - | - | - | - | 2.013 |
| 80. | Attività Assicurative | - | - | - | - | - | 1 | - | - | - | 163 | - | - | - | - | 108 | 272 |
| a) contratti di assicurazione emessi che costituiscono attività |
- | - | - | - | - | 1 | - | - | - | - | - | - | - | - | 64 | 65 | |
| b) cessioni in riassicurazione che costituiscono attività |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | 163 | - | - | - | - | 44 | 207 | |
| 90. | Attività materiali | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 10.505 | - | - | - | - | 10.505 |
| 100. | Attività immateriali | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 9.830 | - | - | - | 9.830 |
| di cui: Avviamento | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 3.626 | - | - | - | 3.626 | |
| 110. | Attività fiscali | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 18.273 | - | - | 18.273 |
| a) correnti | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 3.520 | - | - | 3.520 | |
| b) anticipate | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 14.753 | - | - | 14.753 | |
| 120. | Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 638 | - | 638 |
| 130. | Altre attività | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 22.704 | 22.704 |
| TOTALE DELL'ATTIVO | 112.924 | 47.577 | 49.716 | 172.725 | 528.078 | 80 | 10.062 | -9.752 | 2.013 | 163 | 10.505 | 9.830 | 18.273 | 638 | 22.851 | 975.683 |
Con riferimento alle attività, le principali riclassifiche sono determinate dall'applicazione delle nuove regole di classificazione introdotte dall'IFRS 9 (Business Model e SPPI test) e, con effetti meno rilevanti, dall'introduzione dell'IFRS 17. In particolare, come meglio di seguito evidenziato, l'introduzione dell'IFRS 9 ha comportato alcune riclassifiche tra le varie categorie di attività finanziarie valutate al fair value – principalmente con riferimento ad attività finanziarie disponibili per la vendita ai sensi dello IAS 39 riclassificate tra le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico – confermando l'utilizzo del fair value come principale metodo di valutazione e pertanto senza impatti sulla misurazione.

A seguito dell'applicazione dei criteri di classificazione dell'IFRS 9 le attività finanziarie di pertinenza delle compagnie assicurative sono state ricondotte alle seguenti voci:
La voce 45. Attività finanziarie di pertinenza delle imprese di assicurazione valutate al costo ammortizzato ai sensi dello IAS 39 accoglieva al 31 dicembre 2022, per un valore pari a 80 milioni, crediti verso banche per 40 milioni e crediti verso la clientela per 40 milioni.
A seguito dell'applicazione dei criteri di classificazione dell'IFRS 9 la voce è stata ricondotta principalmente a:
La voce 80. Riserve tecniche a carico dei riassicuratori, che al 31 dicembre 2022 presentava un saldo pari a 163 milioni, è ricondotta integralmente alla nuova voce 80. Attività Assicurative per effetto della nuova rappresentazione introdotta dall'IFRS 17.
La voce 130. Altre Attività, che al 31 dicembre 2022 presentava un saldo complessivo a livello consolidato pari a 22.851 milioni, è stata ricondotta principalmente a:

| (milioni di euro) | |||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31 Dicembre 2022 Pubblicato 31 Dicembre 2022 Nuova 262 |
10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | assicurazione valutate al costo ammortizzato ai sensi dello IAS 15. Passività finanziarie di pertinenza delle imprese di 39 |
20. Passività finanziarie di negoziazione | 30. Passività finanziarie designate al fair value | assicurazione valutate al fair value ai sensi dello IAS 39 35. Passività finanziarie di pertinenza delle imprese di |
40. Derivati di copertura | 50. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) |
60. Passività fiscali | 70. Passività associate ad attività in via di dismissione | 80. Altre passività | 90. Trattamento di fine rapporto del personale | 100. Fondi per rischi e oneri | 110. Riserve tecniche | TOTALE DEL PASSIVO | |
| 10. | Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 667.586 | 2.550 | - | - | - | - | - | - | - | 4 | - | - | - | 670.140 |
| a) debiti verso banche | 137.481 | 629 | - | - | - | - | - | - | - | 4 | - | - | - | 138.114 | |
| b) debiti verso la clientela | 454.025 | 587 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 454.612 | |
| c) titoli in circolazione | 76.080 | 1.334 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 77.414 | |
| 20. | Passività finanziarie di negoziazione | - | - | 46.512 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 46.512 |
| 30. | Passività finanziarie designate al fair value | - | - | - | 8.795 | 54.214 | - | - | - | - | - | - | - | - | 63.009 |
| 40. | Derivati di copertura | - | - | - | - | 171 | 5.346 | - | - | - | - | - | - | - | 5.517 |
| 50. | Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) |
- | - | - | - | - | - | -8.031 | - | - | - | - | - | - | -8.031 |
| 60. | Passività fiscali | - | - | - | - | - | - | - | 2.306 | - | - | - | - | - | 2.306 |
| a) correnti | - | - | - | - | - | - | - | 297 | - | - | - | - | - | 297 | |
| b) differite | - | - | - | - | - | - | - | 2.009 | - | - | - | - | - | 2.009 | |
| 70. | Passività associate ad attività in via di dismissione | - | - | - | - | - | - | - | - | 15 | - | - | - | - | 15 |
| 80. | Altre passività | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 10.966 | - | - | - | 10.966 |
| 90. | Trattamento di fine rapporto del personale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 852 | - | - | 852 |
| 100. | Fondi per rischi e oneri | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 4.960 | - | 4.960 |
| a) impegni e garanzie rilasciate | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 711 | - | 711 | |
| b) quiescenza e obblighi simili | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 139 | - | 139 | |
| c) altri fondi per rischi e oneri | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 4.110 | - | 4.110 | |
| 110. | Passività Assicurative | - | - | - | - | 17.359 | - | - | - | - | 90 | - | 50 | 100.117 | 117.616 |
| a) contratti di assicurazione emessi che costituiscono passività |
- | - | - | - | 17.359 | - | - | - | - | 5 | - | 50 | 100.117 | 117.531 | |
| b) cessioni in riassicurazione che costituiscono passività | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 85 | - | - | - | 85 | |
| TOTALE | 667.586 | 2.550 | 46.512 | 8.795 | 71.744 | 5.346 | -8.031 | 2.306 | 15 | 11.060 | 852 | 5.010 | 100.117 | 913.862 |
Con riferimento alle passività l'introduzione dei nuovi principi ha determinato le seguenti riclassifiche, riconducibili in modo prevalente alle nuove metriche di classificazione delle passività assicurative previste dall'IFRS 17.
La voce 15. Passività finanziarie di pertinenza delle imprese di assicurazione valutate al costo ammortizzato ai sensi dello IAS 39 che accoglieva al 31 dicembre 2022 un valore pari a 2.550 milioni, viene riclassificata interamente nella nuova voce 10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato, con la seguente suddivisione:
La voce 35. Passività finanziarie di pertinenza delle imprese di assicurazione valutate al fair value ai sensi dello IAS 39 che accoglieva al 31 dicembre 2022 un valore pari a 71.744 milioni era principalmente riferita ai prodotti di investimento (unit linked, fondi pensione e prodotti multiramo) emessi dalle compagnie assicurative per i quali era stata esercitata la fair value option, al fine di mitigare l'accounting mismatch con le relative poste dell'attivo contabilizzate al fair value.
In applicazione dei nuovi principi contabili tale voce è stata ricondotta a:

La voce 80. Altre passività, che al 31 dicembre 2022 ammontava a livello consolidato a 11.060 milioni, rimane sostanzialmente invariata ad eccezione di una quota pari a 90 milioni, ascrivibili principalmente a debiti e depositi verso riassicuratori, che vengono ricondotti nell'ambito della voce 110. Passività Assicurative.
Dalla voce 100. Fondi per Rischi e Oneri che al 31 dicembre 2022 ammontava a 5.010 milioni sono stati riclassificati 50 milioni nella voce 110. Passività Assicurative in ragione delle nuove logiche di misurazione delle passività ai sensi dell'IFRS 17 che prevedono di ricondurre tali effetti stanziati in precedenza a fondi per rischi ed oneri.
La voce 110. Riserve Tecniche, che al 31 dicembre 2022 ammontava a 100.117 milioni, è integralmente ricondotta alla nuova voce 110. Passività Assicurative.
| (milioni di euro) | |||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31 Dicembre 2022 Pubblicato 31 Dicembre 2022 Nuova 262 |
120. Riserve da valutazione | 125. Riserve da valutazione di pertinenza delle imprese di assicurazione |
130. Azioni rimborsabili | 140. Strumenti di capitale | 150. Riserve | 155. Acconti su dividendi (-) | 160. Sovrapprezzi di emissione | 170. Capitale | 180. Azioni proprie (-) | 190. Patrimonio di pertinenza di terzi (+/-) | 200. Utile (Perdita) d'esercizio (+/-) | TOTALE | |
| 120. | Riserve da valutazione | -1.939 | -696 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | -2.635 |
| 130. | Azioni rimborsabili | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 140. | Strumenti di capitale | - | - | - | 7.211 | - | - | - | - | - | - | - | 7.211 |
| 150. | Riserve | - | - | - | - | 15.827 | - | - | - | - | - | - | 15.827 |
| 155. | Acconti su dividendi (-) | - | - | - | - | - | -1.400 | - | - | - | - | - | -1.400 |
| 160. | Sovrapprezzi di emissione | - | - | - | - | - | - | 28.053 | - | - | - | - | 28.053 |
| 170. | Capitale | - | - | - | - | - | - | - | 10.369 | - | - | - | 10.369 |
| 180. | Azioni proprie (-) | - | - | - | - | - | - | - | - | -124 | - | - | -124 |
| 190. | Patrimonio di pertinenza di terzi (+/-) | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 166 | - | 166 |
| 200. | Utile (Perdita) d'esercizio (+/-) | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 4.354 | 4.354 |
| TOTALE | -1.939 | -696 | - | 7.211 | 15.827 | -1.400 | 28.053 | 10.369 | -124 | 166 | 4.354 | ||
| TOTALE DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO | 975.683 | ||||||||||||
Con riferimento al Patrimonio Netto, la voce 125. Riserve da valutazione di pertinenza delle imprese di assicurazione, negativa per 696 milioni al 31 dicembre 2022, è stata ricondotta alla voce 120. Riserve da valutazione. L'aggregato accoglieva la riserva di valutazione su attività finanziarie disponibili per la vendita e la riserva da valutazione della copertura di flussi finanziari (complessivamente negativa per 8.708 milioni), nonché gli effetti dello shadow accounting (positivi per 8.012 milioni).

Vengono riportati di seguito i prospetti di Riconciliazione tra lo Stato patrimoniale consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2022, che recepisce le riclassificazioni a parità di saldi contabili determinate dalle nuove regole di classificazione previste dall'IFRS 9 e dall'IFRS 17, precedentemente illustrate, e lo Stato patrimoniale al 1° gennaio 2023. In tali prospetti i saldi contabili al 31 dicembre 2022 (valori determinati ai sensi dell'IFRS 4 e dello IAS 39 per il contributo delle Compagnie assicurative) vengono modificati per effetto dell'applicazione delle logiche di misurazione rispettivamente di IFRS 9 e IFRS 17.
In particolare, sono forniti i seguenti dettagli:
La chiave di lettura sopra descritta è applicabile anche al successivo prospetto delle passività.
| TOTALE ATTIVO al 31.12.2022 (a) |
Effetto di transizione a IFRS9 / IFRS17 Effetto Effetto Totale al nel effetto al TOTALE 1.1.2022 corso 31.12.2022 ATTIVO (b) del (d) = al 31.12.2022 2022 (b)+(c) (e) = (a) + (d) (c) |
Effetto di transizione a IFRS9 (f) Impairment |
(milioni di euro) TOTALE ATTIVO al 01.01.2023 (g) = (e) + (f) |
|||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| POST RICLASSIFICHE FTA IFRS9 e IFRS17 |
POST FTA Classificazione e misurazione IFRS9 e IFRS17 |
|||||||
| 10. | Cassa e disponibilità liquide | 112.924 | - | - | - | 112.924 | - | 112.924 |
| 20. | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico |
150.616 | - | - | - | 150.616 | - | 150.616 |
| 30. | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
119.504 | - | 4 | 4 | 119.508 | - | 119.508 |
| 40. | Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 528.081 | - | - | - | 528.081 | - | 528.081 |
| 50. | Derivati di copertura | 10.075 | - | - | - | 10.075 | - | 10.075 |
| 60. | Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) |
-9.752 | - | - | - | -9.752 | - | -9.752 |
| 70. | Partecipazioni | 2.013 | - | - | - | 2.013 | - | 2.013 |
| 80. | Attività Assicurative | 272 | -149 | 28 | -121 | 151 | - | 151 |
| 90. | Attività materiali | 10.505 | - | - | - | 10.505 | - | 10.505 |
| 100. | Attività immateriali | 9.830 | -685 | 92 | -593 | 9.237 | - | 9.237 |
| 110. | Attività fiscali | 18.273 | 163 | -306 | -143 | 18.130 | - | 18.130 |
| 120. | Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione |
638 | - | - | - | 638 | - | 638 |
| 130. | Altre attività | 22.704 | -84 | -159 | -243 | 22.461 | - | 22.461 |
| TOTALE DELL'ATTIVO | 975.683 | -755 | -341 | -1.096 | 974.587 | - | 974.587 |
Nell'ambito delle poste dell'attivo, tra gli impatti maggiormente significativi si rilevano, ai sensi dell'applicazione di IFRS 17:
una riduzione nella voce 80. Attività assicurative per circa 149 milioni al 1° gennaio 2022 per effetto dei nuovi criteri di valutazione IFRS 17 che determinano un differente metodo di valutazione delle riserve a carico riassicuratori. Nel corso dell'esercizio 2022 la variazione di tale posta dovuta al cambiamento di principio è positivo per 28 milioni;
la cancellazione nella voce 100. Attività immateriali di intangibili assicurativi a vita utile definita (Value of Business Acquired – VoBA) per complessivi 685 milioni lordi imposte al 1° gennaio 2022 (data di transizione), di cui 528 milioni relativi a intangibili assicurativi di produzione e 157 milioni relativi a intangibili assicurativi di distribuzione. La

cancellazione è dovuta in quanto, ai sensi del principio IFRS 17, tali valori attribuiti e iscritti in sede di Purchase Price Acquisition (PPA), sono rappresentati nel Contractual Service Margin ossia nella specifica voce iscritta tra le Passività Assicurative rappresentativa degli utili futuri della compagnia. Tale cancellazione in sede di transizione comporta lo storno degli effetti registrati nel corso dell'esercizio 2022 per il venire meno della quota di ammortamento delle citate voci (pari a circa 92 milioni);
Come anticipato, l'introduzione dell'IFRS 9 ha comportato principalmente riclassifiche tra diverse voci della attività finanziarie comunque valutate al fair value (essenzialmente dal fair value con impatti a Patrimonio netto a Fair value con impatti a conto economico). Come conseguenza, il valore a cui sono avvenute tali riclassifiche è rimasto invariato, non comportando impatti netti complessivi a Patrimonio Netto da diversa valutazione. L'impatto marginale registrato sul Patrimonio Netto Consolidato del Gruppo Intesa Sanpaolo al 31 dicembre 2022 pari a 4 milioni è riconducibile alla diversa valutazione di alcuni titoli di debito precedentemente classificati tra i crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato ai sensi dello IAS 39.
Per effetto dei movimenti complessivi rilevati sulle voci dell'attivo e del passivo, è stato rilevato un effetto fiscale pari a maggiori imposte anticipate nette di 431 milioni al 1° gennaio 2022, in riduzione di 289 milioni nel corso del 2022.
| (milioni di euro) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Effetto di transizione a IFRS9 (f) |
||||||||
| TOTALE PASSIVO al 31.12.2022 (a) |
Effetto al 1.1.2022 (b) |
Effetto nel corso del 2022 (c) |
Totale effetto al 31.12.2022 (d) = (b)+(c) |
TOTALE PASSIVO al 31.12.2022 (e) = (a) + (d) |
Impairment | TOTALE PASSIVO al 01.01.2023 (g) = (e) + (f) |
||
| POST RICLASSIFICHE FTA IFRS9 e IFRS17 |
POST FTA Classificazione e misurazione IFRS9 e IFRS17 |
|||||||
| 10. | Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 670.140 | - | -13 | -13 | 670.127 | - | 670.127 |
| 20. | Passività finanziarie di negoziazione | 46.512 | - | - | - | 46.512 | - | 46.512 |
| 30. | Passività finanziarie designate al fair value | 63.009 | -1 | -1 | -2 | 63.007 | - | 63.007 |
| 40. | Derivati di copertura | 5.517 | - | - | - | 5.517 | - | 5.517 |
| 50. | Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) |
-8.031 | - | - | - | -8.031 | - | -8.031 |
| 60. | Passività fiscali | 2.306 | -268 | -17 | -285 | 2.021 | - | 2.021 |
| 70. | Passività associate ad attività in via di dismissione | 15 | - | - | - | 15 | - | 15 |
| 80. | Altre passività | 10.966 | -101 | -102 | -203 | 10.763 | - | 10.763 |
| 90. | Trattamento di fine rapporto del personale | 852 | - | - | - | 852 | - | 852 |
| 100. | Fondi per rischi e oneri | 4.960 | - | - | - | 4.960 | - | 4.960 |
| 110. | Passività Assicurative | 117.616 | 600 | -641 | -41 | 117.575 | - | 117.575 |
| TOTALE DEL PASSIVO | 913.862 | 230 | -774 | -544 | 913.318 | - | 913.318 | |
| TOTALE PATRIMONIO NETTO | 61.821 | -985 | 433 | -552 | 61.269 | - | 61.269 | |
| TOTALE DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO | 975.683 | -755 | -341 | -1.096 | 974.587 | - | 974.587 |
Nell'ambito delle passività, l'applicazione dei nuovi criteri di valutazione IFRS 17 comporta impatti con riferimento principalmente alla voce Passività Assicurative, il cui valore risulta incrementato di 600 milioni al 1° gennaio 2022. Tale maggiore valore è più che riassorbito nel corso dell'esercizio 2022 per effetto delle dinamiche finanziarie che hanno caratterizzato l'anno e che trovano riscontro diretto nella valutazione a valori correnti delle passività assicurative. Con specifico riferimento ai contratti partecipativi diretti, le minusvalenze registrate sugli investimenti sottostanti sono rilevate nelle passività assicurative, in contropartita a riserve da valutazione e conto economico, in correlazione alla destinazione contabile degli attivi sottostanti (c.d. mirroring).
A tale proposito si rileva che il Contractual Service Margin alla data del 31 dicembre 2022 ha un valore di 9.069 milioni in leggera riduzione rispetto al 1° gennaio 2022 (quando era pari a 9.274 milioni).
Dal punto di vista degli impatti quantitativi, le movimentazioni più rilevanti sono ascrivibili alle voci del Patrimonio Netto per la cui spiegazione si rimanda al paragrafo successivo.

| (milioni di euro) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Effetto di transizione a IFRS9 / | IFRS17 | Effetto di transizione a IFRS9 (f) |
||||||
| TOTALE al 31.12.2022 (a) |
Effetto al 1.1.2022 (b) |
Effetto nel corso del 2022 (c) |
Totale effetto al 31.12.2022 (d) = (b)+(c) |
TOTALE al 31.12.2022 (e) = (a) + (d) |
Impairment | TOTALE al 01.01.2023 (g) = (e) + (f) |
||
| POST RICLASSIFICHE FTA IFRS9 e IFRS17 |
POST FTA Classificazione e misurazione IFRS9 e IFRS17 |
|||||||
| 120. | Riserve da valutazione | -2.635 | -138 | 315 | 177 | -2.458 | 59 | -2.399 |
| 130. | Azioni rimborsabili | - | - | - | - | - | - | - |
| 140. | Strumenti di capitale | 7.211 | - | - | - | 7.211 | - | 7.211 |
| 150. | Riserve | 15.827 | -847 | 93 | -754 | 15.073 | -59 | 15.014 |
| 155. | Acconti su dividendi (-) | -1.400 | - | - | - | -1.400 | - | -1.400 |
| 160. | Sovrapprezzi di emissione | 28.053 | - | - | - | 28.053 | - | 28.053 |
| 170. | Capitale | 10.369 | - | - | - | 10.369 | - | 10.369 |
| 180. | Azioni proprie (-) | -124 | - | - | - | -124 | - | -124 |
| 190. | Patrimonio di pertinenza di terzi (+/-) | 166 | - | - | - | 166 | - | 166 |
| 200. | Utile (Perdita) d'esercizio (+/-) | 4.354 | - | 25 | 25 | 4.379 | - | 4.379 |
| TOTALE PATRIMONIO NETTO | 61.821 | -985 | 433 | -552 | 61.269 | - | 61.269 |
Con riferimento agli effetti derivanti dall'applicazione dell'IFRS 17, come anticipato nel Bilancio 2022 alla data di transizione (1° gennaio 2022) il Patrimonio Netto del Bilancio Consolidato di Gruppo si riduce di 985 milioni, al netto dell'effetto fiscale, in ragione di:
La messa a regime, anche in termini di applicativi IT, dei meccanismi di applicazione congiunta di IFRS 17 e IFRS 9, finalizzata nel primo trimestre 2023, ha definito per l'esercizio 2022, anche in relazione all'andamento dei mercati finanziari, un effetto positivo sul patrimonio netto di 433 milioni rispetto a quanto rilevato al 1° gennaio 2022, di cui 25 milioni a valere sull'utile dell'esercizio che fattorizzano anche il venir meno dell'ammortamento dei VoBa secondo i precedenti principi. L'effetto complessivo è ascrivibile ai nuovi criteri introdotti da IFRS 17 che, come già evidenziato in precedenza, garantiscono maggiore correlazione tra la valutazione delle passività assicurative e gli investimenti sottostanti.
L'effetto complessivo sul patrimonio netto al 31 dicembre 2022 derivante dall'applicazione congiunta di IFRS 9 e IFRS 17 è negativo per 552 milioni al netto dell'effetto fiscale. Tale effetto è spiegato, come sopra illustrato, dagli impatti di transizione a IFRS 17/IFRS 9 al 1° gennaio 2022 (negativi per 985 milioni), parzialmente compensati nel corso dell'anno dai maggiori utili (25 milioni) e maggiori riserve (408 milioni) espresse secondo i nuovi principi.
Per le Compagnie della Divisione Insurance l'applicazione del nuovo modello Expected Credit Losses rileva principalmente con riferimento al portafoglio dei titoli di debito classificati nella voce 30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (business model HTCS). L'applicazione delle nuove regole di impairment sui tali titoli di debito ha comportato un effetto pari a 59 milioni al netto dell'effetto fiscale con un effetto complessivamente nullo sul Patrimonio netto, dal momento che si sostanzia in una riclassifica tra riserve da valutazione e riserve di utili, trattandosi di strumenti finanziari già valutati al fair value. Non risulta essere invece significativa per quanto riguarda i crediti, rappresentati principalmente da conti correnti e altre forme tecniche a breve termine.
Gli effetti contabili descritti in precedenza hanno anche delle conseguenze sul capitale regolamentare e sui ratios prudenziali. In particolare, il Patrimonio Netto ai fini dei fondi propri si riduce al 31 dicembre 2022 per un importo pari a -408 milioni39, con un impatto sul CET 1 ratio pari a -11 bps.
38 In tale accezione sono stati rappresentati gli effetti della cancellazione di riserve tecniche e di ulteriori poste assicurative (es. DAC e specifici stanziamenti di Fondi Rischi). Il dettaglio, rappresentato nelle precedenti tabelle di riconciliazione attività e passività è composto principalmente come segue: voce 110. Passività Assicurative e voce 80. Attività Assicurative + 749 milioni, voce 80 Altre Passività e voce 130 Atre Attività -17 milioni.
39 Tale valore è calcolato escludendo dall'impatto complessivo sul patrimonio netto di -552 milioni registrato al 31 dicembre 2022, 144 milioni di effetti relativi agli intangibili del Gruppo Bancario cancellati in quanto già dedotti ai fini prudenziali.

L'impatto al 31 dicembre 2022 è derivante da:
Si precisa che, ai fini del calcolo prudenziale, l'investimento nelle compagnie assicurative rientra nel regime di Danish Compromise che consente la ponderazione al 370% dell'investimento in luogo della sua deduzione dal CET1.
Il Resoconto consolidato include Intesa Sanpaolo e le società da questa direttamente o indirettamente controllate, controllate congiuntamente o sottoposte ad influenza notevole, comprendendo – come specificamente previsto dai principi IAS/IFRS – anche le società operanti in settori di attività diversi da quello di appartenenza della Capogruppo, nonché le partecipazioni di private equity. Analogamente, sono incluse anche le entità strutturate quando ne ricorrano i requisiti di effettivo controllo, anche indipendentemente dall'esistenza di una quota partecipativa.
Sono escluse dall'area di consolidamento, e classificate sulla base di quanto previsto dall'IFRS 9, alcune interessenze superiori al 20% - peraltro di importo contenuto - in quanto Intesa Sanpaolo, direttamente o indirettamente, detiene esclusivamente diritti patrimoniali su una porzione dei frutti degli investimenti o non ha accesso alle politiche di gestione e può esercitare diritti di governance limitati alla tutela dei propri interessi patrimoniali.
Sono inoltre escluse dall'area di consolidamento integrale le interessenze partecipative detenute, direttamente o attraverso fondi, in società che svolgono attività di venture capital. Tali interessenze partecipative sono incluse nella categoria delle Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico.
Sono, infine, escluse dall'area di consolidamento le società non partecipate delle quali si sono ricevute azioni in pegno con diritto di voto superiore al 20%, in considerazione della finalità di tale strumento che è quella di tutela del credito concesso e non di esercizio del controllo e di indirizzo delle politiche finanziarie ed economiche, al fine di usufruire dei benefici economici da esse derivanti.
Si rammenta che Intesa Sanpaolo non esercita su Risanamento S.p.A. e sulle società da questa controllate l'attività di direzione e coordinamento di cui all'art. 2497 C.C. e seguenti.
Rispetto al 31 dicembre 2022, le variazioni nel perimetro di consolidamento integrale hanno riguardato l'ingresso di:
Per completezza si segnala inoltre che Banca 5 S.p.A. ha modificato la propria denominazione sociale in Isybank S.p.A.
I metodi utilizzati per il consolidamento dei dati delle società controllate (consolidamento integrale) e per il consolidamento delle società collegate nonché delle società sottoposte a controllo congiunto (metodo del patrimonio netto) sono invariati rispetto a quelli adottati per il Bilancio annuale 2022 del Gruppo Intesa Sanpaolo al quale, pertanto, si fa rinvio.
I bilanci della Capogruppo e delle altre società utilizzati per predisporre il Resoconto fanno riferimento al 31 marzo 2023.
In taluni limitati casi, per partecipate di rilevanza non significativa, sono stati utilizzati gli ultimi dati ufficiali disponibili.
In particolare, relativamente alla controllata ucraina Pravex Bank, in considerazione della limitata incidenza sul bilancio consolidato dei saldi patrimoniali ed economici della banca e in un'ottica di contenimento del rischio operativo, la decisione del Gruppo è stata quella di procedere al consolidamento integrale della controllata ucraina mantenendo nei libri i saldi patrimoniali al 31 dicembre 2022 e apportando centralmente le rettifiche di valore legate alla svalutazione degli assets della Banca. Quanto alla controllata Banca Intesa Russia, le relative risultanze patrimoniali ed economiche al 31 marzo 2023 sono state recepite mediante il consolidamento linea per linea.
Ove necessario – in casi comunque di rilevanza del tutto marginale – i bilanci delle società consolidate, eventualmente redatti in base a criteri contabili diversi, sono stati resi conformi ai principi del Gruppo.
I bilanci delle imprese operanti in aree diverse dall'Eurozona sono convertiti in Euro applicando alle voci dell'attivo e del passivo patrimoniale i cambi correnti alla data di chiusura del periodo di riferimento ed alle voci del conto economico i cambi medi del periodo stesso.

Al fine di garantire l'omogeneità dei criteri di redazione del Bilancio, il Gruppo Intesa Sanpaolo si è dotato di un corpo normativo interno di regole e policy relativo ai vari ambiti operativi ed organizzativi.
Il documento metodologico di riferimento per l'applicazione dei principi contabili è rappresentato dalle Regole Contabili di Gruppo, nelle quali vengono descritti i modelli applicativi adottati dal Gruppo, nel contesto di quanto statuito dai principi contabili di riferimento e dalle legislazioni applicabili alle diverse Società/Entità controllate, esplicitando le scelte operate nei casi in cui la normativa preveda dei regimi contabili alternativi od opzionali.
Con riferimento ai processi valutativi, il Gruppo ha formalizzato nel documento "Linee Guida per la valutazione delle Poste Patrimoniali di Bilancio" i principi e il quadro normativo di riferimento per la valutazione delle poste patrimoniali, i ruoli e le responsabilità degli Organi Societari, del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari e delle funzioni aziendali della Capogruppo che intervengono nel processo di valutazione; i presupposti su cui si basano i processi di valutazione e il sistema dei controlli posti in essere per garantire una corretta valutazione; i macro-processi di valutazione basati sui principi contabili declinati nelle diverse categorie di poste patrimoniali valutate (attive e passive); le regole di indirizzo e coordinamento delle Società del Gruppo in materia di valutazione delle poste patrimoniali.
Tra le linee guida e le policy si segnalano inoltre, le Regole in materia di Business Model, le Regole in materia di valutazione dell'expected credit loss secondo il principio IFRS 9 ("Impairment Policy") e le "Linee Guida e Regole di Valutazione Strumenti Finanziari al Fair Value" (es. Fair Value Policy) alle quali si aggiungono documenti più specifici nell'ambito dei crediti deteriorati, degli equity investment e della gestione degli strumenti finanziari di copertura.
Con riferimento, infine, alle tematiche di vigilanza prudenziale il Gruppo ha redatto uno specifico documento denominato "Regole di vigilanza prudenziale armonizzata".
In linea generale tali documenti vengono approvati da parte degli Organi Societari competenti. L'aggiornamento avviene a cura delle strutture manageriali per esigenze originate sia da fattori esogeni (ad esempio, cambiamento della normativa) che endogeni al Gruppo (ad esempio, nuova operatività e prodotti) e, in funzione della rilevanza e pervasività delle modifiche apportate, tali documenti sono soggetti ad uno specifico iter approvativo.
Come anticipato all'inizio della presente sezione, ai fini della predisposizione del Resoconto consolidato intermedio di gestione al 31 marzo 2023, oltre ai principi contabili specificatamente relativi alle attività ed alle passività assicurative, anche i principi contabili adottati con riferimento alle fasi di classificazione, iscrizione, valutazione e cancellazione delle attività e passività finanziarie di bilancio, così come per le modalità di riconoscimento dei ricavi e dei costi, sono stati aggiornati rispetto a quelli adottati per la predisposizione del Bilancio 2022 del Gruppo Intesa Sanpaolo per recepire l'entrata in vigore dell'IFRS 17 e dell'IFRS 9 per le Compagnie assicurative del Gruppo Intesa Sanpaolo. Data la rilevanza delle modifiche, si riportano di seguito integralmente i paragrafi relativi ai criteri di classificazione, valutazione ed iscrizione delle attività e passività assicurative, nonché le parti relative alle attività e passività finanziarie – ora estese anche alle Compagnie assicurative – al riconoscimento dei ricavi e dei costi ed all'utilizzo di stime. Per tutti gli altri aspetti dei principi contabili adottati dal Gruppo Intesa Sanpaolo, non oggetto di modifica, si rimanda a quanto illustrato nell'ambito del Bilancio 2022.
Sono classificate in questa categoria le attività finanziarie diverse da quelle classificate tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e tra le Attività finanziare valutate al costo ammortizzato. La voce, in particolare, include:
Trovano quindi evidenza in questa voce:

La voce accoglie inoltre i contratti derivati, contabilizzati tra le attività finanziarie detenute per la negoziazione, che sono rappresentati come attività se il fair value è positivo e come passività se il fair value è negativo. È possibile compensare i valori correnti positivi e negativi derivanti da operazioni in essere con la medesima controparte - anche tra i contratti derivati allocati nel portafoglio di negoziazione e i contratti derivati di copertura, come previsto dalla Circolare 262 - soltanto qualora si abbia correntemente il diritto legale di compensare gli importi rilevati contabilmente e si intenda procedere al regolamento su base netta delle posizioni oggetto di compensazione.
Fra i derivati sono inclusi anche quelli incorporati in contratti finanziari complessi - in cui il contratto primario è una passività finanziaria - che sono stati oggetto di rilevazione separata in quanto:
Secondo le regole generali previste dall'IFRS 9 in materia di riclassificazione delle attività finanziarie (ad eccezione dei titoli di capitale, per cui non è ammessa alcuna riclassifica), non sono ammesse riclassifiche verso altre categorie di attività finanziarie salvo il caso in cui l'entità modifichi il proprio modello di business per la gestione delle attività finanziarie. In tali casi, che ci si attende siano altamente infrequenti, le attività finanziarie potranno essere riclassificate dalla categoria valutata al fair value con impatto a conto economico in una delle altre due categorie previste dall'IFRS 9 (Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato o Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva). Il valore di trasferimento è rappresentato dal fair value al momento della riclassificazione e gli effetti della riclassificazione operano in maniera prospettica a partire dalla data di riclassificazione. In questo caso, il tasso di interesse effettivo dell'attività finanziaria riclassificata è determinato in base al suo fair value alla data di riclassificazione e tale data viene considerata come data di rilevazione iniziale per l'allocazione nei diversi stadi di rischio creditizio (stage assignment) ai fini dell'impairment.
L'iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene alla data di regolamento per i titoli di debito e per i titoli di capitale, alla data di erogazione per i finanziamenti ed alla data di sottoscrizione per i contratti derivati.
All'atto della rilevazione iniziale le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico vengono rilevate al fair value, senza considerare i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico sono valorizzate al fair value. Gli effetti dell'applicazione di tale criterio di valutazione sono imputati nel Conto economico.
Per la determinazione del fair value degli strumenti finanziari quotati in un mercato attivo, vengono utilizzate quotazioni di mercato. In assenza di un mercato attivo, vengono utilizzati metodi di stima e modelli valutativi comunemente adottati, che tengono conto di tutti i fattori di rischio correlati agli strumenti e che sono basati su dati rilevabili sul mercato quali: valutazione di strumenti quotati che presentano analoghe caratteristiche, calcoli di flussi di cassa scontati, modelli di determinazione del prezzo di opzioni, valori rilevati in recenti transazioni comparabili, ecc. Per i titoli di capitale e per gli strumenti derivati che hanno per oggetto titoli di capitale, non quotati in un mercato attivo, il criterio del costo è utilizzato quale stima del fair value soltanto in via residuale e limitatamente a poche circostanze, ossia in caso di non applicabilità di tutti i metodi di valutazione precedentemente richiamati, ovvero in presenza di un'ampia gamma di possibili valutazioni del fair value, nel cui ambito il costo rappresenta la stima più significativa.
Per maggiori informazioni sui criteri di determinazione del fair value, si rinvia alla Sezione "A.4 Informativa sul Fair Value" della Nota Integrativa del Bilancio Consolidato del Gruppo Intesa Sanpaolo al 31 dicembre 2022.
Le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi alle attività stesse. Per contro, qualora sia stata mantenuta una quota parte rilevante dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita.
Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio delle attività in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall'esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari delle stesse.
Infine, le attività finanziarie cedute vengono cancellate dal bilancio nel caso in cui vi sia la conservazione dei diritti contrattuali a ricevere i relativi flussi di cassa, con la contestuale assunzione di un'obbligazione a pagare detti flussi, e solo essi, senza un ritardo rilevante ad altri soggetti terzi.

Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie che soddisfano entrambe le seguenti condizioni:
Sono inoltre inclusi nella voce gli strumenti di capitale, non detenuti per finalità di negoziazione, per i quali, al momento della rilevazione iniziale, è stata esercitata l'opzione per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva.
In particolare, vengono inclusi in questa voce:
Secondo le regole generali previste dall'IFRS 9 in materia di riclassificazione delle attività finanziarie (ad eccezione dei titoli di capitale, per cui non è ammessa alcuna riclassifica), non sono ammesse riclassifiche verso altre categorie di attività finanziarie salvo il caso in cui l'entità modifichi il proprio modello di business per la gestione delle attività finanziarie.
In tali casi, che ci si attende siano altamente infrequenti, le attività finanziarie potranno essere riclassificate dalla categoria valutata al fair value con impatto sulla redditività complessiva in una delle altre due categorie previste dall'IFRS 9 (Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato o Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico). Il valore di trasferimento è rappresentato dal fair value al momento della riclassificazione e gli effetti della riclassificazione operano in maniera prospettica a partire dalla data di riclassificazione. Nel caso di riclassifica dalla categoria in oggetto a quella del costo ammortizzato, l'utile (perdita) cumulato rilevato nella riserva da valutazione è portato a rettifica del fair value dell'attività finanziaria alla data della riclassificazione. Nel caso invece di riclassifica nella categoria del fair value con impatto a conto economico, l'utile (perdita) cumulato rilevato precedentemente nella riserva da valutazione è riclassificato dal patrimonio netto all'utile (perdita) d'esercizio.
L'iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene alla data di regolamento per i titoli di debito e per i titoli di capitale ed alla data di erogazione per i finanziamenti. All'atto della rilevazione iniziale le attività sono contabilizzate al fair value, comprensivo dei costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.
Successivamente alla rilevazione iniziale, le Attività classificate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, diverse dai titoli di capitale, sono valutate al fair value, con la rilevazione a Conto economico degli impatti derivanti dall'applicazione del costo ammortizzato, degli effetti dell'impairment e dell'eventuale effetto cambio, mentre gli altri utili o perdite derivanti da una variazione di fair value vengono rilevati in una specifica riserva di patrimonio netto finché l'attività finanziaria non viene cancellata. Al momento della dismissione, totale o parziale, l'utile o la perdita cumulati nella riserva da valutazione vengono riversati, in tutto o in parte, a Conto economico.
Gli strumenti di capitale per cui è stata effettuata la scelta per la classificazione nella presente categoria sono valutati al fair value e gli importi rilevati in contropartita del patrimonio netto (Prospetto della redditività complessiva) non devono essere successivamente trasferiti a conto economico, neanche in caso di cessione. La sola componente riferibile ai titoli di capitale in questione che è oggetto di rilevazione a conto economico è rappresentata dai relativi dividendi.
Il fair value viene determinato sulla base dei criteri già illustrati per le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico.
Per i titoli di capitale inclusi in questa categoria, non quotati in un mercato attivo, il criterio del costo è utilizzato quale stima del fair value soltanto in via residuale e limitatamente a poche circostanze, ossia in caso di non applicabilità di tutti i metodi di valutazione precedentemente richiamati, ovvero in presenza di un'ampia gamma di possibili valutazioni del fair value, nel cui ambito il costo rappresenta la stima più significativa.
Per maggiori informazioni sui criteri di determinazione del fair value, si rinvia alla Sezione "A.4 Informativa sul Fair Value" della Nota Integrativa del Bilancio Consolidato del Gruppo Intesa Sanpaolo al 31 dicembre 2022.
Le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - sia sotto forma di titoli di debito che di crediti – sono soggette alla verifica dell'incremento significativo del rischio creditizio (impairment) prevista dall'IFRS 9, al pari delle Attività al costo ammortizzato, con conseguente rilevazione a conto economico di una rettifica di valore a copertura delle perdite attese. Più in particolare, sugli strumenti classificati in stage 1 (ossia sulle attività finanziarie al momento dell'origination, ove non deteriorate, e sugli strumenti per cui non si è verificato un significativo incremento del rischio creditizio rispetto alla data di rilevazione iniziale) viene contabilizzata, alla data di rilevazione iniziale e ad ogni data di reporting successiva, una perdita attesa ad un anno. Invece, per gli strumenti classificati in stage 2 (bonis per i quali si è verificato un incremento significativo del rischio creditizio rispetto alla data di rilevazione iniziale) e in stage 3 (esposizioni deteriorate) viene contabilizzata una perdita attesa per l'intera vita residua dello strumento finanziario. Viceversa non sono assoggettati al processo di impairment i titoli di capitale.

Le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi alle attività stesse. Per contro, qualora sia stata mantenuta una quota parte rilevante dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita.
Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio delle attività in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall'esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari delle stesse.
Infine, le attività finanziarie cedute vengono cancellate dal bilancio nel caso in cui vi sia la conservazione dei diritti contrattuali a ricevere i relativi flussi di cassa, con la contestuale assunzione di un'obbligazione a pagare detti flussi, e solo essi, senza un ritardo rilevante ad altri soggetti terzi.
Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie (in particolare finanziamenti e titoli di debito) che soddisfano entrambe le seguenti condizioni:
Più in particolare, formano oggetto di rilevazione in questa voce:
Sono inoltre inclusi in tale categoria i crediti di funzionamento connessi con la prestazione di attività e di servizi finanziari come definiti dal T.U.B. e dal T.U.F. (ad esempio per distribuzione di prodotti finanziari ed attività di servicing).
Secondo le regole generali previste dall'IFRS 9 in materia di riclassificazione delle attività finanziarie, non sono ammesse riclassifiche verso altre categorie di attività finanziarie salvo il caso in cui l'entità modifichi il proprio modello di business per la gestione delle attività finanziarie. In tali casi, che ci si attende siano altamente infrequenti, le attività finanziarie potranno essere riclassificate dalla categoria valutata al costo ammortizzato in una delle altre due categorie previste dall'IFRS 9 (Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva o Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico). Il valore di trasferimento è rappresentato dal fair value al momento della riclassificazione e gli effetti della riclassificazione operano in maniera prospettica a partire dalla data di riclassificazione. Gli utili o le perdite risultanti dalla differenza tra il costo ammortizzato dell'attività finanziaria e il relativo fair value sono rilevati a conto economico nel caso di riclassifica tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico e a Patrimonio netto, nell'apposita riserva di valutazione, nel caso di riclassifica tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva.
L'iscrizione iniziale dell'attività finanziaria avviene alla data di regolamento per i titoli di debito ed alla data di erogazione nel caso di crediti. All'atto della rilevazione iniziale le attività sono contabilizzate al fair value, comprensivo dei costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.
In particolare, per quel che attiene ai crediti, la data di erogazione normalmente coincide con la data di sottoscrizione del contratto. Qualora tale coincidenza non si manifesti, in sede di sottoscrizione del contratto si provvede ad iscrivere un impegno ad erogare fondi che si chiude alla data di erogazione del finanziamento. L'iscrizione del credito avviene sulla base del fair value dello stesso, pari all'ammontare erogato, o prezzo di sottoscrizione, comprensivo dei costi/proventi direttamente riconducibili al singolo credito e determinabili sin dall'origine dell'operazione, ancorché liquidati in un momento successivo. Sono esclusi i costi che, pur avendo le caratteristiche suddette, sono oggetto di rimborso da parte della controparte debitrice o sono inquadrabili tra i normali costi interni di carattere amministrativo.
Le operazioni di pronti contro termine con obbligo di riacquisto o di rivendita a termine sono iscritte in Bilancio come operazioni di raccolta o impiego. In particolare, le operazioni di vendita a pronti e di riacquisto a termine sono rilevate in Bilancio come debiti per l'importo percepito a pronti, mentre le operazioni di acquisto a pronti e di rivendita a termine sono rilevate come crediti per l'importo corrisposto a pronti.
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie in esame sono valutate al costo ammortizzato, utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo. In questi termini, l'attività è riconosciuta in Bilancio per un ammontare pari al valore di prima iscrizione diminuito dei rimborsi di capitale, più o meno l'ammortamento cumulato (calcolato con il metodo del tasso di interesse effettivo) della differenza tra tale importo iniziale e l'importo alla scadenza (riconducibile tipicamente ai costi/proventi imputati direttamente alla singola attività) e rettificato dell'eventuale fondo a copertura delle perdite. Il tasso di interesse effettivo è individuato calcolando il tasso che eguaglia il valore attuale dei flussi futuri dell'attività, per capitale ed interesse, all'ammontare erogato inclusivo dei costi/proventi ricondotti all'attività finanziaria medesima. Tale modalità di contabilizzazione, utilizzando una logica finanziaria, consente di distribuire l'effetto economico dei costi/proventi direttamente attribuibili ad un'attività finanziaria lungo la sua vita residua attesa.

Il metodo del costo ammortizzato non viene utilizzato per le attività – valorizzate al costo storico – la cui breve durata fa ritenere trascurabile l'effetto dell'applicazione della logica dell'attualizzazione, per quelle senza una scadenza definita e per i crediti a revoca.
I criteri di valutazione, come meglio indicato nel paragrafo "Perdite di valore delle attività finanziarie", sono strettamente connessi all'inclusione degli strumenti in esame in uno dei tre stages (stadi di rischio creditizio) previsti dall'IFRS 9, l'ultimo dei quali (stage 3) comprende le attività finanziarie deteriorate e i restanti (stage 1 e 2) le attività finanziarie in bonis.
Con riferimento alla rappresentazione contabile dei suddetti effetti valutativi, le rettifiche di valore riferite a questa tipologia di attività sono rilevate nel Conto economico:
Le attività finanziarie in esame, ove risultino in bonis, sono sottoposte ad una valutazione, volta a definire le rettifiche di valore da rilevare in bilancio, a livello di singolo rapporto creditizio (o "tranche" di titolo), in funzione dei parametri di rischio rappresentati da probability of default (PD), loss given default (LGD) ed exposure at default (EAD), derivati dai modelli AIRB e opportunamente corretti per tener conto delle previsioni del principio contabile IFRS 9.
Se, oltre ad un incremento significativo del rischio di credito, si riscontrano anche oggettive evidenze di una perdita di valore, l'importo della perdita viene misurato come differenza tra il valore contabile dell'attività – classificata come "deteriorata", al pari di tutti gli altri rapporti intercorrenti con la medesima controparte – e il valore attuale dei futuri flussi finanziari stimati, scontati al tasso di interesse effettivo originario. L'importo della perdita, da rilevare a Conto economico, è definito sulla base di un processo di valutazione analitica o determinato per categorie omogenee e, quindi, attribuito analiticamente ad ogni posizione e tiene conto, come dettagliato nel paragrafo "Perdite di valore delle attività finanziarie", di informazioni forward looking e dei possibili scenari alternativi di recupero.
Rientrano nell'ambito delle attività deteriorate gli strumenti finanziari ai quali è stato attribuito lo status di sofferenza, inadempienza probabile o di scaduto/sconfinante da oltre novanta giorni secondo le regole di Banca d'Italia, coerenti con la normativa IAS/IFRS e di Vigilanza europea.
I flussi di cassa previsti tengono conto dei tempi di recupero attesi e del presumibile valore di realizzo delle eventuali garanzie.
Il tasso effettivo originario di ciascuna attività rimane invariato nel tempo ancorché sia intervenuta una ristrutturazione del rapporto che abbia comportato la variazione del tasso contrattuale ed anche qualora il rapporto divenga, nella pratica, infruttifero di interessi contrattuali.
Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore con imputazione a Conto economico. La ripresa di valore non può eccedere il costo ammortizzato che lo strumento finanziario avrebbe avuto in assenza di precedenti rettifiche.
I ripristini di valore connessi con il trascorrere del tempo sono appostati nel margine di interesse.
In alcuni casi, durante la vita delle attività finanziarie in esame e, in particolare, dei crediti, le condizioni contrattuali originarie sono oggetto di successiva modifica per volontà delle parti del contratto. Quando, nel corso della vita di uno strumento, le clausole contrattuali sono oggetto di modifica occorre verificare se l'attività originaria deve continuare ad essere rilevata in bilancio o se, al contrario, lo strumento originario deve essere oggetto di cancellazione dal bilancio (derecognition) e debba essere rilevato un nuovo strumento finanziario.
In generale, le modifiche di un'attività finanziaria conducono alla cancellazione della stessa ed all'iscrizione di una nuova attività quando sono "sostanziali". La valutazione circa la "sostanzialità" della modifica deve essere effettuata considerando sia elementi qualitativi sia elementi quantitativi. In alcuni casi, infatti, potrà risultare chiaro, senza il ricorso a complesse analisi, che i cambiamenti introdotti modificano sostanzialmente le caratteristiche e/o i flussi contrattuali di una determinata attività mentre, in altri casi, dovranno essere svolte ulteriori analisi (anche di tipo quantitativo) per apprezzare gli effetti delle stesse e verificare la necessità di procedere o meno alla cancellazione dell'attività ed alla iscrizione di un nuovo strumento finanziario.
Le analisi (quali-quantitative) volte a definire la "sostanzialità" delle modifiche contrattuali apportate ad un'attività finanziaria dovranno pertanto considerare:

seguito in tema di elementi oggettivi), è quella effettuata tramite il "modification accounting" - che implica la rilevazione a conto economico della differenza tra valore contabile e valore attuale dei flussi di cassa modificati scontati al tasso di interesse originario - e non tramite la derecognition;
Viceversa, le modifiche alle attività finanziarie a seguito della Riforma degli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse (cosiddetta IBOR Reform), relative alla variazione della base per determinare i flussi finanziari contrattuali (sostituzione dell'indice di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse esistente con un tasso di riferimento alternativo), non costituiscono un evento di cancellazione contabile ("derecognition"), ma sono considerate contabilmente come una modifica ("modification"). Tali modifiche, se effettuate come diretta conseguenza dell'IBOR Reform e su basi economiche equivalenti, sono rappresentate con un adeguamento prospettico del tasso di interesse effettivo - applicando il paragrafo B5.4.5 dell'IFRS 9 anziché il "modification accounting" - con impatti sul margine di interesse dei futuri periodi.
Le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi alle attività stesse. Per contro, qualora sia stata mantenuta una quota parte rilevante dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita.
Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio delle attività in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall'esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari delle stesse.
Infine, le attività finanziarie cedute vengono cancellate dal bilancio nel caso in cui vi sia la conservazione dei diritti contrattuali a ricevere i relativi flussi di cassa, con la contestuale assunzione di un'obbligazione a pagare detti flussi, e solo essi, senza un ritardo rilevante ad altri soggetti terzi.
Il Gruppo Intesa Sanpaolo si avvale della possibilità, prevista in sede di introduzione dell'IFRS 9, di continuare ad applicare integralmente le previsioni del principio contabile IAS 39 in tema di "hedge accounting" (nella versione carve-out omologata dalla Commissione Europea) per ogni tipologia di copertura (sia per le coperture specifiche che per le macro coperture).
Le operazioni di copertura dei rischi sono finalizzate a neutralizzare potenziali perdite, attribuibili ad un determinato rischio, e rilevabili su un determinato elemento o gruppo di elementi, nel caso in cui quel particolare rischio dovesse effettivamente manifestarsi.
Le tipologie di coperture utilizzate sono le seguenti:
Solo gli strumenti che coinvolgono una controparte esterna al Gruppo possono essere designati come strumenti di copertura. Data la scelta esercitata dal Gruppo di avvalersi della possibilità di continuare ad applicare integralmente le regole dello IAS 39 per le relazioni di copertura, non è possibile designare i titoli di capitale classificati tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (FVOCI) come oggetti coperti per il rischio di prezzo o di cambio, dato che tali strumenti non impattano il conto economico, nemmeno in caso di vendita (se non per i dividendi che sono rilevati a conto economico).
Gli strumenti derivati di copertura, al pari di tutti i derivati, sono inizialmente iscritti e successivamente misurati al fair value.
Una relazione si qualifica come di copertura, e trova coerente rappresentazione contabile, soltanto se tutte le seguenti condizioni sono soddisfatte:
– all'inizio della copertura vi è una designazione e documentazione formale della relazione di copertura, degli obiettivi della società nella gestione del rischio e della strategia nell'effettuare la copertura. Tale documentazione include l'identificazione dello strumento di copertura, l'elemento o l'operazione coperta, la natura del rischio coperto e come l'impresa valuta l'efficacia dello strumento di copertura nel compensare l'esposizione alle variazioni di fair value dell'elemento coperto o dei flussi finanziari attribuibili al rischio coperto;

I derivati di copertura sono valutati al fair value. In particolare:
L'efficacia della copertura dipende dalla misura in cui le variazioni di fair value dello strumento coperto o dei relativi flussi finanziari attesi risultano compensati da quelle dello strumento di copertura. Pertanto l'efficacia è apprezzata dal confronto delle suddette variazioni, tenuto conto dell'intento perseguito dall'impresa nel momento in cui la copertura è stata posta in essere. Si ha efficacia quando le variazioni di fair value (o dei flussi di cassa) dello strumento finanziario di copertura neutralizzano quasi integralmente, cioè nei limiti stabiliti dall'intervallo 80-125%, le variazioni dello strumento coperto, per l'elemento di rischio oggetto di copertura.
La valutazione dell'efficacia è effettuata ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale utilizzando:
La contabilizzazione delle coperture di fair value cessa prospetticamente nei seguenti casi:
Se le verifiche non confermano l'efficacia della copertura, da quel momento la contabilizzazione delle operazioni di copertura, secondo quanto sopra esposto, viene interrotta, il contratto derivato di copertura viene riclassificato tra gli strumenti di negoziazione e lo strumento finanziario coperto riacquisisce il criterio di valutazione corrispondente alla sua classificazione di bilancio. Qualora l'attività o passività coperta sia valutata al costo ammortizzato, il maggiore o minore valore derivante dalla valutazione della stessa a fair value per effetto della copertura divenuta inefficace viene imputato a Conto economico secondo il metodo del tasso di interesse effettivo. Nel caso di interruzione di una relazione di copertura generica di fair value, le rivalutazioni/svalutazioni cumulate iscritte nella voce 60. "Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica" oppure 50. "Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica" sono rilevate a conto economico tra gli interessi attivi o passivi lungo la durata residua delle originarie relazioni di copertura, ferma restando la verifica che ne sussistano i presupposti.
In ciascuna delle seguenti circostanze un'impresa deve cessare prospetticamente la contabilizzazione di copertura di flussi finanziari:

Come eccezione alle previsioni dello IAS 39, non si effettua il discontinuing a seguito dell'aggiornamento della documentazione sulla relazione di copertura (per la modifica del rischio coperto, del sottostante coperto, del derivato di copertura o della modalità di verifica della tenuta della copertura) in caso di modifiche necessarie come diretta conseguenza della Riforma degli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse (cosiddetta IBOR Reform) ed effettuate su basi economiche equivalenti.
Sono classificate in questa categoria le attività e passività assicurative che rientrano nell'ambito di applicazione dell'IFRS 17 Contratti assicurativi.
Nello specifico, nella voce passività assicurative trovano evidenza le passività iscritte dal Gruppo a fronte dei contratti per i quali il rischio assicurativo è valutato significativo e che comprendono: le polizze di ramo primo temporanee caso morte, le polizze di rendita e miste con coefficienti di conversione in rendita garantiti al momento dell'emissione, alcune tipologie di polizze unit linked, i fondi pensione assicurativi e le polizze danni, nonché le componenti di riassicurazione.
La voce include anche le passività iscritte a fronte di prodotti di investimento che prevedono elementi di partecipazione discrezionale agli utili (gestioni separate) nonché le polizze miste di ramo primo e le polizze di capitalizzazione di ramo quinto. Si evidenzia che i prodotti di natura finanziaria emessi dalle compagnie assicurative che non presentano un rischio assicurativo significativo e che non prevedono elementi di partecipazione discrezionale agli utili, sono esposti in bilancio come passività finanziarie e sono contabilizzati ai sensi dell'IFRS 9. Nello specifico, il Gruppo valuta tali prodotti al fair value, esercitando l'opzione prevista dal principio (Fair Value Option) al fine di evitare i mismatch contabili rispetto ai correlati investimenti valutati al fair value. Questi prodotti finanziari comprendono sostanzialmente le polizze unit linked senza clausole di extra rendimento.
La classificazione quale attività o passività assicurativa è funzione del saldo netto del portafoglio di appartenenza dei contratti. Genericamente i contratti assicurativi presentano un saldo passivo (passività assicurative) mentre i contratti di cessione in riassicurazione presentano un saldo attivo (attività assicurative).
Al momento della sottoscrizione del contratto con il soggetto assicurato viene riconosciuta una passività il cui ammontare è dato dalla somma algebrica del valore attuale di tutti i flussi di cassa contrattuali attesi (Present value future cash flow), attualizzati e inclusivi anche di un opportuno Risk Adjustment (per i rischi di tipo non finanziario) e del Margine Economico Atteso (Contractual Service Margin), che rappresenta il valore attuale degli utili futuri.
La contabilizzazione avviene per gruppi di contratti ("Unit of Account") e non contratto per contratto. Ai fini dell'identificazione delle "Unit of Account" i contratti emessi vengono dapprima suddivisi in "portafogli", ovvero in gruppi di contratti che condividono rischi simili e che vengono gestiti unitariamente; ciascun portafoglio viene ulteriormente suddiviso in bucket di profittabilità distinguendo tra contratti onerosi al momento della rilevazione iniziale, contratti che al momento della rilevazione iniziale non hanno alcuna possibilità significativa di diventare onerosi in seguito e il gruppo costituito dagli altri contratti del portafoglio. Per definire le classi di profittabilità è previsto lo svolgimento di uno specifico test (test di onerosità).
Infine, i gruppi di contratti non devono contenere contratti emessi a più di 12 mesi di distanza (raggruppamento per "coorti") con l'eccezione dei contratti collegati a gestioni separate per i quali l'endorsement del principio IFRS 17 da parte della Commissione Europea ha previsto opzionalmente di derogare a tale requisito (c.d. "carve-out").
Il Gruppo Intesa Sanpaolo aggrega i contratti appartenenti al Business Danni in base alla Line of Business ("LoB") Solvency II di appartenenza; per il Business Vita l'aggregazione in gruppi di contratti avviene per i prodotti inclusi nella stessa Gestione Separata, prodotti Multiramo collegati alla stessa Gestione Separata, prodotti di tipo Unit, prodotti collegati a Fondi Pensione e prodotti di puro rischio (es. Temporanee caso morte).
Per quanto riguarda i contratti appartenenti a prodotti Multiramo o collegati ad una Gestione Separata, il Gruppo esercita l'opzione di non applicare il requisito della "coorte annuale" (c.d. "carve-out") così come previsto dal Regolamento di omologazione dell'IFRS 17 a livello europeo e quindi aggrega queste tipologie contrattuali solo con riferimento al concetto di condivisione dei rischi simili e alla gestione unitaria nonché all'appartenenza allo stesso bucket di profittabilità.
Il principio IFRS 17 prevede la valutazione della passività assicurativa sulla base di informazioni aggiornate, che riflettano le condizioni esistenti alla data di misurazione.
In particolare, il principio prevede:
Il principio prevede per il General Model, alla data di valutazione inziale, la misura di un gruppo di contratti come la somma del flussi di cassa contrattuali attesi (Present value future cash flow), il Risk Adjustment – una passività che riflette l'incertezza dei flussi di cassa dovuta ai rischi non finanziari - e del margine economico atteso (Contractual Service Margin) che rappresenta l'utile non maturato che l'entità riconoscerà man mano che fornisce il servizio previsto dal gruppo di contratti assicurativi. Per la determinazione dei flussi di cassa attesi vengono presi in considerazione tutti i flussi direttamente collegati all'adempimento dei contratti assicurativi. Poiché nel Gruppo Intesa Sanpaolo i prodotti assicurativi sono distribuiti da società del Gruppo diverse da quelle appartenenti alla Divisione Insurance, ai fini della quantificazione dei flussi di cassa e quindi del margine economico atteso (Contractual Service Margin) a livello consolidato si tiene conto dei reali costi sostenuti dal Gruppo verso soggetti terzi.

Dopo la rilevazione iniziale, il valore contabile di un gruppo di contratti assicurativi ad ogni data di reporting deve essere rivisto sulla base delle ipotesi più aggiornate sia operative (i.e. costi dei sinistri, spese) sia finanziarie (i.e. tasso di interesse). Ad ogni chiusura contabile è quindi necessario effettuare un aggiornamento dei saldi di flussi di cassa contrattuali attesi e del Risk Adjustment. In tale contesto:
Una volta recepite le variazioni ascrivibili a ipotesi operative di flussi di cassa contrattuali attesi e Risk Adjustment, il margine economico atteso (Contractual Service Margin) viene rilasciato a conto economico per la porzione stimata di servizio assicurativo reso nel periodo. La modalità di rilascio segue il servizio reso lungo la durata del contratto (c.d. "coverage unit"). Viceversa, in caso di gruppi di contratti onerosi il principio prevede la rilevazione immediata a conto economico della perdita complessiva stimata sull'intera vita delle polizze.
Per i contratti assicurativi con caratteristiche di partecipazione diretta agli utili (prodotti vita il cui valore è influenzato dagli attivi sottostanti), il principio prevede l'applicazione obbligatoria di una versione modificata del General Model denominata Variable Fee Approach. Un contratto è partecipativo diretto se i termini del contratto prevedono che:
Il Variable Fee Approach ha le stesse regole di iscrizione iniziale del General Model ma prevede alcune varianti sulle movimentazioni nelle misurazioni successive.
Infatti, nel Variable Fee Approach il margine economico atteso (Contractual Service Margin) comprende, in aggiunta a quanto previsto dal modello generale, gli utili finanziari di competenza del Gruppo derivanti dalla gestione degli attivi sottostanti i contratti valutati al Variable Fee Approach.
Per determinare se la partecipazione discrezionale agli utili è significativa, il Gruppo esegue un test sia di natura qualitativa che quantitativa per verificare i requisiti previsti. Nell'ambito dei prodotti della Divisione Insurance vengono misurati con il Variable Fee Approach tutti i contratti assicurativi di tipo "Linked" e i fondi pensione, nonché tutti i contratti collegati ad una gestione separata, sia individuali che di tipo Multiramo.
Infine, il Principio IFRS 17 prevede l'applicazione del metodo della ripartizione dei premi (Premium Allocation Approach) per semplificare la valutazione di un gruppo di contratti assicurativi se il periodo di copertura di ciascun contratto del gruppo (compresi i servizi assicurativi derivanti da tutti i premi compresi entro il limite contrattuale) non supera i 12 mesi o se l'applicazione di tale approccio non presenta risultati che si discostano in modo significativo rispetto all'applicazione del General Model.
Tale modello non prevede l'identificazione delle singole componenti delle passività per copertura futura (flussi di cassa contrattuali attesi, Risk Adjustment e margine economico atteso) ma l'identificazione di una passività assicurativa "complessiva". Il Gruppo Intesa Sanpaolo applica tale modello al solo Business Danni, definendo come regola generale quella di utilizzare il modello della ripartizione dei premi per le polizze assicurative con durata non superiore all'anno.
In alcuni casi, l'interazione tra l'IFRS 17 e l'IFRS 9 potrebbe generare mismatch tra le modalità di contabilizzazione dei contratti di assicurazione e delle correlate attività finanziarie. Per ridurre tali mismatch, l'IFRS 17 consente di effettuare una disaggregazione dei proventi ed oneri finanziari derivanti da contratti assicurativi tra il conto economico (risultato finanziario) e l'Other Comprehensive Income (OCI) a Patrimonio Netto.
La scelta di effettuare la disaggregazione è fatta per i gruppi di contratti in ambito di applicazione di IFRS 17 con le seguenti modalità:
Coerentemente con le scelte di classificazione dei titoli dell'attivo a copertura dei prodotti assicurativi e al fine di ridurre i potenziali mismatch contabili, il Gruppo Intesa Sanpaolo adotta la disaggregazione sopra illustrata (anche intesa come "opzione OCI") su tutti i portafogli di contratti assicurativi, con l'eccezione di quelli relativi alle unit linked non collegati a prodotti multiramo e ai fondi pensione aperti.
Secondo il principio IFRS 17 il contratto assicurativo va eliminato contabilmente quando, e solo quando, il contratto è estinto, ossia quando l'obbligazione specificata nel contratto assicurativo è scaduta, adempiuta o cancellata.
Peraltro, a seguito di modifiche contrattuali (concordate tra le parti o per cambiamenti normativi) che riflettono almeno una delle seguenti condizioni:
– la modifica contrattuale, nel caso fosse stata inclusa nel contratto alla rilevazione iniziale, avrebbe comportato l'esclusione del contratto dall'ambito di applicazione dell'IFRS 17, la separazione di diverse componenti portando un

contratto differente nella valutazione in ambito IFRS 17, un "limite contrattuale"40 ("contract boundary") sostanzialmente differente o l'assegnazione di un gruppo di contratti differente;
l'IFRS 17 richiede la derecognition del contratto originario e la contestuale iscrizione del nuovo contratto. Al contrario, se le modifiche contrattuali non ricadono nelle fattispecie in precedenza elencate, vanno trattate come cambiamento delle ipotesi di valutazione dei flussi di cassa contrattuali attesi e conseguentemente modificano il Risk Adjustment e il margine economico atteso (Contractual Service Margin) precedentemente calcolati.
Ai fini della definizione delle curve di sconto in ambito IFRS 17 il Gruppo utilizza un approccio Bottom-Up. Secondo questo approccio, il tasso di attualizzazione è determinato come il rendimento privo di rischio (risk free rate), rettificato per tenere conto delle caratteristiche di illiquidità dei passivi oggetto di valutazione (c.d. Premio di liquidità). La curva dei tassi risk-free viene ricavata partendo dai tassi Euro Swap e denominati nella stessa valuta del passivo da valutare, con la deduzione dell'aggiustamento per il rischio di credito interbancario implicito nei tassi swap (c.d. Credit Risk Adjustment). Il premio di liquidità è stimato sulla base del premio di rischio insito all'interno del portafoglio titoli di ciascuna compagnia, ripartito per singola gestione separata, portafoglio Unit, fondi pensione e portafoglio libero.
I flussi di cassa futuri rappresentano le passività prospettiche che la Compagnia apposta per far fronte ai propri impegni relativi alla gestione assicurativa. Essi includono i flussi di cassa verso gli assicurati, inclusivi dei rendimenti prospettici dei prodotti assicurativi, e le spese da sostenere per il business in force. Per stimare tutti i flussi di cassa futuri attesi all'interno del perimetro di ciascun gruppo di contratti il Gruppo rispetta i seguenti criteri:
La stima dei flussi di cassa futuri si basa su una gamma di scenari utilizzati ai fini di elaborazioni stocastiche che sono calcolati con l'obiettivo di riduzione della varianza campionaria. Per quanto riguarda l'identificazione del perimetro delle spese che ricadono nello scope IFRS 17, si prendono a riferimento le voci di costo presenti nel Conto Economico IAS / IFRS delle Compagnie Vita e Danni, al netto di alcune spese (ad es. spese di formazione, erogazioni liberali, sanzioni, ecc.) in coerenza con quanto previsto dal principio. In particolare, le spese comprendono quelle direttamente attribuibili ai gruppi di contratti, compresa l'allocazione delle spese generali fisse e variabili. Inoltre, nell'ambito di alcuni metodi utilizzati per valutare i sinistri sostenuti per i contratti Danni/Infortuni, le stime dei futuri pagamenti dei sinistri sono rettificate per tener conto dell'inflazione. Con riferimento agli Insurance Acquisition Cash Flow sostenuti in un'unica soluzione all'emissione dei nuovi contratti, essi non fanno parte dei flussi di cassa futuri ma sono inseriti nella valutazione del margine economico atteso (Contractual Service Margin) del New Business a riduzione dello stesso, in virtù del fatto che a fronte del pagamento del premio vi è stato il pagamento di tali costi.
Si precisa che a livello consolidato la presenza delle transazioni infragruppo comporta la necessità, per la quantificazione dei flussi di cassa, di "sostituire" i costi infragruppo proiettati dalla Divisione Insurance nella stima della propria situazione contabile "stand alone" (tipicamente le provvigioni pagate alla rete distributiva bancaria) con i costi reali sostenuti dal Gruppo verso soggetti terzi.
Per quanto riguarda le ipotesi sui tassi di mortalità si prendono in considerazione le tavole di mortalità nazionali pubblicate dall'ISTAT. Viene effettuata un'indagine sull'esperienza del Gruppo negli ultimi dieci anni e vengono utilizzati metodi statistici per aggiustare le tavole di mortalità al fine di produrre i tassi di mortalità attesi differenziati per macro-tipologia di prodotto (Credit Protection Insurance, Temporanee caso morte, Risparmio/Investimento/Previdenza) e per classi di età e sesso.
Anche le altre ipotesi tecniche sono ricavate a partire dai dati storici desumibili dagli applicativi gestionali. In particolare, per i tassi di riscatto viene effettuata un'analisi statistica per antidurata41 delle frequenze storiche registrate dalle singole Compagnie, opportunamente aggiustate in base ad expert judgement in particolare con riferimento alle antidurate non oggetto ancora di osservazioni.
Per valutare i flussi di cassa futuri relativi alla passività per sinistri avvenuti (Liability for Incurred Claims) il Gruppo fa ricorso alle metodologie più comunemente utilizzate nel settore, anche sulla base della disponibilità dei dati e serie storiche sui sinistri. La stima della passività per sinistri avvenuti include la stima per risarcimenti e spese dirette per sinistri avvenuti e denunciati, per sinistri avvenuti e non ancora denunciati, spese di liquidazione dirette e spese di gestione e liquidazione allocate.
L'aggiustamento per il rischio non finanziario (Risk Adjustment) è la compensazione richiesta per sopportare l'incertezza sull'importo e sulla tempistica dei flussi di cassa derivanti dal rischio non finanziario al momento dell'adempimento del
40 Il limite contrattuale è composto dai diritti e dalle obbligazioni sostanziali esistenti nel periodo di riferimento nel quale l'entità può costringere l'assicurato a pagare i premi o nel quale l'entità ha un'obbligazione sostanziale a fornirgli servizi assicurativi.
41 Tempo decorso dalla stipula del contratto.

contratto assicurativo. Poiché l'aggiustamento per il rischio rappresenta una compensazione per l'incertezza, vengono effettuate stime su un approccio proporzionale di calcolo del Risk Adjustment come prodotto di una percentuale media applicata ai flussi di cassa contrattuali attesi, dove la percentuale viene ottenuta facendo leva su un approccio VaR Ex-Ante su base trimestrale. L'analisi dei requisiti del Principio ha comportato la scelta ai fini del calcolo del Risk Adjustment per il Business Vita e per il Business Danni dei seguenti rischi di sottoscrizione (moduli Underwriting), in particolare:
Sia per il business Vita che per il business Danni viene escluso il rischio Catastrofale.
I Debiti verso banche, i Debiti verso clientela e i Titoli in circolazione ricomprendono le varie forme di provvista interbancaria e con clientela, le operazioni di pronti contro termine con obbligo di riacquisto a termine e la raccolta effettuata attraverso certificati di deposito, titoli obbligazionari ed altri strumenti di raccolta in circolazione, al netto degli eventuali ammontari riacquistati.
Sono inoltre inclusi i debiti iscritti dall'impresa in qualità di locatario nell'ambito di operazioni di leasing.
La prima iscrizione di tali passività finanziarie avviene alla data di sottoscrizione del contratto, che normalmente coincide con il momento della ricezione delle somme raccolte o della emissione dei titoli di debito.
La prima iscrizione è effettuata sulla base del fair value delle passività, normalmente pari all'ammontare incassato o al prezzo di emissione, aumentato degli eventuali costi/proventi aggiuntivi direttamente attribuibili alla singola operazione di provvista o di emissione. Sono esclusi i costi interni di carattere amministrativo.
I debiti per leasing vengono iscritti al valore attuale dei pagamenti di leasing futuri, attualizzati utilizzando il tasso di interesse implicito dell'operazione oppure, se non determinabile, attraverso il tasso marginale di finanziamento.
Dopo la rilevazione iniziale, le passività finanziarie vengono valutate al costo ammortizzato col metodo del tasso di interesse effettivo.
Fanno eccezione le passività a breve termine, per le quali il fattore temporale risulta trascurabile, che rimangono iscritte per il valore incassato.
I debiti per leasing vengono rideterminati quando vi è una lease modification (e.g. una modifica del contratto che non è contabilizzata/considerata come contratto separato); l'effetto della rideterminazione andrà registrato in contropartita all'attività per diritto d'uso.
Le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando risultano scadute o estinte. La cancellazione avviene anche in presenza di riacquisto di titoli obbligazionari precedentemente emessi. La differenza tra valore contabile della passività e l'ammontare corrisposto per acquistarla viene registrata a Conto economico.
Il ricollocamento sul mercato di titoli propri successivamente al loro riacquisto è considerato come una nuova emissione con iscrizione al nuovo prezzo di collocamento.
Gli strumenti finanziari in oggetto sono iscritti alla data di sottoscrizione o alla data di emissione ad un valore pari al fair value dello strumento, senza considerare eventuali costi o proventi di transazione direttamente attribuibili agli strumenti stessi.
In tale categoria di passività sono, in particolare, inclusi i contratti derivati di trading con fair value negativo, nonché i derivati impliciti con fair value negativo oggetto di scorporo dalle passività valutate al costo ammortizzato.
Inoltre sono incluse le passività che si originano da scoperti tecnici generati dall'attività di negoziazione di titoli e i certificates rientranti nel business model di trading.
Tutte le passività di negoziazione sono valutate al fair value con imputazione del risultato della valutazione nel Conto economico.
Le Passività finanziarie detenute per negoziazione vengono cancellate dal bilancio quando scadono i diritti contrattuali sui relativi flussi finanziari o quando la passività finanziaria è ceduta con trasferimento sostanziale di tutti i rischi ed i benefici derivanti dalla proprietà della stessa.

Formano oggetto di rilevazione nella presente voce le passività finanziarie designate al fair value con contropartita in Conto economico, sulla base della facoltà riconosciuta alle imprese (c.d. "fair value option") dall'IFRS 9 e nel rispetto delle casistiche previste dalla normativa di riferimento.
Con riferimento alle passività finanziarie delle Compagnie assicurative controllate, che quindi non rientrano nel perimetro di applicazione dell'IFRS 17, il Gruppo si è avvalso della possibilità di designare come passività al fair value i prodotti di natura finanziaria privi di un rischio assicurativo significativo e che non sono inclusi in gestioni separate e non prevedono, quindi, elementi di partecipazione discrezionale agli utili. Anche gli investimenti relativi a tali forme di raccolta, come già precedentemente esposto, sono valutati al fair value a Conto Economico in quanto gestiti secondo un Business Model "Other".
In tale categoria di passività sono, inoltre, inclusi i certificates rientranti nel business model di banking book.
L'iscrizione di tali passività avviene alla data di emissione in misura pari al loro fair value, incluso il valore dell'eventuale derivato embedded e al netto delle commissioni di collocamento pagate.
Tali passività sono valutate al fair value con imputazione del risultato secondo le seguenti regole previste dall'IFRS 9:
Gli importi rilevati nel Prospetto della redditività complessiva non rigirano successivamente a conto economico. Tale modalità di contabilizzazione non deve essere applicata qualora la rilevazione degli effetti del proprio merito di credito a Patrimonio netto determini o accentui un accounting mismatch a conto economico. In questo caso gli utili o le perdite legate alla passività, incluse quelle che si determinano come effetto della variazione del proprio merito creditizio, devono essere rilevate a conto economico.
Le passività finanziarie designate al fair value vengono cancellate dal bilancio quando scadono i diritti contrattuali sui relativi flussi finanziari o quando la passività finanziaria è ceduta con trasferimento sostanziale di tutti i rischi ed i benefici derivanti dalla proprietà della stessa.
I ricavi sono flussi lordi di benefici economici derivanti dallo svolgimento dell'attività ordinaria dell'impresa e sono rilevati nel momento in cui viene trasferito il controllo dei beni o servizi al cliente, ad un ammontare che rappresenta l'importo del corrispettivo a cui si ritiene di avere diritto. In particolare, la rilevazione dei ricavi avviene tramite l'applicazione di un modello che deve soddisfare i seguenti criteri:
Il prezzo dell'operazione rappresenta l'importo del corrispettivo a cui l'entità ritiene di aver diritto in cambio del trasferimento al cliente dei beni e servizi promessi. Esso può includere importi fissi, variabili o entrambe le casistiche. I ricavi configurati da corrispettivi variabili vengono rilevati a Conto economico se attendibilmente stimabili e unicamente se è altamente probabile che tale corrispettivo non debba essere, in periodi successivi, in tutto o in una sua parte significativa, stornato dal Conto economico. In caso di forte prevalenza di fattori di incertezza legati alla natura del corrispettivo, il medesimo sarà rilevato solo al momento in cui tale incertezza verrà risolta.
I ricavi possono essere riconosciuti:
Il bene è trasferito quando, o nel corso del periodo in cui, il cliente ne acquisisce il controllo.
In particolare:

anche i differenziali o i margini, positivi (o negativi), maturati sino alla data di riferimento del bilancio, relativi a contratti derivati finanziari:
I costi sono rilevati a Conto economico secondo il principio della competenza; i costi relativi all'ottenimento e l'adempimento dei contratti con la clientela sono rilevati a Conto economico nei periodi nei quali sono contabilizzati i relativi ricavi.
La predisposizione dell'informativa finanziaria richiede anche il ricorso a stime e ad assunzioni che possono determinare significativi effetti sui valori iscritti nello Stato patrimoniale e nel Conto economico, nonché sull'informativa relativa alle attività e passività potenziali riportate in bilancio. L'elaborazione di tali stime implica l'utilizzo delle informazioni disponibili e l'adozione di valutazioni soggettive, fondate anche sull'esperienza storica, utilizzata ai fini della formulazione di assunzioni ragionevoli per la rilevazione dei fatti di gestione. Per loro natura le stime e le assunzioni utilizzate possono variare di esercizio in esercizio e, pertanto, non è da escludersi che negli esercizi successivi i valori iscritti in bilancio possano variare anche in maniera significativa a seguito del mutamento delle valutazioni soggettive utilizzate.
In presenza di incertezze più significative e/o di attività oggetto di misurazione di particolare materialità la valutazione è supportata, con il ricorso a periti/esperti esterni, da specifiche fairness opinion.
Le principali fattispecie per le quali è maggiormente richiesto l'impiego di valutazioni soggettive da parte della direzione aziendale sono:
Per talune delle fattispecie appena elencate possono essere identificati i principali fattori che sono oggetto di stime da parte del Gruppo e che quindi concorrono a determinare il valore di iscrizione in bilancio di attività e passività. Senza pretesa di esaustività, si segnala che:

opportunamente attualizzati, i flussi finanziari futuri nel periodo di previsione analitica e i flussi utilizzati per determinare il c.d. "terminal value", generati dalla CGU. Rientra tra gli elementi oggetto di stima anche il costo del capitale;
Con riferimento alle valutazioni inerenti i rischi indotti dal conflitto tra Russia e Ucraina e complessivamente inerenti il portafoglio creditizio si rinvia a quanto rappresentato nel capitolo iniziale "Il primo trimestre del 2023" e nella sezione "Il presidio dei rischi".
Con riferimento alla recuperabilità dei valori delle attività immateriali a vita indefinita e alla recuperabilità delle imposte anticipate iscritte non sono stati identificati nel trimestre fattori che facciano supporre non più recuperabili i valori iscritti tra le attività. In particolare lo scenario macroeconomico non presenta variazioni di rilievo rispetto a quello utilizzato ai fini del Bilancio 2022 e quindi ai fini del presente Resoconto non sono stati apportati aggiornamenti, mentre le previsioni sui flussi finanziari attesi presentano miglioramenti conseguenti ad un maggior contributo del margine di interesse superiori agli effetti negativi derivanti da una leggera crescita dei tassi di attualizzazione dei flussi stessi.
Il Consiglio di Amministrazione
Milano, 5 maggio 2023


Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Fabrizio Dabbene, dichiara, ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza, che l'informativa contabile contenuta nel presente Resoconto intermedio al 31 marzo 2023 corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.
Milano, 5 maggio 2023
Fabrizio Dabbene Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari


Raccordo tra Stato patrimoniale consolidato al 31 dicembre 2022 pubblicato e Stato patrimoniale consolidato al 31 dicembre 2022 secondo la nuova Circolare 262
Raccordo tra Conto economico consolidato al 31 marzo 2022 pubblicato e Conto economico consolidato al 31 marzo 2022 secondo la nuova Circolare 262
Raccordo tra Stato patrimoniale consolidato al 31 dicembre 2022 secondo la nuova Circolare 262 e Stato patrimoniale consolidato al 31 dicembre 2022 IFRS 9/IFRS 17
Raccordo tra Conto economico consolidato al 31 marzo 2022 secondo la nuova Circolare 262 e Conto economico consolidato al 31 marzo 2022 IFRS 9/IFRS 17
Raccordo tra Stato patrimoniale consolidato al 31 dicembre 2022 IFRS 9/IFRS 17 e Stato patrimoniale consolidato al 31 dicembre 2022 riesposto
Raccordo tra Conto economico consolidato al 31 marzo 2022 IFRS 9/IFRS 17 e Conto economico consolidato al 31 marzo 2022 riesposto
Stato patrimoniale consolidato riesposto
Conto economico consolidato riesposto
Raccordo tra Stato patrimoniale consolidato riesposto e Stato patrimoniale consolidato riclassificato
Raccordo tra Conto economico consolidato riesposto e Conto economico consolidato riclassificato



| (milioni di euro) | |||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31 Dicembre 2022 Pubblicato 31 Dicembre 2022 Nuova 262 |
10. Cassa e disponibilità liquide | 20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico |
30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
35. Attività finanziarie di pertinenza delle imprese di assicurazione valutate al fair value ai sensi dello IAS 39 |
40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 45. Attività finanziarie di pertinenza delle imprese di ammortizzato ai sensi dello IAS 39 assicurazione valutate al costo |
50. Derivati di copertura | 60. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) |
70. Partecipazioni | 80. Riserve tecniche a carico dei riassicuratori | 90. Attività materiali | 100. Attività immateriali | 110. Attività fiscali | 120. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione |
130. Altre attività | TOTALE DELL'ATTIVO | |
| 10. | Cassa e disponibilità liquide | 112.924 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 112.924 |
| 20. | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico |
- | 47.577 | - | 102.775 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 264 | 150.616 |
| a) attività finanziarie detenute per la negoziazione |
- | 42.522 | - | 85 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 42.607 | |
| b) attività finanziarie designate al fair value | - | 1 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 1 | |
| c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
- | 5.054 | - | 102.690 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 264 | 108.008 | |
| 30. | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | 49.716 | 69.937 | - | 76 | - | - | - | - | - | - | - | - | -225 | 119.504 |
| 40. | Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
- | - | - | - | 528.078 | 3 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 528.081 |
| a) Crediti verso banche | - | - | - | - | 32.884 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 32.884 | |
| b) Crediti verso clientela | - | - | - | - | 495.194 | 3 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 495.197 | |
| 50. | Derivati di copertura | - | - | - | 13 | - | - | 10.062 | - | - | - | - | - | - | - | - | 10.075 |
| 60. | Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) |
- | - | - | - | - | - | - | -9.752 | - | - | - | - | - | - | - | -9.752 |
| 70. | Partecipazioni | - | - | - | - | - | - | - | - | 2.013 | - | - | - | - | - | - | 2.013 |
| 80. | Attività Assicurative | - | - | - | - | - | 1 | - | - | - | 163 | - | - | - | - | 108 | 272 |
| a) contratti di assicurazione emessi che costituiscono attività |
- | - | - | - | - | 1 | - | - | - | - | - | - | - | - | 64 | 65 | |
| b) cessioni in riassicurazione che costituiscono attività |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | 163 | - | - | - | - | 44 | 207 | |
| 90. | Attività materiali | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 10.505 | - | - | - | - | 10.505 |
| 100. | Attività immateriali | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 9.830 | - | - | - | 9.830 |
| di cui: Avviamento | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 3.626 | - | - | - | 3.626 | |
| 110. | Attività fiscali | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 18.273 | - | - | 18.273 |
| a) correnti | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 3.520 | - | - | 3.520 | |
| b) anticipate | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 14.753 | - | - | 14.753 | |
| 120. | Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 638 | - | 638 |
| 130. | Altre attività | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 22.704 | 22.704 |
| TOTALE DELL'ATTIVO | 112.924 | 47.577 | 49.716 | 172.725 | 528.078 | 80 | 10.062 | -9.752 | 2.013 | 163 | 10.505 | 9.830 | 18.273 | 638 | 22.851 | 975.683 |

(milioni di euro)
| 10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 667.586 2.550 - - - - - - - 4 - - - 670.140 a) debiti verso banche 137.481 629 - - - - - - - 4 - - - 138.114 b) debiti verso la clientela 454.025 587 - - - - - - - - - - - 454.612 c) titoli in circolazione 76.080 1.334 - - - - - - - - - - - 77.414 20. Passività finanziarie di negoziazione - - 46.512 - - - - - - - - - - 46.512 30. Passività finanziarie designate al fair value - - - 8.795 54.214 - - - - - - - - 63.009 40. Derivati di copertura - - - - 171 5.346 - - - - - - - 5.517 Adeguamento di valore delle passività finanziarie 50. oggetto di copertura generica (+/-) - - - - - - -8.031 - - - - - - -8.031 60. Passività fiscali - - - - - - - 2.306 - - - - - 2.306 a) correnti - - - - - - - 297 - - - - - 297 b) differite - - - - - - - 2.009 - - - - - 2.009 70. Passività associate ad attività in via di dismissione - - - - - - - - 15 - - - - 15 80. Altre passività - - - - - - - - - 10.966 - - - 10.966 90. Trattamento di fine rapporto del personale - - - - - - - - - - 852 - - 852 100. Fondi per rischi e oneri - - - - - - - - - - - 4.960 - 4.960 a) impegni e garanzie rilasciate - - - - - - - - - - - 711 - 711 b) quiescenza e obblighi simili - - - - - - - - - - - 139 - 139 c) altri fondi per rischi e oneri - - - - - - - - - - - 4.110 - 4.110 110. Passività Assicurative - - - - 17.359 - - - - 90 - 50 100.117 117.616 a) contratti di assicurazione emessi che costituiscono passività - - - - 17.359 - - - - 5 - 50 100.117 117.531 b) cessioni in riassicurazione che costituiscono passività - - - - - - - - - 85 - - - 85 TOTALE 667.586 2.550 46.512 8.795 71.744 5.346 -8.031 2.306 15 11.060 852 5.010 100.117 913.862 |
31 Dicembre 2022 Pubblicato 31 Dicembre 2022 Nuova 262 |
10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 15. Passività finanziarie di pertinenza delle imprese di ammortizzato ai sensi dello IAS 39 assicurazione valutate al costo |
20. Passività finanziarie di negoziazione | 30. Passività finanziarie designate al fair value | delle imprese di assicurazione valutate al fair value ai 35. Passività finanziarie di pertinenza sensi dello IAS 39 |
40. Derivati di copertura | 50. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) |
60. Passività fiscali | 70. Passività associate ad attività in via di dismissione | 80. Altre passività | 90. Trattamento di fine rapporto del personale | 100. Fondi per rischi e oneri | 110. Riserve tecniche | TOTALE DEL PASSIVO | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|

| (milioni di euro) | |||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31 Dicembre 2022 Pubblicato 31 Dicembre 2022 Nuova 262 |
120. Riserve da valutazione | 125. Riserve da valutazione di pertinenza delle imprese di assicurazione |
130. Azioni rimborsabili | 140. Strumenti di capitale | 150. Riserve | 155. Acconti su dividendi (-) | 160. Sovrapprezzi di emissione | 170. Capitale | 180. Azioni proprie (-) | 190. Patrimonio di pertinenza di terzi (+/-) | 200. Utile (Perdita) d'esercizio (+/-) | TOTALE | |
| 120. | Riserve da valutazione | -1.939 | -696 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | -2.635 |
| 130. | Azioni rimborsabili | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 140. | Strumenti di capitale | - | - | - | 7.211 | - | - | - | - | - | - | - | 7.211 |
| 150. | Riserve | - | - | - | - | 15.827 | - | - | - | - | - | - | 15.827 |
| 155. | Acconti su dividendi (-) | - | - | - | - | - | -1.400 | - | - | - | - | - | -1.400 |
| 160. | Sovrapprezzi di emissione | - | - | - | - | - | - | 28.053 | - | - | - | - | 28.053 |
| 170. | Capitale | - | - | - | - | - | - | - | 10.369 | - | - | - | 10.369 |
| 180. | Azioni proprie (-) | - | - | - | - | - | - | - | - | -124 | - | - | -124 |
| 190. | Patrimonio di pertinenza di terzi (+/-) | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 166 | - | 166 |
| 200. | Utile (Perdita) d'esercizio (+/-) | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 4.354 | 4.354 |
| TOTALE | -696 | - | 7.211 | 15.827 | -1.400 | 28.053 | 10.369 | -124 | 166 | 4.354 | |||
| TOTALE DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO | 975.683 | ||||||||||||

| (milioni di euro) | ||||||||||||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31 Marzo 2022 Pubblicato | ||||||||||||||||||||||||||
| 31 Marzo 2022 Nuova 262 | 10. Interessi attivi e proventi | 20. Interessi passivi e oneri | 30. Margine di interesse | 40. Commissioni attive | 50. Commissioni passive | 60. Commissioni nette | 70. Dividendi e proventi simili | 80. Risultato netto dell'attività di negoziazione | 90. Risultato netto dell'attività di copertura | 100. Utile / perdita da cessione o riacquisto di: | a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività | c) passività finanziarie | 110. Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico |
a) attività e passività finanziarie designate al fair value | b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 115. Risultato netto delle attività e passività finanziarie di pertinenza delle imprese di assicurazione ai sensi dello IAS 39 |
120. Margine di intermediazione | 130. Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: | a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività | 135. Rettifiche/riprese di valore nette di pertinenza delle imprese di assicurazione ai sensi dello IAS39 |
140. Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni | 150. Risultato netto della gestione finanziaria | ||
| assimilati | assimilati | complessiva | complessiva | TOTALE | ||||||||||||||||||||||
| 10. | Interessi attivi e proventi assimilati | 2.641 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 486 | - | - | - | - | - | - | - | 3.127 |
| 20. | Interessi passivi e oneri assimilati | - | -676 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | -19 | - | - | - | - | - | - | - | -695 |
| 30. | Margine di interesse | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 2.432 |
| 40. | Commissioni attive | - | - | - | 2.905 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 2.905 |
| 50. | Commissioni passive | - | - | - | - | -693 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | -693 |
| 60. | Commissioni nette | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 2.212 |
| 70. | Dividendi e proventi simili | - | - | - | - | - | - | 34 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 66 | - | - | - | - | - | - | - | 100 |
| 80. | Risultato netto dell'attività di negoziazione | - | - | - | - | - | - | - | 200 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 200 |
| 90. | Risultato netto dell'attività di copertura | - | - | - | - | - | - | - | - | 2 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 2 |
| 100 | Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 210 | - | - | - | - | - | - | -18 | - | - | - | - | - | - | - | 192 |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 205 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 205 | |
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 12 | - | - | - | - | -18 | - | - | - | - | - | - | - | -6 | |
| c) passività finanziarie | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | -7 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | -7 | |
| 110. | Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 249 | - | - | -386 | - | - | - | - | -15 | - | - | -152 |
| a) attività e passività finanziarie designate al fair value |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 225 | - | 810 | - | - | - | - | - | - | - | 1.035 | |
| b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 24 | 1.196 | - | - | - | - | -15 | - | - | -1.187 | |
| 120. | Margine di intermediazione | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 4.986 |
| 130. | Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito relativo a: |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | -673 | - | - | -43 | - | - | -716 |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | -640 | - | - | - | - | -640 | |
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | -33 | -43 | - | - | -76 | |
| 140. | Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | -2 | - | -2 |
| 150. | Risultato netto della gestione finanziaria | 2.641 | -676 | 1.965 | 2.905 | -693 | 2.212 | 34 | 200 | 2 | 210 | 205 | 12 | -7 | 249 | 225 | 24 | 129 | 5.001 | -673 | -640 | -33 | -58 | -2 | 4.268 | 4.268 |

| 31 Marzo 2022 Pubblicato 31 Marzo 2022 Nuova 262 |
170. Saldo altri proventi/oneri della gestione assicurativa | 180. Risultato netto della gestione finanziaria e assicurativa | 190. Spese amministrative: | b) altre spese amministrative | 200. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | garanzie rilasciate | b) altri accantonamenti netti | 210. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali | 220. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali | 230. Altri oneri/proventi di gestione | delle partecipazioni | 260. Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e | avviamento 270. Rettifiche di valore dell' |
280. Utili (Perdite) da cessione di investimenti | 290. Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte | operatività corrente 300. Imposte sul reddito dell'esercizio dell' |
310. Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte | 320. Utile (Perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte | (Perdita) d'esercizio | 340. Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza di terzi | (milioni di euro) 350. Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza della capogruppo |
|||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 160. Premi netti | a) spese per il personale | a) impegni e | 240. Costi operativi | 250. Utili (Perdite) | immateriali | 330. Utile | TOTALE | |||||||||||||||||||
| 160. | Risultato dei servizi assicurativi | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 789 |
| a) ricavi assicurativi derivanti dai contratti assicurativi emessi |
2.617 | -15 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 2.602 | |
| b) costi per servizi assicurativi derivanti dai contratti assicurativi emessi |
- | -1.806 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | -1.806 | |
| c) ricavi assicurativi derivanti da cessioni in | ||||||||||||||||||||||||||
| riassicurazione d) costi per servizi assicurativi derivanti da |
- | 16 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 16 | |
| cessioni in riassicurazione Saldo dei ricavi e costi di natura finanziaria |
-28 | 5 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | -23 | |
| 170. | relativi alla gestione assicurativa a) costi/ricavi netti di natura finanziaria |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | -398 |
| relativi ai contratti assicurativi emessi | - | -398 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | -398 | |
| b) ricavi/costi netti di natura finanziaria relativi alle cessioni in riassicurazione |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 180. | Risultato netto della gestione finanziaria e assicurativa |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 4.659 |
| 190 | Spese amministrative: | - | - | - | -2.829 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | -2.829 |
| a) spese per il personale | - | - | - | - | -1.561 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 1.561 | |
| b) altre spese amministrative | - | - | - | - | - | -1.268 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | -1.268 | |
| 200 | Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri |
- | - | - | - | - | - | -37 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | -37 |
| a) impegni e garanzie rilasciate | - | - | - | - | - | - | - | -74 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | -74 | |
| b) altri accantonamenti netti Rettifiche/Riprese di valore nette su attività |
- | - | - | - | - | - | - | - | 37 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 37 | |
| 210 | materiali | - | - | - | - | - | - | - | - | - | -168 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | -168 |
| 220 | Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | -230 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | -230 |
| 230 | Altri oneri/proventi di gestione | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 249 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 249 |
| 240. | Costi operativi | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | -3.015 |
| 250 | Utili (Perdite) delle partecipazioni Risultato netto della valutazione al fair |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 3 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 3 |
| 260 | value delle attività materiali e immateriali | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 270 | Rettifiche di valore dell'avviamento | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 280 | Utili (Perdite) da cessione di investimenti Utile (Perdita) della operatività corrente |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 2 | - | - | - | - | - | - | - | 2 |
| 290. | al lordo delle imposte Imposte sul reddito del periodo |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 1.649 |
| 300. | dell'operatività corrente | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | -622 | - | - | - | - | - | -622 |
| 310. | Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 1.027 |
| 320. | Utile (Perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 330. | Utile (Perdita) di periodo | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 1.027 |
| 340. | Utile (Perdita) di periodo di pertinenza di terzi |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | -3 | - | -3 |
| 350. | Utile (Perdita) di periodo di pertinenza della capogruppo |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 1.024 |
| TOTALE | 2.589 | -2.198 | 4.659 | -2.829 | -1.561 | -1.268 | -37 | -74 | 37 | -168 | -230 | 249 | -3.015 | 3 | - | - | 2 | 1.649 | -622 | 1.027 | - | 1.027 | -3 | 1.024 |


| (milioni di euro) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Effetto di transizione a IFRS9 / IFRS17 | |||||||||
| TOTALE ATTIVO al 31.12.2022 (a) |
Effetto al 1.1.2022 (b) |
Effetto nel corso del 2022 (c) |
Totale effetto al 31.12.2022 (d) = (b)+(c) |
TOTALE ATTIVO al 31.12.2022 (e) = (a) + (d) |
|||||
| POST RICLASSIFICHE FTA IFRS9 e IFRS17 |
POST FTA Classificazione e misurazione IFRS9 e IFRS17 |
||||||||
| 10. | Cassa e disponibilità liquide | 112.924 | - | - | - | 112.924 | |||
| 20. | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico |
150.616 | - | - | 150.616 | ||||
| 30. | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
119.504 | 4 | 4 | 119.508 | ||||
| 40. | Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 528.081 | - | - | - | 528.081 | |||
| 50. | Derivati di copertura | 10.075 | - | - | - | 10.075 | |||
| 60. | Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) |
-9.752 | - | - | - | -9.752 | |||
| 70. | Partecipazioni | 2.013 | - | - | - | 2.013 | |||
| 80. | Attività assicurative | 272 | -149 | 28 | -121 | 151 | |||
| 90. | Attività materiali | 10.505 | - | - | - | 10.505 | |||
| 100. | Attività immateriali | 9.830 | -685 | 92 | -593 | 9.237 | |||
| 110. | Attività fiscali | 18.273 | 163 | -306 | -143 | 18.130 | |||
| 120. | Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione |
638 | - | - | - | 638 | |||
| 130. | Altre attività | 22.704 | -84 | -159 | -243 | 22.461 | |||
| TOTALE DELL'ATTIVO | 975.683 | -755 | -341 | -1.096 | 974.587 |
Allegati
| TOTALE PASSIVO al 31.12.2022 (a) |
Effetto al 1.1.2022 (b) |
Effetto nel corso del 2022 (c) |
Totale effetto al 31.12.2022 (d) = (b)+(c) |
TOTALE PASSIVO al 31.12.2022 (e) = (a) + (d) |
||
|---|---|---|---|---|---|---|
| POST RICLASSIFICHE FTA IFRS9 e IFRS17 |
POST FTA Classificazione e misurazione IFRS9 e IFRS17 |
|||||
| 10. | Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 670.140 | - | -13 | -13 | 670.127 |
| 20. | Passività finanziarie di negoziazione | 46.512 | - | - | - | 46.512 |
| 30. | Passività finanziarie designate al fair value | 63.009 | -1 | -1 | -2 | 63.007 |
| 40. | Derivati di copertura | 5.517 | - | - | - | 5.517 |
| 50. | Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) |
-8.031 | - | - | - | -8.031 |
| 60. | Passività fiscali | 2.306 | -268 | -17 | -285 | 2.021 |
| 70. | Passività associate ad attività in via di dismissione | 15 | - | - | - | 15 |
| 80. | Altre passività | 10.966 | -101 | -102 | -203 | 10.763 |
| 90. | Trattamento di fine rapporto del personale | 852 | - | - | - | 852 |
| 100. | Fondi per rischi e oneri | 4.960 | - | 4.960 | ||
| 110. | Passività Assicurative | 117.616 | 600 | -641 | -41 | 117.575 |
| TOTALE DEL PASSIVO | 913.862 | 230 | -774 | -544 | 913.318 | |
| TOTALE PATRIMONIO NETTO | 61.821 | -985 | 433 | -552 | 61.269 | |
| TOTALE DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO | 975.683 | -755 | -341 | -1.096 | 974.587 |
(milioni di euro)
| Effetto di transizione a IFRS9 / IFRS17 | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| TOTALE al 31.12.2022 (a) POST RICLASSIFICHE FTA IFRS9 e IFRS17 |
Effetto al 1.1.2022 (b) |
Effetto nel corso del 2022 (c) |
Totale effetto al 31.12.2022 (d) = (b)+(c) |
TOTALE al 31.12.2022 (e) = (a) + (d) POST FTA Classificazione e misurazione IFRS9 e IFRS17 |
||||||||
| 120. | Riserve da valutazione | -2.635 | -138 | 315 | 177 | -2.458 | ||||||
| 130. | Azioni rimborsabili | - | - | - | - | - | ||||||
| 140. | Strumenti di capitale | 7.211 | - | - | - | 7.211 | ||||||
| 150. | Riserve | 15.827 | -847 | 93 | -754 | 15.073 | ||||||
| 155. | Acconti su dividendi (-) | -1.400 | - | - | - | -1.400 | ||||||
| 160. | Sovrapprezzi di emissione | 28.053 | - | - | - | 28.053 | ||||||
| 170. | Capitale | 10.369 | - | - | - | 10.369 | ||||||
| 180. | Azioni proprie (-) | -124 | - | - | - | -124 | ||||||
| 190. | Patrimonio di pertinenza di terzi (+/-) | 166 | - | - | - | 166 | ||||||
| 200. | Utile (Perdita) d'esercizio (+/-) | 4.354 | 25 | 25 | 4.379 | |||||||
| TOTALE PATRIMONIO NETTO | 61.821 | -985 | 433 | -552 | 61.269 |

| (milioni di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|
| TOTALE al 31.03.2022 (a) |
Effetto di transizione a IFRS9 / IFRS17 (b) |
TOTALE al 31.03.2022 (c) = (a) + (b) |
||
| POST RICLASSIFICHE FTA IFRS9 e IFRS17 |
Effetto nel corso del primo trimestre 2022 |
POST FTA Classificazione e misurazione IFRS9 e IFRS17 |
||
| 10. | Interessi attivi e proventi assimilati | 3.127 | - | 3.127 |
| 20. | Interessi passivi e oneri assimilati | -695 | - | -695 |
| 30. | Margine di interesse | 2.432 | - | 2.432 |
| 40. | Commissioni attive | 2.905 | - | 2.905 |
| 50. | Commissioni passive | -693 | 3 | -690 |
| 60. | Commissioni nette | 2.212 | 3 | 2.215 |
| 70. | Dividendi e proventi simili | 100 | - | 100 |
| 80. | Risultato netto dell'attività di negoziazione | 200 | 241 | 441 |
| 90. | Risultato netto dell'attività di copertura | 2 | - | 2 |
| 100 | Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: | 192 | - | 192 |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 205 | - | 205 | |
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività | ||||
| complessiva | -6 | - | -6 | |
| c) passività finanziarie Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con |
-7 | - | -7 | |
| 110. | impatto a conto economico | -152 | -1.043 | -1.195 |
| a) attività e passività finanziarie designate al fair value | 1.035 | - | 1.035 | |
| b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | -1.187 | -1.043 | -2.230 | |
| 120. | Margine di intermediazione | 4.986 | -799 | 4.187 |
| 130. | Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito relativo a: | -716 | - | -716 |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | -640 | - | -640 | |
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
-76 | - | -76 | |
| 140. | Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni | -2 | - | -2 |
| 150. | Risultato netto della gestione finanziaria | 4.268 | -799 | 3.469 |
| 160. | Risultato dei servizi assicurativi | 789 | -495 | 294 |
| a) ricavi assicurativi derivanti dai contratti assicurativi emessi | 2.602 | 493 | 3.095 | |
| b) costi per servizi assicurativi derivanti dai contratti assicurativi emessi | -1.806 | -963 | -2.769 | |
| c) ricavi assicurativi derivanti da cessioni in riassicurazione | 16 | -1 | 15 | |
| d) costi per servizi assicurativi derivanti da cessioni in riassicurazione | -23 | -24 | -47 | |
| 170. | Saldo dei ricavi e costi di natura finanziaria relativi alla gestione assicurativa | -398 | 1.185 | 787 |
| a) costi/ricavi netti di natura finanziaria relativi ai contratti assicurativi emessi | -398 | 1.185 | 787 | |
| b) ricavi/costi netti di natura finanziaria relativi alle cessioni in riassicurazione | - | - | - | |
| 180. | Risultato netto della gestione finanziaria e assicurativa | 4.659 | -109 | 4.550 |
| 190 | Spese amministrative: | -2.829 | 114 | -2.715 |
| a) spese per il personale | -1.561 | 79 | -1.482 | |
| b) altre spese amministrative | -1.268 | 35 | -1.233 | |
| 200 | Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | -37 | -18 | -55 |
| a) impegni e garanzie rilasciate | -74 | - | -74 | |
| b) altri accantonamenti netti | 37 | -18 | 19 | |
| 210 | Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali | -168 | 7 | -161 |
| 220 | Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali | -230 | 31 | -199 |
| 230 | Altri oneri/proventi di gestione | 249 | - | 249 |
| 240. | Costi operativi | -3.015 | 134 | -2.881 |
| 250 | Utili (Perdite) delle partecipazioni | 3 | - | 3 |
| 260 | Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali | - | - | - |
| 270 | Rettifiche di valore dell'avviamento | - | - | - |
| 280 | Utili (Perdite) da cessione di investimenti | 2 | - | 2 |
| 290. | Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte | 1.649 | 25 | 1.674 |
| 300. | Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente | -622 | -6 | -628 |
| 310. | Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte | 1.027 | 19 | 1.046 |
| 320. | Utile (Perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte | - | - | - |
| 330. 340. |
Utile (Perdita) di periodo Utile (Perdita) di periodo di pertinenza di terzi |
1.027 -3 |
19 - |
1.046 -3 |
| 350. | Utile (Perdita) di periodo di pertinenza della capogruppo | 1.024 | 19 | 1.043 |


Lo Stato patrimoniale consolidato al 31 dicembre 2022 IFRS 9/IFRS 17 non ha necessitato di riesposizioni.

| (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| 31.03.2022 (IFRS 9 /IFRS 17 comparto |
Variazione perimetro di consolidamento (a) |
Conferimento Ramo Formazione (b) |
31.03.2022 Riesposto |
||
| assicurativo) | |||||
| 10. | Interessi attivi e proventi assimilati | 3.127 | 3 | - | 3.130 |
| di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo | 2.964 | - | - | 2.964 | |
| 20. | Interessi passivi e oneri assimilati | -695 | -2 | - | -697 |
| 30. | Margine di interesse | 2.432 | 1 | - | 2.433 |
| 40. | Commissioni attive | 2.905 | 11 | - | 2.916 |
| 50. | Commissioni passive | -690 | -2 | - | -692 |
| 60. | Commissioni nette | 2.215 | 9 | - | 2.224 |
| 70. | Dividendi e proventi simili | 100 | - | - | 100 |
| 80. | Risultato netto dell'attività di negoziazione | 441 | 2 | - | 443 |
| 90. | Risultato netto dell'attività di copertura | 2 | - | - | 2 |
| 100. | Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: | 192 | - | - | 192 |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 205 | - | - | 205 | |
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | -6 | - | - | -6 | |
| c) passività finanziarie | -7 | - | - | -7 | |
| 110. | Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico |
-1.195 | - | - | -1.195 |
| a) attività e passività finanziarie designate al fair value | 1.035 | - | - | 1.035 | |
| b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | -2.230 | - | - | -2.230 | |
| 120. | Margine di intermediazione | 4.187 | 12 | - | 4.199 |
| 130. | Rettifiche/ riprese di valore nette per rischio di credito relativo a: | -716 | - | - | -716 |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | -640 | - | - | -640 | |
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | -76 | - | - | -76 | |
| 140. | Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni | -2 | - | - | -2 |
| 150. | Risultato netto della gestione finanziaria | 3.469 | 12 | - | 3.481 |
| 160. | Risultato dei servizi assicurativi | 294 | - | - | 294 |
| a) ricavi assicurativi derivanti dai contratti assicurativi emessi | 3.095 | - | - | 3.095 | |
| b) costi per servizi assicurativi derivanti dai contratti assicurativi emessi | -2.769 | - | - | -2.769 | |
| c) ricavi assicurativi derivanti da cessioni in riassicurazione | 15 | - | - | 15 | |
| d) costi per servizi assicurativi derivanti da cessioni in riassicurazione | -47 | - | - | -47 | |
| 170. | Saldo dei ricavi e costi di natura finanziaria relativi alla gestione assicurativa | 787 | - | - | 787 |
| a) costi/ricavi netti di natura finanziaria relativi ai contratti assicurativi emessi | 787 | - | - | 787 | |
| b) ricavi/costi netti di natura finanziaria relativi alle cessioni in riassicurazione | - | - | - | - | |
| 180. | Risultato netto della gestione finanziaria e assicurativa | 4.550 | 12 | - | 4.562 |
| 190. | Spese amministrative: | -2.715 | -10 | -17 | -2.742 |
| a) spese per il personale | -1.482 | -7 | 2 | -1.487 | |
| b) altre spese amministrative | -1.233 | -3 | -19 | -1.255 | |
| 200. | Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | -55 | - | - | -55 |
| a) impegni e garanzie rilasciate | -74 | - | - | -74 | |
| b) altri accantonamenti netti | 19 | - | - | 19 | |
| 210. | Rettifiche/ riprese di valore nette su attività materiali | -161 | -1 | - | -162 |
| 220. | Rettifiche/ riprese di valore nette su attività immateriali | -199 | - | 2 | -197 |
| 230. | Altri oneri/proventi di gestione | 249 | 1 | - | 250 |
| 240. | Costi operativi | -2.881 | -10 | -15 | -2.906 |
| 250. | Utili (Perdite) delle partecipazioni | 3 | - | - | 3 |
| 260. | Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali | - | - | - | - |
| 270. 280. |
Rettifiche di valore dell'avviamento Utili (Perdite) da cessione di investimenti |
- 2 |
- - |
- - |
- 2 |
| 290. 300. |
Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente |
1.674 -628 |
2 -1 |
-15 5 |
1.661 -624 |
| 310. | Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte | 1.046 | 1 | -10 | 1.037 |
| 320. | Utile (Perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte | - | - | - | - |
| 330. | Utile (Perdita) di periodo | 1.046 | 1 | -10 | 1.037 |
| 340. | Utile (Perdita) di periodo di pertinenza di terzi | -3 | -1 | 10 | 6 |
| 350. | Utile (Perdita) di periodo di pertinenza della capogruppo | 1.043 | - | - | 1.043 |
(a) La riesposizione si riferisce ai risultati economici dei primi 3 mesi del 2022 di Compagnie de Banque Privée Quilvest (ora Intesa Sanpaolo Wealth Management S.A.).
(b) La riesposizione è riferita al conferimento a Intesa Sanpaolo Formazione del ramo di attività di Intesa Sanpaolo dedicato alla progettazione ed erogazione di servizi e prodotti formativi per i dipendenti del Gruppo con sede in Italia, avvenuto in via propedeutica alla cessione di Intesa Sanpaolo Formazione perfezionata a fine giugno 2022.


| 31.03.2023 | 31.12.2022 | (milioni di euro) Variazioni |
|||
|---|---|---|---|---|---|
| Voci dell'attivo | |||||
| assolute | % | ||||
| 10. | Cassa e disponibilità liquide | 77.700 | 112.924 | -35.224 | -31,2 |
| 20. | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico | 150.161 | 150.616 | -455 | -0,3 |
| a) attività finanziarie detenute per la negoziazione | 41.690 | 42.607 | -917 | -2,2 | |
| b) attività finanziarie designate al fair value | 1 | 1 | - | - | |
| c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 108.470 | 108.008 | 462 | 0,4 | |
| 30. | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 127.345 | 119.508 | 7.837 | 6,6 |
| 40. | Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 536.501 | 528.081 | 8.420 | 1,6 |
| a) Crediti verso banche | 31.997 | 32.884 | -887 | -2,7 | |
| b) Crediti verso clientela | 504.504 | 495.197 | 9.307 | 1,9 | |
| 50. Derivati di copertura | 9.112 | 10.075 | -963 | -9,6 | |
| 60. | Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) | -9.038 | -9.752 | -714 | -7,3 |
| 70. | Partecipazioni | 2.395 | 2.013 | 382 | 19,0 |
| 80. | Attività assicurative | 513 | 151 | 362 | |
| a) contratti di assicurazione emessi che costituiscono attività | 298 | 18 | 280 | ||
| b) cessioni in riassicurazione che costituiscono attività | 215 | 133 | 82 | 61,7 | |
| 90. | Attività materiali | 10.361 | 10.505 | -144 | -1,4 |
| 100. | Attività immateriali | 9.101 | 9.237 | -136 | -1,5 |
| di cui: | |||||
| - avviamento | 3.623 | 3.626 | -3 | -0,1 | |
| 110. | Attività fiscali | 17.104 | 18.130 | -1.026 | -5,7 |
| a) correnti | 3.195 | 3.520 | -325 | -9,2 | |
| b) anticipate | 13.909 | 14.610 | -701 | -4,8 | |
| 120. | Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | 243 | 638 | -395 | -61,9 |
| 130. | Altre attività | 23.677 | 22.461 | 1.216 | 5,4 |
| Totale dell'attivo | 955.175 | 974.587 | -19.412 | -2,0 |

| (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| 31.03.2023 31.12.2022 Voci del passivo e del patrimonio netto |
Variazioni | ||||
| assolute | % | ||||
| 10. | Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 638.954 | 670.127 | -31.173 | -4,7 |
| a) debiti verso banche | 120.715 | 138.132 | -17.417 | -12,6 | |
| b) debiti verso la clientela | 432.880 | 454.595 | -21.715 | -4,8 | |
| c) titoli in circolazione | 85.359 | 77.400 | 7.959 | 10,3 | |
| 20. | Passività finanziarie di negoziazione | 45.682 | 46.512 | -830 | -1,8 |
| 30. | Passività finanziarie designate al fair value | 64.992 | 63.007 | 1.985 | 3,2 |
| 40. | Derivati di copertura | 5.216 | 5.517 | -301 | -5,5 |
| 50. | Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) | -7.292 | -8.031 | -739 | -9,2 |
| 60. | Passività fiscali | 1.964 | 2.021 | -57 | -2,8 |
| a) correnti | 457 | 303 | 154 | 50,8 | |
| b) differite | 1.507 | 1.718 | -211 | -12,3 | |
| 70. | Passività associate ad attività in via di dismissione | - | 15 | -15 | |
| 80. | Altre passività | 18.610 | 10.763 | 7.847 | 72,9 |
| 90. | Trattamento di fine rapporto del personale | 824 | 852 | -28 | -3,3 |
| 100. | Fondi per rischi e oneri | 4.806 | 4.960 | -154 | -3,1 |
| a) impegni e garanzie rilasciate | 673 | 711 | -38 | -5,3 | |
| b) quiescenza e obblighi simili | 140 | 139 | 1 | 0,7 | |
| c) altri fondi per rischi e oneri | 3.993 | 4.110 | -117 | -2,8 | |
| 110. | Passività assicurative | 119.815 | 117.575 | 2.240 | 1,9 |
| a) contratti di assicurazione emessi che costituiscono passività | 119.796 | 117.561 | 2.235 | 1,9 | |
| b) cessioni in riassicurazione che costituiscono passività | 19 | 14 | 5 | 35,7 | |
| 120. | Riserve da valutazione | -2.214 | -2.458 | -244 | -9,9 |
| 130. | Azioni rimborsabili | - | - | - | |
| 140. | Strumenti di capitale | 7.214 | 7.211 | 3 | 0,0 |
| 150. | Riserve | 19.243 | 15.073 | 4.170 | 27,7 |
| 155. | Acconti su dividendi (-) | -1.400 | -1.400 | - | - |
| 160. | Sovrapprezzi di emissione | 27.996 | 28.053 | -57 | -0,2 |
| 170. | Capitale | 10.369 | 10.369 | - | - |
| 180. | Azioni proprie (-) | -1.701 | -124 | 1.577 | |
| 190. | Patrimonio di pertinenza di terzi (+/-) | 141 | 166 | -25 | -15,1 |
| 200. | Utile (Perdita) di periodo (+/-) | 1.956 | 4.379 | -2.423 | -55,3 |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 955.175 | 974.587 | -19.412 | -2,0 | |

| 31.03.2023 | 31.03.2022 | Variazioni | (milioni di euro) | |||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Riesposto | assolute | % | ||||
| 10. | Interessi attivi e proventi assimilati | 6.620 | 3.130 | 3.490 | ||
| di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo | 5.962 | 2.964 | 2.998 | |||
| 20. | Interessi passivi e oneri assimilati | -2.896 | -697 | 2.199 | ||
| 30. | Margine di interesse | 3.724 | 2.433 | 1.291 | 53,1 | |
| 40. | Commissioni attive | 2.586 | 2.916 | -330 | -11,3 | |
| 50. | Commissioni passive | -668 | -692 | -24 | -3,5 | |
| 60. | Commissioni nette | 1.918 | 2.224 | -306 | -13,8 | |
| 70. | Dividendi e proventi simili | 123 | 100 | 23 | 23,0 | |
| 80. | Risultato netto dell'attività di negoziazione | 33 | 443 | -410 | -92,6 | |
| 90. | Risultato netto dell'attività di copertura | -14 | 2 | -16 | ||
| 100. | Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: | 111 | 192 | -81 | -42,2 | |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 52 | 205 | -153 | -74,6 | ||
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 51 | -6 | 57 | |||
| c) passività finanziarie | 8 | -7 | 15 | |||
| 110. | Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico |
919 | -1.195 | 2.114 | ||
| a) attività e passività finanziarie designate al fair value | -908 | 1.035 | -1.943 | |||
| b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 1.827 | -2.230 | 4.057 | |||
| 120. | Margine di intermediazione | 6.814 | 4.199 | 2.615 | 62,3 | |
| 130. | Rettifiche/ riprese di valore nette per rischio di credito relativo a: | -297 | -716 | -419 | -58,5 | |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | -257 | -640 | -383 | -59,8 | ||
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | -40 | -76 | -36 | -47,4 | ||
| 140. | Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni | 6 | -2 | 8 | ||
| 150. | Risultato netto della gestione finanziaria | 6.523 | 3.481 | 3.042 | 87,4 | |
| 160. | Risultato dei servizi assicurativi | 663 | 294 | 369 | ||
| a) ricavi assicurativi derivanti dai contratti assicurativi emessi | 6.162 | 3.095 | 3.067 | 99,1 | ||
| b) costi per servizi assicurativi derivanti dai contratti assicurativi emessi | -5.495 | -2.769 | 2.726 | 98,4 | ||
| c) ricavi assicurativi derivanti da cessioni in riassicurazione | 41 | 15 | 26 | |||
| d) costi per servizi assicurativi derivanti da cessioni in riassicurazione | -45 | -47 | -2 | -4,3 | ||
| 170. | Saldo dei ricavi e costi di natura finanziaria relativi alla gestione assicurativa | -1.532 | 787 | -2.319 | ||
| a) costi/ricavi netti di natura finanziaria relativi ai contratti assicurativi emessi | -1.533 | 787 | -2.320 | |||
| b) ricavi/costi netti di natura finanziaria relativi alle cessioni in riassicurazione | 1 | - | 1 | |||
| 180. | Risultato netto della gestione finanziaria e assicurativa | 5.654 | 4.562 | 1.092 | 23,9 | |
| 190. | Spese amministrative: | -2.741 | -2.742 | -1 | -0,0 | |
| a) spese per il personale b) altre spese amministrative |
-1.507 -1.234 |
-1.487 -1.255 |
20 -21 |
1,3 -1,7 |
||
| 200. | Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | -17 | -55 | -38 | -69,1 | |
| a) impegni e garanzie rilasciate | 35 | -74 | 109 | |||
| b) altri accantonamenti netti | -52 | 19 | -71 | |||
| 210. | Rettifiche/ riprese di valore nette su attività materiali | -164 | -162 | 2 | 1,2 | |
| 220. | Rettifiche/ riprese di valore nette su attività immateriali | -228 | -197 | 31 | 15,7 | |
| 230. | Altri oneri/proventi di gestione | 239 | 250 | -11 | -4,4 | |
| 240. | Costi operativi | -2.911 | -2.906 | 5 | 0,2 | |
| 250. | Utili (Perdite) delle partecipazioni | -9 | 3 | -12 | ||
| 260. | Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali | 3 | - | 3 | ||
| 270. | Rettifiche di valore dell'avviamento | - | - | - | ||
| 280. | Utili (Perdite) da cessione di investimenti | 122 | 2 | 120 | ||
| 290. | Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte | 2.859 | 1.661 | 1.198 | 72,1 | |
| 300. | Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente | -896 | -624 | 272 | 43,6 | |
| 310. | Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte | 1.963 | 1.037 | 926 | 89,3 | |
| 320. | Utile (Perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte | - | - | - | ||
| 330. | Utile (Perdita) di periodo | 1.963 | 1.037 | 926 | 89,3 | |
| 340. | Utile (Perdita) di periodo di pertinenza di terzi | -7 | 6 | -13 | ||
| 350. | Utile (Perdita) di periodo di pertinenza della capogruppo | 1.956 | 1.043 | 913 | 87,5 |


| Attività | 31.03.2023 | (milioni di euro) 31.12.2022 |
|
|---|---|---|---|
| Cassa e disponibilità liquide | 77.700 | 112.924 | |
| Voce 10 | Cassa e disponibilità liquide | 77.700 | 112.924 |
| Finanziamenti verso banche | 30.468 | 31.273 | |
| Voce 40a (parziale) | Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Finanziamenti verso banche (contributo comparto bancario) Attività finanziarie detenute per la negoziazione - Finanziamenti verso banche (contributo comparto |
30.335 | 31.144 |
| Voce 20a (parziale) | bancario) | - | - |
| Voce 20b (parziale) | Attività finanziarie designate al fair value - Finanziamenti verso banche (contributo comparto bancario) Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value - Finanziamenti verso banche (contributo |
- | - |
| Voce 20c (parziale) | comparto bancario) Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - Finanziamenti verso |
33 | 29 |
| Voce 30 (parziale) | banche (contributo comparto bancario) | 100 | 100 |
| Finanziamenti verso clientela | 449.860 | 446.854 | |
| Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato | 447.419 | 444.244 | |
| Voce 40b (parziale) | Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Finanziamenti verso clientela (contributo comparto bancario) |
441.237 | 437.973 |
| Voce 40b (parziale) | Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Titoli di debito (enti pubblici, imprese non finanziarie ed altri) (contributo comparto bancario) |
6.182 | 6.271 |
| Crediti verso clientela valutati al fair value con impatto sulla redditività complessiva e con impatto sul conto economico | 2.441 | 2.610 | |
| Attività finanziarie detenute per la negoziazione - Finanziamenti verso clientela (contributo comparto | |||
| Voce 20a (parziale) Voce 20b (parziale) |
bancario) Attività finanziarie designate al fair value - Finanziamenti verso clientela (contributo comparto bancario) |
85 - |
86 - |
| Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value - Finanziamenti verso clientela (contributo | |||
| Voce 20c (parziale) | comparto bancario) Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - Finanziamenti verso |
987 | 916 |
| Voce 30 (parziale) | clientela (contributo comparto bancario) | 1.369 | 1.608 |
| Voce 40a (parziale) | Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato che non costituiscono finanziamenti Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Titoli di debito (banche) (contributo comparto bancario) |
58.744 1.662 |
52.690 1.740 |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Titoli di debito (governi, imprese finanziarie ed | |||
| Voce 40b (parziale) | assicurazioni) (contributo comparto bancario) | 57.082 | 50.950 |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico Voce 20a (parziale) |
Attività finanziarie detenute per la negoziazione (contributo comparto bancario) | 45.988 41.566 |
46.546 42.436 |
| Voce 20b (parziale) | Attività finanziarie designate al fair value - Titoli di debito (contributo comparto bancario) | 1 | 1 |
| Voce 20c (parziale) | Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value (contributo comparto bancario) | 4.421 | 4.109 |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (contributo comparto |
53.314 | 48.008 | |
| Voce 30 (parziale) | bancario) | 53.314 | 48.008 |
| Attività finanziarie di pertinenza delle imprese di assicurazione valutate al costo ammortizzato Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Finanziamenti verso Banche (contributo comparto |
3 | 3 | |
| Voce 40a (parziale) | assicurativo) Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Finanziamenti verso clientela (contributo comparto |
- | - |
| Voce 40b (parziale) | assicurativo) | 3 | 3 |
| Attività finanziarie di pertinenza delle imprese di assicurazione valutate al fair value con impatto a conto economico | 103.096 | 103.052 | |
| Voce 20a (parziale) Voce 20b (parziale) |
Attività finanziarie detenute per la negoziazione (contributo comparto assicurativo) Attività finanziarie designate al fair value (contributo comparto assicurativo) |
38 - |
85 - |
| Voce 20c (parziale) | Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value (contributo comparto assicurativo) | 103.030 | 102.954 |
| Voce 50 (parziale) | Derivati di copertura (contributo comparto assicurativo) | 28 | 13 |
| Attività finanziarie di pertinenza delle imprese di assicurazione valutate al fair value con impatto sulla redditivà complessiva Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (contributo comparto |
72.562 | 69.792 | |
| Voce 30 (parziale) | assicurativo) | 72.562 | 69.792 |
| Partecipazioni | Voce 70 Partecipazioni | 2.395 2.395 |
2.013 2.013 |
| Attività materiali e immateriali | 19.462 | 19.742 | |
| Attività di proprietà | 17.995 | 18.248 | |
| Voce 90 (parziale) | Attività materiali | 8.894 | 9.011 |
| Voce 100 Attività immateriali | 9.101 | 9.237 | |
| Diritti d'uso acquisiti con il leasing Voce 90 (parziale) |
Attività materiali | 1.467 1.467 |
1.494 1.494 |
| Attività fiscali | 17.104 | 18.130 | |
| Voce 110 | Attività fiscali | 17.104 | 18.130 |
| Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | 243 | 638 | |
| Voce 120 | Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | 243 | 638 |
| Altre voci dell'attivo | 24.236 | 22.922 | |
| Voce 50 | Derivati di copertura (contributo comparto bancario) | 9.084 | 10.062 |
| Voce 60 Voce 80 |
Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) Attività assicurative |
-9.038 513 |
-9.752 151 |
| Voce 130 | Altre attività | 23.677 | 22.461 |
| Totale attività | 955.175 | 974.587 |

| Passività | 31.03.2023 | (milioni di euro) 31.12.2022 |
|
|---|---|---|---|
| Debiti verso banche al costo ammortizzato | 120.018 | 137.489 | |
| Voce 10 a) | Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Debiti verso banche (contributo comparto bancario) Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Debiti verso banche (di cui debiti per leasing) |
120.022 | 137.495 |
| - Voce 10 a) (parziale) | (contributo comparto bancario) | -4 | -6 |
| Debiti verso clientela al costo ammortizzato e titoli in circolazione | Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Debiti verso la clientela (contributo comparto | 515.369 | 528.795 |
| Voce 10 b) | bancario) | 432.636 | 454.038 |
| Voce 10 c) | Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Titoli in circolazione (contributo comparto bancario) Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Debiti verso clientela (di cui debiti per leasing) |
84.016 | 76.066 |
| - Voce 10 b) (parziale) Passività finanziarie di negoziazione |
(contributo comparto bancario) | -1.283 45.681 |
-1.309 46.512 |
| Voce 20 | Passività finanziarie di negoziazione (contributo comparto bancario) | 45.681 | 46.512 |
| Passività finanziarie designate al fair value | 10.893 | 8.795 | |
| Voce 30 | Passività finanziarie designate al fair value (contributo comparto bancario) | 10.893 | 8.795 |
| Passività finanziarie di pertinenza delle imprese di assicurazione valutate al costo ammortizzato | 2.275 | 2.522 | |
| Voce 10 a) (parziale) | Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Debiti verso banche (contributo comparto assicurativo) |
693 | 637 |
| Voce 10 b) (parziale) | Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Debiti verso la clientela (contributo comparto assicurativo) |
244 | 557 |
| Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Titoli in circolazione (contributo comparto | |||
| Voce 10 c) (parziale) | assicurativo) Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Debiti verso banche (di cui debiti per leasing) |
1.343 | 1.334 |
| - Voce 10 a) (parziale) | (contributo comparto assicurativo) Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Debiti verso clientela (di cui debiti per leasing) |
- | - |
| - Voce 10 b) (parziale) | (contributo comparto assicurativo) | -5 | -6 |
| Passività finanziarie di negoziazione di pertinenza delle imprese di assicurazione | 111 | 171 | |
| Voce 20 (parziale) Voce 40 (parziale) |
Passività finanziarie di negoziazione (contributo comparto assicurativo) Derivati di copertura (contributo comparto assicurativo) |
1 110 |
- 171 |
| Passività finanziarie designate al fair value di pertinenza delle imprese di assicurazione | 54.099 | 54.212 | |
| Voce 30 (parziale) | Passività finanziarie designate al fair value (contributo comparto assicurativo) | 54.099 | 54.212 |
| Passività fiscali | 1.964 | 2.021 | |
| Voce 60 | Passività fiscali | 1.964 | 2.021 |
| Passività associate ad attività in via di dismissione | - | 15 | |
| Voce 70 | Passività associate ad attività in via di dismissione | - | 15 |
| Altre voci del passivo | 17.716 | 9.399 | |
| Voce 40 | Derivati di copertura (contributo comparto bancario) | 5.106 | 5.346 |
| Voce 50 | Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) | -7.292 | -8.031 |
| Voce 80 | Altre passività Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Debiti verso banche (di cui debiti per leasing) |
18.610 | 10.763 |
| Voce 10 a) (parziale) | (contributo comparto bancario) Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Debiti verso banche (di cui debiti per leasing) |
4 | 6 |
| Voce 10 a) (parziale) | (contributo comparto assicurativo) | - | - |
| Voce 10 b) (parziale) | Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Debiti verso clientela (di cui debiti per leasing) (contributo comparto bancario) |
1.283 | 1.309 |
| Voce 10 b) (parziale) | Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Debiti verso clientela (di cui debiti per leasing) (contributo comparto assicurativo) |
5 | 6 |
| Passività assicurative | 119.815 | 117.575 | |
| Voce 110 | Passività assicurative | 119.815 | 117.575 |
| Fondi per rischi e oneri | 5.630 | 5.812 | |
| Voce 90 | Trattamento di fine rapporto del personale | 824 | 852 |
| Voce 100 a) Voce 100 b) |
Fondi per rischi e oneri - Impegni e garanzie rilasciate Fondi per rischi e oneri - Quiescenza e obblighi simili |
673 140 |
711 139 |
| Voce 100 c) | Fondi per rischi e oneri - Altri fondi per rischi e oneri | 3.993 | 4.110 |
| Capitale | 10.369 | 10.369 | |
| Voce 170 | Capitale | 10.369 | 10.369 |
| Riserve Voce 130 |
Azioni rimborsabili | 45.538 - |
43.002 - |
| Voce 150 | Riserve | 19.243 | 15.073 |
| Voce 160 | Sovrapprezzi di emissione | 27.996 | 28.053 |
| - Voce 180 | Azioni proprie (-) | -1.701 | -124 |
| Riserve da valutazione | Riserve da valutazione (contributo comparto bancario ed inclusiva di Riserve IAS19 di pertinenza | -1.794 | -1.939 |
| Voce 120 Riserve da valutazione di pertinenza delle imprese di assicurazione |
comparto assicurativo) | -1.794 -420 |
-1.939 -519 |
| Voce 120 | Riserve da valutazione (contributo comparto assicurativo) | -420 | -519 |
| Acconti su dividendi | -1.400 | -1.400 | |
| Voce 155 | Acconti su dividendi (-) | -1.400 | -1.400 |
| Strumenti di capitale | 7.214 | 7.211 | |
| Voce 140 | Strumenti di capitale | 7.214 | 7.211 |
| Patrimonio di pertinenza di terzi | 141 | 166 | |
| Voce 190 | Patrimonio di pertinenza di terzi | 141 | 166 |
| Risultato netto Voce 200 |
Utile (Perdita) di periodo (+/-) | 1.956 1.956 |
4.379 4.379 |
| Totale passività e patrimonio netto | 955.175 | 974.587 |

| Voci | 31.03.2023 | (milioni di euro) 31.03.2022 |
|
|---|---|---|---|
| Riesposto | |||
| Interessi netti | 3.254 | 1.957 | |
| Voce 30 | Margine di interesse | 3.724 | 2.433 |
| - Voce 30 (parziale) | Margine di interesse (Contributo comparto assicurativo) | -425 | -475 |
| - Voce 30 (parziale) | Margine di interesse - Riclassifica operatività entità non soggette a direzione e coordinamento | 3 | 2 |
| - Voce 30 (parziale) | Margine di interesse (Effetti economici dell'allocazione dei costi di acquisizione) | 34 | 18 |
| + Voce 60 (parziale) | Commissioni nette (Commissioni periodiche c/c con saldi attivi (tassi negativi)) | - | 12 |
| Dividendi e proventi simili su titoli di capitale detenuti per la negoziazione, valutati al fair value con impatto a | |||
| + Voce70 (parziale) | conto economico o per cui è esercitata l'opzione di valutazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva (Dividendi incassati e pagati nell'ambito dell'attività di prestito titoli) |
- | 1 |
| + Voce 80 (parziale) | Differenziali Hedging swap | -63 | -29 |
| + Voce 190 a) (parziale) | Spese per il personale (Rientro time value trattamento di fine rapporto e altri fondi del personale) | -11 | -5 |
| + Voce 200 (parziale) | Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (Rientro time value fondi rischi ed oneri) | -8 | - |
| Commissioni nette | 2.137 | 2.289 | |
| Voce 60 | Commissioni nette | 1.918 | 2.224 |
| - Voce 60 (parziale) | Commissioni nette - Comparto assicurativo | 183 | 70 |
| - Voce 60 (parziale) | Commissioni nette - Riclassifica operatività entità non soggette a direzione e coordinamento | 1 | 1 |
| - Voce 60 (parziale) | Commissioni nette (Commissioni periodiche c/c con saldi attivi (tassi negativi)) | - | -12 |
| + Voce 80 (parziale) | Risultato netto dell'attività di negoziazione (Collocamento Certificates) | 14 | 17 |
| Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico | |||
| + Voce 110 a) (parziale) | (a) attività e passività finanziarie designate al fair value (Collocamento Certificates) | 62 | 13 |
| + Voce 110 b) (parziale) | Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico (b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value (Componenti rendimento delle polizze assicurative stipulate a favore delle Reti di consulenti finanziari) |
1 | -3 |
| + Voce 160b) (parziale) | Costi per servizi assicurativi derivanti dai contratti assicurativi emessi (Contributo Comparto Bancario) Commissioni promotori Divisione Private |
-15 | -3 |
| + Voce 190 a) (parziale) | Spese per il personale (Oneri sistemi di incentivazione di personale dipendente delle reti distributive) | -17 | -6 |
| + Voce 190 b) (parziale) | Altre spese amministrative (Recuperi spese) | -10 | -12 |
| Risultato dell'attività assicurativa | 397 | 392 | |
| Voce 160 | Risultato dei servizi assicurativi | 663 | 294 |
| Voce 170 | Saldo dei ricavi e costi di natura finanziaria relativi alla gestione assicurativa | -1.532 | 787 |
| + Voce 30 (parziale) | Margine di interesse (Contributo comparto assicurativo) | 425 | 475 |
| + Voce 60 (parziale) | Commissioni nette - Comparto assicurativo | -183 | -70 |
| Dividendi e proventi simili su titoli di capitale detenuti per la negoziazione, valutati al fair value con impatto a conto economico o per cui è esercitata l'opzione di valutazione al fair value con impatto sulla redditività |
|||
| + Voce 70 (parziale) | complessiva (inclusi i dividendi su OICR) (Contributo Comparto Assicurativo) | 77 | 66 |
| + Voce 80 (parziale) | Risultato netto dell'attività di negoziazione (Contributo Comparto Assicurativo) | -45 | 218 |
| + Voce 100 b) (parziale) | + Voce 90 (parziale) Risultato netto dell'attività di copertura (Contributo Comparto Assicurativo) Utile (Perdita) da cessione o riacquisto di attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (Contributo Comparto Assicurativo) |
- -101 |
- -18 |
| + Voce 110 a) (parziale) | Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico (Contributo Comparto Assicurativo) |
-783 | 810 |
| + Voce 110 b) (parziale) | Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico (b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value (Contributo Comparto Assicurativo) |
1.749 | -2.254 |
| Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito relativo a attività finanziarie valutate al fair value con | |||
| + Voce 130 b) (parziale) | impatto sulla redditività complessiva (Contributo Comparto Assicurativo) | -28 | -43 |
| - Voce 160b) (parziale) | Costi per servizi assicurativi derivanti dai contratti assicurativi emessi - Spese del personale | 84 | 79 |
| - Voce 160b) (parziale) | Costi per servizi assicurativi derivanti dai contratti assicurativi emessi - Altre Spese Amministrative | 40 | 35 |
| - Voce 160b) (parziale) | Costi per servizi assicurativi derivanti dai contratti assicurativi emessi - Ammortamenti Immob. Materiali | 6 | 7 |
| - Voce 160b) (parziale) | Costi per servizi assicurativi derivanti dai contratti assicurativi emessi - Ammortamenti Immob. Immateriali Costi per servizi assicurativi derivanti dai contratti assicurativi emessi (Contributo Comparto Bancario) |
10 | 4 |
| - Voce 160b) (parziale) | Commissioni promotori Divisione Private | 15 | 3 |
| + Voce 210 (parziale) | Rettifiche / riprese di valore nette su attività materiali di pertinenza del comparto assicurativo | - | -1 |

| (milioni di euro) | |||
|---|---|---|---|
| Voci | 31.03.2023 | 31.03.2022 | |
| Riesposto | |||
| Risultato netto delle attività e passività finanziarie al fair value | 262 | 769 | |
| Voce 80 | Risultato netto dell'attività di negoziazione | 33 | 443 |
| Voce 90 | Risultato netto dell'attività di copertura | -14 | 2 |
| Voce 110 a) | Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico (a) attività e passività designate al fair value |
-908 | 1.035 |
| Voce 110 b) | Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico (b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
1.827 | -2.230 |
| Voce 100 b) | Utile (Perdita) da cessione o riacquisto di attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
51 | -6 |
| Voce 100 c) | Utile (Perdita) da cessione o riacquisto di passività finanziarie | 8 | -7 |
| + Voce 70 (parziale) | Dividendi e proventi simili su titoli di capitale detenuti per la negoziazione, valutati al fair value con impatto a conto economico o per cui è esercitata l'opzione di valutazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva (inclusi i dividendi su OICR) (Contributo Comparto Bancario) |
46 | 34 |
| - Voce 70 (parziale) | Dividendi e proventi simili su titoli di capitale detenuti per la negoziazione, valutati al fair value con impatto a conto economico o per cui è esercitata l'opzione di valutazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva (Dividendi incassati e pagati nell'ambito dell'attività di prestito titoli) |
- | -1 |
| - Voce 80 (parziale) | Risultato netto dell'attività di negoziazione (Collocamento Certificates) | -14 | -17 |
| - Voce 80 (parziale) | Risultato netto dell'attività di negoziazione (Contributo Comparto Assicurativo) | 45 | -218 |
| - Voce 80 (parziale) | Differenziali Hedging swap | 63 | 29 |
| - Voce 90 (parziale) | Risultato netto dell'attività di copertura (Contributo Comparto Assicurativo) | - | - |
| - Voce 100 b) (parziale) | Utile (Perdita) da cessione o riacquisto di attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (Contributo Comparto Assicurativo) |
101 | 18 |
| + Voce 100 a) (parziale) | Utili (perdite) da cessione o riacquisto di attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Titoli di debito (governi, imprese finanziarie ed assicurazioni) - Effetto correlato al risultato di negoziazione |
58 | 221 |
| - Voce 110 a) (parziale) | Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico (a) attività e passività finanziarie designate al fair value (Collocamento Certificates) |
-62 | -13 |
| - Voce 110 a) (parziale) | Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico (a) attività e passività designate al fair value (Contributo Comparto Assicurativo) |
783 | -810 |
| - Voce 110 b) (parziale) | Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico (b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value (Contributo Comparto Assicurativo) |
-1.749 | 2.254 |
| - Voce 110 b) (parziale) | Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico (b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value (Componenti rendimento delle polizze assicurative stipulate a favore delle Reti di consulenti finanziari) |
-15 | 23 |
| - Voce 110 b) (parziale) | Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico (b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value (Oneri riguardanti il sistema bancario) |
-8 | 7 |
| - Voce 110 b) (parziale) | Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico (b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value (Importi ricondotti a rettifiche di valore nette su crediti) |
14 | - |
| - Voce 100 c) (parziale) | Utile (Perdita) da cessione o riacquisto di passività finanziarie - (Effetti economici dell'allocazione dei costi di acquisizione) - (Contributo comparto Bancario) |
-1 | -1 |
| + Voce 230 (parziale) | Altri oneri/ proventi di gestione (Negoziazione e valutazione altre attività) | 4 | 6 |

| Voci | 31.03.2023 | (milioni di euro) 31.03.2022 |
|
|---|---|---|---|
| Riesposto | |||
| Altri proventi (oneri) operativi netti | 7 | 4 | |
| Voce 70 | Dividendi e proventi simili | 123 | 100 |
| Voce 230 | Altri oneri / proventi di gestione | 239 | 250 |
| + Voce 30 (parziale) | Margine di interesse - Riclassifica operatività entità non soggette a direzione e coordinamento | -3 | -2 |
| + Voce 60 (parziale) | Commissioni nette - Riclassifica operatività entità non soggette a direzione e coordinamento | -1 | -1 |
| + Voce 110 b) (parziale) | Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico (b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value (Componenti rendimento delle polizze assicurative stipulate a favore delle Reti di consulenti finanziari) |
6 | - |
| - Voce 70 (parziale) | Dividendi e proventi simili su titoli di capitale detenuti per la negoziazione, valutati al fair value con impatto a conto economico o per cui è esercitata l'opzione di valutazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva (inclusi i dividendi su OICR) (Contributo Comparto Bancario) |
-46 | -34 |
| - Voce 70 (parziale) | Dividendi e proventi simili su titoli di capitale detenuti per la negoziazione, valutati al fair value con impatto a conto economico o per cui è esercitata l'opzione di valutazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva (inclusi i dividendi su OICR) (Contributo Comparto Assicurativo) |
-77 | -66 |
| - Voce 230 (parziale) | Altri oneri/ proventi di gestione (Recuperi spese) | -5 | -5 |
| - Voce 230 (parziale) | Altri oneri/ proventi di gestione (Recuperi imposte indirette) | -219 | -236 |
| - Voce 230 (parziale) | Altri oneri/ proventi di gestione (Proventi/oneri non ricorrenti o non correlati alla gestione caratteristica) | 1 | 4 |
| - Voce 230 (parziale) | Altri oneri/ proventi di gestione (Svalutazioni immobilizzazioni materiali riacquisite) | - | - |
| - Voce 230 (parziale) | Altri oneri/ proventi di gestione (Oneri/proventi di integrazione) | 2 | 1 |
| - Voce 230 (parziale) | Altri oneri/ proventi di gestione (Negoziazione e valutazione altre attività) | -4 | -6 |
| + Voce 190 b) (parziale) | Altre spese amministrative (Riconduzione operatività entità non bancaria, finanziaria e assicurativa - leasing operativo) |
-3 | -2 |
| + Voce 210 (parziale) | Rettifiche / riprese di valore nette su attività materiali (Riconduzione operatività entità non bancaria, finanziaria e assicurativa - leasing operativo) |
-16 | -11 |
| + Voce 220 (parziale) | Rettifiche / riprese di valore nette su attività immateriali (Riconduzione operatività entità non bancaria, finanziaria e assicurativa - leasing operativo) |
-1 | -1 |
| + Voce 250 (parziale) | Utili (Perdite) delle partecipazioni (valutate al patrimonio netto) | 11 | 13 |
| Proventi operativi netti | 6.057 | 5.411 | |
| Spese del personale Voce 190 a) |
Spese per il personale | -1.560 -1.507 |
-1.576 -1.487 |
| - Voce 190 a) (parziale) | Spese per il personale (Oneri di integrazione e incentivazione all'esodo) | 3 | -21 |
| - Voce 190 a) (parziale) | Spese per il personale (Rientro time value trattamento di fine rapporto e altri fondi del personale) | 11 | 5 |
| - Voce 190 a) (parziale) | Spese per il personale (Oneri sistemi di incentivazione di personale dipendente delle reti distributive) | 17 | 6 |
| + Voce 160b) (parziale) | Costi per servizi assicurativi derivanti dai contratti assicurativi emessi - Spese del personale | -84 | -79 |
| Spese amministrative | -644 | -634 | |
| Voce 190 b) | Altre spese amministrative | -1.234 | -1.255 |
| - Voce 190 b) (parziale) | Altre spese amministrative (Oneri di integrazione) | 7 | 12 |
| - Voce 190 b) (parziale) | Altre spese amministrative (Contributi ai Fondi di risoluzione e tutela depositi) | 338 | 377 |
| - Voce 190 b) (parziale) | Altre spese amministrative (Recuperi spese) | 10 | 12 |
| - Voce 190 b) (parziale) | Altre spese amministrative (Riconduzione operatività entità non bancaria, finanziaria e assicurativa - leasing operativo) |
3 | 2 |
| - Voce 190 b) (parziale) | Altre spese amministrative ("Bank tax" e "Windfall tax" del Gruppo CIB) | 48 | 12 |
| + Voce 160b) (parziale) | Costi per servizi assicurativi derivanti dai contratti assicurativi emessi - Altre Spese Amministrative | -40 | -35 |
| + Voce 230 (parziale) | Altri oneri / proventi di gestione (Recuperi imposte indirette) | 219 | 236 |
| + Voce 230 (parziale) | Altri oneri /proventi di gestione (Recuperi di spese) | 5 | 5 |
| Ammortamento immobilizzazioni immateriali e materiali | -332 | -314 | |
| Voce 210 | Rettifiche / riprese di valore nette su attività materiali | -164 | -162 |
| Voce 220 - Voce 210 (parziale) |
Rettifiche / riprese di valore nette su attività immateriali Rettifiche / riprese di valore nette su attività materiali di pertinenza del comparto assicurativo |
-228 - |
-197 1 |
| - Voce 210 (parziale) | Rettifiche / riprese di valore nette su attività materiali (Oneri di integrazione) | 13 | 12 |
| - Voce 210 (parziale) | Rettifiche / riprese di valore nette su attività materiali (Svalutazioni) | - | 1 |
| - Voce 210 (parziale) | Rettifiche / riprese di valore nette su attività materiali (Riconduzione operatività entità non bancaria, finanziaria e assicurativa - leasing operativo) |
16 | 11 |
| + Voce 160b) (parziale) | Costi per servizi assicurativi derivanti dai contratti assicurativi emessi - Ammortamenti Immob. Materiali | -6 | -7 |
| + Voce 160b) (parziale) | Costi per servizi assicurativi derivanti dai contratti assicurativi emessi - Ammortamenti Immob. Immateriali | -10 | -4 |
| - Voce 220 (parziale) | Rettifiche / riprese di valore nette su attività immateriali (Oneri di integrazione) | 33 | 23 |
| - Voce 220 (parziale) | Rettifiche / riprese di valore su attività immateriali (Svalutazioni) | - | - |
| - Voce 220 (parziale) | Rettifiche / riprese di valore su attività immateriali (Effetto economico dell'allocazione dei costi di acquisizione) |
13 | 7 |
| - Voce 220 (parziale) | Rettifiche / riprese di valore nette su attività immateriali (Riconduzione operatività entità non bancaria, finanziaria e assicurativa - leasing operativo) |
1 | 1 |
| Costi operativi | -2.536 | -2.524 | |
| Risultato della gestione operativa | 3.521 | 2.887 |
| Voci | 31.03.2023 | (milioni di euro) 31.03.2022 |
|
|---|---|---|---|
| Riesposto | |||
| Rettifiche di valore nette su crediti | -189 | -702 | |
| Voce 140 | Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni | 6 | -2 |
| Voce 200 a) | Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri per rischio di credito relativo a impegni e garanzie rilasciate | 35 | -74 |
| + Voce 100 a) (parziale) | Utili (perdite) da cessione o riacquisto di attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Finanziamenti (Contributo Comparto Bancario) |
-14 | -16 |
| + Voce 100 a) (parziale) | Utili (perdite) da cessione o riacquisto di attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Titoli di debito (enti pubblici, imprese non finanziarie ed altri) (Contributo Comparto Bancario) |
8 | - |
| + Voce 100 a) (parziale) | Utili (perdite) da cessione o riacquisto di attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Finanziamenti (Effetto economico dell'allocazione dei costi di acquisizione) (Contributo comparto Bancario) |
22 | 29 |
| + Voce 110 b) (parziale) | Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico (b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value (Importi ricondotti a rettifiche di valore nette su crediti) |
-14 | - |
| + Voce 130 a) (parziale) | Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito relativo a attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Finanziamenti (Contributo Comparto Bancario) |
-244 | -627 |
| + Voce 130 a) (parziale) | Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito relativo a attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Titoli di debito (enti pubblici, imprese non finanziarie ed altri) (Contributo Comparto Bancario) |
2 | -5 |
| + Voce 130 b) (parziale) | Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito relativo a attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - Finanziamenti (Contributo Comparto Bancario) |
10 | -7 |
| Altri accantonamenti netti e rettifiche di valore nette su altre attività | -70 | -52 | |
| Voce 260 | Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali | 3 | - |
| Voce 200 b) | Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri - Altri accantonamenti netti | -52 | 19 |
| + Voce 110 b) (parziale) | Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico (b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value (Componenti rendimento delle polizze assicurative stipulate a favore delle Reti di consulenti finanziari) |
8 | -20 |
| + Voce 130 a) (parziale) | Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito relativo a attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Titoli di debito (governi, imprese finanziarie ed assicurazioni) (Contributo Comparto Bancario) |
-16 | -7 |
| + Voce 130 a) (parziale) | Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito relativo a attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Titoli di debito verso Banche (Contributo Comparto Bancario) |
1 | -1 |
| + Voce 130 b) (parziale) | Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito relativo a attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - Titoli di debito (Contributo Comparto Bancario) |
-22 | -26 |
| - Voce 200 (parziale) | Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri (Oneri di integrazione) | - | -7 |
| - Voce 200 b) (parziale) | Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (Rientro time value fondi rischi ed oneri) | 8 | - |
| - Voce 200 b) (parziale) | Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (Effetto economico dell'allocazione dei costi di acquisizione) | - | -1 |
| + Voce 210 (parziale) | Rettifiche / riprese di valore nette su attività materiali (Svalutazioni) | - | -1 |
| + Voce 220 (parziale) | Rettifiche / riprese di valore nette su attività immateriali (Svalutazioni) | - | - |
| + Voce 230 (parziale) + Voce 250 (parziale) |
Altri oneri/ proventi di gestione (Svalutazioni immobilizzazioni materiali riacquisite) Utili (Perdite) di partecipazioni (Rettifiche/Riprese di valore per deterioramento di partecipazioni collegate) |
- - |
- -8 |
| Altri proventi (oneri) netti | 101 | -4 | |
| Voce 250 | Utili (Perdite) di partecipazioni | -9 | 3 |
| Voce 280 | Utili (Perdite) da cessione di investimenti | 122 | 2 |
| Voce 100 a) (parziale) | Utili (perdite) da cessione o riacquisto di attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Titoli di debito (governi, imprese finanziarie ed assicurazioni) (Contributo Comparto Bancario) |
57 | 221 |
| Voce 100 a) (parziale) | Utili (perdite) da cessione o riacquisto di attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Titoli di debito (Banche) (Contributo Comparto Bancario) |
1 | - |
| - Voce 100 a) (parziale) | Utili (perdite) da cessione o riacquisto di attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Titoli di debito (governi, imprese finanziarie ed assicurazioni) - Effetto correlato al risultato di negoziazione |
-58 | -221 |
| + Voce 230 (parziale) | Altri oneri/ proventi di gestione (Proventi/oneri non ricorrenti o non correlati alla gestione caratteristica) | -1 | -4 |
| - Voce 250 (parziale) | Utili (Perdite) di partecipazioni (valutate al patrimonio netto) | -11 | -13 |
| - Voce 250 (parziale) | Utili (Perdite) di partecipazioni (Rettifiche/Riprese di valore per deterioramento di partecipazioni collegate) | - | 8 |
| Utile (Perdita) delle attività operative cessate - |
|||
| Voce 320 | Utile (Perdita) dei gruppi di attività operative cessate al netto delle imposte | - | - - |
| + Voce 320 (parziale) | Utile (Perdita) dei gruppi di attività operative cessate al netto delle imposte (Imposte) | - | - |
| Risultato corrente lordo | 3.363 | 2.129 |

| Voci | 31.03.2023 | (milioni di euro) 31.03.2022 |
|
|---|---|---|---|
| Riesposto | |||
| Imposte sul reddito | -1.084 | -776 | |
| Voce 300 | Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente | -896 | -624 |
| + Voce 190 b) (parziale) | Altre spese amministrative ("Bank tax" e "Windfall tax" del Gruppo CIB) | -48 | -12 |
| - Voce 300 (parziale) | Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (Oneri di integrazione) | -16 | -4 |
| - Voce 300 (parziale) | Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (Effetti economici dell'allocazione dei costi di acquisizione) |
-22 | -18 |
| - Voce 300 (parziale) | Imposte sul reddito di periodo dell'operatività corrente (Contributi ai Fondi di risoluzione e tutela depositi) | -102 | -118 |
| - Voce 300 (parziale) | Imposte sul reddito di periodo dell'operatività corrente (Rettifiche di valore dell'avviamento e delle altre attività intangibili) |
- | - |
| - Voce 320 (parziale) | Utile (Perdita) dei gruppi di attività operative cessate al netto delle imposte (Imposte) | - | - |
| Oneri di integrazione e incentivazione all'esodo (al netto delle imposte) | -42 | -16 | |
| + Voce 190 a) (parziale) | Spese per il personale (Oneri di integrazione e incentivazione all'esodo) | -3 | 21 |
| + Voce 190 b) (parziale) | Altre spese amministrative (Oneri di integrazione) | -7 | -12 |
| + Voce 200 (parziale) | Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri (Oneri di integrazione) | - | 7 |
| + Voce 210 (parziale) | Rettifiche / riprese di valore nette su attività materiali (Oneri di integrazione) | -13 | -12 |
| + Voce 220 (parziale) | Rettifiche / riprese di valore nette su attività immateriali (Oneri di integrazione) | -33 | -23 |
| + Voce 230 (parziale) | Altri oneri/ proventi di gestione (Oneri/proventi di integrazione) | -2 | -1 |
| + Voce 300 (parziale) | Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (Oneri di integrazione) | 16 | 4 |
| Effetti economici dell'allocazione dei costi di acquisizione (al netto delle imposte) | -46 | -34 | |
| + Voce 30 (parziale) | Margine di interesse (Effetti economici dell'allocazione dei costi di acquisizione) | -34 | -18 |
| + Voce 100 a) (parziale) | Utili (perdite) da cessione o riacquisto di attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Finanziamenti (Effetto economico dell'allocazione dei costi di acquisizione) - (Contributo comparto Bancario) |
-22 | -29 |
| + Voce 100 c) (parziale) | Utile (Perdita) da cessione o riacquisto di passività finanziarie - (Effetti economici dell'allocazione dei costi di acquisizione) - (Contributo comparto Bancario) |
1 | 1 |
| + Voce 200 b) (parziale) | Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (Effetto economico dell'allocazione dei costi di acquisizione) | - | 1 |
| + Voce 220 (parziale) | Rettifiche / riprese di valore su attività immateriali (Effetti economici dell'allocazione dei costi di acquisizione) |
-13 | -7 |
| Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (Effetti economici dell'allocazione dei costi di | |||
| + Voce 300 (parziale) | acquisizione) | 22 | 18 |
| Tributi ed altri oneri riguardanti il sistema bancario (al netto delle imposte) | -228 | -266 | |
| Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico | |||
| + Voce 110 b) (parziale) | (b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value (Oneri riguardanti il sistema bancario) | 8 | -7 |
| + Voce 190 b) (parziale) | Altre spese amministrative (Contributi ai Fondi di risoluzione e tutela depositi) | -338 | -377 |
| + Voce 300 (parziale) | Imposte sul reddito di periodo dell'operatività corrente (Contributi ai Fondi di risoluzione e tutela depositi) | 102 | 118 |
| Rettifiche di valore dell'avviamento e delle altre attività intangibili (al netto delle imposte) | - | - | |
| Voce 270 | Rettifiche di valore dell'avviamento | - | - |
| Imposte sul reddito di periodo dell'operatività corrente (Rettifiche di valore dell'avviamento e delle altre | |||
| + Voce 300 (parziale) | attività intangibili) | - | - |
| Utile (Perdita) del periodo di pertinenza di terzi | -7 | 6 | |
| Voce 340 | Utile (Perdita) di periodo di pertinenza di terzi | -7 | 6 |
| Risultato netto | 1.956 | 1.043 |



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