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Banco BPM SpA

Earnings Release Aug 2, 2023

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Earnings Release

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COMUNICATO STAMPA

RISULTATI AL 30 GIUGNO 2023:

UTILE NETTO A € 624 MILIONI MIGLIOR SEMESTRE DI SEMPRE (+77,9% A/A1)

TARGET DI UTILE 2023 INCREMENTATO: EPS 2023 ≥€ 0,80 (PARI A ≥€ 1,2 MILIARDI), RISPETTO ALLA PRECEDENTE GUIDANCE DI EPS ~€ 0,75, ULTERIORE CRESCITA A ~€ 0,90 (+12,5%) NEL 2024

IL NUOVO PIANO INDUSTRIALE, CHE SARA' PRESENTATO ENTRO IL QUARTO TRIMESTRE 2023, AGGIORNERA' I TARGET DI REMUNERAZIONE DEGLI AZIONISTI RIFLETTENDO I POSITIVI RISULTATI RAGGIUNTI IN TERMINI DI REDDITIVITÀ E DI CREAZIONE ORGANICA DI CAPITALE

CONTINUO MIGLIORAMENTO DELL'ASSET QUALITY:

NPE RATIO LORDO IN COSTANTE RIDUZIONE AL 3,8%2 (3,3% CALCOLATO SECONDO LA METODOLOGIA EBA3) NPE RATIO NETTO IN CALO ALL'1,9%

COSTO DEL RISCHIO4 A 48 P.B. MANTENENDO SOLIDI LIVELLI DI COPERTURA DEI CREDITI DETERIORATI PARI A OLTRE IL 50%

1 Ai fini della comparabilità dei risultati si segnala che i dati relativi all'esercizio 2022 sono stati riesposti a seguito dell'applicazione retrospettiva dei principi contabili IFRS 17 e IFRS 9 da parte delle compagnie assicurative controllate e collegate a decorrere dal 1° gennaio 2022. Per ulteriori dettagli si rimanda al punto 1 delle Note esplicative "Applicazione del principio contabile IFRS 17 Contratti assicurativi" del presente comunicato.

2 Ratio ottenuto dal rapporto tra le esposizioni deteriorate nette e quelle totali riferite all'aggregato patrimoniale dei "Finanziamenti verso clientela valutati al costo ammortizzato".

3 Metodologia utilizzata dall'EBA per la presentazione dei dati nell'ambito dell'EU Transparency Exercise.

4 Calcolato come rapporto tra le rettifiche nette di valore su crediti del primo semestre 2023 annualizzate ed il totale delle esposizioni per cassa verso la clientela al netto delle rettifiche di valore.

ULTERIORE RAFFORZAMENTO DEI RATIO PATRIMONIALI5: CET 1 RATIO6 AL 14,8% E MDA BUFFER7 A 612 P.B.

SOLIDA POSIZIONE DI LIQUIDITÀ: LCR A 179%, NSFR > 130%8, CASSA E ATTIVI LIBERI A € 44,5 MILIARDI

  • MARGINE DI INTERESSE E COMMISSIONI A LIVELLI RECORD: € 2.501 MILIONI (+24,7% RISPETTO AL PRIMO SEMESTRE 2022)
  • RISULTATO DELLA GESTIONE OPERATIVA IN FORTE CRESCITA9: € 1.302 MILIONI (+28,2% RISPETTO AL PRIMO SEMESTRE 2022)

ULTERIORE MIGLIORAMENTO DELL'EFFICIENZA OPERATIVA CON UN COST/INCOME10 IN RIDUZIONE AL 49,5% (55,3% NEL PRIMO SEMESTRE 2022)

RACCOLTA DIRETTA11 A € 124,7 MILIARDI, IN CRESCITA RISPETTO A € 123,5 MILIARDI DI FINE 2022

RACCOLTA INDIRETTA A € 99,6 MILIARDI, IN CRESCITA RISPETTO A € 91,3 MILIARDI AL 31 DICEMBRE 2022

RAFFORZAMENTO DEL BUSINESS MODEL

STIPULATO L'ACCORDO PER LA VALORIZZAZIONE DEL BUSINESS DELLA MONETICA CON LA CREAZIONE DEL SECONDO PLAYER NAZIONALE NEL COMPARTO DEI PAGAMENTI CON UN SIGNIFICATIVO POTENZIALE DI CRESCITA DEI RICAVI.

5 Dati determinati considerando la stima dell'effetto positivo derivante dalla prevista futura applicazione del Danish Compromise; il CET 1 ratio effettivo alla data del 30 giugno 2023 è pari al 14,25% e l'MDA buffer è pari a 552 p.b. (i suddetti dati effettivi alla data del 30 giugno 2023 sono di seguito anche identificati per brevità con la denominazione "stated"). Per maggiori dettagli sulle modalità di calcolo dei ratio patrimoniali si rimanda al punto 6 delle Note esplicative del presente comunicato.

6 A partire dal 1° gennaio 2023, essendo giunte a scadenza tutte le norme transitorie che dilazionavano determinati impatti sul calcolo dei ratio patrimoniali, tali coefficienti sono calcolati applicando integralmente le norme regolamentari. Pertanto non ha più rilievo la distinzione, effettuata nei periodi trascorsi, fra ratios "phased-in" e "fully phased".

7 Differenza tra il Total capital ratio (rapporto tra i fondi propri e le attività ponderate per il rischio) misurato alla data del 30 giugno 2023 (includendo l'utile in corso di formazione al netto del dividend pay-out previsto) ed il corrispondente livello del requisito minimo regolamentare per l'anno 2023 comprensivo del c.d. Pillar 2 Requirement (P2R). 8 Dato gestionale.

9 Tale risultato intermedio non comprende gli oneri sistemici, pari a € -57,6 milioni, gli impatti contabili derivanti dalle Purchase Price Allocation (PPA), pari a € -14,2 milioni, e gli impatti derivanti dalla variazione del proprio merito creditizio sulle emissioni di certificates, pari a € -2,6 milioni. Tali componenti, al netto del relativo effetto fiscale, sono esposte in voci separate dello schema di conto economico riclassificato.

10 Calcolato come rapporto tra oneri operativi e proventi operativi risultanti dallo schema del Conto economico riclassificato. 11 Aggregato rappresentato da depositi e conti correnti a vista e vincolati, titoli obbligazionari emessi, certificati di deposito ed altri titoli, finanziamenti ed altri debiti, certificates a capitale protetto riferiti all'attività bancaria del Gruppo. Non sono incluse le operazioni di pronti contro termine a breve termine e la raccolta riferita alle imprese di assicurazione.

LA VALORIZZAZIONE TOTALE E' STATA DETERMINATA IN € 500 MILIONI AL CLOSING PREVISTO AD INIZIO 2024 CON POSSIBILITA' DI ULTERIORE INCREMENTO FINO A € 600 MILIONI

CONTINUI AVANZAMENTI NELL'INTEGRAZIONE DELLE TEMATICHE ESG:

  • STANDARD ETHICS CONFERMA IL RATING EE (STRONG) DI BANCO BPM E MIGLIORA L'OUTLOOK A POSITIVO
    • QUOTA DI EROGAZIONI GREEN A IMPRESE AL 55,8%12
  • EROGATE ~91 MILA ORE DI FORMAZIONE ESG PER IL PERSONALE NEL SEMESTRE
  • PROSEGUE L'AUMENTO DEL NUMERO DI DONNE IN POSIZIONI MANAGERIALI (OLTRE IL 27%) E L'IMPEGNO ALL'ASSUNZIONE DI GIOVANI (OLTRE L'88%)
    • PUBBLICATO IL GREEN, SOCIAL & SUSTAINABILITY BOND REPORT 2023
  • DOPO AVER GIA' SUPERATO A FINE 2022 L'OBIETTIVO DI EMISSIONI DI GREEN & SOCIAL BONDS DI PIANO AL 2024, EMESSI ULTERIORI € 1,5 MILIARDI DI GREEN BOND NEL PRIMO SEMESTRE

Nel corso del primo semestre, in uno scenario macroeconomico più rassicurante sul fronte della crescita rispetto alle previsioni formulate nell'ultima parte del 2022, pur in presenza di elementi di incertezza, lo sforzo commerciale ed organizzativo del Gruppo ha fatto registrare una positiva dinamica dei risultati operativi ed un'eccellente redditività. In particolare, il margine di interesse evidenzia un'ottima performance e raggiunge il livello più alto mai registrato, risultando pari a € 1.553 milioni, con una crescita del 49,4% rispetto al primo semestre 2022 e del 9,0% rispetto al primo trimestre 2023.

Il risultato della gestione operativa sale a € 1.302 milioni rispetto a € 1.016 milioni del corrispondente periodo dell'esercizio precedente con un incremento del 28,2%. L'utile netto del periodo si attesta a € 624 milioni con una crescita del 77,9% rispetto al primo semestre 2022.

Le grandezze patrimoniali confermano i significativi risultati raggiunti:

  • gli impieghi netti performing "core" (costituiti da mutui, finanziamenti, conti correnti e prestiti personali) si attestano a € 100,9 miliardi con un volume di nuove erogazioni a famiglie e imprese per € 10,2 miliardi;
  • la raccolta diretta risulta pari a € 124,7 miliardi in incremento dell'1,0% rispetto a fine 2022;
  • la raccolta indiretta si attesta a € 99,6 miliardi, in crescita di oltre € 8 miliardi rispetto al 31 dicembre 2022.

12 Nuove erogazioni alle imprese clienti appartenenti ai settori green o con basso rischio di transizione e prodotti di finanziamento green per le imprese rapportate al totale dell'erogato a imprese del primo semestre 2023.

Per quanto riguarda i crediti deteriorati, la strategia di derisking attuata dal Gruppo ha consentito di raggiungere un'ulteriore contrazione dei non performing loans, la cui incidenza sul totale dei crediti lordi si è ridotta al 3,8% dal 4,8% del 30 giugno 2022. Il costo del credito, in costante riduzione a 48 p.b. annualizzati rispetto a 62 p.b. di fine anno 2022, rappresenta il livello più basso registrato dalla nascita del Gruppo Banco BPM, pur garantendo significativi livelli di copertura dei crediti deteriorati pari a oltre il 50%.

Si conferma molto solida la posizione patrimoniale13:

  • CET1 Ratio al 14,8%;
  • MDA buffer a 612 p.b.

Principali aggregati patrimoniali

  • Impieghi netti a clientela € 108,2 miliardi: -2,4% a/a (di cui crediti in bonis -1,7% e crediti deteriorati -27,0% rispetto al 30 giugno 2022) e -1,2% rispetto al 31 dicembre 2022 (di cui crediti in bonis -1,0% e crediti deteriorati -11,4%);
  • Raccolta diretta da clientela € 124,7 miliardi14: -1,3% a/a e +1,0% rispetto a fine dicembre 2022; raccolta "core" a € 101,3 miliardi;
  • Raccolta indiretta15 da clientela € 99,6 miliardi: in crescita del 10,1% nel confronto a/a e del 9,1% rispetto al 31 dicembre 2022, di cui:
    • risparmio gestito € 60,5 miliardi;
    • risparmio amministrato € 39,2 miliardi.

Principali voci di conto economico

  • Margine di interesse:
    • € 809,9 milioni nel 2° trim. 2023 (€ 743,0 milioni nel 1° trim. 2023; +9,0%)
    • € 1.552,9 milioni nel 1° sem. 2023 (€ 1.039,1 milioni nel 1° sem. 2022; +49,4%)
  • Commissioni nette:
    • € 469,5 milioni nel 2° trim. 2023 (€ 478,7 milioni nel 1° trim. 2023; -1,9%)
    • € 948,2 milioni nel 1° sem. 2023 (€ 966,8 milioni nel 1° sem. 2022; -1,9%)
  • Oneri operativi:
    • € 634,7 milioni nel 2° trim. 2023 (€ 640,0 milioni nel 1° trim. 2023; -0,8%)
    • € 1.274,7 milioni nel 1° sem. 2023 (€ 1.256,7 milioni nel 1° sem. 2022; +1,4%)
  • Risultato della gestione operativa16:
    • € 692,2 milioni nel 2° trim. 2023 (€ 610,3 milioni nel 1° trim. 2023; +13,4%)

13 Si veda la nota 5.

14 La raccolta diretta bancaria include i certificates a capitale incondizionatamente protetto (€ 5,0 miliardi al 30 giugno 2023 rispetto a € 4,3 miliardi di fine 2022), ed esclude le operazioni di pronti contro termine di breve durata.

15 Dato gestionale al netto dei certificates a capitale incondizionatamente protetto inclusi nella "raccolta diretta".

16 Si veda la nota 9.

  • € 1.302,5 milioni nel 1° sem. 2023 (€ 1.015,9 milioni nel 1° sem. 2022; +28,2%)
  • Rettifiche nette su finanziamenti verso clientela:
    • € 121,3 milioni nel 2° trim. 2023 (€ 137,5 milioni nel 1° trim. 2023; -11,8%)
    • € 258,7 milioni nel 1° sem. 2023 (€ 303,7 milioni nel 1° sem. 2022; -14,8%)
  • Risultato lordo dell'operatività corrente17:
    • € 541,4 milioni nel 2° trim. 2023 (€ 474,2 milioni nel 1° trim. 2023; +14,2%)
    • € 1.015,6 milioni nel 1° sem. 2023 (€ 654,6 milioni nel 1° sem. 2022; +55,2%)
  • Risultato lordo dell'operatività corrente escludendo le componenti non ricorrenti18:
    • € 574,8 milioni nel 2° trim. 2023 (€ 481,5 milioni nel 1° trim. 2023; +19,4%)
    • € 1.056,4 milioni nel 1° sem. 2023 (€ 811,4 milioni nel 1° sem. 2022; +30,2%)
  • Risultato netto:
    • € 359,1 milioni nel 2° trim. 2023 (€ 265,3 milioni nel 1° trim. 2023; +35,3%)
    • € 624,4 milioni nel 1° sem. 2023 (€ 351,0 milioni nel 1° sem. 2022; +77,9%)
  • Risultato netto escludendo le componenti non ricorrenti19:
    • € 381,7 milioni nel 2° trim. 2023 (€ 270,5 milioni nel 1° trim. 2023; +41,1%)
    • € 652,3 milioni nel 1° sem. 2023 (€ 464,0 milioni nel 1° sem. 2022; +40,6%)

Posizione patrimoniale20:

  • CET 1 ratio "stated" 14,2% (12,8% al 31 dicembre 2022);
  • MDA buffer su TCR "stated" 552 b.p..

Qualità del credito

  • Stock crediti deteriorati netti pari a € 2,1 miliardi: -11,4% rispetto a fine 2022 e 27,0% a/a
  • Coverage:
    • Sofferenze: 61,9% (61,5% al 30 giugno 2022); considerando anche i write-off, la copertura risulta pari al 69,7%;
    • Inadempienze probabili: 42,1% (40,3% al 30 giugno 2022);
    • Totale crediti deteriorati: 50,6% (47,8% al 30 giugno 2022); considerando anche i write-off, la copertura risulta pari al 55,6%;
  • Texas Ratio21 in ulteriore miglioramento al 17,0% rispetto al 24,4% del 30 giugno 2022.

17 Si veda la nota 9.

18 Risultato al netto delle componenti non ricorrenti dettagliate al punto 5 delle Note esplicative del presente comunicato.

19 Risultato al netto delle componenti non ricorrenti dettagliate al punto 5 delle Note esplicative del presente comunicato. 20 Per maggiori dettagli sulle modalità di calcolo dei ratio patrimoniali si rimanda al punto 6 delle Note esplicative del presente comunicato.

21 Il Texas Ratio è l'indice che misura il rapporto fra il valore netto dei crediti deteriorati ed il patrimonio netto tangibile del Gruppo (al netto dei correlati effetti fiscali).

Profilo di liquidità

  • Liquidità a € 44,5 miliardi (cassa + attivi liberi);
  • TLTRO III a € 17,7 miliardi;
  • LCR 179% e NSFR >130%22.

Milano, 2 agosto 2023 – Si è riunito oggi sotto la presidenza del dott. Massimo Tononi il Consiglio di Amministrazione di Banco BPM, che ha approvato la situazione patrimoniale ed economica al 30 giugno 2023 del Gruppo Banco BPM.

Il primo semestre dell'esercizio 2023 è stato caratterizzato da uno scenario macroeconomico più rassicurante sul fronte della crescita rispetto alle previsioni dell'ultima parte del 2022, nonostante permangano elementi di incertezza anche per effetto delle dinamiche inflattive in atto e delle conseguenti ripercussioni sul sistema economico internazionale.

In tale contesto il Gruppo ha registrato un risultato lordo dell'operatività corrente pari a € 1.015,6 milioni, che rappresenta il miglior risultato semestrale, ed un utile netto di € 624,4 milioni. Escludendo le componenti non ricorrenti, l'utile netto si attesta a € 652,3 milioni.

Nel corso del periodo il Gruppo ha proseguito nel processo di integrazione del business assicurativo avviato lo scorso esercizio con l'acquisizione del controllo delle compagnie Banco BPM Vita e Banco BPM Assicurazioni e con il perfezionamento di un accordo con Crédit Agricole Assurances per l'avvio di una partnership commerciale nel settore Danni/Protezione.

A tal riguardo si ricorda che, in data 7 marzo 2023, il Gruppo Banco BPM ha ottenuto il riconoscimento da parte della Banca Centrale Europea dello status di conglomerato finanziario ai sensi della Direttiva 2002/87/EC, che costituiva la pre-condizione per poter accedere ai benefici del trattamento prudenziale dell'investimento partecipativo derivanti dall'applicazione del c.d. "Danish Compromise", in corso di valutazione da parte delle competenti Autorità.

In data 29 maggio Banco BPM ha esercitato l'opzione di acquisto, prevista dagli accordi sottoscritti nel 2021 con Cattolica Assicurazioni, sul 65% del capitale sociale di Vera Vita S.p.A. e di Vera Assicurazioni S.p.A., compagnie assicurative, rispettivamente operanti nel ramo vita e nel ramo danni, di cui Banco BPM già possiede una quota del 35%.

Più in dettaglio l'acquisto della partecipazione del 65% nel capitale di Vera Vita sarà effettuato direttamente da Banco BPM Vita, mentre la partecipazione nel capitale di Vera Assicurazioni sarà acquistata direttamente da Banco BPM e oggetto di contestuale rivendita a Crédit Agricole Assurances.

Il perfezionamento dell'acquisizione del controllo delle compagnie Vera Vita e Vera Assicurazioni è previsto indicativamente nel corso dell'ultimo trimestre 2023, subordinatamente al rilascio delle prescritte autorizzazioni di legge da parte delle competenti Autorità.

Si segnala altresì che, facendo seguito a quanto deliberato in data 18 aprile in merito al progetto di valorizzazione del business della monetica, il 14 luglio Banco BPM, Gruppo BCC Iccrea e FSI hanno sottoscritto un accordo vincolante per la costituzione di una partnership strategica finalizzata allo sviluppo di una nuova realtà italiana e indipendente nel settore dei pagamenti digitali. L'accordo prevede il conferimento nella joint venture BCC Pay S.p.A. delle attività della monetica di Banco

22 Dato gestionale.

BPM con riconoscimento di un corrispettivo misto per cassa e in azioni emesse dal veicolo Pay Holding, che a sua volta controlla l'intero capitale di BCC Pay S.p.A.. Ad esito dell'operazione, Pay Holding rappresenterà il secondo player in Italia nel business dei pagamenti e sarà partecipata per circa il 43% da FSI e circa il 28,6% ciascuno da Banco BPM e Iccrea Banca. L'Accordo, inoltre, prevede la sottoscrizione di un contratto di distribuzione pluriennale dei servizi della Società anche sulla rete di Banco BPM.

La valorizzazione complessiva del ramo del Banco BPM è stata determinata in € 500 milioni al closing che potranno crescere fino a € 600 milioni con un significativo beneficio sui ratio patrimoniali.

Il perfezionamento dell'operazione, subordinato all'approvazione da parte delle competenti Autorità, è previsto per il primo trimestre 2024.

Sul fronte delle operazioni di raccolta, il Gruppo nel mese di gennaio ha portato a termine con successo una nuova emissione di titoli Green Senior Preferred destinata ad investitori istituzionali per un ammontare pari a € 750 milioni e con scadenza quattro anni.

Inoltre, in data 7 giugno 2023 Banco BPM ha concluso una ulteriore emissione Green Senior Non Preferred, riservata agli investitori istituzionali, con scadenza cinque anni e possibilità di rimborso anticipato a giugno 2027, per un ammontare pari a € 750 milioni.

Entrambe le obbligazioni si inseriscono nel Programma Euro Medium Term Notes e sono finalizzate al finanziamento e/o al rifinanziamento di Eligible Green Loans, come definiti nel Green, Social and Sustainability Bond Framework della Banca.

Infine si segnala che a fine giugno Banco BPM ha concluso la prima emissione di European Covered Bond (Premium) per un ammontare di € 750 milioni e scadenza 5 anni a valere sul proprio programma di Obbligazioni Bancarie Garantite.

Nel corso del periodo Banco BPM ha inoltre concluso un programma di acquisto di n. 2.418.855 azioni proprie (pari allo 0,16% delle azioni ordinarie in circolazione) ed un controvalore di € 10 milioni al servizio dei piani di incentivazione di breve e lungo termine ai dipendenti. A seguito della conclusione di tale programma, tenuto conto delle assegnazioni avvenute nel semestre e delle altre azioni proprie già in portafoglio, Banco BPM possiede direttamente n. 6.979.418 azioni, pari allo 0,46% del capitale sociale.

In data 28 luglio sono stati resi noti i risultati dell'EU-wide stress test condotti dall'EBA. Banco BPM ha fatto registrare risultati migliori rispetto ai precedenti esercizi pur in presenza di uno scenario macroeconomico più severo, confermando la capacità di generare valore nello scenario base e resistere a shock significativi nello scenario avverso.

Infine, sul fronte dei rating assegnati a Banco BPM, si ricorda che, in data 30 giugno, la società di rating Moody's Investors Service ha migliorato l'Outlook dei principali rating di Banco BPM da Stabile a Positivo, confermando altresì i rating assegnati. Il miglioramento dell'Outlook riflette una pressione al rialzo dei rating di Banco BPM che si basa sull'assunzione che il raggiungimento della rafforzata redditività e della più solida posizione patrimoniale rimarranno sostenuti anche in futuro.

L'andamento economico della gestione del primo semestre 2023 rispetto al primo semestre 2022

Il margine di interesse si attesta a € 1.552,9 milioni in crescita del 49,4% rispetto al dato del primo semestre 2022 (pari a € 1.039,1 milioni), attribuibile principalmente all'incremento dello spread commerciale, conseguente al rialzo dei tassi di interesse, e al limitato impatto sul costo dei depositi che hanno più che compensato il venir meno dei benefici relativi alla remunerazione dei finanziamenti TLTRO.

Il risultato delle società partecipate valutate con il metodo del patrimonio netto si attesta a € 60,6 milioni, e si confronta con il dato di € 58,2 milioni del corrispondente periodo dello scorso esercizio. L'apporto principale alla voce in esame è stato fornito dal credito al consumo veicolato dalla quota partecipativa detenuta in Agos Ducato, pari a € 41,6 milioni, rispetto a € 53,1 milioni del primo semestre 2022, nonché dal contributo della collegata Anima Holding, pari a € 12,3 milioni (€ 23,3 milioni nel primo semestre 2022, che però includeva anche il risultato economico conseguito dalla partecipata nell'ultimo trimestre 2021, pari a € 11,8 milioni).

Le commissioni nette del primo semestre ammontano a € 948,2 milioni in calo dell'1,9% rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente. Il comparto dei servizi di gestione, intermediazione e consulenza evidenzia una contrazione del 5,8%, riferibile principalmente al collocamento di fondi e sicav, parzialmente compensata dalla crescita dell'1,8% delle commissioni relative ai servizi di banca commerciale.

Gli altri proventi netti di gestione sono pari a € 33,4 milioni rispetto a € 31,7 milioni del primo semestre 2022.

Il risultato netto finanziario23 del primo semestre è negativo e pari a € -42,5 milioni e si confronta con il dato positivo di € 176,8 milioni registrato al 30 giugno 2022.

La differente contribuzione è giustificata dal minor apporto degli utili da cessione di titoli (€ -79,4 milioni), dal maggior costo della raccolta tramite certificates conseguente al rialzo dei tassi (€ -112,1 milioni nel primo semestre 2023 rispetto a € -21,9 milioni del corrispondente periodo dello scorso esercizio), dall'impatto CVA/DVA24 (€ -33,8 milioni) e dal diverso apporto dell'attività di negoziazione e operatività in derivati, parzialmente compensata dall'impatto della valutazione della partecipazione Nexi (€ +79,5 milioni) e delle variazioni di fair value delle altre attività finanziarie (€ +58,5 milioni).

Il risultato dell'attività assicurativa è pari a € 24,6 milioni. In tale voce confluisce l'apporto relativo al primo semestre del 2023 delle compagnie Banco BPM Vita e Banco BPM Assicurazioni a seguito dell'acquisizione del controllo delle stesse a decorrere dal 1° luglio dello scorso anno25.

In virtù delle dinamiche descritte, il totale dei proventi operativi ammonta quindi a € 2.577,2 milioni, in crescita rispetto a € 2.272,7 milioni registrati nel corrispondente periodo dello scorso esercizio (+13,4%).

Le spese per il personale, pari a € 808,3 milioni, evidenziano una contrazione dello 0,6% rispetto a € 813,2 milioni del primo semestre 2022. Alla data del 30 giugno 2023 il numero totale dei dipendenti è pari a n. 19.983 risorse (di cui 134 afferenti le compagnie assicurative), rispetto alle n. 20.157 risorse in organico al 31 dicembre 2022 (di cui 143 afferenti le compagnie assicurative)26.

23 La voce non include l'effetto contabile derivante dalla variazione del proprio merito creditizio sulla valutazione al fair value delle passività di propria emissione (certificates), che ha comportato la rilevazione nel semestre di un impatto negativo pari a € -3,8 milioni, rispetto a € +38,3 milioni registrati al 30 giugno 2022. Tale effetto è esposto, al netto delle imposte, in una voce separata del conto economico riclassificato.

24 Il CVA esprime la quota parte delle attività finanziarie valutative (fair value) che potrebbe non essere pagata alla banca dalla controparte nell'ipotesi di default di quest'ultima. Il DVA esprime la quota parte delle passività finanziarie valutative (fair value) che potrebbe non essere pagata dalla banca alla controparte nell'ipotesi di default della banca.

25 Il risultato dell'attività assicurativa del primo semestre 2023 non è confrontabile con il primo semestre 2022 (in quanto il controllo delle compagnie assicurative è stato acquisito all'inizio del terzo trimestre 2022).

26 Alla data del 31 dicembre 2020 le risorse in organico erano n. 21.663.

Le altre spese amministrative27, pari a € 336,8 milioni, evidenziano un incremento del 5,9% rispetto al dato del primo semestre 2022, pari a € 318,2 milioni, anche per effetto delle dinamiche inflattive in corso che hanno impattato in particolare i consumi energetici. Si evidenzia inoltre che il dato del primo semestre 2023 include i costi, pari a € 7,1 milioni, relativi alle compagnie assicurative che non erano consolidate nel primo semestre 2022.

Le rettifiche di valore nette su attività materiali ed immateriali ammontano complessivamente a € 129,7 milioni e si confrontano con il dato di € 125,3 milioni del primo semestre 2022.

Il totale degli oneri operativi risulta pertanto pari a € 1.274,7 milioni, con un incremento dell'1,4% rispetto a € 1.256,7 milioni del primo semestre 2022.

Il cost income ratio del trimestre è pari al 49,5%, inferiore rispetto al 55,3% del primo semestre 2022.

Il risultato della gestione operativa del primo semestre risulta pari a € 1.302,5 milioni in crescita del 28,2% rispetto a € 1.015,9 milioni del corrispondente periodo dell'esercizio precedente.

Le rettifiche nette su finanziamenti verso clientela del primo semestre, pari a € 258,7 milioni, evidenziano una riduzione del 14,8% rispetto al dato del 30 giugno 2022.

Al 30 giugno 2023 il costo del credito, misurato dal rapporto tra le rettifiche nette di valore su crediti e gli impieghi netti, risulta pari a 48 p.b. annualizzati, che rappresenta il livello più basso registrato dalla nascita del Gruppo Banco BPM.

Tale risultato è stato ottenuto salvaguardando i solidi livelli di copertura raggiunti nei periodi precedenti.

Il risultato della valutazione al fair value delle attività materiali al 30 giugno 2023 è pari a € -32,4 milioni (€ -40,8 milioni nel primo semestre 2022).

Nella voce rettifiche nette su titoli ed altre attività finanziarie sono rilevate plusvalenze nette per € +1,2 milioni (€ -5,5 milioni al 30 giugno 2022).

Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri del primo semestre registrano una ripresa di valore pari a € +3,3 milioni (€ -12,7 milioni di stanziamenti netti al 30 giugno 2022), per effetto dei rilasci di stanziamenti su garanzie e impegni per € 14,9 milioni e degli accantonamenti rilevati nel periodo per altri rischi ed oneri pari a € 11,6 milioni.

Al 30 giugno 2023 non sono stati rilevati utili/perdite su partecipazioni e investimenti di importo significativo. Nel primo semestre 2022 la voce in esame ammontava a € +1,5 milioni.

Per effetto delle dinamiche descritte, il risultato lordo dell'operatività corrente ammonta a € 1.015,6 milioni rispetto a € 654,6 milioni del primo semestre 2022 (+55,2%).

Le imposte sul reddito dell'operatività corrente sono pari a € -317,1 milioni (€ -231,0 milioni nel primo semestre 2022).

Il risultato netto dell'operatività corrente ammonta pertanto a € 698,5 milioni e risulta in crescita del 64,9% rispetto al dato di € 423,6 milioni del primo semestre 2022.

27 L'aggregato non comprende gli "oneri sistemici", rappresentati dal contributo al Single Resolution Fund, esposto, al netto del relativo effetto fiscale, in una voce separata del conto economico riclassificato.

Al conto economico del semestre sono stati addebitati oneri relativi al sistema bancario al netto delle imposte per € 57,6 milioni (€ 74,6 milioni nel primo semestre 2022), rappresentati dal contributo ordinario versato al Single Resolution Fund (€ 85,4 milioni al lordo delle imposte rispetto a € 110,5 milioni del 30 giugno 2022).

Nel semestre la variazione del merito creditizio sulle emissioni di Certificates, al netto delle imposte ha generato un impatto negativo pari a € -2,6 milioni (€ -3,8 milioni al lordo degli effetti fiscali), rispetto all'effetto rilevato nel primo semestre 2022 pari a € +25,7 milioni (€ +38,3 milioni al lordo degli effetti fiscali).

Al 30 giugno 2023 l'impatto della Purchase Price Allocation al netto delle imposte ammonta a € -14,2 milioni e si confronta con il dato del primo semestre 2022, pari a € -15,7 milioni.

Considerata la quota del risultato economico attribuibile ai soci terzi, il primo semestre 2023 si chiude con un risultato netto di periodo positivo pari a € 624,4 milioni (€ 351,0 milioni nel primo semestre 2022, +77,9%).

Il risultato al netto delle componenti non ricorrenti del primo semestre è pari a € 652,3 milioni.

L'andamento economico della gestione del secondo trimestre 2023 rispetto al primo trimestre 2023

Il margine di interesse si attesta a € 809,9 milioni in crescita del 9,0% rispetto al dato del primo trimestre 2023 (pari a € 743,0 milioni) principalmente per effetto dell'incremento dello spread sui crediti commerciali.

Il risultato delle società partecipate valutate con il metodo del patrimonio netto è positivo per € 24,3 milioni, con una contribuzione in calo rispetto a quella del primo trimestre, pari a € 36,3 milioni. Nell'ambito di tale aggregato l'apporto principale è fornito dal credito al consumo veicolato dalla quota partecipativa detenuta in Agos Ducato ed al risultato relativo ad Anima Holding.

Le commissioni nette del secondo trimestre ammontano a € 469,5 milioni in calo dell'1,9% rispetto al risultato rilevato nel primo trimestre, principalmente per effetto del minor contributo delle commissioni su servizi di banca commerciale (-3,6% rispetto al primo trimestre), in particolar modo a seguito del miglioramento delle condizioni accordate alla clientela per la tenuta dei conti correnti a decorrere dal 1° aprile 2023 (€ -13,8 milioni rispetto al primo trimestre).

L'aggregato dei servizi di gestione, intermediazione e consulenza risulta stabile nel confronto con il primo trimestre 2023.

Gli altri proventi netti di gestione sono pari a € 16,5 milioni rispetto al dato di € 16,9 milioni del primo trimestre 2023.

Il risultato netto finanziario del secondo trimestre è pari a € -8,4 milioni rispetto a € -34,1 milioni del primo trimestre. Tale dinamica è imputabile principalmente al recupero delle quotazioni di mercato delle attività finanziarie al fair value, nonostante il maggior costo della raccolta tramite certificates conseguente al rialzo dei tassi (€ -63,5 milioni del secondo trimestre rispetto a € -48,6 milioni del primo trimestre). Nel secondo trimestre si osserva inoltre un diverso impatto della componente di "Credit Value Adjustment" e "Debit Value Adjustment" (CVA/DVA) relativa ai contratti derivati (€ -3,7 milioni nel secondo trimestre rispetto a € -7,0 milioni registrati al 31 marzo).

La valutazione dell'interessenza detenuta in Nexi ha generato nel secondo trimestre un impatto negativo pari a € 3,5 milioni rispetto al dato di € +4,7 milioni rilevato al 31 marzo 2023.

In virtù delle dinamiche descritte, il totale dei proventi operativi ammonta quindi a € 1.326,9 milioni risultando in crescita del 6,1% rispetto a € 1.250,3 milioni registrati nel primo trimestre, per effetto della ripresa del risultato netto finanziario e della crescita del margine di interesse.

Le spese per il personale, pari a € 402,9 milioni, evidenziano una lieve riduzione rispetto a € 405,4 milioni del primo trimestre.

Le altre spese amministrative28 passano da € 170,2 milioni del primo trimestre 2022 a € 166,6 milioni del secondo trimestre 2023 grazie all'attenta politica di contenimento dei costi, nonostante le dinamiche inflattive in corso.

Le rettifiche di valore nette su attività materiali ed immateriali ammontano complessivamente a € 65,2 milioni rispetto al dato del primo trimestre (€ 64,5 milioni).

Il totale degli oneri operativi risulta pertanto pari a € 634,7 milioni con un calo dello 0,8% rispetto a € 640,0 milioni del primo trimestre.

Il risultato della gestione operativa del trimestre ammonta a € 692,2 milioni in crescita del 13,4% rispetto a € 610,3 milioni del primo trimestre.

Le rettifiche nette su finanziamenti verso clientela sono pari a € 121,3 milioni, rispetto a € 137,5 milioni del primo trimestre, salvaguardando i solidi livelli di copertura raggiunti nei periodi precedenti.

Il risultato della valutazione al fair value delle attività materiali del secondo trimestre evidenzia minusvalenze per € 30,5 milioni a seguito dell'adeguamento di alcuni immobili a valori di perizia aggiornati; nel primo trimestre 2023 erano state rilevate svalutazioni per € 1,9 milioni.

Per effetto delle dinamiche descritte, il risultato lordo dell'operatività corrente evidenzia un utile di € 541,4 milioni rispetto all'utile di € 474,2 milioni registrato nel primo trimestre.

Le imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente ammontano a € -169,7 milioni (€ -147,4 milioni nel primo trimestre).

Nel secondo trimestre la variazione del merito creditizio sulle emissioni di Certificates, al netto delle imposte ha generato un impatto negativo pari a € -5,8 milioni (€ -8,7 milioni al lordo degli effetti fiscali), rispetto al primo trimestre pari a € +3,3 milioni (€ +4,9 milioni lordi).

Nel secondo trimestre l'impatto della Purchase Price Allocation al netto delle imposte ammonta a € -6,8 milioni e si confronta con il dato del primo trimestre 2023, pari a € -7,4 milioni.

Considerata la quota del risultato economico attribuibile ai soci terzi, il secondo trimestre 2023 si chiude con un utile netto di periodo pari a € 359,1 milioni, rispetto al risultato positivo netto di € 265,3 milioni realizzato nel primo trimestre.

28 L'aggregato non comprende gli "oneri sistemici", rappresentati dai contributi ai Fondi di Risoluzione, esposti, al netto del relativo effetto fiscale, in una voce separata del conto economico riclassificato.

L'utile netto adjusted del secondo trimestre risulta pari a € 381,7 milioni rispetto a € 270,5 milioni del primo trimestre 2023.

L'evoluzione dei principali aggregati patrimoniali

La raccolta diretta bancaria29 al 30 giugno 2023 ammonta a € 124,7 miliardi, in crescita dell'1,0% nel confronto con il 31 dicembre 2022 ma in flessione dell'1,3% rispetto al 30 giugno 2022.

Più in dettaglio, nel semestre si registra una contrazione di € 2,4 miliardi della componente rappresentata dai conti correnti e depositi (-2,3%). Per quanto riguarda i titoli obbligazionari emessi, lo stock al 30 giugno è pari a € 16,3 miliardi, con un incremento di € 3,4 miliardi rispetto al 31 dicembre 2022 per effetto delle nuove emissioni del semestre che hanno superato i rimborsi dei titoli giunti a scadenza.

La provvista garantita dallo stock di certificates a capitale incondizionatamente protetto al 30 giugno 2023 si attesta a € 5,0 miliardi, in crescita rispetto al dato di € 4,3 miliardi del 31 dicembre 2022 e di € 3,5 miliardi del 30 giugno 2022.

A decorrere dal terzo trimestre 2022 trova evidenza l'aggregato costituito dalle passività finanziarie e assicurative delle imprese di assicurazione, esposte nella voce raccolta diretta assicurativa, pari a € 5,8 miliardi, sostanzialmente stabile nel confronto con il 31 dicembre 2022.

La raccolta indiretta è pari a € 99,6 miliardi30, in crescita sia su base annua (+10,1%), sia nel confronto con il 31 dicembre 2022 (+9,1%, pari a un aumento di € 8,3 miliardi rispetto a fine anno).

La componente della raccolta gestita ammonta a € 60,5 miliardi, in crescita rispetto al dato di € 59,4 miliardi del 31 dicembre 2022 (+1,8%), per il maggior contributo dei fondi e Sicav; stabile la raccolta riferita al comparto delle gestioni patrimoniali e bancassurance.

La raccolta amministrata si attesta a € 39,2 miliardi, con un incremento di € 7,3 miliardi (+22,7%) rispetto a fine 2022.

Su base annua la raccolta gestita evidenzia una crescita dell'1,0%, mentre per la raccolta amministrata l'incremento è pari a € 8,5 miliardi (+27,7%).

Le attività finanziarie del comparto bancario ammontano a € 44,1 miliardi e sono in crescita del 2,4% rispetto a € 43,1 miliardi del 31 dicembre 2022; l'incremento è principalmente concentrato nei titoli di debito (+€ 1,2 miliardi) ed in particolare nel comparto dei titoli al costo ammortizzato e in quello dei titoli valutati al fair value con impatto sulla redditività complessiva. Al 30 giugno 2023 l'aggregato in esame comprende titoli di debito per € 36,1 miliardi, titoli di capitale e quote di OICR per € 3,8 miliardi, strumenti derivati ed altri finanziamenti per € 4,2 miliardi. Le esposizioni in titoli di debito emessi da Stati Sovrani sono pari a € 30,7 miliardi di cui € 11,5 miliardi rappresentati da titoli di Stato italiani. Gli investimenti in titoli di Stato italiani sono classificati tra le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato per € 9,1 miliardi e nel portafoglio delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva per € 2,4 miliardi.

La voce attività finanziarie di pertinenza delle imprese di assicurazione include l'apporto al 30 giugno 2023 delle compagnie Banco BPM Vita e Banco BPM Assicurazioni per complessivi € 6,0 miliardi (€ 5,9 miliardi al 31 dicembre 2022).

29 Aggregato che include la somma dei depositi e conti correnti a vista e vincolati, titoli obbligazionari emessi, certificati di deposito ed altri titoli, finanziamenti ed altri debiti, certificates a capitale protetto ed esclude le operazioni di pronti contro termine di breve durata.

30 Dato gestionale, al netto dei certificates a capitale protetto, considerati nell'ambito della diretta.

Gli impieghi netti verso la clientela31 ammontano al 30 giugno 2023 a € 108,2 miliardi, in calo di € 1,3 miliardi rispetto al dato del 31 dicembre 2022. La contrazione è riferibile sia alle esposizioni performing (-1,0%), sia alle esposizioni non performing (-11,4%). Su base annua gli impieghi registrano una riduzione di € 2,7 miliardi (-2,4%), derivante dalla contrazione delle esposizioni performing di € 1,9 miliardi (-1,7%) e dei crediti deteriorati di € 0,8 miliardi (-27,0%). Nel primo semestre dell'anno, il volume di nuove erogazioni a famiglie e imprese è stato pari a € 10,2 miliardi32.

Le esposizioni nette deteriorate (sofferenze, inadempienze probabili ed esposizioni scadute e/o sconfinate) ammontano al 30 giugno 2023 a € 2,1 miliardi.

L'esame delle componenti dell'aggregato evidenzia la seguente dinamica:

  • sofferenze nette pari a € 0,7 miliardi, in flessione dell'1,3% rispetto al 31 dicembre 2022 e del 7,5% rispetto al 30 giugno 2022;
  • inadempienze probabili nette pari a € 1,3 miliardi, in calo del 16,1% rispetto a inizio anno e del 35,1% rispetto al 30 giugno 2022;
  • esposizioni scadute nette pari a € 56 milioni (€ 60 milioni al 31 dicembre 2022 e € 59 milioni al 30 giugno 2022).

L'incidenza delle esposizioni deteriorate rispetto al totale degli impieghi al lordo delle rettifiche di valore è pari al 3,8%, in calo rispetto al 4,2% di inizio anno e al 4,8% del 30 giugno 2022.

L'indice di copertura dell'intero aggregato dei crediti deteriorati si attesta al 50,6% (50,6% al 31 dicembre 2022 e 47,8% al 30 giugno 2022).

In maggior dettaglio, al 30 giugno 2023 il grado di copertura risulta essere il seguente:

  • sofferenze 61,9% (61,5% al 30 giugno 2022);
  • inadempienze probabili 42,1% (40,3% al 30 giugno 2022);
  • esposizioni scadute 27,6% (29,8% al 30 giugno 2022).

Il coverage ratio delle esposizioni in bonis è pari allo 0,39%, stabile rispetto al 31 dicembre 2022 (0,41% al 30 giugno 2022).

I ratio patrimoniali del Gruppo33

I ratio patrimoniali al 30 giugno 2023 possono definirsi "fully phased" in quanto non beneficiano di alcuna disposizione transitoria delle norme regolamentari34.

Il Common Equity Tier 1 ratio stated è pari al 14,2% rispetto al 12,8% del 31 dicembre 2022. L'incremento è dovuto sia alla crescita del patrimonio regolamentare (per effetto dell'inclusione del risultato del semestre al netto dei dividendi di cui è prevista la distribuzione e dell'incremento delle riserve da valutazione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva), sia alla diminuzione registrata dalle attività ponderate per il rischio (per effetto, tra l'altro, del minor rischio di credito riveniente da un'operazione di cartolarizzazione sintetica).

31 Nell'aggregato non vengono ricompresi i crediti verso la clientela che, a seguito dell'applicazione dell'IFRS 9, devono essere obbligatoriamente valutati al fair value. Tali crediti, pari a € 0,5 miliardi sono ricompresi fra le attività finanziarie valutate al fair value.

32 Dato gestionale.

33 Per maggiori dettagli sulle modalità di calcolo dei ratio patrimoniali si rimanda al punto 6 delle Note esplicative del presente comunicato.

34 Per maggiori dettagli sulle disposizioni transitorie venute a scadenza si rimanda alla lettura del punto 6 delle Note esplicative del presente comunicato.

Includendo la stima dell'effetto positivo derivante dalla prevista futura applicazione del Danish Compromise, per il quale è già stata presentata istanza, il Common Equity Tier 1 ratio del Gruppo al 30 giugno 2023 sarebbe pari al 14,8% (dal 13,3% del 31 dicembre 2022).

Il Tier 1 ratio stated è pari al 16,6% rispetto al 15,2% del 31 dicembre 2022, mentre il Total Capital ratio stated è pari al 19,5% rispetto al 18,0% del 31 dicembre 2022.

Il buffer rispetto al limite previsto per la possibilità di distribuire dividendi (Maximum Distributable Amount o MDA buffer), con l'applicazione del Danish Compromise, risulta pari a 612 p.b. (rispetto a 643 p.b. al 31 dicembre 2022). A livello stated tale indicatore è pari a 552 p.b..

PROBABILE EVOLUZIONE DELLA GESTIONE

Il quadro generale continua ad essere condizionato dalle dinamiche inflattive pur evidenziandosi primi segnali di rallentamento della componente non energetica.

In tale scenario l'economia italiana, dopo la forte crescita registrata nel 2022 e la moderata espansione del primo trimestre, sta da ultimo evidenziando i primi segnali di rallentamento scontando anche gli effetti di una politica monetaria che rimane restrittiva ma che vede meno probabili ulteriori interventi di inasprimento da qui alla fine dell'anno.

Stante il contesto, anche in questo esercizio le variabili esogene appaiono costituire il principale elemento di influenza sull'andamento operativo del Gruppo.

Il margine di interesse continuerà a trarre vantaggio dall'incremento dei tassi a breve, in particolare nella componente di matrice commerciale, grazie soprattutto a un funding mix che consente di contenere gli effetti di repricing.

Le commissioni, pur scontando ancora un quadro di potenziale volatilità che condiziona in particolare quelle connesse ai prodotti di investimento, continueranno a beneficiare della dinamica di quelle relative all'attività tipica di banca commerciale.

L'andamento degli oneri operativi rimane sotto controllo, essendo una delle principali aree di focus dell'azione manageriale. Peraltro, le stime scontano, prudenzialmente, dinamiche legate alle pressioni inflattive, al rinnovo del contratto collettivo nazionale dei lavoratori del credito e agli effetti della politica di investimento a supporto delle iniziative evolutive previste nel Piano Strategico.

La dinamica dei flussi a default, che risulta stabile e al di sotto delle previsioni, evidenzia un quadro di complessiva resilienza del contesto economico nazionale di cui non si può peraltro escludere un possibile peggioramento nell'ultima parte dell'anno a seguito dell'evoluzione congiunturale. L'approccio al credito si manterrà conseguentemente prudente, con solidi livelli di copertura, confermando il rigore nelle valutazioni adottato negli ultimi anni sia sulle esposizioni performing che non performing.

Per l'intero esercizio si prevede un significativo miglioramento dell'utile netto del Gruppo rispetto allo scorso anno, con un EPS 2023 di 80 centesimi di euro, in ulteriore rafforzamento per il 2024, superando significativamente sia la traiettoria di redditività che i target complessivamente delineati nel Piano Strategico, che sarà oggetto di aggiornamento nel quarto trimestre 2023.

In tale sede si procederà ad aggiornare i target di remunerazione degli azionisti che potranno riflettere i positivi risultati raggiunti in termini di redditività e di creazione organica di capitale.

Il dott. Gianpietro Val, in qualità di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l'informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.

***

I risultati al 30 giugno 2023 del Gruppo Banco BPM saranno presentati alla comunità finanziaria in una conference call fissata per oggi 2 agosto 2023 alle ore 17.30 (C.E.T.). La documentazione a supporto della conference call è disponibile sul sito internet del meccanismo di stoccaggio autorizzato () e sul sito internet della Banca (www.gruppo.bancobpm.it), nel quale sono altresì presenti i dettagli per connettersi all'evento.

La Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2023 sarà messa a disposizione del pubblico, nei termini di legge, presso la sede sociale e presso Borsa Italiana, nonché resa disponibile sul sito internet www.gruppo.bancobpm.it e sul sito internet del meccanismo di stoccaggio autorizzato .

Note esplicative

I commenti contenuti nel presente comunicato stampa, relativi all'andamento dei principali aggregati patrimoniali ed economici, fanno riferimento ai prospetti di stato patrimoniale e di conto economico consolidati riclassificati, così come riportati in allegato ed inclusi nella Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2023, redatta in conformità al principio contabile IAS 34, approvata dal Consiglio di Amministrazione in data odierna.

Di seguito si riportano alcune note esplicative ritenute rilevanti al fine di una migliore comprensione della modalità di redazione dei citati prospetti contabili e dell'informazione sui risultati del semestre contenuta nel presente comunicato stampa.

1. Criteri di redazione e principi contabili di riferimento

Criteri di redazione

Gli schemi di stato patrimoniale e di conto economico contenuti nel presente comunicato sono rappresentati in forma riclassificata, secondo criteri gestionali, al fine di fornire indicazioni sull'andamento generale del Gruppo fondate su dati economici-finanziari aggregati di più facile comprensione. Detti prospetti sono stati costruiti a partire dagli schemi di bilancio previsti dalla Circolare di Banca d'Italia n. 262/2005 e successivi aggiornamenti (di seguito "Circolare"), seguendo i medesimi criteri di aggregazione e di classificazione oggetto di illustrazione nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2022, con le precisazioni illustrate nel successivo paragrafo "Applicazione del principio contabile IFRS 17 Contratti assicurativi".

Principi contabili di riferimento

I principi contabili adottati per la predisposizione del bilancio consolidato abbreviato al 30 giugno 2023 - con riferimento alla classificazione, iscrizione, valutazione e cancellazione delle attività e delle passività, nonché per il riconoscimento dei costi e dei ricavi - sono quelli contenuti nei principi contabili internazionali IAS/IFRS emanati dall'International Accounting Standard Board (IASB) e nelle relative interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) omologati dalla Commissione Europea ed in vigore al 30 giugno 2023 come stabilito dal Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002. Detti principi risultano allineati a quelli adottati per la redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2022, fatta eccezione per i principi relativi alla rilevazione, misurazione e rappresentazione dei contratti assicurativi, a seguito dell'introduzione, a partire dal 1° gennaio 2023, del nuovo standard IFRS 17, come meglio illustrato nel successivo paragrafo "Applicazione del principio contabile IFRS 17 Contratti assicurativi".

Si sono inoltre considerate, per quanto applicabili, le comunicazioni degli Organi di Vigilanza (Banca d'Italia, BCE, EBA Consob, ed ESMA) ed i documenti predisposti dall'Organismo Italiano di Contabilità (OIC), dall'Associazione Bancaria Italiana (ABI) e dall'Organismo Italiano di Valutazione (OIV), con i quali sono state fornite raccomandazioni su taluni aspetti di maggior rilevanza in ambito contabile o sul trattamento contabile di particolari operazioni.

L'applicazione di alcuni principi contabili implica necessariamente il ricorso a stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività iscritte nello stato patrimoniale. Le assunzioni alla base delle stime formulate tengono in considerazione tutte le informazioni disponibili alla data di redazione della relazione semestrale al 30 giugno 2023, nonché le ipotesi considerate ragionevoli, anche alla luce dell'esperienza storica.

Per loro natura, non è possibile escludere che le ipotesi assunte, per quanto ragionevoli, possano non trovare conferma nei futuri scenari in cui il Gruppo si troverà ad operare.

Il persistente quadro di instabilità del contesto macroeconomico nazionale e globale è tale da creare incertezza negli scenari futuri, rendendo incerte le stime di bilancio. Superata la crisi sanitaria Covid-19, la ripresa dell'economia è risultata influenzata dagli effetti di condizioni monetarie e creditizie sempre più restrittive per imprese e famiglie, come diretta conseguenza del

rialzo dell'inflazione, dagli ostacoli collegati alle tensioni geopolitiche tra la Russia e l'Ucraina nonché dagli impatti sempre più gravi e frequenti collegati al cambiamento climatico.

I risultati che si consuntiveranno in futuro potrebbero pertanto differire dalle stime effettuate ai fini della redazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2023 e potrebbero conseguentemente rendersi necessarie rettifiche ad oggi non prevedibili né stimabili rispetto al valore contabile delle attività e delle passività iscritte nello stato patrimoniale. Al riguardo si evidenzia che una revisione nelle stime potrebbe rendersi necessaria a seguito dei mutamenti nelle circostanze sulle quali le stesse erano fondate, in seguito a nuove informazioni o alla maggiore esperienza registrata.

Nella relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2023, che sarà resa disponibile nei termini di legge, è fornita un'illustrazione dettagliata dei processi di stima che richiedono il ricorso a significativi elementi di giudizio nella selezione di ipotesi ed assunzioni sottostanti. Detta illustrazione, alla quale si fa rinvio, viene integralmente richiamata interessando anche la situazione patrimoniale ed economica al 30 giugno 2023, oggetto del presente comunicato.

Con riferimento al calcolo delle perdite attese sulle esposizioni creditizie performing (per cassa e fuori bilancio) al 30 giugno 2023, in linea con quanto effettuato a partire dal bilancio 2021, il Gruppo ha applicato alcuni "post model adjustments/management overlays", laddove si è ritenuto che i modelli di stima in uso non siano in grado di catturare adeguatamente taluni fattori di rischio, ritenuti rilevanti ai fini di considerare potenziali peggioramenti prospettici del rischio di credito. Tali "management overlays" riducono significativamente gli impatti economici positivi che altrimenti sarebbero stati rilevati nel primo semestre. I suddetti aggiustamenti contribuiscono quindi a rafforzare la capacità del Gruppo di assorbire eventuali ricadute macroeconomiche negative, tenuto anche conto dei fattori di incertezza esistenti alla data di redazione della situazione contabile al 30 giugno 2023.

Applicazione del principio contabile IFRS 17 "Contratti assicurativi"

Il principio IFRS 17 "Contratti assicurativi", omologato con il Regolamento UE n. 2036/2021 del 19 novembre 2021, introduce nuovi criteri di valutazione e nuove regole di contabilizzazione dei prodotti assicurativi, in sostituzione dell'IFRS 4, la cui applicazione è obbligatoria dal 1° gennaio 2023.

Per le compagnie di assicurazione, l'adozione dell'IFRS 17 rappresenta il cambiamento più significativo in tema di requisiti contabili dopo l'applicazione iniziale dei principi contabili internazionali, in quanto ha richiesto un'ampia rivisitazione dei criteri di rappresentazione in bilancio del business assicurativo – sia vita che danni -– e delle metodologie di misurazione delle passività ad esso collegate. In maggior dettaglio, i modelli contabili proposti dal nuovo principio introducono fondamentali cambiamenti rispetto alle precedenti politiche contabili con particolare riferimento: i) al concetto di ricavo assicurativo, ii) alla tempistica di rilevazione delle perdite derivanti da contratti onerosi, iii) alla maggior complessità dei processi di misurazione, dei requisiti quantitativi, della determinazione delle ipotesi attuariali e finanziarie, dei requisiti di informativa e di analisi dei risultati, iv) al confronto con le grandezze utilizzate per la misurazione del capitale regolamentare.

Ciò premesso, l'adozione del principio IFRS 17 per il Gruppo Banco BPM ha avuto un impatto sia diretto, conseguente alla valutazione dei contratti assicurativi emessi dalle compagnie assicurative del Gruppo (Banco BPM Vita e Banco BPM Assicurazioni), sia indiretto, correlato alla valutazione a patrimonio netto delle partecipazioni di collegamento detenute nelle compagnie assicurative (Vera Vita e Vera Assicurazioni).

In base a quanto previsto dal principio contabile IFRS 17, l'applicazione deve essere effettuata in modo retrospettivo mediante rideterminazione dei saldi comparativi. La data di transizione (First Time Application) è, infatti, il 1° gennaio 2022, che rappresenta l'inizio del periodo immediatamente precedente alla data di prima applicazione obbligatoria del nuovo principio. Con specifico riferimento alle compagnie assicurative controllate Banco BPM Vita e Banco BPM Assicurazioni, considerato che l'acquisizione delle medesime è avvenuta in data 1° luglio 2022, l'applicazione del principio IFRS 17 ha effetto a partire da tale data.

In occasione della predisposizione della Relazione finanziaria semestrale consolidata, oggetto di revisione contabile limitata da parte della società di revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A, sono stati quindi quantificati in misura definitiva gli impatti relativi alla prima applicazione dell'IFRS 17, come di seguito illustrato.

Alla data di transizione, come sopra rappresentata, l'applicazione dell'IFRS 17 per il Gruppo ha avuto un impatto sul patrimonio netto complessivamente positivo per € 31,0 milioni; tenuto conto dei risultati dell'esercizio 2022, rideterminati in base all'IFRS 17, l'impatto sul patrimonio netto al 31 dicembre 2022 è complessivamente positivo per € +246,2 milioni35. La variazione positiva dell'esercizio 2022 ha interessato in particolar modo le riserve da valutazione ed è principalmente dovuta al nuovo modello di misurazione dei contratti assicurativi ("Variable Fee Approach"), applicato ai contratti assicurativi con elementi di partecipazione diretta (gestioni separate); l'impatto negativo sul conto economico è invece imputabile a taluni contratti assicurativi delle compagnie collegate considerati come onerosi.

(dati in milioni di euro) Compagnie
assicurative
controllate
Compagnie
assicurative
collegate
Totale
Impatto sul patrimonio netto consolidato FTA (*) -22,8 53,8 31,0
Impatto sulle riserve 2022 66,4 166,3 232,7
Impatto sul risultato 2022 4,0 -21,5 -17,5
Impatto sul patrimonio netto consolidato al 31 dicembre 2022 47,6 198,6 246,2

(*) Impatto al 1° luglio 2022 per le compagnie assicurative controllate e al 1° gennaio 2022 per le compagnie assicurative collegate.

35 Per gli investimenti detenuti nelle compagnie assicurative di collegamento l'impatto si riferisce all'applicazione congiunta dei principi IFRS 17 e IFRS 9. Diversamente, per le compagnie assicurative di controllo l'impatto si riferisce al solo principio IFRS 17 in quanto l'adozione dell'IFRS 9 è avvenuta a partire dalla data di acquisizione del controllo; il Gruppo non ha infatti potuto differire la sua applicazione al 1° gennaio 2023, in concomitanza con l'IFRS 17, in quanto alla data del 31 dicembre 2022 non era ancora pervenuta comunicazione sullo status di "conglomerato finanziario" (comunicazione ricevuta in data 7 marzo 2023).

Nel complesso, l'impatto sul patrimonio netto complessivo al 1° gennaio 2023 risulta essere sostanzialmente in linea con i dati comunicati in via provvisoria in data 8 maggio 2023, in occasione della diffusione dei dati riferiti al 31 marzo 2023, ove il dato comunicato era pari a € +246,0 milioni. In termini di composizione emerge tuttavia una diversa ripartizione tra le riserve da valutazione, che si riducono di € 9,4 milioni, e le riserve di utili, che aumentano di € 9,6 milioni (di cui € 8,2 milioni per effetto del minor contributo economico negativo per l'esercizio 2022). Le suddette variazioni sono esclusivamente riconducibili alle compagnie assicurative collegate e conseguono ad una diversa rappresentazione degli effetti collegati a tali contratti assicurativi tra le componenti da rilevare a conto economico e quelle di patrimonio netto.

Considerato che l'applicazione dell'IFRS 17 è su base retrospettiva, i saldi relativi all'esercizio precedente (stato patrimoniale al 31 dicembre 2022 e conto economico dell'esercizio 2022) sono stati rideterminati ai fini di una comparazione omogenea con quelli relativi all'esercizio 2023. Al fine di consentire una comparazione dei risultati il più possibile omogenea anche per i periodi intermedi, le contribuzioni economiche trimestrali dell'esercizio 2022 sono state rideterminate, ricorrendo talvolta ad elementi di stima. Per una corretta comparazione si deve inoltre ricordare che il contributo di Banco BPM Vita e Banco BPM Assicurazioni è riflesso nello schema di conto economico linea per linea a partire dal 1° luglio 2022, ossia dalla data di acquisizione del controllo; diversamente il contributo dei primi due trimestri, quando le società erano detenute per il 19%, è indicato nella voce "Risultato delle partecipazioni valutate a patrimonio netto".

Da ultimo si deve rappresentare che l'applicazione del principio IFRS 17 non ha modificato gli aggregati del bilancio riclassificato relativi alle poste assicurative e correlati raccordi rispetto alle voci di bilancio redatto in base alla Circolare n. 262, che risultano in linea con quelli esposti nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2022, a cui si fa rinvio per ulteriori dettagli. La Circolare n. 262, aggiornata per tenere conto del nuovo principio IFRS 17, ha infatti confermato le voci di stato patrimoniale e di conto economico già precedentemente previste per rappresentare lo specifico business assicurativo, seppur con una diversa denominazione e con un contenuto informativo allineato ai requisiti IFRS 17:

  • per l'attivo "80. Attività assicurative", anziché "80. Riserve tecniche a carico dei riassicuratori";
  • per il passivo "110. Passività assicurative", anziché "110. Riserve tecniche";
  • per il conto economico: "160. Risultato dei servizi assicurativi", anzichè "160. Premi netti" e "170. Saldo dei ricavi e costi di natura finanziaria relativi alla gestione assicurativa" anziché "170. Saldo altri proventi/oneri della gestione assicurativa".

Alla luce di quanto sopra illustrato, la voce del passivo dello stato patrimoniale riclassificato intitolata "Raccolta diretta assicurativa e riserve tecniche" è stata ridenominata in "Raccolta diretta assicurativa e passività assicurative" e comprende, come per lo scorso esercizio, tutte le passività delle compagnie assicurative del Gruppo correlate alle polizze sottoscritte dalla clientela. Trattasi, in particolare, delle voci del passivo "30. Passività finanziarie designate al fair value", per le polizze unit linked, e "110. Passività assicurative", per i restanti prodotti assicurativi.

Per quanto riguarda il conto economico riclassificato, la voce "Risultato dell'attività assicurativa", oltre ad includere le componenti economiche (interessi, dividendi, utili/perdite realizzate, plus/minus da valutazione) relative ai portafogli delle attività e delle passività finanziarie detenuti delle compagnie assicurative del Gruppo, include le voci specificatamente riconducibili al business assicurativo rappresentate dalla voce "160. Risultato dei servizi assicurativi" e dalla voce "170. Saldo dei ricavi e costi di natura finanziaria relativi alla gestione assicurativa".

In linea con quanto effettuato per il bilancio 2022, le commissioni di collocamento riconosciute dalle compagnie assicurative del Gruppo alla rete distributiva della Capogruppo Banco BPM, anche se oggetto di consolidamento con il metodo integrale, sono rappresentate nel conto economico riclassificato a saldi aperti. Nella voce "Commissioni nette" figurano pertanto le commissioni attive ricevute dalla rete distributiva, mentre nella voce "Risultato dell'attività assicurativa" sono ricondotte le commissioni passive pagate dalle compagnie del Gruppo. Tale modalità espositiva è finalizzata a consentire una rappresentazione del contributo alla generazione del risultato economico da parte dei diversi settori operativi, in coerenza con quanto richiesto dal principio contabile IFRS 8.

Altre informazioni

In aggiunta all'informativa finanziaria predisposta sulla base dei principi contabili internazionali IAS/IFRS, il presente comunicato contiene alcuni indicatori alternativi di performance (IAP) individuati al fine di facilitare la comprensione dell'andamento economico e finanziario della gestione del Gruppo Banco BPM.

I suddetti indicatori si basano sulle linee guida dell'European Securities and Markets Authority (ESMA) del 5 ottobre 2015 (ESMA/2015/1415), incorporate nella Comunicazione Consob n. 0092543 del 3 dicembre 2015.

Al riguardo si precisa che per ciascun IAP è fornita una descrizione della metodologia di calcolo e le grandezze utilizzate sono desumibili, laddove non diversamente precisato, dalle informazioni contenute negli schemi di bilancio riclassificati riportati in allegato al presente comunicato.

2. Impatti della PPA (Purchase Price Allocation) dell'operazione di Aggregazione dell'ex Gruppo Banca Popolare di Milano e dell'ex Gruppo Banca Popolare Italiana

In applicazione di quanto previsto dal principio contabile IFRS 3 il conto economico del Gruppo Banco BPM include gli impatti economici (cosiddetti "reversal effects") principalmente derivanti dall'allocazione dei prezzi pagati nell'ambito delle operazioni di aggregazione fra il Gruppo Banco Popolare ed il Gruppo Banca Popolare di Milano perfezionata nell'esercizio 2017 e fra i Gruppi Banco Popolare di Verona e Novara e Banca Popolare Italiana realizzata nel 2007. Si evidenzia altresì che, a partire dal secondo semestre 2022 sono stati rilevati anche gli effetti relativi all'aggregazione di Banco BPM Vita e Banco BPM Assicurazioni, comprensivi della rimisurazione a fair value dell'interessenza in precedenza detenuta sulla base di quanto previsto dall'IFRS 3 per le aggregazioni realizzate in più fasi (c.d. step acquisition).

Tali impatti sono rilevati, al netto del relativo effetto fiscale, in una voce separata del conto economico riclassificato denominata "Purchase Price Allocation al netto delle imposte".

Nel dettaglio, l'impatto sul conto economico consolidato del primo semestre 2023, derivante dal "reversal effect" degli adeguamenti di valore delle attività nette acquisite, è risultato pari a € -4,8 milioni sul margine di interesse (in connessione

all'evoluzione delle diverse valutazioni dei crediti acquistati), € -16,4 milioni negli altri proventi netti di gestione (per effetto dell'ammortamento degli intangibles iscritti in sede di PPA). Al netto dei relativi effetti fiscali, l'impatto complessivo rilevato nella voce "Purchase Price Allocation al netto delle imposte" del conto economico riclassificato del primo semestre 2023 ammonta a € -14,2 milioni (€ -15,7 milioni il dato riferito al primo semestre 2022).

3. Oneri derivanti dalla contribuzione ai meccanismi di risoluzione

Nel conto economico del primo semestre 2023 è stato addebitato, nella voce "Oneri relativi al sistema bancario al netto delle imposte", l'importo relativo all'utima quota annuale dei contributi ex ante versata al Fondo di Risoluzione Unico al fine di raggiungere la dotazione patrimoniale minima prevista dalla Direttiva BRRD. L'onere, al netto del relativo effetto fiscale, ammonta a € 57,6 milioni (€ 74,6 milioni era l'importo addebitato al conto economico del primo semestre 2022). Al lordo dell'effetto fiscale l'impatto è pari a € 85,4 milioni (€ 110,5 milioni era l'onere del corrispondente periodo dell'esercizio precedente).

4. Modifiche intervenute nell'area di consolidamento

Nel corso del semestre si evidenziano, quali variazioni dell'area di consolidamento, l'uscita della controllata Consorzio AT01, consolidata integralmente, e della società collegata Bussentina S.c.r.l, valutata con il metodo del patrimonio netto, a seguito della cancellazione dai competenti Registri delle Imprese, a completamento delle procedure di liquidazione. Tali operazioni non hanno prodotto effetti sulla situazione patrimoniale ed economica del Gruppo al 30 giugno 2023.

Con riferimento all'accordo vincolante sottoscritto per la costituzione di una partnership strategica finalizzata allo sviluppo di una nuova realtà italiana e indipendente nel settore dei pagamenti digitali, che prevede il conferimento nella joint venture BCC Pay S.p.A. delle attività della monetica di Banco BPM e della partecipazione in Tecmarket, si segnala che ai fini della redazione della situazione patrimoniale al 30 giugno 2023 le correlate attività e passività, oggetto di conferimento, sono riclassificate nelle specifiche voci di stato patrimoniale "Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione" e "Passività associate ad attività in via di dismissione", in linea con quanto previsto dall'IFRS 5.

5. Componenti non ricorrenti evidenziate nel conto economico del Gruppo Banco BPM

Con la Comunicazione n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 la CONSOB ha invitato le società emittenti strumenti finanziari quotati in mercati regolamentati italiani a fornire informazioni sull'incidenza degli eventi od operazioni il cui accadimento risulta non ricorrente.

Si precisa che la policy adottata dal Gruppo prevede che siano classificati come non ricorrenti:

  • i risultati delle operazioni di cessione di tutte le attività immobilizzate (partecipazioni, immobilizzazioni materiali ad esclusione delle attività finanziarie rientranti nel portafoglio "Hold to Collect" (HtC) alienabili nel rispetto delle soglie di significatività e frequenza previste dal principio contabile IFRS 9);
  • gli utili e le perdite delle attività non correnti in via di dismissione;
  • le rettifiche/riprese di valore su crediti (sia da valutazione, sia per perdite effettive) che traggono origine da un cambio della NPE Strategy deliberato nel corso dell'esercizio dal Consiglio di Amministrazione consistente in una modifica degli obiettivi e/o della tipologia dei crediti oggetto di cessione rispetto a quelli in precedenza previsti;
  • le componenti economiche di importo significativo connesse ad operazioni di efficientamento, ristrutturazione, ecc. (es. oneri per il ricorso al fondo esuberi, incentivazioni all'esodo, oneri per fusione/integrazione);
  • le componenti economiche di importo significativo che non sono destinate a ripetersi frequentemente (es. penali, impairment di attività materiali, avviamenti ed altre attività immateriali, effetti connessi a cambi di normativa, risultati eccezionali);
  • gli impatti economici derivanti dalla valutazione al fair value degli immobili ed altre attività materiali (opere d'arte);
  • gli effetti fiscali connessi agli impatti economici di cui ai punti precedenti.

Al contrario sono solitamente considerati ricorrenti:

  • gli impatti economici derivanti dalla cessione o valutazione di tutte le attività finanziarie (diverse dai crediti), ivi comprese quelle rientranti nel portafoglio HtC e delle passività finanziarie;
  • fatti salvi casi eccezionali, gli impatti economici derivanti da aspetti valutativi (rettifiche di valore su crediti ed altre attività finanziarie o accantonamenti per rischi ed oneri);
  • gli impatti economici derivanti da variazioni dei parametri valutativi di riferimento considerati dai modelli valutativi applicati in modo continuativo;
  • gli impatti economici di importo singolarmente non significativo o non determinabile aventi natura di sopravvenienze attive e/o passive (es. costi e ricavi e/o rettifiche di costi e ricavi di competenza di altri esercizi);
  • gli effetti fiscali connessi agli impatti economici di cui ai punti precedenti.

Ove ritenute significative, le informazioni sull'incidenza che gli eventi od operazioni non ricorrenti o che non si ripetono frequentemente nel consueto svolgimento dell'attività hanno sul risultato economico e/o sulla situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo, sono fornite nell'ambito dei commenti che illustrano l'evoluzione delle voci economiche e patrimoniali.

Alla luce dei criteri sopra enunciati, si segnala che nel primo semestre 2023 sono state rilevate le seguenti componenti non ricorrenti:

la voce "spese per il personale" include lo stanziamento relativo agli oneri che si prevede di sostenere a fronte degli accordi con le Organizzazioni Sindacali riguardanti l'esodo anticipato del personale per complessivi € 8,5 milioni, al netto dei rilasci di passività rilevate nei precedenti esercizi principalmente a fronte degli impegni di pagamento degli incentivi previsti dagli Short Term Incentive Plans per complessivi € +9,1 milioni. L'effetto netto sulla voce in esame è pari a complessivi € +0,6 milioni;

  • nella voce "risultato della valutazione al fair value delle attività materiali" sono rilevate rettifiche di valore nette per € -32,3 milioni;
  • la voce "accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri" include lo stanziamento di € 8,7 milioni relativo alla stima degli oneri a fronte di alcuni impegni contrattuali;
  • la voce "utili/perdite su partecipazioni ed investimenti" include l'impatto,negativo per € -0,2 milioni, derivante dalla cessione di attività materiali;
  • le "imposte sul reddito dell'operatività corrente" includono gli impatti fiscali delle citate componenti non ricorrenti per € +12,9 milioni.

Nel complesso, le componenti non ricorrenti hanno avuto un impatto sul risultato netto del primo semestre dell'esercizio 2023 negativo e pari a € -27,9 milioni.

Escludendo gli impatti sopra descritti, il risultato netto (adjusted) in corso di formazione alla fine del primo semestre si attesterebbe a € 652,3 milioni.

Nel conto economico del corrispondente periodo dell'esercizio precedente erano invece state rilevate le seguenti componenti non ricorrenti:

  • le voci "risultato netto finanziario" e "rettifiche nette su finanziamenti verso clientela" includevano gli impatti, rispettivamente pari a € 4,7 milioni e € 112,7 milioni, derivanti dall'incremento degli obiettivi di cessione di crediti non performing a seguito della modifica della strategia di gestione dei crediti deteriorati deliberata dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo;
  • nella voce "risultato della valutazione al fair value delle attività materiali" erano rilevate rettifiche di valore nette per € -40,8 milioni, derivanti dalla valutazione al fair value degli immobili di proprietà;
  • la voce "utili/perdite su partecipazioni ed investimenti" includeva l'impatto, positivo per € +1,5 milioni, derivante dalla cessione di attività materiali;
  • la voce "impairment su avviamenti" evidenziava l'impatto del test di impairment che aveva portato alla rilevazione di rettifiche di valore per € 8,1 milioni;
  • le "imposte sul reddito dell'operatività corrente" includevano gli impatti fiscali delle citate componenti non ricorrenti per € +51,9 milioni.

Nel complesso, le componenti non ricorrenti di competenza del primo semestre 2022 erano quindi risultate negative per € - 113,0 milioni.

Escludendo il suddetto impatto, il risultato netto (adjusted) sarebbe stato pari a € 464,0 milioni.

6. Ratio patrimoniali di vigilanza

Precisazioni sulla modalità di calcolo dei ratio

I ratio patrimoniali al 30 giugno 2023 contenuti nel presente comunicato sono stati calcolati includendo il risultato economico in corso di formazione del primo semestre 2023 al netto della quota che si prevede di distribuire come dividendo in base alla specifica normativa applicabile36. Al riguardo si precisa che sarà presentata l'istanza di inclusione del suddetto risultato economico nel calcolo dei fondi propri ai sensi di quanto previsto dall'art. 26 paragrafo 2 del Regolamento (UE) n. 575/2013.

Requisiti minimi da rispettare

Con la propria comunicazione del 25 novembre 2022 la Banca d'Italia ha confermato il Gruppo Bancario Banco BPM come istituzione a rilevanza sistemica (Other Systemically Important Institution, O-SII) per l'esercizio 2023. La riserva O-SII ammonta allo 0,25% dei requisiti regolamentari.

Con la comunicazione del 24 marzo 2023, la Banca d'Italia ha confermato il coefficiente della riserva di capitale anticiclica (Countercyclical Capital Buffer) relativo alle esposizioni verso controparti italiane allo zero per cento anche per il secondo trimestre 2023.

In data 15 dicembre 2022 la Banca Centrale Europea (BCE) ha comunicato a Banco BPM la SREP decision per l'esercizio 2023, portando al 2,57% il requisito di capitale Pillar 2 (P2R), sostanzialmente invariato rispetto a quello dell'anno precedente al netto degli effetti del rilascio della deduzione computata ex art. 3 della CRR (Regolamento UE n. 575/2013), i cui effetti positivi sui ratio patrimoniali e sul MDA buffer sono stati computati a partire dalla situazione al 31 dicembre 2022.

Pertanto, tenendo conto anche della riserva di capitale anticiclica stabilita dalle competenti autorità nazionali per le esposizioni nei confronti dei paesi nei quali il Gruppo opera (pari allo 0,028%), i requisiti minimi che Banco BPM è tenuto a rispettare per il 2023 fino a nuova comunicazione, sono i seguenti37:

CET 1 ratio: 8,72%;

  • il requisito di P2R comunicato da BCE pari al 2,57% da soddisfare con CET 1 per il 56,25% e per il 75% con TIER1;
  • la riserva di conservazione del capitale pari al 2,50% da soddisfare interamente con CET 1;

36 Ai sensi di quanto previsto dall'art. 5 della decisione (UE) n. 2015/656 della Banca Centrale Europea del 4 febbraio 2015 i dividendi da dedurre dall'ammontare del risultato economico del semestre di cui si vuole chiedere l'inclusione nei fondi propri sono pari al 50% del risultato di periodo in quanto, in assenza di una formale decisione da parte del Consiglio di Amministrazione sulla destinazione del risultato dell'esercizio 2023, sono state applicate le regole previste dall'art. 5.3 della Decision (EU) 2015/66 of the European Central Bank.

37 Tali requisiti sono così determinati:

il requisito minimo di Pillar I pari all'8% (di cui 4,5% di CET 1,5% in termini di AT1 e 2% in termini di AT2);

la riserva O-SII buffer pari allo 0,25% da soddisfare interamente con CET 1;

la riserva di capitale anticiclica allo 0,028% da soddisfare interamente con CET 1.

  • Tier 1 ratio: 10,71%;
  • Total Capital ratio: 13,35%.

Disposizioni transitorie

Dal 1° gennaio 2023 non vi sono più disposizioni transitorie applicabili e pertanto i ratio patrimoniali possono definirsi "fully phased". Da inizio anno è infatti giunta a scadenza la disciplina transitoria introdotta dall'art. 473 bis del Regolamento (UE) n. 575/2013 (CRR), che dilazionava nel tempo l'impatto sui fondi propri derivante dall'applicazione del nuovo modello di impairment introdotto dal principio contabile IFRS 9, nonché l'opzione prevista dall'art. 468 del Regolamento (UE) n. 575/2013 (CRR) che consentiva di non considerare nel calcolo dei fondi propri una quota pari al 40% degli utili e delle perdite non realizzati accumulati dal 31 dicembre 2019 sui titoli di debito misurati al fair value con impatto sulla redditività complessiva rappresentati da esposizioni in strumenti di debito emessi da amministrazioni centrali, amministrazioni regionali o autorità locali di cui all'art. 115, paragrafo 2, della CRR e verso organismi del settore pubblico di cui all'art. 116, paragrafo 4.

7. Esposizioni al rischio sovrano rappresentate da titoli di debito

Nella seguente tabella si fornisce l'illustrazione dell'esposizione del Gruppo bancario al rischio sovrano (titoli di debito contenuti nei portafogli di attività finanziarie), al 30 giugno 2023, ripartita per singolo Paese e per categoria del portafoglio contabile di classificazione:

30 giugno 2023
(dati in milioni di euro)
Paesi/Portafogli contabili
Att. fin. valutate al
costo ammortizzato
Att. fin. valutate al fair
value con impatto
sulla redditività
complessiva
Att. fin. valutate al fair
value con impatto sul
conto economico
Totale
Italia 9.094 2.396 58 11.548
Francia 5.065 1.412 0 6.477
USA 2.152 1.538 0 3.690
Spagna 3.726 1.098 4 4.828
Germania 2.444 844 22 3.309
Altri Paesi 582 262 0 844
Totale 23.062 7.550 84 30.696

Al 30 giugno 2023 l'esposizione del Gruppo bancario nei titoli di debito sovrani ammonta a € 30,7 miliardi (€ 29,8 miliardi al 31 dicembre 2022), classificati per il 75,1% nel portafoglio delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, per il 24,6% tra le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e per lo 0,3% nel portafoglio delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sul conto economico in quanto detenute per la negoziazione.

Detta esposizione si riferisce per oltre l'87% a titoli emessi da Paesi dell'Unione Europea ed in particolare per circa il 38% dal Paese Italia.

Per quanto riguarda le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, le riserve derivanti dalla valutazione al fair value dei titoli di debito risultano essere al 30 giugno 2023 complessivamente negative per € 515,9 milioni al netto degli effetti fiscali e si riferiscono per € -489,7 milioni a titoli governativi (€ -59,0 milioni relative a titoli di Stato italiani e € -430,7 milioni relative a titoli di altri Paesi).

Per quanto riguarda le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, il valore di bilancio ammonta a € 23,1 miliardi, di cui € 9,1 miliardi rappresentati da titoli di Stato Italiani. Ai soli fini informativi, si precisa che il fair value dei titoli governativi classificati nella suddetta categoria contabile, determinato in base alle quotazioni di mercato del 30 giugno 2023 (livello 1 nella gerarchia del fair value), ammonta a € 22,5 miliardi (€ 9,0 miliardi è il fair value riferito ai soli titoli di Stato italiani).

La gestione dei titoli di debito prosegue in continuità con le scelte operate nei precedenti esercizi; nel corso del semestre non si è verificato alcun cambiamento di business model che abbia comportato una riclassifica di portafoglio.

8. Altre note esplicative

Gli schemi di stato patrimoniale e di conto economico, redatti in forma riclassificata, riflettono su base consolidata le situazioni contabili di Banco BPM e delle società controllate predisposte con riferimento al 30 giugno 2023 ovvero, in mancanza, le più recenti situazioni contabili approvate.

Analogamente, la valutazione a patrimonio netto delle imprese collegate è stata effettuata sulla base delle informazioni contabili trasmesse a Banco BPM riferite al 30 giugno 2023 ovvero, in mancanza, delle più recenti situazioni patrimoniali predisposte dalle società collegate.

Allegati

I saldi relativi all'esercizio precedente sono stati rideterminati ai fini di una comparazione omogenea con quelli relativi all'esercizio 2023.

Per maggiori dettagli si rimanda alle nota esplicativa n. 1.

  • Stato patrimoniale consolidato riclassificato al 30 giugno 2023 comparato con i dati riferiti al 31 dicembre 2022
  • Conto economico consolidato riclassificato del primo semestre 2023 comparato con i dati riferiti al primo semestre 2022
  • Conto economico consolidato riclassificato evoluzione trimestrale 2023 e 2022
  • Conto economico consolidato riclassificato del primo semestre 2023 al netto delle componenti non ricorrenti
  • Conto economico consolidato riclassificato impatti relativi all'esercizio 2022 riferiti all'applicazione dell'IFRS 17 alle compagnie di assicurazione

Per informazioni:

Investor Relations

Roberto Peronaglio +39 02.94.77.2108 [email protected] Comunicazione Matteo Cidda +39 02.77.00.7438

[email protected]

Media Relations

Marco Grassi +39 045.867.5048 [email protected]

Stato patrimoniale consolidato riclassificato

ATTIVITÀ
(migliaia di euro)
30/06/2023 31/12/2022
Restated
Variaz. Var. %
Cassa e disponibilità liquide 21.844.831 13.130.815 8.714.016 66,4%
Finanziamenti valutati al costo ammortizzato 112.013.762 113.632.853 -1.619.091 -1,4%
- finanziamenti verso banche 3.855.942 4.177.893 -321.951 -7,7%
- finanziamenti verso clientela 108.157.820 109.454.960 -1.297.140 -1,2%
Altre attività finanziarie 44.112.405 43.093.541 1.018.864 2,4%
- al fair value con impatto a conto economico 8.083.541 8.206.881 -123.340 -1,5%
- al fair value con impatto sulla redditività complessiva 10.134.981 9.380.520 754.461 8,0%
- al costo ammortizzato 25.893.883 25.506.140 387.743 1,5%
Attività finanziarie di pertinenza delle imprese
di assicurazione
6.001.755 5.892.769 108.986 1,8%
Partecipazioni 1.628.356 1.652.549 -24.193 -1,5%
Attività materiali 2.825.314 3.034.689 -209.375 -6,9%
Attività immateriali 1.241.819 1.255.124 -13.305 -1,1%
Attività fiscali 4.324.187 4.585.484 -261.297 -5,7%
Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione 485.968 195.792 290.176 148,2%
Altre voci dell'attivo 4.011.675 3.334.518 677.157 20,3%
TOTALE ATTIVITÀ 198.490.072 189.808.134 8.681.938 4,6%
PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO
(migliaia di euro)
30/06/2023 31/12/2022
Restated
Variaz. Var. %
Raccolta diretta 121.154.804 120.639.083 515.721 0,4%
- debiti verso clientela 104.801.422 107.679.408 -2.877.986 -2,7%
- titoli e passività finanziarie designate al fair value 16.353.382 12.959.675 3.393.707 26,2%
Raccolta diretta assicurativa e passività assicurative: 5.818.827 5.742.601 76.226 1,3%
- passività finanziarie valutate al fair value delle
imprese di assicurazione
1.476.068 1.459.075 16.993 1,2%
- passività assicurative 4.342.759 4.283.526 59.233 1,4%
Debiti verso banche 22.870.102 32.635.805 -9.765.703 -29,9%
Debiti per leasing 497.147 627.921 -130.774 -20,8%
Altre passività finanziarie valutate al fair value 26.794.679 13.597.650 13.197.029 97,1%
Altre passività finanziarie delle imprese di assicurazione 2.045 439 1.606 365,8%
Fondi del passivo 865.983 988.852 -122.869 -12,4%
Passività fiscali 319.166 267.873 51.293 19%
Passività associate ad attività in dismissione 245.492 25.821 219.671 N.S.
Altre voci del passivo 6.533.860 2.265.592 4.268.268 188%
Totale passività 185.102.105 176.791.637 8.310.468 4,7%
Patrimonio di pertinenza di terzi 383 720 -337 -46,8%
Patrimonio netto del Gruppo 13.387.584 13.015.777 371.807 2,9%
Patrimonio netto consolidato 13.387.967 13.016.497 371.470 2,9%
TOTALE PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO 198.490.072 189.808.134 8.681.938 4,6%

La voce "finanziamenti verso clientela" include i titoli senior rivenienti da operazioni di cessione di crediti deteriorati.

I dati dell'esercizio precedente sono stati riesposti a seguito dell'applicazione retrospettiva del principio contabile IFRS 17 da parte delle Compagnie assicurative di controllo e di collegamento detenute dal Gruppo, oltre che dell'IFRS 9 per quelle di collegamento.

Conto economico consolidato riclassificato

(migliaia di euro) I sem. 2023 I sem. 2022
Restated
Variaz. Var. %
Margine di interesse 1.552.900 1.039.133 513.767 49,4%
Risultato delle partecipazioni valutate a patrimonio netto 60.607 58.168 2.439 4,2%
Margine finanziario 1.613.507 1.097.301 516.206 47,0%
Commissioni nette 948.203 966.863 -18.660 -1,9%
Altri proventi netti di gestione 33.417 31.693 1.724 5,4%
Risultato netto finanziario -42.492 176.796 -219.288
Risultato dell'attività assicurativa 24.580 - 24.580
Altri proventi operativi 963.708 1.175.352 -211.644 -18,0%
Proventi operativi 2.577.215 2.272.653 304.562 13,4%
Spese per il personale -808.254 -813.204 4.950 -0,6%
Altre spese amministrative -336.824 -318.203 -18.621 5,9%
Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali -129.651 -125.297 -4.354 3,5%
Oneri operativi -1.274.729 -1.256.704 -18.025 1,4%
Risultato della gestione operativa 1.302.486 1.015.949 286.537 28,2%
Rettifiche nette su finanziamenti verso clientela -258.719 -303.681 44.962 -14,8%
Risultato della valutazione al fair value delle attività materiali -32.375 -40.845 8.470 -20,7%
Rettifiche nette su titoli ed altre attività finanziarie 1.169 -5.540 6.709
Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri 3.318 -12.734 16.052
Utili/Perdite su partecipazioni ed investimenti -234 1.466 -1.700
Risultato lordo dell'operatività corrente 1.015.645 654.615 361.030 55,2%
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente -317.119 -231.019 -86.100 37,3%
Risultato netto dell'operatività corrente 698.526 423.596 274.930 64,9%
Oneri relativi al sistema bancario, al netto delle imposte -57.629 -74.567 16.938 -22,7%
Impatto del riallineamento dei valori fiscali ai valori contabili - - -
Impairment su avviamenti -8.132 8.132
Impatto della variazione del proprio merito creditizio sulle
emissioni di certificates (OCR), al netto delle imposte
-2.568 25.654 -28.222
Impatto della purchase price allocation (PPA), al netto delle
imposte
-14.233 -15.663 1.430 -9,1%
Utile/Perdita di pertinenza di terzi 337 109 228 209,2%
RISULTATO NETTO DEL PERIODO 624.433 350.997 273.436 77,9%

I dati del periodo precedente sono stati riesposti a seguito dell'applicazione retrospettiva del principio contabile IFRS 17 da parte delle Compagnie assicurative di controllo e di collegamento detenute dal Gruppo, oltre che dell'IFRS 9 per quelle di collegamento.

Conto economico consolidato riclassificato - Evoluzione trimestrale

(migliaia di euro) II trim. 2023 I trim. 2023 IV trim. 2022
Restated
III trim. 2022
Restated
II trim. 2022
Restated
I trim. 2022
Restated
Margine di interesse 809.926 742.974 723.957 551.319 527.591 511.542
Risultato delle partecipazioni valutate a patrimonio netto 24.295 36.312 38.355 39.460 15.729 42.439
Margine finanziario 834.221 779.286 762.312 590.779 543.320 553.981
Commissioni nette 469.549 478.654 453.728 479.664 486.771 480.092
Altri proventi netti di gestione 16.503 16.914 19.491 20.375 15.028 16.665
Risultato netto finanziario -8.356 -34.136 -8.951 75.138 48.863 127.933
Risultato dell'attività assicurativa 14.969 9.611 6.636 2.131 - -
Altri proventi operativi 492.665 471.043 470.904 577.308 550.662 624.690
Proventi operativi 1.326.886 1.250.329 1.233.216 1.168.087 1.093.982 1.178.671
Spese per il personale -402.858 -405.396 -391.918 -397.285 -405.342 -407.862
Altre spese amministrative -166.630 -170.194 -170.410 -159.636 -162.650 -155.553
Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali -65.191 -64.460 -84.553 -69.886 -64.059 -61.238
Oneri operativi -634.679 -640.050 -646.881 -626.807 -632.051 -624.653
Risultato della gestione operativa 692.207 610.279 586.335 541.280 461.931 554.018
Rettifiche nette su finanziamenti verso clientela -121.264 -137.455 -184.691 -193.909 -152.553 -151.128
Risultato della valutazione al fair value delle attività materiali -30.469 -1.906 -59.992 -7.510 -39.609 -1.236
Rettifiche nette su titoli ed altre attività finanziarie 488 681 -538 -3.028 -2.346 -3.194
Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri 868 2.450 -28.220 -16.260 -4.608 -8.126
Utili/Perdite su partecipazioni ed investimenti -388 154 515 277 -60 1.526
Risultato dell'operatività corr. al lordo delle imposte 541.442 474.203 313.409 320.850 262.755 391.860
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente -169.683 -147.436 -85.589 -90.424 -92.599 -138.420
Risultato netto dell'operatività corrente 371.759 326.767 227.820 230.426 170.156 253.440
Oneri relativi al sistema bancario, al netto delle imposte -351 -57.278 -49 -77.271 - -74.567
Impatto del riallineamento dei valori fiscali ai valori contabili - - - - - -
Impairment su avviamenti - - - - -8.132 -
Impatto della variazione del proprio merito creditizio sulle
emissioni di certificates (OCR), al netto delle imposte
-5.845 3.277 -20.513 -323 25.478 176
Impatto della purchase price allocation (PPA), al netto delle
imposte
-6.830 -7.403 -10.248 -16.468 -7.173 -8.490
Utile/Perdita di pertinenza di terzi 373 -36 628 49 66 43
RISULTATO NETTO DEL PERIODO 359.106 265.327 197.638 136.413 180.395 170.602

I dati dell'esercizio precedente sono stati riesposti a seguito dell'applicazione retrospettiva del principio contabile IFRS 17 da parte delle Compagnie assicurative di controllo e di collegamento detenute dal Gruppo, oltre che dell'IFRS 9 per quelle di collegamento.

Conto economico consolidato riclassificato al netto delle componenti non ricorrenti

(migliaia di euro) I semestre
2023
I semestre
2022
Restated
Variaz. Var. %
Margine di interesse 1.552.900 1.039.133 513.767 49,4%
Risultato delle partecipazioni valutate a patrimonio netto 60.607 58.168 2.439 4,2%
Margine finanziario 1.613.507 1.097.301 516.206 47,0%
Commissioni nette 948.203 966.863 -18.660 -1,9%
Altri proventi netti di gestione 33.417 31.693 1.724 5,4%
Risultato netto finanziario -42.492 181.497 -223.989
Risultato dell'attività assicurativa 24.580 - 24.580
Altri proventi operativi 963.708 1.180.053 -216.345 -18,3%
Proventi operativi 2.577.215 2.277.354 299.861 13,2%
Spese per il personale -808.859 -813.204 4.345 -0,5%
Altre spese amministrative -336.824 -318.203 -18.621 5,9%
Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali -129.651 -125.297 -4.354 3,5%
Oneri operativi -1.275.334 -1.256.704 -18.630 1,5%
Risultato della gestione operativa 1.301.881 1.020.650 281.231 27,6%
Rettifiche nette su finanziamenti verso clientela -258.719 -190.965 -67.754 35,5%
Rettifiche nette su titoli ed altre attività finanziarie 1.169 -5.540 6.709
Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri 12.053 -12.734 24.787
Risultato dell'operatività corr. al lordo delle imposte 1.056.384 811.411 244.973 30,2%
Imposte sul reddito dell'operatività corrente -330.003 -282.906 -47.097 16,6%
Risultato netto dell'operatività corrente 726.381 528.505 197.876 37,4%
Oneri relativi al sistema bancario, al netto delle imposte -57.629 -74.567 16.938 -22,7%
Impatto della variazione del proprio merito creditizio sulle
emissioni di certificates (OCR), al netto delle imposte
-2.568 25.654 -28.222
Impatto della purchase price allocation (PPA), al netto delle
imposte
-14.233 -15.663 1.430 -9,1%
Utile/Perdita di pertinenza di terzi 337 109 228 209,2%
RISULTATO NETTO DEL PERIODO
(SENZA COMPONENTI NON RICORRENTI)
652.288 464.038 188.250 40,6%
IMPATTI ESCLUSI DAL RISULTATO "ADJUSTED" -27.855 -113.041 85.186 -75,4%
RISULTATO NETTO DEL PERIODO 624.433 350.997 273.436 77,9%

I dati del periodo precedente sono stati riesposti a seguito dell'applicazione retrospettiva del principio contabile IFRS 17 da parte delle Compagnie assicurative di controllo e di collegamento detenute dal Gruppo, oltre che dell'IFRS 9 per quelle di collegamento.

Conto economico consolidato riclassificato

Impatti relativi all'esercizio 2022 riferiti all'applicazione dell'IFRS 17

alle compagnie di assicurazione

(migliaia di euro) Impatti IFRS
17 esercizio
2022
IV trim.
2022
III trim.
2022
II trim.
2022
I trim.
2022
Margine di interesse
Risultato delle partecipazioni valutate a patrimonio netto -21.500 3.552 7.894 -25.743 -7.203
Margine finanziario -21.500 3.552 7.894 -25.743 -7.203
Commissioni nette 12.933 6.466 6.467
Altri proventi netti di gestione -43 -21 -22
Risultato netto finanziario - -
Risultato dell'attività assicurativa -22.951 -11.475 -11.476 - -
Altri proventi operativi -10.061 -5.030 -5.031 - -
Proventi operativi -31.561 -1.478 2.863 -25.743 -7.203
Spese per il personale 6.494 3.247 3.247
Altre spese amministrative 2.131 1.066 1.065
Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali 352 176 176
Oneri operativi 8.977 4.489 4.488 - -
Risultato della gestione operativa -22.584 3.011 7.351 -25.743 -7.203
Rettifiche nette su finanziamenti verso clientela
Risultato della valutazione al fair value delle attività materiali
Rettifiche nette su titoli ed altre attività finanziarie
Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri
Utili/Perdite su partecipazioni ed investimenti
Risultato dell'operatività corr. al lordo delle imposte -22.584 3.011 7.351 -25.743 -7.203
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente 1.899 950 949
Risultato netto dell'operatività corrente -20.685 3.961 8.300 -25.743 -7.203
Oneri relativi al sistema bancario, al netto delle imposte
Impatto del riallineamento dei valori fiscali ai valori contabili
Impairment su avviamenti
Impatto della variazione del proprio merito creditizio sulle emissioni di
certificates (OCR), al netto delle imposte
Impatto della purchase price allocation (PPA), al netto delle imposte
Utile/Perdita di pertinenza di terzi
3.144 1.572 1.572
RISULTATO NETTO DEL PERIODO -17.541 5.533 9.872 -25.743 -7.203

In tale prospetto è riportato l'impatto complessivo relativo all'intero esercizio 2022 dettagliato per ogni singola voce del Conto Economico Riclassificato attribuibile alla rideterminazione dei dati in applicazione dell'IFRS 17.

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