Pre-Annual General Meeting Information • Jun 6, 2023
Pre-Annual General Meeting Information
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Risposta alle domande poste prima dell'Assemblea ai sensi dell'art. 127-ter del D. Lgs. n. 58/1998
Assemblea Ordinaria degli Azionisti di Enel S.p.A. 10 maggio 2023
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| A. Premessa | ||
|---|---|---|
| B. Domande socio Marco Baya | ||
| C. Domande socio Armando Calogero | ||
| D. Domande socio Fondazione Finanza Elica | ||
| E. Domande socio Maria Irene Rossi | ||
| F. | ||
| ల | Domande socio ReCommon APS |
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Nel presente documento sono riportate le risposte a una serie di domande poste per iscritto da alcuni azionisti prima dell'Assemblea.
Si precisa, in proposito, che si è ritenuto da parte di Enel S.p.A. (nel prosieguo del presente documento "Enel" o la "Società") di dover dare risposta solo a quelle domande che risultano, ai sensi dell'art. 127-ter del Testo Unico della Finanza, essere altinenti alle materie all'ordine dell'Assemblea medesima e segnatamente, all'approvazione del bilancio dell'esercizio 2022 cui esse prevalentemente si riferiscono. Si è pertanto soprasseduto dal dare risposta alle domande che, essendo riferite ad aspetti caratterizzati da un elevato tecnicismo o a questioni di portata circoscritta, non appaiono di interesse ai fini delle deliberazioni da assumere su fali materie. Si è soprasseduto, altresi, dal dare risposte a temi sensibili futelali dal diritto alla riservatezza, dalla cui divulgazione possa derivare una lesione degli interessi del Gruppo.
In relazione alle suddette domande ritenute non attinenti all'ordine del giorno, resta ferma comunque la disponibilità da parte della Società a fornire, se del caso, gli opportuni chiarimenti agli azionisti interessati, che potranno avanzare in tal senso apposita richiesta agli uffici preposti alla gestione dei rapporti con gli azionisti stessi.


La cessione di Enel Transmisión Chile rientra nel piano di dismissioni previsto nel Piano Strategico 2023-2025 con l'obiettivo di conseguire un riposizionamento strategico rispetto agli assef e alle geografie meno coerenti con la strategia di Gruppo.
I dettagli del piano di dismissioni sono inclusi nella presentazione del Capital Markets Day dello scorso novembre 2022. In ogni caso, vengono costantemente valutate tutte le opzioni che, anche in base alle condizioni di mercato, possano migliorare il profilo di rischio-rendimento del Gruppo Enel.
Enel rittene che i sistemi di accumulo a batterie siano un fattore abilitante per la transizione energetica basata sulle rinnovabili, in quanto sistemi in grado di assicurare la flessibilità e l'adeguatezza della rete nei sistemi elettrici caratterizzati da una quota crescente di fonti rinnovabili, peraltro con un costo minore rispetto ad altre tecnologie. Infatti, durante l'ultima asta del Capacity Market in Italia, meccanismo disegnato per remunerare il contributo all'adeguatezza di sistema da parte degli impianti di generazione elettrica, sono stati aggiudicati, in un contesto competitivo neutrale dal punto di vista tecnologico, circa 1,7 GW di progetti di accumuli a batterie.

Per quanto concerne l'utilizzo degli elettrolizzatori per l'accumulo dell'energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili, va considerato che il processo di conversione dell'energia elettrica in idrogeno e la successiva riconversione in energia elettrica (c.d. power-to-power) è estremamente inefficiente dal punto di vista del rendimento energetico, con un rapporto tra energia elettrica prelevata e restituita al sistema inferiore al 50% (c.d. efficienza round-trip), Di converso, gli accumuli elettrochimici hanno un'efficienza energetica tipicamente compresa nell'intervallo 80%-85%.
Enel rittene che l'uso più efficiente degli elettrolizzatori per la produzione di idrogeno verde sia volto a decarbonizzare i c.d. settori hard-to-abate (tra cui l'industria pesante, l'aviazione, il trasporto marittimo), e pertanto destinato a sostituire il metano o altri combustibili fossili non direttamente elettrificabili ovvero a fornire idrogeno ai settori che lo utilizzano come materia prima.
Enel ha intrapreso un percorso di riposizionamento e semplificazione, con un focus sui sei Paesi "core" (i.e. Italia, Spagna, Stati Uniti, Colombia, Cile e Brasile). Nell'ambito delle opzioni a disposizione del Gruppo, sono state individuate quelle che, nell'attuale contesto, si ritiene possano rappresentare la soluzione migliore, fra cui dismissioni e programmi di crescita organica, nonché società consolidate o in joint venture.
La domanda non è attinente ai punti all'ordine del giorno della presente Assemblea.
Il Gruppo Enel, attraverso Enel Cuore Onlus, da 20 anni sostiene progetti presentati dalle organizzazioni del terzo settore in ambiti specifici quali la tutela della salule, la cultura dell'educazione, la formazione professionale e l'inserimento lavorativo per persone in condizioni di fragilità sia fisiche che sociali. L'obiettivo è quello di intercettare le fragilità e i bisogni emergenti del Paese. Ogni anno le associazioni del terzo settore presentano a Enel Cuore circa 400 progetti, i quali vengono valutati sulla base di una serie di indicatori volti a definire un modello di intervento che sia efficace, scalable su tutto il territorio. Per evitare


strumentalizzazioni e potenziali conflitti di interesse, Enel Cuore non sostiene progetti legati al mondo dell'energia. Si segnala infine che per accedere al processo di valutazione da sostenere, sempre con l'esclusione di ogni tipo di intervento in tema di bollette e in generale di energia, i soggetti interessati possono presentare una proposta progettuale secondo le linee guida e la scheda progetto presenti sul sito internet www.enelcuore.it.
E stato recentemente riscontrato il mancato aggiornamento delle tariffe in App, limitatamente al prodotto Enel One, che sarà ripristinato nel più breve tempo possibile.
Energia nel 2022 ammonta a 269.500 euro (iva esclusa).
··· - Il-Gruppo Enel non ha in essere contratti con il Sig. Andrea Pezzi. All'interno del Gruppo, Enel Energia ha in essere un contratto con la società Mint S.p.A. (di cui il sig. Andrea Pezzi risulta essere presidente) per l'utilizzo della piattaforma denominata "M1", relativa alla pianificazione, gestione ed erogazione delle campagne di digital advertising. Il corrispettivo fatturato da Mint S.p.A. a Enel
l 37 miliardi di investimenti sono destinati principalmente alla crescita organica nei sei Paesi core e includono anche 1,3 miliardi di euro di investimenti dedicati alle iniziative di stewardship. Le pergono riportate nella domanda sono le percentuali già comunicate ai mercati lo scorso novembre durante la presentazione del Piano Strategico 2023-2025.
Per quanto riguarda la valorizzazione degli assef negli Stati Uniti – che rientra, comunque, nelle operazioni straordinarie - devono ancora essere approfondite le valutazioni circa l'eventuale opportunità e relative modalità di realizzazione.
La decisione finale di investimento in una gigafactory negli Stati Uniti non è ancora stata presa. Per ulteriori dettagli si rimanda alla risposta alla domanda n. 15.
Gli investimenti complessivi per le energie rinnovabili nel periodo 2023-2025 sono parì a 17,4 miliardi di euro, di cui 15,8 miliardi di euro destinati alla crescita e circa 1,6 miliardi di euro destinati di mantenimento. Si prevede che circa il 96% di tali investimenti sia destinato allo sviluppo e al mantenimento delle rinnovabili nei sei Paesi core.
Per quanto riguarda la mobilità elettrica, si prevede di investire nel periodo 2023-2025 circa 0,5 miliardi di euro. I progetti sono finanziati altraverso un mix di strumenti che comprendono il ricorso a capitale proprio, finanziamenti infercompany, operazioni sul mercato dei capitali e finanziamenti strutturati, con l'obiettivo di ottenere le migliori condizioni e preservare la redditività dei progetti.

in Australia e Grecia mentre per altri asset minori nelle rinnovabili sarà cristallizzato il valore per trovare il momento migliore per la cessione perche' non sono state previste le stesse decisioni per le cessioni? Enel ha da tempo avviato un programma chiamato Active Portfolio Management che mira al reinvestimento dei capitali e alla valorizzazione delle opzionalità. Da un paio di anni Enel utilizza altresì un nuovo modello di business, detto di stewardship, che punta a realizzare joint venture selezionati che possano supportare il Gruppo nel realizzare iniziative per la transizione in ambiti innovativi o in Paesi minori dove ancora la presenza di Enel non è consolidata. Nel Piano Strategico 2023-2025, Enel intende rafforzare il posizionamento finanziario, valorizzare adeguatamente il modello di stewardship e crescere organicamente nei sei Paesi core di presenza integrata e consolidata dove realizzare la transizione energetica. Il piano di dismissioni, la crescita organica, il riposizionamento nei sei Paesi core e il modello di sfewardship sono tutti strumenti per portare il Gruppo a raggiungere i target prefissati, cercando di valorizzare al meglio le opzioni che risulteranno disponibili.
1 risultati previsti dal Piano Strategico 2023-2025 rafforzano la solidità finanziaria del Gruppo e non sarà necessario alcun aumento di capitale per raggiungere i livelli di indebitamento attesi. Il piano di dismissioni annunciato mira a conseguire un riposizionamento strategico del business e delle aree geografiche in cui Enel S.p.A. opera, al fine di conseguire una struttura societaria più agile e focalizzata nei sei Paesi core.
Secondo l'Autorità, inoltre, la condotta è risultata aggressiva a causa delle insistenti e ripetute telefonate che diffondevano il messaggio preregistrato, anche dirette ai moltissimi consumatori che non avevano fornito un preventivo consenso a essere contattati per finalità di marketing. In particolare, l'istruttoria ha evidenziato che le agenzie partner Conseed, Seed, Zetagroup, New Working e Run hanno consapevolmente svolto la propria attività di vendita avvalendosi di sub agenzie e di singoli agenti – non autorizzati da Enel – che disponevano indebitamente di liste di clienti appartenenti al mercato tutelato e che utilizzavano una segreteria telefonica automatizzata per promuovere le offerte commerciali di Enel. L'Autorità ha ritenuto che tali condotte Integrino una pratica commerciale scorretta perché idonee a falsare in misura apprezzabile il comportamento economico del consumatore in relazione, peraltro, ad un servizio di interesse primario, quale quello della fornitura dei servizi di energia.

Inoltre queste società, come anche Sofir, sono risultate responsabili della mancata predisposizione di un adeguato sistema di controllo sulla propria rete di vendita.
Per quanto riguarda Enel, l'Autorità ha accertato la sua responsabilità nella mancata implementazione di un efficace sistema di controllo sulle modalità con cui le agenzie partner. Ie subagenzie e gli agenti ad esse collegati contattavano la clientela e acquisivano nuovi contratti sul mercato libero dell'energia, mediante comportamenti ingannevoli e aggressivi. L'istruttoria ha piena consapevolezza da parte di Enel dell'ampiezza e della rilevanza delle condotte oggetto del procedimento, nonché la mancata adozione di misure idonee a prevenire ed evitare che tali condotte si diffondessero in maniera così ampia sul mercato. Nello stabilire l'ammontare della sanzione, l'Autorità ha tenuto in considerazione non solo la gravità e la durata delle violazioni del Codice del Consumo, ma anche l'alto numero di consumatori coinvolti. Commentando l'intervento dell'Antitrust, Enel Energia precisa in una nota che "il procedimento era stato avviato nei confronti di proprie Agenzie partner e poi esteso alla Società. Nel corso del procedimento non sono state purtroppo valorizzate le azioni adottate dalla Società, quali le innumerevoli denunce presentate all'Autorità Giudiziaria e le rilevanti sanzioni contrattuali applicate, per contrastare il fenomeno delle pratiche scorrette poste in essere da operatori che agiscono o spacciandosi per Enel o – in un numero limitato di casi – contravvenendo alle rigide regole di condotta imposte dalla Società". Enel Energia si vede quindi "sanzionata per fatti posti in essere da soggetti terzi nell'ambito della propria autonomia imprenditoriale e senza alcuna prova di una corresponsabilità diretta". La società evidenzia, da una parte, di non trarre alcun vantaggio da tali comportamenti scorretti, ma solo rilevanti pregiudizi economici e reputazionali e, dall'altra parte, che non dispone di poteri ispettivi e di controllo verso soggetti terzi, di cui può invece avvalersi l'Autorità. "È grazie all'esercizio di tali poteri autoritativi infatti, quali ispezioni e sequiti presso le Agenzie coinvolte con l'ausilio della Guardia di Finanza, che l'Autorità è potuta risalire alle condotte scorrette e alle relative responsabilità. Per tale ragione, Enel Energia resta convinta che solo perseguendo i soggetti direttamente responsabili delle condotte scorrette, attraverso l'esercizio dei più efficaci poteri autoritativi, si potrà sradicare il fenomeno delle pratiche scorrette nelle attività di vendita". Enel Energia si riserva quindi ogni azione a propria tutela, "confidando di poter dimostrare la propria estraneità al fatti contestati e la piena legittimità e correttezza del proprio operato dinanzi al Tar". Io ne sono convinto ma come utente il dialogo con i call center e' sempre piu' difficile e non pare che all'ad, a cui l'ho segnalato pare interessi!
Il procedimento dell'Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato in questione aveva ad oggetto l'accertamento di condotte illecite di alcune agenzie partner di Enel Energia. Il procedimento è stato poi esteso anche a Enel Energia, a cui l'Autorità ha contestato di non aver implementato misure idonee a prevenire, limitare e sanzionare il suddetto fenomeno. Enel Energia non condivide le conclusioni a cui l'Autorità è giunta al termine dell'istruttoria, in quanto non sono state valorizzate le misure intraprese dalla società al fine di prevenire e sanzionare eventuali comportamenti da parte dei propri partner. La società ha presentato ricorso al TAR contro il provvedimento e confida di poter dimostrare la legittimità del proprio operato.
Si ricorda infine che i clienti possono contattare Enel Energia al numero di telefono 800900860 (da estero: +39 0664511012), attivo tutti i giorni dalle 7:00 alle 22:00, escluse le festività nazionali, nonché attraverso i seguenti canali:
email: [email protected]
posta: Casella Postale 8080-85100 Potenza PEC: [email protected]

all'avanguardia per la trasformazione digitale delle reti in tre aree principali: misurazione e digitalizzazione grid edge, digitalizzazione delle infrastrutture di rete, digitalizzazione delle field operations. Gridspertise nasce nel 2021 forte dell'esperienza di Enel nello sviluppo, test e scaling delle migliori tecnologie per le smart grid a livello mondiale. Inizio modulo Oggi, la società offre tecnologie basate su un importante portafoglio di soluzioni proprietarie collaudate sul campo, a decine di Dso di dimensioni diverse e in diverse aree geografiche. Fra i mercati target figurano Europa, America Latina e Nord America, con la possibilità di espandersi verso l'Asia-Pacifico, dove l'investimento in reti intelligenti quiderà l'aqqiornamento delle infrastrutture nel prossimo futuro. Il deal, si legge in una nota, prevede che Cvc paghi un corrispettivo complessivo di circa 300 milioni di euro, pari a un enterprise value di 625 milioni di euro (riferito al 100%). L'accordo prevede inoltre possibili pagamenti differiti che potrebbero portare l'enterprise value (riferito al 100%) fino a un miliardo di euro. Si prevede che l'operazione nel suo complesso generi un impatto positivo sull'Ebitda del gruppo Enel per circa 500 milioni di euro, oltre a un effetto positivo sull'indebitamento finanziario netto consolidato del Gruppo di circa 300 milioni di euro. A seguito dell'operazione, Enel e Cvc gestiranno la Società in regime di controllo congiunto. L'operazione è in linea con l'attuale Piano Strategico del Gruppo Enel, secondo il modello di Stewardship, che prevede investimenti effettuati con terze parti, inclusa la possibilità del Gruppo di monetizzare le proprie competenze e offrire servizi ai partner. Secondo questo Piano, si stima che siano necessari circa 584 miliardi di euro di investimenti entro il 2030. Negli Stati Uniti, nell'ambito della Bipartisan Infrastructure Law, tra il 2022 e il 2026 sono previsti finanziamenti pubblici per circa 10 miliardi di dollari, specificamente dedicati a programmi per la resilienza delle reti e partnership per l'innovazione. Enel ha la più vasta esperienza in questo campo, che è ora interamente concentrata in Gridspertise. Con questa partnership, uniamo le nostre forze a quelle di Cvc per promuovere la crescita di Gridspertise , quanto ci investiremo ed in cosa ?
Gridspertise, nei prossimi 5 anni, intende investire circa 400 milioni di euro nello sviluppo di tecnologie innovative in ambito di digitalizzazione, continuando a innovare i contatori elettronici, i prodotti Edge potenziati dall'intelligenza artificiale e la piattaforma digitale di applicazioni e servizi per le diverse esigenze delle smart grids.
Gridspertise intende perseguire tale piano facendo leva sulla propria capacità di finanziamento e supportando il Gruppo Enel nella realizzazione dì piani di iper-digitalizzazione e nel conseguente rafforzamento delle rete, in vista delle grandi sfide che l'elettrificazione porterà con sé nei prossimi anni.
La partnership con CVC contribuirà a sviluppare ulteriormente il piano industriale e commerciale al di fuori del perimetro del Gruppo Enel, in Italia e in nuovi mercati esteri, creando maggior valore per i soci.
Come delto, la decisione finale di investimento non è stata ancora presa. Ad oggi, è stata condotta un'analisi di dettaglio su diversi potenziali siti che sono stati classificati in base a variabili come il costo dell'energia, la disponibilità e il costo della forza lavoro, la capacità di interconnessione disponibile, la posizione e le implicazioni logistiche, l'accesso a finanziamenti/supporti statali complementari a quelli federali (i.e. Inflation Reduction Act). Tra questi, è stato selezionato lo Stato dell'Oklahoma, in quanto rispondente a tutte le caratteristiche ricercate e con il quale sono state anche concluse le negoziazioni per la costruzione della fabbrica.

l lavori dovrebbero partire entro la fine del 2024 o decidera' l'arch.Cattaneo ?
Finora sono state portate avanti attività di ricerca del possibile sito e di sviluppo del progetto (ad esempio, identificazione fornitori macchinari, ingegneria di base, qualifica leads per vendita pannelli e analisi opzioni di funding) e risultano anche concluse le negoziazioni con lo stato dell'Oklahoma per la costruzione della fabbrica. La decisione di investimento non è ancora stata presa.
Via libera invece ai pannelli solari, che avranno ricadute positive anche nell'area circostante l'ex centrale: il progetto prevede anche interventi di recupero di alcuni edifici nel vicino Borgo Leri Cavour, la tenuta frequentata dal Conte Cavour, ora disabitata. Infine, sempre nell'area della ex centrale, è in fase di progettazione un impianto di accumulo batterie da 11 ettari, «Bess» (Battery energy storage systems), per immagazzinare energia e convertirla in media tensione; avrà una potenza complessiva di 200 MW e sarà realizzato con la costruzione di 57 moduli da 3,5 MW. Non sarebbe meglio produrre H2 per lo stoccaggio per la produzione elettrica quando non sono disponibili le rinnovabili Si rimanda alla risposta alla domanda n. 3.

sull'indebitamento finanziario netto consolidato per circa 610 milioni e un impatto negativo sull'utile netto di circa 1,3 miliardi, dovuto principalmente al rilascio della riserva di conversione cambi, per circa un miliardo al 30 settembre. Ma questo effetto contabile non avrà impatto sui risultati economici ordinari, precisa Enel, perché?
Per rappresentare i propri risultati di business. Enel si avvale di indicatori alternativi di performance (Alternative Performance Measures - APMs) che sono definiti nel paragrafo "Definizione degli indicatori di performance" della Relazione Finanziaria Annuale 2022. Tali indicatori sono allineati agli orientamenti emanati il 4 marzo 2021 dall'ESMA (European Securities and Markets Authority) e richiamati dalla CONSOB. Per quanto riguarda gli APMs economici il Gruppo Enel ha definito i seguenti indicatori:
Sulla base di quanto illustrato, gli effetti economici derivanti dalla dismissione delle attività in Russia non sono da considerarsi elementi ordinari.

da Schumann Investments S.A. nei confronti di Mooney. Contestualmente, Intesa Sanpaolo ha pagato un corrispettivo di circa 89 milioni di euro per la parte di equity (inclusivo dell'aggiustamento prezzo). Tutte le attività relative ai servizi finanziari di Enel X in Italia, commercializzate con il marchio Enel X Pay, sono state vendute a Mooney. In particolare, Enel X cederà a Mooney, per un corrispettivo di circa 140 milioni di euro, l'intero capitale sociale di Enel X Financial Services, CityPoste Payment, Paytipper e Junia lnsurance, dando vita in tal modo a una joint fintech europea. Mooney è attiva nel settore dei servizi di pagamento e bancari di base e, con i suoi circa 45.000 punti vendita, è un operatore italiano con un'estesa rete di prossimità. Nel 2020 Mooney ha registrato ricavi per circa 153 milioni di euro e un Ebitda di circa 82 milioni di euro. I ricavi netti hanno visto un tasso annuo di crescita composto del 17% circa nel periodo 2019-2021, mentre l'Ebitda è stato caratterizzato da un Cagr del 9% circa nello stesso arco temporale. La società ha circa 20 milioni di clienti e ogni anno gestisce circa il 20% di tutte le bollette elettriche (pari a circa 18 milioni di bollette) emesse dal Gruppo Enel. Inoltre, attraverso la partecipazione in MyCicero, Mooney gestisce una piattaforma digitale che fornisce servizi di mobilità (parcheggio e trasporto intermodale) a oltre 2 milioni di clienti. Saranno attivitati altri servizi finanziari ? Ho delle proposte da farvi ma non vorrei finisse come Timfin che avevo proposto a Gubitosi e poi l'hanno realizzata altril Enel conferma il valore delle attività svolte e gestite da Mooney nonché le ulteriori opportunità di sviluppo future, che sono costantemente monitorate e valutate.

illuminante all'interno dei lampioni, ma è necessario di telecontrollo dei singoli punti luce e un'alimentazione 247, nonché installare sensori e di videocamere IP con capacità di preprocessing. In queste capacità si innestano temi di Intelligenza Artificiale e Computer Vision, ma anche di tutela della privacy. In un contesto di illuminazione adattiva, l'intensità viene modulata in funzione del traffico veicolare e pedonale, della luminanza del manto stradale e delle condizioni meteo. Il beneficio principale è chiaramente il risparmio energetico, che secondo Enel X è di un 20%-35% in più rispetto alla sola adozione di punti luce LED. In chiave Smart City, è possibile effettuare analisi sul materiale video per la videosorveglianza pubblica o il monitoraggio del traffico. L'evoluzione della rete di illuminazione pubblica è finalizzata ad abilitare una vasta gamma di servizi del paradigma Smart City. L'obiettivo è trasformare un'infrastruttura nativamente distribuita in una piattaforma di connettività, attraverso la quale le città e le aziende possono offrire servizi a valore aggiunto, i noti VAS (Value Added Services). A proposito di servizi erogabili, ne abbiamo identificati alcuni:
Sfruttando la rete di illuminazione, i Comuni potrebbero realizzare reti mesh di sensori loT distribuiti in tutta la città, così da migliorare la sicurezza dei cittadini, supportare iniziative di sostenibilità ambientale, migliorare la circolazione dei veicoli e, magari, creare un network di parcheggi accessibili a tutti i cittadini via smartphone. Per non parlare dei benefici in termini di ricarica di veicoli elettrici, che potrebbero contare su un'infrastruttura dalla capillarità mai vista. Tutto ciò rappresenta un beneficio non soltanto per l'utente finale e le municipalità, ma anche per le aziende, che sui VAS potrebbero costruire modelli di business innovativi e vincenti.
In quest'ottica si stanno muovendo i principali player del mercato. Enel X, per esempio, ha nella propria offerta Juice Lamp, che si pone come "lampione connesso, intelligente e accessibile". La sua peculiarità, proprio in ottica di servizi a valore, è il fatto di essere un punto luce multifunzione, che combina illuminazione pubblica con 2 stazioni di ricarica per veicoli elettrici (JuiceBox), senza necessità di colonnine separate e ingombranti. Il prodotto è inoltre aperto verso servizi a valore aggiunto quali videosorveglianza, analisi del traffico, monitoraggio ambientale e connettività.
In questo modo, la rete di illuminazione pubblica diventa un pilastro per il miglioramento dell'efficienza urbana, della sostenibilità e della vita. Considerando che nel 2030 il 70% della popolazione mondiale vivrà in città, il passo avanti non è solo gradito, ma necessario e per questo obiettivo vi proporrei il mio Palomultimediale ® vi puo' interessare?
Enel è consapevole dei dati e degli scenari evidenziati nella domanda e ritiene che il illuminazione pubblica, per le sue caratteristiche di capillarità e alimentazione elettrica, possa diventare un hub per l'erogazione di nuovi servizi in ottica Smart City. A tal fine sono stati avviati studi e attività per esplorarne le potenzialità.
Nella logica di "Open Innovation", che contraddistingue Enel, sono sistematicamente valuzioni di terzi, che possano portare valore aggiunto, attraverso un rigoroso processo di qualifica, scouling e valutazione. I fornitori che intendono proporsi a Enel possono registrarsi attraverso il portale Procurement, accessibile al link https://globalprocurement.enel.com/it.html, secondo le istruzioni e modalità ivi riportate.


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Non ritenete questo progetto in controtendenza rispetto all'obiettivo di de carbonizzazione? La strategia di Enel si basa sullo sviluppo delle rinnovabili in Italia e nel mondo e prevede la totale decarbonizzazione delle attività del Gruppo entro il 2040. Le attività relative al GNL non sono parte della strategia di Enel e il progetto di Porto Empedocle rappresenta solo una possibile opzione per la diversificazione degli approvvigionamenti energetici del Paese, che Enel mette a disposizione del sistema.
Non sarebbe piu' coerente produrre H2 da stoccaggio per centrali eletriche? Si rimanda alla risposta alla domanda n. 3.

La decisione di uscire dall'Argentina è conseguente alla necessità di focalizzarsi su un numero più limitato di Paesi, andando a selezionare quelli dove il percorso di transizione energetica possa essere accompagnato da framework regolatori stabili, che riconoscano le esigenze evolutive del sistema, con tempi e strumenti adeguati a disposizione degli operatori.
Enel sta valutando la possibilità di collaborazioni industriali su progetti specifici. Ad oggi non esiste alcun impegno di tipo economico né di altro tipo e non è stato né pianificato alcun investimento diverso da quelli inclusi nel Piano Strategico 2023-2025 presentato ai mercati.
Stefano Buono, l'Italia torna al nucleare. Ma lo fa in Francia e Uk. Tutto normale? «Considero Newcleo una società europea con cuore e testa a Torino. Ma è vero: la partnership con Enel, che comunque già gestisce alcune centrali all'estero, segna un ritorno agli investimenti in queste tecnologie. L'obiettivo è ottenere energia pulita, a basso costo e al minor rischio possibile». Dove costruirete i nuovi impianti?
«Siamo in fase di negoziazione. Ma prevediamo di insediarci in Francia e in Uk, dove sono già presenti impianti nucleari. I nostri reattori sono di piccola taglia ma sufficienti ad alimentare la rete elettrica».
Il problema delle scorie?
«La nostra tecnologia riduce la produzione di scorie. Per ogni gigawatt elettrico restano 900 chili di scorie. Vale a dire: una città come Torino può essere alimentata per un anno con un solo metro cubo di rifiuti».
Meno rifiuti ma comunque pericolosi.
«Il rischio zero in natura non esiste. Ma la gestione dei rifiuti non è assolutamente pericolosa. Se in Finlandia le città sono arrivate a litigare, finendo perfino in tribunale, per ospitare un deposito di scorie, un motivo ci sarà».
ln Italia sono trascorsi 35 anni dai referendum che hanno messo al bando il nucleare, eppure non si sa ancora dove sistemare quelle scorie.
«lo sono convinto che è possibile gestire senza rischi per la salute anche le vecchie scorie. Tuttavia è meglio non produrne affatto o produrne pochissime. Ecco perché nasce Newcleo, per mettere in campo un nucleare pulito di nuova generazione».
Quanto ci vuole per smaltirli?
«Circa 250 anni. Basta trovare un sito, una miniera ad esempio, dove stoccarli».
Le nuove generazioni sono più attente all'ambiente. Perché dovrebbero abbracciare la tecnologia dell'atomo?
«Vedo tante ragazze e ragazzi che sono già convinti. Se vogliamo energia pulita e in grande quantità non c'è alternativa all'atomo».
L'Italia ora esporta know-how. Tornerà anche a produrre in casa nucleare?
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«Sono sicuro che l'atomo farà parte dei piani per l'energia de nostro Paese» La capacità di NordLink è di 1400 Megawatt che corrisponde quasi a una centrale nucleare e mezza. E riescono a soddisfare, in Germania, il fabbisogno di più di tre milioni e mezzo di abitazioni.
Capisco che occorra avere una visione prospettica ma qui in prospettiva non pare che ci sia nulla di concreto cge soendere inutilmente i nostri soldi .
Quanto abbiamo regalato e regaleremo a Buono ?
Ad oggi non è stato fornito alcun contributo economico a Newcleo, né è stato assunto alcun impegno in tal senso.
Attualmente non sono in programma ulteriori donazioni di pannelli all'Ucraina.
Occorre sviluppare la rete e le infrastrutture locali in tutti i paesi europei, e aumentare il numero degli interconnettori ad alta tensione, tra gli Stati, per trasportare in modo efficiente l'elettricità da fonti rinnovabili da dove viene prodotta a dove sono i centri di domanda?
Le interconnessioni ad alta tensione tra gli Stati sono gestite dai TSO (Transmission System Operator) nazionali; per l'Italia, il TSO è Terna.
Enel non opera nel settore della trasmissione ma solo in quello distribuzione, tramite le sue società di distribuzione (ad esempio in Italia, e-distribuzione). Il DSO (Distribution System Operator) gestisce la rete di distribuzione nell'ambito della sua zona di concessione e ne garantisce la magliatura che consente la capillare distribuzione dell'energia fino al consumatore finale. Il ruolo dei DSO riveste quindi carattere cruciale nella transizione energetica, in quanto collega i punti di prellevo e i piccoli impianti di generazione (in particolare quelli decentralizzati a fonte rinnovabile). Agli operatori del sistema di distribuzione è demandata quindi la gestione di una parte significativa del futuro energetico, sempre più legato alle fonti rinnovabili.
È pertanto necessario continuare a sviluppare le reii a livello locale in Europa, investendo non solo nella parte infrastrutturale ma anche nella modernizzazione, nella resilienza della stesse. Ene, consapevole dell'importanza del ruolo dei DSO, prevede di investire nel triennio 2023-2025 circa 15 miliardi di euro nelle proprie reti di distribuzione, il 65% dei quali in Italia.
Anche i maggiori analisti stimano ingenti investimenti sulle reti a livello globale: 820 miliardi di dollari statunitensi all'anno per IEA e 740 millardi di dollari statunitensi all'anno per BNEF (di cui 450 sulle reti di distribuzione), tra il 2022 e il 2050.

La connessione tra le reti dei vari Paesi europei avviene su tensioni molto elevate, a livello di rete di trasmissione e non di distribuzione. Il riferimento nazionale è pertanto Terna, in qualità di TSO italiano.
Si aggiunge che un operatore privato come Enel può sviluppare linee di interconnessione transfrontaliere (cosiddette merchant lines) ai sensi del Regolamento UE 943/2019. L'Italia è comunque già fortemente connessa con i Paesi confinanti e, in base alle attuali regole di scambio tra Paesi europei, sussiste già un'oftimizzazione economica delle reti di trasmissione. Un'ulteriore connessione dedicata per portare l'energia in Italia da un Paese così lontano non avrebbe nessun vantaggio economico.
Esistono progetti pilota a livello di trasmissione per ottimizzare il bilanciamento tra domanda e offerta. Anche Enel, relativamente al proprio ambito di competenza, sta valutando la partecipazione a tali progetti.
Gli impianti di cogenerazione, a seconda della potenza, sono collegati alle linee di trasmissione o di distibuzione. Attraverso tale connessione veicolano l'elettricità sulla rete e la vendono mediante i canali commerciali preposti (mercato all'ingrosso, o wholesale, o contratti con clienti).
Ènel, tramite le proprie reti di distribuzione, non acquista elettricità dagli impianti ma la veicola dall'impianto al punti di consegna.
da Enel. Grazie a questo sistema da remoto noi possiamo intervenire, riconfigurare la rete; quindi, riconfigurare un po' la strada e fare in modo che quegli elettroni arrivino laddove sono più necessari. Ogni abitazione diventa parte interattiva del sistema elettrico: dà e prende energia. La rete intelligente


riesce a produrre surplus e a trasmetterlo verso nord, dove c'è più richiesta. Se tutto il Paese fosse nelle condizioni tecniche di produrre energia rinnovabile in abbondanza, potrebbe trasmetterla fino al nord Europa, contribuendo a un sistema integrato di scambio.
In generale, il TSO gestisce a livello nazionale il bilanciamento tra domanda e offerta di energia elettrica, e quindi il dispacciamento della moltitudine di impianti.
La rete di distribuzione, se opportunamente digitalizzata, ottimizza i fiussi nel proprio ambito di competenza ma non opera sul dispacciamento degli impianti di generazione.
Un progetto rilevante a livello nazionale relativo all'ottimizzazione dei flussi all'interno della rete Enel è il PAN (Puglia Active Network), un progetto da 170 milioni di euro predisposto da e-distribuzione in risposta al bando europeo NER 300, in esercizio dal 1º gennaio 2020. La Puglia è infatti una Regione con un'elevata presenza di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili e necessita quindi di un'ottimizzazione dell'esercizio della rete elettrica, caratterizzata da una forte saturazione. Grazie alle nuove tecnologie smart, e-distribuzione può gestire in maniera ottimale tale produzione distribuita sul territorio pugliese, in modo da consentire l'immissione in rete di una quantità di energia rinnovabile sempre maggiore, migliorando allo stesso tempo la qualità del servizio e garantendo ai clienti un costante accesso alle informazioni sull'andamento dei consumi.
Le strategie di Enel sono orientale alla creazione di valore sostenibile sul lungo termine attraverso un impegno costante verso la transizione energetica. La visione e gli obiettivi strategici di Enel sono rivolti a una sempre più rapida decarbonizzazione e alla spinta verso l'elettrificazione sostenibile. Non ci sono state modifiche nelle strategie di Enel in seguito alla pandemia da Covid 19, quanto piuttosto adatamenti a contesti esterni più volatili. La gestione dell'economia e dei servizi durante la pandemia, peraltro, ha accelerato la trasformazione digitale di tutti gli ecosistemi, con benefici anche per l'attuazione energetica. Dopo lo scoppio del conflitto tra Russia e Ucraina, nel contesto mondiale, ma in particolar modo in quello europeo, si sono registrate tensioni crescenti, soprattutto nel settore energetico, legato alla Russia principalmente per le importazioni di olio e gas. Enel ha messo in atto, anche in questo caso, misure atte ad affrontare l'estrema volatilità del contesto: i prezzi di gas ed elettricità sono aumentati come mai prima in Europa, generando anche decisioni regolatorie straordinarie in molti Paesi. I dati del 2022 hanno mostrato che la situazione generata dal conflitto ha avuto come conseguenza principale quella di accelerare la fransizione energetica.
Gli attacchi "ransomware" sono sferrati ad opera di criminali informatici dediti alla realizzazione di una tipologia di estorsione che prevede la richiesta di un riscatto al fine ripristinare il corretto funzionamento dei sistemi informatici attaccati. Nel corso del 2022 non si sono verificati attacchi "ransomware" nei confronti di Enel.
La spesa per cyber security del Gruppo Enel nel 2022 è stata pari a circa 62,5 milioni di euro.
Sul sito www.openinnovability.enel.com sono regolarmente pubblicate campagne di raccolte di idee in risposta a bisogni specifici; per i vincitori di ciascuna campagna è previsto un premio, dichiarato ufficialmente all'atto della pubblicazione. Gli utenti possono comunque proporre volontariamente idee che ritengono interessanti, anche se non correlate alle campagne aperte.
Lo strumento è rivolto sia a soggetti esterni che interni e tutte le proposte vengono messe in competizione, a prescindere che siano di dipendenti Enel o meno. È inoltre sempre attivo un programma specifico per i dipendenti Enel, denominato "Make it Happen!", anch'esso accessibile da www.openinnovability.enel.com ma non visibile all'esterno, che permette di proporre nuovi modelli di business o idee per migliorare specifici processi.


Nel corso del 2017 Enel S.p.A. ha ottenuto, tra le prime società al mondo, la certificazione di conformità del proprio sistema di gestione anticorruzione allo standard internazionale ISO 37001:2016 ("Anti-Bribery Management System"). Tale certificazione è stata rilasciata a conclusione di un processo di verifica indipendente, effettuato da un primario organismo di certificazione accreditato, ed è stata confermata nel 2020 e nel mese di aprile 2023. Il piano di certificazione 37001 è stato progressivamente esteso alle principali società controllate del Gruppo italiane ed estere, garantendo il mantenimento delle certificazioni già ottenute.
Nel corso del 2022 non risulta essere stata irrogata a Enel S.p.A. alcuna "multa internazionale".
Enel non ha effettuato operazioni cosiddette di "ping-pong" sulle azioni proprie.
Come indicato alla nota n. 37.1 del Bilancio consolidato 2022, le azioni proprie sono rappresentate da 7.153.795 azioni ordinarie di Enel S.p.A. Nel periodo compreso tra il 17 giugno 2022 e il 20 luglio 2022 la Società ha acquistato, tramite un intermediario abilitato, 2.700.000 azioni proprie. Tale acquisto è stato effettuato nell'ambito di un programma approvato dal Consiglio di Amministrazione dell'autorione dell'autorizzazione conferita dall'Assemblea degli azionisti del 19 maggio 2022. Le citate azioni proprie sono state acquistate per essere al servizio del Piano di Incentivazione di Lungo Termine 2022, anch'esso deliberato dall'Assemblea degli azionisti del 19 maggio 2022. A tale riguardo si rimanda al paragrafo "Il sistema di incentivazione" nel capitolo "Governance" della Relazione Finanziaria Annuale Consolidata 2022 e alla nota n. 53 del Bilancio consolidato 2022. Per effetto degli acquisti effettuati a servizio del Piano LTI 2019, del Piano LTI 2021 e del Piano LTI 2022, e tenuto conto della erogazione intervenuta in data 5 settembre 2022 di 435.357 azioni ai destinatari del Piano LTI 2019, al 31 dicembre 2022 Enel detiene complessivamente 7.153.795 azioni proprie, pari allo 0,07% circa del capitale. Le azioni proprie sono iscritte al loro valore complessivo di 47 milioni di euro (36 milioni di euro al 31 dicembre 2021) tra le riserve di patrimonio netto, senza generare effetti nel conto economico della Società.
Al momento tale iniziativa non è allo studio.
Il TIR è il tasso interno di ritorno di un investimento, mentre il WACC è il costo medio ponderato del capitale e misura il costo con cui si finanzia un'azienda, ponderando il costo del debito e il rendimento minimo atteso da un azionista per remunerare il suo rischio imprenditoriale. Un investimento genera valore se il TIR è maggiore del WACC. Il ritorno degli investimenti di Enel è mediamente superiore al WACC di almeno 200 punti base.
In considerazione dell'importanza per il Gruppo Enel dei profili attinenti la sostenibilità, nell'ambito della valutazione compiuta circa l'opportunità di avvalersi del modello delle "benefit corporation", già nel 2016 la Società ha provveduto a confrontarsi con le esperienze più innovative e, in particolare, a testare il "B Impact Assessment" per integrare i propri modelli di analisi e valutazione. Enel S.p.A. si è inoltre dotata di un sistema di gestione anticorruzione che è stato certificato, a partire dal 2017, conforme allo standard internazionale ISO 37001:2016. Per ulteriori dettagli si rimanda alla risposta alla domanda n. 35.
L'art. 11.3 dello Statuto sociale di Enel dispone che il Consiglio di Amministrazione possa prevedere, in relazione a singole assemblee, che coloro ai quali spetta la legittimazione all'intervento in assemblea e all'esercizio del diritto di voto possano partecipare alla stessa con mezzi elettronici. In fal caso, l'avviso di convocazione specificherà, anche mediante il riferimento al sito internet della Società, le predette modalità di partecipazione. Si segnala che, sino ad oggi, la Società non ha tuttavia ritenuto che sussistessero le condizioni per dare effettiva attuazione a tale disposizione. Difatti le assemblee "virtuali" o "ibride" - che presuppongono il perfetto funzionamento di un sistema che garantisca la corretta identificazione di coloro a cui spetta il diritto di voto e la loro effettiva partecipazione alla discussione assembleare da remoto – risultano ancora oggi penalizzate da un elevato rischio connesso alla eventualità di interruzioni del collegamento telematico e/o di attacchi informatici. elle fattori di rischio risultano rafforzati ove il numero degli azionisti (che in Enel risultano essere attualmente circa 656.000) che possono richiedere di utilizzare il collegamento da remoto risulti particolarmente elevato, con un conseguente potenziale sovraccarico della rete. Cionondimeno, le competenti strutture di Enel seguono i ovogressi della tecnologia nel settore per verificare se e quando la relativa evoluzione risulterà in grado di eliminare i rischi sopra indicati connessi allo svolgimento di assemblee "virtuali" o "ibride".
Enel non ha utilizzato fondi europei diretti per la formazione.
Il Piano Strategico 2023-2025 prevede, come noto, un riposizionamento strategico dalle aree geografiche e dei business del Gruppo, con un piano di dismissioni di circa 21 miliardi di contributo positivo alla riduzione dell'indebitamento netto, nonché il contestuale utilizzo del modello di stewardship.
È previsto che la maggior parte delle dismissioni sia completata entro la fine del 2023, in modo da consentire il raggiungimento di una struttura societaria del Gruppo focalizzata nei sei Paesi core.
Seguendo una logica di gestione di portafoglio, sul fronte delle cessioni, Enel continuerà a concentrarsi sulla vendita di impianti termici convenzionali, valutando opportunità selezionate nel settore delle energie rinnovabili anche attraverso modelli di stewardship. Il Gruppo continuerà anche a valulare l'eventuale cessione selettiva di reti di trasmissione o distribuzione fuori dal territorio nazionale, nonché di azioni in società nelle quali Enel ha partecipazioni di minoranza.
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Il Gruppo ha conti correnti in tutti i Paesi in cui profilo di rischio è stato valutato e viene costantemente

monitorato sia nella logica industriale che finanziaria.
modifiche allo Statuto sociale volte all'introduzione del voto maggiorato.
I clienti italiani di Enel sono assistiti da contact center che si trovano prevalentemente in Italia e in minima parte, per alcuni servizi di Enel X Way, in Spagna.
Per i clienti delle società del Gruppo Enel presenti in altre nazioni, esistono dei contact center locali che forniscono il servizio ai clienti dei rispettivi Paesi.
Inoltre, nei Paesi di lingua spagnola, i contact center locali sono attivi anche per rispondere a chiamate dei clienti di società del Gruppo Enel di altri Paesi di lingua spagnola, a seconda delle tipologie di criticità.
Enel è associata a Confindustria dal 2004. Negli ultimi anni con l'Associazione si è sviluppata una specifica collaborazione relativa al processo di transizione energetica e di valorizzazione dell'a filiera italiana dell'energia. Parallelamente Enel e Confindustria stanno continuando a confrontarsi rispetto al comune obiettivo di ottimizzare i costi associativi: ciò ha consentito in questi anni di ridurre ulteriormente gli oneri associativi a carico del Gruppo Enel (nel 2022 circa 1,5 milloni di euro).
A fine 2022 il debito netto del Gruppo ammonta a circa 60 millardi di euro, segnando una variazione di circa 8 miliardi di euro rispetto al debito di fine 2021 (círca 52 miliardi di euro). Le principali componenti di tale variazione sono riferibili al fatto che il Gruppo: (i) ha generato cassa dalla gestione operativa per circa 9,1 miliardi di euro, pur essendo stato penalizzato dallo scenario macroeconomico legato alla crisi energetica e dagli interventi regolatori ad essa riferibili; (ii) ha effettuato investimenti per circa 14,5 miliardi di euro; (lii) ha pagato dividendi agli azionisti per circa 5 miliardi di euro; (iv) ha generato cassa per circa 3,5 miliardi di euro, grazie ad attività straordinarie sul proprio portafoglio di assef; e (v) ha segnato un impatto negativo da variazione di natura contabile (leasing e differenze cambi rispetto all'euro) per circa 1,5 miliardi di euro.
L'energia prodotta da fonti rinnovabili viene prevalentemente venduta a prezzi di mercato ovvero attraverso la sottoscrizione di accordi bilaterali con soggetti privati e pubblici,
Inoltre in Italia, Spagna, Romania e Stati Uniti parte dell'energia prodotta viene incentivata mediante meccanismi quali certificati verdi, "capacity payment" e incentivi fiscali (attraverso "fax partnership").
In particolare, si segnala che in Italia la quota di produzione rinnovabile incentivata ammonta a un totale pari a circa 3,5 TWh (inclusa la quota relativa all'idroelettrico di Enel Produzione).
Per l'energia prodotta da fonti rinnovabili, il peso complessivo dei ricavi incentivati sul totale dei ricavi è pari al 12,5%.
La variazione rispetto all'anno precedente (quando l'incidenza risultava essere pari all'8,8%) è dovula principalmente all'incremento dei ricavi da "tax partnership" negli Stati Uniti e a un cambio regolatorio in Spagna, solo parzialmente compensati dalla riduzione dei ricavi da certificati verdi in Italia a causa della riduzione del


prezzo di riferimento.
L'Organismo di Vigilanza, ad oggi, risulta composto da tre membri esterni dotati di specifiche competenze professionali in materia di organizzazione aziendale, individuati nelle persone dell'Avv. Claudio Sartorelli (cui è affidata la Presidenza dell'organismo stesso), del Dott. Attilio Befera e del Dott. Antonio La Mattina. Il costo per il 2022 è stato di 100.000 euro.
La sponsorizzazione è stata sostenuta per attività di brand awareness e per promuovere temi di interesse per il Gruppo correlati a sostenibilità, innovazione ed economia circolare.
Il Meeting rappresenta un'occasione di confronto diretto con gli stakeholder e un appuntamento di grande visibilità mediatica e grande affluenza di pubblico.
EXPO 2015 è un'iniziativa del 2015 che non ha avuto seguito di investimenti negli anni successivi.
La Società, in linea con il proprio Codice Etico, non ha erogato nel corso del 2022 alcun finanziamento della natura sopra indicata.
Enel gestisce i rifiuti prodotti nell'ambito delle proprie attività operative e di manutenzione in piena conformità con la legislazione vigente. Enel produce rifiuli speciali pericolosi e li conferisce, a seconda dei casi, a impianti di smallimento ovvero di recupero autorizzati in ottica di economia circolare delle risorse, ai sensi della normativa vigente e di quanto previsto dai sistemi di gestione ambientale certificati ISO 14001. Vengono altressi effettuati controlli della destinazione, come previsto dalla normativa vigente e dalle procedure interne.
Pur non trattandosi di investimenti in senso stretto, si segnala la disponibilità di "Government bond" per circa 89 milioni di euro, inclusi tra gli strumenti finanziari in cui le società assicurative del Gruppo investono parte della loro liquidità.
ll costo complessivo del servizio titoli per l'esercizio 2022, prestato da Computershare S.p.A., è stato pari a 326.500 euro e comprende anche il servizio di rappresentante designato ex art. 135-undecies del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 (per un costo pari a 10.000 euro). Si segnala che tale ultimo corrispettivo ha assorbito, in occasione dell'Assemblea del 19 maggio 2022, anche le attività svolte da Computershare S.p.A. per la ricezione delle deleghe e/o subdeleghe di voto ai sensi dell'art. 135-novies del Decreto Legislalivo 24 febbraio 1998, n. 58, secondo quanto previsto dall'art. 106, comma 4, del Decreto Legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito con modificazioni dalla Legge 24 aprile 2020, n. 27.
In Italia, in continuità con gli anni precedenti e in applicazione dell'articolo 4 della Legge 28 giugno 2012, n. 92, sono stati definiti, per il periodo 2021-2024, i nuovi piani di uscita incentivata del personale, necessari ad accompagnare i processi di transizione energetica e digitalizzazione. Tali piani sono stati formalizzati con gli accordi sindacali del 14 ottobre 2020 per l'area generazione e del 20 maggio e 8 luglio 2021 per il resto del


Gruppo. I suddetti piani riguardano complessivamente circa 3.300 persone (di cui circa 1.500 già uscite) per le quali si prevede l'accompagnamento alla pensione, su base volontaria, creando così le condizioni per assicurare un ricambio generazionale e il turnover delle competenze professionali. Non sono previste delocalizzazioni.
In linea con quanto indicato nella prima sezione della Relazione sulla politica in materia di remunerazione per il 2023 e sui compensi corrisposti nel 2022, sottoposta al voto della presente Assemblea (cfr. paragrafo 2.4 "Amministratore Delegato/Direttore Generale" e, in particolare, il sotto-paragrafo 2.4.6 "Disciplina della cessazione dei rapporti"), l'indennità di fine mandato, prevista per il solo Amministratore Delegato/Direttore Generale di Enel, è fissata in due annualità della remunerazione fissa (riferita sia al rapporto di amministrazione che a quello dirigenziale), in linea con quanto previsto dalla Raccomandazione della Commissione Europea n. 385/2009. È previsto che l'erogazione di tale indennità abbia luogo solo nel caso di (i) revoca o mancato rinnovo del rapporto di amministrazione e/o licenziamento in assenza di giusta causa ex art. 2119 cod. civ.; ovvero (il) dimissioni dell'interessato dal rapporto di amministrazione e/o dal rapporto dirigenziale per effetto di una giusta causa. Non è previsto il riconoscimento di alcuna indennità di fine mandato per gli altri Amministratori di Enel.
Ogni anno, in sede di predisposizione del bilancio, Enel Italia S.p.A. commissiona a una società specializzata la valutazione di congruità dell'intero portafoglio immobiliare di sua proprietà. La valutazione viene eseguita dalla società individuata tramite gara, cui viene affidato tale incarico di tre anni. A fine 2022 la valutazione è stata effettuata dalla 3BA S.r.I.
La Società si è dotata, dal novembre 2015 - su determinazione dell'Amministratore Delegato, previa disamina del Comitato Corporate Governance e del Consiglio di Amministrazione - di una copertura assicurativa di tipo "Directors and Officers", contraendo una polizza Master operante per Enel S.p.A. medesima e per futte le società controllate del Gruppo a livello mondiale. La copertura D&O è stata stipulata con le seguenti primarie Compagnie assicurative:

che hanno nominato come leader ed emittente frontale nei confronti di Enel S.p.A. la compagnia AIG Europe Ltd - Rappresentanza Generale per l'Italia.
La copertura D&O è stata intermediata dal broker AON, individuato per il tramite di un apposito processo di selezione competitiva.
Con riferimento a Enel S.p.A., il limite (per sinistro e aggregato annuo) assicurato dalla suddetta polizza è pari, per l'annualità assicurativa in corso, a 200 milioni di euro per la copertura delle seguenti fattispecie:
Le principali esclusioni di copertura caratterizzanti la suddetta polizza riguardano:
Il costo relativo alla competenza 2022, al netto della tassazione (parì al 22,25% del premio), sostenuto dalla sola Enel S.p.A. è pari a 755.000 euro, valore che non costituisce "fringe benefit" e non concorre alla formazione del reddito di lavoro dipendente dei soggetti beneficiari, come da Risoluzione dell'Agenzia delle Entrate n. 178/E del 9 settembre 2003.
l programmi assicurativi di maggiore rilevanza sottoscritti annualmente da Enel a copertura dei rischi di Gruppo sono quelli sui danni ai beni di proprietà e terrorismo, sulla responsabilità civile generale e ambientale, sugli infortuni dei dipendenti, sui trasporti di commodities e macchinari nonché sul montaggio di nuovi impianti

produttivi rinnovabili. La ripartizione per macroarea dei premi annuali relativi ai programmi menzionali, al netto dell'imposizione fiscale variabile da Paese a Paese, è la seguente:
Al fine di determinare un importante effetto portafoglio, tali programmi assicurativi (e di conseguenza i costi) non sono differenziati per singoli stabilimenti industriali. La responsabilità di sottoscrivere e gestire le assicurazioni non finanziarie e previdenziali fa capo all'Unità "Finance & Insurance" di Holding, parte della Funzione Administration, Finance and Control. I servizi di brokeraggio assicurativo sono selezionati attraverso processi competitivi. Con riferimento all'annualità 2022, sulle differenti linee di rischio sopra menzionate hanno operato i seguenti broker: AON S.p.A., Marsh S.p.A. e Willis Towers Walson S.p.A. Con riferimento all'annualità 2022, sulle differenti linee di rischio sopra menzionate hanno sottoscritto frontalmente le seguenti compagnie assicurative: Generali Italia, AXA-XL Insurance Company, Mapfre Global Risks, Allianz Global Corporate & Specialty e AIG Europe Ltd.
Come già riportato nella risposta alla domanda n. 10, gli investimenti complessivi previsti per le energie rinnovabili nel periodo 2023-2025 sono pari a 17,4 miliardi di euro, di cui 15,8 miliardi di euro destinati alla crescita e circa 1,6 miliardi di euro destinati a investimenti di mantenimento.
Si prevede che circa il 57% degli investimenti complessivi venga (principalmente in Italia, per il 32%, e in Spagna, per il 25%), il 27% in Nord America, il 15% in America Latina, e l'1% nel resto del mondo (Asia, Africa e Australia).
l progetti sono finanziati attraverso un mix di strumenti che comprendono il ricorso a capitale proprio, finanziamenti infercompany, operazioni sul mercato dei capitali e finanziamenti strutturati, con l'obiettivo di ottenere le migliori condizioni e preservare la redditività dei progetti.
Il periodo di recupero degli investimenti nei sei Paesi core con posizione integrata è mediamente pari a 10 anni.
Nel 2022, il contesto geopolitico e la crisi energetica hanno portato a una riduzione delle campagne pubblicitarie commerciali rispetto al 2021 e, conseguentemente, a una riduzione complessiva degli investimenti pubblicitari. Non si registrano variazioni significative in relazione alle sponsorizzazioni.
Come ribadito nel Codice Etico, nel Global Compliance Program e nella Policy sui Diritti Umani, Enel opera in coerenza con le Convenzioni fondamentali dell'ILO e tutte le procedure e regole interne sono conformi a tall
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In particolare, la Policy sui Diritti Umani esprime l'impegno di Enel a rispettare tutti i diritti umani, specialmente quelli che assumono una stretta rilevanza per la catena del valore, in linea con quanto emerso dalla consultazione dei propri stakeholder, condotta secondo i criteri elencati nella guida "UN Global Compact Guide for business: how to develop a Human Rights Policy".
Tale politica, approvata dal Consiglio di Amministrazione di Enel S.p.A. nel 2013 e successivamente aggiornata nel mese di novembre 2021, stabilisce gli impegni e le responsabilità che tutti i collaboratori di Enel S.p.A. e delle società da essa controllate, di qualunque ordine e grado, assumono in relazione ai diritti umani, con particolare riferimento alla conduzione degli affari e delle attività aziendali, nonché gli standard a cui Enel chiede di aderire ai propri stakeholder, tra cui, ma non solo, fornitori, appaliatori e partner finanziari e commerciali.
Enel si impegna a rispettare tali principi in ogni Paese in cui opera, pur in considerazione delle diversità locali di tipo culturale, sociale ed economico, e richiede che ogni stakeholder adotti una condotta in linea con i suddetti principi, prestando particolare attenzione ai contesti ad alto rischio o interessati da conflitti.
In particolare, il principio 2.1.1 della Policy sui Diritti Umani si riferisce in modo specifico al rifiuto del lavoro forzato o obbligatorio e del lavoro minorile:
"Rifiutiamo l'uso di qualsiasi tipo di lavoro forzato o obbligatorio e ogni forma di schiavitù e traffico umano – così come definito dalla Convenzione n. 29 dell'ILO – e non confischiamo denaro o documenti di identità allo scopo di trattenere il lavoratore contro la propria volontà. Riteniamo che i bambini e i lavoratori minorenni costituiscano una categoria a rischio, ecco perché prestiamo estrema attenzione al rispetto dei loro diritti lungo la catena del valore delle nostre attività. Rifiutiamo l'impiego del lavoro minorile, come definito dalla legislazione vigente nel Paese di esecuzione delle attività. In ogni caso, l'età non deve essere inferiore all'età minima stabilita dalla Convenzione n. 138 dell'ILO".
Lo standard SA8000 di Social Accountability International è uno standard internazionale volto a certificare alcuni aspetti della gestione aziendale attinenti la responsabilità sociale d'impresa e, in particolare, il rispetto dei diritti umani e dei diritti dei lavoratori, la tutela contro lo sfruttamento dei minori e le garanzie di sicurezza e salubrità sul posto di lavoro, come identificati dalle Convenzioni fondamentali dell'ILO. Enel non è certificata SA8000. Tale standard è prevalentemente utilizzato da società di medio/piccole dimensioni. Come ribadito nel Codice Etico, nel Global Compliance Program e nella Policy sui Diritti Umani, Enel opera in coerenza con le Convenzioni fondamentali dell'ILO cui si riferisce lo standard SA8000, e tutte le procedure, regole interne e clausole contrattuali utilizzate da Enel sono conformi a tali Convenzioni.
Non vi sono informazioni disponibili alla data dell'Assemblea. L'indebitamento finanziario netto del Gruppo al 31 marzo 2023 è pari a 58.901 milioni di euro, come si evince dal comunicato stampa del 3 maggio 2023 che illustra i risultati al 31 marzo 2023, pubblicato anche nel sito www.enel.com.
A partire dalla quotazione delle azioni Enel (novembre 1999), la Società non ha mai ricevuto provvedimenti di carattere sanzionatorio né da parte della Consob, né di Borsa Italiana, ne di altre autorità di vigilanza dei mercati finanziari esteri in cui le proprie azioni sono state quotate.


Voner dell'osoro i 17 mille società, il cui dettaglio è riportato in allegato al Bilancio consolidato. Nel corso del primo trimestre 2023 non si sono registrate variazioni al perimetro di consolidamento, ad eccezione della cessione, in Argentina, della società Enel Generacion Costanera S.A.
hella nota n. 29 del Bilancio consolidato del Gruppo Enel al 31 dicembre 2022 sono riportati i dettagli dei titoli e riolla nota ni 20 dei marciovanti detenute nelle società i cui titoli azionari possono essere quotati in mercati dollo partosipazioni non Morazioni e o minusvalenze su titoli quotati in Borsa a contre conomico bersolo l'ogolamentali. Norte ne nerazione di tali titoli è integralmente rilevata in una apposita riserva di nn viune i oven ("other comprehensive income"), in base ai principi contabili internazionali adottati dal Gruppo e alla scelta contabile adottata dalla Società.
DAL 1 REZZO DI DONO I e intervallo temporale:
Numero di azioni acquistate: 2.700.000;
Prezzo medio ponderato di acquisto: 5,1951 euro;
Totale controvalore: circa 14.000.000 euro;
Data primo giorno di acquisto: 17/06/2022;
Data ultimo giorno di acquisto: 20/07/2022.
Doltre Enel ha reso note al mercato le operazioni di acquisto effettuate mediante comunicati stampa settimanali, monte Linerna reso noto anno anno a sito internet aziendale (www.enel.com) nonché presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato "eMarket Storage".

POSSESSO, DEI RAPPRESENTANTI CON LA SPECIFICA DEL TIPO DI PROCURA O DELEGA. Le informazioni richieste saranno riportate nel verbale assembleare, che verrà messo a disposizione del pubblico (anche) sul sito internet aziendale (www.enel.com) entro trenta giorni dalla data dell'Assemblea.
La lista contenente i nominativi dei giornalisti ad assistere all'odierna Assemblea è riportata in allegato. Si segnala che non sussistono attività di consulenza in essere tra i giornalisti e società del Gruppo Enel.
Gli investimenti pubblicitari sono gestifi dalle competenti strutture aziendali con il supporto di un centro media esterno qualificato e certificato, selezionato a seguito di una procedura di gara internazionale. Al fine di oftimizzare gli investimenti sui media, in relazione al contesto e in base ai diversi target e obiettivi delle campagne, si pianifica un media mix ottimale che, pur nel rispetto dei target prefissati, nel complesso rispetta gli equilibri tra tutti i principali editori,
Non sono stati effettuali versamenti a giornali o testate giornalistiche e internet per studi e consulenze.
| CLASSE CLASSE C | . DAI - - - - | Al Nº. Azionisti ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ | ||
|---|---|---|---|---|
| ਹੈਰ | 16.817 | 718.254 | ||
| 1 | 100 | વેવેત | 329 033 | 151.054.092 |
| 1.000 | ਰ ਰੇਹਰੀ | 275.866 | 738.831.159 | |
| 10.0001 | સુરે વેવેલી | 20 917 | 668.601 377 | |
| 100.000 | ਰੇਰੇ ਰੋਰੋਰ | 2.627 | 186.994 873 | |
| ದ | 1.000.000 0.999.999.999.999 | 797 | 7.597 350.007 | |
| Totale (1) | 655.987 | 9.943.549.762 |
(1) Non sono allo stato pervenute segnalazioni per n. 223.130.068 azioni

Non ci sono stati rapporti di consulenza tra società del Gruppo Enel e i membri del Collegio Sindacale di Enel. Per quanto riguarda i rapporti tra le società del Gruppo Enel e la società di revisione o entità del relativo network, si rinvia alla tabella riepilogativa dei compensi riconosciuti alla società di revisione (e alle entità del relativo network) a fronte di prestazione di servizi, redatta ai sensi dell'art. 149-duodecies del "Regolamento Emittenti CONSOB" e riportata nella nota di commento n. 43 del Bilancio di Enel S.p.A. al 31 dicembre 2022.
Per quanto riguarda il tema dei finanziamenti erogati nel corso del 2022 dalla Società a:
Riguardo a eventuali meccanismi di "retrocessione" da parte dei fornitori, si precisa innanzitutto che essi attengono a strumenti definiti contrattualmente e che in ogni caso la refrocessione non avviene nei confronti dell'ufficio acquisti, bensì delle società utilizzatrici dei servizi erogati. Si precisa inoltre che tali meccanismi di "retrocessione" tengono conto degli ordini complessivi ricevuti e fatturati nell'anno e gli unici meccanismi che trovano concreta applicazione sono quelli relativi all'acquisto di carburante, al noleggio a lungo termine di mezzi operativi (nei casi di percorrenze inferiori al chilometraggio concordato si procede difatti al riconoscimento di un rimborso), nonché all'acquisto di spazi pubblicitari (con la precisazione che non trattasi di retrocessione di somme di denaro, ma di fornitura di spazi pubblicitari supplementari).
La risposta è negativa.
La risposta è negativa. Tutti i pagamenti ricevuti dalle società del Gruppo Enel sono tracciati altraverso strumenti informatici.
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Nessun Amministratore o Dirigente con responsabilità strategiche di Enel risulta possedere quote di partecipazione o interessenze in società fornitrici di Enel.
In linea con quanto previsto dall'art. 1, commi 125 e 126, della Legge 4 agosto 2017, n. 124 e successive modificazioni, nella Relazione Finanziaria Annuale Consolidata 2022 sono indicate le informazioni in merito alle erogazioni ricevute da enti e amministrazioni pubbliche italiane, nonché le erogazioni concesse a imprese, persone ed enti pubblici e privati da Enel e dalle società da essa controllate che risultano consolidate integralmente (vedi nota n. 55 della Relazione Finanziaria Annuale Consolidata 2022). L'informativa include le nnogramoni di importo superiore a 10.000 euro e il criterio di rilevazione utilizzato è quello cosiddetto di "cassa"; l'importo complessivo di tali erogazioni è stato pari per il 2022 a 21,12 milioni di euro. La gestione di tali erogazioni è normata da procedure interne in linea con il Codice Etico aziendale, il Piano di Tolleranza Zero erogazione e la Policy sui Diritti Umani, nell'ottica della più ampia trasparenza e prevenzione dei rischi di impresa. Enel Cuore Onlus e la Fondazione Centro Studi Enel rappresentano, nel rispetto dei rispettivi scopi e finalità istituzionali, i principali veicoli ai quali il Gruppo demanda la gestione delle erogazioni liberali a sostegno di iniziative che afferiscono agli ambiti di intervento delle stesse. Anche nel corso del 2022 Enel ha espresso in maniera trasparente il proprio impegno nella solidarietà sociale e nel sostegno alle comunità, non solo per filantropia ma in un'ottica più ampia di valorizzazione del ruolo sociale d'impresa cui la Società si ispira. I contributi più rilevanti hanno riguardato i temi dell'istruzione, della musica e della cultura, in particolare quelle promosse da Enel Cuore e dalla Fondazione Centro Studi Enel. Inoltre, nell'ottica della strategia open innovability, con la quale si è aperta al contributo strutturato di tutti gli stakeholder, Enel ha individuato una forma di collaborazione innovativa, attraverso accordi di partnership, unendo le diverse competenze tra stakeholder, al fine di accelerare e massimizzare l'impatto del settore privato nel raggiungimento dell'Agenda 2030 e l'avanzamento degli SDGs nei diversi contesti geografici, economici e socio-politici, in piena linea con la definizione e i target dell'SDG 17 (Partnership per gli obiettivi) dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite, considerato abilitante per tutti gli altri SDGs e capace di raggiungimento degli stessi.
La Società non ha nominato alcun giudice come consulente e non vi sono giudici nei collegi arbitrali dei procedimenti in cui sono coinvolte le società del Gruppo Enel.
Per i giudizi che coinvolgono Enel S.p.A., Enel Energia S.p.A. ("EE") e Servizio Elettrico Nazionale S.p.A. ("SEN") e per il giudizio relativo agli incentivi ambientali in Spagna, si rinvia a quanto descritto nelle note di commento al bilancio di esercizio di Enel S.p.A. al 31 dicembre 2022 (pagg. 160 e 161) e al Bilancio consolidato del Gruppo Enel al 31 dicembre 2022 (pagg. da 459 a 463). Inoltre, nel 2022, risultano in corso in Italia i seguenti giudizi: (i)) i giudizi promossi distintamente da EE e SEN avverso la sanzione inflitta alle società il 13 giugno 2016 dall'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ("AGCM"), nell'ambito del procedimento n. PS9883 in materia di fatturazione. In questi giudizi, a seguito di sentenza parzialmente favorevole del 18 novembre 2022 che ha ridotto l'importo della sanzione, l'AGCM ha proposto al Consiglio di Stato mentre EE e SEN hanno presentato appello incidentale. Si precisa che la sanzione originaria è stata pagata e, successivamente,

si è proceduto a richiedere la restituzione di quanto pagato in eccedenza rispetto all'importo della sanzione ridimensionato dal TAR; (ii) il giudizio promosso da EE avverso la sanzione irrogata dall'AGCM il 17 novembre 2022, nell'ambito del procedimento n. PS12096, in materia di controllo della refe di vendita, attualmente pendente dinanzi al TAR Lazio; e (iii) l'appello presentato da EE avverso la senienza del TAR Lazio del 24 settembre 2020 - che aveva confermato la sanzione irrogata dall'AGCM a valle del procedimento n. PS9769, in materia di attivazioni non richieste di forniture - ancora pendente dinanzi al Consiglio di Stato. Per quanto riguarda la Spagna, si rinvia, invece, all'"Informe Financiero Anual Documentación Legal 2022 Endesa, S.A. y Sociedades Dependientes" per la descrizione dei tre contenziosi pendenti nei confronti, rispettivamente, di Energia XXI Comercializadora de Referencia S.L.U., di Enel Green Power España, S.L.U. (EGPE) e di Endesa Generación, S.A.U (pagg. 463 e 464).
In data 10 gennaio 2022, Enel Finance International N.V. ("EFI") ha lanciato un prestito obbligazionario Sustainability-Linked denominato in euro e destinato a investitori istituzionali, per un ammontare complessivo pari a 2,75 miliardi di euro e suddiviso in 3 franche, rispettivamente a 4, 9 e 13 anni, legato al raggiungimento dell'obiettivo di sostenibilità di Enel relativo alla riduzione di emissioni dirette di gas serra (Scope 1), contribuendo all'obiettivo di sviluppo sostenibile 13 delle Nazioni Unite (Lotta contro il cambiamento climatico) e in linea con il Sustainability-Linked Financing Framework del Gruppo. Per l'emissione EFI si è avvalsa di un sindacato di banche nell'ambito del quale hanno agito, in qualità di joint bookrunners, Banca Akros, Barclays, BBVA, BNP Paribas, CaixaBank, Citi, Goldman Sachs, HSBC, IMI-Intesa Sanpaolo, ING, J.P. Morgan, Mediobanca, Natixis, Santander e UniCredit. Il prestito obbligazionario è stato quotato, al momento dell'emissione, sul mercato regolamentato Euronext di Dublino.
In data 4 aprile 2022, EFI ha lanciato un prestito obbligazionario Sustainability-Linked denominato in sterline e destinato a investitori istituzionali, per un ammontare complessivo pari a 0,75 miliardi di sterline. L'emissione è stata strutturata in una singola tranche a 7 anni e legata al raggiungimento dell'obiettivo di sostenibilità di Enel relativo alla riduzione di emissioni dirette di gas serra (Scope 1), contribuendo all'obiettivo di sviluppo sostenibile 13 delle Nazioni Unite (Lotta contro il cambiamento climatico) e in linea con il Sustainability-Linked Financing Framework del Gruppo. Per l'emissione EFI si è avvalsa di banche nell'ambito del quale hanno agito, in qualità di joint bookrunners, BNP Paribas, Crédit Agricole CIB, Goldman Sachs, HSBC, J.P. Morgan, Santander, Société Générale, SMBC Nikko e UniCredit. Il prestito obbligazionario è stato quotato, al momento dell'emissione, sul mercato regolamentato Euronext di Dublino.
In data 8 giugno 2022, EFI ha emesso un prestito obbligazionario Sustainability-Linked denominato in dollari destinato a investitori istituzionali, per un ammontare complessivo pari a 3,5 miliardi di dollari statunitensi, suddiviso in quattro tranche, rispettivamente a 3, 5, 10 e 30 anni, legato al raggiungimento dell'obiettivo di sostenibilità di Enel relativo alla riduzione di emissioni dirette di gas serra (Scope 1), contribuendo all'obiettivo di sviluppo sostenibile 13 delle Nazioni Unite (Lotta contro il cambiamento climatico) e in linea con il Sustainability-Linked Financing Framework del Gruppo. Per l'emissione, EFI si è avvalsa di un sindacato di banche nell'ambito del quale hanno agito, in qualità di joint bookrunners, Barclays, BBVA, BNP Paribas, Bank

of America, Citigroup, Crédit Agricole, Crédit Suisse, Deutsche Bank, Goldman Sachs, HSBC, J.P. Morgan, Morgan Stanley, Santander e Société Générale.
mengen e sumoj) = 2022, EFI ha lanciato un prestito obbligazionario Sustainability-Linked denominato in euro e destinato a investitori istituzionali, per un ammontare complessivo pari a 1 millardo di euro. L'emissione è stata strutturata in una singola tranche a 6 anni e legata al raggiungimento dell'obiettivo di sostenibilità di Enel relativo alla riduzione di emissioni dirette di gas serra (Scope 1), contribuendo all'obiettivo di sviluppo sostenibile 13 delle Nazioni Unite (Lotta contro il cambiamento climatico) e in linea con il Sustainability-Linked Financing Framework del Gruppo. Per l'emissione EFI si è avvalsa di banche nell'ambito del quale hanno agito, in qualità di joint bookrunners, BNP Paribas, BPER, Commerzbank, Goldman Sachs, IMI - Intesa Sanpaolo, J.P. Morgan, Mediobanca, Morgan Stanley e Unicredit. Il prestito obbligazionario è stato quotato, al momento dell'emissione, sul mercato regolamentato Euronext di Dublino.
In data 6 ottobre 2022, EFI ed Enel Finance America LLC ("EFA"), hanno emesso un prestito obbligazionario Sustainability-Linked denominato in dollari statunitensi e destinato a investitori istituzionali, per un ammontare complessivo pari a 4 miliardi di dollari statunitensi, suddiviso in quattro tranche, rispettivamente a 3, 10 e 30 anni per EFI e 5 anni per EFA. Il prestito obbligazionario è legato al raggiungimento dell'obiettivo di sostenibilità di Enel relativo alla riduzione di emissioni dirette di gas serra (Scope 1), contribuendo all'obiettivo di sviluppo sostenibile 13 delle Nazioni Unite (Lotta contro il cambiamento climatico) e in linea con il Sustainability-Linked Financing Framework del Gruppo. Per l'emissione, EFI ed EFA si sono avvalse di un sindacato di banche nell'ambito del quale hanno agito, in qualità di joint bookrunners, Barclays, BBVA, BNP Paribas, Bank of America, Crédit Agricole CIB, Citigroup, Goldman Sachs, HSBC, IMI - Intesa Sanpaolo, J.P. Morgan, Mizuho, Morgan Stanley, MUFG, Santander, Société Générale, SMBC Nikko, UniCredit e Wells Fargo.
Il costo del venduto non è un indicatore adottato dal Gruppo per valutare le performance del business elettrico.
Con riferimento all'acquisizione e cessione di partecipazioni significalive, si rinvia a quanto riportato nella nota n. 8 del Bilancio consolidato 2022.
Le spese per il ripristino della qualità dell'ambiente e per la tutela delle specie e degli habitat sono ammontate nel 2022 a circa 28 milioni di euro e hanno riguardato principalmente la protezione e il risanamento del suolo e delle acque (per attività come la prevenzione delle infiltrazioni di sostanze inquinanti, la decontaminazione del suolo e dei corpi idrici, la protezione del suolo dall'erosione e da altre forme di degrado fisico, il monitoraggio e i controlli), nonché progetti di ripristino ecologico e riforestazione.

(cfr. Tabella 1), essi riguardano i "fringe benefits" (autoveicolo assegnato a uso promiscuo, polizze assicurative, contributi per sistemi previdenziali e sanitari integrativi), che vengono valorizzati sulla base della loro imponibilità fiscale;
con riferimento a bonus e incentivi, come specificamente indicato nella Seconda sezione della Relazione sulla politica in materia di remunerazione per il 2023 e sui compensi corrisposti nel 2022 (cfr. Tabelle 1, 2 e 3), essi riguardano la remunerazione variabile - di breve e di lungo termine - che è erogata a seconda del livello di raggiungimento degli obiettivi di performance prefissati.
Per ulteriori informazioni sulla remunerazione variabile di breve e di lungo termine, si rinvia alla Relazione sulla politica in materia di remunerazione per il 2023 e sui compensi corrisposti nel 2022 e, in particolare, al paragrafo "Sintesi delle principali caratteristiche della politica per la remunerazione di Enel", nonché ai paragrafi "Amministratore Delegato/Direttore Generale" e "Dirigenti con responsabilità strategiche".
Gli aumenti differiscono a seconda del Paese considerato per via delle diverse dinamiche che caratterizzano i mercati del lavoro, gli andamenti inflattivi e la situazione economica complessiva dei Paesi in cui è presente il Gruppo. Gli aumenti meritocratici medi per i manager del Gruppo variano tra il 2% e il 20% circa a seconda dei Paesi. Gli aumenti meritocratici medi registrati per gli impiegali e operai del Gruppo variano tra il 2% e il 22% circa a seconda dei Paesi, escludendo gli aumenti derivanti dalla contrattazione collettiva e prodotti dal recupero del potere di acquito dell'elevata situazione inflattiva di alcuni Paesi (i.e. Argentina).
Il rapporto tra costo medio dirigenti/altri dipendenti è pari a circa 3,3.
d. vorrei conoscere NUMERO DEI DIPENDENTI SUDDIVISI PER CATEGORIA, CI SONO STATE CAUSE PER MOBBING, PER ISTIGAZIONE AL SUICIDIO, INCIDENTI SUL LAVORO e con quali esiti ? PERSONALMENTE NON POSSO ACCETTARE IL DOGMA DELLA RIDUZIONE ASSOLUTA DEL PERSONALE
La consistenza puntuale al 31 dicembre 2022 è pari, a livello di Gruppo, a 65.124 dipendenti, così suddivisa:
In Italia, al netto di dipendenti di branch e uffici di rappresentanza di società italiane, la consistenza è pari a 31.642 dipendenti, così suddivisa:
Non vi sono state cause per mobbing, né per istigazione al suicidio, né per incidenti sul lavoro. Enel adotta le pratiche considerate benchmark di settore per la prevenzione dei rischi sul lavoro e per la sicurezza dei lavoratori, che rappresentano una priorità assoluta per il Gruppo, come confermato anche in occasione dell'emergenza sanitaria connessa al Covid 19.
e. Quanti sono stati i dipendenti in mobilità pre pensionamento e con quale età media

La Società non ha mai fatto ricorso al collocamento in mobilità ex Legge 23 luglio 1991, n. 223.
n 2022 è stato caratterizzato da un forte fenomeno inflattivo che ha inciso sulla base costi del Gruppo per circa n 2022 o stato annonezzo di tale effetto e delle variazioni dei cambi valutari, il Gruppo Enel ha conseguito nel / 00 milioni di Guro Al netto e con un contributo particolarmente significativo in Italia (circa 440 milloni di euro) e America Latina (circa 110 milioni di euro). Dal punto di vista delle filiere di business, il maggior milioni di Grid) e K.K.Tel Grids per circa 200 milioni di euro, da Enel Green Power per circa 170 milioni di euro e da Enel X Global Retail per circa 170 milioni di euro.
Non esistono società che ricadono nella fattispecie indicata.
Il Gruppo Enel gestisce un portafoglio di contratti di approvvigionamento gas che copre i consumi di generazione il Grappo Enol gottoo an portaregito in Europa e America Latina, nonché le vendite di NG sui mercati e rotar nel pintsipali neroa. acquistati attraverso (i) contratti di approvvigionamento di lungo termine (LNG e via gasdotti) con primari produttori internazionali (tra cui Algeria, Stati Uniti e Qatar), (ii) contratti di via gasdolli oon printan procatti di breve durata (o spot) sui mercati più liquidi. Le condizioni economiche dei contratti, coperte da strettissime clausole di confidenzialità, sono basate su prezzi variabili e indicizzati alle commodity energetiche e sono normalmente differenziate in relazione ai mercati su cui il gas è indiolezan allo ochinizati, etternitura. In tale ottica, ferma restando la confidenzialità dei dati, non è significativo parlare di un prezzo medio di approvvigionamento.
Nel 2022 non sono stati stipulati contratti di consulenza con il Dott. Braggiotti, qualora si intendesse riferirsi a Gerardo Braggiotti, o società a quest'ultimo facenti capo, né con il nominativo "Roland Berger".
Ochardo Braggioti, o contralti di consulenza con lo studio Trevisan & Associati per un valore complessivo di circa 10.000 euro.
oompiooovo urba 10108 "Erede", qualora si intendesse riferirsi a uno dei fondatori dello studio legale r el quanto ngata e a nembrazioni professionali affidati a fale studio nel 2022 non hanno coinvolto l'Avv. Erede.
Con specifico riferimento all'Assemblea degli azionisti di Enel del 10 maggio 2023 il costo complessivo risulta oori opoonios menniente an reservante a 33.000 euro per l'organizzazione generale (assistenza notaio, supporto parra circa vizio titoli, servizio di "rappresentante unico" da parte di Computershare S.p.A., allestimenti tecnici,


personale di staff, stampe, ecc.) e 28.000 euro per gli avvisi relativi alla convocazione dell'Assemblea stessa, al pagamento del dividendo e alla messa a disposizione dei verbale assembleare.
Con riferimento alle società italiane del Gruppo Enel, il costo di competenza dell'esercizio 2022 relativo all'imposta di bollo è pari a circa 2,2 milioni di euro.
All'Ing. Starace, per il rapporto dirigenziale, è stata assegnata un'autovettura a uso promiscuo, acquisita dall'azienda in regime di noleggio a lungo termine. Sulla base del valore assoggettato previdenzialmente e fiscalmente, come previsto dalle tabelle ACI, il controvalore del benefit fissato per l'anno 2022 è pari a 4.067 neva. Al Presidente, in analogia al trattamento previsto per i dirigenti della Società, è stata assegnata un'autovettura a uso promiscuo, acquisita dall'azienda in regime di noleggio a lungo termine. Il controvalore del benefit per l'anno 2022, determinato sulla base del diverso criterio di valorizzazione dello stesso, di cui all'art. 9 del T.U.I.R., è pari a 27.324 euro.
Al fine di tenere conto di eventuali posizioni creditorie, la cui recuperabilità presenta un certo profilo di rischio, il Gruppo Enel ha stanziato, nei vari esercizi, un fondo perdite attese per crediti che, al 31 dicembre 2022 ammonta a 3.783 milioni di euro (per approfondimenti si rinvia alla nota n. 34 "Crediti commerciali" al Ellancio consolidato 2022). Per un'analisi del rischio di credito del Gruppo, si rinvia invece a quanto contenuto nella nota n. 49 "Risk management" e in particolare al paragrafo "Credito e Controparte" del medesimo Bilancio nonsolidato, all'interno del quale è riportata un'analisi dei crediti commerciali e del relativo fondo perdite attese, su base individuale e collettiva, in base alla rispettiva scadenza.
Nel Gruppo Enel è vigente un sistema di relazioni industriali nel quale è particolarmente valorizzata la Nor Crazioni e attraverso cui le parti (azienda e sindacati) perseguono obbiettivi di reciproco interesse, operando all'interno di specifici organismi paritetici.
Si tratta, con riferimento all'Italia, di otto comitati costituiti su argomenti che spaziano dalla sicurezza sul lavoro, alla formazione, al welfare aziendale, alla corporate social responsability, alle pari opportunità, alla sarrarero, alla termazione, agli scenari economici e mercato dell'energia. Il numero di componenti effettivi di ciascun comitato italiano è parì a sei per la parte aziendale e sei per la parte sindacale, per un totale di quarantotto componenti per parte.
Inoltre, al fine di consolidare la cultura della sicurezza e promuovere l'adozione di comportamenti coerenti con i principi che ispirano le politiche aziendali, sono stati istituiti anche negli altri principali Paesi di presenza dei

comitati congiunti, dedicati al monitoraggio delle tematiche e dei progetti alla salute e alla sicurezza dei lavoratori a livello nazionale e di linea di business.
Con l'accordo del 22 maggio 2012, che regolamenta la materia per l'Italia, è stato previsto un contributo annuo di 600.000 euro in favore delle organizzazioni sindacali chiamate a far parte dei suddetti organismi, al fine di tener conto degli oneri connessi alla gestione di tale complesso sistema (compresa ogni forma di rimborso per la partecipazione agli organismi), nonché per studi, analisi e ricerche affidate ai predetti comitati. Infine, nel 2013, con l'accordo globale Enel (Global Framework Agreement), è stata istiluita un'analoga commissione bilaterale a livello di Gruppo che ha definito una "raccomandazione congiunta" sugli standard di salute e sicurezza applicabili in tutti i Paesi Enel.
Le cessioni dei crediti effettuate nel 2022 hanno avuto in media un costo pari a circa lo 0,57% del valore nominale dell'importo ceduto.
Il suddetto costo è così composto:
l debiti per contributi assistenziali (INPS, INAL, ecc.) relativi alle società italiane del Gruppo Enel ammontano al 31 dicembre 2022 a circa 183 milioni di euro, mentre i debiti verso l'Amministrazione finanziaria, anch'essi riferiti alle società italiane, sono pari a circa 60 milioni di euro. Tali debiti sono già compensati dai crediti verso la stessa Amministrazione finanziaria, pari a circa 794 milioni di euro. A tale riguardo, si fa presente che l'esistenza di debiti previdenziali e circostanza fisiologica in ragione del lasso temporale intercorrente tra la fase di rilevazione dei debiti e il momento in relativo pagamento che, di norma, sulla base delle scadenze fissate per legge, viene effettuato nei mesi successivi (ad esempio, le ritenute previdenziali e fiscali del mese di dicembre devono essere versate entro il giorno 16 del successivo mese di gennaio).
Enel aderisce al regime del consolidato fiscale nazionale disciplinato dagli articoli 117 e seguenti del Testo Unico delle imposte sui redditi, che consente di determinare un'unica base imponibile ai fini IRES (imposta sul reddito delle società). Il reddito imponibile del consolidato per l'anno 2022 (stimato) ammonta a circa 1,71 miliardi di euro. A tale reddito è applicata l'aliquota nominale IRES pari al 24%. L'onere IRES ammonta a circa 410 milioni di euro, a titolo di imposte correnti. L'IRAP (imposta regionale sulle attività produttive) è autonomamente determinata e liquidata dalle società italiane del Gruppo.
ll Gruppo Enel non utilizza per l'analisi delle performance l'indicatore "margine di contribuzione".

Laddove per "fonti alternative di energia" si intendano le energie rinnovabili, si rinvia a quanto contenuto nella Relazione sulla Gestione nel paragrafo "Risultati per settore primario (linea di business) e secondario (area geografica)", più precisamente nel sottoparagrafo "Enel Green Power" e nella nota n. 10 della Nota integrativa del Bilancio consolidato di Gruppo.
In particolare, i "ricavi" ammontano a 9.167 milioni di euro, mentre i costi, comprensivi degli "ammortamenti e impairment" e dei "risultati netti da contratti su commodity", ammontano a 7.197 milioni di euro; conseguentemente, il risultato operativo è pari a 1.970 milioni di euro. Gli investimenti per l'anno 2022 ammontano a 6.386 milioni di euro.
I risultati attesi per le energie rinnovabili nei prossimi anni sono solidi e vanno sempre valutati in un'ottica di strategia integrata del Gruppo Enel nei Paesi core, come rappresentato nella presentazione ai mercati del Piano Strategico 2023-2025 nel mese di novembre 2022.
Come desumibile dalla Relazione Finanziaria Annuale Consolidata 2022 (cf. il paragrafo "Risultati economici per settore primario (linea di business) e secondario (area geografica)" i ricavi riconducibili al settore di business di Enel X ammontano per l'esercizio 2022 a circa 2.209 milioni di euro. I ricavi derivanti da campagne di vendita e installazione di "green products" sono pari a circa 177 milioni di euro.


da Enel X ha una grande rilevanza sociale ed ambientale e dovrebbe costituire un vanto per questo gruppo, anche in termini di accuntability ambientale e sociale, in chiave di solidarietà e sviluppo sostenibile, a cui tende la produzione diffusa e massificata di energia da fonti rinnovabili, tramite microimpianti dei privati, anche alla luce dell'incremento del costo energetico e dalle difficoltà di approvvigionamenti di materie prime ed energetiche, soprattutto da gas naturale, derivanti dalla Guerra in Ukraina, ancora tristemente in corso.
Si fornisce di seguito un'unica risposta alle domande e considerazioni sopra contrassegnate dai numeri 3 e 4. E-distribuzione gestisce, in regime di concessione ministeriale, il servizio di distribuzione e misura di energia elettrica in circa l'85% del territorio nazionale, in coerenza con il quadro normativo e regolatorio vigente.
Ai sensi del citato quadro e in particolare del Testo Integrato Unbundling Contabile (TIUC) e del Testo Integrato Unbundling Funzionale (TIUF), e-distribuzione assolve agli obblighi di separazione funzionale, contabile e amministrativa rispetto alle altre società del Gruppo verticalmente integrato a cui appartiene:
Lo scenario economico e sociale attuale ha inoltre ulteriormente accelerato la transizione verso un modello di produzione di energia elettrica decentralizzato, con una crescita significativa delle richieste di connessione da fonte rinnovabile.
ll processo di connessione alla rete di un impianto di produzione è regolato e normato dal "Testo integrato per le connessioni attive" (TICA- Delibera n° 99/08 e successive modifiche e integrazioni) emesso dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente ("ARERA"). Tale delibera disciplina le attività e le tempistiche relative all'iter di connessione e ne assegna le responsabilità, prevedendo inoltre l'erogazione di indennizzi in caso di ritardi imputabili ai diversi attori principali di tale processo di connessione di un impianto di produzione sono infatti molteplici: il distributore, il produttore (cliente finale), uno studio professionale, le amministrazioni ed enti pubblici, il gestore della rete nazionale di trasmissione in alta e altissima tensione (Terna) e il Gestore dei Servizi Energetici ("GSE"),
In questo contesto, e-distribuzione lavora al miglioramento delle interazioni e dei dialoghi con tutti i prosumers e i produttori operanti sul mercato, nonché con i principali stakeholders e le associazioni di categoria, nel rispetto della richiamata regolazione. Nell'ambito di tale interazione e in coerenza con l'impulso alla digitalizzazione dei servizi promosso dall'ARERA, e-distribuzione ha messo a disposizione dei clienti e dei professionisti un portale dedicato per la gestione dell'intero processo di connessione, nonché delle linee guida e dei tutorial per una efficace e trasparente gestione dell'iter. Insieme alle competenze e alla professionalità di tutto il personale, la società, consapevole del ruolo rivestito, continua ad accompagnare la transizione energetica del sistema Paese

Potete aggiornarci in merito alla due diligence da Voi svolta in relazione alle vostre prassi lavorative? 1.1 -Nel vostro bilancio di sostenibilità 2022, avete rilevato una percezione di "basso rischio" su questo punto e individuato numerose aree di miglioramento minori.
Il processo di due diligence sulle prassi lavorative fa parte di un'attività più ampia di due diligence sul sistema li gestione Enel dei diritti umani. Come richiesto dai Principi Guida su Imprese e Diritti Umani delle Nazioni Unite e dalla Guida dell'OCSE sul dovere di diligenza per la condotta d'impresa responsabile, tale processo ha come obiettivo quello di identificare eventuali azioni di miglioramento per rafforzare l'integrazione degli impegni sanciti dalla Policy sul Diritti Umani nelle procedure operative Enel. Le azioni corrispondenti alle aree di miglioramento delle prassi lavorative individuate durante il ciclo di due diligence 2020-2022 appena concluso, riportate nella tabella a pag. 359 del Bilancio di Sostenibilità 2022, sono state tutte portate a termine.
nportato nella labella a pegli stakeholder, il Bilancio di Sostenibilità 2022 riporta qualtro violazioni accertate relative a episodi di molestie, riconducibili a comportamenti di singoli dipendenti. Sono stati violtati nei confronti dei responsabili provvedimenti disciplinari commisurati all'entità della condotta riscontrata.
1.2 Potete fornire una breve descrizione dei rilievi? Vorremmo capire in che modo li classificate. Avete un elenco delle "classificazioni"? Per esempio, nel 2022 sono state segnalate 11 violazioni o sospette violazioni del sistema etico aziendale riguardanti le prassi lavorative Enel; di queste, solo 4 sono state registrate come effettive violazioni?
La categoria "Pratiche di lavoro" - riportata nel Bilancio di Sostenibilità di Gruppo - accoglie le violazioni riconducibili ai seguenti principi sanciti dalla Policy sui Diritti Umani di Gruppo: (i) rifiuto del lavoro forzato o obbligatorio e del lavoro minorile; (ii) libertà di associazione collettiva; (iii) rispetto per le obalgatorio e La Farero Minone) («) («) salute, sicurezza e benessere e (v) condizioni di lavoro giuste e favorevoli. Nel 2022 sono state accertate undici violazioni, classificate nella categoria "Pratiche di lavoro". In particolare, le violazioni hanno riguardato: (i) molestie, da parte di singoli dipendenti, di natura sessuale e/o a carattere discriminatorio (qualtro violazioni); (ii) condotte inappropriate non coerenti con i valori del Gruppo, da parte di dipendenti, con impatto sul clima aziendale (quattro violazioni); (iii) comportamenti elo fornitori non in linea con le politiche in materia di salute e sicurezza (tre violazioni).
Per tutte le violazioni sono stati adottati provvedimenti disciplinari o sanzioni nei confronti dei soggetti responsabili.
Per poter essere iscritti all'Albo Fornitori Enel, i vostri potenziali fornitori vengono sottoposti a un 2.1 apposito procedimento di qualifica (che si basa sulla valutazione del rendimento dei fornitori in termini di salute e sicurezza, ambiente, reputazione e diritti umani).
I processi e i presidi per la qualificazione dei fornitori all'Albo Fornitori adottati dal Gruppo Enel, in via di autoregolamentazione e in conformità alla normativa applicabile, tendono a instaurare rapporti di fiducia con i fornitori e, oltre alla competitività economica, tengono conto anche delle migliori pratiche in ambiti essenziali quali le condizioni di salute e sicurezza sul lavoro e la responsabilità ambientale, assicurando la massima concorrenza e pari opportunità di accesso all'Albo Fornitori a tutti gli operatori che siano in possesso di adeguati

requisiti legali, reputazionali, tecnici, economico-finanziari e di sostenibilità. Enel monitora e valuta le prestazioni oggetto di ciascun contratto attraverso un processo di gestione delle prestazioni dei fornitori dedicato ("Supplier Performance Management"), con particolare attenzione agli aspetti relativi a: (i) qualità delle attività, (ii) rispetto del programma, (iii) rispetto delle norme in materia di salute, sicurezza e ambiente, (iv) rispetto dei diritti umani, e (v) collaborazione e soluzioni innovative proposte durante l'esecuzione del contratto. Sulla base della suddetta valutazione, Enel assegna un punteggio a ciascun fornitore che, se positivo, consente di accedere a iniziative finalizzate all'incentivazione del comportamento virtuoso, previste dal Gruppo Enel e disciplinate da un apposito Regolamento di azioni di incentivazione del Supplier Performance Management.
Non è possibile pubblicare l'albo dei fornitori con le indicazioni dei dati richiesti, posto che gli stessi rappresentano un valore aziendale e costituiscono informazioni riservate, non suscettibili di divulgazione e di utilizzazione al di fuori del Gruppo Enel, salva espressa richiesta motivata nel rispetto della normativa applicabile.
Il Gruppo opera in più di 47 Paesi nei diversi continenti. I fornitori più importanti del Gruppo impiegano materie prime quali bauxite, rame, ferro, quarzite e litio, che reperiscono nei principali Paesi estratiori (Australia, Brasile, Canada, Cile, Cina, Germania, Guinea, India, Perù e Stati Uniti).
Altre iniziative sul reshoring delle forniture di celle e moduli fotovoltaici, in particolare negli Stati Uniti, sono attualmente in avanzata fase di definizione.
Il numero di interruzioni di energia elettrica è esiguo in alcuni mesi, ed elevato in altri (generalmente,


Endesa può garantire che la rete di distribuzione sia adeguatamente dimensionata per soddisfare i consumi dei clienti collegati. Nel rispetto degli obblighi previsti dalla normativa, sono regolarmente esegulii i necessari interventi di manutenzione e conservazione, nonché riparati gli eventuali guasti. Lo sviluppo della rete elettrica è da tempo un pilastro fondamentale della strategia di Endesa. Parallelamente all'accelerazione del tasso di implementazione delle energie rinnovabili a livello nazionale e al maggior grado di elettrificazione della domanda, Endesa ha intrapreso negli ultimi anni un profondo rimodellamento delle infrastrutture di distribuzione per continuare a migliorare la qualità, il servizio e l'efficienza della rete, attraverso investimenti nelle smart grid e nell'eccellenza operativa. Sono stati intensificati gli investimenti per rafforzare la rete e porre rimedio alle conseguenze delle frodi nelle infrastrutture elettriche, anche attraverso l'applicazione delle più recenti tecnologie.
In occasione della presentazione del Piano strategico di Endesa, è stato annunciato un investimento di 2.600 milloni di euro nel periodo 2023-2025. Di tale importo, il 24% sarà destinato al rafforzamento della qualità e della resilienza, con l'obiettivo di ridurre sia le perdite che i tempi di interruzione della fornitura del servizio. In alcune occasioni, considerato che parte della rete è esposta non solo alle condizioni meteorologiche ma anche alle azioni di terzi su di essa, si verificano interruzioni della fornitura difficilmente prevedibile, rispetto alle quali vengono prontamente attivate le azioni necessarie per il ripristino, rispettando i parametri di qualità stabiliti. A titolo di riferimento, nel corso dell'anno 2022, il TIEPI (tempo di interruzione equivalente della potenza installata in media tensione) regolato nei mercali serviti da e-distribución si è attestato a 54,4 minuti, pertanto il servizio è stato disponibile per il 99,99% delle ore dell'anno.
I problemi di fornitura nelle aree sopra citate hanno origini diverse, in alcuni casi derivanti da pratiche criminali. Endesa sta investendo per garantire che le forniture di energia siano esposte il meno possibile a tale situazione. Per quanto riguarda le pratiche fraudolente, Endesa, in collaborazione con le forze dell'ordine, ha individuato circa 190.000 casi di frode elettrica negli ultimi tre anni. Solo nel 2022 sono stati accertati 55.167 casi di frode, una media di oltre 150 al giorno, con un numero crescente di casi legati alle piantagioni di marijuana. Le ispezioni basate su segnalazioni di sospetta frode da parte dei cittadini sono aumentate del 75% nel 2022, raggiungendo le 21.195 unità.
In tali casi si verifica un sovraccarico della rete, i cui guasti possono essere riparati solo dopo che la temperatura della stazione di trasformazione è tornata nei parametri di esercizio, allungando i tempi di ripristino del servizio.
4.2 Secondo quanto riportato sul sito web dell'APDHA (Asociación Pro Derechos Humanos de Andalucía) e dalla stampa spagnola, lo scorso ottobre era previsto il giudizio all'esito del procedimento nei confronti di Endesa per la presunta violazione dei diritti fondamentali a causa delle interruzioni di corrente avvenute nel distretto granadino di Norte.
Il procedimento giudiziario n. 689/2019 è stato promosso da un gruppo di persone fisiche e giuridiche contro edistribución avanti al Tribunale di primo grado di Granada. Le parti attrici hanno lamentato la violazione di diritti fondamentali a seguito delle interruzioni di corrente avvenute nel distretto granadino di Norte, chiedendo la condanna di e-distribución al pagamento di 18,000 euro a titolo di risarcimento dei danni morali) nonché all'adeguamento della potenza immessa al fine di garantire una fornitura di energia elettrica continuativa.
E-distribución si è regolarmente costituita in giudizio, opponendo che nel distretto di Granada sono in corso da tempo massicce frodi di energia collegate alle coltivazioni di marijuana presenti in quelle zone.
Il 10 dicembre 2019 le parti hanno richiesto e ottenuto la sospensione del procedimento al fine di esperire un tentativo di conciliazione. Ad esito delle trattative non è stato possibile raggiungere un accordo e pertanto il 20 settembre 2021 la sospensione è stata revocata. Il 18 e il 21 ottobre 2022 si sono tenute le udienze di

discussione e attualmente si è in attesa che il Tribunale emetta la sentenza.
L'APHA (Asociación Pro Derechos Humanos de Andalucía), che compariva tra gli attori nel giudizio in questione, ha rinunciato al giudizio. La Procura ha chiesto l'archiviazione del procedimento, in linea con la difesa di e-distribución.
Si segnala che il 17 aprile 2023 è stata emessa una sentenza favorevole a e-distribución relativamente a una questione sostanzialmente identica a quella oggetto di quesito, ma riferita a un'asserita violazione di diritti umani per interruzione della fornitura di energia elettrica nel distretto sud di Siviglia.
5.1 Secondo il vostro bilancio di sostenibilità 2022, il 3,9% della capacità massima installata netta di Enel è di origine nucleare e corrisponde all'11,6% della vostra produzione netta di energia elettrica. I ricavi da impianti nucleari ammontano all'1,1% del totale dei ricavi.
Quali obiettivi di produzione di energia nucleare (in termini di potenza, produzione netta e ricavi) avete dichiarato nel vostro piano strategico 2023-2025?
Il Piano Strategico 2023-2025 prevede di mantenere l'attuale potenza nucleare installata in Spagna per i tre anni di Piano, in quanto le chiusure programmate degli impianti nucleari spagnoli attualmente sono previste a partire dal 2027 (pertanto oltre l'orizzonte di Piano); anche la produzione netta si prevede sostanzialmente stabile negli anni di Piano, con una generazione annuale di circa 26 TWh.
Tutta l'energia prodotta in Spagna da fonte nucleare è destinata ai clienti di Endesa, i quali hanno contratti di lungo termine a prezzo fisso.
5.2 Lo scorso febbraio, la società slovacca Slovenské elektrárne, controllata al 33% da Enel, ha messo in funzione il primo dei due nuovi reattori presso la centrale nucleare slovacca di Mochovce. La messa in funzione del secondo è prevista per la metà del 2024. Nel 2015 Enel ha annunciato la cessione dell'intera partecipazione detenuta in Slovenské Elektrárne, pari al 66% del capitale di quest'ultima. La cessione è tuttora confermata? In caso positivo, entro quando prevedete di completaria?
Come comunicato dalla Società, la cessione dell'intera partecipazione di Slovenské elektrarne a EP Slovakia è stata strutturata in due fasi:
6.1 Secondo quanto dichiarato nel vostro bilancio di sostenibilità 2022, il 32,8% della capacità massima installata netta di Enel è di origine termoelettrica e corrisponde al 39% della vostra produzione netta di energia elettrica. I ricavi da impianti termoelettrici ammontano al 17,2% del totale dei ricavi.
Potete fornirci I dati (percentuali) della vostra capacità massima installata netta, della generazione netta e dei ricavi da gas naturale?
La capacità installata di generazione da gas naturale a fine 2022 risulta pari a circa il 20% del totale della capacità installata.
La produzione netta da gas naturale nel 2022 è stata pari al 27% del totale della produzione.
1134
I ricavi per generazione termica non a carbone, come riportato anche nel Bilancio di Sostenibilità 2022, sono


pari al 13% del totale e sono per la maggior parte legati alla generazione da gas naturale.
6.2 Secondo quanto dichiarato nel vostro piano strategico 2023-2025, prevedete l'uscita dalla generazione a gas e l'abbandono del gas retail entro il 2040. Nonostante l'attuale instabilità che caratterizza i mercati energetici, questi obiettivi restano confermati?
Gli obiettivi sono confermati, in quanto Enel ritiene che la sostituzione degli impianti termici e la loro progressiva sostituzione con impianti rinnovabili, non esposti alla volatilità associata al prezzo delle commodities energetiche, costituisca un fattore stabilizzante per i mercati energetici.
43


Riflessione - Ho acquistato azioni Enel convinto della sua solidità e ovviamente certo di risolvere le mie aspettative nel medio periodo quindi sono rimasto allibito al loro lento ridimensionamento fino ad arrivare a € 4,748 nel luglio 2022. Attualmente le azioni sono risalite a circa 6,184 ma il mio capitale è sempre in perdita. Tale situazione è stata, a mio avviso, certamente determinata da una strategia aziendale alquanto lacunosa per non dire (vedi Enel X) deficitaria evidenziata da una aggressione al mercato disarticolata e senza una pianificazione adeguata (il sottoscritto non è riuscito ad acquisire pannelli fotovol(aici perché finiti!!) Comunque chiedo al management come intende affrontare l'enorme ampliamento che il mercato dell'energia green avrà con l'avvento delle Comunità Energetiche:
Enel sarà impegnata nello sviluppo delle Comunità Energetiche, realizzando impianti con capitale proprio e/o con partner finanziari (tra cui fondi di investimento) oppure supportando i clienti nell'ottenimento di finanziamenti presso istituti di credito partner. In aggiunta alle azioni già in atto, Enel rivestirà anche un ruolo di facilitatore per l'ottenimento dei fondi messi a disposizione dal PNRR per le comunità energetiche realizzate nei piccoli Comuni sotto i 5,000 abitanti, che risultano essere complessivamente pari a 2,2 miliardi di euro.
Enel ha seguito l'evoluzione dell'assetto normativo sulle Comunità Energetiche, inviando le proprie osservazioni in relazione alla consultazione del 2 agosto 2022 390/2022/R/eel - ARERA e alla consultazione pubblica del MASE del 28 novembre 2022 relativa allo schema di Decreto Ministeriale sugli incentivi per favorire lo sviluppo delle Comunità Energetiche Rinnovabili.
Al riguardo, il MASE ha circolato nello scorso mese di febbraio una bozza aggiornata del Decreto, sulla quale Enei, insieme alle associazioni di categoria di cui fa parte (Elettricità Futura e Assoesco), ha formulato delle osservazioni, che sono pubblicate anche sul sito di Elettricità Futura e risultabili al seguente link: https://www.elettricitafutura.it/Policy/Mercato-e-Reti/Incentivi-Comunit-Energetiche-e-Autoconsumo -- Schema-DM-MASE_5114.html.


Lo stato di tali reti è in linea con gli sfandard previsti dalla vigente normativa tecnica e non si riscontrano sui relativi impianti situazioni di anomalo funzionamento né tantomeno di pericolo. La situazione di assoluta normalità in merito allo stato di tali reti risulta confermata anche dai dati sulla qualità del servizio tecnico, desumibili dal numero delle interruzioni del servizio elettrico comunale di Olmedo, che per l'intero anno 2022 e i primi quattro mesi del 2023 sono risultati migliori rispetto al target previsto dalla regolazione ARERA e inferiori ai dati registrati nell'intera Unità Area Regionale Sardegna.
Gli importi sostenuti per interventi di riparazione della rete, nel periodo dal 1° gennaio 2022 al 30 aprile 2023, risultano pari a circa 20.000 euro. Nel periodo dal 1° gennaio 2020 al 30 aprile 2023, sono stati liquidati danni per un importo complessivo di 27.333,60 euro. Non risultano ad oggi giudizi pendenti per il riconoscimento di danni e pertanto non sono state sostenute spese legali.
1.26

a. Strategia di decarbonizzazione e centrali a gas
oti atogia di decarbonizzazione di Enel ha l'obiettivo di uscire dalla generazione elettrica da combustibili fossili entro il 2040.
Il Panel Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici delle Nazioni Unite nel suo ultimo studio (ARG) del ll' lanor miergeronia. Pe urrenza di uscire dall'economia dei combustibili fossili per mantenere entro un grado e mezzo il riscaldamento globale (*). In particolare, il segretario generale delle Nazioni Unite, grado e mella sua recente presentazione della sintesi del rapporto ha sottolineato che è Alliono Guterroo, Ticha Gaz 1000ino Presergia fossile (incluso il gas) nei paesi OCSE cessi entro il 2035 e nel resto del mondo entro il 2040.
e nel resto dei mondo entro il 20 %.
Enel oggi dispone di centrali termoelettriche a cicli combinati a gas (CCGT) per una potenza installata di enoroggi ell'openo l'a un nuovo impianto a gas in via di reallzzazione (Fusina) e ha pianificato la qualizzazione di nuovi gruppi a gas (Larino e Termini Imerese). Assumendo che i nuovi impianti realizzazione ur naovi grappi 2035 in Italia.
Enel è impegnata nel percorso di accelerazione della decarbonizzazione come dimostrano i significativi znor o impognato il ultimi anni e gli ambiziosi obiettivi contenuti nel Piano Strategico 2023-2025 presentato ni siteritati nogir attini olini o gii uscita dal carbone risulta in gran parte realizzato e sono già state definite le prossime milestone, (ii) il piano di uscita dal gas è stato delineato nel lungo termine, prevedendo un'uscita completa entro il 2040 (nessun impianto e nessun cliente gas in portafoglio), (iii) gli investimenti an asona oompreta entro il 2016 (nelle reti di distribuzione e nei servizi per l'elettrificazione sostenibile dei sono bonochiran nono minorabili, nella pecità esistente non è necessariamente capacità produttiva e che al 2035 l'eventuale produzione a gas del Gruppo sarà del tutto residuale.
oone gractificazione dei farget emissivi, con una traiettoria allineata agli scenari più ambiziosi dell'accordo di Parigi, ovvero compatibili con un aumento della temperatura media globale di 1,5 unibizion dell'ilocordo al l'uelli pre-industriali. La nuova capacità a gas in Italia è stata pianificata dal gestore gradi oonigraamopotto arrivantire la sicurezza del sistema (sono infatti per lo più previsito di conse del Sistema Violano por garaktiv la Libbe al phase out della produzione a carbone entro il 2025, allo scopo di facilitare la transizione energetica verso un maggiore e rapido incremento delle energie rinnovabili. di investimenti previsti sono prevalentemente volti ad assicurare la capacità disponibile per l'adeguatezza Oli invostinoni provio: oche provare la produzione. Si prevede che la necessità di utilizzare gli impianti per uel sistenia protoco viro al coescita della produzione rinnovabile e l'evoluzione rinnovabile e l'evoluzione del sistema elettrico.
sistenti biottivo.
Si ribadisce che la capacità installata non è necessariamente capacità produttiva e che al 2035 l'eventuale produzione a gas del Gruppo sarà del tutto residuale.

ambientali dalle autorità competenti? Quali sono i piani di bonifica previsti per questi tre impianti? Il programma di decarbonizzazione avviato da Enel in Italia, in conformità con le tempistiche previste dal Piano Nazionale Integrato Energia e Clima ("PNIEC"), prevede lo sviluppo di energie rinnovabili in tutto il territorio e la chiusura degli impianti a carbone entro il 2025 per sostituirii con nuovi poli energetici costituiti da impianti da fonti rinnovabili, impianti di accumulo e impianti a gas, questi ultimi nella misura strettamente necessaria per mantenere in sicurezza il sistema elettrico italiano. A tali attività si potranno affiancare progetti di natura non energetica a supporto della crescita della filiera rinnovabile italiana, da sviluppare anche insieme a terzi e in sinergia con il territorio.
La quantità di capacità flessibile necessaria per assicurare la sicurezza del sistema elettrico nazionale viene definita da Terna e approvvigionata attraverso le aste del mercato della capacità, come previsto dal PNEC. Come detto, si tratta di capacità disponibile che non è necessariamente capacità produttiva; si prevede che nel 2035 l'eventuale produzione a gas in Italia del Gruppo sarà del tutto residuale.
Relativamente alla centrale a carbone di Brindisi, Enel aveva avviato l'ifer autorizzativo per una eventuale conversione a gas nel caso in cui, dagli esiti delle aste indette da Terna, fosse risultata necessaria nuova capacità flessibile a gas nella zona Sud. Nell'ultima asta, tenutasi a febbraio 2022, tale esigenza non è tuttavia emersa e pertanto la realizzazione di un nuovo impianto a gas a Brindisi non risulta più necessaria.
Analogamente, non sono in corso attività di conversione a gas nei siti di Civitavecchia e La Spezia. A seguito del phase out degli impianti a carbone vengono effettuate le necessarie attività di messa in sicurezza del sito e le analisi delle matrici ambientali, a cui seguono, se necessari, i relativi piani di bonifica.
La nuova unità a gas di Fusina andrà a sostituire l'attuale impianto alimentato a carbone, supportando quindi il percorso di transizione energetica intrapreso nel nostro Paese verso una produzione di energia elettrica totalmente sostenibile. L'avanzamento della costruzione della nuova unità è pari a circa il 50%.
Non sono previsti progetti di nuovi gruppi a gas nel sito di Larino.
Per quanto riguarda il sito di Termini imerese, l'unico progetto in corso è quello relativo al rifacimento delle due unità a gas a ciclo aperto già in esercizio e utilizzate tipicamente i picchi di domanda per garantire la stabilità e la sicurezza del sistema elettrico dell'isola.
Il progetto prevede la sostituzione dei due gruppi esistenti ed è finalizzato al miglioramento delle loro performance tecniche e ambientali, secondo le migliori tecnologie disponibili. L'avanzamento delle attività è pari a circa il 70%.
Si ricorda che la capacità esistente non è necessariamente capacità produttiva; si prevede anche in questo caso che nel 2035 la produzione a gas nell'isola del Gruppo sarà del tutto residuale.
La nuova unità a gas di Fusina andrà a sostituire l'attuale impianto alimentato a carbone, supportando quindi il percorso di transizione energetica intrapreso nel nostro Paese verso una produzione di energia elettrica totalmente sostenibile. Il progetto è risultato aggiudicatario dell'asta Capacity Market indetta nel 2019, Enel non ha in corso ulteriori progetti per nuovi impianti a gas, ma investimenti sugli impianti a gas già in
esercizio a Montalto di Castro, La Casella, Porto Corsini, Termini Imerese e Priolo Gargallo, anche questi risultati aggiudicatari nelle aste di Capacity Market, al fine di migliorarne le performance tecniche e ambientali, secondo le migliori tecnologie disponibili. Anche in questo caso, si ricorda che la capacità disponibile non è necessariamente destinata a essere produttiva ed è prevista in relazione a esigenze di stabilità del sistema elettrico più che di approvvigionamento energetico. La produzione a gas dopo il 2035 si stima essere nulla o


del tutto episodica.
Il meccanismo di capacity market prevede il pagamento di una quota fissa per la remunerazione della disponibilità fornita, necessaria a garantire l'adeguatezza e il funzionamento in sicurezza del sistema elettrico nazionale. Si ribadisce che la capacità disponibile non è necessariamente chiamata a produrre energia, e pertanto si applica un meccanismo di capacity payment. Si stima che la produzione a gas dopo il 2035 sia praticamente nulla.
I meccanismi di assegnazione hanno validità annuale; le aste competitive per l'assegnazione dei premi relativi agli anni 2022, 2023 e 2024 si sono tenute nel 2019 e nel 2021. Enel ha partecipato a dette aste offrendo, come previsto dalle regole di gara, un portafoglio di impianti esistenti integrato su varie tecnologie di produzione che, oltre agli impianti a gas, comprende anche impiantii idroelettrici programmabili e impianti di accumulo e produzione (c.d. impianti di produzione e pompaggio). Enel si è aggiudicata rispettivamente 9 GW, 9,2 GW, 9,4 GW per gli anni 2022, 2023 e 2024 a fronte di un premio annuale pari a 33.000 EMW.
Il Gruppo Enel storicamente si avvale di contratti di fornitura di gas naturale liquefatto (GNL), con un portafoglio geograficamente divello globale (sia per le attività italiane, che per quelle nella penisola iberica e in Sud America), attraverso rapporti diretti e consolidati con i principali produttori e operatori internazionali. I contratti sono generalmente soggetti a stringenti clausole di riservatezza. In particolare negli anni 2021, 2022 e 2023, in termini di mix di origini, il portafoglio include GNL proveniente da America e, in misura minore, da Africa e Medio Oriente.
La strategia di Enel si basa sullo sviluppo delle rinnovabili in Italia e nel mondo e prevede la totale decarbonizzazione delle attività del Gruppo al 2040. Il GNL non rientra nel core business e il progetto di Porto Empedocle costituisce solo una possibile opzione per la diversificazione degli approvvigionamenti energetici del Paese. Si tratta infatti di un progetto che il Gruppo ha mantenuto attivo e che viene messo a disposizione del sistema per supportare la strategia di diversificazione delle fonti e quindi della sicurezza energetica del Paese. L'investimento necessario alla realizzazione del rigassificatore di Porto Empedocle è stato stimato in circa un miliardo di euro, che costituisce l'ultima stima disponibile, da aggiornare a valle di un'eventuale revisione del piano lavori e della progettazione esecutiva.
Attualmente, il progetto di costruzione del rigassificatore di Porto Empedocle non è assegnatario di alcun fondo pubblico nazionale o europeo. Le modalità di finanziamento del progetto saranno definite coerentemente con l'evoluzione dell'iter autorizzativo, tuttora in corso, oltre che in considerazione degli investimenti e delle tempistiche necessarie alla realizzazione del progetto.

operatività.
L'innovazione è fondamentale per lo sviluppo di tecnologie in grado di garantire energia pulita, affidabile, accessibile e il più possibile indipendente da fattori geopolitici. Per questo motivo, Enel continua a esplorare aree diverse del mix energetico. La collaborazione con Newcleo, che arriva dopo oltre un anno di interlocuzioni, è l'ultimo esempio della continua attività di ricerca delle migliori aziende con cui cooperare per un futuro pulito.
Ha davvero Enel intenzione di investire in nuovi impianti di energia nucleare nei prossimi anni a fronte dei rischi per la sicurezza ed ambientali che la tecnologia nucleare ancora comporta ed i fallimenti nello sviluppo di nuove tecnologie ad energia nucleare negli ultimi decenni? Al momento Enel sta valutando la possibilità di collaborazioni industriali con Newcleo su progetti specifici. Ad oggi non esiste alcun impegno di tipo economico e non è stato né pianificato alcun investimento nell'energia nucleare, ad eccezione di quanto già previsto nel Piano Strategico 2023-2025 per gli impianti in
Non ritiene Enel che investire nell'energia nucleare, e la ricerca collegata, ponga un rischio di reputazione per la società che si dipinge come leader nelle rinnovabili a livello mondiale e nella transizione energetica?
Enel ha come obiettivo la creazione di valore sostenibile di lungo termine, che implica decisioni e azioni verso una semore più spedita decarbonizzazione. Il percorso di (Net) Zero che tutte le aziende e i governi devono intrapendere è possibile ma necessita di un processo di transizione, già in atto, verso nuove tecnologie, alcune delle quali sono già disponibili e altre si stanno definendo. L'innovazione è fondamentale per lo sviluppo di tecnologie in grado di garantire energia pulita, affidabile, accessibile indipendente o fattori geopolitici. Per questo motivo, come detto, Enel continua a esplorare aree diverse del mix energetico.
Nel Piano Strategico 2023-2025 presentato ai mercati nel mese di novembre 2022, non sono previsti investimenti per nuovi impianti nucleari, ma solo i costi per la manutenzione degli impianti nucleari spagnoli in voeratività. Enel concentra i 37 miliardi di euro di investimenti previsti per i prossimi 3 anni su impianti da fonti rinnovabili, reti di distribuzione e servizi per l'elettrificazione sostenibile dell'economia, soprattutto nei sei Paesi core.


| NOME | COGNOME | TESTATA | |
|---|---|---|---|
| Emmanuel | Cazalè | AdnKronos | |
| Alessio | Brandimarte | Agenzia Nova | |
| Andrea | Managò | AGI | |
| Elisa | Trincia | AGI | |
| Maurizio | Riccardi | Agr Press | |
| Stefania | De Francesco | Ansa | |
| Raffaella | Bruno | Askanews | |
| Silvia | Di Pasquale | Blitz Quotidiano | |
| Luigi | Pantusa | Class CNBC | |
| Chiara | Del Monaco | Class CNBC | |
| Janina | Landau | Class CNBC | |
| Andrea | Ducci | Corriere della Sera | |
| Roberto | Antonini | Dire | |
| Maria Elena | Ribezzo | Gea Agency | |
| Laura | Serafini | Il Sole 24 Ore | |
| Alessandra | Capozzi | Il Sole 24 Ore - Radiocor | |
| Antonella | Scutiero | La Presse | |
| Angela | Zoppo | MF - Milano Finanza | |
| Guglielmo | Valia | Mf Dow Jones | |
| Carlo | Maciocco | Quotidiano Energia | |
| luca | Pagni | Repubblica | |
| Giovanni | Pons | Repubblica | |
| Luca | Peluzzi | Teleborsa | |
| Margherita | Stancati | Wall Street Journal | |
| Alberto | Sisto |

Io Notaio Nicola ATLANTE di Roma certifico che la presente copia, del mio atto rep. 67939 e sua prosecuzione e completamento rep. 68074 racc. 35427 (verbale della assemblea di "ENEL S.P.A." tenutasi il 10 maggio 2023), composta di 1248 pagine scritte compresa la presente, è conforme all'originale firmato a norma di legge.
Roma lì, 29 maggio 2023

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