Interim / Quarterly Report • Aug 10, 2023
Interim / Quarterly Report
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Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2023
Indice


| Cariche Sociali e Società di Revisione 5 | |
|---|---|
| Premessa alla lettura della Relazione finanziaria semestrale consolidata 7 | |
| Relazione finanziaria semestrale consolidata 9 | |
| Relazione intermedia sulla gestione consolidata 9 | |
| Dati di sintesi 9 | |
| Andamento della gestione 24 | |
| L'azione FinecoBank 30 | |
| I risultati conseguiti nelle principali aree di attività 31 | |
| La rete dei consulenti finanziari 36 | |
| Le risorse 38 | |
| L'infrastruttura tecnologica 43 | |
| Il sistema dei controlli interni 45 | |
| Principali rischi e incertezze 46 | |
| La struttura organizzativa 47 | |
| I principali aggregati patrimoniali 50 | |
| I risultati economici 66 | |
| I risultati della controllante e della controllata 74 | |
| Le operazioni con parti correlate 85 | |
| Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura del periodo ed evoluzione prevedibile della gestione 87 | |
| Schemi del bilancio consolidato semestrale 89 | |
| Stato patrimoniale consolidato 89 | |
| Conto economico consolidato 91 | |
| Prospetto della redditività consolidata complessiva 92 | |
| Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato 93 | |
| Rendiconto finanziario consolidato 94 | |
| Note illustrative 97 | |
| Parte A – Politiche contabili 97 | |
| Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato 114 | |
| Parte C – Informazioni sul conto economico consolidato 146 | |
| Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura 165 | |
| Parte F – Informazioni sul patrimonio consolidato 202 | |
| Parte H – Operazioni con parti correlate 205 | |
| Parte L – Informativa di settore 208 | |
| Parte M – Informativa sul leasing 209 | |
| Allegati 213 | |
| Attestazione del bilancio consolidato semestrale ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni 217 |
|
| Relazione della Società di Revisione 219 | |
| Glossario 223 |

Indice
4 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2023 · FinecoBank

| Consiglio di Amministrazione | |
|---|---|
| Marco Mangiagalli | Presidente |
| Gianmarco Montanari | Vice Presidente |
| Alessandro Foti | Amministratore Delegato e Direttore Generale |
| Arturo Patarnello Elena Biffi Giancarla Branda Maria Alessandra Zunino De Pignier Maria Lucia Candida Marin Gueorguiev Paola Generali Patrizia Albano |
Consiglieri |
| Collegio Sindacale | |
| Luisa Marina Pasotti | Presidente |
| Giacomo Ramenghi Massimo Gatto |
Membri Effettivi |
| Lucia Montecamozzo Marco Salvatore |
Membri Supplenti |
| KPMG S.p.A. | Società di revisione |
| Lorena Pelliciari | Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari |
Il Consiglio di Amministrazione è stato nominato dall'Assemblea ordinaria di FinecoBank del 27 aprile 2023 e rimarrà in carica fino all'approvazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2025.
Cariche Sociali e Società di Revisione
20131 Milano - Piazza Durante, 11, Italia
"FinecoBank Banca Fineco S.p.A." o in forma abbreviata "FinecoBank S.p.A.", ovvero "Banca Fineco S.p.A." ovvero "Fineco Banca S.p.A.". Banca iscritta all'Albo delle Banche e Capogruppo del Gruppo Bancario FinecoBank, Albo dei Gruppi Bancari n. 3015, Aderente al Fondo Nazionale di Garanzia e al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi Codice Fiscale e n° iscr. R.I. Milano-Monza-Brianza-Lodi 01392970404 – R.E.A. n° 1598155, P.IVA 12962340159

Cariche Sociali e Società di Revisione
6 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2023 · FinecoBank

La presente Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2023 del Gruppo FinecoBank (di seguito Gruppo) è predisposta secondo quanto previsto dall'articolo 154-ter comma 2 del D.Lgs. 24 febbraio 1998 n.58.
Essa è costituita dal Bilancio consolidato semestrale abbreviato, redatto in applicazione del Decreto Legislativo 28 febbraio 2005, n. 38, in conformità ai principi contabili (nel seguito "IFRS", "IAS" o "principi contabili internazionali") emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB), inclusi i relativi documenti interpretativi SIC e IFRIC, omologati dalla Commissione Europea, come previsto dal Regolamento dell'Unione Europea n. 1606/2002 del 19 luglio 2002 ed applicabili ai bilanci degli esercizi che iniziano il 1° gennaio 2023, e, in particolare, è conforme al principio contabile internazionale applicabile per l'informativa finanziaria infrannuale (IAS 34). In base al paragrafo 10 di tale principio, FinecoBank Banca Fineco S.p.A. (di seguito FinecoBank o Fineco o Banca o Capogruppo) si è avvalsa della facoltà di redigere il bilancio consolidato semestrale in versione abbreviata. Esso comprende:
Premessa alla lettura della Relazione finanziaria semestrale consolidata
L'eventuale mancata quadratura tra i dati esposti nella Relazione intermedia sulla gestione consolidata e nel Bilancio consolidato semestrale abbreviato dipende esclusivamente dagli arrotondamenti.
Gli schemi del Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2023 sono stati predisposti facendo riferimento alle istruzioni in materia di bilancio delle banche di cui alla Circolare 262 del 22 dicembre 2005 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione" e successivi aggiornamenti di Banca d'Italia.

Premessa alla lettura della Relazione finanziaria semestrale consolidata
8 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2023 · FinecoBank

Relazione finanziaria semestrale consolidata Relazione intermedia sulla gestione consolidata
FinecoBank è una delle più importanti banche FinTech in Europa. Quotata nel FTSE MIB, Fineco propone un modello di business unico in Europa, che combina le migliori piattaforme con un grande network di consulenti finanziari. Offre da un unico conto servizi di banking, credit, trading e investimento attraverso piattaforme transazionali e di consulenza sviluppate con tecnologie proprietarie. Fineco è leader nel brokerage in Europa, e uno dei più importanti player nel Private Banking in Italia, con servizi di consulenza evoluti e altamente personalizzati.
Il Gruppo FinecoBank è costituito dalla Capogruppo Fineco e da Fineco Asset Management DAC (di seguito Fineco AM), società di gestione collettiva del risparmio di diritto irlandese, che ha come mission lo sviluppo di soluzioni di investimento in partnership con i migliori gestori internazionali.
FinecoBank è quotata alla Borsa di Milano, fa parte dell'indice azionario FTSE Mib di Borsa Italiana e dello STOXX Europe 600 Index.
In data 18 aprile 2023, l'agenzia S&P Global Ratings ha confermato il rating a lungo termine di FinecoBank pari a 'BBB' con outlook stabile, mantenendo il rating a breve "A-2".
FinecoBank è inclusa nello Standard Ethics Italian Banks Index© e nello Standard Ethics Italian Index (composto dalle maggiori 40 società quotate in Borsa Italiana FTSE-MIB), tra i principali indici di performance e benchmark in materia ambientale, sociale e di governance, e per il terzo anno consecutivo Standard Ethics ha confermato il rating "EE+", posizionando la Banca tra gli istituti di credito che hanno ottenuto il giudizio di sostenibilità più solido attualmente assegnato nel settore bancario.
FinecoBank, inoltre, è inclusa negli indici di sostenibilità MIB ESG Index di Euronext, FTSE4Good, Bloomberg Gender Equality Index (GEI) 2023, S&P Global 1200 ESG Index e le principali agenzie di rating ESG hanno assegnato:
I risultati del primo semestre dell'anno confermano uno sviluppo sano ed equilibrato del Gruppo, insieme alla capacità di intercettare le esigenze della clientela in tutte le fasi di mercato, anche le più complesse, e sono il frutto di una forte spinta verso gli investimenti da parte della clientela, del crescente interesse per le piattaforme della Banca, di una maggiore richiesta di consulenza e dal successo delle iniziative messe in atto nel periodo. Al forte impulso alla crescita del Gruppo ha contribuito l'accelerazione dell'Investing, grazie a Fineco AM, sempre più concentrata su una strategia mirata a soddisfare anche le più sofisticate esigenze finanziarie della clientela. Nel corso del primo semestre 2023 è proseguita la continua innovazione e il rinnovamento dell'offerta di prodotti e servizi, restando sempre fedeli ai principi di trasparenza, efficienza e sostenibilità.
La raccolta netta totale realizzata nel corso del primo semestre 2023 è stata pari a 5.204 milioni di euro, superando così per il terzo anno consecutivo la soglia di 5 miliardi di euro nel primo semestre, confermando l'accelerazione del percorso di crescita della Banca grazie sia all'acquisizione di nuovi clienti sia alla solida spinta verso gli investimenti. Nello specifico, la raccolta netta gestita è stata pari a 1.946 milioni di euro e la raccolta netta amministrata è stata pari a 5.317 milioni di euro, mentre la raccolta netta diretta ha subito una riduzione di 2.060 milioni di euro, per effetto dell'investimento da parte dei clienti della liquidità in eccesso in titoli di Stato e prodotti del risparmio gestito. L'incidenza di Fineco AM, calcolata rapportando la raccolta netta retail della società con la raccolta netta gestita, è pari al 122,1% (80,7% nel primo semestre 2022). Si tratta di un risultato che conferma da un lato l'efficacia di un modello di business in grado di affrontare fasi di mercato difficili, dall'altro una sempre maggiore propensione agli investimenti da parte di una clientela particolarmente evoluta. La raccolta netta realizzata nel corso del primo semestre 2023 tramite la rete di consulenti finanziari è stata pari a 4.274 milioni di euro.
Al 30 giugno 2023 il saldo della raccolta diretta e indiretta da clientela si attesta a 115.881 milioni di euro. La raccolta gestita da Fineco AM è pari a 29.238 milioni di euro, di cui 18.635 milioni di euro sono relativi a classi retail e 10.603 milioni di euro sono relativi a classi istituzionali, risultato che evidenzia l'accelerazione in atto nel processo di crescita della società. L'incidenza di Fineco AM, calcolata rapportando le masse retail della società con il saldo della raccolta gestita, è pari al 33,4%. Il saldo della raccolta diretta ed indiretta della rete dei consulenti finanziari al 30 giugno 2023 è pari a 101.063 milioni di euro.
Il saldo della raccolta diretta e indiretta riferibile alla clientela Private, ossia con asset superiori a 500.000 euro, si attesta a 51.614 milioni di euro, pari al 44,5% del totale raccolta diretta e indiretta del Gruppo.
La qualità del credito si conferma elevata, sostenuta dal principio di offrire credito esclusivamente ai clienti esistenti, facendo leva su appropriati strumenti di analisi della ricca base informativa interna. Il costo del rischio, che si attesta a 5 bps, si mantiene strutturalmente contenuto. Nel corso del primo semestre 2023 sono stati erogati 111 milioni di euro di prestiti personali, 94 milioni di euro di mutui e sono stati accordati fidi di conto corrente per un importo di 651 milioni di euro, di cui 641 milioni di euro garantiti. I crediti deteriorati netti al 30 giugno 2023 rappresentano lo 0,09% dei crediti di finanziamento verso clientela ordinaria (0,06% al 31 dicembre 2022).
Il numero dei clienti si attesta a 1.523.777 in crescita del 2,5% rispetto al 31 dicembre 2022. I clienti continuano a premiare la trasparenza dell'approccio Fineco, l'elevata qualità e la completezza dei servizi finanziari riassunti nel concetto di "one stop solution".

I risultati del periodo confermano la sostenibilità e la forza del modello di business, capace di generare utili in ogni condizione di mercato. Il risultato del periodo si attesta a 308,9 milioni di euro, evidenziando un incremento del 38,9% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente (+38,8% escludendo le poste non ricorrenti registrate nel primo semestre 20221 ). Il cost/income ratio si attesta al 24,1% (29,3% al 30 giugno 2022) grazie alla crescita dei ricavi, all'elevata leva operativa del Gruppo e alla diffusa cultura aziendale in tema di governo dei costi.
L'offerta del Gruppo si articola in tre macroaree di attività integrate: (i) il Banking, che include i servizi di conto corrente e di conto deposito, i servizi di pagamento ed emissione di carte di debito, credito e prepagate, i mutui, i fidi e i prestiti personali; (ii) il Brokerage, che assicura il servizio di esecuzione ordini per conto dei clienti, con un accesso diretto ai principali mercati azionari mondiali e la possibilità di negoziare CFD (su valute, indici, azioni, obbligazioni e materie prime), futures, opzioni, obbligazioni, ETF e certificates; (iii) l'Investing, che include l'attività di gestione del risparmio svolta dalla controllata Fineco AM, servizi di collocamento e distribuzione di oltre 4.170 prodotti, tra fondi comuni d'investimento e comparti di SICAV gestiti da 72 primarie case d'investimento italiane ed internazionali, prodotti assicurativi e previdenziali, nonché servizi di consulenza in materia di investimenti tramite una rete di 2.952 consulenti finanziari, terza rete in Italia per dimensioni.
Nella Relazione intermedia sulla gestione consolidata vengono presentati ed illustrati i prospetti di conto economico e di stato patrimoniale riclassificati (Indicatori Alternativi di Performance, "IAP"), il cui raccordo con gli schemi del bilancio consolidato è riportato negli Allegati "Schemi di riconduzione per la predisposizione dei prospetti di bilancio consolidato riclassificato" (in linea con la Comunicazione Consob n.6064293 del 28 luglio 2006); inoltre vengono utilizzati anche altri IAP, la cui descrizione esplicativa in merito al contenuto e, al caso, le modalità di calcolo utilizzate sono riportate nel Glossario (in linea con gli orientamenti pubblicati il 5 ottobre 2015 dall'European Securities and Markets Authority (ESMA/2015/1415).
Con riferimento agli IAP, l'European Securities and Markets Authority (ESMA) ha emanato specifici Orientamenti2 in merito ai criteri per la loro presentazione nelle informazioni regolamentate, inclusa pertanto la presente Relazione finanziaria semestrale consolidata, quando tali indicatori non risultano definiti o previsti dal framework sull'informativa finanziaria. Tali orientamenti sono volti a promuovere l'utilità e la trasparenza degli IAP, e la loro osservanza migliorerà la comparabilità, affidabilità e comprensibilità degli IAP, con conseguenti benefici agli utilizzatori dell'informativa finanziaria. Consob ha recepito in Italia gli Orientamenti e li ha incorporati nelle proprie prassi di vigilanza3 . Secondo la definizione degli Orientamenti ESMA, un IAP è un indicatore di performance finanziaria, posizione finanziaria o flussi di cassa storici o futuri, diverso da un indicatore finanziario definito o specificato nella disciplina applicabile sull'informativa finanziaria e sono solitamente ricavati dalle poste di bilancio redatte conformemente alla disciplina vigente sull'informativa finanziaria. Non rientrano strettamente nella definizione di IAP gli indicatori pubblicati in applicazione della disciplina prudenziale.
1 Variazione di fair value e cancellazione dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -0,2 milioni di euro (al netto dell'effetto fiscale). 2

| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Variazioni | |||
| ATTIVO | 30/06/2023 | 31/12/2022 | Assoluta | % |
| Cassa e disponibilità liquide | 1.518.628 | 1.469.713 | 48.915 | 3,3% |
| Attività finanziarie di negoziazione | 16.868 | 16.926 | (58) | -0,3% |
| Finanziamenti a banche | 415.627 | 426.696 | (11.069) | -2,6% |
| Finanziamenti a clientela | 6.184.498 | 6.445.713 | (261.215) | -4,1% |
| Altre attività finanziarie | 22.613.241 | 24.634.034 | (2.020.793) | -8,2% |
| Coperture | 1.028.822 | 1.424.704 | (395.882) | -27,8% |
| Attività materiali | 143.799 | 146.208 | (2.409) | -1,6% |
| Avviamenti | 89.602 | 89.602 | - | n.a. |
| Altre attività immateriali | 35.788 | 36.787 | (999) | -2,7% |
| Attività fiscali | 46.100 | 46.577 | (477) | -1,0% |
| Crediti d'imposta acquistati | 1.341.774 | 1.093.255 | 248.519 | 22,7% |
| Altre attività | 381.175 | 438.670 | (57.495) | -13,1% |
| Totale dell'attivo | 33.815.922 | 36.268.885 | (2.452.963) | -6,8% |
(Importi in migliaia)
| Consistenze al | Variazioni | |||
|---|---|---|---|---|
| PASSIVO E PATRIMONIO NETTO | 30/06/2023 | 31/12/2022 | Assoluta | % |
| Debiti verso banche | 1.299.539 | 1.677.235 | (377.696) | -22,5% |
| Debiti verso clientela | 29.187.761 | 31.695.647 | (2.507.886) | -7,9% |
| Titoli in circolazione | 803.054 | 497.926 | 305.128 | 61,3% |
| Passività finanziarie di negoziazione | 8.538 | 4.574 | 3.964 | 86,7% |
| Coperture | (13.438) | (3.180) | (10.258) | n.a. |
| Passività fiscali | 65.017 | 42.627 | 22.390 | 52,5% |
| Altre passività | 553.994 | 443.659 | 110.335 | 24,9% |
| Patrimonio | 1.911.457 | 1.910.397 | 1.060 | 0,1% |
| - capitale e riserve | 1.601.514 | 1.479.771 | 121.743 | 8,2% |
| - riserve da valutazione | 1.063 | 2.121 | (1.058) | -49,9% |
| - risultato netto | 308.880 | 428.505 | (119.625) | -27,9% |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 33.815.922 | 36.268.885 | (2.452.963) | -6,8% |
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | |||||
| ATTIVO | 30/06/2023 | 31/03/2023 | 31/12/2022 | 30/09/2022 | 30/06/2022 |
| Cassa e disponibilità liquide | 1.518.628 | 1.414.068 | 1.469.713 | 1.681.556 | 1.542.372 |
| Attività finanziarie di negoziazione | 16.868 | 15.730 | 16.926 | 22.285 | 20.020 |
| Finanziamenti a banche | 415.627 | 445.895 | 426.696 | 458.028 | 400.215 |
| Finanziamenti a clientela | 6.184.498 | 6.311.901 | 6.445.713 | 6.318.315 | 6.310.789 |
| Altre attività finanziarie | 22.613.241 | 24.350.662 | 24.634.034 | 25.068.513 | 25.294.566 |
| Coperture | 1.028.822 | 1.300.265 | 1.424.704 | 1.390.127 | 948.764 |
| Attività materiali | 143.799 | 142.637 | 146.208 | 143.333 | 146.686 |
| Avviamenti | 89.602 | 89.602 | 89.602 | 89.602 | 89.602 |
| Altre attività immateriali | 35.788 | 35.875 | 36.787 | 36.601 | 37.525 |
| Attività fiscali | 46.100 | 46.987 | 46.577 | 58.048 | 44.681 |
| Crediti d'imposta acquistati | 1.341.774 | 1.313.546 | 1.093.255 | 902.259 | 827.217 |
| Altre attività | 381.175 | 413.399 | 438.670 | 382.040 | 415.278 |
| Totale dell'attivo | 33.815.922 | 35.880.567 | 36.268.885 | 36.550.707 | 36.077.715 |
| Consistenze al | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| PASSIVO E PATRIMONIO NETTO | 30/06/2023 | 31/03/2023 | 31/12/2022 | 30/09/2022 | 30/06/2022 |
| Debiti verso banche | 1.299.539 | 1.605.506 | 1.677.235 | 2.791.259 | 2.333.322 |
| Debiti verso clientela | 29.187.761 | 30.877.798 | 31.695.647 | 30.945.493 | 30.827.605 |
| Titoli in circolazione | 803.054 | 798.748 | 497.926 | 499.629 | 498.833 |
| Passività finanziarie di negoziazione | 8.538 | 7.208 | 4.574 | 8.976 | 7.104 |
| Coperture | (13.438) | (7.885) | (3.180) | (3.584) | 2.581 |
| Passività fiscali | 65.017 | 105.386 | 42.627 | 82.923 | 118.430 |
| Altre passività | 553.994 | 435.390 | 443.659 | 432.744 | 580.560 |
| Patrimonio | 1.911.457 | 2.058.416 | 1.910.397 | 1.793.267 | 1.709.280 |
| - capitale e riserve | 1.601.514 | 1.909.094 | 1.479.771 | 1.488.223 | 1.487.091 |
| - riserve da valutazione | 1.063 | 2.070 | 2.121 | 2.651 | (174) |
| - risultato netto | 308.880 | 147.252 | 428.505 | 302.393 | 222.363 |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 33.815.922 | 35.880.567 | 36.268.885 | 36.550.707 | 36.077.715 |
(Importi in migliaia)


| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| 1° semestre | Variazioni | ||||
| 2023 | 2022 | Assoluta | % | ||
| Margine finanziario | 328.278 | 176.407 | 151.871 | 86,1% | |
| di cui Interessi netti | 328.196 | 126.961 | 201.235 | 158,5% | |
| di cui Profitti da gestione della Tesoreria | 82 | 49.446 | (49.364) | -99,8% | |
| Dividendi e altri proventi su partecipazioni | (6) | (148) | 142 | -95,9% | |
| Commissioni nette | 242.125 | 232.514 | 9.611 | 4,1% | |
| Risultato negoziazione, coperture e fair value | 30.079 | 54.843 | (24.764) | -45,2% | |
| Saldo altri proventi/oneri | 216 | 416 | (200) | -48,1% | |
| RICAVI | 600.692 | 464.032 | 136.660 | 29,5% | |
| Spese per il personale | (60.378) | (57.538) | (2.840) | 4,9% | |
| Altre spese amministrative | (147.357) | (134.364) | (12.993) | 9,7% | |
| Recuperi di spesa | 76.457 | 69.063 | 7.394 | 10,7% | |
| Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali | (13.237) | (13.191) | (46) | 0,3% | |
| Costi operativi | (144.515) | (136.030) | (8.485) | 6,2% | |
| RISULTATO DI GESTIONE | 456.177 | 328.002 | 128.175 | 39,1% | |
| Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni | (2.079) | (1.225) | (854) | 69,7% | |
| RISULTATO NETTO DI GESTIONE | 454.098 | 326.777 | 127.321 | 39,0% | |
| Altri oneri e accantonamenti | (12.006) | (12.498) | 492 | -3,9% | |
| Profitti netti da investimenti | (581) | (754) | 173 | -22,9% | |
| RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 441.511 | 313.525 | 127.986 | 40,8% | |
| Imposte sul reddito del periodo | (132.631) | (91.162) | (41.469) | 45,5% | |
| RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 308.880 | 222.363 | 86.517 | 38,9% | |
| RISULTATO DEL PERIODO | 308.880 | 222.363 | 86.517 | 38,9% | |
| RISULTATO DEL PERIODO DI PERTINENZA DEL GRUPPO | 308.880 | 222.363 | 86.517 | 38,9% |

| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| 2023 | |||
| 1° Trimestre | 2° Trimestre | ||
| Margine finanziario | 157.431 | 170.847 | |
| di cui Interessi netti | 157.431 | 170.765 | |
| di cui Profitti da gestione della Tesoreria | - | 82 | |
| Dividendi e altri proventi su partecipazioni | - | (6) | |
| Commissioni nette | 120.871 | 121.254 | |
| Risultato negoziazione, coperture e fair value | 15.123 | 14.956 | |
| Saldo altri proventi/oneri | 235 | (19) | |
| RICAVI | 293.660 | 307.032 | |
| Spese per il personale | (29.795) | (30.583) | |
| Altre spese amministrative | (74.630) | (72.727) | |
| Recuperi di spesa | 37.625 | 38.832 | |
| Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali | (6.587) | (6.650) | |
| Costi operativi | (73.387) | (71.128) | |
| RISULTATO DI GESTIONE | 220.273 | 235.904 | |
| Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni | (664) | (1.415) | |
| RISULTATO NETTO DI GESTIONE | 219.609 | 234.489 | |
| Altri oneri e accantonamenti | (9.269) | (2.737) | |
| Profitti netti da investimenti | (723) | 142 | |
| RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 209.617 | 231.894 | |
| Imposte sul reddito del periodo | (62.365) | (70.266) | |
| RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 147.252 | 161.628 | |
| RISULTATO DI PERIODO | 147.252 | 161.628 | |
| RISULTATO DEL PERIODO DI PERTINENZA DEL GRUPPO | 147.252 | 161.628 |

| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| 2022 | ||||
| 1° Trimestre | 2° Trimestre | 3° Trimestre | 4° Trimestre | |
| Margine finanziario | 107.461 | 68.946 | 84.219 | 131.574 |
| di cui Interessi netti | 59.347 | 67.614 | 84.261 | 131.574 |
| di cui Profitti da gestione della Tesoreria | 48.114 | 1.332 | (42) | - |
| Dividendi e altri proventi su partecipazioni | (45) | (103) | (20) | (108) |
| Commissioni nette | 118.637 | 113.877 | 114.105 | 119.008 |
| Risultato negoziazione, coperture e fair value | 28.989 | 25.854 | 21.212 | 13.844 |
| Saldo altri proventi/oneri | 365 | 51 | 139 | (399) |
| RICAVI | 255.407 | 208.625 | 219.655 | 263.919 |
| Spese per il personale | (28.348) | (29.190) | (28.958) | (30.798) |
| Altre spese amministrative | (69.366) | (64.998) | (65.477) | (73.645) |
| Recuperi di spesa | 35.335 | 33.728 | 33.250 | 34.517 |
| Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali | (6.590) | (6.601) | (6.636) | (7.038) |
| Costi operativi | (68.969) | (67.061) | (67.821) | (76.964) |
| RISULTATO DI GESTIONE | 186.438 | 141.564 | 151.834 | 186.955 |
| Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni | (801) | (424) | (292) | (1.598) |
| RISULTATO NETTO DI GESTIONE | 185.637 | 141.140 | 151.542 | 185.357 |
| Altri oneri e accantonamenti | (10.239) | (2.259) | (41.617) | (3.647) |
| Profitti netti da investimenti | (553) | (201) | (325) | (473) |
| RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 174.845 | 138.680 | 109.600 | 181.237 |
| Imposte sul reddito del periodo | (51.385) | (39.777) | (29.570) | (55.125) |
| RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 123.460 | 98.903 | 80.030 | 126.112 |
| RISULTATO DI PERIODO | 123.460 | 98.903 | 80.030 | 126.112 |
| RISULTATO DEL PERIODO DI PERTINENZA DEL GRUPPO | 123.460 | 98.903 | 80.030 | 126.112 |
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Variazioni | |||
| 30/06/2023 | 31/12/2022 | Assoluta | % | |
| Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria ¹ | 5.745.024 | 5.916.090 | (171.066) | -2,9% |
| Totale dell'attivo | 33.815.922 | 36.268.885 | (2.452.963) | -6,8% |
| Raccolta diretta da clientela ² | 28.510.165 | 30.569.876 | (2.059.711) | -6,7% |
| Raccolta indiretta da clientela ³ | 87.370.402 | 75.987.994 | 11.382.408 | 15,0% |
| Totale raccolta (diretta e indiretta) da clientela | 115.880.567 | 106.557.870 | 9.322.697 | 8,7% |
| Patrimonio | 1.911.457 | 1.910.397 | 1.060 | 0,1% |
(1) I crediti di finanziamento verso clientela ordinaria si riferiscono ai soli finanziamenti erogati a clientela relativi ad utilizzi di aperture di credito in conto corrente, carte di credito, prestiti personali, mutui e sovvenzioni chirografarie.
(2) La raccolta diretta da clientela comprende i conti correnti passivi.
(3) La raccolta indiretta da clientela si riferisce ai prodotti collocati on line o tramite i consulenti finanziari di FinecoBank.
| Dati al | |||
|---|---|---|---|
| 30/06/2023 | 31/12/2022 | 30/06/2022 | |
| N° Dipendenti | 1.354 | 1.336 | 1.316 |
| N° Consulenti finanziari | 2.952 | 2.918 | 2.887 |
| N° Negozi finanziari operativi ¹ | 425 | 426 | 423 |
(1) Numero negozi finanziari operativi: negozi finanziari gestiti dalla Banca e negozi finanziari gestiti dai consulenti finanziari (c.d. Fineco Center).


| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Dati al | |||
| 30/06/2023 | 31/12/2022 | 30/06/2022 | |
| Margine finanziario/Ricavi | 54,65% | 41,39% | 38,00% |
| Proventi di intermediazione e diversi/Ricavi | 45,35% | 58,64% | 62,00% |
| Proventi di intermediazione e diversi/Costi operativi | 188,51% | 197,88% | 211,55% |
| Cost/income ratio | 24,06% | 29,63% | 29,31% |
| Costi operativi/TFA | 0,26% | 0,26% | 0,26% |
| Cost of risk | 5 bp | 4 bp | 2 bp |
| CoR (sistema incentivante) | 5 bp | 4 bp | 2 bp |
| ROE | 32,35% | 23,54% | 25,84% |
| Rendimento delle attività | 1,83% | 1,18% | 1,23% |
| EVA (calcolato sul capitale allocato) | 271.973 | 367.339 | 192.039 |
| EVA (calcolato sul patrimonio contabile) | 200.616 | 264.529 | 140.903 |
| RARORAC (calcolato sul capitale allocato) | 80,40% | 55,10% | 57,76% |
| RARORAC (calcolato sul patrimonio contabile) | 20,22% | 14,75% | 15,78% |
| ROAC (calcolato sul capitale allocato) | 91,31% | 64,28% | 66,88% |
| ROAC (calcolato sul patrimonio contabile) | 31,13% | 23,89% | 24,90% |
| Totale raccolta da clientela/Dipendenti medi | 86.125 | 80.695 | 78.447 |
| Totale raccolta da clientela/(Dipendenti medi + Consulenti finanziari medi) | 27.072 | 25.526 | 24.778 |
Proventi di intermediazione e diversi: Commissioni nette, Risultato di negoziazione, coperture e fair value, Saldo altri proventi/oneri.
Cost/income ratio: rapporto fra Costi operativi e Ricavi.
Costi operativi/TFA: rapporto fra costi operativi e Total Financial Asset (raccolta diretta ed indiretta). Il TFA utilizzato per il rapporto è quello medio dell'esercizio calcolato come media tra il saldo al 30 giugno 2023 e quello del 31 dicembre precedente.
Cost of risk: rapporto fra le Rettifiche nette su crediti verso clientela degli ultimi 12 mesi e i crediti verso clientela (media delle medie degli ultimi quattro trimestri, calcolati come media del saldo di fine trimestre e saldo del fine trimestre precedente). Il perimetro include solo i crediti di finanziamento verso clientela ordinaria.
CoR (sistema incentivante): rapporto fra Rettifiche nette su crediti verso clientela degli ultimi 12 mesi, incluse le rettifiche sui margini disponibili delle linee di credito concesse, e i crediti verso clientela (media del saldo al 30 giugno 2023 e quello del 31 dicembre precedente). Il perimetro include solo i crediti di finanziamento verso clientela ordinaria.
ROE: rapporto fra l'utile netto e il patrimonio netto contabile (escluse le riserve da valutazione) medio del periodo (media del saldo di fine periodo e quello del 31 dicembre precedente). Il risultato di periodo al 30 giugno 2023 e al 30 giugno 2022 è stato annualizzato. Il ROE pubblicato nell'informativa finanziaria del 2022 era stato calcolato escludendo dal patrimonio netto contabile i dividendi per i quali era prevista la distribuzione, pertanto, il dato comparativo relativo all'esercizio 2022 è stato rideterminato e riesposto.
Rendimento delle attività - ROA: rapporto tra l'utile netto e il totale attivo di bilancio. Il risultato di periodo al 30 giugno 2023 e al 30 giugno 2022 è stato annualizzato.
EVA (Economic Value Added): esprime la capacità dell'impresa di creare valore; è calcolato come differenza tra l'utile netto, escludendo i proventi/oneri straordinari e i relativi effetti fiscali, e il costo figurativo del capitale allocato; quest'ultimo è stato calcolato sia utilizzando il maggiore tra il capitale regolamentare e il capitale economico4 assorbito sia utilizzando il patrimonio netto contabile (media dei fine trimestri dell'anno).
RARORAC (Risk Adjusted Return on Risk Adjusted Capital): è il rapporto tra l'EVA (come sopra descritto) e la media dei trimestri dell'anno del capitale allocato (calcolato con le stesse modalità previste per il calcolo dell'EVA) ed esprime in termini percentuali la capacità di creare valore per unità di capitale posto a presidio del rischio.
ROAC (Return on Allocated Capital): è il rapporto tra l'utile netto operativo e la media dei trimestri dell'anno del capitale allocato (calcolato con le stesse modalità previste per il calcolo dell'EVA).
Per il calcolo degli indicatori EVA, RARORAC e ROAC al 30 giugno 2023, il capitale economico del 30 giugno 2023 è mantenuto uguale a quello del 31 marzo 2023, ultimo dato disponibile.
4 Il capitale allocato è il maggiore tra il capitale regolamentare e il capitale economico.

| Dati al | |||
|---|---|---|---|
| 30/06/2023 | 31/12/2022 | ||
| Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria/Totale attivo | 16,99% | 16,31% | |
| Finanziamenti a banche/Totale attivo | 1,23% | 1,18% | |
| Altre attività finanziarie/Totale attivo | 66,87% | 67,92% | |
| Raccolta Diretta/Totale passivo e patrimonio netto | 84,31% | 84,29% | |
| Patrimonio netto (incluso utile)/Totale passivo e patrimonio netto | 5,65% | 5,27% | |
| Crediti verso clientela ordinaria/Raccolta diretta da clientela | 20,15% | 19,35% |
| Qualità del credito | Dati al | ||
|---|---|---|---|
| 30/06/2023 | 31/12/2022 | ||
| Crediti deteriorati/Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria | 0,09% | 0,06% | |
| Sofferenze/Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria | 0,03% | 0,02% | |
| Coverage ratio¹ - Sofferenze | 91,29% | 92,65% | |
| Coverage ratio¹ - Inadempienze probabili | 68,32% | 68,13% | |
| Coverage ratio¹ - Esposizioni scadute deteriorate | 46,13% | 57,92% | |
| Coverage ratio¹ - Totale crediti deteriorati | 79,48% | 86,02% |
(1) Calcolato come rapporto tra l'ammontare delle rettifiche di valore e l'esposizione lorda.
Agli inizi del 2023 l'economia mondiale ha evidenziato una maggiore solidità rispetto alla fine del 2022, grazie alla riapertura dell'economia cinese e alla tenuta dei mercati del lavoro negli Stati Uniti. Le difficoltà che hanno interessato il settore bancario statunitense agli inizi di marzo hanno avuto delle ricadute sui mercati finanziari mondiali, ma, da allora, la maggior parte dei prezzi delle attività ha recuperato le perdite registrate nel periodo.
Nel contempo, gli operatori dei mercati finanziari hanno rivisto al ribasso le proprie aspettative sull'evoluzione futura dell'inasprimento della politica monetaria da parte del Federal Reserve System. Ciononostante, la perdurante incertezza si aggiunge alle circostanze avverse alla crescita a livello mondiale, fra cui figurano l'elevata inflazione, l'inasprimento delle condizioni finanziarie su scala internazionale e le tensioni geopolitiche. In tale contesto, le prospettive di inflazione e di crescita a livello mondiale incorporate nelle proiezioni dagli esperti dell'Eurosistema di giugno 2023 rimangono sostanzialmente invariate rispetto alle proiezioni macroeconomiche formulate per l'area euro a marzo 2023.
L'inflazione è in calo, ma è attesa rimanere elevata per un periodo di tempo prolungato, pertanto, il Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea è determinato ad assicurare il ritorno tempestivo dell'inflazione all'obiettivo del 2% nel medio termine. A tal fine, nella riunione del 27 luglio 2023 la Banca Centrale Europea ha deciso di innalzare di ulteriori 25 punti base i tre tassi di interesse di riferimento della BCE – tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento marginale e tasso di interesse sui depositi presso la banca centrale – portandoli, rispettivamente, al 4,25%, al 4,50% e al 3,75%, con effetto dal 2 agosto 2023. L'incremento dei tassi rispecchia la valutazione aggiornata, da parte del Consiglio direttivo, delle prospettive di inflazione, della dinamica dell'inflazione di fondo e dell'intensità della trasmissione della politica monetaria. Nella medesima riunione il Consiglio ha deciso di non remunerare (tasso allo 0%), a partire dal 20 settembre 2023, le riserve minime obbligatorie che le banche devono detenere presso la BCE, scelta presa per preservare l'efficacia della politica monetaria. In base alle proiezioni macroeconomiche formulate a giugno 2023 dagli esperti dell'Eurosistema per l'area euro, ci si attende che l'inflazione complessiva si attesti in media al 5,4% nel 2023, al 3,0% nel 2024 e al 2,2% nel 2025.
Al tempo stesso, i passati incrementi dei tassi di interesse decisi dal Consiglio direttivo si stanno trasmettendo con forza alle condizioni di finanziamento e stanno gradualmente influenzando tutta l'economia. I costi di indebitamento sono aumentati bruscamente e la crescita dei prestiti rallenta.
Il Consiglio direttivo ha altresì confermato che porrà fine ai reinvestimenti nell'ambito del programma di acquisto di attività (PAA) a partire da luglio 2023.
Quanto al programma di acquisto per l'emergenza pandemica (pandemic emergency purchase programme, PEPP), il Consiglio direttivo intende reinvestire il capitale rimborsato sui titoli in scadenza nel quadro del programma almeno sino alla fine del 2024. In ogni caso, la futura riduzione del portafoglio del PEPP sarà gestita in modo da evitare interferenze con l'adeguato orientamento di politica monetaria.
Al 30 giugno 2023 il contesto derivante dal conflitto Russia-Ucraina nel quale opera il Gruppo è sostanzialmente immutato rispetto a quello illustrato nel Bilancio al 31 dicembre 2022.
Il Gruppo, infatti, non è esposto direttamente agli asset russi colpiti dal conflitto e le esposizioni indirette, rappresentate da garanzie ricevute nell'ambito delle operazioni di finanziamento garantite da pegno (Credit Lombard e fido con pegno), sono di importo non significativo. Il Gruppo non ha esposizioni dirette in materie prime e ha un'esposizione limitata in rubli. Con riferimento: (i) agli obblighi di congelamento di fondi nei confronti di soggetti ed entità sanzionate, (ii) alle restrizioni alla compravendita di determinati valori mobiliari perché emessi o collegati ad emittenti sanzionati, (iii) alle limitazioni ai flussi finanziari da e verso la Russia, sia in termini di divieto di esposizione creditizia a favore di soggetti sanzionati che in termini di divieto di accettare depositi di cittadini russi o di persone fisiche o giuridiche residenti in Russia, salvo specifiche deroghe, (iv) agli obblighi di comunicazione alle autorità competenti, il Gruppo si avvale di presidi che consentono di monitorare i nominativi di soggetti ed entità sanzionate e gli ISIN di strumenti finanziari sanzionati, necessari ad avviare le conseguenti attività di congelamento degli asset richiesti dalla normativa. Al 30 giugno 2023 non si rilevano esposizioni dirette né indirette con le persone fisiche o le entità oggetto di provvedimenti sanzionatori applicabili al Gruppo, pertanto, non sono state messe in atto azioni di congelamento dei beni previste dalla normativa sui soggetti interessati. Infine, il Gruppo monitora costantemente l'evoluzione del quadro normativo di riferimento attraverso strumenti informativi che consentono l'aggiornamento tempestivo del quadro sanzionatorio applicabile alla Banca e l'adeguamento opportuno dei presidi in essere.
Nel primo semestre 2023 non si rilevano, pertanto, impatti sulla situazione economica e patrimoniale del Gruppo e anche in ottica prospettica non si rilevano impatti in termini di orientamento strategico, obiettivi e modello di business.
Il 16 febbraio 2023 FinecoBank ha portato a termine con successo il collocamento della sua seconda emissione sul mercato di strumenti obbligazionari Senior Preferred, destinati agli investitori qualificati, per un importo di 300 milioni di euro. L'emissione, che rientra all'interno del programma EMTN5 (Euro Medium Term Notes), ha una cedola annuale a tasso fisso per i primi 5 anni pari al 4,625% (con spread pari a 5 anni Mid Swap rate + 150 basis points, rispetto a una guidance iniziale di 5 anni Mid swap rate + 175 basis points), a tasso variabile tra il quinto e sesto anno, scadenza 6 anni con possibilità di call per l'emittente il quinto anno, è un public placement destinato alla negoziazione sul mercato regolamentato gestito da Euronext Dublin ed ha rating pari a BBB (S&P Global Ratings).
L'emissione ha registrato un volume di ordini pari a 1,2 miliardi di euro, a conferma dell'apprezzamento manifestato nei confronti di FinecoBank dal mercato anche nel segmento fixed-income. Il collocamento consente alla Capogruppo di avere un buffer aggiuntivo rispetto al requisito MREL LRE fully loaded.
Al collocamento hanno aderito solo investitori istituzionali, prevalentemente asset manager (71% del totale) e banche/private banks (19%), con sede, principalmente, in Italia (36%), Regno Unito (26%), Francia (16%), Germania e Austria (16%).
In data 27 aprile 2023 si è tenuta l'Assemblea degli azionisti di FinecoBank, la quale ha deliberato favorevolmente in merito a tutti i punti all'ordine del giorno.
In sede ordinaria le deliberazioni hanno riguardato:
Con riferimento alla destinazione del risultato dell'esercizio 2022 di FinecoBank S.p.A., l'Assemblea ha approvato le proposte formulate dal Consiglio di Amministrazione che prevedevano, tra l'altro, la distribuzione ai Soci di un dividendo unitario pari ad euro 0,49 per azione, per un ammontare complessivo di 299,2 milioni di euro, che è stato messo in pagamento, in conformità alle norme di legge e regolamentari applicabili, il giorno 24 maggio 2023 con data di "stacco" della cedola il giorno 22 maggio 2023. Ai sensi dell'art. 83-terdecies del D.lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 ("TUF"), erano,
5 Il programma EMTN è stato approvato dal Consiglio di amministrazione di Fineco in data 15 dicembre 2022 e finalizzato in data 13 febbraio 2023.
pertanto, legittimati a percepire il dividendo coloro che risultavano azionisti in base alle evidenze dei conti relative al termine della giornata contabile del 23 maggio 2023.
In data 30 giugno 2023 su impulso del Ministero dell'Economia e delle Finanze e del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, nonché con la collaborazione del Comitato di Sorveglianza e del Commissario Straordinario di Eurovita, è stata raggiunta un'intesa tra 25 banche distributrici delle polizze Eurovita, tra cui FinecoBank, le cinque primarie compagnie assicurative italiane (Allianz Italia, Intesa Sanpaolo Vita, Generali Italia, Poste Vita e Unipol SAI) ed alcuni dei principali istituti bancari italiani (Banco BPM, Banca Monte dei Paschi di Siena, BPER, Credit Agricole, Intesa Sanpaolo e Mediobanca), su un'operazione finalizzata alla tutela dei sottoscrittori delle polizze di Eurovita.
L'IVASS e la Banca D'Italia hanno seguito con attenzione la definizione dell'operazione nell'ambito dei propri ruoli istituzionali e hanno preso atto con favore dell'accordo. Lo spirito dell'iniziativa, condiviso da tutti i partecipanti, è stato quello di raggiungere l'obiettivo di garantire la piena tutela degli investitori che hanno sottoscritto polizze Eurovita: in questo quadro, è infatti previsto che, ad esito dell'operazione, l'intero portafoglio assicurativo delle banche distributrici sia rilevato dai cinque gruppi assicurativi che diventeranno pertanto le nuove compagnie di riferimento degli attuali clienti. Il progetto prevede, inoltre, quale passaggio tecnico intermedio, l'iniziale trasferimento delle polizze ad una società assicurativa di nuova costituzione, che sarà partecipata dalle cinque compagnie assicurative sopra citate.
Le banche distributrici, oltre agli aggiornamenti sullo stadio di avanzamento delle negoziazioni, provvederanno a comunicare in una fase successiva ai clienti quale compagnia assicurativa diventerà la nuova controparte, ed assisteranno i medesimi per ogni eventuale necessità.
L'impegno delle parti è di finalizzare l'operazione nel più breve tempo possibile, fermo restando la condivisione e implementazione di tutti i necessari strumenti contrattuali e l'ottenimento delle relative autorizzazioni di legge, pertanto, nessun effetto contabile è stato rilevato nella Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2023.
Nel corso del primo semestre 2023 il Gruppo FinecoBank ha partecipato per la prima volta all'EU-wide stress test condotto dalla Banca Centrale Europea (BCE) e dall'Autorità Bancaria Europea (EBA), in collaborazione con la Banca d'Italia e il Comitato Europeo per il Rischio Sistemico (CERS).
In data 28 luglio 2023 sono stati pubblicati i risultati del sopracitato EU-wide stress test i quali confermano la solidità patrimoniale di FinecoBank: l'impatto sui coefficienti patrimoniali, inferiore a 300 bps nello scenario avverso, colloca il Gruppo tra le prime tre banche italiane sottoposte all'esercizio di stress test e tra le migliori in Europa. I risultati del 2023 EU-wide stress test saranno utilizzati dalle Autorità competenti, nell'ambito del processo SREP (Supervisory Review and Evaluation Process), per la valutazione della capacità di FinecoBank di rispettare i requisiti prudenziali a fronte di scenari di stress.

| Dati al | |||
|---|---|---|---|
| 30/06/2023 | 31/12/2022 | ||
| Capitale primario di classe 1 (migliaia di euro) | 1.070.245 | 987.099 | |
| Totale Fondi propri (migliaia di euro) | 1.570.245 | 1.487.099 | |
| Totale attività ponderate per il rischio (migliaia di euro) | 4.612.719 | 4.740.149 | |
| Ratio - Capitale primario di classe 1 | 23,20% | 20,82% | |
| Ratio - Capitale di classe 1 | 34,04% | 31,37% | |
| Ratio - Totale fondi propri | 34,04% | 31,37% |
| Dati al | |||
|---|---|---|---|
| 30/06/2023 | 31/12/2022 | ||
| Capitale di classe 1 (Tier 1) (migliaia di euro) | 1.570.245 | 1.487.099 | |
| Esposizione ai fini della leva finanziaria (migliaia di euro) | 33.556.310 | 36.857.107 | |
| Indicatore di leva finanziaria | 4,68% | 4,03% |
I requisiti prudenziali di vigilanza del Gruppo al 30 giugno 2023 sono stati determinati in base alla disciplina armonizzata per le banche e le imprese di investimento contenuta nella Direttiva 2013/36/UE (CRD IV) e nel Regolamento (UE) 575/2013 (CRR) del 26 giugno 2013 e successive Direttive e Regolamenti che ne modificano il contenuto, tra i quali si citano in particolare la Direttiva (UE) 878/2019 (c.d. CRD V), il Regolamento (UE) 876/2019 (c.d. CRR II) e il Regolamento (UE) 873/2020 del Parlamento Europeo e del Consiglio (c.d. CRR Quick-fix), che traspongono nell'Unione europea gli standard definiti dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria (c.d. framework Basilea 3), raccolte ed attuate dalla Banca d'Italia tramite la Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 "Disposizioni di vigilanza per le banche" e successivi aggiornamenti.
Al 30 giugno 2023, i Fondi Propri del Gruppo ammontano a 1.570,2 milioni di euro e sono costituiti da Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 – CET 1) e da Capitale aggiuntivo di classe 1; non sono presenti elementi di Capitale di classe 2. Gli utili di periodo inclusi nel Capitale primario di classe 1 al 30 giugno 2023 sono stati stimati considerando dividendi prevedibili per un ammontare di 216,2 milioni di euro ed oneri prevedibili per 1,7 milioni di euro rappresentati dai ratei cedolari, al netto della relativa fiscalità, maturati sugli strumenti finanziari Additional Tier 1 emessi da FinecoBank, assumendo soddisfatte le condizioni previste dall'art. 26, paragrafo 2, del Regolamento UE 575/2013 (CRR).
La riduzione delle Attività ponderate per il rischio nel corso del primo semestre del 2023 è riconducibile principalmente alla riduzione del rischio di credito, in particolare all'attività di lending alla clientela e alla diminuzione del rischio di controparte relativo alla riduzione delle operazioni di prestito titoli effettuate dalla Tesoreria della Capogruppo.
In riferimento ai requisiti di capitale applicabili al Gruppo FinecoBank si precisa che, a conclusione del processo di revisione prudenziale (Supervisory Review and Evaluation Process - SREP), in data 14 dicembre 2022 la Banca Centrale Europea ha comunicato i seguenti requisiti patrimoniali applicabili al Gruppo FinecoBank a partire dal 1° gennaio 2023:

Dati di sintesi
Di seguito si riporta uno schema di sintesi dei requisiti di capitale e delle riserve applicabili al Gruppo FinecoBank al 30 giugno 2023:
| Requisiti | CET1 | T1 | TOTAL CAPITAL |
|---|---|---|---|
| A) Requisiti di Pillar 1 | 4,50% | 6,00% | 8,00% |
| B) Requisiti di Pillar 2 | 0,98% | 1,31% | 1,75% |
| C) TSCR (A+B) | 5,48% | 7,31% | 9,75% |
| D) Requisito combinato di riserva di capitale, di cui: | 2,56% | 2,56% | 2,56% |
| 1. riserva di conservazione del capitale (CCB) | 2,50% | 2,50% | 2,50% |
| 2. riserva di capitale anticiclica specifica per FinecoBank (CCyB) | 0,06% | 0,06% | 0,06% |
| E) Overall Capital Requirement (C+D) | 8,04% | 9,87% | 12,31% |
Al 30 giugno 2023 i requisiti sopra menzionati risultano essere rispettati dal Gruppo.
Al 30 giugno 2023 il coefficiente di Leva finanziaria si attesta al 4,68%, in aumento rispetto al 4,03% rilevato al 31 dicembre 2022, grazie alla riduzione dell'esposizione complessiva, determinata, principalmente, dal minore attivo di bilancio, complice anche una riduzione della raccolta diretta da clientela, e agli utili di periodo computati nel Capitale di classe 1.
Si precisa, infine, che a conclusione del processo amministrativo relativo alla determinazione del requisito minimo dei fondi propri e delle passività ammissibili (MREL), nel mese di marzo 2023 FinecoBank ha ricevuto da Banca d'Italia e dal Single Resolution Board la decisione aggiornata sulla determinazione del requisito minimo di fondi propri e passività ammissibili (MREL) che sostituisce la precedente decisione comunicata al pubblico nel mese di agosto 2021. A partire dal 1° gennaio 2024, FinecoBank dovrà rispettare su base consolidata un requisito MREL pari al 18,91% del TREA (esposizione al rischio) – 21,47% comprensivo del Combined Buffer Requirement determinato al 30 giugno 2023 – e pari al 5,25% del LRE (esposizione complessiva per la leva finanziaria), assicurando un incremento lineare dei fondi propri e delle passività ammissibili per il raggiungimento dei requisiti. Al fine del rispetto del requisito e del computo delle altre passività ammissibili emesse da Fineco, non è richiesto allo stato un requisito di subordinazione nell'emissione di strumenti MREL eligible (e.g. Senior unsecured). Al 30 giugno 2023 FinecoBank evidenzia risultati già superiori ai requisiti da rispettare a partire dal 1° gennaio 2024.
In merito alle iniziative poste in essere nel 2020, tuttora in vigore, si ricorda anche il Regolamento (UE) 2020/873 (c.d. CRR "Quick-fix") del Parlamento EU e del Consiglio pubblicato in data 26 giugno 2020 che modifica il Regolamento (UE) 575/2013 ("CRR") e il Regolamento (UE) 876/2019 ("CRR II"), che ha apportato una serie di adeguamenti al quadro prudenziale di riferimento alla luce dell'emergenza sanitaria COVID-19, consentendo agli enti creditizi di applicare specifiche disposizioni transitorie, con lo scopo di fornire un sostegno patrimoniale che consenta agli enti creditizi di continuare a sostenere l'economia reale nel contesto della pandemia COVID-19. Il suddetto Regolamento, inoltre, aveva anticipato l'applicazione di alcune misure contenute nel CRR II, valide pertanto sino all'entrata in vigore di quest'ultimo a partire dal 28 giugno 2021. Tra le principali misure ancora in vigore si cita l'estensione fino al 31 dicembre 2024 del regime transitorio che consente di ridurre il potenziale impatto sul CET1 derivante dall'incremento degli accantonamenti per perdite attese sui crediti calcolate secondo il modello di impairment IFRS 9, tramite l'inclusione progressiva nel CET1 ("Trattamento temporaneo volto ad attenuare l'impatto dell'introduzione dell'IFRS 9 sui fondi propri"). È prevista la possibilità per le banche che in precedenza avessero già deciso di avvalersi o non avvalersi delle disposizioni transitorie, di poter revocare la decisione in qualsiasi momento durante il nuovo periodo transitorio. Al 30 giugno 2023 il Gruppo non si è avvalso della facoltà di applicare il trattamento temporaneo.
Per maggiori dettagli in merito alla composizione dei Fondi propri, alle variazioni intervenute nel periodo con riferimento alle Attività di rischio ponderate per il rischio e all'Esposizione ai fini della leva finanziaria si rimanda all'informativa contenuta nel documento "Informativa al pubblico del Gruppo FinecoBank – Pillar III al 30 giugno 2023" pubblicato sul sito internet della Società (https://about.finecobank.com).

Nonostante una fase di mercato particolarmente complessa, la solidità del percorso di crescita del Gruppo ha consentito di raggiungere risultati di raccolta estremamente robusti nel primo semestre 2023. Si tratta di un risultato che conferma da un lato l'efficacia di un modello di business in grado di affrontare fasi di mercato difficili, dall'altro una sempre maggiore propensione agli investimenti da parte di una clientela particolarmente evoluta. I clienti, infatti, apprezzano il supporto dei consulenti finanziari per una consulenza qualificata, ma anche l'efficienza di una piattaforma transazionale integrata.
Al 30 giugno 2023 il saldo della raccolta totale da clientela (diretta e indiretta) si attesta a 115.881 milioni di euro, registrando un aumento dell'8,7% rispetto a fine 2022, grazie alla raccolta amministrata (Asset Under Custody-AUC) e alla raccolta gestita (Asset Under Management-AUM) realizzata nel periodo, parzialmente compensata da una riduzione della raccolta diretta, per effetto degli investimenti in titoli di Stato e in prodotti del risparmio gestito effettuati dai clienti con la liquidità in eccesso. Il saldo della sola raccolta indiretta da clientela (Asset Under Management-AUM e Asset Under Custody-AUC) si attesta a 87.370 milioni di euro, in aumento rispetto ai 75.988 milioni di euro rilevati al 31 dicembre 2022 (+15%).
La raccolta netta totale registrata nel primo semestre 2023 è stata pari a 5.204 milioni di euro, evidenziando una riduzione rispetto al primo semestre 2022, ma con un importante incremento in termini di raccolta amministrata e gestita, che è stata pari a 7.264 milioni di euro (+57,5%).
La raccolta diretta, pari a 28.510 milioni di euro, è caratterizzata dall'elevato grado di apprezzamento della qualità dei servizi offerti dal Gruppo da parte della clientela - la quota preponderante della raccolta diretta, infatti, è di natura "transazionale", a supporto dell'operatività complessiva dei clienti.
Nella tabella sotto riportata vengono evidenziati i dati relativi al saldo della raccolta diretta e indiretta dei clienti della Banca, sia che i medesimi siano collegati ad un consulente finanziario sia che operino esclusivamente tramite il canale online.
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Consistenze al | Variazioni | |||||
| 30/06/2023 | Comp% | 31/12/2022 | Comp% | Assoluta | % | ||
| Conti correnti e depositi liberi | 28.510.165 | 24,6% | 30.569.876 | 28,7% | (2.059.711) | -6,7% | |
| SALDO RACCOLTA DIRETTA | 28.510.165 | 24,6% | 30.569.876 | 28,7% | (2.059.711) | -6,7% | |
| Gestioni patrimoniali | 345.570 | 0,3% | 318.115 | 0,3% | 27.455 | 8,6% | |
| Fondi comuni d'investimento e altri fondi | 37.372.614 | 32,3% | 33.827.309 | 31,7% | 3.545.305 | 10,5% | |
| Prodotti assicurativi | 14.708.427 | 12,7% | 15.595.412 | 14,6% | (886.985) | -5,7% | |
| Prodotti di raccolta amministrata e diretta in consulenza |
3.376.563 | 2,9% | 2.331.802 | 2,2% | 1.044.761 | 44,8% | |
| SALDO RACCOLTA GESTITA | 55.803.174 | 48,2% | 52.072.638 | 48,9% | 3.730.536 | 7,2% | |
| Titoli di Stato, obbligazioni e azioni | 31.567.228 | 27,2% | 23.915.356 | 22,4% | 7.651.872 | 32,0% | |
| SALDO RACCOLTA AMMINISTRATA | 31.567.228 | 27,2% | 23.915.356 | 22,4% | 7.651.872 | 32,0% | |
| SALDO RACCOLTA DIRETTA E INDIRETTA |
115.880.567 | 100,0% | 106.557.870 | 100,0% | 9.322.697 | 8,7% | |
| di cui Guided products & services | 43.913.131 | 37,9% | 40.221.024 | 37,7% | 3.692.107 | 9,2% |
Si segnala che la percentuale riportata in corrispondenza dei Guided products & Services, pari al 37,9% al 30 giugno 2023, è calcolata rapportando le consistenze degli stessi con il saldo della raccolta diretta e indiretta.

Nella tabella sotto riportata vengono evidenziati i dati relativi alla raccolta netta diretta, gestita e amministrata effettuata nel corso del primo semestre 2023 a confronto con lo stesso periodo dell'esercizio precedente, sia che i clienti siano collegati ad un consulente finanziario sia che si tratti di clienti che operano esclusivamente online.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| 1° semestre | Comp % | 1° semestre | Comp % | Variazioni | ||
| 2023 | 2022 | Assoluta | % | |||
| Conti correnti e depositi liberi | (2.059.711) | -39,6% | 1.023.100 | 18,2% | (3.082.811) | n.a. |
| Depositi vincolati e pronti contro termine | - | 0,0% | (1) | 0,0% | 1 | -100,0% |
| RACCOLTA DIRETTA | (2.059.711) | -39,6% | 1.023.099 | 18,2% | (3.082.810) | n.a. |
| Gestioni patrimoniali | 12.231 | 0,2% | 18.703 | 0,3% | (6.472) | -34,6% |
| Fondi comuni d'investimento e altri fondi | 2.187.693 | 42,0% | 543.699 | 9,6% | 1.643.994 | n.a. |
| Prodotti assicurativi | (1.152.702) | -22,2% | 1.085.383 | 19,3% | (2.238.085) | -206,2% |
| Prodotti di raccolta amministrata e diretta in consulenza |
899.054 | 17,3% | 53.910 | 1,0% | 845.144 | n.a. |
| RACCOLTA GESTITA | 1.946.276 | 37,4% | 1.701.695 | 30,2% | 244.581 | 14,4% |
| Titoli di Stato, obbligazioni e azioni | 5.317.308 | 102,2% | 2.911.398 | 51,7% | 2.405.910 | 82,6% |
| RACCOLTA AMMINISTRATA | 5.317.308 | 102,2% | 2.911.398 | 51,7% | 2.405.910 | 82,6% |
| RACCOLTA NETTA TOTALE | 5.203.873 | 100,0% | 5.636.192 | 100,0% | (432.319) | -7,7% |
| di cui Guided products & services | 2.430.807 | 46,7% | 1.624.961 | 28,8% | 805.846 | 49,6% |
Si segnala che la percentuale riportata in corrispondenza dei Guided products & Services, pari al 46,7% al 30 giugno 2023, è calcolata rapportando le consistenze degli stessi con la raccolta netta totale.

I Ricavi si attestano a 600,7 milioni di euro, registrando un incremento del 29,5% rispetto ai 464 milioni di euro registrati nello stesso periodo dell'esercizio 2022, grazie al contributo positivo del Margine finanziario e delle Commissioni nette, parzialmente compensato dalla contrazione del Risultato negoziazione, coperture e fair value.
Il Margine finanziario evidenzia un incremento dell'86,1% rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente (+151,9 milioni di euro) supportato dagli Interessi netti, che registrano una crescita del 158,5% (+201,2 milioni di euro), grazie, principalmente, all'incremento dei tassi d'interesse di mercato. I Profitti da gestione della Tesoreria, invece, evidenziano una contrazione di 49,4 milioni di euro rispetto al primo semestre 2022.
Le Commissioni nette evidenziano un incremento di 9,6 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, riconducibile, principalmente, alle commissioni generate dall'Investing (+7,2 milioni di euro), grazie al crescente contributo di Fineco AM e ai maggiori margini netti sul risparmio gestito, e alle commissioni generate dal Banking (+3,8 milioni di euro), grazie alla crescita delle commissioni nette relative ai sistemi di pagamento. Nel corso del primo semestre 2023 la controllata Fineco AM ha generato commissioni nette per 73,5 milioni di euro.
Il Risultato negoziazione, coperture e fair value si attesta a 30,1 milioni di euro ed evidenzia una riduzione di 24,8 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. La voce è costituita principalmente dagli utili realizzati dal Brokerage, che include l'attività di internalizzazione di titoli e contratti derivati regolamentati e over the counter, strumenti finanziari utilizzati per la copertura gestionale dei titoli e dei derivati internalizzati e dalle differenze di cambio su attività e passività in valuta. La voce include anche la componente di inefficacia delle operazioni di copertura, per un importo di -5,1 milioni di euro (+11,7 milioni di euro nel primo semestre 2022), determinata dall'applicazione di curve diverse per la valutazione al fair value dei contratti derivati di copertura e degli elementi coperti nell'ambito delle operazioni di copertura di tipo fair value hedge.
I Costi operativi evidenziano un incremento di 8,5 milioni di euro rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente (+2,8 milioni di euro relativi a "Spese per il personale", +5,6 milioni di euro relativi alle "Altre spese amministrative al netto dei Recuperi di spesa" e +0,1 milioni di euro relativi alle "Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali"). La crescita del 6,2% è determinata principalmente da spese strettamente collegate alla crescita del business (attività, masse, clientela e struttura), certificata dal cost/income ratio che si attesta al 24,1% (29,3% al 30 giugno 2022) a conferma della forte leva operativa del Gruppo e alla diffusa cultura aziendale in tema di governo dei costi.
Le Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni del primo semestre 2023 si attestano a -2,1 milioni di euro (-1,2 milioni di euro nel primo semestre 2022). Il cost of risk è pari a 5 punti base.
Gli Altri oneri e accantonamenti si attestano a 12 milioni di euro in diminuzione del 3,9% rispetto al primo semestre 2022. Si precisa che nel corso del primo semestre 2023 è stato rilevato il contributo ordinario richiesto per l'anno 2023 di cui alla direttiva 2014/59/UE (Single Resolution Fund) per un importo pari a 6,6 milioni di euro, in riduzione rispetto ai 7,6 milioni di euro rilevati nel primo semestre 2022.
I Profitti netti da investimenti si attestano a -0,6 milioni di euro, sostanzialmente in linea rispetto al primo semestre 2022.
Il Risultato lordo dell'operatività corrente si attesta a 441,5 milioni di euro, in aumento del 40,8% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente (+40,7% escludendo le poste non ricorrenti registrate nel primo semestre 20226 ), grazie, principalmente, alla crescita del Margine finanziario (+151,9 milioni di euro) e delle Commissioni nette (+9,6 milioni di euro), parzialmente compensati dalla riduzione del Risultato negoziazione, coperture e fair value (-24,8 milioni di euro) e dalla crescita dei Costi operativi (+8,5 milioni di euro).
Il Risultato di periodo si attesta a 308,9 milioni di euro, evidenziando un incremento del 38,9% rispetto ai 222,4 milioni di euro registrati nel primo semestre 2022 (+38,8% escludendo le poste non ricorrenti registrate nel primo semestre 20227 ).
6 Variazione di fair value e cancellazione dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -0,3 milioni di euro (al lordo dell'effetto fiscale).
7 Variazione di fair value e cancellazione dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -0,2 milioni di euro (al netto dell'effetto fiscale).
La Cassa e disponibilità liquide, pari a 1.518,6 milioni di euro ed in aumento di 48,9 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022 (1.469,7 milioni di euro), è costituita, principalmente, dal deposito overnight acceso presso Banca d'Italia, per un importo totale di 1.197,5 milioni di euro, dalla liquidità depositata presso Banca d'Italia al netto della giacenza relativa alla riserva obbligatoria minima assegnata per il periodo di riferimento in corso, che trova rappresentazione nella voce Finanziamenti a banche, per un importo di 0,9 milioni di euro, e dalla liquidità depositata sui correnti aperti presso istituzioni creditizie per il regolamento delle operazioni sui circuiti di pagamento, per il regolamento dell'operatività in titoli, per la gestione della liquidità dei clienti UK e per la gestione della liquidità di Fineco AM, per un importo di 320,3 milioni di euro.
I Finanziamenti a banche si attestano a 415,6 milioni di euro, evidenziando una riduzione di 11,1 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022.
I Finanziamenti a clientela si attestano a 6.184,5 milioni di euro, in diminuzione di 261,2 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022, per effetto, principalmente, della riduzione degli utilizzi degli affidamenti in conto corrente e dei margini iniziali presso organismi di compensazione. Nel corso del primo semestre 2023 sono stati erogati 111 milioni di euro di prestiti personali, 94 milioni di euro di mutui e sono stati accordati fidi di conto corrente per un importo di 651 milioni di euro, di cui 641 milioni garantiti. L'ammontare dei crediti deteriorati al netto delle rettifiche di valore è pari a 5,3 milioni di euro (3,5 milioni di euro al 31 dicembre 2022) con un coverage ratio del 79,5%; il rapporto fra l'ammontare dei crediti deteriorati e l'ammontare dei crediti di finanziamento verso clientela ordinaria si attesta allo 0,09% (0,06% al 31 dicembre 2022).
Le Altre attività finanziarie si attestano a 22.613,2 milioni di euro, inclusa la valutazione negativa dei titoli a tasso fisso oggetto di copertura specifica del rischio tasso d'interesse, in diminuzione di 2.020,8 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022, per effetto, principalmente, delle vendite e dei rimborsi di titoli di debito valutati al costo ammortizzato effettuati nel primo semestre 2023. Il valore di bilancio dei titoli di debito emessi da UniCredit S.p.A. è pari a 981 milioni di euro, in riduzione rispetto ai 1.681,3 milioni di euro presenti al 31 dicembre 2022 per effetto del rimborso dei titoli giunti a scadenza nel corso del primo semestre 2023.
Le Coperture rilevate nell'attivo di bilancio si attestano a 1.028,8 milioni di euro ed includono la valutazione positiva di fair value dei derivati di copertura e l'adeguamento di valore delle attività oggetto di copertura generica, rappresentate da mutui a tasso fisso. Le Coperture rilevate nel passivo di bilancio si attestano a -13,4 milioni di euro ed includono la valutazione negativa di fair value dei derivati di copertura e l'adeguamento di valore delle passività oggetto di copertura generica, rappresentate da raccolta diretta da clientela. La variazione negativa dei contratti derivati di copertura rilevata nel primo semestre 2023 è imputabile sia alla chiusura di alcuni contratti derivati contestualmente alla vendita dei titoli di debito coperti sia alla riduzione di fair value dei contratti in essere. La valutazione delle poste coperte, di conseguenza, evolve nella direzione opposta, registrando una variazione positiva. Si precisa che la variazione della valutazione dei titoli oggetto di copertura specifica trova rappresentazione nelle Altre attività finanziarie, come sopra descritto.
I Crediti d'imposta acquistati, pari a 1.341,8 milioni di euro, includono il valore di bilancio dei crediti d'imposta acquistati nell'ambito del Decreto Legge 34/2020 e successive integrazioni, in crescita, rispetto ai 1.093,3 milioni di euro in essere al 31 dicembre 2022, per effetto degli acquisti effettuati nel periodo, che sono stati di importo superiore rispetto alle compensazioni effettuate nel primo semestre 2023.
I Debiti verso banche sono pari a 1.299,5 milioni di euro ed evidenziano una riduzione di 377,7 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022 riconducibile, principalmente, alla diminuzione dei margini di variazione ricevuti per l'operatività in derivati, per effetto della chiusura di alcuni contratti derivati di copertura, come sopra descritto, e della variazione negativa di fair value registrata nel periodo dai contratti derivati di copertura.
I Debiti verso clientela si attestano a 29.187,8 milioni di euro, in diminuzione di 2.507,8 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022, per effetto della riduzione della raccolta diretta in conto corrente da clientela (-2.039,2 milioni di euro), confluita in prodotti del risparmio amministrato e gestito, come precedentemente descritto, e della riduzione delle operazioni di pronti contro termine effettuate dalla tesoreria di Capogruppo (-496,7 milioni di euro).
I Titoli in circolazione, pari a 803,1 milioni di euro, includono esclusivamente i Senior Preferred Bond emessi da FinecoBank. Nel corso del primo semestre 2023 la Banca ha portato a termine con successo il collocamento della sua seconda emissione sul mercato di strumenti obbligazionari Senior Preferred per un importo di 300 milioni di euro.
Il Patrimonio si attesta a 1.911,5 milioni di euro, sostanzialmente invariato rispetto al 31 dicembre 2022. Gli utili rilevati nel primo semestre 2023, pari a 308,9 milioni di euro, hanno compensato le principali riduzioni rilevate nel periodo, dovute alla distribuzione dei dividendi deliberati dall'Assemblea degli Azionisti del 27 aprile 2023, per un importo complessivo di 299,2 milioni di euro, e al pagamento delle cedole degli strumenti AT1 emessi da FinecoBank, il cui ammontare, al netto della relativa fiscalità, ha determinato una riduzione del patrimonio netto di 9,9 milioni di euro.

Il 7 marzo 2023, nel corso di una conferenza stampa, è stata presentata la nuova campagna di comunicazione, che si distacca nettamente dal concept "Noi siamo Fineco" lanciato nel 2020 e che sposta l'attenzione dal brand alle persone, con le loro esigenze e i loro desideri. La campagna si è ispirata ai risultati di una ricerca condotta da Research Dogma, che ha indagato il rapporto degli italiani col tempo, costatando un crescente clima di incertezza sul futuro, ma anche la scoperta di nuove priorità cui dedicare tempo e attenzioni. In un mondo in cui tutto è cambiato, gli italiani infatti appaiono sempre più preoccupati per il futuro, ma resta forte la spinta a costruire una vita migliore che passa dalla convinzione che per essere felici non sia necessario dedicare il proprio tempo ad occuparsi eccessivamente del denaro.
Nell'ambito della stessa campagna è stato lanciato il primo progetto podcast "Se potessi avere". Cinque episodi nei quali altrettanti protagonisti raccontano le loro storie di cambiamento: si tratta di persone che hanno deciso di mettersi in discussione e ricominciare scegliendo un altro lavoro o un nuovo approccio a questioni importanti come tempo, energia e salute mentale. Il podcast parla di come il denaro e il risparmio abbiano influito su queste scelte e perché sia importante parlare di come anche una gestione oculata del proprio patrimonio e un'attenta analisi delle ricadute economiche possano influire positivamente nella vita di tutte e tutti.
Nei mesi di marzo e maggio 2023, inoltre, sono stati pianificati due flight pubblicitari che prevedevano, oltre alla TV, alla radio e alla stampa anche il digital e l'outdoor a livello nazionale.
Con riferimento alle principali iniziative di solidarietà, nel primo semestre 2023 il Gruppo FinecoBank ha sostenuto la raccolta fondi della Croce Rossa Italiana, intervenuta in Emilia-Romagna per soccorrere ed evacuare la popolazione a seguito delle alluvioni che hanno colpito il territorio. A una donazione diretta della Banca, si è affiancata una raccolta fondi attraverso il sito Fineco, ancora in corso alla data del 30 giugno 2023. Inoltre, nel mese di maggio, FinecoBank ha sostenuto il Pic Nic Theodora, uno dei due eventi principali di fundraising dell'associazione, la cui mission è quella di portare momenti di gioco, ascolto ed evasione ai bambini ricoverati in ospedale grazie alle visite personalizzate dei Dottor Sogni, artisti professionisti, assunti e formati dalla Fondazione Theodora per operare in reparti pediatrici di alta complessità.
L'attività dei consulenti è stata accompagnata da una particolare attenzione sia a livello territoriale, tramite articoli e redazionali pubblicati su testate locali per illustrare i servizi disponibili per i risparmiatori, con particolare focus sui temi legati alla consulenza, sia in ambito nazionale evidenziando la crescita della rete di consulenza e supportando l'attività di reclutamento con numerosi articoli e interviste agli area manager per annunciare i nuovi ingressi.
Le tematiche legate all'inflazione a livello globale insieme agli interventi sui tassi di interesse attuati dalle banche centrali sono stati fra i principali temi analizzati dai media nel corso del primo semestre e anche Fineco, in alcune occasioni, è stata protagonista di questi approfondimenti tramite interviste ai principali esponenti della Banca.
FinecoBank si è confermata "Top Employer Italia" anche nel 2023, grazie all'attenzione dedicata alla valorizzazione delle risorse e allo sviluppo delle competenze, favorendo un ambiente di lavoro positivo e stimolante.
Infine, FinecoBank ha continuato a sostenere le iniziative organizzate da TEDxMilano, concretizzando il proprio impegno anche nel sostegno all'evento TEDx Global sul climate change: "Countdown". Un tema di grande attualità che ha visto protagonisti numerosi speaker di molteplici settori raccontare e sensibilizzare la comunità nell'urgenza della lotta contro il cambiamento climatico, mission che il Gruppo condivide.
Anche per il 2023 il Gruppo ha confermato la collaborazione con il FAI (Fondo Ambiente Italiano). FinecoBank continua ad essere Corporate Golden Donor del FAI dal 2017, una qualifica che premia le aziende più attive nel settore della cultura e della tutela del patrimonio artistico del territorio. Fineco è stata inoltre main sponsor delle "Giornate FAI di Primavera" nell'edizione del 2023, le più grandi feste di piazza dedicate al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, con più di 1.000 aperture.
È stato rinnovato fino al 2024 il progetto avviato dal Comune di Milano, "Cura e adotta il verde pubblico" con una collaborazione per la riqualificazione delle aree verdi urbane del capoluogo lombardo, nella zona compresa tra Corso Como, Corso Garibaldi e Largo La Foppa. L'obiettivo del progetto di sponsorizzazione, della durata di tre anni, è quello di contribuire alla conservazione e al miglioramento delle aree verdi esistenti.
La progettualità con Lifegate, nel progetto Plasticless, è stata portata avanti anche nel 2023 con l'obiettivo non solo di consolidare l'azione iniziata nel 2021 nella lotta per il recupero di materiali plastici nei mari e nei laghi, ma anche di aumentare l'estensione dell'impegno stesso, arrivando a sostenere un totale di 12 unità di dispositivi (Seabin). L'iniziativa è stata accompagnata anche dall'attivazione di un piano di divulgazione sul territorio atto a sensibilizzare i cittadini sui temi dei rifiuti plastici, incontrando numerose centinaia di persone sul territorio nazionale.
Nel corso del primo semestre 2023 Fineco ha continuato il proprio percorso di Sostenibilità nelle diverse aree di intervento delineate nel Piano ESG 2020-2023.
In particolare, in ambito finanza responsabile, circa il 43,7% dei fondi di Fineco AM era relativo a fondi che promuovono, tra le altre caratteristiche, caratteristiche ambientali o sociali, o una combinazione di esse (ex art. 8 SFDR), mentre l'1% era relativo a fondi con obiettivo di investimento sostenibile (ex art. 9 SFDR). Alla stessa data, a livello di Gruppo circa il 57,4% dei fondi distribuiti nella piattaforma Fineco risultava essere classificato ex articolo 8 SFDR, mentre circa il 4,4% era classificato ex articolo 9.
Sempre in ambito di finanza responsabile, per la prima volta la Banca ha negoziato un'operazione di collateral switch (prestito titoli collateralizzato) con criteri ESG. Rispetto alle transazioni tradizionali, l'operazione prevede il pagamento di un'extra fee correlata al raggiungimento dei seguenti target di Sostenibilità da parte di Fineco: (i) 100% di nuovi fondi con rating ESG inseriti nella piattaforma italiana tra il 31 dicembre 2021 e il 31 dicembre 2023 (ii) score dell'S&P Corporate Sustainability Assessment maggiore a 67 su 100. Alla scadenza dell'operazione, fissata per aprile 2024, l'extra fee sarà riconosciuta a Fineco dalla controparte e retrocessa da Fineco a Save the Children nel caso in cui la Banca raggiunga i target concordati, mentre sarà retrocessa direttamente dalla controparte a Save the Children nel caso in cui Fineco non raggiunga i target.
Nell'ambito della gestione degli impatti ambientali, a giugno 2023 FinecoBank ha superato con esito positivo la seconda verifica di parte terza di mantenimento del Sistema di Gestione Ambientale (SGA) certificato EMAS (Eco-Management and Audit Scheme), riconoscimento di eccellenza a livello comunitario assegnato alle organizzazioni che adottano una politica ambientale in grado di ridurre gli impatti in modo concreto e misurabile, sviluppando nuove soluzioni per favorire la sostenibilità. Nell'ambito delle attività del SGA, sono state inoltre sviluppate una serie di iniziative mirate alla valorizzazione del riconoscimento ottenuto, attraverso, fra l'altro, la promozione del logo EMAS nella rete commerciale e il coinvolgimento dei dipendenti tramite una campagna di sensibilizzazione sui comportamenti virtuosi da adottare in ufficio.
Nel primo semestre 2023 è inoltre proseguita e si è conclusa l'iniziativa Fineco Impact, challenge promossa dal Club Ambassador Fineco in collaborazione con LifeGate, con l'obiettivo di sostenere startup sostenibili e innovative nel loro percorso di crescita. Sono risultate vincitrici tre startup, premiate per l'abilità di saper unire tecnologia, sostenibilità e fattore umano, con l'obiettivo di generare un impatto positivo su società e ambiente.
In merito agli aspetti sociali, nel mese di gennaio è stata inaugurata nella sede di Milano la nuova area wellbeing, spazio polifunzionale dedicato ai dipendenti, che mette disposizione una gamma di servizi legati al benessere, tra i quali un'area pranzo e break, grazie alla partnership con Foorban, e un'area Mobility (dotata di spogliatoi e docce), per gestire al meglio gli spostamenti casa – lavoro.
A maggio 2023 è stata inoltre lanciata la nuova edizione di AIxGirls, il campus estivo su intelligenza artificiale e data science dedicato alle ragazze di quarta superiore, che, per il secondo anno consecutivo, sarà supportato da Fineco AM.
Altrettanto positivo è il riscontro delle agenzie di rating ESG, come già descritto nel capitolo "Dati di sintesi" della Relazione intermedia sulla gestione consolidata.
Nel primo semestre 2023, la Banca risulta inclusa negli indici di sostenibilità MIB ESG Index di Euronext, FTSE4Good, Bloomberg Gender Equality Index (GEI) 2023, S&P Global 1200 ESG Index, Standard Ethics Italian Banks Index e Standard Ethics Italian Index.
Di seguito si riportano i riconoscimenti assegnati a Fineco nel corso del primo semestre 2023:


L'azione FinecoBank
Al 30 giugno 2023 il prezzo dell'azione si è attestato a quota 12,32 euro, in calo rispetto al prezzo di chiusura registrato a fine 2022 pari a 15,52 euro. Il valore medio registrato dall'azione nel corso del primo semestre 2023 è stato pari a 14,41 euro.
La capitalizzazione di mercato della società al 30 giugno 2023 risulta di 7.520 milioni di euro.
| Anno 2014 |
Anno 2015 |
Anno 2016 |
Anno 2017 |
Anno 2018 |
Anno 2019 |
Anno 2020 |
Anno 2021 |
1° semestre 2022 |
Anno 2022 |
1° semestre 2023 |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Prezzo ufficiale azione ordinaria (€) | |||||||||||
| - massimo | 4,750 | 7,805 | 7,400 | 8,735 | 11,890 | 12,385 | 13,425 | 17,305 | 16,180 | 16,180 | 16,690 |
| - minimo | 3,808 | 4,438 | 4,622 | 5,345 | 7,956 | 8,514 | 6,918 | 12,875 | 10,335 | 10,335 | 11,960 |
| - medio | 4,173 | 6,479 | 5,980 | 6,914 | 9,823 | 10,234 | 11,329 | 14,947 | 13,764 | 13,401 | 14,413 |
| - fine periodo | 4,668 | 7,625 | 5,330 | 8,535 | 8,778 | 10,690 | 13,400 | 15,435 | 11,420 | 15,520 | 12,315 |
| Numero azioni (milioni) | |||||||||||
| - in circolazione a fine periodo | 606,3 | 606,5 | 606,8 | 607,7 | 608,4 | 608,9 | 609,6 | 609,9 | 610,1 | 609,9 | 610,6 |

I risultati conseguiti nelle principali aree di attività Nelle pagine seguenti vengono riportati e commentati i principali indicatori e i risultati che identificano le macroaree di attività: Banking, Brokerage e Investing, ivi inclusa anche l'attività di gestione del risparmio svolta dalla controllata Fineco AM.
Tali macroaree, in relazione al particolare modello di business che prevede una forte integrazione verticale fra le differenti tipologie di attività, sono tra loro interdipendenti. Il Gruppo, infatti, offre i propri servizi (bancari e d'investimento) attraverso la rete dei consulenti finanziari ed i canali online e mobile che operano in modo tra loro coordinato ed integrato. La completezza dei servizi offerti consente di proporsi quale unico punto di riferimento del cliente (one stop solution) per l'operatività bancaria e le esigenze d'investimento. Questa strategia fortemente integrata e fondata sul cliente ha come conseguenza il fatto che i ricavi e i margini relativi ai diversi prodotti/servizi (investing, banking e brokerage) sono, quindi, profondamente interdipendenti.
Tutte le attività sono svolte con la finalità di ottenere risultati economici dalla gestione "industriale" dei business, minimizzando il profilo di rischio finanziario delle attività stesse. La gestione finanziaria del Gruppo è orientata ad una gestione dei rischi tesa a preservare i ritorni industriali delle diverse attività e non ad assumere, in proprio, posizioni di rischio.
Nel corso del primo semestre 2023 è continuata l'attività di ampliamento dell'offerta di prodotti e servizi e l'ottimizzazione dei processi in tema di digitalizzazione, nell'ottica di renderli più rispondenti alle esigenze della clientela. In particolare, si segnala:
Rispetto ai processi di acquisizione, le attività si sono altresì focalizzate sulla revisione e contestuale ottimizzazione del processo di apertura del conto per i canali online desktop e app, al fine di garantire al cliente un accesso immediato con i codici subito disponibili al momento della richiesta.
A partire da maggio 2023, inoltre, sono avviate un serie di iniziative commerciali finalizzate ad incrementare ancora di più il grado di fidelizzazione della clientela, premiando, per i già clienti, la scelta di accreditare lo stipendio.
La tabella seguente riporta lo spending e il saldo di bilancio delle carte di credito confrontato con lo spending del primo semestre 2022 e il saldo al 31 dicembre 2022. Lo spending delle carte di credito evidenzia un incremento dell'11,8% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.
| (Importi in migliaia) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Spending | Consistenze | Spending | Consistenze | Variazioni | |||||
| 1° semestre | 1° semestre | Spending | Consistenze | ||||||
| Prodotti di Credito | 2023 | 30/06/2023 | 2022 | 31/12/2022 | Assoluta | % | Assoluta | % | |
| Carte di credito revolving | 19.056 | 34.309 | 18.643 | 34.802 | 413 | 2,2% | (493) | -1,4% | |
| Carte di credito a saldo | 1.668.380 | 299.710 | 1.491.299 | 305.822 | 177.081 | 11,9% | (6.112) | -2,0% | |
| Totale | 1.687.436 | 334.019 | 1.509.942 | 340.624 | 177.494 | 11,8% | (6.605) | -1,9% |

Per quanto riguarda l'attività di concessione dei finanziamenti, nel corso del primo semestre del 2023 è stata sviluppata la modalità di approvazione "instant" per il prodotto Credit Lombard, riservata alla clientela ritenuta "eligible" in base a regole di credito predefinite e per le sole richieste di importo compreso fra 10.000 euro e 50.000 euro.
Dalla tabella sotto riportata si evidenzia una riduzione delle erogazioni pari, complessivamente, al 20,6% rispetto al primo semestre del 2022, riconducibile principalmente ai mutui, complice anche il rialzo dei tassi di interesse; le consistenze evidenziano una diminuzione del 3% rispetto al 31 dicembre 2022.
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Prodotti di Credito | Erogazioni | Consistenze | Erogazioni | Consistenze | Variazioni | |||
| 1° semestre | 1° semestre | Erogazioni | Consistenze | |||||
| 2023 | 30/06/2023 | 2022 | 31/12/2022 | Assoluta | % | Assoluta | % | |
| Prestiti personali e sovvenzioni chirografarie a rimborso rateale |
111.401 | 546.760 | 142.216 | 552.369 | (30.815) | -21,7% | (5.609) | -1,0% |
| Fidi in conto corrente * | 651.123 | 2.274.569 | 679.094 | 2.401.690 | (27.971) | -4,1% | (127.121) | -5,3% |
| Mutui | 94.382 | 2.585.492 | 258.579 | 2.619.278 | (164.197) | -63,5% | (33.786) | -1,3% |
| Totale | 856.906 | 5.406.821 | 1.079.889 | 5.573.337 | (222.983) | -20,6% | (166.516) | -3,0% |
* Per i Fidi in conto corrente la colonna erogazioni rappresenta l'importo accordato.
Si precisa che gli affidamenti garantiti da titoli accordati nel corso del primo semestre 2023 ammontano complessivamente a 641 milioni di euro (621 milioni di euro relativi al prodotto Credit Lombard, 13 milioni di euro garantiti da pegni e 7 milioni di euro di fidi con mandato a vendere), pari al 98% del totale dei fidi concessi.

Dopo un primo trimestre 2023 caratterizzato da un'incertezza del mercato e dalla conseguente volatilità, il secondo trimestre è stato guidato da una generale fase di stabilizzazione sia per i mercati azionari sia per i mercati obbligazionari, anche se il quadro macroeconomico continua a rimanere complesso. Nonostante tale contesto, FinecoBank accresce ulteriormente la propria posizione di leader di mercato, posizionandosi al primo posto sia nella classifica "Azioni" dei volumi scambiati in conto terzi su Euronext Milan Domestic, Euronext Growth Milan ed Equiduct, sia nella classifica dei volumi scambiati sugli internalizzatori sistematici direttamente gestiti (dal Rapporto Assosim la quota di mercato al 30 giugno 2023 si attesta al 26,96%, 26,44% a fine 2022), sia nella classifica dei volumi intermediati conto terzi al 30 giugno 2023 su Mini Futures su Indice, con il 42,47% del mercato (37,83% a fine 2022), e Micro Futures su Indice, con il 44,67% del mercato (55,40% a fine 2022).
Per quanto riguarda l'attività di ampliamento dell'offerta di prodotti e servizi si evidenzia:
La seguente tabella evidenzia il numero degli ordini su strumenti finanziari registrato nel corso del primo semestre del 2023 rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| 1° semestre | Variazioni | |||||
| 2023 | 2022 | Assoluta | % | |||
| Ordini - Equity Italia (incluso ordini internalizzati) | 4.297.355 | 4.965.495 | (668.140) | -13,5% | ||
| Ordini - Equity USA (incluso ordini internalizzati) | 1.273.486 | 1.650.554 | (377.068) | -22,8% | ||
| Ordini - Equity altri mercati (incluso ordini internalizzati) | 442.127 | 525.961 | (83.834) | -15,9% | ||
| Totale ordini Equity | 6.012.968 | 7.142.010 | (1.129.042) | -15,8% | ||
| Ordini - Bond | 527.364 | 227.730 | 299.634 | 131,6% | ||
| Ordini - Derivati | 5.457.732 | 6.840.757 | (1.383.025) | -20,2% | ||
| Ordini - Forex | 565.822 | 526.359 | 39.463 | 7,5% | ||
| Ordini - CFD | 997.155 | 1.284.586 | (287.431) | -22,4% | ||
| Ordini - Fondi | 1.984.150 | 2.385.041 | (400.891) | -16,8% | ||
| Totale ordini | 15.545.191 | 18.406.483 | (2.861.292) | -15,5% |

Il Gruppo offre alla propria clientela, secondo un modello di business "guided open architecture", una gamma di prodotti di risparmio gestito particolarmente estesa, composta da prodotti di gestione collettiva del risparmio, quali quote di fondi comuni di investimento ed azioni di SICAV riconducibili a case d'investimento italiane ed internazionali accuratamente selezionate, prodotti previdenziali, assicurativi nonché servizi di consulenza in materia di investimenti. Inoltre, all'interno della consulenza in amministrato, sono effettuate IPO continuative di Investment Certificates.
La piattaforma fondi sul mercato italiano è composta da 72 case di investimento per un totale di oltre 4.170 ISIN sottoscrivibili al 30 giugno 2023. Sempre con riferimento ai prodotti di gestione collettiva del risparmio, si ricorda che da settembre 2019 è iniziato il collocamento dei fondi anche sul mercato UK. Sulla piattaforma UK sono presenti 21 Case di Investimento e circa 750 ISIN sottoscrivibili.
Con riferimento ai prodotti di gestione collettiva del risparmio, nel corso del primo semestre 2023 la gamma si è ampliata con l'inserimento in piattaforma di 11 fondi di Fineco AM a disposizione della clientela. L'offerta di Fineco AM, infatti, si è ulteriormente allargata con l'ingresso di nuove versioni dei fondi Smart Defence (Smart Global Defence 2029 Fineco AM Fund II, Smart Global Defence 2026 Fineco AM Fund, Smart Global Defence 2029 Fineco AM Fund III A, Smart Global Defence 2030 Fineco AM Fund, Smart Defence Multi-Strategy 2029 Fineco AM Fund e Smart Defence Progression 2025 Fineco AM Fund) che hanno come obiettivo la protezione del capitale e la distribuzione di una cedola a scadenza. Come in passato, sono fondi che riscontrano sempre molto interesse; nel semestre notevole favore ha riscontrato lo Smart Defence Progression 2025 Fineco AM Fund, tanto che si sono chiuse le sottoscrizioni dopo 3 ore dall'apertura per raggiungimento del plafond.
Inoltre, nel corso del semestre è stato lanciato un nuovo fondo single strategy a delega (Fineco US Dollar Bond Fund). Il fondo Fineco AM US Dollar Bond Fund è una strategia gestita dal team obbligazionario di Fineco AM che mira a dare esposizione prevalente al segmento governativo obbligazionario statunitense. Il portafoglio viene gestito attivamente e il benchmark selezionato Bloomberg US Treasury Index viene utilizzato a solo scopo di comparazione delle performance.
Alla famiglia FAM Evolution si è aggiunta una nuova strategia (FAM Target), il Fineco AM Passive Underlyings 8 Target 2026 che va ad affiancarsi agli altri fondi FAM Evolution già presenti in piattaforma, ma che consente un'esposizione graduale al mercato azionario e obbligazionario, riducendo i rischi di market timing ovvero di ingresso ai mercati nel momento meno opportuno, utilizzando un boost - per accumulare in maniera opportunistica posizioni in portafoglio, sfruttando le favorevoli condizioni del mercato e anticipando i decumuli. Si tratta di un fondo di fondi basato su un piano di decumulo a 3 anni che mira a dare esposizione prevalente ai mercati azionari internazionali sulla base un portafoglio costruito su strumenti passivi.
Tra le soluzioni a delega per la clientela private, si consolida l'offerta delle gestioni patrimoniali in collocamento esclusivo per la clientela di FinecoBank. La gamma è rappresentata dalle linee in titoli, Private Value e Private Etiche e dalle linee in ETF e fondi denominate Private Global, ciascuna declinata su profili di rischio da prudente a dinamico e caratterizzata da un'esposizione azionaria crescente. L'interesse della clientela private per le gestioni patrimoniali è costante con un interesse significativo per le linee in titoli Private Value con esposizione bilanciata ed obbligazionaria (Private Value Sviluppo, Private Value Bilanciata e Prudente); in aumento anche l'interesse per soluzioni personalizzate con conferimenti superiori ai 5 milioni di euro.
Per quanto riguarda i prodotti previdenziali, continua l'attenzione della clientela verso il fondo pensione aperto Core Pension disponibile in esclusiva per la rete FinecoBank. Grazie alla proposizione paperless mediante raccolta delle adesioni in modalità digitale e tramite web collaboration, le masse gestite registrano un continuo incremento, pari circa al 17% rispetto al 31 dicembre 2022, con una preferenza per i comparti azionari e bilanciati.
Nell'ambito della consulenza assicurativa, nel corso del primo semestre 2023 è continuata l'offerta sui prodotti Multiramo Extra, Multiramo Target e Multiramo Private, pur con qualche rallentamento dovuto alle variate condizioni di mercato. In relazione alle nuove proposte di investimento, si segnala l'aggiornamento della gamma di ramo I "Top Valor" che prevede l'inserimento di un "bonus 1,5%" di rendimento della Gestione Separata sottostante. Inoltre, è stato rilasciato il restyling della MultiramoTarget con l'inserimento del FIA 70 e del FIA "Sostenibile" sin dall'asset allocation iniziale.
In merito all'offerta sul mercato primario (IPO), nel primo semestre 2023 è continuata l'attività di collocamento di Investment Certificates. Le strutture utilizzate sono quelle a "capitale protetto" al 100%, con partecipazione al rialzo del sottostante e "condizionatamente protette" attraverso barriere di protezione fino al 70%, autocallable con coupon condizionato trimestrale ed effetto memoria. Sono stati utilizzati 3 diversi emittenti ed effettuati 6 collocamenti e la raccolta complessiva è di oltre gli 88 milioni di euro. Il continuo incremento del numero dei Certificates quotati sul mercato secondario, anche tematici ed ESG, amplia le soluzioni utilizzabili all'interno dei servizi di consulenza della Banca.
Con riferimento ai servizi di consulenza, sono proseguite le attività e le soluzioni della Banca volte a migliorare i servizi offerti alla clientela ed ai consulenti finanziari di Fineco. Le richieste di personalizzazione di portafogli Private sopra i 500 mila euro, pervenute al team di Senior Investment Specialist della Banca, hanno raggiunto un controvalore di oltre 4 miliardi di euro, a dimostrazione dell'apprezzamento del servizio svolto e della necessità, da parte della clientela, di ricevere soluzioni di investimento personalizzate.
Nell'ottica di supportare l'attività dei consulenti finanziari sui clienti con posizioni articolate su più dossier o riferibili ad un nucleo familiare esteso, è stato lanciato nel 2020 il servizio "Monitoraggio Attivo". Tale servizio prevede un dialogo costante tra il consulente finanziario ed un team di Senior Investment Specialist che monitorano costantemente l'intera posizione del cliente avvalendosi di una piattaforma dedicata e tecnologicamente avanzata. Allo stato attuale, con il servizio si è raggiunta una profondità di analisi delle posizioni paragonabile a quella effettuata da asset manager. Le richieste di attivazione del servizio, dedicato a clientela con portafogli superiori a 2,5 milioni di euro, hanno superato 2,4 miliardi di euro alla fine della prima metà del 2023.

Nel continuo processo di sviluppo delle soluzioni per i consulenti finanziari, il servizio di "Diagnosi Private" è stato arricchito con nuove analisi di contributo al rischio atteso del portafoglio quali: contributo al rischio di mercato e al rischio specifico dei singoli strumenti, contributo al rischio di mercato dei fattori e delle asset class. È stata poi aggiunta la possibilità di inserire in "Diagnosi" prodotti non standard, come gestioni separate presso terzi di cui siano noti i rendimenti annui. Entrambe le modifiche sono state effettuate sia nel report di Diagnosi singolo, sia nel report di confronto.
Nei primi mesi dell'anno, le Diagnosi richieste sono state l'8% in più dello stesso periodo del 2022. La clientela prospect continua a rappresentare più della metà delle richieste. Alcune Diagnosi di asset presso terzi ed asset in Fineco sono ricorrenti e sono diventate un servizio premium offerto a clientela multibancarizzata e con asset considerevoli.
Infine, i report mensili relativi ai portafogli modello sono stati aggiornati introducendo il dato del rating ESG Fineco per i prodotti in portafoglio.
La seguente tabella mostra nel dettaglio la composizione dei prodotti della raccolta gestita al 30 giugno 2023, il cui saldo evidenzia un incremento del 7,2% rispetto al 31 dicembre 2022, per effetto dei flussi netti derivanti dagli investimenti da parte dei clienti della liquidità in eccesso in titoli di Stato e in prodotti di risparmio gestito precedentemente citato.
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Consistenze al | Variazioni | |||||
| 30/06/2023 | Comp % | 31/12/2022 | Comp % | Assoluta | % | ||
| Fondi comuni d'investimento e altri fondi | 37.372.614 | 67,0% | 33.827.309 | 65,0% | 3.545.305 | 10,5% | |
| Prodotti assicurativi | 14.708.427 | 26,4% | 15.595.412 | 29,9% | (886.985) | -5,7% | |
| Gestioni patrimoniali | 345.570 | 0,6% | 318.115 | 0,6% | 27.455 | 8,6% | |
| Prodotti di raccolta amministrata e diretta in consulenza |
3.376.563 | 6,1% | 2.331.802 | 4,5% | 1.044.761 | 44,8% | |
| Totale saldo raccolta gestita | 55.803.174 | 100,0% | 52.072.638 | 100,0% | 3.730.536 | 7,2% |

Il deciso mutamento di scenario cui sì è assistito nel 2022 si è protratto anche nel primo semestre 2023, che è stato ancora caratterizzato da spinte inflazionistiche, politiche monetarie più restrittive, tassi elevati e grande volatilità.
Una fase particolarmente complessa, nella quale Fineco ha proseguito la sua crescita grazie all'efficienza di un modello di business in grado di affrontare al meglio ogni fase di mercato, all''efficacia della strategia volta a offrire le giuste soluzioni ed all'ulteriore rafforzamento nell'acquisizione di nuovi clienti a conferma della forte richiesta di consulenza professionale.
Un percorso di crescita che evidenzia l'attrattività della Banca e l'abilità della Rete di affiancare i clienti, guidandoli in una pianificazione di lungo termine e di gestirne l'emotività, grazie ad un consolidato rapporto di fiducia e all'efficienza delle soluzioni di investimento a disposizione.
La grande capacità di adattamento del modello di business, unitamente all'ampiezza della gamma di offerta, ha consentito di cogliere e soddisfare le esigenze della clientela.
Il dato di raccolta, alla luce della complessa situazione sui mercati, è particolarmente positivo, seppur in presenza di un diverso asset mix che, influenzato da volatilità e contesto di tassi di interesse elevati, ha visto un significativo contributo anche sulla raccolta amministrata.
A completamento, si evidenzia l'importante contributo di Fineco AM, che ha messo a punto soluzioni di investimento innovative, come le nuove famiglie Global Defence particolarmente apprezzate - in special modo dai clienti prudenti - perché consentono di far fronte alle oscillazioni del mercato e di coniugare la protezione del capitale, e che hanno consentito di intercettare la gran parte dei deflussi registrati dall'assicurativo.
Al 30 giugno 2023 per la Rete dei consulenti finanziari si evidenziano risultati comunque importanti, in particolare:
La rete dei consulenti finanziari
posizionando la Banca al 2° posto per raccolta netta effettuata al 30 giugno 2023 secondo la classifica Assoreti.
Senza campagne commerciali di periodo e nonostante l'effetto mercato, il portafoglio medio della Rete è aumentato di oltre il 9,72% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno passando da 31,2 milioni di euro a 34,2 milioni di euro, portando il patrimonio della Rete a superare la soglia dei 100 miliardi di euro, a testimonianza di una solida e costante attività di raccolta e di una stabile relazione di fiducia instaurata con i clienti.
Per quanto riguarda il segmento Private al 30 giugno 2023 si registra un incremento significativo del numero dei clienti private assistiti da consulenti finanziari arrivati ad oltre 46.500 e di asset ad essi riferibili che si attestano a 46,7 miliardi di euro. La crescita è stata sostenuta da una raccolta netta nel semestre riferita a questo segmento di oltre 2 miliardi di euro (massimo storico di periodo) a riprova della posizione di leadership raggiunta nel mercato nazionale del Private Banking.
La forte attrattività di Fineco si manifesta anche per quanto attiene all'attività di reclutamento, in modo particolare per i professionisti provenienti da modelli più tradizionali. Nel primo semestre 2023 sono stati inseriti 44 nuovi consulenti finanziari "senior", ovvero professionisti qualificati principalmente provenienti dalle banche tradizionali, dagli istituti specializzati nel Private Banking e dalle altre reti di consulenza finanziaria. I "millenials" si confermano un importante risorsa sulla quale puntare e nel primo semestre sono stati avviati alla professione 41 nuovi consulenti nell'ambito del "progetto giovani". Il saldo netto della Rete è di 34 unità nel semestre con un tasso di turnover decisamente modesto (pari a circa l'1,7%).
Per quanto attiene all'educazione finanziaria, mantenendo fede all'impegno di Fineco, nel semestre sono stati tenuti complessivamente circa 820 eventi clienti (di cui 262 in modalità web) con l'obiettivo di aumentare la conoscenza su tematiche riguardanti investimenti, pianificazione finanziaria e patrimoniale, finanza comportamentale e di rispondere alle domande dei partecipanti, trattando diversi argomenti di "attualità finanziaria".
Tali eventi sono dedicati principalmente alla clientela, anche clientela prospect, ed hanno visto la partecipazione di circa 23.750 tra clienti e prospect. Di questi, gli eventi dedicati alla clientela di fascia alta sul tema più ampio della pianificazione patrimoniale sono stati 16, con oltre 830 clienti Private coinvolti.
Al 30 giugno 2023 la Rete è composta da 2.952 consulenti finanziari.
La presenza capillare della Rete sul territorio è supportata dai 425 negozi finanziari. Nel corso del semestre sono state messe a punto 6 nuove aperture a ulteriore sostegno dell'immagine e della presenza capillare sul territorio. In ottica di efficientamento della distribuzione sul territorio e di accrescimento dell'immagine, nel semestre sono state chiuse 7 strutture a fronte di 6 nuove più moderne aperture.

Nella tabella sotto riportata vengono evidenziati i dati relativi alla raccolta netta diretta, gestita e amministrata relativa ai soli clienti della rete dei consulenti finanziari effettuata nel corso del primo semestre del 2023 a confronto con i dati dello stesso periodo dell'esercizio precedente. La raccolta netta totale si attesta a 4.274,2 milioni di euro evidenziando un decremento del 13,4% rispetto al 30 giugno 2022, ma con un importante incremento in termini di raccolta amministrata e gestita, che è stata pari a 5.945 milioni di euro (+56,4%).
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 1° semestre | Comp % | 1° semestre | Comp % | Variazioni | |||
| 2023 | 2022 | Assoluta | % | ||||
| Conti correnti e depositi liberi | (1.670.677) | -39,1% | 1.134.226 | 23,0% | (2.804.903) | -247,3% | |
| Depositi vincolati e pronti contro termine | - | 0,0% | (1) | 0,0% | 1 | -100,0% | |
| RACCOLTA DIRETTA | (1.670.677) | -39,1% | 1.134.225 | 23,0% | (2.804.902) | -247,3% | |
| Gestioni patrimoniali | 12.231 | 0,3% | 18.703 | 0,4% | (6.472) | -34,6% | |
| Fondi comuni d'investimento e altri fondi | 2.185.024 | 51,1% | 551.517 | 11,2% | 1.633.507 | 296,2% | |
| Prodotti assicurativi | (1.149.791) | -26,9% | 1.086.617 | 22,0% | (2.236.408) | -205,8% | |
| Prodotti di raccolta amministrata e diretta in consulenza |
899.053 | 21,0% | 53.936 | 1,1% | 845.117 | n.a. | |
| RACCOLTA GESTITA | 1.946.517 | 45,5% | 1.710.773 | 34,7% | 235.744 | 13,8% | |
| Titoli di Stato, obbligazioni e azioni | 3.998.391 | 93,5% | 2.090.320 | 42,4% | 1.908.071 | 91,3% | |
| RACCOLTA AMMINISTRATA | 3.998.391 | 93,5% | 2.090.320 | 42,4% | 1.908.071 | 91,3% | |
| RACCOLTA NETTA TOTALE - RETE CONSULENTI FINANZIARI |
4.274.231 | 100,0% | 4.935.318 | 100,0% | (661.087) | -13,4% | |
| di cui Guided products & services | 2.427.142 | 56,8% | 1.623.641 | 32,9% | 803.501 | 49,5% |
Si segnala che la percentuale riportata in corrispondenza dei Guided products & Services, pari al 56,8% al 30 giugno 2023, è calcolata rapportando le consistenze degli stessi con la raccolta netta totale – rete consulenti finanziari.
La tabella sottoesposta riporta la consistenza della raccolta riferibile alla rete dei consulenti finanziari al 30 giugno 2023, complessivamente pari a 101.063 milioni di euro (+8,4% rispetto al 31 dicembre 2022). Secondo la classifica Assoreti, al 31 marzo 2023 (ultimo dato disponibile), FinecoBank manteneva il 2° posto per patrimonio totale, pari al 13,41% del sistema Reti, in linea con la quota di mercato rilevata a dicembre 2022 pari a 13,34%.
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Consistenze al | Variazioni | |||||
| 30/06/2023 | Comp% | 31/12/2022 | Comp% | Assoluta | % | ||
| Conti correnti e depositi liberi | 22.206.161 | 22,0% | 23.876.839 | 25,6% | (1.670.678) | -7,0% | |
| SALDO RACCOLTA DIRETTA | 22.206.161 | 22,0% | 23.876.839 | 25,6% | (1.670.678) | -7,0% | |
| Gestioni patrimoniali | 345.570 | 0,3% | 318.115 | 0,3% | 27.455 | 8,6% | |
| Fondi comuni d'investimento e altri fondi | 36.952.451 | 36,6% | 33.428.469 | 35,9% | 3.523.982 | 10,5% | |
| Prodotti assicurativi | 14.658.156 | 14,5% | 15.544.251 | 16,7% | (886.095) | -5,7% | |
| Prodotti di raccolta amministrata e diretta in consulenza |
3.376.537 | 3,3% | 2.331.778 | 2,5% | 1.044.759 | 44,8% | |
| SALDO RACCOLTA GESTITA | 55.332.714 | 54,8% | 51.622.613 | 55,4% | 3.710.101 | 7,2% | |
| Titoli di Stato, obbligazioni e azioni | 23.523.659 | 23,3% | 17.712.757 | 19,0% | 5.810.902 | 32,8% | |
| SALDO RACCOLTA AMMINISTRATA | 23.523.659 | 23,3% | 17.712.757 | 19,0% | 5.810.902 | 32,8% | |
| SALDO RACCOLTA DIRETTA E INDIRETTA - RETE CONSULENTI FINANZIARI |
101.062.534 | 100,0% | 93.212.209 | 100,0% | 7.850.325 | 8,4% | |
| di cui Guided products & services | 43.846.642 | 43,4% | 40.159.797 | 43,1% | 3.686.845 | 9,2% |
Si segnala che la percentuale riportata in corrispondenza dei Guided products & Services, pari al 43,4% al 30 giugno 2023, è calcolata rapportando le consistenze degli stessi con il saldo della raccolta diretta e indiretta – rete consulenti finanziari.
Le risorse

Al 30 giugno 2023 le risorse della Banca sono pari a 1.288, in aumento rispetto alle 1.279 presenti in azienda al 31 dicembre 2022.
Nel corso del primo semestre 2023, tutti i dipendenti hanno continuato a beneficiare del lavoro da remoto secondo le modalità stabilite dall'Accordo Individuale già in essere. Nel mese di marzo si è provveduto ad effettuare un'integrazione a tale Accordo che ha elevato la possibilità di lavorare da remoto fino a un massimo di 14 giornate mensili suddivise su base settimanale.
Sono proseguite, inoltre, ulteriori iniziative volte ad agevolare e migliorare la vita lavorativa e personale dei dipendenti, in continuità con quanto fatto nel corso degli anni precedenti (ad esempio in ambito salute e welfare).
Le attività di selezione si sono svolte ancora in modalità "a distanza" e sono state per lo più volte al rafforzamento e all'ottimizzazione delle aree dedicate allo sviluppo del business, al supporto organizzativo e tecnologico ed al controllo e gestione dei rischi.
Anche nel corso del primo semestre 2023 FinecoBank si è impegnata per attrarre nuovi talenti, con particolare focus sui giovani (Millenials e Generazione Z), grazie anche ad iniziative di employer branding volte ad incontrare ed ingaggiare neolaureati o laureandi e comprendere al meglio le dinamiche comportamentali tipiche delle nuove generazioni. È continuata la partecipazione a Career Day in presenza e digitali così come è proseguito l'utilizzo di tecnologie di selezione e di onboarding che contribuiscono a semplificare il processo e supportano in maniera pratica ed efficace HR, manager e candidati che possono così anche dotarsi immediatamente di tutta la strumentazione necessaria al lavoro da remoto.
Delle 34 assunzioni del primo semestre 2023, molte sono state inserite all'interno dell'area Customer Relationship Management a conferma della forte e costante attenzione riservata ai giovani neolaureati. Il Customer Relationship Management costituisce, infatti, il punto di partenza di un percorso di sviluppo professionale che può portare a ricoprire nel tempo differenti ruoli in azienda.
Nel corso dei primi sei mesi dell'anno le uscite hanno coinvolto complessivamente 25 risorse di cui:
Per quanto attiene all'inquadramento, i dipendenti sono così suddivisi:
| Uomini | Donne | Totale | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Qualifica | 30/06/2023 | 31/12/2022 | 30/06/2023 | 31/12/2022 | 30/06/2023 | 31/12/2022 |
| Dirigenti | 25 | 24 | 6 | 6 | 31 | 30 |
| Quadri Direttivi | 314 | 314 | 134 | 132 | 448 | 446 |
| Aree Professionali | 407 | 402 | 402 | 401 | 809 | 803 |
| Totale | 746 | 740 | 542 | 539 | 1.288 | 1.279 |
Al 30 giugno 2023 i part-time presenti in Banca sono 99 circa l'8% dell'organico, il personale femminile rappresenta circa il 42% della forza lavoro, l'anzianità aziendale media si attesta a circa 13 anni, mentre l'età media è pari a circa 42,5 anni.
La formazione dei dipendenti nel corso del primo semestre 2023 si è focalizzata sia sull'acquisizione e il consolidamento delle competenze richieste dalle diverse esigenze aziendali, sia sull'aggiornamento delle conoscenze individuali, con particolare attenzione alla formazione obbligatoria, tecnica, linguistica e comportamentale-manageriale.
Di seguito il dettaglio delle ore* di formazione per area di intervento:
| Area intervento | Ore di formazione |
|---|---|
| Obbligatoria | 10.444 |
| Tecnica | 10.177 |
| Linguistica | 2.564 |
| Comportamentale – Manageriale | 437 |
| Totale | 23.622 |
*Fineco AM inclusa
La Banca è impegnata nella costante diffusione e miglioramento della cultura del Rischio e della Compliance, elementi che permettono al business della Banca di essere, oltre che profittevole, sostenibile nel tempo. Riteniamo infatti che la formazione su tali tematiche sia fondamentale per promuovere tra i dipendenti la consapevolezza che la trasparenza e il rispetto delle regole sono essenziali per Fineco.
Per questo motivo si è prestata forte attenzione alla formazione obbligatoria, rivolta a tutti i dipendenti ed erogata principalmente sulla Piattaforma Learning Next, con la creazione di corsi su tematiche rilevanti, quali ad esempio: Esternalizzazioni e internalizzazioni, Gestione dei servizi informatici forniti da terze parti, PSD2 e PAD e GDPR-Data Breaches.
Con l'obiettivo di garantire l'apprendimento da parte di tutti i dipendenti di tali materie e preservare la Banca dai rischi operativi, legali e reputazionali legati al mancato completamento dei corsi, vengono effettuati monitoraggi periodici sulla formazione obbligatoria. Il completamento della formazione obbligatoria è presupposto per l'accesso al sistema incentivante.
All'interno delle strutture che si occupano di fornire informazioni alla clientela, sono stati poi attivati i consueti corsi di formazione obbligatoria in ambito assicurativo IVASS, di aggiornamento professionale ai fini del regolamento CONSOB e Assessment annuale delle competenze sulle materie indicate da ESMA.
Inoltre, al fine di assicurare la conformità alle disposizioni normative in materia di Salute e Sicurezza sul Lavoro, la Banca eroga a tutte le risorse adeguata formazione in maniera continuativa e periodica sulla base delle normative vigenti.
Nel corso del primo semestre 2023, usufruendo della collaborazione di fornitori esterni, partner strategici, università e di competenze interne, sono stati organizzati interventi formativi utili all'acquisizione di conoscenze tecniche e comportamentali necessarie a migliorare, non solo la produttività aziendale, ma anche il livello di specializzazione dei dipendenti. A titolo esemplificativo evidenziamo le seguenti iniziative:
In aggiunta, in linea con le nuove disposizioni previste dal 40° aggiornamento della circolare 285, è stato predisposto un percorso formativo specialistico dal titolo "Risk Management, Cyber-resiliency e adempimenti normativi nel settore bancario" che coinvolge alcune risorse delle aree di Risk, Compliance, Audit ed Organizzazione oltre ad un percorso formativo in progettazione che coinvolgerà tutta la Banca.
Sono proseguite le erogazioni dei percorsi formativi di Project Management dedicati sia ai manager che ai professional e anche quest'anno, per rispondere alle necessità di formazione comportamentale, manageriale ed anche personale di tutti i dipendenti, rimane disponibile su Learning Next un catalogo formativo on line liberamente accessibile, che viene costantemente arricchito con nuovi corsi su tematiche quali la comunicazione, l'efficacia personale, la leadership, il lavoro di squadra, la motivazione, ma anche corsi più tecnici come, Microsoft 365, Excel base e Word. All'interno del catalogo sono presenti anche corsi relativi all'etica, alla diversity & inclusion e alla gestione dello stress.
Infine, per risponde in maniera sempre più puntuale alle esigenze della Banca, attraverso un'analisi dei fabbisogni formativi effettuata nei primi mesi del 2023, sono in progettazione nuovi percorsi formativi sviluppati ad hoc per soddisfare le esigenze emerse di formazione manageriale, soft skill e competenze trasversali.
Come ogni anno, all'interno della struttura del Customer Care, in ottica di mantenimento di alti standard di qualità del servizio e di attenzione al cliente, sono stati organizzati corsi di formazione sia "in ingresso" che "in itinere" per un totale di 8.109 ore, mirati all'acquisizione delle principali competenze tecniche e specifiche del ruolo.
Sulla maggior parte dei nuovi ingressi in azienda è stato inoltre definito con il manager un percorso a loro dedicato di training on the job, con l'obiettivo di fornire un supporto concreto nei primi mesi delle nuove attività lavorative.
Anche per il 2023 FinecoBank ha rinnovato l'associazione a Valore D, che offre la possibilità ai dipendenti di accedere a contenuti e corsi pensati per valorizzare il talento femminile e promuovere la cultura inclusiva in azienda.
Anche per il 2023 tutti i dipendenti hanno l'opportunità di utilizzare una piattaforma dedicata, basata sull'intelligenza artificiale, con l'obiettivo di accrescere le competenze della lingua inglese di ognuno attraverso un percorso di apprendimento personalizzato sulla base del livello di conoscenza iniziale e dei propri interessi.
Inoltre, a oltre 320 dipendenti sono stati attivati i consueti percorsi di formazione di inglese sia di gruppo che individuali, telefonici o svolti in aula virtuale. Per determinate risorse sono stati attivati corsi di Legal English e di tedesco.
La partecipazione dei dipendenti ai corsi di formazione linguistica viene definita sulla base delle richieste formalizzate dai singoli responsabili di struttura, in funzione delle specifiche esigenze professionali dei colleghi.
Anche nel catalogo formativo on line di Learning Next sono stati aggiunti corsi di formazione linguistica dedicati alle lingue tedesco, spagnolo, francese e di business english.
Al 30 giugno 2023 le risorse della società sono 66, di cui 26 donne e 40 uomini con un'età media pari a circa 36,3 anni.
Le assunzioni provenienti da mercato sono state finalizzate al rafforzamento sia delle funzioni di business che di supporto e controllo.


Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 23 gennaio 2023, tenuto conto del parere favorevole del Comitato Remunerazione riunitosi il 16 gennaio 2023, ha approvato i seguenti sistemi di incentivazione successivamente approvati dall'Assemblea degli Azionisti del 27 aprile 2023:
Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 7 febbraio 2023, tenuto conto del risultato positivo della verifica delle condizioni minime di accesso a livello di Gruppo e di quelle individuali (compliance dei comportamenti e occupazione continuativa), nonché del parere favorevole del Comitato Remunerazione riunitosi il 6 febbraio 2023, ha approvato:

Il Consiglio di Amministrazione di Fineco Asset Management riunitosi il 19 aprile 2023 ha approvato il proprio Sistema Incentivante 2023 per il personale locale appartenente al "Personale più rilevante".

L'infrastruttura tecnologica FinecoBank è una delle più importanti banche FinTech e propone un modello di business unico in Europa, che combina le migliori piattaforme con un grande network di consulenti finanziari. Offre da un unico conto servizi di banking, credit, trading e investimento attraverso piattaforme transazionali e di consulenza sviluppate con tecnologie proprietarie.
La strategia competitiva di Fineco si basa su un approccio che da sempre anima la Banca, l'interpretazione dei bisogni del cliente ed il sistema informativo rappresenta uno strumento di primaria importanza per il conseguimento degli obiettivi sia strategici che operativi: Fineco affianca alla cura della clientela una componente intrinseca di innovazione che riesce a seguire i trend tecnologici più attuali anche attraverso la propria cultura interna, rendendo l'esperienza dei clienti fluida e intuitiva su tutti i canali.
Nel corso degli anni la scelta strategica in ambito IT e Security è stata di presidiare internamente tutte le attività tecnologiche e di sicurezza che potessero fornire un contributo significativo per lo sviluppo del business. Questo approccio ha consentito di offrire prodotti customizzati e distintivi, mantenere un know-how interno e un controllo elevato sull'evoluzione della propria tecnologia e dei propri servizi, mantenere la proprietà intellettuale delle applicazioni sviluppate e degli algoritmi a supporto, garantire un rapido time to market, così come migliori e costanti performance nell'erogazione dei servizi.

L'attuale architettura è strutturata su più livelli logici, segregati in termini di reti e sistemi di erogazione:
I paradigmi architetturali e di sviluppo in uso, orientati all'"agile development", unitamente all'adozione di tecnologie di ultima generazione, consentono d'integrare in modo efficace e sostenibile i canali distributivi, la piattaforma operativa interna e gli applicativi tramite i quali i clienti accedono ai servizi loro dedicati.
L'ottica è quella di avere un'elevata sostenibilità in termini di struttura dei costi tecnologici, un'elevata scalabilità di tipo "orizzontale", progettare servizi che vengano erogati in modo distribuito e mantenere all'interno dell'azienda lo sviluppo e la gestione delle applicazioni a valore aggiunto che rappresentino un fattore competitivo per Fineco, sia esso quantificabile in termini di "time to market" o di efficienza/leva operativa.
Per quanto riguarda Fineco AM, la società utilizza una piattaforma di terzi per la gestione dei servizi di investimento.
Nel corso del primo semestre del 2023 è proseguita la consueta attività di adeguamento tecnologico, ottimizzazione infrastrutturale ed applicativa con particolare attenzione al consolidamento e sviluppo del sistema informativo, volta a fornire servizi innovativi, affidabili, interoperabili ed aperti, che migliorino l'experience dei clienti e dei consulenti finanziari.
Con riferimento ai rischi ICT e Cyber, il CSIRT (il team di risposta dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale) ha chiesto, tramite alcuni alert, di alzare l'attenzione ed adottare tutte le misure di protezione degli assetti ICT, sollecitando l'adozione di "una postura di massima difesa cibernetica". In Italia, l'attenzione è stata posta in generale verso i ministeri, enti governativi e le aziende strategiche per l'interesse nazionale, tra cui gli istituti finanziari.
Il Gruppo continua ad avere l'obiettivo di assicurare la protezione dei clienti garantendo la sicurezza dei dati, declinata nelle sue caratteristiche di disponibilità, confidenzialità ed integrità: alla luce della crisi russo-ucraina sui mercati finanziari dell'UE, particolare attenzione è stata posta nella valutazione dei rischi correlati. Nel rispetto delle misure previste dalla legislazione vigente, Fineco continua a mantenere le iniziative intraprese a seguito dell'inizio del conflitto volte a verificare la propria postura di sicurezza e readiness operativa anche avvalendosi delle indicazioni e raccomandazioni suggerite dai diversi organi nazionali ed internazionali. Ferma restando l'adozione da sempre delle migliori pratiche in materia di sicurezza, sia in termini di misure tecniche che organizzativo/procedurali, ulteriori meccanismi sono oggetto di continua valutazione ed introduzione per far fronte ad eventuali impatti derivanti dalla situazione contingente.


Il sistema dei controlli interni Il sistema dei controlli interni è un elemento fondamentale del complessivo sistema di governo delle banche; esso assicura che l'attività aziendale sia in linea con le strategie e le politiche aziendali e sia improntata a canoni di sana e prudente gestione.
La Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 e successivi aggiornamenti definisce i principi e le linee guida cui il sistema dei controlli interni delle banche si deve uniformare; in quest'ambito sono definiti i principi generali di organizzazione, indicati il ruolo ed i compiti degli organi aziendali, delineate le caratteristiche ed i compiti delle funzioni aziendali di controllo.
I presidi relativi al sistema dei controlli interni devono coprire ogni tipologia di rischio aziendale. La responsabilità primaria è rimessa agli organi aziendali, ciascuno secondo le rispettive competenze. L'articolazione dei compiti e delle responsabilità degli organi e delle funzioni aziendali deve essere chiaramente definita.
Le banche applicano le disposizioni secondo il principio di proporzionalità, cioè tenuto conto della dimensione e complessità operative, della natura dell'attività svolta, della tipologia dei servizi prestati.
La Banca Centrale Europea e la Banca d'Italia, nell'ambito del processo di revisione e valutazione prudenziale, verificano la completezza, l'adeguatezza, la funzionalità (in termini di efficienza ed efficacia), l'affidabilità del sistema dei controlli interni delle banche.
Coerentemente a quanto statuito dalle Autorità di Vigilanza, il Sistema dei Controlli Interni della Banca è costituito dall'insieme delle regole, delle funzioni, delle strutture, delle risorse, dei processi e delle procedure che mirano ad assicurare, nel rispetto della sana e prudente gestione, il conseguimento delle seguenti finalità:
FinecoBank, in qualità di Capogruppo, ha dotato il Gruppo di un sistema unitario di controlli interni che consenta l'effettivo controllo sia sulle scelte strategiche del Gruppo nel suo complesso, sia sull'equilibrio gestionale delle singole entità del Gruppo.
Da un punto di vista metodologico, il Sistema dei Controlli Interni della Banca e di Fineco AM, unica società controllata8 , prevede tre tipologie di controlli:
Per quanto concerne la controllata Fineco AM, la struttura organizzativa prevede lo svolgimento delle attività di Compliance, Risk Management ed Internal Audit da parte di funzioni interne alla società.
8 Si segnala che al 30 giugno 2023 la società Fineco International Ltd, controllata al 100% da FinecoBank S.p.A., non è operativa.

La Capogruppo FinecoBank definisce le opportune misure di controllo e monitoraggio della controllata Fineco AM, assicurando un allineamento dell'implementazione del sistema dei controlli interni a livello di Gruppo, ove possibile, in considerazione delle specificità del business svolto dalla controllata irlandese.
Le funzioni aziendali deputate ai controlli di 2° e 3° livello della Capogruppo presentano annualmente agli organi aziendali una relazione che illustra le verifiche effettuate, i risultati emersi, i punti di debolezza rilevati con riferimento, oltre che alla Capogruppo medesima, anche al Gruppo bancario nel suo complesso e propongono gli interventi da adottare per la rimozione delle carenze rilevate.
Presso la Capogruppo sono inoltre istituiti controlli di vigilanza istituzionale: sono i controlli svolti dagli organi con funzioni di controllo della Banca tra i quali, in particolare, il Collegio Sindacale e l'Organismo di Vigilanza ex D.lgs. 8 giugno 2001, n. 231.
Considerando le funzioni e le strutture coinvolte, il Sistema dei Controlli Interni di FinecoBank si fonda su:
In ultimo, si precisa che il Gruppo Bancario FinecoBank, in qualità di ente significativo ai sensi del regolamento 468/2014 (MVU), è soggetto alla supervisione diretta della Banca Centrale Europea (BCE). Di conseguenza, l'annuale processo di revisione e valutazione prudenziale (SREP) è svolto da un Joint Supervisory Team (JST), composto da analisti della DG "Specialized Institutions & LSIs" della BCE e del Servizio Supervisione Banche 1 della Banca d'Italia.
Per una compiuta descrizione dei rischi e delle incertezze che la Banca e il Gruppo devono fronteggiare nell'attuale situazione di mercato si rinvia alla Parte A – Politiche contabili e alla Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura delle note illustrative.
9 Nell'ambito della Direzione Compliance opera la Funzione Antiriciclaggio e Antiterrorismo, incaricata di gestire la corretta applicazione della normativa in tema di contrasto al riciclaggio ed al finanziamento del terrorismo, con a capo il Responsabile della Funzione Antiriciclaggio. All'interno della Direzione Compliance opera inoltre la Unit DPO, Outsourcing, & ICT & Security Compliance, al cui responsabile, con delibera del Consiglio di Amministrazione di FinecoBank, è assegnato il ruolo di Data Protection Officer.
10 L'ordinamento e le fonti di autoregolamentazione attribuiscono compiti di controllo a specifiche funzioni – diverse dalle funzioni aziendali di controllo – la cui attività va inquadrata in modo coerente nel Sistema dei Controlli Interni.
Al riguardo, la Banca ha individuato alcune funzioni/strutture organizzative che sulla base di specifici compiti assegnati presidiano taluni ambiti normativi. In particolare, rilevano i presidi del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari e quello di Controllo sulla Rete di vendita dei consulenti finanziari abilitati all'offerta fuori sede.
Il modello di presidio indiretto prevede inoltre che, con riferimento ad altre normative per le quali siano già previste forme specifiche di presidio specializzato - adeguate a gestire i profili di rischio di non conformità - i compiti della funzione compliance possano essere graduati. Compliance rimane comunque responsabile, in collaborazione con le funzioni specialistiche incaricate, almeno della definizione delle metodologie di valutazione del rischio di non conformità e della individuazione delle relative procedure, e procede alla verifica dell'adeguatezza delle procedure medesime a prevenire il rischio di non conformità. Attualmente, sono stati individuati presidi specialistici nelle seguenti funzioni aziendali:
- Corporate Law & Board Secretary's Office in relazione ad operazioni con parti correlate e soggetti collegati; Delegato in materia di Salute e Sicurezza sul lavoro (Delegato 81); Responsabile dei Lavori ai sensi dell'dell'articolo 89, comma 1, lettera c), del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81; Risorse Umane; GBS - Organizzazione e Operations Banca - Business Continuity Manager; CFO - Affari Fiscali e Consulenza; CFO - Amministrazione e Segnalazioni OdV; CFO - Rappresentante della Direzione ai sensi del Regolamento EMAS (Eco-Management and Audit Scheme) n. 1221/2009/CE.
Tutte le funzioni aziendali, diverse dalle funzioni aziendali di controllo, partecipano inoltre al Sistema dei Controlli Interni attraverso lo svolgimento dei controlli di primo livello incorporati nei processi aziendali di loro pertinenza.
Il modello organizzativo della Capogruppo si basa su un modello di tipo funzionale, in modo da raggruppare le attività in base ad una funzione specifica ed a processi comuni; tutte le conoscenze e le capacità, riguardo alle specifiche attività, vengono migliorate nel continuo e consolidate, creando per ogni singola struttura, e quindi per l'intera organizzazione, una conoscenza approfondita del proprio ambito. Il punto di forza della struttura funzionale è quello di promuovere economie di scala, in quanto tutti i dipendenti appartenenti alla stessa funzione possono condividere competenze e processi, evitando duplicazioni e sprechi. Inoltre, il modello funzionale facilita lo sviluppo di capacità e conoscenze verticali all'interno dell'area di appartenenza e garantisce la necessaria dinamicità decisionale, avendo una linea gerarchica ben definita. Nel modello organizzativo della Capogruppo, pur applicando il concetto di "specializzazione" funzionale, vengono garantiti i collegamenti orizzontali tra le diverse funzioni, anche grazie all'adozione di un approccio per progetti in ogni fase di definizione e rilascio di prodotti e servizi: i gruppi di progetto, infatti, prevedono la partecipazione di uno o più membri delle funzioni competenti che apportano la propria conoscenza approfondita per il proprio ambito di competenza. I collegamenti orizzontali sono inoltre garantiti dal funzionamento di appositi Comitati manageriali, che presidiano, tra le altre attività, lo stato di avanzamento dei progetti più rilevanti. Le sinergie tra i canali distributivi ed il presidio sui processi decisionali trasversali ai Department sono garantiti dal funzionamento del Management Committee.
Il modello adottato dalla Banca prevede l'identificazione delle funzioni aziendali di controllo: i) di conformità alle norme (compliance); ii) di controllo dei rischi (risk management); iii) di revisione interna (internal audit), nonché ulteriori funzioni con competenze specialistiche, tra cui il Chief Financial Officer (CFO), il Legale, il Chief People Officer, la Corporate Identity e la funzione di controllo sulla rete dei consulenti finanziari.
Inoltre, il modello identifica ulteriori tre linee Funzionali, che governano:
In breve sintesi:
La struttura organizzativa
All'Amministratore Delegato e Direttore Generale riportano, oltre ai tre Vice Direttori Generali ed i relativi Department di competenza (Network PFA & Private Banking Department, Global Business Department e Global Banking Services Department), le seguenti strutture organizzative: il Chief Financial Officer (CFO) Department, il Chief Risk Officer (CRO) Department, il Chief Lending Officer (CLO) Department, il Network Controls, Monitoring & Services Department, il Legal & Corporate Affairs Department, Chief People Officer Department, Compliance Department, il Team Regulatory Affairs & Resolution Unit e il Team Identity & Communications.
La funzione di Revisione Interna (Internal Audit) riporta direttamente al Consiglio di Amministrazione, Organo con Funzione di Supervisione Strategica.
Il Consiglio di Amministrazione del 23 gennaio 2023, al fine di rappresentare nell'organigramma della Banca una chiara presenza e collocazione della Resolution Unit ai sensi di Sigle Resolution Board Expectations for Banks, ha deliberato la ridenominazione della struttura Regulatory Affairs in Regulatory Affairs & Resolution Unit e la creazione, a suo diretto riporto, del nuovo team Resolution Management. Tale team presta il supporto operativo per lo svolgimento dei compiti della Resolution Unit. Inoltre, nella stessa seduta, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato l'istituzione del SRB Permanent Work Group, con il compito di garantire la corretta applicazione dell'ampia e articolata normativa esterna in ambito Resolution, avvalendosi della partecipazione e del contributo di diverse strutture organizzative dotate di specifici skill e know-how. Infine, si è provveduto all'integrazione delle responsabilità e dei compiti in materia di SRB e stress test regolamentari nell'ambito del Chief Risk Officer Departement (CRO).
Con decorrenza 30 giugno 2023, al fine di implementare quanto previsto dal 40° aggiornamento della Circolare n. 285/13 della Banca d'Italia in materia di Rischio ICT e di Sicurezza, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato l'aggiornamento delle responsabilità in capo all'Amministratore Delegato e Direttore Generale e l'attribuzione di specifici compiti alle funzioni di controllo di secondo livello Chief Risk Officer (CRO) e Compliance. Contestualmente, è stato previsto un aggiornamento della struttura organizzativa della Direzione Internal Audit, con lo scorporo dei presidi sui rischi relativi alle tecnologie dell'informazione e di sicurezza in una nuova Unit dedicata, a suo diretto riporto. Infine, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato una revisione dell'assetto organizzativo della Direzione Compliance attraverso la ridistribuzione delle attività inerenti al Compliance Risk Assessment (CRA) e ai Controlli di II Livello (2LCs) alle Unit già responsabili delle attività di monitoraggio della normativa esterna e dell'attività di consulenza.



La Capogruppo FinecoBank è responsabile di massimizzare il valore di lungo termine del Gruppo nel suo complesso, garantendo il governo unitario, l'indirizzo e il controllo delle Entità del Gruppo.
Per tale finalità FinecoBank ha definito regole per il governo del Gruppo Bancario FinecoBank allo scopo di esercitare compiutamente il proprio ruolo di gestione e coordinamento del Gruppo11e ha delineato il sistema di gestione manageriale/funzionale dello stesso, disciplinando i processi chiave volti a regolare i rapporti tra la Capogruppo e le Entità del Gruppo.
FinecoBank, nella sua qualità di Capogruppo, assicura il coordinamento delle attività delle Entità con un sistema manageriale di gestione basato sul concetto delle "competence line", attraverso il forte legame funzionale tra la competente struttura di Capogruppo e la struttura organizzativa – ovvero funzione omologa - delle singole Entità.
Le Competence Line sono rappresentate dalle strutture/funzioni che, operando trasversalmente tra la Capogruppo e le Entità del Gruppo, hanno l'obiettivo di indirizzare, coordinare e controllare le attività ed i rischi del Gruppo nel suo complesso e tramite le strutture/funzioni presenti localmente, delle singole Entità. Le Competence Line operano nei seguenti ambiti: Investor Relations, Finanza e Tesoreria, Pianificazione e Controllo, Vigilanza, Bilancio e Fiscale (ambito Chief Financial Officer); Risk Management (ambito Chief Risk Officer); Crediti (ambito Chief Lending Officer), Legale/Societario; Compliance; Internal Audit, Chief People Officer, Identity & Communication, Organization/Business Continuity & Crisis Management/ICT/Security/Acquisti (ambito Global Banking Services).
Con l'obiettivo di realizzare un efficiente collegamento funzionale e manageriale a livello di Gruppo, nel rispetto dei vincoli posti dalle leggi e regolamenti locali applicabili, i Responsabili delle Competence Line hanno un ruolo diretto e, nel rispetto delle responsabilità degli Organi Societari di ciascuna Entità, specifici poteri di indirizzo, supporto e controllo con riferimento alle corrispondenti funzioni di ciascuna Entità, sempre in coordinamento con il Top Management della rispettiva Entità.
I principali aggregati patrimoniali
La Cassa e disponibilità liquide, pari a 1.518,6 milioni di euro al 30 giugno 2023 (1.469,7 milioni di euro al 31 dicembre 2022), è costituita dal deposito overnight acceso presso Banca d'Italia, per un importo totale di 1.197,5 milioni di euro, dalla liquidità depositata presso Banca d'Italia al netto della giacenza relativa alla riserva obbligatoria minima assegnata per il periodo di riferimento in corso, che trova rappresentazione nella voce Finanziamenti a banche, per un importo di 0,9 milioni di euro, oltre alla liquidità depositata sui correnti aperti presso istituzioni creditizie per il regolamento delle operazioni sui circuiti di pagamento, per il regolamento dell'operatività in titoli, per la gestione della liquidità dei clienti UK e per la gestione della liquidità di Fineco AM, per un importo di 320,3 milioni di euro.
Le Attività finanziarie di negoziazione sono pari a 16,9 milioni di euro e comprendono strumenti finanziari che soddisfano la definizione di "possedute per negoziazione", in particolare:
I CFD sono contratti derivati "Over the counter" che prevedono la liquidazione di un differenziale generato dalla differenza fra il prezzo di apertura ed il prezzo di chiusura dello strumento finanziario. La Banca copre gestionalmente lo sbilancio delle posizioni aperte nei confronti dei clienti tramite la sottoscrizione di futures o l'acquisto/vendita di titoli azionari sui medesimi sottostanti oppure effettuando delle operazioni forex con controparti istituzionali.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Variazioni | ||||
| 30/06/2023 | 31/12/2022 | Assoluta | % | ||
| Crediti verso banche centrali | 296.166 | 311.357 | (15.191) | -4,9% | |
| Crediti verso banche | 119.461 | 115.339 | 4.122 | 3,6% | |
| Depositi a scadenza | 88.454 | 66.486 | 21.968 | 33,0% | |
| Altri finanziamenti: | 31.007 | 48.853 | (17.846) | -36,5% | |
| 1. Pronti contro termine attivi | 136 | 261 | (125) | -47,9% | |
| 2. Altri | 30.871 | 48.592 | (17.721) | -36,5% | |
| Totale | 415.627 | 426.696 | (11.069) | -2,6% |
I Finanziamenti a banche sono pari a 415,6 milioni di euro, in diminuzione di 11,1 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022, e sono rappresentati principalmente dalla Riserva obbligatoria presso Banca d'Italia e dai depositi attivi presso banche.
I "Crediti verso banche centrali" sono costituiti esclusivamente dalla Riserva obbligatoria presso Banca d'Italia che, come descritto in precedenza, corrisponde alla giacenza relativa alla riserva obbligatoria minima assegnata per il periodo di riferimento in corso.
La voce "Altri finanziamenti: 1. Pronti contro termine attivi" comprende le operazioni di stock lending, operazioni di prestito titoli garantite da somme di denaro che rientrano nella piena disponibilità economica del prestatore e che equivalgono, nella sostanza, a operazioni di pronti contro termine su titoli. La voce non include la forma tecnica del prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli ovvero senza garanzia. Tali operazioni sono esposte tra le operazioni "fuori bilancio" nella tabella A.1.4 riportata nella Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale - Informazioni di natura quantitativa delle note illustrative.

La voce "Altri finanziamenti: 2. Altri" si riferisce per 21,5 milioni di euro all'importo dei margini iniziali, di variazione e depositi a garanzia a fronte di operazioni su contratti derivati e altre operazioni su strumenti finanziari (41,3 milioni di euro al 31 dicembre 2022) e per 9,3 milioni di euro ai crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari (7,3 milioni di euro al 31 dicembre 2022).
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Variazioni | ||||
| 30/06/2023 | 31/12/2022 | Assoluta | % | ||
| Conti correnti | 2.274.569 | 2.401.690 | (127.121) | -5,3% | |
| Pronti contro termine attivi | 166.183 | 139.026 | 27.157 | 19,5% | |
| Mutui | 2.585.492 | 2.619.278 | (33.786) | -1,3% | |
| Carte di credito, prestiti personali | 880.778 | 892.064 | (11.286) | -1,3% | |
| Altri finanziamenti | 277.476 | 393.655 | (116.179) | -29,5% | |
| Totale | 6.184.498 | 6.445.713 | (261.215) | -4,1% |
I Finanziamenti a clientela sono pari a 6.184,5 milioni di euro, in diminuzione di 261,2 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022 (-4,1%), e sono rappresentati da:
La voce "Pronti contro termine attivi" non comprende la forma tecnica del prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli ovvero senza garanzia. Tali operazioni sono esposte tra le operazioni "fuori bilancio" nella tabella A.1.5 riportata nella Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale - Informazioni di natura quantitativa delle note illustrative.

I Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria ammontano complessivamente a 5.745 milioni di euro e sono costituiti principalmente da crediti per prestiti personali, mutui, utilizzi di conto corrente e carte di credito revolving e a saldo; complessivamente evidenziano un decremento del 2,9%, per effetto, principalmente, della riduzione degli utilizzi degli affidamenti in conto corrente.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Finanziamenti a Clientela (Riclassifica Gestionale) | Consistenze al | Variazioni | |||
| 30/06/2023 | 31/12/2022 | Assoluta | % | ||
| Conti correnti | 2.271.131 | 2.399.917 | (128.786) | -5,4% | |
| Utilizzo carte di credito | 333.980 | 340.579 | (6.599) | -1,9% | |
| Mutui | 2.584.567 | 2.618.344 | (33.777) | -1,3% | |
| Prestiti personali | 546.067 | 550.764 | (4.697) | -0,9% | |
| Altri finanziamenti | 4.145 | 3.032 | 1.113 | 36,7% | |
| Finanziamenti in bonis | 5.739.890 | 5.912.636 | (172.746) | -2,9% | |
| Conti correnti | 3.438 | 1.772 | 1.666 | 94,0% | |
| Mutui | 926 | 934 | (8) | -0,9% | |
| Utilizzo carte di credito | 38 | 46 | (8) | -17,4% | |
| Prestiti personali | 693 | 676 | 17 | 2,5% | |
| Altri finanziamenti | 39 | 26 | 13 | 50,0% | |
| Finanziamenti deteriorati | 5.134 | 3.454 | 1.680 | 48,6% | |
| Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria | 5.745.024 | 5.916.090 | (171.066) | -2,9% | |
| Pronti contro termine | 166.044 | 138.988 | 27.056 | 19,5% | |
| Pronti contro termine - deteriorati | 140 | 37 | 103 | 278,4% | |
| Depositi a garanzia, margini iniziali e di variazione | 149.534 | 259.849 | (110.315) | -42,5% | |
| Crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari | 123.719 | 130.713 | (6.994) | -5,4% | |
| Crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari - deteriorati |
37 | 36 | 1 | 2,8% | |
| Crediti di funzionamento e altri crediti | 439.474 | 529.623 | (90.149) | -17,0% | |
| Finanziamenti a clientela | 6.184.498 | 6.445.713 | (261.215) | -4,1% |
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Categoria Importo lordo |
Fondo svalutazione | Importo netto | Coverage ratio* | |||||
| Consistenze al | Consistenze al | Consistenze al | Dati al | |||||
| 30/06/2023 | 31/12/2022 | 30/06/2023 | 31/12/2022 | 30/06/2023 | 31/12/2022 | 30/06/2023 | 31/12/2022 | |
| Sofferenze | 16.702 | 19.104 | (15.247) | (17.699) | 1.455 | 1.405 | 91,3% | 92,6% |
| Inadempienze probabili | 4.893 | 4.459 | (3.343) | (3.038) | 1.550 | 1.421 | 68,3% | 68,1% |
| Scaduti | 4.279 | 1.666 | (1.974) | (965) | 2.305 | 701 | 46,1% | 57,9% |
| Totale | 25.874 | 25.229 | (20.564) | (21.702) | 5.310 | 3.527 | 79,5% | 86,0% |
(*) Calcolato come rapporto fra i dati riportati nella colonna Fondo svalutazione e Importo lordo
La consistenza dei crediti deteriorati al netto delle rettifiche di valore si attesta a 5,3 milioni di euro, di cui 1,4 milioni di euro di crediti in sofferenza, 1,6 milioni di euro di inadempienze probabili e 2,3 milioni di euro di crediti scaduti. Con riferimento a questi ultimi, si segnala che l'incremento rispetto al 31 dicembre 2022 è imputabile allo sconfinamento di un numero limitato di linee di credito in conto corrente garantite da titoli. I crediti deteriorati rappresentano lo 0,09% dei crediti di finanziamento verso clientela ordinaria (0,06% al 31 dicembre 2022). Il coverage ratio dei crediti deteriorati, pari al 79,5%, è in leggera in riduzione rispetto al 31 dicembre 2022 a causa dei crediti scaduti sopra citati, che essendo garantiti da titoli hanno una minore rischiosità.

| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Variazioni | |||
| 30/06/2023 | 31/12/2022 | Assoluta | % | |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
6.275 | 5.552 | 723 | 13,0% |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
27.654 | 26.872 | 782 | 2,9% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 22.577.631 | 24.599.892 | (2.022.261) | -8,2% |
| - titoli di debito emessi da banche | 3.001.436 | 3.602.498 | (601.062) | -16,7% |
| - titoli di debito emessi da clientela | 19.576.195 | 20.997.394 | (1.421.199) | -6,8% |
| Partecipazioni | 1.681 | 1.718 | (37) | -2,2% |
| Totale | 22.613.241 | 24.634.034 | (2.020.793) | -8,2% |
Le "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" sono costituite, principalmente, dalle preferred shares di Visa INC (class "C" e "A"), per un importo complessivo di 5,6 milioni di euro, nonché da titoli di debito e quote di OICR per 0,6 milioni di euro.
Le "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" sono costituite da titoli emessi da Stati sovrani e in parte residuale da interessenze azionarie in società nelle quali il Gruppo non esercita il controllo o l'influenza significativa per 7 migliaia di euro per le quali è stata esercitata l'opzione "FVTOCI"12. Di seguito si riporta il valore di bilancio dei titoli di Stato suddivisi per paese emittente:
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Controparte | Consistenze al | Variazioni | ||
| 30/06/2023 | 31/12/2022 | Assoluta | % | |
| Francia | 27.647 | 26.865 | 782 | 2,9% |
| Totale | 27.647 | 26.865 | 782 | 2,9% |
I titoli di debito emessi da banche rilevati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" comprendono i titoli di debito emessi da UniCredit S.p.A. per 981 milioni di euro (1.681,3 milioni di euro al 31 dicembre 2022), covered bond e altri titoli obbligazionari emessi da istituzioni creditizie, nonché titoli obbligazionari emessi da organismi sovrannazionali e agenzie governative che rientrano nella definizione di istituzioni creditizie, per un importo complessivo di 2.020,4 milioni di euro (1.921,2 milioni di euro al 31 dicembre 2022).
12 Relativamente agli strumenti di capitale non di trading, l'IFRS 9 prevede la possibilità di classificarli al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo (c.d. "FVTOCI" – Fair Value Through Other Comprehensive Income).

I titoli di debito emessi da clientela rilevati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" si riferiscono, principalmente, ad esposizioni Sovrane e Sovranazionali. Di seguito si riporta il valore di bilancio dei titoli valutati al costo ammortizzato emessi da Stati sovrani, inclusi i titoli emessi dall'European Financial Stability Facility e dall'European Stability Mechanism, suddivisi per emittente. I restanti titoli valutati al costo ammortizzato, che ammontano complessivamente a 2.273,5 milioni di euro (2.202,7 milioni di euro al 31 dicembre 2022), sono costituiti principalmente da titoli emessi da Autorità locali e dall'Unione Europea. Si precisa che il valore di bilancio include la valutazione negativa dei titoli a tasso fisso oggetto di copertura specifica del rischio tasso d'interesse.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Controparte | Consistenze al | Variazioni | |||
| 30/06/2023 | 31/12/2022 | Assoluta | % | ||
| Italia | 6.012.005 | 7.659.647 | (1.647.642) | -21,5% | |
| Spagna | 4.559.847 | 4.521.003 | 38.844 | 0,9% | |
| Germania | 171.678 | 171.506 | 172 | 0,1% | |
| Francia | 1.455.710 | 1.456.728 | (1.018) | -0,1% | |
| Stati Uniti | 558.572 | 547.721 | 10.851 | 2,0% | |
| Austria | 665.107 | 670.898 | (5.791) | -0,9% | |
| Irlanda | 910.046 | 912.684 | (2.638) | -0,3% | |
| Regno Unito | 58.367 | 56.199 | 2.168 | 3,9% | |
| Belgio | 715.180 | 719.639 | (4.459) | -0,6% | |
| Portogallo | 373.633 | 379.113 | (5.480) | -1,4% | |
| Svizzera | 32.632 | 32.477 | 155 | 0,5% | |
| Arabia Saudita | 90.032 | 90.316 | (284) | -0,3% | |
| Cile | 213.469 | 214.101 | (632) | -0,3% | |
| Cina | 165.444 | 165.210 | 234 | 0,1% | |
| Lettonia | 29.756 | 29.740 | 16 | 0,1% | |
| Islanda | 14.969 | 14.967 | 2 | 0,0% | |
| EFSF (European Financial Stability Facility) | 663.015 | 640.874 | 22.141 | 3,5% | |
| ESM (European Stability Mechanism) | 613.264 | 511.905 | 101.359 | 19,8% | |
| Totale | 17.302.726 | 18.794.728 | (1.492.002) | -7,9% |
La riduzione delle esposizioni verso lo Stato italiano è imputabile, principalmente, alle vendite realizzate nel corso del primo semestre 2023.

Coperture
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Variazioni | ||||
| 30/06/2023 | 31/12/2022 | Assoluta | % | ||
| Derivati copertura dell'attivo - valutazioni positive | 1.272.260 | 1.691.642 | (419.382) | -24,8% | |
| Derivati copertura del passivo - valutazioni positive | 657 | - | 657 | n.a. | |
| Adeguamento di valore delle attività oggetto di copertura generica | (244.095) | (266.938) | 22.843 | -8,6% | |
| Totale attivo | 1.028.822 | 1.424.704 | (395.882) | -27,8% | |
| di cui: | |||||
| Valutazioni positive | 1.266.080 | 1.697.148 | (431.068) | -25,4% | |
| Ratei attivi e passivi ricondotti | 6.837 | (5.506) | 12.343 | n.a. | |
| Adeguamento di valore delle attività coperte | (244.095) | (266.938) | 22.843 | -8,6% | |
| Totale attivo | 1.028.822 | 1.424.704 | (395.882) | -27,8% | |
| Derivati copertura dell'attivo - valutazioni negative | 2.773 | 403 | 2.370 | n.a. | |
| Derivati copertura del passivo - valutazioni negative | 58.109 | 63.349 | (5.240) | -8,3% | |
| Adeguamento di valore delle passività oggetto di copertura generica | (74.320) | (66.932) | (7.388) | 11,0% | |
| Totale passivo | (13.438) | (3.180) | (10.258) | n.a. | |
| di cui: | |||||
| Valutazioni negative | 72.552 | 66.861 | 5.691 | 8,5% | |
| Ratei attivi e passivi ricondotti | (11.669) | (3.109) | (8.560) | 275,3% | |
| Adeguamento di valore delle passività coperte | (74.321) | (66.932) | (7.389) | 11,0% | |
| Totale passivo | (13.438) | (3.180) | (10.258) | n.a. |
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Sintesi valutazioni derivati di copertura | Attivo | Passivo | Sbilancio |
| Valutazione derivati di copertura dell'attivo e del passivo | 1.266.080 | 72.552 | 1.193.528 |
| Adeguamento di valore delle attività /passività coperte | (244.095) | (74.320) | (169.775) |
| Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura specifica | (1.016.867) | - | (1.016.867) |
| Totale | 5.118 | (1.768) | 6.886 |
Al 30 giugno 2023 le attività finanziarie oggetto di copertura generica sono rappresentate da mutui erogati a clientela contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", mentre le passività finanziarie oggetto di copertura generica sono rappresentate da raccolta diretta da clientela contabilizzata nelle "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato".
Le attività finanziarie oggetto di copertura specifica sono rappresentate da titoli di debito contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato".
Le valutazioni positive e negative dei derivati di copertura si riferiscono a contratti derivati stipulati dalla Banca con finalità di copertura del rischio di tasso d'interesse gravante sulle attività e passività sopra citate, la cui inefficacia di copertura ammonta a +6,9 milioni di euro, di cui -5,1 milioni di euro rilevati nel conto economico del primo semestre 2023.
La variazione negativa dei contratti derivati di copertura dell'attivo rilevata nel primo semestre 2023 è imputabile sia alla chiusura di alcuni contratti derivati contestualmente alla vendita dei titoli di debito coperti sia alla riduzione di fair value dei contratti in essere.
Le Attività materiali sono costituite da terreni, immobili, macchine elettroniche, mobili, arredi, impianti e attrezzature, compresi eventuali "diritti d'uso" determinati conformemente alle previsioni dell'IFRS 16.
Gli investimenti in immobili si riferiscono all'iscrizione del diritto d'uso di nuovi negozi finanziari, mentre le variazioni si riferiscono alle modifiche intervenute ai pagamenti dovuti per il leasing successivamente alla rilevazione iniziale. Gli investimenti in macchine elettroniche sono finalizzati al continuo aggiornamento di hardware utilizzato da tutte le strutture del Gruppo. Gli investimenti in mobili, arredi, impianti e attrezzature sono destinati sia alle sedi sia all'allestimento dei negozi finanziari.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Attività materiali | Saldo al 31/12/2022 |
Investimenti 1° semestre 2023 |
Altre variazioni e vendite 1° semestre 2023 |
Ammortamenti e rettifiche 1° semestre 2023 |
Saldo al 30/06/2023 |
| Terreni | 23.932 | - | - | - | 23.932 |
| Immobili | 100.526 | 4.396 | 1.473 | (6.325) | 100.070 |
| Macchine elettroniche | 15.835 | 826 | (3) | (2.920) | 13.738 |
| Mobili e arredi | 3.042 | 213 | (1) | (446) | 2.808 |
| Impianti e attrezzature | 2.873 | 839 | 1 | (462) | 3.251 |
| Totale | 146.208 | 6.274 | 1.470 | (10.153) | 143.799 |
Si precisa che la voce Immobili include il valore di bilancio dell'immobile presso cui è stabilita la sede legale della Banca, sito in Milano, piazza Durante 11, per un importo di 38,9 milioni di euro (62,8 milioni di euro considerando anche il terreno rappresentato nella voce Terreni), e il "diritto d'uso" relativo agli immobili in affitto, per un importo di 61,2 milioni di euro, determinato conformemente alle previsioni dell'IFRS 16.
L'Avviamento iscritto in bilancio della Banca, pari a 89,6 milioni di euro, deriva da operazioni realizzatesi negli anni dal 2001 al 2008 e aventi ad oggetto acquisizioni e fusioni per incorporazione di rami d'azienda o aziende impegnate nel business del trading o nella distribuzione di prodotti finanziari, bancari e assicurativi per il tramite di consulenti finanziari (Fineco On Line Sim S.p.A., ramo d'azienda Trading e Banking di Banca della Rete, ramo d'azienda consulenti finanziari ex FinecoGroup S.p.A., UniCredit Xelion Banca S.p.A.).
Queste attività sono state completamente integrate nell'operatività corrente della Banca, per cui non risulta più possibile isolare il contributo di ciascuna azienda/ramo rispetto alla profittabilità complessiva della Banca; ciò significa che ai fini della conferma della congruità del valore dell'avviamento iscritto in bilancio occorre fare riferimento alla redditività complessiva dell'azienda. La cash generating unit (CGU) è, dunque, la Banca nel suo complesso, incluso il contributo della controllata Fineco AM, grazie al modello di business integrato verticalmente.
Osserviamo, infatti, che in considerazione del particolare modello di business del Gruppo, che prevede una fortissima integrazione fra consulenti finanziari, piattaforma trading e banking, la contabilizzazione di costi/ricavi allocati alle macro aree di attività non è considerata rilevante e significativa; la rete dei consulenti finanziari è parte integrante dell'offerta complessiva, unitamente ai servizi di banking, brokerage ed investing.
Si evidenzia che al 30 giugno 2023 non si rilevano indicatori di impairment dell'avviamento e dei marchi e domini Fineco iscritti in bilancio. A tale riguardo si precisa che al 30 giugno 2023 la Banca ha valutato che le variazioni ragionevolmente stimate nei dati prospettici utilizzati al 31 dicembre 2022 non sono tali da avere un impatto significativo sull'esito, positivo, dell'impairment test svolto con riferimento a tale data, i cui risultati hanno confermato la sostenibilità dell'avviamento iscritto in bilancio non facendo emergere in alcuno degli scenari ipotizzati la necessità di una svalutazione, confermando un valore d'uso significativamente superiore al valore contabile. Anche le analisi di sensitività effettuate in tale data evidenziano che l'impairment test raggiungerebbe un livello di break-even assumendo variazioni attualmente non ragionevolmente ipotizzabili nei principali parametri utilizzati nel modello di valutazione. Si evidenzia, inoltre, che il titolo FinecoBank presenta una capitalizzazione di borsa al 30 giugno 2023 pari a 7.520 milioni di euro, significativamente superiore al patrimonio netto consolidato e al risultato del modello utilizzato per il test di impairment, che conferma la ragionevolezza dei criteri applicati nel calcolo del valore d'uso.
Per maggiori dettagli in merito all'impairment test le relative analisi di sensitività si rimanda alla Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato – Sezione 10 – Attività immateriali della nota integrativa consolidata del 31 dicembre 2022.


Le Altre attività immateriali comprendono i Marchi e domini Fineco, per un importo di 27,5 milioni di euro, e i software che presentano utilità pluriennale, necessari al fine di gestire l'evoluzione e la continua offerta da parte del Gruppo di nuovi e più versatili servizi ad alto valore aggiunto per la clientela, ottimizzazioni infrastrutturali ed applicative, miglioramenti dell'architettura deputata alla sicurezza applicativa nonché sviluppi necessari per far fronte ai nuovi obblighi normativi e di reporting finanziario, per un importo di 8,3 milioni di euro.
Si precisa che i Marchi e domini Fineco sono attività immateriali a vita utile indefinita e sono soggetti ad impairment test unitamente all'Avviamento.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Attività immateriali | Saldo al | Investimenti 1° semestre |
Altre variazioni e vendite 1° semestre |
Ammortamenti e rettifiche 1° semestre |
Saldo al |
| 31/12/2022 | 2023 | 2023 | 2023 | 30/06/2023 | |
| Software | 9.289 | 2.085 | 1 | (3.064) | 8.311 |
| Marchi | 27.459 | - | - | - | 27.459 |
| Altre attività immateriali | 39 | - | - | (21) | 18 |
| Totale | 36.787 | 2.085 | 1 | (3.085) | 35.788 |
La voce Crediti d'imposta acquistati include il valore di bilancio dei crediti d'imposta acquistati nell'ambito del Decreto Legge 34/2020 e successive integrazioni, per un importo di bilancio di 1.341,8 milioni di euro, in crescita rispetto ai 1.093,3 milioni di euro in essere al 31 dicembre 2022, per effetto degli acquisti effettuati nel periodo, che sono stati di importo superiore rispetto alle compensazioni effettuate nel primo semestre 2023. Essi includono sia i crediti d'imposta acquistati a seguito di cessione da parte dei beneficiari diretti sia acquistati a seguito di cessione da parte di precedenti acquirenti. Per ulteriori informazioni si veda Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato, Sezione 13 – Altre attività – Voce 130, delle note illustrative.
| Consistenze al 30/06/2023 31/12/2022 Attività fiscali - - Attività fiscali anticipate 48.493 47.823 Attività fiscali anticipate di cui alla Legge 214/2011 1.615 2.407 Totale ante compensazione IAS 12 50.108 50.230 Compensazione con Passività per imposte differite - IAS 12 (4.008) (3.653) Totale Attività fiscali 46.100 46.577 Altre attività Crediti commerciali ai sensi dell'IFRS 15 1.927 7.896 Crediti di funzionamento non connessi con la prestazione di servizi 1.862 2.050 finanziari Crediti per partite in contenzioso non derivanti da operazioni creditizie 129 129 Migliorie e spese incrementative sostenute su beni di terzi 3.000 3.691 Partite definitive non imputabili ad altre voci 20.533 19.673 - titoli e cedole da regolare 4.647 3.589 - altre operazioni 15.886 16.084 Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Attività fiscali" 232.104 295.937 - acconti d'imposta 226.707 290.700 - crediti d'imposta 5.397 5.237 Partite in attesa di regolamento 7.506 4.153 - effetti, assegni ed altri documenti 7.506 4.153 Partite in corso di lavorazione 7.790 7.753 |
Variazioni Assoluta 670 (792) (122) (355) (477) |
% 1,4% -32,9% -0,2% 9,7% |
|---|---|---|
| -1,0% | ||
| (5.969) | -75,6% | |
| (188) | -9,2% | |
| - | n.a. | |
| (691) | -18,7% | |
| 860 | 4,4% | |
| 1.058 | 29,5% | |
| (198) | -1,2% | |
| (63.833) | -21,6% | |
| (63.993) | -22,0% | |
| 160 | 3,1% | |
| 3.353 | 80,7% | |
| 3.353 | 80,7% | |
| 37 | 0,5% | |
| - POS, bancomat e Visa debit 7.771 7.749 |
22 | 0,3% |
| - altre 19 4 |
15 | n.a. |
| Partite viaggianti non attribuite ai conti di pertinenza 1 1 |
- | n.a. |
| Ratei e risconti attivi diversi da quelli provenienti da contratti con i clienti e diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o 22.593 16.980 passività finanziarie |
5.613 | 33,1% |
| Ratei e risconti attivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli 83.730 80.407 che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie |
3.323 | 4,1% |
| Totale Altre attività 381.175 438.670 |
(57.495) | -13,1% |
Le Attività fiscali, post compensazione IAS 12, non evidenziano variazioni significative rispetto al 31 dicembre 2022. Si precisa che le "Attività fiscali", correnti e differite, al sussistere dei requisiti previsti dallo IAS 12, sono rappresentate nello stato patrimoniale compensate, rispettivamente, con le "Passività fiscali" correnti e differite.
Per quanto riguarda le Altre attività, si evidenzia, in particolare, un decremento della voce "Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Attività fiscali", per un importo di circa 64 milioni di euro, determinato, principalmente, dalla riduzione degli acconti versati a dicembre 2022 per l'imposta sostitutiva sui redditi diversi. L'incremento di 5,6 milioni di euro della voce "Ratei e risconti attivi diversi da quelli provenienti da contratti con i clienti e diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie" è determinato da maggiori risconti attivi relativi a costi operativi, mentre l'incremento di 3,3 milioni di euro della voce "Ratei e risconti attivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie" è determinato, principalmente, dall'incremento dei risconti attivi relativi al trattamento incentivante straordinario che la Banca accorda ai consulenti finanziari entranti in Rete.

| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Variazioni | ||||
| 30/06/2023 | 31/12/2022 | Assoluta | % | ||
| Debiti verso banche | 1.299.539 | 1.677.235 | (377.696) | -22,5% | |
| Conti correnti e depositi a vista | 1.038 | 7.812 | (6.774) | -86,7% | |
| Finanziamenti | 72.071 | 55.321 | 16.750 | 30,3% | |
| - Pronti contro termine passivi | 72.071 | 55.321 | 16.750 | 30,3% | |
| Debiti per leasing | 3.699 | 3.691 | 8 | 0,2% | |
| Altri debiti | 1.222.731 | 1.610.411 | (387.680) | -24,1% | |
| Totale | 1.299.539 | 1.677.235 | (377.696) | -22,5% |
I Debiti verso banche sono pari 1.299,5 milioni di euro ed evidenziano un decremento di 377,7 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022, riconducibile, principalmente, alla riduzione dei margini di variazione ricevuti per l'operatività in derivati, per effetto della chiusura di alcuni contratti derivati di copertura, come precedentemente descritto, e della variazione negativa di fair value registrata dai contratti derivati di copertura nel periodo.
La voce "Conti correnti e depositi a vista" è costituita principalmente dai conti correnti aperti da banche clienti per 1 milione di euro (7,7 milioni di euro al 31 dicembre 2022).
La voce "Finanziamenti - Pronti contro termine passivi" è costituita da operazioni di pronti contro termine e stock lending con istituzioni creditizie, operazioni di prestito titoli garantite da somme di denaro che rientrano nella piena disponibilità economica del prestatore e che equivalgono, nella sostanza, a operazioni di pronti contro termine su titoli. La voce non comprende la forma tecnica del prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli ovvero senza garanzia. Tali operazioni sono esposte tra le operazioni "fuori bilancio" nella tabella A.1.5 riportata nella Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale - Informazioni di natura quantitativa delle note illustrative.
La voce "Debiti per leasing" rappresenta il debito finanziario corrispondente al valore attuale dei pagamenti dovuti previsti nei contratti di locazione stipulati con istituzioni creditizie non pagati alla data di bilancio, come previsto dall'IFRS 16.
La voce "Altri debiti" comprende, principalmente, i margini di variazione ricevuti per l'operatività in derivati per 1.222 milioni di euro (1.610,4 milioni di euro al 31 dicembre 2022).
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Variazioni | |||
| 30/06/2023 | 31/12/2022 | Assoluta | % | |
| Conti correnti e depositi a vista | 28.499.485 | 30.538.691 | (2.039.206) | -6,7% |
| Finanziamenti | 434.168 | 930.840 | (496.672) | -53,4% |
| - Pronti contro termine passivi | 434.168 | 930.840 | (496.672) | -53,4% |
| Debiti per leasing | 59.751 | 59.660 | 91 | 0,2% |
| Altri debiti | 194.357 | 166.456 | 27.901 | 16,8% |
| Debiti verso clientela | 29.187.761 | 31.695.647 | (2.507.886) | -7,9% |
I Debiti verso clientela ammontano a 29.187,8 milioni di euro, in diminuzione di 2.507,9 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022, per effetto della riduzione della raccolta diretta da clientela in conto corrente per 2.039,2 milioni di euro (-6,7%), confluita in prodotti del risparmio amministrato e gestito, e delle operazioni di pronti contro termine effettuate dalla tesoreria di Capogruppo per -496,7 milioni di euro (-53,4%).

La voce "Finanziamenti - Pronti contro termine passivi" è costituita da:
La voce non comprende la forma tecnica del prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli ovvero senza garanzia. Tali operazioni sono esposte tra le operazioni "fuori bilancio" nella tabella A.1.5 riportata nella Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale - Informazioni di natura quantitativa delle note illustrative.
La voce "Debiti per leasing" rappresenta il debito finanziario corrispondente al valore attuale dei pagamenti dovuti previsti nei contratti di locazione stipulati con soggetti diversi da istituzioni creditizie non pagati alla data di bilancio, come previsto dall'IFRS 16.
La voce "Altri debiti" comprende i debiti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari, per un importo pari a 61,7 milioni di euro (51,1 milioni di euro al 31 dicembre 2022), i margini iniziali e di variazione per l'operatività in contratti derivati e strumenti finanziari, che si attestano a 60,5 milioni di euro (53,2 milioni di euro al 31 dicembre 2022), ed altri debiti a fronte di carte di credito ricaricabili e assegni circolari, per un importo pari a 72,2 milioni di euro (62,1 milioni di euro al 31 dicembre 2022).
I Titoli in circolazione ammontano a 803,1 milioni di euro (497,9 milioni di euro al 31 dicembre 2022) e includono esclusivamente gli strumenti Senior Preferred emessi da FinecoBank nel mese di ottobre 2021 per un importo nominale di 500 milioni di euro e nel mese di febbraio 2023 per un importo nominale di 300 milioni di euro.
Le Passività finanziarie di negoziazione sono pari a 8,5 milioni di euro (4,6 milioni di euro al 31 dicembre 2022) e comprendono strumenti finanziari che soddisfano la definizione di "posseduti per negoziazione", in particolare:
I CFD sono contratti derivati "Over the counter" che prevedono la liquidazione di un differenziale generato dalla differenza fra il prezzo di apertura ed il prezzo di chiusura dello strumento finanziario. La Banca copre gestionalmente lo sbilancio delle posizioni aperte nei confronti dei clienti tramite la sottoscrizione di futures o l'acquisto/vendita di titoli azionari sui medesimi sottostanti oppure effettuando delle operazioni forex con controparti istituzionali.

| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Variazioni | |||
| 30/06/2023 | 31/12/2022 | Assoluta | % | |
| Passività fiscali | ||||
| Passività correnti | 65.017 | 42.627 | 22.390 | 52,5% |
| Passività fiscali differite | 4.008 | 3.653 | 355 | 9,7% |
| Totale ante compensazione IAS 12 | 69.025 | 46.280 | 22.745 | 49,1% |
| Compensazione con Attività per imposte anticipate - IAS 12 | (4.008) | (3.653) | (355) | 9,7% |
| Totale Passività fiscali | 65.017 | 42.627 | 22.390 | 52,5% |
| Altre passività | ||||
| Altri debiti relativi ad Amministratori e Sindaci | 287 | 241 | 46 | 19,1% |
| Altri debiti relativi al personale dipendente | 18.269 | 17.305 | 964 | 5,6% |
| Contributi previdenziali da versare | 6.884 | 7.717 | (833) | -10,8% |
| Debiti di funzionamento non connessi con la prestazione di servizi finanziari |
37.963 | 42.589 | (4.626) | -10,9% |
| Partite definitive non imputabili ad altre voci | 178.901 | 45.955 | 132.946 | 289,3% |
| - titoli e cedole da regolare | 11.852 | 10.318 | 1.534 | 14,9% |
| - deleghe di pagamento | 152.703 | 24.480 | 128.223 | n.a. |
| - altre partite | 14.346 | 11.157 | 3.189 | 28,6% |
| Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Passività fiscali" | 53.016 | 55.995 | (2.979) | -5,3% |
| - somme trattenute a terzi quali sostituti d'imposta | 40.855 | 31.631 | 9.224 | 29,2% |
| - altre | 12.161 | 24.364 | (12.203) | -50,1% |
| Partite illiquide per operazioni di portafoglio | 12.264 | 2.017 | 10.247 | n.a. |
| Partite in attesa di regolamento | 97.778 | 130.091 | (32.313) | -24,8% |
| - bonifici in partenza | 97.716 | 115.172 | (17.456) | -15,2% |
| - POS e bancomat | 62 | 14.919 | (14.857) | -99,6% |
| Partite in corso di lavorazione | 4.660 | 880 | 3.780 | n.a. |
| - bonifici in arrivo | 4.628 | 808 | 3.820 | n.a. |
| - altre partite in corso di lavorazione | 32 | 72 | (40) | -55,6% |
| Ratei e risconti passivi diversi da quelli provenienti da contratti con i clienti e diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie |
238 | 275 | (37) | -13,5% |
| Ratei e risconti passivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie |
19.222 | 19.572 | (350) | -1,8% |
| Somme a disposizione della clientela | 13.959 | 11.715 | 2.244 | 19,2% |
| Trattamento di fine rapporto | 4.027 | 3.942 | 85 | 2,2% |
| Fondo per rischi ed oneri | 106.526 | 105.365 | 1.161 | 1,1% |
| Totale Altre passività | 553.994 | 443.659 | 110.335 | 24,9% |
Le Passività fiscali, post compensazione IAS 12, sono rappresentate esclusivamente da passività fiscali correnti, per un importo di 65 milioni di euro, che evidenziano un sostanziale incremento dovuto principalmente alle imposte dirette da versare. Si precisa che le "Passività fiscali", correnti e differite, al sussistere dei requisiti previsti dallo IAS 12, sono rappresentate nello stato patrimoniale consolidato compensate, rispettivamente, con le "Attività fiscali" correnti e differite.
Per quanto riguarda le Altre passività si evidenzia, in particolare, l'incremento della voce "Partite definitive non imputabili ad altre voci - deleghe di pagamento", per un importo di 128,2 milioni di euro, per effetto di maggiori deleghe da pagare per conto dei clienti, e l'incremento della voce "Partite illiquide per operazioni di portafoglio" per un importo di 10,2 milioni di euro, mentre la voce "Partite in attesa di regolamento" ha registrato una riduzione di 32,3 milioni di euro, per effetto di minori bonifici e operazioni su POS da regolare.

Gli esborsi, la cui scadenza stimata è superiore a 18 mesi, sono stati attualizzati utilizzando il tasso che rappresenta il valore finanziario del tempo.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Variazioni | |||
| 30/06/2023 | 31/12/2022 | Assoluta | % | |
| Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie rilasciate |
129 | 74 | 55 | 74,3% |
| Controversie legali e fiscali | 27.424 | 27.417 | 7 | 0,0% |
| - Cause in corso | 20.013 | 19.661 | 352 | 1,8% |
| - Reclami | 3.945 | 4.339 | (394) | -9,1% |
| - Vertenze fiscali | 3.466 | 3.417 | 49 | 1,4% |
| Oneri per il personale | 3.554 | 6.799 | (3.245) | -47,7% |
| Altri | 75.419 | 71.075 | 4.344 | 6,1% |
| - Indennità suppletiva clientela | 73.592 | 68.584 | 5.008 | 7,3% |
| - Indennità contrattuale e patti di non concorrenza | 194 | 383 | (189) | -49,3% |
| - Altri fondi | 1.633 | 2.108 | (475) | -22,5% |
| Fondo rischi ed oneri - altri fondi | 106.397 | 105.291 | 1.106 | 1,1% |
| Totale fondo rischi ed oneri | 106.526 | 105.365 | 1.161 | 1,1% |
Si precisa che la voce "Oneri per il personale" accoglie, esclusivamente, gli accantonamenti effettuati a fronte delle remunerazioni variabili da erogare al personale dipendente negli esercizi successivi, per i quali risultano incerti la scadenza e/o l'ammontare.
Con riferimento all'Indennità supplettiva clientela, si precisa che la valutazione attuariale al 30 giugno 2023 ha determinato un incremento di 2,2 milioni di euro, mentre nel primo semestre sono stati rilevati accantonamenti netti (service cost e interest expense) per 4 milioni di euro.

| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Variazioni | ||||
| 30/06/2023 | 31/12/2022 | Assoluta | % | ||
| Capitale sociale | 201.508 | 201.340 | 168 | 0,1% | |
| Sovrapprezzi di emissione | 1.934 | 1.934 | - | n.a. | |
| Riserve | 899.315 | 778.211 | 121.104 | 15,6% | |
| (Azioni proprie) | (1.243) | (1.714) | 471 | -27,5% | |
| Riserve da valutazione | 1.063 | 2.121 | (1.058) | -49,9% | |
| Strumenti di capitale | 500.000 | 500.000 | - | n.a. | |
| Utile (Perdita) d'esercizio | 308.880 | 428.505 | (119.625) | -27,9% | |
| Totale | 1.911.457 | 1.910.397 | 1.060 | 0,1% |
Al 30 giugno 2023 il capitale sociale ammonta a 201,5 milioni di euro, composto da 610.631.635 azioni ordinarie di nominali 0,33 euro. La Riserva Sovrapprezzi di emissione ammonta a 1,9 milioni di euro.
Le riserve sono costituite dalla:
Il patrimonio netto contabile consolidato include i seguenti strumenti finanziari:
Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 7 febbraio 2023, tenuto conto del risultato positivo della verifica delle condizioni minime di accesso a livello di Gruppo e di quelle individuali (compliance dei comportamenti e occupazione continuativa), nonché del parere favorevole del Comitato Remunerazione riunitosi il 6 febbraio 2023, ha approvato:
13 Unrated e unlisted.

e conseguentemente un aumento di capitale sociale a titolo gratuito per un ammontare complessivo di 55.969,65 euro corrispondente a complessive n. 169.605 azioni ordinarie gratuite FinecoBank del valore nominale di 0,33 euro ciascuna (aventi le stesse caratteristiche di quelle in circolazione, regolare godimento) con efficacia dal 31 marzo 2023, in parziale esercizio della delega al Consiglio di Amministrazione conferita dall'Assemblea straordinaria degli Azionisti dell'11 aprile 2018, 10 aprile 2019, 28 aprile 2020 e 28 aprile 2021 ai sensi dell'art. 2443 del Codice civile. L'effetto di diluizione derivante dai suddetti aumenti di capitale gratuito è quantificato nella misura dello 0,03% del capitale fully diluited;
A fronte dei suddetti aumenti di capitale è stata conseguentemente ridotta la riserva di utili disponibili, in particolare è stata utilizzata la Riserva connessa al sistema di incentivazione a medio lungo termine per il Personale di FinecoBank, costituita con la Riserva straordinaria. La Riserva straordinaria è stata, inoltre, utilizzata a fronte dei costi di transazione direttamente attribuibili alle operazioni.
L'Assemblea di FinecoBank del 27 aprile 2023 ha approvato la destinazione dell'utile dell'esercizio 2022 di FinecoBank S.p.A., pari a 422 milioni di euro, come segue:
L'Assemblea di FinecoBank del 27 aprile 2023 ha approvato, inoltre, l'eliminazione della riserva negativa derivante dalla valutazione di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva mediante copertura della stessa con l'utilizzo della riserva straordinaria disponibile per 136,77 euro. Tale riserva era stata iscritta in seguito all'operazione di cessione, efficace a partire dal 27 settembre 2022, delle 20 azioni di UniCredit Services S.C.p.A., detenute da FinecoBank per un importo 172,37 euro e cedute per un corrispettivo di 35,6 euro.
Alla Riserva straordinaria è stata girata la quota di dividendi non distribuita a fronte delle azioni proprie detenute dalla Banca alla record date, pari a 0,04 milioni di euro.
Al 30 giugno 2023 il Gruppo, nello specifico la Capogruppo FinecoBank, detiene in portafoglio numero 91.459 azioni di FinecoBank, in relazione ai piani di incentivazione a favore dei consulenti finanziari, corrispondenti allo 0,015% delle azioni rappresentanti il capitale sociale, per un ammontare pari a 1,2 milioni di euro. Nel corso del primo semestre 2023 sono state acquistate 31.000 azioni, per un importo di 0,5 milioni di euro, in relazione al "Sistema incentivante 2022 PFA" a favore dei consulenti finanziari identificati come "Personale più rilevante" e sono state assegnate ai consulenti finanziari n. 3.435, n. 8.227, n. 12.781, n. 45.380 e n. 6.197 azioni ordinarie FinecoBank, detenute in portafoglio, nell'ambito rispettivamente del piano "Sistema Incentivante 2018 PFA", "Sistema Incentivante 2019 PFA", "Sistema Incentivante 2020 PFA", "Sistema Incentivante 2021 PFA" e "Piano di Incentivazione a Lungo Termine 2018-2020" per i Consulenti Finanziari di FinecoBank identificati come "Personale più rilevante", per un importo complessivo di 1 milione di euro. Conseguentemente la Riserva azioni proprie si è ridotta complessivamente di 0,5 milioni di euro con contestuale incremento della Riserva straordinaria.
La "Riserva connessa ai piani Equity Settled" si è incrementata di 2,8 milioni di euro per effetto della contabilizzazione, durante il periodo di maturazione degli strumenti, degli effetti economici e patrimoniali, ai sensi del principio contabile internazionale IFRS 2, degli accordi di pagamento basati su azioni e regolati con azioni ordinarie FinecoBank ed è stata utilizzata per 1 milione di euro in seguito all'assegnazione ai consulenti finanziari delle sopra citate tranche azionarie relative ai sistemi incentivanti, per un totale di 76.020 azioni ordinarie FinecoBank.
La Riserva da valutazione è costituita:

Raccordo tra il patrimonio netto ed il risultato del periodo di FinecoBank ed i corrispondenti dati a livello consolidato
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Descrizione | Patrimonio netto | di cui: Risultato Netto |
| 30/06/2023 | 30/06/2023 | |
| Saldi di FinecoBank | 1.851.228 | 283.337 |
| Effetto del consolidamento di Fineco AM | 89.806 | 55.120 |
| Dividendi incassati nel periodo da Fineco AM | (29.577) | (29.577) |
| Patrimonio e utile di pertinenza di terzi | - | - |
| Saldi di pertinenza del Gruppo | 1.911.457 | 308.880 |
I risultati economici
Il Margine finanziario si attesta a 328,3 milioni di euro, in crescita dell'86,1% rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente grazie al contributo degli Interessi netti.
Gli Interessi netti del primo semestre si attestano a 328,2 milioni di euro, in aumento di 201,2 milioni di euro rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente, grazie, principalmente, all'incremento dei tassi di interesse di mercato, in quanto una quota dei finanziamenti e dei titoli di debito sono sensibili alla variazione dei tassi d'interesse, anche grazie alla stipula di contratti derivati di copertura del rischio tasso che prevedono l'incasso del tasso variabile e il pagamento del tasso fisso. Nella voce Interessi netti sono ricondotti, inoltre, i proventi generati dall'attività di prestito titoli effettuata dalla tesoreria di Capogruppo, per un importo di 2,6 milioni di euro (2,5 milioni di euro nel primo semestre 2022).
I Profitti da gestione della Tesoreria si attestano a 0,1 milioni di euro ed includono esclusivamente gli utili netti generati dalla vendita di titoli contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" (49,1 milioni di euro nel primo semestre 2022). Si segnala che la voce nel primo semestre 2022 includeva anche utili netti generati dalla vendita di titoli contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" per 0,3 milioni di euro. Le vendite sono avvenute nel rispetto del principio IFRS9 e in applicazione delle regole definite per il business model HTC.
Nella tabella seguente si riporta un dettaglio degli interessi attivi, suddivisi in funzione delle attività/passività finanziare che li hanno originati.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Interessi Attivi | 1° semestre | Variazioni | |||
| 2023 | 2022 | Assoluta | % | ||
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
125 | 86 | 39 | 45,3% | |
| Attività finanziarie obbligatoriamente al fair value | 3 | 2 | 1 | 50,0% | |
| Attività finanziarie al costo ammortizzato - Titoli di debito emessi da banche |
30.591 | 20.284 | 10.307 | 50,8% | |
| Attività finanziarie al costo ammortizzato - Titoli di debito emessi da clientela |
118.437 | 78.461 | 39.976 | 51,0% | |
| Attività finanziarie al costo ammortizzato - Finanziamenti a banche | 6.211 | 220 | 5.991 | n.a. | |
| Attività finanziarie al costo ammortizzato - Finanziamenti a clientela |
84.208 | 40.991 | 43.217 | 105,4% | |
| Derivati di copertura | 97.707 | (24.796) | 122.503 | n.a. | |
| Altre attività | 33.835 | 5.388 | 28.447 | n.a. | |
| Passività finanziarie | 81 | 8.880 | (8.799) | -99,1% | |
| Altri margini finanziari dell'attività di Tesoreria | 2.618 | 2.501 | 117 | 4,7% | |
| Totale interessi attivi | 373.816 | 132.017 | 241.799 | 183,2% |
Gli interessi attivi su Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva non evidenziano variazioni significative rispetto al primo semestre 2022.
Gli interessi attivi su Attività finanziarie al costo ammortizzato - Titoli di debito emessi da banche registrano un incremento di 10,3 milioni di euro (+50,8%), grazie, in particolare, all'aumento dei tassi di interesse dei titoli a tasso variabile e includono, in particolare, gli interessi maturati sui titoli obbligazionari emessi da UniCredit S.p.A..
Gli interessi attivi su Attività finanziarie al costo ammortizzato - Titoli di debito emessi da clientela si riferiscono, principalmente, agli interessi maturati sui titoli emessi da Stati, Enti sovranazionali e Autorità locali, il cui incremento (+51%) è principalmente imputabile all'aumento dei tassi di interessi.
La voce Derivati di copertura include i differenziali attivi e passivi dei contratti derivati stipulati a copertura del rischio di tasso d'interesse su mutui erogati a clientela e titoli di debito contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", che prevedono il pagamento del tasso fisso e l'incasso del tasso indicizzato, e raccolta diretta da clientela contabilizzata nelle "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato", che prevedono il pagamento del tasso indicizzato e l'incasso del tasso fisso. L'aumento dei tassi di mercato, precedentemente citato, ha determinato una variazione positiva dei differenziali pari a 122,5 milioni di euro.
Gli interessi attivi rilevati sulle Altre attività includono gli interessi maturati sui crediti d'imposta acquistati, per un importo di 13 milioni di euro (5,2 milioni di euro al 30 giugno 2022), e gli interessi maturati sui crediti a vista verso banche e banche centrali rilevati nella voce "Cassa e disponibilità liquide", per un importo di 20,8 milioni di euro (0,2 milioni al 30 giugno 2022).


Gli interessi attivi rilevati su Passività finanziarie si sono sostanzialmente azzerati per effetto dell'andamento dei tassi di interesse di mercato. Si ricorda, infatti, che i tassi di interesse negativi rilevati nel primo semestre 2022 avevano determinato la rilevazione di interessi attivi sulle operazioni di TLTRO III, per un importo di 5,3 milioni di euro, sulle operazioni di pronti contro termine passive effettuate sul mercato Repo MTS, per un importo di 1,6 milioni di euro, e su operazioni di stock lending passive, margini di variazione e cash collateral ricevuti, per un importo di 2 milioni di euro.
Gli Altri margini finanziari dell'attività di Tesoreria includono i proventi generati dall'attività di prestito titoli effettuata dalla tesoreria di Capogruppo.
Con riferimento agli interessi su Attività finanziarie al costo ammortizzato si riporta di seguito una tabella che dettaglia la composizione per controparte, banche e clientela, e forma tecnica:
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Dettaglio interessi attivi | 1° semestre | Variazioni | ||
| 2023 | 2022 | Assoluta | % | |
| Interessi attivi su finanziamenti a banche | 6.211 | 220 | 5.991 | n.a. |
| - pronti contro termine | 7 | 1 | 6 | n.a. |
| - deposito vincolato per riserva obbligatoria | 4.201 | - | 4.201 | n.a. |
| - depositi vincolati | 1.494 | 219 | 1.275 | n.a. |
| - altri finanziamenti e cash collateral | 509 | - | 509 | n.a. |
| Interessi attivi su finanziamenti a clientela | 84.208 | 40.991 | 43.217 | 105,4% |
| - conti correnti | 40.336 | 9.147 | 31.189 | n.a. |
| - pronti contro termine | 7.871 | 6.387 | 1.484 | 23,2% |
| - mutui | 20.636 | 14.284 | 6.352 | 44,5% |
| - carte di credito | 1.957 | 1.951 | 6 | 0,3% |
| - prestiti personali | 10.888 | 9.205 | 1.683 | 18,3% |
| - altri finanziamenti e cash collateral | 2.520 | 17 | 2.503 | n.a. |
Gli interessi attivi su finanziamenti a banche ammontano a 6,2 milioni di euro, in aumento di 6 milioni di euro rispetto al primo semestre 2022 per effetto, principalmente, di maggiori interessi su depositi vincolati, incluso il deposito per riserva obbligatoria, grazie all'incremento dei tassi di interesse.
Gli interessi attivi su finanziamenti a clientela ammontano a 84,2 milioni di euro, registrando un incremento di 43,2 milioni di euro (+105,4%) rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, grazie alla crescita dei tassi di interesse di mercato di cui hanno beneficiato quasi tutte le forme di impiego ed, in particolare, gli utilizzi di fidi in conto corrente (+31,2 milioni di euro).

Nella tabella seguente si riporta un dettaglio degli interessi passivi, suddivisi in funzione delle passività/attività finanziare che li hanno originati.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Interessi Passivi | 1° semestre | Variazioni | |||
| 2023 | 2022 | Assoluta | % | ||
| Passività finanziarie al costo ammortizzato - Debiti verso banche | (19.445) | (51) | (19.394) | n.a. | |
| Passività finanziarie al costo ammortizzato - Debiti verso clientela | (19.078) | (1.094) | (17.984) | n.a. | |
| Titoli in circolazione | (6.478) | (1.567) | (4.911) | n.a. | |
| Attività finanziarie | (619) | (2.344) | 1.725 | -73,6% | |
| Totale interessi passivi | (45.620) | (5.056) | (40.564) | n.a. | |
| Interessi netti | 328.196 | 126.961 | 201.235 | 158,5% | |
| Profitti da gestione della Tesoreria | 82 | 49.446 | (49.364) | -99,8% | |
| Margine finanziario | 328.278 | 176.407 | 151.871 | 86,1% |
Gli interessi passivi su Titoli in circolazione si riferiscono agli interessi maturati sui Senior Preferred Bond emessi da FinecoBank, il cui incremento è imputabile agli interessi maturati sul titolo emesso nel corso del primo semestre 2023.
Gli interessi passivi su Attività finanziarie si riferiscono, principalmente, agli interessi negativi rilevati su alcuni titoli di proprietà, in riduzione di 1,7 milioni di euro rispetto al primo semestre 2022. Si ricorda, infatti, che i tassi di interesse negativi rilevati nel primo semestre 2022 avevano determinato anche la rilevazione di interessi passivi su cash collateral versati per l'operatività in derivati e sui mercati finanziari.
Con riferimento agli interessi su Passività finanziarie al costo ammortizzato si riporta di seguito una tabella che dettaglia la composizione per controparte, banche e clientela, e forma tecnica:
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Dettaglio interessi passivi | 1° semestre | Variazioni | ||
| 2023 | 2022 | Assoluta | % | |
| Interessi passivi su debiti verso banche | (19.445) | (51) | (19.394) | n.a. |
| - conti correnti di corrispondenza | (19) | (3) | (16) | n.a. |
| - depositi liberi e cash collateral | (18.406) | - | (18.406) | n.a. |
| - altri conti correnti | (4) | (5) | 1 | -20,0% |
| - pronti contro termine | (976) | - | (976) | n.a. |
| - debiti per leasing | (40) | (43) | 3 | -7,0% |
| Interessi passivi su debiti verso clientela | (19.078) | (1.094) | (17.984) | n.a. |
| - conti correnti | (8.046) | (655) | (7.391) | n.a. |
| - pronti contro termine | (10.423) | - | (10.423) | n.a. |
| - debiti per leasing | (609) | (439) | (170) | 38,7% |
Gli interessi passivi su debiti verso banche si attestano a 19,4 milioni di euro, in aumento dello stesso importo rispetto al primo semestre 2022 per effetto, principalmente, degli interessi passivi rilevati sui cash collateral ricevuti per l'operatività in contratti derivati. Nel primo semestre 2022 le stesse operazioni avevano generato interessi attivi, rilevati negli interessi attivi su Passività finanziarie, per effetto dei tassi di interesse negativi.
Gli interessi passivi su debiti verso clientela si attestano a 19,1 milioni di euro, in aumento di 18 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, per effetto, principalmente, di maggiori interessi rilevati su un cluster di conti correnti della clientela in divisa diversa da euro fruttiferi di interessi, e sulle operazioni di funding effettuate tramite operazioni di pronti contro termine sul mercato Repo MTS.

| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| 1° semestre | Variazioni | |||
| 2023 | 2022 | Assoluta | % | |
| Margine finanziario | 328.278 | 176.407 | 151.871 | 86,1% |
| Dividendi e altri proventi su partecipazioni | (6) | (148) | 142 | -95,9% |
| Commissioni nette | 242.125 | 232.514 | 9.611 | 4,1% |
| Risultato negoziazione, coperture e fair value | 30.079 | 54.843 | (24.764) | -45,2% |
| Saldo altri proventi/oneri | 216 | 416 | (200) | -48,1% |
| RICAVI | 600.692 | 464.032 | 136.660 | 29,5% |
I Dividendi e altri proventi su partecipazioni includono esclusivamente l'effetto negativo rilevato nel conto economico del primo semestre 2023 in seguito alla valutazione al patrimonio netto di Vorvel Sim S.p.A., società sottoposta ad influenza notevole.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Riclassifica gestionale | 1° semestre | Variazioni | |||
| 2023 | 2022 | Assoluta | % | ||
| Brokerage | 55.488 | 56.868 | (1.380) | -2,4% | |
| di cui: | |||||
| - Azioni | 38.907 | 46.478 | (7.571) | -16,3% | |
| - Obbligazioni | 8.997 | 3.597 | 5.400 | 150,1% | |
| - Derivati | 5.630 | 6.282 | (652) | -10,4% | |
| - Altre commissioni | 1.954 | 511 | 1.443 | 282,4% | |
| Investing | 156.479 | 149.317 | 7.162 | 4,8% | |
| di cui: | |||||
| - Collocamento | 1.730 | 3.068 | (1.338) | -43,6% | |
| - Gestione | 193.138 | 184.977 | 8.161 | 4,4% | |
| - Altre commissioni PFA | (38.389) | (38.728) | 339 | -0,9% | |
| Banking | 30.158 | 26.329 | 3.829 | 14,5% | |
| Totale | 242.125 | 232.514 | 9.611 | 4,1% |
La tabella sopra riportata riporta le commissioni nette suddivise in funzione delle tre macroaree di attività integrate nelle quali si articola l'offerta del Gruppo, precedentemente descritte. In particolare, il Banking include i servizi di conto corrente, i servizi di pagamento ed emissione di carte di debito, credito e prepagate, i mutui, i fidi e i prestiti personali; il Brokerage, include il servizio di esecuzione ordini per conto dei clienti; l'Investing include l'attività di gestione del risparmio svolta da Fineco AM, i servizi di collocamento e distribuzione di prodotti finanziari di terzi, tra i quali fondi comuni d'investimento, comparti di SICAV, prodotti assicurativi e previdenziali, nonché i servizi di consulenza in materia di investimenti.
Le Commissioni nette evidenziano un incremento di 9,6 milioni di euro rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente, riconducibile, principalmente, alle commissioni Investing (+7,2 milioni di euro), grazie al crescente contributo di Fineco AM e ai maggiori margini netti sui prodotti del risparmio gestito. Nel corso del primo semestre la controllata Fineco AM ha generato commissioni nette per 73,5 milioni di euro. Si evidenzia inoltre la crescita delle commissioni generate dal Banking (+3,8 milioni di euro), mentre le commissioni nette relative al Brokerage hanno registrato una leggera flessione (-1,4 milioni di euro).
Il Risultato negoziazione, coperture e fair value si attesta a 30,1 milioni di euro ed evidenzia una diminuzione di 24,8 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. La voce è costituita principalmente dagli utili realizzati dal Brokerage, che include l'attività di internalizzazione di titoli e contratti derivati regolamentati e over the counter, strumenti finanziari utilizzati per la copertura gestionale dei titoli e dei contratti derivati

internalizzati e dalle differenze di cambio su attività e passività in valuta. La voce include anche la componente di inefficacia delle operazioni di copertura, per un importo di -5,1 milioni di euro (+11,7 milioni di euro nel primo semestre 2022), determinata dall'applicazione di curve diverse per la valutazione al fair value dei contratti derivati di copertura e degli elementi coperti nell'ambito delle operazioni di copertura di tipo fair value hedge. Il risultato comprende inoltre le componenti reddituali generate dagli strumenti finanziari contabilizzati nelle "Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value", tra i quali le preferred shares di Visa INC Class "C" e "A", la cui valutazione al fair value ha determinato nel primo semestre 2023 un risultato positivo per 0,6 milioni di euro (-0,5 milioni di euro nel primo semestre 2022).
Il Saldo altri proventi/oneri è positivo per 0,2 milioni di euro e non evidenzia variazioni significative rispetto al primo semestre 2022.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| 1° semestre | Variazioni | |||
| 2023 | 2022 | Assoluta | % | |
| Spese per il personale | (60.378) | (57.538) | (2.840) | 4,9% |
| Altre spese amministrative | (147.357) | (134.364) | (12.993) | 9,7% |
| Recuperi di spesa | 76.457 | 69.063 | 7.394 | 10,7% |
| Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali | (13.237) | (13.191) | (46) | 0,3% |
| Totale costi operativi | (144.515) | (136.030) | (8.485) | 6,2% |
I costi operativi evidenziano un incremento del 6,2% rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente, determinato in parte da costi strettamente collegati alla crescita del business (attività, masse, clientela e struttura), certificato dal cost/income ratio che si attesta al 24,1% (29,3% al 30 giugno 2022).
Le Spese per il personale si attestano a 60,4 milioni di euro, di cui 5,4 milioni di euro relativi alle spese del personale della controllata Fineco AM, in aumento del 4,9% rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente, per effetto della continua crescita della struttura operativa. Il numero dei dipendenti, infatti, è passato dalle 1.316 unità del 30 giugno 2022 alle 1.354 unità al 30 giugno 2023.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Spese del personale | 1° semestre | Variazioni | ||
| 2023 | 2022 | Assoluta | % | |
| 1) Personale dipendente | (59.153) | (56.473) | (2.680) | 4,7% |
| - salari e stipendi | (39.712) | (38.555) | (1.157) | 3,0% |
| - oneri sociali | (9.676) | (9.148) | (528) | 5,8% |
| - indennità di fine rapporto | (369) | (381) | 12 | -3,2% |
| - accantonamento al trattamento di fine rapporto | (93) | (57) | (36) | 63,2% |
| - versamenti ai fondi di previdenza complementari esterni: | (2.881) | (2.661) | (220) | 8,3% |
| a) a contribuzione definita | (2.881) | (2.661) | (220) | 8,3% |
| - costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri | (2.418) | (2.491) | 73 | -2,9% |
| - altri benefici a favore di dipendenti | (4.004) | (3.180) | (824) | 25,9% |
| 2) Amministratori e sindaci | (1.228) | (1.068) | (160) | 15,0% |
| 3) Recuperi di spese per dipendenti distaccati presso altre aziende |
3 | 3 | - | n.a. |
| Totale spese per il personale | (60.378) | (57.538) | (2.840) | 4,9% |
Si precisa che la voce "altri benefici a favore di dipendenti" include il costo dei buoni pasto che registra un incremento di circa 0,4 milioni di euro.

| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Altre Spese Amministrative e Recuperi di spesa | 1° semestre | Variazioni | ||
| 2023 | 2022 | Assoluta | % | |
| 1) IMPOSTE INDIRETTE E TASSE | (80.523) | (71.723) | (8.800) | 12,3% |
| 2) COSTI E SPESE DIVERSE | 9.623 | 6.422 | 3.201 | 49,8% |
| A) Spese di pubblicità - Marketing e comunicazione | (15.044) | (13.720) | (1.324) | 9,7% |
| Comunicazioni su mass media | (11.750) | (11.893) | 143 | -1,2% |
| Marketing e promozioni | (2.962) | (1.611) | (1.351) | 83,9% |
| Sponsorizzazioni | (227) | (212) | (15) | 7,1% |
| Convention e comunicazione interna | (105) | (4) | (101) | n.a. |
| B) Spese relative al rischio creditizio | (924) | (819) | (105) | 12,8% |
| Spese recupero crediti | (255) | (183) | (72) | 39,3% |
| Informazioni commerciali e visure | (669) | (636) | (33) | 5,2% |
| C) Spese indirette relative al personale e ai consulenti finanziari |
(2.133) | (1.290) | (843) | 65,3% |
| Altre spese relative al personale | (786) | (333) | (453) | 136,0% |
| Spese consulenti finanziari | (1.347) | (957) | (390) | 40,8% |
| D) Spese relative all'ICT | (28.125) | (25.904) | (2.221) | 8,6% |
| Spese hardware - affitto e manutenzione | (1.126) | (1.162) | 36 | -3,1% |
| Spese software - affitto e manutenzione | (7.484) | (6.593) | (891) | 13,5% |
| Sistemi di comunicazione ICT, messaggistica e spese telefoniche |
(3.043) | (3.111) | 68 | -2,2% |
| Consulenza e servizi ICT resi da terzi | (7.560) | (6.711) | (849) | 12,7% |
| Infoprovider finanziari | (8.912) | (8.327) | (585) | 7,0% |
| E) Consulenze e servizi professionali | (2.181) | (2.145) | (36) | 1,7% |
| Consulenze e servizi professionali | (1.729) | (1.782) | 53 | -3,0% |
| Spese e cause legali | (170) | (63) | (107) | 169,8% |
| Spese Società di revisione | (282) | (300) | 18 | -6,0% |
| F) Spese relative ai beni mobili ed immobili | (2.813) | (2.948) | 135 | -4,6% |
| Manutenzione mobili, macchine, impianti | (145) | (127) | (18) | 14,2% |
| Manutenzione e pulizia locali | (720) | (692) | (28) | 4,0% |
| Fitti passivi per locazione immobili | (384) | (460) | 76 | -16,5% |
| Utenze e spese condominiali | (1.564) | (1.669) | 105 | -6,3% |
| G) Altre spese di funzionamento | (14.798) | (14.836) | 38 | -0,3% |
| Spese postali e trasporto documenti | (1.685) | (1.596) | (89) | 5,6% |
| Servizi amministrativi, logistici e call center | (7.636) | (7.964) | 328 | -4,1% |
| Assicurazioni | (2.088) | (2.161) | 73 | -3,4% |
| Diritti, quote e contributi ad associazioni | (2.126) | (1.732) | (394) | 22,7% |
| Altre spese amministrative | (1.263) | (1.383) | 120 | -8,7% |
| H) Rettifiche di valore su migliorie su beni di terzi | (816) | (979) | 163 | -16,7% |
| I) Recupero spese | 76.457 | 69.063 | 7.394 | 10,7% |
| Recupero spese accessorie | 176 | 679 | (503) | -74,1% |
| Recuperi di imposte | 76.281 | 68.384 | 7.897 | 11,5% |
| Totale altre spese amministrative e recuperi di spesa | (70.900) | (65.301) | (5.599) | 8,6% |
Le Altre spese amministrative al netto dei Recuperi di spesa si attestano a 70,9 milioni di euro, con un incremento di 5,6 milioni di euro rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente. In particolare, si segnalano:

La voce "Imposte indirette e tasse" al netto dei "Recuperi di imposte" evidenzia un incremento di 0,9 milioni di euro, riconducibile, principalmente, a maggiori oneri per Tobin tax.
Le Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali ammontano a 13,2 milioni di euro e non evidenziano variazioni significative rispetto al primo semestre 2022.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| 1° semestre | Variazioni | |||
| 2023 | 2022 | Assoluta | % | |
| RISULTATO DI GESTIONE | 456.177 | 328.002 | 128.175 | 39,1% |
| Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni |
(2.079) | (1.225) | (854) | 69,7% |
| RISULTATO NETTO DI GESTIONE | 454.098 | 326.777 | 127.321 | 39,0% |
| Altri oneri e accantonamenti | (12.006) | (12.498) | 492 | -3,9% |
| Profitti netti da investimenti | (581) | (754) | 173 | -22,9% |
| RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 441.511 | 313.525 | 127.986 | 40,8% |
Le Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni del primo semestre 2023 si attestano a -2,1 milioni di euro (-1,2 milioni di euro nel primo semestre 2022) e beneficiano di un effetto positivo riconducibile alla variazione dello scenario macroeconomico per un importo di circa 0,4 milioni di euro (+0,8 milioni di euro nel primo semestre 2022), determinato sulla base delle evidenze risultanti dai modelli di impairment IFRS9.
Gli Altri oneri e accantonamenti si attestano a 12 milioni di euro in riduzione del 3,9% rispetto al primo semestre 2022. Si precisa che nel corso del primo semestre 2023 è stato rilevato il contributo ordinario annuo richiesto per l'anno 2023 di cui alla direttiva 2014/59/UE (Single Resolution Fund), per un importo pari a 6,6 milioni di euro (7,6 milioni di euro per l'esercizio 2022).
I Profitti netti da investimenti si attestano a -0,6 milioni di euro, con un effetto negativo riconducibile alla variazione dello scenario macroeconomico di circa 0,6 milioni di euro (+0,1 milioni di euro nel primo semestre 2022), determinato sulla base delle evidenze risultanti dai modelli di impairment IFRS9.
Il Risultato lordo dell'operatività corrente si attesta a 441,5 milioni di euro, in aumento del 40,8% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente (+40,7% escludendo le poste non ricorrenti registrate nel primo semestre 202214). Il risultato è stato conseguito, principalmente, grazie alla crescita del Margine finanziario (+151,9 milioni di euro) e delle Commissioni nette (+9,6 milioni di euro), parzialmente compensati dalla riduzione del Risultato negoziazione, coperture e fair value (-24,8 milioni di euro) e dalla crescita dei Costi operativi (+8,5 milioni di euro).
14 Variazione di fair value e cancellazione dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -0,3 milioni di euro (al lordo dell'effetto fiscale).

| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Imposte sul reddito del periodo | 1° semestre | Variazioni | ||
| 2023 | 2022 | Assoluta | % | |
| Oneri per imposte correnti IRES | (101.799) | (68.813) | (32.986) | 47,9% |
| Oneri per imposte correnti IRAP | (22.453) | (15.635) | (6.818) | 43,6% |
| Oneri per imposte correnti estere | (7.991) | (6.943) | (1.048) | 15,1% |
| Totale imposte correnti | (132.243) | (91.391) | (40.852) | 44,7% |
| Variazione delle imposte anticipate | 41 | 606 | (565) | -93,2% |
| Variazione delle imposte differite | (429) | (377) | (52) | 13,8% |
| Totale imposte differite | (388) | 229 | (617) | n.a. |
| Imposte sul reddito del periodo | (132.631) | (91.162) | (41.469) | 45,5% |
Le Imposte sul reddito del periodo sono state calcolate sulla base delle disposizioni legislative introdotte con il D.Lgs. n. 38 del 28 febbraio 2005, che ha recepito nell'ordinamento giuridico italiano i Principi contabili IAS/IFRS, del Decreto n. 48 del 1° aprile 2009 che ha introdotto disposizioni di attuazione e di coordinamento delle disposizioni fiscali per i soggetti c.d. "IAS Adopter" e successivi provvedimenti in materia. In particolare, a decorrere dal 2019 sono state recepite le disposizioni recate dal decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze del 5.8.2019, di coordinamento tra i principi contabili internazionali e il reddito d'impresa, e la successiva modifica apportata dalla legge 160/2019 relativa alla deducibilità delle rettifiche su crediti verso la clientela, da effettuarsi in periodi d'imposta futuri. Infine, è stato tenuto conto delle nuove disposizioni contenute nel Decreto legge 30 aprile 2019, n. 34 convertito con modificazioni dalla legge 28 giugno 2019, n. 58 (c.d. Decreto crescita).
Per la determinazione delle imposte correnti è stata applicata l'aliquota IRES del 27,5% (24% aliquota ordinaria e 3,5% aliquota addizionale per gli enti creditizi) e l'aliquota IRAP del 5,57%.
Per quanto riguarda Fineco AM le imposte correnti sono state determinate con l'aliquota del 12,5%, secondo il vigente regime fiscale applicabile.
Il Risultato del periodo, coincidente con il risultato netto di pertinenza del Gruppo essendo Fineco AM controllata al 100% da FinecoBank, si attesta a 308,9 milioni di euro, evidenziando un incremento del 38,9% rispetto al primo semestre 2022 (+38,8% escludendo le poste non ricorrenti registrate nel primo semestre 202215).
15 Variazione di fair value e cancellazione dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -0,2 milioni di euro (al netto dell'effetto fiscale).

I risultati della controllante e della controllata Di seguito si riportano i principali indici di bilancio, gli schemi di Stato patrimoniale e Conto economico riclassificati e un'informativa sui risultati conseguiti da FinecoBank S.p.A. a livello individuale.
| Dati al | ||||
|---|---|---|---|---|
| 30/06/2023 | 31/12/2022 | 30/06/2022 | ||
| N° Dipendenti | 1.288 | 1.279 | 1.266 | |
| N° Consulenti finanziari | 2.952 | 2.918 | 2.887 | |
| N° Negozi finanziari operativi ¹ | 425 | 426 | 423 |
(1) Numero negozi finanziari operativi: negozi finanziari gestiti dalla Banca e negozi finanziari gestiti dai consulenti finanziari (Fineco Center).
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Variazioni | ||||
| 30/06/2023 | 31/12/2022 | Assoluta | % | ||
| Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria ¹ | 5.745.023 | 5.916.089 | (171.066) | -2,9% | |
| Totale dell'attivo | 33.733.449 | 36.208.289 | (2.474.840) | -6,8% | |
| Raccolta diretta da clientela ² | 28.510.165 | 30.569.876 | (2.059.711) | -6,7% | |
| Raccolta indiretta da clientela ³ | 87.370.402 | 75.987.994 | 11.382.408 | 15,0% | |
| Totale raccolta (diretta e indiretta) da clientela | 115.880.567 | 106.557.870 | 9.322.697 | 8,7% | |
| Patrimonio | 1.851.227 | 1.875.711 | (24.484) | -1,3% |
(1) I crediti di finanziamento verso clientela ordinaria sono relativi ai soli finanziamenti erogati a clientela (affidamenti in conto corrente, carte di credito, prestiti personali, mutui e sovvenzioni chirografarie);
(2) La raccolta diretta da clientela comprende i conti correnti passivi; (3) La raccolta indiretta da clientela si riferisce ai prodotti collocati on line o tramite le reti di vendita di FinecoBank.

| Dati al | |||
|---|---|---|---|
| 30/06/2023 | 31/12/2022 | ||
| Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria/Totale attivo | 17,03% | 16,34% | |
| Finanziamenti a banche/Totale attivo | 1,14% | 1,15% | |
| Altre attività finanziarie/Totale attivo | 67,04% | 68,04% | |
| Raccolta Diretta/Totale passivo e patrimonio netto | 84,52% | 84,43% | |
| Patrimonio netto (incluso utile)/Totale passivo e patrimonio netto | 5,49% | 5,18% | |
| Crediti verso clientela ordinaria/Raccolta diretta da clientela | 20,15% | 19,35% |
| Qualità del credito | Dati al | ||
|---|---|---|---|
| 30/06/2023 | 31/12/2022 | ||
| Crediti deteriorati/Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria | 0,09% | 0,06% | |
| Sofferenze/Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria | 0,03% | 0,02% | |
| Coverage ratio¹ - Sofferenze | 91,29% | 92,65% | |
| Coverage ratio¹ - Inadempienze probabili | 68,32% | 68,13% | |
| Coverage ratio¹ - Esposizioni scadute deteriorate | 46,13% | 57,92% | |
| Coverage ratio¹ - Totale crediti deteriorati | 79,48% | 86,02% |
(1) Calcolato come rapporto tra l'ammontare delle rettifiche di valore e l'esposizione lorda.
| Dati al | |||
|---|---|---|---|
| 30/06/2023 | 31/12/2022 | ||
| Capitale primario di classe 1 (migliaia di euro) | 1.010.014 | 952.411 | |
| Totale Fondi propri (migliaia di euro) | 1.510.014 | 1.452.411 | |
| Totale attività ponderate per il rischio (migliaia di euro) | 4.556.080 | 4.689.014 | |
| Ratio - Capitale primario di classe 1 | 22,17% | 20,31% | |
| Ratio - Capitale di classe 1 | 33,14% | 30,97% | |
| Ratio - Totale fondi propri | 33,14% | 30,97% |
| Dati al | |||
|---|---|---|---|
| 30/06/2023 | 31/12/2022 | ||
| Capitale di classe 1 (Tier 1) (migliaia di euro) | 1.510.014 | 1.452.411 | |
| Esposizione ai fini della leva finanziaria (migliaia di euro) | 33.466.336 | 36.782.307 | |
| Indicatore di leva finanziaria | 4,51% | 3,95% |

I requisiti prudenziali di vigilanza della Banca al 30 giugno 2023 sono stati determinati in base alla disciplina armonizzata per le banche e le imprese di investimento contenuta nella Direttiva 2013/36/UE (CRD IV) e nel Regolamento (UE) 575/2013 (CRR) del 26 giugno 2013 e successive Direttive e Regolamenti che ne modificano il contenuto, tra i quali si citano in particolare la Direttiva (UE) 878/2019 (c.d. CRD V), il Regolamento (UE) 876/2019 (c.d. CRR II) e il Regolamento (UE) 873/2020 del Parlamento Europeo e del Consiglio (c.d. CRR Quick-fix), che traspongono nell'Unione europea gli standard definiti dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria (c.d. framework Basilea 3), raccolte ed attuate dalla Banca d'Italia tramite la Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 "Disposizioni di vigilanza per le banche" e successivi aggiornamenti.
Al 30 giugno 2023, i Fondi Propri della Banca ammontano a 1.510 milioni di euro e sono costituiti da Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 – CET 1) e da Capitale aggiuntivo di classe 1; non sono presenti elementi di Capitale di classe 2. Gli utili di periodo inclusi nel Capitale primario di classe 1 al 30 giugno 2023 sono stati stimati considerando dividendi prevedibili per un ammontare di 216,2 milioni di euro ed oneri prevedibili per 1,7 milioni di euro rappresentati dai ratei cedolari, al netto della relativa fiscalità, maturati sugli strumenti finanziari Additional Tier 1 emessi da FinecoBank, assumendo soddisfatte le condizioni previste dall'art. 26, paragrafo 2, del Regolamento UE 575/2013 (CRR).
La riduzione delle Attività ponderate per il rischio nel corso del primo semestre del 2023 è riconducibile principalmente alla riduzione del rischio di credito, in particolare all'attività di lending alla clientela e alla diminuzione del rischio di controparte relativo alla riduzione delle operazioni di prestito titoli effettuate dalla Tesoreria della Capogruppo.
Al 30 giugno 2023 il coefficiente di Leva finanziaria si attesta al 4,51%, in aumento rispetto al 3,95% rilevato al 31 dicembre 2022, grazie alla riduzione dell'esposizione complessiva, determinata, principalmente, dal minore attivo di bilancio, complice anche una riduzione della raccolta diretta da clientela, e agli utili di periodo computati nel Capitale di classe 1.

Stato patrimoniale
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Variazioni | ||||
| ATTIVO | 30/06/2023 | 31/12/2022 | Assoluta | % | |
| Cassa e disponibilità liquide | 1.482.349 | 1.438.427 | 43.922 | 3,1% | |
| Attività finanziarie di negoziazione | 16.868 | 16.926 | (58) | -0,3% | |
| Finanziamenti a banche | 385.640 | 416.733 | (31.093) | -7,5% | |
| Finanziamenti a clientela | 6.168.419 | 6.426.087 | (257.668) | -4,0% | |
| Altre attività finanziarie | 22.615.698 | 24.636.590 | (2.020.892) | -8,2% | |
| Coperture | 1.028.822 | 1.424.705 | (395.883) | -27,8% | |
| Attività materiali | 141.829 | 144.102 | (2.273) | -1,6% | |
| Avviamenti | 89.602 | 89.602 | - | n.a. | |
| Altre attività immateriali | 35.761 | 36.734 | (973) | -2,6% | |
| Attività fiscali | 45.977 | 46.467 | (490) | -1,1% | |
| Crediti d'imposta acquistati | 1.341.774 | 1.093.255 | 248.519 | 22,7% | |
| Altre attività | 380.710 | 438.661 | (57.951) | -13,2% | |
| Totale dell'attivo | 33.733.449 | 36.208.289 | (2.474.840) | -6,8% |
(Importi in migliaia)
| Consistenze al | Variazioni | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| PASSIVO E PATRIMONIO NETTO | 30/06/2023 | 31/12/2022 | Assoluta | % | |
| Debiti verso banche | 1.299.539 | 1.677.235 | (377.696) | -22,5% | |
| Debiti verso clientela | 29.174.000 | 31.679.857 | (2.505.857) | -7,9% | |
| Titoli in circolazione | 803.054 | 497.926 | 305.128 | 61,3% | |
| Passività finanziarie di negoziazione | 8.538 | 4.575 | 3.963 | 86,6% | |
| Coperture | (13.438) | (3.180) | (10.258) | n.a. | |
| Passività fiscali | 63.764 | 41.865 | 21.899 | 52,3% | |
| Altre passività | 546.765 | 434.300 | 112.465 | 25,9% | |
| Patrimonio | 1.851.227 | 1.875.711 | (24.484) | -1,3% | |
| - capitale e riserve | 1.566.827 | 1.451.605 | 115.222 | 7,9% | |
| - riserve da valutazione | 1.063 | 2.121 | (1.058) | -49,9% | |
| - risultato netto | 283.337 | 421.985 | (138.648) | -32,9% | |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 33.733.449 | 36.208.289 | (2.474.840) | -6,8% |

| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | |||||
| ATTIVO | 30/06/2023 | 31/03/2023 | 31/12/2022 | 30/09/2022 | 30/06/2022 |
| Cassa e disponibilità liquide | 1.482.349 | 1.394.252 | 1.438.427 | 1.674.851 | 1.516.548 |
| Attività finanziarie di negoziazione | 16.868 | 15.730 | 16.926 | 22.285 | 20.020 |
| Finanziamenti a banche | 385.640 | 415.934 | 416.733 | 393.061 | 385.244 |
| Finanziamenti a clientela | 6.168.419 | 6.273.273 | 6.426.087 | 6.285.560 | 6.278.481 |
| Altre attività finanziarie | 22.615.698 | 24.352.759 | 24.636.590 | 25.070.867 | 25.296.891 |
| Coperture | 1.028.822 | 1.300.265 | 1.424.705 | 1.390.127 | 948.764 |
| Attività materiali | 141.829 | 140.630 | 144.102 | 141.071 | 144.685 |
| Avviamenti | 89.602 | 89.602 | 89.602 | 89.602 | 89.602 |
| Altre attività immateriali | 35.761 | 35.835 | 36.734 | 36.535 | 37.445 |
| Attività fiscali | 45.977 | 46.860 | 46.467 | 57.999 | 43.588 |
| Crediti d'imposta acquistati | 1.341.774 | 1.313.546 | 1.093.255 | 902.259 | 827.217 |
| Altre attività | 380.710 | 413.082 | 438.661 | 381.732 | 414.929 |
| Totale dell'attivo | 33.733.449 | 35.791.768 | 36.208.289 | 36.445.949 | 36.003.414 |
(Importi in migliaia)
| Consistenze al | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| PASSIVO E PATRIMONIO NETTO | 30/06/2023 | 31/03/2023 | 31/12/2022 | 30/09/2022 | 30/06/2022 | |
| Debiti verso banche | 1.299.539 | 1.605.506 | 1.677.235 | 2.791.260 | 2.333.322 | |
| Debiti verso clientela | 29.174.000 | 30.863.823 | 31.679.857 | 30.930.308 | 30.814.330 | |
| Titoli in circolazione | 803.054 | 798.748 | 497.926 | 499.629 | 498.833 | |
| Passività finanziarie di negoziazione | 8.538 | 7.208 | 4.575 | 8.976 | 7.104 | |
| Coperture | (13.438) | (7.885) | (3.180) | (3.584) | 2.581 | |
| Passività fiscali | 63.764 | 100.826 | 41.865 | 80.157 | 118.430 | |
| Altre passività | 546.765 | 426.306 | 434.300 | 424.977 | 573.037 | |
| Patrimonio | 1.851.227 | 1.997.236 | 1.875.711 | 1.714.226 | 1.655.777 | |
| - capitale e riserve | 1.566.827 | 1.874.407 | 1.451.605 | 1.460.057 | 1.458.925 | |
| - riserve da valutazione | 1.063 | 2.070 | 2.121 | 2.651 | (174) | |
| - risultato netto | 283.337 | 120.759 | 421.985 | 251.518 | 197.026 | |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 33.733.449 | 35.791.768 | 36.208.289 | 36.445.949 | 36.003.414 |
La Cassa e disponibilità liquide, pari a 1.482,3 milioni di euro e in aumento di 43,9 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022 (1.438,4 milioni di euro), è costituita principalmente dal deposito overnight acceso presso Banca d'Italia, per un importo di 1.197,5 milioni di euro, dalla liquidità depositata presso Banca d'Italia al netto della giacenza relativa alla riserva obbligatoria minima assegnata per il periodo di riferimento in corso, che trova rappresentazione nella voce Finanziamenti a banche, per un importo di 0,9 milioni di euro, e dalla liquidità depositata sui correnti aperti presso istituzioni creditizie per il regolamento delle operazioni sui circuiti di pagamento, per il regolamento dell'operatività in titoli e per la gestione della liquidità dei clienti UK, per un importo di 284 milioni di euro.
I Finanziamenti a banche si attestano a 385,6 milioni di euro, evidenziando una riduzione di 31,1 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022.
I Finanziamenti a clientela si attestano a 6.168,4 milioni di euro, in diminuzione di 257,7 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022, per effetto, principalmente, della riduzione degli utilizzi degli affidamenti in conto corrente e dei margini iniziali presso organismi di compensazione. Nel corso del

primo semestre 2023 stati erogati 111 milioni di euro di prestiti personali, 94 milioni di euro di mutui e sono stati accordati fidi di conto corrente per un importo di 651 milioni di euro, di cui 641 milioni garantiti. L'ammontare dei crediti deteriorati al netto delle rettifiche di valore è pari a 5,3 milioni di euro (3,5 milioni di euro al 31 dicembre 2022) con un coverage ratio del 79,5%.
Le Altre attività finanziarie si attestano a 22.615,7 milioni di euro, inclusa la valutazione negativa dei titoli a tasso fisso oggetto di copertura specifica del rischio tasso d'interesse, in diminuzione di 2.020,9 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022, per effetto, principalmente, delle vendite e dei rimborsi di titoli di debito valutati al costo ammortizzato effettuati nel primo semestre 2023. Il valore di bilancio dei titoli emessi da UniCredit S.p.A. è pari a 981 milioni di euro, in riduzione rispetto ai 1.681,3 milioni di euro presenti al 31 dicembre 2022 per effetto del rimborso dei titoli giunti a scadenza nel corso del primo semestre 2023.
Le Coperture rilevate nell'attivo di bilancio si attestano a 1.028,8 milioni di euro ed includono la valutazione positiva di fair value dei derivati di copertura e l'adeguamento di valore delle attività oggetto di copertura generica, rappresentate da mutui a tasso fisso. Le Coperture rilevate nel passivo di bilancio si attestano a -13,4 milioni di euro ed includono la valutazione negativa di fair value dei derivati di copertura e l'adeguamento di valore delle passività oggetto di copertura generica, rappresentate da raccolta diretta da clientela. La variazione negativa dei contratti derivati di copertura rilevata nel primo semestre 2023 è imputabile sia alla chiusura di alcuni contratti derivati contestualmente alla vendita dei titoli di debito coperti sia alla riduzione di fair value dei contratti in essere. La valutazione delle poste coperte, di conseguenza, evolve nella direzione opposta, registrando una variazione positiva. Si precisa che la variazione negativa registrata dai titoli oggetto di copertura specifica, trova rappresentazione nelle Altre attività finanziarie, come sopra descritto.
I Crediti d'imposta acquistati pari a 1.341,8 milioni di euro, includono il valore di bilancio dei crediti d'imposta acquistati nell'ambito del Decreto Legge 34/2020 e successive integrazioni, in crescita, rispetto ai 1.093,3 milioni di euro in essere al 31 dicembre 2022, per effetto degli acquisti effettuati nel periodo, che sono stati di importo superiore rispetto alle compensazioni effettuate nel primo semestre 2023.
I Debiti verso banche sono pari a 1.299,5 milioni di euro ed evidenziano una diminuzione di 377,7 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022, riconducibile principalmente, alla diminuzione dei margini di variazione ricevuti per l'operatività in derivati, per effetto della chiusura di alcuni contratti derivati di copertura, come sopra descritto, e della variazione negativa di fair value registrata nel periodo dai contratti derivati di copertura.
I Debiti verso clientela si attestano a 29.174 milioni di euro, in diminuzione di 2.505,9 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022, per effetto della riduzione della raccolta diretta in conto corrente da clientela (-2.039,2 milioni di euro), confluita in prodotti del risparmio amministrato e gestito, come precedentemente descritto, e della riduzione e delle operazioni di pronti contro termine effettuate dalla tesoreria della Banca (-496,7 milioni di euro).
I Titoli in circolazione, pari a 803,1 milioni di euro, includono esclusivamente i Senior Preferred Bond emessi da FinecoBank. Nel corso del primo semestre 2023 la Banca ha portato a termine con successo il collocamento della sua seconda emissione sul mercato di strumenti obbligazionari Senior Preferred per un importo di 300 milioni di euro.
Il Patrimonio si attesta a 1.851,2 milioni di euro, in riduzione di 24,5 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022. Gli utili rilevati nel primo semestre 2023, pari a 283,3 milioni di euro, hanno compensato quasi interamente le principali riduzioni rilevate nel periodo, dovute alla distribuzione dei dividendi deliberati dall'Assemblea degli Azionisti del 27 aprile 2023, per un importo complessivo di 299,2 milioni di euro, e al pagamento delle cedole degli strumenti AT1 emessi da FinecoBank, il cui ammontare, al netto della relativa fiscalità, ha determinato una riduzione del patrimonio netto di 9,9 milioni di euro.

| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Variazioni | ||||
| 2023 | 2022 | Assoluta | % | |
| 327.998 | 176.618 | 151.380 | 85,7% | |
| 327.916 | 127.172 | 200.744 | 157,9% | |
| 82 | 49.446 | (49.364) | -99,8% | |
| 29.571 | 23.016 | 6.555 | 28,5% | |
| 168.627 | 166.673 | 1.954 | 1,2% | |
| 30.075 | 55.001 | (24.926) | -45,3% | |
| 701 | 737 | (36) | -4,9% | |
| 556.972 | 422.045 | 134.927 | 32,0% | |
| (54.967) | (52.115) | (2.852) | 5,5% | |
| (142.901) | (130.268) | (12.633) | 9,7% | |
| 76.457 | 69.063 | 7.394 | 10,7% | |
| (12.903) | (12.993) | 90 | -0,7% | |
| (134.314) | (126.313) | (8.001) | 6,3% | |
| 422.658 | 295.732 | 126.926 | 42,9% | |
| (2.081) | (1.219) | (862) | 70,7% | |
| 420.577 | 294.513 | 126.064 | 42,8% | |
| (12.006) | (12.498) | 492 | -3,9% | |
| (581) | (754) | 173 | -22,9% | |
| 407.990 | 281.261 | 126.729 | 45,1% | |
| (124.653) | (84.235) | (40.418) | 48,0% | |
| 283.337 | 197.026 | 86.311 | 43,8% | |
| 283.337 | 197.026 | 86.311 | 43,8% | |
| 1° semestre |

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| 2023 | ||
| 1° Trimestre | 2° Trimestre | |
| Margine finanziario | 157.385 | 170.613 |
| di cui Interessi netti | 157.385 | 170.531 |
| di cui Profitti da gestione della Tesoreria | - | 82 |
| Dividendi e altri proventi su partecipazioni | - | 29.571 |
| Commissioni nette | 84.950 | 83.677 |
| Risultato negoziazione, coperture e fair value | 15.123 | 14.952 |
| Saldo altri proventi/oneri | 465 | 236 |
| RICAVI | 257.923 | 299.049 |
| Spese per il personale | (27.114) | (27.853) |
| Altre spese amministrative | (72.044) | (70.857) |
| Recuperi di spesa | 37.625 | 38.832 |
| Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali | (6.412) | (6.491) |
| Costi operativi | (67.945) | (66.369) |
| RISULTATO DI GESTIONE | 189.978 | 232.680 |
| Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni | (643) | (1.438) |
| RISULTATO NETTO DI GESTIONE | 189.335 | 231.242 |
| Altri oneri e accantonamenti | (9.269) | (2.737) |
| Profitti netti da investimenti | (723) | 142 |
| RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 179.343 | 228.647 |
| Imposte sul reddito del periodo | (58.584) | (66.069) |
| RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 120.759 | 162.578 |
| RISULTATO DI PERIODO | 120.759 | 162.578 |

| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| 2022 | ||||
| 1° Trimestre | 2° Trimestre | 3° Trimestre | 4° Trimestre | |
| Margine finanziario | 107.548 | 69.070 | 84.258 | 131.539 |
| di cui Interessi netti | 59.434 | 67.738 | 84.300 | 131.539 |
| di cui Profitti da gestione della Tesoreria | 48.114 | 1.332 | (42) | - |
| Dividendi e altri proventi su partecipazioni | (45) | 23.061 | (20) | 73.930 |
| Commissioni nette | 86.016 | 80.657 | 79.870 | 80.068 |
| Risultato negoziazione, coperture e fair value | 28.994 | 26.007 | 21.238 | 13.814 |
| Saldo altri proventi/oneri | 525 | 212 | 274 | 212 |
| RICAVI | 223.038 | 199.007 | 185.620 | 299.563 |
| Spese per il personale | (25.844) | (26.271) | (26.400) | (28.541) |
| Altre spese amministrative | (67.349) | (62.919) | (63.619) | (71.516) |
| Recuperi di spesa | 35.335 | 33.728 | 33.250 | 34.517 |
| Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali | (6.524) | (6.469) | (6.449) | (6.854) |
| Costi operativi | (64.382) | (61.931) | (63.218) | (72.394) |
| RISULTATO DI GESTIONE | 158.656 | 137.076 | 122.402 | 227.169 |
| Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni | (795) | (424) | (285) | (1.592) |
| RISULTATO NETTO DI GESTIONE | 157.861 | 136.652 | 122.117 | 225.577 |
| Altri oneri e accantonamenti | (10.239) | (2.259) | (41.617) | (3.647) |
| Profitti netti da investimenti | (553) | (201) | (325) | (473) |
| RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 147.069 | 134.192 | 80.175 | 221.457 |
| Imposte sul reddito del periodo | (47.895) | (36.340) | (25.683) | (50.990) |
| RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 99.174 | 97.852 | 54.492 | 170.467 |
| RISULTATO DI PERIODO | 99.174 | 97.852 | 54.492 | 170.467 |
I Ricavi si attestano a 557 milioni di euro, registrando un aumento del 32% rispetto ai 422 milioni di euro registrati nello stesso periodo dell'esercizio 2022, grazie al contributo positivo del Margine finanziario e dei Dividendi e altri proventi su partecipazioni, parzialmente compensato dalla contrazione del Risultato negoziazione, coperture e fair value.
Il Margine finanziario evidenzia un incremento dell'85,7% rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente (+151,4 milioni di euro), supportato dagli Interessi netti, che registrano una crescita del 157,9% (+200,7 milioni di euro), grazie, principalmente, all'incremento dei tassi d'interesse di mercato. I Profitti da gestione della Tesoreria, invece, evidenziano una contrazione di 49,4 milioni di euro rispetto al primo semestre 2022.
I Dividendi e altri proventi su partecipazioni includono i dividendi percepiti da Fineco AM, pari complessivamente a 29,6 milioni di euro (23,2 milioni di euro nel primo semestre 2022), al netto dell'effetto negativo rilevato in seguito alla valutazione al patrimonio netto di Vorvel Sim S.p.A. pari a -6 migliaia di euro (-0,2 milioni di euro nel primo semestre 2022).
Le Commissioni nette evidenziano un aumento di 2 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, riconducibile, principalmente, alle commissioni generate dal Banking (+3,8 milioni di euro), grazie alla crescita delle commissioni nette relative ai sistemi di pagamento, parzialmente compensate da una riduzione delle commissioni generate dal Brokerage (-1,4 milioni di euro) e delle commissioni generate dall'Investing (-0,5 milioni di euro).
ll Risultato negoziazione, coperture e fair value si attesta a 30,1 milioni di euro ed evidenzia una riduzione di 24,9 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. La voce è costituita principalmente dagli utili realizzati dal Brokerage, che include l'attività di internalizzazione di titoli e contratti derivati regolamentati e over the counter, strumenti finanziari utilizzati per la copertura gestionale dei titoli e dei derivati internalizzati e dalle differenze di cambio su attività e passività in valuta. La voce include anche la componente di inefficacia delle operazioni di copertura, per un importo di -5,1 milioni di euro (+11,7 milioni di euro nel primo semestre 2022), determinata dall'applicazione di curve diverse per la valutazione al fair value dei contratti derivati di copertura e degli elementi coperti nell'ambito delle operazioni di copertura di tipo fair value hedge.
I Costi operativi evidenziano un incremento di 8 milioni di euro rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente (+2,9 milioni di euro relativi a "Spese per il personale", +5,2 milioni di euro relativi alle "Altre spese amministrative al netto dei Recuperi di spesa" e -0,1 milioni di euro relativi alle "Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali"). La crescita del 6,3% è determinata principalmente da spese strettamente collegate alla crescita

del business (attività, masse, clientela e struttura), certificata dal cost/income ratio che si attesta al 24,1% (29,9% rilevato al 30 giugno 2022) a conferma della forte leva operativa della Banca e alla diffusa cultura aziendale in tema di governo dei costi.
Le Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni del primo semestre 2023 si attestano a -2,1 milioni di euro (-1,2 milioni di euro nel primo semestre 2022). Il cost of risk è pari a 5 punti base.
Gli Altri oneri e accantonamenti si attestano a 12 milioni di euro in diminuzione del 3,9% rispetto al primo semestre 2022. Si precisa che nel corso del primo semestre 2023 è stato rilevato il contributo ordinario richiesto per l'anno 2023 di cui alla direttiva 2014/59/UE (Single Resolution Fund) per un importo pari a 6,6 milioni di euro, in riduzione rispetto ai 7,6 milioni di euro rilevati nel primo semestre 2022.
I Profitti netti da investimenti si attestano a -0,6 milioni di euro, sostanzialmente in linea rispetto al primo semestre 2022.
Il Risultato lordo dell'operatività corrente si attesta a 408 milioni di euro, in aumento del 45,1% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente (+44,9% escludendo le poste non ricorrenti registrate nel primo semestre 202216), grazie, in particolare, alla crescita del Margine finanziario (+151,4 milioni di euro) e dei Dividendi e altri proventi su partecipazioni (+6,6 milioni di euro), parzialmente compensati dalla riduzione del Risultato negoziazione, coperture e fair value (-24,9 milioni di euro) e dalla crescita dei Costi operativi (+8 milioni di euro).
Il Risultato di periodo si attesta a 283,3 milioni di euro, evidenziando un incremento del 43,8% rispetto ai 197 milioni di euro registrati nel primo semestre 2022 (+43,7% escludendo le poste non ricorrenti registrate nel primo semestre 202217).
16 Variazione di fair value e cancellazione dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -0,3 milioni di euro (al lordo dell'effetto fiscale).
17 Variazione di fair value e cancellazione dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -0,2 milioni di euro (al netto dell'effetto fiscale).

Fineco AM, interamente controllata da FinecoBank, è una società di gestione di OICVM, con sede nella Repubblica d'Irlanda, il cui obiettivo è quello di offrire ai clienti una gamma di O.I.C.R. con una strategia concentrata sulla definizione di asset allocation strategica e selezione dei migliori gestori internazionali, e, quindi, diversificare e migliorare l'offerta di prodotti di risparmio gestito e accrescere ulteriormente la competitività del Gruppo nell'ambito del proprio modello di business integrato verticalmente.
Gli assets gestiti da Fineco AM al 30 giugno 2023 sono pari a 29,2 miliardi di euro (25,9 miliardi di euro al 31 dicembre 2022), in particolare:
Si precisa, inoltre, che 18,6 miliardi di euro sono relativi a classi retail e 10,6 miliardi di euro sono relativi a classi istituzionali.
Al 30 giugno 2023 Fineco AM presenta un totale attivo di stato patrimoniale pari a 99,6 milioni di euro, costituito principalmente dai Finanziamenti a banche, rappresentati da un deposito vincolato per un importo di 30 milioni di euro, dalla Cassa e disponibilità liquide depositate presso istituzioni creditizie per un importo di 36,3 milioni di euro, e dai Finanziamenti a clientela, rappresentati esclusivamente da crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi, per un importo pari a 29,9 milioni di euro.
Fineco AM detiene, inoltre, quote di propri O.I.C.R. per un importo di 0,5 milioni di euro, contabilizzate nelle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value".
I Debiti verso banche e i Debiti verso clientela, pari complessivamente a 27,6 milioni di euro, sono rappresentati principalmente da debiti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari, relativi alle commissioni di collocamento e gestione di quote di O.I.C.R. da retrocedere ai collocatori, fra i quali la stessa FinecoBank per 13,9 milioni di euro, e agli investment advisors. Si segnala, infine, che i Debiti verso clientela includono anche i "Debiti per leasing", pari a 1,4 milioni di euro, che rappresentano il debito finanziario corrispondente al valore attuale dei pagamenti dovuti previsti nei contratti di locazione stipulati con soggetti diversi da istituzioni creditizie non pagati alla data di bilancio, come previsto dall'IFRS 16.
Il Patrimonio si attesta a 63,2 milioni di euro ed è costituito dal capitale sociale per 3 milioni di euro, da utili trattenuti per 5,1 milioni di euro e dal risultato netto del periodo per 55,1 milioni di euro.
Nel corso del primo semestre 2023 Fineco AM ha generato Commissioni nette per 73,5 milioni di euro (169,9 milioni di euro di commissioni attive e 96,4 milioni di euro di commissioni passive) e il Risultato netto del periodo si attesta a 55,1 milioni di euro.

Le operazioni con parti correlate Il Consiglio di Amministrazione, al fine di assicurare il costante rispetto delle disposizioni legislative e regolamentari attualmente vigenti in materia di informativa societaria riguardanti le operazioni con soggetti in potenziale conflitto di interesse, ha approvato, in occasione della riunione del 7 febbraio 2023, con i preventivi pareri favorevoli del Comitato Rischi e Parti Correlate e del Collegio Sindacale, la nuova versione della "Global Policy Procedure per la gestione delle operazioni con soggetti in potenziale conflitto di interesse del Gruppo FinecoBank" (la "Global Policy").
Tale Global Policy contiene le disposizioni da osservare nella gestione:
Premesso quanto sopra, nel corso del primo semestre 2023 sono state poste in essere dal Gruppo operazioni con parti correlate in genere, italiane ed estere, di minore rilevanza rientranti nell'ordinario esercizio dell'attività operativa della Banca e della connessa attività finanziaria, perfezionate a condizioni standard, ovvero a condizioni analoghe a quelle applicate per operazioni concluse con soggetti terzi indipendenti; non sono state poste in essere altre operazioni con parti correlate tali da influire in misura rilevante sulla situazione patrimoniale o sui risultati della Banca e del Gruppo FinecoBank, né operazioni atipiche e/o inusuali, anche infragruppo o con parti correlate. Per maggiori dettagli in merito alle operazioni con parti correlate si rimanda alla Parte H – Operazioni con parti correlate riportata nelle note illustrative.
FinecoBank è Capogruppo del Gruppo Bancario FinecoBank.
Di seguito si riportano in forma sintetica le attività, le passività e le garanzie e impegni in essere al 30 giugno 2023 nonché i costi (-) e ricavi (+) rilevati nel primo semestre 2023 verso Fineco AM, società (interamente) controllata ed oggetto di consolidamento con il metodo integrale.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Attività | Passività | Garanzie e impegni | Ricavi (+) | Costi (-) | |
| Fineco Asset Management DAC | 14.164 | - | - | 110.321 | - |
Si segnala che le attività riportate nella tabella sono riferibili principalmente ai crediti di funzionamento connessi con il collocamento di prodotti finanziari da incassare dalla società controllata Fineco AM ed iscritti nella voce "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato". Al tempo stesso, la colonna ricavi include le commissioni attive di collocamento e gestione retrocesse dalla controllata e contabilizzate nel primo semestre 2023 dalla Banca, oltre ai dividendi riconosciuti da Fineco AM per complessivi 29,6 milioni di euro.
Al 30 giugno 2023 la società Fineco International Ltd - costituita in data 22 novembre 2022, con sede in Gran Bretagna e controllata al 100% da FinecoBank S.p.A. - non è operativa ed è stata esclusa dall'area di consolidamento in quanto non supera le soglie di materialità definita nella policy del Gruppo. Di seguito si riportano in forma sintetica le attività, le passività e le garanzie e impegni in essere al 30 giugno 2023 nonché i costi (-) e ricavi (+) rilevati nel primo semestre 2023.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Attività | Passività | Garanzie e impegni | Ricavi (+) | Costi (-) | |
| Fineco International Ltd | 94 | 1 | 105 | - | - |

Di seguito si riportano in forma sintetica le attività, le passività e le garanzie e impegni in essere al 30 giugno 2023 nonché i costi (-) e ricavi (+) rilevati nel primo semestre 2023 verso Vorvel SIM S.p.A., unica partecipazione sottoposta ad influenza ed oggetto di consolidamento con il metodo del patrimonio netto.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Attività | Passività | Garanzie e impegni | Ricavi (+) | Costi (-) | |
| Vorvel SIM S.p.A. | 28 | 126 | - | - | (296) |
I rapporti economici e patrimoniali sopra rappresentati sono originati dall'accordo stipulato dalla Banca con Vorvel Sim S.p.A. per la negoziazione, sul segmento Vorvel dei Certificati emessi da Fineco.

Dopo la data di chiusura del periodo non si sono verificati eventi significativi che inducano a rettificare le risultanze esposte nella presente Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2023.
Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura del periodo ed evoluzione prevedibile della gestione
Lo scenario prospettico, pur in un contesto di pressione sui margini, generale incertezza derivante dal conflitto militare tra Russia e Ucraina ed elevata inflazione, vede il Gruppo sfruttare due trend strutturali che stanno trasformando la società italiana: la digitalizzazione e la richiesta di consulenza. Si sta, infatti, assistendo ad una accelerazione verso soluzioni che porteranno ad un mondo più moderno e digitalizzato: la gestione dei servizi bancari da parte della clientela sarà sempre più orientata all'utilizzo di piattaforme digitali, favorendo il modello di business del Gruppo, che da sempre è orientato in questa direzione.
Si conferma l'efficacia di un modello di business diversificato e sostenibile, in grado di produrre stabilmente risultati solidi in tutte le fasi di mercato. Il nuovo contesto, caratterizzato da grandi cambiamenti, rappresenta per Fineco uno stimolo per crescere in tutte le aree di business: dal banking, che beneficia di un incremento del margine di interesse, all'investing, con il contributo di Fineco AM, fino al brokerage, la cui attività continuerà ad attestarsi oltre i livelli precedenti la pandemia. Inoltre, la capacità di integrare tutti i servizi in un'unica piattaforma tecnologicamente avanzata rende possibile uno sviluppo sano ed equilibrato del Gruppo, confermando un incremento sia degli investimenti sulla crescita, sia dei dividendi futuri, a fronte di un costante impegno nella sostenibilità.
Il Gruppo continuerà a perseguire la propria strategia basata principalmente sulla crescita organica, capital light e a basso rischio. L'obiettivo è quello di rafforzare ulteriormente il proprio posizionamento competitivo, grazie alla qualità dei servizi e all'efficienza dei processi, nel settore dei servizi integrati di banking, brokerage ed investing attraverso l'elevata qualità e la completezza dei servizi finanziari offerti, riassunti nel concetto di "one stop solution", grazie anche all'attività di gestione del risparmio svolta da Fineco AM che consentirà alla Banca di essere ancora più vicina alle esigenze della propria clientela, più efficiente nella selezione dei prodotti e più profittevole grazie al modello di business integrato verticalmente.
FinecoBank detiene una quota di mercato sui Total Financial Assets ("TFA")18 pari al 2,21% a marzo 2023 (ultimo dato disponibile), con interessanti potenziali margini di crescita.
Considerati i rischi tipici del settore di appartenenza, si prevede un positivo andamento della gestione nel secondo semestre 2023, salvo il verificarsi di eventi di natura eccezionale o dipendenti da variabili sostanzialmente non controllabili dagli Amministratori e dalla Direzione.

Relazione sulla gestione consolidata
88 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2023 · FinecoBank

Schemi del bilancio consolidato semestrale Stato patrimoniale consolidato
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Voci dell'attivo | 30/06/2023 | 31/12/2022 |
| 10. Cassa e disponibilità liquide | 1.518.628 | 1.469.713 |
| 20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico | 23.143 | 22.478 |
| a) attività finanziarie detenute per la negoziazione | 16.868 | 16.926 |
| c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 6.275 | 5.552 |
| 30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 27.654 | 26.872 |
| 40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 29.177.756 | 31.472.301 |
| a) crediti verso banche | 3.417.063 | 4.029.194 |
| b) crediti verso clientela | 25.760.693 | 27.443.107 |
| 50. Derivati di copertura | 1.272.917 | 1.691.642 |
| 60. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) | (244.095) | (266.938) |
| 70. Partecipazioni | 1.681 | 1.718 |
| 90. Attività materiali | 143.799 | 146.208 |
| 100. Attività immateriali | 125.390 | 126.389 |
| - avviamento | 89.602 | 89.602 |
| 110. Attività fiscali | 46.100 | 46.577 |
| b) anticipate | 46.100 | 46.577 |
| 130. Altre attività | 1.722.949 | 1.531.925 |
| Totale dell'attivo | 33.815.922 | 36.268.885 |

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Voci del passivo e del patrimonio netto | 30/06/2023 | 31/12/2022 |
| 10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 31.290.354 | 33.870.808 |
| a) debiti verso banche | 1.299.539 | 1.677.235 |
| b) debiti verso clientela | 29.187.761 | 31.695.647 |
| c) titoli in circolazione | 803.054 | 497.926 |
| 20. Passività finanziarie di negoziazione | 8.538 | 4.574 |
| 40. Derivati di copertura | 60.882 | 63.752 |
| 50. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) | (74.320) | (66.932) |
| 60. Passività fiscali | 65.017 | 42.627 |
| a) correnti | 65.017 | 42.627 |
| 80. Altre passività | 443.441 | 334.352 |
| 90. Trattamento di fine rapporto del personale | 4.027 | 3.942 |
| 100. Fondi per rischi e oneri: | 106.526 | 105.365 |
| a) impegni e garanzie rilasciate | 129 | 74 |
| c) altri fondi per rischi e oneri | 106.397 | 105.291 |
| 120. Riserve da valutazione | 1.063 | 2.121 |
| 140. Strumenti di capitale | 500.000 | 500.000 |
| 150. Riserve | 899.315 | 778.211 |
| 160. Sovrapprezzi di emissione | 1.934 | 1.934 |
| 170. Capitale | 201.508 | 201.340 |
| 180. Azioni proprie (-) | (1.243) | (1.714) |
| 200. Utile (Perdita) dell'esercizio (+/-) | 308.880 | 428.505 |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 33.815.922 | 36.268.885 |
Conto economico consolidato
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Voci | 30 giugno 2023 | 30 giugno 2022 | |
| 10. | Interessi attivi e proventi assimilati | 371.198 | 129.516 |
| di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo | 252.572 | 140.041 | |
| 20. | Interessi passivi e oneri assimilati | (45.620) | (5.056) |
| 30. | Margine di interesse | 325.578 | 124.460 |
| 40. | Commissioni attive | 468.683 | 457.505 |
| 50. | Commissioni passive | (223.940) | (222.490) |
| 60. | Commissioni nette | 244.743 | 235.015 |
| 70. | Dividendi e proventi simili | 151 | 157 |
| 80. | Risultato netto dell'attività di negoziazione | 34.403 | 43.508 |
| 90. | Risultato netto dell'attività di copertura | (5.104) | 11.725 |
| 100. | Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: | 82 | 49.446 |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 82 | 49.137 | |
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | - | 309 | |
| 110. | Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico |
629 | (547) |
| b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 629 | (547) | |
| 120. | Margine di intermediazione | 600.482 | 463.764 |
| 130. | Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito relativo a: | (2.606) | (1.931) |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (2.606) | (1.930) | |
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | - | (1) | |
| 140. | Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni | - | (1) |
| 150. | Risultato netto della gestione finanziaria | 597.876 | 461.832 |
| 180. | Risultato netto della gestione finanziaria e assicurativa | 597.876 | 461.832 |
| 190. | Spese amministrative: | (213.500) | (198.649) |
| a) spese per il personale | (60.378) | (57.538) | |
| b) altre spese amministrative | (153.122) | (141.111) | |
| 200. | Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | (5.479) | (4.820) |
| a) impegni e garanzie rilasciate | (54) | (48) | |
| b) altri accantonamenti netti | (5.425) | (4.772) | |
| 210. | Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali | (10.152) | (9.806) |
| 220. | Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali | (3.085) | (3.385) |
| 230. | Altri oneri/proventi di gestione | 75.857 | 68.500 |
| 240. | Costi operativi | (156.359) | (148.160) |
| 250. | Utili (Perdite) delle partecipazioni | (6) | (148) |
| 280. | Utili (Perdite) da cessione di investimenti | - | 1 |
| 290. | Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte | 441.511 | 313.525 |
| 300. | Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente | (132.631) | (91.162) |
| 310. | Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte | 308.880 | 222.363 |
| 330. | Utile (Perdita) d'esercizio | 308.880 | 222.363 |
| 350. | Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza della capogruppo | 308.880 | 222.363 |
| 30 giugno 2023 | 30 giugno 2022 | |
|---|---|---|
| Utile per azione (euro) | 0,51 | 0,36 |
| Utile per azione diluito (euro) | 0,50 | 0,36 |
Note:
Per maggiori informazioni sull'"Utile per azione" e sull'"Utile per azione diluito" si rimanda alle note illustrative, Parte C – Informazioni sul conto economico consolidato, Sezione 25.
Prospetto della redditività consolidata complessiva

| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Voci | 01 gennaio 2023 | 01 gennaio 2022 | |
| 30 giugno 2023 | 30 giugno 2022 | ||
| 10. | Utile (Perdita) del periodo | 308.880 | 222.363 |
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico | (1.458) | 8.169 | |
| 70. | Piani a benefici definiti | (1.468) | 8.170 |
| 90. | Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto | 10 | (1) |
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico | 400 | (2.466) | |
| 150. Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
441 | (2.466) | |
| 170. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto | (41) | - | |
| 200. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte | (1.058) | 5.703 | |
| 210. Redditività complessiva (Voce 10 + 200) | 307.822 | 228.066 | |
| 230. Redditività consolidata complessiva di pertinenza della capogruppo | 307.822 | 228.066 |

| (Importi in migliaia) | ||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| saldi al 31/12/2022 Esistenze Modifica |
Allocazione risultato | Variazioni dell'esercizio | del | di | ||||||||||||
| al | esercizio precedente | di | Operazioni sul patrimonio netto | 30/06/2023 netto |
30/06/2023 netto |
|||||||||||
| apertura | 01/01/2023 Esistenze |
Riserve | destinazioni e Dividendi altre |
Variazioni riserve |
azioni Emissioni nuove |
proprie Acquisto azioni |
Distribuzione straordinaria dividendi di |
di Variazione capitale strumenti |
azioni su Derivati proprie |
options Stock |
interessenze partecipative Variazioni |
complessiva Redditività 30/06/2022 |
Patrimonio al gruppo |
Patrimonio al terzi |
||
| Capitale: | ||||||||||||||||
| - azioni ordinarie | 201.340 | - | 201.340 | - | - | - | 168 | - | - | - | - | - | - | - | 201.508 | - |
| - altre azioni | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Sovrapprezzi di emissione |
1.934 | - | 1.934 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 1.934 | - |
| Riserve: | ||||||||||||||||
| - di utili | 736.780 | - | 736.780 | 129.295 | - | (9.845) | - | - | - | - | - | (168) | - | - | 856.062 | - |
| - altre | 41.431 | - | 41.431 | - | - | - | - | - | - | - | - | 1.822 | - | - | 43.253 | - |
| Riserve da valutazione |
2.121 | - | 2.121 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | (1.058) | 1.063 | - |
| Strumenti di capitale | 500.000 | - | 500.000 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 500.000 | - |
| Azioni proprie | (1.714) | - | (1.714) | - | - | - | 990 | (519) | - | - | - | - | - | - | (1.243) | - |
| Utile (Perdita) di esercizio |
428.505 | - | 428.505 (129.295) | (299.210) | - | - | - | - | - | - | - | - 308.880 | 308.880 | - | ||
| Patrimonio netto del gruppo |
1.910.397 | - 1.910.397 | - | (299.210) | (9.845) | 1.158 | (519) | - | - | - | 1.654 | - 307.822 1.911.457 | - | |||
| Patrimonio netto di terzi |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
L'Assemblea degli Azionisti del 27 aprile 2023 ha approvato su proposta del Consiglio di Amministrazione del 14 marzo 2023 la distribuzione di un dividendo unitario di 0,49 euro, per complessivi 299.209.501,15 euro. La colonna "Stock options" comprende i piani incentivanti serviti con azioni FinecoBank.
La colonna "Variazioni di riserve" comprende principalmente le cedole corrisposte sugli Strumenti di capitale, al netto delle relative imposte, i costi di transazione direttamente attribuibili all'emissione di nuove azioni ordinarie avvenute nel periodo, al netto delle relative imposte, nonché la quota dei dividendi non distribuita a fronte delle azioni proprie di cui la Banca si è trovata in possesso alla record date.
| (Importi in migliaia) | ||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| al 31/12/2021 Esistenze |
Allocazione risultato | Variazioni dell'esercizio | del | di | ||||||||||||
| saldi | al | esercizio precedente | Operazioni sul patrimonio netto | 30/06/2022 netto |
30/06/2022 netto |
|||||||||||
| apertura Modifica |
01/01/2022 Esistenze |
Riserve | destinazioni e Dividendi altre |
Variazioni riserve |
azioni Emissioni nuove |
proprie Acquisto azioni |
Distribuzione straordinaria dividendi di |
di Variazione capitale strumenti |
azioni su Derivati proprie |
options Stock |
partecipative interessenze Variazioni |
complessiva Redditività 30/06/2022 |
Patrimonio al gruppo |
Patrimonio al terzi |
||
| Capitale: | ||||||||||||||||
| - azioni ordinarie | 201.267 | - | 201.267 | - | - | - | 73 | - | - | - | - | - | - | - | 201.340 | - |
| - altre azioni | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Sovrapprezzi di emissione |
1.934 | - | 1.934 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 1.934 | - |
| Riserve: | ||||||||||||||||
| - di utili | 613.810 | - | 613.810 | 142.764 | - | (9.837) | - | - | - | - | - | (73) | - | - | 746.664 | - |
| - altre | 36.392 | - | 36.392 | - | - | - | - | - | - | - | - | 2.475 | - | - | 38.867 | - |
| Riserve da valutazione |
(5.877) | - | (5.877) | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 5.703 | (174) | - |
| Strumenti di capitale | 500.000 | - | 500.000 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 500.000 | - |
| Azioni proprie | (1.440) | - | (1.440) | - | - | - | 576 | (850) | - | - | - | - | - | - | (1.714) | - |
| Utile (Perdita) di esercizio |
380.711 | - | 380.711 (142.764) | (237.947) | - | - | - | - | - | - | - | - 222.363 | 222.363 | - | ||
| Patrimonio netto del gruppo |
1.726.797 | - 1.726.797 | - | (237.947) | (9.837) | 649 | (850) | - | - | - | 2.402 | - 228.066 1.709.280 | - | |||
| Patrimonio netto di terzi |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
L'Assemblea degli Azionisti del 28 aprile 2022 ha approvato la distribuzione di un dividendo unitario di 0,39 euro, come da proposta dal Consiglio di Amministrazione del 9 febbraio 2022, per complessivi 237.946.745,4 euro. La colonna "Stock options" comprende i piani incentivanti serviti con azioni FinecoBank.
La colonna "Variazioni di riserve" comprende le cedole corrisposte sugli Strumenti di capitale, al netto delle relative imposte, i costi di transazione direttamente attribuibili all'emissione di nuove azioni ordinarie avvenute nel periodo, al netto delle relative imposte, nonché la quota dei dividendi non distribuita a fronte delle azioni proprie di cui la Banca si è trovata in possesso alla record date.

Rendiconto finanziario consolidato
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci | Importo | |||||
| 30 giugno 2023 | 30 giugno 2022 | |||||
| A. ATTIVITA' OPERATIVA | ||||||
| 1. Gestione | 403.577 | 411.922 | ||||
| - risultato del periodo (+/-) | 308.880 | 222.363 | ||||
| - plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e sulle altre attività/passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico (-/+) |
(363) | (1.492) | ||||
| - plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+) | 5.104 | 9.908 | ||||
| - rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito (+/-) | 4.168 | 3.290 | ||||
| - rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) | 13.237 | 13.191 | ||||
| - accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) | 12.624 | 11.547 | ||||
| - ricavi e costi netti dei contratti di assicurazione emessi e delle cessioni in riassicurazione (-/+) | - | - | ||||
| - imposte, tasse e crediti d'imposta non liquidati (+/-) | 55.988 | 80.691 | ||||
| - rettifiche/riprese di valore nette delle attività operative cessate al netto dell'effetto fiscale (+/-) | - | - | ||||
| - altri aggiustamenti (+/-) | 3.939 | 72.424 | ||||
| 2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie | 2.490.720 | (2.300.089) | ||||
| - attività finanziarie detenute per la negoziazione | 1.023 | 5.160 | ||||
| - attività finanziarie designate al fair value | - | - | ||||
| - altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | (90) | (427) | ||||
| - attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 1 | 4.721 | ||||
| - attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 2.389.860 | (2.059.022) | ||||
| - altre attività | 99.926 | (250.521) | ||||
| 3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie | (2.529.773) | 2.207.245 | ||||
| - passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (2.597.835) | 2.089.488 | ||||
| - passività finanziarie di negoziazione | 2.729 | (515) | ||||
| - passività finanziarie designate al fair value | - | - | ||||
| - altre passività | 65.333 | 118.272 | ||||
| 4. Liquidità generata/assorbita dai contratti di assicurazione emessi e dalle cessioni in riassicurazione | - | - | ||||
| - contratti di assicurazione emessi che costituiscono passività/attività (+/-) | - | - | ||||
| - cessioni in riassicurazione che costituiscono attività/passività (+/-) | - | - | ||||
| Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa | 364.524 | 319.078 | ||||
| B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO | ||||||
| 1. Liquidità generata da: | - | 2 | ||||
| - vendite di partecipazioni | - | - | ||||
| - dividendi incassati su partecipazioni | - | - | ||||
| - vendite di attività materiali | - | 2 | ||||
| - vendite di attività immateriali | - | - | ||||
| - vendite di società controllate e di rami d'azienda | - | - | ||||
| 2. Liquidità assorbita da: | (3.866) | (4.598) | ||||
| - acquisti di partecipazioni | - | (700) | ||||
| - acquisti di attività materiali | (1.781) | (2.074) | ||||
| - acquisti di attività immateriali | (2.085) | (1.824) | ||||
| - acquisti di società controllate e di rami d'azienda | - | - | ||||
| Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento | (3.866) | (4.596) | ||||
| C. ATTIVITA' DI PROVVISTA | ||||||
| - emissioni/acquisti di azioni proprie | 639 | (201) | ||||
| - emissioni/acquisti di strumenti di capitale | - | - | ||||
| - distribuzione dividendi e altre finalità | (310.213) | (248.432) | ||||
| - vendita/acquisto di controllo di terzi | - | - | ||||
| Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista | (309.574) | (248.633) | ||||
| LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NEL PERIODO | 51.084 | 65.849 |

| Voci di bilancio | Importo | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| 30 giugno 2023 | 30 giugno 2022 | ||||
| Cassa e disponibilità liquide all'inizio del periodo | 1.469.752 | 1.464.216 | |||
| Liquidità totale netta generata/assorbita nel periodo | 51.084 | 65.849 | |||
| Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi | (2.380) | 12.327 | |||
| Cassa e disponibilità liquide alla chiusura del periodo | 1.518.456 | 1.542.380 |
Legenda
.
(+) generata (-) assorbita
Con l'espressione "Cassa e disponibilità liquide" si intende la cassa e i crediti a vista, nelle forme tecniche di conti correnti e depositi, verso banche e banche centrali contabilizzati nella voce 10 dell'attivo di stato patrimoniale "Cassa e disponibilità liquide", esclusi eventuali fondi di svalutazione e ratei ricondotti sulle attività finanziarie.
La liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie del Gruppo, sebbene ai sensi dello IAS 7 par. 44A sia rappresentativa di flussi derivanti dall'attività di finanziamento/provvista, è classificata, coerentemente con l'attività bancaria svolta e come richiesto dalla Circolare 262/2005 di Banca d'Italia, quale liquidità riveniente dall'attività operativa

Rendiconto finanziario consolidato
96 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2023 · FinecoBank
Schemi del bilancio consolidato semestrale
Note illustrative Parte A – Politiche contabili

Il presente Bilancio consolidato semestrale abbreviato del Gruppo Bancario FinecoBank (rappresentato dalla Banca e dalla società controllata Fineco Asset Management DAC, di seguito "Gruppo FinecoBank" o "Gruppo") è redatto, in applicazione del Decreto Legislativo 28 febbraio 2005, n. 38, in conformità ai principi contabili (nel seguito "IFRS", "IAS" o "principi contabili internazionali") emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB), inclusi i relativi documenti interpretativi SIC e IFRIC, omologati dalla Commissione Europea, come previsto dal Regolamento dell'Unione Europea n. 1606/2002 del 19 luglio 2002 ed applicabili ai bilanci degli esercizi che iniziano il 1° gennaio 2023, e, in particolare, è conforme al principio contabile internazionale applicabile per l'informativa finanziaria infrannuale (IAS 34). In base al paragrafo 10 di tale principio, FinecoBank si è avvalsa della facoltà di redigere il bilancio consolidato semestrale in versione abbreviata.
Esso costituisce inoltre parte integrante della Relazione finanziaria semestrale consolidata ai sensi del comma 1 dell'articolo 154-ter del Testo Unico della Finanza (TUF, D.Lgs. 24/2/1998 n. 58). La Relazione finanziaria semestrale consolidata, come prescritto dal comma 2 del richiamato articolo del TUF, comprende il Bilancio consolidato semestrale abbreviato, la Relazione intermedia sulla gestione consolidata e l'Attestazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato, prevista dal comma 5 dell'art. 154-bis del TUF, ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni.
La Banca d'Italia, con riferimento ai bilanci delle banche e delle società finanziarie capogruppo di gruppi bancari, ha stabilito con la Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti, gli schemi di bilancio consolidato e della nota integrativa consolidata utilizzati per la redazione della presente Bilancio consolidato semestrale abbreviato.
In data 17 novembre 2022 è stato pubblicato l'8° aggiornamento della Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 che tiene conto del nuovo principio contabile internazionale IFRS 17 "Contratti assicurativi" - che sostituisce a partire dal 1° gennaio 2023 il principio contabile sui contratti assicurativi IFRS 4 - e delle conseguenti modifiche introdotte in altri principi contabili internazionali, tra cui lo IAS 1 "Presentazione del bilancio" e l'IFRS 7 "Strumenti finanziari: informazioni integrative". L'aggiornamento, che consiste in una revisione integrale della Circolare, si applica a partire dai bilanci chiusi o in corso al 31 dicembre 2023. Nel presente Bilancio consolidato semestrale abbreviato è stata recepita, ove applicabile, la modifica alla numerazione delle voci e alle sezioni informative.
La redazione del presente Bilancio consolidato semestrale abbreviato è avvenuta, come detto sopra, in conformità ai principi contabili internazionali omologati dalla Commissione Europea. A livello interpretativo e di supporto nell'applicazione sono stati utilizzati i seguenti documenti, seppure non tutti omologati dalla Commissione Europea:
Il Bilancio consolidato semestrale abbreviato è costituito dallo Stato patrimoniale consolidato, dal Conto Economico consolidato, dal Prospetto della redditività consolidata complessiva, dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato, dal Rendiconto finanziario consolidato (elaborato applicando il metodo "indiretto") e dalle presenti note illustrative ed è corredato dalla Relazione degli Amministratori sull'andamento della gestione ("Relazione intermedia sulla gestione consolidata") e dagli Allegati. L'eventuale mancata quadratura tra i dati esposti negli schemi di bilancio consolidati e i dati delle tabelle delle note illustrative dipende esclusivamente dagli arrotondamenti.
Nel Prospetto della redditività consolidata complessiva, all'utile (perdita) del periodo, rilevato nel Conto economico consolidato, vengono aggiunte le componenti reddituali rilevate, in conformità ai principi contabili internazionali, in contropartita delle riserve da valutazione, al netto del relativo effetto fiscale. La redditività complessiva consolidata è rappresentata fornendo separata evidenza delle componenti reddituali che, in futuro, non saranno riversate nel conto economico e di quelle che, diversamente, potranno essere riclassificate nell'utile (perdita) del periodo al verificarsi di determinate condizioni. Il Prospetto è esposto a confronto con il corrispondente prospetto relativo al primo semestre dell'esercizio precedente.
Nel Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato viene riportata la composizione e la movimentazione del patrimonio netto intervenuta nel semestre di riferimento del bilancio consolidato semestrale abbreviato e nel primo semestre dell'esercizio precedente.
Il Rendiconto finanziario consolidato riporta i flussi finanziari intervenuti nel semestre di riferimento del bilancio semestrale abbreviato esposti a confronto con quelli relativi al primo semestre dell'esercizio precedente ed è stato predisposto seguendo il metodo indiretto, in base al quale i flussi derivanti dall'attività operativa sono rappresentati dal risultato del periodo rettificato degli effetti delle operazioni di natura non monetaria.

Gli schemi di Bilancio e le note illustrative sono redatti in migliaia di euro, salvo quando diversamente indicato, e sono stati predisposti facendo riferimento alle istruzioni in materia di bilancio delle banche di cui alla Circolare 262 del 22 dicembre 2005 di Banca d'Italia e successivi aggiornamenti; si precisa che, come previsto dalla Circolare di Banca d'Italia n. 262/2005, non sono state indicate le voci degli schemi di Stato Patrimoniale consolidato, Conto Economico consolidato e Prospetto della redditività consolidata complessiva che non presentano importi né per il periodo cui il bilancio si riferisce né per l'esercizio precedente o il corrispondente periodo dello stesso. Inoltre, non sono state indicate le tabelle delle note illustrative che non presentano importi né per il periodo cui il bilancio si riferisce né per il periodo di confronto.
Il presente Bilancio consolidato semestrale abbreviato è redatto nel presupposto della continuità aziendale, secondo quanto previsto dal principio contabile IAS1, non sussistendo, tenuto conto della situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo, dubbi o incertezze circa la capacità dello stesso di proseguire la propria attività e di continuare ad operare come un'entità in funzionamento per il prevedibile futuro (almeno pari a 12 mesi).
I criteri di valutazione adottati sono pertanto coerenti con tale presupposto e rispondono ai principi di competenza, di rilevanza e significatività dell'informazione contabile e di prevalenza della sostanza economica sulla forma giuridica.
Di seguito si espongono i criteri e i principi di consolidamento adottati nella predisposizione del Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2023.
L'area di consolidamento include FinecoBank e le società da questa direttamente controllate. Non sono presenti società indirettamente controllate da FinecoBank.
Per il consolidamento integrale sono stati utilizzati:
Si precisa che in data 22 novembre 2022 è stata costituita la società Fineco International Ltd, con sede in Gran Bretagna. Al 30 giugno 2023 la società, controllata al 100% da FinecoBank S.p.A., non è operativa ed è stata esclusa dall'area di consolidamento in quanto non supera le soglie di materialità definite nella policy del Gruppo.
Per il consolidamento con il metodo del patrimonio netto sono stati utilizzati i dati riferiti alla data contabile al 31 marzo 2023 forniti da Vorvel SIM S.p.A., unica partecipazione sottoposta ad influenza notevole ed inclusa nel perimetro.
Non si segnalano variazioni dell'area di consolidamento rispetto al 31 dicembre 2022.
| Tipo di | Rapporto di partecipazione | Disponibilità voti % | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Denominazioni imprese | Sede operativa | Sede legale | rapporto (1) | Impresa partecipante | Quota % | (2) | |
| 1. Fineco Asset Management DAC | Dublino | Dublino | 1 | FinecoBank | 100% | 100% effettivi | |
| 2. Fineco International LTD | Londra | Londra | 1 | FinecoBank | 100% | 100% effettivi |
Legenda:
(1)Tipo di rapporto:
1 = maggioranza dei diritti di voto nell'assemblea ordinaria
(2)Disponibilità voti nell'assemblea ordinaria, distinguendo tra effettivi e potenziali.
Il Gruppo determina l'esistenza di controllo e, conseguentemente, l'area di consolidamento considerando i seguenti fattori:

Laddove le attività rilevanti sono governate attraverso diritti di voto, l'esistenza di controllo è oggetto di verifica considerando i diritti di voto, anche potenziali, detenuti e l'esistenza di eventuali accordi o di patti parasociali che attribuiscano il diritto di controllare la maggioranza dei diritti di voto stessi, di nominare la maggioranza dell'organo di governo o comunque il potere di determinare le politiche finanziarie e operative dell'entità.
Il Gruppo differenzia fra entità governate attraverso diritti di voto, cosiddette entità operative, e entità non governate attraverso diritti di voto, le quali comprendono, ad esempio, entità a destinazione specifica ("special purpose entities") e fondi di investimento.
Nel caso delle entità operative, i seguenti fattori forniscono evidenza di controllo:
Le entità a destinazione specifica ("special purpose entities") sono considerate controllate laddove il Gruppo sia in grado di governare/gestire gli assets sottostanti in concomitanza con una esposizione ad almeno il 30% del rischio di prima perdita associato al sottostante (di norma coincidente con le classi esposizioni più junior delle passività emesse dallo SPE).
Il controllo dei fondi di investimento è tipicamente evidenziato dal diritto contrattuale alla gestione delle scelte/strategie di investimento del fondo stesso (sia direttamente, agendo come asset manager, sia indirettamente mediante l'abilità di rimuovere l'asset manager) in concomitanza con il possesso di almeno il 30% dell'esposizione (combinato disposto di quote e commissioni ricevute dal fondo nel caso in cui l'investor sia anche asset manager). Nell'ambito dei fondi gestiti da società del Gruppo, non sono considerati controllati i fondi in fase di Seed/Warehousing. In questa fase, infatti, la finalità del fondo è quella di investire, secondo quanto previsto dal relativo regolamento, in attività finanziarie e non finanziarie al fine di collocare le quote ad investitori terzi. Conseguentemente si ritiene che la società di gestione non sia in grado di esercitare un effettivo potere a seguito del limitato ambito discrezionale.
Una società collegata è un'impresa nella quale la partecipante esercita un'influenza notevole e che non è né una controllata in maniera esclusiva né una controllata in modo congiunto.
L'influenza notevole si presume quando il Gruppo detiene, direttamente o indirettamente, almeno il 20% del capitale di un'altra società, oppure - pur con una quota di diritti di voto inferiore – ha il potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali della partecipata in virtù di particolari legami giuridici quali la partecipazione a patti di sindacato.
Si precisa che possono essere classificate fra le società a influenza notevole solamente quelle entità il cui governo è esercitato attraverso i diritti di voto.
Alla data del 30 giugno 2023 l'unica partecipazione controllata in via esclusiva, Fineco AM, è partecipata al 100%. Come precedentemente descritto, si ricorda che FinecoBank detiene anche il 100% di Fineco International Ltd, non operativa al 30 giugno 2023.
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Come richiesto dal paragrafo 11 dell'IFRS 12, si precisa che non vi sono bilanci di società controllate utilizzati nella preparazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato riferiti a una data diversa da quella del bilancio consolidato stesso.
Le partecipazioni in società controllate sono consolidate con il metodo integrale, che consiste nell'acquisizione "linea per linea" degli aggregati di stato patrimoniale e di conto economico della società controllata.
Dopo l'eventuale attribuzione ai terzi, in voce propria, delle quote di loro pertinenza del patrimonio e del risultato economico (rispettivamente voce "190. Patrimonio di pertinenza di terzi" e voce "340. Utile (Perdita) di periodo di pertinenza di terzi"), il valore contabile della partecipazione viene annullato – a fronte dell'assunzione delle relative attività e passività – in contropartita della corrispondente frazione di patrimonio netto di pertinenza della controllante (100% nel caso di società interamente detenuta dalla controllante). Le differenze risultanti da questa operazione, se positive, sono rilevate – dopo l'eventuale imputazione a elementi dell'attivo o del passivo della controllata, incluse le attività intangibili – come avviamento nella voce Attività immateriali. Le eventuali differenze negative sono imputate al conto economico. I rapporti patrimoniali attivi e passivi, le operazioni fuori bilancio, i proventi e gli oneri, nonché i profitti e le perdite intercorsi tra le società, sono elisi integralmente, coerentemente alle modalità di consolidamento adottate. I dividendi distribuiti dalle società controllate vengono elisi dal conto economico consolidato in contropartita alle riserve di utili di esercizi precedenti.
Le partecipazioni in società collegate e joint venture sono consolidate, come previsto dallo IAS 28, con il metodo del patrimonio netto, che consiste nell'iscrizione iniziale della partecipazione al costo di acquisizione, comprensivo dei costi diretti iniziali connessi all'acquisto, e il suo successivo adeguamento di valore sulla base della quota di pertinenza del patrimonio netto della partecipata.
All'atto dell'acquisizione è necessario individuare la differenza tra il costo della partecipazione e la quota d'interessenza nel fair value (valore equo) netto di attività e passività identificabili della partecipata; tale differenza, se positiva, è imputata ad avviamento e inclusa nel valore contabile della partecipazione, se negativa, è rilevata come provento nella determinazione della quota d'interessenza della partecipante nell'utile (perdita) d'esercizio della collegata del periodo in cui la partecipazione viene acquisita.
Successivamente il valore contabile è aumentato o diminuito in misura pari alla quota di pertinenza della partecipante degli utili o delle perdite della partecipata realizzati dopo la data di acquisizione, rilevati in conto economico nella voce 250. "Utili (Perdite) delle partecipazioni".
Tale quota deve essere rettificata per tenere conto:
I dividendi percepiti non sono rilevati a conto economico ma sono trattati come mera transazione patrimoniale che riduce il valore contabile della partecipazione a fronte della liquidità ricevuta.
Le variazioni delle riserve da valutazione delle società collegate sono evidenziate separatamente nel Prospetto della redditività consolidata complessiva.
Se la collegata redige il proprio bilancio in valuta, le differenze di conversione alla data di bilancio vanno rilevate in una apposita riserva da valutazione per conversione monetaria da rilevare nel Prospetto della redditività consolidata complessiva.
Se esistono evidenze che il valore di una partecipazione possa aver subito una riduzione, si procede alla stima del valore recuperabile della partecipazione stessa, tenendo conto del valore attuale dei flussi finanziari futuri che la partecipazione potrà generare, incluso il valore di dismissione finale dell'investimento. Qualora il valore di recupero risulti inferiore al valore contabile, la relativa differenza è rilevata nel conto economico nella voce 250. "Utili (Perdite) delle partecipazioni". Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della rettifica di valore, le relative riprese vengono imputate alla medesima voce di conto economico.
Dopo la data di chiusura del periodo non si sono verificati eventi significativi che inducano a rettificare le risultanze esposte nel Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2023.
Il Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2023 è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione del 1 agosto 2023 che ne ha autorizzato la diffusione pubblica anche ai sensi dello IAS 10.

Nel corso del primo semestre 2023 sono entrati in vigore i seguenti principi, emendamenti ed interpretazioni contabili omologati dalla Commissione Europea, applicabili ai bilanci relativi ai periodi che decorrono dal 1° gennaio 2023:
Nella misura in cui applicabili, tali principi, emendamenti ed interpretazioni contabili non hanno avuto impatti rilevanti sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria consolidata al 30 giugno 2023.
Infine, al 30 giugno 2023 lo IASB risulta aver emanato i seguenti principi e interpretazioni contabili o revisioni degli stessi, la cui applicazione è tuttavia tuttora subordinata al completamento del processo di omologazione da parte degli organi competenti dell'Unione Europea non ancora conclusosi:
I possibili effetti dell'adozione futura di tali principi, interpretazioni ed emendamenti, nella misura in cui applicabili e rilevanti per il Gruppo, sono ragionevolmente stimati come non rilevanti; le relative analisi, anche in relazione alla non ancora avvenuta omologazione, sono comunque tuttora da completare.
Come descritto nel paragrafo "Il conflitto Russia-Ucraina" riportato nella Relazione intermedia sulla gestione consolidata, a cui si rimanda per maggiori dettagli, nel primo semestre 2023 non si rilevano impatti sulla situazione economica e patrimoniale del Gruppo e anche in ottica prospettica non si rilevano impatti negativi in termini di orientamento strategico, obiettivi e modello di business.
In conformità agli IFRS la direzione aziendale deve formulare valutazioni, stime ed ipotesi che influenzano l'applicazione dei principi contabili e gli importi delle attività, delle passività, dei costi e dei ricavi rilevati in bilancio, nonché sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali. Le stime e le relative ipotesi, riportate di seguito, tengono in considerazione tutte le informazioni disponibili alla data di redazione della relazione semestrale e si basano sulle esperienze pregresse e su altri fattori considerati ragionevoli nella fattispecie e sono state adottate per stimare il valore contabile delle attività e delle passività che non sono facilmente desumibili da altre fonti.
Nella presentazione del Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2023 sono stati adottati processi di stima a supporto del valore di iscrizione di alcune delle poste di natura valutativa, così come previsto dai principi contabili e dalle normative di riferimento sopra descritte. Detti processi sono basati in larga misura, per quanto riguarda le attività, su stime di recuperabilità futura dei valori iscritti in bilancio e, per quanto riguarda le passività, su stime circa la probabilità di impiego di risorse per adempiere alle proprie obbligazioni e sull'ammontare delle risorse a tal fine necessarie, secondo le regole dettate dalle norme e principi vigenti e sono stati effettuati in un'ottica di continuità aziendale nel cui presupposto il presente Bilancio consolidato semestrale abbreviato è redatto, ossia prescindendo da ipotesi di liquidazione forzata delle poste oggetto di valutazione. I processi adottati confortano i valori di iscrizione al 30 giugno 2023. Per alcune delle suddette poste il processo valutativo risulta particolarmente complesso in considerazione della presenza di elementi di incertezza nel contesto macroeconomico e di mercato, caratterizzato da importanti livelli di volatilità riscontrabili nei parametri finanziari determinanti ai fini della valutazione. Per altre poste, invece, la complessità e soggettività delle stime è influenzata dall'articolazione delle ipotesi ed assunzioni sottostanti, dalla numerosità e variabilità delle informazioni disponibili e dalle incertezze connesse ai possibili futuri esiti di procedimenti, controversie e contenziosi.
I parametri e le informazioni utilizzati per la determinazione dei valori prima menzionati sono quindi significativamente influenzati da molteplici fattori che potrebbero registrare rapidi mutamenti ad oggi non prevedibili, per questo motivo non si possono escludere conseguenti futuri effetti sui valori di bilancio stimati.
Le stime e le ipotesi sottostanti sono riviste regolarmente. Le eventuali variazioni conseguenti a tali revisioni sono rilevate nel periodo in cui la revisione viene effettuata qualora la stessa interessi solo quel periodo. Nel caso in cui la revisione interessi periodi sia correnti sia futuri, la variazione è rilevata nel periodo in cui la revisione viene effettuata e nei relativi periodi futuri.
Il rischio di incertezza nella stima è sostanzialmente insito, tra gli altri, nella determinazione:
la cui quantificazione può variare nel tempo, anche in misura significativa, in funzione dell'andamento del contesto socio-economico nazionale ed internazionale e dei conseguenti riflessi sulla redditività del Gruppo, sulla solvibilità della clientela e sul merito creditizio delle controparti, dell'andamento dei mercati finanziari, che influenzano la fluttuazione dei tassi, dei prezzi e delle basi attuariali utilizzati nella determinazione delle stime, delle modifiche normative e regolamentari di riferimento, nonché dell'evoluzione e degli sviluppi dei contenziosi in essere o potenziali.
Ai fini del calcolo delle perdite attese, il Gruppo utilizza specifici modelli che fanno leva sui parametri di Probability of Default ("PD") e Loss Given Default ("LGD") stimati in modo conservativo e ai quali sono apportati specifici correttivi al fine di garantire la piena coerenza con la normativa contabile. La perdita attesa per le controparti istituzionali è calcolata utilizzando i parametri di rischio forniti dal fornitore esterno Moody's Analytics; per le controparti retail, non avendo a disposizione sistemi di rating interni, PD ed LGD sono stimati per tipologia di prodotto attraverso dei modelli sviluppati internamente dalla Direzione CRO (prestiti personali e mutui) o delle proxy (altre esposizioni). Per recepire quanto previsto dal principio contabile IFRS 9, i parametri sono corretti mediante analisi prospettiche di tipo "forward looking" attraverso l'elaborazione di specifici scenari, elaborati dal fornitore esterno Moody's Analytics. Gli scenari al 30 giugno 2023 incorporano informazioni prospettiche che considerano le diverse possibili evoluzioni della crisi pandemica e del conflitto militare in Ucraina. In particolare, la componente prospettica è determinata da tre scenari macroeconomici, uno scenario base ("Baseline"), uno scenario positivo ed uno scenario avverso. Lo scenario base è pesato al 40% in quanto ritenuto quello di realizzazione più probabile; gli scenari positivo e avverso invece sono pesati al 30%, e rappresentano delle realizzazioni alternative, rispettivamente migliore e peggiore. Se il conflitto si tradurrà in una diminuzione della crescita economica (Italia e Spagna in primis), tale scenario potrà comportare maggiori

rettifiche di valore per le esposizioni detenute, crediti e titoli di debito, a causa dell'aggiornamento della componente Forward Looking Information prevista dal principio contabile IFRS 9.
Un altro aspetto chiave richiesto dal principio contabile IFRS 9 è rappresentato dalla necessità di rilevare ad ogni data di riferimento se si è verificato un incremento significativo del rischio di credito su ogni singola esposizione creditizia (Significant Increase in Credit Risk – SICR), recepito attraverso un modello di Staging Allocation a tre stadi. Tale modello prevede un primo stadio (stage 1) che include le esposizioni di nuova erogazione e le esposizioni che alla data di reporting non presentano un significativo deterioramento del rischio di credito rispetto all'iscrizione iniziale, un secondo stadio (stage 2) che include le esposizioni su cui è stato rilevato un significativo deterioramento del rischio di credito rispetto all'iscrizione iniziale, e un terzo stadio (stage 3), che include le esposizioni deteriorate (Non-performing exposures - NPE). Con riferimento alle controparti istituzionali con cui viene svolta attività creditizia, il Gruppo si avvale di una metodologia che confronta il rating alla data di riferimento e quello registrato alla data in cui l'esposizione è stata iscritta per la prima volta nel bilancio. Il metodo, che si avvale del rating esterno assegnato dall'agenzia Moody's, è applicato anche agli strumenti finanziari acquistati dal Gruppo a titolo di investimento. Con riferimento alle controparti retail, in assenza di rating interni, il Gruppo si avvale dei backstop previsti dalla normativa e di ulteriori evidenze interne. In tale contesto sono classificate in stage 2 tutte le esposizioni che presentano più di 30 giorni di scaduto, o per le quali sono disponibili ulteriori informazioni che lasciano presumere un deterioramento del merito creditizio della controparte. Per maggiori dettagli sui modelli e i parametri utilizzati nella misurazione delle rettifiche di valore IFRS 9, si rimanda a quanto illustrato nella Parte E – Informazioni si rischi e sulle relative politiche di copertura delle note illustrative.
Nonostante il delicato contesto geopolitico ed economico, nel corso del primo semestre 2023 non si è rilevato un significativo deterioramento del portafoglio creditizio, né con riferimento agli investimenti finanziari né con riferimento ai crediti di finanziamento verso clientela ordinaria del Gruppo. Sulle controparti istituzionali emittenti di strumenti finanziari che il Gruppo ha acquisito a titolo di investimento, sebbene vi siano stato un peggioramento dei parametri creditizi dovuto principalmente all'applicazione dei fattori forward-looking, che incorporano gli effetti del deteriorato contesto macroeconomico, non sono state rilevate variazioni nel merito creditizio tali da innescare un passaggio stage 2. I crediti di finanziamento verso clientela ordinaria invece non hanno mostrato significativi incrementi dei flussi a stage 2 o stage 3. Questi ultimi infatti sono erogati in applicazione di un'attenta e prudente politica di concessione e sono prevalentemente assistiti da garanzie reali finanziarie ed immobiliari. Nel caso dei mutui fondiari il loan to value medio è, infatti, pari a circa il 50% ed i fidi accordati prevedono l'acquisizione di garanzie con margini conservativi.
Con riferimento alle proiezioni dei flussi di cassa futuri, delle assunzioni e dei parametri utilizzati ai fini della valutazione della recuperabilità dell'avviamento, dei marchi e domini Fineco iscritti in bilancio, si segnala che i parametri e le informazioni utilizzate sono significativamente influenzate dal quadro macroeconomico di mercato, che potrebbe registrare mutamenti non prevedibili alla luce delle incertezze sopra evidenziate. A tale riguardo si precisa che al 30 giugno 2023 la Banca ha valutato che le variazioni ragionevolmente stimate nei dati prospettici utilizzati al 31 dicembre 2022 non sono tali da avere un impatto significativo sull'esito, positivo, dell'impairment test svolto con riferimento a tale data, i cui risultati confermano la sostenibilità dell'avviamento iscritto in bilancio, non facendo emergere in alcuno degli scenari ipotizzati la necessità di una svalutazione, confermando un valore d'uso significativamente superiore al valore contabile. Anche le analisi di sensitività effettuate in occasione della chiusura del bilancio al 31 dicembre 2022 evidenziano che l'impairment test raggiungerebbe un livello di break-even assumendo variazioni attualmente non ragionevolmente ipotizzabili nei principali parametri utilizzati nel modello di valutazione (un tasso di attualizzazione al netto delle imposte "Ke" pari a circa 32 punti percentuali, ovvero con una riduzione di circa il 70% degli utili annuali). A tal fine giova ulteriormente ricordare che la Banca, differentemente da molti emittenti del settore finanziario, presenta una capitalizzazione di borsa (pari 7.520 milioni di euro) superiore al patrimonio netto contabile. Per maggiori dettagli in merito all'impairment test le relative analisi di sensitività si rimanda alla Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato – Sezione 10 – Attività immateriali della nota integrativa consolidata del 31 dicembre 2022.
Con riferimento all'immobile di proprietà ad uso funzionale detenuto da FinecoBank, al fine di valutare se esistano indicazioni del fatto che le attività possano aver subito una riduzione di valore, la Banca, in occasione della chiusura del bilancio semestrale abbreviato al 30 giugno 2023, ha richiesto una perizia ad una società terza indipendente, dalla quale non sono emerse evidenze che comportino la necessità di apportare riduzioni di valore ai sensi dello IAS 36.
Con riferimento agli utili/perdite attuariali calcolati ai sensi dello IAS 19R, legati in particolare al TFR e al FISC dei consulenti finanziari, le ipotesi attuariali utilizzate riflettono le attuali prospettive economiche.
Nessuna incertezza è stata, inoltre, rilevata in merito alla recuperabilità delle attività fiscali differite. L'ammontare delle attività fiscali differite iscritte in bilancio deve essere sottoposto a test per verificare che sussista la probabilità di conseguire in futuro imponibili fiscali che ne consentano il recupero. Il test svolto in occasione della chiusura del Bilancio consolidato semestrale abbreviato ha dato esito positivo.
Per quanto riguarda le metodologie valutative, agli input non osservabili e ai parametri, utilizzati nelle misurazioni di fair value e alle sensitivity a variazioni negli stessi, si rimanda alla Parte A - Sezione A.4 "Informativa sul fair value" delle note illustrative.
Infine, con riferimento ai fondi per rischi ed oneri per i rischi derivanti da pendenze legali e reclami, si rimanda alla Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura – Sezione 5 – Rischi operativi delle note illustrative.
Si ritiene che non vi siano dubbi in merito alla continuità aziendale del Gruppo in un futuro prevedibile né incertezze tali da dar luogo a rettifiche significative dei valori contabili entro l'esercizio successivo. Tuttavia, non è possibile escludere che, per loro natura, le ipotesi ragionevolmente assunte possano non essere confermate negli effettivi futuri scenari in cui il Gruppo si troverà ad operare. Nell'effettuare tale valutazione, sono stati considerati, peraltro, i principali indicatori regolamentari, in termini di dati puntuali al 30 giugno 2023, relativi buffer rispetto ai requisiti minimi regolamentari ed evoluzione degli stessi in un futuro prevedibile.
In ottica prospettica, pertanto, non si rileva un impatto sostanziale sull'orientamento strategico, sugli obiettivi e sul modello di business del Gruppo, che si conferma innovativo e ben diversificato, né si stimano impatti economici e patrimoniali negativi rilevanti.
Gli Amministratori hanno considerato tali circostanze e ritengono di avere la ragionevole certezza che il Gruppo continuerà ad operare proficuamente in un futuro prevedibile e, di conseguenza, in conformità a quanto previsto dal principio contabile IAS1, il bilancio consolidato semestrale abbreviato chiuso al 30 giugno 2023 è stato predisposto in una prospettiva di continuità aziendale.
La direttiva 2014/49/UE del 16 aprile 2014 relativa ai sistemi di garanzia dei depositi (DGS - Deposit Guarantee Schemes) è volta ad accrescere la tutela dei depositanti tramite l'armonizzazione della relativa disciplina nazionale. La direttiva prevede un meccanismo obbligatorio di contribuzione a livello nazionale che consenta di raccogliere entro il 3 luglio 2024, un livello-obiettivo dello 0,8% dell'importo dei depositi coperti dei suoi membri. La contribuzione riprende quando la capacità di finanziamento è inferiore al livello-obiettivo, almeno fino al raggiungimento del livello obiettivo. Se, dopo che il livello-obiettivo è stato raggiunto per la prima volta, i mezzi finanziari disponibili sono stati ridotti a meno di due terzi del livello-obiettivo, il contributo regolare è fissato a un livello che consenta di raggiungere il livello-obiettivo entro sei anni. Il meccanismo di contribuzione prevede quote contributive annuali ordinarie, finalizzate a distribuire nel tempo in maniera uniforme i costi per le banche contribuenti, e contributi straordinari, se i mezzi finanziari disponibili di un DGS sono insufficienti a rimborsare i depositanti; i contributi straordinari non possono superare lo 0,5% dei depositi coperti per anno di calendario, ma in casi eccezionali e con il consenso dell'autorità competente i DGS possono esigere contributi anche più elevati.
I contributi saranno dovuti e rilevati, in applicazione dell'IFRIC 21, nel terzo trimestre dell'esercizio.
Con l'introduzione della direttiva Europea 2014/59/UE, il Regolamento sul Meccanismo Unico di Risoluzione ("Direttiva BRRD", Regolamento (UE) n.806/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 luglio 2014) ha istituito un quadro di risanamento e di risoluzione delle crisi degli enti creditizi, prevedendo un comitato unico di risoluzione e un fondo unico di risoluzione delle banche (Single Resolution Fund, "SRF"). La direttiva prevede l'avvio di un meccanismo obbligatorio di contribuzione che consenta di raccogliere entro il 31 dicembre 2023 il livello obiettivo di risorse, pari all'1% dei depositi protetti di tutti gli enti autorizzati nel territorio Europeo. Il periodo di accumulo può essere prorogato di ulteriori quattro anni se i meccanismi di finanziamento hanno effettuato esborsi cumulativi per una percentuale superiore allo 0,5% dei depositi protetti. Se, dopo il periodo di accumulo i mezzi finanziari disponibili scendono al di sotto del livello-obiettivo, la raccolta dei contributi riprende fino al ripristino di tale livello. Inoltre, dopo aver raggiunto per la prima volta il livello-obiettivo e, nel caso in cui i mezzi finanziari disponibili scendano a meno dei due terzi del livelloobiettivo, tali contributi sono fissati al livello che consente di raggiungere il livello-obiettivo entro un periodo di sei anni. Il meccanismo di contribuzione prevede quote contributive annuali ordinarie, finalizzate a distribuire nel tempo in maniera uniforme i costi per le banche contribuenti, e contributi straordinari addizionali, pari al massimo al triplo dei contributi annuali previsti, laddove i mezzi finanziari disponibili non siano sufficienti a coprire le perdite e i costi in relazione ad interventi.
La quota di competenza del Gruppo per l'esercizio 2023, alla cui contribuzione partecipa solo la Capogruppo FinecoBank, versata e contabilizzata nella voce 190. "Spese amministrative b) altre spese amministrative" ammonta a 6.581 migliaia di euro (7.601 migliaia di euro nel primo semestre 2022).
Entrambe le direttive n.49 e n.59 prevedono la possibilità di introdurre impegni irrevocabili di pagamento quale forma di raccolta alternativa alle contribuzioni a fondo perduto per cassa, fino ad un massimo del 30% del totale delle risorse obiettivo, facoltà di cui il Gruppo non si è avvalso.
Il Bilancio semestrale abbreviato al 30 giugno 2023 è sottoposto a revisione contabile limitata da parte della società KPMG S.p.A., incaricata della revisione legale dei conti della Banca in esecuzione della delibera assembleare del 28 aprile 2021.
I depositi dell'intero documento presso le sedi e le istituzioni competenti sono effettuati ai sensi di legge.
Per quanto riguarda i criteri di classificazione, rilevazione e valutazione delle principali voci di bilancio, si rimanda a quanto illustrato nella Parte A.2 della nota integrativa del bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2022.
L'IFRS 9 e l'IFRS 7 permettono, successivamente alla definizione iniziale, la modifica dei propri modelli di business per la gestione delle attività finanziarie con conseguente riclassifica, ove ne ricorrano i requisiti, di tutte le attività finanziarie interessate. Tali modifiche, che dovrebbero accadere molto raramente, sono decise dai Dirigenti con responsabilità strategiche, a seguito di cambiamenti esterni o interni e devono essere rilevanti per le operazioni del Gruppo e dimostrabili alle parti esterne. Di conseguenza il Gruppo modifica il proprio modello di business solo in caso di inizio o cessazione di un'attività rilevante, ad esempio in caso di acquisizione, cessione o cessazione di un ramo di attività.
In particolare, possono essere riclassificate:
I seguenti cambiamenti di circostanze non sono considerati riclassificazioni:
Inoltre, le seguenti situazioni non rappresentano modifiche del modello di business:
Nel corso del primo semestre dell'esercizio 2023 il Gruppo non ha effettuato modifiche dei propri modelli di business e, conseguentemente, non ha effettuato alcuna riclassifica di attività finanziarie.
A.3.1 Attività finanziarie riclassificate: cambiamento di modello di business, valore contabile e interessi attivi
Nessun dato da segnalare.
A.3.2 Attività finanziarie riclassificate: cambiamento di modello di business, fair value ed effetti sulla redditività complessiva
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
La presente sezione comprende l'informativa sulla gerarchia del fair value richiesta da IFRS 13.
Il fair value (valore equo) è il corrispettivo che potrebbe essere ricevuto per vendere un'attività, o pagato per trasferire una passività, in una transazione ordinaria tra controparti di mercato nel mercato principale alla data di misurazione (exit price).
Il fair value di una passività finanziaria che sia esigibile (ad esempio un deposito a vista) non può essere inferiore all'importo esigibile a richiesta, attualizzato dalla prima data in cui ne potrebbe essere richiesto il pagamento.
Nel caso di strumenti finanziari quotati in mercati attivi il fair value è determinato a partire dalle quotazioni ufficiali del mercato principale (ovvero il più vantaggioso) al quale il Gruppo ha accesso (Mark to Market).
Uno strumento finanziario è considerato quotato in un mercato attivo se i prezzi quotati sono prontamente e regolarmente disponibili in un listino, operatore (dealer), intermediario (broker), agenzia di determinazione del prezzo o autorità di regolamentazione e tali prezzi rappresentano operazioni di mercato effettive che avvengono regolarmente in normali contrattazioni. Se la quotazione ufficiale in un mercato attivo non esiste per uno strumento finanziario nel suo complesso, ma esistono mercati attivi per le parti che lo compongono, il fair value è determinato sulla base dei pertinenti prezzi di mercato per le parti che lo compongono.
Il Gruppo utilizza metodi di valutazione (Mark to Model) in linea con i metodi generalmente accettati e utilizzati dal mercato. I modelli di valutazione includono tecniche basate sull'attualizzazione dei flussi di cassa futuri e sulla stima della volatilità e sono oggetto di revisione sia durante il loro sviluppo sia periodicamente, al fine di garantirne la piena coerenza con gli obiettivi della valutazione.
Ad ulteriore garanzia dell'oggettività delle valutazioni rivenienti da modelli valutativi, il Gruppo pone in essere:
I processi di verifica indipendente del prezzo prevedono che i prezzi siano mensilmente verificati dalla Direzione CRO, che, in qualità di funzione di controllo dei rischi, è indipendente dalle unità che assumono l'esposizione al rischio. Tale verifica prevede la comparazione e l'adeguamento del prezzo giornaliero alle valutazioni rivenienti da partecipanti al mercato indipendenti. Nel caso di strumenti non quotati su mercati attivi, il menzionato processo di verifica assume a riferimento i prezzi contribuiti da infoprovider, attribuendo maggior peso a quei prezzi che si considerano più rappresentativi dello strumento oggetto di valutazione. Detta valutazione include: l'eventuale "eseguibilità" della transazione al prezzo osservato, il numero di contributori, il grado di similarità degli strumenti finanziari, la coerenza nel prezzo contribuito da fonti differenti, il processo seguito dall'infoprovider per ottenere il dato.
Il framework normativo interno è costituito da una Global Policy e da un Manuale operativo: la prima definisce l'insieme di principi e regole che sovraintendono il quadro di riferimento per la misurazione del fair value ed il processo di verifica indipendente dei prezzi, il secondo ne definisce in dettaglio il processo ed identifica le specifiche tecniche di valutazione del Fair Value nonché le metodologie per la verifica indipendente del prezzo per ogni tipologia di strumento detenuto dal Gruppo.
Per determinare il fair value di strumenti finanziari di Livello 2 e Livello 3 che non sono quotati e attivamente scambiati sul mercato, il Gruppo utilizza tecniche di valutazione diffuse sul mercato che sono di seguito descritte.
Tra i metodi di valutazione ammessi dal Gruppo si citano:

Adjusted Net Asset Value (NAV): il NAV è la differenza tra il valore totale delle attività del fondo e le passività. Un aumento di tale valore, ceteris paribus, risulta in un aumento del fair value.
Quando gli strumenti finanziari non sono quotati su mercati attivi, essendo il fair value determinato attraverso modelli valutativi, possono rendersi necessari degli aggiustamenti di valore per tener conto dell'incertezza valutativa o la difficoltà di smobilizzo di particolari posizioni finanziarie. Tali rettifiche (Fair Value Adjustments, FVA) rappresentano la correzione al fair value teorico, determinato utilizzando una tecnica di valutazione, per i fattori non inclusi nel valore attuale netto di base che gli operatori di mercato valuterebbero al fine della costruzione di un exit price dello strumento.
Gli aggiustamenti possono essere calcolati come componenti additive della valutazione oppure essere incluse direttamente nella valutazione. Nel caso in cui il Gruppo dovesse acquisire strumenti la cui valutazione renda necessario il calcolo di aggiustamenti di valore, la Direzione CRO provvede alla stima di questi ultimi prendendo in considerazione le seguenti fonti di rischio: Close out cost, market liquidity, model risk, CVA/DVA.
Di seguito si riepilogano, per tipologia di strumento finanziario, le principali informazioni sui modelli di valutazione utilizzati per la valutazione delle attività e passività valutate al fair value su base ricorrente.
Con riferimento all'informativa quantitativa richiesta dall'IFRS 13 sugli input non osservabili significativi utilizzati nella valutazione delle attività e passività finanziarie valutate al fair value di livello 3, si precisa che il Gruppo non detiene posizioni significative in strumenti finanziari classificati nella gerarchia di fair value 3, ad eccezione delle esposizioni nelle preferred shares di Visa INC class "C" e class "A", per i quali si rimanda al successivo paragrafo "Titoli di capitale".
I Titoli obbligazionari a reddito fisso sono valutati attraverso due processi principali in base alla liquidità del mercato di riferimento. Agli strumenti liquidi, quotati in mercati attivi è assegnata la gerarchia del fair value pari ad 1 ed è considerato il prezzo Denaro (per le posizioni long) e il prezzo Lettera (per le posizioni short). Gli strumenti non scambiati in mercati attivi sono valutati a mark-to-model.
Gli strumenti non scambiati in mercati attivi sono valutati a mark-to-model utilizzando delle curve di credit spread impliciti derivate da strumenti di Livello 1. Il modello massimizza l'uso di parametri osservabili e minimizza l'uso dei parametri non osservabili. In questo senso, in funzione della rappresentatività della curva di credit spread applicata, le obbligazioni sono classificate, rispettivamente, come Livello 2 o Livello 3; il Livello 3 è applicato nel caso in cui sia utilizzato un credit spread significativamente non osservabile.
Nel processo di verifica indipendente dei prezzi (IPV) delle obbligazioni, l'accuratezza dei prezzi di mercato delle obbligazioni di Livello 1 e dei modelli di valutazione per le obbligazioni illiquide sono regolarmente sottoposte a verifica.
Il Gruppo determina il fair value dei prodotti finanziari strutturati utilizzando l'appropriato metodo di valutazione data la natura della struttura incorporata. Tali strumenti sono classificati al Livello 2 o al Livello 3 a seconda dell'osservabilità degli input significativi del modello.
Il fair value dei contratti derivati non scambiati su un mercato attivo deriva dall'applicazione di tecniche di valutazione mark to model. Quando è presente un mercato attivo per i parametri di input al modello valutativo delle differenti componenti del derivato, il fair value è determinato in base alle quotazioni di mercato delle stesse. Le tecniche di valutazione basate su input osservabili sono classificate come Livello 2, mentre quelle basate su significativi input non osservabili, sono classificate come Livello 3.
La determinazione del fair value degli strumenti finanziari e il relativo processo di verifica indipendente dei prezzi sono disciplinati a livello di Gruppo da una specifica Global Policy e da una Global Operational Regulation. Con particolare riferimento ai derivati OTC, occorre distinguere tra i derivati che il Gruppo negozia in contropartita diretta con la clientela, principalmente riconducibili a CFD (Contract for Difference), opzioni (daily options e knockout options), e quelli che il Gruppo negozia a titolo di copertura con altre istituzioni finanziarie.
Per il calcolo del prezzo dei CFD (Contract for Difference) Fineco utilizza regole contrattualizzate e dati provenienti da Info Provider secondo le specifiche fornite dalle funzioni di business. Per le knockout options, il modello di determinazione del prezzo è lo stesso che è applicato al cliente, al quale si offre un prodotto con payoff lineare e di facile comprensione. La valutazione delle opzioni da parte delle funzioni di controllo dei rischi competenti ai fini IPV è svolta utilizzando le best practices di mercato (es. Hull per le opzioni esotiche). Il modello di determinazione del prezzo delle opzioni si basa sulla formula di Black & Scholes, che considera i seguenti input:
Infine, per gli strumenti derivati di tipo asset swap e Interest Rate Swap, che il Gruppo negozia a titolo di copertura con altre istituzioni finanziarie, il fair value è determinato tramite l'utilizzo di un sistema di Position Keeping, che applica il metodo del Discounting Cash Flow. Il valore attuale netto del derivato, che è rilevato quotidianamente, è utilizzato per adempiere agli obblighi di compensazione in conformità alla normativa EMIR e a quanto

convenuto tra le controparti. Il fair value è controllato nell'ambito del processo di verifica indipendente dei prezzi (IPV) dalla Direzione CRO. Quest'ultima, infatti, effettua trimestralmente un confronto tra le curve fornite dalla funzione Tesoreria e quelle considerate set di riferimento per la valutazione delle posizioni di Bilancio.
I Titoli di capitale e i derivati quotati, tra i quali i certificati emessi da Fineco, sono assegnati al Livello 1 quando una quotazione su un mercato attivo è disponibile. In tal caso è considerato il prezzo di chiusura del mercato regolamentato a maggiore liquidità cui Fineco ha accesso. I titoli di capitale, se quotati, sono classificati come Livello 2 nel caso in cui il volume di attività sul mercato di quotazione è significativamente ridotto ed al Livello 3 quando non vi sono quotazioni o le quotazioni sono state sospese a tempo indeterminato.
Per quanto riguarda la valutazione delle preferred shares di Visa INC class "C", il Gruppo ha adottato un modello per la determinazione del fair value che converte in euro il prezzo di mercato in dollari delle azioni Visa INC class "A" ed applica un fattore di sconto; con riferimento alla valutazione al 30 giugno 2023 per le preferred shares class "C" tale fattore è stato determinato pari al 8,39%, stimando il "litigation risk" in misura pari allo 2,39% ed il "illiquidity risk" in misura pari al 6%. La componente "litigation risk" è stata estratta da una serie storica di dati forniti da Visa INC, mentre la componente "illiquidity risk" è derivata dall'illiquidità delle azioni che hanno delle limitazioni alla trasferibilità per un determinato periodo temporale. Le preferred share class "A" invece sono soggette ad un metodo di valutazione in bilancio che non prevede l'applicazione di un "Litigation Discount". Inoltre, essendo queste ultime convertibili in azioni VISA-A Common e successivamente vendibili, la componente "Illiquidity Risk" risulta inferiore rispetto alle Visa class "C", pertanto, il fattore di sconto è stato stimato al 4,01%. Alle preferred shares di Visa INC class "C" e class "A" è stata assegnata la gerarchia di fair value 3.
Il Gruppo può detenere investimenti in fondi di investimento che pubblicano il Net Asset Value (NAV) per quota e possono includere investimenti in fondi gestiti dal Gruppo. I fondi sono classificati generalmente come Livello 1 quando una quotazione su un mercato attivo è disponibile. I fondi sono classificati come Livello 2 e Livello 3 a seconda della disponibilità del NAV, la trasparenza del portafoglio e di possibili vincoli/limitazioni.
Di seguito si riepilogano, per tipologia di strumento finanziario, le principali informazioni sui modelli di valutazione utilizzati per la valutazione delle attività e passività valutate al fair value su base non ricorrente.
Gli strumenti finanziari non valutati al fair value su base ricorrente, compresi debiti e crediti valutati al costo ammortizzato, non sono gestiti sulla base del fair value. Per questi strumenti finanziari il fair value è calcolato solo ai fini di adempiere alle richieste d'informativa e non ha un impatto sul bilancio o in termini di profitti o perdite. Inoltre, la determinazione del fair value delle attività e passività che non sono generalmente scambiate, come ad esempio crediti e debiti, si basa sull'utilizzo di parametri interni non direttamente osservabili sul mercato come definito dall'IFRS 13.
Il fair value delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, diverse da quelle il cui fair value è determinato in base a prezzi di quotazione osservati su mercati attivi alle quali è assegnato il livello 1, è principalmente determinato utilizzando un modello di valore attuale aggiustato per il rischio. Per alcuni portafogli sono applicati altri approcci semplificati, che tengono comunque in considerazione le caratteristiche finanziarie degli strumenti finanziari in essi contenuti.
Il fair value delle poste a vista o a revoca, delle attività finanziarie con durata inferiore a 12 mesi e dei crediti di funzionamento connessi con la prestazione di attività e di servizi finanziari è approssimato uguale al valore di bilancio; a tali attività è assegnata la gerarchia di fair value livello 3.
Il fair value dei crediti deteriorati è stato determinato considerando che il valore di realizzo espresso dal valore netto di bilancio rappresenti la miglior stima dei flussi di cassa futuri prevedibili attualizzati alla data di valutazione; a tali attività è assegnata la gerarchia di fair value livello 3.
Si rileva, infine, che ai titoli emessi da UniCredit S.p.A. contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" è stata assegnata la gerarchia di fair value livello 2. Il fair value è stato determinato utilizzando una metodologia basata sul discounted cash flow, che consiste nella determinazione di una stima dei flussi di cassa attesi lungo la vita dello strumento e la relativa attualizzazione ad un tasso che incorpora lo spread di credito. La determinazione dello spread di credito è effettuata in funzione della curva di credit spread dell'emittente, costruita selezionando emissioni, anche dal mercato secondario, omogenee per specifiche caratteristiche.
Il fair value delle passività finanziarie valutate al costo ammortizzato è determinato attraverso l'utilizzo di un modello di valore attuale aggiustato per il rischio emittente associato.
Il fair value delle passività finanziarie a vista, delle passività finanziarie con durata inferiore a 12 mesi e dei debiti di funzionamento connessi con la prestazione di attività e di servizi finanziari è approssimato uguale al valore di bilancio; a tali passività è assegnata la gerarchia di fair value livello 3.
Il fair value dei crediti a vista verso banche e banche centrali rilevati nella voce "Cassa e disponibilità liquide" è approssimato uguale al valore di bilancio; a tali attività è assegnata la gerarchia di fair value livello 3.

Si riporta di seguito la descrizione dei principali input significativi utilizzati nella misurazione del fair value delle attività e passività valutate al fair value su base ricorrente e non ricorrente appartenenti ai Livelli 2 e 3 della gerarchia del fair value.
Gli input di Livello 2 sono prezzi diversi da quelli quotati di Livello 1 che sono osservabili sia direttamente sia indirettamente per le attività o le passività. In particolare, può trattarsi di:
I fattori di Livello 2 devono essere osservabili (direttamente o indirettamente, ad esempio attraverso conferme con i dati di mercato) per tutta la durata contrattuale dell'attività o passività oggetto di valutazione. Sono inseriti nel Livello 2 i fattori di mercato che potrebbero non essere direttamente osservabili ma che si basano o sono supportati da dati di mercato osservabili, poiché tali fattori sono meno soggettivi dei fattori non osservabili classificati come Livello 3. Esempi di strumenti di Livello 2 sono obbligazioni il cui valore è derivato da una obbligazione simile quotata in borsa, Interest Rate Swap Over-the-Counter valutati a partire da un modello i cui input sono osservabili, obbligazioni societarie, titoli garantiti da attività, titoli di debito ad alto rendimento così come alcuni prodotti strutturati in cui i fattori della valutazione si basano principalmente sulle informazioni di prezzi facilmente disponibili.
Gli input di valutazione di Livello 3 non sono osservabili ed assumono rilevanza in assenza di input di Livello 1 e 2. Data l'esigenza di stimare un prezzo di realizzo (exit price) alla data di valutazione anche per gli strumenti classificati in gerarchia 3, tali input sono sfruttati da modelli valutativi sviluppati internamente.
Esempi di fattori di Livello 3 per attività e passività sono i seguenti:
Il Gruppo controlla che il valore assegnato ad ogni posizione di trading rifletta il fair value corrente in modo appropriato. Le misurazioni al fair value delle attività e delle passività sono determinate utilizzando varie tecniche, fra cui modelli del tipo discounted cash flow e modelli interni di valutazione. Sulla base dell'osservabilità degli input utilizzati, tutti gli strumenti finanziari sono classificati come Livello 1, Livello 2 o Livello 3 della gerarchia del fair value. Quando una posizione è caratterizzata da uno o più input significativi che non sono direttamente osservabili, un'ulteriore procedura di verifica del prezzo è attuata. Tali procedure comprendono la revisione dei dati storici rilevanti, l'analisi dei guadagni e delle perdite, la valutazione individuale di ciascun componente di un prodotto strutturato e il benchmarking. Affinché sia assicurata la giusta separatezza tra le funzioni a capo delle attività di sviluppo e le funzioni a capo dei processi di validazione, tutti i modelli di valutazione sviluppati dal front office sono testati e validati in modo indipendente. L'obiettivo è quello di valutare il rischio di modello derivante dalla solidità teorica dei modelli, dalle tecniche di calibrazione quando presenti e dall'appropriatezza del modello per uno specifico prodotto in un mercato definito.
Oltre alla valutazione giornaliera mark to market o mark to model, l'Independent Price Verification (IPV) è applicato mensilmente dalla funzione Market & Liquidity Risk del Gruppo con l'obiettivo di fornire un fair value indipendente.
Con riferimento all'analisi di sensitività delle attività e passività finanziarie valutate al fair value su base ricorrente di livello 3 richiesta dall'IFRS 13, si precisa che il Gruppo non detiene posizioni significative in strumenti finanziari classificati nella gerarchia di fair value 3, ad eccezione delle esposizioni nelle preferred shares di Visa INC class "C" e class "A", per la quale si rimanda al precedente paragrafo "Titoli di capitale e Derivati quotati".
Il principio IFRS 13 stabilisce una gerarchia del fair value in funzione del grado di osservabilità degli input delle tecniche di valutazione adottate.
Il livello di gerarchia del fair value associato alle attività e passività è definito come il livello minimo fra tutti gli input significativi utilizzati. Generalmente, un input di valutazione non è considerato significativo per il fair value di uno strumento se i restanti input spiegano la maggioranza della varianza del fair value stesso su un orizzonte temporale di tre mesi. In alcuni casi specifici, la significatività del limite è verificata in relazione al fair value dello strumento alla data di misurazione.
Sono previsti, in particolare, tre livelli:
Il trasferimento di livello di fair value delle attività e passività finanziarie valutate al fair value su base ricorrente, può avvenire nel caso in cui cambino gli input utilizzati dal modello di valutazione (ad esempio se per uno strumento non è più disponibile la quotazione su un mercato attivo). Qualora per la valutazione di uno strumento ci si avvalga di una tecnica di valutazione che utilizza input riconducibili a diversi livelli della gerarchia, lo strumento è classificato interamente nello stesso livello di gerarchia in cui è classificato l'input di Livello più basso significativo per la valutazione. Un input di valutazione non è considerato significativo ai fini dell'assegnazione della gerarchia di fair value se i restanti input determinano il 90% del valore di fair value dello strumento.
Nessuna informazione da segnalazione con riferimento alle previsioni contenute nell'IFRS 13 paragrafi 48, 93 lettera (i) e 96.

| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 30/06/2023 | 31/12/2022 | |||||||
| Attività/Passività finanziarie misurate al fair value | L1 | L2 | L3 | L1 | L2 | L3 | ||
| 1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico | 13.648 | 3.822 | 5.673 | 13.360 | 4.067 | 5.051 | ||
| a) attività finanziarie detenute per la negoziazione | 13.025 | 3.820 | 23 | 13.037 | 3.866 | 23 | ||
| b) attività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | - | - | ||
| c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 623 | 2 | 5.650 | 323 | 201 | 5.028 | ||
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
27.647 | - | 7 | 26.865 | - | 7 | ||
| 3. Derivati di copertura | - | 1.272.917 | - | - | 1.691.642 | - | ||
| 4. Attività materiali | - | - | - | - | - | - | ||
| 5. Attività immateriali | - | - | - | - | - | - | ||
| Totale | 41.295 | 1.276.739 | 5.680 | 40.225 | 1.695.709 | 5.058 | ||
| 1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione | 6.656 | 1.879 | 3 | 3.184 | 1.387 | 3 | ||
| 2. Passività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | - | - | ||
| 3. Derivati di copertura | - | 60.882 | - | - | 63.752 | - | ||
| Totale | 6.656 | 62.761 | 3 | 3.184 | 65.139 | 3 |
Legenda:
L1 = Livello 1
L2 = Livello L3 = Livello 3
Nel corso del primo semestre 2023 non vi sono stati trasferimenti di attività finanziarie fra la gerarchia di fair value 1 e 2.
Non sono stati applicati Credit Value Adjustment (CVA) e/o Debit Value Adjustment (DVA) nella determinazione del fair value degli strumenti finanziari derivati.
La crisi determinata dal conflitto militare tra Russia e Ucraina non ha avuto un impatto in termini di misurazione del fair value. In particolare, non sono state rilevate riduzioni/scomparse di prezzi quotati su mercati attivi (Livello 1) e/o di input osservabili (Livello 2), né trasferimenti tra i vari livelli della gerarchia del fair value per strumenti finanziari nei quali il Gruppo detiene investimenti significativi.

| Attività/Passività non misurate al fair value o misurate al | 30/06/2023 | (Importi in migliaia) 31/12/2022 |
|||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| fair value su base non ricorrente | VB | L1 | L2 | L3 | VB | L1 | L2 | L3 | |
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 29.177.756 | 19.846.858 | 1.208.643 | 6.426.429 | 31.472.301 | 20.844.398 | 1.962.312 | 6.707.496 | |
| 2. Attività materiali detenute a scopo di investimento | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 3. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione |
- | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | 29.177.756 | 19.846.858 | 1.208.643 | 6.426.429 | 31.472.301 | 20.844.398 | 1.962.312 | 6.707.496 | |
| 1. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 31.290.354 | 743.090 | - | 30.487.300 | 33.870.808 | 428.061 | - | 33.372.882 | |
| 2. Passività associate ad attività in via di dismissione | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | 31.290.354 | 743.090 | - | 30.487.300 | 33.870.808 | 428.061 | - | 33.372.882 |
Legenda:
L1 = Livello 1 - L2 = Livello 2 - L3 = Livello 3 - VB = Valore di bilancio
Come descritto in precedenza, le attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente sono presentate sulla base del loro fair value e della loro gerarchia di fair value al solo fine di adempiere alle richieste d'informativa di bilancio.
Il valore di iscrizione iniziale in bilancio degli strumenti finanziari deve avvenire al fair value.
Normalmente, il fair value di uno strumento finanziario, alla data di rilevazione iniziale, è pari al prezzo pagato/importo erogato per l'acquisizione delle attività finanziarie o alla somma incassata per le passività finanziarie. Tale affermazione è generalmente riscontrabile nel caso di transazioni riferibili a strumenti finanziari appartenenti alla gerarchia di fair value livello 1 e anche livello 2, considerando che i prezzi sono normalmente derivati indirettamente dal mercato.
Nel caso del livello 3, invece, sussiste una parziale discrezionalità nella determinazione del fair value, ma proprio a causa dell'assenza di inequivocabile termine di riferimento da raffrontare con il prezzo della transazione, l'iscrizione iniziale deve sempre avvenire al prezzo della transazione. In quest'ultimo caso, tuttavia, la successiva valutazione non può includere la differenza tra il prezzo pagato/importo erogato e il fair value riscontrato nel momento della prima valutazione, definita anche come "Day one profi/loss". Tale differenza deve essere riconosciuta a conto economico solo se deriva da cambiamenti dei fattori su cui i partecipanti al mercato basano le loro valutazioni nel fissare i prezzi.
L'utilizzo di modelli valutativi prudenti, i processi di revisione di tali modelli e dei relativi parametri e gli aggiustamenti di valore a fronte del rischio modello assicurano che l'ammontare iscritto a conto economico non rivenga dall'utilizzo di parametri valutativi non osservabili. In particolare, la quantificazione degli aggiustamenti di valore a fronte del rischio modello garantisce che la parte del fair value degli strumenti in oggetto che si riferisce all'utilizzo di parametri di natura soggettiva non sia rilevata a conto economico, bensì come aggiustamento del valore di stato patrimoniale di tali strumenti. L'iscrizione a conto economico di questa quota avviene, quindi, solo in funzione del successivo prevalere di parametri oggettivi e, conseguentemente, del venir meno dei menzionati aggiustamenti.
Non risultano "day-one profit/loss" dei quali fornire informativa secondo quanto previsto dal paragrafo 28 dell'IFRS 7.

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale | Totale | |
| 30/06/2023 | 31/12/2022 | |
| a) Cassa | 7 | 4 |
| b) Conti correnti e depositi a vista presso Banche Centrali | 1.198.354 | 1.197.698 |
| c) Conti correnti e depositi a vista presso banche | 320.267 | 272.011 |
| Totale | 1.518.628 | 1.469.713 |
La voce "b) Conti correnti e Depositi a vista presso Banche Centrali" rappresenta il saldo dei depositi overnight e della liquidità depositata presso Banca d'Italia, al netto della giacenza relativa alla riserva obbligatoria minima assegnata per il periodo di riferimento in corso, che trova rappresentazione nella voce Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato crediti verso banche.
La voce "c) Conti correnti e depositi a vista presso banche" è costituita dai conti correnti aperti presso istituzioni creditizie per il regolamento delle operazioni sui circuiti di pagamento, per il regolamento dell'operatività in titoli, per la gestione della liquidità dei clienti UK e per la gestione della liquidità di Fineco AM.

| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Valori | Totale 30/06/2023 |
Totale 31/12/2022 |
|||||
| L1 | L2 | L3 | L1 | L2 | L3 | ||
| A. Attività per cassa | |||||||
| 1. Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | |
| 1.1 Titoli strutturati | - | - | - | - | - | - | |
| 1.2 Altri titoli di debito | - | - | - | - | - | - | |
| 2. Titoli di capitale | 9.652 | - | - | 10.533 | - | - | |
| 3. Quote di O.I.C.R. | - | - | 23 | 6 | - | 23 | |
| 4. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | |
| 4.1 Pronti contro termine | - | - | - | - | - | - | |
| 4.2 Altri | - | - | - | - | - | - | |
| Totale (A) | 9.652 | - | 23 | 10.539 | - | 23 | |
| B. Strumenti derivati | - | - | - | - | - | - | |
| 1. Derivati finanziari | 3.373 | 3.820 | - | 2.498 | 3.866 | - | |
| 1.1 di negoziazione | 3.373 | 3.820 | - | 2.498 | 3.866 | - | |
| 1.2 connessi con la fair value option | - | - | - | - | - | - | |
| 1.3 altri | - | - | - | - | - | - | |
| 2. Derivati creditizi | - | - | - | - | - | - | |
| 2.1 di negoziazione | - | - | - | - | - | - | |
| 2.2 connessi con la fair value option | - | - | - | - | - | - | |
| 2.3 altri | - | - | - | - | - | - | |
| Totale (B) | 3.373 | 3.820 | - | 2.498 | 3.866 | - | |
| Totale (A+B) | 13.025 | 3.820 | 23 | 13.037 | 3.866 | 23 |
Legenda:
L1: Livello 1
L2: Livello 2 L3: Livello 3
I titoli di capitale presenti nel portafoglio di proprietà sono utilizzati principalmente per la copertura gestionale delle posizioni in contratti derivati su azioni aperte in contropartita dei clienti e, in misura inferiore, possono derivare dall'attività di internalizzazione e sono destinati ad essere negoziati nel breve periodo.
I derivati finanziari comprendono la valutazione positiva dei contratti CFD negoziati in contropartita dei clienti, nonché i contratti derivati regolamentati o stipulati con controparti istituzionali al fine di coprire gestionalmente i suddetti contratti derivati, le Opzioni Knock Out e i Certificates emessi, per un importo complessivo pari a 3.721 migliaia di euro (3.830 migliaia di euro al 31 dicembre 2022).
Nel punto B.1.1 "Strumenti derivati - Derivati finanziari di negoziazione" sono state ricondotte anche le valutazioni positive dei contratti di compravendita a pronti di titoli che soddisfano la definizione di "posseduti per negoziazione" e valute da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way"), per un importo pari a 3.472 migliaia di euro (2.534 migliaia di euro al 31 dicembre 2022).

| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Valori | Totale 30/06/2023 |
Totale 31/12/2022 |
||||||
| L1 | L2 | L3 | L1 | L2 | L3 | |||
| 1. Titoli di debito | 79 | 2 | - | 77 | 201 | - | ||
| 1.1 Titoli strutturati | - | - | - | - | - | - | ||
| 1.2 Altri titoli di debito | 79 | 2 | - | 77 | 201 | - | ||
| 2. Titoli di capitale | 1 | - | 5.650 | 1 | - | 5.028 | ||
| 3. Quote di O.I.C.R. | 543 | - | - | 245 | - | - | ||
| 4. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | ||
| 4.1 Pronti contro termine | - | - | - | - | - | - | ||
| 4.2 Altri | - | - | - | - | - | - | ||
| Totale | 623 | 2 | 5.650 | 323 | 201 | 5.028 |
Legenda: L1: Livello 1 L2: Livello 2 L3: Livello 3
I titoli di capitale presenti nelle "Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" sono costituiti, principalmente, dalle preferred shares di Visa INC class "C" e "A", per un importo di 5.632 migliaia di euro, che hanno registrato una variazione positiva di fair value nel corso del primo semestre 2023 pari a 624 migliaia di euro. Le quote di OICR sono detenute dalla controllata Fineco AM per 543 migliaia di euro. Per maggiori dettagli in merito alla valutazione al fair value degli strumenti finanziari si rimanda alla Parte A – Politiche contabili - A.4 Informativa sul fair value delle presenti note illustrative.
Il Gruppo ha classificato in stato di sofferenza dei titoli di capitale emessi da soggetti in stato di default per un importo non rilevante.

Sezione 3 – Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva – Voce 30
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Valori | Totale 30/06/2023 |
Totale 31/12/2022 |
|||||
| L1 | L2 | L3 | L1 | L2 | L3 | ||
| 1. Titoli di debito | 27.647 | - | - | 26.865 | - | - | |
| 1.1 Titoli strutturati | - | - | - | - | - | - | |
| 1.2 Altri titoli di debito | 27.647 | - | - | 26.865 | - | - | |
| 2. Titoli di capitale | - | - | 7 | - | - | 7 | |
| 3. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | 27.647 | - | 7 | 26.865 | - | 7 |
Le "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" sono costituite da titoli emessi da Stati sovrani e, in parte residuale, ad interessenze azionarie in società nelle quali il Gruppo non esercita il controllo o l'influenza significativa per 7 migliaia di euro per le quali è stata esercitata l'opzione "FVTOCI"19. Per maggiori dettagli si rimanda all'informativa relativa alle esposizioni in titoli emessi da Stati sovrani riportata nella Parte E delle presenti note illustrative.
| (Importi in migliaia) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore lordo | Rettifiche di valore complessivo | |||||||||
| Primo stadio |
di cui: Strumenti con basso rischio di credito |
Secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
Primo stadio |
Secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
Write-off parziali complessivi |
|
| Titoli di debito | 27.649 | - | - | - | - | (2) | - | - | - | - |
| Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale 30/06/2023 | 27.649 | - | - | - | - | (2) | - | - | - | - |
| Totale 31/12/2022 | 26.867 | - | - | - | - | (2) | - | - | - | - |
L3: Livello 3
19 Relativamente agli strumenti di capitale non di trading, l'IFRS 9 prevede la possibilità di classificarli al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo (c.d. "FVTOCI" – Fair Value Through Other Comprehensive Income).

| (Importi in migliaia) | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale | Totale | |||||||||||
| 30/06/2023 | 31/12/2022 | |||||||||||
| Valore di bilancio | Fair value | Valore di bilancio | Fair value | |||||||||
| Tipologia operazioni/Valori | Primo e secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
L1 | L2 | L3 | Primo e secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
L1 | L2 | L3 |
| A. Crediti verso Banche Centrali |
296.166 | - | - | - | - | 296.166 | 311.357 | - | - | - | - | 311.357 |
| 1. Depositi a scadenza | - | - | - | X | X | X | - | - | - | X | X | X |
| 2. Riserva obbligatoria | 296.166 | - | - | X | X | X | 311.357 | - | - | X | X | X |
| 3. Pronti contro termine | - | - | - | X | X | X | - | - | - | X | X | X |
| 4. Altri | - | - | - | X | X | X | - | - | - | X | X | X |
| B. Crediti verso banche | 3.120.897 | - | - 1.719.953 1.067.168 | 119.461 | 3.717.837 | - | - 1.604.553 1.784.822 | 115.339 | ||||
| 1. Finanziamenti | 119.461 | - | - | - | - | 119.461 | 115.339 | - | - | - | - | 115.339 |
| 1.1. Conti correnti | - | - | - | X | X | X | - | - | - | X | X | X |
| 1.2. Depositi a scadenza |
88.454 | - | - | X | X | X | 66.486 | - | - | X | X | X |
| 1.3. Altri finanziamenti | 31.007 | - | - | X | X | X | 48.853 | - | - | X | X | X |
| - Pronti contro termine attivi |
136 | - | - | X | X | X | 261 | - | - | X | X | X |
| - Finanziamenti per leasing |
- | - | - | X | X | X | - | - | - | X | X | X |
| - Altri | 30.871 | - | - | X | X | X | 48.592 | - | - | X | X | X |
| 2. Titoli di debito | 3.001.436 | - | - 1.719.953 1.067.168 | - | 3.602.498 | - | - 1.604.553 1.784.822 | - | ||||
| 2.1. Titoli strutturati | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.2. Altri titoli di debito | 3.001.436 | - | - 1.719.953 1.067.168 | - | 3.602.498 | - | - 1.604.553 1.784.822 | - | ||||
| Totale 3.417.063 | - | - 1.719.953 1.067.168 | 415.627 | 4.029.194 | - | - 1.604.553 1.784.822 | 426.696 |
Legenda: L1: Livello 1 L2: Livello 2
L3: Livello 3
La voce "Pronti contro termine attivi" non comprende la forma tecnica del prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli ovvero senza garanzia. Tali operazioni sono esposte tra le operazioni "fuori bilancio" nella tabella A.1.4 riportata nella Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale - Informazioni di natura quantitativa delle presenti note illustrative.
La voce "Altri finanziamenti: Altri" si riferisce per 21.534 migliaia di euro all'importo dei margini iniziali di variazione e depositi a garanzia nei confronti di istituzioni creditizie a fronte di operazioni in contratti derivati e altre operazioni finanziarie (41.306 migliaia di euro al 31 dicembre 2022) e per 9.337 migliaia di euro ai crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari (7.286 migliaia di euro al 31 dicembre 2022).
I titoli di debito sono costituiti principalmente da titoli emessi da UniCredit S.p.A. per un importo di 981.026 migliaia di euro (1.681.254 migliaia di euro al 31 dicembre 2022).
Le Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono presentate sulla base del loro fair value e della loro gerarchia di fair value al solo fine di adempiere alle richieste d'informativa di bilancio. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo "A.4 - Informativa sul fair value" riportato nella Parte A - Politiche contabili delle presenti note illustrative.

| (Importi in migliaia) | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale 30/06/2023 |
Totale 31/12/2022 |
|||||||||||
| Tipologia operazioni/Valori |
Valore di bilancio | Fair value | Valore di bilancio | |||||||||
| Primo e secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
L1 | L2 | L3 | Primo e secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
L1 | L2 | L3 | |
| 1. Finanziamenti | 6.179.188 | 5.310 | - | - | - 6.010.802 | 6.442.186 | 3.527 | - | - | - 6.280.800 | ||
| 1.1. Conti correnti | 2.271.131 | 3.438 | - | X | X | X | 2.399.917 | 1.773 | - | X | X | X |
| 1.2. Pronti contro termine attivi |
166.044 | 139 | - | X | X | X | 138.989 | 37 | - | X | X | X |
| 1.3. Mutui | 2.584.566 | 926 | - | X | X | X | 2.618.344 | 934 | - | X | X | X |
| 1.4. Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto |
880.047 | 731 | - | X | X | X | 891.343 | 721 | - | X | X | X |
| 1.5. Finanziamenti per leasing |
- | - | - | X | X | X | - | - | - | X | X | X |
| 1.6. Factoring | - | - | - | X | X | X | - | - | - | X | X | X |
| 1.7. Altri finanziamenti |
277.400 | 76 | - | X | X | X | 393.593 | 62 | - | X | X | X |
| 2. Titoli di debito | 19.576.195 | - | - 18.126.905 | 141.475 | - | 20.997.394 | - | - 19.239.845 | 177.490 | - | ||
| 2.1. Titoli strutturati | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.2. Altri titoli di debito |
19.576.195 | - | - 18.126.905 | 141.475 | - | 20.997.394 | - | - 19.239.845 | 177.490 | - | ||
| Totale 25.755.383 | 5.310 | - 18.126.905 | 141.475 6.010.802 | 27.439.580 | 3.527 | - 19.239.845 | 177.490 6.280.800 |
L1: Livello 1 L2: Livello 2
L3: Livello 3
La voce "Pronti contro termine attivi" non comprende la forma tecnica del prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli ovvero senza garanzia. Tali operazioni sono esposte tra le operazioni "fuori bilancio" nella tabella A.1.5 riportata nella Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale - Informazioni di natura quantitativa delle presenti note illustrative.
I titoli di debito sono costituiti, principalmente, da titoli emessi da Stati sovrani, Enti sovranazionali ed Autorità locali. Per maggiori dettagli si rimanda all'informativa relativa alle esposizioni in titoli emessi da Stati sovrani riportata nella Parte E delle presenti note illustrative.
Le attività e passività finanziarie possono essere oggetto di compensazione quando la società ha correntemente un diritto legale a compensare gli importi rilevati contabilmente e intende estinguere per il residuo netto, o realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività, come previsto dallo IAS 32.
Oltre a rispettare le previsioni dello IAS 32, il Gruppo effettua la compensazione delle attività e passività finanziarie solo quando:
Nella tabella sopra riportata le operazioni di pronti contro termine effettuate sul mercato Repo MTS e regolate attraverso una Controparte Centrale sono state esposte compensate.
Le Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono presentate sulla base del loro fair value e della loro gerarchia di fair value al solo fine di adempiere alle richieste d'informativa di bilancio. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo "A.4 - Informativa sul fair value" riportato nella Parte A - Politiche contabili delle presenti note illustrative.

| (Importi in migliaia) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore lordo | Rettifiche di valore complessivo | |||||||||
| Primo stadio |
di cui: Strumenti con basso rischio di credito |
Secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
Primo stadio |
Secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
Write-off parziali complessivi |
|
| Titoli di debito | 22.584.748 | - | - | - | - | (7.117) | - | - | - | - |
| Finanziamenti | 6.556.770 | - | 50.195 | 25.874 | - | (7.022) | (5.128) | (20.564) | - | - |
| Totale | 30/06/2023 29.141.518 | - | 50.195 | 25.874 | - | (14.139) | (5.128) | (20.564) | - | - |
| Totale | 31/12/2022 31.446.950 | - | 41.720 | 25.229 | - | (15.294) | (4.602) | (21.702) | - | - |
| (Importi in migliaia) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Fair Value | VN | Fair Value | VN | ||||||
| 30/06/2023 | 31/12/2022 | ||||||||
| L1 | L2 | L3 | 30/06/2023 | L1 | L2 | L3 | 31/12/2022 | ||
| A. Derivati finanziari | |||||||||
| 1. Fair value | - | 1.272.917 | - | 9.276.051 | - | 1.691.642 | - | 9.976.612 | |
| 2. Flussi finanziari | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 3. Investimenti esteri | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| B. Derivati creditizi | |||||||||
| 1. Fair value | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 2. Flussi finanziari | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | - | 1.272.917 | - | 9.276.051 | - | 1.691.642 | - | 9.976.612 |
Legenda:
VN = valore nozionale L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3

Sezione 6 – Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica – Voce 60
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Adeguamento di valore delle attività coperte / Valori | Totale | Totale |
| 30/06/2023 | 31/12/2022 | |
| 1. Adeguamento positivo | - | - |
| 1.1 di specifici portafogli: | - | - |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | - | - |
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | - | - |
| 1.2 complessivo | - | - |
| 2. Adeguamento negativo | (244.095) | (266.938) |
| 2.1 di specifici portafogli: | (244.095) | (266.938) |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (244.095) | (266.938) |
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | - | - |
| 2.2 complessivo | - | - |
| Totale | (244.095) | (266.938) |
Sezione 8 – Attività assicurative – Voce 80 Nessun dato da segnalare.

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Attività/Valori | Totale 30/06/2023 |
Totale 31/12/2022 |
| 1. Attività di proprietà | 82.047 | 84.653 |
| a) terreni | 23.932 | 23.932 |
| b) fabbricati | 38.871 | 39.487 |
| c) mobili | 2.808 | 3.042 |
| d) impianti elettronici | 13.738 | 15.835 |
| e) altre | 2.698 | 2.357 |
| 2. Diritti d'uso acquisiti con il leasing | 61.752 | 61.555 |
| a) terreni | - - |
|
| b) fabbricati | 61.199 | 61.039 |
| c) mobili | - - |
|
| d) impianti elettronici | - - |
|
| e) altre | 553 | 516 |
| 143.799 Totale |
146.208 | |
| di cui: ottenute tramite l'escussione delle garanzie ricevute | - - |
Per l'illustrazione delle metodologie di ammortamento si rimanda alla Parte A – Politiche contabili delle presenti note illustrative.
Il Gruppo ha in essere operazioni di leasing operativo rappresentate da contratti di locazione per una parte della superficie dell'immobile di proprietà.
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Al 30 giugno 2023 gli impegni contrattuali per l'acquisto di attività materiali ammontano a 3.257 migliaia di euro. Segnaliamo, inoltre, che non esistono restrizioni sulla titolarità delle attività materiali e non vi sono attività materiali impegnate a garanzia di passività.

| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività/Valori | Totale 30/06/2023 |
Totale 31/12/2022 |
||||
| Durata definita | Durata indefinita | Durata definita | Durata indefinita | |||
| A.1 Avviamento | X | 89.602 | X | 89.602 | ||
| A.1.1 di pertinenza del gruppo | X | 89.602 | X | 89.602 | ||
| A.1.2 di pertinenza di terzi | X | - | X | - | ||
| A.2 Altre attività immateriali | 8.329 | 27.459 | 9.328 | 27.459 | ||
| di cui: software | 8.311 | - | 9.290 | - | ||
| A.2.1 Attività valutate al costo: | 8.329 | 27.459 | 9.328 | 27.459 | ||
| a) Attività immateriali generate internamente | - | - | - | - | ||
| b) Altre attività | 8.329 | 27.459 | 9.328 | 27.459 | ||
| A.2.2 Attività valutate al fair value: | - | - | - | - | ||
| a) Attività immateriali generate internamente | - | - | - | - | ||
| b) Altre attività | - | - | - | - | ||
| Totale | 8.329 | 117.061 | 9.328 | 117.061 |
Le Altre attività immateriali a durata indefinita sono relative ai marchi e domini.
La vita utile dei software considerata ai fini della determinazione dell'ammortamento è di 3 anni, mentre la vita utile delle altre attività immateriali a durata definita è di 5 anni. Per l'illustrazione delle metodologie di ammortamento si rimanda alla Parte A – Politiche contabili della nota integrativa consolidata al 31 dicembre 2022.
Per quanto riguarda le considerazioni condotte al 30 giugno 2023 relativamente all'impairment test delle attività immateriali a vita utile definita ed indefinita, nello specifico avviamento, marchi e domini Fineco, non si rilevano indicatori tali da apportare rettifiche ai relativi valori di bilancio. Per ulteriori dettagli in merito all'impairment test delle attività immateriali a vita utile indefinita, si rimanda ai paragrafi sotto riportati.
Al 30 giugno 2023 gli impegni contrattuali per l'acquisto di attività immateriali ammontano a 187 migliaia di euro.
Segnaliamo inoltre che non vi sono attività immateriali acquisite per concessione governativa; non sono state costituite attività immateriali a garanzia di propri debiti; non vi sono attività immateriali oggetto di locazione finanziaria; non vi sono attività immateriali rivalutate.

Come disposto dallo IAS 36, l'impairment test delle attività immateriali a vita utile indefinita deve essere eseguito con cadenza almeno annuale e, comunque, ogni qualvolta vi sia oggettiva evidenza del verificarsi di eventi che ne possano aver ridotto il valore.
Il valore recuperabile di un'attività è rappresentato dal maggiore tra il suo valore d'uso (valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati generabili dall'attività oggetto di valutazione) ed il relativo fair value al netto dei costi di vendita.
Il valore recuperabile delle attività oggetto di impairment test deve essere determinato per le singole attività a meno che sussistano entrambe le seguenti condizioni:
Quando si verificano tali condizioni l'impairment test è condotto a livello di Cash Generating Unit (CGU) alla quale l'attività appartiene, come richiesto dal principio contabile.
Ai fini della determinazione del valore d'uso delle attività soggette a impairment test, lo IAS 36 richiede che si debba fare riferimento ai flussi finanziari relativi alle attività nelle loro condizioni correnti alla data del test e che rappresentino la migliore stima effettuabile dalla Direzione aziendale riguardo l'insieme delle condizioni economiche che esisteranno nel corso della restante vita utile dell'attività.
Ai fini del test di impairment il valore d'uso della c.d. cash generating unit (CGU) alla quale sono assegnate le attività immateriali deve essere calcolato considerando i flussi di cassa per tutte le attività e passività comprese nella CGU e non solo per quelle a fronte delle quali è stato rilevato l'avviamento e/o l'attività immateriale in sede di applicazione dell'IFRS 3.
La stima del valore d'uso ai fini della verifica dell'eventuale impairment di attività immateriali, ivi incluso l'avviamento, che non generano flussi finanziari autonomi ma esclusivamente con il concorso di altre attività aziendali, richiede la preliminare attribuzione di tali attività a unità operative relativamente autonome nell'ambito gestionale (sia dal punto di vista dei flussi finanziari generati sia dal punto di vista della pianificazione e sistema di reporting direzionale interno); tali unità operative sono definite Cash Generating Unit (CGU).
Relativamente all'avviamento iscritto in bilancio della Banca, occorre sottolineare che lo stesso riguarda acquisizioni di rami d'azienda o aziende impegnate nel business del trading o nella distribuzione di prodotti finanziari, bancari e assicurativi tramite consulenti finanziari. Queste attività sono state completamente integrate nell'operatività corrente di FinecoBank, per cui non risulta possibile isolare il contributo di ciascuna azienda/ramo alla profittabilità complessiva della Banca; ciò significa che ai fini della conferma della recuperabilità del valore dell'avviamento iscritto in bilancio occorre fare riferimento alla redditività complessiva dell'azienda.
La Banca nel suo complesso (incluso il contributo della controllata Fineco AM, società di gestione di diritto irlandese, grazie al modello di business integrato verticalmente) costituisce pertanto la cash generating unit (CGU) in relazione alla quale condurre il test di impairment. Infatti, considerato il particolare modello di business del Gruppo, che prevede una fortissima integrazione fra consulenti finanziari e piattaforma trading e banking, per cui la rete dei consulenti finanziari è parte integrante dell'offerta complessiva, che prevede servizi di banking, brokerage ed investing, una contabilizzazione di costi/ricavi per business unit non è rilevante e significativa. Alla medesima CGU sono attribuiti il marchio e i domini Fineco acquistati nel corso dell'esercizio 2019 da UniCredit S.p.A. a seguito dell'uscita dal relativo gruppo.
I principi contabili di riferimento richiedono che l'impairment test sia svolto raffrontando il valore contabile della CGU con il relativo valore recuperabile. Laddove quest'ultimo risultasse minore del valore contabile, una rettifica di valore dovrebbe essere rilevata in bilancio. Il valore recuperabile è il maggiore tra il suo fair value (al netto dei costi di vendita) ed il relativo valore d'uso.
Il valore recuperabile della CGU in questo caso è rappresentato dal valore d'uso, determinato sulla base dei flussi finanziari futuri.
Il calcolo del valore d'uso ai fini dell'impairment test è effettuato utilizzando un modello di flussi di cassa scontati (Discounted Cash Flow o DCF). Tali flussi di cassa sono determinati sottraendo dall'utile netto il fabbisogno di capitale annuo generato dalla variazione delle attività ponderate per il rischio. Tale fabbisogno di capitale è determinato considerando il livello di capitalizzazione che si intende raggiungere nel lungo periodo, anche alla luce dei livelli minimi di capitale regolamentare richiesti.
Con riferimento ai risultati dell'impairment test, si evidenzia che al 30 giugno 2023 non si rilevano indicatori di impairment dell'avviamento e dei marchi e domini Fineco iscritti in bilancio. A tale riguardo si precisa che al 30 giugno 2023 la Banca ha valutato che le variazioni ragionevolmente stimate nei dati prospettici utilizzati al 31 dicembre 2022 non sono tali da avere un impatto significativo sull'esito, positivo, dell'impairment test svolto con

riferimento a tale data, i cui risultati hanno confermato la sostenibilità dell'avviamento iscritto in bilancio non facendo emergere in alcuno degli scenari ipotizzati la necessità di una svalutazione, confermando un valore d'uso significativamente superiore al valore contabile. Anche le analisi di sensitività effettuate in tale data evidenziano che l'impairment test raggiungerebbe un livello di break-even assumendo variazioni attualmente non ragionevolmente ipotizzabili nei principali parametri utilizzati nel modello di valutazione (un tasso di attualizzazione al netto delle imposte "Ke" pari a circa 32 punti percentuali, ovvero con una riduzione di circa il 70% degli utili annuali). Si evidenzia inoltre che il titolo FinecoBank presenta una capitalizzazione di borsa al 30 giugno 2023 pari a 7.520 milioni di euro, significativamente superiore al patrimonio netto consolidato e al risultato del modello utilizzato per il test di impairment, che conferma la ragionevolezza dei criteri applicati nel calcolo del valore d'uso.
Per maggiori dettagli in merito all'impairment test e alle relative analisi di sensitività si rimanda alla Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato – Sezione 10 – Attività Immateriali della nota integrativa del bilancio consolidato al 31 dicembre 2022.
La voce "Attività fiscali", pari a 46.100 migliaia di euro al 30 giugno 2023, è composta esclusivamente da "Attività fiscali anticipate" per 46.100 migliaia di euro, già al netto della compensazione con le "Passività fiscali differite" per 4.008 migliaia di euro.
La voce "Passività fiscali", pari a 65.017 migliaia di euro alla stessa data, è composta esclusivamente da "Passività fiscali correnti". Non sono presenti "Passività fiscali differite" in quanto oggetto di compensazione con le "Attività fiscali anticipate" per 4.008 migliaia di euro.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Attività/Valori | Totale 30/06/2023 |
Totale 31/12/2022 |
| Attività fiscali correnti | - | - |
| Passività fiscali correnti | 65.017 | 42.627 |
Le attività/passività fiscali anticipate/differite sono rappresentate nello Stato Patrimoniale consolidato al netto delle relative passività/attività fiscali differite/anticipate e sono di seguito dettagliate:
In linea con le disposizioni normative e regolamentari vigenti si precisa che:
Nella determinazione delle attività e passività fiscali anticipate/differite e correnti si è tenuto conto dell'aliquota IRES del 27,5% (24% aliquota ordinaria e 3,5% aliquota addizionale per gli enti creditizi) e dell'aliquota IRAP del 5,57% per l'Italia.
Per quanto riguarda Fineco AM le imposte correnti sono state determinate con l'aliquota del 12,5%.
Non vi sono imposte anticipate o differite non iscritte in bilancio in relazione a differenze temporanee. Inoltre, non risultano perdite fiscali.

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Attività/Valori | Totale 30/06/2023 |
Totale 31/12/2022 |
| Accantonamenti in contropartita del conto economico | 46.733 | 45.897 |
| - di cui Patent Box ex D.L. n.3 del 2015 | 15.384 | 13.186 |
| - di cui Accantonamenti al Fondo rischi ed oneri | 18.204 | 19.455 |
| - di cui Riallineamento avviamenti art. 110 del D.L. n. 104/2020 | 9.705 | 9.807 |
| - di cui Altro | 3.440 | 3.449 |
| Accantonamenti in contropartita del patrimonio netto | 1.760 | 1.926 |
| - di cui Riserve di valutazione in applicazione IAS 19 | 52 | - |
| - di cui Attività finanziarie valutate al fair value con impatto redditività complessiva | 1.708 | 1.926 |
| Svalutazioni su crediti (di cui alla Legge 214/2011) | 1.615 | 2.407 |
| Totale ante compensazione IAS 12 | 50.108 | 50.230 |
| Compensazione con Passività per imposte differite - IAS 12 | (4.008) | (3.653) |
| Totale | 46.100 | 46.577 |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Attività/Valori | Totale | Totale |
| 30/06/2023 | 31/12/2022 | |
| Accantonamenti in contropartita del conto economico | 3.488 | 3.057 |
| - di cui Avviamento e Marchio | 3.383 | 2.943 |
| - di cui Altro | 105 | 114 |
| Accantonamenti in contropartita del patrimonio netto | 520 | 596 |
| - di cui Riserve di valutazione in applicazione IAS 19 | 520 | 596 |
| Totale ante compensazione IAS 12 | 4.008 | 3.653 |
| Compensazione con Attività per imposte anticipate - IAS 12 | (4.008) | (3.653) |
| Totale | - | - |

Sezione 12 – Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione e passività associate – Voce 120 dell'attivo e Voce 70 del passivo Nessun dato da segnalare
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale 30/06/2023 |
Totale 31/12/2022 |
|
| Crediti commerciali ai sensi dell'IFRS 15 | 1.927 | 7.896 |
| Crediti d'imposta acquistati | 1.341.774 | 1.093.255 |
| Crediti di funzionamento non connessi con la prestazione di servizi finanziari | 1.862 | 2.050 |
| Crediti per partite in contenzioso non derivanti da operazioni creditizie | 129 | 129 |
| Migliorie e spese incrementative sostenute su beni di terzi | 3.000 | 3.691 |
| Partite definitive non imputabili ad altre voci: | 20.533 | 19.673 |
| - titoli e cedole da regolare | 4.647 | 3.589 |
| - altre operazioni | 15.886 | 16.084 |
| Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Attività fiscali": | 232.104 | 295.937 |
| - acconti d'imposta | 226.707 | 290.700 |
| - crediti d'imposta | 5.397 | 5.237 |
| Partite in attesa di regolamento | 7.506 | 4.153 |
| Partite in corso di lavorazione | 7.790 | 7.753 |
| - POS, bancomat e Visa debit | 7.771 | 7.749 |
| - Altre | 19 | 4 |
| Partite viaggianti non attribuite ai conti di pertinenza | 1 | 1 |
| Ratei e risconti attivi diversi da quelli provenienti da contratti con i clienti e diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie |
22.593 | 16.980 |
| Ratei e risconti attivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie |
83.730 | 80.407 |
| Totale | 1.722.949 | 1.531.925 |
La voce Crediti d'imposta acquistati include il valore di bilancio dei crediti d'imposta acquistati nell'ambito del Decreto Legge 34/2020 e successive integrazioni. Essi includono sia i crediti d'imposta acquistati a seguito di cessione da parte dei beneficiari diretti sia acquistati a seguito di cessione da parte di precedenti acquirenti.
Si precisa che fra i Crediti di Imposta ex art. 121 D.L. 34/2020 acquistati da FinecoBank sul mercato secondario, per un importo complessivo di 393.021 migliaia di euro, risultano iscritti anche crediti che sono stati oggetto di sequestro preventivo in ambito penale, acquistati per un importo complessivo di 55.906 migliaia di euro. Attesa la totale estraneità della Banca ai fatti oggetto di indagine, nel presente Bilancio consolidato semestrale abbreviato i suddetti crediti sono rimasti iscritti come crediti fiscali (voce "Crediti d'imposta acquistati"), alla luce del principio secondo cui, ove venga rilevato che il contribuente cedente non aveva diritto alla detrazione, i cessionari rispondono solo per l'eventuale utilizzo del credito d'imposta in modo irregolare o in misura maggiore rispetto al credito d'imposta ricevuto (comma 6 dell'art. 121 cit.) oppure in caso di concorso con dolo o colpa grave, con esclusione di quest'ultima in caso di acquisizione di tutta la documentazione prescritta (cfr. comma 6-bis inserito nell'art. 121 del DL 34/2020 dal decreto-legge 16 febbraio 2023, n. 11). A tal riguardo, va sottolineato che: i) trattandosi di una sub-cessione, non vi è stato alcun rapporto tra FinecoBank e l'originario beneficiario della detrazione e che, in linea con le migliori best practice, FinecoBank ha posto in essere una serie di approfonditi controlli, anche con il supporto di società specializzate, in modo tale da prevenire qualsiasi forma di responsabilità; ii) sia le clausole e tutele incluse nel contratto di cessione dei crediti in discorso, sia le norme ivi richiamate (in particolare, gli articoli 1260 e seguenti del codice civile) approntano un'adeguata tutela a favore di FinecoBank, che può vantare diritti tanto sul piano dell'eventuale risoluzione della cessione (con le connesse conseguenze restitutorie), tanto su quello risarcitorio. Si segnala altresì che, ai sensi del decreto-legge 27 gennaio 2022, n. 4, convertito con legge 28 marzo 2022 n. 25, art. 28-ter, nelle ipotesi in cui i crediti d'imposta di cui agli articoli 121 e 122 del decreto-legge n. 34 del 2020, non possano essere utilizzati in quanto oggetto di sequestro disposto dall'Autorità giudiziaria, il termine per l'utilizzo delle quote residue al momento della cessazione del sequestro è aumentato di un periodo pari alla durata del sequestro stesso.

| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia operazioni/Valori | Totale 30/06/2023 |
Totale 31/12/2022 |
||||||
| Fair Value | Fair Value | |||||||
| VB | L1 | L2 | L3 | VB | L1 | L2 | L3 | |
| 1. Debiti verso banche centrali | - | X | X | X | - | X | X | X |
| 2. Debiti verso banche | 1.299.539 | X | X | X | 1.677.235 | X | X | X |
| 2.1 Conti correnti e depositi a vista | 1.038 | X | X | X | 7.812 | X | X | X |
| 2.2 Depositi a scadenza | - | X | X | X | - | X | X | X |
| 2.3 Finanziamenti | 72.071 | X | X | X | 55.321 | X | X | X |
| 2.3.1 Pronti contro termine passivi | 72.071 | X | X | X | 55.321 | X | X | X |
| 2.3.2 Altri | - | X | X | X | - | X | X | X |
| 2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali | - | X | X | X | - | X | X | X |
| 2.5 Debiti per leasing | 3.699 | X | X | X | 3.691 | X | X | X |
| 2.6 Altri debiti | 1.222.731 | X | X | X | 1.610.411 | X | X | X |
| Totale 1.299.539 | - | - 1.299.539 | 1.677.235 | - | - 1.677.235 |
Legenda:
VB: Valore di bilancio L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3
La voce 2.3.1. "Finanziamenti - Pronti contro termine passivi" non comprende la forma tecnica del prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli ovvero senza garanzia. Tali operazioni sono esposte tra le operazioni "fuori bilancio" nella tabella A.1.4 riportata nella Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale - Informazioni di natura quantitativa delle presenti note illustrative.
La voce 2.6 Altri debiti include, principalmente, margini di variazioni ricevuti per l'operatività in derivati.
Le Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono presentate sulla base del loro fair value e della loro gerarchia di fair value al solo fine di adempiere alle richieste d'informativa di bilancio. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo "A.4 - Informativa sul fair value" riportato nella Parte A - Politiche contabili delle presenti note illustrative.

| (Importi in migliaia) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale 30/06/2023 |
Totale 31/12/2022 |
||||||||
| Tipologia operazioni/Valori | Fair Value | Fair Value | |||||||
| VB | L1 | L2 L3 |
VB | L1 | L2 | L3 | |||
| 1. Conti correnti e depositi a vista | 28.499.485 | X | X | X | 30.538.691 | X | X | X | |
| 2. Depositi a scadenza | - | X | X | X | - | X | X | X | |
| 3. Finanziamenti | 434.168 | X | X | X | 930.840 | X | X | X | |
| 3.1 Pronti contro termine passivi | 434.168 | X | X | X | 930.840 | X | X | X | |
| 3.2 Altri | - | X | X | X | - | X | X | X | |
| 4. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali | - | X | X | X | - | X | X | X | |
| 5. Debiti per leasing | 59.751 | X | X | X | 59.660 | X | X | X | |
| 6. Altri debiti | 194.357 | X | X | X | 166.456 | X | X | X | |
| Totale 29.187.761 | - | - 29.187.761 | 31.695.647 | - | - 31.695.647 |
Legenda: VB: Valore di bilancio L1 = Livello 1 L2 = Livello 2
La voce 3.1. "Finanziamenti - Pronti contro termine passivi" non comprende la forma tecnica del prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli ovvero senza garanzia. Tali operazioni sono esposte tra le operazioni "fuori bilancio" nella tabella A.1.5 riportata nella Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale - Informazioni di natura quantitativa delle presenti note illustrative.
Le attività e passività finanziarie possono essere oggetto di compensazione quando la società ha correntemente un diritto legale a compensare gli importi rilevati contabilmente e intende estinguere per il residuo netto, o realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività, come previsto dallo IAS 32.
Oltre a rispettare le previsioni dello IAS 32, la Banca effettua la compensazione delle attività e passività finanziarie solo quando:
Nella tabella sopra riportata le operazioni di pronti contro termine effettuate sul mercato Repo MTS e regolate attraverso una Controparte Centrale sono state esposte compensate.
Le Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono presentate sulla base del loro fair value e della loro gerarchia di fair value al solo fine di adempiere alle richieste d'informativa di bilancio. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo "A.4 - Informativa sul fair value" riportato nella Parte A - Politiche contabili delle presenti note illustrative.
L3 = Livello 3

| (Importi in migliaia) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia titoli/Valori Totale 30/06/2023 |
Totale 31/12/2022 |
||||||||
| Fair Value | Fair Value | ||||||||
| VB | L1 | L2 | L3 | VB | L1 | L2 | L3 | ||
| A. Titoli | |||||||||
| 1. obbligazioni | 803.054 | 743.090 | - | - | 497.926 | 428.061 | - | - | |
| 1.1 strutturate | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 1.2 altre | 803.054 | 743.090 | - | - | 497.926 | 428.061 | - | - | |
| 2. altri titoli | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 2.1 strutturate | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 2.2 altre | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | 803.054 | 743.090 | - | - | 497.926 | 428.061 | - | - |
Legenda:
VB: Valore di bilancio L1 = Livello 1
L2 = Livello 2 L3 = Livello 3
Le Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono presentate sulla base del loro fair value e della loro gerarchia di fair value al solo fine di adempiere alle richieste d'informativa di bilancio. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo "A.4 - Informativa sul fair value" riportato nella Parte A - Politiche contabili delle presenti note illustrative.

| (Importi in migliaia) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale | Totale | |||||||||
| 30/06/2023 | 31/12/2022 | |||||||||
| Tipologia operazioni/Valori | ||||||||||
| Fair Value | VN | Fair Value | ||||||||
| VN | L1 | L2 | L3 | Fair Value * | L1 | L2 | L3 | Fair Value * | ||
| A. Passività per cassa | ||||||||||
| 1. Debiti verso banche | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Debiti verso clientela | 24 | 1.948 | - | 3 | 1.951 | 593 | 396 | - | 3 | 399 |
| 3. Titoli di debito | - | - | - | - | X | - | - | - | - | X |
| 3.1 Obbligazioni | - | - | - | - | X | - | - | - | - | X |
| 3.1.1 Strutturate | - | - | - | - | X | - | - | - | - | X |
| 3.1.2 Altre obbligazioni | - | - | - | - | X | - | - | - | - | X |
| 3.2 Altri titoli | - | - | - | - | X | - | - | - | - | X |
| 3.2.1 Strutturati | - | - | - | - | X | - | - | - | - | X |
| 3.2.2 Altri | - | - | - | - | X | - | - | - | - | X |
| Totale (A) | 24 | 1.948 | - | 3 | 1.951 | 593 | 396 | - | 3 | 399 |
| B. Strumenti derivati | ||||||||||
| 1. Derivati finanziari | X | 4.708 | 1.879 | - | X | X | 2.788 | 1.387 | - | X |
| 1.1 Di negoziazione | X | 4.708 | 1.879 | - | X | X | 2.788 | 1.387 | - | X |
| 1.2 Connessi con la fair value option |
X | - | - | - | X | X | - | - | - | X |
| 1.3 Altri | X | - | - | - | X | X | - | - | - | X |
| 2. Derivati creditizi | X | - | - | - | X | X | - | - | - | X |
| 2.1 Di negoziazione | X | - | - | - | X | X | - | - | - | X |
| 2.2 Connessi con la fair value option |
X | - | - | - | X | X | - | - | - | X |
| 2.3 Altri | X | - | - | - | X | X | - | - | - | X |
| Totale (B) | X | 4.708 | 1.879 | - | X | X | 2.788 | 1.387 | - | X |
| Totale (A+B) | X | 6.656 | 1.879 | 3 | X | X | 3.184 | 1.387 | 3 | X |
Legenda:
VN = valore nominale o nozionale
L1 = Livello 1
L2 = Livello 2 L3 = Livello 3
Fair value* = Fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell'emittente rispetto alla data di emissione
I derivati finanziari comprendono la valutazione negativa dei contratti CFD, Knock Out Option e Certificates emessi, nonché i contratti derivati regolamentati o stipulati con controparti istituzionali utilizzati per la copertura gestionale dei suddetti contratti derivati, per un importo complessivo pari a 3.347 migliaia di euro (1.784 migliaia di euro al 31 dicembre 2022).
Nel punto B.1.1 "Strumenti derivati - Derivati finanziari di negoziazione" sono state ricondotte anche le valutazioni negative dei contratti di compravendita a pronti di titoli che soddisfano la definizione di "posseduti per negoziazione" e valute da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way"), per un importo pari a 3.240 migliaia di euro (2.391 migliaia di euro al 31 dicembre 2022).

Sezione 3 – Passività finanziarie designate al fair value – Voce 30 Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Fair value | 30/06/2023 | VN | Fair value | 31/12/2022 | VN | ||||
| L1 | L2 | L3 | 30/06/2023 | L1 | L2 | L3 | 31/12/2022 | ||
| A. Derivati finanziari | - | 60.882 | - | 3.145.000 | - | 63.752 | - | 3.420.000 | |
| 1) Fair value | - | 60.882 | - | 3.145.000 | - | 63.752 | - | 3.420.000 | |
| 2) Flussi finanziari | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 3) Investimenti esteri | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| B. Derivati creditizi | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 1) Fair value | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 2) Flussi finanziari | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | - | 60.882 | - | 3.145.000 | - | 63.752 | - | 3.420.000 |
Legenda
VN = valore nozionale L1 = Livello 1
L2 = Livello 2 L3 = Livello 3

Sezione 5 – Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica – Voce 50
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Adeguamento di valore delle passività coperte/ Componenti del gruppo | Totale 30/06/2023 |
Totale 31/12/2022 |
| 1. Adeguamento positivo delle passività finanziarie | - | - |
| 2. Adeguamento negativo delle passività finanziarie | (74.320) | (66.932) |
| Totale | (74.320) | (66.932) |
Vedi sezione 11 dell'attivo.
Sezione 7 – Passività associate ad attività in via di dismissione - Voce 70 Vedi sezione 12 dell'attivo.

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Voci/Componenti | Totale 30/06/2023 |
Totale 31/12/2022 |
| Altri debiti relativi ad Amministratori e Sindaci | 287 | 241 |
| Altri debiti relativi al personale dipendente | 18.269 | 17.305 |
| Contributi previdenziali da versare | 6.884 | 7.717 |
| Debiti di funzionamento non connessi con la prestazione di servizi finanziari | 37.963 | 42.589 |
| Partite definitive ma non imputabili ad altre voci: | 178.901 | 45.955 |
| - titoli e cedole da regolare | 11.852 | 10.318 |
| - deleghe di pagamento | 152.703 | 24.480 |
| - altre partite | 14.346 | 11.157 |
| Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Passività fiscali": | 53.016 | 55.995 |
| - somme trattenute a terzi quali sostituti d'imposta | 40.855 | 31.631 |
| - altre | 12.161 | 24.364 |
| Partite illiquide per operazioni di portafoglio | 12.264 | 2.017 |
| Partite in attesa di regolamento: | 97.778 | 130.091 |
| - bonifici in partenza | 97.716 | 115.172 |
| - POS e bancomat | 62 | 14.919 |
| Partite in corso di lavorazione: | 4.660 | 880 |
| - bonifici in arrivo | 4.628 | 808 |
| - altre partite in corso di lavorazione | 32 | 72 |
| Ratei e risconti passivi diversi da quelli provenienti da contratti con i clienti e diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie |
238 | 275 |
| Ratei e risconti passivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie |
19.222 | 19.572 |
| Somme a disposizione della clientela | 13.959 | 11.715 |
| Totale | 443.441 | 334.352 |

Sezione 9 – Trattamento di fine rapporto del personale - Voce 90
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale 30/06/2023 |
Totale 31/12/2022 |
|
| A. Esistenze iniziali | 3.942 | 5.033 |
| B. Aumenti | 110 | 49 |
| B.1 Accantonamento dell'esercizio | 79 | 49 |
| B.2 Altre variazioni | 31 | - |
| C. Diminuzioni | (25) | (1.140) |
| C.1 Liquidazioni effettuate | (25) | (43) |
| C.2 Altre variazioni | - | (1.097) |
| D. Rimanenze finali | 4.027 | 3.942 |
| Totale | 4.027 | 3.942 |
| Descrizione delle principali ipotesi attuariali | 30/06/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| Tasso di attualizzazione | 4,00% | 4,10% |
| Tasso di inflazione atteso | 2,50% | 2,50% |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Voci/Componenti | Totale 30/06/2023 |
Totale 31/12/2022 |
| 1. Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate | 55 | 36 |
| 2. Fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate | 74 | 38 |
| 3. Fondi di quiescenza aziendali | - | - |
| 4. Altri fondi per rischi ed oneri | 106.397 | 105.291 |
| 4.1 controversie legali e fiscali | 27.424 | 27.417 |
| 4.2 oneri per il personale | 3.554 | 6.799 |
| 4.3 altri | 75.419 | 71.075 |
| Totale | 106.526 | 105.365 |
La voce 4.1 "controversie legali e fiscali" accoglie, principalmente, gli accantonamenti effettuati a fronte di reclami e controversie relative a danni cagionati alla clientela per illeciti comportamenti da parte dei consulenti finanziari della Banca, accantonamenti relativi alle controversie in essere con i consulenti finanziari (generalmente di stampo giuslavoristico) ed alle altre vertenze giudiziarie ed extragiudiziarie in corso con la clientela, in relazione all'ordinaria attività bancaria svolta, e altri soggetti per 23.958 migliaia di euro (24.000 migliaia di euro al 31 dicembre 2022) e gli accantonamenti per vertenze fiscali (sanzioni e interessi) per 3.466 migliaia di euro (3.417 migliaia di euro al 31 dicembre 2022). Tale fondo include, oltre alle spese processuali a carico del Gruppo in caso di conclusione non favorevole della controversia, la stima delle spese da riconoscere ai legali ed eventuali consulenti tecnici e/o esperti che assistono il Gruppo nelle controversie in corso nella misura in cui si ritiene che le stesse non saranno rimborsate

dalle controparti. Tale stima è stata determinata dal Gruppo in relazione al contenzioso in essere, principalmente sulla base delle Tariffe Forensi previste dalla normativa vigente.
La voce 4.2 "oneri per il personale" accoglie gli accantonamenti effettuati a fronte delle remunerazioni variabili da erogare al personale dipendente negli esercizi successivi, per i quali risultano incerti la scadenza e/o l'ammontare.
La voce 4.3 "Altri" accoglie il Fondo di indennità suppletiva di clientela, per un importo pari a 73.592 migliaia di euro (68.584 migliaia di euro al 31 dicembre 2022), il Fondo indennità contrattuale, per un importo pari a 194 migliaia di euro (189 migliaia di euro al 31 dicembre 2022) e gli altri fondi costituiti a fronte di rischi legati al business e all'operatività del Gruppo, per un importo pari a 1.633 migliaia di euro (2.108 migliaia di euro al 31 dicembre 2022), tra i quali, in particolare, gli accantonamenti per eventi formativi per i consulenti finanziari.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate | ||||||
| Primo stadio | Secondo stadio | Terzo stadio | Impaired acquisiti/e o originati/e |
Totale | ||
| 1. Impegni a erogare fondi | 47 | - | 5 | - | 52 | |
| 2. Garanzie finanziarie rilasciate | 3 | - | - | - | 3 | |
| Totale | 50 | - | 5 | - | 55 |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Voci/Componenti | Totale 30/06/2023 |
Totale 31/12/2022 |
| 1. Altre garanzie rilasciate | - | - |
| 2. Altri impegni | 74 | 38 |
| Totale | 74 | 38 |
Nessun dato da segnalare.

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale 30/06/2023 |
Totale 31/12/2022 |
|
| Controversie legali e fiscali | 27.424 | 27.417 |
| - Cause in corso | 20.013 | 19.661 |
| - Reclami | 3.945 | 4.339 |
| - Vertenze fiscali | 3.466 | 3.417 |
| Oneri per il personale | 3.554 | 6.799 |
| Altri | 75.419 | 71.075 |
| - Indennità suppletiva clientela | 73.592 | 68.584 |
| - Indennità contrattuale e patti di non concorrenza | 194 | 383 |
| - Altri fondi | 1.633 | 2.108 |
| Totale fondo rischi ed oneri - altri fondi | 106.397 | 105.291 |
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Fondo rischi e oneri | Totale | Utilizzi | Trasferimenti e altre variazioni |
Utili (perdite) attuariali IAS 19R * |
Accantonamenti netti** |
Totale |
| 31/12/2022 | 30/06/2023 | |||||
| Controversie legali e fiscali | 27.417 | (1.344) | - | - | 1.351 | 27.424 |
| - Cause in corso | 19.661 | (994) | 61 | - | 1.285 | 20.013 |
| - Reclami | 4.339 | (350) | (61) | - | 17 | 3.945 |
| - Vertenze fiscali | 3.417 | - | - | - | 49 | 3.466 |
| Oneri per il personale | 6.799 | (6.721) | - | - | 3.476 | 3.554 |
| Altri | 71.075 | (2.669) | - | 2.163 | 4.850 | 75.419 |
| - Indennità suppletiva clientela | 68.584 | (1.169) | - | 2.163 | 4.014 | 73.592 |
| - Indennità contrattuale e patti di non concorrenza |
383 | - | - | - | (189) | 194 |
| - Altri fondi | 2.108 | (1.500) | - | - | 1.025 | 1.633 |
| Totale fondo rischi ed oneri - altri fondi | 105.291 | (10.734) | - | 2.163 | 9.677 | 106.397 |
* La voce "Utili (perdite) attuariali IAS 19R" comprende gli utili (perdite) rilevati nella voce "Riserva da valutazione" in applicazione dello IAS 19R.
** La voce "Accantonamenti netti" comprende alcuni oneri ricompresi a voce propria di conto economico per meglio rifletterne la natura (ad esempio "Spese per il personale", Spese amministrative" e "Interessi passivi e oneri assimilati").
La tabella seguente riporta le principali ipotesi attuariali utilizzate ai fini della misurazione della passività relativa al Fondo indennità suppletiva di clientela e Fondo indennità contrattuale.
| Descrizione delle principali ipotesi attuariali | 30/06/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| Tasso di attualizzazione | 4,00% | 4,10% |
| Tasso di incremento salariale | 0,00% | 0,00% |
Per ulteriori informazioni e dettagli su importo, tempistica e incertezza dei flussi finanziari (sensitivity), si rimanda al Bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2022.
Il Fondo rischi per controversie legali include gli accantonamenti effettuati a fronte di reclami e controversie relative a danni cagionati alla clientela per illeciti comportamenti da parte dei consulenti finanziari della Banca, accantonamenti relativi alle controversie in essere con i consulenti finanziari (generalmente di stampo giuslavoristico) ed alle altre vertenze giudiziarie ed extragiudiziarie in corso con la clientela, in relazione all'ordinaria attività bancaria svolta, e altri soggetti. Tale fondo include, oltre alle spese processuali a carico del Gruppo in caso di conclusione non favorevole della

controversia, la stima delle spese da riconoscere ai legali ed eventuali consulenti tecnici e/o esperti che assistono il Gruppo nelle controversie in corso nella misura in cui si ritiene che le stesse non saranno rimborsate dalle controparti. Tale stima è stata determinata dal Gruppo in relazione al contenzioso in essere, principalmente sulla base delle Tariffe Forensi previste dalla normativa vigente.
Il Fondo indennità suppletiva di clientela è costituito a fronte dell'indennità di fine rapporto da riconoscere alla rete dei consulenti finanziari, ai sensi dell'art. 1751 del Codice Civile, nel caso di scioglimento del contratto per fatto non imputabile al consulente, quale, ad esempio, il raggiungimento dell'età pensionabile. La valutazione dell'onere connesso alle obbligazioni in essere a fine periodo è stata effettuata, secondo quanto previsto dallo IAS 19, avvalendosi del supporto di un attuario esterno indipendente.
Il Fondo Oneri per il personale accoglie gli accantonamenti effettuati a fronte delle remunerazioni variabili da erogare al personale dipendente negli esercizi successivi, per i quali risultano incerti la scadenza e l'ammontare.
Il Fondo indennità contrattuale è correlato all'operatività di un numero limitato di consulenti finanziari ed è previsto contrattualmente. La valutazione dell'onere connesso alle obbligazioni in essere a fine periodo viene effettuata avvalendosi del supporto di un attuario esterno indipendente, ma trattandosi di un importo non rilevante la valutazione viene effettuata annualmente.
Il Fondo per patti di non concorrenza è stato azzerato nel corso del primo semestre 2023, in quanto non sono più in essere accordi di questo tipo con i consulenti finanziari.
Il Fondo rischi per controversie fiscali è costituito a fronte delle contestazioni ricevute da parte dell'Agenzia delle Entrate in seguito alle verifiche fiscali subite dalla Banca nel corso degli anni ed in relazione alle quali la Banca, ritenendo di aver calcolato le imposte correttamente e legittimamente, ha presentato ricorso nei diversi gradi di giudizio. Nel suddetto fondo rischi ed oneri sono stati accantonati gli importi per sanzioni e interessi relativi alle maggiori imposte oggetto di contestazione e richieste dall'Amministrazione finanziaria tramite cartelle esattoriali o avvisi di pagamento e per l'onere stimato delle spese legali da sostenere nei diversi gradi di giudizio.
Per maggiori dettagli si rinvia alla Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 1.5 – Rischi operativi - paragrafo "Rischi derivanti da contenziosi e verifiche di natura tributaria" delle presenti note illustrative.
Gli Altri fondi sono costituiti, principalmente, a fronte di rischi legati al business e all'operatività del Gruppo, tra i quali, in particolare, gli accantonamenti per eventi formativi per i consulenti finanziari.
Sezione 11 – Passività assicurative – Voce 110 Nessun dato da segnalare.
Sezione 12 – Azioni rimborsabili – Voce 130 Nessun dato da segnalare.

Al 30 giugno 2023 il capitale sociale di FinecoBank ammonta a 201.508 migliaia di euro, composto da 610.631.635 azioni ordinarie di nominali 0,33 euro.
Al 30 giugno 2023 il Gruppo, nello specifico la Capogruppo FinecoBank, detiene in portafoglio numero 91.459 azioni di FinecoBank, in relazione ai piani di incentivazione a favore dei consulenti finanziari, corrispondenti allo 0,015% delle azioni rappresentanti il capitale sociale, per un ammontare pari a 1.243 migliaia di euro. Nel corso del primo semestre 2023 sono state acquistate 31.000 azioni, per un importo di 519 migliaia di euro, in relazione al "Sistema incentivante 2022 PFA" a favore dei consulenti finanziari identificati come "Personale più rilevante" e sono state assegnate ai consulenti finanziari n. 3.435, n. 8.227, n. 12.781, n. 45.380 e n. 6.197 azioni ordinarie FinecoBank, detenute in portafoglio, nell'ambito rispettivamente del piano "Sistema Incentivante 2018 PFA", "Sistema Incentivante 2019 PFA", "Sistema Incentivante 2020 PFA", "Sistema Incentivante 2021 PFA" e "Piano di Incentivazione a Lungo Termine 2018-2020" per i Consulenti Finanziari di FinecoBank identificati come "Personale più rilevante", per un importo complessivo di 990 migliaia di euro.
Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 7 febbraio 2023, tenuto conto del risultato positivo della verifica delle condizioni minime di accesso a livello di Gruppo e di quelle individuali (compliance dei comportamenti e occupazione continuativa), nonché del parere favorevole del Comitato Remunerazione riunitosi il 6 febbraio 2023, ha approvato:
e, conseguentemente, un aumento di capitale sociale a titolo gratuito per un ammontare complessivo di 56 migliaia di euro corrispondente a complessive n. 169.605 azioni ordinarie gratuite FinecoBank del valore nominale di 0,33 euro ciascuna (aventi le stesse caratteristiche di quelle in circolazione, regolare godimento) con efficacia dal 31 marzo 2023, in parziale esercizio della delega al Consiglio di Amministrazione conferita dall'Assemblea straordinaria degli Azionisti dell'11 aprile 2018, 10 aprile 2019, 28 aprile 2020 e 28 aprile 2021 ai sensi dell'art. 2443 del Codice civile. L'effetto di diluizione derivante dai suddetti aumenti di capitale gratuito è quantificato nella misura dello 0,03% del capitale fully diluited;
della prima, della seconda e della terza tranche azionaria del "Piano di Incentivazione a Lungo Termine 2018-2020" per i dipendenti di FinecoBank, attribuita nel 2018 e corrispondente a n. 342.170 azioni ordinarie gratuite FinecoBank, e conseguentemente un aumento di capitale sociale a titolo gratuito per un ammontare complessivo di 113 migliaia di euro con efficacia dal 31 marzo 2023 in parziale esercizio della delega al Consiglio di Amministrazione conferita dall'Assemblea straordinaria degli Azionisti dell'11 aprile 2018 ai sensi dell'art. 2443 del Codice civile.
A fronte dei suddetti aumenti di capitale è stata conseguentemente ridotta la riserva di utili disponibili, in particolare è stata utilizzata la Riserva connessa al sistema di incentivazione a medio lungo termine per il Personale di FinecoBank, costituita con la Riserva straordinaria.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale 30/06/2023 | Totale 31/12/2022 | |
| Capitale sociale | 201.508 | 201.340 |
| Sovrapprezzi di emissione | 1.934 | 1.934 |
| Riserve | 899.315 | 778.211 |
| (Azioni proprie) | (1.243) | (1.714) |
| Riserve da valutazione | 1.063 | 2.121 |
| Strumenti di capitale | 500.000 | 500.000 |
| Utile (Perdita) d'esercizio | 308.880 | 428.505 |
| Totale | 1.911.457 | 1.910.397 |

| Voci/Tipologie | Ordinarie | (Importi in migliaia) Altre |
|---|---|---|
| A. Azioni esistenti all'inizio dell'esercizio | 609.983.381 | - |
| - interamente liberate | 610.119.860 | - |
| - non interamente liberate | - | - |
| A.1 Azioni proprie (-) | (136.479) | - |
| A.2 Azioni in circolazione: esistenze iniziali | 609.983.381 | - |
| B. Aumenti | 587.795 | - |
| B.1 Nuove emissioni | 511.775 | - |
| - a pagamento: | - | - |
| - operazioni di aggregazioni di imprese | - | - |
| - conversione di obbligazioni | - | - |
| - esercizio di warrant | - | - |
| - altre | - | - |
| - a titolo gratuito: | 511.775 | - |
| - a favore dei dipendenti | 500.667 | - |
| - a favore degli amministratori | - | - |
| - altre | 11.108 | - |
| B.2 Vendita di azioni proprie | - | - |
| B.3 Altre variazioni | 76.020 | - |
| C. Diminuzioni | (31.000) | - |
| C.1 Annullamento | - | - |
| C.2 Acquisto di azioni proprie | (31.000) | - |
| C.3 Operazioni di cessione di imprese | - | - |
| C.4 Altre variazioni | - | - |
| D. Azioni in circolazione: rimanenze finali | 610.540.176 | - |
| D.1 Azioni proprie (+) | 91.459 | - |
| D.2 Azioni esistenti alla fine dell'esercizio | 610.631.635 | - |
| - interamente liberate | 610.631.635 | - |
| - non interamente liberate | - | - |
Nella voce B.3 "Altre variazioni" sono state riportate le azioni assegnate ai consulenti finanziari nell'ambito dei piani "Sistema Incentivante 2018 PFA", "Sistema Incentivante 2019 PFA", "Sistema Incentivante 2020 PFA", "Sistema Incentivante 2021 PFA" e "Piano di Incentivazione a Lungo Termine 2018-2020" a favore dei consulenti finanziari e manager di rete della Banca.
Le azioni non sono soggette a diritti, privilegi o vincoli; non vi sono azioni riservate per emissione sotto opzione e contratti di vendita.

Le riserve di utili sono costituite dalla:
Come precedentemente descritto nel paragrafo 13.1 "Capitale e Azioni proprie: composizione", il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 7 febbraio 2023 ha approvato l'esecuzione dei sistemi di incentivazione/fidelizzazione con conseguente aumento di capitale, a fronte dei quali sono state ridotte le riserve di utili disponibili per un importo di 169 migliaia di euro. La riserva di utili, in particolare la Riserva straordinaria, è stata utilizzata anche a fronte del pagamento dei costi direttamente attribuibili alle suddette operazioni di aumento di capitale, per un importo di 6 migliaia di euro al netto della relativa fiscalità.
Come precedentemente descritto nel paragrafo 13.1 "Capitale e Azioni proprie: composizione", nel corso del primo semestre 2023 sono state acquistate 31.000 azioni, per un importo di 519 migliaia di euro, in relazione al "Sistema incentivante 2022 PFA" a favore dei consulenti finanziari identificati come "Personale più rilevante" e sono state assegnate ai consulenti finanziari n. 3.435, n. 8.227, n. 12.781, n. 45.380 e n. 6.197 azioni ordinarie FinecoBank, detenute in portafoglio, nell'ambito rispettivamente del piano "Sistema Incentivante 2018 PFA", "Sistema Incentivante 2019 PFA", "Sistema Incentivante 2020 PFA", "Sistema Incentivante 2021 PFA" e "Piano di Incentivazione a Lungo Termine 2018-2020" per i Consulenti Finanziari di FinecoBank identificati come "Personale più rilevante", per un importo complessivo di 990 migliaia di euro. Conseguentemente la Riserva azioni proprie si è ridotta complessivamente di 471 migliaia di euro con contestuale incremento della Riserva straordinaria.
L'Assemblea di FinecoBank del 27 aprile 2023 ha approvato la destinazione dell'utile dell'esercizio 2022 di FinecoBank S.p.A., pari a 421.985 migliaia di euro, come segue:
Alla Riserva straordinaria è stata girata anche la quota di dividendi non distribuita a fronte delle azioni proprie detenute dalla Banca alla record date, pari a 45 migliaia di euro.
L'Assemblea di FinecoBank del 27 aprile 2023 ha approvato, inoltre, l'eliminazione della riserva negativa derivante dalla valutazione di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva mediante copertura della stessa con l'utilizzo della riserva straordinaria disponibile per 136,77 euro. Tale riserva era stata iscritta in seguito all'operazione di cessione, efficace a partire dal 27 settembre 2022, delle 20 azioni di UniCredit Services S.C.p.A., detenute da FinecoBank per un importo 172,37 euro e cedute per un corrispettivo di 35,6 euro.
Nel corso del primo semestre 2023, infine, la Riserva straordinaria è stata utilizzata a fronte del pagamento delle cedole dello strumento finanziario Additional Tier 1 emesso dalla Banca in data 31 gennaio 2018, per un importo di 3.494 migliaia di euro al netto della relativa fiscalità, e dello strumento finanziario Additional Tier 1 emesso in data 11 luglio 2019, per un importo di 6.389 migliaia di euro al netto della relativa fiscalità.

Gli strumenti di capitale includono i seguenti strumenti finanziari:
Nel corso del primo semestre 2023 non sono stati emessi Strumenti di capitale.
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
20 Unrated e unlisted.

La tabella "1. Impegni e garanzie finanziarie rilasciate" riporta gli impegni e le garanzie oggetto di valutazione in base alle disposizioni contenute nel principio IFRS9. La tabella "2. Altri impegni e altre garanzie rilasciate" riporta gli impegni e le garanzie non oggetto di valutazione secondo il suddetto principio.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore nominale su impegni e garanzie finanziarie rilasciate | ||||||
| Primo stadio | Secondo stadio | Terzo stadio | Impaired acquisiti/e o originati/e |
Totale 30/06/2023 |
Totale 31/12/2022 |
|
| 1. Impegni a erogare fondi | 22.833 | 612 | 58 | - | 23.503 | 16.747 |
| a) Banche Centrali | - | - | - | - | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | - | - | - | - | - | - |
| c) Banche | - | - | - | - | - | - |
| d) Altre società finanziarie | 105 | - | - | - | 105 | 13 |
| e) Società non finanziarie | 182 | - | - | - | 182 | 59 |
| f) Famiglie | 22.546 | 612 | 58 | - | 23.216 | 16.675 |
| 2. Garanzie finanziarie rilasciate | 28.001 | - | - | - | 28.001 | 28.685 |
| a) Banche Centrali | - | - | - | - | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | - | - | - | - | - | - |
| c) Banche | 17.170 | - | - | - | 17.170 | 17.170 |
| d) Altre società finanziarie | - | - | - | - | - | - |
| e) Società non finanziarie | - | - | - | - | - | - |
| f) Famiglie | 10.831 | - | - | - | 10.831 | 11.515 |
Gli impegni a erogare fondi comprendono, principalmente, gli impegni a erogare pronti contro termine attivi.
Le garanzie di natura finanziaria verso banche comprendono le fideiussioni rilasciate nel corso dell'esercizio 2012 all'Agenzia delle Entrate su richiesta di UniCredit S.p.A., a tempo indeterminato, per un importo di 17.166 migliaia di euro (17.166 migliaia di euro al 31 dicembre 2022).

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Valore nominale | Valore nominale | |
| Totale | Totale | |
| 30/06/2023 | 31/12/2022 | |
| 1. Altre garanzie rilasciate | ||
| di cui: esposizioni creditizie deteriorate | - | - |
| a) Banche Centrali | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | - | - |
| c) Banche | - | - |
| d) Altre società finanziarie | - | - |
| e) Società non finanziarie | - | - |
| f) Famiglie | - | - |
| 2. Altri impegni | 2.426.209 | 2.330.931 |
| di cui: esposizioni creditizie deteriorate | 123 | 101 |
| a) Banche Centrali | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | - | - |
| c) Banche | 2.476 | 2.502 |
| d) Altre società finanziarie | 22.229 | 19.492 |
| e) Società non finanziarie | 3.872 | 2.525 |
| f) Famiglie | 2.397.632 | 2.306.412 |
Gli Altri impegni comprendono i margini disponibili sulle linee di credito revocabili concesse alla clientela e le operazioni di compravendita a pronti di titoli da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way").
(Importi in migliaia)
| Portafogli | Importo 30/06/2023 |
Importo 31/12/2022 |
|---|---|---|
| 1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico | - | 13 |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | - | - |
| 3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 1.658.433 | 4.946.516 |
| 4. Attività materiali | - | - |
| di cui: attività materiali che costituiscono rimanenze | - | - |
Le Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni indicate nella tabella sopra riportata si riferiscono a:

Come sopra descritto, si segnala che la voce "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" include i margini di variazione, margini iniziali e depositi a garanzia, compreso il default fund, a fronte di operazioni su contratti derivati e strumenti finanziari; tali attività non erano incluse nella tabella "3. Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni" pubblicata nell'informativa finanziaria del 2022, il cui valore, pari a complessivi 301.154 migliaia di euro, era riportato in calce alla stessa. Per omogeneità di confronto il dato comparativo dell'esercizio 2022 è stato riesposto.
Nessun dato da segnalare.
Il Gruppo, in particolare la Banca, svolge attività di prestito titoli con continuità e sistematicità, con l'obiettivo di soddisfare le richieste della propria clientela, delle controparti istituzionali e ottenere un profitto. La Banca opera sia in qualità di prestatario, prendendo in prestito i titoli dai propri clienti, sia in qualità di prestatore, utilizzando i titoli ricevuti in prestito per operazioni di prestito titoli garantite da somme di denaro con clientela retail ed istituzionale interessata al possesso temporaneo dei titoli oppure prestando titoli di proprietà, senza garanzia o con garanzia rappresentata da altri titoli, a clientela istituzionale interessata al possesso temporaneo.
A fronte delle operazioni di prestito titoli garantite da altri titoli realizzate dalla Banca in qualità di prestatario con la clientela retail ("Portafoglio remunerato"), la Banca ha costituito in garanzia titoli di debito emessi da UniCredit S.p.A., contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", depositati in un dossier dedicato presso la banca depositaria per un ammontare superiore ai titoli presi in prestito dai clienti, con lo scopo di fornire una garanzia in monte.
Il valore nominale dei titoli ricevuti in prestito e non iscritti nell'attivo ammonta complessivamente a 98.418 migliaia di euro, per un fair value pari a 152.470 migliaia di euro, come dettagliato nella tabella sotto riportata. Si precisa che sono esclusi i titoli ricevuti in prestito nell'ambito delle operazioni di prestito titoli garantite da somme di denaro che rientrano nella piena disponibilità economica del prestatore e che equivalgono, nella sostanza, a operazioni di pronti contro termine su titoli, rilevate nelle Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato.
Il valore di bilancio dei titoli di proprietà rilevati nelle Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato e consegnati in operazioni di prestito titoli senza garanzia o con garanzia rappresentata da altri titoli ammonta a 1.427.980 migliaia di euro.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Tipologia titoli - Valore nominale al 30 giugno 2023 | ||||
|---|---|---|---|---|
| Titoli ricevuti in prestito da: | Ceduti | Ceduti in pronti contro termine passivi |
Altre finalità | |
| Banche | - | - | - | |
| Società finanziarie | - | 1 | - | |
| Assicurazioni | - | - | - | |
| Imprese non finanziarie | - | 1.213 | 2 | |
| Altri soggetti | 573 | 89.349 | 7.280 | |
| Totale valore nominale | 573 | 90.563 | 7.282 |
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Tipologia titoli - Fair value al 30 giugno 2023 | |||
| Titoli ricevuti in prestito da: | Ceduti | Ceduti in pronti contro termine passivi |
Altre finalità |
| Banche | - | - | - |
| Società finanziarie | 28 | 214 | - |
| Assicurazioni | - | - | - |
| Imprese non finanziarie | 55 | 1.347 | 12 |
| Altri soggetti | 1.948 | 133.551 | 15.315 |
| Totale fair value | 2.031 | 135.112 | 15.327 |
Nessun dato da segnalare.

| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Forme tecniche | Titoli di debito | Finanziamenti | Altre operazioni | Totale 30/06/2023 |
Totale 30/06/2022 |
| 1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: |
3 | - | - | 3 | 2 |
| 1.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione | - | - | - | - | - |
| 1.2 Attività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | - |
| 1.3 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
3 | - | - | 3 | 2 |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
125 | - | X | 125 | 86 |
| 3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: | 149.028 | 90.419 | X | 239.447 | 139.956 |
| 3.1 Crediti verso banche | 30.591 | 6.211 | X | 36.802 | 20.504 |
| 3.2 Crediti verso clientela | 118.437 | 84.208 | X | 202.645 | 119.452 |
| 4. Derivati di copertura | X | X | 97.707 | 97.707 | (24.796) |
| 5. Altre attività | X | X | 33.835 | 33.835 | 5.388 |
| 6. Passività finanziarie | X | X | X | 81 | 8.880 |
| Totale | 149.156 | 90.419 | 131.542 | 371.198 | 129.516 |
| di cui: interessi attivi su attività finanziarie impaired | - | 125 | - | 125 | 120 |
| di cui: interessi attivi su leasing finanziario | X | - | X | - | - |
Le operazioni di TLTRO III sono state rimborsate integralmente nel corso dell'esercizio 2022. Gli interessi maturati al 30 giugno 2022, riportati nella voce 6. "Passività finanziarie", erano pari a 5.254 migliaia di euro.

| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Forme tecniche | Debiti | Titoli | Altre operazioni | Totale 30/06/2023 |
Totale 30/06/2022 |
|
| 1. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (38.523) | (6.478) | X | (45.001) | (2.712) | |
| 1.1 Debiti verso banche centrali | - | X | X | - | - | |
| 1.2 Debiti verso banche | (19.445) | X | X | (19.445) | (51) | |
| 1.3 Debiti verso clientela | (19.078) | X | X | (19.078) | (1.094) | |
| 1.4 Titoli in circolazione | X | (6.478) | X | (6.478) | (1.567) | |
| 2. Passività finanziarie di negoziazione | - | - - |
- | - | ||
| 3. Passività finanziarie designate al fair value | - | - - |
- | - | ||
| 4. Altre passività e fondi | X | X | - | - | - | |
| 5. Derivati di copertura | X | X | - | - | - | |
| 6. Attività finanziarie | X | X | X | (619) | (2.344) | |
| Totale | (38.523) | (6.478) | - | (45.620) | (5.056) | |
| di cui: interessi passivi relativi ai debiti per leasing | (650) | X | X | (650) | (482) |

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Tipologia servizi/Valori | Totale 30/06/2023 |
Totale 30/06/2022 |
| a) Strumenti finanziari | 68.697 | 72.074 |
| 1. Collocamento titoli | 7.164 | 7.682 |
| 1.1 Con assunzione a fermo e/o sulla base di un impegno irrevocabile | - | - |
| 1.2 Senza impegno irrevocabile | 7.164 | 7.682 |
| 2. Attività di ricezione e trasmissione di ordini e esecuzione di ordini per conto dei clienti | 47.161 | 51.357 |
| 2.1 Ricezione e trasmissione di ordini di uno o più strumenti finanziari | 13.670 | 14.582 |
| 2.2 Esecuzione di ordini per conto dei clienti | 33.491 | 36.775 |
| 3. Altre commissioni connesse con attività legate a strumenti finanziari | 14.372 | 13.035 |
| di cui: negoziazione per conto proprio | 14.372 | 13.035 |
| di cui: gestione di portafogli individuali | - | - |
| b) Corporate Finance | - | - |
| 1. Consulenza in materia di fusioni e acquisizioni | - | - |
| 2. Servizi di tesoreria | - | - |
| 3. Altre commissioni connesse con servizi di corporate finance | - | - |
| c) Attività di consulenza in materia di investimenti | 36.466 | 37.016 |
| d) Compensazione e regolamento | - | - |
| e) Gestione di portafogli collettive | 167.727 | 149.728 |
| f) Custodia e amministrazione | 352 | 502 |
| 1. Banca depositaria | - | - |
| 2. Altre commissioni legate all'attività di custodia e amministrazione | 352 | 502 |
| g) Servizi amministrativi centrali per gestioni di portafogli collettive | - | - |
| h) Attività fiduciaria | - | 15 |
| i) Servizi di pagamento | 43.564 | 39.490 |
| 1. Conti correnti | 11.477 | 12.344 |
| 2. Carte di credito | 18.374 | 14.944 |
| 3. Carte di debito ed altre carte di pagamento | 8.263 | 7.310 |
| 4. Bonifici e altri ordini di pagamento | 5.450 | 4.892 |
| 5. Altre commissioni legate ai servizi di pagamento | - | - |
| j) Distribuzione di servizi di terzi | 145.785 | 153.296 |
| 1. Gestioni di portafogli collettive | 85.670 | 93.824 |
| 2. Prodotti assicurativi | 57.295 | 57.639 |
| 3. Altri prodotti | 2.820 | 1.833 |
| di cui: gestioni di portafogli individuali | 1.874 | 1.824 |
| k) Finanza strutturata | - | - |
| l) Attività di servicing per operazioni di cartolarizzazione | - | - |
| m) Impegni a erogare fondi | - | - |
| n) Garanzie finanziarie rilasciate | 49 | 46 |
| di cui: derivati su crediti | - | - |
| o) Operazioni di finanziamento | 179 | 110 |
| di cui: per operazioni di factoring | - | - |
| p) Negoziazione di valute | - | - |
| q) Merci | - | - |
| r) Altre commissioni attive | 586 | 726 |
| di cui: per attività di gestione di sistemi multilaterali di scambio | - | - |
| di cui: per attività di gestione di sistemi organizzati di negoziazione | - | - |
| s) Operazioni di prestito titoli | 5.278 | 4.502 |
| Totale | 468.683 | 457.505 |
Si segnala che la voce j) "Distribuzione di servizi di terzi 1. Gestioni di portafogli collettive" include anche le commissioni di mantenimento di quote di fondi comuni di investimento pari a 80.975 migliaia di euro (89.850 migliaia di euro nel primo semestre 2022).
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Servizi/Valori | Totale 30/06/2023 |
Totale 30/06/2022 |
| a) Strumenti finanziari | (5.418) | (5.385) |
| di cui: negoziazione di strumenti finanziari | (5.418) | (5.385) |
| di cui: collocamento di strumenti finanziari | - | - |
| di cui: gestione di portafogli individuali | - | - |
| - Proprie | - | - |
| - Delegate a terzi | - | - |
| b) Compensazione e regolamento | (2.901) | (2.794) |
| c) Gestione di portafogli collettive | (15.839) | (15.990) |
| 1. Proprie | - | - |
| 2. Delegate a terzi | (15.839) | (15.990) |
| d) Custodia e amministrazione | (2.263) | (2.319) |
| e) Servizi di incasso e pagamento | (12.401) | (11.464) |
| di cui: carte di credito, carte di debito e altre carte di pagamento | (8.926) | (8.034) |
| f) Attività di servicing per operazioni di cartolarizzazione | - | - |
| g) Impegni a ricevere fondi | - | - |
| h) Garanzie finanziarie ricevute | - | - |
| di cui: derivati su crediti | - | - |
| i) Offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi | (184.075) | (183.609) |
| j) Negoziazione di valute | - | - |
| k) Altre commissioni passive | (485) | (415) |
| l) Operazioni di prestito titoli | (558) | (514) |
| Totale | (223.940) | (222.490) |
Nella voce i) Offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi" sono inclusi gli oneri relativi ai piani Equity Settled assegnati ai consulenti finanziari, che trovano contropartita nella voce 150. "Riserve" del patrimonio netto per 395 migliaia di euro (560 migliaia di euro al 30 giugno 2022).

| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Voci/Proventi | Totale | Totale | ||
| 30/06/2023 | 30/06/2022 | |||
| Dividendi | Proventi simili | Dividendi | Proventi simili | |
| A. Attività finanziarie detenute per la negoziazione | 127 | 1 | 138 | - |
| B. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 23 | - | 19 | - |
| C. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - |
| D. Partecipazioni | - | - | - | - |
| Totale | 150 | 1 | 157 | - |
Al 30 giugno 2023
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Operazioni/Componenti reddituali | Plusvalenze (A) | Utili da negoziazione (B) |
Minusvalenze (C) | Perdite da negoziazione (D) |
Risultato netto [(A+B) - (C+D)] |
| 1. Attività finanziarie di negoziazione | 242 | 21.094 | (122) | (12.559) | 8.655 |
| 1.1 Titoli di debito | - | 1.117 | - | (926) | 191 |
| 1.2 Titoli di capitale | 242 | 19.650 | (122) | (11.382) | 8.388 |
| 1.3 Quote di O.I.C.R. | - | 327 | - | (251) | 76 |
| 1.4 Finanziamenti | - | - | - | - | - |
| 1.5 Altre | - | - | - | - | - |
| 2. Passività finanziarie di negoziazione | 3 | 456 | (54) | (524) | (119) |
| 2.1 Titoli di debito | - | - | - | - | - |
| 2.2 Debiti | - | - | - | - | - |
| 2.3 Altre | 3 | 456 | (54) | (524) | (119) |
| 3. Attività e passività finanziarie: differenze di cambio | X | X | X | X | 8.963 |
| 4. Strumenti derivati | 9.227 | 94.027 | (10.131) | (78.829) | 16.904 |
| 4.1 Derivati finanziari: | 9.227 | 94.027 | (10.131) | (78.829) | 16.904 |
| - Su titoli di debito e tassi di interesse | 236 | 1.145 | (242) | (1.068) | 71 |
| - Su titoli di capitale e indici azionari | 8.863 | 79.701 | (9.805) | (67.581) | 11.178 |
| - Su valute e oro | X | X | X | X | 2.610 |
| - Altri | 128 | 13.181 | (84) | (10.180) | 3.045 |
| 4.2 Derivati su crediti | - | - | - | - | - |
| di cui: coperture naturali connesse con la fair value option | X | X | X | X | - |
| Totale | 9.472 | 115.577 | (10.307) | (91.912) | 34.403 |

Al 30 giugno 2022
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Operazioni/Componenti reddituali | Plusvalenze (A) | Utili da negoziazione (B) |
Minusvalenze (C) | Perdite da negoziazione (D) |
Risultato netto [(A+B) - (C+D)] |
| 1. Attività finanziarie di negoziazione | 12 | 116.631 | (878) | (112.188) | 3.577 |
| 1.1 Titoli di debito | - | 3.505 | - | (3.127) | 378 |
| 1.2 Titoli di capitale | 12 | 112.217 | (865) | (108.253) | 3.111 |
| 1.3 Quote di O.I.C.R. | - | 909 | (13) | (808) | 88 |
| 1.4 Finanziamenti | - | - | - | - | - |
| 1.5 Altre | - | - | - | - | - |
| 2. Passività finanziarie di negoziazione | 10 | 145 | (1) | (98) | 56 |
| 2.1 Titoli di debito | - | - | - | - | - |
| 2.2 Debiti | - | - | - | - | - |
| 2.3 Altre | 10 | 145 | (1) | (98) | 56 |
| 3. Attività e passività finanziarie: differenze di cambio | X | X | X | X | 10.639 |
| 4. Strumenti derivati | 12.614 | 137.682 | (10.431) | (113.269) | 29.236 |
| 4.1 Derivati finanziari: | 12.614 | 137.682 | (10.431) | (113.269) | 29.236 |
| - Su titoli di debito e tassi di interesse | 225 | 748 | (206) | (707) | 60 |
| - Su titoli di capitale e indici azionari | 12.263 | 114.510 | (9.911) | (94.143) | 22.719 |
| - Su valute e oro | X | X | X | X | 2.640 |
| - Altri | 126 | 22.424 | (314) | (18.419) | 3.817 |
| 4.2 Derivati su crediti | - | - | - | - | - |
| di cui: coperture naturali connesse con la fair value option | X | X | X | X | - |
| Totale | 12.636 | 254.458 | (11.310) | (225.555) | 43.508 |

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Componenti reddituali/Valori | Totale 30/06/2023 |
Totale 30/06/2022 |
| A. Proventi relativi a: | ||
| A.1 Derivati di copertura del fair value | 11.677 | 1.099.627 |
| A.2 Attività finanziarie coperte (fair value) | 140.332 | - |
| A.3 Passività finanziarie coperte (fair value) | 12.007 | 22.070 |
| A.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari | - | - |
| A.5 Attività e passività in valuta | - | - |
| Totale proventi dell'attività di copertura (A) | 164.016 | 1.121.697 |
| B. Oneri relativi a: | ||
| B.1 Derivati di copertura del fair value | (157.484) | (22.171) |
| B.2 Attività finanziarie coperte (fair value) | (7.018) | (1.084.103) |
| B.3 Passività finanziarie coperte (fair value) | (4.618) | (3.698) |
| B.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari | - | - |
| B.5 Attività e passività in valuta | - | - |
| Totale oneri dell'attività di copertura (B) | (169.120) | (1.109.972) |
| C. Risultato netto dell'attività di copertura (A - B) | (5.104) | 11.725 |
| di cui: risultato delle coperture su posizioni nette | - | - |
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale 30/06/2023 |
Totale 30/06/2022 |
|||||
| Utili | Perdite | Risultato netto |
Utili | Perdite | Risultato netto | |
| 27.617 | (27.535) | 82 | 49.137 | - | 49.137 | |
| - | - | - | - | - | - | |
| 27.617 | (27.535) | 82 | 49.137 | - | 49.137 | |
| - | - | - | 309 | - | 309 | |
| - | - | - | 309 | - | 309 | |
| - | - | - | - | - | - | |
| 27.617 | (27.535) | 82 | 49.446 | - | 49.446 | |
| - | - | - | - | - | - | |
| - | - | - | - | - | - | |
| - | - | - | - | - | - | |
| - | - | - | - | - | - | |
| - | - | - | - | - | - | |
Si segnala che gli effetti economici derivanti dalle vendite delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, rilevati nella voce 100. "Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", sono avvenute nel rispetto del principio IFRS 9 e in applicazione delle regole definite per il business model HTC.

Sezione 7 – Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico – Voce 110
7.1 Variazione netta di valore delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: composizione delle attività e passività finanziarie designate al fair value
Nessun dato da segnalare.
Al 30 giugno 2023
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Operazioni/Componenti reddituali | Plusvalenze (A) | Utili da realizzo (B) Minusvalenze (C) | Perdite da realizzo (D) |
Risultato netto [(A+B) - (C+D)] |
|
| 1. Attività finanziarie | 734 | 1 | (9) | (5) | 721 |
| 1.1 Titoli di debito | - | 1 | (2) | - | (1) |
| 1.2 Titoli di capitale | 717 | - | - | (2) | 715 |
| 1.3 Quote di O.I.C.R. | 17 | - | (7) | (3) | 7 |
| 1.4 Finanziamenti | - | - | - | - | - |
| 2. Attività finanziarie: differenze di cambio | X | X | X | X | (92) |
| Totale | 734 | 1 | (9) | (5) | 629 |
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Operazioni/Componenti reddituali | Plusvalenze (A) | Utili da realizzo (B) Minusvalenze (C) | Perdite da realizzo (D) |
Risultato netto [(A+B) - (C+D)] |
|
| 1. Attività finanziarie | 1 | - | (692) | (297) | (988) |
| 1.1 Titoli di debito | - | - | (6) | - | (6) |
| 1.2 Titoli di capitale | 1 | - | (672) | (152) | (823) |
| 1.3 Quote di O.I.C.R. | - | - | (14) | (145) | (159) |
| 1.4 Finanziamenti | - | - | - | - | - |
| 2. Attività finanziarie: differenze di cambio | X | X | X | X | 441 |
| Totale | 1 | - | (692) | (297) | (547) |

8.1 Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo ad attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione
| (Importi in migliaia) | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Rettifiche di valore (1) | Riprese di valore (2) | |||||||||||
| Operazioni/Componenti reddituali | Terzo stadio | Impaired acquisite o originate |
Totale | Totale | ||||||||
| Primo stadio |
Secondo stadio |
Write-off | Altre | Write-off | Altre | Primo stadio |
Secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
30/06/2023 | 30/06/2022 | |
| A. Crediti verso banche | (110) | - | - | - | - | - | 143 | - | - | 33 | (53) | |
| - Finanziamenti | (84) | - | - | - | - | - | 84 | - | - | - | - | (8) |
| - Titoli di debito | (26) | - | - | - | - | - | 59 | - | - | - | 33 | (45) |
| B. Crediti verso clientela | (2.186) | (1.060) | (35) | (3.201) | - | - | 2.347 | 507 | 989 | - | (2.639) | (1.877) |
| - Finanziamenti | (1.219) | (1.060) | (35) | (3.201) | - | - | 1.994 | 507 | 989 | - | (2.025) | (1.168) |
| - Titoli di debito | (967) | - | - | - | - | - | 353 | - | - | - | (614) | (709) |
| Totale | (2.296) | (1.060) | (35) | (3.201) | - | - | 2.490 | 507 | 989 | - | (2.606) | (1.930) |
Nella tabella sopra riportata sono convenzionalmente esposte le rettifiche di valore nette relative ai crediti a vista verso banche e banche centrali rilevati nella voce "Cassa e disponibilità liquide", come previsto nella Circolare n. 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione".

| (Importi in migliaia) | ||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Operazioni/Componenti reddituali |
Rettifiche di valore (1) | Riprese di valore (2) | ||||||||||||
| Terzo stadio | Impaired acquisite o originate |
Totale | Totale | |||||||||||
| Primo stadio |
Secondo stadio |
Write-off | Altre | Write-off | Altre | Primo stadio |
Secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
30/06/2023 | 30/06/2022 | |||
| A. Titoli di debito | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - | - | (1) | |||
| B. Finanziamenti | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - | - | - | |||
| - Verso clientela | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - | - | - | |||
| - Verso banche | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - | - | - | |||
| Totale | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - | - | (1) |
Sezione 9 – Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni – Voce 140
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Componenti reddituali | Totale 30/06/2022 |
|||||
| Utili | Perdite | Risultato netto | Utili | Perdite | Risultato netto | |
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | - | - | - | - | (1) | (1) |
| 1.1 Crediti verso banche | - | - | - | - | - | - |
| 1.2 Crediti verso clientela | - | - | - | - | (1) | (1) |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | - | - |
| Totale | - | - | - | - | (1) | (1) |
Sezione 10 – Risultato dei servizi assicurativi – Voce 160 Nessun dato da segnalare.
Sezione 11 – Saldo dei ricavi e costi di natura finanziaria relativi alla gestione assicurativa – Voce 170 Nessun dato da segnalare.

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Tipologia di spese/Valori | Totale | Totale |
| 30/06/2023 | 30/06/2022 | |
| 1) Personale dipendente | (59.150) | (56.470) |
| a) salari e stipendi | (39.712) | (38.555) |
| b) oneri sociali | (9.676) | (9.148) |
| c) indennità di fine rapporto | (369) | (381) |
| d) spese previdenziali | - | - |
| e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale | (93) | (57) |
| f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili: | - | - |
| - a contribuzione definita | - | - |
| - a benefici definiti | - | - |
| g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: | (2.881) | (2.661) |
| - a contribuzione definita | (2.881) | (2.661) |
| - a benefici definiti | - | - |
| h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali | (2.418) | (2.491) |
| i) altri benefici a favore dei dipendenti | (4.004) | (3.180) |
| j) recuperi compensi personale distaccato | 3 | 3 |
| 2) Altro personale in attività | - | - |
| 3) Amministratori e sindaci | (1.228) | (1.068) |
| 4) Personale collocato a riposo | - | - |
| Totale | (60.378) | (57.538) |
Nella voce "1 h) Personale dipendente: costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali" sono stati ricondotti i costi sostenuti dal Gruppo in relazione agli accordi di pagamento basati su strumenti finanziari emessi dalla Banca, che trovano contropartita nella voce 150. "Riserve" del patrimonio netto per 2.418 migliaia di euro (2.491 migliaia di euro al 30 giugno 2022).
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Tipologia di spese/Valori | Totale | Totale |
| 30/06/2023 | 30/06/2022 | |
| Incentivi all'esodo | - | (1) |
| Piano medico | (817) | (806) |
| Buoni pasto | (743) | (352) |
| Spese di formazione | (217) | (149) |
| Altri | (2.227) | (1.872) |
| Totale | (4.004) | (3.180) |
La voce "Altri" include, principalmente, la componente in denaro dei benefici relativi ai piani di incentivazione del personale dipendente, per un importo pari a 1.786 migliaia di euro.

| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Tipologia di spese/Valori | Totale | Totale | ||
| 30/06/2023 | 30/06/2022 | |||
| 1) IMPOSTE INDIRETTE E TASSE | (80.523) | (71.723) | ||
| 2) COSTI E SPESE DIVERSE | (66.018) | (61.662) | ||
| A) Spese di pubblicità - Marketing e comunicazione | (15.044) | (13.720) | ||
| Comunicazioni su mass media | (11.750) | (11.893) | ||
| Marketing e promozioni | (2.962) | (1.611) | ||
| Sponsorizzazioni | (227) | (212) | ||
| Convention e comunicazione interna | (105) | (4) | ||
| B) Spese relative al rischio creditizio | (924) | (819) | ||
| Spese recupero crediti | (255) | (183) | ||
| Informazioni commerciali e visure | (669) | (636) | ||
| C) Spese indirette relative al personale e ai consulenti finanziari | (2.133) | (1.290) | ||
| Altre spese relative al personale | (786) | (333) | ||
| Spese consulenti finanziari | (1.347) | (957) | ||
| D) Spese relative all'ICT | (28.125) | (25.904) | ||
| Spese hardware - affitto e manutenzione | (1.126) | (1.162) | ||
| Spese software - affitto e manutenzione | (7.484) | (6.593) | ||
| Sistemi di comunicazione ICT, messaggistica e spese telefoniche | (3.043) | (3.111) | ||
| Consulenza e servizi ICT resi da terzi | (7.560) | (6.711) | ||
| Infoprovider finanziari | (8.912) | (8.327) | ||
| E) Consulenze e servizi professionali | (2.181) | (2.145) | ||
| Consulenze e servizi professionali | (1.729) | (1.782) | ||
| Spese e cause legali | (170) | (63) | ||
| Spese Società di revisione | (282) | (300) | ||
| F) Spese relative ai beni mobili ed immobili | (2.813) | (2.948) | ||
| Manutenzione mobili, macchine, impianti | (145) | (127) | ||
| Manutenzione e pulizia locali | (720) | (692) | ||
| Fitti passivi per locazione immobili | (384) | (460) | ||
| Utenze e spese condominiali | (1.564) | (1.669) | ||
| G) Altre spese di funzionamento | (14.798) | (14.836) | ||
| Spese postali e trasporto documenti | (1.685) | (1.596) | ||
| Servizi amministrativi, logistici e call center | (7.636) | (7.964) | ||
| Assicurazioni | (2.088) | (2.161) | ||
| Diritti, quote e contributi ad associazioni | (2.126) | (1.732) | ||
| Altre spese amministrative | (1.263) | (1.383) | ||
| H) Contributi a Fondi di risoluzione ed a Sistemi di garanzia dei depositi (DGS) | (6.581) | (7.726) | ||
| Totale | (153.122) | (141.111) |
Nella voce "H) Contributi a Fondi di risoluzione ed a Sistemi di garanzia dei depositi (DGS)" sono riportati i costi rilevati nel primo semestre 2023 relativi al contributo ordinario versato al Single Resolution Fund, per un importo di 6.581 migliaia di euro (7.601 migliaia di euro nel primo semestre 2022). Per maggiori dettagli si rimanda alle Parte A – Politiche contabili delle presenti note illustrative.
I contributi di cui alla direttiva 2014/49/UE del 16 aprile 2014 relativa ai sistemi di garanzia dei depositi (DGS - Deposit Guarantee Schemes) saranno dovuti e rilevati, in applicazione dell'IFRIC 21, nel terzo trimestre dell'esercizio.

| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Operazioni/Componenti reddituali | Rettifiche di valore Riprese di valore |
Totale | Totale | ||||
| Primo e secondo stadio |
Terzo stadio | Primo e secondo stadio |
Terzo stadio | 30/06/2023 | 30/06/2022 | ||
| 1. Impegni a erogare fondi | (43) | (5) | 25 | 2 | (21) | (47) | |
| 2. Garanzie finanziarie rilasciate | - | - | 2 | - | 2 | (1) | |
| Totale | (43) | (5) | 27 | 2 | (19) | (48) |
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Operazioni/Componenti reddituali | 30/06/2023 | 30/06/2022 | ||||
| Accantonamenti | Riattribuzioni | Totale | Accantonamenti | Riattribuzioni | Totale | |
| 1. Altri impegni | (35) | - | (35) | - | - | - |
| 2. Altre garanzie rilasciate | - | - | - | - | - | - |
| Totale | (35) | - | (35) | - | - | - |
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Componenti reddituali | Totale 30/06/2023 Totale 30/06/2022 |
|||||
| Accantonamenti | Riattribuzioni | Totale | Accantonamenti | Riattribuzioni | Totale | |
| Controversie legali e fiscali | (3.295) | 1.944 | (1.351) | (2.920) | 1.875 | (1.045) |
| Fondo indennità suppletiva clientela | (4.014) | - | (4.014) | (3.637) | - | (3.637) |
| Altri fondi rischi ed oneri | (254) | 194 | (60) | (252) | 162 | (90) |
| Totale | (7.563) | 2.138 | (5.425) | (6.809) | 2.037 | (4.772) |
La voce accantonamenti include anche le variazioni dovute al passare del tempo e alle modifiche del tasso di sconto.

| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Attività/Componente reddituali | Rettifiche di valore per deterioramento |
Riprese di valore (c) |
Risultato netto | Risultato netto | |
| Ammortamento (a) |
30/06/2023 | 30/06/2022 | |||
| (b) | (a + b - c) | (a + b - c) | |||
| A. Attività materiali | (10.151) | (1) | - | (10.152) | (9.806) |
| 1 Ad uso funzionale | (10.151) | (1) | - | (10.152) | (9.752) |
| - Di proprietà | (4.382) | (1) | - | (4.383) | (4.245) |
| - Diritti d'uso acquisiti con il leasing | (5.769) | - | - | (5.769) | (5.507) |
| 2. Detenute a scopo d'investimento | - | - | - | - | (54) |
| - Di proprietà | - | - | - | - | (54) |
| - Diritti d'uso acquisiti con il leasing | - | - | - | - | - |
| 3 Rimanenze | X | - | - | - | - |
| Totale (10.151) |
(1) | - | (10.152) | (9.806) |
Le rettifiche di valore per deterioramento effettuate nel primo semestre dell'anno sono di importo non rilevante e si riferiscono principalmente a mobili e impianti per i quali è stato determinato un valore d'uso pari a zero.
Per l'illustrazione delle metodologie di ammortamento si rimanda alla Parte A – Politiche contabili della nota integrativa del bilancio consolidato al 31 dicembre 2022.

| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Ammortamento | Rettifiche di valore per deterioramento |
Riprese di valore | Risultato netto | Risultato netto | |
| Attività/Componente reddituale | 30/06/2023 | 30/06/2022 | |||
| (a) | (b) | (c) | (a + b - c) | (a + b - c) | |
| A. Attività immateriali | (3.085) | - | - | (3.085) | (3.385) |
| di cui: software | (3.064) | - | - | (3.064) | (3.335) |
| A.1 Di proprietà | (3.085) | - | - | (3.085) | (3.385) |
| - Generate internamente dall'azienda | - | - | - | - | - |
| - Altre | (3.085) | - | - | (3.085) | (3.385) |
| A.2 Diritti d'uso acquisiti con il leasing | - | - | - | - | - |
| Totale | (3.085) | - | - | (3.085) | (3.385) |
Per l'illustrazione delle metodologie di ammortamento si rimanda alla Parte A – Politiche contabili della nota integrativa del bilancio consolidato al 31 dicembre 2022.
Per quanto riguarda l'informativa richiesta dallo IAS 36 paragrafo 134, lettere d), e), f) e 135, lettere c), d), e) si rimanda alla Parte B paragrafo 13.3 Altre informazioni.

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Tipologia di spese/Valori | Totale | Totale |
| 30/06/2023 | 30/06/2022 | |
| Rimborsi e abbuoni | (86) | (134) |
| Penali, ammende e sentenze sfavorevoli | (397) | (344) |
| Migliorie e spese incrementative sostenute su immobili di terzi | (816) | (979) |
| Insussistenze di attività | (117) | (19) |
| Altri oneri di gestione | (295) | (634) |
| Totale | (1.711) | (2.110) |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Tipologia di spese/Valori | Totale | Totale |
| 30/06/2023 | 30/06/2022 | |
| Recupero di spese: | 76.457 | 69.063 |
| - recupero spese accessorie | 176 | 679 |
| - recuperi di imposta | 76.281 | 68.384 |
| Fitti attivi su immobiliari | 400 | 374 |
| Altri proventi dell'esercizio corrente | 711 | 1.173 |
| Totale | 77.568 | 70.610 |
Il Gruppo non ha effettuato operazioni di sub-leasing. Il Gruppo non ha in essere leasing finanziari. Per quanto riguarda i leasing operativi, il Gruppo ha in essere, come locatore, operazioni rappresentate da contratti di locazione di una parte dell'immobile di proprietà di FinecoBank, sito in Milano Piazza Durante, 11, i cui proventi sono rilevati nella voce "Fitti attivi su immobili" e possono includere proventi per rivalutazioni ISTAT.

Sezione 17 – Utili (Perdite) delle partecipazioni – Voce 250
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Componenti reddituali/Settori | Totale 30/06/2023 |
Totale 30/06/2022 |
| 1) Imprese a controllo congiunto | ||
| A. Proventi | - | - |
| 1. Rivalutazioni | - | - |
| 2. Utili da cessione | - | - |
| 3. Riprese di valore | - | - |
| 4. Altri proventi | - | - |
| B. Oneri | - | - |
| 1. Svalutazioni | - | - |
| 2. Rettifiche di valore da deterioramento | - | - |
| 3. Perdite da cessione | - | - |
| 4. Altri oneri | - | - |
| Risultato netto | - | - |
| 2) Imprese sottoposte a influenza notevole | ||
| A. Proventi | - | - |
| 1. Rivalutazioni | - | - |
| 2. Utili da cessione | - | - |
| 3. Riprese di valore | - | - |
| 4. Altri proventi | - | - |
| B. Oneri | (6) | (148) |
| 1. Svalutazioni | (6) | (148) |
| 2. Rettifiche di valore da deterioramento | - | - |
| 3. Perdite da cessione | - | - |
| 4. Altri oneri | - | - |
| Risultato netto | (6) | (148) |
| Totale | (6) | (148) |
Sezione 18 – Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali – Voce 260
Nessun dato da segnalare.

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Componente reddituale/Settori | Totale 30/06/2023 |
Totale 30/06/2022 |
| A. Immobili | - | - |
| - Utili da cessione | - | - |
| - Perdite da cessione | - | - |
| B. Altre attività | - | 1 |
| - Utili da cessione | - | 3 |
| - Perdite da cessione | - | (2) |
| Risultato netto | - | 1 |
Il Gruppo non ha realizzato operazioni di vendita e retrolocazione di attività materiali.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Componenti reddituali/Settori | Totale 30/06/2023 |
Totale 30/06/2022 |
| 1. Imposte correnti (-) | (132.243) | (91.391) |
| 2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) | - | - |
| 3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+) | - | - |
| 3.bis Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio per crediti d'imposta di cui alla Legge n. 214/2011 (+) | - | - |
| 4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) | 41 | 606 |
| 5. Variazione delle imposte differite (+/-) | (429) | (377) |
| 6. Imposte di competenza del periodo (-) (-1+/-2+3+3bis+/-4+/-5) | (132.631) | (91.162) |
Sezione 22 – Utile (Perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte – Voce 320 Nessun dato da segnalare.
Sezione 23 – Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza di terzi – Voce 340 Nessun dato da segnalare.

L'utile base per azione è stato calcolato dividendo l'utile netto per la media delle azioni ordinarie in circolazione nel corso del semestre.
| 30/06/2023 | 30/06/2022 | |
|---|---|---|
| Utile netto del periodo (migliaia di euro) | 308.880 | 222.363 |
| Numero medio delle azioni in circolazione | 610.278.713 | 609.880.168 |
| Numero medio delle azioni in circolazione (comprese potenziali azioni ordinarie con effetto diluitivo) | 611.685.425 | 611.302.230 |
| Utile per azione base | 0,51 | 0,36 |
| Utile per azione diluito | 0,50 | 0,36 |
Nessun dato da segnalare.

Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
Al fine di garantire una efficace ed efficiente gestione dei rischi assunti, il processo di gestione dei rischi è strutturato in coerenza con quanto previsto dalle Istruzioni di Vigilanza per le Banche in materia di sistema dei controlli interni.
Il presidio ed il controllo dei rischi sono assicurati dalla Direzione Chief Risk Officer (CRO), che in qualità di funzione di controllo dei rischi, è indipendente dalle funzioni aziendali che assumono il rischio, ed è responsabile dei rischi di credito, mercato, operativi e reputazionali.
Alla Capogruppo è affidata la responsabilità dei presidi di primo e di secondo livello, con particolare riferimento alla verifica che il livello dei rischi, individualmente assunti, sia compatibile con le indicazioni del Consiglio di Amministrazione, con la dotazione patrimoniale e le regole di Vigilanza prudenziale.
Il Sistema dei Controlli Interni di Gruppo prevede il coinvolgimento dei seguenti organi e funzioni di controllo, ciascuno per le rispettive competenze:
Gli organi aziendali e le funzioni di controllo collaborano e si coordinano tra loro sia attraverso specifici flussi informativi formalizzati nelle normative interne, sia attraverso l'istituzione di comitati manageriali dedicati a tematiche di controllo.
Il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo è deputato a stabilire gli indirizzi strategici e le linee guida delle impostazioni organizzative ed operative, sovrintendendo e controllando la puntuale esecuzione delle medesime all'interno dei profili di rischio assegnati. È compito del Consiglio di Amministrazione definire ed approvare le modalità attraverso le quali i rischi siano rilevati e valutati ed approvare gli orientamenti strategici e le politiche di gestione del rischio. Il Consiglio di Amministrazione, inoltre, verifica che l'assetto dei controlli interni sia coerente con la propensione al rischio stabilita ed approva le politiche per il governo dei rischi.
All'Amministratore Delegato e Direttore Generale sono conferiti dal Consiglio di Amministrazione specifici poteri in tutti i settori dell'attività del Gruppo. Tali poteri sono da esercitarsi nel rispetto della normativa di riferimento ed entro i limiti delle strategie, indirizzi, massimali, modalità di assunzione dei rischi e con le modalità operative disciplinate dalle informative di riferimento. L'Amministratore Delegato e Direttore Generale predispone le misure necessarie ad assicurare l'istituzione ed il mantenimento di un Sistema di Controllo Interno efficiente ed efficace.
Il Collegio Sindacale, relativamente alla gestione dei rischi, ha la responsabilità di vigilare sulla completezza, adeguatezza, funzionalità e affidabilità del Sistema dei Controlli Interni e del Risk Appetite Framework. Al Collegio Sindacale sono anche attribuite le responsabilità del Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile, di cui all'art. 19 D.lgs. n.39/2010 (come modificato dal D.lgs. 135/2016).
Il Comitato Rischi e Parti Correlate è composto da cinque Amministratori non esecutivi e indipendenti e ha il compito di supportare, con un'adeguata attività istruttoria, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione relative al Sistema di Controllo Interno e Rischi, nonché quelle relative all'approvazione delle relazioni finanziarie periodiche.
Il Comitato Remunerazione è composto da tre Amministratori non esecutivi e indipendenti ed ha il compito di supportare, con un'adeguata attività istruttoria, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione nelle seguenti attività principali: nella definizione della politica generale per la remunerazione dell'Amministratore Delegato, del Direttore Generale, degli altri Dirigenti con responsabilità strategiche e dell'altro Personale più rilevante; nell'esaminare i piani di incentivazione azionaria o monetaria destinati ai dipendenti e ai consulenti finanziari della Società e del Gruppo e le politiche di sviluppo strategico delle risorse umane.
Il Comitato Nomine è composto da tre Amministratori non esecutivi indipendenti ed ha il compito di supportare il Consiglio di Amministrazione nel processo di nomina e cooptazione degli Amministratori e dell'Amministratore Delegato e/o del Direttore Generale e degli altri Dirigenti con responsabilità strategiche.
Il Comitato Corporate Governance e Sostenibilità Ambientale e Sociale è composto da tre Amministratori non esecutivi e indipendenti ed ha il compito di supportare il Consiglio di Amministrazione nelle seguenti attività principali: nella definizione del sistema di governo societario di FinecoBank, della struttura societaria e dei modelli/linee guida di governance del Gruppo; nella supervisione delle questioni di sostenibilità connesse al modello di business di FinecoBank e alle dinamiche di interazione con tutti gli stakeholder.

La funzione di Compliance presiede la gestione del rischio di non conformità, ovvero il rischio di incorrere in sanzioni giudiziarie o amministrative, perdite finanziarie rilevanti o danni di reputazione in conseguenza di violazioni di norme imperative o autoregolamentazione.
La funzione di Internal Validation, collocata in staff al Chief Risk Officer, è incaricata di sottoporre a validazione i modelli interni sviluppati dalle diverse funzioni della Capogruppo, ed è pienamente indipendente da queste ultime.
La Direzione CRO, in qualità di funzione di controllo dei rischi, presidia il corretto funzionamento del framework dei rischi del Gruppo definendo le appropriate metodologie di identificazione e misurazione del complesso di rischi, attuali e prospettici, conformemente alle previsioni normative, alle scelte gestionali della Banca individuate nella propensione al rischio di Gruppo (RAF) e dei principi e delle politiche definite dal CRO, svolgendo un'attività di monitoraggio degli stessi e di verifica del rispetto dei limiti stabiliti.
Il CRO, con il contributo del Chief Financial Officer (CFO), ognuno per i propri ambiti di competenza, ha la responsabilità di proporre il Risk Appetite Framework di Gruppo e di definire, in coerenza con le strategie e gli obiettivi aziendali, gli indirizzi e le politiche in materia di gestione dei rischi, coordinandone e verificandone l'attuazione da parte delle unità preposte, anche nei diversi ambiti societari.
La Direzione CRO, nell'ambito dei controlli di secondo livello, ha la responsabilità della gestione e del controllo dei rischi di credito, di mercato, operativi/reputazionali ivi incluso il rischio informatico, di tasso di interesse, di liquidità e di sostenibilità in collaborazione con il CFO, il CLO ed il CIO per i rispettivi ambiti di competenza. Con riferimento all'informativa agli Organi Aziendali (Amministratore Delegato e Direttore Generale, Consiglio di Amministrazione, Comitato Rischi e Parti Correlate), il CRO fornisce periodicamente informativa sull'attività svolta e sui risultati emersi dalle verifiche effettuate, i punti di debolezza rilevati e propone gli interventi da adottare per la loro rimozione al fine dell'assunzione delle decisioni più opportune per la gestione e riduzione dei rischi stessi.
In particolare, la Direzione CRO di Capogruppo:
La funzione svolge attività di monitoraggio e di informativa agli organi aziendali (Amministratore Delegato e Direttore Generale, Consiglio di Amministrazione, Comitato Rischi e Parti Correlate e Collegio Sindacale) e al Comitato Rischi e Parti Correlate. L'informativa fornita agli organi aziendali è rappresentata dalla Relazione trimestrale sulle esposizioni a rischio del Gruppo.
Infine, la partecipazione al Comitato Prodotti del CRO e del Responsabile della funzione Compliance permette di presidiare i rischi collegati alle nuove attività di business nonché creare e diffondere la cultura del rischio nelle diverse aree funzionali del Gruppo.

ll Gruppo attribuisce una forte rilevanza alla gestione ed al controllo dei rischi, quali condizioni per garantire un'affidabile e sostenibile generazione di valore in un contesto di rischio controllato. La strategia di risk management punta ad una visione completa e coerente dei rischi, considerando sia lo scenario macroeconomico sia il profilo di rischio del Gruppo, stimolando la crescita della cultura del rischio e rafforzando una trasparente e accurata rappresentazione della rischiosità dei portafogli del Gruppo. Le strategie di assunzione dei rischi sono riassunte nel Risk Appetite Framework (RAF) del Gruppo, approvato dal Consiglio di Amministrazione. Il RAF è definito per garantire che le attività di assunzione del rischio rimangano in linea con le aspettative degli azionisti, tenendo conto della posizione di rischio in cui si trova il Gruppo e della congiuntura economica.
I principali obiettivi del Risk Appetite sono:
Il Risk Appetite è definito coerentemente al modello di business del Gruppo; per tale ragione, il Risk Appetite è integrato nel processo di budget e nel Multi Year Plan.
La struttura del Risk Appetite include uno Statement ed un insieme di KPI. Lo Statement definisce il posizionamento del Gruppo in termini di obiettivi strategici e dei relativi profili di rischio mentre i KPI sono volti a misurare quantitativamente il posizionamento del Gruppo nelle seguenti categorie:
Per ciascuna delle dimensioni sopramenzionate, sono identificati uno o più KPI a livello consolidato, in modo da poter misurare quantitativamente il posizionamento del Gruppo attraverso diverse modalità: valori assoluti, ratio tra misure comparabili, analisi di sensitività su parametri definiti.
Il Risk Appetite rappresenta l'ammontare di rischio (complessivo e per tipologia) che il Gruppo intende assumere per il perseguimento dei suoi obiettivi strategici.
La Risk Tolerance definisce la devianza massima dal risk appetite consentita; la soglia di tolleranza è fissata in modo da assicurare in ogni caso alla banca margini sufficienti per operare, anche in condizioni di stress, entro il massimo rischio assumibile.
La Risk Capacity rappresenta il massimo livello di assunzione di rischio che il Gruppo è tecnicamente in grado di assumere senza violare i requisiti regolamentari o gli altri vincoli imposti dagli azionisti o dall'Autorità di vigilanza.
La determinazione delle soglie è valutata caso per caso, anche attraverso decisioni manageriali da parte del Consiglio di Amministrazione, rispettando i requisiti regolamentari e degli Organi di controllo.
Le metriche sono regolarmente oggetto di monitoraggio e reportistica, almeno trimestrale. Il monitoraggio, per competenza, è effettuato dalla Direzione CRO e dalla Direzione CFO.
La definizione del Risk Appetite Framework è un processo articolato guidato dal Chief Risk Officer e dal Chief Financial Officer che si sviluppa in coerenza con i processi di ICAAP, ILAAP e Recovery Plan e rappresenta la cornice di rischio all'interno della quale sono sviluppati il Budget ed il Piano Strategico. In questo modo è garantita coerenza tra la strategia e la politica di assunzione dei rischi ed il processo di Pianificazione e di Budget.
Nell'ambito del processo di aggiornamento annuale del RAF è possibile individuare alcune fasi principali:

identificazione dei rischi coinvolge anche la società Fineco Asset Management, le cui valutazioni sono incluse nella mappa dei rischi a livello consolidato di Gruppo;
In coerenza con il principio di progressiva integrazione dei principi di sostenibilità ambientale e sociale (ESG) enunciato nello statement, e conformemente alle più recenti indicazioni rilasciate dai regulator in materia, la Dashboard del Risk Appetite integra alcuni indicatori di rischio/performance volti a monitorare, rispettivamente, l'obiettivo degli investimenti ESG del portafoglio di proprietà del Gruppo, la concentrazione garanzie immobiliari in aree ad elevato rischio sismico/idrogeologico (a specifico presidio del rischio climatico ed ambientale) e una serie di parametri rilevanti in ambito di rischio di condotta e trasparenza bancaria.
La valutazione del profilo di rischio complessivo del Gruppo è effettuata annualmente con l'ICAAP, che rappresenta il processo di autovalutazione dell'adeguatezza patrimoniale, le cui risultanze sono oggetto di discussione e analisi da parte dell'Autorità di Vigilanza.
Il processo ICAAP incorpora due prospettive complementari: prospettiva economica e la prospettiva normativa. Tali prospettive si integrano reciprocamente e sono incorporate nelle attività e nelle decisioni imprenditoriali rilevanti.
Tramite la prospettiva normativa interna il Gruppo gestisce l'adeguatezza patrimoniale assicurando di essere in grado di soddisfare tutti i requisiti normativi e le richieste di Vigilanza relative al capitale nonché di poter far fronte agli altri vincoli patrimoniali interni ed esterni nel tempo. L'obiettivo è quindi quello di garantire, anche in un'ottica prospettica, che la dotazione di Fondi Propri sia sufficiente a rispettare l'Overall Capital Requirement ed il Pillar 2 Guidance. Con la prospettiva economica interna il Gruppo gestisce l'adeguatezza economica del proprio capitale assicurando che i rischi economici siano coperti in misura sufficiente mediante la dotazione di risorse patrimoniali interne. La prospettiva economica considera uno spettro di rischi più ampio rispetto a quella normativa (si cita a titolo di esempio il rischio tasso di interesse).
Per la prospettiva economica di Secondo Pilastro, la metrica di riferimento è la Risk Taking Capacity, pari al rapporto tra il capitale disponibile (Available Financial Resources - AFR) ed il Capitale Interno Complessivo; tale metrica è monitorata con cadenza trimestrale ed illustrata agli Organi Sociali all'interno della Relazione sulle esposizioni al rischio di Gruppo.
Come evidenziato nel Risk Appetite Framework, il Gruppo conferma l'orientamento strategico verso l'adozione di un solido modello di business con una bassa propensione al rischio al fine di creare le basi per profitti sostenibili e ritorno sul costo del capitale, garantendo continuità nella generazione dei ricavi. L'ambizione del Gruppo è raggiungere tale risultato con il supporto di un ottimale Sistema di Controlli Interni con procedure efficaci ed efficienti nella gestione di ogni rischio.
Al fine di interiorizzare tali principi valori e implementare la cultura del rischio nelle attività giornaliere sono sviluppate numerose iniziative, in particolare:

Nella presente sezione sono fornite le informazioni riferite a FinecoBank e Fineco AM, imprese incluse nel consolidato contabile.
Per quanto riguarda Fineco AM, il presidio ed il controllo dei rischi sono assicurati dalla funzione Risk Management della società, affidata al Chief Risk Officer, gerarchicamente dipendente dal CEO e funzionalmente dipendente dal CRO di FinecoBank S.p.A.. Il sistema dei controlli interni di FinecoBank è strutturato secondo le indicazioni normative previste dalla legislazione vigente. Le modalità di controllo, monitoraggio e reporting già in essere in FinecoBank sono state estese a Fineco AM modificando, qualora necessario, le modalità di analisi ed i controlli adattandoli alla dimensione, natura e complessità del business.
Nello specifico sono due le principali attività di gestione del rischio svolte: la tradizionale attività di controllo dell'aderenza del profilo di rischio/rendimento di ciascun fondo (Fund Risk Management) e l'attività di presidio dei rischi operativi (Operational Risk Management), peraltro previste dalla normativa irlandese.
Come previsto nella Circolare n. 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione", i crediti a vista verso banche e banche centrali, rilevati nella voce di bilancio "Cassa e disponibilità liquide", sono inclusi nella definizione di esposizioni creditizie per cassa ma sono convenzionalmente esclusi dalle tabelle relative all'informativa quantitativa sulla qualità del credito riportate nella presente Sezione 1 "Rischi del consolidato contabile".
A.1.1 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori di bilancio)
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Portafogli/qualità | Sofferenze | Inadempienze probabili |
Esposizioni scadute deteriorate |
Esposizioni scadute non deteriorate |
Altre esposizioni non deteriorate |
Totale |
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 1.455 | 1.550 | 2.305 | 40.450 | 29.131.996 | 29.177.756 |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | 27.647 | 27.647 | |
| 3. Attività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | - | - |
| 4. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | - | - | - | - | 81 | 81 |
| 5. Attività finanziarie in corso di dismissione | - | - | - | - | - | - |
| Totale 30/06/2023 | 1.455 | 1.550 | 2.305 | 40.450 | 29.159.724 | 29.205.484 |
| Totale 31/12/2022 | 1.405 | 1.421 | 701 | 31.252 | 31.464.665 | 31.499.444 |
Non sono presenti crediti acquistati deteriorati.

A.1.2 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori lordi e netti)
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Deteriorate | Non deteriorate | |||||||
| Portafogli/qualità | Esposizione lorda |
Rettifiche di valore complessive |
Esposizione netta |
Write-off* parziali complessivi |
Esposizione lorda |
Rettifiche di valore complessive |
Esposizione netta |
Totale (esposizione netta) |
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
25.874 | (20.564) | 5.310 | - | 29.191.713 | (19.267) | 29.172.446 | 29.177.756 |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | 27.649 | (2) | 27.647 | 27.647 |
| 3. Attività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | X | X | - | - |
| 4. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
- | - | - | - | X | X | 81 | 81 |
| 5. Attività finanziarie in corso di dismissione | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale 30/06/2023 | 25.874 | (20.564) | 5.310 | - | 29.219.362 | (19.269) | 29.200.174 | 29.205.484 |
| Totale 31/12/2022 | 25.229 | (21.702) | 3.527 | - | 31.515.537 | (19.898) | 31.495.917 | 31.499.444 |
(Importi in migliaia)
| Portafogli/qualità | Attività di evidente scarsa qualità creditizia | Altre attività | |
|---|---|---|---|
| Minusvalenze cumulate | Esposizione netta | ||
| 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione | - | - | 7.193 |
| 2. Derivati di copertura | - | - | 1.272.917 |
| Totale 30/06/2023 | - | - | 1.280.110 |
| Totale 31/12/2022 | - | 1 | 1.698.005 |

Nessun dato da segnalare.
B.2.1 Entità strutturate consolidate prudenzialmente
Nessun dato da segnalare.
B.2.2 Altre entità strutturate
Il Gruppo ha esposizioni verso entità strutturate non consolidate per effetto di investimenti in quote emesse da fondi di investimento (O.I.C.R.) che si qualificano quali entità strutturate secondo l'IFRS 12.
La seguente tabella riporta le attività, le passività e l'esposizione fuori bilancio nei confronti di entità strutturate rappresentate da quote di O.I.C.R. non consolidate.
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci di bilancio / tipologia di entità strutturata |
Portafogli contabili dell'attivo |
Totale attività (a) |
Portafogli contabili del passivo |
Totale passività (b) |
Valore contabile netto (c=a-b) |
Esposizione massima al rischio di perdita (d) |
Differenza tra esposizione al rischio di perdita e valore contabile (e=d-c) |
| 1. Società veicolo | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. O.I.C.R. | MFV | 443 | MFV | - | 443 | 443 | - |
| CA | 29.962 | CA | 646 | 29.316 | 29.962 | 646 | |
| HFT | - | HFT | - | - | - | - | |
| Totale | 30.405 | 646 | 29.759 | 30.405 | 646 |
Legenda
MFV = Attività finanziarie obbligatoriamente al fair value CA: Costo Ammortizzato HFT = Attività finanziarie di negoziazione

Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale 1.1 Rischio di credito
Obiettivo del Gruppo è quello di fornire un'adeguata gamma di prodotti che possa soddisfare e fidelizzare la clientela mediante una offerta competitiva e completa. Lo sviluppo dei prodotti e l'offerta si conciliano con il mantenimento della qualità del portafoglio e, comunque, con adeguati processi che consentano di monitorare la redditività.
I fattori che generano il rischio di credito sono determinati da politiche di accettazione e di valutazione del merito creditizio che sono sempre adeguatamente correlate al rapporto rischio/rendimento del prodotto nonché in linea con la propensione al Rischio (Risk Appetite) stabilita dal Consiglio di Amministrazione.
La qualità del portafoglio, costantemente monitorata e supportata da strumenti di mitigazione del rischio, è presidiata con modelli di scoring che contribuiscono alla valutazione in erogazione rendendola omogenea e controllata. Il monitoraggio del portafoglio e la sua segmentazione per prodotto e anzianità consentono, oltre ad un adeguato controllo sui livelli di rischiosità, la comprensione delle migliori strategie in erogazione. L'individuazione di eventuali aree di maggior rischio consentono interventi sia sui sistemi automatizzati di valutazione sia sulle normative di erogazione, con la possibilità di agire, in via preventiva, per la limitazione del rischio di credito.
L'offerta di prodotti di credito si è evoluta nel corso degli anni, in particolar modo attraverso l'offerta di mutui fondiari e la concessione di aperture di credito in conto corrente garantite da pegno su titoli e fondi con la clausola di rotatività (Credit Lombard). Credit Lombard è la soluzione di FinecoBank adatta a chi possiede patrimoni e desidera ottenere liquidità aggiuntiva dai propri investimenti.
L'offerta di mutui riguarda, principalmente, mutui per l'acquisto di prima e seconda casa (compresa la surroga), oltre a mutui liquidità e, in via residuale, mutui su immobili non residenziali.
Il Gruppo ha inoltre continuato lo sviluppo dei prodotti già presenti in catalogo, quali l'emissione di carte di credito a saldo a favore della clientela correntista e l'erogazione di prestiti personali. Questi ultimi possono essere valutati anche con la modalità "Instant approval", servizio che consente di valutare la richiesta in pochi istanti e di erogare il prestito in tempo reale a clientela selezionata.
Le scelte di investimento della liquidità aziendale sono guidate da un approccio prudente volto al contenimento dei rischi di credito e prevedono principalmente l'acquisto di titoli governativi dell'area Euro a diversificazione dell'esposizione in strumenti obbligazionari emessi da UniCredit S.p.A. che saranno portati a scadenza. Per maggiori dettagli sui titoli governativi si rimanda all'Informativa relativa alle esposizioni in titoli emessi da Stati sovrani.
Al 30 giugno 2023 non si rilevano impatti significativi della crisi derivante dal conflitto Russia - Ucraina in termini di deterioramento del portafoglio dei crediti di finanziamento verso la clientela ordinaria di Gruppo. Quest'ultimo è infatti costituito principalmente da crediti accordati alla clientela al dettaglio, prevalentemente assistiti da garanzie reali finanziarie ed immobiliari, ed erogati in applicazione di un'attenta e prudente politica di concessione. Nel caso dei mutui fondiari il loan to value medio è, infatti, pari a circa il 50% ed i fidi accordati prevedono l'acquisizione di garanzie con margini conservativi.
Al fine di garantire un adeguato presidio del rischio di credito, il Gruppo FinecoBank si è dotato di un efficace sistema di governance interna, organizzato su distinti ed articolati livelli di responsabilità.
Al primo livello, il processo creditizio relativo ai crediti di finanziamento verso clientela ordinaria e il processo di concessione e allocazione dei plafond per controparti istituzionali è di responsabilità della Direzione Chief Lending Officer (CLO). In tale contesto la Direzione CLO effettua sia la valutazione del merito creditizio della clientela e delle controparti con cui il Gruppo svolge attività creditizie, sia il monitoraggio andamentale delle singole esposizioni creditizie, al fine di rilevare tempestivamente eventuali anomalie ed effettuare le necessarie classificazioni prudenziali.

In aggiunta al monitoraggio andamentale, la Direzione CLO provvede anche a calcolare i tassi di decadimento della clientela per tipologia di prodotto, finalizzati ad intercettare incrementi nella rischiosità dei prodotti offerti dal Gruppo alla propria clientela, e alla stima dei parametri di rischio (PD e LGD) utilizzati per il calcolo delle perdite attese in ambito IFRS 9.
Al secondo livello, le attività di indirizzo e controllo del rischio di credito e del rischio controparte sono di responsabilità del Chief Risk Officer. All'interno della Direzione CRO il Team Credit Risk & Internal Capital ha la responsabilità di:
Nello svolgimento della propria attività creditizia il Gruppo è esposto al rischio che i crediti possano, a causa del deteriorarsi delle condizioni finanziarie dell'obbligato, non essere onorati alla scadenza e debbano pertanto essere svalutati in tutto o in parte. Tale rischio è sempre inerente all'attività tradizionale di erogazione del credito, a prescindere dalla forma tecnica in cui si estrinseca.
Le principali cause d'inadempienza sono riconducibili al venir meno dell'autonoma capacità del prenditore di assicurare il rimborso del debito, come pure anche al manifestarsi di circostanze macroeconomiche e politiche che si riflettono sulle condizioni finanziarie del debitore.
Oltre alle attività di concessione ed erogazione del credito, il Gruppo è esposto all'ulteriore rischio di controparte. Si definisce infatti come rischio di controparte il rischio che la controparte di una delle transazioni risulti inadempiente prima del regolamento definitivo dei flussi finanziari della transazione stessa.
Altre attività bancarie, oltre alle tradizionali di prestito e deposito, possono esporre il Gruppo ad ulteriori rischi di credito. Il rischio di controparte può, per esempio, derivare da:
Le controparti di tali transazioni o gli emittenti di titoli detenuti da società del Gruppo potrebbero risultare inadempienti a causa di insolvenza, eventi politici ed economici, mancanza di liquidità, deficienza operativa o per altre ragioni. Inadempimenti di un elevato numero di transazioni ovvero di una o più operazioni di importo significativo, avrebbero un effetto materialmente negativo sull'attività, sulla condizione finanziaria e sui risultati operativi del Gruppo.
Generano inoltre "Rischio di Credito Non Tradizionale" le operazioni leva/short effettuate con prestito titoli. Le operazioni leva/short effettuate con prestito titoli, anche in presenza di stop loss automatici effettuati all'interno dei margini, possono generare rischio di credito in mancanza di liquidità del titolo (ad esempio, in caso di eventi traumatici che pregiudichino il normale funzionamento dei mercati) e/o margine non sufficiente. Per prevenire tali eventi sono periodicamente sviluppate analisi di scenario volte a valutare gli impatti e porre in essere opportune politiche di mitigazione.
Il Gruppo, pertanto, controlla e gestisce lo specifico rischio di ciascuna controparte così come il rischio complessivo del portafoglio crediti attraverso processi, strutture e regole volte ad indirizzare, controllare e standardizzare la valutazione e la gestione di tale rischio, in linea con i principi e la best practice di Gruppo.

Il rischio di credito, associato alla perdita potenziale derivante dal default del cliente/emittente o da un decremento del valore di mercato di un'obbligazione finanziaria dovuta al deterioramento del suo merito creditizio, è misurato a livello di singola controparte/transazione e a livello di intero portafoglio.
Come anticipato, la valutazione del rischio di credito durante la fase di erogazione dei crediti di finanziamento verso clientela ordinaria è effettuata dalla Direzione CLO, ed è supportata da sistemi automatizzati di valutazione (c.d. sistemi di credit scoring). Tali sistemi sono inoltre integrati con tutte le informazioni ed evidenze disponibili: dati pubblici e privati rivenienti da Credit Bureau, flussi di Centrale Rischi o richieste di prima informazione a Banca d'Italia ed altre informazioni andamentali sulla clientela storicizzate dal Gruppo. L'attenzione in fase di erogazione è sempre posta alla possibilità di sfruttare, al meglio, tutte le informazioni relative alla clientela fornite dalla Banca e dal Sistema.
La raccolta di eventuali garanzie, la loro valutazione ed i margini tra il fair value della garanzia e la somma concessa sono di semplice supporto per la mitigazione del rischio di credito, ma non esiste una rilevante correlazione positiva tra il valore della garanzia finanziaria ed il merito creditizio del richiedente. Le regole per l'ammissibilità, la valutazione, il monitoraggio e la gestione delle garanzie all'interno del Gruppo FinecoBank sono disciplinate da una specifica Global Policy in tema di Collateral Management.
La Direzione CRO, in qualità di funzione di controllo dei rischi, svolge controlli di secondo livello su tutte le fasi che caratterizzano il processo creditizio relativo ai crediti di finanziamento verso clientela ordinaria. I controlli, che sono basati principalmente sullo sviluppo di indicatori che permettono di effettuare monitoraggi ad evento, vertono sulla verifica del rispetto della normativa interna e dei poteri delegati conferiti dal Consiglio di Amministrazione alle strutture deliberanti e sull'individuazione di irregolarità a livello di singola esposizione o di portafoglio, anche in relazione al portafoglio garanzie. In aggiunta ai controlli sopra descritti sono svolti anche monitoraggi periodici focalizzati sulla valutazione della qualità e della performance del portafoglio crediti.
La valutazione del merito creditizio delle controparti con cui il Gruppo svolge attività creditizia è effettuata dalla Direzione CLO nell'ambito del processo di concessione e allocazione dei plafond assegnati al Gruppo Economico di appartenenza della controparte, ossia considerando l'esposizione del Gruppo nei riguardi di tutti i soggetti giuridicamente o economicamente collegati alla controparte. I Plafond sono dei "tetti di rischio" e rappresentano i limiti più alti in termini di rischio di credito che il Gruppo è disposto ad accettare nei confronti di una determinata controparte.
Il Consiglio di Amministrazione approva annualmente il Risk Appetite ed il "Piano di Investimenti"; il primo definisce la propensione ed i limiti per gli investimenti strategici di Gruppo, il secondo fornisce indicazione della composizione degli investimenti strategici del Gruppo. Sulla base delle linee guida del Consiglio di Amministrazione il Gruppo definisce specifici limiti di rischio (plafond) verso ciascuna controparte FIBS ("Istituzioni Finanziarie, Banche e Sovereign") o Corporate con la quale il Gruppo avrà una esposizione creditizia, sempre nel rispetto dei limiti regolamentari delle Grandi Esposizioni ove applicabili.
La materia è disciplinata dalla Global Policy "Attività creditizia con Istituzioni Finanziarie, Banche, Stati sovrani e controparti Corporate", che definisce i principi e regole per un'efficiente e completa valutazione, controllo e limitazione del rischio di credito e di controparte associato all'attività creditizia con le suddette controparti, inclusi gli emittenti di strumenti obbligazionari presenti nel portafoglio bancario. Come stabilito nella Global Policy, la Direzione CLO, oltre a valutare il merito creditizio delle controparti e approvare i plafond richiesti dalle diverse funzioni di Gruppo conformemente ai poteri di delega tempo per tempo vigenti, effettua il monitoraggio operativo. Quest'ultimo è volto ad assicurare che tutte le funzioni di Gruppo rispettino in ogni momento i plafond assegnati, i limiti delle Grandi Esposizioni e delle Parti Correlate, e che le controparti del Gruppo mantengano un merito creditizio sufficientemente elevato.
La Direzione CRO invece effettua il monitoraggio sistematico a livello accentrato e di singola controparte con esposizione rilevante, incentrato sull'analisi di una serie di indicatori di Early Warning, e svolge dei controlli di secondo livello sul rispetto del limite sulle Grandi Esposizioni e sulle esposizioni verso Parti Correlate.
In sostanza il processo di monitoraggio di secondo livello, effettuato dalla Direzione CRO, ha l'obiettivo di analizzare la qualità del credito e le dinamiche delle esposizioni a rischio calcolando indicatori sintetici di rischio e rappresentandone l'evoluzione nel tempo al fine di predisporre piani d'azione necessari a mitigare o evitare i fattori di rischio. In particolare, la Direzione CRO predispone la Relazione trimestrale sulle esposizioni a rischio, indirizzata al Consiglio di Amministrazione; in tale contesto è evidenziato l'andamento del portafoglio crediti e le risultanze dei controlli di secondo livello svolti nel periodo di riferimento. Con particolare riferimento al portafoglio crediti di finanziamento verso clientela ordinaria è riportata l'analisi dei flussi tra classificazioni, lo stock dei crediti deteriorati e delle posizioni che usufruiscono di moratorie di pagamento e le relative perdite attese. Sono inoltre evidenziate le risultanze dei controlli di secondo livello svolti nel periodo di riferimento sulla concentrazione delle garanzie reali finanziarie acquisite dal Gruppo come collateral per gli affidamenti in conto corrente. Con riferimento alle esposizioni verso controparti finanziarie, Banche e Stati Sovrani, sono invece evidenziate le risultanze dei monitoraggi sul rischio emittente, rischio controparte e rischio paese.
Nell'ambito del presidio sul rischio paese sono monitorati alcuni indicatori (Worldwide Governance Indicator) sviluppati da un team di ricercatori in collaborazione con la World Bank, che hanno l'obiettivo di esprimere in modo sintetico l'efficacia delle politiche attuate dalle autorità governative delle diverse nazioni, e un indicatore specifico di rischio ambientale, denominato ND-Gain, sviluppato da un team di ricercatori dell'università statunitense Notre Dame. Quest'ultimo indicatore considera due grandezze fondamentali: il livello di vulnerabilità di un paese ai cambiamenti climatici ("vulnerability") e il posizionamento della rispettiva nazione in termini di capacità economica, sociale e di governance per far fronte ai mutamenti del clima ("readiness"). I due indicatori sono confrontati al fine di determinare l'esposizione di quel paese ai rischi climatici e ambientali.

A seguito dell'adozione avvenuta a partire dal 1° gennaio 2018 del principio contabile IFRS 9: Strumenti finanziari è stato introdotto un nuovo modello contabile di impairment per le esposizioni creditizie basato su (i) un approccio di "expected losses" al posto di quello precedente basato sulla rilevazione di "incurred losses" e (ii) sul concetto di perdita attesa "lifetime". Per ogni dettaglio si rimanda al paragrafo 2.3. Metodi di misurazione delle perdite attese.
Al 30 giugno 2023 non si rilevano impatti significativi della crisi derivante dal conflitto Russia - Ucraina in termini di migrazione di posizioni a non performing o di incremento del rischio di credito delle controparti con cui il Gruppo svolge attività creditizia. Eventuali incrementi in termini di rettifiche su crediti su determinate esposizioni non sono direttamente riconducibili al conflitto militare, ma derivano dal sostanziale deterioramento del quadro macroeconomico.
Secondo le logiche previste dal principio contabile IFRS 9, sono oggetto di calcolo di impairment le attività finanziarie al costo ammortizzato, le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e le rilevanti esposizioni fuori bilancio.
Tali strumenti sono classificati nello stadio 1, stadio 2 o stadio 3 a seconda della loro qualità creditizia assoluta o relativa rispetto all'erogazione iniziale. In particolare:
Per le esposizioni appartenenti allo stadio 1 l'impairment è pari alla perdita attesa calcolata su un orizzonte temporale fino ad un anno.
Per le esposizioni appartenenti agli stadi 2 o 3 l'impairment è pari alla perdita attesa calcolata su un orizzonte temporale pari alla durata residua della relativa esposizione.
Al fine di rispondere alle richieste del principio, il Gruppo ha sviluppato specifici modelli per il calcolo della perdita attesa che fanno leva sui parametri di PD e LGD stimati in modo conservativo e ai quali sono apportati specifici correttivi al fine di garantire la piena coerenza con la normativa contabile. In tale ambito si è altresì proceduto all'inclusione di informazioni di tipo "forward looking" attraverso l'elaborazione di specifici scenari.
La perdita attesa è calcolata per le controparti istituzionali, utilizzando i parametri di rischio forniti dal fornitore esterno Moody's Analytics.
Al fine del calcolo della perdita attesa, per le controparti retail, non avendo a disposizione sistemi di rating interni, i parametri di PD ed LGD sono stimati con una metodologia differente a seconda del tipo di prodotto.
Per i prestiti personali la PD è stimata da un modello sviluppato internamente dalla Direzione CRO che, sulla base della performance del portafoglio degli ultimi 7 anni (in coerenza con la massima maturity del prodotto), calcola una curva di PD a cui ogni singola posizione è associata in base alla sua anzianità. La LGD è calcolata prendendo in considerazione l'importo medio del recupero delle sofferenze, determinato e aggiornato su base analitica dalla funzione di recupero crediti sulla base delle informazioni a disposizione della Banca.
Per i mutui, in assenza di una sufficiente profondità storica dei dati di default e recuperi (Fineco eroga mutui dal 2016), è utilizzata una curva di PD stimata con criteri conservativi rispetto ai tassi di default attualmente registrati. La LGD è stimata attraverso un modello che tiene in considerazione la coverage media applicata alle esposizioni non performing, determinata e aggiornata su base analitica dalla funzione di recupero crediti sulla base delle informazioni a disposizione della Banca, le spese legali per il recupero, l'importo del debito residuo, e il rapporto tra quest'ultimo e il valore dell'immobile a garanzia (Exposure to Value – ETV). Nella stima dell'LGD il modello tiene inoltre in considerazione i rischi climatici e ambientali (rischio fisico), utilizzando come driver la classe energetica degli immobili a garanzia e il loro eventuale collocamento geografico in aree ad alto rischio ambientale (sismico e idrogeologico).
Per le altre esposizioni la PD è sostituita dal tasso di decadimento medio osservato dalle matrici di transizione che definiscono il passaggio a deteriorato, mentre la LGD è calcolata prendendo in considerazione l'importo medio del recupero delle sofferenze, determinato e aggiornato su base analitica dalla funzione di recupero crediti sulla base delle informazioni a disposizione della Banca.
Infine, per recepire quanto previsto dal principio contabile IFRS 9, le proxy dei parametri sono corrette mediante analisi prospettiche denominate Forward Looking Information.
Un aspetto chiave derivante dal principio contabile IFRS 9 è rappresentato dal modello di Stage Allocation, finalizzato a trasferire le esposizioni fra Stadio 1 e Stadio 2 (essendo lo Stadio 3 equivalente a quello delle esposizioni deteriorate), laddove lo Stadio 1 include principalmente le esposizioni di nuova erogazione e le esposizioni che alla data di reporting non presentano un significativo deterioramento del rischio di credito rispetto all'iscrizione iniziale.

Il modello di valutazione della Stage Allocation opera sempre a livello di singola esposizione, e si basa su una combinazione di elementi relativi ed elementi assoluti. Gli elementi principali sono:
Con riferimento alle controparti istituzionali emittenti di strumenti finanziari che il Gruppo acquista a titolo di investimento, o con cui il Gruppo svolge attività creditizia, l'approccio utilizzato è quello basato sul rating esterno assegnato dall'agenzia Moody's. Come già anticipato, la metodologia prevede che la posizione passi in stage 2 allo sforamento di una determinata soglia, fissata in termini di notch dal rating rilevato alla data di prima apertura del rapporto.
Con riferimento alle controparti retail, in assenza di rating interni il Gruppo si avvale dei backstop previsti dalla normativa e di ulteriori evidenze interne. In tale contesto sono classificate in stage 2 tutte le esposizioni che presentano più di 30 giorni di scaduto, a prescindere dalla materialità dello scaduto, o per le quali sono disponibili ulteriori informazioni che lasciano presumere un deterioramento del merito creditizio della controparte. Per le esposizioni al dettaglio classificate in stage 2, diversamente dalle esposizioni classificate in stage 3, non è previsto un periodo di prova (cure period) per il rientro alla classe di rischio precedente. Di conseguenza, nel momento in cui cessano le condizioni per la classificazione a stage 2 (ad esempio i 30 giorni di scaduto), provvisto che non vi siano ulteriori evidenze che lasciano presumere un deterioramento del merito creditizio della controparte, le esposizioni sono automaticamente riclassificate in stage 1.
I criteri per la determinazione delle svalutazioni da apportare ai crediti si basano sull'attualizzazione dei flussi finanziari attesi per capitale e interessi che, coerentemente al modello di gestione del portafoglio, possono fare riferimento anche ad operazioni di mercato; ai fini della determinazione del valore attuale dei flussi, gli elementi fondamentali sono rappresentati dall'individuazione degli incassi stimati, dalle relative date di incasso e dal tasso di attualizzazione da applicare.
In particolare, l'importo della perdita, per le esposizioni deteriorate classificate come sofferenze, inadempienze probabili e esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate, secondo le categorie più avanti specificate, è ottenuto come differenza tra il valore di iscrizione e il valore attuale degli stimati flussi di cassa, scontati al tasso di interesse originario dell'attività finanziaria.
Per tutte le posizioni a tasso fisso il tasso di interesse così determinato è mantenuto costante anche negli esercizi successivi, mentre per le posizioni a tasso variabile il tasso di interesse viene aggiornato in base alle condizioni espresse contrattualmente.
Laddove il tasso originario non sia direttamente reperibile, oppure il suo reperimento sia eccessivamente oneroso, si applica la sua migliore approssimazione, anche ricorrendo a soluzioni alternative ("practical expedients") che non alterano comunque la sostanza e la coerenza coi principi contabili internazionali.
I tempi di recupero sono stimati sulla base di business plan o di previsioni basate sull'esperienza storica dei recuperi osservati per classi omogenee di finanziamenti, tenuto conto del segmento di clientela, della forma tecnica, della tipologia di garanzia e di altri eventuali fattori ritenuti rilevanti o, qualora ne ricorrano le condizioni, di transazioni di mercato attese.

Come menzionato nel precedente paragrafo, i modelli per il calcolo della perdita attesa fanno leva sui parametri di PD, LGD e EAD, oltre che sul tasso di interesse effettivo. Tali modelli sono utilizzati per il calcolo delle rettifiche di valore di tutte le controparti istituzionali costituite prevalentemente da controparti FIBS (Financial Institutions, Banks and Sovereigns).
In particolare:
Tali parametri sono calcolati a partire dagli omologhi parametri di lungo periodo utilizzati anche ai fini del calcolo del Capitale Interno apportando specifici adeguamenti al fine di assicurare la piena coerenza ai requisiti previsti dal principio contabile IFRS 9.
I principali adeguamenti sono stati finalizzati a:
Per quanto riguarda le PD lifetime, le curve di PD through-the-cycle, ottenute adattando i tassi d'inadempienza cumulati osservati, sono stati calibrati per riflettere previsioni point-in- time e forward-looking circa i tassi d'inadempienza di portafoglio.
Il tasso di recupero incorporato nella LGD through-the-cycle è stato adattato al fine di riflettere i trend più attuali dei tassi di recupero così come le aspettative circa i trend futuri e attualizzati al tasso d'interesse effettivo o alla sua migliore approssimazione.
Con riferimento allo Stadio 3 si precisa che lo stesso comprende le esposizioni deteriorate verso debitori che ricadono, secondo quanto previsto dalle regole Banca d'Italia, definite nella Circolare n.272 del 30 luglio 2008 e successivi aggiornamenti, nella categoria "Non-performing" ai sensi del Regolamento 630/2019 che modifica il Regolamento (UE) n. 575/2013 e del Regolamento di esecuzione (UE) n. 451/2021 della Commissione, e successive modificazioni e integrazioni (Implementing Technical Standards). Sono esclusi gli strumenti finanziari rientranti nel portafoglio "Attività finanziarie detenute per la negoziazione" e i contratti derivati.
Ai fini dell'identificazione e classificazione delle esposizioni creditizie deteriorate occorre anche tenere conto di quanto previsto dalle Guidelines EBA sull'applicazione della definizione di default ai sensi dell'articolo 178 del Regolamento (UE) n. 575/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio (EBA/GL/2016/07) e dal Regolamento UE 2018/171. Le esposizioni creditizie deteriorate devono, durante il "cure period" di 3 mesi previsto dal paragrafo 71 (a) delle EBA/GL/2016/07, continuare a essere rilevate nelle pertinenti categorie nelle quali le stesse si trovavano.
In particolare, si fa riferimento alla definizione di EBA delle esposizioni Non-Performing e quella di attività deteriorate stabilite da Banca d'Italia, così come riportate nella sezione Parte A – Politiche Contabili - Impairment della nota integrativa consolidata al 31 dicembre 2022.
La perdita creditizia attesa derivante dai parametri descritti nel precedente paragrafo considera previsioni macroeconomiche attraverso l'applicazione di scenari multipli ai componenti "forward looking".
Nello specifico, la componente prospettica ("forward looking") è determinata da tre scenari macroeconomici, uno scenario base ("Baseline"), uno scenario positivo ed uno scenario avverso. Lo scenario base è lo scenario centrale di riferimento ed è quindi ritenuto la realizzazione più probabile; gli scenari positivo e avverso rappresentano delle realizzazioni alternative, rispettivamente migliore e peggiore.
Come illustrato nel precedente paragrafo, il principio contabile IFRS 9 prevede che ai fini della determinazione delle perdite attese siano considerate non solo le informazioni storiche e correnti, ma anche le informazioni previsionali macroeconomiche (componenti "forward looking").
Al fine di rettificare i parametri di rischio IFRS-9 con informazioni prospettiche aggiornate alla crisi determinata dal conflitto militare tra Russia e Ucraina, il Gruppo FinecoBank si avvale di una serie di scenari macroeconomici elaborati dal fornitore esterno Moody's Analytics. Per ulteriori dettagli si rimanda all'apposito paragrafo "Misurazione delle perdite attese".

Al 30 giugno 2023, ai fini del calcolo delle perdite attese su crediti per le esposizioni performing, il Gruppo ha utilizzato dei parametri di rischio (PD e LGD) rettificati attraverso gli scenari macroeconomici forniti dal fornitore esterno Moody's Analytics. Gli scenari incorporano informazioni prospettiche che considerano le diverse possibili evoluzioni della crisi geopolitica ed economica innescata dal conflitto militare in Ucraina.
Come anticipato nella sezione relativa alla metodologia di calcolo della perdita attesa, la componente prospettica ("forward looking") è determinata da tre scenari macroeconomici, uno scenario base ("Baseline"), uno scenario positivo ed uno scenario avverso. Lo scenario base è pesato al 40% in quanto ritenuto quello di realizzazione più probabile; gli scenari positivo e avverso invece sono pesati al 30%, e rappresentano delle realizzazioni alternative, rispettivamente migliore e peggiore.
Lo scenario base utilizzato per il calcolo delle ECL al 30 giugno 2023 considera un sostanziale stallo dell'economia dovuto agli effetti della crisi energetica, assumendo che il conflitto militare tra Russia e Ucraina continui senza coinvolgere stati terzi, e che il mercato dell'energia si adatti alle restrizioni imposte dall'Unione Europea con impatti limitati sui prezzi. Si ipotizza inoltre una sostanziale prosecuzione della politica monetaria restrittiva nell'area euro e una progressiva riduzione dell'inflazione per tutto il 2023. Infine, sono ipotizzate ulteriori ondate di contagi da COVID 19, ma con effetti sempre meno impattanti sull'economia. Considerando la performance degli ultimi trimestri, che ha visto un sostanziale ristagno dell'economia dovuto principalmente alla contrazione dei consumi e degli investimenti, si stima che lo stallo continui per buona parte del 2023. Ciò si traduce in una ridotta previsione di crescita del Prodotto Interno Lordo (PIL) dell'eurozona al 0,66%.
In Italia, paese in cui il Gruppo detiene la quasi totalità delle esposizioni verso clientela al dettaglio, le previsioni di crescita del Prodotto Interno Lordo per il 2023 sono stimate allo 0,75%, per poi aumentare come effetto delle misure di stimolo fiscale fino a raggiungere il 2,12% alla fine del 2026. Il rapporto debito/pil risulta influenzato positivamente dalla crescita del PIL e negativamente dall'aumento dei tassi di interesse, ed è stimato in lieve riduzione al 141% alla fine del 2023, per poi tornare gradualmente ai valori pre-crisi. Il tasso di disoccupazione è stimato in lieve aumento fino a raggiungere l'8,40% nel 2024, per poi stabilizzarsi ai valori attuali negli anni successivi.
Altre variabili macroeconomiche, ad esempio il rendimento dei titoli di stato a 10 anni, sono considerate negli scenari a seconda del prodotto creditizio e delle caratteristiche anagrafiche della controparte verso cui il Gruppo detiene l'esposizione.
Lo scenario favorevole utilizzato per il calcolo delle ECL al 30 giugno 2023 ipotizza una più rapida ripresa dei consumi grazie ad un allentamento delle tensioni geopolitiche determinate dal conflitto militare in Ucraina e ad un effetto più immediato del piano nazionale di ripresa e resilienza. In Italia, la ripresa dell'attività economica, più veloce del previsto, si traduce in una previsione di crescita del Prodotto Interno Lordo al 1,73% nel 2023. Il rapporto Debito/PIL previsto per la fine del 2023 è pari al 140%. Infine, il tasso di disoccupazione è stimato in riduzione all'8,20%, per rimanere stabile negli anni successivi.
Lo scenario avverso utilizzato per il calcolo delle ECL al 30 giugno 2023 ipotizza invece un'escalation del conflitto militare oltre i confini dell'Ucraina con un incremento delle tensioni geopolitiche e il rapido deterioramento della fiducia dei mercati nell'economia europea. Le previsioni in tale scenario si traducono in una recessione che vede una contrazione del PIL pari all'1,70% nel 2023, un ulteriore aggravamento nel 2024 (-3,01%) e una graduale ripresa negli anni successivi. La recessione è aggravata dal temporeggiamento della BCE a porre a termine la politica monetaria restrittiva e dall'incapacità politica di fornire un'adeguata risposta fiscale alla crisi, pertanto il rapporto debito/PIL è stimato in crescita al 147%. Infine, il tasso di disoccupazione italiano è stimato in netto aumento fino a raggiungere un picco del 11,24% nel 2024 per poi ridursi lievemente negli anni successivi.
Al 30 giugno 2023, applicando esclusivamente lo scenario favorevole sulle esposizioni complessive del Gruppo, le rettifiche di valore sarebbero pari a circa 0,8 milioni di euro, mentre applicando esclusivamente lo scenario sfavorevole le rettifiche sarebbero pari a 7,4 milioni di euro. Considerando tutti gli scenari - adottando le ponderazioni sopra descritte - le rettifiche di valore complessive di Gruppo al 30 giugno 2023 sono pari a 2,66 milioni di euro. Si segnala che negli importi sopra stimati non sono state considerati le riprese di valore derivanti gli utili da cessione titoli, che al 30 giugno 2023 ammontano a circa 1 milione di euro.

| Scenarios | Variables | 2023 | 2024 | 2025 | 2026 | 2027 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Eurozona-PIL (Δ%) | 0,66% | 1,78% | 2,08% | 1,81% | 1,37% | |
| ITA-PIL (Δ%) | 0,75% | 1,18% | 1,60% | 2,12% | 1,89% | |
| Baseline (40%) | ITA-Rapporto Debito/PIL | 141% | 138% | 137% | 135% | 131% |
| ITA-Tasso di disoccupazione | 8,34% | 8,40% | 8,32% | 8,29% | 8,28% | |
| ITA-Inflazione | 7,12% | 3,05% | 1,69% | 1,73% | 1,90% | |
| Favorable (30%) | Eurozona-PIL (Δ%) | 1,76% | 2,90% | 1,84% | 1,74% | 1,35% |
| ITA-PIL (Δ%) | 1,73% | 2,12% | 1,35% | 2,06% | 1,89% | |
| ITA-Rapporto Debito/PIL | 140% | 135% | 134% | 131% | 127% | |
| ITA-Tasso di disoccupazione | 8,20% | 8,08% | 8,00% | 8,03% | 8,09% | |
| ITA-Inflazione | 7,12% | 3,00% | 1,67% | 1,73% | 1,90% | |
| Eurozona-PIL (Δ%) | -1,71% | -2,33% | 3,48% | 2,68% | 1,43% | |
| Unfavorable (30%) | ITA-PIL (Δ%) | -1,70% | -3,01% | 2,99% | 2,94% | 1,94% |
| ITA-Rapporto Debito/PIL | 147% | 155% | 154% | 150% | 145% | |
| ITA-Tasso di disoccupazione | 9,12% | 11,24% | 10,78% | 10,01% | 9,55% | |
| ITA-Inflazione | 5,41% | 0,33% | 1,02% | 1,42% | 1,83% |
I dettagli circa le previsioni dei principali dati macroeconomici utilizzate negli scenari sono riportate in dettaglio nella seguente tabella:
Al fine di mitigare il rischio nelle varie forme di concessione di credito, il Gruppo acquisisce diverse tipologie di garanzie reali. Per i mutui fondiari, il Gruppo acquisisce a garanzia tramite ipoteca principalmente immobili residenziali, mentre sugli affidamenti in conto corrente sono accettati in pegno diverse tipologie di strumenti finanziari, tra cui azioni, obbligazioni, fondi di investimento, assicurazioni e titoli di Stato.
Anche in presenza di garanzie reali il Gruppo effettua una valutazione complessiva del rischio di credito, incentrata principalmente sulla capacità reddituale del cliente indipendentemente dalla garanzia accessoria fornita. La valutazione delle garanzie pignoratizie è basata sul valore reale, inteso quale valore di mercato per gli strumenti finanziari quotati in un mercato regolamentato. Al valore così determinato sono applicati degli scarti percentuali (margini), differenziati in funzione degli strumenti finanziari assunti a garanzia e dalla concentrazione dello strumento nel portafoglio del cliente fornito a garanzia.
Per le garanzie immobiliari, i principi e le regole sono descritti dalla policy "Normativa erogazione crediti commerciali". In particolare, il Gruppo concede alla propria clientela finanziamenti per un ammontare massimo pari all'80% del valore dei beni ipotecati. Il rapporto tra l'importo del finanziamento accordato ed il valore dell'immobile cauzionale, attestato secondo quanto sopra descritto, prende il nome di Loan To Value (LTV), ed è calcolato sull'intera consistenza immobiliare oggetto di garanzia. A seconda della finalità del mutuo (acquisto, surroga, rifinanziamento e liquidità) possono essere previsti dei limiti (LTV) più stringenti. Al 30 giugno 2023 il LTV medio del portafoglio mutui è pari a circa il 50%.
La valutazione dei beni è effettuata da tecnici esterni inseriti in nell'Albo degli Ingegneri, degli Architetti, dei Geometri o periti industriali e non è quindi soggetta a conflitti di interesse. Il valore degli immobili è sorvegliato su base annuale attraverso indici di rivalutazione di mercato stimati da un fornitore esterno specializzato nelle valutazioni sul mercato immobiliare. Tale attività è finalizzata ad individuare eventuali immobili che necessitino di una rivalutazione e può essere svolta anche con maggiore frequenza qualora le condizioni di mercato siano soggette a variazioni significative.
Per le garanzie reali finanziarie invece, i principi e le regole sono descritte nella policy "Collateral Management". La valutazione degli strumenti finanziari avviene prendendo in considerazione diversi parametri, tra cui il rating di emissione, la classe di liquidità, la capitalizzazione e l'appartenenza ad un indice riconosciuto. Tali parametri, a seconda della tipologia di strumento oggetto di valutazione, possono influire oltre che sull'eligibilità a pegno dello strumento stesso, anche sul margine considerato al fine di determinare l'importo dell'affidamento.
Il monitoraggio del controvalore delle garanzie reali finanziarie è svolto su base giornaliera da procedure automatiche che effettuano il Mark to Market di ogni singolo strumento contenuto nei depositi a garanzia, e confrontano il controvalore derivante con l'importo affidato in fase di delibera. In caso di perdite superiori al valore soglia, si provvede caso per caso alla valutazione delle modalità di risoluzione in accordo con il cliente.

La classificazione dei crediti scaduti deteriorati, a inadempienza probabile o sofferenza è allineata ai criteri definiti da Banca d'Italia, dalle Guidelines EBA sull'applicazione della definizione di default ai sensi dell'articolo 178 del Regolamento (UE) n. 575/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio (EBA/GL/2016/07) e dal Regolamento UE 2018/171. La classificazione a sofferenza, legata all'insolvenza del cliente, è sempre analitica e definita sulla base dell'andamento delle azioni per il recupero dei crediti. Analitica è anche la previsione di perdita per le posizioni classificate a inadempienza probabile e scaduti deteriorati.
Per gli scoperti di conto il criterio di classificazione è correlato alla effettuazione di attività volte al recupero dei crediti o alla vendita forzosa di titoli per la compensazione del credito.
Le derubricazioni dei crediti e, quindi, il passaggio da uno stato ad un altro verso classificazioni di minore rilevanza sono autorizzate soltanto in caso di completo pagamento dello scaduto considerato rispetto al piano di ammortamento originale oppure in caso di consistenti versamenti concordati che inducono a ritenere molto probabile il rientro dell'esposizione debitoria.
Le procedure di gestione dei crediti ad andamento anomalo prevedono, in base alla anzianità dello scaduto, specifiche azioni per il recupero del credito.
Il Gruppo procede ad iscrivere un write-off di un'attività finanziaria qualora non abbia aspettative ragionevoli di recuperare il capitale e gli interessi maturati.
Le valutazioni relative al possibile write-off sono attuate in base ad una serie di criteri, elencati di seguito (a titolo esemplificativo e non esaustivo), quali:
In ogni caso, la politica aziendale è quella di non proseguire le attività di recupero successivamente all'iscrizione di un write-off.
L'attuale modello di business del Gruppo e le policy aziendali approvate dal Consiglio di Amministrazione non prevedono né l'acquisizione di crediti deteriorati né l'erogazione di "nuova finanza" sotto ogni forma (prestiti personali, mutui, linee di credito in conto corrente, ecc.) a clienti già deteriorati.
Le rinegoziazioni di strumenti finanziari che determinano una modifica delle condizioni contrattuali sono contabilizzate in funzione della "sostanzialità" della modifica contrattuale medesima. La valutazione circa la sostanzialità della modifica deve essere effettuata considerando sia elementi qualitativi sia, nel caso di passività finanziarie, elementi quantitativi. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto riportato nel paragrafo "Rinegoziazioni" nella Parte A – Politiche contabili della nota integrativa consolidata al 31 dicembre 2022.
Al 30 giugno 2023 non si rileva un incremento significativo delle misure di concessione.

Come previsto nella Circolare n. 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione", i crediti a vista verso banche e banche centrali, rilevati nella voce di bilancio "Cassa e disponibilità liquide", sono inclusi nella definizione di esposizioni creditizie per cassa ma sono convenzionalmente esclusi dalle tabelle relative all'informativa quantitativa sulla qualità del credito riportate nella Sezione 2 "Rischi del consolidato prudenziale", ad eccezione della tabella A.1.4.
A.1.1 Consolidato prudenziale – Distribuzione delle attività finanziarie per fasce di scaduto (valori di bilancio)
| (Importi in migliaia) | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Primo stadio | Secondo stadio | Terzo stadio | Impaired acquisite o originate | |||||||||
| Portafogli/stadi di rischio | Da 1 giorno a 30 giorni |
Da oltre 30 giorni fino a 90 giorni |
Oltre 90 giorni |
Da 1 giorno a 30 giorni |
Da oltre 30 giorni fino a 90 giorni |
Oltre 90 giorni |
Da 1 giorno a 30 giorni |
Da oltre 30 giorni fino a 90 giorni |
Oltre 90 giorni |
Da 1 giorno a 30 giorni |
Da oltre 30 giorni fino a 90 giorni |
Oltre 90 giorni |
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
30.956 | 2.775 | 100 | 173 | 5.427 | 1.019 | 307 | 18 | 3.591 | - | - | - |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3. Attività finanziarie in corso di dismissione |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale 30/06/2023 |
30.956 | 2.775 | 100 | 173 | 5.427 | 1.019 | 307 | 18 | 3.591 | - | - | - |
| Totale 31/12/2022 |
24.495 | 2.839 | 108 | 331 | 1.731 | 1.748 | 57 | 12 | 3.205 | - | - | - |

A.1.4 Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi e netti
| (Importi in migliaia) | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esposizione lorda | Rettifiche di valore complessive e accantonamenti complessivi |
|||||||||||
| Tipologie esposizioni/valori | stadio Primo |
stadio Secondo |
stadio Terzo |
o originate Impaired acquisite |
stadio Primo |
stadio Secondo |
stadio Terzo |
o originate Impaired acquisite |
Esposizione Netta |
Write-off parziali complessivi* |
||
| A. ESPOSIZIONI CREDITIZIE PER CASSA |
||||||||||||
| A.1 A VISTA | 1.518.722 1.518.722 | - | - - |
(101) | (101) | - | - - |
1.518.621 | - | |||
| a) Deteriorate | - | X | - | - - |
- | X | - | - - |
- | - | ||
| b) Non deteriorate | 1.518.722 1.518.722 | - | X | - | (101) | (101) | - | X | - | 1.518.621 | - | |
| A.2 ALTRE | 3.417.329 3.417.326 | - | - - |
(264) | (264) | - | - - |
3.417.065 | - | |||
| a) Sofferenze | - | X | - | - - |
- | X | - | - - |
- | - | ||
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
- | X | - | - - |
- | X | - | - - |
- | - | ||
| b) Inademp. probabili | - | X | - | - - |
- | X | - | - - |
- | - | ||
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
- | X | - | - - |
- | X | - | - - |
- | - | ||
| c) Esposizioni scadute deteriorate |
- | X | - | - - |
- | X | - | - - |
- | - | ||
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
- | X | - | - - |
- | X | - | - - |
- | - | ||
| d) Esposizioni scadute non deteriorate |
- | - | - | X | - | - | - | - | X | - | - | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
- | - | - | X | - | - | - | - | X | - | - | - |
| e) Altre esposizioni non deteriorate |
3.417.329 3.417.326 | - | X | - | (264) | (264) | - | X | - | 3.417.065 | - | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
- | - | - | X | - | - | - | - | X | - | - | - |
| TOTALE (A) 4.936.051 4.936.048 | - | - - |
(365) | (365) | - | - - |
4.935.686 | - | ||||
| B. ESPOSIZIONI CREDITIZIE FUORI BILANCIO |
||||||||||||
| a) Deteriorate | - | X | - | - - |
- | X | - | - - |
- | - | ||
| b) Non deteriorate | 1.566.654 | 17.170 | - | X | - | (1) | (1) | - | X | - | 1.566.653 | - |
| TOTALE (B) 1.566.654 | 17.170 | - | - - |
(1) | (1) | - | - - |
1.566.653 | - | |||
| TOTALE (A+B) 6.502.705 4.953.218 | - | - - |
(366) | (366) | - | - - |
6.502.339 | - |
Si precisa che le attività finanziarie detenute per la negoziazione, i contratti derivati e le operazioni fuori bilancio diverse da quelle soggette alle regole di svalutazione prevista dall'IFRS 9 sono state classificate, convenzionalmente, tra le esposizioni non deteriorate, ma non sono state incluse nelle colonne che prevedono la suddivisione per stadio di rischio.
Nella tabella sopra esposta nella voce B. "Esposizioni fuori bilancio" è stato incluso il rischio di controparte connesso con le operazioni di prestito titoli e di pronti contro termine passive rientranti nella nozione di "Operazioni SFT" definita nella normativa prudenziale, per un importo pari a 276.444 migliaia di euro.

A.1.5 Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti
| (Importi in migliaia) | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esposizione lorda | Rettifiche di valore complessive e accantonamenti complessivi |
|||||||||||
| Tipologie esposizioni/valori | stadio Primo |
stadio Secondo |
stadio Terzo |
o acquisite originate Impaired |
stadio Primo |
stadio Secondo |
stadio Terzo |
o acquisite originate Impaired |
Esposizione Netta |
Write-off parziali complessivi* |
||
| A. ESPOSIZIONI CREDITIZIE PER CASSA |
||||||||||||
| a) Sofferenze | 16.702 | X | - | 16.702 | - | (15.247) | X | - (15.247) | - | 1.455 | - | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
249 | X | - | 249 | - | (225) | X | - | (225) | - | 24 | - |
| b) Inadempienze probabili | 4.893 | X | - | 4.893 | - | (3.343) | X | - | (3.343) | - | 1.550 | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
563 | X | - | 563 | - | (331) | X | - | (331) | - | 232 | - |
| c) Esposizioni scadute deteriorate | 4.279 | X | - | 4.279 | - | (1.974) | X | - | (1.974) | - | 2.305 | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
20 | X | - | 20 | - | (15) | X | - | (15) | - | 5 | - |
| d) Esposizioni scadute non deteriorate |
40.921 | 33.993 | 6.928 | X | - | (471) | (160) | (311) | X | - | 40.450 | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
33 | - | 33 | X | - | (6) | - | (6) | X | - | 27 | - |
| e) Altre esposizioni non deteriorate 25.761.194 25.731.720 | 43.268 | X | - | (18.536) (13.719) | (4.817) | X | - | 25.742.658 | - | |||
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
1.581 | - | 1.581 | X | - | (14) | - | (14) | X | - | 1.567 | - |
| TOTALE (A) 25.827.989 25.765.713 | 50.196 | 25.874 | - | (39.571) (13.879) | (5.128) (20.564) | - | 25.788.418 | - | ||||
| B. ESPOSIZIONI CREDITIZIE FUORI BILANCIO |
||||||||||||
| a) Deteriorate | 181 | X | - | 58 | - | (79) | X | - | (6) | - | 102 | - |
| b) Non deteriorate | 2.581.281 | 33.664 | 612 | X | - | (48) | (48) | - | X | - | 2.581.233 | - |
| TOTALE (B) | 2.581.462 | 33.664 | 612 | 58 | - | (127) | (48) | - | (6) | - | 2.581.335 | - |
| TOTALE (A+B) | 28.409.451 25.799.377 | 50.808 | 25.932 | - | (39.698) (13.927) | (5.128) (20.570) | - | 28.369.753 | - |
Si precisa che le attività finanziarie detenute per la negoziazione, i contratti derivati e le operazioni fuori bilancio diverse da quelle soggette alle regole di svalutazione prevista dall'IFRS 9 sono state classificate, convenzionalmente, tra le esposizioni non deteriorate, ma non sono state incluse nelle colonne che prevedono la suddivisione per stadio di rischio.
Nella tabella sopra esposta, inoltre, nella voce B. "Esposizioni fuori bilancio" è stato incluso il rischio di controparte connesso con le operazioni di prestito titoli e in pronti contro termine passive rientranti nella nozione di "Operazioni SFT" definita nella normativa prudenziale, per un importo pari a 383.522 migliaia di euro.

Al 30 giugno 2023 le "posizioni di rischio" che costituiscono una "grande esposizione", secondo quanto disciplinato dal Regolamento di Esecuzione (UE) n. 451/2021 della Commissione del 17 dicembre 2020 che stabilisce norme tecniche di attuazione per quanto riguarda le segnalazioni degli enti a fini di vigilanza conformemente al regolamento (UE) n. 575/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio, e successivi Regolamenti che ne modificano il contenuto, sono le seguenti:
Si precisa che in conformità con gli Orientamenti EBA sui clienti connessi ai sensi dell'articolo 4, paragrafo 1, punto 39), del CRR, sono incluse tra le grandi esposizioni anche le controparti che presentano legami con amministrazioni centrali e che, pur non eccedendo singolarmente la soglia del 10% del capitale ammissibile ai fini delle grandi esposizioni, superano tale limite considerando anche l'esposizione verso lo stato sovrano a cui sono connesse con un legame di controllo.
Il CRR prevede, inoltre, l'applicazione del "Metodo della sostituzione", in base al quale un Ente, quando riduce l'esposizione verso un cliente utilizzando una tecnica di attenuazione del rischio di credito ammissibile a norma dell'articolo 399, paragrafo 1, tratta, secondo le modalità stabilite all'articolo 403, la parte dell'esposizione corrispondente alla riduzione come esposizione verso il fornitore di protezione anziché verso il cliente. Ciò comporta il rispetto dei limiti fissati dall'articolo 395 del CRR alla somma delle esposizioni dirette nei confronti dei clienti e delle esposizioni rappresentate dalle garanzie ricevute ("esposizioni indirette"). Inoltre, gli enti aggiungono alle esposizioni totali verso un cliente le esposizioni derivanti dai contratti derivati laddove il contratto non sia stato stipulato direttamente con tale cliente ma lo strumento di debito o di capitale sottostante sia stato emesso da tale cliente ("esposizioni indirette").
In seguito al deconsolidamento di FinecoBank dal Gruppo UniCredit, FinecoBank e UniCredit S.p.A. hanno stipulato un contratto (Pledge Agreement) che prevede la concessione da parte di UniCredit S.p.A. di garanzie finanziarie in favore di FinecoBank volte a garantire le esposizioni al rischio di credito rappresentate dalle obbligazioni UniCredit, fino a naturale scadenza delle stesse e dalle garanzie finanziarie rilasciate da FinecoBank a favore dell'Agenzia delle Entrate su richiesta di UniCredit S.p.A., fino a completa estinzione delle stesse. Tali garanzie rispondono ai requisiti richiesti dalla normativa applicabile per essere ammissibili nell'ambito delle tecniche di attenuazione del rischio di credito (CRM), con conseguente riduzione dell'esposizione verso il Gruppo UniCredit ai fini della determinazione delle grandi esposizioni del Gruppo Fineco.
Si informa, infine, che le imposte anticipate rientranti nell'esposizione verso l'Amministrazione Centrale italiana sono state esentate e, quindi, il loro valore ponderato è nullo.

Il Gruppo è esposto nei confronti del debito sovrano di alcuni Paesi avendo investito parte delle proprie attività in titoli di debito emessi da governi e contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" e "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato". La tabella seguente indica il valore nominale, il valore di bilancio e il fair value di tali esposizioni al 30 giugno 2023. Precisiamo che il Gruppo detiene anche titoli di debito emessi da Stati sovrani classificati nelle "Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" per 80 migliaia di euro.
Il Gruppo ha inoltre investito in titoli di debito emessi da Enti sovranazionali e Agenzie governative contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato".
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Valore nominale al | Valore di bilancio al | Fair value al | % Sulla voce di bilancio |
|
| 30/06/2023 | 30/06/2023 | 30/06/2023 | 30/06/2023 | |
| Italia | 6.192.218 | 6.012.005 | 5.742.920 | 17,8% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 6.192.218 | 6.012.005 | 5.742.920 | 20,6% |
| Spagna | 4.920.000 | 4.559.847 | 4.490.254 | 13,5% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 4.920.000 | 4.559.847 | 4.490.254 | 15,6% |
| Germania | 175.000 | 171.678 | 155.708 | 0,5% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 175.000 | 171.678 | 155.708 | 0,6% |
| Francia | 1.508.500 | 1.483.357 | 1.309.124 | 4,4% |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
35.000 | 27.647 | 27.647 | 100,0% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 1.473.500 | 1.455.710 | 1.281.477 | 5,0% |
| Stati Uniti | 563.225 | 558.572 | 552.050 | 1,7% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 563.225 | 558.572 | 552.050 | 1,9% |
| Austria | 671.000 | 665.107 | 585.027 | 2,0% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 671.000 | 665.107 | 585.027 | 2,3% |
| Irlanda | 960.500 | 910.046 | 881.849 | 2,7% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 960.500 | 910.046 | 881.849 | 3,1% |
| Regno Unito | 58.256 | 58.367 | 58.324 | 0,2% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 58.256 | 58.367 | 58.324 | 0,2% |
| Belgio | 715.000 | 715.180 | 630.502 | 2,1% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 715.000 | 715.180 | 630.502 | 2,5% |
| Portogallo | 330.000 | 373.633 | 326.851 | 1,1% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 330.000 | 373.633 | 326.851 | 1,3% |
| Svizzera | 32.693 | 32.632 | 32.628 | 0,1% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 32.693 | 32.632 | 32.628 | 0,1% |
| Arabia Saudita | 90.000 | 90.032 | 72.548 | 0,3% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 90.000 | 90.032 | 72.548 | 0,3% |
| Cile | 203.100 | 213.469 | 167.363 | 0,6% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 203.100 | 213.469 | 167.363 | 0,7% |
| Cina | 165.832 | 165.444 | 130.952 | 0,5% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 165.832 | 165.444 | 130.952 | 0,6% |
| Lettonia | 30.000 | 29.756 | 22.392 | 0,1% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 30.000 | 29.756 | 22.392 | 0,1% |
| Islanda | 15.000 | 14.969 | 12.491 | 0,0% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 15.000 | 14.969 | 12.491 | 0,1% |
| Totale esposizioni sovrane | 16.630.324 | 16.054.094 | 15.170.983 | 47,5% |
Le % riportate in corrispondenza della denominazione dei singoli Stati sovrani e nella voce "Totale esposizioni sovrane" sono state determinate sul totale attivo del bilancio consolidato, mentre le % riportate in corrispondenza delle voci di bilancio sono state determinate sul totale delle singole voci di bilancio indicate.
Si precisa che i titoli in valuta diversa dall'euro sono stati convertiti in euro al cambio a pronti alla data di riferimento del bilancio.
Al 30 giugno 2023 l'incidenza dell'investimento in titoli di debito emessi da Stati sovrani è pari al 47,5% del totale dell'attivo del bilancio consolidato. Tra i titoli di debito emessi da Stati sovrani detenuti dal Gruppo non vi sono titoli di debito strutturati.

Nella tabella seguente sono indicati i rating al 30 giugno 2023 forniti dalle società Fitch Ratings, Moody's e Standard & Poor's per gli Stati sovrani in relazione ai quali il Gruppo è esposto.
| Moody's | Fitch Ratings | Standard & Poor's | |
|---|---|---|---|
| Italia | Baa3 | BBB | BBB |
| Spagna | Baa1 | A- | A |
| Germania | Aaa | AAA | AAA |
| Francia | Aa2 | AA- | AA |
| Stati Uniti | Aaa | AAA | AA+ |
| Austria | Aa1 | AA+ | AA+ |
| Irlanda | Aa3 | AA- | AA |
| Belgio | Aa3 | AA- | AA |
| Portogallo | Baa2 | BBB+ | BBB+ |
| Regno Unito | Aa3 | AA- | AA |
| Svizzera | Aaa | AAA | AAA |
| Arabia Saudita | A1 | A+ | A |
| Cile | A2 | A- | A+ |
| Cina | A1 | A+ | A+ |
| Lettonia | A3 | A- | A+ |
| Islanda | A2 | A | A |

Il rischio di mercato deriva dall'effetto che variazioni nelle variabili di mercato (tassi di interesse, prezzi dei titoli, tassi di cambio, ecc.) possono generare sul valore economico del portafoglio del Gruppo, dove quest'ultimo comprende le attività detenute sia nel trading book, ossia nel portafoglio di negoziazione, sia quelle iscritte nel portafoglio bancario, ovvero l'operatività connessa con le scelte di investimento strategiche.
Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank stabilisce le linee guida strategiche per l'assunzione dei rischi di mercato, approva il quadro di riferimento generale per il rischio di mercato ed ogni modifica significativa, sotto il profilo della struttura organizzativa, delle strategie, delle metodologie e definisce i livelli massimi di propensione al rischio.
L'approccio strategico del Gruppo è mantenere il minimo livello di rischio di mercato compatibilmente con le esigenze di business ed i limiti stabiliti di Risk Appetite Framework approvati dal Consiglio di Amministrazione.
Il rischio di mercato in FinecoBank è definito attraverso due insiemi di limiti:
La funzione Market & Liquidity Risk, all'interno della Direzione CRO, nel completo rispetto degli obblighi regolamentari e legali locali è incaricata principalmente – ma non esclusivamente - di:
Nel corso del primo semestre del 2023 non sono stati registrati impatti sul profilo di rischio di mercato derivanti dal conflitto militare tra Russia e Ucraina. Nel corso del primo semestre 2023, inoltre, non sono stati registrati impatti sul profilo di rischio di mercato derivanti dai suddetti eventi, né per quanto riguarda il portafoglio bancario né per quanto riguarda il portafoglio di negoziazione.
Il principale strumento utilizzato dal Gruppo per la misurazione del rischio di mercato sulle posizioni di trading è il Value at Risk (VaR), calcolato secondo l'approccio della simulazione storica.
Il metodo della simulazione storica prevede la rivalutazione giornaliera delle posizioni sulla base dell'andamento dei prezzi di mercato su di un opportuno intervallo temporale di osservazione. La distribuzione di utili e perdite che ne deriverebbe è analizzata per determinare l'effetto di movimenti estremi del mercato sui portafogli. Il valore della distribuzione al percentile corrispondente all'intervallo di confidenza fissato rappresenta la misura di VaR. I parametri utilizzati per il calcolo del VaR sono i seguenti: intervallo di confidenza 99%; orizzonte temporale di 1 giorno; aggiornamento giornaliero delle serie storiche; periodo di osservazione 250 giorni.

La responsabilità primaria per il monitoraggio ed il controllo della gestione del rischio di mercato nel portafoglio bancario risiede presso gli organi competenti del Gruppo. La Direzione CRO della Capogruppo FinecoBank è responsabile per il processo di monitoraggio del rischio di mercato sul portafoglio bancario definendo la struttura, i dati rilevanti e la frequenza per un adeguato reporting.
Le principali componenti del rischio di mercato del portafoglio bancario sono il rischio di credit spread, il rischio di tasso d'interesse e il rischio di cambio. Il primo deriva principalmente dagli investimenti in titoli obbligazionari detenuti a fini di liquidità. Il rischio di mercato relativo al portafoglio obbligazionario è vincolato e monitorato mediante limiti sul nozionale, misure di sensitività al Valore Economico e limiti sul Value at Risk.
La seconda componente, il rischio tasso di interesse, è gestita con la finalità di stabilizzare tale rischio. La misura di rischio di tasso di interesse per il portafoglio bancario riguarda il duplice aspetto di valore e di margine di interesse netto del Gruppo. In particolare, il rischio di tasso di interesse può essere valutato secondo due prospettive diverse ma complementari:
La terza componente è il rischio di cambio. Le fonti di questa esposizione si riferiscono principalmente allo sbilancio tra attività e passività in USD. L'attività di copertura del rischio cambio avviene mediante il pareggiamento di attività e passività in valuta o mediante operazioni di compravendita a termine di valuta.
Il Gruppo assicura che il valore applicato a ciascuna posizione del portafoglio di negoziazione rifletta adeguatamente il fair (market) value, valore equo di mercato, cioè il corrispettivo al quale un'attività potrebbe essere scambiata, o una passività estinta, in una libera transazione tra parti consapevoli e indipendenti. Il fair value di uno strumento finanziario è basato su, o derivato da, prezzi di mercato o variabili osservabili. La disponibilità di prezzi o variabili osservabili differisce a seconda dei prodotti e dei mercati, e può modificarsi nel tempo.
Nel caso in cui i prezzi o i parametri osservabili siano prontamente e regolarmente disponibili (ossia soddisfino adeguati requisiti di liquidità), essi sono direttamente utilizzati nella determinazione del fair value (mark-to-market).
In mercati non attivi o per alcuni strumenti, per i quali prezzi o parametri osservabili non siano disponibili, il calcolo del fair value avviene attraverso tecniche di valutazione appropriate per lo strumento specifico (mark-to-model). Questo approccio prevede il ricorso a stime e giudizio e, pertanto, può richiedere rettifiche di valore che tengano conto degli spread denaro-lettera, della liquidità delle posizioni e del rischio di controparte, oltre che del modello utilizzato. Inoltre, ciascun modello di valutazione utilizzato per il calcolo del fair value è validato da una funzione dedicata indipendente dalle unità di business.
Al fine di assicurare l'adeguata separazione tra funzioni deputate alle attività di sviluppo e funzioni responsabili della validazione, tutti i modelli di valutazione sviluppati devono essere valutati e validati centralmente da funzioni indipendenti rispetto alle funzioni che hanno proceduto allo sviluppo. La convalida dei modelli è svolta centralmente anche nel caso di nuovi sistemi o strumenti di analisi il cui utilizzo abbia un impatto potenziale sui risultati economici del Gruppo.
In aggiunta alla valutazione giornaliera di mark-to-market o mark-to-model, la Direzione CRO esegue una verifica indipendente dei prezzi (IPV, Independent Price Verification). Questo è il processo in base al quale sono verificate regolarmente l'accuratezza e l'indipendenza dei prezzi di mercato o dei parametri utilizzati dai modelli. Mentre la valutazione di mark-to-market o mark-to-model può essere eseguita dagli operatori di front-office, la validazione dei prezzi di mercato e dei parametri dei modelli è effettuata su base mensile.
Il VaR calcolato nell'ambito della misurazione dei rischi di mercato del portafoglio bancario e di negoziazione utilizza l'approccio delle simulazioni storiche. La scelta del modello prevede una serie di vantaggi:
è facilmente comprensibile e comunicabile;

Per contro i modelli VaR basati sulle simulazioni storiche non forniscono alcuna informazione sull'entità della perdita eccedente il VaR. È per questo motivo che il framework di Gruppo utilizza strumenti complementari quali gli stress test.
1.2.1 Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo – portafoglio di negoziazione di vigilanza
Il portafoglio di negoziazione è destinato ad accogliere titoli di debito (ordinari e subordinati, strutturati e plain vanilla), titoli di capitale, certificati quotati e non – strettamente rivenienti dall'attività di intermediazione con la clientela retail.
Il Gruppo non effettua trading proprietario e non assume posizioni speculative direzionali sui propri libri. Il portafoglio di negoziazione del Gruppo è movimentato in contropartita all'attività di intermediazione della clientela retail, in particolare per quanto riguarda l'attività di negoziazione in conto proprio, in base alla quale FinecoBank si pone come controparte diretta del Cliente. Tale attività, in cui rientra anche l'internalizzazione sistematica su una selezione definita di strumenti finanziari e l'attività di market maker sui certificates emessi dalla Banca, è effettuata grazie alle aperture normative di MiFID che consentono la possibilità di esecuzione degli ordini relativi a strumenti finanziari in una pluralità di sedi di esecuzione tra le quali è contemplata l'esecuzione in contro proprio.
Per quanto riguarda sia la descrizione dei processi interni di controllo e gestione del rischio che l'illustrazione delle metodologie utilizzate per l'analisi della rischiosità, si rimanda a quanto già esposto nel paragrafo introduttivo.
Il Gruppo monitora il VaR del Trading Book con periodicità giornaliera.
Al 30 giugno 2023 il VaR giornaliero del Trading Book ammonta a 152 migliaia di euro. La media per il primo semestre del 2023 è pari a 157 migliaia di euro, con un picco massimo di 379 migliaia di euro ed un minimo di 25 migliaia di euro.
La volatilità nel prezzo degli strumenti determina impatti diretti a conto economico.
Il rischio di tasso di interesse consiste nelle variazioni dei tassi di interesse che si riflettono:
Il Gruppo misura e monitora ogni giorno il rischio di tasso di interesse nel quadro delle metodologie e dei corrispondenti limiti o soglie di attenzione approvate dal Consiglio di Amministrazione. Queste riguardano la sensitivity del margine di interesse ed il valore economico.
Il rischio di tasso di interesse incide su tutte le posizioni di proprietà rivenienti dalle scelte di investimento strategiche (banking book).

Le fonti principali del rischio di tasso di interesse si possono classificare come segue:
All'interno del contesto organizzativo già descritto in precedenza, il Consiglio di Amministrazione delibera la propensione al rischio ed i limiti di rischio tasso di interesse in termini di Economic Value Sensitivity ed Net Interrest Income Sensitivity.
Con riferimento all'Economic Value Sensitivity, al fine di valutare gli effetti di variazioni nella curva dei tassi di interesse sul portafoglio bancario, con cadenza settimanale, sono effettuate analisi di scenario che prevedono molteplici variazioni nella curva dei tassi, sia paralleli (+/- 200 bps) sia non paralleli. Tra questi assumono particolare rilievo i sei scenari standardizzati - Supervisory Outlier Test "SOT" (cfr. paragrafo 2 "Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività") - come definiti dagli orientamenti EBA in vigore. All'interno del Risk Appetite è monitorata l'analisi di sensitività del valore economico del peggiore scenario SOT; il rispetto delle specifiche soglie di rischio è oggetto di reporting trimestrale agli Organi Sociali.
L'indicatore di NII Sensitivity è calcolato applicando due scenari paralleli previsti dai SOT che riprendono le ipotesi sottostanti le valutazioni degli scenari dell'EV sensitivity (cfr. paragrafo 2 "Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività") e sono calcolati con le seguenti ipotesi:
Anche l'analisi di sensitività sul margine di interesse è monitorata all'interno del Risk Appetite applicando il peggiore scenario di shock parallelo.
Il framework degli indicatori dei rischi di mercato comprende inoltre una pluralità di metriche suddivise tra globali, ad esempio Interest Rate VaR, e granulari, ad esempio BP01 (Basis Point 01) sensitivity; tali metriche sono monitorate con cadenza giornaliera.
Il Risk Appetite Framework prevede infine limiti di rischio in termini di VaR del portafoglio bancario e del portafoglio di negoziazione in cui il rischio tasso è una componente (calcolato utilizzando la metodologia descritta in precedenza), Nell'ambito del portafoglio bancario il VaR costituisce una misura del Credit Spread Risk in the Banking Book (CSRBB).
Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo 2. Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività.

Al fine di misurare il rischio tasso di interesse insito nel bilancio del Gruppo è necessario misurare la sensibilità degli impieghi e della raccolta ai cambiamenti della curva dei tassi d'interesse. FinecoBank ha sviluppato specifici modelli comportamentali volti alla stima del profilo di scadenza delle poste dell'attivo e del passivo che non hanno una scadenza contrattuale; infatti alcune poste, percepite come esigibili a vista, in realtà sono soggette a comportamenti viscosi.
Le valutazioni contenute nel Template EU IRRBB, riportano le esposizioni delle metriche di rischio tasso d'interesse al 30 giugno 2023 ed al 31 dicembre 2022. Per la descrizione degli scenari si rimanda alla sezione Informazioni di natura qualitativa - Rischio Tasso.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| a | b | c | d | |
| Supervisory shock scenarios | Variazioni economic value of equity | Variazioni net interest income | ||
| 30/06/2023 | 31/12/2022 | 30/06/2023 | 31/12/2022 | |
| 1 Shock al rialzo parallelo | (40.305) | (77.383) | 107.497 | 113.838 |
| 2 Shock al ribasso parallelo | 14.472 | 38.481 | (218.336) | (235.729) |
| 3 Steepener shock (discesa dei tassi a breve e rialzo dei tassi a lungo) | 50.973 | 30.469 | - | - |
| 4 Flattener shock (rialzo dei tassi a breve e discesa dei tassi a lungo) | (110.284) | (75.240) | - | - |
| 5 Shock up dei tassi a breve | (114.952) | (94.576) | - | - |
| 6 Shock down dei tassi a lungo | 60.071 | 49.285 | - | - |
La tabella riporta i risultati degli scenari c.d. Supervisory Outlier Test, così come descritti al paragrafo precedente, condotti sul valore economico e sul margine di interesse. Con riferimento all'Economic Value i risultati mostrano una sensitività negativa in caso di rialzo dei tassi, parallelo o dei tassi a breve, mentre una sensitività positiva negli scenari rialzisti, paralleli o dei tassi a lungo termine. L'analisi di sensitività sul margine d'interesse mostra nello shift rialzista sulla curva di tasso di interesse un impatto positivo , mentre in quello ribassista un impatto negativo. L'analisi di sensitività sul margine di interesse condotta alla data attuale applicando i due scenari di shock paralleli ha sostituito la precedente analisi che prevedeva shock di +100/-25 bps. La modifica è stata motivata dal mutato contesto dei tassi di interesse e dalla decisione del Consiglio di Amministrazione di includere all'interno della Risk Appetite Dashboard l'indicatore di NII Sensitivity calcolato con il peggiore scenario parallelo.
Oltre agli scenari SOT sopra descritti, la Banca conduce con cadenza settimanale le analisi di sensitività regolamentari sull'Economic Value con scenari paralleli di +/- 200 bps. Ipotizzando uno shift pari a + 200 basis point sulla curva di tasso di interesse euro, l'analisi evidenzia un impatto negativo che si attesta a -40.296 migliaia di euro. Uno shift di -200 basis point evidenzia un impatto positivo di 14.300 migliaia di euro.
Con riferimento alle restanti misure di rischio tasso di interesse, si riporta che l'analisi di sensitivity sul valore del patrimonio ipotizzando uno shift di + 1 basis point (BP01) evidenzia un impatto negativo che si attesta complessivamente a -167 migliaia di euro.
Al 30 giugno 2023 l'Interest Rate VaR del Gruppo (*Holding period 1 giorno, intervallo di confidenza 99%) si attesta a circa 9.092 migliaia di euro. La media per il primo semestre del 2023 è pari a 11.494 migliaia di euro con un picco massimo di 18.259 migliaia di euro ed un minimo di 8.746 migliaia di euro.
Il VaR totale, comprensivo della componente Credit Spread Risk derivante prevalentemente dai titoli sovrani detenuti per l'impiego della liquidità e comprensivo del Credit Spread Risk dei titoli obbligazionari UniCredit, è pari a 72.453 migliaia di euro. La media per il primo semestre del 2023 è pari a 102.577 migliaia di euro con un picco massimo di 120.572 migliaia di euro ed un minimo di 70.573 migliaia di euro.

1.2.3 Rischio di cambio
Nell'ambito dell'attività di tesoreria, il Gruppo effettua raccolta in valuta prevalentemente in dollari, tramite conti correnti passivi con clientela, impiegando la medesima principalmente in conti correnti con primari istituti di credito ed emissioni obbligazionarie nella stessa valuta. È stimato l'impatto sul valore delle poste patrimoniali utilizzando l'indicatore di Forex VaR.
Il VaR delle posizioni del Gruppo non è utilizzato per il calcolo del requisito patrimoniale di Primo Pilastro in quanto è utilizzato il metodo standardizzato. Il VaR è utilizzato a soli fini gestionali e di monitoraggio del rischio.
L'attività di copertura del rischio cambio avviene mediante il pareggiamento di attività e passività in valuta o mediante operazioni di compravendita a termine di valuta.
La componente di rischio cambio che contribuisce alla formazione del VaR complessivo è legata prevalentemente allo sbilancio tra attività e passività in dollari.
Al 30 giugno 2023 il Forex VaR giornaliero del portafoglio complessivo (banking e trading) è pari a circa 37 migliaia di euro. La media per il primo semestre del 2023 è pari a 81 migliaia di euro con un picco massimo di 143 migliaia di euro ed un minimo di 37 migliaia di euro.

Il rischio di liquidità può essere sinteticamente definito come il rischio che il Gruppo, anche a causa di eventi futuri inattesi, non sia in grado di far fronte ai propri obblighi di pagamento ovvero di gestire in maniera efficiente la corrispondenza dei flussi di cassa attesi in entrata e in uscita.
I diversi tipi di rischio di liquidità gestiti dal Gruppo sono:
Per affrontare la propria esposizione al rischio di liquidità il Gruppo investe la componente della propria liquidità stimata dai modelli interni come persistente e stabile (cd. liquidità core) in investimenti a medio/lungo termine, mentre la parte di liquidità caratterizzata da un profilo di persistenza inferiore (c.d. liquidità non core) è impiegata in attività liquide o facilmente liquidabili, quali, a titolo esemplificativo, depositi a vista, impieghi a breve termine o titoli governativi utilizzabili come fonte di finanziamento a breve termine presso la Banca Centrale.
Alla data di bilancio non esistono potenziali flussi di cassa in uscita "Contingent liquidity and funding needs", quali, ad esempio, clausole di rimborso accelerato o di rilascio di ulteriori garanzie connesse con un downgrade del Gruppo stesso.
L'obiettivo del Gruppo è mantenere la liquidità ad un livello che consenta di condurre le principali operazioni in sicurezza, finanziare le proprie attività alle migliori condizioni di tasso in normali circostanze operative e rimanere sempre nella condizione di far fronte agli impegni di pagamento. In particolare, la politica d'impiego è improntata a principi di prudenza che considerano prioritario il criterio di liquidabilità degli strumenti; risultato di tale politica si traduce in indicatori di liquidità regolamentari di gran lunga superiori ai requisiti minimi.
Il Gruppo è dotato di una "Group Liquidity Policy", direttamente applicabile alla stessa Capogruppo ed alla Società controllata, che ha lo scopo di definire l'insieme di principi e regole che sovraintendono la gestione della liquidità e dei relativi rischi nel Gruppo. In particolare, la Policy descrive la gestione della liquidità e dei suoi rischi in condizioni standard ed in condizioni di crisi, le attività di controllo di primo e di secondo livello e la governance del Gruppo in materia, definendo ruoli e responsabilità degli Organi e delle funzioni interne di Capogruppo e della società controllata, garantendo la coerenza tra il Piano di Contingency per il rischio di liquidità, il piano di Contingency di capitale, il RAF di Gruppo ed il Group Recovery Plan.
La "Group Liquidity Policy" stabilisce i principi adottati in termini di governance interna e che prevedono il coinvolgimento delle funzioni Tesoreria e Risk Management.
La gestione operativa della liquidità è effettuata dalla funzione Tesoreria che garantisce una gestione efficace ed efficiente della liquidità a breve e medio/lungo termine, il monitoraggio dell'esposizione di liquidità e la conduzione dei controlli di primo livello sul processo di gestione.
La funzione di Controllo dei Rischi è responsabile del monitoraggio del rispetto dei limiti e delle regole sul rischio di liquidità, dell'applicazione delle metriche di rischio e della valutazione delle metodologie scelte.
A tal fine la "Group Liquidity Policy" fa esplicito riferimento ai monitoraggi di primo e di secondo livello, sia dal punto di vista regolamentare sia da quello gestionale:
Gestione del rischio di liquidità sul breve termine (liquidità operativa) che considera gli eventi che potrebbero avere un impatto sulla posizione di liquidità del Gruppo da un giorno fino ad un anno. L'obiettivo primario è quello di conservare la capacità del Gruppo di far fronte agli impegni di pagamento ordinari e straordinari minimizzandone contestualmente i costi;

In tale contesto, il Gruppo considera tutte le attività, passività, posizioni fuori bilancio ed eventi presenti e futuri che generano flussi di cassa certi o potenziali, proteggendo così il Gruppo dai rischi correlati alla trasformazione delle scadenze.
L'obiettivo della gestione della liquidità di breve termine è di garantire che il Gruppo sia sempre nella condizione di far fronte agli impegni di pagamento, previsti o imprevisti, focalizzandosi sulle esposizioni relative ai primi dodici mesi.
Il Gruppo calcola giornalmente la Maturity Ladder operativa, che misura i flussi di liquidità in entrata e in uscita, con dettagli dei principali bucket temporali, che comportano un impatto sulla base monetaria.
L'obiettivo del Gruppo è quello di garantire un sufficiente grado di liquidità a breve volto ad affrontare uno scenario di crisi di liquidità particolarmente avverso per almeno tre mesi.
L'obiettivo della gestione della liquidità strutturale del Gruppo è quello di mantenere un adeguato rapporto tra le attività e le passività di medio/lungo termine (convenzionalmente superiore all'anno) e mira ad evitare pressioni sulle fonti, attuali e prospettiche, a breve termine. A tal fine la tipica azione svolta dal Gruppo consiste nel prudente impiego della liquidità rispetto al profilo delle scadenze della raccolta. L'indicatore utilizzato e monitorato nel più ampio ambito del Risk Appetite Framework (NSFR) garantisce che attività e passività presentino una struttura per scadenze sostenibile. L'indicatore regolamentare è inoltre affiancato da un indicatore gestionale denominato "Structural Ratio", che ne condivide gli obiettivi e gran parte delle logiche. Tale indicatore è stato sviluppato dalla Direzione CRO di Capogruppo con l'obiettivo di monitorare il rischio di trasformazione delle scadenze, considerando le specificità del funding di Fineco rappresentate nel modello delle Poste a Vista della Banca.
L'attività di Liquidity Stress Test valuta l'impatto di scenari macro o microeconomici sulla posizione di liquidità di Fineco, con l'obiettivo di testare la capacità della Banca di continuare la sua attività in situazioni di tensioni di liquidità.
Gli stress test sono effettuati simulando scenari di stress idiosincratico (calo della fiducia dei clienti) e situazioni di generale shock di mercato; anche una combinazione delle due cause deve essere considerata nel programma di stress test. All'interno delle simulazioni di stress test, sono anche previste analisi di sensitività per valutare l'impatto prodotto dal movimento di un particolare singolo fattore di rischio.
Sono inoltre definiti degli scenari aggiuntivi (c.d. reverse stress testing) volti a individuare i fattori di rischio e la magnitudine degli stessi necessari a compromettere l'adeguatezza del profilo di rischio di liquidità del Gruppo.
FinecoBank ha sviluppato specifici modelli comportamentali volti alla stima del profilo di scadenza delle poste del passivo che non hanno una scadenza contrattuale; infatti alcune poste, percepite come esigibili a vista, in realtà sono soggette a comportamenti viscosi.
Più specificatamente, la modellizzazione del passivo mira a costruire un profilo di replica che riflette al meglio le caratteristiche comportamentali delle poste. Un esempio è costituito dalle poste a vista: le stime del profilo di scadenza riflette la vischiosità percepita. Tali modelli comportamentali sono sviluppati dalla Direzione CRO di Capogruppo e validati dalla funzione di Validazione Interna del Gruppo.
L'obiettivo del Contingency Plan sul rischio di liquidità di Gruppo, definito nella Group Liquidity Policy, è di assicurare l'attuazione tempestiva di interventi efficaci anche nella fase iniziale di una crisi di liquidità, attraverso la precisa identificazione di soggetti, poteri, responsabilità, delle procedure

di comunicazione ed i relativi criteri per la reportistica, nel tentativo di incrementare le probabilità di superare con successo lo stato di emergenza. Tale scopo è raggiunto attraverso:
Conformemente alle disposizioni prudenziali, annualmente il Gruppo valuta l'adeguatezza del sistema di governo e gestione del rischio di liquidità (processo ILAAP) e ne fornisce informativa all'Autorità di Vigilanza secondo i termini previsti dalla normativa di riferimento.
Le prove di stress condotte all'interno del processo ILAAP, svolte sulla base di scenari che considerano fattori di rischio idiosincratici, sistemici e una combinazione di essi, non hanno fatto emergere possibili criticità o impatti significativi per il Gruppo.

Si definisce rischio operativo il rischio di perdite dovute ad errori, violazioni, interruzioni, danni causati da processi interni, personale, consulenti finanziari, sistemi o causati da eventi esterni. Tale definizione include il rischio legale e di compliance, ma esclude quello strategico e reputazionale.
Ad esempio, possono essere definite operative le perdite derivanti da frodi interne o esterne, rapporto di impiego e sicurezza sul lavoro, reclami della clientela, distribuzione dei prodotti, multe e altre sanzioni derivanti da violazioni normative, danni ai beni patrimoniali dell'azienda, interruzioni dell'operatività e disfunzione dei sistemi, gestione dei processi.
Il Gruppo è dotato di una Global Policy per monitoraggio ed il controllo dei Rischi Operativi e Reputazionali, approvata dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo FinecoBank, che stabilisce il ruolo degli organi aziendali, della funzione di controllo dei rischi, nonché le interazioni con le altre funzioni coinvolte nel processo e definisce il processo di misurazione e monitoraggio dei rischi, descrive le attività svolte ai fini di prevenzione e le strategie di mitigazione.
Il Gruppo è inoltre dotato di una Global Policy che definisce il sistema di governo e controllo dei rischi ICT e di sicurezza all'interno del Gruppo. Il documento è stato recentemente aggiornato al fine di rendere conforme il Gruppo al 40° aggiornamento della Circolare 285 di Banca d'Italia, che ha introdotto novità significative in materia di gestione, valutazione e monitoraggio del rischio informatico e di sicurezza.
Il Consiglio di Amministrazione è responsabile dell'approvazione di tutti gli aspetti rilevanti del framework dei rischi operativi, per la verifica dell'adeguatezza del sistema di misurazione e controllo ed è informato regolarmente circa le variazioni del profilo di rischio e l'esposizione ai rischi operativi.
La reportistica prodotta dalla Direzione CRO per il Consiglio di Amministrazione garantisce che il Management e gli Organi di Controllo siano costantemente informati sull'andamento dei rischi operativi all'interno del Gruppo e possano intervenire attivamente nella gestione e mitigazione dei rischi. La partecipazione al Comitato Prodotti del Chief Risk Officer e del Risk Management permette inoltre di presidiare i rischi operativi collegati alle nuove attività di business del Gruppo.
Il team Operational & Reputational Risk è inserito all'interno della Direzione CRO, cui fa capo il Chief Risk Officer di FinecoBank che a sua volta riporta direttamente all'Amministratore Delegato e Direttore Generale.
Le principali attività svolte dal Team nell'ambito dei rischi operativi sono:

La gestione del rischio consiste nella revisione dei processi per la riduzione dei rischi rilevati, nella gestione delle relative politiche assicurative, con l'identificazione di idonee franchigie e limiti.
Nell'ambito dell'attività di prevenzione dei rischi operativi e per il controllo a distanza dei canali di vendita, la Direzione CRO ha provveduto a concentrare la propria attività in controlli di prevenzione delle frodi.
Lo sviluppo dei controlli a distanza per la prevenzione delle frodi ha portato alla realizzazione di un sistema denominato "SoFIA" (System of Fraud Identification and Analysis). Il sistema consente di analizzare simultaneamente una maggiore quantità di dati ed informazioni rispetto a singoli indicatori ed inoltre permette di rilevare quotidianamente possibili anomalie attraverso un sistema di alert. In questo modo, tutti i nominativi proposti per i controlli sono valutati contemporaneamente rispetto a tutti gli indicatori per i controlli a distanza.
Gli addetti ai controlli, sulla base di valutazioni qualitative e quantitative degli indicatori stessi, selezionano eventuali casi da segnalare alla Direzione Controlli Rete, Monitoraggio e Servizi Rete – a diretto riporto dell'Amministratore Delegato - per i successivi approfondimenti. Inoltre, la struttura Operational & Reputational Risk è portata a conoscenza dei risultati dei test annualmente effettuati secondo i Piani di Business Continuity e Disaster Recovery.
Parallelamente ai controlli diretti sulla rete di vendita svolti attraverso SoFIA, sono svolti anche dei controlli ex-post sulle verifiche effettuate dalla Direzione Controlli Rete, Monitoraggio e Servizi Rete in merito alle frodi interne messe in atto dai consulenti finanziari a danno della clientela, finalizzati ad individuare eventuali aree di miglioramento.
Oltre ai presidi di cui sopra, i rischi reputazionali sono presidiati tramite la valutazione dei rischi effettuata dalla funzione di controllo dei rischi lungo tutta la fase di definizione, sviluppo ed approvazione dei prodotti di Gruppo. La partecipazione al Comitato Prodotti del Chief Risk Officer è infatti espressamente prevista dalla Global Policy "Processo Nuovi Prodotti".
Per il calcolo del requisito regolamentare per il rischio operativo, FinecoBank si avvale del Metodo Standardizzato previsto dall'art. 317 del regolamento 575/2013 (CRR). In base a tale approccio, il requisito è calcolato come una media triennale dell'Indicatore Rilevante21 suddiviso per linee di business e pesato per un coefficiente fissato dalla Vigilanza.
Ai fini del calcolo del Capitale Interno di Secondo Pilastro invece, il Gruppo si avvale di un modello sviluppato internamente che fa leva sulla serie storica di dati interni di perdita, registrati e classificati conformemente ai criteri previsti dalla CRR per l'Advanced Measurement Approach (AMA). In particolare, il l'art. 324 della CRR prevede la classificazione dei dati di perdita nei 7 Event Type (ET) descritti di seguito descritti:
L'analisi delle perdite operative consente inoltre alla Direzione CRO di formulare valutazioni sull'esposizione ai rischi operativi del Gruppo e di individuare eventuali aree critiche.
Per quanto riguarda i controlli di secondo livello, la Direzione CRO si avvale di una molteplicità di Key Risk Indicators suddivisi in aree di controllo (Carte di Pagamento, Compliance, HR, Legale, Operations Titoli, Sistemi di Pagamenti, Reclami, Risk management, Sistemi IT, Sicurezza, Amministrazione, Audit, Reputazione, Trasparenza e AML/CFT) con i quali il Gruppo si propone di misurare l'esposizione ai rischi operativi. Eventuali valori anomali assunti dai suddetti indicatori possono essere correlati a variazioni nell'esposizione ai rischi operativi. All'interno del cruscotto di
21 l'Indicatore Rilevante è dato dalla somma di varie voci del Conto Economico, e coincide in larga parte con il Margine di intermediazione di Gruppo.

monitoraggio dei rischi operativi e reputazionali, sono stati identificati un set di indicatori rilevanti ai fini ESG, in quanto un loro valore anomalo potrebbe segnalare specifici rischi relativi alla relazione con i clienti (es. reclami pervenuti dalla clientela, problematiche di disponibilità o di sicurezza nei sistemi informatici), con il personale (es. turnover) o con i Regulator con conseguenze sulla sostenibilità del business.
Le analisi di scenario consentono di stimare l'esposizione del Gruppo ai rischi operativi, caratterizzati da una bassa frequenza ma da un sensibile impatto potenziale. Gli scenari sono identificati mediante l'analisi delle perdite interne, degli eventi esterni, dell'andamento degli indicatori di rischio, processi critici, prodotti e classi di rischio.
Esistono procedimenti giudiziari pendenti nei confronti del Gruppo, unicamente riferiti a FinecoBank, individualmente non rilevanti, in relazione ai quali vi è incertezza circa il possibile esito e l'entità dell'eventuale onere che lo stesso potrebbe essere chiamato a sostenere. Laddove è possibile stimare in modo attendibile l'entità dell'eventuale onere e lo stesso sia ritenuto probabile, sono stati effettuati accantonamenti nella misura considerata congrua date le specifiche circostanze e coerentemente con i principi contabili internazionali applicabili, effettuando la miglior stima possibile dell'ammontare che ragionevolmente il Gruppo dovrà sostenere per adempiere le relative obbligazioni. In particolare, a presidio delle suddette obbligazioni, nonché dei reclami della clientela non ancora sfociati in procedimenti giudiziari, FinecoBank ha in essere al 30 giugno 2023 un fondo per rischi e oneri pari a 23.958 migliaia di euro. Tale fondo include, oltre alle spese legali a carico del Gruppo in caso di conclusione non favorevole della controversia, la stima delle spese da riconoscere ai legali ed eventuali consulenti tecnici e/o esperti che la assistono nelle controversie in corso nella misura in cui si ritiene che le stesse non saranno rimborsate dalle controparti. Tale stima, con riferimento ai compensi degli avvocati che assistono il Gruppo, è stata determinata in relazione al contenzioso in essere, principalmente sulla base delle Tariffe Forensi previste dalla normativa vigente.
I rischi derivanti da contenziosi o verifiche di natura tributaria al 30 giugno 2023 si riferiscono principalmente ad un avviso di accertamento relativo all'esercizio 2003 ricevuto da FinecoBank nel quale è stata contestata la fruizione di crediti d'imposta per 2,3 milioni di euro, per il quale la Banca ha presentato ricorso ritenendo fondata la propria posizione. Dopo vari gradi di giudizio a favore della Banca si è in attesa di conoscere le determinazioni dell'Agenzia delle Entrate in merito alla riproposizione o meno di appello in Cassazione. La Banca ha già versato le maggiori imposte e gli interessi dovuti.
A fronte del suddetto contenzioso, è già stato rilevato a conto economico l'onere per le maggiori imposte e per interessi e sanzioni in contropartita, rispettivamente, delle passività fiscali e del fondo rischi e oneri. Inoltre, sono stati rilevati i crediti verso l'erario per le somme versate.
In relazione a quanto sopra rappresentato, al 30 giugno 2023 il Gruppo ha in essere accantonamenti nella misura ritenuta congrua, date le specifiche circostanze e coerentemente con i principi contabili internazionali, a passività fiscali per maggiori imposte per complessivi 5,6 milioni di euro e al fondo rischi ed oneri a fronte di sanzioni e interessi per complessivi 3,5 milioni di euro.
Il 40° aggiornamento della Circolare 285/2013 di Banca d'Italia ha introdotto novità significative in materia di gestione, valutazione e monitoraggio del rischio informatico e di sicurezza. Tra queste, il documento prevede l'istituzione di una funzione di controllo dei rischi ICT e di sicurezza, lasciando liberi gli enti di attribuire i nuovi compiti alle funzioni aziendali di controllo dei rischi e di compliance già presenti, in relazione ai ruoli, alle responsabilità e alle competenze proprie di ciascuna delle due funzioni. Alla data attuale, il Gruppo FinecoBank ha scelto di suddividere le responsabilità della nuova funzione di controllo tra la Direzione CRO e la Direzione Compliance.
Le due Direzioni hanno conseguentemente aggiornato il proprio framework di controllo al fine di allinearlo pienamente alle disposizioni normative. Con riferimento alla Direzione CRO questo ha riguardato integrazioni relativi alla declinazione della propensione a rischio, alle metriche di rischio ICT/Cyber monitorate ed alla valutazione di rischio degli interventi di modifica sostanziale del sistema informativo.
Il Gruppo svolge periodicamente delle specifiche analisi di scenario, volte a valutare l'impatto di eventi caratterizzati da una bassa frequenza ma un'elevata gravità, e su base annuale un'analisi complessiva sulla situazione del rischio informatico. In particolare, l'esito di quest'ultima attività, svolta con la collaborazione delle strutture di business, ICT ed Organizzazione del Gruppo, è stato approvata dal Consiglio di Amministrazione nel mese di novembre 2022. L'analisi ha evidenziato che, rispetto ai volumi di business trattati ed alla complessità dei processi coinvolti, il rischio informatico residuo di FinecoBank è mediamente basso; l'esposizione al rischio residuo è stata formalmente accettata dai responsabili di processo di Fineco senza necessità di identificare ulteriori misure di mitigazione.
L'obiettivo del Gruppo è, inoltre, quello di proteggere i clienti e l'attività garantendo la sicurezza dei dati, declinata nelle sue caratteristiche di disponibilità, confidenzialità ed integrità. Particolare attenzione è infatti posta alle tematiche di Cyber Security & Fraud Management fin dalla fase di progettazione dei sistemi, quali elementi abilitanti alla corretta definizione di soluzioni e servizi offerti, anche cogliendo le opportunità offerte dal contesto normativo in evoluzione, allo scopo di creare piena sicurezza per il cliente pur mantenendo la semplicità di utilizzo. Per ulteriori dettagli in merito a Cyber Security e Fraud Management si rimanda alla Dichiarazione Consolidata di Carattere Non Finanziario 2022 del Gruppo FinecoBank, pubblicata sul sito internet di FinecoBank (https://about.finecobank.com).

Si evidenzia che il 24 febbraio 2022, con l'avvio del conflitto militare tra Russia e Ucraina, il CSIRT (il team di risposta dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale) ha chiesto di alzare l'attenzione ed adottare tutte le misure di protezione degli assetti ICT, un avviso rivolto alle aziende italiane che hanno rapporti con operatori ucraini. Il 28 febbraio 2022 l'Agenzia ha prodotto un nuovo alert, questa volta indirizzato a tutti gli operatori di infrastrutture digitali nazionali, sollecitati ad adottare "una postura di massima difesa cibernetica": l'offensiva potrebbe infatti essere rivolta contro la coalizione che si è mobilitata per sostenere il Paese attaccato. Nel mirino, per quanto riguarda l'Italia, ci sono in generale ministeri, enti governativi, aziende strategiche per l'interesse nazionale tra cui gli istituti finanziari. L'obiettivo del Gruppo è quello di assicurare la protezione dei clienti garantendo la sicurezza dei dati, declinata nelle sue caratteristiche di disponibilità, confidenzialità ed integrità: alla luce della crisi russo-ucraina sui mercati finanziari dell'UE, particolare attenzione è stata posta nella valutazione dei rischi correlati. Nel rispetto delle misure previste dalla legislazione vigente, Fineco ha intrapreso una serie di iniziative volte a verificare la propria postura di sicurezza e readiness operativa anche avvalendosi delle indicazioni e raccomandazioni suggerite dai diversi organi nazionali ed internazionali. Ferma restando l'adozione da sempre delle migliori pratiche in materia di sicurezza, sia in termini di misure tecniche che organizzativo/procedurali, sono stati ad ogni modo introdotti ulteriori meccanismi per far fronte ad eventuali impatti derivanti dalla situazione contingente assicurando, nel contempo, il costante e continuo monitoraggio in merito all'evoluzione del contesto.
Conformemente al 28° aggiornamento della Circolare 285 di Banca d'Italia, il Gruppo effettua una valutazione dei rischi operativi e di sicurezza relativi ai servizi di pagamento prestati dal Gruppo e dell'adeguatezza delle misure di mitigazione e dei meccanismi di controllo messi in atto per affrontarli. La Relazione contenente le risultanze dell'analisi condotte per l'anno 2022 non ha evidenziato elementi di criticità o di attenzione, ed è stata trasmessa alla Banca d'Italia entro il 30 aprile 2023, così come chiesto dalla normativa citata.
Non sono stati registrati impatti rilevanti derivanti dal conflitto militare Russia-Ucraina sui profili di rischio operativo del Gruppo. I KRI disponibili non forniscono indicazioni di variazioni del profilo di rischio né si evidenziano perdite operative strettamente guidate dal conflitto militare Russia-Ucraina.
FinecoBank non ha modificato le strategie, gli obiettivi o le politiche di gestione misurazione e controllo dei rischi operativi in seguito al conflitto militare Russia-Ucraina.
L'analisi delle perdite operative consente al team Operational & Reputational Risk di formulare valutazioni sull'esposizione ai rischi operativi del Gruppo e di individuare eventuali aree critiche.
Al 30 giugno 2023 il 72% delle perdite operative del Gruppo è relativo al rischio di condotta, che comprende i due event type "Frode interna" e "Clientela, prodotti e prassi professionali". In particolare, l'event type "frode interna" si manifesta principalmente attraverso frodi perpetrate a danno dei clienti dai consulenti finanziari facenti parte della rete di vendita. A mitigazione di tale rischio, oltre ai numerosi controlli a distanza effettuati sulla rete di vendita da diverse strutture della Banca (Direzione Controlli Rete, Internal Audit, Compliance e Direzione CRO), è stata stipulata una polizza di assicurazione sull'infedeltà dei consulenti finanziari. L'event type "Clientela, prodotti e prassi professionali" invece si manifesta principalmente attraverso il misselling dei prodotti finanziari alla clientela.
Le perdite relative agli altri event type sopra descritti sono residuali e pari a circa il 28%.
I dati riportati sono coerenti con il modello di business di FinecoBank che si focalizza sull'offerta di servizi di consulenza finanziaria alla clientela al dettaglio, e vanta una delle maggiori reti di vendita in Europa.

Le fattispecie di rischio precedentemente descritte, pur costituendo le principali tipologie, non esauriscono il novero di tutte quelle considerate rilevanti per il Gruppo. Nell'ambito di quanto previsto dalla normativa prudenziale di Secondo Pilastro, il Gruppo conduce annualmente il processo di identificazione di rischi rilevanti ai quali è esposto il Gruppo, oltre a quelli di Primo Pilastro (credito, mercato, operativo). In aggiunta ai tradizionali rischi finanziari, sono individuati anche i potenziali rischi non finanziari rilevanti, tra cui si citano a titolo di esempio i rischi reputazionali e quelli derivanti da fattori ambientali, sociali e di governance (ESG).
Successivamente all'individuazione dei rischi rilevanti, è definito il miglior metodo di analisi degli stessi: qualitativo e quantitativo. La misurazione quantitativa può essere effettuata tramite molteplici strumenti, quali ad esempio analisi di scenario (in particolare per i rischi difficilmente quantificabili, quali il rischio reputazionale o il rischio di compliance), il VaR o attraverso il calcolo del Capitale Interno. Quest'ultimo rappresenta il capitale necessario a fronte delle possibili perdite relative alle attività del Gruppo e prende in considerazione tutti i rischi definiti dal Gruppo come quantificabili in termini di Capitale Interno coerentemente con i requisiti di Secondo Pilastro.
I principali rischi inclusi all'interno del Capitale Interno Complessivo del Gruppo a giugno 2023 sono quelli di default, concentrazione, migrazione, mercato, tasso di interesse, credit spread, operativo, di business ed immobiliare. Il Capitale Interno Complessivo è sottoposto periodicamente ad esercizi di stress test; tale strumento di valutare la vulnerabilità del Gruppo ad eventi "eccezionali ma plausibili" e fornisce informazioni aggiuntive rispetto alle attività di monitoraggio.
In occasione del processo annuale di Risk Inventory, la Direzione CRO predispone un focus sui rischi ESG e sui rischi reputazionali. Trattandosi di rischi trasversali, l'analisi ha come oggetto di valutazione l'impatto dei fattori di rischio ambientali, sociali, reputazionali e di governance sulle tradizionali categorie di rischio già gestite e monitorate dal Gruppo. Coerentemente alle priorità evidenziate dai regulator, la valutazione dei rischi ESG per l'anno 2023 è stata svolta considerando diversi orizzonti temporali (breve e medio/lungo termine), e si è concentrata sui rischi climatici e ambientali. Per tutti gli orizzonti temporali considerati, la valutazione non ha mostrato una elevata incidenza di questi ultimi sul profilo di rischio del Gruppo.
In generale, il modello di business di FinecoBank risulta poco esposto ai fattori di rischio climatici ed ambientali. I risultati dell'analisi hanno confermato che le categorie di rischio che, seppur marginalmente, potrebbero essere impattate da fattori climatici e ambientali sono i rischi di credito derivanti dall'affidamento della clientela al dettaglio e i rischi di business derivanti dall'offerta di prodotti finanziari non allineati alle preferenze di sostenibilità della clientela.
Relativamente ai rischi di credito, l'analisi svolta in sede di risk inventory 2023 riconosce che i mutui fondiari erogati alla clientela al dettaglio potrebbero risentire già nel breve periodo della riduzione del valore degli immobili a garanzia, dovuta principalmente a fattori di rischio fisici acuti (ad es. inondazioni o frane). La tendenza potrebbe inoltre aggravarsi nel lungo periodo con il peggioramento del surriscaldamento globale, attraverso una maggior frequenza ed intensità degli eventi di rischi fisici acuti, con una manifestazione più evidente dei rischi fisici cronici (ad esempio l'innalzamento del livello del mare) e con una maggior probabilità di riscontrare fattori di rischio di transizione, come potrebbe essere ad esempio l'imposizione di un requisito minimo di classe energetica per la vendita degli immobili.
Al fine di mitigare le esposizioni ai rischi ESG, nell'ambito dei controlli di secondo livello sui rischi di credito sono stati previsti una serie di monitoraggi volti a presidiare le aree ritenute maggiormente a rischio, tra cui si citano a titolo di esempio l'inserimento di un indicatore specifico di rischio ambientale (ND-Gain) nel contesto del monitoraggio del rischio paese, l'integrazione dei fattori di rischio climatici e ambientali nel modello per la stima della Loss Given Default (LGD) dei mutui fondiari in ambito ECL IFRS 9 e il monitoraggio sulla concentrazione degli immobili a garanzia dei mutui fondiari in aree ad elevato impatto climatico e ambientale, incluso nel RAF già dal 2020.
Diversamente dai rischi di credito, i rischi di business risultano maggiormente concentrati nel breve termine. In particolare, la performance dei prodotti di investimento classificabili come non-sostenibili ai sensi della EU taxonomy regulation, offerti della Legal Entity Fineco Asset Management, potrebbero risentire di taluni rischi di transizione, come ad esempio il cambio di preferenza della clientela, che potrebbe orientarsi verso prodotti maggiormente sostenibili offerti da altri asset manager. Il fattore di rischio dovrebbe diminuire nel medio/lungo termine in seguito all'affinamento da parte di Fineco AM della propria offerta di prodotti sostenibili. Nel RAF per l'anno 2023 è stato introdotto un nuovo indicatore volto a misurare la percentuale di Fondi ESG offerti dalla Legal Entity Fineco Asset Management sul totale dell'offerta di Fondi.
Infine, si segnala che nel contesto dell'ICAAP 2022 Fineco ha svolto sia uno stress test climatico quantitativo, sia un reverse stress test qualitativo. Il primo si è focalizzato su tre fattori di rischio non correlati considerati rilevanti per il modello di business di Fineco:

Il reverse stress test invece ipotizzava l'allagamento di entrambi i Centri Elaborazione Dati (CED) di FinecoBank per un periodo prolungato di tempo in seguito ad un evento alluvionale estremo.
I risultati degli stress test confermano gli impatti limitati dei fattori climatici e ambientali sul modello di business del Gruppo.
Infine, nell'ambito del Sistema di Gestione Ambientale certificato ai sensi del regolamento EMAS n. 1221/2009/CE, nella prima metà del 2023 è stata aggiornata la valutazione degli aspetti e dei rischi ambientali nell'ambito dell'Analisi Ambientale, strumento che consente di mappare i bisogni e le aspettative degli stakeholder in ambito ambientale, rilevandone i rispettivi rischi per FinecoBank, oltre a definire una classificazione dei rischi generati e subiti dall'organizzazione connessi agli aspetti ambientali maggiormente significativi sulla base delle attività aziendali. In particolare, le valutazioni della significatività degli aspetti ambientali diretti e indiretti sono state confermate, ad eccezione di quella relativa alla mobilità del personale, che è stata rivalutata come "non significativa" .
Per ulteriori informazioni sui rischi derivanti da fattori ambientali, sociali e di governance a cui il Gruppo risulta esposto si rimanda alla Dichiarazione di Carattere non finanziario 2022.
Sezione 3 – Rischi delle imprese di assicurazione Nessuna informazione da segnalare.
Sezione 4 – Rischi delle altre imprese Nessun dato da segnalare.
Parte F – Informazioni sul patrimonio consolidato

La gestione del patrimonio del Gruppo è orientata ad assicurare che i ratio prudenziali siano coerenti con il profilo di rischio assunto e rispettino i requisiti di vigilanza.
Il presidio dell'adeguatezza patrimoniale è assicurato dall'attività di capital management nell'ambito della quale vengono definite, nel rispetto dei vincoli regolamentari e in coerenza con il profilo di rischio assunto dal Gruppo, la dimensione e la combinazione ottimale tra i diversi strumenti di patrimonializzazione.
Il Gruppo assegna un ruolo prioritario alle attività volte alla gestione ed all'allocazione del capitale in funzione dei rischi assunti, ai fini dello sviluppo della propria operatività in ottica di creazione di valore. Le attività si articolano nelle diverse fasi del processo di pianificazione e controllo e, in particolare, nei processi di piano e budget e nei processi di monitoraggio. Nella gestione dinamica del capitale, pertanto, la Capogruppo elabora il piano del capitale ed effettua il monitoraggio dei requisiti patrimoniali di vigilanza anticipando gli opportuni interventi necessari all'ottenimento degli obiettivi.
Il capitale e la sua allocazione, quindi, assumono un'importanza rilevante nella definizione delle strategie di lungo termine perché da un lato esso rappresenta l'investimento nel Gruppo da parte degli azionisti che deve essere remunerato in modo adeguato, dall'altro è una risorsa soggetta a limiti esogeni, definiti dalla normativa di vigilanza. A tal proposito, si precisa che a conclusione del processo di revisione prudenziale (Supervisory Review and Evaluation Process - SREP), in data 14 dicembre 2022 la Banca Centrale Europea ha comunicato i seguenti requisiti patrimoniali applicabili al Gruppo FinecoBank a partire dal 1° gennaio 2023:
Per quanto riguarda il coefficiente di leva finanziaria, invece il requisito minimo da rispettare risulta pari al 3%.
Gli strumenti di capitale includono i seguenti strumenti finanziari:
22 Unrated e unlisted.

| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Voci del patrimonio netto | Consolidato prudenziale |
Imprese di assicurazione |
Altre imprese | Elisioni e aggiustamenti da consolidamento |
Totale |
| 1. Capitale | 201.508 | - | - | - | 201.508 |
| 2. Sovrapprezzi di emissione | 1.934 | - | - | - | 1.934 |
| 3. Riserve | 899.315 | - | - | - | 899.315 |
| 4. Strumenti di capitale | 500.000 | - | - | - | 500.000 |
| 5. (Azioni proprie) | (1.243) | - | - | - | (1.243) |
| 6. Riserve da valutazione: | 1.063 | - | - | - | 1.063 |
| - Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
(3.457) | - | - | - | (3.457) |
| - Utili (perdite) attuariali su piani previdenziali a benefici definiti | 4.552 | - | - | - | 4.552 |
| - Quote delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto |
(32) | - | - | - | (32) |
| 7. Utile (Perdita) d'esercizio (+/-) del gruppo e di terzi | 308.880 | - | - | - | 308.880 |
| Totale | 1.911.457 | - | - | - | 1.911.457 |
| (Importi in migliaia) | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività/valori | Consolidato prudenziale | Imprese di assicurazione |
Altre imprese | Elisioni e aggiustamenti da consolidamento |
Totale | ||||||
| Riserva positiva |
Riserva negativa |
Riserva positiva |
Riserva negativa |
Riserva positiva |
Riserva negativa |
Riserva positiva |
Riserva negativa |
Riserva positiva |
Riserva negativa |
||
| 1. Titoli di debito | - | (3.457) | - | - | - | - | - | - | - | (3.457) | |
| 2. Titoli di capitale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 3. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale 30/06/2023 | - | (3.457) | - | - | - | - | - | - | - | (3.457) | |
| Totale 31/12/2022 | - | (3.898) | - | - | - | - | - | - | - | (3.898) |

| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Titoli di debito | Titoli di capitale | Finanziamenti | |
| 1. Esistenze iniziali | (3.898) | - | - |
| 2. Variazioni positive | 441 | - | - |
| 2.1 Incrementi di fair value | 441 | - | - |
| 2.2 Rettifiche di valore per rischio di credito | - | X | - |
| 2.3 Rigiro a conto economico di riserve negative da realizzo | - | X | - |
| 2.4 Trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto (titoli di capitale) | - | - | - |
| 2.5 Altre variazioni | - | - | - |
| 3. Variazioni negative | - | - | - |
| 3.1 Riduzioni di fair value | - | - | - |
| 3.2 Riprese di valore per rischio di credito | - | - | - |
| 3.3 Rigiro a conto economico da riserve positive: da realizzo | - | X | - |
| 3.4 Trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto (titoli di capitale) | - | - | - |
| 3.5 Altre variazioni | - | - | - |
| 4. Rimanenze finali | (3.457) | - | - |
| (Importi in migliaia) | |
|---|---|
| Utili (perdite) attuariali su piani previdenziali a benefici definiti |
|
| 1. Esistenze iniziali | 6.020 |
| 2. Variazioni positive | - |
| 2.1 Incrementi di fair value | - |
| 2.2 Altre variazioni | - |
| 3. Variazioni negative | (1.468) |
| 3.1 Riduzioni di fair value | (1.468) |
| 3.2 Altre variazioni | - |
| 4. Rimanenze finali | 4.552 |
Si rimanda all'informativa sui fondi propri e sull'adeguatezza patrimoniale contenuta nel documento "Informativa al pubblico del Gruppo FinecoBank – Pillar III al 30 giugno 2023", pubblicato sul sito internet della Società (https://about.finecobank.com), previsto dal Regolamento (UE) 575/2013 (CRR) e successivi Regolamenti che ne modificano il contenuto, tra i quali si cita, in particolare, il Regolamento (UE) 876/2019 (c.d. CRR II) del Parlamento Europeo e del Consiglio e il Regolamento (UE) 2020/873 del Parlamento Europeo e del Consiglio (c.d. CRR Quick-fix).

Parte H – Operazioni con parti correlate Si forniscono di seguito le informazioni sui compensi corrisposti ai dirigenti con responsabilità strategiche e sulle transazioni poste in essere con le parti correlate, ai sensi dello IAS 24.
I dirigenti con responsabilità strategiche sono i soggetti che nell'ambito della Capogruppo hanno il potere e la responsabilità, direttamente o indirettamente, della pianificazione, della direzione e del controllo delle attività delle Società. Sono inclusi in questa categoria, oltre ai componenti del Consiglio di Amministrazione ed i membri del Collegio Sindacale di FinecoBank in linea con le previsioni della Circolare di Banca d'Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 e successive modifiche e aggiornamenti, l'Amministratore Delegato e Direttore Generale, il Vice Direttore Generale/Responsabile Direzione GBS, il Responsabile Direzione Chief Financial Officer, il Vice Direttore Generale/Responsabile Direzione Commerciale Rete PFA e Private Banking, il Vice Direttore Generale/Responsabile Global Business. Inoltre, si ricorda che a partire dall'esercizio 2022, sono inclusi in questa categoria i dirigenti con responsabilità strategiche (intendendosi per tali i componenti degli organi di amministrazione e controllo, questi ultimi ove presenti) di Fineco AM, unica società del Gruppo oltre alla Capogruppo FinecoBank.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Componenti reddituali/settori | Totale | Totale |
| 30/06/2023 | 30/06/2022 | |
| Retribuzioni corrisposte ai "Dirigenti Strategici", Amministratori e Collegio sindacale | ||
| a) benefici a breve termine | 4.392 | 4.451 |
| b) benefici successivi al rapporto di lavoro | 216 | 261 |
| di cui relativi a piani a prestazioni definite | - | - |
| di cui relativi a piani a contribuzioni definite | 216 | 261 |
| c) altri benefici a lungo termine | 238 | 428 |
| d) indennità per la cessazione del rapporto di lavoro | - | - |
| e) pagamenti in azioni | 1.348 | 1.554 |
| Totale | 6.194 | 6.694 |
Il Consiglio di Amministrazione, al fine di assicurare il costante rispetto delle disposizioni legislative e regolamentari attualmente vigenti in materia di informativa societaria riguardanti le operazioni con soggetti in potenziale conflitto di interesse, ha approvato, in occasione della riunione del 7 febbraio 2023, con i preventivi pareri favorevoli del Comitato Rischi e Parti Correlate e del Collegio Sindacale, la nuova versione della "Global Policy Procedure per la gestione delle operazioni con soggetti in potenziale conflitto di interesse del Gruppo FinecoBank" (la "Global Policy").
Tale Global Policy contiene le disposizioni da osservare nella gestione:
Premesso quanto sopra, nel corso del primo semestre 2023 sono state poste in essere dal Gruppo operazioni con parti correlate in genere, italiane ed estere, di minore rilevanza rientranti nell'ordinario esercizio dell'attività operativa della Banca e della connessa attività finanziaria, perfezionate a condizioni standard, ovvero a condizioni analoghe a quelle applicate per operazioni concluse con soggetti terzi indipendenti; non sono state poste in essere altre operazioni con parti correlate tali da influire in misura rilevante sulla situazione patrimoniale o sui risultati della Banca e del Gruppo FinecoBank, né operazioni atipiche e/o inusuali, anche infragruppo o con parti correlate.

Nel prospetto che segue sono indicate le attività, le passività e le garanzie e impegni in essere al 30 giugno 2023, distinte per le diverse tipologie di parti correlate ai sensi dello IAS 24:
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al 30/06/2023 |
||||||||
| Società controllate non consolidate |
Società collegate |
Amministratori, collegio sindacale e dirigenti strategici |
Altre parti correlate |
Totale | % sull'importo di bilancio |
Azionisti | % sull'importo di bilancio |
|
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico a) attività finanziarie detenute per la negoziazione |
- | - | - | - | - | 0,00% | 74 | 0,44% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) crediti verso clientela |
94 | - | 1.116 | 520 | 1.730 | 0,01% | 4.659 | 0,02% |
| Altre attività | - | 28 | - | - | 28 | 0,00% | - | 0,00% |
| Totale attivo | 94 | 28 | 1.116 | 520 | 1.758 | 0,01% | 4.733 | 0,01% |
| Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) debiti verso la clientela |
- | - | 2.598 | 3.090 | 5.688 | 0,02% | 1.525 | 0,01% |
| Fondo rischi garanzie e impegni a) impegni e garanzie rilasciate |
1 | - | - | - | 1 | 0,78% | - | 0,00% |
| Altre passività | - | 126 | 218 | - | 344 | 0,08% | - | 0,00% |
| Totale passivo | 1 | 126 | 2.816 | 3.090 | 6.033 | 0,02% | 1.525 | 0,01% |
| Garanzie rilasciate e impegni | 105 | - | 687 | 7 | 799 | 1,55% | 1 | 0,00% |
Si precisa che nella tabella sopra esposta non è riportato il valore di bilancio delle partecipazioni detenute nelle Società collegate rilevate nella voce di bilancio 70 Partecipazioni.
Relativamente alle operazioni di cui sopra, distinte per tipologia di parte correlata, si propone anche il dettaglio dell'impatto sulle principali voci di conto economico consolidato:
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Conto economico | 1° semestre 2023 | |||||||
| Società controllate non consolidate |
Società collegate |
Amministratori, collegio sindacale e dirigenti strategici |
Altre parti correlate |
Totale | % sull'importo di bilancio |
Azionisti | % sull'importo di bilancio |
|
| Interessi attivi e proventi assimilati |
1 | - | 6 | 8 | 15 | 0,00% | - | 0,00% |
| Interessi passivi e oneri assimilati |
- | - | (1) | (1) | (2) | 0,00% | - | 0,00% |
| Commissioni attive | - | - | 3 | 6 | 9 | 0,00% | 8.991 | 1,92% |
| Commissioni passive | - | (296) | - | - | (296) | 0,13% | (2.972) | 1,33% |
| Risultato netto dell'attività di negoziazione |
- | - | - | 2 | 2 | 0,01% | - | 0,00% |
| Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito |
(1) | - | 1 | - | - | 0,00% | 3 | -0,12% |
| Altri oneri/proventi di gestione | - | - | 37 | 6 | 43 | 0,06% | - | 0,00% |
| Totale conto economico | - | (296) | 46 | 21 | (229) | 6.022 |
Si segnala che un soggetto giuridico, che rientra nella categoria "Azionisti" al 30 giugno 2023, risulta essere stato fra i primi prenditori di una quota dello strumento obbligazionario Senior preferred emesso da FinecoBank nel corso del 2021 (l'Azionista non era tale alla data di collocamento) e dello strumento obbligazionario Senior preferred emesso da FinecoBank nel corso del primo semestre 2023, ma nulla è stato riportato nelle tabelle sopra riportate in quanto lo strumento è un public placement quotato e non è disponibile l'informazione in merito ai possessori del titolo alla data di bilancio.
La categoria "Società collegate" comprende i rapporti nei confronti di Vorvel Sim S.p.A., società sottoposta ad influenza notevole, nella quale FinecoBank detiene una partecipazione del 20% per un importo di bilancio di 1.681 migliaia di euro. I rapporti economici e patrimoniali sopra

rappresentati sono originati dall'accordo stipulato dalla Banca con Vorvel Sim S.p.A. per la negoziazione, sul segmento Vorvel, dei certificates emessi da Fineco. Con riferimento ai rapporti nei confronti di Vorvel SIM S.p.A., si precisa che la tabella sopra riportata non include la valutazione al patrimonio netto della Società che ha determinato la rilevazione nel conto economico del primo semestre 2023 di una svalutazione di 6 migliaia di euro.
Con riferimento alla categoria "Amministratori, Collegio Sindacale e dirigenti strategici" si precisa che, in applicazione della speciale disciplina prevista dall'art. 136 del D.Lgs 385/93 (TUB), le obbligazioni poste in essere nei confronti dei soggetti che svolgono funzioni di amministrazione, direzione e controllo ai sensi della richiamata norma hanno formato oggetto di unanime deliberazione del Consiglio di Amministrazione assunta con il voto favorevole di tutti i membri del Collegio Sindacale, secondo le modalità ed i criteri previsti dal citato art. 136 TUB.
La categoria "Amministratori, Collegio Sindacale e dirigenti strategici" comprende i rapporti nei confronti degli Amministratori, Collegio Sindacale e Dirigenti con responsabilità strategica della Capogruppo (con esclusione dei relativi compensi di cui si è data informativa nel precedente punto 1. Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategica), dei Dirigenti con responsabilità strategica della controllata Fineco AM (intendendosi per tali i componenti degli organi di amministrazione e controllo, questi ultimi ove presenti, con esclusione dei relativi compensi di cui si è data informativa nel precedente punto 1) e nei confronti del Responsabile Internal Audit di FinecoBank, rappresentati principalmente da attività originate dalla concessione di mutui, affidamenti in conto corrente e crediti per utilizzo carte di credito e passività a fronte della liquidità depositata dagli stessi presso la Banca. Il conto economico del primo semestre 2023 si riferisce ai costi e ricavi generati dalle attività e passività suddette.
Per quanto riguarda la categoria "Altre parti correlate" si precisa che la stessa raggruppa, ove presenti, i dati relativi:
I rapporti nei confronti di "Altre parti correlate" sono rappresentati principalmente da attività originate dalla concessione di mutui, affidamenti in conto corrente e crediti per utilizzo carte di credito e passività a fronte della liquidità depositata presso la Banca. Il conto economico del primo semestre 2023 si riferisce ai costi e ricavi generati dalle attività e passività suddette.
La categoria "Azionisti" include gli azionisti e i relativi gruppi societari che alla data del 30 giugno 2023 detengono in FinecoBank una partecipazione superiore al 3% del capitale sociale rappresentato da azioni aventi diritto di voto. Le consistenze patrimoniali sono rappresentate, principalmente, da crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari riferiti alle commissioni da incassare per l'attività di collocamento e gestione di prodotti del risparmio gestito. Il conto economico include le medesime commissioni attive di competenza del primo semestre 2023.
Parte L – Informativa di settore

L'informativa di settore non è esposta in quanto il particolare modello di business di Fineco prevede una forte integrazione fra le differenti tipologie di attività compresa quella svolta dalla controllata Fineco AM in virtù del modello di business integrato verticalmente; pertanto, non è significativo identificare settori operativi distinti.
I servizi bancari e d'investimento sono offerti da FinecoBank attraverso la rete dei consulenti finanziari e i canali online e mobile, che operano in modo tra loro coordinato e integrato. La completezza dei servizi offerti consente di proporsi quale unico punto di riferimento del cliente (one stop solution) per l'operatività bancaria e le esigenze d'investimento. Questa strategia fortemente integrata e fondata sul cliente ha come conseguenza il fatto che i ricavi e i margini relativi ai diversi prodotti/servizi (investing, banking e brokerage) sono, quindi, profondamente interdipendenti. Tale logica di integrazione è la stessa che ispira il top management nella definizione degli obiettivi aziendali e nell'identificazione degli strumenti atti a raggiungerli.
Per quanto riguarda le informazioni sui ricavi da clienti per ciascun prodotto/servizio, in considerazione di quanto sopra esposto, si rimanda ai risultati esposti nella Parte C – Informazioni sul conto economico consolidato delle presenti note illustrative.
Si evidenzia, infine, che la Banca opera in Italia e si rivolge, prevalentemente, a clientela retail italiana, stante il contributo non rilevante dell'operatività nei confronti dei clienti UK. La controllata Fineco AM svolge attività di gestione del risparmio sul territorio irlandese nei confronti di clientela retail italiana e nei confronti di clienti istituzionali, residenti principalmente in Lussemburgo e in Irlanda.
Le informazioni in merito al grado di dipendenza da eventuali principali clienti non sono considerate rilevanti dal management e quindi non vengono fornite.

Parte M – Informativa sul leasing
I contratti di leasing che rientrano nell'ambito di applicazione del principio sono rappresentati dai contratti di affitto degli immobili utilizzati dal Gruppo e dai negozi finanziari in uso ai consulenti finanziari e gestiti direttamente dalla Banca, oltre ai contratti di locazione di macchinari e autovetture.
Il Gruppo è potenzialmente esposto ai flussi finanziari in uscita, per pagamenti variabili dovuti per il leasing (riferiti in particolare alla rivalutazione ISTAT), non inclusi nella valutazione iniziale della passività per leasing.
Il Gruppo ha determinato la durata del leasing, per ogni singolo contratto, considerando il periodo "non annullabile" durante il quale lo stesso ha il diritto di utilizzare l'attività sottostante e prendendo in considerazione tutti gli aspetti contrattuali che possono modificare tale durata, tra i quali, in particolare, l'eventuale presenza:
In generale, con riferimento ai contratti che prevedono la facoltà da parte della Banca o della controllata di rinnovare tacitamente la locazione al termine di un primo periodo contrattuale, la durata del leasing viene determinata basandosi sull'esperienza storica (in particolare per la Banca) e le informazioni disponibili alla data, considerando oltre al periodo non cancellabile anche il periodo oggetto di opzione di proroga (primo periodo di rinnovo contrattuale), salvo l'esistenza di piani aziendali di dismissione dell'attività locata nonché di chiare e documentate valutazioni da parte delle competenti strutture del Gruppo che inducano a ritenere ragionevole il mancato esercizio dell'opzione di rinnovo o l'esercizio dell'opzione di risoluzione, tenuto altresì conto, con riguardo in particolare ai negozi finanziari in uso ai consulenti finanziari della Banca, delle strategie commerciali di reclutamento ed organizzazione territoriale della rete.
Il Gruppo non ha fornito garanzie sul valore residuo dell'attività locata e non ha impegni per la stipula dei contratti di leasing non inclusi nel valore della passività per leasing rilevata in bilancio.
In conformità con le regole del principio, che concede esenzioni al riguardo, sono stati esclusi i contratti che hanno oggetto i c.d. "low-value assets" (la cui soglia è stata identificata pari a 5 migliaia di euro) costituiti principalmente ai contratti di noleggio dei telefoni cellulari, tutti i contratti di leasing di durata contrattuale pari o inferiore ai 12 mesi (c.d. "short term lease") e si è deciso di non applicare il principio ai leasing di attività immateriali (rappresentati principalmente da locazione software). Per tali contratti, i relativi canoni sono rilevati a conto economico su base lineare per la corrispondente durata.
Per quanto riguarda le informazioni sui diritti d'uso acquisiti con il leasing si rimanda a quanto illustrato nella Parte B – Attivo - Sezione 9 – Attività materiali – Voce 90 delle presenti note illustrative.
Per quanto riguarda le informazioni sui debiti per leasing contenute si rimanda a quanto illustrato nella Parte B – Passivo – Sezione 1 – Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato – Voce 10 delle presenti note illustrative.
Inoltre, con riferimento alle informazioni:
Si precisa che non stati rilevati utili e le perdite derivanti da operazioni di vendita e retrolocazione, nonché proventi derivanti da operazioni di subleasing.

Si riportano di seguito gli ammortamenti rilevati nel primo semestre dell'esercizio per i diritti d'uso acquisiti con il leasing suddivisi per classe di attività sottostante:
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Ammortamento | Ammortamento | |
| Attività | 1° semestre 2023 | 1° semestre 2022 |
| Diritti d'uso acquisiti con il leasing | ||
| 1. Attività materiali | (5.769) | (5.506) |
| 1.1 terreni | - | - |
| 1.2 fabbricati | (5.564) | (5.408) |
| 1.3 mobili | - | - |
| 1.4 impianti elettronici | - | - |
| 1.5 altre | (115) | (98) |
Il Gruppo ha in essere operazioni di leasing in qualità di locatore rappresentate esclusivamente da contratti di locazione per una parte della superficie dell'immobile di proprietà di FinecoBank, sito in Milano Piazza Durante, 11, classificati in bilancio come leasing operativi.
Con riferimento alle modalità con le quali il locatore gestisce il rischio associato ai diritti che conserva sulle attività sottostanti, si precisa che i contratti includono delle clausole che vietano al conduttore di cedere a terzi il contratto senza il consenso scritto del locatore, aggiornamenti periodici del canone in funzione della variazione accertata dell'indice ISTAT per i prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati e una scadenza contrattuale al termine della quale, in caso di mancato rinnovo ove previsto, il contratto di locazione cessa e i locali rientrano nella disponibilità del locatore.
I pagamenti dovuti per il leasing operativo sono stati rilevati, per competenza, nel conto economico consolidato come proventi. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto illustrato nella Parte C – Sezione 16 – Altri oneri e proventi di gestione – Voce 230 delle presenti note illustrative.
Il Gruppo non ha rilevato finanziamenti per leasing. Per quanto riguarda le attività concesse in leasing operativo, come precedentemente descritto, il Gruppo ha in essere operazioni di leasing in qualità di locatore rappresentate da contratti di locazione di una parte dell'immobile di proprietà di FinecoBank, sito in Milano Piazza Durante, 11.
I pagamenti dovuti per il leasing operativo sono stati rilevati, per competenza, nel conto economico consolidato come proventi. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto illustrato nella Parte C – Sezione 16 – Altri oneri e proventi di gestione – Voce 230 delle presenti note illustrative.
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Di seguito si riportano i pagamenti dovuti per il leasing da ricevere non attualizzati suddivisi per scadenza. Si precisa che i pagamenti si riferiscono ai canoni contrattuali previsti nei contratti di locazione di parte dell'immobile di proprietà di FinecoBank, i quali consentono ai locatari di recedere anticipatamente nel rispetto del preavviso previsto nel contratto stesso.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Fasce temporali | Totale | Totale |
| 30/06/2023 | 31/12/2022 | |
| Pagamenti da ricevere per il leasing |
Pagamenti da ricevere per il leasing |
|
| Fino a 1 anno | 815 | 753 |
| Da oltre 1 anno fino a 2 anni | 497 | 753 |
| Da oltre 2 anni fino a 3 anni | 134 | 167 |
| Da oltre 3 anni fino a 4 anni | - | 42 |
| Da oltre 4 anni fino a 5 anni | - | - |
| Da oltre 5 anni | - | - |
| Totale | 1.446 | 1.715 |
Come indicato precedentemente, il Gruppo ha in essere operazioni di leasing in qualità di locatore rappresentate da contratti di locazione di una parte dell'immobile di proprietà di FinecoBank, sito in Milano Piazza Durante, 11. Per l'informativa in merito alle modalità con le quali il Gruppo gestisce il rischio associato ai diritti che conserva sulle attività sottostanti si rimanda al paragrafo "Informazioni qualitative" contenuto nella presente sezione.

Schemi di riconduzione per la predisposizione dei prospetti
di bilancio consolidato riclassificato
212 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2023 · FinecoBank
Allegati

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| ATTIVO | Consistenze al | |
| 30/06/2023 | 31/12/2022 | |
| Cassa e disponibilità liquide = voce 10 | 1.518.628 | 1.469.713 |
| Attività finanziarie di negoziazione | 16.868 | 16.926 |
| 20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico a) attività finanziarie detenute per la negoziazione | 16.868 | 16.926 |
| Finanziamenti a banche | 415.627 | 426.696 |
| 40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) crediti verso banche | 3.417.063 | 4.029.194 |
| a dedurre: Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) crediti verso banche - Titoli di debito | (3.001.436) | (3.602.498) |
| Finanziamenti a clientela | 6.184.498 | 6.445.713 |
| 40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) crediti verso clientela | 25.760.693 | 27.443.107 |
| a dedurre: Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) crediti verso clientela - Titoli di debito | (19.576.195) | (20.997.394) |
| Altre attività finanziarie | 22.613.241 | 24.634.034 |
| 20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 6.275 | 5.552 |
| 30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 27.654 | 26.872 |
| 70. Partecipazioni | 1.681 | 1.718 |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) crediti verso banche - Titoli di debito | 3.001.436 | 3.602.498 |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) crediti verso clientela - Titoli di debito | 19.576.195 | 20.997.394 |
| Coperture | 1.028.822 | 1.424.704 |
| 50. Derivati di copertura | 1.272.917 | 1.691.642 |
| 60. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) | (244.095) | (266.938) |
| Attività materiali = voce 90 | 143.799 | 146.208 |
| Avviamenti = voce 100. Attività immateriali di cui: avviamento | 89.602 | 89.602 |
| Altre attività immateriali = voce 100 al netto dell'avviamento | 35.788 | 36.787 |
| Attività fiscali = voce 110 | 46.100 | 46.577 |
| Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione = voce 120 | - | - |
| Crediti d'imposta acquistati | 1.341.774 | 1.093.255 |
| Altre attività | 381.175 | 438.670 |
| 130. Altre attività | 1.722.949 | 1.531.925 |
| a dedurre: Crediti d'imposta acquistati | (1.341.774) | (1.093.255) |
| Totale dell'attivo | 33.815.922 | 36.268.885 |

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| PASSIVO E PATRIMONIO NETTO | Consistenze al | |
| 30/06/2023 | 31/12/2022 | |
| Debiti verso banche | 1.299.539 | 1.677.235 |
| 10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) debiti verso banche | 1.299.539 | 1.677.235 |
| Debiti verso clientela | 29.187.761 | 31.695.647 |
| 10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) debiti verso clientela | 29.187.761 | 31.695.647 |
| Titoli in circolazione | 803.054 | 497.926 |
| 10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato c) titoli in circolazione | 803.054 | 497.926 |
| Passività finanziarie di negoziazione = voce 20 | 8.538 | 4.574 |
| Passività finanziarie valutate al fair value = voce 30 | - | - |
| Coperture | (13.438) | (3.180) |
| 40. Derivati di copertura | 60.882 | 63.752 |
| 50. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) | (74.320) | (66.932) |
| Passività fiscali = voce 60 | 65.017 | 42.627 |
| Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione = voce 70 | - | - |
| Altre passività | 553.994 | 443.659 |
| 80. Altre passività | 443.441 | 334.352 |
| 90. Trattamento di fine rapporto | 4.027 | 3.942 |
| 100. Fondo rischi ed oneri | 106.526 | 105.365 |
| Patrimonio | 1.911.457 | 1.910.397 |
| - capitale e riserve | 1.601.514 | 1.479.771 |
| 140. Strumenti di capitale | 500.000 | 500.000 |
| 150. Riserve | 899.315 | 778.211 |
| 160. Sovrapprezzi di emissione | 1.934 | 1.934 |
| 170. Capitale | 201.508 | 201.340 |
| 180. Azioni proprie (-) | (1.243) | (1.714) |
| - riserve da valutazione | 1.063 | 2.121 |
| 120. Riserve da valutazione di cui: valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | (3.457) | (3.898) |
| 120. Riserve da valutazione di cui: utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti | 4.552 | 6.020 |
| 120. Riserva da valutazione di cui: quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto | (32) | (1) |
| - Risultato netto = voce 200 | 308.880 | 428.505 |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 33.815.922 | 36.268.885 |

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| CONTO ECONOMICO | 1° semestre | |
| 2023 | 2022 | |
| Margine finanziario | 328.278 | 176.407 |
| di cui Interessi netti 30. Margine d'interesse |
328.196 325.578 |
126.961 124.460 |
| + commissioni nette prestito titoli di Tesoreria | 2.618 | 2.501 |
| di cui Profitti da gestione della Tesoreria | 82 | 49.446 |
| + utili (perdite) da cessioni o riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - titoli di debito (non deteriorati) | 82 | 49.137 |
| + utili (perdite) da cessioni o riacquisto di: b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - titoli di debito (non | ||
| deteriorati) | - | 309 |
| Dividendi e altri proventi su partecipazioni | (6) | (148) |
| 70. Dividendi e proventi simili | 151 | 157 |
| a dedurre: dividendi e proventi simili su titoli rappresentativi di capitale detenuti per negoziazione inclusi in voce 70 | (128) | (138) |
| a dedurre: dividendi e proventi simili su partecipazioni e titoli rappresentativi di capitale obbligatoriamente valutati al fair value inclusi in voce 70 | (23) | (19) |
| + rivalutazioni (svalutazioni) delle partecipazioni valutate al patrimonio netto | (6) | (148) |
| Commissioni nette | 242.125 | 232.514 |
| 60. Commissioni nette | 244.743 | 235.015 |
| + altri oneri/proventi relativi all'applicazione del modello Fixed Operating Expenses (FOE) a dedurre: commissioni nette prestito titoli di Tesoreria |
- (2.618) |
- (2.501) |
| Risultato negoziazione, coperture e fair value | 30.079 | 54.843 |
| 80. Risultato netto dell'attività di negoziazione | 34.403 | 43.508 |
| 90. Risultato netto dell'attività di copertura | (5.104) | 11.725 |
| 110. Risultato netto delle attività e passività valutate al fair value | 629 | (547) |
| 100. Utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | - | 309 |
| a dedurre: Utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - titoli di debito | ||
| (non deteriorati) | - | (309) |
| 100. Utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: c) passività finanziarie | - | - |
| + dividendi e proventi simili su titoli rappresentativi di capitale detenuti per negoziazione (da voce 70) | 128 | 138 |
| + dividendi e proventi simili su partecipazioni e titoli rappresentativi di capitale obbligatoriamente valutati al fair value (da voce 70) | 23 | 19 |
| Saldo altri proventi/oneri | 216 | 416 |
| 230. Altri oneri/proventi di gestione | 75.857 | 68.500 |
| a dedurre: altri proventi di gestione - di cui: recupero di spese a dedurre: rettifiche di valore su migliorie su beni di terzi |
(76.457) 816 |
(69.063) 979 |
| a dedurre: altri oneri/proventi relativi all'applicazione del modello Fixed Operating Expenses (FOE) | - | - |
| 100. Utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (non deteriorati) | 82 | 49.137 |
| a dedurre: utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - titoli di debito (non deteriorati) | (82) | (49.137) |
| RICAVI | 600.692 | 464.032 |
| Spese per il personale | (60.378) | (57.538) |
| 190. Spese amministrative - a) spese per il personale | (60.378) | (57.538) |
| Altre spese amministrative | (147.357) | (134.364) |
| 190. Spese amministrative - b) altre spese amministrative | (153.122) | (141.111) |
| a dedurre: contributi Fondo di risoluzione unico (SRF) e Sistemi di garanzia dei depositi (DGS) | 6.581 | 7.726 |
| + rettifiche di valore su migliorie su beni di terzi | (816) | (979) |
| Recuperi di spesa | 76.457 | 69.063 |
| 230. Altri oneri/proventi di gestione - di cui: recupero di spese | 76.457 | 69.063 |
| Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali | (13.237) | (13.191) |
| 210. Rettifiche/Riprese di valore su attività materiali 220. Rettifiche/Riprese di valore su attività immateriali |
(10.152) (3.085) |
(9.806) (3.385) |
| Costi operativi | (144.515) | (136.030) |
| RISULTATO DI GESTIONE | 456.177 | 328.002 |
| Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni | (2.079) | (1.225) |
| 130. Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (2.606) | (1.930) |
| a dedurre: rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - titoli di debito | 581 | 754 |
| 130. Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: b) attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | - | (1) |
| a dedurre: Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: b) attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - titoli di | - | 1 |
| debito | ||
| 140. Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni | - | (1) |
| 200. Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri a) per rischio di credito relativo a impegni e garanzie rilasciate | (54) | (48) |
| RISULTATO NETTO DI GESTIONE | 454.098 | 326.777 |
| Altri oneri e accantonamenti | (12.006) | (12.498) |
| 200. Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri b) altri accantonamenti netti Oneri di integrazione |
(5.425) - |
(4.772) - |
| + contributi Fondo di risoluzione unico (SRF) e Sistemi di garanzia dei depositi (DGS) | (6.581) | (7.726) |
| Profitti netti da investimenti | (581) | (754) |
| + Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - titoli di debito | (581) | (754) |
| + Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: b) attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - titoli di debito | - | (1) |
| 250. Utili (Perdite) delle partecipazioni | (6) | (148) |
| a dedurre: utili/perdite delle partecipazioni | 6 | 148 |
| 280. Utili (Perdite) da cessione di investimenti | - | 1 |
| Rettifiche di valore su avviamenti | - | - |
| RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 441.511 | 313.525 |
| Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente = voce 300 | (132.631) | (91.162) |
| RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 308.880 | 222.363 |
| Utile (Perdita) delle attività in via di dismissione al netto delle imposte | - | - |
| RISULTATO DEL PERIODO | 308.880 | 222.363 |

Schemi di riconduzione per la predisposizione dei prospetti
di bilancio consolidato riclassificato
216 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2023 · FinecoBank

Attestazione del bilancio consolidato semestrale ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni 1. I sottoscritti, Alessandro Foti, nella sua qualità di Amministratore Delegato e Direttore Generale di FinecoBank S.p.A., e Lorena Pelliciari, nella sua qualità di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di FinecoBank S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'articolo 154-bis, commi 3 e 4, del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio consolidato semestrale abbreviato, nel corso del primo semestre 2023.
La valutazione dell'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio consolidato è basata su un modello definito in coerenza con l'"Internal Control - Integrated Framework (CoSO)" e con il "Control Objective for IT and Related Technologies (Cobit)", che rappresentano standard di riferimento per il sistema di controllo interno e per il financial reporting in particolare, generalmente accettati a livello internazionale.
I sottoscritti attestano, inoltre, che:
3.1 il Bilancio consolidato semestrale abbreviato:
3.2 la Relazione intermedia sulla gestione comprende un'analisi attendibile dei riferimenti agli eventi importanti che si sono verificati nei primi sei mesi dell'esercizio e alla loro incidenza sul Bilancio consolidato semestrale abbreviato, unitamente a una descrizione dei principali rischi e incertezze per i sei mesi restanti dell'esercizio. La Relazione finanziaria semestrale consolidata comprende altresì una analisi attendibile delle informazioni sulle operazioni rilevanti con parti correlate.
Milano, 1 agosto 2023
FinecoBank S.p.A. L'Amministratore Delegato e Direttore Generale Alessandro Foti
FinecoBank S.p.A. Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari Lorena Pelliciari

Attestazione
Attestazione del bilancio consolidato semestrale ai sensi dell'art. 81-Ter del
Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni
218 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2023 · FinecoBank


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Agli Azionisti di FinecoBank S.p.A.
Abbiamo svolto la revisione contabile limitata dell'allegato bilancio consolidato semestrale abbreviato, costituito dallo stato patrimoniale consolidato, dal conto economico consolidato, dal prospetto della redditività consolidata complessiva, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato, dal rendiconto finanziario consolidato e dalle relative note illustrative, del Gruppo FinecoBank al 30 giugno 2023. Gli Amministratori di FinecoBank S.p.A. sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato in conformità al principio contabile internazionale applicabile per l'informativa finanziaria infrannuale (IAS 34) adottato dall'Unione Europea. E' nostra la responsabilità di esprimere una conclusione sul bilancio consolidato semestrale abbreviato sulla base della revisione contabile limitata svolta.
Il nostro lavoro è stato svolto secondo i criteri per la revisione contabile limitata raccomandati dalla Consob con Delibera n. 10867 del 31 luglio 1997. La revisione contabile limitata del bilancio consolidato semestrale abbreviato consiste nell'effettuare colloqui, prevalentemente con il personale della Banca responsabile degli aspetti finanziari e contabili, analisi di bilancio e altre procedure di revisione contabile limitata. La portata di una revisione contabile limitata è sostanzialmente inferiore rispetto a quella di una revisione contabile completa svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) e, conseguentemente, non ci consente di avere la sicurezza di essere venuti a conoscenza di tutti i fatti significativi che potrebbero essere identificati con lo svolgimento di una revisione contabile completa. Pertanto, non esprimiamo un giudizio sul bilancio consolidato semestrale abbreviato.
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Gruppo FinecoBank
Relazione di revisione contabile limitata sul bilancio consolidato semestrale abbreviato 30 giugno 2023
Sulla base della revisione contabile limitata svolta, non sono pervenuti alla nostra attenzione elementi che ci facciano ritenere che il bilancio consolidato semestrale abbreviato del Gruppo FinecoBank al 30 giugno 2023 non sia stato redatto, in tutti gli aspetti significativi, in conformità al principio contabile internazionale applicabile per l'informativa finanziaria infrannuale (IAS 34) adottato dall'Unione Europea.
Milano, 3 agosto 2023 KPMG S.p.A. Roberto Spiller Socio

FinecoBank · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2023 221

222 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2023 · FinecoBank

Strumenti finanziari il cui rendimento e rimborso sono garantiti da un portafoglio di attività (collateral) dell'emittente (solitamente uno Special Purpose Vehicle – SPV), destinato in via esclusiva al soddisfacimento dei diritti incorporati negli strumenti finanziari stessi.
Vedi voce "RWA – Risk Weighted Assets".
Glossario
Processo di controllo sull'attività e sulla contabilità societaria che viene svolto sia da strutture interne (internal audit) che da società di revisione esterne (external audit).
Riferito a strumenti finanziari, in particolare titoli, l'espressione identifica la parte di tali portafogli destinata all'attività "proprietaria", diversi da quelli classificati nel Trading book - Portafoglio di negoziazione
Misure adottate delle competenti autorità di risoluzione che possono prevedere la conversione di strumenti di debito in azioni o la riduzione del valore delle passività, imponendo perdite ad alcune categorie di creditori ai sensi della BRRD.
Accordo internazionale sui requisiti patrimoniali delle banche in relazione ai rischi assunti dalle stesse. Tale accordo è stato recepito, a livello nazionale, dalle rispettive autorità di vigilanza competenti, ivi inclusa, con riferimento alla Repubblica Italiana, Banca d'Italia. La nuova regolamentazione prudenziale, entrata in vigore in Italia nel 2008, si basa su tre pilastri.
Accordo internazionale di modifica di Basilea 2 adottato nel dicembre 2010, contenente modifiche alla regolamentazione prudenziale in materia di capitale e liquidità delle banche, con un'entrata in vigore graduale dei nuovi requisiti prudenziali a partire dal 1° gennaio 2014. Tali regole sono state attuate a livello europeo dal "Pacchetto" CRD IV.
Indica la Direttiva approvata dal Parlamento Europeo e dal Consiglio, rispettivamente in data 15 aprile e 6 maggio 2014, concernente l'istituzione di un quadro di risanamento e di risoluzione delle crisi degli enti creditizi e delle imprese di investimento (Bank Recovery and Resolution Directive).
Il b.p. o basis point rappresenta lo 0,01% di una determinata quantità, ovvero la centesima parte di un punto percentuale. 100 basis point equivalgono ad un 1%.
Comportamento commisurato alle esperienze più significative e/o al miglior livello raggiunto dalle conoscenze riferite ad un certo ambito tecnico/professionale.

Stato previsionale dell'andamento dei costi e dei ricavi futuri di un'azienda.
Livello di capitale richiesto a una banca per coprire le perdite che potrebbero verificarsi con un orizzonte di un anno e una certa probabilità o livello di confidenza. Il Capitale Economico è una misura della variabilità della Perdita Attesa del portafoglio e dipende dal livello di diversificazione del portafoglio stesso.
Rappresenta l'ammontare di capitale necessario per fronteggiare perdite potenziali ed è necessario per supportare le attività di business e le posizioni detenute. Il Capitale Interno è dato dalla somma del capitale economico, ottenuto tramite aggregazione delle diverse tipologie di rischio, più una riserva per considerare effetti del ciclo e rischio di modello.
La componente primaria di capitale secondo la normativa di Basilea 3, rappresentata principalmente dal capitale ordinario versato, dalle relative riserve sovrapprezzo, dall'utile di periodo, dalle riserve e da altre rettifiche regolamentari, così come previsto dal Regolamento CRR e dalle Disposizioni di Vigilanza.
Strumenti rappresentativi di capitale in linea con le disposizioni del regolamento (UE) n. 575/2013 (CRR) sui requisiti prudenziali per gli enti creditizi e le imprese di investimento, che presentano le seguenti caratteristiche:
Capitale di classe 1 (tier 1) comprende il Capitale primario di Classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) e il Capitale aggiuntivo di Classe 1 (Additional Tier 1 - AT1).
Contratto derivato con il quale un soggetto (venditore di protezione) si impegna, a fronte del pagamento di un importo, a corrispondere ad un altro soggetto (acquirente di protezione) un ammontare prefissato, nel caso si verifichi un prestabilito evento connesso al deterioramento del merito creditizio di una terza controparte (reference entity).
Strumenti finanziari derivati il cui valore è direttamente collegato a quello dell'attività sottostante (valori mobiliari, indici, valute, futures su obbligazioni, futures su indici di volatilità e futures su materie prime) e ne segue quindi l'andamento. In particolare, il CFD prevede il pagamento del differenziale di prezzo registrato tra il momento dell'apertura e il momento di chiusura del contratto.
Chief Financial Officer.
Un'unità generatrice di flussi finanziari è il più piccolo gruppo identificabile di attività che genera flussi finanziari in entrata che sono ampiamente indipendenti dai flussi finanziari in entrata generati da altre attività o gruppi di attività.
Chief Information Officer.

Classe, che dipende dai rating esterni, che è utilizzata per assegnare le ponderazioni di rischio nell'ambito dell'approccio standard del rischio di credito.
Azione di restituzione del bonus percepito qualora, successivamente all'erogazione, siano emersi comportamenti dolosi o colposi del dipendente che, se conosciuti al momento dell'erogazione, sarebbero stati tali da non rispettare la valutazione di conformità, ovvero tale erogazione sia stata effettuata in violazione delle disposizioni di legge o regolamentari.
Chief Lending Officer.
Segmento di clientela corrispondente alle imprese di medie e grandi dimensioni.
Il covenant è una clausola, concordata esplicitamente in fase di definizione contrattuale, che riconosce al soggetto finanziatore il diritto di rinegoziare o revocare il credito al verificarsi degli eventi previsti nella clausola stessa, collegando le performance economico-finanziarie del debitore ad eventi risolutivi/modificativi delle condizioni contrattuali (scadenza, tassi, ecc.).
Obbligazioni Bancarie Garantite (OBG) che, oltre alla garanzia della banca emittente, possono usufruire anche della garanzia di un portafoglio di mutui ipotecari od altri prestiti di alta qualità ceduti, per tale scopo, ad un'apposita società veicolo "SPV – Special Purpose Vehicle" (vedi voce).
Direttive UE n. 2006/48 e 2006/49, recepite dalla Banca d'Italia con la circolare n. 263/2006 del 27 dicembre 2006 e successivi aggiornamenti. Il "Pacchetto" CRD IV invece abroga le due Direttive citate ed è composta dalla Direttiva UE 2013/36 sull'accesso all'attività degli enti creditizi e sulla vigilanza prudenziale e dal Regolamento UE 575/2013 relativo ai requisiti prudenziali, recepiti dalla Banca d'Italia con la circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 e successivi aggiornamenti. La CRD V è la Direttiva (EU) 2019/878 del 20 maggio 2019 che modifica la Direttiva 2013/36/EU.
I crediti sono sottoposti ad una periodica ricognizione volta ad individuare quelli che, a seguito del verificarsi di eventi occorsi dopo la loro iscrizione (al valore di mercato pari, di norma, all'importo erogato comprensivo dei costi e ricavi di transazione che sono direttamente attribuibili all'erogazione del credito) mostrino oggettive evidenze di una possibile perdita di valore. Rientrano in tale ambito i crediti ai quali è stato attribuito lo status di sofferenze, inadempienze probabili e scaduti, secondo le regole di Banca d'Italia coerenti con la normativa IAS/IFRS (vedi voce).
Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria, ovvero finanziamenti erogati a clientela relativi ad utilizzi di aperture di credito in conto corrente, carte di credito, prestiti personali, mutui e sovvenzioni chirografarie.
Attenuazione del rischio di credito (Credit Risk Mitigation) è un insieme di tecniche, contratti accessori al credito o altri strumenti (ad esempio attività finanziarie, garanzie) che consentono una riduzione dei requisiti di capitale di rischio di credito.
Chief Risk Officer
Identifica la condizione di dichiarata impossibilità ad onorare i propri debiti e/o il pagamento dei relativi interessi.
Relativa alle posizioni in o fuori bilancio, è definita come la stima del valore futuro di un'esposizione al momento del default del debitore. Sono legittimate a stimare l'EAD solo le banche che soddisfano i requisiti per l'adozione dell'approccio "IRB – Internal Rating Based" (vedi voce) avanzato. Per le altre è necessario fare riferimento alle stime regolamentari.

L'Autorità Bancaria Europea (ABE) è un'autorità indipendente dell'Unione europea (UE), che opera per assicurare un livello di regolamentazione e di vigilanza prudenziale efficace e uniforme nel settore bancario europeo.
Agenzia per il credito all'esportazione (Export Credit Agency).
Agenzia esterna per la valutazione del merito di credito (External Credit Assessment Institution).
Banca Centrale Europea (BCE). La BCE è la Banca Centrale per la moneta unica europea, l'euro.
Sono le perdite che si manifestano in media entro un intervallo temporale di un anno su ogni esposizione (o pool di esposizioni).
Indicatore della redditività di una società calcolato dividendo l'utile netto per il numero medio delle azioni in circolazione al netto delle azioni proprie.
Indicatore della redditività di una società calcolato dividendo l'utile netto per il numero medio delle azioni diluite in circolazione al netto delle azioni proprie.
Ai sensi degli Implementing Technical Standard EBA, le esposizioni non performing sono tutte le esposizioni in bilancio e fuori bilancio per le quali sono soddisfatti i seguenti criteri:
Esposizioni per cassa, diverse da quelle classificate tra le sofferenze o le inadempienze probabili, che, alla data di riferimento, sono scadute o sconfinanti. Esse rappresentano l'intera esposizione nei confronti di controparti, diverse da quelle classificate nella categoria delle inadempienze probabili e delle sofferenze, che alla data di riferimento presentano crediti scaduti o sconfinanti da oltre 90 giorni e che superino le soglie di rilevanza definite nel Regolamento Delegato (UE) 2018/171.
Corrispettivo al quale, in un mercato di libera concorrenza, un bene può essere scambiato o una passività estinta, tra parti consapevoli e indipendenti.
I Fondi propri di una banca sono costituiti da una serie di elementi normativamente definiti (al netto degli elementi negativi da dedurre) classificati in base alla qualità patrimoniale e alla capacità di assorbimento delle perdite. Dal 1° gennaio 2014, a seguito dell'entrata in vigore del CRR, i Fondi Propri sono costituiti dalla somma del capitale di classe 1 e del capitale di classe 2.
Ai sensi degli Implementing Technical Standard EBA, si definiscono Forborne le esposizioni a cui sono state estese misure di Forbearance, ossia concessioni nei confronti di un debitore che ha affrontato - oppure che è in procinto di affrontare - difficoltà a rispettare i propri impegni finanziari (financial difficulties).
Approvvigionamento, sotto varie forme, dei fondi necessari al finanziamento dell'attività aziendale o di particolari operazioni finanziarie.

Contratti standardizzati con cui le parti si impegnano a scambiarsi, a un prezzo predefinito e a una data futura, valute, valori mobiliari o beni. Tali contratti sono negoziati su mercati regolamentati, dove viene garantita la loro esecuzione.
Identifica l'avviamento pagato per l'acquisizione di una quota partecipativa, pari alla differenza tra il costo e la corrispondente quota di patrimonio netto, per la parte non attribuibile ad elementi dell'attivo della società acquisita.
Indica la somma di tutte le esposizioni verso una controparte che sia uguale o superiore al 10% del Capitale ammissibile dell'Emittente, dove: (i) le esposizioni sono la somma delle attività di rischio per cassa e delle operazioni fuori bilancio nei confronti di una controparte, così come definite dalla disciplina sui rischi di credito, senza l'applicazione dei fattori di ponderazione ivi previsti (sono escluse dalle esposizioni le attività di rischio dedotte nella determinazione dei Fondi Propri); (ii) una controparte è un cliente o un gruppo di clienti connessi.
Differenza fra il valore dei beni costituiti in garanzia e l'ammontare del credito accordato in un'operazione di credito garantita. Nelle operazioni garantite da titoli, rappresenta la percentuale del prezzo di mercato (o del valore nominale) di un'attività finanziaria versata a garanzia da sottrarre al prezzo di mercato stesso (o al valore nominale) al fine della determinazione del valore di garanzia.
High Net Worth Individual, che identificano i clienti Privati con un TFA superiore ad un milione di euro.
Principi contabili internazionali (International AccountingStandards - IAS) emanati dall'International Accounting Standard Board (IASB), ente internazionale di natura privata costituito nell'aprile 2001, al quale partecipano le professioni contabili dei principali Paesi nonché, in qualità di osservatori, l'Unione Europea, lo IOSCO (International Organization of Securities Commissions) e il Comitato di Basilea. Tale ente ha raccolto l'eredità dell'International Accounting Standards Committee (IASC), costituito nel 1973 allo scopo di promuovere l'armonizzazione delle regole per la redazione dei bilanci delle società. Con la trasformazione dello IASC in IASB si è deciso, fra l'altro, di denominare i nuovi principi contabili "International Financial Reporting Standards" (IFRS). A livello internazionale è in corso il tentativo di armonizzazione degli IAS/IFRS con gli "US GAAP – United States Generally Accepted Accounting Principles".
Vedi voce "Basilea 2 – Pillar 2".
Nell'ambito degli "IAS/IFRS" (vedi voce), si riferisce alla perdita di valore di un'attività di bilancio, rilevata nel caso in cui il valore di bilancio sia maggiore del valore recuperabile ossia dell'importo che può essere ottenuto con la vendita o l'utilizzo dell'attività.
Esposizioni per cassa e fuori bilancio, per cui non ricorrono le condizioni per la classificazione del debitore fra le sofferenze e per le quali sussiste una valutazione di improbabilità che, in assenza di azioni quali l'escussione delle garanzie, il debitore sia in grado di adempiere integralmente (in linea capitale e/o interessi) alle sue obbligazioni creditizie. Tale valutazione viene operata indipendentemente dalla presenza di eventuali importi (o rate) scaduti e non pagati. La classificazione tra le inadempienze probabili non è necessariamente legata alla presenza esplicita di anomalie (il mancato rimborso) ma è bensì legata alla sussistenza di elementi indicativi di una situazione di rischio di inadempimento del debitore.
Criterio utilizzato per verificare il passaggio di Stage. Se il rischio di credito dello strumento finanziario è significativamente aumentato dopo la rilevazione iniziale le rettifiche di valore sono pari alle perdite attese lungo tutta la vita dello strumento (lifetime ECL).
Polizze la cui prestazione a scadenza dipende dall'andamento di un parametro di riferimento che può essere un indice azionario, un paniere di titoli o un altro indicatore.

Metodo per la determinazione dei requisiti patrimoniali a fronte del rischio di credito nell'ambito del Pillar 1 di Basilea 2 (vedi voce). La disciplina si applica alle esposizioni del portafoglio bancario. Peraltro, nei metodi IRB le ponderazioni di rischio delle attività sono determinate in funzione delle valutazioni interne che le banche effettuano sui debitori (o, in taluni casi, sulle operazioni). Attraverso l'utilizzo dei sistemi basati sui rating interni, le banche determinano l'esposizione ponderata per il rischio. I metodi IRB si distinguono nel metodo di base e avanzato, differenziati in relazione ai parametri di rischio che le banche devono stimare: nel metodo di base le banche utilizzano proprie stime di "PD – Probabilità of Default" e i valori regolamentari per gli altri parametri di rischio; nel metodo avanzato le banche utilizzano proprie stime di "PD – Probabilità of Default", "LGD – Loss Given Default", "CCF – Credit Conversion Factor" e, ove previsto, "M - Maturity" (vedi voci). L'utilizzo dei metodi IRB ai fini del calcolo dei requisiti patrimoniali è subordinato all'autorizzazione della Banca d'Italia.
Vedi voce "Swap".
Accordo tra due o più imprese per lo svolgimento di una determinata attività economica attraverso, solitamente, la costituzione di una società per azioni.
Il costo del capitale è la remunerazione minima dell'investimento richiesta dall'azionista. È la somma di un tasso privo di rischio e un differenziale di rendimento che remuneri l'investitore per il rischio di credito e la volatilità del prezzo dell'azione. Il costo del capitale è calcolato utilizzando medie di medio-lungo periodo di parametri di mercato.
Insieme di indicatori che permettono di misurare le prestazioni di una determinata attività o processo.
Gli indicatori di rischio sono metriche quantitative che riflettono l'esposizione ai Rischi Operativi di specifici processi o prodotti: il valore espresso da un indicatore dovrebbe essere correlato a variazioni dei livelli di rischio.
Le Knock Out Option sono contratti derivati appartenenti alla categoria delle opzioni con barriera. Esse si caratterizzano per il fatto che la facoltà di acquisto o di vendita cessa di esistere quando il prezzo del sottostante tocca lo Strike predeterminato (detto anche "Barriera").
Il Liquidity Coverage Ratio (LCR) è strutturato in modo da assicurare che un ente mantenga un livello adeguato di attività liquide di elevata qualità non vincolate che possano essere convertite in contanti per soddisfare il suo fabbisogno di liquidità nell'arco di 30 giorni di calendario in uno scenario di stress di liquidità particolarmente acuto specificato dalle autorità di vigilanza. L'LCR è definito come rapporto tra lo stock di attività liquide di elevata qualità e il totale dei flussi di cassa in uscita nei successivi 30 giorni di calendario.
Contratto con il quale una parte (locatore) trasferisce il diritto di utilizzo di un'attività all'altra parte (locatario) per un periodo di tempo determinato ed in cambio di un corrispettivo.
Valore atteso (eventualmente condizionato a scenari avversi) del rapporto, espresso in termini percentuali, tra la perdita a causa del default e l'importo dell'esposizione al momento del default "EAD- Exposure At Default" (vedi voce).
La Marginazione è la modalità di negoziazione che consente all'investitore di poter acquistare (Leva long o acquisto in leva) o vendere (Short Selling o vendita in leva allo scoperto) investendo soltanto una parte della liquidità necessaria.
Processo di valutazione di un portafoglio di titoli o altri strumenti finanziari sulla base dei prezzi espressi dal mercato.

Strumento per la gestione ed il monitoraggio della liquidità a breve termine (liquidità operativa) che, attraverso la contrapposizione di attività e passività la cui scadenza è all'interno di ogni singola fascia temporale, consente di evidenziare gli sbilanci (periodali e cumulati) tra i flussi di cassa in entrata ed in uscita e, quindi, di calcolare il saldo netto del fabbisogno (o del surplus) finanziario nell'orizzonte temporale di un anno.
È il valore della quota in cui è frazionato il patrimonio di un fondo comune d'investimento.
L'indicatore Net Stable Funding Ratio (NSFR) è strutturato in modo da assicurare che le attività a lungo termine siano finanziate con almeno un importo minimo di passività stabili in relazione ai rispettivi profili di rischio di liquidità. L'NSFR è volto a limitare l'eccessivo ricorso alla raccolta all'ingrosso a breve termine in periodi di abbondante liquidità di mercato e a incoraggiare una migliore valutazione del rischio di liquidità basata su tutte le poste in bilancio e fuori bilancio. L'NSFR è definito come rapporto tra l'ammontare disponibile di provvista stabile e l'ammontare obbligatorio di provvista stabile.
L'indicatore NSFR Adjusted si basa sul ratio regolamentare NSFR (Net Stable Funding Ratio) ma è rettificato per scadenza (adjusted by bucket) considerando le scadenze rispettivamente superiori a 3 e 5 anni. L'NSFR Adjusted è quindi utilizzato per il monitoraggio e il controllo della situazione di liquidità strutturale sulle scadenze temporali più lunghe (oltre l'anno). L'NSFR è definito come rapporto tra le passività cumulate oltre l'anno e le attività cumulate oltre l'anno.
La voce comprende gli "OICVM – Organismi di Investimento Collettivo in Valori Mobiliari" (vedi voce) e gli altri Fondi comuni di investimento (fondi comuni di investimento immobiliare, fondi comuni di investimento chiusi).
La voce comprende i fondi comuni di investimento mobiliare aperti, italiani ed esteri, e le società di investimento a capitale variabile (Sicav). Queste ultime sono società per azioni a capitale variabile aventi per oggetto esclusivo l'investimento collettivo del patrimonio raccolto mediante l'offerta al pubblico di proprie azioni.
Rappresenta il diritto, ma non l'impegno, acquisito col pagamento di un premio, di acquistare (call option) o di vendere (put option) uno strumento finanziario a un prezzo determinato (strike price) oppure entro una data futura determinata (American option/European option).
La negoziazione OTC - Over The Counter consiste nello scambio di strumenti finanziari quali azioni, obbligazioni, derivati o merci direttamente fra due controparti. I mercati OTC non hanno contratti e modalità di compravendita standardizzati e non sono legati a una serie di norme (ammissioni, controlli, obblighi informativi, ecc.) che regolamentano i mercati ufficiali.
Indica la percentuale di utile netto distribuita agli azionisti. Tale quota dipende sostanzialmente dalle esigenze di auto finanziamento della società e dal rendimento atteso degli azionisti.
Probabilità che una controparte passi allo stato di "default" (vedi voce) entro un orizzonte temporale di un anno.
Piccole e medie imprese.
Servizi finanziari destinati alla clientela privata cosiddetta "di fascia alta" per la gestione globale delle esigenze finanziarie.

Indicatore dato dal rapporto tra il Capitale di Classe 1 (vedi voce) della banca e le sue attività ponderate in base al rischio "RWA – Risk Weighted Assets" (vedi voce).
Valutazione della qualità di una società o delle sue emissioni di titoli di debito sulla base della solidità finanziaria della società stessa e delle sue prospettive. Tale valutazione viene eseguita da agenzie specializzate o dalla banca sulla base di modelli interni.
Il requisito minimo dei fondi propri e delle passività ammissibili (Minimum Requirement for Eligible Liabilities) è fissato dalle Autorità di Risoluzione per assicurare che una banca mantenga in ogni momento sufficienti strumenti idonei a facilitare l'attuazione della strategia di risoluzione definita dall'Autorità stessa in caso di crisi. Il MREL ha l'obiettivo di evitare che la risoluzione di una banca dipenda dal sostegno finanziario pubblico e, quindi, aiuta a garantire che gli azionisti e i creditori contribuiscano all'assorbimento delle perdite e alla ricapitalizzazione.
Segmento di clientela che comprende principalmente i privati, i professionisti, gli esercenti e gli artigiani.
Rappresenta il rischio che una variazione inattesa del merito creditizio di una controparte, del valore delle garanzie da questa prestate, o ancora dei margini da essa utilizzati in caso di insolvenza, generi una variazione inattesa nel valore della posizione creditoria della banca.
Rischio che la controparte di una transazione che riguarda strumenti finanziari possa andare in default prima del regolamento di tutti i flussi di cassa concordati.
Rappresenta il rischio che l'impresa non riesca a far fronte ai propri impegni di pagamento a causa dell'incapacità di smobilizzare attività o di ottenere in modo adeguato fondi dal mercato (funding liquidity risk) ovvero a causa della difficoltà/impossibilità di monetizzare facilmente posizioni in attività finanziarie senza influenzarne in misura significativa e sfavorevole il prezzo per via dell'insufficiente profondità del mercato finanziario o di un suo temporaneo malfunzionamento (market liquidity risk).
Rappresenta l'effetto che variazioni nelle variabili di mercato possono generare sul valore economico del portafoglio, dove quest'ultimo comprende le attività detenute sia nel trading book, ossia nel portafoglio di negoziazione, sia quelle iscritte nel banking book, ovvero l'operatività connessa con la gestione caratteristica della banca commerciale e con le scelte di investimento strategiche.
Rappresenta il rischio di perdite dovute ad errori, violazioni, interruzioni, danni causati da processi interni, personale, sistemi o causati da eventi esterni. Tale definizione include il rischio legale e di compliance, ma esclude quello strategico e reputazionale. Ad esempio possono essere definite operative le perdite derivanti da frodi interne o esterne, rapporto di impiego e sicurezza sul lavoro, reclami della clientela, distribuzione dei prodotti, multe e altre sanzioni derivanti da violazioni normative, danni ai beni patrimoniali dell'azienda, interruzioni dell'operatività e disfunzione dei sistemi, gestione dei processi.
Riserva di capitale anticiclica costituita da capitale primario di classe 1 ai sensi delle Disposizioni di Vigilanza, secondo la nozione contenuta negli artt. 128 e 130 della CRD IV, pari ai Risk-Weighted Assets calcolati conformemente all'art. 92, paragrafo 3, del CRR moltiplicati per il coefficiente anticiclico specifico della Società, determinato secondo i criteri previsti dalle Disposizioni di Vigilanza in una misura compresa tra lo 0% e il 2,5%.
Secondo la nozione contenuta nell'art. 128 della CRD IV, è una riserva di capitale la cui costituzione è richiesta dalla normativa – come precisato anche dalle Disposizioni di Vigilanza – con l'obiettivo di dotare le banche di un buffer patrimoniale di elevata qualità da utilizzare nei momenti di tensione del mercato per prevenire disfunzioni del sistema bancario ed evitare interruzioni nel processo di erogazione del credito, pari al 2,5% dei Risk-Weighted Assets, calcolati conformemente all'articolo 92, paragrafo 3, del CRR su base individuale e consolidata.


Rapporto tra Available Financial Resources e Capitale Interno.
Si tratta del valore delle attività per cassa e fuori bilancio ponderate per il rischio in base a differenti fattori di ponderazione in funzione della classe in cui l'esposizione è classificata e della relativa qualità creditizia, ai sensi delle normative bancarie emanate dagli organi di vigilanza per il calcolo del coefficiente di solvibilità.
Identifica la situazione di maggiore o minore sensibilità con la quale determinate attività o passività reagiscono a variazioni dei tassi o di altri parametri di riferimento.
L'analisi di sensitività quantifica la variazione del valore di un portafoglio finanziario derivante da una variazione sfavorevole di fattori di rischio principali (tasso di interesse, tasso di cambio, equity).
Il complesso delle esposizioni nei confronti di un soggetto in stato di insolvenza (anche non accertato giudizialmente) o in situazioni sostanzialmente equiparabili, indipendentemente dalle eventuali previsioni di perdita formulate dalla banca (es. indipendentemente dalla presenza di garanzie – reali o personali – a copertura delle esposizioni).
Con questo termine di norma si indicano la differenza tra due tassi di interesse, lo scarto tra le quotazioni denaro e lettera nelle contrattazioni in titoli o la maggiorazione che l'emittente di valori mobiliari riconosce in aggiunta ad un tasso di riferimento.
Società veicolo, entità legale (nella forma di società di persone, di capitali, trust ecc.) costituita al fine di perseguire specifici obiettivi, quali l'isolamento del rischio finanziario o l'ottenimento di particolari trattamenti regolamentari e/o fiscali riguardanti determinati portafogli di attività finanziarie. Per tale ragione l'operatività delle SPV è circoscritta attraverso la definizione di una serie di norme finalizzate a limitarne l'ambito di attività. Generalmente le SPV non sono partecipate dalla società per conto della quale sono costituite, ma al contrario il capitale è detenuto da terzi soggetti al fine di assicurare l'assenza di legami partecipativi con lo "Sponsor" (vedi voce). Le SPV sono normalmente strutture Bankruptcy remote, poiché le loro attività patrimoniali non possono essere escusse dai creditori della società per conto della quale sono costituite, anche in caso di insolvenza di quest'ultima.
Operazioni consistenti, di norma, nello scambio di flussi finanziari tra operatori secondo diverse modalità contrattuali. Nel caso di uno swap di tassi d'interesse ("IRS"), le controparti si scambiano flussi di pagamento indicizzati o meno a tassi d'interesse calcolati su un capitale nozionale di riferimento (ad esempio: una controparte corrisponde un flusso sulla base di un tasso fisso, l'altra sulla base di un tasso variabile). Nel caso di uno swap di valute (currency swap), le controparti si scambiano specifici importi di due diverse valute, restituendoli nel tempo secondo modalità predefinite che possono riguardare sia il capitale (nozionale) sia i flussi dei tassi d'interesse.
I programmi relativi alle operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine che offrono agli enti creditizi dell'area dell'euro finanziamenti con scadenze pluriennali diretti a migliorare il funzionamento del meccanismo di trasmissione della politica monetaria, sostenendo l'erogazione del credito bancario all'economia reale.
Le posizioni detenute a fini di negoziazione sono quelle intenzionalmente destinate a una successiva dismissione a breve termine e/o assunte allo scopo di beneficiare, nel breve termine, di differenze tra prezzi di acquisto e di vendita, o di altre variazioni di prezzo o di tasso d'interesse.
Un'unità esperta, interna ma sufficientemente indipendente giudica l'adeguatezza dei modelli interni per gli scopi interni e regolamentari e emette una conclusione formale circa la loro utilità ed efficacia. Di norma un prerequisito per il processo di validazione da parte delle autorità.

Metodo utilizzato per quantificare il livello di rischio. Misura la massima perdita potenziale che con una certa probabilità ci si attende possa essere generata con riferimento a uno specifico orizzonte temporale.
Nella Relazione intermedia sulla gestione consolidata vengono utilizzati degli Indicatori Alternativi di Performance ("IAP") di cui si riporta di seguito la descrizione esplicativa in merito al contenuto e, al caso, le modalità di calcolo utilizzate, ad eccezione degli IAP presentati nei prospetti di conto economico e di stato patrimoniale riclassificati contenuti nella Relazione intermedia sulla gestione consolidata, per i quali si rimanda ai prospetti di raccordo con gli schemi del bilancio consolidato e individuale riportati tra gli Allegati.
È il rapporto tra le Altre attività finanziarie, così come rappresentate nello schema di stato patrimoniale riclassificato a cui si rimanda, e il Totale attivo.
Consolidato
| Voci | 30/06/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| Altre attività finanziarie (Importi in migliaia) | 22.613.241 | 24.634.034 |
| Totale attivo (Importi in migliaia) | 33.815.922 | 36.268.885 |
| Altre attività finanziarie/Totale attivo 66,87% |
67,92% |
Individuale
| Voci | 30/06/2023 | 31/12/2022 | |
|---|---|---|---|
| Altre attività finanziarie (Importi in migliaia) | 22.615.698 | 24.636.590 | |
| Totale attivo (Importi in migliaia) | 33.733.449 | 36.208.289 | |
| Altre attività finanziarie/Totale attivo | 67,04% | 68,04% |
Fondi comuni di investimento, gestioni patrimoniali, prodotti assicurativi e prodotti di raccolta amministrata e diretta in consulenza. Per la riconciliazione numerica si rimanda alle tabelle riportate nel paragrafo "Andamento della raccolta diretta e indiretta" presentato nella Relazione intermedia sulla gestione consolidata.
Titoli di Stato, obbligazioni ed azioni. Per la riconciliazione numerica si rimanda alle tabelle riportate nel paragrafo "Andamento della raccolta diretta e indiretta" presentato nella Relazione intermedia sulla gestione consolidata.

È il rapporto tra i costi operativi e i ricavi, così come rappresentati nello schema di conto economico riclassificato a cui si rimanda. È uno dei principali indicatori dell'efficienza gestionale della banca: minore è il valore espresso da tale indicatore, maggiore l'efficienza della banca.
| Voci | 30/06/2023 | 31/12/2022 | 30/06/2022 |
|---|---|---|---|
| Costi operativi (Importi in migliaia) | 144.515 | 280.815 | 136.030 |
| Ricavi (Importi in migliaia) | 600.692 | 947.606 | 464.032 |
| Cost/Income Ratio | 24,06% | 29,63% | 29,31% |
È il rapporto tra le Rettifiche nette su crediti verso clientela degli ultimi 12 mesi e i crediti di finanziamento verso clientela ordinaria (media delle medie degli ultimi quattro trimestri, calcolati come media del saldo di fine trimestre e saldo del fine trimestre precedente). Il perimetro include solo i crediti di finanziamento verso la clientela ordinaria. È uno degli indicatori della rischiosità degli attivi della banca: al decrescere di tale indicatore diminuisce la rischiosità degli attivi della banca.
| Voci | 30/06/2023 | 31/12/2022 | 30/06/2022 |
|---|---|---|---|
| Rettifiche nette su crediti verso clientela ordinaria (Importi in migliaia) | 3.097 | 2.485 | 885 |
| Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria (Importi in migliaia) (media delle medie degli ultimi quattro trimestri, calcolati come media del saldo di fine trimestre e saldo del fine trimestre precedente) |
5.816.264 | 5.680.431 | 5.278.747 |
| Cost of Risk (bps) | 5 | 4 | 2 |
È il rapporto fra Rettifiche nette su crediti verso clientela degli ultimi 12 mesi, incluse le rettifiche sui margini disponibili delle linee di credito concesse, e i crediti verso clientela (media del saldo di fine periodo e quello del 31 dicembre precedente). Il perimetro delle esposizioni include solo i crediti di finanziamento verso clientela ordinaria.
| Voci | 30/06/2023 | 31/12/2022 | 30/06/2022 |
|---|---|---|---|
| Rettifiche nette su crediti verso clientela ordinaria (Importi in migliaia) | 3.180 | 2.517 | 907 |
| Crediti verso clientela ordinaria (Importi in migliaia) (media del saldo di fine periodo e quello del 31 dicembre precedente) |
5.821.786 | 5.658.581 | 5.568.565 |
| CoR (sistema incentivante) (bps) | 5 | 4 | 2 |
È il rapporto tra i costi operativi, annualizzati per i dati al 30 giugno, così come rappresentati nello schema di conto economico riclassificato a cui si rimanda, e i Total Financial Asset medi (TFA, vedi voce), così come rappresentati nella tabella "Saldo raccolta diretta e indiretta" della Relazione intermedia sulla gestione consolidata a cui si rimanda. È uno dei principali indicatori dell'efficienza gestionale della banca: minore è il valore espresso da tale indicatore, maggiore l'efficienza della banca.
| Voci | 30/06/2023 | 31/12/2022 | 30/06/2022 | |
|---|---|---|---|---|
| Costi operativi annualizzati (Importi in migliaia) | 289.030 | 280.815 | 272.060 | |
| TFA medi (Importi in migliaia) | 111.219.219 | 106.557.870 | 105.359.835 | |
| Costi operativi/TFA | 0,26% | 0,26% | 0,26% |

Il Coverage ratio rappresenta la percentuale di un determinato aggregato di esposizioni creditizie coperto da un fondo di svalutazione ed è calcolato come rapporto fra l'ammontare del fondo di svalutazione e l'esposizione lorda. Per la riconciliazione numerica dei Coverage (Sofferenze, Inadempienze probabili, Esposizioni scadute deteriorate e Totale crediti deteriorati) si rimanda alla tabella "Le attività deteriorate" riportata nel paragrafo "Finanziamenti a clientela" della Relazione intermedia sulla gestione consolidata.
È il rapporto tra i Crediti deteriorati (vedi voce), così come rappresentati nella tabella "Le attività deteriorate" della Relazione intermedia sulla gestione consolidata a cui si rimanda, e Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria (vedi voce), così come rappresentati nella tabella "Finanziamenti a Clientela (Riclassifica Gestionale)" della Relazione intermedia sulla gestione consolidata a cui si rimanda.
| Voci | 30/06/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| Crediti deteriorati (Importi in migliaia) | 5.310 | 3.527 |
| Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria (Importi in migliaia) | 5.745.024 | 5.916.090 |
| Crediti deteriorati/Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria | 0,09% | 0,06% |
| Voci | 30/06/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| Crediti deteriorati (Importi in migliaia) | 5.310 | 3.527 |
| Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria (Importi in migliaia) | 5.745.023 | 5.916.089 |
| Crediti deteriorati/Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria | 0,09% | 0,06% |
È il rapporto tra i Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria (vedi voce), così come rappresentati nella tabella "Finanziamenti a Clientela (Riclassifica Gestionale)" della Relazione intermedia sulla gestione consolidata a cui si rimanda, e il Totale attivo.
| Voci | 30/06/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria (Importi in migliaia) | 5.745.024 | 5.916.090 |
| Totale attivo (Importi in migliaia) | 33.815.922 | 36.268.885 |
| Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria/Totale attivo | 16,99% | 16,31% |
| Voci | 30/06/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria (Importi in migliaia) | 5.745.023 | 5.916.089 |
| Totale attivo (Importi in migliaia) | 33.733.449 | 36.208.289 |
| Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria/Totale attivo | 17,03% | 16,34% |
I crediti di finanziamento verso clientela ordinaria si riferiscono ai soli finanziamenti erogati a clientela relativi ad utilizzi di aperture di credito in conto corrente, carte di credito, prestiti personali, mutui e sovvenzioni chirografarie. Per la riconciliazione numerica si rimanda alle tabelle riportate nel paragrafo "Andamento della raccolta diretta e indiretta" presentato nella Relazione intermedia sulla gestione consolidata.
È il rapporto tra i crediti di finanziamento verso clientela (vedi voce), così come rappresentati nella tabella "Finanziamenti a Clientela (Riclassifica Gestionale)" della Relazione intermedia sulla gestione consolidata a cui si rimanda, e la raccolta diretta da clientela (vedi voce), così come rappresentati nella tabella "Saldo raccolta diretta e indiretta" della Relazione intermedia sulla gestione consolidata a cui si rimanda.
| Voci | 30/06/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria (Importi in migliaia) | 5.745.024 | 5.916.090 |
| Raccolta Diretta (Importi in migliaia) | 28.510.165 | 30.569.876 |
| Crediti verso clientela ordinaria/Raccolta diretta da clientela | 20,15% | 19,35% |
Individuale
| Voci | 30/06/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria (Importi in migliaia) | 5.745.023 | 5.916.089 |
| Raccolta Diretta (Importi in migliaia) | 28.510.165 | 30.569.876 |
| Crediti verso clientela ordinaria/Raccolta diretta da clientela | 20,15% | 19,35% |
L'EVA è un indicatore del valore creato da un'azienda. Esso esprime la capacità dell'impresa di creare valore; è calcolato come differenza tra l'utile netto, escludendo i proventi/oneri straordinari da investimenti e i relativi effetti fiscali, e il costo figurativo del capitale allocato; quest'ultimo è stato calcolato sia utilizzando il maggiore tra il capitale regolamentare e il capitale economico assorbito sia utilizzando il patrimonio netto contabile (media dei fine trimestri dell'anno).
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Voci | 30/06/2023 | 31/12/2022 | 30/06/2022 |
| + Utile netto | 308.880 | 428.505 | 222.363 |
| - i proventi netti straordinari da investimenti e i relativi effetti fiscali | - | (366) | - |
| - il costo figurativo del capitale allocato (calcolato sul maggiore tra il capitale regolamentare e il capitale economico assorbito) |
(36.907) | (60.799) | (30.324) |
| EVA (calcolato sul capitale allocato) | 271.973 | 367.339 | 192.039 |
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Voci | 30/06/2023 | 31/12/2022 | 30/06/2022 |
| + Utile netto | 308.880 | 428.505 | 222.363 |
| - i proventi netti straordinari da investimenti e i relativi effetti fiscali | - | (366) | - |
| - il costo figurativo del capitale allocato: patrimonio netto contabile (media dei fine trimestri dell'anno) | (108.264) | (163.610) | (81.460) |
| EVA (calcolato sul patrimonio contabile) | 200.616 | 264.529 | 140.903 |

È il rapporto tra i Finanziamenti a banche, così come rappresentati nella tabella "Finanziamenti a Banche" della Relazione intermedia sulla gestione consolidata a cui si rimanda, e il Totale attivo.
Consolidato
| Voci | 30/06/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| Finanziamenti a banche (Importi in migliaia) | 415.627 | 426.696 |
| Totale attivo (Importi in migliaia) | 33.815.922 | 36.268.885 |
| Finanziamenti a banche/Totale attivo 1,23% |
1,18% |
| Voci | 30/06/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| Finanziamenti a banche (Importi in migliaia) | 385.640 | 416.733 |
| Totale attivo (Importi in migliaia) | 33.733.449 | 36.208.289 |
| Finanziamenti a banche/Totale attivo 1,14% |
1,15% |
Prodotti e/o servizi costruiti investendo in OICR selezionati tra quelli distribuiti per ciascuna asset class avendo riguardo ai differenti profili di rischio della clientela, offerti ai clienti della Banca nell'ambito del modello di architettura aperta guidata. Alla data del presente documento, rientrano nella categoria dei guided products il fondo di fondi multi compartimentale "Core Series", i Piani individuali di risparmio "PIR" e le polizze Unit Linked "Core Unit", "Advice Unit", "Core Multiramo", "Advice Top Valor", "Eurovita Focus" e "Old Mutual", i fondi "FAM Evolution" attivi e passivi, "FAM Target", "FAM Global Defence", "FAM Series"e "Core Pension", "Private Client Insurance" e "GP Private value", mentre rientra nella categoria dei guided services il servizio di consulenza evoluta (in materia di investimenti) "Fineco Advice" e "Fineco Plus".
È il rapporto tra i Guided products & Services (vedi voce) e i TFA (vedi voce), così come rappresentati nella tabella "Saldo raccolta diretta e indiretta" della Relazione intermedia sulla gestione consolidata a cui si rimanda.
| Voci | 30/06/2023 | 31/12/2022 | |
|---|---|---|---|
| Guided products & services (Importi in migliaia) | 43.913.131 | 40.221.024 | |
| TFA (Importi in migliaia) | 115.880.567 | 106.557.870 | |
| Guided products & services/ TFA | 37,9% | 37,7% |
È il rapporto tra il Margine finanziario e i Ricavi, così come rappresentati nello schema di conto economico riclassificato a cui si rimanda.
| Voci | 30/06/2023 | 31/12/2022 | 30/06/2022 |
|---|---|---|---|
| Margine finanziario (Importi in migliaia) | 328.278 | 392.200 | 176.407 |
| Ricavi (Importi in migliaia) | 600.692 | 947.606 | 464.032 |
| Margine finanziario/Ricavi 54,65% |
41,39% | 38,00% |

È il rapporto tra il Patrimonio netto (incluso utile) e il Totale passivo e patrimonio netto, così come rappresentati nello schema di stato patrimoniale riclassificato a cui si rimanda.
| Voci | 30/06/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| Patrimonio netto (incluso utile) (Importi in migliaia) | 1.911.457 | 1.910.397 |
| Totale passivo e patrimonio netto (Importi in migliaia) | 33.815.922 | 36.268.885 |
| Patrimonio netto (incluso utile)/Totale passivo e patrimonio netto | 5,65% | 5,27% |
| Voci | 30/06/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| Patrimonio netto (incluso utile) (Importi in migliaia) | 1.851.227 | 1.875.711 |
| Totale passivo e patrimonio netto (Importi in migliaia) | 33.733.449 | 36.208.289 |
| Patrimonio netto (incluso utile)/Totale passivo e patrimonio netto | 5,49% | 5,18% |
Includono le voci Commissioni nette, Risultato di negoziazione, coperture e fair value, Saldo altri proventi/oneri, così come rappresentate nello schema di conto economico riclassificato a cui si rimanda.
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Voci | 30/06/2023 | 31/12/2022 | 30/06/2022 |
| Commissioni nette | 242.125 | 465.627 | 232.514 |
| Risultato negoziazione, coperture e fair value | 30.079 | 89.899 | 54.843 |
| Saldo altri proventi/oneri | 216 | 156 | 416 |
| Proventi di intermediazione e diversi | 272.420 | 555.682 | 287.773 |
È il rapporto tra i Proventi di intermediazione e diversi (vedi voce) e i Costi operativi, così come rappresentati nello schema di conto economico riclassificato a cui si rimanda.
| Voci | 30/06/2023 | 31/12/2022 | 30/06/2022 |
|---|---|---|---|
| Proventi di intermediazione e diversi (Importi in migliaia) | 272.420 | 555.682 | 287.773 |
| Costi operativi (Importi in migliaia) | 144.515 | 280.815 | 136.030 |
| Proventi di intermediazione e diversi/Costi operativi | 188,51% | 197,88% | 211,55% |

È il rapporto tra i Proventi di intermediazione e diversi (vedi voce) e i Ricavi, così come rappresentati nello schema di conto economico riclassificato a cui si rimanda.
| Voci | 30/06/2023 | 31/12/2022 | 30/06/2022 |
|---|---|---|---|
| Proventi di intermediazione e diversi (Importi in migliaia) | 272.420 | 555.682 | 287.773 |
| Ricavi (Importi in migliaia) | 600.692 | 947.606 | 464.032 |
| Proventi di intermediazione e diversi/Ricavi | 45,35% | 58,64% | 62,00% |
Conti correnti, pronti contro termine passivi e depositi vincolati. Per la riconciliazione numerica si rimanda alle tabelle riportate nel paragrafo "Andamento della raccolta diretta e indiretta" presentato nella Relazione intermedia sulla gestione consolidata.
È il rapporto tra la Raccolta diretta da clientela (vedi voce), così come rappresentata nella tabella "Saldo raccolta diretta e indiretta" a cui si rimanda, e il Totale passivo e patrimonio netto, così come rappresentato nella tabella dello schema di stato patrimoniale riclassificato a cui si rimanda.
| Voci | 30/06/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| Raccolta Diretta (Importi in migliaia) | 28.510.165 | 30.569.876 |
| Totale passivo e patrimonio netto (Importi in migliaia) | 33.815.922 | 36.268.885 |
| Raccolta Diretta/Totale passivo e patrimonio netto | 84,31% | 84,29% |
| Voci | 30/06/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| Raccolta Diretta (Importi in migliaia) | 28.510.165 | 30.569.876 |
| Totale passivo e patrimonio netto (Importi in migliaia) | 33.733.449 | 36.208.289 |
| Raccolta Diretta/Totale passivo e patrimonio netto 84,52% |
84,43% |
Somma della raccolta effettuata nel periodo di riferimento al netto dei rimborsi effettuati nello stesso periodo con riferimento ad Asset Under Management (vedi voce), Asset Under Custody (vedi voce) e Raccolta diretta da clientela (vedi voce). Per la riconciliazione numerica si rimanda alla tabella riportata nel paragrafo "Andamento della raccolta diretta e indiretta" presentato nella Relazione intermedia sulla gestione consolidata. La Raccolta netta totale è rappresentata anche con riferimento ai soli clienti delle Rete di consulenti finanziari.

È un indicatore calcolato come rapporto tra l'EVA (come sopra descritto) e la media dei trimestri dell'anno del capitale allocato (calcolato con le stesse modalità previste per il calcolo dell'EVA) ed esprime in termini percentuali la capacità di creare valore per unità di capitale posto a presidio del rischio.
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Voci | 30/06/2023 | 31/12/2022 | 30/06/2022 |
| EVA (calcolato sul capitale allocato) (Importi in migliaia) | 543.945 | 367.340 | 384.079 |
| Capitale allocato: maggiore tra il capitale regolamentare e il capitale economico assorbito (Importi in migliaia) (media trimestri anno) |
676.579 | 666.660 | 664.990 |
| RARORAC (calcolato sul capitale allocato) | 80,40% | 55,10% | 57,76% |
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Voci | 30/06/2023 | 31/12/2022 | 30/06/2022 |
| EVA (calcolato sul patrimonio contabile) (Importi in migliaia) | 401.232 | 264.529 | 281.808 |
| Patrimonio netto contabile (media trimestri anno) (Importi in migliaia) | 1.984.671 | 253.488 | 252.416 |
| RARORAC (calcolato sul patrimonio contabile) 20,22% |
14,75% | 15,78% |
Rapporto tra il risultato d'esercizio, così come rappresentato nello schema di conto economico riclassificato a cui si rimanda e il totale attivo di bilancio, così come rappresentato nello schema di stato patrimoniale riclassificato a cui si rimanda, e misura il rendimento delle attività.
| Voci | 30/06/2023 | 31/12/2022 | 30/06/2022 | |
|---|---|---|---|---|
| Utile netto (*) (Importi in migliaia) | 617.760 | 428.505 | 444.726 | |
| Totale attivo (Importi in migliaia) | 33.815.922 | 36.268.885 | 36.077.715 | |
| ROA - Return on Assets | 1,83% | 1,18% | 1,23% |
(*) Per il calcolo dell'indicatore sopra riportato, l'utile netto semestrale è stato annualizzato.
È un indicatore calcolato come rapporto tra l'utile netto operativo e la media dei trimestri dell'anno del capitale allocato (calcolato con le stesse modalità previste per il calcolo dell'EVA).
| Voci | 30/06/2023 | 31/12/2022 | 30/06/2022 |
|---|---|---|---|
| Utile netto operativo (Importi in migliaia) | 308.880 | 428.505 | 444.726 |
| Capitale allocato: maggiore tra il capitale regolamentare e il capitale economico assorbito (Importi in migliaia) (media trimestri anno) |
676.579 | 666.660 | 664.990 |
| ROAC (calcolato sul capitale allocato) | 91,31% | 64,28% | 66,88% |
| Voci | 30/06/2023 | 31/12/2022 | 30/06/2022 |
|---|---|---|---|
| Utile netto operativo (Importi in migliaia) | 617.760 | 428.505 | 444.726 |
| Patrimonio netto contabile (media trimestri anno) (Importi in migliaia) | 1.984.671 | 253.488 | 252.416 |
| ROAC (calcolato sul patrimonio contabile) | 31,13% | 23,89% | 24,90% |

Rapporto fra l'utile netto e il patrimonio netto contabile (escluse le riserve da valutazione) medio del periodo (media del saldo di fine periodo e quello del 31 dicembre precedente). Il risultato di periodo al 30 giugno 2023 e al 30 giugno 2022 è stato annualizzato. Il ROE pubblicato nell'informativa finanziaria del 2022 era stato calcolato escludendo dal patrimonio netto contabile i dividendi per i quali era prevista la distribuzione, pertanto, il dato comparativo relativo all'esercizio 2022 è stato rideterminato e riesposto.
| 30/06/2023 | 31/12/2022 | 30/06/2022 | |
|---|---|---|---|
| Utile netto (*) (Importi in migliaia) | 617.760 | 428.505 | 444.726 |
| Patrimonio netto contabile (Medio) (Importi in migliaia) | 1.909.335 | 1.820.475 | 1.721.064 |
| Return Of Equity (ROE) | 32,35% | 23,54% | 25,84% |
(*) Per il calcolo dell'indicatore sopra riportato, l'utile netto semestrale è stato annualizzato.
Rapporto fra le Sofferenze (vedi voce), così come rappresentati nella tabella "Le attività deteriorate" a cui si rimanda, e i Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria (vedi voce), così come rappresentati nella tabella "Finanziamenti a Clientela (Riclassifica Gestionale)" a cui si rimanda.
| Voci | 30/06/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| Sofferenze (Importi in migliaia) | 1.455 | 1.405 |
| Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria (Importi in migliaia) | 5.745.024 | 5.916.090 |
| Sofferenze/Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria | 0,03% | 0,02% |
| Voci | 30/06/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| Sofferenze (Importi in migliaia) | 1.455 | 1.405 |
| Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria (Importi in migliaia) | 5.745.023 | 5.916.089 |
| Sofferenze/Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria | 0,03% | 0,02% |
Saldo alla data di riferimento della somma di Asset Under Management (vedi voce), Asset Under Custody (vedi voce) e Raccolta diretta da clientela (vedi voce). Per la riconciliazione numerica si rimanda alla tabella riportata nel paragrafo "Andamento della raccolta diretta e indiretta" presentato nella Relazione intermedia sulla gestione consolidata. Il Total Financial Asset è rappresentato anche con riferimento ai soli clienti delle Rete di consulenti finanziari.


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