AI Terminal

MODULE: AI_ANALYST
Interactive Q&A, Risk Assessment, Summarization
MODULE: DATA_EXTRACT
Excel Export, XBRL Parsing, Table Digitization
MODULE: PEER_COMP
Sector Benchmarking, Sentiment Analysis
SYSTEM ACCESS LOCKED
Authenticate / Register Log In

FinecoBank

Interim / Quarterly Report Aug 10, 2023

4321_ir_2023-08-10_b96dd9cf-2b39-4411-a267-de4459f66e63.pdf

Interim / Quarterly Report

Open in Viewer

Opens in native device viewer

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2023

Indice

Cariche Sociali e Società di Revisione 5
Premessa alla lettura della Relazione finanziaria semestrale consolidata 7
Relazione finanziaria semestrale consolidata 9
Relazione intermedia sulla gestione consolidata 9
Dati di sintesi 9
Andamento della gestione 24
L'azione FinecoBank 30
I risultati conseguiti nelle principali aree di attività 31
La rete dei consulenti finanziari 36
Le risorse 38
L'infrastruttura tecnologica 43
Il sistema dei controlli interni 45
Principali rischi e incertezze 46
La struttura organizzativa 47
I principali aggregati patrimoniali 50
I risultati economici 66
I risultati della controllante e della controllata 74
Le operazioni con parti correlate 85
Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura del periodo ed evoluzione prevedibile della gestione 87
Schemi del bilancio consolidato semestrale 89
Stato patrimoniale consolidato 89
Conto economico consolidato 91
Prospetto della redditività consolidata complessiva 92
Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato 93
Rendiconto finanziario consolidato 94
Note illustrative 97
Parte A – Politiche contabili 97
Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato 114
Parte C – Informazioni sul conto economico consolidato 146
Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura 165
Parte F – Informazioni sul patrimonio consolidato 202
Parte H – Operazioni con parti correlate 205
Parte L – Informativa di settore 208
Parte M – Informativa sul leasing 209
Allegati 213
Attestazione del bilancio consolidato semestrale ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive
modifiche e integrazioni 217
Relazione della Società di Revisione 219
Glossario 223

Indice

4 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2023 · FinecoBank

Cariche Sociali e Società di Revisione

Consiglio di Amministrazione
Marco Mangiagalli Presidente
Gianmarco Montanari Vice Presidente
Alessandro Foti Amministratore Delegato e Direttore Generale
Arturo Patarnello
Elena Biffi
Giancarla Branda
Maria Alessandra Zunino De Pignier
Maria Lucia Candida
Marin Gueorguiev
Paola Generali
Patrizia Albano
Consiglieri
Collegio Sindacale
Luisa Marina Pasotti Presidente
Giacomo Ramenghi
Massimo Gatto
Membri Effettivi
Lucia Montecamozzo
Marco Salvatore
Membri Supplenti
KPMG S.p.A. Società di revisione
Lorena Pelliciari Dirigente preposto alla redazione dei documenti
contabili societari

Il Consiglio di Amministrazione è stato nominato dall'Assemblea ordinaria di FinecoBank del 27 aprile 2023 e rimarrà in carica fino all'approvazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2025.

Sede legale

Cariche Sociali e Società di Revisione

20131 Milano - Piazza Durante, 11, Italia

"FinecoBank Banca Fineco S.p.A." o in forma abbreviata "FinecoBank S.p.A.", ovvero "Banca Fineco S.p.A." ovvero "Fineco Banca S.p.A.". Banca iscritta all'Albo delle Banche e Capogruppo del Gruppo Bancario FinecoBank, Albo dei Gruppi Bancari n. 3015, Aderente al Fondo Nazionale di Garanzia e al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi Codice Fiscale e n° iscr. R.I. Milano-Monza-Brianza-Lodi 01392970404 – R.E.A. n° 1598155, P.IVA 12962340159

Cariche Sociali e Società di Revisione

6 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2023 · FinecoBank

Premessa alla lettura della Relazione finanziaria semestrale consolidata

La presente Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2023 del Gruppo FinecoBank (di seguito Gruppo) è predisposta secondo quanto previsto dall'articolo 154-ter comma 2 del D.Lgs. 24 febbraio 1998 n.58.

Essa è costituita dal Bilancio consolidato semestrale abbreviato, redatto in applicazione del Decreto Legislativo 28 febbraio 2005, n. 38, in conformità ai principi contabili (nel seguito "IFRS", "IAS" o "principi contabili internazionali") emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB), inclusi i relativi documenti interpretativi SIC e IFRIC, omologati dalla Commissione Europea, come previsto dal Regolamento dell'Unione Europea n. 1606/2002 del 19 luglio 2002 ed applicabili ai bilanci degli esercizi che iniziano il 1° gennaio 2023, e, in particolare, è conforme al principio contabile internazionale applicabile per l'informativa finanziaria infrannuale (IAS 34). In base al paragrafo 10 di tale principio, FinecoBank Banca Fineco S.p.A. (di seguito FinecoBank o Fineco o Banca o Capogruppo) si è avvalsa della facoltà di redigere il bilancio consolidato semestrale in versione abbreviata. Esso comprende:

  • gli Schemi del bilancio consolidato semestrale abbreviato, costituiti dallo Stato patrimoniale consolidato, dal Conto economico consolidato, dal Prospetto della redditività consolidata complessiva, dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato e dal Rendiconto finanziario consolidato, esposti a confronto con i corrispondenti schemi dell'esercizio 2022. Come previsto dallo IAS 34, lo stato patrimoniale è stato confrontato con i dati al 31 dicembre 2022, mentre il conto economico, il prospetto della redditività complessiva, le variazioni del patrimonio netto ed il rendiconto finanziario sono confrontati con i corrispondenti dati relativi al primo semestre dell'anno precedente presentati nella relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2022;
  • le Note illustrative, che comprendono, oltre alle informazioni di dettaglio richieste dallo IAS 34 esposte secondo gli schemi adottati in bilancio e quelle ritenute utili per dare una rappresentazione corretta della situazione aziendale;

ed è accompagnato:

Premessa alla lettura della Relazione finanziaria semestrale consolidata

  • dalla Relazione intermedia sulla gestione consolidata, nella quale sono stati riportati gli schemi di bilancio riclassificati, i risultati principali delle diverse aree di business ed i commenti ai risultati del primo semestre 2023. A supporto dei commenti sui risultati del semestre, nella Relazione intermedia sulla gestione consolidata vengono presentati ed illustrati dei prospetti di conto economico e di stato patrimoniale riclassificati, il cui raccordo con gli schemi del bilancio consolidato è riportato tra gli Allegati (in linea con la Comunicazione Consob n.6064293 del 28 luglio 2006), e vengono utilizzati anche altri Indicatori Alternativi di Performance ("IAP"), la cui descrizione esplicativa in merito al contenuto e, al caso, le modalità di calcolo utilizzate sono riportate nel Glossario (in linea con gli orientamenti pubblicati il 5 ottobre 2015 dall'European Securities and Markets Authority (ESMA/2015/1415));
  • dall'Attestazione relativa al bilancio consolidato semestrale abbreviato ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni.

L'eventuale mancata quadratura tra i dati esposti nella Relazione intermedia sulla gestione consolidata e nel Bilancio consolidato semestrale abbreviato dipende esclusivamente dagli arrotondamenti.

Gli schemi del Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2023 sono stati predisposti facendo riferimento alle istruzioni in materia di bilancio delle banche di cui alla Circolare 262 del 22 dicembre 2005 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione" e successivi aggiornamenti di Banca d'Italia.

Premessa alla lettura della Relazione finanziaria semestrale consolidata

8 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2023 · FinecoBank

Relazione finanziaria semestrale consolidata Relazione intermedia sulla gestione consolidata

FinecoBank è una delle più importanti banche FinTech in Europa. Quotata nel FTSE MIB, Fineco propone un modello di business unico in Europa, che combina le migliori piattaforme con un grande network di consulenti finanziari. Offre da un unico conto servizi di banking, credit, trading e investimento attraverso piattaforme transazionali e di consulenza sviluppate con tecnologie proprietarie. Fineco è leader nel brokerage in Europa, e uno dei più importanti player nel Private Banking in Italia, con servizi di consulenza evoluti e altamente personalizzati.

Il Gruppo FinecoBank è costituito dalla Capogruppo Fineco e da Fineco Asset Management DAC (di seguito Fineco AM), società di gestione collettiva del risparmio di diritto irlandese, che ha come mission lo sviluppo di soluzioni di investimento in partnership con i migliori gestori internazionali.

FinecoBank è quotata alla Borsa di Milano, fa parte dell'indice azionario FTSE Mib di Borsa Italiana e dello STOXX Europe 600 Index.

In data 18 aprile 2023, l'agenzia S&P Global Ratings ha confermato il rating a lungo termine di FinecoBank pari a 'BBB' con outlook stabile, mantenendo il rating a breve "A-2".

FinecoBank è inclusa nello Standard Ethics Italian Banks Index© e nello Standard Ethics Italian Index (composto dalle maggiori 40 società quotate in Borsa Italiana FTSE-MIB), tra i principali indici di performance e benchmark in materia ambientale, sociale e di governance, e per il terzo anno consecutivo Standard Ethics ha confermato il rating "EE+", posizionando la Banca tra gli istituti di credito che hanno ottenuto il giudizio di sostenibilità più solido attualmente assegnato nel settore bancario.

FinecoBank, inoltre, è inclusa negli indici di sostenibilità MIB ESG Index di Euronext, FTSE4Good, Bloomberg Gender Equality Index (GEI) 2023, S&P Global 1200 ESG Index e le principali agenzie di rating ESG hanno assegnato:

  • Sustainalytics ESG risk rating pari a 13,2 (Low risk), confermando il posizionamento tra le migliori banche a livello internazionale;
  • Corporate Sustainability Assessment di S&P score di 69 punti su 100;
  • MSCI ESG rating pari ad "AA" (leader) nel settore dei "diversified financials";
  • Moody's Analytics ESG overall score pari a 57 punti su 100 (robust performance);
  • Refinitiv punteggio pari a 85 su 100, che indica performance ESG eccellenti e un alto grado di trasparenza nel reporting pubblico di sostenibilità;
  • CDP Climate Change rating pari a "B" ottenuto con la prima compilazione del questionario, dimostrando di affrontare gli impatti ambientali delle attività e di garantire una buona gestione ambientale.

I risultati del primo semestre dell'anno confermano uno sviluppo sano ed equilibrato del Gruppo, insieme alla capacità di intercettare le esigenze della clientela in tutte le fasi di mercato, anche le più complesse, e sono il frutto di una forte spinta verso gli investimenti da parte della clientela, del crescente interesse per le piattaforme della Banca, di una maggiore richiesta di consulenza e dal successo delle iniziative messe in atto nel periodo. Al forte impulso alla crescita del Gruppo ha contribuito l'accelerazione dell'Investing, grazie a Fineco AM, sempre più concentrata su una strategia mirata a soddisfare anche le più sofisticate esigenze finanziarie della clientela. Nel corso del primo semestre 2023 è proseguita la continua innovazione e il rinnovamento dell'offerta di prodotti e servizi, restando sempre fedeli ai principi di trasparenza, efficienza e sostenibilità.

La raccolta netta totale realizzata nel corso del primo semestre 2023 è stata pari a 5.204 milioni di euro, superando così per il terzo anno consecutivo la soglia di 5 miliardi di euro nel primo semestre, confermando l'accelerazione del percorso di crescita della Banca grazie sia all'acquisizione di nuovi clienti sia alla solida spinta verso gli investimenti. Nello specifico, la raccolta netta gestita è stata pari a 1.946 milioni di euro e la raccolta netta amministrata è stata pari a 5.317 milioni di euro, mentre la raccolta netta diretta ha subito una riduzione di 2.060 milioni di euro, per effetto dell'investimento da parte dei clienti della liquidità in eccesso in titoli di Stato e prodotti del risparmio gestito. L'incidenza di Fineco AM, calcolata rapportando la raccolta netta retail della società con la raccolta netta gestita, è pari al 122,1% (80,7% nel primo semestre 2022). Si tratta di un risultato che conferma da un lato l'efficacia di un modello di business in grado di affrontare fasi di mercato difficili, dall'altro una sempre maggiore propensione agli investimenti da parte di una clientela particolarmente evoluta. La raccolta netta realizzata nel corso del primo semestre 2023 tramite la rete di consulenti finanziari è stata pari a 4.274 milioni di euro.

Al 30 giugno 2023 il saldo della raccolta diretta e indiretta da clientela si attesta a 115.881 milioni di euro. La raccolta gestita da Fineco AM è pari a 29.238 milioni di euro, di cui 18.635 milioni di euro sono relativi a classi retail e 10.603 milioni di euro sono relativi a classi istituzionali, risultato che evidenzia l'accelerazione in atto nel processo di crescita della società. L'incidenza di Fineco AM, calcolata rapportando le masse retail della società con il saldo della raccolta gestita, è pari al 33,4%. Il saldo della raccolta diretta ed indiretta della rete dei consulenti finanziari al 30 giugno 2023 è pari a 101.063 milioni di euro.

Il saldo della raccolta diretta e indiretta riferibile alla clientela Private, ossia con asset superiori a 500.000 euro, si attesta a 51.614 milioni di euro, pari al 44,5% del totale raccolta diretta e indiretta del Gruppo.

La qualità del credito si conferma elevata, sostenuta dal principio di offrire credito esclusivamente ai clienti esistenti, facendo leva su appropriati strumenti di analisi della ricca base informativa interna. Il costo del rischio, che si attesta a 5 bps, si mantiene strutturalmente contenuto. Nel corso del primo semestre 2023 sono stati erogati 111 milioni di euro di prestiti personali, 94 milioni di euro di mutui e sono stati accordati fidi di conto corrente per un importo di 651 milioni di euro, di cui 641 milioni di euro garantiti. I crediti deteriorati netti al 30 giugno 2023 rappresentano lo 0,09% dei crediti di finanziamento verso clientela ordinaria (0,06% al 31 dicembre 2022).

Il numero dei clienti si attesta a 1.523.777 in crescita del 2,5% rispetto al 31 dicembre 2022. I clienti continuano a premiare la trasparenza dell'approccio Fineco, l'elevata qualità e la completezza dei servizi finanziari riassunti nel concetto di "one stop solution".

I risultati del periodo confermano la sostenibilità e la forza del modello di business, capace di generare utili in ogni condizione di mercato. Il risultato del periodo si attesta a 308,9 milioni di euro, evidenziando un incremento del 38,9% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente (+38,8% escludendo le poste non ricorrenti registrate nel primo semestre 20221 ). Il cost/income ratio si attesta al 24,1% (29,3% al 30 giugno 2022) grazie alla crescita dei ricavi, all'elevata leva operativa del Gruppo e alla diffusa cultura aziendale in tema di governo dei costi.

L'offerta del Gruppo si articola in tre macroaree di attività integrate: (i) il Banking, che include i servizi di conto corrente e di conto deposito, i servizi di pagamento ed emissione di carte di debito, credito e prepagate, i mutui, i fidi e i prestiti personali; (ii) il Brokerage, che assicura il servizio di esecuzione ordini per conto dei clienti, con un accesso diretto ai principali mercati azionari mondiali e la possibilità di negoziare CFD (su valute, indici, azioni, obbligazioni e materie prime), futures, opzioni, obbligazioni, ETF e certificates; (iii) l'Investing, che include l'attività di gestione del risparmio svolta dalla controllata Fineco AM, servizi di collocamento e distribuzione di oltre 4.170 prodotti, tra fondi comuni d'investimento e comparti di SICAV gestiti da 72 primarie case d'investimento italiane ed internazionali, prodotti assicurativi e previdenziali, nonché servizi di consulenza in materia di investimenti tramite una rete di 2.952 consulenti finanziari, terza rete in Italia per dimensioni.

Gli Schemi di bilancio riclassificati e gli indicatori

Nella Relazione intermedia sulla gestione consolidata vengono presentati ed illustrati i prospetti di conto economico e di stato patrimoniale riclassificati (Indicatori Alternativi di Performance, "IAP"), il cui raccordo con gli schemi del bilancio consolidato è riportato negli Allegati "Schemi di riconduzione per la predisposizione dei prospetti di bilancio consolidato riclassificato" (in linea con la Comunicazione Consob n.6064293 del 28 luglio 2006); inoltre vengono utilizzati anche altri IAP, la cui descrizione esplicativa in merito al contenuto e, al caso, le modalità di calcolo utilizzate sono riportate nel Glossario (in linea con gli orientamenti pubblicati il 5 ottobre 2015 dall'European Securities and Markets Authority (ESMA/2015/1415).

Con riferimento agli IAP, l'European Securities and Markets Authority (ESMA) ha emanato specifici Orientamenti2 in merito ai criteri per la loro presentazione nelle informazioni regolamentate, inclusa pertanto la presente Relazione finanziaria semestrale consolidata, quando tali indicatori non risultano definiti o previsti dal framework sull'informativa finanziaria. Tali orientamenti sono volti a promuovere l'utilità e la trasparenza degli IAP, e la loro osservanza migliorerà la comparabilità, affidabilità e comprensibilità degli IAP, con conseguenti benefici agli utilizzatori dell'informativa finanziaria. Consob ha recepito in Italia gli Orientamenti e li ha incorporati nelle proprie prassi di vigilanza3 . Secondo la definizione degli Orientamenti ESMA, un IAP è un indicatore di performance finanziaria, posizione finanziaria o flussi di cassa storici o futuri, diverso da un indicatore finanziario definito o specificato nella disciplina applicabile sull'informativa finanziaria e sono solitamente ricavati dalle poste di bilancio redatte conformemente alla disciplina vigente sull'informativa finanziaria. Non rientrano strettamente nella definizione di IAP gli indicatori pubblicati in applicazione della disciplina prudenziale.

1 Variazione di fair value e cancellazione dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -0,2 milioni di euro (al netto dell'effetto fiscale). 2

Schemi di Bilancio Riclassificati

Stato patrimoniale consolidato

(Importi in migliaia)
Consistenze al Variazioni
ATTIVO 30/06/2023 31/12/2022 Assoluta %
Cassa e disponibilità liquide 1.518.628 1.469.713 48.915 3,3%
Attività finanziarie di negoziazione 16.868 16.926 (58) -0,3%
Finanziamenti a banche 415.627 426.696 (11.069) -2,6%
Finanziamenti a clientela 6.184.498 6.445.713 (261.215) -4,1%
Altre attività finanziarie 22.613.241 24.634.034 (2.020.793) -8,2%
Coperture 1.028.822 1.424.704 (395.882) -27,8%
Attività materiali 143.799 146.208 (2.409) -1,6%
Avviamenti 89.602 89.602 - n.a.
Altre attività immateriali 35.788 36.787 (999) -2,7%
Attività fiscali 46.100 46.577 (477) -1,0%
Crediti d'imposta acquistati 1.341.774 1.093.255 248.519 22,7%
Altre attività 381.175 438.670 (57.495) -13,1%
Totale dell'attivo 33.815.922 36.268.885 (2.452.963) -6,8%

(Importi in migliaia)

Consistenze al Variazioni
PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 30/06/2023 31/12/2022 Assoluta %
Debiti verso banche 1.299.539 1.677.235 (377.696) -22,5%
Debiti verso clientela 29.187.761 31.695.647 (2.507.886) -7,9%
Titoli in circolazione 803.054 497.926 305.128 61,3%
Passività finanziarie di negoziazione 8.538 4.574 3.964 86,7%
Coperture (13.438) (3.180) (10.258) n.a.
Passività fiscali 65.017 42.627 22.390 52,5%
Altre passività 553.994 443.659 110.335 24,9%
Patrimonio 1.911.457 1.910.397 1.060 0,1%
- capitale e riserve 1.601.514 1.479.771 121.743 8,2%
- riserve da valutazione 1.063 2.121 (1.058) -49,9%
- risultato netto 308.880 428.505 (119.625) -27,9%
Totale del passivo e del patrimonio netto 33.815.922 36.268.885 (2.452.963) -6,8%

Stato patrimoniale consolidato - Evoluzione trimestrale

(Importi in migliaia)
Consistenze al
ATTIVO 30/06/2023 31/03/2023 31/12/2022 30/09/2022 30/06/2022
Cassa e disponibilità liquide 1.518.628 1.414.068 1.469.713 1.681.556 1.542.372
Attività finanziarie di negoziazione 16.868 15.730 16.926 22.285 20.020
Finanziamenti a banche 415.627 445.895 426.696 458.028 400.215
Finanziamenti a clientela 6.184.498 6.311.901 6.445.713 6.318.315 6.310.789
Altre attività finanziarie 22.613.241 24.350.662 24.634.034 25.068.513 25.294.566
Coperture 1.028.822 1.300.265 1.424.704 1.390.127 948.764
Attività materiali 143.799 142.637 146.208 143.333 146.686
Avviamenti 89.602 89.602 89.602 89.602 89.602
Altre attività immateriali 35.788 35.875 36.787 36.601 37.525
Attività fiscali 46.100 46.987 46.577 58.048 44.681
Crediti d'imposta acquistati 1.341.774 1.313.546 1.093.255 902.259 827.217
Altre attività 381.175 413.399 438.670 382.040 415.278
Totale dell'attivo 33.815.922 35.880.567 36.268.885 36.550.707 36.077.715
Consistenze al
PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 30/06/2023 31/03/2023 31/12/2022 30/09/2022 30/06/2022
Debiti verso banche 1.299.539 1.605.506 1.677.235 2.791.259 2.333.322
Debiti verso clientela 29.187.761 30.877.798 31.695.647 30.945.493 30.827.605
Titoli in circolazione 803.054 798.748 497.926 499.629 498.833
Passività finanziarie di negoziazione 8.538 7.208 4.574 8.976 7.104
Coperture (13.438) (7.885) (3.180) (3.584) 2.581
Passività fiscali 65.017 105.386 42.627 82.923 118.430
Altre passività 553.994 435.390 443.659 432.744 580.560
Patrimonio 1.911.457 2.058.416 1.910.397 1.793.267 1.709.280
- capitale e riserve 1.601.514 1.909.094 1.479.771 1.488.223 1.487.091
- riserve da valutazione 1.063 2.070 2.121 2.651 (174)
- risultato netto 308.880 147.252 428.505 302.393 222.363
Totale del passivo e del patrimonio netto 33.815.922 35.880.567 36.268.885 36.550.707 36.077.715

(Importi in migliaia)

Conto economico consolidato

(Importi in migliaia)
1° semestre Variazioni
2023 2022 Assoluta %
Margine finanziario 328.278 176.407 151.871 86,1%
di cui Interessi netti 328.196 126.961 201.235 158,5%
di cui Profitti da gestione della Tesoreria 82 49.446 (49.364) -99,8%
Dividendi e altri proventi su partecipazioni (6) (148) 142 -95,9%
Commissioni nette 242.125 232.514 9.611 4,1%
Risultato negoziazione, coperture e fair value 30.079 54.843 (24.764) -45,2%
Saldo altri proventi/oneri 216 416 (200) -48,1%
RICAVI 600.692 464.032 136.660 29,5%
Spese per il personale (60.378) (57.538) (2.840) 4,9%
Altre spese amministrative (147.357) (134.364) (12.993) 9,7%
Recuperi di spesa 76.457 69.063 7.394 10,7%
Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali (13.237) (13.191) (46) 0,3%
Costi operativi (144.515) (136.030) (8.485) 6,2%
RISULTATO DI GESTIONE 456.177 328.002 128.175 39,1%
Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni (2.079) (1.225) (854) 69,7%
RISULTATO NETTO DI GESTIONE 454.098 326.777 127.321 39,0%
Altri oneri e accantonamenti (12.006) (12.498) 492 -3,9%
Profitti netti da investimenti (581) (754) 173 -22,9%
RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE 441.511 313.525 127.986 40,8%
Imposte sul reddito del periodo (132.631) (91.162) (41.469) 45,5%
RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE 308.880 222.363 86.517 38,9%
RISULTATO DEL PERIODO 308.880 222.363 86.517 38,9%
RISULTATO DEL PERIODO DI PERTINENZA DEL GRUPPO 308.880 222.363 86.517 38,9%

Conto economico consolidato – Evoluzione trimestrale

(Importi in migliaia)
2023
1° Trimestre 2° Trimestre
Margine finanziario 157.431 170.847
di cui Interessi netti 157.431 170.765
di cui Profitti da gestione della Tesoreria - 82
Dividendi e altri proventi su partecipazioni - (6)
Commissioni nette 120.871 121.254
Risultato negoziazione, coperture e fair value 15.123 14.956
Saldo altri proventi/oneri 235 (19)
RICAVI 293.660 307.032
Spese per il personale (29.795) (30.583)
Altre spese amministrative (74.630) (72.727)
Recuperi di spesa 37.625 38.832
Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali (6.587) (6.650)
Costi operativi (73.387) (71.128)
RISULTATO DI GESTIONE 220.273 235.904
Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni (664) (1.415)
RISULTATO NETTO DI GESTIONE 219.609 234.489
Altri oneri e accantonamenti (9.269) (2.737)
Profitti netti da investimenti (723) 142
RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE 209.617 231.894
Imposte sul reddito del periodo (62.365) (70.266)
RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE 147.252 161.628
RISULTATO DI PERIODO 147.252 161.628
RISULTATO DEL PERIODO DI PERTINENZA DEL GRUPPO 147.252 161.628

(Importi in migliaia)
2022
1° Trimestre 2° Trimestre 3° Trimestre 4° Trimestre
Margine finanziario 107.461 68.946 84.219 131.574
di cui Interessi netti 59.347 67.614 84.261 131.574
di cui Profitti da gestione della Tesoreria 48.114 1.332 (42) -
Dividendi e altri proventi su partecipazioni (45) (103) (20) (108)
Commissioni nette 118.637 113.877 114.105 119.008
Risultato negoziazione, coperture e fair value 28.989 25.854 21.212 13.844
Saldo altri proventi/oneri 365 51 139 (399)
RICAVI 255.407 208.625 219.655 263.919
Spese per il personale (28.348) (29.190) (28.958) (30.798)
Altre spese amministrative (69.366) (64.998) (65.477) (73.645)
Recuperi di spesa 35.335 33.728 33.250 34.517
Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali (6.590) (6.601) (6.636) (7.038)
Costi operativi (68.969) (67.061) (67.821) (76.964)
RISULTATO DI GESTIONE 186.438 141.564 151.834 186.955
Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni (801) (424) (292) (1.598)
RISULTATO NETTO DI GESTIONE 185.637 141.140 151.542 185.357
Altri oneri e accantonamenti (10.239) (2.259) (41.617) (3.647)
Profitti netti da investimenti (553) (201) (325) (473)
RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE 174.845 138.680 109.600 181.237
Imposte sul reddito del periodo (51.385) (39.777) (29.570) (55.125)
RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE 123.460 98.903 80.030 126.112
RISULTATO DI PERIODO 123.460 98.903 80.030 126.112
RISULTATO DEL PERIODO DI PERTINENZA DEL GRUPPO 123.460 98.903 80.030 126.112

I principali dati patrimoniali

(Importi in migliaia)
Consistenze al Variazioni
30/06/2023 31/12/2022 Assoluta %
Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria ¹ 5.745.024 5.916.090 (171.066) -2,9%
Totale dell'attivo 33.815.922 36.268.885 (2.452.963) -6,8%
Raccolta diretta da clientela ² 28.510.165 30.569.876 (2.059.711) -6,7%
Raccolta indiretta da clientela ³ 87.370.402 75.987.994 11.382.408 15,0%
Totale raccolta (diretta e indiretta) da clientela 115.880.567 106.557.870 9.322.697 8,7%
Patrimonio 1.911.457 1.910.397 1.060 0,1%

(1) I crediti di finanziamento verso clientela ordinaria si riferiscono ai soli finanziamenti erogati a clientela relativi ad utilizzi di aperture di credito in conto corrente, carte di credito, prestiti personali, mutui e sovvenzioni chirografarie.

(2) La raccolta diretta da clientela comprende i conti correnti passivi.

(3) La raccolta indiretta da clientela si riferisce ai prodotti collocati on line o tramite i consulenti finanziari di FinecoBank.

Dati struttura

Dati al
30/06/2023 31/12/2022 30/06/2022
N° Dipendenti 1.354 1.336 1.316
N° Consulenti finanziari 2.952 2.918 2.887
N° Negozi finanziari operativi ¹ 425 426 423

(1) Numero negozi finanziari operativi: negozi finanziari gestiti dalla Banca e negozi finanziari gestiti dai consulenti finanziari (c.d. Fineco Center).

Indicatori di redditività, produttività ed efficienza

(Importi in migliaia)
Dati al
30/06/2023 31/12/2022 30/06/2022
Margine finanziario/Ricavi 54,65% 41,39% 38,00%
Proventi di intermediazione e diversi/Ricavi 45,35% 58,64% 62,00%
Proventi di intermediazione e diversi/Costi operativi 188,51% 197,88% 211,55%
Cost/income ratio 24,06% 29,63% 29,31%
Costi operativi/TFA 0,26% 0,26% 0,26%
Cost of risk 5 bp 4 bp 2 bp
CoR (sistema incentivante) 5 bp 4 bp 2 bp
ROE 32,35% 23,54% 25,84%
Rendimento delle attività 1,83% 1,18% 1,23%
EVA (calcolato sul capitale allocato) 271.973 367.339 192.039
EVA (calcolato sul patrimonio contabile) 200.616 264.529 140.903
RARORAC (calcolato sul capitale allocato) 80,40% 55,10% 57,76%
RARORAC (calcolato sul patrimonio contabile) 20,22% 14,75% 15,78%
ROAC (calcolato sul capitale allocato) 91,31% 64,28% 66,88%
ROAC (calcolato sul patrimonio contabile) 31,13% 23,89% 24,90%
Totale raccolta da clientela/Dipendenti medi 86.125 80.695 78.447
Totale raccolta da clientela/(Dipendenti medi + Consulenti finanziari medi) 27.072 25.526 24.778

Legenda

Proventi di intermediazione e diversi: Commissioni nette, Risultato di negoziazione, coperture e fair value, Saldo altri proventi/oneri.

Cost/income ratio: rapporto fra Costi operativi e Ricavi.

Costi operativi/TFA: rapporto fra costi operativi e Total Financial Asset (raccolta diretta ed indiretta). Il TFA utilizzato per il rapporto è quello medio dell'esercizio calcolato come media tra il saldo al 30 giugno 2023 e quello del 31 dicembre precedente.

Cost of risk: rapporto fra le Rettifiche nette su crediti verso clientela degli ultimi 12 mesi e i crediti verso clientela (media delle medie degli ultimi quattro trimestri, calcolati come media del saldo di fine trimestre e saldo del fine trimestre precedente). Il perimetro include solo i crediti di finanziamento verso clientela ordinaria.

CoR (sistema incentivante): rapporto fra Rettifiche nette su crediti verso clientela degli ultimi 12 mesi, incluse le rettifiche sui margini disponibili delle linee di credito concesse, e i crediti verso clientela (media del saldo al 30 giugno 2023 e quello del 31 dicembre precedente). Il perimetro include solo i crediti di finanziamento verso clientela ordinaria.

ROE: rapporto fra l'utile netto e il patrimonio netto contabile (escluse le riserve da valutazione) medio del periodo (media del saldo di fine periodo e quello del 31 dicembre precedente). Il risultato di periodo al 30 giugno 2023 e al 30 giugno 2022 è stato annualizzato. Il ROE pubblicato nell'informativa finanziaria del 2022 era stato calcolato escludendo dal patrimonio netto contabile i dividendi per i quali era prevista la distribuzione, pertanto, il dato comparativo relativo all'esercizio 2022 è stato rideterminato e riesposto.

Rendimento delle attività - ROA: rapporto tra l'utile netto e il totale attivo di bilancio. Il risultato di periodo al 30 giugno 2023 e al 30 giugno 2022 è stato annualizzato.

EVA (Economic Value Added): esprime la capacità dell'impresa di creare valore; è calcolato come differenza tra l'utile netto, escludendo i proventi/oneri straordinari e i relativi effetti fiscali, e il costo figurativo del capitale allocato; quest'ultimo è stato calcolato sia utilizzando il maggiore tra il capitale regolamentare e il capitale economico4 assorbito sia utilizzando il patrimonio netto contabile (media dei fine trimestri dell'anno).

RARORAC (Risk Adjusted Return on Risk Adjusted Capital): è il rapporto tra l'EVA (come sopra descritto) e la media dei trimestri dell'anno del capitale allocato (calcolato con le stesse modalità previste per il calcolo dell'EVA) ed esprime in termini percentuali la capacità di creare valore per unità di capitale posto a presidio del rischio.

ROAC (Return on Allocated Capital): è il rapporto tra l'utile netto operativo e la media dei trimestri dell'anno del capitale allocato (calcolato con le stesse modalità previste per il calcolo dell'EVA).

Per il calcolo degli indicatori EVA, RARORAC e ROAC al 30 giugno 2023, il capitale economico del 30 giugno 2023 è mantenuto uguale a quello del 31 marzo 2023, ultimo dato disponibile.

4 Il capitale allocato è il maggiore tra il capitale regolamentare e il capitale economico.

Indicatori patrimoniali

Dati al
30/06/2023 31/12/2022
Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria/Totale attivo 16,99% 16,31%
Finanziamenti a banche/Totale attivo 1,23% 1,18%
Altre attività finanziarie/Totale attivo 66,87% 67,92%
Raccolta Diretta/Totale passivo e patrimonio netto 84,31% 84,29%
Patrimonio netto (incluso utile)/Totale passivo e patrimonio netto 5,65% 5,27%
Crediti verso clientela ordinaria/Raccolta diretta da clientela 20,15% 19,35%
Qualità del credito Dati al
30/06/2023 31/12/2022
Crediti deteriorati/Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria 0,09% 0,06%
Sofferenze/Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria 0,03% 0,02%
Coverage ratio¹ - Sofferenze 91,29% 92,65%
Coverage ratio¹ - Inadempienze probabili 68,32% 68,13%
Coverage ratio¹ - Esposizioni scadute deteriorate 46,13% 57,92%
Coverage ratio¹ - Totale crediti deteriorati 79,48% 86,02%

(1) Calcolato come rapporto tra l'ammontare delle rettifiche di valore e l'esposizione lorda.

Lo scenario macroeconomico e la politica monetaria

Agli inizi del 2023 l'economia mondiale ha evidenziato una maggiore solidità rispetto alla fine del 2022, grazie alla riapertura dell'economia cinese e alla tenuta dei mercati del lavoro negli Stati Uniti. Le difficoltà che hanno interessato il settore bancario statunitense agli inizi di marzo hanno avuto delle ricadute sui mercati finanziari mondiali, ma, da allora, la maggior parte dei prezzi delle attività ha recuperato le perdite registrate nel periodo.

Nel contempo, gli operatori dei mercati finanziari hanno rivisto al ribasso le proprie aspettative sull'evoluzione futura dell'inasprimento della politica monetaria da parte del Federal Reserve System. Ciononostante, la perdurante incertezza si aggiunge alle circostanze avverse alla crescita a livello mondiale, fra cui figurano l'elevata inflazione, l'inasprimento delle condizioni finanziarie su scala internazionale e le tensioni geopolitiche. In tale contesto, le prospettive di inflazione e di crescita a livello mondiale incorporate nelle proiezioni dagli esperti dell'Eurosistema di giugno 2023 rimangono sostanzialmente invariate rispetto alle proiezioni macroeconomiche formulate per l'area euro a marzo 2023.

L'inflazione è in calo, ma è attesa rimanere elevata per un periodo di tempo prolungato, pertanto, il Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea è determinato ad assicurare il ritorno tempestivo dell'inflazione all'obiettivo del 2% nel medio termine. A tal fine, nella riunione del 27 luglio 2023 la Banca Centrale Europea ha deciso di innalzare di ulteriori 25 punti base i tre tassi di interesse di riferimento della BCE – tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento marginale e tasso di interesse sui depositi presso la banca centrale – portandoli, rispettivamente, al 4,25%, al 4,50% e al 3,75%, con effetto dal 2 agosto 2023. L'incremento dei tassi rispecchia la valutazione aggiornata, da parte del Consiglio direttivo, delle prospettive di inflazione, della dinamica dell'inflazione di fondo e dell'intensità della trasmissione della politica monetaria. Nella medesima riunione il Consiglio ha deciso di non remunerare (tasso allo 0%), a partire dal 20 settembre 2023, le riserve minime obbligatorie che le banche devono detenere presso la BCE, scelta presa per preservare l'efficacia della politica monetaria. In base alle proiezioni macroeconomiche formulate a giugno 2023 dagli esperti dell'Eurosistema per l'area euro, ci si attende che l'inflazione complessiva si attesti in media al 5,4% nel 2023, al 3,0% nel 2024 e al 2,2% nel 2025.

Al tempo stesso, i passati incrementi dei tassi di interesse decisi dal Consiglio direttivo si stanno trasmettendo con forza alle condizioni di finanziamento e stanno gradualmente influenzando tutta l'economia. I costi di indebitamento sono aumentati bruscamente e la crescita dei prestiti rallenta.

Il Consiglio direttivo ha altresì confermato che porrà fine ai reinvestimenti nell'ambito del programma di acquisto di attività (PAA) a partire da luglio 2023.

Quanto al programma di acquisto per l'emergenza pandemica (pandemic emergency purchase programme, PEPP), il Consiglio direttivo intende reinvestire il capitale rimborsato sui titoli in scadenza nel quadro del programma almeno sino alla fine del 2024. In ogni caso, la futura riduzione del portafoglio del PEPP sarà gestita in modo da evitare interferenze con l'adeguato orientamento di politica monetaria.

Il conflitto Russia-Ucraina

Al 30 giugno 2023 il contesto derivante dal conflitto Russia-Ucraina nel quale opera il Gruppo è sostanzialmente immutato rispetto a quello illustrato nel Bilancio al 31 dicembre 2022.

Il Gruppo, infatti, non è esposto direttamente agli asset russi colpiti dal conflitto e le esposizioni indirette, rappresentate da garanzie ricevute nell'ambito delle operazioni di finanziamento garantite da pegno (Credit Lombard e fido con pegno), sono di importo non significativo. Il Gruppo non ha esposizioni dirette in materie prime e ha un'esposizione limitata in rubli. Con riferimento: (i) agli obblighi di congelamento di fondi nei confronti di soggetti ed entità sanzionate, (ii) alle restrizioni alla compravendita di determinati valori mobiliari perché emessi o collegati ad emittenti sanzionati, (iii) alle limitazioni ai flussi finanziari da e verso la Russia, sia in termini di divieto di esposizione creditizia a favore di soggetti sanzionati che in termini di divieto di accettare depositi di cittadini russi o di persone fisiche o giuridiche residenti in Russia, salvo specifiche deroghe, (iv) agli obblighi di comunicazione alle autorità competenti, il Gruppo si avvale di presidi che consentono di monitorare i nominativi di soggetti ed entità sanzionate e gli ISIN di strumenti finanziari sanzionati, necessari ad avviare le conseguenti attività di congelamento degli asset richiesti dalla normativa. Al 30 giugno 2023 non si rilevano esposizioni dirette né indirette con le persone fisiche o le entità oggetto di provvedimenti sanzionatori applicabili al Gruppo, pertanto, non sono state messe in atto azioni di congelamento dei beni previste dalla normativa sui soggetti interessati. Infine, il Gruppo monitora costantemente l'evoluzione del quadro normativo di riferimento attraverso strumenti informativi che consentono l'aggiornamento tempestivo del quadro sanzionatorio applicabile alla Banca e l'adeguamento opportuno dei presidi in essere.

Nel primo semestre 2023 non si rilevano, pertanto, impatti sulla situazione economica e patrimoniale del Gruppo e anche in ottica prospettica non si rilevano impatti in termini di orientamento strategico, obiettivi e modello di business.

Eventi di rilievo del periodo

Emissione di un titolo Senior Preferred

Il 16 febbraio 2023 FinecoBank ha portato a termine con successo il collocamento della sua seconda emissione sul mercato di strumenti obbligazionari Senior Preferred, destinati agli investitori qualificati, per un importo di 300 milioni di euro. L'emissione, che rientra all'interno del programma EMTN5 (Euro Medium Term Notes), ha una cedola annuale a tasso fisso per i primi 5 anni pari al 4,625% (con spread pari a 5 anni Mid Swap rate + 150 basis points, rispetto a una guidance iniziale di 5 anni Mid swap rate + 175 basis points), a tasso variabile tra il quinto e sesto anno, scadenza 6 anni con possibilità di call per l'emittente il quinto anno, è un public placement destinato alla negoziazione sul mercato regolamentato gestito da Euronext Dublin ed ha rating pari a BBB (S&P Global Ratings).

L'emissione ha registrato un volume di ordini pari a 1,2 miliardi di euro, a conferma dell'apprezzamento manifestato nei confronti di FinecoBank dal mercato anche nel segmento fixed-income. Il collocamento consente alla Capogruppo di avere un buffer aggiuntivo rispetto al requisito MREL LRE fully loaded.

Al collocamento hanno aderito solo investitori istituzionali, prevalentemente asset manager (71% del totale) e banche/private banks (19%), con sede, principalmente, in Italia (36%), Regno Unito (26%), Francia (16%), Germania e Austria (16%).

Assemblea degli Azionisti

In data 27 aprile 2023 si è tenuta l'Assemblea degli azionisti di FinecoBank, la quale ha deliberato favorevolmente in merito a tutti i punti all'ordine del giorno.

In sede ordinaria le deliberazioni hanno riguardato:

  • l'approvazione del Bilancio dell'esercizio 2022 di FinecoBank S.p.A.;
  • la destinazione del risultato dell'esercizio 2022 di FinecoBank S.p.A.;
  • l'eliminazione di una riserva negativa non soggetta a variazioni presente nel bilancio di FinecoBank S.p.A. mediante copertura della stessa in via definitiva;
  • l'integrazione del corrispettivo della Società di Revisione legale dei conti;
  • la determinazione del numero degli amministratori;
  • la fissazione della durata del mandato degli Amministratori;
  • la nomina del Consiglio di Amministrazione;
  • la determinazione, ai sensi dell'art. 20 del vigente Statuto, del compenso spettante agli Amministratori per le attività da questi svolte nell'ambito del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati endoconsiliari;
  • la nomina del Collegio Sindacale;
  • la determinazione, ai sensi dell'art. 23, comma 17, del vigente Statuto del compenso spettante ai componenti il Collegio Sindacale;
  • la Relazione sulla politica in materia di remunerazione 2023;
  • la Relazione sui compensi corrisposti nell'esercizio 2022;
  • il Sistema incentivante 2023 per i Dipendenti appartenenti al Personale più rilevante;
  • il Sistema incentivante 2023 per i Consulenti Finanziari identificati come "Personale più rilevante";
  • l'autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie a servizio del Sistema 2023 PFA. Deliberazioni inerenti e conseguenti.

In sede straordinaria le deliberazioni hanno riguardato:

  • la delega al Consiglio di Amministrazione, ai sensi dell'art. 2443 Cod. civ., della facoltà di deliberare, anche in più volte e per un periodo massimo di cinque anni dalla data della deliberazione assembleare, un aumento gratuito del capitale sociale, ai sensi dell'art. 2349 Cod. civ., per un importo massimo di euro 177.097,47 (da imputarsi interamente a capitale), con emissione di massime numero 536.659 nuove azioni ordinarie FinecoBank del valore nominale di euro 0,33 ciascuna, aventi le stesse caratteristiche di quelle in circolazione e regolare godimento, da assegnare al Personale più rilevante 2023 di FinecoBank, ai fini di eseguire il Sistema Incentivante 2023; conseguenti modifiche statutarie;
  • la delega al Consiglio di Amministrazione, ai sensi dell'art. 2443 Cod. civ., della facoltà di deliberare nel 2028 un aumento gratuito del capitale sociale, ai sensi dell'art. 2349 Cod. civ., di massimi euro 27.921,96 corrispondenti a un numero massimo di 84.621 azioni ordinarie FinecoBank del valore nominale di euro 0,33 ciascuna, aventi le stesse caratteristiche di quelle in circolazione, regolare godimento, da assegnare al Personale più rilevante 2022 di FinecoBank, ai fini di completare l'esecuzione del Sistema Incentivante 2022; conseguenti modifiche statutarie.

Con riferimento alla destinazione del risultato dell'esercizio 2022 di FinecoBank S.p.A., l'Assemblea ha approvato le proposte formulate dal Consiglio di Amministrazione che prevedevano, tra l'altro, la distribuzione ai Soci di un dividendo unitario pari ad euro 0,49 per azione, per un ammontare complessivo di 299,2 milioni di euro, che è stato messo in pagamento, in conformità alle norme di legge e regolamentari applicabili, il giorno 24 maggio 2023 con data di "stacco" della cedola il giorno 22 maggio 2023. Ai sensi dell'art. 83-terdecies del D.lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 ("TUF"), erano,

5 Il programma EMTN è stato approvato dal Consiglio di amministrazione di Fineco in data 15 dicembre 2022 e finalizzato in data 13 febbraio 2023.

pertanto, legittimati a percepire il dividendo coloro che risultavano azionisti in base alle evidenze dei conti relative al termine della giornata contabile del 23 maggio 2023.

Operazione finalizzata alla tutela dei sottoscrittori delle polizze di Eurovita

In data 30 giugno 2023 su impulso del Ministero dell'Economia e delle Finanze e del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, nonché con la collaborazione del Comitato di Sorveglianza e del Commissario Straordinario di Eurovita, è stata raggiunta un'intesa tra 25 banche distributrici delle polizze Eurovita, tra cui FinecoBank, le cinque primarie compagnie assicurative italiane (Allianz Italia, Intesa Sanpaolo Vita, Generali Italia, Poste Vita e Unipol SAI) ed alcuni dei principali istituti bancari italiani (Banco BPM, Banca Monte dei Paschi di Siena, BPER, Credit Agricole, Intesa Sanpaolo e Mediobanca), su un'operazione finalizzata alla tutela dei sottoscrittori delle polizze di Eurovita.

L'IVASS e la Banca D'Italia hanno seguito con attenzione la definizione dell'operazione nell'ambito dei propri ruoli istituzionali e hanno preso atto con favore dell'accordo. Lo spirito dell'iniziativa, condiviso da tutti i partecipanti, è stato quello di raggiungere l'obiettivo di garantire la piena tutela degli investitori che hanno sottoscritto polizze Eurovita: in questo quadro, è infatti previsto che, ad esito dell'operazione, l'intero portafoglio assicurativo delle banche distributrici sia rilevato dai cinque gruppi assicurativi che diventeranno pertanto le nuove compagnie di riferimento degli attuali clienti. Il progetto prevede, inoltre, quale passaggio tecnico intermedio, l'iniziale trasferimento delle polizze ad una società assicurativa di nuova costituzione, che sarà partecipata dalle cinque compagnie assicurative sopra citate.

Le banche distributrici, oltre agli aggiornamenti sullo stadio di avanzamento delle negoziazioni, provvederanno a comunicare in una fase successiva ai clienti quale compagnia assicurativa diventerà la nuova controparte, ed assisteranno i medesimi per ogni eventuale necessità.

L'impegno delle parti è di finalizzare l'operazione nel più breve tempo possibile, fermo restando la condivisione e implementazione di tutti i necessari strumenti contrattuali e l'ottenimento delle relative autorizzazioni di legge, pertanto, nessun effetto contabile è stato rilevato nella Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2023.

2023 EU-Wide Stress test

Nel corso del primo semestre 2023 il Gruppo FinecoBank ha partecipato per la prima volta all'EU-wide stress test condotto dalla Banca Centrale Europea (BCE) e dall'Autorità Bancaria Europea (EBA), in collaborazione con la Banca d'Italia e il Comitato Europeo per il Rischio Sistemico (CERS).

In data 28 luglio 2023 sono stati pubblicati i risultati del sopracitato EU-wide stress test i quali confermano la solidità patrimoniale di FinecoBank: l'impatto sui coefficienti patrimoniali, inferiore a 300 bps nello scenario avverso, colloca il Gruppo tra le prime tre banche italiane sottoposte all'esercizio di stress test e tra le migliori in Europa. I risultati del 2023 EU-wide stress test saranno utilizzati dalle Autorità competenti, nell'ambito del processo SREP (Supervisory Review and Evaluation Process), per la valutazione della capacità di FinecoBank di rispettare i requisiti prudenziali a fronte di scenari di stress.

Fondi propri e coefficienti patrimoniali consolidati

Dati al
30/06/2023 31/12/2022
Capitale primario di classe 1 (migliaia di euro) 1.070.245 987.099
Totale Fondi propri (migliaia di euro) 1.570.245 1.487.099
Totale attività ponderate per il rischio (migliaia di euro) 4.612.719 4.740.149
Ratio - Capitale primario di classe 1 23,20% 20,82%
Ratio - Capitale di classe 1 34,04% 31,37%
Ratio - Totale fondi propri 34,04% 31,37%
Dati al
30/06/2023 31/12/2022
Capitale di classe 1 (Tier 1) (migliaia di euro) 1.570.245 1.487.099
Esposizione ai fini della leva finanziaria (migliaia di euro) 33.556.310 36.857.107
Indicatore di leva finanziaria 4,68% 4,03%

I requisiti prudenziali di vigilanza del Gruppo al 30 giugno 2023 sono stati determinati in base alla disciplina armonizzata per le banche e le imprese di investimento contenuta nella Direttiva 2013/36/UE (CRD IV) e nel Regolamento (UE) 575/2013 (CRR) del 26 giugno 2013 e successive Direttive e Regolamenti che ne modificano il contenuto, tra i quali si citano in particolare la Direttiva (UE) 878/2019 (c.d. CRD V), il Regolamento (UE) 876/2019 (c.d. CRR II) e il Regolamento (UE) 873/2020 del Parlamento Europeo e del Consiglio (c.d. CRR Quick-fix), che traspongono nell'Unione europea gli standard definiti dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria (c.d. framework Basilea 3), raccolte ed attuate dalla Banca d'Italia tramite la Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 "Disposizioni di vigilanza per le banche" e successivi aggiornamenti.

Al 30 giugno 2023, i Fondi Propri del Gruppo ammontano a 1.570,2 milioni di euro e sono costituiti da Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 – CET 1) e da Capitale aggiuntivo di classe 1; non sono presenti elementi di Capitale di classe 2. Gli utili di periodo inclusi nel Capitale primario di classe 1 al 30 giugno 2023 sono stati stimati considerando dividendi prevedibili per un ammontare di 216,2 milioni di euro ed oneri prevedibili per 1,7 milioni di euro rappresentati dai ratei cedolari, al netto della relativa fiscalità, maturati sugli strumenti finanziari Additional Tier 1 emessi da FinecoBank, assumendo soddisfatte le condizioni previste dall'art. 26, paragrafo 2, del Regolamento UE 575/2013 (CRR).

La riduzione delle Attività ponderate per il rischio nel corso del primo semestre del 2023 è riconducibile principalmente alla riduzione del rischio di credito, in particolare all'attività di lending alla clientela e alla diminuzione del rischio di controparte relativo alla riduzione delle operazioni di prestito titoli effettuate dalla Tesoreria della Capogruppo.

In riferimento ai requisiti di capitale applicabili al Gruppo FinecoBank si precisa che, a conclusione del processo di revisione prudenziale (Supervisory Review and Evaluation Process - SREP), in data 14 dicembre 2022 la Banca Centrale Europea ha comunicato i seguenti requisiti patrimoniali applicabili al Gruppo FinecoBank a partire dal 1° gennaio 2023:

  • 8,04% in termini di Common Equity Tier 1 ratio che comprende il requisito di Pillar II (Pillar 2 Requirement P2R) fissato nella misura dello 0,98%;
  • 9,87% in termini di Tier 1 Ratio che comprende un P2R fissato nella misura del 1,31%;
  • 12,31% in termini di Total Capital Ratio che comprende un P2R fissato nella misura del 1,75%.

Dati di sintesi

Di seguito si riporta uno schema di sintesi dei requisiti di capitale e delle riserve applicabili al Gruppo FinecoBank al 30 giugno 2023:

Requisiti CET1 T1 TOTAL CAPITAL
A) Requisiti di Pillar 1 4,50% 6,00% 8,00%
B) Requisiti di Pillar 2 0,98% 1,31% 1,75%
C) TSCR (A+B) 5,48% 7,31% 9,75%
D) Requisito combinato di riserva di capitale, di cui: 2,56% 2,56% 2,56%
1. riserva di conservazione del capitale (CCB) 2,50% 2,50% 2,50%
2. riserva di capitale anticiclica specifica per FinecoBank (CCyB) 0,06% 0,06% 0,06%
E) Overall Capital Requirement (C+D) 8,04% 9,87% 12,31%

Al 30 giugno 2023 i requisiti sopra menzionati risultano essere rispettati dal Gruppo.

Al 30 giugno 2023 il coefficiente di Leva finanziaria si attesta al 4,68%, in aumento rispetto al 4,03% rilevato al 31 dicembre 2022, grazie alla riduzione dell'esposizione complessiva, determinata, principalmente, dal minore attivo di bilancio, complice anche una riduzione della raccolta diretta da clientela, e agli utili di periodo computati nel Capitale di classe 1.

Si precisa, infine, che a conclusione del processo amministrativo relativo alla determinazione del requisito minimo dei fondi propri e delle passività ammissibili (MREL), nel mese di marzo 2023 FinecoBank ha ricevuto da Banca d'Italia e dal Single Resolution Board la decisione aggiornata sulla determinazione del requisito minimo di fondi propri e passività ammissibili (MREL) che sostituisce la precedente decisione comunicata al pubblico nel mese di agosto 2021. A partire dal 1° gennaio 2024, FinecoBank dovrà rispettare su base consolidata un requisito MREL pari al 18,91% del TREA (esposizione al rischio) – 21,47% comprensivo del Combined Buffer Requirement determinato al 30 giugno 2023 – e pari al 5,25% del LRE (esposizione complessiva per la leva finanziaria), assicurando un incremento lineare dei fondi propri e delle passività ammissibili per il raggiungimento dei requisiti. Al fine del rispetto del requisito e del computo delle altre passività ammissibili emesse da Fineco, non è richiesto allo stato un requisito di subordinazione nell'emissione di strumenti MREL eligible (e.g. Senior unsecured). Al 30 giugno 2023 FinecoBank evidenzia risultati già superiori ai requisiti da rispettare a partire dal 1° gennaio 2024.

In merito alle iniziative poste in essere nel 2020, tuttora in vigore, si ricorda anche il Regolamento (UE) 2020/873 (c.d. CRR "Quick-fix") del Parlamento EU e del Consiglio pubblicato in data 26 giugno 2020 che modifica il Regolamento (UE) 575/2013 ("CRR") e il Regolamento (UE) 876/2019 ("CRR II"), che ha apportato una serie di adeguamenti al quadro prudenziale di riferimento alla luce dell'emergenza sanitaria COVID-19, consentendo agli enti creditizi di applicare specifiche disposizioni transitorie, con lo scopo di fornire un sostegno patrimoniale che consenta agli enti creditizi di continuare a sostenere l'economia reale nel contesto della pandemia COVID-19. Il suddetto Regolamento, inoltre, aveva anticipato l'applicazione di alcune misure contenute nel CRR II, valide pertanto sino all'entrata in vigore di quest'ultimo a partire dal 28 giugno 2021. Tra le principali misure ancora in vigore si cita l'estensione fino al 31 dicembre 2024 del regime transitorio che consente di ridurre il potenziale impatto sul CET1 derivante dall'incremento degli accantonamenti per perdite attese sui crediti calcolate secondo il modello di impairment IFRS 9, tramite l'inclusione progressiva nel CET1 ("Trattamento temporaneo volto ad attenuare l'impatto dell'introduzione dell'IFRS 9 sui fondi propri"). È prevista la possibilità per le banche che in precedenza avessero già deciso di avvalersi o non avvalersi delle disposizioni transitorie, di poter revocare la decisione in qualsiasi momento durante il nuovo periodo transitorio. Al 30 giugno 2023 il Gruppo non si è avvalso della facoltà di applicare il trattamento temporaneo.

Per maggiori dettagli in merito alla composizione dei Fondi propri, alle variazioni intervenute nel periodo con riferimento alle Attività di rischio ponderate per il rischio e all'Esposizione ai fini della leva finanziaria si rimanda all'informativa contenuta nel documento "Informativa al pubblico del Gruppo FinecoBank – Pillar III al 30 giugno 2023" pubblicato sul sito internet della Società (https://about.finecobank.com).

Andamento della gestione Andamento della raccolta diretta e indiretta

Nonostante una fase di mercato particolarmente complessa, la solidità del percorso di crescita del Gruppo ha consentito di raggiungere risultati di raccolta estremamente robusti nel primo semestre 2023. Si tratta di un risultato che conferma da un lato l'efficacia di un modello di business in grado di affrontare fasi di mercato difficili, dall'altro una sempre maggiore propensione agli investimenti da parte di una clientela particolarmente evoluta. I clienti, infatti, apprezzano il supporto dei consulenti finanziari per una consulenza qualificata, ma anche l'efficienza di una piattaforma transazionale integrata.

Al 30 giugno 2023 il saldo della raccolta totale da clientela (diretta e indiretta) si attesta a 115.881 milioni di euro, registrando un aumento dell'8,7% rispetto a fine 2022, grazie alla raccolta amministrata (Asset Under Custody-AUC) e alla raccolta gestita (Asset Under Management-AUM) realizzata nel periodo, parzialmente compensata da una riduzione della raccolta diretta, per effetto degli investimenti in titoli di Stato e in prodotti del risparmio gestito effettuati dai clienti con la liquidità in eccesso. Il saldo della sola raccolta indiretta da clientela (Asset Under Management-AUM e Asset Under Custody-AUC) si attesta a 87.370 milioni di euro, in aumento rispetto ai 75.988 milioni di euro rilevati al 31 dicembre 2022 (+15%).

La raccolta netta totale registrata nel primo semestre 2023 è stata pari a 5.204 milioni di euro, evidenziando una riduzione rispetto al primo semestre 2022, ma con un importante incremento in termini di raccolta amministrata e gestita, che è stata pari a 7.264 milioni di euro (+57,5%).

La raccolta diretta, pari a 28.510 milioni di euro, è caratterizzata dall'elevato grado di apprezzamento della qualità dei servizi offerti dal Gruppo da parte della clientela - la quota preponderante della raccolta diretta, infatti, è di natura "transazionale", a supporto dell'operatività complessiva dei clienti.

Nella tabella sotto riportata vengono evidenziati i dati relativi al saldo della raccolta diretta e indiretta dei clienti della Banca, sia che i medesimi siano collegati ad un consulente finanziario sia che operino esclusivamente tramite il canale online.

Saldo raccolta diretta e indiretta

(Importi in migliaia)
Consistenze al Consistenze al Variazioni
30/06/2023 Comp% 31/12/2022 Comp% Assoluta %
Conti correnti e depositi liberi 28.510.165 24,6% 30.569.876 28,7% (2.059.711) -6,7%
SALDO RACCOLTA DIRETTA 28.510.165 24,6% 30.569.876 28,7% (2.059.711) -6,7%
Gestioni patrimoniali 345.570 0,3% 318.115 0,3% 27.455 8,6%
Fondi comuni d'investimento e altri fondi 37.372.614 32,3% 33.827.309 31,7% 3.545.305 10,5%
Prodotti assicurativi 14.708.427 12,7% 15.595.412 14,6% (886.985) -5,7%
Prodotti di raccolta amministrata e diretta in
consulenza
3.376.563 2,9% 2.331.802 2,2% 1.044.761 44,8%
SALDO RACCOLTA GESTITA 55.803.174 48,2% 52.072.638 48,9% 3.730.536 7,2%
Titoli di Stato, obbligazioni e azioni 31.567.228 27,2% 23.915.356 22,4% 7.651.872 32,0%
SALDO RACCOLTA AMMINISTRATA 31.567.228 27,2% 23.915.356 22,4% 7.651.872 32,0%
SALDO RACCOLTA DIRETTA E
INDIRETTA
115.880.567 100,0% 106.557.870 100,0% 9.322.697 8,7%
di cui Guided products & services 43.913.131 37,9% 40.221.024 37,7% 3.692.107 9,2%

Si segnala che la percentuale riportata in corrispondenza dei Guided products & Services, pari al 37,9% al 30 giugno 2023, è calcolata rapportando le consistenze degli stessi con il saldo della raccolta diretta e indiretta.

Nella tabella sotto riportata vengono evidenziati i dati relativi alla raccolta netta diretta, gestita e amministrata effettuata nel corso del primo semestre 2023 a confronto con lo stesso periodo dell'esercizio precedente, sia che i clienti siano collegati ad un consulente finanziario sia che si tratti di clienti che operano esclusivamente online.

Raccolta netta

(Importi in migliaia)
1° semestre Comp % 1° semestre Comp % Variazioni
2023 2022 Assoluta %
Conti correnti e depositi liberi (2.059.711) -39,6% 1.023.100 18,2% (3.082.811) n.a.
Depositi vincolati e pronti contro termine - 0,0% (1) 0,0% 1 -100,0%
RACCOLTA DIRETTA (2.059.711) -39,6% 1.023.099 18,2% (3.082.810) n.a.
Gestioni patrimoniali 12.231 0,2% 18.703 0,3% (6.472) -34,6%
Fondi comuni d'investimento e altri fondi 2.187.693 42,0% 543.699 9,6% 1.643.994 n.a.
Prodotti assicurativi (1.152.702) -22,2% 1.085.383 19,3% (2.238.085) -206,2%
Prodotti di raccolta amministrata e diretta in
consulenza
899.054 17,3% 53.910 1,0% 845.144 n.a.
RACCOLTA GESTITA 1.946.276 37,4% 1.701.695 30,2% 244.581 14,4%
Titoli di Stato, obbligazioni e azioni 5.317.308 102,2% 2.911.398 51,7% 2.405.910 82,6%
RACCOLTA AMMINISTRATA 5.317.308 102,2% 2.911.398 51,7% 2.405.910 82,6%
RACCOLTA NETTA TOTALE 5.203.873 100,0% 5.636.192 100,0% (432.319) -7,7%
di cui Guided products & services 2.430.807 46,7% 1.624.961 28,8% 805.846 49,6%

Si segnala che la percentuale riportata in corrispondenza dei Guided products & Services, pari al 46,7% al 30 giugno 2023, è calcolata rapportando le consistenze degli stessi con la raccolta netta totale.

Andamento dei principali aggregati economici

I Ricavi si attestano a 600,7 milioni di euro, registrando un incremento del 29,5% rispetto ai 464 milioni di euro registrati nello stesso periodo dell'esercizio 2022, grazie al contributo positivo del Margine finanziario e delle Commissioni nette, parzialmente compensato dalla contrazione del Risultato negoziazione, coperture e fair value.

Il Margine finanziario evidenzia un incremento dell'86,1% rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente (+151,9 milioni di euro) supportato dagli Interessi netti, che registrano una crescita del 158,5% (+201,2 milioni di euro), grazie, principalmente, all'incremento dei tassi d'interesse di mercato. I Profitti da gestione della Tesoreria, invece, evidenziano una contrazione di 49,4 milioni di euro rispetto al primo semestre 2022.

Le Commissioni nette evidenziano un incremento di 9,6 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, riconducibile, principalmente, alle commissioni generate dall'Investing (+7,2 milioni di euro), grazie al crescente contributo di Fineco AM e ai maggiori margini netti sul risparmio gestito, e alle commissioni generate dal Banking (+3,8 milioni di euro), grazie alla crescita delle commissioni nette relative ai sistemi di pagamento. Nel corso del primo semestre 2023 la controllata Fineco AM ha generato commissioni nette per 73,5 milioni di euro.

Il Risultato negoziazione, coperture e fair value si attesta a 30,1 milioni di euro ed evidenzia una riduzione di 24,8 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. La voce è costituita principalmente dagli utili realizzati dal Brokerage, che include l'attività di internalizzazione di titoli e contratti derivati regolamentati e over the counter, strumenti finanziari utilizzati per la copertura gestionale dei titoli e dei derivati internalizzati e dalle differenze di cambio su attività e passività in valuta. La voce include anche la componente di inefficacia delle operazioni di copertura, per un importo di -5,1 milioni di euro (+11,7 milioni di euro nel primo semestre 2022), determinata dall'applicazione di curve diverse per la valutazione al fair value dei contratti derivati di copertura e degli elementi coperti nell'ambito delle operazioni di copertura di tipo fair value hedge.

I Costi operativi evidenziano un incremento di 8,5 milioni di euro rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente (+2,8 milioni di euro relativi a "Spese per il personale", +5,6 milioni di euro relativi alle "Altre spese amministrative al netto dei Recuperi di spesa" e +0,1 milioni di euro relativi alle "Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali"). La crescita del 6,2% è determinata principalmente da spese strettamente collegate alla crescita del business (attività, masse, clientela e struttura), certificata dal cost/income ratio che si attesta al 24,1% (29,3% al 30 giugno 2022) a conferma della forte leva operativa del Gruppo e alla diffusa cultura aziendale in tema di governo dei costi.

Le Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni del primo semestre 2023 si attestano a -2,1 milioni di euro (-1,2 milioni di euro nel primo semestre 2022). Il cost of risk è pari a 5 punti base.

Gli Altri oneri e accantonamenti si attestano a 12 milioni di euro in diminuzione del 3,9% rispetto al primo semestre 2022. Si precisa che nel corso del primo semestre 2023 è stato rilevato il contributo ordinario richiesto per l'anno 2023 di cui alla direttiva 2014/59/UE (Single Resolution Fund) per un importo pari a 6,6 milioni di euro, in riduzione rispetto ai 7,6 milioni di euro rilevati nel primo semestre 2022.

I Profitti netti da investimenti si attestano a -0,6 milioni di euro, sostanzialmente in linea rispetto al primo semestre 2022.

Il Risultato lordo dell'operatività corrente si attesta a 441,5 milioni di euro, in aumento del 40,8% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente (+40,7% escludendo le poste non ricorrenti registrate nel primo semestre 20226 ), grazie, principalmente, alla crescita del Margine finanziario (+151,9 milioni di euro) e delle Commissioni nette (+9,6 milioni di euro), parzialmente compensati dalla riduzione del Risultato negoziazione, coperture e fair value (-24,8 milioni di euro) e dalla crescita dei Costi operativi (+8,5 milioni di euro).

Il Risultato di periodo si attesta a 308,9 milioni di euro, evidenziando un incremento del 38,9% rispetto ai 222,4 milioni di euro registrati nel primo semestre 2022 (+38,8% escludendo le poste non ricorrenti registrate nel primo semestre 20227 ).

6 Variazione di fair value e cancellazione dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -0,3 milioni di euro (al lordo dell'effetto fiscale).

7 Variazione di fair value e cancellazione dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -0,2 milioni di euro (al netto dell'effetto fiscale).

Andamento dei principali aggregati patrimoniali

La Cassa e disponibilità liquide, pari a 1.518,6 milioni di euro ed in aumento di 48,9 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022 (1.469,7 milioni di euro), è costituita, principalmente, dal deposito overnight acceso presso Banca d'Italia, per un importo totale di 1.197,5 milioni di euro, dalla liquidità depositata presso Banca d'Italia al netto della giacenza relativa alla riserva obbligatoria minima assegnata per il periodo di riferimento in corso, che trova rappresentazione nella voce Finanziamenti a banche, per un importo di 0,9 milioni di euro, e dalla liquidità depositata sui correnti aperti presso istituzioni creditizie per il regolamento delle operazioni sui circuiti di pagamento, per il regolamento dell'operatività in titoli, per la gestione della liquidità dei clienti UK e per la gestione della liquidità di Fineco AM, per un importo di 320,3 milioni di euro.

I Finanziamenti a banche si attestano a 415,6 milioni di euro, evidenziando una riduzione di 11,1 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022.

I Finanziamenti a clientela si attestano a 6.184,5 milioni di euro, in diminuzione di 261,2 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022, per effetto, principalmente, della riduzione degli utilizzi degli affidamenti in conto corrente e dei margini iniziali presso organismi di compensazione. Nel corso del primo semestre 2023 sono stati erogati 111 milioni di euro di prestiti personali, 94 milioni di euro di mutui e sono stati accordati fidi di conto corrente per un importo di 651 milioni di euro, di cui 641 milioni garantiti. L'ammontare dei crediti deteriorati al netto delle rettifiche di valore è pari a 5,3 milioni di euro (3,5 milioni di euro al 31 dicembre 2022) con un coverage ratio del 79,5%; il rapporto fra l'ammontare dei crediti deteriorati e l'ammontare dei crediti di finanziamento verso clientela ordinaria si attesta allo 0,09% (0,06% al 31 dicembre 2022).

Le Altre attività finanziarie si attestano a 22.613,2 milioni di euro, inclusa la valutazione negativa dei titoli a tasso fisso oggetto di copertura specifica del rischio tasso d'interesse, in diminuzione di 2.020,8 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022, per effetto, principalmente, delle vendite e dei rimborsi di titoli di debito valutati al costo ammortizzato effettuati nel primo semestre 2023. Il valore di bilancio dei titoli di debito emessi da UniCredit S.p.A. è pari a 981 milioni di euro, in riduzione rispetto ai 1.681,3 milioni di euro presenti al 31 dicembre 2022 per effetto del rimborso dei titoli giunti a scadenza nel corso del primo semestre 2023.

Le Coperture rilevate nell'attivo di bilancio si attestano a 1.028,8 milioni di euro ed includono la valutazione positiva di fair value dei derivati di copertura e l'adeguamento di valore delle attività oggetto di copertura generica, rappresentate da mutui a tasso fisso. Le Coperture rilevate nel passivo di bilancio si attestano a -13,4 milioni di euro ed includono la valutazione negativa di fair value dei derivati di copertura e l'adeguamento di valore delle passività oggetto di copertura generica, rappresentate da raccolta diretta da clientela. La variazione negativa dei contratti derivati di copertura rilevata nel primo semestre 2023 è imputabile sia alla chiusura di alcuni contratti derivati contestualmente alla vendita dei titoli di debito coperti sia alla riduzione di fair value dei contratti in essere. La valutazione delle poste coperte, di conseguenza, evolve nella direzione opposta, registrando una variazione positiva. Si precisa che la variazione della valutazione dei titoli oggetto di copertura specifica trova rappresentazione nelle Altre attività finanziarie, come sopra descritto.

I Crediti d'imposta acquistati, pari a 1.341,8 milioni di euro, includono il valore di bilancio dei crediti d'imposta acquistati nell'ambito del Decreto Legge 34/2020 e successive integrazioni, in crescita, rispetto ai 1.093,3 milioni di euro in essere al 31 dicembre 2022, per effetto degli acquisti effettuati nel periodo, che sono stati di importo superiore rispetto alle compensazioni effettuate nel primo semestre 2023.

I Debiti verso banche sono pari a 1.299,5 milioni di euro ed evidenziano una riduzione di 377,7 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022 riconducibile, principalmente, alla diminuzione dei margini di variazione ricevuti per l'operatività in derivati, per effetto della chiusura di alcuni contratti derivati di copertura, come sopra descritto, e della variazione negativa di fair value registrata nel periodo dai contratti derivati di copertura.

I Debiti verso clientela si attestano a 29.187,8 milioni di euro, in diminuzione di 2.507,8 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022, per effetto della riduzione della raccolta diretta in conto corrente da clientela (-2.039,2 milioni di euro), confluita in prodotti del risparmio amministrato e gestito, come precedentemente descritto, e della riduzione delle operazioni di pronti contro termine effettuate dalla tesoreria di Capogruppo (-496,7 milioni di euro).

I Titoli in circolazione, pari a 803,1 milioni di euro, includono esclusivamente i Senior Preferred Bond emessi da FinecoBank. Nel corso del primo semestre 2023 la Banca ha portato a termine con successo il collocamento della sua seconda emissione sul mercato di strumenti obbligazionari Senior Preferred per un importo di 300 milioni di euro.

Il Patrimonio si attesta a 1.911,5 milioni di euro, sostanzialmente invariato rispetto al 31 dicembre 2022. Gli utili rilevati nel primo semestre 2023, pari a 308,9 milioni di euro, hanno compensato le principali riduzioni rilevate nel periodo, dovute alla distribuzione dei dividendi deliberati dall'Assemblea degli Azionisti del 27 aprile 2023, per un importo complessivo di 299,2 milioni di euro, e al pagamento delle cedole degli strumenti AT1 emessi da FinecoBank, il cui ammontare, al netto della relativa fiscalità, ha determinato una riduzione del patrimonio netto di 9,9 milioni di euro.

La comunicazione e le relazioni esterne

Il 7 marzo 2023, nel corso di una conferenza stampa, è stata presentata la nuova campagna di comunicazione, che si distacca nettamente dal concept "Noi siamo Fineco" lanciato nel 2020 e che sposta l'attenzione dal brand alle persone, con le loro esigenze e i loro desideri. La campagna si è ispirata ai risultati di una ricerca condotta da Research Dogma, che ha indagato il rapporto degli italiani col tempo, costatando un crescente clima di incertezza sul futuro, ma anche la scoperta di nuove priorità cui dedicare tempo e attenzioni. In un mondo in cui tutto è cambiato, gli italiani infatti appaiono sempre più preoccupati per il futuro, ma resta forte la spinta a costruire una vita migliore che passa dalla convinzione che per essere felici non sia necessario dedicare il proprio tempo ad occuparsi eccessivamente del denaro.

Nell'ambito della stessa campagna è stato lanciato il primo progetto podcast "Se potessi avere". Cinque episodi nei quali altrettanti protagonisti raccontano le loro storie di cambiamento: si tratta di persone che hanno deciso di mettersi in discussione e ricominciare scegliendo un altro lavoro o un nuovo approccio a questioni importanti come tempo, energia e salute mentale. Il podcast parla di come il denaro e il risparmio abbiano influito su queste scelte e perché sia importante parlare di come anche una gestione oculata del proprio patrimonio e un'attenta analisi delle ricadute economiche possano influire positivamente nella vita di tutte e tutti.

Nei mesi di marzo e maggio 2023, inoltre, sono stati pianificati due flight pubblicitari che prevedevano, oltre alla TV, alla radio e alla stampa anche il digital e l'outdoor a livello nazionale.

Con riferimento alle principali iniziative di solidarietà, nel primo semestre 2023 il Gruppo FinecoBank ha sostenuto la raccolta fondi della Croce Rossa Italiana, intervenuta in Emilia-Romagna per soccorrere ed evacuare la popolazione a seguito delle alluvioni che hanno colpito il territorio. A una donazione diretta della Banca, si è affiancata una raccolta fondi attraverso il sito Fineco, ancora in corso alla data del 30 giugno 2023. Inoltre, nel mese di maggio, FinecoBank ha sostenuto il Pic Nic Theodora, uno dei due eventi principali di fundraising dell'associazione, la cui mission è quella di portare momenti di gioco, ascolto ed evasione ai bambini ricoverati in ospedale grazie alle visite personalizzate dei Dottor Sogni, artisti professionisti, assunti e formati dalla Fondazione Theodora per operare in reparti pediatrici di alta complessità.

L'attività dei consulenti è stata accompagnata da una particolare attenzione sia a livello territoriale, tramite articoli e redazionali pubblicati su testate locali per illustrare i servizi disponibili per i risparmiatori, con particolare focus sui temi legati alla consulenza, sia in ambito nazionale evidenziando la crescita della rete di consulenza e supportando l'attività di reclutamento con numerosi articoli e interviste agli area manager per annunciare i nuovi ingressi.

Le tematiche legate all'inflazione a livello globale insieme agli interventi sui tassi di interesse attuati dalle banche centrali sono stati fra i principali temi analizzati dai media nel corso del primo semestre e anche Fineco, in alcune occasioni, è stata protagonista di questi approfondimenti tramite interviste ai principali esponenti della Banca.

FinecoBank si è confermata "Top Employer Italia" anche nel 2023, grazie all'attenzione dedicata alla valorizzazione delle risorse e allo sviluppo delle competenze, favorendo un ambiente di lavoro positivo e stimolante.

Infine, FinecoBank ha continuato a sostenere le iniziative organizzate da TEDxMilano, concretizzando il proprio impegno anche nel sostegno all'evento TEDx Global sul climate change: "Countdown". Un tema di grande attualità che ha visto protagonisti numerosi speaker di molteplici settori raccontare e sensibilizzare la comunità nell'urgenza della lotta contro il cambiamento climatico, mission che il Gruppo condivide.

Le principali iniziative a tutela dell'ambiente

Anche per il 2023 il Gruppo ha confermato la collaborazione con il FAI (Fondo Ambiente Italiano). FinecoBank continua ad essere Corporate Golden Donor del FAI dal 2017, una qualifica che premia le aziende più attive nel settore della cultura e della tutela del patrimonio artistico del territorio. Fineco è stata inoltre main sponsor delle "Giornate FAI di Primavera" nell'edizione del 2023, le più grandi feste di piazza dedicate al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, con più di 1.000 aperture.

È stato rinnovato fino al 2024 il progetto avviato dal Comune di Milano, "Cura e adotta il verde pubblico" con una collaborazione per la riqualificazione delle aree verdi urbane del capoluogo lombardo, nella zona compresa tra Corso Como, Corso Garibaldi e Largo La Foppa. L'obiettivo del progetto di sponsorizzazione, della durata di tre anni, è quello di contribuire alla conservazione e al miglioramento delle aree verdi esistenti.

La progettualità con Lifegate, nel progetto Plasticless, è stata portata avanti anche nel 2023 con l'obiettivo non solo di consolidare l'azione iniziata nel 2021 nella lotta per il recupero di materiali plastici nei mari e nei laghi, ma anche di aumentare l'estensione dell'impegno stesso, arrivando a sostenere un totale di 12 unità di dispositivi (Seabin). L'iniziativa è stata accompagnata anche dall'attivazione di un piano di divulgazione sul territorio atto a sensibilizzare i cittadini sui temi dei rifiuti plastici, incontrando numerose centinaia di persone sul territorio nazionale.

Sostenibilità

Nel corso del primo semestre 2023 Fineco ha continuato il proprio percorso di Sostenibilità nelle diverse aree di intervento delineate nel Piano ESG 2020-2023.

In particolare, in ambito finanza responsabile, circa il 43,7% dei fondi di Fineco AM era relativo a fondi che promuovono, tra le altre caratteristiche, caratteristiche ambientali o sociali, o una combinazione di esse (ex art. 8 SFDR), mentre l'1% era relativo a fondi con obiettivo di investimento sostenibile (ex art. 9 SFDR). Alla stessa data, a livello di Gruppo circa il 57,4% dei fondi distribuiti nella piattaforma Fineco risultava essere classificato ex articolo 8 SFDR, mentre circa il 4,4% era classificato ex articolo 9.

Sempre in ambito di finanza responsabile, per la prima volta la Banca ha negoziato un'operazione di collateral switch (prestito titoli collateralizzato) con criteri ESG. Rispetto alle transazioni tradizionali, l'operazione prevede il pagamento di un'extra fee correlata al raggiungimento dei seguenti target di Sostenibilità da parte di Fineco: (i) 100% di nuovi fondi con rating ESG inseriti nella piattaforma italiana tra il 31 dicembre 2021 e il 31 dicembre 2023 (ii) score dell'S&P Corporate Sustainability Assessment maggiore a 67 su 100. Alla scadenza dell'operazione, fissata per aprile 2024, l'extra fee sarà riconosciuta a Fineco dalla controparte e retrocessa da Fineco a Save the Children nel caso in cui la Banca raggiunga i target concordati, mentre sarà retrocessa direttamente dalla controparte a Save the Children nel caso in cui Fineco non raggiunga i target.

Nell'ambito della gestione degli impatti ambientali, a giugno 2023 FinecoBank ha superato con esito positivo la seconda verifica di parte terza di mantenimento del Sistema di Gestione Ambientale (SGA) certificato EMAS (Eco-Management and Audit Scheme), riconoscimento di eccellenza a livello comunitario assegnato alle organizzazioni che adottano una politica ambientale in grado di ridurre gli impatti in modo concreto e misurabile, sviluppando nuove soluzioni per favorire la sostenibilità. Nell'ambito delle attività del SGA, sono state inoltre sviluppate una serie di iniziative mirate alla valorizzazione del riconoscimento ottenuto, attraverso, fra l'altro, la promozione del logo EMAS nella rete commerciale e il coinvolgimento dei dipendenti tramite una campagna di sensibilizzazione sui comportamenti virtuosi da adottare in ufficio.

Nel primo semestre 2023 è inoltre proseguita e si è conclusa l'iniziativa Fineco Impact, challenge promossa dal Club Ambassador Fineco in collaborazione con LifeGate, con l'obiettivo di sostenere startup sostenibili e innovative nel loro percorso di crescita. Sono risultate vincitrici tre startup, premiate per l'abilità di saper unire tecnologia, sostenibilità e fattore umano, con l'obiettivo di generare un impatto positivo su società e ambiente.

In merito agli aspetti sociali, nel mese di gennaio è stata inaugurata nella sede di Milano la nuova area wellbeing, spazio polifunzionale dedicato ai dipendenti, che mette disposizione una gamma di servizi legati al benessere, tra i quali un'area pranzo e break, grazie alla partnership con Foorban, e un'area Mobility (dotata di spogliatoi e docce), per gestire al meglio gli spostamenti casa – lavoro.

A maggio 2023 è stata inoltre lanciata la nuova edizione di AIxGirls, il campus estivo su intelligenza artificiale e data science dedicato alle ragazze di quarta superiore, che, per il secondo anno consecutivo, sarà supportato da Fineco AM.

Altrettanto positivo è il riscontro delle agenzie di rating ESG, come già descritto nel capitolo "Dati di sintesi" della Relazione intermedia sulla gestione consolidata.

Nel primo semestre 2023, la Banca risulta inclusa negli indici di sostenibilità MIB ESG Index di Euronext, FTSE4Good, Bloomberg Gender Equality Index (GEI) 2023, S&P Global 1200 ESG Index, Standard Ethics Italian Banks Index e Standard Ethics Italian Index.

Riconoscimenti

Di seguito si riportano i riconoscimenti assegnati a Fineco nel corso del primo semestre 2023:

  • Top Employer Italia: FinecoBank ha ricevuto nel 2023 per il quinto anno consecutivo, la certificazione Top Employer Italia, assegnata alle società che si distinguono per l'eccellenza di strategie e politiche in ambito Human Resources;
  • MF Investment & Advisor Awards 2023 Best in ESG: Fineco Bank, Rete di consulenza con il migliore rating di sostenibilità Standard Ethics;
  • Leader della Sostenibilità 2023: la pubblicazione riconosce FinecoBank tra le aziende italiane che si sono contraddistinte sui temi ESG.

L'azione FinecoBank

Informazioni sul titolo azionario

L'azione FinecoBank

Al 30 giugno 2023 il prezzo dell'azione si è attestato a quota 12,32 euro, in calo rispetto al prezzo di chiusura registrato a fine 2022 pari a 15,52 euro. Il valore medio registrato dall'azione nel corso del primo semestre 2023 è stato pari a 14,41 euro.

La capitalizzazione di mercato della società al 30 giugno 2023 risulta di 7.520 milioni di euro.

Anno
2014
Anno
2015
Anno
2016
Anno
2017
Anno
2018
Anno
2019
Anno
2020
Anno
2021

semestre
2022
Anno
2022

semestre
2023
Prezzo ufficiale azione ordinaria (€)
- massimo 4,750 7,805 7,400 8,735 11,890 12,385 13,425 17,305 16,180 16,180 16,690
- minimo 3,808 4,438 4,622 5,345 7,956 8,514 6,918 12,875 10,335 10,335 11,960
- medio 4,173 6,479 5,980 6,914 9,823 10,234 11,329 14,947 13,764 13,401 14,413
- fine periodo 4,668 7,625 5,330 8,535 8,778 10,690 13,400 15,435 11,420 15,520 12,315
Numero azioni (milioni)
- in circolazione a fine periodo 606,3 606,5 606,8 607,7 608,4 608,9 609,6 609,9 610,1 609,9 610,6

I risultati conseguiti nelle principali aree di attività Nelle pagine seguenti vengono riportati e commentati i principali indicatori e i risultati che identificano le macroaree di attività: Banking, Brokerage e Investing, ivi inclusa anche l'attività di gestione del risparmio svolta dalla controllata Fineco AM.

Tali macroaree, in relazione al particolare modello di business che prevede una forte integrazione verticale fra le differenti tipologie di attività, sono tra loro interdipendenti. Il Gruppo, infatti, offre i propri servizi (bancari e d'investimento) attraverso la rete dei consulenti finanziari ed i canali online e mobile che operano in modo tra loro coordinato ed integrato. La completezza dei servizi offerti consente di proporsi quale unico punto di riferimento del cliente (one stop solution) per l'operatività bancaria e le esigenze d'investimento. Questa strategia fortemente integrata e fondata sul cliente ha come conseguenza il fatto che i ricavi e i margini relativi ai diversi prodotti/servizi (investing, banking e brokerage) sono, quindi, profondamente interdipendenti.

Tutte le attività sono svolte con la finalità di ottenere risultati economici dalla gestione "industriale" dei business, minimizzando il profilo di rischio finanziario delle attività stesse. La gestione finanziaria del Gruppo è orientata ad una gestione dei rischi tesa a preservare i ritorni industriali delle diverse attività e non ad assumere, in proprio, posizioni di rischio.

Banking

Banking e Carte di pagamento

Nel corso del primo semestre 2023 è continuata l'attività di ampliamento dell'offerta di prodotti e servizi e l'ottimizzazione dei processi in tema di digitalizzazione, nell'ottica di renderli più rispondenti alle esigenze della clientela. In particolare, si segnala:

  • la riattivazione nella piattaforma di distribuzione di conti Deposito Banche terze del "Conto Deposito Rendimax per Fineco" di Banca IFIS e la contestuale rimodulazione delle offerte sia in termini di tassi, sempre in linea con il mercato, sia in termini di scadenze;
  • la revisione del processo di rigenerazione codici in area pubblica del sito con l'obiettivo di offrire ai clienti una migliore usabilità;
  • la migrazione delle operazioni di bonifico ad una nuova infrastruttura tecnica che permette di migliorare il servizio in termini di prestazione e usabilità ai clienti tramite la mobile app;
  • il restyling degli elementi grafici della mobile app.

Rispetto ai processi di acquisizione, le attività si sono altresì focalizzate sulla revisione e contestuale ottimizzazione del processo di apertura del conto per i canali online desktop e app, al fine di garantire al cliente un accesso immediato con i codici subito disponibili al momento della richiesta.

A partire da maggio 2023, inoltre, sono avviate un serie di iniziative commerciali finalizzate ad incrementare ancora di più il grado di fidelizzazione della clientela, premiando, per i già clienti, la scelta di accreditare lo stipendio.

La tabella seguente riporta lo spending e il saldo di bilancio delle carte di credito confrontato con lo spending del primo semestre 2022 e il saldo al 31 dicembre 2022. Lo spending delle carte di credito evidenzia un incremento dell'11,8% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

(Importi in migliaia)
Spending Consistenze Spending Consistenze Variazioni
1° semestre 1° semestre Spending Consistenze
Prodotti di Credito 2023 30/06/2023 2022 31/12/2022 Assoluta % Assoluta %
Carte di credito revolving 19.056 34.309 18.643 34.802 413 2,2% (493) -1,4%
Carte di credito a saldo 1.668.380 299.710 1.491.299 305.822 177.081 11,9% (6.112) -2,0%
Totale 1.687.436 334.019 1.509.942 340.624 177.494 11,8% (6.605) -1,9%

Mutui, fidi e prestiti personali

Per quanto riguarda l'attività di concessione dei finanziamenti, nel corso del primo semestre del 2023 è stata sviluppata la modalità di approvazione "instant" per il prodotto Credit Lombard, riservata alla clientela ritenuta "eligible" in base a regole di credito predefinite e per le sole richieste di importo compreso fra 10.000 euro e 50.000 euro.

Dalla tabella sotto riportata si evidenzia una riduzione delle erogazioni pari, complessivamente, al 20,6% rispetto al primo semestre del 2022, riconducibile principalmente ai mutui, complice anche il rialzo dei tassi di interesse; le consistenze evidenziano una diminuzione del 3% rispetto al 31 dicembre 2022.

(Importi in migliaia)
Prodotti di Credito Erogazioni Consistenze Erogazioni Consistenze Variazioni
1° semestre 1° semestre Erogazioni Consistenze
2023 30/06/2023 2022 31/12/2022 Assoluta % Assoluta %
Prestiti personali e sovvenzioni
chirografarie a rimborso rateale
111.401 546.760 142.216 552.369 (30.815) -21,7% (5.609) -1,0%
Fidi in conto corrente * 651.123 2.274.569 679.094 2.401.690 (27.971) -4,1% (127.121) -5,3%
Mutui 94.382 2.585.492 258.579 2.619.278 (164.197) -63,5% (33.786) -1,3%
Totale 856.906 5.406.821 1.079.889 5.573.337 (222.983) -20,6% (166.516) -3,0%

* Per i Fidi in conto corrente la colonna erogazioni rappresenta l'importo accordato.

Si precisa che gli affidamenti garantiti da titoli accordati nel corso del primo semestre 2023 ammontano complessivamente a 641 milioni di euro (621 milioni di euro relativi al prodotto Credit Lombard, 13 milioni di euro garantiti da pegni e 7 milioni di euro di fidi con mandato a vendere), pari al 98% del totale dei fidi concessi.

Brokerage

Dopo un primo trimestre 2023 caratterizzato da un'incertezza del mercato e dalla conseguente volatilità, il secondo trimestre è stato guidato da una generale fase di stabilizzazione sia per i mercati azionari sia per i mercati obbligazionari, anche se il quadro macroeconomico continua a rimanere complesso. Nonostante tale contesto, FinecoBank accresce ulteriormente la propria posizione di leader di mercato, posizionandosi al primo posto sia nella classifica "Azioni" dei volumi scambiati in conto terzi su Euronext Milan Domestic, Euronext Growth Milan ed Equiduct, sia nella classifica dei volumi scambiati sugli internalizzatori sistematici direttamente gestiti (dal Rapporto Assosim la quota di mercato al 30 giugno 2023 si attesta al 26,96%, 26,44% a fine 2022), sia nella classifica dei volumi intermediati conto terzi al 30 giugno 2023 su Mini Futures su Indice, con il 42,47% del mercato (37,83% a fine 2022), e Micro Futures su Indice, con il 44,67% del mercato (55,40% a fine 2022).

Per quanto riguarda l'attività di ampliamento dell'offerta di prodotti e servizi si evidenzia:

  • il rilascio di una veste grafica rinnovata per il sito Fineco, pensata per migliorare l'esperienza di navigazione, l'accessibilità all'area riservata e con un'attenzione particolare anche alle esigenze degli utenti con disabilità;
  • la nuova piattaforma di trading FinecoX, che offre un'interfaccia più moderna e user-friendly con diversi modelli preconfigurati e ampie possibilità di personalizzazione: gli utenti possono monitorare grafici, watchlist, notizie, portafoglio e ordini in una singola schermata, e investire in una vasta gamma di strumenti finanziari; FinecoX si affianca per il momento alla Fineco Powerdesk, la piattaforma di trading più utilizzata dai trader italiani, che continuerà ad essere disponibile per gli investitori più esperti;
  • l'emissione, la quotazione in qualità di Market Maker e la negoziazione di propri Certificati a Leva Fissa (su sito, Power Desk e Mobile App) sul segmento Vorvel Certificates dell'MTF Vorvel e pertanto disponibili per tutti i clienti dei broker aderenti al segmento; Fineco diventa così il primo emittente italiano per questa tipologia di strumenti finanziari.

La seguente tabella evidenzia il numero degli ordini su strumenti finanziari registrato nel corso del primo semestre del 2023 rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

(Importi in migliaia)
1° semestre Variazioni
2023 2022 Assoluta %
Ordini - Equity Italia (incluso ordini internalizzati) 4.297.355 4.965.495 (668.140) -13,5%
Ordini - Equity USA (incluso ordini internalizzati) 1.273.486 1.650.554 (377.068) -22,8%
Ordini - Equity altri mercati (incluso ordini internalizzati) 442.127 525.961 (83.834) -15,9%
Totale ordini Equity 6.012.968 7.142.010 (1.129.042) -15,8%
Ordini - Bond 527.364 227.730 299.634 131,6%
Ordini - Derivati 5.457.732 6.840.757 (1.383.025) -20,2%
Ordini - Forex 565.822 526.359 39.463 7,5%
Ordini - CFD 997.155 1.284.586 (287.431) -22,4%
Ordini - Fondi 1.984.150 2.385.041 (400.891) -16,8%
Totale ordini 15.545.191 18.406.483 (2.861.292) -15,5%

Investing

Il Gruppo offre alla propria clientela, secondo un modello di business "guided open architecture", una gamma di prodotti di risparmio gestito particolarmente estesa, composta da prodotti di gestione collettiva del risparmio, quali quote di fondi comuni di investimento ed azioni di SICAV riconducibili a case d'investimento italiane ed internazionali accuratamente selezionate, prodotti previdenziali, assicurativi nonché servizi di consulenza in materia di investimenti. Inoltre, all'interno della consulenza in amministrato, sono effettuate IPO continuative di Investment Certificates.

La piattaforma fondi sul mercato italiano è composta da 72 case di investimento per un totale di oltre 4.170 ISIN sottoscrivibili al 30 giugno 2023. Sempre con riferimento ai prodotti di gestione collettiva del risparmio, si ricorda che da settembre 2019 è iniziato il collocamento dei fondi anche sul mercato UK. Sulla piattaforma UK sono presenti 21 Case di Investimento e circa 750 ISIN sottoscrivibili.

Con riferimento ai prodotti di gestione collettiva del risparmio, nel corso del primo semestre 2023 la gamma si è ampliata con l'inserimento in piattaforma di 11 fondi di Fineco AM a disposizione della clientela. L'offerta di Fineco AM, infatti, si è ulteriormente allargata con l'ingresso di nuove versioni dei fondi Smart Defence (Smart Global Defence 2029 Fineco AM Fund II, Smart Global Defence 2026 Fineco AM Fund, Smart Global Defence 2029 Fineco AM Fund III A, Smart Global Defence 2030 Fineco AM Fund, Smart Defence Multi-Strategy 2029 Fineco AM Fund e Smart Defence Progression 2025 Fineco AM Fund) che hanno come obiettivo la protezione del capitale e la distribuzione di una cedola a scadenza. Come in passato, sono fondi che riscontrano sempre molto interesse; nel semestre notevole favore ha riscontrato lo Smart Defence Progression 2025 Fineco AM Fund, tanto che si sono chiuse le sottoscrizioni dopo 3 ore dall'apertura per raggiungimento del plafond.

Inoltre, nel corso del semestre è stato lanciato un nuovo fondo single strategy a delega (Fineco US Dollar Bond Fund). Il fondo Fineco AM US Dollar Bond Fund è una strategia gestita dal team obbligazionario di Fineco AM che mira a dare esposizione prevalente al segmento governativo obbligazionario statunitense. Il portafoglio viene gestito attivamente e il benchmark selezionato Bloomberg US Treasury Index viene utilizzato a solo scopo di comparazione delle performance.

Alla famiglia FAM Evolution si è aggiunta una nuova strategia (FAM Target), il Fineco AM Passive Underlyings 8 Target 2026 che va ad affiancarsi agli altri fondi FAM Evolution già presenti in piattaforma, ma che consente un'esposizione graduale al mercato azionario e obbligazionario, riducendo i rischi di market timing ovvero di ingresso ai mercati nel momento meno opportuno, utilizzando un boost - per accumulare in maniera opportunistica posizioni in portafoglio, sfruttando le favorevoli condizioni del mercato e anticipando i decumuli. Si tratta di un fondo di fondi basato su un piano di decumulo a 3 anni che mira a dare esposizione prevalente ai mercati azionari internazionali sulla base un portafoglio costruito su strumenti passivi.

Tra le soluzioni a delega per la clientela private, si consolida l'offerta delle gestioni patrimoniali in collocamento esclusivo per la clientela di FinecoBank. La gamma è rappresentata dalle linee in titoli, Private Value e Private Etiche e dalle linee in ETF e fondi denominate Private Global, ciascuna declinata su profili di rischio da prudente a dinamico e caratterizzata da un'esposizione azionaria crescente. L'interesse della clientela private per le gestioni patrimoniali è costante con un interesse significativo per le linee in titoli Private Value con esposizione bilanciata ed obbligazionaria (Private Value Sviluppo, Private Value Bilanciata e Prudente); in aumento anche l'interesse per soluzioni personalizzate con conferimenti superiori ai 5 milioni di euro.

Per quanto riguarda i prodotti previdenziali, continua l'attenzione della clientela verso il fondo pensione aperto Core Pension disponibile in esclusiva per la rete FinecoBank. Grazie alla proposizione paperless mediante raccolta delle adesioni in modalità digitale e tramite web collaboration, le masse gestite registrano un continuo incremento, pari circa al 17% rispetto al 31 dicembre 2022, con una preferenza per i comparti azionari e bilanciati.

Nell'ambito della consulenza assicurativa, nel corso del primo semestre 2023 è continuata l'offerta sui prodotti Multiramo Extra, Multiramo Target e Multiramo Private, pur con qualche rallentamento dovuto alle variate condizioni di mercato. In relazione alle nuove proposte di investimento, si segnala l'aggiornamento della gamma di ramo I "Top Valor" che prevede l'inserimento di un "bonus 1,5%" di rendimento della Gestione Separata sottostante. Inoltre, è stato rilasciato il restyling della MultiramoTarget con l'inserimento del FIA 70 e del FIA "Sostenibile" sin dall'asset allocation iniziale.

In merito all'offerta sul mercato primario (IPO), nel primo semestre 2023 è continuata l'attività di collocamento di Investment Certificates. Le strutture utilizzate sono quelle a "capitale protetto" al 100%, con partecipazione al rialzo del sottostante e "condizionatamente protette" attraverso barriere di protezione fino al 70%, autocallable con coupon condizionato trimestrale ed effetto memoria. Sono stati utilizzati 3 diversi emittenti ed effettuati 6 collocamenti e la raccolta complessiva è di oltre gli 88 milioni di euro. Il continuo incremento del numero dei Certificates quotati sul mercato secondario, anche tematici ed ESG, amplia le soluzioni utilizzabili all'interno dei servizi di consulenza della Banca.

Con riferimento ai servizi di consulenza, sono proseguite le attività e le soluzioni della Banca volte a migliorare i servizi offerti alla clientela ed ai consulenti finanziari di Fineco. Le richieste di personalizzazione di portafogli Private sopra i 500 mila euro, pervenute al team di Senior Investment Specialist della Banca, hanno raggiunto un controvalore di oltre 4 miliardi di euro, a dimostrazione dell'apprezzamento del servizio svolto e della necessità, da parte della clientela, di ricevere soluzioni di investimento personalizzate.

Nell'ottica di supportare l'attività dei consulenti finanziari sui clienti con posizioni articolate su più dossier o riferibili ad un nucleo familiare esteso, è stato lanciato nel 2020 il servizio "Monitoraggio Attivo". Tale servizio prevede un dialogo costante tra il consulente finanziario ed un team di Senior Investment Specialist che monitorano costantemente l'intera posizione del cliente avvalendosi di una piattaforma dedicata e tecnologicamente avanzata. Allo stato attuale, con il servizio si è raggiunta una profondità di analisi delle posizioni paragonabile a quella effettuata da asset manager. Le richieste di attivazione del servizio, dedicato a clientela con portafogli superiori a 2,5 milioni di euro, hanno superato 2,4 miliardi di euro alla fine della prima metà del 2023.

Nel continuo processo di sviluppo delle soluzioni per i consulenti finanziari, il servizio di "Diagnosi Private" è stato arricchito con nuove analisi di contributo al rischio atteso del portafoglio quali: contributo al rischio di mercato e al rischio specifico dei singoli strumenti, contributo al rischio di mercato dei fattori e delle asset class. È stata poi aggiunta la possibilità di inserire in "Diagnosi" prodotti non standard, come gestioni separate presso terzi di cui siano noti i rendimenti annui. Entrambe le modifiche sono state effettuate sia nel report di Diagnosi singolo, sia nel report di confronto.

Nei primi mesi dell'anno, le Diagnosi richieste sono state l'8% in più dello stesso periodo del 2022. La clientela prospect continua a rappresentare più della metà delle richieste. Alcune Diagnosi di asset presso terzi ed asset in Fineco sono ricorrenti e sono diventate un servizio premium offerto a clientela multibancarizzata e con asset considerevoli.

Infine, i report mensili relativi ai portafogli modello sono stati aggiornati introducendo il dato del rating ESG Fineco per i prodotti in portafoglio.

La seguente tabella mostra nel dettaglio la composizione dei prodotti della raccolta gestita al 30 giugno 2023, il cui saldo evidenzia un incremento del 7,2% rispetto al 31 dicembre 2022, per effetto dei flussi netti derivanti dagli investimenti da parte dei clienti della liquidità in eccesso in titoli di Stato e in prodotti di risparmio gestito precedentemente citato.

(Importi in migliaia)
Consistenze al Consistenze al Variazioni
30/06/2023 Comp % 31/12/2022 Comp % Assoluta %
Fondi comuni d'investimento e altri fondi 37.372.614 67,0% 33.827.309 65,0% 3.545.305 10,5%
Prodotti assicurativi 14.708.427 26,4% 15.595.412 29,9% (886.985) -5,7%
Gestioni patrimoniali 345.570 0,6% 318.115 0,6% 27.455 8,6%
Prodotti di raccolta amministrata e diretta in
consulenza
3.376.563 6,1% 2.331.802 4,5% 1.044.761 44,8%
Totale saldo raccolta gestita 55.803.174 100,0% 52.072.638 100,0% 3.730.536 7,2%

La rete dei consulenti finanziari

Il deciso mutamento di scenario cui sì è assistito nel 2022 si è protratto anche nel primo semestre 2023, che è stato ancora caratterizzato da spinte inflazionistiche, politiche monetarie più restrittive, tassi elevati e grande volatilità.

Una fase particolarmente complessa, nella quale Fineco ha proseguito la sua crescita grazie all'efficienza di un modello di business in grado di affrontare al meglio ogni fase di mercato, all''efficacia della strategia volta a offrire le giuste soluzioni ed all'ulteriore rafforzamento nell'acquisizione di nuovi clienti a conferma della forte richiesta di consulenza professionale.

Un percorso di crescita che evidenzia l'attrattività della Banca e l'abilità della Rete di affiancare i clienti, guidandoli in una pianificazione di lungo termine e di gestirne l'emotività, grazie ad un consolidato rapporto di fiducia e all'efficienza delle soluzioni di investimento a disposizione.

La grande capacità di adattamento del modello di business, unitamente all'ampiezza della gamma di offerta, ha consentito di cogliere e soddisfare le esigenze della clientela.

Il dato di raccolta, alla luce della complessa situazione sui mercati, è particolarmente positivo, seppur in presenza di un diverso asset mix che, influenzato da volatilità e contesto di tassi di interesse elevati, ha visto un significativo contributo anche sulla raccolta amministrata.

A completamento, si evidenzia l'importante contributo di Fineco AM, che ha messo a punto soluzioni di investimento innovative, come le nuove famiglie Global Defence particolarmente apprezzate - in special modo dai clienti prudenti - perché consentono di far fronte alle oscillazioni del mercato e di coniugare la protezione del capitale, e che hanno consentito di intercettare la gran parte dei deflussi registrati dall'assicurativo.

Al 30 giugno 2023 per la Rete dei consulenti finanziari si evidenziano risultati comunque importanti, in particolare:

  • Raccolta Netta Totale: 4.274 milioni di euro
  • Raccolta Netta Gestita Totale: 1.947 milioni di euro
  • Raccolta Netta in Guided Products: 2.427 milioni di euro
  • Nuovi clienti acquisiti 32.027

La rete dei consulenti finanziari

posizionando la Banca al 2° posto per raccolta netta effettuata al 30 giugno 2023 secondo la classifica Assoreti.

Senza campagne commerciali di periodo e nonostante l'effetto mercato, il portafoglio medio della Rete è aumentato di oltre il 9,72% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno passando da 31,2 milioni di euro a 34,2 milioni di euro, portando il patrimonio della Rete a superare la soglia dei 100 miliardi di euro, a testimonianza di una solida e costante attività di raccolta e di una stabile relazione di fiducia instaurata con i clienti.

Per quanto riguarda il segmento Private al 30 giugno 2023 si registra un incremento significativo del numero dei clienti private assistiti da consulenti finanziari arrivati ad oltre 46.500 e di asset ad essi riferibili che si attestano a 46,7 miliardi di euro. La crescita è stata sostenuta da una raccolta netta nel semestre riferita a questo segmento di oltre 2 miliardi di euro (massimo storico di periodo) a riprova della posizione di leadership raggiunta nel mercato nazionale del Private Banking.

La forte attrattività di Fineco si manifesta anche per quanto attiene all'attività di reclutamento, in modo particolare per i professionisti provenienti da modelli più tradizionali. Nel primo semestre 2023 sono stati inseriti 44 nuovi consulenti finanziari "senior", ovvero professionisti qualificati principalmente provenienti dalle banche tradizionali, dagli istituti specializzati nel Private Banking e dalle altre reti di consulenza finanziaria. I "millenials" si confermano un importante risorsa sulla quale puntare e nel primo semestre sono stati avviati alla professione 41 nuovi consulenti nell'ambito del "progetto giovani". Il saldo netto della Rete è di 34 unità nel semestre con un tasso di turnover decisamente modesto (pari a circa l'1,7%).

Per quanto attiene all'educazione finanziaria, mantenendo fede all'impegno di Fineco, nel semestre sono stati tenuti complessivamente circa 820 eventi clienti (di cui 262 in modalità web) con l'obiettivo di aumentare la conoscenza su tematiche riguardanti investimenti, pianificazione finanziaria e patrimoniale, finanza comportamentale e di rispondere alle domande dei partecipanti, trattando diversi argomenti di "attualità finanziaria".

Tali eventi sono dedicati principalmente alla clientela, anche clientela prospect, ed hanno visto la partecipazione di circa 23.750 tra clienti e prospect. Di questi, gli eventi dedicati alla clientela di fascia alta sul tema più ampio della pianificazione patrimoniale sono stati 16, con oltre 830 clienti Private coinvolti.

Al 30 giugno 2023 la Rete è composta da 2.952 consulenti finanziari.

La presenza capillare della Rete sul territorio è supportata dai 425 negozi finanziari. Nel corso del semestre sono state messe a punto 6 nuove aperture a ulteriore sostegno dell'immagine e della presenza capillare sul territorio. In ottica di efficientamento della distribuzione sul territorio e di accrescimento dell'immagine, nel semestre sono state chiuse 7 strutture a fronte di 6 nuove più moderne aperture.

La rete dei consulenti finanziari

Nella tabella sotto riportata vengono evidenziati i dati relativi alla raccolta netta diretta, gestita e amministrata relativa ai soli clienti della rete dei consulenti finanziari effettuata nel corso del primo semestre del 2023 a confronto con i dati dello stesso periodo dell'esercizio precedente. La raccolta netta totale si attesta a 4.274,2 milioni di euro evidenziando un decremento del 13,4% rispetto al 30 giugno 2022, ma con un importante incremento in termini di raccolta amministrata e gestita, che è stata pari a 5.945 milioni di euro (+56,4%).

Raccolta netta - Rete consulenti finanziari

(Importi in migliaia)
1° semestre Comp % 1° semestre Comp % Variazioni
2023 2022 Assoluta %
Conti correnti e depositi liberi (1.670.677) -39,1% 1.134.226 23,0% (2.804.903) -247,3%
Depositi vincolati e pronti contro termine - 0,0% (1) 0,0% 1 -100,0%
RACCOLTA DIRETTA (1.670.677) -39,1% 1.134.225 23,0% (2.804.902) -247,3%
Gestioni patrimoniali 12.231 0,3% 18.703 0,4% (6.472) -34,6%
Fondi comuni d'investimento e altri fondi 2.185.024 51,1% 551.517 11,2% 1.633.507 296,2%
Prodotti assicurativi (1.149.791) -26,9% 1.086.617 22,0% (2.236.408) -205,8%
Prodotti di raccolta amministrata e diretta in
consulenza
899.053 21,0% 53.936 1,1% 845.117 n.a.
RACCOLTA GESTITA 1.946.517 45,5% 1.710.773 34,7% 235.744 13,8%
Titoli di Stato, obbligazioni e azioni 3.998.391 93,5% 2.090.320 42,4% 1.908.071 91,3%
RACCOLTA AMMINISTRATA 3.998.391 93,5% 2.090.320 42,4% 1.908.071 91,3%
RACCOLTA NETTA TOTALE - RETE
CONSULENTI FINANZIARI
4.274.231 100,0% 4.935.318 100,0% (661.087) -13,4%
di cui Guided products & services 2.427.142 56,8% 1.623.641 32,9% 803.501 49,5%

Si segnala che la percentuale riportata in corrispondenza dei Guided products & Services, pari al 56,8% al 30 giugno 2023, è calcolata rapportando le consistenze degli stessi con la raccolta netta totale – rete consulenti finanziari.

La tabella sottoesposta riporta la consistenza della raccolta riferibile alla rete dei consulenti finanziari al 30 giugno 2023, complessivamente pari a 101.063 milioni di euro (+8,4% rispetto al 31 dicembre 2022). Secondo la classifica Assoreti, al 31 marzo 2023 (ultimo dato disponibile), FinecoBank manteneva il 2° posto per patrimonio totale, pari al 13,41% del sistema Reti, in linea con la quota di mercato rilevata a dicembre 2022 pari a 13,34%.

Saldo raccolta diretta e indiretta – Rete consulenti finanziari

(Importi in migliaia)
Consistenze al Consistenze al Variazioni
30/06/2023 Comp% 31/12/2022 Comp% Assoluta %
Conti correnti e depositi liberi 22.206.161 22,0% 23.876.839 25,6% (1.670.678) -7,0%
SALDO RACCOLTA DIRETTA 22.206.161 22,0% 23.876.839 25,6% (1.670.678) -7,0%
Gestioni patrimoniali 345.570 0,3% 318.115 0,3% 27.455 8,6%
Fondi comuni d'investimento e altri fondi 36.952.451 36,6% 33.428.469 35,9% 3.523.982 10,5%
Prodotti assicurativi 14.658.156 14,5% 15.544.251 16,7% (886.095) -5,7%
Prodotti di raccolta amministrata e diretta in
consulenza
3.376.537 3,3% 2.331.778 2,5% 1.044.759 44,8%
SALDO RACCOLTA GESTITA 55.332.714 54,8% 51.622.613 55,4% 3.710.101 7,2%
Titoli di Stato, obbligazioni e azioni 23.523.659 23,3% 17.712.757 19,0% 5.810.902 32,8%
SALDO RACCOLTA AMMINISTRATA 23.523.659 23,3% 17.712.757 19,0% 5.810.902 32,8%
SALDO RACCOLTA DIRETTA E INDIRETTA -
RETE CONSULENTI FINANZIARI
101.062.534 100,0% 93.212.209 100,0% 7.850.325 8,4%
di cui Guided products & services 43.846.642 43,4% 40.159.797 43,1% 3.686.845 9,2%

Si segnala che la percentuale riportata in corrispondenza dei Guided products & Services, pari al 43,4% al 30 giugno 2023, è calcolata rapportando le consistenze degli stessi con il saldo della raccolta diretta e indiretta – rete consulenti finanziari.

Le risorse

La controllante: FinecoBank S.p.A.

Al 30 giugno 2023 le risorse della Banca sono pari a 1.288, in aumento rispetto alle 1.279 presenti in azienda al 31 dicembre 2022.

Nel corso del primo semestre 2023, tutti i dipendenti hanno continuato a beneficiare del lavoro da remoto secondo le modalità stabilite dall'Accordo Individuale già in essere. Nel mese di marzo si è provveduto ad effettuare un'integrazione a tale Accordo che ha elevato la possibilità di lavorare da remoto fino a un massimo di 14 giornate mensili suddivise su base settimanale.

Sono proseguite, inoltre, ulteriori iniziative volte ad agevolare e migliorare la vita lavorativa e personale dei dipendenti, in continuità con quanto fatto nel corso degli anni precedenti (ad esempio in ambito salute e welfare).

Le attività di selezione si sono svolte ancora in modalità "a distanza" e sono state per lo più volte al rafforzamento e all'ottimizzazione delle aree dedicate allo sviluppo del business, al supporto organizzativo e tecnologico ed al controllo e gestione dei rischi.

Anche nel corso del primo semestre 2023 FinecoBank si è impegnata per attrarre nuovi talenti, con particolare focus sui giovani (Millenials e Generazione Z), grazie anche ad iniziative di employer branding volte ad incontrare ed ingaggiare neolaureati o laureandi e comprendere al meglio le dinamiche comportamentali tipiche delle nuove generazioni. È continuata la partecipazione a Career Day in presenza e digitali così come è proseguito l'utilizzo di tecnologie di selezione e di onboarding che contribuiscono a semplificare il processo e supportano in maniera pratica ed efficace HR, manager e candidati che possono così anche dotarsi immediatamente di tutta la strumentazione necessaria al lavoro da remoto.

Delle 34 assunzioni del primo semestre 2023, molte sono state inserite all'interno dell'area Customer Relationship Management a conferma della forte e costante attenzione riservata ai giovani neolaureati. Il Customer Relationship Management costituisce, infatti, il punto di partenza di un percorso di sviluppo professionale che può portare a ricoprire nel tempo differenti ruoli in azienda.

Nel corso dei primi sei mesi dell'anno le uscite hanno coinvolto complessivamente 25 risorse di cui:

  • 20 per dimissioni;
  • 5 per altri motivi.

Per quanto attiene all'inquadramento, i dipendenti sono così suddivisi:

Uomini Donne Totale
Qualifica 30/06/2023 31/12/2022 30/06/2023 31/12/2022 30/06/2023 31/12/2022
Dirigenti 25 24 6 6 31 30
Quadri Direttivi 314 314 134 132 448 446
Aree Professionali 407 402 402 401 809 803
Totale 746 740 542 539 1.288 1.279

Al 30 giugno 2023 i part-time presenti in Banca sono 99 circa l'8% dell'organico, il personale femminile rappresenta circa il 42% della forza lavoro, l'anzianità aziendale media si attesta a circa 13 anni, mentre l'età media è pari a circa 42,5 anni.

Formazione dipendenti

La formazione dei dipendenti nel corso del primo semestre 2023 si è focalizzata sia sull'acquisizione e il consolidamento delle competenze richieste dalle diverse esigenze aziendali, sia sull'aggiornamento delle conoscenze individuali, con particolare attenzione alla formazione obbligatoria, tecnica, linguistica e comportamentale-manageriale.

Di seguito il dettaglio delle ore* di formazione per area di intervento:

Area intervento Ore di formazione
Obbligatoria 10.444
Tecnica 10.177
Linguistica 2.564
Comportamentale – Manageriale 437
Totale 23.622

*Fineco AM inclusa

Formazione obbligatoria

La Banca è impegnata nella costante diffusione e miglioramento della cultura del Rischio e della Compliance, elementi che permettono al business della Banca di essere, oltre che profittevole, sostenibile nel tempo. Riteniamo infatti che la formazione su tali tematiche sia fondamentale per promuovere tra i dipendenti la consapevolezza che la trasparenza e il rispetto delle regole sono essenziali per Fineco.

Per questo motivo si è prestata forte attenzione alla formazione obbligatoria, rivolta a tutti i dipendenti ed erogata principalmente sulla Piattaforma Learning Next, con la creazione di corsi su tematiche rilevanti, quali ad esempio: Esternalizzazioni e internalizzazioni, Gestione dei servizi informatici forniti da terze parti, PSD2 e PAD e GDPR-Data Breaches.

Con l'obiettivo di garantire l'apprendimento da parte di tutti i dipendenti di tali materie e preservare la Banca dai rischi operativi, legali e reputazionali legati al mancato completamento dei corsi, vengono effettuati monitoraggi periodici sulla formazione obbligatoria. Il completamento della formazione obbligatoria è presupposto per l'accesso al sistema incentivante.

All'interno delle strutture che si occupano di fornire informazioni alla clientela, sono stati poi attivati i consueti corsi di formazione obbligatoria in ambito assicurativo IVASS, di aggiornamento professionale ai fini del regolamento CONSOB e Assessment annuale delle competenze sulle materie indicate da ESMA.

Inoltre, al fine di assicurare la conformità alle disposizioni normative in materia di Salute e Sicurezza sul Lavoro, la Banca eroga a tutte le risorse adeguata formazione in maniera continuativa e periodica sulla base delle normative vigenti.

Formazione tecnica, comportamentale e manageriale

Nel corso del primo semestre 2023, usufruendo della collaborazione di fornitori esterni, partner strategici, università e di competenze interne, sono stati organizzati interventi formativi utili all'acquisizione di conoscenze tecniche e comportamentali necessarie a migliorare, non solo la produttività aziendale, ma anche il livello di specializzazione dei dipendenti. A titolo esemplificativo evidenziamo le seguenti iniziative:

  • sessioni di formazione "Awareness su ECM e Gestione Incidenti" con l'obiettivo di far accrescere il livello di consapevolezza e cultura in Azienda sul tema;
  • sessioni di formazione "Valutazione evidenze KO Pythagoras PS" con l'obiettivo di sensibilizzare gli owner di primo livello sui controlli AML volta a chiarire gli aspetti procedurali e metodologici per una corretta applicazione dei requisiti normativi.

In aggiunta, in linea con le nuove disposizioni previste dal 40° aggiornamento della circolare 285, è stato predisposto un percorso formativo specialistico dal titolo "Risk Management, Cyber-resiliency e adempimenti normativi nel settore bancario" che coinvolge alcune risorse delle aree di Risk, Compliance, Audit ed Organizzazione oltre ad un percorso formativo in progettazione che coinvolgerà tutta la Banca.

Sono proseguite le erogazioni dei percorsi formativi di Project Management dedicati sia ai manager che ai professional e anche quest'anno, per rispondere alle necessità di formazione comportamentale, manageriale ed anche personale di tutti i dipendenti, rimane disponibile su Learning Next un catalogo formativo on line liberamente accessibile, che viene costantemente arricchito con nuovi corsi su tematiche quali la comunicazione, l'efficacia personale, la leadership, il lavoro di squadra, la motivazione, ma anche corsi più tecnici come, Microsoft 365, Excel base e Word. All'interno del catalogo sono presenti anche corsi relativi all'etica, alla diversity & inclusion e alla gestione dello stress.

Infine, per risponde in maniera sempre più puntuale alle esigenze della Banca, attraverso un'analisi dei fabbisogni formativi effettuata nei primi mesi del 2023, sono in progettazione nuovi percorsi formativi sviluppati ad hoc per soddisfare le esigenze emerse di formazione manageriale, soft skill e competenze trasversali.

Come ogni anno, all'interno della struttura del Customer Care, in ottica di mantenimento di alti standard di qualità del servizio e di attenzione al cliente, sono stati organizzati corsi di formazione sia "in ingresso" che "in itinere" per un totale di 8.109 ore, mirati all'acquisizione delle principali competenze tecniche e specifiche del ruolo.

Sulla maggior parte dei nuovi ingressi in azienda è stato inoltre definito con il manager un percorso a loro dedicato di training on the job, con l'obiettivo di fornire un supporto concreto nei primi mesi delle nuove attività lavorative.

Anche per il 2023 FinecoBank ha rinnovato l'associazione a Valore D, che offre la possibilità ai dipendenti di accedere a contenuti e corsi pensati per valorizzare il talento femminile e promuovere la cultura inclusiva in azienda.

Formazione linguistica

Anche per il 2023 tutti i dipendenti hanno l'opportunità di utilizzare una piattaforma dedicata, basata sull'intelligenza artificiale, con l'obiettivo di accrescere le competenze della lingua inglese di ognuno attraverso un percorso di apprendimento personalizzato sulla base del livello di conoscenza iniziale e dei propri interessi.

Inoltre, a oltre 320 dipendenti sono stati attivati i consueti percorsi di formazione di inglese sia di gruppo che individuali, telefonici o svolti in aula virtuale. Per determinate risorse sono stati attivati corsi di Legal English e di tedesco.

La partecipazione dei dipendenti ai corsi di formazione linguistica viene definita sulla base delle richieste formalizzate dai singoli responsabili di struttura, in funzione delle specifiche esigenze professionali dei colleghi.

Anche nel catalogo formativo on line di Learning Next sono stati aggiunti corsi di formazione linguistica dedicati alle lingue tedesco, spagnolo, francese e di business english.

La controllata: Fineco Asset Management Designated Activity Company (Dac)

Al 30 giugno 2023 le risorse della società sono 66, di cui 26 donne e 40 uomini con un'età media pari a circa 36,3 anni.

Le assunzioni provenienti da mercato sono state finalizzate al rafforzamento sia delle funzioni di business che di supporto e controllo.

Piani di incentivazione

Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 23 gennaio 2023, tenuto conto del parere favorevole del Comitato Remunerazione riunitosi il 16 gennaio 2023, ha approvato i seguenti sistemi di incentivazione successivamente approvati dall'Assemblea degli Azionisti del 27 aprile 2023:

  • Sistema Incentivante 2023 per il personale dipendente appartenente al "Personale più rilevante";
  • Sistema Incentivante 2023 per i consulenti finanziari identificati come "Personale più rilevante".

Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 7 febbraio 2023, tenuto conto del risultato positivo della verifica delle condizioni minime di accesso a livello di Gruppo e di quelle individuali (compliance dei comportamenti e occupazione continuativa), nonché del parere favorevole del Comitato Remunerazione riunitosi il 6 febbraio 2023, ha approvato:

  • con riferimento ai piani "Sistema Incentivante 2017", "Sistema Incentivante 2018", "Sistema Incentivante 2019", "Sistema Incentivante 2020", "Sistema Incentivante 2021":
    • o l'esecuzione dei piani;
    • o l'assegnazione della quarta tranche azionaria del piano 2017, attribuita nel 2018, corrispondente a n. 27.426 azioni ordinarie gratuite, coerentemente con l'ammontare massimo approvato dal Consiglio di Amministrazione del 9 gennaio 2017 e successiva seduta del 10 gennaio 2018 per la delega di completamento;
    • o l'assegnazione della terza tranche azionaria del piano 2018 e della quarta tranche azionaria della severance concordata nel 2018 per un dirigente con responsabilità strategiche, attribuite nel 2019, corrispondenti a complessive n. 42.049 azioni ordinarie gratuite, coerentemente con l'ammontare massimo approvato dal Consiglio di Amministrazione del 10 gennaio 2018;
    • o l'assegnazione della seconda e della terza tranche azionaria del piano 2019, attribuita nel 2020, corrispondente a n. 33.898 azioni ordinarie gratuite, coerentemente con l'ammontare massimo approvato dal Consiglio di Amministrazione del 10 gennaio 2019;
    • o l'assegnazione della seconda tranche azionaria del piano 2020, attribuita nel 2021, corrispondente a n. 1.908 azioni ordinarie gratuite, coerentemente con l'ammontare massimo approvato dal Consiglio di Amministrazione del 15 gennaio 2020;
    • o l'assegnazione della prima tranche azionaria del piano 2021, attribuita nel 2022, corrispondente a n. 64.324 azioni ordinarie gratuite, coerentemente con l'ammontare massimo approvato dal Consiglio di Amministrazione del 19 gennaio 2021;
    • o un aumento di capitale sociale a titolo gratuito per un ammontare complessivo di 55.969,65 euro corrispondente a complessive n. 169.605 azioni ordinarie gratuite FinecoBank del valore nominale di 0,33 euro ciascuna (aventi le stesse caratteristiche di quelle in circolazione, regolare godimento) con efficacia dal 31 marzo 2023, in parziale esercizio della delega al Consiglio di Amministrazione conferita dall'Assemblea straordinaria degli Azionisti dell'11 aprile 2018, 10 aprile 2019, 28 aprile 2020 e 28 aprile 2021 ai sensi dell'art. 2443 del Codice civile. L'effetto di diluizione derivante dai suddetti aumenti di capitale gratuito è quantificato nella misura dello 0,03% del capitale fully diluited;
    • o l'assegnazione della seconda tranche in denaro riferibile al Sistema Incentivante 2020, della terza tranche in denaro riferibile al Sistema Incentivante 2019 e della terza tranche in denaro riferibile al Sistema Incentivante 2017 e della terza tranche in denaro della severance concordata nel 2018 per un dirigente con responsabilità strategiche.
  • con riferimento al piano "Sistema Incentivante 2022 (Bonus Pool)":
    • o il "Bonus Pool 2022" di FinecoBank;
      • o le proposte di determinazione del bonus 2022 per l'Amministratore Delegato e Direttore Generale, gli altri Dirigenti con Responsabilità Strategiche e altro Personale più rilevante;
      • o l'attribuzione di n. 143.653 azioni ordinarie FinecoBank, da corrispondere gratuitamente al Personale sopra menzionato secondo quanto stabilito dai Regolamenti.
    • o l'assegnazione della prima tranche in denaro.
  • con riferimento al "Piano di Incentivazione a Lungo Termine 2018-2020" per i dipendenti di FinecoBank:
    • o l'esecuzione del piano;
    • o l'assegnazione della prima, della seconda e della terza tranche azionaria del Piano, attribuita nel 2018 e corrispondente a n. 342.170 azioni ordinarie gratuite FinecoBank, e conseguentemente un aumento di capitale sociale a titolo gratuito per un ammontare complessivo di 112.916,10 euro con efficacia dal 31 marzo 2023 in parziale esercizio della delega al Consiglio di Amministrazione conferita dall'Assemblea straordinaria degli Azionisti dell'11 aprile 2018 ai sensi dell'art. 2443 del Codice civile.
  • con riferimento al piano "Sistema Incentivante 2022 PFA":
    • o la proposta di determinazione del Bonus Pool 2022 per la rete dei Consulenti Finanziari;
    • o le proposte di determinazione del bonus 2022 per i Consulenti Finanziari appartenenti al "Personale più rilevante";
    • o l'attribuzione di 27.466 azioni FinecoBank (nel rispetto del limite massimo di n. 260.779 azioni ordinarie), da corrispondere gratuitamente ai Consulenti Finanziari sopra menzionati secondo quanto stabilito dai Regolamenti;
    • o l'acquisto di azioni proprie, in considerazione dell'autorizzazione ottenuta dall'Autorità di Vigilanza, ai sensi degli art. 77-78 Reg. UE n. 575/2013 del 26 giugno 2013 (CRR) come modificato dal Reg. UE n. 876/2019, coerentemente alla deliberazione assembleare;
    • o l'assegnazione della prima tranche in denaro.
  • con riferimento al piano "Sistema Incentivante 2021 PFA", "Sistema Incentivante 2020 PFA", "Sistema Incentivante 2019 PFA", "Sistema Incentivante 2018 PFA":
    • o l'esecuzione dei piani;

  • o l'assegnazione della prima tranche azionaria del "Sistema Incentivante 2021 PFA" corrispondente a n. 45.380 azioni FinecoBank e della seconda tranche in denaro da corrispondere ai consulenti finanziari "Identified Staff", secondo quanto stabilito dal regolamento del piano,
  • o l'assegnazione della seconda tranche azionaria del "Sistema Incentivante 2020 PFA" corrispondente a n. 12.781 azioni FinecoBank e della terza tranche in denaro da corrispondere ai Consulenti Finanziari "Identified Staff", secondo quanto stabilito dal regolamento del piano,
  • o l'assegnazione della terza tranche azionaria del "Sistema Incentivante 2019 PFA corrispondente a n. 8.227 azioni FinecoBank" e della seconda tranche in denaro da corrispondere ai Consulenti Finanziari "Identified Staff", secondo quanto stabilito dal regolamento del piano,
  • o l'assegnazione della terza tranche azionaria del "Sistema Incentivante 2018 PFA", corrispondente a n. 3.435 azioni FinecoBank, da corrispondere ai Consulenti Finanziari "Identified Staff", secondo quanto stabilito dal regolamento del piano.
  • con riferimento al "Piano di Incentivazione a Lungo Termine 2018-2020" per i Consulenti Finanziari di FinecoBank identificati come "Personale più rilevante":
    • o l'esecuzione del piano;
    • o l'assegnazione della prima tranche in azioni corrispondente a n. 6.197 azioni FinecoBank da corrispondere ai beneficiari del Piano.

Il Consiglio di Amministrazione di Fineco Asset Management riunitosi il 19 aprile 2023 ha approvato il proprio Sistema Incentivante 2023 per il personale locale appartenente al "Personale più rilevante".

L'infrastruttura tecnologica

L'infrastruttura tecnologica FinecoBank è una delle più importanti banche FinTech e propone un modello di business unico in Europa, che combina le migliori piattaforme con un grande network di consulenti finanziari. Offre da un unico conto servizi di banking, credit, trading e investimento attraverso piattaforme transazionali e di consulenza sviluppate con tecnologie proprietarie.

La strategia competitiva di Fineco si basa su un approccio che da sempre anima la Banca, l'interpretazione dei bisogni del cliente ed il sistema informativo rappresenta uno strumento di primaria importanza per il conseguimento degli obiettivi sia strategici che operativi: Fineco affianca alla cura della clientela una componente intrinseca di innovazione che riesce a seguire i trend tecnologici più attuali anche attraverso la propria cultura interna, rendendo l'esperienza dei clienti fluida e intuitiva su tutti i canali.

Nel corso degli anni la scelta strategica in ambito IT e Security è stata di presidiare internamente tutte le attività tecnologiche e di sicurezza che potessero fornire un contributo significativo per lo sviluppo del business. Questo approccio ha consentito di offrire prodotti customizzati e distintivi, mantenere un know-how interno e un controllo elevato sull'evoluzione della propria tecnologia e dei propri servizi, mantenere la proprietà intellettuale delle applicazioni sviluppate e degli algoritmi a supporto, garantire un rapido time to market, così come migliori e costanti performance nell'erogazione dei servizi.

L'attuale architettura è strutturata su più livelli logici, segregati in termini di reti e sistemi di erogazione:

  • Layer di frontend per le applicazioni web, mobile e di banca telefonica;
  • Layer di backend per l'erogazione dei servizi core quali il banking, il trading e i servizi di consulenza;
  • Layer di integrazione tecnica che consente di far interagire i due layer precedenti e di integrarsi con le controparti necessarie (info-provider, mercati, partner, etc);
  • Data layer, che ospita il complesso del patrimonio informativo aziendale, strutturato e destrutturato.

I paradigmi architetturali e di sviluppo in uso, orientati all'"agile development", unitamente all'adozione di tecnologie di ultima generazione, consentono d'integrare in modo efficace e sostenibile i canali distributivi, la piattaforma operativa interna e gli applicativi tramite i quali i clienti accedono ai servizi loro dedicati.

L'ottica è quella di avere un'elevata sostenibilità in termini di struttura dei costi tecnologici, un'elevata scalabilità di tipo "orizzontale", progettare servizi che vengano erogati in modo distribuito e mantenere all'interno dell'azienda lo sviluppo e la gestione delle applicazioni a valore aggiunto che rappresentino un fattore competitivo per Fineco, sia esso quantificabile in termini di "time to market" o di efficienza/leva operativa.

Per quanto riguarda Fineco AM, la società utilizza una piattaforma di terzi per la gestione dei servizi di investimento.

Nel corso del primo semestre del 2023 è proseguita la consueta attività di adeguamento tecnologico, ottimizzazione infrastrutturale ed applicativa con particolare attenzione al consolidamento e sviluppo del sistema informativo, volta a fornire servizi innovativi, affidabili, interoperabili ed aperti, che migliorino l'experience dei clienti e dei consulenti finanziari.

L'infrastruttura tecnologica

Disclosure rischi crisi russo-ucraina – cyber attack

Con riferimento ai rischi ICT e Cyber, il CSIRT (il team di risposta dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale) ha chiesto, tramite alcuni alert, di alzare l'attenzione ed adottare tutte le misure di protezione degli assetti ICT, sollecitando l'adozione di "una postura di massima difesa cibernetica". In Italia, l'attenzione è stata posta in generale verso i ministeri, enti governativi e le aziende strategiche per l'interesse nazionale, tra cui gli istituti finanziari.

Il Gruppo continua ad avere l'obiettivo di assicurare la protezione dei clienti garantendo la sicurezza dei dati, declinata nelle sue caratteristiche di disponibilità, confidenzialità ed integrità: alla luce della crisi russo-ucraina sui mercati finanziari dell'UE, particolare attenzione è stata posta nella valutazione dei rischi correlati. Nel rispetto delle misure previste dalla legislazione vigente, Fineco continua a mantenere le iniziative intraprese a seguito dell'inizio del conflitto volte a verificare la propria postura di sicurezza e readiness operativa anche avvalendosi delle indicazioni e raccomandazioni suggerite dai diversi organi nazionali ed internazionali. Ferma restando l'adozione da sempre delle migliori pratiche in materia di sicurezza, sia in termini di misure tecniche che organizzativo/procedurali, ulteriori meccanismi sono oggetto di continua valutazione ed introduzione per far fronte ad eventuali impatti derivanti dalla situazione contingente.

Il sistema dei controlli interni

Il sistema dei controlli interni Il sistema dei controlli interni è un elemento fondamentale del complessivo sistema di governo delle banche; esso assicura che l'attività aziendale sia in linea con le strategie e le politiche aziendali e sia improntata a canoni di sana e prudente gestione.

La Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 e successivi aggiornamenti definisce i principi e le linee guida cui il sistema dei controlli interni delle banche si deve uniformare; in quest'ambito sono definiti i principi generali di organizzazione, indicati il ruolo ed i compiti degli organi aziendali, delineate le caratteristiche ed i compiti delle funzioni aziendali di controllo.

I presidi relativi al sistema dei controlli interni devono coprire ogni tipologia di rischio aziendale. La responsabilità primaria è rimessa agli organi aziendali, ciascuno secondo le rispettive competenze. L'articolazione dei compiti e delle responsabilità degli organi e delle funzioni aziendali deve essere chiaramente definita.

Le banche applicano le disposizioni secondo il principio di proporzionalità, cioè tenuto conto della dimensione e complessità operative, della natura dell'attività svolta, della tipologia dei servizi prestati.

La Banca Centrale Europea e la Banca d'Italia, nell'ambito del processo di revisione e valutazione prudenziale, verificano la completezza, l'adeguatezza, la funzionalità (in termini di efficienza ed efficacia), l'affidabilità del sistema dei controlli interni delle banche.

Coerentemente a quanto statuito dalle Autorità di Vigilanza, il Sistema dei Controlli Interni della Banca è costituito dall'insieme delle regole, delle funzioni, delle strutture, delle risorse, dei processi e delle procedure che mirano ad assicurare, nel rispetto della sana e prudente gestione, il conseguimento delle seguenti finalità:

  • verifica dell'attuazione delle strategie e delle politiche aziendali;
  • contenimento del rischio entro i limiti indicati nel quadro di riferimento per la determinazione della propensione al rischio della Banca (Risk Appetite Framework - "RAF");
  • prevenzione del rischio che la Banca sia coinvolta, anche involontariamente, in attività illecite (con particolare riferimento a quelle connesse con il riciclaggio, l'usura ed il finanziamento al terrorismo);
  • salvaguardia del valore delle attività e protezione dalle perdite;
  • efficacia ed efficienza dei processi aziendali;
  • affidabilità e sicurezza delle informazioni aziendali e delle procedure informatiche;
  • conformità delle operazioni con la legge e la normativa di vigilanza, nonché con le politiche, i regolamenti e le procedure interne della Banca e del Gruppo FinecoBank.

FinecoBank, in qualità di Capogruppo, ha dotato il Gruppo di un sistema unitario di controlli interni che consenta l'effettivo controllo sia sulle scelte strategiche del Gruppo nel suo complesso, sia sull'equilibrio gestionale delle singole entità del Gruppo.

Da un punto di vista metodologico, il Sistema dei Controlli Interni della Banca e di Fineco AM, unica società controllata8 , prevede tre tipologie di controlli:

  • controlli di 1° livello (cd. "controlli di linea"): sono controlli relativi allo svolgimento delle singole attività lavorative e sono posti in essere sulla base di procedure esecutive all'uopo predisposte sulla base di un'apposita normativa interna. Il presidio sui processi ed il loro costante aggiornamento è affidato ai "responsabili di processo", che hanno l'incarico di porre in essere controlli idonei a garantire il corretto svolgimento dell'attività quotidiana da parte del personale interessato, nonché il rispetto delle deleghe conferite. I processi presidiati riguardano sia le strutture di contatto con la clientela sia quelle esclusivamente interne;
  • controlli di 2° livello: sono controlli legati all'operatività quotidiana connessi al processo di misurazione dei rischi e sono effettuati in via continuativa da strutture diverse da quelle operative. I controlli sui rischi di mercato, di credito e operativi, aventi ad oggetto la verifica del rispetto dei limiti assegnati alle varie funzioni operative ed il controllo della coerenza dell'operatività delle singole aree produttive rispetto ai predefiniti obiettivi di rischio/rendimento, sono assegnati alla funzione Risk Management; i controlli sui rischi di non conformità alle norme sono in carico alla Direzione Compliance; sulle aree normative per le quali sono già previste forme di controllo da parte di strutture specialistiche, il presidio del rischio di non conformità è attribuito a queste ultime sulla base del modello operativo di «Coverage Indiretto»;
  • controlli di 3° livello: sono quelli tipici della revisione interna, basati sull'analisi delle informazioni ricavate dalle basi-dati o dai report aziendali nonché sullo svolgimento di verifiche in loco. Questo tipo di controllo è volto a individuare violazioni delle procedure e della regolamentazione nonché a valutare periodicamente la completezza, l'adeguatezza, la funzionalità (in termini di efficienza ed efficacia) e l'affidabilità del sistema dei controlli interni e del sistema informativo (ICT audit), con cadenza prefissata in relazione alla natura e all'intensità dei rischi. Tali controlli sono assegnati alla funzione Internal Audit; per verificare la rispondenza dei comportamenti delle società appartenenti al Gruppo agli indirizzi della Capogruppo nonché l'efficacia del sistema dei controlli interni, la funzione di revisione interna di FinecoBank a livello consolidato effettua periodicamente verifiche in loco sulle componenti del Gruppo, tenuto conto della rilevanza delle diverse tipologie di rischio assunte dalle entità.

Per quanto concerne la controllata Fineco AM, la struttura organizzativa prevede lo svolgimento delle attività di Compliance, Risk Management ed Internal Audit da parte di funzioni interne alla società.

8 Si segnala che al 30 giugno 2023 la società Fineco International Ltd, controllata al 100% da FinecoBank S.p.A., non è operativa.

Il sistema dei controlli interni

La Capogruppo FinecoBank definisce le opportune misure di controllo e monitoraggio della controllata Fineco AM, assicurando un allineamento dell'implementazione del sistema dei controlli interni a livello di Gruppo, ove possibile, in considerazione delle specificità del business svolto dalla controllata irlandese.

Le funzioni aziendali deputate ai controlli di 2° e 3° livello della Capogruppo presentano annualmente agli organi aziendali una relazione che illustra le verifiche effettuate, i risultati emersi, i punti di debolezza rilevati con riferimento, oltre che alla Capogruppo medesima, anche al Gruppo bancario nel suo complesso e propongono gli interventi da adottare per la rimozione delle carenze rilevate.

Presso la Capogruppo sono inoltre istituiti controlli di vigilanza istituzionale: sono i controlli svolti dagli organi con funzioni di controllo della Banca tra i quali, in particolare, il Collegio Sindacale e l'Organismo di Vigilanza ex D.lgs. 8 giugno 2001, n. 231.

Considerando le funzioni e le strutture coinvolte, il Sistema dei Controlli Interni di FinecoBank si fonda su:

  • organi e funzioni di controllo, comprendendo, ciascuno per le rispettive competenze, il Consiglio di Amministrazione, il Comitato Rischi e Parti Correlate, il Comitato Remunerazione, il Comitato Nomine, il Comitato Corporate Governance e Sostenibilità Ambientale e Sociale, l'Amministratore Delegato e Direttore Generale, il Collegio Sindacale, l'Organismo di Vigilanza istituito ai sensi del D.Lgs 231/01 nonché le funzioni aziendali di controllo (Risk Management, Compliance9 , Internal Audit) ed altre funzioni che svolgono specifiche attività di controllo10;
  • modalità di coordinamento tra i soggetti coinvolti nel Sistema dei Controlli Interni e di gestione dei rischi che prevedono: o forme di collaborazione e coordinamento tra le funzioni di controllo, sia attraverso specifici flussi informativi formalizzati nelle normative interne, sia attraverso l'istituzione di comitati manageriali dedicati a tematiche di controllo;
    • o definizione dei flussi informativi tra gli Organi Aziendali e le funzioni di controllo della Banca.

In ultimo, si precisa che il Gruppo Bancario FinecoBank, in qualità di ente significativo ai sensi del regolamento 468/2014 (MVU), è soggetto alla supervisione diretta della Banca Centrale Europea (BCE). Di conseguenza, l'annuale processo di revisione e valutazione prudenziale (SREP) è svolto da un Joint Supervisory Team (JST), composto da analisti della DG "Specialized Institutions & LSIs" della BCE e del Servizio Supervisione Banche 1 della Banca d'Italia.

Principali rischi e incertezze

Per una compiuta descrizione dei rischi e delle incertezze che la Banca e il Gruppo devono fronteggiare nell'attuale situazione di mercato si rinvia alla Parte A – Politiche contabili e alla Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura delle note illustrative.

9 Nell'ambito della Direzione Compliance opera la Funzione Antiriciclaggio e Antiterrorismo, incaricata di gestire la corretta applicazione della normativa in tema di contrasto al riciclaggio ed al finanziamento del terrorismo, con a capo il Responsabile della Funzione Antiriciclaggio. All'interno della Direzione Compliance opera inoltre la Unit DPO, Outsourcing, & ICT & Security Compliance, al cui responsabile, con delibera del Consiglio di Amministrazione di FinecoBank, è assegnato il ruolo di Data Protection Officer.

10 L'ordinamento e le fonti di autoregolamentazione attribuiscono compiti di controllo a specifiche funzioni – diverse dalle funzioni aziendali di controllo – la cui attività va inquadrata in modo coerente nel Sistema dei Controlli Interni.

Al riguardo, la Banca ha individuato alcune funzioni/strutture organizzative che sulla base di specifici compiti assegnati presidiano taluni ambiti normativi. In particolare, rilevano i presidi del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari e quello di Controllo sulla Rete di vendita dei consulenti finanziari abilitati all'offerta fuori sede.

Il modello di presidio indiretto prevede inoltre che, con riferimento ad altre normative per le quali siano già previste forme specifiche di presidio specializzato - adeguate a gestire i profili di rischio di non conformità - i compiti della funzione compliance possano essere graduati. Compliance rimane comunque responsabile, in collaborazione con le funzioni specialistiche incaricate, almeno della definizione delle metodologie di valutazione del rischio di non conformità e della individuazione delle relative procedure, e procede alla verifica dell'adeguatezza delle procedure medesime a prevenire il rischio di non conformità. Attualmente, sono stati individuati presidi specialistici nelle seguenti funzioni aziendali:

- Corporate Law & Board Secretary's Office in relazione ad operazioni con parti correlate e soggetti collegati; Delegato in materia di Salute e Sicurezza sul lavoro (Delegato 81); Responsabile dei Lavori ai sensi dell'dell'articolo 89, comma 1, lettera c), del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81; Risorse Umane; GBS - Organizzazione e Operations Banca - Business Continuity Manager; CFO - Affari Fiscali e Consulenza; CFO - Amministrazione e Segnalazioni OdV; CFO - Rappresentante della Direzione ai sensi del Regolamento EMAS (Eco-Management and Audit Scheme) n. 1221/2009/CE.

Tutte le funzioni aziendali, diverse dalle funzioni aziendali di controllo, partecipano inoltre al Sistema dei Controlli Interni attraverso lo svolgimento dei controlli di primo livello incorporati nei processi aziendali di loro pertinenza.

La struttura organizzativa

Il modello organizzativo della Capogruppo

Il modello organizzativo della Capogruppo si basa su un modello di tipo funzionale, in modo da raggruppare le attività in base ad una funzione specifica ed a processi comuni; tutte le conoscenze e le capacità, riguardo alle specifiche attività, vengono migliorate nel continuo e consolidate, creando per ogni singola struttura, e quindi per l'intera organizzazione, una conoscenza approfondita del proprio ambito. Il punto di forza della struttura funzionale è quello di promuovere economie di scala, in quanto tutti i dipendenti appartenenti alla stessa funzione possono condividere competenze e processi, evitando duplicazioni e sprechi. Inoltre, il modello funzionale facilita lo sviluppo di capacità e conoscenze verticali all'interno dell'area di appartenenza e garantisce la necessaria dinamicità decisionale, avendo una linea gerarchica ben definita. Nel modello organizzativo della Capogruppo, pur applicando il concetto di "specializzazione" funzionale, vengono garantiti i collegamenti orizzontali tra le diverse funzioni, anche grazie all'adozione di un approccio per progetti in ogni fase di definizione e rilascio di prodotti e servizi: i gruppi di progetto, infatti, prevedono la partecipazione di uno o più membri delle funzioni competenti che apportano la propria conoscenza approfondita per il proprio ambito di competenza. I collegamenti orizzontali sono inoltre garantiti dal funzionamento di appositi Comitati manageriali, che presidiano, tra le altre attività, lo stato di avanzamento dei progetti più rilevanti. Le sinergie tra i canali distributivi ed il presidio sui processi decisionali trasversali ai Department sono garantiti dal funzionamento del Management Committee.

Il modello adottato dalla Banca prevede l'identificazione delle funzioni aziendali di controllo: i) di conformità alle norme (compliance); ii) di controllo dei rischi (risk management); iii) di revisione interna (internal audit), nonché ulteriori funzioni con competenze specialistiche, tra cui il Chief Financial Officer (CFO), il Legale, il Chief People Officer, la Corporate Identity e la funzione di controllo sulla rete dei consulenti finanziari.

Inoltre, il modello identifica ulteriori tre linee Funzionali, che governano:

  • la rete di vendita (Network PFA & Private Banking Department);
  • il business (Global Business Department);
  • il funzionamento operativo (Global Banking Services Department).

In breve sintesi:

La struttura organizzativa

  • al Network PFA & Private Banking Department è affidato il compito di presidiare la gestione e lo sviluppo della Rete dei consulenti finanziari FinecoBank abilitati all'offerta fuori sede e di garantire il necessario supporto alla Rete di Vendita nella gestione della clientela ascrivibile al segmento Private Banking;
  • al Global Business Department è affidato il compito di presidiare lo sviluppo dei prodotti Trading, Banking, Credit, Investing e dei servizi di consulenza finanziaria, offerti alla clientela della Banca;
  • il Global Banking Services (GBS) Department coordina le strutture organizzative preposte al presidio dei processi organizzativi/operativi, dei sistemi informativi e della logistica, necessari per garantire l'efficace ed efficiente esercizio dei sistemi al servizio del business. Al GBS Department riportano le seguenti strutture: ICT & Security Office Department (CIO), CRM – Customer Relationship Management Department, Organization & Bank Operations Department, Financial Operations Department, Procurement Office team, Real Estate Unit, General Services unit e Operational Monitoring & Private Bankers team.

All'Amministratore Delegato e Direttore Generale riportano, oltre ai tre Vice Direttori Generali ed i relativi Department di competenza (Network PFA & Private Banking Department, Global Business Department e Global Banking Services Department), le seguenti strutture organizzative: il Chief Financial Officer (CFO) Department, il Chief Risk Officer (CRO) Department, il Chief Lending Officer (CLO) Department, il Network Controls, Monitoring & Services Department, il Legal & Corporate Affairs Department, Chief People Officer Department, Compliance Department, il Team Regulatory Affairs & Resolution Unit e il Team Identity & Communications.

La funzione di Revisione Interna (Internal Audit) riporta direttamente al Consiglio di Amministrazione, Organo con Funzione di Supervisione Strategica.

Il Consiglio di Amministrazione del 23 gennaio 2023, al fine di rappresentare nell'organigramma della Banca una chiara presenza e collocazione della Resolution Unit ai sensi di Sigle Resolution Board Expectations for Banks, ha deliberato la ridenominazione della struttura Regulatory Affairs in Regulatory Affairs & Resolution Unit e la creazione, a suo diretto riporto, del nuovo team Resolution Management. Tale team presta il supporto operativo per lo svolgimento dei compiti della Resolution Unit. Inoltre, nella stessa seduta, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato l'istituzione del SRB Permanent Work Group, con il compito di garantire la corretta applicazione dell'ampia e articolata normativa esterna in ambito Resolution, avvalendosi della partecipazione e del contributo di diverse strutture organizzative dotate di specifici skill e know-how. Infine, si è provveduto all'integrazione delle responsabilità e dei compiti in materia di SRB e stress test regolamentari nell'ambito del Chief Risk Officer Departement (CRO).

Con decorrenza 30 giugno 2023, al fine di implementare quanto previsto dal 40° aggiornamento della Circolare n. 285/13 della Banca d'Italia in materia di Rischio ICT e di Sicurezza, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato l'aggiornamento delle responsabilità in capo all'Amministratore Delegato e Direttore Generale e l'attribuzione di specifici compiti alle funzioni di controllo di secondo livello Chief Risk Officer (CRO) e Compliance. Contestualmente, è stato previsto un aggiornamento della struttura organizzativa della Direzione Internal Audit, con lo scorporo dei presidi sui rischi relativi alle tecnologie dell'informazione e di sicurezza in una nuova Unit dedicata, a suo diretto riporto. Infine, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato una revisione dell'assetto organizzativo della Direzione Compliance attraverso la ridistribuzione delle attività inerenti al Compliance Risk Assessment (CRA) e ai Controlli di II Livello (2LCs) alle Unit già responsabili delle attività di monitoraggio della normativa esterna e dell'attività di consulenza.

La struttura organizzativa

La struttura organizzativa

Sistema di gestione manageriale di Gruppo

La Capogruppo FinecoBank è responsabile di massimizzare il valore di lungo termine del Gruppo nel suo complesso, garantendo il governo unitario, l'indirizzo e il controllo delle Entità del Gruppo.

Per tale finalità FinecoBank ha definito regole per il governo del Gruppo Bancario FinecoBank allo scopo di esercitare compiutamente il proprio ruolo di gestione e coordinamento del Gruppo11e ha delineato il sistema di gestione manageriale/funzionale dello stesso, disciplinando i processi chiave volti a regolare i rapporti tra la Capogruppo e le Entità del Gruppo.

FinecoBank, nella sua qualità di Capogruppo, assicura il coordinamento delle attività delle Entità con un sistema manageriale di gestione basato sul concetto delle "competence line", attraverso il forte legame funzionale tra la competente struttura di Capogruppo e la struttura organizzativa – ovvero funzione omologa - delle singole Entità.

Le Competence Line sono rappresentate dalle strutture/funzioni che, operando trasversalmente tra la Capogruppo e le Entità del Gruppo, hanno l'obiettivo di indirizzare, coordinare e controllare le attività ed i rischi del Gruppo nel suo complesso e tramite le strutture/funzioni presenti localmente, delle singole Entità. Le Competence Line operano nei seguenti ambiti: Investor Relations, Finanza e Tesoreria, Pianificazione e Controllo, Vigilanza, Bilancio e Fiscale (ambito Chief Financial Officer); Risk Management (ambito Chief Risk Officer); Crediti (ambito Chief Lending Officer), Legale/Societario; Compliance; Internal Audit, Chief People Officer, Identity & Communication, Organization/Business Continuity & Crisis Management/ICT/Security/Acquisti (ambito Global Banking Services).

Con l'obiettivo di realizzare un efficiente collegamento funzionale e manageriale a livello di Gruppo, nel rispetto dei vincoli posti dalle leggi e regolamenti locali applicabili, i Responsabili delle Competence Line hanno un ruolo diretto e, nel rispetto delle responsabilità degli Organi Societari di ciascuna Entità, specifici poteri di indirizzo, supporto e controllo con riferimento alle corrispondenti funzioni di ciascuna Entità, sempre in coordinamento con il Top Management della rispettiva Entità.

Cassa e disponibilità liquide

I principali aggregati patrimoniali

La Cassa e disponibilità liquide, pari a 1.518,6 milioni di euro al 30 giugno 2023 (1.469,7 milioni di euro al 31 dicembre 2022), è costituita dal deposito overnight acceso presso Banca d'Italia, per un importo totale di 1.197,5 milioni di euro, dalla liquidità depositata presso Banca d'Italia al netto della giacenza relativa alla riserva obbligatoria minima assegnata per il periodo di riferimento in corso, che trova rappresentazione nella voce Finanziamenti a banche, per un importo di 0,9 milioni di euro, oltre alla liquidità depositata sui correnti aperti presso istituzioni creditizie per il regolamento delle operazioni sui circuiti di pagamento, per il regolamento dell'operatività in titoli, per la gestione della liquidità dei clienti UK e per la gestione della liquidità di Fineco AM, per un importo di 320,3 milioni di euro.

Attività finanziarie di negoziazione

Le Attività finanziarie di negoziazione sono pari a 16,9 milioni di euro e comprendono strumenti finanziari che soddisfano la definizione di "possedute per negoziazione", in particolare:

  • titoli azionari, per un importo pari a 9,7 milioni di euro (10,6 milioni di euro al 31 dicembre 2022), presenti nel portafoglio di proprietà in quanto utilizzati principalmente per la copertura gestionale delle posizioni in CFD su azioni aperte in contropartita dei clienti e, in misura inferiore, derivanti dall'attività di internalizzazione e destinati ad essere negoziati nel breve periodo;
  • la valutazione positiva dei contratti di compravendita a pronti di titoli del portafoglio di negoziazione e valute da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way") per 3,5 milioni di euro (2,5 milioni di euro al 31 dicembre 2022), che trovano corrispondenza nelle valutazioni negative rilevate nelle "Passività finanziarie di negoziazione";
  • la valutazione positiva dei contratti derivati CFD, negoziati in contropartita dei clienti, e dei contratti derivati regolamenti o stipulati con controparti istituzionali utilizzati per la relativa copertura gestionale dei suddetti contratti derivati, dei contratti derivati Opzioni Knock Out e Certificates emessi, per un importo complessivo di 3,8 milioni di euro (3,9 milioni di euro al 31 dicembre 2022).

I CFD sono contratti derivati "Over the counter" che prevedono la liquidazione di un differenziale generato dalla differenza fra il prezzo di apertura ed il prezzo di chiusura dello strumento finanziario. La Banca copre gestionalmente lo sbilancio delle posizioni aperte nei confronti dei clienti tramite la sottoscrizione di futures o l'acquisto/vendita di titoli azionari sui medesimi sottostanti oppure effettuando delle operazioni forex con controparti istituzionali.

(Importi in migliaia)
Consistenze al Variazioni
30/06/2023 31/12/2022 Assoluta %
Crediti verso banche centrali 296.166 311.357 (15.191) -4,9%
Crediti verso banche 119.461 115.339 4.122 3,6%
Depositi a scadenza 88.454 66.486 21.968 33,0%
Altri finanziamenti: 31.007 48.853 (17.846) -36,5%
1. Pronti contro termine attivi 136 261 (125) -47,9%
2. Altri 30.871 48.592 (17.721) -36,5%
Totale 415.627 426.696 (11.069) -2,6%

Finanziamenti a banche

I Finanziamenti a banche sono pari a 415,6 milioni di euro, in diminuzione di 11,1 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022, e sono rappresentati principalmente dalla Riserva obbligatoria presso Banca d'Italia e dai depositi attivi presso banche.

I "Crediti verso banche centrali" sono costituiti esclusivamente dalla Riserva obbligatoria presso Banca d'Italia che, come descritto in precedenza, corrisponde alla giacenza relativa alla riserva obbligatoria minima assegnata per il periodo di riferimento in corso.

La voce "Altri finanziamenti: 1. Pronti contro termine attivi" comprende le operazioni di stock lending, operazioni di prestito titoli garantite da somme di denaro che rientrano nella piena disponibilità economica del prestatore e che equivalgono, nella sostanza, a operazioni di pronti contro termine su titoli. La voce non include la forma tecnica del prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli ovvero senza garanzia. Tali operazioni sono esposte tra le operazioni "fuori bilancio" nella tabella A.1.4 riportata nella Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale - Informazioni di natura quantitativa delle note illustrative.

La voce "Altri finanziamenti: 2. Altri" si riferisce per 21,5 milioni di euro all'importo dei margini iniziali, di variazione e depositi a garanzia a fronte di operazioni su contratti derivati e altre operazioni su strumenti finanziari (41,3 milioni di euro al 31 dicembre 2022) e per 9,3 milioni di euro ai crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari (7,3 milioni di euro al 31 dicembre 2022).

Finanziamenti a clientela

(Importi in migliaia)
Consistenze al Variazioni
30/06/2023 31/12/2022 Assoluta %
Conti correnti 2.274.569 2.401.690 (127.121) -5,3%
Pronti contro termine attivi 166.183 139.026 27.157 19,5%
Mutui 2.585.492 2.619.278 (33.786) -1,3%
Carte di credito, prestiti personali 880.778 892.064 (11.286) -1,3%
Altri finanziamenti 277.476 393.655 (116.179) -29,5%
Totale 6.184.498 6.445.713 (261.215) -4,1%

I Finanziamenti a clientela sono pari a 6.184,5 milioni di euro, in diminuzione di 261,2 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022 (-4,1%), e sono rappresentati da:

  • utilizzi di conto corrente per 2.274,6 milioni di euro, principalmente affidati, in diminuzione di 127,1 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022, di cui utilizzi di conto corrente garantiti da titoli (in particolare "Credit Lombard") per un ammontare pari 2.195,2 milioni di euro;
  • pronti contro termine attivi per 166,2 milioni di euro, in aumento di 27,2 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022, costituiti da operazioni di "Leva Multiday" con clientela retail, operazioni di prestito titoli garantite da somme di denaro che rientrano nella piena disponibilità economica del prestatore e che equivalgono, nella sostanza, a operazioni di pronti contro termine su titoli, la cui consistenza è direttamente collegata alle operazioni realizzate dai clienti e in essere alla data di bilancio;
  • mutui per 2.585,5 milioni di euro, in diminuzione di 33,8 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022. Le erogazioni del primo semestre 2023 sono state pari a 94,4 milioni di euro, in calo del 63,5% rispetto al primo semestre 2022, complice anche il rialzo dei tassi di interesse;
  • carte di credito revolving e a saldo e prestiti personali per 880,8 milioni di euro, in diminuzione di 11,3 milioni di euro;
  • altri finanziamenti per 277,5 milioni di euro, costituiti, principalmente, da depositi a garanzia, margini iniziali e di variazione a fronte di operazioni su contratti derivati e altre operazioni strumenti finanziari, per un ammontare di 149,5 milioni di euro (259,9 milioni di euro al 31 dicembre 2022), e crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari, per un ammontare di 123,8 milioni di euro (130,7 milioni di euro al 31 dicembre 2022).

La voce "Pronti contro termine attivi" non comprende la forma tecnica del prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli ovvero senza garanzia. Tali operazioni sono esposte tra le operazioni "fuori bilancio" nella tabella A.1.5 riportata nella Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale - Informazioni di natura quantitativa delle note illustrative.

I Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria ammontano complessivamente a 5.745 milioni di euro e sono costituiti principalmente da crediti per prestiti personali, mutui, utilizzi di conto corrente e carte di credito revolving e a saldo; complessivamente evidenziano un decremento del 2,9%, per effetto, principalmente, della riduzione degli utilizzi degli affidamenti in conto corrente.

(Importi in migliaia)
Finanziamenti a Clientela (Riclassifica Gestionale) Consistenze al Variazioni
30/06/2023 31/12/2022 Assoluta %
Conti correnti 2.271.131 2.399.917 (128.786) -5,4%
Utilizzo carte di credito 333.980 340.579 (6.599) -1,9%
Mutui 2.584.567 2.618.344 (33.777) -1,3%
Prestiti personali 546.067 550.764 (4.697) -0,9%
Altri finanziamenti 4.145 3.032 1.113 36,7%
Finanziamenti in bonis 5.739.890 5.912.636 (172.746) -2,9%
Conti correnti 3.438 1.772 1.666 94,0%
Mutui 926 934 (8) -0,9%
Utilizzo carte di credito 38 46 (8) -17,4%
Prestiti personali 693 676 17 2,5%
Altri finanziamenti 39 26 13 50,0%
Finanziamenti deteriorati 5.134 3.454 1.680 48,6%
Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria 5.745.024 5.916.090 (171.066) -2,9%
Pronti contro termine 166.044 138.988 27.056 19,5%
Pronti contro termine - deteriorati 140 37 103 278,4%
Depositi a garanzia, margini iniziali e di variazione 149.534 259.849 (110.315) -42,5%
Crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari 123.719 130.713 (6.994) -5,4%
Crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari
- deteriorati
37 36 1 2,8%
Crediti di funzionamento e altri crediti 439.474 529.623 (90.149) -17,0%
Finanziamenti a clientela 6.184.498 6.445.713 (261.215) -4,1%

Le attività deteriorate

(Importi in migliaia)
Categoria
Importo lordo
Fondo svalutazione Importo netto Coverage ratio*
Consistenze al Consistenze al Consistenze al Dati al
30/06/2023 31/12/2022 30/06/2023 31/12/2022 30/06/2023 31/12/2022 30/06/2023 31/12/2022
Sofferenze 16.702 19.104 (15.247) (17.699) 1.455 1.405 91,3% 92,6%
Inadempienze probabili 4.893 4.459 (3.343) (3.038) 1.550 1.421 68,3% 68,1%
Scaduti 4.279 1.666 (1.974) (965) 2.305 701 46,1% 57,9%
Totale 25.874 25.229 (20.564) (21.702) 5.310 3.527 79,5% 86,0%

(*) Calcolato come rapporto fra i dati riportati nella colonna Fondo svalutazione e Importo lordo

La consistenza dei crediti deteriorati al netto delle rettifiche di valore si attesta a 5,3 milioni di euro, di cui 1,4 milioni di euro di crediti in sofferenza, 1,6 milioni di euro di inadempienze probabili e 2,3 milioni di euro di crediti scaduti. Con riferimento a questi ultimi, si segnala che l'incremento rispetto al 31 dicembre 2022 è imputabile allo sconfinamento di un numero limitato di linee di credito in conto corrente garantite da titoli. I crediti deteriorati rappresentano lo 0,09% dei crediti di finanziamento verso clientela ordinaria (0,06% al 31 dicembre 2022). Il coverage ratio dei crediti deteriorati, pari al 79,5%, è in leggera in riduzione rispetto al 31 dicembre 2022 a causa dei crediti scaduti sopra citati, che essendo garantiti da titoli hanno una minore rischiosità.

Altre attività finanziarie

(Importi in migliaia)
Consistenze al Variazioni
30/06/2023 31/12/2022 Assoluta %
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value
6.275 5.552 723 13,0%
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
27.654 26.872 782 2,9%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 22.577.631 24.599.892 (2.022.261) -8,2%
- titoli di debito emessi da banche 3.001.436 3.602.498 (601.062) -16,7%
- titoli di debito emessi da clientela 19.576.195 20.997.394 (1.421.199) -6,8%
Partecipazioni 1.681 1.718 (37) -2,2%
Totale 22.613.241 24.634.034 (2.020.793) -8,2%

Le "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" sono costituite, principalmente, dalle preferred shares di Visa INC (class "C" e "A"), per un importo complessivo di 5,6 milioni di euro, nonché da titoli di debito e quote di OICR per 0,6 milioni di euro.

Le "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" sono costituite da titoli emessi da Stati sovrani e in parte residuale da interessenze azionarie in società nelle quali il Gruppo non esercita il controllo o l'influenza significativa per 7 migliaia di euro per le quali è stata esercitata l'opzione "FVTOCI"12. Di seguito si riporta il valore di bilancio dei titoli di Stato suddivisi per paese emittente:

(Importi in migliaia)
Controparte Consistenze al Variazioni
30/06/2023 31/12/2022 Assoluta %
Francia 27.647 26.865 782 2,9%
Totale 27.647 26.865 782 2,9%

I titoli di debito emessi da banche rilevati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" comprendono i titoli di debito emessi da UniCredit S.p.A. per 981 milioni di euro (1.681,3 milioni di euro al 31 dicembre 2022), covered bond e altri titoli obbligazionari emessi da istituzioni creditizie, nonché titoli obbligazionari emessi da organismi sovrannazionali e agenzie governative che rientrano nella definizione di istituzioni creditizie, per un importo complessivo di 2.020,4 milioni di euro (1.921,2 milioni di euro al 31 dicembre 2022).

12 Relativamente agli strumenti di capitale non di trading, l'IFRS 9 prevede la possibilità di classificarli al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo (c.d. "FVTOCI" – Fair Value Through Other Comprehensive Income).

I titoli di debito emessi da clientela rilevati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" si riferiscono, principalmente, ad esposizioni Sovrane e Sovranazionali. Di seguito si riporta il valore di bilancio dei titoli valutati al costo ammortizzato emessi da Stati sovrani, inclusi i titoli emessi dall'European Financial Stability Facility e dall'European Stability Mechanism, suddivisi per emittente. I restanti titoli valutati al costo ammortizzato, che ammontano complessivamente a 2.273,5 milioni di euro (2.202,7 milioni di euro al 31 dicembre 2022), sono costituiti principalmente da titoli emessi da Autorità locali e dall'Unione Europea. Si precisa che il valore di bilancio include la valutazione negativa dei titoli a tasso fisso oggetto di copertura specifica del rischio tasso d'interesse.

(Importi in migliaia)
Controparte Consistenze al Variazioni
30/06/2023 31/12/2022 Assoluta %
Italia 6.012.005 7.659.647 (1.647.642) -21,5%
Spagna 4.559.847 4.521.003 38.844 0,9%
Germania 171.678 171.506 172 0,1%
Francia 1.455.710 1.456.728 (1.018) -0,1%
Stati Uniti 558.572 547.721 10.851 2,0%
Austria 665.107 670.898 (5.791) -0,9%
Irlanda 910.046 912.684 (2.638) -0,3%
Regno Unito 58.367 56.199 2.168 3,9%
Belgio 715.180 719.639 (4.459) -0,6%
Portogallo 373.633 379.113 (5.480) -1,4%
Svizzera 32.632 32.477 155 0,5%
Arabia Saudita 90.032 90.316 (284) -0,3%
Cile 213.469 214.101 (632) -0,3%
Cina 165.444 165.210 234 0,1%
Lettonia 29.756 29.740 16 0,1%
Islanda 14.969 14.967 2 0,0%
EFSF (European Financial Stability Facility) 663.015 640.874 22.141 3,5%
ESM (European Stability Mechanism) 613.264 511.905 101.359 19,8%
Totale 17.302.726 18.794.728 (1.492.002) -7,9%

La riduzione delle esposizioni verso lo Stato italiano è imputabile, principalmente, alle vendite realizzate nel corso del primo semestre 2023.

Coperture

(Importi in migliaia)
Consistenze al Variazioni
30/06/2023 31/12/2022 Assoluta %
Derivati copertura dell'attivo - valutazioni positive 1.272.260 1.691.642 (419.382) -24,8%
Derivati copertura del passivo - valutazioni positive 657 - 657 n.a.
Adeguamento di valore delle attività oggetto di copertura generica (244.095) (266.938) 22.843 -8,6%
Totale attivo 1.028.822 1.424.704 (395.882) -27,8%
di cui:
Valutazioni positive 1.266.080 1.697.148 (431.068) -25,4%
Ratei attivi e passivi ricondotti 6.837 (5.506) 12.343 n.a.
Adeguamento di valore delle attività coperte (244.095) (266.938) 22.843 -8,6%
Totale attivo 1.028.822 1.424.704 (395.882) -27,8%
Derivati copertura dell'attivo - valutazioni negative 2.773 403 2.370 n.a.
Derivati copertura del passivo - valutazioni negative 58.109 63.349 (5.240) -8,3%
Adeguamento di valore delle passività oggetto di copertura generica (74.320) (66.932) (7.388) 11,0%
Totale passivo (13.438) (3.180) (10.258) n.a.
di cui:
Valutazioni negative 72.552 66.861 5.691 8,5%
Ratei attivi e passivi ricondotti (11.669) (3.109) (8.560) 275,3%
Adeguamento di valore delle passività coperte (74.321) (66.932) (7.389) 11,0%
Totale passivo (13.438) (3.180) (10.258) n.a.
(Importi in migliaia)
Sintesi valutazioni derivati di copertura Attivo Passivo Sbilancio
Valutazione derivati di copertura dell'attivo e del passivo 1.266.080 72.552 1.193.528
Adeguamento di valore delle attività /passività coperte (244.095) (74.320) (169.775)
Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura specifica (1.016.867) - (1.016.867)
Totale 5.118 (1.768) 6.886

Al 30 giugno 2023 le attività finanziarie oggetto di copertura generica sono rappresentate da mutui erogati a clientela contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", mentre le passività finanziarie oggetto di copertura generica sono rappresentate da raccolta diretta da clientela contabilizzata nelle "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato".

Le attività finanziarie oggetto di copertura specifica sono rappresentate da titoli di debito contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato".

Le valutazioni positive e negative dei derivati di copertura si riferiscono a contratti derivati stipulati dalla Banca con finalità di copertura del rischio di tasso d'interesse gravante sulle attività e passività sopra citate, la cui inefficacia di copertura ammonta a +6,9 milioni di euro, di cui -5,1 milioni di euro rilevati nel conto economico del primo semestre 2023.

La variazione negativa dei contratti derivati di copertura dell'attivo rilevata nel primo semestre 2023 è imputabile sia alla chiusura di alcuni contratti derivati contestualmente alla vendita dei titoli di debito coperti sia alla riduzione di fair value dei contratti in essere.

Attività materiali

Le Attività materiali sono costituite da terreni, immobili, macchine elettroniche, mobili, arredi, impianti e attrezzature, compresi eventuali "diritti d'uso" determinati conformemente alle previsioni dell'IFRS 16.

Gli investimenti in immobili si riferiscono all'iscrizione del diritto d'uso di nuovi negozi finanziari, mentre le variazioni si riferiscono alle modifiche intervenute ai pagamenti dovuti per il leasing successivamente alla rilevazione iniziale. Gli investimenti in macchine elettroniche sono finalizzati al continuo aggiornamento di hardware utilizzato da tutte le strutture del Gruppo. Gli investimenti in mobili, arredi, impianti e attrezzature sono destinati sia alle sedi sia all'allestimento dei negozi finanziari.

(Importi in migliaia)
Attività materiali Saldo al
31/12/2022
Investimenti 1°
semestre
2023
Altre variazioni e
vendite 1° semestre
2023
Ammortamenti e
rettifiche 1° semestre
2023
Saldo al
30/06/2023
Terreni 23.932 - - - 23.932
Immobili 100.526 4.396 1.473 (6.325) 100.070
Macchine elettroniche 15.835 826 (3) (2.920) 13.738
Mobili e arredi 3.042 213 (1) (446) 2.808
Impianti e attrezzature 2.873 839 1 (462) 3.251
Totale 146.208 6.274 1.470 (10.153) 143.799

Si precisa che la voce Immobili include il valore di bilancio dell'immobile presso cui è stabilita la sede legale della Banca, sito in Milano, piazza Durante 11, per un importo di 38,9 milioni di euro (62,8 milioni di euro considerando anche il terreno rappresentato nella voce Terreni), e il "diritto d'uso" relativo agli immobili in affitto, per un importo di 61,2 milioni di euro, determinato conformemente alle previsioni dell'IFRS 16.

Avviamento

L'Avviamento iscritto in bilancio della Banca, pari a 89,6 milioni di euro, deriva da operazioni realizzatesi negli anni dal 2001 al 2008 e aventi ad oggetto acquisizioni e fusioni per incorporazione di rami d'azienda o aziende impegnate nel business del trading o nella distribuzione di prodotti finanziari, bancari e assicurativi per il tramite di consulenti finanziari (Fineco On Line Sim S.p.A., ramo d'azienda Trading e Banking di Banca della Rete, ramo d'azienda consulenti finanziari ex FinecoGroup S.p.A., UniCredit Xelion Banca S.p.A.).

Queste attività sono state completamente integrate nell'operatività corrente della Banca, per cui non risulta più possibile isolare il contributo di ciascuna azienda/ramo rispetto alla profittabilità complessiva della Banca; ciò significa che ai fini della conferma della congruità del valore dell'avviamento iscritto in bilancio occorre fare riferimento alla redditività complessiva dell'azienda. La cash generating unit (CGU) è, dunque, la Banca nel suo complesso, incluso il contributo della controllata Fineco AM, grazie al modello di business integrato verticalmente.

Osserviamo, infatti, che in considerazione del particolare modello di business del Gruppo, che prevede una fortissima integrazione fra consulenti finanziari, piattaforma trading e banking, la contabilizzazione di costi/ricavi allocati alle macro aree di attività non è considerata rilevante e significativa; la rete dei consulenti finanziari è parte integrante dell'offerta complessiva, unitamente ai servizi di banking, brokerage ed investing.

Si evidenzia che al 30 giugno 2023 non si rilevano indicatori di impairment dell'avviamento e dei marchi e domini Fineco iscritti in bilancio. A tale riguardo si precisa che al 30 giugno 2023 la Banca ha valutato che le variazioni ragionevolmente stimate nei dati prospettici utilizzati al 31 dicembre 2022 non sono tali da avere un impatto significativo sull'esito, positivo, dell'impairment test svolto con riferimento a tale data, i cui risultati hanno confermato la sostenibilità dell'avviamento iscritto in bilancio non facendo emergere in alcuno degli scenari ipotizzati la necessità di una svalutazione, confermando un valore d'uso significativamente superiore al valore contabile. Anche le analisi di sensitività effettuate in tale data evidenziano che l'impairment test raggiungerebbe un livello di break-even assumendo variazioni attualmente non ragionevolmente ipotizzabili nei principali parametri utilizzati nel modello di valutazione. Si evidenzia, inoltre, che il titolo FinecoBank presenta una capitalizzazione di borsa al 30 giugno 2023 pari a 7.520 milioni di euro, significativamente superiore al patrimonio netto consolidato e al risultato del modello utilizzato per il test di impairment, che conferma la ragionevolezza dei criteri applicati nel calcolo del valore d'uso.

Per maggiori dettagli in merito all'impairment test le relative analisi di sensitività si rimanda alla Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato – Sezione 10 – Attività immateriali della nota integrativa consolidata del 31 dicembre 2022.

Altre attività immateriali

Le Altre attività immateriali comprendono i Marchi e domini Fineco, per un importo di 27,5 milioni di euro, e i software che presentano utilità pluriennale, necessari al fine di gestire l'evoluzione e la continua offerta da parte del Gruppo di nuovi e più versatili servizi ad alto valore aggiunto per la clientela, ottimizzazioni infrastrutturali ed applicative, miglioramenti dell'architettura deputata alla sicurezza applicativa nonché sviluppi necessari per far fronte ai nuovi obblighi normativi e di reporting finanziario, per un importo di 8,3 milioni di euro.

Si precisa che i Marchi e domini Fineco sono attività immateriali a vita utile indefinita e sono soggetti ad impairment test unitamente all'Avviamento.

(Importi in migliaia)
Attività immateriali Saldo al Investimenti 1°
semestre
Altre variazioni e
vendite 1° semestre
Ammortamenti e
rettifiche 1° semestre
Saldo al
31/12/2022 2023 2023 2023 30/06/2023
Software 9.289 2.085 1 (3.064) 8.311
Marchi 27.459 - - - 27.459
Altre attività immateriali 39 - - (21) 18
Totale 36.787 2.085 1 (3.085) 35.788

Crediti d'imposta acquistati

La voce Crediti d'imposta acquistati include il valore di bilancio dei crediti d'imposta acquistati nell'ambito del Decreto Legge 34/2020 e successive integrazioni, per un importo di bilancio di 1.341,8 milioni di euro, in crescita rispetto ai 1.093,3 milioni di euro in essere al 31 dicembre 2022, per effetto degli acquisti effettuati nel periodo, che sono stati di importo superiore rispetto alle compensazioni effettuate nel primo semestre 2023. Essi includono sia i crediti d'imposta acquistati a seguito di cessione da parte dei beneficiari diretti sia acquistati a seguito di cessione da parte di precedenti acquirenti. Per ulteriori informazioni si veda Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato, Sezione 13 – Altre attività – Voce 130, delle note illustrative.

Attività fiscali e Altre attività

Consistenze al
30/06/2023
31/12/2022
Attività fiscali
-
-
Attività fiscali anticipate
48.493
47.823
Attività fiscali anticipate di cui alla Legge 214/2011
1.615
2.407
Totale ante compensazione IAS 12
50.108
50.230
Compensazione con Passività per imposte differite - IAS 12
(4.008)
(3.653)
Totale Attività fiscali
46.100
46.577
Altre attività
Crediti commerciali ai sensi dell'IFRS 15
1.927
7.896
Crediti di funzionamento non connessi con la prestazione di servizi
1.862
2.050
finanziari
Crediti per partite in contenzioso non derivanti da operazioni creditizie
129
129
Migliorie e spese incrementative sostenute su beni di terzi
3.000
3.691
Partite definitive non imputabili ad altre voci
20.533
19.673
- titoli e cedole da regolare
4.647
3.589
- altre operazioni
15.886
16.084
Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Attività fiscali"
232.104
295.937
- acconti d'imposta
226.707
290.700
- crediti d'imposta
5.397
5.237
Partite in attesa di regolamento
7.506
4.153
- effetti, assegni ed altri documenti
7.506
4.153
Partite in corso di lavorazione
7.790
7.753
Variazioni
Assoluta
670
(792)
(122)
(355)
(477)
%
1,4%
-32,9%
-0,2%
9,7%
-1,0%
(5.969) -75,6%
(188) -9,2%
- n.a.
(691) -18,7%
860 4,4%
1.058 29,5%
(198) -1,2%
(63.833) -21,6%
(63.993) -22,0%
160 3,1%
3.353 80,7%
3.353 80,7%
37 0,5%
- POS, bancomat e Visa debit
7.771
7.749
22 0,3%
- altre
19
4
15 n.a.
Partite viaggianti non attribuite ai conti di pertinenza
1
1
- n.a.
Ratei e risconti attivi diversi da quelli provenienti da contratti con i clienti
e diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o
22.593
16.980
passività finanziarie
5.613 33,1%
Ratei e risconti attivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli
83.730
80.407
che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie
3.323 4,1%
Totale Altre attività
381.175
438.670
(57.495) -13,1%

Le Attività fiscali, post compensazione IAS 12, non evidenziano variazioni significative rispetto al 31 dicembre 2022. Si precisa che le "Attività fiscali", correnti e differite, al sussistere dei requisiti previsti dallo IAS 12, sono rappresentate nello stato patrimoniale compensate, rispettivamente, con le "Passività fiscali" correnti e differite.

Per quanto riguarda le Altre attività, si evidenzia, in particolare, un decremento della voce "Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Attività fiscali", per un importo di circa 64 milioni di euro, determinato, principalmente, dalla riduzione degli acconti versati a dicembre 2022 per l'imposta sostitutiva sui redditi diversi. L'incremento di 5,6 milioni di euro della voce "Ratei e risconti attivi diversi da quelli provenienti da contratti con i clienti e diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie" è determinato da maggiori risconti attivi relativi a costi operativi, mentre l'incremento di 3,3 milioni di euro della voce "Ratei e risconti attivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie" è determinato, principalmente, dall'incremento dei risconti attivi relativi al trattamento incentivante straordinario che la Banca accorda ai consulenti finanziari entranti in Rete.

Debiti verso banche

(Importi in migliaia)
Consistenze al Variazioni
30/06/2023 31/12/2022 Assoluta %
Debiti verso banche 1.299.539 1.677.235 (377.696) -22,5%
Conti correnti e depositi a vista 1.038 7.812 (6.774) -86,7%
Finanziamenti 72.071 55.321 16.750 30,3%
- Pronti contro termine passivi 72.071 55.321 16.750 30,3%
Debiti per leasing 3.699 3.691 8 0,2%
Altri debiti 1.222.731 1.610.411 (387.680) -24,1%
Totale 1.299.539 1.677.235 (377.696) -22,5%

I Debiti verso banche sono pari 1.299,5 milioni di euro ed evidenziano un decremento di 377,7 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022, riconducibile, principalmente, alla riduzione dei margini di variazione ricevuti per l'operatività in derivati, per effetto della chiusura di alcuni contratti derivati di copertura, come precedentemente descritto, e della variazione negativa di fair value registrata dai contratti derivati di copertura nel periodo.

La voce "Conti correnti e depositi a vista" è costituita principalmente dai conti correnti aperti da banche clienti per 1 milione di euro (7,7 milioni di euro al 31 dicembre 2022).

La voce "Finanziamenti - Pronti contro termine passivi" è costituita da operazioni di pronti contro termine e stock lending con istituzioni creditizie, operazioni di prestito titoli garantite da somme di denaro che rientrano nella piena disponibilità economica del prestatore e che equivalgono, nella sostanza, a operazioni di pronti contro termine su titoli. La voce non comprende la forma tecnica del prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli ovvero senza garanzia. Tali operazioni sono esposte tra le operazioni "fuori bilancio" nella tabella A.1.5 riportata nella Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale - Informazioni di natura quantitativa delle note illustrative.

La voce "Debiti per leasing" rappresenta il debito finanziario corrispondente al valore attuale dei pagamenti dovuti previsti nei contratti di locazione stipulati con istituzioni creditizie non pagati alla data di bilancio, come previsto dall'IFRS 16.

La voce "Altri debiti" comprende, principalmente, i margini di variazione ricevuti per l'operatività in derivati per 1.222 milioni di euro (1.610,4 milioni di euro al 31 dicembre 2022).

Debiti verso clientela

(Importi in migliaia)
Consistenze al Variazioni
30/06/2023 31/12/2022 Assoluta %
Conti correnti e depositi a vista 28.499.485 30.538.691 (2.039.206) -6,7%
Finanziamenti 434.168 930.840 (496.672) -53,4%
- Pronti contro termine passivi 434.168 930.840 (496.672) -53,4%
Debiti per leasing 59.751 59.660 91 0,2%
Altri debiti 194.357 166.456 27.901 16,8%
Debiti verso clientela 29.187.761 31.695.647 (2.507.886) -7,9%

I Debiti verso clientela ammontano a 29.187,8 milioni di euro, in diminuzione di 2.507,9 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022, per effetto della riduzione della raccolta diretta da clientela in conto corrente per 2.039,2 milioni di euro (-6,7%), confluita in prodotti del risparmio amministrato e gestito, e delle operazioni di pronti contro termine effettuate dalla tesoreria di Capogruppo per -496,7 milioni di euro (-53,4%).

La voce "Finanziamenti - Pronti contro termine passivi" è costituita da:

  • operazioni di "Short selling" con clientela retail e operazioni di stock lending con clientela istituzionale, operazioni di prestito titoli garantite da somme di denaro che rientrano nella piena disponibilità economica del prestatore e che equivalgono, nella sostanza, a operazioni di pronti contro termine su titoli, per un importo di 103,5 milioni di euro;
  • operazioni di pronti contro termine eseguite sul mercato Repo MTS e regolate tramite una Controparte Centrale, oggetto, se del caso, di compensazione in bilancio come previsto dallo IAS 32, per un importo di 330,7 milioni di euro.

La voce non comprende la forma tecnica del prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli ovvero senza garanzia. Tali operazioni sono esposte tra le operazioni "fuori bilancio" nella tabella A.1.5 riportata nella Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale - Informazioni di natura quantitativa delle note illustrative.

La voce "Debiti per leasing" rappresenta il debito finanziario corrispondente al valore attuale dei pagamenti dovuti previsti nei contratti di locazione stipulati con soggetti diversi da istituzioni creditizie non pagati alla data di bilancio, come previsto dall'IFRS 16.

La voce "Altri debiti" comprende i debiti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari, per un importo pari a 61,7 milioni di euro (51,1 milioni di euro al 31 dicembre 2022), i margini iniziali e di variazione per l'operatività in contratti derivati e strumenti finanziari, che si attestano a 60,5 milioni di euro (53,2 milioni di euro al 31 dicembre 2022), ed altri debiti a fronte di carte di credito ricaricabili e assegni circolari, per un importo pari a 72,2 milioni di euro (62,1 milioni di euro al 31 dicembre 2022).

Titoli in circolazione

I Titoli in circolazione ammontano a 803,1 milioni di euro (497,9 milioni di euro al 31 dicembre 2022) e includono esclusivamente gli strumenti Senior Preferred emessi da FinecoBank nel mese di ottobre 2021 per un importo nominale di 500 milioni di euro e nel mese di febbraio 2023 per un importo nominale di 300 milioni di euro.

Passività finanziarie di negoziazione

Le Passività finanziarie di negoziazione sono pari a 8,5 milioni di euro (4,6 milioni di euro al 31 dicembre 2022) e comprendono strumenti finanziari che soddisfano la definizione di "posseduti per negoziazione", in particolare:

  • scoperti tecnici pari 1,9 milioni di euro (0,4 milioni di euro al 31 dicembre 2022), presenti nel portafoglio di proprietà per la copertura gestionale delle posizioni in CFD su azioni aperte nei confronti dei clienti e destinati ad essere negoziati nel breve periodo;
  • la valutazione negativa dei contratti di compravendita a pronti di titoli del portafoglio di negoziazione e valute da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way") per 3,2 milioni di euro (2,4 milioni di euro al 31 dicembre 2022), che trovano corrispondenza nelle valutazioni positive rilevate nelle "Attività finanziarie di negoziazione";
  • la valutazione negativa dei contratti derivati CFD, Opzioni Knock Out e Certificates emessi, negoziati in contropartita dei clienti, nonché i contratti derivati regolamentati o stipulati con controparti istituzionali al fine di coprire gestionalmente i suddetti contratti derivati, per un importo complessivo 3,3 milioni di euro (1,8 milioni di euro al 31 dicembre 2022).

I CFD sono contratti derivati "Over the counter" che prevedono la liquidazione di un differenziale generato dalla differenza fra il prezzo di apertura ed il prezzo di chiusura dello strumento finanziario. La Banca copre gestionalmente lo sbilancio delle posizioni aperte nei confronti dei clienti tramite la sottoscrizione di futures o l'acquisto/vendita di titoli azionari sui medesimi sottostanti oppure effettuando delle operazioni forex con controparti istituzionali.

Passività fiscali e Altre passività

(Importi in migliaia)
Consistenze al Variazioni
30/06/2023 31/12/2022 Assoluta %
Passività fiscali
Passività correnti 65.017 42.627 22.390 52,5%
Passività fiscali differite 4.008 3.653 355 9,7%
Totale ante compensazione IAS 12 69.025 46.280 22.745 49,1%
Compensazione con Attività per imposte anticipate - IAS 12 (4.008) (3.653) (355) 9,7%
Totale Passività fiscali 65.017 42.627 22.390 52,5%
Altre passività
Altri debiti relativi ad Amministratori e Sindaci 287 241 46 19,1%
Altri debiti relativi al personale dipendente 18.269 17.305 964 5,6%
Contributi previdenziali da versare 6.884 7.717 (833) -10,8%
Debiti di funzionamento non connessi con la prestazione di servizi
finanziari
37.963 42.589 (4.626) -10,9%
Partite definitive non imputabili ad altre voci 178.901 45.955 132.946 289,3%
- titoli e cedole da regolare 11.852 10.318 1.534 14,9%
- deleghe di pagamento 152.703 24.480 128.223 n.a.
- altre partite 14.346 11.157 3.189 28,6%
Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Passività fiscali" 53.016 55.995 (2.979) -5,3%
- somme trattenute a terzi quali sostituti d'imposta 40.855 31.631 9.224 29,2%
- altre 12.161 24.364 (12.203) -50,1%
Partite illiquide per operazioni di portafoglio 12.264 2.017 10.247 n.a.
Partite in attesa di regolamento 97.778 130.091 (32.313) -24,8%
- bonifici in partenza 97.716 115.172 (17.456) -15,2%
- POS e bancomat 62 14.919 (14.857) -99,6%
Partite in corso di lavorazione 4.660 880 3.780 n.a.
- bonifici in arrivo 4.628 808 3.820 n.a.
- altre partite in corso di lavorazione 32 72 (40) -55,6%
Ratei e risconti passivi diversi da quelli provenienti da contratti con i
clienti e diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o
passività finanziarie
238 275 (37) -13,5%
Ratei e risconti passivi provenienti da contratti con i clienti diversi da
quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie
19.222 19.572 (350) -1,8%
Somme a disposizione della clientela 13.959 11.715 2.244 19,2%
Trattamento di fine rapporto 4.027 3.942 85 2,2%
Fondo per rischi ed oneri 106.526 105.365 1.161 1,1%
Totale Altre passività 553.994 443.659 110.335 24,9%

Le Passività fiscali, post compensazione IAS 12, sono rappresentate esclusivamente da passività fiscali correnti, per un importo di 65 milioni di euro, che evidenziano un sostanziale incremento dovuto principalmente alle imposte dirette da versare. Si precisa che le "Passività fiscali", correnti e differite, al sussistere dei requisiti previsti dallo IAS 12, sono rappresentate nello stato patrimoniale consolidato compensate, rispettivamente, con le "Attività fiscali" correnti e differite.

Per quanto riguarda le Altre passività si evidenzia, in particolare, l'incremento della voce "Partite definitive non imputabili ad altre voci - deleghe di pagamento", per un importo di 128,2 milioni di euro, per effetto di maggiori deleghe da pagare per conto dei clienti, e l'incremento della voce "Partite illiquide per operazioni di portafoglio" per un importo di 10,2 milioni di euro, mentre la voce "Partite in attesa di regolamento" ha registrato una riduzione di 32,3 milioni di euro, per effetto di minori bonifici e operazioni su POS da regolare.

Il Fondo per rischi ed oneri si compone di:

  • Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie rilasciate, per un importo di 129 migliaia di euro (74 migliaia di euro al 31 dicembre 2022);
  • Fondi rischi ed oneri Altri fondi, che accolgono accantonamenti per complessivi 106,4 milioni di euro, per i quali, in presenza di una passività con scadenza e ammontare incerti, è stata riscontrata un'obbligazione in corso come risultato di un evento passato ed è stato possibile effettuare una stima attendibile dell'importo derivante dall'adempimento dell'obbligazione.

Gli esborsi, la cui scadenza stimata è superiore a 18 mesi, sono stati attualizzati utilizzando il tasso che rappresenta il valore finanziario del tempo.

(Importi in migliaia)
Consistenze al Variazioni
30/06/2023 31/12/2022 Assoluta %
Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie
rilasciate
129 74 55 74,3%
Controversie legali e fiscali 27.424 27.417 7 0,0%
- Cause in corso 20.013 19.661 352 1,8%
- Reclami 3.945 4.339 (394) -9,1%
- Vertenze fiscali 3.466 3.417 49 1,4%
Oneri per il personale 3.554 6.799 (3.245) -47,7%
Altri 75.419 71.075 4.344 6,1%
- Indennità suppletiva clientela 73.592 68.584 5.008 7,3%
- Indennità contrattuale e patti di non concorrenza 194 383 (189) -49,3%
- Altri fondi 1.633 2.108 (475) -22,5%
Fondo rischi ed oneri - altri fondi 106.397 105.291 1.106 1,1%
Totale fondo rischi ed oneri 106.526 105.365 1.161 1,1%

Si precisa che la voce "Oneri per il personale" accoglie, esclusivamente, gli accantonamenti effettuati a fronte delle remunerazioni variabili da erogare al personale dipendente negli esercizi successivi, per i quali risultano incerti la scadenza e/o l'ammontare.

Con riferimento all'Indennità supplettiva clientela, si precisa che la valutazione attuariale al 30 giugno 2023 ha determinato un incremento di 2,2 milioni di euro, mentre nel primo semestre sono stati rilevati accantonamenti netti (service cost e interest expense) per 4 milioni di euro.

Il Patrimonio

(Importi in migliaia)
Consistenze al Variazioni
30/06/2023 31/12/2022 Assoluta %
Capitale sociale 201.508 201.340 168 0,1%
Sovrapprezzi di emissione 1.934 1.934 - n.a.
Riserve 899.315 778.211 121.104 15,6%
(Azioni proprie) (1.243) (1.714) 471 -27,5%
Riserve da valutazione 1.063 2.121 (1.058) -49,9%
Strumenti di capitale 500.000 500.000 - n.a.
Utile (Perdita) d'esercizio 308.880 428.505 (119.625) -27,9%
Totale 1.911.457 1.910.397 1.060 0,1%

Al 30 giugno 2023 il capitale sociale ammonta a 201,5 milioni di euro, composto da 610.631.635 azioni ordinarie di nominali 0,33 euro. La Riserva Sovrapprezzi di emissione ammonta a 1,9 milioni di euro.

Le riserve sono costituite dalla:

  • Riserva legale, per un ammontare pari a 40,3 milioni di euro;
  • Riserva per azioni proprie in portafoglio, per un ammontare pari a 1,2 milioni di euro;
  • Altre Riserve, di cui:
    • o Riserva connessa ai piani Equity Settled, per un ammontare pari a 43,3 milioni di euro;
    • o Riserva da consolidamento, per un ammontare pari a 34,7 milioni di euro;
    • o Riserve di utili indisponibili ai sensi dell'articolo 6 comma 2 D. Lgs 38/2005, per un ammontare pari a 2,2 milioni di euro;
    • o altre riserve di utili, per un ammontare pari a 777,6 milioni di euro, di cui 86,4 milioni di euro soggetti ad un vincolo di tassabilità in caso di distribuzione, appostato in seguito all'operazione di riallineamento fiscale degli avviamenti previste dall'art. 110 del DL 104 del 2020.

Il patrimonio netto contabile consolidato include i seguenti strumenti finanziari:

  • Additional Tier 1 emesso in data 31 gennaio 2018. Lo strumento finanziario è un private placement13, perpetuo, emesso per un ammontare di 200 milioni di euro, interamente sottoscritto da UniCredit S.p.A.. La cedola per i primi 5,5 anni era stata fissata a 4,82%; a partire dal 3 giugno 2023, e per i prossimi 5 anni, la cedola è stata fissata al 7,363%. Nel corso del primo semestre 2023 i pagamenti delle cedole sono stati contabilizzati a diminuzione della Riserva straordinaria per complessivi 3,5 milioni di euro, al netto della relativa fiscalità;
  • Additional Tier 1 emesso in data 11 luglio 2019. Lo strumento finanziario è un public placement, perpetuo, negoziato sul mercato non regolamentato Global Exchange Market gestito da Euronext Dublin, rating assegnato pari a BB- (S&P Global Ratings), emesso per un ammontare di 300 milioni di euro. La cedola per i primi 5 anni è stata fissata al 5,875%. Nel corso del primo semestre 2023 i pagamenti delle cedole sono stati contabilizzati a diminuzione della Riserva straordinaria per complessivi 6,4 milioni di euro, al netto della relativa fiscalità.

Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 7 febbraio 2023, tenuto conto del risultato positivo della verifica delle condizioni minime di accesso a livello di Gruppo e di quelle individuali (compliance dei comportamenti e occupazione continuativa), nonché del parere favorevole del Comitato Remunerazione riunitosi il 6 febbraio 2023, ha approvato:

  • l'assegnazione
    • o della quarta tranche azionaria del piano "Sistema Incentivante 2017", attribuita nel 2018, corrispondente a n. 27.426 azioni ordinarie gratuite, coerentemente con l'ammontare massimo approvato dal Consiglio di Amministrazione del 9 gennaio 2017 e successiva seduta del 10 gennaio 2018 per la delega di completamento;
    • o della terza tranche azionaria del piano "Sistema Incentivante 2018" e della quarta tranche azionaria della severance concordata nel 2018 per un dirigente con responsabilità strategiche, attribuite nel 2019, corrispondenti a complessive n. 42.049 azioni ordinarie gratuite, coerentemente con l'ammontare massimo approvato dal Consiglio di Amministrazione del 10 gennaio 2018;
    • o della seconda e della terza tranche azionaria del piano "Sistema Incentivante 2019", attribuita nel 2020, corrispondente a n. 33.898 azioni ordinarie gratuite, coerentemente con l'ammontare massimo approvato dal Consiglio di Amministrazione del 10 gennaio 2019;

13 Unrated e unlisted.

  • o della seconda tranche azionaria del piano "Sistema Incentivante 2020", attribuita nel 2021, corrispondente a n. 1.908 azioni ordinarie gratuite, coerentemente con l'ammontare massimo approvato dal Consiglio di Amministrazione del 15 gennaio 2020;
  • o della prima tranche azionaria del piano "Sistema Incentivante 2021", attribuita nel 2022, corrispondente a n. 64.324 azioni ordinarie gratuite, coerentemente con l'ammontare massimo approvato dal Consiglio di Amministrazione del 19 gennaio 2021

e conseguentemente un aumento di capitale sociale a titolo gratuito per un ammontare complessivo di 55.969,65 euro corrispondente a complessive n. 169.605 azioni ordinarie gratuite FinecoBank del valore nominale di 0,33 euro ciascuna (aventi le stesse caratteristiche di quelle in circolazione, regolare godimento) con efficacia dal 31 marzo 2023, in parziale esercizio della delega al Consiglio di Amministrazione conferita dall'Assemblea straordinaria degli Azionisti dell'11 aprile 2018, 10 aprile 2019, 28 aprile 2020 e 28 aprile 2021 ai sensi dell'art. 2443 del Codice civile. L'effetto di diluizione derivante dai suddetti aumenti di capitale gratuito è quantificato nella misura dello 0,03% del capitale fully diluited;

  • l'assegnazione della prima, della seconda e della terza tranche azionaria del "Piano di Incentivazione a Lungo Termine 2018-2020", attribuita nel 2018 e corrispondente a n. 342.170 azioni ordinarie gratuite FinecoBank, e conseguentemente un aumento di capitale sociale a titolo gratuito per un ammontare complessivo di 112.916,10 euro con efficacia dal 31 marzo 2023 in parziale esercizio della delega al Consiglio di Amministrazione conferita dall'Assemblea straordinaria degli Azionisti dell'11 aprile 2018 ai sensi dell'art. 2443 del Codice civile;
  • l'acquisto di azioni proprie, con riferimento al piano "Sistema Incentivante 2022 PFA", in considerazione dell'autorizzazione ottenuta dall'Autorità di Vigilanza, ai sensi degli art. 77-78 Reg. UE n. 575/2013 del 26 giugno 2013 (CRR) come modificato dal Reg. UE n. 876/2019, coerentemente alla deliberazione assembleare.

A fronte dei suddetti aumenti di capitale è stata conseguentemente ridotta la riserva di utili disponibili, in particolare è stata utilizzata la Riserva connessa al sistema di incentivazione a medio lungo termine per il Personale di FinecoBank, costituita con la Riserva straordinaria. La Riserva straordinaria è stata, inoltre, utilizzata a fronte dei costi di transazione direttamente attribuibili alle operazioni.

L'Assemblea di FinecoBank del 27 aprile 2023 ha approvato la destinazione dell'utile dell'esercizio 2022 di FinecoBank S.p.A., pari a 422 milioni di euro, come segue:

  • alle 610.631.635 azioni ordinarie del valore nominale di 0,33 euro, costituenti il capitale sociale inclusivo di 511.775 azioni relative all'aumento di capitale a supporto del sistema incentivante del personale dipendente approvato dal Consiglio di Amministrazione del 7 febbraio 2023, un dividendo unitario di 0,49 euro per complessivi 299,2 milioni di euro;
  • alla Riserva Legale 0,03 milioni di euro, pari allo 0,008% dell'utile dell'esercizio avendo la riserva raggiunto il quinto del capitale sociale;
  • alla Riserva indisponibile ex art. 6 comma 1 lett. a) D. Lgs. 38/2005 0,7 milioni di euro;
  • alla Riserva Straordinaria 122 milioni di euro.

L'Assemblea di FinecoBank del 27 aprile 2023 ha approvato, inoltre, l'eliminazione della riserva negativa derivante dalla valutazione di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva mediante copertura della stessa con l'utilizzo della riserva straordinaria disponibile per 136,77 euro. Tale riserva era stata iscritta in seguito all'operazione di cessione, efficace a partire dal 27 settembre 2022, delle 20 azioni di UniCredit Services S.C.p.A., detenute da FinecoBank per un importo 172,37 euro e cedute per un corrispettivo di 35,6 euro.

Alla Riserva straordinaria è stata girata la quota di dividendi non distribuita a fronte delle azioni proprie detenute dalla Banca alla record date, pari a 0,04 milioni di euro.

Al 30 giugno 2023 il Gruppo, nello specifico la Capogruppo FinecoBank, detiene in portafoglio numero 91.459 azioni di FinecoBank, in relazione ai piani di incentivazione a favore dei consulenti finanziari, corrispondenti allo 0,015% delle azioni rappresentanti il capitale sociale, per un ammontare pari a 1,2 milioni di euro. Nel corso del primo semestre 2023 sono state acquistate 31.000 azioni, per un importo di 0,5 milioni di euro, in relazione al "Sistema incentivante 2022 PFA" a favore dei consulenti finanziari identificati come "Personale più rilevante" e sono state assegnate ai consulenti finanziari n. 3.435, n. 8.227, n. 12.781, n. 45.380 e n. 6.197 azioni ordinarie FinecoBank, detenute in portafoglio, nell'ambito rispettivamente del piano "Sistema Incentivante 2018 PFA", "Sistema Incentivante 2019 PFA", "Sistema Incentivante 2020 PFA", "Sistema Incentivante 2021 PFA" e "Piano di Incentivazione a Lungo Termine 2018-2020" per i Consulenti Finanziari di FinecoBank identificati come "Personale più rilevante", per un importo complessivo di 1 milione di euro. Conseguentemente la Riserva azioni proprie si è ridotta complessivamente di 0,5 milioni di euro con contestuale incremento della Riserva straordinaria.

La "Riserva connessa ai piani Equity Settled" si è incrementata di 2,8 milioni di euro per effetto della contabilizzazione, durante il periodo di maturazione degli strumenti, degli effetti economici e patrimoniali, ai sensi del principio contabile internazionale IFRS 2, degli accordi di pagamento basati su azioni e regolati con azioni ordinarie FinecoBank ed è stata utilizzata per 1 milione di euro in seguito all'assegnazione ai consulenti finanziari delle sopra citate tranche azionarie relative ai sistemi incentivanti, per un totale di 76.020 azioni ordinarie FinecoBank.

La Riserva da valutazione è costituita:

  • per -3,5 milioni di euro dalla riserva netta negativa da valutazione dei titoli di debito emessi da Stati sovrani contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva", che registra una variazione positiva di 0,4 milioni di euro nel corso del primo semestre 2023, per effetto della variazione di fair value;
  • per 4,6 milioni di euro dalle riserve nette positive dei piani a benefici definiti, che registrano una variazione negativa di 1,5 milioni di euro nel primo semestre 2023 per effetto della contabilizzazione di perdite attuariali riconducibili, principalmente, al Fondo indennità suppletiva di clientela.

Raccordo tra il patrimonio netto ed il risultato del periodo di FinecoBank ed i corrispondenti dati a livello consolidato

(Importi in migliaia)
Descrizione Patrimonio netto di cui: Risultato Netto
30/06/2023 30/06/2023
Saldi di FinecoBank 1.851.228 283.337
Effetto del consolidamento di Fineco AM 89.806 55.120
Dividendi incassati nel periodo da Fineco AM (29.577) (29.577)
Patrimonio e utile di pertinenza di terzi - -
Saldi di pertinenza del Gruppo 1.911.457 308.880

Margine finanziario

I risultati economici

Il Margine finanziario si attesta a 328,3 milioni di euro, in crescita dell'86,1% rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente grazie al contributo degli Interessi netti.

Gli Interessi netti del primo semestre si attestano a 328,2 milioni di euro, in aumento di 201,2 milioni di euro rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente, grazie, principalmente, all'incremento dei tassi di interesse di mercato, in quanto una quota dei finanziamenti e dei titoli di debito sono sensibili alla variazione dei tassi d'interesse, anche grazie alla stipula di contratti derivati di copertura del rischio tasso che prevedono l'incasso del tasso variabile e il pagamento del tasso fisso. Nella voce Interessi netti sono ricondotti, inoltre, i proventi generati dall'attività di prestito titoli effettuata dalla tesoreria di Capogruppo, per un importo di 2,6 milioni di euro (2,5 milioni di euro nel primo semestre 2022).

I Profitti da gestione della Tesoreria si attestano a 0,1 milioni di euro ed includono esclusivamente gli utili netti generati dalla vendita di titoli contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" (49,1 milioni di euro nel primo semestre 2022). Si segnala che la voce nel primo semestre 2022 includeva anche utili netti generati dalla vendita di titoli contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" per 0,3 milioni di euro. Le vendite sono avvenute nel rispetto del principio IFRS9 e in applicazione delle regole definite per il business model HTC.

Nella tabella seguente si riporta un dettaglio degli interessi attivi, suddivisi in funzione delle attività/passività finanziare che li hanno originati.

(Importi in migliaia)
Interessi Attivi 1° semestre Variazioni
2023 2022 Assoluta %
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
125 86 39 45,3%
Attività finanziarie obbligatoriamente al fair value 3 2 1 50,0%
Attività finanziarie al costo ammortizzato - Titoli di debito emessi
da banche
30.591 20.284 10.307 50,8%
Attività finanziarie al costo ammortizzato - Titoli di debito emessi
da clientela
118.437 78.461 39.976 51,0%
Attività finanziarie al costo ammortizzato - Finanziamenti a banche 6.211 220 5.991 n.a.
Attività finanziarie al costo ammortizzato - Finanziamenti a
clientela
84.208 40.991 43.217 105,4%
Derivati di copertura 97.707 (24.796) 122.503 n.a.
Altre attività 33.835 5.388 28.447 n.a.
Passività finanziarie 81 8.880 (8.799) -99,1%
Altri margini finanziari dell'attività di Tesoreria 2.618 2.501 117 4,7%
Totale interessi attivi 373.816 132.017 241.799 183,2%

Gli interessi attivi su Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva non evidenziano variazioni significative rispetto al primo semestre 2022.

Gli interessi attivi su Attività finanziarie al costo ammortizzato - Titoli di debito emessi da banche registrano un incremento di 10,3 milioni di euro (+50,8%), grazie, in particolare, all'aumento dei tassi di interesse dei titoli a tasso variabile e includono, in particolare, gli interessi maturati sui titoli obbligazionari emessi da UniCredit S.p.A..

Gli interessi attivi su Attività finanziarie al costo ammortizzato - Titoli di debito emessi da clientela si riferiscono, principalmente, agli interessi maturati sui titoli emessi da Stati, Enti sovranazionali e Autorità locali, il cui incremento (+51%) è principalmente imputabile all'aumento dei tassi di interessi.

La voce Derivati di copertura include i differenziali attivi e passivi dei contratti derivati stipulati a copertura del rischio di tasso d'interesse su mutui erogati a clientela e titoli di debito contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", che prevedono il pagamento del tasso fisso e l'incasso del tasso indicizzato, e raccolta diretta da clientela contabilizzata nelle "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato", che prevedono il pagamento del tasso indicizzato e l'incasso del tasso fisso. L'aumento dei tassi di mercato, precedentemente citato, ha determinato una variazione positiva dei differenziali pari a 122,5 milioni di euro.

Gli interessi attivi rilevati sulle Altre attività includono gli interessi maturati sui crediti d'imposta acquistati, per un importo di 13 milioni di euro (5,2 milioni di euro al 30 giugno 2022), e gli interessi maturati sui crediti a vista verso banche e banche centrali rilevati nella voce "Cassa e disponibilità liquide", per un importo di 20,8 milioni di euro (0,2 milioni al 30 giugno 2022).

Gli interessi attivi rilevati su Passività finanziarie si sono sostanzialmente azzerati per effetto dell'andamento dei tassi di interesse di mercato. Si ricorda, infatti, che i tassi di interesse negativi rilevati nel primo semestre 2022 avevano determinato la rilevazione di interessi attivi sulle operazioni di TLTRO III, per un importo di 5,3 milioni di euro, sulle operazioni di pronti contro termine passive effettuate sul mercato Repo MTS, per un importo di 1,6 milioni di euro, e su operazioni di stock lending passive, margini di variazione e cash collateral ricevuti, per un importo di 2 milioni di euro.

Gli Altri margini finanziari dell'attività di Tesoreria includono i proventi generati dall'attività di prestito titoli effettuata dalla tesoreria di Capogruppo.

Con riferimento agli interessi su Attività finanziarie al costo ammortizzato si riporta di seguito una tabella che dettaglia la composizione per controparte, banche e clientela, e forma tecnica:

(Importi in migliaia)
Dettaglio interessi attivi 1° semestre Variazioni
2023 2022 Assoluta %
Interessi attivi su finanziamenti a banche 6.211 220 5.991 n.a.
- pronti contro termine 7 1 6 n.a.
- deposito vincolato per riserva obbligatoria 4.201 - 4.201 n.a.
- depositi vincolati 1.494 219 1.275 n.a.
- altri finanziamenti e cash collateral 509 - 509 n.a.
Interessi attivi su finanziamenti a clientela 84.208 40.991 43.217 105,4%
- conti correnti 40.336 9.147 31.189 n.a.
- pronti contro termine 7.871 6.387 1.484 23,2%
- mutui 20.636 14.284 6.352 44,5%
- carte di credito 1.957 1.951 6 0,3%
- prestiti personali 10.888 9.205 1.683 18,3%
- altri finanziamenti e cash collateral 2.520 17 2.503 n.a.

Gli interessi attivi su finanziamenti a banche ammontano a 6,2 milioni di euro, in aumento di 6 milioni di euro rispetto al primo semestre 2022 per effetto, principalmente, di maggiori interessi su depositi vincolati, incluso il deposito per riserva obbligatoria, grazie all'incremento dei tassi di interesse.

Gli interessi attivi su finanziamenti a clientela ammontano a 84,2 milioni di euro, registrando un incremento di 43,2 milioni di euro (+105,4%) rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, grazie alla crescita dei tassi di interesse di mercato di cui hanno beneficiato quasi tutte le forme di impiego ed, in particolare, gli utilizzi di fidi in conto corrente (+31,2 milioni di euro).

Nella tabella seguente si riporta un dettaglio degli interessi passivi, suddivisi in funzione delle passività/attività finanziare che li hanno originati.

(Importi in migliaia)
Interessi Passivi 1° semestre Variazioni
2023 2022 Assoluta %
Passività finanziarie al costo ammortizzato - Debiti verso banche (19.445) (51) (19.394) n.a.
Passività finanziarie al costo ammortizzato - Debiti verso clientela (19.078) (1.094) (17.984) n.a.
Titoli in circolazione (6.478) (1.567) (4.911) n.a.
Attività finanziarie (619) (2.344) 1.725 -73,6%
Totale interessi passivi (45.620) (5.056) (40.564) n.a.
Interessi netti 328.196 126.961 201.235 158,5%
Profitti da gestione della Tesoreria 82 49.446 (49.364) -99,8%
Margine finanziario 328.278 176.407 151.871 86,1%

Gli interessi passivi su Titoli in circolazione si riferiscono agli interessi maturati sui Senior Preferred Bond emessi da FinecoBank, il cui incremento è imputabile agli interessi maturati sul titolo emesso nel corso del primo semestre 2023.

Gli interessi passivi su Attività finanziarie si riferiscono, principalmente, agli interessi negativi rilevati su alcuni titoli di proprietà, in riduzione di 1,7 milioni di euro rispetto al primo semestre 2022. Si ricorda, infatti, che i tassi di interesse negativi rilevati nel primo semestre 2022 avevano determinato anche la rilevazione di interessi passivi su cash collateral versati per l'operatività in derivati e sui mercati finanziari.

Con riferimento agli interessi su Passività finanziarie al costo ammortizzato si riporta di seguito una tabella che dettaglia la composizione per controparte, banche e clientela, e forma tecnica:

(Importi in migliaia)
Dettaglio interessi passivi 1° semestre Variazioni
2023 2022 Assoluta %
Interessi passivi su debiti verso banche (19.445) (51) (19.394) n.a.
- conti correnti di corrispondenza (19) (3) (16) n.a.
- depositi liberi e cash collateral (18.406) - (18.406) n.a.
- altri conti correnti (4) (5) 1 -20,0%
- pronti contro termine (976) - (976) n.a.
- debiti per leasing (40) (43) 3 -7,0%
Interessi passivi su debiti verso clientela (19.078) (1.094) (17.984) n.a.
- conti correnti (8.046) (655) (7.391) n.a.
- pronti contro termine (10.423) - (10.423) n.a.
- debiti per leasing (609) (439) (170) 38,7%

Gli interessi passivi su debiti verso banche si attestano a 19,4 milioni di euro, in aumento dello stesso importo rispetto al primo semestre 2022 per effetto, principalmente, degli interessi passivi rilevati sui cash collateral ricevuti per l'operatività in contratti derivati. Nel primo semestre 2022 le stesse operazioni avevano generato interessi attivi, rilevati negli interessi attivi su Passività finanziarie, per effetto dei tassi di interesse negativi.

Gli interessi passivi su debiti verso clientela si attestano a 19,1 milioni di euro, in aumento di 18 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, per effetto, principalmente, di maggiori interessi rilevati su un cluster di conti correnti della clientela in divisa diversa da euro fruttiferi di interessi, e sulle operazioni di funding effettuate tramite operazioni di pronti contro termine sul mercato Repo MTS.

Proventi di intermediazione e diversi

(Importi in migliaia)
1° semestre Variazioni
2023 2022 Assoluta %
Margine finanziario 328.278 176.407 151.871 86,1%
Dividendi e altri proventi su partecipazioni (6) (148) 142 -95,9%
Commissioni nette 242.125 232.514 9.611 4,1%
Risultato negoziazione, coperture e fair value 30.079 54.843 (24.764) -45,2%
Saldo altri proventi/oneri 216 416 (200) -48,1%
RICAVI 600.692 464.032 136.660 29,5%

Dividendi e altri proventi su partecipazioni

I Dividendi e altri proventi su partecipazioni includono esclusivamente l'effetto negativo rilevato nel conto economico del primo semestre 2023 in seguito alla valutazione al patrimonio netto di Vorvel Sim S.p.A., società sottoposta ad influenza notevole.

(Importi in migliaia)
Riclassifica gestionale 1° semestre Variazioni
2023 2022 Assoluta %
Brokerage 55.488 56.868 (1.380) -2,4%
di cui:
- Azioni 38.907 46.478 (7.571) -16,3%
- Obbligazioni 8.997 3.597 5.400 150,1%
- Derivati 5.630 6.282 (652) -10,4%
- Altre commissioni 1.954 511 1.443 282,4%
Investing 156.479 149.317 7.162 4,8%
di cui:
- Collocamento 1.730 3.068 (1.338) -43,6%
- Gestione 193.138 184.977 8.161 4,4%
- Altre commissioni PFA (38.389) (38.728) 339 -0,9%
Banking 30.158 26.329 3.829 14,5%
Totale 242.125 232.514 9.611 4,1%

Commissioni nette

La tabella sopra riportata riporta le commissioni nette suddivise in funzione delle tre macroaree di attività integrate nelle quali si articola l'offerta del Gruppo, precedentemente descritte. In particolare, il Banking include i servizi di conto corrente, i servizi di pagamento ed emissione di carte di debito, credito e prepagate, i mutui, i fidi e i prestiti personali; il Brokerage, include il servizio di esecuzione ordini per conto dei clienti; l'Investing include l'attività di gestione del risparmio svolta da Fineco AM, i servizi di collocamento e distribuzione di prodotti finanziari di terzi, tra i quali fondi comuni d'investimento, comparti di SICAV, prodotti assicurativi e previdenziali, nonché i servizi di consulenza in materia di investimenti.

Le Commissioni nette evidenziano un incremento di 9,6 milioni di euro rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente, riconducibile, principalmente, alle commissioni Investing (+7,2 milioni di euro), grazie al crescente contributo di Fineco AM e ai maggiori margini netti sui prodotti del risparmio gestito. Nel corso del primo semestre la controllata Fineco AM ha generato commissioni nette per 73,5 milioni di euro. Si evidenzia inoltre la crescita delle commissioni generate dal Banking (+3,8 milioni di euro), mentre le commissioni nette relative al Brokerage hanno registrato una leggera flessione (-1,4 milioni di euro).

Il Risultato negoziazione, coperture e fair value si attesta a 30,1 milioni di euro ed evidenzia una diminuzione di 24,8 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. La voce è costituita principalmente dagli utili realizzati dal Brokerage, che include l'attività di internalizzazione di titoli e contratti derivati regolamentati e over the counter, strumenti finanziari utilizzati per la copertura gestionale dei titoli e dei contratti derivati

internalizzati e dalle differenze di cambio su attività e passività in valuta. La voce include anche la componente di inefficacia delle operazioni di copertura, per un importo di -5,1 milioni di euro (+11,7 milioni di euro nel primo semestre 2022), determinata dall'applicazione di curve diverse per la valutazione al fair value dei contratti derivati di copertura e degli elementi coperti nell'ambito delle operazioni di copertura di tipo fair value hedge. Il risultato comprende inoltre le componenti reddituali generate dagli strumenti finanziari contabilizzati nelle "Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value", tra i quali le preferred shares di Visa INC Class "C" e "A", la cui valutazione al fair value ha determinato nel primo semestre 2023 un risultato positivo per 0,6 milioni di euro (-0,5 milioni di euro nel primo semestre 2022).

Il Saldo altri proventi/oneri è positivo per 0,2 milioni di euro e non evidenzia variazioni significative rispetto al primo semestre 2022.

Costi operativi

(Importi in migliaia)
1° semestre Variazioni
2023 2022 Assoluta %
Spese per il personale (60.378) (57.538) (2.840) 4,9%
Altre spese amministrative (147.357) (134.364) (12.993) 9,7%
Recuperi di spesa 76.457 69.063 7.394 10,7%
Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali (13.237) (13.191) (46) 0,3%
Totale costi operativi (144.515) (136.030) (8.485) 6,2%

I costi operativi evidenziano un incremento del 6,2% rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente, determinato in parte da costi strettamente collegati alla crescita del business (attività, masse, clientela e struttura), certificato dal cost/income ratio che si attesta al 24,1% (29,3% al 30 giugno 2022).

Le Spese per il personale si attestano a 60,4 milioni di euro, di cui 5,4 milioni di euro relativi alle spese del personale della controllata Fineco AM, in aumento del 4,9% rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente, per effetto della continua crescita della struttura operativa. Il numero dei dipendenti, infatti, è passato dalle 1.316 unità del 30 giugno 2022 alle 1.354 unità al 30 giugno 2023.

(Importi in migliaia)
Spese del personale 1° semestre Variazioni
2023 2022 Assoluta %
1) Personale dipendente (59.153) (56.473) (2.680) 4,7%
- salari e stipendi (39.712) (38.555) (1.157) 3,0%
- oneri sociali (9.676) (9.148) (528) 5,8%
- indennità di fine rapporto (369) (381) 12 -3,2%
- accantonamento al trattamento di fine rapporto (93) (57) (36) 63,2%
- versamenti ai fondi di previdenza complementari esterni: (2.881) (2.661) (220) 8,3%
a) a contribuzione definita (2.881) (2.661) (220) 8,3%
- costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri (2.418) (2.491) 73 -2,9%
- altri benefici a favore di dipendenti (4.004) (3.180) (824) 25,9%
2) Amministratori e sindaci (1.228) (1.068) (160) 15,0%
3) Recuperi di spese per dipendenti distaccati presso altre
aziende
3 3 - n.a.
Totale spese per il personale (60.378) (57.538) (2.840) 4,9%

Si precisa che la voce "altri benefici a favore di dipendenti" include il costo dei buoni pasto che registra un incremento di circa 0,4 milioni di euro.

(Importi in migliaia)
Altre Spese Amministrative e Recuperi di spesa 1° semestre Variazioni
2023 2022 Assoluta %
1) IMPOSTE INDIRETTE E TASSE (80.523) (71.723) (8.800) 12,3%
2) COSTI E SPESE DIVERSE 9.623 6.422 3.201 49,8%
A) Spese di pubblicità - Marketing e comunicazione (15.044) (13.720) (1.324) 9,7%
Comunicazioni su mass media (11.750) (11.893) 143 -1,2%
Marketing e promozioni (2.962) (1.611) (1.351) 83,9%
Sponsorizzazioni (227) (212) (15) 7,1%
Convention e comunicazione interna (105) (4) (101) n.a.
B) Spese relative al rischio creditizio (924) (819) (105) 12,8%
Spese recupero crediti (255) (183) (72) 39,3%
Informazioni commerciali e visure (669) (636) (33) 5,2%
C) Spese indirette relative al personale e ai consulenti
finanziari
(2.133) (1.290) (843) 65,3%
Altre spese relative al personale (786) (333) (453) 136,0%
Spese consulenti finanziari (1.347) (957) (390) 40,8%
D) Spese relative all'ICT (28.125) (25.904) (2.221) 8,6%
Spese hardware - affitto e manutenzione (1.126) (1.162) 36 -3,1%
Spese software - affitto e manutenzione (7.484) (6.593) (891) 13,5%
Sistemi di comunicazione ICT, messaggistica e spese
telefoniche
(3.043) (3.111) 68 -2,2%
Consulenza e servizi ICT resi da terzi (7.560) (6.711) (849) 12,7%
Infoprovider finanziari (8.912) (8.327) (585) 7,0%
E) Consulenze e servizi professionali (2.181) (2.145) (36) 1,7%
Consulenze e servizi professionali (1.729) (1.782) 53 -3,0%
Spese e cause legali (170) (63) (107) 169,8%
Spese Società di revisione (282) (300) 18 -6,0%
F) Spese relative ai beni mobili ed immobili (2.813) (2.948) 135 -4,6%
Manutenzione mobili, macchine, impianti (145) (127) (18) 14,2%
Manutenzione e pulizia locali (720) (692) (28) 4,0%
Fitti passivi per locazione immobili (384) (460) 76 -16,5%
Utenze e spese condominiali (1.564) (1.669) 105 -6,3%
G) Altre spese di funzionamento (14.798) (14.836) 38 -0,3%
Spese postali e trasporto documenti (1.685) (1.596) (89) 5,6%
Servizi amministrativi, logistici e call center (7.636) (7.964) 328 -4,1%
Assicurazioni (2.088) (2.161) 73 -3,4%
Diritti, quote e contributi ad associazioni (2.126) (1.732) (394) 22,7%
Altre spese amministrative (1.263) (1.383) 120 -8,7%
H) Rettifiche di valore su migliorie su beni di terzi (816) (979) 163 -16,7%
I) Recupero spese 76.457 69.063 7.394 10,7%
Recupero spese accessorie 176 679 (503) -74,1%
Recuperi di imposte 76.281 68.384 7.897 11,5%
Totale altre spese amministrative e recuperi di spesa (70.900) (65.301) (5.599) 8,6%

Le Altre spese amministrative al netto dei Recuperi di spesa si attestano a 70,9 milioni di euro, con un incremento di 5,6 milioni di euro rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente. In particolare, si segnalano:

  • "Spese relative all'ICT", in crescita di 2,2 milioni di euro, tra le quali si evidenzia l'incremento delle spese "Spese software affitto e manutenzione" per 0,9 milioni di euro, "Consulenza e servizi ICT resi da terzi" per 0,8 milioni di euro e per "Infoprovider finanziari" per 0,6 milioni di euro, funzionali all'operatività del Gruppo;
  • "Spese di pubblicità Marketing e comunicazione", in crescita di 1,3 milioni di euro per effetto, in particolare, di maggiori spese di marketing e promozioni.

La voce "Imposte indirette e tasse" al netto dei "Recuperi di imposte" evidenzia un incremento di 0,9 milioni di euro, riconducibile, principalmente, a maggiori oneri per Tobin tax.

Le Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali ammontano a 13,2 milioni di euro e non evidenziano variazioni significative rispetto al primo semestre 2022.

Risultato lordo dell'operatività corrente

(Importi in migliaia)
1° semestre Variazioni
2023 2022 Assoluta %
RISULTATO DI GESTIONE 456.177 328.002 128.175 39,1%
Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e
impegni
(2.079) (1.225) (854) 69,7%
RISULTATO NETTO DI GESTIONE 454.098 326.777 127.321 39,0%
Altri oneri e accantonamenti (12.006) (12.498) 492 -3,9%
Profitti netti da investimenti (581) (754) 173 -22,9%
RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE 441.511 313.525 127.986 40,8%

Le Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni del primo semestre 2023 si attestano a -2,1 milioni di euro (-1,2 milioni di euro nel primo semestre 2022) e beneficiano di un effetto positivo riconducibile alla variazione dello scenario macroeconomico per un importo di circa 0,4 milioni di euro (+0,8 milioni di euro nel primo semestre 2022), determinato sulla base delle evidenze risultanti dai modelli di impairment IFRS9.

Gli Altri oneri e accantonamenti si attestano a 12 milioni di euro in riduzione del 3,9% rispetto al primo semestre 2022. Si precisa che nel corso del primo semestre 2023 è stato rilevato il contributo ordinario annuo richiesto per l'anno 2023 di cui alla direttiva 2014/59/UE (Single Resolution Fund), per un importo pari a 6,6 milioni di euro (7,6 milioni di euro per l'esercizio 2022).

I Profitti netti da investimenti si attestano a -0,6 milioni di euro, con un effetto negativo riconducibile alla variazione dello scenario macroeconomico di circa 0,6 milioni di euro (+0,1 milioni di euro nel primo semestre 2022), determinato sulla base delle evidenze risultanti dai modelli di impairment IFRS9.

Il Risultato lordo dell'operatività corrente si attesta a 441,5 milioni di euro, in aumento del 40,8% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente (+40,7% escludendo le poste non ricorrenti registrate nel primo semestre 202214). Il risultato è stato conseguito, principalmente, grazie alla crescita del Margine finanziario (+151,9 milioni di euro) e delle Commissioni nette (+9,6 milioni di euro), parzialmente compensati dalla riduzione del Risultato negoziazione, coperture e fair value (-24,8 milioni di euro) e dalla crescita dei Costi operativi (+8,5 milioni di euro).

14 Variazione di fair value e cancellazione dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -0,3 milioni di euro (al lordo dell'effetto fiscale).

Imposte sul reddito del periodo

(Importi in migliaia)
Imposte sul reddito del periodo 1° semestre Variazioni
2023 2022 Assoluta %
Oneri per imposte correnti IRES (101.799) (68.813) (32.986) 47,9%
Oneri per imposte correnti IRAP (22.453) (15.635) (6.818) 43,6%
Oneri per imposte correnti estere (7.991) (6.943) (1.048) 15,1%
Totale imposte correnti (132.243) (91.391) (40.852) 44,7%
Variazione delle imposte anticipate 41 606 (565) -93,2%
Variazione delle imposte differite (429) (377) (52) 13,8%
Totale imposte differite (388) 229 (617) n.a.
Imposte sul reddito del periodo (132.631) (91.162) (41.469) 45,5%

Le Imposte sul reddito del periodo sono state calcolate sulla base delle disposizioni legislative introdotte con il D.Lgs. n. 38 del 28 febbraio 2005, che ha recepito nell'ordinamento giuridico italiano i Principi contabili IAS/IFRS, del Decreto n. 48 del 1° aprile 2009 che ha introdotto disposizioni di attuazione e di coordinamento delle disposizioni fiscali per i soggetti c.d. "IAS Adopter" e successivi provvedimenti in materia. In particolare, a decorrere dal 2019 sono state recepite le disposizioni recate dal decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze del 5.8.2019, di coordinamento tra i principi contabili internazionali e il reddito d'impresa, e la successiva modifica apportata dalla legge 160/2019 relativa alla deducibilità delle rettifiche su crediti verso la clientela, da effettuarsi in periodi d'imposta futuri. Infine, è stato tenuto conto delle nuove disposizioni contenute nel Decreto legge 30 aprile 2019, n. 34 convertito con modificazioni dalla legge 28 giugno 2019, n. 58 (c.d. Decreto crescita).

Per la determinazione delle imposte correnti è stata applicata l'aliquota IRES del 27,5% (24% aliquota ordinaria e 3,5% aliquota addizionale per gli enti creditizi) e l'aliquota IRAP del 5,57%.

Per quanto riguarda Fineco AM le imposte correnti sono state determinate con l'aliquota del 12,5%, secondo il vigente regime fiscale applicabile.

Risultato del periodo e Risultato netto di pertinenza del Gruppo

Il Risultato del periodo, coincidente con il risultato netto di pertinenza del Gruppo essendo Fineco AM controllata al 100% da FinecoBank, si attesta a 308,9 milioni di euro, evidenziando un incremento del 38,9% rispetto al primo semestre 2022 (+38,8% escludendo le poste non ricorrenti registrate nel primo semestre 202215).

15 Variazione di fair value e cancellazione dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -0,2 milioni di euro (al netto dell'effetto fiscale).

La controllante: FinecoBank S.p.A.

I risultati della controllante e della controllata Di seguito si riportano i principali indici di bilancio, gli schemi di Stato patrimoniale e Conto economico riclassificati e un'informativa sui risultati conseguiti da FinecoBank S.p.A. a livello individuale.

Principali indici di bilancio

Dati struttura

Dati al
30/06/2023 31/12/2022 30/06/2022
N° Dipendenti 1.288 1.279 1.266
N° Consulenti finanziari 2.952 2.918 2.887
N° Negozi finanziari operativi ¹ 425 426 423

(1) Numero negozi finanziari operativi: negozi finanziari gestiti dalla Banca e negozi finanziari gestiti dai consulenti finanziari (Fineco Center).

I principali dati patrimoniali

(Importi in migliaia)
Consistenze al Variazioni
30/06/2023 31/12/2022 Assoluta %
Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria ¹ 5.745.023 5.916.089 (171.066) -2,9%
Totale dell'attivo 33.733.449 36.208.289 (2.474.840) -6,8%
Raccolta diretta da clientela ² 28.510.165 30.569.876 (2.059.711) -6,7%
Raccolta indiretta da clientela ³ 87.370.402 75.987.994 11.382.408 15,0%
Totale raccolta (diretta e indiretta) da clientela 115.880.567 106.557.870 9.322.697 8,7%
Patrimonio 1.851.227 1.875.711 (24.484) -1,3%

(1) I crediti di finanziamento verso clientela ordinaria sono relativi ai soli finanziamenti erogati a clientela (affidamenti in conto corrente, carte di credito, prestiti personali, mutui e sovvenzioni chirografarie);

(2) La raccolta diretta da clientela comprende i conti correnti passivi; (3) La raccolta indiretta da clientela si riferisce ai prodotti collocati on line o tramite le reti di vendita di FinecoBank.

La controllante: FinecoBank S.p.A.

Indicatori patrimoniali

Dati al
30/06/2023 31/12/2022
Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria/Totale attivo 17,03% 16,34%
Finanziamenti a banche/Totale attivo 1,14% 1,15%
Altre attività finanziarie/Totale attivo 67,04% 68,04%
Raccolta Diretta/Totale passivo e patrimonio netto 84,52% 84,43%
Patrimonio netto (incluso utile)/Totale passivo e patrimonio netto 5,49% 5,18%
Crediti verso clientela ordinaria/Raccolta diretta da clientela 20,15% 19,35%
Qualità del credito Dati al
30/06/2023 31/12/2022
Crediti deteriorati/Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria 0,09% 0,06%
Sofferenze/Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria 0,03% 0,02%
Coverage ratio¹ - Sofferenze 91,29% 92,65%
Coverage ratio¹ - Inadempienze probabili 68,32% 68,13%
Coverage ratio¹ - Esposizioni scadute deteriorate 46,13% 57,92%
Coverage ratio¹ - Totale crediti deteriorati 79,48% 86,02%

(1) Calcolato come rapporto tra l'ammontare delle rettifiche di valore e l'esposizione lorda.

Fondi propri e coefficienti patrimoniali

Dati al
30/06/2023 31/12/2022
Capitale primario di classe 1 (migliaia di euro) 1.010.014 952.411
Totale Fondi propri (migliaia di euro) 1.510.014 1.452.411
Totale attività ponderate per il rischio (migliaia di euro) 4.556.080 4.689.014
Ratio - Capitale primario di classe 1 22,17% 20,31%
Ratio - Capitale di classe 1 33,14% 30,97%
Ratio - Totale fondi propri 33,14% 30,97%
Dati al
30/06/2023 31/12/2022
Capitale di classe 1 (Tier 1) (migliaia di euro) 1.510.014 1.452.411
Esposizione ai fini della leva finanziaria (migliaia di euro) 33.466.336 36.782.307
Indicatore di leva finanziaria 4,51% 3,95%

La controllante: FinecoBank S.p.A.

I requisiti prudenziali di vigilanza della Banca al 30 giugno 2023 sono stati determinati in base alla disciplina armonizzata per le banche e le imprese di investimento contenuta nella Direttiva 2013/36/UE (CRD IV) e nel Regolamento (UE) 575/2013 (CRR) del 26 giugno 2013 e successive Direttive e Regolamenti che ne modificano il contenuto, tra i quali si citano in particolare la Direttiva (UE) 878/2019 (c.d. CRD V), il Regolamento (UE) 876/2019 (c.d. CRR II) e il Regolamento (UE) 873/2020 del Parlamento Europeo e del Consiglio (c.d. CRR Quick-fix), che traspongono nell'Unione europea gli standard definiti dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria (c.d. framework Basilea 3), raccolte ed attuate dalla Banca d'Italia tramite la Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 "Disposizioni di vigilanza per le banche" e successivi aggiornamenti.

Al 30 giugno 2023, i Fondi Propri della Banca ammontano a 1.510 milioni di euro e sono costituiti da Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 – CET 1) e da Capitale aggiuntivo di classe 1; non sono presenti elementi di Capitale di classe 2. Gli utili di periodo inclusi nel Capitale primario di classe 1 al 30 giugno 2023 sono stati stimati considerando dividendi prevedibili per un ammontare di 216,2 milioni di euro ed oneri prevedibili per 1,7 milioni di euro rappresentati dai ratei cedolari, al netto della relativa fiscalità, maturati sugli strumenti finanziari Additional Tier 1 emessi da FinecoBank, assumendo soddisfatte le condizioni previste dall'art. 26, paragrafo 2, del Regolamento UE 575/2013 (CRR).

La riduzione delle Attività ponderate per il rischio nel corso del primo semestre del 2023 è riconducibile principalmente alla riduzione del rischio di credito, in particolare all'attività di lending alla clientela e alla diminuzione del rischio di controparte relativo alla riduzione delle operazioni di prestito titoli effettuate dalla Tesoreria della Capogruppo.

Al 30 giugno 2023 il coefficiente di Leva finanziaria si attesta al 4,51%, in aumento rispetto al 3,95% rilevato al 31 dicembre 2022, grazie alla riduzione dell'esposizione complessiva, determinata, principalmente, dal minore attivo di bilancio, complice anche una riduzione della raccolta diretta da clientela, e agli utili di periodo computati nel Capitale di classe 1.

La controllante: FinecoBank S.p.A.

Schemi di Bilancio Riclassificati

Stato patrimoniale

(Importi in migliaia)
Consistenze al Variazioni
ATTIVO 30/06/2023 31/12/2022 Assoluta %
Cassa e disponibilità liquide 1.482.349 1.438.427 43.922 3,1%
Attività finanziarie di negoziazione 16.868 16.926 (58) -0,3%
Finanziamenti a banche 385.640 416.733 (31.093) -7,5%
Finanziamenti a clientela 6.168.419 6.426.087 (257.668) -4,0%
Altre attività finanziarie 22.615.698 24.636.590 (2.020.892) -8,2%
Coperture 1.028.822 1.424.705 (395.883) -27,8%
Attività materiali 141.829 144.102 (2.273) -1,6%
Avviamenti 89.602 89.602 - n.a.
Altre attività immateriali 35.761 36.734 (973) -2,6%
Attività fiscali 45.977 46.467 (490) -1,1%
Crediti d'imposta acquistati 1.341.774 1.093.255 248.519 22,7%
Altre attività 380.710 438.661 (57.951) -13,2%
Totale dell'attivo 33.733.449 36.208.289 (2.474.840) -6,8%

(Importi in migliaia)

Consistenze al Variazioni
PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 30/06/2023 31/12/2022 Assoluta %
Debiti verso banche 1.299.539 1.677.235 (377.696) -22,5%
Debiti verso clientela 29.174.000 31.679.857 (2.505.857) -7,9%
Titoli in circolazione 803.054 497.926 305.128 61,3%
Passività finanziarie di negoziazione 8.538 4.575 3.963 86,6%
Coperture (13.438) (3.180) (10.258) n.a.
Passività fiscali 63.764 41.865 21.899 52,3%
Altre passività 546.765 434.300 112.465 25,9%
Patrimonio 1.851.227 1.875.711 (24.484) -1,3%
- capitale e riserve 1.566.827 1.451.605 115.222 7,9%
- riserve da valutazione 1.063 2.121 (1.058) -49,9%
- risultato netto 283.337 421.985 (138.648) -32,9%
Totale del passivo e del patrimonio netto 33.733.449 36.208.289 (2.474.840) -6,8%

La controllante: FinecoBank S.p.A.

Stato patrimoniale - Evoluzione trimestrale

(Importi in migliaia)
Consistenze al
ATTIVO 30/06/2023 31/03/2023 31/12/2022 30/09/2022 30/06/2022
Cassa e disponibilità liquide 1.482.349 1.394.252 1.438.427 1.674.851 1.516.548
Attività finanziarie di negoziazione 16.868 15.730 16.926 22.285 20.020
Finanziamenti a banche 385.640 415.934 416.733 393.061 385.244
Finanziamenti a clientela 6.168.419 6.273.273 6.426.087 6.285.560 6.278.481
Altre attività finanziarie 22.615.698 24.352.759 24.636.590 25.070.867 25.296.891
Coperture 1.028.822 1.300.265 1.424.705 1.390.127 948.764
Attività materiali 141.829 140.630 144.102 141.071 144.685
Avviamenti 89.602 89.602 89.602 89.602 89.602
Altre attività immateriali 35.761 35.835 36.734 36.535 37.445
Attività fiscali 45.977 46.860 46.467 57.999 43.588
Crediti d'imposta acquistati 1.341.774 1.313.546 1.093.255 902.259 827.217
Altre attività 380.710 413.082 438.661 381.732 414.929
Totale dell'attivo 33.733.449 35.791.768 36.208.289 36.445.949 36.003.414

(Importi in migliaia)

Consistenze al
PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 30/06/2023 31/03/2023 31/12/2022 30/09/2022 30/06/2022
Debiti verso banche 1.299.539 1.605.506 1.677.235 2.791.260 2.333.322
Debiti verso clientela 29.174.000 30.863.823 31.679.857 30.930.308 30.814.330
Titoli in circolazione 803.054 798.748 497.926 499.629 498.833
Passività finanziarie di negoziazione 8.538 7.208 4.575 8.976 7.104
Coperture (13.438) (7.885) (3.180) (3.584) 2.581
Passività fiscali 63.764 100.826 41.865 80.157 118.430
Altre passività 546.765 426.306 434.300 424.977 573.037
Patrimonio 1.851.227 1.997.236 1.875.711 1.714.226 1.655.777
- capitale e riserve 1.566.827 1.874.407 1.451.605 1.460.057 1.458.925
- riserve da valutazione 1.063 2.070 2.121 2.651 (174)
- risultato netto 283.337 120.759 421.985 251.518 197.026
Totale del passivo e del patrimonio netto 33.733.449 35.791.768 36.208.289 36.445.949 36.003.414

La Cassa e disponibilità liquide, pari a 1.482,3 milioni di euro e in aumento di 43,9 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022 (1.438,4 milioni di euro), è costituita principalmente dal deposito overnight acceso presso Banca d'Italia, per un importo di 1.197,5 milioni di euro, dalla liquidità depositata presso Banca d'Italia al netto della giacenza relativa alla riserva obbligatoria minima assegnata per il periodo di riferimento in corso, che trova rappresentazione nella voce Finanziamenti a banche, per un importo di 0,9 milioni di euro, e dalla liquidità depositata sui correnti aperti presso istituzioni creditizie per il regolamento delle operazioni sui circuiti di pagamento, per il regolamento dell'operatività in titoli e per la gestione della liquidità dei clienti UK, per un importo di 284 milioni di euro.

I Finanziamenti a banche si attestano a 385,6 milioni di euro, evidenziando una riduzione di 31,1 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022.

I Finanziamenti a clientela si attestano a 6.168,4 milioni di euro, in diminuzione di 257,7 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022, per effetto, principalmente, della riduzione degli utilizzi degli affidamenti in conto corrente e dei margini iniziali presso organismi di compensazione. Nel corso del

La controllante: FinecoBank S.p.A.

primo semestre 2023 stati erogati 111 milioni di euro di prestiti personali, 94 milioni di euro di mutui e sono stati accordati fidi di conto corrente per un importo di 651 milioni di euro, di cui 641 milioni garantiti. L'ammontare dei crediti deteriorati al netto delle rettifiche di valore è pari a 5,3 milioni di euro (3,5 milioni di euro al 31 dicembre 2022) con un coverage ratio del 79,5%.

Le Altre attività finanziarie si attestano a 22.615,7 milioni di euro, inclusa la valutazione negativa dei titoli a tasso fisso oggetto di copertura specifica del rischio tasso d'interesse, in diminuzione di 2.020,9 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022, per effetto, principalmente, delle vendite e dei rimborsi di titoli di debito valutati al costo ammortizzato effettuati nel primo semestre 2023. Il valore di bilancio dei titoli emessi da UniCredit S.p.A. è pari a 981 milioni di euro, in riduzione rispetto ai 1.681,3 milioni di euro presenti al 31 dicembre 2022 per effetto del rimborso dei titoli giunti a scadenza nel corso del primo semestre 2023.

Le Coperture rilevate nell'attivo di bilancio si attestano a 1.028,8 milioni di euro ed includono la valutazione positiva di fair value dei derivati di copertura e l'adeguamento di valore delle attività oggetto di copertura generica, rappresentate da mutui a tasso fisso. Le Coperture rilevate nel passivo di bilancio si attestano a -13,4 milioni di euro ed includono la valutazione negativa di fair value dei derivati di copertura e l'adeguamento di valore delle passività oggetto di copertura generica, rappresentate da raccolta diretta da clientela. La variazione negativa dei contratti derivati di copertura rilevata nel primo semestre 2023 è imputabile sia alla chiusura di alcuni contratti derivati contestualmente alla vendita dei titoli di debito coperti sia alla riduzione di fair value dei contratti in essere. La valutazione delle poste coperte, di conseguenza, evolve nella direzione opposta, registrando una variazione positiva. Si precisa che la variazione negativa registrata dai titoli oggetto di copertura specifica, trova rappresentazione nelle Altre attività finanziarie, come sopra descritto.

I Crediti d'imposta acquistati pari a 1.341,8 milioni di euro, includono il valore di bilancio dei crediti d'imposta acquistati nell'ambito del Decreto Legge 34/2020 e successive integrazioni, in crescita, rispetto ai 1.093,3 milioni di euro in essere al 31 dicembre 2022, per effetto degli acquisti effettuati nel periodo, che sono stati di importo superiore rispetto alle compensazioni effettuate nel primo semestre 2023.

I Debiti verso banche sono pari a 1.299,5 milioni di euro ed evidenziano una diminuzione di 377,7 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022, riconducibile principalmente, alla diminuzione dei margini di variazione ricevuti per l'operatività in derivati, per effetto della chiusura di alcuni contratti derivati di copertura, come sopra descritto, e della variazione negativa di fair value registrata nel periodo dai contratti derivati di copertura.

I Debiti verso clientela si attestano a 29.174 milioni di euro, in diminuzione di 2.505,9 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022, per effetto della riduzione della raccolta diretta in conto corrente da clientela (-2.039,2 milioni di euro), confluita in prodotti del risparmio amministrato e gestito, come precedentemente descritto, e della riduzione e delle operazioni di pronti contro termine effettuate dalla tesoreria della Banca (-496,7 milioni di euro).

I Titoli in circolazione, pari a 803,1 milioni di euro, includono esclusivamente i Senior Preferred Bond emessi da FinecoBank. Nel corso del primo semestre 2023 la Banca ha portato a termine con successo il collocamento della sua seconda emissione sul mercato di strumenti obbligazionari Senior Preferred per un importo di 300 milioni di euro.

Il Patrimonio si attesta a 1.851,2 milioni di euro, in riduzione di 24,5 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022. Gli utili rilevati nel primo semestre 2023, pari a 283,3 milioni di euro, hanno compensato quasi interamente le principali riduzioni rilevate nel periodo, dovute alla distribuzione dei dividendi deliberati dall'Assemblea degli Azionisti del 27 aprile 2023, per un importo complessivo di 299,2 milioni di euro, e al pagamento delle cedole degli strumenti AT1 emessi da FinecoBank, il cui ammontare, al netto della relativa fiscalità, ha determinato una riduzione del patrimonio netto di 9,9 milioni di euro.

La controllante: FinecoBank S.p.A.

Conto economico

(Importi in migliaia)
Variazioni
2023 2022 Assoluta %
327.998 176.618 151.380 85,7%
327.916 127.172 200.744 157,9%
82 49.446 (49.364) -99,8%
29.571 23.016 6.555 28,5%
168.627 166.673 1.954 1,2%
30.075 55.001 (24.926) -45,3%
701 737 (36) -4,9%
556.972 422.045 134.927 32,0%
(54.967) (52.115) (2.852) 5,5%
(142.901) (130.268) (12.633) 9,7%
76.457 69.063 7.394 10,7%
(12.903) (12.993) 90 -0,7%
(134.314) (126.313) (8.001) 6,3%
422.658 295.732 126.926 42,9%
(2.081) (1.219) (862) 70,7%
420.577 294.513 126.064 42,8%
(12.006) (12.498) 492 -3,9%
(581) (754) 173 -22,9%
407.990 281.261 126.729 45,1%
(124.653) (84.235) (40.418) 48,0%
283.337 197.026 86.311 43,8%
283.337 197.026 86.311 43,8%
1° semestre

La controllante: FinecoBank S.p.A.

Conto economico - Evoluzione trimestrale

(Importi in migliaia)
2023
1° Trimestre 2° Trimestre
Margine finanziario 157.385 170.613
di cui Interessi netti 157.385 170.531
di cui Profitti da gestione della Tesoreria - 82
Dividendi e altri proventi su partecipazioni - 29.571
Commissioni nette 84.950 83.677
Risultato negoziazione, coperture e fair value 15.123 14.952
Saldo altri proventi/oneri 465 236
RICAVI 257.923 299.049
Spese per il personale (27.114) (27.853)
Altre spese amministrative (72.044) (70.857)
Recuperi di spesa 37.625 38.832
Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali (6.412) (6.491)
Costi operativi (67.945) (66.369)
RISULTATO DI GESTIONE 189.978 232.680
Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni (643) (1.438)
RISULTATO NETTO DI GESTIONE 189.335 231.242
Altri oneri e accantonamenti (9.269) (2.737)
Profitti netti da investimenti (723) 142
RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE 179.343 228.647
Imposte sul reddito del periodo (58.584) (66.069)
RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE 120.759 162.578
RISULTATO DI PERIODO 120.759 162.578

La controllante: FinecoBank S.p.A.

(Importi in migliaia)
2022
1° Trimestre 2° Trimestre 3° Trimestre 4° Trimestre
Margine finanziario 107.548 69.070 84.258 131.539
di cui Interessi netti 59.434 67.738 84.300 131.539
di cui Profitti da gestione della Tesoreria 48.114 1.332 (42) -
Dividendi e altri proventi su partecipazioni (45) 23.061 (20) 73.930
Commissioni nette 86.016 80.657 79.870 80.068
Risultato negoziazione, coperture e fair value 28.994 26.007 21.238 13.814
Saldo altri proventi/oneri 525 212 274 212
RICAVI 223.038 199.007 185.620 299.563
Spese per il personale (25.844) (26.271) (26.400) (28.541)
Altre spese amministrative (67.349) (62.919) (63.619) (71.516)
Recuperi di spesa 35.335 33.728 33.250 34.517
Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali (6.524) (6.469) (6.449) (6.854)
Costi operativi (64.382) (61.931) (63.218) (72.394)
RISULTATO DI GESTIONE 158.656 137.076 122.402 227.169
Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni (795) (424) (285) (1.592)
RISULTATO NETTO DI GESTIONE 157.861 136.652 122.117 225.577
Altri oneri e accantonamenti (10.239) (2.259) (41.617) (3.647)
Profitti netti da investimenti (553) (201) (325) (473)
RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE 147.069 134.192 80.175 221.457
Imposte sul reddito del periodo (47.895) (36.340) (25.683) (50.990)
RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE 99.174 97.852 54.492 170.467
RISULTATO DI PERIODO 99.174 97.852 54.492 170.467

I Ricavi si attestano a 557 milioni di euro, registrando un aumento del 32% rispetto ai 422 milioni di euro registrati nello stesso periodo dell'esercizio 2022, grazie al contributo positivo del Margine finanziario e dei Dividendi e altri proventi su partecipazioni, parzialmente compensato dalla contrazione del Risultato negoziazione, coperture e fair value.

Il Margine finanziario evidenzia un incremento dell'85,7% rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente (+151,4 milioni di euro), supportato dagli Interessi netti, che registrano una crescita del 157,9% (+200,7 milioni di euro), grazie, principalmente, all'incremento dei tassi d'interesse di mercato. I Profitti da gestione della Tesoreria, invece, evidenziano una contrazione di 49,4 milioni di euro rispetto al primo semestre 2022.

I Dividendi e altri proventi su partecipazioni includono i dividendi percepiti da Fineco AM, pari complessivamente a 29,6 milioni di euro (23,2 milioni di euro nel primo semestre 2022), al netto dell'effetto negativo rilevato in seguito alla valutazione al patrimonio netto di Vorvel Sim S.p.A. pari a -6 migliaia di euro (-0,2 milioni di euro nel primo semestre 2022).

Le Commissioni nette evidenziano un aumento di 2 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, riconducibile, principalmente, alle commissioni generate dal Banking (+3,8 milioni di euro), grazie alla crescita delle commissioni nette relative ai sistemi di pagamento, parzialmente compensate da una riduzione delle commissioni generate dal Brokerage (-1,4 milioni di euro) e delle commissioni generate dall'Investing (-0,5 milioni di euro).

ll Risultato negoziazione, coperture e fair value si attesta a 30,1 milioni di euro ed evidenzia una riduzione di 24,9 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. La voce è costituita principalmente dagli utili realizzati dal Brokerage, che include l'attività di internalizzazione di titoli e contratti derivati regolamentati e over the counter, strumenti finanziari utilizzati per la copertura gestionale dei titoli e dei derivati internalizzati e dalle differenze di cambio su attività e passività in valuta. La voce include anche la componente di inefficacia delle operazioni di copertura, per un importo di -5,1 milioni di euro (+11,7 milioni di euro nel primo semestre 2022), determinata dall'applicazione di curve diverse per la valutazione al fair value dei contratti derivati di copertura e degli elementi coperti nell'ambito delle operazioni di copertura di tipo fair value hedge.

I Costi operativi evidenziano un incremento di 8 milioni di euro rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente (+2,9 milioni di euro relativi a "Spese per il personale", +5,2 milioni di euro relativi alle "Altre spese amministrative al netto dei Recuperi di spesa" e -0,1 milioni di euro relativi alle "Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali"). La crescita del 6,3% è determinata principalmente da spese strettamente collegate alla crescita

La controllante: FinecoBank S.p.A.

del business (attività, masse, clientela e struttura), certificata dal cost/income ratio che si attesta al 24,1% (29,9% rilevato al 30 giugno 2022) a conferma della forte leva operativa della Banca e alla diffusa cultura aziendale in tema di governo dei costi.

Le Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni del primo semestre 2023 si attestano a -2,1 milioni di euro (-1,2 milioni di euro nel primo semestre 2022). Il cost of risk è pari a 5 punti base.

Gli Altri oneri e accantonamenti si attestano a 12 milioni di euro in diminuzione del 3,9% rispetto al primo semestre 2022. Si precisa che nel corso del primo semestre 2023 è stato rilevato il contributo ordinario richiesto per l'anno 2023 di cui alla direttiva 2014/59/UE (Single Resolution Fund) per un importo pari a 6,6 milioni di euro, in riduzione rispetto ai 7,6 milioni di euro rilevati nel primo semestre 2022.

I Profitti netti da investimenti si attestano a -0,6 milioni di euro, sostanzialmente in linea rispetto al primo semestre 2022.

Il Risultato lordo dell'operatività corrente si attesta a 408 milioni di euro, in aumento del 45,1% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente (+44,9% escludendo le poste non ricorrenti registrate nel primo semestre 202216), grazie, in particolare, alla crescita del Margine finanziario (+151,4 milioni di euro) e dei Dividendi e altri proventi su partecipazioni (+6,6 milioni di euro), parzialmente compensati dalla riduzione del Risultato negoziazione, coperture e fair value (-24,9 milioni di euro) e dalla crescita dei Costi operativi (+8 milioni di euro).

Il Risultato di periodo si attesta a 283,3 milioni di euro, evidenziando un incremento del 43,8% rispetto ai 197 milioni di euro registrati nel primo semestre 2022 (+43,7% escludendo le poste non ricorrenti registrate nel primo semestre 202217).

16 Variazione di fair value e cancellazione dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -0,3 milioni di euro (al lordo dell'effetto fiscale).

17 Variazione di fair value e cancellazione dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -0,2 milioni di euro (al netto dell'effetto fiscale).

La controllata: Fineco Asset Management DAC

Fineco AM, interamente controllata da FinecoBank, è una società di gestione di OICVM, con sede nella Repubblica d'Irlanda, il cui obiettivo è quello di offrire ai clienti una gamma di O.I.C.R. con una strategia concentrata sulla definizione di asset allocation strategica e selezione dei migliori gestori internazionali, e, quindi, diversificare e migliorare l'offerta di prodotti di risparmio gestito e accrescere ulteriormente la competitività del Gruppo nell'ambito del proprio modello di business integrato verticalmente.

Gli assets gestiti da Fineco AM al 30 giugno 2023 sono pari a 29,2 miliardi di euro (25,9 miliardi di euro al 31 dicembre 2022), in particolare:

  • 4,2 miliardi di euro riferiti a Core Series (4,3 miliardi di euro al 31 dicembre 2022);
  • 18,8 miliardi di euro riferiti a FAM Series (15,5 miliardi di euro al 31 dicembre 2022);
  • 6,2 miliardi di euro riferiti a FAM Evolution (6,1 miliardi di euro al 31 dicembre 2022).

Si precisa, inoltre, che 18,6 miliardi di euro sono relativi a classi retail e 10,6 miliardi di euro sono relativi a classi istituzionali.

Al 30 giugno 2023 Fineco AM presenta un totale attivo di stato patrimoniale pari a 99,6 milioni di euro, costituito principalmente dai Finanziamenti a banche, rappresentati da un deposito vincolato per un importo di 30 milioni di euro, dalla Cassa e disponibilità liquide depositate presso istituzioni creditizie per un importo di 36,3 milioni di euro, e dai Finanziamenti a clientela, rappresentati esclusivamente da crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi, per un importo pari a 29,9 milioni di euro.

Fineco AM detiene, inoltre, quote di propri O.I.C.R. per un importo di 0,5 milioni di euro, contabilizzate nelle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value".

I Debiti verso banche e i Debiti verso clientela, pari complessivamente a 27,6 milioni di euro, sono rappresentati principalmente da debiti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari, relativi alle commissioni di collocamento e gestione di quote di O.I.C.R. da retrocedere ai collocatori, fra i quali la stessa FinecoBank per 13,9 milioni di euro, e agli investment advisors. Si segnala, infine, che i Debiti verso clientela includono anche i "Debiti per leasing", pari a 1,4 milioni di euro, che rappresentano il debito finanziario corrispondente al valore attuale dei pagamenti dovuti previsti nei contratti di locazione stipulati con soggetti diversi da istituzioni creditizie non pagati alla data di bilancio, come previsto dall'IFRS 16.

Il Patrimonio si attesta a 63,2 milioni di euro ed è costituito dal capitale sociale per 3 milioni di euro, da utili trattenuti per 5,1 milioni di euro e dal risultato netto del periodo per 55,1 milioni di euro.

Nel corso del primo semestre 2023 Fineco AM ha generato Commissioni nette per 73,5 milioni di euro (169,9 milioni di euro di commissioni attive e 96,4 milioni di euro di commissioni passive) e il Risultato netto del periodo si attesta a 55,1 milioni di euro.

Le operazioni con parti correlate

Le operazioni con parti correlate Il Consiglio di Amministrazione, al fine di assicurare il costante rispetto delle disposizioni legislative e regolamentari attualmente vigenti in materia di informativa societaria riguardanti le operazioni con soggetti in potenziale conflitto di interesse, ha approvato, in occasione della riunione del 7 febbraio 2023, con i preventivi pareri favorevoli del Comitato Rischi e Parti Correlate e del Collegio Sindacale, la nuova versione della "Global Policy Procedure per la gestione delle operazioni con soggetti in potenziale conflitto di interesse del Gruppo FinecoBank" (la "Global Policy").

Tale Global Policy contiene le disposizioni da osservare nella gestione:

  • delle operazioni con parti correlate, ai sensi del Regolamento CONSOB adottato con delibera del 12 marzo 2010 n. 17221 come successivamente modificato;
  • delle operazioni con soggetti collegati, ai sensi della disciplina sulle "Attività di rischio e conflitti di interesse nei confronti di soggetti collegati", dettata dal Titolo V, Capitolo 5 della Circolare Banca d'Italia del 27 dicembre 2006 n. 263 ("Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche" e successivi aggiornamenti);
  • delle obbligazioni degli esponenti bancari, ai sensi dell'art. 136 del Decreto Legislativo del 1° settembre 1993, n. 385 recante il "Testo Unico delle leggi in materia bancaria e creditizia";
  • delle operazioni con ulteriori soggetti rilevanti in potenziale conflitto di interesse definiti in via di autoregolamentazione dalla Banca, tenuto conto delle disposizioni di legge e regolamentari applicabili in materia;
  • dei prestiti concessi agli esponenti (i.e. i membri degli organi di amministrazione, direzione e controllo) e alle loro parti correlate, ai sensi dell'art. 88 della CRD.

Premesso quanto sopra, nel corso del primo semestre 2023 sono state poste in essere dal Gruppo operazioni con parti correlate in genere, italiane ed estere, di minore rilevanza rientranti nell'ordinario esercizio dell'attività operativa della Banca e della connessa attività finanziaria, perfezionate a condizioni standard, ovvero a condizioni analoghe a quelle applicate per operazioni concluse con soggetti terzi indipendenti; non sono state poste in essere altre operazioni con parti correlate tali da influire in misura rilevante sulla situazione patrimoniale o sui risultati della Banca e del Gruppo FinecoBank, né operazioni atipiche e/o inusuali, anche infragruppo o con parti correlate. Per maggiori dettagli in merito alle operazioni con parti correlate si rimanda alla Parte H – Operazioni con parti correlate riportata nelle note illustrative.

Rapporti verso imprese del Gruppo

FinecoBank è Capogruppo del Gruppo Bancario FinecoBank.

Di seguito si riportano in forma sintetica le attività, le passività e le garanzie e impegni in essere al 30 giugno 2023 nonché i costi (-) e ricavi (+) rilevati nel primo semestre 2023 verso Fineco AM, società (interamente) controllata ed oggetto di consolidamento con il metodo integrale.

(Importi in migliaia)
Attività Passività Garanzie e impegni Ricavi (+) Costi (-)
Fineco Asset Management DAC 14.164 - - 110.321 -

Si segnala che le attività riportate nella tabella sono riferibili principalmente ai crediti di funzionamento connessi con il collocamento di prodotti finanziari da incassare dalla società controllata Fineco AM ed iscritti nella voce "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato". Al tempo stesso, la colonna ricavi include le commissioni attive di collocamento e gestione retrocesse dalla controllata e contabilizzate nel primo semestre 2023 dalla Banca, oltre ai dividendi riconosciuti da Fineco AM per complessivi 29,6 milioni di euro.

Rapporti verso imprese controllate non consolidate

Al 30 giugno 2023 la società Fineco International Ltd - costituita in data 22 novembre 2022, con sede in Gran Bretagna e controllata al 100% da FinecoBank S.p.A. - non è operativa ed è stata esclusa dall'area di consolidamento in quanto non supera le soglie di materialità definita nella policy del Gruppo. Di seguito si riportano in forma sintetica le attività, le passività e le garanzie e impegni in essere al 30 giugno 2023 nonché i costi (-) e ricavi (+) rilevati nel primo semestre 2023.

(Importi in migliaia)
Attività Passività Garanzie e impegni Ricavi (+) Costi (-)
Fineco International Ltd 94 1 105 - -

Le operazioni con parti correlate

Rapporti verso imprese sottoposte a influenza notevole

Di seguito si riportano in forma sintetica le attività, le passività e le garanzie e impegni in essere al 30 giugno 2023 nonché i costi (-) e ricavi (+) rilevati nel primo semestre 2023 verso Vorvel SIM S.p.A., unica partecipazione sottoposta ad influenza ed oggetto di consolidamento con il metodo del patrimonio netto.

(Importi in migliaia)
Attività Passività Garanzie e impegni Ricavi (+) Costi (-)
Vorvel SIM S.p.A. 28 126 - - (296)

I rapporti economici e patrimoniali sopra rappresentati sono originati dall'accordo stipulato dalla Banca con Vorvel Sim S.p.A. per la negoziazione, sul segmento Vorvel dei Certificati emessi da Fineco.

Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura del periodo ed evoluzione prevedibile della gestione

Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura del periodo

Dopo la data di chiusura del periodo non si sono verificati eventi significativi che inducano a rettificare le risultanze esposte nella presente Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2023.

Evoluzione prevedibile della gestione

Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura del periodo ed evoluzione prevedibile della gestione

Lo scenario prospettico, pur in un contesto di pressione sui margini, generale incertezza derivante dal conflitto militare tra Russia e Ucraina ed elevata inflazione, vede il Gruppo sfruttare due trend strutturali che stanno trasformando la società italiana: la digitalizzazione e la richiesta di consulenza. Si sta, infatti, assistendo ad una accelerazione verso soluzioni che porteranno ad un mondo più moderno e digitalizzato: la gestione dei servizi bancari da parte della clientela sarà sempre più orientata all'utilizzo di piattaforme digitali, favorendo il modello di business del Gruppo, che da sempre è orientato in questa direzione.

Si conferma l'efficacia di un modello di business diversificato e sostenibile, in grado di produrre stabilmente risultati solidi in tutte le fasi di mercato. Il nuovo contesto, caratterizzato da grandi cambiamenti, rappresenta per Fineco uno stimolo per crescere in tutte le aree di business: dal banking, che beneficia di un incremento del margine di interesse, all'investing, con il contributo di Fineco AM, fino al brokerage, la cui attività continuerà ad attestarsi oltre i livelli precedenti la pandemia. Inoltre, la capacità di integrare tutti i servizi in un'unica piattaforma tecnologicamente avanzata rende possibile uno sviluppo sano ed equilibrato del Gruppo, confermando un incremento sia degli investimenti sulla crescita, sia dei dividendi futuri, a fronte di un costante impegno nella sostenibilità.

Il Gruppo continuerà a perseguire la propria strategia basata principalmente sulla crescita organica, capital light e a basso rischio. L'obiettivo è quello di rafforzare ulteriormente il proprio posizionamento competitivo, grazie alla qualità dei servizi e all'efficienza dei processi, nel settore dei servizi integrati di banking, brokerage ed investing attraverso l'elevata qualità e la completezza dei servizi finanziari offerti, riassunti nel concetto di "one stop solution", grazie anche all'attività di gestione del risparmio svolta da Fineco AM che consentirà alla Banca di essere ancora più vicina alle esigenze della propria clientela, più efficiente nella selezione dei prodotti e più profittevole grazie al modello di business integrato verticalmente.

FinecoBank detiene una quota di mercato sui Total Financial Assets ("TFA")18 pari al 2,21% a marzo 2023 (ultimo dato disponibile), con interessanti potenziali margini di crescita.

Considerati i rischi tipici del settore di appartenenza, si prevede un positivo andamento della gestione nel secondo semestre 2023, salvo il verificarsi di eventi di natura eccezionale o dipendenti da variabili sostanzialmente non controllabili dagli Amministratori e dalla Direzione.

Relazione sulla gestione consolidata

88 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2023 · FinecoBank

Stato patrimoniale consolidato

Schemi del bilancio consolidato semestrale Stato patrimoniale consolidato

(Importi in migliaia)
Voci dell'attivo 30/06/2023 31/12/2022
10. Cassa e disponibilità liquide 1.518.628 1.469.713
20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico 23.143 22.478
a) attività finanziarie detenute per la negoziazione 16.868 16.926
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 6.275 5.552
30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 27.654 26.872
40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 29.177.756 31.472.301
a) crediti verso banche 3.417.063 4.029.194
b) crediti verso clientela 25.760.693 27.443.107
50. Derivati di copertura 1.272.917 1.691.642
60. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) (244.095) (266.938)
70. Partecipazioni 1.681 1.718
90. Attività materiali 143.799 146.208
100. Attività immateriali 125.390 126.389
- avviamento 89.602 89.602
110. Attività fiscali 46.100 46.577
b) anticipate 46.100 46.577
130. Altre attività 1.722.949 1.531.925
Totale dell'attivo 33.815.922 36.268.885

Stato patrimoniale consolidato

(Importi in migliaia)
Voci del passivo e del patrimonio netto 30/06/2023 31/12/2022
10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 31.290.354 33.870.808
a) debiti verso banche 1.299.539 1.677.235
b) debiti verso clientela 29.187.761 31.695.647
c) titoli in circolazione 803.054 497.926
20. Passività finanziarie di negoziazione 8.538 4.574
40. Derivati di copertura 60.882 63.752
50. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) (74.320) (66.932)
60. Passività fiscali 65.017 42.627
a) correnti 65.017 42.627
80. Altre passività 443.441 334.352
90. Trattamento di fine rapporto del personale 4.027 3.942
100. Fondi per rischi e oneri: 106.526 105.365
a) impegni e garanzie rilasciate 129 74
c) altri fondi per rischi e oneri 106.397 105.291
120. Riserve da valutazione 1.063 2.121
140. Strumenti di capitale 500.000 500.000
150. Riserve 899.315 778.211
160. Sovrapprezzi di emissione 1.934 1.934
170. Capitale 201.508 201.340
180. Azioni proprie (-) (1.243) (1.714)
200. Utile (Perdita) dell'esercizio (+/-) 308.880 428.505
Totale del passivo e del patrimonio netto 33.815.922 36.268.885

Conto economico consolidato

Conto economico consolidato

(Importi in migliaia)
Voci 30 giugno 2023 30 giugno 2022
10. Interessi attivi e proventi assimilati 371.198 129.516
di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo 252.572 140.041
20. Interessi passivi e oneri assimilati (45.620) (5.056)
30. Margine di interesse 325.578 124.460
40. Commissioni attive 468.683 457.505
50. Commissioni passive (223.940) (222.490)
60. Commissioni nette 244.743 235.015
70. Dividendi e proventi simili 151 157
80. Risultato netto dell'attività di negoziazione 34.403 43.508
90. Risultato netto dell'attività di copertura (5.104) 11.725
100. Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: 82 49.446
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 82 49.137
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - 309
110. Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto
economico
629 (547)
b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 629 (547)
120. Margine di intermediazione 600.482 463.764
130. Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito relativo a: (2.606) (1.931)
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (2.606) (1.930)
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - (1)
140. Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni - (1)
150. Risultato netto della gestione finanziaria 597.876 461.832
180. Risultato netto della gestione finanziaria e assicurativa 597.876 461.832
190. Spese amministrative: (213.500) (198.649)
a) spese per il personale (60.378) (57.538)
b) altre spese amministrative (153.122) (141.111)
200. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (5.479) (4.820)
a) impegni e garanzie rilasciate (54) (48)
b) altri accantonamenti netti (5.425) (4.772)
210. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali (10.152) (9.806)
220. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali (3.085) (3.385)
230. Altri oneri/proventi di gestione 75.857 68.500
240. Costi operativi (156.359) (148.160)
250. Utili (Perdite) delle partecipazioni (6) (148)
280. Utili (Perdite) da cessione di investimenti - 1
290. Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 441.511 313.525
300. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente (132.631) (91.162)
310. Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte 308.880 222.363
330. Utile (Perdita) d'esercizio 308.880 222.363
350. Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza della capogruppo 308.880 222.363
30 giugno 2023 30 giugno 2022
Utile per azione (euro) 0,51 0,36
Utile per azione diluito (euro) 0,50 0,36

Note:

Per maggiori informazioni sull'"Utile per azione" e sull'"Utile per azione diluito" si rimanda alle note illustrative, Parte C – Informazioni sul conto economico consolidato, Sezione 25.

Prospetto della redditività consolidata complessiva

Prospetto della redditività consolidata complessiva

(Importi in migliaia)
Voci 01 gennaio 2023 01 gennaio 2022
30 giugno 2023 30 giugno 2022
10. Utile (Perdita) del periodo 308.880 222.363
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico (1.458) 8.169
70. Piani a benefici definiti (1.468) 8.170
90. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto 10 (1)
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico 400 (2.466)
150. Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
441 (2.466)
170. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto (41) -
200. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte (1.058) 5.703
210. Redditività complessiva (Voce 10 + 200) 307.822 228.066
230. Redditività consolidata complessiva di pertinenza della capogruppo 307.822 228.066

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato al 30/06/2023

(Importi in migliaia)
saldi
al
31/12/2022
Esistenze
Modifica
Allocazione risultato Variazioni dell'esercizio del di
al esercizio precedente di Operazioni sul patrimonio netto 30/06/2023
netto
30/06/2023
netto
apertura 01/01/2023
Esistenze
Riserve destinazioni
e
Dividendi
altre
Variazioni
riserve
azioni
Emissioni
nuove
proprie
Acquisto
azioni
Distribuzione
straordinaria
dividendi
di
di
Variazione
capitale
strumenti
azioni
su
Derivati
proprie
options
Stock
interessenze
partecipative
Variazioni
complessiva
Redditività
30/06/2022
Patrimonio
al
gruppo
Patrimonio
al
terzi
Capitale:
- azioni ordinarie 201.340 - 201.340 - - - 168 - - - - - - - 201.508 -
- altre azioni - - - - - - - - - - - - - - - -
Sovrapprezzi di
emissione
1.934 - 1.934 - - - - - - - - - - - 1.934 -
Riserve:
- di utili 736.780 - 736.780 129.295 - (9.845) - - - - - (168) - - 856.062 -
- altre 41.431 - 41.431 - - - - - - - - 1.822 - - 43.253 -
Riserve da
valutazione
2.121 - 2.121 - - - - - - - - - - (1.058) 1.063 -
Strumenti di capitale 500.000 - 500.000 - - - - - - - - - - - 500.000 -
Azioni proprie (1.714) - (1.714) - - - 990 (519) - - - - - - (1.243) -
Utile (Perdita) di
esercizio
428.505 - 428.505 (129.295) (299.210) - - - - - - - - 308.880 308.880 -
Patrimonio netto del
gruppo
1.910.397 - 1.910.397 - (299.210) (9.845) 1.158 (519) - - - 1.654 - 307.822 1.911.457 -
Patrimonio netto di
terzi
- - - - - - - - - - - - - - - -

L'Assemblea degli Azionisti del 27 aprile 2023 ha approvato su proposta del Consiglio di Amministrazione del 14 marzo 2023 la distribuzione di un dividendo unitario di 0,49 euro, per complessivi 299.209.501,15 euro. La colonna "Stock options" comprende i piani incentivanti serviti con azioni FinecoBank.

La colonna "Variazioni di riserve" comprende principalmente le cedole corrisposte sugli Strumenti di capitale, al netto delle relative imposte, i costi di transazione direttamente attribuibili all'emissione di nuove azioni ordinarie avvenute nel periodo, al netto delle relative imposte, nonché la quota dei dividendi non distribuita a fronte delle azioni proprie di cui la Banca si è trovata in possesso alla record date.

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato al 30/06/2022

(Importi in migliaia)
al
31/12/2021
Esistenze
Allocazione risultato Variazioni dell'esercizio del di
saldi al esercizio precedente Operazioni sul patrimonio netto 30/06/2022
netto
30/06/2022
netto
apertura
Modifica
01/01/2022
Esistenze
Riserve destinazioni
e
Dividendi
altre
Variazioni
riserve
azioni
Emissioni
nuove
proprie
Acquisto
azioni
Distribuzione
straordinaria
dividendi
di
di
Variazione
capitale
strumenti
azioni
su
Derivati
proprie
options
Stock
partecipative
interessenze
Variazioni
complessiva
Redditività
30/06/2022
Patrimonio
al
gruppo
Patrimonio
al
terzi
Capitale:
- azioni ordinarie 201.267 - 201.267 - - - 73 - - - - - - - 201.340 -
- altre azioni - - - - - - - - - - - - - - - -
Sovrapprezzi di
emissione
1.934 - 1.934 - - - - - - - - - - - 1.934 -
Riserve:
- di utili 613.810 - 613.810 142.764 - (9.837) - - - - - (73) - - 746.664 -
- altre 36.392 - 36.392 - - - - - - - - 2.475 - - 38.867 -
Riserve da
valutazione
(5.877) - (5.877) - - - - - - - - - - 5.703 (174) -
Strumenti di capitale 500.000 - 500.000 - - - - - - - - - - - 500.000 -
Azioni proprie (1.440) - (1.440) - - - 576 (850) - - - - - - (1.714) -
Utile (Perdita) di
esercizio
380.711 - 380.711 (142.764) (237.947) - - - - - - - - 222.363 222.363 -
Patrimonio netto del
gruppo
1.726.797 - 1.726.797 - (237.947) (9.837) 649 (850) - - - 2.402 - 228.066 1.709.280 -
Patrimonio netto di
terzi
- - - - - - - - - - - - - - - -

L'Assemblea degli Azionisti del 28 aprile 2022 ha approvato la distribuzione di un dividendo unitario di 0,39 euro, come da proposta dal Consiglio di Amministrazione del 9 febbraio 2022, per complessivi 237.946.745,4 euro. La colonna "Stock options" comprende i piani incentivanti serviti con azioni FinecoBank.

La colonna "Variazioni di riserve" comprende le cedole corrisposte sugli Strumenti di capitale, al netto delle relative imposte, i costi di transazione direttamente attribuibili all'emissione di nuove azioni ordinarie avvenute nel periodo, al netto delle relative imposte, nonché la quota dei dividendi non distribuita a fronte delle azioni proprie di cui la Banca si è trovata in possesso alla record date.

Rendiconto finanziario consolidato

Rendiconto finanziario consolidato

(Importi in migliaia)
Voci Importo
30 giugno 2023 30 giugno 2022
A. ATTIVITA' OPERATIVA
1. Gestione 403.577 411.922
- risultato del periodo (+/-) 308.880 222.363
- plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e sulle altre attività/passività finanziarie
valutate al fair value con impatto a conto economico (-/+)
(363) (1.492)
- plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+) 5.104 9.908
- rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito (+/-) 4.168 3.290
- rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) 13.237 13.191
- accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) 12.624 11.547
- ricavi e costi netti dei contratti di assicurazione emessi e delle cessioni in riassicurazione (-/+) - -
- imposte, tasse e crediti d'imposta non liquidati (+/-) 55.988 80.691
- rettifiche/riprese di valore nette delle attività operative cessate al netto dell'effetto fiscale (+/-) - -
- altri aggiustamenti (+/-) 3.939 72.424
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie 2.490.720 (2.300.089)
- attività finanziarie detenute per la negoziazione 1.023 5.160
- attività finanziarie designate al fair value - -
- altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value (90) (427)
- attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 1 4.721
- attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 2.389.860 (2.059.022)
- altre attività 99.926 (250.521)
3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie (2.529.773) 2.207.245
- passività finanziarie valutate al costo ammortizzato (2.597.835) 2.089.488
- passività finanziarie di negoziazione 2.729 (515)
- passività finanziarie designate al fair value - -
- altre passività 65.333 118.272
4. Liquidità generata/assorbita dai contratti di assicurazione emessi e dalle cessioni in riassicurazione - -
- contratti di assicurazione emessi che costituiscono passività/attività (+/-) - -
- cessioni in riassicurazione che costituiscono attività/passività (+/-) - -
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa 364.524 319.078
B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO
1. Liquidità generata da: - 2
- vendite di partecipazioni - -
- dividendi incassati su partecipazioni - -
- vendite di attività materiali - 2
- vendite di attività immateriali - -
- vendite di società controllate e di rami d'azienda - -
2. Liquidità assorbita da: (3.866) (4.598)
- acquisti di partecipazioni - (700)
- acquisti di attività materiali (1.781) (2.074)
- acquisti di attività immateriali (2.085) (1.824)
- acquisti di società controllate e di rami d'azienda - -
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento (3.866) (4.596)
C. ATTIVITA' DI PROVVISTA
- emissioni/acquisti di azioni proprie 639 (201)
- emissioni/acquisti di strumenti di capitale - -
- distribuzione dividendi e altre finalità (310.213) (248.432)
- vendita/acquisto di controllo di terzi - -
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista (309.574) (248.633)
LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NEL PERIODO 51.084 65.849

Rendiconto finanziario consolidato

RICONCILIAZIONE

Voci di bilancio Importo
30 giugno 2023 30 giugno 2022
Cassa e disponibilità liquide all'inizio del periodo 1.469.752 1.464.216
Liquidità totale netta generata/assorbita nel periodo 51.084 65.849
Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi (2.380) 12.327
Cassa e disponibilità liquide alla chiusura del periodo 1.518.456 1.542.380

Legenda

.

(+) generata (-) assorbita

Con l'espressione "Cassa e disponibilità liquide" si intende la cassa e i crediti a vista, nelle forme tecniche di conti correnti e depositi, verso banche e banche centrali contabilizzati nella voce 10 dell'attivo di stato patrimoniale "Cassa e disponibilità liquide", esclusi eventuali fondi di svalutazione e ratei ricondotti sulle attività finanziarie.

La liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie del Gruppo, sebbene ai sensi dello IAS 7 par. 44A sia rappresentativa di flussi derivanti dall'attività di finanziamento/provvista, è classificata, coerentemente con l'attività bancaria svolta e come richiesto dalla Circolare 262/2005 di Banca d'Italia, quale liquidità riveniente dall'attività operativa

Rendiconto finanziario consolidato

96 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2023 · FinecoBank

Schemi del bilancio consolidato semestrale

Note illustrative Parte A – Politiche contabili

Parte A - Politiche contabili

A.1 Parte generale

Sezione 1 – Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali

Il presente Bilancio consolidato semestrale abbreviato del Gruppo Bancario FinecoBank (rappresentato dalla Banca e dalla società controllata Fineco Asset Management DAC, di seguito "Gruppo FinecoBank" o "Gruppo") è redatto, in applicazione del Decreto Legislativo 28 febbraio 2005, n. 38, in conformità ai principi contabili (nel seguito "IFRS", "IAS" o "principi contabili internazionali") emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB), inclusi i relativi documenti interpretativi SIC e IFRIC, omologati dalla Commissione Europea, come previsto dal Regolamento dell'Unione Europea n. 1606/2002 del 19 luglio 2002 ed applicabili ai bilanci degli esercizi che iniziano il 1° gennaio 2023, e, in particolare, è conforme al principio contabile internazionale applicabile per l'informativa finanziaria infrannuale (IAS 34). In base al paragrafo 10 di tale principio, FinecoBank si è avvalsa della facoltà di redigere il bilancio consolidato semestrale in versione abbreviata.

Esso costituisce inoltre parte integrante della Relazione finanziaria semestrale consolidata ai sensi del comma 1 dell'articolo 154-ter del Testo Unico della Finanza (TUF, D.Lgs. 24/2/1998 n. 58). La Relazione finanziaria semestrale consolidata, come prescritto dal comma 2 del richiamato articolo del TUF, comprende il Bilancio consolidato semestrale abbreviato, la Relazione intermedia sulla gestione consolidata e l'Attestazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato, prevista dal comma 5 dell'art. 154-bis del TUF, ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni.

La Banca d'Italia, con riferimento ai bilanci delle banche e delle società finanziarie capogruppo di gruppi bancari, ha stabilito con la Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti, gli schemi di bilancio consolidato e della nota integrativa consolidata utilizzati per la redazione della presente Bilancio consolidato semestrale abbreviato.

In data 17 novembre 2022 è stato pubblicato l'8° aggiornamento della Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 che tiene conto del nuovo principio contabile internazionale IFRS 17 "Contratti assicurativi" - che sostituisce a partire dal 1° gennaio 2023 il principio contabile sui contratti assicurativi IFRS 4 - e delle conseguenti modifiche introdotte in altri principi contabili internazionali, tra cui lo IAS 1 "Presentazione del bilancio" e l'IFRS 7 "Strumenti finanziari: informazioni integrative". L'aggiornamento, che consiste in una revisione integrale della Circolare, si applica a partire dai bilanci chiusi o in corso al 31 dicembre 2023. Nel presente Bilancio consolidato semestrale abbreviato è stata recepita, ove applicabile, la modifica alla numerazione delle voci e alle sezioni informative.

Sezione 2 – Principi generali di redazione

La redazione del presente Bilancio consolidato semestrale abbreviato è avvenuta, come detto sopra, in conformità ai principi contabili internazionali omologati dalla Commissione Europea. A livello interpretativo e di supporto nell'applicazione sono stati utilizzati i seguenti documenti, seppure non tutti omologati dalla Commissione Europea:

  • The Conceptual Framework for Financial Reporting;
  • Implementation Guidance, Basis for Conclusions, IFRIC ed eventuali altri documenti predisposti dallo IASB o dall'IFRIC (International Financial Reporting Interpretations Committee) a complemento dei principi contabili emanati;
  • i documenti interpretativi sull'applicazione degli IAS/IFRS in Italia predisposti dall'Organismo Italiano di Contabilità (OIC);
  • i documenti emanati dall'ESMA (European Securities and Markets Authority), dall'European Banking Authority, dalla Banca Centrale Europea, dalla Banca d'Italia e dalla Consob che richiamano l'applicazione di specifiche disposizioni contenute negli IFRS;
  • i documenti predisposti dall'Associazione Bancaria Italiana (ABI).

Il Bilancio consolidato semestrale abbreviato è costituito dallo Stato patrimoniale consolidato, dal Conto Economico consolidato, dal Prospetto della redditività consolidata complessiva, dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato, dal Rendiconto finanziario consolidato (elaborato applicando il metodo "indiretto") e dalle presenti note illustrative ed è corredato dalla Relazione degli Amministratori sull'andamento della gestione ("Relazione intermedia sulla gestione consolidata") e dagli Allegati. L'eventuale mancata quadratura tra i dati esposti negli schemi di bilancio consolidati e i dati delle tabelle delle note illustrative dipende esclusivamente dagli arrotondamenti.

Nel Prospetto della redditività consolidata complessiva, all'utile (perdita) del periodo, rilevato nel Conto economico consolidato, vengono aggiunte le componenti reddituali rilevate, in conformità ai principi contabili internazionali, in contropartita delle riserve da valutazione, al netto del relativo effetto fiscale. La redditività complessiva consolidata è rappresentata fornendo separata evidenza delle componenti reddituali che, in futuro, non saranno riversate nel conto economico e di quelle che, diversamente, potranno essere riclassificate nell'utile (perdita) del periodo al verificarsi di determinate condizioni. Il Prospetto è esposto a confronto con il corrispondente prospetto relativo al primo semestre dell'esercizio precedente.

Nel Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato viene riportata la composizione e la movimentazione del patrimonio netto intervenuta nel semestre di riferimento del bilancio consolidato semestrale abbreviato e nel primo semestre dell'esercizio precedente.

Il Rendiconto finanziario consolidato riporta i flussi finanziari intervenuti nel semestre di riferimento del bilancio semestrale abbreviato esposti a confronto con quelli relativi al primo semestre dell'esercizio precedente ed è stato predisposto seguendo il metodo indiretto, in base al quale i flussi derivanti dall'attività operativa sono rappresentati dal risultato del periodo rettificato degli effetti delle operazioni di natura non monetaria.

Gli schemi di Bilancio e le note illustrative sono redatti in migliaia di euro, salvo quando diversamente indicato, e sono stati predisposti facendo riferimento alle istruzioni in materia di bilancio delle banche di cui alla Circolare 262 del 22 dicembre 2005 di Banca d'Italia e successivi aggiornamenti; si precisa che, come previsto dalla Circolare di Banca d'Italia n. 262/2005, non sono state indicate le voci degli schemi di Stato Patrimoniale consolidato, Conto Economico consolidato e Prospetto della redditività consolidata complessiva che non presentano importi né per il periodo cui il bilancio si riferisce né per l'esercizio precedente o il corrispondente periodo dello stesso. Inoltre, non sono state indicate le tabelle delle note illustrative che non presentano importi né per il periodo cui il bilancio si riferisce né per il periodo di confronto.

Il presente Bilancio consolidato semestrale abbreviato è redatto nel presupposto della continuità aziendale, secondo quanto previsto dal principio contabile IAS1, non sussistendo, tenuto conto della situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo, dubbi o incertezze circa la capacità dello stesso di proseguire la propria attività e di continuare ad operare come un'entità in funzionamento per il prevedibile futuro (almeno pari a 12 mesi).

I criteri di valutazione adottati sono pertanto coerenti con tale presupposto e rispondono ai principi di competenza, di rilevanza e significatività dell'informazione contabile e di prevalenza della sostanza economica sulla forma giuridica.

Sezione 3 – Area e metodi di consolidamento

Di seguito si espongono i criteri e i principi di consolidamento adottati nella predisposizione del Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2023.

Area di consolidamento

L'area di consolidamento include FinecoBank e le società da questa direttamente controllate. Non sono presenti società indirettamente controllate da FinecoBank.

Per il consolidamento integrale sono stati utilizzati:

  • la situazione contabile semestrale al 30 giugno 2023 di FinecoBank S.p.A.;
  • la situazione contabile semestrale al 30 giugno 2023 di Fineco Asset Management DAC ("Fineco AM"), consolidata integralmente e partecipata in via esclusiva, predisposto secondo gli IAS/IFRS e le cui voci sono state opportunamente riclassificate ed adeguate per le esigenze di consolidamento.

Si precisa che in data 22 novembre 2022 è stata costituita la società Fineco International Ltd, con sede in Gran Bretagna. Al 30 giugno 2023 la società, controllata al 100% da FinecoBank S.p.A., non è operativa ed è stata esclusa dall'area di consolidamento in quanto non supera le soglie di materialità definite nella policy del Gruppo.

Per il consolidamento con il metodo del patrimonio netto sono stati utilizzati i dati riferiti alla data contabile al 31 marzo 2023 forniti da Vorvel SIM S.p.A., unica partecipazione sottoposta ad influenza notevole ed inclusa nel perimetro.

Variazioni dell'area di consolidamento

Non si segnalano variazioni dell'area di consolidamento rispetto al 31 dicembre 2022.

1. Partecipazioni in società controllate in via esclusiva

Tipo di Rapporto di partecipazione Disponibilità voti %
Denominazioni imprese Sede operativa Sede legale rapporto (1) Impresa partecipante Quota % (2)
1. Fineco Asset Management DAC Dublino Dublino 1 FinecoBank 100% 100% effettivi
2. Fineco International LTD Londra Londra 1 FinecoBank 100% 100% effettivi

Legenda:

(1)Tipo di rapporto:

1 = maggioranza dei diritti di voto nell'assemblea ordinaria

(2)Disponibilità voti nell'assemblea ordinaria, distinguendo tra effettivi e potenziali.

2. Valutazioni e assunzioni significative per determinare l'area di consolidamento

Società controllate

Il Gruppo determina l'esistenza di controllo e, conseguentemente, l'area di consolidamento considerando i seguenti fattori:

    1. lo scopo e la costituzione della partecipata al fine di identificare quali sono gli obiettivi dell'entità, le attività che determinano i suoi rendimenti e come tali attività sono governate;
    1. il potere al fine di comprendere se si hanno diritti contrattuali che attribuiscono la capacità di governare le attività rilevanti; a tal fine sono considerati solamente diritti sostanziali che forniscono capacità pratica di governo;
    1. l'esposizione alla variabilità dei rendimenti e la capacità di utilizzare il potere detenuto per influenzare i rendimenti a cui esso è esposto;
    1. l'esistenza di potenziali relazioni "principale/agente", come definiti dall'IFRS 10.

Laddove le attività rilevanti sono governate attraverso diritti di voto, l'esistenza di controllo è oggetto di verifica considerando i diritti di voto, anche potenziali, detenuti e l'esistenza di eventuali accordi o di patti parasociali che attribuiscano il diritto di controllare la maggioranza dei diritti di voto stessi, di nominare la maggioranza dell'organo di governo o comunque il potere di determinare le politiche finanziarie e operative dell'entità.

Il Gruppo differenzia fra entità governate attraverso diritti di voto, cosiddette entità operative, e entità non governate attraverso diritti di voto, le quali comprendono, ad esempio, entità a destinazione specifica ("special purpose entities") e fondi di investimento.

Nel caso delle entità operative, i seguenti fattori forniscono evidenza di controllo:

  • si possiede, direttamente o indirettamente attraverso le proprie controllate, di più della metà dei diritti di voto di un'impresa a meno che, in casi eccezionali, possa essere chiaramente dimostrato che tale possesso non costituisce controllo;
  • si possiede la metà, o una quota minore, dei voti esercitabili in assemblea e si dispone della capacità pratica di governare unilateralmente le attività rilevanti attraverso:
    • o il controllo di più della metà dei diritti di voto in virtù di un accordo con altri investitori;
    • o il potere di determinare le politiche finanziarie e operative dell'entità in virtù di una clausola statutaria o di un contratto;
    • o il potere di nominare o di rimuovere la maggioranza dei membri del Consiglio di amministrazione o dell'equivalente organo di governo societario, e la gestione dell'impresa compete a quel consiglio o organo;
    • o il potere di esercitare la maggioranza dei diritti di voto nelle sedute del Consiglio di amministrazione o dell'equivalente organo di governo societario, e la gestione dell'impresa compete a quel consiglio o organo.

Le entità a destinazione specifica ("special purpose entities") sono considerate controllate laddove il Gruppo sia in grado di governare/gestire gli assets sottostanti in concomitanza con una esposizione ad almeno il 30% del rischio di prima perdita associato al sottostante (di norma coincidente con le classi esposizioni più junior delle passività emesse dallo SPE).

Il controllo dei fondi di investimento è tipicamente evidenziato dal diritto contrattuale alla gestione delle scelte/strategie di investimento del fondo stesso (sia direttamente, agendo come asset manager, sia indirettamente mediante l'abilità di rimuovere l'asset manager) in concomitanza con il possesso di almeno il 30% dell'esposizione (combinato disposto di quote e commissioni ricevute dal fondo nel caso in cui l'investor sia anche asset manager). Nell'ambito dei fondi gestiti da società del Gruppo, non sono considerati controllati i fondi in fase di Seed/Warehousing. In questa fase, infatti, la finalità del fondo è quella di investire, secondo quanto previsto dal relativo regolamento, in attività finanziarie e non finanziarie al fine di collocare le quote ad investitori terzi. Conseguentemente si ritiene che la società di gestione non sia in grado di esercitare un effettivo potere a seguito del limitato ambito discrezionale.

Società collegate

Una società collegata è un'impresa nella quale la partecipante esercita un'influenza notevole e che non è né una controllata in maniera esclusiva né una controllata in modo congiunto.

L'influenza notevole si presume quando il Gruppo detiene, direttamente o indirettamente, almeno il 20% del capitale di un'altra società, oppure - pur con una quota di diritti di voto inferiore – ha il potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali della partecipata in virtù di particolari legami giuridici quali la partecipazione a patti di sindacato.

Si precisa che possono essere classificate fra le società a influenza notevole solamente quelle entità il cui governo è esercitato attraverso i diritti di voto.

3. Partecipazioni in società controllate in via esclusiva con interesse di terzi significative

Alla data del 30 giugno 2023 l'unica partecipazione controllata in via esclusiva, Fineco AM, è partecipata al 100%. Come precedentemente descritto, si ricorda che FinecoBank detiene anche il 100% di Fineco International Ltd, non operativa al 30 giugno 2023.

3.1 Interessenze di terzi, disponibilità dei voti dei terzi e dividendi distribuiti ai terzi

Nessun dato da segnalare.

3.2 Partecipazioni con interessenze di terzi significative: informazioni contabili

Nessun dato da segnalare.

4. Restrizioni significative

Nessun dato da segnalare.

5. Altre informazioni

Come richiesto dal paragrafo 11 dell'IFRS 12, si precisa che non vi sono bilanci di società controllate utilizzati nella preparazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato riferiti a una data diversa da quella del bilancio consolidato stesso.

Metodi di consolidamento

Consolidamento integrale

Le partecipazioni in società controllate sono consolidate con il metodo integrale, che consiste nell'acquisizione "linea per linea" degli aggregati di stato patrimoniale e di conto economico della società controllata.

Dopo l'eventuale attribuzione ai terzi, in voce propria, delle quote di loro pertinenza del patrimonio e del risultato economico (rispettivamente voce "190. Patrimonio di pertinenza di terzi" e voce "340. Utile (Perdita) di periodo di pertinenza di terzi"), il valore contabile della partecipazione viene annullato – a fronte dell'assunzione delle relative attività e passività – in contropartita della corrispondente frazione di patrimonio netto di pertinenza della controllante (100% nel caso di società interamente detenuta dalla controllante). Le differenze risultanti da questa operazione, se positive, sono rilevate – dopo l'eventuale imputazione a elementi dell'attivo o del passivo della controllata, incluse le attività intangibili – come avviamento nella voce Attività immateriali. Le eventuali differenze negative sono imputate al conto economico. I rapporti patrimoniali attivi e passivi, le operazioni fuori bilancio, i proventi e gli oneri, nonché i profitti e le perdite intercorsi tra le società, sono elisi integralmente, coerentemente alle modalità di consolidamento adottate. I dividendi distribuiti dalle società controllate vengono elisi dal conto economico consolidato in contropartita alle riserve di utili di esercizi precedenti.

Consolidamento con il metodo del patrimonio netto

Le partecipazioni in società collegate e joint venture sono consolidate, come previsto dallo IAS 28, con il metodo del patrimonio netto, che consiste nell'iscrizione iniziale della partecipazione al costo di acquisizione, comprensivo dei costi diretti iniziali connessi all'acquisto, e il suo successivo adeguamento di valore sulla base della quota di pertinenza del patrimonio netto della partecipata.

All'atto dell'acquisizione è necessario individuare la differenza tra il costo della partecipazione e la quota d'interessenza nel fair value (valore equo) netto di attività e passività identificabili della partecipata; tale differenza, se positiva, è imputata ad avviamento e inclusa nel valore contabile della partecipazione, se negativa, è rilevata come provento nella determinazione della quota d'interessenza della partecipante nell'utile (perdita) d'esercizio della collegata del periodo in cui la partecipazione viene acquisita.

Successivamente il valore contabile è aumentato o diminuito in misura pari alla quota di pertinenza della partecipante degli utili o delle perdite della partecipata realizzati dopo la data di acquisizione, rilevati in conto economico nella voce 250. "Utili (Perdite) delle partecipazioni".

Tale quota deve essere rettificata per tenere conto:

  • degli utili e delle perdite derivanti da transazioni della società collegata, in proporzione della percentuale di partecipazione nella società stessa;
  • dell'ammortamento delle attività ammortizzabili in base ai rispettivi fair value alla data di acquisizione e delle perdite per riduzione di valore su avviamento e eventuali altri elementi non monetari.

I dividendi percepiti non sono rilevati a conto economico ma sono trattati come mera transazione patrimoniale che riduce il valore contabile della partecipazione a fronte della liquidità ricevuta.

Le variazioni delle riserve da valutazione delle società collegate sono evidenziate separatamente nel Prospetto della redditività consolidata complessiva.

Se la collegata redige il proprio bilancio in valuta, le differenze di conversione alla data di bilancio vanno rilevate in una apposita riserva da valutazione per conversione monetaria da rilevare nel Prospetto della redditività consolidata complessiva.

Se esistono evidenze che il valore di una partecipazione possa aver subito una riduzione, si procede alla stima del valore recuperabile della partecipazione stessa, tenendo conto del valore attuale dei flussi finanziari futuri che la partecipazione potrà generare, incluso il valore di dismissione finale dell'investimento. Qualora il valore di recupero risulti inferiore al valore contabile, la relativa differenza è rilevata nel conto economico nella voce 250. "Utili (Perdite) delle partecipazioni". Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della rettifica di valore, le relative riprese vengono imputate alla medesima voce di conto economico.

Sezione 4 - Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio

Dopo la data di chiusura del periodo non si sono verificati eventi significativi che inducano a rettificare le risultanze esposte nel Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2023.

Il Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2023 è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione del 1 agosto 2023 che ne ha autorizzato la diffusione pubblica anche ai sensi dello IAS 10.

Sezione 5 – Altri aspetti

Nel corso del primo semestre 2023 sono entrati in vigore i seguenti principi, emendamenti ed interpretazioni contabili omologati dalla Commissione Europea, applicabili ai bilanci relativi ai periodi che decorrono dal 1° gennaio 2023:

  • IFRS 17 Contratti assicurativi (Reg. UE 2021/2036);
  • Modifiche allo IAS 1 Presentazione del Bilancio e IFRS Practice Statement 2: Informativa sulle politiche contabili (Reg. UE 2022/357);
  • Modifiche allo IAS 8 Politiche contabili, Cambiamenti nelle stime contabili ed errori: definizione delle stime contabili (Reg. UE 2022/357);
  • Modifiche allo IAS 12 Imposte sul reddito: imposte differite relative ad attività e passività derivanti da una singola transazione (Reg. UE 2022/1392);
  • Modifiche all'IFRS 17 Applicazione iniziale degli IFRS 17 e IFRS 9: Informazioni comparative (Reg. UE 2022/1491).

Nella misura in cui applicabili, tali principi, emendamenti ed interpretazioni contabili non hanno avuto impatti rilevanti sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria consolidata al 30 giugno 2023.

Infine, al 30 giugno 2023 lo IASB risulta aver emanato i seguenti principi e interpretazioni contabili o revisioni degli stessi, la cui applicazione è tuttavia tuttora subordinata al completamento del processo di omologazione da parte degli organi competenti dell'Unione Europea non ancora conclusosi:

  • Modifiche allo IAS 1 Presentazione del Bilancio: Classificazione delle passività come correnti e non correnti Differimento della data di entrata in vigore - Passività non correnti con covenants (rispettivamente, gennaio 2020, luglio 2020 e ottobre 2022);
  • Modifiche all'IFRS 16 Leasing: Passività per leasing in un'operazione di sale and leaseback (settembre 2022);
  • Modifiche allo IAS 12 Imposte sul reddito: Riforma fiscale internazionale Modello regole secondo pilastro (maggio 2023);
  • Modifiche allo IAS 7 Rendiconto finanziario e all'IFRS 7 Strumenti finanziari: informazioni integrative: Accordi di finanziamento dei fornitori (maggio 2023).

I possibili effetti dell'adozione futura di tali principi, interpretazioni ed emendamenti, nella misura in cui applicabili e rilevanti per il Gruppo, sono ragionevolmente stimati come non rilevanti; le relative analisi, anche in relazione alla non ancora avvenuta omologazione, sono comunque tuttora da completare.

Rischi, incertezze e impatti del conflitto militare Russia-Ucraina

Come descritto nel paragrafo "Il conflitto Russia-Ucraina" riportato nella Relazione intermedia sulla gestione consolidata, a cui si rimanda per maggiori dettagli, nel primo semestre 2023 non si rilevano impatti sulla situazione economica e patrimoniale del Gruppo e anche in ottica prospettica non si rilevano impatti negativi in termini di orientamento strategico, obiettivi e modello di business.

Rischi ed incertezze legati all'utilizzo di stime

In conformità agli IFRS la direzione aziendale deve formulare valutazioni, stime ed ipotesi che influenzano l'applicazione dei principi contabili e gli importi delle attività, delle passività, dei costi e dei ricavi rilevati in bilancio, nonché sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali. Le stime e le relative ipotesi, riportate di seguito, tengono in considerazione tutte le informazioni disponibili alla data di redazione della relazione semestrale e si basano sulle esperienze pregresse e su altri fattori considerati ragionevoli nella fattispecie e sono state adottate per stimare il valore contabile delle attività e delle passività che non sono facilmente desumibili da altre fonti.

Nella presentazione del Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2023 sono stati adottati processi di stima a supporto del valore di iscrizione di alcune delle poste di natura valutativa, così come previsto dai principi contabili e dalle normative di riferimento sopra descritte. Detti processi sono basati in larga misura, per quanto riguarda le attività, su stime di recuperabilità futura dei valori iscritti in bilancio e, per quanto riguarda le passività, su stime circa la probabilità di impiego di risorse per adempiere alle proprie obbligazioni e sull'ammontare delle risorse a tal fine necessarie, secondo le regole dettate dalle norme e principi vigenti e sono stati effettuati in un'ottica di continuità aziendale nel cui presupposto il presente Bilancio consolidato semestrale abbreviato è redatto, ossia prescindendo da ipotesi di liquidazione forzata delle poste oggetto di valutazione. I processi adottati confortano i valori di iscrizione al 30 giugno 2023. Per alcune delle suddette poste il processo valutativo risulta particolarmente complesso in considerazione della presenza di elementi di incertezza nel contesto macroeconomico e di mercato, caratterizzato da importanti livelli di volatilità riscontrabili nei parametri finanziari determinanti ai fini della valutazione. Per altre poste, invece, la complessità e soggettività delle stime è influenzata dall'articolazione delle ipotesi ed assunzioni sottostanti, dalla numerosità e variabilità delle informazioni disponibili e dalle incertezze connesse ai possibili futuri esiti di procedimenti, controversie e contenziosi.

I parametri e le informazioni utilizzati per la determinazione dei valori prima menzionati sono quindi significativamente influenzati da molteplici fattori che potrebbero registrare rapidi mutamenti ad oggi non prevedibili, per questo motivo non si possono escludere conseguenti futuri effetti sui valori di bilancio stimati.

Le stime e le ipotesi sottostanti sono riviste regolarmente. Le eventuali variazioni conseguenti a tali revisioni sono rilevate nel periodo in cui la revisione viene effettuata qualora la stessa interessi solo quel periodo. Nel caso in cui la revisione interessi periodi sia correnti sia futuri, la variazione è rilevata nel periodo in cui la revisione viene effettuata e nei relativi periodi futuri.

Il rischio di incertezza nella stima è sostanzialmente insito, tra gli altri, nella determinazione:

  • del fair value relativo agli strumenti finanziari non quotati in mercati attivi;
  • dei crediti/titoli di debito e relative rettifiche e, in generale, ogni altra attività/passività finanziaria. A tal proposito si cita, seppur in modo non esaustivo, il rischio di incertezza insito nella determinazione dei parametri di significativo incremento del rischio di credito, nell'inclusione di fattori forward looking, anche di tipo macroeconomico, per la determinazione di PD e LGD, nella determinazione dei flussi di cassa futuri rivenienti dai crediti deteriorati;
  • del trattamento di fine rapporto e altri benefici dovuti ai dipendenti e consulenti finanziari;
  • dei fondi per rischi e oneri, la cui quantificazione è oggetto di stima con riferimento all'ammontare degli esborsi necessari per l'adempimento delle obbligazioni, tenuto conto della probabilità effettiva del dover impiegare risorse;
  • del valore d'uso delle attività immateriali a vita indefinita, rappresentate da avviamento, marchi e domini;
  • della fiscalità differita attiva;
  • delle passività fiscali;

la cui quantificazione può variare nel tempo, anche in misura significativa, in funzione dell'andamento del contesto socio-economico nazionale ed internazionale e dei conseguenti riflessi sulla redditività del Gruppo, sulla solvibilità della clientela e sul merito creditizio delle controparti, dell'andamento dei mercati finanziari, che influenzano la fluttuazione dei tassi, dei prezzi e delle basi attuariali utilizzati nella determinazione delle stime, delle modifiche normative e regolamentari di riferimento, nonché dell'evoluzione e degli sviluppi dei contenziosi in essere o potenziali.

Ai fini del calcolo delle perdite attese, il Gruppo utilizza specifici modelli che fanno leva sui parametri di Probability of Default ("PD") e Loss Given Default ("LGD") stimati in modo conservativo e ai quali sono apportati specifici correttivi al fine di garantire la piena coerenza con la normativa contabile. La perdita attesa per le controparti istituzionali è calcolata utilizzando i parametri di rischio forniti dal fornitore esterno Moody's Analytics; per le controparti retail, non avendo a disposizione sistemi di rating interni, PD ed LGD sono stimati per tipologia di prodotto attraverso dei modelli sviluppati internamente dalla Direzione CRO (prestiti personali e mutui) o delle proxy (altre esposizioni). Per recepire quanto previsto dal principio contabile IFRS 9, i parametri sono corretti mediante analisi prospettiche di tipo "forward looking" attraverso l'elaborazione di specifici scenari, elaborati dal fornitore esterno Moody's Analytics. Gli scenari al 30 giugno 2023 incorporano informazioni prospettiche che considerano le diverse possibili evoluzioni della crisi pandemica e del conflitto militare in Ucraina. In particolare, la componente prospettica è determinata da tre scenari macroeconomici, uno scenario base ("Baseline"), uno scenario positivo ed uno scenario avverso. Lo scenario base è pesato al 40% in quanto ritenuto quello di realizzazione più probabile; gli scenari positivo e avverso invece sono pesati al 30%, e rappresentano delle realizzazioni alternative, rispettivamente migliore e peggiore. Se il conflitto si tradurrà in una diminuzione della crescita economica (Italia e Spagna in primis), tale scenario potrà comportare maggiori

rettifiche di valore per le esposizioni detenute, crediti e titoli di debito, a causa dell'aggiornamento della componente Forward Looking Information prevista dal principio contabile IFRS 9.

Un altro aspetto chiave richiesto dal principio contabile IFRS 9 è rappresentato dalla necessità di rilevare ad ogni data di riferimento se si è verificato un incremento significativo del rischio di credito su ogni singola esposizione creditizia (Significant Increase in Credit Risk – SICR), recepito attraverso un modello di Staging Allocation a tre stadi. Tale modello prevede un primo stadio (stage 1) che include le esposizioni di nuova erogazione e le esposizioni che alla data di reporting non presentano un significativo deterioramento del rischio di credito rispetto all'iscrizione iniziale, un secondo stadio (stage 2) che include le esposizioni su cui è stato rilevato un significativo deterioramento del rischio di credito rispetto all'iscrizione iniziale, e un terzo stadio (stage 3), che include le esposizioni deteriorate (Non-performing exposures - NPE). Con riferimento alle controparti istituzionali con cui viene svolta attività creditizia, il Gruppo si avvale di una metodologia che confronta il rating alla data di riferimento e quello registrato alla data in cui l'esposizione è stata iscritta per la prima volta nel bilancio. Il metodo, che si avvale del rating esterno assegnato dall'agenzia Moody's, è applicato anche agli strumenti finanziari acquistati dal Gruppo a titolo di investimento. Con riferimento alle controparti retail, in assenza di rating interni, il Gruppo si avvale dei backstop previsti dalla normativa e di ulteriori evidenze interne. In tale contesto sono classificate in stage 2 tutte le esposizioni che presentano più di 30 giorni di scaduto, o per le quali sono disponibili ulteriori informazioni che lasciano presumere un deterioramento del merito creditizio della controparte. Per maggiori dettagli sui modelli e i parametri utilizzati nella misurazione delle rettifiche di valore IFRS 9, si rimanda a quanto illustrato nella Parte E – Informazioni si rischi e sulle relative politiche di copertura delle note illustrative.

Nonostante il delicato contesto geopolitico ed economico, nel corso del primo semestre 2023 non si è rilevato un significativo deterioramento del portafoglio creditizio, né con riferimento agli investimenti finanziari né con riferimento ai crediti di finanziamento verso clientela ordinaria del Gruppo. Sulle controparti istituzionali emittenti di strumenti finanziari che il Gruppo ha acquisito a titolo di investimento, sebbene vi siano stato un peggioramento dei parametri creditizi dovuto principalmente all'applicazione dei fattori forward-looking, che incorporano gli effetti del deteriorato contesto macroeconomico, non sono state rilevate variazioni nel merito creditizio tali da innescare un passaggio stage 2. I crediti di finanziamento verso clientela ordinaria invece non hanno mostrato significativi incrementi dei flussi a stage 2 o stage 3. Questi ultimi infatti sono erogati in applicazione di un'attenta e prudente politica di concessione e sono prevalentemente assistiti da garanzie reali finanziarie ed immobiliari. Nel caso dei mutui fondiari il loan to value medio è, infatti, pari a circa il 50% ed i fidi accordati prevedono l'acquisizione di garanzie con margini conservativi.

Con riferimento alle proiezioni dei flussi di cassa futuri, delle assunzioni e dei parametri utilizzati ai fini della valutazione della recuperabilità dell'avviamento, dei marchi e domini Fineco iscritti in bilancio, si segnala che i parametri e le informazioni utilizzate sono significativamente influenzate dal quadro macroeconomico di mercato, che potrebbe registrare mutamenti non prevedibili alla luce delle incertezze sopra evidenziate. A tale riguardo si precisa che al 30 giugno 2023 la Banca ha valutato che le variazioni ragionevolmente stimate nei dati prospettici utilizzati al 31 dicembre 2022 non sono tali da avere un impatto significativo sull'esito, positivo, dell'impairment test svolto con riferimento a tale data, i cui risultati confermano la sostenibilità dell'avviamento iscritto in bilancio, non facendo emergere in alcuno degli scenari ipotizzati la necessità di una svalutazione, confermando un valore d'uso significativamente superiore al valore contabile. Anche le analisi di sensitività effettuate in occasione della chiusura del bilancio al 31 dicembre 2022 evidenziano che l'impairment test raggiungerebbe un livello di break-even assumendo variazioni attualmente non ragionevolmente ipotizzabili nei principali parametri utilizzati nel modello di valutazione (un tasso di attualizzazione al netto delle imposte "Ke" pari a circa 32 punti percentuali, ovvero con una riduzione di circa il 70% degli utili annuali). A tal fine giova ulteriormente ricordare che la Banca, differentemente da molti emittenti del settore finanziario, presenta una capitalizzazione di borsa (pari 7.520 milioni di euro) superiore al patrimonio netto contabile. Per maggiori dettagli in merito all'impairment test le relative analisi di sensitività si rimanda alla Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato – Sezione 10 – Attività immateriali della nota integrativa consolidata del 31 dicembre 2022.

Con riferimento all'immobile di proprietà ad uso funzionale detenuto da FinecoBank, al fine di valutare se esistano indicazioni del fatto che le attività possano aver subito una riduzione di valore, la Banca, in occasione della chiusura del bilancio semestrale abbreviato al 30 giugno 2023, ha richiesto una perizia ad una società terza indipendente, dalla quale non sono emerse evidenze che comportino la necessità di apportare riduzioni di valore ai sensi dello IAS 36.

Con riferimento agli utili/perdite attuariali calcolati ai sensi dello IAS 19R, legati in particolare al TFR e al FISC dei consulenti finanziari, le ipotesi attuariali utilizzate riflettono le attuali prospettive economiche.

Nessuna incertezza è stata, inoltre, rilevata in merito alla recuperabilità delle attività fiscali differite. L'ammontare delle attività fiscali differite iscritte in bilancio deve essere sottoposto a test per verificare che sussista la probabilità di conseguire in futuro imponibili fiscali che ne consentano il recupero. Il test svolto in occasione della chiusura del Bilancio consolidato semestrale abbreviato ha dato esito positivo.

Per quanto riguarda le metodologie valutative, agli input non osservabili e ai parametri, utilizzati nelle misurazioni di fair value e alle sensitivity a variazioni negli stessi, si rimanda alla Parte A - Sezione A.4 "Informativa sul fair value" delle note illustrative.

Infine, con riferimento ai fondi per rischi ed oneri per i rischi derivanti da pendenze legali e reclami, si rimanda alla Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura – Sezione 5 – Rischi operativi delle note illustrative.

Dichiarazione di continuità aziendale

Si ritiene che non vi siano dubbi in merito alla continuità aziendale del Gruppo in un futuro prevedibile né incertezze tali da dar luogo a rettifiche significative dei valori contabili entro l'esercizio successivo. Tuttavia, non è possibile escludere che, per loro natura, le ipotesi ragionevolmente assunte possano non essere confermate negli effettivi futuri scenari in cui il Gruppo si troverà ad operare. Nell'effettuare tale valutazione, sono stati considerati, peraltro, i principali indicatori regolamentari, in termini di dati puntuali al 30 giugno 2023, relativi buffer rispetto ai requisiti minimi regolamentari ed evoluzione degli stessi in un futuro prevedibile.

In ottica prospettica, pertanto, non si rileva un impatto sostanziale sull'orientamento strategico, sugli obiettivi e sul modello di business del Gruppo, che si conferma innovativo e ben diversificato, né si stimano impatti economici e patrimoniali negativi rilevanti.

Gli Amministratori hanno considerato tali circostanze e ritengono di avere la ragionevole certezza che il Gruppo continuerà ad operare proficuamente in un futuro prevedibile e, di conseguenza, in conformità a quanto previsto dal principio contabile IAS1, il bilancio consolidato semestrale abbreviato chiuso al 30 giugno 2023 è stato predisposto in una prospettiva di continuità aziendale.

Contributi a fondi di garanzia e di risoluzione

La direttiva 2014/49/UE del 16 aprile 2014 relativa ai sistemi di garanzia dei depositi (DGS - Deposit Guarantee Schemes) è volta ad accrescere la tutela dei depositanti tramite l'armonizzazione della relativa disciplina nazionale. La direttiva prevede un meccanismo obbligatorio di contribuzione a livello nazionale che consenta di raccogliere entro il 3 luglio 2024, un livello-obiettivo dello 0,8% dell'importo dei depositi coperti dei suoi membri. La contribuzione riprende quando la capacità di finanziamento è inferiore al livello-obiettivo, almeno fino al raggiungimento del livello obiettivo. Se, dopo che il livello-obiettivo è stato raggiunto per la prima volta, i mezzi finanziari disponibili sono stati ridotti a meno di due terzi del livello-obiettivo, il contributo regolare è fissato a un livello che consenta di raggiungere il livello-obiettivo entro sei anni. Il meccanismo di contribuzione prevede quote contributive annuali ordinarie, finalizzate a distribuire nel tempo in maniera uniforme i costi per le banche contribuenti, e contributi straordinari, se i mezzi finanziari disponibili di un DGS sono insufficienti a rimborsare i depositanti; i contributi straordinari non possono superare lo 0,5% dei depositi coperti per anno di calendario, ma in casi eccezionali e con il consenso dell'autorità competente i DGS possono esigere contributi anche più elevati.

I contributi saranno dovuti e rilevati, in applicazione dell'IFRIC 21, nel terzo trimestre dell'esercizio.

Con l'introduzione della direttiva Europea 2014/59/UE, il Regolamento sul Meccanismo Unico di Risoluzione ("Direttiva BRRD", Regolamento (UE) n.806/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 luglio 2014) ha istituito un quadro di risanamento e di risoluzione delle crisi degli enti creditizi, prevedendo un comitato unico di risoluzione e un fondo unico di risoluzione delle banche (Single Resolution Fund, "SRF"). La direttiva prevede l'avvio di un meccanismo obbligatorio di contribuzione che consenta di raccogliere entro il 31 dicembre 2023 il livello obiettivo di risorse, pari all'1% dei depositi protetti di tutti gli enti autorizzati nel territorio Europeo. Il periodo di accumulo può essere prorogato di ulteriori quattro anni se i meccanismi di finanziamento hanno effettuato esborsi cumulativi per una percentuale superiore allo 0,5% dei depositi protetti. Se, dopo il periodo di accumulo i mezzi finanziari disponibili scendono al di sotto del livello-obiettivo, la raccolta dei contributi riprende fino al ripristino di tale livello. Inoltre, dopo aver raggiunto per la prima volta il livello-obiettivo e, nel caso in cui i mezzi finanziari disponibili scendano a meno dei due terzi del livelloobiettivo, tali contributi sono fissati al livello che consente di raggiungere il livello-obiettivo entro un periodo di sei anni. Il meccanismo di contribuzione prevede quote contributive annuali ordinarie, finalizzate a distribuire nel tempo in maniera uniforme i costi per le banche contribuenti, e contributi straordinari addizionali, pari al massimo al triplo dei contributi annuali previsti, laddove i mezzi finanziari disponibili non siano sufficienti a coprire le perdite e i costi in relazione ad interventi.

La quota di competenza del Gruppo per l'esercizio 2023, alla cui contribuzione partecipa solo la Capogruppo FinecoBank, versata e contabilizzata nella voce 190. "Spese amministrative b) altre spese amministrative" ammonta a 6.581 migliaia di euro (7.601 migliaia di euro nel primo semestre 2022).

Entrambe le direttive n.49 e n.59 prevedono la possibilità di introdurre impegni irrevocabili di pagamento quale forma di raccolta alternativa alle contribuzioni a fondo perduto per cassa, fino ad un massimo del 30% del totale delle risorse obiettivo, facoltà di cui il Gruppo non si è avvalso.

Altre Informazioni

Il Bilancio semestrale abbreviato al 30 giugno 2023 è sottoposto a revisione contabile limitata da parte della società KPMG S.p.A., incaricata della revisione legale dei conti della Banca in esecuzione della delibera assembleare del 28 aprile 2021.

I depositi dell'intero documento presso le sedi e le istituzioni competenti sono effettuati ai sensi di legge.

A.2 Parte relativa alle principali voci di bilancio

Per quanto riguarda i criteri di classificazione, rilevazione e valutazione delle principali voci di bilancio, si rimanda a quanto illustrato nella Parte A.2 della nota integrativa del bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2022.

A.3 Informativa sui trasferimenti tra portafogli di attività finanziarie

L'IFRS 9 e l'IFRS 7 permettono, successivamente alla definizione iniziale, la modifica dei propri modelli di business per la gestione delle attività finanziarie con conseguente riclassifica, ove ne ricorrano i requisiti, di tutte le attività finanziarie interessate. Tali modifiche, che dovrebbero accadere molto raramente, sono decise dai Dirigenti con responsabilità strategiche, a seguito di cambiamenti esterni o interni e devono essere rilevanti per le operazioni del Gruppo e dimostrabili alle parti esterne. Di conseguenza il Gruppo modifica il proprio modello di business solo in caso di inizio o cessazione di un'attività rilevante, ad esempio in caso di acquisizione, cessione o cessazione di un ramo di attività.

In particolare, possono essere riclassificate:

  • le attività finanziarie spostandole dalla categoria valutazione al costo ammortizzato a quella al fair value (valore equo) rilevato nell'utile (perdita) d'esercizio e viceversa;
  • le attività finanziarie spostandole dalla categoria della valutazione al costo ammortizzato a quella al fair value (valore equo) rilevato nel prospetto della redditività complessiva e viceversa;
  • le attività finanziarie spostandole dalla categoria del fair value (valore equo) rilevato nell'utile (perdita) d'esercizio a quella del fair value (valore equo) rilevato nel prospetto della redditività complessiva e viceversa.

I seguenti cambiamenti di circostanze non sono considerati riclassificazioni:

  • un elemento che in precedenza era uno strumento di copertura designato ed efficace in una copertura dei flussi finanziari o di un investimento netto non presenta più tali caratteristiche;
  • un elemento diventa uno strumento di copertura designato ed efficace in una copertura dei flussi finanziari o di un investimento netto;
  • cambiamenti della valutazione.

Inoltre, le seguenti situazioni non rappresentano modifiche del modello di business:

  • un cambiamento di intenzione in relazione a determinate attività finanziarie (anche in caso di cambiamenti significativi delle condizioni di mercato);
  • la temporanea scomparsa di un dato mercato per le attività finanziarie;
  • il trasferimento di attività finanziarie tra parti dell'entità con diversi modelli di business.

Nel corso del primo semestre dell'esercizio 2023 il Gruppo non ha effettuato modifiche dei propri modelli di business e, conseguentemente, non ha effettuato alcuna riclassifica di attività finanziarie.

A.3.1 Attività finanziarie riclassificate: cambiamento di modello di business, valore contabile e interessi attivi

Nessun dato da segnalare.

A.3.2 Attività finanziarie riclassificate: cambiamento di modello di business, fair value ed effetti sulla redditività complessiva

Nessun dato da segnalare.

A.3.3 Attività finanziarie riclassificate: cambiamento di modello di business e tasso di interesse effettivo

Nessun dato da segnalare.

A.4 Informativa sul fair value

Informativa di natura qualitativa

La presente sezione comprende l'informativa sulla gerarchia del fair value richiesta da IFRS 13.

Il fair value (valore equo) è il corrispettivo che potrebbe essere ricevuto per vendere un'attività, o pagato per trasferire una passività, in una transazione ordinaria tra controparti di mercato nel mercato principale alla data di misurazione (exit price).

Il fair value di una passività finanziaria che sia esigibile (ad esempio un deposito a vista) non può essere inferiore all'importo esigibile a richiesta, attualizzato dalla prima data in cui ne potrebbe essere richiesto il pagamento.

Nel caso di strumenti finanziari quotati in mercati attivi il fair value è determinato a partire dalle quotazioni ufficiali del mercato principale (ovvero il più vantaggioso) al quale il Gruppo ha accesso (Mark to Market).

Uno strumento finanziario è considerato quotato in un mercato attivo se i prezzi quotati sono prontamente e regolarmente disponibili in un listino, operatore (dealer), intermediario (broker), agenzia di determinazione del prezzo o autorità di regolamentazione e tali prezzi rappresentano operazioni di mercato effettive che avvengono regolarmente in normali contrattazioni. Se la quotazione ufficiale in un mercato attivo non esiste per uno strumento finanziario nel suo complesso, ma esistono mercati attivi per le parti che lo compongono, il fair value è determinato sulla base dei pertinenti prezzi di mercato per le parti che lo compongono.

Il Gruppo utilizza metodi di valutazione (Mark to Model) in linea con i metodi generalmente accettati e utilizzati dal mercato. I modelli di valutazione includono tecniche basate sull'attualizzazione dei flussi di cassa futuri e sulla stima della volatilità e sono oggetto di revisione sia durante il loro sviluppo sia periodicamente, al fine di garantirne la piena coerenza con gli obiettivi della valutazione.

Ad ulteriore garanzia dell'oggettività delle valutazioni rivenienti da modelli valutativi, il Gruppo pone in essere:

  • processi di verifica indipendente del prezzo (Independent Price Verification o IPV);
  • processi di verifica ai fini della quantificazione delle rettifiche di Fair value (Fair value Adjustment o FVA).

I processi di verifica indipendente del prezzo prevedono che i prezzi siano mensilmente verificati dalla Direzione CRO, che, in qualità di funzione di controllo dei rischi, è indipendente dalle unità che assumono l'esposizione al rischio. Tale verifica prevede la comparazione e l'adeguamento del prezzo giornaliero alle valutazioni rivenienti da partecipanti al mercato indipendenti. Nel caso di strumenti non quotati su mercati attivi, il menzionato processo di verifica assume a riferimento i prezzi contribuiti da infoprovider, attribuendo maggior peso a quei prezzi che si considerano più rappresentativi dello strumento oggetto di valutazione. Detta valutazione include: l'eventuale "eseguibilità" della transazione al prezzo osservato, il numero di contributori, il grado di similarità degli strumenti finanziari, la coerenza nel prezzo contribuito da fonti differenti, il processo seguito dall'infoprovider per ottenere il dato.

Il framework normativo interno è costituito da una Global Policy e da un Manuale operativo: la prima definisce l'insieme di principi e regole che sovraintendono il quadro di riferimento per la misurazione del fair value ed il processo di verifica indipendente dei prezzi, il secondo ne definisce in dettaglio il processo ed identifica le specifiche tecniche di valutazione del Fair Value nonché le metodologie per la verifica indipendente del prezzo per ogni tipologia di strumento detenuto dal Gruppo.

A.4.1 Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati

Per determinare il fair value di strumenti finanziari di Livello 2 e Livello 3 che non sono quotati e attivamente scambiati sul mercato, il Gruppo utilizza tecniche di valutazione diffuse sul mercato che sono di seguito descritte.

Descrizione delle tecniche di valutazione

Tra i metodi di valutazione ammessi dal Gruppo si citano:

  • Discounted cash flow: le tecniche di valutazione basate sul discounted cash flow consistono nella determinazione di una stima dei flussi di cassa futuri attesi lungo la vita dello strumento. Il modello richiede la stima dei flussi di cassa e l'adozione di parametri di mercato per lo sconto: il tasso o il margine di sconto riflette lo spread di credito e/o di finanziamento richiesti dal mercato per strumenti con profili di rischio e di liquidità simili, al fine di definire un "valore attualizzato". Il fair value del contratto è dato dalla somma dei flussi di cassa futuri attualizzati.
  • Modello di determinazione del prezzo delle opzioni: le tecniche di valutazione degli Option model sono generalmente utilizzate per strumenti nei quali il detentore ha un diritto o un obbligo contingente basato sul verificarsi di un evento futuro, come il superamento da parte del prezzo di un'attività di riferimento di un prezzo di strike predeterminato. Gli Option model stimano la probabilità che uno specifico evento si verifichi incorporando assunzioni come la volatilità dei rendimenti sottostanti ed il prezzo dello strumento sottostante.
  • Approccio di Mercato: è una tecnica di valutazione che utilizza i prezzi generati da transazioni di mercato che coinvolgono attività, passività o gruppi di attività e passività identiche o paragonabili.

Adjusted Net Asset Value (NAV): il NAV è la differenza tra il valore totale delle attività del fondo e le passività. Un aumento di tale valore, ceteris paribus, risulta in un aumento del fair value.

Fair value Adjustment (FVA)

Quando gli strumenti finanziari non sono quotati su mercati attivi, essendo il fair value determinato attraverso modelli valutativi, possono rendersi necessari degli aggiustamenti di valore per tener conto dell'incertezza valutativa o la difficoltà di smobilizzo di particolari posizioni finanziarie. Tali rettifiche (Fair Value Adjustments, FVA) rappresentano la correzione al fair value teorico, determinato utilizzando una tecnica di valutazione, per i fattori non inclusi nel valore attuale netto di base che gli operatori di mercato valuterebbero al fine della costruzione di un exit price dello strumento.

Gli aggiustamenti possono essere calcolati come componenti additive della valutazione oppure essere incluse direttamente nella valutazione. Nel caso in cui il Gruppo dovesse acquisire strumenti la cui valutazione renda necessario il calcolo di aggiustamenti di valore, la Direzione CRO provvede alla stima di questi ultimi prendendo in considerazione le seguenti fonti di rischio: Close out cost, market liquidity, model risk, CVA/DVA.

Attività e passività valutate al fair value su base ricorrente

Di seguito si riepilogano, per tipologia di strumento finanziario, le principali informazioni sui modelli di valutazione utilizzati per la valutazione delle attività e passività valutate al fair value su base ricorrente.

Con riferimento all'informativa quantitativa richiesta dall'IFRS 13 sugli input non osservabili significativi utilizzati nella valutazione delle attività e passività finanziarie valutate al fair value di livello 3, si precisa che il Gruppo non detiene posizioni significative in strumenti finanziari classificati nella gerarchia di fair value 3, ad eccezione delle esposizioni nelle preferred shares di Visa INC class "C" e class "A", per i quali si rimanda al successivo paragrafo "Titoli di capitale".

Titoli obbligazionari a reddito fisso

I Titoli obbligazionari a reddito fisso sono valutati attraverso due processi principali in base alla liquidità del mercato di riferimento. Agli strumenti liquidi, quotati in mercati attivi è assegnata la gerarchia del fair value pari ad 1 ed è considerato il prezzo Denaro (per le posizioni long) e il prezzo Lettera (per le posizioni short). Gli strumenti non scambiati in mercati attivi sono valutati a mark-to-model.

Gli strumenti non scambiati in mercati attivi sono valutati a mark-to-model utilizzando delle curve di credit spread impliciti derivate da strumenti di Livello 1. Il modello massimizza l'uso di parametri osservabili e minimizza l'uso dei parametri non osservabili. In questo senso, in funzione della rappresentatività della curva di credit spread applicata, le obbligazioni sono classificate, rispettivamente, come Livello 2 o Livello 3; il Livello 3 è applicato nel caso in cui sia utilizzato un credit spread significativamente non osservabile.

Nel processo di verifica indipendente dei prezzi (IPV) delle obbligazioni, l'accuratezza dei prezzi di mercato delle obbligazioni di Livello 1 e dei modelli di valutazione per le obbligazioni illiquide sono regolarmente sottoposte a verifica.

Prodotti finanziari strutturati

Il Gruppo determina il fair value dei prodotti finanziari strutturati utilizzando l'appropriato metodo di valutazione data la natura della struttura incorporata. Tali strumenti sono classificati al Livello 2 o al Livello 3 a seconda dell'osservabilità degli input significativi del modello.

Derivati Over-the-counter (OTC)

Il fair value dei contratti derivati non scambiati su un mercato attivo deriva dall'applicazione di tecniche di valutazione mark to model. Quando è presente un mercato attivo per i parametri di input al modello valutativo delle differenti componenti del derivato, il fair value è determinato in base alle quotazioni di mercato delle stesse. Le tecniche di valutazione basate su input osservabili sono classificate come Livello 2, mentre quelle basate su significativi input non osservabili, sono classificate come Livello 3.

La determinazione del fair value degli strumenti finanziari e il relativo processo di verifica indipendente dei prezzi sono disciplinati a livello di Gruppo da una specifica Global Policy e da una Global Operational Regulation. Con particolare riferimento ai derivati OTC, occorre distinguere tra i derivati che il Gruppo negozia in contropartita diretta con la clientela, principalmente riconducibili a CFD (Contract for Difference), opzioni (daily options e knockout options), e quelli che il Gruppo negozia a titolo di copertura con altre istituzioni finanziarie.

Per il calcolo del prezzo dei CFD (Contract for Difference) Fineco utilizza regole contrattualizzate e dati provenienti da Info Provider secondo le specifiche fornite dalle funzioni di business. Per le knockout options, il modello di determinazione del prezzo è lo stesso che è applicato al cliente, al quale si offre un prodotto con payoff lineare e di facile comprensione. La valutazione delle opzioni da parte delle funzioni di controllo dei rischi competenti ai fini IPV è svolta utilizzando le best practices di mercato (es. Hull per le opzioni esotiche). Il modello di determinazione del prezzo delle opzioni si basa sulla formula di Black & Scholes, che considera i seguenti input:

  • current price del sottostante "St"
  • strike "K";
  • barriera "L" (nel caso di opzioni esotiche come le Barrier Options);
  • tasso interesse "r";
  • volatilità "σt".

Infine, per gli strumenti derivati di tipo asset swap e Interest Rate Swap, che il Gruppo negozia a titolo di copertura con altre istituzioni finanziarie, il fair value è determinato tramite l'utilizzo di un sistema di Position Keeping, che applica il metodo del Discounting Cash Flow. Il valore attuale netto del derivato, che è rilevato quotidianamente, è utilizzato per adempiere agli obblighi di compensazione in conformità alla normativa EMIR e a quanto

convenuto tra le controparti. Il fair value è controllato nell'ambito del processo di verifica indipendente dei prezzi (IPV) dalla Direzione CRO. Quest'ultima, infatti, effettua trimestralmente un confronto tra le curve fornite dalla funzione Tesoreria e quelle considerate set di riferimento per la valutazione delle posizioni di Bilancio.

Titoli di capitale e Derivati quotati

I Titoli di capitale e i derivati quotati, tra i quali i certificati emessi da Fineco, sono assegnati al Livello 1 quando una quotazione su un mercato attivo è disponibile. In tal caso è considerato il prezzo di chiusura del mercato regolamentato a maggiore liquidità cui Fineco ha accesso. I titoli di capitale, se quotati, sono classificati come Livello 2 nel caso in cui il volume di attività sul mercato di quotazione è significativamente ridotto ed al Livello 3 quando non vi sono quotazioni o le quotazioni sono state sospese a tempo indeterminato.

Per quanto riguarda la valutazione delle preferred shares di Visa INC class "C", il Gruppo ha adottato un modello per la determinazione del fair value che converte in euro il prezzo di mercato in dollari delle azioni Visa INC class "A" ed applica un fattore di sconto; con riferimento alla valutazione al 30 giugno 2023 per le preferred shares class "C" tale fattore è stato determinato pari al 8,39%, stimando il "litigation risk" in misura pari allo 2,39% ed il "illiquidity risk" in misura pari al 6%. La componente "litigation risk" è stata estratta da una serie storica di dati forniti da Visa INC, mentre la componente "illiquidity risk" è derivata dall'illiquidità delle azioni che hanno delle limitazioni alla trasferibilità per un determinato periodo temporale. Le preferred share class "A" invece sono soggette ad un metodo di valutazione in bilancio che non prevede l'applicazione di un "Litigation Discount". Inoltre, essendo queste ultime convertibili in azioni VISA-A Common e successivamente vendibili, la componente "Illiquidity Risk" risulta inferiore rispetto alle Visa class "C", pertanto, il fattore di sconto è stato stimato al 4,01%. Alle preferred shares di Visa INC class "C" e class "A" è stata assegnata la gerarchia di fair value 3.

Fondi di Investimento

Il Gruppo può detenere investimenti in fondi di investimento che pubblicano il Net Asset Value (NAV) per quota e possono includere investimenti in fondi gestiti dal Gruppo. I fondi sono classificati generalmente come Livello 1 quando una quotazione su un mercato attivo è disponibile. I fondi sono classificati come Livello 2 e Livello 3 a seconda della disponibilità del NAV, la trasparenza del portafoglio e di possibili vincoli/limitazioni.

Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente

Di seguito si riepilogano, per tipologia di strumento finanziario, le principali informazioni sui modelli di valutazione utilizzati per la valutazione delle attività e passività valutate al fair value su base non ricorrente.

Gli strumenti finanziari non valutati al fair value su base ricorrente, compresi debiti e crediti valutati al costo ammortizzato, non sono gestiti sulla base del fair value. Per questi strumenti finanziari il fair value è calcolato solo ai fini di adempiere alle richieste d'informativa e non ha un impatto sul bilancio o in termini di profitti o perdite. Inoltre, la determinazione del fair value delle attività e passività che non sono generalmente scambiate, come ad esempio crediti e debiti, si basa sull'utilizzo di parametri interni non direttamente osservabili sul mercato come definito dall'IFRS 13.

Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Il fair value delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, diverse da quelle il cui fair value è determinato in base a prezzi di quotazione osservati su mercati attivi alle quali è assegnato il livello 1, è principalmente determinato utilizzando un modello di valore attuale aggiustato per il rischio. Per alcuni portafogli sono applicati altri approcci semplificati, che tengono comunque in considerazione le caratteristiche finanziarie degli strumenti finanziari in essi contenuti.

Il fair value delle poste a vista o a revoca, delle attività finanziarie con durata inferiore a 12 mesi e dei crediti di funzionamento connessi con la prestazione di attività e di servizi finanziari è approssimato uguale al valore di bilancio; a tali attività è assegnata la gerarchia di fair value livello 3.

Il fair value dei crediti deteriorati è stato determinato considerando che il valore di realizzo espresso dal valore netto di bilancio rappresenti la miglior stima dei flussi di cassa futuri prevedibili attualizzati alla data di valutazione; a tali attività è assegnata la gerarchia di fair value livello 3.

Si rileva, infine, che ai titoli emessi da UniCredit S.p.A. contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" è stata assegnata la gerarchia di fair value livello 2. Il fair value è stato determinato utilizzando una metodologia basata sul discounted cash flow, che consiste nella determinazione di una stima dei flussi di cassa attesi lungo la vita dello strumento e la relativa attualizzazione ad un tasso che incorpora lo spread di credito. La determinazione dello spread di credito è effettuata in funzione della curva di credit spread dell'emittente, costruita selezionando emissioni, anche dal mercato secondario, omogenee per specifiche caratteristiche.

Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Il fair value delle passività finanziarie valutate al costo ammortizzato è determinato attraverso l'utilizzo di un modello di valore attuale aggiustato per il rischio emittente associato.

Il fair value delle passività finanziarie a vista, delle passività finanziarie con durata inferiore a 12 mesi e dei debiti di funzionamento connessi con la prestazione di attività e di servizi finanziari è approssimato uguale al valore di bilancio; a tali passività è assegnata la gerarchia di fair value livello 3.

Cassa e disponibilità liquide

Il fair value dei crediti a vista verso banche e banche centrali rilevati nella voce "Cassa e disponibilità liquide" è approssimato uguale al valore di bilancio; a tali attività è assegnata la gerarchia di fair value livello 3.

Descrizione degli input utilizzati nella misurazione del fair value degli strumenti di Livello 2 e 3

Si riporta di seguito la descrizione dei principali input significativi utilizzati nella misurazione del fair value delle attività e passività valutate al fair value su base ricorrente e non ricorrente appartenenti ai Livelli 2 e 3 della gerarchia del fair value.

Gli input di Livello 2 sono prezzi diversi da quelli quotati di Livello 1 che sono osservabili sia direttamente sia indirettamente per le attività o le passività. In particolare, può trattarsi di:

  • prezzi quotati in mercati attivi per attività o passività simili;
  • prezzi quotati in mercati che non sono attivi per attività o passività simili o identiche;
  • input diversi dai prezzi quotati che sono osservabili per attività o passività (ad esempio: tassi di interesse e curve dei rendimenti osservabili a intervalli comunemente citati; volatilità implicite; spread creditizi);
  • input confermati da dati di mercato che non possono essere direttamente osservati, ma basati su o supportati da dati di mercato.

I fattori di Livello 2 devono essere osservabili (direttamente o indirettamente, ad esempio attraverso conferme con i dati di mercato) per tutta la durata contrattuale dell'attività o passività oggetto di valutazione. Sono inseriti nel Livello 2 i fattori di mercato che potrebbero non essere direttamente osservabili ma che si basano o sono supportati da dati di mercato osservabili, poiché tali fattori sono meno soggettivi dei fattori non osservabili classificati come Livello 3. Esempi di strumenti di Livello 2 sono obbligazioni il cui valore è derivato da una obbligazione simile quotata in borsa, Interest Rate Swap Over-the-Counter valutati a partire da un modello i cui input sono osservabili, obbligazioni societarie, titoli garantiti da attività, titoli di debito ad alto rendimento così come alcuni prodotti strutturati in cui i fattori della valutazione si basano principalmente sulle informazioni di prezzi facilmente disponibili.

Gli input di valutazione di Livello 3 non sono osservabili ed assumono rilevanza in assenza di input di Livello 1 e 2. Data l'esigenza di stimare un prezzo di realizzo (exit price) alla data di valutazione anche per gli strumenti classificati in gerarchia 3, tali input sono sfruttati da modelli valutativi sviluppati internamente.

Esempi di fattori di Livello 3 per attività e passività sono i seguenti:

  • volatilità storica, quando non è possibile osservare la volatilità implicita (es. di opzioni simili in quanto non sufficientemente liquide). La volatilità storica in genere non rappresenta le attuali aspettative degli operatori di mercato circa la volatilità futura, anche se è l'unica informazione disponibile per valutare un'opzione;
  • previsioni finanziarie sviluppate utilizzando i dati propri nel caso in cui non ci fossero le informazioni disponibili;
  • correlazione tra attività non liquide. Ci sono diversi tipi di input di correlazione, tra cui la correlazione di credito, la correlazione cross-attività (ad esempio correlazione tra equity e interest rate) e la correlazione tra attività dello stesso tipo (ad esempio correlazione tra tassi di interesse) che generalmente vengono utilizzati per valutare strumenti ibridi ed esotici;
  • credit spread quando non è osservabile o non può essere avvalorato da dati di mercato osservabili.

A.4.2 Processi e sensibilità delle valutazioni

Il Gruppo controlla che il valore assegnato ad ogni posizione di trading rifletta il fair value corrente in modo appropriato. Le misurazioni al fair value delle attività e delle passività sono determinate utilizzando varie tecniche, fra cui modelli del tipo discounted cash flow e modelli interni di valutazione. Sulla base dell'osservabilità degli input utilizzati, tutti gli strumenti finanziari sono classificati come Livello 1, Livello 2 o Livello 3 della gerarchia del fair value. Quando una posizione è caratterizzata da uno o più input significativi che non sono direttamente osservabili, un'ulteriore procedura di verifica del prezzo è attuata. Tali procedure comprendono la revisione dei dati storici rilevanti, l'analisi dei guadagni e delle perdite, la valutazione individuale di ciascun componente di un prodotto strutturato e il benchmarking. Affinché sia assicurata la giusta separatezza tra le funzioni a capo delle attività di sviluppo e le funzioni a capo dei processi di validazione, tutti i modelli di valutazione sviluppati dal front office sono testati e validati in modo indipendente. L'obiettivo è quello di valutare il rischio di modello derivante dalla solidità teorica dei modelli, dalle tecniche di calibrazione quando presenti e dall'appropriatezza del modello per uno specifico prodotto in un mercato definito.

Oltre alla valutazione giornaliera mark to market o mark to model, l'Independent Price Verification (IPV) è applicato mensilmente dalla funzione Market & Liquidity Risk del Gruppo con l'obiettivo di fornire un fair value indipendente.

Con riferimento all'analisi di sensitività delle attività e passività finanziarie valutate al fair value su base ricorrente di livello 3 richiesta dall'IFRS 13, si precisa che il Gruppo non detiene posizioni significative in strumenti finanziari classificati nella gerarchia di fair value 3, ad eccezione delle esposizioni nelle preferred shares di Visa INC class "C" e class "A", per la quale si rimanda al precedente paragrafo "Titoli di capitale e Derivati quotati".

A.4.3 Gerarchia del fair value

Il principio IFRS 13 stabilisce una gerarchia del fair value in funzione del grado di osservabilità degli input delle tecniche di valutazione adottate.

Il livello di gerarchia del fair value associato alle attività e passività è definito come il livello minimo fra tutti gli input significativi utilizzati. Generalmente, un input di valutazione non è considerato significativo per il fair value di uno strumento se i restanti input spiegano la maggioranza della varianza del fair value stesso su un orizzonte temporale di tre mesi. In alcuni casi specifici, la significatività del limite è verificata in relazione al fair value dello strumento alla data di misurazione.

Sono previsti, in particolare, tre livelli:

  • Livello 1: il fair value degli strumenti classificati in questo livello è determinato in base a prezzi di quotazione osservati su mercati attivi per attività o passività identiche a cui il Gruppo può accedere alla data di valutazione. Un mercato attivo è tale se le operazioni relative all'attività o alla passività oggetto di valutazione si verificano con una frequenza e con volumi sufficienti a fornire informazioni utili per la determinazione del prezzo su base continuativa;
  • Livello 2: il fair value degli strumenti classificati in questo livello è determinato in base a modelli valutativi che utilizzano input osservabili su mercati attivi, diversi dai prezzi di mercato già inclusi nel Livello 1. Gli input sono considerati osservabili se sono sviluppati sulla base di informazioni disponibili al mercato riguardanti eventi o transazioni correnti e riflettono le assunzioni che le controparti di mercato utilizzerebbero per valutare l'attività o la passività;
  • Livello 3: il fair value degli strumenti classificati in questo livello è determinato sulla base di modelli valutativi che utilizzano prevalentemente significativi input, diversi da quelli inclusi nel Livello 1 e nel Livello, non osservabili su mercati attivi. Gli input non osservabili devono comunque riflettere le assunzioni che i partecipanti al mercato utilizzerebbero nella valutazione dell'attività o passività, incluse le assunzioni sul rischio.

Il trasferimento di livello di fair value delle attività e passività finanziarie valutate al fair value su base ricorrente, può avvenire nel caso in cui cambino gli input utilizzati dal modello di valutazione (ad esempio se per uno strumento non è più disponibile la quotazione su un mercato attivo). Qualora per la valutazione di uno strumento ci si avvalga di una tecnica di valutazione che utilizza input riconducibili a diversi livelli della gerarchia, lo strumento è classificato interamente nello stesso livello di gerarchia in cui è classificato l'input di Livello più basso significativo per la valutazione. Un input di valutazione non è considerato significativo ai fini dell'assegnazione della gerarchia di fair value se i restanti input determinano il 90% del valore di fair value dello strumento.

A.4.4 Altre informazioni

Nessuna informazione da segnalazione con riferimento alle previsioni contenute nell'IFRS 13 paragrafi 48, 93 lettera (i) e 96.

Informativa di natura quantitativa

A.4.5 Gerarchia del fair value

A.4.5.1 Attività e passività valutate al fair value su base ricorrente: ripartizione per livelli di fair value

(Importi in migliaia)
30/06/2023 31/12/2022
Attività/Passività finanziarie misurate al fair value L1 L2 L3 L1 L2 L3
1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico 13.648 3.822 5.673 13.360 4.067 5.051
a) attività finanziarie detenute per la negoziazione 13.025 3.820 23 13.037 3.866 23
b) attività finanziarie designate al fair value - - - - - -
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 623 2 5.650 323 201 5.028
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
27.647 - 7 26.865 - 7
3. Derivati di copertura - 1.272.917 - - 1.691.642 -
4. Attività materiali - - - - - -
5. Attività immateriali - - - - - -
Totale 41.295 1.276.739 5.680 40.225 1.695.709 5.058
1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione 6.656 1.879 3 3.184 1.387 3
2. Passività finanziarie designate al fair value - - - - - -
3. Derivati di copertura - 60.882 - - 63.752 -
Totale 6.656 62.761 3 3.184 65.139 3

Legenda:

L1 = Livello 1

L2 = Livello L3 = Livello 3

Nel corso del primo semestre 2023 non vi sono stati trasferimenti di attività finanziarie fra la gerarchia di fair value 1 e 2.

Non sono stati applicati Credit Value Adjustment (CVA) e/o Debit Value Adjustment (DVA) nella determinazione del fair value degli strumenti finanziari derivati.

Impatti della crisi determinata dal conflitto Russia-Ucraina sulla misurazione del fair value

La crisi determinata dal conflitto militare tra Russia e Ucraina non ha avuto un impatto in termini di misurazione del fair value. In particolare, non sono state rilevate riduzioni/scomparse di prezzi quotati su mercati attivi (Livello 1) e/o di input osservabili (Livello 2), né trasferimenti tra i vari livelli della gerarchia del fair value per strumenti finanziari nei quali il Gruppo detiene investimenti significativi.

A.4.5.4 Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente: ripartizione per livelli di fair value

Attività/Passività non misurate al fair value o misurate al 30/06/2023 (Importi in migliaia)
31/12/2022
fair value su base non ricorrente VB L1 L2 L3 VB L1 L2 L3
1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 29.177.756 19.846.858 1.208.643 6.426.429 31.472.301 20.844.398 1.962.312 6.707.496
2. Attività materiali detenute a scopo di investimento - - - - - - - -
3. Attività non correnti e gruppi di attività in via di
dismissione
- - - - - - - -
Totale 29.177.756 19.846.858 1.208.643 6.426.429 31.472.301 20.844.398 1.962.312 6.707.496
1. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 31.290.354 743.090 - 30.487.300 33.870.808 428.061 - 33.372.882
2. Passività associate ad attività in via di dismissione - - - - - - - -
Totale 31.290.354 743.090 - 30.487.300 33.870.808 428.061 - 33.372.882

Legenda:

L1 = Livello 1 - L2 = Livello 2 - L3 = Livello 3 - VB = Valore di bilancio

Come descritto in precedenza, le attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente sono presentate sulla base del loro fair value e della loro gerarchia di fair value al solo fine di adempiere alle richieste d'informativa di bilancio.

A.5 Informativa sul c.d. "Day one profit/loss"

Il valore di iscrizione iniziale in bilancio degli strumenti finanziari deve avvenire al fair value.

Normalmente, il fair value di uno strumento finanziario, alla data di rilevazione iniziale, è pari al prezzo pagato/importo erogato per l'acquisizione delle attività finanziarie o alla somma incassata per le passività finanziarie. Tale affermazione è generalmente riscontrabile nel caso di transazioni riferibili a strumenti finanziari appartenenti alla gerarchia di fair value livello 1 e anche livello 2, considerando che i prezzi sono normalmente derivati indirettamente dal mercato.

Nel caso del livello 3, invece, sussiste una parziale discrezionalità nella determinazione del fair value, ma proprio a causa dell'assenza di inequivocabile termine di riferimento da raffrontare con il prezzo della transazione, l'iscrizione iniziale deve sempre avvenire al prezzo della transazione. In quest'ultimo caso, tuttavia, la successiva valutazione non può includere la differenza tra il prezzo pagato/importo erogato e il fair value riscontrato nel momento della prima valutazione, definita anche come "Day one profi/loss". Tale differenza deve essere riconosciuta a conto economico solo se deriva da cambiamenti dei fattori su cui i partecipanti al mercato basano le loro valutazioni nel fissare i prezzi.

L'utilizzo di modelli valutativi prudenti, i processi di revisione di tali modelli e dei relativi parametri e gli aggiustamenti di valore a fronte del rischio modello assicurano che l'ammontare iscritto a conto economico non rivenga dall'utilizzo di parametri valutativi non osservabili. In particolare, la quantificazione degli aggiustamenti di valore a fronte del rischio modello garantisce che la parte del fair value degli strumenti in oggetto che si riferisce all'utilizzo di parametri di natura soggettiva non sia rilevata a conto economico, bensì come aggiustamento del valore di stato patrimoniale di tali strumenti. L'iscrizione a conto economico di questa quota avviene, quindi, solo in funzione del successivo prevalere di parametri oggettivi e, conseguentemente, del venir meno dei menzionati aggiustamenti.

Non risultano "day-one profit/loss" dei quali fornire informativa secondo quanto previsto dal paragrafo 28 dell'IFRS 7.

Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato Attivo

Sezione 1 – Cassa e disponibilità liquide – Voce 10 1.1 Cassa e disponibilità liquide: composizione

(Importi in migliaia)
Totale Totale
30/06/2023 31/12/2022
a) Cassa 7 4
b) Conti correnti e depositi a vista presso Banche Centrali 1.198.354 1.197.698
c) Conti correnti e depositi a vista presso banche 320.267 272.011
Totale 1.518.628 1.469.713

La voce "b) Conti correnti e Depositi a vista presso Banche Centrali" rappresenta il saldo dei depositi overnight e della liquidità depositata presso Banca d'Italia, al netto della giacenza relativa alla riserva obbligatoria minima assegnata per il periodo di riferimento in corso, che trova rappresentazione nella voce Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato crediti verso banche.

La voce "c) Conti correnti e depositi a vista presso banche" è costituita dai conti correnti aperti presso istituzioni creditizie per il regolamento delle operazioni sui circuiti di pagamento, per il regolamento dell'operatività in titoli, per la gestione della liquidità dei clienti UK e per la gestione della liquidità di Fineco AM.

Sezione 2 – Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico – Voce 20 2.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione merceologica

(Importi in migliaia)
Voci/Valori Totale
30/06/2023
Totale
31/12/2022
L1 L2 L3 L1 L2 L3
A. Attività per cassa
1. Titoli di debito - - - - - -
1.1 Titoli strutturati - - - - - -
1.2 Altri titoli di debito - - - - - -
2. Titoli di capitale 9.652 - - 10.533 - -
3. Quote di O.I.C.R. - - 23 6 - 23
4. Finanziamenti - - - - - -
4.1 Pronti contro termine - - - - - -
4.2 Altri - - - - - -
Totale (A) 9.652 - 23 10.539 - 23
B. Strumenti derivati - - - - - -
1. Derivati finanziari 3.373 3.820 - 2.498 3.866 -
1.1 di negoziazione 3.373 3.820 - 2.498 3.866 -
1.2 connessi con la fair value option - - - - - -
1.3 altri - - - - - -
2. Derivati creditizi - - - - - -
2.1 di negoziazione - - - - - -
2.2 connessi con la fair value option - - - - - -
2.3 altri - - - - - -
Totale (B) 3.373 3.820 - 2.498 3.866 -
Totale (A+B) 13.025 3.820 23 13.037 3.866 23

Legenda:

L1: Livello 1

L2: Livello 2 L3: Livello 3

I titoli di capitale presenti nel portafoglio di proprietà sono utilizzati principalmente per la copertura gestionale delle posizioni in contratti derivati su azioni aperte in contropartita dei clienti e, in misura inferiore, possono derivare dall'attività di internalizzazione e sono destinati ad essere negoziati nel breve periodo.

I derivati finanziari comprendono la valutazione positiva dei contratti CFD negoziati in contropartita dei clienti, nonché i contratti derivati regolamentati o stipulati con controparti istituzionali al fine di coprire gestionalmente i suddetti contratti derivati, le Opzioni Knock Out e i Certificates emessi, per un importo complessivo pari a 3.721 migliaia di euro (3.830 migliaia di euro al 31 dicembre 2022).

Nel punto B.1.1 "Strumenti derivati - Derivati finanziari di negoziazione" sono state ricondotte anche le valutazioni positive dei contratti di compravendita a pronti di titoli che soddisfano la definizione di "posseduti per negoziazione" e valute da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way"), per un importo pari a 3.472 migliaia di euro (2.534 migliaia di euro al 31 dicembre 2022).

2.5 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value: composizione merceologica

(Importi in migliaia)
Voci/Valori Totale
30/06/2023
Totale
31/12/2022
L1 L2 L3 L1 L2 L3
1. Titoli di debito 79 2 - 77 201 -
1.1 Titoli strutturati - - - - - -
1.2 Altri titoli di debito 79 2 - 77 201 -
2. Titoli di capitale 1 - 5.650 1 - 5.028
3. Quote di O.I.C.R. 543 - - 245 - -
4. Finanziamenti - - - - - -
4.1 Pronti contro termine - - - - - -
4.2 Altri - - - - - -
Totale 623 2 5.650 323 201 5.028

Legenda: L1: Livello 1 L2: Livello 2 L3: Livello 3

I titoli di capitale presenti nelle "Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" sono costituiti, principalmente, dalle preferred shares di Visa INC class "C" e "A", per un importo di 5.632 migliaia di euro, che hanno registrato una variazione positiva di fair value nel corso del primo semestre 2023 pari a 624 migliaia di euro. Le quote di OICR sono detenute dalla controllata Fineco AM per 543 migliaia di euro. Per maggiori dettagli in merito alla valutazione al fair value degli strumenti finanziari si rimanda alla Parte A – Politiche contabili - A.4 Informativa sul fair value delle presenti note illustrative.

Il Gruppo ha classificato in stato di sofferenza dei titoli di capitale emessi da soggetti in stato di default per un importo non rilevante.

Sezione 3 – Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva – Voce 30

3.1 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione merceologica

(Importi in migliaia)
Voci/Valori Totale
30/06/2023
Totale
31/12/2022
L1 L2 L3 L1 L2 L3
1. Titoli di debito 27.647 - - 26.865 - -
1.1 Titoli strutturati - - - - - -
1.2 Altri titoli di debito 27.647 - - 26.865 - -
2. Titoli di capitale - - 7 - - 7
3. Finanziamenti - - - - - -
Totale 27.647 - 7 26.865 - 7

Legenda: L1: Livello 1 L2: Livello 2

Le "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" sono costituite da titoli emessi da Stati sovrani e, in parte residuale, ad interessenze azionarie in società nelle quali il Gruppo non esercita il controllo o l'influenza significativa per 7 migliaia di euro per le quali è stata esercitata l'opzione "FVTOCI"19. Per maggiori dettagli si rimanda all'informativa relativa alle esposizioni in titoli emessi da Stati sovrani riportata nella Parte E delle presenti note illustrative.

3.3 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: valore lordo e rettifiche di valore complessive

(Importi in migliaia)
Valore lordo Rettifiche di valore complessivo
Primo
stadio
di cui:
Strumenti
con basso
rischio di
credito
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
Write-off parziali
complessivi
Titoli di debito 27.649 - - - - (2) - - - -
Finanziamenti - - - - - - - - - -
Totale 30/06/2023 27.649 - - - - (2) - - - -
Totale 31/12/2022 26.867 - - - - (2) - - - -

L3: Livello 3

19 Relativamente agli strumenti di capitale non di trading, l'IFRS 9 prevede la possibilità di classificarli al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo (c.d. "FVTOCI" – Fair Value Through Other Comprehensive Income).

Sezione 4 – Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato – Voce 40

4.1 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei crediti verso banche

(Importi in migliaia)
Totale Totale
30/06/2023 31/12/2022
Valore di bilancio Fair value Valore di bilancio Fair value
Tipologia operazioni/Valori Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
L1 L2 L3 Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
L1 L2 L3
A. Crediti verso Banche
Centrali
296.166 - - - - 296.166 311.357 - - - - 311.357
1. Depositi a scadenza - - - X X X - - - X X X
2. Riserva obbligatoria 296.166 - - X X X 311.357 - - X X X
3. Pronti contro termine - - - X X X - - - X X X
4. Altri - - - X X X - - - X X X
B. Crediti verso banche 3.120.897 - - 1.719.953 1.067.168 119.461 3.717.837 - - 1.604.553 1.784.822 115.339
1. Finanziamenti 119.461 - - - - 119.461 115.339 - - - - 115.339
1.1. Conti correnti - - - X X X - - - X X X
1.2. Depositi a
scadenza
88.454 - - X X X 66.486 - - X X X
1.3. Altri finanziamenti 31.007 - - X X X 48.853 - - X X X
- Pronti contro termine
attivi
136 - - X X X 261 - - X X X
- Finanziamenti per
leasing
- - - X X X - - - X X X
- Altri 30.871 - - X X X 48.592 - - X X X
2. Titoli di debito 3.001.436 - - 1.719.953 1.067.168 - 3.602.498 - - 1.604.553 1.784.822 -
2.1. Titoli strutturati - - - - - - - - - - - -
2.2. Altri titoli di debito 3.001.436 - - 1.719.953 1.067.168 - 3.602.498 - - 1.604.553 1.784.822 -
Totale 3.417.063 - - 1.719.953 1.067.168 415.627 4.029.194 - - 1.604.553 1.784.822 426.696

Legenda: L1: Livello 1 L2: Livello 2

L3: Livello 3

La voce "Pronti contro termine attivi" non comprende la forma tecnica del prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli ovvero senza garanzia. Tali operazioni sono esposte tra le operazioni "fuori bilancio" nella tabella A.1.4 riportata nella Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale - Informazioni di natura quantitativa delle presenti note illustrative.

La voce "Altri finanziamenti: Altri" si riferisce per 21.534 migliaia di euro all'importo dei margini iniziali di variazione e depositi a garanzia nei confronti di istituzioni creditizie a fronte di operazioni in contratti derivati e altre operazioni finanziarie (41.306 migliaia di euro al 31 dicembre 2022) e per 9.337 migliaia di euro ai crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari (7.286 migliaia di euro al 31 dicembre 2022).

I titoli di debito sono costituiti principalmente da titoli emessi da UniCredit S.p.A. per un importo di 981.026 migliaia di euro (1.681.254 migliaia di euro al 31 dicembre 2022).

Le Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono presentate sulla base del loro fair value e della loro gerarchia di fair value al solo fine di adempiere alle richieste d'informativa di bilancio. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo "A.4 - Informativa sul fair value" riportato nella Parte A - Politiche contabili delle presenti note illustrative.

4.2 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei crediti verso clientela

(Importi in migliaia)
Totale
30/06/2023
Totale
31/12/2022
Tipologia
operazioni/Valori
Valore di bilancio Fair value Valore di bilancio
Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
L1 L2 L3 Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
L1 L2 L3
1. Finanziamenti 6.179.188 5.310 - - - 6.010.802 6.442.186 3.527 - - - 6.280.800
1.1. Conti correnti 2.271.131 3.438 - X X X 2.399.917 1.773 - X X X
1.2. Pronti contro
termine attivi
166.044 139 - X X X 138.989 37 - X X X
1.3. Mutui 2.584.566 926 - X X X 2.618.344 934 - X X X
1.4. Carte di credito,
prestiti personali e
cessioni del quinto
880.047 731 - X X X 891.343 721 - X X X
1.5. Finanziamenti
per leasing
- - - X X X - - - X X X
1.6. Factoring - - - X X X - - - X X X
1.7. Altri
finanziamenti
277.400 76 - X X X 393.593 62 - X X X
2. Titoli di debito 19.576.195 - - 18.126.905 141.475 - 20.997.394 - - 19.239.845 177.490 -
2.1. Titoli strutturati - - - - - - - - - - - -
2.2. Altri titoli di
debito
19.576.195 - - 18.126.905 141.475 - 20.997.394 - - 19.239.845 177.490 -
Totale 25.755.383 5.310 - 18.126.905 141.475 6.010.802 27.439.580 3.527 - 19.239.845 177.490 6.280.800

Legenda:

L1: Livello 1 L2: Livello 2

L3: Livello 3

La voce "Pronti contro termine attivi" non comprende la forma tecnica del prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli ovvero senza garanzia. Tali operazioni sono esposte tra le operazioni "fuori bilancio" nella tabella A.1.5 riportata nella Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale - Informazioni di natura quantitativa delle presenti note illustrative.

I titoli di debito sono costituiti, principalmente, da titoli emessi da Stati sovrani, Enti sovranazionali ed Autorità locali. Per maggiori dettagli si rimanda all'informativa relativa alle esposizioni in titoli emessi da Stati sovrani riportata nella Parte E delle presenti note illustrative.

Le attività e passività finanziarie possono essere oggetto di compensazione quando la società ha correntemente un diritto legale a compensare gli importi rilevati contabilmente e intende estinguere per il residuo netto, o realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività, come previsto dallo IAS 32.

Oltre a rispettare le previsioni dello IAS 32, il Gruppo effettua la compensazione delle attività e passività finanziarie solo quando:

  • le operazioni hanno la stessa data esplicita di regolamento definitivo;
  • il diritto di compensare l'importo dovuto alla controparte con l'importo dovuto dalla controparte è legalmente opponibile nel normale svolgimento dell'attività e in caso di default, di insolvenza o di fallimento;
  • le controparti intendono regolare su base netta o in contemporanea ovvero le operazioni sono soggette ad un meccanismo di regolamento che funzionalmente determina l'equivalente di un regolamento netto.

Nella tabella sopra riportata le operazioni di pronti contro termine effettuate sul mercato Repo MTS e regolate attraverso una Controparte Centrale sono state esposte compensate.

Le Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono presentate sulla base del loro fair value e della loro gerarchia di fair value al solo fine di adempiere alle richieste d'informativa di bilancio. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo "A.4 - Informativa sul fair value" riportato nella Parte A - Politiche contabili delle presenti note illustrative.

4.4 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: valore lordo e rettifiche di valore complessive

(Importi in migliaia)
Valore lordo Rettifiche di valore complessivo
Primo
stadio
di cui:
Strumenti
con basso
rischio di
credito
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
Write-off parziali
complessivi
Titoli di debito 22.584.748 - - - - (7.117) - - - -
Finanziamenti 6.556.770 - 50.195 25.874 - (7.022) (5.128) (20.564) - -
Totale 30/06/2023 29.141.518 - 50.195 25.874 - (14.139) (5.128) (20.564) - -
Totale 31/12/2022 31.446.950 - 41.720 25.229 - (15.294) (4.602) (21.702) - -

Sezione 5 – Derivati di copertura – Voce 50

5.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli

(Importi in migliaia)
Fair Value VN Fair Value VN
30/06/2023 31/12/2022
L1 L2 L3 30/06/2023 L1 L2 L3 31/12/2022
A. Derivati finanziari
1. Fair value - 1.272.917 - 9.276.051 - 1.691.642 - 9.976.612
2. Flussi finanziari - - - - - - - -
3. Investimenti esteri - - - - - - - -
B. Derivati creditizi
1. Fair value - - - - - - - -
2. Flussi finanziari - - - - - - - -
Totale - 1.272.917 - 9.276.051 - 1.691.642 - 9.976.612

Legenda:

VN = valore nozionale L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3

Sezione 6 – Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica – Voce 60

6.1 Adeguamento di valore delle attività coperte: composizione per portafogli coperti

(Importi in migliaia)
Adeguamento di valore delle attività coperte / Valori Totale Totale
30/06/2023 31/12/2022
1. Adeguamento positivo - -
1.1 di specifici portafogli: - -
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - -
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - -
1.2 complessivo - -
2. Adeguamento negativo (244.095) (266.938)
2.1 di specifici portafogli: (244.095) (266.938)
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (244.095) (266.938)
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - -
2.2 complessivo - -
Totale (244.095) (266.938)

Sezione 8 – Attività assicurative – Voce 80 Nessun dato da segnalare.

Sezione 9 – Attività materiali – Voce 90

9.1 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività valutate al costo

(Importi in migliaia)
Attività/Valori Totale
30/06/2023
Totale
31/12/2022
1. Attività di proprietà 82.047 84.653
a) terreni 23.932 23.932
b) fabbricati 38.871 39.487
c) mobili 2.808 3.042
d) impianti elettronici 13.738 15.835
e) altre 2.698 2.357
2. Diritti d'uso acquisiti con il leasing 61.752 61.555
a) terreni -
-
b) fabbricati 61.199 61.039
c) mobili -
-
d) impianti elettronici -
-
e) altre 553 516
143.799
Totale
146.208
di cui: ottenute tramite l'escussione delle garanzie ricevute -
-

Per l'illustrazione delle metodologie di ammortamento si rimanda alla Parte A – Politiche contabili delle presenti note illustrative.

Il Gruppo ha in essere operazioni di leasing operativo rappresentate da contratti di locazione per una parte della superficie dell'immobile di proprietà.

9.2 Attività materiali detenute a scopo di investimento: composizione delle attività valutate al costo

Nessun dato da segnalare.

9.3 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività rivalutate

Nessun dato da segnalare.

9.4 Attività materiali detenute a scopo di investimento: composizione delle attività valutate al fair value

Nessun dato da segnalare.

9.5 Rimanenze di attività materiali disciplinate dallo IAS 2: composizione

Nessun dato da segnalare.

9.9 Impegni per acquisto di attività materiali

Al 30 giugno 2023 gli impegni contrattuali per l'acquisto di attività materiali ammontano a 3.257 migliaia di euro. Segnaliamo, inoltre, che non esistono restrizioni sulla titolarità delle attività materiali e non vi sono attività materiali impegnate a garanzia di passività.

Sezione 10 – Attività immateriali – Voce 100

10.1 Attività immateriali: composizione per tipologia di attività

(Importi in migliaia)
Attività/Valori Totale
30/06/2023
Totale
31/12/2022
Durata definita Durata indefinita Durata definita Durata indefinita
A.1 Avviamento X 89.602 X 89.602
A.1.1 di pertinenza del gruppo X 89.602 X 89.602
A.1.2 di pertinenza di terzi X - X -
A.2 Altre attività immateriali 8.329 27.459 9.328 27.459
di cui: software 8.311 - 9.290 -
A.2.1 Attività valutate al costo: 8.329 27.459 9.328 27.459
a) Attività immateriali generate internamente - - - -
b) Altre attività 8.329 27.459 9.328 27.459
A.2.2 Attività valutate al fair value: - - - -
a) Attività immateriali generate internamente - - - -
b) Altre attività - - - -
Totale 8.329 117.061 9.328 117.061

Le Altre attività immateriali a durata indefinita sono relative ai marchi e domini.

La vita utile dei software considerata ai fini della determinazione dell'ammortamento è di 3 anni, mentre la vita utile delle altre attività immateriali a durata definita è di 5 anni. Per l'illustrazione delle metodologie di ammortamento si rimanda alla Parte A – Politiche contabili della nota integrativa consolidata al 31 dicembre 2022.

Per quanto riguarda le considerazioni condotte al 30 giugno 2023 relativamente all'impairment test delle attività immateriali a vita utile definita ed indefinita, nello specifico avviamento, marchi e domini Fineco, non si rilevano indicatori tali da apportare rettifiche ai relativi valori di bilancio. Per ulteriori dettagli in merito all'impairment test delle attività immateriali a vita utile indefinita, si rimanda ai paragrafi sotto riportati.

10.3 Altre informazioni

Al 30 giugno 2023 gli impegni contrattuali per l'acquisto di attività immateriali ammontano a 187 migliaia di euro.

Segnaliamo inoltre che non vi sono attività immateriali acquisite per concessione governativa; non sono state costituite attività immateriali a garanzia di propri debiti; non vi sono attività immateriali oggetto di locazione finanziaria; non vi sono attività immateriali rivalutate.

Altre informazioni – Impairment test Attività immateriali a vita utile indefinita

Come disposto dallo IAS 36, l'impairment test delle attività immateriali a vita utile indefinita deve essere eseguito con cadenza almeno annuale e, comunque, ogni qualvolta vi sia oggettiva evidenza del verificarsi di eventi che ne possano aver ridotto il valore.

Il valore recuperabile di un'attività è rappresentato dal maggiore tra il suo valore d'uso (valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati generabili dall'attività oggetto di valutazione) ed il relativo fair value al netto dei costi di vendita.

Il valore recuperabile delle attività oggetto di impairment test deve essere determinato per le singole attività a meno che sussistano entrambe le seguenti condizioni:

  • il valore d'uso dell'attività non è stimato essere prossimo al suo fair value al netto dei costi di vendita;
  • l'attività non è in grado di generare flussi finanziari in entrata ampiamente indipendenti da quelli derivanti da altre attività (o gruppi di attività).

Quando si verificano tali condizioni l'impairment test è condotto a livello di Cash Generating Unit (CGU) alla quale l'attività appartiene, come richiesto dal principio contabile.

Ai fini della determinazione del valore d'uso delle attività soggette a impairment test, lo IAS 36 richiede che si debba fare riferimento ai flussi finanziari relativi alle attività nelle loro condizioni correnti alla data del test e che rappresentino la migliore stima effettuabile dalla Direzione aziendale riguardo l'insieme delle condizioni economiche che esisteranno nel corso della restante vita utile dell'attività.

Ai fini del test di impairment il valore d'uso della c.d. cash generating unit (CGU) alla quale sono assegnate le attività immateriali deve essere calcolato considerando i flussi di cassa per tutte le attività e passività comprese nella CGU e non solo per quelle a fronte delle quali è stato rilevato l'avviamento e/o l'attività immateriale in sede di applicazione dell'IFRS 3.

La definizione della CGU

La stima del valore d'uso ai fini della verifica dell'eventuale impairment di attività immateriali, ivi incluso l'avviamento, che non generano flussi finanziari autonomi ma esclusivamente con il concorso di altre attività aziendali, richiede la preliminare attribuzione di tali attività a unità operative relativamente autonome nell'ambito gestionale (sia dal punto di vista dei flussi finanziari generati sia dal punto di vista della pianificazione e sistema di reporting direzionale interno); tali unità operative sono definite Cash Generating Unit (CGU).

Relativamente all'avviamento iscritto in bilancio della Banca, occorre sottolineare che lo stesso riguarda acquisizioni di rami d'azienda o aziende impegnate nel business del trading o nella distribuzione di prodotti finanziari, bancari e assicurativi tramite consulenti finanziari. Queste attività sono state completamente integrate nell'operatività corrente di FinecoBank, per cui non risulta possibile isolare il contributo di ciascuna azienda/ramo alla profittabilità complessiva della Banca; ciò significa che ai fini della conferma della recuperabilità del valore dell'avviamento iscritto in bilancio occorre fare riferimento alla redditività complessiva dell'azienda.

La Banca nel suo complesso (incluso il contributo della controllata Fineco AM, società di gestione di diritto irlandese, grazie al modello di business integrato verticalmente) costituisce pertanto la cash generating unit (CGU) in relazione alla quale condurre il test di impairment. Infatti, considerato il particolare modello di business del Gruppo, che prevede una fortissima integrazione fra consulenti finanziari e piattaforma trading e banking, per cui la rete dei consulenti finanziari è parte integrante dell'offerta complessiva, che prevede servizi di banking, brokerage ed investing, una contabilizzazione di costi/ricavi per business unit non è rilevante e significativa. Alla medesima CGU sono attribuiti il marchio e i domini Fineco acquistati nel corso dell'esercizio 2019 da UniCredit S.p.A. a seguito dell'uscita dal relativo gruppo.

La stima dei flussi finanziari per la determinazione del valore d'uso della CGU

I principi contabili di riferimento richiedono che l'impairment test sia svolto raffrontando il valore contabile della CGU con il relativo valore recuperabile. Laddove quest'ultimo risultasse minore del valore contabile, una rettifica di valore dovrebbe essere rilevata in bilancio. Il valore recuperabile è il maggiore tra il suo fair value (al netto dei costi di vendita) ed il relativo valore d'uso.

Il valore recuperabile della CGU in questo caso è rappresentato dal valore d'uso, determinato sulla base dei flussi finanziari futuri.

Modello di impairment test

Il calcolo del valore d'uso ai fini dell'impairment test è effettuato utilizzando un modello di flussi di cassa scontati (Discounted Cash Flow o DCF). Tali flussi di cassa sono determinati sottraendo dall'utile netto il fabbisogno di capitale annuo generato dalla variazione delle attività ponderate per il rischio. Tale fabbisogno di capitale è determinato considerando il livello di capitalizzazione che si intende raggiungere nel lungo periodo, anche alla luce dei livelli minimi di capitale regolamentare richiesti.

I risultati dell'impairment test

Con riferimento ai risultati dell'impairment test, si evidenzia che al 30 giugno 2023 non si rilevano indicatori di impairment dell'avviamento e dei marchi e domini Fineco iscritti in bilancio. A tale riguardo si precisa che al 30 giugno 2023 la Banca ha valutato che le variazioni ragionevolmente stimate nei dati prospettici utilizzati al 31 dicembre 2022 non sono tali da avere un impatto significativo sull'esito, positivo, dell'impairment test svolto con

riferimento a tale data, i cui risultati hanno confermato la sostenibilità dell'avviamento iscritto in bilancio non facendo emergere in alcuno degli scenari ipotizzati la necessità di una svalutazione, confermando un valore d'uso significativamente superiore al valore contabile. Anche le analisi di sensitività effettuate in tale data evidenziano che l'impairment test raggiungerebbe un livello di break-even assumendo variazioni attualmente non ragionevolmente ipotizzabili nei principali parametri utilizzati nel modello di valutazione (un tasso di attualizzazione al netto delle imposte "Ke" pari a circa 32 punti percentuali, ovvero con una riduzione di circa il 70% degli utili annuali). Si evidenzia inoltre che il titolo FinecoBank presenta una capitalizzazione di borsa al 30 giugno 2023 pari a 7.520 milioni di euro, significativamente superiore al patrimonio netto consolidato e al risultato del modello utilizzato per il test di impairment, che conferma la ragionevolezza dei criteri applicati nel calcolo del valore d'uso.

Per maggiori dettagli in merito all'impairment test e alle relative analisi di sensitività si rimanda alla Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato – Sezione 10 – Attività Immateriali della nota integrativa del bilancio consolidato al 31 dicembre 2022.

Sezione 11 – Attività fiscali e passività fiscali – Voce 110 dell'attivo e Voce 60 del passivo

La voce "Attività fiscali", pari a 46.100 migliaia di euro al 30 giugno 2023, è composta esclusivamente da "Attività fiscali anticipate" per 46.100 migliaia di euro, già al netto della compensazione con le "Passività fiscali differite" per 4.008 migliaia di euro.

La voce "Passività fiscali", pari a 65.017 migliaia di euro alla stessa data, è composta esclusivamente da "Passività fiscali correnti". Non sono presenti "Passività fiscali differite" in quanto oggetto di compensazione con le "Attività fiscali anticipate" per 4.008 migliaia di euro.

Attività e Passività fiscali correnti

(Importi in migliaia)
Attività/Valori Totale
30/06/2023
Totale
31/12/2022
Attività fiscali correnti - -
Passività fiscali correnti 65.017 42.627

Attività/Passività fiscali anticipate/differite

Le attività/passività fiscali anticipate/differite sono rappresentate nello Stato Patrimoniale consolidato al netto delle relative passività/attività fiscali differite/anticipate e sono di seguito dettagliate:

  • "Attività fiscali anticipate" in contropartita del conto economico per 48.348 migliaia di euro;
  • "Attività fiscali anticipate" in contropartita del patrimonio netto per 1.760 migliaia di euro;
  • "Passività fiscali differite" in contropartita del conto economico per 3.488 migliaia di euro;
  • "Passività fiscali differite" in contropartita del patrimonio netto per 520 migliaia di euro.

In linea con le disposizioni normative e regolamentari vigenti si precisa che:

  • l'iscrizione delle imposte anticipate ai fini IRES tiene conto dei risultati economici attesi dal Gruppo per i futuri esercizi, secondo le determinazioni assunte dai competenti organi societari;
  • l'iscrizione delle imposte anticipate ai fini IRAP avviene sulla base dei risultati economici attesi dal Gruppo nei futuri esercizi, tenendo conto dell'evoluzione del contesto normativo di riferimento;
  • la rilevazione delle imposte differite viene effettuata in tutti i casi in cui se ne verificano i presupposti.

Nella determinazione delle attività e passività fiscali anticipate/differite e correnti si è tenuto conto dell'aliquota IRES del 27,5% (24% aliquota ordinaria e 3,5% aliquota addizionale per gli enti creditizi) e dell'aliquota IRAP del 5,57% per l'Italia.

Per quanto riguarda Fineco AM le imposte correnti sono state determinate con l'aliquota del 12,5%.

Non vi sono imposte anticipate o differite non iscritte in bilancio in relazione a differenze temporanee. Inoltre, non risultano perdite fiscali.

11.1 Attività per imposte anticipate: composizione

(Importi in migliaia)
Attività/Valori Totale
30/06/2023
Totale
31/12/2022
Accantonamenti in contropartita del conto economico 46.733 45.897
- di cui Patent Box ex D.L. n.3 del 2015 15.384 13.186
- di cui Accantonamenti al Fondo rischi ed oneri 18.204 19.455
- di cui Riallineamento avviamenti art. 110 del D.L. n. 104/2020 9.705 9.807
- di cui Altro 3.440 3.449
Accantonamenti in contropartita del patrimonio netto 1.760 1.926
- di cui Riserve di valutazione in applicazione IAS 19 52 -
- di cui Attività finanziarie valutate al fair value con impatto redditività complessiva 1.708 1.926
Svalutazioni su crediti (di cui alla Legge 214/2011) 1.615 2.407
Totale ante compensazione IAS 12 50.108 50.230
Compensazione con Passività per imposte differite - IAS 12 (4.008) (3.653)
Totale 46.100 46.577

11.2 Passività per imposte differite: composizione

(Importi in migliaia)
Attività/Valori Totale Totale
30/06/2023 31/12/2022
Accantonamenti in contropartita del conto economico 3.488 3.057
- di cui Avviamento e Marchio 3.383 2.943
- di cui Altro 105 114
Accantonamenti in contropartita del patrimonio netto 520 596
- di cui Riserve di valutazione in applicazione IAS 19 520 596
Totale ante compensazione IAS 12 4.008 3.653
Compensazione con Attività per imposte anticipate - IAS 12 (4.008) (3.653)
Totale - -

Sezione 12 – Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione e passività associate – Voce 120 dell'attivo e Voce 70 del passivo Nessun dato da segnalare

Sezione 13 – Altre attività – Voce 130 13.1 Altre attività: composizione

(Importi in migliaia)
Totale
30/06/2023
Totale
31/12/2022
Crediti commerciali ai sensi dell'IFRS 15 1.927 7.896
Crediti d'imposta acquistati 1.341.774 1.093.255
Crediti di funzionamento non connessi con la prestazione di servizi finanziari 1.862 2.050
Crediti per partite in contenzioso non derivanti da operazioni creditizie 129 129
Migliorie e spese incrementative sostenute su beni di terzi 3.000 3.691
Partite definitive non imputabili ad altre voci: 20.533 19.673
- titoli e cedole da regolare 4.647 3.589
- altre operazioni 15.886 16.084
Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Attività fiscali": 232.104 295.937
- acconti d'imposta 226.707 290.700
- crediti d'imposta 5.397 5.237
Partite in attesa di regolamento 7.506 4.153
Partite in corso di lavorazione 7.790 7.753
- POS, bancomat e Visa debit 7.771 7.749
- Altre 19 4
Partite viaggianti non attribuite ai conti di pertinenza 1 1
Ratei e risconti attivi diversi da quelli provenienti da contratti con i clienti e diversi da quelli che
vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie
22.593 16.980
Ratei e risconti attivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati
sulle pertinenti attività o passività finanziarie
83.730 80.407
Totale 1.722.949 1.531.925

La voce Crediti d'imposta acquistati include il valore di bilancio dei crediti d'imposta acquistati nell'ambito del Decreto Legge 34/2020 e successive integrazioni. Essi includono sia i crediti d'imposta acquistati a seguito di cessione da parte dei beneficiari diretti sia acquistati a seguito di cessione da parte di precedenti acquirenti.

Si precisa che fra i Crediti di Imposta ex art. 121 D.L. 34/2020 acquistati da FinecoBank sul mercato secondario, per un importo complessivo di 393.021 migliaia di euro, risultano iscritti anche crediti che sono stati oggetto di sequestro preventivo in ambito penale, acquistati per un importo complessivo di 55.906 migliaia di euro. Attesa la totale estraneità della Banca ai fatti oggetto di indagine, nel presente Bilancio consolidato semestrale abbreviato i suddetti crediti sono rimasti iscritti come crediti fiscali (voce "Crediti d'imposta acquistati"), alla luce del principio secondo cui, ove venga rilevato che il contribuente cedente non aveva diritto alla detrazione, i cessionari rispondono solo per l'eventuale utilizzo del credito d'imposta in modo irregolare o in misura maggiore rispetto al credito d'imposta ricevuto (comma 6 dell'art. 121 cit.) oppure in caso di concorso con dolo o colpa grave, con esclusione di quest'ultima in caso di acquisizione di tutta la documentazione prescritta (cfr. comma 6-bis inserito nell'art. 121 del DL 34/2020 dal decreto-legge 16 febbraio 2023, n. 11). A tal riguardo, va sottolineato che: i) trattandosi di una sub-cessione, non vi è stato alcun rapporto tra FinecoBank e l'originario beneficiario della detrazione e che, in linea con le migliori best practice, FinecoBank ha posto in essere una serie di approfonditi controlli, anche con il supporto di società specializzate, in modo tale da prevenire qualsiasi forma di responsabilità; ii) sia le clausole e tutele incluse nel contratto di cessione dei crediti in discorso, sia le norme ivi richiamate (in particolare, gli articoli 1260 e seguenti del codice civile) approntano un'adeguata tutela a favore di FinecoBank, che può vantare diritti tanto sul piano dell'eventuale risoluzione della cessione (con le connesse conseguenze restitutorie), tanto su quello risarcitorio. Si segnala altresì che, ai sensi del decreto-legge 27 gennaio 2022, n. 4, convertito con legge 28 marzo 2022 n. 25, art. 28-ter, nelle ipotesi in cui i crediti d'imposta di cui agli articoli 121 e 122 del decreto-legge n. 34 del 2020, non possano essere utilizzati in quanto oggetto di sequestro disposto dall'Autorità giudiziaria, il termine per l'utilizzo delle quote residue al momento della cessazione del sequestro è aumentato di un periodo pari alla durata del sequestro stesso.

Passivo

Sezione 1 – Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato – Voce 10

1.1 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei debiti verso banche

(Importi in migliaia)
Tipologia operazioni/Valori Totale
30/06/2023
Totale
31/12/2022
Fair Value Fair Value
VB L1 L2 L3 VB L1 L2 L3
1. Debiti verso banche centrali - X X X - X X X
2. Debiti verso banche 1.299.539 X X X 1.677.235 X X X
2.1 Conti correnti e depositi a vista 1.038 X X X 7.812 X X X
2.2 Depositi a scadenza - X X X - X X X
2.3 Finanziamenti 72.071 X X X 55.321 X X X
2.3.1 Pronti contro termine passivi 72.071 X X X 55.321 X X X
2.3.2 Altri - X X X - X X X
2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali - X X X - X X X
2.5 Debiti per leasing 3.699 X X X 3.691 X X X
2.6 Altri debiti 1.222.731 X X X 1.610.411 X X X
Totale 1.299.539 - - 1.299.539 1.677.235 - - 1.677.235

Legenda:

VB: Valore di bilancio L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3

La voce 2.3.1. "Finanziamenti - Pronti contro termine passivi" non comprende la forma tecnica del prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli ovvero senza garanzia. Tali operazioni sono esposte tra le operazioni "fuori bilancio" nella tabella A.1.4 riportata nella Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale - Informazioni di natura quantitativa delle presenti note illustrative.

La voce 2.6 Altri debiti include, principalmente, margini di variazioni ricevuti per l'operatività in derivati.

Le Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono presentate sulla base del loro fair value e della loro gerarchia di fair value al solo fine di adempiere alle richieste d'informativa di bilancio. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo "A.4 - Informativa sul fair value" riportato nella Parte A - Politiche contabili delle presenti note illustrative.

1.2 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei debiti verso clientela

(Importi in migliaia)
Totale
30/06/2023
Totale
31/12/2022
Tipologia operazioni/Valori Fair Value Fair Value
VB L1 L2
L3
VB L1 L2 L3
1. Conti correnti e depositi a vista 28.499.485 X X X 30.538.691 X X X
2. Depositi a scadenza - X X X - X X X
3. Finanziamenti 434.168 X X X 930.840 X X X
3.1 Pronti contro termine passivi 434.168 X X X 930.840 X X X
3.2 Altri - X X X - X X X
4. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali - X X X - X X X
5. Debiti per leasing 59.751 X X X 59.660 X X X
6. Altri debiti 194.357 X X X 166.456 X X X
Totale 29.187.761 - - 29.187.761 31.695.647 - - 31.695.647

Legenda: VB: Valore di bilancio L1 = Livello 1 L2 = Livello 2

La voce 3.1. "Finanziamenti - Pronti contro termine passivi" non comprende la forma tecnica del prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli ovvero senza garanzia. Tali operazioni sono esposte tra le operazioni "fuori bilancio" nella tabella A.1.5 riportata nella Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale - Informazioni di natura quantitativa delle presenti note illustrative.

Le attività e passività finanziarie possono essere oggetto di compensazione quando la società ha correntemente un diritto legale a compensare gli importi rilevati contabilmente e intende estinguere per il residuo netto, o realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività, come previsto dallo IAS 32.

Oltre a rispettare le previsioni dello IAS 32, la Banca effettua la compensazione delle attività e passività finanziarie solo quando:

  • le operazioni hanno la stessa data esplicita di regolamento definitivo;
  • il diritto di compensare l'importo dovuto alla controparte con l'importo dovuto dalla controparte è legalmente opponibile nel normale svolgimento dell'attività e in caso di default, di insolvenza o di fallimento;
  • le controparti intendono regolare su base netta o in contemporanea ovvero le operazioni sono soggette ad un meccanismo di regolamento che funzionalmente determina l'equivalente di un regolamento netto.

Nella tabella sopra riportata le operazioni di pronti contro termine effettuate sul mercato Repo MTS e regolate attraverso una Controparte Centrale sono state esposte compensate.

Le Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono presentate sulla base del loro fair value e della loro gerarchia di fair value al solo fine di adempiere alle richieste d'informativa di bilancio. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo "A.4 - Informativa sul fair value" riportato nella Parte A - Politiche contabili delle presenti note illustrative.

L3 = Livello 3

1.3 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei titoli in circolazione

(Importi in migliaia)
Tipologia titoli/Valori
Totale
30/06/2023
Totale
31/12/2022
Fair Value Fair Value
VB L1 L2 L3 VB L1 L2 L3
A. Titoli
1. obbligazioni 803.054 743.090 - - 497.926 428.061 - -
1.1 strutturate - - - - - - - -
1.2 altre 803.054 743.090 - - 497.926 428.061 - -
2. altri titoli - - - - - - - -
2.1 strutturate - - - - - - - -
2.2 altre - - - - - - - -
Totale 803.054 743.090 - - 497.926 428.061 - -

Legenda:

VB: Valore di bilancio L1 = Livello 1

L2 = Livello 2 L3 = Livello 3

Le Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono presentate sulla base del loro fair value e della loro gerarchia di fair value al solo fine di adempiere alle richieste d'informativa di bilancio. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo "A.4 - Informativa sul fair value" riportato nella Parte A - Politiche contabili delle presenti note illustrative.

Sezione 2 – Passività finanziarie di negoziazione – Voce 20

2.1 Passività finanziarie di negoziazione: composizione merceologica

(Importi in migliaia)
Totale Totale
30/06/2023 31/12/2022
Tipologia operazioni/Valori
Fair Value VN Fair Value
VN L1 L2 L3 Fair Value * L1 L2 L3 Fair Value *
A. Passività per cassa
1. Debiti verso banche - - - - - - - - - -
2. Debiti verso clientela 24 1.948 - 3 1.951 593 396 - 3 399
3. Titoli di debito - - - - X - - - - X
3.1 Obbligazioni - - - - X - - - - X
3.1.1 Strutturate - - - - X - - - - X
3.1.2 Altre obbligazioni - - - - X - - - - X
3.2 Altri titoli - - - - X - - - - X
3.2.1 Strutturati - - - - X - - - - X
3.2.2 Altri - - - - X - - - - X
Totale (A) 24 1.948 - 3 1.951 593 396 - 3 399
B. Strumenti derivati
1. Derivati finanziari X 4.708 1.879 - X X 2.788 1.387 - X
1.1 Di negoziazione X 4.708 1.879 - X X 2.788 1.387 - X
1.2 Connessi con la fair value
option
X - - - X X - - - X
1.3 Altri X - - - X X - - - X
2. Derivati creditizi X - - - X X - - - X
2.1 Di negoziazione X - - - X X - - - X
2.2 Connessi con la fair value
option
X - - - X X - - - X
2.3 Altri X - - - X X - - - X
Totale (B) X 4.708 1.879 - X X 2.788 1.387 - X
Totale (A+B) X 6.656 1.879 3 X X 3.184 1.387 3 X

Legenda:

VN = valore nominale o nozionale

L1 = Livello 1

L2 = Livello 2 L3 = Livello 3

Fair value* = Fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell'emittente rispetto alla data di emissione

I derivati finanziari comprendono la valutazione negativa dei contratti CFD, Knock Out Option e Certificates emessi, nonché i contratti derivati regolamentati o stipulati con controparti istituzionali utilizzati per la copertura gestionale dei suddetti contratti derivati, per un importo complessivo pari a 3.347 migliaia di euro (1.784 migliaia di euro al 31 dicembre 2022).

Nel punto B.1.1 "Strumenti derivati - Derivati finanziari di negoziazione" sono state ricondotte anche le valutazioni negative dei contratti di compravendita a pronti di titoli che soddisfano la definizione di "posseduti per negoziazione" e valute da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way"), per un importo pari a 3.240 migliaia di euro (2.391 migliaia di euro al 31 dicembre 2022).

Sezione 3 – Passività finanziarie designate al fair value – Voce 30 Nessun dato da segnalare.

Sezione 4 – Derivati di copertura – Voce 40

4.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli

(Importi in migliaia)
Fair value 30/06/2023 VN Fair value 31/12/2022 VN
L1 L2 L3 30/06/2023 L1 L2 L3 31/12/2022
A. Derivati finanziari - 60.882 - 3.145.000 - 63.752 - 3.420.000
1) Fair value - 60.882 - 3.145.000 - 63.752 - 3.420.000
2) Flussi finanziari - - - - - - - -
3) Investimenti esteri - - - - - - - -
B. Derivati creditizi - - - - - - - -
1) Fair value - - - - - - - -
2) Flussi finanziari - - - - - - - -
Totale - 60.882 - 3.145.000 - 63.752 - 3.420.000

Legenda

VN = valore nozionale L1 = Livello 1

L2 = Livello 2 L3 = Livello 3

Sezione 5 – Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica – Voce 50

5.1 Adeguamento di valore delle passività finanziarie coperte

(Importi in migliaia)
Adeguamento di valore delle passività coperte/ Componenti del gruppo Totale
30/06/2023
Totale
31/12/2022
1. Adeguamento positivo delle passività finanziarie - -
2. Adeguamento negativo delle passività finanziarie (74.320) (66.932)
Totale (74.320) (66.932)

Sezione 6 – Passività fiscali – Voce 60

Vedi sezione 11 dell'attivo.

Sezione 7 – Passività associate ad attività in via di dismissione - Voce 70 Vedi sezione 12 dell'attivo.

Sezione 8 – Altre passività - Voce 80

8.1 Altre passività: composizione

(Importi in migliaia)
Voci/Componenti Totale
30/06/2023
Totale
31/12/2022
Altri debiti relativi ad Amministratori e Sindaci 287 241
Altri debiti relativi al personale dipendente 18.269 17.305
Contributi previdenziali da versare 6.884 7.717
Debiti di funzionamento non connessi con la prestazione di servizi finanziari 37.963 42.589
Partite definitive ma non imputabili ad altre voci: 178.901 45.955
- titoli e cedole da regolare 11.852 10.318
- deleghe di pagamento 152.703 24.480
- altre partite 14.346 11.157
Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Passività fiscali": 53.016 55.995
- somme trattenute a terzi quali sostituti d'imposta 40.855 31.631
- altre 12.161 24.364
Partite illiquide per operazioni di portafoglio 12.264 2.017
Partite in attesa di regolamento: 97.778 130.091
- bonifici in partenza 97.716 115.172
- POS e bancomat 62 14.919
Partite in corso di lavorazione: 4.660 880
- bonifici in arrivo 4.628 808
- altre partite in corso di lavorazione 32 72
Ratei e risconti passivi diversi da quelli provenienti da contratti con i clienti e diversi da quelli che
vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie
238 275
Ratei e risconti passivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati
sulle pertinenti attività o passività finanziarie
19.222 19.572
Somme a disposizione della clientela 13.959 11.715
Totale 443.441 334.352

Sezione 9 – Trattamento di fine rapporto del personale - Voce 90

9.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue

(Importi in migliaia)
Totale
30/06/2023
Totale
31/12/2022
A. Esistenze iniziali 3.942 5.033
B. Aumenti 110 49
B.1 Accantonamento dell'esercizio 79 49
B.2 Altre variazioni 31 -
C. Diminuzioni (25) (1.140)
C.1 Liquidazioni effettuate (25) (43)
C.2 Altre variazioni - (1.097)
D. Rimanenze finali 4.027 3.942
Totale 4.027 3.942
Descrizione delle principali ipotesi attuariali 30/06/2023 31/12/2022
Tasso di attualizzazione 4,00% 4,10%
Tasso di inflazione atteso 2,50% 2,50%

Sezione 10 – Fondi per rischi e oneri - Voce 100

10.1 Fondi per rischi e oneri: composizione

(Importi in migliaia)
Voci/Componenti Totale
30/06/2023
Totale
31/12/2022
1. Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate 55 36
2. Fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate 74 38
3. Fondi di quiescenza aziendali - -
4. Altri fondi per rischi ed oneri 106.397 105.291
4.1 controversie legali e fiscali 27.424 27.417
4.2 oneri per il personale 3.554 6.799
4.3 altri 75.419 71.075
Totale 106.526 105.365

La voce 4.1 "controversie legali e fiscali" accoglie, principalmente, gli accantonamenti effettuati a fronte di reclami e controversie relative a danni cagionati alla clientela per illeciti comportamenti da parte dei consulenti finanziari della Banca, accantonamenti relativi alle controversie in essere con i consulenti finanziari (generalmente di stampo giuslavoristico) ed alle altre vertenze giudiziarie ed extragiudiziarie in corso con la clientela, in relazione all'ordinaria attività bancaria svolta, e altri soggetti per 23.958 migliaia di euro (24.000 migliaia di euro al 31 dicembre 2022) e gli accantonamenti per vertenze fiscali (sanzioni e interessi) per 3.466 migliaia di euro (3.417 migliaia di euro al 31 dicembre 2022). Tale fondo include, oltre alle spese processuali a carico del Gruppo in caso di conclusione non favorevole della controversia, la stima delle spese da riconoscere ai legali ed eventuali consulenti tecnici e/o esperti che assistono il Gruppo nelle controversie in corso nella misura in cui si ritiene che le stesse non saranno rimborsate

dalle controparti. Tale stima è stata determinata dal Gruppo in relazione al contenzioso in essere, principalmente sulla base delle Tariffe Forensi previste dalla normativa vigente.

La voce 4.2 "oneri per il personale" accoglie gli accantonamenti effettuati a fronte delle remunerazioni variabili da erogare al personale dipendente negli esercizi successivi, per i quali risultano incerti la scadenza e/o l'ammontare.

La voce 4.3 "Altri" accoglie il Fondo di indennità suppletiva di clientela, per un importo pari a 73.592 migliaia di euro (68.584 migliaia di euro al 31 dicembre 2022), il Fondo indennità contrattuale, per un importo pari a 194 migliaia di euro (189 migliaia di euro al 31 dicembre 2022) e gli altri fondi costituiti a fronte di rischi legati al business e all'operatività del Gruppo, per un importo pari a 1.633 migliaia di euro (2.108 migliaia di euro al 31 dicembre 2022), tra i quali, in particolare, gli accantonamenti per eventi formativi per i consulenti finanziari.

10.3 Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate

(Importi in migliaia)
Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate
Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio Impaired acquisiti/e o
originati/e
Totale
1. Impegni a erogare fondi 47 - 5 - 52
2. Garanzie finanziarie rilasciate 3 - - - 3
Totale 50 - 5 - 55

10.4 Fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate

(Importi in migliaia)
Voci/Componenti Totale
30/06/2023
Totale
31/12/2022
1. Altre garanzie rilasciate - -
2. Altri impegni 74 38
Totale 74 38

10.5 Fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti

Nessun dato da segnalare.

10.6 Fondi per rischi ed oneri – altri fondi

(Importi in migliaia)
Totale
30/06/2023
Totale
31/12/2022
Controversie legali e fiscali 27.424 27.417
- Cause in corso 20.013 19.661
- Reclami 3.945 4.339
- Vertenze fiscali 3.466 3.417
Oneri per il personale 3.554 6.799
Altri 75.419 71.075
- Indennità suppletiva clientela 73.592 68.584
- Indennità contrattuale e patti di non concorrenza 194 383
- Altri fondi 1.633 2.108
Totale fondo rischi ed oneri - altri fondi 106.397 105.291
(Importi in migliaia)
Fondo rischi e oneri Totale Utilizzi Trasferimenti e
altre variazioni
Utili (perdite)
attuariali IAS
19R *
Accantonamenti
netti**
Totale
31/12/2022 30/06/2023
Controversie legali e fiscali 27.417 (1.344) - - 1.351 27.424
- Cause in corso 19.661 (994) 61 - 1.285 20.013
- Reclami 4.339 (350) (61) - 17 3.945
- Vertenze fiscali 3.417 - - - 49 3.466
Oneri per il personale 6.799 (6.721) - - 3.476 3.554
Altri 71.075 (2.669) - 2.163 4.850 75.419
- Indennità suppletiva clientela 68.584 (1.169) - 2.163 4.014 73.592
- Indennità contrattuale e patti di non
concorrenza
383 - - - (189) 194
- Altri fondi 2.108 (1.500) - - 1.025 1.633
Totale fondo rischi ed oneri - altri fondi 105.291 (10.734) - 2.163 9.677 106.397

* La voce "Utili (perdite) attuariali IAS 19R" comprende gli utili (perdite) rilevati nella voce "Riserva da valutazione" in applicazione dello IAS 19R.

** La voce "Accantonamenti netti" comprende alcuni oneri ricompresi a voce propria di conto economico per meglio rifletterne la natura (ad esempio "Spese per il personale", Spese amministrative" e "Interessi passivi e oneri assimilati").

La tabella seguente riporta le principali ipotesi attuariali utilizzate ai fini della misurazione della passività relativa al Fondo indennità suppletiva di clientela e Fondo indennità contrattuale.

Descrizione delle principali ipotesi attuariali 30/06/2023 31/12/2022
Tasso di attualizzazione 4,00% 4,10%
Tasso di incremento salariale 0,00% 0,00%

Per ulteriori informazioni e dettagli su importo, tempistica e incertezza dei flussi finanziari (sensitivity), si rimanda al Bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2022.

Il Fondo rischi per controversie legali include gli accantonamenti effettuati a fronte di reclami e controversie relative a danni cagionati alla clientela per illeciti comportamenti da parte dei consulenti finanziari della Banca, accantonamenti relativi alle controversie in essere con i consulenti finanziari (generalmente di stampo giuslavoristico) ed alle altre vertenze giudiziarie ed extragiudiziarie in corso con la clientela, in relazione all'ordinaria attività bancaria svolta, e altri soggetti. Tale fondo include, oltre alle spese processuali a carico del Gruppo in caso di conclusione non favorevole della

controversia, la stima delle spese da riconoscere ai legali ed eventuali consulenti tecnici e/o esperti che assistono il Gruppo nelle controversie in corso nella misura in cui si ritiene che le stesse non saranno rimborsate dalle controparti. Tale stima è stata determinata dal Gruppo in relazione al contenzioso in essere, principalmente sulla base delle Tariffe Forensi previste dalla normativa vigente.

Il Fondo indennità suppletiva di clientela è costituito a fronte dell'indennità di fine rapporto da riconoscere alla rete dei consulenti finanziari, ai sensi dell'art. 1751 del Codice Civile, nel caso di scioglimento del contratto per fatto non imputabile al consulente, quale, ad esempio, il raggiungimento dell'età pensionabile. La valutazione dell'onere connesso alle obbligazioni in essere a fine periodo è stata effettuata, secondo quanto previsto dallo IAS 19, avvalendosi del supporto di un attuario esterno indipendente.

Il Fondo Oneri per il personale accoglie gli accantonamenti effettuati a fronte delle remunerazioni variabili da erogare al personale dipendente negli esercizi successivi, per i quali risultano incerti la scadenza e l'ammontare.

Il Fondo indennità contrattuale è correlato all'operatività di un numero limitato di consulenti finanziari ed è previsto contrattualmente. La valutazione dell'onere connesso alle obbligazioni in essere a fine periodo viene effettuata avvalendosi del supporto di un attuario esterno indipendente, ma trattandosi di un importo non rilevante la valutazione viene effettuata annualmente.

Il Fondo per patti di non concorrenza è stato azzerato nel corso del primo semestre 2023, in quanto non sono più in essere accordi di questo tipo con i consulenti finanziari.

Il Fondo rischi per controversie fiscali è costituito a fronte delle contestazioni ricevute da parte dell'Agenzia delle Entrate in seguito alle verifiche fiscali subite dalla Banca nel corso degli anni ed in relazione alle quali la Banca, ritenendo di aver calcolato le imposte correttamente e legittimamente, ha presentato ricorso nei diversi gradi di giudizio. Nel suddetto fondo rischi ed oneri sono stati accantonati gli importi per sanzioni e interessi relativi alle maggiori imposte oggetto di contestazione e richieste dall'Amministrazione finanziaria tramite cartelle esattoriali o avvisi di pagamento e per l'onere stimato delle spese legali da sostenere nei diversi gradi di giudizio.

Per maggiori dettagli si rinvia alla Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 1.5 – Rischi operativi - paragrafo "Rischi derivanti da contenziosi e verifiche di natura tributaria" delle presenti note illustrative.

Gli Altri fondi sono costituiti, principalmente, a fronte di rischi legati al business e all'operatività del Gruppo, tra i quali, in particolare, gli accantonamenti per eventi formativi per i consulenti finanziari.

Sezione 11 – Passività assicurative – Voce 110 Nessun dato da segnalare.

Sezione 12 – Azioni rimborsabili – Voce 130 Nessun dato da segnalare.

Sezione 13 – Patrimonio del gruppo – Voci 120, 130, 140, 150, 160, 170 e 180 13.1 "Capitale" e "Azioni proprie": composizione

Al 30 giugno 2023 il capitale sociale di FinecoBank ammonta a 201.508 migliaia di euro, composto da 610.631.635 azioni ordinarie di nominali 0,33 euro.

Al 30 giugno 2023 il Gruppo, nello specifico la Capogruppo FinecoBank, detiene in portafoglio numero 91.459 azioni di FinecoBank, in relazione ai piani di incentivazione a favore dei consulenti finanziari, corrispondenti allo 0,015% delle azioni rappresentanti il capitale sociale, per un ammontare pari a 1.243 migliaia di euro. Nel corso del primo semestre 2023 sono state acquistate 31.000 azioni, per un importo di 519 migliaia di euro, in relazione al "Sistema incentivante 2022 PFA" a favore dei consulenti finanziari identificati come "Personale più rilevante" e sono state assegnate ai consulenti finanziari n. 3.435, n. 8.227, n. 12.781, n. 45.380 e n. 6.197 azioni ordinarie FinecoBank, detenute in portafoglio, nell'ambito rispettivamente del piano "Sistema Incentivante 2018 PFA", "Sistema Incentivante 2019 PFA", "Sistema Incentivante 2020 PFA", "Sistema Incentivante 2021 PFA" e "Piano di Incentivazione a Lungo Termine 2018-2020" per i Consulenti Finanziari di FinecoBank identificati come "Personale più rilevante", per un importo complessivo di 990 migliaia di euro.

Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 7 febbraio 2023, tenuto conto del risultato positivo della verifica delle condizioni minime di accesso a livello di Gruppo e di quelle individuali (compliance dei comportamenti e occupazione continuativa), nonché del parere favorevole del Comitato Remunerazione riunitosi il 6 febbraio 2023, ha approvato:

  • l'assegnazione:
    • o della quarta tranche azionaria del piano 2017, attribuita nel 2018, corrispondente a n. 27.426 azioni ordinarie gratuite, coerentemente con l'ammontare massimo approvato dal Consiglio di Amministrazione del 9 gennaio 2017 e successiva seduta del 10 gennaio 2018 per la delega di completamento;
    • o della terza tranche azionaria del piano 2018 e della quarta tranche azionaria della severance concordata nel 2018 per un dirigente con responsabilità strategiche, attribuite nel 2019, corrispondenti a complessive n. 42.049 azioni ordinarie gratuite, coerentemente con l'ammontare massimo approvato dal Consiglio di Amministrazione del 10 gennaio 2018;
    • o della seconda e della terza tranche azionaria del piano 2019, attribuita nel 2020, corrispondente a n. 33.898 azioni ordinarie gratuite, coerentemente con l'ammontare massimo approvato dal Consiglio di Amministrazione del 10 gennaio 2019;
    • o della seconda tranche azionaria del piano 2020, attribuita nel 2021, corrispondente a n. 1.908 azioni ordinarie gratuite, coerentemente con l'ammontare massimo approvato dal Consiglio di Amministrazione del 15 gennaio 2020;
    • o della prima tranche azionaria del piano 2021, attribuita nel 2022, corrispondente a n. 64.324 azioni ordinarie gratuite, coerentemente con l'ammontare massimo approvato dal Consiglio di Amministrazione del 19 gennaio 2021

e, conseguentemente, un aumento di capitale sociale a titolo gratuito per un ammontare complessivo di 56 migliaia di euro corrispondente a complessive n. 169.605 azioni ordinarie gratuite FinecoBank del valore nominale di 0,33 euro ciascuna (aventi le stesse caratteristiche di quelle in circolazione, regolare godimento) con efficacia dal 31 marzo 2023, in parziale esercizio della delega al Consiglio di Amministrazione conferita dall'Assemblea straordinaria degli Azionisti dell'11 aprile 2018, 10 aprile 2019, 28 aprile 2020 e 28 aprile 2021 ai sensi dell'art. 2443 del Codice civile. L'effetto di diluizione derivante dai suddetti aumenti di capitale gratuito è quantificato nella misura dello 0,03% del capitale fully diluited;

della prima, della seconda e della terza tranche azionaria del "Piano di Incentivazione a Lungo Termine 2018-2020" per i dipendenti di FinecoBank, attribuita nel 2018 e corrispondente a n. 342.170 azioni ordinarie gratuite FinecoBank, e conseguentemente un aumento di capitale sociale a titolo gratuito per un ammontare complessivo di 113 migliaia di euro con efficacia dal 31 marzo 2023 in parziale esercizio della delega al Consiglio di Amministrazione conferita dall'Assemblea straordinaria degli Azionisti dell'11 aprile 2018 ai sensi dell'art. 2443 del Codice civile.

A fronte dei suddetti aumenti di capitale è stata conseguentemente ridotta la riserva di utili disponibili, in particolare è stata utilizzata la Riserva connessa al sistema di incentivazione a medio lungo termine per il Personale di FinecoBank, costituita con la Riserva straordinaria.

(Importi in migliaia)
Totale 30/06/2023 Totale 31/12/2022
Capitale sociale 201.508 201.340
Sovrapprezzi di emissione 1.934 1.934
Riserve 899.315 778.211
(Azioni proprie) (1.243) (1.714)
Riserve da valutazione 1.063 2.121
Strumenti di capitale 500.000 500.000
Utile (Perdita) d'esercizio 308.880 428.505
Totale 1.911.457 1.910.397

13.2 Capitale - Numero azioni della capogruppo: variazioni annue

Voci/Tipologie Ordinarie (Importi in migliaia)
Altre
A. Azioni esistenti all'inizio dell'esercizio 609.983.381 -
- interamente liberate 610.119.860 -
- non interamente liberate - -
A.1 Azioni proprie (-) (136.479) -
A.2 Azioni in circolazione: esistenze iniziali 609.983.381 -
B. Aumenti 587.795 -
B.1 Nuove emissioni 511.775 -
- a pagamento: - -
- operazioni di aggregazioni di imprese - -
- conversione di obbligazioni - -
- esercizio di warrant - -
- altre - -
- a titolo gratuito: 511.775 -
- a favore dei dipendenti 500.667 -
- a favore degli amministratori - -
- altre 11.108 -
B.2 Vendita di azioni proprie - -
B.3 Altre variazioni 76.020 -
C. Diminuzioni (31.000) -
C.1 Annullamento - -
C.2 Acquisto di azioni proprie (31.000) -
C.3 Operazioni di cessione di imprese - -
C.4 Altre variazioni - -
D. Azioni in circolazione: rimanenze finali 610.540.176 -
D.1 Azioni proprie (+) 91.459 -
D.2 Azioni esistenti alla fine dell'esercizio 610.631.635 -
- interamente liberate 610.631.635 -
- non interamente liberate - -

Nella voce B.3 "Altre variazioni" sono state riportate le azioni assegnate ai consulenti finanziari nell'ambito dei piani "Sistema Incentivante 2018 PFA", "Sistema Incentivante 2019 PFA", "Sistema Incentivante 2020 PFA", "Sistema Incentivante 2021 PFA" e "Piano di Incentivazione a Lungo Termine 2018-2020" a favore dei consulenti finanziari e manager di rete della Banca.

13.3 Capitale: altre informazioni

Le azioni non sono soggette a diritti, privilegi o vincoli; non vi sono azioni riservate per emissione sotto opzione e contratti di vendita.

13.4 Riserve di utili: altre informazioni

Le riserve di utili sono costituite dalla:

  • Riserva legale, per un ammontare pari a 40.302 migliaia di euro;
  • Riserva per azioni proprie in portafoglio, per un ammontare pari a 1.243 migliaia di euro;
  • Riserva da consolidamento, pari a 34.686 migliaia di euro;
  • Riserve di utili indisponibili ai sensi dell'articolo 6 comma 2 D. Lgs 38/2005, per un ammontare pari a 2.214 migliaia di euro;
  • altre riserve di utili, per un ammontare pari a 777.616 migliaia di euro, di cui 86.354 migliaia di euro soggetti ad un vincolo di tassabilità in caso di distribuzione, appostato in seguito all'operazione di riallineamento fiscale degli avviamenti previste dall'art. 110 del DL 104 del 2020.

Come precedentemente descritto nel paragrafo 13.1 "Capitale e Azioni proprie: composizione", il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 7 febbraio 2023 ha approvato l'esecuzione dei sistemi di incentivazione/fidelizzazione con conseguente aumento di capitale, a fronte dei quali sono state ridotte le riserve di utili disponibili per un importo di 169 migliaia di euro. La riserva di utili, in particolare la Riserva straordinaria, è stata utilizzata anche a fronte del pagamento dei costi direttamente attribuibili alle suddette operazioni di aumento di capitale, per un importo di 6 migliaia di euro al netto della relativa fiscalità.

Come precedentemente descritto nel paragrafo 13.1 "Capitale e Azioni proprie: composizione", nel corso del primo semestre 2023 sono state acquistate 31.000 azioni, per un importo di 519 migliaia di euro, in relazione al "Sistema incentivante 2022 PFA" a favore dei consulenti finanziari identificati come "Personale più rilevante" e sono state assegnate ai consulenti finanziari n. 3.435, n. 8.227, n. 12.781, n. 45.380 e n. 6.197 azioni ordinarie FinecoBank, detenute in portafoglio, nell'ambito rispettivamente del piano "Sistema Incentivante 2018 PFA", "Sistema Incentivante 2019 PFA", "Sistema Incentivante 2020 PFA", "Sistema Incentivante 2021 PFA" e "Piano di Incentivazione a Lungo Termine 2018-2020" per i Consulenti Finanziari di FinecoBank identificati come "Personale più rilevante", per un importo complessivo di 990 migliaia di euro. Conseguentemente la Riserva azioni proprie si è ridotta complessivamente di 471 migliaia di euro con contestuale incremento della Riserva straordinaria.

L'Assemblea di FinecoBank del 27 aprile 2023 ha approvato la destinazione dell'utile dell'esercizio 2022 di FinecoBank S.p.A., pari a 421.985 migliaia di euro, come segue:

  • alle 610.631.635 azioni ordinarie del valore nominale di 0,33 euro, costituenti il capitale sociale inclusivo di 511.775 azioni relative all'aumento di capitale a supporto del sistema incentivante del personale dipendente approvato dal Consiglio di Amministrazione del 7 febbraio 2023, un dividendo unitario di 0,49 euro per complessivi 299.210 migliaia di euro;
  • alla Riserva Legale 34 migliaia di euro, pari allo 0,008% dell'utile dell'esercizio avendo la riserva raggiunto il quinto del capitale sociale;
  • alla Riserva indisponibile ex art. 6 comma 1 lett. a) D. Lgs. 38/2005 721 migliaia di euro;
  • alla Riserva Straordinaria 122.021 migliaia di euro.

Alla Riserva straordinaria è stata girata anche la quota di dividendi non distribuita a fronte delle azioni proprie detenute dalla Banca alla record date, pari a 45 migliaia di euro.

L'Assemblea di FinecoBank del 27 aprile 2023 ha approvato, inoltre, l'eliminazione della riserva negativa derivante dalla valutazione di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva mediante copertura della stessa con l'utilizzo della riserva straordinaria disponibile per 136,77 euro. Tale riserva era stata iscritta in seguito all'operazione di cessione, efficace a partire dal 27 settembre 2022, delle 20 azioni di UniCredit Services S.C.p.A., detenute da FinecoBank per un importo 172,37 euro e cedute per un corrispettivo di 35,6 euro.

Nel corso del primo semestre 2023, infine, la Riserva straordinaria è stata utilizzata a fronte del pagamento delle cedole dello strumento finanziario Additional Tier 1 emesso dalla Banca in data 31 gennaio 2018, per un importo di 3.494 migliaia di euro al netto della relativa fiscalità, e dello strumento finanziario Additional Tier 1 emesso in data 11 luglio 2019, per un importo di 6.389 migliaia di euro al netto della relativa fiscalità.

13.5 Strumenti di capitale: composizione e variazioni annue

Gli strumenti di capitale includono i seguenti strumenti finanziari:

  • Additional Tier 1 emesso in data 31 gennaio 2018. Lo strumento finanziario è un private placement20, perpetuo, emesso per un ammontare di 200 milioni di euro, interamente sottoscritto da UniCredit S.p.A.. La cedola per i primi 5,5 anni era stata fissata a 4,82%. A partire dal 3 giugno 2023 e per i prossimi 5 anni, la cedola è stata fissata al 7,363%;
  • Additional Tier 1 emesso in data 11 luglio 2019. Lo strumento finanziario è un public placement, perpetuo, negoziato sul mercato non regolamentato Global Exchange Market gestito da Euronext Dublin, rating assegnato pari a BB- (S&P Global Ratings), emesso per un ammontare di 300 milioni di euro. La cedola per i primi 5 anni è stata fissata al 5,875%.

Nel corso del primo semestre 2023 non sono stati emessi Strumenti di capitale.

13.6 Altre informazioni

Nessun dato da segnalare.

Sezione 14 – Patrimonio di pertinenza di terzi – Voce 190

Nessun dato da segnalare.

20 Unrated e unlisted.

ALTRE INFORMAZIONI

La tabella "1. Impegni e garanzie finanziarie rilasciate" riporta gli impegni e le garanzie oggetto di valutazione in base alle disposizioni contenute nel principio IFRS9. La tabella "2. Altri impegni e altre garanzie rilasciate" riporta gli impegni e le garanzie non oggetto di valutazione secondo il suddetto principio.

1. Impegni e garanzie finanziarie rilasciate

(Importi in migliaia)
Valore nominale su impegni e garanzie finanziarie rilasciate
Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio Impaired
acquisiti/e o
originati/e
Totale
30/06/2023
Totale
31/12/2022
1. Impegni a erogare fondi 22.833 612 58 - 23.503 16.747
a) Banche Centrali - - - - - -
b) Amministrazioni pubbliche - - - - - -
c) Banche - - - - - -
d) Altre società finanziarie 105 - - - 105 13
e) Società non finanziarie 182 - - - 182 59
f) Famiglie 22.546 612 58 - 23.216 16.675
2. Garanzie finanziarie rilasciate 28.001 - - - 28.001 28.685
a) Banche Centrali - - - - - -
b) Amministrazioni pubbliche - - - - - -
c) Banche 17.170 - - - 17.170 17.170
d) Altre società finanziarie - - - - - -
e) Società non finanziarie - - - - - -
f) Famiglie 10.831 - - - 10.831 11.515

Gli impegni a erogare fondi comprendono, principalmente, gli impegni a erogare pronti contro termine attivi.

Le garanzie di natura finanziaria verso banche comprendono le fideiussioni rilasciate nel corso dell'esercizio 2012 all'Agenzia delle Entrate su richiesta di UniCredit S.p.A., a tempo indeterminato, per un importo di 17.166 migliaia di euro (17.166 migliaia di euro al 31 dicembre 2022).

2. Altri impegni e altre garanzie rilasciate

(Importi in migliaia)
Valore nominale Valore nominale
Totale Totale
30/06/2023 31/12/2022
1. Altre garanzie rilasciate
di cui: esposizioni creditizie deteriorate - -
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche - -
c) Banche - -
d) Altre società finanziarie - -
e) Società non finanziarie - -
f) Famiglie - -
2. Altri impegni 2.426.209 2.330.931
di cui: esposizioni creditizie deteriorate 123 101
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche - -
c) Banche 2.476 2.502
d) Altre società finanziarie 22.229 19.492
e) Società non finanziarie 3.872 2.525
f) Famiglie 2.397.632 2.306.412

Gli Altri impegni comprendono i margini disponibili sulle linee di credito revocabili concesse alla clientela e le operazioni di compravendita a pronti di titoli da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way").

3. Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni

(Importi in migliaia)

Portafogli Importo
30/06/2023
Importo
31/12/2022
1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico - 13
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - -
3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 1.658.433 4.946.516
4. Attività materiali - -
di cui: attività materiali che costituiscono rimanenze - -

Le Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni indicate nella tabella sopra riportata si riferiscono a:

  • titoli di debito, principalmente titoli di Stato, e in misura residuale titoli di capitale, costituiti a garanzia di operazioni passive di pronti contro termine con l'obbligo per il cessionario di rivendita a termine delle attività oggetto della transazione. I titoli risultano impegnati per la durata dell'operazione;
  • titoli di debito, in particolare titoli di Stato, costituiti a cauzione di assegni circolari, a garanzia dell'operatività con la Cassa di Compensazione e Garanzia, a garanzia dell'operatività sui mercati esteri e/o a garanzia dell'operatività in contratti derivati. I titoli risultano impegnati fino al momento in cui il Gruppo decide di cessare l'operatività a fronte della quale sono stati posti a cauzione o garanzia;
  • margini di variazione, margini iniziali e depositi a garanzia, compreso il default fund, a fronte di operazioni su contratti derivati e strumenti finanziari;
  • titolo di debito emesso da UniCredit S.p.A. impegnato a garanzia di operazioni di prestito titoli realizzate con la clientela. Il titolo risulta impegnato per la durata dell'operazione.

Come sopra descritto, si segnala che la voce "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" include i margini di variazione, margini iniziali e depositi a garanzia, compreso il default fund, a fronte di operazioni su contratti derivati e strumenti finanziari; tali attività non erano incluse nella tabella "3. Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni" pubblicata nell'informativa finanziaria del 2022, il cui valore, pari a complessivi 301.154 migliaia di euro, era riportato in calce alla stessa. Per omogeneità di confronto il dato comparativo dell'esercizio 2022 è stato riesposto.

4. Composizione degli investimenti a fronte delle polizze unit-linked e index-linked

Nessun dato da segnalare.

8. Operazioni di prestito titoli

Il Gruppo, in particolare la Banca, svolge attività di prestito titoli con continuità e sistematicità, con l'obiettivo di soddisfare le richieste della propria clientela, delle controparti istituzionali e ottenere un profitto. La Banca opera sia in qualità di prestatario, prendendo in prestito i titoli dai propri clienti, sia in qualità di prestatore, utilizzando i titoli ricevuti in prestito per operazioni di prestito titoli garantite da somme di denaro con clientela retail ed istituzionale interessata al possesso temporaneo dei titoli oppure prestando titoli di proprietà, senza garanzia o con garanzia rappresentata da altri titoli, a clientela istituzionale interessata al possesso temporaneo.

A fronte delle operazioni di prestito titoli garantite da altri titoli realizzate dalla Banca in qualità di prestatario con la clientela retail ("Portafoglio remunerato"), la Banca ha costituito in garanzia titoli di debito emessi da UniCredit S.p.A., contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", depositati in un dossier dedicato presso la banca depositaria per un ammontare superiore ai titoli presi in prestito dai clienti, con lo scopo di fornire una garanzia in monte.

Il valore nominale dei titoli ricevuti in prestito e non iscritti nell'attivo ammonta complessivamente a 98.418 migliaia di euro, per un fair value pari a 152.470 migliaia di euro, come dettagliato nella tabella sotto riportata. Si precisa che sono esclusi i titoli ricevuti in prestito nell'ambito delle operazioni di prestito titoli garantite da somme di denaro che rientrano nella piena disponibilità economica del prestatore e che equivalgono, nella sostanza, a operazioni di pronti contro termine su titoli, rilevate nelle Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato.

Il valore di bilancio dei titoli di proprietà rilevati nelle Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato e consegnati in operazioni di prestito titoli senza garanzia o con garanzia rappresentata da altri titoli ammonta a 1.427.980 migliaia di euro.

(Importi in migliaia)
Tipologia titoli - Valore nominale al 30 giugno 2023
Titoli ricevuti in prestito da: Ceduti Ceduti in pronti contro
termine passivi
Altre finalità
Banche - - -
Società finanziarie - 1 -
Assicurazioni - - -
Imprese non finanziarie - 1.213 2
Altri soggetti 573 89.349 7.280
Totale valore nominale 573 90.563 7.282
(Importi in migliaia)
Tipologia titoli - Fair value al 30 giugno 2023
Titoli ricevuti in prestito da: Ceduti Ceduti in pronti contro
termine passivi
Altre finalità
Banche - - -
Società finanziarie 28 214 -
Assicurazioni - - -
Imprese non finanziarie 55 1.347 12
Altri soggetti 1.948 133.551 15.315
Totale fair value 2.031 135.112 15.327

9. Informativa sulle attività a controllo congiunto

Nessun dato da segnalare.

Parte C – Informazioni sul conto economico consolidato

Sezione 1 – Interessi – Voce 10 e 20

1.1 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione

(Importi in migliaia)
Voci/Forme tecniche Titoli di debito Finanziamenti Altre operazioni Totale
30/06/2023
Totale
30/06/2022
1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto
economico:
3 - - 3 2
1.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione - - - - -
1.2 Attività finanziarie designate al fair value - - - - -
1.3 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair
value
3 - - 3 2
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
125 - X 125 86
3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: 149.028 90.419 X 239.447 139.956
3.1 Crediti verso banche 30.591 6.211 X 36.802 20.504
3.2 Crediti verso clientela 118.437 84.208 X 202.645 119.452
4. Derivati di copertura X X 97.707 97.707 (24.796)
5. Altre attività X X 33.835 33.835 5.388
6. Passività finanziarie X X X 81 8.880
Totale 149.156 90.419 131.542 371.198 129.516
di cui: interessi attivi su attività finanziarie impaired - 125 - 125 120
di cui: interessi attivi su leasing finanziario X - X - -

Le operazioni di TLTRO III sono state rimborsate integralmente nel corso dell'esercizio 2022. Gli interessi maturati al 30 giugno 2022, riportati nella voce 6. "Passività finanziarie", erano pari a 5.254 migliaia di euro.

1.3 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione

(Importi in migliaia)
Voci/Forme tecniche Debiti Titoli Altre operazioni Totale
30/06/2023
Totale
30/06/2022
1. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato (38.523) (6.478) X (45.001) (2.712)
1.1 Debiti verso banche centrali - X X - -
1.2 Debiti verso banche (19.445) X X (19.445) (51)
1.3 Debiti verso clientela (19.078) X X (19.078) (1.094)
1.4 Titoli in circolazione X (6.478) X (6.478) (1.567)
2. Passività finanziarie di negoziazione - -
-
- -
3. Passività finanziarie designate al fair value - -
-
- -
4. Altre passività e fondi X X - - -
5. Derivati di copertura X X - - -
6. Attività finanziarie X X X (619) (2.344)
Totale (38.523) (6.478) - (45.620) (5.056)
di cui: interessi passivi relativi ai debiti per leasing (650) X X (650) (482)

Sezione 2 – Commissioni – Voci 40 e 50

2.1 Commissioni attive: composizione

(Importi in migliaia)
Tipologia servizi/Valori Totale
30/06/2023
Totale
30/06/2022
a) Strumenti finanziari 68.697 72.074
1. Collocamento titoli 7.164 7.682
1.1 Con assunzione a fermo e/o sulla base di un impegno irrevocabile - -
1.2 Senza impegno irrevocabile 7.164 7.682
2. Attività di ricezione e trasmissione di ordini e esecuzione di ordini per conto dei clienti 47.161 51.357
2.1 Ricezione e trasmissione di ordini di uno o più strumenti finanziari 13.670 14.582
2.2 Esecuzione di ordini per conto dei clienti 33.491 36.775
3. Altre commissioni connesse con attività legate a strumenti finanziari 14.372 13.035
di cui: negoziazione per conto proprio 14.372 13.035
di cui: gestione di portafogli individuali - -
b) Corporate Finance - -
1. Consulenza in materia di fusioni e acquisizioni - -
2. Servizi di tesoreria - -
3. Altre commissioni connesse con servizi di corporate finance - -
c) Attività di consulenza in materia di investimenti 36.466 37.016
d) Compensazione e regolamento - -
e) Gestione di portafogli collettive 167.727 149.728
f) Custodia e amministrazione 352 502
1. Banca depositaria - -
2. Altre commissioni legate all'attività di custodia e amministrazione 352 502
g) Servizi amministrativi centrali per gestioni di portafogli collettive - -
h) Attività fiduciaria - 15
i) Servizi di pagamento 43.564 39.490
1. Conti correnti 11.477 12.344
2. Carte di credito 18.374 14.944
3. Carte di debito ed altre carte di pagamento 8.263 7.310
4. Bonifici e altri ordini di pagamento 5.450 4.892
5. Altre commissioni legate ai servizi di pagamento - -
j) Distribuzione di servizi di terzi 145.785 153.296
1. Gestioni di portafogli collettive 85.670 93.824
2. Prodotti assicurativi 57.295 57.639
3. Altri prodotti 2.820 1.833
di cui: gestioni di portafogli individuali 1.874 1.824
k) Finanza strutturata - -
l) Attività di servicing per operazioni di cartolarizzazione - -
m) Impegni a erogare fondi - -
n) Garanzie finanziarie rilasciate 49 46
di cui: derivati su crediti - -
o) Operazioni di finanziamento 179 110
di cui: per operazioni di factoring - -
p) Negoziazione di valute - -
q) Merci - -
r) Altre commissioni attive 586 726
di cui: per attività di gestione di sistemi multilaterali di scambio - -
di cui: per attività di gestione di sistemi organizzati di negoziazione - -
s) Operazioni di prestito titoli 5.278 4.502
Totale 468.683 457.505

Si segnala che la voce j) "Distribuzione di servizi di terzi 1. Gestioni di portafogli collettive" include anche le commissioni di mantenimento di quote di fondi comuni di investimento pari a 80.975 migliaia di euro (89.850 migliaia di euro nel primo semestre 2022).

2.2 Commissioni passive: composizione

(Importi in migliaia)
Servizi/Valori Totale
30/06/2023
Totale
30/06/2022
a) Strumenti finanziari (5.418) (5.385)
di cui: negoziazione di strumenti finanziari (5.418) (5.385)
di cui: collocamento di strumenti finanziari - -
di cui: gestione di portafogli individuali - -
- Proprie - -
- Delegate a terzi - -
b) Compensazione e regolamento (2.901) (2.794)
c) Gestione di portafogli collettive (15.839) (15.990)
1. Proprie - -
2. Delegate a terzi (15.839) (15.990)
d) Custodia e amministrazione (2.263) (2.319)
e) Servizi di incasso e pagamento (12.401) (11.464)
di cui: carte di credito, carte di debito e altre carte di pagamento (8.926) (8.034)
f) Attività di servicing per operazioni di cartolarizzazione - -
g) Impegni a ricevere fondi - -
h) Garanzie finanziarie ricevute - -
di cui: derivati su crediti - -
i) Offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi (184.075) (183.609)
j) Negoziazione di valute - -
k) Altre commissioni passive (485) (415)
l) Operazioni di prestito titoli (558) (514)
Totale (223.940) (222.490)

Nella voce i) Offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi" sono inclusi gli oneri relativi ai piani Equity Settled assegnati ai consulenti finanziari, che trovano contropartita nella voce 150. "Riserve" del patrimonio netto per 395 migliaia di euro (560 migliaia di euro al 30 giugno 2022).

Sezione 3 – Dividendi e proventi simili – Voce 70 3.1 Dividendi e proventi simili: composizione

(Importi in migliaia)
Voci/Proventi Totale Totale
30/06/2023 30/06/2022
Dividendi Proventi simili Dividendi Proventi simili
A. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 127 1 138 -
B. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 23 - 19 -
C. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
- - - -
D. Partecipazioni - - - -
Totale 150 1 157 -

Sezione 4 – Risultato netto dell'attività di negoziazione – Voce 80

4.1 Risultato netto dell'attività di negoziazione: composizione

Al 30 giugno 2023

(Importi in migliaia)
Operazioni/Componenti reddituali Plusvalenze (A) Utili da
negoziazione (B)
Minusvalenze (C) Perdite da
negoziazione (D)
Risultato netto [(A+B) -
(C+D)]
1. Attività finanziarie di negoziazione 242 21.094 (122) (12.559) 8.655
1.1 Titoli di debito - 1.117 - (926) 191
1.2 Titoli di capitale 242 19.650 (122) (11.382) 8.388
1.3 Quote di O.I.C.R. - 327 - (251) 76
1.4 Finanziamenti - - - - -
1.5 Altre - - - - -
2. Passività finanziarie di negoziazione 3 456 (54) (524) (119)
2.1 Titoli di debito - - - - -
2.2 Debiti - - - - -
2.3 Altre 3 456 (54) (524) (119)
3. Attività e passività finanziarie: differenze di cambio X X X X 8.963
4. Strumenti derivati 9.227 94.027 (10.131) (78.829) 16.904
4.1 Derivati finanziari: 9.227 94.027 (10.131) (78.829) 16.904
- Su titoli di debito e tassi di interesse 236 1.145 (242) (1.068) 71
- Su titoli di capitale e indici azionari 8.863 79.701 (9.805) (67.581) 11.178
- Su valute e oro X X X X 2.610
- Altri 128 13.181 (84) (10.180) 3.045
4.2 Derivati su crediti - - - - -
di cui: coperture naturali connesse con la fair value option X X X X -
Totale 9.472 115.577 (10.307) (91.912) 34.403

Al 30 giugno 2022

(Importi in migliaia)
Operazioni/Componenti reddituali Plusvalenze (A) Utili da
negoziazione (B)
Minusvalenze (C) Perdite da
negoziazione (D)
Risultato netto [(A+B) -
(C+D)]
1. Attività finanziarie di negoziazione 12 116.631 (878) (112.188) 3.577
1.1 Titoli di debito - 3.505 - (3.127) 378
1.2 Titoli di capitale 12 112.217 (865) (108.253) 3.111
1.3 Quote di O.I.C.R. - 909 (13) (808) 88
1.4 Finanziamenti - - - - -
1.5 Altre - - - - -
2. Passività finanziarie di negoziazione 10 145 (1) (98) 56
2.1 Titoli di debito - - - - -
2.2 Debiti - - - - -
2.3 Altre 10 145 (1) (98) 56
3. Attività e passività finanziarie: differenze di cambio X X X X 10.639
4. Strumenti derivati 12.614 137.682 (10.431) (113.269) 29.236
4.1 Derivati finanziari: 12.614 137.682 (10.431) (113.269) 29.236
- Su titoli di debito e tassi di interesse 225 748 (206) (707) 60
- Su titoli di capitale e indici azionari 12.263 114.510 (9.911) (94.143) 22.719
- Su valute e oro X X X X 2.640
- Altri 126 22.424 (314) (18.419) 3.817
4.2 Derivati su crediti - - - - -
di cui: coperture naturali connesse con la fair value option X X X X -
Totale 12.636 254.458 (11.310) (225.555) 43.508

Sezione 5 – Risultato netto dell'attività di copertura – Voce 90 5.1 Risultato netto dell'attività di copertura: composizione

(Importi in migliaia)
Componenti reddituali/Valori Totale
30/06/2023
Totale
30/06/2022
A. Proventi relativi a:
A.1 Derivati di copertura del fair value 11.677 1.099.627
A.2 Attività finanziarie coperte (fair value) 140.332 -
A.3 Passività finanziarie coperte (fair value) 12.007 22.070
A.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari - -
A.5 Attività e passività in valuta - -
Totale proventi dell'attività di copertura (A) 164.016 1.121.697
B. Oneri relativi a:
B.1 Derivati di copertura del fair value (157.484) (22.171)
B.2 Attività finanziarie coperte (fair value) (7.018) (1.084.103)
B.3 Passività finanziarie coperte (fair value) (4.618) (3.698)
B.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari - -
B.5 Attività e passività in valuta - -
Totale oneri dell'attività di copertura (B) (169.120) (1.109.972)
C. Risultato netto dell'attività di copertura (A - B) (5.104) 11.725
di cui: risultato delle coperture su posizioni nette - -

Sezione 6 – Utili (Perdite) da cessione/riacquisto – Voce 100 6.1 Utili (Perdite) da cessione/riacquisto: composizione

(Importi in migliaia)
Totale
30/06/2023
Totale
30/06/2022
Utili Perdite Risultato
netto
Utili Perdite Risultato netto
27.617 (27.535) 82 49.137 - 49.137
- - - - - -
27.617 (27.535) 82 49.137 - 49.137
- - - 309 - 309
- - - 309 - 309
- - - - - -
27.617 (27.535) 82 49.446 - 49.446
- - - - - -
- - - - - -
- - - - - -
- - - - - -
- - - - - -

Si segnala che gli effetti economici derivanti dalle vendite delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, rilevati nella voce 100. "Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", sono avvenute nel rispetto del principio IFRS 9 e in applicazione delle regole definite per il business model HTC.

Sezione 7 – Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico – Voce 110

7.1 Variazione netta di valore delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: composizione delle attività e passività finanziarie designate al fair value

Nessun dato da segnalare.

7.2 Variazione netta di valore delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: composizione delle altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value

Al 30 giugno 2023

(Importi in migliaia)
Operazioni/Componenti reddituali Plusvalenze (A) Utili da realizzo (B) Minusvalenze (C) Perdite da realizzo
(D)
Risultato netto
[(A+B) - (C+D)]
1. Attività finanziarie 734 1 (9) (5) 721
1.1 Titoli di debito - 1 (2) - (1)
1.2 Titoli di capitale 717 - - (2) 715
1.3 Quote di O.I.C.R. 17 - (7) (3) 7
1.4 Finanziamenti - - - - -
2. Attività finanziarie: differenze di cambio X X X X (92)
Totale 734 1 (9) (5) 629

Al 30 giugno 2022

(Importi in migliaia)
Operazioni/Componenti reddituali Plusvalenze (A) Utili da realizzo (B) Minusvalenze (C) Perdite da realizzo
(D)
Risultato netto
[(A+B) - (C+D)]
1. Attività finanziarie 1 - (692) (297) (988)
1.1 Titoli di debito - - (6) - (6)
1.2 Titoli di capitale 1 - (672) (152) (823)
1.3 Quote di O.I.C.R. - - (14) (145) (159)
1.4 Finanziamenti - - - - -
2. Attività finanziarie: differenze di cambio X X X X 441
Totale 1 - (692) (297) (547)

Sezione 8 – Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito – Voce 130

8.1 Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo ad attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione

(Importi in migliaia)
Rettifiche di valore (1) Riprese di valore (2)
Operazioni/Componenti reddituali Terzo stadio Impaired acquisite o
originate
Totale Totale
Primo
stadio
Secondo
stadio
Write-off Altre Write-off Altre Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
30/06/2023 30/06/2022
A. Crediti verso banche (110) - - - - - 143 - - 33 (53)
- Finanziamenti (84) - - - - - 84 - - - - (8)
- Titoli di debito (26) - - - - - 59 - - - 33 (45)
B. Crediti verso clientela (2.186) (1.060) (35) (3.201) - - 2.347 507 989 - (2.639) (1.877)
- Finanziamenti (1.219) (1.060) (35) (3.201) - - 1.994 507 989 - (2.025) (1.168)
- Titoli di debito (967) - - - - - 353 - - - (614) (709)
Totale (2.296) (1.060) (35) (3.201) - - 2.490 507 989 - (2.606) (1.930)

Nella tabella sopra riportata sono convenzionalmente esposte le rettifiche di valore nette relative ai crediti a vista verso banche e banche centrali rilevati nella voce "Cassa e disponibilità liquide", come previsto nella Circolare n. 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione".

8.2 Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo ad attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione

(Importi in migliaia)
Operazioni/Componenti
reddituali
Rettifiche di valore (1) Riprese di valore (2)
Terzo stadio Impaired acquisite o
originate
Totale Totale
Primo
stadio
Secondo
stadio
Write-off Altre Write-off Altre Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
30/06/2023 30/06/2022
A. Titoli di debito - - - - -
-
- - - - - (1)
B. Finanziamenti - - - - -
-
- - - - - -
- Verso clientela - - - - -
-
- - - - - -
- Verso banche - - - - -
-
- - - - - -
Totale - - - - -
-
- - - - - (1)

Sezione 9 – Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni – Voce 140

9.1 Utili (Perdite) da modifiche contrattuali: composizione

(Importi in migliaia)
Voci/Componenti reddituali Totale
30/06/2022
Utili Perdite Risultato netto Utili Perdite Risultato netto
1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - - - - (1) (1)
1.1 Crediti verso banche - - - - - -
1.2 Crediti verso clientela - - - - (1) (1)
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
- - - - - -
Totale - - - - (1) (1)

Sezione 10 – Risultato dei servizi assicurativi – Voce 160 Nessun dato da segnalare.

Sezione 11 – Saldo dei ricavi e costi di natura finanziaria relativi alla gestione assicurativa – Voce 170 Nessun dato da segnalare.

Sezione 12 – Spese amministrative – Voce 190

12.1 Spese per il personale: composizione

(Importi in migliaia)
Tipologia di spese/Valori Totale Totale
30/06/2023 30/06/2022
1) Personale dipendente (59.150) (56.470)
a) salari e stipendi (39.712) (38.555)
b) oneri sociali (9.676) (9.148)
c) indennità di fine rapporto (369) (381)
d) spese previdenziali - -
e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale (93) (57)
f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili: - -
- a contribuzione definita - -
- a benefici definiti - -
g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: (2.881) (2.661)
- a contribuzione definita (2.881) (2.661)
- a benefici definiti - -
h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali (2.418) (2.491)
i) altri benefici a favore dei dipendenti (4.004) (3.180)
j) recuperi compensi personale distaccato 3 3
2) Altro personale in attività - -
3) Amministratori e sindaci (1.228) (1.068)
4) Personale collocato a riposo - -
Totale (60.378) (57.538)

Nella voce "1 h) Personale dipendente: costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali" sono stati ricondotti i costi sostenuti dal Gruppo in relazione agli accordi di pagamento basati su strumenti finanziari emessi dalla Banca, che trovano contropartita nella voce 150. "Riserve" del patrimonio netto per 2.418 migliaia di euro (2.491 migliaia di euro al 30 giugno 2022).

12.4 Altri benefici a favore dei dipendenti

(Importi in migliaia)
Tipologia di spese/Valori Totale Totale
30/06/2023 30/06/2022
Incentivi all'esodo - (1)
Piano medico (817) (806)
Buoni pasto (743) (352)
Spese di formazione (217) (149)
Altri (2.227) (1.872)
Totale (4.004) (3.180)

La voce "Altri" include, principalmente, la componente in denaro dei benefici relativi ai piani di incentivazione del personale dipendente, per un importo pari a 1.786 migliaia di euro.

12.5 Altre spese amministrative: composizione

(Importi in migliaia)
Tipologia di spese/Valori Totale Totale
30/06/2023 30/06/2022
1) IMPOSTE INDIRETTE E TASSE (80.523) (71.723)
2) COSTI E SPESE DIVERSE (66.018) (61.662)
A) Spese di pubblicità - Marketing e comunicazione (15.044) (13.720)
Comunicazioni su mass media (11.750) (11.893)
Marketing e promozioni (2.962) (1.611)
Sponsorizzazioni (227) (212)
Convention e comunicazione interna (105) (4)
B) Spese relative al rischio creditizio (924) (819)
Spese recupero crediti (255) (183)
Informazioni commerciali e visure (669) (636)
C) Spese indirette relative al personale e ai consulenti finanziari (2.133) (1.290)
Altre spese relative al personale (786) (333)
Spese consulenti finanziari (1.347) (957)
D) Spese relative all'ICT (28.125) (25.904)
Spese hardware - affitto e manutenzione (1.126) (1.162)
Spese software - affitto e manutenzione (7.484) (6.593)
Sistemi di comunicazione ICT, messaggistica e spese telefoniche (3.043) (3.111)
Consulenza e servizi ICT resi da terzi (7.560) (6.711)
Infoprovider finanziari (8.912) (8.327)
E) Consulenze e servizi professionali (2.181) (2.145)
Consulenze e servizi professionali (1.729) (1.782)
Spese e cause legali (170) (63)
Spese Società di revisione (282) (300)
F) Spese relative ai beni mobili ed immobili (2.813) (2.948)
Manutenzione mobili, macchine, impianti (145) (127)
Manutenzione e pulizia locali (720) (692)
Fitti passivi per locazione immobili (384) (460)
Utenze e spese condominiali (1.564) (1.669)
G) Altre spese di funzionamento (14.798) (14.836)
Spese postali e trasporto documenti (1.685) (1.596)
Servizi amministrativi, logistici e call center (7.636) (7.964)
Assicurazioni (2.088) (2.161)
Diritti, quote e contributi ad associazioni (2.126) (1.732)
Altre spese amministrative (1.263) (1.383)
H) Contributi a Fondi di risoluzione ed a Sistemi di garanzia dei depositi (DGS) (6.581) (7.726)
Totale (153.122) (141.111)

Nella voce "H) Contributi a Fondi di risoluzione ed a Sistemi di garanzia dei depositi (DGS)" sono riportati i costi rilevati nel primo semestre 2023 relativi al contributo ordinario versato al Single Resolution Fund, per un importo di 6.581 migliaia di euro (7.601 migliaia di euro nel primo semestre 2022). Per maggiori dettagli si rimanda alle Parte A – Politiche contabili delle presenti note illustrative.

I contributi di cui alla direttiva 2014/49/UE del 16 aprile 2014 relativa ai sistemi di garanzia dei depositi (DGS - Deposit Guarantee Schemes) saranno dovuti e rilevati, in applicazione dell'IFRIC 21, nel terzo trimestre dell'esercizio.

Sezione 13 – Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri – Voce 200

13.1 Accantonamenti netti per rischio di credito relativi a impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: composizione

(Importi in migliaia)
Operazioni/Componenti reddituali Rettifiche di valore
Riprese di valore
Totale Totale
Primo e secondo
stadio
Terzo stadio Primo e secondo
stadio
Terzo stadio 30/06/2023 30/06/2022
1. Impegni a erogare fondi (43) (5) 25 2 (21) (47)
2. Garanzie finanziarie rilasciate - - 2 - 2 (1)
Totale (43) (5) 27 2 (19) (48)

13.2 Accantonamenti netti relativi ad altri impegni e altre garanzie rilasciate: composizione

(Importi in migliaia)
Operazioni/Componenti reddituali 30/06/2023 30/06/2022
Accantonamenti Riattribuzioni Totale Accantonamenti Riattribuzioni Totale
1. Altri impegni (35) - (35) - - -
2. Altre garanzie rilasciate - - - - - -
Totale (35) - (35) - - -

13.3 Accantonamenti netti agli altri fondi per rischi e oneri: composizione

(Importi in migliaia)
Voci/Componenti reddituali Totale 30/06/2023
Totale 30/06/2022
Accantonamenti Riattribuzioni Totale Accantonamenti Riattribuzioni Totale
Controversie legali e fiscali (3.295) 1.944 (1.351) (2.920) 1.875 (1.045)
Fondo indennità suppletiva clientela (4.014) - (4.014) (3.637) - (3.637)
Altri fondi rischi ed oneri (254) 194 (60) (252) 162 (90)
Totale (7.563) 2.138 (5.425) (6.809) 2.037 (4.772)

La voce accantonamenti include anche le variazioni dovute al passare del tempo e alle modifiche del tasso di sconto.

Sezione 14 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali – Voce 210 14.1 Rettifiche di valore nette su attività materiali: composizione

(Importi in migliaia)
Attività/Componente reddituali Rettifiche di valore per
deterioramento
Riprese di valore
(c)
Risultato netto Risultato netto
Ammortamento
(a)
30/06/2023 30/06/2022
(b) (a + b - c) (a + b - c)
A. Attività materiali (10.151) (1) - (10.152) (9.806)
1 Ad uso funzionale (10.151) (1) - (10.152) (9.752)
- Di proprietà (4.382) (1) - (4.383) (4.245)
- Diritti d'uso acquisiti con il leasing (5.769) - - (5.769) (5.507)
2. Detenute a scopo d'investimento - - - - (54)
- Di proprietà - - - - (54)
- Diritti d'uso acquisiti con il leasing - - - - -
3 Rimanenze X - - - -
Totale
(10.151)
(1) - (10.152) (9.806)

Le rettifiche di valore per deterioramento effettuate nel primo semestre dell'anno sono di importo non rilevante e si riferiscono principalmente a mobili e impianti per i quali è stato determinato un valore d'uso pari a zero.

Per l'illustrazione delle metodologie di ammortamento si rimanda alla Parte A – Politiche contabili della nota integrativa del bilancio consolidato al 31 dicembre 2022.

Sezione 15 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali – Voce 220 15.1 Rettifiche di valore nette di attività immateriali: composizione

(Importi in migliaia)
Ammortamento Rettifiche di valore per
deterioramento
Riprese di valore Risultato netto Risultato netto
Attività/Componente reddituale 30/06/2023 30/06/2022
(a) (b) (c) (a + b - c) (a + b - c)
A. Attività immateriali (3.085) - - (3.085) (3.385)
di cui: software (3.064) - - (3.064) (3.335)
A.1 Di proprietà (3.085) - - (3.085) (3.385)
- Generate internamente dall'azienda - - - - -
- Altre (3.085) - - (3.085) (3.385)
A.2 Diritti d'uso acquisiti con il leasing - - - - -
Totale (3.085) - - (3.085) (3.385)

Per l'illustrazione delle metodologie di ammortamento si rimanda alla Parte A – Politiche contabili della nota integrativa del bilancio consolidato al 31 dicembre 2022.

Per quanto riguarda l'informativa richiesta dallo IAS 36 paragrafo 134, lettere d), e), f) e 135, lettere c), d), e) si rimanda alla Parte B paragrafo 13.3 Altre informazioni.

Sezione 16 – Altri oneri e proventi di gestione – Voce 230 16.1 Altri oneri di gestione: composizione

(Importi in migliaia)
Tipologia di spese/Valori Totale Totale
30/06/2023 30/06/2022
Rimborsi e abbuoni (86) (134)
Penali, ammende e sentenze sfavorevoli (397) (344)
Migliorie e spese incrementative sostenute su immobili di terzi (816) (979)
Insussistenze di attività (117) (19)
Altri oneri di gestione (295) (634)
Totale (1.711) (2.110)

16.2 Altri proventi di gestione: composizione

(Importi in migliaia)
Tipologia di spese/Valori Totale Totale
30/06/2023 30/06/2022
Recupero di spese: 76.457 69.063
- recupero spese accessorie 176 679
- recuperi di imposta 76.281 68.384
Fitti attivi su immobiliari 400 374
Altri proventi dell'esercizio corrente 711 1.173
Totale 77.568 70.610

Il Gruppo non ha effettuato operazioni di sub-leasing. Il Gruppo non ha in essere leasing finanziari. Per quanto riguarda i leasing operativi, il Gruppo ha in essere, come locatore, operazioni rappresentate da contratti di locazione di una parte dell'immobile di proprietà di FinecoBank, sito in Milano Piazza Durante, 11, i cui proventi sono rilevati nella voce "Fitti attivi su immobili" e possono includere proventi per rivalutazioni ISTAT.

Sezione 17 – Utili (Perdite) delle partecipazioni – Voce 250

17.1 Utile (perdite) delle partecipazioni: composizione

(Importi in migliaia)
Componenti reddituali/Settori Totale
30/06/2023
Totale
30/06/2022
1) Imprese a controllo congiunto
A. Proventi - -
1. Rivalutazioni - -
2. Utili da cessione - -
3. Riprese di valore - -
4. Altri proventi - -
B. Oneri - -
1. Svalutazioni - -
2. Rettifiche di valore da deterioramento - -
3. Perdite da cessione - -
4. Altri oneri - -
Risultato netto - -
2) Imprese sottoposte a influenza notevole
A. Proventi - -
1. Rivalutazioni - -
2. Utili da cessione - -
3. Riprese di valore - -
4. Altri proventi - -
B. Oneri (6) (148)
1. Svalutazioni (6) (148)
2. Rettifiche di valore da deterioramento - -
3. Perdite da cessione - -
4. Altri oneri - -
Risultato netto (6) (148)
Totale (6) (148)

Sezione 18 – Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali – Voce 260

Nessun dato da segnalare.

Sezione 19 – Rettifiche di valore dell'avviamento – Voce 270 Nessun dato da segnalare.

Sezione 20 – Utili (Perdite) da cessione di investimenti – Voce 280 20.1 Utile (perdite) da cessione di investimenti: composizione

(Importi in migliaia)
Componente reddituale/Settori Totale
30/06/2023
Totale
30/06/2022
A. Immobili - -
- Utili da cessione - -
- Perdite da cessione - -
B. Altre attività - 1
- Utili da cessione - 3
- Perdite da cessione - (2)
Risultato netto - 1

Il Gruppo non ha realizzato operazioni di vendita e retrolocazione di attività materiali.

Sezione 21 – Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente – Voce 300 21.1 Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente: composizione

(Importi in migliaia)
Componenti reddituali/Settori Totale
30/06/2023
Totale
30/06/2022
1. Imposte correnti (-) (132.243) (91.391)
2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) - -
3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+) - -
3.bis Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio per crediti d'imposta di cui alla Legge n. 214/2011 (+) - -
4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) 41 606
5. Variazione delle imposte differite (+/-) (429) (377)
6. Imposte di competenza del periodo (-) (-1+/-2+3+3bis+/-4+/-5) (132.631) (91.162)

Sezione 22 – Utile (Perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte – Voce 320 Nessun dato da segnalare.

Sezione 23 – Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza di terzi – Voce 340 Nessun dato da segnalare.

Sezione 25 – Utile per azione

25.1 Numero medio delle azioni ordinarie a capitale diluito

L'utile base per azione è stato calcolato dividendo l'utile netto per la media delle azioni ordinarie in circolazione nel corso del semestre.

30/06/2023 30/06/2022
Utile netto del periodo (migliaia di euro) 308.880 222.363
Numero medio delle azioni in circolazione 610.278.713 609.880.168
Numero medio delle azioni in circolazione (comprese potenziali azioni ordinarie con effetto diluitivo) 611.685.425 611.302.230
Utile per azione base 0,51 0,36
Utile per azione diluito 0,50 0,36

25.2 Altre informazioni

Nessun dato da segnalare.

Premessa

Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

Al fine di garantire una efficace ed efficiente gestione dei rischi assunti, il processo di gestione dei rischi è strutturato in coerenza con quanto previsto dalle Istruzioni di Vigilanza per le Banche in materia di sistema dei controlli interni.

Il presidio ed il controllo dei rischi sono assicurati dalla Direzione Chief Risk Officer (CRO), che in qualità di funzione di controllo dei rischi, è indipendente dalle funzioni aziendali che assumono il rischio, ed è responsabile dei rischi di credito, mercato, operativi e reputazionali.

Alla Capogruppo è affidata la responsabilità dei presidi di primo e di secondo livello, con particolare riferimento alla verifica che il livello dei rischi, individualmente assunti, sia compatibile con le indicazioni del Consiglio di Amministrazione, con la dotazione patrimoniale e le regole di Vigilanza prudenziale.

Struttura organizzativa

Il Sistema dei Controlli Interni di Gruppo prevede il coinvolgimento dei seguenti organi e funzioni di controllo, ciascuno per le rispettive competenze:

  • il Consiglio di Amministrazione;
  • l'Amministratore Delegato e Direttore Generale;
  • il Collegio Sindacale;
  • il Comitato Rischi e Parti Correlate;
  • il Comitato Remunerazione;
  • il Comitato Nomine;
  • il Comitato Corporate Governance e Sostenibilità Ambientale e Sociale;
  • l'Organismo di Vigilanza istituito ai sensi del D.Lgs 231/01;
  • le funzioni aziendali di controllo (CRO, Compliance, Internal Audit) ed altre funzioni che svolgono specifiche attività di controllo.

Gli organi aziendali e le funzioni di controllo collaborano e si coordinano tra loro sia attraverso specifici flussi informativi formalizzati nelle normative interne, sia attraverso l'istituzione di comitati manageriali dedicati a tematiche di controllo.

Il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo è deputato a stabilire gli indirizzi strategici e le linee guida delle impostazioni organizzative ed operative, sovrintendendo e controllando la puntuale esecuzione delle medesime all'interno dei profili di rischio assegnati. È compito del Consiglio di Amministrazione definire ed approvare le modalità attraverso le quali i rischi siano rilevati e valutati ed approvare gli orientamenti strategici e le politiche di gestione del rischio. Il Consiglio di Amministrazione, inoltre, verifica che l'assetto dei controlli interni sia coerente con la propensione al rischio stabilita ed approva le politiche per il governo dei rischi.

All'Amministratore Delegato e Direttore Generale sono conferiti dal Consiglio di Amministrazione specifici poteri in tutti i settori dell'attività del Gruppo. Tali poteri sono da esercitarsi nel rispetto della normativa di riferimento ed entro i limiti delle strategie, indirizzi, massimali, modalità di assunzione dei rischi e con le modalità operative disciplinate dalle informative di riferimento. L'Amministratore Delegato e Direttore Generale predispone le misure necessarie ad assicurare l'istituzione ed il mantenimento di un Sistema di Controllo Interno efficiente ed efficace.

Il Collegio Sindacale, relativamente alla gestione dei rischi, ha la responsabilità di vigilare sulla completezza, adeguatezza, funzionalità e affidabilità del Sistema dei Controlli Interni e del Risk Appetite Framework. Al Collegio Sindacale sono anche attribuite le responsabilità del Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile, di cui all'art. 19 D.lgs. n.39/2010 (come modificato dal D.lgs. 135/2016).

Il Comitato Rischi e Parti Correlate è composto da cinque Amministratori non esecutivi e indipendenti e ha il compito di supportare, con un'adeguata attività istruttoria, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione relative al Sistema di Controllo Interno e Rischi, nonché quelle relative all'approvazione delle relazioni finanziarie periodiche.

Il Comitato Remunerazione è composto da tre Amministratori non esecutivi e indipendenti ed ha il compito di supportare, con un'adeguata attività istruttoria, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione nelle seguenti attività principali: nella definizione della politica generale per la remunerazione dell'Amministratore Delegato, del Direttore Generale, degli altri Dirigenti con responsabilità strategiche e dell'altro Personale più rilevante; nell'esaminare i piani di incentivazione azionaria o monetaria destinati ai dipendenti e ai consulenti finanziari della Società e del Gruppo e le politiche di sviluppo strategico delle risorse umane.

Il Comitato Nomine è composto da tre Amministratori non esecutivi indipendenti ed ha il compito di supportare il Consiglio di Amministrazione nel processo di nomina e cooptazione degli Amministratori e dell'Amministratore Delegato e/o del Direttore Generale e degli altri Dirigenti con responsabilità strategiche.

Il Comitato Corporate Governance e Sostenibilità Ambientale e Sociale è composto da tre Amministratori non esecutivi e indipendenti ed ha il compito di supportare il Consiglio di Amministrazione nelle seguenti attività principali: nella definizione del sistema di governo societario di FinecoBank, della struttura societaria e dei modelli/linee guida di governance del Gruppo; nella supervisione delle questioni di sostenibilità connesse al modello di business di FinecoBank e alle dinamiche di interazione con tutti gli stakeholder.

La funzione di Compliance presiede la gestione del rischio di non conformità, ovvero il rischio di incorrere in sanzioni giudiziarie o amministrative, perdite finanziarie rilevanti o danni di reputazione in conseguenza di violazioni di norme imperative o autoregolamentazione.

La funzione di Internal Validation, collocata in staff al Chief Risk Officer, è incaricata di sottoporre a validazione i modelli interni sviluppati dalle diverse funzioni della Capogruppo, ed è pienamente indipendente da queste ultime.

La Direzione CRO, in qualità di funzione di controllo dei rischi, presidia il corretto funzionamento del framework dei rischi del Gruppo definendo le appropriate metodologie di identificazione e misurazione del complesso di rischi, attuali e prospettici, conformemente alle previsioni normative, alle scelte gestionali della Banca individuate nella propensione al rischio di Gruppo (RAF) e dei principi e delle politiche definite dal CRO, svolgendo un'attività di monitoraggio degli stessi e di verifica del rispetto dei limiti stabiliti.

Il CRO, con il contributo del Chief Financial Officer (CFO), ognuno per i propri ambiti di competenza, ha la responsabilità di proporre il Risk Appetite Framework di Gruppo e di definire, in coerenza con le strategie e gli obiettivi aziendali, gli indirizzi e le politiche in materia di gestione dei rischi, coordinandone e verificandone l'attuazione da parte delle unità preposte, anche nei diversi ambiti societari.

La Direzione CRO, nell'ambito dei controlli di secondo livello, ha la responsabilità della gestione e del controllo dei rischi di credito, di mercato, operativi/reputazionali ivi incluso il rischio informatico, di tasso di interesse, di liquidità e di sostenibilità in collaborazione con il CFO, il CLO ed il CIO per i rispettivi ambiti di competenza. Con riferimento all'informativa agli Organi Aziendali (Amministratore Delegato e Direttore Generale, Consiglio di Amministrazione, Comitato Rischi e Parti Correlate), il CRO fornisce periodicamente informativa sull'attività svolta e sui risultati emersi dalle verifiche effettuate, i punti di debolezza rilevati e propone gli interventi da adottare per la loro rimozione al fine dell'assunzione delle decisioni più opportune per la gestione e riduzione dei rischi stessi.

In particolare, la Direzione CRO di Capogruppo:

  • è coinvolta nella definizione del RAF, delle politiche di governo dei rischi e delle varie fasi che costituiscono il processo di gestione dei rischi nonché nella fissazione dei limiti operativi all'assunzione delle varie tipologie di rischio. In tale ambito, ha, tra l'altro, il compito di proporre i parametri quantitativi e qualitativi necessari per la definizione del RAF, che fanno riferimento anche a scenari di stress e, in caso di modifiche del contesto operativo interno ed esterno della banca, l'adeguamento di tali parametri;
  • verifica l'adeguatezza del RAF;
  • verifica nel continuo l'adeguatezza del processo di gestione dei rischi e dei limiti operativi;
  • sviluppa e manutiene i modelli di controllo dei rischi;
  • assicura l'effettiva implementazione della metodologia di valutazione del rischio informatico, supportando e coordinando le singole funzioni coinvolte, ciascuno per quanto di competenza, durante il processo di valutazione dei rischi ICT;
  • definisce metriche comuni di valutazione dei rischi operativi coerenti con il RAF, coordinandosi con la funzione di conformità alle norme, con la funzione ICT e con la funzione di continuità operativa;
  • definisce modalità di valutazione e controllo dei rischi derivanti da fattori ambientali, sociali e di governance (ESG), nonché dei rischi reputazionali, coordinandosi con la funzione di conformità alle norme, di sostenibilità e le altre funzioni aziendali maggiormente esposte;
  • coadiuva gli organi aziendali nella valutazione del rischio strategico monitorando le variabili significative;
  • sviluppa e applica indicatori in grado di evidenziare situazioni di anomalia e di inefficienza dei sistemi di misurazione e controllo dei rischi; analizza i rischi dei nuovi prodotti e servizi. In particolare, l'identificazione dei rischi relativi ai nuovi prodotti e servizi è garantita dalla
  • partecipazione permanente del CRO al comitato prodotti;
  • svolge controlli di secondo livello volti a verificare il corretto svolgimento del processo creditizio sia a livello individuale che di portafoglio; monitora costantemente il rischio effettivo assunto dal Gruppo e la sua coerenza con gli obiettivi di rischio nonché il rispetto dei limiti operativi assegnati alle strutture operative in relazione all'assunzione delle varie tipologie di rischio.

La funzione svolge attività di monitoraggio e di informativa agli organi aziendali (Amministratore Delegato e Direttore Generale, Consiglio di Amministrazione, Comitato Rischi e Parti Correlate e Collegio Sindacale) e al Comitato Rischi e Parti Correlate. L'informativa fornita agli organi aziendali è rappresentata dalla Relazione trimestrale sulle esposizioni a rischio del Gruppo.

Infine, la partecipazione al Comitato Prodotti del CRO e del Responsabile della funzione Compliance permette di presidiare i rischi collegati alle nuove attività di business nonché creare e diffondere la cultura del rischio nelle diverse aree funzionali del Gruppo.

Risk Appetite

ll Gruppo attribuisce una forte rilevanza alla gestione ed al controllo dei rischi, quali condizioni per garantire un'affidabile e sostenibile generazione di valore in un contesto di rischio controllato. La strategia di risk management punta ad una visione completa e coerente dei rischi, considerando sia lo scenario macroeconomico sia il profilo di rischio del Gruppo, stimolando la crescita della cultura del rischio e rafforzando una trasparente e accurata rappresentazione della rischiosità dei portafogli del Gruppo. Le strategie di assunzione dei rischi sono riassunte nel Risk Appetite Framework (RAF) del Gruppo, approvato dal Consiglio di Amministrazione. Il RAF è definito per garantire che le attività di assunzione del rischio rimangano in linea con le aspettative degli azionisti, tenendo conto della posizione di rischio in cui si trova il Gruppo e della congiuntura economica.

I principali obiettivi del Risk Appetite sono:

  • valutare esplicitamente i rischi, e le loro interconnessioni a livello locale e di Gruppo, che il Gruppo decide di assumere (o di evitare) in una prospettiva di lungo termine;
  • specificare i tipi di rischio che il Gruppo intende assumere, stabilendo, come richiesto dalla normativa, i c.d. Risk Appetite, Risk Tolerance, Risk Capacity sia in condizioni operative normali che di stress;
  • assicurare "ex-ante" un profilo di rischio-rendimento coerente con una crescita sostenibile a lungo termine, come definita dalle proiezioni di rendimento del piano strategico/budget;
  • assicurare che il business si sviluppi entro i limiti di tolleranza al rischio stabiliti dal Consiglio di Amministrazione, in conformità alle vigenti regolamentazioni nazionali e internazionali;
  • integrare i principi di sostenibilità ambientale e sociale (ESG) nella strategia, nelle scelte di business e nella gestione dell'operatività;
  • supportare le discussioni sulle opzioni strategiche future con riferimento al profilo di rischio;
  • indirizzare la visione degli stakeholder interni ed esterni su un profilo di rischio coerente con il piano strategico;
  • fornire delle descrizioni qualitative rispetto ai rischi difficilmente quantificabili (ad esempio, strategico, reputazionale, compliance) ai fini di guidare strategicamente la revisione dei processi e del sistema dei controlli interni.

Il Risk Appetite è definito coerentemente al modello di business del Gruppo; per tale ragione, il Risk Appetite è integrato nel processo di budget e nel Multi Year Plan.

La struttura del Risk Appetite include uno Statement ed un insieme di KPI. Lo Statement definisce il posizionamento del Gruppo in termini di obiettivi strategici e dei relativi profili di rischio mentre i KPI sono volti a misurare quantitativamente il posizionamento del Gruppo nelle seguenti categorie:

  • Pillar 1 KPI: requisiti regolamentari, per includere i KPI richiesti dall'Autorità di Vigilanza (ad esempio, requisiti di capitale e di liquidità come LCR e NSFR);
  • Managerial KPI: per garantire l'allineamento con il budget in termini di ritorno sul Capitale e qualità del credito;
  • Specific Risk KPI: per garantire il controllo su tutti i principali rischi (ad esempio, l'adeguatezza patrimoniale di Secondo Pilastro, i rischi di mercato, il rischio tasso ed il rischio operativo).

Per ciascuna delle dimensioni sopramenzionate, sono identificati uno o più KPI a livello consolidato, in modo da poter misurare quantitativamente il posizionamento del Gruppo attraverso diverse modalità: valori assoluti, ratio tra misure comparabili, analisi di sensitività su parametri definiti.

Il Risk Appetite rappresenta l'ammontare di rischio (complessivo e per tipologia) che il Gruppo intende assumere per il perseguimento dei suoi obiettivi strategici.

La Risk Tolerance definisce la devianza massima dal risk appetite consentita; la soglia di tolleranza è fissata in modo da assicurare in ogni caso alla banca margini sufficienti per operare, anche in condizioni di stress, entro il massimo rischio assumibile.

La Risk Capacity rappresenta il massimo livello di assunzione di rischio che il Gruppo è tecnicamente in grado di assumere senza violare i requisiti regolamentari o gli altri vincoli imposti dagli azionisti o dall'Autorità di vigilanza.

La determinazione delle soglie è valutata caso per caso, anche attraverso decisioni manageriali da parte del Consiglio di Amministrazione, rispettando i requisiti regolamentari e degli Organi di controllo.

Le metriche sono regolarmente oggetto di monitoraggio e reportistica, almeno trimestrale. Il monitoraggio, per competenza, è effettuato dalla Direzione CRO e dalla Direzione CFO.

La definizione del Risk Appetite Framework è un processo articolato guidato dal Chief Risk Officer e dal Chief Financial Officer che si sviluppa in coerenza con i processi di ICAAP, ILAAP e Recovery Plan e rappresenta la cornice di rischio all'interno della quale sono sviluppati il Budget ed il Piano Strategico. In questo modo è garantita coerenza tra la strategia e la politica di assunzione dei rischi ed il processo di Pianificazione e di Budget.

Nell'ambito del processo di aggiornamento annuale del RAF è possibile individuare alcune fasi principali:

  • identificazione dei rischi; questa fase è condivisa e propedeutica ai processi di valutazione di adeguatezza del capitale e della liquidità ICAAP/ILAAP. L'attività prevede l'identificazione da parte del Risk Management di Capogruppo di tutti i rischi - sia quantitativi sia qualitativi
    • ai quali il Gruppo è o potrebbe essere esposto, avuto riguardo alla propria operatività e ai mercati di riferimento. Il processo di

identificazione dei rischi coinvolge anche la società Fineco Asset Management, le cui valutazioni sono incluse nella mappa dei rischi a livello consolidato di Gruppo;

  • definizione ed approvazione del Risk Appetite da parte del Consiglio di Amministrazione di Gruppo;
  • monitoraggio e reporting trimestrale degli indicatori di Risk Appetite.

In coerenza con il principio di progressiva integrazione dei principi di sostenibilità ambientale e sociale (ESG) enunciato nello statement, e conformemente alle più recenti indicazioni rilasciate dai regulator in materia, la Dashboard del Risk Appetite integra alcuni indicatori di rischio/performance volti a monitorare, rispettivamente, l'obiettivo degli investimenti ESG del portafoglio di proprietà del Gruppo, la concentrazione garanzie immobiliari in aree ad elevato rischio sismico/idrogeologico (a specifico presidio del rischio climatico ed ambientale) e una serie di parametri rilevanti in ambito di rischio di condotta e trasparenza bancaria.

Processo di Valutazione dell'Adeguatezza Patrimoniale (ICAAP - Internal Capital Adequacy Assessment Process)

La valutazione del profilo di rischio complessivo del Gruppo è effettuata annualmente con l'ICAAP, che rappresenta il processo di autovalutazione dell'adeguatezza patrimoniale, le cui risultanze sono oggetto di discussione e analisi da parte dell'Autorità di Vigilanza.

Il processo ICAAP incorpora due prospettive complementari: prospettiva economica e la prospettiva normativa. Tali prospettive si integrano reciprocamente e sono incorporate nelle attività e nelle decisioni imprenditoriali rilevanti.

Tramite la prospettiva normativa interna il Gruppo gestisce l'adeguatezza patrimoniale assicurando di essere in grado di soddisfare tutti i requisiti normativi e le richieste di Vigilanza relative al capitale nonché di poter far fronte agli altri vincoli patrimoniali interni ed esterni nel tempo. L'obiettivo è quindi quello di garantire, anche in un'ottica prospettica, che la dotazione di Fondi Propri sia sufficiente a rispettare l'Overall Capital Requirement ed il Pillar 2 Guidance. Con la prospettiva economica interna il Gruppo gestisce l'adeguatezza economica del proprio capitale assicurando che i rischi economici siano coperti in misura sufficiente mediante la dotazione di risorse patrimoniali interne. La prospettiva economica considera uno spettro di rischi più ampio rispetto a quella normativa (si cita a titolo di esempio il rischio tasso di interesse).

Per la prospettiva economica di Secondo Pilastro, la metrica di riferimento è la Risk Taking Capacity, pari al rapporto tra il capitale disponibile (Available Financial Resources - AFR) ed il Capitale Interno Complessivo; tale metrica è monitorata con cadenza trimestrale ed illustrata agli Organi Sociali all'interno della Relazione sulle esposizioni al rischio di Gruppo.

Cultura del rischio

Come evidenziato nel Risk Appetite Framework, il Gruppo conferma l'orientamento strategico verso l'adozione di un solido modello di business con una bassa propensione al rischio al fine di creare le basi per profitti sostenibili e ritorno sul costo del capitale, garantendo continuità nella generazione dei ricavi. L'ambizione del Gruppo è raggiungere tale risultato con il supporto di un ottimale Sistema di Controlli Interni con procedure efficaci ed efficienti nella gestione di ogni rischio.

Al fine di interiorizzare tali principi valori e implementare la cultura del rischio nelle attività giornaliere sono sviluppate numerose iniziative, in particolare:

  • sono istituiti Comitati manageriali al fine di assicurare un livello di consapevolezza dei rischi diffuso a tutti i livelli organizzativi, con il coinvolgimento sia delle strutture di business sia di controllo (c.d. "tone from the top);
  • sono implementati meccanismi di incentivazione che considerano una ponderazione per i rischi legati all'andamento annuale di un sottoinsieme degli indicatori del RAF (c.d. "CRO Dashboard");
  • sono mantenuti rapporti continuativi con i Chief Risk Officer delle Società del Gruppo, per condividere l'informativa sul profilo di rischio e sui piani di sviluppo per migliorarne l'evoluzione e la gestione dei rischi;
  • sono svolte periodiche attività di induction con il Consiglio di Amministrazione ed approfondimento di tematiche riguardanti i rischi con il Comitato Rischi e Parti Correlate;
  • sono offerti ai dipendenti corsi specifici allo scopo di sviluppare e uniformare la comprensione dei rischi e la loro conoscenza (ad esempio relativo ai rischi ICT e Cyber).

Sezione 1 – Rischi del consolidato contabile

Nella presente sezione sono fornite le informazioni riferite a FinecoBank e Fineco AM, imprese incluse nel consolidato contabile.

Per quanto riguarda Fineco AM, il presidio ed il controllo dei rischi sono assicurati dalla funzione Risk Management della società, affidata al Chief Risk Officer, gerarchicamente dipendente dal CEO e funzionalmente dipendente dal CRO di FinecoBank S.p.A.. Il sistema dei controlli interni di FinecoBank è strutturato secondo le indicazioni normative previste dalla legislazione vigente. Le modalità di controllo, monitoraggio e reporting già in essere in FinecoBank sono state estese a Fineco AM modificando, qualora necessario, le modalità di analisi ed i controlli adattandoli alla dimensione, natura e complessità del business.

Nello specifico sono due le principali attività di gestione del rischio svolte: la tradizionale attività di controllo dell'aderenza del profilo di rischio/rendimento di ciascun fondo (Fund Risk Management) e l'attività di presidio dei rischi operativi (Operational Risk Management), peraltro previste dalla normativa irlandese.

Informazioni di natura quantitativa

A. Qualità del credito

Come previsto nella Circolare n. 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione", i crediti a vista verso banche e banche centrali, rilevati nella voce di bilancio "Cassa e disponibilità liquide", sono inclusi nella definizione di esposizioni creditizie per cassa ma sono convenzionalmente esclusi dalle tabelle relative all'informativa quantitativa sulla qualità del credito riportate nella presente Sezione 1 "Rischi del consolidato contabile".

A.1 Esposizioni creditizie deteriorate e non deteriorate: consistenze, rettifiche di valore, dinamica, distribuzione economica

A.1.1 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori di bilancio)

(Importi in migliaia)
Portafogli/qualità Sofferenze Inadempienze
probabili
Esposizioni
scadute
deteriorate
Esposizioni
scadute non
deteriorate
Altre
esposizioni non
deteriorate
Totale
1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 1.455 1.550 2.305 40.450 29.131.996 29.177.756
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
- - - 27.647 27.647
3. Attività finanziarie designate al fair value - - - - - -
4. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value - - - - 81 81
5. Attività finanziarie in corso di dismissione - - - - - -
Totale 30/06/2023 1.455 1.550 2.305 40.450 29.159.724 29.205.484
Totale 31/12/2022 1.405 1.421 701 31.252 31.464.665 31.499.444

Non sono presenti crediti acquistati deteriorati.

A.1.2 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori lordi e netti)

(Importi in migliaia)
Deteriorate Non deteriorate
Portafogli/qualità Esposizione
lorda
Rettifiche di
valore
complessive
Esposizione
netta
Write-off*
parziali
complessivi
Esposizione
lorda
Rettifiche di
valore
complessive
Esposizione
netta
Totale
(esposizione
netta)
1. Attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato
25.874 (20.564) 5.310 - 29.191.713 (19.267) 29.172.446 29.177.756
2. Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva
- - - - 27.649 (2) 27.647 27.647
3. Attività finanziarie designate al fair value - - - - X X - -
4. Altre attività finanziarie obbligatoriamente
valutate al fair value
- - - - X X 81 81
5. Attività finanziarie in corso di dismissione - - - - - - - -
Totale 30/06/2023 25.874 (20.564) 5.310 - 29.219.362 (19.269) 29.200.174 29.205.484
Totale 31/12/2022 25.229 (21.702) 3.527 - 31.515.537 (19.898) 31.495.917 31.499.444

(Importi in migliaia)

Portafogli/qualità Attività di evidente scarsa qualità creditizia Altre attività
Minusvalenze cumulate Esposizione netta
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione - - 7.193
2. Derivati di copertura - - 1.272.917
Totale 30/06/2023 - - 1.280.110
Totale 31/12/2022 - 1 1.698.005

B. Informativa sulle entità strutturate (diverse dalle società per la cartolarizzazione) B.1 Entità strutturate consolidate

Nessun dato da segnalare.

B.2 Entità strutturate non consolidate contabilmente

B.2.1 Entità strutturate consolidate prudenzialmente

Nessun dato da segnalare.

B.2.2 Altre entità strutturate

Informazioni di natura qualitativa

Il Gruppo ha esposizioni verso entità strutturate non consolidate per effetto di investimenti in quote emesse da fondi di investimento (O.I.C.R.) che si qualificano quali entità strutturate secondo l'IFRS 12.

Informazioni di natura quantitativa

La seguente tabella riporta le attività, le passività e l'esposizione fuori bilancio nei confronti di entità strutturate rappresentate da quote di O.I.C.R. non consolidate.

(Importi in migliaia)
Voci di bilancio / tipologia di
entità strutturata
Portafogli contabili
dell'attivo
Totale attività
(a)
Portafogli
contabili del
passivo
Totale passività
(b)
Valore contabile
netto (c=a-b)
Esposizione massima al
rischio di perdita (d)
Differenza tra
esposizione al rischio di
perdita e valore
contabile (e=d-c)
1. Società veicolo - - - - - - -
2. O.I.C.R. MFV 443 MFV - 443 443 -
CA 29.962 CA 646 29.316 29.962 646
HFT - HFT - - - -
Totale 30.405 646 29.759 30.405 646

Legenda

MFV = Attività finanziarie obbligatoriamente al fair value CA: Costo Ammortizzato HFT = Attività finanziarie di negoziazione

Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale 1.1 Rischio di credito

Informazioni di natura qualitativa

1. Aspetti generali

Obiettivo del Gruppo è quello di fornire un'adeguata gamma di prodotti che possa soddisfare e fidelizzare la clientela mediante una offerta competitiva e completa. Lo sviluppo dei prodotti e l'offerta si conciliano con il mantenimento della qualità del portafoglio e, comunque, con adeguati processi che consentano di monitorare la redditività.

I fattori che generano il rischio di credito sono determinati da politiche di accettazione e di valutazione del merito creditizio che sono sempre adeguatamente correlate al rapporto rischio/rendimento del prodotto nonché in linea con la propensione al Rischio (Risk Appetite) stabilita dal Consiglio di Amministrazione.

La qualità del portafoglio, costantemente monitorata e supportata da strumenti di mitigazione del rischio, è presidiata con modelli di scoring che contribuiscono alla valutazione in erogazione rendendola omogenea e controllata. Il monitoraggio del portafoglio e la sua segmentazione per prodotto e anzianità consentono, oltre ad un adeguato controllo sui livelli di rischiosità, la comprensione delle migliori strategie in erogazione. L'individuazione di eventuali aree di maggior rischio consentono interventi sia sui sistemi automatizzati di valutazione sia sulle normative di erogazione, con la possibilità di agire, in via preventiva, per la limitazione del rischio di credito.

L'offerta di prodotti di credito si è evoluta nel corso degli anni, in particolar modo attraverso l'offerta di mutui fondiari e la concessione di aperture di credito in conto corrente garantite da pegno su titoli e fondi con la clausola di rotatività (Credit Lombard). Credit Lombard è la soluzione di FinecoBank adatta a chi possiede patrimoni e desidera ottenere liquidità aggiuntiva dai propri investimenti.

L'offerta di mutui riguarda, principalmente, mutui per l'acquisto di prima e seconda casa (compresa la surroga), oltre a mutui liquidità e, in via residuale, mutui su immobili non residenziali.

Il Gruppo ha inoltre continuato lo sviluppo dei prodotti già presenti in catalogo, quali l'emissione di carte di credito a saldo a favore della clientela correntista e l'erogazione di prestiti personali. Questi ultimi possono essere valutati anche con la modalità "Instant approval", servizio che consente di valutare la richiesta in pochi istanti e di erogare il prestito in tempo reale a clientela selezionata.

Le scelte di investimento della liquidità aziendale sono guidate da un approccio prudente volto al contenimento dei rischi di credito e prevedono principalmente l'acquisto di titoli governativi dell'area Euro a diversificazione dell'esposizione in strumenti obbligazionari emessi da UniCredit S.p.A. che saranno portati a scadenza. Per maggiori dettagli sui titoli governativi si rimanda all'Informativa relativa alle esposizioni in titoli emessi da Stati sovrani.

Impatti derivanti dal conflitto Russia - Ucraina

Al 30 giugno 2023 non si rilevano impatti significativi della crisi derivante dal conflitto Russia - Ucraina in termini di deterioramento del portafoglio dei crediti di finanziamento verso la clientela ordinaria di Gruppo. Quest'ultimo è infatti costituito principalmente da crediti accordati alla clientela al dettaglio, prevalentemente assistiti da garanzie reali finanziarie ed immobiliari, ed erogati in applicazione di un'attenta e prudente politica di concessione. Nel caso dei mutui fondiari il loan to value medio è, infatti, pari a circa il 50% ed i fidi accordati prevedono l'acquisizione di garanzie con margini conservativi.

2. Politiche di gestione del rischio di credito 2.1 Aspetti organizzativi

Al fine di garantire un adeguato presidio del rischio di credito, il Gruppo FinecoBank si è dotato di un efficace sistema di governance interna, organizzato su distinti ed articolati livelli di responsabilità.

Al primo livello, il processo creditizio relativo ai crediti di finanziamento verso clientela ordinaria e il processo di concessione e allocazione dei plafond per controparti istituzionali è di responsabilità della Direzione Chief Lending Officer (CLO). In tale contesto la Direzione CLO effettua sia la valutazione del merito creditizio della clientela e delle controparti con cui il Gruppo svolge attività creditizie, sia il monitoraggio andamentale delle singole esposizioni creditizie, al fine di rilevare tempestivamente eventuali anomalie ed effettuare le necessarie classificazioni prudenziali.

Note illustrative

Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

In aggiunta al monitoraggio andamentale, la Direzione CLO provvede anche a calcolare i tassi di decadimento della clientela per tipologia di prodotto, finalizzati ad intercettare incrementi nella rischiosità dei prodotti offerti dal Gruppo alla propria clientela, e alla stima dei parametri di rischio (PD e LGD) utilizzati per il calcolo delle perdite attese in ambito IFRS 9.

Al secondo livello, le attività di indirizzo e controllo del rischio di credito e del rischio controparte sono di responsabilità del Chief Risk Officer. All'interno della Direzione CRO il Team Credit Risk & Internal Capital ha la responsabilità di:

  • monitorare, attraverso controlli di secondo livello, il credito concesso alla clientela, focalizzandosi più in generale sulla qualità complessiva del portafoglio crediti della Banca rilevando tempestivamente eventuali fenomeni di anomalia;
  • supportare la Direzione CLO nello sviluppo e nella manutenzione dei modelli di scoring utilizzate dalla Banca per la valutazione del merito creditizio della propria clientela al dettaglio;
  • verificare, attraverso controlli di secondo livello, il corretto svolgimento del monitoraggio andamentale sulle singole esposizioni, valutando la coerenza delle classificazioni prudenziali e l'adeguatezza delle rettifiche di valore;
  • monitorare, attraverso controlli di secondo livello, il grado di concentrazione delle garanzie reali finanziarie verso singoli emittenti, e delle garanzie immobiliari in aree ad elevato rischio climatico e ambientale;
  • analizzare il livello di rischiosità dei singoli prodotti, verificando periodicamente la correttezza dei tassi di decadimento della clientela al dettaglio calcolati dalla Direzione CLO;
  • definire un modello di reporting per il Gruppo specificando le regole di rilevazione di stock e flussi;
  • definire i parametri creditizi (PD e LGD) utili per la definizione del pricing del prodotto, nell'ambito del lancio di un nuovo prodotto di credito; sviluppare e manutenere le metodologie per il calcolo delle perdite attese conformemente al principio contabile IFRS9, ed effettuare i
  • controlli di data quality sulle rettifiche di valore; sviluppare e manutenere i modelli per il calcolo del Capitale Interno dei rischi di credito e applicare i relativi scenari di stress;
  • monitorare il rischio di credito e il rischio paese derivante dagli investimenti strategici del Gruppo, tenendo in adeguata considerazione l'esposizione delle controparti ai rischi ambientali, sociali e di governance (ESG), e la loro capacità di fronteggiarli;
  • verificare sistematicamente il rispetto dei limiti operativi relativi all'attività di marginazione e formulare analisi di scenario (stress test) per la valutazione della sostenibilità dell'operatività dal punto di vista economico e patrimoniale;
  • supportare il Department CFO nella formulazione dei dati di forecast e di budget relativi alle rettifiche su crediti.

2.1.1 Fattori che generano il rischio di credito

Nello svolgimento della propria attività creditizia il Gruppo è esposto al rischio che i crediti possano, a causa del deteriorarsi delle condizioni finanziarie dell'obbligato, non essere onorati alla scadenza e debbano pertanto essere svalutati in tutto o in parte. Tale rischio è sempre inerente all'attività tradizionale di erogazione del credito, a prescindere dalla forma tecnica in cui si estrinseca.

Le principali cause d'inadempienza sono riconducibili al venir meno dell'autonoma capacità del prenditore di assicurare il rimborso del debito, come pure anche al manifestarsi di circostanze macroeconomiche e politiche che si riflettono sulle condizioni finanziarie del debitore.

Oltre alle attività di concessione ed erogazione del credito, il Gruppo è esposto all'ulteriore rischio di controparte. Si definisce infatti come rischio di controparte il rischio che la controparte di una delle transazioni risulti inadempiente prima del regolamento definitivo dei flussi finanziari della transazione stessa.

Altre attività bancarie, oltre alle tradizionali di prestito e deposito, possono esporre il Gruppo ad ulteriori rischi di credito. Il rischio di controparte può, per esempio, derivare da:

  • sottoscrizione di contratti derivati;
  • compravendite di titoli, "futures", valute;
  • detenzione di titoli di terzi.

Le controparti di tali transazioni o gli emittenti di titoli detenuti da società del Gruppo potrebbero risultare inadempienti a causa di insolvenza, eventi politici ed economici, mancanza di liquidità, deficienza operativa o per altre ragioni. Inadempimenti di un elevato numero di transazioni ovvero di una o più operazioni di importo significativo, avrebbero un effetto materialmente negativo sull'attività, sulla condizione finanziaria e sui risultati operativi del Gruppo.

Generano inoltre "Rischio di Credito Non Tradizionale" le operazioni leva/short effettuate con prestito titoli. Le operazioni leva/short effettuate con prestito titoli, anche in presenza di stop loss automatici effettuati all'interno dei margini, possono generare rischio di credito in mancanza di liquidità del titolo (ad esempio, in caso di eventi traumatici che pregiudichino il normale funzionamento dei mercati) e/o margine non sufficiente. Per prevenire tali eventi sono periodicamente sviluppate analisi di scenario volte a valutare gli impatti e porre in essere opportune politiche di mitigazione.

Il Gruppo, pertanto, controlla e gestisce lo specifico rischio di ciascuna controparte così come il rischio complessivo del portafoglio crediti attraverso processi, strutture e regole volte ad indirizzare, controllare e standardizzare la valutazione e la gestione di tale rischio, in linea con i principi e la best practice di Gruppo.

2.2 Sistema di gestione, misurazione e controllo

Il rischio di credito, associato alla perdita potenziale derivante dal default del cliente/emittente o da un decremento del valore di mercato di un'obbligazione finanziaria dovuta al deterioramento del suo merito creditizio, è misurato a livello di singola controparte/transazione e a livello di intero portafoglio.

Come anticipato, la valutazione del rischio di credito durante la fase di erogazione dei crediti di finanziamento verso clientela ordinaria è effettuata dalla Direzione CLO, ed è supportata da sistemi automatizzati di valutazione (c.d. sistemi di credit scoring). Tali sistemi sono inoltre integrati con tutte le informazioni ed evidenze disponibili: dati pubblici e privati rivenienti da Credit Bureau, flussi di Centrale Rischi o richieste di prima informazione a Banca d'Italia ed altre informazioni andamentali sulla clientela storicizzate dal Gruppo. L'attenzione in fase di erogazione è sempre posta alla possibilità di sfruttare, al meglio, tutte le informazioni relative alla clientela fornite dalla Banca e dal Sistema.

La raccolta di eventuali garanzie, la loro valutazione ed i margini tra il fair value della garanzia e la somma concessa sono di semplice supporto per la mitigazione del rischio di credito, ma non esiste una rilevante correlazione positiva tra il valore della garanzia finanziaria ed il merito creditizio del richiedente. Le regole per l'ammissibilità, la valutazione, il monitoraggio e la gestione delle garanzie all'interno del Gruppo FinecoBank sono disciplinate da una specifica Global Policy in tema di Collateral Management.

La Direzione CRO, in qualità di funzione di controllo dei rischi, svolge controlli di secondo livello su tutte le fasi che caratterizzano il processo creditizio relativo ai crediti di finanziamento verso clientela ordinaria. I controlli, che sono basati principalmente sullo sviluppo di indicatori che permettono di effettuare monitoraggi ad evento, vertono sulla verifica del rispetto della normativa interna e dei poteri delegati conferiti dal Consiglio di Amministrazione alle strutture deliberanti e sull'individuazione di irregolarità a livello di singola esposizione o di portafoglio, anche in relazione al portafoglio garanzie. In aggiunta ai controlli sopra descritti sono svolti anche monitoraggi periodici focalizzati sulla valutazione della qualità e della performance del portafoglio crediti.

La valutazione del merito creditizio delle controparti con cui il Gruppo svolge attività creditizia è effettuata dalla Direzione CLO nell'ambito del processo di concessione e allocazione dei plafond assegnati al Gruppo Economico di appartenenza della controparte, ossia considerando l'esposizione del Gruppo nei riguardi di tutti i soggetti giuridicamente o economicamente collegati alla controparte. I Plafond sono dei "tetti di rischio" e rappresentano i limiti più alti in termini di rischio di credito che il Gruppo è disposto ad accettare nei confronti di una determinata controparte.

Il Consiglio di Amministrazione approva annualmente il Risk Appetite ed il "Piano di Investimenti"; il primo definisce la propensione ed i limiti per gli investimenti strategici di Gruppo, il secondo fornisce indicazione della composizione degli investimenti strategici del Gruppo. Sulla base delle linee guida del Consiglio di Amministrazione il Gruppo definisce specifici limiti di rischio (plafond) verso ciascuna controparte FIBS ("Istituzioni Finanziarie, Banche e Sovereign") o Corporate con la quale il Gruppo avrà una esposizione creditizia, sempre nel rispetto dei limiti regolamentari delle Grandi Esposizioni ove applicabili.

La materia è disciplinata dalla Global Policy "Attività creditizia con Istituzioni Finanziarie, Banche, Stati sovrani e controparti Corporate", che definisce i principi e regole per un'efficiente e completa valutazione, controllo e limitazione del rischio di credito e di controparte associato all'attività creditizia con le suddette controparti, inclusi gli emittenti di strumenti obbligazionari presenti nel portafoglio bancario. Come stabilito nella Global Policy, la Direzione CLO, oltre a valutare il merito creditizio delle controparti e approvare i plafond richiesti dalle diverse funzioni di Gruppo conformemente ai poteri di delega tempo per tempo vigenti, effettua il monitoraggio operativo. Quest'ultimo è volto ad assicurare che tutte le funzioni di Gruppo rispettino in ogni momento i plafond assegnati, i limiti delle Grandi Esposizioni e delle Parti Correlate, e che le controparti del Gruppo mantengano un merito creditizio sufficientemente elevato.

La Direzione CRO invece effettua il monitoraggio sistematico a livello accentrato e di singola controparte con esposizione rilevante, incentrato sull'analisi di una serie di indicatori di Early Warning, e svolge dei controlli di secondo livello sul rispetto del limite sulle Grandi Esposizioni e sulle esposizioni verso Parti Correlate.

In sostanza il processo di monitoraggio di secondo livello, effettuato dalla Direzione CRO, ha l'obiettivo di analizzare la qualità del credito e le dinamiche delle esposizioni a rischio calcolando indicatori sintetici di rischio e rappresentandone l'evoluzione nel tempo al fine di predisporre piani d'azione necessari a mitigare o evitare i fattori di rischio. In particolare, la Direzione CRO predispone la Relazione trimestrale sulle esposizioni a rischio, indirizzata al Consiglio di Amministrazione; in tale contesto è evidenziato l'andamento del portafoglio crediti e le risultanze dei controlli di secondo livello svolti nel periodo di riferimento. Con particolare riferimento al portafoglio crediti di finanziamento verso clientela ordinaria è riportata l'analisi dei flussi tra classificazioni, lo stock dei crediti deteriorati e delle posizioni che usufruiscono di moratorie di pagamento e le relative perdite attese. Sono inoltre evidenziate le risultanze dei controlli di secondo livello svolti nel periodo di riferimento sulla concentrazione delle garanzie reali finanziarie acquisite dal Gruppo come collateral per gli affidamenti in conto corrente. Con riferimento alle esposizioni verso controparti finanziarie, Banche e Stati Sovrani, sono invece evidenziate le risultanze dei monitoraggi sul rischio emittente, rischio controparte e rischio paese.

Nell'ambito del presidio sul rischio paese sono monitorati alcuni indicatori (Worldwide Governance Indicator) sviluppati da un team di ricercatori in collaborazione con la World Bank, che hanno l'obiettivo di esprimere in modo sintetico l'efficacia delle politiche attuate dalle autorità governative delle diverse nazioni, e un indicatore specifico di rischio ambientale, denominato ND-Gain, sviluppato da un team di ricercatori dell'università statunitense Notre Dame. Quest'ultimo indicatore considera due grandezze fondamentali: il livello di vulnerabilità di un paese ai cambiamenti climatici ("vulnerability") e il posizionamento della rispettiva nazione in termini di capacità economica, sociale e di governance per far fronte ai mutamenti del clima ("readiness"). I due indicatori sono confrontati al fine di determinare l'esposizione di quel paese ai rischi climatici e ambientali.

A seguito dell'adozione avvenuta a partire dal 1° gennaio 2018 del principio contabile IFRS 9: Strumenti finanziari è stato introdotto un nuovo modello contabile di impairment per le esposizioni creditizie basato su (i) un approccio di "expected losses" al posto di quello precedente basato sulla rilevazione di "incurred losses" e (ii) sul concetto di perdita attesa "lifetime". Per ogni dettaglio si rimanda al paragrafo 2.3. Metodi di misurazione delle perdite attese.

Impatti derivanti dal conflitto Russia – Ucraina

Al 30 giugno 2023 non si rilevano impatti significativi della crisi derivante dal conflitto Russia - Ucraina in termini di migrazione di posizioni a non performing o di incremento del rischio di credito delle controparti con cui il Gruppo svolge attività creditizia. Eventuali incrementi in termini di rettifiche su crediti su determinate esposizioni non sono direttamente riconducibili al conflitto militare, ma derivano dal sostanziale deterioramento del quadro macroeconomico.

2.3 Metodi di misurazione delle perdite attese

Secondo le logiche previste dal principio contabile IFRS 9, sono oggetto di calcolo di impairment le attività finanziarie al costo ammortizzato, le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e le rilevanti esposizioni fuori bilancio.

Tali strumenti sono classificati nello stadio 1, stadio 2 o stadio 3 a seconda della loro qualità creditizia assoluta o relativa rispetto all'erogazione iniziale. In particolare:

  • Stadio 1: comprende le esposizioni creditizie di nuova erogazione o acquisizione nonché le esposizioni che non hanno subito un significativo deterioramento del rischio di credito rispetto alla data di iscrizione iniziale;
  • Stadio 2: comprende le esposizioni creditizie che, sebbene performing, hanno subito un significativo deterioramento del rischio di credito rispetto alla data di iscrizione iniziale;
  • Stadio 3: comprende le esposizioni creditizie deteriorate.

Per le esposizioni appartenenti allo stadio 1 l'impairment è pari alla perdita attesa calcolata su un orizzonte temporale fino ad un anno.

Per le esposizioni appartenenti agli stadi 2 o 3 l'impairment è pari alla perdita attesa calcolata su un orizzonte temporale pari alla durata residua della relativa esposizione.

Al fine di rispondere alle richieste del principio, il Gruppo ha sviluppato specifici modelli per il calcolo della perdita attesa che fanno leva sui parametri di PD e LGD stimati in modo conservativo e ai quali sono apportati specifici correttivi al fine di garantire la piena coerenza con la normativa contabile. In tale ambito si è altresì proceduto all'inclusione di informazioni di tipo "forward looking" attraverso l'elaborazione di specifici scenari.

La perdita attesa è calcolata per le controparti istituzionali, utilizzando i parametri di rischio forniti dal fornitore esterno Moody's Analytics.

Al fine del calcolo della perdita attesa, per le controparti retail, non avendo a disposizione sistemi di rating interni, i parametri di PD ed LGD sono stimati con una metodologia differente a seconda del tipo di prodotto.

Per i prestiti personali la PD è stimata da un modello sviluppato internamente dalla Direzione CRO che, sulla base della performance del portafoglio degli ultimi 7 anni (in coerenza con la massima maturity del prodotto), calcola una curva di PD a cui ogni singola posizione è associata in base alla sua anzianità. La LGD è calcolata prendendo in considerazione l'importo medio del recupero delle sofferenze, determinato e aggiornato su base analitica dalla funzione di recupero crediti sulla base delle informazioni a disposizione della Banca.

Per i mutui, in assenza di una sufficiente profondità storica dei dati di default e recuperi (Fineco eroga mutui dal 2016), è utilizzata una curva di PD stimata con criteri conservativi rispetto ai tassi di default attualmente registrati. La LGD è stimata attraverso un modello che tiene in considerazione la coverage media applicata alle esposizioni non performing, determinata e aggiornata su base analitica dalla funzione di recupero crediti sulla base delle informazioni a disposizione della Banca, le spese legali per il recupero, l'importo del debito residuo, e il rapporto tra quest'ultimo e il valore dell'immobile a garanzia (Exposure to Value – ETV). Nella stima dell'LGD il modello tiene inoltre in considerazione i rischi climatici e ambientali (rischio fisico), utilizzando come driver la classe energetica degli immobili a garanzia e il loro eventuale collocamento geografico in aree ad alto rischio ambientale (sismico e idrogeologico).

Per le altre esposizioni la PD è sostituita dal tasso di decadimento medio osservato dalle matrici di transizione che definiscono il passaggio a deteriorato, mentre la LGD è calcolata prendendo in considerazione l'importo medio del recupero delle sofferenze, determinato e aggiornato su base analitica dalla funzione di recupero crediti sulla base delle informazioni a disposizione della Banca.

Infine, per recepire quanto previsto dal principio contabile IFRS 9, le proxy dei parametri sono corrette mediante analisi prospettiche denominate Forward Looking Information.

Un aspetto chiave derivante dal principio contabile IFRS 9 è rappresentato dal modello di Stage Allocation, finalizzato a trasferire le esposizioni fra Stadio 1 e Stadio 2 (essendo lo Stadio 3 equivalente a quello delle esposizioni deteriorate), laddove lo Stadio 1 include principalmente le esposizioni di nuova erogazione e le esposizioni che alla data di reporting non presentano un significativo deterioramento del rischio di credito rispetto all'iscrizione iniziale.

Il modello di valutazione della Stage Allocation opera sempre a livello di singola esposizione, e si basa su una combinazione di elementi relativi ed elementi assoluti. Gli elementi principali sono:

  • il confronto fra il rating della controparte alla data di riferimento e quello registrato alla data di apertura del rapporto/acquisto dei titoli. La metodologia prevede che la posizione passi in stage 2 allo sforamento di una determinata soglia, fissata in termini di notch dal rating rilevato alla data di prima rilevazione dell'esposizione;
  • elementi assoluti quali i backstop previsti dalla normativa (e.g. 30 giorni di scaduto);
  • ulteriori evidenze interne (e.g. classificazione forborne).

Con riferimento alle controparti istituzionali emittenti di strumenti finanziari che il Gruppo acquista a titolo di investimento, o con cui il Gruppo svolge attività creditizia, l'approccio utilizzato è quello basato sul rating esterno assegnato dall'agenzia Moody's. Come già anticipato, la metodologia prevede che la posizione passi in stage 2 allo sforamento di una determinata soglia, fissata in termini di notch dal rating rilevato alla data di prima apertura del rapporto.

Con riferimento alle controparti retail, in assenza di rating interni il Gruppo si avvale dei backstop previsti dalla normativa e di ulteriori evidenze interne. In tale contesto sono classificate in stage 2 tutte le esposizioni che presentano più di 30 giorni di scaduto, a prescindere dalla materialità dello scaduto, o per le quali sono disponibili ulteriori informazioni che lasciano presumere un deterioramento del merito creditizio della controparte. Per le esposizioni al dettaglio classificate in stage 2, diversamente dalle esposizioni classificate in stage 3, non è previsto un periodo di prova (cure period) per il rientro alla classe di rischio precedente. Di conseguenza, nel momento in cui cessano le condizioni per la classificazione a stage 2 (ad esempio i 30 giorni di scaduto), provvisto che non vi siano ulteriori evidenze che lasciano presumere un deterioramento del merito creditizio della controparte, le esposizioni sono automaticamente riclassificate in stage 1.

I criteri per la determinazione delle svalutazioni da apportare ai crediti si basano sull'attualizzazione dei flussi finanziari attesi per capitale e interessi che, coerentemente al modello di gestione del portafoglio, possono fare riferimento anche ad operazioni di mercato; ai fini della determinazione del valore attuale dei flussi, gli elementi fondamentali sono rappresentati dall'individuazione degli incassi stimati, dalle relative date di incasso e dal tasso di attualizzazione da applicare.

In particolare, l'importo della perdita, per le esposizioni deteriorate classificate come sofferenze, inadempienze probabili e esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate, secondo le categorie più avanti specificate, è ottenuto come differenza tra il valore di iscrizione e il valore attuale degli stimati flussi di cassa, scontati al tasso di interesse originario dell'attività finanziaria.

Per tutte le posizioni a tasso fisso il tasso di interesse così determinato è mantenuto costante anche negli esercizi successivi, mentre per le posizioni a tasso variabile il tasso di interesse viene aggiornato in base alle condizioni espresse contrattualmente.

Laddove il tasso originario non sia direttamente reperibile, oppure il suo reperimento sia eccessivamente oneroso, si applica la sua migliore approssimazione, anche ricorrendo a soluzioni alternative ("practical expedients") che non alterano comunque la sostanza e la coerenza coi principi contabili internazionali.

I tempi di recupero sono stimati sulla base di business plan o di previsioni basate sull'esperienza storica dei recuperi osservati per classi omogenee di finanziamenti, tenuto conto del segmento di clientela, della forma tecnica, della tipologia di garanzia e di altri eventuali fattori ritenuti rilevanti o, qualora ne ricorrano le condizioni, di transazioni di mercato attese.

Parametri e definizioni di rischiosità utilizzati nel calcolo delle rettifiche di valore

Come menzionato nel precedente paragrafo, i modelli per il calcolo della perdita attesa fanno leva sui parametri di PD, LGD e EAD, oltre che sul tasso di interesse effettivo. Tali modelli sono utilizzati per il calcolo delle rettifiche di valore di tutte le controparti istituzionali costituite prevalentemente da controparti FIBS (Financial Institutions, Banks and Sovereigns).

In particolare:

  • la PD (Probability of Default), esprime la probabilità di accadimento di un evento di default della posizione creditizia, in un determinato arco temporale (es. 1 anno);
  • la LGD (Loss Given Default), esprime la percentuale di perdita stimata, e quindi il complemento a uno del tasso atteso di recupero, all'accadimento di un evento di default della posizione creditizia;
  • la EAD (Exposure at Default), esprime la misura della esposizione al momento dell'evento di default della posizione creditizia;
  • il Tasso di Interesse Effettivo è il tasso di sconto espressione del valore temporale del denaro.

Tali parametri sono calcolati a partire dagli omologhi parametri di lungo periodo utilizzati anche ai fini del calcolo del Capitale Interno apportando specifici adeguamenti al fine di assicurare la piena coerenza ai requisiti previsti dal principio contabile IFRS 9.

I principali adeguamenti sono stati finalizzati a:

  • introdurre adeguamenti "point-in-time" previsti dal principio contabile;
  • includere informazioni "forward looking";
  • estendere i parametri di rischio creditizio ad una prospettiva pluriennale.

Per quanto riguarda le PD lifetime, le curve di PD through-the-cycle, ottenute adattando i tassi d'inadempienza cumulati osservati, sono stati calibrati per riflettere previsioni point-in- time e forward-looking circa i tassi d'inadempienza di portafoglio.

Il tasso di recupero incorporato nella LGD through-the-cycle è stato adattato al fine di riflettere i trend più attuali dei tassi di recupero così come le aspettative circa i trend futuri e attualizzati al tasso d'interesse effettivo o alla sua migliore approssimazione.

Con riferimento allo Stadio 3 si precisa che lo stesso comprende le esposizioni deteriorate verso debitori che ricadono, secondo quanto previsto dalle regole Banca d'Italia, definite nella Circolare n.272 del 30 luglio 2008 e successivi aggiornamenti, nella categoria "Non-performing" ai sensi del Regolamento 630/2019 che modifica il Regolamento (UE) n. 575/2013 e del Regolamento di esecuzione (UE) n. 451/2021 della Commissione, e successive modificazioni e integrazioni (Implementing Technical Standards). Sono esclusi gli strumenti finanziari rientranti nel portafoglio "Attività finanziarie detenute per la negoziazione" e i contratti derivati.

Ai fini dell'identificazione e classificazione delle esposizioni creditizie deteriorate occorre anche tenere conto di quanto previsto dalle Guidelines EBA sull'applicazione della definizione di default ai sensi dell'articolo 178 del Regolamento (UE) n. 575/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio (EBA/GL/2016/07) e dal Regolamento UE 2018/171. Le esposizioni creditizie deteriorate devono, durante il "cure period" di 3 mesi previsto dal paragrafo 71 (a) delle EBA/GL/2016/07, continuare a essere rilevate nelle pertinenti categorie nelle quali le stesse si trovavano.

In particolare, si fa riferimento alla definizione di EBA delle esposizioni Non-Performing e quella di attività deteriorate stabilite da Banca d'Italia, così come riportate nella sezione Parte A – Politiche Contabili - Impairment della nota integrativa consolidata al 31 dicembre 2022.

Informazioni prospettiche utilizzate nel calcolo delle rettifiche di valore

La perdita creditizia attesa derivante dai parametri descritti nel precedente paragrafo considera previsioni macroeconomiche attraverso l'applicazione di scenari multipli ai componenti "forward looking".

Nello specifico, la componente prospettica ("forward looking") è determinata da tre scenari macroeconomici, uno scenario base ("Baseline"), uno scenario positivo ed uno scenario avverso. Lo scenario base è lo scenario centrale di riferimento ed è quindi ritenuto la realizzazione più probabile; gli scenari positivo e avverso rappresentano delle realizzazioni alternative, rispettivamente migliore e peggiore.

Modifiche dovute al conflitto militare tra Russia e Ucraina

Come illustrato nel precedente paragrafo, il principio contabile IFRS 9 prevede che ai fini della determinazione delle perdite attese siano considerate non solo le informazioni storiche e correnti, ma anche le informazioni previsionali macroeconomiche (componenti "forward looking").

Al fine di rettificare i parametri di rischio IFRS-9 con informazioni prospettiche aggiornate alla crisi determinata dal conflitto militare tra Russia e Ucraina, il Gruppo FinecoBank si avvale di una serie di scenari macroeconomici elaborati dal fornitore esterno Moody's Analytics. Per ulteriori dettagli si rimanda all'apposito paragrafo "Misurazione delle perdite attese".

Misurazione delle perdite attese

Al 30 giugno 2023, ai fini del calcolo delle perdite attese su crediti per le esposizioni performing, il Gruppo ha utilizzato dei parametri di rischio (PD e LGD) rettificati attraverso gli scenari macroeconomici forniti dal fornitore esterno Moody's Analytics. Gli scenari incorporano informazioni prospettiche che considerano le diverse possibili evoluzioni della crisi geopolitica ed economica innescata dal conflitto militare in Ucraina.

Come anticipato nella sezione relativa alla metodologia di calcolo della perdita attesa, la componente prospettica ("forward looking") è determinata da tre scenari macroeconomici, uno scenario base ("Baseline"), uno scenario positivo ed uno scenario avverso. Lo scenario base è pesato al 40% in quanto ritenuto quello di realizzazione più probabile; gli scenari positivo e avverso invece sono pesati al 30%, e rappresentano delle realizzazioni alternative, rispettivamente migliore e peggiore.

Lo scenario base utilizzato per il calcolo delle ECL al 30 giugno 2023 considera un sostanziale stallo dell'economia dovuto agli effetti della crisi energetica, assumendo che il conflitto militare tra Russia e Ucraina continui senza coinvolgere stati terzi, e che il mercato dell'energia si adatti alle restrizioni imposte dall'Unione Europea con impatti limitati sui prezzi. Si ipotizza inoltre una sostanziale prosecuzione della politica monetaria restrittiva nell'area euro e una progressiva riduzione dell'inflazione per tutto il 2023. Infine, sono ipotizzate ulteriori ondate di contagi da COVID 19, ma con effetti sempre meno impattanti sull'economia. Considerando la performance degli ultimi trimestri, che ha visto un sostanziale ristagno dell'economia dovuto principalmente alla contrazione dei consumi e degli investimenti, si stima che lo stallo continui per buona parte del 2023. Ciò si traduce in una ridotta previsione di crescita del Prodotto Interno Lordo (PIL) dell'eurozona al 0,66%.

In Italia, paese in cui il Gruppo detiene la quasi totalità delle esposizioni verso clientela al dettaglio, le previsioni di crescita del Prodotto Interno Lordo per il 2023 sono stimate allo 0,75%, per poi aumentare come effetto delle misure di stimolo fiscale fino a raggiungere il 2,12% alla fine del 2026. Il rapporto debito/pil risulta influenzato positivamente dalla crescita del PIL e negativamente dall'aumento dei tassi di interesse, ed è stimato in lieve riduzione al 141% alla fine del 2023, per poi tornare gradualmente ai valori pre-crisi. Il tasso di disoccupazione è stimato in lieve aumento fino a raggiungere l'8,40% nel 2024, per poi stabilizzarsi ai valori attuali negli anni successivi.

Altre variabili macroeconomiche, ad esempio il rendimento dei titoli di stato a 10 anni, sono considerate negli scenari a seconda del prodotto creditizio e delle caratteristiche anagrafiche della controparte verso cui il Gruppo detiene l'esposizione.

Lo scenario favorevole utilizzato per il calcolo delle ECL al 30 giugno 2023 ipotizza una più rapida ripresa dei consumi grazie ad un allentamento delle tensioni geopolitiche determinate dal conflitto militare in Ucraina e ad un effetto più immediato del piano nazionale di ripresa e resilienza. In Italia, la ripresa dell'attività economica, più veloce del previsto, si traduce in una previsione di crescita del Prodotto Interno Lordo al 1,73% nel 2023. Il rapporto Debito/PIL previsto per la fine del 2023 è pari al 140%. Infine, il tasso di disoccupazione è stimato in riduzione all'8,20%, per rimanere stabile negli anni successivi.

Lo scenario avverso utilizzato per il calcolo delle ECL al 30 giugno 2023 ipotizza invece un'escalation del conflitto militare oltre i confini dell'Ucraina con un incremento delle tensioni geopolitiche e il rapido deterioramento della fiducia dei mercati nell'economia europea. Le previsioni in tale scenario si traducono in una recessione che vede una contrazione del PIL pari all'1,70% nel 2023, un ulteriore aggravamento nel 2024 (-3,01%) e una graduale ripresa negli anni successivi. La recessione è aggravata dal temporeggiamento della BCE a porre a termine la politica monetaria restrittiva e dall'incapacità politica di fornire un'adeguata risposta fiscale alla crisi, pertanto il rapporto debito/PIL è stimato in crescita al 147%. Infine, il tasso di disoccupazione italiano è stimato in netto aumento fino a raggiungere un picco del 11,24% nel 2024 per poi ridursi lievemente negli anni successivi.

Al 30 giugno 2023, applicando esclusivamente lo scenario favorevole sulle esposizioni complessive del Gruppo, le rettifiche di valore sarebbero pari a circa 0,8 milioni di euro, mentre applicando esclusivamente lo scenario sfavorevole le rettifiche sarebbero pari a 7,4 milioni di euro. Considerando tutti gli scenari - adottando le ponderazioni sopra descritte - le rettifiche di valore complessive di Gruppo al 30 giugno 2023 sono pari a 2,66 milioni di euro. Si segnala che negli importi sopra stimati non sono state considerati le riprese di valore derivanti gli utili da cessione titoli, che al 30 giugno 2023 ammontano a circa 1 milione di euro.

Scenarios Variables 2023 2024 2025 2026 2027
Eurozona-PIL (Δ%) 0,66% 1,78% 2,08% 1,81% 1,37%
ITA-PIL (Δ%) 0,75% 1,18% 1,60% 2,12% 1,89%
Baseline (40%) ITA-Rapporto Debito/PIL 141% 138% 137% 135% 131%
ITA-Tasso di disoccupazione 8,34% 8,40% 8,32% 8,29% 8,28%
ITA-Inflazione 7,12% 3,05% 1,69% 1,73% 1,90%
Favorable (30%) Eurozona-PIL (Δ%) 1,76% 2,90% 1,84% 1,74% 1,35%
ITA-PIL (Δ%) 1,73% 2,12% 1,35% 2,06% 1,89%
ITA-Rapporto Debito/PIL 140% 135% 134% 131% 127%
ITA-Tasso di disoccupazione 8,20% 8,08% 8,00% 8,03% 8,09%
ITA-Inflazione 7,12% 3,00% 1,67% 1,73% 1,90%
Eurozona-PIL (Δ%) -1,71% -2,33% 3,48% 2,68% 1,43%
Unfavorable (30%) ITA-PIL (Δ%) -1,70% -3,01% 2,99% 2,94% 1,94%
ITA-Rapporto Debito/PIL 147% 155% 154% 150% 145%
ITA-Tasso di disoccupazione 9,12% 11,24% 10,78% 10,01% 9,55%
ITA-Inflazione 5,41% 0,33% 1,02% 1,42% 1,83%

I dettagli circa le previsioni dei principali dati macroeconomici utilizzate negli scenari sono riportate in dettaglio nella seguente tabella:

2.4 Tecniche di mitigazione del rischio di credito

Al fine di mitigare il rischio nelle varie forme di concessione di credito, il Gruppo acquisisce diverse tipologie di garanzie reali. Per i mutui fondiari, il Gruppo acquisisce a garanzia tramite ipoteca principalmente immobili residenziali, mentre sugli affidamenti in conto corrente sono accettati in pegno diverse tipologie di strumenti finanziari, tra cui azioni, obbligazioni, fondi di investimento, assicurazioni e titoli di Stato.

Anche in presenza di garanzie reali il Gruppo effettua una valutazione complessiva del rischio di credito, incentrata principalmente sulla capacità reddituale del cliente indipendentemente dalla garanzia accessoria fornita. La valutazione delle garanzie pignoratizie è basata sul valore reale, inteso quale valore di mercato per gli strumenti finanziari quotati in un mercato regolamentato. Al valore così determinato sono applicati degli scarti percentuali (margini), differenziati in funzione degli strumenti finanziari assunti a garanzia e dalla concentrazione dello strumento nel portafoglio del cliente fornito a garanzia.

Per le garanzie immobiliari, i principi e le regole sono descritti dalla policy "Normativa erogazione crediti commerciali". In particolare, il Gruppo concede alla propria clientela finanziamenti per un ammontare massimo pari all'80% del valore dei beni ipotecati. Il rapporto tra l'importo del finanziamento accordato ed il valore dell'immobile cauzionale, attestato secondo quanto sopra descritto, prende il nome di Loan To Value (LTV), ed è calcolato sull'intera consistenza immobiliare oggetto di garanzia. A seconda della finalità del mutuo (acquisto, surroga, rifinanziamento e liquidità) possono essere previsti dei limiti (LTV) più stringenti. Al 30 giugno 2023 il LTV medio del portafoglio mutui è pari a circa il 50%.

La valutazione dei beni è effettuata da tecnici esterni inseriti in nell'Albo degli Ingegneri, degli Architetti, dei Geometri o periti industriali e non è quindi soggetta a conflitti di interesse. Il valore degli immobili è sorvegliato su base annuale attraverso indici di rivalutazione di mercato stimati da un fornitore esterno specializzato nelle valutazioni sul mercato immobiliare. Tale attività è finalizzata ad individuare eventuali immobili che necessitino di una rivalutazione e può essere svolta anche con maggiore frequenza qualora le condizioni di mercato siano soggette a variazioni significative.

Per le garanzie reali finanziarie invece, i principi e le regole sono descritte nella policy "Collateral Management". La valutazione degli strumenti finanziari avviene prendendo in considerazione diversi parametri, tra cui il rating di emissione, la classe di liquidità, la capitalizzazione e l'appartenenza ad un indice riconosciuto. Tali parametri, a seconda della tipologia di strumento oggetto di valutazione, possono influire oltre che sull'eligibilità a pegno dello strumento stesso, anche sul margine considerato al fine di determinare l'importo dell'affidamento.

Il monitoraggio del controvalore delle garanzie reali finanziarie è svolto su base giornaliera da procedure automatiche che effettuano il Mark to Market di ogni singolo strumento contenuto nei depositi a garanzia, e confrontano il controvalore derivante con l'importo affidato in fase di delibera. In caso di perdite superiori al valore soglia, si provvede caso per caso alla valutazione delle modalità di risoluzione in accordo con il cliente.

3. Esposizioni creditizie deteriorate

3.1 Strategie e politiche di gestione

La classificazione dei crediti scaduti deteriorati, a inadempienza probabile o sofferenza è allineata ai criteri definiti da Banca d'Italia, dalle Guidelines EBA sull'applicazione della definizione di default ai sensi dell'articolo 178 del Regolamento (UE) n. 575/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio (EBA/GL/2016/07) e dal Regolamento UE 2018/171. La classificazione a sofferenza, legata all'insolvenza del cliente, è sempre analitica e definita sulla base dell'andamento delle azioni per il recupero dei crediti. Analitica è anche la previsione di perdita per le posizioni classificate a inadempienza probabile e scaduti deteriorati.

Per gli scoperti di conto il criterio di classificazione è correlato alla effettuazione di attività volte al recupero dei crediti o alla vendita forzosa di titoli per la compensazione del credito.

Le derubricazioni dei crediti e, quindi, il passaggio da uno stato ad un altro verso classificazioni di minore rilevanza sono autorizzate soltanto in caso di completo pagamento dello scaduto considerato rispetto al piano di ammortamento originale oppure in caso di consistenti versamenti concordati che inducono a ritenere molto probabile il rientro dell'esposizione debitoria.

Le procedure di gestione dei crediti ad andamento anomalo prevedono, in base alla anzianità dello scaduto, specifiche azioni per il recupero del credito.

3.2 Write-off

Il Gruppo procede ad iscrivere un write-off di un'attività finanziaria qualora non abbia aspettative ragionevoli di recuperare il capitale e gli interessi maturati.

Le valutazioni relative al possibile write-off sono attuate in base ad una serie di criteri, elencati di seguito (a titolo esemplificativo e non esaustivo), quali:

  • irreperibilità del debitore e/o del garante, qualora presente;
  • mancanza di beni aggredibili (ad esempio, la mancanza di stipendio, proprietà immobiliari);
  • azioni giudiziali infruttuose e dispendiose rispetto al credito esigibile;
  • decesso del debitore ed eventuale mancanza degli eredi e/o rinuncia all'eredità.

In ogni caso, la politica aziendale è quella di non proseguire le attività di recupero successivamente all'iscrizione di un write-off.

3.3 Attività finanziarie impaired acquisite o originate

L'attuale modello di business del Gruppo e le policy aziendali approvate dal Consiglio di Amministrazione non prevedono né l'acquisizione di crediti deteriorati né l'erogazione di "nuova finanza" sotto ogni forma (prestiti personali, mutui, linee di credito in conto corrente, ecc.) a clienti già deteriorati.

4. Attività finanziarie oggetto di rinegoziazioni commerciali e esposizioni oggetto di concessioni

Le rinegoziazioni di strumenti finanziari che determinano una modifica delle condizioni contrattuali sono contabilizzate in funzione della "sostanzialità" della modifica contrattuale medesima. La valutazione circa la sostanzialità della modifica deve essere effettuata considerando sia elementi qualitativi sia, nel caso di passività finanziarie, elementi quantitativi. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto riportato nel paragrafo "Rinegoziazioni" nella Parte A – Politiche contabili della nota integrativa consolidata al 31 dicembre 2022.

Al 30 giugno 2023 non si rileva un incremento significativo delle misure di concessione.

Informazioni di natura quantitativa

A. Qualità del credito

Come previsto nella Circolare n. 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione", i crediti a vista verso banche e banche centrali, rilevati nella voce di bilancio "Cassa e disponibilità liquide", sono inclusi nella definizione di esposizioni creditizie per cassa ma sono convenzionalmente esclusi dalle tabelle relative all'informativa quantitativa sulla qualità del credito riportate nella Sezione 2 "Rischi del consolidato prudenziale", ad eccezione della tabella A.1.4.

A.1 Esposizioni creditizie deteriorate e non deteriorate: consistenze, rettifiche di valore, dinamica, distribuzione economica

A.1.1 Consolidato prudenziale – Distribuzione delle attività finanziarie per fasce di scaduto (valori di bilancio)

(Importi in migliaia)
Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio Impaired acquisite o originate
Portafogli/stadi di rischio Da 1
giorno a
30 giorni
Da oltre 30
giorni fino a
90 giorni
Oltre 90
giorni
Da 1
giorno a
30 giorni
Da oltre 30
giorni fino
a 90 giorni
Oltre 90
giorni
Da 1
giorno a
30 giorni
Da oltre 30
giorni fino
a 90 giorni
Oltre 90
giorni
Da 1
giorno a
30 giorni
Da oltre 30
giorni fino
a 90 giorni
Oltre 90
giorni
1. Attività finanziarie valutate al
costo ammortizzato
30.956 2.775 100 173 5.427 1.019 307 18 3.591 - - -
2. Attività finanziarie valutate al
fair value con impatto sulla
redditività complessiva
- - - - - - - - - - - -
3. Attività finanziarie in corso di
dismissione
- - - - - - - - - - - -
Totale
30/06/2023
30.956 2.775 100 173 5.427 1.019 307 18 3.591 - - -
Totale
31/12/2022
24.495 2.839 108 331 1.731 1.748 57 12 3.205 - - -

A.1.4 Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi e netti

(Importi in migliaia)
Esposizione lorda Rettifiche di valore complessive e accantonamenti
complessivi
Tipologie esposizioni/valori stadio
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
o
originate
Impaired
acquisite
stadio
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
o
originate
Impaired
acquisite
Esposizione
Netta
Write-off parziali
complessivi*
A. ESPOSIZIONI
CREDITIZIE PER CASSA
A.1 A VISTA 1.518.722 1.518.722 - -
-
(101) (101) - -
-
1.518.621 -
a) Deteriorate - X - -
-
- X - -
-
- -
b) Non deteriorate 1.518.722 1.518.722 - X - (101) (101) - X - 1.518.621 -
A.2 ALTRE 3.417.329 3.417.326 - -
-
(264) (264) - -
-
3.417.065 -
a) Sofferenze - X - -
-
- X - -
-
- -
- di cui: esposizioni
oggetto di concessioni
- X - -
-
- X - -
-
- -
b) Inademp. probabili - X - -
-
- X - -
-
- -
- di cui: esposizioni
oggetto di concessioni
- X - -
-
- X - -
-
- -
c) Esposizioni scadute
deteriorate
- X - -
-
- X - -
-
- -
- di cui: esposizioni
oggetto di concessioni
- X - -
-
- X - -
-
- -
d) Esposizioni scadute non
deteriorate
- - - X - - - - X - - -
- di cui: esposizioni
oggetto di concessioni
- - - X - - - - X - - -
e) Altre esposizioni non
deteriorate
3.417.329 3.417.326 - X - (264) (264) - X - 3.417.065 -
- di cui: esposizioni
oggetto di concessioni
- - - X - - - - X - - -
TOTALE (A) 4.936.051 4.936.048 - -
-
(365) (365) - -
-
4.935.686 -
B. ESPOSIZIONI
CREDITIZIE FUORI
BILANCIO
a) Deteriorate - X - -
-
- X - -
-
- -
b) Non deteriorate 1.566.654 17.170 - X - (1) (1) - X - 1.566.653 -
TOTALE (B) 1.566.654 17.170 - -
-
(1) (1) - -
-
1.566.653 -
TOTALE (A+B) 6.502.705 4.953.218 - -
-
(366) (366) - -
-
6.502.339 -

Si precisa che le attività finanziarie detenute per la negoziazione, i contratti derivati e le operazioni fuori bilancio diverse da quelle soggette alle regole di svalutazione prevista dall'IFRS 9 sono state classificate, convenzionalmente, tra le esposizioni non deteriorate, ma non sono state incluse nelle colonne che prevedono la suddivisione per stadio di rischio.

Nella tabella sopra esposta nella voce B. "Esposizioni fuori bilancio" è stato incluso il rischio di controparte connesso con le operazioni di prestito titoli e di pronti contro termine passive rientranti nella nozione di "Operazioni SFT" definita nella normativa prudenziale, per un importo pari a 276.444 migliaia di euro.

A.1.5 Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti

(Importi in migliaia)
Esposizione lorda Rettifiche di valore complessive e
accantonamenti complessivi
Tipologie esposizioni/valori stadio
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
o
acquisite
originate
Impaired
stadio
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
o
acquisite
originate
Impaired
Esposizione
Netta
Write-off
parziali
complessivi*
A. ESPOSIZIONI CREDITIZIE PER
CASSA
a) Sofferenze 16.702 X - 16.702 - (15.247) X - (15.247) - 1.455 -
- di cui: esposizioni oggetto di
concessioni
249 X - 249 - (225) X - (225) - 24 -
b) Inadempienze probabili 4.893 X - 4.893 - (3.343) X - (3.343) - 1.550 -
- di cui: esposizioni oggetto di
concessioni
563 X - 563 - (331) X - (331) - 232 -
c) Esposizioni scadute deteriorate 4.279 X - 4.279 - (1.974) X - (1.974) - 2.305 -
- di cui: esposizioni oggetto di
concessioni
20 X - 20 - (15) X - (15) - 5 -
d) Esposizioni scadute non
deteriorate
40.921 33.993 6.928 X - (471) (160) (311) X - 40.450 -
- di cui: esposizioni oggetto di
concessioni
33 - 33 X - (6) - (6) X - 27 -
e) Altre esposizioni non deteriorate 25.761.194 25.731.720 43.268 X - (18.536) (13.719) (4.817) X - 25.742.658 -
- di cui: esposizioni oggetto di
concessioni
1.581 - 1.581 X - (14) - (14) X - 1.567 -
TOTALE (A) 25.827.989 25.765.713 50.196 25.874 - (39.571) (13.879) (5.128) (20.564) - 25.788.418 -
B. ESPOSIZIONI CREDITIZIE FUORI
BILANCIO
a) Deteriorate 181 X - 58 - (79) X - (6) - 102 -
b) Non deteriorate 2.581.281 33.664 612 X - (48) (48) - X - 2.581.233 -
TOTALE (B) 2.581.462 33.664 612 58 - (127) (48) - (6) - 2.581.335 -
TOTALE (A+B) 28.409.451 25.799.377 50.808 25.932 - (39.698) (13.927) (5.128) (20.570) - 28.369.753 -

Si precisa che le attività finanziarie detenute per la negoziazione, i contratti derivati e le operazioni fuori bilancio diverse da quelle soggette alle regole di svalutazione prevista dall'IFRS 9 sono state classificate, convenzionalmente, tra le esposizioni non deteriorate, ma non sono state incluse nelle colonne che prevedono la suddivisione per stadio di rischio.

Nella tabella sopra esposta, inoltre, nella voce B. "Esposizioni fuori bilancio" è stato incluso il rischio di controparte connesso con le operazioni di prestito titoli e in pronti contro termine passive rientranti nella nozione di "Operazioni SFT" definita nella normativa prudenziale, per un importo pari a 383.522 migliaia di euro.

B.4 Grandi esposizioni

Al 30 giugno 2023 le "posizioni di rischio" che costituiscono una "grande esposizione", secondo quanto disciplinato dal Regolamento di Esecuzione (UE) n. 451/2021 della Commissione del 17 dicembre 2020 che stabilisce norme tecniche di attuazione per quanto riguarda le segnalazioni degli enti a fini di vigilanza conformemente al regolamento (UE) n. 575/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio, e successivi Regolamenti che ne modificano il contenuto, sono le seguenti:

  • valore di bilancio: 24.730.957 migliaia di euro, escluse le operazioni di pronti contro termine passive e le esposizioni indirette come sotto definite;
  • valore non ponderato: 26.750.147 migliaia di euro, incluse le operazioni di pronti contro termine passive e le esposizioni indirette;
  • valore ponderato: 2.129.232 migliaia di euro, incluse le operazioni di pronti contro termine passive e le esposizioni indirette;
  • numero "posizioni di rischio": 35.

Si precisa che in conformità con gli Orientamenti EBA sui clienti connessi ai sensi dell'articolo 4, paragrafo 1, punto 39), del CRR, sono incluse tra le grandi esposizioni anche le controparti che presentano legami con amministrazioni centrali e che, pur non eccedendo singolarmente la soglia del 10% del capitale ammissibile ai fini delle grandi esposizioni, superano tale limite considerando anche l'esposizione verso lo stato sovrano a cui sono connesse con un legame di controllo.

Il CRR prevede, inoltre, l'applicazione del "Metodo della sostituzione", in base al quale un Ente, quando riduce l'esposizione verso un cliente utilizzando una tecnica di attenuazione del rischio di credito ammissibile a norma dell'articolo 399, paragrafo 1, tratta, secondo le modalità stabilite all'articolo 403, la parte dell'esposizione corrispondente alla riduzione come esposizione verso il fornitore di protezione anziché verso il cliente. Ciò comporta il rispetto dei limiti fissati dall'articolo 395 del CRR alla somma delle esposizioni dirette nei confronti dei clienti e delle esposizioni rappresentate dalle garanzie ricevute ("esposizioni indirette"). Inoltre, gli enti aggiungono alle esposizioni totali verso un cliente le esposizioni derivanti dai contratti derivati laddove il contratto non sia stato stipulato direttamente con tale cliente ma lo strumento di debito o di capitale sottostante sia stato emesso da tale cliente ("esposizioni indirette").

In seguito al deconsolidamento di FinecoBank dal Gruppo UniCredit, FinecoBank e UniCredit S.p.A. hanno stipulato un contratto (Pledge Agreement) che prevede la concessione da parte di UniCredit S.p.A. di garanzie finanziarie in favore di FinecoBank volte a garantire le esposizioni al rischio di credito rappresentate dalle obbligazioni UniCredit, fino a naturale scadenza delle stesse e dalle garanzie finanziarie rilasciate da FinecoBank a favore dell'Agenzia delle Entrate su richiesta di UniCredit S.p.A., fino a completa estinzione delle stesse. Tali garanzie rispondono ai requisiti richiesti dalla normativa applicabile per essere ammissibili nell'ambito delle tecniche di attenuazione del rischio di credito (CRM), con conseguente riduzione dell'esposizione verso il Gruppo UniCredit ai fini della determinazione delle grandi esposizioni del Gruppo Fineco.

Si informa, infine, che le imposte anticipate rientranti nell'esposizione verso l'Amministrazione Centrale italiana sono state esentate e, quindi, il loro valore ponderato è nullo.

Informativa relativa alle esposizioni in titoli emessi da Stati sovrani

Il Gruppo è esposto nei confronti del debito sovrano di alcuni Paesi avendo investito parte delle proprie attività in titoli di debito emessi da governi e contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" e "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato". La tabella seguente indica il valore nominale, il valore di bilancio e il fair value di tali esposizioni al 30 giugno 2023. Precisiamo che il Gruppo detiene anche titoli di debito emessi da Stati sovrani classificati nelle "Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" per 80 migliaia di euro.

Il Gruppo ha inoltre investito in titoli di debito emessi da Enti sovranazionali e Agenzie governative contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato".

(Importi in migliaia)
Valore nominale al Valore di bilancio al Fair value al % Sulla voce di
bilancio
30/06/2023 30/06/2023 30/06/2023 30/06/2023
Italia 6.192.218 6.012.005 5.742.920 17,8%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 6.192.218 6.012.005 5.742.920 20,6%
Spagna 4.920.000 4.559.847 4.490.254 13,5%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 4.920.000 4.559.847 4.490.254 15,6%
Germania 175.000 171.678 155.708 0,5%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 175.000 171.678 155.708 0,6%
Francia 1.508.500 1.483.357 1.309.124 4,4%
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
35.000 27.647 27.647 100,0%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 1.473.500 1.455.710 1.281.477 5,0%
Stati Uniti 563.225 558.572 552.050 1,7%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 563.225 558.572 552.050 1,9%
Austria 671.000 665.107 585.027 2,0%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 671.000 665.107 585.027 2,3%
Irlanda 960.500 910.046 881.849 2,7%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 960.500 910.046 881.849 3,1%
Regno Unito 58.256 58.367 58.324 0,2%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 58.256 58.367 58.324 0,2%
Belgio 715.000 715.180 630.502 2,1%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 715.000 715.180 630.502 2,5%
Portogallo 330.000 373.633 326.851 1,1%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 330.000 373.633 326.851 1,3%
Svizzera 32.693 32.632 32.628 0,1%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 32.693 32.632 32.628 0,1%
Arabia Saudita 90.000 90.032 72.548 0,3%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 90.000 90.032 72.548 0,3%
Cile 203.100 213.469 167.363 0,6%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 203.100 213.469 167.363 0,7%
Cina 165.832 165.444 130.952 0,5%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 165.832 165.444 130.952 0,6%
Lettonia 30.000 29.756 22.392 0,1%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 30.000 29.756 22.392 0,1%
Islanda 15.000 14.969 12.491 0,0%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 15.000 14.969 12.491 0,1%
Totale esposizioni sovrane 16.630.324 16.054.094 15.170.983 47,5%

Le % riportate in corrispondenza della denominazione dei singoli Stati sovrani e nella voce "Totale esposizioni sovrane" sono state determinate sul totale attivo del bilancio consolidato, mentre le % riportate in corrispondenza delle voci di bilancio sono state determinate sul totale delle singole voci di bilancio indicate.

Si precisa che i titoli in valuta diversa dall'euro sono stati convertiti in euro al cambio a pronti alla data di riferimento del bilancio.

Al 30 giugno 2023 l'incidenza dell'investimento in titoli di debito emessi da Stati sovrani è pari al 47,5% del totale dell'attivo del bilancio consolidato. Tra i titoli di debito emessi da Stati sovrani detenuti dal Gruppo non vi sono titoli di debito strutturati.

Nella tabella seguente sono indicati i rating al 30 giugno 2023 forniti dalle società Fitch Ratings, Moody's e Standard & Poor's per gli Stati sovrani in relazione ai quali il Gruppo è esposto.

Moody's Fitch Ratings Standard & Poor's
Italia Baa3 BBB BBB
Spagna Baa1 A- A
Germania Aaa AAA AAA
Francia Aa2 AA- AA
Stati Uniti Aaa AAA AA+
Austria Aa1 AA+ AA+
Irlanda Aa3 AA- AA
Belgio Aa3 AA- AA
Portogallo Baa2 BBB+ BBB+
Regno Unito Aa3 AA- AA
Svizzera Aaa AAA AAA
Arabia Saudita A1 A+ A
Cile A2 A- A+
Cina A1 A+ A+
Lettonia A3 A- A+
Islanda A2 A A

1.2 Rischi di mercato

Il rischio di mercato deriva dall'effetto che variazioni nelle variabili di mercato (tassi di interesse, prezzi dei titoli, tassi di cambio, ecc.) possono generare sul valore economico del portafoglio del Gruppo, dove quest'ultimo comprende le attività detenute sia nel trading book, ossia nel portafoglio di negoziazione, sia quelle iscritte nel portafoglio bancario, ovvero l'operatività connessa con le scelte di investimento strategiche.

Strategie e processi di gestione del rischio

Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank stabilisce le linee guida strategiche per l'assunzione dei rischi di mercato, approva il quadro di riferimento generale per il rischio di mercato ed ogni modifica significativa, sotto il profilo della struttura organizzativa, delle strategie, delle metodologie e definisce i livelli massimi di propensione al rischio.

L'approccio strategico del Gruppo è mantenere il minimo livello di rischio di mercato compatibilmente con le esigenze di business ed i limiti stabiliti di Risk Appetite Framework approvati dal Consiglio di Amministrazione.

Il rischio di mercato in FinecoBank è definito attraverso due insiemi di limiti:

  • Misure complessive di rischio di mercato (ad esempio il VaR): hanno lo scopo di definire un limite all'assorbimento di capitale interno ed alla perdita economica accettata per le attività di negoziazione; questi limiti devono essere coerenti con il budget di ricavi assegnato e la Risk Taking Capacity assunta;
  • Misure granulari di rischio di mercato (limiti sulle Sensitivity, sugli scenari di Stress e sui Nominali): esistono indipendentemente, ma agiscono in parallelo ai limiti complessivi al fine di controllare più efficacemente e specificamente diversi tipi di rischio, portafogli e prodotti, questi limiti sono in generale associati a sensitività granulari oppure a scenari di stress. I livelli fissati per i limiti granulari mirano a limitare la concentrazione del rischio verso singoli fattori di rischio o l'eccessiva esposizione verso fattori di rischio che non sono sufficientemente rappresentati dal VaR.

Struttura e organizzazione

La funzione Market & Liquidity Risk, all'interno della Direzione CRO, nel completo rispetto degli obblighi regolamentari e legali locali è incaricata principalmente – ma non esclusivamente - di:

  • definire, implementare e perfezionare adeguate metriche a livello globale per la misurazione dell'esposizione al rischio di mercato;
  • proporre, sulla base delle metriche definite, i limiti di rischio coerenti con la struttura di propensione al rischio approvata dal Consiglio di Amministrazione;
  • calcolare le metriche di rischio per le misure globali e granulari per i portafogli del Gruppo;
  • verificare che le metriche siano compatibili con i limiti approvati;
  • dare inizio al processo di escalation in caso di superamento dei limiti, coinvolgendo il Top Management del Gruppo;
  • discutere e approvare i nuovi prodotti aventi profili di rischio di mercato innovativi o complessi.

Impatti derivanti dal conflitto militare Russia-Ucraina

Nel corso del primo semestre del 2023 non sono stati registrati impatti sul profilo di rischio di mercato derivanti dal conflitto militare tra Russia e Ucraina. Nel corso del primo semestre 2023, inoltre, non sono stati registrati impatti sul profilo di rischio di mercato derivanti dai suddetti eventi, né per quanto riguarda il portafoglio bancario né per quanto riguarda il portafoglio di negoziazione.

Sistemi di misurazione e di reporting

Portafoglio di Negoziazione

Il principale strumento utilizzato dal Gruppo per la misurazione del rischio di mercato sulle posizioni di trading è il Value at Risk (VaR), calcolato secondo l'approccio della simulazione storica.

Il metodo della simulazione storica prevede la rivalutazione giornaliera delle posizioni sulla base dell'andamento dei prezzi di mercato su di un opportuno intervallo temporale di osservazione. La distribuzione di utili e perdite che ne deriverebbe è analizzata per determinare l'effetto di movimenti estremi del mercato sui portafogli. Il valore della distribuzione al percentile corrispondente all'intervallo di confidenza fissato rappresenta la misura di VaR. I parametri utilizzati per il calcolo del VaR sono i seguenti: intervallo di confidenza 99%; orizzonte temporale di 1 giorno; aggiornamento giornaliero delle serie storiche; periodo di osservazione 250 giorni.

Portafoglio Bancario

La responsabilità primaria per il monitoraggio ed il controllo della gestione del rischio di mercato nel portafoglio bancario risiede presso gli organi competenti del Gruppo. La Direzione CRO della Capogruppo FinecoBank è responsabile per il processo di monitoraggio del rischio di mercato sul portafoglio bancario definendo la struttura, i dati rilevanti e la frequenza per un adeguato reporting.

Le principali componenti del rischio di mercato del portafoglio bancario sono il rischio di credit spread, il rischio di tasso d'interesse e il rischio di cambio. Il primo deriva principalmente dagli investimenti in titoli obbligazionari detenuti a fini di liquidità. Il rischio di mercato relativo al portafoglio obbligazionario è vincolato e monitorato mediante limiti sul nozionale, misure di sensitività al Valore Economico e limiti sul Value at Risk.

La seconda componente, il rischio tasso di interesse, è gestita con la finalità di stabilizzare tale rischio. La misura di rischio di tasso di interesse per il portafoglio bancario riguarda il duplice aspetto di valore e di margine di interesse netto del Gruppo. In particolare, il rischio di tasso di interesse può essere valutato secondo due prospettive diverse ma complementari:

  • Economic value perspective: variazioni nei tassi di interesse possono ripercuotersi sul valore economico di attivo e passivo. Il valore economico del Gruppo può essere visto come il valore attuale dei flussi di cassa netti attesi, cioè i flussi attesi dell'attivo meno quelli del passivo. Una misura di rischio rilevante da questo punto di vista è la sensitività del valore economico per bucket temporale per uno shock dei tassi di 1 punti base. Questa misura è riportata al fine di valutare l'impatto sul valore economico di possibili cambiamenti nella curva dei rendimenti. La sensitività al valore economico è calcolata anche per uno shock parallelo di 200 punti base. Una variabile di controllo da questo punto di vista è il Value at Risk relativo alla sola componente rischio di tasso di interesse;
  • Income perspective: l'analisi si concentra sull'impatto del cambiamento dei tassi di interesse sul margine netto di interesse maturato o effettivamente riportato, cioè sulla differenza tra interessi attivi e passivi. Un esempio di una misura di rischio utilizzata è la Net Interest Income sensitivity, per uno shock parallelo dei tassi di 200 punti base. Tale misura fornisce un'indicazione dell'impatto che tale shock avrebbe sul margine di interesse nel corso dei prossimi 12 mesi.

La terza componente è il rischio di cambio. Le fonti di questa esposizione si riferiscono principalmente allo sbilancio tra attività e passività in USD. L'attività di copertura del rischio cambio avviene mediante il pareggiamento di attività e passività in valuta o mediante operazioni di compravendita a termine di valuta.

Procedure e metodologie per la valutazione delle posizioni del Portafoglio di negoziazione

Il Gruppo assicura che il valore applicato a ciascuna posizione del portafoglio di negoziazione rifletta adeguatamente il fair (market) value, valore equo di mercato, cioè il corrispettivo al quale un'attività potrebbe essere scambiata, o una passività estinta, in una libera transazione tra parti consapevoli e indipendenti. Il fair value di uno strumento finanziario è basato su, o derivato da, prezzi di mercato o variabili osservabili. La disponibilità di prezzi o variabili osservabili differisce a seconda dei prodotti e dei mercati, e può modificarsi nel tempo.

Nel caso in cui i prezzi o i parametri osservabili siano prontamente e regolarmente disponibili (ossia soddisfino adeguati requisiti di liquidità), essi sono direttamente utilizzati nella determinazione del fair value (mark-to-market).

In mercati non attivi o per alcuni strumenti, per i quali prezzi o parametri osservabili non siano disponibili, il calcolo del fair value avviene attraverso tecniche di valutazione appropriate per lo strumento specifico (mark-to-model). Questo approccio prevede il ricorso a stime e giudizio e, pertanto, può richiedere rettifiche di valore che tengano conto degli spread denaro-lettera, della liquidità delle posizioni e del rischio di controparte, oltre che del modello utilizzato. Inoltre, ciascun modello di valutazione utilizzato per il calcolo del fair value è validato da una funzione dedicata indipendente dalle unità di business.

Al fine di assicurare l'adeguata separazione tra funzioni deputate alle attività di sviluppo e funzioni responsabili della validazione, tutti i modelli di valutazione sviluppati devono essere valutati e validati centralmente da funzioni indipendenti rispetto alle funzioni che hanno proceduto allo sviluppo. La convalida dei modelli è svolta centralmente anche nel caso di nuovi sistemi o strumenti di analisi il cui utilizzo abbia un impatto potenziale sui risultati economici del Gruppo.

In aggiunta alla valutazione giornaliera di mark-to-market o mark-to-model, la Direzione CRO esegue una verifica indipendente dei prezzi (IPV, Independent Price Verification). Questo è il processo in base al quale sono verificate regolarmente l'accuratezza e l'indipendenza dei prezzi di mercato o dei parametri utilizzati dai modelli. Mentre la valutazione di mark-to-market o mark-to-model può essere eseguita dagli operatori di front-office, la validazione dei prezzi di mercato e dei parametri dei modelli è effettuata su base mensile.

Misure di rischio

Il VaR

Il VaR calcolato nell'ambito della misurazione dei rischi di mercato del portafoglio bancario e di negoziazione utilizza l'approccio delle simulazioni storiche. La scelta del modello prevede una serie di vantaggi:

è facilmente comprensibile e comunicabile;

  • non richiede di esplicitare alcuna ipotesi particolare circa la forma funzionale della distribuzione dei rendimenti dei fattori di rischio;
  • non richiede di stimare la matrice delle varianze-covarianze dei fattori di mercato che possono influenzare il valore del portafoglio considerato.
  • cattura la struttura delle correlazioni riflessa nelle variazioni congiunte dei fattori di mercato ipotizzando implicitamente che essa resti costante anche in futuro.

Per contro i modelli VaR basati sulle simulazioni storiche non forniscono alcuna informazione sull'entità della perdita eccedente il VaR. È per questo motivo che il framework di Gruppo utilizza strumenti complementari quali gli stress test.

1.2.1 Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo – portafoglio di negoziazione di vigilanza

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali

Il portafoglio di negoziazione è destinato ad accogliere titoli di debito (ordinari e subordinati, strutturati e plain vanilla), titoli di capitale, certificati quotati e non – strettamente rivenienti dall'attività di intermediazione con la clientela retail.

Il Gruppo non effettua trading proprietario e non assume posizioni speculative direzionali sui propri libri. Il portafoglio di negoziazione del Gruppo è movimentato in contropartita all'attività di intermediazione della clientela retail, in particolare per quanto riguarda l'attività di negoziazione in conto proprio, in base alla quale FinecoBank si pone come controparte diretta del Cliente. Tale attività, in cui rientra anche l'internalizzazione sistematica su una selezione definita di strumenti finanziari e l'attività di market maker sui certificates emessi dalla Banca, è effettuata grazie alle aperture normative di MiFID che consentono la possibilità di esecuzione degli ordini relativi a strumenti finanziari in una pluralità di sedi di esecuzione tra le quali è contemplata l'esecuzione in contro proprio.

B. Processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del rischio di prezzo

Per quanto riguarda sia la descrizione dei processi interni di controllo e gestione del rischio che l'illustrazione delle metodologie utilizzate per l'analisi della rischiosità, si rimanda a quanto già esposto nel paragrafo introduttivo.

3. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: modelli interni e altre metodologie per l'analisi della sensitività

Il Gruppo monitora il VaR del Trading Book con periodicità giornaliera.

Al 30 giugno 2023 il VaR giornaliero del Trading Book ammonta a 152 migliaia di euro. La media per il primo semestre del 2023 è pari a 157 migliaia di euro, con un picco massimo di 379 migliaia di euro ed un minimo di 25 migliaia di euro.

La volatilità nel prezzo degli strumenti determina impatti diretti a conto economico.

1.2.2 Rischio di tasso di interesse e di prezzo – portafoglio bancario

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, procedure di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del rischio di prezzo

Il rischio di tasso di interesse consiste nelle variazioni dei tassi di interesse che si riflettono:

  • sulla formazione del margine di interesse e, conseguentemente, sugli utili del Gruppo;
  • sul valore attuale netto degli assets e delle liabilities, impattando sul valore attuale dei cash flow futuri.

Il Gruppo misura e monitora ogni giorno il rischio di tasso di interesse nel quadro delle metodologie e dei corrispondenti limiti o soglie di attenzione approvate dal Consiglio di Amministrazione. Queste riguardano la sensitivity del margine di interesse ed il valore economico.

Il rischio di tasso di interesse incide su tutte le posizioni di proprietà rivenienti dalle scelte di investimento strategiche (banking book).

Le fonti principali del rischio di tasso di interesse si possono classificare come segue:

  • gap risk: nasce dalla struttura a termine del portafoglio bancario e descrive il rischio che emerge dalla tempistica delle variazioni di tasso sullo strumento. Il rischio di "gap" comprende anche il rischio di riprezzamento, rischio derivante dalle discrepanze temporali in termini di riprezzamento delle attività e passività del Gruppo. Tali discrepanze comportano un rischio legato alla curva dei tassi. Tale rischio è relativo all'esposizione del Gruppo rispetto a variazioni, nell'inclinazione e nella forma, della curva dei tassi d'interesse.
  • basis risk: può essere suddiviso in due tipi di rischio:
    • o rischio "tenor", deriva dalla mancata corrispondenza tra scadenza dello strumento e variazione dei tassi di interesse;
    • o rischio valuta, definito come il rischio di un potenziale compensazione tra le sensitività al tasso di interesse emergenti dall'esposizione al rischio tasso in valute diverse;
  • option risk rischio derivante da opzioni implicitamente o esplicitamente presenti nelle posizioni di portafoglio bancario.

All'interno del contesto organizzativo già descritto in precedenza, il Consiglio di Amministrazione delibera la propensione al rischio ed i limiti di rischio tasso di interesse in termini di Economic Value Sensitivity ed Net Interrest Income Sensitivity.

Con riferimento all'Economic Value Sensitivity, al fine di valutare gli effetti di variazioni nella curva dei tassi di interesse sul portafoglio bancario, con cadenza settimanale, sono effettuate analisi di scenario che prevedono molteplici variazioni nella curva dei tassi, sia paralleli (+/- 200 bps) sia non paralleli. Tra questi assumono particolare rilievo i sei scenari standardizzati - Supervisory Outlier Test "SOT" (cfr. paragrafo 2 "Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività") - come definiti dagli orientamenti EBA in vigore. All'interno del Risk Appetite è monitorata l'analisi di sensitività del valore economico del peggiore scenario SOT; il rispetto delle specifiche soglie di rischio è oggetto di reporting trimestrale agli Organi Sociali.

L'indicatore di NII Sensitivity è calcolato applicando due scenari paralleli previsti dai SOT che riprendono le ipotesi sottostanti le valutazioni degli scenari dell'EV sensitivity (cfr. paragrafo 2 "Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività") e sono calcolati con le seguenti ipotesi:

  • applicazione di un floor post-shock crescente da -100 a 0 (da O/N a 20 anni incremento di 5 bps all'anno) per singola valuta e singola curva;
  • ponderazione al 50% per i contributi positivi di NII (per singola valuta).

Anche l'analisi di sensitività sul margine di interesse è monitorata all'interno del Risk Appetite applicando il peggiore scenario di shock parallelo.

Il framework degli indicatori dei rischi di mercato comprende inoltre una pluralità di metriche suddivise tra globali, ad esempio Interest Rate VaR, e granulari, ad esempio BP01 (Basis Point 01) sensitivity; tali metriche sono monitorate con cadenza giornaliera.

Il Risk Appetite Framework prevede infine limiti di rischio in termini di VaR del portafoglio bancario e del portafoglio di negoziazione in cui il rischio tasso è una componente (calcolato utilizzando la metodologia descritta in precedenza), Nell'ambito del portafoglio bancario il VaR costituisce una misura del Credit Spread Risk in the Banking Book (CSRBB).

Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo 2. Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività.

2. Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie di analisi di sensitività

Al fine di misurare il rischio tasso di interesse insito nel bilancio del Gruppo è necessario misurare la sensibilità degli impieghi e della raccolta ai cambiamenti della curva dei tassi d'interesse. FinecoBank ha sviluppato specifici modelli comportamentali volti alla stima del profilo di scadenza delle poste dell'attivo e del passivo che non hanno una scadenza contrattuale; infatti alcune poste, percepite come esigibili a vista, in realtà sono soggette a comportamenti viscosi.

Template EU IRRBB

Le valutazioni contenute nel Template EU IRRBB, riportano le esposizioni delle metriche di rischio tasso d'interesse al 30 giugno 2023 ed al 31 dicembre 2022. Per la descrizione degli scenari si rimanda alla sezione Informazioni di natura qualitativa - Rischio Tasso.

(Importi in migliaia)
a b c d
Supervisory shock scenarios Variazioni economic value of equity Variazioni net interest income
30/06/2023 31/12/2022 30/06/2023 31/12/2022
1 Shock al rialzo parallelo (40.305) (77.383) 107.497 113.838
2 Shock al ribasso parallelo 14.472 38.481 (218.336) (235.729)
3 Steepener shock (discesa dei tassi a breve e rialzo dei tassi a lungo) 50.973 30.469 - -
4 Flattener shock (rialzo dei tassi a breve e discesa dei tassi a lungo) (110.284) (75.240) - -
5 Shock up dei tassi a breve (114.952) (94.576) - -
6 Shock down dei tassi a lungo 60.071 49.285 - -

La tabella riporta i risultati degli scenari c.d. Supervisory Outlier Test, così come descritti al paragrafo precedente, condotti sul valore economico e sul margine di interesse. Con riferimento all'Economic Value i risultati mostrano una sensitività negativa in caso di rialzo dei tassi, parallelo o dei tassi a breve, mentre una sensitività positiva negli scenari rialzisti, paralleli o dei tassi a lungo termine. L'analisi di sensitività sul margine d'interesse mostra nello shift rialzista sulla curva di tasso di interesse un impatto positivo , mentre in quello ribassista un impatto negativo. L'analisi di sensitività sul margine di interesse condotta alla data attuale applicando i due scenari di shock paralleli ha sostituito la precedente analisi che prevedeva shock di +100/-25 bps. La modifica è stata motivata dal mutato contesto dei tassi di interesse e dalla decisione del Consiglio di Amministrazione di includere all'interno della Risk Appetite Dashboard l'indicatore di NII Sensitivity calcolato con il peggiore scenario parallelo.

Oltre agli scenari SOT sopra descritti, la Banca conduce con cadenza settimanale le analisi di sensitività regolamentari sull'Economic Value con scenari paralleli di +/- 200 bps. Ipotizzando uno shift pari a + 200 basis point sulla curva di tasso di interesse euro, l'analisi evidenzia un impatto negativo che si attesta a -40.296 migliaia di euro. Uno shift di -200 basis point evidenzia un impatto positivo di 14.300 migliaia di euro.

Con riferimento alle restanti misure di rischio tasso di interesse, si riporta che l'analisi di sensitivity sul valore del patrimonio ipotizzando uno shift di + 1 basis point (BP01) evidenzia un impatto negativo che si attesta complessivamente a -167 migliaia di euro.

Al 30 giugno 2023 l'Interest Rate VaR del Gruppo (*Holding period 1 giorno, intervallo di confidenza 99%) si attesta a circa 9.092 migliaia di euro. La media per il primo semestre del 2023 è pari a 11.494 migliaia di euro con un picco massimo di 18.259 migliaia di euro ed un minimo di 8.746 migliaia di euro.

Il VaR totale, comprensivo della componente Credit Spread Risk derivante prevalentemente dai titoli sovrani detenuti per l'impiego della liquidità e comprensivo del Credit Spread Risk dei titoli obbligazionari UniCredit, è pari a 72.453 migliaia di euro. La media per il primo semestre del 2023 è pari a 102.577 migliaia di euro con un picco massimo di 120.572 migliaia di euro ed un minimo di 70.573 migliaia di euro.

1.2.3 Rischio di cambio

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di cambio

Nell'ambito dell'attività di tesoreria, il Gruppo effettua raccolta in valuta prevalentemente in dollari, tramite conti correnti passivi con clientela, impiegando la medesima principalmente in conti correnti con primari istituti di credito ed emissioni obbligazionarie nella stessa valuta. È stimato l'impatto sul valore delle poste patrimoniali utilizzando l'indicatore di Forex VaR.

Il VaR delle posizioni del Gruppo non è utilizzato per il calcolo del requisito patrimoniale di Primo Pilastro in quanto è utilizzato il metodo standardizzato. Il VaR è utilizzato a soli fini gestionali e di monitoraggio del rischio.

B. Attività di copertura del rischio di cambio

L'attività di copertura del rischio cambio avviene mediante il pareggiamento di attività e passività in valuta o mediante operazioni di compravendita a termine di valuta.

La componente di rischio cambio che contribuisce alla formazione del VaR complessivo è legata prevalentemente allo sbilancio tra attività e passività in dollari.

2. Modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività

Al 30 giugno 2023 il Forex VaR giornaliero del portafoglio complessivo (banking e trading) è pari a circa 37 migliaia di euro. La media per il primo semestre del 2023 è pari a 81 migliaia di euro con un picco massimo di 143 migliaia di euro ed un minimo di 37 migliaia di euro.

1.4 Rischio di liquidità

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidità

Il rischio di liquidità può essere sinteticamente definito come il rischio che il Gruppo, anche a causa di eventi futuri inattesi, non sia in grado di far fronte ai propri obblighi di pagamento ovvero di gestire in maniera efficiente la corrispondenza dei flussi di cassa attesi in entrata e in uscita.

I diversi tipi di rischio di liquidità gestiti dal Gruppo sono:

  • il rischio di liquidità di breve termine si riferisce al rischio di non-conformità tra l'ammontare e/o le scadenze dei flussi di cassa in entrata ed in uscita nel breve termine (inferiore all'anno);
  • il rischio di liquidità di mercato è il rischio che il Gruppo possa fronteggiare un cambiamento di prezzo notevole e avverso, generato da fattori esogeni ed endogeni che comportino delle perdite, nella vendita di attivi considerati liquidi. Nel caso peggiore, il Gruppo potrebbe non essere capace di liquidare queste posizioni;
  • il rischio di liquidità strutturale è definito come l'incapacità del Gruppo di procurarsi, in modo stabile e sostenibile, i fondi necessari per mantenere un rapporto adeguato tra le attività e le passività a medio/lungo termine (oltre l'anno) ad un prezzo ragionevole senza impattare le operazioni giornaliere o la situazione finanziaria del Gruppo;
  • il rischio di stress o contingenza è legato alle obbligazioni future ed inattese (per esempio prelievo di depositi) e potrebbe richiedere alla banca un ammontare maggiore di liquidità rispetto a quanto considerato necessario per gestire il business ordinario;
  • rischio di finanziamento, il Gruppo potrebbe non essere in grado di affrontare in modo efficace eventuali uscite di cassa previste.

Per affrontare la propria esposizione al rischio di liquidità il Gruppo investe la componente della propria liquidità stimata dai modelli interni come persistente e stabile (cd. liquidità core) in investimenti a medio/lungo termine, mentre la parte di liquidità caratterizzata da un profilo di persistenza inferiore (c.d. liquidità non core) è impiegata in attività liquide o facilmente liquidabili, quali, a titolo esemplificativo, depositi a vista, impieghi a breve termine o titoli governativi utilizzabili come fonte di finanziamento a breve termine presso la Banca Centrale.

Alla data di bilancio non esistono potenziali flussi di cassa in uscita "Contingent liquidity and funding needs", quali, ad esempio, clausole di rimborso accelerato o di rilascio di ulteriori garanzie connesse con un downgrade del Gruppo stesso.

I principi fondamentali

L'obiettivo del Gruppo è mantenere la liquidità ad un livello che consenta di condurre le principali operazioni in sicurezza, finanziare le proprie attività alle migliori condizioni di tasso in normali circostanze operative e rimanere sempre nella condizione di far fronte agli impegni di pagamento. In particolare, la politica d'impiego è improntata a principi di prudenza che considerano prioritario il criterio di liquidabilità degli strumenti; risultato di tale politica si traduce in indicatori di liquidità regolamentari di gran lunga superiori ai requisiti minimi.

Il Gruppo è dotato di una "Group Liquidity Policy", direttamente applicabile alla stessa Capogruppo ed alla Società controllata, che ha lo scopo di definire l'insieme di principi e regole che sovraintendono la gestione della liquidità e dei relativi rischi nel Gruppo. In particolare, la Policy descrive la gestione della liquidità e dei suoi rischi in condizioni standard ed in condizioni di crisi, le attività di controllo di primo e di secondo livello e la governance del Gruppo in materia, definendo ruoli e responsabilità degli Organi e delle funzioni interne di Capogruppo e della società controllata, garantendo la coerenza tra il Piano di Contingency per il rischio di liquidità, il piano di Contingency di capitale, il RAF di Gruppo ed il Group Recovery Plan.

Ruoli e responsabilità

La "Group Liquidity Policy" stabilisce i principi adottati in termini di governance interna e che prevedono il coinvolgimento delle funzioni Tesoreria e Risk Management.

La gestione operativa della liquidità è effettuata dalla funzione Tesoreria che garantisce una gestione efficace ed efficiente della liquidità a breve e medio/lungo termine, il monitoraggio dell'esposizione di liquidità e la conduzione dei controlli di primo livello sul processo di gestione.

La funzione di Controllo dei Rischi è responsabile del monitoraggio del rispetto dei limiti e delle regole sul rischio di liquidità, dell'applicazione delle metriche di rischio e della valutazione delle metodologie scelte.

A tal fine la "Group Liquidity Policy" fa esplicito riferimento ai monitoraggi di primo e di secondo livello, sia dal punto di vista regolamentare sia da quello gestionale:

Gestione del rischio di liquidità sul breve termine (liquidità operativa) che considera gli eventi che potrebbero avere un impatto sulla posizione di liquidità del Gruppo da un giorno fino ad un anno. L'obiettivo primario è quello di conservare la capacità del Gruppo di far fronte agli impegni di pagamento ordinari e straordinari minimizzandone contestualmente i costi;

  • Gestione del rischio di liquidità strutturale (rischio strutturale) che considera gli eventi che potrebbero avere un impatto sulla posizione di liquidità del Gruppo oltre l'anno. L'obiettivo primario è quello di mantenere un adeguato rapporto tra passività a medio/lungo termine e attività a medio/lungo termine, finalizzato ad evitare pressioni sulle fonti di finanziamento, attuali e prospettiche, a breve termine;
  • Stress test: il rischio di liquidità è un evento di scarsa probabilità e di forte impatto. Pertanto, le tecniche di stress testing rappresentano uno strumento per valutare le potenziali vulnerabilità. Il Gruppo riproduce diversi scenari, spaziando dalla generale crisi di mercato alla crisi idiosincratica e loro combinazioni.

In tale contesto, il Gruppo considera tutte le attività, passività, posizioni fuori bilancio ed eventi presenti e futuri che generano flussi di cassa certi o potenziali, proteggendo così il Gruppo dai rischi correlati alla trasformazione delle scadenze.

Gestione della liquidità di breve termine

L'obiettivo della gestione della liquidità di breve termine è di garantire che il Gruppo sia sempre nella condizione di far fronte agli impegni di pagamento, previsti o imprevisti, focalizzandosi sulle esposizioni relative ai primi dodici mesi.

Il Gruppo calcola giornalmente la Maturity Ladder operativa, che misura i flussi di liquidità in entrata e in uscita, con dettagli dei principali bucket temporali, che comportano un impatto sulla base monetaria.

L'obiettivo del Gruppo è quello di garantire un sufficiente grado di liquidità a breve volto ad affrontare uno scenario di crisi di liquidità particolarmente avverso per almeno tre mesi.

Gestione della liquidità strutturale

L'obiettivo della gestione della liquidità strutturale del Gruppo è quello di mantenere un adeguato rapporto tra le attività e le passività di medio/lungo termine (convenzionalmente superiore all'anno) e mira ad evitare pressioni sulle fonti, attuali e prospettiche, a breve termine. A tal fine la tipica azione svolta dal Gruppo consiste nel prudente impiego della liquidità rispetto al profilo delle scadenze della raccolta. L'indicatore utilizzato e monitorato nel più ampio ambito del Risk Appetite Framework (NSFR) garantisce che attività e passività presentino una struttura per scadenze sostenibile. L'indicatore regolamentare è inoltre affiancato da un indicatore gestionale denominato "Structural Ratio", che ne condivide gli obiettivi e gran parte delle logiche. Tale indicatore è stato sviluppato dalla Direzione CRO di Capogruppo con l'obiettivo di monitorare il rischio di trasformazione delle scadenze, considerando le specificità del funding di Fineco rappresentate nel modello delle Poste a Vista della Banca.

Stress test di liquidità

L'attività di Liquidity Stress Test valuta l'impatto di scenari macro o microeconomici sulla posizione di liquidità di Fineco, con l'obiettivo di testare la capacità della Banca di continuare la sua attività in situazioni di tensioni di liquidità.

Gli stress test sono effettuati simulando scenari di stress idiosincratico (calo della fiducia dei clienti) e situazioni di generale shock di mercato; anche una combinazione delle due cause deve essere considerata nel programma di stress test. All'interno delle simulazioni di stress test, sono anche previste analisi di sensitività per valutare l'impatto prodotto dal movimento di un particolare singolo fattore di rischio.

Sono inoltre definiti degli scenari aggiuntivi (c.d. reverse stress testing) volti a individuare i fattori di rischio e la magnitudine degli stessi necessari a compromettere l'adeguatezza del profilo di rischio di liquidità del Gruppo.

Modelli comportamentali per le poste del passivo

FinecoBank ha sviluppato specifici modelli comportamentali volti alla stima del profilo di scadenza delle poste del passivo che non hanno una scadenza contrattuale; infatti alcune poste, percepite come esigibili a vista, in realtà sono soggette a comportamenti viscosi.

Più specificatamente, la modellizzazione del passivo mira a costruire un profilo di replica che riflette al meglio le caratteristiche comportamentali delle poste. Un esempio è costituito dalle poste a vista: le stime del profilo di scadenza riflette la vischiosità percepita. Tali modelli comportamentali sono sviluppati dalla Direzione CRO di Capogruppo e validati dalla funzione di Validazione Interna del Gruppo.

Contingency Liquidity Management di Gruppo

L'obiettivo del Contingency Plan sul rischio di liquidità di Gruppo, definito nella Group Liquidity Policy, è di assicurare l'attuazione tempestiva di interventi efficaci anche nella fase iniziale di una crisi di liquidità, attraverso la precisa identificazione di soggetti, poteri, responsabilità, delle procedure

di comunicazione ed i relativi criteri per la reportistica, nel tentativo di incrementare le probabilità di superare con successo lo stato di emergenza. Tale scopo è raggiunto attraverso:

  • attivazione di un modello operativo straordinario e di governo della liquidità;
  • coerente comunicazione interna ed esterna;
  • una serie di azioni disponibili per mitigare gli effetti negativi sulla liquidità;
  • una serie di Early Warning Indicator, inseriti anche all'interno del Recovery Plan di Gruppo, i quali indicano che si sta sviluppando una crisi.

Internal Liquidity Adequacy Assessment Process (ILAAP)

Conformemente alle disposizioni prudenziali, annualmente il Gruppo valuta l'adeguatezza del sistema di governo e gestione del rischio di liquidità (processo ILAAP) e ne fornisce informativa all'Autorità di Vigilanza secondo i termini previsti dalla normativa di riferimento.

Le prove di stress condotte all'interno del processo ILAAP, svolte sulla base di scenari che considerano fattori di rischio idiosincratici, sistemici e una combinazione di essi, non hanno fatto emergere possibili criticità o impatti significativi per il Gruppo.

1.5 – Rischi operativi

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo

Definizione di rischio operativo

Si definisce rischio operativo il rischio di perdite dovute ad errori, violazioni, interruzioni, danni causati da processi interni, personale, consulenti finanziari, sistemi o causati da eventi esterni. Tale definizione include il rischio legale e di compliance, ma esclude quello strategico e reputazionale.

Ad esempio, possono essere definite operative le perdite derivanti da frodi interne o esterne, rapporto di impiego e sicurezza sul lavoro, reclami della clientela, distribuzione dei prodotti, multe e altre sanzioni derivanti da violazioni normative, danni ai beni patrimoniali dell'azienda, interruzioni dell'operatività e disfunzione dei sistemi, gestione dei processi.

Framework per la gestione dei rischi operativi

Il Gruppo è dotato di una Global Policy per monitoraggio ed il controllo dei Rischi Operativi e Reputazionali, approvata dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo FinecoBank, che stabilisce il ruolo degli organi aziendali, della funzione di controllo dei rischi, nonché le interazioni con le altre funzioni coinvolte nel processo e definisce il processo di misurazione e monitoraggio dei rischi, descrive le attività svolte ai fini di prevenzione e le strategie di mitigazione.

Il Gruppo è inoltre dotato di una Global Policy che definisce il sistema di governo e controllo dei rischi ICT e di sicurezza all'interno del Gruppo. Il documento è stato recentemente aggiornato al fine di rendere conforme il Gruppo al 40° aggiornamento della Circolare 285 di Banca d'Italia, che ha introdotto novità significative in materia di gestione, valutazione e monitoraggio del rischio informatico e di sicurezza.

Struttura Organizzativa

Il Consiglio di Amministrazione è responsabile dell'approvazione di tutti gli aspetti rilevanti del framework dei rischi operativi, per la verifica dell'adeguatezza del sistema di misurazione e controllo ed è informato regolarmente circa le variazioni del profilo di rischio e l'esposizione ai rischi operativi.

La reportistica prodotta dalla Direzione CRO per il Consiglio di Amministrazione garantisce che il Management e gli Organi di Controllo siano costantemente informati sull'andamento dei rischi operativi all'interno del Gruppo e possano intervenire attivamente nella gestione e mitigazione dei rischi. La partecipazione al Comitato Prodotti del Chief Risk Officer e del Risk Management permette inoltre di presidiare i rischi operativi collegati alle nuove attività di business del Gruppo.

Il team Operational & Reputational Risk è inserito all'interno della Direzione CRO, cui fa capo il Chief Risk Officer di FinecoBank che a sua volta riporta direttamente all'Amministratore Delegato e Direttore Generale.

Le principali attività svolte dal Team nell'ambito dei rischi operativi sono:

  • definire il sistema di mitigazione e controllo dei rischi operativi, ICT e di Sicurezza nel rispetto di quanto definito dalla normativa esterna e, in accordo con le indicazioni del Consiglio di Amministrazione, con l'evoluzione operativa di Gruppo;
  • predisporre regolarmente report sull'esposizione ai rischi operativi e reputazionali volti ad informare e supportare il management nell'attività di gestione;
  • predisporre un sistema di Indicatori di Rischio per prevenire i rischi operativi e reputazionali, anche derivanti da fattori ambientali, sociali e di governance (ESG);
  • verificare che i dati di perdita operativa identificati dalle diverse aree del Gruppo siano regolarmente e tempestivamente registrati;
  • effettuare, in collaborazione con le altre funzioni aziendali, analisi di scenario atte ad identificare e prevenire perdite ad impatto potenzialmente elevato, ancorché poco probabili;
  • proporre al CRO strategie di mitigazione dei rischi operativi;
  • effettuare training e supporto sul controllo dei rischi operativi alle strutture del Gruppo;
  • garantire il presidio del rischio reputazionale all'interno del perimetro definito dal Gruppo;
  • effettuare sistematici controlli a distanza, mediante gli Indicatori di Rischio, su tutta la Rete dei PFA, al fine di mitigare i rischi di frode legati all'operatività dei PFA;
  • svolgere controlli ex-post sulle verifiche svolte dalla Direzione Controlli Rete, Monitoraggio e Servizi Rete in merito alle frodi interne messe in atto dai consulenti finanziari a danno della clientela, al fine di individuare aree di miglioramento;
  • implementare ed aggiornare il sistema di gestione degli Indicatori di Anomalia anche in relazione a nuove attività aziendali ed a normative;
  • valutare l'efficacia delle coperture assicurative sull'infedeltà dei PFA, considerando rinnovi, limiti e franchigie;
  • valutare i rischi operativi e/o reputazionali risultanti dalle operazioni di maggior rilievo (es. esternalizzazioni rilevanti), assicurando la coerenza delle stesse con il RAF;

  • supportare il Consiglio di Amministrazione nella definizione della propensione a rischio operativo, informatico e di sicurezza, e declinarla opportunamente all'interno di specifiche misure, metriche ed indicatori volti a misurare il rischio;
  • assicurare l'effettiva implementazione della metodologia di valutazione del rischio informatico, supportando e coordinando le singole funzioni coinvolte, ciascuno per quanto di competenza, durante il processo di valutazione dei rischi ICT.

Gestione e mitigazione del rischio

La gestione del rischio consiste nella revisione dei processi per la riduzione dei rischi rilevati, nella gestione delle relative politiche assicurative, con l'identificazione di idonee franchigie e limiti.

Nell'ambito dell'attività di prevenzione dei rischi operativi e per il controllo a distanza dei canali di vendita, la Direzione CRO ha provveduto a concentrare la propria attività in controlli di prevenzione delle frodi.

Lo sviluppo dei controlli a distanza per la prevenzione delle frodi ha portato alla realizzazione di un sistema denominato "SoFIA" (System of Fraud Identification and Analysis). Il sistema consente di analizzare simultaneamente una maggiore quantità di dati ed informazioni rispetto a singoli indicatori ed inoltre permette di rilevare quotidianamente possibili anomalie attraverso un sistema di alert. In questo modo, tutti i nominativi proposti per i controlli sono valutati contemporaneamente rispetto a tutti gli indicatori per i controlli a distanza.

Gli addetti ai controlli, sulla base di valutazioni qualitative e quantitative degli indicatori stessi, selezionano eventuali casi da segnalare alla Direzione Controlli Rete, Monitoraggio e Servizi Rete – a diretto riporto dell'Amministratore Delegato - per i successivi approfondimenti. Inoltre, la struttura Operational & Reputational Risk è portata a conoscenza dei risultati dei test annualmente effettuati secondo i Piani di Business Continuity e Disaster Recovery.

Parallelamente ai controlli diretti sulla rete di vendita svolti attraverso SoFIA, sono svolti anche dei controlli ex-post sulle verifiche effettuate dalla Direzione Controlli Rete, Monitoraggio e Servizi Rete in merito alle frodi interne messe in atto dai consulenti finanziari a danno della clientela, finalizzati ad individuare eventuali aree di miglioramento.

Oltre ai presidi di cui sopra, i rischi reputazionali sono presidiati tramite la valutazione dei rischi effettuata dalla funzione di controllo dei rischi lungo tutta la fase di definizione, sviluppo ed approvazione dei prodotti di Gruppo. La partecipazione al Comitato Prodotti del Chief Risk Officer è infatti espressamente prevista dalla Global Policy "Processo Nuovi Prodotti".

Sistema di misurazione dei rischi

Per il calcolo del requisito regolamentare per il rischio operativo, FinecoBank si avvale del Metodo Standardizzato previsto dall'art. 317 del regolamento 575/2013 (CRR). In base a tale approccio, il requisito è calcolato come una media triennale dell'Indicatore Rilevante21 suddiviso per linee di business e pesato per un coefficiente fissato dalla Vigilanza.

Ai fini del calcolo del Capitale Interno di Secondo Pilastro invece, il Gruppo si avvale di un modello sviluppato internamente che fa leva sulla serie storica di dati interni di perdita, registrati e classificati conformemente ai criteri previsti dalla CRR per l'Advanced Measurement Approach (AMA). In particolare, il l'art. 324 della CRR prevede la classificazione dei dati di perdita nei 7 Event Type (ET) descritti di seguito descritti:

  • Frode interna: perdite dovute ad attività non autorizzata, frode, appropriazione indebita o violazione di leggi, regolamenti o direttive aziendali che coinvolgano almeno una risorsa interna del Gruppo o legata da contratto di agenzia (consulente finanziario);
  • Frode esterna: perdite dovute a frode, appropriazione indebita o violazione di leggi da parte di soggetti esterni al Gruppo;
  • Rapporto di impiego e sicurezza sul lavoro: perdite derivanti da atti non conformi alle leggi o agli accordi in materia di lavoro, salute e sicurezza sul lavoro, dal pagamento di risarcimenti a titolo di lesioni personali o da episodi di discriminazione o di mancata applicazione di condizioni paritarie;
  • Clientela, prodotti e prassi professionali: perdite derivanti da inadempienze relative a obblighi professionali verso clienti ovvero dalla natura o dalle caratteristiche del prodotto o del servizio prestato;
  • Danni da eventi esterni: perdite derivanti da eventi esterni, quali catastrofi naturali, terrorismo, atti vandalici;
  • Interruzioni dell'operatività e disfunzioni dei sistemi: perdite dovute a interruzioni dell'operatività, a disfunzioni o a indisponibilità dei sistemi;
  • Esecuzione, consegna e gestione dei processi: perdite dovute a carenze nel perfezionamento delle operazioni o nella gestione dei processi, nonché perdite dovute alle relazioni con controparti commerciali, venditori e fornitori.

L'analisi delle perdite operative consente inoltre alla Direzione CRO di formulare valutazioni sull'esposizione ai rischi operativi del Gruppo e di individuare eventuali aree critiche.

Per quanto riguarda i controlli di secondo livello, la Direzione CRO si avvale di una molteplicità di Key Risk Indicators suddivisi in aree di controllo (Carte di Pagamento, Compliance, HR, Legale, Operations Titoli, Sistemi di Pagamenti, Reclami, Risk management, Sistemi IT, Sicurezza, Amministrazione, Audit, Reputazione, Trasparenza e AML/CFT) con i quali il Gruppo si propone di misurare l'esposizione ai rischi operativi. Eventuali valori anomali assunti dai suddetti indicatori possono essere correlati a variazioni nell'esposizione ai rischi operativi. All'interno del cruscotto di

21 l'Indicatore Rilevante è dato dalla somma di varie voci del Conto Economico, e coincide in larga parte con il Margine di intermediazione di Gruppo.

monitoraggio dei rischi operativi e reputazionali, sono stati identificati un set di indicatori rilevanti ai fini ESG, in quanto un loro valore anomalo potrebbe segnalare specifici rischi relativi alla relazione con i clienti (es. reclami pervenuti dalla clientela, problematiche di disponibilità o di sicurezza nei sistemi informatici), con il personale (es. turnover) o con i Regulator con conseguenze sulla sostenibilità del business.

Le analisi di scenario consentono di stimare l'esposizione del Gruppo ai rischi operativi, caratterizzati da una bassa frequenza ma da un sensibile impatto potenziale. Gli scenari sono identificati mediante l'analisi delle perdite interne, degli eventi esterni, dell'andamento degli indicatori di rischio, processi critici, prodotti e classi di rischio.

Rischi derivanti da pendenze rilevanti

Esistono procedimenti giudiziari pendenti nei confronti del Gruppo, unicamente riferiti a FinecoBank, individualmente non rilevanti, in relazione ai quali vi è incertezza circa il possibile esito e l'entità dell'eventuale onere che lo stesso potrebbe essere chiamato a sostenere. Laddove è possibile stimare in modo attendibile l'entità dell'eventuale onere e lo stesso sia ritenuto probabile, sono stati effettuati accantonamenti nella misura considerata congrua date le specifiche circostanze e coerentemente con i principi contabili internazionali applicabili, effettuando la miglior stima possibile dell'ammontare che ragionevolmente il Gruppo dovrà sostenere per adempiere le relative obbligazioni. In particolare, a presidio delle suddette obbligazioni, nonché dei reclami della clientela non ancora sfociati in procedimenti giudiziari, FinecoBank ha in essere al 30 giugno 2023 un fondo per rischi e oneri pari a 23.958 migliaia di euro. Tale fondo include, oltre alle spese legali a carico del Gruppo in caso di conclusione non favorevole della controversia, la stima delle spese da riconoscere ai legali ed eventuali consulenti tecnici e/o esperti che la assistono nelle controversie in corso nella misura in cui si ritiene che le stesse non saranno rimborsate dalle controparti. Tale stima, con riferimento ai compensi degli avvocati che assistono il Gruppo, è stata determinata in relazione al contenzioso in essere, principalmente sulla base delle Tariffe Forensi previste dalla normativa vigente.

Rischi derivanti da contenziosi e verifiche di natura tributaria

I rischi derivanti da contenziosi o verifiche di natura tributaria al 30 giugno 2023 si riferiscono principalmente ad un avviso di accertamento relativo all'esercizio 2003 ricevuto da FinecoBank nel quale è stata contestata la fruizione di crediti d'imposta per 2,3 milioni di euro, per il quale la Banca ha presentato ricorso ritenendo fondata la propria posizione. Dopo vari gradi di giudizio a favore della Banca si è in attesa di conoscere le determinazioni dell'Agenzia delle Entrate in merito alla riproposizione o meno di appello in Cassazione. La Banca ha già versato le maggiori imposte e gli interessi dovuti.

A fronte del suddetto contenzioso, è già stato rilevato a conto economico l'onere per le maggiori imposte e per interessi e sanzioni in contropartita, rispettivamente, delle passività fiscali e del fondo rischi e oneri. Inoltre, sono stati rilevati i crediti verso l'erario per le somme versate.

In relazione a quanto sopra rappresentato, al 30 giugno 2023 il Gruppo ha in essere accantonamenti nella misura ritenuta congrua, date le specifiche circostanze e coerentemente con i principi contabili internazionali, a passività fiscali per maggiori imposte per complessivi 5,6 milioni di euro e al fondo rischi ed oneri a fronte di sanzioni e interessi per complessivi 3,5 milioni di euro.

La valutazione del rischio ICT e di sicurezza

Il 40° aggiornamento della Circolare 285/2013 di Banca d'Italia ha introdotto novità significative in materia di gestione, valutazione e monitoraggio del rischio informatico e di sicurezza. Tra queste, il documento prevede l'istituzione di una funzione di controllo dei rischi ICT e di sicurezza, lasciando liberi gli enti di attribuire i nuovi compiti alle funzioni aziendali di controllo dei rischi e di compliance già presenti, in relazione ai ruoli, alle responsabilità e alle competenze proprie di ciascuna delle due funzioni. Alla data attuale, il Gruppo FinecoBank ha scelto di suddividere le responsabilità della nuova funzione di controllo tra la Direzione CRO e la Direzione Compliance.

Le due Direzioni hanno conseguentemente aggiornato il proprio framework di controllo al fine di allinearlo pienamente alle disposizioni normative. Con riferimento alla Direzione CRO questo ha riguardato integrazioni relativi alla declinazione della propensione a rischio, alle metriche di rischio ICT/Cyber monitorate ed alla valutazione di rischio degli interventi di modifica sostanziale del sistema informativo.

Il Gruppo svolge periodicamente delle specifiche analisi di scenario, volte a valutare l'impatto di eventi caratterizzati da una bassa frequenza ma un'elevata gravità, e su base annuale un'analisi complessiva sulla situazione del rischio informatico. In particolare, l'esito di quest'ultima attività, svolta con la collaborazione delle strutture di business, ICT ed Organizzazione del Gruppo, è stato approvata dal Consiglio di Amministrazione nel mese di novembre 2022. L'analisi ha evidenziato che, rispetto ai volumi di business trattati ed alla complessità dei processi coinvolti, il rischio informatico residuo di FinecoBank è mediamente basso; l'esposizione al rischio residuo è stata formalmente accettata dai responsabili di processo di Fineco senza necessità di identificare ulteriori misure di mitigazione.

L'obiettivo del Gruppo è, inoltre, quello di proteggere i clienti e l'attività garantendo la sicurezza dei dati, declinata nelle sue caratteristiche di disponibilità, confidenzialità ed integrità. Particolare attenzione è infatti posta alle tematiche di Cyber Security & Fraud Management fin dalla fase di progettazione dei sistemi, quali elementi abilitanti alla corretta definizione di soluzioni e servizi offerti, anche cogliendo le opportunità offerte dal contesto normativo in evoluzione, allo scopo di creare piena sicurezza per il cliente pur mantenendo la semplicità di utilizzo. Per ulteriori dettagli in merito a Cyber Security e Fraud Management si rimanda alla Dichiarazione Consolidata di Carattere Non Finanziario 2022 del Gruppo FinecoBank, pubblicata sul sito internet di FinecoBank (https://about.finecobank.com).

Si evidenzia che il 24 febbraio 2022, con l'avvio del conflitto militare tra Russia e Ucraina, il CSIRT (il team di risposta dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale) ha chiesto di alzare l'attenzione ed adottare tutte le misure di protezione degli assetti ICT, un avviso rivolto alle aziende italiane che hanno rapporti con operatori ucraini. Il 28 febbraio 2022 l'Agenzia ha prodotto un nuovo alert, questa volta indirizzato a tutti gli operatori di infrastrutture digitali nazionali, sollecitati ad adottare "una postura di massima difesa cibernetica": l'offensiva potrebbe infatti essere rivolta contro la coalizione che si è mobilitata per sostenere il Paese attaccato. Nel mirino, per quanto riguarda l'Italia, ci sono in generale ministeri, enti governativi, aziende strategiche per l'interesse nazionale tra cui gli istituti finanziari. L'obiettivo del Gruppo è quello di assicurare la protezione dei clienti garantendo la sicurezza dei dati, declinata nelle sue caratteristiche di disponibilità, confidenzialità ed integrità: alla luce della crisi russo-ucraina sui mercati finanziari dell'UE, particolare attenzione è stata posta nella valutazione dei rischi correlati. Nel rispetto delle misure previste dalla legislazione vigente, Fineco ha intrapreso una serie di iniziative volte a verificare la propria postura di sicurezza e readiness operativa anche avvalendosi delle indicazioni e raccomandazioni suggerite dai diversi organi nazionali ed internazionali. Ferma restando l'adozione da sempre delle migliori pratiche in materia di sicurezza, sia in termini di misure tecniche che organizzativo/procedurali, sono stati ad ogni modo introdotti ulteriori meccanismi per far fronte ad eventuali impatti derivanti dalla situazione contingente assicurando, nel contempo, il costante e continuo monitoraggio in merito all'evoluzione del contesto.

Analisi dei rischi operativi e di sicurezza relativi ai servizi di pagamento

Conformemente al 28° aggiornamento della Circolare 285 di Banca d'Italia, il Gruppo effettua una valutazione dei rischi operativi e di sicurezza relativi ai servizi di pagamento prestati dal Gruppo e dell'adeguatezza delle misure di mitigazione e dei meccanismi di controllo messi in atto per affrontarli. La Relazione contenente le risultanze dell'analisi condotte per l'anno 2022 non ha evidenziato elementi di criticità o di attenzione, ed è stata trasmessa alla Banca d'Italia entro il 30 aprile 2023, così come chiesto dalla normativa citata.

Impatti derivanti dal conflitto militare Russia-Ucraina

Non sono stati registrati impatti rilevanti derivanti dal conflitto militare Russia-Ucraina sui profili di rischio operativo del Gruppo. I KRI disponibili non forniscono indicazioni di variazioni del profilo di rischio né si evidenziano perdite operative strettamente guidate dal conflitto militare Russia-Ucraina.

FinecoBank non ha modificato le strategie, gli obiettivi o le politiche di gestione misurazione e controllo dei rischi operativi in seguito al conflitto militare Russia-Ucraina.

Informazioni di natura quantitativa

L'analisi delle perdite operative consente al team Operational & Reputational Risk di formulare valutazioni sull'esposizione ai rischi operativi del Gruppo e di individuare eventuali aree critiche.

Al 30 giugno 2023 il 72% delle perdite operative del Gruppo è relativo al rischio di condotta, che comprende i due event type "Frode interna" e "Clientela, prodotti e prassi professionali". In particolare, l'event type "frode interna" si manifesta principalmente attraverso frodi perpetrate a danno dei clienti dai consulenti finanziari facenti parte della rete di vendita. A mitigazione di tale rischio, oltre ai numerosi controlli a distanza effettuati sulla rete di vendita da diverse strutture della Banca (Direzione Controlli Rete, Internal Audit, Compliance e Direzione CRO), è stata stipulata una polizza di assicurazione sull'infedeltà dei consulenti finanziari. L'event type "Clientela, prodotti e prassi professionali" invece si manifesta principalmente attraverso il misselling dei prodotti finanziari alla clientela.

Le perdite relative agli altri event type sopra descritti sono residuali e pari a circa il 28%.

I dati riportati sono coerenti con il modello di business di FinecoBank che si focalizza sull'offerta di servizi di consulenza finanziaria alla clientela al dettaglio, e vanta una delle maggiori reti di vendita in Europa.

1.6 Altri rischi e informazioni

Le fattispecie di rischio precedentemente descritte, pur costituendo le principali tipologie, non esauriscono il novero di tutte quelle considerate rilevanti per il Gruppo. Nell'ambito di quanto previsto dalla normativa prudenziale di Secondo Pilastro, il Gruppo conduce annualmente il processo di identificazione di rischi rilevanti ai quali è esposto il Gruppo, oltre a quelli di Primo Pilastro (credito, mercato, operativo). In aggiunta ai tradizionali rischi finanziari, sono individuati anche i potenziali rischi non finanziari rilevanti, tra cui si citano a titolo di esempio i rischi reputazionali e quelli derivanti da fattori ambientali, sociali e di governance (ESG).

Successivamente all'individuazione dei rischi rilevanti, è definito il miglior metodo di analisi degli stessi: qualitativo e quantitativo. La misurazione quantitativa può essere effettuata tramite molteplici strumenti, quali ad esempio analisi di scenario (in particolare per i rischi difficilmente quantificabili, quali il rischio reputazionale o il rischio di compliance), il VaR o attraverso il calcolo del Capitale Interno. Quest'ultimo rappresenta il capitale necessario a fronte delle possibili perdite relative alle attività del Gruppo e prende in considerazione tutti i rischi definiti dal Gruppo come quantificabili in termini di Capitale Interno coerentemente con i requisiti di Secondo Pilastro.

I principali rischi inclusi all'interno del Capitale Interno Complessivo del Gruppo a giugno 2023 sono quelli di default, concentrazione, migrazione, mercato, tasso di interesse, credit spread, operativo, di business ed immobiliare. Il Capitale Interno Complessivo è sottoposto periodicamente ad esercizi di stress test; tale strumento di valutare la vulnerabilità del Gruppo ad eventi "eccezionali ma plausibili" e fornisce informazioni aggiuntive rispetto alle attività di monitoraggio.

Rischi derivanti da fattori ambientali, sociali e di governance (ESG)

In occasione del processo annuale di Risk Inventory, la Direzione CRO predispone un focus sui rischi ESG e sui rischi reputazionali. Trattandosi di rischi trasversali, l'analisi ha come oggetto di valutazione l'impatto dei fattori di rischio ambientali, sociali, reputazionali e di governance sulle tradizionali categorie di rischio già gestite e monitorate dal Gruppo. Coerentemente alle priorità evidenziate dai regulator, la valutazione dei rischi ESG per l'anno 2023 è stata svolta considerando diversi orizzonti temporali (breve e medio/lungo termine), e si è concentrata sui rischi climatici e ambientali. Per tutti gli orizzonti temporali considerati, la valutazione non ha mostrato una elevata incidenza di questi ultimi sul profilo di rischio del Gruppo.

In generale, il modello di business di FinecoBank risulta poco esposto ai fattori di rischio climatici ed ambientali. I risultati dell'analisi hanno confermato che le categorie di rischio che, seppur marginalmente, potrebbero essere impattate da fattori climatici e ambientali sono i rischi di credito derivanti dall'affidamento della clientela al dettaglio e i rischi di business derivanti dall'offerta di prodotti finanziari non allineati alle preferenze di sostenibilità della clientela.

Relativamente ai rischi di credito, l'analisi svolta in sede di risk inventory 2023 riconosce che i mutui fondiari erogati alla clientela al dettaglio potrebbero risentire già nel breve periodo della riduzione del valore degli immobili a garanzia, dovuta principalmente a fattori di rischio fisici acuti (ad es. inondazioni o frane). La tendenza potrebbe inoltre aggravarsi nel lungo periodo con il peggioramento del surriscaldamento globale, attraverso una maggior frequenza ed intensità degli eventi di rischi fisici acuti, con una manifestazione più evidente dei rischi fisici cronici (ad esempio l'innalzamento del livello del mare) e con una maggior probabilità di riscontrare fattori di rischio di transizione, come potrebbe essere ad esempio l'imposizione di un requisito minimo di classe energetica per la vendita degli immobili.

Al fine di mitigare le esposizioni ai rischi ESG, nell'ambito dei controlli di secondo livello sui rischi di credito sono stati previsti una serie di monitoraggi volti a presidiare le aree ritenute maggiormente a rischio, tra cui si citano a titolo di esempio l'inserimento di un indicatore specifico di rischio ambientale (ND-Gain) nel contesto del monitoraggio del rischio paese, l'integrazione dei fattori di rischio climatici e ambientali nel modello per la stima della Loss Given Default (LGD) dei mutui fondiari in ambito ECL IFRS 9 e il monitoraggio sulla concentrazione degli immobili a garanzia dei mutui fondiari in aree ad elevato impatto climatico e ambientale, incluso nel RAF già dal 2020.

Diversamente dai rischi di credito, i rischi di business risultano maggiormente concentrati nel breve termine. In particolare, la performance dei prodotti di investimento classificabili come non-sostenibili ai sensi della EU taxonomy regulation, offerti della Legal Entity Fineco Asset Management, potrebbero risentire di taluni rischi di transizione, come ad esempio il cambio di preferenza della clientela, che potrebbe orientarsi verso prodotti maggiormente sostenibili offerti da altri asset manager. Il fattore di rischio dovrebbe diminuire nel medio/lungo termine in seguito all'affinamento da parte di Fineco AM della propria offerta di prodotti sostenibili. Nel RAF per l'anno 2023 è stato introdotto un nuovo indicatore volto a misurare la percentuale di Fondi ESG offerti dalla Legal Entity Fineco Asset Management sul totale dell'offerta di Fondi.

Infine, si segnala che nel contesto dell'ICAAP 2022 Fineco ha svolto sia uno stress test climatico quantitativo, sia un reverse stress test qualitativo. Il primo si è focalizzato su tre fattori di rischio non correlati considerati rilevanti per il modello di business di Fineco:

  • cambio di preferenza dei clienti dai fondi FAM classificati come "non-ESG" (art. 6 SFDR) a fondi di gestori terzi classificati come "ESG" (art. 7 e 8 SFDR). L'obiettivo dello scenario, che può essere classificato come rischio di transizione, è stimare l'impatto del cambio di preferenza sul profilo commissionale e sul capitale interno relativo al rischio di business del Gruppo;
  • riduzione del valore degli immobili a garanzia dei mutui fondiari situati in aree ad elevato rischio climatico e ambientale (rischio fisico). La riduzione di valore determinerebbe un incremento di LGD e un conseguente incremento delle rettifiche su crediti e un maggior capitale interno a fronte dei rischi di credito;
  • downgrade dei paesi maggiormente esposti ai rischi climatici e ambientali. Nello stress test ICAAP 2022, in coerenza con le esposizioni detenute dal Gruppo, le controparti considerate sono state Cina, Emirati Arabi Uniti e Lettonia. Il downgrade determina una maggiore PD delle citate controparti istituzionali, e di conseguenza maggiori rettifiche su crediti e capitale interno a fronte dei rischi di credito.

Il reverse stress test invece ipotizzava l'allagamento di entrambi i Centri Elaborazione Dati (CED) di FinecoBank per un periodo prolungato di tempo in seguito ad un evento alluvionale estremo.

I risultati degli stress test confermano gli impatti limitati dei fattori climatici e ambientali sul modello di business del Gruppo.

Infine, nell'ambito del Sistema di Gestione Ambientale certificato ai sensi del regolamento EMAS n. 1221/2009/CE, nella prima metà del 2023 è stata aggiornata la valutazione degli aspetti e dei rischi ambientali nell'ambito dell'Analisi Ambientale, strumento che consente di mappare i bisogni e le aspettative degli stakeholder in ambito ambientale, rilevandone i rispettivi rischi per FinecoBank, oltre a definire una classificazione dei rischi generati e subiti dall'organizzazione connessi agli aspetti ambientali maggiormente significativi sulla base delle attività aziendali. In particolare, le valutazioni della significatività degli aspetti ambientali diretti e indiretti sono state confermate, ad eccezione di quella relativa alla mobilità del personale, che è stata rivalutata come "non significativa" .

Per ulteriori informazioni sui rischi derivanti da fattori ambientali, sociali e di governance a cui il Gruppo risulta esposto si rimanda alla Dichiarazione di Carattere non finanziario 2022.

Sezione 3 – Rischi delle imprese di assicurazione Nessuna informazione da segnalare.

Sezione 4 – Rischi delle altre imprese Nessun dato da segnalare.

Parte F – Informazioni sul patrimonio consolidato

Parte F - Informazioni sul patrimonio consolidato

Sezione 1 – Il patrimonio consolidato

A. Informazioni di natura qualitativa

La gestione del patrimonio del Gruppo è orientata ad assicurare che i ratio prudenziali siano coerenti con il profilo di rischio assunto e rispettino i requisiti di vigilanza.

Il presidio dell'adeguatezza patrimoniale è assicurato dall'attività di capital management nell'ambito della quale vengono definite, nel rispetto dei vincoli regolamentari e in coerenza con il profilo di rischio assunto dal Gruppo, la dimensione e la combinazione ottimale tra i diversi strumenti di patrimonializzazione.

Il Gruppo assegna un ruolo prioritario alle attività volte alla gestione ed all'allocazione del capitale in funzione dei rischi assunti, ai fini dello sviluppo della propria operatività in ottica di creazione di valore. Le attività si articolano nelle diverse fasi del processo di pianificazione e controllo e, in particolare, nei processi di piano e budget e nei processi di monitoraggio. Nella gestione dinamica del capitale, pertanto, la Capogruppo elabora il piano del capitale ed effettua il monitoraggio dei requisiti patrimoniali di vigilanza anticipando gli opportuni interventi necessari all'ottenimento degli obiettivi.

Il capitale e la sua allocazione, quindi, assumono un'importanza rilevante nella definizione delle strategie di lungo termine perché da un lato esso rappresenta l'investimento nel Gruppo da parte degli azionisti che deve essere remunerato in modo adeguato, dall'altro è una risorsa soggetta a limiti esogeni, definiti dalla normativa di vigilanza. A tal proposito, si precisa che a conclusione del processo di revisione prudenziale (Supervisory Review and Evaluation Process - SREP), in data 14 dicembre 2022 la Banca Centrale Europea ha comunicato i seguenti requisiti patrimoniali applicabili al Gruppo FinecoBank a partire dal 1° gennaio 2023:

  • 8,04% in termini di Common Equity Tier 1 ratio che comprende il requisito di Pillar II (Pillar 2 Requirement P2R) fissato nella misura dello 0,98%;
  • 9,87% in termini di Tier 1 Ratio che comprende un P2R fissato nella misura dell'1,31%;
  • 12,31% in termini di Total Capital Ratio che comprende un P2R fissato nella misura dell'1,75%.

Per quanto riguarda il coefficiente di leva finanziaria, invece il requisito minimo da rispettare risulta pari al 3%.

Gli strumenti di capitale includono i seguenti strumenti finanziari:

  • Additional Tier 1 emesso in data 31 gennaio 2018. Lo strumento finanziario è un private placement22, perpetuo, emesso per un ammontare di 200 milioni di euro, interamente sottoscritto da UniCredit S.p.A.. La cedola per i primi 5,5 anni è stata fissata a 4,82%%. A partire dal 3 giugno 2023 e per i prossimi 5 anni, la cedola è stata fissata al 7,363%;
  • Additional Tier 1 emesso in data 11 luglio 2019. Lo strumento finanziario è un public placement, perpetuo, destinato alla negoziazione sul mercato non regolamentato Global Exchange Market gestito da Euronext Dublin, rating assegnato pari a BB- (S&P Global Ratings), emesso per un ammontare di 300 milioni di euro. La cedola per i primi 5,5 anni è stata fissata al 5,875%.

22 Unrated e unlisted.

Parte F - Informazioni sul patrimonio consolidato

B. Informazioni di natura quantitativa

B.1 Patrimonio consolidato: ripartizione per tipologia di impresa

(Importi in migliaia)
Voci del patrimonio netto Consolidato
prudenziale
Imprese di
assicurazione
Altre imprese Elisioni e
aggiustamenti da
consolidamento
Totale
1. Capitale 201.508 - - - 201.508
2. Sovrapprezzi di emissione 1.934 - - - 1.934
3. Riserve 899.315 - - - 899.315
4. Strumenti di capitale 500.000 - - - 500.000
5. (Azioni proprie) (1.243) - - - (1.243)
6. Riserve da valutazione: 1.063 - - - 1.063
- Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair
value con impatto sulla redditività complessiva
(3.457) - - - (3.457)
- Utili (perdite) attuariali su piani previdenziali a benefici definiti 4.552 - - - 4.552
- Quote delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a
patrimonio netto
(32) - - - (32)
7. Utile (Perdita) d'esercizio (+/-) del gruppo e di terzi 308.880 - - - 308.880
Totale 1.911.457 - - - 1.911.457

B.2 Riserve da valutazione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione

(Importi in migliaia)
Attività/valori Consolidato prudenziale Imprese di
assicurazione
Altre imprese Elisioni e aggiustamenti
da consolidamento
Totale
Riserva
positiva
Riserva
negativa
Riserva
positiva
Riserva
negativa
Riserva
positiva
Riserva
negativa
Riserva
positiva
Riserva
negativa
Riserva
positiva
Riserva
negativa
1. Titoli di debito - (3.457) - - - - - - - (3.457)
2. Titoli di capitale - - - - - - - - - -
3. Finanziamenti - - - - - - - - - -
Totale 30/06/2023 - (3.457) - - - - - - - (3.457)
Totale 31/12/2022 - (3.898) - - - - - - - (3.898)

Parte F - Informazioni sul patrimonio consolidato

B.3 Riserve da valutazione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: variazioni annue

(Importi in migliaia)
Titoli di debito Titoli di capitale Finanziamenti
1. Esistenze iniziali (3.898) - -
2. Variazioni positive 441 - -
2.1 Incrementi di fair value 441 - -
2.2 Rettifiche di valore per rischio di credito - X -
2.3 Rigiro a conto economico di riserve negative da realizzo - X -
2.4 Trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto (titoli di capitale) - - -
2.5 Altre variazioni - - -
3. Variazioni negative - - -
3.1 Riduzioni di fair value - - -
3.2 Riprese di valore per rischio di credito - - -
3.3 Rigiro a conto economico da riserve positive: da realizzo - X -
3.4 Trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto (titoli di capitale) - - -
3.5 Altre variazioni - - -
4. Rimanenze finali (3.457) - -

B.4 Riserve da valutazione relative a piani a benefici definiti: variazioni annue

(Importi in migliaia)
Utili (perdite) attuariali su piani previdenziali
a benefici definiti
1. Esistenze iniziali 6.020
2. Variazioni positive -
2.1 Incrementi di fair value -
2.2 Altre variazioni -
3. Variazioni negative (1.468)
3.1 Riduzioni di fair value (1.468)
3.2 Altre variazioni -
4. Rimanenze finali 4.552

Sezione 2 – I fondi propri e i coefficienti di vigilanza bancari

Si rimanda all'informativa sui fondi propri e sull'adeguatezza patrimoniale contenuta nel documento "Informativa al pubblico del Gruppo FinecoBank – Pillar III al 30 giugno 2023", pubblicato sul sito internet della Società (https://about.finecobank.com), previsto dal Regolamento (UE) 575/2013 (CRR) e successivi Regolamenti che ne modificano il contenuto, tra i quali si cita, in particolare, il Regolamento (UE) 876/2019 (c.d. CRR II) del Parlamento Europeo e del Consiglio e il Regolamento (UE) 2020/873 del Parlamento Europeo e del Consiglio (c.d. CRR Quick-fix).

Parte H - Operazioni con parti correlate

Parte H – Operazioni con parti correlate Si forniscono di seguito le informazioni sui compensi corrisposti ai dirigenti con responsabilità strategiche e sulle transazioni poste in essere con le parti correlate, ai sensi dello IAS 24.

1. Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategiche

I dirigenti con responsabilità strategiche sono i soggetti che nell'ambito della Capogruppo hanno il potere e la responsabilità, direttamente o indirettamente, della pianificazione, della direzione e del controllo delle attività delle Società. Sono inclusi in questa categoria, oltre ai componenti del Consiglio di Amministrazione ed i membri del Collegio Sindacale di FinecoBank in linea con le previsioni della Circolare di Banca d'Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 e successive modifiche e aggiornamenti, l'Amministratore Delegato e Direttore Generale, il Vice Direttore Generale/Responsabile Direzione GBS, il Responsabile Direzione Chief Financial Officer, il Vice Direttore Generale/Responsabile Direzione Commerciale Rete PFA e Private Banking, il Vice Direttore Generale/Responsabile Global Business. Inoltre, si ricorda che a partire dall'esercizio 2022, sono inclusi in questa categoria i dirigenti con responsabilità strategiche (intendendosi per tali i componenti degli organi di amministrazione e controllo, questi ultimi ove presenti) di Fineco AM, unica società del Gruppo oltre alla Capogruppo FinecoBank.

(Importi in migliaia)
Componenti reddituali/settori Totale Totale
30/06/2023 30/06/2022
Retribuzioni corrisposte ai "Dirigenti Strategici", Amministratori e Collegio sindacale
a) benefici a breve termine 4.392 4.451
b) benefici successivi al rapporto di lavoro 216 261
di cui relativi a piani a prestazioni definite - -
di cui relativi a piani a contribuzioni definite 216 261
c) altri benefici a lungo termine 238 428
d) indennità per la cessazione del rapporto di lavoro - -
e) pagamenti in azioni 1.348 1.554
Totale 6.194 6.694

2. Informazioni sulle transazioni con parti correlate

Il Consiglio di Amministrazione, al fine di assicurare il costante rispetto delle disposizioni legislative e regolamentari attualmente vigenti in materia di informativa societaria riguardanti le operazioni con soggetti in potenziale conflitto di interesse, ha approvato, in occasione della riunione del 7 febbraio 2023, con i preventivi pareri favorevoli del Comitato Rischi e Parti Correlate e del Collegio Sindacale, la nuova versione della "Global Policy Procedure per la gestione delle operazioni con soggetti in potenziale conflitto di interesse del Gruppo FinecoBank" (la "Global Policy").

Tale Global Policy contiene le disposizioni da osservare nella gestione:

  • delle operazioni con parti correlate, ai sensi del Regolamento CONSOB adottato con delibera del 12 marzo 2010 n. 17221 come tempo per tempo modificato e aggiornato (da ultimo con delibera Consob n. 21624 del 10 dicembre 2020);
  • delle operazioni con soggetti collegati, ai sensi della disciplina sulle "Attività di rischio e conflitti di interesse nei confronti di soggetti collegati", dettata dal Capitolo 11 della Circolare Banca d'Italia n. 285 del 17 dicembre 2013 (recante le "Disposizioni di vigilanza per le banche"), così come integrata a seguito dell'aggiornamento n. 33 del 23 giugno 2020;
  • delle obbligazioni degli esponenti bancari, ai sensi dell'art. 136 del Decreto Legislativo del 1° settembre 1993, n. 385 recante il "Testo Unico delle leggi in materia bancaria e creditizia";
  • delle operazioni con ulteriori soggetti rilevanti in potenziale conflitto di interesse definiti in via di autoregolamentazione dalla Banca, tenuto conto delle disposizioni di legge e regolamentari applicabili in materia;
  • dei prestiti concessi agli esponenti (i.e. i membri degli organi di amministrazione, direzione e controllo) e alle loro parti correlate, ai sensi dell'art. 88 della CRD.

Premesso quanto sopra, nel corso del primo semestre 2023 sono state poste in essere dal Gruppo operazioni con parti correlate in genere, italiane ed estere, di minore rilevanza rientranti nell'ordinario esercizio dell'attività operativa della Banca e della connessa attività finanziaria, perfezionate a condizioni standard, ovvero a condizioni analoghe a quelle applicate per operazioni concluse con soggetti terzi indipendenti; non sono state poste in essere altre operazioni con parti correlate tali da influire in misura rilevante sulla situazione patrimoniale o sui risultati della Banca e del Gruppo FinecoBank, né operazioni atipiche e/o inusuali, anche infragruppo o con parti correlate.

Parte H - Operazioni con parti correlate

Nel prospetto che segue sono indicate le attività, le passività e le garanzie e impegni in essere al 30 giugno 2023, distinte per le diverse tipologie di parti correlate ai sensi dello IAS 24:

(Importi in migliaia)
Consistenze al
30/06/2023
Società
controllate non
consolidate
Società
collegate
Amministratori,
collegio sindacale e
dirigenti strategici
Altre parti
correlate
Totale % sull'importo
di bilancio
Azionisti % sull'importo di
bilancio
Attività finanziarie valutate al fair
value con impatto a conto
economico a) attività finanziarie
detenute per la negoziazione
- - - - - 0,00% 74 0,44%
Attività finanziarie valutate al
costo ammortizzato b) crediti
verso clientela
94 - 1.116 520 1.730 0,01% 4.659 0,02%
Altre attività - 28 - - 28 0,00% - 0,00%
Totale attivo 94 28 1.116 520 1.758 0,01% 4.733 0,01%
Passività finanziarie valutate al
costo ammortizzato b) debiti
verso la clientela
- - 2.598 3.090 5.688 0,02% 1.525 0,01%
Fondo rischi garanzie e impegni
a) impegni e garanzie rilasciate
1 - - - 1 0,78% - 0,00%
Altre passività - 126 218 - 344 0,08% - 0,00%
Totale passivo 1 126 2.816 3.090 6.033 0,02% 1.525 0,01%
Garanzie rilasciate e impegni 105 - 687 7 799 1,55% 1 0,00%

Si precisa che nella tabella sopra esposta non è riportato il valore di bilancio delle partecipazioni detenute nelle Società collegate rilevate nella voce di bilancio 70 Partecipazioni.

Relativamente alle operazioni di cui sopra, distinte per tipologia di parte correlata, si propone anche il dettaglio dell'impatto sulle principali voci di conto economico consolidato:

(Importi in migliaia)
Conto economico 1° semestre 2023
Società controllate
non consolidate
Società
collegate
Amministratori,
collegio sindacale
e dirigenti
strategici
Altre parti
correlate
Totale % sull'importo
di bilancio
Azionisti % sull'importo di
bilancio
Interessi attivi e proventi
assimilati
1 - 6 8 15 0,00% - 0,00%
Interessi passivi e oneri
assimilati
- - (1) (1) (2) 0,00% - 0,00%
Commissioni attive - - 3 6 9 0,00% 8.991 1,92%
Commissioni passive - (296) - - (296) 0,13% (2.972) 1,33%
Risultato netto dell'attività di
negoziazione
- - - 2 2 0,01% - 0,00%
Rettifiche/riprese di valore nette
per rischio di credito
(1) - 1 - - 0,00% 3 -0,12%
Altri oneri/proventi di gestione - - 37 6 43 0,06% - 0,00%
Totale conto economico - (296) 46 21 (229) 6.022

Si segnala che un soggetto giuridico, che rientra nella categoria "Azionisti" al 30 giugno 2023, risulta essere stato fra i primi prenditori di una quota dello strumento obbligazionario Senior preferred emesso da FinecoBank nel corso del 2021 (l'Azionista non era tale alla data di collocamento) e dello strumento obbligazionario Senior preferred emesso da FinecoBank nel corso del primo semestre 2023, ma nulla è stato riportato nelle tabelle sopra riportate in quanto lo strumento è un public placement quotato e non è disponibile l'informazione in merito ai possessori del titolo alla data di bilancio.

La categoria "Società collegate" comprende i rapporti nei confronti di Vorvel Sim S.p.A., società sottoposta ad influenza notevole, nella quale FinecoBank detiene una partecipazione del 20% per un importo di bilancio di 1.681 migliaia di euro. I rapporti economici e patrimoniali sopra

Parte H - Operazioni con parti correlate

rappresentati sono originati dall'accordo stipulato dalla Banca con Vorvel Sim S.p.A. per la negoziazione, sul segmento Vorvel, dei certificates emessi da Fineco. Con riferimento ai rapporti nei confronti di Vorvel SIM S.p.A., si precisa che la tabella sopra riportata non include la valutazione al patrimonio netto della Società che ha determinato la rilevazione nel conto economico del primo semestre 2023 di una svalutazione di 6 migliaia di euro.

Con riferimento alla categoria "Amministratori, Collegio Sindacale e dirigenti strategici" si precisa che, in applicazione della speciale disciplina prevista dall'art. 136 del D.Lgs 385/93 (TUB), le obbligazioni poste in essere nei confronti dei soggetti che svolgono funzioni di amministrazione, direzione e controllo ai sensi della richiamata norma hanno formato oggetto di unanime deliberazione del Consiglio di Amministrazione assunta con il voto favorevole di tutti i membri del Collegio Sindacale, secondo le modalità ed i criteri previsti dal citato art. 136 TUB.

La categoria "Amministratori, Collegio Sindacale e dirigenti strategici" comprende i rapporti nei confronti degli Amministratori, Collegio Sindacale e Dirigenti con responsabilità strategica della Capogruppo (con esclusione dei relativi compensi di cui si è data informativa nel precedente punto 1. Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategica), dei Dirigenti con responsabilità strategica della controllata Fineco AM (intendendosi per tali i componenti degli organi di amministrazione e controllo, questi ultimi ove presenti, con esclusione dei relativi compensi di cui si è data informativa nel precedente punto 1) e nei confronti del Responsabile Internal Audit di FinecoBank, rappresentati principalmente da attività originate dalla concessione di mutui, affidamenti in conto corrente e crediti per utilizzo carte di credito e passività a fronte della liquidità depositata dagli stessi presso la Banca. Il conto economico del primo semestre 2023 si riferisce ai costi e ricavi generati dalle attività e passività suddette.

Per quanto riguarda la categoria "Altre parti correlate" si precisa che la stessa raggruppa, ove presenti, i dati relativi:

  • agli stretti familiari dei dirigenti con responsabilità strategiche (ovvero quei familiari che ci si attende possano influenzare, o essere influenzati da, il soggetto interessato);
  • alle controllate (anche congiuntamente) dai "dirigenti con responsabilità strategiche" o dei loro stretti familiari.

I rapporti nei confronti di "Altre parti correlate" sono rappresentati principalmente da attività originate dalla concessione di mutui, affidamenti in conto corrente e crediti per utilizzo carte di credito e passività a fronte della liquidità depositata presso la Banca. Il conto economico del primo semestre 2023 si riferisce ai costi e ricavi generati dalle attività e passività suddette.

La categoria "Azionisti" include gli azionisti e i relativi gruppi societari che alla data del 30 giugno 2023 detengono in FinecoBank una partecipazione superiore al 3% del capitale sociale rappresentato da azioni aventi diritto di voto. Le consistenze patrimoniali sono rappresentate, principalmente, da crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari riferiti alle commissioni da incassare per l'attività di collocamento e gestione di prodotti del risparmio gestito. Il conto economico include le medesime commissioni attive di competenza del primo semestre 2023.

Parte L – Informativa di settore

Parte L – Informativa di settore

L'informativa di settore non è esposta in quanto il particolare modello di business di Fineco prevede una forte integrazione fra le differenti tipologie di attività compresa quella svolta dalla controllata Fineco AM in virtù del modello di business integrato verticalmente; pertanto, non è significativo identificare settori operativi distinti.

I servizi bancari e d'investimento sono offerti da FinecoBank attraverso la rete dei consulenti finanziari e i canali online e mobile, che operano in modo tra loro coordinato e integrato. La completezza dei servizi offerti consente di proporsi quale unico punto di riferimento del cliente (one stop solution) per l'operatività bancaria e le esigenze d'investimento. Questa strategia fortemente integrata e fondata sul cliente ha come conseguenza il fatto che i ricavi e i margini relativi ai diversi prodotti/servizi (investing, banking e brokerage) sono, quindi, profondamente interdipendenti. Tale logica di integrazione è la stessa che ispira il top management nella definizione degli obiettivi aziendali e nell'identificazione degli strumenti atti a raggiungerli.

Per quanto riguarda le informazioni sui ricavi da clienti per ciascun prodotto/servizio, in considerazione di quanto sopra esposto, si rimanda ai risultati esposti nella Parte C – Informazioni sul conto economico consolidato delle presenti note illustrative.

Si evidenzia, infine, che la Banca opera in Italia e si rivolge, prevalentemente, a clientela retail italiana, stante il contributo non rilevante dell'operatività nei confronti dei clienti UK. La controllata Fineco AM svolge attività di gestione del risparmio sul territorio irlandese nei confronti di clientela retail italiana e nei confronti di clienti istituzionali, residenti principalmente in Lussemburgo e in Irlanda.

Le informazioni in merito al grado di dipendenza da eventuali principali clienti non sono considerate rilevanti dal management e quindi non vengono fornite.

Parte M – Leasing

Sezione 1 - Locatario

Parte M – Informativa sul leasing

Informazioni qualitative

I contratti di leasing che rientrano nell'ambito di applicazione del principio sono rappresentati dai contratti di affitto degli immobili utilizzati dal Gruppo e dai negozi finanziari in uso ai consulenti finanziari e gestiti direttamente dalla Banca, oltre ai contratti di locazione di macchinari e autovetture.

Il Gruppo è potenzialmente esposto ai flussi finanziari in uscita, per pagamenti variabili dovuti per il leasing (riferiti in particolare alla rivalutazione ISTAT), non inclusi nella valutazione iniziale della passività per leasing.

Il Gruppo ha determinato la durata del leasing, per ogni singolo contratto, considerando il periodo "non annullabile" durante il quale lo stesso ha il diritto di utilizzare l'attività sottostante e prendendo in considerazione tutti gli aspetti contrattuali che possono modificare tale durata, tra i quali, in particolare, l'eventuale presenza:

  • di periodi coperti da un diritto di risoluzione (con le relative eventuali penalità) o da un'opzione di proroga del leasing a favore del solo locatario, del solo locatore o a favore di entrambi, anche in periodi differenti nell'arco della durata contrattuale;
  • di periodi coperti da un'opzione di acquisto dell'attività sottostante.

In generale, con riferimento ai contratti che prevedono la facoltà da parte della Banca o della controllata di rinnovare tacitamente la locazione al termine di un primo periodo contrattuale, la durata del leasing viene determinata basandosi sull'esperienza storica (in particolare per la Banca) e le informazioni disponibili alla data, considerando oltre al periodo non cancellabile anche il periodo oggetto di opzione di proroga (primo periodo di rinnovo contrattuale), salvo l'esistenza di piani aziendali di dismissione dell'attività locata nonché di chiare e documentate valutazioni da parte delle competenti strutture del Gruppo che inducano a ritenere ragionevole il mancato esercizio dell'opzione di rinnovo o l'esercizio dell'opzione di risoluzione, tenuto altresì conto, con riguardo in particolare ai negozi finanziari in uso ai consulenti finanziari della Banca, delle strategie commerciali di reclutamento ed organizzazione territoriale della rete.

Il Gruppo non ha fornito garanzie sul valore residuo dell'attività locata e non ha impegni per la stipula dei contratti di leasing non inclusi nel valore della passività per leasing rilevata in bilancio.

In conformità con le regole del principio, che concede esenzioni al riguardo, sono stati esclusi i contratti che hanno oggetto i c.d. "low-value assets" (la cui soglia è stata identificata pari a 5 migliaia di euro) costituiti principalmente ai contratti di noleggio dei telefoni cellulari, tutti i contratti di leasing di durata contrattuale pari o inferiore ai 12 mesi (c.d. "short term lease") e si è deciso di non applicare il principio ai leasing di attività immateriali (rappresentati principalmente da locazione software). Per tali contratti, i relativi canoni sono rilevati a conto economico su base lineare per la corrispondente durata.

Informazioni quantitative

Per quanto riguarda le informazioni sui diritti d'uso acquisiti con il leasing si rimanda a quanto illustrato nella Parte B – Attivo - Sezione 9 – Attività materiali – Voce 90 delle presenti note illustrative.

Per quanto riguarda le informazioni sui debiti per leasing contenute si rimanda a quanto illustrato nella Parte B – Passivo – Sezione 1 – Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato – Voce 10 delle presenti note illustrative.

Inoltre, con riferimento alle informazioni:

  • sugli interessi passivi sui debiti per leasing, si rimanda a quanto illustrato nella Parte C –Sezione 1 Voce 20;
  • sugli altri oneri connessi con i diritti d'uso acquisiti con il leasing, si rimanda a quanto illustrato nella Parte C Sezione 14 Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali - Voce 210.

Si precisa che non stati rilevati utili e le perdite derivanti da operazioni di vendita e retrolocazione, nonché proventi derivanti da operazioni di subleasing.

Parte M – Leasing

Si riportano di seguito gli ammortamenti rilevati nel primo semestre dell'esercizio per i diritti d'uso acquisiti con il leasing suddivisi per classe di attività sottostante:

(Importi in migliaia)
Ammortamento Ammortamento
Attività 1° semestre 2023 1° semestre 2022
Diritti d'uso acquisiti con il leasing
1. Attività materiali (5.769) (5.506)
1.1 terreni - -
1.2 fabbricati (5.564) (5.408)
1.3 mobili - -
1.4 impianti elettronici - -
1.5 altre (115) (98)

Sezione 2 - Locatore

Informazioni qualitative

Il Gruppo ha in essere operazioni di leasing in qualità di locatore rappresentate esclusivamente da contratti di locazione per una parte della superficie dell'immobile di proprietà di FinecoBank, sito in Milano Piazza Durante, 11, classificati in bilancio come leasing operativi.

Con riferimento alle modalità con le quali il locatore gestisce il rischio associato ai diritti che conserva sulle attività sottostanti, si precisa che i contratti includono delle clausole che vietano al conduttore di cedere a terzi il contratto senza il consenso scritto del locatore, aggiornamenti periodici del canone in funzione della variazione accertata dell'indice ISTAT per i prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati e una scadenza contrattuale al termine della quale, in caso di mancato rinnovo ove previsto, il contratto di locazione cessa e i locali rientrano nella disponibilità del locatore.

Informazioni quantitative

I pagamenti dovuti per il leasing operativo sono stati rilevati, per competenza, nel conto economico consolidato come proventi. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto illustrato nella Parte C – Sezione 16 – Altri oneri e proventi di gestione – Voce 230 delle presenti note illustrative.

1. Informazioni di stato patrimoniale e di conto economico

Il Gruppo non ha rilevato finanziamenti per leasing. Per quanto riguarda le attività concesse in leasing operativo, come precedentemente descritto, il Gruppo ha in essere operazioni di leasing in qualità di locatore rappresentate da contratti di locazione di una parte dell'immobile di proprietà di FinecoBank, sito in Milano Piazza Durante, 11.

I pagamenti dovuti per il leasing operativo sono stati rilevati, per competenza, nel conto economico consolidato come proventi. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto illustrato nella Parte C – Sezione 16 – Altri oneri e proventi di gestione – Voce 230 delle presenti note illustrative.

2. Leasing finanziario

2.1 Classificazione per fasce temporali dei pagamenti da ricevere e riconciliazione con i finanziamenti per leasing iscritti nell'attivo

Nessun dato da segnalare.

2.2 Altre informazioni

Nessun dato da segnalare.

Parte M – Leasing

3. Leasing operativo

3.1 Classificazione per fasce temporali dei pagamenti da ricevere

Di seguito si riportano i pagamenti dovuti per il leasing da ricevere non attualizzati suddivisi per scadenza. Si precisa che i pagamenti si riferiscono ai canoni contrattuali previsti nei contratti di locazione di parte dell'immobile di proprietà di FinecoBank, i quali consentono ai locatari di recedere anticipatamente nel rispetto del preavviso previsto nel contratto stesso.

(Importi in migliaia)
Fasce temporali Totale Totale
30/06/2023 31/12/2022
Pagamenti da ricevere per
il leasing
Pagamenti da ricevere per
il leasing
Fino a 1 anno 815 753
Da oltre 1 anno fino a 2 anni 497 753
Da oltre 2 anni fino a 3 anni 134 167
Da oltre 3 anni fino a 4 anni - 42
Da oltre 4 anni fino a 5 anni - -
Da oltre 5 anni - -
Totale 1.446 1.715

3.2 Altre informazioni

Come indicato precedentemente, il Gruppo ha in essere operazioni di leasing in qualità di locatore rappresentate da contratti di locazione di una parte dell'immobile di proprietà di FinecoBank, sito in Milano Piazza Durante, 11. Per l'informativa in merito alle modalità con le quali il Gruppo gestisce il rischio associato ai diritti che conserva sulle attività sottostanti si rimanda al paragrafo "Informazioni qualitative" contenuto nella presente sezione.

Schemi di riconduzione per la predisposizione dei prospetti

di bilancio consolidato riclassificato

212 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2023 · FinecoBank

Allegati

Schemi di riconduzione per la predisposizione dei prospetti di bilancio consolidato riclassificato

(Importi in migliaia)
ATTIVO Consistenze al
30/06/2023 31/12/2022
Cassa e disponibilità liquide = voce 10 1.518.628 1.469.713
Attività finanziarie di negoziazione 16.868 16.926
20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico a) attività finanziarie detenute per la negoziazione 16.868 16.926
Finanziamenti a banche 415.627 426.696
40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) crediti verso banche 3.417.063 4.029.194
a dedurre: Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) crediti verso banche - Titoli di debito (3.001.436) (3.602.498)
Finanziamenti a clientela 6.184.498 6.445.713
40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) crediti verso clientela 25.760.693 27.443.107
a dedurre: Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) crediti verso clientela - Titoli di debito (19.576.195) (20.997.394)
Altre attività finanziarie 22.613.241 24.634.034
20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 6.275 5.552
30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 27.654 26.872
70. Partecipazioni 1.681 1.718
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) crediti verso banche - Titoli di debito 3.001.436 3.602.498
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) crediti verso clientela - Titoli di debito 19.576.195 20.997.394
Coperture 1.028.822 1.424.704
50. Derivati di copertura 1.272.917 1.691.642
60. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) (244.095) (266.938)
Attività materiali = voce 90 143.799 146.208
Avviamenti = voce 100. Attività immateriali di cui: avviamento 89.602 89.602
Altre attività immateriali = voce 100 al netto dell'avviamento 35.788 36.787
Attività fiscali = voce 110 46.100 46.577
Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione = voce 120 - -
Crediti d'imposta acquistati 1.341.774 1.093.255
Altre attività 381.175 438.670
130. Altre attività 1.722.949 1.531.925
a dedurre: Crediti d'imposta acquistati (1.341.774) (1.093.255)
Totale dell'attivo 33.815.922 36.268.885

Schemi di riconduzione per la predisposizione dei prospetti di bilancio consolidato riclassificato

(Importi in migliaia)
PASSIVO E PATRIMONIO NETTO Consistenze al
30/06/2023 31/12/2022
Debiti verso banche 1.299.539 1.677.235
10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) debiti verso banche 1.299.539 1.677.235
Debiti verso clientela 29.187.761 31.695.647
10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) debiti verso clientela 29.187.761 31.695.647
Titoli in circolazione 803.054 497.926
10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato c) titoli in circolazione 803.054 497.926
Passività finanziarie di negoziazione = voce 20 8.538 4.574
Passività finanziarie valutate al fair value = voce 30 - -
Coperture (13.438) (3.180)
40. Derivati di copertura 60.882 63.752
50. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) (74.320) (66.932)
Passività fiscali = voce 60 65.017 42.627
Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione = voce 70 - -
Altre passività 553.994 443.659
80. Altre passività 443.441 334.352
90. Trattamento di fine rapporto 4.027 3.942
100. Fondo rischi ed oneri 106.526 105.365
Patrimonio 1.911.457 1.910.397
- capitale e riserve 1.601.514 1.479.771
140. Strumenti di capitale 500.000 500.000
150. Riserve 899.315 778.211
160. Sovrapprezzi di emissione 1.934 1.934
170. Capitale 201.508 201.340
180. Azioni proprie (-) (1.243) (1.714)
- riserve da valutazione 1.063 2.121
120. Riserve da valutazione di cui: valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (3.457) (3.898)
120. Riserve da valutazione di cui: utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti 4.552 6.020
120. Riserva da valutazione di cui: quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto (32) (1)
- Risultato netto = voce 200 308.880 428.505
Totale del passivo e del patrimonio netto 33.815.922 36.268.885

Schemi di riconduzione per la predisposizione dei prospetti di bilancio consolidato riclassificato

(Importi in migliaia)
CONTO ECONOMICO 1° semestre
2023 2022
Margine finanziario 328.278 176.407
di cui Interessi netti
30. Margine d'interesse
328.196
325.578
126.961
124.460
+ commissioni nette prestito titoli di Tesoreria 2.618 2.501
di cui Profitti da gestione della Tesoreria 82 49.446
+ utili (perdite) da cessioni o riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - titoli di debito (non deteriorati) 82 49.137
+ utili (perdite) da cessioni o riacquisto di: b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - titoli di debito (non
deteriorati) - 309
Dividendi e altri proventi su partecipazioni (6) (148)
70. Dividendi e proventi simili 151 157
a dedurre: dividendi e proventi simili su titoli rappresentativi di capitale detenuti per negoziazione inclusi in voce 70 (128) (138)
a dedurre: dividendi e proventi simili su partecipazioni e titoli rappresentativi di capitale obbligatoriamente valutati al fair value inclusi in voce 70 (23) (19)
+ rivalutazioni (svalutazioni) delle partecipazioni valutate al patrimonio netto (6) (148)
Commissioni nette 242.125 232.514
60. Commissioni nette 244.743 235.015
+ altri oneri/proventi relativi all'applicazione del modello Fixed Operating Expenses (FOE)
a dedurre: commissioni nette prestito titoli di Tesoreria
-
(2.618)
-
(2.501)
Risultato negoziazione, coperture e fair value 30.079 54.843
80. Risultato netto dell'attività di negoziazione 34.403 43.508
90. Risultato netto dell'attività di copertura (5.104) 11.725
110. Risultato netto delle attività e passività valutate al fair value 629 (547)
100. Utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - 309
a dedurre: Utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - titoli di debito
(non deteriorati) - (309)
100. Utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: c) passività finanziarie - -
+ dividendi e proventi simili su titoli rappresentativi di capitale detenuti per negoziazione (da voce 70) 128 138
+ dividendi e proventi simili su partecipazioni e titoli rappresentativi di capitale obbligatoriamente valutati al fair value (da voce 70) 23 19
Saldo altri proventi/oneri 216 416
230. Altri oneri/proventi di gestione 75.857 68.500
a dedurre: altri proventi di gestione - di cui: recupero di spese
a dedurre: rettifiche di valore su migliorie su beni di terzi
(76.457)
816
(69.063)
979
a dedurre: altri oneri/proventi relativi all'applicazione del modello Fixed Operating Expenses (FOE) - -
100. Utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (non deteriorati) 82 49.137
a dedurre: utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - titoli di debito (non deteriorati) (82) (49.137)
RICAVI 600.692 464.032
Spese per il personale (60.378) (57.538)
190. Spese amministrative - a) spese per il personale (60.378) (57.538)
Altre spese amministrative (147.357) (134.364)
190. Spese amministrative - b) altre spese amministrative (153.122) (141.111)
a dedurre: contributi Fondo di risoluzione unico (SRF) e Sistemi di garanzia dei depositi (DGS) 6.581 7.726
+ rettifiche di valore su migliorie su beni di terzi (816) (979)
Recuperi di spesa 76.457 69.063
230. Altri oneri/proventi di gestione - di cui: recupero di spese 76.457 69.063
Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali (13.237) (13.191)
210. Rettifiche/Riprese di valore su attività materiali
220. Rettifiche/Riprese di valore su attività immateriali
(10.152)
(3.085)
(9.806)
(3.385)
Costi operativi (144.515) (136.030)
RISULTATO DI GESTIONE 456.177 328.002
Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni (2.079) (1.225)
130. Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (2.606) (1.930)
a dedurre: rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - titoli di debito 581 754
130. Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: b) attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - (1)
a dedurre: Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: b) attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - titoli di - 1
debito
140. Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni - (1)
200. Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri a) per rischio di credito relativo a impegni e garanzie rilasciate (54) (48)
RISULTATO NETTO DI GESTIONE 454.098 326.777
Altri oneri e accantonamenti (12.006) (12.498)
200. Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri b) altri accantonamenti netti
Oneri di integrazione
(5.425)
-
(4.772)
-
+ contributi Fondo di risoluzione unico (SRF) e Sistemi di garanzia dei depositi (DGS) (6.581) (7.726)
Profitti netti da investimenti (581) (754)
+ Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - titoli di debito (581) (754)
+ Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: b) attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - titoli di debito - (1)
250. Utili (Perdite) delle partecipazioni (6) (148)
a dedurre: utili/perdite delle partecipazioni 6 148
280. Utili (Perdite) da cessione di investimenti - 1
Rettifiche di valore su avviamenti - -
RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE 441.511 313.525
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente = voce 300 (132.631) (91.162)
RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE 308.880 222.363
Utile (Perdita) delle attività in via di dismissione al netto delle imposte - -
RISULTATO DEL PERIODO 308.880 222.363

Schemi di riconduzione per la predisposizione dei prospetti

di bilancio consolidato riclassificato

216 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2023 · FinecoBank

Attestazione

Attestazione del bilancio consolidato semestrale ai sensi dell'art. 81-Ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni

Attestazione del bilancio consolidato semestrale ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni 1. I sottoscritti, Alessandro Foti, nella sua qualità di Amministratore Delegato e Direttore Generale di FinecoBank S.p.A., e Lorena Pelliciari, nella sua qualità di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di FinecoBank S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'articolo 154-bis, commi 3 e 4, del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

  • l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa, e
  • l'effettiva applicazione

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio consolidato semestrale abbreviato, nel corso del primo semestre 2023.

  1. La valutazione dell'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio consolidato è basata su un modello definito in coerenza con l'"Internal Control - Integrated Framework (CoSO)" e con il "Control Objective for IT and Related Technologies (Cobit)", che rappresentano standard di riferimento per il sistema di controllo interno e per il financial reporting in particolare, generalmente accettati a livello internazionale.

  2. I sottoscritti attestano, inoltre, che:

  3. 3.1 il Bilancio consolidato semestrale abbreviato:

  4. a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
  5. b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  6. c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento;

3.2 la Relazione intermedia sulla gestione comprende un'analisi attendibile dei riferimenti agli eventi importanti che si sono verificati nei primi sei mesi dell'esercizio e alla loro incidenza sul Bilancio consolidato semestrale abbreviato, unitamente a una descrizione dei principali rischi e incertezze per i sei mesi restanti dell'esercizio. La Relazione finanziaria semestrale consolidata comprende altresì una analisi attendibile delle informazioni sulle operazioni rilevanti con parti correlate.

Milano, 1 agosto 2023

FinecoBank S.p.A. L'Amministratore Delegato e Direttore Generale Alessandro Foti

FinecoBank S.p.A. Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari Lorena Pelliciari

Attestazione

Attestazione del bilancio consolidato semestrale ai sensi dell'art. 81-Ter del

Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni

218 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2023 · FinecoBank

KPMG S.p.A. Revisione e organizzazione contabile Via Vittor Pisani, 25 20124 MILANO MI Telefono +39 02 6763.1 Email [email protected] PEC [email protected]

Relazione di revisione contabile limitata sul bilancio consolidato semestrale abbreviato

Agli Azionisti di FinecoBank S.p.A.

Introduzione

Abbiamo svolto la revisione contabile limitata dell'allegato bilancio consolidato semestrale abbreviato, costituito dallo stato patrimoniale consolidato, dal conto economico consolidato, dal prospetto della redditività consolidata complessiva, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato, dal rendiconto finanziario consolidato e dalle relative note illustrative, del Gruppo FinecoBank al 30 giugno 2023. Gli Amministratori di FinecoBank S.p.A. sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato in conformità al principio contabile internazionale applicabile per l'informativa finanziaria infrannuale (IAS 34) adottato dall'Unione Europea. E' nostra la responsabilità di esprimere una conclusione sul bilancio consolidato semestrale abbreviato sulla base della revisione contabile limitata svolta.

Portata della revisione contabile limitata

Il nostro lavoro è stato svolto secondo i criteri per la revisione contabile limitata raccomandati dalla Consob con Delibera n. 10867 del 31 luglio 1997. La revisione contabile limitata del bilancio consolidato semestrale abbreviato consiste nell'effettuare colloqui, prevalentemente con il personale della Banca responsabile degli aspetti finanziari e contabili, analisi di bilancio e altre procedure di revisione contabile limitata. La portata di una revisione contabile limitata è sostanzialmente inferiore rispetto a quella di una revisione contabile completa svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) e, conseguentemente, non ci consente di avere la sicurezza di essere venuti a conoscenza di tutti i fatti significativi che potrebbero essere identificati con lo svolgimento di una revisione contabile completa. Pertanto, non esprimiamo un giudizio sul bilancio consolidato semestrale abbreviato.

KPMG S.p.A. è una società per azioni di diritto italiano e fa parte del network KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Limited, società di diritto inglese.

Ancona Bari Bergamo Bologna Bolzano Brescia Catania Como Firenze Genova Lecce Milano Napoli Novara Padova Palermo Parma Perugia Pescara Roma Torino Treviso Trieste Varese Verona

Società per azioni Capitale sociale Euro 10.415.500,00 i.v. Registro Imprese Milano Monza Brianza Lodi e Codice Fiscale N. 00709600159 R.E.A. Milano N. 512867 Partita IVA 00709600159 VAT number IT00709600159 Sede legale: Via Vittor Pisani, 25 20124 Milano MI ITALIA

Gruppo FinecoBank

Relazione di revisione contabile limitata sul bilancio consolidato semestrale abbreviato 30 giugno 2023

Conclusioni

Sulla base della revisione contabile limitata svolta, non sono pervenuti alla nostra attenzione elementi che ci facciano ritenere che il bilancio consolidato semestrale abbreviato del Gruppo FinecoBank al 30 giugno 2023 non sia stato redatto, in tutti gli aspetti significativi, in conformità al principio contabile internazionale applicabile per l'informativa finanziaria infrannuale (IAS 34) adottato dall'Unione Europea.

Milano, 3 agosto 2023 KPMG S.p.A. Roberto Spiller Socio

FinecoBank · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2023 221

222 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2023 · FinecoBank

ABS – Asset Backed Securities

Strumenti finanziari il cui rendimento e rimborso sono garantiti da un portafoglio di attività (collateral) dell'emittente (solitamente uno Special Purpose Vehicle – SPV), destinato in via esclusiva al soddisfacimento dei diritti incorporati negli strumenti finanziari stessi.

Attività di rischio ponderate

Vedi voce "RWA – Risk Weighted Assets".

Audit

Glossario

Processo di controllo sull'attività e sulla contabilità societaria che viene svolto sia da strutture interne (internal audit) che da società di revisione esterne (external audit).

Banking book - Portafoglio bancario

Riferito a strumenti finanziari, in particolare titoli, l'espressione identifica la parte di tali portafogli destinata all'attività "proprietaria", diversi da quelli classificati nel Trading book - Portafoglio di negoziazione

Bail-in

Misure adottate delle competenti autorità di risoluzione che possono prevedere la conversione di strumenti di debito in azioni o la riduzione del valore delle passività, imponendo perdite ad alcune categorie di creditori ai sensi della BRRD.

Basilea 2

Accordo internazionale sui requisiti patrimoniali delle banche in relazione ai rischi assunti dalle stesse. Tale accordo è stato recepito, a livello nazionale, dalle rispettive autorità di vigilanza competenti, ivi inclusa, con riferimento alla Repubblica Italiana, Banca d'Italia. La nuova regolamentazione prudenziale, entrata in vigore in Italia nel 2008, si basa su tre pilastri.

  • Pillar 1 (primo pilastro): fermo restando l'obiettivo di un livello di capitalizzazione pari all'8% delle esposizioni ponderate per il rischio, è stato delineato un nuovo sistema di regole per la misurazione dei rischi tipici dell'attività bancaria e finanziaria (di credito, di controparte, di mercato e operativi) che prevede metodologie alternative di calcolo caratterizzate da diversi livelli di complessità con la possibilità di utilizzare, previa autorizzazione dell'Organo di Vigilanza, modelli sviluppati internamente;
  • Pillar 2 (secondo pilastro): prevede che le banche devono dotarsi di processi e strumenti per determinare il livello di capitale interno complessivo (Internal Capital Adequacy Assessment Process - ICAAP) adeguato a fronteggiare tutte le tipologie di rischio, anche diverse da quelle presidiate dal requisito patrimoniale complessivo (primo pilastro), nell'ambito di una valutazione dell'esposizione, attuale e prospettica, che tenga conto delle strategie e dell'evoluzione del contesto di riferimento. All'Autorità di Vigilanza spetta il compito di esaminare il processo ICAAP, formulare un giudizio complessivo ed attivare, ove necessario, le opportune misure correttive;
  • Pillar 3 (terzo pilastro): introduce obblighi di pubblicazione delle informazioni riguardanti l'adeguatezza patrimoniale, l'esposizione ai rischi e le caratteristiche generali dei sistemi preposti all'identificazione, alla misurazione e alla gestione di tali rischi.

Basilea 3

Accordo internazionale di modifica di Basilea 2 adottato nel dicembre 2010, contenente modifiche alla regolamentazione prudenziale in materia di capitale e liquidità delle banche, con un'entrata in vigore graduale dei nuovi requisiti prudenziali a partire dal 1° gennaio 2014. Tali regole sono state attuate a livello europeo dal "Pacchetto" CRD IV.

Bank Recovery and Resolution Directive o BRRD

Indica la Direttiva approvata dal Parlamento Europeo e dal Consiglio, rispettivamente in data 15 aprile e 6 maggio 2014, concernente l'istituzione di un quadro di risanamento e di risoluzione delle crisi degli enti creditizi e delle imprese di investimento (Bank Recovery and Resolution Directive).

Basis point

Il b.p. o basis point rappresenta lo 0,01% di una determinata quantità, ovvero la centesima parte di un punto percentuale. 100 basis point equivalgono ad un 1%.

Best practice

Comportamento commisurato alle esperienze più significative e/o al miglior livello raggiunto dalle conoscenze riferite ad un certo ambito tecnico/professionale.

Budget

Stato previsionale dell'andamento dei costi e dei ricavi futuri di un'azienda.

Capitale economico

Livello di capitale richiesto a una banca per coprire le perdite che potrebbero verificarsi con un orizzonte di un anno e una certa probabilità o livello di confidenza. Il Capitale Economico è una misura della variabilità della Perdita Attesa del portafoglio e dipende dal livello di diversificazione del portafoglio stesso.

Capitale Interno

Rappresenta l'ammontare di capitale necessario per fronteggiare perdite potenziali ed è necessario per supportare le attività di business e le posizioni detenute. Il Capitale Interno è dato dalla somma del capitale economico, ottenuto tramite aggregazione delle diverse tipologie di rischio, più una riserva per considerare effetti del ciclo e rischio di modello.

Capitale primario di classe 1 o CET 1

La componente primaria di capitale secondo la normativa di Basilea 3, rappresentata principalmente dal capitale ordinario versato, dalle relative riserve sovrapprezzo, dall'utile di periodo, dalle riserve e da altre rettifiche regolamentari, così come previsto dal Regolamento CRR e dalle Disposizioni di Vigilanza.

Capitale aggiuntivo di classe 1 - Additional Tier 1

Strumenti rappresentativi di capitale in linea con le disposizioni del regolamento (UE) n. 575/2013 (CRR) sui requisiti prudenziali per gli enti creditizi e le imprese di investimento, che presentano le seguenti caratteristiche:

  • piena discrezionalità dell'emittente nei pagamenti delle cedole e nei rimborsi, anche anticipati, del capitale residuo;
  • lo strumento è perpetuo o ha una durata pari alla durata dell'entità;
  • conserva la totale discrezionalità dell'emittente relativa alla possibilità di effettuare una rivalutazione del valore nominale dopo il verificarsi di un evento di capitale che ha determinato una svalutazione;
  • non contiene alcuna disposizione che imponga all'emittente di provvedere a pagamenti (clausole obbligatorie) a seguito di eventi reali sotto il diretto controllo delle parti.

Capitale di classe 1 - Tier 1 Capital

Capitale di classe 1 (tier 1) comprende il Capitale primario di Classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) e il Capitale aggiuntivo di Classe 1 (Additional Tier 1 - AT1).

CDS – Credit Default Swap

Contratto derivato con il quale un soggetto (venditore di protezione) si impegna, a fronte del pagamento di un importo, a corrispondere ad un altro soggetto (acquirente di protezione) un ammontare prefissato, nel caso si verifichi un prestabilito evento connesso al deterioramento del merito creditizio di una terza controparte (reference entity).

CFD (Contract For Difference)

Strumenti finanziari derivati il cui valore è direttamente collegato a quello dell'attività sottostante (valori mobiliari, indici, valute, futures su obbligazioni, futures su indici di volatilità e futures su materie prime) e ne segue quindi l'andamento. In particolare, il CFD prevede il pagamento del differenziale di prezzo registrato tra il momento dell'apertura e il momento di chiusura del contratto.

CFO

Chief Financial Officer.

CGU – Cash Generating Unit

Un'unità generatrice di flussi finanziari è il più piccolo gruppo identificabile di attività che genera flussi finanziari in entrata che sono ampiamente indipendenti dai flussi finanziari in entrata generati da altre attività o gruppi di attività.

CIO

Chief Information Officer.

Classe di merito di credito

Classe, che dipende dai rating esterni, che è utilizzata per assegnare le ponderazioni di rischio nell'ambito dell'approccio standard del rischio di credito.

Clausola di Claw back

Azione di restituzione del bonus percepito qualora, successivamente all'erogazione, siano emersi comportamenti dolosi o colposi del dipendente che, se conosciuti al momento dell'erogazione, sarebbero stati tali da non rispettare la valutazione di conformità, ovvero tale erogazione sia stata effettuata in violazione delle disposizioni di legge o regolamentari.

CLO

Chief Lending Officer.

Corporate

Segmento di clientela corrispondente alle imprese di medie e grandi dimensioni.

Covenant

Il covenant è una clausola, concordata esplicitamente in fase di definizione contrattuale, che riconosce al soggetto finanziatore il diritto di rinegoziare o revocare il credito al verificarsi degli eventi previsti nella clausola stessa, collegando le performance economico-finanziarie del debitore ad eventi risolutivi/modificativi delle condizioni contrattuali (scadenza, tassi, ecc.).

Covered bond

Obbligazioni Bancarie Garantite (OBG) che, oltre alla garanzia della banca emittente, possono usufruire anche della garanzia di un portafoglio di mutui ipotecari od altri prestiti di alta qualità ceduti, per tale scopo, ad un'apposita società veicolo "SPV – Special Purpose Vehicle" (vedi voce).

CRD (Capital Requirement Directive)

Direttive UE n. 2006/48 e 2006/49, recepite dalla Banca d'Italia con la circolare n. 263/2006 del 27 dicembre 2006 e successivi aggiornamenti. Il "Pacchetto" CRD IV invece abroga le due Direttive citate ed è composta dalla Direttiva UE 2013/36 sull'accesso all'attività degli enti creditizi e sulla vigilanza prudenziale e dal Regolamento UE 575/2013 relativo ai requisiti prudenziali, recepiti dalla Banca d'Italia con la circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 e successivi aggiornamenti. La CRD V è la Direttiva (EU) 2019/878 del 20 maggio 2019 che modifica la Direttiva 2013/36/EU.

Crediti deteriorati

I crediti sono sottoposti ad una periodica ricognizione volta ad individuare quelli che, a seguito del verificarsi di eventi occorsi dopo la loro iscrizione (al valore di mercato pari, di norma, all'importo erogato comprensivo dei costi e ricavi di transazione che sono direttamente attribuibili all'erogazione del credito) mostrino oggettive evidenze di una possibile perdita di valore. Rientrano in tale ambito i crediti ai quali è stato attribuito lo status di sofferenze, inadempienze probabili e scaduti, secondo le regole di Banca d'Italia coerenti con la normativa IAS/IFRS (vedi voce).

Crediti commerciali

Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria, ovvero finanziamenti erogati a clientela relativi ad utilizzi di aperture di credito in conto corrente, carte di credito, prestiti personali, mutui e sovvenzioni chirografarie.

CRM - Credit Risk Mitigation

Attenuazione del rischio di credito (Credit Risk Mitigation) è un insieme di tecniche, contratti accessori al credito o altri strumenti (ad esempio attività finanziarie, garanzie) che consentono una riduzione dei requisiti di capitale di rischio di credito.

CRO

Chief Risk Officer

Default

Identifica la condizione di dichiarata impossibilità ad onorare i propri debiti e/o il pagamento dei relativi interessi.

EAD – Exposure At Default

Relativa alle posizioni in o fuori bilancio, è definita come la stima del valore futuro di un'esposizione al momento del default del debitore. Sono legittimate a stimare l'EAD solo le banche che soddisfano i requisiti per l'adozione dell'approccio "IRB – Internal Rating Based" (vedi voce) avanzato. Per le altre è necessario fare riferimento alle stime regolamentari.

EBA European Banking Authority

L'Autorità Bancaria Europea (ABE) è un'autorità indipendente dell'Unione europea (UE), che opera per assicurare un livello di regolamentazione e di vigilanza prudenziale efficace e uniforme nel settore bancario europeo.

ECA

Agenzia per il credito all'esportazione (Export Credit Agency).

ECAI

Agenzia esterna per la valutazione del merito di credito (External Credit Assessment Institution).

ECB (European Central Bank)

Banca Centrale Europea (BCE). La BCE è la Banca Centrale per la moneta unica europea, l'euro.

EL Perdite attese (Expected Losses)

Sono le perdite che si manifestano in media entro un intervallo temporale di un anno su ogni esposizione (o pool di esposizioni).

EPS – Earnings Per Shares (Utile per azione)

Indicatore della redditività di una società calcolato dividendo l'utile netto per il numero medio delle azioni in circolazione al netto delle azioni proprie.

EPS – Earnings Per Shares diluito (Utile per azione diluito)

Indicatore della redditività di una società calcolato dividendo l'utile netto per il numero medio delle azioni diluite in circolazione al netto delle azioni proprie.

Esposizioni non performing

Ai sensi degli Implementing Technical Standard EBA, le esposizioni non performing sono tutte le esposizioni in bilancio e fuori bilancio per le quali sono soddisfatti i seguenti criteri:

  • il debitore è in arretrato da oltre 90 giorni nel pagamento di un'obbligazione rilevante, dove le condizioni per la fissazione della soglia di rilevanza sono definite dal Regolamento Delegato (UE) 2018/171;
  • esposizioni per cui la banca giudica improbabile l'integrale adempienza del debitore senza il ricorso ad azioni quali l'escussione delle garanzie, a prescindere dall'esistenza di un ammontare scaduto o dal numero di giorni di scaduto.

Esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate

Esposizioni per cassa, diverse da quelle classificate tra le sofferenze o le inadempienze probabili, che, alla data di riferimento, sono scadute o sconfinanti. Esse rappresentano l'intera esposizione nei confronti di controparti, diverse da quelle classificate nella categoria delle inadempienze probabili e delle sofferenze, che alla data di riferimento presentano crediti scaduti o sconfinanti da oltre 90 giorni e che superino le soglie di rilevanza definite nel Regolamento Delegato (UE) 2018/171.

Fair value

Corrispettivo al quale, in un mercato di libera concorrenza, un bene può essere scambiato o una passività estinta, tra parti consapevoli e indipendenti.

Fondi propri o Total Capital

I Fondi propri di una banca sono costituiti da una serie di elementi normativamente definiti (al netto degli elementi negativi da dedurre) classificati in base alla qualità patrimoniale e alla capacità di assorbimento delle perdite. Dal 1° gennaio 2014, a seguito dell'entrata in vigore del CRR, i Fondi Propri sono costituiti dalla somma del capitale di classe 1 e del capitale di classe 2.

Forbearance/Esposizioni oggetto di concessione

Ai sensi degli Implementing Technical Standard EBA, si definiscono Forborne le esposizioni a cui sono state estese misure di Forbearance, ossia concessioni nei confronti di un debitore che ha affrontato - oppure che è in procinto di affrontare - difficoltà a rispettare i propri impegni finanziari (financial difficulties).

Funding

Approvvigionamento, sotto varie forme, dei fondi necessari al finanziamento dell'attività aziendale o di particolari operazioni finanziarie.

Futures

Contratti standardizzati con cui le parti si impegnano a scambiarsi, a un prezzo predefinito e a una data futura, valute, valori mobiliari o beni. Tali contratti sono negoziati su mercati regolamentati, dove viene garantita la loro esecuzione.

Goodwill (Avviamento)

Identifica l'avviamento pagato per l'acquisizione di una quota partecipativa, pari alla differenza tra il costo e la corrispondente quota di patrimonio netto, per la parte non attribuibile ad elementi dell'attivo della società acquisita.

Grandi esposizioni

Indica la somma di tutte le esposizioni verso una controparte che sia uguale o superiore al 10% del Capitale ammissibile dell'Emittente, dove: (i) le esposizioni sono la somma delle attività di rischio per cassa e delle operazioni fuori bilancio nei confronti di una controparte, così come definite dalla disciplina sui rischi di credito, senza l'applicazione dei fattori di ponderazione ivi previsti (sono escluse dalle esposizioni le attività di rischio dedotte nella determinazione dei Fondi Propri); (ii) una controparte è un cliente o un gruppo di clienti connessi.

Haircut

Differenza fra il valore dei beni costituiti in garanzia e l'ammontare del credito accordato in un'operazione di credito garantita. Nelle operazioni garantite da titoli, rappresenta la percentuale del prezzo di mercato (o del valore nominale) di un'attività finanziaria versata a garanzia da sottrarre al prezzo di mercato stesso (o al valore nominale) al fine della determinazione del valore di garanzia.

HNWI

High Net Worth Individual, che identificano i clienti Privati con un TFA superiore ad un milione di euro.

IAS/IFRS

Principi contabili internazionali (International AccountingStandards - IAS) emanati dall'International Accounting Standard Board (IASB), ente internazionale di natura privata costituito nell'aprile 2001, al quale partecipano le professioni contabili dei principali Paesi nonché, in qualità di osservatori, l'Unione Europea, lo IOSCO (International Organization of Securities Commissions) e il Comitato di Basilea. Tale ente ha raccolto l'eredità dell'International Accounting Standards Committee (IASC), costituito nel 1973 allo scopo di promuovere l'armonizzazione delle regole per la redazione dei bilanci delle società. Con la trasformazione dello IASC in IASB si è deciso, fra l'altro, di denominare i nuovi principi contabili "International Financial Reporting Standards" (IFRS). A livello internazionale è in corso il tentativo di armonizzazione degli IAS/IFRS con gli "US GAAP – United States Generally Accepted Accounting Principles".

ICAAP – Internal Capital Adequacy Assessment Process

Vedi voce "Basilea 2 – Pillar 2".

Impairment

Nell'ambito degli "IAS/IFRS" (vedi voce), si riferisce alla perdita di valore di un'attività di bilancio, rilevata nel caso in cui il valore di bilancio sia maggiore del valore recuperabile ossia dell'importo che può essere ottenuto con la vendita o l'utilizzo dell'attività.

Inadempienze probabili ("Unlikely toPay")

Esposizioni per cassa e fuori bilancio, per cui non ricorrono le condizioni per la classificazione del debitore fra le sofferenze e per le quali sussiste una valutazione di improbabilità che, in assenza di azioni quali l'escussione delle garanzie, il debitore sia in grado di adempiere integralmente (in linea capitale e/o interessi) alle sue obbligazioni creditizie. Tale valutazione viene operata indipendentemente dalla presenza di eventuali importi (o rate) scaduti e non pagati. La classificazione tra le inadempienze probabili non è necessariamente legata alla presenza esplicita di anomalie (il mancato rimborso) ma è bensì legata alla sussistenza di elementi indicativi di una situazione di rischio di inadempimento del debitore.

Incremento significativo del rischio di credito "SICR"

Criterio utilizzato per verificare il passaggio di Stage. Se il rischio di credito dello strumento finanziario è significativamente aumentato dopo la rilevazione iniziale le rettifiche di valore sono pari alle perdite attese lungo tutta la vita dello strumento (lifetime ECL).

Index linked

Polizze la cui prestazione a scadenza dipende dall'andamento di un parametro di riferimento che può essere un indice azionario, un paniere di titoli o un altro indicatore.

IRB – Internal Rating Based

Metodo per la determinazione dei requisiti patrimoniali a fronte del rischio di credito nell'ambito del Pillar 1 di Basilea 2 (vedi voce). La disciplina si applica alle esposizioni del portafoglio bancario. Peraltro, nei metodi IRB le ponderazioni di rischio delle attività sono determinate in funzione delle valutazioni interne che le banche effettuano sui debitori (o, in taluni casi, sulle operazioni). Attraverso l'utilizzo dei sistemi basati sui rating interni, le banche determinano l'esposizione ponderata per il rischio. I metodi IRB si distinguono nel metodo di base e avanzato, differenziati in relazione ai parametri di rischio che le banche devono stimare: nel metodo di base le banche utilizzano proprie stime di "PD – Probabilità of Default" e i valori regolamentari per gli altri parametri di rischio; nel metodo avanzato le banche utilizzano proprie stime di "PD – Probabilità of Default", "LGD – Loss Given Default", "CCF – Credit Conversion Factor" e, ove previsto, "M - Maturity" (vedi voci). L'utilizzo dei metodi IRB ai fini del calcolo dei requisiti patrimoniali è subordinato all'autorizzazione della Banca d'Italia.

IRS – Interest Rate Swap

Vedi voce "Swap".

Joint venture

Accordo tra due o più imprese per lo svolgimento di una determinata attività economica attraverso, solitamente, la costituzione di una società per azioni.

Ke

Il costo del capitale è la remunerazione minima dell'investimento richiesta dall'azionista. È la somma di un tasso privo di rischio e un differenziale di rendimento che remuneri l'investitore per il rischio di credito e la volatilità del prezzo dell'azione. Il costo del capitale è calcolato utilizzando medie di medio-lungo periodo di parametri di mercato.

KPI - "Key Performance Indicators" - "indicatori di prestazione chiave"

Insieme di indicatori che permettono di misurare le prestazioni di una determinata attività o processo.

Key Risk Indicators

Gli indicatori di rischio sono metriche quantitative che riflettono l'esposizione ai Rischi Operativi di specifici processi o prodotti: il valore espresso da un indicatore dovrebbe essere correlato a variazioni dei livelli di rischio.

Knock Out Option

Le Knock Out Option sono contratti derivati appartenenti alla categoria delle opzioni con barriera. Esse si caratterizzano per il fatto che la facoltà di acquisto o di vendita cessa di esistere quando il prezzo del sottostante tocca lo Strike predeterminato (detto anche "Barriera").

LCR - Liquidity Coverage Ratio

Il Liquidity Coverage Ratio (LCR) è strutturato in modo da assicurare che un ente mantenga un livello adeguato di attività liquide di elevata qualità non vincolate che possano essere convertite in contanti per soddisfare il suo fabbisogno di liquidità nell'arco di 30 giorni di calendario in uno scenario di stress di liquidità particolarmente acuto specificato dalle autorità di vigilanza. L'LCR è definito come rapporto tra lo stock di attività liquide di elevata qualità e il totale dei flussi di cassa in uscita nei successivi 30 giorni di calendario.

Leasing

Contratto con il quale una parte (locatore) trasferisce il diritto di utilizzo di un'attività all'altra parte (locatario) per un periodo di tempo determinato ed in cambio di un corrispettivo.

LGD – Loss Given Default

Valore atteso (eventualmente condizionato a scenari avversi) del rapporto, espresso in termini percentuali, tra la perdita a causa del default e l'importo dell'esposizione al momento del default "EAD- Exposure At Default" (vedi voce).

Marginazione Long e Short

La Marginazione è la modalità di negoziazione che consente all'investitore di poter acquistare (Leva long o acquisto in leva) o vendere (Short Selling o vendita in leva allo scoperto) investendo soltanto una parte della liquidità necessaria.

Mark to Market

Processo di valutazione di un portafoglio di titoli o altri strumenti finanziari sulla base dei prezzi espressi dal mercato.

Maturity Ladder

Strumento per la gestione ed il monitoraggio della liquidità a breve termine (liquidità operativa) che, attraverso la contrapposizione di attività e passività la cui scadenza è all'interno di ogni singola fascia temporale, consente di evidenziare gli sbilanci (periodali e cumulati) tra i flussi di cassa in entrata ed in uscita e, quindi, di calcolare il saldo netto del fabbisogno (o del surplus) finanziario nell'orizzonte temporale di un anno.

NAV - Net Asset Value

È il valore della quota in cui è frazionato il patrimonio di un fondo comune d'investimento.

NSFR - Net Stable Funding Ratio

L'indicatore Net Stable Funding Ratio (NSFR) è strutturato in modo da assicurare che le attività a lungo termine siano finanziate con almeno un importo minimo di passività stabili in relazione ai rispettivi profili di rischio di liquidità. L'NSFR è volto a limitare l'eccessivo ricorso alla raccolta all'ingrosso a breve termine in periodi di abbondante liquidità di mercato e a incoraggiare una migliore valutazione del rischio di liquidità basata su tutte le poste in bilancio e fuori bilancio. L'NSFR è definito come rapporto tra l'ammontare disponibile di provvista stabile e l'ammontare obbligatorio di provvista stabile.

NSFR Adjusted

L'indicatore NSFR Adjusted si basa sul ratio regolamentare NSFR (Net Stable Funding Ratio) ma è rettificato per scadenza (adjusted by bucket) considerando le scadenze rispettivamente superiori a 3 e 5 anni. L'NSFR Adjusted è quindi utilizzato per il monitoraggio e il controllo della situazione di liquidità strutturale sulle scadenze temporali più lunghe (oltre l'anno). L'NSFR è definito come rapporto tra le passività cumulate oltre l'anno e le attività cumulate oltre l'anno.

OICR – Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio

La voce comprende gli "OICVM – Organismi di Investimento Collettivo in Valori Mobiliari" (vedi voce) e gli altri Fondi comuni di investimento (fondi comuni di investimento immobiliare, fondi comuni di investimento chiusi).

OICVM – Organismi di Investimento Collettivo in Valori Mobiliari

La voce comprende i fondi comuni di investimento mobiliare aperti, italiani ed esteri, e le società di investimento a capitale variabile (Sicav). Queste ultime sono società per azioni a capitale variabile aventi per oggetto esclusivo l'investimento collettivo del patrimonio raccolto mediante l'offerta al pubblico di proprie azioni.

Option

Rappresenta il diritto, ma non l'impegno, acquisito col pagamento di un premio, di acquistare (call option) o di vendere (put option) uno strumento finanziario a un prezzo determinato (strike price) oppure entro una data futura determinata (American option/European option).

OTC – Over The Counter

La negoziazione OTC - Over The Counter consiste nello scambio di strumenti finanziari quali azioni, obbligazioni, derivati o merci direttamente fra due controparti. I mercati OTC non hanno contratti e modalità di compravendita standardizzati e non sono legati a una serie di norme (ammissioni, controlli, obblighi informativi, ecc.) che regolamentano i mercati ufficiali.

Payout ratio

Indica la percentuale di utile netto distribuita agli azionisti. Tale quota dipende sostanzialmente dalle esigenze di auto finanziamento della società e dal rendimento atteso degli azionisti.

PD – Probability of Default

Probabilità che una controparte passi allo stato di "default" (vedi voce) entro un orizzonte temporale di un anno.

PMI

Piccole e medie imprese.

Private banking

Servizi finanziari destinati alla clientela privata cosiddetta "di fascia alta" per la gestione globale delle esigenze finanziarie.

Ratio Capitale di Classe 1 - Tier 1 Capital Ratio

Indicatore dato dal rapporto tra il Capitale di Classe 1 (vedi voce) della banca e le sue attività ponderate in base al rischio "RWA – Risk Weighted Assets" (vedi voce).

Rating

Valutazione della qualità di una società o delle sue emissioni di titoli di debito sulla base della solidità finanziaria della società stessa e delle sue prospettive. Tale valutazione viene eseguita da agenzie specializzate o dalla banca sulla base di modelli interni.

Requisito dei fondi propri e delle passività ammissibili (MREL)

Il requisito minimo dei fondi propri e delle passività ammissibili (Minimum Requirement for Eligible Liabilities) è fissato dalle Autorità di Risoluzione per assicurare che una banca mantenga in ogni momento sufficienti strumenti idonei a facilitare l'attuazione della strategia di risoluzione definita dall'Autorità stessa in caso di crisi. Il MREL ha l'obiettivo di evitare che la risoluzione di una banca dipenda dal sostegno finanziario pubblico e, quindi, aiuta a garantire che gli azionisti e i creditori contribuiscano all'assorbimento delle perdite e alla ricapitalizzazione.

Retail

Segmento di clientela che comprende principalmente i privati, i professionisti, gli esercenti e gli artigiani.

Rischio di credito

Rappresenta il rischio che una variazione inattesa del merito creditizio di una controparte, del valore delle garanzie da questa prestate, o ancora dei margini da essa utilizzati in caso di insolvenza, generi una variazione inattesa nel valore della posizione creditoria della banca.

Rischio di credito di controparte

Rischio che la controparte di una transazione che riguarda strumenti finanziari possa andare in default prima del regolamento di tutti i flussi di cassa concordati.

Rischio di liquidità

Rappresenta il rischio che l'impresa non riesca a far fronte ai propri impegni di pagamento a causa dell'incapacità di smobilizzare attività o di ottenere in modo adeguato fondi dal mercato (funding liquidity risk) ovvero a causa della difficoltà/impossibilità di monetizzare facilmente posizioni in attività finanziarie senza influenzarne in misura significativa e sfavorevole il prezzo per via dell'insufficiente profondità del mercato finanziario o di un suo temporaneo malfunzionamento (market liquidity risk).

Rischio di mercato

Rappresenta l'effetto che variazioni nelle variabili di mercato possono generare sul valore economico del portafoglio, dove quest'ultimo comprende le attività detenute sia nel trading book, ossia nel portafoglio di negoziazione, sia quelle iscritte nel banking book, ovvero l'operatività connessa con la gestione caratteristica della banca commerciale e con le scelte di investimento strategiche.

Rischio operativo

Rappresenta il rischio di perdite dovute ad errori, violazioni, interruzioni, danni causati da processi interni, personale, sistemi o causati da eventi esterni. Tale definizione include il rischio legale e di compliance, ma esclude quello strategico e reputazionale. Ad esempio possono essere definite operative le perdite derivanti da frodi interne o esterne, rapporto di impiego e sicurezza sul lavoro, reclami della clientela, distribuzione dei prodotti, multe e altre sanzioni derivanti da violazioni normative, danni ai beni patrimoniali dell'azienda, interruzioni dell'operatività e disfunzione dei sistemi, gestione dei processi.

Riserva di capitale anticiclica

Riserva di capitale anticiclica costituita da capitale primario di classe 1 ai sensi delle Disposizioni di Vigilanza, secondo la nozione contenuta negli artt. 128 e 130 della CRD IV, pari ai Risk-Weighted Assets calcolati conformemente all'art. 92, paragrafo 3, del CRR moltiplicati per il coefficiente anticiclico specifico della Società, determinato secondo i criteri previsti dalle Disposizioni di Vigilanza in una misura compresa tra lo 0% e il 2,5%.

Riserva di conservazione del capitale

Secondo la nozione contenuta nell'art. 128 della CRD IV, è una riserva di capitale la cui costituzione è richiesta dalla normativa – come precisato anche dalle Disposizioni di Vigilanza – con l'obiettivo di dotare le banche di un buffer patrimoniale di elevata qualità da utilizzare nei momenti di tensione del mercato per prevenire disfunzioni del sistema bancario ed evitare interruzioni nel processo di erogazione del credito, pari al 2,5% dei Risk-Weighted Assets, calcolati conformemente all'articolo 92, paragrafo 3, del CRR su base individuale e consolidata.

Risk Taking Capacity

Rapporto tra Available Financial Resources e Capitale Interno.

RWA – Risk Weighted Assets (Attività di rischio ponderate)

Si tratta del valore delle attività per cassa e fuori bilancio ponderate per il rischio in base a differenti fattori di ponderazione in funzione della classe in cui l'esposizione è classificata e della relativa qualità creditizia, ai sensi delle normative bancarie emanate dagli organi di vigilanza per il calcolo del coefficiente di solvibilità.

Sensitivity

Identifica la situazione di maggiore o minore sensibilità con la quale determinate attività o passività reagiscono a variazioni dei tassi o di altri parametri di riferimento.

Sensitivity Analysis

L'analisi di sensitività quantifica la variazione del valore di un portafoglio finanziario derivante da una variazione sfavorevole di fattori di rischio principali (tasso di interesse, tasso di cambio, equity).

Sofferenze

Il complesso delle esposizioni nei confronti di un soggetto in stato di insolvenza (anche non accertato giudizialmente) o in situazioni sostanzialmente equiparabili, indipendentemente dalle eventuali previsioni di perdita formulate dalla banca (es. indipendentemente dalla presenza di garanzie – reali o personali – a copertura delle esposizioni).

Spread

Con questo termine di norma si indicano la differenza tra due tassi di interesse, lo scarto tra le quotazioni denaro e lettera nelle contrattazioni in titoli o la maggiorazione che l'emittente di valori mobiliari riconosce in aggiunta ad un tasso di riferimento.

SPV –Special Purpose Vehicle

Società veicolo, entità legale (nella forma di società di persone, di capitali, trust ecc.) costituita al fine di perseguire specifici obiettivi, quali l'isolamento del rischio finanziario o l'ottenimento di particolari trattamenti regolamentari e/o fiscali riguardanti determinati portafogli di attività finanziarie. Per tale ragione l'operatività delle SPV è circoscritta attraverso la definizione di una serie di norme finalizzate a limitarne l'ambito di attività. Generalmente le SPV non sono partecipate dalla società per conto della quale sono costituite, ma al contrario il capitale è detenuto da terzi soggetti al fine di assicurare l'assenza di legami partecipativi con lo "Sponsor" (vedi voce). Le SPV sono normalmente strutture Bankruptcy remote, poiché le loro attività patrimoniali non possono essere escusse dai creditori della società per conto della quale sono costituite, anche in caso di insolvenza di quest'ultima.

Swap

Operazioni consistenti, di norma, nello scambio di flussi finanziari tra operatori secondo diverse modalità contrattuali. Nel caso di uno swap di tassi d'interesse ("IRS"), le controparti si scambiano flussi di pagamento indicizzati o meno a tassi d'interesse calcolati su un capitale nozionale di riferimento (ad esempio: una controparte corrisponde un flusso sulla base di un tasso fisso, l'altra sulla base di un tasso variabile). Nel caso di uno swap di valute (currency swap), le controparti si scambiano specifici importi di due diverse valute, restituendoli nel tempo secondo modalità predefinite che possono riguardare sia il capitale (nozionale) sia i flussi dei tassi d'interesse.

TLTRO - Targeted Longer-Term Refinancing Operations

I programmi relativi alle operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine che offrono agli enti creditizi dell'area dell'euro finanziamenti con scadenze pluriennali diretti a migliorare il funzionamento del meccanismo di trasmissione della politica monetaria, sostenendo l'erogazione del credito bancario all'economia reale.

Trading book - Portafoglio di negoziazione

Le posizioni detenute a fini di negoziazione sono quelle intenzionalmente destinate a una successiva dismissione a breve termine e/o assunte allo scopo di beneficiare, nel breve termine, di differenze tra prezzi di acquisto e di vendita, o di altre variazioni di prezzo o di tasso d'interesse.

Validazione (interna)

Un'unità esperta, interna ma sufficientemente indipendente giudica l'adeguatezza dei modelli interni per gli scopi interni e regolamentari e emette una conclusione formale circa la loro utilità ed efficacia. Di norma un prerequisito per il processo di validazione da parte delle autorità.

VaR – Value at Risk

Metodo utilizzato per quantificare il livello di rischio. Misura la massima perdita potenziale che con una certa probabilità ci si attende possa essere generata con riferimento a uno specifico orizzonte temporale.

Indicatori Alternativi di Performance ("IAP")

Nella Relazione intermedia sulla gestione consolidata vengono utilizzati degli Indicatori Alternativi di Performance ("IAP") di cui si riporta di seguito la descrizione esplicativa in merito al contenuto e, al caso, le modalità di calcolo utilizzate, ad eccezione degli IAP presentati nei prospetti di conto economico e di stato patrimoniale riclassificati contenuti nella Relazione intermedia sulla gestione consolidata, per i quali si rimanda ai prospetti di raccordo con gli schemi del bilancio consolidato e individuale riportati tra gli Allegati.

Altre attività finanziarie/Totale attivo

È il rapporto tra le Altre attività finanziarie, così come rappresentate nello schema di stato patrimoniale riclassificato a cui si rimanda, e il Totale attivo.

Consolidato

Voci 30/06/2023 31/12/2022
Altre attività finanziarie (Importi in migliaia) 22.613.241 24.634.034
Totale attivo (Importi in migliaia) 33.815.922 36.268.885
Altre attività finanziarie/Totale attivo
66,87%
67,92%

Individuale

Voci 30/06/2023 31/12/2022
Altre attività finanziarie (Importi in migliaia) 22.615.698 24.636.590
Totale attivo (Importi in migliaia) 33.733.449 36.208.289
Altre attività finanziarie/Totale attivo 67,04% 68,04%

Asset under management o Raccolta gestita

Fondi comuni di investimento, gestioni patrimoniali, prodotti assicurativi e prodotti di raccolta amministrata e diretta in consulenza. Per la riconciliazione numerica si rimanda alle tabelle riportate nel paragrafo "Andamento della raccolta diretta e indiretta" presentato nella Relazione intermedia sulla gestione consolidata.

Asset Under Custody o Raccolta amministrata

Titoli di Stato, obbligazioni ed azioni. Per la riconciliazione numerica si rimanda alle tabelle riportate nel paragrafo "Andamento della raccolta diretta e indiretta" presentato nella Relazione intermedia sulla gestione consolidata.

Cost/Income Ratio

È il rapporto tra i costi operativi e i ricavi, così come rappresentati nello schema di conto economico riclassificato a cui si rimanda. È uno dei principali indicatori dell'efficienza gestionale della banca: minore è il valore espresso da tale indicatore, maggiore l'efficienza della banca.

Voci 30/06/2023 31/12/2022 30/06/2022
Costi operativi (Importi in migliaia) 144.515 280.815 136.030
Ricavi (Importi in migliaia) 600.692 947.606 464.032
Cost/Income Ratio 24,06% 29,63% 29,31%

Costo del rischio/Cost of risk

È il rapporto tra le Rettifiche nette su crediti verso clientela degli ultimi 12 mesi e i crediti di finanziamento verso clientela ordinaria (media delle medie degli ultimi quattro trimestri, calcolati come media del saldo di fine trimestre e saldo del fine trimestre precedente). Il perimetro include solo i crediti di finanziamento verso la clientela ordinaria. È uno degli indicatori della rischiosità degli attivi della banca: al decrescere di tale indicatore diminuisce la rischiosità degli attivi della banca.

Voci 30/06/2023 31/12/2022 30/06/2022
Rettifiche nette su crediti verso clientela ordinaria (Importi in migliaia) 3.097 2.485 885
Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria (Importi in migliaia) (media delle medie
degli ultimi quattro trimestri, calcolati come media del saldo di fine trimestre e saldo del
fine trimestre precedente)
5.816.264 5.680.431 5.278.747
Cost of Risk (bps) 5 4 2

CoR (sistema incentivante)

È il rapporto fra Rettifiche nette su crediti verso clientela degli ultimi 12 mesi, incluse le rettifiche sui margini disponibili delle linee di credito concesse, e i crediti verso clientela (media del saldo di fine periodo e quello del 31 dicembre precedente). Il perimetro delle esposizioni include solo i crediti di finanziamento verso clientela ordinaria.

Voci 30/06/2023 31/12/2022 30/06/2022
Rettifiche nette su crediti verso clientela ordinaria (Importi in migliaia) 3.180 2.517 907
Crediti verso clientela ordinaria (Importi in migliaia) (media del saldo di fine periodo e
quello del 31 dicembre precedente)
5.821.786 5.658.581 5.568.565
CoR (sistema incentivante) (bps) 5 4 2

Costi operativi/TFA

È il rapporto tra i costi operativi, annualizzati per i dati al 30 giugno, così come rappresentati nello schema di conto economico riclassificato a cui si rimanda, e i Total Financial Asset medi (TFA, vedi voce), così come rappresentati nella tabella "Saldo raccolta diretta e indiretta" della Relazione intermedia sulla gestione consolidata a cui si rimanda. È uno dei principali indicatori dell'efficienza gestionale della banca: minore è il valore espresso da tale indicatore, maggiore l'efficienza della banca.

Voci 30/06/2023 31/12/2022 30/06/2022
Costi operativi annualizzati (Importi in migliaia) 289.030 280.815 272.060
TFA medi (Importi in migliaia) 111.219.219 106.557.870 105.359.835
Costi operativi/TFA 0,26% 0,26% 0,26%

Coverage ratio

Il Coverage ratio rappresenta la percentuale di un determinato aggregato di esposizioni creditizie coperto da un fondo di svalutazione ed è calcolato come rapporto fra l'ammontare del fondo di svalutazione e l'esposizione lorda. Per la riconciliazione numerica dei Coverage (Sofferenze, Inadempienze probabili, Esposizioni scadute deteriorate e Totale crediti deteriorati) si rimanda alla tabella "Le attività deteriorate" riportata nel paragrafo "Finanziamenti a clientela" della Relazione intermedia sulla gestione consolidata.

Crediti deteriorati/Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria

È il rapporto tra i Crediti deteriorati (vedi voce), così come rappresentati nella tabella "Le attività deteriorate" della Relazione intermedia sulla gestione consolidata a cui si rimanda, e Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria (vedi voce), così come rappresentati nella tabella "Finanziamenti a Clientela (Riclassifica Gestionale)" della Relazione intermedia sulla gestione consolidata a cui si rimanda.

Consolidato

Voci 30/06/2023 31/12/2022
Crediti deteriorati (Importi in migliaia) 5.310 3.527
Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria (Importi in migliaia) 5.745.024 5.916.090
Crediti deteriorati/Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria 0,09% 0,06%

Individuale

Voci 30/06/2023 31/12/2022
Crediti deteriorati (Importi in migliaia) 5.310 3.527
Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria (Importi in migliaia) 5.745.023 5.916.089
Crediti deteriorati/Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria 0,09% 0,06%

Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria/Totale attivo

È il rapporto tra i Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria (vedi voce), così come rappresentati nella tabella "Finanziamenti a Clientela (Riclassifica Gestionale)" della Relazione intermedia sulla gestione consolidata a cui si rimanda, e il Totale attivo.

Consolidato

Voci 30/06/2023 31/12/2022
Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria (Importi in migliaia) 5.745.024 5.916.090
Totale attivo (Importi in migliaia) 33.815.922 36.268.885
Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria/Totale attivo 16,99% 16,31%

Individuale

Voci 30/06/2023 31/12/2022
Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria (Importi in migliaia) 5.745.023 5.916.089
Totale attivo (Importi in migliaia) 33.733.449 36.208.289
Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria/Totale attivo 17,03% 16,34%

Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria

I crediti di finanziamento verso clientela ordinaria si riferiscono ai soli finanziamenti erogati a clientela relativi ad utilizzi di aperture di credito in conto corrente, carte di credito, prestiti personali, mutui e sovvenzioni chirografarie. Per la riconciliazione numerica si rimanda alle tabelle riportate nel paragrafo "Andamento della raccolta diretta e indiretta" presentato nella Relazione intermedia sulla gestione consolidata.

Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria/Raccolta diretta da clientela

È il rapporto tra i crediti di finanziamento verso clientela (vedi voce), così come rappresentati nella tabella "Finanziamenti a Clientela (Riclassifica Gestionale)" della Relazione intermedia sulla gestione consolidata a cui si rimanda, e la raccolta diretta da clientela (vedi voce), così come rappresentati nella tabella "Saldo raccolta diretta e indiretta" della Relazione intermedia sulla gestione consolidata a cui si rimanda.

Consolidato

Voci 30/06/2023 31/12/2022
Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria (Importi in migliaia) 5.745.024 5.916.090
Raccolta Diretta (Importi in migliaia) 28.510.165 30.569.876
Crediti verso clientela ordinaria/Raccolta diretta da clientela 20,15% 19,35%

Individuale

Voci 30/06/2023 31/12/2022
Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria (Importi in migliaia) 5.745.023 5.916.089
Raccolta Diretta (Importi in migliaia) 28.510.165 30.569.876
Crediti verso clientela ordinaria/Raccolta diretta da clientela 20,15% 19,35%

EVA – Economic Value Added

L'EVA è un indicatore del valore creato da un'azienda. Esso esprime la capacità dell'impresa di creare valore; è calcolato come differenza tra l'utile netto, escludendo i proventi/oneri straordinari da investimenti e i relativi effetti fiscali, e il costo figurativo del capitale allocato; quest'ultimo è stato calcolato sia utilizzando il maggiore tra il capitale regolamentare e il capitale economico assorbito sia utilizzando il patrimonio netto contabile (media dei fine trimestri dell'anno).

(Importi in migliaia)
Voci 30/06/2023 31/12/2022 30/06/2022
+ Utile netto 308.880 428.505 222.363
- i proventi netti straordinari da investimenti e i relativi effetti fiscali - (366) -
- il costo figurativo del capitale allocato (calcolato sul maggiore tra il capitale regolamentare e il
capitale economico assorbito)
(36.907) (60.799) (30.324)
EVA (calcolato sul capitale allocato) 271.973 367.339 192.039
(Importi in migliaia)
Voci 30/06/2023 31/12/2022 30/06/2022
+ Utile netto 308.880 428.505 222.363
- i proventi netti straordinari da investimenti e i relativi effetti fiscali - (366) -
- il costo figurativo del capitale allocato: patrimonio netto contabile (media dei fine trimestri dell'anno) (108.264) (163.610) (81.460)
EVA (calcolato sul patrimonio contabile) 200.616 264.529 140.903

Finanziamenti a banche/Totale attivo

È il rapporto tra i Finanziamenti a banche, così come rappresentati nella tabella "Finanziamenti a Banche" della Relazione intermedia sulla gestione consolidata a cui si rimanda, e il Totale attivo.

Consolidato

Voci 30/06/2023 31/12/2022
Finanziamenti a banche (Importi in migliaia) 415.627 426.696
Totale attivo (Importi in migliaia) 33.815.922 36.268.885
Finanziamenti a banche/Totale attivo
1,23%
1,18%

Individuale

Voci 30/06/2023 31/12/2022
Finanziamenti a banche (Importi in migliaia) 385.640 416.733
Totale attivo (Importi in migliaia) 33.733.449 36.208.289
Finanziamenti a banche/Totale attivo
1,14%
1,15%

Guided products & services

Prodotti e/o servizi costruiti investendo in OICR selezionati tra quelli distribuiti per ciascuna asset class avendo riguardo ai differenti profili di rischio della clientela, offerti ai clienti della Banca nell'ambito del modello di architettura aperta guidata. Alla data del presente documento, rientrano nella categoria dei guided products il fondo di fondi multi compartimentale "Core Series", i Piani individuali di risparmio "PIR" e le polizze Unit Linked "Core Unit", "Advice Unit", "Core Multiramo", "Advice Top Valor", "Eurovita Focus" e "Old Mutual", i fondi "FAM Evolution" attivi e passivi, "FAM Target", "FAM Global Defence", "FAM Series"e "Core Pension", "Private Client Insurance" e "GP Private value", mentre rientra nella categoria dei guided services il servizio di consulenza evoluta (in materia di investimenti) "Fineco Advice" e "Fineco Plus".

Guided products & services/TFA

È il rapporto tra i Guided products & Services (vedi voce) e i TFA (vedi voce), così come rappresentati nella tabella "Saldo raccolta diretta e indiretta" della Relazione intermedia sulla gestione consolidata a cui si rimanda.

Voci 30/06/2023 31/12/2022
Guided products & services (Importi in migliaia) 43.913.131 40.221.024
TFA (Importi in migliaia) 115.880.567 106.557.870
Guided products & services/ TFA 37,9% 37,7%

Margine finanziario/Ricavi

È il rapporto tra il Margine finanziario e i Ricavi, così come rappresentati nello schema di conto economico riclassificato a cui si rimanda.

Voci 30/06/2023 31/12/2022 30/06/2022
Margine finanziario (Importi in migliaia) 328.278 392.200 176.407
Ricavi (Importi in migliaia) 600.692 947.606 464.032
Margine finanziario/Ricavi
54,65%
41,39% 38,00%

Patrimonio netto (incluso utile)/Totale passivo e patrimonio netto

È il rapporto tra il Patrimonio netto (incluso utile) e il Totale passivo e patrimonio netto, così come rappresentati nello schema di stato patrimoniale riclassificato a cui si rimanda.

Consolidato

Voci 30/06/2023 31/12/2022
Patrimonio netto (incluso utile) (Importi in migliaia) 1.911.457 1.910.397
Totale passivo e patrimonio netto (Importi in migliaia) 33.815.922 36.268.885
Patrimonio netto (incluso utile)/Totale passivo e patrimonio netto 5,65% 5,27%

Individuale

Voci 30/06/2023 31/12/2022
Patrimonio netto (incluso utile) (Importi in migliaia) 1.851.227 1.875.711
Totale passivo e patrimonio netto (Importi in migliaia) 33.733.449 36.208.289
Patrimonio netto (incluso utile)/Totale passivo e patrimonio netto 5,49% 5,18%

Proventi di intermediazione e diversi

Includono le voci Commissioni nette, Risultato di negoziazione, coperture e fair value, Saldo altri proventi/oneri, così come rappresentate nello schema di conto economico riclassificato a cui si rimanda.

(Importi in migliaia)
Voci 30/06/2023 31/12/2022 30/06/2022
Commissioni nette 242.125 465.627 232.514
Risultato negoziazione, coperture e fair value 30.079 89.899 54.843
Saldo altri proventi/oneri 216 156 416
Proventi di intermediazione e diversi 272.420 555.682 287.773

Proventi di intermediazione e diversi/Costi operativi

È il rapporto tra i Proventi di intermediazione e diversi (vedi voce) e i Costi operativi, così come rappresentati nello schema di conto economico riclassificato a cui si rimanda.

Voci 30/06/2023 31/12/2022 30/06/2022
Proventi di intermediazione e diversi (Importi in migliaia) 272.420 555.682 287.773
Costi operativi (Importi in migliaia) 144.515 280.815 136.030
Proventi di intermediazione e diversi/Costi operativi 188,51% 197,88% 211,55%

Proventi di intermediazione e diversi/Ricavi

È il rapporto tra i Proventi di intermediazione e diversi (vedi voce) e i Ricavi, così come rappresentati nello schema di conto economico riclassificato a cui si rimanda.

Voci 30/06/2023 31/12/2022 30/06/2022
Proventi di intermediazione e diversi (Importi in migliaia) 272.420 555.682 287.773
Ricavi (Importi in migliaia) 600.692 947.606 464.032
Proventi di intermediazione e diversi/Ricavi 45,35% 58,64% 62,00%

Raccolta diretta da clientela

Conti correnti, pronti contro termine passivi e depositi vincolati. Per la riconciliazione numerica si rimanda alle tabelle riportate nel paragrafo "Andamento della raccolta diretta e indiretta" presentato nella Relazione intermedia sulla gestione consolidata.

Raccolta Diretta/Totale passivo e patrimonio netto

È il rapporto tra la Raccolta diretta da clientela (vedi voce), così come rappresentata nella tabella "Saldo raccolta diretta e indiretta" a cui si rimanda, e il Totale passivo e patrimonio netto, così come rappresentato nella tabella dello schema di stato patrimoniale riclassificato a cui si rimanda.

Consolidato

Voci 30/06/2023 31/12/2022
Raccolta Diretta (Importi in migliaia) 28.510.165 30.569.876
Totale passivo e patrimonio netto (Importi in migliaia) 33.815.922 36.268.885
Raccolta Diretta/Totale passivo e patrimonio netto 84,31% 84,29%

Individuale

Voci 30/06/2023 31/12/2022
Raccolta Diretta (Importi in migliaia) 28.510.165 30.569.876
Totale passivo e patrimonio netto (Importi in migliaia) 33.733.449 36.208.289
Raccolta Diretta/Totale passivo e patrimonio netto
84,52%
84,43%

Raccolta netta totale

Somma della raccolta effettuata nel periodo di riferimento al netto dei rimborsi effettuati nello stesso periodo con riferimento ad Asset Under Management (vedi voce), Asset Under Custody (vedi voce) e Raccolta diretta da clientela (vedi voce). Per la riconciliazione numerica si rimanda alla tabella riportata nel paragrafo "Andamento della raccolta diretta e indiretta" presentato nella Relazione intermedia sulla gestione consolidata. La Raccolta netta totale è rappresentata anche con riferimento ai soli clienti delle Rete di consulenti finanziari.

RARORAC - Risk adjusted Return on Risk adjusted Capital

È un indicatore calcolato come rapporto tra l'EVA (come sopra descritto) e la media dei trimestri dell'anno del capitale allocato (calcolato con le stesse modalità previste per il calcolo dell'EVA) ed esprime in termini percentuali la capacità di creare valore per unità di capitale posto a presidio del rischio.

(Importi in migliaia)
Voci 30/06/2023 31/12/2022 30/06/2022
EVA (calcolato sul capitale allocato) (Importi in migliaia) 543.945 367.340 384.079
Capitale allocato: maggiore tra il capitale regolamentare e il capitale economico assorbito (Importi in
migliaia) (media trimestri anno)
676.579 666.660 664.990
RARORAC (calcolato sul capitale allocato) 80,40% 55,10% 57,76%
(Importi in migliaia)
Voci 30/06/2023 31/12/2022 30/06/2022
EVA (calcolato sul patrimonio contabile) (Importi in migliaia) 401.232 264.529 281.808
Patrimonio netto contabile (media trimestri anno) (Importi in migliaia) 1.984.671 253.488 252.416
RARORAC (calcolato sul patrimonio contabile)
20,22%
14,75% 15,78%

ROA - Rendimento delle attività

Rapporto tra il risultato d'esercizio, così come rappresentato nello schema di conto economico riclassificato a cui si rimanda e il totale attivo di bilancio, così come rappresentato nello schema di stato patrimoniale riclassificato a cui si rimanda, e misura il rendimento delle attività.

Voci 30/06/2023 31/12/2022 30/06/2022
Utile netto (*) (Importi in migliaia) 617.760 428.505 444.726
Totale attivo (Importi in migliaia) 33.815.922 36.268.885 36.077.715
ROA - Return on Assets 1,83% 1,18% 1,23%

(*) Per il calcolo dell'indicatore sopra riportato, l'utile netto semestrale è stato annualizzato.

ROAC – Return On Risk Allocated Capital

È un indicatore calcolato come rapporto tra l'utile netto operativo e la media dei trimestri dell'anno del capitale allocato (calcolato con le stesse modalità previste per il calcolo dell'EVA).

Voci 30/06/2023 31/12/2022 30/06/2022
Utile netto operativo (Importi in migliaia) 308.880 428.505 444.726
Capitale allocato: maggiore tra il capitale regolamentare e il capitale economico assorbito (Importi in
migliaia) (media trimestri anno)
676.579 666.660 664.990
ROAC (calcolato sul capitale allocato) 91,31% 64,28% 66,88%
Voci 30/06/2023 31/12/2022 30/06/2022
Utile netto operativo (Importi in migliaia) 617.760 428.505 444.726
Patrimonio netto contabile (media trimestri anno) (Importi in migliaia) 1.984.671 253.488 252.416
ROAC (calcolato sul patrimonio contabile) 31,13% 23,89% 24,90%

ROE

Rapporto fra l'utile netto e il patrimonio netto contabile (escluse le riserve da valutazione) medio del periodo (media del saldo di fine periodo e quello del 31 dicembre precedente). Il risultato di periodo al 30 giugno 2023 e al 30 giugno 2022 è stato annualizzato. Il ROE pubblicato nell'informativa finanziaria del 2022 era stato calcolato escludendo dal patrimonio netto contabile i dividendi per i quali era prevista la distribuzione, pertanto, il dato comparativo relativo all'esercizio 2022 è stato rideterminato e riesposto.

30/06/2023 31/12/2022 30/06/2022
Utile netto (*) (Importi in migliaia) 617.760 428.505 444.726
Patrimonio netto contabile (Medio) (Importi in migliaia) 1.909.335 1.820.475 1.721.064
Return Of Equity (ROE) 32,35% 23,54% 25,84%

(*) Per il calcolo dell'indicatore sopra riportato, l'utile netto semestrale è stato annualizzato.

Sofferenze/Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria

Rapporto fra le Sofferenze (vedi voce), così come rappresentati nella tabella "Le attività deteriorate" a cui si rimanda, e i Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria (vedi voce), così come rappresentati nella tabella "Finanziamenti a Clientela (Riclassifica Gestionale)" a cui si rimanda.

Consolidato

Voci 30/06/2023 31/12/2022
Sofferenze (Importi in migliaia) 1.455 1.405
Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria (Importi in migliaia) 5.745.024 5.916.090
Sofferenze/Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria 0,03% 0,02%

Individuale

Voci 30/06/2023 31/12/2022
Sofferenze (Importi in migliaia) 1.455 1.405
Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria (Importi in migliaia) 5.745.023 5.916.089
Sofferenze/Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria 0,03% 0,02%

Total Financial Asset – TFA o Saldo raccolta diretta e indiretta

Saldo alla data di riferimento della somma di Asset Under Management (vedi voce), Asset Under Custody (vedi voce) e Raccolta diretta da clientela (vedi voce). Per la riconciliazione numerica si rimanda alla tabella riportata nel paragrafo "Andamento della raccolta diretta e indiretta" presentato nella Relazione intermedia sulla gestione consolidata. Il Total Financial Asset è rappresentato anche con riferimento ai soli clienti delle Rete di consulenti finanziari.

Talk to a Data Expert

Have a question? We'll get back to you promptly.