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Saipem

Interim / Quarterly Report Aug 3, 2023

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Interim / Quarterly Report

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RELAZIONE FINANZIARIA semestrale consolidata AL 30 giugno 2023

MISSIONE

Siamo impegnati al fianco dei nostri clienti, trasformiamo le loro strategie e i loro progetti in infrastrutture, impianti e processi competitivi e sostenibili, accompagnandoli nel percorso verso la transizione energetica. Vogliamo essere l'ingrediente chiave della transizione energetica delle aziende, il loro ponte verso un futuro sostenibile.

VALORI

Liberare ingegno creativo; prendersi cura delle persone e del pianeta; costruire relazioni di fiducia; valorizzare le diverse identità culturali.

Disclaimer

I dati e le informazioni previsionali devono ritenersi "forward-looking statements" e pertanto, non basandosi su meri fatti storici, hanno per loro natura una componente di rischiosità e di incertezza, poiché dipendono anche dal verificarsi di eventi e sviluppi futuri al di fuori del controllo della Società, quali ad esempio: le variazioni dei tassi di cambio, le variazioni dei tassi di interesse, la volatilità dei prezzi delle commodity, il rischio di credito, il rischio di liquidità, il rischio HSE, gli investimenti dell'industria petrolifera e di altri settori industriali, l'instabilità politica in aree in cui il Gruppo è presente, le azioni della concorrenza, il successo nelle trattative commerciali, il rischio di esecuzione dei progetti (inclusi i rischi pandemici, quelli relativi alla catena degli approvvigionamenti e inclusi quelli relativi agli investimenti in corso), nonché i cambiamenti nelle aspettative degli stakeholder ed altri cambiamenti nelle condizioni di business. I dati consuntivi possono pertanto variare in misura sostanziale rispetto alle previsioni. Alcuni dei rischi citati risultano meglio approfonditi nelle Relazioni Finanziarie. I dati e le informazioni previsionali si riferiscono alle informazioni reperibili alla data della loro diffusione.

I PAESI DI ATTIVITà SAIPEM

EUROPA

Albania, Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Italia, Jersey, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Romania, Serbia, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia

AMERICHE

Argentina, Bolivia, Brasile, Canada, Cile, Colombia, Ecuador, Guyana, Messico, Perù, Stati Uniti, Trinidad & Tobago, Uruguay, Venezuela

CSI

Azerbaijan, Kazakhstan, Russia

AFRICA

Algeria, Angola, Congo, Costa d'Avorio, Egitto, Gabon, Ghana, Guinea Equatoriale, Kenya, Libia, Marocco, Mauritania, Mozambico, Nigeria, Senegal, Sudafrica, Tanzania, Tunisia, Uganda

MEDIO ORIENTE

Arabia Saudita, Bahrein, Emirati Arabi Uniti, Iraq, Israele, Kuwait, Oman, Qatar

ESTREMO ORIENTE E OCEANIA

Australia, Cina, Corea del Sud, Giappone, India, Indonesia, Malaysia, Myanmar, Singapore, Taiwan, Thailandia, Vietnam

ORGANI SOCIALI E DI CONTROLLO DI SAIPEM SpA

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE1 Presidente Silvia Merlo

Amministratore Delegato e Direttore Generale Alessandro Puliti3

Consiglieri Roberto Diacetti, Alessandra Ferone, Patrizia Michela Giangualano, Davide Manunta4 , Marco Reggiani, Paul Schapira, Paola Tagliavini

COLLEGIO SINDACALE2 Presidente Giovanni Fiori

Sindaci effettivi Antonella Fratalocchi Ottavio De Marco

Sindaci supplenti Maria Francesca Talamonti Raffaella Annamaria Pagani

SOCIETà DI REVISIONE

KPMG SpA5

(1) Nominato dall'Assemblea del 30 aprile 2021 per gli esercizi 2021, 2022 e 2023, e comunque con scadenza alla data dell'Assemblea che sarà convocata per l'approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2023.

(2) Nominato dall'Assemblea del 3 maggio 2023 per tre esercizi e comunque fino alla data dell'Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2025.

(3) L'Assemblea degli Azionisti del 3 maggio 2023 ha nominato, ai sensi dell'art. 2386 c.c., Alessandro Puliti quale componente del Consiglio di Amministrazione, il cui mandato scadrà insieme agli Amministratori in carica e dunque in occasione dell'Assemblea degli Azionisti convocata per l'approvazione del bilancio dell'esercizio 2023. Il Consiglio di Amministrazione del 3 maggio 2023 ha confermato Alessandro Puliti, già Direttore Generale della Società, quale Amministratore Delegato.

(4) L'Assemblea degli Azionisti del 3 maggio 2023 ha nominato, ai sensi dell'art. 2386 c.c., Davide Manunta quale componente del Consiglio di Amministrazione, il cui mandato scadrà insieme agli Amministratori in carica e dunque in occasione dell'Assemblea degli Azionisti convocata per l'approvazione del bilancio dell'esercizio 2023.

Saipem Classification - General Use

(5) L'Assemblea del 3 maggio 2018 ha deliberato di conferire a KPMG SpA l'incarico di revisione legale dei conti per gli esercizi 2019-2027.

RELAZIONE FINANZIARIA semestrale consolidata al 30 giugno 2023

RELAZIONE intermedia SULLA GESTIONE
Nota sull'andamento del titolo Saipem SpA
Andamento operativo
Assetto organizzativo
Assetto organizzativo: reporting
Continuing e Discontinued operations e attività non correnti possedute per la vendita
Il contesto di mercato
Le acquisizioni e il portafoglio
Gli investimenti
12
Asset Based Services e Offshore Wind
14
Asset Based Services
15
Offshore Wind
18
Energy Carriers, Sustainable Infrastructures e Robotics & Industrialized Solutions
20
Energy Carriers
20
Sustainable Infrastructures
24
Robotics & Industrialized Solutions
24
Drilling Offshore
26
Commento ai risultati economico-finanziari
28
Risultati economici
28
Situazione patrimoniale e finanziaria
33
Rendiconto finanziario riclassificato
Principali indicatori reddituali e finanziari
Sostenibilità del business
Ricerca e sviluppo
Salute, sicurezza, ambiente e qualità
Risorse umane
Digital e Servizi ICT
Gestione dei rischi d'impresa
Altre informazioni
Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati utilizzati nella relazione sulla gestione a quelli obbligatori
Glossario
Bilancio consolidato semestrale consolidato
Schemi di bilancio
Note illustrative al bilancio consolidato semestrale abbreviato
Informazioni relative alla censura formulata dalla Consob ai sensi dell'art. 154-
, comma 7,
ter
del D.Lgs. n. 58/1998 e alla comunicazione degli Uffici di Consob in data 6 aprile 2018
171
Informazioni su richiesta di Consob ai sensi dell'art. 114, comma 5, del D.Lgs. n. 58/1998 ("TUF")
Attestazione a norma delle disposizioni dell'art. 154-
,
bis
Risultati del semestre
Struttura partecipativa del Gruppo Saipem
2
3
8
10
10
10
10
11
11
36
37
39
42
50
56
63
66
85
87
89
96
104
176
comma 5 del D.Lgs. n. 58/1998 (Testo Unico della Finanza) 185
Relazione della Società di revisione 186

Approvata dal Consiglio di Amministrazione nella riunione del 26 luglio 2023

risultati del semestre

Premessa

Per effetto dell'annunciata cessione del Drilling Onshore, i risultati del settore oggetto di cessione sono stati rilevati come Discontinued operations secondo le disposizioni del principio contabile IFRS 5. Ai fini comparativi i periodi di confronto sono stati riesposti in conformità a tale trattamento contabile in tutte le parti della presente relazione finanziaria semestrale. Per maggiori informazioni si rimanda al paragrafo sull'andamento operativo della "Relazione intermedia sulla gestione".

Risultati del semestre

L'esercizio 2022 si è chiuso con risultati che hanno confermato il miglioramento della performance del Gruppo con ricavi in crescita ed EBITDA positivi superiori alle aspettative. La buona performance operativa dell'anno è stata inoltre accompagnata da un ottimo livello di acquisizioni ordini riferiti in buona parte al business offshore, in coerenza con le linee strategiche.

I risultati del primo semestre 2023 registrano un ulteriore miglioramento della performance con ricavi ed EBITDA adjusted superiori rispetto al primo semestre 2022, rispettivamente del 28% e del 56%.

I ricavi nel primo semestre del 2023 ammontano a 5.347 milioni di euro (4.187 milioni di euro nel primo semestre del 2022) e l'EBITDA adjusted ammonta a 410 milioni di euro (263 milioni di euro nel primo semestre del 2022). I risultati operativi riflettono il miglioramento della performance operativa rispetto al primo semestre del 2022, in particolare per le attività Offshore, sia ingegneria e costruzioni che drilling.

La business line Asset Based Services ha espresso il 49% dei ricavi; l'Energy Carriers il 44% dei ricavi; il Drilling Offshore ha contribuito per il 7% dei ricavi.

Il risultato netto adjusted Continuing operations riporta un utile di 40 milioni di euro (perdita di 104 milioni di euro nel primo semestre del 2022). La variazione positiva registrata nel risultato operativo adjusted (146 milioni di euro) si riduce leggermente per effetto del peggioramento del saldo della gestione fiscale e finanziaria, parzialmente compensato dal miglioramento del saldo della gestione partecipazioni, per un totale di 2 milioni di euro.

Nel semestre non sono stati rilevati oneri non ricorrenti e il risultato da Discontinued operations è nullo. Nel corrispondente periodo del 2022 il risultato netto da Continuing operations registrava una perdita di 123 milioni di euro e scontava, rispetto al risultato netto adjusted, oneri derivanti dall'emergenza sanitaria e da riorganizzazione per 19 milioni di euro, mentre il risultato da Discontinued operations registrava una perdita di 7 milioni di euro.

Il risultato netto, comprensivo del risultato netto da Discontinued operations, registra quindi un utile di 40 milioni di euro allineato al risultato netto adjusted Continuing operations.

Gli investimenti tecnicieffettuati nel corso del primo semestre del 2023, principalmente riferiti a interventi di manutenzione e upgrading, ammontano a 139 milioni di euro (86 milioni di euro nel primo semestre del 2022).

La Posizione Finanziaria Netta al 30 giugno 2023 ante effetti lease liability IFRS 16 è positivo per 34 milioni di euro e registra un incremento di 22 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022 (positivo per 56 milioni di euro), nonostante l'assorbimento di cassa dei progetti oggetto di backlog review. L'Indebitamento finanziario netto comprensivo della lease liability IFRS 16, pari a 322 milioni di euro, ammonta a 288 milioni di euro.

Nel corso del primo semestre del 2023 Saipem ha acquisito nuovi ordini per un totale di 6.690 milioni di euro (4.228 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2022). Il portafoglio ordini al 30 giugno 2023 ammonta a 25.360 milioni di euro (12.366 milioni di euro nell'Asset Based Services, 10.713 milioni di euro nell'Energy Carriers e 2.281 milioni di euro nel Drilling Offshore), di cui 5.297 milioni di euro da realizzarsi nel 2023.

Il portafoglio ordini comprensivo di società non consolidate al 30 giugno 2023 ammonta a 25.486 milioni di euro.

Struttura partecipativa del gruppo Saipem

(società controllate)

RELAZIONE intermedia SULLA GESTIONE

NOTA SULL'ANDAMENTO DEL TITOLO SAIPEM SpA

Dopo un 2022 fortemente condizionato da un'elevata volatilità dei mercati, gli investitori hanno iniziato il 2023 con maggiore fiducia, con un mese di gennaio particolarmente positivo per i mercati italiano ed europeo, anche alla luce di un contesto macroeconomico positivo nonostante il perdurare di un alto livello di tassi di interesse e di inflazione. La fase positiva è proseguita fino agli inizi del mese di marzo, quando una serie di fattori, tra i quali la crisi di alcune banche locali negli Stati Uniti, i ripetuti e consistenti aumenti dei tassi di interesse decisi dalle banche centrali per contrastare l'inflazione e il rallentamento della crescita del PIL mondiale, hanno causato una brusca correzione delle quotazioni azionarie, ridimensionando buona parte della crescita accumulata nei mesi precedenti. Successivamente, tuttavia, ha preso avvio una fase di ripresa che ha riportato i valori delle quotazioni in linea con i massimi del mese di marzo.

In questo contesto, nel primo semestre 2023, il valore del titolo Saipem ha registrato un aumento del 13%, una performance inferiore a quella del FTSE MIB, che nello stesso periodo è cresciuto del 19%, ma superiore a quella dell'indice Stoxx 600 Oil&Gas (-4%), comprendente un paniere di società europee del settore Oil&Gas ed energetico.

Il titolo Saipem ha chiuso la prima giornata di contrattazioni dell'anno a 1,18 euro per azione, raggiungendo il massimo del semestre il giorno 1° marzo a 1,53 euro per azione. La crescita è stata sostenuta, oltre che dalla fase positiva dei mercati, da una serie di notizie positive tra le quali: l'aggiudicazione in gennaio di due contratti offshore per un importo complessivo di circa 900 milioni di dollari in Brasile e Norvegia; la sottoscrizione in febbraio da parte di Saipem di due nuove linee di credito per un ammontare complessivo pari a 860 milioni di euro, che hanno permesso alla Società di rafforzare ulteriormente la propria struttura finanziaria e la liquidità; sempre in febbraio, la stipula di un accordo di collaborazione commerciale con Seaway 7 nel segmento dei progetti eolici offshore su fondazioni fisse e la presentazione dei risultati finanziari conseguiti nel quarto trimestre del 2022; infine, l'annuncio in marzo dell'aggiudicazione di un nuovo contratto di perforazione offshore in Costa d'Avorio.

Successivamente, il titolo Saipem ha subìto una forte contrazione, in linea con il mercato, a causa del collasso di Silicon Valley Bank e delle difficoltà di Credit Suisse, scendendo fino ad arrivare in data 15 marzo al minimo di 1,14 euro, per poi ritornare nel giro di un mese a valori prossimi al massimo del semestre (1,50 euro il 13 aprile).

Nei mesi di maggio e giugno il titolo ha attraversato una nuova fase discendente, determinata principalmente dai timori per il rallentamento dell'economia cinese, che si sono riflessi in un calo dei prezzi dei titoli del settore energetico; in particolare, alla fine del mese di maggio si è verificata una brusca discesa del prezzo del petrolio. L'azione Saipem ha chiuso il semestre raggiungendo un prezzo di 1,28 euro, con un incremento del 13% rispetto all'inizio dell'anno.

Al termine del primo semestre 2023 la capitalizzazione di mercato di Saipem si è attestata a circa 2,5 miliardi di euro, con circa 5 miliardi di azioni scambiate durante il semestre e una media giornaliera di titoli scambiati di 41 milioni. Il controvalore degli scambi è stato di circa 7 miliardi di euro, rispetto ai 3,1 miliardi di euro del primo semestre 2022.

Per quanto riguarda le azioni di risparmio, convertibili alla pari in azioni ordinarie, a fine giugno 2023 il loro numero era di 1.059. Il loro valore non ha registrato variazioni durante il semestre, rimanendo a 77 euro, a causa dei limitatissimi scambi avvenuti.

Si riporta di seguito il dettaglio della performance nel periodo di riferimento.

Quotazioni alla Borsa Valori di Milano

1° semestre
(euro) 2018 2019 2020 2021 2022 2023
Azioni ordinarie:
- massima 13,76 12,63 11,28 6,66 5,12 1,53
- minima 7,73 8,23 3,42 4,34 0,58 1,14
- media 9,97 10,76 5,93 5,30 2,00 1,33
- fine periodo 8,20 10,93 5,54 4,63 1,13 1,28
Azioni di risparmio:
- massima 418,00 442,00 450,00 450,00 350,00 77,00
- minima 400,00 400,00 420,00 360,00 72,50 77,00
- media 402,72 414,28 433,65 418,44 136,68 77,00
- fine periodo 400,00 420,00 450,00 370,00 77,00 77,00

I valori della tabella sono stati riadeguati in seguito al raggruppamento azionario e all'aumento di capitale.

A fini comparativi tutti i prezzi storici della tabella e del grafico sono stati aggiustati a seguito dei due raggruppamenti azionari perfezionati nel primo semestre 2022 legati all'aumento di capitale. I valori indicati nella tabella non sono da considerarsi, per i periodi di riferimento, indicatori di ritorno dell'investimento azionario, principalmente per l'operazione di aumento di capitale in opzione perfezionata a luglio 2022.

ANDAMENTO OPERATIVO

Assetto organizzativo

Con decorrenza 14 gennaio 2022 la Società ha assunto una configurazione organizzativa declinata in quattro distinte aree di business in coerenza con il nuovo modello organizzativo che prevede:

  • ≥ la centralizzazione organizzativa e geografica delle strutture di staff, finalizzata al perseguimento di livelli di efficienza superiore;
  • ≥ l'introduzione di una funzione commerciale centrale per guidare l'evoluzione dell'order intake e l'interlocuzione con i clienti in ottica "One Saipem", assicurando al contempo la gestione ottimizzata delle strutture regionali e locali su scala globale;
  • ≥ l'integrazione dei processi di project control e project risk management nel perimetro del Chief Financial Officer, elevando il livello di sensibilità dell'analisi e gestione dei rischi sull'intero ciclo di vita dei progetti.

A completamento della nuova organizzazione, a febbraio 2023, la Società ha istituito la nuova linea di business Offshore Wind, che si aggiunge alle quattro linee di business istituite a gennaio 2022; l'attuale assetto organizzativo è quindi il seguente: Asset Based Services, Energy Carriers, Robotics & Industrialized Solutions, Sustainable Infrastructures e Offshore Wind.

Le business line, ciascuna con dinamiche, obiettivi e competenze differenti per lo sviluppo tecnico ed economico delle offerte e la gestione dei progetti in fase esecutiva, nonché centri di eccellenza in ambito tecnologico e ingegneristico riconosciuti a livello globale dai nostri clienti, sono state strutturate come segue per gestire il portafoglio del Gruppo:

  • ≥ Asset-Based Service che aggrega i business fondati sul portafoglio di asset Saipem, ovvero Drilling, Sea Trunklines, Transportation & Installation, Subsea Development, nonché la gestione dei mezzi e delle yard a servizio dei business del Gruppo;
  • ≥ Energy Carriers evoluzione dell'impiantistica Saipem con forte contenuto tecnologico, grande attenzione ai nuovi vettori energetici e alla circolarità, che concentra i business E&C di progetti "one-of-a-kind" Onshore e Offshore, valorizzando l'ampiezza, profondità e qualità del nostro portafoglio di competenze tecniche e gestionali;
  • ≥ Robotics & Industrialized Solutions che, rispondendo alle nuove esigenze del settore energetico, integra le competenze tecniche-operative dedicate allo sviluppo, ingegnerizzazione ed esecuzione di impianti modulari, ripetibili, scalabili, nonché servizi di monitoraggio e manutenzione basati su tecnologie digitali;
  • ≥ Sustainable Infrastructures per cogliere le opportunità di un settore diventato strategico nell'ecosistema della transizione energetica e della mobilità sostenibile, per il quale il Recovery Fund italiano funzionerà auspicabilmente da acceleratore;
  • ≥ Offshore Wind che punta a consolidare il ruolo di Saipem nel settore eolico offshore, attraverso la gestione e lo sviluppo unitario del business, in relazione alle nuove opportunità da perseguire nei mercati di riferimento.

Assetto organizzativo: reporting

Facendo seguito al nuovo assetto organizzativo, l'informativa al mercato, a partire dal primo trimestre del 2023, secondo quanto previsto dall'IFRS 8, è declinata secondo i seguenti segmenti di reporting:

≥ Asset Based Services, che include le attività Engineering & Construction Offshore e Offshore Wind;

≥ Drilling Offshore; e

≥ Energy Carriers, che include le attività Engineering & Construction Onshore, Sustainable Infrastructures e Robotics & Industrialized Solutions.

I settori operativi aggregati nei segmenti di reporting esposti sopra hanno caratteristiche economiche similari; inoltre, i nuovi settori Offshore Wind, Sustainable Infrastructures e Robotics & Industrialized Solutions non hanno, allo stato attuale, rilevanza tale da renderli oggetto di informativa separata in linea con quanto previsto dall'IFRS 8. Data la rilevanza e le caratteristiche economiche dello stesso, il settore Drilling Offshore continuerà a essere esposto separatamente.

Continuing e Discontinued operations e attività non correnti possedute per la vendita

In base alle disposizioni del principio contabile internazionale IFRS 5 "Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate", nelle Discontinued operations è rilevato il business Drilling Onshore (DRON). Nel corso del 2022 sono state trasferite le attività in Arabia Saudita, Congo, Emirati Arabi Uniti e Marocco, mentre nel primo semestre 2023 le attività in Kuwait e America Latina, a eccezione di quelle in Argentina che, con le attività in Kazakhstan e in Romania, saranno trasferite entro il terzo trimestre 2023.

Le informazioni economiche e patrimoniali di dettaglio della Discontinued operations sono riportate nella nota 28 "Discontinued operations, attività destinate alla vendita e passività direttamente associabili" del bilancio consolidato.

Inoltre sono classificate come possedute per la vendita, attività per un importo pari a 71 milioni di euro e si riferiscono per 69 milioni di euro alla vendita, sulla base del Memorandum of Agreement firmato nel giugno 2022, dell'unità galleggiante di produzione, stoccaggio e scarico (FPSO) Cidade de Vitória e gestita operativamente per conto di Petrobras nel giacimento di Golfinho, al largo delle coste del Brasile e per 2 milioni di euro alla vendita dei mezzi della North Caspian Services Co e degli asset della Saipem SpA Kazakhstan branch. Entrambe le cessioni sono previste perfezionarsi nel secondo semestre 2023.

Il contesto di mercato

L'attuale contesto di riferimento conferma la tendenza di ripresa nei mercati di riferimento per Saipem, in linea con la crescita attesa sia in termini di indicatori macroeconomici che di domanda energetica complessiva. Nel 2023 l'economia mondiale, secondo il Fondo Monetario Internazionale, è attesa crescere del 2,8% rispetto al 2022, in linea con il valore raggiunto nel 2019. Per il 2023 pesano le limitate aspettative nelle economie avanzate, Europa e Stati Uniti, mentre i Paesi asiatici si dimostrano ancora in grado di sostenere la crescita mondiale. La tendenza di ripresa si è manifestata nonostante il perdurare di alcuni fattori di rischio sullo scenario globale, tra i quali l'instabilità geopolitica generata dal prolungato conflitto in Ucraina, gli elevati tassi di inflazione, che rimangono significativamente al di sopra del periodo pre-pandemico, e la fragilità mostrata dal settore bancario, in particolare nei primi mesi dell'anno.

In tale contesto il settore energetico, risultato tra i più impattati dalla crisi del 2021, continua a registrare tassi di crescita significativi, in ragione del recupero della domanda di energia e, in particolare, di petrolio e gas. L'equilibrio registrato nel corso dell'anno nei fondamentali di mercato ha portato a una stabilizzazione dei prezzi degli idrocarburi che, nonostante l'incerto contesto geopolitico, si sono attestati intorno agli 80 dollari al barile, in linea con i valori di fine 2022.

A livello complessivo i segnali positivi registrati sul mercato si sono progressivamente tradotti in un recupero degli investimenti nei settori dell'Oil&Gas, che si attendono in crescita rispetto al 2022. A sostegno di questa tendenza hanno contribuito, oltre che le dinamiche inflattive, anche la necessità di continuare a investire in infrastrutture energetiche, all'interno di due direttive: garantire il sostegno della futura domanda di idrocarburi, ulteriormente alimentata dalla necessità di proseguire la sostituzione delle importazioni di prodotti petroliferi russi, e la seconda, di ridurre i rischi di approvvigionamento delle fonti energetiche in alcune aree geografiche, come l'Europa.

In un contesto di recupero complessivo le principali società petrolifere hanno mantenuto una strategia finalizzata sia a mantenere la solidità del proprio assetto finanziario, che a diversificare il proprio portafoglio di investimenti in modo da rispondere alle crescenti pressioni dal mercato in tema di transizione energetica e obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2.

Le acquisizioni e il portafoglio

Le acquisizioni di nuovi ordini nel corso del primo semestre del 2023 ammontano a 6.690 milioni di euro (4.228 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2022).

Delle acquisizioni complessive, il 64% riguarda l'attività Asset Based Services, il 19% l'attività Energy Carriers e il 17% il Drilling Offshore.

Le acquisizioni all'estero rappresentano il 90% del totale; le acquisizioni di contratti da imprese del Gruppo Eni il 6%. Le acquisizioni della Capogruppo Saipem SpA sono state il 33% di quelle complessive.

Gruppo Saipem - Ordini acquisiti nel primo semestre 2023

Esercizio 2022 (milioni di euro) Primo semestre2022 Primo semestre 2023
Importi % Importi % Importi %
5.634 44 Saipem SpA 1.030 24 2.205 33
7.307 56 Imprese del Gruppo 3.198 76 4.485 67
12.941 100 Totale 4.228 100 6.690 100
8.341 65 Asset Based Services 2.307 55 4.277 64
2.901 22 Energy Carriers 1.107 26 1.267 19
1.699 13 Drilling Offshore 814 19 1.146 17
12.941 100 Totale 4.228 100 6.690 100
733 6 Italia 200 5 683 10
12.208 94 Estero 4.028 95 6.007 90
12.941 100 Totale 4.228 100 6.690 100
2.924 23 Gruppo Eni 177 4 400 6
10.017 77 Terzi 4.051 96 6.290 94
12.941 100 Totale 4.228 100 6.690 100

Il portafoglio ordini residuo al 30 giugno 2023 ammonta a 25.360 milioni di euro (24.017 milioni di euro al 31 dicembre 2022), 12.366 milioni di euro per l'Asset Based Services, 10.713 milioni di euro per l'Energy Carriers e 2.281 milioni di euro per il Drilling Offshore, di cui 5.297 milioni di euro da realizzarsi nel secondo semestre del 2023.

Per quanto riguarda l'articolazione per settori di attività, il 49% del portafoglio ordini residuo è attribuibile all'attività Asset Based Services, il 42% all'attività Energy Carriers e il 9% al Drilling Offshore.

Il 95% degli ordini è da eseguirsi all'estero; quelli verso le imprese del Gruppo Eni rappresentano il 3% del portafoglio totale. La Capogruppo Saipem SpA ha in carico il 32% del portafoglio ordini residuo.

Il portafoglio ordini residuo comprensivo di società non consolidate ammonta a 25.486 milioni di euro (24.376 milioni di euro al 31 dicembre 2022).

30.06.2022 (milioni di euro) 31.12.2022 30.06.2023
Importi % Importi % Importi %
5.203 25 Saipem SpA 7.186 30 8.116 32
15.894 75 Imprese del Gruppo 16.831 70 17.244 68
21.097 100 Totale 24.017 100 25.360 100
7.727 37 Engineering & Construction Offshore 10.756 45 12.366 49
12.485 59 Engineering & Construction Onshore 11.767 49 10.713 42
885 4 Drilling Offshore 1.494 6 2.281 9
21.097 100 Totale 24.017 100 25.360 100
873 4 Italia 982 4 1.352 5
20.224 96 Estero 23.035 96 24.008 95
21.097 100 Totale 24.017 100 25.360 100
193 1 Gruppo Eni 2.210 9 727 3
20.904 99 Terzi 21.807 91 24.633 97
21.097 100 Totale 24.017 100 25.360 100

Gruppo Saipem - Portafoglio ordini al 30 giugno 2023

Gli investimenti

Gli investimenti tecnici effettuati nel primo semestre del 2023 ammontano a 139 milioni di euro (86 milioni di euro nel primo semestre del 2022) e hanno principalmente riguardato:

≥ per Asset Based Services 118 milioni di euro: interventi di manutenzione straordinaria e reinforcement del mezzo navale Saipem 7000, nonché interventi di mantenimento e upgrading di mezzi esistenti, in particolare Castorone e FDS 2;

≥ per l'Energy Carriers 5 milioni di euro: acquisto e mantenimento di attrezzature;

≥ per il Drilling Offshore 16 milioni di euro: interventi di manutenzione e upgrading sui mezzi.

In sintesi, gli investimenti del primo semestre del 2023 presentano la seguente articolazione:

Investimenti

Esercizio Primo semestre
2022 (milioni di euro) 2022 2023
29 Saipem SpA 9 5
494 Altre imprese del Gruppo 77 134
523 Totale 86 139
117 Asset Based Services 62 118
56 Energy Carriers 12 5
350 Drilling Offshore 12 16
523 Totale 86 139

Gli investimenti relativi alle singole attività sono descritti nei paragrafi che seguono.

ASSET BASED SERVICES E OFFSHORE WIND

Premessa

Il segmento dell'Offshore Wind è stato scorporato dalla Divisione Engineering & Construction Offshore ed è confluito nella nuova business line Offshore Wind, mentre i restanti progetti sono confluiti nella business line Asset Based Services; di seguito sono esposti separatamente i commenti ai progetti che sono gestiti dai nuovi responsabili di business line: Asset Based Services e Offshore Wind. Le due linee di business hanno in comune lo stesso contesto di mercato, gli asset, mezzi e yard di fabbricazione, e le risorse che contribuiscono alla loro realizzazione sono gli stessi. In particolare, il parco mezzi navali è gestito in modo unitario e integrato da parte della Società tenendo conto dei fabbisogni, delle location operative, delle tempistiche di intervento e degli obblighi contrattuali delle commesse in esecuzione riferibili (indistintamente) sia all'Asset Based Services che all'Offshore Wind.

Quadro generale

La Business Line Asset Based Services opera nel segmento Offshore con un portafoglio di competenze, asset e servizi che le permettono di coprire un'ampia gamma di tipologie di progetti, tra cui lo sviluppo di campi sottomarini, la posa di condotte (inclusi i grandi diametri) e l'installazione e il sollevamento di strutture offshore. I servizi forniti dalla Business Line coprono l'intera catena del "life of the field" in quanto vanno dall'assistenza ai clienti nelle fasi di pre final investment decision fino allo sviluppo dell'investimento, comprendendo le attività progettazione, realizzazione, installazione, manutenzione e modifica, per arrivare, in ultimo, alla fase di decommissioning.

I servizi sopra citati sono forniti grazie a una flotta di navi con caratteristiche complementari in grado di operare anche in condizioni operative e ambientali complesse, a una rete di cantieri di fabbricazione e basi logistiche in Nigeria, Angola, Brasile, Indonesia, Guyana, Italia, Stati Uniti e Arabia Saudita e a competenze ingegneristiche e di project management derivanti dall'esperienza pluridecennale nel settore. In particolare la flotta è composta al 30 giugno 2023 da 22 navi, di cui 21 di proprietà e 1 di terzi e in gestione a Saipem. Tra le principali possiamo citare: la Saipem 7000, impiegata nel segmento dei sollevamenti pesanti e nel decommissioning; la posatubi Castorone, utilizzata nella posa di pipeline a grande diametro; la FDS e la FDS 2, impiegate nelle attività di sviluppo dei campi sottomarini; la Saipem Constellation, utilizzata per le attività di field development grazie alle sue capacità di sollevamento e di posa di tubi rigidi e flessibili in modalità reel-lay; la Saipem Endeavour impiegata per la posa e il sollevamento.

La flotta e le strutture di gestione di Asset Based Services forniscono inoltre supporto alla Business Line Offshore Wind per le attività nel campo delle energie rinnovabili. La Business Line, al fine di ottimizzare i propri processi produttivi, presta particolare attenzione alle innovazioni tecnologiche, all'automazione e alla digitalizzazione.

Le attività nel segmento Offshore sono perseguite dal punto di vista organizzativo attraverso un'unica struttura rivolta al segmento SURF (Subsea, Umbilicals, Risers, Flowlines) e alle Offshore Facilities and Pipeline, con il supporto di una funzione asset dedicata alla gestione delle navi, delle yard e delle basi della business line, inclusa la flotta Drilling Offshore con la finalità di creare sinergie.

Il contesto di mercato di riferimento

Nel mercato Oil&Gas in generale si assiste, già a partire dal 2021, a un recupero degli investimenti in ambito Upstream sia in acque profonde (deep water) che in acque di medio-bassa profondità (shallow water), con iniziative rilevanti nei diversi segmenti: SURF (sviluppi di campi Subsea), Trunkline (condotte sottomarine per il trasporto di olio e gas intra-pozzo e a terra) e Conventional (piattaforme offshore e relativi impianti di produzione e trattamento). Le aspettative di ripresa della domanda nel breve e medio periodo si stanno già concretizzando in termini di attività commerciale e relative acquisizioni di contratti.

Nello specifico, per quanto riguarda il mercato convenzionale, si conferma la resilienza del settore legato alle acque basse del Medio Oriente. L'Arabia Saudita procede con gli sviluppi legati alla produzione di petrolio, con una spinta significativa anche verso lo sviluppo di campi non-convenzionali di gas naturale. Il Qatar continua a perseguire l'obiettivo di crescere ulteriormente come esportatore di gas naturale, attraverso anche i propri giacimenti di gas offshore (come il giacimento North Field) per supportare l'incremento di capacità di produzione di gas naturale liquefatto. Gli Emirati Arabi Uniti stanno anch'essi procedendo con diverse iniziative, mirate a soddisfare il fabbisogno interno di gas naturale per la produzione di energia elettrica. Il mercato convenzionale sta inoltre vivendo un crescente interesse degli operatori nelle aree dell'Africa del Nord e Ovest dove vengono portati avanti diversi sviluppi, specialmente legati al gas, con differenti stadi di avanzamento.

Legato agli sviluppi del gas, il mercato delle condotte di esportazione e trasporto (Trunkline) si è sempre mostrato discontinuo, occasionalmente caratterizzato da progetti di dimensioni significative. Se da un lato alcune iniziative in Asia-Pacifico hanno ancora tempi di realizzazione incerti, nel Mar Mediterraneo stanno emergendo diversi sviluppi di infrastrutture per il trasporto gas che appaiono promettenti, anche alla luce dell'attuale situazione geopolitica.

Il mercato degli sviluppi sottomarini, che è stato tra quelli che hanno sofferto maggiormente nel recente passato e che ha visto ritardare o cancellare diversi progetti ad alto rischio o meno remunerativi, sta riprendendo le attività cercando allo stesso tempo strategie per ridurne i costi. Nell'ultimo anno sono emersi forti segnali di recupero, principalmente in Brasile e nel Golfo del Messico, ma anche in Nord Europa, in particolare in Norvegia, grazie agli stimoli istituiti dai governi per contrastare gli effetti della crisi. In Guyana gli sviluppi procedono a pieno ritmo e ci sono anche segnali di imminente ripresa del mercato africano, specialmente in Africa Occidentale, con Paesi quali Angola, Costa d'Avorio, Nigeria e Congo che hanno in previsione importanti sviluppi, dato il successo delle recenti campagne di esplorazione.

Il mercato dell'eolico offshore continua la sua crescita sostenuta dal notevole interesse di investitori e operatori, nonostante le criticità emerse relative alla ridotta disponibilità di asset strategici e alle difficoltà della catena di fornitura a rispondere alle aspettative di sviluppo. Le attività commerciali ed esecutive sono previste in aumento, coerentemente con lo scenario di piano, prevalentemente in Europa e in misura inferiore in Asia-Pacifico e negli Stati Uniti. Gli sviluppi tecnologici, le partnership e i robusti afflussi di capitali sono destinati a sostenere la crescita di questo segmento, sia per le fondazioni fisse che flottanti, nel prossimo futuro e nel lungo termine.

Gli investimenti

Le attività di investimento svolte nel corso del primo semestre del 2023 si sono focalizzate sull'esecuzione di lavori per la rimessa in classe, sull'adeguamento dei mezzi alle normative internazionali e sulle richieste specifiche derivanti dai progetti in portafoglio e dai clienti. Tra le navi oggetto delle attività appena descritte vi sono state principalmente la Saipem 7000 e la nave FDS 2. Sono state inoltre svolte attività di preparazione e programmazione di interventi di manutenzione e adeguamento che verranno eseguiti nella seconda parte del 2023.

Asset Based Services

Le acquisizioni

Le acquisizioni più significative nel corso del primo semestre del 2023, relative alla business line Asset Based Services, sono:

  • ≥ per conto ExxonMobil Guyana è stata ricevuta l'autorizzazione a procedere con la fase finale del progetto di sviluppo del campo petrolifero Uaru situato nel blocco di Stabroek, al largo della Guyana, a una profondità di circa 2.000 metri. L'oggetto del contratto comprende la progettazione, la fabbricazione e l'installazione di strutture sottomarine, riser, flowline e ombelicali per un grande impianto di produzione sottomarino. Saipem eseguirà le operazioni utilizzando le sue navi ammiraglie FDS 2 e Saipem Constellation;
  • ≥ per conto Saudi Aramco, nell'ambito del Long Term Agreement (LTA) in vigore, un progetto che prevede le attività di ingegneria, approvvigionamento, costruzione e installazione di cinque piattaforme e delle relative condotte sottomarine, flowline e cavi nel giacimento di Marjan, al largo dell'Arabia Saudita, con uno schema di fabbricazione interamente in loco;
  • ≥ per conto Turkish Petroleum OTC, la seconda fase del progetto Sakarya FEED ed EPCI che prevede l'ingegneria, l'approvvigionamento, la costruzione e l'installazione di una condotta da installare a 2.200 metri di profondità nelle acque turche del Mar Nero. Le operazioni offshore inizieranno nell'estate del 2024 e saranno condotte dalla nave ammiraglia di Saipem Castorone;
  • ≥ per conto TotalEnergies, in partnership con Aker Solutions do Brasil, il progetto di sviluppo di LAPA Southwest (LAPA SW), un giacimento petrolifero in acque profonde nel bacino di Santos nell'Atlantico meridionale, il cui scopo del lavoro prevede l'ingegneria, l'approvvigionamento, la costruzione e l'installazione (EPCI) di ombelicali sottomarini, riser e flowline (SURF), nonché di sistemi di produzione sottomarini;
  • ≥ per conto Equinor, il progetto Irpa Pipeline in acque profonde nel Mare di Norvegia, che consiste nell'installazione di una condotta pipe-in-pipe di 80 km che collega il modello di produzione sottomarina del giacimento Irpa alla piattaforma esistente Aasta Hansteen;
  • ≥ per conto Azule Energy, il progetto Agogo Full Field Development, uno sviluppo greenfield in acque profonde situato a circa 180 chilometri al largo dell'Angola. Il contratto comprende l'ingegneria, l'approvvigionamento, la costruzione e l'installazione (EPCI) di flowline rigide pipe-in-pipe con strutture sottomarine associate;
  • ≥ per conto EnQuest Heather Ltd, il contratto per lo smantellamento della piattaforma Thistle A, situata nel settore britannico del Mare del Nord, a circa 510 chilometri a nord-est di Aberdeen e a una profondità di 162 metri. Le attività di Saipem prevedono l'ingegneria, la preparazione, la rimozione e lo smaltimento del jacket e dei topside, con possibile estensione a ulteriori strutture sottomarine. Le attività saranno svolte dalla Saipem 7000;

≥ per conto Saudi Aramco, in Arabia Saudita, ancora nell'ambito del Long Term Agreement (LTA), il contratto che prevede le attività di ingegneria, approvvigionamento, costruzione e installazione (EPCI) del topside di una piattaforma offshore e del sistema sottomarino di flessibili, ombelicali e cavi associato.

Le realizzazioni

Di seguito si riportano i principali progetti in esecuzione o completati nel corso del primo semestre del 2023.

America

In Guyana, per conto di ExxonMobil:

  • ≥ sono proseguiti i lavori per il progetto Payara, il cui scopo comprende l'ingegneria, l'approvvigionamento, la fabbricazione e l'installazione di riser, ombelicali, collettori, flowline, collegamenti pozzo e relative strutture per lo sviluppo dei campi Payara e Pacora. La campagna 2023 è stata svolta con l'utilizzo della Saipem Constellation;
  • ≥ sono proseguite le attività di ingegneria e approvvigionamento per il progetto Yellowtail il cui scopo prevede l'installazione di umbilical, riser e flowline; le attività di installazione sono previste in esecuzione dal 2024 con l'impiego delle navi FDS 2 e Saipem Constellation;
  • ≥ sono iniziate le attività relative al progetto Uaru che prevede la progettazione, la fabbricazione e l'installazione di strutture sottomarine, riser, flowline e ombelicali per un impianto di produzione sottomarino; le attività di installazione sono previste negli esercizi successivi con l'impiego delle navi FDS 2, Saipem Constellation e Castorone.

Nel Golfo del Messico, per conto di Chevron, sono proseguite le attività di ingegneria per il progetto JSM-4, il cui scopo del lavoro comprende l'ingegneria, il trasporto e l'installazione di due moduli (un generation module del peso di 1.150 t e un water injection module del peso di 4.350 t) sulle esistenti strutture dell'unità di produzione galleggiante operata da Chevron.

In Brasile:

  • ≥ per conto di Petrobras:
    • sono proseguite le attività di installazione relative al progetto Buzios 5, il cui scopo prevede l'ingegneria, l'approvvigionamento, la fabbricazione e l'installazione di Riser Steel Lazy Wave (SLWR), ombelicali, collettori, flowline, collegamenti pozzo e relative strutture per lo sviluppo del campo Buzios; il progetto ha visto l'impiego della nave FDS;
    • sono state avviate le attività relative all'esecuzione del progetto SURF EPCI Buzios 7, che comprende l'ingegneria, l'approvvigionamento, la costruzione e l'installazione dei SLWR e le corrispondenti flowline di interconnessione tra i pozzi sottomarini e l'unità FPSO, oltre alle relative linee di servizio e ombelicali di controllo. Inoltre, Saipem sarà responsabile della fornitura e installazione degli ancoraggi dell'unità FPSO e dell'aggancio della stessa al giacimento. Le attività di installazione sono previste nel 2024 con l'impiego della nave FDS;
  • ≥ per conto di Totalenergies:
    • sono state avviate le attività relative al progetto Lapa Southwest, il cui scopo prevede l'ingegneria, l'approvvigionamento, la costruzione e l'installazione di ombelicali sottomarini, riser e flowline, nonché di sistemi di produzione sottomarini.

In Argentina, per conto di Total, sono proseguite le attività relative al progetto Fenix relativo alla posa di una pipeline della lunghezza di 37 km; le attività operative sono previste svolgersi nel corso della seconda parte del 2023 con l'impiego della nave Castorone.

Mare del Nord

  • In Gran Bretagna, per conto di EnQuest:
  • ≥ sono state avviate le attività relative al progetto Thistle relativo allo smantellamento della piattaforma Thistle A, situata a circa 510 chilometri a nord-est di Aberdeen e a una profondità di 162 metri; le attività prevedono l'ingegneria, la preparazione, la rimozione e lo smaltimento del jacket e dei topside, con possibile estensione a ulteriori strutture sottomarine e saranno svolte dalla Saipem 7000;
  • ≥ sono state avviate le attività relativa al progetto Heather relativo al decommissioning delle infrastrutture esistenti nel campo petrolifero di Heather, situato a circa 460 chilometri a nord-est di Aberdeen; le attività prevedono l'ingegneria, la preparazione, la rimozione e lo smaltimento del jacket superiore della piattaforma Heather con l'impiego della Saipem 7000.

In Norvegia, per conto di Equinor, sono state avviate attività relative al progetto Irpa relativo all'installazione di una condotta pipe-in-pipe di 80 km che collegherà gli impianti di produzione sottomarina del giacimento Irpa alla piattaforma esistente Aasta Hansteen; le operazioni di installazione sono previste per il 2025 e saranno eseguite dalla nave Castorone.

Mediterraneo e Mar Nero

In Egitto, per conto di Petrobel, nell'ambito del progetto Zohr sono proseguite le attività relative al trasporto e all'installazione di ombelicali ad alta e bassa tensione e varie strutture subsea; le attività di installazione sono previste a partire dalla seconda parte del 2023.

In Grecia, per conto di Gastrade, sono proseguite le attività relative al progetto Alexsandroupolis con l'impiego nel corso del 2023 del Castoro 10.

In Italia, per conto di Eni, sono proseguite le attività nell'ambito del progetto Cassiopea per il trasporto e l'installazione di una pipeline rigida, ombelicali e linee flessibili e la realizzazione di uno shore approach; le attività di installazione hanno avuto inizio nel corso dell'esercizio con l'impiego delle navi Castoro 10 e Castorone.

In Turchia, per conto di Turkish Petroleum, sono state avviate le attività nell'ambito del progetto Sakarya 2 che prevede, oltre all'esecuzione di un FEED, l'ingegneria, l'approvvigionamento, la costruzione e l'installazione di una condotta da 16 pollici della lunghezza di 175 km in 2.200 metri di profondità; le operazioni di installazione sono previste iniziare nell'estate del 2024 con l'impiego della nave Castorone.

Africa

In Angola, per conto di Azule Energy:

  • ≥ sono state avviate le attività di ingegneria e approvvigionamento per il progetto Agogo Full Field relativo alla costruzione e l'installazione (EPCI) di flowline rigide pipe-in-pipe con strutture sottomarine associate; le attività di installazione sono programmate per il 2024;
  • ≥ sono proseguite le attività relative al progetto Quiluma and Maboqueiro WP5A per realizzazione su base EPC di un jacket, di un deck e per l'esecuzione delle relativo hook-up e commissioning.

In Mauritania e Senegal, per conto di BP, sono proseguite le attività relative al progetto Tortue, il cui scopo comprende attività di ingegneria, approvvigionamento, fabbricazione, installazione, hook up e commissioning di un frangiflutti, del relativo pontile e di una piattaforma rialzata per il trasporto del gas in co-sviluppo tra Senegal e Mauritania; la fabbricazione delle strutture è stata eseguita nella yard di Karimun e le attività di installazione hanno visto l'impiego della nave Saipem Constellation.

In Costa d'Avorio, per conto di Eni, sono proseguite le attività relative al progetto Baleine SURF phase 1 per lo sviluppo dell'omonimo campo; le attività di installazione hanno avuto avvio nella prima parte del 2023 con il coinvolgimento della nave FDS 2.

Medio Oriente

In Arabia Saudita, per conto di Aramco, sono proseguite le attività nell'ambito del Long Term Agreement sottoscritto con il cliente. Le attività svolte durante l'esercizio hanno visto l'impiego principalmente delle navi Castoro 12, Saipem Endeavour e Bautino.

In Kuwait, per conto di KJO, sono proseguite le attività relative al progetto Laying of New Hot Crude Line, il cui scopo include ingegneria, approvvigionamento, costruzione, installazione e avvio di una nuova condotta per il trasporto di petrolio greggio; le attività di installazione hanno visto l'impiego della nave Saipem Endeavour e della Castoro 12.

In Qatar, per conto di Qatargas:

  • ≥ sono proseguite le attività relative al progetto North Field Production Sustainability (NFPS) EPCOL, il cui scopo prevede l'ingegneria, l'approvvigionamento, la costruzione e l'installazione di condotte sottomarine e a terra, jacket, piattaforme well head, nonché connesse attività di supporto le attività di fabbricazione hanno coinvolto la yard di Karimun, mentre la fase operativa a mare è stata eseguita dalla nave Dehe;
  • ≥ sono proseguite le attività relative al progetto North Field Production Sustainability (NFPS) EPC 2, che prevede l'ingegneria, l'approvvigionamento, la fabbricazione e l'installazione di due complessi di compressione offshore di gas naturale volti a supportare la produzione del giacimento North Field e include due delle più grandi piattaforme di compressione su jacket in acciaio mai costruite, ponti di interconnessione, moduli alloggi e di interfaccia.

Caspio

  • In Azerbaijan:
  • ≥ per conto di BP, è stato completato il progetto ACE; mentre sono proseguite le attività relative al progetto Shah Deniz - Call-off 007;
  • ≥ per conto di Total e Bos Shelf, sono proseguite le attività relative ai progetti Absheron URF e Absheron T&I.

Australia

≥ per conto di Chevron, sono proseguite le attività preparatorie relative al progetto Jansz-lo, il cui scopo prevede il trasporto e l'installazione di una stazione di compressione sottomarina, di un collettore, di una stazione di

controllo del campo, nonché di ombelicali e altre strutture. Le attività offshore saranno svolte in due fasi. Le attività operative avranno luogo a partire dal 2024;

≥ per conto di Woodside, sono proseguite le attività preparatorie relative al progetto Scarborough, il cui scopo prevede la posa di una conduttura a grande diametro di circa 400 km; le attività operative vedranno il coinvolgimento delle navi Saipem Endeavour e Castorone e avranno inizio nel corso del secondo semestre del 2023.

Offshore Wind

Le realizzazioni

Di seguito si riportano i principali progetti, in esecuzione o completati nel corso del primo semestre del 2023.

Regno Unito

  • ≥ per conto di Neart na Gaoithe, nell'ambito del progetto NnG Offshore Windfarm, presso la base Saipem a Karimun in Indonesia procede la fabbricazione di 6 WTG jacket in consegna ad agosto 2023; questa attività completa la fornitura di 54 jacket (52 WTG + 2 OSS); mentre presso la base Saipem di Arbatax è in corso la fabbricazione dei rimanenti 2 jacket (WTG), in consegna a settembre 2023. 48 jacket (46 WTG e 2 OSS) sono stati trasportati sul sito operativo nel Mare del Nord, mentre i restanti 12 sono arrivati nei primi giorni di luglio 2023. Sul sito operativo è stata completata l'installazione offshore di entrambi i jacket substation (OSS) e relative topside, così come l'installazione di 25 jacket (WTG). Il mezzo navale Saipem 7000 ha sostituito il mezzo navale Blue Tern, messo a disposizione del cliente nel 2022, e sono state completate le attività di perforazione offshore di 50 posizioni (48 WTG e 2 OSS jacket) rispetto alle 56 complessive. I lavori di costruzione procedono in linea con il cronoprogramma concordato con il cliente;
  • ≥ per conto di Subsea 7, nell'ambito del progetto Seagreen, il mezzo navale Saipem 7000 ha completato lo scopo del lavoro con l'installazione dei 114 WTG jacket previsti;
  • ≥ per conto di Dogger Bank Offshore Wind Farms, il contratto EPC relativo a due jacket OSS è stato completato. È stato completato lo scopo del lavoro previsto per il 2023 relativo all'installazione dei due jacket e di una topside. La seconda topside verrà installata nell'aprile 2024 come previsto contrattualmente. ≥

Francia

≥ per conto di Eoliennes Offshore du Calvados (EDF Renewables, Enbridge Inc e WPD Offshore), progetto Courseulles, è stata completata la fabbricazione di 64 monopali previsti per supportare i generatori per turbine eoliche (WTG) e la fabbricazione delle strutture di transizione (monopalo-WTG); è inoltre in corso la costruzione della macchina di perforazione del fondo marino, attività necessaria per l'installazione dei monopali di fondazione. Si prevede che l'installazione offshore avrà inizio a fine 2023 con l'utilizzo di un mezzo, autosollevante tipo jack-up, noleggiato da terzi.

Mezzi navali al 30 giugno 2023
Saipem 7000 Nave semisommergibile posatubi autopropulsa a posizionamento dinamico dotata di gru
per il sollevamento di strutture fino a 14.000 tonnellate e la posa a "J" di tubazioni a
profondità fino a 3.000 metri.
Saipem Constellation Nave a posizionamento dinamico per la posa di condotte rigide o flessibili in modalità
reel-lay in acque ultra-profonde, dotata di una gru con capacità di ritenuta di 3.000
tonnellate e una torre di posa (con capacità di 800 tonnellate) con due tensionatori
ciascuno con capacità di 400 tonnellate.
Saipem FDS Nave a posizionamento dinamico per lo sviluppo di giacimenti in acque profonde oltre i
2.000 metri. Dotata di una torre di varo a "J" per la posa di condotte fino a 22 pollici di
diametro, capace di varare tubi in quadruplo giunto (stringhe di 52 metri), con capacità di
ritenuta fino a 750 tonnellate e dotata di gru con capacità di sollevamento fino a 600
tonnellate.
Saipem FDS 2 Nave a posizionamento dinamico per lo sviluppo di giacimenti in acque profonde, dotata
di una torre di varo a "J" con capacità di ritenuta fino a 2.000 tonnellate per la posa di
condotte del diametro massimo di 36 pollici, capace di varare tubi in quadruplo giunto
(stringhe di 52 metri) fino a 3.000 metri di profondità, in grado di posare con la tecnica a
"S" e dotata di gru con capacità di sollevamento fino a 1.000 tonnellate.
Castorone Nave posatubi a posizionamento dinamico in grado di posare con configurazione a "S"
attraverso rampa di varo di oltre 120 metri di lunghezza installata a poppa, composta di
tre elementi per il varo sia in basse che alte profondità, capacità di tensionamento fino a
750 tonnellate, idonea per la posa di condotte fino a 60 pollici di diametro, con impianti di
prefabbricazione a bordo per tubi in doppio e triplo giunto e capacità di stoccaggio a
bordo delle stesse.
Saipem 3000 Nave sollevamento autopropulsa, a posizionamento dinamico, monoscafo, con torre di
perforazione, idonea per la posa di condotte flessibili e ombelicali in acque profonde fino
a 3.000 metri e per sollevamenti pesanti fino a 2.200 tonnellate.
Dehe Nave (noleggiata) a posizionamento dinamico per la posa di tubi e sollevamenti pesanti
fino a 5.000 tonnellate, in grado di realizzare installazioni in acque profonde fino a 3.000 m
di profondità e di posare tubi con capacità di tensionamento fino a 600 tonnellate in
configurazione a "S".
Saipem Endeavour Pontone per il sollevamento di carichi pesanti e la posa (con configurazione a "S") di
tubazioni, idoneo per il varo, sia in basse che alte profondità, di tubi in singolo o doppio
giunto di diametro fino a 60 pollici, con una capacità di tensionamento fino a 260
tonnellate, dotato di una rampa di varo galleggiante costituita da tre elementi per le alte
profondità, una mini rampa con struttura regolabile per le basse profondità e una gru
girevole con capacità di 1.100 tonnellate.
Castoro 10 Pontone per la posa e l'interro di condotte fino a 60 pollici di diametro in acque poco
profonde.
Castoro 12 Pontone idoneo per l'installazione di condotte fino a 40 pollici di diametro in bassissimo
fondale da una profondità minima di 1,4 metri.
Castoro 16 Pontone per l'interro e la ricopertura di condotte fino a 40 pollici di diametro in
bassissimo fondale da una profondità minima di 1,4 metri.
Bautino 1 Pontone per scavo dopo varo e reinterro in basso fondale.
Bautino 2 e 3 Bettoline per esecuzione tie-in e trasporto materiali.
Castoro XI Bettolina da trasporto carichi pesanti.
Castoro 14
S42
Bettolina da carico in coperta.
Bettolina da carico in coperta, attualmente utilizzata per lo stoccaggio della torre per varo
a "J" della Saipem 7000 (in fase di dismissione).
S43 Bettolina da carico in coperta.
S44 Bettolina per varo di piattaforme fino a 30.000 tonnellate.
S45
S46
Bettolina per varo di piattaforme fino a 20.000 tonnellate.
Bettolina da carico in coperta.
S47 Bettolina da carico in coperta.
S 600 Bettolina per varo di piattaforme fino a 30.000 tonnellate.

ENERGY CARRIERS, SUSTAINABLE INFRASTRUCTURES E ROBOTICS & INDUSTRIALIzED SOLUTIONS

Premessa

Il segmento delle Infrastrutture Sostenibili è stato scorporato dalla Divisione Engineering & Construction Onshore ed è confluito nella nuova Business Line Sustainable Infrastructures, mentre i restanti progetti sono confluiti nella Business Line Energy Carriers. Inoltre, rispondendo alle nuove esigenze del settore energetico, alcuni progetti e attività sono confluiti nella nuova Business Line Robotics & Industrialized Solutions che integra le competenze tecniche-operative dedicate allo sviluppo, ingegnerizzazione ed esecuzione di impianti modulari, ripetibili, scalabili, nonché servizi di monitoraggio e manutenzione basati su tecnologie digitali. Di seguito sono quindi esposti separatamente i commenti ai progetti che sono gestiti nelle tre business line: Energy Carriers, Sustainable Infrastructures e Robotics & Industrialized Solutions.

Quadro generale

Nel segmento Engineering & Construction Onshore il Gruppo Saipem focalizza la propria attività prevalentemente sull'esecuzione di progetti di grande complessità dal punto di vista ingegneristico, tecnologico e realizzativo, con un orientamento verso attività in aree complesse, remote e in condizioni ambientali sfidanti.

Saipem è tra i principali operatori a livello internazionale e fornisce una gamma completa di servizi integrati di ingegneria di base e di dettaglio, di approvvigionamento, di project management e di costruzione, rivolgendosi principalmente al mercato dell'Oil&Gas, delle grandi infrastrutture civili e marine e delle attività ambientali.

Nel segmento delle Infrastrutture Sostenibili il Gruppo Saipem è attivo prevalentemente nella progettazione e realizzazione di progetti infrastrutturali complessi, specie in ambito trasportistico, come le linee ferroviarie e in particolare le linee ad Alta Velocità/Alta Capacità, opere complesse dal punto di vista ingegneristico e realizzativo caratterizzate sempre più dall'implementazione di soluzioni digitali e tecnologiche innovative in grado di garantire resilienza ed efficienza energetica e che rispondono ai requisiti della tassonomia europea (principio DNSH "Do Not Significant Harm"), il sistema di classificazione delle attività economiche sostenibili da un punto di vista ambientale, in grado di soddisfare gli obiettivi per lo sviluppo sostenibile (SDG) inclusi nell'agenda 2030 delle Nazioni Unite.

Energy Carriers

Il contesto di mercato di riferimento

Il mercato di riferimento onshore ha registrato nel corso del primo semestre del 2023 un significativo incremento delle attività rispetto al primo semestre del 2022, in particolare nei segmenti upstream (ad esempio, floaters) e midstream (LNG e rigassificazione). La crescita si è distribuita in tutte le aree geografiche, a eccezione della regione russa, con particolare visibilità nelle principali aree di interesse del Gruppo Saipem, come Medio Oriente, Africa, Europa e Asia.

Con riferimento alle attività in corso nei diversi mercati, si rafforza la rilevanza dei segmenti midstream e downstream, dove si registrano diversi sviluppi significativi nei settori del gas monetization e dei fertilizzanti nelle Americhe, in Africa, in Medio Oriente ed Europa e nel settore dell'upstream e della petrolchimica in Medio Oriente e Asia. Il mercato LNG, anche a valle del conflitto Russia-Ucraina, vede il rilancio delle attività in Medio Oriente e Africa, principali poli di approvvigionamento alternativi al gas russo. Analogamente, ripartono le attività in ambito pipeline in tutte le aree geografiche, in particolare Europa e Medio Oriente, principali aree di interesse per Saipem. In ambito upstream, a valle del forte rallentamento degli scorsi due anni, sono visibili segnali di forte ripresa negli Emirati Arabi e in Arabia Saudita. Per il segmento Floaters si confermano volumi di attività significativi in America Latina e Africa.

Per quanto riguarda le rinnovabili e in generale le tecnologie verdi (idrogeno, biocombustibili, biochimica e CO2 capture), aumenta la visibilità di progetti in Europa, Nord Africa, Medio Oriente e Asia.

Gli investimenti

Nel settore Energy Carriers gli investimenti sostenuti nel primo semestre del 2023 sono relativi all'acquisto e mantenimento di attrezzature.

Le acquisizioni

L'acquisizione più rilevante del primo semestre del 2023 è relativa al contratto per conto di Eni Congo SA, in Congo, di un accordo per l'esecuzione dei lavori preliminari (Agreement for Preliminary Activities - APA) associati alla realizzazione di una piattaforma di separazione e compressione gas tramite la riconversione dell'unità semisommergibile Saipem Scarabeo 5. L'accordo ha lo scopo di avviare le attività critiche per la tempistica del progetto, quali l'assegnazione degli ordini per Long Lead Item e la selezione del cantiere di conversione del mezzo navale, in previsione della formalizzazione del contratto EPC.

Le realizzazioni

Di seguito si riportano i maggiori e più significativi progetti in esecuzione o completati durante il primo semestre del 2023.

In Arabia Saudita,

≥ per conto di Saudi Aramco:

  • il progetto Hawiyah Gas Plant Expansion, relativo all'ampliamento dell'impianto di trattamento di gas di Hawiyah situato nel sud-est della penisola arabica, è stato completato ed è attualmente in produzione;
  • su entrambi i contratti EPC (Package 1 & 2) relativi al progetto Jazan Integrated Gasification Combined Cycle (impianto di gassificazione abbinato a un ciclo combinato di potenza per la generazione di energia elettrica) è stato completato il periodo di garanzia, a seguito del precedente raggiungimento della Final Mechanical Completion. Attualmente su entrambi i contratti EPC è in fase di completamento la rimozione e demob degli uffici e delle accomodation;
  • il progetto EPC Khurais, che prevedeva l'estensione dei centri di produzione onshore dei campi di Khurais, Mazajili, Abu Jifan, Ain Dar e Shedgum, ha concluso il periodo di garanzia ed entro settembre 2023 si prevede di ottenere il final release da parte di Saudi Aramco;
  • è stato raggiunto il completamento meccanico e il pre-commissioning ed è in fase di assistenza al commissioning per il progetto South Gas Compression Plants Pipeline Project relativo allo sviluppo dell'impianto di gas di Haradh (HdGP) situato nell'est del Paese, che prevede le attività di revisione dell'ingegneria di dettaglio sviluppata dal cliente, l'approvvigionamento di tutti i materiali a esclusione del tubo di linea per le linee in acciaio al carbonio, delle linee di impianto rivestite e relative valvole forniti dal cliente, nonché la costruzione, il pre-commissioning e l'assistenza al commissioning;
  • per il progetto Marjan, un contratto EPC per la realizzazione del "Package 10" del programma di sviluppo dell'omonimo campo che include treni di trattamento gas, di recupero zolfo e di trattamento del tail gas, sono in fase di completamento le fondazioni, sono in corso i lavori di montaggio di strutture metalliche, piping, apparecchiature meccaniche, serbatoi e sono iniziati i lavori elettro-strumentali;
  • per il progetto Berri, un contratto EPC per aumentare la capacità dell'omonimo campo attraverso la realizzazione di nuove facility ad Abu Ali e a Khursaniyah, sono in corso in cantiere le attività di costruzione civili, installazione strutture metalliche e apparecchiature e prefabbricazione piping presso entrambi i siti;
  • per il progetto Jafurah, che prevede l'esecuzione su base EPC Lump Sum di circa 800 km di pipeline di varie tipologie e caratteristiche che rientrano nel programma di sviluppo del gasfield di Jafurah situato al confine tra Arabia Saudita e Qatar, sono in fase di completamento le attività di ingegneria e di approvvigionamento dei materiali mentre procedono le attività di posa delle condotte;
  • ≥ per conto di Petro Rabigh (joint venture tra Saudi Aramco e Sumitomo Chemical), i lavori aggiuntivi inerenti al pacchetto Utilities and Offsite Facilities sono stati completati e l'impianto è in fase di commissioning da parte del cliente.

In Kuwait:

  • ≥ per conto di Kuwait Oil Co (KOC), per il progetto Feed Pipelines for New Refinery, sono state completate le attività di costruzione, pre-commissioning e commissioning degli impianti. Sono state completate le attività di crude-in dei prodotti verso la nuova raffineria ed è stato completato il commissioning di tutti i sistemi. È iniziata la fase di handover delle opere al cliente. Il contratto prevede le attività di ingegneria, approvvigionamento, costruzione e commissioning relative allo sviluppo delle linee di collegamento e relativa stazione di pompaggio e misura della nuova raffineria di Al-Zour, situata nel sud del Kuwait;
  • ≥ per conto di Kuwait Integrated Petroleum Industries Co (KIPIC), per la Raffineria Al-Zour, sono state completate le attività di costruzione e handover parziale al cliente delle varie unità previste dal contratto. Il progetto prevede la progettazione, l'approvvigionamento, la costruzione, il pre-commissioning e l'assistenza durante i test di commissioning, avviamento e verifica delle prestazioni dei serbatoi, dei lavori stradali correlati, degli edifici, delle condotte, delle incastellature di supporto delle condotte, dei sistemi idrici e di controllo per la raffineria di Al-Zour.

In Iraq, per conto di Exxon, nell'ambito del progetto West Qurna I, sono state completate le attività di costruzione durante lo shut down dell'impianto. Il progetto prevede l'esecuzione di infield engineering, prefabbricazione e costruzione relative ad alcuni tie-in agli impianti esistenti di proprietà di Bassra Oil Co.

In Oman, per conto di OQ8 (Joint Venture tra OQ e Kuwait Petroleum International), per il progetto di Duqm Refinery Package 3, sono completate le attività di ingegneria, approvvigionamento e costruzione, e sono in fase di pre-commissioning le porzioni di stoccaggio ed export bulk material (pet-coke e sulphur).

In Israele, per conto di Haifa Group, nell'ambito del progetto Ammonia Plant, sono in completamento le attività di ingegneria e procurement e sono iniziate le prime attività di costruzioni meccaniche in cantiere per la realizzazione di un'unità di Ammonia nel sito di Mishor Rotem.

Negli Emirati Arabi Uniti, per conto di ADNOC Sour Gas, controllata del gruppo Abu Dhabi National Oil Co (ADNOC), sono in piena fase di esecuzione le attività di costruzione: sono state completate le attività per l'espansione e potenziamento dell'impianto di Shah relative a WP1 e WP2 e sono in completamento le attività relative a WP3 per il progetto Optimum Shah Gas Expansion (OSGE) & Gas Gathering. Il contratto prevede l'espansione e il potenziamento dell'impianto di Shah gas già attivo.

In Indonesia, per conto di BP Berau Ltd, in joint venture con PT Tripatra Engineers and Constructors, PT Tripatra Engineering, PT Chiyoda International Indonesia, Chiyoda Corp e PT Suluh Ardhi Engineering, per il progetto Tangguh LNG Expansion sono completate le attività di commissioning del terzo treno LNG e del jetty LNG e le relative infrastrutture presso il sito di Tangguh, Papua.

In Thailandia:

  • ≥ per conto di PTT LNG Co Ltd (PTTLNG), in joint venture con CTCI Corp, è stato formalizzato il PAC (Provisional Acceptance Certificate) per il progetto Nong Fab LNG, che prevedeva la realizzazione di un terminale di rigassificazione, comprensivo di serbatoi di stoccaggio e jetty per l'import di LNG. Tutte le attività di start-up e di performance test dell'impianto sono state concluse;
  • ≥ per conto di Thai Oil, in joint venture con Petrofac International (UAE) Llc e Samsung Engineering Co Ltd, è in corso il progetto Clean Fuel che prevede la realizzazione e avviamento di nuove unità all'interno della raffineria di Sriracha situata a circa 130 chilometri da Bangkok. Sono sostanzialmente completate le attività di design e approvvigionamento e le attività di fabbricazione, delivery, prefabbricazione piping e fabbricazione dei moduli nelle yard (il completamento della spedizione è previsto nei prossimi mesi). Prosegue l'esecuzione al sito di lavori civili, building, interrate e l'installazione delle strutture metalliche. La quasi totalità dei moduli, apparecchiature e reattori sono già stati trasportati e installati. Sono iniziate le operazioni di pre-commissioning nelle aree in consegna anticipata e le attività di saldatura piping nelle aree sul percorso critico. Procede il commissioning in alcune aree di brown-field.

In Australia, per conto di Perdaman Chemicals and Fertilizers, in joint venture con la società locale Clough (parte del gruppo Webuild), a valle del sanzionamento finale da parte del cliente, sono state avviate le attività di ingegneria, procurement e costruzione per la realizzazione dell'impianto di produzione di urea denominato Burrup Fertilizer Complex, Il progetto prevede la realizzazione di un impianto ammoniaca-urea e si distingue per gli elevati livelli di efficienza energetica e grado di modularizzazione.

In Nigeria:

  • ≥ per conto di Dangote Fertilizer, sono in fase di completamento le attività finalizzate all'esecuzione dei Commercial e Performance Test relative al progetto Dangote per il nuovo complesso di produzione di ammoniaca e urea. Il contratto prevede le attività di ingegneria, approvvigionamento, supervisione alla costruzione e messa in servizio di due treni di produzione gemelli e dei relativi impianti di servizi dell'impianto sito presso la Lekki Free Trade Zone, Lagos State;
  • ≥ per conto di Nigeria LNG Ltd (NLNG), proseguono le attività di ingegneria, di approvvigionamento materiali e di costruzione (villaggi, lavori marini, fondazioni e assemblaggio meccanico) nell'ambito del contratto EPC LNG Bonny Train 7 per l'ingegneria e la costruzione di un impianto LNG, in joint venture con Daewoo e Chiyoda Corp. Il progetto prevede la costruzione di un doppio treno di liquefazione del gas naturale, nonché di tutte le necessarie infrastrutture e delle strutture portuali per l'esportazione relative all'espansione dell'impianto LNG esistente a Finima in Bonny Island.

In Mozambico, per conto di Total Energies E&P Mozambique Area 1 Ltda (che ha acquisito gli interessi Anadarko nel corso del 2019 per il progetto Mozambique LNG), in joint venture con McDermott Italia Srl e Mirai Engineering Italy Srl, il progetto di un impianto LNG che consiste nella realizzazione di due treni di liquefazione del gas naturale, nonché di tutte le necessarie infrastrutture, dei serbatoi di stoccaggio e delle strutture portuali per l'esportazione. Tuttavia, il progetto, su istruzione del cliente TotalEnergies, è in sospensione sin dalla primavera del 2021, causa una serie di attacchi di natura armata presso la città di Palma. Nonostante Saipem abbia evacuato il sito, ha continuato a gestire fuori dal Paese una parte residua delle attività di progetto non oggetto di sospensione. Saipem ha altresì cooperato e continua ad avere contatti con il cliente per mettere in atto le misure sia per preservare il valore del progetto, ma soprattutto per assicurare una pronta ripartenza dei lavori non appena saranno ripristinate le condizioni richieste da Total Energies, tra cui la messa in sicurezza dell'area.

In Angola:

  • ≥ per conto di Solenova (JV tra Sonangol ed Eni), è stato formalizzato il PAC (Provisional Acceptance Certificate) per l'impianto solare di produzione energia elettrica interconnesso alla Rete Nazionale. Dal mese di giugno, entro le obbligazioni contrattuali, è stata avviata la fase di O&M con durata di 24 mesi;
  • ≥ per conto di Azule Energy (JV Eni & BP), proseguono le attività di ingegneria e di approvvigionamento e sono state avviate le attività di costruzione del progetto Quiluma and Maboqueiro Project for the Onshore Gas Treatment Plant, che prevede la realizzazione di un impianto grass roots di trattamento gas e compressione nell'area settentrionale del Paese.

Floaters

I mezzi di proprietà Saipem appartenenti al segmento FPSO sono due: Cidade de Vitória, nave di produzione, trattamento, stoccaggio e trasbordo dimensionata per una produzione giornaliera di 100.000 barili, e Gimboa, nave di produzione, trattamento, stoccaggio e trasbordo dimensionata per una produzione giornaliera di 60.000 barili. Si precisa che in seguito all'accordo con BW Energy per la vendita del mezzo Cidade de Vitória che si perfezionerà alla conclusione del progetto operativo, ai sensi dell'IFRS 5, tale attività soddisfa i criteri per essere classificata come posseduta per la vendita ed è stata esposta separatamente dalle altre attività dello stato patrimoniale.

Le realizzazioni

Di seguito si riportano i maggiori e più significativi progetti in esecuzione o completati durante il primo semestre del 2023.

Allo stato attuale in relazione ai progetti Saipem che prevedevano la realizzazione di attività sul territorio russo e/o con clienti russi l'unica attività residua risulta essere la negoziazione in corso per la chiusura del progetto Arctic LNG 2 GBS (in JV con Ronesans - cliente Arctic LNG 2 - scopo del lavoro: EPC) i cui lavori sono stati sospesi in piena conformità con la normativa comunitaria.

Negli Emirati Arabi, nella yard di Dubai Dry Dock, per conto di Eni Côte d'Ivoire Ltd, si sono concluse in modalità "fast-track" le attività di ristrutturazione e trasformazione della FPSO Firenze 2. La FPSO è stata rimorchiata in Costa d'Avorio sul campo petrolifero di Baleine, dove saranno completati i lavori di ormeggio, messa a punto e collegamento ai pozzi di produzione, sui quali l'unità opererà per i prossimi 10 anni nell'offshore della Costa d'Avorio.

In Brasile per conto di Petróleo Brasileiro (Petrobras), in joint venture con Daewoo Shipbuilding & Marine Engineering (DSME), continuano le attività di ingegneria, procurement e costruzione relative al progetto P-79, per la realizzazione di un'unità galleggiante di produzione e stoccaggio (FPSO), per lo sviluppo del campo offshore di Búzios in Brasile, realizzata in tre yard (due in Far East e una in Brasile).

In Congo, per conto di Eni Congo, nell'ambito di un Agreement for Preliminary Activities (APA) di recente acquisizione, sono in corso le attività di ingegneria iniziale e procurement degli item critici per il progetto Eni Congo LNG/Scarabeo 5 Conversion. Il progetto prevede la riconversione di Scarabeo 5 in un'unità galleggiante per la separazione e compressione del gas prodotto nei campi offshore.

In Mozambico, per conto di Coral FLNG SA (JV di Eni e altri partner), sono in corso i servizi di Maintenance (O&M) dell'unità FLNG di Coral, nell'ambito del contratto di otto anni (più uno opzionale).

In Angola, per conto di Total, proseguono i servizi di operations e maintenance (O&M) delle FPSO Kaombo Norte e Kaombo Sul per la durata complessiva di sette anni più ulteriori sette opzionali.

Nel segmento "Leased FPSO" nel corso del primo semestre 2023 hanno inoltre operato:

  • ≥ l'unità FPSO Cidade de Vitória, per conto di Petrobras, nell'ambito di un contratto della durata di quindici anni, che termina a inizio 2024, per lo sviluppo della seconda fase del giacimento Golfinho, situato nell'offshore brasiliano a una profondità d'acqua di 1.400 metri. Per tutta la prima metà dell'anno la FPSO è rimasta in shut-down per lavori di adeguamento degli impianti, ritornando in produzione all'inizio di giugno;
  • ≥ l'unità FPSO Gimboa, per conto di Sonangol P&P, nell'ambito del contratto per le attività per lo sviluppo del giacimento Gimboa, situato al largo delle coste angolane, nel Blocco 4/05 a una profondità d'acqua di 700 metri.

Sustainable Infrastructures

Il contesto di mercato di riferimento

Per quanto concerne il settore delle Infrastrutture Sostenibili, Saipem sta focalizzando la propria attività prevalentemente sulle iniziative in Italia comprese nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e nella lista delle opere strategiche per lo sviluppo della mobilità sostenibile, anche grazie alla vasta esperienza accumulata negli anni nel Paese quale leader dei consorzi costituiti per la realizzazione delle linee ferroviarie Alta Velocità/Alta Capacità Milano-Bologna e Milano-Verona.

Il segmento delle Infrastrutture in Italia conferma, anche in ottica di breve e medio periodo, i segnali positivi relativi ai grandi investimenti derivanti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che si ritiene faciliterà ulteriori sviluppi nel settore ferroviario e della mobilità sostenibile anche nel lungo periodo.

Le acquisizioni

L'acquisizione più rilevante del primo semestre del 2023 è relativa al contratto, aggiudicato al consorzio formato da Impresa Pizzarotti & C e Saipem, per la realizzazione del passante ferroviario e della stazione Alta Velocità/Alta Capacità di Firenze, per conto Rete Ferroviaria Italiana (RFI, Gruppo FS Italiane). L'opera consiste nella realizzazione di una nuova linea ferroviaria di circa 7 chilometri in sotterranea con due gallerie parallele, mediamente a circa 20 metri di profondità, completate con due tratti terminali in superficie, a nord tra le stazioni di Firenze Castello e Firenze Rifredi, e a sud nei pressi della stazione di Firenze Campo di Marte.

Le realizzazioni

Di seguito si riportano i maggiori e più significativi progetti in esecuzione durante il primo semestre del 2023.

In Italia, per conto di Rete Ferroviaria Italiana, da parte del Consorzio CEPAV 2, per il progetto Alta Velocità Brescia Est-Verona, sono in corso le attività di realizzazione su tutta la tratta. Nel mese di gennaio sono iniziati i lavori per la realizzazione della seconda canna della galleria di Lonato, posta sul cammino critico della Tratta, con termine previsto entro il 2023. Sono inoltre stati consegnati i lavori relativi all'appalto dell'armamento ferroviario; sono in corso le gare per l'aggiudicazione degli ultimi due appalti pubblici da assegnare (barriere antirumore e impianti di galleria). L'avanzamento del progetto è pari al 50%.

Sempre in Italia, per conto Rete Ferroviaria Italiana (RFI) nell'ambito del progetto del Passante Alta Velocità ferroviario di Firenze e annessa stazione di Belfiore, sono iniziati i primi lavori di scavo nella stazione ed è previsto iniziare, nel mese di luglio, lo scavo meccanizzato della prima canna della galleria con l'utilizzo della fresa (TBM) ricevuta da RFI a metà giugno.

Robotics & Industrialized Solutions

Il contesto di mercato di riferimento

I mercati di riferimento della Business Line Robotics & Industrialized Solutions si caratterizzano principalmente per i servizi di robotica sottomarina e delle tecnologie pulite a supporto della transizione energetica, con particolare riferimento alla cattura delle emissioni di anidride carbonica, dell'idrogeno e del riciclo chimico delle plastiche. La Business Line propone soluzioni modularizzate e industrializzate abilitanti per un'ampia gamma di nuovi clienti con necessità di ridurre la propria impronta carbonica, anche al di fuori del perimetro tradizionale del Gruppo.

Per quanto riguarda il mercato della CCUS, la Business Line si concentra in particolare sul contesto europeo, grazie a un contesto normativo maturo in grado di favorire lo sviluppo di nuove iniziative. I finanziamenti pubblici a supporto di tali iniziative risultano in forte crescita sia in Europa (Norvegia e Regno Unito, in particolare) che negli Stati Uniti. Inoltre, il valore delle quote di emissione scambiate nel mercato ETS (Emission Trading System) è rimasto su valori elevati per tutto il primo semestre dell'anno (80-100 euro per tonnellata di CO2). Tale parametro, cresciuto sensibilmente negli ultimi anni, si caratterizza come un fattore abilitante per gli investimenti nel contesto della cattura delle emissioni. In aggiunta, le recenti direttive europee emanate nell'ambito del programma Fit for 55 (in riferimento all'obiettivo di riduzione delle emissioni del 55% entro il 2030) stanno portando all'interno del mercato delle quote nuovi settori industriali, come quello marittimo.

Nell'ambito dell'idrogeno, ancora con focus europeo, si segnalano nel corso del 2023 importanti volumi di finanziamenti a supporto del mercato come l'Innovation Fund che si pone tra gli obiettivi quello di ridurre gli impatti in termini di emissioni nei settori cosiddetti hard-to-abate, come acciaierie, cementifici, industrie chimiche e di raffinazione. In questo contesto l'idrogeno si propone come un sistema trasversale e innovativo in grado di favorire un'elettrificazione priva di emissioni. Si segnalano inoltre anche fuori dall'Europa diversi investimenti su larga scala, come in Oman, e l'implementazione di politiche a sostegno in Paesi come India e Giappone.

Particolare attenzione viene dedicata agli sviluppi del mercato del riciclo chimico delle plastiche, guidato da un nuovo e sempre più stringente contesto normativo, oltre che da una crescente attenzione verso una produzione meno impattante delle plastiche a supporto della circolarità dell'industria.

Al pari dei nuovi settori della transizione energetica continua l'impegno della Business Line anche nei mercati tradizionali, costantemente alla ricerca di soluzioni per ridurre la propria impronta carbonica e per raggiungere livelli superiori di efficienza. In questo ambito Saipem propone ai propri clienti l'utilizzo di soluzioni robotiche autonome avanzate per le ispezioni sottomarine in grado di ridurre significativamente i consumi e le emissioni rispetto alle tecnologie tradizionali. Le aree geografiche di maggior interesse risultano quelle del Sud America (Brasile) e Nord Europa (Norvegia).

Continua ancora il focus rispetto ai mercati della difesa dell'ambiente e delle strutture critiche in particolare sottomarine, mercati resi ancor più rilevanti dagli sviluppi recenti della transizione energetica e dall'evoluzione del contesto geopolitico.

Le acquisizioni

L'acquisizione più rilevante del primo semestre del 2023 è relativa al contratto da Petrobras per lo sviluppo e il collaudo di una soluzione robotica autonoma per le ispezioni sottomarine, che sarà basata sulla flotta di droni subacquei Saipem, a partire dal FlatFish AUV (Autonomous Underwater Vehicle), e la qualifica per relativi servizi basati su droni autonomi, consentendo future opzioni per contratti di ispezione al largo del Brasile.

Questo contratto segna una tappa fondamentale per l'innovativo programma di robotica sottomarina di Saipem e per l'utilizzo su scala globale dei droni sottomarini nei progetti offshore lungo l'intera catena del valore, e permetterà di estendere alle nuove funzionalità la maturità (Technology Readiness Level 7) raggiunta dalla flotta di droni sottomarini di Saipem.

Le realizzazioni

Il maggiore e più significativo progetto, in esecuzione durante il primo semestre del 2023, è relativo al contratto per conto Equinor, nell'ambito del contratto Njord che prevede l'utilizzo di Hydrone-R, drone per gli interventi sottomarini, e del ROV Hydrone-W, robot sottomarino a controllo remoto interamente elettrico, presso il campo Njord Field, nell'offshore norvegese. Hydrone-R ha cominciato il periodo di permanenza operativa sul fondo del mare e, dopo un'estesa campagna di test, Saipem ha ottenuto l'approvazione di Equinor per cominciare le attività di ispezione e interventi sottomarini aprendo una nuova era nella gestione delle attività subsea in modo più sicuro, economico e a minor impatto ambientale.

DRILLING OFFSHORE

Quadro generale

A giugno 2023 la flotta Drilling Offshore di Saipem si compone di quattordici mezzi, così suddivisi: cinque unità ultra deep-water/deep-water per operazioni fino a circa 3.600 metri di profondità (le drillship Saipem 12000, Saipem 10000 e Santorini; i semisommergibili Scarabeo 8 e Scarabeo 9), otto high specification jack-up per operazioni fino a 400 piedi di profondità (Perro Negro 7, Perro Negro 8, Pioneer, Sea Lion 7, Perro Negro 9, Perro Negro 11, Perro Negro 12 e Perro Negro 13) e uno standard jack-up per attività fino a 150 piedi (Perro Negro 4). Tutti gli impianti di perforazione citati sono di proprietà a eccezione dei jack-up Pioneer, Sea Lion 7, Perro Negro 9, Perro Negro 11, Perro Negro 12 e Perro Negro 13.

L'elenco sopra riportato non include il semisommergile Scarabeo 5, impianto di proprietà destinato alla vendita nell'ambito di attività non drilling. Nel corso del primo semestre è stato inoltre finalizzato un accordo per il noleggio della drillship di settima generazione Deep Value Driller; l'impianto sarà consegnato a Saipem nella seconda parte dell'anno per essere destinato a un progetto in Africa Occidentale già acquisito.

Nel corso del semestre la flotta Drilling Offshore ha operato in Norvegia, in Egitto (lato Mar Rosso e lato Mediterraneo), in Africa Occidentale (Angola e Costa d'Avorio), in Messico, in Arabia Saudita e negli Stati Uniti.

Il contesto di mercato di riferimento

L'esercizio 2023 si è aperto, in continuità con il precedente, in un clima di generale ripresa del mercato, come testimoniato in particolare dal trend crescente delle rate giornaliere dei nuovi contratti assegnati dai clienti; a ulteriore conferma di quanto sopra, si è iniziato a registrare un cambio di approccio da parte dei clienti, con alcuni di essi pronti a valutare l'assegnazione di contratti di medio-lungo termine pur di assicurarsi la disponibilità di impianti adeguati alle loro necessità.

La ripresa del mercato è stata anche supportata dall'andamento del prezzo del petrolio; per tutto il semestre si sono registrati livelli di quotazione stabili e, seppur con una leggera riduzione nel mese di giugno, il prezzo si è comunque attestato su valori superiori a 70-75 dollari/barile.

Come conseguenza dello scenario sopra descritto gli utilizzi hanno continuato a mostrare un trend di crescita rispetto all'esercizio precedente, in particolare nel segmento ultra-deep water dove si è prossimi alla piena occupazione in tutti i mercati principali. In linea con quanto successo nei periodi precedenti è stata inoltre nuovamente confermata la preferenza dei clienti per impianti tecnologicamente più avanzati.

L'attività di uscita dal mercato di impianti di perforazione, già in significativa diminuzione nel 2022, ha subìto un inevitabile rallentamento e si è limitata, nel corso del semestre, a solo 3 unità ritirate dal mercato.

La fase di ripresa del mercato ha avuto anche un impatto sulla riattivazione degli impianti in costruzione ordinati durante il precedente periodo di boom e poi abbandonati in cantiere durante la crisi; seppur il loro numero (di poco superiore a 40) rimanga ancora non irrilevante, vi sono almeno circa 10 impianti o già assegnati a progetti specifici una volta terminata la fase di costruzione o per i quali le attività di completamento sono state avviate su base speculativa. In generale è atteso un progressivo ingresso sul mercato dei rimanenti impianti in costruzione, con conseguenti impatti significativi sull'offerta nel medio periodo.

Le acquisizioni

Tra le acquisizioni più significative del primo semestre del 2023 si segnalano:

  • ≥ per conto Aramco, l'estensione per dieci anni del contratto di noleggio relativo al jack-up Perro Negro 7 per attività in Arabia Saudita;
  • ≥ per conto Eni, l'assegnazione di un contratto di due anni per l'impiego della drillship di settima generazione Santorini per operazioni worldwide;
  • ≥ per conto della joint venture Eni Côte d'Ivoire Ltd e Petroci, un contratto di perforazione, al largo della Costa d'Avorio, per l'esecuzione di undici pozzi firm e ulteriori cinque opzionali. Il contratto, di cui si prevede l'avvio delle attività nella seconda parte dell'esercizio, prevede l'utilizzo della nave di perforazione di settima generazione Deep Value Driller, una delle più moderne al mondo, per la quale Saipem ha stipulato un contratto di noleggio con la società Deep Value Driller;
  • ≥ per conto Burullus Gas Co, un contratto per l'esecuzione di tre pozzi firm e ulteriori tre opzionali in Egitto con l'impiego del semisommergibile di sesta generazione Scarabeo 9; le attività operative sono previste iniziare nell'ultimo trimestre dell'anno.

Gli investimenti

Durante il primo semestre 2023 sono state svolte attività che hanno riguardato sia l'esecuzione di lavori finalizzati alla rimessa in classe sia l'adeguamento dei mezzi alle normative internazionali e alle richieste specifiche delle società committenti. Tra gli impianti oggetto di attività di manutenzione e di adeguamento alle specifiche tecniche richieste dai clienti vi sono stati in particolare i jack-up Sea Lion 7, Perro Negro 11, Perro Negro 12 e Perro Negro 13.

Le realizzazioni

Nel corso del primo semestre la flotta è stata impegnata come segue:

  • ≥ unità ultra deep water/deep water: la drillship Saipem 12000 ha completato le attività per conto Eni nell'offshore Costa d'Avorio; nella seconda parte dell'esercizio la nave sarà impiegata in Angola per conto Azule nell'ambito di un contratto già acquisito; la drillship Saipem 10000 ha continuato a operare in Egitto per conto Eni; la drillship Santorini ha continuato a operare negli USA per conto Eni; il semisommergibile Scarabeo 9 ha proseguito nell'esecuzione di un progetto in Angola per conto Eni; il semisommergibile Scarabeo 8 ha avviato le attività per conto AkerBP in Norvegia nell'ambito di un contratto già acquisito; il semisommergibile Scarabeo 5 ha completato le attività nell'ambito di un contratto con Eni per attività in Angola;
  • ≥ high specification jack-up: le unità Perro Negro 7, Perro Negro 8, Sea Lion 7 e Perro Negro 9 hanno continuato a operare per conto di Saudi Aramco nell'offshore dell'Arabia Saudita; nel corso del semestre sono state inoltre avviate le attività dell'unità Perro Negro 11 nell'ambito di un contratto pluriennale con Saudi Aramco già in portafoglio; gli impianti Perro Negro 12 e Perro Negro 13 sono stati consegnati a Saipem nel corso del semestre e sono stati destinati a lavori di preparazione in vista dell'avvio delle attività operative relative a contratti con Saudi Aramco già acquisiti; l'unità Pioneer ha continuato a operare per conto di Eni in Messico;
  • ≥ standard jack-up: il Perro Negro 4 ha continuato a operare nel Mar Rosso per conto di Petrobel.

Utilizzo mezzi navali

L'utilizzo dei principali mezzi navali durante il primo semestre del 2023 è stato il seguente:

Primo semestre 2023
Mezzo navale (N. giorni) venduti non operativi
Piattaforma semisommergibile Scarabeo 5 (1) 36 -
Piattaforma semisommergibile Scarabeo 8 (2) 177 4
Piattaforma semisommergibile Scarabeo 9 181 -
Nave di perforazione Saipem 10000 181 -
Nave di perforazione Saipem 12000 181 -
Nave di perforazione Santorini 181 -
Jack-up Perro Negro 4 181 -
Jack-up Perro Negro 7 181 -
Jack-up Perro Negro 8 181 -
Jack-up Pioneer (*) 181 -
Jack-up Sea Lion 7 (2) (*) 100 81
Jack-up Perro Negro 9 (*) 181 -
Jack-up Perro Negro 11 (2) (*) 71 110
Jack-up Perro Negro 12 (2) (*) - 120
Jack-up Perro Negro 13 (2) (*) - 33

(1) Impianto destinato alla vendita.

(2) Nei giorni non operativi impianto oggetto di lavori di manutenzione o preparazione in vista dell'avvio di nuovi contratti in portafoglio.

(*) Impianto a noleggio.

COMMENTO AI RISULTATI ECONOMICO-FINANZIARI

Effetti della crisi russo-ucraina

Effetti diretti: allo stato attuale in relazione ai progetti Saipem che prevedevano la realizzazione di attività sul territorio russo e/o con clienti russi l'unica attività residua risulta essere la negoziazione in corso per la chiusura del progetto Arctic LNG 2 GBS (in JV con Ronesans - cliente Arctic LNG 2 - scopo del lavoro: EPC) i cui lavori sono stati sospesi in piena conformità con la normativa comunitaria.

La Società conferma che opera nel pieno rispetto di quanto stabilito dalle istituzioni europee e nazionali nei confronti della Federazione Russa.

Il backlog, consolidato e non, al 30 giugno 2023 è nullo.

Si segnala che non ci sono né attività portate avanti da Saipem né personale nei territori ucraini interessati dallo scontro.

Il Piano Strategico 2023-2026, in linea con il precedente Piano, non prevede acquisizioni di nuove commesse in Russia. L'attuale contesto del mercato energetico potrebbe inoltre favorire lo sviluppo di nuove infrastrutture energetiche per la diversificazione dell'approvvigionamento energetico in molti Paesi.

Si precisa che la Società utilizza per la valutazione dei crediti commerciali la probabilità di default dei clienti basata su dati di mercato osservabili e su valutazioni raccolte da info-provider per la quantificazione delle perdite attese alla data di chiusura; di conseguenza tali dati incorporano già gli effetti del conflitto russo-ucraino.

Effetti indiretti: gli effetti della crisi russo-ucraina sono stati in parte scontati dai mercati con un outlook che promette maggiore stabilità dei prezzi di materiali anche in funzione di un potenziale rallentamento dell'economia mondiale. Tuttavia permane un contesto di incertezza che rende difficile fare valutazioni.

Saipem non acquista direttamente materie prime in quanto la sua catena di fornitura è lunga. Non sono previsti impatti diretti, ma si può assumere che l'attuale contesto di incertezza continuerà ad avere impatti sul prezzo di acciaio e di metalli più nobili (nickel, rame, alluminio), benché oggi presentino un trend in diminuzione.

Saipem ha un approccio di supply chain diversificato e ove possibile globale. Il rischio, tuttavia, resta concreto per le forniture per le quali, per ragioni tecnologiche, sono disponibili un numero di alternative ridotte, tuttavia tipicamente, se tali tecnologie sono fornite da produttori occidentali e non sono oggetto di sanzioni.

La Società sta monitorando attentamente la propria supply chain per identificare e prendere le dovute azioni di mitigazione in relazione ai potenziali impatti in termini di costi di materiali e servizi e tempi di fornitura derivanti da un mercato tutt'ora incerto sia per instabilità del contesto internazionale sia per l'incertezza sulla possibile evoluzione dei costi delle materie prime. La Società dall'inizio della crisi ha adeguato le proprie strategie esecutive e ha già avviato discussioni con i propri clienti e in generale con l'intera supply chain per negoziare meccanismi di gestione e condivisione del rischio, per mitigarne gli impatti sulle commesse in esecuzione e sulle iniziative future.

In aggiunta a quanto sopra, i nostri servizi di threat intelligence segnalano un incremento della minaccia cyber per gli operatori dei mercati citati e per la loro supply chain. L'attuale contesto geo-politico continua a rappresentare uno dei maggiori fattori di "input" per gli attacchi Cyber a livello globale; in particolar modo per quanto riguarda possibili attacchi perpetrati da attori di matrice filorussa verso Paesi, e relative istituzioni o aziende strategiche, attivamente coinvolti nel sostegno all'Ucraina.

La Società continua a monitorare la costante evoluzione delle minacce Cyber nel contesto industriale in cui il Gruppo opera.

Alla data del presente documento non si sono registrati eventi di attacchi informatici diretti ai danni di Saipem.

Il monitoraggio di terze parti sulla postura di security di Saipem conferma la bontà dell'impostazione data in termini di rilevamento degli attacchi e relativa risposta all'interno del piano di Crisis Management aziendale, nonché delle misure tecnologiche atte a proteggere le risorse critiche per l'azienda. Saipem ha recentemente rinnovato la certificazione ISO 27001 per quanto riguarda il processo di Detection & Response delle minacce Cyber.

Risultati economici

Come già argomentato nel paragrafo "Assetto organizzativo: reporting", l'informativa al mercato, a partire dal primo trimestre del 2023, secondo quanto previsto dall'IFRS 8, è declinata secondo i seguenti segmenti di reporting: ≥ Asset Based Services, che include le attività Engineering & Construction Offshore e Offshore Wind;

≥ Drilling Offshore; e

≥ Energy Carriers, che include le attività Engineering & Construction Onshore, Sustainable Infrastructures e Robotics & Industrialized Solutions.

I settori operativi aggregati nei segmenti di reporting esposti sopra hanno caratteristiche economiche similari; inoltre, i nuovi settori Offshore Wind, Sustainable Infrastructures e Robotics & Industrialized Solutions non hanno, allo stato attuale, rilevanza tale da renderli oggetto di informativa separata in linea con quanto previsto dall'IFRS 8.

Data la rilevanza e le caratteristiche economiche dello stesso, il settore Drilling Offshore continuerà a essere esposto separatamente.

I risultati riesposti sulla base del nuovo reporting risultano sostanzialmente in linea con i dati comunicati al mercato nel corso del 2022; in ogni caso ai fini di una più completa comprensione degli effetti della riaggregazione si riportano alla fine di questa sezione i dati di ricavi EBITDA ed EBIT adjusted sia dell'esercizio che del primo semestre 2022 relativi ai due settori oggetto di riaggregazione.

Gruppo Saipem - Conto economico*

Esercizio Primo semestre
2022 (milioni di euro) 2022 2023 Var. %
9.980 Ricavi della gestione caratteristica 4.187 5.347 27,7
9 Altri ricavi e proventi 5 2
(7.822) Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi (3.111) (4.099)
32 Riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti (52) (14)
(1.656) Costo del lavoro (785) (826)
543 Margine operativo lordo (EBITDA) 244 410 68,0
(445) Ammortamenti e svalutazioni (217) (218)
98 Risultato operativo (EBIT) 27 192
(195) Proventi (oneri) finanziari netti (59) (87)
(65) Proventi (oneri) netti su partecipazioni (24) 13
(162) Risultato prima delle imposte (56) 118
(153) Imposte sul reddito (67) (78)
(315) Risultato prima degli interessi di terzi azionisti (123) 40
- Risultato di competenza di terzi azionisti - -
(315) Utile (perdita) del periodo - Continuing operations (123) 40
106 Utile (perdita) del periodo - Discontinued operations (7) -
(209) Utile (perdita) del periodo (130) 40

(*) I risultati del settore Drilling Onshore in fase di dismissione sono stati rilevati come Discontinued operations secondo i criteri di cui all'IFRS 5. I periodi di confronto sono stati riesposti.

I volumi dei ricavi realizzati e la redditività a essi associata non sono lineari nel tempo, dipendendo tra l'altro, oltre che dall'andamento del mercato, da fattori climatici e dalla programmazione dei singoli lavori nelle attività Engineering & Construction, nonché dalle tempistiche di scadenze e rinegoziazioni dei contratti nelle attività drilling.

I ricavi della gestione caratteristica realizzati nel corso del primo semestre del 2023 ammontano a 5.347 milioni di euro.

Il margine operativo lordo (EBITDA) è positivo per 410 milioni di euro. Gli ammortamenti e le svalutazioni delle immobilizzazioni materiali e immateriali sono pari a 218 milioni di euro.

Il risultato operativo (EBIT) conseguito nel primo semestre del 2023 è positivo per 192 milioni di euro.

I principali scostamenti, relativi alle voci di conto economico di cui sopra, sono dettagliati di seguito nell'analisi per settore di attività.

Il saldo proventi (oneri) finanziari netti è negativo per 87 milioni di euro, in aumento di 28 milioni di euro.

Il saldo proventi (oneri) netti su partecipazioni è positivo per 13 milioni di euro, in miglioramento rispetto al corrispondente periodo del 2022, gravato dal contributo negativo dei risultati delle commesse eseguite in società valutate al patrimonio netto.

Il risultato prima delle imposte evidenzia un utile di 118 milioni di euro. Le imposte sul reddito sono pari a 78 milioni di euro rispetto ai 67 milioni di euro del corrispondente periodo del 2022, principalmente per effetto della svalutazione di un credito fiscale.

Il risultato netto - Continuing operations registra un utile di 40 milioni di euro (perdita di 123 milioni di euro nel primo semestre del 2022). Nel semestre non sono stati rilevati oneri non ricorrenti e il risultato netto da Discontinued operations è nullo. Nel corrispondente periodo del 2022 il risultato netto da Continuing operations registrava una perdita di 123 milioni di euro e scontava rispetto al risultato netto adjusted oneri derivanti dall'emergenza sanitaria e da riorganizzazione per 19 milioni di euro, mentre il risultato da Discontinued operations registrava una perdita di 7 milioni di euro.

Esercizio Primo semestre
2022 (milioni di euro) 2022 2023
98 Risultato operativo (EBIT) 27 192
52 Svalutazioni e oneri da riorganizzazione 19 -
150 Risultato operativo (EBIT) adjusted 46 192
Esercizio Primo semestre
2022 (milioni di euro) 2022 2023
(315) Utile (perdita) del periodo (123) 40
52 Svalutazioni e oneri da riorganizzazione 19 -
(263) Utile (perdita) del periodo adjusted (104) 40

Riconciliazione EBIT adjusted - EBIT primo semestre 2022

Asset Based Energy Drilling
(milioni di euro) Services Carriers Offshore Totale
EBIT adjusted 16 (18) 48 46
Oneri da riorganizzazione 1 4 - 5
Costi emergenza sanitaria COVID-19 11 3 - 14
Totale special items (12) (7) - (19)
EBIT 4 (25) 48 27

Gruppo Saipem - Conto economico adjusted

Esercizio Primo semestre
2022 (milioni di euro) 2022 2023 Var. %
9.980 Ricavi della gestione caratteristica adjusted 4.187 5.347 27,7
9 Altri ricavi e proventi 5 2
(7.798) Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi (3.100) (4.099)
32 Riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti (52) (14)
(1.628) Lavoro e oneri relativi (777) (826)
595 Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted 263 410 55,90
(445) Ammortamenti e svalutazioni (217) (218)
150 Risultato operativo (EBIT) adjusted 46 192
(195) Oneri finanziari netti (59) (87)
(65) Proventi netti su partecipazioni (24) 13
(110) Risultato prima delle imposte adjusted (37) 118
(153) Imposte sul reddito (67) (78)
(263) Risultato prima degli interessi di terzi azionisti adjusted (104) 40
- Risultato di competenza di terzi azionisti - -
(263) Utile (perdita) dell'esercizio adjusted - Continuing operations (104) 40
124 Utile (perdita) dell'esercizio adjusted - Discontinued operations (4) -
(139) Utile (perdita) dell'esercizio adjusted (108) 40

I volumi dei ricavi realizzati e la redditività a essi associata non sono lineari nel tempo, dipendendo tra l'altro, oltre che dall'andamento del mercato, da fattori climatici e dalla programmazione dei singoli lavori nelle attività Engineering & Construction, nonché dalle tempistiche di scadenze e rinegoziazioni dei contratti nelle attività drilling.

Risultato operativo adjusted e costi per destinazione

Esercizio Primo semestre
2022 (milioni di euro) 2022 2023 Var. %
9.980 Ricavi della gestione caratteristica adjusted 4.187 5.347 27,7
(9.447) Costi della produzione (3.924) (4.961)
(108) Costi di inattività (76) (39)
(115) Costi commerciali (57) (59)
(31) Costi di ricerca e sviluppo (12) (14)
4 Proventi (oneri) diversi operativi netti (3) 1
(133) Spese generali (69) (83)
150 Risultato operativo (EBIT) adjusted 46 192

Il Gruppo Saipem ha conseguito nel primo semestre del 2023 ricavi della gestione caratteristica per 5.347 milioni di euro, con un incremento di 1.160 milioni di euro in netta crescita rispetto al primo semestre del 2022.

I costi della produzione, che comprendono i costi diretti delle commesse di vendita e gli ammortamenti dei mezzi e attrezzature impiegati, ammontano complessivamente a 4.961 milioni di euro, con un incremento di 1.037 milioni di euro rispetto al primo semestre del 2022, in linea con i maggiori volumi.

I costi di inattività sono diminuiti di 37 milioni di euro rispetto al primo semestre del 2022 grazie al maggior utilizzo dei mezzi della flotta offshore. I costi commerciali, pari a 59 milioni di euro, risultano pressoché in linea con il dato del corrispondente periodo del 2022, come le spese di ricerca e sviluppo rilevate tra i costi di gestione, pari a 14 milioni di euro. Le spese generali, pari a 83 milioni di euro, registrano un aumento rispetto al primo semestre del 2022, principalmente per i costi sostenuti per il trasferimento alla nuova sede e la temporanea coesistenza dei costi di entrambi i palazzi uffici.

Asset Based Services

Esercizio Primo semestre
2022 (milioni di euro) 2022 2023
5.026 Ricavi della gestione caratteristica 2.024 2.622
(4.612) Costo del venduto (1.860) (2.362)
414 Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted 164 260
(314) Ammortamenti (148) (135)
100 Risultato operativo (EBIT) adjusted 16 125
(16) Svalutazioni e oneri di riorganizzazione (12) -
84 Risultato operativo (EBIT) 4 125

I ricavi del primo semestre del 2023 ammontano a 2.622 milioni di euro e registrano un incremento del 29,5% rispetto al corrispondente periodo del 2022, riconducibile principalmente ai maggiori volumi sviluppati nel Mare del Nord, in America Centro Sud, in Africa Sub-Sahariana e in Medio Oriente.

Il costo del venduto, pari a 2.362 milioni di euro, aumenta in coerenza con i maggiori volumi.

Il margine operativo lordo (EBITDA) adjusted del primo semestre del 2023 è positivo per 260 milioni di euro, pari al 9,9% dei ricavi rispetto ai 164 milioni di euro del corrispondente periodo del 2022, pari all'8,1% dei ricavi.

Gli ammortamenti sono inferiori di 13 milioni di euro rispetto a quanto consuntivato nel primo semestre del 2022, per effetto della minore operatività dei mezzi oggetto di manutenzione straordinaria nel corso del corrente semestre.

Il risultato operativo (EBIT) del primo semestre del 2023 è positivo per 125 milioni di euro.

Energy Carriers

Esercizio Primo semestre
2022 (milioni di euro) 2022 2023
4.389 Ricavi della gestione caratteristica adjusted 1.874 2.366
(4.382) Costo del venduto (1.861) (2.357)
7 Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted 13 9
(59) Ammortamenti (31) (27)
(52) Risultato operativo (EBIT) adjusted (18) (18)
(33) Svalutazioni e oneri di riorganizzazione (7) -
(85) Risultato operativo (EBIT) (25) (18)

I ricavi del primo semestre del 2023 ammontano a 2.366 milioni di euro e registrano un aumento del 26,3% rispetto al corrispondente periodo del 2022, per effetto dei maggiori volumi sviluppati nell'area Sub-Sahariana, in Medio Oriente e in America Latina.

Il costo del venduto, pari a 2.357 milioni di euro, registra un incremento di 496 milioni di euro rispetto al primo semestre del 2022, in coerenza con i maggiori volumi.

Il margine operativo lordo (EBITDA) adjusted del primo semestre del 2023 è positivo per 9 milioni di euro, pari allo 0,4% dei ricavi, in lieve riduzione rispetto al corrispondente periodo del 2022, che beneficiava di un provento non ricorrente.

Gli ammortamenti risultano pari a 27 milioni di euro, in diminuzione di 4 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo del 2022, per effetto della sospensione degli ammortamenti della nave FPSO Cidade de Vitória destinata alla vendita.

Il risultato operativo (EBIT) del primo semestre del 2023 registra una perdita di 18 milioni di euro.

Drilling Offshore

Esercizio Primo semestre
2022 (milioni di euro) 2022 2023
565 Ricavi della gestione caratteristica 289 359
(391) Costo del venduto (203) (218)
174 Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted 86 141
(72) Ammortamenti (38) (56)
102 Risultato operativo (EBIT) adjusted 48 85
(3) Svalutazioni e oneri di riorganizzazione - -
99 Risultato operativo (EBIT) 48 85

I ricavi del primo semestre del 2023 ammontano a 359 milioni di euro, in aumento del 24,2% rispetto al corrispondente periodo del 2022, grazie a un contesto favorevole di mercato, con rate giornaliere in crescita e al maggiore contributo nel semestre del jack-up Perro Negro 8 pienamente operativo nel semestre.

Il costo del venduto, pari a 218 milioni di euro, è in aumento rispetto al corrispondente periodo del 2022, coerentemente con i maggiori volumi.

Il margine operativo lordo (EBITDA) adjusted del primo semestre del 2023 ammonta a 141 milioni di euro, pari al 39,3% dei ricavi, rispetto agli 86 milioni di euro del corrispondente periodo del 2022, pari al 29,8%, per effetto principalmente di migliori condizioni di mercato con rate giornaliere in crescita rispetto al medesimo periodo del 2022.

Gli ammortamenti ammontano a 56 milioni di euro, in aumento di 18 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo del 2022, nel quale alcuni mezzi erano fermi per manutenzione straordinaria.

Il risultato operativo (EBIT) del primo semestre del 2023 registra un utile di 85 milioni di euro.

Impatti riorganizzazione - Dati 2022 reported

Esercizio Primo semestre
2022 (milioni di euro) 2022
E&C Offshore
5.127 Ricavi della gestione caratteristica 2.072
420 Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted 166
105 Risultato operativo (EBIT) adjusted 16
E&C Onshore
4.288 Ricavi della gestione caratteristica 863
1 Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted 10
(57) Risultato operativo (EBIT) adjusted (5)

Impatti riorganizzazione - Dati 2022 riesposti

Esercizio Primo semestre
2022 (milioni di euro) 2022
Asset Based Services
5.026 Ricavi della gestione caratteristica 2.024
414 Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted 164
100 Risultato operativo (EBIT) adjusted 16
Energy Carriers
4.389 Ricavi della gestione caratteristica 1.874
7 Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted 13
(52) Risultato operativo (EBIT) adjusted (18)

Situazione patrimoniale e finanziaria

Gruppo Saipem - Stato patrimoniale riclassificato (1)

Lo schema di stato patrimoniale riclassificato aggrega i valori attivi e passivi dello schema obbligatorio secondo il criterio della funzionalità alla gestione dell'impresa considerata suddivisa convenzionalmente nelle tre funzioni fondamentali: l'investimento, l'esercizio, il finanziamento.

Il management ritiene che lo schema proposto rappresenti un'utile informativa per l'investitore perché consente di individuare le fonti delle risorse finanziarie (mezzi propri e di terzi) e gli impieghi delle stesse nel capitale immobilizzato e in quello di periodo.

30.06.2022 (milioni di euro) 31.12.2022 30.06.2023
2.610 Immobili, impianti e macchinari 2.879 2.832
249 Diritto d'utilizzo di attività in leasing 258 264
696 Attività immateriali nette 691 687
3.555 3.828 3.783
2.491 - Asset Based Services 2.459 2.459
512 - Energy Carriers 519 518
552 - Drilling 850 806
89 Partecipazioni 128 113
3.644 Capitale immobilizzato 3.956 3.896
(1.690) Capitale di esercizio netto (1.589) (1.352)
(179) Fondo per benefici ai dipendenti (183) (178)
553 Attività (passività) destinate alla vendita 166 72
2.328 Capitale investito netto 2.350 2.438
600 Patrimonio netto 2.068 2.148
25 Capitale e riserve di terzi 18 2
1.395 Indebitamento finanziario netto ante lease liability IFRS 16 (56) (34)
308 Passività finanziarie beni in leasing 320 322
1.703 Indebitamento finanziario netto 264 288
2.328 Coperture 2.350 2.438
Leverage ante IFRS 16
2,23 (indebitamento/patrimonio netto + capitale di terzi) (0,03) (0,02)
Leverage post IFRS 16
2,72 (indebitamento/patrimonio netto + capitale di terzi) 0,13 0,13
1.995.558.791 N. azioni emesse e sottoscritte 1.995.558.791 1.995.558.791

(1) Per la riconduzione allo schema obbligatorio v. il paragrafo "Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati utilizzati nella relazione sulla gestione a quelli obbligatori" a pag. 87.

Lo schema dello stato patrimoniale riclassificato è utilizzato dal management per il calcolo dei principali indici finanziari di redditività del capitale investito (ROACE) e di solidità/equilibrio della struttura finanziaria (leverage).

Il capitale immobilizzato si attesta al 30 giugno 2023 a 3.896 milioni di euro, con un decremento di 60 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022. La variazione deriva dagli investimenti in immobilizzazioni materiali, immateriali e partecipazioni per 140 milioni di euro, dall'aumento del diritto di utilizzo dei beni in leasing pari a 70 milioni di euro, da ammortamenti per 218 milioni di euro, da disinvestimenti e write off per 30 milioni di euro, dalla variazione positiva delle partecipazioni valutate al patrimonio netto per 20 milioni di euro e dividendi per 42 milioni di euro, nonché dall'effetto netto positivo derivante principalmente dalla conversione dei bilanci espressi in moneta estera e da altre variazioni per 2 milioni di euro.

Il capitale di esercizio netto diminuisce di 237 milioni di euro, passando da un saldo negativo di 1.589 milioni di euro al 31 dicembre 2022 a un saldo negativo di 1.352 milioni di euro al 30 giugno 2023. La riduzione è da ricondurre principalmente alla variazione dei fondi per rischi e oneri per 218 milioni di euro, principalmente per l'utilizzo dei fondi accantonati in seguito alla backlog review.

Il fondo per benefici ai dipendenti ammonta a 178 milioni di euro, in diminuzione rispetto al 31 dicembre 2022 di 5 milioni di euro, correlata all'effetto dell'utilizzo di periodo.

Le attività (passività) destinate alla vendita ammonta al 30 giugno 2023 a 72 milioni di euro, in diminuzione rispetto al 31 dicembre 2022, riconducibile all'operazione di cessione del Drilling Onshore iniziata nel 2022, che ha comportato nel periodo il passaggio delle attività in Kuwait e in America Latina, a eccezione di quelle in Argentina.

A seguito di quanto prima analizzato, il capitale investito netto aumenta di 88 milioni di euro, attestandosi, al 30 giugno 2023, a 2.438 milioni di euro, rispetto a 2.350 milioni di euro al 31 dicembre 2022.

Il patrimonio netto, compresa la quota attribuibile alle minoranze, al 30 giugno 2023 ammonta a 2.150 milioni di euro, in aumento di 64 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022. L'aumento è riconducibile all'effetto positivo del risultato netto del periodo per 40 milioni di euro, all'effetto positivo della variazione della valutazione al fair value degli strumenti derivati di copertura del rischio di cambio e commodity per 40 milioni di euro compensati dall'effetto negativo sul capitale e riserve di terzi per 13 milioni di euro, derivante dal disinvestimento della partecipazione nella società ER SAI Caspian Contractor Llc e dall'effetto negativo sul patrimonio netto derivante dalla conversione dei bilanci espressi in moneta estera e da altre variazioni per 2 milioni di euro.

La posizione finanziaria netta pre-IFRS 16 al 30 giugno 2023 è positiva per 34 milioni di euro. La posizione finanziaria netta comprensiva della lease liability IFRS 16, pari a 322 milioni di euro, è negativa per 288 milioni di euro.

Il debito lordo al 30 giugno 2023 ante effetti lease liability IFRS 16 ammonta a 2.896 milioni di euro, la liquidità a 2.930 milioni di euro, di cui cassa disponibile per 1.811 milioni di euro.

Composizione indebitamento finanziario netto

30.06.2022 (milioni di euro) 31.12.2022 30.06.2023
(63) Crediti verso altri finanziatori esigibili a lungo termine (65) (54)
373 Debiti verso banche esigibili a lungo termine 234 568
1.994 Debiti obbligazionari e verso altri finanziatori esigibili a lungo termine 1.495 1.496
2.304 Indebitamento finanziario netto a lungo termine 1.664 2.010
(1.680) Disponibilità liquide ed equivalenti (2.052) (2.338)
(71) Attività finanziarie valutate al fair value con effetti a OCI (75) (71)
(506) Crediti verso altri finanziatori esigibili a breve termine (494) (467)
1.013 Debiti verso banche esigibili a breve termine 288 254
335 Debiti obbligazionari e verso altri finanziatori esigibili a breve termine 613 578
(909) Indebitamento finanziario netto (disponibilità finanziarie) a breve termine (1.720) (2.044)
1.395 Indebitamento finanziario netto (disponibilità finanziarie) ante IFRS 16 (56) (34)
138 Passività nette per leasing correnti 113 82
170 Passività nette per leasing non correnti 207 240
1.703 Indebitamento finanziario netto (disponibilità finanziarie) 264 288

La voce disponibilità liquide ed equivalenti include: (i) disponibilità liquide pari a 358 milioni di euro su conti correnti di progetti eseguiti in partnership o in joint venture; (ii) disponibilità liquide pari a 166 milioni di euro su conti correnti denominati in valute soggette a restrizioni sulla movimentazione e/o sulla convertibilità; (iii) disponibilità liquide pari a 3 milioni di euro su conti correnti bloccati o soggetti a vincoli, per un totale complessivo di 527 milioni di euro.

Per l'informativa sull'indebitamento finanziario netto richiesto da Consob, comunicazione n. 5/21 del 29 aprile 2021, si veda la nota 23 "Analisi dell'indebitamento finanziario netto".

Prospetto del conto economico complessivo

Primo semestre
(milioni di euro) 2022 2023
Utile (perdita) del periodo (130) 40
Altre componenti del conto economico complessivo:
- variazione del fair value derivati cash flow hedge (176) 54
- variazione del fair value delle attività finanziarie, diverse dalle partecipazioni, con effetti a OCI (4) -
- quota di pertinenza delle partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto - 1
- rivalutazione di piani a benefici dipendenti 31 (2)
- differenze di cambio da conversione dei bilanci in moneta diversa dall'euro 52 (3)
- effetto fiscale relativo alle altre componenti dell'utile complessivo 35 (13)
Totale altre componenti del conto economico complessivo (62) 37
Totale utile (perdita) complessivo del periodo (192) 77
Di competenza:
- Gruppo Saipem (192) 78
- terzi azionisti - (1)

Patrimonio netto comprese interessenze di terzi azionisti

(milioni di euro)
Patrimonio netto comprese interessenze di terzi azionisti al 1° gennaio 2023 2.086
Totale risultato complessivo del periodo 77
Dividendi distribuiti agli azionisti Saipem -
Dividendi distribuiti dalle altre società consolidate -
Cessione (acquisto) di azioni proprie al netto del fair value dei piani di incentivazione -
Variazione interessenze di terzi (13)
Aumento di capitale al netto di oneri -
Rilevazione fair value da piani di incentivazione -
Altre variazioni -
Totale variazioni
Patrimonio netto comprese interessenze di terzi azionisti al 30 giugno 2023 2.150
Di competenza:
- Gruppo Saipem 2.148
- terzi azionisti 2

Rendiconto finanziario riclassificato (1)

Lo schema del rendiconto finanziario riclassificato è la sintesi dello schema obbligatorio al fine di consentire il collegamento tra il rendiconto finanziario che esprime la variazione delle disponibilità liquide tra inizio e fine periodo dello schema obbligatorio e la variazione dell'indebitamento finanziario netto tra inizio e fine periodo dello schema riclassificato. La misura che consente tale collegamento è il "free cash flow", cioè l'avanzo o il deficit di cassa che residua dopo il finanziamento degli investimenti. Il free cash flow chiude alternativamente: (i) sulla variazione di cassa di periodo, dopo che sono aggiunti/sottratti i flussi di cassa relativi ai debiti/attivi finanziari (accensioni/rimborsi di crediti/debiti finanziari), ai rimborsi di passività per beni in leasing, al capitale proprio (pagamento di dividendi/acquisto netto di azioni proprie/apporti di capitale), nonché gli effetti sulle disponibilità liquide ed equivalenti delle variazioni dell'area di consolidamento e delle differenze cambio da conversione; (ii) sulla variazione dell'indebitamento finanziario netto di periodo, dopo che sono stati aggiunti/sottratti i flussi relativi al capitale proprio, nonché gli effetti sull'indebitamento finanziario netto dei rimborsi delle passività per beni in leasing e delle variazioni dell'area di consolidamento e delle differenze di cambio da conversione.

Esercizio Primo semestre
2022 (milioni di euro) 2022 2023
(315) Utile (perdita) del periodo di Gruppo - Continuing operations (123) 40
106 Utile (perdita) del periodo di Gruppo - Discontinued operations - -
- Risultato del periodo di terzi azionisti - -
a rettifica:
375 Ammortamenti e altri componenti non monetari 178 185
(121) (Plusvalenze) minusvalenze nette su cessioni e radiazioni di attività 1 1
287 Dividendi, interessi e imposte 120 133
226 Flusso di cassa del risultato operativo prima della variazione del capitale di periodo 176 359
(624) Variazione del capitale del periodo relativo alla gestione (579) (121)
(244) Dividendi incassati, imposte pagate, interessi pagati e incassati (122) (96)
(523) Flusso di cassa netto da attività operativa - Continuing operations (525) 142
46 Flusso di cassa netto da attività operativa - Discontinued operations 21 -
(477) Flusso di cassa netto da attività operativa (504) 142
(523) Investimenti tecnici - Continuing operations (86) (139)
(27) Investimenti tecnici - Discontinued operations (26) -
- Investimenti in partecipazioni, imprese consolidate e rami d'azienda - (1)
Dismissioni e cessioni parziali di partecipazioni consolidate, rami d'azienda
503 e attività materiali 1 61
- Altre variazioni relative all'attività di investimento - -
(524) Free cash flow (615) 63
52 Investimenti e disinvestimenti di attività finanziarie non strumentali all'attività operativa 45 49
(919) Variazione debiti finanziari a breve e lungo termine 167 267
(128) Rimborsi di passività per beni di leasing (57) (59)
- Cessione (acquisto) di azioni proprie - -
1.918 Flusso di cassa del capitale proprio 458 -
21 Variazioni area di consolidamento e differenze di cambio sulle disponibilità 50 (34)
420 FLUSSO DI CASSA NETTO DEL PERIODO 48 286
(524) Free cash flow (615) 63
(128) Rimborsi di passività per beni di leasing (57) (59)
- Cessione (acquisto) di azioni proprie - -
1.918 Flusso di cassa del capitale proprio 458 -
13 Differenze di cambio sull'indebitamento finanziario netto e altre variazioni 42 (26)
1.279 VARIAZIONE DELL'INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO
ANTE PASSIVITÀ PER BENI IN LEASING
(172) (22)
- Effetto prima applicazione IFRS 16 - -
(124) Accensioni/chiusure di periodo (39) (62)
128 Rimborsi di passività per beni in leasing 57 59
(6) Differenze cambio e altre variazioni (8) 1
(2) Variazione delle passività per beni in leasing 10 (2)
1.277 VARIAZIONE DELL'INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO (162) (24)

(1) Per la riconduzione allo schema obbligatorio v. il paragrafo "Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati utilizzati nella relazione sulla gestione a quelli obbligatori" a pag. 87.

Il flusso di cassa netto da attività operativa - Continuing operations positivo per 142 milioni di euro al netto del flusso negativo degli investimenti tecnici netti e degli investimenti in partecipazioni, imprese consolidate e rami d'azienda pari a 140 milioni di euro e del flusso positivo delle dismissioni e cessioni parziali di partecipazioni consolidate, rami d'azienda e attività materiali pari a 61 milioni di euro ha generato un free cash flow positivo per 63 milioni di euro.

I rimborsi di passività per beni di leasing hanno generato un effetto negativo per 59 milioni di euro. La differenza di cambio dell'indebitamento finanziario netto e altre variazioni hanno generato un effetto negativo per 26 milioni di euro.

Pertanto, l'indebitamento finanziario netto ante passività per beni in leasing ha subìto una variazione negativa di 22 milioni di euro.

La variazione delle passività per beni in leasing hanno generato un effetto complessivo negativo pari a 2 milioni di euro, dovuto all'effetto netto negativo tra le nuove accensioni e le chiusure dei contratti nel periodo per 62 milioni di euro, ai rimborsi di passività per beni in leasing per 59 milioni di euro e a differenze cambio e altre variazioni per un totale positivo di 1 milione di euro.

Il flusso di cassa del risultato operativo prima della variazione del capitale di periodo - Continuing operations, positivo per 359 milioni di euro, deriva:

≥ dal risultato positivo del periodo per 40 milioni di euro;

≥ dagli ammortamenti e svalutazioni di attività materiali, immateriali e del diritto di utilizzo di beni di terzi per 218 milioni di euro, dalla valutazione delle partecipazioni al patrimonio netto negativa per 13 milioni di euro, dalla variazione negativa del fondo benefici ai dipendenti per 6 milioni di euro e da differenze cambio e altre variazioni negative per 14 milioni di euro;

≥ dagli oneri finanziari netti per 55 milioni di euro e dalle imposte sul reddito per 78 milioni di euro.

La variazione negativa del capitale dell'esercizio relativa alla gestione, per 121 milioni di euro, è da correlare alla dinamica dei flussi finanziari dei progetti oggetto di backlog review in corso di esecuzione.

La voce dividendi incassati, imposte pagate, interessi pagati e incassati nel primo semestre 2023, negativa per 96 milioni di euro, si riferisce principalmente alle imposte sul reddito pagate al netto dei crediti d'imposta rimborsati e agli interessi pagati.

Principali indicatori reddituali e finanziari

Return On Average Capital Employed (ROACE)

Indice di rendimento del capitale investito, calcolato come rapporto tra l'utile (perdita) del periodo, prima degli interessi di terzi azionisti e rettificato degli oneri finanziari netti dedotto il relativo effetto fiscale, e il capitale investito netto medio. L'effetto fiscale correlato agli oneri finanziari è determinato in base all'aliquota del 24% prevista dalla normativa fiscale italiana.

Return On Average Capital Employed (ROACE) operativo

Nel calcolo del ROACE operativo, il capitale investito netto medio viene depurato degli investimenti in corso che non hanno partecipato alla formazione del risultato dell'esercizio.

Nessun investimento in corso rilevante nei due esercizi messi a confronto.

31.12.2022 30.06.2022 30.06.2023
Utile (perdita) del periodo (milioni di euro) (209) (1.811) (46)
Esclusione degli oneri finanziari correlati al debito
(al netto dell'effetto fiscale)
(milioni di euro) 195 (143) (223)
Utile (perdita) del periodo unlevered (milioni di euro) (61) (1.702) 123
Capitale investito netto: (milioni di euro)
- a inizio periodo 1.892 3.552 2.328
- a fine periodo 2.350 2.328 2.438
Capitale investito netto medio (milioni di euro) 2.121 2.940 2.383
ROACE (%) (2,88) (57,89) 5,16
ROACE operativo (%) (2,88) (57,89) 5,16

Indebitamento finanziario netto e leverage

Il management Saipem utilizza il leverage per valutare il grado di solidità e di efficienza della struttura patrimoniale in termini di incidenza relativa delle fonti di finanziamento tra mezzi di terzi e mezzi propri, nonché per effettuare analisi di benchmark con gli standard dell'industria. Il leverage misura il grado di indebitamento del Gruppo ed è

calcolato come rapporto tra l'indebitamento finanziario netto e il patrimonio netto compresa la quota attribuibile alle minoranze.

30.06.2022 30.06.2023
Leverage ante IFRS 16
2,23
(0,02)
Leverage post IFRS 16
2,72
0,13

Non-GAAP measures

Nel presente paragrafo vengono fornite le indicazioni relative alla composizione degli indicatori alternativi di performance, ancorché non previsti dagli IFRS (non-GAAP measures), utilizzati nella relazione degli amministratori sulla gestione.

Tali indicatori sono presentati al fine di consentire una migliore valutazione dell'andamento della gestione del Gruppo e non devono essere considerati alternativi a quelli previsti dagli IFRS.

In particolare le non-GAAP measures utilizzate nella Relazione intermedia sulla gestione sono le seguenti:

  • ≥ EBIT o risultato ante proventi (oneri) finanziari, letteralmente "Earnings Before Interest and Taxes": è un indicatore alternativo di performance ampiamente utilizzato nel calcolo dei flussi di cassa per l'impresa e rappresenta il risultato operativo prima degli oneri finanziari e delle imposte;
  • ≥ EBITDA o margine operativo lordo, letteralmente "Earnings Before Interests, Taxes, Depreciation & Amortisation": è un indicatore alternativo di performance relativo alla performance operativa, calcolato sommando al risultato operativo gli ammortamenti e le svalutazioni;
  • ≥ EBIT Adjusted o risultato ante proventi (oneri) finanziari adjusted, letteralmente "Earnings Before Interest and Taxes": è un indicatore alternativo di performance ampiamente utilizzato nel calcolo dei flussi di cassa per l'impresa e rappresenta il risultato operativo prima degli oneri finanziari e delle imposte al netto degli special items;
  • ≥ EBITDA Adjusted o margine operativo lordo adjusted, letteralmente "Earnings Before Interests, Taxes, Depreciation & Amortisation": è un indicatore alternativo di performance relativo alla performance operativa, calcolato sommando al risultato operativo gli ammortamenti e le svalutazioni al netto degli special items;
  • ≥ flusso di cassa: questo indicatore è dato dalla somma del risultato netto più gli ammortamenti e svalutazioni;
  • ≥ investimenti tecnici: tale indicatore è calcolato escludendo dal totale investimenti gli investimenti in partecipazioni;
  • ≥ margine operativo lordo: rappresenta un'utile unità di misura per la valutazione delle performance operative del Gruppo nel suo complesso e dei singoli settori d'attività in aggiunta al risultato operativo. Il margine operativo lordo è una grandezza economica intermedia e viene calcolato sommando gli ammortamenti al risultato operativo;
  • ≥ capitale immobilizzato: è calcolato come somma delle attività materiali nette, attività immateriali nette e le partecipazioni;
  • ≥ capitale di esercizio netto: include il capitale circolante e i fondi per rischi e oneri;
  • ≥ capitale investito netto: è dato dalla somma del capitale immobilizzato, del capitale circolante e del fondo per benefici ai dipendenti;
  • ≥ coperture: sono date dalla sommatoria del patrimonio netto, del capitale e riserve di terzi e dall'indebitamento finanziario netto;
  • ≥ special items: rappresentano: (i) eventi o operazioni il cui accadimento non è ricorrente; (ii) eventi o operazioni non rappresentativi della normale attività di business;
  • ≥ indebitamento finanziario netto: è calcolato come debito finanziario al netto delle disponibilità liquide ed equivalenti, dei titoli e delle altre attività finanziarie non strumentali all'attività operativa.

Sostenibilità del business

Visione e princìpi

La delicata congiuntura economica, che ancora riflette le conseguenze della pandemia da COVID-19, l'indebolimento dall'attuale contesto geopolitico caratterizzato dal conflitto russo-ucraino e dalla conseguente fragilità del sistema di approvvigionamento energetico globale, unitamente ai rilevanti impatti climatici sul Pianeta derivanti dalle attività antropiche, determinano uno scenario in cui le infrastrutture dedicate alla transizione energetica rappresentano il fattore decisivo per assicurare un futuro di sviluppo sostenibile. In questo scenario, Saipem riafferma la propria ambizione a figurare tra i protagonisti e abilitatori della transizione energetica.

L'azienda, attraverso le proprie competenze e tecnologie, contribuisce, infatti, in modo efficace alla decarbonizzazione della catena del valore nel settore energia, mettendo a disposizione dei propri clienti soluzioni progettuali, ingegneristiche e tecnologiche innovative, proponendosi come partner strategico per il conseguimento degli obiettivi Net-Zero non solo dell'azienda, ma anche dei propri clienti e impegnando attivamente e responsabilmente anche i propri fornitori in tale percorso.

La connotazione industriale di Saipem e l'impegno nella transizione energetica ne caratterizzano quindi il cammino nel percorso della sostenibilità, guidato da una visione di medio-lungo periodo che, tenendo conto degli impatti economici, ambientali e sociali delle attività del Gruppo e delle aspettative dei propri stakeholder, si traduce nell'integrazione delle tematiche di sostenibilità nelle strategie, nei processi e nella governance del Gruppo al fine di creare valore condiviso e maggiori opportunità di vantaggio competitivo.

Il Piano quadriennale di Sostenibilità aggiornato al 2023-2026 – "Our Journey for a sustainable future" – costituisce il framework di riferimento sulle tematiche di sostenibilità e rappresenta uno strumento di implementazione di una strategia integrata che coniuga obiettivi di business e finanziari con criteri ESG, al fine di creare valore per gli stakeholder nel breve e nel lungo termine. Il Piano deriva i suoi contenuti da alcuni driver principali: l'analisi di materialità, lo scenario di mercato e le richieste dei clienti, l'evoluzione del contesto normativo e regolatorio, il posizionamento presso la comunità finanziaria (analisti, rating, investitori, altri soggetti finanziari). Il suo obiettivo generale è tradurre la visione di sostenibilità del business di medio-lungo termine in azioni e progetti volti anche ad assicurare da un lato risultati di miglioramento costante delle performance e dall'altro il mantenimento degli impegni assunti da Saipem come contributo al raggiungimento dei 17 Sustainable Development Goals (SDGs) delle Nazioni Unite, oltre che il rispetto dei dieci princìpi del Global Compact, cui la Società aderisce dal 2016. Il Piano 2023-2026 è stato presentato preliminarmente al Comitato Sostenibilità, Scenari e Governance nello scorso mese di marzo che lo ha discusso e lo ha proposto per la valutazione e approvazione del Consiglio di Amministrazione entro l'anno.

Programma Net-Zero

In tema decarbonizzazione, Saipem ha da tempo definito e avviato il Programma Net-Zero, presidiato dal Top Management e di carattere multidisciplinare, volto a ridurre l'impatto emissivo dei propri asset e delle proprie operazioni, nonché a supportare i clienti nel loro percorso di decarbonizzazione.

Il Programma Net-Zero coinvolge diverse funzioni aziendali, sia a livello di Gruppo che a livello di Business Line, le quali concorrono al raggiungimento degli obiettivi dichiarati. I gruppi di lavoro interfunzionali che partecipano al programma sono stati selezionati riunendo ampie competenze e conoscenze e il piano di attuazione è trasversale a tutto il Gruppo.

In particolare sono stati identificati i seguenti target di medio e lungo periodo già comunicati al mercato:

  • ≥ Carbon Neutrality per lo Scope 2 dal 2025;
  • ≥ 50% di riduzione delle emissioni di Scope 1 e 2 entro il 2035 (baseline nel 2018: 1,4 milioni di tonnellate di CO2 eq);
  • ≥ Net-Zero al 2050, per tutti gli Scope 1, 2 e 3.

Il Programma Net-Zero è supportato da strumenti documentali, validati da uno Steering Commitee, composto dal Top Management, e approvati dal CEO. I target e i principali risultati confluiscono nel Piano di Sostenibilità, approvato dal Consiglio di Amministrazione.

Il Programma e i suoi contenuti sono stati convalidati da una terza parte indipendente (Bureau Veritas) a fine 2021. I piani e le roadmap verso il Net-Zero sono "living"; tengono in considerazione le nuove istanze normative e di mercato esterne, le aspettative degli stakeholder e le richieste dei clienti, nonché nuove analisi di benchmark, sviluppi tecnologici e scenari energetici.

Il Consiglio di Amministrazione è coinvolto nella discussione strategica interna sulle tematiche connesse al cambiamento climatico e alle relative implicazioni sulla strategia aziendale e sui relativi programmi.

Gli obiettivi di sostenibilità/ESG inclusi nel Piano di Incentivazione Variabile prevedono sin dal 2019 obiettivi relativi al tema del cambiamento climatico e per il 2023 sono stati proposti sia per quello a breve che a lungo termine. In particolare, nel Piano di Incentivazione a Lungo Termine è stato inserito l'obiettivo relativo alla compensazione

delle emissioni CO2, da realizzarsi tramite la partecipazione in progetti al di fuori della catena del valore ("beyond the value chain").

Nel primo semestre 2023 Saipem ha infatti definito e avviato un programma di investimenti legato alla compensazione delle emissioni selezionando progetti di offsetting con una prevalenza di soluzioni Nature Based, che assicurano anche benefici collaterali certificati sia per l'ambiente che per le comunità locali. Il programma di compensazione delle emissioni è previsto nel Piano Strategico con un budget dedicato nel quadriennio.

La riduzione delle emissioni dirette di Saipem si basa su iniziative nel tempo clusterizzabili con tre "R":

  • ≥ retrofit (ammodernamento asset esistenti adottando tecnologie di efficientamento disponibili);
  • ≥ renewal (rinnovo del parco asset con mezzi e macchinari di nuova generazione); e
  • ≥ renewables (utilizzo di fonti rinnovabili emergenti a supporto dell'operatività Saipem).

L'obiettivo principale di queste fasi è quello di ridurre progressivamente l'impronta di carbonio di tutti gli asset di Saipem, come navi, impianti di perforazione e TCF (Temporary Construction Facilities).

Inoltre, la riduzione delle emissioni Scope 1 e 2 avverrà anche per:

  • ≥ uso di combustibili alternativi: sostituzione con combustibili a basse emissioni di carbonio (biodiesel HVO);
  • ≥ elettrificazione: passaggio da generatori alimentati a combustibile alla rete elettrica.

Riguardo, infine, lo Scope 3 (emissioni indirette derivanti principalmente dalla catena di fornitura e dalla mobilità), Saipem sta lavorando con i fornitori e i diversi attori della catena del valore con il fine ultimo di fissare entro il 2026 una roadmap di lavoro e relativi obiettivi di riduzione delle emissioni. In particolare, attualmente l'azienda è focalizzata ad affinare il monitoraggio della "carbon footprint" della catena di fornitura (in termini di perimetro e di granularità) e sono in corso indagini di mercato sulle tecnologie e materiali low carbon disponibili (market survey), al fine di definire potenziali requisiti di "green procurement" da integrare nelle richieste ai fornitori.

Coinvolgimento degli stakeholder

Nel perseguire il suo obiettivo di abilitatore per la transizione energetica ed ecologica Saipem opera attraverso l'identificazione di temi ESG materiali e attribuendo un ruolo chiave alle proprie persone, alla loro salute e sicurezza, alle competenze, all'attrazione di nuovi talenti, al contributo allo sviluppo sociale ed economico alle comunità locali in cui opera, alla relazione con i clienti e con la catena di fornitura, all'etica del business, all'integrità e all'innovazione come fattori trasversali qualificanti della creazione di valore e non da ultimo a promuovere la valorizzazione della diversità, dell'equità e dell'inclusione a tutti i livelli, sia in termini di multiculturalità, rappresentata nella popolazione Saipem, sia nella sua componente di genere.

Attraverso i vari elementi di disclosure Saipem comunica agli stakeholder la propria strategia di sostenibilità, le linee di azione, gli obiettivi integrati con il Piano Strategico e rendiconta periodicamente le proprie performance.

L'interazione con gli stakeholder è infatti assicurata da un sistema di reporting puntuale e trasparente sui dati ESG e sulle iniziative di sostenibilità, allineato e certificato secondo i più elevati standard internazionali e alle normative vigenti in tema di rendicontazione non finanziaria, attualmente in forte evoluzione.

Oltre alla disclosure, nel corso del 2022 Saipem ha partecipato ai tavoli di consultazione promossi direttamente dalle autorità competenti o tramite associazioni sia nell'ambito della revisione della normativa europea, in particolare la nuova "Corporate Sustainability Reporting Directive" (CSRD), approvata dal Consiglio Europeo a novembre 2022, e i relativi standard applicativi elaborati dall'European Financial Reporting Advisory Group (EFRAG) in fase di emissione.

La relazione con gli stakeholder è poi ulteriormente rafforzata tramite l'annuale analisi di materialità che consente di individuare i temi di sostenibilità ritenuti prioritari dai portatori di interesse dell'azienda, i cui esiti sono riepilogati nella Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario (DNF). L'assessment è strutturato secondo il principio della "doppia materialità" che comprende sia la valutazione degli impatti generati dalla società sull'ambiente esterno (Impact Materiality), sia di quelli che dal punto di vista degli stakeholder finanziari producono impatti sul valore dell'azienda (Financial Materiality).

Tra gli stakeholder rilevanti Saipem ha proseguito il suo impegno coinvolgendo e supportando i propri fornitori in Italia nel processo di adesione alla piattaforma digitale aperta "Open-es", un'iniziativa di sistema per favorire il monitoraggio puntuale delle performance di sostenibilità della propria catena di fornitura, lo sviluppo di una cultura sostenibile e il rafforzamento dei requisiti ESG nella valutazione dei fornitori.

Con riferimento ai rating ESG e indici di sostenibilità, il Dow Jones Sustainability Index (DJSI) di fine 2022 ha confermato la leadership dell'azienda nel settore industriale di riferimento e l'ottimo posizionamento complessivo della società. A giugno 2023 Saipem è stata confermata nella top ten dell'Integrated Governance Index (IGI) 2022 di EticaNews che misura l'integrazione della sostenibilità nelle strategie aziendali delle maggiori aziende italiane.

Per la prima volta nel 2023 l'azienda è stata inoltre ammessa nel Gender Equality Index (GEI) di Bloomberg, indice accreditato a livello internazionale per la misurazione della parità di genere in aziende quotate con capitalizzazione superiore al miliardo di dollari. L'inclusione nell'indice è stata ottenuta grazie al punteggio raggiunto da Saipem nella valutazione dell'impegno nel promuovere l'equità di genere attraverso lo sviluppo di politiche e strategie dedicate.

Saipem ha visto infine confermato il posizionamento nella classifica di Carbon Disclosure Project (CDP), l'organizzazione no‐profit indipendente che offre agli investitori un sistema per misurare le politiche e le

performance in tema di climate change. Il punteggio complessivo totalizzato da Saipem si mantiene nel livello "B" (in una scala D>A), con un posizionamento superiore alla media di settore, pari a C.

La rendicontazione di sostenibilità

Il 14 marzo 2023 il Consiglio di Amministrazione di Saipem ha approvato il 18° bilancio di sostenibilità volontario del Gruppo che rappresenta i risultati raggiunti e gli obiettivi che la Società si è posta attraverso il Piano di Sostenibilità, in particolare relativamente alle tematiche del Net-Zero, della protezione ambientale e della biodiversità, dello sviluppo delle proprie persone, dell'etica del business, dell'innovazione e della cyber security, guardando al proprio ruolo lungo la catena del valore.

In conformità al D.Lgs. n. 254/2016 sull'informativa non finanziaria degli enti di pubblica rilevanza, recepimento in Italia della Direttiva n. 95/2014, Saipem ha prodotto la sesta "Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario" (DNF) 2022, anch'essa approvata dal Consiglio di Amministrazione del 14 marzo 2023. Si tratta del documento informativo sull'andamento della gestione degli aspetti non finanziari, collocato in una sezione distinta della "Relazione sulla gestione", che descrive le politiche del Gruppo, le attività, i principali risultati e impatti generati nell'anno, in termini di indicatori e analisi di trend.

Il documento include già dal 2021 la sezione che in conformità al Regolamento UE 2020/852 sulla tassonomia delle attività e investimenti classificabili e allineati come sostenibili riporta una tabella di analisi contenente gli indicatori richiesti dalla normativa (fatturato, investimenti e costi operativi).

La DNF fornisce anche una descrizione del sistema di controllo interno dedicato all'informativa non finanziaria, operativo dal 2019 al fine di garantire affidabilità, tempestività e completezza dell'informativa riportata, con un perimetro che viene progressivamente ampliato su base annuale in termini di società controllate e indicatori. Il processo prevede la definizione del perimetro di applicazione, l'identificazione e la valutazione dei controlli, l'implementazione di attività di monitoraggio e la definizione di azioni correttive, la rendicontazione e la valutazione del sistema di controllo.

Il documento integra anche l'informativa sul Climate Change, in precedenza pubblicata separatamente, redatta seguendo le linee guida della Task Force on Climate related Financial Disclosure (TCFD), che contiene la descrizione di analisi, politiche, strategie, azioni, metriche, gestione dei rischi e delle opportunità e iniziative tecnologiche al fine di evidenziare gli impatti sul proprio business degli scenari legati al cambiamento climatico e al proprio ruolo nella transizione energetica.

Inoltre, con l'obiettivo di rendere sempre più completo e integrato il reporting di sostenibilità, all'interno della DNF è stato ampliato il capitolo che descrive le politiche e le azioni intraprese dal Gruppo per misurare e rafforzare i sistemi e i processi per prevenire forme di schiavitù moderna e traffico di esseri umani, sia nelle proprie attività dirette, che lungo la catena di fornitura e, in generale, assicurare il rispetto dei Diritti Umani e del Lavoro.

In merito ai medesimi contenuti, l'azienda ha anche pubblicato il documento di Gruppo "Saipem Human Rights & Modern Slavery Statement 2022", in conformità al UK Modern Slavery Act e al Transparency Act norvegese, a valle del favorevole parere preliminare espresso nella seduta del 20 giugno 2023 dal Comitato di Sostenibilità, Scenari e Governance e dell'approvazione del Consiglio di Amministrazione nella riunione del 27 giugno 2023.

Tutti i documenti sopra citati sono disponibili nella sezione "Sostenibilità" del sito internet della Società www.saipem.com.

Ricerca e sviluppo

Saipem è da sempre orientata all'innovazione tecnologica ed è oggi impegnata sia sul continuo rafforzamento della propria posizione competitiva nel business Oil&Gas, sia sulla frontiera della transizione energetica con mezzi, tecnologie e processi sempre più orientati sin dalla loro concezione alla sostenibilità ambientale.

La prima parte del presente report tratta le attività di innovazione nel campo Oil&Gas, mentre la seconda si concentra sulle iniziative relative alla transizione energetica.

Una buona parte delle iniziative di innovazione legate al tradizionale business offshore Oil&Gas sono raggruppate nella business line Asset Based Services. Efficienza è la parola chiave, da svariati punti di vista, negli sviluppi nel campo offshore; l'efficienza energetica è un target mandatorio per minimizzare le emissioni carboniche, ma anche l'efficienza nella realizzazione dei progetti comporta la richiesta di ricorrere a una significativa necessità di innovazione, sia offshore che in acque profonde. La sfida per lo sviluppo di nuove tecnologie è quella di ridurre l'impronta carbonica in un'area dove le sfide tecniche ed economiche stanno continuamente evolvendo in presenza di requisiti sempre più stringenti. In conseguenza di ciò, Saipem sta quindi sviluppando e portando al mercato nuove e affidabili tecnologie in diverse aree fra esse complementari, offrendo un bagaglio di soluzioni per ottimizzare sia lo sviluppo che la decarbonizzazione dei campi offshore.

Per quanto riguarda le attività relative alle operazioni di Pipe Laying, un importante traguardo è stato raggiunto con la Certificazione di Qualifica Tecnologica (Statement of Qualified Technology) della tecnologia proprietaria Integrated Acoustic Unit (IAU), ottenuta da DNV, il noto ente certificatore, per l'installazione di condotte con diametri da 30-36" e 42"-48". La tecnologia IAU permette in tempo reale l'ispezione e il rilevamento di potenziali danni sulle condotte durante la fase di posa; in particolare permette di rilevare e localizzare ovalizzazioni, deformazioni e anomalie quali buckle e ammaccature, intrusioni d'acqua e altri tipi di ostacoli nella condotta.

Inoltre, lo sviluppo di una prima versione della tecnologia "Hands-Free Lifting Beam", per il trasferimento automatico di sezioni di pipeline dalla nave di rifornimento a quella di posa, sta proseguendo con il target di adozione in progetti esecutivi a partire dal 2023, così come la costruzione di un prototipo. Un altro prototipo è in fase di sviluppo per un utilizzo più versatile su una gamma più ampia di mezzi di trasporto di pipeline.

Per quanto riguarda l'ambito delle Pipeline Technologies, i fattori chiave sono rappresentati dalla velocità e affidabilità delle operazioni, offrendo al contempo un'elevata qualità di prodotto. Saipem è impegnata in continui sviluppi e miglioramenti di hardware e software delle tecnologie proprietarie di saldatura quali Saipem Welding System (SWS), Submerged Arc Welding (SAW) e SPRINT, la tecnologia interna di rifusione al plasma al fine di mantenere e aumentare l'efficacia operativa ed estendere le capacità di lavoro dell'apparecchiatura.

In particolare, sfruttando tecnologie proprietarie e competenze uniche in tutta la catena del valore ingegneristico, Saipem può personalizzare le soluzioni in base alle esigenze dei clienti e alle nostre navi al fine di mantenere il vantaggio competitivo e rimanere attraenti. Ciò è reso possibile grazie a un eccezionale sforzo di ricerca e sviluppo che garantisce il confezionamento di un insieme di soluzioni di prim'ordine adatte allo scopo. Questo, sia nel settore SURF (Subsea Umbilicals, Risers & Flowlines) che convenzionale.

Sono inoltre partiti con successo i test di qualifica per procedure e materiali di saldatura, e field joint coating innovativi, per pipeline adibite al trasporto di fluidi con alte percentuali di idrogeno. Questi test permetteranno a Saipem di essere pronta per la costruzione di pipeline commerciali per il trasporto di miscele di idrogeno e gas naturale o di idrogeno puro. In questo contesto Saipem è anche impegnata nello sviluppo delle nuove linee guida di DNV insieme ad altri 30 principali attori del settore.

Relativamente ai prodotti in ambito SURF, grande attenzione è stata riservata alla tecnologia DEH (Direct Electric Heating) PiP (Pipe-in-Pipe), un asset critico per garantire l'idonea "flow assurance". I test di qualifica sono iniziati con successo nel 2022 con lo scopo di portare questa tecnologia qualificata con un livello TRL pari a 4, secondo la scala API, per le prime applicazioni commerciali previste per metà 2024 a valle della certificazione di DNV; in particolare è stato qualificato l'isolamento elettrico. Il rivestimento in alluminio, brevettato, è stato oggetto di una sperimentazione di successo, il cui scopo era delineare il processo di fabbricazione più adatto ai nostri cantieri e testarlo in versione beta. Diversi casi studio per l'applicazione di questa tecnologia sono stati eseguiti per conto di diversi clienti (TotalEnergies, Shell ed Exxon). L'altro grande focus è stato posto sull'introduzione di rivestimenti interni polimerici per linee di iniezione di acqua, dove prove di estrazione sono state completate con successo su connettori ad alta pressione e test ad alta pressione sono prossimi al completamento. Una soluzione concettuale per l'estensione dell'utilizzo di rivestimenti interni plastici alle linee di produzione è pure in fase di sviluppo, in partnership con TotalEnergies. I particolari aspetti di deformazione dei rivestimenti plastici, da affrontare in caso di depressurizzazione della linea, sono stati studiati numericamente e un primo proof-of-concept è stato prodotto. Per quanto riguarda invece lo sviluppo di tecnologie per progetti SURF, i cunei plastici, che migliorano la capacità di varo di PiP del 20%, sono stati testati con successo a bordo del mezzo FDS 2 lo scorso maggio, aprendo la strada al primo utilizzo sui progetti, con prestazioni di posa migliorate. Sotto la guida di Petrobras un nuovo

materiale Metal Lined Pipe è stato qualificato come alternativa a rivestimenti claddati CRA (Corrosion-Resistant Alloy) per pipeline soggette a corrosione. Inoltre, Saipem sta lavorando su soluzioni a lungo termine per migliorare le performance dell'operazione di varo di boe di galleggiamento su riser di tipo SLWR (Steel Lazy Wave Riser).

Il business Drilling Offshore ha completato lo sviluppo di uno strumento che sfrutta le potenzialità dell'intelligenza artificiale per migliorare la qualità dei pozzi. Le operazioni di perforazione vengono così migliorate grazie all'integrazione di segnali e dati a supporto del lavoro di ottimizzazione della qualità e performance del pozzo. Lo strumento è stato validato su dati di progetti di perforazione passati e si sta ora esaminando la possibilità di collaborazione con un cliente. In un altro campo, visto il forte impulso che viene dai clienti e dagli enti governativi, si sta valutando la fattibilità tecnologica di utilizzare BOP (Blow-Out Preventer) elettrici e la perforazione mare senza riser. Inoltre è in fase di sviluppo un sistema per tracciare tutto il materiale tubolare che scorre nel pozzo e presente a bordo per avere una situazione in tempo reale e pianificare al meglio le fasi del pozzo; sarà installato a bordo dell'unità di perforazione semisommergibile di ultima generazione Scarabeo 8 nei prossimi mesi.

Diverse attività sono in via di svolgimento nella business line Robotics & Industrialized Solutions.

Subsea Factory

La Società è impegnata nello sviluppo della piattaforma industriale chiamata "Subsea Factory Solutions". Questo è un approccio innovativo per portare direttamente sul fondo del mare le unità di trattamento, in prossimità dei pozzi di iniezione, al fine di ridurre i costi relativi a riser e flowline e i significativi costi delle unità di trattamento sulle piattaforme, ivi liberando al contempo spazio utile; inoltre anche le emissioni vengono significativamente ridotte.

Tale attività contribuisce alla realizzazione della visione "All Electric" relativa all'elettrificazione dei campi marini, che contempla la presenza di infrastrutture subacquee connesse attraverso linee elettriche e in fibra ottica, in sostituzione di complesse connessioni ombelicali elettro-idrauliche per l'attuazione di meccanismi e valvole. In questo quadro la Subsea Factory fornisce soluzioni che sono facilitatori chiave per lo sviluppo di progetti brownfield dove le top side sono congestionate e lunghi "tie-back" sono richiesti.

Il programma SPRINGS™ per il trattamento e la reiniezione di acqua, facente parte di tale piattaforma, ha completato con successo la qualifica della tecnologia (in comproprietà con TotalEnergies e Veolia). L'industrializzazione dei relativi sottosistemi, anch'essi "all-electric", è vicina al compimento quando saranno conclusi gli ultimi test. Tali sottosistemi sono stati industrializzati con l'intento di disporre dei "mattoni fondanti" per l'intero portafoglio tecnologico della Subsea Factory. Grazie al processo di qualifica e all'industrializzazione, la maturità tecnologica è aumentata e riconosciuta dagli operatori a un livello sufficiente tale da essere inclusa in studi concettuali per lo sviluppo di nuovi campi.

La tecnologia FLUIDEEP™ per lo stoccaggio e l'iniezione sottomarina di additivi è anch'essa a un avanzato stadio di industrializzazione e la sua qualifica è in via di finalizzazione. Abbiamo completato uno studio per un operatore del settore per valutare l'applicazione di SPRINGS™, combinata con la tecnologia di separazione e trattamento dell'acqua di produzione, SpoolSep™, dimostrando sia una riduzione del costo dell'operazione sui campi sottomarini, ma anche delle emissioni di CO2 rispetto a uno schema convenzionale di sviluppo via piattaforma.

Saipem ha anche recentemente presentato SUBGAS, tecnologia di disidratazione sottomarina del gas e di controllo del punto di rugiada, al fine di superare le problematiche di "flow assurance" e per facilitare la realizzazione di "long subsea gas tiebacks". SUBGAS si avvale anche dell'esperienza con la tecnologia Vertical Multipipe™ per la separazione di olio e gas, che era stata qualificata in passato tramite l'esecuzione di svariati Joint Industry Project (JIP) per la sua applicazione in acque profonde.

"Life-of-Field"

Saipem sta sviluppando un approccio innovativo alla progettazione e manutenzione di componenti critici sottomarini utilizzando sensoristica avanzata e fedeli repliche digitali, come ad esempio il "Riser Monitoring System" per applicazioni avanzate "Life-of-Field". Queste nuove tecnologie sono state qualificate secondo gli standard di riferimento e sono attualmente in fase di primo impiego nei progetti Buzios 5 e Buzios 7. Ulteriori estensioni tecnologiche (ad es. monitoraggio tramite fibra ottica) sono in via di qualifica.

Nel campo dei servizi di intervento, riparazione e manutenzione sottomarini, in presenza o meno di sommozzatore, la Società ha completato la qualifica e ottenuto la certificazione di un ente terzo (DNV) di un connettore meccanico sottomarino di tipo "Seal & Grip" per permettere la sostituzione e il ripristino di porzioni di condutture danneggiate; tale soluzione risulta a oggi l'unica che adotti un sistema di tenuta "metallo contro metallo" in grado di garantire riparazioni permanenti di linee con rivestimenti metallici nobili, rivestimenti polimerici e/o operanti in presenza di H2S (acido solfidrico). Al contempo è in corso la qualifica di un sistema innovativo di riparazione di condotte e spool, basato su materiali compositi a fibra rinforzata, operante a elevata profondità in assenza di sommozzatori. Attualmente sono in corso lo sviluppo del processo e il piano di qualifica per l'applicazione di questa tecnologia nei casi di alta profondità e alte temperature.

Robotica sottomarina

L'uso di avanzate soluzioni di robotica subacquea, capaci di svolgere automaticamente complessi compiti d'ispezione, permette di consentire interventi subacquei non presidiati ("unmanned"). Con alcuni di questi strumenti Saipem vuole svolgere un ruolo d'avanguardia nell'industria in questa profonda trasformazione tecnologica.

Tali droni saranno in grado di svolgere compiti di navigazione complessi, adattando automaticamente la loro missione alle condizioni ambientali e ai dati di ispezione acquisiti. Tutte queste capacità richiedono avanzate tecniche di controllo e comunicazione da intelligenza artificiale.

Lo sviluppo della piattaforma robotica sottomarina "Hydrone" si sta sempre più concentrando sulle nostre soluzioni Hydrone-R, Hydrone-W e FlatFish:

  • ≥ Hydrone-R, vincitore nel 2021 dello "Spotlight on New Technology", assegnato nell'ambito della Offshore Technology Conference (OTC), rappresenta simbolicamente il ruolo essenziale che questa nuova generazione di droni subacquei è chiamata a svolgere in questo momento di transizione complessiva del mercato dell'energia prodotta in mare. Il primo veicolo di tipo "Hydrone-R" è stato consegnato a Equinor all'interno del primo, in assoluto, contratto "Life of Field" per droni da intervento sottomarino, che assicurerà 10 anni di servizio nel campo "Njord" situato al largo della costa di Trondheim. Lo sviluppo del primo prototipo di Hydrone-R è stato completato e tutti i test funzionali (incluso il controllo da remoto) sono stati superati con successo ed è ora operativo presso il campo "Njord", in Norvegia, come sistema residente per attività di ispezione e manutenzione sottomarina;
  • ≥ Hydrone-W è un drone da lavori pesanti a propulsione totalmente elettrica, equipaggiato con un sistema rivoluzionario di propulsione e gestione dell'energia, in grado di minimizzare i consumi durante le operazioni. È progettato anche per operare in campi marini non presidiati, controllato da remoto da terra. L'industrializzazione di Hydrone-W prosegue con un investimento dedicato. Il completamento del primo prototipo di Hydrone-W è previsto entro il primo trimestre 2024;
  • ≥ FlatFish è il drone sottomarino di Saipem concepito per effettuare ispezioni autonome complesse senza il supporto della nave. Questo robot sottomarino può essere lanciato da una struttura topside o essere posizionato sul fondale marino all'interno di un garage sottomarino. FlatFish ridurrà l'impronta di CO2 di questo tipo di operazioni del 90% e ridurrà il numero di personale impiegato di circa il 70%, offrendo ai clienti una soluzione più conveniente. Anche "FlatFish" è risultato vincitore nel 2023 dello "Spotlight on New Technology" durante la conferenza OTC. Continua senza sosta il suo sviluppo, dopo una prima estensiva fase di test presso il nostro sito dimostrativo di Trieste, dove sono state verificate tutte le funzionalità di ispezione e la capacità di eseguire missioni in autonomia; il sistema è stato mobilizzato per una campagna di test in acque profonde al largo del Brasile, nel contesto di un contratto con Shell e Petrobras. La campagna offshore è stata recentemente completata con successo, testando e finalizzando il sistema in ambiente operativo.

La Società sta anche collaborando con WSense per lo sviluppo di unità sottomarine intelligenti che agiscano da nodi di comunicazione intelligenti in grado di comunicare tra loro attraverso canali subacquei (ad es. ottici e acustici) fortemente integrati con i sistemi robotici sottomarini di Saipem. Tale tecnologia potrebbe trovare applicazione in scenari Oil&Gas convenzionali (ad es. per il monitoraggio distribuito dell'asset integrity) come pure in nuovi ambiti, primo fra tutti il monitoraggio dello stoccaggio di CO2 nei giacimenti sottomarini.

Saipem partecipa, inoltre, al progetto "AIPlan4EU", finanziato dal programma europeo "Horizon 2020", per lo sviluppo congiunto di protocolli e applicazioni di intelligenza artificiale per la pianificazione automatica di missioni di droni autonomi, che verranno usati anche per la piattaforma Hydrone. Infine, Saipem contribuisce attivamente al programma SWiG, un JIP dedicato alla standardizzazione delle comunicazioni in ambiente subacqueo.

In questo scenario Saipem si è aggiudicata un contratto da Petrobras per lo sviluppo e il collaudo di una soluzione robotica autonoma per le ispezioni sottomarine, che sarà basata sulla flotta di droni subacquei Saipem, a partire dal FlatFish, e la qualifica per relativi servizi basati su droni autonomi, consentendo future opzioni per contratti di ispezione al largo del Brasile. Questo contratto segna una tappa fondamentale per l'innovativo programma di robotica sottomarina di Saipem e per l'utilizzo su scala globale dei droni sottomarini nei progetti offshore lungo l'intera catena del valore, e permetterà di estendere alle nuove funzionalità la maturità (Technology Readiness Level 7) raggiunta dalla flotta di droni sottomarini di Saipem.

In aggiunta, il potenziale di queste tecnologie sottomarine in ambito offshore è importante sia per lo sviluppo di campi Oil&Gas sia per il segmento di mercato delle energie rinnovabili e anche in settori "non-energy". Ad esempio, nell'ambito delle energie rinnovabili, l'applicabilità delle tecnologie robotiche sottomarine residenti (in particolare il FlatFish) per la manutenzione dei campi eolici offshore è una soluzione di interesse per gli operatori del settore. I campi eolici offshore richiedono attività di ispezione periodica e la copertura di aree estese per cui i droni sottomarini, con la loro capacità di rimanere residenti nel sito e di svolgere missioni in completa autonomia, rappresentano una soluzione innovativa con molteplici vantaggi per la sicurezza delle operazioni in mare, riduzione del rischio, sostenibilità ambientale, riduzione dei costi operativi e completa digitalizzazione delle informazioni. Inoltre continua lo sviluppo del sistema SDO-SuRS (Special & Diving Operations - Submarine Rescue Ship) per il salvataggio di operatori subacquei; Saipem, insieme a Drass, è stata selezionata dalla Marina Militare Italiana per l'equipaggiamento del nuovo mezzo navale SDO-SuRS, adibito al salvataggio di operatori subacquei. Il sistema integra un veicolo sottomarino di ultima generazione (ROV), con capacità di navigazione e controllo, e dotato di una capsula di recupero in grado di ricondurre in superficie i sub in difficoltà, in un ambiente controllato e in totale sicurezza. Saipem sta anche lavorando con il cantiere navale Intermarine per il sistema di lancio e recupero dei droni sottomarini da un USV (Uncrewed Surface Vessel) per contromisure antimine, nell'ambito del programma di sviluppo dei nuovi cacciamine della Marina Militare Italiana. A Saipem è stato inoltre recentemente assegnato un progetto nell'ambito del PNRM (Piano Nazionale per la Ricerca Militare) con l'obiettivo di sviluppare un sistema

robotico sottomarino speciale (Hydrone-D) per l'identificazione e disattivazione di mine e altre attività di difesa (AWS e "seabed warfare").

La business lineEnergy Carriers continua a perseguire obiettivi relativi alla monetizzazione del gas naturale, ai relativi processi di decarbonizzazione e di evoluzione della transizione energetica, con un focus sul consolidamento e sviluppo dei processi e delle tecnologie. A tale riguardo è in corso un piano pluriennale per mantenere le tecnologie proprietarie ai massimi livelli di competitività.

Relativamente alla produzione di fertilizzanti ("Snamprogetti™ Urea Technology"), le attività in corso includono:

  • ≥ la continua estensione del portafoglio di soluzioni high-end con l'introduzione degli interni per il reattore di sintesi dell'urea Snamprogetti SuperCups™ che migliorano drasticamente l'efficienza di miscelazione fra le fasi reagenti, aumentando pertanto il grado di conversione a prodotto e riducendo in modo significativo le emissioni di CO2 associate; svariati impianti, nuovi o "revampati", stanno adottando i piatti SuperCups ed è in corso un programma di ricerca per la seconda generazione di SuperCups al fine di innalzare ulteriormente l'efficienza;
  • ≥ il miglioramento della resistenza alla corrosione e riduzione dei costi con lo sviluppo di nuovi materiali di costruzione. In questo campo Saipem e Tubacex Innovación hanno recentemente sviluppato insieme un nuovo grado di materiale SuperDuplex per applicarlo nella sezione ad alta pressione dell'impianto urea. Il nuovo materiale è stato sviluppato per applicazioni di fabbricazione convenzionale o attraverso tecnologie innovative di additive manufacturing; è stato anche testato in condizioni reali ed è pronto per lo sviluppo commerciale;
  • ≥ è stato completato il "conceptual design" di complessi di "ammoniaca blu" nell'ambito del pre-FEED del progetto Barents Blue Ammonia. L'integrazione delle utility di processo con l'impianto di ammoniaca ha dimostrato che, mediante un'appropriata ottimizzazione, è possibile ottenere un tasso di cattura di CO2 per l'intero complesso addirittura del 99%. Inoltre è fattibile l'impiego di un approccio di modularizzazione che può facilitare lo sviluppo dei progetti in questo campo. Attualmente un notevole numero di iniziative commerciali è in corso muovendosi verso la fase di FEED (Front End Engineering Design);
  • ≥ sta anche crescendo il numero di iniziative seguite da Saipem nel campo della produzione di ammoniaca "low carbon" (sia blu che verde) e le relative infrastrutture (condotte e terminali), permettendoci di essere all'avanguardia nello sviluppo di questa attraente soluzione alternativa per il trasporto dell'idrogeno e dell'energia in esso contenuta semplificando gli aspetti infrastrutturali. A tale riguardo si sta anche valutando la fattibilità tecnico-economica del cracking su larga scala dell'ammoniaca, aspetto chiave per rigenerare l'idrogeno stoccato;
  • ≥ la tecnologia SPELL, una soluzione innovativa per i complessi di Ammoniaca-Urea per il trattamento delle acque reflue, è stata sviluppata in cooperazione con Purammon Ltd per un'efficace rimozione di azoto e contaminanti organici attraverso una nuova tecnologia elettrochimica che consente di rispettare i più rigorosi requisiti ambientali. Per facilitare opportunità di dimostrazione presso i clienti interessati è stato realizzato un impianto di prova, containerizzato, con una capacità massima di 2 m3 /h, che possa essere facilmente spostato e messo in opera presso gli impianti dei clienti per dimostrarne la capacità di rimozione dalle acque reflue del totale equivalente di azoto ammoniacale.

Proseguono gli sforzi nel settore del Gas Naturale Liquefatto (LNG) per la definizione di pacchetti di processo proprietari per la liquefazione e la rigassificazione del gas naturale su piccola scala, uno strumento flessibile anche per supportare nel prossimo futuro la mobilità sostenibile. In tale ambito le tecnologie proprietarie Liqueflex™ e Liqueflex™ N2 sono state progettate proprio per conformarsi all'attuale scenario di mercato. Svariate soluzioni innovative per ridurre le emissioni di CO2 degli impianti LNG di grande scala sono state inoltre brevettate al fine di aumentare la profittabilità sia di nuovi impianti di rigassificazione LNG che di impianti esistenti, tramite il recupero delle frigorie, minimizzando le emissioni e il consumo di potenza del terminale.

In campo LNG Saipem ha brevettato un giunto telescopico, denominato "CASS", dal design innovativo, che permette l'assorbimento della contrazione termica delle linee in applicazioni criogeniche evitando la costruzione dei loop, che consente un'ottimizzazione costante della posa delle tubazioni e una conseguente riduzione dei relativi costi di costruzione e dei costi di impianto in generale. L'innovativo giunto sfrutta il principio dei movimenti telescopici sostituendo i loop ed è applicabile a linee criogeniche, ma anche ad applicazioni a caldo. Saipem ha ulteriormente sviluppato tale soluzione e sta completando la sua qualifica con DNV nell'anno; il prossimo passaggio sarà l'installazione di un giunto direttamente in un impianto già operante.

Per quanto riguarda le tecnologie per i prodotti alto ottanici proseguono le attività di identificazione e studio di nuove possibili configurazioni dell'unità di eterificazione per ridurre l'intensità energetica dell'intero processo dall'acquisizione all'esecuzione.

Come anticipato, la seconda parte del report si concentra sulle attività relative alla transizione energetica.

Nel medio periodo, ponendosi come obiettivo la progressiva decarbonizzazione dell'energia e la riduzione delle emissioni complessive di anidride carbonica anche nei settori Hard-to-Abate, Saipem sta perseguendo diversificate attività nelle seguenti quattro principali direzioni:

    1. Decarbonizzazione delle industrie ad alta intensità di carbonio (Hard-to-Abate). Ciò significa produrre ancora energia/prodotti attraverso i combustibili fossili, ma riducendone significativamente le relative emissioni climalteranti. Questo si applica non solo all'industria Oil&Gas, ma anche ad altre ad alta intensità energetica come quella dell'acciaio, cartiere e cementifici.
    1. Rinnovabili. Le energie rinnovabili offshore, in particolare l'eolico, ma anche il solare flottante, sono particolarmente rilevanti per noi; la loro integrazione sistemica potrebbe risultare decisiva per consentire una

maggiore indipendenza dal carattere intermittente della maggior parte delle rinnovabili, eventualmente anche attraverso la produzione di idrogeno.

    1. Idrogeno. Può agire come intermedio chimico a basso contenuto di carbonio e, come vettore energetico, potrebbe progressivamente sostituire il gas naturale, soprattutto per le applicazioni difficilmente elettrificabili.
    1. Carburanti "Low Carbon", conversione delle biomasse ed economia circolare. Abbracciare tali modelli significa salvaguardare l'ambiente migliorando la gestione delle risorse, eliminando gli sprechi attraverso una più efficiente progettazione e massimizzando la circolazione dei prodotti.

Decarbonizzazione delle industrie ad alta intensità di carbonio ("Hard-to-Abate")

Il carbonio è un elemento chiave di molte industrie, soprattutto la petrolchimica, la raffinazione e altri settori "Hard-to-Abate" come l'acciaio, dove il carbonio è parte integrante di ogni varietà di prodotto, ma è anche importante decarbonizzare cementifici, cartiere, impianti di trattamento rifiuti, industrie tutte ad alta intensità energetica.

Sebbene non si potrà ottenere un abbattimento totale della CO2, è importante trovare il miglior modo per limitarlo.

La nostra Società ha un solido portafoglio di competenze nella Cattura, Utilizzo e Stoccaggio della CO2 (CCUS), sia sui processi di cattura che per l'esperienza del trasporto di fluido su grandi distanze, sia nella conversione di CO2 a prodotti chimici che nel drilling per l'iniezione di CO2. Sono in atto sforzi diversificati per supportare i nostri clienti verso i loro obiettivi di decarbonizzazione e creare un modello industriale più sostenibile.

Abbiamo un'estesa esperienza in tutte le tecnologie commerciali di cattura CO2 grazie al solido background nelle tecnologie di processo (principalmente nel settore Ammoniaca/Urea e in raffineria, includendo la gasificazione di residui pesanti); a conferma di questo, nell'aprile 2023 Saipem e Mitsubishi Heavy Industries ("MHI") hanno firmato un accordo che consente a Saipem di utilizzare le consolidate tecnologie di MHI per la cattura della CO2 post-combustione nella realizzazione di progetti su larga scala. Allo stesso tempo stiamo sviluppando la nostra tecnologia "CO2 Solutions by Saipem", che può ridurre il costo e l'impatto ambientale per la cattura di CO2 post-combustione, permettendone il sequestro e consentendone il riutilizzo per l'ottenimento di nuovi prodotti commercializzabili. La tecnologia si basa su un processo di assorbimento con una soluzione di carbonati attivata da un innovativo enzima proprietario, sviluppato per operare nelle condizioni di processo. La tecnologia è stata dimostrata su scala industriale nell'impianto dimostrativo (30 t di CO2 al giorno), in funzione in Québec.

Saipem ha inoltre siglato un accordo di collaborazione con Novozymes, società leader nel biotech e specializzata nella produzione e ottimizzazione di enzimi, per migliorare la catena di produzione dell'enzima.

Saipem ha recentemente completato l'industrializzazione di Bluenzime™, un sistema modulare per la cattura di CO2 post-combustione utilizzando la tecnologia CO2 Solutions, in modo da fornire ai clienti una soluzione compatta ed efficace con un ridotto time-to-market.

Il progetto ACCSESS (finanziato da UE)

Saipem sta partecipando attivamente al progetto di innovazione "ACCSESS", finanziato dalla Comunità Europea, che è iniziato nel 2021 e coinvolge 18 partner europei, che sta dimostrando la possibilità di cattura della CO2 da effluenti gassosi provenienti da diverse industrie Hard-to-Abate come cartiere, cementifici e impianti di trattamento rifiuti.

Un impianto pilota di 2 t di CO2 al giorno, originariamente concepito per la tecnologia tradizionale ad ammine, è stato modificato durante il 2022 per operare con la tecnologia CO2 Solutions. L'impianto pilota è stato operato con successo con tale tecnologia nell'impianto di termovalorizzazione di Hafslund Oslo Celsio a Klemetsrud, segnando il primo importante traguardo del progetto ACCSESS. Dopo il completamento della campagna di test a Klemetsrud, il pilota è stato trasferito al Technology Center di Mongstad per l'integrazione con un'innovativa unità compatta di assorbimento (Rotating Packed Bed) sviluppata da Prospin e realizzata da Proceler. Questo rappresenta la fase successiva dello sviluppo della tecnologia CO2 Solutions, con l'obiettivo di fornire al mercato un prodotto modulare, veloce e facile da costruire. Nel 2023 e 2024 altre campagne di test di cattura di CO2 saranno condotte presso la cartiera Stora Enso kraft a Skutskär (Svezia) e presso il cementificio Heidelberg a Górażdże (Polonia).

Saipem è inoltre attiva e concentrata sull'identificazione di tutte le possibili opportunità e tecnologie per il riuso della CO2, nell'immediato e in prospettiva, per supportare i clienti con soluzioni locali di valorizzazione dell'anidride carbonica, specialmente laddove non sono disponibili infrastrutture per il trasporto e lo stoccaggio. Uno scouting tecnologico, in corso, è finalizzato a identificare le tecnologie di maggior interesse per Saipem nell'ottica dell'individuazione di opportunità di business per l'azienda e di valutare eventuali accordi con i relativi Technology Provider. Le principali categorie di prodotti coinvolte con i riutilizzi della CO2 variano dal calcestruzzo e aggregati, ai combustibili e intermedi chimici, fino ai materiali durevoli a base di carbonio e ai polimeri e bio-plastiche.

Inoltre, l'azienda migliora ulteriormente le proprie conoscenze per il trasporto di CO2. Per esempio, dopo aver completato il FEED del progetto Northern Lights, è in corso una collaborazione con l'Università di Ancona per valutare gli impatti della presenza di impurità sulla fluidodinamica delle condotte di CO2 e rivedere i metodi di rilevamento delle perdite per il trasporto onshore. È in corso l'analisi sull'applicabilità del materiale polimerico nei sistemi di tubazioni, anche grazie alla partecipazione di Saipem al progetto finanziato europeo "CO2 EPOC", un progetto di ricerca e sviluppo guidato da SINTEF (Norvegia) e promosso da Equinor e Total. Saipem sta inoltre collaborando con l'ETH (Politecnico di Zurigo) per lo studio concettuale di un gasdotto di raccolta della CO2

emessa da diversi siti industriali in Svizzera. Inoltre sono in corso altre iniziative, come un progetto preliminare di una nave per il trasporto della CO2 liquefatta da parte della nostra consociata norvegese Moss Maritime con l'obiettivo di raccogliere e immagazzinare la CO2 da varie fonti industriali.

Altri servizi per la decarbonizzazione

Al fine di supportare i clienti nei loro programmi verso il Net-Zero, Saipem ha sviluppato specifici servizi di decarbonizzazione, sia per la struttura del cliente che per i propri prodotti lungo la filiera di produzione:

  • ≥ EmiRed™ è una soluzione proprietaria per la stima e l'identificazione di tecnologie per ridurre le emissioni di gas serra negli impianti industriali. EmiRed™ è sia una metodologia che uno strumento digitale, e consente una scelta più rapida delle soluzioni di decarbonizzazione disponibili in termini di efficienza energetica, cattura del carbonio, energie rinnovabili, cambio di combustibile e riduzione delle emissioni di metano. Basata sullo standard internazionale GHG Protocol, la soluzione EmiRed™ è stata certificata da Bureau Veritas, leader globale nella valutazione e analisi dei rischi QHSE-SA (Quality, Health, Safety, Environment and Social Accountability);
  • ≥ l'analisi LCA (Life Cycle Assessment) basata sugli standard ISO 14040 e ISO 14044, consente una valutazione affidabile, trasparente e quantitativa dei potenziali impatti ambientali di progetti, prodotti, processi o sistemi integrati.

Energie rinnovabili

Saipem continua a investire nel mercato dell'eolico offshore, sia su soluzioni a fondazioni fisse che flottanti.

Per quanto riguarda le soluzioni a fondazioni fisse, Saipem ha completato le campagne di installazione dei jacket per le fondazioni di Seagreen e per la prima sottostazione di Dogger Bank. La Società ha finora fabbricato e/o installato 2.500 MW di fondazioni per l'eolico a mare. Sono in corso altri progetti con jacket, monopile e sottostazioni che ci permettono di acquisire esperienza e know-how con tutte le tre tecnologie delle fondazioni fisse. Saipem sta anche partecipando a un JIP guidato da DNV sul ciclo di inizio vita di giunture stuccate.

Nel campo dell'eolico flottante abbiamo avanzato lo sviluppo dei due nostri concetti, "STAR1", semisommergibile, e HexaFloat™, dal disegno pendolare, per offrire una soluzione sempre ottimale per i nostri clienti.

Saipem ha aggiunto nel 2021 al proprio portafoglio tecnologico la soluzione nominata "STAR1", con una base semisommergibile a tre colonne con la turbina in posizione centrale. Durante il 2022 Saipem ha ulteriormente raffinato la progettazione di STAR1 in vista del futuro avvento di turbine commerciali di grande scala da 15 MW. All'inizio del 2023 Saipem ha completato la progettazione e l'ottimizzazione strutturale di STAR1 per le future turbine commerciali da 15 MW con il fine di ridurre i pesi delle strutture e i costi di fabbricazione per migliorare la competitività della soluzione flottante rispetto a quella a fondazioni fisse; sono anche state studiate connessioni innovative fra le colonne e sono stati validati arrangiamenti strutturali per condizioni di mare tempestoso.

L'altra tecnologia è HexaFloat™, pendolare su base esagonale e adatta per l'impiego in acque profonde e caratterizzate da venti forti, situazione tipicamente non adatta a fondazioni fisse.

È progredito, fino a un livello di FEED, lo sviluppo di un dimostratore "full scale" di 3 MW attraverso il progetto Deltafloat (supportato dalle organizzazioni francesi ADEME e Agenzia per Ambiente ed Energia) nel sito di test Mistral nel Mar Mediterraneo francese, Oltre a questi sviluppi, particolare focalizzazione è stata posta sul continuo sviluppo della catena di calcolo per l'efficiente progettazione di strutture eoliche galleggianti. Inoltre, un particolare sforzo è stato dedicato all'ottimizzazione della sequenza di fabbricazione, che ha portato al lancio nel 2023 del JIP denominato RECIF, con il supporto delle organizzazioni francesi ADEME e CORIMER (Consiglio di Orientamento per la Ricerca e l'Innovazione del settore industriale marino francese), e il cui obiettivo è lo sviluppo di specifici blocchi per l'ottimizzazione della fabbricazione.

Saipem è anche impegnata nello sviluppo di sottostazioni flottanti in collaborazione con Siemens Energy, sviluppando una progettazione concettuale di una sottostazione elettrica flottante da 500 MW in corrente alternata ad alto voltaggio. È stata completata una tipica progettazione di una sottostazione flottante che ha ottenuto una certificazione di fattibilità da DNV. Inoltre, Saipem sta partecipando in un JIP sull'argomento guidato da DNV.

Tutte queste iniziative mirano all'ottimizzazione dei costi e alla minimizzazione del rischio per questi nuovi complessi progetti, dalla fase di progettazione, alla fabbricazione, all'installazione.

Saipem sta sviluppando diverse altre iniziative di innovazione nel campo delle energie rinnovabili:

  • ≥ un nuovo concept di Parco Solare Marino Flottante, in collaborazione con Equinor, sviluppato da Moss Maritime; assieme a Sintef le due società hanno condotto dei test su un sistema in scala ridotta. Il progetto pilota è previsto per il 2023;
  • ≥ per quanto riguarda la geotermia, Saipem sta investigando nuove opportunità sia nel campo della geotermia non convenzionale sia nel geotermico offshore; collaborazioni con centri di ricerca di eccellenza e con potenziali partner strategici sono in fase di definizione;
  • ≥ sono inoltre in corso studi e valutazioni su vari processi di recupero di minerali critici, strategici sia per la transizione energetica che per quella digitale con al centro la sostenibilità ambientale, oltre a quella economica; in particolare sono stati identificati e sono in fase di valutazione processi e applicazioni per cui è possibile il trasferimento tecnologico di tecnologie chiave maturato nella decennale storia nell'Oil&Gas.

Idrogeno

Saipem può offrire competenza e capacità di concepire, sviluppare ed eseguire impianti industriali basati su tecnologie a idrogeno verde e blu, dove l'idrogeno può essere utilizzato sia come materia prima, sia per settori Hard-to-Abate dove l'elettrificazione non è praticabile, sia come vettore energetico per veicoli pesanti, trasporto ferroviario e marittimo. In generale, le tecnologie legate all'idrogeno rispondono anche alla necessità di un sistema energetico resiliente in grado di integrare fonti rinnovabili variabili garantendo flessibilità e sicurezza di approvvigionamento. Ciò si traduce in un aumento dell'interesse per l'idrogeno verde, per ottenere l'integrazione tra settori industriali contigui. Saipem è in grado di offrire soluzioni industriali costituite da impianti di elettrolisi su larga scala per applicazioni industriali ibride, incluse quelle dei progetti green ammonia e green hydrogen valley.

In particolare, nel settembre 2022 Saipem ed Edison si sono unite con Alboran Hydrogen Brindisi Srl per il progetto Puglia Green Hydrogen Valley per accelerare la diffusione dell'idrogeno come parte del mix energetico nazionale e il raggiungimento degli obiettivi di neutralità carbonica europei e italiani entro il 2050.

Il progetto Puglia Green Hydrogen Valley prevede la costruzione di tre impianti di produzione di idrogeno verde, precisamente nei territori di Brindisi, Taranto e Cerignola (Foggia), per una capacità totale di 220 MW equivalenti, alimentati da una produzione di potenza da fotovoltaico di 400 MW. A regime si stima una produzione di 300 milioni di metri cubi di idrogeno verde all'anno. L'idrogeno, così prodotto, verrà trasportato verso gli utilizzatori finali dell'industria locale allo stato puro da una condotta esistente riconvertita assieme a una nuova rete ancillare di connessione; una parte dell'idrogeno verrà indirizzata alla mobilità sostenibile grazie a stoccaggi e baie di carico per il trasporto in bombole su camion.

Il progetto relativo al territorio di Brindisi ha quasi completato il proprio iter autorizzativo, per arrivare a una produzione di idrogeno verde da una capacità installata di elettrolizzatori pari a 60 MW, alimentati da un campo fotovoltaico dedicato. Il progetto di Taranto ha avviato l'iter autorizzativo per la realizzazione di un impianto di produzione di idrogeno verde alimentato da un impianto fotovoltaico dedicato da 200 MW. Nel complesso il progetto Puglia Green Hydrogen Valley coinvolgerà molteplici realtà regionali, distretti tecnologici e produttivi locali.

Il progetto, per gli impianti di Taranto e Brindisi, è stato proposto al bando di finanziamento europeo IPCEI (Important Projects of Common European Interest); al momento Saipem assieme ai suoi partner sono coinvolti in un processo di richieste di informazioni da parte della Commissione Europea e del ministero italiano MIMIT.

Nel settore infrastrutturale sono in corso attività per diverse iniziative (ad es. Trans Anatolian Pipeline, Trans Tunisian Pipeline, Trans Austria Pipeline, ecc.) finalizzate alla qualifica di asset adibiti all'iniezione e al trasporto di H2 e H2/NG con riferimento ai materiali, stazioni di compressione e componentistica. Saipem è inoltre coinvolta nello sviluppo e nella qualifica dei gasdotti offshore per H2 e H2/NG con diversi studi in corso. Saipem è anche impegnata, tramite Moss Maritime, nel design preliminare di vessel per il trasporto di idrogeno allo stato liquefatto.

Carburanti "low carbon", conversione di biomasse ed economia circolare

Il panorama energetico guida Saipem a guardare con sempre maggiore interesse alle tecnologie di produzione di fuel a bassa emissione di carbonio, siano essi liquidi (biofuel, ammoniaca e liquidi idrocarburici sintetici) o gassosi (biogas, idrogeno e metano sintetico). Seppure attualmente i combustibili a basse emissioni soddisfino solo una piccola percentuale della domanda energetica globale, saranno fondamentali per decarbonizzare parti dell'industria pesante e del trasporto a lunga distanza.

In tale quadro Saipem è coinvolta, in cooperazione con Versalis, nella promozione della tecnologia PROESA® usata per la produzione sostenibile di bio-etanolo e derivati chimici da biomasse lignocellulosiche. In aggiunta, Saipem continua a studiare i mercati e analizzare il panorama tecnologico mondiale per le tecnologie di conversione della biomassa in termini di:

  • ≥ gassificazione per la produzione di Syngas;
  • ≥ digestione anaerobica, purificazione per la produzione di biometano;
  • ≥ pirolisi e liquefazione idrotermale per la produzione di bio-oli.

L'interesse si estende alla conversione dei prodotti come intermedi per la produzione di chemical, bio-prodotti o carburanti alternativi nell'ottica di entrare nel mercato per l'intera catena del valore.

Saipem porta avanti progetti anche per la riconversione delle raffinerie, in particolare per la produzione di renewable diesel e SAF (Sustainable Aviation Fuel) a partire da oli esausti anche in integrazione a colture energetiche non in contrasto con la catena alimentare. Nell'ambito di questi progetti Saipem è generalmente coinvolta come contrattore, ma supporta anche i clienti nel consolidamento tecnologico.

Nell'ambito dell'economia circolare, un asset importante per Saipem è costituito dallo sviluppo di soluzioni innovative per il trattamento sostenibile di rifiuti (incluso il riciclo delle plastiche) con la conseguente valorizzazione in prodotti a valore aggiunto. In tale ambito Saipem promuove modelli industriali circolari per i rifiuti plastici, valutando partnership con consorzi collettori, fornitori di tecnologie e utilizzatori finali, allo scopo di costruire un modello di processo olistico per il recupero e conversione chimica.

In questo quadro Saipem e Quantafuel ASA hanno firmato un Memorandum of Understanding (MoU) per collaborare all'industrializzazione e alla costruzione di impianti industriali di riciclo chimico di rifiuti plastici. Questo consente a Saipem di commercializzare e realizzare a livello globale, con la licenza della tecnologia di pirolisi Quantafuel che converte i rifiuti plastici solidi in prodotti liquidi o gassosi riutilizzabili come combustibili o materie chimiche per il riciclo delle materie plastiche.

Nel campo della depolimerizzazione Saipem e Garbo, azienda chimica italiana, hanno sottoscritto un accordo per il supporto all'industrializzazione, lo sviluppo e la commercializzazione a livello globale di una nuova tecnologia per il riciclo delle plastiche. Si tratta di ChemPET, una tecnologia di depolimerizzazione di cui Garbo è proprietaria, che consente di convertire i rifiuti plastici di polietilene tereftalato, comunemente noto come PET, in nuovo PET di alta qualità e, quindi, di alto valore per l'industria chimica e alimentare.

L'accordo prevede, inoltre, la collaborazione tra Saipem e Garbo per la realizzazione su scala industriale del primo impianto di riciclo chimico della plastica in Italia, localizzato a Cerano in provincia di Novara.

Proprietà intellettuale

Nel quadro complessivo delle attività di sviluppo tecnologico, Saipem ha depositato 8 nuove domande di brevetto nel corso del primo semestre 2023.

SALUTE, SICUREZZA, AMBIENTE E QUALITà

Salute e Sicurezza

Nel corso del primo semestre del 2023 Saipem ha proseguito, con la consueta convinzione, il suo percorso finalizzato ad assicurare elevati standard di salute e sicurezza per tutto il suo personale.

Analizzando le statistiche di sicurezza, Saipem continua a performare meglio dei peer di riferimento.

Nel primo semestre del 2023 i valori di entrambi gli indicatori di safety performance sono scesi; il TRIFR (numero incidenti registrabili ogni milione di ore lavorate) è passato da 0,43 (dato del 2022) a 0,33 (dato a fine giugno 2023), mentre l'LTIFR (Lost Time Injury Frequency Rate) è passato da 0,16 (dato del 2022) a 0,12 (dato a fine giugno 2023).

La Società continua a investire risorse per mantenere elevata l'attenzione sulle tematiche di salute e sicurezza, nello sviluppo e nell'aggiornamento del proprio sistema di gestione HSE e nella diffusione delle differenti iniziative di sensibilizzazione in tutte le realtà operative di Saipem.

Relativamente alle iniziative promosse da Saipem, si citano:

  • ≥ il programma Leadership in Health and Safety (LiHS) è progettato per radicare una solida cultura della sicurezza organizzativa attraverso la diffusione di comportamenti sicuri in tutta l'organizzazione e una forte attenzione allo sviluppo della leadership a tutti i livelli manageriali. LiHS è un programma multifase topdown/bottom-up accessibile a tutta l'organizzazione del Gruppo Saipem. Cinque programmi o "strumenti" coinvolgono diversi livelli di personale in tutta l'organizzazione in modo specifico per ogni gruppo.
    • L'obiettivo è creare leader della sicurezza che diventino anche ambasciatori della salute e della sicurezza all'interno della propria organizzazione e della propria cerchia, sostenendo la crescita di una cultura della sicurezza eccellente.
    • Il programma continua a essere diffuso e apprezzato in tutta Saipem, anche da clienti, partner e appaltatori. Tra i fattori chiave di successo di LiHS, il fatto che si tratta di un programma strutturato, con una leadership visibile e credibile, un approccio multiculturale e universale.
    • Il 2 dicembre 2022 è stata organizzata un'edizione speciale del workshop Leadership in Health & Safety per il nuovo Top Management di Saipem: un'occasione per ripercorrere la storia e l'evoluzione della cultura della salute e della sicurezza in Saipem e per rifocalizzare e allineare il Top Management su una nuova Health & Safety Vision.
    • Proprio in questa occasione, infatti, è stata creata la nuova visione di Saipem in materia di salute e sicurezza attraverso un brainstorming collettivo. A seguito di questo evento principale è iniziato il processo di cascading in tutte le linee di business, per allineare tutti i manager, abbracciare nuove sfide e condividere i valori intrinseci, ridefinendo la cultura della salute e della sicurezza di Saipem.
  • ≥ La continua implementazione della campagna Life-Saving Rules, che ha l'obiettivo generale di migliorare le conoscenze e le competenze necessarie al personale per lavorare in sicurezza, in particolare il fatto che tutti i lavori devono essere adeguatamente valutati, pianificati ed eseguiti, con la sicurezza come valore guida più importante. La campagna è in corso di implementazione continua in tutto il mondo e si conclude con il LSR "e-Learning", uno strumento per riepilogare le 9 regole, rinfrescare e verificare le competenze, come step finale della campagna.

La continua implementazione di una campagna per contrastare gli incidenti legati ai lavori in quota: Work Safe - No Regrets. La campagna, voluta dal Top Management, è stata sviluppata per dare una risposta immediata a un trend crescente di incidenti correlati alle attività in quota. Lo scopo di questa campagna è sostenere l'adozione di comportamenti sicuri nel lavoro in quota in tutta l'organizzazione e integra le Life-Saving Rules di Saipem, in particolare – Lavoro in quota.

Per lanciare la campagna è stato prodotto un cortometraggio di grande impatto emotivo, basato sul concetto "Il rimpianto non può salvare nessuno". Si tratta - ancora una volta - di un invito a tutti nell'organizzazione a segnalare le non conformità e a intervenire in caso di condizioni di non sicurezza, anche esercitando l'autorità di Stop Work.

Il messaggio lanciato dal CEO per presentare la campagna è molto diretto e chiaro: la sicurezza NON è una responsabilità altrui - siamo TUTTI responsabili della sicurezza.

Per supportare le Business Line è stato predisposto un kit composto da un pacchetto di strumenti di comunicazione (tra cui video, poster e booklet per la condivisione di storie personali) e una check-list per effettuare delle self-verification trimestrali nei siti operativi, per valutare eventuali gap e aree di intervento.

Il kit di comunicazione è stato arricchito con un nuovo messaggio del CEO, una nuova presentazione a cascata e una clip contenente un safety moment a seguito dell'incidente mortale avvenuto in uno dei nostri progetti in Arabia Saudita in cui ha perso la vita un lavoratore di una società subappaltatrice.

Tutti i materiali della campagna sono disponibili nelle principali lingue parlate all'interno della comunità internazionale di Saipem.

  • Programma Safety Step Up: il programma, istituito dal CEO a inizio giugno 2023 e con durata fino a dicembre 2023, si inserisce nell'ambito del miglioramento continuo delle proprie performance di sicurezza sul lavoro, che Saipem persegue, in particolare per quanto riguarda prevenzione degli infortuni gravi e degli eventi ad alto potenziale. Il programma si svilupperà in ambito tecnologico, di asset integrity, di supply chain, di analisi dei dati (mappatura e analisi di best practice) e di analisi dei comportamenti insicuri per istituire un processo di just culture, aggiornare il programma LiHS e istituire un modello di Huma Performance.
  • Programma Electronic Permit to Work System (e-PTW): il programma, istituito dal CEO a inizio giugno 2023 e con durata fino a dicembre 2024, si pone l'obiettivo di implementare un sistema elettronico per la gestione digitale del processo di approvazione ed emissione dei permessi di lavoro per i mezzi Offshore Construction e Drilling, i mezzi FPSO e per le Fabrication Yard. Tale sistema renderà più efficace ed efficiente Permit To Work System, garantendo una corretta gestione del processo di autorizzazione e coordinamento delle attività, basato sull'analisi dei rischi e sull'individuazione delle misure di prevenzione e protezione.
  • Altre campagne di sensibilizzazione HSE: per garantire che la diffusione di informazioni e conoscenze importanti raggiunga l'intera popolazione di lavoratori, sostenendo così la cultura del cambiamento, è stata sviluppata una serie di campagne da attuare a livello di company, filiale e progetto/sito. Queste campagne HSE sono destinate ad affrontare argomenti specifici che meritano un'attenzione particolare, alcuni dei quali sono:
    • • Caduta oggetti dall'alto (DROPS): si concentra sulla gestione e sull'implementazione di controlli per ridurre sia la probabilità che le conseguenze degli incidenti dovuti alla caduta di oggetti, al fine di salvaguardare le attrezzature, l'ambiente, le operazioni e, soprattutto, la salute del personale.
    • • Guida sicura (Belt Up or Get Out): mira a risolvere il problema degli incidenti stradali attraverso la promozione di comportamenti sicuri da parte del guidatore in primis, ma anche dei passeggeri.
    • • Mani al sicuro (Keep Your Hands Safe): l'obiettivo di questa campagna è proteggere le mani, che sono gli strumenti più preziosi nella vita quotidiana, a casa e al lavoro.

L'attuazione di ciascuna campagna è stata concepita per essere incorporata nei piani/procedure HSE settoriali e locali e fa parte della matrice delle campagne HSE.

  • ≥ La diffusione di Choose Life: un programma di formazione volto a rafforzare la leadership e ad aumentare la consapevolezza delle persone Saipem in materia di salute e benessere, con l'obiettivo di influenzarle a scegliere uno stile di vita più sano. La salute fisica e mentale è diventata un prerequisito per lavorare bene e in sicurezza, affrontando le principali sfide del nostro settore. Il programma ha l'obiettivo di affrontare tre dei principali rischi per la salute di Saipem: le malattie cardiovascolari, la malaria e le malattie sessualmente trasmissibili, che causano ancora gravi malattie croniche, rappresentano rischi di rimpatrio e possono portare alla morte. Un altro tema importante inserito di recente nel programma è la salute mentale, che è diventata una delle principali questioni di interesse per il nostro settore. Il programma è stato sviluppato internamente, in coordinamento con il dipartimento medico ed è disponibile sia in modalità tradizionale (workshop in presenza o online), sia come percorso di e-learning.
  • ≥ Il Saipem Safety Day: un evento in streaming per condividere la nuova H&S Vision di Saipem. Dopo l'esperienza positiva della maratona di 24 ore in streaming su salute e sicurezza organizzata nel 2022, quest'anno per celebrare la Giornata Mondiale per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro del 28 aprile, Saipem e la Fondazione LHS hanno promosso un evento in streaming per condividere la nuova H&S Vision di Saipem, interpretata e contestualizzata all'interno di alcune testimonianze di manager e professionisti Saipem che hanno svolto un ruolo di primo piano nell'implementazione della strategia di Health & Safety Leadership. L'evento, ripetuto in diversi momenti della giornata per facilitare l'accesso a tutto il mondo Saipem, è stato anche l'occasione per condividere la presentazione di un concorso speciale: l'HSE Award. Questo premio, che sarà consegnato dall'Amministratore Delegato durante un evento dedicato, riconoscerà i 3 progetti che hanno ottenuto i migliori risultati nel campo della salute, della sicurezza e dell'ambiente. In totale, la trasmissione ha raggiunto un pubblico di quasi 1.500 persone. L'evento ha rappresentato un'importante occasione per focalizzare l'attenzione, stimolare il dialogo e il confronto tra le parti e promuovere la cultura della prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali.

La landing page dell'evento, dove è possibile vedere e condividere tutti i contenuti registrati, è: fondlhs.org/saipemsafetyday.

≥ La continua erogazione del HSE Train the Trainer: per garantire il continuo miglioramento della formazione erogata dalla nostra famiglia di formatori HSE, è in corso di erogazione continua il Train the Trainer, il cui obiettivo principale è quello di aumentare le conoscenze dei partecipanti in merito alla progettazione e ai metodi di erogazione della formazione e alle risorse interne essenziali per la formazione HSE, come il portale di formazione Delphi, nonché al processo di registrazione e reporting HSE.

Il programma online consiste in sessioni di 2 ore al giorno per 5 giorni e in un programma di sviluppo professionale continuo (CPD) di 12 mesi (attività di apprendimento in cui i professionisti si impegnano per sviluppare e migliorare le proprie capacità).

Il progetto HSE TTT ha continuato a coinvolgere la comunità globale dei formatori e ad allinearli a uno standard comune di erogazione. I partecipanti condividono regolarmente i loro incarichi CPD e ricevono un feedback individuale sugli input. Nel primo semestre 2023 è stata condotta una sessione che ha coinvolto 10 formatori e altre due sessioni sono previste nel secondo semestre.

La community di formatori HSE e facilitatori del programma LiHS ha l'obiettivo di creare una comunità attiva e coinvolta, fornendo contenuti esclusivi destinati a migliorare le loro competenze tecniche, comunicative e di erogazione del training, permettendo loro di connettersi con i colleghi e condividere conoscenze. Tutti i membri possono avere un ruolo attivo in questa comunità e condividere le proprie esperienze, porre domande e

comunicare con i colleghi. La community è alimentata settimanalmente con contenuti interessanti relativi a strategie di formazione, suggerimenti per l'auto-sviluppo, articoli e video pertinenti, nonché masterclass periodiche su argomenti rilevanti per i formatori.

La prima masterclass del 2023, tenutasi a maggio, riguardava spazi confinati e gas test e ha coinvolto 36 formatori HSE – sono state proposte due sessioni interattive per incontrare tutti i fusi orari di Saipem. La registrazione della masterclass è stata poi resa disponibile per l'intera comunità dei formatori HSE.

Nella seconda metà del 2023 verrà erogata un'ulteriore masterclass, con un focus specifico sulle attività di lavoro in quota.

≥ Infine, molte sono anche le iniziative portate avanti dalla Fondazione Leadership in Health and Safety (LHS) di Saipem, la cui mission fondamentale è quella di accrescere nell'industria e nella società la cultura della salute e della sicurezza.

In linea con la sua missione, nel primo semestre di quest'anno la Fondazione LHS ha lanciato diverse iniziative interconnesse, volte a promuovere una sempre più diffusa cultura della salute e della sicurezza in Italia, rivolgendosi ai bambini, alle imprese e a tutti i cittadini.

Per coinvolgere ed educare il pubblico giovanile la Fondazione LHS ha lanciato lo School Tour 2023, un tour di spettacoli teatrali dedicati alla Salute e Sicurezza per oltre 12.000 studenti in tutta Italia. "Improsafe", "A chi tocca", "Pinocchio", "La linea sottile" sono stati pensati per suscitare un forte impatto emotivo, in grado di scuotere le coscienze degli individui e di mettere in discussione abitudini e convinzioni radicate, preparandoli così a una maggiore attenzione alla salute e alla sicurezza. C'è un legame costante con le esperienze della vita quotidiana, in quanto gli eventi che si verificano ogni giorno nei nostri ambienti ci colpiscono profondamente e i bambini sono incoraggiati a riflettere criticamente sui limiti della realtà in cui viviamo e sulle azioni che possiamo intraprendere per cambiarla.

"Italia Loves Sicurezza", uno dei progetti più noti della Fondazione LHS, quest'anno ha coinvolto oltre 18.000 persone, che hanno aderito alla campagna lanciata in occasione della Giornata Mondiale per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro del 28 aprile.

Anche Sistema HSE, un network che ha l'obiettivo di riunire i rappresentanti HSE delle grandi aziende per condividere le loro esperienze e promuovere la diffusione del know-how lungo la filiera, in coordinamento con le strutture di rappresentanza del sistema produttivo, ha iniziato le sue attività e ha invitato i suoi membri – oltre 100 responsabili HSE di grandi aziende – a riunirsi in 3 eventi principali a Milano, Firenze e Mantova.

La Fondazione LHS è tornata anche a partecipare alla Milano Marathon, la grande gara sportiva e di beneficenza che in Saipem ha coinvolto oltre 120 atleti e maratoneti. Grazie al loro impegno sono stati raccolti più di 18.000 euro per sostenere il nostro Charity Partner Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori e il suo progetto "Visite sospese" per le persone in difficoltà economica.

≥ Il miglioramento dei tool informatici a supporto del personale HSE, per facilitare i processi di reporting dei KPI, consolidare il processo di audit HSE e facilitare l'analisi dei dati al fine di individuare possibili aree di miglioramento.

Relativamente al sistema di gestione HSE, nel primo semestre del 2023, l'ente terzo indipendente ha avviato il processo di mantenimento dei certificati ISO 45001 (Sistema di gestione per la salute e sicurezza sul lavoro) e ISO 14001 (Sistema di gestione ambientale) effettuando le prime giornate di verifica ispettiva.

Sempre nel primo semestre 2023 l'ente terzo ha confermato, per Saipem SpA, la certificazione SA 8000 del Social Accountability International (SAI), che attesta l'implementazione di un sistema di gestione della responsabilità sociale nell'ambito dei diritti umani e dei diritti dei lavoratori e del loro benessere in azienda.

In un'ottica di modernizzazione dei processi operativi, continua l'impegno verso la completa digitalizzazione delle attività di reporting HSE per una migliore e capillare analisi dei dati. Continua inoltre l'introduzione di sistemi innovativi volti a prevenire e ridurre i rischi connessi all'esecuzione delle operazioni quali sistemi di anticollisione (interazione uomo macchina), ispezioni da remoto e altre tecnologie in fase di studio e test. Alcune di queste iniziative sono state riconosciute da organizzazioni di settore quali IMCA come meritorie di essere premiate attestandone l'efficacia e la modernità (ad esempio Anti-collision System presso la nostra Fabrication Yard a Karimun in Indonesia).

Ambiente

Saipem persegue il miglioramento continuo delle performance ambientali, adottando strategie per la riduzione e il controllo dell'impatto ambientale, nonché per la conservazione e valorizzazione delle risorse naturali.

Per raggiungere tali obiettivi è necessaria una diffusione della consapevolezza ambientale nei progetti, nei siti e nelle sedi di Saipem. Nel corso del 2022 e tutt'ora nel 2023, Saipem ha confermato il proprio obiettivo di rinforzare il suo impegno su differenti aspetti specifici, infatti, sono stati inseriti negli obiettivi del Piano HSE di Gruppo, nuovi KPI (Key Performance Indicator) quantitativi al fine di monitorare e ridurre ulteriormente i principali impatti ambientali.

Impostare dei target quantitativi ai nuovi KPI, permetterà infatti di evidenziare criticità e margini di miglioramento nella gestione degli aspetti ambientali, nonché identificare eventuali anomalie del sistema. Inoltre, una buona qualità dei dati ambientali riportati da tutti i nostri siti, progetti e uffici è il punto di partenza per tutte le attività.

Più accurata e tracciabile è la raccolta dei dati a livello di sito e la loro rendicontazione, più siamo consapevoli delle nostre performance.

Focus del Piano HSE di Gruppo per la parte ambiente sono:

  • ≥ prevenzione degli spill;
  • ≥ riduzione delle emissioni in atmosfera;
  • ≥ la gestione dei rifiuti;
  • ≥ migliorare la qualità e la tracciabilità dei dati di reporting;
  • ≥ le attività di comunicazione e sensibilizzazione verso i dipendenti.
  • In questo documento verranno approfondite le seguenti attività:
  • ≥ migliorare la qualità e la tracciabilità dei dati di reporting;
  • ≥ emissioni di gas effetto serra;
  • ≥ comunicazione e sensibilizzazione ambientale;
  • ≥ prevenzione degli sversamenti (spill).

Migliorare la qualità e la tracciabilità dei dati di reporting

Al fine di migliorare qualità è tracciabilità dei dati di reporting per il 2023 sono state definite le seguenti azioni:

  • ≥ rinforzare i controlli sui dati: raccolta delle evidenze su tutti i siti, per ogni trimestre, al fine di verificare la provenienza del dato, la qualità e la tracciabilità dei dati di reporting;
  • ≥ Training sul Reporting: sono ongoing sessioni di formazione dedicate a tutte le figure coinvolte nel reporting al fine di ripercorrere il processo dalla "source" all'inserimento del dato di gas effetto serra;
  • ≥ migliorare la qualità dei dati e delle richieste di "clarification": dashboard dedicate ai dati ambientali per facilitare un'analisi completa dei dati riportati dai siti ed evidenziarne variazioni di trend e sensibilizzazione ambientale;
  • ≥ Commitment dal Top Management: sensibilizzazione a tutti i livelli sull'importanza e sulla necessità di un reporting affidabile dei dati degli sversamenti (spill).

Emissioni di gas effetto serra

Nel febbraio 2021, Saipem ha comunicato ai mercati i primi obiettivi di emissioni fissati per il medio-lungo termine, annunciando una riduzione del 50% delle emissioni totali di GHG di Scopo 1 e Scopo 2 entro il 2035 (rispetto alla baseline del 2018). In relazione allo Scopo 2, il target prevede il raggiungimento della carbon neutrality entro il 2025. Ulteriori riduzioni dovranno essere previste su tutti gli Scopi (Scopo 1, 2, 3) al 2050.

Nel 2022 è stato traguardato l'obiettivo massimo come parte del Programma Net-Zero in termini di saving di emissioni di GHG, con 38.194 t di CO2 equivalenti evitate a fronte di un target di 36.300 t di CO2 equivalenti.

Esempi di iniziative implementate nell'anno includono: il continuo miglioramento dell'efficienza dei sistemi di illuminazione in numerosi siti onshore e offshore, l'efficientamento delle operazioni delle nostre navi (iniziative per l'ottimizzazione delle rotte e la campagna Saipem eco-Operation per la riduzione degli sprechi), l'utilizzo di biodiesel per ridurre il consumo di combustibili fossili in una Yard Offshore e in un test effettuato sulla Saipem 7000, una migliore gestione dell'energia nei rig offshore (Saipem 12000 e Scarabeo 8), un aumento dell'efficienza degli "Accommodation camps" nei progetti onshore, l'acquisto di energia elettrica rinnovabile e certificata nei siti ove possibile.

Sono stati definiti dei piani riguardanti anche la riduzione di emissioni di GHG di breve, medio e lungo termine, redatti sia a livello di Gruppo, che nell'ambito delle Business Line, tenendo conto delle evoluzioni in atto e sviluppi futuri. Nello specifico si sono valutati i requisiti normativi, aspettative degli stakeholder, sviluppi tecnologici, disponibilità di scenari energetici.

Per il 2023 sono stati definiti i seguenti obiettivi:

  • ≥ raggiungere un target di emissioni di GHG evitate, associate a iniziative di efficienza energetica, per un massimo di 40.104 t di CO2 equivalenti. A tal proposito è stato registrato alla fine del primo trimestre un risparmio di 11.331 t di CO2 equivalenti, stimati al primo semestre a 22.662 t di CO2 equivalenti;
  • ≥ mantenere un approvvigionamento di energia da rete elettrica 100% rinnovabile dai siti che già lo prevedono e cercare dove possibile di coprire con apposite certificazioni i siti rimanenti (ove applicabili) ai fini del raggiungimento dell'obiettivo Carbon Neutrality al 2025.

Alla riduzione delle emissioni legate alla nostra catena del valore si affiancheranno iniziative di offsetting, attraverso Nature Based Solutions, con un impatto positivo su diversi temi chiave come la biodiversità, la protezione degli ecosistemi critici, le comunità locali e le risorse naturali.

Comunicazione e sensibilizzazione ambientale

Nel 2022 e nel primo semestre 2023 sono state sponsorizzate iniziative per motivare e sensibilizzare il personale sul tema della protezione dell'ambiente e della corretta gestione degli aspetti ambientali. Si riconfermano nel 2023 le giornate Celebrate nel 2022, in particolare:

  • ≥ World Water Day;
  • ≥ World Environmental Day;
  • ≥ European Mobility Week.

Nel mese di giugno, in occasione della celebrazione annuale del "World Environment Day" (WED), il Programma Ambientale delle Nazioni Unite (UNEP) ha lanciato il tema "Solution to Plastic Pollution". Saipem partecipa da oltre 10 anni alle celebrazioni della Giornata Mondiale dell'Ambiente, impegnando in questa occasione tutti i siti e i progetti nel mondo per rinnovare e diffondere la consapevolezza dell'ambiente tra i dipendenti, e tutti coloro all'interno della propria area di influenza. Come Saipem stiamo lavorando per eliminare la plastica monouso dai nostri uffici e luoghi di lavoro e incoraggiamo i nostri dipendenti a ridurre il loro consumo di plastica. Abbiamo distribuito negli uffici SpA Italia circa 5.000 borracce. Tale impegno è stato anche rafforzato dal videomessaggio del CEO Alessandro Puliti, in occasione della Giornata Mondiale dell'Ambiente.

Per ciascun evento è stato sviluppato materiale dedicato, condiviso con ciascuna Business Line e reso disponibile sull'intranet aziendale. Le campagne sono state promosse anche sui canali social ufficiali attraverso post dedicati atti a ribadire, anche esternamente, l'impegno di Saipem su tematiche ambientali globali.

I risultati raggiunti dalle business line sono stati e saranno riportati in una sezione dedicata dell'eNews, magazine di divulgazione interna, emesso ogni quattro mesi, nel quale si dà rilevanza a iniziative e progetti svolti a livello societario e aventi un interesse ambientale.

Infine, alla luce dei riscontri positivi in merito all'iniziativa di Volontariato Aziendale con Legambiente, svoltasi per il secondo anno a settembre 2022, è in fase di organizzazione un'altra attività omologa che si svolgerà per la sede di Spark 1 a settembre 2023. È tutt'ora in corso il processo di Due Diligence sull'Associazione che supporterà l'iniziativa (Plastic Free).

Prevenzione degli sversamenti (spill)

Gli sversamenti rappresentano uno degli aspetti ambientali più significativi per il settore in cui Saipem opera. La prevenzione degli sversamenti e le azioni di risposta sono assolutamente prioritari per la Società. Saipem opera minimizzando il rischio di uno sversamento e si è dotata di equipaggiamenti e procedure all'avanguardia per implementare azioni di mitigazione e di gestione delle emergenze. In particolare, Saipem ha individuato come azione preventiva la mappatura nei propri siti degli elementi critici e delle potenziali sorgenti di sversamento e il successivo svolgimento di Spill Risk Assessment, atti a valutare il rischio di sversamento per ognuno degli elementi mappati. Nel caso gli assessment evidenzino livelli di rischio su cui apporre attenzione, vengono conseguentemente implementate delle misure di mitigazione del rischio stesso. Negli anni precedenti mappatura e Spill Risk Assessment ha coinvolto tutti i mezzi Offshore e parte dei mezzi Drilling Offshore e Onshore, yard e basi logistiche. In questo modo Saipem si impegna, pertanto, a identificare e monitorare tutti i possibili rischi connessi allo stoccaggio, trasporto e utilizzo di sostanze pericolose durante le proprie attività.

Nel HSE Plan di Gruppo 2022, al fine di ridurre ulteriormente eventuali danni ambientali in caso di fuoriuscita, è stato inserito come nuovo obiettivo per la flotta di vessel Offshore di valutare la fattibilità della sostituzione dell'olio minerale con olio biodegradabile.

Qualità

Nell'ambito della definizione e governo del Sistema di Gestione per la Qualità, di seguito le principali attività svolte nel primo semestre 2023:

  • ≥ gestione e mantenimento delle certificazioni Qualità di interesse societario (ISO 9001) che sono state trasferite dall'ente TUV a DNV anche per favorire l'integrazione con il Sistema di gestione HSE;
  • ≥ predisposizione della Politica Qualità di Gruppo allo scopo di rafforzare la centralizzazione delle attività di indirizzo, coordinamento e controllo, caratteristica dell'attuale organizzazione;
  • ≥ emissione del Group Quality Plan 2023 contenente le iniziative di miglioramento Qualità complementari allo svolgimento delle attività ordinarie previste dai documenti normativi di riferimento;
  • ≥ prosecuzione dell'ottimizzazione e formalizzazione dei processi di Assicurazione e Controllo Qualità in linea all'attuale modello organizzativo. In quest'ambito segnaliamo la ridefinizione dei seguenti sottoprocessi:
    • Quality Management Review e Quality Plan;
    • Process Performance Indicators (PPI);
    • Non Conformità;
    • Retutrn of Experience (REX) e Lessons Learned (LL);
    • Cost of Non-Quality (CoNQ) e Quality Investigation;
    • Customer Satisfaction;
    • metodologia di stima delle risorse relative alla Qualità per i progetti esecutivi durante la fase d'offerta;
  • predisposizione di un nuovo Criteria di Gruppo per il processo di Pipe Tracking System;
  • ≥ identificazione di soluzioni innovative digitali finalizzate a semplificare la gestione dei processi di Assicurazione e Controllo Qualità. Tra queste segnaliamo:
    • analisi costi/benefici per l'estensione dell'applicazione della Computed Radiography su altri progetti, in relazione alle richieste dei clienti;
    • applicazione del Modulo 1 del tool Request for Inspection (RFI) & Quality Check sul progetto Bonny T7 Site finalizzata all'efficientamento della gestione delle ispezioni Qualità e relativi certificati in cantiere;
    • digitalizzazione del processo di Audit Management;

  • sviluppo (con risorse interne) di una POC per l'integrazione tra il tool di Controllo Qualità Saipem (PCOS) e il SW di rappresentazione dei modelli 3D (Autodesk Forge), per la rappresentazione visuale automatica del progress certificativo;
  • ≥ analisi delle statistiche di utilizzo e conseguente ipotesi di razionalizzazione dei servizi di messa a disposizione delle Norme Tecniche a livello di Gruppo tramite ottimizzazione dello scopo di fornitura a parità di livello di servizio;
  • ≥ analisi complessiva della famiglia professionale Project Quality and Quality Control, raccordando il contributo delle diverse funzioni della struttura di appartenenza, e sviluppo del piano per l'accrescimento delle competenze di disciplina rispondenti alle esigenze di Società.

RISORSE UMANE

Organizzazione

Nell'ottica del miglioramento continuo delle performance e dei processi aziendali, nei primi mesi del 2023 è proseguito il processo di consolidamento del modello operativo e di governo societario definito nel 2022.

A febbraio 2023 la Società ha istituito la business line Offshore Wind, che si aggiunge alle quattro linee già costituite a gennaio 2022 (Asset Based Services, Energy Carriers, Robotics & Industrialized Solutions e Sustainable Infrastructures), con l'obiettivo di consolidare il ruolo di Saipem nel settore eolico offshore attraverso la gestione e lo sviluppo unitario del business e delle opportunità di mercato.

Nel corso del primo semestre, in continuità con il perseguimento degli obiettivi di innovazione, efficacia ed efficienza alla base della cultura One Saipem, sono stati sviluppati i seguenti principali interventi organizzativi:

  • ≥ aggiornamento del Modello Organizzativo Privacy di Saipem, anche sulla base degli elementi derivanti dal progressivo consolidamento di posizioni interpretative riguardanti il Regolamento Europeo n. 679/2016 - GDPR;
  • ≥ integrazione dell'attività di Sostenibilità nell'ambito della Funzione People, Safety and Environment, al fine di garantire la massimizzazione delle sinergie operative con le strutture che governano i temi di HSE e HR, da cui derivano gli elementi distintivi del Piano di Sostenibilità di Saipem;
  • ≥ riorganizzazione del centro operativo di Fano con l'obiettivo di valorizzarne e rafforzarne le attività e le competenze chiave;
  • ≥ sviluppo di interventi di ottimizzazione degli assetti organizzativi dell'area di Business Operations and Maintenance, con l'obiettivo di rafforzare la focalizzazione societaria sulle attività di Asset Integrity Assurance;
  • ≥ nell'ambito della struttura del General Counsel: (i) centralizzazione delle attività di contract management, sia in fase commerciale che esecutiva, garantendo la concentrazione della attività legali, di contrattualistica e di assistenza negoziale in un'unica funzione; (ii) aggiornamento della struttura organizzativa a presidio delle attività di assistenza e consulenza legale con l'istituzione della Funzione Global Legal Affairs;
  • ≥ riorganizzazione delle attività di Cyber Security Operation con l'obiettivo di garantire una maggiore segregazione tra le attività di indirizzo, governance e controllo rispetto allo sviluppo delle attività operative;
  • ≥ avvio del Programma "Cost Baseline Transformation" per la riduzione della baseline dei costi societari non direttamente legati ai progetti, generando impatti positivi sull'efficienza e sulle performance di questi ultimi, nell'ottica di garantire nel tempo una crescita profittevole e sostenibile per Saipem.

Al fine di garantire un'efficace attuazione della configurazione organizzativa basata sulle 5 Business Line, nel 2023 sono state perseguite azioni rivolte allo sviluppo dell'assetto operativo e di funzionamento sottostanti con particolare focus su tematiche critiche e rilevanti abilitanti il modello operativo, nonché sull'adeguamento del Sistema Normativo.

Gestione Risorse Umane e Relazioni Industriali

In un ambiente lavorativo in evoluzione, l'abilità di essere flessibili diventa un requisito cruciale per poter competere con maggiore efficacia sul mercato del lavoro.

Saipem ha proseguito nei primi mesi del 2023, in Italia e in Francia, con la modalità di lavoro ibrido, puntando al rafforzamento di comportamenti e atteggiamenti di promozione del work-life balance e di responsabilizzazione delle proprie risorse.

Ha quindi intrapreso azioni gestionali di ricerca della massimizzazione della flessibilità operativa e di efficacia dei processi aziendali attraverso l'utilizzo sinergico delle tecnologie e della digitalizzazione.

Il rilancio societario di Saipem, avviato nel 2022, prevede investimenti sulle competenze chiave per mantenere alto il presidio del know-how aziendale. È stato in primis avviato un intenso piano di recruiting e retention delle risorse chiave, approvato e avviato nei primi mesi del 2023.

Sono state adottate misure volte, inoltre, a trattenere le competenze critiche per Saipem e realizzati interventi sulla motivazione e il livello di coinvolgimento del personale espatriato, attraverso l'introduzione di strumenti maggiormente flessibili e politiche a supporto dell'assegnazione internazionale, allo scopo di poter offrire un pacchetto di espatrio competitivo sul mercato. In quest'ottica, negli Emirati Arabi Uniti e Qatar, aree particolarmente rilevanti, sia in termini attuali che prospettici, per le attività operative societarie, è stata introdotta la Total Cash Allowance, al fine di offrire all'espatriato una soluzione caratterizzata da maggiore flessibilità.

A dimostrazione di quanto le competenze chiave siano fattore abilitante per affrontare la fase di rinnovamento in atto, Saipem ha aderito al bando Fondo Nuove Competenze, promosso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali nell'ambito del PNRR, che consentirà a più di 3.000 risorse Saipem di fruire di 100 ore di formazione su temi critici per Saipem, quali la Digital e Green Transformation.

Prosegue inoltre il programma di re-engineering dei processi HR, anche attraverso l'implementazione del nuovo Human Capital Management che, grazie a una gestione integrata e ottimizzata dei dati, pone l'Employee Experience al centro dei processi HR.

Infine, coerentemente con il Piano Strategico, volto al raggiungimento di un modello di business maggiormente focalizzato sui mercati e sulle attività core della Società, allo scopo di favorire il perseguimento degli obiettivi di rafforzamento finanziario e patrimoniale, nel corso del primo semestre dell'anno è proseguita l'operazione di cessione del business di perforazione a terra di Saipem in favore di KCA Deutag (KCAD). Nell'ambito dell'operazione sono state cedute le attività in Kuwait a inizio 2023 ed è stato finalizzato il trasferimento del personale locale e internazionale in Sud America. Si prevede che le residue attività drilling onshore saranno trasferite entro il 30 settembre 2023.

Nel primo semestre del 2023 si segnalano le proficue interlocuzioni con le Organizzazioni Sindacali di tutti i comparti rappresentati in Società (Energia e Petrolio, Metalmeccanico e Marittimo). In particolare, il dialogo con le OO.SS. del comparto Energia e Petrolio ha portato alla sottoscrizione il 21 marzo 2023 di un accordo integrativo relativo alla disciplina del Lavoro Agile, volto ad apportare alcune modifiche alla luce del primo anno di implementazione del modello; è stata introdotta la possibilità di usufruire di un numero aggiuntivo di giornate di lavoro agile per i dipendenti che parteciperanno al percorso formativo previsto dal Fondo Nuove Competenze, per il quale è stato sottoscritto un apposito accordo sindacale in data 28 novembre 2022; inoltre è stato ampliato lo strumento del cd. "Summer Kids" per i genitori con figli minori di 16 anni. Infine viene riconosciuto il lavoro agile per periodi temporanei ai lavoratori con patologie croniche, inserite all'interno di percorsi assistenziali e di riabilitazione.

Nel corso del mese di aprile 2023 è stato siglato l'accordo di consuntivazione del premio di partecipazione, sia con le OO.SS. del comparto Energia e Petrolio sia con quelle del comparto Metalmeccanico.

Tra maggio e giugno 2023 le interlocuzioni sindacali sono proseguite con momenti di incontro anche a livello europeo (CAE), con il Top Management, dedicati all'illustrazione dell'aggiornamento del Piano Strategico 2023-2026.

Anche in vista del progetto Cassiopea, che riveste una rilevanza strategica per le attività di perforazione di competenza della Business Line Drilling Offshore, è stato aggiornato l'accordo sindacale relativo alle attività offshore in acque italiane.

Con riferimento al comparto Metalmeccanico, in considerazione anche delle specifiche esigenze derivanti dall'aumentata attività operativa sviluppata presso la Fabrication Yard di Arbatax, sono stati sottoscritti nei primi mesi dell'anno diversi accordi sindacali per garantire una più efficace risposta alle esigenze di gestione del personale operativo.

Relativamente alle relazioni industriali estere si segnala l'entrata in vigore, dal 1° gennaio 2023, dell'accordo collettivo quadriennale con la International Transport Workers' Federation (ITF) a copertura del personale impiegato su 9 mezzi navali della flotta Saipem.

In Francia, inoltre, sono in corso negoziati per la ridefinizione dell'accordo relativo alla partecipazione agli utili del personale, adeguando le modalità di redistribuzione al nuovo assetto organizzativo societario. Presso la società Saipem SA sono state avviate e in parte concluse interlocuzioni con il partenariato sociale relative alla mobilità internazionale del personale e all'adeguamento dell'orario di lavoro per la gestione in remoto di attività di progetto. Per quanto concerne la società Sofresid è entrato in vigore a marzo 2023 un accordo che ridefinisce la rappresentanza nell'ambito del Comitato Sociale Aziendale (CSE), sostituendo il precedente modello articolato sulle varie sedi con un'unica rappresentanza societaria. L'accordo ha comportato anche la definizione di misure volte sia all'estensione temporanea del mandato di rappresentanza, nonché di nuove regole relative all'elezione dei membri del CSE.

Infine, in Indonesia è entrato in vigore a marzo 2023 il rinnovato accordo collettivo stipulato dalla società PT Saipem Indonesia per il personale locale impiegato presso il cantiere di fabbricazione di Karimun.

Welfare

In linea con l'attuale evoluzione del mercato del lavoro, Saipem adotta politiche di Gestione delle Risorse Umane che prevedono l'integrazione delle tradizionali politiche di remunerazione e benefit aziendali con iniziative strutturate di Welfare, allo scopo di migliorare la qualità di vita e lavorativa del dipendente, oltre che incrementarne il livello di engagement. In quest'ottica Saipem mette a disposizione dei propri dipendenti un programma di Welfare che propone servizi nei seguenti ambiti: People Caring, Benessere e Salute, Cultura e Tempo Libero, Risparmio e Previdenza e Conciliazione Vita-lavoro.

Le principali iniziative portate a termine nel primo semestre 2023 sono state indirizzate al benessere e alla conciliazione vita-lavoro; è stato aperto il Ristorante Aziendale, presso la nuova sede di Milano Santa Giulia, che combina comfort e un servizio di qualità; la scelta conferma l'impegno di Saipem ai temi di sostenibilità: viene proposta un'alimentazione salutare e viene garantito il ridotto spreco alimentare poiché le eccedenze alimentari non consumate vengono destinate a soddisfare le esigenze di strutture o enti sociali di solidarietà; inoltre, il ristorante utilizza materiali "green" e prevede iniziative, come ad esempio il Meat Free Day, volte alla riduzione delle emissioni di CO2.

Saipem ha inaugurato sempre presso la sede di Milano Santa Giulia anche il Wellness Club, una palestra con accesso gratuito e aperto a tutti i dipendenti. Infine, con la fine dell'emergenza pandemica, è stato riattivato il programma Estate Welfy destinato ai genitori con figli sino ai 16 anni. L'iniziativa consente a circa 350 bambini di partecipare, gratuitamente, alle colonie estive che prevedono attività finalizzate all'apprendimento della lingua inglese, sportive e ricreative e a contatto con la natura.

In aggiunta alle iniziative di Welfare consolidate nei Paesi in cui Saipem opera è da segnalare come, in un'ottica di conciliazione vita-lavoro, le politiche di Remote Working sono in implementazione nelle realtà ove le esigenze di business, nonché la legislazione, lo consentono.

Competenze e conoscenze

Saipem conferma la volontà di promuovere e supportare la crescita delle proprie persone attraverso importanti iniziative sulle competenze professionali e attitudinali. Persone significa prima di tutto comportamenti; per questo è stato definito un nuovo Modello Comportamentale, con il contributo di più di 5.000 persone worldwide, con l'obiettivo di raccogliere e orientare capacità, comportamenti e competenze di chi lavora all'interno della Società.

Sulla base dell'attuale Business Strategy è in via di definizione un Modello Integrato di Sviluppo, coerente con il Modello Comportamentale e con la nuova People Strategy di Saipem, che indirizza e pianifica i modelli, le attività e gli obiettivi da perseguire in merito alla gestione e allo sviluppo dei dipendenti.

Nel corso dei primi mesi del 2023 sono state avviate iniziative di sviluppo differenziate in base al target di popolazione e in riferimento allo specifico percorso professionale. Per i giovani l'obiettivo è quello di individuare, orientare e sviluppare il potenziale e prevedere percorsi di iniziative Job Rotation; per gli esperti è valutare le soft skills e il potenziale di crescita professionale/manageriale, e infine, per la popolazione manageriale, verificare il potenziale di crescita verso posizioni di maggiore complessità e individuare eventuali sviluppi ulteriori. Il nuovo Modello Comportamentale è il riferimento delle metodologie di Assessment adottate e consente la comparazione degli output e l'identificazione delle aree di forza e di miglioramento su un modello di riferimento univoco.

Il percorso di sviluppo delle persone è anche al centro dello studio della creazione di un Training Center che diventi abilitatore e catalizzatore di competenze tecniche e soft, tramite il design e l'erogazione di percorsi formativi ed eventi di diffusione della cultura e valori aziendali. Ad abilitare l'Employee Experience non solo un luogo fisico, ma anche un luogo virtuale, rappresentato dal nuovo HCM che garantirà accessibilità ai contenuti on demand e un'offerta formativa incentrata sui needs individuali e di business.

Per ridurre i tempi di inserimento nel ruolo e al contempo sviluppare le necessarie competenze soft in linea con i comportamenti attesi e la strategia di business dei new joiner è inoltre in studio un programma di onboarding strutturato.

Le competenze tecniche saranno oggetto di un'importante iniziativa di upskilling e reskilling. È stata infatti accolta l'istanza presentata da Saipem relativamente al bando "Fondo Nuove Competenze", un programma formativo promosso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali che garantirà a Saipem efficacia e competitività ampliando e indirizzando le competenze delle persone in coerenza con gli obiettivi di business individuati dal piano strategico.

Un'altra iniziativa a supporto dell'aggiornamento del know-how aziendale e volta anche alla diffusione e creazione di un'unica cultura, si conferma quella dei seminari tecnici "Deep In" che vedono la partecipazione di tutta la popolazione aziendale, a livello worldwide, e che vedranno una review tematica. Gli argomenti spaziano dalle lesson learned sui progetti eseguiti, fino alla creazione di awareness e la diffusione della cultura aziendale Saipem su temi come la Sostenibilità, la diversità e l'inclusione, la digitalizzazione e la Cybersecurity.

L'importanza delle competenze tecniche in Saipem è resa evidente anche dall'istituzione di figure, denominate "Area Knowledge Coordinator" (di seguito "AKC"), che studiano e definiscono le competenze tecnico-esecutive per le aree di propria competenza. Attualmente gli AKC rappresentano le seguenti aree di business: Drilling Offshore, Ingegneria Offshore, Project Management e Ingegneria Onshore. Gli AKC hanno, inoltre, un ruolo di supporto nell'identificazione dei percorsi formativi a sostegno dello sviluppo delle competenze tecnico-esecutive, con l'obiettivo di rafforzare il know-how aziendale in ottica di evoluzione continua del business.

Una delle competenze distintive e caratterizzanti di Saipem è il Project Management, il cui sviluppo e valorizzazione è stato al centro della nuova PM Academy, che ha visto integrare in maniera sinergica tutte le iniziative di formazione sia interna che esterna.

Proprio per sottolineare il valore e l'importanza di tale competenza, ad aprile 2023 si è tenuta la "PM Academy Diploma Ceremony", premiazione di 150 dipendenti provenienti dai 4 hub Saipem (Milano, Fano, Chennai e Abu Dhabi) coinvolti nel percorso formativo interno "Project Management Takeaways" negli anni precedenti. Il corso è proseguito nel 2023 con l'avvio a giugno di un'edizione dedicata a colleghi di Regno Unito, Francia, Oman, Sharjah e Chennai.

Sono proseguite presso il Training Center di Schiedam (Olanda) le sessioni dedicate ai Project Manager del corso PM Leading in Action, volto al consolidamento delle competenze manageriali applicate ai progetti, attraverso una metodologia di apprendimento basata su simulazioni e su casi aziendali altamente interattivi.

Cresce l'importanza per Saipem dei temi ESG che hanno un impatto su tutta la filiera aziendale. Per questo motivo è stato lanciato con il Piano di Sostenibilità 2023-2026 un'importante iniziativa di formazione per tutta la famiglia professionale della Supply Chain, caratterizzato da pillole formative che hanno lo scopo principale di creare awareness sui principi ESG: cosa si intende per business sostenibile, quali sono i diritti e doveri dell'azienda a tutela dei diritti umani e a difesa dell'ambiente, nonché il programma "Saipem Net-Zero" che ha come obiettivo il raggiungimento della Carbon Neutrality entro il 2025.

L'investimento di Saipem nello sviluppo di competenze si rivolge non solo al know-how già presente in azienda, ma anche all'acquisizione di competenze strategiche tramite iniziative di Talent Attraction, che vedono anche nel 2023 l'adozione di strategie volte a migliorare e ridefinire l'attrattività aziendale.

Continua quindi l'attenzione a migliorare la "Candidate Experience" che ha portato, nell'ottica di una sempre maggiore innovazione, ad avviare una sperimentazione di "Self-recruitment". Il programma ha visto la revisione del processo di selezione, ponendo il Line Manager nelle condizioni di poter affrontare in maniera autonoma tutte le fasi del processo di selezione, dalla pubblicazione della Job Description fino alla definizione di una Short List.

Non solo sistemi digitali, ma anche iniziative in presenza dedicate alla creazione di networking e al consolidamento di importanti relazioni col territorio. Proseguono infatti i rapporti ormai consolidati con le istituzioni educative italiane (università e scuole superiori) tramite il rinnovo delle partnership con tutti gli enti con cui Saipem collabora, nell'ottica di un costante ampliamento dei rapporti in essere e delle possibili iniziative a cui partecipare (Career Day, Tavole Rotonde, Company Visits, Mock interviews, ecc).

La collaborazione con il Politecnico ha visto Saipem coinvolta in una serie di iniziative, come ad esempio il progetto volto alla formazione e all'orientamento professionale degli studenti tramite Virtual Round Tables.

Sono stati inoltre realizzati eventi con focus sulla diversità di genere, con lo scopo di promuovere l'azienda come Equal Opportunity Employer e focalizzare l'attenzione sulla leadership femminile.

Si consolida inoltre la partnership con la Bocconi, ospite a inizio anno di una Company Visit dedicata agli studenti del Master in Corporate Finance di SDA Bocconi. Nella sede di Fano si coltivano invece contatti strategici per la transizione energetica e sostenibilità con l'Università Politecnica delle Marche presso la quale Saipem è partner per la realizzazione del corso di laurea triennale in "Ingegneria per la sostenibilità industriale" e laurea magistrale in inglese in "Green industrial engineering".

Nel 2023, inoltre, la relazione con gli atenei italiani è aumentata, stipulando partnership con l'Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, l'Università degli Studi dell'Aquila e con la LUISS Guido Carli, con la recente presenza di Saipem presso i Career Day delle università.

Saipem si è dedicata anche nel primo semestre dell'anno nell'orientamento professionale con il progetto Sinergia, che ha visto coinvolti 5 istituti superiori (Milano, Lodi, Urbino, Lecce e Tortolì) in un programma di formazione dedicato a tematiche attuali come la Sostenibilità, HSE, la conduzione dei progetti e l'innovazione. I migliori 35 studenti parteciperanno nel mese di luglio a un summer camp in cui faranno attività laboratoriali e di soft skill e parteciperanno a un career day finale volto all'inserimento in azienda.

Saipem sviluppa un ambiente di lavoro che riconosce e valorizza le competenze individuali anche in termini di unicità, in coerenza con i contenuti e gli impegni espressi nella Policy Diversity, Equality & Inclusion, documento che si applica al Gruppo e che tutti i fornitori sono invitati a visionare, come disciplinato nel Codice di Condotta Fornitori aggiornato nel maggio 2023.

La Funzione Diversity & Inclusion ha promosso nuove attività formative e informative in collaborazione con l'Associazione Valore D, della quale si conferma anche nell'anno 2023 socio sostenitore: percorsi di mentoring, sharing lab, eventi formativi di approfondimento tematico e talk accessibili a tutta la popolazione a livello Gruppo.

Nel corso del primo semestre 2023 si è proseguito nel sensibilizzare la popolazione attraverso 3 corsi e-learning già promossi nel corso dell'anno 2022 sulle tematiche di Unconsciuos Bias, Disabilità e Molestie di Genere.

L'attenzione al tema delle molestie è proseguita attraverso la promozione del corso SAFER (Security Awareness for Empowerment and Resilience). L'iniziativa, di carattere sia teorico che pratico, insegna a individuare e prevenire situazioni di pericolo e ad acquisire maggiore consapevolezza dell'ambiente urbano in cui ci si muove. Il corso, con 3 edizioni erogate nei mesi di aprile e giugno 2023, ha visto coinvolte 100 persone.

L'utilizzo dei canali comunicativi esterni (Linkedin) e interni di Saipem come la rivista aziendale "Orizzonti" è risultato molto utile per la promozione della giornata internazionale dell'8 marzo, Festa della Donna, celebrata da Saipem attraverso un post dedicato.

In coerenza con gli obiettivi Diversity & Inclusion definiti e inseriti nel Piano Strategico di Sostenibilità Saipem ha avviato il percorso per l'ottenimento della Certificazione Parità di Genere, che si concluderà entro l'anno 2023, e che rappresenta un impegno ufficiale per ridurre il divario di genere attraverso politiche e misure organizzative efficaci. A dimostrazione del forte impegno di Saipem nel promuovere i principi di Diversity & Inclusion, il Consiglio di Amministrazione del 14 marzo ha approvato, ai fini dei piani di incentivazione del management, obiettivi dedicati all'applicazione del criterio di gender equality per garantire equa accessibilità al processo di selezione e alla valorizzazione e incremento delle competenze e dei ruoli STEM al femminile in Italia.

Le competenze nelle materie STEM (Science, Technology, Engineering and Mathemathics) rivestono un ruolo centrale per il rilancio sociale, culturale ed economico; pertanto Saipem si è impegnata a incoraggiare e favorirne lo sviluppo aderendo nei primi mesi del 2023 al programma Elis, che ha visto coinvolte 5 Role Model Saipem in giornate di orientamento professionale presso scuole professionali e licei del territorio nazionale, con l'obiettivo di aumentare l'esposizione e la fiducia nella carriera STEM, contrastando i bias cognitivi soprattutto di genere.

A marzo 2023 si è svolta l'attività di orientamento Elis Open Week per orientarsi nel futuro del lavoro, promossa da ELIS nell'ambito del progetto "Sistema Scuola Impresa", al quale Saipem aderisce. L'iniziativa, accessibile a tutti i dipendenti e ai loro familiari, ha reso disponibile un palinsesto variegato di eventi online dedicati all'orientamento e ai mestieri del futuro.

Nel mese di maggio 2023 si è svolta un'altra attività di orientamento attraverso la partecipazione al Diversity Day presso l'Università Bocconi di Milano, evento nato per promuovere e facilitare l'inserimento lavorativo di persone con disabilità e appartenenti a categorie protette.

Remunerazione

La Politica sulla remunerazione 2023 definisce strumenti retributivi volti ad accompagnare il percorso strategico intrapreso da Saipem, al fine di raggiungere gli importanti obiettivi dell'attuale Piano Strategico e a promuovere la missione e i valori aziendali.

Tale Politica viene delineata in coerenza con il modello di governance adottato e in compliance con quanto previsto dal Testo Unico della Finanza (TUF), dal Regolamento Emittenti Consob e dal Codice di Corporate Governance, con lo scopo di allineare gli interessi del Management con quelli degli azionisti e di tutti gli stakeholder e di creare valore sostenibile nel medio-lungo periodo. È inoltre volta a migliorare l'engagement, consolidare il commitment e assicurare la retention dei talenti, al fine di garantire la migliore esecuzione dei progetti in portafoglio e quelli che verranno acquisti. Infine, gli interventi adottati saranno mirati sempre più a perseguire il principio Equal Pay for Equal Work, con la finalità di ridurre la disparità salariale tra uomo e donna.

Le Linee Guida di Politica per il 2023 prevedono un nuovo Piano di Incentivazione Variabile di Breve Termine per il triennio 2023-2025 e la reintroduzione del Piano di Incentivazione Variabile di Lungo Termine a base azionaria per gli anni del triennio 2023-2025.

Il nuovo Piano di Incentivazione Variabile di Breve Termine per il triennio 2023-2025 ha natura monetaria e in un'ottica di attenzione al miglioramento della struttura finanziaria e patrimoniale della Società prevede un entry gate identificato nella Posizione Finanziaria Netta Adjusted di Saipem alla fine dell'anno 2023.

Il Piano di Incentivazione Variabile di Lungo Termine 2023-2025 di tipo azionario è stato strutturato in un'ottica di massimizzazione del valore, di rafforzamento della partecipazione del Management al rischio d'impresa e di miglioramento delle performance aziendali. L'impianto della remunerazione variabile così definito è collegato a obiettivi economico-finanziari coerenti con il Piano Strategico, oltre che con le priorità del 2023, e prevede un peso significativo e crescente della componente ESG, precedentemente presente solo nei piani di breve termine.

La Politica sulla remunerazione 2023 è dettagliatamente descritta nella prima sezione della "Relazione sulla Politica in materia di Remunerazione e sui Compensi Corrisposti 2023" ed è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione di Saipem in data 14 marzo 2023; successivamente è stata sottoposta al voto vincolante da parte dell'Assemblea degli Azionisti in data 3 maggio 2023, registrando una percentuale di voti favorevoli pari al 97,75%.

A seguito della consuntivazione degli obiettivi societari e delle valutazioni delle prestazioni del Management, la Società ha riconosciuto l'Incentivo Variabile di Breve Termine come previsto dalla Politica sulla remunerazione.

Nel corso del 2023 è stata svolta l'attività di deployment degli obiettivi societari 2023 relativi ai Piani di Incentivazione Variabile di Breve Termine secondo una logica top-down su tutta la popolazione manageriale, garantendo un processo di verifica e monitoraggio di tali obiettivi.

L'attuale scenario macro-economico a livello globale è caratterizzato da un aumento sia del tasso di inflazione nella maggior parte delle economie, sia dei prezzi dell'energia e dei beni di prima necessità dovuto al conflitto in Ucraina, a cui si aggiungono i numerosi impatti che la transizione energetica ha sul settore Oil&Gas.

Le linee guida e strumenti della Politica Retributiva 2023 sono indirizzati a premiare l'impegno profuso dalle risorse che, in un contesto così sfidante, assicurano il raggiungimento degli obiettivi societari, e a superare la stringente selettività della politica precedente, applicata in ragione della manovra di rafforzamento del patrimonio finanziario e dell'importante programma di riduzione costi che hanno caratterizzato il 2022.

Per l'anno 2023, in cui si sta assistendo al rafforzamento del posizionamento competitivo di Saipem in varie aree geografiche e all'acquisizione di nuovi importanti ordini, la Politica sulla remunerazione per la popolazione non manageriale è quindi volta alla retention delle risorse strategiche, in particolare all'interno di specifici progetti, alla premiazione di giovani talenti e persone con competenze critiche per i vari business, alla promozione della parità di genere in termini retributivi e all'allineamento della remunerazione ai trend emergenti nei singoli mercati locali, anche attraverso nuovi strumenti di compensation, volti a garantire flessibilità e tempestività nel riconoscimento del contributo fornito, nonché nella massimizzazione della competitività delle retribuzioni rispetto al mercato del lavoro.

Innovazione

L'ampio progetto di Digital Transformation avviato l'anno scorso, quale driver strategico di evoluzione e cambiamento, prosegue nel 2023 con azioni volte, da un lato a introdurre e implementare nuovi processi e modi di lavorare agendo sugli strumenti, dall'altro a sviluppare e diffondere una cultura agile in grado di abbracciare e proporre l'introduzione e l'implementazione di nuove modalità lavorative.

A supporto di questo cambiamento, infatti, è stato lanciato un programma di re-engineering dei processi della Direzione Risorse Umane con l'obiettivo di implementare un modello di gestione che consenta di introdurre un elevato grado di innovazione sui processi di Recruiting, Learning, Compensation, Development e Work Force Planning.

Le novità introdotte mirano a porre l'Employee Experience al centro dei processi e al tempo stesso a responsabilizzare e rendere maggiormente consapevoli i manager del ruolo da loro svolto come coordinatori di risorse. Ad abilitare questa integrazione sarà il nuovo Human Capital Management, di cui Saipem sta proseguendo l'implementazione, e che coprirà tutti i processi in ambito HR, consentendo di ridurre il numero di tool e relative integrazioni e garantendo maggiore efficienza ed efficacia interfunzionale.

Il nuovo sistema, denominato MyPeople, supporterà sia le funzioni HR che i Line Manager nel monitoraggio e nel presidio dei KPI dedicati, mettendo a disposizione dashboard dinamiche e in real time.

In particolare, i Line Manager potranno monitorare, per le risorse appartenenti alla propria struttura, performance, skill, esperienze, percorsi di sviluppo, garantendo una sempre maggiore attenzione alla crescita delle proprie persone.

Infine, MyPeople faciliterà inoltre anche le attività di self-service per tutti i dipendenti, essendo accessibile da remoto anche tramite mobile.

Laddove si parla di cambiamento non si può non parlare di apprendimento, tema strategico per Saipem che ha avviato lo studio per la creazione di un Training Center, ovvero di uno spazio fisico e innovativo, che sarà abilitatore e promotore di una cultura di apprendimento continuo con l'obiettivo di sostenere lo sviluppo delle persone e rispondere alle esigenze del business.

Nell'ottica di una sempre maggiore innovazione e integrazione dei sistemi è proseguito il progetto Global Payroll, attraverso il quale tutte le realtà Saipem nel mondo saranno dotate di strumenti che assicureranno una sempre maggiore standardizzazione e governance dei processi di Amministrazione del Personale.

Tale iniziativa consentirà la creazione di strumenti di Business Intelligence attraverso i quali potranno essere monitorati con maggior efficacia i principali elementi di costo lavoro.

Attualmente sono dotati del nuovo sistema – il cui provider è ADP, leader mondiale nella gestione del payroll – 24 Paesi, dei quali 5 (Angola, Azerbaijan, India, Arabia Saudita ed Emiraiti Arabi Uniti) sono stati coinvolti nel corso del primo semestre 2023; mentre è previsto il rilascio nei prossimi mesi di importanti realtà come Nigeria e Indonesia.

L'impegno di Saipem nel portare avanti un approccio innovativo a 360° si dimostra anche nella digitalizzazione dei servizi di salute. Prosegue infatti l'attività di telemedicina con servizi specifici a supporto dei medici di sito/vessel, come la telecardiologia e la teleradiologia. L'attività di digitalizzazione ha anche visto l'aggiornamento dei contenuti dell'app Sì Viaggiare, strumento di informazione e formazioni su tutti i rischi legati ai viaggi di lavoro. Nell'ottica di perseguire un approccio orientato alla responsabilità sociale d'impresa l'applicazione è stata resa pubblica ed è scaricabile in maniera gratuita da tutti attraverso i principali app store.

Considerando la dimensione globale di Saipem, al fine di valutare correttamente i rischi sanitari legati ai singoli Paesi, è stato creato uno strumento dedicato accessibile tramite dashboard online attraverso la quale l'operatore può ottenere immediate informazioni circa il livello di rischio e le peculiarità dello stesso. Allo stesso modo è stata eseguita la mappatura di tutte le strutture sanitarie a livello mondiale verificate da Saipem, le cui informazioni sono facilmente reperibili attraverso relativa dashboard.

Salute e Medicina del Lavoro

A maggio 2023 l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha declassato il COVID-19 da emergenza a minaccia di salute pubblica. Questo ha comportato una revisione della normativa di riferimento e, conseguentemente, aggiornamento delle procedure di prevenzione aziendali, verso un sostanziale allentamento delle restrizioni previste. Ciononostante, il monitoraggio epidemiologico per il COVID-19 e altre malattie trasmissibili resta costante.

Prosegue l'attività di gestione della sorveglianza sanitaria in Italia e all'estero, nel rispetto della legislazione applicabile, degli standard aziendali e delle linee guida di settore.

La presenza delle cliniche Saipem, presenti sia in Italia che all'estero, risponde a questa esigenza, in ottica di creare non solo un supporto al dipendente, ma anche servizi di prossimità che integrino l'offerta sul territorio con un'attenzione specifica alle possibili esigenze delle persone Saipem sia in ambito lavorativo che personale.

In particolare, si segnala l'apertura della Smart Clinic presso la sede di Milano Santa Giulia, che porta con sé molteplici vantaggi.

In primis garantisce una più efficiente gestione della sorveglianza sanitaria, con una notevole riduzione delle ore lavorative impiegate per lo svolgimento delle visite mediche obbligatorie. Inoltre permette di avere uno spazio dedicato alla realizzazione di progetti di promozione della salute e prevenzione.

Continua anche nel 2023 l'attività del Gruppo di Lavoro sanitario per la gestione delle "idoneità complesse", dei lavoratori "fragili" e "vulnerabili". Il gruppo ha permesso la rivalutazione di alcune condizioni di fragilità agevolando il rientro al lavoro in presenza dei lavoratori interessati. In considerazione di ciò è stata condotta e finalizzata l'attività di mappatura che ha premesso la costituzione di un gruppo di lavoro interdipartimentale per assicurare la corretta definizione di un'offerta specifica per i bisogni di ogni singolo lavoratore.

Infine si conferma l'importanza di attività di informazione e sensibilizzazione da parte di Medicina dei Viaggi che fornisce preventivamente a tutti i lavoratori che viaggiano le raccomandazioni in materia di profilassi vaccinali e comportamentali indispensabili per il Paese di destinazione.

A marzo 2023 Saipem è stata premiata con la targa "Luogo di lavoro che promuove la salute" da Regione Lombardia, per l'impegno profuso nelle attività di promozione della salute e prevenzione.

In linea con il programma Saipem si impegna a costruire un contesto che favorisce l'adozione di comportamenti e scelte positive per la salute dei dipendenti, attraverso la promozione di azioni volte a sostenere scelte salutari (abitudini alimentari e stile di vita attivo) e a contrastare fattori di rischio (ad esempio tabagismo, lo scorretto consumo di alcool).

I programmi di prevenzione vengono attivati e gestiti dai medici di sito sotto l'indirizzo e controllo della funzione centrale. A Milano sono state attivate diverse iniziative che abbracciano la filosofia della presa in carico del paziente e non la semplice messa a disposizione di servizi. Tra queste troviamo il servizio di formazione per

caregiver, il servizio di supporto all'automedicazione, il consulto infermieristico, la profilassi pre-travel e il supporto psicologico al momento su indicazione del medico competente, ma sarà successivamente reso disponibile dai dipendenti su richiesta.

Security

Il Modello di Security adottato da Saipem si basa su un'accurata analisi finalizzata all'individuazione delle misure di mitigazione necessarie a garantire al business un'idonea "cornice di sicurezza".

Alla luce di questo framework la funzione Security guida e controlla le attività di sicurezza in Italia e all'estero, con i seguenti obiettivi:

  • ≥ gestisce il rischio per la sicurezza adottando misure preventive e difensive, nel pieno rispetto delle normative, dei diritti umani e dei più elevati standard internazionali;
  • ≥ promuove l'adozione di un sistema di sicurezza omogeneo e integrato in grado di garantire un adeguato coordinamento della gestione delle emergenze e delle crisi;
  • ≥ garantisce la gestione delle informazioni raccolte presso gli stakeholder nel pieno rispetto delle leggi e adottando le best practice internazionali;
  • ≥ promuove il monitoraggio e la gestione dei rischi di sicurezza progettando soluzioni ottimali in grado di minimizzare l'impatto degli eventi negativi e la probabilità del loro verificarsi;
  • ≥ predispone i più efficaci piani di protezione e meccanismi per la salvaguardia del proprio personale e dei propri beni.

La Politica di Sicurezza viene periodicamente riesaminata al fine di assicurare che gli obiettivi ivi dichiarati siano appropriati e adeguati rispetto ai rischi esistenti.

Cyber Security

La sicurezza informatica è un pilastro importante per Saipem.

Il sistema di gestione della sicurezza delle informazioni (ISMS), certificato nel 2022 per il perimetro "Cyber Security Event Monitoring and Incident Management", prevede una valutazione del rischio biennale al fine di verificare l'efficacia del piano d'azione volto alla riduzione dei rischi e al rafforzamento dell'ambiente.

Il confronto con le precedenti analisi mostra un moderato e costante miglioramento del Livello di Rischio Residuo, che continua a diminuire nel tempo, grazie all'implementazione di misure tecniche e organizzative specifiche per proteggere beni e informazioni.

Un altro elemento che beneficia della certificazione è l'indice di sostenibilità; Saipem infatti partecipa alla composizione di due indici indipendenti, il Dow Jones Sustainability Index e l'ISS ESG index, per esprimere il proprio livello di impegno sulla sostenibilità del business. La disponibilità di una certificazione formale sullo standard ISO/IEC 27001 è uno degli elementi chiave considerati, a testimonianza di un approccio coerente alla sicurezza.

Per far fronte ai requisiti previsti dalla Sicurezza Nazionale Cibernetica (PSNC) e dall'Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN), Saipem garantisce un forte approccio di cyber security delle società critiche o strategiche dal punto di vista nazionale. In particolare una delle iniziative per la resilienza della Cyber Security è stato l'avvio del "Programma di sicurezza delle informazioni e gestione dei dati", composto dai seguenti progetti:

  • ≥ Identity Management & Access Governance: sviluppo di una piattaforma che garantisce controlli periodici su account e profili utente e identifica violazioni e potenziali conseguenze;
  • ≥ Data Governance: sviluppo della Data Governance e delle relative protezioni per garantire una corretta gestione dei dati sia strutturati (contenuti nelle applicazioni aziendali) che non strutturati (storage);
  • ≥ Encrypted Traffic Protection: individuazione e implementazione di una soluzione per proteggere l'accesso a internet degli utenti in qualsiasi condizione di connessione (anche da remoto) e salvaguardare gli asset dei dati aziendali;
  • ≥ Network Segmentation: sviluppo della protezione interna dell'infrastruttura del data center aziendale. L'obiettivo è ridurre progressivamente la superficie di attacco limitando la propagazione di minacce o malware all'interno della rete;
  • ≥ Operational Technology Security: implementazione dei requisiti definiti da Saipem relativamente ai sistemi di controllo industriale;
  • ≥ Privileged Access Management: aumento della copertura, della soluzione di gestione degli accessi privilegiati per il controllo centralizzato delle violazioni/anomalie.

DIGITAL e SERVIZI ICT

Nel corso della prima parte dell'anno è proseguita l'attività di razionalizzazione dei costi e ottimizzazione degli investimenti in ambito Digital e Servizi ICT. Tale approccio direzionale è finalizzato a garantire una roadmap evolutiva bilanciata e sostenibile dal punto di vista economico e finanziario, ma in grado di supportare il business. In questo contesto globale si è massimizzato lo sforzo dell'azienda al fine di garantire lo sviluppo e l'adozione delle soluzioni digitali e il mantenimento di adeguati livelli di servizio in ambito ICT.

A supporto di tali indicazioni direzionali, nel 2023:

  • ≥ sono state confermate le linee guida evolutive del programma digitale vigenti dal 2021, la sua focalizzazione sull'efficientamento dei processi di lavoro;
  • ≥ è stato avviato un ambizioso programma di competitività che ha coinvolto anche l'area digital e ICT, con gli obiettivi, inter alia, di ridisegnare l'agenda e la roadmap digitale al fine di allinearle alla nuova strategia di Saipem e di abilitare la piena integrazione delle esigenze digitali delle funzioni di staff con quelle verticali di business di riferimento;
  • ≥ sono stati confermati obiettivi specifici a livello societario per favorire il processo di trasformazione digitale.

Rispetto alle principali iniziative avviate abbiamo:

  • ≥ confermato e mantenuto una velocità di trasformazione costante per tutte le iniziative che afferiscono in modo integrato ai processi di Engineering, Procurement and Construction (EPC Integration), chiave per il nostro core business;
  • ≥ continuato a sviluppare e industrializzare le componenti tecnologiche a supporto della trasformazione digitale dei nostri asset;
  • ≥ sviluppato e messo in produzione diverse soluzioni digitali a supporto delle funzioni di staff (e.g. HSE, Vendor Management, HR Services, Corporate Procurement, ecc.) e abilitanti il passaggio al nostro nuovo centro direzionale e il nuovo modo di lavorare da remoto.

L'area di sviluppo EPC Integration è dedicata alla centralizzazione e standardizzazione dei dati provenienti da sistemi "verticali" dedicati alle singole funzioni e all'integrazione dei processi di lavoro, nell'ambito dei progetti EPC. EPC integration comprende due iniziative principali complementari.

La prima è la piattaforma di visualizzazione e collaborazione "EPiC" per la quale continua l'attività di supporto all'adozione delle applicazioni già industrializzate con particolare focus sull'implementazione di correzioni e nuove funzionalità richieste dagli stakeholder. Nuove versioni delle applicazioni rivolte alla Supply Chain e AWP (Advanced Work Package) sono in fase di rilascio ai progetti, mentre sono in fase di studio l'integrazione e standardizzazione di una Digital Control Tower e l'integrazione dei processi con partner di joint venture.

La seconda è lo sviluppo della "EPC digital platform" che ha come obiettivo la standardizzazione e integrazione dei processi di ingegneria impiantistica e gestione dei materiali con i processi di supply chain e costruzione.

Questa iniziativa è ancora nella fase di sviluppo e i test dei processi completi sono previsti iniziare nella seconda metà del 2023 per terminare nella prima metà del 2024.

In ambito digitalizzazione dei nostri asset, a inizio 2023 abbiamo avviato un programma di standardizzazione delle infrastrutture ICT e delle architetture Digital, in modo da far convergere le risorse digital e ICT verso uno stesso disegno architetturale e verso una stessa capacità di performance. Questo permetterà a Saipem di poter adottare, per i propri asset, tutte le soluzioni digitali in fase di sviluppo e le nuove, siano esse standard di mercato o sviluppi tarati ad hoc sulle specificità delle operazioni. Consentirà, inoltre, di avere un disegno architetturale comune per tutte le soluzioni in ambito asset, garantendo una maggiore efficienza e un migliore controllo dei costi, sia nella fase di sviluppo che nella fase di adozione e gestione dei livelli di servizio.

Nel corso dei primi 6 mesi del 2023 abbiamo migliorato e continuato a implementare la nostra IoT e Data Platform, tenendo in conto le soluzioni verticali già presenti nel nostro portfolio tecnologico. In parallelo abbiamo avviato il piano di modernizzazione digitale della nostra flotta e la pianificazione delle soluzioni tecnologiche future, in grado di trasformare i processi tipici della gestione degli asset, migliorando il loro sfruttamento attraverso un maggior ricorso a decisioni guidate dai dati e dagli algoritmi implementati (e.g. manutenzione predittiva, remote assistance, dashboard operative).

Il paradigma su cui si basa tale programma di attività è di incrementare i livelli di governance sul dato generato dai nostri asset gestiti, utilizzando le tecniche di advanced analytics a supporto dei processi decisionali e del recupero di efficienza in ambito operation (e.g. fuel management) e sostenibilità (e.g. emissione di gas serra - GHG), su cui intendiamo misurare il nostro piano di transizione verso gli obiettivi di Net-Zero.

La piattaforma digitale consta di una componente cloud preposta alla raccolta centralizzata ed elaborazione di tutti i dati provenienti dai nostri asset, i quali sono dotati di una componente di "Edge Computing" installata a bordo al fine di ottimizzare la capacità computazionale e la trasmissione dei dati in condizioni non ottimali.

Ad oggi tale componente risulta installata a bordo dei seguenti asset: Scarabeo 9, Saipem 7000, Castorone, Saipem 10000, FDS, Pioneer, Sea Lion 7, Perro Negro 9, Perro Negro 7, FDS 2, Saipem 12000, Santorini, Scarabeo 8, Saipem Endeavour, Dehe, Castoro X, Castoro XII. Sono in corso, rispettivamente, un programma di industrializzazione per l'upgrade di alcune sue sub-componenti e il collegamento del modulo di acquisizione dati a sorgenti dato critiche e un processo di identificazione dei dati IOT di valore e delle tecnologie, che ne consentano un arricchimento con informazioni rilevanti e permettano la loro esposizione per utilizzo dal business.

In questo contesto siamo riusciti a ottenere un maggior livello di centralità e controllo dei nostri dati che ci ha dato l'opportunità di avviare un percorso di definizione della nuova Data Governance di Saipem. Tale percorso prevede, in parallelo, uno stream di iniziative in ambito Data Culture.

A giugno 2023 risultano in fase di pilota, a diversi stadi di avanzamento, le soluzioni digitali che indirizzano i seguenti ambiti di applicazione, per la linea di business Asset Based Services:

  • ≥ anomaly detection, come primo step del percorso programmato per l'implementazione della manutenzione predittiva;
  • ≥ Fuel Consumption Monitoring;
  • ≥ Green House Gas Monitoring: CGT engine per il monitoraggio dei gas serra;
  • ≥ Operation Performance dashboarding;
  • ≥ Non conformity reports dashboarding;
  • ≥ Digital operations (job set analysis, activity description checklist, dynamic regional document management system, action tracking register);
  • ≥ 360 Familiarization, per la familiarizzazione del nuovo personale di campo in ambiente virtuale con fotografie 360;
  • ≥ Gaming HSE per migliorare la retention delle best practice HSE a bordo degli impianti;
  • ≥ Virtual reality simulator for vessel;
  • ≥ Pipeline Productivity Tool 2.0 per l'ottimizzazione della gestione di bordo del varo dei tubi da posare;
  • ≥ Personal Protection Equipment Lifecycle Management.

È stato avviato un altro stream per procedere al rafforzamento della gestione della sicurezza a bordo, con il progressivo rilascio del permesso elettronico di lavoro per operare (e-permit to work) su tutta la flotta. Sono state inoltre sperimentate e proposte ulteriori soluzioni di teleassistenza e telemedicina, aumentando la flessibilità per quanto riguarda la presenza offshore.

Altri sviluppi sono stati implementati sui primi asset di perforazione offshore per monitorare meglio le attività quotidiane e facilitare il sistema di gestione dei documenti, e sono state inoltre adottate nuove soluzioni per la gestione dell'integrità strutturale delle navi e l'ottimizzazione degli interventi di manutenzione.

Sono in fase di scouting le tecnologie e i casi d'uso di valore per l'utilizzo dell'additive manufacturing nei processi di approvvigionamento di spare part.

È stata avviata un'attività di valutazione di tecnologie in ambito HSE per il miglioramento della sicurezza a bordo, come ad esempio gli Smart DPI/PPE.

In ambito Corporate abbiamo avviato e, in diversi casi, portato a compimento, e in fase di adozione diverse iniziative digitali, tra cui ricordiamo:

  • ≥ in corso un'attività di analisi finalizzata al consolidamento dei processi su un più ristretto numero di piattaforme software, con l'obiettivo di ridurre il portafoglio applicativo dell'azienda;
  • ≥ in finalizzazione un programma di attività finalizzato al miglioramento del Modello di Controllo dei costi sia nativi, sia non nativi a progetto, per migliorare sia la qualità e affidabilità dei flussi dati gestiti sia le modalità di reporting verso le funzioni aziendali interessate;
  • ≥ in ambito Project Control sono in fase di finalizzazione le integrazioni con i dati aziendali di progetto che consentiranno di avere dashboard in tempo reale per monitoraggio del cash flow;
  • ≥ conclusa la costruzione di un portale per la digitalizzazione dei libri contabili;
  • ≥ avviata la realizzazione di piattaforme dedicate a funzioni di staff (e.g. Sostenibilità, HSE, Vendor Feedback, Insurance, ecc.);
  • ≥ estese le funzionalità dello strumento cloud, già adottato, per la ricerca NLP in ambito documentale con l'integrazione degli ambienti Sharepoint e Opentext D2;
  • ≥ adottati strumenti di gestione dello smart working 2.0 e collaboration;
  • ≥ completata la digitalizzazione del nuovo palazzo uffici di Santa Giulia ed è in corso la raccolta di tutti i dati utili all'ottimizzazione di utilizzo sotto il profilo sia delle emissioni sia di occupancy;
  • ≥ avviato un progetto di introduzione di una nuova e più evoluta piattaforma di gestione del personale che consentirà l'accentramento di processi, al momento frastagliati su una serie di altri applicativi che verranno conseguentemente dismessi;
  • ≥ dematerializzazione di selezionati flussi autorizzativi interni;
  • ≥ adottato un portale dedicato alle tematiche digitali e nuovo canale di comunicazione di tipo chatbot (Saipup);
  • ≥ lanciato uno strumento di supporto ai sistemi di controllo di tipo finanziario (e.g. 231);
  • ≥ finalizzata la soluzione di travel self booking per la digitalizzazione del processo di prenotazione viaggi;

≥ in corso di evoluzione le attività di enterprise architecture a supporto delle integrazioni tra diverse tecnologie, soluzioni e dati.

Risultano in corso le attività di sviluppo, test e adozione di diverse iniziative in molteplici ambiti, ad esempio:

  • ≥ People Engagement (e.g. nuovo portale intranet, nuova piattaforma per la gestione delle risorse umane, ecc.);
  • ≥ piattaforma di soluzioni a supporto del nuovo headquarter e nuovo modo di lavorare (e.g. gestione ottimizzata consumi energetici, prenotazione on-line della postazione di lavoro e delle sale meeting, hoteling, ecc.);
  • ≥ digitalizzazione flussi informativi in ambito Finance e archivi documentali;
  • ≥ digitalizzazione ed efficientamento dei processi di acquisto di materiali a basso valore.

Risulta opportuno sottolineare che, nel complesso contesto di mercato, è stato possibile garantire la continuità delle iniziative di trasformazione digitale e di conoscere e apprezzare i nuovi modi di lavorare da remoto.

Prosegue il percorso di evoluzione e trasformazione tecnologica orientata alla razionalizzazione e ammodernamento dei propri asset informativi (es., applicativi, piattaforme, architetture e infrastrutture dati); tale iniziativa si conferma un abilitatore chiave del programma che pone al centro la valorizzazione del dato.

In particolare sono stati portati in produzione i nuovi ambienti di gestioni container sia in cloud che a bordo dei mezzi navali (Kubernetes) ed è stata consolidata l'adozione della metodologia low-code. Si è proceduto a focalizzarsi sulle tematiche di Machine Learning e DevOps. Si sono intrapresi i primi test per un utilizzo enterprise delle nuove tecnologie di chatbot integrati con intelligenza artificiale (ChatGPT).

Sono stati portati a termine gli studi a fondamento dell'attività di catalogazione delle sorgenti dati, del loro governo e del supporto al consumo autonomo (self-service) dei dati a scopo analisi.

In area infrastrutturale sono state avviate nuove iniziative nell'ambito degli strumenti di gestione e ottimizzazione delle infrastrutture centralizzate, con il quale sono state indirizzate numerose aree di analisi tecnica per la corretta analisi, configurazione e gestione dei sistemi informatici.

Le attività di governance e i processi di compliance e di sicurezza sono stati svolti positivamente secondo calendario.

GESTIONE DEI RISCHI D'IMPRESA

Saipem si impegna a promuovere e mantenere un adeguato sistema di controllo interno e gestione dei rischi, costituito dall'insieme degli strumenti, strutture organizzative e procedure aziendali volte a consentire la salvaguardia del patrimonio aziendale, l'efficienza e l'efficacia dei processi aziendali, l'affidabilità dell'informativa finanziaria, il rispetto di leggi e regolamenti, nonché dello statuto e delle procedure aziendali. A tal proposito, Saipem ha adottato e sviluppato nel corso del tempo un modello di Risk Management che costituisce parte integrante del sistema di controllo interno e gestione dei rischi. Tale modello ha l'obiettivo di conseguire una visione organica e complessiva dei principali rischi di impresa che possono impattare sugli obiettivi strategici e gestionali dell'azienda, una maggiore coerenza delle metodologie e degli strumenti a supporto e un rafforzamento della condivisione e della consapevolezza, a tutti i livelli, che un'adeguata identificazione, valutazione e gestione dei rischi può incidere positivamente sul raggiungimento degli obiettivi e sul valore dell'azienda.

La struttura del sistema di controllo interno di Saipem è parte integrante del modello organizzativo e gestionale dell'azienda e coinvolge, con diversi ruoli, gli organi amministrativi, gli organismi di vigilanza, gli organi di controllo, il management e tutto il personale, ispirandosi ai principi contenuti nel Codice Etico e nel Codice di Autodisciplina, tenendo conto della normativa applicabile, del framework di riferimento "CoSO Report" e delle best practice nazionali e internazionali.

Informazioni di maggior dettaglio sul sistema di controllo interno e gestione dei rischi, anche con riferimento alla sua architettura, strumenti e funzionamento, nonché sui ruoli, responsabilità e attività dei suoi principali attori, sono contenute nella "Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari di Saipem al 31 dicembre 2022", cui si rinvia.

Il modello di Risk Management Integrato di Saipem prevede l'identificazione, valutazione e analisi dei rischi su base semestrale e la loro integrazione con i rischi a progetto individuati, aggiornati su base trimestrale e gestiti dalle strutture di riferimento, ai fini della rappresentazione di insieme dell'esposizione societaria e delle criticità rilevate, contribuendo all'analisi del profilo di rischio aziendale.

La valutazione dei rischi è eseguita dal management di Saipem attraverso sessioni di Risk Assessment, ovvero riunioni e workshop coordinati dalla funzione di Integrated Risk Management. In particolare, la valutazione dei rischi viene effettuata per il Gruppo, le aree di business e di staff e le società controllate strategicamente rilevanti, che vengono identificate sulla base di parametri economico-finanziari e qualitativi, valutando nel dettaglio gli eventi di rischio che potrebbero impattare sugli obiettivi strategici e gestionali di Saipem, tenendo in considerazione sia i cambiamenti del modello di business, dell'organizzazione e del corpo procedurale aziendale, sia l'andamento dell'ambiente esterno (in particolare, aspetti politici, economici, sociali, tecnologici e legali), sia dell'industria di riferimento e dei competitor. Inoltre, Saipem ha sviluppato un processo di monitoraggio dei principali rischi del Gruppo su base trimestrale che si avvale di appositi indicatori di monitoraggio che misurano l'evoluzione del rischio e le relative attività di mitigazione.

Saipem è esposta a fattori di rischio di natura strategica, operativa ed esterna che possono essere associati sia alle attività di business sia al settore di attività in cui essa opera. Il verificarsi di tali eventi potrebbe avere effetti negativi sulle attività operative e commerciali e sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale del Gruppo. Inoltre, partendo dall'analisi di materialità effettuata dalla funzione Sostenibilità (maggiori informazioni su tale strumento sono presenti nella "Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2022" nella specifica sezione "Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario"), specifico focus viene posto alle tematiche ESG (Environment Social Governance), la cui valutazione in termini di rischio risulta pertanto integrata nelle valutazioni complessive.

In particolare, per i rischi associati al clima viene poi effettuata una valutazione quantitativa della magnitudine (in termini finanziari) nell'orizzonte di piano, in accordo alle raccomandazioni della Task Force on Climate Related Financial Disclosure (TCFD).

I rischi correlati ai cambiamenti climatici, a cui le attività di Saipem sono intrinsecamente esposte, sono classificabili nelle seguenti categorie:

  • ≥ rischi fisici, ovvero rischi conseguenti a fenomeni climatici riscontrabili fisicamente (ad esempio allagamento di stabilimenti, siti produttivi e cantieri, danni subìti a causa di eventi climatici estremi, peggioramento delle condizioni meteomarine nelle aree di operazione offshore);
  • ≥ rischi di transizione, ovvero rischi derivanti dalla fase di passaggio che punta a ridurre le emissioni e quindi a mitigare gli effetti derivanti dai cambiamenti climatici. Tali rischi sono classificati in: (i) rischi tecnologici, in termini di non sufficiente efficacia nell'implementazione delle più efficienti tecnologie applicabili con impatti sui costi operativi nell'esecuzione di progetti e sulla potenziale acquisizione di progetti collegati all'utilizzo di nuove tecnologie; (ii) rischi normativi, correlati all'emanazione di leggi e regolamenti a cui doversi prontamente adeguare e che possono comportare l'incremento dei costi operativi; (iii) rischi reputazionali, in termini di mancato accesso al credito legato a iniziative sostenibili.

Per quanto concerne la situazione inerente al conflitto Russia-Ucraina, che comporta incertezze e tensioni a livello globale derivanti anche dall' imposizione di sanzioni di vario ordine nei confronti della Federazione Russa e di

soggetti russi, la Società segnala di aver terminato nel corso del primo semestre 2022 due progetti in Russia. Per altri due progetti, dei quali sono assegnatarie società in joint venture che non rientrano nel perimetro di consolidamento, sono in corso negoziazioni con il cliente per la formalizzazione della chiusura delle relative attività nel pieno rispetto della normativa comunitaria. Qualora Saipem e il cliente non raggiungessero un accordo circa la risoluzione consensuale, Saipem non proseguirà in ogni caso le attività originariamente previste dai relativi contratti.

Con riferimento, inoltre, agli ambiti dell'attività operativa del Gruppo investiti dagli effetti del conflitto, la catena di approvvigionamento del Gruppo non comprende fornitori diretti strategici e/o critici nel territorio ucraino né si segnalano attività o personale del Gruppo nei territori ucraini interessati dallo scontro.

Si segnala infine che il Piano Strategico non prevede acquisizioni di nuove commesse in Russia e si ritiene, infine, che l'attuale contesto geopolitico possa altresì richiedere lo sviluppo di nuove infrastrutture energetiche per la diversificazione dell'approvvigionamento energetico in molti Paesi.

Nell'attuale contesto macroeconomico, influenzato da una combinazione di effetti legati al conflitto Russia-Ucraina, inflazione e aumento dei tassi d'interesse, Saipem segnala che i ricavi e conseguentemente i margini che la Società realizza, sia per contratti lump-sum sia per servizi di perforazione, potrebbero variare rispetto agli importi stimati per effetto di: (i) variazioni del costo delle materie prime (ad esempio, acciaio, rame, carburanti, ecc.) e dei servizi (costo del lavoro, logistica, ecc.); (ii) aggravamento imprevisto delle condizioni geopolitiche (incluse situazioni di guerra o disordini civili); (iii) ritardi nel processo di negoziazione dei nuovi contratti ed eventuale cancellazione di iniziative commerciali relative a progetti futuri, nonché cancellazione e sospensione di progetti in corso di svolgimento; (iv) ritardi e difficoltà nell'ottenere il riconoscimento dei compensi contrattuali previsti a indennizzo della società per la cancellazione o sospensione di tali contratti; (v) pressione da parte dei clienti per rinegoziare le condizioni in essere; (vi) ritardi e difficoltà nel rinnovare, anticipatamente rispetto alla scadenza e a condizioni economicamente vantaggiose, i contratti di noleggio in essere relativi alla flotta di perforazione in mare. L'eventuale peggioramento rispetto a quanto stimato del quadro economico complessivo potrebbe portare il Gruppo a effettuare svalutazioni di valore delle attività oggetto di impairment test, con effetti negativi rilevanti sulla sua situazione economica, finanziaria e patrimoniale.

Con riferimento alle variazioni di costo delle materie prime e dei servizi e all'inflazione crescente, Saipem sta dotandosi di tool specifici, per monitorare e possibilmente prevenire gli impatti sulla Supply Chain riconducibili alla disponibilità e volatilità dei prezzi delle commodity e includere formule ragionate di adeguamento dei prezzi in fase di preventivazione dei progetti.

Di seguito sono riportati i principali fattori di rischio identificati, analizzati, valutati e gestiti dal management di Saipem. Nell'ambito della predisposizione del bilancio consolidato tali rischi sono stati valutati e, ove ritenuto necessario, si è proceduto ad accantonare in un apposito fondo l'eventuale passività. Si rinvia alle "Note illustrative al bilancio consolidato" per l'informativa relativa alle passività per rischi e alla sezione "Garanzie, impegni e rischi - Contenziosi" delle "Note illustrative al bilancio consolidato" per i procedimenti più significativi.

Elenco rischi

    1. Rischi finanziari
    1. Rischi Paese
    1. Rischio biologico/pandemico
    1. Rischi connessi alla supply chain
    1. Rischi cyber
    1. Rischi strategici e rischi connessi all'acquisizione dei progetti
    1. Rischi di esecuzione dei progetti
    1. Rischi IT
    1. Rischi associati ai contenziosi (legali, amministrativi, fiscali, giuslavoristici)
    1. Rischi connessi alla gestione degli asset
    1. Rischi connessi alle risorse umane
    1. Rischi HSE
    1. Rischi relativi alla gestione dei contratti con i clienti
    1. Rischi di compliance

1. Rischi finanziari

Descrizione e impatti

Il rischio liquidità è fortemente attenzionato perché il business in cui il Gruppo opera può essere esposto a flussi di cassa in entrata potenzialmente non coerenti temporalmente rispetto ai flussi in uscita, in particolare nel mercato EPC (Engineering, Procurement, Construction) Lump-Sum Turnkey (LSTK) caratterizzato da contratti di importo forfettario "chiavi in mano". La struttura contrattuale negoziata con il committente può infatti richiedere un significativo impegno di risorse finanziarie sia nelle fasi iniziali della commessa (ad esempio per il piazzamento degli ordini ai fornitori) sia in seguito, per sostenere il raggiungimento delle milestone previste contrattualmente in

corrispondenza delle quali è possibile registrare un avanzamento economico ed emettere fattura nei confronti del committente.

Inoltre, la volatilità delle condizioni di mercato e l'instabilità dello scenario macroeconomico-geopolitico potrebbero determinare un deterioramento della posizione finanziaria dei clienti e dei partner coinvolti nell'esecuzione dei progetti esecutivi. Saipem è quindi esposta al rischio di credito derivante dalla possibilità di inadempimento di una controparte commerciale, ossia al rischio di ritardati e/o mancati incassi per i servizi resi sulla base delle disposizioni contrattuali e di dover sopperire parzialmente o totalmente alle obbligazioni finanziarie dei partner.

Tali dinamiche potrebbero avere effetti negativi anche significativi sui flussi di cassa del Gruppo, causare il deterioramento del capitale circolante netto e della situazione economico-finanziaria, nonché determinare un peggioramento della reputazione nell'industria di riferimento e nei mercati finanziari.

Il Gruppo, in aggiunta, è esposto ad altri rischi di natura finanziaria: (i) le fluttuazioni dei tassi di interesse, che potrebbero determinare maggiori costi associati ai finanziamenti futuri e potrebbero influire sul risultato d'esercizio e/o sulla posizione finanziaria netta del Gruppo; (ii) i rischi legati alla disponibilità delle garanzie bancarie necessarie alla presentazione delle offerte e all'esecuzione dei progetti, che potrebbero interessare sia Saipem sia i partner con cui Saipem partecipa alla realizzazione dei progetti.

Mitigazione

La gestione, il controllo e il reporting dei rischi finanziari è basato su una Financial Risk Policy emanata centralmente con l'obiettivo di uniformare e coordinare le politiche del Gruppo. In particolare, il controllo dei rischi finanziari viene effettuato tramite il calcolo periodico di una serie di Key Risk Indicators (KRI) sottoposti a specifiche soglie di attenzione e periodicamente aggiornati coerentemente con le evoluzioni del business di Saipem. L'attività di controllo definita dalla Financial Risk Policy include inoltre le procedure di escalation da seguire nel caso di superamento delle soglie di rischio definite dai KRI.

La Società, sin dalla fase negoziale, discute con i clienti condizioni che la tutelino dal punto di vista dell'esposizione finanziaria (ad esempio, anticipi contrattuali, negoziazione performance bonds) e monitora i propri contratti (per esempio attraverso procedure stringenti per l'ottenimento delle attestazioni necessarie a procedere con la fatturazione, ovvero attraverso una costante verifica e segnalazione al cliente di tutte le variazioni contrattuali o esecutive del progetto) al fine di mantenere flussi di cassa positivi o neutri durante l'esecuzione del progetto; inoltre, la fluttuazione del capitale circolante netto è monitorata costantemente dal Gruppo con un continuo coinvolgimento da parte del top management.

Il management della Società è inoltre costantemente impegnato nel monitorare le evoluzioni dei mercati finanziari e nel rafforzare e incrementare le relazioni di partnership con istituzioni del settore finanziario e assicurativo, anche locali, per mitigare i rischi e ampliare le fonti di garanzie.

I principali rischi finanziari identificati, monitorati e attivamente gestiti da Saipem sono ulteriormente dettagliati nelle sezioni seguenti.

(i) Rischio di mercato

Il rischio di mercato consiste nella possibilità che variazioni dei tassi di cambio, dei tassi di interesse o dei prezzi delle commodity, possano influire negativamente sul valore delle attività, delle passività o dei flussi di cassa attesi. La gestione del rischio di mercato è disciplinata dalla sopra citata Financial Risk Policy e da procedure operative che fanno riferimento a un modello centralizzato di gestione delle attività finanziarie.

Rischio di mercato - Tasso di cambio

L'esposizione ai tassi di cambio deriva dall'operatività del Gruppo Saipem in aree diverse dall'area euro, ossia dalla circostanza che i ricavi e/o costi di una parte rilevante dei progetti siano denominati e regolati in valute diverse dall'euro, determinando potenzialmente i seguenti impatti:

  • ≥ sul risultato economico delle società del Gruppo per effetto del differente controvalore di costi e ricavi, denominati in valuta diversa da quella funzionale delle società, al momento della loro rilevazione rispetto al momento in cui sono state definite le condizioni di prezzo e per effetto della conversione e successiva rivalutazione di crediti/debiti commerciali o finanziari denominati in valuta;
  • ≥ sul bilancio consolidato (risultato economico e patrimonio netto) per effetto della conversione del reddito di esercizio e di attività e passività di società che redigono il bilancio in valuta diversa dall'euro.

L'obiettivo di risk management del Gruppo Saipem è la minimizzazione degli impatti derivanti dalle fluttuazioni dei tassi di cambio sul risultato d'esercizio.

Sono oggetto di monitoraggio gli impatti derivanti dalle fluttuazioni dei tassi di cambio originati dal consolidamento dei risultati economici delle società che redigono il bilancio in una divisa diversa da quella funzionale del Gruppo. Il rischio cambio invece originato dalla conversione di attività e passività di società che redigono il bilancio in una divisa diversa da quella funzionale del Gruppo è oggetto di parziale gestione, a livello consolidato, mediante la designazione in net investment hedge di partite monetarie operative a lungo termine.

Saipem adotta una strategia volta a minimizzare l'esposizione al rischio cambio delle società del Gruppo attraverso l'utilizzo di contratti derivati. Le operazioni di copertura possono essere stipulate anche rispetto ai sottostanti che abbiano una manifestazione contrattuale futura, ma che siano comunque altamente probabili (cd. highly probable forecast transactions). A questo scopo vengono impiegate diverse tipologie di contratti derivati (in

particolare outright e swap). Per quanto attiene alla valorizzazione a fair value degli strumenti derivati su tassi di cambio, essa viene calcolata sulla base di algoritmi di valutazione standard di mercato e su quotazioni/contribuzioni di mercato fornite da primari info-provider. La pianificazione, il coordinamento e la gestione di questa attività a livello di Gruppo Saipem è assicurata dalla funzione Finanza che monitora la corretta corrispondenza tra strumenti derivati e flussi sottostanti e l'adeguata rappresentazione contabile in ottemperanza ai principi contabili internazionali IFRS.

Le attività di misurazione e controllo del rischio cambio vengono svolte attraverso il calcolo di una serie di KRI oggetto di monitoraggio periodico. In particolare, i KRI sul rischio cambio sono definiti come le soglie minime di copertura dei flussi contrattuali in valuta futuri e le soglie massime delle relative possibili perdite potenziali misurate con modelli di Value at Risk (VaR).

Con riferimento alle valute diverse dall'euro che potenzialmente generano impatti in termini di esposizione al rischio di cambio si è provveduto a elaborare un'analisi di sensitività per determinare l'effetto sul conto economico e sul patrimonio netto che deriverebbe da un'ipotetica variazione positiva e negativa del 10% nei tassi di cambio delle citate valute estere rispetto all'euro.

L'analisi di sensitività è stata effettuata in relazione alle seguenti attività e passività finanziarie espresse in divisa diversa dall'euro:

≥ strumenti derivati su tassi di cambio;

  • ≥ crediti commerciali e altri crediti;
  • ≥ crediti finanziari;
  • ≥ debiti commerciali e altri debiti;
  • ≥ disponibilità liquide ed equivalenti;
  • ≥ passività finanziarie a breve e lungo termine;
  • ≥ passività per leasing.

Si precisa che per gli strumenti derivati su tassi di cambio l'analisi di sensitività sul relativo fair value viene effettuata confrontando il controvalore a termine fissato nei contratti con il controvalore determinato ai tassi di cambio a pronti, variati in più o in meno del 10% e aggiustati utilizzando le curve di tasso di interesse coerenti con le scadenze dei contratti sulla base delle quotazioni alla chiusura dell'esercizio.

Si rileva che l'analisi non ha riguardato l'effetto delle variazioni del cambio sulla valutazione delle attività contrattuali da valutazione commesse a lungo termine, in quanto le stesse non rappresentano un'attività finanziaria secondo lo IAS 32.

Alla luce di quanto precede, sebbene Saipem adotti una strategia volta a minimizzare l'esposizione al rischio di cambio attraverso l'impiego di diverse tipologie di contratti derivati (outright e swap), non può escludersi che le oscillazioni dei tassi di cambio possano influenzare in maniera significativa i risultati del Gruppo e la comparabilità dei risultati dei singoli esercizi.

Un deprezzamento dell'euro rispetto alle altre valute comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di 59 milioni di euro (-1 milione di euro al 31 dicembre 2022) e un effetto complessivo sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di -176 milioni di euro (-234 milioni di euro al 31 dicembre 2022).

Un apprezzamento dell'euro rispetto alle altre valute comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di -57 milioni di euro (3 milioni di euro al 31 dicembre 2022) e un effetto sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di 178 milioni di euro (236 milioni di euro al 31 dicembre 2022).

L'incremento (riduzione) rispetto all'esercizio precedente deriva essenzialmente dalla variazione delle attività e passività finanziarie soggette a esposizione.

Rischio di mercato - Tasso di interesse

Le oscillazioni dei tassi di interesse influiscono sul valore di mercato delle attività e delle passività finanziarie dell'impresa e sul livello degli oneri finanziari netti. L'obiettivo di risk management è la minimizzazione del rischio di tasso di interesse nel perseguimento degli obiettivi di struttura finanziaria definiti nella Financial Risk Policy.

La funzione Finanza del Gruppo Saipem valuta, in occasione della stipula di finanziamenti a tassi variabili, la rispondenza con gli obiettivi stabiliti e, ove ritenuto opportuno, interviene gestendo il rischio di oscillazione tassi di interesse mediante operazioni di Interest Rate Swap (IRS). La funzione Finanza del Gruppo Saipem, inoltre, se ritenuto opportuno e a fronte di adeguate valutazioni interne, interviene tramite la negoziazione di contratti derivati per fissare il differenziale dei tassi di interesse e stabilizzare gli impatti del costo delle coperture valutarie poste in essere dal Gruppo.

La pianificazione, il coordinamento e la gestione di questa attività a livello di Gruppo Saipem è assicurata dalla funzione Finanza che monitora la corretta corrispondenza tra strumenti derivati e flussi sottostanti e l'adeguata rappresentazione contabile in ottemperanza ai principi contabili internazionali IAS/IFRS. Sebbene Saipem adotti una strategia volta a minimizzare l'esposizione al rischio di tasso di interesse attraverso il perseguimento di obiettivi di struttura finanziaria definiti, non può escludersi che le oscillazioni dei tassi di interesse possano influenzare in maniera significativa i risultati del Gruppo e la comparabilità dei risultati dei singoli esercizi.

Per quanto attiene alla valorizzazione a fair value degli strumenti derivati su tassi di interesse, essa viene calcolata dalla funzione Finanza sulla base di algoritmi di valutazione standard di mercato e su quotazioni/contribuzioni di mercato fornite da primari info provider.

Le attività di misurazione e controllo del rischio tasso di interesse vengono svolte dal Gruppo Saipem attraverso il calcolo e monitoraggio di un KRI volto a misurare l'incidenza dell'indebitamento a tasso fisso, considerando anche gli eventuali strumenti derivati connessi, sull'indebitamento totale.

Con riferimento al rischio di tasso di interesse è stata elaborata un'analisi di sensitività per determinare l'effetto sul conto economico e sul patrimonio netto che deriverebbe da un movimento positivo e negativo di 100 punti base sui livelli dei tassi di interesse.

L'analisi è stata effettuata in relazione a tutte le attività e passività finanziarie esposte alle oscillazioni del tasso di interesse e ha interessato in particolare le seguenti poste:

≥ strumenti derivati su tassi di interesse;

≥ disponibilità liquide ed equivalenti;

≥ passività finanziarie a breve e lungo termine.

Si precisa che per gli strumenti derivati su tassi di interesse l'analisi di sensitività sul fair value viene effettuata scontando i flussi di cassa contrattualmente attesi con le curve di tasso di interesse rilevate sulla base delle quotazioni alla chiusura dell'esercizio, variate in più o in meno di 100 punti base. Con riferimento alle disponibilità liquide ed equivalenti e alle passività finanziarie a tasso variabile si è fatto riferimento rispettivamente allo stock alla data di chiusura dell'esercizio e all'evoluzione dell'esposizione attesa nei successivi 12 mesi; su tale base è stato applicato un movimento dei tassi d'interesse in più e in meno di 100 punti base.

Una variazione positiva dei tassi di interesse comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di -4 milioni di euro (3 milioni di euro al 31 dicembre 2022) e un effetto complessivo sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di -4 milioni di euro (3 milioni di euro al 31 dicembre 2022). Una variazione negativa dei tassi di interesse comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di 4 milioni di euro (-3 milioni di euro al 31 dicembre 2022) e un effetto complessivo sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di 4 milioni di euro (-3 milioni di euro al 31 dicembre 2022).

L'incremento (riduzione) rispetto all'esercizio precedente deriva essenzialmente dalla variazione delle attività e passività finanziarie esposte alle fluttuazioni del tasso di interesse.

Rischio di mercato - Commodity

I risultati economici di Saipem possono essere influenzati dalla variazione dei prezzi dei prodotti petroliferi (olio combustibile, lubrificanti, gasolio per natanti, ecc.) e delle materie prime (rame, acciaio, ecc.) nella misura in cui esse rappresentano un elemento di costo associato rispettivamente alla gestione di mezzi navali/basi/cantieri o alla realizzazione di progetti/investimenti.

Al fine di mitigare il rischio commodity, oltre a proporre soluzioni in ambito commerciale, Saipem utilizza anche strumenti derivati (in particolare swap, bullet swap) negoziati nei mercati finanziari organizzati ICE, NYMEX e LME, nella misura in cui il mercato di riferimento per l'approvvigionamento fisico risulti ben correlato a quello finanziario ed efficiente in termini di prezzo.

Per quanto attiene alla gestione del rischio prezzo commodity, gli strumenti finanziari derivati su commodity negoziati da Saipem hanno finalità di copertura a fronte di sottostanti impegni contrattuali. Le operazioni di copertura possono essere stipulate anche rispetto a sottostanti che abbiano una manifestazione contrattuale futura, ma che siano comunque altamente probabili (cd. highly probable forecast transactions). Nonostante le attività di copertura adottate dalla Società per il controllo e la gestione del rischio commodity, Saipem non può garantire che tali attività siano efficienti, ovvero adeguate, o che in futuro sarà in grado di fare ancora ricorso a tali strumenti di copertura.

Per quanto attiene alla valorizzazione a fair value degli strumenti derivati su commodity, essa viene calcolata dalla funzione Finanza sulla base di algoritmi di valutazione standard di mercato e su quotazioni/contribuzioni di mercato fornite da primari info provider.

Le attività di misurazione e controllo del rischio prezzo commodity vengono svolte dal Gruppo Saipem attraverso il calcolo di un KRI volto a quantificare la massima perdita potenziale misurata con modello Value at Risk (VaR).

Con riferimento agli strumenti finanziari di copertura relativi al rischio commodity, un'ipotetica variazione positiva del 10% nei prezzi sottostanti non comporterebbe alcun effetto ante imposte sul risultato, mentre comporterebbe un effetto sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto d'imposta, di 4 milioni di euro. Un'ipotetica variazione negativa del 10% nei prezzi sottostanti non comporterebbe un effetto ante imposte sul risultato, mentre comporterebbe un effetto sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto d'imposta di -4 milioni di euro.

(ii) Rischio credito

Il rischio credito rappresenta l'esposizione di Saipem a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalle controparti commerciali. Per quanto attiene al rischio di controparte in contratti di natura commerciale, la gestione del credito è affidata alla responsabilità delle Linee di Business e alle funzioni specialistiche corporate di Finanza e Amministrazione dedicate, sulla base di procedure formalizzate di valutazione e di affidamento dei partner commerciali. Per quanto attiene al rischio di controparte finanziaria derivante dall'impiego della liquidità, dalle posizioni in contratti derivati e da altre transazioni con controparti finanziarie, le società del Gruppo adottano le disposizioni definite nella Financial Risk Policy. Nonostante le misure attuate dalla Società volte a evitare concentrazioni di rischio e/o attività e l'identificazione di parametri e condizioni entro i quali consentire l'operatività in strumenti derivati non si può escludere che una parte dei clienti del Gruppo possa ritardare, ovvero non onorare i pagamenti alle condizioni e nei termini pattuiti. L'eventuale ritardato o mancato pagamento dei corrispettivi da parte dei principali clienti potrebbe comportare difficoltà nell'esecuzione e/o nel completamento delle commesse, ovvero la necessità di recuperare i costi e le spese sostenute attraverso azioni legali.

La valutazione della recuperabilità delle attività finanziarie con controparti di natura sia commerciale che finanziaria è effettuata sulla base del cosiddetto "expected credit loss model" illustrato al paragrafo "Svalutazioni di attività finanziarie".

Le attività di misurazione e controllo del rischio credito verso controparti commerciali vengono svolte dal Gruppo Saipem attraverso il periodico calcolo di indicatori volti a misurare l'articolazione per classi di Probabilità di Default ("PD") delle esposizioni su crediti commerciali, backlog e garanzie concesse. L'effetto di tali attività è esposto nelle successive note 8 "Crediti commerciali e altri crediti" e 10 "Attività contrattuali". Il rischio credito verso controparti finanziarie viene invece monitorato e controllato attraverso il periodico calcolo di KRI volti a misurare l'esposizione, la durata massima di impiego e l'articolazione degli attivi finanziari per classe di rating.

(iii) Rischio liquidità

Il rischio liquidità rappresenta il rischio che, a causa dell'incapacità di reperire nuovi fondi ("funding liquidity risk") o di liquidare attività sul mercato ("asset liquidity risk"), l'impresa non riesca a far fronte ai propri impegni di pagamento, determinando un impatto sul risultato economico nel caso in cui l'impresa sia costretta a sostenere costi addizionali per fronteggiare i propri impegni o, come estrema conseguenza, una situazione di insolvibilità che ponga a rischio la continuità aziendale. L'obiettivo di risk management del Gruppo è quello di implementare una struttura finanziaria che, in coerenza con gli obiettivi di business e con i limiti definiti nella Financial Risk Policy, garantisca un livello di liquidità di affidamenti e di linee di credito committed adeguato per l'intero Gruppo.

L'obiettivo di risk management è orientato a garantire risorse finanziarie sufficienti a coprire gli impegni a breve e le obbligazioni in scadenza, anche mediante operazioni di rifinanziamento o raccolta anticipata, nonché ad assicurare la disponibilità di un adeguato livello di flessibilità finanziaria per i programmi di sviluppo di Saipem, perseguendo il mantenimento di un equilibrio in termini di durata e di composizione del debito e un'adeguata struttura degli affidamenti bancari.

Le attività di misurazione e controllo del rischio liquidità vengono svolte mediante un continuo monitoraggio dei flussi di cassa previsionali, del profilo di scadenza delle passività finanziarie e dei parametri caratterizzanti i principali contratti di finanziamento bancario (cd. Financial Covenant), e attraverso il periodico calcolo di KRI. Tali indicatori misurano il livello di cassa disponibile prevista nel breve termine, il livello di concentrazione delle scadenze delle passività finanziarie e dei derivati e i rapporti tra le fonti e gli impieghi finanziari previsti nel breve e medio termine.

Per il controllo e l'utilizzo efficiente della propria liquidità, il Gruppo Saipem si avvale tra l'altro di un sistema accentrato di cash pooling e di strumenti di reporting automatizzati.

In data 10 febbraio 2023 Saipem ha sottoscritto due nuove linee di credito per un ammontare complessivo pari a 860 milioni di euro. La prima linea è un Term Loan Senior Unsecured di circa 390 milioni di euro concesso da un pool di banche nazionali e internazionali e garantito per il 70% da SACE nell'ambito dello strumento "Garanzia SupportItalia" ("SACE SupportItalia Facility"). La seconda linea di credito è una Revolving Credit Facility di circa 470 milioni di euro sottoscritta congiuntamente al Term Loan Senior Unsecured ("Nuova RCF"). In data 20 giugno 2023 tali finanziamenti sono entrati in vigore a seguito dell'emissione di un apposito decreto da parte del Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) e alla successiva bollinatura da parte della Corte dei Conti. In particolare, nella medesima data, la SACE SupportItalia Facility è stata erogata per l'intero ammontare; inoltre è divenuta pienamente efficace, e quindi utilizzabile, anche la Nuova RCF. Tali nuove linee di credito contribuiscono a rafforzare ulteriormente la struttura finanziaria e la liquidità del Gruppo.

In alcuni contratti di finanziamento del Gruppo, ivi incluse le nuove linee sottoscritte a febbraio 2023, sono presenti covenant finanziari che determinano, qualora non venissero rispettati, un diritto da parte di rispettivi istituti finanziari di richiedere il rimborso anticipato dei finanziamenti, ove non sanati attraverso la concessione di un waiver.

In particolare, tali covenant finanziari, testati su base annuale o in taluni casi semi-annuale, prevedono che il rapporto tra l'indebitamento finanziario netto consolidato di Gruppo (calcolato includendo o, ove previsto, escludendo la liquidità vincolata) e l'EBITDA consolidato di Gruppo non debba superare il valore di 3,5 volte.

Il mancato rispetto dei covenant finanziari comporterebbe il diritto da parte degli istituti finanziatori di chiedere il rimborso anticipato dei propri crediti. Tale circostanza costituirebbe altresì un evento di default anche ai sensi dei prestiti obbligazionari in essere (pari a 2 miliardi di euro alla data del 30 giugno 2023) con conseguente facoltà degli obbligazionisti di richiederne il rimborso anticipato, in conseguenza dell'eventuale attivazione della clausola di cross-default presente nella documentazione relativa ai medesimi prestiti obbligazionari.

Al 30 giugno 2023 il Gruppo ha strutturato le proprie fonti di finanziamento principalmente su scadenze di mediolungo termine con una durata media pari a 2,3 anni; la quota di debito a medio-lungo termine in scadenza nei successivi 12 mesi è pari a 689 milioni di euro, di cui 641 milioni di euro nel corso del primo semestre e la restante quota nel corso del secondo semestre.

Le scadenze relative ai quattro prestiti obbligazionari dell'ammontare di 500 milioni di euro ciascuno in essere al 30 giugno 2023 sono previste a settembre 2023 e negli esercizi 2025, 2026 e 2028.

In considerazione di quanto sopra descritto, del piano delle scadenze del debito di medio-lungo termine, dell'ammontare di cassa disponibile al 30 giugno 2023 pari a 1.811 milioni di euro e della disponibilità di linee committed non utilizzate per un ammontare pari a 473 milioni di euro, Saipem ritiene di avere accesso a fonti di finanziamento più che adeguate a soddisfare le prevedibili necessità finanziarie.

(iv) Rischio downgrading

Saipem e i prestiti obbligazionari emessi dalla società controllata Saipem Finance International BV sono oggetto di giudizio da parte delle agenzie di rating Standard & Poor's e Moody's. In data 2 dicembre 2022 la Società ha ottenuto da Standard & Poor's Global Ratings un long-term issuer credit rating pari a "BB+" con outlook "stabile", nonché un senior unsecured rating pari a "BB+" per i prestiti obbligazionari. Inoltre, in data 14 giugno 2023, la Società ha ricevuto da Moody's una conferma del long term Corporate Family Rating pari a "Ba3", precedentemente assegnato in data 19 luglio 2022, con un contestuale miglioramento dell'outlook da "stabile" a "positivo", nonché una conferma del senior unsecured debt rating pari a "Ba3" per i prestiti obbligazionari. Tali valutazioni sui prestiti obbligazionari emessi da Saipem Finance International BV rientrano nella categoria speculativa "non-investment grade", caratterizzata da un profilo di rischio accentuato e che ricomprende titoli di debito particolarmente esposti ad avverse condizioni economiche, finanziarie e settoriali. Un eventuale peggioramento del rating di Saipem e/o delle emissioni obbligazionarie emesse da Saipem Finance International BV che potrebbe essere determinato da un deterioramento dei mercati di riferimento, della redditività delle commesse o della liquidità di Saipem, potrebbe determinare una maggior onerosità nella raccolta dei finanziamenti futuri oltre che un ricorso meno agevole al mercato dei capitali, con conseguenti effetti negativi sull'attività, le prospettive, nonché la situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società e del Gruppo Saipem.

Pagamenti futuri a fronte di passività finanziarie, debiti commerciali e altri debiti

Nella tabella che segue sono rappresentati gli ammontari di pagamenti contrattualmente dovuti relativi ai debiti finanziari e alle passività finanziarie per leasing, con evidenza separata delle quote capitale e degli interessi, e alle passività per strumenti finanziari derivati.

(milioni di euro) Anni di scadenza
2024 (*) 2025 2026 2027 2028 Oltre Totale
Passività finanziarie a lungo termine 781 695 689 144 500 - 2.809
Passività finanziarie a breve termine 103 - - - - - 103
Passività finanziarie per leasing 191 85 73 61 38 188 636
Passività per strumenti derivati 1 - - - - - 1
Totale 1.076 780 762 205 538 188 3.549
Interessi su debiti finanziari 140 74 49 21 16 - 300
Interessi su passività finanziarie per leasing 46 26 21 17 14 67 191

(*) Include il secondo semestre 2023.

Nella tabella che segue è rappresentato il timing degli esborsi a fronte di debiti commerciali e diversi.

Anni di scadenza
(milioni di euro) 2024 (*) 2025-2028 Oltre Totale
Debiti commerciali 2.740 - - 2.740
Altri debiti 306 2 - 308

(*) Include il secondo semestre 2023.

Pagamenti futuri a fronte di obbligazioni contrattuali

Gli impegni per investimenti relativi a progetti per i quali sono già stati collocati i contratti di procurement, con scadenza nel 2024 (inclusi i valori relativi al secondo semestre del 2023), sono pari a 140 milioni di euro.

2. Rischi Paese

Descrizione e impatti

Saipem svolge una parte significativa delle proprie attività in Medio Oriente, nell'Africa Sub-sahariana e in America Latina, regioni nelle quali è possibile sperimentare un minore grado di stabilità dal punto di vista politico, sociale ed economico. Evoluzioni del quadro politico, crisi economiche, conflitti sociali interni e con altri Paesi, aumento del rischio terroristico potrebbero esporre il Gruppo e il suo patrimonio umano e materiale a potenziali danni, compromettere in modo temporaneo o permanente la capacità di operare in condizioni economiche vantaggiose e richiedere interventi organizzativi e gestionali specifici per assicurare, ove possibile nel rispetto delle policy aziendali, il prosieguo delle attività in corso in condizioni contestuali differenti da quelle previste originariamente. Tali piani di continuità potrebbero determinare aggravi di costi e ritardi e, conseguentemente, un impatto negativo sulla marginalità dei progetti eseguiti in questi Paesi.

Ulteriori rischi connessi all'attività in tali Paesi sono rappresentati da: (i) mancanza di un quadro legislativo stabile e incertezze sulla tutela dei diritti della compagnia straniera in caso di inadempienze contrattuali da parte di soggetti

privati o enti di Stato, incluso il rischio di espropriazioni e nazionalizzazioni; (ii) sviluppi o applicazioni penalizzanti di leggi, regolamenti, modifiche contrattuali unilaterali che comportano la riduzione di valore degli asset, disinvestimenti forzosi ed espropriazioni; (iii) restrizioni di varia natura sulle attività di costruzione, perforazione, importazione ed esportazione; (iv) incrementi della fiscalità applicabile; (v) conflitti sociali interni che possono sfociare in atti di sabotaggio, attentati, violenze e accadimenti simili; (vi) atti di terrorismo, vandalismo o pirateria; (vii) mancanza o limitata copertura assicurativa per il rischio Paese, il rischio guerra e attacchi terroristici (con particolare riferimento alle operazioni in ambito onshore), in un mercato assicurativo caratterizzato da una fase di "hard market".

Saipem si avvale di agenzie che forniscono servizi di security nei Paesi in cui opera. Malgrado Saipem selezioni accuratamente i fornitori e conduca regolari attività di formazione e presidio, tali agenzie potrebbero comunque esporre il Gruppo a rischi connessi alla violazione dei diritti umani nell'esecuzione dei servizi di security a loro assegnati.

Si segnala altresì che l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia sta provocando incertezze, tensioni e criticità nelle politiche energetiche dei Paesi occidentali. Sebbene le relative evoluzioni e impatti futuri siano ancora incerti e di difficile valutazione, l'intensificarsi delle ostilità belliche, delle tensioni geopolitiche in atto e della guerra commerciale, ivi inclusa l'imposizione di sanzioni economiche internazionali nei confronti di società, banche e persone fisiche di nazionalità russa, stanno portando inevitabilmente a ripercussioni negative anche significative sull'economia globale, internazionale e italiana, sull'andamento dei mercati finanziari e sul settore di attività della Società.

Mitigazione

Saipem è impegnata a monitorare costantemente e puntualmente l'evoluzione del contesto politico, sociale ed economico, delle minacce terroristiche insorgenti nei Paesi di interesse, sia tramite risorse specializzate del Gruppo sia tramite provider di servizi di security e analisi di informazioni.

Saipem è in grado di valutare periodicamente l'esposizione ai rischi di natura politica, sociale ed economica dei Paesi in cui opera – o intende investire – attraverso un articolato modello di security ispirato a criteri di prevenzione, precauzione, protezione, informazione, promozione e partecipazione, con l'obiettivo di ridurre il rischio derivante da azioni di persone fisiche o giuridiche, che possano esporre l'azienda e il suo patrimonio (umano, materiale e reputazionale) a potenziali danni.

Nei casi in cui la capacità di Saipem di operare sia compromessa temporaneamente, la demobilizzazione dal sito è pianificata secondo il criterio di protezione del personale e dei beni patrimoniali aziendali che rimangono nel Paese soggetto a instabilità politica e, nel caso di interruzione dell'operatività, Saipem adotta soluzioni che rendano più rapida e meno onerosa la ripresa delle attività ordinarie una volta ripristinate le condizioni favorevoli.

Saipem monitora costantemente l'evoluzione delle normative di varia natura e la relativa conformità anche al fine di minimizzare gli impatti dovuti alle proprie attività operative in tutti i Paesi di interesse; inoltre, per un'adeguata gestione dei rischi aziendali, Saipem ha adottato come riferimento i principi e le linee guida fornite dallo standard internazionale ISO 31000.

Il Gruppo effettua regolari controlli sulle agenzie che forniscono i servizi di security e organizza attività di formazione specifiche al fine di evitare e prevenire violazioni dei diritti umani. Inoltre, al fine di mitigare i rischi generati da problematiche nell'interfaccia con i soggetti operanti nelle stesse aree, Saipem adotta un sistema di engagement con i propri stakeholder locali finalizzato a mantenere il dialogo, consolidare le relazioni e creare valore condiviso, in particolar modo attraverso la partecipazione attiva allo sviluppo socioeconomico delle aree in cui si localizzano le attività di progetto. Saipem pone attenzione massima nelle relazioni industriali nei Paesi in cui opera, rafforzando la comunicazione con il personale e con i sindacati, raggiungendo/ rinnovando specifici accordi con le parti sociali interessate.

Con riferimento al conflitto Russia-Ucraina, Saipem monitora costantemente i possibili impatti derivanti dalle misure restrittive adottate dall'Unione Europea, tra le quali: (i) sanzioni nel settore finanziario, per il quale sono state ampliate ulteriormente le restrizioni esistenti, limitando in tal modo l'accesso della Russia ai più importanti mercati dei capitali; (ii) sanzioni nel settore dell'energia, in accordo alle quali è stato introdotto il divieto di vendere, fornire, trasferire o esportare, direttamente o indirettamente, beni e tecnologie adatti all'uso nella raffinazione del petrolio, al fine di colpire il settore petrolifero russo e impedire alla Russia di ammodernare le sue raffinerie; (iii) sanzioni nel settore tecnologico, per il quale sono state imposte restrizioni sulle esportazioni di beni e tecnologie a duplice uso (civile/militare), come pure restrizioni sulle esportazioni di determinati beni e tecnologie in grado di contribuire al rafforzamento tecnologico del settore della difesa e della sicurezza della Russia.

3. Rischio biologico/pandemico

Descrizione e impatti

Saipem opera in Paesi caratterizzati dalla presenza di agenti biologici che hanno la potenzialità di causare malattia nei soggetti esposti. La situazione è estremamente variegata e mutevole nel tempo: in molti dei Paesi di interesse negli anni si sono registrati focolai epidemici più o meno estesi sia di malattie già presenti sul territorio sia di malattie da importazione. Il personale del Gruppo presente in questi Paesi è quindi potenzialmente esposto nello svolgimento delle proprie attività a malattie infettive.

Negli ultimi tre anni lo scenario epidemiologico è stato ulteriormente complicato dalla diffusione della pandemia da COVID-19. Oggi la situazione a livello globale mostra un trend in diminuzione di casi in generale e di casi con

sintomatologia grave in particolare; questo dato ha portato l'Organizzazione Mondiale della Sanità a declassare il COVID-19 da emergenza di salute pubblica a minaccia per la salute pubblica, segnando la fine dello stato di emergenza e il ritorno a una gestione dell'infezione che non richiedesse il ricorso a misure straordinarie.

Eventuali focolai di malattie infettive potrebbero rappresentare un rischio rilevante sia per gli impatti sulla salute del personale sia per possibili impatti indiretti sui risultati economico-finanziari e patrimoniali del Gruppo: interruzioni, rallentamento e aumento dei costi nell'esecuzione dei progetti e rinvio delle decisioni di investimento nei settori interessati, interruzioni nella catena di approvvigionamento, ritardo nei pagamenti dei clienti, aumento del rischio di contenzioso (relativo per esempio a contratti commerciali, materie giuslavoristiche e assicurative) e complessità del turnover delle risorse in funzione delle quarantene e delle restrizioni ai viaggi.

Mitigazione

Attraverso l'analisi epidemiologica su fonti aperte e la raccolta dati sul territorio, Saipem è impegnata a monitorare costantemente e puntualmente l'insorgere e l'evoluzione di tutte le malattie infettive nei Paesi di interesse e a implementare in maniera tempestiva le misure di prevenzione e risposta a eventi infettivi.

L'azienda conduce numerose campagne di sensibilizzazione rivolte al proprio personale al fine di aumentare la consapevolezza dei rischi e la conoscenza delle più efficaci misure di prevenzione. Sui siti operativi vengono effettuate regolari ispezioni igienico-sanitarie e vengono messi a disposizione dei lavoratori dispositivi di protezione individuale e misure di vaccinoprofilassi e chemioprofilassi. I programmi di controllo delle malattie da vettori sono attivi presso tutti i siti a rischio. I protocolli di medicina del lavoro e il servizio di travel medicine rappresentano un efficace sistema di tutela della salute dei lavoratori e i contratti di evacuazione sanitaria costituiscono una garanzia di evacuazione sicura dei pazienti infetti.

4. Rischi connessi alla supply chain

Descrizione e impatti

Saipem continua a essere esposta al rischio legato alla volatilità dei prezzi delle commodity – ovvero le variazioni del costo delle materie prime come acciaio, nichel, rame, carburanti, ecc. – ma anche di beni e servizi utilizzati dal Gruppo per l'esecuzione dei progetti. La dinamica di approvvigionamento è caratterizzata da una forte tensione nel mercato delle materie prime principalmente dovuta a uno sbilanciamento nel rapporto tra domanda e offerta e a una forte spinta inflattiva, a cui si aggiungono azioni speculative e di arbitraggio sui mercati. Materiali e beni acquistati dal Gruppo richiedono servizi di trasporto e stoccaggio per raggiungere i siti operativi e anch'essi possono essere soggetti a ritardi, limiti alla disponibilità e/o un aumento dei prezzi, soprattutto in periodi di elevata domanda. Inoltre, nel corso dell'esecuzione dei progetti, gli ordini verso i fornitori possono essere revisionati a causa di modifiche nello scopo di lavoro, nella data di completamento e consegna (per ritardi e/o accelerazioni) e ad aggiornamenti imprevisti della normativa locale, generando change order e claim verso Saipem.

Le dinamiche di inflazione degli ultimi due anni hanno inasprito questi aspetti e il Gruppo potrebbe non essere in grado di trasferire o condividere questi aumenti di prezzo con i propri clienti.

L'attuale contesto di ripresa dei mercati, unito all'incertezza generata dalla crisi russo-ucraina, ha determinato la congestione di alcuni settori produttivi. I fornitori hanno difficoltà a rispondere alle richieste in termini di disponibilità delle materie prime, capacità produttiva e tempi di consegna e, in alcuni casi, sono diventati più selettivi rispetto alle iniziative da perseguire essendo impossibilitati ad assumere impegni contrattuali con quotazioni valide sul lungo periodo. Saipem potrebbe essere quindi esposta al rischio di non riuscire a reperire presso gli operatori della supply chain materiali, beni e servizi necessari all'esecuzione dei progetti e negoziare prezzi, condizioni commerciali e tempi di consegna compatibili con le esigenze dei progetti stessi.

Infine, Saipem lavora con un elevato numero di fornitori e subappaltatori, distribuiti su diverse geografie e con diverso livello di esperienza, in alcuni casi selezionati per soddisfare soglie di contenuto locale richieste dai clienti. Le loro performance potrebbero risultare non adeguate rispetto alle esigenze del progetto, determinando conseguentemente costi addizionali legati alla necessità di attuare piani di recupero della performance attesa verso il cliente e causando eventualmente ritardi nella realizzazione e nella consegna dei progetti.

Pertanto, tali rischi sulla supply chain potrebbero determinare incrementi di tempi e di costi, deterioramento delle relazioni commerciali con i clienti e variazione dei risultati economico-finanziari, con impatto negativo sulla performance di Saipem.

Mitigazione

Con l'obiettivo di prevenire e mitigare i rischi di indisponibilità e variabilità dei prezzi di beni, materiali e servizi, Saipem monitora gli impatti sui singoli progetti, in termini di continuità, prezzi e tempistica delle forniture e di capacità produttiva dei fornitori, instaurando con gli stessi un dialogo continuo. Quando vi sono le condizioni, il Gruppo definisce accordi commerciali a progetto con i fornitori (per esempio pre-agreement, accordi strategici per la prenotazione degli spazi produttivi già in fase di offerta, ecc.) per garantirne l'esecuzione nei tempi e nei costi previsti o, in alternativa, concorda con i fornitori formule di variazione dei prezzi che possono essere poi riconosciute in toto o in parte dai propri clienti.

Infine, la Società si è dotata di un sistema strutturato di qualifica e selezione orientato a collaborare con fornitori e subappaltatori affidabili e con una reputazione consolidata; le prestazioni dei fornitori e subappaltatori sono inoltre costantemente monitorate e oggetto di feedback in tutte le fasi della relazione contrattuale, al fine di perseguire

un miglioramento continuo del processo di approvvigionamento e di esecuzione dei progetti attraverso Bidder Vendor List sempre aggiornate.

5. Rischi cyber

Descrizione e impatti

Nell'eseguire le attività negli uffici, nei siti operativi e sulla flotta, Saipem usa un numero elevato di strumenti informatici di varia natura. Per effetto di un incremento generale dei processi di digitalizzazione, dell'utilizzo di reti private nel lavoro da remoto introdotto per il contenimento della pandemia da COVID-19 e del costante aumento delle minacce cibernetiche, i sistemi informatici del Gruppo sono sempre più esposti a potenziali attacchi informatici. Questi attacchi cibernetici potrebbero compromettere la continuità operativa e danneggiare i sistemi Information Technology (IT) e Operational Technology (OT), nonché provocare la perdita e/o il furto di dati e informazioni (anche di carattere confidenziale), causando effetti importanti sui processi aziendali e impatti economico-finanziari, operativi e di reputazione in particolare verso i clienti.

Inoltre, a seguito dell'aumento della minaccia informatica globale per effetto del conflitto in Ucraina, il Gruppo ha registrato, sin dalla fase commerciale, richieste crescenti da parte dei clienti di specifici requisiti di cyber security la cui disponibilità potrebbe quindi incidere sul livello di competitività di Saipem. Un ritardato adeguamento agli stringenti requisiti di sicurezza informatica richiesti da clienti e/o autorità (come l'Agenzia di cyber sicurezza nazionale) potrebbe comportare la perdita di future opportunità commerciali e potenziali interruzioni di progetti e attività in fase esecutiva.

Mitigazione

Saipem ha avviato e attuato attività di governance, risposta e monitoraggio delle minacce cibernetiche e processi di compliance, svolti avvalendosi di personale specializzato interno ed esterno e di avanzate tecnologie di sicurezza informatica. Saipem si è dotata di un modello di cyber security e adotta procedure e protocolli basati su best practice di settore e standard internazionali integrati per soddisfare le richieste di sicurezza dei clienti (maggiori informazioni presenti nella specifica sezione di dettaglio "Digital e Servizi ICT"). Inoltre, Saipem ha implementato una serie di azioni finalizzate al rafforzamento delle attività di detection delle minacce e risposta agli incidenti cyber, adottando una piattaforma in grado di fornire una valutazione esterna e indipendente del livello di maturità di cyber security del Gruppo.

Saipem garantisce inoltre una costante valutazione del rischio cyber sia in relazione all'Information Technology (IT), sia nell'ambito dell'Operational Technology (OT) e considera il fattore umano uno dei principali fattori di rischio per un sistema informatico; pertanto, ha sviluppato e implementato un piano di cyber awareness volto a incrementare il livello di preparazione e consapevolezza dei dipendenti. In aggiunta, Saipem considera di primaria importanza la continua collaborazione con i principali stakeholder pubblici e privati.

Il Gruppo ha ottenuto nel corso del 2021 la certificazione ISO/IEC 27001, per quanto riguarda il processo di "Monitoraggio degli eventi e gestione degli incidenti di cyber security". Questo importante traguardo conferma la validità del modello di conduzione delle attività di Cyber Detection & Response adottato da Saipem e permette di procedere in modo strutturato nel continuo miglioramento del sistema di sicurezza aziendale.

Saipem, in ossequio alla risoluzione IMO MSC.428 (98), ha introdotto un modello di valutazione dei rischi cyber a bordo dei mezzi navali della flotta, come parte integrante del safety management system, nominando un Cyber Security Officer per ogni unità.

Sono state altresì avviate esercitazioni di attacco cyber a bordo dei mezzi, secondo scenari e modelli facenti parte integrante del sistema di gestione delle emergenze e crisi di Saipem SpA.

Infine, sono state eseguite numerose attività di controllo sia con Internal Audit, sull'intero processo di Cyber Security, sia sull'infrastruttura e sul cloud, con assessment svolti da Microsoft, in continuità con altri fatti in passato da parte di clienti per accertare l'adeguatezza ai requisiti contrattuali in materia di cyber security.

6. Rischi strategici e rischi connessi all'acquisizione dei progetti

Descrizione e impatti

Nella definizione delle linee strategiche Saipem valuta gli scenari macroeconomici, geopolitici e industriali, gli sviluppi tecnologici a essi applicati, l'andamento della domanda nei settori di riferimento, anche alla luce delle richieste che riceve dai propri clienti, nonché l'evoluzione del quadro competitivo all'interno del mercato di riferimento; quest'ultimo risulta definito anche dalle diverse operazioni di fusioni e acquisizioni, dalla creazione di joint venture e alleanze a livello locale o internazionale, di tipo strategico o commerciale, e dal continuo sviluppo e commercializzazione di brevetti e licenze da parte dei concorrenti per soluzioni innovative (frequenti ad esempio nell'ambito della transizione energetica e della decarbonizzazione). Pertanto, Saipem è esposta a rischi di varia natura legati al posizionamento strategico (in relazione al posizionamento competitivo vs. andamento del mercato), sia nei servizi tradizionali del settore energetico, in particolare dell'Oil&Gas, sia delle Infrastrutture, sia nei servizi legati alla transizione energetica, il cui peso risulta meno significativo nel breve periodo, ma il cui trend evidenzia un peso crescente nel medio e lungo periodo.

Per quanto riguarda l'attuale contesto di mercato la domanda complessiva di servizi risulta visibilmente influenzata da fattori derivanti sia dal conflitto in essere tra Ucraina e Russia, il quale potrebbe comportare ulteriori

imprevedibili oscillazioni dei volumi di domanda e offerta di energia, nonché del prezzo del petrolio e del gas naturale, sia da dinamiche pre-esistenti al conflitto, tra le quali: (i) l'andamento della domanda/offerta globale di energia e in particolare di petrolio e gas; (ii) la capacità e volontà dell'OPEC di stabilire e mantenere determinati livelli di estrazione di petrolio, nonché la previsione di produzione nei Paesi OPEC, anche come elemento di compensazione delle mancate esportazioni dalla Russia; (iii) il possibile ritorno alle esportazioni dell'Iran; (iv) il contesto complessivo del mercato delle materie prime che potrebbe avere impatti sull'economia generale e sulla domanda di petrolio e gas; (v) l'incertezza nei mercati, politiche e regolamentazioni ambientali; (vi) la crescente tendenza a scegliere fonti alternative e rinnovabili di energia. Si segnala inoltre che l'andamento del prezzo delle materie prime, come il petrolio e il gas naturale, risulta essere altamente volatile e difficilmente prevedibile, per ragioni di diverso tipo, spesso interconnesse e/o interdipendenti tra loro (come, ad esempio, fattori economici, geopolitici, sociali, mutamenti della domanda, evoluzione tecnologica, transizione energetica, ecc.).

Le dinamiche presentate possono influenzare le politiche di investimento dei principali clienti del settore petrolifero, esponendo Saipem a: (i) ritardi nel processo di negoziazione ed eventuale non assegnazione di iniziative commerciali relative a progetti futuri; (ii) cancellazione e sospensione di progetti in corso di svolgimento (siano essi contratti di tipo EPCI Lump Sum o contratti di servizi Drilling e di servizi di ingegneria a valore aggiunto); (iii) ritardi e difficoltà nell'ottenere il riconoscimento delle penali contrattuali previste a indennizzo della Società per la cancellazione e sospensione di tali contratti; (iv) rafforzamento del livello di aggressività nelle strategie commerciali da parte dei competitor; (v) ritardi e difficoltà di ottenimento di variation order per cambiamenti dello scopo del lavoro richiesti dal cliente ed eseguiti da Saipem; (vi) ritardi e difficoltà da parte dei clienti nel rinnovare, anticipatamente rispetto alla scadenza e a condizioni economicamente vantaggiose, i contratti relativi alle flotte di perforazione terra e mare in essere; (vii) reclami e anche arbitrati e contenziosi internazionali nei casi più significativi. Inadeguate previsioni dell'evoluzione di tali scenari, nonché l'errata o ritardata implementazione delle strategie identificate, possono esporre la Società al rischio di non essere in grado di implementare il proprio Piano Strategico, sia in termini di volumi di nuove acquisizioni e relativi margini, sia in termini di ricavi e margini del portafoglio esistente.

Gli scenari attuali in ambito di transizione energetica prevedono un graduale spostamento verso un maggior utilizzo di fonti energetiche rinnovabili e a ridotto impatto climalterante rispetto all'attuale. Il raggiungimento di tali obiettivi si basa principalmente sullo sviluppo e l'impiego di una serie di nuove tecnologie in ambiti come le energie rinnovabili, la decarbonizzazione di diversi settori industriali (come ad esempio, agricoltura, produzione dell'acciaio e del cemento, trasporti), l'efficienza energetica e l'economia circolare. Saipem ritiene che l'utilizzo di tali soluzioni per la realizzazione delle nuove infrastrutture energetiche e la riduzione delle emissioni carboniche possa creare un mercato significativo e di particolare interesse.

La capacità di competere nei nuovi mercati della transizione energetica dipenderà dal raggiungimento di un posizionamento competitivo adeguato, che si ritiene possa svilupparsi attraverso alcuni elementi chiave: (i) la creazione di nuove relazioni commerciali con società attive nell'ambito delle fonti energetiche rinnovabili e delle tecnologie pulite; (ii) la capacità di gestire nuove tipologie di progetti e clienti, con caratteristiche diverse rispetto a quelli tradizionali; (iii) il raggiungimento di un track record specifico nei nuovi mercati; e (iv) lo sviluppo di un portafoglio tecnologico mirato.

Qualora la Società non fosse in grado di aggiornare in maniera adeguata le tecnologie e gli asset di cui dispone con l'obiettivo di allineare l'offerta dei propri servizi alle esigenze del mercato, potrebbe dover modificare o ridurre i propri obiettivi strategici, con conseguenti effetti negativi sull'attività, le prospettive, nonché la situazione economica, patrimoniale e finanziaria.

Mitigazione

Al fine di monitorare l'andamento della domanda, Saipem si avvale di una struttura organizzativa capillare a presidio delle aree di interesse e di società specializzate in grado di fornire periodicamente analisi e stime sull'andamento dei segmenti di mercato di riferimento e sulle evoluzioni macroeconomiche, geopolitiche e tecnologiche. Inoltre, la Società ha costituito il Comitato Sostenibilità, Scenari e Governance, il quale ha tra i suoi compiti quello di assistere il Consiglio di Amministrazione nell'esame e sviluppo degli scenari per la predisposizione del piano strategico anche in base all'analisi dei temi rilevanti per la generazione di valore nel lungo termine e alla corporate governance della Società e del Gruppo.

Al fine di assicurare un rafforzamento del posizionamento competitivo, il Gruppo si spinge sempre oltre i limiti dell'innovazione per creare relazioni di valore con i propri clienti e per guidarli negli sviluppi dello scenario energetico globale, nel rispetto dei valori e dell'etica professionale di Saipem. In relazione a tali dinamiche, Saipem ha completato un processo di trasformazione organizzativa che ha come obiettivo la definizione di una struttura maggiormente indirizzata ai nuovi prodotti e mercati: (i) "asset-centric" (per catturare il momento di ripresa del mercato Oil&Gas); (ii) "offshore wind" (per gli impianti eolici a mare); (iii) "energy carriers" (per la progettazione o riconversione low carbon di impianti complessi); (iv) "infrastrutture sostenibili" (per la crescita in un settore diventato strategico nel nuovo ecosistema della transizione energetica e della mobilità sostenibile); e (v) "robotics & industrialized solutions" (per lo sviluppo dell'offerta di impianti modulari, ripetibili, scalabili e servizi di monitoraggio e manutenzione basati su tecnologie digitali). A tal riguardo, la strategia definita per il quadriennio 2023-2026 si caratterizza per la presenza di un approccio duale che, da una parte, punta ai settori tradizionali, e, dall'altra, con riferimento al medio e lungo periodo, si pone l'obiettivo di crescere nei settori a più alto contenuto tecnologico legati alla transizione energetica.

Il management della Società persegue quindi le diverse opportunità commerciali adottando un criterio di diversificazione tra i vari clienti del settore (International Oil Company, National Oil Company, Independent e Utility),

con una prospettiva globale sui mercati di riferimento e con un ampio portafoglio di prodotti nell'Oil&Gas, nelle energie rinnovabili e nelle infrastrutture, perseguendo un graduale business shift verso le opportunità della transizione energetica. Saipem ha intrapreso diverse iniziative commerciali e strategiche, volte da un lato a rafforzare la propria presenza in settori in cui la Società possa vantare un posizionamento competitivo più efficace (costruzioni e perforazioni mare), dall'altro ad allargare il portafoglio di clienti e mercati geografici da servire e per entrare in settori di business aggiuntivi o alternativi come ad esempio: (i) impiantistica per fonti rinnovabili (in particolare, eolico, solare); (ii) progetti per la cattura della CO2; (iii) produzione di idrogeno verde e suoi derivati (ad esempio ammoniaca verde, metanolo); (iv) riciclo plastiche; (v) realizzazione di linee ferroviarie ad alta velocità; (vi) servizi di ingegneria ad alto valore aggiunto nell'industria energetica in generale (incluse energie rinnovabili).

Pertanto, Saipem è impegnata costantemente nella ricerca e sviluppo di tecnologie finalizzate a incrementare l'efficienza energetica nelle operazioni e nell'ambito della decarbonizzazione dell'energia (maggiori informazioni presenti nella specifica sezione di dettaglio "Ricerca e sviluppo") e, nel corso del 2020, Saipem ha acquisito una tecnologia proprietaria per la cattura di CO2, proseguendo nell'attività di investigazione di nuove frontiere tecnologiche.

Saipem è supportata da società specializzate nell'analizzare l'evoluzione tecnologica nei segmenti di mercato di riferimento e le soluzioni prospettiche che potrebbero richiedere i clienti, valutando anche accordi strategici (quali joint venture e alleanze) per sfruttare le opportunità di mercato; infine, il Gruppo sviluppa accordi di varia natura sia con società che sviluppano soluzioni tecnologiche nell'industria energetica e anche in altre industrie (ad esempio, nell'ambito della digitalizzazione) sia con università e centri di ricerca. Infatti, Saipem è costantemente impegnata nel cercare ed eventualmente nel realizzare accordi di natura tecnologica con vari partner nell'ambito di tecnologie e licenze nel settore dell'energia, oltre a sviluppare internamente innovative soluzioni tecnologiche e brevetti attraverso progetti di ricerca e sviluppo con risorse interne, anche cooperando con enti esterni.

Sul piano della transizione energetica, Saipem ha posto al centro della propria agenda la lotta contro i cambiamenti climatici, che rappresenta oggi una delle principali sfide sia per il settore energetico che per l'intera società, tanto da essere considerata parte integrante del modello di business di Saipem.

La strategia per combattere i cambiamenti climatici si basa in primo luogo sulle analisi di scenario al 2050 elaborate al fine di individuare i macrotrend e i principali driver del settore energetico a livello di domanda di servizi, tecnologie, aspetti legislativi e socio-politici, ecc., e al fine di capire come complessivamente questi influenzeranno il business di Saipem. Tali scenari vengono aggiornati almeno una volta l'anno e i risultati vengono presentati al Consiglio di Amministrazione e al top management per essere poi declinati all'interno delle linee strategiche.

La strategia di Saipem in ambito cambiamento climatico prevede un importante impegno nella riduzione della dipendenza da combustibili fossili offrendo ai propri clienti soluzioni sempre più sostenibili che mirino a essere il più possibile a zero emissioni di gas climalteranti, investendo in tecnologie rinnovabili e pulite e diversificando le proprie attività; in tal senso, come global service provider, Saipem ricopre l'importante ruolo di abilitatore della transizione da un'economia basata sui combustibili fossili a un'economia "decarbonizzata". Saipem vuole quindi ridurre la dipendenza del proprio business dai combustibili fossili con una strategia su due pilastri: diventare un partner chiave nella decarbonizzazione dei clienti e dei player della propria value-chain, estendendo l'offerta in settori a minor impatto climatico, e migliorare l'efficienza dei propri asset e delle proprie operazioni per ridurre le proprie emissioni di gas serra. Pertanto, Saipem ha da tempo avviato un programma di costante aggiornamento delle proprie competenze e di rinnovamento dei propri asset allo scopo di velocizzare e facilitare il proprio ingresso nel campo della transizione energetica, settore in crescita che vede tutti i grandi player internazionali sempre più impegnati sulle tematiche di sostenibilità e cambiamento climatico e di riduzione dell'impatto ambientale.

A tal proposito, Saipem ha comunicato ai mercati i suoi obiettivi di emissione fissati per il medio-lungo termine, annunciando una riduzione del 50% delle emissioni totali di gas serra Scopo 1 e Scopo 2 entro il 2035 (rispetto alla baseline del 2018). In relazione allo Scopo 2 l'obiettivo prevede il raggiungimento del Net-Zero entro il 2025. Per quanto riguarda le emissioni di Scopo 3 (ovvero quelle indirette associate alle attività della value chain di Saipem), Saipem vuole assumere un ruolo leader nel supportare e stimolare tutti i player della filiera, dai clienti ai fornitori, in un processo di decarbonizzazione organico e sinergico. Maggiori informazioni sono presenti sul sito web societario nella specifica sezione "Valore sostenibile", nel documento "Programma Net-Zero - Manifesto e linee strategiche", pubblicato nell'ottobre 2022 e nel documento "Costruire un futuro a zero emissioni", pubblicato nel dicembre 2021.

7. Rischi di esecuzione dei progetti

Descrizione e impatti

Saipem opera principalmente nel settore altamente competitivo dei servizi per l'industria dell'energia e delle infrastrutture. L'effettiva realizzabilità dei margini previsti nel piano per il quadriennio, oltre che delle dinamiche di mercato e di posizionamento, può essere impattata da una non opportuna valutazione di costi, tempi e contingency. In particolare, l'elaborazione del preventivo di offerta e la determinazione del prezzo sono frutto di un articolato e puntuale esercizio di stima che parte dallo studio della documentazione di offerta e si sviluppa attraverso le attività di ingegneria e conseguente stima del fabbisogno di ore-uomo in home-office/cantiere e acquisti per materiali/servizi, coinvolgendo le competenti funzioni aziendali. In considerazione del grado di incertezza insito nella stima, questa viene ulteriormente integrata da valutazioni di rischio (cd. contingency). Gli

importi stimati possono variare, oltre che per motivi legati a fattori esterni (quali, ad esempio, interruzione nella catena di fornitura, modifiche da parte dei clienti dello scopo di lavoro, condizioni geopolitiche nel Paese, ecc.), anche per eventuale sottostima dei rischi operativi e di business e per modifiche nei programmi di esecuzione delle attività di ingegneria, procurement e costruzione dovute a inattese complessità operative, tecniche e/o tecnologiche, in particolare nei mercati emergenti dove esperienza e benchmark di riferimento sono ancora in fase preliminare.

Tutti questi fattori possono comportare costi aggiuntivi, ritardi nell'esecuzione, mancato o ritardato riconoscimento di ricavi con conseguente riduzione dei margini originariamente stimati e peggioramento degli incassi e dell'esposizione finanziaria. Il materializzarsi di tali significative differenze potrebbe portare a un deterioramento dei risultati economico-finanziari del Gruppo e danneggiare la reputazione di Saipem nell'industria di riferimento.

Mitigazione

Con l'obiettivo di supportare il raggiungimento dei risultati aziendali e aumentare l'efficienza e l'efficacia gestionale, Saipem ha intrapreso un percorso di miglioramento e razionalizzazione dei propri processi e attività, rivolto in particolare all'acquisizione e gestione delle commesse e al rafforzamento dei presidi di controllo e risk management.

Tali interventi hanno portato, ad esempio, alla dematerializzazione e digitalizzazione di alcuni processi delle fasi di ingegneria, procurement e costruzione, e a una maggiore focalizzazione su alcune attività gestite centralmente.

A tali iniziative si è affiancato un nuovo modello organizzativo declinato su distinte linee di business caratterizzate da dinamiche, obiettivi e competenze differenti: (i) "asset-centric" (basata su una disciplina rigorosa di ottimizzazione degli asset drilling, vessels and fabrication, e focalizzato su geografie e clienti chiave); (ii) "offshore wind" (per le attività di offerta, progettazione ed esecuzione di impianti eolici a mare); (iii) "energy carriers" (per la progettazione di impianti complessi o della loro riconversione low carbon con un focus crescente sul migliore bilanciamento rischio/rendimento e con maggiore attenzione alla marginalità); (iv) "infrastrutture sostenibili" (per la crescita in un settore diventato strategico nel nuovo ecosistema della transizione energetica e della mobilità sostenibile); e (v) "robotics & industrialized solutions" (per lo sviluppo dell'offerta di impianti modulari, ripetibili, scalabili e servizi di monitoraggio e manutenzione basati su tecnologie digitali).

8. Rischi IT

Descrizione e impatti

L'operatività del Gruppo dipende in modo significativo dalle tecnologie utilizzate, dagli asset, brevetti, licenze di cui dispone e dai sistemi IT che sono stati sviluppati nel corso degli anni. In particolare, Saipem ritiene che la componente tecnologica e digitale sia particolarmente rilevante per i progetti della linea di business Robotics & Industrialized Solutions, focalizzati su prodotti innovativi e collegati ai mercati emergenti della transizione energetica.

Considerata la rapida e costante evoluzione tecnologica in tali ambiti, il mancato sfruttamento di opportunità legate alla digitalizzazione e trasformazione dei processi e attività operative (ad esempio, automazione) e la mancata adozione di soluzioni IT innovative potrebbero compromettere lo sviluppo tecnologico, culturale e di rinnovamento della Società e conseguentemente impattare negativamente il raggiungimento degli obiettivi di breve o lungo periodo (maggiori informazioni presenti nella specifica sezione di dettaglio "Digital e Servizi ICT").

Mitigazione

La Società ha avviato varie iniziative finalizzate al miglioramento di efficienza ed efficacia, nelle quali è stata posta particolare enfasi alla razionalizzazione dei processi di business e al progressivo cambiamento culturale, tecnologico e digitale. In particolare, proseguono le iniziative volte alla dematerializzazione e digitalizzazione delle attività.

Saipem è impegnata nella fase di implementazione del progetto di trasformazione digitale attraverso un'agenda che prevede, tra i vari obiettivi, l'efficientamento dei servizi ICT, la diffusione di conoscenze digitali e l'adozione di nuove tecnologie. A tal fine, Saipem ha selezionato alcuni partner tecnologici e di servizi nell'area ICT con cui ha avviato un processo di revisione dei servizi di approvvigionamento in una logica di "ecosistema di fornitura", che prevede una stretta collaborazione e integrazione delle singole aree di fornitura.

Inoltre, Saipem ha impostato varie iniziative ICT di ambito business focalizzate a una progressiva digitalizzazione e automazione dei processi di lavoro aziendali e alla valorizzazione del patrimonio di dati e informazioni aziendali. A tal fine è stato implementato e verrà progressivamente esteso un modello di dati condivisi e una metodologia di governance dei dati basata sulla metodologia del Common Data Environment (CDE), su una piattaforma tecnologica collaborativa.

Infine, Saipem ha completato un processo di mappatura delle skill digitali del personale finalizzato a valutare eventuali azioni di sviluppo.

9. Rischi associati ai contenziosi (legali, amministrativi, fiscali, giuslavoristici)

Descrizione e impatti

Nel corso ordinario delle operazioni il Gruppo può divenire parte di contenziosi che, se non risolti in via negoziale, possono sfociare in procedimenti giudiziari o arbitrali anche duraturi, con conseguente impiego di risorse, costi e spese legali.

Attualmente il Gruppo è parte in causa in procedimenti giudiziari di natura civile, penale, amministrativa e fiscale, in Italia e all'estero. La stima degli oneri che potrebbero ragionevolmente verificarsi e l'entità dei fondi rischi appostati sono basati sulle informazioni disponibili alla data di approvazione del bilancio o della situazione finanziaria intermedia, ma potrebbero subire aggiornamenti e revisioni anche significative di stima nel corso dell'avanzamento dei procedimenti giudiziali.

Eventuali esiti sfavorevoli di contenziosi in cui il Gruppo è coinvolto – in particolare in quelli a maggiore impatto mediatico – ovvero il sorgere di nuovi contenziosi (anche a prescindere dal relativo esito) potrebbero comportare delle ricadute in termini reputazionali, anche significative, sul Gruppo, con conseguenti possibili effetti negativi rilevanti sull'attività, le prospettive, nonché la situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo Saipem.

Stante l'intrinseca e ineliminabile alea che caratterizza il contenzioso, pur avendo svolto le necessarie valutazioni anche sulla base dei principi contabili applicabili, non è possibile escludere che il Gruppo possa essere in futuro tenuto a far fronte a oneri e obblighi di risarcimento non coperti dal fondo contenzioso legale-fiscale, ovvero coperti in misura insufficiente, non assicurati, o di importo superiore al massimale eventualmente assicurato. Inoltre, in relazione ai contenziosi avviati dalla Società, qualora non fosse possibile risolvere la controversia mediante transazione, la Società potrebbe dover sopportare ulteriori costi connessi ai significativi tempi processuali.

In aggiunta, l'andamento dei procedimenti legali e fiscali espone Saipem a potenziali impatti sulla sua immagine e reputazione nei media o con i clienti e partner.

Cambiamenti di regimi fiscali nazionali, incentivi fiscali, ruling con le autorità fiscali, trattati fiscali internazionali e, in aggiunta, rischi connessi alla loro applicazione e interpretazione nei Paesi in cui le società del Gruppo svolgono la propria attività, espongono Saipem a rischi di natura fiscale, i quali potrebbero generare contenziosi in alcuni Paesi (specialmente nelle economie maggiormente esposte al deterioramento del prezzo del petrolio nei mercati internazionali).

Mitigazione

Al fine di massimizzare la mitigazione di tali rischi, Saipem, oltre a implementare azioni volte a rafforzare in maniera costante il sistema di controllo interno, si avvale di consulenti esterni specializzati che assistono la Società nei procedimenti giudiziari, civili, fiscali o di natura amministrativa. Inoltre, il Consiglio di Amministrazione di Saipem monitora in maniera attiva e continua l'evoluzione dei principali procedimenti di natura legale.

Saipem monitora costantemente l'evoluzione delle normative di natura fiscale e la relativa conformità alle stesse anche al fine di minimizzare gli impatti dovuti alle proprie attività operative in tutti i Paesi di interesse, avvalendosi di risorse interne e consulenti fiscali.

10. Rischi connessi alla gestione degli asset

Descrizione e impatti

Al fine di eseguire progetti EPCI, servizi di perforazione e altri servizi nell'industria dell'energia, il Gruppo si è dotato di numerosi asset (mezzi navali specializzati, rig di perforazione, FPSO, equipment, yard di fabbricazione e basi logistiche). Eventuali performance operative di questi asset inferiori alle attese (dovute ad esempio a manutenzioni ritardate, a un'inadeguata pianificazione delle finestre di disponibilità degli asset rispetto alle necessità dei progetti esistenti e futuri, ecc.) potrebbero compromettere lo svolgimento delle attività, con effetti negativi su tempi e costi dei progetti in esecuzione e sulla relazione con i clienti.

In aggiunta, qualora la Società non fosse in grado di garantire le prestazioni operative e/o la disponibilità degli asset, il Gruppo potrebbe dover rettificare i propri obiettivi, con conseguenti impatti sull'attività, le prospettive, la reputazione, nonché sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria.

Mitigazione

Saipem è costantemente impegnata nel manutenere, aggiornare e rinnovare i propri asset con l'obiettivo di adeguare l'offerta dei propri servizi alle esigenze presenti e prospettiche del mercato per lo svolgimento della propria attività.

Nel caso in cui gli asset proprietari non fossero idonei e/o disponibili per soddisfare i bisogni dei progetti, Saipem fa ricorso a mezzi navali di terzi con contratti di tipo "Long Term Charter" e a yard di fabbricazione esterne per assicurare lo svolgimento delle attività e il raggiungimento degli obiettivi del piano quadriennale.

11. Rischi connessi alle risorse umane

Descrizione e impatti

Il Gruppo dipende in misura rilevante dall'apporto professionale di personale chiave e di figure altamente specializzate. Sono considerati personale chiave i "Dirigenti con responsabilità strategiche" (maggiori informazioni presenti all'interno della "Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari di Saipem al 31 dicembre 2022" nella specifica sezione di dettaglio). Si intendono per figure altamente specializzate del Gruppo le risorse che, in ragione del patrimonio di competenze ed esperienza, risultano determinanti nell'esecuzione dei progetti operativi, nonché per la crescita e lo sviluppo di Saipem.

La capacità del Gruppo di attrarre, motivare e trattenere risorse qualificate in tutte le funzioni e aree geografiche rappresenta un fattore critico di successo il cui deterioramento esporrebbe Saipem al rischio di perdita di risorse in possesso di know-how considerato rilevante, con conseguenti effetti negativi nel medio-lungo periodo sull'attività, le prospettive, nonché sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.

Inoltre, lavorando su mercati internazionali, lo sviluppo delle strategie future di Saipem dipenderà in misura significativa dalla capacità della Società di attrarre e mantenere personale altamente qualificato e competente con un elevato livello di diversità in termini di età, nazionalità e genere. Infine, le frequenti modifiche delle normative nel diritto del lavoro di molti dei Paesi in cui opera espongono Saipem a rischi di varia natura nella gestione delle risorse umane, a causa della volatilità e incertezza delle normative locali; l'incertezza del diritto di questi Paesi può causare inefficienze interne e contenziosi.

Mitigazione

Con la finalità di prevenire e mitigare questi rischi, Saipem si è impegnata a investire sull'equilibrio generazionale, di genere e di nazionalità, incentivando lo sviluppo e la crescita delle risorse più giovani, nonché motivando e trattenendo le risorse più esperte, al fine di garantire il presidio delle competenze distintive e strategiche per Saipem attraverso molteplici iniziative.

Saipem si è impegnata alla promozione della diversità con specifiche iniziative incentrate sulla promozione e la diffusione di una cultura inclusiva attraverso la partnership con l'associazione "Valore D".

La Politica sulla remunerazione, i cui principali strumenti e obiettivi sono delineati dalla Relazione sulla Politica in materia di Remunerazione e sui Compensi Corrisposti 2022, ha lo scopo di attrarre, motivare e trattenere risorse ad alto profilo professionale e manageriale e di allineare l'interesse del management con l'obiettivo primario di creare valore per gli azionisti nel medio-lungo periodo.

Saipem ha adottato un modello innovativo di gestione del capitale umano basato sulle competenze con l'obiettivo di veicolare meglio energie e figure professionali ove più necessario e garantire maggiore flessibilità nello sviluppo delle capacità personali e professionali a tutti i livelli.

Pertanto, l'espansione del Gruppo in differenti linee di business è accompagnata da piani di assunzione e formazione per tutto il personale operativo, di staff e dirigenziale, sia internazionale che locale, con un'estesa gamma di competenze differenti, nonché da programmi di job rotation.

Saipem inoltre presidia i mercati internazionali del lavoro sia attraverso la rete di strutture locali presenti in tutti i Paesi di attività, sia attraverso la società svizzera Global Petroproject Services, che garantisce il recruitment di personale internazionale worldwide.

Come definito nel Codice Etico, nel pieno rispetto della normativa di legge e contrattuale in materia, Saipem si impegna a offrire a tutti i lavoratori le medesime opportunità di lavoro, facendo in modo che tutti possano godere di un trattamento normativo e retributivo equo, basato esclusivamente su criteri di merito e di competenza, senza discriminazione alcuna. In aggiunta, il Gruppo monitora le evoluzioni legislative relative alla gestione del personale in tutti i Paesi in cui opera o è interessata commercialmente a operare, avvalendosi anche di consulenti di diritto del lavoro.

12. Rischi HSE

Descrizione e impatti

Le attività svolte da Saipem espongono al potenziale verificarsi di incidenti, che possono causare impatti negativi sulla salute e sicurezza delle persone e sull'ambiente. Saipem è soggetta a leggi e regolamenti per la tutela dell'ambiente, della salute e della sicurezza a livello nazionale e internazionale durante le varie attività e, nonostante il massimo impegno da parte della Società, non si può escludere completamente il rischio che si verifichino eventi pregiudizievoli per la salute delle persone e per l'ambiente.

Il verificarsi di tali eventi potrebbe comportare sanzioni di natura penale e/o civile a carico dei responsabili e, in alcuni casi, di violazione della normativa sulla sicurezza e sull'ambiente, anche ai sensi del D.Lgs. n. 231/2001, con oneri derivanti dall'adempimento degli obblighi previsti da leggi e regolamenti in tema di ambiente, salute e sicurezza, conseguenti costi connessi all'applicazione di sanzioni in capo a Saipem, nonché impatti sull'immagine e sulla reputazione.

Inoltre, al fine di eseguire progetti EPCI, servizi di perforazione e altri servizi nell'industria dell'energia, il Gruppo possiede numerosi asset che sono soggetti sia ai normali rischi legati alle attività operative ordinarie sia a rischi catastrofali legati a eventi climatici e/o calamità naturali, i quali possono causare impatti sulla sicurezza delle persone e sull'ambiente. I rischi legati alle attività operative ordinarie possono essere causati ad esempio da: (i) errata, ovvero inadeguata esecuzione di manovre e di sequenze di lavoro tali da danneggiare gli asset o gli impianti

in corso di esecuzione; (ii) errata o inadeguata esecuzione di manutenzioni ordinarie e/o straordinarie. Nonostante Saipem disponga di un know-how e competenze specifiche costantemente aggiornate e si sia dotata di procedure interne per l'esecuzione delle proprie attività operative e proceda regolarmente alla manutenzione dei già menzionati asset al fine di monitorarne la qualità e il livello di affidabilità, non è possibile escludere completamente che possano verificarsi incidenti agli asset o agli impianti in corso di esecuzione.

Mitigazione

Con riferimento a tali rischi Saipem ha sviluppato un sistema di gestione HSE (Health, Safety and Environment), in linea con i requisiti delle leggi in vigore e gli standard internazionali ISO 45001 per la salute e la sicurezza sul lavoro e ISO 14001 per la gestione ambientale, di cui Saipem ha ottenuto la certificazione a livello di Gruppo. In particolare, la gestione dei rischi HSE si fonda sui principi di prevenzione, tutela, consapevolezza, promozione e partecipazione con l'obiettivo di garantire la salute e sicurezza dei lavoratori e tutelare l'ambiente e il benessere generale delle comunità.

Per quanto riguarda i rischi legati alla sicurezza e la salute delle persone, Saipem ha in corso una serie di specifiche iniziative di mitigazione, fra le quali si segnalano in particolare:

  • ≥ la continua e rinnovata implementazione del programma "Leadership in Health & Safety" (LiHS), che ha l'obiettivo di rafforzare la cultura aziendale in materia di salute e sicurezza;
  • ≥ varie campagne, ad esempio "Life Saving Rules", volta a promuovere l'attenzione sulle attività pericolose e sulle azioni che ciascun individuo può realizzare per proteggere se stesso e gli altri; "Dropped Objects Prevention", le campagne "We Want Zero", "Keep Your Hands Safe" (KYHS) e "Work Safe - No Regrets". Quest'ultima campagna mira a contrastare gli incidenti legati ai lavori in quota ed è stata lanciata nel 2022 in risposta a un trend negativo degli incidenti collegati, appunto, alle attività di lavoro in altezza. Il lancio della campagna è stato supportato da un forte video messaggio per precisare che "la sicurezza NON è una responsabilità altrui - siamo TUTTI responsabili della sicurezza". Si segnala inoltre il programma di formazione "Choose Life" volto ad aumentare la consapevolezza in materia di salute e benessere, con l'obiettivo di influenzare le persone a scegliere uno stile di vita più sano. Il programma affronta tre dei principali rischi per la salute di Saipem: le malattie cardiovascolari, la malaria e le malattie sessualmente trasmissibili. Recentemente è stato aggiunto il tema della salute mentale, una delle principali questioni di interesse per il nostro settore;

≥ lo sviluppo di evolute attività di Medicina del Lavoro e Sorveglianza Sanitaria.

Per quanto riguarda i rischi legati alla salvaguardia dell'ambiente, Saipem ha sviluppato uno strutturato sistema di prevenzione, gestione e risposta alle perdite di fluidi.

In relazione ai rischi legati alla preservazione dell'ambiente, Saipem ha in corso varie specifiche iniziative di mitigazione, fra le quali, si segnalano in particolare:

  • ≥ misure volte a eliminare il rischio di sversamenti (ad esempio, sostituzione di sostanze pericolose con sostanze eco-friendly, mappatura delle aree a maggior rischio di sversamenti e identificazione di adeguate misure di prevenzione) e, nel caso ciò accada, misure e azioni da implementare per impedirne la propagazione;
  • ≥ identificazione di programmi di manutenzione specifici del parco asset volti a prevenire perdite di fluidi;
  • ≥ varie campagne, ad esempio "WED World Environment Day", volte a promuovere e sensibilizzare i dipendenti su temi legati all'ambiente, alla biodiversità e alla gestione efficiente e sostenibile in generale di tutte le risorse naturali.

Inoltre, Saipem promuove iniziative finalizzate al risparmio idrico e alla gestione del rischio idrico, ad esempio la realizzazione di Water Management Plan.

Infine, per la mitigazione dei rischi legati alla gestione degli asset, Saipem sostiene significative spese per la manutenzione degli asset di proprietà e ha sviluppato varie iniziative di prevenzione, tra le quali si segnala l'implementazione dell'Asset Integrity Management System, un sistema che prevede la gestione sistematica degli elementi critici, l'individuazione di Key Performance Indicator e la creazione delle "tasks familiarisation card" per la gestione dello sviluppo di personale assegnato a ruoli specifici o all'uso di equipment critici. In particolare, per tutti i mezzi navali di proprietà del Gruppo, Saipem rinnova periodicamente le certificazioni emesse da parte degli appositi enti di classifica e le certificazioni emesse dalle autorità di bandiera a seguito di ispezioni che gli enti di classifica effettuano a bordo delle unità navali. In aggiunta, i mezzi navali, sulla base delle caratteristiche tecniche e della tipologia di ciascuno, soddisfano i requisiti richiesti dalla normativa internazionale applicabile in campo marittimo e nell'industria Oil&Gas.

13. Rischi relativi alla gestione dei contratti con i clienti

Descrizione e impatti

Nella fase esecutiva dei progetti EPC Lump-Sum Turnkey potrebbero registrarsi modifiche ai lavori previsti contrattualmente che determinano costi aggiuntivi legati alle modifiche stesse richieste dal committente (change order) e/o a maggiori oneri sostenuti per ragioni imputabili al committente (claim). Saipem e i committenti cooperano nella ricerca di un accordo sui corrispettivi aggiuntivi, che soddisfino entrambe le parti, con l'obiettivo di non compromettere la corretta esecuzione o di non ritardare il completamento del progetto. Saipem è soggetta al rischio che ritardi e difficoltà nel raggiungimento dell'accordo e nel riconoscimento dei compensi legati a change order e claim possano costituire una fonte di ritardo nei pagamenti e causare un deterioramento dei margini economici dei progetti. Inoltre, qualora Saipem e committente non trovino un accordo sui corrispettivi aggiuntivi, il Gruppo potrebbe essere coinvolto in contenziosi che potrebbero anche sfociare in procedimenti

giudiziari o arbitrali e causare un deterioramento nelle relazioni con il cliente e perdita delle opportunità commerciali future.

Mitigazione

Saipem si impegna costantemente nel mantenere solide e positive le relazioni con i propri clienti e, al fine di mitigare tali rischi, effettua controlli sui termini standard contrattuali per proteggersi in ogni giurisdizione di riferimento, negoziando con i committenti clausole a protezione anche di eventuali rischi geopolitici (sanzioni) e macroeconomici (aumento prezzi delle commodity). In aggiunta, Saipem ha avviato varie iniziative volte al miglioramento di efficienza ed efficacia sia nella fase di negoziazione dei contratti, sulla base di un risk appetite definito e approvato dal Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA, sia nel processo di preparazione della documentazione a supporto della richiesta di claim e change order, per una più tempestiva comunicazione degli scostamenti ai lavori previsti contrattualmente.

Saipem partecipa attivamente ad associazioni di settore che promuovono lo sviluppo e l'aggiornamento di schemi contrattuali volti a ottimizzare il bilanciamento dei rischi, attività particolarmente rilevante anche con riferimento al business delle energie rinnovabili caratterizzato da innovazioni tecnologiche e clienti non tradizionali a fronte di schemi contrattuali non standardizzati, attualmente presenti sul mercato.

14. Rischi di compliance

Descrizione e impatti

Nonostante Saipem conduca il proprio business con lealtà, correttezza, trasparenza, integrità e nel pieno rispetto delle leggi e dei regolamenti, abbia adottato e aggiornato costantemente nelle società del Gruppo un Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi (SCIGR), un Codice Etico e un Modello ex D.Lgs. n. 231/2001, nonché un modello di organizzazione, gestione e controllo con riferimento alle società del Gruppo con sedi in Paesi esteri e svolga periodicamente attività di verifica, non è possibile escludere il verificarsi di comportamenti contrari alle procedure aziendali e alla normativa applicabile, ovvero illeciti che potrebbero avere effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria, nonché sulla reputazione del Gruppo.

In aggiunta, nello svolgimento della propria attività, il Gruppo si affida a subappaltatori e fornitori che potrebbero attuare condotte fraudolenti di concerto con i dipendenti ai danni della Società. Infine, il Gruppo opera in vari Paesi caratterizzati da un'elevata percentuale di frode e corruzione.

Saipem è anche esposta a rischi connessi alla protezione delle informazioni e del know-how, in quanto la Società nello svolgimento delle proprie attività fa affidamento su informazioni, dati e know-how, di natura sensibile, il cui accesso e diffusione da parte di dipendenti o terzi non autorizzati possono comportare frodi o attività illecite, con conseguente danno per Saipem.

Infine, non si può escludere che all'interno del Gruppo non possano accadere non conformità o errate applicazioni della direttiva europea in materia di privacy (General Data Protection Regulation - GDPR), le quali potrebbero avere come conseguenza l'applicazione di sanzioni a danno di Saipem.

Mitigazione

Saipem ha sviluppato un "Compliance Programme Anti-corruzione", costituito da un dettagliato sistema di regole e controlli finalizzati alla prevenzione della corruzione in coerenza con le best practice internazionali e con il principio di "zero tolerance" espresso nel Codice Etico. Nel dettaglio il "Compliance Programme Anti-corruzione" di Saipem si connota per la sua dinamicità e per la costante attenzione all'evoluzione del panorama normativo nazionale e internazionale e delle best practice.

In aggiunta, il Codice Etico (incluso nel Modello 231) di Saipem stabilisce che "pratiche di corruzione, favori illegittimi, comportamenti collusivi, sollecitazioni, dirette e/o attraverso terzi, di vantaggi personali e di carriera per sé o per altri, sono senza eccezione proibiti".

Al fine di favorire l'invio di segnalazioni, Saipem mette a disposizione di dipendenti e stakeholder diversi canali di comunicazione, comprendenti, a titolo indicativo, posta ordinaria, yellow box, caselle di posta elettronica dedicata, strumenti di comunicazione sui siti intranet/internet di Saipem SpA e delle sue società controllate e un canale informativo dedicato che fa capo all'Organismo di Vigilanza (un organo collegiale, la cui autonomia e indipendenza sono garantite dal posizionamento riconosciuto nel contesto della struttura organizzativa aziendale e dai necessari requisiti di indipendenza, onorabilità e professionalità dei propri membri), attraverso il quale è possibile inoltrare segnalazioni relative a problematiche di sistema di controllo interno, informativa societaria, responsabilità amministrativa della Società, frodi o altre materie (violazioni del Codice Etico, pratiche di mobbing, furti, sicurezza del personale, ecc.).

Saipem svolge periodicamente attività di audit anche con l'ausilio di consulenti esterni, tenendo in considerazione indicatori di frode e red flag, oltre a indicazioni specifiche su sospetti illeciti.

Inoltre, nel corso degli anni, Saipem ha sviluppato un sistema di gestione che ha ottenuto la certificazione allo standard internazionale ISO 37001 - Sistemi di Gestione Anti-corruzione, il quale rappresenta un importante presidio nella prevenzione e contrasto alla corruzione, in quanto definisce requisiti e fornisce una linea guida per aiutare l'organizzazione a prevenire, individuare, rispondere a fenomeni di corruzione e a conformarsi alla legislazione anti-corruzione e altri eventuali impegni volontari applicabili alle proprie attività.

Saipem è consapevole che il primo passo per lo sviluppo di una strategia efficace per combattere la corruzione è il raggiungimento di una conoscenza completa degli strumenti per la prevenzione dei comportamenti corruttivi.

A tale riguardo, le persone di Saipem sono impegnate a seguire attività di formazione in relazione al Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo e alle normative Anti-Corruzione. In aggiunta, per mitigare e prevenire i rischi legati a eventuali comportamenti non etici da parte di fornitori e subcontrattisti, Saipem utilizza vari strumenti, verifiche e programmi di formazione e richiede ai fornitori, subcontrattisti e partner di prendere visione e accettare il Modello 231, comprendente il Codice Etico.

Per la gestione dei rischi legata alla fuga di informazioni confidenziali, si segnala che Saipem fa uso di tecnologie e procedure di sicurezza informatica, in modo da mitigare tale esposizione (maggiori informazioni presenti nella specifica sezione di dettaglio "Digital e Servizi ICT"). Saipem si è altresì dotata di principi e regole cui il Gruppo deve attenersi nella gestione interna e nella comunicazione all'esterno di documenti e informazioni societarie, con particolare riferimento alle informazioni privilegiate (maggiori informazioni presenti nella specifica sezione di dettaglio all'interno della "Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari").

Infine, a partire dall'aprile 2018 Saipem si è dotata di un apposito Modello Organizzativo Privacy volto a garantire l'ottemperanza alla direttiva europea in materia di privacy (General Data Protection Regulation - GDPR).

Trasferimento assicurativo dei rischi

Ogni anno la Direzione Esecutiva Saipem stabilisce le linee guida da seguire in termini di trasferimento dei rischi assicurabili. Partendo da queste linee guida, la Funzione Assicurativa definisce e implementa il Programma Assicurativo.

Protezione dei dipendenti, asset, responsabilità civile e rischi costruttivi rappresentano le componenti principali del Programma Assicurativo Corporate.

Sulla base dei trend del mercato assicurativo (risultanti dalla combinazione di capacità, limiti di copertura e costi), l'Ufficio Assicurazioni punta, a ogni rinnovo, all'ottimizzazione del rapporto costi-benefici derivante dal trasferimento del rischio, sempre in accordo con le linee guida condivise con la Direzione Esecutiva. Al fine di favorire il raggiungimento degli obiettivi, Saipem ha creato la sua compagnia (ri)assicurativa la quale permette di ritenere di una prima fascia di rischi selezionati (bassa intensità/media frequenza), in eccesso alla quale (rischi a media-alta intensità/bassa probabilità) opera un programma assicurativo catastrofale di mercato.

Essendo il mercato assicurativo soggetto a limiti e a evoluzioni costanti, così come l'industria in cui Saipem opera, non è possibile garantire che tutti i rischi che il Gruppo si trova ad affrontare possano essere coperti dal Programma Assicurativo. Allo stesso modo la volatilità del mercato rende impossibile garantire la durata nel medio termine degli stessi programmi assicurativi a tassi, termini e condizioni costanti.

Saipem opera una distinzione tra le polizze assicurative applicabili trasversalmente alle linee di business, per coprire l'intero portafoglio (definite "Corporate Insurance Policies"), e le polizze assicurative stipulate per la copertura di rischi o progetti specifici (le "Specific-to-project policies")

Polizze assicurative Corporate

Il Programma Assicurativo Corporate può riassumersi con le seguenti coperture:

Copertura infortuni dipendenti

≥ offre un'ampia tutela ai dipendenti Saipem nel rispetto delle specifiche normative vigenti nei Paesi in cui Saipem opera.

Copertura danni materiali

  • ≥ polizza "Corpi nave": copre l'intera flotta per eventi che producano danni diretti parziali o totali alle unità;
  • ≥ polizza "Attrezzature": copre i danni diretti a tutte le attrezzature onshore od offshore in uso, ad esempio le attrezzature di cantiere, gli impianti di perforazione a terra, le attrezzature per i lavori sottomarini, etc.;
  • ≥ polizza "Trasporto": copre ogni trasporto, movimentazione e stoccaggio di beni e attrezzature via terra, mare e aria;
  • ≥ polizza "Immobili e Cantieri": copre gli immobili, gli uffici, i magazzini e i cantieri navali posseduti o affittati dal Gruppo.

Copertura responsabilità civile

  • ≥ polizza "Protection & Indemnity" ("P&I"): copre le responsabilità armatoriali per danni a terzi causati sia durante la navigazione che durante le attività specialistiche offshore di perforazione e costruzione; tali responsabilità sono assicurate tramite un P&I Club facente parte dell'International Group of P&I Clubs;
  • ≥ polizza "Comprehensive General Liability": copre la responsabilità civile derivante dall'operatività del Gruppo, sia onshore che offshore; in quest'ultimo caso operando anche a integrazione della specifica copertura P&I;
  • ≥ polizze "Employer's Liability" e "Personal Accident": coprono rispettivamente la responsabilità del datore di lavoro e i rischi infortuni dei propri dipendenti sulla base delle normative obbligatorie previste in ogni Paese nel quale il Gruppo opera;
  • ≥ polizza "Directors & Officiers" ("D&O"): copre la responsabilità degli organi di amministrazione e controllo, nonché dei manager, della Società e delle sue controllate nello svolgimento dei loro mandati e funzioni;

≥ polizza "Cyber Insurance Protection": copre sia i danni materiali diretti che i danni a terze parti riconducibili a un attacco cyber ai sistemi informatici e operativi di Gruppo.

Uno strumento chiave nella gestione dei rischi assicurabili di Saipem è rappresentato dalla Sigurd Rück AG, la società captive di riassicurazione, che opera a copertura della prima fascia di rischio. Sigurd Rück AG realizza, a sua volta, una mitigazione dei rischi attraverso una protezione del portafoglio sottoscritto, collocata sul mercato riassicurativo con primarie security internazionali.

Polizze assicurative relative all'esecuzione dei progetti

La dimensione e la natura dei progetti in cui Saipem opera rende impossibile coprire i rischi costruttivi (rischio di danno o perdita all'opera da consegnare) all'interno di polizze omnicomprensive e permanenti. Questi rischi sono soggetti a polizze "Specific-to-project", comunemente conosciute come polizze "Construction All Risks (CAR)". Molto spesso, queste polizze sono stipulate dal cliente. In alternativa, ricadono all'interno degli obblighi di Saipem. In qualsiasi caso Saipem verifica che la polizza sia adeguata alle caratteristiche del progetto e in linea con gli standard di mercato. Le polizze CAR coprono tutte le fasi del progetto, dall'ingegneria alla costruzione, installazione e messa in servizio e sono estese al fine di coprire nella maniera più adeguata il periodo di garanzia conseguente al completamento del progetto.

ALTRE INFORMAZIONI

Piano di Incentivazione Variabile di Lungo Termine 2023-2025

In data 3 maggio 2023 l'Assemblea degli Azionisti ha approvato l'adozione del Piano di Incentivazione Variabile di Lungo Termine 2023-2025 (il "Piano") che prevede l'assegnazione gratuita di azioni ordinarie di Saipem a fronte del conseguimento di obiettivi di performance aziendali. Il Piano è stato approvato nei termini e secondo le condizioni descritte nel Documento Informativo, redatto ai sensi dell'art. 114-bis del TUF e dell'art. 84-bis, comma 2, del Regolamento Consob n. 11971/1999 e della Relazioni Illustrativa del Consiglio di Amministrazione sul punto all'ordine del giorno, messi a disposizione del pubblico nei termini e secondo le modalità previste dalla normativa vigente, e disponibile sul sito internet della Società.

Autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie a servizio del Piano di Incentivazione Variabile di Lungo Termine 2023-2025

in data 3 maggio 2023 l'Assemblea ha, inoltre, approvato la proposta di autorizzazione all'acquisto di azioni proprie per un periodo di diciotto mesi a far data dalla delibera assembleare, fino a un massimo di n. 37.000.000 azioni ordinarie e, comunque entro l'importo massimo complessivo di 59.300.000 euro, da destinare all'attribuzione 2023 del Piano di Incentivazione di Lungo Termine 2023-2025, nei termini e alle condizioni descritte nella Relazione Illustrativa del Consiglio di Amministrazione sul punto all'ordine del giorno, messa a disposizione del pubblico nei termini e secondo le modalità previste dalla normativa vigente, e disponibile sul sito internet della Società.

Accordi di collaborazione

Saipem e Garbo, azienda chimica italiana, hanno sottoscritto un accordo per il supporto all'industrializzazione, lo sviluppo e la commercializzazione a livello globale di una nuova tecnologia per il riciclo delle plastiche.

Si tratta di ChemPET, una tecnologia di depolimerizzazione di cui Garbo è proprietaria, che consente di convertire i rifiuti plastici di polietilene tereftalato, comunemente noto come PET, in nuovo PET di alta qualità e, quindi, di alto valore per l'industria chimica e alimentare. L'accordo prevede, inoltre, la collaborazione tra Saipem e Garbo per la realizzazione su scala industriale del primo impianto di riciclo chimico della plastica in Italia, localizzato a Cerano in provincia di Novara.

Saipem e Mitsubishi Heavy Industries ("MHI") hanno firmato un accordo per la cattura del carbonio post-combustione. Si tratta di un General License Agreement che consente a Saipem di utilizzare le tecnologie avanzate di cattura della CO2 post-combustione di Mitsubishi Heavy Industries nella realizzazione di progetti su larga scala. Tali tecnologie sono "KM CDR Process™" e "Advanced KM CDR Process™", sviluppate insieme a The Kansai Electric Power Co Inc.

Regolamento mercati

Art. 15 del Regolamento Mercati Consob (adottato con Delibera Consob n. 20249

del 28 dicembre 2017): condizioni per la quotazione di azioni di società controllanti società costituite e regolate dalla legge di Stati non appartenenti all'Unione Europea

In relazione alle prescrizioni regolamentari in tema di condizioni per la quotazione di società controllanti società costituite o regolate secondo leggi di Stati non appartenenti all'Unione Europea e ritenute di significativa rilevanza ai fini del bilancio consolidato, si segnala che:

i. alla data del 30 giugno 2023 le prescrizioni regolamentari dell'art. 15 del Regolamento Mercati si applicano alle seguenti società controllate:

≥ Global Petroprojects Services AG;

  • ≥ Petrex SA;
  • ≥ PT Saipem Indonesia;
  • ≥ Saimexicana SA de Cv;
  • ≥ Saipem America Inc;
  • ≥ Saipem Contracting Nigeria Ltd;
  • ≥ Saipem do Brasil Serviçõs de Petroleo Ltda;
  • ≥ Saipem Drilling Norway AS;
  • ≥ Saipem Guyana Inc;
  • ≥ Saipem India Projects Private Ltd;
  • ≥ Saipem Ltd;

  • ≥ Saipem Misr for Petroleum Services (S.A.E.);
  • ≥ Saipem Singapore Pte Ltd;
  • ≥ Saudi Arabian Saipem Ltd;
  • ≥ Sigurd Rück AG;
  • ≥ Snamprogetti Engineering & Contracting Co Ltd;
  • ≥ Snamprogetti Saudi Arabia Co Ltd Llc;
  • ≥ Saipem Australia Pty Ltd;

ii. sono state adottate le procedure adeguate che assicurano la completa compliance alla predetta normativa.

Evoluzione prevedibile della gestione

I risultati del primo semestre 2023 registrano un miglioramento della performance con ricavi e EBITDA adjusted superiori rispetto al primo semestre 2022, rispettivamente del 28% e del 56%. I risultati ottenuti sono pienamente in linea con gli obiettivi del piano strategico, da un punto di vista commerciale, operativo e finanziario: utile netto positivo, flussi di cassa operativi positivi con debito netto stabile.

Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura del periodo

Acquisizione di ordini

In data 26 luglio 2023 Saipem e Stockholm Exergi, azienda energetica del distretto di Stoccolma, hanno firmato una Lettera di Intenti per un impianto di cattura di CO2 su larga scala da installare presso l'attuale impianto di bio-cogenerazione di Stockholm Exergi situato nella capitale svedese. L'ambito di lavoro di Saipem riguarda le attività di ingegneria, approvvigionamento e costruzione dell'unità di cattura del carbonio, dello stoccaggio della CO2 e dei sistemi di caricamento nave per il trasporto della CO2.

Altre informazioni

Ai sensi dell'art. 20 dello Statuto Sociale, in conformità all'art. 2365, secondo comma, del codice civile, al Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA è attribuita la competenza ad adeguare lo Statuto Sociale a disposizioni normative.

Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati utilizzati nella relazione sulla gestione a quelli obbligatori

Stato patrimoniale riclassificato

(milioni di euro) 31.12.2022 30.06.2023
Voci dello stato patrimoniale riclassificato Valori parziali Valori Valori parziali Valori
(dove non espressamente indicato, da schema da schema da schema da schema
A) la componente è ottenuta dallo schema obbligatorio)
Attività materiali nette
obbligatorio riclassificato
2.879
obbligatorio riclassificato
2.832
Nota 13 - Immobili, impianti e macchinari 2.879 2.832
B) Attività immateriali nette 691 687
Nota 14 - Attività immateriali 691 687
C) Diritto di utilizzo di attività in leasing 258 264
Nota 15 - Diritto di utilizzo di attività in leasing 258 264
D) Partecipazioni 128 113
Nota 16 - Partecipazioni 229 201
Ricl. da F) - fondo copertura perdite di imprese partecipate (101) (88)
E) Capitale circolante (542) (526)
Nota 7 - Altre attività finanziarie correnti 495 468
Ricl. a M) - crediti finanziari non strumentali all'attività operativa (494) (467)
Nota 8 - Crediti commerciali e altri crediti 2.182 2.229
Nota 9 - Rimanenze 211 229
Nota 10 - Attività contrattuali 1.860 2.278
Nota 11 - Attività per imposte sul reddito 318 315
Nota 11 - Attività per altre imposte correnti 141 152
Nota 12 - Altre attività correnti 272 186
Nota 18 - Altre attività non correnti 30 33
Nota 17 - Attività per imposte differite 345 321
Nota 19 - Debiti commerciali e altri debiti (2.907) (3.046)
Nota 20 - Passività contrattuali (2.613) (2.905)
Nota 11 - Passività per imposte sul reddito (109) (82)
Nota 11 - Passività per altre imposte correnti (161) (139)
Nota 21 - Altre passività correnti (107) (93)
Nota 26 - Altre passività non correnti (2) (3)
Nota 17 - Passività per imposte differite (3) (2)
F) Fondi per rischi e oneri (1.047) (826)
Nota 24 - Fondi per rischi e oneri (1.148) (914)
Ricl. a D) - fondo copertura perdite di imprese partecipate 101 (88)
G) Fondo per benefici ai dipendenti (183) (178)
Nota 25 - Fondi per benefici ai dipendenti (183) (178)
H) Attività destinate alla vendita 166 72
Nota 28 - Discontinued operations, attività destinate alla vendita
e passività direttamente associabili 166 72
CAPITALE INVESTITO NETTO 2.350 2.438
I) Patrimonio netto 2.068 2.150
Nota 29 - Patrimonio netto 2.068 2.150
L) Capitale e riserve di terzi 18 2
Nota 29 - Capitale e riserve di terzi azionisti 18 2
M) Indebitamento finanziario netto ante lease liability (56) (34)
Nota 5 - Disponibilità liquide ed equivalenti (2.052) (2.338)
Nota 6 - Attività finanziarie valutate al fair value con effetti a OCI (75) (71)
Nota 7 - Altre attività finanziarie non correnti (65) (54)
Nota 22 - Passività finanziarie a breve termine 159 103
Nota 22 - Passività finanziarie a lungo termine 1.729 2.064
Nota 22 - Quote a breve di passività finanziarie a lungo termine 742 729
Ricl. da E) - crediti finanziari non strumentali
all'attività operativa (nota 7) (494) (467)
N) Passività finanziarie beni in leasing 320 322
Nota 15 - Passività nette per leasing 320 322
O) Indebitamento finanziario netto 264 288
COPERTURE 2.350 2.438

Voci del conto economico riclassificato

Il conto economico riclassificato differisce dallo schema obbligatorio esclusivamente per la seguente riclassifica:

≥ le voci "proventi finanziari" (73 milioni di euro), "oneri finanziari" (-114 milioni di euro) e "strumenti derivati" (-46 milioni di euro), indicate separatamente nello schema obbligatorio, sono esposte nette nella voce "oneri finanziari netti" (-87 milioni di euro) del conto economico riclassificato.

Le altre voci sono direttamente riconducibili allo schema obbligatorio.

Voci del rendiconto finanziario riclassificato

Il rendiconto finanziario riclassificato differisce dallo schema obbligatorio esclusivamente per le seguenti riclassifiche:

  • ≥ le voci "ammortamenti" (207 milioni di euro), "effetto valutazione con il metodo del patrimonio netto" (-13 milioni di euro), "altre variazioni" (-14 milioni di euro), "variazione fondo benefici dipendenti" (-6 milioni di euro) e "svalutazioni (riprese di valore) nette di attività materiali e immateriali e diritto di utilizzo di attività in leasing" (11 milioni di euro), indicate separatamente e incluse nel flusso di cassa netto da attività operativa nello schema obbligatorio, sono esposte nette nella voce "ammortamenti e altri componenti non monetari" (185 milioni di euro);
  • ≥ le voci "imposte sul reddito" (78 milioni di euro), "interessi passivi" (69 milioni di euro) e "interessi attivi" (-14 milioni di euro), indicate separatamente e incluse nel flusso di cassa del capitale di esercizio nello schema obbligatorio, sono esposte nette nella voce "dividendi, interessi e imposte" (133 milioni di euro);
  • ≥ le voci relative ai "crediti commerciali" (180 milioni di euro), alle variazioni delle "rimanenze" (-23 milioni di euro), ai "fondi per rischi e oneri" (-218 milioni di euro), ai "debiti commerciali" (-44 milioni di euro), alle "attività e passività contrattuali" (-72 milioni di euro) e alle "altre attività e passività" (56 milioni di euro), indicate separatamente e incluse nel flusso di cassa del capitale di esercizio nello schema obbligatorio, sono esposte nette nella voce "variazione del capitale di esercizio relativo alla gestione" (-121 milioni di euro);
  • ≥ le voci "dividendi incassati" (42 milioni di euro), "interessi incassati" (10 milioni di euro), "imposte sul reddito pagate al netto dei crediti di imposta rimborsati" (-86 milioni di euro) e "interessi pagati" (-62 milioni di euro), indicate separatamente e incluse nel flusso di cassa netto da attività operativa nello schema obbligatorio, sono esposte nette nella voce "dividendi incassati, imposte pagate, interessi pagati e incassati" (-96 milioni di euro);
  • ≥ le voci relative agli investimenti in "attività materiali" (-137 milioni di euro) e "attività immateriali" (-2 milioni di euro), indicate separatamente e incluse nel flusso di cassa degli investimenti nello schema obbligatorio, sono esposte nette nella voce "investimenti tecnici" (-139 milioni di euro);
  • ≥ le voci "assunzione di debiti finanziari non correnti" (484 milioni di euro), "incremento (decremento) di debiti finanziari correnti" (-55 milioni di euro) e "rimborsi di debiti finanziari non correnti" (-162 milioni di euro), indicate separatamente e incluse nel flusso di cassa netto da attività di finanziamento nello schema obbligatorio, sono esposte nette nella voce "variazione debiti finanziari a breve e lungo termine" (267 milioni di euro). Le altre voci sono direttamente riconducibili allo schema obbligatorio.

GLOSSARIO

Termini finanziari

  • Beta coefficiente che definisce la misura del rischio sistematico di un'attività finanziaria, ovvero la tendenza del rendimento di un'attività a variare in coerenza con le variazioni del mercato di riferimento. Il beta è definito come rapporto tra la covarianza del rendimento di una specifica attività con il rendimento di mercato, e la varianza del rendimento di mercato.
  • CGU Cash Generating Unit (i.e. unità generatrice di flussi finanziari) corrispondente, nell'ambito dell'esecuzione del test di impairment, come il più piccolo gruppo identificabile di attività che genera flussi finanziari in entrata e/o in uscita, derivanti dall'uso continuativo delle attività, ampiamente indipendenti dai flussi finanziari in entrata e/o in uscita generati da altre attività o gruppi di attività.
  • Crediti "in bonis" insieme dei crediti di natura commerciale, non scaduti o scaduti da non più di dodici mesi, nei confronti di clienti ritenuti solvibili.
  • EBIT (earnings before interest and tax) risultato operativo.
  • EBIT adjusted risultato operativo al netto di special items.
  • EBITDA (earnings before interest, taxes, depreciation and amortisation) margine operativo lordo.
  • EBITDA adjusted margine operativo lordo al netto di special items.
  • Fondi Long-Only i gestori azionari long-only attivi hanno strategie caratterizzate dal riuscire a realizzare un guadagno solo in funzione di un rialzo del mercato sottostante: se quest'ultimo scende possono solo limitare le perdite tramite una riduzione dell'esposizione e un'ottimale (ma non sempre realizzabile) selezione dei titoli.
  • Headroom (Impairment Loss) eccedenza positiva (o negativa) del valore recuperabile di una CGU sul relativo valore di libro.
  • IFRS International Financial Reporting Standards (principi contabili internazionali) emanati dallo IASB (International Accounting Standards Board) e adottati dalla Commissione Europea. Comprendono gli International Financial Reporting Standards (IFRS), gli International Accounting Standards (IAS), le interpretazioni emesse dall'International Financial Reporting Interpretation Committee (IFRIC) e dallo Standing Interpretations Committee (SIC) adottate dallo IASB. La denominazione di International Financial Reporting Standards (IFRS) è stata adottata dallo IASB per i principi emessi successivamente al maggio 2003. I principi emessi antecedentemente hanno mantenuto la denominazione di IAS.
  • KRI (Key Risk Indicator) indicatore di rischio chiave come metrica per misurare la probabilità che la possibilità combinata di un evento e le sue conseguenze superino la propensione al rischio dell'organizzazione e abbiano un impatto profondamente negativo sulla capacità di successo dell'organizzazione.
  • Leverage misura il grado di indebitamento della società ed è calcolato come rapporto tra l'indebitamento finanziario netto e il patrimonio netto.
  • OCI (Other Comprehensive Income) voci di ricavo e di costo (incluse le rettifiche da riclassificazione) che non sono rilevate nell'utile (perdita) d'esercizio come richiesto o consentito dagli IFRS.
  • ROACE (Return on Average Capital Employed) indice di rendimento del capitale investito calcolato come rapporto tra il risultato netto prima degli interessi di terzi azionisti aumentato degli oneri finanziari netti correlati all'indebitamento finanziario netto, dedotto il relativo effetto fiscale, e il capitale investito netto medio.
  • Special items componenti reddituali derivanti da eventi o da operazioni non ricorrenti o non rappresentativi della normale attività di business.
  • WACC Weighted Average Cost of Capital (i.e. costo medio ponderato del capitale) calcolato come media ponderata del costo del capitale di debito dell'impresa e del costo del capitale di rischio, definito sulla base della metodologia del Capital Asset Pricing Model (CAPM), in coerenza con il rischio specifico del business di Saipem, misurato dal beta del titolo Saipem.
  • Write off cancellazione o riduzione del valore di un asset patrimoniale.

Termini operativi

  • Acque convenzionali profondità d'acqua inferiori ai 500 metri.
  • Acque profonde profondità d'acqua superiori ai 500 metri.
  • Buckle detection sistema che, basandosi sull'utilizzo di onde elettromagnetiche, nel corso della posa è in grado di segnalare il collasso o la deformazione della condotta posata sul fondo.
  • Bundles fasci di cavi.
  • Campi marginali campi petroliferi con scarse risorse sfruttabili o giunti a una fase di declino della produzione per i quali si cerca di estendere la vita utilizzando tecnologie a basso rischio di costo-efficacia.
  • Carbon Capture and Storage tecnologia che permette di catturare il carbonio presente negli effluenti gassosi degli impianti di combustione o di trattamento degli idrocarburi e di stoccarlo a lungo termine in formazioni geologiche sotterranee, riducendo o eliminando così l'emissione in atmosfera di anidride carbonica.
  • Central Processing Facility unità produttiva per la prima trasformazione di petrolio e gas.

  • Cold stacked impianto inattivo con significativa riduzione del personale e con manutenzione ridotta.
  • Commissioning insieme delle operazioni necessarie per la messa in esercizio di un gasdotto, degli impianti e delle relative apparecchiature.
  • Cracking processo chimico-fisico tipicamente realizzato all'interno di specifici impianti di raffinazione che ha lo scopo di spezzare le grosse molecole di idrocarburi ricavate dalla distillazione primaria del greggio ricavando frazioni più leggere.
  • Debottlenecking rimozione dei vincoli (in impianti/campo) che causano conseguentemente una più elevata produzione.
  • Deck area di coperta, o ponte di lavoro, di una piattaforma su cui sono montati gli impianti di processo, le apparecchiature, i moduli alloggio e le unità di perforazione.
  • Decommissioning operazione richiesta per mettere fuori servizio un gasdotto o un impianto o le apparecchiature collegate. Viene effettuato alla fine della vita utile dell'impianto in seguito a un incidente, per ragioni tecniche o economiche, per motivi di sicurezza e ambientali.
  • Deep-water vedi Acque profonde.
  • Downstream il termine downstream riguarda le attività inerenti il settore petrolifero che si collocano a valle dell'esplorazione e produzione.
  • Drillship (Nave di perforazione) nave dotata di propulsione propria in grado di effettuare operazioni di perforazione in acque profonde.
  • Dry-tree testa pozzo fuori acqua posta sulle strutture di produzione galleggianti.
  • Dynamic Positioned Heavy Lifting Vessel (Nave per grandi sollevamenti a posizionamento dinamico) mezzo navale dotato di gru di elevata capacità di sollevamento in grado di mantenere una posizione definita rispetto a un certo sistema di riferimento con elevata precisione mediante la gestione di propulsori (eliche), in modo da annullare le forzanti ambientali (vento, moto ondoso, corrente).
  • EPC (Engineering, Procurement, Construction) contratto tipico del segmento Engineering & Construction Onshore avente per oggetto la realizzazione di impianti nel quale la società fornitrice del servizio svolge le attività di ingegneria, approvvigionamento dei materiali e di costruzione. Si parla di "contratto chiavi in mano" quando l'impianto è consegnato pronto per l'avviamento, ovvero già avviato.
  • EPCI (Engineering, Procurement, Construction, Installation) contratto tipico del segmento Engineering & Construction Offshore avente per oggetto la realizzazione di un progetto complesso nel quale la società fornitrice del servizio (global or main contractor, normalmente una società di costruzioni o un consorzio) svolge le attività di ingegneria, approvvigionamento dei materiali, di costruzione degli impianti e delle relative infrastrutture, di trasporto al sito di installazione e delle attività preparatorie per l'avvio degli impianti.
  • Fabrication yard cantiere di fabbricazione di strutture offshore.
  • Facility servizi, strutture e installazioni ausiliarie necessarie per il funzionamento degli impianti primari.
  • Farm out assegnazione del contratto da parte del cliente a un'altra entità per un periodo di tempo determinato.
  • FDS (Field Development Ship) mezzo navale combinato, dotato di posizionamento dinamico, con capacità di sollevamento e di posa di condotte sottomarine.
  • FEED (Front-end Engineering and Design) ingegneria di base e attività iniziali eseguite prima di iniziare un progetto complesso al fine di valutare aspetti tecnici e permettere una prima stima dei costi di investimento.
  • Field Engineer ingegnere di cantiere.
  • Flare alta struttura metallica utilizzata per bruciare il gas che si separa dal petrolio nei pozzi di petrolio, quando non è possibile utilizzarlo sul posto o trasportarlo altrove.
  • FLNG (Floating Liquefied Natural Gas) impianto galleggiante per il trattamento, la liquefazione e lo stoccaggio del gas, che viene poi trasferito su navi di trasporto verso i mercati di consumo finali.
  • Floatover metodo di installazione di moduli di piattaforme marine senza l'esecuzione di operazioni di sollevamento. Un mezzo navale specifico trasporta il modulo da installare, si posiziona internamente ai punti di sostegno, varia il proprio assetto operando sulle casse di zavorra e abbassandosi posa il modulo sui punti di sostegno. Una volta che il modulo è a contatto con i punti di sostegno, il mezzo navale si sfila e si provvede ad assicurare il modulo alla struttura di supporto.
  • Flowline tubazione impiegata per il collegamento e il trasporto della produzione dei singoli pozzi a un collettore o a un centro di raccolta o trattamento.
  • FPSO vessel sistema galleggiante di produzione, stoccaggio e trasbordo (Floating Production Storage and Offloading), costituito da una petroliera di grande capacità, in grado di disporre di un impianto di trattamento degli idrocarburi di notevole dimensioni. Questo sistema, che viene ormeggiato a prua per mantenere una posizione geostazionaria, è in effetti, una piattaforma temporaneamente fissa, che collega le teste di pozzo sottomarine, mediante collettori verticali (riser) dal fondo del mare, ai sistemi di bordo di trattamento, stoccaggio e trasbordo.
  • FPU (Floating Production Unit) unità di produzione galleggiante.
  • FSHR (Free Standing Hybrid Risers) sistema che consiste in un tubo verticale di acciaio (detto "riser") che viene mantenuto in tensione da un modulo di galleggiamento posizionato vicino alla superficie del mare, la cui spinta di galleggiamento assicura stabilità. Un tubo flessibile (jumper) collega la parte superiore del riser a un'unità di produzione galleggiante (FPU), mentre il riser viene ancorato al fondale attraverso un sistema di ancoraggio. Un tubo rigido (riser base jumper) collega la parte inferiore del FSHR fino alla parte terminale della pipeline (PLET).
  • FSRU (Floating Storage Re-gasification Unit) terminale galleggiante a bordo del quale il gas naturale liquefatto viene stoccato e poi rigassificato prima del trasporto in condotte.
  • Gas export line condotta di esportazione del gas dai giacimenti marini alla terraferma.

  • GNL Gas Naturale Liquefatto, ottenuto a pressione atmosferica con raffreddamento del gas naturale a -160 °C. Il gas viene liquefatto per facilitarne il trasporto dai luoghi di estrazione a quelli di trasformazione e consumo. Una tonnellata di GNL corrisponde a circa 1.500 metri cubi di gas.
  • GPL Gas di Petrolio Liquefatti, ottenuti in raffineria sia dal frazionamento primario del greggio che da altri processi successivi; gassosi a temperatura ambiente e pressione atmosferica, sono liquefabili per la sola moderata compressione a temperatura ambiente e quindi si immagazzinano quantitativi rilevanti in recipienti metallici di agevole maneggiabilità.
  • Grass Root Refinery raffineria costruita ex-novo con una capacità pianificata.
  • Gunitatura (concrete coating) rivestimento e zavorramento di condotte posate sul fondo del mare mediante cemento armato in modo da proteggere l'esterno della condotta da urti e corrosioni.
  • Hydrocracking (impianto di) impianto all'interno del quale è realizzato il processo di separazione delle grosse molecole di idrocarburi.
  • Hydrotesting operazione eseguita con acqua pompata ad alta pressione (più alta della pressione operativa) nelle condotte per verificarne la piena operatività e per assicurare che siano prive di difetti.
  • Hydrotreating processo di raffineria avente come scopo il miglioramento delle caratteristiche di una frazione petrolifera.
  • Ice Class classificazione per indicare il livello aggiuntivo di potenziamento e altri assetti che consentono a una nave di navigare tra i ghiacci marini.
  • International Oil Company compagnie a capitale privato, tipicamente quotate su mercati azionari, coinvolte in diversi modi nelle attività petrolifere upstream e/o downstream.
  • Jacket struttura reticolare inferiore di una piattaforma fissata mediante pali a fondo mare.
  • Jack-up unità marina mobile di tipo autosollevante, per la perforazione dei pozzi offshore, dotata di uno scafo e di gambe a traliccio.
  • J-laying (posa a "J") posa di una condotta utilizzando una rampa di varo quasi verticale per cui la condotta assume una configurazione a "J". Questo tipo di posa è adatta ad alti fondali.
  • Lay-up mezzo inattivo con sospensione del periodo di validità della certificazione di classe.
  • Leased FPSO FPSO (Floating Production, Storage and Offloading) per il quale contrattista e cliente (Oil Company) ricorrono alla forma contrattuale "Lease", attraverso la quale il locatario (cliente/Oil Company) utilizza l'FPSO pagando al locatore (contrattista) un corrispettivo detto "canone" per un periodo di tempo determinato. Il locatario ha il diritto di acquistare l'FPSO alla scadenza del contratto.
  • Local Content sviluppare le competenze locali, trasferire le proprie conoscenze tecniche e manageriali, e rafforzare la manodopera e l'imprenditoria locale, attraverso le proprie attività di business e le iniziative di supporto per le comunità locali.
  • LTI (Lost Time Injury) infortunio con perdita di tempo. Un LTI è un qualsiasi infortunio connesso con il lavoro che rende la persona infortunata temporaneamente inabile a eseguire un lavoro regolare o un lavoro limitato in un qualsiasi giorno/turno successivo al giorno in cui si è verificato un infortunio.
  • Midstream settore costituito dalle attività dedicate alla costruzione e gestione di infrastrutture per il trasporto idrocarburi.
  • Moon pool apertura dello scafo delle navi di perforazione per il passaggio delle attrezzature necessarie all'attività.
  • Mooring ormeggio.
  • Mooring buoy sistema di ormeggio in mare aperto.
  • Multipipe subsea sistema di separazione gravitazionale gas/liquido caratterizzato da una serie di separatori verticali di piccolo diametro che operano in parallelo (applicazione per acque profonde).
  • National Oil Company compagnie di proprietà dello Stato, o da esso controllate, coinvolte in diversi modi nelle attività di esplorazione, produzione, trasporto e trasformazione degli idrocarburi.
  • NDT (Non Destructive Testing) Controlli Non Distruttivi. Complesso di esami, prove e rilievi condotti impiegando metodi che non alterano il materiale alla ricerca e identificazione di difetti strutturali.
  • NDT Phased Array metodo NDT (Non Destructive Testing) basato sull'uso di ultrasuoni per rilevare difetti in una struttura o una saldatura.
  • Offshore/Onshore il termine offshore indica un tratto di mare aperto e, per estensione, le attività che vi si svolgono; onshore è riferito alla terra ferma e, per estensione, alle attività che vi si svolgono.
  • Oil Services Industry settore industriale che fornisce servizi e/o prodotti alle National o International Oil Company ai fini dell'esplorazione, produzione, trasporto e trasformazione degli idrocarburi.
  • Ombelicale cavo flessibile di collegamento che, in un unico involucro, contiene cavi e tubi flessibili.
  • Open Book Estimate (OBE) tipologia di contratto dove il prezzo forfettario del progetto (normalmente per impianti chiavi in mano oppure EPC) viene concordato congiuntamente con il cliente, in modo trasparente, dopo la firma del contratto e in una fase avanzata dell'ingegneria di base, sulla base di una stima dei costi complessivi del progetto.
  • Pig apparecchiatura che viene utilizzata per pulire, raschiare e ispezionare una condotta.
  • Piggy back pipeline pipeline di piccolo diametro, posto al di sopra di un altro pipeline di diametro maggiore, destinato al trasporto di altri prodotti rispetto a quello trasportato dalla linea principale.
  • Pile lungo e pesante palo di acciaio che viene infisso nel fondo del mare; l'insieme di più pali costituisce una fondazione per l'ancoraggio di una piattaforma fissa o di altre strutture offshore.
  • Pipe-in-pipe condotta sottomarina, formata da due tubazioni coassiali, per il trasporto di fluidi caldi (idrocarburi). Il tubo interno ha la funzione di trasportare il fluido. Nell'intercapedine tra i due tubi si trova del materiale coibente

per ridurre lo scambio termico con l'ambiente esterno. Il tubo esterno assicura la protezione meccanica dalla pressione dell'acqua.

  • Pipe-in-pipe forged end terminazione forgiata di un doppio tubo coassiale.
  • Pipelayer mezzo navale per posa di condotte sottomarine.
  • Pipeline sistema per il trasporto di greggio, di prodotti petroliferi e di gas naturale costituito da una condotta principale e dai relativi apparati e macchine ausiliarie.
  • Pipe Tracking System (PTS) sistema informatico volto ad assicurare la completa tracciabilità dei componenti di una condotta sottomarina installata durante l'esecuzione di un progetto.
  • Piping and Instrumentation Diagram (P&ID) schema che rappresenta tutte le apparecchiature, le tubazioni, la strumentazione con le relative valvole di blocco e di sicurezza di un impianto.
  • Pre Assembled Rack (PAR) travi per il sostegno delle tubazioni.
  • Pre-commissioning lavaggio ed essiccamento della condotta.
  • Pre-drilling template struttura di appoggio per una piattaforma di perforazione.
  • Pre-Travel Counselling suggerimenti di tipo sanitario sulla base delle condizioni di salute di chi viaggia, informando adeguatamente il lavoratore sui rischi specifici e la profilassi da adottare in base al Paese di destinazione.
  • Pulling operazione di intervento su un pozzo per eseguire manutenzioni e sostituzioni marginali.
  • QHSE (Qualità, Health, Safety, Environment) Qualità, Salute, Sicurezza, Ambiente.
  • Rig impianto di perforazione, composto da una struttura a traliccio (torre), dal piano sonda su cui la torre è installata, e dalle attrezzature accessorie per le operazioni di discesa, risalita e rotazione della batteria di perforazione e per il pompaggio del fango.
  • Riser collettore utilizzato nei pozzi offshore con testa pozzo sottomarina per collegarla con la superficie.
  • ROV (Remotely Operated Vehicle) mezzo sottomarino senza equipaggio guidato e alimentato via cavo, utilizzato per attività di ispezione e per lavori subacquei.
  • Shale gas gas metano prodotto da giacimenti non convenzionali costituiti da roccia argillosa.
  • Shale oil petrolio non convenzionale prodotto dai frammenti di rocce di scisto bituminoso.
  • Shallow water vedi Acque convenzionali.
  • Sick Building Syndrome insieme di disturbi causati dalle condizioni dell'ambiente di lavoro, senza cause identificabili, ma eventualmente attribuibili alla presenza di composti organici volatili, formaldeide, muffe, acari.
  • S-laying (posa a "S") posa di una condotta mediante l'avanzamento della nave sfruttando le qualità elastiche dell'acciaio, per cui la condotta assume una configurazione a "S", con una estremità sul fondo e l'altra tenuta in tensione a bordo della nave. La posa a "S" viene utilizzata per i fondali medio-bassi.
  • Slug catcher impianto per la depurazione del gas.
  • Smart stacking periodo di fermo che prevede un'ottimizzazione dei costi e l'applicazione di un piano di preservation dell'impianto.
  • Sour water acqua che contiene una certa quantità di contaminanti disciolti.
  • Spar sistema di produzione galleggiante, ancorato al fondo marino mediante un sistema di ancoraggio semi-rigido, costituito da uno scafo cilindrico verticale che supporta la struttura di una piattaforma.
  • Spare capacity rapporto tra produzione e capacità produttiva, riferita alla quantità di petrolio in eccesso, che non deve essere utilizzato per far fronte alla domanda.
  • Spool inserto di collegamento tra una tubazione sottomarina e il riser di una piattaforma, o comunque inserto per collegare due estremità di tubazioni.
  • Spoolsep impianto con funzione di separare l'acqua dal petrolio nel trattamento del greggio.
  • Strato Pre-Salt formazione geologica presente sulle piattaforme continentali al largo delle coste dell'Africa e del Brasile.
  • Stripping processo mediante il quale i prodotti volatili indesiderati sono allontanati dalla miscela liquida o dalla massa solida in cui sono disciolti.
  • Subsea processing attività svolta nell'ambito dello sviluppo di campi di petrolio e/o gas naturale in mare e legata alla strumentazione e alle tecnologie necessarie per l'estrazione, il trattamento e il trasporto di tali fluidi sotto il livello del mare.
  • Subsea tiebacks collegamento di nuovi campi petroliferi a strutture fisse o flottanti già esistenti.
  • Subsea treatment è un nuovo processo per lo sviluppo dei giacimenti marginali. Il sistema prevede l'iniezione e il trattamento di acqua di mare direttamente sul fondo marino.
  • SURF (Subsea, Umbilicals, Risers, Flowlines) facility: insieme di condotte e attrezzature che collegano un pozzo o un sistema sottomarino con un impianto galleggiante.
  • Tandem Offloading metodo finalizzato al trasferimento di un flusso liquido (sia petrolio che gas liquefatto) fra due unità offshore collocate una in fila all'altra, attraverso l'utilizzo di un sistema aereo, flottante o sottomarino (in contrapposizione allo scarico side-by-side, in cui due unità offshore sono posizionate l'una accanto all'altra).
  • Tar sands sabbie bituminose, ossia miscele di argilla, sabbia, fango, acqua e bitume. Il bitume è composto principalmente da idrocarburi ad alto peso molecolare e può essere trasformato in diversi prodotti petroliferi.
  • Template struttura sottomarina rigida e modulare sulla quale vengono a trovarsi tutte le teste pozzo del giacimento.
  • Tender assisted drilling unit (TAD) impianto di perforazione costituito da una piattaforma offshore su cui è installata una torre di perforazione, collegata a una nave di appoggio, che ospita le infrastrutture ancillari necessarie a fornire assistenza alle attività di perforazione.

  • Tendon tubi tiranti e stabilizzanti utilizzati per tensionare le Tension Leg Platform per permettere alla piattaforma la necessaria stabilità per la sua operatività.
  • Tension Leg Platform (TLP) piattaforma galleggiante di tipo fisso, mantenuta in posizione tramite un sistema tensionato di ancoraggio a cassoni di zavorra collocati a fondo mare. Il campo di applicazione di queste piattaforme è quello degli alti fondali.
  • Termination for convenience diritto del contraente di recedere unilateralmente dal contratto in base alla propria convenienza, salvo il pagamento di un corrispettivo, contrattualmente pattuito, per l'esercizio di tale diritto (cd. "termination fee").
  • Tie-in collegamento di una condotta di produzione a un pozzo sottomarino o semplicemente giunzione di due tratti di pipeline.
  • Tight oil idrocarburo presente a grandi profondità allo stato liquido e "intrappolato" in rocce impermeabili che ne impediscono la fuoriuscita con una normale estrazione.
  • Topside parte emersa di una piattaforma.
  • Trenching scavo di trincea, eseguito per la posa di condotte a terra e a mare.
  • Treno insieme di unità che realizzano un processo complesso di raffinazione, petrolchimico, di liquefazione o rigassificazione del gas naturale. Un impianto può essere composto da uno o più treni, di uguale capacità e funzionanti in parallelo.
  • Trunkline condotta utilizzata per il trasporto di greggio proveniente dai grandi depositi di stoccaggio ai luoghi di produzione, alle raffinerie, ai terminali costieri.
  • Upstream il termine upstream riguarda le attività di esplorazione e produzione idrocarburi.
  • Vacuum secondo stadio della distillazione del greggio.
  • Warm Stacking impianto inattivo, ma pronto a riprendere l'attività operativa in caso di acquisizione di un contratto. Il personale è al completo e la manutenzione ordinaria viene normalmente eseguita.
  • Wellhead (testa pozzo) struttura fissa che assicura la separazione del pozzo dall'ambiente esterno.
  • Wellhead Barge (WHB) nave attrezzata per le attività di drilling, work over e produzione (parziale o totale), collegata agli impianti di processo e/o stoccaggio.
  • Workover operazione di intervento su un pozzo per eseguire consistenti manutenzioni e sostituzioni delle attrezzature di fondo, che convogliano i fluidi di giacimento in superficie.
  • Yard cantiere.

Altri termini

  • CCUS (Carbon Capture, Utilization and Storage) ossia cattura, utilizzo e stoccaggio del carbonio e racchiude tutte quelle soluzioni in grado di ridurre le emissioni di gas serra degli impianti inquinanti o rimuoverle direttamente dall'atmosfera.
  • ESG (Environmental Social Governance) si riferisce alla considerazione dell'operato di un'azienda rispetto alle sue interazioni con ambiente e territorio, società e gestione aziendale.
  • ESMA (European Securities and Markets Authority) autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati.
  • OECD (Organisation for Economic Co-operation and Development) organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico composta da trentacinque Paesi sviluppati aventi in comune un sistema di governo di tipo democratico e un'economia di mercato.
  • OPEC organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio.

SAIPEM BILANCIO CONSOLIDATO semestrale abbreviato

Stato patrimoniale

31.12.2022 30.06.2023
di cui verso di cui verso
parti parti
(milioni di euro) Nota (1) Totale correlate (2) Totale correlate (2)
ATTIVITÀ
Attività correnti
Disponibilità liquide ed equivalenti (N. 5) 2.052 2.338
Attività finanziarie valutate al fair value con effetti a OCI (N. 6) 75 71
Altre attività finanziarie (N. 7) 495 489 468 461
Attività finanziarie per leasing (N. 15) 26 38
Crediti commerciali e altri crediti (N. 8) 2.182 675 2.229 716
Rimanenze (N. 9) 211 229
Attività contrattuali (N. 10) 1.860 2.278
Attività per imposte sul reddito (N. 11) 313 311
Attività per altre imposte (N. 11) 141 152
Altre attività (N. 12 e 27) 272 27 186 27
Totale attività correnti 7.627 8.300
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari (N. 13) 2.879 2.832
Attività immateriali (N. 14) 691 687
Diritto di utilizzo di attività in leasing (N. 15) 258 264
Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto (N. 16) 229 201
Altre partecipazioni (N. 16) - -
Altre attività finanziarie (N. 7) 65 54
Attività finanziarie per leasing (N. 15) 57 102
Attività per imposte differite (N. 17) 345 321
Attività per imposte sul reddito (N. 11) 5 4
Altre attività (N. 18 e 27) 30 1 33 1
Totale attività non correnti 4.559 4.498
Discontinued operations e attività destinate alla vendita (N. 28) 211 4 98 -
TOTALE ATTIVITÀ 12.397 12.896
PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO
Passività correnti
Passività finanziarie a breve termine (N. 22) 159 1 103 1
Quota a breve di passività finanziarie a lungo termine (N. 22) 742 729
Quota a breve delle passività per leasing a lungo termine (N. 15) 139 120
Debiti commerciali e altri debiti (N. 19) 2.907 112 3.046 198
Passività contrattuali (N. 20) 2.613 846 2.905 876
Passività per imposte sul reddito (N. 11) 86 64
Passività per altre imposte (N. 11) 161 139
Altre passività (N. 21 e 27) 107 93
Totale passività correnti 6.914 7.199
Passività non correnti
Passività finanziarie a lungo termine (N. 22) 1.729 2.064
Passività per leasing a lungo termine (N. 15) 264 1 342 1
Fondi per rischi e oneri (N. 24) 1.148 914
Fondi per benefici ai dipendenti (N. 25) 183 178
Passività per imposte differite (N. 17) 3 2
Passività per imposte sul reddito (N. 11) 23 18
Altre passività (N. 26 e 27) 2 3
Totale passività non correnti 3.352 3.521
Discontinued operations, attività destinate alla vendita
e passività direttamente associabili (N. 28) 45 2 26 -
TOTALE PASSIVITÀ 10.311 10.746
PATRIMONIO NETTO
Capitale e riserve di terzi azionisti (N. 29) 18 2
Patrimonio netto di Saipem: (N. 29) 2.068 2.148
- capitale sociale (N. 29) 502 502
- riserva sopraprezzo delle azioni (N. 29) 1.877 1.622
- altre riserve (N. 29) (116) (78)
- utili relativi a esercizi precedenti 91 139
- utile (perdita) del periodo (209) 40
- riserva negativa per azioni proprie in portafoglio (N. 29) (77) (77)
Totale patrimonio netto di Gruppo 2.086 2.150
TOTALE PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO 12.397 12.896

(1) Le note illustrative costituiscono parte integrante del presente bilancio consolidato semestrale abbreviato.

(2) Per il dettaglio "di cui verso parti correlate" si veda la nota 41 "Rapporti con parti correlate".

Conto economico

Primo semestre 2022 Primo semestre 2023
di cui verso di cui verso
parti parti
(milioni di euro) Nota (1) Totale correlate (2) Totale correlate (2)
RICAVI
Ricavi della gestione caratteristica (N. 32) 4.187 769 5.347 1.451
Altri ricavi e proventi (N. 32) 5 2
Totale ricavi 4.192 5.349
Costi operativi
Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi (N. 33) (3.114) (276) (4.097) (263)
Riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti (N. 33) (52) (14)
Costo del lavoro (N. 33) (785) (826)
Ammortamenti e svalutazioni (N. 33) (217) (218)
Altri proventi (oneri) operativi (N. 33) 3 (2)
RISULTATO OPERATIVO 27 192
Proventi (oneri) finanziari
Proventi finanziari 424 2 73 7
Oneri finanziari (411) (114)
Strumenti derivati (72) (46)
Totale proventi (oneri) finanziari (N. 34) (59) (87)
Proventi (oneri) su partecipazioni
Effetto della valutazione con il metodo del patrimonio netto (24) 20
Altri proventi (oneri) su partecipazioni - (7)
Totale proventi (oneri) su partecipazioni (N. 35) (24) 13
RISULTATO ANTE IMPOSTE (56) 118
Imposte sul reddito (N. 36) (67) (78)
UTILE (PERDITA) DEL PERIODO - Continuing operations (123) 40
UTILE (PERDITA) DEL PERIODO - Discontinued operations (7) -
UTILE (PERDITA) DEL PERIODO (130) 40
Di competenza Gruppo Saipem
- Continuing operations (123) 40
- Discontinued operations (N. 28) (7) 3 - (2)
Interessenze di terzi (N. 37)
- Continuing operations - -
- Discontinued operations (N. 28) - -
Utile (perdita) per azione sull'utile (perdita)
dell'esercizio di competenza Saipem (ammontare in euro per azione)
Utile (perdita) per azione semplice (N. 38) (0,066) 0,020
Utile (perdita) per azione diluito (N. 38) (0,066) 0,020
Utile (perdita) per azione sull'utile (perdita)
dell'esercizio di competenza Saipem - Continuing operations
(ammontare in euro per azione)
Utile (perdita) per azione semplice (N. 38) (0,062) 0,020
Utile (perdita) per azione diluito (N. 38) (0,062) 0,020

(1) Le note illustrative costituiscono parte integrante del presente bilancio consolidato semestrale abbreviato.

(2) Per il dettaglio "di cui verso parti correlate" si veda la nota 41 "Rapporti con parti correlate".

Prospetto del conto economico complessivo

(milioni di euro) Nota (1) Primo semestre
2022
Primo semestre
2023
Utile (perdita) del periodo (130) 40
Altre componenti del conto economico complessivo
Componenti non riclassificabili a conto economico
Rivalutazioni di piani a benefici definiti per i dipendenti (N. 29) 31 (2)
Variazione fair value partecipazioni con effetti a OCI (N. 29) - -
Quota di pertinenza delle "altre componenti del conto economico complessivo" delle partecipazioni
valutate secondo il metodo del patrimonio netto afferenti rivalutazioni di piani a benefici definiti
(N. 29) - -
Effetto fiscale relativo alle componenti non riclassificabili (N. 36) (7) 1
Totale componenti non riclassificabili a conto economico 24 (1)
Componenti riclassificabili a conto economico (N. 29)
Variazione del fair value derivati di copertura cash flow hedge (N. 29) (176) 54
Variazione fair value delle attività finanziarie, diverse dalle partecipazioni, con effetti a OCI (N. 29) (4) -
Variazione differenze di cambio da conversione dei bilanci in moneta diversa dall'euro (N. 29) 52 (3)
Quota di pertinenza delle "altre componenti del conto economico complessivo" delle partecipazioni
valutate secondo il metodo del patrimonio netto
(N. 29) - 1
Effetto fiscale relativo alle componenti riclassificabili (N. 36) 42 (14)
Totale componenti riclassificabili a conto economico (86) 38
Totale altre componenti del conto economico complessivo, al netto dell'effetto fiscale (62) 37
Totale utile (perdita) complessivo del periodo (192) 77
Di competenza Gruppo Saipem
- Continuing operations (200) 78
- Discontinued operations (N. 28) 8 -
(192) 78
Interessenze di terzi
- Continuing operations - (1)
- Discontinued operations (N. 28) - -
- (1)

(1) Le note illustrative costituiscono parte integrante del presente bilancio consolidato semestrale abbreviato.

Prospetto delle variazioni nelle voci del patrimonio netto

Patrimonio di pertinenza degli Azionisti della controllante
(milioni di euro) Capitale sociale Riserva per sovrapprezzo
delle azioni
Altre riserve Riserva legale Riserva per acquisto
azioni proprie
Riserva partecipazioni
valutate al fair value
al netto dell'effetto fiscale
Riserva cash flow hedge
al netto dell'effetto fiscale
disponibili per la vendita
di strumenti finanziari
Riserva di fair value
differenze cambio
da conversione
Riserva per
Riserva per piani a benefici
al netto dell'effetto fiscale
definiti per i dipendenti
Utili (perdite) relativi
a esercizi precedenti
Utile (perdita)
dell'esercizio
Riserva negativa
in portafoglio
per azioni
Totale Capitale e riserve
di terzi azionisti
patrimonio netto
Totale
Saldi al 31 dicembre 2021 2.191 553 (46) 88 - - (42) 1 (53) (45) 230 (2.467) (84) 326 25 351
Utile (perdita) primo semestre 2022
Altre componenti
- - - - - - - - - - - (130) - (130) - (130)
del conto economico complessivo
Componenti non riclassificabili
a conto economico
Rivalutazioni di piani a benefici definiti
per i dipendenti al netto dell'effetto fiscale - - - - - - - - - 21 - - - 21 - 21
Variazione fair value partecipazioni
con effetti a OCI
- - - - - - - - - - - - - - - -
Quota di pertinenza delle "altre componenti
del conto economico complessivo" delle
partecipazioni valutate secondo il metodo
del patrimonio netto afferenti rivalutazioni
di piani a benefici definiti al netto
dell'effetto fiscale - - - - - - - - - - - - - - - -
Altre componenti del conto economico
complessivo non riclassificabili
relative alle Discontinued operations - - - - - - - - - 3 - - - 3 - 3
Totale
Componenti riclassificabili
- - - - - - - - - 24 - - - 24 - 24
a conto economico
Variazione del fair value derivati
cash flow hedge al netto dell'effetto fiscale
Variazione fair value delle attività
- - - - - - (135) - - - - - - (135) - (135)
finanziarie, diverse dalle partecipazioni,
con effetti a OCI - - - - - - - (3) - - - - - (3) - (3)
Differenze cambio da conversione
dei bilanci in moneta diversa dall'euro
- - - - - - (1) - 43 (2) - - - 40 - 40
Quota di pertinenza delle "altre componenti
del conto economico complessivo" delle
partecipazioni valutate secondo il metodo
del patrimonio netto
- - - - - - - - - - - - - - - -
Altre componenti del conto economico
complessivo non riclassificabili
relative alle Discontinued operations - - - - - - - - 12 - - - - 12 - 12
Totale - - - - - - (136) (3) 55 (2) - - - (86) - (86)
Totale utile (perdita) complessivo
primo semestre 2022
- - - - - - (136) (3) 55 22 - (130) - (192) - (192)
Operazioni con gli Azionisti
Dividendi distribuiti primo semestre 2022 - - - - - - - - - - - - - - - -
Riporto a nuovo utile (perdita)
Aumento (riduzione) capitale sociale
(1.731)
-
(553)
-
(2)
-
(88)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
(93)
-
2.467
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Acquisto interessenze di terzi - - - - - - - - - - - - - - - -
Acquisto azioni proprie - - - - - - - - - - - - - - - -
Altre operazioni con gli azionisti
(versamento in conto futuro
aumento di capitale) - - 458 - - - - - - - - - - 458 - 458
Totale (1.731) (553) 456 (88) - - - - - - (93) 2.467 - 458 - 458
Altri movimenti di patrimonio netto
Rilevazione fair value
da piani di incentivazione - - - - - - - - - - 6 - - 6 - 6
Altre variazioni - - - - - - - - (4) - 6 - - 2 - 2
Operazioni under common control
Totale
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
(4)
-
-
-
12
-
-
-
-
-
8
-
-
-
8
Saldi al 30 giugno 2022 460 - 410 - - - (178) (2) (2) (23) 149 (130) (84) 600 25 625
Utile (perdita) secondo semestre 2022 - - - - - - - - - - - (79) - (79) - (79)
Altre componenti
del conto economico complessivo
Componenti non riclassificabili
- - - - - - - - - - - - - - - -
a conto economico - - - - - - - - - - - - - - - -
Rivalutazioni di piani a benefici definiti
per i dipendenti al netto dell'effetto fiscale
Variazione fair value partecipazioni
- - - - - - - - - (1) - - - (1) - (1)
con effetti a OCI - - - - - - - - - - - - - - - -
Quota di pertinenza delle "altre componenti
del conto economico complessivo" delle
partecipazioni valutate secondo il metodo
del patrimonio netto afferenti rivalutazioni
di piani a benefici definiti al netto
dell'effetto fiscale - - - - - - - - - - - - - - - -
Altre componenti del conto economico
complesssivo relative alle Discontinued
operations
- - - - - - - - - 7 - - - 7 - 7
Totale - - - - - - - - - 6 - - - 6 - 6
Componenti riclassificabili
a conto economico
Variazione del fair value derivati
- - - - - - - - - - - - - - - -
cash flow hedge al netto dell'effetto fiscale - - - - - - 100 - - - - - - 100 - 100

segue Prospetto delle variazioni nelle voci del patrimonio netto

Patrimonio di pertinenza degli Azionisti della controllante

(milioni di euro) Capitale sociale Riserva per sovrapprezzo
delle azioni
Altre riserve Riserva legale Riserva per acquisto
azioni proprie
Riserva partecipazioni
valutate al fair value
al netto dell'effetto fiscale
Riserva cash flow hedge
al netto dell'effetto fiscale
disponibili per la vendita
di strumenti finanziari
Riserva di fair value
differenze cambio
da conversione
Riserva per
Riserva per piani a benefici
al netto dell'effetto fiscale
definiti per i dipendenti
Utili (perdite) relativi
a esercizi precedenti
Utile (perdita)
dell'esercizio
Riserva negativa
in portafoglio
per azioni
Totale Capitale e riserve
di terzi azionisti
patrimonio netto
Totale
Variazione fair value delle attività
finanziarie, diverse dalle partecipazioni,
con effetti a OCI
Differenze cambio da conversione
- - - - - - - (1) - - - - - (1) - (1)
dei bilanci in moneta diversa dall'euro
Quota di pertinenza delle "altre
- - - - - - 2 - (11) 1 1 - - (7) 2 (5)
componenti del conto economico
complessivo" delle partecipazioni valutate
secondo il metodo del patrimonio netto
- - - - - - - - - - - - - - - -
Altre componenti del conto economico
complesssivo relative alle discontinued
operations - - - - - - - - (12) - - - - (12) - (12)
Totale
Totale utile (perdita) complessivo
- - - - - - 102 (1) (23) 1 1 - - 80 2 82
secondo semestre 2022 - - - - - - 102 (1) (23) 7 1 (79) - 7 2 9
Operazioni con gli Azionisti
Dividendi distribuiti
secondo semestre 2022
Riporto a nuovo utile (perdita)
-
10
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
(10)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Raggruppamento azionario (10) - - - - - - - - 10 - - - - -
Aumento (riduzione) capitale sociale 41 1.958 - - - - - - - - - - - 1.999 - 1.999
Capitalizzazione costi aumento
capitale sociale al netto delle imposte
- (81) - - - - - - - - - - - (81) - (81)
Acquisto interessenze di terzi - - - - - - - - - - - - - - -
Acquisto azioni proprie
Altre operazioni con gli azionisti
(versamento in conto futuro aumento
- - - - - - - - - - - - - - - -
di capitale)
Totale
-
41
-
1.877
(458)
(458)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
(458)
1.460
-
-
(458)
1.460
Altri movimenti di patrimonio netto
Rilevazione fair value
da piani di incentivazione
- - - - - - - - - - (5) - 6 1 - 1
Altre variazioni 1 - 48 - - - - (1) 5 - (54) - 1 - - -
Operazioni under common control - - - - - - - - - - - - - - - -
Totale
Saldi al 31 dicembre 2022
1
502
-
1.877
48
-
-
-
-
-
-
-
-
(76)
(1)
(4)
5
(20)
-
(16)
(59)
91
-
(209)
7
(77)
1
2.068
-
18
1
2.086
Utile (perdita) primo semestre 2023 - - - - - - - - - - - 40 - 40 - 40
Altre componenti
del conto economico complessivo
Componenti non riclassificabili
a conto economico
Rivalutazioni di piani a benefici definiti
per i dipendenti al netto
dell'effetto fiscale
- - - - - - - - - (1) - - - (1) - (1)
Variazione fair value partecipazioni
con effetti a OCI
- - - - - - - - - - - - - - - -
Quota di pertinenza delle "altre
componenti del conto economico
complessivo" delle partecipazioni valutate
secondo il metodo del patrimonio netto
afferenti rivalutazioni di piani a benefici
definiti al netto dell'effetto fiscale
- - - - - - - - - - - - - - - -
Altre componenti del conto economico
complessivo non riclassificabili
relative alle Discontinued operations
- - - - - - - - - - - - - - - -
Totale - - - - - - - - - (1) - - - (1) - (1)
Componenti riclassificabili
a conto economico
Variazione del fair value derivati cash
flow hedge al netto dell'effetto fiscale
- - - - - - 40 - - - - - - 40 - 40
Variazione fair value delle attività
finanziarie, diverse dalle partecipazioni,
con effetti a OCI
- - - - - - - - - - - - - - - -
Differenze cambio da conversione
dei bilanci in moneta diversa dall'euro
Quota di pertinenza delle "altre
- - - - - - - - (2) - - - - (2) (1) (3)
componenti del conto economico
complessivo" delle partecipazioni valutate
secondo il metodo del patrimonio netto
- - - - - - 1 - - - - - - 1 - 1
Altre componenti del conto economico
complessivo non riclassificabili
relative alle Discontinued operations
- - - - - - - - - - - - - - - -
Totale
Totale utile (perdita) complessivo
- - - - - - 41 - (2) - - - - 39 (1) 38
primo semestre 2023 - - - - - - 41 - (2) (1) - 40 - 78 (1) 77
Operazioni con gli Azionisti
Dividendi distribuiti primo semestre 2023
- - - - - - - - - - - - - - - -
Riporto a nuovo utile (perdita) - (255) - - - - - - - - 46 209 - - - -
Aumento (riduzione) capitale sociale - - - - - - - - - - - - - - - -
Variazione interessenze di terzi
Acquisto azioni proprie
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
(13)
-
(13)
-
Altre operazioni con gli azionisti
(versamento in conto futuro
aumento di capitale)
- - - - - - - - - - - - - - - -
Totale - (255) - - - - - - - - 46 209 - - (13) (13)
Altri movimenti di patrimonio netto
Rilevazione fair value
da piani di incentivazione - - - - - - - - - - - - - - - -
Altre variazioni
Operazioni under common control
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
2
-
-
-
-
-
2
-
(2)
-
-
-
Totale - - - - - - - - - - 2 - - 2 (2) -
Saldi al 30 giugno 2023 502 1.622 - - - - (35) (4) (22) (17) 139 40 (77) 2.148 2 2.150

Per i dettagli si veda la nota 29 "Patrimonio netto".

Rendiconto finanziario

(milioni di euro) Nota (1) Primo semestre 2022 Primo semestre 2023
Utile (perdita) del periodo di Gruppo - Continuing operations (123) 40
Utile (perdita) del periodo di Gruppo - Discontinued operations (7) -
Risultato di pertinenza di terzi azionisti - -
Rettifiche per ricondurre l'utile (perdita) del periodo al flusso di cassa da attività operativa:
- ammortamenti - Continuing operations (N. 33) 216 207
- ammortamenti - Discontinued operations 51 -
- svalutazioni (riprese di valore) nette di attività materiali e immateriali
e diritto di utilizzo di attività in leasing (N. 33) 1 11
- effetto valutazione con il metodo del patrimonio netto (N. 29) 24 (13)
- (plusvalenze) minusvalenze nette su cessioni di attività 1 1
- interessi attivi (4) (14)
- interessi passivi 57 69
- imposte sul reddito (N. 36) 67 78
- altre variazioni (54) (14)
Variazioni del capitale di periodo:
- rimanenze (19) (23)
- crediti commerciali 67 180
- debiti commerciali 255 (44)
- fondi per rischi e oneri (268) (218)
- attività e passività contrattuali (153) (72)
- altre attività e passività (461) 56
Flusso di cassa del capitale di periodo - Continuing operations (579) (121)
Flusso di cassa del capitale di periodo - Discontinued operations (22) -
Flusso di cassa del capitale di periodo (601) (121)
Variazione fondo per benefici ai dipendenti - Continuing operations (9) (6)
Variazione fondo per benefici ai dipendenti - Discontinued operations (1) -
Dividendi incassati 7 42
Interessi incassati 13 10
Interessi pagati (58) (62)
Imposte sul reddito pagate al netto dei crediti d'imposta rimborsati (84) (86)
Flusso di cassa netto da attività operativa - Continuing operations (525) 142
Flusso di cassa netto da attività operativa - Discontinued operations 21 -
Flusso di cassa netto da attività operativa (504) 142
di cui verso parti correlate (2) - Continuing operations (N. 41) 514
1.270
di cui verso parti correlate (2) - Discontinued operations 1
-
Investimenti:
- attività materiali - Continuing operations (N. 13) (83) (137)
- attività materiali - Discontinued operations (N. 13) (26) -
- attività immateriali (N. 14) (3) (2)
- partecipazioni (N. 16) - (1)
- titoli strumentali all'attività operativa - -
- crediti finanziari strumentali all'attività operativa - -
Flusso di cassa degli investimenti - Continuing operations (86) (140)
Flusso di cassa degli investimenti - Discontinued operations (26) -
Flusso di cassa degli investimenti (112) (140)
Disinvestimenti:
- attività materiali 1 3
- imprese uscite dall'area di consolidamento e rami d'azienda - 58
- partecipazioni - -
- titoli strumentali all'attività operativa - -
- crediti finanziari strumentali all'attività operativa - -
Flusso di cassa dei disinvestimenti - Continuing operations 1 61
Flusso di cassa dei disinvestimenti - Discontinued operations - -
Flusso di cassa dei disinvestimenti 1 61
Variazione netta titoli e crediti finanziari non strumentali all'attività operativa 45 49

(1) Le note illustrative costituiscono parte integrante del presente bilancio consolidato semestrale abbreviato.

(2) Per il dettaglio "di cui verso parti correlate" si veda la nota 41 "Rapporti con parti correlate".

segue Rendiconto finanziario

(milioni di euro) Nota (1) Primo semestre 2022 Primo semestre 2023
Flusso di cassa netto da attività di investimento (66) (30)
di cui verso parti correlate (2) (N. 41) 58 28
Assunzione di debiti finanziari non correnti 632 484
Rimborsi di debiti finanziari non correnti (1.198) (162)
Rimborsi di passività per leasing (57) (59)
Incremento (decremento) di debiti finanziari correnti 733 (55)
Flusso di cassa derivante da incrementi (decrementi) dei finanziamenti 110 208
Apporti netti di capitale proprio da terzi 458 -
Cessione (acquisto) di quote di partecipazioni in imprese consolidate - -
Dividendi pagati - -
Cessione (acquisto) di azioni proprie - -
Flusso di cassa netto da attività di finanziamento 568 208
di cui verso parti correlate (2) (N. 41) 639 -
Effetto delle variazioni dell'area di consolidamento - (7)
Effetto delle differenze di cambio da conversione
e altre variazioni sulle disponibilità liquide ed equivalenti 50 (27)
Variazione netta delle disponibilità liquide 48 286
Disponibilità liquide ed equivalenti a inizio periodo (N. 5) 1.632 2.052
Disponibilità liquide ed equivalenti a fine periodo (N. 5) 1.680 2.338

(1) Le note illustrative costituiscono parte integrante del presente bilancio consolidato semestrale abbreviato.

(2) Per il dettaglio "di cui verso parti correlate" si veda la nota 41 "Rapporti con parti correlate".

Per l'informativa richiesta dallo IAS 7 si veda la nota 22 "Passività finanziarie".

Indice Note al bilancio consolidato semestrale abbreviato

Nota 1 Criteri di redazione Pag. 104
Nota 2 Stime contabili e giudizi significativi Pag. 105
Nota 3 Modifica dei criteri contabili Pag. 107
Nota 4 Area di consolidamento al 30 giugno 2023 Pag. 109
Nota 5 Disponibilità liquide ed equivalenti Pag. 115
Nota 6 Attività finanziarie valutate al fair value con effetti a OCI Pag. 115
Nota 7 Altre attività finanziarie Pag. 116
Nota 8 Crediti commerciali e altri crediti Pag. 116
Nota 9 Rimanenze Pag. 117
Nota 10 Attività contrattuali Pag. 117
Nota 11 Attività e passività per imposte Pag. 118
Nota 12 Altre attività correnti Pag. 118
Nota 13 Immobili, impianti e macchinari Pag. 119
Nota 14 Attività immateriali Pag. 120
Nota 15 Diritto di utilizzo di attività in leasing, attività e passività finanziarie per leasing Pag. 121
Nota 16 Partecipazioni Pag. 122
Nota 17 Attività e passività per imposte differite Pag. 122
Nota 18 Altre attività non correnti Pag. 123
Nota 19 Debiti commerciali e altri debiti Pag. 123
Nota 20 Passività contrattuali Pag. 124
Nota 21 Altre passività correnti Pag. 124
Nota 22 Passività finanziarie Pag. 125
Nota 23 Analisi dell'indebitamento finanziario netto Pag. 127
Nota 24 Fondi per rischi e oneri Pag. 128
Nota 25 Fondi per benefici ai dipendenti Pag. 128
Nota 26 Altre passività non correnti Pag. 129
Nota 27 Strumenti finanziari derivati Pag. 129
Nota 28 Discontinued operations, attività destinate alla vendita e passività direttamente associabili Pag. 131
Nota 29 Patrimonio netto Pag. 131
Nota 30 Altre informazioni Pag. 133
Nota 31 Garanzie, impegni e rischi Pag. 133
Nota 32 Ricavi Pag. 150
Nota 33 Costi operativi Pag. 151
Nota 34 Proventi (oneri) finanziari Pag. 155
Nota 35 Proventi (oneri) su partecipazioni Pag. 156
Nota 36 Imposte sul reddito Pag. 156
Nota 37 Utile di terzi azionisti Pag. 156
Nota 38 Utile (perdita) per azione Pag. 156
Nota 39 Informazioni per settore di attività Pag. 157
Nota 40 Informazioni per area geografica Pag. 159
Nota 41 Rapporti con parti correlate Pag. 159
Nota 42 Eventi e operazioni significative non ricorrenti Pag. 169
Nota 43 Posizioni o transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali Pag. 169
Nota 44 Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura del periodo Pag. 170

NOTE ILLUSTRATIVE AL BILANCIO CONSOLIDATO SEMESTRALE ABBREVIATO

1 Criteri di redazione

Il bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2023 è redatto secondo le disposizioni dello IAS 34 "Bilanci intermedi" nella prospettiva della continuità aziendale. Coerentemente con tali disposizioni, il bilancio consolidato semestrale abbreviato non include tutte le informazioni richieste in un bilancio consolidato annuale e, pertanto, deve essere letto congiuntamente all'ultimo bilancio consolidato annuale del Gruppo chiuso al 31 dicembre 2022.

In linea con le disposizioni dello IAS 34, le note illustrative al bilancio, benché presentate in forma sintetica, riportano una spiegazione degli eventi e delle transazioni che sono rilevanti per comprendere le variazioni della situazione patrimonialefinanziaria e dell'andamento del Gruppo rispetto all'ultimo bilancio annuale; differentemente, gli schemi di bilancio sono presentati in forma completa, in linea con le disposizioni dello IAS 1 "Presentazione del bilancio".

Nel bilancio consolidato semestrale abbreviato sono applicati gli stessi principi di consolidamento e gli stessi criteri di valutazione illustrati nella Relazione finanziaria annuale 2022, cui si fa rinvio, fatta eccezione per le modifiche ai principi contabili internazionali entrate in vigore dal 1° gennaio 2023, illustrate nella sezione "Principi contabili di recente emanazione" della presente Relazione.

Le imprese consolidate, le imprese controllate non consolidate integralmente, le joint venture, le partecipazioni in joint operation e le imprese collegate sono distintamente indicate nella nota 4 "Area di consolidamento" nella quale sono riportate anche le variazioni verificatesi nel periodo.

Il bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2023, approvato dal Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA nella riunione del 26 luglio 2023, è sottoposto a revisione contabile limitata da parte della KPMG SpA. La revisione contabile limitata comporta un'estensione di lavoro significativamente inferiore a quella di una revisione contabile completa svolta secondo gli statuiti principi di revisione.

I valori delle voci di bilancio e delle relative note, tenuto conto della loro rilevanza, sono espressi in milioni di euro.

Conversione dei bilanci in valuta diversa dall'euro

I bilanci delle imprese partecipate operanti in valuta diversa dall'euro, che rappresenta la valuta funzionale della capogruppo, nonché la valuta di presentazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato del Gruppo, sono convertiti in euro applicando alle voci: (i) dell'attivo e del passivo patrimoniale, i cambi correnti alla data di chiusura del periodo; (ii) del patrimonio netto, i cambi storici; (iii) del conto economico e del rendiconto finanziario, i cambi medi del periodo (fonte: Banca d'Italia).

Le differenze cambio da conversione dei bilanci delle imprese partecipate operanti in valuta diversa dall'euro, derivanti dall'applicazione di cambi diversi per le attività e le passività, per il patrimonio netto e per il conto economico, sono rilevate alla voce del patrimonio netto "Riserva per differenze di cambio da conversione" (inclusa nelle "Altre riserve") per la parte di competenza del Gruppo1 .

La riserva per differenze di cambio è rilevata a conto economico all'atto della dismissione integrale, ovvero al momento della perdita del controllo, del controllo congiunto o dell'influenza notevole sulla partecipata. In tali circostanze, la rilevazione a conto economico della riserva è effettuata nella voce "Altri proventi (oneri) su partecipazioni". All'atto della dismissione parziale, senza perdita del controllo, la quota delle differenze di cambio afferente alla frazione di partecipazione dismessa è attribuita al patrimonio netto di competenza delle interessenze di terzi. In caso di dismissione parziale, senza perdita del controllo congiunto o dell'influenza notevole, la quota delle differenze cambio afferente alla frazione di partecipazione dismessa è imputata a conto economico. Il rimborso del capitale, effettuato da una controllata operante in valuta diversa dall'euro, senza modifica dell'interessenza partecipativa detenuta, comporta l'imputazione a conto economico della corrispondente quota delle differenze di cambio.

I bilanci utilizzati per la conversione sono quelli espressi nella valuta funzionale, rappresentata dalla valuta locale o dalla diversa valuta nella quale sono denominate la maggior parte delle transazioni economiche e delle attività e passività.

(1) La quota di pertinenza di terzi delle differenze cambio da conversione dei bilanci delle imprese controllate operanti in valuta diversa dall'euro è rilevata nella voce di patrimonio netto "Capitale e riserve di terzi azionisti".

I cambi applicati nella conversione in euro dei bilanci espressi in valuta estera sono i seguenti:

Valuta al 31.12.2022
Cambio
al 30.06.2023
Cambio
Cambio medio
2023
USA dollaro 1,0666 1,0866 1,0807
Regno Unito lira sterlina 0,88693 0,85828 0,87638
Algeria dinaro 146,5049 147,275 147,0336
Angola kwanza 541,198 899,725 591,086
Arabia Saudita riyal 3,9998 4,0748 4,0525
Argentina peso 188,5033 278,5022 229,1778
Australia dollaro 1,5693 1,6398 1,5989
Brasile real 5,6386 5,2788 5,4827
Canada dollaro 1,444 1,4415 1,4565
Egitto lira 26,399 33,5743 32,8841
Ghana nuovo cedi 10,8621 12,4154 12,6579
India rupia 88,171 89,2065 88,8443
Indonesia rupia 16.519,82 16.384,54 16.275,09
Kazakhstan tenge 492,9 492,2 488,75
Malesia ringgit 4,6984 5,0717 4,8188
Nigeria naira 477,9221 825,0336 519,6195
Norvegia corona 10,5138 11,704 11,3195
Perù nuevo sol 4,0459 3,9477 4,0607
Qatar riyal 3,8824 3,9552 3,9336
Romania nuovo leu 4,9495 4,9635 4,9342
Russia rublo 79,0077 95,96265 83,47857
Singapore dollaro 1,43 1,4732 1,444
Svizzera franco 0,9847 0,9788 0,9856

2 Stime contabili e giudizi significativi

L'applicazione dei principi contabili generalmente accettati per la redazione del bilancio e delle relazioni contabili infrannuali comporta che la Direzione Aziendale effettui stime contabili basate su giudizi complessi e/o soggettivi, stime basate su esperienze passate e ipotesi considerate ragionevoli e realistiche sulla base delle informazioni conosciute al momento della stima. L'utilizzo di queste stime contabili influenza il valore di iscrizione delle attività e delle passività e l'informativa su attività e passività potenziali alla data del bilancio, nonché l'ammontare dei ricavi e dei costi nel periodo di riferimento. I risultati effettivi possono differire da quelli stimati a causa dell'incertezza che caratterizza le ipotesi e le condizioni sulle quali le stime sono basate.

Le stime contabili e i giudizi significativi formulati dalla Direzione Aziendale per la redazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2023 sono influenzati, oltre che dall'attuale contesto macroeconomico derivante dal perdurare della crisi russo-ucraina, dall'andamento dell'inflazione e dei tassi di interesse, anche dagli effetti delle iniziative in corso per attenuare le conseguenze dei cambiamenti climatici e dai potenziali impatti derivanti dalla transizione energetica che nel medio e lungo termine possono incidere significativamente sui modelli di business, sui flussi di cassa, sulla posizione patrimoniale-finanziaria e sulle performance finanziarie ed economiche del Gruppo.

Con riferimento al dettaglio delle stime contabili e ai giudizi significativi operati dalla Direzione Aziendale si fa rinvio a quanto indicato nella Relazione finanziaria annuale 2022.

Contesto macroeconomico

L'attuale contesto di mercato conferma la tendenza di ripresa nei mercati di riferimento per Saipem, in linea con la crescita attesa sia in termini di indicatori macroeconomici che di domanda energetica complessiva. Tuttavia, il perdurare di alcuni elementi di instabilità anche nel corso del 2023, come la guerra in Ucraina, gli alti livelli di inflazione e l'innalzamento dei tassi d'interesse, hanno accresciuto il rischio di instabilità economica a livello globale che ha richiesto ulteriore attenzione da parte della Direzione nella formulazione delle stime contabili e giudizi significativi. Di conseguenza, alcune aree di bilancio, in relazione anche alla maggiore incertezza nelle stime, potrebbero essere influenzate dai recenti eventi e circostanze macroeconomiche.

Per quanto concerne l'andamento dei prezzi del petrolio e del gas naturale, la Società ritiene che la volatilità di breve periodo negli stessi possa impattare limitatamente i risultati del Gruppo data la natura delle attività di Saipem, caratterizzate da commesse pluriennali con tempi di realizzazione di diversi anni, a seconda della complessità del progetto. Nel più lungo periodo si conferma una prospettiva di miglioramento del contesto esterno, supportata dal ciclo di crescita pluriennale che il mercato sta attraversando.

Effetti della crisi russo-ucraina

Effetti diretti: allo stato attuale in relazione ai progetti Saipem che prevedevano la realizzazione di attività sul territorio russo e/o con clienti russi l'unica attività residua risulta essere la negoziazione in corso per la chiusura del progetto Arctic LNG 2 GBS (in JV con Ronesans - cliente Arctic LNG 2 - scopo del lavoro: EPC) i cui lavori sono stati sospesi in piena conformità con la normativa comunitaria.

La Società conferma che opera nel pieno rispetto di quanto stabilito dalle istituzioni europee e nazionali nei confronti della Federazione Russa.

Il backlog, consolidato e non, al 30 giugno 2023 è nullo.

Si segnala che non ci sono né attività portate avanti da Saipem né personale nei territori ucraini interessati dallo scontro.

Il Piano Strategico 2023-2026, in linea con il precedente Piano, non prevede acquisizioni di nuove commesse in Russia. L'attuale contesto del mercato energetico potrebbe inoltre favorire lo sviluppo di nuove infrastrutture energetiche per la diversificazione dell'approvvigionamento energetico in molti Paesi.

Si precisa che la Società utilizza per la valutazione dei crediti commerciali la probabilità di default dei clienti basata su dati di mercato osservabili e su valutazioni raccolte da info-provider per la quantificazione delle perdite attese alla data di chiusura; di conseguenza tali dati incorporano già gli effetti del conflitto russo-ucraino.

Effetti indiretti: gli effetti della crisi russo-ucraina sono stati in parte scontati dai mercati con un outlook che promette maggiore stabilità dei prezzi di materiali anche in funzione di un potenziale rallentamento dell'economia mondiale. Tuttavia permane un contesto di incertezza che rende difficile fare valutazioni.

Saipem non acquista direttamente materie prime in quanto la sua catena di fornitura è lunga. Non sono previsti impatti diretti, ma si può assumere che l'attuale contesto di incertezza continuerà ad avere impatti sul prezzo di acciaio e di metalli più nobili (nickel, rame, alluminio), benché oggi presentino un trend in diminuzione.

Saipem ha un approccio di supply chain diversificato e ove possibile globale. Il rischio, tuttavia, resta concreto per le forniture per le quali, per ragioni tecnologiche, sono disponibili un numero di alternative ridotte, tuttavia tipicamente, se tali tecnologie sono fornite da produttori occidentali e non sono oggetto di sanzioni.

La Società sta monitorando attentamente la propria supply chain per identificare e prendere le dovute azioni di mitigazione in relazione ai potenziali impatti in termini di costi di materiali e servizi e tempi di fornitura derivanti da un mercato tutt'ora incerto sia per instabilità del contesto internazionale sia per l'incertezza sulla possibile evoluzione dei costi delle materie prime. La Società dall'inizio della crisi ha adeguato le proprie strategie esecutive e ha già avviato discussioni con i propri clienti e in generale con l'intera supply chain per negoziare meccanismi di gestione e condivisione del rischio, per mitigarne gli impatti sulle commesse in esecuzione e sulle iniziative future.

In aggiunta a quanto sopra, i nostri servizi di threat intelligence segnalano un incremento della minaccia cyber per gli operatori dei mercati citati e per la loro supply chain. L'attuale contesto geo-politico continua a rappresentare uno dei maggiori fattori di "input" per gli attacchi Cyber a livello globale; in particolar modo per quanto riguarda possibili attacchi perpetrati da attori di matrice filorussa verso Paesi, e relative istituzioni o aziende strategiche, attivamente coinvolti nel sostegno all'Ucraina.

La Società continua a monitorare la costante evoluzione delle minacce Cyber nel contesto industriale in cui il Gruppo opera.

Alla data del presente documento non si sono registrati eventi di attacchi informatici diretti ai danni di Saipem.

Il monitoraggio di terze parti sulla postura di security di Saipem conferma la bontà dell'impostazione data in termini di rilevamento degli attacchi e relativa risposta all'interno del piano di Crisis Management aziendale, nonché delle misure tecnologiche atte a proteggere le risorse critiche per l'azienda. Saipem ha recentemente rinnovato la certificazione ISO 27001 per quanto riguarda il processo di Detection & Response delle minacce Cyber.

Effetti dei cambiamenti climatici

I cambiamenti climatici e la transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio stanno avendo un impatto sempre più consistente sull'economia globale e sul settore energetico.

Saipem, global solution provider in questo settore, è consapevole che questi cambiamenti possono avere un impatto, diretto e indiretto, sulle attività del proprio business e di conseguenza sul proprio bilancio consolidato, in termini di risultati e di entità di valore delle proprie attività e passività. In questo contesto intende avere un ruolo attivo:

  • ≥ proponendo ai propri clienti progetti eco-sostenibili tecnologicamente all'avanguardia, le quali soddisfino la domanda di soluzioni e di prodotti a basse emissioni di carbonio che si prevede sarà sempre più crescente nel prossimo futuro, per supportarli nel loro percorso di decarbonizzazione;
  • ≥ impegnandosi a migliorare l'efficienza dei propri asset e delle proprie attività per ridurre le emissioni di gas serra.

I rischi correlati ai cambiamenti climatici, a cui le attività di Saipem sono intrinsecamente esposte, sono classificabili nelle seguenti categorie:

  • ≥ rischi fisici, ovvero rischi conseguenti a fenomeni climatici riscontrabili fisicamente (es: allagamento di cantieri di fabbricazione, peggioramento delle condizioni meteomarine nelle aree di operazione offshore);
  • ≥ rischi di transizione, ovvero rischi derivanti dalla fase di passaggio che punta a ridurre le emissioni e quindi a mitigare gli effetti derivanti dai cambiamenti climatici. Tali rischi sono classificati in: (i) rischi tecnologici, in termini di non sufficiente efficacia nell'implementazione delle più efficienti tecnologie applicabili con impatti sui costi operativi nell'esecuzione di progetti e sulla potenziale acquisizione di progetti collegati all'utilizzo di nuove tecnologie; (ii) rischi normativi, correlati all'emanazione di leggi e regolamenti a cui doversi prontamente adeguare e che possono comportare l'incremento dei costi operativi; (iii) rischi reputazionali, in termini di non efficacia nel cogliere le possibilità di riduzione del costo del credito legate a tematiche di sostenibilità.

Per i relativi dettagli si rinvia alla sezione "Rischi e opportunità legati al clima" della Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2022.

Le stime contabili e i giudizi significativi formulati dalla Direzione Aziendale per la redazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato potrebbero essere influenzati dalle azioni poste in essere per limitare gli effetti dei cambiamenti climatici. I rischi

climatici possono infatti influire sull'importo recuperabile di immobili, impianti e attrezzature e sull'avviamento del Gruppo; pertanto, la transizione energetica può ridurre la vita utile prevista dei beni impiegati nell'industria del petrolio e del gas, accelerando così le spese di ammortamento degli asset impiegati nelle attività di questo settore.

Saipem ha preso in considerazione le potenziali conseguenze della transizione energetica sul valore recuperabile delle CGU nel medio-lungo termine. In particolare, la transizione energetica avrà un impatto innanzitutto sull'aumento della domanda di energia da fonti rinnovabili; a tal proposito il Piano Strategico 2023-2026 prevede un cambiamento nel mix di portafoglio verso attività non oil related, con acquisizioni di progetti legati alla transizione energetica pari a circa il 25%, nonché un percorso di investimenti su nuove tecnologie abilitanti. Inoltre, nel Piano sono previste acquisizioni rilevanti nel business del gas naturale considerato uno degli elementi che supporterà la progressiva evoluzione verso fonti energetiche sostenibili. Da ultimo, la transizione energetica prevede nel lungo termine l'eliminazione del carbone tra le fonti energetiche, settore in cui il Gruppo non opera.

Saipem è sempre più posizionata in settori non-oil, valorizzando ove possibile l'utilizzo dei propri asset tradizionali; nel contempo è previsto che parte degli asset sarà completamente ammortizzata nel medio-lungo termine, periodo nel quale si prevede che la domanda di servizi nel settore oil rimanga comunque significativa.

La Direzione Aziendale continuerà a rivedere le ipotesi sulla domanda con il progredire del processo di transizione energetica, che potrebbe portare in futuro a specifiche svalutazioni dei propri asset non finanziari.

Inoltre, nuove leggi o regolamenti introdotti in risposta ai cambiamenti climatici possono dar vita a nuovi obblighi che non esistevano in precedenza; di conseguenza, la Direzione Aziendale monitora l'evoluzione della normativa in materia al fine di valutare se tali obblighi, anche impliciti, richiedano la rilevazione di appositi accantonamenti o comunque la segnalazione di passività potenziali correlate.

3 Modifiche dei criteri contabili

Rispetto a quanto indicato nella Relazione finanziaria annuale 2022, a cui si rinvia, non vi sono state modifiche nei criteri contabili adottati da Saipem in quanto le modifiche ai principi contabili entrate in vigore a partire dal 1° gennaio 2023 non hanno prodotto effetti significativi sul bilancio Saipem.

Principi contabili di recente emanazione

Di seguito sono riportate le modifiche ai principi contabili internazionali omologate dalla Commissione Europea, già riportate nella Relazione finanziaria annuale 2022, le cui disposizioni sono efficaci a partire dal 1° gennaio 2023, oltre alle modifiche non ancora omologate dalla Commissione Europea, alcune delle quali emanate nel primo semestre dell'anno in corso.

Principi contabili e interpretazioni emessi dallo IASB/IFRIC e omologati dalla Commissione Europea

Con il Regolamento n. 2021/2036, emesso dalla Commissione Europea in data 19 novembre 2021, sono state omologate le modifiche all'IFRS 17 "Insurance Contracts" che definiscono il trattamento contabile dei contratti assicurativi emessi e dei contratti di riassicurazione posseduti. Le disposizioni dell'IFRS 17, che superano quelle attualmente previste dall'IFRS 4 "Contratti assicurativi", hanno lo scopo di aiutare le imprese ad attuare lo standard e a: (i) ridurre i costi semplificando i requisiti previsti dalla norma; (ii) rendere più facile le esposizioni delle disclosure nei bilanci; (iii) facilitare la transizione al nuovo standard, rinviando la sua entrata in vigore. Le modifiche sono efficaci a partire dal 1° gennaio 2023.

Con il Regolamento n. 2022/357, emesso dalla Commissione Europea in data 2 marzo 2022, sono state omologate le modifiche allo IAS 1 and IFRS Practice Statement 2 "Disclosure of Accounting Policies" con il quale si richiede alle singole entità di fornire maggiori informazioni in merito alle loro politiche contabili. Le modifiche chiariscono che le informazioni relative alle politiche contabili sono rilevanti quando, considerate unitamente ad altre informazioni presenti in bilancio, si può ragionevolmente presumere che esse influenzino le decisioni degli utilizzatori del bilancio. La descrizione fornita in merito alle politiche contabili deve essere "entity specific" mettendo in evidenza le peculiarità del trattamento contabile adottato dall'impresa fornendo informazioni maggiormente utili rispetto a una descrizione standardizzata o che si limiti esclusivamente a replicare le disposizioni degli IFRS.

Le modifiche al Practice Statement forniscono indicazioni sulle modalità di applicazione del concetto di materialità all'informativa contabile. Le modifiche sono efficaci a partire dal 1° gennaio 2023.

Con il Regolamento n. 2022/357, emesso dalla Commissione Europea in data 2 marzo 2022, sono state omologate le modifiche allo IAS 8 "Definition of Accounting Estimates" con il quale viene puntualizzata la nozione di stime contabili, eliminando la definizione di cambiamento nelle stime contabili. Nella nuova accezione le stime contabili sono definite come importi monetari soggetti a incertezza valutativa e che, pertanto, devono essere stimati mediante l'utilizzo di giudizi, assunzioni, tecniche di valutazione e input. Le variazioni nelle stime contabili sono applicate prospetticamente solo alle operazioni future e ad altri eventi futuri, mentre le variazioni nei principi contabili sono generalmente applicate retroattivamente. Le modifiche sono efficaci a partire dal 1° gennaio 2023.

Con il Regolamento n. 2022/1392, emesso dalla Commissione Europea in data 11 agosto 2022, sono state omologate le modifiche allo IAS 12 "Deferred Tax related to Assets and Liabilities arising from a Single Transaction", con il quale viene precisata la modalità di contabilizzazione delle imposte differite attive e passive relative ad alcune operazioni, quali operazioni di leasing e obblighi di smantellamento, che in sede di rilevazione iniziale danno origine a differenze temporanee imponibili e deducibili di pari importo, e all'IFRS 1 "First-time Adoption of International Financial Reporting Standards" con l'introduzione di un

paragrafo specifico sulla data di applicazione delle suddette modifiche, e di alcuni paragrafi riguardanti l'Appendice B dell'IFRS 1. Le modifiche sono efficaci a partire dal 1° gennaio 2023.

Con il Regolamento n. 2022/1491, emesso dalla Commissione Europea in data 8 settembre 2022, sono state omologate le modifiche all'IFRS 17 "Insurance Contracts: Initial Application of IFRS 17 and IFRS 9 - Comparative Information", con il quale si richiede che se un'entità applica l'IFRS 17 a seguito dell'applicazione dell'IFRS 9 (sovrapposizione della classificazione), l'entità deve fornire informazioni qualitative che consentano agli utilizzatori del bilancio di comprendere: (i) la misura in cui la sovrapposizione della classificazione è stata applicata (per esempio, se è stata applicata a tutte le attività finanziarie eliminate nel periodo comparativo); e (ii) se e in quale misura le disposizioni sulla riduzione di valore dell'IFRS 9 sono state applicate. Lo IASB ha di conseguenza aggiunto un elemento del blocco di testo alla tassonomia IFRS per riflettere questa nuova disposizione in materia di informativa. Le modifiche sono efficaci a partire dal 1° gennaio 2023.

Allo stato Saipem ritiene che le modifiche sopra indicate non abbiano impatti significativi sul Gruppo.

Principi contabili e interpretazioni emessi dallo IASB/IFRIC e non ancora omologati dalla Commissione Europea

In data 23 gennaio 2020 lo IASB ha emesso il documento Amendment to IAS 1 "Classification of Liabilities as Current or Non current" e in data 31 ottobre 2022 ha pubblicato un documento denominato Amendment to IAS 1 "Non-Current Liabilities with Covenants". Gli emendamenti forniscono chiarimenti in materia di classificazione delle passività come correnti o non correnti. Le modifiche saranno efficaci a partire dal 1° gennaio 2024 o data successiva.

In data 22 settembre 2022 lo IASB ha emesso il documento Amendment to IFRS 16 "Lease Liability in a Sale and Leaseback" con il quale si prevede che il venditore-locatario valuti l'attività con diritto di utilizzo derivante da un'operazione di vendita e retrolocazione in base alla percentuale del precedente valore contabile dell'attività mantenuta dal venditore-locatario. Di conseguenza, in un'operazione di vendita e retrolocazione, il venditore-locatario rileva solo l'importo di eventuali utili o perdite relativi ai diritti trasferiti all'acquirente-locatore. Pertanto, la valutazione iniziale della passività per leasing derivante da un'operazione di vendita e retrolocazione è una conseguenza del modo in cui il venditore-locatario valuta l'attività con diritto di utilizzo e l'utile o la perdita rilevati alla data dell'operazione. Le modifiche saranno efficaci a partire dal 1° gennaio 2024 o data successiva.

In data 23 maggio 2023 lo IASB ha emesso il documento Amendment to IAS 12 "International Tax Reform - Pillar Two Model Rules" con il quale si introduce un'eccezione temporanea obbligatoria ai requisiti dello IAS 12 per la rilevazione e la disclosure informativa specifica sulle attività e passività fiscali differite derivanti dal "Pillar Two Model Rules" dell'OCSE. Il Pillar Two mira a garantire, attraverso l'introduzione di regole comuni, che in ogni giurisdizione, i grandi gruppi multinazionali, con un fatturato consolidato pari o superiore a 750 milioni di euro, scontino un livello di imposizione effettiva non inferiore al 15%.

L'eccezione temporanea sarà efficace immediatamente dopo la pubblicazione dell'Amendment con effetto retrospettico in conformità allo IAS 8, mentre i requisiti di informativa specifici sono efficaci a partire dai bilanci annuali che iniziano il 1° gennaio 2023 o data successiva.

In data 25 maggio 2023 lo IASB ha emesso il documento Amendment to IAS 7 and IFRS 7 "Supplier Finance Arrangements" con il quale si richiede di fornire informazioni aggiuntive sui contratti di supplier finance che consentano agli utilizzatori del bilancio di valutare come tali contratti con i fornitori influiscano sulle passività e sui flussi finanziari e di comprenderne l'effetto sull'esposizione al rischio di liquidità. Le modifiche saranno efficaci a partire dal 1° gennaio 2024 o data successiva.

Allo stato Saipem sta valutando gli eventuali impatti sul Gruppo delle modifiche ai principi indicati.

4 Area di consolidamento al 30 giugno 2023

Imprese controllate

Italia

Ragione sociale Sede legale Valuta Capitale sociale Soci % Possesso % Consolidata
di pertinenza
Saipem
consolidamento
di valutazione (*)
Metodo di
o criteri
Denuke Scarl San Donato Milanese EUR 10.000 Saipem SpA
Soci terzi
55,00
45,00
55,00 C.I.
International Energy
Services SpA () (*)
San Donato Milanese EUR 50.000 Saipem SpA 100,00 100,00 C.I.
Saipem Offshore Construction SpA San Donato Milanese EUR 20.000.000 Saipem SpA 100,00 100,00 C.I.
Servizi Energia Italia SpA San Donato Milanese EUR 20.000.000 Saipem SpA 100,00 100,00 C.I.
Smacemex Scarl (**) San Donato Milanese EUR 10.000 Saipem SpA
Soci terzi
60,00
40,00
60,00 Co.
SnamprogettiChiyoda sas
di Saipem SpA
Milano EUR 10.000 Saipem SpA
Soci terzi
99,90
0,10
99,90 C.I.
Estero
Andromeda Consultoria Técnica
e Representações Ltda
Rio de Janeiro
(Brasile)
BRL 20.494.210 Saipem SpA
Snamprogetti Netherlands BV
99,00
1,00
100,00 C.I.
Boscongo SA Pointe-Noire
(Congo)
XAF 6.190.600.500 Saipem SA 100,00 100,00 C.I.
ERS - Equipment Rental
& Services BV
Schiedam
(Paesi Bassi)
EUR 90.760 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Global Petroprojects Services AG Zurigo
(Svizzera)
CHF 5.000.000 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Moss Maritime AS Lysaker
(Norvegia)
NOK 40.000.000 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
North Caspian Service Co Almaty
(Kazakhstan)
KZT 375.350.000 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Petrex SA Lima
(Perù)
PEN 469.359.045 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
PT Saipem Indonesia Jakarta
(Indonesia)
USD 372.778.100 Saipem International BV
Soci terzi
99,99
0,01
99,99 C.I.
Saimexicana SA de Cv Delegacion
Cuauhtemoc
(Messico)
MXN 6.424.970.341 Saipem SA 100,00 100,00 C.I.
Saipem (Beijing) Technical
Services Co Ltd
Pechino
(Cina)
USD 6.700.000 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.

(*) C.I. = consolidamento integrale, J.O. = joint operation, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co. = valutazione al costo

(**) Società in liquidazione

(***) Società non operativa nell'esercizio

Ragione sociale Sede legale Valuta Capitale sociale Soci % Possesso % Consolidata
di pertinenza
Saipem
consolidamento
di valutazione (*)
Metodo di
o criteri
Saipem (Malaysia) Sdn Bhd (***) Petaling Jaya
(Malesia)
MYR 88.233.500 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Saipem (Nigeria) Ltd Lagos
(Nigeria)
NGN 259.200.000 Saipem International BV
Soci terzi
89,41
10,59
89,41 C.I.
Saipem (Portugal) Comércio Marítimo,
Sociedade Unipessoal Lda
Caniçal
(Portogallo)
EUR 299.300.000 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Saipem America Inc Wilmington
(USA)
USD 1.000 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Saipem Argentina de Perforaciones,
Montajes y Proyectos Sociedad
Anónima, Minera, Industrial,
Comercial y Financiera () (*)
Buenos Aires
(Argentina)
ARS 1.805.300 Saipem International BV
Soci terzi
99,90
0,10
99,90 Co.
Saipem Asia Sdn Bhd Petaling Jaya
(Malesia)
MYR 238.116.500 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Saipem Australia Pty Ltd West Perth
(Australia)
AUD 486.800.001 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Saipem Canada Inc Montreal
(Canada)
CAD 100.100 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Saipem Contracting Algérie SpA Algeri
(Algeria)
DZD 4.129.310.000 Sofresid SA 100,00 100,00 C.I.
Saipem Contracting Netherlands BV Amsterdam
(Paesi Bassi)
EUR 20.000 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Saipem Contracting Nigeria Ltd Lagos
(Nigeria)
NGN 827.000.000 Saipem International BV
Soci terzi
97,94
2,06
97,94 C.I.
Saipem do Brasil
Serviçõs de Petroleo Ltda
Rio de Janeiro
(Brasile)
BRL 469.661.512 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Saipem Drilling Norway AS Stavanger
(Norvegia)
NOK 120.000 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Saipem East Africa Ltd Kampala
(Uganda)
UGX 3.791.000.000 Saipem International BV
Snamprogetti Netherlands BV
51,00
49,00
100,00 C.I.
Saipem Finance International BV Amsterdam
(Paesi Bassi)
EUR 1.000.000 Saipem International BV
Saipem SpA
75,00
25,00
100,00 C.I.
Saipem Guyana Inc Georgetown
(Guyana)
GYD 200.000 Saipem Ltd 100,00 100,00 C.I.
Saipem India Projects Private Ltd Chennai
(India)
INR 526.902.060 Saipem SA 100,00 100,00 C.I.
Saipem Ingenieria
Y Construcciones SLU
Madrid
(Spagna)
EUR 80.000 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Saipem International BV Amsterdam
(Paesi Bassi)
EUR 172.444.000 Saipem SpA 100,00 100,00 C.I.
Saipem Ltd Kingston upon Thames
Surrey
(Regno Unito)
EUR 1.107.500.000 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Saipem Luxembourg SA Lussemburgo
(Lussemburgo)
EUR 31.002 Saipem Maritime Asset
Management Luxembourg Sàrl
100,00 100,00 C.I.
Saipem Maritime Asset
Management Luxembourg Sàrl
Lussemburgo
(Lussemburgo)
USD 378.000 Saipem SpA 100,00 100,00 C.I.

(**) Società in liquidazione (***) Società non operativa nell'esercizio

\ 110

Ragione sociale Sede legale Valuta Capitale sociale Soci % Possesso % Consolidata
di pertinenza
Saipem
consolidamento
di valutazione (*)
Metodo di
o criteri
Saipem Misr
for Petroleum Services (S.A.E.)
Port Said
(Egitto)
EUR 2.000.000 Saipem International BV
ERS - Equipment Rental
& Services BV
99,92
0,04
100,00 C.I.
Saipem (Portugal) Comércio
Marítimo, Sociedade
Unipessoal Lda
0,04
Saipem Moçambique Lda Maputo
(Mozambico)
MZN 535.075.000 Saipem SA Saipem International BV 99,98
0,02
100,00 C.I.
Saipem Norge AS Stavanger
(Norvegia)
NOK 100.000 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Saipem Offshore México SA de Cv Delegacion Cuauhtemoc
(Messico)
MXN 998.259.500 Saimexicana SA de Cv 100,00 100,00 C.I.
Saipem Romania Srl Aricestii Rahtivani
(Romania)
RON 29.004.600 Snamprogetti Netherlands BV
Saipem International BV
99,00
1,00
100,00 C.I.
Saipem SA Montigny le Bretonneux
(Francia)
EUR 19.870.122 Saipem SpA 100,00 100,00 C.I.
Saipem Singapore Pte Ltd Singapore
(Singapore)
SGD 256.090.000 Saipem SA 100,00 100,00 C.I.
Saiwest Ltd Accra
(Ghana)
GHS 937.500 Saipem SA
Soci terzi
49,00
51,00
49,00 C.I.
Sajer Iraq Co for Petroleum Services,
Trading, General Contracting
& Transport Llc
Baghdad
(Iraq)
IQD 300.000.000 Saipem International BV
Soci terzi
60,00
40,00
60,00 C.I.
Saudi Arabian Saipem Ltd Dhahran
(Arabia Saudita)
SAR 155.000.000 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Sigurd Rück AG Zurigo
(Svizzera)
CHF 25.000.000 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Snamprogetti Engineering
& Contracting Co Ltd
Dhahran
(Arabia Saudita)
SAR 10.000.000 Snamprogetti Netherlands BV 100,00 100,00 C.I.
Snamprogetti Netherlands BV Amsterdam
(Paesi Bassi)
EUR 203.000 Saipem SpA 100,00 100,00 C.I.
Snamprogetti Saudi Arabia Co Ltd Llc Dhahran (Arabia Saudita) SAR 10.000.000 Saipem International BV
Snamprogetti Netherlands BV
95,00
5,00
100,00 C.I.
Sofresid Engineering SA Saint Herblain
(Francia)
EUR 1.217.783 Sofresid SA 100,00 100,00 C.I.
Sofresid SA Montigny le Bretonneux
(Francia)
EUR 37.000 Saipem SA 100,00 100,00 C.I.

Imprese collegate e controllate congiunte

Italia

Ragione sociale Sede legale Valuta Capitale sociale Soci % Possesso % Consolidata
di pertinenza
Saipem
consolidamento
di valutazione (*)
Metodo di
o criteri
ASG Scarl San Donato Milanese EUR 50.864 Saipem SpA
Soci terzi
55,41
44,59
55,41 P.N.
Alboran Hydrogen Brindisi Srl Bari EUR 2.750.471 Saipem SpA
Soci terzi
10,00
90,00
10,00 P.N.
CCS JV Scarl Δ San Donato Milanese EUR 150.000 Servizi Energia Italia SpA
Soci terzi
75,00
25,00
75,00 P.N.
CEPAV (Consorzio Eni
per l'Alta Velocità) Due
Milano EUR 51.646 Saipem SpA
Soci terzi
59,09
40,91
59,09 P.N.
CEPAV (Consorzio Eni
per l'Alta Velocità) Uno
San Donato Milanese EUR 51.646 Saipem SpA
Soci terzi
50,36
49,64
50,36 P.N.
Consorzio Florentia Δ Parma EUR 10.000 Saipem SpA
Soci terzi
49,00
51,00
49,00 P.N.
Consorzio F.S.B. Δ Venezia - Marghera EUR 15.000 Saipem SpA
Soci terzi
29,10
70,90
29,10 Co.
Consorzio Sapro Δ San Giovanni Teatino EUR 10.329 Saipem SpA
Soci terzi
51,00
49,00
51,00 Co.
Rosetti Marino SpA Ravenna EUR 4.000.000 Saipem SA
Soci terzi
20,00
80,00
20,00 P.N.
SCD JV Scarl Δ San Donato Milanese EUR 100.000 Servizi Energia Italia SpA
Soci terzi
60,00
40,00
60,00 P.N.
Ship Recycling Scarl (**) Δ Genova EUR 10.000 Saipem SpA
Soci terzi
51,00
49,00
51,00 J.O.

Estero

Gydan Yard Management Services
(Shanghai) Co Ltd
Shanghai
(Cina)
CNY 1.600.000 Saipem (Beijing) Technical
Services Co Ltd
15,15 15,15 P.N.
Soci terzi 84,85
Gygaz Snc Nanterre EUR 10.000 Sofresid SA 15,15 15,15 P.N.
(Francia) Soci terzi 84,85
Hazira Cryogenic Engineering Mumbai INR 500.000 Saipem SA 55,00 55,00 P.N.
& Construction Management (India) Soci terzi 45,00
Private Ltd Δ
KCA Deutag International Ltd St. Helier USD 116.536 Saipem International BV 9,96 10,00 P.N.
(Jersey) Soci terzi 90,04
KWANDA Suporte Logistico Lda Luanda AOA 25.510.204 Saipem SA 49,00 49,00 P.N.
(Angola) Soci terzi 51,00
Mangrove Gas Netherlands BV Δ Amsterdam EUR 2.000.000 Saipem International BV 50,00 50,00 P.N.
(Paesi Bassi) Soci terzi 50,00
Petromar Lda Δ Luanda USD 357.143 Saipem SA 70,00 70,00 P.N.
(Angola) Soci terzi 30,00
PSS Netherlands BV Δ Leiden EUR 30.000 Saipem SpA 36,00 36,00 P.N.
(Paesi Bassi) Soci terzi 64,00
Sabella SA Quimper EUR 12.889.122 Sofresid Engineering SA 9,00 9,00 P.N.
(Francia) Soci terzi 91,00
Saipem Dangote E&C Ltd (***) Δ Victoria Island - Lagos NGN 100.000.000 Saipem International BV 49,00 49,00 P.N.
(Nigeria) Soci terzi 51,00
Saipem - Hyperion Eastmed Nicosia EUR 85.000 Saipem International BV 45,00 45,00 P.N.
Engineering Ltd Δ (Cipro) Soci terzi 55,00
Saipem Nasser Saeed Al-Hajri Dhahran SAR 7.500.000 Saipem International BV 50,00 50,00 P.N.
Contracting Co Llc Δ (Arabia Saudita) Soci terzi 50,00

(*) C.I. = consolidamento integrale, J.O. = joint operation, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co. = valutazione al costo

(**) Società in liquidazione

(***) Società non operativa nell'esercizio

Δ Impresa a controllo congiunto

Ragione sociale Sede legale Valuta Capitale sociale Soci % Possesso % Consolidata
di pertinenza
Saipem
consolidamento
di valutazione (*)
Metodo di
o criteri
Saipem Taqa Al Rushaid Dammam SAR 40.000.000 Saipem International BV 40,00 40,00 P.N.
Fabricators Co Ltd (Arabia Saudita) Soci terzi 60,00
Saipon Snc Δ † Montigny le Bretonneux
(Francia)
EUR 20.000 Saipem SA
Soci terzi
60,00
40,00
60,00 P.N.
SAME Netherlands BV Δ Amsterdam
(Paesi Bassi)
EUR 50.000 Servizi Energia Italia SpA
Soci terzi
58,00
42,00
58,00 P.N.
Saren BV Δ Amsterdam
(Paesi Bassi)
EUR 20.000 Servizi Energia Italia SpA
Soci terzi
50,00
50,00
50,00 P.N.
Saren Heavy Industries İnşaat Ve
Ticaret Anonim Şirketi Δ
Ankara
(Turchia)
TRY 50.000 Servizi Energia Italia SpA
Soci terzi
50,00
50,00
50,00 P.N.
Saren Llc Δ Murmansk
(Russia)
RUB 10.000 Saren BV 100,00 50,00 P.N.
Société pour la Réalisation
du Port de Tanger Méditerranée (***) Δ
Anjra
(Marocco)
EUR 33.000 Saipem SA
Soci terzi
33,33
66,67
33,33 P.N.
Southern Gas Constructors Ltd Δ Lagos
(Nigeria)
NGN 10.000.000 Saipem International BV
Soci terzi
50,00
50,00
50,00 P.N.
Sud-Soyo Urban
Development Lda (***) Δ
Soyo
(Angola)
AOA 20.000.000 Saipem SA
Soci terzi
49,00
51,00
49,00 P.N.
TMBYS SAS (***) Δ Guyancourt
(Francia)
EUR 30.000 Saipem SA
Soci terzi
33,33
66,67
33,33 P.N.
TSGI Mühendislik İnşaat Ltd Şirketi Δ Istanbul
(Turchia)
TRY 10.000 Saipem Ingenieria
Y Construcciones, SLU
Soci terzi
33,33
66,67
33,33 P.N.
TSKJ II - Construções Internacionais,
Sociedade Unipessoal, Lda
Funchal
(Portogallo)
EUR 5.000 TSKJ - Servições
de Engenharia Lda
100,00 25,00 P.N.
TSKJ - Servições de Engenharia Lda Funchal
(Portogallo)
EUR 5.000 Snamprogetti Netherlands BV
Soci terzi
25,00
75,00
25,00 P.N.
Xodus Subsea Ltd () (*) Δ Londra
(Regno Unito)
GBP 7.000.000 Saipem International BV
Soci terzi
50,00
50,00
50,00 P.N.

Al 30 giugno 2023 le imprese di Saipem SpA sono così ripartite:

Controllate Collegate e controllate congiunte
Italia Estero Totale Italia Estero Totale
Imprese controllate/Joint operation e loro partecipazioni 5 47 52 1 - 1
Consolidate con il metodo integrale 5 47 52 - - -
Consolidate come joint operation - - - 1 - 1
Partecipazioni di imprese consolidate (1) 1 1 2 10 26 36
Valutate con il criterio del patrimonio netto - - - 8 26 34
Valutate con il criterio del costo 1 1 2 2 - 2
Totale imprese 6 48 54 11 26 37

(1) Le partecipazioni di imprese controllate/joint operation valutate con il metodo del patrimonio netto o con il metodo del costo riguardano le imprese non significative e le imprese in cui il consolidamento non produce effetti significativi.

(*) C.I. = consolidamento integrale, J.O. = joint operation, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co. = valutazione al costo

(**) Società in liquidazione.

(***) Società non operativa nell'esercizio.

Δ Impresa a controllo congiunto.

† Joint operation non rilevante.

Variazioni dell'area di consolidamento

Nel corso del primo semestre 2023 sono intervenute le seguenti variazioni nell'area di consolidamento del Gruppo rispetto alla Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2022.

Costituzioni, dismissioni, liquidazioni, fusioni, variazione quote di partecipazioni, cambiamenti nel criterio di consolidamento:

  • ≥ è stata costituita la società Saipem Nasser Saeed Al-Hajri Contracting Co Llc, con sede in Arabia Saudita, valutata con il metodo del patrimonio netto;
  • ≥ la società International Energy Services South America Co Ltd, precedentemente consolidata con il metodo integrale, è stata ceduta a terzi;
  • ≥ la società International Energy Services SpA, precedentemente consolidata con il metodo integrale, è stata posta in liquidazione;
  • ≥ la società Gydan Lng Ltd, precedentemente Gydan Lng Sarl, valutata con il metodo del patrimonio netto, è stata ceduta a terzi;
  • ≥ la società Novarctic Ltd, precedentemente Novarctic Sarl, valutata con il metodo del patrimonio netto, è stata ceduta a terzi;
  • ≥ la società European Maritime Construction sas, precedentemente consolidata con il metodo integrale, è stata cancellata dal Registro delle Imprese;
  • ≥ la società ER SAI Caspian Contractor Llc, precedentemente consolidata con il metodo integrale, è stata ceduta a terzi.

5 Disponibilità liquide ed equivalenti

Le disponibilità liquide ed equivalenti di 2.338 milioni di euro aumentano di 286 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022 (2.052 milioni di euro).

Le disponibilità liquide di fine semestre, denominate in euro per il 65%, in dollari USA per il 14% e in altre valute per il 21%, hanno trovato remunerazione a un tasso medio dell'1,07%. La voce include denaro e valori in cassa per 8 milioni di euro (2 milioni di euro al 31 dicembre 2022).

Le disponibilità del primo semestre includono, per un totale complessivo di 527 milioni di euro, quanto di seguito: (i) disponibilità liquide pari a 358 milioni di euro su conti correnti di progetti eseguiti in partnership o in joint venture; (ii) disponibilità liquide pari a 166 milioni di euro su conti correnti denominati in valute soggette a restrizioni sulla movimentazione e/o sulla convertibilità; (iii) disponibilità liquide pari a 3 milioni di euro su conti correnti bloccati o soggetti a vincoli.

Le disponibilità al 30 giugno 2023 sono riconducibili alla Capogruppo e ad altre società del Gruppo con la seguente ripartizione per area geografica (con riferimento al Paese in cui è domiciliato il rapporto finanziario):

31.12.2022
(milioni di euro)
30.06.2023
Italia
916
1.433
Resto d'Europa
305
229
CSI 33 18
Medio Oriente
361
261
Estremo Oriente
128
146
Africa Settentrionale 5 4
Africa Sub-Sahariana
203
85
Americhe
101
162
Totale
2.052
2.338

6 Attività finanziarie valutate al fair value con effetti a OCI

Le attività finanziarie valutate al fair value con effetti a OCI, pari a 71 milioni di euro (75 milioni di euro al 31 dicembre 2022), si analizzano come segue:

(milioni di euro) 31.12.2022 30.06.2023
Titoli non strumentali all'attività operativa
Titoli quotati emessi da Stati sovrani/enti sovranazionali 8 5
Titoli quotati emessi da imprese industriali 67 66
Totale 75 71

I titoli quotati emessi da Stati sovrani/enti sovranazionali al 30 giugno 2023 di 5 milioni di euro si analizzano come segue:

Valore nominale
Fair value
di rendimento
nominale (%)
Tasso
di scadenza
Anno
Standard & Poors
Classe di rating
5
5
0,00 2026 AAA
5
5

I titoli quotati emessi da imprese industriali al 30 giugno 2023 di 66 milioni di euro si analizzano come segue:

(milioni di euro) Valore nominale Fair value di rendimento
nominale (%)
Tasso
di scadenza
Anno
Standard & Poors
Classe di rating
Tasso fisso
Titoli quotati emessi da imprese industriali 70 66 0,00-3,25 2023-2028 AA/BBB
Totale 70 66

Il fair value dei titoli è determinato sulla base dei prezzi di mercato. La gerarchia del fair value è di livello 1, ossia basato su quotazioni in mercati attivi. I titoli valutati al fair value con effetti a OCI sono detenuti sia al fine di incassare i periodici flussi di cassa contrattuali, che il flusso di cassa derivante dalla possibile vendita dello strumento finanziario prima della scadenza contrattuale.

I titoli quotati emessi da Stati sovrani/enti sovranazionali e da imprese industriali detenuti dal Gruppo rientrano nel perimetro di analisi per la determinazione delle perdite attese.

Dato l'elevato merito creditizio degli emittenti ("investment grade") l'impatto delle perdite attese sui titoli in oggetto al 30 giugno 2023 risulta irrilevante.

7 Altre attività finanziarie

Altre attività finanziare correnti

Le altre attività finanziarie correnti pari a 468 milioni di euro (495 milioni di euro al 31 dicembre 2022) si analizzano come segue:

31.12.2022
(milioni di euro)
30.06.2023
Crediti finanziari strumentali all'attività operativa
1
1
Crediti finanziari non strumentali all'attività operativa
494
467
Totale
495
468

I crediti finanziari strumentali all'attività operativa si riferiscono ai crediti vantati da Saipem SpA verso Eni SpA.

I crediti finanziari non strumentali all'attività operativa di 467 milioni di euro (494 milioni di euro al 31 dicembre 2022) si riferiscono quasi interamente alla quota di competenza della controllata Servizi Energia Italia SpA sulle disponibilità liquide rilevate prevalentemente nel bilancio delle società CCS JV Scarl che sta realizzando un progetto in Mozambico (316 milioni di euro) e della società SCD JV Scarl che sta realizzando un progetto in Nigeria (143 milioni di euro).

Le altre attività finanziarie correnti verso parti correlate sono dettagliate alla nota 41 "Rapporti con parti correlate".

Altre attività finanziare non correnti

Le altre attività finanziarie non correnti non strumentali all'attività operativa, pari a 54 milioni di euro (65 milioni di euro al 31 dicembre 2022), comprendono l'ammontare di conti bloccati presso filiali algerine di istituti di credito della controllata Saipem Contracting Algérie SpA per un importo di 54 milioni di euro (54 milioni di euro al lordo dell'attualizzazione), classificati come altre attività finanziarie non correnti a causa del protrarsi dei procedimenti in Algeria.

8 Crediti commerciali e altri crediti

I crediti commerciali e altri crediti di 2.229 milioni di euro (2.182 milioni di euro al 31 dicembre 2022) si analizzano come segue:

(milioni di euro) 31.12.2022 30.06.2023
Crediti commerciali 1.676 1.653
Acconti per servizi 370 351
Altri crediti 136 225
Totale 2.182 2.229

I crediti commerciali di 1.653 milioni di euro diminuiscono di 23 milioni di euro rispetto all'esercizio 2022.

I crediti sono esposti al netto del fondo svalutazione di 757 milioni di euro, la cui movimentazione è riportata di seguito:

(milioni di euro) 31.12.2022 Accantonamenti Utilizzi da conversione
Differenze
di cambio
variazioni
Altre
30.06.2023
Crediti commerciali 723 40 (27) (10) 1 727
Altri crediti 30 - - - - 30
Totale 753 40 (27) (10) 1 757

L'esposizione creditizia verso i primi cinque clienti è in linea con l'operatività del Gruppo e rappresenta circa il 40% del totale dei crediti.

Il Gruppo continua a porre particolare attenzione al monitoraggio degli incassi in quanto, come noto, i maggiori clienti sono rappresentati dalle principali Oil Company di riferimento del settore.

La recuperabilità dei crediti di natura commerciale è verificata sulla base del cosiddetto "expected credit loss model".

Al 30 giugno 2023 l'effetto delle perdite attese sui crediti commerciali, determinate in base alla valutazione sul merito creditizio dei clienti, ammonta a 116 milioni di euro (93 milioni di euro al 31 dicembre 2022) sul totale del fondo svalutazione crediti di 727 milioni di euro (723 milioni di euro al 31 dicembre 2022).

Al 30 giugno 2023 sono state poste in essere operazioni di cessione pro-soluto senza notifica di crediti commerciali non scaduti, per un importo di 192 milioni di euro (77 milioni di euro al 31 dicembre 2022) e con notifica per un importo di 20 milioni di euro. Saipem SpA provvede alla gestione degli incassi dei crediti ceduti senza notifica e al trasferimento delle somme ricevute alle società di factoring.

I crediti commerciali comprendono ritenute in garanzia per attività contrattuali per 168 milioni di euro (164 milioni di euro al 31 dicembre 2022), di cui 51 milioni di euro scadenti entro 12 mesi e 117 milioni di euro scadenti oltre 12 mesi.

Al 30 giugno 2023 non risultano crediti riferiti a progetti in contenzioso come già al 31 dicembre 2022.

Gli acconti per servizi non ancora resi al 30 giugno 2023 ammontano a 351 milioni di euro, relativi quasi interamente ad anticipi a fornitori su progetti operativi in corso di svolgimento, registrano un decremento di 19 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022.

Gli altri crediti di 225 milioni di euro si analizzano come segue:

31.12.2022
(milioni di euro)
30.06.2023
Crediti verso:
- personale
46
54
- depositi cauzionali
17
15
- istituti di previdenza e di sicurezza sociale
3
7
- compagnie di assicurazioni
-
16
Altri crediti diversi
70
133
Totale
136
225

Gli altri crediti di 225 milioni di euro sono esposti al netto del fondo di svalutazione pari a 30 milioni di euro, in linea con l'esercizio precedente ed è relativo principalmente alla svalutazione di un credito verso un subcontrattista.

I crediti commerciali e gli altri crediti verso parti correlate sono dettagliati alla nota 41 "Rapporti con parti correlate".

La valutazione al fair value dei crediti commerciali e altri crediti non produce effetti significativi considerato il breve periodo di tempo intercorrente tra il sorgere del credito e la sua scadenza.

9 Rimanenze

Le rimanenze di 229 milioni di euro (211 milioni di euro al 31 dicembre 2022) aumentano di 18 milioni di euro rispetto all'esercizio 2022; nel periodo 4 milioni di euro sono stati riclassificati nelle Discontinued operations e 6 milioni di euro sono stati riclassificati nelle attività destinate alla vendita.

(milioni di euro) 31.12.2022 30.06.2023
Materie prime, sussidiarie e di consumo 211 229
Totale 211 229

La voce "Materie prime, sussidiarie e di consumo" comprende parti di ricambio per l'attività di perforazione e di costruzione, nonché materiale di consumo destinato a uso interno e non alla vendita, ed è esposta al netto del fondo svalutazione di 103 milioni di euro.

(milioni di euro) 31.12.2022 Accantonamenti Utilizzi Altre variazioni 30.06.2023
Fondo svalutazioni rimanenze materie prime, sussidiarie e di consumo 109 6 (7) (5) 103
Totale 109 6 (7) (5) 103

10 Attività contrattuali

Le attività contrattuali di 2.278 milioni di euro (1.860 milioni di euro al 31 dicembre 2022) si analizzano come segue:

(milioni di euro) 31.12.2022 30.06.2023
Attività contrattuali (da valutazione commesse a lungo termine) 1.872 2.291
Fondo svalutazione attività contrattuali (da valutazione commesse a lungo termine) (12) (13)
Totale 1.860 2.278

Le attività contrattuali (da valutazione commesse a lungo termine), pari a 2.291 milioni di euro, aumentano di 419 milioni di euro per effetto del riconoscimento di ricavi sulla base dello stato di avanzamento operativo dei progetti da fatturare nel corso del 2023 per 748 milioni di euro, a cui si aggiunge l'impatto dell'effetto cambi per 18 milioni di euro, ammontare in buona parte compensato da 345 milioni di euro derivanti dal riconoscimento delle milestone da parte dei clienti e da svalutazioni derivanti dal continuo monitoraggio legale e commerciale degli importi di claim e change order considerati nei vita intera ai fini della valutazione dei contratti per 2 milioni di euro.

Gli effetti relativi all'IFRS 9 applicato alle attività contrattuali ammontano a 13 milioni di euro.

11 Attività e passività per imposte

Attività e passività per imposte sul reddito correnti

Le attività e passività per imposte sul reddito correnti si analizzano come segue:

31.12.2022 30.06.2023
(milioni di euro) Attività Passività Attività Passività
Amministrazione finanziaria italiana 43 1 25 1
Amministrazioni finanziarie estere 270 85 286 63
Totale attività e passività per imposte sul reddito correnti 313 86 311 64

Il decremento delle attività e passività per imposte sul reddito correnti è riconducibile interamente a rapporti verso amministrazioni finanziarie italiane per le attività e verso amministrazioni finanziarie estere per le passività.

Attività e passività per altre imposte correnti

Le attività e passività per altre imposte correnti si analizzano come segue:

31.12.2022 30.06.2023
(milioni di euro) Attività Passività Attività Passività
Amministrazione finanziaria italiana 8 23 4 10
Amministrazioni finanziarie estere 133 138 148 129
Totale attività e passività per altre imposte correnti 141 161 152 139

Le attività per altre imposte correnti verso amministrazione finanziaria italiana di 4 milioni di euro (8 milioni di euro al 31 dicembre 2022) riguardano per 2 milioni di euro crediti per imposte sul valore aggiunto (4 milioni di euro al 31 dicembre 2022) e per 2 milioni di euro altre imposte indirette (4 milioni di euro al 31 dicembre 2022).

Le attività per altre imposte correnti sono principalmente attribuite alle amministrazioni finanziarie estere per 148 milioni di euro (133 milioni di euro al 31 dicembre 2022) e riguardano per 110 milioni di euro crediti per imposte sul valore aggiunto (98 milioni di euro al 31 dicembre 2022) e per 38 milioni di euro altre imposte indirette (35 milioni di euro al 31 dicembre 2022).

Le passività per altre imposte correnti verso amministrazione finanziaria italiana di 10 milioni di euro (23 milioni di euro al 31 dicembre 2022), riguardano per 2 milioni di euro debiti per imposte sul valore aggiunto (2 milioni di euro al 31 dicembre 2022) e per 8 milioni di euro altre imposte indirette (21 milioni di euro al 31 dicembre 2022).

Le passività per altre imposte correnti verso amministrazioni finanziarie estere di 129 milioni di euro (138 milioni di euro al 31 dicembre 2022) riguardano per 97 milioni di euro debiti per imposte sul valore aggiunto (99 milioni di euro al 31 dicembre 2022) e per 32 milioni di euro debiti per altre imposte indirette (39 milioni di euro al 31 dicembre 2022).

Attività e passività per imposte sul reddito non correnti

Le attività e passività per imposte sul reddito non correnti si analizzano come segue:

31.12.2022 30.06.2023
(milioni di euro) Attività Passività Attività Passività
Amministrazione finanziaria italiana - - - -
Amministrazioni finanziarie estere 5 23 4 18
Totale attività e passività per imposte sul reddito non correnti 5 23 4 18

Le attività per imposte sul reddito non correnti fanno riferimento a crediti per imposte sul reddito la cui esigibilità prevista è superiore a 12 mesi. Le passività per imposte sul reddito non correnti si riferiscono a valutazioni di trattamenti fiscali incerti. Il Gruppo Saipem opera in numerosi Paesi con legislazioni fiscali complesse alle quali si attiene grazie anche al supporto di consulenti fiscali locali adottando comportamenti di massima aderenza con la normativa fiscale vigente e la prassi consolidata. Si ritiene quindi che non deriveranno ulteriori passività significative rispetto a quanto già contabilizzato.

12 Altre attività correnti

Le altre attività correnti di 186 milioni di euro (272 milioni di euro al 31 dicembre 2022) si analizzano come segue:

(milioni di euro) 31.12.2022 30.06.2023
Fair value su strumenti finanziari derivati 133 55
Altre attività 139 131
Totale 272 186

Lo scostamento del fair value su strumenti finanziari derivati pari a 78 milioni di euro è imputabile principalmente alla variazione del cambio EUR/USD e di tutte le valute legate al dollaro.

NOTE ILLUSTRATIVE AL BILANCIO CONSOLIDATO SEMESTRALE ABBREVIATO

Il fair value degli strumenti finanziari derivati è commentato alla nota 27 "Strumenti finanziari derivati".

Le altre attività al 30 giugno 2023 ammontano a 131 milioni di euro, con un decremento di 8 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022, e sono costituite prevalentemente da costi non di competenza dell'esercizio relativi ad approntamenti di mezzi per l'esecuzione di contratti in portafoglio, a costi assicurativi e per contratti di locazione.

Nel primo semestre 2023 le altre attività correnti per 1 milione di euro sono state riclassificate nelle Discontinued operations. Le altre attività correnti verso parti correlate sono dettagliate alla nota 41 "Rapporti con parti correlate".

13 Immobili, impianti e macchinari

Gli immobili, impianti e macchinari di 2.832 milioni di euro (2.879 milioni di euro al 31 dicembre 2022) si analizzano come segue:

e macchinari
Immobili,
impianti
(milioni di euro)
Valore lordo al 31.12.2022 10.595
Fondo ammortamento e svalutazione al 31.12.2022 7.716
Valore netto al 31.12.2022 2.879
Investimenti 137
Ammortamenti (146)
Riprese di valore (svalutazioni) nette (11)
Alienazioni (4)
Discontinued operations -
Attività destinate alla vendita (2)
Variazione area di consolidamento (19)
Operazioni su rami d'azienda -
Differenze cambio da conversione (2)
Altre variazioni -
Valore netto al 30.06.2023 2.832
Valore lordo al 30.06.2023 10.192
Fondo ammortamento e svalutazione al 30.06.2023 7.360

Gli investimenti tecnici effettuati nel corso del primo semestre del 2023 ammontano a 137 milioni di euro (540 milioni di euro al 31 dicembre 2022) e hanno principalmente riguardato:

  • ≥ Asset Based Services per 117 milioni di euro: manutenzione straordinaria e reinforcement del mezzo navale Saipem 7000 e interventi di mantenimento e upgrading di mezzi esistenti, in particolare Castorone e FDS 2;
  • ≥ Energy Carriers per 4 milioni di euro: acquisto e mantenimento di attrezzature;
  • ≥ Drilling Offshore per 16 milioni di euro: interventi di manutenzione e upgrading sui mezzi.

Nel corso del semestre non sono stati capitalizzati oneri finanziari.

Le differenze di cambio da conversione dei bilanci delle imprese con valute funzionali diverse dall'euro sono negative per 2 milioni di euro.

Su immobili, impianti e macchinari non sono in essere al 30 giugno 2023 garanzie reali.

Gli impegni per investimenti relativi a progetti per i quali sono già stati collocati i contratti di procurement, con scadenza nel 2024 (inclusi i valori relativi al secondo semestre del 2023), sono pari a 140 milioni di euro.

Impairment

In linea con quanto indicato dal principio di riferimento (IAS 36, in particolare al paragrafo 12), la Società ha eseguito un'attenta analisi per verificare l'esistenza di trigger event di natura sia interna che esterna, al fine di valutare la necessità di eseguire il test di impairment al 30 giugno 2023. Nel monitorare gli indicatori di impairment, il Gruppo prende in considerazione, tra gli altri fattori, il rapporto tra la propria capitalizzazione di mercato e il proprio patrimonio netto contabile. Alla data del 30 giugno 2023 la capitalizzazione di mercato del Gruppo è risultata superiore al valore del patrimonio netto consolidato del 31 marzo 2023 per 398 milioni di euro. Successivamente è stata eseguita la verifica sia degli ulteriori indicatori definiti dalla Società, sia di possibili ulteriori trigger event, considerando anche le assunzioni e le risultanze del processo di impairment precedente svolto in sede di bilancio 2022.

Le analisi svolte dalla Società hanno riguardato:

  • ≥ l'aggiornamento dello scenario di mercato;
  • ≥ l'analisi dell'andamento operativo e delle prospettive commerciali;
  • ≥ il confronto tra i flussi di Piano e i report di più recente pubblicazione del consensus di mercato;
  • ≥ la verifica delle variazioni delle variabili di mercato che incidono sul tasso di attualizzazione.

Alla luce delle analisi condotte, la Società ha accertato che: (i) lo scenario di mercato è leggermente migliorativo rispetto a quello elaborato in sede di Piano Strategico; (ii) l'andamento operativo e le prospettive commerciali delle business line sono in linea con il Piano Strategico; (iii) i flussi di cassa approvati nel Piano 2023-2026 sono confermati e risultano essere in linea con il

consensus degli analisti; (iv) le variazioni delle variabili di mercato non sono tali da incidere significativamente sul tasso di attualizzazione.

Di conseguenza non persiste l'esistenza di indicatori di impairment/trigger event che comportano la necessità di eseguire il test di impairment.

14 Attività immateriali

Le attività immateriali di 687 milioni di euro (691 milioni di euro al 31 dicembre 2022) si analizzano come segue:

(milioni di euro) immateriali
a vita utile
definita
Attività
Altre attività
immateriali
a vita utile
indefinita
Totale
Valore lordo al 31.12.2022 293 - 293
Fondo ammortamento e svalutazione al 31.12.2022 265 - 265
Valore netto al 31.12.2022 28 663 691
Investimenti 2 - 2
Ammortamenti (5) - (5)
Riprese di valore (svalutazioni) nette - - -
Altre variazioni e differenze cambio da conversione - (1) (1)
Valore netto al 30.06.2023 25 662 687
Valore lordo al 30.06.2023 292 - 292
Fondo ammortamento e svalutazione al 30.06.2023 267 - 267

Il goodwill di 662 milioni di euro si riferisce principalmente alla differenza tra il prezzo di acquisto, comprensivo degli oneri accessori, e il patrimonio netto di Saipem SA (629 milioni di euro), di Sofresid SA (21 milioni di euro) e del Gruppo Moss Maritime (10 milioni di euro), alle rispettive date di acquisizione del controllo.

Ai fini della determinazione del valore recuperabile, il goodwill è stato allocato nelle seguenti CGU:

(milioni di euro) 31.12.2022 30.06.2023
Asset Based Services 403 403
Energy Carriers 228 228
Robotics & Industrialized Solutions 32 31
Totale 663 662

15 Diritto di utilizzo di attività in leasing, attività e passività finanziarie per leasing

La movimentazione di periodo dei "Right-of-Use" asset, delle attività e delle passività finanziare per leasing al 30 giugno è evidenziata come segue:

Attività finanziarie Passività finanziarie
per leasing
(milioni di euro) per leasing
Right-of-Use asset Correnti Non correnti Correnti Non correnti
31.12.2022
Saldo iniziale 261 30 46 147 247
Incrementi 164 - 42 - 203
Decrementi e cancellazioni (28) (30) (11) (180) (44)
Ammortamenti (141) - - - -
Riprese di valore (svalutazioni) nette - - - - -
Differenze cambio 2 1 2 3 6
Interessi - 3 - 21 -
Altre variazioni - 22 (22) 148 (148)
Saldo finale 258 26 57 139 264
30.06.2023
Saldo iniziale 258 26 57 139 264
Incrementi 70 - 68 - 138
Decrementi e cancellazioni (7) (13) - (85) (7)
Ammortamenti (56) - - - -
Riprese di valore (svalutazioni) nette - - - - -
Differenze cambio (1) (1) (1) (2) (2)
Interessi - 4 - 17 -
Altre variazioni - 22 (22) 51 (51)
Saldo finale 264 38 102 120 342

Nel corso del periodo il "Right-of-Use" risulta pressoché in linea rispetto al 31 dicembre 2022 per effetto dei nuovi contratti, della movimentazione dei contratti esistenti e del relativo ammortamento.

Gli incrementi pari a 70 milioni di euro si riferiscono in prevalenza al contratto di leasing del nuovo palazzo uffici della Capogruppo (Spark 2) e a nuovi contratti relativi a fabbricati.

Il netto tra i decrementi delle passività e attività finanziarie per leasing è pari a 79 milioni di euro per effetto dei pagamenti dei canoni del periodo e della chiusura di alcuni contratti.

Al 30 giugno 2023 nessun "Right-of-Use" rappresenta una CGU autonoma; ai fini della determinazione del valore recuperabile le attività per diritto d'uso dei beni in leasing sono state allocate alle CGU di appartenenza e testate come descritto nel paragrafo "Impairment" della nota 13 "Immobili, impianti e macchinari".

Sulla base di valutazioni di business, non sono considerate nella determinazione della durata complessiva dei contratti e della lease liability al 30 giugno 2023 opzioni di rinnovo non esercitate relative principalmente a terreni e immobili per complessivi 14 milioni di euro (5 milioni di euro al 31 dicembre 2022).

La suddivisone delle opzioni di rinnovo per anno è la seguente:

(milioni di euro) 2023 2024 2025 2026 2027 Oltre Totale
Opzioni di rinnovo - - - 1 1 12 14

Le attività finanziarie per leasing sono riferite a operazioni di subleasing di mezzi navali.

Le altre variazioni delle passività finanziarie per leasing si riferiscono principalmente alla riclassifica delle passività finanziarie da non correnti a correnti.

L'analisi per scadenza delle passività finanziarie nette per leasing al 30 giugno 2023 è la seguente:

(milioni di euro)
Quota
a breve
termine
2023
2024 2025 2026 2027 Oltre Totale
Passività finanziarie per leasing 120 48 67 60 50 117 462
Attività finanziarie per leasing 38 18 27 27 21 9 140
Totale 82 30 40 33 29 108 322

Il tasso medio di finanziamento marginale, usato per l'attualizzazione del "Right-of-Use" e delle passività finanziare per leasing, al 30 giugno 2023 è pari al 9,4% (8,6% al 31 dicembre 2022).

16 Partecipazioni

Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto

Le partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto di 201 milioni di euro (229 milioni di euro al 31 dicembre 2022) si analizzano come segue:

(milioni di euro) Valore iniziale netto e sottoscrizioni
Acquisizioni
e rimborsi
Cessioni
al patrimonio netto
da valutazione
Quota di utili
al patrimonio netto
Quota di perdite
da valutazione
per dividendi
Decremento
di consolidamento
Variazione area
Differenze cambio
da conversione
Variazione con effetto
a riserva
Altre variazioni Valore finale netto Fondo svalutazione
31.12.2022
Partecipazioni in imprese joint venture 78 - (10) 12 (13) (3) - 1 - - 65 -
Partecipazioni in imprese collegate 79 - - 16 (8) (16) - 3 - 90 164 -
Totale 157 - (10) 28 (21) (19) - 4 - 90 229 -
30.06.2023
Partecipazioni in imprese joint venture 65 1 - - (8) - - (1) - - 57 -
Partecipazioni in imprese collegate 164 - - 24 (3) (42) - (2) - 3 144 -
Totale 229 1 - 24 (11) (42) - (3) - 3 201 -

Le partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto sono dettagliate nella nota 4 "Area di consolidamento al 30 giugno 2023".

I proventi da valutazione con il metodo del patrimonio netto di 24 milioni di euro riguardano interamente il risultato di periodo delle imprese collegate.

Gli oneri da valutazione con il metodo del patrimonio netto, pari a 11 milioni di euro, riguardano per 8 milioni di euro il risultato di periodo delle joint venture e per 3 milioni di euro il risultato di periodo delle imprese collegate.

I decrementi per dividendi di 42 milioni di euro riguardano interamente imprese collegate.

Le altre variazioni pari a 3 milioni di euro riguardano per 2 milioni di euro la plusvalenza da alienazione di imprese collegate cedute a terzi.

Il valore netto di iscrizione delle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto si riferisce alle seguenti imprese:

Partecipazione
del Gruppo (%)
al 31.12.2022
Valore netto
al 30.06.2023
Valore netto
(milioni di euro)
KCA Deutag International Ltd 10,00 88 86
Petromar Lda 70,00 61 52
Gygaz Snc 15,15 25 20
Saipem Taqa Al Rushaid Fabricators Co Ltd 40,00 23 20
Rosetti Marino SpA 20,00 13 16
Altre 19 7
Totale partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto 229 201

Il totale delle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto non include lo stanziamento del fondo copertura perdite, commentato alla nota 24 "Fondi per rischi e oneri".

Altre partecipazioni

Le altre partecipazioni al 30 giugno 2023 non sono significative.

17 Attività e passività per imposte differite

Le attività per imposte differite di 321 milioni di euro (345 milioni di euro al 31 dicembre 2022) sono indicate al netto delle passività per imposte differite compensabili che ammontano a 71 milioni di euro.

Le passività per imposte differite di 2 milioni di euro (3 milioni di euro al 31 dicembre 2022) sono indicate al netto delle attività per imposte differite compensabili che ammontano a 71 milioni di euro.

La movimentazione delle attività e passività per imposte differite si analizza come segue:

(milioni di euro) 31.12.2022 Accantonamenti Utilizzi da conversione
Differenze
di cambio
Altre variazioni 30.06.2023
Attività per imposte differite 345 - (22) (1) (1) 321
Passività per imposte differite (3) (14) 26 - (11) (2)
Totale attività (passività) differite nette 342 (14) 4 (1) (12) 319

La voce "Altre variazioni" delle attività per imposte differite, in diminuzione per 1 milione di euro, comprende: (i) la compensazione a livello di singola impresa delle attività per imposte differite con le passività per imposte differite (incremento per 12 milioni di euro); (ii) la rilevazione (decremento per 14 milioni di euro) in contropartita alle riserve di patrimonio netto dell'effetto d'imposta correlato alla valutazione al fair value dei contratti derivati di copertura (cash flow hedge); (iii) la rilevazione (incremento per 1 milione di euro) in contropartita alle riserve di patrimonio netto dell'effetto d'imposta correlato alle rivalutazioni di piani a benefici definiti per dipendenti.

La voce "Altre variazioni" delle passività per imposte differite, in aumento per 11 milioni di euro, comprende: (i) la compensazione a livello di singola impresa delle attività per imposte differite con le passività per imposte differite (incremento per 12 milioni di euro); (ii) altre variazioni (decremento per 1 milione di euro).

Le attività nette per imposte differite si analizzano come segue:

31.12.2022
(milioni di euro)
30.06.2023
Passività per imposte differite lorde
(86)
(73)
Attività per imposte differite compensabili
83
71
Passività per imposte differite
(3)
(2)
Attività per imposte differite lorde
428
392
Passività per imposte differite compensabili
(83)
(71)
Attività per imposte differite
345
321
Attività (passività) nette per imposte differite
342
319

Le attività per imposte differite iscritte in bilancio al 30 giugno 2023 relativamente alle perdite fiscali ammontano a 60 milioni di euro e si ritengono recuperabili nei prossimi 4 esercizi. Le imposte sono indicate alla nota 36 "Imposte sul reddito".

18 Altre attività non correnti

Le altre attività non correnti di 33 milioni di euro (30 milioni di euro al 31 dicembre 2022) si analizzano come segue:

31.12.2022
(milioni di euro)
30.06.2023
Fair value su strumenti finanziari derivati
-
1
Altri crediti
10
7
Altre attività
20
25
Totale
30
33

Il fair value degli strumenti finanziari derivati è commentato alla nota 27 "Strumenti finanziari derivati".

Gli altri crediti pari a 7 milioni di euro, pressoché in linea con il valore al 31 dicembre 2022, si riferiscono quasi esclusivamente a depositi cauzionali di diversa natura.

Le altre attività non correnti al 30 giugno 2023 ammontano a 25 milioni di euro, con un aumento di 5 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022 e includono prevalentemente costi non di competenza dell'esercizio, riferiti principalmente a costi assicurativi e contratti di locazione.

Le altre attività non correnti verso parti correlate sono dettagliate alla nota 41 "Rapporti con parti correlate".

19 Debiti commerciali e altri debiti

I debiti commerciali e altri debiti di 3.046 milioni di euro (2.907 milioni di euro al 31 dicembre 2022) si analizzano come segue:

(milioni di euro) 31.12.2022 30.06.2023
Debiti commerciali 2.630 2.740
Altri debiti 277 306
Totale 2.907 3.046

I debiti commerciali di 2.740 milioni di euro aumentano di 110 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022. I debiti commerciali e gli altri debiti verso parti correlate sono dettagliati alla nota 41 "Rapporti con parti correlate". Gli altri debiti di 306 milioni di euro si analizzano come segue:

31.12.2022
(milioni di euro)
30.06.2023
Debiti verso:
- personale
154
168
- istituti di previdenza e di sicurezza sociale
62
62
- compagnie di assicurazione
2
3
- consulenti e professionisti
3
2
- amministratori e sindaci
1
1
Altri debiti diversi
55
70
Totale
277
306

La valutazione al fair value dei debiti commerciali e altri debiti non produce effetti significativi considerato il breve periodo di tempo intercorrente tra il sorgere del debito e la sua scadenza.

20 Passività contrattuali

Le passività contrattuali di 2.905 milioni di euro (2.613 milioni di euro al 31 dicembre 2022) si analizzano come segue:

(milioni di euro) 31.12.2022 30.06.2023
Passività contrattuali (da valutazione commesse a lungo termine) 1.880 2.092
Anticipi da clienti 733 813
Totale 2.613 2.905

Le passività contrattuali (da valutazione commesse a lungo termine) di 2.092 milioni di euro (1.880 milioni di euro al 31 dicembre 2022) riguardano rettifiche di ricavi fatturati su commesse pluriennali al fine di rispettare il principio della competenza economica e temporale, in applicazione del criterio di valutazione in base ai corrispettivi contrattuali maturati.

In particolare, le passività contrattuali (da valutazione commesse a lungo termine) aumentano di 212 milioni di euro per effetto delle rettifiche di ricavi fatturati nel corso dei primi sei mesi dell'anno in seguito alla valutazione sulla base dello stato di avanzamento operativo dei progetti per 600 milioni di euro in parte compensati dall'impatto dell'effetto cambi per 13 milioni di euro e dalla rilevazione a ricavi di competenza del periodo in corso per 375 milioni di euro rettificati alla fine dell'esercizio precedente.

Gli anticipi da clienti di 813 milioni di euro (733 milioni di euro al 31 dicembre 2022) si riferiscono ad ammontari ricevuti, negli anni precedenti e nel corso del semestre, a fronte di contratti in corso di esecuzione, utilizzati a fronte del raggiungimento delle milestone contrattuali.

Gli anticipi da clienti per 26 milioni di euro sono stati riclassificati nelle Discontinued operations.

Le passività contrattuali verso parti correlate sono dettagliate alla nota 41 "Rapporti con parti correlate".

21 Altre passività correnti

Le altre passività correnti di 93 milioni di euro (107 milioni di euro al 31 dicembre 2022) si analizzano come segue:

(milioni di euro) 31.12.2022 30.06.2023
Fair value su strumenti finanziari derivati 94 41
Altre passività 13 52
Totale 107 93

Lo scostamento del fair value su strumenti finanziari derivati pari a 53 milioni di euro è imputabile principalmente alla variazione del cambio EUR/USD e di tutte le valute legate al dollaro.

Il fair value degli strumenti finanziari derivati è commentato alla nota 27 "Strumenti finanziari derivati".

Le altre passività ammontano a 52 milioni di euro, con un incremento di 39 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022, e includono principalmente l'iscrizione di riserve premi assicurativi.

Le altre passività verso parti correlate sono dettagliate alla nota 41 "Rapporti con parti correlate".

22 Passività finanziarie

Le passività finanziarie si analizzano come segue:

31.12.2022 30.06.2023
Passività
finanziarie
a breve
Quote a breve
di passività
finanziarie a
Passività
finanziarie
a lungo
Passività
finanziarie
a breve
Quote a breve
di passività
finanziarie a
Passività
finanziarie
a lungo
(milioni di euro) termine lungo termine termine Totale termine lungo termine termine Totale
Banche 82 206 234 522 64 190 568 822
Obbligazioni ordinarie - 536 1.495 2.031 - 539 1.496 2.035
Altri finanziatori 77 - - 77 39 - - 39
Totale 159 742 1.729 2.630 103 729 2.064 2.896

Al 30 giugno 2023 sono presenti contratti di finanziamento bancari contenenti clausole di Financial Covenant che prevedono il rispetto del rapporto tra indebitamento finanziario netto ed EBITDA (così come definito nei rispettivi contratti di finanziamento), rilevato annualmente sulla base dei dati al 31 dicembre, non superiore a 3,5 volte. Alla data del 30 giugno 2023 tutte le clausole comportanti limiti all'utilizzo delle risorse finanziarie, ivi compresi i suddetti Financial Covenant, le clausole di change of control, negative pledge e cross-default, risultano rispettate.

L'analisi per scadenza delle passività finanziarie a lungo termine al 30 giugno 2023 è la seguente:

(milioni di euro)
Tipo Scadenza 2024 2025 2026 2027 Oltre finanziarie
passività
termine
a lungo
Totale
Banche 2024-2027 46 190 189 143 - 568
Obbligazioni ordinarie 2024-2028 - 498 498 - 500 1.496
Totale 46 688 687 143 500 2.064

Con riferimento ai pagamenti futuri contrattualmente dovuti le scadenze delle passività finanziarie a lungo termine si analizzano come di seguito indicato:

(milioni di euro) Scadenza a lungo termine
Valore
contabile al
30.06.2023
Scadenza
a breve
termine al
30.06.2024
Secondo
semestre
2024
2025 2026 2027 2028 Oltre Totale
pagamenti
futuri al
30.06.2023
Banche 758 191 48 195 189 144 - - 767
Obbligazioni ordinarie 2.035 542 - 500 500 - 500 - 2.042
Altri finanziatori - - - - - - - - -
Totale 2.793 733 48 695 689 144 500 - 2.809

La differenza pari a 16 milioni di euro tra il valore delle passività finanziarie a lungo termine iscritto a bilancio al 30 giugno 2023 e il totale dei pagamenti futuri, deriva dalla valutazione con il metodo del costo ammortizzato.

L'analisi delle passività finanziarie per valuta con l'indicazione del tasso di interesse è la seguente:

(milioni di euro) 31.12.2022 30.06.2023
Tasso % Tasso % Tasso % Tasso %
Valuta Passività
finanziarie
a breve
termine
da a Passività
finanziarie
a lungo e quota
breve di passività
finanziarie
a lungo termine
da a Passività
finanziarie
a breve
termine
da
a
Passività
finanziarie
a lungo e quota
breve di passività
finanziarie
a lungo termine
da a
Euro 77 0,00 0,00 2.471 1,38 4,80 39 0,00 0,00 2.793 1,34 7,25
Dollaro USA - - - -
Altre 82 variabile - 64 variabile -
Totale 159 2.471 103 2.793

Le passività finanziarie a lungo comprensive della quota a breve termine hanno una scadenza compresa tra il 2024 e il 2028. Al 30 giugno 2023 Saipem dispone di linee di credito a breve uncommitted non utilizzate per 121 milioni di euro (169 milioni di euro al 31 dicembre 2022), e di linee di credito a lungo committed non utilizzate per 473 milioni di euro (nessuna linea di credito a lungo termine committed non utilizzata al 31 dicembre 2022).

Le commissioni di mancato utilizzo non sono significative.

Non ci sono passività finanziarie garantite da ipoteche e privilegi sui beni immobili di imprese consolidate e da pegni su titoli.

Il valore di mercato delle passività finanziarie a lungo termine, comprensive della quota a breve termine, ammonta a 2.687 milioni di euro (2.316 milioni di euro al 31 dicembre 2022) ed è stato determinato sulla base del valore attuale dei flussi di cassa futuri adottando tassi di attualizzazione per le principali valute di finanziamento approssimativamente compresi tra i seguenti intervalli:

31.12.2022
(%)
30.06.2023
Euro
5,77-6,97
4,77-5,88

Il valore di mercato degli strumenti finanziari quotati è stato calcolato utilizzando il prezzo di chiusura di Borsa all'ultima data disponibile dell'esercizio.

Nella tabella seguente è riportato il confronto tra valore nominale, valore contabile e fair value delle passività finanziarie a lungo termine:

31.12.2022
(milioni di euro) Valore nominale Valore contabile Fair value Valore nominale Valore contabile Fair value
Banche 444 440 429 765 758 779
Obbligazioni ordinarie 2.000 2.031 1.887 2.000 2.035 1.908
Altri finanziatori - - - - - -
Totale 2.444 2.471 2.316 2.765 2.793 2.687

Di seguito si riporta la riconciliazione tra le variazioni delle passività finanziarie e il flusso da attività di finanziamento:

Variazioni senza impatti sui flussi di cassa
(milioni di euro) 31.12.2022 Variazione
dei flussi
di cassa
Acquisizioni Differenze
cambio
da conversione
Variazione
del fair value
Altre
variazioni
non
monetarie
30.06.2023
Passività finanziarie a breve termine 159 (55) - (1) - - 103
Passività finanziarie a lungo termine
e quote a breve di passività a lungo termine
2.471 322 - - - - 2.793
Passività (attività) nette per leasing 320 (59) - (2) - 63 322
Totale passività nette derivanti
da attività di finanziamento
2.950 208 - (3) - 63 3.218

Le passività finanziarie verso parti correlate sono dettagliate alla nota 41 "Rapporti con parti correlate".

23 Analisi dell'indebitamento finanziario netto

Viene riportato il prospetto dell'indebitamento finanziario predisposto secondo le disposizioni previste nel documento Consob 5/21 del 29 aprile 2021, che recepisce gli Orientamenti ESMA.

31.12.2022 30.06.2023
(milioni di euro) Correnti Non
correnti
Totale Correnti Non
correnti
Totale
A. Disponibilità liquide 2.052 - 2.052 2.338 - 2.338
B. Mezzi equivalenti a disponibilità liquide - - - - - -
C. Altre attività finanziare correnti: 569 - 569 538 - 538
- Attività finanziarie valutate
al fair value con effetti a OCI 75 - 75 71 - 71
- Crediti finanziari 494 - 494 467 - 467
D. Liquidità (A+B+C) 2.621 - 2.621 2.876 - 2.876
E. Debito finanziario corrente: 298 - 298 223 - 223
- Passività finanziarie a breve termine
verso banche 82 - 82 64 - 64
- Passività finanziarie a breve termine
verso entità correlate 1 - 1 1 1
- Altre passività finanziarie a breve termine 76 - 76 38 - 38
- Passività per leasing 139 - 139 120 - 120
F. Parte corrente del debito
finanziario non corrente: 742 - 742 729 - 729
- Passività finanziarie a lungo termine
verso banche 206 - 206 190 - 190
- Prestiti obbligazionari 536 - 536 539 - 539
G. Indebitamento finanziario corrente
(E+F) 1.040 - 1.040 952 - 952
H. Indebitamento finanziario corrente
netto (G-D) (1.581) - (1.581) (1.924) - (1.924)
I. Debito finanziario non corrente: - 498 498 - 910 910
- Passività finanziarie a lungo termine
verso banche - 234 234 - 568 568
- Passività finanziarie a lungo termine
verso entità correlate - - - - - -
- Passività per leasing - 264 264 - 342 342
J. Strumenti di debito: - 1.495 1.495 - 1.496 1.496
- Prestiti obbligazionari - 1.495 1.495 - 1.496 1.496
K. Debiti commerciali e altri debiti
non correnti - - - - - -
L. Indebitamento finanziario non corrente
(I+J+K) - 1.993 1.993 - 2.406 2.406
M. Totale indebitamento finanziario
come da documento Consob n. 5/21
del 29 aprile 2021 (H+L) (1.581) 1.993 412 (1.924) 2.406 482

L'indebitamento finanziario netto include il fair value relativo a un contratto di Interest Rate Swap (IRS), positivo per 0,3 milioni di euro, mentre non include il fair value su contratti derivati indicato nelle note 12 "Altre attività correnti", 18 "Altre attività non correnti", 21 "Altre passività correnti" e 26 "Altre passività non correnti".

Prospetto di raccordo dell'indebitamento finanziario netto

31.12.2022 30.06.2023
Non Non
(milioni di euro) Correnti correnti Totale Correnti correnti Totale
M. Totale indebitamento finanziario
come da documento Consob n. 5/21
del 29 aprile 2021 (H+L) (1.581) 1.993 412 (1.924) 2.406 482
N. Crediti finanziari non correnti - 65 65 - 54 54
O. Attività per leasing 26 57 83 38 102 140
P. Indebitamento finanziario netto (M-N-O) (1.607) 1.871 264 (1.962) 2.250 288

La posizione finanziaria netta pre-IFRS 16 al 30 giugno 2023 è positiva per 34 milioni di euro. La posizione finanziaria netta comprensiva della lease liability IFRS 16, pari a 322 milioni di euro, è negativa per 288 milioni di euro. Il debito lordo ante effetti lease liability IFRS 16 al 30 giugno 2023 ammonta a 2.896 milioni di euro, la liquidità a 2.930 milioni di euro, di cui cassa disponibile per 1.811 milioni di euro.

I crediti finanziari sono commentati alla nota 7 "Altre attività finanziarie".

24 Fondi per rischi e oneri

I fondi per rischi e oneri di 914 milioni di euro (1.148 milioni di euro al 31 dicembre 2022) si analizzano come segue:

Saldo iniziale Accantonamenti Utilizzi variazioni Saldo finale
(milioni di euro) Altre
31.12.2022
Fondo per imposte 14 2 (7) - 9
Fondo rischi per contenziosi 265 15 (55) 9 234
Fondo copertura perdite di imprese partecipate 30 75 (3) (1) 101
Fondo spese contrattuali e perdite
su commesse pluriennali
973 115 (344) 1 745
Fondo esodi agevolati 17 1 (19) 2 1
Altri fondi 54 27 (24) 1 58
Totale 1.353 235 (452) 12 1.148
30.06.2023
Fondo per imposte 9 4 (4) - 9
Fondo rischi per contenziosi 234 1 (14) (1) 220
Fondo copertura perdite di imprese partecipate 101 5 (10) (8) 88
Fondo spese contrattuali e perdite
su commesse pluriennali
745 29 (229) (3) 542
Fondo esodi agevolati 1 - (3) 3 1
Altri fondi 58 4 (5) (3) 54
Totale 1.148 43 (265) (12) 914

Il fondo per imposte di 9 milioni di euro si riferisce principalmente a contenziosi in corso per imposte indirette con le autorità fiscali di Paesi esteri che comprendono anche gli effetti di recenti accertamenti.

Il Gruppo Saipem opera in numerosi Paesi con legislazioni fiscali complesse alle quali si attiene grazie anche al supporto di consulenti fiscali locali. In alcune di queste giurisdizioni il Gruppo sta gestendo tramite ricorsi alcune richieste avanzate dalle autorità fiscali, dalle quali gli amministratori ritengono che non deriveranno ulteriori oneri significativi rispetto a quanto già accantonato.

Il fondo rischi per contenziosi ammonta a 220 milioni di euro e si riferisce agli accantonamenti effettuati dalla Capogruppo e da alcune controllate estere a fronte di oneri derivanti da contenziosi in via di definizione, di cui 8 milioni di euro sono relativi a contenziosi con il personale. Il fondo accoglie principalmente la stima delle passività potenziali conseguenti a transazioni e procedimenti giudiziali. In particolare, il fondo include l'importo di circa 197 milioni di euro equivalenti relativi ai conteziosi in Algeria in relazione a commesse completate da tempo; per maggiori informazioni si rimanda al paragrafo "Contenziosi" della nota 31 "Garanzie, impegni e rischi".

Il fondo copertura perdite di imprese partecipate ammonta a 88 milioni di euro e accoglie le perdite delle imprese partecipate valutate con il metodo del patrimonio netto.

Il fondo spese contrattuali e perdite su commesse pluriennali ammonta a 542 milioni di euro e include la stima di perdite su commesse pluriennali per 527 milioni di euro e il fondo costi finali di progetto per un ammontare di 15 milioni di euro relativi principalmente a progetti del business Engineering & Construction Offshore e Onshore.

Il fondo esodi agevolati ammonta a 1 milione di euro, principalmente attribuibile alla Capogruppo.

Gli altri fondi ammontano a 54 milioni di euro e sono relativi ad accantonamenti per altri rischi e oneri diversi.

25 Fondi per benefici ai dipendenti

I fondi per benefici ai dipendenti ammontano a 178 milioni di euro (183 milioni di euro al 31 dicembre 2022).

26 Altre passività non correnti

Le altre passività non correnti di 3 milioni di euro (2 milioni di euro al 31 dicembre 2022) si analizzano come segue:

31.12.2022
(milioni di euro)
30.06.2023
Fair value su strumenti finanziari derivati
-
1
Altri debiti
2
2
Altre passività
-
-
Totale
2
3

27 Strumenti finanziari derivati

31.12.2022 30.06.2023
Fair value Fair value Fair value Fair value
(milioni di euro)
Contratti derivati qualificati di copertura
attivo passivo attivo passivo
Contratti su tassi di interesse (componente Forward)
- acquisti 1 - - -
- vendite - - - -
Contratti a termine su valute (componente Spot)
- acquisti 31 10 13 6
- vendite 83 60 47 9
Contratti a termine su valute (componente Forward)
- acquisti (3) - (2) 3
- vendite (13) 5 (14) 4
Contratti a termine su merci (componente Forward)
- acquisti 4 2 1 5
- vendite - - - -
Totale contratti derivati qualificati di copertura 103 77 45 27
Contratti derivati non qualificati di copertura
Contratti a termine su valute (componente Spot)
- acquisti 13 6 5 6
- vendite 19 9 8 7
Contratti a termine su valute (componente Forward)
- acquisti - (1) 1 (1)
- vendite (2) 3 (3) 3
Contratti a termine su merci (componente Forward)
- acquisti - - - -
- vendite - - - -
Totale contratti derivati non qualificati di copertura 30 17 11 15
Totale contratti derivati 133 94 56 42
Di cui:
- correnti (comprende IRS,
nota 23 "Analisi dell'indebitamento finanziario netto")
- non correnti (comprende IRS,
133 94 55 41
nota 23 "Analisi dell'indebitamento finanziario netto") - - 1 1

La gerarchia del fair value dei contratti derivati è di livello 2.

Gli impegni di acquisto e vendita su contratti derivati sono dettagliati come segue:

31.12.2022 30.06.2023
(milioni di euro) Attivo Passivo Attivo Passivo
Impegni di acquisto
Contratti derivati qualificati di copertura:
- contratti su tassi di interesse - 37 - 19
- contratti su valute 656 633 478 727
- contratti su merci - 46 - 49
Contratti derivati non qualificati di copertura:
- contratti su valute 486 1.192 1.261 641
1.142 1.908 1.739 1.436
Impegni di vendita
Contratti derivati qualificati di copertura:
- contratti su valute 1.518 696 1.646 865
Contratti derivati non qualificati di copertura:
- contratti su valute 1.227 242 483 336
2.745 938 2.129 1.201

Il fair value degli strumenti finanziari derivati è stato determinato considerando modelli di valutazione diffusi in ambito finanziario e i parametri di mercato (tassi di cambio e tassi di interesse) alla data di chiusura del periodo.

Il fair value delle operazioni a termine (outright, forward e currency swap) è stato determinato confrontando il valore attuale netto alle condizioni negoziali delle operazioni in essere al 30 giugno 2023 con il valore attuale ricalcolato alle condizioni quotate dal mercato alla data di chiusura dell'esercizio. Il modello utilizzato è quello del Valore Attuale Netto (VAN); i parametri sono il tasso di cambio spot negoziale e quello alla chiusura dell'esercizio con le relative curve dei tassi di interesse a termine sulle valute negoziate.

Il fair value relativo all'IRS, positivo per 0,3 milioni di euro (positivo per 1 milione di euro al 31 dicembre 2022), è esposto nella nota 23 "Analisi dell'indebitamento finanziario netto". Il fair value degli interest rate swap è stato calcolato confrontando il valore attuale netto alle condizioni negoziali delle operazioni in essere al 30 giugno 2023 con il valore attuale ricalcolato alle condizioni quotate dal mercato alla data di chiusura del periodo. Il modello utilizzato è il Valore Attuale Netto (VAN), con parametri i tassi di interesse EUR a termine.

Le operazioni di copertura cash flow hedge riguardano operazioni di acquisto o vendita a termine (outright, forward e currency swap).

La rilevazione degli effetti sul conto economico e il realizzo dei flussi economici delle transazioni future altamente probabili oggetto di copertura al 30 giugno 2023 sono previsti in un arco temporale fino al 2024.

Nel corso del primo semestre del 2023 non vi sono stati casi significativi in cui, a fronte di operazioni qualificate precedentemente come di copertura, la realizzazione dell'oggetto della copertura non sia stata più considerata altamente probabile.

Il fair value attivo su contratti derivati qualificati di copertura al 30 giugno 2023 ammonta a 45 milioni di euro (103 milioni di euro al 31 dicembre 2022). A fronte di tali derivati, la componente spot, pari a 60 milioni di euro (114 milioni di euro al 31 dicembre 2022), è stata sospesa nella riserva di hedging per un importo di 58 milioni di euro (117 milioni di euro al 31 dicembre 2022) e contabilizzata nei proventi e oneri finanziari per 2 milioni di euro (-3 milioni di euro al 31 dicembre 2022), mentre la componente forward, non designata come strumento di copertura, è stata contabilizzata nei proventi e oneri finanziari per -16 milioni di euro (- 16 milioni di euro al 31 dicembre 2022).

Relativamente ai contratti su merci il fair value attivo di 1 milione di euro è stato sospeso nella riserva di hedging (4 milioni di euro al 31 dicembre 2022).

Il fair value passivo su contratti derivati qualificati di copertura al 30 giugno 2023 ammonta a 27 milioni di euro (77 milioni di euro al 31 dicembre 2022). A fronte di tali derivati, la componente spot, pari a 15 milioni di euro (70 milioni di euro al 31 dicembre 2022), è stata sospesa nella riserva di hedging per un importo di 12 milioni di euro (61 milioni di euro al 31 dicembre 2022) e contabilizzata nei proventi e oneri finanziari per 3 milioni di euro (9 milioni di euro al 31 dicembre 2022), mentre la componente forward non designata come strumento di copertura è stata contabilizzata nei proventi e oneri finanziari per 7 milioni di euro (5 milioni di euro al 31 dicembre 2022). Relativamente ai contratti su merci il fair value passivo di 5 milioni di euro è stato sospeso nella riserva di hedging (2 milioni di euro al 31 dicembre 2022).

La riserva di hedging, relativa ai contratti su valute, è pari a un importo negativo di 52 milioni di euro con un cambio medio ponderato degli strumenti di copertura di 1,1109 sul dollaro americano (USD), 0,2399 sul riyal saudita (SAR), 0,8871 sulla sterlina inglese (GBP) e 1,5262 sul dollaro australiano (AUD). La riserva di hedging, relativa ai contratti su merci, è pari a un importo negativo di 1 milione di euro, con un prezzo medio ponderato degli strumenti di copertura di 5.722 USD/MT per quel che concerne le coperture sul rame e di 788 USD/MT per le coperture sul carburante.

Nel corso del primo semestre del 2023 i costi e i ricavi della gestione caratteristica sono stati rettificati per un importo netto negativo di 12 milioni di euro a fronte delle coperture effettuate.

28 Discontinued operations, attività destinate alla vendita e passività direttamente associabili

Discontinued operations

In base alle disposizioni del principio contabile internazionale IFRS 5 "Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate", nelle Discontinued operations è rilevato il business Drilling Onshore (DRON). Nel corso del 2022 sono state trasferite le attività in Arabia Saudita, Congo, Emirati Arabi Uniti e Marocco, mentre nel primo semestre 2023 le attività in Kuwait e America Latina, a eccezione di quelle in Argentina che, con le attività in Kazakhstan e in Romania, saranno trasferite entro il terzo trimestre 2023.

I risultati economici del settore DRON, inclusi quelli del periodo di confronto, sono rappresentati separatamente dalle Continuing operations in un'unica riga del conto economico e limitatamente ai soli rapporti con terze parti, continuando a essere operate le elisioni delle transazioni intercompany.

Le attività e le passività direttamente associabili alle attività in Argentina, Kazakhstan e Romania sono ancora classificate come possedute per la vendita.

Infine, i flussi di cassa netti delle Discontinued operations sono stati rappresentati separatamente dai flussi di cassa netti delle Continuing operations.

Di seguito sono rappresentati i principali valori di stato patrimoniale delle Discontinued operations.

31.12.2022
(milioni di euro)
30.06.2023
Attività correnti
112
5
Attività non correnti
31
22
Totale attività
143
27
Passività correnti
43
26
Passività non correnti
2
-
Totale passività
45
26

Di seguito sono rappresentati i principali dati economico-finanziari delle Discontinued operations.

30.06.2022
(milioni di euro)
30.06.2023
Totale ricavi della gestione caratteristica e altri ricavi
248
56
Costi operativi
(244)
(53)
Risultato operativo
4
3
Proventi (oneri) finanziari
(3)
(3)
Proventi (oneri) su partecipazioni
-
-
Risultato ante imposte
1
-
Imposte sul reddito
(8)
-
Risultato netto:
(7)
-
- di cui azionisti Saipem
(7)
-
- di cui interessenze di terzi
-
-
Risultato netto per azione
(0,004)
-
Flusso di cassa netto da attività operativa
21
-
Flusso di cassa netto da attività di investimento
(26)
-
Investimenti tecnici
26
-

Attività destinate alla vendita

Ai sensi dell'IFRS 5 le attività destinate alla vendita, esposte separatamente dalle altre attività dello stato patrimoniale, risultano pari a 71 milioni di euro e si riferiscono per 69 milioni di euro alla vendita, sulla base del Memorandum of Agreement firmato nel giugno 2022, dell'unità galleggiante di produzione, stoccaggio e scarico (FPSO) Cidade de Vitória e gestita operativamente per conto di Petrobras nel giacimento di Golfinho, al largo delle coste del Brasile e per 2 milioni di euro alla vendita dei mezzi della North Caspian Services Co e degli asset della Saipem SpA Kazakhstan branch. Entrambe le cessioni sono previste perfezionarsi nel secondo semestre 2023.

29 Patrimonio netto

Capitale e riserve di terzi azionisti

Il capitale e riserve di terzi azionisti ammonta al 30 giugno 2023 a 2 milioni di euro (18 milioni di euro al 31 dicembre 2022).

Patrimonio netto di Saipem

Il patrimonio netto di Saipem ammonta al 30 giugno 2023 a 2.148 milioni di euro (2.068 milioni di euro al 31 dicembre 2022) e si analizza come segue:

(milioni di euro) 31.12.2022 30.06.2023
Capitale sociale 502 502
Riserva sopraprezzo delle azioni 1.877 1.622
Riserva per cash flow hedge (76) (35)
Riserva di fair value strumenti finanziari disponibili per la vendita (4) (4)
Riserva per differenze di cambio (20) (22)
Riserva benefici definiti per dipendenti (16) (17)
Utili relativi a esercizi precedenti 91 139
Utile (perdita) dell'esercizio (209) 40
Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio (77) (77)
Totale 2.068 2.148

Al 30 giugno 2023 le riserve distribuibili ammontano a 118 milioni di euro.

Capitale sociale

Al 30 giugno 2023 il capitale sociale di Saipem SpA, interamente versato, ammonta a 501.669.790,83 euro, corrispondente a 1.995.558.791 azioni tutte prive dell'indicazione del valore nominale (1.995.558.791 al 31 dicembre 2022), di cui 1.995.557.732 (1.995.557.732 al 31 dicembre 2022) azioni ordinarie e 1.059 azioni di risparmio (1.059 al 31 dicembre 2022).

Riserva sopraprezzo delle azioni

Ammonta al 30 giugno 2023 a 1.622 milioni di euro (1.877 milioni di euro al 31 dicembre 2022) e diminuisce per 255 milioni di euro per ripianamento perdite 2022.

Altre riserve

Le altre riserve al 30 giugno 2023 sono negative per 78 milioni di euro (negative per 116 milioni di euro al 31 dicembre 2022) e si compongono come segue:

(milioni di euro) 31.12.2022 30.06.2023
Riserva per cash flow hedge (76) (35)
Riserva di fair value strumenti finanziari disponibili per la vendita (4) (4)
Riserva per differenze di cambio (20) (22)
Riserva benefici definiti per dipendenti (16) (17)
Totale (116) (78)

Riserva per cash flow hedge

La riserva è negativa per 35 milioni di euro (negativa per 76 milioni di euro al 31 dicembre 2022) e riguarda la valutazione al fair value dei contratti di copertura dei tassi di interesse, dei contratti di copertura del rischio commodity e della componente "spot" dei contratti di copertura del rischio di cambio in essere al 30 giugno 2023.

La riserva per cash flow hedge è esposta al netto dell'effetto fiscale di 17 milioni di euro (31 milioni di euro al 31 dicembre 2022). La riserva per cash flow hedge comprende un valore positivo di 1 milione di euro relativo alle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto.

Riserva di fair value strumenti finanziari disponibili per la vendita

La riserva negativa per 4 milioni di euro (negativa per 4 milioni di euro al 31 dicembre 2022) comprende il fair value di strumenti finanziari disponibili per la vendita.

Riserva per differenze di cambio

La riserva è negativa per 22 milioni di euro (negativa per 20 milioni di euro al 31 dicembre 2022) e riguarda le differenze cambio da conversione in euro dei bilanci espressi in moneta diversa dall'euro (principalmente il dollaro USA).

Riserva benefici definiti per dipendenti

La riserva presenta un saldo negativo di 17 milioni di euro (negativa per 16 milioni di euro al 31 dicembre 2022), al netto dell'effetto fiscale di 5 milioni di euro.

Tale riserva, in accordo con le disposizioni dello IAS 19, accoglie gli utili e le perdite attuariali relative ai piani a benefici definiti per i dipendenti. Tali rivalutazioni non sono oggetto di successiva imputazione a conto economico. La riserva per piani a benefici definiti per i dipendenti comprende un valore negativo di 1 milione di euro relativo alle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto.

Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio

La riserva negativa ammonta a 77 milioni di euro, come al 31 dicembre 2022, e accoglie il valore delle azioni proprie destinate all'attribuzione dei piani di incentivazione a beneficio dei dirigenti del Gruppo.

Nel corso del semestre sono state assegnate in attuazione del Piano di Incentivazione a Lungo Termine 2016-2018 n. 720 azioni.

Il dettaglio delle variazioni delle azioni proprie è il seguente:

Numero
azioni
Costo medio
(euro)
(milioni di euro)
complessivo
Costo
Capitale
sociale
(%)
Azioni proprie in portafoglio al 31 dicembre 2022 415.957 186,183 77 0,02
Acquisti anno 2023 - - - -
Assegnazioni 2023 (720) 186,183 n.s. n.s.
Azioni proprie in portafoglio al 30 giugno 2023 415.237 186,183 77 0,02

Al 30 giugno 2023 le azioni in circolazione sono 1.995.143.554 (1.995.142.834 al 31 dicembre 2022).

30 Altre informazioni

Informazioni supplementari del rendiconto finanziario

(milioni di euro) 30.06.2023
Analisi dei disinvestimenti in imprese uscite dall'area di consolidamento e rami d'azienda
Attività correnti 28
Attività non correnti 25
Disponibilità finanziarie nette (indebitamento finanziario netto) (51)
Passività correnti e non correnti 39
Effetto netto dei disinvestimenti 41
Valore corrente della quota di partecipazioni mantenute dopo la cessione del controllo -
Plusvalenza (minusvalenza) per disinvestimenti (7)
Interessenza di terzi (13)
Riclassifica altre componenti (7)
Crediti per disinvestimenti (7)
Totale prezzo di vendita 7
a dedurre:
Disponibilità liquide ed equivalenti 51
Flusso di cassa dei disinvestimenti 58

I disinvestimenti del semestre 2023 riguardano la cessione della partecipazione nella società ER SAI Caspian Contractor Llc e, nell'ambito dell'operazione di cessione del Drilling Onshore iniziata nel 2022, la cessione delle attività in Kuwait e in America Latina, a eccezione di quelle in Argentina.

31 Garanzie, impegni e rischi

Garanzie

Le garanzie ammontano a 7.664 milioni di euro (7.393 milioni di euro al 31 dicembre 2022), così suddivise:

31.12.2022 30.06.2023
(milioni di euro) Fidejussioni Altre
garanzie
personali
Totale Fidejussioni Altre
garanzie
personali
Totale
Joint venture e imprese collegate 54 522 576 54 461 515
Imprese controllate 51 4.839 4.890 47 5.112 5.159
Proprie - 1.927 1.927 - 1.990 1.990
Totale 105 7.288 7.393 101 7.563 7.664

Le altre garanzie personali prestate nell'interesse di imprese consolidate ammontano a 5.112 milioni di euro (4.839 milioni di euro al 31 dicembre 2022) e riguardano contratti autonomi rilasciati a terzi principalmente a fronte di partecipazioni a gare d'appalto e a garanzia del rispetto degli accordi contrattuali, nonché fidejussioni e altre garanzie personali rilasciate a banche.

Le garanzie verso e/o tramite parti correlate sono dettagliate alla nota 41 "Rapporti con parti correlate".

Impegni

Sono stati assunti dalla Capogruppo impegni verso i committenti e/o altri beneficiari (istituzioni finanziarie e assicurative, agenzie di esportazione ECA) ad adempiere le obbligazioni, assunte contrattualmente dalla stessa e/o da imprese controllate, collegate e joint venture aggiudicatarie di appalti, in caso di inadempimento di quest'ultime, nonché a rifondere eventuali danni derivanti da tali inadempienze.

Tali impegni, che comportano anche l'assunzione di un obbligo di fare, garantiscono contratti il cui valore globale ammonta a 74.615 milioni di euro (78.607 milioni di euro al 31 dicembre 2022), comprensivo sia dei lavori già eseguiti sia della quota parte del portafoglio ordini residuo al 30 giugno 2023.

Le obbligazioni di rimborso dei finanziamenti bancari concessi alle società del Gruppo Saipem sono generalmente assistite da garanzie rilasciate dalla capogruppo Saipem SpA e da altre società del Gruppo. Le obbligazioni di rimborso delle emissioni obbligazionarie del Gruppo sono assistite da garanzie rilasciate dalla capogruppo Saipem SpA e da altre società del Gruppo.

Rischi

Le politiche di gestione e monitoraggio dei principali fattori dei rischi di impresa sono indicati nel paragrafo "Gestione dei rischi d'impresa" della "Relazione intermedia sulla gestione".

Altre informazioni sugli strumenti finanziari

INFORMAZIONI SULLA VALUTAZIONE AL FAIR VALUE

Di seguito è indicata la classificazione delle attività e passività finanziarie, valutati al fair value nello schema di stato patrimoniale secondo la gerarchia del fair value definita in funzione della significatività degli input utilizzati nel processo di valutazione. In particolare, a seconda delle caratteristiche degli input utilizzati per la valutazione, la gerarchia del fair value prevede i seguenti livelli:

a) livello 1: prezzi quotati (e non oggetto di modifica) su mercati attivi per le stesse attività o passività finanziarie;

b) livello 2: valutazioni effettuate sulla base di input, differenti dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che, per le attività/passività oggetto di valutazione, sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (in quanto derivati dai prezzi). Tra gli input utilizzati figurano i tassi di cambio a pronti e a termine, i tassi di interesse e i prezzi a termine delle commodity; e c) livello 3: input non basati su dati di mercato osservabili.

In relazione a quanto sopra gli strumenti finanziari valutati al fair value al 30 giugno 2023 si analizzano come di seguito indicato:

30.06.2023
(milioni di euro) Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale
Attività (passività) finanziarie detenute per la negoziazione:
- strumenti derivati non di copertura - (4) - (4)
Attività finanziarie disponibili per la vendita:
- attività finanziarie valutate al fair value con effetto a OCI 71 - - 71
Attività (passività) nette per contratti derivati di copertura - 18 - 18
Totale 71 14 - 85

Nel corso del primo semestre del 2023 non vi sono stati trasferimenti tra i diversi livelli della gerarchia del fair value.

Contenziosi

Il Gruppo è parte in procedimenti giudiziari. La valutazione dei fondi rischi appostati è effettuata sulla base delle informazioni disponibili alla data di approvazione della presente Relazione, tenuto conto degli elementi di valutazione acquisiti da parte dei consulenti esterni che assistono il Gruppo. In relazione ai procedimenti penali in fase di indagini preliminari le informazioni disponibili non possono, per loro natura, essere complete, stante il segreto istruttorio che caratterizza i procedimenti in questione.

Relativamente ai procedimenti legali pendenti, gli accantonamenti non vengono contabilizzati quando l'esito negativo del procedimento è valutato come non probabile o quando non è possibile stimarne l'esito.

Per tutti i contenziosi civili/arbitrali valutati, anche con l'ausilio dei legali esterni, come dall'esito negativo non probabile, non vi sono accantonamenti.

In merito a tutti i procedimenti penali valutati, anche con l'ausilio dei legali esterni, come procedimenti il cui esito non può essere previsto, non vi sono accantonamenti.

Si segnala che l'unico accantonamento è quello relativo a contenziosi penali in Algeria e comprende il procedimento algerino GNL 3 Arzew, per il quale è stato necessario prendere atto della sentenza di condanna di primo grado del 14 febbraio 2022 – che in data 28 giugno 2022 la Corte di Appello di Algeri ha confermato e che successivamente la Corte Suprema algerina – come risulta da comunicato stampa del 18 novembre 2022 – ha rigettato tutti i motivi di ricorso avverso la sentenza di secondo grado. Per maggiori dettagli si rinvia al successivo paragrafo.

Di seguito è altresì riportata una sintesi dei procedimenti giudiziari più significativi.

ALGERIA

Il procedimento in Algeria - Sonatrach 1: in Algeria nel 2010 è stato avviato un procedimento che ha a oggetto diverse fattispecie e coinvolge a diverso titolo 19 indagati (cd. "inchiesta Sonatrach 1"). Société nationale pour la recherche, la

production, le transport, la transformation et la commercialisation des hydrocarbures SpA ("Sonatrach") si è costituita parte civile in tale procedimento e anche il Trésor Public algerino ha formulato analoga richiesta.

Anche la società algerina Saipem Contracting Algérie SpA ("Saipem Contracting Algérie") è parte in tale procedimento in relazione alle modalità di assegnazione del contratto GK3 da parte di Sonatrach. In relazione a tale procedimento alcuni conti correnti in valuta locale di Saipem Contracting Algérie sono stati bloccati.

In particolare, nel 2012, in occasione di rinvio alla "Chambre d'accusation" presso la Corte di Algeri, Saipem Contracting Algérie ha ricevuto una comunicazione che formalizzava l'esistenza di un'indagine nei suoi confronti, relativa a un'asserita maggiorazione dei prezzi in occasione dell'aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale beneficiando dell'autorità o influenza di rappresentanti di tale organismo. Il contratto GK3 era stato assegnato nel giugno 2009 per un importo equivalente (al cambio in essere al momento dell'assegnazione del contratto) a circa 433,5 milioni di euro.

All'inizio del 2013 la "Chambre d'accusation" ha pronunciato il rinvio a giudizio di Saipem Contracting Algérie e confermato il predetto blocco dei conti correnti. Secondo la tesi accusatoria il prezzo offerto sarebbe stato superiore al prezzo di mercato per una percentuale fino al 60%; secondo la tesi accusatoria tale asserita maggiorazione rispetto al prezzo di mercato si sarebbe ridotta a una percentuale fino al 45% del prezzo, a seguito dello sconto negoziato tra le parti successivamente all'offerta. Nel mese di aprile 2013 e nel mese di ottobre 2014 la Corte Suprema algerina ha rigettato la richiesta di sblocco dei conti correnti che Saipem Contracting Algérie aveva presentato sin dal 2010. Gli atti sono stati quindi trasmessi al Tribunale di Algeri che, all'udienza del 15 marzo 2015, ha rinviato il procedimento all'udienza del 7 giugno 2015, nel corso della quale, stante l'assenza di alcuni testimoni, il Tribunale ha rinviato d'ufficio il processo a una sessione penale. All'udienza fissata per il 27 dicembre 2015 il processo ha avuto inizio. All'udienza del 20 gennaio 2016 la Procura della Repubblica di Algeri ha chiesto la condanna di tutti i 19 soggetti incolpati nei cui confronti è in corso il processo "Sonatrach 1".

Quanto a Saipem Contracting Algérie, la Procura della Repubblica di Algeri ha chiesto la condanna della stessa società all'ammenda di 5 milioni di dinari algerini (pari al cambio a circa 40.000 euro).

La Procura della Repubblica di Algeri ha chiesto, inoltre, la condanna alla confisca del profitto asseritamente conseguito, nella misura eventualmente accertata dal Tribunale, di tutti i 19 soggetti incolpati di cui è stata chiesta la condanna (tra i quali Saipem Contracting Algérie).

Per la fattispecie contestata a Saipem Contracting Algérie, la normativa locale prevede una pena principale di natura pecuniaria (pari a un massimo di circa 40.000 euro) e contempla la possibilità che, in relazione all'ipotesi di reato contestata, possano essere comminate pene accessorie come la confisca del profitto conseguito in seguito all'asserito reato (che sarebbe pari all'asserita maggiorazione rispetto al prezzo di mercato del contratto GK3 nella misura eventualmente accertata dall'autorità giudiziaria) e/o sanzioni di natura interdittiva.

Il 2 febbraio 2016 è stata pronunciata dal Tribunale di Algeri la sentenza di primo grado. Tale sentenza ha, tra l'altro, condannato Saipem Contracting Algérie al pagamento di un'ammenda d'importo pari a circa 4 milioni di dinari algerini (corrispondenti a circa 30.000 euro). In particolare, Saipem Contracting Algérie è stata ritenuta responsabile, in relazione all'appalto per la realizzazione del gasdotto GK3, della fattispecie sanzionata dalla legge algerina in caso di "maggiorazione dei prezzi in occasione dell'aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale beneficiando dell'autorità o influenza di rappresentanti di tale società". La sentenza ha, inoltre, disposto di rimettere nella disponibilità di Saipem Contracting Algérie due conti correnti in valuta locale, il cui saldo totale ammonta a circa 65,3 milioni di euro (importo calcolato al cambio del 30 giugno 2023), che sono stati bloccati nel 2010.

L'ente committente Sonatrach, che si era costituita parte civile nel procedimento, si è riservata di far valere in sede civile le proprie pretese. La richiesta di costituzione di parte civile del Trésor Civil algerino è invece stata rigettata.

La decisione del 2 febbraio 2016 del Tribunale di Algeri, in attesa del deposito delle relative motivazioni, è stata impugnata dinanzi alla Corte di Cassazione: da Saipem Contracting Algérie (che aveva chiesto l'assoluzione e aveva preannunciato che avrebbe impugnato la decisione); dal Procuratore Generale (che aveva chiesto la condanna a 5 milioni di dinari algerini e la confisca, richieste respinte dal Tribunale, che – come detto – ha invece condannato Saipem Contracting Algérie al minore importo di circa 4 milioni di dinari algerini); dal Trésor Civil (la cui richiesta di costituirsi parte civile contro Saipem Contracting Algérie è stata – come detto – respinta dal Tribunale); da tutti gli altri condannati, relativamente alle statuizioni che li riguardano.

Per effetto delle citate impugnazioni, la decisione del Tribunale di Algeri è stata sospesa di pieno diritto e, quindi, sono rimasti sospesi, in pendenza del giudizio di Cassazione, l'esecuzione:

≥ dell'irrogazione dell'ammenda di circa 30.000 euro; e

≥ dello sblocco dei due conti correnti il cui saldo totale ammonta a circa 65,3 milioni di euro (importo calcolato al cambio del 30 giugno 2023). Sonatrach non ha impugnato la decisione del Tribunale, coerentemente con la sua richiesta, accolta dal medesimo Tribunale, di riservarsi di svolgere un'eventuale successiva azione di risarcimento danni in un procedimento civile. Tale azione civile non è stata avviata da Sonatrach.

Con la decisione del 17 luglio 2019, le cui motivazioni sono state rese disponibili il 7 ottobre 2019, la Corte di Cassazione algerina ha cassato integralmente la decisione del Tribunale di Algeri del 2 febbraio 2016 accogliendo i ricorsi di tutti i ricorrenti (ivi incluso il ricorso di Saipem Contracting Algérie) e rinviando la causa al Tribunale di Appello di Algeri.

All'udienza del 17 febbraio 2021 il processo ha avuto inizio. Il 12 dicembre 2022 è stata pronunciata dal Tribunale di Appello di Algeri la sentenza di secondo grado.

Con comunicato stampa del 12 dicembre 2022 Saipem SpA ha informato come segue:

"Accolte in larga parte le argomentazioni difensive della Società. Nuova citazione a comparire.

Facendo seguito ai comunicati stampa diffusi in data 2 febbraio 2016 e 17 luglio 2019, si informa che oggi la Corte di Appello di Algeri si è pronunciata nel procedimento penale cd. Sonatrach 1 in corso dal 2010 in Algeria nei riguardi di Saipem Contracting Algérie relativamente alle modalità di assegnazione nel 2009 del progetto GK3. In tale procedimento la società Saipem Contracting Algérie era accusata della fattispecie sanzionata dalla legge algerina in caso di 'maggiorazione dei prezzi in occasione dell'aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale beneficiando dell'autorità o influenza di rappresentanti di tale società'.

In particolare, la Corte di Appello di Algeri accogliendo in larga parte le argomentazioni difensive della Società ha rigettato la richiesta di danni presentati dal Tesoro algerino confermando per il resto la sentenza di primo grado. Per effetto di tale decisione, la medesima Corte d'Appello ha altresì disposto la revoca del sequestro dei conti correnti per un ammontare pari a 63,2 milioni di euro equivalenti riferibili al procedimento in parola.

Si ricorda che il procedimento si era concluso in primo grado il 2 febbraio 2016 con la decisione del Tribunale di Algeri con la quale si condannava Saipem Contracting Algérie al pagamento di un'ammenda d'importo pari a circa 4 milioni di dinari algerini (corrispondenti a circa 30.000 euro). La decisione di primo grado era stata impugnata alla Cassazione algerina che con la decisione del 17 luglio 2019 aveva cassato integralmente la decisione del Tribunale di Algeri del 2 febbraio 2016 ragion per cui la Corte di Appello di Algeri aveva avviato il processo conclusosi oggi.

Si ricorda che l'autorità giudiziaria italiana, all'esito di un procedimento penale in cui sono state analizzate anche le modalità di assegnazione nel 2009 del progetto GK3 Arzew, ha pronunciato il 14 dicembre 2020 sentenza di assoluzione in via definitiva.

Saipem Contracting Algérie, nell'accogliere con favore la sentenza, valuterà se ricorrere per Cassazione avverso la decisione della Corte di Appello relativamente all'ammenda comminata.

Per maggiori informazioni sul procedimento in Algeria si rinvia alla descrizione dettagliata del procedimento contenuta nella sezione 'Contenziosi' della Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2022 di Saipem SpA (pagg. 147-148).

Sempre con riferimento a progetti risalenti al 2008, Saipem ha, altresì, ricevuto una citazione a comparire, con altri soggetti fisici e giuridici, avanti al Tribunale algerino nell'ambito di un nuovo procedimento per 'maggiorazione dei prezzi in occasione dell'aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale con l'autorità e l'influenza dei suoi agenti, per ottenere prezzi vantaggiosi rispetto a quelli normalmente praticati, o per modificare, a loro vantaggio, la qualità dei materiali o dei servizi o i tempi di consegna o di fornitura. Traffico di influenze. Violazione delle leggi e dei regolamenti sui cambi e movimenti di capitali da e verso l'estero'. La società, che contesta ogni addebito, parteciperà attivamente al procedimento al fine di chiarire la propria estraneità ai fatti, avendo sempre agito in conformità al quadro normativo in materia".

Il 19 dicembre 2022 Saipem Contracting Algérie ha impugnato davanti alla Corte Suprema algerina la decisione della Corte di Appello di Algeri del 12 dicembre 2022 relativamente all'ammenda applicata. Il 16 febbraio 2023, Saipem Contracting Algérie ha depositato la propria memoria con i motivi di ricorso.

Il 2 marzo 2023 Saipem Contracting Algérie ha depositato la propria memoria di replica al ricorso presso la Corte Suprema presentato dal Procuratore Generale. L'udienza avanti la Corte Suprema, dapprima fissata per il 25 maggio 2023, è stata da ultimo rinviata al 27 luglio 2023.

Indagini in corso - Algeria - Sonatrach 2: nel mese di marzo 2013 è stato convocato presso il Tribunale di Algeri l'allora legale rappresentante di Saipem Contracting Algérie al quale il giudice istruttore locale ha comunicato verbalmente l'avvio di un'indagine (cd. inchiesta "Sonatrach 2") "a carico di Saipem Contracting Algérie per i seguenti capi di imputazione: artt. 25a, 32 e 53 della L. n. 01/2006 della lotta contro la corruzione", e ha richiesto la consegna di alcuni documenti (statuti societari) e altre informazioni relativi alle società Saipem Contracting Algérie, Saipem SpA e Saipem SA. Successivamente a tale convocazione non sono seguite ulteriori attività o richieste.

GNL3 Arzew - Algeria: il 16 ottobre 2019 e il 21 ottobre 2019 Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri sono state convocate dal giudice istruttore presso la Corte Suprema, nell'ambito di indagini relative a fatti del 2008 (assegnazione del contratto GNL3 Arzew). Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri sono state ulteriormente convocate per il 18 novembre 2019 dal Procuratore Generale presso la Corte Suprema di Algeri per assumere informazioni e documenti relativamente al contratto GNL3 Arzew assegnato nel 2008 da Sonatrach.

Il 18 novembre 2019 si è svolta l'ulteriore audizione del rappresentante di Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri, nel corso del quale sono state fornite le informazioni e la documentazione richieste dal Procuratore Generale di Algeri, il quale ha assegnato a Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri il termine fino al 4 dicembre 2019 per la consegna di ulteriore documentazione. Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri hanno prontamente provveduto a depositare quanto richiesto entro il termine del 4 dicembre 2019.

Il Procuratore Generale di Algeri ha inoltre richiesto la convocazione di un rappresentante di Saipem Contracting Algérie. Il Procuratore Generale di Algeri il 20 novembre 2019 ha comunicato a Saipem Contracting Algérie e a Snamprogetti succursale di Algeri che il Tresor Public algerino si è costituito parte civile in questo procedimento.

Il 9 dicembre 2020 si è svolta l'audizione del rappresentante in loco di Saipem Contracting Algérie.

Saipem SpA succursale di Algeri, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri sono state nuovamente convocate il 16 dicembre 2020.

Nel mese di settembre 2021 si è appreso che il Tribunale di Algeri – Sidi Mhamed pole economic et financier – preso atto della chiusura delle indagini ha emesso un ordine di sequestro di alcuni conti correnti bancari in Algeria di società del Gruppo Saipem, peraltro già oggetto di analogo provvedimento anteriore disposto nell'ambito del procedimento GK3, di cui sopra.

L'avvio del processo relativo all'assegnazione nel 2008 del contratto GNL3 Arzew è stato inizialmente fissato davanti al Tribunale di Algeri pole economic et financier per l'udienza del 6 dicembre 2021, la quale è stata rinviata dapprima alla data del 20 dicembre 2021, poi alla data del 3 gennaio 2022. All'udienza del 17 gennaio 2022 il processo è stato prima rinviato al 24 gennaio 2022 e poi da ultimo all'udienza del 31 gennaio 2022.

In tale procedimento penale, che coinvolge 38 tra persone fisiche (tra cui l'ex Ministro dell'Energia algerino, alcuni ex dirigenti della Sonatrach e funzionari delle dogane algerini) e persone giuridiche, il Pubblico Ministero sostiene che – con riguardo all'aggiudicazione nel 2008 e all'esecuzione del contratto per il progetto GNL3 Arzew (il cui valore originario era di circa 2,89 miliardi di euro) – sarebbero state commesse asseritamente le seguenti ipotesi di reati, inter alia, da Saipem SpA filiale algerina, Snamprogetti SpA filiale algerina, Saipem Contracting Algérie, da due ex dipendenti del Gruppo Saipem e da un dipendente del Gruppo Saipem:

(i) la "maggiorazione dei prezzi in occasione dell'aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale beneficiando dell'autorità o influenza di rappresentanti di tale organismo";

(ii) la violazione di alcune norme doganali algerine.

Sonatrach, il Trésor Public algerino e l'Agenzia delle Dogane hanno chiesto di essere ammessi come parti civili nel procedimento. Il processo è stato dichiarato aperto all'udienza del 31 gennaio 2022. All'udienza del 1° febbraio 2022 il giudice ha dichiarato chiusa la fase dibattimentale. La sentenza è attesa per il 14 febbraio 2022. Il Gruppo Saipem si è difeso nel merito contestando l'infondatezza delle accuse rilevando tra l'altro la sentenza definitiva di assoluzione pronunciata dall'autorità giudiziaria italiana in merito a fattispecie che comprendevano anche l'assegnazione del contratto GNL3 Arzew e in ogni caso gli effetti della transazione sottoscritta con Sonatrach il 14 febbraio 2018 che ha avuto ad oggetto anche l'arbitrato precedentemente pendente relativamente al medesimo progetto.

Con comunicato stampa del 15 febbraio 2022 Saipem SpA ha informato come segue:

"Il Tribunale di Algeri si è ieri pronunciato in primo grado nel procedimento penale in corso dal 2019 in Algeria relativamente, tra l'altro, alle modalità di assegnazione nel 2008 del progetto GNL3 Arzew.

Saipem, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA Algeria Branch impugneranno in appello la decisione di condanna del Tribunale di Algeri con conseguente sospensione degli effetti della stessa.

Si ricorda che l'autorità giudiziaria italiana, all'esito di un procedimento penale in cui sono state analizzate anche le modalità di assegnazione nel 2008 del progetto GNL 3 Arzew, ha pronunciato il 14 dicembre 2020 sentenza di assoluzione in via definitiva.

Con riferimento al procedimento penale oggetto della sentenza del Tribunale di Algeri, le società Saipem, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA Algeria Branch sono state accusate delle fattispecie sanzionate dalla legge algerina in caso di: 'maggiorazione dei prezzi in occasione dell'aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale beneficiando dell'autorità o influenza di rappresentanti di tale società' e di 'false dichiarazioni doganali'.

La sentenza del Tribunale di Algeri di ieri, relativamente a entrambi i capi di accusa, ha stabilito a carico di Saipem, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA Algeria Branch un'ammenda e risarcimenti danni per importi complessivamente equivalenti a circa 192 milioni di euro. L'esito della sentenza ha determinato la rilevazione nel bilancio al 31 dicembre 2021 di un onere di pari importo, il cui versamento resta, peraltro, sospeso a seguito dell'impugnazione in appello.

Il Tribunale di Algeri ha, inoltre, condannato due ex dipendenti del Gruppo Saipem (l'allora responsabile del progetto GNL3 Arzew e un ex dipendente algerino) rispettivamente a 5 e 6 anni di reclusione. Un altro dipendente del Gruppo Saipem è stato invece assolto da ogni accusa.

Le motivazioni della sentenza non sono ancora state rese disponibili dal Tribunale di Algeri".

Dei circa 208 milioni di euro di cui alla sentenza di condanna in primo grado, 145 milioni di euro sono relativi a statuizioni a favore delle parti civili e circa 63 milioni di euro sono relativi ad ammende (gli importi sono calcolati al cambio del 30 giugno 2023).

In data 16 febbraio 2022 le società Saipem SpA succursale di Algeri, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri hanno impugnato la sentenza del 14 febbraio 2022.

Il 4 aprile 2022 sono state rese disponibili le motivazioni della sentenza del Tribunale di Algeri.

La prima udienza nel giudizio di appello, inizialmente fissata per il 12 aprile 2022, è stata rinviata dapprima al 10 maggio 2022 e successivamente al 24 maggio 2022.

All'udienza del 24 maggio 2022 il Giudice ha rinviato la prima udienza al 14 giugno 2022.

All'udienza del 14 giugno 2022 il Giudice ha indicato il 28 giugno 2022, salvo possibili rinvii, come data per l'emissione della decisione.

Con comunicato stampa del 28 giugno 2022 Saipem SpA ha informato come segue:

"La Corte di Appello di Algeri si è oggi pronunciata nel procedimento penale in corso dal 2019 in Algeria relativamente, tra l'altro, alle modalità di assegnazione nel 2008 del progetto GNL3 Arzew. In tale procedimento le società Saipem SpA, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA Algeria Branch sono state accusate delle fattispecie sanzionate dalla legge algerina in caso di: 'maggiorazione dei prezzi in occasione dell'aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale beneficiando dell'autorità o influenza di rappresentanti di tale società' e di 'false dichiarazioni doganali'.

La Corte di Appello di Algeri, relativamente a entrambi i capi di accusa, ha oggi confermato la sentenza di primo grado del Tribunale di Algeri del 14 febbraio 2022. Tale sentenza aveva stabilito a carico di Saipem SpA, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA Algeria Branch ammende e risarcimenti danni per importi complessivamente equivalenti a circa 199 milioni di euro (di cui circa 60 milioni di euro quali ammende e circa 139 milioni di euro quali statuizioni a favore delle parti civili). A seguito della sentenza di primo grado del Tribunale di Algeri, la Società aveva già accantonato nel bilancio al 31 dicembre 2021 un onere di pari importo, il cui versamento era rimasto, peraltro, sospeso a seguito dell'impugnazione dinanzi alla Corte di Appello. Il Tribunale di Algeri aveva, inoltre, condannato due ex dipendenti del Gruppo Saipem (l'allora responsabile del progetto GNL3 Arzew e un ex dipendente algerino) rispettivamente a 5 e 6 anni di reclusione. Un altro dipendente del Gruppo Saipem era stato invece assolto da ogni accusa.

Le motivazioni della sentenza non sono ancora state rese disponibili dalla Corte di Appello.

Si ricorda che l'autorità giudiziaria italiana, all'esito di un procedimento penale in cui sono state analizzate anche le modalità di assegnazione nel 2008 del progetto GNL3 Arzew, ha pronunciato il 14 dicembre 2020 sentenza di assoluzione in via definitiva.

Saipem SpA, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA Algeria Branch impugneranno tempestivamente presso la Corte Suprema algerina la decisione della Corte di Appello di Algeri. Sulla base dell'ordinamento algerino l'impugnazione sospende gli effetti della sentenza di appello quanto alla decisione relativa alle ammende (pari a circa 60 milioni di euro), mentre le statuizioni a favore delle parti civili (pari a circa 139 milioni di euro) sono esecutive anche in pendenza dell'impugnazione.

La sentenza di condanna, il cui importo è già accantonato a valere sul bilancio al 31 dicembre 2021, non pregiudica la validità della manovra finanziaria e la realizzazione degli obiettivi del Piano Strategico 2022-2025".

In data 31 luglio 2022 Saipem SpA succursale di Algeri, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri hanno impugnato dinnanzi alla Corte Suprema algerina la decisione della Corte di Appello di Algeri del 28 giugno 2022.

Con comunicato stampa del 18 novembre 2022 Saipem SpA ha informato come segue:

"Saipem SpA, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA Algeria Branch si riservano di impugnare la decisione della Corte Suprema algerina.

Facendo seguito ai comunicati stampa diffusi in data 15 febbraio e 28 giugno 2022, si informa che la Corte Suprema algerina si è pronunciata nell'ambito del procedimento penale relativo al progetto GNL3 Arzew, rigettando i motivi di ricorso presentati da tutti i ricorrenti avverso la decisione della Corte di Appello di Algeri emessa in data 28 giugno 2022. In particolare, in data odierna, Saipem SpA, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA Algeria Branch hanno ricevuto la notifica della suddetta decisione per il tramite dei propri legali locali il 18 novembre 2022.

Si ricorda che la Corte di Appello di Algeri in data 28 giugno 2022 aveva confermato la sentenza di condanna di primo grado del Tribunale di Algeri del 14 febbraio 2022 a carico delle suddette ricorrenti per le fattispecie e per gli importi dettagliatamente indicati nei sopra richiamati comunicati stampa.

Si ricorda che l'autorità giudiziaria italiana, all'esito di un procedimento penale in cui sono state analizzate anche le modalità di assegnazione nel 2008 del progetto GNL3 Arzew, ha pronunciato il 14 dicembre 2020 sentenza di assoluzione in via definitiva.

Saipem SpA, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA Algeria Branch, che hanno sempre contestato gli addebiti, si riservano di impugnare la decisione della Corte Suprema algerina presso ogni sede competente.

Si ricorda che, a seguito della sentenza di primo grado del Tribunale di Algeri del 14 febbraio 2022, sono stati già accantonati nel bilancio al 31 dicembre 2021 oneri corrispondenti.

Per maggiori informazioni sul procedimento relativo al progetto GNL3 Arzew in Algeria si rinvia alla descrizione dettagliata contenuta nella sezione 'Contenziosi' della Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2022 di Saipem SpA (pagg. 148-149)".

Ai sensi del diritto algerino l'ammenda e i risarcimenti non sono al momento esigibili.

Per quanto attiene ai conti correnti già oggetto di sequestro, Saipem Contracting Algérie ha informalmente appreso di una richiesta di incameramento delle somme in giacenza sugli stessi e ha, quindi, informato gli istituti di credito interessati, tra l'altro, circa l'esistenza di un precedente analogo provvedimento che insiste sulle medesime somme disposto nell'ambito del procedimento GK3 (ancora sub iudice) che determinerebbe l'illegittimità di un eventuale pagamento da parte loro delle somme in parola. Saipem Contracting Algérie ha interessato della questione l'Autorità locale responsabile dell'esecuzione la quale, preso atto di quanto precede, ha disposto la sospensione temporanea dell'esecuzione, in attesa della definizione del citato procedimento GK3. Nonostante gli elementi informativi messi a disposizione da Saipem, nelle more dell'emissione del citato provvedimento ministeriale, uno degli istituti bancari locali ha provveduto a dare esecuzione alla richiesta di incameramento, con una somma pari a DZD 1.693.222.124,55 (11,5 milioni di euro equivalenti al cambio del 30 giugno 2023).

Parallelamente, dopo aver escluso la possibilità di presentare mezzi di gravame straordinario, il management della Società sta svolgendo, anche a mezzo di consulenti legali esterni, un'analisi approfondita sul riconoscimento e sull'eseguibilità delle statuizioni della sentenza della Corte Suprema algerina al di fuori della giurisdizione locale.

Il procedimento in Algeria - Sonatrach 3: il 17 novembre 2022 il legale rappresentante di Saipem SpA succursale di Algeri è stato convocato dal Giudice del Polo Penale Economico e Finanziario del Tribunale di Algeri, Sezione 1, al quale è stato comunicato verbalmente l'esistenza di un'istruttoria riguardante alcuni contratti di Competitive Feed del 2008 e che l'indagate verterebbe anche su altre persone fisiche e giuridiche.

Il Giudice ha indicato i capi di imputazione a carico di Saipem SpA succursale di Algeri, per presunte "maggiorazione dei prezzi in occasione dell'aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale con l'autorità e l'influenza dei suoi agenti, per ottenere prezzi vantaggiosi rispetto a quelli normalmente praticati, o per modificare, a loro vantaggio, la qualità dei materiali o dei servizi o i tempi di consegna o di fornitura. Traffico di influenze. Violazione delle leggi e dei regolamenti sui cambi e movimenti di capitali da e verso l'estero".

Il 22 novembre 2022 si è svolta una seconda audizione del legale rappresentante di Saipem SpA succursale di Algeri, il quale ha fornito tutti gli elementi anche di carattere documentale, atti a chiarire la regolarità della posizione di Saipem SpA succursale di Algeri nell'ambito delle procedure dei competitive feed.

La prima udienza originariamente fissata l'8 dicembre 2022 è stata rinviata al 29 dicembre 2022 e poi successivamente rinviata alla data del 5 gennaio 2023.

Il processo è iniziato il 5 gennaio 2023 e si è concluso con l'udienza del 10 gennaio 2023.

Con comunicato stampa del 19 gennaio 2023 Saipem SpA ha informato come segue:

"Saipem: decisione del Tribunale di Algeri nel procedimento relativo a una gara del 2008 per gli studi di competitive feed Rhourde Nouss QH.

La Società impugnerà la decisione dinanzi alla Corte di Appello di Algeri.

Milano, 19 gennaio 2023 - In seguito al comunicato stampa diffuso in data 12 dicembre 2022, si informa che, in data odierna, il Tribunale di Algeri si è pronunciato in primo grado nel procedimento penale avviato nel dicembre 2022 in Algeria nei confronti di Saipem SpA in relazione alla partecipazione della società a una gara del 2008 relativa agli studi di competitive feed Rhourde Nouss QH.

In base al dispositivo comunicato a Saipem SpA dai propri legali locali, il Tribunale di Algeri, in accoglimento delle difese della Società, ha assolto quest'ultima dall'accusa del reato di 'violazione delle leggi e dei regolamenti sui cambi e movimenti di capitali da e verso l'estero' e del reato di 'traffico di influenze'.

Il medesimo Tribunale ha altresì ritenuto Saipem SpA responsabile del reato di 'maggiorazione dei prezzi in occasione dell'aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale con l'autorità e l'influenza dei suoi agenti, per ottenere prezzi vantaggiosi rispetto a quelli normalmente praticati, o per modificare, a loro vantaggio, la qualità dei materiali o dei servizi o i tempi di consegna o di fornitura', comminando la sola sanzione pecuniaria pari a circa 34.000 euro equivalenti.

Con riferimento poi alle richieste di costituzione di parte civile di Sonatrach e del Trésor Public, il Tribunale di Algeri, preso atto dell'assenza di domande risarcitorie da parte di Sonatrach nei confronti di Saipem, ha accolto in minima parte le istanze del Trésor Public, riconoscendo in favore di quest'ultimo un risarcimento complessivo pari a circa 680.000 euro equivalenti, la cui quota di diretta competenza Saipem SpA è pari a circa 170.000 euro equivalenti.

La Società, nell'accogliere con favore il contenuto assolutorio della decisione, impugnerà in appello il condannatorio del Tribunale di Algeri, con conseguente sospensione degli effetti penali e civili della stessa".

Il 26 gennaio 2023 Saipem SpA ha proposto appello avverso la decisione di primo grado.

All'esito del giudizio di appello il 16 aprile 2023 la Corte d'Appello di Algeri ha pienamente assolto Saipem da tutti i capi d'incolpazione; la Società in pari data ha emesso il seguente comunicato stampa:

"Saipem: piena assoluzione da parte della Corte d'Appello di Algeri nel procedimento relativo a una gara del 2008 per gli studi di competitive FEED in relazione al progetto Rhourde Nouss QH - Saipem accoglie con soddisfazione la decisione di piena assoluzione della Corte d'Appello di Algeri - Facendo seguito al comunicato stampa diffuso il 19 gennaio 2023, si rende noto che, in data odierna, la Corte d'Appello di Algeri si è pronunciata in secondo grado nel procedimento penale avviato nel dicembre 2022 nei confronti di Saipem SpA in relazione alla partecipazione di quest'ultima a una gara del 2008 per gli studi di competitive FEED in relazione al progetto Rhourde Nouss QH.

In base al dispositivo della decisione, così come letto in udienza e comunicato a Saipem SpA dai propri legali locali, la Corte d'Appello di Algeri, alla luce degli elementi oggettivi argomentati dalla difesa di Saipem, in favorevole riforma della decisione di primo grado, ha esteso l'assoluzione della Società da tutti i capi di incolpazione e, per l'effetto, ha annullato le ammende e rigettato le richieste di risarcimento già comminate in primo grado dal Tribunale di Algeri".

Il 19 giugno 2023 l'Ufficiale Giudiziario ha notificato a Saipem la richiesta, presentata dal Procuratore Generale alla Corte d'Appello di Algeri, in merito all'annullamento della sentenza del Tribunale di Algeri pronunciata il 16 aprile 2023 che aveva, tra l'altro, assolto Saipem da tutti i capi d'incolpazione. Saipem SpA, tramite i suoi legali locali, ha depositato una memoria per contrastare i motivi di ricorso proposti dal Procuratore Generale.

PROCURA DELLA REPUBBLICA DI MILANO - ARCHIVIATA LA VICENDA BRASILE

Il 12 agosto 2015 Saipem SpA ha ricevuto dalla Procura della Repubblica di Milano la notifica di un'informazione di garanzia e di una richiesta di documentazione nell'ambito di un procedimento penale, per il presunto reato di corruzione internazionale asseritamente commesso nel periodo 2004-2014; le indagini hanno riguardato tre contratti: "Mexilhao 1", "Uruguà - Mexilhao Pipeline Project" e "Operation of the Floating, Production, Storage and Offloading FPSO - Cidade de Vitória" assegnati dalla società brasiliana Petrobras a Saipem SA (Francia) e Saipem do Brasil (Brasile). In data 30 gennaio 2023 il Procuratore Aggiunto della Repubblica di Milano ha notiziato la difesa della Società di aver disposto, ai sensi dell'art. 58, D.Lgs. n. 231/2001, l'archiviazione del procedimento a carico di Saipem SpA con decreto datato 24 gennaio 2022.

In data 31 gennaio 2023 i difensori hanno, pertanto, acquisito copia del decreto di archiviazione, inviandolo alla società in pari data.

Dalla lettura del citato provvedimento emerge che lo stesso è stato archiviato nei confronti di Saipem SpA ai sensi dell'art. 746-quater, comma 6, c.p.p.. A seguito della citata archiviazione, il fascicolo è stato preso in carico dalla Procura della Repubblica di Parigi (Parquet National Financier). Per assistere la società controllata Saipem SA, interessata da una richiesta di acquisizione documentale da parte del Pubblico Ministero francese, è stato incaricato uno studio legale di Parigi che si sta relazionando con lo stesso.

Con riferimento ai suddetti contratti, la Società aveva appreso solo a mezzo stampa, che l'assegnazione degli stessi era oggetto di indagini nei confronti di alcuni cittadini brasiliani, tra i quali anche un ex collaboratore di Saipem do Brasil, da parte delle autorità giudiziarie del Brasile.

In particolare, il 19 giugno 2015 Saipem do Brasil aveva appreso dai media dell'arresto (in merito a ipotesi di riciclaggio, corruzione e truffa) di un suo ex collaboratore, a seguito di un provvedimento emesso dalla Procura brasiliana di Curitiba, nell'ambito di un'inchiesta giudiziaria in corso in Brasile dal marzo 2014 (cd. inchiesta "Lava Jato"). Il 29 luglio 2015 Saipem do Brasil ha poi appreso dagli organi di stampa che, nell'ambito delle condotte addebitate all'ex collaboratore di Saipem do Brasil, la Procura brasiliana avrebbe ipotizzato altresì il fatto di avere influenzato indebitamente Petrobras nel 2011 per l'assegnazione a Saipem do Brasil di un contratto denominato "Cernambi" (del valore al cambio di circa 56 milioni di euro). Ciò sarebbe stato asseritamente desunto dalla circostanza che nel 2011 nei pressi della sede di Petrobras, tale ex collaboratore di Saipem do Brasil avrebbe subìto una rapina nel corso della quale sarebbe stato derubato di circa 100.000 reals brasiliani (pari a circa 18.944 euro – importo calcolato al cambio del 30 giugno 2023) appena prelevati da un istituto di credito. Secondo la Procura brasiliana la rapina sarebbe avvenuta in un periodo temporale precedente l'assegnazione del citato contratto "Cernambi".

Saipem SpA ha prestato la massima collaborazione alle indagini e ha avviato lo svolgimento di un intervento di audit anche con l'ausilio di un consulente esterno. L'attività di audit ha preso in esame i nominativi delle numerose società e persone che i media hanno riferito essere oggetto di indagini da parte dell'autorità giudiziaria brasiliana. Il Report di audit, emesso il 14 luglio 2016, ha dato atto dell'assenza di comunicazioni o documenti relativi a transazioni e/o movimentazioni finanziarie tra società del Gruppo Saipem e il personale di Petrobras oggetto di indagini.

I testimoni ascoltati nel procedimento penale in corso in Brasile contro tale ex collaboratore, nonché nell'ambito dei lavori della Commissione parlamentare di inchiesta istituita in Brasile sul caso "Lava Jato", hanno riferito di non essere a conoscenza di irregolarità relativamente alle attività di Saipem SpA.

Petrobras si è costituita parte civile ("Assistente do Ministerio Publico") nel medesimo procedimento contro le 3 persone fisiche imputate. Il procedimento è poi ripreso il 9 giugno 2017 in quanto la Procura brasiliana ha ritenuto fossero venuti meno i presupposti per continuare a mantenere riservato un accordo di collaborazione sottoscritto nell'ottobre 2015 dall'ex collaboratore di Saipem do Brasil che con tale accordo si era impegnato a suffragare con prove alcune sue dichiarazioni. La Procura ha in particolare rilevato che il tentativo di suffragare con prove tali dichiarazioni non aveva avuto successo, ragion per cui era venuta meno l'esigenza di mantenere riservato il contenuto delle dichiarazioni contenute in tale ulteriore accordo. Nel corso dell'udienza del 9 giugno 2017 sono state acquisite le deposizioni dei tre imputati e tra queste quella dell'ex collaboratore di Saipem do Brasil e di un ex funzionario Petrobras.

L'ex collaboratore di Saipem do Brasil, quanto all'episodio della rapina per 100.000 reals brasiliani (pari a circa 17.734 euro) da lui subìta nell'ottobre del 2011, ha dichiarato che si trattava di denaro necessario per corrispondere le spese relative agli immobili di

una società da lui gestita per conto di un soggetto terzo rispetto a Saipem (trattasi dell'ex funzionario Petrobras imputato nel medesimo procedimento che ha confermato tale dichiarazione).

L'ex collaboratore di Saipem do Brasil ha inoltre affermato che il Gruppo Saipem non ha effettuato pagamenti corruttivi in quanto il sistema di compliance di Saipem ha impedito che questo avvenisse. Tale dichiarazione è stata confermata dall'ex funzionario Petrobras imputato nel medesimo procedimento. L'ex collaboratore di Saipem do Brasil e l'ex funzionario Petrobras imputato nel medesimo procedimento, pur offrendo una ricostruzione dei fatti parzialmente diversa, hanno riferito che l'ipotesi di alcuni pagamenti impropri sarebbe stata discussa con riferimento ad alcuni contratti di Saipem do Brasil, ma che in ogni caso non è stato effettuato alcun pagamento corruttivo dal Gruppo Saipem. L'ex collaboratore di Saipem do Brasil e l'ex funzionario Petrobras imputato nel medesimo procedimento hanno dichiarato che i contratti assegnati dal cliente al Gruppo Saipem sono stati vinti attraverso regolari procedure di gara. Il procedimento in Brasile nei confronti dell'ex collaboratore di Saipem do Brasil e di altre due persone fisiche imputate non si è ancora concluso con una sentenza definitiva. Nel corso del procedimento nei confronti dell'ex collaboratore di Saipem do Brasil non sono emerse prove di irregolarità nella gestione di gare assegnate da Petrobras al Gruppo Saipem e/o evidenza di pagamenti illeciti da parte del Gruppo Saipem in relazione a gare assegnate da Petrobras al Gruppo Saipem e/o evidenza di danni subìti da Petrobras in relazione a gare assegnate al Gruppo Saipem. Il Gruppo Saipem non è stato parte di tale procedimento.

Le attività di audit concluse nel 2016 sono state riavviate con il supporto del medesimo consulente terzo utilizzato in precedenza e con la stessa metodologia al fine di analizzare alcuni dati citati nel corso delle deposizioni del 9 giugno 2017.

Il Report di audit, emesso il 18 luglio 2018, ha confermato l'assenza di comunicazioni o documenti relativi a transazioni e/o movimentazioni finanziarie tra società del Gruppo Saipem e il personale di Petrobras oggetto di indagini.

Con comunicato stampa del 30 maggio 2019 Saipem SpA ha informato come segue:

"Saipem: notifica di procedimento amministrativo in Brasile alle controllate Saipem SA e Saipem do Brasil in relazione a un contratto assegnato nel 2011.

San Donato Milanese (MI), 30 maggio 2019 - Saipem informa che oggi la società controllata francese Saipem SA e la società controllata brasiliana Saipem do Brasil hanno ricevuto dalla competente autorità amministrativa brasiliana (Controladoria-Geral da União attraverso la Corregedoria-Geral da União) la notifica dell'apertura di un procedimento amministrativo con riferimento a presunte irregolarità nell'assegnazione nel dicembre 2011 da parte della società brasiliana Petrobras, come leader del consorzio BMS 11, del contratto (del valore di circa 249 milioni di real attualmente equivalenti a circa 56 milioni di euro) per l'installazione di una gas pipeline per la connessione dei campi Lula e Cernambi nel Bacino di Santos.

Saipem SA e Saipem do Brasil coopereranno nel procedimento amministrativo fornendo i chiarimenti che saranno richiesti dalla competente autorità amministrativa e confidano nella correttezza dell'assegnazione del contratto sopra menzionato e sull'assenza di elementi per affermare la responsabilità amministrativa delle società".

Nell'ambito del procedimento amministrativo in questione Saipem do Brasil e Saipem SA il 21 giugno 2019 hanno presentato le loro difese iniziali dinanzi alla competente autorità amministrativa (Controladoria-Geral da União attraverso la Corregedoria-Geral da União).

Con comunicazione del 21 agosto 2019 la competente autorità amministrativa (Controladoria-Geral da União attraverso la Corregedoria-Geral da União) ha informato Saipem do Brasil e Saipem SA che all'esito dell'istruttoria fino a quel momento svolta, il procedimento amministrativo non era stato archiviato e ha invitato Saipem do Brasil e Saipem SA a presentare le ulteriori difese entro il 20 settembre 2019.

Saipem do Brasil e Saipem SA hanno presentato le loro difese entro il termine assegnato. Il 24 aprile 2020 la competente autorità amministrativa (Controladoria-Geral da União attraverso la Corregedoria-Geral da União) ha disposto un rinvio di 180 giorni per la conclusione del procedimento amministrativo.

Il 30 novembre 2020 Saipem SA e Saipem do Brasil hanno depositato ulteriori difese dinnanzi all'autorità amministrativa brasiliana (Controladoria-Geral da União attraverso la Corregedoria-Geral da União).

Il 29 dicembre 2022 è stata pubblicata sul "Diario Oficial da Uniao" la decisione della "Controladoria-Geral da União" che applica nei confronti di Saipem SA e Saipem do Brasil la sanzione dell'interdizione di partecipare a gare o concludere accordi con la Pubblica Amministrazione brasiliana con effetto sospeso.

In data 9 gennaio 2023 le suindicate società di Saipem hanno presentato richiesta di riesame della decisione del 29 dicembre 2022 in seno alla "Controladoria-Geral da União".

Il procedimento amministrativo risulta quindi tuttora in corso.

L'8 giugno 2020 la Procura Federale Brasiliana ha emesso un comunicato stampa informando di una nuova denuncia contro un ex Presidente di Saipem do Brasil, che ha lasciato il Gruppo Saipem il 30 dicembre 2009. La denuncia attiene a presunti episodi di corruzione e riciclaggio asseritamente occorsi tra il 2006 e il 2011 in relazione a due contratti assegnati a società del Gruppo Saipem da società del Gruppo Petrobras (Mexilhao sottoscritto nel 2006 e Uruguà-Mexilhao sottoscritto nel 2008).

La denuncia è stata avanzata solo nei confronti di persone fisiche (non di società del Gruppo Saipem) e coinvolge, oltre a tale ex Presidente di Saipem do Brasil, alcuni ex funzionari di Petrobras.

La Corte Federale brasiliana di Curitiba il 6 luglio 2020 ha accettato la denuncia presentata dalla Procura Federale Brasiliana nei confronti dell'ex Presidente di Saipem do Brasil (che ha lasciato la società il 30 dicembre 2009) e di un ex funzionario di Petrobras nei cui confronti si è aperto un processo penale in Brasile. Petrobras si è costituita parte civile ("Assistente do Ministerio Publico") nel medesimo procedimento contro le 2 persone fisiche imputate. Nessuna società del Gruppo Saipem è parte di tale procedimento.

INDAGINI PRELIMINARI IN CORSO - PROCURA DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI MILANO - IRAQ

Il 2 agosto 2018 la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano ha notificato a Saipem SpA una richiesta di consegna di atti e documenti in relazione a pregresse attività (2010-2014) del Gruppo Saipem in Iraq e in particolare ai rapporti con il gruppo Unaoil. La richiesta conteneva anche l'informazione che – in relazione a tali pregresse attività – Saipem SpA era soggetta in Italia a indagini per corruzione internazionale. Nel gennaio 2019 il Department of Justice statunitense, che ha affermato di avere da

tempo in essere un'attività di indagine sulle attività e i rapporti di Unaoil e di essere a conoscenza della pendenza di un'inchiesta in Italia nei confronti di Saipem SpA da parte della Procura di Milano, ha chiesto a Saipem SpA la disponibilità a una "voluntary production" di documenti relativi a pregresse attività del Gruppo Saipem in Iraq con il coinvolgimento di Unaoil e più in generale ai pregressi rapporti di Saipem SpA con il gruppo Unaoil. Saipem SpA ha confermato tale disponibilità. La "voluntary production" lascia totalmente impregiudicata qualsiasi questione relativa all'eventuale giurisdizione USA, aspetto rispetto alla quale il Department of Justice statunitense non ha indicato, allo stato, alcun elemento a supporto, chiedendo solo a Saipem SpA collaborazione nell'ambito degli accertamenti che il Department of Justice statunitense ha in corso. Nell'ambito della citata "voluntary production" nel mese di marzo 2019 Saipem SpA attraverso i propri legali statunitensi ha consegnato al Department of Justice statunitense il materiale consegnato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano nel 2018 al fine di riscontrare la sopra citata richiesta di consegna di atti e documenti ricevuta il 2 agosto 2018. Si è successivamente appreso nel corso del 2021 che il procedimento in Italia è stato definito nei confronti, tra gli altri, di Saipem SpA con provvedimento di archiviazione ex art. 746-quater, c.p.p., del suddetto procedimento presso gli Stati Uniti d'America, stante la pendenza delle sopra citate indagini.

FOS CAVAOU

Con riferimento al progetto di realizzazione del terminale di rigassificazione di Fos Cavaou ("FOS"), il cliente Société du Terminal Méthanier de Fos Cavaou ("STMFC", oggi Fosmax LNG) nel gennaio 2012 aveva avviato un procedimento arbitrale presso la Camera di Commercio Internazionale di Parigi nei confronti del contrattista STS "société en partecipation" di diritto francese composta da Saipem SA (50%), Tecnimont SpA (49%), Sofregaz SA (1%). L'11 luglio 2011 le parti avevano sottoscritto un protocollo di mediazione ai sensi del Regolamento di Conciliazione e Arbitrato della CCI di Parigi; la procedura di mediazione si era conclusa senza successo il 31 dicembre 2011 in quanto Fosmax LNG aveva rifiutato di prorogarne la scadenza.

Con memoria presentata a sostegno della propria richiesta, Fosmax LNG aveva richiesto la condanna al pagamento di circa 264 milioni di euro per il risarcimento del danno asseritamente subìto, penalità di ritardo e costi sostenuti per il completamento dei lavori (cd. "mise en régie"). Della somma totale richiesta, circa 142 milioni di euro erano ascrivibili a perdita di profitto, voce contrattualmente esclusa dai danni risarcibili salvo il caso di dolo o colpa grave. STS aveva depositato la propria memoria difensiva, comprensiva di domanda riconvenzionale, a titolo di risarcimento del danno dovuto all'eccessiva ingerenza di Fosmax LNG nell'esecuzione dei lavori e per il pagamento di extra works non riconosciuti dal cliente (con riserva di quantificarne l'ammontare nel prosieguo dell'arbitrato). Il 19 ottobre 2012 Fosmax LNG aveva depositato la Mémoire en demande. Di contro STS aveva depositato la propria Mémoire en défense il 28 gennaio 2013, precisando in 338 milioni di euro il valore della propria domanda riconvenzionale. Il 1° aprile 2014 si era tenuta la discussione finale. Sulla base del lodo depositato dal Collegio Arbitrale il 13 febbraio 2015, Fosmax LNG, il 30 aprile 2015, aveva corrisposto a STS la somma, comprensiva di interessi, di 84.349.554,92 euro di cui il 50% era di spettanza di Saipem SA. Il 26 giugno 2015 Fosmax LNG aveva impugnato il lodo avanti il Consiglio di Stato francese, chiedendone l'annullamento sull'asserito presupposto che il Collegio Arbitrale avrebbe erroneamente applicato alla materia il diritto privato in luogo del diritto pubblico. Il 18 novembre 2015 si è tenuta l'udienza dinanzi al Consiglio di Stato. Successivamente all'audizione del Rapporteur Public, i giudici avevano chiuso la fase del dibattimento. Il Rapporteur si era pronunciato per un rinvio al Tribunal des Conflits. Con decisione resa l'11 aprile 2016 il Tribunal des Conflits aveva deciso per la competenza del Consiglio di Stato a decidere il merito della controversia, relativa al ricorso per annullamento della sentenza arbitrale del 13 febbraio 2015. Il 21 ottobre 2016 si era tenuta l'udienza di discussione avanti il Consiglio di Stato e il successivo 9 novembre quest'ultimo aveva emesso la propria sentenza con la quale aveva dichiarato parzialmente nullo il lodo del 13 febbraio 2015 con riferimento ai soli costi di mise en régie (quantificati da Fosmax in 36.359.758 euro), stabilendo che Fosmax avrebbe dovuto devolvere l'accertamento di detti costi nuovamente a un tribunale arbitrale, salvo diverso accordo delle parti.

In parallelo alla citata impugnazione avanti il Consiglio di Stato, Fosmax LNG, il 18 agosto 2015, aveva altresì proposto ricorso avanti la Corte d'Appello di Parigi per ottenere l'annullamento del lodo di cui era stata riconosciuta l'esecutorietà e che era stato notificato a Fosmax LNG il 24 luglio 2015 e/o la dichiarazione di nullità del relativo exequatur. Il 21 febbraio 2017 la Corte d'Appello si era dichiarata incompetente a decidere in merito all'annullamento del lodo e aveva dichiarato di rinviare a successiva decisione la questione relativa all'asserita nullità dell'exequatur. Il 4 luglio 2017 la Corte aveva annullato l'exequatur emesso dal Presidente del Tribunal de grande instance e condannato STS al pagamento delle spese (10.000 euro) di questa procedura in favore di Fosmax.

Il 21 giugno 2017 Fosmax aveva notificato a Sofregaz, Tecnimont SpA e Saipem SA una domanda di arbitrato con la quale aveva richiesto che le predette società (in quanto membri della société en partecipation STS) fossero condannate in via solidale al pagamento dei costi di mise en régie come sopra quantificati oltre interessi di ritardo e spese legali. Il 13 aprile 2018 Fosmax aveva depositato la propria Mémoire en demande nella quale aveva quantificato le proprie domande in 35.926.872 euro oltre interessi moratori quantificati in circa 4,2 milioni di euro. STS aveva depositato la propria memoria in risposta in data 13 luglio 2018 con la quale aveva richiesto in via riconvenzionale che Fosmax fosse condannata a pagare 2.155.239 euro oltre interessi a titolo di perdita di margine e 5.000.000 di euro a titolo di danno morale.

Le udienze si erano tenute dal 25 al 27 febbraio 2019. Con lodo comunicato ai legali delle parti il 3 luglio 2020, il Tribunale Arbitrale aveva rigettato integralmente le domande riconvenzionali dei membri di STS e condannato questi ultimi, in solido tra loro, a pagare a Fosmax: (i) 31.966.704 euro per lavori "en règie" realizzati da Fosmax; (ii) interessi moratori sull'importo che precede con capitalizzazione annuale al tasso EURIBOR 1 mese più due punti base, a decorrere dal 45° giorno dall'emissione delle fatture accettate e fino al soddisfo; (iii) 204.400 dollari a titolo di rimborso parziale dell'anticipo pagato da Fosmax sulle spese di procedura arbitrale; e (iv) 1.343.657 euro a titolo di indennizzo per costi di difesa in giudizio. Con un addendum al lodo, il Tribunale Arbitrale aveva fornito alcuni chiarimenti sull'applicazione degli interessi moratori.

Saipem SA, il 30 luglio 2020, aveva pagato a Fosmax la propria quota di sorte capitale del lodo, pari a 16.744.610 euro. Tecnimont aveva comunicato di aver impugnato il lodo. Nel 2021 il processo di impugnazione del lodo proposto da Tecnimont si era concluso con il rigetto dell'impugnazione.

Con lettera del 16 novembre 2020 la difesa di Fosmax aveva intimato in solido a Tecnimont SpA e a Saipem SA di corrispondere entro 15 giorni la parte del lodo non ancora saldata, quantificando gli interessi e l'Iva in 11.374.761 euro. Le modalità di calcolo degli interessi non erano tuttavia condivise e il tema è tuttora oggetto di discussione tra le parti. Tecnimont ha pagato la propria quota di capitale. Il 30 dicembre 2021 Saipem SA ha pagato la propria quota di IVA (3.196.670 euro). Tecnimont e Saipem SA hanno concordato di pagare a FOS solo l'importo di interessi non contestati, comunicando tale decisione a FOS tramite i propri legali. Il 1° febbraio 2022 Saipem ha pertanto eseguito un pagamento di 3.073.902 euro.

Il 25 aprile 2022 Fosmax ha notificato un provvedimento di sequestro di 4 conti correnti di Saipem SA fino alla concorrenza di 5.712.140 euro, oltre spese, a titolo di asseriti interessi moratori ulteriori rispetto a quelli già corrisposti. Il 20 maggio 2022 Saipem SA si è opposta all'esecuzione. La cifra posta sotto sequestro è pari a 92.154 euro. Saipem SA, che contesta la legittimità del titolo azionato da Fosmax, ha notificato a Fosmax un'opposizione all'esecuzione chiedendo l'annullamento del sequestro in quanto illegittimo e la condanna di Fosmax a una multa di 3.000 euro per lite temeraria oltre al pagamento di 20.000 euro per danni. All'udienza del 14 settembre 2022 il Tribunale ha rinviato la causa all'udienza del 23 novembre 2022 per il deposito della memoria difensiva di Saipem SA. Si è tenuta successiva udienza l'8 febbraio 2023 per discussione, all'esito della quale il Giudice si è riservato di emettere la propria decisione. A seguito del rigetto da parte del giudice dell'esecuzione dell'opposizione di Saipem, quest'ultima ha interposto appello. La Corte d'Appello ha fissato il calendario della procedura che dovrebbe concludersi il 18 ottobre 2023 con l'udienza finale di discussione. La decisione dovrebbe essere emessa tra la fine del 2023 e l'inizio del 2024.

CORTE DI CASSAZIONE - DELIBERA CONSOB N. 18949 DEL 18 GIUGNO 2014 - AZIONI RISARCITORIE

Azioni giudiziarie in corso. Il primo procedimento con investitori istituzionali di nazionalità estera: primo grado: il 28 aprile 2015 alcuni investitori istituzionali di nazionalità estera hanno convenuto Saipem SpA dinanzi al Tribunale di Milano, chiedendo la condanna della Società al risarcimento di asseriti danni (quantificati in circa 174 milioni di euro), con riguardo a investimenti in azioni Saipem SpA che gli attori dichiarano di aver effettuato sul mercato secondario. In particolare, gli attori hanno chiesto la condanna di Saipem SpA al risarcimento di asseriti danni, che deriverebbero: (i) in via principale, dalla comunicazione al mercato di informazioni asseritamente "inesatte", nel periodo compreso tra il 13 febbraio 2012 e il 14 giugno 2013; o (ii) in via subordinata, dalla comunicazione asseritamente "ritardata", intervenuta soltanto in data 29 gennaio 2013, con il primo "profit warning" (cd. "primo comunicato") di informazioni privilegiate che sarebbero state nella disponibilità della Società sin dal 31 luglio 2012 (o da una diversa data da accertarsi in corso di causa, individuata dagli attori, in via ulteriormente subordinata, nel 24 ottobre 2012, nel 5 dicembre 2012, nel 19 dicembre 2012 o nel 14 gennaio 2013), nonché di informazioni asseritamente "incomplete e inesatte", che sarebbero state diffuse nel periodo compreso tra il 30 gennaio 2013 e il 14 giugno 2013, data del secondo "profit warning" (cd. "secondo comunicato"). Saipem SpA si è costituita in giudizio – il quale ha assunto il numero R.G. 28789/2015 – contestando integralmente le richieste avversarie, eccependone l'inammissibilità e, comunque, l'infondatezza nel merito.

Le parti hanno provveduto – come da ordinanza resa dal Giudice all'udienza del 31 maggio 2017 – al deposito delle memorie di cui all'art. 183, comma 6, c.p.c. Con la stessa ordinanza il Tribunale ha fissato al 1° febbraio 2018 l'udienza per l'eventuale ammissione dei mezzi istruttori.

Con la stessa ordinanza del 31 maggio 2017, il Tribunale ha disposto la separazione del giudizio per cinque degli attori e questo separato procedimento – il quale ha assunto il numero R.G. 28177/2017 – è stato dichiarato estinto ai sensi dell'art. 181, c.p.c., in data 7 novembre 2017.

A scioglimento della riserva assunta all'udienza del giorno 1° febbraio 2018, il Giudice, con ordinanza del 2 febbraio 2018, ha rinviato il procedimento all'udienza del 19 luglio 2018, ai sensi dell'art. 187, comma 2, c.p.c. Nel corso di tale udienza, dopo la precisazione delle conclusioni delle parti, il giudice ha assegnato alle stesse il termine per il deposito di memorie conclusionali e delle memorie di replica.

Il 2 ottobre 2018 Saipem SpA ha provveduto al deposito della memoria conclusionale e in data 22 ottobre 2018 Saipem SpA ha provveduto al deposito della memoria di replica.

Il 9 novembre 2018 il Tribunale ha depositato la sentenza n. 11357 respingendo nel merito la domanda degli attori. Il Tribunale ha, infatti, statuito la mancata dimostrazione da parte degli attori del possesso di azioni Saipem SpA nel periodo sopra indicato e ha condannato gli stessi attori al pagamento di 100.000 euro a favore di Saipem SpA, a titolo di rimborso delle spese legali.

Appello: gli investitori istituzionali il 31 dicembre 2018 hanno impugnato la sopra citata sentenza dinanzi alla Corte di Appello di Milano, chiedendone la riforma e domandando la condanna di Saipem SpA al pagamento di circa 169 milioni di euro. La prima udienza dinanzi alla Corte di Appello di Milano è stata celebrata il 22 maggio 2019. A tale udienza il giudice dell'appello ha rinviato il giudizio all'udienza del 15 luglio 2020 per la precisazione delle conclusioni delle parti.

All'udienza del 15 luglio 2020 le parti hanno precisato le rispettive conclusioni e la Corte di Appello ha assegnato alle parti il termine del 14 ottobre 2020 per il deposito delle comparse conclusionali e il termine del 3 novembre 2020 per il deposito delle memorie di replica.

La Corte di Appello con un'ordinanza emessa il 16 novembre 2020 ha disposto la produzione in giudizio della traduzione di alcuni documenti a cura delle parti, fissando a tal fine un'udienza per il deposito per il 20 gennaio 2021.

All'udienza del 20 gennaio 2021 il Giudice, dopo aver verificato il deposito dei documenti richiesti, ha fissato una nuova udienza per il 10 febbraio 2021. A tale udienza la causa è stata trattenuta in decisione senza termini per ulteriori scritti conclusivi. Il 23 febbraio 2021 il Giudice ha emesso un'ordinanza con la quale ha disposto un'integrazione istruttoria.

In data 14 aprile 2022 il CTU ha depositato la propria relazione tecnica in cui ha ritenuto, in senso favorevole a Saipem SpA, che (i) i dati previsionali 2013, poi riflessi nel comunicato relativo al profit warning del 29 gennaio 2013, non potessero essere considerati noti, sufficientemente attendibili e definitivi prima della data di tale comunicato e che (ii) Saipem non fosse in grado di comunicare al mercato in modo attendibile la revisione della guidance contenuta nel comunicato relativo al profit warning del 14 giugno 2013 prima di tale data. Il CTU conseguentemente non ha ritenuto di procedere alla quantificazione di qualsivoglia (preteso) danno lamentato dagli investitori. All'udienza di precisazione delle conclusioni del 4 maggio 2022 la Corte d'Appello di

Milano ha trattenuto in decisione la causa. Ad esito dello scambio degli scritti conclusionali, depositati dalle parti rispettivamente in data 4 e 25 luglio 2022, nei quali le controparti chiedevano il rinnovamento della consulenza tecnica, con ordinanza in data 16 settembre 2022, la Corte d'Appello ha disposto un'integrazione della consulenza tecnica per la quantificazione dei pretesi danni. La CTU è stata quindi depositata il 20 febbraio 2023 nella versione definitiva e in data 6 marzo 2023, su richiesta della Corte d'Appello, il CTU ha depositato una precisazione di chiarimento. A seguito delle udienze del 15 e 29 marzo 2023 la causa è stata rinviata per precisazione delle conclusioni al 3 maggio 2023 e in tale sede è stata trattenuta in decisione.

Il secondo procedimento dei 27 investitori istituzionali - primo grado: con atto di citazione del 4 dicembre 2017, ventisette investitori istituzionali hanno convenuto in giudizio, innanzi al Tribunale di Milano - sezione specializzata in materia di impresa, Saipem SpA e due ex amministratori delegati della stessa società, domandandone la condanna in solido (rispetto ai due ex esponenti aziendali, limitatamente ai rispettivi periodi di permanenza in carica) al risarcimento dei danni, patrimoniali e non patrimoniali, pretesamente sofferti in ragione di un'asserita manipolazione delle informazioni rese al mercato nel periodo compreso tra gennaio 2007 e giugno 2013.

La responsabilità di Saipem SpA viene configurata ai sensi dell'art. 1218, c.c. (responsabilità contrattuale), ovvero ai sensi dell'art. 2043, c.c. (responsabilità extracontrattuale), o, ancora, ai sensi dell'art. 2049, c.c. (responsabilità dei padroni e dei committenti) per gli illeciti asseritamente compiuti dai due ex esponenti aziendali citati in giudizio.

Il danno non è stato inizialmente quantificato dagli investitori, i quali si sono riservati di procedere alla relativa determinazione nel corso del giudizio.

La Società si è costituita in giudizio contestando integralmente le richieste avversarie, eccependone l'inammissibilità e comunque l'infondatezza in fatto e in diritto.

Il 5 giugno 2018 si è tenuta la prima udienza. In tale udienza il giudice ha assegnato termini per memorie istruttorie, riservandosi all'esito dell'esame delle stesse memorie.

Le parti hanno ritualmente provveduto al deposito delle memorie di cui all'art. 183, comma 6, c.p.c. Nella memoria istruttoria ex art. 183, comma 6, n. 1, c.p.c., gli attori hanno provveduto alla quantificazione dei danni pretesamente sofferti nella misura di circa 139 milioni di euro. Nelle proprie memorie istruttorie Saipem e gli altri convenuti hanno rimarcato, in modo particolare, la mancata dimostrazione dell'acquisto, da parte degli attori, di azioni Saipem SpA sul mercato secondario. Anche in ragione di tale difetto di prova da parte degli attori, tutte le parti convenute hanno, dunque, domandato al Tribunale di fissare udienza per la precisazione delle conclusioni ai sensi dell'art. 187, c.p.c. Con la memoria ex art. 183, comma 6, n. 3, c.p.c., uno degli attori ha dichiarato di rinunciare agli atti della causa ex art. 306, c.p.c.

La Società, il 9 novembre 2018, ha depositato la sentenza n. 11357 resa dal Tribunale di Milano il 9 novembre 2018 all'esito del procedimento R.G. n. 28789/2015, avendo tale provvedimento deciso le stesse questioni preliminari di merito sollevate da Saipem SpA e dagli altri convenuti nel giudizio in esame, segnatamente con riferimento alla mancata prova dell'acquisto di azioni Saipem SpA.

Il 9 novembre 2019 Saipem SpA ha prodotto in giudizio l'ordinanza resa dal Tribunale Penale di Milano del 17 ottobre 2019, con riferimento al giudizio penale pendente R.G.N.R. 5951/2019, con la quale è stata dichiarata inammissibile in tale giudizio la costituzione di circa 700 parti civili, con motivazioni analoghe a quelle della sentenza n. 11357 resa dal Tribunale di Milano il 9 novembre 2018 all'esito del procedimento R.G. n. 28789/2015.

Gli attori con nota del 23 ottobre 2019 hanno rivolto istanza al Giudice affinché, in relazione alla nota di deposito di Saipem SpA del 9 novembre 2018, il Tribunale autorizzasse il deposito di un parere pro veritate.

Con nota in data 25 ottobre 2019 Saipem SpA ha eccepito l'inammissibilità della produzione da parte degli attori del suindicato parere.

Il Tribunale, a scioglimento della riserva assunta, con ordinanza ha fissato per il 3 novembre 2020 l'udienza di precisazione delle conclusioni, avendo ritenuto di dover rimettere al Collegio la decisione su tutte le domande ed eccezioni svolte dalle parti. L'udienza del 3 novembre 2020 è stata rinviata al 9 febbraio 2021 con la trattazione scritta della causa.

All'udienza del 9 febbraio 2021 il Giudice ha trattenuto la causa in decisione, assegnando termini di legge per il deposito delle comparse conclusionali e delle memorie di repliche depositate rispettivamente il 12 aprile e il 3 maggio 2021.

Il 20 novembre 2021 il Tribunale di Milano ha deciso in senso favorevole a Saipem SpA respingendo con sentenza le domande degli attori per circa 101 milioni di euro su 139,6 milioni di euro.

Gli investitori le cui domande sono state respinte potranno presentare appello alla Corte di Appello di Milano. Gli stessi hanno nel frattempo corrisposto a Saipem SpA circa 150 mila euro per spese di soccombenza.

Il Tribunale di Milano con la predetta sentenza e con ordinanza del 20 novembre 2021 ha rimesso la causa in istruttoria relativamente alle ulteriori domande di danno formulate dagli attori per un importo di circa 38 milioni di euro.

Con ordinanza in data 10 marzo 2022 il Tribunale di Milano – su istanze di tutte le parti del giudizio – ha apportato alcune modifiche al dispositivo della sentenza di primo grado, aggiungendo alcuni attori e fondi/patrimoni separati al gruppo di quelli le cui domande sono state integralmente rigettate, e altri attori e fondi/patrimoni al gruppo degli investitori per cui è stata disposta la prosecuzione del giudizio in primo grado.

In forza della sentenza corretta con l'ordinanza predetta, la causa sta proseguendo in primo grado per investitori che hanno formulato domande in giudizio per l'importo di circa 38 milioni di euro.

All'udienza in data 9 febbraio 2022 il Tribunale ha assegnato alle parti termine sino al 7 marzo e 7 aprile 2022 per il deposito di note illustrative circa i riflessi della sentenza penale del 21 dicembre 2021 emessa nel procedimento penale R.G.N.R. 5951/2019 sul giudizio.

All'udienza del 9 maggio 2022, tutti i convenuti hanno insistito in via principale sulla concessione di termini in replica alle note degli investitori del 7 aprile 2022 e per illustrare la rilevanza della CTU (resa nel procedimento in appello avverso la sentenza di primo grado emessa nel giudizio R.G. 28789/2015), chiedendo che la causa sia trattenuta in decisione o, in subordine, qualora il Tribunale intendesse comunque proseguire l'istruttoria, che la stessa sia reindirizzata in modo da tenere conto delle risultanze della suindicata sentenza penale e della CTU.

Le controparti hanno invece chiesto di procedere con gli accertamenti istruttori e di valutare al più la CTU e la suindicata sentenza penale – entrambe a loro dire irrilevanti – nell'ambito delle indagini peritali che verranno demandate al CTU.

A scioglimento della riserva assunta all'udienza del 9 maggio 2022, il Tribunale ha autorizzato la produzione della CTU (resa nel diverso procedimento in appello avverso la sentenza di primo grado emessa nel giudizio R.G. 28789/2015) e ha assegnato termine congiunto alle parti sino al 29 luglio 2022 per note difensive sulla stessa, riservando all'esito ogni decisione.

Con ordinanza in data 4 ottobre 2022, comunicata in data 6 ottobre 2022, riservata ogni valutazione sulla rilevanza della sentenza penale assolutoria del 21 dicembre 2021 emessa nel procedimento penale R.G.N.R. 5951/2019 e della CTU resa nel procedimento R.G. 28789/2015, il Tribunale ha ritenuto di dare corso all'indagine tecnica a suo tempo disposta, con un quesito cristallizzato nel contraddittorio delle parti all'udienza in data 14 dicembre 2022, nominando lo stesso CTU del giudizio R.G. 28789/2015. Le operazioni peritali sono in corso.

Appello: il 22 gennaio 2022 Saipem SpA ha proposto appello avverso la sentenza del 20 novembre 2021 nella parte in cui ha rimesso in istruttoria le pretese di tali attori. Le altre parti si sono costituite nei termini, formulando anche appello incidentale avverso la medesima sentenza. La prima udienza nel giudizio si è tenuta in data 28 settembre 2022. Il 24 gennaio 2022 anche gli investitori, le cui domande sono state respinte per mancata prova della titolarità delle azioni Saipem SpA nel periodo rilevante, hanno proposto appello avverso la sentenza del 20 novembre 2021.

Saipem SpA si è costituita in tale giudizio con comparsa di risposta contenente anche appello incidentale depositata in data 25 maggio 2022. Gli altri convenuti si sono costituiti depositando comparsa di risposta con appello incidentale nelle date 19 maggio e 20 maggio 2022.

In data 14 giugno 2022 gli altri investitori – per i quali la causa sta proseguendo in primo grado – si sono costituiti in giudizio, dichiarando di formulare appello incidentale sugli appelli incidentali proposti da Saipem SpA e dagli altri convenuti. Gli investitori appellanti hanno depositato in pari data note di udienza. All'udienza del 15 giugno 2022 la difesa di Saipem SpA ha eccepito l'inammissibilità, oltre che l'infondatezza nel merito, della comparsa di costituzione depositata il 14 giugno 2022 dagli investitori e delle difese formulate nelle note di udienza avversarie.

L'udienza del 15 giugno è stata rinviata al 28 settembre 2022 per consentire la riunione delle impugnazioni pendenti avverso la sentenza. Alla luce delle modifiche apportate dall'ordinanza di correzione del Tribunale di Milano in data 10 marzo 2022 alla sentenza dello stesso Tribunale di Milano del 20 novembre 2021, Saipem SpA ha impugnato in data 18 marzo la sentenza dello stesso Tribunale di Milano anche nelle parti corrette con l'ordinanza di correzione in data 10 marzo 2022, con riferimento agli attori e fondi dapprima omessi dal dispositivo e successivamente "aggiunti" al gruppo di quelli per cui è stata disposta la prosecuzione del giudizio in primo grado. Le altre parti si sono costituite con comparsa di costituzione in data 25 luglio 2022.

Considerata la pendenza di tre giudizi di impugnazione avverso la stessa sentenza, su richiesta congiunta delle parti, all'udienza in data 28 settembre 2022 la Corte d'Appello ha disposto la riunione dei tre giudizi. All'udienza di precisazione delle conclusioni nei tre giudizi riuniti, tenutasi in data 5 luglio 2023, la causa è stata trattenuta in decisione.

Il terzo procedimento con 27 investitori: con atto di citazione del 1° dicembre 2022, ventisette investitori istituzionali hanno convenuto in giudizio presso il Tribunale Civile di Milano - sezione specializzata in materia di impresa, Saipem SpA e due precedenti amministratori delegati della Società, domandandone la condanna in solido (rispetto ai due ex esponenti aziendali, limitatamente ai rispettivi periodi di permanenza in carica) al risarcimento dei danni, patrimoniali e non patrimoniali, pretesamente sofferti nel periodo compreso tra gennaio 2007 e giugno 2013.

La responsabilità di Saipem SpA viene configurata ai sensi dell'art. 1218, c.c. (responsabilità contrattuale), ovvero ai sensi dell'art. 2043, c.c. (responsabilità extracontrattuale), o, ancora, ai sensi dell'art. 2049, c.c. (responsabilità dei padroni e dei committenti) per gli illeciti asseritamente compiuti dai due ex esponenti aziendali citati in giudizio, nonché come responsabilità da reato ex art. 185, c.p.

Il danno non è stato quantificato dagli investitori, i quali si sono riservati di procedere alla relativa determinazione nel corso del giudizio.

La prima udienza è fissata al 17 ottobre 2023 con costituzione dei convenuti entro il 27 settembre 2023.

Saipem SpA si costituirà in giudizio nei termini previsti dalla legge contestando ogni addebito.

Richieste risarcitorie stragiudiziali e in sede di mediazione: in relazione ad asseriti ritardi nell'informativa al mercato, Saipem SpA ha ricevuto nel corso del periodo 2015-2022 e nei primi mesi del 2023 alcune richieste stragiudiziali, nonché richieste di mediazione.

Quanto alle richieste stragiudiziali, sono state avanzate: (i) nell'aprile 2015 da parte di 48 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti per complessivi 291,9 milioni di euro circa, senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo (successivamente, 21 di questi investitori istituzionali insieme ad altri 8 hanno proposto richiesta di mediazione, per un ammontare complessivo pari a circa 159 milioni di euro; 5 di questi investitori istituzionali insieme ad altri 5 hanno proposto richiesta di mediazione, per un ammontare complessivo pari a circa 21,9 milioni di euro); (ii) nel settembre 2015 da parte di 9 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti, per un ammontare complessivo pari a circa 21,5 milioni di euro, senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo (successivamente 5 di questi investitori istituzionali insieme ad altri 5 hanno proposto richiesta di mediazione, per un ammontare complessivo pari a circa 21,9 milioni di euro); (iii) nel corso del 2015 da due investitori privati rispettivamente per circa 37.000 euro e per circa 87.500 euro; (iv) nel corso del mese di luglio 2017 da alcuni investitori istituzionali per circa 30 milioni di euro; (v) il 4 dicembre 2017 da 141 investitori istituzionali per un importo non specificato (136 di questi investitori il 12 giugno 2018 hanno rinnovato la loro richiesta stragiudiziale, sempre per un importo non specificato); (vi) il 12 aprile 2018 per circa 150-200 mila euro da un investitore privato; (vii) il 3 luglio 2018 da un investitore privato per circa 330 mila euro; (viii) il 25 ottobre 2018 per circa 8.800 euro da un investitore privato; (ix) il 2 novembre 2018 per circa 48.000 euro da un investitore privato; (x) il 22 maggio 2019 per circa 53.000 euro da un investitore privato; (xi) il 3 giugno 2019 per un importo non specificato da un investitore privato; (xii) il 5 giugno 2019 per un importo non specificato da due investitori privati; (xiii) nel febbraio 2020 da un privato investitore che lamenta di aver subìto danni per un valore di 1.538.580 euro; (xiv) nel marzo 2020 da due privati investitori che non hanno indicato il valore delle loro richieste di risarcimento; (xv) nell'aprile 2020 da due privati investitori che non hanno indicato il valore

delle loro richieste di risarcimento e da un investitore privato che lamenta un asserito danno di circa 40 mila euro; (xvi) nel maggio 2020 da un privato investitore che non ha indicato il valore della relativa richiesta di risarcimento; (xvii) nel giugno 2020 da un privato investitore che non ha indicato il valore della relativa richiesta di risarcimento; (xviii) nel giugno 2020 da ventitré investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento; (xix) nel luglio 2020 da diciotto investitori che lamentano di aver subìto danni per un valore di circa 22,4 milioni di euro; (xx) nel luglio 2020 da trentaquattro investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento; (xxi) nell'agosto 2020: (a) da quattro investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento, (b) da tre investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti per un ammontare di circa 7.500.000 euro; (xxii) nel settembre 2020 da dieci investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento; (xxiii) nell'ottobre 2020 da: (a) dodici investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento, (b) da un privato investitore privato che lamenta di aver subìto danni per un valore di 113.810 euro, (c) da seicentoquarantaquattro investitori privati associati che non hanno indicato il valore della loro richiesta e (d) da tre investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti per un ammontare complessivo di 115.000 euro; (xxiv) nel novembre 2020: (a) da undici investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento, (b) da due investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti per un ammontare di circa 166.000 euro; (xxv) nel dicembre 2020 da dieci investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento e da un investitore privato che lamenta di aver subìto danni per un valore di 234.724 euro; (xxvi) nel gennaio 2021 da quattro investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento; (xxvii) nel marzo 2021 da tre investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento e da cinque investitori privati associati che non hanno indicato il valore della loro richiesta; (xxviii) (a) nell'aprile 2021 da un investitore privato che non ha indicato il valore della sua richiesta di risarcimento; (b) da quattordici investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti per un ammontare complessivo di circa 3 milioni di euro; (xxix) nel maggio 2021 (a) da due investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento, (b) da un investitore privato che ha indicato il valore della sua richiesta di risarcimento in un ammontare complessivo di circa 100.000 euro e (c) da un investitore privato che ha indicato il valore della sua richiesta di risarcimento in un ammontare complessivo di circa 84.000 euro; (xxx) nel luglio 2021 da un investitore privato che ha indicato il valore della sua richiesta di risarcimento in un ammontare complessivo di circa 92.000 euro; (xxxi) nel dicembre 2021 da due investitori privati che hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento in un ammontare complessivo di circa 143.000 euro; (xxxii) nel gennaio 2022 da 161 investitori privati che hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento in un ammontare complessivo di circa 23 milioni di euro; (xxxiii) nel maggio 2022 da 6 investitori istituzionali che hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento in un ammontare complessivo di circa 3,9 milioni di euro e da parte di 103 investitori privati che hanno indicato il valore complessivo della loro richiesta in un ammontare di circa 7,9 milioni di euro; (xxxiv) nel giugno 2022 da 14 investitori privati che hanno indicato il valore complessivo della loro richiesta in un ammontare di circa 1,9 milioni di euro; (xxxv) nel luglio 2022 da 2 investitori privati che hanno indicato il valore complessivo della loro richiesta in un ammontare di circa 387 mila euro; (xxxvi) nel settembre 2022 da 7 investitori privati che hanno indicato il valore complessivo della loro richiesta in un ammontare di circa 385 mila euro; (xxxvii) nel dicembre 2022 da un investitore privato che ha indicato il valore complessivo della sua richiesta in un ammontare di circa 106 mila euro per un totale di oltre 1.000 richieste e un valore complessivo di oltre 300.000.000 di euro. Sono state proposte in 9 occasioni richieste stragiudiziali e di mediazione per risarcimento di asseriti danni: (a) nell'aprile 2015 da 7 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti, per un ammontare complessivo pari a circa 34 milioni di euro; (b) nel settembre 2015 da 29 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti, per un ammontare complessivo pari a circa 159 milioni di euro (21 di questi investitori insieme ad altri 27 avevano nell'aprile 2015 proposto domanda stragiudiziale lamentando di avere subìto danni per un importo complessivo pari a circa 291 milioni di euro senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo); (c) nel dicembre 2015 da un privato investitore per circa 200.000 euro; (d) nel marzo 2016 da 10 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti, per un ammontare complessivo pari a circa 21,9 milioni di euro (5 di questi investitori insieme ad altri 4 avevano nel mese di settembre 2015 proposto domanda stragiudiziale, lamentando di avere subìto danni per un importo complessivo pari a circa 21,5 milioni di euro senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo; altri 5 di questi investitori insieme ad altri 43 avevano nell'aprile 2015 proposto domanda stragiudiziale, lamentando di avere subìto danni per un importo complessivo pari a circa 159 milioni di euro senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo); (e) nell'aprile 2017 da un privato investitore per circa 40.000 euro; (f) nel 2018-2019 da un privato investitore per circa 48.000 euro; (g) nel dicembre 2020 un privato investitore ha avviato il tentativo di mediazione finalizzato alla richiesta di un risarcimento il cui valore non è stato quantificato, (h) nell'ottobre 2022 un privato investitore ha avviato il tentativo di mediazione finalizzato alla richiesta di un risarcimento il cui valore non è stato quantificato (i) nel novembre 2022 un privato investitore ha avviato il tentativo di mediazione finalizzato alla richiesta di un risarcimento per circa 20.000 euro. Saipem SpA ha riscontrato le citate richieste stragiudiziali e di mediazione rimarcandone l'infondatezza e responsabilità. A oggi, le predette richieste svolte in sede stragiudiziale e/o di mediazione non sono state oggetto di azione giudiziaria, salvo per quanto sopra specificato in relazione alle tre cause pendenti rispettivamente dinanzi al Tribunale di Milano e alla Corte di Appello di Milano, a un'altra causa, con valore della domanda pari a circa 3 milioni di euro, nella quale Saipem era chiamata in causa nel corso del 2018 dalla parte convenuta in giudizio e per la quale (dopo che in primo grado la domanda contro Saipem SpA è stata rigettata dal Tribunale e in secondo grado la Corte di Appello, in accoglimento delle difese di Saipem SpA , ha rigettato l'appello di controparte, condannando quest'ultima al pagamento a favore di Saipem SpA delle spese di lite) pende giudizio in Cassazione, a un'altra causa con un valore della domanda pari a circa 40 mila euro – conclusasi con pronuncia favorevole a Saipem SpA e a un'altra causa notificata a Saipem SpA con un valore della domanda pari a circa 200 mila euro risoltasi anch'essa in senso favorevole per Saipem SpA e a un'altra causa con un valore della domanda pari a circa 20 mila euro.

ARBITRATO CON CPB CONTRACTORS PTY LTD (GIÀ LEIGHTON CONTRACTORS PTY LTD) ("CPB") - PROGETTO GORGON LNG JETTY

Nell'agosto 2017 CPB aveva notificato una domanda di arbitrato a Saipem SA e Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda (insieme, le "Società Saipem" o insieme, ai fini del presente paragrafo, "Saipem").

La disputa scaturiva dalla costruzione del molo di un impianto LNG per il progetto Gorgon LNG nel Western Australia. Il contratto principale per l'ingegneria e la costruzione del molo ("Jetty Contract") era stato firmato il 10 novembre 2009 da CPB, Saipem SA, Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda e Chevron Australia Pty Ltd ("Chevron").

Sulla base di asseriti inadempimenti contrattuali di Saipem SA e Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda, CPB aveva chiesto che le Società Saipem fossero condannate a pagare circa AUD 1,39 miliardi (ca. 900 milioni di euro). Ritenendo che le domande di CPB fossero totalmente infondate, Saipem aveva depositato la propria comparsa nella quale ne aveva chiesto il rigetto e proposto una domanda riconvenzionale di AUD 37.820.023 (ca. 24,5 milioni di euro), successivamente incrementata a circa AUD 50 milioni (ca. 32,4 milioni di euro), a titolo di pagamenti legati all'accordo di consorzio tra le parti, extra costi legati a inadempimenti e ritardi di CPB nell'esecuzione dei lavori e backcharges. Successivamente le parti hanno precisato i propri claims. In particolare: (i) CPB aveva precisato le proprie domande svolgendo un claim da circa AUD 1 miliardo (ca. 649 milioni di euro) per asserite violazioni dell'accordo di consorzio tra le parti e un altro claim alternativo da circa AUD 1,46 miliardi (ca. 948 milioni di euro) basato sull'assunto che CPB non avrebbe stipulato il Jetty Contract (e non avrebbe sofferto i relativi danni), se Saipem non avesse violato il contratto di consorzio (No Contract Claim); (ii) Saipem aveva infine quantificato i propri claims in un importo totale di circa AUD 30 milioni (ca. 19,4 milioni di euro). Nel corso del 2020 e del 2021 si erano tenute le prime tranche delle udienze, mentre l'ultima si era tenuta dal 28 marzo al 1° aprile 2022. Dal 5 al 7 luglio 2022 si erano svolte le udienze di oral closing submissions.

Il 29 dicembre 2022 è stato emesso il lodo parziale sul merito delle domande delle parti. Il Tribunale ha condannato: (i) Saipem a corrispondere a CPB AUD 10.108.655,97; (ii) CPB a corrispondere a Saipem AUD 450.513,50, 494.301,41 euro, USD 161.656,94 e MYR 491.473.

Il lodo è parziale in quanto non si è pronunciato sulla ripartizione delle spese di arbitrato né sugli interessi sulle somme aggiudicate alle parti. Il 3 febbraio 2023 sono state depositate le memorie delle parti sui costi ("Costs Submission") e sugli interessi e il 17 febbraio 2023 le repliche.

Il 20 aprile 2023 è stato emesso il lodo finale che ha condannato:

  • 1) CPB a pagare a Saipem AUD 34.402.000 a rimborso delle spese legali, AUD 79.477,12 per interessi, USD 489.457,50 per rimborso costi, nonché USD 28.518,63 e 87.201,95 euro per altri costi;
  • 2) Saipem a pagare a CPB l'importo di AUD 1.821.878,91 a titolo di interessi.

Includendo anche quanto riconosciuto alle parti dal lodo parziale, il netto a favore di Saipem risulta essere pari a AUD 23.001.455,74; USD 679.633,07; 581.503,36 euro e MYR 578.175,97. Saipem ha già richiesto a CPB il pagamento spontaneo delle suddette somme (equivalenti all'incirca a 16 milioni di euro). In mancanza di pagamento spontaneo, Saipem avvierà le procedure per il riconoscimento e l'esecuzione del lodo avanti le corti australiane.

ARBITRATO CON NATIONAL COMPANY FOR INFRASTRUCTURE PROJECTS DEVELOPMENT CONSTRUCTION AND SERVICES KSC (CLOSED), GIÀ KHARAFI NATIONAL KSC (CLOSED) - PROGETTO BOOSTER STATION 171 (KUWAIT) ("BS171")

Il 18 marzo 2019 l'International Chamber of Commerce di Parigi, su richiesta della società National Company for Infrastructure Projects Development Construction and Services KSC (Closed) (già Kharafi National KSC, per comodità, di seguito, "Kharafi"), aveva notificato a Saipem SpA una domanda di arbitrato con la quale Kharafi aveva chiesto che Saipem fosse condannata a pagare somme almeno pari a KWD 38.470.431 (ca. 104.843.488 euro) a titolo di extra-costi derivanti da asseriti inadempimenti contrattuali, oltre a KWD 8.400.000 (ca. 22.893.337 euro) a titolo di restituzione di quanto incassato da Saipem nel 2016 a seguito dell'escussione (secondo Kharafi illegittima) del bond emesso da Kharafi a garanzia delle performance di progetto.

Il contenzioso afferiva al subcontratto n. 526786 stipulato tra Saipem e Kharafi il 27 agosto 2010 in relazione al progetto BS171 (cliente finale KOC) risolto da Saipem il 30 luglio 2016 per gravi inadempimenti e ritardi di Kharafi nell'esecuzione dei lavori, con conseguente escussione della garanzia di performance sopra menzionata.

Costituitasi in giudizio, il 17 maggio 2019 Saipem SpA aveva depositato la propria risposta alla domanda di arbitrato, contestando le domande di Kharafi e avanzando una domanda riconvenzionale che prevedeva: (i) il pagamento di KWD 14.964.522 (ca. 40.783.154 euro); e (ii) il riconoscimento della legittimità dell'escussione della garanzia bancaria da parte di Saipem e, per converso, il rigetto della richiesta di restituzione del relativo importo (KWD 8.400.000 - ca. 22.893.337 euro) avanzata da Kharafi.

Nella Schedule of Loss depositata da Kharafi a marzo 2020 la domanda è stata ridotta a KWD 31.824.929 (ca. 86.734.625 euro) oltre a interessi e spese e inclusi KWD 8.400.000 (ca. 22.893.337 euro) a titolo di restituzione del bond. Saipem avrebbe dovuto depositare il proprio Statement of Defence and Counterclaim il 9 aprile 2020. Tale termine era stato tuttavia sospeso a causa dell'emergenza COVID-19. Il 18 settembre 2020 Saipem aveva infine depositato il proprio atto di difesa e riconvenzionale nel quale aveva contestato le domande avversarie e precisato la propria riconvenzionale in KWD 23.431.109 (ca. 63.861.514 euro) oltre interessi e spese. Kharafi avrebbe dovuto depositare la propria replica il 4 dicembre 2020, ma, con lettera in pari data, i legali di Kharafi avevano trasmesso al Tribunale Arbitrale ICC una comunicazione con la quale avevano informato della circostanza che, a causa di difficoltà economiche, Kharafi non avrebbe avuto più alcuna rappresentanza legale nell'arbitrato BS171, non sarebbe stata in grado di produrre ulteriore documentazione nel procedimento e non avrebbe partecipato alle udienze arbitrali. Nonostante ciò, Kharafi aveva invitato il Tribunale a non considerare ritirato il suo claim o ammesso il claim di Saipem e chiedendo di pronunciarsi sulla base degli atti e documenti depositati da entrambe le parti. Il 16 dicembre 2020 Saipem aveva inviato al Tribunale la propria risposta, chiedendo al Tribunale: (i) di non accogliere la richiesta di Kharafi di emissione di una decisione sulla base della sola documentazione disponibile; e (ii) di rigettare i claim di Kharafi, non essendo più, la stessa, in grado di supportare tali claim nel procedimento. Il Tribunale Arbitrale aveva assegnato a Kharafi termine entro il 7 gennaio 2021 per rispondere alla richiesta di Saipem, poi esteso al 18 gennaio 2021, data l'inerzia di Kharafi. Kharafi, tuttavia, non aveva depositato alcuna replica. Il 1° febbraio 2021 il Tribunale Arbitrale aveva deciso di procedere in contumacia di Kharafi e

proposto di fissare tre giorni di udienza (anziché tre settimane a marzo 2022, come inizialmente previsto dal calendario arbitrale), invitando le parti a fornire commenti in merito alla decisione. Saipem aveva espresso il proprio assenso. A seguito del deposito dei report tecnici da parte degli esperti delle parti, la domanda di Kharafi era rimasta fissata in KWD 34.554.608 (ca. 104.938.937 euro), mentre la riconvenzionale di Saipem era stata infine quantificata in KWD 20.604.294 (ca. 62.587.844 euro). Le udienze si erano tenute dal 14 al 16 marzo 2022.

Il 5 ottobre 2022 è stato pubblicato il lodo che è favorevole a Saipem.

L'attrice Kharafi è stata infatti condannata a corrispondere a Saipem i seguenti importi (al netto dei claims riconosciuti all'attrice e dei Liquidated Damages già incassati da Saipem per l'importo di KWD 8.400.000 (ca. 22.893.337 euro):

  • 1) KWD 9.738.140,13 (ca. 31.917.162,87 euro);
  • 2) GBP 3.982.286 (ca. 4.532.555,79 euro);
  • 3) USD 492.426 (ca. 500.597,81 euro).

In data 8 marzo 2023 l'ICC, in accoglimento dell'istanza di correzione del lodo presentata da Saipem il 12 dicembre 2022, ha notificato il lodo corretto ("Addendum to the Final Award dated 1 March 2023") con il quale le somme oggetto di condanna a carico di Kharafi sono state incrementate come segue:

  • 1) KWD 10.085.073,68 quale sorte capitale;
  • 2) KWD 1.390.695 quali interessi.

Unitamente allo studio legale esterno che ha assistito Saipem nell'arbitrato, si sta valutando come procedere a eseguire il lodo incluso il lodo Jurassic, nei confronti di controparte.

ARBITRATO TRA GALFAR ENGINEERING AND CONTRACTING ("GALFAR") E SAIPEM SPA ("SAIPEM") (PROGETTO DUQM REFINERY, OMAN)

Nel marzo 2023 Saipem ha ricevuto la notifica di una domanda di arbitrato – amministrato dalla International Chamber of Commerce, ICC – dalla società omanita Galfar (subcontrattista nel progetto DUQM Refinery, Oman).

Galfar chiede che Saipem sia condannata a pagare USD 43.478.843,56 per prolongation costs (extension of time) e variation orders non riconosciuti da Saipem. Galfar contesta, inoltre, l'addebito di back charges per USD 14.617.966,13 operato da Saipem.

Saipem ha depositato la risposta alla domanda di arbitrato il 12 maggio 2023, nominando il proprio arbitro, contestando le domande di Galfar e proponendo una domanda riconvenzionale di circa 20 milioni di dollari composta da liquidated damages e back charges. Alla data della Relazione le parti hanno costituito il Collegio Arbitrale.

CAUSA PROMOSSA DA LA ISIODU COMMUNITY IN EMOHUA LOCAL GOVERNMENT AREA OF RIVERS STATE + ALTRI

HRH Eze Jacob O Ugwugwueli, Chief Tobin Iregbundah, Chief Robinson Chukwu, Chief Sunday P. Azundah, Elder Clifford Ikpo, Chief Samuel C. Azundah (per sé e per conto del Council of Chiefs and people of Isiodu Community in Emohua Local Government Area of Rivers State (insieme gli "Attori") hanno citato Saipem Contracting Nigeria Ltd ("SCNL"), Shell Petroleum Development Co Nigeria Ltd ("SPCD"), Patyco Global Concept Ltd, il Federal Ministry of Environment nigeriano e il Department of Petroleum Resources nigeriano dinanzi alla Federal High Court di Port Harcourt (Nigeria) adducendo che sostanze tossiche derivanti dalla realizzazione del progetto Southern Swamp Associated Gas Solutions in Nigeria sarebbero state illecitamente sversate nel territorio della loro comunità da parte della società nigeriana Patyco Global Concept Ltd, subappaltatore incaricato da SCNL/SPDC di smaltire i rifiuti derivanti dalla realizzazione di detto progetto. In base a quanto precede, gli Attori hanno chiesto la condanna in solido di tutte le parti convenute al risarcimento di: (i) USD 60 milioni per asseriti danni all'ambiente e alla salute/vita degli Attori; (ii) USD 3 miliardi come asseriti special damages per tutte le relative conseguenze e attività di recupero che ne deriverebbero; (iii) spese legali e interessi al 20%. Le parti convenute contestano ogni responsabilità rispetto quanto asserito dagli Attori. Dopo vari rinvii, la prima udienza si è tenuta il 30 marzo 2022. A tale udienza il giudice ha rinviato all'udienza del 23 giugno 2022 e successivamente ad altre udienze senza svolgimento in sostanza di alcuna attività processuale. La successiva udienza, fissata per il 20 aprile 2023, è stata da ultimo rinviata al 28 settembre 2023.

DELIBERA CONSOB DEL 2 MARZO 2018

Con riferimento alla delibera Consob n. 20324 del 2 marzo 2018 ("la Delibera"), il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA ha deliberato il 5 marzo 2018 di proporre impugnazione avverso la Delibera nelle competenti sedi giudiziarie.

Il ricorso al TAR-Lazio è stato depositato il 27 aprile 2018. A seguito dell'accesso agli atti del procedimento amministrativo, Saipem SpA il 24 maggio 2018 ha depositato al TAR-Lazio motivi aggiunti di impugnazione avverso la citata Delibera.

Il 15 giugno 2021 si è tenuta dinanzi al TAR-Lazio l'udienza per la discussione del ricorso di Saipem SpA avverso la delibera Consob del 2 marzo 2018.

Il 6 luglio 2021 il TAR-Lazio ha respinto il ricorso presentato da Saipem SpA il 27 aprile 2018.

Il 6 luglio 2021 Saipem SpA ha emesso il seguente comunicato stampa:

"Saipem: il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio respinge il ricorso avverso la delibera Consob n. 20324 del 2 marzo 2018.

San Donato Milanese (MI), 6 luglio 2021: Saipem informa che con sentenza depositata oggi il Tribunale Amministrativo Regionale ('TAR') del Lazio ha respinto il ricorso presentato dalla Società il 27 aprile 2018 avverso la delibera Consob n. 20324 del 2 marzo 2018 (di cui si è data informativa al mercato con comunicato stampa del 5 marzo 2018, 'la Delibera').

Con la Delibera (il cui contenuto è dettagliatamente illustrato, da ultimo, nella sezione 'Informazioni relative alla censura formulata dalla Consob ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998 e alla comunicazione degli Uffici di Consob in data 6 aprile 2018' della Relazione finanziaria annuale di Saipem al 31 dicembre 2020) Consob aveva accertato la non conformità del bilancio consolidato e di esercizio 2016 di Saipem alle norme che ne governano la predisposizione con riferimento in particolare a quanto segue: (i) la non corretta applicazione del principio della contabilizzazione per competenza sancito dalla norma contabile IAS 1; (ii) la mancata applicazione del principio contabile IAS 8 in relazione alla correzione degli errori attinenti al bilancio 2015; e (iii) il processo di stima del tasso di attualizzazione ai sensi del principio contabile IAS 36.

Con la Delibera Consob aveva, quindi, chiesto alla Società, ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998, di rendere noti al mercato i seguenti elementi di informazione: (A) le carenze e le criticità rilevate dalla Consob in ordine alla correttezza contabile dei bilanci di cui sopra; (B) i principi contabili internazionali applicabili e le violazioni riscontrate al riguardo; (C) l'illustrazione, in un'apposita situazione economico-patrimoniale consolidata pro-forma – corredata dei dati comparativi – degli effetti che una contabilizzazione conforme alle regole avrebbe prodotto sulla situazione patrimoniale, sul conto economico e sul patrimonio netto dell'esercizio 2016, per i quali, secondo Consob era stata fornita un'informativa errata.

Saipem il 16 aprile 2018 aveva emesso un comunicato stampa con ad oggetto la situazione economico-patrimoniale pro-forma consolidata al 31 dicembre 2016 al solo fine di ottemperare alla Delibera.

Il TAR-Lazio ha rigettato la richiesta di Saipem di annullamento della Delibera.

Saipem si riserva di presentare ricorso al Consiglio di Stato avverso la sentenza del TAR-Lazio".

Il 6 novembre 2021 Saipem SpA ha depositato il proprio appello avverso la decisone del TAR-Lazio davanti al Consiglio di Stato. Il procedimento è allo stato pendente.

DELIBERA CONSOB DEL 21 FEBBRAIO 2019

Con riferimento alla delibera Consob n. 20828 del 21 febbraio 2019 notificata a Saipem SpA il 12 marzo 2019 ("la Delibera"), il relativo contenuto è illustrato nella sezione "Informazioni relative alla censura formulata dalla Consob ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998 e alla comunicazione degli Uffici di Consob in data 6 aprile 2018". Il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA il 2 aprile 2019 ha deliberato di impugnare dinanzi alla Corte di Appello la Delibera n. 20828. Il 12 aprile 2019 Saipem SpA ha depositato dinanzi alla Corte di Appello di Milano l'atto di opposizione ai sensi dell'art. 195 del TUF chiedendo l'annullamento della delibera. Analoga impugnativa è stata presentata dalle due persone fisiche sanzionate nella specie l'Amministratore Delegato di Saipem SpA e il Chief Financial Officer e Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili in carica all'epoca dei fatti oggetto. La prima udienza dinanzi alla Corte di Appello di Milano è stata celebrata il 13 novembre 2019.

La Corte di Appello di Milano all'udienza del 13 novembre 2019 ha rinviato la causa per la discussione al 4 novembre 2020.

Il 23 ottobre 2020 Saipem SpA e le due persone fisiche sanzionate hanno presentato un'istanza alla Corte di Appello al fine di essere autorizzati al deposito di documenti essenziali per la trattazione dell'opposizione entro la data del 4 novembre 2020.

Il 2 novembre 2020 la Corte di Appello autorizzava il deposito dei documenti richiesti il 23 ottobre 2020 dalle parti istanti, concedendo altresì il termine a Consob per eventuali controdeduzioni sui documenti medesimi entro il 15 dicembre 2020 e rinviava l'udienza di discussione dell'opposizione al 27 gennaio 2021.

Il 20 gennaio 2021 Saipem SpA e le due persone fisiche sanzionate hanno presentato una nuova istanza alla Corte di Appello al fine di essere autorizzati al deposito di ulteriori documenti essenziali per la trattazione dell'opposizione entro la data del 27 gennaio 2021 e di essere autorizzati alla proposizione di nuovi motivi di opposizione aggiunti alla luce dei nuovi documenti rinvenuti.

Il 21 gennaio 2021 la Corte di Appello, accogliendo le istanze delle parti processuali persone fisiche e Saipem SpA, autorizzava il deposito dei documenti oggetto di istanza del 20 gennaio 2021 e la proposizione dei motivi aggiunti, tramite note scritte da depositare entro il 26 febbraio 2021, concedendo altresì a Consob il termine per il deposito di note di replica fino al 25 marzo 2021 e fissando per la discussione l'udienza del 21 aprile 2021.

All'udienza del 21 aprile 2021 si è tenuta la discussione dei ricorsi.

La Corte di Appello di Milano, in parziale accoglimento dei ricorsi, che per il resto sono stati respinti:

  • ≥ ha ridotto da 200 mila euro a 150 mila euro la sanzione amministrativa pecuniaria irrogata da Consob nel 2019 nei confronti dell'ex Amministratore Delegato della Società in carica dal 30 aprile 2015 al 30 aprile 2021;
  • ≥ ha ridotto da 150 mila euro a 115 mila euro la sanzione amministrativa pecuniaria irrogata da Consob nel 2019 nei confronti dell'ex CFO e Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili in carica al momento dell'aumento di capitale del 2016 e fino al 7 giugno 2016; e
  • ≥ ha conseguentemente ridotto da complessivi 350 mila euro a complessivi 265 mila euro la condanna di Saipem SpA, al pagamento delle sopra citate sanzioni, quale responsabile in solido ai sensi dell'art. 195, comma 9, del Testo Unico della Finanza.

Saipem SpA il 20 gennaio 2022 ha proposto ricorso in Cassazione avverso la decisione della Corte di Appello di Milano.

In data 1° marzo 2022 Consob ha notificato a Saipem SpA il proprio controricorso con ricorso incidentale.

Il controricorso di Saipem SpA a fronte del ricorso incidentale della Consob è stato notificato l'8 aprile 2022. Il procedimento è allo stato pendente.

Procedimenti fiscali

Il Gruppo è parte in procedimenti fiscali. La valutazione del rischio ai fini della rilevazione in bilancio di passività fiscali e fondi per imposte è effettuata sulla base delle informazioni disponibili alla data, tenuto conto degli elementi di valutazione acquisita da parte dei consulenti esterni che assistono il Gruppo.

Di seguito è indicata una sintesi dei procedimenti giudiziari più significativi.

Snamprogetti Saudi Arabia Ltd

Il 21 ottobre 2020 l'autorità fiscale saudita, a seguito di una verifica fiscale sui periodi di imposta dal 2015 al 2018, ha notificato a Snamprogetti Saudi Arabia Ltd un accertamento di maggiori imposte sul reddito e di omesse ritenute d'imposta per un importo complessivo di circa 178 milioni di euro.

I principali rilievi contestati che hanno generato la pretesa di maggiori imposte sul reddito riguardano:

≥ rideterminazione di maggiori imponibili corrispondenti alla differenza tra i valori dei beni importati come risultanti dalle dichiarazioni presentate all'ufficio doganale saudita e il valore dei beni acquistati da fornitori esteri registrato in contabilità. La spiegazione di tale differenza risiede invece nell'attività puramente amministrativa di importazione di materiali di progetto

svolta, in base a precise previsioni contrattuali, dalla controllata saudita per conto dei propri clienti locali, effettivi acquirenti di quegli stessi materiali;

  • ≥ accertamento di maggiori imponibili corrispondenti al 25% dei ricavi di una joint venture contrattuale (dunque non incorporata, ovvero un'associazione temporanea di imprese che non dà origine a un nuovo soggetto giuridico autonomo e distinto dai soci) costituita da Snamprogetti Saudi Arabia Ltd assieme a un socio locale per l'esecuzione di un contratto per conto di Saudi Aramco. La difesa della società si basa sostanzialmente sul fatto che, essendo la joint venture totalmente trasparente, i ricavi della stessa sono periodicamente attribuiti, interamente, pro-quota, sulla base di quanto previsto nell'accordo di collaborazione, ai due soci e vengono pertanto regolarmente assoggettati a tassazione in capo a questi ultimi;
  • ≥ disconoscimento della deducibilità di stanziamenti di costi di competenza di esercizi precedenti e riportati in avanti negli anni che sono stati oggetto di verifica. L'amministrazione saudita ha istruito la contestazione ignorando completamente gli storni degli stessi stanziamenti registrati dalla società nei periodi di imposta verificati, in conformità con i principi contabili nazionali e internazionali. Detti storni avevano di fatto totalmente sterilizzato gli effetti economici, e dunque anche fiscali, di quegli stanziamenti sui redditi dichiarati dalla società per i periodi oggetto di accertamento.

Per quanto riguarda il rilievo relativo alle omesse ritenute d'imposta, l'autorità fiscale locale ha rilevato l'esistenza di una stabile organizzazione di alcune società del Gruppo estere, prestatrici di servizi a favore di Snamprogetti Saudi Arabia Ltd e conseguentemente ha contestato la mancata applicazione di ritenute fiscali ai relativi pagamenti in conformità con una norma domestica. Nel formulare questa contestazione l'autorità fiscale saudita non ha considerato quanto previsto dalle convenzioni contro le doppie imposizioni sottoscritte dall'Arabia Saudita con gli Stati di residenza delle società fornitrici, prevalente rispetto alla norma interna. In particolare, l'art. 5, paragrafo 21 del modello di convenzione OCSE, stabilisce che la fornitura di servizi da parte di una società residente in uno Stato contraente può dar luogo all'esistenza di una stabile organizzazione nell'altro Stato contraente solamente nel caso in cui le attività siano effettivamente svolte in quello stesso Stato. Nel caso di specie tutte le attività sono state svolte dalle società non saudite del Gruppo interamente presso le proprie sedi. In data 26 aprile 2022 Saipem SpA ha presentato istanza all'Agenzia delle Entrate per l'avvio di una procedura amichevole in base all'art. 25 della convenzione stipulata tra la Repubblica Italiana e il Regno dell'Arabia Saudita in quanto gli avvisi di accertamento non sarebbero conformi alle disposizioni degli artt. 5 e 7 della convenzione stessa.

Il 19 dicembre 2020 la Società ha presentato istanza di annullamento dell'accertamento all'autorità fiscale saudita che è stata respinta in data 16 marzo 2021. Conseguentemente, il 13 aprile 2021 è stato presentato ricorso avverso l'atto di accertamento presso la Commissione Tributaria di primo grado ("Tax Violations and Disputes Resolution Committee"), che ha solo parzialmente accolto le doglianze di parte resistente in data 31 ottobre 2021. Il 20 dicembre 2021 la Società ha pertanto impugnato la sentenza sfavorevole presso la Commissione Tributaria di secondo grado ("Tax Violations and Disputes Appellate Committee") dove il giudizio risulta ancora pendente.

Petrex SA, succursale Colombia

Il 7 ottobre 2019 l'autorità fiscale colombiana, a seguito di una verifica sul periodo di imposta 2014, ha notificato alla locale succursale di Petrex SA un avviso di accertamento con il quale è stato contestato, in base a una norma antielusiva domestica, come fittizio il contratto di finanziamento sottoscritto quello stesso anno con Eni Finance International SA, società finanziaria del Gruppo Eni, per un valore di 120 milioni di dollari. In ossequio alla predetta norma, l'intero importo del finanziamento è stato considerato dall'autorità fiscale quale reddito imponibile con conseguente accertamento di maggiori imposte e irrogazione di sanzioni per un importo complessivo pari a 80 milioni di euro equivalenti. L'autorità contesta alla succursale della società di non aver presentato sufficienti evidenze a dimostrazione dell'utilizzo del finanziamento per il supporto delle proprie attività economiche. Nello stesso atto non sono inoltre riconosciuti come deducibili gli interessi passivi maturati dal finanziamento e le perdite su cambi derivanti dall'iscrizione in contabilità del debito finanziario in dollari americani, con conseguente pretesa di maggiori imposte e irrogazione di sanzioni per ulteriori 2 milioni di euro equivalenti.

Il 3 dicembre 2019 la società ha presentato istanza di annullamento dell'accertamento presso l'autorità fiscale colombiana corredata da puntuali e incontrastabili evidenze a dimostrazione dell'inerenza del contratto di finanziamento rispetto alla propria attività imprenditoriale. In estrema sintesi i fondi ottenuti a prestito erano stati utilizzati per l'acquisto di alcuni impianti di perforazione necessari per eseguire contratti commerciali sottoscritti con clienti locali. Il 14 ottobre 2020 l'autorità fiscale locale ha rigettato l'istanza.

Il 15 febbraio 2021 la società ha quindi presentato ricorso avverso l'avviso di accertamento presso il Tribunale Amministrativo, che è l'organo giudicante di primo grado per le controversie fiscali, dove il giudizio risulta tuttora pendente.

Saipem SpA - Saipem SA - Snamprogetti Engineering BV - Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda - Saipon Snc

A seguito di una verifica fiscale condotta attraverso questionari nel corso del 2016, in data 10 novembre 2016 l'amministrazione nigeriana ha notificato a Saipem SpA, Saipem SA, Snamprogetti Engineering BV, Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda e Saipon Snc un avviso di accertamento con il quale l'amministrazione locale contesta l'esistenza di una loro stabile organizzazione in Nigeria nei periodi dal 2009 al 2013 in relazione allo svolgimento di attività di ingegneria e procurement nell'ambito dell'esecuzione di contratti "chiavi in mano" per conto di clienti nigeriani e, conseguentemente, accerta l'omesso versamento delle imposte sui redditi. L'autorità fiscale, infatti, imputa alle presunte stabili organizzazioni tutti i redditi conseguiti dallo svolgimento delle suddette attività, a nulla rilevando che, per quanto riguarda l'imponibilità dei redditi, le stesse siano state esclusivamente eseguite dalle sedi estere delle società destinatarie dell'accertamento. La pretesa erariale, comprensiva delle sanzioni erogate, ammonta a circa 240 milioni di euro.

Le società hanno impugnato gli accertamenti presso l'Alta Corte Federale in data 11 aprile 2017, con richiesta di riunione in un unico procedimento, accordata dalla Corte, la quale il giorno 17 luglio 2020 ha deliberato in favore delle società ricorrenti accogliendo tutte le loro ragioni di doglianza. L'amministrazione nigeriana ha presentato ricorso alla Corte d'Appello in data 15 ottobre 2020. La Corte non ha ancora fissato la prima udienza.

32 Ricavi

Di seguito si analizzano le principali voci che compongono i ricavi. Le variazioni più significative e le informazioni per settore di attività sono dettagliate nel "Commento ai risultati economico-finanziari" nella "Relazione intermedia sulla gestione".

Ricavi della gestione caratteristica

I ricavi della gestione caratteristica si analizzano come segue:

Primo semestre
(milioni di euro) 2022 2023
Ricavi delle vendite e delle prestazioni Asset Based Services 2.024 2.622
Ricavi delle vendite e delle prestazioni Energy Carriers 1.874 2.366
Ricavi delle vendite e delle prestazioni Drilling Offshore 289 359
Totale 4.187 5.347

e hanno la seguente articolazione per area geografica:

Primo semestre
(milioni di euro) 2022 2023
Italia 163 307
Resto Europa 365 488
CSI 207 160
Medio Oriente 1.557 1.834
Estremo Oriente 386 297
Africa Settentrionale 86 72
Africa Sub-Sahariana 898 1.376
Americhe 525 813
Totale 4.187 5.347

Come illustrato al paragrafo "Attività e passività contrattuali", a cui si rimanda, in considerazione della natura dei contratti e della tipologia dei lavori eseguiti da Saipem le singole obbligazioni contrattualmente identificate sono prevalentemente soddisfatte nel corso del tempo ("over time"). I ricavi che misurano l'avanzamento dei lavori sono determinati, in linea con le disposizioni dell'IFRS 15, mediante l'utilizzo di un metodo basato sugli input con applicazione della percentuale che emerge dal rapporto fra i costi sostenuti rispetto ai costi totali stimati da contratto (metodo del "cost-to-cost").

I ricavi di commessa comprendono il valore iniziale dei ricavi concordati nel contratto, le varianti nel lavoro di commessa e le revisioni prezzi richieste.

Le varianti (change order) sono costituite da corrispettivi aggiuntivi derivanti da modifiche ai lavori contrattualmente previsti richieste dal committente; le revisioni di prezzo (claim) sono costituite da richieste di corrispettivi aggiuntivi derivanti da maggiori oneri sostenuti per ragioni imputabili al committente. Change order e claim (pending revenue) sono inclusi nell'ammontare dei ricavi quando hanno un'alta probabilità di riconoscimento nell'oggetto e/o nel prezzo, ancorché non ci sia ancora accordo sulla loro definizione e comunque entro l'ammontare di 30 milioni di euro. Eventuali pending revenue iscritti per un periodo superiore all'anno, senza evoluzioni nelle trattative con il cliente, nonostante la fiducia del business nel recupero, vengono svalutati. Importi superiori ai 30 milioni di euro sono iscritti solo se supportati da perizie tecnico-legali esterne.

L'importo cumulato, in relazione allo stato di avanzamento dei progetti anche in esercizi precedenti, dei corrispettivi aggiuntivi (change order e claim "pending revenue"), del settore Engineering & Construction al 30 giugno 2023, è pari a 327 milioni di euro (236 milioni di euro al 31 dicembre 2022 e 265 milioni di euro al 30 giugno 2022). Non ci sono corrispettivi aggiuntivi relativi a contenziosi legali in corso.

Le obbligazioni contrattuali da adempiere da parte del Gruppo Saipem (portafoglio ordini residuo), che al 30 giugno 2023 ammontano a 25.360 milioni di euro, si prevede daranno origine a ricavi per 5.297 milioni di euro nel secondo semestre del 2023, mentre la restante parte sarà realizzata negli anni successivi.

La quota di ricavi per servizi di leasing inclusa nella voce "Ricavi della gestione caratteristica" non ha impatti significativi sull'ammontare complessivo dei ricavi della gestione caratteristica, in quanto inferiore al 2% degli stessi e si riferisce al settore Drilling Offshore e Leased FPSO.

I ricavi verso i primi cinque clienti rappresentano circa il 60% dei ricavi totali.

I ricavi verso parti correlate sono dettagliati alla nota 41 "Rapporti con parti correlate".

Altri ricavi e proventi

Gli altri ricavi e proventi si analizzano come segue:

Primo semestre
2022
(milioni di euro)
2023
Plusvalenza da vendita di immobilizzazioni -
1
Indennizzi -
-
Altri proventi 5
1
Totale 5
2

33 Costi operativi

Di seguito si analizzano le principali voci che compongono i costi operativi. Le variazioni più significative sono commentate nel "Commento ai risultati economico-finanziari" nella "Relazione intermedia sulla gestione".

Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi

Gli acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi si analizzano come segue:

Primo semestre
(milioni di euro) 2022 2023
Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 1.082 1.470
Costi per servizi 2.003 2.435
Costi per godimento di beni di terzi 306 423
Accantonamenti (utilizzi) netti ai fondi per rischi e oneri (264) (214)
Altri oneri 17 14
a dedurre:
- incrementi di attività materiali per lavori interni (6) (7)
- variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci (24) (24)
Totale 3.114 4.097

Nel corso del primo semestre del 2023 non sono stati sostenuti costi per compensi di intermediazione.

I costi di ricerca e sviluppo che non soddisfano le condizioni stabilite per la loro rilevazione all'attivo patrimoniale ammontano a 14 milioni di euro (12 milioni di euro nel primo semestre del 2022).

I costi per godimento di beni di terzi pari a 423 milioni di euro si riferiscono per 422 milioni di euro a contratti di leasing di cui 279 milioni di euro relativi prevalentemente a "Short-term lease" di durata inferiore o uguale a 12 mesi, 142 milioni di euro relativi a "Pagamenti variabili" e 1 milione di euro relativi a "Low Value".

Gli accantonamenti/utilizzi netti ai fondi per rischi e oneri per complessivi 214 milioni di euro si riferiscono al fondo rischi per contenzioni, al fondo spese contrattuali e perdite su commesse pluriennali e ad altri fondi commentati alla nota 24 "Fondi per rischi e oneri".

Gli acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi verso parti correlate sono dettagliati alla nota 41 "Rapporti con parti correlate".

Riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti

Le riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti comprendono gli effetti relativi all'IFRS 9 applicato anche alle attività contrattuali e si analizzano come segue:

Primo semestre
(milioni di euro) 2022 2023
Crediti commerciali (50) (13)
Altri crediti - -
Attività contrattuali (2) (1)
Totale (52) (14)

Costo del lavoro

Il costo del lavoro si analizza come segue:

Primo semestre
(milioni di euro) 2022 2023
Costo lavoro 787 830
a dedurre:
- incrementi di attività materiali per lavori interni (2) (4)
Totale 785 826

Il costo lavoro comprende il saldo netto tra accantonamenti e utilizzi del fondo per esodi agevolati pari a 3 milioni di euro commentati alla nota 24 "Fondi per rischi e oneri".

Piani di incentivazione

Allo scopo di realizzare un sistema di incentivazione e di fidelizzazione dei dirigenti del Gruppo, Saipem SpA, a partire dall'esercizio 2016, ha definito, tra le altre cose, dei piani di incentivazione variabile mediante l'assegnazione gratuita di azioni ordinarie di Saipem SpA, le cui attribuzioni sono articolate su cicli triennali (vesting period).

Al 30 giugno 2023 i piani azionari esistenti si suddividono in: (i) piani di incentivazione variabile di lungo termine 2016-2018 (attribuzione 2018 con riferimento allo schema di co-investimento) e 2019-2021 (attribuzioni 2020 e 2021); e (ii) piano di incentivazione variabile di breve termine 2021-2023 (attribuzione 2021), approvati rispettivamente dall'Assemblea Ordinaria degli Azionisti in data 29 aprile 2016, 30 aprile 2019 e 29 aprile 2020.

Tutti i piani prevedono l'assegnazione gratuita di azioni ordinarie Saipem ai dirigenti di Saipem SpA e delle società controllate, titolari di posizioni organizzative con impatto apprezzabile sul conseguimento dei risultati di business, anche in relazione alle performance espresse e alle competenze detenute. Per maggiori informazioni sulle caratteristiche dei piani, si rinvia ai documenti informativi messi a disposizione del pubblico sul sito internet della Società (www.saipem.com), in attuazione della normativa vigente (art. 114-bis del D.Lgs. n. 58/1998 e regolamentazione attuativa Consob).

Il costo è determinato con riferimento al fair value del diritto assegnato al dirigente, mentre la quota di competenza dell'esercizio è determinata pro-rata temporis lungo il periodo a cui è riferita l'incentivazione (cd. vesting period e periodo di co-investimento/Retention premium).

Il fair value di competenza dell'esercizio, riferito a tutte le attribuzioni in essere, è risultato pari a circa 1 milione di euro. La composizione del fair value al 30 giugno 2023 è così rappresentata:

costo lavoro
(migliaia di euro) Fair value
Piano ILT 2016-2018: Attribuzione 2018 227
Piano ILT 2019-2021: Attribuzione 2020 (a) (724)
Piano ILT 2019-2021: Attribuzione 2021 1.128
Piano IBT 2020-2022: Attribuzione 2021 182
813

(a) Il fair value riferito all'attribuzione 2020 è risultato positivo in quanto riflette la mancata attivazione della stessa, a fronte del mancato raggiungimento della soglia minima di performance degli indicatori previsti.

Alla data di attribuzione, la classificazione e il numero dei beneficiari, il rispettivo numero delle azioni attribuite e il successivo calcolo del fair value, si analizzano come segue.

ILT Attribuzione 2018

N. dirigenti (1)
N. azioni
Quota su azione
(%)
Fair value unitario
TSR (peso 50%)
Fair value unitario
PFN (peso 50%)
complessivo
Fair value
di competenza
30.06.2022 (2)
Fair value
di competenza
30.06.2023
Fair value
Dirigenti strategici (vesting period) 75 130 196
Dirigenti strategici 98 74.757 8.210.400 261.098 229.551
(periodo di co-investimento) 25 259 391
Dirigenti non strategici 263 49.577 100 130 196 4.479.459 -
Amministratore Delegato-CEO
(marzo 2018)
1 4.322 100 98 156 324.448 -
Amministratore Delegato-CEO
(luglio 2018)
1 8.686 100 130 196 847.078 -
Totale 363 137.342 13.861.385 261.098 229.551

(1) Il numero delle azioni riportato in tabella corrisponde al numero attribuito ai beneficiari alla data di attribuzione del diritto, opportunamente riesposto sulla base del raggruppamento azionario del 23 maggio e 13 giugno 2022. Il numero delle azioni utilizzato per il calcolo del fair value complessivo e del fair value di competenza al 30 giugno 2023, invece, corrisponde a 126.416 azioni, il quale riflette i diritti decaduti a fronte di risoluzioni unilaterali/consensuali del rapporto di lavoro, nonché le percentuali di raggiungimento delle non-market condition consuntivate alla fine del vesting period. (2) Il fair value di competenza è misurato alla data di osservazione.

ILT Attribuzione 2020

N. dirigenti (1)
N. azioni
Quota su azione
(%)
Fair value unitario
(peso 35%)
TSR E&C
Fair value unitario
TSR Drilling
(peso 15%)
Fair value unitario
PFN (peso 25%)
ROAIC (peso 25%)
Fair value unitario
complessivo
Fair value
di competenza
30.06.2022 (2)
Fair value
di competenza
30.06.2023
Fair value
Dirigenti strategici (vesting period) 75 43 73 65 65
Dirigenti strategici 88 92.535 2.425.087 595.330 (320.773)
(periodo di Retention Premium) 25 85 145 64 64
Dirigenti non strategici 293 79.104 100 43 73 65 65 2.265.607 623.738 (352.011)
Amministratore Delegato-CEO
(vesting period)
Amministratore Delegato-CEO
1 10.620 75 43 73 65 65 428.011 88.701 (51.374)
(periodo di co-investimento) 25 85 145 64 64
Totale 382 182.259 5.118.705 1.307.769 (724.158)

(1) Il numero delle azioni riportato in tabella corrisponde al numero attribuito ai beneficiari alla data di attribuzione del diritto. Il numero delle azioni utilizzato per il calcolo del fair value complessivo e del fair value di competenza al 30 giugno 2023, invece, corrisponde a 74.520 azioni, il quale riflette i diritti decaduti a fronte di risoluzioni unilaterali/consensuali del rapporto di lavoro, nonché le percentuali di raggiungimento delle non-market condition consuntivate alla fine del vesting period.

(2) Il fair value di competenza è misurato alla data di osservazione.

ILT Attribuzione 2021

N. dirigenti (1)
N. azioni
Quota su azione
(%)
Fair value unitario
(peso 35%)
TSR E&C
Fair value unitario
TSR Drilling
(peso 15%)
Fair value unitario
PFN (peso 15%)
ROAIC (peso 15%)
Fair value unitario
EBITDA (peso 20%)
Fair value unitario
complessivo
Fair value
di competenza
30.06.2022(2)
Fair value
di competenza
30.06.2023
Fair value
Dirigenti strategici (vesting period) 75 88 89 104 104 104
Dirigenti strategici
(periodo di Retention Premium)
80 80.552 25 175 175 104 104 104 3.677.054 666.185 450.574
Dirigenti non strategici 304 81.205 100 88 89 104 104 104 3.467.787 639.676 591.956
Amministratore Delegato-CEO
(vesting period)
Amministratore Delegato-CEO
1 10.326 75 88 89 104 104 104 598.891 85.389 85.947
(periodo di co-investimento) 25 175 175 104 104 104
Totale 385 172.083 7.743.732 1.391.250 1.128.477

(1) Il numero delle azioni riportato in tabella corrisponde al numero attribuito ai beneficiari alla data di attribuzione del diritto. Il numero delle azioni utilizzato per il calcolo del fair value complessivo e del fair value di competenza al 30 giugno 2023, invece, corrisponde a 78.218 azioni, il quale riflette i diritti decaduti a fronte di dimissioni unilaterali/consensuali del rapporto di lavoro, nonché le percentuali di raggiungimento delle non-market condition consuntivate alla fine del vesting period. (2) Il fair value di competenza è misurato alla data di osservazione.

IBT Attribuzione 2021

N. dirigenti (1)
N. azioni
Quota su azione
(%)
Fair value unitario complessivo
Fair value
di competenza
(2)
30.06.2022
Fair value
di competenza
30.06.2023
Fair value
Dirigenti 132 19.338 100 102 1.344.877 272.192 181.804
Totale 132 19.338 1.344.877 272.192 181.804

(1) Il numero delle azioni riportato in tabella corrisponde al numero attribuito ai beneficiari alla data di attribuzione del diritto. Il numero delle azioni utilizzato per il calcolo del fair value complessivo e del fair value di competenza al 30 giugno 2023, invece, corrisponde a 13.166 azioni, il quale riflette i diritti decaduti per cessazione di rapporto di lavoro alla data di osservazione. (2) Il fair value di competenza è misurato alla data di osservazione.

L'evoluzione del piano azionario è la seguente:

2022 2023
Numero
di azioni (a)
Prezzo medio
di esercizio (b)
(migliaia di euro)
Prezzo
di mercato (c)
(migliaia di euro)
Numero
di azioni(a)
Prezzo medio
di esercizio (b)
(migliaia di euro)
Prezzo
di mercato (c)
(migliaia di euro)
Diritti esistenti al 1° gennaio 455.675 - 40.034 313.362 - 353
Nuovi diritti assegnati - - - - - -
(Diritti esercitati nel periodo) (33.334) - (924) (720) (1)
(Diritti decaduti nel periodo) (d) (108.979) - (3.021) (148.394) (197)
Diritti esistenti a fine periodo 313.362 - 353 164.248 - 209
Di cui:
- esercitabili al 30.06.2023 - - -
- esercitabili al termine del vesting period 269.517 - - 139.385 - -
- esercitabili al termine del periodo
di co-investimento/Retention Premium
43.845 - - 24.863 - -

(a) Il numero delle azioni riportato in tabella tiene conto del raggruppamento azionario avvenuto in data 23 maggio e 13 giugno 2022.

(b) Trattandosi di azioni gratuite, il prezzo di esercizio è nullo.

(c) Il valore di mercato delle azioni sottostanti i diritti assegnati o decaduti nel periodo, corrisponde alla media dei valori di mercato delle azioni; il valore di mercato delle azioni sottostanti i diritti esistenti a inizio e fine periodo è puntuale all'ultimo dato disponibile a inizio e a fine periodo.

(d) Il numero riportato in tabella riflette la mancata attivazione del Piano di Incentivazione di Lungo Termine 2019-2021, con riferimento all'attribuzione 2020, a fronte del mancato raggiungimento della soglia minima di performance degli indicatori previsti.

Per i piani di incentivazione a lungo termine a beneficio dei dipendenti Saipem SpA, la rilevazione del costo è effettuata alla voce "Costo del lavoro" in contropartita alla voce "Altre riserve" del patrimonio netto.

Per i piani a beneficio dei dipendenti delle società controllate, il fair value dei diritti assegnati è rilevato alla data di assunzione dell'impegno alla voce "Costo del lavoro", in contropartita alla voce "Altre riserve" del patrimonio netto; nell'esercizio stesso il corrispondente ammontare è addebitato alle imprese di appartenenza, in contropartita alla voce "Costo del lavoro".

In presenza di personale Saipem SpA che presta servizio nelle altre società del Gruppo, il costo è addebitato pro-rata temporis alla società presso cui i beneficiari sono in servizio.

Numero medio dei dipendenti

Il numero medio dei dipendenti delle imprese incluse nell'area di consolidamento ripartito per categoria è il seguente:

Primo semestre
2022
(numero)
2023
Dirigenti
390
385
Quadri
4.542
4.564
Impiegati
15.507
14.573
Operai
10.841
9.694
Marittimi
228
237
Totale
31.508
29.453

Il numero medio dei dipendenti è calcolato come semisomma dei dipendenti all'inizio e alla fine del periodo. Il numero medio dei dirigenti comprende i manager assunti e operanti all'estero la cui posizione organizzativa è assimilabile alla qualifica di dirigente.

Ammortamenti e svalutazioni

Gli ammortamenti e svalutazioni si analizzano come segue:

Primo semestre
2022
(milioni di euro)
2023
Ammortamenti:
- attività materiali
147
146
- attività immateriali 6
5
- diritto di utilizzo attività in leasing
63
56
Totale ammortamenti
216
207
Svalutazioni:
- attività materiali 1
11
- attività immateriali -
-
- diritto di utilizzo attività in leasing -
-
Totale svalutazioni 1
11
Totale
217
218

Le svalutazioni di asset sono pari a 11 milioni di euro (1 milione di euro nel primo semestre 2022).

Altri proventi (oneri) operativi

Nel corso del primo semestre del 2023 si sono registrati 2 milioni di euro di oneri operativi (3 milioni di euro di proventi operativi nel primo semestre del 2022).

34 Proventi (oneri) finanziari

I proventi (oneri) finanziari si analizzano come segue:

Primo semestre
2022
(milioni di euro)
2023
Proventi (oneri) finanziari
Proventi finanziari
424
73
Oneri finanziari
(411)
(114)
Totale
13
(41)
Strumenti derivati
(72)
(46)
Totale
(59)
(87)

Il valore netto dei proventi e oneri finanziari si analizza come segue:

Primo semestre
(milioni di euro) 2022 2023
Differenze attive (passive) nette di cambio 109 10
Differenze attive di cambio 419 48
Differenze passive di cambio (310) (38)
Proventi (oneri) finanziari correlati all'indebitamento finanziario netto (76) (54)
Interessi attivi verso banche e altri finanziatori 2 10
Interessi attivi per leasing 1 4
Interessi passivi e altri oneri verso banche e altri finanziatori (72) (51)
Interessi passivi per leasing (7) (17)
Altri proventi (oneri) finanziari (20) 3
Altri proventi finanziari verso terzi 2 11
Altri oneri finanziari verso terzi (21) (5)
Proventi (oneri) finanziari su piani a benefici definiti (1) (3)
Totale proventi (oneri) finanziari 13 (41)

I proventi (oneri) su contratti derivati si analizzano come segue:

Primo semestre
(milioni di euro) 2022 2023
Contratti su valute (71) (46)
Contratti su tassi di interesse (1) -
Totale (72) (46)

Il saldo dei proventi (oneri) su contratti derivati è negativo per 46 milioni di euro (72 milioni di euro di oneri nel primo semestre del 2022) e comprende la rilevazione a conto economico degli effetti relativi alla valutazione al fair value dei contratti derivati che non possono considerarsi di copertura secondo gli IFRS e alla valutazione della componente forward dei contratti derivati qualificati di copertura.

I proventi (oneri) finanziari verso parti correlate sono dettagliati alla nota 41 "Rapporti con parti correlate".

35 Proventi (oneri) su partecipazioni

Effetto valutazione con il metodo del patrimonio netto

L'effetto della valutazione con il metodo del patrimonio netto si analizza come segue:

Primo semestre
(milioni di euro) 2022 2023
Quota di utili da valutazione con il metodo del patrimonio netto 79 26
Quota di perdite da valutazione con il metodo del patrimonio netto (13) (11)
Utilizzi (accantonamenti) netti del fondo copertura perdite per valutazione con il metodo del patrimonio netto (90) 5
Totale (24) 20

La quota di utili (perdite) da valutazione con il metodo del patrimonio netto è commentata alla nota 16 "Partecipazioni".

Altri proventi (oneri) su partecipazioni

Nel corso del primo semestre del 2023 si sono registrati oneri netti pari a 7 milioni di euro (nessun provento/onere su partecipazioni nel primo semestre 2022).

36 Imposte sul reddito

Le imposte sul reddito si analizzano come segue:

Primo semestre
(milioni di euro) 2022 2023
Imposte correnti:
- imprese italiane 27 -
- imprese estere 63 68
Imposte differite attive e passive nette:
- imprese italiane (38) (16)
- imprese estere 15 26
Totale 67 78
Primo semestre
(milioni di euro) 2022 2023
Imposte sul reddito nel conto economico consolidato 67 78
Imposte sul reddito riconosciute nel prospetto del conto economico complessivo - riclassificabili 42 (14)
Di cui:
- effetto fiscale relativo alla variazione del fair value derivati di copertura cash flow hedge 42 (14)
- effetto fiscale relativo alla variazione del fair value delle attività finanziarie, diverse dalle partecipazioni, con effetti a OCI
Imposte sul reddito riconosciute nel prospetto del conto economico complessivo - non riclassificabili (7) 1
Di cui:
- effetto fiscale relativo alla rivalutazione di piani a benefici definiti per i dipendenti (7) 1
Effetto fiscale sull'utile (perdita) complessivo di periodo 102 65

37 Utile di terzi azionisti

Non si sono registrati utili di pertinenza di terzi azionisti nel corso del primo semestre del 2022 e 2023.

38 Utile (perdita) per azione

L'utile (perdita) per azione semplice è determinato dividendo l'utile (perdita) del periodo di competenza del Gruppo per il numero medio ponderato delle azioni di Saipem SpA in circolazione nel periodo, escluse le azioni proprie.

La riconciliazione del numero medio ponderato delle azioni in circolazione, utilizzato per la determinazione dell'utile (perdita) per azione semplice e quello utilizzato per la determinazione dell'utile per azione diluito, è di seguito indicata:

30.06.2022 30.06.2023
Numero medio ponderato di azioni in circolazione per l'utile (perdita) semplice 1.974.220.080 1.995.142.205
Numero di azioni potenziali a fronte dei piani di incentivazione a lungo termine 368.887 164.248
Numero di azioni di risparmio convertibili in azioni ordinarie 1.059 1.059
Numero medio ponderato di azioni in circolazione per l'utile (perdita) diluito (a) 1.974.221.139 1.995.143.264
Utile (perdita) di competenza Saipem - Continuing operations (milioni di euro) (123) 40
Utile (perdita) per azione semplice (ammontari in euro per azione) (0,062) 0,020
Utile (perdita) per azione diluito (ammontari in euro per azione) (0,062) 0,020
Utile (perdita) di competenza Saipem - Discontinued operations (milioni di euro) (7) -
Utile (perdita) per azione semplice (ammontari in euro per azione) (0,004) -
Utile (perdita) per azione diluito (ammontari in euro per azione) (0,004) -
Utile (perdita) di competenza Saipem (milioni di euro) (130) 40
Utile (perdita) per azione semplice (ammontari in euro per azione) (0,066) 0,020
Utile (perdita) per azione diluito (ammontari in euro per azione) (0,066) 0,020

(a) Si precisa che, con riferimento al primo semestre del 2022 e del 2023, il numero di azioni potenziali a fronte di piani di incentivazione a lungo termine non è stato considerato nel calcolo del numero medio ponderato di azioni in circolazione al fine della determinazione dell'utile (perdita) per azione diluito.

39 Informazioni per settore di attività

Facendo seguito al nuovo assetto organizzativo, l'informativa al mercato, a partire dal primo trimestre del 2023, secondo quanto previsto dall'IFRS 8, è declinata secondo i seguenti segmenti di reporting:

  • ≥ Asset Based Services, che include le attività Engineering & Construction Offshore e Offshore Wind;
  • ≥ Drilling Offshore; e
  • ≥ Energy Carriers, che include le attività Engineering & Construction Onshore, Sustainable Infrastructures e Robotics & Industrialized Solutions.

I settori operativi aggregati nei segmenti di reporting esposti sopra hanno caratteristiche economiche similari; inoltre, i nuovi settori Offshore Wind, Sustainable Infrastructures e Robotics & Industrialized Solutions non hanno, allo stato attuale, rilevanza tale da renderli oggetto di informativa separata in linea con quanto previsto dall'IFRS 8. Data la rilevanza e le caratteristiche economiche dello stesso, il settore Drilling Offshore continuerà a essere esposto separatamente.

I risultati riesposti sulla base del nuovo reporting risultano sostanzialmente in linea con i dati comunicati al mercato nel corso del 2022; in ogni caso ai fini di una più completa comprensione degli effetti della riaggregazione si riportano alla fine di questa sezione i dati di ricavi EBITDA ed EBIT adjusted sia dell'esercizio che del primo semestre 2022 relativi ai due settori oggetto di riaggregazione.

Informazioni per settore di attività*

(milioni di euro) Asset Based
Services
Carriers
Energy
Offshore
Drilling
Non allocato Totale
Primo semestre 2022
Ricavi della gestione caratteristica 2.744 2.057 430 - 5.231
a dedurre: ricavi infragruppo 720 183 141 - 1.044
Ricavi da terzi 2.024 1.874 289 - 4.187
Risultato operativo 4 (25) 48 - 27
Ammortamenti e svalutazioni 148 31 38 - 217
Proventi (oneri) su partecipazioni 3 (27) - - (24)
Investimenti in attività materiali e immateriali 62 12 12 - 86
Attività materiali e immateriali 2.320 448 538 - 3.306
Diritto d'utilizzo di attività in leasing 171 64 14 - 249
Partecipazioni (a) 105 (16) - - 89
Attività correnti 1.690 2.707 324 2.754 7.475
Passività correnti 2.186 3.728 236 1.570 7.720
Attività nette disponibili per la vendita - 63 490 - 553
Fondi per rischi e oneri (a) 631 400 17 17 1.065
Primo semestre 2023
Ricavi della gestione caratteristica 4.124 2.717 546 - 7.387
a dedurre: ricavi infragruppo 1.502 351 187 - 2.040
Ricavi da terzi 2.622 2.366 359 - 5.347
Risultato operativo 125 (18) 85 - 192
Ammortamenti e svalutazioni 135 27 56 - 218
Proventi (oneri) su partecipazioni (5) 33 (15) - 13
Investimenti in attività materiali e immateriali 118 5 16 - 139
Attività materiali e immateriali 2.309 418 792 - 3.519
Diritto d'utilizzo di attività in leasing 150 100 14 - 264
Partecipazioni (a) 89 (62) 86 - 113
Attività correnti 2.149 2.378 414 3.359 8.300
Passività correnti 2.658 3.228 278 1.035 7.199
Attività nette disponibili per la vendita 2 68 2 - 72
Fondi per rischi e oneri (a) 432 349 28 17 826

(*) I risultati del settore Drilling Onshore, in fase di dismissione, sono stati rilevati come Discontinued operations secondo i criteri di cui all'IFRS 5. I periodi di confronto sono stati riesposti a scopo comparativo.

(a) Si rimanda al paragrafo "Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati utilizzati nella relazione sulla gestione a quelli obbligatori" a pag. 87.

Impatti riorganizzazione - Dati 2022 reported

Esercizio Primo semestre
2022 (milioni di euro) 2022
E&C Offshore
5.127 Ricavi della gestione caratteristica 2.072
420 Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted 166
105 Risultato operativo (EBIT) adjusted 16
E&C Onshore
4.288 Ricavi della gestione caratteristica 863
1 Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted 10
(57) Risultato operativo (EBIT) adjusted (5)

Impatti riorganizzazione - Dati 2022 riesposti

Esercizio Primo semestre
2022 (milioni di euro) 2022
Asset Based Services
5.026 Ricavi della gestione caratteristica 2.024
414 Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted 164
100 Risultato operativo (EBIT) adjusted 16
Energy Carriers
4.389 Ricavi della gestione caratteristica 1.874
7 Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted 13
(52) Risultato operativo (EBIT) adjusted (18)

Per ulteriori dettagli sulle informazioni per settore di attività si rinvia alle specifiche sezioni della "Relazione intermedia sulla gestione".

40 Informazioni per area geografica

In considerazione della peculiarità del business di Saipem caratterizzato dall'utilizzo di una flotta navale che, operando su più progetti nell'arco di un esercizio, non può essere attribuita in modo stabile a un'area geografica specifica, alcune attività vengono ritenute non direttamente allocabili.

Con riferimento alle attività materiali e immateriali e agli investimenti la componente non allocabile è riconducibile ai mezzi navali, all'attrezzatura collegata agli stessi e al goodwill.

Con riferimento alle attività correnti la componente non allocabile è riconducibile alle rimanenze, anch'esse collegate ai mezzi navali.

L'informativa relativa alla ripartizione dei ricavi per area geografica viene fornita nella nota 32 "Ricavi".

Resto Europa Resto Asia Settentrionale Sub-Sahariana Americhe Non allocabili
(milioni di euro) Italia CSI Africa Africa Totale
31 dicembre 2022
Investimenti in attività materiali e immateriali 22 27 - 5 - 11 3 455 523
Attività materiali e immateriali 64 33 21 69 - 42 70 3.271 3.570
Diritto d'utilizzo di attività in leasing 98 60 - 60 4 10 12 14 258
Attività direttamente attribuibili (correnti) 1.629 729 103 2.632 55 947 870 662 7.627
Attività destinate alla vendita - - - 38 - 4 168 1 211
Primo semestre 2023
Investimenti in attività materiali e immateriali 3 33 - 1 - 2 1 99 139
Attività materiali e immateriali 67 26 - 49 - 42 77 3.258 3.519
Diritto d'utilizzo di attività in leasing 118 59 - 59 2 6 10 10 264
Attività direttamente attribuibili (correnti) 2.228 733 47 2.431 51 954 1.172 684 8.300
Attività destinate alla vendita - - 4 - - - 94 - 98

Le attività correnti sono state allocate per area geografica sulla base dei seguenti criteri: (i) con riferimento alle disponibilità liquide ed equivalenti e ai crediti finanziari, l'allocazione è stata effettuata considerando il Paese in cui hanno sede i conti correnti intestati alle singole società; (ii) con riferimento alle rimanenze l'allocazione è stata effettuata considerando il Paese in cui sono dislocati i magazzini terra (a esclusione di quelli dislocati presso le navi); (iii) con riferimento ai crediti commerciali e alle altre attività è stata considerata l'area di appartenenza del progetto operativo.

Le attività non correnti sono state allocate per area geografica considerando il Paese in cui opera l'asset, a eccezione dei mezzi navali di perforazione mare e costruzione mare, il cui saldo è incluso nella voce "Non allocabili".

41 Rapporti con parti correlate

Il 22 gennaio 2016, a seguito dell'entrata in vigore dell'accordo di cessione del 12,5% del capitale sociale di Saipem SpA da parte di Eni SpA a CDP Equity SpA (ex Fondo Strategico Italiano SpA), è venuto meno il controllo solitario di Eni SpA su Saipem SpA sostituito dal controllo congiunto esercitato da Eni SpA e CDP Equity SpA (cui dal 13 dicembre 2019 è subentrata CDP Industria SpA) sulla base del patto parasociale con conseguente variazione del perimetro dei soggetti che risultano parti correlate.

Con effetto al 31 dicembre 2022, è divenuta efficace la fusione per incorporazione di CDP Industria SpA in CDP Equity SpA ("CDP Equity"), entrambe società interamente e direttamente controllate da Cassa Depositi e Prestiti SpA ("CDP"). Pertanto,

sempre con efficacia dal 31 dicembre 2022, CDP Equity è subentrata nel Patto in luogo di CDP Industria SpA e in tutti i diritti e gli obblighi precedentemente in capo a quest'ultima ai sensi del Patto stesso mediante sottoscrizione di apposita lettera di subentro.

Eni SpA e CDP Equity SpA non esercitano un controllo solitario su Saipem ai sensi dell'art. 93 del TUF.

Eni SpA è soggetta al controllo di fatto del Ministero dell'Economia e delle Finanze ("MEF"), in virtù della partecipazione da quest'ultimo detenuta sia direttamente sia attraverso CDP. CDP Equity SpA è società interamente detenuta da CDP SpA, il cui azionista di maggioranza è il MEF.

Le operazioni compiute da Saipem SpA e dalle imprese incluse nel campo di consolidamento con le parti correlate riguardano principalmente la prestazione di servizi e lo scambio di beni con joint venture, imprese collegate e imprese controllate non consolidate integralmente, con imprese controllate, a controllo congiunto e collegate di Eni SpA e CDP SpA, con società controllate da parte del MEF; esse fanno parte dell'ordinaria gestione e sono regolate a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che si sarebbero applicate fra parti non correlate. Tutte le operazioni poste in essere sono state compiute nell'interesse delle imprese di Saipem SpA.

Inoltre, sono stati considerati i rapporti con i membri del Consiglio di Amministrazione, i Sindaci, i dirigenti con responsabilità strategiche, i loro stretti familiari e le entità da loro controllate, anche congiuntamente, di Saipem, Eni SpA, di CDP SpA e di CDP Equity SpA.

Gli amministratori, i sindaci e i dirigenti con responsabilità strategiche dichiarano semestralmente l'eventuale esecuzione di operazioni effettuate con Saipem SpA e con le imprese controllate dalla stessa, anche per interposta persona o da soggetti a essi riconducibili. Gli amministratori, i sindaci e i dirigenti con responsabilità strategiche rilasciano, semestralmente e/o in caso di variazioni, una dichiarazione in cui sono rappresentati i potenziali interessi di ciascuno in rapporto alla Società e al Gruppo e in ogni caso segnalano per tempo all'Amministratore Delegato (o al Presidente, in caso di interessi dell'Amministratore Delegato), il quale ne dà notizia agli altri amministratori e al Collegio Sindacale, le singole operazioni che la Società intende compiere, nelle quali sono portatori di interessi.

Saipem SpA non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento. Saipem SpA esercita attività di direzione e coordinamento nei confronti delle sue controllate ex art. 2497 del codice civile.

Nell'ambito delle operazioni con parti correlate, ai sensi degli obblighi informativi previsti dal Regolamento Consob n. 17221 del 12 marzo 2010, nel corso del primo semestre 2023 sono state effettuate e comunicate a Consob le seguenti operazioni che hanno superato la soglia di rilevanza individuata in conformità al citato Regolamento nella procedura Saipem SpA Management System Guideline "Operazioni Parti Correlate e Soggetti di Interesse" (la "Procedura"), pubblicata sul sito internet di Saipem nella sezione "Governance", per le operazioni di maggiore rilevanza.

CDP e SACE - Revolving Credit Facility e SACE Facility

In data 10 febbraio 2023 è stata sottoscritta un'operazione di finanziamento consistente in:

  • (i) una linea di credito revolving in favore di Saipem e della controllata Saipem Finance International BV ("SAFI") per un ammontare pari a circa 470 milioni di euro (la "nuova RCF"), e durata pari a 3 anni, concessa da parte di un pool di banche finanziatrici tra cui, inter alios, CDP SpA; e
  • (ii) un Term Loan senior unsecured, di durata pari a 5 anni con un periodo di preammortamento di 2 anni, in favore di Saipem per un ammontare pari a circa 390 milioni di euro concessa da parte di un pool di banche finanziatrici (la "SACE Facility"), assistito dalla garanzia prestata da SACE SpA ("SACE") ai sensi del D.L. n. 50/2022 a valere sul 70% dell'importo del finanziamento (insieme i "Finanziamenti" o l'"Operazione").

In considerazione della circostanza che: (i) Saipem controlla SAFI; (ii) Saipem è controllata congiuntamente da Eni SpA e CDP Equity SpA; (iii) CDP Equity SpA è controllata da CDP SpA; (iv) CDP SpA ed Eni SpA sono a loro volta controllate dal MEF; (v) SACE è a sua volta controllata dal MEF, la sottoscrizione dei Finanziamenti si configura come un'operazione con Parti Correlate, in quanto conclusa tra società sottoposte con Saipem a comune controllo, anche congiunto (capitolo 2 della Procedura).

La sottoscrizione dei Finanziamenti, ancorché si qualifichi come un'operazione di "maggiore rilevanza", in quanto supera l'indice di rilevanza applicabile, si configura come operazione ordinaria e conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard, e pertanto esclusa dagli obblighi procedurali e di informazione previsti per le operazioni di maggiore rilevanza dal Regolamento e dalla Procedura (capitolo 9), in considerazione dei seguenti elementi:

  • ≥ l'Operazione in oggetto rientra nell'esercizio dell'ordinaria attività operativa di Saipem e della sua controllata SAFI per la stipula di linee di finanziamento necessarie a supportare l'ordinaria attività operativa e a garantire un'adeguata struttura finanziaria e livello di liquidità al Gruppo;
  • ≥ i Finanziamenti sono stati stipulati secondo termini e condizioni generali standard in linea con l'operatività ordinaria di CDP e SACE, nonché con la prassi nazionale e internazionale;
  • ≥ le condizioni economiche previste dai Finanziamenti sono applicate in maniera omogenea a tutti gli istituti finanziatori e risultano allineate con le condizioni applicate nei mercati di riferimento con controparti non correlate per operazioni con caratteristiche analoghe;
  • ≥ le condizioni economiche della garanzia prestata da SACE nell'ambito della SACE Facility sono disciplinate dalle Condizioni Generali della Garanzia SupportItalia pubblicate sul sito di SACE e non sono negoziabili.

Eni Côte d'Ivoire Ltd - drilling services offshore Ivory Coast

In data 22 febbraio 2023 è stato sottoscritto un Contratto tra Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda (SPCM) ed Eni Côte d'Ivoire Ltd, avente ad oggetto le attività di perforazione offshore al largo della Costa d'Avorio con l'utilizzo del mezzo a noleggio Deep Value Driller. Il contratto prevede la perforazione di diversi pozzi offshore con una durata stimata pari a circa 985 giorni più periodi opzionali.

Il valore del contratto ammonta a 400.000.000 di dollari al lordo dei costi di leasing del mezzo navale Deep Value Driller. Al momento dell'eventuale esercizio delle opzioni contrattuali, saranno concordate con il cliente le relative condizioni economiche.

In considerazione della circostanza che: (i) SPCM è controllata indirettamente da Saipem (100%) tramite la società controllata Saipem International BV, anch'essa controllata interamente da Saipem (100%); (ii) Saipem è a sua volta controllata congiuntamente da Eni SpA e CDP Equity SpA; (iii) Eni Côte d'Ivoire Ltd è una società controllata da Eni SpA; l'operazione si configura come operazione con parti correlate, in quanto posta in essere con società sottoposte a comune controllo, anche congiunto (capitolo 2 della Procedura).

L'operazione in questione, ancorché si qualifichi come operazione di "maggiore rilevanza" in quanto supera l'indice di rilevanza del controvalore applicabile, si configura come operazione ordinaria e conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard, ed è pertanto esclusa dagli obblighi procedurali e di informazione previsti per le operazioni di maggiore rilevanza, non rientranti nei casi di esclusione previsti dal Regolamento Consob e dalla Procedura adottata dalla Società (capitolo 9).

In particolare, l'operazione si configura come operazione ordinaria e conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard per i motivi di seguito descritti:

  • ≥ rientra nell'ordinario esercizio dell'attività tipica del Gruppo Saipem, e in particolare della Business Line Asset Based Services, settore di attività Drilling Offshore (servizi di perforazione a mare);
  • ≥ le condizioni economiche applicate risultano in linea con le condizioni di mercato riportate da fonti terze specializzate e internazionali per l'industria di riferimento (mezzi di perforazione drilling offshore) e utilizzate dalla Business Line Asset Based Services, settore di attività Drilling Offshore (servizi di perforazione a mare);
  • ≥ le condizioni contrattuali concordate per il Contratto risultano in linea con quelle applicate ad analoghi contratti stipulati con soggetti non identificati come parti correlate di Saipem.

Eni Angola SpA - EPCI Flowline for AGOGO FF Project

In data il 27 febbraio 2023 è stato sottoscritto il Contratto Engineering, Procurement, Construction and Installation tra Saipem SA, Petromar Lda, Saipem Luxembourg SA Angola Branch, da un lato, ed Eni Angola SpA, dall'altro, avente ad oggetto l'approvvigionamento, la costruzione e l'installazione (EPCI) di circa 12 km di condotte in Angola. Il Contratto ha una durata di 30 mesi e il valore ammonta a 499.000.000 di dollari, di cui 445.000.000 di dollari per la parte lump sum e 54.000.000 di dollari per la parte rimborsabile.

In considerazione della circostanza che: (i) Saipem SA e Saipem Luxembourg SA sono controllate (rispettivamente direttamente e indirettamente) da Saipem; (ii) Petromar Lda è una società a controllo congiunto di Saipem con terzi; (iii) Saipem è a sua volta controllata congiuntamente da Eni SpA e CDP Equity SpA; (iv) Eni Angola SpA è una società controllata da Eni SpA; l'operazione si configura come operazione con parti correlate, in quanto posta in essere con società sottoposte a comune controllo, anche congiunto (capitolo 2 della Procedura).

L'operazione in questione, ancorché si qualifichi come operazione di "maggiore rilevanza" in quanto supera l'indice di rilevanza del controvalore applicabile, si configura come operazione ordinaria e conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard, ed è pertanto esclusa dagli obblighi procedurali e di informazione previsti per le operazioni di maggiore rilevanza, non rientranti nei casi di esclusione previsti dal Regolamento Consob e dalla Procedura (capitolo 9).

In particolare, l'operazione si configura come operazione ordinaria e conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard per i motivi di seguito descritti:

  • ≥ rientra nell'ordinario esercizio dell'attività tipica del Gruppo Saipem, e in particolare, Subsea, Umbilical, Risers e Flowline (SURF) della Business Line Asset Based Services (Settore E&C Offshore) di Saipem;
  • ≥ le condizioni contrattuali sono basate su standard contrattuali del cliente in linea con gli standard contrattuali dei progetti industriali internazionali;
  • ≥ i prezzi per l'esecuzione delle attività sono stati concordati a condizioni economiche, tecniche e contrattuali di mercato, comparabili con quelli applicati a progetti analoghi, anche a parti non correlate.

Rete Ferroviaria Italiana - Passante Ferroviario Alta Velocità Nodo di Firenze

In data 1° marzo 2023 è stata comunicata da Rete Ferroviaria Italiana ("RFI") al Consorzio Florentia (49% Saipem) l'efficacia dell'aggiudicazione definitiva relativa al contratto per "Esecuzione e completamento dei lavori del Passante Ferroviario ad Alta Velocità e della Stazione Alta Velocità del Nodo di Firenze" (il "Progetto"). Il Progetto consiste nella realizzazione di una nuova linea ferroviaria AV/AC di circa 7 chilometri in sotterranea con due gallerie parallele, completate con due tratti terminali in superficie, a nord tra le stazioni di Firenze Castello e Firenze Rifredi, e a sud nei pressi della stazione di Firenze Campo di Marte. Lungo il tracciato in sotterraneo verrà realizzata la nuova stazione AV/AC Firenze Belfiore. Il Progetto avrà una durata di 2.291 giorni (circa 76 mesi) e un valore di 1.079 milioni di euro (quota Saipem 529 milioni di euro).

In considerazione della circostanza che: (i) il Consorzio Florentia è controllato congiuntamente da Saipem con terzi; (ii) Saipem è a sua volta controllata congiuntamente da Eni SpA e CDP Equity SpA; (iii) Eni SpA e CDP Equity SpA sono controllate dal MEF; (iv) RFI è a sua volta controllata dal MEF; l'operazione si configura come operazione con parti correlate, in quanto posta in essere con società sottoposte a comune controllo, anche congiunto (capitolo 2 della Procedura).

L'operazione in questione, ancorché si qualifichi come operazione di "maggiore rilevanza" in quanto supera l'indice di rilevanza del controvalore applicabile, si configura come operazione ordinaria e conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard, ed è pertanto esclusa dagli obblighi procedurali e di informazione previsti per le operazioni di maggiore rilevanza, non rientranti nei casi di esclusione previsti dal Regolamento Consob e dalla Procedura adottata dalla Società (capitolo 9).

In particolare, l'operazione si configura come operazione ordinaria e conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard per i motivi di seguito descritti:

≥ rientra nell'ordinario esercizio dell'attività del Gruppo Saipem, e in particolare, dei lavori di infrastrutture ferroviarie, tipiche della business line Sustainable Infrastructures di Saipem;

  • ≥ le condizioni economiche sono in linea con analoghi contratti "chiavi in mano" del settore delle Infrastrutture, con una marginalità media in linea con gli altri progetti della business line Sustainable Infrastructures realizzati o per i quali sono state sottoposte offerte negli ultimi anni, anche con parti non correlate;
  • ≥ le condizioni economiche del Progetto sono basate sulle condizioni e prezziari standard di RFI;
  • ≥ i tassi di interesse applicati dalle banche per l'emissione delle garanzie per il Progetto sono allineati a quelli applicabili a operazioni analoghe con soggetti qualificati come controparti non correlate.

Eni Congo SA - Scarabeo 5 Engineering, Procurement and Conversion for Congo LNG Project

In data 2 marzo 2023 è stato sottoscritto l'Agreement for Preliminary Activities "Scarabeo 5 Engineering, Procurement and Conversion for Congo LNG Project" (l'"APA") tra Eni Congo SA ("Eni Congo") e Saipem, relativamente all'esecuzione di servizi di ingegneria, project management, acquisto materiali e selezione della Yard dove sarà condotto il mezzo semisommergibile Scarabeo 5 (di proprietà di Saipem) per le attività di conversione e fabbricazione.

L'importo massimo dell'APA è pari a 55.000.000 di dollari (circa 51.862.329 euro equivalenti). L'APA si colloca nell'ambito dell'iniziativa denominata "Scarabeo 5 Conversion in a Separation & Boosting Platform", relativa all'espansione della capacità produttiva collegata al giacimento gas del committente sito in Nené (Congo) e del progetto più ampio Congo LNG. Lo scopo del lavoro complessivo prevede la conversione dell'unità semisommergibile Scarabeo 5 in una piattaforma di separazione e compressione del gas proveniente dal giacimento Nené da inviare all'unità offshore FLNG, e include le attività di installazione e di Operation & Maintenance.

L'APA è da considerarsi propedeutica alla potenziale futura sottoscrizione di diversi contratti per l'esecuzione dell'intero scopo EPCIC (Engineering, Procurement, Construction, Installation, Commissioning) e delle successive attività di Operation & Maintenance.

In considerazione della circostanza che: (i) Saipem è controllata congiuntamente da Eni SpA e CDP Equity SpA; (ii) Eni Congo è una società controllata da Eni SpA; l'operazione si configura come operazione con parti correlate, in quanto posta in essere con società sottoposte a comune controllo, anche congiunto (capitolo 2 della Procedura).

L'operazione in questione, ancorché si qualifichi come operazione di "maggiore rilevanza" in quanto supera l'indice di rilevanza del controvalore applicabile, si configura come operazione ordinaria e conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard, ed è pertanto esclusa dagli obblighi procedurali e di informazione previsti per le operazioni di maggiore rilevanza, non rientranti nei casi di esclusione previsti dal Regolamento Consob e dalla Procedura adottata dalla Società (capitolo 9).

In particolare, l'operazione si configura come operazione ordinaria e conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard per i motivi di seguito descritti:

  • ≥ rientra nell'ordinario esercizio dell'attività tipica del Gruppo Saipem, e in particolare dell'attività Engineering & Construction Onshore per il segmento Floaters della business line Energy Carriers;
  • ≥ il margine previsto per l'APA è allineato alle condizioni di mercato di progetti similari stipulati con soggetti non correlati;
  • ≥ i prezzi concordati per l'esecuzione delle attività oggetto dell'APA rispettano le condizioni tipiche del settore di mercato in cui si collocano, in particolare: (i) relativamente al compenso per i servizi di ingegneria, project management, studi terze parti, gestione acquisti, ispezioni e rilevamenti, trovano applicazione le tariffe riportate in precedenti accordi in essere tra Saipem e Eni SpA, conformi a standard internazionali contrattuali per progetti similari di settore; (ii) relativamente al compenso per l'acquisto di apparecchiature e materiali sarà riconosciuto un "fee" pari al 12% in aggiunta al valore delle fatture dei relativi fornitori.

SACE SpA - Accordo di mandato e manleva

In data 12 aprile 2023 è stato sottoscritto un accordo di mandato e manleva (l'"Accordo") tra Saipem SpA ("Saipem") e SACE SpA ("SACE"), connesso alla copertura parziale da parte di SACE dell'importo di una garanzia di performance (Performance Security Guarantee, "PSG") del valore iniziale complessivo di 353.125.000 dollari (circa 325 milioni di euro equivalenti) emessa da HSBC Australia in favore del cliente Perdaman Chemicals and Fertilisers Pty Ltd ("PERDAMAN"). La PSG è stata emessa a garanzia delle obbligazioni previste dal contratto sottoscritto tra la Unincorporated Joint Venture paritetica composta dalle società Saipem Australia Pty Ltd e Clough Projects Australia Pty Ltd, da un lato, e PERDAMAN, dall'altro, per la realizzazione del progetto "Design, engineering, procurement, and supply of equipment, construction and commissioning of the Burrup Urea Plant" in Australia.

Il valore iniziale della quota di Saipem della PSG (50% del valore totale), pari a 176.562.500 dollari (circa 163 milioni di euro equivalenti), è stato coperto dal rilascio, in favore di HSBC Australia, delle controgaranzie di seguito indicate:

(i) una controgaranzia rilasciata da parte di HSBC Continental Europe per un importo iniziale di 114.781.250 dollari (circa 106 milioni di euro equivalenti);

(ii) una controgaranzia rilasciata da Unicredit SpA per un importo iniziale di 61.781.250 dollari (circa 56 milioni di euro equivalenti). L'Accordo ha previsto la copertura da parte di SACE del 50% del valore della quota di Saipem (pari a, come sopra indicato, 176.562.500 dollari) attraverso l'emissione di una controgaranzia a favore di HSBC Continental Europe per un valore iniziale di 88.281.250 dollari (circa 81,3 milioni di euro equivalenti), a copertura parziale della controgaranzia di cui al punto (i).

In considerazione della circostanza che: (i) Saipem Australia Pty Ltd è controllata da Saipem; (ii) Saipem è controllata congiuntamente da Eni SpA e CDP Equity SpA;, (iii) CDP Equity SpA è controllata da CDP SpA; (iv) CDP SpA e Eni SpA sono a loro volta controllate dal MEF; (v) SACE è a sua volta controllata dal MEF, l'operazione si configura come operazione con parti correlate, in quanto posta in essere con società sottoposte a comune controllo, anche congiunto (capitolo 2 della Procedura).

L'operazione oggetto dell'Accordo, ancorché si qualifichi come operazione di "maggiore rilevanza" in quanto supera l'indice di rilevanza del controvalore applicabile, si configura come operazione ordinaria e conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard, per i motivi di seguito descritti:

  • ≥ l'emissione di una garanzia bancaria di performance a prima richiesta rappresenta una costante prassi in relazione all'ordinaria attività operativa di Saipem e delle sue controllate per l'esecuzione di servizi di ingegneria, fornitura materiali e attività di costruzione;
  • ≥ l'operazione oggetto dell'Accordo è stata finalizzata secondo termini e condizioni generali standard in linea con la prassi nazionale e internazionale ampiamente consolidata;
  • ≥ la commissione corrisposta da Saipem sulla quota controgarantita da SACE equivale a quanto richiesto da HSBC Continental Europe a remunerazione della quota di sua competenza e risulta in linea con i prezzi di mercato applicati al rischio di credito di Saipem per questo tipo di garanzie;
  • ≥ la commissione concordata con SACE per il rilascio della controgaranzia in favore di HSBC Continental Europe, così come le relative condizioni contrattuali, risultano in linea con le commissioni e le condizioni contrattuali corrisposte da Saipem a controparti non correlate per operazioni con caratteristiche analoghe.

Eni SpA - Amendment contratto drilling offshore con nave "Santorini"

In data 17 aprile 2023 è stato sottoscritto un amendment al Contratto n. 2500039715 (il "Contratto"), tra Saipem ed Eni SpA ("Eni"), che prevede un'estensione delle attività di perforazione offshore con la nave di perforazione "Santorini".

L'amendment prevede la possibilità di utilizzare l'impianto in specifiche aree con impegni contrattuali successivi, anche con altre società del Gruppo Eni.

L'estensione contrattuale ha una durata di 2 anni e il valore del Contratto è pari a 280 milioni di dollari, cui si aggiungeranno proventi aggiuntivi legati a investimenti per migliorie all'impianto per circa 15 milioni di dollari.

In considerazione della circostanza che Saipem è controllata congiuntamente di Eni e da CDP Equity SpA; il Contratto si configura come operazione con parti correlate.

L'operazione, ancorché si qualifichi come operazione di "maggiore rilevanza" in quanto supera l'indice di rilevanza del controvalore applicabile, si configura come operazione ordinaria e conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard, per i motivi di seguito descritti:

  • ≥ rientra nell'ordinario esercizio dell'attività tipica del Gruppo Saipem, e in particolare della business line Asset Based Services, settore di attività Drilling Offshore;
  • ≥ le condizioni economiche applicate risultano in linea con le condizioni di mercato riportate da fonti terze specializzate e internazionali per l'industria di riferimento (mezzi di perforazione drilling offshore) e utilizzate dalla business line Asset Based Services, settore di attività Drilling Offshore;
  • ≥ le condizioni contrattuali concordate per il Contratto risultano in linea con quelle applicate ad analoghi contratti stipulati con soggetti identificati come parti non correlate di Saipem.

Eni Côte d'Ivoire Ltd - Agreement for preliminary activities "Baleine Phase 2"

In data 30 maggio 2023, nell'ambito del progetto "Baleine Phase 2", è stato sottoscritto tra Saipem SA e Servizi Energia Italia SpA, da una parte, ed Eni Côte d'Ivoire Ltd, dall'altra, l'Amendment 1 dell'Agreement for Preliminary Activities ("APA SURF") per l'esecuzione di servizi di ingegneria, approvvigionamento, costruzione e installazione (EPCI) per attività Subsea Umbilicals, Risers & Flowlines (SURF) ai fini del collegamento del Floating, Production, Storage and Operations (FPSO) a n. 6 pozzi. Il valore complessivo dell'APA SURF è pari a 75 milioni di dollari.

In considerazione della circostanza che: (i) Saipem SA e Servizi Energia Italia SpA sono interamente controllate da Saipem; (ii) Saipem è a sua volta controllata congiuntamente da Eni e CDP Equity SpA; ed (iii) Eni Côte d'Ivoire Ltd è società controllata da Eni; l'operazione si configura come operazione con parti correlate, in quanto posta in essere con società sottoposte a comune controllo, anche congiunto (capitolo 2 della Procedura).

L'operazione, ancorché si qualifichi come operazione di "maggiore rilevanza" in quanto supera l'indice di rilevanza del controvalore applicabile, si configura come operazione ordinaria e conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard, per i motivi di seguito descritti:

  • ≥ rientra nell'ordinario esercizio dell'attività tipica del Gruppo Saipem e, in particolare, dalla business line Asset Based Services (settore E&C Offshore);
  • ≥ le condizioni contrattuali applicate sono in linea con le condizioni abitualmente applicabili a progetti industriali internazionali simili, nonché con le condizioni contrattuali standard del Gruppo Eni e, in ogni caso, risultano in linea con quelle applicate ad analoghi contratti stipulati con soggetti identificati come parti non correlate del Gruppo Saipem;
  • ≥ le condizioni economiche e tecniche concordate nell'APA SURF sono allineate alle condizioni di mercato comparabili a progetti di tipo analogo.

Per tutte le operazioni indicate la documentazione a fondamento della qualifica dell'operazione come ordinaria e conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard risulta dalla documentazione agli atti della Dipartimento/Business Line di riferimento.

Sono di seguito evidenziati gli ammontari dei rapporti, di natura commerciale e diversa e di natura finanziaria, posti in essere con parti correlate. L'analisi per società è fatta sulla base del principio di rilevanza correlato all'entità complessiva dei singoli rapporti; i rapporti non evidenziati analiticamente, in quanto non rilevanti, sono indicati secondo la seguente aggregazione:

  • ≥ imprese controllate non consolidate integralmente;
  • ≥ joint venture e imprese collegate;
  • ≥ imprese controllate di Eni e CDP Equity SpA;
  • ≥ imprese collegate e a controllo congiunto di Eni e CDP Equity SpA;
  • ≥ imprese controllate dallo Stato e altre parti correlate.

Rapporti commerciali e diversi

I rapporti commerciali e diversi sono di seguito analizzati:

(milioni di euro)
31.12.2022 Primo semestre 2022
Crediti
commerciali
Debiti
commerciali,
altri debiti
e passività
Costi Ricavi
Beni
Denominazione e altri crediti contrattuali Garanzie Beni Servizi (1) e servizi Altri
Continuing operations
Imprese controllate escluse dal consolidamento integrale
Smacemex Scarl 5 4 - - - - -
Altre (per rapporti di importo unitario
non superiore a 500 migliaia di euro) - - - - - - -
Totale controllate escluse dal consolidamento integrale 5 4 - - - - -
Joint venture e imprese collegate
ASG Scarl (2) 1 2 - - - - -
CCS JV Scarl (2) 44 405 - - 57 84 -
CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Due (2) 131 263 503 - 124 75 -
CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno (2) - - 34 - - - -
Gydan Lng Ltd 1 - - - - 3 -
Gydan Yard Management Services (Shanghai) Co Ltd - - - - - 1 -
KCA Deutag International Ltd 6 1 - - - - -
KWANDA Suporte Logistico Lda 1 5 - - 2 2 -
Novartic Ltd - - - - - 2 -
Petromar Lda 6 1 3 - (1) 10 -
PSS Netherlands BV - 3 - - - 7 -
Saipem Taqa Al Rushaid Fabricators Co Ltd 13 10 36 - 2 - -
Saipon Snc 1 - - - - - -
SAME Netherlands BV - - - - - 37 -
Saren BV 76 1 - - - 30 -
SCD JV Scarl (2) 32 161 - - 81 110 -
TSGI Mühendislik Insaat Ltd Sirketi 2 - - - - - -
Altre (per rapporti di importo unitario
non superiore a 500 migliaia di euro)
- - - - - - -
Totale joint venture e imprese collegate 314 852 576 - 265 361 -

(1) La voce "Servizi" comprende costi per servizi, costi per godimento di beni di terzi e altri oneri.

(2) I ricavi verso le società consortili a responsabilità limitata si riferiscono alla retrocessione dei corrispettivi che queste fatturano al committente e che sulla base della natura consortile della

partecipata vengono attribuite al socio consorziato.

Seguono i rapporti commerciali e diversi:

(milioni di euro)

31.12.2022 Primo semestre 2022
Debiti
Crediti commerciali,
altri debiti
Costi Ricavi
commerciali e passività Beni
Denominazione e altri crediti contrattuali Garanzie Beni Servizi (1) e servizi Altri
Gruppo Eni
Azule Energy Angola SpA (ex Eni Angola SpA) 96 1 34 - 5 124 -
Eni Côte d'Ivoire Ltd 77 4 - - - 57 -
Eni Kenya BV - - - - - 21 -
Eni Mediterranea Idrocaburi SpA 2 - 29 - - - -
Eni México, S. de R.L. de Cv 5 - - - - 24 -
Eni US Operating Co Inc 21 19 - - - 45 -
Floaters SpA - - - - - 24 -
Petrobel Belayim Petroleum Co 38 17 107 - - 59 -
Altre società del Gruppo Eni (per rapporti di importo
non superiore a 21 milioni di euro) 57 22 23 - 2 39 -
Totale Gruppo Eni 296 63 193 - 7 393 -
Gruppo CDP
Snam Rete Gas 23 23 1 - - 11 -
Altre società del Gruppo CDP (per rapporti di importo
non superiore a 21 milioni di euro) 4 5 5 - - 4 -
Totale Gruppo CDP 27 28 6 - - 15 -
Imprese controllate o possedute dallo Stato 33 11 - - 4 - -
Totale rapporti con parti correlate - Continuing operations 675 958 775 - 276 769 -
Incidenza (%) 30,93 17,36 10,57 - 11,87 18,37 -
Totale generale - Continuing operations 2.182 5.520 7.333 1.082 2.326 4.187 5
Discontinued operations
Joint venture e imprese collegate
KCA Deutag International Ltd - 2 - - - - -
Totale joint venture e imprese collegate - 2 - - - - -
Gruppo Eni
Eni Congo SA 4 - - - - 3 -
Totale Gruppo Eni 4 - - - - 3 -
Totale rapporti con parti correlate - Discontinued operations 4 2 - - - 3 -
Totale generale - Discontinued operations 54 43 60 91 20 248 -
Totale rapporti con parti correlate 679 960 775 - 276 772 -
Totale generale 2.236 5.563 7.393 1.173 2.346 4.435 5
Incidenza (%) 30,37 17,26 10,48 - 11,76 17,41 -

(1) La voce "Servizi" comprende costi per servizi, costi per godimento di beni di terzi e altri oneri.

I rapporti commerciali e diversi al 30 giugno 2023 sono di seguito analizzati:

(milioni di euro)
30.06.2023
Debiti
Primo semestre 2023
commerciali, Costi Ricavi
Crediti
commerciali
altri debiti
e passività
Servizi (1) Beni
Denominazione
Continuing operations
e altri crediti contrattuali Garanzie Beni e servizi Altri
Imprese controllate escluse dal consolidamento integrale
Smacemex Scarl 5 4 - - - - -
Altre (per rapporti di importo unitario
non superiore a 500 migliaia di euro) - - - - - - -
Totale controllate escluse dal consolidamento integrale 5 4 - - - - -
Joint venture e imprese collegate
ASG Scarl (2) 1 1 - - - - -
CCS JV Scarl (2) 161 529 - - 47 71 -
CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Due (2) 92 219 451 - 160 116 -
CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno (2) - - 34 - - - -
Consorzio Florentia - 1 - - 1 - -
Gygaz Snc 2 - - - - 2 -
KCA Deutag International Ltd 14 37 - - - 10 -
KWANDA Suporte Logistico Lda 1 6 - - 1 (6) -
Petromar Lda 11 2 3 - (1) 6 -
PSS Netherlands BV 1 7 - - - (3) -
Saipem Taqa Al Rushaid Fabricators Co Ltd 14 9 27 - 1 - -
Saipon Snc 1 - - - - - -
SAME Netherlands BV - - - - - 61 -
Saren BV 49 - - - - 6 -
SCD JV Scarl (2) 38 151 - - 45 61 -
TSGI Mühendislik Insaat Ltd Sirketi 5 - - - - 2 -
Altre (per rapporti di importo unitario
non superiore a 500 migliaia di euro) - - - - - - -
Totale joint venture e imprese collegate 390 962 515 - 254 326 -
Gruppo Eni
Azule Energy Angola BV (ex Eni Angola Exploration BV) 18 15 - - - 67 -
Azule Energy Angola SpA (ex Eni Angola SpA) 43 1 33 - (2) 181 -
Doggerbank Offshore Wind Farm - 1 3 - - 24 -
Eni SpA (3) 14 1 11 - 1 22 -
Eni Congo SA 16 15 1 - - 31 -
Eni Côte d'Ivoire Ltd 94 5 - - - 564 -
Eni Mediterranea Idrocarburi SpA 10 - 29 - - 57 -
Eni México, S. de R.L. de Cv 8 1 - - - 24 -
Eni US Operating Co Inc 11 6 - - - 60 -
Petrobel Belayim Petroleum Co 40 25 62 - - 73 -
Altre società del Gruppo Eni (per rapporti di importo
non superiore a 21 milioni di euro) 5 1 11 - 1 5 -
Totale Gruppo Eni 259 71 150 - - 1.108 -

(1) La voce "Servizi" comprende costi per servizi, costi per godimento di beni di terzi e altri oneri.

(2) I ricavi verso le società consortili a responsabilità limitata si riferiscono alla retrocessione dei corrispettivi che queste fatturano al committente e che sulla base della natura consortile della partecipata vengono attribuite al socio consorziato.

(3) La voce "Eni SpA" comprende anche i rapporti verso Eni SpA Divisione Exploration & Production, Eni SpA Divisione Gas & Power, Eni SpA Divisione Refining & Marketing.

(milioni di euro)
30.06.2023 Primo semestre 2023
Debiti
commerciali,
Crediti
altri debiti
Costi Ricavi
Denominazione commerciali
e altri crediti
e passività
contrattuali
Garanzie Beni Servizi (1) Beni
e servizi
Altri
Gruppo CDP
Snam Rete Gas 17 28 1 - - 13 -
Trans Adriatic Pipeline AG - - 26 - - - -
Altre società del Gruppo CDP (per rapporti di importo
non superiore a 21 milioni di euro) 4 5 1 - - 4 -
Totale Gruppo CDP 21 33 28 - - 17 -
Imprese controllate o possedute dallo Stato 41 4 - - 9 - -
Totale rapporti con parti correlate - Continuing operations 716 1.074 693 - 263 1.451 -
Incidenza (%) 32,12 18,05 9,10 - 9,16 27,14 -
Totale generale - Continuing operations 2.229 5.951 7.613 1.470 2.872 5.347 2
Discontinued operations
Joint venture e imprese collegate
KCA Deutag International Ltd - - - - 3 1 -
Totale joint venture e imprese collegate - - - - 3 1 -
Totale rapporti con parti correlate - Discontinued operations - - - - 3 1 -
Totale generale - Discontinued operations - 26 51 2 26 56 -
Totale rapporti con parti correlate 716 1.074 693 - 266 1.452 -
Totale generale 2.229 5.977 7.664 1.472 2.898 5.403 2
Incidenza (%) 32,12 17,97 9,04 - 9,18 26,87 -

(1) La voce "Servizi" comprende costi per servizi, costi per godimento di beni di terzi e altri oneri.

I valori riportati in tabella fanno riferimento alle note 8 "Crediti commerciali e altri crediti", 19 "Debiti commerciali e altri debiti", 20 "Passività contrattuali", 31 "Garanzie, impegni e rischi", 32 "Ricavi (ricavi della gestione caratteristica e altri ricavi e proventi)" e 33 "Costi operativi (acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi)".

Il Gruppo Saipem fornisce servizi alle imprese del Gruppo Eni in tutti i settori in cui opera sia in Italia che all'estero. Gli altri rapporti sono di seguito analizzati:

31.12.2022 30.06.2023
(milioni di euro) Altre
attività
Altre
passività
Altre
attività
Altre
passività
CCS JV Scarl 22 - 22 -
CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno 1 - 1 -
Altre società del Gruppo Eni (per rapporti di importo
non superiore a 21 milioni di euro)
5 - 5 -
Totale rapporti con parti correlate - Continuing operations 28 - 28 -
Totale rapporti con parti correlate - Discontinued operations - - - -
Totale generale - Continuing operations 302 109 219 96
Totale generale - Discontinued operations 14 - 1 -
Incidenza - Continuing operations (%) 9,27 - 12,79 -

I rapporti con le parti correlate comprendono inoltre fondi per benefici ai dipendenti per 4 milioni di euro al 30 giugno 2023 (3 milioni di euro al 31 dicembre 2022).

Rapporti finanziari

I rapporti finanziari dell'esercizio 2022, escluse le passività nette per leasing, sono di seguito analizzati:

(milioni di euro)
31.12.2022 Primo semestre 2022
Denominazione Crediti (1) Debiti Impegni Oneri Proventi Derivati
CCS JV Scarl 326 - - - 1 -
Société pour la Réalisation du Port
de Tanger Méditerranée 1 - - - - -
Saipon Snc - 1 - - - -
SCD JV Scarl 161 - - - - -
Altre società del Gruppo Eni (per rapporti di importo
non superiore a 21 milioni di euro) 1 - - - 1 -
Totale rapporti con parti correlate 489 1 - - 2 -

(1) Esposti nello stato patrimoniale alla voce "Altre attività finanziarie correnti".

I rapporti finanziari al 30 giugno 2023, escluse le passività nette per leasing, sono di seguito analizzati:

(milioni di euro)

30.06.2023 Primo semestre 2023
Denominazione Crediti (1) Debiti Impegni Oneri Proventi Derivati
CCS JV Scarl 316 - - - 3 -
Société pour la Réalisation du Port
de Tanger Méditerranée
1 - - - - -
Saipon Snc - 1 - - - -
SCD JV Scarl 143 - - - 2 -
Altre società del Gruppo Eni (per rapporti di importo
non superiore a 21 milioni di euro)
1 - - - 2 -
Totale rapporti con parti correlate 461 1 - - 7 -

(1) Esposti nello stato patrimoniale alla voce "Altre attività finanziarie correnti".

L'incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate relative ai rapporti finanziari è la seguente:

31.12.2022 30.06.2023
(milioni di euro) Totale Entità correlate Incidenza % Totale Entità correlate Incidenza %
Passività finanziarie a breve termine 159 1 0,63 103 1 0,97
Passività finanziarie a lungo termine
(comprensive delle quote a breve termine) 2.471 - - 2.793 - -
Totale 2.630 1 2.896 1
Primo semestre 2022 Primo semestre 2023
(milioni di euro) Totale Entità correlate Incidenza % Totale Entità correlate Incidenza %
Proventi finanziari 424 2 0,47 73 7 9,59
Oneri finanziari (411) - - (114) - -
Strumenti derivati (72) - - (46) - -
Altri proventi (oneri) operativi 3 - - (2) - -
Totale (56) 2 (89) 7
Totale - Discontinued operations (3) - (3) -

Rapporti finanziari per leasing

I rapporti finanziari per leasing nell'esercizio 2022 sono di seguito analizzati:

(milioni di euro)
31.12.2022 Primo semestre 2022
Denominazione Crediti Debiti Impegni Oneri Proventi
Consorzio F.S.B. - 1 - - -
Totale rapporti con parti correlate - 1 - - -

I rapporti finanziari per leasing al 30 giugno 2023 sono di seguito analizzati:

(milioni di euro)
30.06.2023 Primo semestre 2023
Denominazione Crediti Debiti Impegni Oneri Proventi
Consorzio F.S.B. - 1 - - -
Totale rapporti con parti correlate - 1 - - -

L'incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate relative ai rapporti finanziari per leasing è la seguente:

31.12.2022
(milioni di euro) Totale Entità correlate Incidenza % Totale Entità correlate Incidenza %
Passività per leasing a lungo termine
(comprensive delle quote a breve termine) 403 1 0,25 462 1 0,22
Totale - Continuing operations 403 1 462 1
Totale - Discontinued operations - - - -

I principali flussi finanziari con parti correlate sono indicati nella seguente tabella:

(milioni di euro) 30.06.2022 30.06.2023
Ricavi e proventi 769 1.451
Costi e oneri (276) (263)
Proventi (oneri) finanziari e strumenti derivati 2 7
Variazione crediti/debiti commerciali e altri 19 75
Flusso di cassa netto da attività operativa - Continuing operations 514 1.270
Flusso di cassa netto da attività operativa - Discontinued operations 1 -
Variazione crediti finanziari 58 28
Flusso di cassa netto da attività di investimento - Continuing operations 58 28
Flusso di cassa netto da attività di investimento - Discontinued operations - -
Variazione debiti finanziari 181 -
Apporti netti di capitale proprio da terzi 458 -
Flusso di cassa netto da attività di finanziamento - Continuing operations 639 -
Flusso di cassa netto da attività di finanziamento - Discontinued operations - -
Flusso di cassa totale verso entità correlate - Continuing operations 1.211 1.298
Flusso di cassa totale verso entità correlate - Discontinued operations 1 -

L'incidenza dei flussi finanziari con parti correlate è indicata nella seguente tabella di sintesi:

30.06.2022 30.06.2023
(milioni di euro) Totale Entità correlate Incidenza % Totale Entità correlate Incidenza %
Flusso di cassa da attività operativa (525) 514 n.s. 142 1.270 n.s.
Flusso di cassa da attività di investimento (40) 58 n.s. (30) 28 n.s.
Flusso di cassa da attività di finanziamento (*) 110 181 n.s. 208 - n.s.

(*) Nel flusso di cassa da attività di finanziamento non sono stati considerati i dividendi distribuiti, l'acquisto netto di azioni proprie e gli apporti di capitale proprio da terzi e l'acquisto di quote di partecipazione in imprese consolidate.

Informazioni relative alle imprese a controllo congiunto

Le imprese a controllo congiunto classificate come joint operation non hanno valori significativi.

42 Eventi e operazioni significative non ricorrenti

Nel corso del primo semestre 2023 non vi sono stati eventi e operazioni significative di natura non ricorrente, così come definiti dalla Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006.

43 Posizioni o transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali

Nel corso del primo semestre 2023 non vi sono state posizioni o transazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006.

44 Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura del periodo

Acquisizioni di ordini

In data 26 luglio 2023 Saipem e Stockholm Exergi, azienda energetica del distretto di Stoccolma, hanno firmato una Lettera di Intenti per un impianto di cattura di CO2 su larga scala da installare presso l'attuale impianto di bio-cogenerazione di Stockholm Exergi situato nella capitale svedese. L'ambito di lavoro di Saipem riguarda le attività di ingegneria, approvvigionamento e costruzione dell'unità di cattura del carbonio, dello stoccaggio della CO2 e dei sistemi di caricamento nave per il trasporto della CO2.

INFORMAZIONI RELATIVE ALLA CENSURA FORMULATA DALLA CONSOB AI SENSI DELL'ART. 154-TER, COMMA 7, DEL D.LGS. N. 58/1998 E ALLA COMUNICAZIONE DEGLI UFFICI DI CONSOB IN DATA 6 APRILE 2018

Il 30 gennaio 2018 la Consob, in esito alla verifica ispettiva avviata in data 7 novembre 2016 (e conclusa in data 23 ottobre 2017) e di cui Saipem SpA ("Saipem") ha dato conto nella Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2016, ha comunicato a Saipem di aver rilevato profili di non conformità "del bilancio d'esercizio e del bilancio consolidato al 31 dicembre 2016, nonché della Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2017" ai principi contabili internazionali applicabili (IAS 1 "Presentazione del bilancio"; IAS 34 "Bilancio intermedio"; IAS 8 "Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori", par. 5, 41 e 42; IAS 36 "Riduzione di valore delle attività", par. 31, 55-57) e, conseguentemente, l'avvio "del procedimento finalizzato all'adozione della misura di cui all'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998".

Con note del 13 e del 15 febbraio 2018 la Società ha trasmesso alla Consob le proprie considerazioni in ordine ai rilievi formulati dagli Uffici, evidenziando le ragioni per le quali ritiene di non condividere tali rilievi.

Il 2 marzo 2018 la Commissione, in parziale accoglimento dei rilievi degli Uffici, ha comunicato a Saipem la propria delibera n. 20324 (la "Delibera"), con la quale ha accertato la "non conformità del bilancio consolidato e di esercizio 2016 di Saipem alle norme che ne disciplinano la predisposizione", senza censurare invece la correttezza della Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2017.

Secondo la Delibera, la non conformità del bilancio consolidato e di esercizio 2016 di Saipem alle norme che ne governano la predisposizione concernerebbe in particolare: (i) la non corretta applicazione del principio della contabilizzazione per competenza sancito dalla norma contabile IAS 1; (ii) la mancata applicazione del principio contabile IAS 8 in relazione alla correzione degli errori attinenti al bilancio 2015; e (iii) il processo di stima del tasso di attualizzazione ai sensi del principio contabile IAS 36.

La Consob ha quindi chiesto alla Società, ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998, di rendere noti al mercato i seguenti elementi di informazione:

(A) le carenze e le criticità rilevate dalla Consob in ordine alla correttezza contabile dei bilanci di cui sopra;

  • (B) i principi contabili internazionali applicabili e le violazioni riscontrate al riguardo;
  • (C) l'illustrazione, in un'apposita situazione economico-patrimoniale consolidata pro-forma corredata dei dati comparativi degli effetti che una contabilizzazione conforme alle regole avrebbe prodotto sulla situazione patrimoniale, sul conto economico e sul patrimonio netto dell'esercizio 2016, per i quali è stata fornita un'informativa errata.
  • A. Carenze e criticità rilevate dalla Consob in ordine alla correttezza contabile del bilancio consolidato e di esercizio 2016. Le carenze e le criticità riscontrate dalla Consob con riguardo al bilancio consolidato e al bilancio d'esercizio 2016 sono sostanzialmente riconducibili ai seguenti due profili:
    • (a) non conformità del "bilancio d'esercizio e consolidato di Saipem SpA 2016, con riferimento ai dati comparativi relativi all'esercizio 2015";
    • (b) non conformità del processo di stima del tasso di attualizzazione alla base dell'impairment test relativo al bilancio 2016 a quanto previsto dal principio contabile IAS 36 che prevede che la Società debba "applicare il tasso di attualizzazione appropriato ai flussi finanziari futuri".

Relativamente al punto (a), la contestazione riguarda la non conformità del bilancio consolidato e d'esercizio 2016:

  • (i) allo IAS 1, par. 27, secondo il quale "un'entità deve preparare il proprio bilancio, a eccezione dell'informativa sui flussi finanziari, secondo il principio della contabilizzazione per competenza" e par. 28, secondo cui "quando viene utilizzata la contabilizzazione per competenza, un'entità rileva le voci come attività, passività, patrimonio netto, ricavi e costi (gli elementi del bilancio) quando soddisfano le definizioni e i criteri di rilevazione previsti per tali elementi nel Quadro sistematico"; e
  • (ii) allo IAS 8, par. 41, secondo cui "[...], errori rilevanti a volte non sono scoperti sino a un esercizio successivo, e tali errori di esercizi precedenti sono corretti nell'informativa comparativa presentata nel bilancio per tale esercizio successivo" e par. 42 secondo cui "l'entità deve correggere gli errori rilevanti di esercizi precedenti retroattivamente nel primo bilancio autorizzato alla pubblicazione dopo la loro scoperta come segue: (a) determinando nuovamente gli importi comparativi per l'esercizio/gli esercizi precedente/i in cui è stato commesso l'errore [...]".

In sostanza, ad avviso della Consob, le circostanze alla base di talune delle svalutazioni rilevate da Saipem nel bilancio 2016 sarebbero esistite, in tutto o in parte, già alla data di predisposizione del bilancio 2015. Infatti, Consob contesta alla Società la circostanza di avere approvato il bilancio consolidato e d'esercizio 2016 senza avere corretto "errori rilevanti" contenuti nel bilancio consolidato e d'esercizio del periodo amministrativo precedente, relativamente alle seguenti poste contabili:

  • ≥ "immobili, impianti e macchinari";
  • ≥ "rimanenze";
  • ≥ "attività per imposte".

Relativamente al punto sub (b), Consob non condivide il fatto che la Società, ai fini dello svolgimento dell'impairment test: (i) abbia utilizzato un tasso unico per attualizzare flussi di business unit, caratterizzate da un profilo di rischio differente; (ii) non abbia considerato il rischio Paese in relazione ad alcuni asset che operano in specifiche aree geografiche per lungo tempo; (iii) non abbia tenuto conto delle modifiche nel profilo di rischio della Società conseguenti all'operazione che ha determinato il venir meno del consolidamento di Saipem nel Gruppo Eni.

B. I principi contabili internazionali applicabili e le violazioni riscontrate al riguardo.

La Consob ritiene che il bilancio consolidato e il bilancio separato di Saipem al 31 dicembre 2016 non siano conformi ai seguenti principi contabili: IAS 1, IAS 8 e IAS 36.

Nel dettaglio, la Consob ha osservato che la Società ha approvato il bilancio consolidato e d'esercizio 2016, senza avere corretto "errori rilevanti" contenuti nel bilancio consolidato e d'esercizio del periodo amministrativo precedente, relativamente alle seguenti poste contabili:

  • ≥ "immobili, impianti e macchinari";
  • ≥ "rimanenze";
  • ≥ "attività per imposte".

Con riferimento alla voce "Immobili, impianti e macchinari" dell'esercizio 2015, Consob contesta la non corretta applicazione dello IAS 16 "Immobili, impianti e macchinari" e dello IAS 36.

Più in particolare, Consob ritiene che alcune svalutazioni operate dalla Società su "immobili, impianti e macchinari" nel bilancio consolidato 2016 avrebbero dovuto, almeno in parte, essere rilevate, per competenza economica, nell'esercizio precedente.

Per la precisione, Consob contesta:

  • (i) la non corretta applicazione dello IAS 36 in tema di impairment test con riferimento alla valutazione di alcuni asset iscritti nella voce "Immobili, impianti e macchinari" della business unit Drilling Offshore e con riguardo agli asset iscritti nella business unit Engineering & Construction Offshore e Onshore. Il rilievo di Consob attiene alle modalità di stima dei flussi di cassa attesi dall'impiego di tali asset ai fini dell'applicazione del test di impairment con riguardo all'esercizio 2015 e segnatamente alla non corretta applicazione dello IAS 36: (a) par. 33, lett. a), secondo cui "nella valutazione del valore d'uso un'entità deve: a) basare le proiezioni dei flussi finanziari su presupposti ragionevoli e dimostrabili in grado di rappresentare la migliore stima effettuabile da parte della direzione aziendale di una serie di condizioni economiche che esisteranno lungo la restante vita utile dell'attività. Maggior peso deve essere dato alle evidenze provenienti dall'esterno"; (b) par. 34 nella parte che prevede che il management valuti la ragionevolezza delle ipotesi su cui le proiezioni dei flussi si basano, esaminando le cause delle differenze tra le proiezioni dei flussi finanziari passati e i flussi finanziari attuali, e assicurando che le ipotesi su cui si basano le attuali proiezioni di flussi siano coerenti con i risultati passati effettivamente conseguiti; (c) par. 35 nella parte che richiama l'approccio da seguire quando fa uso di proiezioni di flussi finanziari per un periodo superiore ai cinque anni, evidenziando che tale approccio è consentito "se [l'entità] è fiduciosa che tali proiezioni siano attendibili e se può dimostrare la propria capacità, fondata sulle passate esperienze, di prevedere accuratamente flussi finanziari per un periodo più lungo";
  • (ii) la non corretta applicazione dello IAS 16, parr. 51, 56 e 57 in tema di vita utile residua di alcuni asset iscritti nella voce "Immobili, impianti e macchinari" della business unit Drilling Onshore, della business unit Engineering & Construction Offshore e della business unit Engineering & Construction Onshore. Il rilievo di Consob attiene alla circostanza che la revisione della stima della vita utile residua degli asset citati (effettuata nel bilancio 2016) avrebbe dovuto essere effettuata già nell'esercizio 2015. In particolare, Consob contesta che non sarebbe stato correttamente applicato lo IAS 16: (a) par. 51 nella parte che prevede che "il valore residuo e la vita utile di un'attività devono essere rivisti almeno a ogni chiusura di esercizio e, se le aspettative differiscono dalle precedenti stime, il/i cambiamento/i deve/ono essere considerato/i come un cambiamento nella stima contabile secondo quanto previsto dallo IAS 8 Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori"; (b) par. 56 nella parte che prevede che "i benefici economici futuri di un'attività sono fruiti da un'entità principalmente tramite il suo utilizzo. Tuttavia, altri fattori, quali l'obsolescenza tecnica o commerciale e il deterioramento fisico di un bene che rimane inutilizzato, spesso conducono a una diminuzione dei benefici economici attesi [...]"; par. 57 nella parte che prevede che "[l]a vita utile di un bene viene definita in termini di utilità attesa dal bene per l'entità. La politica di gestione del bene di un'entità può comportare la dismissione di beni dopo un tempo determinato o dopo l'utilizzo di una specifica parte dei benefici economici futuri derivanti dal bene stesso. La vita utile di un bene, perciò, può essere più breve della sua vita economica. La stima della vita utile dell'attività comporta l'esercizio di una valutazione soggettiva, fondata sull'esperienza dell'entità su attività similari".

In conseguenza dei rilievi di cui sopra, Consob non condivide anche la competenza economica delle svalutazioni effettuate nel bilancio consolidato e d'esercizio 2016 con riferimento ad alcuni magazzini e a un'imposta differita attiva correlate alle voci dianzi oggetto di contestazione per le quali la competenza economica della svalutazione è ricondotta da Consob all'esercizio 2015.

Consob richiama, al riguardo:

  • (i) lo IAS 2 nella parte che prevede, al par. 9, che "le rimanenze devono essere valutate al minore tra il costo e il valore netto di realizzo" e al par. 30 che "le stime del valore netto di realizzo si basano sulla conoscenza più attendibile di cui si dispone al momento in cui vengono effettuate le stime dell'ammontare che si prevede di realizzare dalle rimanenze";
  • (ii) lo IAS 12 nella parte che prevede, al par. 34, che "un'attività fiscale differita per perdite fiscali e crediti d'imposta non utilizzati riportati a nuovo deve essere rilevata nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere utilizzati le perdite fiscali e i crediti d'imposta non utilizzati" e che "se non è probabile che sia disponibile reddito imponibile a fronte del quale potranno essere utilizzati le perdite fiscali o i crediti d'imposta non utilizzati, l'attività fiscale differita non viene rilevata".

Inoltre, Consob contesta il processo di stima del tasso di attualizzazione alla base dell'impairment test relativo al bilancio 2016, in quanto caratterizzato da un approccio non conforme a quanto previsto dal principio contabile IAS 36 che prevede che la Società debba "applicare il tasso di attualizzazione appropriato ai flussi finanziari futuri". Più precisamente, con riguardo all'esercizio 2016 Consob non condivide il fatto che la Società, ai fini dello svolgimento dell'impairment test: (i) abbia utilizzato un tasso unico per attualizzare flussi di business unit, caratterizzate da un profilo di rischio differente; (ii) non abbia considerato il rischio Paese in relazione ad alcuni asset che operano in specifiche aree geografiche per lungo tempo.

In relazione a quanto sopra, Consob ravvisa la violazione anche del principio relativo alla corretta rappresentazione della situazione aziendale che non garantirebbe il rispetto degli assunti fondamentali e delle caratteristiche qualitative delle informazioni.

Ritiene, infatti, Consob che la rilevanza degli errori e la significatività delle carenze riscontrate, possano determinare, altresì, la non conformità delle rendicontazioni in oggetto ai requisiti di attendibilità, prudenza e completezza, sanciti dal principio IAS 1.

C. Illustrazione, in un'apposita situazione economico-patrimoniale consolidata pro-forma – corredata dei dati comparativi – degli effetti che una contabilizzazione conforme alle regole avrebbe prodotto sulla situazione patrimoniale, sul conto economico e sul patrimonio netto dell'esercizio 2016, per i quali è stata fornita un'informativa errata.

La Società non condivide il giudizio di non conformità del bilancio consolidato e d'esercizio al 31 dicembre 2016 reso da Consob nella Delibera e ricorda che il bilancio consolidato e il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2016 sono stati approvati rispettivamente dal Consiglio di Amministrazione il 16 marzo 2017 e dall'Assemblea dei Soci il 28 aprile 2017 e sono stati oggetto della relazione della società di revisione ai sensi degli artt. 14 e 16 del decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 39, relazione rilasciata il 3 aprile 2017.

Inoltre con comunicato stampa del 6 marzo 2018 Saipem ha informato che "il Consiglio di Amministrazione di Saipem, non condividendo la prospettazione della Consob, ha deliberato il 5 marzo 2018 di proporre impugnazione avverso la Delibera nelle competenti sedi giudiziarie".

Con comunicato stampa del 21 marzo 2018 Saipem ha informato che al fine di correttamente interpretare e attuare quanto disposto dalla Delibera, ha proposto motivata istanza alla Consob al fine di ottenere chiarimenti interpretativi, idonei a superare le complessità tecniche e valutative connesse ai rilievi formulati dall'Autorità e potere, in questo modo, correttamente informare il mercato, ribadendo di non condividere – e di non avere intenzione di fare proprio – il giudizio di non conformità del bilancio consolidato e del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2016.

Il 27 aprile 2018 Saipem ha presentato ricorso al Tribunale Amministrativo del Lazio chiedendo l'annullamento della Delibera e di ogni altro atto e/o provvedimento presupposto e/o connesso.

Il 24 maggio 2018 Saipem SpA ha depositato al TAR-Lazio motivi aggiuntivi di impugnazione avverso la citata Delibera.

Il 15 giugno 2021 si è tenuta dinanzi al TAR-Lazio l'udienza per la discussione del ricorso di Saipem avverso la delibera Consob del 2 marzo 2018.

Il 6 luglio 2021 il TAR-Lazio ha respinto il ricorso presentato da Saipem SpA il 27 aprile 2018.

Con comunicato stampa del 6 luglio 2021 Saipem SpA ha emesso il seguente comunicato stampa:

"Saipem: il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio respinge il ricorso avverso la delibera Consob n. 20324 del 2 marzo 2018.

San Donato Milanese (MI), 6 luglio 2021: Saipem SpA informa che con sentenza depositata oggi il Tribunale Amministrativo Regionale ('TAR') del Lazio ha respinto il ricorso presentato dalla Società il 27 aprile 2018 avverso la delibera Consob n. 20324 del 2 marzo 2018 (di cui si è data informativa al mercato con comunicato stampa del 5 marzo 2018, 'la Delibera').

Con la Delibera (il cui contenuto è dettagliatamente illustrato, da ultimo, nella sezione 'Informazioni relative alla censura formulata dalla Consob ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998 e alla comunicazione degli Uffici di Consob in data 6 aprile 2018' della Relazione finanziaria annuale di Saipem SpA al 31 dicembre 2020) Consob aveva accertato la non conformità del bilancio consolidato e di esercizio 2016 di Saipem alle norme che ne governano la predisposizione con riferimento in particolare a quanto segue: (i) la non corretta applicazione del principio della contabilizzazione per competenza sancito dalla norma contabile IAS 1; (ii) la mancata applicazione del principio contabile IAS 8 in relazione alla correzione degli errori attinenti al bilancio 2015; e (iii) il processo di stima del tasso di attualizzazione ai sensi del principio contabile IAS 36.

Con la Delibera Consob aveva, quindi, chiesto alla Società, ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998, di rendere noti al mercato i seguenti elementi di informazione: (A) le carenze e le criticità rilevate dalla Consob in ordine alla correttezza contabile dei bilanci di cui sopra; (B) i principi contabili internazionali applicabili e le violazioni riscontrate al riguardo; (C) l'illustrazione, in un'apposita situazione economico-patrimoniale consolidata pro-forma – corredata dei dati comparativi – degli effetti che una contabilizzazione conforme alle regole avrebbe prodotto sulla situazione patrimoniale, sul conto economico e sul patrimonio netto dell'esercizio 2016, per i quali, secondo Consob era stata fornita un'informativa errata.

Saipem SpA il 16 aprile 2018 aveva emesso un comunicato stampa con ad oggetto la situazione economico-patrimoniale pro-forma consolidata al 31 dicembre 2016 al solo fine di ottemperare alla Delibera.

Il TAR-Lazio ha rigettato la richiesta di Saipem SpA di annullamento della Delibera.

Saipem si riserva di presentare ricorso al Consiglio di Stato avverso la sentenza del TAR-Lazio".

Il 6 novembre 2021 Saipem SpA ha depositato il proprio appello avverso la decisone del TAR-Lazio davanti al Consiglio di Stato. Il procedimento è allo stato pendente.

Il 16 aprile 2018 Saipem ha emesso un comunicato stampa con ad oggetto la situazione economico-patrimoniale pro-forma consolidata al 31 dicembre 2016 al solo fine di ottemperare alla Delibera.

Inoltre, il 6 aprile 2018, dopo la chiusura del mercato, gli Uffici della Consob (Divisione Informazione Emittenti), con comunicazione prot. n. 0100385/18 (la "Comunicazione"), hanno avviato un procedimento amministrativo sanzionatorio formulando talune contestazioni, ai sensi degli artt. 191 e 195 del D.Lgs. n. 58/1998 ("TUF"), in ordine alla documentazione d'offerta (Prospetto Informativo e Supplemento al Prospetto Informativo) messa a disposizione del pubblico da Saipem in occasione della operazione di aumento del capitale sociale realizzata nei mesi di gennaio e febbraio 2016. Le contestazioni sono rivolte esclusivamente nei confronti degli amministratori e del Chief Financial Officer/Dirigente Preposto in carica in quel momento.

Gli Uffici di Consob nel notificare agli interessati le contestazioni hanno comunicato che le violazioni contestate da Consob, ove accertate dalla Commissione all'esito del procedimento, "sono punite con una sanzione amministrativa pecuniaria compresa tra euro 5.000 ed euro 500.000".

Saipem ha ricevuto notifica della Comunicazione unicamente quale garante ex lege del pagamento "delle sanzioni pecuniarie che potranno eventualmente essere comminate agli esponenti aziendali in esito al procedimento amministrativo".

Le contestazioni fanno seguito alla deliberazione Consob n. 20324 dello scorso 2 marzo 2018 (la "Delibera"), il cui contenuto è stato reso noto al mercato dalla Società con comunicato stampa del 5 marzo 2018. La Delibera – che, come parimenti reso noto al mercato, la Società non ha condiviso e che ha formato oggetto di impugnazione dinanzi al TAR-Lazio – aveva contestato, tra l'altro, "l'incoerenza delle assunzioni e degli elementi alla base del Piano Strategico 2016-2019 rispetto alle evidenze a disposizione degli organi di amministrazione" in quanto gli indicatori di possibile perdita di valore degli asset poi svalutati da Saipem nella relazione novestrale al 30 settembre 2016 sarebbero sussistiti, secondo la Consob, già al momento di approvazione del bilancio consolidato 2015.

Con la Comunicazione, gli Uffici della Consob hanno contestato agli esponenti aziendali che al momento dell'aumento di capitale esercitavano funzioni direttive i fatti oggetto della Delibera e già comunicati al mercato, come dianzi scritto. Gli Uffici contestano inoltre taluni "profili in ordine alla non corretta redazione della dichiarazione sul capitale circolante netto" richiesta dalla disciplina vigente in materia di prospetto informativo.

Quanto precede comporterebbe, secondo gli Uffici della Consob, "l'inidoneità della documentazione d'offerta a consentire la formulazione di un fondato giudizio sulla situazione patrimoniale e finanziaria, sui risultati economici e sulle prospettive dell'emittente da parte degli investitori, ai sensi dell'art. 94, commi 2 e 7, del TUF, con riguardo alle informazioni riguardanti: a) le stime di risultato del Gruppo per l'esercizio 2015 (Guidance 2015 e le assunzioni sottostanti)"; "b) le previsioni di risultato del Gruppo tratte dal Piano Strategico 2016-2019 e le assunzioni sottostanti"; "c) la dichiarazione sul Capitale Circolante Netto" ("CCN").

Sempre secondo gli Uffici della Consob, Saipem avrebbe inoltre omesso, in violazione dell'art. 97, comma 1 e dell'art. 115, comma 1, lett. a), del TUF, di rappresentare alla Consob "informazioni inerenti (i) alle assunzioni sottostanti la dichiarazione sul CCN; (ii) alla disponibilità di uno 'Scenario Eni' sul prezzo del petrolio aggiornato e (iii) l'esistenza di significative modifiche nelle assunzioni sottostanti il Piano Strategico 2016-2019".

Il 4 luglio 2018 Saipem, quale garante ex lege del pagamento "delle sanzioni pecuniarie che potranno eventualmente essere comminate agli esponenti aziendali in esito al procedimento amministrativo", ha presentato a Consob le proprie deduzioni difensive.

Saipem e tutti gli esponenti aziendali destinatari della Comunicazione hanno provveduto a depositare le proprie controdeduzioni agli Uffici della Consob.

Consob, con delibera n. 20828 del 21 febbraio 2019 notificata a Saipem il 12 marzo 2019 e adottata all'esito del procedimento amministrativo sanzionatorio avviato il 6 aprile 2018, ha irrogato le seguenti sanzioni pecuniarie amministrative: a) 200 mila euro nei confronti dell'Amministratore Delegato della Società; b) 150 mila euro nei confronti del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari in carica al momento dell'aumento di capitale del 2016.

Consob ha, inoltre, condannato Saipem SpA al pagamento di 350 mila euro, quale responsabile in solido per il pagamento delle citate sanzioni amministrative con i due soggetti sanzionati ai sensi dell'art. 195, comma 9, del Testo Unico della Finanza (nella formulazione vigente all'epoca delle asserite violazioni), con obbligo di regresso nei confronti dei medesimi due soggetti.

La Consob ha deciso di archiviare il procedimento avviato il 6 aprile 2018 nei confronti dei consiglieri di Amministrazione non esecutivi in carica all'epoca dei fatti contestati.

Il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA il 2 aprile 2019 ha deliberato di impugnare dinanzi alla Corte di Appello la Delibera n. 20828.

Analoga impugnativa è stata presentata dalle due persone fisiche sanzionate nella specie l'Amministratore Delegato di Saipem SpA e il Chief Financial Officer e Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili in carica all'epoca dei fatti oggetto. La prima udienza dinanzi alla Corte di Appello di Milano è stata celebrata il 13 novembre 2019.

La Corte di Appello di Milano all'udienza del 13 novembre 2019 ha rinviato la causa per la discussione al 4 novembre 2020.

Il 23 ottobre 2020 Saipem SpA e le due persone fisiche sanzionate hanno presentato un'istanza alla Corte di Appello al fine di essere autorizzati al deposito di documenti essenziali per la trattazione dell'opposizione entro la data del 4 novembre 2020.

Il 2 novembre 2020 la Corte di Appello autorizzava al deposito dei documenti richiesti in data 23 ottobre 2020 dalle parti istanti, concedendo altresì il termine a Consob per controdeduzioni sui documenti medesimi entro il 15 dicembre 2020, e rinviava l'udienza di discussione dell'opposizione al 27 gennaio 2021.

Il 20 gennaio 2021 Saipem SpA e le due persone fisiche sanzionate hanno presentato una nuova istanza alla Corte di Appello al fine di essere autorizzati al deposito di ulteriori documenti essenziali per la trattazione dell'opposizione entro la data del 27 gennaio 2021 e di essere autorizzati alla proposizione di nuovi motivi di opposizione aggiunti alla luce dei nuovi documenti rinvenuti.

Il 21 gennaio 2021 la Corte di Appello, accogliendo le istanze delle parti processuali persone fisiche e Saipem, autorizzava il deposito dei documenti oggetto di istanza del 20 gennaio 2021 e la proposizione dei motivi aggiunti, tramite note scritte da depositare entro il 26 febbraio 2021, concedendo altresì a Consob il termine per il deposito di note di replica fino al 25 marzo 2021 e fissando per la discussione l'udienza del 21 aprile 2021.

All'udienza del 21 aprile 2021 si è tenuta la discussione dei ricorsi.

La Corte di Appello di Milano, in parziale accoglimento dei ricorsi, che per il resto sono stati respinti:

  • ≥ ha ridotto da 200 mila euro a 150 mila euro la sanzione amministrativa pecuniaria irrogata da Consob nel 2019 nei confronti dell'ex Amministratore Delegato della Società in carica dal 30 aprile 2015 al 30 aprile 2021;
  • ≥ ha ridotto da 150 mila euro a 115 mila euro la sanzione amministrativa pecuniaria irrogata da Consob nel 2019 nei confronti dell'ex CFO e Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili in carica al momento dell'aumento di capitale del 2016 e fino al 7 giugno 2016; e

≥ ha conseguentemente ridotto da complessivi 350 mila euro a complessivi 265 mila euro la condanna di Saipem SpA, al pagamento delle sopra citate sanzioni, quale responsabile in solido ai sensi dell'art. 195, comma 9, del Testo Unico della Finanza.

Saipem il 20 gennaio 2022 ha proposto ricorso in Cassazione avverso la decisione della Corte di Appello di Milano. In data 1° marzo 2022 Consob ha notificato a Saipem SpA il proprio controricorso con ricorso incidentale.

Il controricorso di Saipem SpA a fronte del ricorso incidentale della Consob è stato notificato l'8 aprile 2022.

Il procedimento è allo stato pendente.

INFORMAZIONI SU RICHIESTA DI CONSOB AI SENSI DELL'ART. 114, COMMA 5, DEL D.LGS. N. 58/1998 ("TUF")

Su richiesta di Consob pervenuta in data 10 maggio 2022 e motivata dalla necessità del mercato di essere costantemente informato a seguito dell'esistenza di "incertezze riguardanti la capacità della Società (e del 'Gruppo Saipem') di proseguire la propria attività in regime di continuità aziendale", risultanti dalle relazioni di revisione sul bilancio d'esercizio e sul bilancio consolidato della Società al 31 dicembre 2021, si forniscono nel presente comunicato le informazioni ivi sollecitate dall'Autorità di Vigilanza.

Si ricorda peraltro, che in data 15 luglio 2022 il Gruppo ha eseguito l'aumento di capitale Saipem deliberato dall'Assemblea Straordinaria del 17 maggio 2022.

Nelle relazioni ai bilanci d'esercizio e consolidato della Società al 31 dicembre 2022 è evidenziato che le incertezze espresse sul bilancio d'esercizio e sul bilancio consolidato della Società al 31 dicembre 2021 in merito alla capacità della Società e del Gruppo di operare come un'entità in funzionamento, risultino pienamente superate.

Posizione Finanziaria Netta, di Saipem SpA e del Gruppo Saipem al 30 giugno 2023,

con l'evidenziazione delle componenti a breve separatamente da quelle a medio-lungo termine

Viene riportato di seguito il prospetto dell'indebitamento finanziario al 30 giugno 2023, di Saipem SpA e del Gruppo Saipem, predisposto secondo le disposizioni previste nel documento Consob 5/21 del 29 aprile 2021, che recepisce gli orientamenti ESMA, confrontato con quello al 31 dicembre 2022.

Posizione Finanziaria Netta di Saipem SpA

31.12.2022 30.06.2023
(milioni di euro) Correnti Non
correnti
Totale Correnti Non
correnti
Totale
A. Disponibilità liquide 1.032 - 1.032 1.597 - 1.597
B. Mezzi equivalenti a disponibilità liquide - - - - - -
C. Altre attività finanziare correnti: 353 - 353 260 - 260
- Attività finanziarie valutate al fair value
con effetti a OCI - - - - - -
- Crediti finanziari 353 - 353 260 - 260
D. Liquidità (A+B+C) 1.385 - 1.385 1.857 - 1.857
E. Debito finanziario corrente: 1.300 - 1.300 1.208 - 1.208
- Passività finanziarie a breve termine
verso banche 76 - 76 37 - 37
- Passività finanziarie a breve termine
verso entità correlate 1.188 - 1.188 1.144 - 1.144
- Altre passività finanziarie a breve termine - - - - - -
- Passività per leasing 36 - 36 27 - 27
F. Parte corrente del debito
finanziario non corrente: 112 - 112 94 - 94
- Passività finanziarie a lungo termine
verso banche 112 - 112 94 - 94
- Prestiti obbligazionari - - - - - -
G. Indebitamento finanziario corrente
(E+F) 1.412 - 1.412 1.302 - 1.302
H. Indebitamento finanziario corrente
netto (G-D) 27 - 27 (555) - (555)
I. Debito finanziario non corrente: - 99 99 - 516 516
- Passività finanziarie a lungo termine
verso banche - - - - 382 382
- Passività finanziarie a lungo termine
verso entità correlate - - - - - -
- Passività per leasing - 99 99 - 134 134
J. Strumenti di debito: - - - - - -
- Prestiti obbligazionari - - - - - -
K. Debiti commerciali e altri debiti
non correnti - - - - - -
L. Indebitamento finanziario non corrente
(I+J+K) - 99 99 - 516 516
M. Totale indebitamento finanziario
come da documento Consob n. 5/21
del 29 aprile 2021 (H+L) 27 99 126 (555) 516 (39)

Prospetto di raccordo dell'indebitamento finanziario netto

31.12.2022 30.06.2023
Non Non
(migliaia di euro) Correnti correnti Totale Correnti correnti Totale
M. Totale indebitamento finanziario
come da documento Consob n. 5/21
del 29 aprile 2021 (H+L) 27 99 126 (555) 516 (39)
N. Crediti finanziari non correnti - - - - - -
O. Attività per leasing - - - - - -
P. Indebitamento finanziario netto (M-N-O) 27 99 126 (555) 516 (39)

Al 30 giugno 2023 Saipem SpA ha registrato un indebitamento finanziario netto ante passività nette per leasing positivo pari a 200 milioni di euro (positivo per 9 milioni di euro al 31 dicembre 2022) e un indebitamento finanziario positivo comprensivo della lease liability pari a 39 milioni di euro (negativo per 126 milioni di euro al 31 dicembre 2022).

Posizione Finanziaria Netta del Gruppo Saipem

31.12.2022 30.06.2023
(milioni di euro) Correnti Non
correnti
Totale Correnti Non
correnti
Totale
A. Disponibilità liquide 2.052 - 2.052 2.338 - 2.338
B. Mezzi equivalenti a disponibilità liquide - - - - - -
C. Altre attività finanziare correnti: 569 - 569 538 - 538
- Attività finanziarie valutate
al fair value con effetti a OCI 75 - 75 71 - 71
- Crediti finanziari 494 - 494 467 - 467
D. Liquidità (A+B+C) 2.621 - 2.621 2.876 - 2.876
E. Debito finanziario corrente: 298 - 298 223 - 223
- Passività finanziarie a breve termine
verso banche 82 - 82 64 - 64
- Passività finanziarie a breve termine
verso entità correlate 1 - 1 1 1
- Altre passività finanziarie a breve termine 76 - 76 38 - 38
- Passività per leasing 139 - 139 120 - 120
F. Parte corrente del debito
finanziario non corrente: 742 - 742 729 - 729
- Passività finanziarie a lungo termine
verso banche 206 - 206 190 - 190
- Prestiti obbligazionari 536 - 536 539 - 539
G. Indebitamento finanziario corrente
(E+F) 1.040 - 1.040 952 - 952
H. Indebitamento finanziario corrente
netto (G-D) (1.581) - (1.581) (1.924) - (1.924)
I. Debito finanziario non corrente: - 498 498 - 910 910
- Passività finanziarie a lungo termine
verso banche - 234 234 - 568 568
- Passività finanziarie a lungo termine
verso entità correlate - - - - - -
- Passività per leasing - 264 264 - 342 342
J. Strumenti di debito: - 1.495 1.495 - 1.496 1.496
- Prestiti obbligazionari - 1.495 1.495 - 1.496 1.496
K. Debiti commerciali e altri debiti
non correnti - - - - - -
L. Indebitamento finanziario non corrente
(I+J+K) - 1.993 1.993 - 2.406 2.406
M. Totale indebitamento finanziario
come da documento Consob n. 5/21
del 29 aprile 2021 (H+L) (1.581) 1.993 412 (1.924) 2.406 482

Prospetto di raccordo dell'indebitamento finanziario netto

31.12.2022 30.06.2023
Non Non
(milioni di euro) Correnti correnti Totale Correnti correnti Totale
M. Totale indebitamento finanziario
come da documento Consob n. 5/21
del 29 aprile 2021 (H+L) (1.581) 1.993 412 (1.924) 2.406 482
N. Crediti finanziari non correnti - 65 65 - 54 54
O. Attività per leasing 26 57 83 38 102 140
P. Indebitamento finanziario netto (M-N-O) (1.607) 1.871 264 (1.962) 2.250 288

La posizione finanziaria netta pre-IFRS 16 al 30 giugno 2023 è positiva per 34 milioni di euro. La posizione finanziaria netta comprensiva della lease liability IFRS 16, pari a 322 milioni di euro, è negativa per 288 milioni di euro. Il debito lordo ante effetti lease liability IFRS 16 al 30 giugno 2023 ammonta a 2.896 milioni di euro, la liquidità a 2.930 milioni di euro, di cui cassa disponibile per 1.811 milioni di euro.

Posizioni debitorie scadute di Saipem SpA e del Gruppo Saipem al 30 giugno 2023, ripartite per natura (finanziaria, commerciale, tributaria, previdenziale e verso i dipendenti) e connesse iniziative di reazione dei creditori (solleciti, ingiunzioni, sospensioni nella fornitura, ecc.)

Posizioni debitorie scadute di Saipem SpA

Si riepilogano di seguito le posizioni debitorie scadute di Saipem SpA al 30 giugno 2023.

(milioni di euro) Totale al 30.06.2023
Debiti commerciali 129
- di cui scaduti da meno di tre mesi 81

Il livello dei debiti scaduti rientra all'interno di livelli che si possono considerare fisiologici data la natura e la complessità del business. Si segnala inoltre che il saldo anticipi a fornitori alla stessa data è pari a 5 milioni di euro.

Non ci sono posizioni debitorie scadute relative a debiti finanziari, fiscali, verso istituti previdenziali e verso dipendenti.

Posizioni debitorie scadute del Gruppo Saipem

Si riepilogano di seguito le posizioni debitorie scadute del Gruppo Saipem al 30 giugno 2023.

(milioni di euro) Totale al 30.06.2023
Debiti commerciali 397
- di cui scaduti da meno di tre mesi 278

Il livello dei debiti scaduti, pari a 397 milioni di euro, pari a circa il 4% dei ricavi dell'anno 2022, rientra all'interno di livelli che si possono considerare fisiologici data la natura e la complessità del business. Si segnala inoltre che il saldo anticipi a fornitori alla stessa data è pari a 181 milioni di euro.

Non ci sono posizioni debitorie scadute relative a debiti finanziari, fiscali, verso istituti previdenziali e verso dipendenti.

Principali variazioni intervenute nei rapporti verso parti correlate di Saipem SpA e del Gruppo Saipem rispetto all'ultima relazione finanziaria annuale approvata ex art. 154-ter del TUF

Le operazioni compiute da Saipem SpA e dalle imprese incluse nel campo di consolidamento con le parti correlate riguardano principalmente la prestazione di servizi e lo scambio di beni con joint venture, imprese collegate e imprese controllate non consolidate integralmente, con imprese controllate, a controllo congiunto e collegate prevalentemente di Eni SpA e CDP SpA, tenuto conto del controllo di CDP SpA su CDP Equity SpA, con società controllate da parte del Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF); esse fanno parte dell'ordinaria gestione e sono regolate a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che si sarebbero applicate fra due parti indipendenti. Tutte le operazioni poste in essere sono state compiute nell'interesse delle imprese di Saipem SpA.

Rapporti commerciali e diversi

I rapporti commerciali e diversi sono di seguito analizzati:

(milioni di euro)
31.12.2022 Primo semestre 2022
Denominazione Crediti
commerciali
e altri crediti
Debiti
commerciali,
altri debiti
e passività
contrattuali
Garanzie Costi
Beni
Servizi (1) Ricavi
Beni
e servizi
Altri
Continuing operations
Imprese controllate escluse dal consolidamento integrale
Smacemex Scarl 5 4 - - - - -
Altre (per rapporti di importo unitario
non superiore a 500 migliaia di euro)
- - - - - - -
Totale controllate escluse dal consolidamento integrale 5 4 - - - - -
Joint venture e imprese collegate
ASG Scarl (2) 1 2 - - - - -
CCS JV Scarl (2) 44 405 - - 57 84 -
CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Due (2) 131 263 503 - 124 75 -
CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno (2) - - 34 - - - -
Gydan Lng Ltd 1 - - - - 3 -
Gydan Yard Management Services (Shanghai) Co Ltd - - - - - 1 -
KCA Deutag International Ltd 6 1 - - - - -
KWANDA Suporte Logistico Lda 1 5 - - 2 2 -
Novartic Ltd - - - - - 2 -
Petromar Lda 6 1 3 - (1) 10 -
PSS Netherlands BV - 3 - - - 7 -
Saipem Taqa Al Rushaid Fabricators Co Ltd 13 10 36 - 2 - -
Saipon Snc 1 - - - - - -
SAME Netherlands BV - - - - - 37 -
Saren BV 76 1 - - - 30 -
SCD JV Scarl (2) 32 161 - - 81 110 -
TSGI Mühendislik Insaat Ltd Sirketi 2 - - - - - -
Altre (per rapporti di importo unitario
non superiore a 500 migliaia di euro)
- - - - - - -
Totale joint venture e imprese collegate 314 852 576 - 265 361 -

(1) La voce "Servizi" comprende costi per servizi, costi per godimento di beni di terzi e altri oneri.

(2) I ricavi verso le società consortili a responsabilità limitata si riferiscono alla retrocessione dei corrispettivi che queste fatturano al committente e che sulla base della natura consortile della

partecipata vengono attribuite al socio consorziato.

Seguono i rapporti commerciali e diversi:

(milioni di euro)

31.12.2022 Primo semestre 2022
Crediti Debiti
commerciali,
altri debiti
Costi Ricavi
commerciali e passività Servizi (1) Beni
Denominazione
Gruppo Eni
e altri crediti contrattuali Garanzie Beni e servizi Altri
Azule Energy Angola SpA (ex Eni Angola SpA) 96 1 34 - 5 124 -
Eni Côte d'Ivoire Ltd 77 4 - - - 57 -
Eni Kenya BV - - - - - 21 -
Eni Mediterranea Idrocaburi SpA 2 - 29 - - - -
Eni México, S. de R.L. de Cv 5 - - - - 24 -
Eni US Operating Co Inc 21 19 - - - 45 -
Floaters SpA - - - - - 24 -
Petrobel Belayim Petroleum Co 38 17 107 - - 59 -
Altre società del Gruppo Eni (per rapporti di importo
non superiore a 21 milioni di euro) 57 22 23 - 2 39 -
Totale Gruppo Eni 296 63 193 - 7 393 -
Gruppo CDP
Snam Rete Gas 23 23 1 - - 11 -
Altre società del Gruppo CDP (per rapporti di importo
non superiore a 21 milioni di euro) 4 5 5 - - 4 -
Totale Gruppo CDP 27 28 6 - - 15 -
Imprese controllate o possedute dallo Stato 33 11 - - 4 - -
Totale rapporti con parti correlate - Continuing operations 675 958 775 - 276 769 -
Incidenza (%) 30,93 17,36 10,57 - 11,87 18,37 -
Totale generale - Continuing operations 2.182 5.520 7.333 1.082 2.326 4.187 5
Discontinued operations
Joint venture e imprese collegate
KCA Deutag International Ltd - 2 - - - - -
Totale joint venture e imprese collegate - 2 - - - - -
Gruppo Eni
Eni Congo SA 4 - - - - 3 -
Totale Gruppo Eni 4 - - - - 3 -
Totale rapporti con parti correlate - Discontinued operations 4 2 - - - 3 -
Totale generale - Discontinued operations 54 43 60 91 20 248 -
Totale rapporti con parti correlate 679 960 775 - 276 772 -
Totale generale 2.236 5.563 7.393 1.173 2.346 4.435 5
Incidenza (%) 30,37 17,26 10,48 - 11,76 17,41 -

(1) La voce "Servizi" comprende costi per servizi, costi per godimento di beni di terzi e altri oneri.

I rapporti commerciali e diversi al 30 giugno 2023 sono di seguito analizzati:

(milioni di euro)

30.06.2023 Primo semestre 2023
Debiti
Crediti commerciali,
altri debiti
Costi Ricavi
commerciali e passività Beni
Denominazione e altri crediti contrattuali Garanzie Beni Servizi (1) e servizi Altri
Continuing operations
Imprese controllate escluse dal consolidamento integrale
Smacemex Scarl 5 4 - - - - -
Altre (per rapporti di importo unitario
non superiore a 500 migliaia di euro) - - - - - - -
Totale controllate escluse dal consolidamento integrale 5 4 - - - - -
Joint venture e imprese collegate
ASG Scarl (2) 1 1 - - - - -
CCS JV Scarl (2) 161 529 - - 47 71 -
CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Due (2) 92 219 451 - 160 116 -
CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno (2) - - 34 - - - -
Consorzio Florentia - 1 - - 1 - -
Gygaz Snc 2 - - - - 2 -
KCA Deutag International Ltd 14 37 - - - 10 -
KWANDA Suporte Logistico Lda 1 6 - - 1 (6) -
Petromar Lda 11 2 3 - (1) 6 -
PSS Netherlands BV 1 7 - - - (3) -
Saipem Taqa Al Rushaid Fabricators Co Ltd 14 9 27 - 1 - -
Saipon Snc 1 - - - - - -
SAME Netherlands BV - - - - - 61 -
Saren BV 49 - - - - 6 -
SCD JV Scarl (2) 38 151 - - 45 61 -
TSGI Mühendislik Insaat Ltd Sirketi 5 - - - - 2 -
Altre (per rapporti di importo unitario
non superiore a 500 migliaia di euro) - - - - - - -
Totale joint venture e imprese collegate 390 962 515 - 254 326 -
Gruppo Eni
Azule Energy Angola BV (ex Eni Angola Exploration BV) 18 15 - - - 67 -
Azule Energy Angola SpA (ex Eni Angola SpA) 43 1 33 - (2) 181 -
Doggerbank Offshore Wind Farm - 1 3 - - 24 -
Eni SpA (3) 14 1 11 - 1 22 -
Eni Congo SA 16 15 1 - - 31 -
Eni Côte d'Ivoire Ltd 94 5 - - - 564 -
Eni Mediterranea Idrocarburi SpA 10 - 29 - - 57 -
Eni México, S. de R.L. de Cv 8 1 - - - 24 -
Eni US Operating Co Inc 11 6 - - - 60 -
Petrobel Belayim Petroleum Co 40 25 62 - - 73 -
Altre società del Gruppo Eni (per rapporti di importo
non superiore a 21 milioni di euro) 5 1 11 - 1 5 -
Totale Gruppo Eni 259 71 150 - - 1.108 -

(1) La voce "Servizi" comprende costi per servizi, costi per godimento di beni di terzi e altri oneri.

(2) I ricavi verso le società consortili a responsabilità limitata si riferiscono alla retrocessione dei corrispettivi che queste fatturano al committente e che sulla base della natura consortile della partecipata vengono attribuite al socio consorziato.

(3) La voce "Eni SpA" comprende anche i rapporti verso Eni SpA Divisione Exploration & Production, Eni SpA Divisione Gas & Power, Eni SpA Divisione Refining & Marketing.

Seguono i rapporti commerciali e diversi:

(milioni di euro)
30.06.2023 Primo semestre 2023
Debiti
commerciali,
Costi
Crediti
altri debiti
Ricavi
Denominazione commerciali
e altri crediti
e passività
contrattuali
Garanzie Beni Servizi (1) Beni
e servizi
Altri
Gruppo CDP
Snam Rete Gas 17 28 1 - - 13 -
Trans Adriatic Pipeline AG - - 26 - - - -
Trans Adriatic Pipeline AG - - 26 - - - -
Altre società del Gruppo CDP (per rapporti di importo
non superiore a 21 milioni di euro) 4 5 1 - - 4 -
Totale Gruppo CDP 21 33 28 - - 17 -
Imprese controllate o possedute dallo Stato 41 4 - - 9 - -
Totale rapporti con parti correlate - Continuing operations 716 1.074 693 - 263 1.451 -
Incidenza (%) 32,12 18,05 9,10 - 9,16 27,14 -
Totale generale - Continuing operations 2.229 5.951 7.613 1.470 2.871 5.347 1
Discontinued operations
Joint venture e imprese collegate
KCA Deutag International Ltd - - - - 3 1 -
Totale joint venture e imprese collegate - - - - 3 1 -
Totale rapporti con parti correlate - Discontinued operations - - - - 3 1 -
Totale generale - Discontinued operations - 26 51 2 26 56 -
Totale rapporti con parti correlate 716 1.074 693 - 266 1.452 -
Totale generale 2.229 5.977 7.664 1.472 2.897 5.403 1
Incidenza (%) 32,12 17,97 9,04 - 9,18 26,87 -

(1) La voce "Servizi" comprende costi per servizi, costi per godimento di beni di terzi e altri oneri.

Il Gruppo Saipem fornisce servizi alle imprese del Gruppo Eni in tutti i settori in cui opera sia in Italia che all'estero. Gli altri rapporti sono di seguito analizzati:

31.12.2022 30.06.2023
(milioni di euro) Altre
attività
Altre
passività
Altre
attività
Altre
passività
CCS JV Scarl 22 - 22 -
CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno 1 - 1 -
Altre società del Gruppo Eni (per rapporti di importo
non superiore a 21 milioni di euro)
5 - 5 -
Totale rapporti con parti correlate - Continuing operations 28 - 28 -
Totale rapporti con parti correlate - Discontinued operations - - - -
Totale generale - Continuing operations 302 109 219 96
Totale generale - Discontinued operations 14 - 1 -
Incidenza - Continuing operations (%) 9,27 - 12,79 -

I rapporti con le parti correlate comprendono inoltre fondi per benefici ai dipendenti per 4 milioni di euro al 30 giugno 2023 (3 milioni di euro al 31 dicembre 2022).

Rapporti finanziari

I rapporti finanziari dell'esercizio 2022, escluse le passività nette per leasing, sono di seguito analizzati:

(milioni di euro)
31.12.2022 Primo semestre 2022
Denominazione Crediti Debiti Impegni Oneri Proventi Derivati
CCS JV Scarl 326 - - - 1 -
Société pour la Réalisation du Port
de Tanger Méditerranée 1 - - - - -
Saipon Snc - 1 - - - -
SCD JV Scarl 161 - - - - -
Altre società del Gruppo Eni (per rapporti di importo
non superiore a 21 milioni di euro) 1 - - - 1 -
Totale rapporti con parti correlate 489 1 - - 2 -

I rapporti finanziari al 30 giugno 2023, escluse le passività nette per leasing, sono di seguito analizzati:

(milioni di euro)

30.06.2023 Primo semestre 2023
Denominazione Crediti Debiti Impegni Oneri Proventi Derivati
CCS JV Scarl 316 - - - 3 -
Société pour la Réalisation du Port
de Tanger Méditerranée
1 - - - - -
Saipon Snc - 1 - - - -
SCD JV Scarl 143 - - - 2 -
Altre società del Gruppo Eni (per rapporti di importo
non superiore a 21 milioni di euro)
1 - - - 2 -
Totale rapporti con parti correlate 461 1 - - 7 -

L'incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate relative ai rapporti finanziari è la seguente:

31.12.2022
(milioni di euro) Totale Entità correlate Incidenza % Totale Entità correlate Incidenza %
Passività finanziarie a breve termine 159 1 0,63 103 1 0,97
Passività finanziarie a lungo termine
(comprensive delle quote a breve termine) 2.471 - - 2.793 - -
Totale 2.630 1 2.896 1
Primo semestre 2022 Primo semestre 2023
(milioni di euro) Totale Entità correlate Incidenza % Totale Entità correlate Incidenza %
Proventi finanziari 424 2 0,47 73 7 9,59
Oneri finanziari (411) - - (114) - -
Strumenti derivati (72) - - (46) - -
Altri proventi (oneri) operativi 3 - - (2) - -
Totale (56) 2 (89) 7
Totale - Discontinued operations (3) - (3) -

Rapporti finanziari per leasing

I rapporti finanziari per leasing nell'esercizio 2022 sono di seguito analizzati:

(milioni di euro) 31.12.2022 Primo semestre 2022
Denominazione Crediti Debiti Impegni Oneri Proventi
Consorzio F.S.B. - 1 - - -
Totale rapporti con parti correlate - 1 - - -

I rapporti finanziari per leasing al 30 giugno 2023 sono di seguito analizzati:

(milioni di euro)
30.06.2023 Primo semestre 2023
Denominazione Crediti Debiti Impegni Oneri Proventi
Consorzio F.S.B. - 1 - - -
Totale rapporti con parti correlate - 1 - - -

L'incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate relative ai rapporti finanziari per leasing è la seguente:

31.12.2022 30.06.2023
(milioni di euro) Totale Entità correlate Incidenza % Totale Entità correlate Incidenza %
Passività per leasing a lungo termine
(comprensive delle quote a breve termine) 403 1 0,25 462 1 0,22
Totale - Continuing operations 403 1 462 1
Totale - Discontinued operations - - - -

I principali flussi finanziari con parti correlate sono indicati nella seguente tabella:

(milioni di euro) 30.06.2022 30.06.2023
Ricavi e proventi 769 1.451
Costi e oneri (276) (263)
Proventi (oneri) finanziari e strumenti derivati 2 7
Variazione crediti/debiti commerciali e altri 19 75
Flusso di cassa netto da attività operativa - Continuing operations 514 1.270
Flusso di cassa netto da attività operativa - Discontinued operations 1 -
Variazione crediti finanziari 58 28
Flusso di cassa netto da attività di investimento - Continuing operations 58 28
Flusso di cassa netto da attività di investimento - Discontinued operations - -
Variazione debiti finanziari 181 -
Apporti netti di capitale proprio da terzi 458 -
Flusso di cassa netto da attività di finanziamento - Continuing operations 639 -
Flusso di cassa netto da attività di finanziamento - Discontinued operations - -
Flusso di cassa totale verso entità correlate - Continuing operations 1.211 1.298
Flusso di cassa totale verso entità correlate - Discontinued operations 1 -

Rispetto dei covenant, dei negative pledge e di ogni altra clausola dell'indebitamento del Gruppo Saipem comportante limiti all'utilizzo delle risorse finanziarie, con l'indicazione alla data del 30 giugno 2023 del grado di rispetto di dette clausole

Alla data del 30 giugno 2023 la quota dell'indebitamento finanziario lordo caratterizzata da clausole che comportano limiti all'utilizzo delle risorse finanziarie, ivi comprese clausole di negative pledge e di cross-default, è pari a 2.794 milioni di euro, di cui (i) la quota derivante da contratti caratterizzati da clausole che comportano obblighi di rispetto di parametri finanziari, ovvero covenant finanziari, è pari a 758 milioni di euro e (ii) la quota derivante da contratti che richiedono il rispetto di dichiarazioni e garanzie relative all'insussistenza della fattispecie prevista dall'art. 2446 del codice civile è pari a 682 milioni di euro. Al 30 giugno 2023 tali clausole risultano tutte rispettate.

Stato di implementazione di eventuali piani industriali e finanziari,

con l'evidenziazione degli scostamenti dei dati consuntivati rispetto a quelli previsti

L'esercizio 2022 si è chiuso con risultati che hanno confermato il miglioramento della performance del Gruppo con ricavi in crescita ed EBITDA positivi superiori alle aspettative. La buona performance operativa dell'anno è stata inoltre accompagnata da un ottimo livello di acquisizioni ordini riferiti in buona parte al business offshore, in coerenza con le linee strategiche.

I risultati del primo semestre 2023 registrano un ulteriore miglioramento della performance con ricavi ed EBITDA adjusted superiori rispetto al primo semestre 2022, rispettivamente del 28% e del 56%.

In relazione alle performance delle singole aree di business, rispetto alle ipotesi di Piano 2023-2026, i risultati della business line Asset Based Services risultano leggermente superiori alle aspettative fissate e compensano la lieve flessione della business line Energy Carriers per lo slittamento delle attività in Africa Sub-Sahariana; i risultati della business line Drilling Offshore risultano in linea con le ipotesi di Piano.

I risultati ottenuti sono pienamente in linea con gli obiettivi del Piano Strategico, da un punto di vista commerciale, operativo e finanziario (utile netto positivo, flussi di cassa operativi positivi in entrambi i due trimestri, con debito netto stabile).

Nel semestre sono stati acquisiti ordini per 6.690 milioni di euro di cui più dell'80% nel segmento Offshore sia Engineering & Construction che Drilling.

Al fine di valutare la consistenza con le ipotesi di Piano Strategico, la Società ha provveduto a:

  • ≥ aggiornare lo scenario di mercato;
  • ≥ analizzare l'andamento operativo e delle prospettive commerciali;
  • ≥ confrontare i flussi di Piano con i report di più recente pubblicazione del consensus di mercato;
  • ≥ verificare le variazioni delle variabili di mercato che incidono sul tasso di attualizzazione.

Alla luce delle analisi condotte, la Società ha accertato che: (i) lo scenario di mercato è leggermente migliorativo rispetto a quello elaborato in sede di Piano Strategico; (ii) l'andamento operativo e le prospettive commerciali delle business line sono in linea con il Piano Strategico; (iii) i flussi di cassa approvati nel Piano 2023-2026 sono confermati e risultano essere in linea con il consensus degli analisti; (iv) le variazioni delle variabili di mercato non sono tali da incidere significativamente sul tasso di attualizzazione.

ATTESTAZIONE DEL BILANCIO CONSOLIDATO A NORMA DELLE DISPOSIZIONI DELL'ART. 154-BIS, COMMA 5 DEL D.LGS. N. 58/1998 (TESTO UNICO DELLA FINANZA)

  1. I sottoscritti Alessandro Puliti e Paolo Calcagnini in qualità, rispettivamente, di Amministratore Delegato (CEO) e di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Saipem SpA, attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

≥ l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e

≥ l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2023 e nel corso del primo semestre 2023.

  1. Le procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2023 sono state definite e la valutazione della loro adeguatezza è stata effettuata sulla base delle norme e metodologie definite da Saipem in coerenza con il modello Internal Control - Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission che rappresenta un framework di riferimento per il sistema di controllo interno generalmente accettato a livello internazionale.

  2. Si attesta, inoltre che:

  3. 3.1 il bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2023:

    • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità Europea ai sensi del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002;
    • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
    • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento;
  4. 3.2 la relazione intermedia sulla gestione comprende un'analisi attendibile dei riferimenti agli eventi importanti che si sono verificati nei primi sei mesi dell'esercizio e alla loro incidenza sul bilancio consolidato semestrale abbreviato, unitamente a una descrizione dei principali rischi e incertezze per i sei mesi restanti dell'esercizio. La relazione intermedia sulla gestione comprende, altresì, un'analisi attendibile delle informazioni sulle operazioni rilevanti con parti correlate.

26 luglio 2023

/firma/ Alessandro Puliti /firma/ Paolo Calcagnini Alessandro Puliti Paolo Calcagnini

Amministratore Delegato (CEO) Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari

RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE

Società per Azioni

Capitale Sociale euro 501.669.790,83 i.v. Codice Fiscale e Partita IVA 00825790157 Numero di Iscrizione al Registro delle Imprese di Milano, Monza-Brianza, Lodi n. 788744

Sede sociale in Milano (MI) Via Luigi Russolo, 5 Informazioni per gli Azionisti Saipem SpA, Via Luigi Russolo, 5 20138 Milano (MI) Italia

Relazioni con gli investitori istituzionali e con gli analisti finanziari Fax +39-0244254295 e-mail: [email protected]

Pubblicazioni

Bilancio al 31 dicembre (in italiano) redatto ai sensi del D.Lgs. 9 aprile 1991, n. 127 Annual Report (in inglese)

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno (in italiano) Interim Financial Report as of June 30 (in inglese)

Bilancio di Sostenibilità 2022 (in italiano e inglese)

Disponibili anche sul sito internet Saipem: www.saipem.com

Sito internet: www.saipem.com Centralino: +39-0244231

Impaginazione e supervisione: Studio Joly Srl - Roma Stampa:

saipem spa Via Luigi Russolo, 5 20138 Milano (MI) ITALIA

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