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Kme Group

Interim / Quarterly Report Sep 21, 2023

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Interim / Quarterly Report

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RELAZIONE FINANZIARIA SEMESTRALE AL 30 GIUGNO 2023 (I SEMESTRE 2023)

Redatta ai sensi dell'art. 154-ter del TUF

Consiglio di Amministrazione del 18 settembre 2023

KME Group S.p.A. Sede Legale e Amministrativa: 20121 Milano - Foro Buonaparte, 44 Capitale sociale Euro 200.076.932,10 i.v. Cod. Fiscale e Reg. Imprese di Milano n° 00931330583 www.itkgroup.it

Organi di Amministrazione e Controllo 3
Relazione intermedia sulla gestione 4
Operazioni di finanza straordinaria e delisting 5
Sintesi della struttura societaria al 30 giugno 2023 8
Quadro Macroeconomico – Il conflitto Russia e Ucraina 9
Effetto dei cambiamenti climatici 10
I risultati di Gruppo 12
Situazione economico finanziaria della Capogruppo 17
Andamento delle partecipazioni e dei settori operativi 22
KME SE 22
CULTI Milano SpA 25
Intek Investimenti SpA 27
Ducati Energia SpA 28
Evoluzione prevedibile della gestione 29
Aggiornamenti in materia di Governance 30
Assemblea degli Azionisti 30
Capitale sociale 30
Altre informazioni 30
Azioni proprie 30
Società controllante ed assetti proprietari 31
Operazioni con parti correlate 31
Liti e controversie 31
Il personale 32
Adeguamento al Titolo VI del Regolamento Mercati - Deliberazione Consob n. 16191/2007 32
Gestione rischi 32
Fatti di rilievo successivi al 30 giugno 2023 33
Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2023 34
Prospetto della Situazione Patrimoniale e Finanziaria 35
Prospetto dell'utile (perdita) del semestre e delle altre componenti di conto economico complessivo
37
Prospetto delle variazioni di patrimonio netto 38
Rendiconto finanziario 40
Note esplicative 41
Attestazione del Presidente e del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili
societari 78
Relazione della Società di Revisione 79

Organi di Amministrazione e Controllo

Consiglio di Amministrazione (nominato dall'assemblea dell'8 giugno 2021)

Vice Presidenti Diva Moriani B

Presidente Vincenzo Manes B Marcello Gallo B Amministratori James Macdonald Ruggero Magnoni Francesca Marchetti A, C Alessandra Pizzuti C Serena Porcari Alberto Previtali Luca Ricciardi A,C

A. Consigliere indipendente B. Amministratore esecutivo C. Membro del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità (Presidente Luca Ricciardi)

Collegio Sindacale (nominato dall'assemblea dell'8 giugno 2021)

Presidente Silvano Crescini
Sindaci Effettivi Marco Lombardi
Giovanna Villa
Sindaci Supplenti Elena Beretta
Cristina Sorrentino
Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili Giuseppe Mazza
Società di revisione
(nominata dall'assemblea del 31 maggio 2016) Deloitte & Touche
SpA
Rappresentante comune degli Azionisti di risparmio
(nominato dall'assemblea speciale dell'8 giugno 2021) Andrea Santarelli
Rappresentante Comune dei Portatori delle
Obbligazioni "KME Group SpA 2020 – 2025" (*) Rossano Bortolotti
Rappresentante Comune dei Portatori delle

Obbligazioni "KME Group SpA 2022
2027"
Rossano Bortolotti

(*) Incarico attualmente in "prorogatio" essendo andata deserta l'assemblea per la nomina del rappresentante comune.

Relazione intermedia sulla gestione

Signori Azionisti,

i primi mesi del 2023 KME Group SpA (nel seguito anche "KME" o la "Società" o la "Capogruppo") sono stati caratterizzati dall'avvio del progetto finalizzato al delisting delle azioni ordinarie e di risparmio e dei warrant dal mercato.

Il delisting è ritenuto funzionale dalla Società rispetto all'obiettivo di concentrare la propria attività nella gestione industriale del gruppo riferibile a KME SE e di offrire alla Società maggiore flessibilità nel perseguimento delle strategie finalizzate al rafforzamento della posizione sui mercati, anche mediante crescita per linee esterne, tenuto conto che la quotazione sul mercato non permette di valorizzare adeguatamente il Gruppo KME.

L'attività della Società negli ultimi anni si è concentrata infatti sulla gestione della partecipazione in KME SE e sue controllate, realizzando una serie di operazioni di acquisizione e dismissione di business che hanno realizzato una nuova configurazione strategica del settore rame, focalizzata in misura preponderante sul comparto dei laminati ("Copper").

Il settore Copper presenta inoltre, in funzione delle aspettative di quasi tutti i mercati di riferimento, interessanti prospettive di sviluppo, sia in termini di redditività che di generazione di cassa, rafforzati dall'accresciuto posizionamento competitivo di KME SE.

Inoltre, la Società ritiene che il delisting, oltre ad una semplificazione societaria con correlato risparmio di costi, possa consentire di implementare, con maggiore efficacia, eventuali opportunità di riorganizzazione del Gruppo KME finalizzate all'ulteriore rafforzamento dello stesso, più facilmente perseguibili con lo status di non quotata.

Le risorse finanziarie necessarie per l'operazione di delisting derivano dalla sottoscrizione di un accordo di investimento con fondi di investimento gestiti da JP Morgan Asset Management (UK) Limited (di seguito anche "JPM"), che prevede l'emissione di obbligazioni (per massimi Euro 135,1 milioni), e da un aumento di capitale (per massimi Euro 70,0 milioni) deliberati da parte di KMH SpA (controllata totalitaria di KME) e che verranno interamente sottoscritti, per un importo complessivo di massimi Euro 205,1 milioni, da JPM.

Al momento della predisposizione della presente relazione intermedia sulla gestione (la "Relazione") sono in corso di svolgimento le Offerte Pubbliche di Acquisto Volontarie Totalitarie su Azioni Ordinarie, Azioni di Risparmio e Warrant emessi dalla Società, il cui termine di adesione è previsto il 25 settembre 2023.

Con riferimento al contesto macroeconomico del periodo il Gruppo sta monitorando l'evolversi della situazione politica ed economica generale, anche in relazione agli effetti dell'evolversi del conflitto in Ucraina, ed ha rilevato segnali di decelerazione a partire dal quarto trimestre 2022 e progressivamente più accentuati nei primi mesi del secondo semestre.

Operazioni di finanza straordinaria e delisting

La scelta di KME, deliberata dal Consiglio di Amministrazione del 22 aprile 2022 (la "Nuova Strategia"), di concentrare la propria attività nella gestione industriale di KME SE, in funzione delle attese di crescita del settore dei laminati in rame e del rafforzamento della complessiva posizione competitiva conseguente alle operazioni di natura straordinaria condotte negli ultimi anni, aveva fatto emergere come la nuova struttura del Gruppo KME necessitasse di un minor livello di dotazione patrimoniale.

A tal riguardo erano state avviate e concluse nel corso del 2022 le offerte pubbliche di scambio volontarie parziali sulle azioni ordinarie, di risparmio e sui Warrant promosse che avevano come corrispettivo le Obbligazioni "KME Group SpA 2022-2027".

Proseguendo in questo percorso, KME aveva annunciato in data 28 febbraio 2023 un'ulteriore operazione che prevedeva:

  • la promozione, previo ottenimento della necessaria autorizzazione assembleare, di un'offerta pubblica di acquisto e scambio volontaria parziale su massime n. 100.000.000 azioni ordinarie KME Group SpA, pari al 32,6% del capitale di categoria e al 31,0% del capitale sociale ad un prezzo unitario di Euro 0,90;
  • successivamente alla conclusione dell'operazione sulle azioni ordinarie, la promozione di un'offerta pubblica di scambio volontaria sui warrant "KME Group S.p.A. 2021 – 2024" in circolazione alla data di promozione della medesima, ad un rapporto di 1 Azione Ordinaria ogni 2,3 Warrant portati in adesione.

Le risorse finanziarie a supporto dell'operazione sarebbero state fornite dalla controllata diretta KMH SpA con la sottoscrizione con Goldman Sachs Bank Europe SE di un contratto di finanziamento bancario per un importo complessivo pari a massimi Euro 90 milioni.

Il corrispettivo unitario dell'offerta su azioni ordinarie sarebbe stato composto da:

  • Euro 0,50 per ciascuna Azione Ordinaria KME, per un controvalore complessivo pari ad Euro 50,0 milioni;
  • n. 0,0174 azioni Culti Milano S.p.A. per ogni n. 1 Azione Ordinaria KME, per un ammontare complessivo massimo pari a n. 1.740.000 Azioni Culti Milano (le "Azioni Culti Offerte").

KME precisava altresì che, essendo in corso trattative per la cessione dell'intera propria partecipazione in Culti Milano, ove, prima della conclusione del periodo di adesione all'Offerta, avesse sottoscritto un contratto preliminare di compravendita di azioni vincolante ovvero perfezionato la cessione delle azioni Culti Milano, il corrispettivo in azioni Culti Milano sarebbe stato convertito in denaro per un importo pari alla porzione del corrispettivo imputabile alle Azioni Culti Offerte incassato nell'ambito della cessione delle Azioni Culti Milano, fermo restando che: (i) nel caso in cui, nell'ambito della cessione delle Azioni Culti Milano, le Azioni Culti Offerte fossero valorizzate ad un prezzo maggiore rispetto al valore monetario del corrispettivo in azioni attribuito ai fini dell'Offerta, tale maggior valorizzazione sarebbe stata riflessa in sede di conversione del corrispettivo in Azioni in corrispettivo in denaro, incrementando il controvalore del valore monetario unitario del corrispettivo; (ii) nel caso in cui, nell'ambito della cessione delle Azioni Culti Milano, le Azioni Culti Offerte fossero state valorizzate ad un valore inferiore rispetto al valore monetario del corrispettivo in azioni attribuito ai fini dell'Offerta, il corrispettivo non sarebbe stato in ogni caso inferiore al valore monetario unitario, ossia Euro 0,90 per ciascuna Azione Ordinaria KME.

Ai fini delle necessarie autorizzazioni, l'Assemblea Ordinaria e Straordinaria della Società era stata convocata nei giorni 3 e 4 aprile.

In data 28 marzo 2023 il Consiglio di Amministrazione della Società ha accettato una binding offer ricevuta da fondi di investimento gestiti da JP Morgan Asset Management (UK) Limited ("JPM"), finalizzata a finanziare un'operazione che prevede, tra l'altro, la promozione da parte di KME, previo ottenimento delle necessarie autorizzazioni e subordinatamente al verificarsi di alcune condizioni oltre indicate, di offerte pubbliche di acquisto su azioni ordinarie, azioni di risparmio e warrant KME (le

"Offerte"), da regolarsi con corrispettivo in contanti, nell'ambito di un progetto finalizzato, sussistendone i presupposti, al delisting dei predetti strumenti finanziari e segnatamente:

  • un'offerta pubblica di acquisto volontaria su azioni ordinarie KME Group S.p.A., totalitaria o parziale come di seguito indicato, ad un prezzo unitario di Euro 1,00 (l'"OPA Azioni Ordinarie");

  • un'offerta pubblica di acquisto volontaria totalitaria sulle azioni di risparmio KME Group S.p.A. ad un prezzo unitario di Euro 1,20 (cum dividendo di Euro 0,21723) (l'"OPA Azioni di Risparmio");

  • un'offerta pubblica di acquisto volontaria totalitaria sui warrant "KME Group S.p.A. 2021 – 2024" (i "Warrant") ad un prezzo unitario di Euro 0,45 (l'"OPA Warrant").

L'OPA Azioni Ordinarie avrebbe potuto essere promossa:

  • in forma totalitaria ("OPA Azioni Ordinarie Totalitaria"), ove fossero intervenuti in tempo utile i necessari consensi da parte delle banche finanziatrici del Gruppo KME ai sensi dei rapporti di finanziamento in essere ("Waiver"); o

  • in forma parziale su n. 130.000.000 azioni ordinarie KME Group S.p.A (l'"OPA Azioni Ordinarie Parziale"), ove non fossero intervenuti in tempo utile i necessari Waiver.

Le Offerte sono state reputate dal Consiglio di Amministrazione significativamente migliorative rispetto a quelle prospettate a fine febbraio, in quanto prevedono tutte un corrispettivo da liquidarsi in denaro, sono estese anche agli azionisti di risparmio ed ai titolari di warrant, e per le azioni ordinarie prevedono un incremento di corrispettivo ed un numero più elevato di titoli oggetto dell'offerta.

L'operazione e le Offerte sono condizionate al raggiungimento di un ammontare di adesioni non inferiore ad un controvalore complessivo di Euro 120,0 milioni.

A copertura del fabbisogno finanziario derivante dagli obblighi di pagamento connessi alle Offerte, la Società farà prevalentemente ricorso agli importi rivenienti da un finanziamento infragruppo (il "Finanziamento Infragruppo") da erogarsi da parte della controllata diretta interamente posseduta KMH S.p.A. (di seguito anche "KMH").

A tal riguardo, si segnala che le risorse finanziarie sottese al Finanziamento Infragruppo riverranno, a loro volta, dall'emissione di obbligazioni (per massimi Euro 135,1 milioni) e da un aumento di capitale (per massimi Euro 70,0 milioni) di KMH che verranno interamente sottoscritti, per un importo complessivo di massimi Euro 205,1 milioni, da JPM.

L'operazione prevede la sottoscrizione di un investment agreement diretto a regolare i rapporti tra KME e JPM in relazione al progetto, cui parteciperà anche Quattroduedue S.p.A. ("Quattroduedue"), l'azionista di controllo della Società, in relazione ad alcune specifiche pattuizioni relative a KME. Quattroduedue, quale ulteriore destinataria della binding offer, ha accettato la stessa al fine di supportare la Società nella complessiva operazione.

Inoltre, in relazione al progetto è prevista la sottoscrizione, tra l'altro, di un accordo contenente alcune pattuizioni parasociali, tipiche di operazioni similari, tra KME e JPM relativamente a KMH.

Tenuto conto che l'Operazione è caratterizzata da una complessiva unitarietà e si sviluppa in una serie di componenti, tra loro connesse e mutualmente necessarie, e che la struttura contrattuale prevede anche il coinvolgimento dell'azionista di controllo Quattroduedue, la Società ha applicato prudenzialmente i presidi previsti dal Regolamento Consob 17221/2010, nonché dalla "Procedura in materia di Operazioni con Parti Correlate" adottata da KME.

Previo parere vincolante favorevole reso dagli Amministratori Indipendenti di KME in veste di Comitato per le Operazioni con Parti Correlate, in data 10 maggio 2023 il Consiglio di Amministrazione ha approvato la sottoscrizione dell'accordo di investimento con JPM ed ha provveduto ad incrementare i corrispettivi previsti per le Azioni di Risparmio (da Euro 1,20 ad Euro 1,30, cum dividendo di Euro 0,21723) e per i Warrant (da Euro 0,45 a Euro 0,60).

In data 12 giugno 2023 si è svolta in seconda convocazione l'Assemblea ordinaria e straordinaria della Società che ha approvato le delibere propedeutiche alla promozione delle Offerte e in pari data, il Consiglio di Amministrazione di KME Group SpA, sulla base di quanto deliberato in sede assembleare, ha pertanto assunto la decisione di promuovere le Offerte e ha trasmesso alla Consob la comunicazione

di cui all'art. 102 del TUF relativa alla promozione delle Offerte, con contestuale diffusione al mercato del comunicato ex art. 37 del Regolamento Emittenti. Avendo ricevuto i necessari waiver da parte degli enti finanziatori, l'Offerta Pubblica sulle Azioni Ordinarie è stata promossa in forma totalitaria.

In data 20 giugno 2023, KME ha provveduto, ai sensi dell'art. 102, comma 3, del TUF al deposito presso la Consob del Documento di Offerta per lo svolgimento della relativa istruttoria, che è stato approvato da Consob con delibera n. 22779 del 19 luglio 2023.

Le principali caratteristiche delle Offerte sono le seguenti:

  • l'OPA Azioni Ordinarie ha ad oggetto massime n. 154.441.260 Azioni Ordinarie (pari al 50,28% del capitale ordinario di KME), corrispondenti alla totalità delle Azioni Ordinarie in circolazione, dedotte le n. 145.778.198 Azioni Ordinarie (pari al 47,46% del capitale ordinario di KME) detenute da Quattroduedue e le n. 6.937.311 azioni ordinarie proprie in portafoglio (pari al 2,26% del capitale ordinario di KME), ad un corrispettivo unitario di Euro 1,00; incrementabili per ulteriori massime n. 78.626.511 Azioni Ordinarie eventualmente rivenienti dall'esercizio di massimi n. 78.626.511 Warrant in circolazione;
  • l'OPA Azioni di Risparmio ha ad oggetto massime n. 13.822.473 Azioni di Risparmio (pari al 90,66% del capitale di categoria), corrispondenti alla totalità delle Azioni di Risparmio in circolazione, dedotte le n. 1.424.032 Azioni di Risparmio detenute da Quattroduedue (pari al 9,34% del capitale di categoria), ad un corrispettivo unitario di Euro 1,08277 (ex dividendo di Euro 0,217230 approvato dall'Assemblea ordinaria di KME del 3 maggio 2023 e con pagamento avvenuto a partire dal 24 maggio 2023);
  • l'OPA Warrant ha ad oggetto massimi n. 78.626.511 Warrant (pari al 51,62% dei Warrant in circolazione), corrispondenti alla totalità dei Warrant in circolazione, dedotti i n. 73.680.892 Warrant detenuti da Quattroduedue (pari al 48,38% dei Warrant in circolazione), ad un corrispettivo unitario di Euro 0,60.

Il Periodo di Adesione è previsto dal 31 luglio al 25 settembre 2023, estremi inclusi, e pertanto, pari a 40 giorni di borsa aperta e la Data di Pagamento del corrispettivo è prevista per il 4 ottobre 2023.

Ricorrendone i presupposti di legge, ai sensi dell'articolo 40-bis, comma 1, lett. a), del Regolamento Emittenti, il Periodo di Adesione dell'OPA Azioni Ordinarie sarà riaperto per cinque giorni di borsa aperta a decorrere dal giorno di borsa aperta successivo alla Data di Pagamento. La data di pagamento relativamente alle Azioni Ordinarie portate in adesione all'OPA Azioni Ordinarie durante l'eventuale Riapertura dei Termini sarà il 18 ottobre 2023.

Come previsto dall'accordo di investimento con JPM, in data 19 giugno 2023 il Consiglio di Amministrazione di KMH ha deliberato l'emissione del prestito obbligazionario "KMH S.p.A. Up to Euro 135,100,000.00 Senior Guaranteed and Secured Fixed Rate Notes due 31 December 2025" (delibera successivamente modificata in data 21 luglio 2023) e, in data 10 luglio 2023, l'assemblea di KMH ha deliberato l'aumento di capitale con azioni speciali.

In data 7 agosto e 30 agosto 2023 sono state ricevute rispettivamente le autorizzazioni ai sensi della normativa "Golden Power" da parte delle autorità italiana e tedesca.

Per maggiori dettagli sull'operazione e sulle Offerte si rimanda al Documento di Offerta ed ai Comunicati Stampa disponibili sul sito della Società.

Sintesi della struttura societaria al 30 giugno 2023

Nel grafico seguente sono rappresentate le principali partecipazioni di KME Group SpA:

Rispetto al 31 dicembre 2022 non si sono avute modifiche nella struttura sopra presentata..

Nel mese di agosto 2023 è divenuta efficace la fusione di KME Germany Bet. GmbH in KME SE. KME Germany Bet. GmbH aveva il ruolo di socio accomandatario/amministratore di KME Real Estate GmbH & Co. KG, società proprietaria dello stabilimento di Osnabrück (Germania), sito produttivo storico di KME SE.

KME SE è a capo di un gruppo leader globale nella produzione e commercializzazione di semilavorati in rame e sue leghe focalizzato nel settore Copper, dopo la cessione del controllo del business degli speciali (oggi facente capo alla società Cunova GmbH) di cui conserva il 45%. Dal 2023, nell'ambito degli accordi di cessione delle proprie quote nella joint-venture cinese KMD, KME SE ha assunto il controllo delle attività di KMD Connectors Stolberg GmbH.

Culti Milano SpA, società i cui titoli sono negoziati al mercato EGM, è sempre più orientata al benessere della persona, oltre che al consolidamento della tradizionale attività nel campo della profumazione d'ambiente. A febbraio 2023 Culti Milano ha acquisito la totalità delle quote di Scent Company, di cui già deteneva il 51%.

Intek Investimenti SpA è il veicolo societario in cui è stata concentrata negli ultimi anni l'attività di investimento e private equity della Società.

Ducati Energia SpA, di cui KME detiene una partecipazione di minoranza (6,77% del capitale attraverso la totalità delle azioni speciali), è una società attiva in diversi e interessanti settori di attività (condensatori, rifasamento industriale, segnalamento ferroviario, strumenti di misura, mobilità sostenibile, Intelligent Transportation Systems).

Quadro Macroeconomico – Il conflitto Russia e Ucraina

Il principale rischio relativo al quadro complessivo macroeconomico dell'Europa è direttamente ricondotto alla guerra in Ucraina. Attualmente appare sempre più chiaro che questo conflitto si protrarrà anche nel prossimo futuro, continuando quindi a rappresentare una delle principali minacce fino alla fine dell'anno in corso ed oltre.

La fortissima pressione inflazionistica sui costi del gas naturale e dell'energia elettrica, innescata dal conflitto, ha iniziato a diminuire verso la fine dello scorso anno, scendendo nel primo trimestre 2023 ai livelli anteriori al conflitto ed attestandosi anche nel secondo trimestre dell'anno su tali valori più contenuti.

Le previsioni più recenti del Fondo Monetario Internazionale (FMI) per l'economia mondiale nel 2023 prevedono una crescita del PIL del 3,0% (superiore a quello precedente del 2,8%) a fronte di un tasso effettivo di crescita registrato nel 2022 pari al 3,4%, comunque in calo rispetto al 6,0% registrato nel 2021.

Il conflitto in corso in Ucraina ed i minori tassi di crescita previsti nelle economie avanzate sono tra le principali cause di questo rallentamento.

Anche il livello di inflazione molto elevato del 2022 e della prima metà del 2023 ha influito negativamente sui tassi di crescita attuali e futuri. Secondo le previsioni, il tasso finale di inflazione globale del FMI nel 2023 scenderà dall'8,7% (realizzato nel 2022) al 6,8% (calando ulteriormente al 5,2% nel 2024), principalmente a causa della prevista riduzione dei prezzi delle materie prime; si prevede però che l'inflazione di fondo ("core inflation") rallenterà più gradualmente. Questa persistente inflazione, superiore al target, e le relative misure sui tassi di interesse introdotte dalle banche centrali hanno un impatto negativo sulla crescita economica complessiva. Tale orientamento non è cambiato nel primo semestre, come dimostrano i numerosi aumenti dei tassi di interesse da parte delle principali banche centrali del mondo.

Con riferimento all'Unione Europea il tasso di crescita previsto per il 2023, pur essendo le stime riviste in una crescita dell'1,0%, risulta molto inferiore all'aumento del 2,7% nel 2022.

In termini di previsioni di crescita dei singoli paesi nel 2023, sono previste una crescita del PIL di: 0,2% per la Germania, 1,2% per l'Italia, 0,7% per la Francia e 1,9% per la Spagna (aggiornamento maggio 2023).

In relazione al prezzo delle materie prime, il prezzo medio del greggio (WTI) nel primo semestre del 2023 è stato pari a 75,58 \$/b (era pari a 76,1 \$/b nel primo trimestre) rispetto al prezzo di 94,4 \$/b del 2022. Si prevede che il prezzo medio del WTI per il 2023 sarà pari a 79,79 \$/b, indicando così un andamento dei prezzi del petrolio piuttosto stabile per l'anno in corso.

Dopo aver raggiunto gli 80 €/MWh alla fine dello scorso anno, l'indicatore TTF olandese ha continuato a ridursi nel primo trimestre del 2023 (52 €/MWh a fine marzo). Tale riduzione è stata favorita dalla capacità delle principali economie europee di reperire gradualmente altre fonti di gas naturale in sostituzione dei mancati approvvigionamenti dalla Russia. Questa tendenza è continuata nel secondo trimestre ed alla fine di giugno il TTF ha raggiunto 38,3 €/MWh. Anche il prezzo dell'energia elettrica in Europa ha avuto un andamento simile.

Il rame ha mantenuto la sua posizione sul LME e, dopo aver registrato un prezzo medio di circa 8.822 \$/t sul LME nel 2022, è aumentato leggermente durante il primo trimestre del 2023, raggiungendo un prezzo medio di 8.944 \$/t. Alla fine di giugno è sceso a 8.396 \$/t. Nel corso del primo semestre di quest'anno il rame, come alcune altre materie prime, ha mostrato una performance stabile e, secondo le previsioni, dovrebbe mantenersi generalmente stabile su questo livello o su livelli simili per il resto dell'anno.

Dopo aver attraversato nel 2022 un periodo di pressione inflazionistica insolitamente elevato, nel primo semestre di quest'anno tutte le principali economie hanno iniziato a vedere una graduale riduzione dei tassi di inflazione. Anche l'UE e le economie europee in generale sono state influenzate da questa tendenza positiva. Dopo aver raggiunto nell'UE un tasso di inflazione annuo del 9,2% nel dicembre 2022, l'inflazione ha gradualmente iniziato a scendere, raggiungendo l'8,3% alla fine del primo

trimestre 2023. Questo processo ha subìto un'accelerazione durante il secondo trimestre, con un calo del tasso di inflazione al 6,4% nel giugno 2023 (5,5% per le economie dell'Eurozona), mentre nell'anno precedente tale tasso aveva raggiunto il 7,8%. L'aspettativa generale è che il tasso di inflazione annuale nell'UE si attesterà intorno al 5,5%, realizzando un miglioramento sostanziale rispetto allo scorso anno, sebbene ancora al di sopra dell'obiettivo della BCE del 2%. Pertanto l'inflazione continua a rappresentare un rischio, in quanto potrebbe innescare un ulteriore aumento dei tassi di interesse da parte della BCE.

Il Gruppo non è esposto direttamente verso i Paesi colpiti dal conflitto Russia-Ucraina, non avendo significativi rapporti commerciali con la Russia e l'Ucraina. Il Gruppo non dispone di attività operative in Ucraina ed in Russia ed i ricavi realizzati nei due Paesi sono sempre stati estremamente ridotti.

Il Gruppo sta comunque attentamente monitorando l'evolversi della situazione per considerare gli eventuali cambiamenti del contesto geopolitico che potrebbero richiedere una revisione delle strategie aziendali già definite e/o l'adozione di meccanismi tali da salvaguardarne il posizionamento competitivo, gli investimenti, le performance aziendali e le proprie risorse.

Effetto dei cambiamenti climatici

Il Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici presentato a dicembre 2022 sottolinea come il settore industriale (con l'eccezione di quello energetico e dei settori grandi consumatori di risorse idriche) non sia comunemente percepito come un settore economico particolarmente vulnerabile ai cambiamenti climatici, essendo anzi prevalente la considerazione delle nuove opportunità̀ che le azioni necessarie per contrastare i cambiamenti climatici e la transizione ecologica potranno offrire ad alcuni business.

Da questo punto di vista l'industria del rame - che lavora un materiale essenziale per la transizione energetica (energie rinnovabili, efficienza energetica, mobilità elettrica, ecc.) e perciò strettamente connesso a nuove tecnologie e nuovi mercati - è sicuramente tra quelle che maggiormente possono cogliere le opportunità di sviluppo connesse alla transizione ecologica e digitale. Proprio in riferimento a tale scenario il Gruppo KME ha ulteriormente focalizzato la propria strategia nel settore del rame. Non meno rilevanti sono le opportunità connesse alla transizione verso un'economia circolare, che costituisce una condizione necessaria per ridurre le emissioni di gas serra e raggiungere l'obiettivo della neutralità climatica ma anche un fattore di maggiore efficienza e competitività economica per le imprese.

Tuttavia, come evidenzia lo stesso Piano di adattamento ai cambiamenti climatici, anche per questo settore come più in generale per l'intero sistema economico i cambiamenti climatici comportano anche molteplici rischi. Una riprova autorevole di come sia aumentata la consapevolezza dell'importanza dei rischi climatici e ambientali viene anche dal rapporto "Global Risks" redatto a cura del World Economic Forum - community globale di leader e decisori politici appartenenti al mondo economico, politico, accademico e alle organizzazioni internazionali - nonché da un numero crescente di analisi e rapporti di autorità finanziarie, soggetti economici, centri studi e istituzioni scientifiche.

Oltre ad una serie di rischi connessi a maggiori costi che possono influire sulla competitività, tra cui anche forme di tassazione delle emissioni, i rischi più rilevanti sono legati all'aumento della frequenza e dell'intensità degli eventi meteorologici estremi (precipitazioni violente, alluvioni e frane, siccità, incendi boschivi) che possono direttamente produrre effetti sulle attività industriali e sulle infrastrutture localizzate nelle aree più vulnerabili. Secondo i dati raccolti in ambito assicurativo e riportati dall'Agenzia Europea per l'Ambiente, il numero dei disastri naturali nei Paesi UE mostra una tendenza all'aumento a partire dal 1980. Circa due terzi delle perdite economiche riconducibili a disastri naturali sono stati causati da alluvioni e uragani. Sebbene sia attualmente difficile determinare accuratamente la proporzione di perdite attribuibile ai cambiamenti climatici, alla luce degli impatti e dei rischi attuali e previsti ci si attende tuttavia un suo incremento, con particolare riguardo per le perdite riconducibili ad alluvioni. I cambiamenti climatici possono influire anche sullo stato quantitativo e qualitativo delle risorse idriche, alterando i cicli e i sistemi idrogeologici; il riscaldamento globale avrà l'effetto di intensificare il ciclo idrologico e incrementare la frequenza di eventi alluvionali in larga parte d'Europa.

Anche per le industrie del rame, pertanto, la strategia di adattamento ai cambiamenti climatici si deve basare su un insieme di approcci e misure complementari per la gestione dei maggiori rischi associati all'incremento degli eventi meteorologici estremi. Le società del Gruppo che gestiscono gli stabilimenti produttivi, previa verifica dei rischi verso i quali risultano da questo punto di vista potenzialmente esposte, definiranno i possibili interventi di prevenzione in linea con i piani di adattamento predisposti dagli enti pubblici. A titolo esemplificativo si segnala come KME Italy abbia già realizzato alcune opere lungo un argine del fiume Serchio nei pressi del centro abitato di Fornaci di Barga. Di pari passo, come già si è detto, il Gruppo KME ha adottato strategie per la riduzione delle emissioni e la decarbonizzazione dei processi industriali, in linea con gli obiettivi dell'Accordo di Parigi del 2015 e con il Piano industriale per il Green Deal dell'Unione Europea.

Azioni per il clima

La trasformazione dei metodi di produzione e dei relativi processi operativi è al centro della strategia mirata verso la neutralità climatica. L'impegno di KME si articola su più piani:

  • riduzione delle emissioni dirette generate dalle proprie attività industriali;
  • riduzione delle emissioni indirette connesse all'energia elettrica acquistata e consumata;
  • misure di compensazione della CO2;
  • tecnologie e progetti innovativi per la decarbonizzazione;
  • utilizzo di materie prime provenienti da riciclo e sviluppo della circolarità;
  • partnership e iniziative condivise.

I risultati di Gruppo

Con riferimento ai dati comparativi del primo semestre 2022, si ricorda che il nuovo percorso strategico annunciato dalla Società il 22 aprile 2022 aveva reso non più applicabile l'eccezione al consolidamento prevista dall'IFRS 10 per le investment entities, con il conseguente obbligo di consolidamento integrale delle partecipazioni di controllo, da effettuarsi prospetticamente a partire dalla data in cui si è verificato il cambio di stato.

Il bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2022 includeva unicamente due mesi di attività delle controllate consolidate. Pertanto il confronto dei dati del primo semestre 2023 con quelli del corrispondente periodo del precedente esercizio risulta poco rappresentativo dell'andamento della gestione del gruppo.

Per i commenti sull'andamento gestionale del primo semestre 2023 si rinvia a quanto indicato per i singoli settori di attività e in particolare per il settore rame che rappresenta circa il 90% dell'attività del Gruppo.

Capitale Investito

Il Capitale investito netto consolidato è il seguente:

Capitale investito netto consolidato
(in migliaia di Euro) 30 giu 2023 31 dic 2022
Capitale immobilizzato netto 1.120.529 1.115.405
Capitale circolante netto (154.788) (114.067)
Imposte differite nette (31.690) (29.274)
Fondi (150.640) (134.996)
Capitale investito netto 783.411 837.068
Patrimonio netto totale 575.717 569.637
Posizione finanziaria netta 207.694 267.531
Fonti di finanziamento 783.411 837.068

Il "Capitale investito netto" è una grandezza finanziaria non prevista dagli IFRS e non è da considerarsi alternativa a quelle previste dagli IFRS. Di seguito si riporta il contenuto delle sue componenti:

  • il "Capitale immobilizzato netto" è costituito dalla sommatoria delle voci dell'attivo non corrente fatta eccezione per le imposte differite attive.
  • il "Capitale circolante netto" è costituito dalla sommatoria delle voci "Crediti commerciali" al netto dei "Debiti verso fornitori" e di "Altre attività/passività correnti", ad eccezione delle voci considerate nella definizione di "Indebitamento finanziario netto".
  • i "Fondi" comprendono la voce "Benefici ai dipendenti" e "Fondi per rischi e oneri".

Conto Economico

Il Conto Economico consolidato può essere così sintetizzato:
-------------------------------------------------------------- -- --
(in migliaia di Euro) 1° semestre 2023 1° semestre 2022
Ricavi delle vendite e prestazioni di servizi 1.083.417 347.776
Variazioni rimanenze prodotti finiti e semilavorati 6.066 1.451
Capitalizzazioni per lavori interni 538 89
Altri proventi 12.768 1.527
Acquisto e variazione rimanenze materie prime (748.803) (267.967)
Costo del lavoro (122.276) (35.060)
Ammortamenti, impairment e svalutazioni (27.375) (5.770)
Altri costi operativi (137.671)
Risultato Operativo 66.664 4.710
Proventi finanziari 7.838 2.011
Oneri finanziari (42.659) (9.720)
Oneri finanziari netti (34.821) (7.709)
Risultato partecipazioni (531) 11.573
Risultato Ante Imposte 31.312 8.574
Imposte correnti (9.723) (4.895)
Imposte differite (374) 3.076
Totale Imposte sul reddito (10.097) (1.819)
Risultato netto del periodo da attività operative 21.215 6.755
Risultato da attività operative cessate - -
Risultato netto del periodo 21.215 6.755
- attribuibile ad interessenze di pertinenza dei terzi 2.599 451
- attribuibile agli azionisti della controllante 18.616 6.304

Conto Economico Riclassificato

Ai fini di fornire una più significativa rappresentazione dei risultati operativi viene presentato anche un conto economico riclassificato che utilizza a livello intermedio informazioni economico finanziarie desunte dai sistemi gestionali del Gruppo e basate su principi contabili che si differenziano rispetto agli IFRS, principalmente in termini di misurazione e presentazione. Di seguito vengono riportate le principali componenti.

    1. I ricavi sono presentati anche al netto del valore delle materie prime, al fine di eliminare l'effetto della variabilità dei prezzi di queste ultime.
    1. Le rimanenze finali di magazzino del settore dei semilavorati in rame e leghe, per la componente metallo, sono valutate al LIFO per quanto riguarda la quota riferibile allo stock di struttura, ossia la parte di stock non impegnata a fronte di ordini di vendita a clienti. La parte di stock impegnata viene invece valutata al valore degli impegni relativi, considerato quale valore di realizzo. Ai fini IFRS invece la valutazione dello stock è effettuata al minore tra il costo calcolato col metodo FIFO e il valore netto di realizzo; sempre ai fini IFRS gli impegni di acquisto e vendita di stock, così come i relativi contratti di copertura stipulati sul mercato LME, vengono separatamente identificati e riportati in bilancio al relativo fair value, come strumenti finanziari. Gli IFRS, non

consentendo la valutazione delle rimanenze finali di magazzino del settore con il criterio del LIFO, adottato invece ai fini dell'attività interna di management controlling, hanno introdotto una componente economica esogena la cui variabilità impedisce un confronto omogeneo di dati riferiti a periodi diversi non permettendo di dare una rappresentazione corretta dell'effettivo andamento della gestione.

  1. Le componenti non ricorrenti sono state indicate sotto la linea dei risultati operativi.

La tabella sotto riportata evidenzia gli effetti sul primo semestre 2023 di tali differenti criteri di misurazione e presentazione utilizzati.

Conto economico consolidato riclassificato gestionale
(in milioni di Euro) 2023
IFRS
Riclassifiche 2023
Riclassificato
Ricavi di vendita 1.083,40 100,0% - 1.083,40
Costo della materia prima - (724,10) (724,10)
Ricavi al netto costo materia prima - 359,30 100,0%
Costo del lavoro (122,30) 2,30 (120,00)
Altri consumi e costi (867,10) 730,70 (136,40)
Risultato Operativo Lordo (EBITDA) 94,00 8,7% 8,90 102,90 28,6%
Ammortamenti (27,40) 0,70 (26,70)
Risultato Operativo Netto (EBIT) 66,60 6,1% 9,60 76,20 21,2%
Oneri finanziari netti (34,80) 3,10 (31,70)
Risultato ante componenti non ricorrenti 31,80 2,9% 12,70 44,50 12,4%
(Oneri) / Proventi non ricorrenti - (9,00) (9,00)
Imposte correnti (9,70) - (9,70)
Imposte differite (0,40) (3,00) (3,40)
Risultato netto (stock IFRS) 21,70 2,0% 0,70 22,40 6,2%
Effetto IFRS su valutazione rimanenze e
contratti a termine
- (3,70) (3,70)
Effetto fiscale della valutazione IFRS di
rimanenze e contratti a termine
- 3,00 3,00
Risultato delle partecipazioni valutate con il
metodo del patrimonio netto
(0,50) - (0,50)
Risultato netto consolidato 21,20 2,0% (1,20) -0,3%
Risultato di competenza delle minoranze 2,60 2,60
Risultato netto di competenza degli
azionisti della Capogruppo
18,60 1,7% (0,00) 18,60 5,2%
Componenti di conto economico complessivo (6,90) - (6,90)
Risultato complessivo 14,30 1,3% (0,00) 14,30 4,0%
di cui di competenza degli azionisti della
Capogruppo
11,70 11,70
di cui di competenza di minoranze 2,60 2,60

Il confronto con il primo semestre del precedente esercizio è il seguente:

Indebitamento finanziario consolidato

L'indebitamento finanziario del Gruppo al 30 giugno 2023, a raffronto con il 31 dicembre 2022, può essere così sintetizzato:

Indebitamento finanziario consolidato(*)
(in migliaia di Euro) 30 giu 2023 31 dic 2022
A Disponibilità liquide 153.258 128.844
B Mezzi equivalenti a disponibilità liquide - -
C Altre attività finanziarie 121.204 109.829
D Liquidità (A+B+C) 274.462 238.673
E Debito finanziario corrente 34.147 45.584
F Parte corrente del debito finanziario non corrente 51.499 63.871
G Indebitamento finanziario corrente (E+F) 85.646 109.455
H Indebitamento finanziario corrente netto (G-D) (188.816) (129.218)
I Debito finanziario non corrente 240.456 240.758
J Strumenti di debito 156.054 155.991
K Debiti commerciali e altri debiti non correnti - -
L Indebitamento finanziario non corrente (I + J + K) 396.510 396.749
M Totale indebitamento finanziario (H + L) 207.694 267.531

Il totale indebitamento finanziario include una passività di Euro 94,5 milioni legata alla contabilizzazione ai sensi dell'IFRS 16 dell'operazione di sale and lease back sull'immobile di Osnabrück di KME SE.

(*) Determinato conformemente a quanto previsto nel documento ESMA 32-382-1138 del 4 marzo 2021 - Orientamenti in materia di obblighi di informativa ai sensi del regolamento sul prospetto, così come evidenziato nel richiamo di attenzione di CONSOB 5/21 del 29 aprile 2021.

Situazione economico finanziaria della Capogruppo

Vengono di seguito riportati, in sintesi, i principali dati patrimoniali della Capogruppo al 30 giugno 2023, raffrontati con quelli al 31 dicembre 2022.1

Situazione patrimoniale sintetica individuale
(in migliaia di Euro) 30 giu 2023 31 dic 2022
Partecipazione KME SE 58.410 58.410
Partecipazione KMH SpA (già KME Group Srl) 480.000 480.000
Crediti verso KMH SpA (già KME Group Srl) 45.589 43.723
Altro (1.340) 2.528
Totale KME SE 582.659 90,13% 584.661 89,47%
Culti Milano 37.988 5,88% 37.980 5,81%
Ducati Energia 11.200 1,73% 16.700 2,56%
Intek Investimenti 12.852 1,99% 12.694 1,94%
Altri investimenti 1.798 0,28% 2.070 0,32%
Altre attività/passività (3) 0,00% (660) -0,10%
Investimenti netti 646.494 100,00% 653.445 100,00%
Obbligazioni in circolazione (*) 160.002 160.469
Disponibilità nette 4.387 (1.316)
Indebitamento finanziario netto holding 164.389 25,43% 159.153 24,36%
Patrimonio netto totale 482.105 74,57% 494.292 75,64%

Note:

  • Gli investimenti sono espressi al netto di eventuali rapporti di credito/debito finanziari in essere con la Società.
  • (*) Valore comprensivo degli interessi in maturazione.

1Nella relazione intermedia sulla gestione sono utilizzati alcuni indicatori identificabili quali "Indicatori Alternativi di Performance" ("IAP") ai sensi della comunicazione Consob del 3 dicembre 2015 che riprende gli orientamenti "ESMA" ("European Securities and Markets Authority") del 5 ottobre 2015. Gli IAP sono intesi come indicatori finanziari di performance finanziaria, posizione finanziaria o flussi di cassa storici o futuri, diverso da un indicatore finanziario definito o specificato nella disciplina applicabile sull'informativa finanziaria. Gli IAP sono ricavati dal bilancio redatto conformemente alla disciplina applicabile sull'informativa finanziaria, mediante l'aggiunta o la sottrazione di importi dai dati presentati nel bilancio. Gli IAP sono stati coerenti nel tempo e non sono stati ridefiniti con riferimento ai precedenti esercizi.

Investimenti netti

Gli investimenti netti facenti capo alla Società ammontavano al 30 giugno 2023 ad Euro 646,5 milioni (Euro 653,4 milioni a fine 2022), di cui circa il 90%, come esposto in precedenza, concentrati direttamente o indirettamente nel settore rame (KME SE) ed il residuo principalmente nel settore profumi e cosmesi.

Patrimonio Netto

Il patrimonio netto della holding al 30 giugno 2023 è pari ad Euro 482,1 milioni, rispetto ad Euro 494,3 milioni al 31 dicembre 2022; la variazione è determinata dal risultato del periodo (perdita di Euro 4,1 milioni), dagli effetti della valutazione di Ducati Energia (rettifica di Euro 5,5 milioni iscritta tra i componenti di conto economico complessivo) e dai dividendi distribuiti alle azioni di risparmio (Euro 3,3 milioni).

Al 30 giugno 2023 il capitale sociale ammontava ad Euro 200.072.198,28 ed era suddiviso in n. 322.394.637 azioni di cui n. 307.148.132 azioni ordinarie e n. 15.246.505 azioni di risparmio. La grandezza in analisi si è incrementata di Euro 2.110,61 rispetto al 31 dicembre 2022 per l'esercizio di n. 211.061 warrant e la conseguente emissione di altrettante azioni ordinarie.

Al 30 giugno 2023 la Società deteneva n. 6.937.311 azioni ordinarie proprie (pari all'1,78% delle azioni di tale categoria).

Successivamente alla chiusura del primo semestre, per effetto dell'esercizio di ulteriori n. 473.382 warrant, sono state inoltre emesse n. 473.382 azioni ordinarie, con un aumento del capitale sociale di Euro 4.733,82.

Alla data di predisposizione della presente Relazione il capitale sociale è quindi pari ad Euro 200.076.932,10, ed è rappresentato da n. 322.868.019 azioni di cui n. 307.621.514 azioni ordinarie e n. 15.246.505 azioni di risparmio; le n. 6.937.311 azioni ordinarie proprie detenute in portafoglio rappresentano il 2,26% del capitale ordinario ed il 2,15% del capitale complessivo.

La struttura delle fonti di finanziamento della Capogruppo può essere così riassunta:

Gestione finanziaria

L'Indebitamento Finanziario Netto holding (che esclude i finanziamenti infragruppo e le passività per leasing) ammontava al 30 giugno 2023 ad Euro 164,4 milioni. La medesima grandezza al 31 dicembre 2022 era pari ad Euro 159,1 milioni. L'incremento è dovuto all'impiego di risorse finanziarie collegate al sostenimento di oneri finanziari e di costi di gestione.

L'indebitamento finanziario della Capogruppo al 30 giugno 2023, a raffronto con il 31 dicembre 2022, può essere così sintetizzato:

Indebitamento finanziario (*)
(in migliaia di Euro) 30 giu 2023 31 dic 2022
A Disponibilità Liquide 725 508
B Mezzi equivalenti a disponibilità liquide - -
C Altre attività finanziarie 68.525 66.294
D Liquidità (A+B+C) 69.250 66.802
E Debito finanziario corrente 11.454 5.193
F Parte corrente del debito finanziario non corrente 11.926 20.584
G Indebitamento finanziario corrente (E+F) 22.380 25.778
H Indebitamento finanziario corrente netto (G-D) (46.870) (41.024)
I Debito finanziario non corrente 11.670 2.026
J Strumenti di debito 156.054 155.991
K Debiti commerciali e altri debiti non correnti - -
L Indebitamento finanziario non corrente (I + J + K) 167.724 158.017
M Totale indebitamento finanziario (H + L) 120.854 116.993

(*) Determinato conformemente a quanto previsto nel documento ESMA 32-382-1138 del 4 marzo 2021 - Orientamenti in materia di obblighi di informativa ai sensi del regolamento sul prospetto, così come evidenziato nel richiamo di attenzione di CONSOB 5/21 del 29 aprile 2021.

La riconciliazione tra l'Indebitamento finanziario e l'Indebitamento finanziario holding è la seguente:

Riconciliazione Posizione Finanziaria Netta
(in migliaia di Euro) 30 giu 2023 31 dic 2022
Indebitamento finanziario netto 120.854 116.993
Crediti finanziari correnti verso controllate 47.196 45.466
Rettifica IFRS 9 su crediti verso controllate 46 22
Debiti finanziari verso controllate (1.320) (715)
Debiti finanziari per leasing a lungo termine (1.818) (2.026)
Debiti finanziari per leasing a breve termine (569) (587)
Indebitamento finanziario netto verso terzi holding 164.389 159.153

Nel corso del periodo è stato rimodulato il finanziamento bancario di Euro 20,0 milioni garantito da pegno sulle azioni Culti Milano di proprietà della Società, prevedendo l'avvenuto rimborso di Euro 10,0 milioni entro fine luglio 2023 e definendo la scadenza della parte residua al 31 luglio 2024.

Tra le attività finanziarie è inoltre compreso il credito a breve termine di Euro 41,6 milioni, oltre interessi, nei confronti di KMH SpA (già KME Group Srl), sorto a seguito della cessione a quest'ultima delle partecipazioni in KME SE ed in KME Germany Bet. GmbH.

Il conto economico in forma scalare evidenzia la formazione del risultato netto del periodo attraverso l'indicazione di grandezze comunemente utilizzate per dare rappresentazione sintetica dei risultati aziendali.

Conto economico riclassificato
(in migliaia di Euro)
semestre
2023

semestre
2022
Variazioni fair value e altri oneri/proventi gestione investimenti 357 10.129
Costi di gestione investimenti (115) (65)
Risultato lordo degli investimenti 242 10.064
Commissioni attive su garanzie prestate (a) 430 431
Costi netti di gestione (b) (2.729) (2.700)
Costo struttura (a) - (b) (2.299) (2.269)
Risultato operativo riclassificato (2.057) 7.795
Oneri finanziari netti (1.923) (2.428)
Risultato ante imposte e poste non ricorrenti (3.980) 5.367
Proventi/(Oneri) non ricorrenti (1.558) 1.176
Risultato ante imposte (5.539) 6.543
Imposte dell'esercizio 1.488 148
Risultato netto del periodo (4.051) 6.691

Il primo semestre 2022 rifletteva, fino al 22 aprile, gli effetti della valutazione a fair value delle partecipazioni che avevano generato nel periodo proventi per Euro 9,1 milioni relativi all'investimento in CULTI Milano.

I "Proventi/(Oneri) non ricorrenti" includono le quote di ammortamento dei diritti d'uso relativi ad affitti da controllate e sono connessi principalmente all'immobile di Milano, Foro Buonaparte 44, sede della Società e di altre partecipate. Relativamente al primo semestre 2022 includevano anche Euro 2,5 milioni di commissioni maturate su operazioni straordinarie di KME SE.

Il "Risultato operativo riclassificato" è definito come il risultato derivante dalla gestione degli investimenti al netto dei costi di struttura ed esclude gli oneri finanziari netti, i proventi/(oneri) non ricorrenti e le imposte di esercizio.

I flussi finanziari del periodo in esame e del periodo di confronto possono così essere sintetizzati:

Rendiconto finanziario - metodo indiretto
(in migliaia di Euro) 1° semestre
2023
1° semestre
2022
(A) Disponibilità liquide e mezzi equivalenti inizio anno 508 4.698
Risultato ante imposte (5.539) 6.545
Ammortamenti immobilizzazioni materiali e immateriali 340 325
Svalutazione/(Rivalutazione) attività finanziarie correnti/non correnti - (9.077)
Variazione fondi pensione, TFR, stock option 549 509
(Incrementi)/Decrementi crediti correnti 1.620 (847)
Incrementi/(Decrementi) debiti correnti 2.841 2.008
(B) Cash flow totale da attività operative (189) (537)
(Incrementi) di attività materiali e immateriali non correnti (176) (206)
Decrementi di attività materiali e immateriali non correnti - -
(C) Cash flow da attività di investimento (176) (206)
Aumento capitale sociale 88 17
Distribuzione dividendi (3.312) -
Incrementi (decrementi) debiti finanziari correnti e non correnti 6.309 17.960
(Incrementi) decrementi crediti finanziari correnti e non correnti (2.503) (20.922)
(D) Cash flow da attività di finanziamento 582 (2.945)
(E) Variazione disponibilità liquide e mezzi equivalenti
(B) + (C) + (D)
217 (3.688)
(F) Disponibilità liquide e mezzi equivalenti di fine periodo
(A) + (E)
725 1.010

* * *

Andamento delle partecipazioni e dei settori operativi

In continuità con le precedenti relazioni, sono nel seguito fornite informazioni di dettaglio sulle principali partecipazioni della Società, in particolare KME SE e CULTI Milano SpA, cui fanno capo, rispettivamente, i settori operativi Rame e Profumi e cosmesi.

* * *

KME SE

KME SE, holding di un gruppo leader a livello mondiale nella produzione e commercializzazione di semilavorati in rame e sue leghe, rappresenta da anni, come esposto in precedenza, il maggior investimento industriale del Gruppo.

Il gruppo KME SE è caratterizzato da una vasta gamma di prodotti in rame e sue leghe, oltre che da una struttura produttiva e organizzativa globale particolarmente articolata e complessa.

Nel corso degli ultimi anni il gruppo KME SE è stato impegnato in diverse operazioni strategiche (acquisizione di MKM, trasferimento del controllo del business degli speciali, cessione del business Wires (cavi), acquisto di parte del segmento produttivo dei laminati piani di Aurubis AG e di quello di S.A. Eredi Gnutti SpA) con l'obiettivo sia di realizzo che di consolidamento di alcune attività in un settore interessato da alcuni anni da un processo di razionalizzazione e concentrazione dei diversi mercati da parte dei maggiori player mondiali.

In particolare, la strategia del gruppo KME SE è quella di concentrarsi sui prodotti laminati in rame e sue leghe, in cui il gruppo è leader europeo e intende focalizzarsi e crescere nel futuro, dati gli interessanti tassi di crescita previsti per i principali mercati di riferimento. Altro obiettivo fondamentale del gruppo è il suo progressivo deleveraging.

Nel corso dei primi mesi del 2023 si sono realizzate ed avviate ulteriori operazioni:

  • nel mese di giugno, a seguito dell'avveramento delle condizioni sospensive previste dall'accordo, KME SE ha dato esecuzione all'accordo sottoscritto con Golden Dragon Precise Copper Tube Group Inc., avente ad oggetto la vendita della propria quota pari al 50% della joint venture KMD (HK) Holdings Limited e l'acquisto del 100% delle quote di KMD Connectors Stolberg GmbH. L'esecuzione della transazione, così come previsto dal contratto sottoscritto a dicembre 2022, ha permesso l'incasso netto di circa USD 53 milioni, di cui circa USD 43 milioni legati alle compravendite delle partecipazioni e al pagamento di posizioni commerciali, e USD 10 milioni per il rimborso di finanziamenti in essere (già esistenti nella posizione finanziaria netta);
  • a luglio KME SE e S.A. Eredi Gnutti Metalli SpA ("EGM") hanno firmato e dato esecuzione ad un contratto di compravendita per il riacquisto da parte di KME SE del 16% di KME Italy SpA ("KI") detenuto da EGM. EGM aveva infatti trasferito il business dei laminati a KI nel giugno 2021, divenendo titolare di un pacchetto azionario di minoranza pari al 16%. L'operazione, che prevede il totale riacquisto della partecipazione ad un corrispettivo pari a Euro 22,5 milioni – di cui Euro 8,4 milioni pagati al closing e la restante parte nel corso dei successivi ventiquattro mesi – rappresenta l'ultimo step del percorso avviato nel 2021 di integrazione delle attività dei laminati di EGM in quelle di KI;
  • nel mese di agosto KME SE ha sottoscritto una lettera d'intenti non vincolante ("LOI") relativa al business dei prodotti speciali condotto da Cunova GmbH ("Cunova"), di cui KME SE detiene il 55%. La LOI è stata sottoscritta con una società veicolo per acquisizioni ("SPAC") con titoli quotati al NYSE e prevede che, qualora l'operazione abbia successo, KME SE converta la partecipazione detenuta in Cunova in azioni quotate, incrementando ulteriormente la sua partecipazione mediante il conferimento del proprio business dell'aerospace, business di engineering che presenta molte analogie e potenziali sinergie con il business di Cunova. In caso di completamento KME SE verrebbe a detenere una quota di maggioranza del 51% circa nel capitale sociale della combined entity quotata al NYSE (pari al 46% circa fully diluted in seguito all'eventuale esercizio dei private and public warrants

emessi dalla SPAC). La fattibilità dell'operazione dipende dal successo dell'attività di fundraising della SPAC e dal rifinanziamento dell'attuale debito di Cunova.

KME SE, nel 2023, come parte della propria strategia commerciale ha altresì operato:

  • un ulteriore affinamento e consolidamento delle recenti azioni avviate nella seconda metà del 2022 (revisione dei prezzi nelle divisioni laminati e barre, standardizzazione in KME SE della "formula metallo");
  • una ulteriore integrazione commerciale degli asset acquisiti di recente da Aurubis adeguamento dei prezzi al resto del gruppo KME SE completato per tutti e quattro i siti alla fine di gennaio e ulteriori iniziative realizzate nel primo semestre 2023;
  • la focalizzazione del gruppo sul raggiungimento degli obiettivi di EBITDA unitario relativi a tutti i prodotti e clienti.

Andamento operativo

Lo spazio europeo e l'Eurozona rappresentano il principale mercato di sbocco di KME SE, seguito da Stati Uniti, Medio Oriente ed altre parti del mondo.

Come tutti gli altri operatori di questo mercato, anche KME SE è stata colpita dagli importanti sviluppi macroeconomici, politici e commerciali in corso, iniziati nel 2022 e continuati fino alla fine del primo semestre del 2023. Durante questo periodo di tempo il mercato del rame in Europa è stato caratterizzato da incertezza e da un rallentamento rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente.

Il settore automobilistico ha continuato ad essere debole, ma anche la maggior parte degli altri settori ha iniziato a mostrare segnali di rallentamento. Inoltre, la tendenza alla riduzione delle scorte, che ha iniziato a manifestarsi durante il primo trimestre di quest'anno, è continuata anche nel secondo trimestre.

L'opinione diffusa a livello della base clienti di KME SE è che questo andamento dovrebbe interrompersi alla fine del terzo trimestre e che successivamente si dovrebbe iniziare a vedere un miglioramento del mercato. Da notare inoltre che nel corso del primo semestre la domanda di laminati di rame "puro" e in lega è rimasta sostenuta, così come lo è stata quella relativa al settore aerospaziale.

Nelle attuali circostanze va rilevato che, alla fine del primo semestre, i volumi di vendita di KME SE sono stati inferiori al budget ma i ricavi per tonnellata, al netto dei costi della materia prima, sono stati superiori al budget.

Andamento del prezzo del rame

Il rame ha mantenuto la sua posizione sul LME e, dopo aver registrato un prezzo medio di circa 8.822 \$/t sul LME nel 2022, è aumentato leggermente durante il primo trimestre del 2023, raggiungendo un prezzo medio di 8.944 \$/t. Alla fine di giugno è sceso a 8.396 \$/t. Nel corso del primo semestre di quest'anno il rame, come alcune altre materie prime, ha mostrato una performance stabile e, secondo le previsioni, dovrebbe mantenersi generalmente stabile su questo livello o su livelli simili per il resto dell'anno.

Nel secondo trimestre 2023 le quotazioni medie della materia prima rame, confrontate con lo stesso periodo dell'anno precedente, sono diminuite del 12,50% in US\$ (da US\$ 9.513/tonn. a US\$ 8.465/tonn.) e del 14,70% in Euro (da Euro 8.933/tonn. a Euro 7.774/tonn.). In termini di tendenza, i prezzi medi del metallo sono diminuiti, rispetto a quelli del primo trimestre 2023, del 5,97% in US\$ (da US\$ 8.927/tonn. a US\$ 8.465/tonn.) e del 7,10% in Euro (da Euro 8.319/tonn. a Euro 7.774/tonn.). Rispetto alla media del 2022 vi è stata invece una diminuzione del 3,50% in US\$ (da US\$ 8.798/tonn. a US\$ 8.465/tonn.) e del 6,30% in Euro (da Euro 8.335/tonn. a Euro 7.774/tonn.).

Principali risultati settore rame
(in milioni di Euro) 1° semestre 2023
1° semestre 2022
Variazione
Ricavi 1.072,3 1.025,3 4,6%
Ricavi (al netto materie prime) 348,2 100,0% 229,0 100,0% 52,0%
EBITDA 103,2 29,6% 45,6 19,9% 126,3%
EBIT 80,1 23,0% 30,0 13,1% 167,0%
Risultato ante poste non ricorrenti 52,0 14,9% 12,2 5,3% 326,2%
Proventi/(Oneri) non ricorrenti (3,1) 106,5
Impatto valutazione IFRS rimanenze e
contratti a termine
(0,7) (0,3)
Risultato partecipate a patrimonio netto (0,5) 1,0
Risultato consolidato netto 32,5 98,9
Componenti di conto economico complessivo (1,3) 29,4
Conto economico complessivo 31,2 128,3
Indebitamento netto * 34,4 102,4
Patrimonio netto di Gruppo * 330,6 303,8

I principali risultati di KME SE per il primo semestre 2023, a raffronto con il corrispondente periodo dell'esercizio precedente, possono essere così riassunti:

I Ricavi consolidati a giugno 2023 sono stati pari a complessivi Euro 1.072,3 milioni, in aumento del 4,6% rispetto al 2022 (Euro 1.025,3 milioni).

Al netto del valore delle materie prime, i ricavi sono passati da Euro 229,0 milioni a Euro 348,2 milioni, con un aumento del 52,0%.

Analizzando la medesima grandezza a perimetro omogeneo (considerando cioè il consolidamento di Trefimetaux e Serravalle Copper Tubes, in precedenza classificate come gruppi di attività in dismissione, dal 1° gennaio 2023 e delle società acquisite da Aurubis il 1° agosto 2022), i ricavi sono diminuiti del 20,5%, mentre i ricavi al netto del valore delle materie prime hanno registrato un aumento di Euro 47,3 milioni (+15,7%).

L'utile operativo lordo (EBITDA) al 30 giugno 2023 è pari ad Euro 103,2 milioni, in miglioramento del 126,3% rispetto ai dati del 2022 (Euro 45,6 milioni) che includevano anche il contributo del business Speciali (fino a gennaio) e del business Wires (fino a febbraio).

L'utile operativo netto (EBIT) è pari ad Euro 80,1 milioni (Euro 30,0 milioni nel 2022).

Il Risultato ante componenti non ricorrenti è positivo per Euro 52,0 milioni (Euro 12,2 milioni nel 2022).

Il Risultato consolidato netto è positivo per Euro 32,5 milioni (utile di Euro 98,9 milioni nel 2022).

La valutazione delle rimanenze e dei contratti a termine al netto delle imposte ha inciso negativamente per Euro 0,7 milioni rispetto all'impatto negativo di Euro 0,3 milioni registrato nel 2022.

Il risultato di fine giugno 2023 è negativamente influenzato da Oneri non ricorrenti per Euro 3,1 milioni, mentre il risultato dell'esercizio precedente è stato influenzato positivamente per Euro 106,5 milioni, essenzialmente relativi alla plusvalenza netta dalla cessione del business Speciali e del business Wires (Euro 98,8 milioni). La voce principale si riferisce ad Euro 1,5 milioni dovuti ad un aggiornamento del fondo di ristrutturazione di Givet ed Euro 0,7 milioni per oneri relativi al fondo pensione UK.

Il Risultato Consolidato di Gruppo evidenzia un utile di Euro 30,0 milioni (rispetto ad un utile di Euro 96,6 milioni nel 2022).

Il Risultato Totale di Gruppo mostra un utile di Euro 31,2 milioni (rispetto a un utile di Euro 128,3 milioni nel 2022).

Gestione finanziaria

La Posizione Finanziaria Netta Riclassificata al 30 giugno 2023, escludendo le passività per leasing in base al IFRS 16, la valutazione al fair value degli strumenti finanziari e la passività finanziaria IFRS originata dall'operazione di sale & lease back, realizzata nel dicembre 2022 con riferimento agli immobili di Osnabrück, è positiva per Euro 61,9 milioni rispetto ad Euro 1,1 milioni di fine dicembre 2022. La variazione è da ricollegarsi principalmente ai proventi derivanti dalle operazioni straordinarie di disinvestimento dalla joint venture KMD (Euro 39,5 milioni) e dal cash flow derivante dall'operatività.

L'Indebitamento Finanziario Netto è pari a circa Euro 34,5 milioni rispetto a circa Euro 102,4 milioni di fine 2022.

Alla fine di aprile 2023 KME SE ha completato il rimborso del finanziamento di Goldman Sachs Bank USA di importo originario di Euro 110,0 milioni, con scadenza ottobre 2023, garantito da un pegno, con riserva del diritto di voto, sulle quote societarie di KME Special Products GmbH & Co. KG e da un'ipoteca sulle attrezzature industriali (di proprietà di KME Germany GmbH) situate nello stabilimento di Osnabrück.

In data 25 novembre 2022 KME SE aveva rinnovato il finanziamento esistente con il pool bancario per un ulteriore anno, con scadenza a novembre 2023 ed opzione per ulteriori tre anni di estensione su consenso della parte creditrice, per un importo complessivo fino a Euro 330,0 milioni. Le linee di credito sono state utilizzate mediante lettere di credito per Euro 324,8 milioni (Euro 324,9 milioni al 31 dicembre 2022) per la fornitura di metallo. Le relative passività fornitori sono esposte tra i debiti commerciali.

A fronte del finanziamento in pool sono in essere le seguenti garanzie:

  • pegno, con riserva dei diritti di voto, sulle azioni di KME Italy SpA;
  • ipoteca sulle proprietà immobiliari di KME Grundstuecksgesellschaft SE & Co. KG e su parte delle attrezzature e macchinari dello stabilimento di KME Mansfeld GmbH e KM Copper Bars GmbH ad Hettstedt;
  • pegno sul magazzino e su parte dei crediti commerciali non fattorizzati e dei crediti a breve termine delle società industriali europee;
  • vincolo su alcuni contratti di factoring e assicurativi.

I finanziamenti sopra menzionati contengono financial covenants simili, soggetti a verifica trimestrale.

Alla data del 30 giugno 2023 il gruppo KME SE ha rispettato interamente tutti i covenants.

Il Patrimonio netto al 30 giugno 2023 è pari ad Euro 330,6 milioni.

Gli Investimenti totali sono stati pari a Euro 11,3 milioni (Euro 8,5 milioni nel 2022).

Il numero dei Dipendenti al 30 giugno 2023 è pari a 3.425 unità dopo l'uscita dei business degli speciali e dei cavi (2.870 alla fine del 2022; a perimetro omogeneo i Dipendenti alla fine del 2022 erano 3.519).

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CULTI Milano SpA

La Società detiene il 77,17% del capitale sociale di CULTI Milano SpA (di seguito anche "CULTI"), società le cui azioni dal luglio 2017 sono negoziate sul mercato AIM gestito da Borsa Italiana. La quota di partecipazione è immutata rispetto allo scorso esercizio. Si segnala che CULTI detiene in portafoglio n. 369.750 azioni proprie. La percentuale di possesso di KME, al netto delle azioni proprie detenute da CULTI, è pari all'87,64%.

La Società, come annunciato nell'ambito dell'Offerta Pubblica di Scambio su Azioni Ordinarie annunciata lo scorso 28 febbraio, aveva inserito come corrispettivo di scambio una parte della propria partecipazione in CULTI, per la cessione della quale erano in essere trattative con parti terze. Tali trattative si sono interrotte in quanto la Società non ha dato seguito alla richiesta da parte del potenziale acquirente di un'estensione del periodo di negoziazione in esclusiva. Questo per non pregiudicare il concretizzarsi di altre manifestazioni di interesse sulla partecipata. L'esito negativo di tale trattativa non pregiudica la volontà della Società di proseguire il progetto di dismissione della partecipazione sia attraverso ricerca e contatti con potenziali acquirenti, sia valutando la possibilità di assegnazione ai soci del pacchetto azionario.

L'attività di CULTI è focalizzata, sia a livello nazionale che internazionale, sulla produzione e distribuzione di fragranze d'ambiente d'alta gamma, uno specifico segmento del mercato del lusso, con particolare attenzione al benessere della persona: dalla profumazione per l'ambiente (casa, auto, barca, etc.) a quella della persona (profumi, igiene personale, cosmesi).

Le aperture delle CULTI House in ambito retail hanno svolto una duplice funzione: 1) il rafforzamento della "brand awareness" sul mercato nazionale, andando a coprire le aree di maggior interesse commerciale, e 2) la possibilità di introdurre le nuove collezioni personali e cosmetiche, creando così un collegamento con il comparto di mercato "benessere della persona". Particolare attenzione è stata posta alla rete commerciale internazionale che copre i principali mercati ed è presente in oltre 60 Paesi.

In quest'ottica si inseriscono le acquisizioni, rispettivamente nel 2019 e nel 2020, del 50,01% del capitale sociale di Bakel Srl, società la cui attività è concentrata su prodotti cosmetici realizzati da principi attivi naturali e del 51% di Scent Company Srl, attiva nel settore del branding olfattivo. Nel febbraio 2023 è stato inoltre acquisito, attraverso l'esercizio anticipato della call option obbligatoria, il restante 49% di Scent Company Srl, con esborso di Euro 2,8 milioni.

Nel corso del 2020 sono state anche avviate una joint venture ad Hong Kong (CULTI Milano Asia Ltd.) e una subsidiary a Shanghai (CULTI Milano China Ltd.), che hanno consentito di consolidare la presenza, già significativa, di CULTI Milano nell'area orientale, permettendo così di creare le condizioni per una maggiore penetrazione anche di Scent Company, oltre che l'avvio delle attività commerciali di Bakel in tali territori. La joint venture ha iniziato la sua operatività nei primi mesi del 2021. La società si avvale di un know-how commerciale molto strutturato, pronto ad intercettare la crescita interna del mercato cinese e di Hong Kong, con lo scopo di intensificare gli sforzi fatti negli ultimi anni a livello distributivo, con l'obiettivo di essere sempre più riconosciuti come marchio leader nelle fragranze per ambiente.

Per favorire la distribuzione dei prodotti Bakel, ed in particolare l'innovativo prodotto 3D, nel territorio nord-americano nel maggio 2022 è stata costituita la controllata totalitaria BAKEL Inc. a New York (USA).

I principali indicatori consolidati possono essere così sintetizzati:

  • vendite complessive: Euro 11,1 milioni (Euro 10,8 milioni nel primo semestre 2022) con un incremento del 3,6% rispetto al corrispondente periodo del 2022;
  • vendite realizzate sul mercato domestico: Euro 3,9 milioni in linea con il primo semestre 2021;
  • vendite conseguite sui mercati internazionali (pari al 64% del fatturato complessivo): Euro 7,2 milioni (+5% rispetto al primo semestre 2022, quando erano pari a Euro 6,8 milioni);
  • EBITDA pari a Euro 1,8 milioni registrando un decremento pari al 22,6% rispetto al corrispondente periodo del precedente esercizio (quando era stato pari ad Euro 2,3 milioni), per effetto dei consistenti oneri sostenuti sia in ambito di branding che di nuove risorse professionali per le società del gruppo;
  • EBIT pari ad Euro 1,4 milioni di Euro (Euro 2,1 milioni nel primo semestre 2022) registrando un decremento pari al 31,4% rispetto al corrispondente periodo del precedente esercizio, per gli oneri strutturali prima indicati;

  • Risultato netto consolidato: negativo per Euro 0,1 milioni (quando era stato positivo per Euro 0,9 milioni nel primo semestre 2022) anche in conseguenza di un carico fiscale maggiore dello scorso periodo, vista anche la maggior incidenza nel semestre in oggetto di alcune scritture di consolidamento che non danno luogo alla rilevazione di imposte anticipate;
  • posizione finanziaria netta: negativa per Euro 4,5 milioni. (Euro 2,0 milioni al 31 dicembre 2022), con un incremento rispetto al 31 dicembre 2022, per effetto dell'acquisizione per cassa del restante 49% di SCENT Company Srl (Euro 2,8 milioni) e del pagamento di dividendi per Euro 0,3 milioni.

Relativamente a CULTI Milano, le vendite del comparto retail sono state particolarmente significative nel 2023 con l'apertura di un negozio monomarca a Taipei (Taiwan) nel prestigioso shopping mall NOKKE; mentre per le attività wholesale, sul territorio domestico, si è avuta una crescita grazie alla complementarietà dei canali e alla collaborazione con clienti quali Twinset e Principe di Savoia a Milano ed in ambito internazionale è stata rafforzata la presenza su taluni territori, in particolare con l'apertura sul mercato coreano con l'attuazione della distribuzione con il principale department store Shinsegae International. Il mercato cinese ha per contro sofferto nel corso del 2022 della recrudescenza del COVID 19, con una ripresa delle attività solo nel secondo trimestre 2023. Da evidenziare la collaborazione con EXPLORA, nuova luxury cruise di MSC, dove è stato sviluppato un branding olfattivo apposito.

Da sottolineare la creazione della nuova divisione CULTI Milano Own nata dall'aggregazione di competenze, expertise e valori che uniscono CULTI Milano - ideatrice della diffusione a midollino - e SCENT Company, leader nella realizzazione di sistemi di diffusione professionali. I nuovi progetti di CULTI Milano Own sono pensati e dedicati a coloro che optano per forme provenienti dalla cultura d'ambiente, che si intrecciano con la tradizione e che si evolvono con l'innovazione di firme olfattive disegnate da formule in cui struttura e architettura sono costruite sui valori dei brand per i quali vengono studiate.

Il progetto capsule ha intensificato l'uscita di alcune serie limitate di nuove fragranze. È proseguita la collaborazione con Getty Museum con il lancio di una linea dedicata Roman Garden, con un particolare successo in Middle East e Asia;

Il Gruppo BAKEL ha intensificato il percorso verso la multicanalità, potenziando le reti commerciali dei canali di sbocco (profumeria e farmacia). L'espansione è proceduta bilanciando lo sviluppo brick & mortar (veicolo consulenziale) con il digitale (veicolo di contatto e informazione). Il canale farmacia sul mercato italiano è stato raddoppiato, sia a numero di porte che di valore. Per il periodo estivo è stato lanciato con successo un trattamento tonificante per occhi dai risultati visibili e istantanei, caratterizzato da uno smart price, con l'obiettivo di avvicinare al marchio nuovi consumatori.

Nonostante le limitazioni imposte dalla pandemia è stato varato un progetto di espansione commerciale in Paesi esteri dove il Gruppo ha già consolidati rapporti commerciali. In particolare, sono state avviate già da fine anno 2022 le attività verso i Paesi Baltici; inoltre è cominciata una importante e qualitativa collaborazione con un distributore per il mercato della Thailandia.

Nell'e-commerce il marchio BAKEL ha registrato una importante crescita legata alle numerose attivazioni generate sui canali social. BAKEL ha intrapreso con convinzione la promozione dei propri formati refill, ormai presenti sulla parte più significativa della collezione, che permettono un consumo consapevole in termini ambientali, riducendo l'uso delle plastiche dei flaconi garantendo una maggiore riciclabilità.

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Intek Investimenti SpA

Intek Investimenti è una subholding in cui sono confluiti, attraverso operazioni di trasferimento e conferimento di partecipazioni, precedenti investimenti di private equity della Società e che effettua investimenti prevalentemente non di controllo.

Il bilancio di Intek Investimenti è redatto secondo i principi contabili italiani e le partecipazioni sono iscritte al costo, non riflettendo quindi eventuali plusvalori inespressi.

Intek Investimenti detiene una partecipazione del valore di Euro 2,1 milioni, pari all'8,81% del capitale, di Natural Capital Italia SpA Società Benefit (già Immobiliare Agricola Limestre Srl), che è pervenuta ad Intek Investimenti a seguito del conferimento nella medesima della partecipazione in Oasi Dynamo Agricola Srl, di cui Intek Investimenti deteneva il 42,86% (la restante quota era già detenuta da Natural Capital Italia SpA). L'acquisizione del controllo totalitario di Oasi Dynamo Agricola Srl permetterà a Natural Capital Italia SpA di meglio perseguire la sua attività di sviluppo nel settore dell'hospitality, per la gestione di hotel di pregio immersi nella natura, e di agricoltura e conservazione, concentrata sullo svolgimento di attività agricole con metodo tradizionale e sulla conservazione del patrimonio naturalistico.

Altra partecipazione di Intek Investimenti è rappresentata dalla quota del 60,72% di Isno 3 Srl in liquidazione (con un valore di bilancio di Euro 1,5 milioni), società in cui sono stati concentrati gli asset residui del fondo I2 Capital Partners e che comprendono ormai quasi esclusivamente le attività di Benten Srl (detenuta al 30%) ancora da realizzare e che sono costituite unicamente da crediti fiscali oggetto di contenziosi con l'Agenzia delle Entrate, dell'ammontare complessivo di Euro 13,7 milioni.

Intek Investimenti è anche proprietaria, per un valore di iscrizione di Euro 0,3 milioni, di una quota del 31,13% del capitale de Il Post Srl, quotidiano online italiano. Nel corso del 2023 sono stati percepiti da tali partecipazione dividendi per Euro 0,5 milioni.

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Ducati Energia SpA

La partecipazione in Ducati Energia è costituita dal 100% delle azioni speciali di categoria B, corrispondente al 6,77% del capitale sociale della stessa. Tali azioni beneficiano di un privilegio del 2% rispetto alle azioni ordinarie in caso di distribuzione di dividendi. È inoltre previsto che, in caso di cessione del controllo di Ducati Energia, tali azioni siano convertite in azioni ordinarie ed abbiano i medesimi diritti spettanti agli azionisti trasferenti.

Nel semestre si è provveduto ad un aggiornamento della valutazione della partecipazione, iscritta a fair value in quanto rientrante nella voce "altre partecipazioni", con riferimento, alla luce dei diversi infruttuosi tentativi di individuazione di percorsi di valorizzazione, alla ridefinizione della sua commerciabilità e delle incertezze che stanno interessando alcuni dei suoi mercati di riferimento. Questo ha portato ad una rettifica negativa di Euro 5,5 milioni iscritta tra le componenti di conto economico complessivo.

Ducati Energia e le sue controllate contano circa 1.400 dipendenti distribuiti in 9 stabilimenti in tutto il mondo ed operano in diversi settori di attività dalle applicazioni oggi particolarmente interessanti, tra cui: condensatori, rifasamento industriale ed elettronica di potenza, alternatori e sistemi di accensione per motori endotermici, veicoli elettrici e colonnine di ricarica, analizzatori di energia, sistemi per il telecontrollo delle reti elettriche, segnalamento ferroviario, sistemi ed apparecchiature autostradali e per il trasporto pubblico, generatori eolici.

Il Gruppo Ducati Energia ha realizzato nel 2022 ricavi consolidati per Euro 261,1 milioni (Euro 241,7 milioni nel 2021), dei quali Euro 182,5 milioni (Euro 176,4 milioni nel 2021) in Italia e la parte residua all'estero. La Divisione Energia ha contribuito ai ricavi per Euro 182,5 milioni, a fronte di Euro 184,9 milioni nel 2021. La Divisione Sistemi ha contribuito ai ricavi per Euro 39,1 milioni (Euro 49,7 milioni nel 2021).

L'EBITDA dell'esercizio 2022 è stato pari ad Euro 29,9 milioni rispetto ad Euro 27,2 milioni dell'esercizio precedente, mentre l'EBIT è stato pari ad Euro 23,2 milioni rispetto ad Euro 20,4 milioni del 2020.

L'Utile consolidato netto dell'esercizio 2022 è stato pari ad Euro 17,7 milioni, inferiore rispetto al 2021 quando era stato pari ad Euro 20,7 milioni, che aveva beneficiando di un'incidenza più ridotta delle imposte.

In relazione ai singoli comparti di attività, il settore Condensatori ha registrato una crescita in termini di fatturato pari a circa il 5% rispetto all'anno precedente principalmente grazie alla scelta operata da un'ampia quota di clienti di accumulare prodotti in magazzino per evitare rischi di mancata

vendita conseguente alla difficoltà di reperimento delle materie prime. Le attese per il 2023 erano per una contrazione dei volumi di vendita principalmente dovuta ad un calo repentino della domanda per la quale non si prevede una ripresa in tempi rapidi.

Il settore Rifasamento ha registrato un sensibile aumento del fatturato pari a circa il 40% rispetto al 2021 in conseguenza della scelta operata dai principali clienti di anticipare gli ordini per evitare rotture di stock e per prevenire aggravi di costo derivanti dal continuo aumento di costo dei materiali. Nel 2023 era previsto un ulteriore aumento dei ricavi di questo settore seppure in maniera più contenuta.

La divisione Generatori ha registrato un incremento di fatturato di circa il 15% rispetto al precedente esercizio grazie ai volumi di vendita garantiti dal settore recreational, che dopo la rapida crescita del periodo immediatamente successivo all'allentamento delle restrizioni legate all'emergenza sanitaria, ha confermato anche successivamente il trend positivo.

Nei settori dei veicoli a due ruote, motori diesel e ricambi si è assistito ad una sostanziale conferma dell'ammontare dei ricavi del 2021. Per l'anno 2023 si prevede una crescita grazie alla commercializzazione di nuovi prodotti.

I noti problemi di reperimento di componentistica del settore automotive non hanno permesso al fatturato del settore Veicoli Elettrici (Car) di tornare ai livelli del 2020. Nel 2023 si prevede una migliore disponibilità di componentistica che permetterà alla Società di evadere un maggior numero di ordinativi aumentando conseguentemente il fatturato di settore sebbene in maniera contenuta.

Anche l'andamento dei ricavi del settore Autostrade nel 2022 è stato fortemente condizionato dalla difficoltà di approvvigionamento dei materiali. Le nuove importanti commesse acquisite soprattutto in territorio nazionale ma anche all'estero assieme ad una maggiore facilità nel reperire i componenti permettono di prevedere una sensibile crescita di fatturato nel 2023.

Il settore Energia nel 2022 è stato caratterizzato da differenti andamenti nelle vendite dei diversi prodotti che lo compongono. Ad una riduzione di circa il 25% del fatturato su base annua dei prodotti di distribuzione di energia, anche in questo caso causata dalla difficoltà di reperire componentistica, si è contrapposto un notevole aumento di circa il 74% rispetto all'anno precedente delle vendite di strumenti di ricarica dovuto al sempre maggiore volume di investimenti nel settore della green mobility sia a livello nazionale che più in generale in tutta Europa.

Il comparto dei misuratori dei consumi di corrente elettrica ha registrato un aumento di fatturato di circa l'8% rispetto al precedente anno. Le aspettative per il 2023 erano per la conferma dei volumi dei prodotti di distribuzione di energia, per una graduale riduzione nel settore dei misuratori dei consumi di corrente elettrica come da piano inizialmente concordato con il cliente e per una sensibile crescita del comparto di trasmissione dell'energia e degli strumenti di ricarica che godono di ampia disponibilità di fondi messi a disposizione nell'ambito della realizzazione del PNRR.

Anche nel 2022 il settore Ferroviario ha registrato una contrazione dei ricavi di circa il 20% rispetto all'anno precedente, pur mantenendo inalterata la propria marginalità grazie all'ottimizzazione dei processi di manutenzione ed installazione.

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Evoluzione prevedibile della gestione

L'evoluzione prevedibile della gestione sarà correlata all'andamento della domanda dei settori di riferimento di KME SE.

Il Gruppo sta monitorando l'evolversi della situazione politica ed economica generale, anche in relazione agli effetti dell'evolversi del conflitto in Ucraina, ed ha rilevato segnali di decelerazione a partire dal quarto trimestre 2022 e progressivamente più accentuati nei primi mesi del secondo semestre. Risulterebbe essere in corso una chiara strategia di destocking da parte dei clienti di quasi tutti i settori industriali, volta a smaltire gli elevati livelli di magazzino accumulati nel corso del 2022 per contrastare la supply chain disruption subita post-lockdown. Al momento il management non è in grado di valutare il momento in cui si realizzerà un'inversione di tendenza ed ha quindi predisposto tutte le azioni di flessibilizzazione/riduzione costi a disposizione nei vari Paesi, al fine di attutire quanto possibile i potenziali effetti negativi sulla redditività e sulla generazione di risorse finanziarie del Gruppo. Con

certezza, però, si può prevedere - sulla base dell'attuale portafoglio ordini e del trend di raccolta degli stessi nei primi mesi del secondo semestre - che i risultati della seconda parte dell'anno saranno inferiori a quelli del primo semestre.

Rimane invece aperta la possibilità per la Capogruppo ed il gruppo nel suo complesso di beneficiare della valorizzazione delle altre partecipazioni o di attività non-core del settore rame, mediante dismissione; in caso di realizzo, tali dismissioni potrebbero impattare positivamente l'indebitamento del gruppo.

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Aggiornamenti in materia di Governance

Assemblea degli Azionisti

In continuità con quanto effettuato nei precedenti esercizi, in occasione della presentazione della relazione finanziaria semestrale, la Società ritiene opportuno aggiornare le informazioni in materia di corporate governance.

L'Assemblea degli azionisti del 3 maggio 2023 ha approvato la relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione ed il bilancio chiuso al 31 dicembre 2022, deliberando di destinare l'utile di esercizio di Euro 5.173.722: (i) per il 5%, pari ad Euro 258.686, alla riserva legale, (ii) mediante distribuzione, ai sensi dell'art. 8 dello statuto sociale, di un dividendo pari a Euro 0,21723 per ciascuna delle n. 15.246.505 azioni di risparmio, per complessivi Euro 3.311.998, e (iii) mediante rinvio a nuovo dell'importo residuo dell'utile, pari a Euro 1.603.038. Il pagamento del dividendo è avvenuto in data 24 maggio 2023, con data di stacco il 22 maggio 2023 e "record date" il 23 maggio 2023.

L'Assemblea ha deliberato inoltre l'approvazione della Relazione sulla Remunerazione redatta ai sensi dell'art. 123-ter del D. Lgs. 58/98, con riferimento unicamente alla sezione II sui compensi corrisposti, in considerazione che la sezione I relativa alla Politica della remunerazione era stata già approvata dall'assemblea dell'8 giugno 2021 per gli esercizi 2021-2023.

Si rimanda a quanto già illustrato in merito alle Offerte per le delibere dell'Assemblea degli azionisti del 12 giugno 2023.

Capitale sociale

Nei primi sei mesi del 2023, per effetto dell'esercizio di n. 211.061 warrant, sono state emesse n. 211.061 azioni ordinarie con incremento del capitale sociale per Euro 2.110,61.

Successivamente al 30 giugno 2023 sono state emesse n. 473.382 azioni ordinarie per effetto dell'esercizio di altrettanti Warrant KME Group SpA 2021-2024. Il capitale sociale è così aumentato di ulteriori Euro 4.733,82.

Per effetto di tali operazioni, alla data di predisposizione della presente Relazione, il capitale sociale ammonta quindi ad Euro 200.076.932,10, rappresentato da n. 322.868.019 azioni di cui n. 307.621.514 azioni ordinarie e n. 15.246.505 azioni di risparmio. Risultano inoltre in circolazione n. 151.842.658 warrant.

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Altre informazioni

Azioni proprie

Nel corso del primo semestre 2023 la Società non ha acquistato azioni ordinarie o di risparmio.

Al 30 giugno 2023 la Società deteneva complessivamente n. 6.937.311 azioni ordinarie (pari al 2,26% delle azioni di tale categoria e al 2,15% del capitale complessivo).

Società controllante ed assetti proprietari

La Società è controllata da Quattroduedue SpA, con sede in Milano – Foro Buonaparte, 44. Nel corso del primo semestre 2023 si è realizzata la fusione per incorporazione inversa transfrontaliera di Quattroduedue Holding BV (precedente controllante) in Quattroduedue SpA, già titolare della partecipazione diretta in KME Group SpA.

Alla data del 30 giugno 2023, Quattroduedue SpA risultava quindi in possesso di n. 145.778.198 azioni ordinarie della Società, pari al 47,46% del capitale votante della stessa e di n. 1.424.032 azioni di risparmio, pari al 9,34% del capitale di categoria. Quattroduedue SpA deteneva inoltre, sempre al 30 giugno 2023, n. 73.680.892 warrant "KME Group SpA 2021-2024".

Quattroduedue, per effetto della maggiorazione dei diritti di voto, deteneva al 30 giugno 2023 una percentuale di diritti di voto pari al 63,59%.

KME Group SpA non detiene azioni o quote della controllante e nel corso dell'esercizio 2023 non ha proceduto ad acquistare o alienare azioni e quote della medesima.

Per ogni altra informazione relativa agli assetti proprietari, alla governance della Società e ad ogni altro adempimento si fa espresso rinvio alla apposita relazione predisposta per l'esercizio 2022 ai sensi dell'art. 123 bis del D. Lgs. 58/98 ed inserita nel fascicolo di bilancio 2022.

Operazioni con parti correlate

Le operazioni con parti correlate, ivi incluse le operazioni infragruppo, non sono qualificabili né come atipiche né come inusuali, rientrando nell'ordinario corso degli affari delle società del Gruppo e sono regolate applicando normali condizioni, determinate con parametri standard o a condizioni di mercato. Non vi sono state nel corso del 2023 operazioni qualificabili come di maggior rilevanza ai sensi della "Procedura in materia di operazioni con parti correlate". Si ricorda che la Società ha applicato prudenzialmente i presidi previsti dal Regolamento Consob 17221/2010, nonché dalla "Procedura in materia di Operazioni con Parti Correlate" adottata da KME all'articolata operazione in corso finalizzata al delisting.

Il dettaglio delle transazioni con parti correlate è contenuto nelle note esplicative al bilancio consolidato semestrale abbreviato.

Liti e controversie

Viene di seguito fornito un aggiornamento in merito al contenzioso più significativo che interessa KME Group SpA.

Sono ancora in corso controversie pendenti dal primo semestre 2016 con alcuni azionisti di risparmio.

Quattro di tali cause sono state definite con sentenze di primo grado, tutte favorevoli alla Società, di cui tre impugnate davanti alle Corti d'Appello territorialmente competenti (Bari e Roma), ed una, invece, divenuta definitiva in quanto non appellata.

In particolare, tutti e tre i giudizi di appello, compreso quello pendente davanti alla Corte d'Appello di Roma RG 8093/2018, definito con la recentissima sentenza nr. 5708/2023 pubblicata in data 12 settembre 2023, hanno confermato la decisione di primo grado favorevole a KME e quindi la soccombenza dell'azionista di risparmio appellante, con condanna alla rifusione delle spese di lite in favore di KME.

Le altre quattro cause, pendenti davanti al Tribunale di Bari, stesso Giudice dott.ssa Soria, per il medesimo oggetto, hanno subito ulteriori rinvii e ad oggi, le cause RG 15306/16 e RG 13341/16, dopo l'udienza di precisazione delle conclusioni del 5 luglio 2023, sono state trattenute in decisione con termini per il deposto delle memorie conclusionali entro il 4 ottobre 2023 e per repliche entro il 24 ottobre 2023; mentre le altre due cause RG 8669/16 - RG 18730/16 saranno chiamate all'udienza del 4 ottobre 2023 per la precisazione delle conclusioni.

KME, nella certezza di aver sempre agito nel pieno rispetto dei diritti e delle prerogative della Società e dei propri azionisti nonché delle norme di statuto, di legge e di regolamento, si è opposta con

fermezza alle iniziative così avviate da taluni azionisti di risparmio nell'intenzione di assumere ogni più efficace misura a tutela dei propri interessi e della propria immagine.

Infine, è pendente una causa civile presso il Tribunale di Messina RG 4419/2016, attualmente ancora in riserva dal Giudice a seguito del deposito di note scritte risalenti a febbraio 2023, introdotta dal Fallimento Bazia Gardens contro Futura Funds Sicav PLC, Porcino Demetrio e Porcino Fabio, ove è stata chiesta e ottenuta l'integrazione del contraddittorio nei confronti di KME e di Immobiliare Pictea in quanto parti di una cessione di credito che sarebbe stata posta a base della compravendita dell'immobile -di cui è giudizio- sito a Taormina tra le parti convenute Porcino e Futura Funds e di cui il Fallimento attore chiede l'annullamento per simulazione/declaratoria di inefficacia per revocatoria. Nel giudizio non vengono formulate domande dirette nei confronti di KME e/o Immobiliare Pictea.

Il personale

Il numero dei dipendenti del Gruppo al 30 giugno 2023, comprendendo anche il gruppo KME SE e il gruppo CULTI Milano, risulta superiore alle 3.500 unità.

I dipendenti della Capogruppo al 30 giugno 2023 erano pari a 15, di cui n. 3 dirigenti, n. 11 impiegati ed un operaio.

Adeguamento al Titolo VI del Regolamento Mercati - Deliberazione Consob n. 16191/2007

Con riferimento a quanto previsto dagli artt. 36, 37 e 38 del Regolamento in oggetto, si segnala che la Società:

  • in merito a quanto previsto dall'art. 36 del Regolamento Mercati, non detiene partecipazioni rilevanti, ai sensi dell'art. 151 Regolamento Emittenti Consob, in Paesi extra-UE;
  • pur essendo controllata da Quattroduedue SpA, ritiene di non essere soggetta ad attività di direzione e di coordinamento, così come prevista dagli artt. 2497 e seguenti del Codice Civile nonché dell'art. 37 del Regolamento Mercati, in quanto:
    • è provvista di una autonoma capacità negoziale nei rapporti con la clientela ed i fornitori;
    • non ha in essere con Quattroduedue SpA o sue controllate alcun rapporto di tesoreria accentrata;
  • in merito a quanto previsto dall'art. 38 del Regolamento Mercati, non rientra nell'ambito di applicazione in quanto il proprio oggetto sociale non prevede in via esclusiva l'attività di investimento in partecipazioni secondo limiti prefissati.

* * *

Si segnala che il Consiglio di Amministrazione della Società, nella sua riunione del 14 settembre 2012, ha tra l'altro deciso di avvalersi della deroga prevista dagli artt. 70, comma VIII, e 71-bis del Regolamento Emittenti che dà facoltà alla società di essere esentata dall'obbligo di mettere a disposizione del pubblico un Documento Informativo in caso di operazioni significative di fusione, scissione, aumento di capitale mediante conferimenti di beni in natura, acquisizioni e cessioni.

* * *

Gestione rischi

La Capogruppo, nella sua posizione di holding di investimenti dinamica, è sempre stata esposta direttamente ai rischi legati alle operazioni di investimento e disinvestimento. I risultati economici della Società dipendono prevalentemente da tali operazioni e dai dividendi eventualmente distribuiti dalle società partecipate e quindi, in ultima istanza, riflettono, oltre all'andamento economico, anche le politiche di investimento e di distribuzione dei dividendi di queste ultime.

Gli investimenti in partecipazioni societarie sono per loro natura investimenti connotati da un certo livello di rischio. Tali tipologie di investimenti, infatti, non garantiscono la certezza del rimborso

del capitale investito ovvero possono produrre flussi di cassa insufficienti a remunerare il capitale investito o comunque tradursi in performance che possono risultare inferiori a quelle di mercato.

Inoltre, il processo di disinvestimento potrebbe richiedere tempi più lunghi di quelli previsti e/o essere realizzato con modalità non pienamente soddisfacenti o a condizioni non remunerative. In particolare, con riferimento alle partecipazioni in società non quotate, direttamente o indirettamente detenute, non si può garantire l'assenza di rischi connessi principalmente alla liquidabilità di tali partecipazioni e alla valutazione delle stesse, in considerazione: (a) della possibile assenza in tali società di sistemi di controllo analoghi a quelli richiesti per le società con titoli quotati, con la possibile conseguente indisponibilità di un flusso di informazioni almeno pari, sotto il profilo quantitativo e qualitativo, a quello disponibile per le società con titoli quotati; e (b) delle difficoltà di effettuare verifiche indipendenti nelle società e, quindi, valutare la completezza e l'accuratezza delle informazioni da esse fornite. Nel caso di partecipazioni non di controllo, siano esse di società quotate o non quotate, la possibilità di influire sulla gestione delle partecipazioni medesime per favorirne la crescita, anche attraverso il rapporto con il management e l'azionariato della partecipata, potrebbe essere limitata.

La progressiva focalizzazione sull'attività industriale di KME SE ha portato la Società a essere soggetta più direttamente ai rischi dell'attività di KME SE stessa.

Per un esame dei rischi del Gruppo si rimanda alle note esplicative al bilancio consolidato semestrale abbreviato.

* * *

Fatti di rilievo successivi al 30 giugno 2023

Non si segnalano eventi successivi degni di menzione oltre a quanto già esposto in precedenza.

KME Group SpA

Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2023

KME Group S.p.A. Sede Legale e Amministrativa: 20121 Milano - Foro Buonaparte, 44 Capitale sociale Euro 200.076.932,10 i.v. Cod. Fiscale e Reg. Imprese di Milano n° 00931330583 www.itkgroup.it

(in migliaia di Euro) 30-giu-23 31-dic-22
Rif. Nota di cui parti
correlate
di cui parti
correlate
Immobili, impianti e macchinari 4.1 532.411 499.957
Investimenti immobiliari 4.2 71.383 68.175
Attività immateriali 4.3 449.356 424.064
Partecipazioni in controllate 4.4 23.331 23.331 23.281 23.281
Partecipazioni a patrimonio netto 4.4 24.701 24.701 76.654 76.654
Partecipazioni in altre imprese 4.4 11.965 17.405
Altre attività non correnti 4.5 5.383 3.106
Attività finanziarie non correnti 4.6 3.271 3.245
Attività per imposte differite 4.21 75.362 88.478
Totale Attività non correnti 1.197.163 1.204.365
Rimanenze 4.7 434.038 404.903
Crediti commerciali 4.8 81.164 35.301 95.359 14.671
Attività finanziarie correnti 4.9 121.476 65.200 110.101 71.613
Altri crediti ed attività correnti 4.10 25.993 137 16.675 77
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 4.11 153.258 128.844
Totale Attività correnti 815.929 755.882
Attività non correnti detenute per la vendita 4.12 11.947 107.198
Totale Attività 2.025.039 2.067.445

Prospetto della Situazione Patrimoniale e Finanziaria Consolidata – Attivo

Le note esplicative sono parte integrante di questo bilancio consolidato semestrale abbreviato.

Le informazioni sulle operazioni con parti correlate sono contenute nelle descrizioni delle relative note esplicative.

Prospetto della Situazione Patrimoniale e Finanziaria Consolidata – Passivo

(in migliaia di Euro) Rif. 30-giu-23 di cui 31-dic-22 di cui
Nota parti
correlate
parti
correlate
Capitale sociale 200.072 200.070
Altre riserve 288.193 287.267
Azioni proprie (2.133) (2.133)
Risultati di esercizi precedenti 28.296 1.143
Riserva altre componenti conto economico complessivo 6.363 13.188
Utile (perdita) del periodo 18.616 35.456
Patrimonio netto di pertinenza degli
azionisti della Capogruppo
4.13 539.407 534.991
Patrimonio netto di pertinenza di terzi 36.310 34.546
Totale Patrimonio netto di Gruppo 575.717 569.537
Benefici ai dipendenti 4.14 131.869 127.588
Passività per imposte differite 4.21 107.052 117.752
Debiti e passività finanziarie non correnti 4.15 240.456 240.758
Titoli obbligazionari 4.16 156.054 155.991
Altre passività non correnti 4.17 1.272 482
Fondi per rischi ed oneri 4.18 5.231 3.543
Totale Passività non correnti 641.934 646.114
Debiti e passività finanziarie correnti 4.15 85.646 109.455
Debiti verso fornitori 4.19 578.391 15.260 540.725 10.148
Altre passività correnti 4.20 129.811 1.982 129.280 1.115
Fondi per rischi ed oneri 4.18 13.540 3.865
Totale Passività correnti 807.388 783.325
Passività direttamente collegate ad attività
detenute per la vendita
4.12 - 68.469
Totale Passività e Patrimonio netto 2.025.039 2.067.445

Le note esplicative sono parte integrante di questo bilancio consolidato semestrale abbreviato.

Le informazioni sulle operazioni con parti correlate sono contenute nelle descrizioni delle relative note esplicative.

Prospetto dell'utile (perdita) del semestre e delle altre componenti di conto economico complessivo consolidato

(in migliaia di Euro) 1° semestre 2023 1° semestre 2022(*)
Rif. di cui parti di cui
Nota correlate parti
Ricavi delle vendite e prestazioni di servizi 1.083.417 113.307 347.776 correlate
-
Variazioni rimanenze prodotti finiti e semilavorati 5.1 6.066 1.451
Capitalizzazioni per lavori interni 538 89
Altri proventi 5.2 12.768 39 1.527 32
Acquisto e variazione rimanenze materie prime (748.803) (60.863) (267.967) -
Costo del lavoro 5.3 (122.276) (225) (35.060) (210)
Ammortamenti, impairment e svalutazioni (27.375) (5.770)
Altri costi operativi 5.4 (137.671) (2.522) (37.336) (1.756)
Risultato Operativo 66.664 4.710
Proventi finanziari 7.838 2.891 2.011 561
Oneri finanziari (42.659) (11) (9.720) (10)
Oneri finanziari netti 5.5 (34.821) (7.709)
Risultato partecipazioni 5.6 (531) (531) 11.573 9.316
Risultato Ante Imposte 31.312 8.574
Imposte correnti (9.723) (4.895)
Imposte differite (374) 3.076
Totale Imposte sul reddito 5.7 (10.097) (1.819)
Risultato netto del periodo da attività operative 21.215 6.755
Risultato da attività operative cessate - -
Risultato netto del periodo 21.215 6.755
Altri componenti del conto economico complessivo:
Valutazione benefici definiti a dipendenti (699) 16.697
Imposte su altri componenti del c.e. complessivo 451 (3.648)
Valutazioni al Fair Value (5.500) -
Componenti che non potranno essere
riclassificate nel risultato di periodo (5.748) 13.049
Utili/(perdite) per conversione bilanci esteri (1.104) 1.071
Variazione netta della riserva di cash flow hedge (186) (73)
Imposte su altri componenti del c. e. complessivo 151 45
Componenti che potranno essere riclassificate
nel risultato di periodo (1.139) 1.043
Totale altri componenti del conto economico
complessivo al netto degli effetti fiscali (6.887) 14.092
Totale conto economico complessivo del periodo 14.328 20.847
Risultato netto del periodo attribuibile:
- interessenze di pertinenza dei terzi 2.599 451
- agli azionisti della controllante 18.616 6.304
Risultato netto del periodo 21.215 6.755
Totale conto economico complessivo attribuibile:
- interessenze di pertinenza dei terzi 2.571 457
- agli azionisti della controllante 11.757 20.390
Totale conto economico complessivo del periodo 14.328 20.847
Utile per azione (dati in Euro)
Utile (perdita) base per azione 0,0573 0,0143
Utile (perdita) diluito per azione 0,0358 0,0096

Le note esplicative sono parte integrante di questo bilancio consolidato semestrale abbreviato. Le informazioni sulle operazioni con parti correlate sono contenute nelle descrizioni delle relative note esplicative.

(*) I dati comparativi di conto economico sono stati riesposti a fronte dell'inclusione delle poste contabili relative alle entità i cui valori originari al 30 giugno 2022 erano inclusi nel "Risultato da attività operative cessate" e che al 30 giugno 2023 sono stati inclusi nell'area di consolidamento (si rimanda al par. 2.5).

Prospetto delle variazioni di patrimonio netto consolidato al 30 giugno 2022

(in migliaia di Euro) Capitale sociale Altre riserve Azioni
proprie
Risultati
esercizi
precedenti
Riserva altre
componenti conto
economico
complessivo
Risultato
del
periodo
Totale
patrimonio
di pertinenza
az. della
Capogruppo
Interessenze
di terzi
Totale patrimonio
netto di Gruppo
Patrimonio netto al 31 dicembre 2021 335.069 99.644 (2.133) 53.840 (23) 65.306 551.703 - 551.703
Allocazione risultato della Capogruppo - 65.306 - - - (65.306) - - -
Rettifiche di consolidamento - 193 - - - - 193 30.265 30.458
Esercizio Warrant Capogruppo 1 27 - - - - 28 - 28
Warrant Management - 481 - - - 481 - 481
Componenti del conto economico complessivo - 10 - (2) 14.078 - 14.086 6 14.092
Risultato del periodo - - - - - 6.304 6.304 451 6.755
Totale conto economico complessivo - 10 - (2) 14.078 6.304 20.390 457 20.847
Patrimonio netto al 30 giugno 2022 335.070 165.661 (2.133) 53.838 14.055 6.304 572.795 30.722 603.517
Riclassifica azioni proprie (2.133) - 2.133 - - - - - -
Patrimonio netto al 30 giugno 2022 332.937 165.661 - 53.838 14.055 6.304 572.795 30.722 603.517

Al 30 giugno 2022 la Capogruppo deteneva direttamente numero 6.937.311 azioni ordinarie. Tutte le azioni sono state quindi riclassificate per intero in diminuzione del capitale sociale.

Le note esplicative sono parte integrante di questo bilancio consolidato semestrale abbreviato.

Prospetto delle variazioni di patrimonio netto consolidato al 30 giugno 2023

(in migliaia di Euro) Capitale
sociale
Altre
riserve
Azioni
proprie
Risultati
esercizi
precedenti
Riserva altri
componenti
conto
economico
complessivo
Risultato del
periodo
Totale
patrimonio
di pertinenza
az. della
Capogruppo
Interessenze di
terzi
Totale
patrimonio netto
di Gruppo
Patrimonio netto al 31 dicembre 2022 200.070 287.267 (2.133) 1.143 13.188 35.456 534.991 34.546 569.537
Destinazione del risultato dell'esercizio precedente - 259 - 31.851 - (35.456) (3.346) (703) (4.049)
Esercizio Warrant Capogruppo 2 85 - - - - 87 - 87
Warrant Management - 523 - - - - 523 - 523
Altri movimenti - 98 - (4.698) (5) - (4.605) (104) (4.709)
Componenti del conto economico complessivo - (39) - - (6.820) - (6.859) (28) (6.887)
Risultato del periodo - - - - - 18.616 18.616 2.599 21.215
Totale conto economico complessivo - (39) - - (6.820) 18.616 11.757 2.571 14.328
Patrimonio netto al 30 giugno 2023 200.072 288.193 (2.133) 28.296 6.363 18.616 539.407 36.310 575.717
Riclassifica azioni proprie (2.133) - 2.133 - - - - - -
Patrimonio netto al 30 giugno 2023 197.939 288.193 - 28.296 6.363 18.616 539.407 36.310 575.717

Al 30 giugno 2023 la Capogruppo deteneva direttamente numero 6.937.311 azioni ordinarie. Tutte le azioni sono state quindi riclassificate per intero in diminuzione del capitale sociale.

Le note esplicative sono parte integrante di questo bilancio consolidato semestrale abbreviato.

Rendiconto finanziario consolidato – metodo indiretto

(in migliaia di Euro) 1° semestre
2023
1° semestre
2022 (*)
(A) Disponibilità liquide e mezzi equivalenti inizio periodo 128.844 4.698
Risultato ante imposte 31.312 8.574
Ammortamenti, impairment e svalutazioni 27.375 5.770
Variazione rimanenze 15.629 (854)
(Incrementi)/Decrementi crediti commerciali 5.526 10.300
Incrementi/(Decrementi) debiti commerciali (19.190) (2.461)
Variazione fondi per il personale, fondi rischi ed oneri (3.450) (7.039)
Variazione altre attività e passività (6.893) 15.360
Altre variazioni non monetarie 9.385 141
(B) Cash flow totale da attività operative 59.694 29.791
(Incrementi) di attività materiali e immateriali non correnti (11.854) (6.565)
Decrementi di attività materiali e immateriali non correnti 53 -
Incrementi/decrementi di altre attività/passività non correnti - (297)
(Incrementi) decrementi in partecipazioni 27.735 (10.377)
Interessi ricevuti 2.457 651
(C) Cash flow da attività di investimento 18.391 (16.589)
Variazioni patrimonio netto a pagamento 88 17
Dividendi pagati (3.346) -
Incrementi/(Decrementi) debiti finanziari correnti e non correnti (41.506) 3.356
(Incrementi)/Decrementi crediti finanziari correnti e non correnti 11.519 (27.423)
Interessi pagati (22.497) (3.714)
(D) Cash flow da attività di finanziamento (55.742) (27.765)
(E) Variazione disponibilità liquide e mezzi equivalenti 22.343 (14.563)
(F) Variazione area consolidamento e riclassifica da IFRS5 1.888 95.658
(G) Effetto cambi sulle disponibilità liquide e mezzi equivalenti 183 -
(H) Disponibilità liquide e mezzi equivalenti di fine anno 153.258 85.793

Le note esplicative sono parte integrante di questo bilancio consolidato semestrale abbreviato.

(*) I dati comparativi sono stati riesposti a fronte dell'inclusione tra le poste delle attività operative anche quelle relative alle entità afferenti ai gruppi di attività/passività in dismissione (IFRS5) al 30 giugno 2022 (si rimanda al par. 2.5).

Note esplicative al Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2023

1. Informazioni generali

KME Group è una Società per Azioni iscritta in Italia presso il Registro delle Imprese di Milano Monza Brianza e Lodi con il numero 00931330583 ed i suoi titoli sono quotati presso il mercato Euronext Milan organizzato e gestito da Borsa Italiana SpA. La Società ha la propria sede legale a Milano in Foro Buonaparte 44.

KME Group ("KME", la "Società" o la "Capogruppo") è una holding la cui attività è stata indirizzata, fino al 22 aprile 2022, alla gestione dei beni e delle partecipazioni in portafoglio ed è stata orientata da un'ottica imprenditoriale dinamica focalizzata sulla generazione di cassa e sull'accrescimento del valore nel tempo degli investimenti, anche attraverso cessioni funzionali alle strategie di sviluppo.

In data 22 aprile 2022, il Consiglio di Amministrazione della Società ha deliberato di adottare una strategia volta a concentrare la propria attività sulla gestione industriale della partecipazione in KME SE ed in particolare nel settore dei laminati di rame ("Nuova Strategia"); l'investimento in KME SE ha quindi assunto valenza di partecipazione duratura. Per gli altri investimenti è stato definito di individuare le migliori opportunità di valorizzazione, attraverso la dismissione a terzi o l'assegnazione ai soci.

In linea con la Nuova Strategia, la Società dal 23 settembre 2022 ha modificato la propria denominazione sociale da Intek Group SpA a KME Group SpA.

Il bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2023 (il "Bilancio" o "Bilancio Consolidato") è stato oggetto di approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione in data 18 settembre 2023 e verrà pubblicato nei previsti termini di legge e di regolamento.

La Società, pur essendo controllata da Quattroduedue SpA1 , non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento, così come prevista dagli artt. 2497 e ss. del Codice Civile nonché dell'art. 37 del Regolamento Mercati, in quanto:

  • è provvista di una autonoma capacità negoziale nei rapporti con la clientela ed i fornitori;
  • non ha in essere con la controllante o altra società facente capo ad essa alcun rapporto di tesoreria accentrata.

2. Criteri contabili adottati

2.1. Qualifica di entità di investimento

Il sopra descritto cambiamento di strategia, che ha comportato la focalizzazione dell'attività nella gestione industriale dell'investimento in KME SE, ha fatto venir meno la finalità commerciale della Società volta all'ottenimento di rendimenti per gli azionisti esclusivamente dalla rivalutazione del capitale e dai proventi degli investimenti; da qui, peraltro, deriva anche il venir meno dell'utilizzo del fair value come base di calcolo e di valutazione interna degli investimenti.

Queste modifiche hanno fatto perdere alla Società i requisiti, previsti dai paragrafi 27 e 28 dell'IFRS 10, per la qualifica di "entità di investimento", sulla base della quale erano stati redatti i precedenti bilanci a partire da quello al 31 dicembre 2014.

La Società ha cessato, quindi, di essere "entità di investimento" a decorrere dalla data in cui il cambio di stato si è verificato e quindi dal 22 aprile 2022. Ciò ha comportato, pertanto, la modifica dei criteri di valutazione degli investimenti partecipativi (voce dell'attivo "Investimenti in partecipazioni e quote di fondi" presente sino al bilancio consolidato al 31 dicembre 2021) per i quali il fair value è stato sostituito dal criterio del costo; al riguardo, il fair value alla data di perdita della qualifica di entità di investimento ha rappresentato il nuovo costo.

Il presente Bilancio Consolidato rappresenta pertanto il secondo bilancio abbreviato consolidato del Gruppo in cui la Capogruppo non si qualifica quale entità di investimento. Infatti, a decorrere dalla data di

1 Si segnala che precedentemente la Capogruppo era controllata indirettamente da Quattroduedue Holding BV, attraverso la sua controllata totalitaria Quattroduedue SpA, e che il 19 aprile 2023 è stata finalizzata la fusione inversa tra le due società.

"cambio di stato", ha avuto luogo la disapplicazione delle previsioni dell'IFRS 10 relative alle investment entities che comportavano per la Società il non consolidamento degli investimenti detenuti in società controllate non strumentali e la loro valutazione al fair value con impatto a conto economico ai sensi dell'IFRS 9, come previsto dal paragrafo 31 dell'IFRS 10. Ai sensi del paragrafo 30 dell'IFRS 10, il cambiamento di stato era contabilizzato prospetticamente a partire dalla data in cui detto cambiamento si è verificato. Nel primo semestre 2022 i flussi economici e finanziari delle società controllate erano pertanto inclusi solamente per due mesi. Per tale motivo sia il prospetto di conto economico che il rendiconto finanziario non presentano grandezze comparabili.

2.2. Criteri di redazione

Il bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2023 è stato redatto ai sensi dell'art. 154 ter del D. Lgs. 58/1998 ed è conforme agli International Financial Reporting Standards (IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002 nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. n. 38/2005, ed è stato preparato secondo il principio contabile internazionale IAS 34 relativo ai bilanci intermedi.

Il Bilancio Consolidato è costituito dal prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria consolidata, dal prospetto dell'utile (perdita) del semestre e delle altre componenti di conto economico complessivo consolidato, dal rendiconto finanziario consolidato, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato, nonché dalle relative note esplicative.

I prospetti contabili e le note esplicative al bilancio consolidato semestrale abbreviato presentano, oltre agli importi relativi al periodo di riferimento, anche i corrispondenti dati di raffronto dell'esercizio precedente.

Inoltre, si evidenzia che i flussi economici e quelli finanziari sono stati rideterminati per considerare retroattivamente gli effetti dell'inclusione dei dati di entità che precedentemente erano state classificate tra i gruppi di attività di via di dismissione ai sensi dell'IFRS 5. I dati comparativi di conto economico e di rendiconto finanziario inclusi nei prospetti contabili e nelle note esplicative del Bilancio rappresentano i suddetti saldi riesposti.

Il presente Bilancio è redatto nel presupposto della continuità aziendale, secondo quanto previsto dal principio contabile IAS 1; al riguardo, sono state svolte considerazioni in relazione agli effetti del conflitto tuttora in corso tra Russia e Ucraina, evento che ha comportato impatti di rilievo sul contesto economico mondiale. In considerazione dello stato attuale della situazione sanitaria da Covid-19, al momento non si evidenziano ripercussioni da segnalare.

Nella redazione del presente Bilancio Consolidato gli Amministratori hanno tenuto conto del principio della competenza, della comprensibilità, significatività, rilevanza, attendibilità, neutralità, prudenza e comparabilità ed hanno applicato i medesimi principi adottati nella redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2022, cui si rimanda per la loro descrizione, fatta eccezione per i principi contabili entrati in vigore al 1° gennaio 2023 elencati nel prosieguo (paragrafo 2.8), la cui applicazione non ha comunque comportato effetti.

Il Gruppo non ha ancora applicato quei principi contabili, elencati nei paragrafi riportati nel prosieguo (paragrafo 2.9), che, pur se emanati dallo IASB, hanno data di decorrenza successiva a quella di riferimento del presente bilancio consolidato semestrale o non hanno ancora completato il processo di adozione da parte dell'Unione Europea.

Gli accadimenti e le operazioni aziendali sono rilevati e rappresentati in conformità alla loro sostanza e realtà economica e non solamente secondo la loro forma legale.

Apposite note esplicative presenti nella Relazione intermedia sulla gestione illustrano contenuto e significato degli indicatori alternativi di performance, se utilizzati, non previsti dagli IFRS, in linea con gli orientamenti ESMA (ESMA/2015/1415).

Il presente bilancio consolidato semestrale abbreviato è espresso in Euro, moneta funzionale della Capogruppo. I prospetti ed i dati delle note esplicative, se non diversamente indicato, sono indicati in migliaia di Euro.

Il presente Bilancio Consolidato non è elaborato secondo il formato XHTML previsto dal Regolamento Delegato (UE) 2019/815 (il "Regolamento ESEF") in quanto le sue previsioni sono applicabili solo alle relazioni finanziarie annuali consolidate.

2.3. Fatti di rilievo successivi al 30 giugno 2023

In merito ad una descrizione dei fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura del periodo in esame, si rimanda a quanto riportato nella Relazione intermedia sulla gestione.

2.4. Base di presentazione

Con riferimento ai prospetti contabili consolidati non si evidenziano variazioni rispetto a quelli presentati nella relazione finanziaria annuale 2022 e nella relazione finanziaria semestrale 2022. Si ricorda che i prospetti contabili erano significativamente cambiati nel 2022 per tenere in considerazione l'ampliamento dell'area di consolidamento a fronte del cambio di stato di "entità di investimento" della Capogruppo da aprile 2022.

2.5. Principi di consolidamento

Il presente Bilancio Consolidato riflette il consolidamento della Capogruppo e delle società direttamente ed indirettamente controllate, controllate congiuntamente o collegate.

2.5.1.Entità controllate

Le controllate sono tutte le società sulle quali la Capogruppo ha contemporaneamente:

  • il potere cioè detiene validi diritti che gli conferiscono la capacità attuale di dirigere le attività rilevanti, ossia le attività che incidono in maniera significativa sui rendimenti;
  • l'esposizione o i diritti a rendimenti variabili derivanti dal rapporto con la stessa;
  • la capacità di esercitare il proprio potere per incidere sull'ammontare dei suoi rendimenti.

Le attività, le passività, gli oneri ed i proventi delle imprese controllate consolidate con il metodo integrale sono assunti integralmente nel bilancio consolidato; il valore delle partecipazioni è eliminato a fronte della corrispondente frazione di patrimonio netto delle imprese partecipate attribuendo ai singoli elementi dell'attivo e del passivo patrimoniale il loro valore corrente alla data d'acquisizione del controllo. L'eventuale differenza residua, se positiva, è iscritta nella voce dell'attivo "avviamento"; se negativa, a conto economico. Le quote del patrimonio netto e dell'utile di competenza delle minoranze sono iscritte in apposite voci di bilancio. Dopo la rilevazione iniziale, l'"avviamento" è valutato secondo quanto previsto dallo IAS 36 Riduzione di valore delle attività.

Dall'area di consolidamento restano escluse le controllate non significative e le imprese il cui consolidamento non produrrebbe effetti sostanziali. Gli effetti di tali esclusioni non assumono perciò rilevanza e quindi la loro omissione non influenza le decisioni economiche degli utilizzatori di questo Bilancio Consolidato.

Gli utili derivanti da operazioni infragruppo non ancora realizzati nei confronti dei terzi, se significativi, sono eliminati. Sono altresì oggetto di eliminazione i crediti, i debiti, i proventi, gli oneri, le garanzie, gli impegni e i rischi tra imprese consolidate. Le perdite infragruppo non sono eliminate perché considerate rappresentative di un effettivo minor valore del bene ceduto. Tutti i bilanci delle controllate sono, se necessario, rettificati allo scopo di ottenere l'uniformità dei principi e dei criteri di valutazione adottati a livello di Gruppo.

Nell'ipotesi di cessione o conferimento di una società partecipata, il deconsolidamento viene contabilizzato dalla data di effettiva perdita del controllo.

Nel caso di conferimento di una società controllata in una società controllata congiuntamente o collegata, il riconoscimento dell'utile o della perdita derivante dalla perdita del controllo viene contabilizzata a conto economico, così come previsto dall'IFRS 10, paragrafo 25. In tal caso:

  • a) sono eliminate contabilmente le attività e le passività della ex controllata dal prospetto consolidato della situazione patrimoniale-finanziaria;
  • b) viene rilevata qualsiasi partecipazione mantenuta nella ex controllata al rispettivo fair value alla data della perdita del controllo e, successivamente, viene contabilizzata insieme a qualsiasi ammontare dovuto dalla o alla ex controllata secondo quanto previsto dai pertinenti IFRS. Tale fair value diventa la base per la successiva contabilizzazione dell'investimento;

  • c) vengono rilevati l'utile o la perdita correlati alla perdita del controllo attribuibile all'ex partecipazione di maggioranza;
  • d) vengono riclassificati nel prospetto dell'utile (perdita) di periodo o trasferiti direttamente negli utili portati a nuovo, se previsti da altri IFRS, gli ammontari rilevati tra le altre componenti di conto economico complessivo relativo alla ex controllata.

Qualora la Capogruppo si qualifichi come "entità di investimento" gli investimenti in controllate non strumentali sono valutati al fair value gli investimenti anche nel bilancio consolidato.

In caso di perdita della qualifica di "entità di investimento" i bilanci vengono redatti sulla base delle previsioni dei paragrafi 19-24 dell'IFRS, ossia procedendo al consolidamento integrale, linea per linea, delle partecipazioni in società controllate.

In sede di prima applicazione di tali disposizioni, per poter procedere al consolidamento integrale delle partecipazioni in società controllate precedentemente valutate a fair value, si applicano, in conformità al paragrafo B100 dell'IFRS 10, le previsioni contenute nell'IFRS 3 – Aggregazioni aziendali, ai sensi del quale ogni aggregazione aziendale deve essere contabilizzata applicando il metodo dell'acquisizione, ossia procedendo, tra le altre cose, (i) alla determinazione della data di acquisizione, e (ii) alla rilevazione e la valutazione dell'avviamento o di un utile derivante da un acquisto a prezzi favorevoli.

Nel caso di perdita della qualifica di entità di investimento, l'applicazione dell'IFRS 3 prevede che la data del cambio di stato (i.e. la data in cui la Società perde la qualifica di entità di investimento) sia considerata come data di acquisizione presunta della partecipazione e che il fair value della controllata alla data di acquisizione presunta rappresenti il corrispettivo presunto trasferito ai fini della identificazione delle attività e passività sui cui allocare il "prezzo" dell'acquisizione con la determinazione dell'avviamento o dell'utile risultante da un acquisto a condizioni favorevoli a seguito dell'acquisizione presunta.

Area di consolidamento

Di seguito si fornisce l'elenco delle società consolidate con il metodo integrale al 30 giugno 2023 indicandone le variazioni rispetto al perimetro 2022:

Denominazione Sede Valuta % di possesso
diretta indiretta
KME Group SpA Italia Euro Capogruppo
KME SE Germania Euro 10,00% 89%
KMH SpA (già KME Group Srl) Italia Euro 100,00%
CULTI Milano SpA Nota 1 Italia Euro 77,17%
Bakel Inc Stati Uniti USD 38,59%
Bakel Srl Italia Euro 38,59%
Bertram's GmbH Germania Euro 99,00%
CULTI Milano Asia Ltd Hong Kong HKD 46,30%
CULTI Milano China Ltd Cina RMB 46,30%
Immobiliare Pictea S.r.l. Italia Euro 99,00%
KM Copper Bars GmbH Nota 1 Germania Euro 99,00%
KME AssetCo GmbH Germania Euro 99,00%
KME Germany GmbH Germania Euro 99,00%
KME Grundstücksgesellschaft SE & Co. KG Germania Euro 99,00%
KME Italy S.p.A. Italia Euro 83,16%
KME Mansfeld GmbH Germania Euro 99,00%
KME Netherlands B.V. Nota 3 Paesi Bassi Euro 99,00%
KME Real Estate GmbH & Co. KG Germania Euro 99,00%
KME Recycle S.r.l. (in liquidation) Italia Euro 99,00%
KME Rolled France S.A.S. Francia Euro 99,00%
KME S.r.l. Italia Euro 99,00%
KME Service Centre Italy S.p.A. Nota 3 Italia Euro 99,00%
KME Service Centre Slovakia s.r.o. Nota 3 Slovacchia Euro 99,00%
KME Service Centre UK Ltd Nota 3 Gran Bretagna GBP 99,00%
KME Spain S.A.U. Spagna Euro 99,00%
44

KME Special Holding GmbH Germania Euro 99,00%
KME Special Products GmbH & Co. KG Germania Euro 99,00%
KME Stolberg GmbH Nota 4 Germania Euro 99,00%
KME Yorkshire Ltd. Gran Bretagna GBP 99,00%
KMETAL S.p.A. Italia Euro 99,00%
Natural Capital Italia SpA Società Benefit Italia Euro 73,85%
Scent Company Srl Italia Euro 77,17%
Serravalle Copper Tubes Srl Nota 5 Italia Euro 99,00%
Tréfimétaux SAS Nota 5 Francia Euro 99,00%
Valika S.A.S. Francia Euro 50,49%

Nota 1: Si rammenta che già al 31 dicembre 2022, in considerazione del programma di acquisto azioni proprie posto in essere da CULTI Milano SpA ("CULTI"), a valle del quale CULTI è arrivata a detenere n. 369.750 azioni proprie, la percentuale in partecipazione in CULTI era incrementata all'87,64%, se calcolata sulle azioni in circolazione e quindi al netto delle azioni proprie detenute da CULTI stessa; di conseguenza anche quella in Bakel Srl e in Bakel Inc al 43,83%, quella in CULTI Asia Ltd e CULTI China Ltd al 52,58% e quella in Scent Company Srl al 44,69%. Quest'ultima percentuale di possesso è salita al 77,17% nel 2023 a fronte dell'esercizio dell'opzione detenuta da CULTI Milano per l'acquisto delle quote di minoranza della stessa, sino a diventarne socio unico.

Nota 2: KM Copper Bars GmbH è una nuova entità del Gruppo emersa a seguito dello scorporo da KME Mansfeld GmbH dell'attività di produzione di barre/profili in rame; rientrando già KME Mansfeld nell'area di consolidamento, non ha comportato una variazione dell'area di consolidamento.

Nota 3: Le società KME Netherlands B.V., KME Service Centre Italy SpA, KME Service Centre UK Ltd e KME Service Centre Slovakia s.r.o. sono entrate nell'area di consolidamento per effetto dell'esecuzione, in data 29 luglio 2022, dell'accordo sottoscritto da KME SE per l'acquisto di parte del business prodotti laminati piani di Aurubis AG ("Aurubis").

Nota 4: La società KME Stolberg (ex "KMD Stolberg") è stata consolidata contabilmente a decorrere dal 1° gennaio 2023.

Nota 5: I saldi contabili delle società Serravalle Copper Tubes Srl e Tréfimétaux SAS al 30 giugno 2022 e al 31 dicembre 2022 erano classificati, ai sensi dell'IFRS5, tra i saldi delle attività detenute per la vendita. Dal 1° gennaio 2023 sono stati riclassificati dalle attività/passività IFRS5 con conseguente restatement dei relativi flussi di conto economico del primo semestre 2022.

Con riferimento alle entità controllate, in termini di significatività, la principale partecipazione controllata è KME SE con sede in Germania, capogruppo del gruppo KME SE, gruppo industriale europeo leader mondiale nella produzione e commercializzazione di prodotti in rame e leghe di rame. Il gruppo KME SE è composto da diversi siti produttivi in Germania, Italia, Francia, Spagna, Stati Uniti e Cina ed è inoltre rappresentato in tutto il mondo da una fitta rete di società commerciali, agenti e centri di assistenza per soddisfare le esigenze dei clienti dei principali settori industriali.

Alcune società controllate non vengono incluse nell'area di consolidamento in quanto l'effetto nel Bilancio Consolidato non sarebbe significativo per l'informativa finanziaria2 ; in particolare, la più rilevante è Intek Investimenti SpA il cui attivo, pari a circa lo 0,6% del "Totale Attività" di Bilancio al 30 giugno 2023, è rappresentato per lo più da partecipazioni non di controllo che sarebbero confluite - anche in presenza di consolidamento integrale - nella voce "Partecipazioni" e il cui bilancio non presenta ulteriori poste significative.

Stante quanto precedentemente rappresentato, nelle tabelle di nota integrativa, laddove evidenziato:

  • "Variazione area di consolidamento" si fa riferimento all'ingresso nell'area di consolidamento di KME Stolberg;
  • "Riclassifica da IFRS 5" sono riportati i saldi afferenti a Serravalle Copper Tubes Srl e Tréfimétaux SAS.

Oltre a quanto sopra riportato non vi sono stati cambiamenti di interessenza all'interno del Gruppo che abbiano influito sull'area di consolidamento.

Il consolidamento è stato effettuato a partire dai bilanci subconsolidati di KME SE e di CULTI Milano, i cui dati nel presente Bilancio Consolidato sono rappresentati come gruppo KME SE e gruppo CULTI.

2 I principi contabili non stabiliscono alcun limite quantitativo inferiore per il non consolidamento; tuttavia, il "Conceptual Framework" delinea il concetto di rilevanza e significatività ai fini dell'informativa finanziaria nell'ambito della corretta presentazione del bilancio richiesta dal paragrafo 15 dello IAS 1.

KME Stolberg

Il prezzo pagato per l'acquisto del 100% di KME Stolberg è stato di Euro 16 milioni circa, in parte compensato da un finanziamento intercompany, a fronte di un fair value delle attività nette acquisite determinato in via provvisoria pari ad Euro 5 milioni, con conseguente iscrizione di un avviamento di Euro 11 milioni. Le attività e le passività iscritte al 1 gennaio 2023 sono le seguenti:

(in migliaia di Euro) 01-gen-23
Immobili, impianti e macchinari 14.530
Attività immateriali 13
Attività per imposte differite 2.300
Rimanenze 20.804
Crediti commerciali 2.174
Attività finanziarie correnti 14.908
Altri crediti ed attività correnti 3.025
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 116
Totale Attività 57.870
Benefici ai dipendenti 4.058
Passività per imposte differite 2.300
Altre passività non correnti 2.380
Fondi per rischi ed oneri 177
Debiti e passività finanziarie correnti 790
Debiti verso fornitori 43.119
Totale Passività 52.824
Attività (Passività) nette 5.046

Alla data del presente bilancio consolidato intermedio al 30 giugno 2023, l'allocazione del prezzo di acquisto ("Purchase Price Allocation") è ancora in fase di finalizzazione.

2.5.2.Collegate

Le collegate sono tutte le società sulle quali la Società esercita un'influenza notevole ma non il controllo. L'influenza notevole è presunta quando la Società possiede, direttamente o indirettamente tramite società controllate, il 20% o una quota maggiore dei voti nell'assemblea della partecipata. Le partecipazioni in società collegate sono consolidate con il metodo del patrimonio netto. Con il metodo del patrimonio netto, la partecipazione è inizialmente rilevata al costo successivamente rettificato per registrare la quota spettante alla controllante negli utili o perdite maturati successivamente alla data di acquisizione e/o eventuali perdite di valore. I dividendi ricevuti riducono il valore contabile della partecipazione.

Denominazione Sede Valuta % di possesso
diretta indiretta
Azienda Metalli Laminati S.p.A. Italia Euro 23,96%
Dynamo Academy S.r.l. Impresa Sociale Italia Euro 24,75%

Rispetto al 2022 non vi sono state variazioni.

2.5.3.Joint Venture

Una joint venture è un accordo contrattuale con il quale due o più parti intraprendono un'attività economica sottoposta a controllo congiunto. Il controllo congiunto è la condivisione, stabilita contrattualmente, del controllo su un'attività economica. Le joint venture sono consolidate con il metodo del patrimonio netto così come previsto dall'IFRS 11 paragrafo 24.

Le seguenti società sono incluse nel bilancio consolidato al 30 giugno 2023 con il metodo del patrimonio netto ai sensi dello IAS 28:

Denominazione Sede Valuta % di possesso
diretta indiretta
Magnet Joint Venture GmbH Germania Euro 44,55%

Si ricorda che l'entità Magnet Joint Venture GmbH è relativa al business degli Speciali, il cui controllo (55%) era stato ceduto da KME SE a Paragon con data di efficacia 31 gennaio 2022.

Rispetto al dicembre 2022 (e a giugno 2022) la partecipazione nella Joint Venture KMD (HK) Holding Limited ("JV KMD") è stata eliminata a seguito della vendita della quota di proprietà all'altro azionista. Con riferimento a questa operazione il Gruppo ha rilevato nel 2023 una plusvalenza di Euro 421 migliaia.

2.6. Operazioni in valuta estera

La moneta funzionale della Società è l'Euro, che rappresenta la valuta in cui viene predisposto e pubblicato il bilancio. Le transazioni effettuate in valuta estera sono rilevate inizialmente al tasso di cambio alla data dell'operazione. Alla data di chiusura del bilancio le attività e le passività monetarie denominate in valuta estera sono convertite al tasso di cambio vigente a tale data. Le partite non monetarie valutate al costo storico in valuta estera sono convertite utilizzando il tasso di cambio in vigore alla data dell'operazione. Le partite non monetarie iscritte al fair value sono convertite utilizzando il tasso di cambio alla data di determinazione del valore di bilancio.

Le operazioni denominate in valuta estera sono convertite utilizzando il tasso di cambio al momento dell'operazione. Il momento dell'operazione ai fini della determinazione del tasso di cambio da utilizzare al momento della rilevazione iniziale della relativa attività, costo o ricavo (o parte di esso) è la data in cui l'entità rileva inizialmente l'attività non monetaria o la passività non monetaria derivante dal pagamento o dall'incasso di un corrispettivo anticipato. Di conseguenza, tali attività e passività non monetarie non sono convertite al tasso di cambio di una successiva data di bilancio.

Nel caso di anticipi ricevuti per la vendita di beni, questa transazione viene registrata per la prima volta come passività contrattuale nel momento in cui vengono ricevuti gli anticipi. Il tasso di cambio per l'importo della successiva rilevazione dei ricavi per l'ammontare dell'anticipo ricevuto è quindi già determinato al momento della rilevazione della passività contrattuale.

Le voci monetarie (compresi i crediti e i debiti commerciali) sono convertite al tasso di cambio corrente alla data di chiusura del bilancio. Indipendentemente da eventuali coperture valutarie, gli utili o le perdite derivanti dalla rimisurazione delle attività monetarie (esclusa la conversione in valuta estera degli investimenti netti) e delle passività monetarie sono rilevati nel conto economico come proventi o oneri finanziari.

Applicando il concetto di valuta funzionale, i bilanci annuali delle controllate estere redatti in valuta estera sono convertiti in euro utilizzando il metodo del tasso di chiusura modificato.

La valuta funzionale è determinata dall'ambiente economico primario in cui l'entità opera. Tutte le controllate svolgono la propria attività in modo indipendente nei rispettivi mercati nazionali. Pertanto, la valuta funzionale di tali entità è la valuta locale. Le attività e le passività delle controllate sono convertite al tasso di cambio di chiusura alla data di chiusura del bilancio, mentre i ricavi e i costi sono convertiti al tasso di cambio medio del periodo di riferimento. Le differenze derivanti da tali conversioni applicate alle attività, alle passività e alle componenti dell'utile netto sono riportate separatamente nel conto economico complessivo e di conseguenza non hanno un impatto sull'utile netto di periodo. Tali differenze sono rilevate nell'utile netto al momento della realizzazione.

30/06/2023 31/12/2022 1° sem 2023 1° sem 2022
Cambio puntuale Cambio puntuale Cambio medio Cambio medio
GBP - Lira sterlina 0,8582 0,8872 0,8764 0,8519
RMB - Yuan cinese 7,4705 7,3650 7,3417 7,1199
HKD - Dollaro di Hong Kong 8,5301 8,3241 8,4107 8,7536
USD - Dollaro USA 1,0866 1,0675 1,0729 1,1215

I tassi di cambio utilizzati per la conversione delle valute estere sono i seguenti:

2.7. Uso delle stime

La redazione del bilancio consolidato e delle relative note in applicazione agli IFRS richiede da parte degli Amministratori l'effettuazione di stime e di assunzioni che influenzano i valori delle attività e delle passività di bilancio.

Le stime sono state utilizzate principalmente per la determinazione delle vite utili delle immobilizzazioni e del relativo valore recuperabile (incluso l'avviamento iscritto), del fair value delle partecipazioni valutate secondo tale criterio e degli investimenti immobiliari, degli accantonamenti per rischi su crediti e sulle scorte, delle eventuali perdite di valore, dei costi connessi ai benefici ai dipendenti, della stima del carico di imposta corrente e differito e degli accantonamenti e fondi.

Con riferimento all'Avviamento, il valore recuperabile viene generalmente determinato utilizzando i flussi di cassa (attualizzati) che dipendono in larga misura dalla redditività futura attesa (margini di profitto lordo e valore del fatturato) e tengono altresì conto del contesto economico generale e dei tassi di crescita futuri (tasso di sconto). I tassi di sconto, che si basano sul Capital Asset Pricing Model, sono calcolati sulla base delle seguenti componenti: tasso di rendimento privo di rischio, fattore Beta e rendimento del capitale proprio (che include ipotesi sulla leva finanziaria e sul premio per il rischio di mercato).

Le rimanenze di magazzino, sono valutate al minore tra il costo e il valore netto di realizzo. Per calcolare il valore netto di realizzo, vengono stimati i prezzi di vendita e i costi di vendita.

Il Gruppo, in particolar modo mediante KME SE, opera in diversi Paesi. Pertanto, il reddito del Gruppo è soggetto a diverse giurisdizioni fiscali; per ogni entità imponibile, le attività fiscali, le passività fiscali, le differenze temporanee, le perdite fiscali e le conseguenti imposte differite sono calcolate individualmente per ciascuna entità. Tali poste sono soggette a stima; in particolare, le imposte differite attive possono essere iscritte solo nella misura in cui sia probabile il loro effettivo realizzo e la realizzazione delle imposte differite dipende quindi dall'esistenza di sufficienti utili imponibili futuri. Nel valutare l'esistenza di sufficienti utili imponibili futuri, sono considerati, tra gli altri fattori, gli utili storici, i bilanci, le limitazioni al riporto delle perdite e le strategie di pianificazione fiscale. A ogni data di chiusura del bilancio, la rilevazione delle imposte differite viene nuovamente sottoposta a valutazione.

I fondi pensione sono contabilizzati con metodi attuariali. Le ipotesi attuariali comprendono i tassi di sconto, i tassi di mortalità e, laddove valutati applicabili, i rendimenti attesi sulle attività del piano. I valori effettivi di tali ipotesi possono differire significativamente da quelli previsti a causa di variazioni di mercato. Pertanto, gli scostamenti rispetto alle previsioni possono avere un impatto significativo sulle passività relative ai benefici ai dipendenti.

Inoltre, gli accantonamenti iscritti a bilancio comprendono la valutazione dei fatti e delle circostanze, le richieste di risarcimento sollevate e le stime della gamma dei potenziali importi di liquidazione e della probabilità di accadimento.

Alcuni principi contabili adottati dal Gruppo richiedono la determinazione del fair value per le attività e le passività finanziarie e non finanziarie. Per determinare il fair value delle attività e passività finanziarie e non finanziarie, il Gruppo utilizza, ove possibile, input osservabili sul mercato. In base ai fattori di input utilizzati nelle tecniche di valutazione, il fair value è classificato in diversi livelli della gerarchia del fair value:

  • Livello 1: prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi;
  • Livello 2: parametri di valutazione che non sono i prezzi quotati considerati nel Livello 1, ma che tuttavia richiedono di essere osservati per attività o debiti simili, direttamente (cioè come prezzi) o indirettamente (cioè derivati dai prezzi);
  • Livello 3: parametri di valutazione di attività o debiti non basati su input di mercato osservabili.

Le attività e le passività iscritte nel Bilancio Consolidato sono basate sul costo storico, ad eccezione degli strumenti finanziari derivati, delle partecipazioni in altre imprese, dei "corrispettivi potenziali" (IFRS 3), degli investimenti immobiliari che sono valutati al fair value, degli oneri attuariali derivanti dall'IFRS 2, nonché dell'indebitamento netto derivante da piani a benefici definiti che è valutato al valore attuale dell'obbligazione a benefici definiti meno il fair value delle attività a servizio del piano.

Le stime ed assunzioni sono riviste periodicamente ed eventuali effetti saranno riflessi immediatamente a conto economico. Alla data di riferimento del presente bilancio consolidato gli Amministratori ritengono, comunque, che le stime e le assunzioni utilizzate riflettano la migliore valutazione possibile date le

informazioni disponibili. Gli Amministratori ritengono inoltre che le stime e le assunzioni adottate non comportino rettifiche materiali ai valori contabili delle attività e passività.

2.8. Principi contabili di nuova applicazione

I seguenti principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS sono stati applicati per la prima volta dal Gruppo a partire dal 1° gennaio 2023:

In data 18 maggio 2017 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 17 – Insurance Contracts che è destinato a sostituire il principio IFRS 4 – Insurance Contracts. Il principio è stato applicato a partire dal 1° gennaio 2023. L'obiettivo del nuovo principio è quello di garantire che un'entità fornisca informazioni pertinenti che rappresentano fedelmente i diritti e gli obblighi derivanti dai contratti assicurativi emessi. Lo IASB ha sviluppato lo standard per eliminare incongruenze e debolezze delle politiche contabili esistenti, fornendo un quadro unico principle-based per tenere conto di tutti i tipi di contratti di assicurazione, inclusi i contratti di riassicurazione che un assicuratore detiene.

Il nuovo principio, che prevede inoltre dei requisiti di presentazione e di informativa per migliorare la comparabilità tra le entità appartenenti a questo settore, deve essere applicato ai contratti di assicurazione emessi, inclusi i contratti di riassicurazione emessi, ai contratti di riassicurazione detenuti e anche ai contratti di investimento con una discrectonary partecipation feature (DPF).

  • Inoltre, in data 9 dicembre 2021, lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IFRS 17 Insurance contracts: Initial Application of IFRS 17 and IFRS 9 – Comparative Information". L'emendamento è un'opzione di transizione relativa alle informazioni comparative sulle attività finanziarie presentate alla data di applicazione iniziale dell'IFRS 17. L'emendamento è stato applicato a partire dal 1° gennaio 2023, unitamente all'applicazione del principio IFRS 17, per evitare disallineamenti contabili temporanei tra attività finanziarie e passività di contratti assicurativi, e per migliorare l'utilità delle informazioni comparative per i lettori di bilancio.
  • In data 7 maggio 2021 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IAS 12 Income Taxes: Deferred Tax related to Assets and Liabilities arising from a Single Transaction". Il documento chiarisce come devono essere contabilizzate le imposte differite su alcune operazioni che possono generare attività e passività di pari ammontare, quali il leasing e gli obblighi di smantellamento. Le modifiche sono state applicate a partire dal 1° gennaio 2023.
  • In data 12 febbraio 2021 lo IASB ha pubblicato due emendamenti denominati "Disclosure of Accounting Policies—Amendments to IAS 1 and IFRS Practice Statement 2" e "Definition of Accounting Estimates—Amendments to IAS 8". Le modifiche sono volte a migliorare la disclosure sulle accounting policy in modo da fornire informazioni più utili agli investitori e agli altri utilizzatori primari del bilancio nonché ad aiutare le società a distinguere i cambiamenti nelle stime contabili dai cambiamenti di accounting policy. Le modifiche sono state applicate a partire dal 1° gennaio 2023.

L'adozione di tali emendamenti non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo.

2.9. Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS non ancora omologati

Alla data di riferimento del presente documento, gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti:

In data 23 gennaio 2020 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IAS 1 Presentation of Financial Statements: Classification of Liabilities as Current or Non-current" ed in data 31 ottobre 2022 ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IAS 1 Presentation of Financial Statements: Non-Current Liabilities with Covenants". I documenti hanno l'obiettivo di chiarire come classificare i debiti e le altre passività a breve o lungo termine. Le modifiche entrano in vigore dal 1° gennaio 2024; è comunque consentita un'applicazione anticipata.

Al momento gli amministratori stanno valutando i possibili effetti dell'introduzione di questo emendamento sul bilancio consolidato del Gruppo.

In data 22 settembre 2022 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IFRS 16 Leases: Lease Liability in a Sale and Leaseback". Il documento richiede al venditore-lessee di valutare la passività per il lease riveniente da una transazione di sale & leaseback in modo da non

rilevare un provento o una perdita che si riferiscano al diritto d'uso trattenuto. Le modifiche si applicheranno dal 1° gennaio 2024, ma è consentita un'applicazione anticipata.

Al momento gli amministratori stanno valutando i possibili effetti dell'introduzione di questo emendamento sul bilancio consolidato del Gruppo.

In data 23 maggio 2023 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IAS 12 Income taxes: International Tax Reform – Pillar Two Model Rules". Il documento introduce un'eccezione temporanea agli obblighi di rilevazione e di informativa delle attività e passività per imposte differite relative alle Model Rules del Pillar Two e prevede degli obblighi di informativa specifica per le entità interessate dalla relativa International Tax Reform. Il documento prevede l'applicazione immediata dell'eccezione temporanea, mentre gli obblighi di informativa saranno applicabili ai soli bilanci annuali iniziati al 1° gennaio 2023 (o in data successiva) ma non ai bilanci infrannuali aventi una data chiusura precedente al 31 dicembre 2023.

Al momento gli amministratori stanno valutando i possibili effetti dell'introduzione di questo emendamento sul bilancio consolidato del Gruppo.

In data 25 maggio 2023 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IAS 7 Statement of Cash Flows and IFRS 7 Financial Instruments: Disclosures: Supplier Finance Arrangements". Il documento richiede ad un'entità di fornire informazioni aggiuntive sugli accordi di reverse factoring che permettano agli utilizzatori del bilancio di valutare in che modo gli accordi finanziari con i fornitori possano influenzare le passività e i flussi finanziari dell'entità e di comprendere l'effetto di tali accordi sull'esposizione dell'entità al rischio di liquidità. Le modifiche si applicheranno dal 1° gennaio 2024, ma è consentita un'applicazione anticipata.

Al momento gli amministratori stanno valutando i possibili effetti dell'introduzione di questo emendamento sul bilancio consolidato del Gruppo.

In data 30 gennaio 2014 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 14 – Regulatory Deferral Accounts che consente solo a coloro che adottano gli IFRS per la prima volta di continuare a rilevare gli importi relativi alle attività soggette a tariffe regolamentate ("Rate Regulation Activities") secondo i precedenti principi contabili adottati. Non essendo il Gruppo un first-time adopter, tale principio non risulta applicabile.

2.10. Impatti della situazione in Ucraina

Con riferimento al conflitto bellico russo-ucraino in corso, il quale, assieme agli effetti pandemia Covid-19, ha comportato significativi mutamenti nel quadro macroeconomico (i.e. aumento dell'inflazione, difficoltà di reperimento di talune materie prime, forte incremento del costo del gas e dell'energia), si evidenzia che il Gruppo non è esposto direttamente a tali contingenze, non avendo e non avendo avuti significativi rapporti commerciali con la Russia e l'Ucraina. Tra gli impatti indiretti del conflitto si evidenzia un aumento non significativo del costo dell'energia in Italia; gli altri impianti industriali a livello europeo non hanno subito rincari; nonostante ciò il Gruppo non ha perso competitività.

Il Gruppo monitora costantemente le evoluzioni del contesto geopolitico mondiale che potrebbero richiedere una revisione delle strategie aziendali già definite e/o l'adozione di meccanismi tali da salvaguardarne il posizionamento competitivo e le performance.

2.11. Informativa per settori operativi

Le attività nelle quali il Gruppo opera e che costituiscono l'informativa per settore operativo come richiesto dall'IFRS 8 sono relative al Settore Rame (gruppo KME SE) e al Settore Profumi & Cosmesi (gruppo CULTI Milano).

La struttura direzionale e organizzativa del Gruppo riflette l'informativa di settore per attività di business precedentemente descritta. L'individuazione dei settori operativi è operata sulla base degli elementi che il più alto livello decisionale del Gruppo utilizza per prendere le proprie decisioni in merito all'allocazione delle risorse e alla valutazione dei risultati.

I dati di settore relativi ai ricavi e proventi e ai risultati al 30 giugno 2023 sono riportati nella Relazione intermedia sulla gestione.

2.12. Informativa sul cambiamento climatico

L'International Sustainability Standards Board (ISSB), in qualità di organismo della Fondazione IFRS, sta finalizzando i requisiti generali per l'informativa finanziaria relativa alla sostenibilità e al clima.

Nel marzo 2022, l'ISSB ha pubblicato l'"Exposure Draft IFRS S1 General Requirements for Disclosure of Sustainability-related Financial Information", che propone i requisiti generali per l'informativa finanziaria sui rischi e le opportunità legati alla sostenibilità e l'"Exposure Draft IFRS S2 Climate-related Disclosures" per determinare i requisiti di informativa sui rischi e le opportunità legati al clima in base al settore.

L'ISSB ha deciso di richiedere che sia l'IFRS S1 che l'IFRS S2 entrino in vigore per gli esercizi che iniziano il 1° gennaio 2024 o successivamente ed entrambi sono stati emessi nel giugno 2023.

L'obiettivo dell'IFRS S1 Disposizioni generali sull'informativa finanziaria relativa alla sostenibilità è quello di richiedere a un'entità di fornire informazioni sui propri rischi e opportunità significativi legati alla sostenibilità che siano utili agli utilizzatori primari dell'informativa finanziaria generale. Pertanto, l'entità deve fornire informazioni su:

  • governance: i processi, i controlli e le procedure di governance utilizzati dall'entità per monitorare e gestire i rischi e le opportunità legati alla sostenibilità;
  • strategia: l'approccio per affrontare i rischi e le opportunità legati alla sostenibilità che potrebbero influenzare il modello di business e la strategia dell'entità nel breve, medio e lungo termine;
  • gestione del rischio: i processi utilizzati dall'entità per identificare, valutare e gestire i rischi legati alla sostenibilità;
  • metriche e obiettivi: informazioni utilizzate per valutare, gestire e monitorare nel tempo la performance dell'entità in relazione ai rischi e alle opportunità legati alla sostenibilità.

L'obiettivo dell'IFRS S2 Informativa sul clima è quello di richiedere alle entità di fornire informazioni sulla propria esposizione a rischi e opportunità rilevanti legate al clima, in particolare lo standard applicato a:

  • rischi legati al clima a cui l'entità è esposta, tra cui (i) rischi fisici derivanti dai cambiamenti climatici (rischi fisici); (ii) rischi associati alla transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio (rischi di transizione);
  • le opportunità legate al clima a disposizione dell'entità.

Pertanto, l'entità deve fornire informazioni che consentano agli utilizzatori di comprendere:

  • governance: i processi, i controlli e le procedure di governance utilizzati per monitorare e gestire i rischi e le opportunità legati al clima;
  • strategia: la strategia dell'entità per affrontare i rischi e le opportunità significativi legati al clima (che influenzano il processo decisionale, la posizione finanziaria, i risultati finanziari, la resilienza ai cambiamenti climatici, ...);
  • gestione del rischio: i processi con cui vengono identificati, valutati e gestiti i rischi e le opportunità legati al clima;
  • metriche e obiettivi: come un'entità misura, monitora e gestisce i propri rischi e opportunità significativi legati al clima, includendo anche il modo in cui l'entità valuta la propria performance per monitorare i progressi verso gli obiettivi stabiliti.

Il Parlamento europeo ha approvato la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) nel dicembre 2022 e il Consiglio europeo ha approvato la direttiva che dovrà essere adottata dagli Stati membri entro i prossimi 18 mesi. Le entità soggette alla CSRD dovranno redigere il bilancio secondo gli European Sustainability Reporting Standards (ESRS), entrati in vigore nel gennaio 2023. Le entità dovranno applicare le nuove regole per la prima volta nell'esercizio finanziario 2024, per i bilanci pubblicati nel 2025.

3. Politica di gestione dei rischi finanziari

L'adozione della Nuova Strategia da parte della Capogruppo ha comportato dall'esercizio 2022 la progressiva focalizzazione del Gruppo sull'attività industriale di KME SE risultando soggetto più direttamente ai rischi dell'attività di KME SE stessa.

Con riferimento al deteriorato contesto macro-economico derivante dal conflitto Russia-Ucraina ed ai relativi rischi connessi si rimanda oltre a quanto descritto già descritto in precedenza a quanto esposto nella Relazione intermedia sulla gestione.

Rischio di credito

L'esposizione del Gruppo ai rischi di credito deriva principalmente dalla sua attività operativa (in particolare settore Rame). Il rischio di credito è definito come una perdita inaspettata del valore delle attività finanziarie, ad esempio nel caso in cui un cliente non sia in grado di adempiere ai propri obblighi entro i termini previsti.

Nell'ambito dell'attività operativa, i crediti vengono monitorati localmente su base continua. Vengono registrati accantonamenti per riflettere i rischi di credito. La massima esposizione al rischio di credito si riflette nel valore contabile delle attività finanziarie riportate nella situazione patrimoniale e finanziaria. Il Gruppo contrasta il rischio di credito monitorando costantemente i crediti verso i partner commerciali e mediante assicurazioni atte a ridurre al minimo il rischio di insolvenza. Il Gruppo ricorre agli strumenti di mercato standard, come le lettere di credito e le garanzie.

Per quanto riguarda i crediti commerciali, gran parte del rischio è mitigato grazie al ricorso ad operazioni di factoring. Non vi sono concentrazioni geografiche significative del rischio di credito. La concentrazione del rischio di credito dei crediti commerciali è limitata dall'ampia ed eterogenea base di clienti. La valutazione avviene tramite la stratificazione in portafogli di clienti identificati sulla base dell'esperienza passata, azioni e/o informazioni finanziarie, nonché delle linee di credito associate.

Il rischio di solvibilità derivante dagli strumenti finanziari derivati è limitato dal fatto che i relativi contratti sono stipulati esclusivamente con controparti e/o istituti di credito con un rating affidabile.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità rappresenta il rischio che l'azienda non riesca a far fronte alle proprie passività; esso può sorgere dalle difficoltà ad ottenere finanziamenti a supporto delle attività operative nella giusta tempistica.

La Capogruppo fa fronte ai fabbisogni derivanti dai debiti finanziari in scadenza e dagli investimenti previsti attraverso i flussi della gestione operativa, la liquidità disponibile, il rinnovo o il finanziamento dei prestiti bancari o l'emissione di prestiti obbligazionari.

Per le entità del gruppo KME la gestione del rischio è demandata, in modo centralizzato, alla tesoreria del gruppo KME che monitora le necessità al fine di garantire livelli adeguati di liquidità e coordina l'afflusso e deflusso della liquidità. La disponibilità di liquidità è garantita dai flussi di cassa derivanti dalle società del gruppo e dalle banche con cui il gruppo ha in essere linee di credito a breve e lungo termine.

Strettamente legati al rischio di liquidità sono i rischi connessi all'indebitamento del Gruppo: al 30 giugno 2023 nell'ambito del Gruppo sono in essere due prestiti obbligazionari "KME Group SpA 2020/ 2025" (nominali Euro 92,8 milioni) e "KME Group SpA 2022/2027" (nominali Euro 63,5 milioni), entrambi a tasso di interesse fisso.

Inoltre, su alcune fonti di finanziamento ottenute dal Gruppo sono applicate clausole contrattuali, impegni e covenant il cui mancato rispetto può essere considerato quale inadempimento contrattuale portando i soggetti finanziatori a richiederne l'immediata esigibilità e causando difficoltà nel reperire risorse alternative.

Nella gestione del rischio in esame, in ottica di garantire la copertura dei futuri impegni finanziari, sia in linea capitale che interessi, il Gruppo può far ricorso alla liquidità connessa all'operatività del settore rame nonché alle risorse rivenienti dalle operazioni di valorizzazione di attività non strategiche del Gruppo.

Rischio tasso di interesse

Il rischio di tasso di interesse a cui il Gruppo è principalmente esposto deriva dai prestiti a lungo termine con tassi di interesse variabili; essi espongono il Gruppo a un rischio di flusso di cassa (differentemente i prestiti a tasso fisso che comportano il rischio di variazione del fair value).

Il Gruppo utilizza diverse forme di finanziamento per supportare i propri investimenti. Pertanto, variazioni importanti nei livelli dei tassi di interesse potrebbero comportare potenziali incrementi/decrementi nel costo dei finanziamenti. La struttura finanziaria del Gruppo è attualmente per lo più orientata ai tassi fissi (si vedano i prestiti obbligazionari emessi da KME Group SpA).

L'operatività e la gestione del rischio per il gruppo KME SE è coordinato dalla propria tesoreria che, nell'ambito del gruppo KME SE, qualora ritenuto necessario, ricorre alla stipula di IRS (Interest Rate Swap) scambiando i tassi d'interesse variabili in tassi fissi. In base alla struttura di finanziamento che di volta in volta si presenta, orientata più o meno al breve e medio termine, e all'andamento dei tassi di mercato, la tesoreria valuta se ricorrere alla stipula di IRS.

Anche il settore Profumi e Cosmesi ricorre all'utilizzo di IRS a copertura del tasso di interesse.

Rischio di cambio

Il Gruppo opera a livello internazionale principalmente per il tramite delle controllate afferenti al gruppo KME SE, ma anche attraverso le entità del gruppo CULTI e conduce le sue transazioni in diverse valute. In tali circostanze, i ricavi sono generati in valute diverse dalla valuta funzionale del Gruppo (Euro).

Il Gruppo monitora e gestisce opportunamente tale rischio ponendosi altresì l'obiettivo di coprire i suddetti rischi utilizzando strumenti finanziari derivati quali cross currency swap e contratti a termine.

Rischio fluttuazione valore azioni

Il Gruppo è esposto alle fluttuazioni di mercato per le azioni quotate che detiene in portafoglio ed alle variazioni dei parametri di mercato utilizzati per la determinazione del valore delle partecipazioni attraverso tecniche di valutazione. Il rischio di oscillazione dei valori di tali partecipazioni azionarie è limitato e non è attivamente gestito con strumenti di copertura finanziaria.

Rischio fluttuazione prezzo della materia prima (soprattutto rame)

Come conseguenza delle sue attività commerciali, il Gruppo, mediante le attività del gruppo KME, è esposto ai rischi legati ai prezzi delle materie prime. Tale rischio risulta essere il rischio più significativo e strategico. Vengono utilizzate, a questo scopo, coperture con transazioni fisiche oppure forward contract sul London Metal Exchange (LME), con l'obiettivo di mitigare o coprire la totalità del rischio. I contratti posti in essere si concentrano principalmente sulla copertura del prezzo del rame. A tal fine, le quantità di metallo in entrata e in uscita vengono compensate ogni giorno e la residua posizione aperta viene compensata mediante transazioni in modo da annullare, al termine di ogni giornata, il rischio aziendale connesso all'oscillazione dei prezzi dei metalli. Nell'ambito delle suddette transazioni di copertura, al fine di ridurre i correlati rischi, il Gruppo opera con partner commerciali di adeguato standing.

4. Stato patrimoniale

4.1. Immobili, impianti e macchinari

(in migliaia di Euro) 30 giu 2023 31 dic 2022 Variazioni
Terreni e fabbricati 259.532 249.390 10.142
Impianti e macchinari 230.815 212.648 18.167
Altri beni 28.148 26.524 1.624
Acconti e costruzioni in corso 13.916 11.395 2.521
Immobili, impianti e macchinari 532.411 499.957 32.454

Di seguito la suddivisione tra beni di proprietà e quelli in leasing:

(in migliaia di Euro) Di proprietà In leasing Totale
Terreni e Fabbricati 257.256 2.276 259.532
Impianti e macchinari 228.690 2.125 230.815
Altri beni 22.406 5.742 28.148
Acconti e costruzioni in corso 13.916 - 13.916
Immobili, impianti e macchinari 522.268 10.143 532.411

I terreni e fabbricati iscritti nella voce sono quelli di proprietà utilizzati dalle entità del Gruppo; tra questi si annoverano gli stabilimenti produttivi del settore rame (tra cui Osnabrück, Mansfeld e Fornaci di Barga) e l'immobile ubicato in Milano, Foro Buonaparte 44, sede della Capogruppo.

Gli immobili, gli impianti e le attrezzature soggetti ad ammortamento sono generalmente ammortizzati a quote costanti; l'ammortamento iscritto si basa sulle seguenti vite utili medie:

Vita utile
Fabbricati da 25 a 50 anni
Impianti e macchinari da 10 a 40 anni
Altri beni da 5 a 15 anni

La movimentazione dei beni di proprietà per il primo semestre 2023 è rappresentata di seguito:

(in migliaia di Euro) Terreni e
Fabbricati
Impianti e
macchinari
Altri beni Acconti e
imm.
materiali
in corso
Totale
Valore lordo 313.791 532.126 64.907 11.395 922.219
Ammortamenti accumulati 68.584 321.691 43.990 - 434.266
Totale al 31 dicembre 2022 245.207 210.435 20.917 11.395 487.954
Valore lordo al 31 dicembre 2022 313.791 532.126 64.907 11.395 922.219
Acquisti del periodo 173 693 984 7.410 9.260
Riclassificazioni (317) 3.258 874 (5.517) (1.702)
Variazione area di consolidamento 7.575 28.695 5.485 89 41.844
Riclassificazioni da IFRS5 25.378 155.798 3.278 539 184.993
Incrementi nel costo per diff. cambio 1 5 1 - 7
Cessioni (costo) (155) (132) (109) - (396)
Valore lordo al 30 giugno 2023 346.446 720.443 75.420 13.916 1.156.225
Ammortamenti cumulati al 31
dicembre 2022
68.584 321.691 43.990 - 434.265
Riclassificazioni (43) (27) 69 - (1)
Variazione area di consolidamento 2.895 20.156 4.263 - 27.314
Riclassificazioni da IFRS5 15.139 134.608 2.962 - 152.709
Ammortamenti, impairment e
svalutazioni
2.615 15.450 1.799 - 19.864
Incr. negli amm.ti per diff. cambio - 1 2 - 3
Cessioni (fondo ammortamento) - (126) (71) - (197)
Ammortamenti cumulati al 30
giugno 2023
89.190 491.753 53.014 - 633.957
Valore lordo 346.446 720.443 75.420 13.916 1.156.225
Ammortamenti accumulati 89.190 491.753 53.014 - 633.957
Totale al 30 giugno 2023 257.256 228.690 22.406 13.916 522.268

I beni in leasing hanno avuto la seguente movimentazione:

(in migliaia di Euro) Terreni e
Fabbricati
Impianti e
macchinari
Altri beni Totale
Valore lordo 8.832 3.230 14.251 26.313
Ammortamenti accumulati 4.648 1.018 8.644 14.310
Totale al 31 dicembre 2022 4.184 2.212 5.607 12.003
Valore lordo al 31 dicembre 2022 8.832 3.230 14.251 26.313
Acquisti del periodo 324 110 1.475 1.909
Riclassificazioni (35) (23) (23) (82)
Riclassificazioni da IFRS5 244 400 1.303 1.947
Incrementi nel costo per differenze di cambio 17 - 6 23
Cessioni (costo) - - (256) (256)
Valore lordo al 30 giugno 2023 9.382 3.717 16.756 29.854
Ammortamenti cumulati al 31 dicembre 2022 4.648 1.018 8.644 14.310
Riclassificazioni (53) (3) (69) (125)
Riclassificazioni da IFRS5 102 400 1.093 1.595
Ammortamenti, impairment e svalutazioni 2.406 177 1.590 4.172
Incrementi negli ammortamenti per differenze di
cambio
3 - 3 6
Cessioni (fondo ammortamento) - - (247) (247)
Ammortamenti cumulati al 30 giugno 2023 7.106 1.592 11.014 19.711
Valore lordo 9.382 3.717 16.756 29.854
Ammortamenti accumulati 7.106 1.592 11.014 19.711
Totale al 30 giugno 2023 2.276 2.125 5.742 10.143

Al 30 giugno 2023 la sottovoce "Impianti e macchinari" include Euro 117 migliaia relativi a leasing finanziari (Euro 165 migliaia al 31 dicembre 2022).

L'ammontare dei beni in leasing rappresenta il valore dei diritti d'uso relativi a contratti di locazione/noleggio di immobili, impianti e macchinari; nella voce "debiti e passività finanziarie" sono iscritte le corrispondenti passività; i relativi effetti di conto economico sono iscritti come interessi passivi nella voce "Oneri finanziari" e come ammortamenti nella voce "Ammortamenti, impairment e svalutazioni"; si ricorda che i canoni per contratti di locazione/noleggio a breve termine sono contabilizzati nella voce "Altri costi operativi".

4.2. Investimenti immobiliari

(in migliaia di Euro) 30 giu 2023 31 dic 2022 Variazioni
Investimenti immobiliari 71.383 68.175 3.208

La voce include il valore di terreni e fabbricati posseduti al fine di percepire canoni d'affitto o per l'apprezzamento del capitale investito che originano flussi finanziari indipendenti dalle altre attività possedute dalle entità del Gruppo; la voce è valutata al fair vaue e nel corso del semestre in esame ha evidenziato le variazioni sotto riportate.

(in migliaia di Euro)
Totale al 31 dicembre 2022 68.175
Incrementi 2.213
Decrementi (5)
Riclassificazioni 1.678
Rettifiche di fair value (678)
Totale al 30 giugno 2023 71.383

Di seguito la ripartizione per area geografica:

(in migliaia di Euro) Italia Germania Altri Paesi
stranieri
Totale
Investimenti immobiliari 63.431 7.952 - 71.383

Nello specifico la voce comprende una serie di complessi immobiliari principalmente afferenti alle controllate italiane attive nel settore immobiliare (Immobiliare Pictea Srl e Natural Capital Italia SB SpA) e include complessi immobiliari di Varedo/Limbiate (MB), di Ivrea (TO) e di Limestre (PT), una porzione del complesso industriale sito a Fornaci di Barga (LU), fabbricati ubicati a Firenze ed un complesso industriale sito a Serravalle Scrivia (AL).

Il valore degli investimenti immobiliari rappresenta il fair value identificato dagli Amministratori sulla base di periodiche valutazioni effettuate da esperti esterni indipendenti con qualifiche professionali riconosciute e pertinenti, oppure di valutazioni effettuate da personale tecnico della società. Le variazioni del fair value sono registrate nell'utile o nella perdita di periodo; tale fair value non è basato su dati di mercato osservabili ed è classificato come fair value di livello 3, che venga misurato su base regolare.

Il modello di valutazione prende in considerazione il valore attuale del flusso di cassa netto generato dagli immobili, includendo il tasso previsto di aumento dei canoni di locazione, i periodi di sfitto, i tassi di occupazione, i costi degli incentivi agli inquilini, ad esempio i periodi senza canone, e tutti gli altri costi che non sono coperti dagli inquilini. Il flusso di cassa netto previsto viene attualizzato in base a tassi di sconto corretti per il rischio. Oltre ad altri fattori, nella valutazione del tasso di sconto si tiene conto della qualità dell'edificio e della sua ubicazione, dell'affidabilità creditizia dell'inquilino e della durata del rapporto di locazione. Ad esempio, il fair value stimato aumenterebbe (diminuirebbe) se l'aumento previsto degli affitti di mercato fosse più alto (più basso), se i periodi di sfitto fossero più brevi (più lunghi), se il tasso di occupazione fosse più alto (più basso) e se il tasso di sconto corretto per il rischio fosse più basso (più alto).

4.3. Attività immateriali

(in migliaia di Euro) 30 giu 2023 31 dic 2022 Variazioni
Software, brevetti e licenze 22.524 23.515 (991)
Acconti e costruzioni in corso 2.150 2.184 (34)
Altre 26.607 28.049 (1.442)
Avviamento 398.075 370.316 27.759
Attività immateriali 449.356 424.064 25.292

Nel corso del primo semestre 2023 le movimentazioni sono così analizzabili:

(in migliaia di Euro) Software,
brevetti e
licenze
Imm.
immateriali
in corso
Altre Avviamento Totale
Valore lordo 43.591 2.184 30.483 370.316 446.574
Ammortamenti accumulati 20.076 - 2.434 - 22.510
Totale al 31 dicembre 2022 23.515 2.184 28.049 370.316 424.064
Valore lordo al 31 dicembre 2022 43.591 2.184 30.483 370.316 446.574
Acquisti del periodo 122 106 108 1.761 2.097
Riclassificazioni 64 -
64
- - -
Variazione area di consolidamento 569 - - 10.951 11.520
Riclassificazioni da IFRS5 1.565 - - 15.047
Decrementi (costo) - -
77
- - -
77
Valore lordo al 30 giugno 2023 45.911 2.150 30.591 398.075 460.115
Ammortamenti cumulati al 31 dicembre 2022 20.076 - 2.434 - 22.510
Variazione area di consolidamento (fondo) 556 - - - 556

Ammortamenti, impairment e svalutazioni 1.191 - 1.551 - 2.741
Riclassificazioni da IFRS5 1.565 - - - 1.565
Decrementi (fondo ammortamento) (1) - - - (1)
Ammortamenti cumulati al 30 giugno 2023 23.387 - 3.985 - 27.371
-
Valore lordo 45.911 2.150 30.591 398.075 476.727
Ammortamenti accumulati 23.387 - 3.985 - 27.371
Totale al 30 giugno 2023 22.524 2.150 26.607 398.075 449.356

Le attività immateriali, al netto dell'avviamento, sono a vita utile definita e sono rappresentate dal costo al netto degli ammortamenti registrati. Al 30 giugno 2023 non sono state iscritte riduzioni di valore sulla voce.

Avviamento

(in migliaia di Euro) 30 giu 2023 31 dic 2022 Variazioni
Cash Generating Unit Rame 368.538 342.540 25.998
Cash Generating Unit Profumi e Cosmesi 29.537 27.776 1.761
Avviamento 398.075 370.316 27.759

La precedente tabella evidenzia l'allocazione degli avviamenti per Cash Generating Unit ("CGU"), in coerenza con il settore di operatività del Gruppo; la vita utile dell'avviamento è indefinita.

Di seguito i movimenti del primo semestre 2023:

(in migliaia di Euro) 31 dic 2022 Incrementi Fondo
Svalutazione
30 giu 2023
Cash Generating Unit Rame 342.540 25.998 - 368.538
Cash Generating Unit Profumi e Cosmesi 27.776 1.761 - 29.537
Avviamento 370.316 27.759 - 398.075

L'incremento di Euro 26 milioni della CGU Rame include Euro 15 milioni di "Riclassifica da IFRS 5" (Serravalle Copper Tubes Srl e Tréfimétaux SAS) ed Euro 11 milioni di "Variazione area di consolidamento" relativi a KME Stolberg consolidata dal 2023.

L'incremento di Euro 1,8 milioni della CGU Profumi e Cosmesi deriva dall'acquisto da parte di CULTI Milano SpA della quota residua del 49% della propria controllata Scent Company Srl per un corrispettivo di Euro 2,8 milioni.

L'avviamento iscritto al 31 dicembre 2022 derivava dalle aggregazioni aziendali avvenute nel 2022 a fronte della variazione di stato di entità di investimento della Capogruppo, e, nello specifico, dal consolidamento del gruppo KME SE, attivo nel settore del rame e del gruppo CULTI Milano, attivo nel settore dei profumi e della cosmesi.

Impairment test del valore degli avviamenti iscritti in bilancio al 30 giugno 2023

L'avviamento acquisito in un'aggregazione di imprese è allocato alle unità generatrici di flussi finanziari. L'avviamento, iscritto in quanto rappresentativo delle capacità reddituali future delle CGU, e quindi delle partecipate, almeno annualmente è sottoposto a test di verifica del valore recuperabile (impairment test), a livello di singola CGU, per identificare eventuali riduzioni di valore. Il valore recuperabile della CGU è il maggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita e il valore d'uso ("value in use").

Vi è una perdita di valore ogniqualvolta il valore contabile ("carrying amount") di un'attività – intesa individualmente o come CGU, ovvero il "centro di ricavo" di minori dimensioni a cui è possibile imputare specifici flussi di cassa – è maggiore del "valore recuperabile" della stessa ("recoverable amount").

A tal fine, l'avviamento deve essere allocato a singole o a gruppi di unità generatrici di flussi finanziari dell'acquirente in modo che tali unità beneficino delle sinergie dell'aggregazione, indipendentemente dal fatto che altre attività o passività dell'acquisito siano assegnate a tali unità o gruppi di unità.

I suddetti test di impairment sono stati altresì effettuati tenendo delle previsioni dello IAS 36 e delle raccomandazioni ESMA e Consob e quindi tenendo in considerazione tutti i potenziali effetti di natura esterna derivanti dagli effetti della pandemia e dal conflitto Russia-Ucraina sull'attività del Gruppo.

Le analisi condotte hanno confermato come il Gruppo non sia esposto a circostanze che richiedano la ripetizione del test di impairment in sede di redazione del presente Bilancio. Tuttavia, alla luce della continua incertezza che contraddistingue lo scenario macroeconomico internazionale e delle forti tensioni sui mercati finanziari nonché di una capitalizzazione di Borsa della Società inferiore al patrimonio netto contabile, il Gruppo, accogliendo le indicazioni di prudenza evidenziate dai sopracitati Organismi Regolamentari, ha comunque effettuato l'impairment test delle attività immateriali iscritte nel Bilancio Consolidato e riferite alle due Cash Generating Unit identificate.

In ossequio al principio contabile internazionale IAS 36, le proiezioni dei flussi finanziari utilizzate per la determinazione del valore recuperabile delle attività immateriali a vita utile indefinita, e in particolare dell'avviamento, sono state riviste basandosi sulle ultime stime disponibili (indicate nei Piani Industriali e/o budget), opportunamente riesaminate sulla base di presupposti ragionevoli e dimostrabili al fine di riflettere i risultati nel frattempo consuntivati e in grado di rappresentare ad oggi la migliore stima delle condizioni economiche future attese e svolgendo analisi di sensitività anche in merito ai potenziali impatti derivanti dall'attuale contesto geopolitico e sanitario sulle assunzioni sottostanti le stime effettuate.

CGU Rame

Il test di impairment sulla CGU Rame il cui avviamento al 30 giugno 2023 ammonta ad Euro 368,5 milioni (al 31 dicembre 2022 il valore dell'avviamento era pari ad Euro 342,5 milioni) è stato effettuato sulla base della metodologia dell'Unlevered discounted cash flow (UDCF) attualizzando i flussi di cassa operativi generati dagli asset stessi (al netto dell'effetto fiscale).

Il metodo UDCF è stato sviluppato utilizzando come base informativa le proiezioni economiche e le variazioni di alcune poste patrimoniali contenute nel Piano Industriale 2023 - 2027 di KME SE (il "Piano" elaborato ed approvato dagli organi amministrativi di KME SE il 24 marzo 2023) a partire dai flussi del secondo semestre 2023 e tenendo conto di variazione area consolidamento (KME Stolberg) nonché della "Riclassifica da IFRS5" (Serravalle Copper Tubes e Tréfimétaux). Il Piano approvato riflette la migliore stima dei principali sviluppi macroeconomici ed economici che potrebbero influenzare l'attività del gruppo KME SE.

Il terminal value è stato calcolato assumendo l'EBITDA di lungo periodo pari alla media dell'EBITDA di Piano (periodo esplicito, 30 giugno 2023 – 31 dicembre 2027), con un livello di ammortamento corrispondente agli investimenti, utilizzando un tasso di crescita di lungo periodo "g" pari a zero giungendo ad un WACC pari a 9,88% (tasso del 9,67% nelle valutazioni del fair value effettuate al 31 dicembre 2022) tenendo conto dei dati storici registrati.

Conformemente alle indicazioni metodologiche fornite dal principio contabile IAS 36 è altresì effettuata un'analisi di sensitività al fine di comprendere come il valore recuperabile possa variare a seguito di variazioni del valore dell'EBITDA (decremento del 5% e del 10%) sul terminal value. Peraltro, al fine di meglio apprezzare la sensibilità dei risultati dell'impairment test rispetto alle variazioni degli assunti di base, a parità di tasso di crescita (pari a zero), è stata svolta, ai fini del calcolo del valore d'uso, anche un'analisi di sensitività rispetto al tasso di attualizzazione complessivo WACC (incremento di 0,5% e 1,0%) utilizzato ai fini del calcolo del terminal value. Sia nel caso base che nel caso di peggioramento congiunto dei parametri di EBITDA e WACC, l'impairment test effettuato ha accertato che non sussistono perdite di valore sulla CGU Rame; il valore recuperabile della CGU risultante dal test effettuato è superiore rispetto al carrying amount di circa Euro 700 milioni.

CGU Profumi e Cosmesi

Il test di impairment sulla CGU Profumi e Cosmesi il cui avviamento al 30 giugno 2023 ammonta ad Euro 29,5 milioni (al 31 dicembre 2022 il valore dell'avviamento era pari ad Euro 27,8 milioni), è stato effettuato sulla base dell'Unlevered discounted cash flow (UDCF) attualizzando i flussi di cassa operativi generati dagli asset stessi (al netto dell'effetto fiscale).

Il valore recuperabile della CGU è stato determinato applicando il metodo Sum of Parts, considerando i valori di CULTI Milano SpA e delle società afferenti al proprio gruppo.

Per ogni parte (entità), il terminal value è stato calcolato sulla base del relativo EBITDA storico e considerando i dati previsionali (periodo esplicito, 30 giugno 2023 – 31 dicembre 2025), utilizzando un tasso di crescita di lungo periodo "g" pari a zero e giungendo ad un WACC specifico per ciascuna parte (entità); tenuto conto del contributo di ciascun Paese all'EBITDA Terminal Value, il tasso di sconto medio ponderato applicato all'impairment test della CGU Profumi e Cosmesi si attesta attorno al 10,99% (10,89% nelle valutazioni al 31 dicembre 2022).

Anche per la CGU Profumi e Cosmesi, per ciascuna parte, è stata effettuata l'analisi di sensitività al fine di comprendere la variazione del valore recuperabile a seguito di variazioni del valore dell'EBITDA (decremento del 5% e del 10%) sul terminal value e, a parità di tasso di crescita (pari a zero), del tasso di attualizzazione complessivo WACC (incremento di 0,5% e 1,0%).

Sia nel caso base che nel caso di peggioramento congiunto dei parametri di EBITDA e WACC, l'impairment test effettuato ha accertato che non sussistono perdite di valore sulla CGU Profumi e Cosmesi; il valore recuperabile risultante dal test effettuato è superiore rispetto al carrying amount di circa Euro 14 milioni.

Risultanze del test sulle CGU

Gli esiti degli impairment test non hanno evidenziato perdite di valore degli avviamenti iscritti, sia nello scenario di riferimento che in quelli ipotizzati dalle analisi di sensitività effettuate (peggioramento congiunto di EBITDA e WACC), con un recoverable amount delle CGU sempre superiore al valore di carrying amount evidenziato nel presente Bilancio Consolidato.

4.4. Partecipazioni

(in migliaia di Euro) 30 giu 2023 31 dic 2022
Partecipazioni in controllate 23.331 23.281
Partecipazioni a patrimonio netto 24.701 76.654
Partecipazioni in altre imprese 11.965 17.405
Partecipazioni 59.997 117.340

Di seguito si evidenzia la movimentazione delle voci:

(in migliaia di Euro) Partecipazioni
in controllate
Partecipazioni
in altre imprese
Partecipazioni
a patrimonio
netto
Totale
Totale al 31 dicembre 2022 23.281 17.405 76.654 117.340
Riclassifica da IFRS 5 - 110 - 110
Cessioni - - (46.524) (46.524)
Variazioni Fair Value OCI - (5.500) - (5.500)
Altri movimenti 50 (50) (4.221) (4.221)
Quota utili/perdite a conto economico - - (531) (531)
Quote a patrimonio netto - - (677) (677)
Totale al 30 giugno 2023 23.331 11.965 24.701 59.997

La cessione registrata nel semestre si riferisce allo scioglimento della partecipazione del 50% nella KMD (HK) Holdings Ltd. costituita nel 2014 insieme ad un partner; KMD produce principalmente prodotti di stampaggio nel settore Copper.

Rispetto al 31 dicembre 2022, l'incremento di Euro 110 migliaia si riferisce alla riclassificazione delle altre partecipazioni di Tréfimétaux classificate come attività destinate alla vendita fino al 31 dicembre 2022.

La variazione negativa di Fair Value è relativa a Ducati Energia, partecipazione facente capo alla Capogruppo.

Il dettaglio della voce al 30 giugno 2023 è il seguente:

Denominazione Sede
legale
% di possesso al
30/06/2023
30/06/2023 31/12/2022
diretta indiretta (in migliaia di
Euro)
(in migliaia di
Euro)
Intek Investimenti SpA Italia 100,00% 11.200 11.200
KME Germany Bet. GmbH Germania 100,00% 1.707 1.707
KME Metale Sp. z o.o. Polonia 99,00% 3.498 3.498
KME ( Suisse ) S.A. Svizzera 99,00% 1.138 1.138
Oasi Dynamo Società Agricola S.r.l. Italia 82,64% 4.910 4.910
Oasi Dynamo Foodco Srl Italia 82,64% 400 400
Altre partecipazioni minori KME SE - 438 388
Altre partecipazioni minori Capogruppo - 40 40
Partecipazioni in controllate 23.331 23.281
KMD (HK) Holding Limited Hong Kong 49,50% - 46.524
Azienda Metalli Laminati S.p.A. Italia 23,96% 36 68
Dynamo Academy S.r.l. Italia 24,75% 805 805
Magnet Joint Venture Gmbh Germania 44,55% 23.860 29.257
Partecipazioni a patrimonio netto 24.701 76.654
Ducati Energia SpA Italia 6,77% 11.200 16.700
Vita Società Editoriale SpA Italia 13,22% 222 222
Metal Interconnector ScpA Italia 0,36% 318 318
Altre minori n.a. 225 165
Partecipazioni in altre imprese 11.965 17.405
Totale partecipazioni 59.997 117.340

La principale partecipazione in termini di valore è quella di Euro 23,9 milioni nella Magnet Joint Venture GmbH, Munchen. Il Gruppo ha acquisito, nel 2022, il 45% della società nell'ambito degli accordi con Paragon relativi alla cessione del controllo del business degli Speciali.

Il 13 dicembre 2022, KME SE ha firmato un accordo di acquisto di azioni con Golden Dragon Precise Copper Tube Group Inc. ("Golden Dragon") per vendere la sua partecipazione del 50% nella JV KMD. Alla stessa data KME ha firmato un accordo di acquisto di partecipazioni per riacquistare il 100% delle azioni di KMD Connectors Stolberg GmbH ("Stolberg"), conferite alla joint venture KMD nel 2014. Il prezzo della vendita del 50% della joint venture è di circa 50 milioni di dollari e il prezzo per la riacquisizione di Stolberg è di circa 17 milioni di dollari. Inoltre gli accordi hanno previsto per KME SE l'incasso delle posizioni intercompany e il prestito in essere per un importo totale di circa 20 milioni di dollari. L'operazione in esame ha avuto esecuzione a seguito dell'avveramento delle condizioni sospensive previste nell'accordo tra cui l'approvazione da parte delle autorità competenti.

4.5. Altre attività non correnti

La voce accoglie principalmente crediti derivanti da riassicurazione su piani pensionistici afferenti alle entità tedesche del gruppo KME SE ed altri depositi.

(in migliaia di Euro) 30 giu 2023 31 dic 2022 Variazioni
Depositi cauzionali 1.545 877 668
Altri crediti 3.838 2.229 1.609
Altre attività non correnti 5.383 3.106 2.277

4.6. Attività finanziarie non correnti

(in migliaia di Euro) 30 giu 2023 31 dic 2022 Variazioni
Altre attività finanziarie non correnti 3.063 3.009 54
Strumenti finanziari derivati 208 236 (28)
Attività finanziarie non correnti 3.271 3.245 26

Il valore degli strumenti finanziari derivati pari a Euro 208 migliaia è afferente alle società del gruppo CULTI e in particolare al valore degli IRS Swap a copertura del rischio tasso di interesse stipulati sui finanziamenti passivi in essere.

(in migliaia di Euro) CULTI Milano SpA Scent Company Srl Bakel Srl
Valore nozionale originario 2.500 800 1.000
Valore nozionale 30/06/2023 2.037 800 1.000
Fair value 97 43 68
Data scadenza 2026 2026 2029

4.7. Rimanenze

(in migliaia di Euro) 30 giu 2023 31 dic 2022 Variazioni
Materie prime, sussidiarie e di consumo 375.094 363.839 11.255
Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati 26.087 17.438 8.649
Prodotti finiti e merci 32.857 23.626 9.231
Rimanenze 434.038 404.903 29.135

La voce include principalmente i saldi del settore rame (Euro 428 milioni), relativi alle giacenze di metalli in particolare rame, alluminio, nichel, zinco, stagno, rottami e altri metalli; la restante parte è relativa al gruppo CULTI (Euro 6 milioni). Si segnala che 42,4 mila tonnellate (anno precedente: 43,02 mila tonnellate) di scorte di metalli sono costituite in pegno a garanzia di passività finanziarie.

Nel periodo in esame sono state registrate come costi perdite di valore sulle scorte di metallo per un importo di Euro 13,6 milioni.

L'importo totale delle scorte comprende Euro 8,8 milioni come variazione del gruppo consolidato relativo all'attività di KME Stolberg e Euro 35,8 milioni per le rimanenze di Tréfimétaux e Serravalle Copper Tubes classificate come attività destinate alla vendita fino al 31 dicembre 2022.

4.8. Crediti commerciali

(in migliaia di Euro) 30 giu 2023 31 dic 2022 Variazioni
Crediti verso clienti terzi 44.598 79.197 (34.599)
Crediti verso entità a patrimonio netto 30.647 9.874 20.773
Crediti da attività di leasing/factoring 1.265 1.491 (226)
Crediti verso entità non consolidate 4.645 4.646 (1)
Crediti verso controllante 9 151 (142)
Crediti commerciali 81.164 95.359 (14.195)

I "Crediti verso clienti terzi" sono relativi per circa Euro 40,1 milioni (Euro 75,0 milioni al 31 dicembre 2022) al gruppo KME SE e per Euro 4,5 milioni (Euro 4,1 milioni al 31 dicembre 2022) al gruppo CULTI.

Si evidenzia che, nell'ambito del suo programma di factoring, il gruppo KME SE cede regolarmente crediti commerciali con operazioni di factoring pro soluto (cessione del rischio in capo alla società di factoring, mantenendo il rischio associato alla validità legale dei crediti; in tale contesto, in conformità con l'IFRS 9, vengono cancellati i crediti ceduti e si rileva un credito nei confronti della società di factoring per lo stesso importo fino al ricevimento del pagamento.

Oltre al factoring pro soluto, il gruppo KME SE cede anche crediti nell'ambito del factoring pro solvendo. In tale caso, i crediti, a differenza del factoring pro soluto, non vengono cancellati dal proprio bilancio ma rimangono invariati come crediti verso i clienti. Il corrispettivo della società di factoring è registrato tra le passività finanziarie a breve termine.

I "Crediti da attività di leasing/factoring" sono rappresentati dal valore netto dei crediti non in bonis in capo alla Capogruppo (relativi all'attività in precedenza condotta da Fime Leasing e Fime Factoring). La loro

variazione è determinata da incassi dell'esercizio e dall'effetto attualizzazione in base alla previsione di recupero dei relativi flussi finanziari. Nel corso del primo semestre 2023 sono stati incassati Euro 0,7 milioni (Euro 0,9 milioni alla data di predisposizione del presente Bilancio).

4.9. Attività finanziarie correnti

(in migliaia di Euro) 30 giu 2023 31 dic 2022 Variazioni
Crediti finanziari verso correlate 65.200 71.613 (6.413)
Crediti verso soc. factoring 35.125 23.422 11.703
Strumenti finanziari derivati 16.804 10.967 5.837
Investimenti in titoli 272 272 -
Altre attività finanziarie correnti 4.075 3.827 248
Attività finanziarie correnti 121.476 110.101 11.375

I "Crediti finanziari verso correlate" sono sostanzialmente afferenti alle partecipazioni a patrimonio netto (Magnet).

I "Crediti verso soc. factoring" sono afferenti al gruppo KME SE e in particolare all'importo dei crediti commerciali ceduti secondo operazioni di factoring pro soluto, come precedentemente indicato nel commento alla voce "crediti commerciali". Tale importo si riferisce a crediti commerciali per beni e servizi già ceduti e non pagati alla data di riferimento del Bilancio Consolidato ed è posto a garanzia per le passività finanziarie in essere.

Gli "Strumenti finanziari derivati" accolgono il fair value dei derivati in capo al gruppo KME SE e comprendono gli impegni di vendita e di acquisto dei contratti LME (London Metal Exchange) e i contratti forward su cambi.

Tra le "Altre attività finanziarie correnti" al 30 giugno 2023 è iscritto un importo di Euro 1,0 milioni (Euro 1,3 milioni al 31 dicembre 2022) vantato nei confronti di una società di assicurazione.

In riferimento a quanto indicato da Consob con la Comunicazione n. DEM/11070007 del 5 agosto 2011, che ha ripreso il documento emesso dall'European Securities and Markets Authority (ESMA), si segnala che il Gruppo non ha investimenti in titoli di debito sovrano.

4.10. Altri crediti ed attività correnti

(in migliaia di Euro) 30 giu 2023 31 dic 2022 Variazioni
Crediti tributari 12.985 11.588 1.397
Anticipi a fornitori 1.180 1.585 (405)
Ratei e risconti attivi 4.586 1.845 2.741
Crediti verso imprese correlate 137 77 60
Altri crediti 7.105 1.580 5.525
Altri crediti e attività correnti 25.993 16.675 9.318

I "Crediti tributari" includono principalmente crediti d'imposta relativi a energia afferenti al gruppo KME SE.

I "Crediti verso imprese correlate" includono posizioni verso società controllate, non rientranti nell'area di consolidamento, sorte nell'ambito del consolidato fiscale e saranno recuperati in seguito alla presentazione delle dichiarazioni fiscali.

L'iscrizione dei "Ratei e risconti attivi" è dovuta alla rilevazione di costi anticipati per servizi di competenza dei successivi periodi.

Tutti i crediti sono scadenti entro dodici mesi.

L'aumento degli "Altri crediti" è dovuto principalmente alla riclassificazione delle attività di Tréfimétaux SAS e Serravalle Copper Tubes Srl dalle "attività destinate alla vendita".

4.11. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

La voce è costituita da depositi bancari e da valori in cassa.

(in migliaia di Euro) 30 giu 2023 31 dic 2022 Variazioni
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 153.258 128.844 24.414

Le "Disponibilità liquide e mezzi equivalenti" sono costituite sostanzialmente da depositi bancari e da valori in cassa; al 30 giugno 2023 Euro 12 milioni sono costituiti in pegno (importo invariato rispetto al 31 dicembre 2022). Per il dettaglio della liquidità generata e assorbita nel corso del periodo si rimanda al prospetto "rendiconto finanziario consolidato".

Più nello specifico. il flusso di cassa netto totale da attività di investimento positivo per Euro 18,8 milioni è dovuto principalmente all'effetto congiunto di:

  • i) Euro 46,5 milioni positivi per la vendita del 50% della JV KMD;
  • ii) Euro 16,0 milioni negativi relativi al prezzo per la riacquisizione del 100% delle azioni di KME Stolberg (ex KMD Stolberg GmbH);
  • iii)Euro 2,8 milioni negativi per l'acquisto del 49% di SCENT Company da parte di CULTI Milano SpA;
  • iv) Euro 11,7 milioni negativi per investimenti netti in immobili, impianti e macchinari, investimenti immobiliari e attività immateriali.

Con riferimento ai dati di confronto del rendiconto finanziario si ricorda che la "variazione dell'area di consolidamento" pari ad Euro 95.658 migliaia era relativa al primo consolidamento effettuato dalla Capogruppo al 30 aprile 2022 (a fronte del "cambio di stato" di entità di investimento conseguente all'adozione della Nuova Strategia).

Si ritiene che le disponibilità liquide siano sufficienti per le attività del Gruppo, commerciali e di impegno finanziario.

4.12. Attività non correnti detenute per la vendita e passività direttamente collegate ad attività possedute per la vendita

Di seguito i valori contabili delle voci in oggetto:

(in migliaia di Euro) 30 giugno 2023 31 dic 2022 Variazioni
Attività non correnti possedute per la vendita 11.947 107.198 (95.251)
Passività direttamente collegate ad attività possedute per la vendita - (68.469) 68.469
Attività nette possedute per la vendita 11.947 38.729 (26.782)

Alla data del presente bilancio consolidato intermedio, le attività e le passività destinate alla vendita includono il valore residuo degli immobili, impianti e macchinari facenti capo a KME Italy SpA derivanti dal ramo d'azienda dei laminati della S.A. Eredi Gnutti Metalli SpA.

(in migliaia di Euro) 30 giu 2023 31 dic 2022 Variazioni
Partecipazioni destinate alla vendita - 107.198 (107.198)
Immobili impianti e macchinari destinati alla vendita 11.947 - 11.947
Attività non correnti possedute per la vendita 11.947 107.198 (95.251)

Il decremento degli ammontari al 30 giugno 2023, rispetto all'esercizio precedente, è legato alle attività e passività di Tréfimétaux e Serravalle Copper Tubes consolidate integralmente a partire dal 1° gennaio 2023.

4.13. Patrimonio netto di Gruppo

Al 30 giugno 2023 il capitale sociale ammontava ad Euro 200.072.198,28 ed era suddiviso in n. 322.394.637 azioni di cui n. 307.148.132 azioni ordinarie e n. 15.246.505 azioni di risparmio. La grandezza in analisi si è incrementata di Euro 2.110,61 rispetto al 31 dicembre 2022 per l'esercizio di n. 211.061 warrant e la conseguente emissione di altrettante azioni ordinarie.

Per l'illustrazione delle variazioni del patrimonio netto consolidato si rimanda al "Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato al 30 giugno 2023". La movimentazione del patrimonio netto, oltre al risultato di periodo, include principalmente gli effetti:

  • dell'allocazione dell'utile di esercizio annuale 2022 della Capogruppo pari ad Euro 5.174 migliaia, come approvato dall'Assemblea degli azionisti di maggio 2023, così destinato: per il 5%, pari ad Euro 259 migliaia, alla riserva legale, per Euro 3.312 migliaia al pagamento di dividendi e per il residuo di Euro 1.603 migliaia mediante rinvio a nuovo;
  • dell'accantonamento ad apposita riserva inclusa in "Altre riserve" dei costi sui Warrant Management derivanti da calcolo attuariale effettuato in applicazione delle previsioni dell'IFRS 2. Tali costi sono inclusi nella voce "Altri costi operativi".

I suddetti Warrant Management sono esercitabili fino al 28 giugno 2024 al prezzo di esercizio di Euro 0,40 per warrant; sono stati emessi in esecuzione della delibera assembleare della Società in data 30 novembre 2020 e successivamente assegnati a seguito di approvazione da parte dell'Assemblea ordinaria e straordinaria dell'8 giugno 2021 della Politica della Remunerazione per il triennio 2021- 2023 e del Piano di Incentivazione Amministratori Esecutivi 2021-2024; sono stati assegnati complessivamente n. 37,5 milioni di Warrant Management, di cui n. 25 milioni nel mese di luglio 2021 e n. 12,5 milioni nel mese di giugno 2022.

delle componenti di conto economico complessivo per Euro 6,9 milioni attribuibili all'effetto congiunto di Euro 5,7 milioni negativi per variazioni di fair value di strumenti finanziari, Euro 1,1 milioni negativi relativi ad effetto cambi, Euro 0,7 milioni negativi per variazioni attuariali su fondi pensione ed Euro 0,6 positivi per effetto imposte.

Informazioni sulle azioni proprie

Al 30 giugno 2023 la Società detiene n. 6.937.311 azioni ordinarie proprie pari al 2,26% del capitale ordinario (2,15% sul capitale complessivo). Non vi sono state movimentazioni in questa voce nel corso del 2023.

4.14. Benefici ai dipendenti

La voce è relativa al "Trattamento di fine rapporto"; l'importo, determinato sulla base delle competenze maturate alla fine del periodo in esame in base alla legge ed ai contratti di lavoro ed al principio contabile IAS 19, è così composto:

(in migliaia di Euro) 30 giu 2023 31 dic 2022 Variazione
Benefici ai dipendenti 131.869 127.588 4.281

La movimentazione del semestre della voce è la seguente:

(in migliaia di Euro) 31 dic
2022
Variazione area
di
consolidamento
Riclassifica
da IFRS5
Incrementi Decrementi/
versamenti
30 giu
2023
Benefici a dipendenti 127.588 4.058 2.836 4.198 (6.811) 131.869

Il Gruppo ha dipendenti in Italia e all'estero, per lo più in Germania e Gran Bretagna; la maggior parte dei dipendenti del Gruppo KME beneficia di prestazioni pensionistiche, il cui tipo di erogazione varia quindi da paese a paese in base al contesto giuridico, economico e fiscale nazionale. I piani pensionistici del Gruppo comprendono sia piani a contribuzione definita sia piani a prestazioni definite.

In Germania i dipendenti con incarichi esecutivi hanno diritto al pagamento di una prestazione determinata individualmente che diventa esigibile al compimento del 65° anno di età o prima, a seconda delle possibilità previste dal fondo assicurativo pensionistico obbligatorio. A partire dal 2017 in Germania i dipendenti con incarichi esecutivi ottengono solo impegni per piani a contribuzione definita.

Per un'ampia percentuale di altri dipendenti sono previsti piani a prestazioni definite a seconda della data di inizio del rapporto di lavoro con l'azienda, in conformità al contratto di lavoro, il cui importo è calcolato come percentuale del salario pensionabile per ogni anno di servizio qualificante.

A partire dal 1° gennaio 2018, i dipendenti ricevono invece un supplemento di contribuzione per la conversione dello stipendio nell'ambito di un piano a contribuzione definita.

In Gran Bretagna esistono piani a benefici definiti per i dipendenti che prevedono il pagamento di una pensione dopo i 65 anni. Il piano prevede l'obbligo legale di coprire gli obblighi con attività finanziarie di importo equivalente. Le attività del piano sono investite in azioni di fondi, titoli a tasso fisso, immobili e depositi bancari. L'organo decisionale in ogni caso è un cosiddetto "Consiglio di amministrazione".

I piani pensionistici definiti in Italia includono per normativa il pagamento di un capitale in base al periodo di servizio e alla retribuzione alla cessazione del rapporto di lavoro (TFR).

Rischi connessi ai piani a benefici definiti

Il rischio principale, oltre al normale rischio attuariale - che include il rischio di longevità e il rischio di cambio - riguarda il rischio finanziario associato alle attività del piano. Per quanto riguarda le passività previdenziali, si tratta soprattutto del rischio di inflazione nei piani con prestazioni legate al salario; un forte aumento delle retribuzioni aumenterebbe l'obbligo di tali piani. Nel Gruppo, piani di questo tipo esistono solo su scala ridotta e sono in gran parte preclusi ai nuovi assunti.

Per quanto riguarda gli aumenti delle pensioni attualmente erogate, all'interno del Gruppo non esiste alcun accordo pensionistico che comporti l'obbligo di aumentare l'importo dei benefici in misura superiore all'inflazione o all'eccedenza generata dalle attività del piano.

4.15. Debiti e passività finanziarie correnti e non correnti

Di seguito si riporta il dettaglio dei debiti e delle passività finanziarie correnti e non correnti:

30 giu 2023 31 dic 2022
(in migliaia di Euro) Correnti Non correnti Correnti Non correnti
Debiti verso istituti di credito 56.866 133.190 80.132 138.610
Strumenti finanziari derivati 5.381 - 10.652 -
Debiti per titoli obbligazionari emessi 3.948 - 4.478 -
Debiti per factoring 4.958 - 1.424 -
Debiti per leasing 4.378 11.012 4.709 11.169
Altri debiti finanziari 10.115 96.254 8.060 90.979
Debiti e passività finanziarie 85.646 240.456 109.455 240.758

Al 30 giugno 2023 sono in essere i seguenti principali finanziamenti:

KME SE: Euro 330 milioni relativi al finanziamento bancario in pool utilizzabile in forma revolving e con scadenza 30 novembre 2023, più un'opzione per l'estensione di ulteriori tre anni subordinata al consenso degli istituti finanziatori coinvolti nell'operazione. Questa linea risponde ai fabbisogni di finanziamento di capitale circolante del Gruppo KME SE legati, principalmente, alle giacenze di magazzino.

La linea di credito è stata utilizzata con lettere di credito per pagamenti a fornitori di metallo per un importo di Euro 324,8 milioni (Euro 324,9 milioni al 31 dicembre 2022) le cui passività sono esposte tra i debiti commerciali o altri debiti.

L'estensione della linea di credito del pool di banche beneficia delle seguenti garanzie:

  • un pegno, con riserva di diritto di voto, sulle azioni di KME Italy SpA;
  • un'ipoteca sulla proprietà di KME Grundstücksgesellschaft SE & Co. KG e su parte delle attrezzature e dei macchinari di KME Mansfeld GmbH a Hettstedt;
  • un pegno sulle rimanenze e su parte dei crediti commerciali non oggetto di factoring e dei crediti a breve termine delle società industriali europee del gruppo KME SE;
  • un pegno su alcuni contratti di factoring e di assicurazione.
  • Con riferimento al gruppo KME SE e alla linea di credito da Euro 110 milioni stipulata a novembre 2022 con Goldman Sachs Bank USA, con scadenza ottobre 2023 e garantita da un pegno, con riserva di diritti di voto, sulle azioni di KME Special Products GmbH & Co. KG e da un'ipoteca sulle attrezzature industriali dello stabilimento di Osnabrück (di proprietà di KME Germany GmbH), si evidenzia che la stessa è stata rimborsata ad aprile 2023. A fine dicembre 2022, tale finanziamento era in essere per Euro 20 milioni.

  • KME Group SpA: Euro 20 milioni con una scadenza di 18 mesi (stipulata a giugno 2022 e nel giugno 2023 prorogata sino al 31 luglio 2024 con rimborso parziale di Euro 10 milioni già effettuato a luglio 2023), con pegno sulle azioni CULTI Milano SpA e previsione di covenant finanziari, soggetti a verifica semestrale, legati al rapporto tra Posizione Finanziaria Netta e Patrimonio Netto e all'ammontare del Patrimonio Netto e clausole di cross default.
  • KME Italy SpA e Serravalle Copper Tubes Srl: Euro 75 milioni (di cui Euro 65 milioni in capo a KME Italy SpA) relativi al contratto di finanziamento a 6 anni, stipulato a marzo 2022, con un pool di banche italiane supportato da una garanzia SACE. Il finanziamento viene ammortizzato in rate uguali a partire dal 1° trimestre del 2023 fino alla fine del 2027 (al 30 giugno 2023 il finanziamento è pari ad Euro 67,5 milioni).
  • KME Italy SpA: Euro 15 milioni relativi ad un ulteriore contratto di finanziamento della durata di 6 anni, stipulato a luglio 2022, assistito da garanzia SACE. Il finanziamento si ammortizza in rate uguali a partire dal 1° trimestre del 2023 fino alla fine del 2027 (al 30 giugno 2023 il finanziamento è pari ad Euro 13,5 milioni).
  • KME Italy SpA: Euro 59 milioni, relativi al contratto di finanziamento a 6 anni, stipulato a novembre 2022, assistito da garanzia SACE. Il finanziamento viene ammortizzato in rate di pari importo a partire dal quarto trimestre 2023 fino alla fine del terzo trimestre 2028.
  • KME Mansfeld GmbH: Tranche B della linea di credito di base con scadenza nel terzo trimestre 2024 e periodo di run off a partire dal terzo trimestre 2022, pari ad Euro 12,5 milioni al 30 giugno 2023. La linea di credito di base di KME Mansfeld GmbH beneficia del seguente pacchetto di garanzie: i) un'ipoteca su parte delle attrezzature e dei macchinari dello stabilimento di Hettstedt di KME Mansfeld GmbH e ii) un pegno su alcuni contratti di assicurazione.
  • CULTI Milano SpA: Euro 5,2 milioni con durata di circa 3 anni (scadenza 30 novembre 2025), di cui 8 mesi di preammortamento, con rate di rimborso trimestrale, tasso variabile Euribor 3 mesi +2,25%. Tale finanziamento risulta finalizzato all'acquisto di azioni proprie di CULTI Milano SpA e garantito tramite pegno sulle azioni proprie acquisite dalla stessa (al 30 giugno 2023, Euro 2,0 milioni sono scadenti a breve ed Euro 3,2 milioni oltre l'anno).

Si evidenzia che tale finanziamento è assistito dal rispetto di covenant finanziari, definiti con riferimento al bilancio consolidato alla data di chiusura di ogni esercizio (con decorrenza 31 dicembre 2023). Tali parametri risultavano tutti ampiamente rispettati anche al 31 dicembre 2022.

CULTI Milano SpA: Euro 2,5 milioni con durata di 6 anni (scadenza 31 marzo 2026), di cui due anni di preammortamento, con rate di rimborso trimestrale, tasso variabile Euribor 3 mesi + spread 1,15% convertito tramite specifico strumento derivato IRS Swap in tasso fisso dell'1,01%. È assistito dal rispetto dei covenant finanziari, definiti con riferimento al bilancio annuale di CULTI Milano alla data di chiusura di ogni esercizio. Al 30 giugno 2023 il debito residuo è pari ad Euro 1,7 milioni di cui Euro 0,6 scadenti entro l'anno.

Il finanziamento è garantito all'80% del proprio valore iniziale (Euro 2 milioni) dal Mediocredito Centrale.

Al 30 giugno 2023 la voce, nella parte corrente pari ad Euro 56,9 milioni (Euro 80,1 milioni al 31 dicembre 2022), accoglie:

  • per Euro 3,7 milioni la quota a breve dei finanziamenti a lungo in essere nel gruppo CULTI (Euro 2,6 milioni afferenti a CULTI, Euro 0,8 milioni relative a Bakel Srl e 0,3 milioni relative a Scent Company);
  • per Euro 10,5 milioni la quota a breve, rimborsata a luglio 2023, del finanziamento stipulato dalla Capogruppo a giugno 2022, in essere con Banco BPM SpA, avente scadenza iniziale dicembre 2023 e prorogato nel mese di giugno 2023 sino al 31 luglio 2024;
  • per Euro 42,7 milioni debiti finanziari correnti in capo al gruppo KME SE.

Al 30 giugno 2023 la voce, nella parte non corrente pari ad Euro 133,1 milioni (Euro 138,6 milioni), accoglie:

per Euro 6,6 milioni l'ammontare dei finanziamenti a lungo in essere nel gruppo CULTI (Euro 4,3 milioni afferenti a CULTI, Euro 1,8 milioni relativi a Bakel Srl ed Euro 0,5 milioni relative a Scent

Company);

  • per Euro 9,9 milioni l'ammontare del finanziamento scadente oltre un anno facente capo alla Capogruppo;
  • per Euro 116,7 milioni finanziamenti facenti capo al gruppo KME SE.

Gli "Strumenti finanziari derivati" sono afferenti al gruppo KME SE.

La voce "Debiti per titoli obbligazionari emessi" al 30 giugno 2023 accoglie il valore delle cedole sui prestiti obbligazionari in essere, quotati al MOT, in corso di maturazione:

  • Euro 2,4 milioni sul Prestito Obbligazionario KME Group SpA 2020/2025 (IT0005394884), avente tasso fisso pari al 4,5% (Euro 3,6 milioni al 31 dicembre 2022);
  • Euro 1,5 milioni sul Prestito Obbligazionario KME Group SpA 2022/2027 (IT0005503393), emesso il 23 settembre 2022 avente tasso fisso pari al 5% (Euro 0,9 milioni al 31 dicembre 2022).

I "Debiti per factoring" sono relativi all'operatività del gruppo KME SE relativa alle linee di credito in essere recentemente prorogate: unitamente al rinnovo del finanziamento in pool, sono state rinnovate anche le linee di factoring in essere con Factofrance, per Euro 150 milioni, fino al 30 novembre 2023 (con un'estensione automatica di un anno nel caso allungamento della scadenza del finanziamento in pool), e con Intesa Sanpaolo SpA, per Euro 126,5 milioni, fino al 30 settembre 2024. Entrambe le linee hanno un'opzione per l'estensione di ulteriori due anni, subordinata al consenso del factor. KME Mansfeld GmbH ha in essere una linea di factoring pro soluto con TARGO Commercial Finance AG (una consociata di Factofrance), con scadenza febbraio 2023, per un importo totale fino ad Euro 150 milioni con un'opzione incorporata per un ulteriore anno di estensione. Il 25 novembre 2022, la linea di credito è stata prorogata per Euro 100 milioni fino al gennaio 2025 e può essere utilizzata, se necessario, anche da KME Germany.

Le linee di credito con Factofrance e Targo incorporano opzioni che consentono, se necessario, di bilanciare il committment tra una linea di credito e l'altra.

Al 30 giugno 2023 le passività derivanti dal factoring pro solvendo nei confronti della società di factoring ammontano ad Euro 2,7 milioni (Euro 0,3 milioni al 31 dicembre 2022).

I finanziamenti sopra menzionati contengono financial covenants simili, soggetti a verifica trimestrale. Il Gruppo ha rispettato questi covenant per tutto l'esercizio di riferimento.

La voce "Debiti per leasing" accoglie le passività finanziarie iscritte per l'applicazione dell'IFRS 16.

Gli "Altri debiti finanziari" accolgono le passività per Euro 90 milioni originate dall'operazione di Sale & Lease-back, realizzata nel dicembre 2022 sulle proprietà di Osnabrück. Nello specifico, in data 29 dicembre 2022, a seguito del completamento delle condizioni sospensive previste dall'accordo, le controllate KME Real Estate GmbH & Co. KG, in qualità di cedente ("KME RE"), e KME Germany GmbH, in qualità di conduttore ("KME Germany"), hanno finalizzato il contratto di sale and leaseback con Crescendo Real Estate Advisors LLP ("Crescendo"), principal investing and advisory group inglese. La conclusione dell'operazione ha visto il trasferimento da KME RE a Crescendo della proprietà dell'intero perimetro immobiliare di Osnabrück ("Proprietà"), che presenta un'estensione di oltre 570.000 metri quadrati, occupati dallo stabilimento industriale e dagli uffici e la contestuale conclusione del contratto di locazione dell'intera Proprietà da parte di KME Germany per un periodo di 30 anni oltre alla possibile estensione di 10 anni (esercitabile due volte, 30+10+10). Nell'ambito del contratto di locazione (nella forma del triple net agreement) KME Germany è l'unico gestore del sito, e continuerà a gestire l'intero stabilimento industriale oltre agli uffici. Il canone annuale concordato tra le parti ammonta ad Euro 7,08 milioni oltre IVA ed è soggetto a rivalutazione annuale in base all'indice CPI (indice tedesco utilizzato per i contratti di locazione). KME Germany continuerà a concedere in affitto agli attuali sub conduttori le rispettive aree della Proprietà, già a loro attualmente locate, per un ricavo totale di circa Euro 2,5 milioni oltre IVA.

L'esecuzione dell'operazione ha permesso l'incasso di Euro 90 milioni interamente utilizzati per il parziale rimborso del finanziamento in essere con Goldman Sachs Bank USA, di complessivi Euro 110 milioni, utilizzato l'8 dicembre 2022 da parte della subholding KME SE per il rimborso anticipato del proprio prestito obbligazionario senior garantito scadente nel 2023.

L'operazione ha contribuito significativamente al progressivo deleveraging del gruppo KME SE e quindi del Gruppo, nell'ambito del percorso di ulteriore sviluppo del proprio core business.

L'incremento degli "Altri debiti finanziari" è attribuibile sostanzialmente agli interessi sulla passività di Euro 90 milioni suddetta.

Indebitamento finanziario

L'ammontare dell'indebitamento finanziario con il dettaglio delle sue principali componenti ai sensi della Comunicazione Consob n. 6064293, del Richiamo di attenzione Consob n. 5/21 del 29 aprile 2021 e degli Orientamenti ESMA in materia di obblighi di informativa ai sensi del regolamento sul prospetto informativo (ESMA 32-382-1138) è indicata nella "Relazione intermedia sulla gestione".

Al 30 giugno 2023 non sussistono debiti e passività finanziarie verso parti correlate.

4.16. Titoli obbligazionari

(in migliaia di Euro) 30 giu 2023 31 dic 2022 Variazioni
Obbligazioni KME Group S.p.A. 2020/2025 92.565 92.506 59
Obbligazioni KME Group S.p.A. 2022/2027 63.489 63.485 4
Titoli obbligazionari 156.054 155.991 63

La voce si riferisce alle:

  • Obbligazioni KME Group 2020/2025, emesse nel febbraio 2020 con un tasso fisso del 4,5%, in circolazione per nominali Euro 75.854 migliaia a cui si sono aggiunte nel corso del 2021 ulteriori nominali Euro 16.965 migliaia emessi in conseguenza della offerta pubblica di scambio sulle azioni di risparmio. Le obbligazioni in circolazione sono pertanto pari a Euro 92.819 migliaia;
  • Obbligazioni KME Group 2022/2027, emesse nel settembre 2022 con un tasso fisso del 5,0% in circolazione per nominali Euro 63.533 migliaia in conseguenza delle offerte pubbliche di scambio su azioni ordinarie, azioni di risparmio e warrant.

Tutte le obbligazioni sono esposte al netto dei costi di emissione che vengono differiti lungo la durata del titolo in misura tale da determinare un tasso di interesse effettivo costante.

4.17. Altre passività non correnti

(in migliaia di Euro) 30 giu 2023 31 dic 2022 Variazioni
Altre passività non correnti 1.272 482 790

La voce è relativa a posizioni legate al settore rame.

4.18. Fondi per rischi ed oneri

(in migliaia di Euro) 30 giu 2023 31 dic 2022 Variazione
Fondi per rischi ed oneri non correnti 5.231 3.543 1.688
Fondi per rischi ed oneri correnti 13.540 3.865 9.675
Fondi per rischi ed oneri 18.771 7.408 11.363

Di seguito si fornisce il prospetto riepilogativo dei movimenti relativi ai fondi rischi ed oneri:

(in migliaia di Euro) Fondi
ristrutturazione
Fondi rischi garanzie Altri fondi Totale
Saldo al 1° gennaio 2023 1.300 1.150 4.958 7.408
Variazione area consolidamento - - 177 177
Utilizzi (2.972) - (645) (3.617)
Rilasci - - (26) (26)
Stanziamenti 1.491 - 1.492 2.983
Riclassificazioni da IFRS5 10.354 - 1.492 11.846
Saldo al 30 giugno 2023 10.173 1.150 7.448 18.771
Di cui quota non corrente - - 5.231 5.231
Di cui quota corrente 10.173 1.150 2.217 13.540

Gli "Altri fondi" comprendono principalmente gli accantonamenti per le indennità di licenziamento in caso di cessazione del rapporto di lavoro e/o di pensionamento in conformità con la legislazione francese e per le richieste di garanzia avanzate dai clienti e per il rischio ambientale. I diritti di garanzia dei clienti sono esigibili entro un anno.

I "Fondi ristrutturazione" includono l'accantonamento al netto degli utilizzi del periodo per Euro 3,0 milioni afferenti alla chiusura della produzione di tubi a Givet annunciata nel febbraio 2022 da Tréfimétaux.

La voce "Altri accantonamenti" include come accantonamento Euro 857 migliaia principalmente relativi a reclami da clienti.

4.19. Debiti verso fornitori

(in migliaia di Euro) 30 giu 2023 31 dic 2022 Variazione
Debiti verso fornitori - terzi 563.131 530.577 32.554
Debiti verso fornitori - entità del gruppo non consolidate 503 615 (112)
Debiti verso fornitori - entità a patrimonio netto 14.673 9.423 5.250
Debiti verso fornitori - altre parti correlate 84 110 (26)
Debiti verso fornitori 578.391 540.725 37.666

Alla data di chiusura del bilancio, Euro 324.858 migliaia (anno precedente: Euro 324.934 migliaia) delle passività registrate tra i debiti commerciali sono supportate da lettere di credito; le lettere di credito sono emesse dalla linea di credito delle banche consorziate. Questi debiti verso fornitori si riferiscono all'acquisto di metallo.

Tutti i debiti hanno una durata massima di un anno.

I debiti verso le altre parti correlate sono relativi a debiti verso amministratori e sindaci.

Si ritiene che il valore contabile dei debiti commerciali approssimi il loro fair value.

4.20. Altre passività correnti

(in migliaia di Euro) 30 giu 2023 31 dic 2022 Variazione
Debiti verso clienti 55.568 60.426 (4.858)
Debiti tributari 29.285 19.831 9.454
Debiti verso personale e dipendenti 25.078 21.969 3.109
Debiti verso istituti previdenziali 4.503 4.051 452
Debiti verso amministratori per Trattamento Fine Mandato 804 793 11
Debiti verso correlate 1.178 322 856
Altri debiti 13.395 21.888 (8.493)
Altre passività correnti 129.811 129.280 531

I "Debiti verso clienti", comprendono principalmente i saldi del gruppo KME SE e nello specifico i pagamenti anticipati dei clienti, gli accrediti di bonus ai clienti e i saldi di credito dovuti a pagamenti in eccesso. Il Gruppo applica l'espediente pratico di cui al paragrafo 121 dell'IFRS 15 e non fornisce informazioni sulle obbligazioni residue che hanno una durata originaria prevista di un anno o meno.

Alla data di bilancio Euro 2.257 migliaia sono relativi alla variazione dell'area di consolidamento e 5.302 migliaia di euro alla riclassificazione di Tréfimétaux e Serravalle Copper Tubes dalla voce "Passività associate ad attività destinate alla vendita".

I "Debiti tributari" sono afferenti principalmente alle società del Gruppo non facenti parte nel consolidato fiscale della Capogruppo.

I "Debiti verso personale e dipendenti" includono principalmente le passività relative a salari e stipendi del personale del Gruppo e ad oneri differiti.

I "Debiti verso amministratori per Trattamento Fine Mandato" sono riferiti al residuo debito nei confronti del Presidente per il trattamento di fine mandato maturato fino al 31 dicembre 2012 data in cui è

cessato tale istituto. Sulla somma in oggetto maturano dal 2014 interessi compensativi pari al 5%. Il Presidente ha concordato di prorogare al 31 dicembre 2023 la data di scadenza del pagamento.

I "Debiti verso correlate" al 30 giugno 2023 comprendono principalmente il debito relativo all'IVA per le società rientranti nell'IVA di Gruppo ma non nel perimetro di consolidamento contabile; nella voce sono compresi altresì i debiti verso amministratori per i compensi maturati.

(in migliaia di Euro) 30 giu 2023 31 dic 2022 Variazione
Attività per imposte differite 75.362 88.478 (13.116)
Passività per imposte differite (107.052) (117.752) 10.700
Imposte differite attive (passive) nette (31.690) (29.274) (2.416)

4.21. Attività e passività per imposte differite

Di seguito si fornisce il dettaglio della fiscalità differita attiva e passiva suddivisa per voce di bilancio:

Imposte differite attive Imposte differite passive
(in migliaia di Euro) 30 giu 2023 31 dic 2022 30 giu 2023 31 dic 2022
Differenze temporanee
Immobili, impianti e macchinari 1.792 3.089 (78.742) (84.146)
Investimenti immobiliari - 5.209 (2.983) (2.970)
Attività immateriali 1.911 1.937 (18.739) (19.514)
Partecipazioni 502 512 (521) (529)
Altre attività non correnti 13 14 - -
Attività finanziarie non correnti 569 - (50) (57)
Rimanenze 831 602 (17.997) (21.026)
Crediti commerciali 2.292 2.410 (206) (687)
Attività finanziarie correnti (9) 1 (1.252) (1.838)
Altri crediti e attività correnti 278 186 (165) (65)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti - - - (1)
Attività non correnti possedute per la vendita - - (2.075) (2.075)
Benefici a dipendenti 1.544 1.210 (8) -
Debiti e passività finanziarie non correnti 1.097 1.665 - -
Altre passività non correnti 60 37 (58) (54)
Fondi per rischi ed oneri 1.677 1.548 (4.287) (4.475)
Debiti e passività finanziarie correnti 1.035 1.448 - -
Debiti verso fornitori 17 - (172) (733)
Altre passività correnti 1.318 1.379 (393) (167)
Imposte differite su perdite fiscali pregresse 81.058 87.854 - -
Totale 95.985 109.101 (127.648) (138.337)
Rettifiche (20.623) (20.623) 20.596 20.585
Totale Imposte differite attive (passive) 75.362 88.478 (107.052) (117.752)

5. Conto economico

Ai sensi della Comunicazione Consob n. 6064293/06 si precisa che il Gruppo non ha effettuato nel corso del periodo in esame "operazioni atipiche e/o inusuali".

Si ricorda che i dati comparativi sono stati rielaborati in seguito all'inclusione delle poste economiche di Serravalle Copper Tubes Srl e Tréfimétaux SAS che dal 2023 non sono più riconducibili alle attività e passività detenute per la vendita ai sensi dell'IFRS 5.

Si ricorda inoltre che la Nuova Strategia adottata dalla Capogruppo a decorrere dal 22 aprile 2022 ha comportato la perdita della qualifica di "entità di investimento" e il conseguente ampliamento dell'area di

consolidamento del Gruppo che dal 30 aprile 2022 ha ricompreso nel perimetro anche entità controllate che precedentemente si configuravano come investimenti partecipativi (KME SE e CULTI Milano).

Stante quanto suddetto si evidenzia che i saldi di conto economico del 2022, che includono i flussi di conto economico relativi ai mesi di maggio e giugno 2022 delle società consolidate integralmente, diverse dalla Capogruppo, non sono direttamente comparabili con i relativi saldi del 2023 che includono nell'area di consolidamento sei mesi interi.

5.1. Ricavi delle vendite e delle prestazioni di servizi

Il dettaglio della voce è il seguente:

(in migliaia di Euro) 1° semestre 2023 1° semestre 2022
Europa 907.556 306.025
Asia 46.794 15.567
America 93.315 22.394
Altri Paesi 35.752 3.790
Ricavi delle vendite e prestazioni di servizi 1.083.417 347.776

La ripartizione dei ricavi è stata effettuata in base all'ubicazione dei clienti.

Nel periodo in corso e in quello precedente, il Gruppo non ha realizzato con alcun cliente vendite superiori al 10% delle vendite del Gruppo.

Nel primo semestre i ricavi verso parti correlate sono pari ad Euro 113.307 migliaia:

  • Euro 110.368 migliaia verso società a patrimonio netto (di cui circa Euro 104,9 milioni verso Cunova GmbH, entità controllata da Magnet JV);
  • Euro 2.939 migliaia verso società controllate non consolidate.

I ricavi derivano principalmente dalla vendita di prodotti in rame e leghe di rame.

Dei 907 milioni di Euro afferenti all'area geografica Europa, Euro 154,4 milioni circa sono attribuibili all'Italia.

5.2. Altri proventi

(in migliaia di Euro) 1° semestre 2023 1° semestre 2022
Affitti attivi 4.632 416
Prestazioni di servizi a correlate 39 32
Altri 8.097 1.079
Altri proventi 12.798 1.527

Gli "Affitti attivi" comprendono principalmente gli affitti degli investimenti immobiliari. I restanti "Altri" ricavi contengono principalmente:

  • Euro 2,8 milioni relativi a rimborsi assicurativi;
  • Euro 0,9 milioni relativi a rimborsi per imposte su energia e costi di energia.

5.3. Costo del lavoro

(in migliaia di Euro) 1° semestre 2023 1° semestre 2022
Salari e stipendi (96.286) (27.955)
Oneri sociali (21.079) (5.991)
Altri costi del personale (4.911) (1.114)
Costo del lavoro (122.276) (35.060)

La maggior parte delle spese per il personale riguarda le retribuzioni, che comprendono salari, stipendi, indennità e tutti gli altri compensi per il lavoro svolto dai dipendenti del Gruppo nel periodo. I contributi

obbligatori di legge a carico del Gruppo, tra cui in particolare i contributi previdenziali, sono riportati alla voce "Oneri sociali".

Gli "Altri costi del personale" includono principalmente costi per pensioni e indennità di licenziamento.

5.4. Altri costi operativi

(in migliaia di Euro) 1° semestre 2023 1° semestre 2022
Emolumenti amministratori e sindaci (3.057) (2.695)
Prestazioni professionali (9.688) (2.276)
Trasporti (21.163) (7.707)
Altri costi per il personale (865) (121)
Pubblicità legale e societaria (1.506) (329)
Elettricità, riscaldamento, postali e telefoniche (46.535) (10.735)
Premi assicurativi (6.478) (201)
Locazioni immobiliari (3.970) (807)
Manutenzioni (19.589) (4.343)
Canoni di leasing e noleggi (9) (8)
Oneri tributari diversi (2.050) (841)
Contributi associativi (117) (124)
Costi diversi netti (8.281) (2.107)
Beneficenze (27) (13)
Oneri per servizi da banche (424) (122)
Minusvalenze su cessione immobili (865) (1.581)
(124.624) (34.010)
Commissioni (5.056) (1.057)
Accantonamento a fondi rischi (1.595) (263)
Costi di produzione e vendita (5.873) (1.525)
Oneri su Warrant Management (523) (481)
Altri costi operativi (137.671) (37.336)

Gli "Oneri su Warrant Management", facenti capo alla Capogruppo, accolgono gli effetti del calcolo attuariale in applicazione delle previsioni dell'IFRS 2 e hanno come contropartita un incremento di patrimonio netto (per ulteriori dettagli circa l'assegnazione dei Warrant Management si rimanda alla nota esplicativa 4.13).

5.5. Oneri finanziari netti

(in migliaia di Euro) 1° semestre 2023 1° semestre 2022
Interessi attivi correlate 632 261
Interessi attivi 2.426 1.108
Commissioni su garanzie prestate (correlate) - 300
Proventi su cambi e derivati 4.366 219
Altri proventi attivi 414 123
Totale proventi finanziari 7.838 2.011
Interessi passivi a correlate (32) (10)
Interessi passivi (18.980) (1.477)
Interessi passivi su titoli emessi (3.710) (3.415)
Commissioni passive su garanzie e finanziamenti (15.631) (2.397)
Perdite su cambi e derivati (3.547) (2.372)
Impairment su strumenti finanziari (22) -
Altri oneri finanziari (737) (49)
Totale oneri finanziari (42.659) (9.720)
Totale oneri finanziari netti (34.821) (7.709)

Con riferimento agli interessi relativi ai titoli obbligazionari emessi, si ricorda che al 30 giugno 2023 comprendono quanto di competenza della Capogruppo per i prestiti obbligazionari in essere (di cui uno emesso a settembre 2022) e che al 30 giugno 2022 includevano anche quanto di competenza di KME SE relativamente al prestito obbligazionario che era in essere al tasso nominale annuo lordo pari al 6,75%, prestito obbligazionario che al 30 giugno 2022 aveva un valore nominale residuo pari ad Euro 110 milioni (si ricorda che tale prestito è stato rimborsato in data 8 dicembre 2022).

5.6. Risultato partecipazioni

(in migliaia di Euro) 1° semestre 2023 1° semestre 2022
Risultato partecipate a patrimonio netto (531) 1.502
Valutazione a fair value di partecipazioni - 9.078
Dividendi - 993
Risultato partecipazioni (531) 11.573

Il risultato delle partecipate a patrimonio netto del 2023 contiene la quota del risultato di periodo di Magnet Joint Venture (per completezza si rimanda alla nota esplicativa 4.4 "Partecipazioni").

Il risultato delle partecipate a patrimonio netto del 2022, positivo per Euro 1.502 migliaia, era relativo alle partecipazioni afferenti al gruppo KME SE ed era composto da Euro 1,0 milione negativi relativi alla JV KMD ed Euro 2,5 milioni positivi relativi a Magnet Joint Venture GmbH.

La voce "Valutazioni a fair value di partecipazioni" rifletteva l'effetto della valutazione al fair value delle partecipazioni di controllo detenute dalla Capogruppo la quale applicava sino al 22 aprile 2022 l'eccezione al consolidamento prevista dal par. 31 dell'IFRS 10 in quanto in possesso della qualifica di "entità di investimento". Nello specifico, l'ammontare della voce al 30 giugno 2022 è relativo all'incremento della valorizzazione della partecipazione di controllo in CULTI Milano (al valore di quotazione di borsa alla data del 22 aprile 2022, data di cambio di stato di entità di investimento) rispetto al 31 dicembre 2021.

I dividendi del 2022 sono relativi principalmente alla partecipata Ducati Energia SpA che nel 2023 non ha deliberato ulteriori dividendi.

5.7. Imposte correnti e differite

(in migliaia di Euro) 1° semestre 2023 1° semestre 2022
Imposte correnti (9.723) (4.895)
Imposte differite (374) 3.076
Imposte correnti e differite (10.097) (1.819)

A decorrere dal 2007 la Società e la maggior parte delle sue controllate italiane hanno esercitato l'opzione per il regime fiscale del "consolidato fiscale nazionale" determinando l'IRES su una base imponibile corrispondente alla somma algebrica degli imponibili positivi e negativi delle singole società. I rapporti economici, oltre alle responsabilità e agli obblighi reciproci, sono definiti nell'accordo e regolamento relativi all'opzione per il consolidato fiscale nazionale secondo il quale la controllante e/o le controllate con imponibile negativo ricevono una compensazione pari al relativo risparmio d'imposta realizzato dalla controllante e/o le controllate con imponibile positivo.

6. Altre informazioni

6.1. Strumenti finanziari per categorie

(in migliaia di Euro) 30-giu-23 31-dic-22 Variazione
Attività fin. al fair value rilevato a conto economico 16.976 11.139 5.837
Attività fin. al fair value rilevato a conto economico complessivo 12.173 17.641 (5.468)
Costo ammortizzato 355.790 333.435 22.355
Totale attività finanziarie 384.939 362.215 22.724
Passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico (5.381) (10.652) 5.271
Passività finanziarie e debiti al costo ammortizzato (1.100.744) (1.085.316) (15.428)
Totale passività finanziarie (1.106.125) (1.095.968) (10.157)
73

6.2. Strumenti finanziari per voce di bilancio

Si riporta di seguito un riepilogo degli strumenti finanziari e la riconciliazione con le voci di bilancio al 30 giugno 2023:

(in migliaia di Euro) Metodo di valutazione
Valore Non Valore
Valori al 30 giugno 2023 contabile Costo Fair disciplinato Fair Value
Value IFRS 7
Partecipazioni a patrimonio netto 24.701 - - 24.701 24.701
Partecipazioni in altre imprese 11.965 - 11.965 - 11.965
Altre attività non correnti 5.383 5.383 - - 5.383
Attività finanziarie non correnti 3.271 3.063 208 - 3.271
Crediti commerciali 81.164 81.164 - - 81.164
Attività finanziarie correnti 121.476 104.500 16.976 - 121.476
Altri crediti ed attività correnti 24.450 8.422 - 16.028 8.422
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 153.258 153.258 - - 153.258
Strumenti finanziari – Attività 425.668 355.790 29.149 40.729 384.939
Debiti e passività finanziarie non correnti (240.456) (240.456) - - (240.456)
Titoli obbligazionari (156.054) (156.054) - - (156.054)
Altre passività non correnti - - - - -
Debiti e passività finanziarie correnti (85.646) (80.265) (5.381) - (85.646)
Debiti verso fornitori (578.391) (578.391) - - (578.391)
Altre passività correnti (74.243) (45.578) - (28.665) (45.578)
Strumenti finanziari – Passività (1.134.790) (1.100.744) (5.381) (28.665) (1.106.125)

Si riporta di seguito un riepilogo degli strumenti finanziari e la riconciliazione con le voci di bilancio al 31 dicembre 2022:

(in migliaia di Euro) Metodo di valutazione
Valori al 31 dicembre 2022 Valore
contabile
Costo Fair
Value
Non
disciplina
to IFRS 7
Valore
Fair Value
Partecipazioni a patrimonio netto 76.654 - - 76.654 -
Partecipazioni in altre imprese 17.405 - 17.405 - 17.405
Altre attività non correnti 3.106 3.106 - - 3.106
Attività finanziarie non correnti 3.245 3.009 236 - 3.245
Crediti commerciali 95.359 95.359 - - 95.359
Attività finanziarie correnti 110.101 98.962 11.139 - 110.101
Altri crediti ed attività correnti 15.423 4.155 - 11.268 4.155
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 128.844 128.844 - - 128.844
Strumenti finanziari – Attività 450.137 333.435 28.780 87.922 362.215
Debiti e passività finanziarie non correnti (240.758) (240.758) - - (240.758)
Titoli obbligazionari (155.991) (155.991) - - (155.991)
Debiti e passività finanziarie correnti (109.455) (98.803) (10.652) - (109.455)
Debiti verso fornitori (540.725) (540.725) - - (540.725)
Altre passività correnti (68.854) (49.039) - (19.815) (49.039)
Strumenti finanziari – Passività (1.115.783) (1.085.316) (10.652) (19.815) (1.095.968)

Il valore contabile delle attività e passività finanziarie riconosciute nel presente bilancio non si discosta dal loro fair value. I livelli di fair value previsti sono tre:

  • Livello 1 quotazioni rilevate su un mercato attivo per attività o passività oggetto di valutazione;
  • Livello 2 input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato;
  • Livello 3 input che non sono basati su dati di mercato osservabili.

(in migliaia di Euro) Valore di Livelli di Fair Value
Fair Value
al 30/06/2023 1 2 3
Partecipazioni 11.965 - - 11.965
Attività finanziarie non correnti 208 - 208 -
Attività finanziarie correnti 16.976 - 16.804 172
Totale attività finanziarie 29.149 - 17.012 12.137
Debiti e passività finanziarie non correnti - - - -
Debiti e passività finanziarie correnti 5.381 - 5.381 -
Totale passività finanziarie 5.381 - 5.381 -

L'analisi di attività e passività finanziarie secondo il livello di fair value è la seguente:

(in migliaia di Euro) Valore di Livelli di Fair Value
Fair Value
al 31/12/2022
1 2 3
Partecipazioni 17.405 - - 17.405
Attività finanziarie non correnti 236 - 236 -
Attività finanziarie correnti 11.139 - 10.967 172
Totale attività finanziarie 28.780 - 11.203 17.577
Debiti e passività finanziarie non correnti - - - -
Debiti e passività finanziarie correnti 10.652 - 10.652 -
Totale passività finanziarie 10.652 - 10.652 -

Nel primo semestre 2023 non si sono verificati trasferimenti tra i livelli citati.

6.3. Valore nozionale degli strumenti finanziari e dei derivati

Il Gruppo utilizza una serie di strumenti finanziari derivati per gestire la propria esposizione al rischio di tasso di interesse e di cambio. Tali strumenti comprendono operazioni di cambio a termine, swap su valute, swap su tassi d'interesse e cap su tassi d'interesse.

6.4. Esposizione al rischio credito

L'esposizione del Gruppo ai rischi di credito deriva principalmente dalla sua attività operativa (in particolare settore Rame). Il rischio di credito rappresenta l'esposizione del Gruppo a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte da controparti sia commerciali sia finanziarie. Tale rischio discende principalmente da fattori economico-finanziari, ovvero dalla possibilità che si verifichi una situazione di default di una controparte, ovvero da fattori più strettamente tecnico-commerciali.

La massima esposizione teorica al rischio di credito per il Gruppo è rappresentata dal valore contabile delle attività finanziarie e dei crediti iscritti in bilancio. Si segnala che alcune posizioni creditorie risultano garantite (i.e. per quanto riguarda i crediti commerciali, gran parte del rischio è garantito dal factoring).

La concentrazione del rischio di credito di credito nel caso dei crediti commerciali è limitata grazie all'ampia ed eterogenea base di clienti.

Gli accantonamenti al fondo svalutazione crediti sono effettuati in maniera specifica sulle posizioni creditorie che presentano elementi di rischio peculiari. Sulle posizioni creditorie che non presentano tali caratteristiche, sono invece effettuati accantonamenti sulla base dell'esigibilità media stimata in funzione di indicatori statistici: la valutazione viene effettuata tramite portafogli di clienti sulla base dell'esperienza passata, azioni e/o informazioni finanziarie, nonché delle linee di credito e vengono operate svalutazioni.

Per quanto concerne il rischio di credito afferente le componenti attive nonché gli strumenti finanziari derivati, il rischio di solvibilità è limitato dal fatto che i relativi contratti sono stipulati esclusivamente con controparti e/o istituti di credito con un rating affidabile.

6.5. Esposizione al rischio cambio

Il Gruppo opera a livello internazionale e ha condotto le proprie transazioni in diverse valute. Nel corso di queste operazioni, i ricavi sono generati in valute diverse dalla valuta funzionale della Capogruppo.

La politica del Gruppo è quella di monitorare ed eventualmente coprire i suddetti rischi utilizzando strumenti finanziari derivati, quali cross currency swap e contratti a termine.

I rischi valutari sono relativi principalmente al dollaro.

6.6. Esposizione al rischio fluttuazione valore azioni

Il valore contabile delle attività finanziarie rappresenta l'esposizione massima del Gruppo a tale rischio.

6.7. Esposizione al rischio liquidità

Il rischio di liquidità può sorgere dalle difficoltà ad ottenere finanziamenti a supporto delle attività operative nella giusta tempistica.

Una sufficiente disponibilità di liquidità per il Gruppo è garantita dal flusso di cassa del Gruppo e dalle banche con le linee di credito a breve e lungo termine. Le fluttuazioni nell'andamento del flusso di cassa possono quindi essere assorbite; le passività del Gruppo sono principalmente scadenti oltre l'anno e sono così distribuite:

  • strumenti finanziari derivati passivi: orizzonte temporale entro i 3 mesi;
  • passività finanziarie diverse dagli strumenti finanziari derivati: orizzonte temporale da 1 a 5 anni.

Si ricorda che sono in essere i due prestiti obbligazionari della Capogruppo:

  • KME Group 2020/2025, emesso a febbraio 2020, in circolazione per nominali Euro 92.819 migliaia, con un tasso fisso del 4,5% (cedola annuale);
  • KME Group 2022/2027, emesso a settembre 2022, in circolazione per nominali Euro 63.533 migliaia con un tasso fisso del 5,0% (cedola annuale).

7. Informativa sulle operazioni con parti correlate

Le operazioni con parti correlate, ivi incluse le operazioni infragruppo, non sono qualificabili né come atipiche né come inusuali, rientrando nell'ordinario corso degli affari delle società del Gruppo e sono regolate applicando normali condizioni, determinate con parametri standard o a condizioni di mercato. Non vi sono state nel corso del 2023 operazioni qualificabili come di maggior rilevanza ai sensi della "Procedura in materia di operazioni con parti correlate".

Il dettaglio delle transazioni con parti correlate è contenuto nelle note esplicative al bilancio consolidato semestrale abbreviato.

8. Impegni e garanzie prestate dalla Capogruppo a favore di società del Gruppo e terzi

Al 30 giugno 2023 è in essere un impegno per investimenti in immobilizzazioni materiali per Euro 8,7 milioni (Euro 5,4 milioni al 31 dicembre 2022).

Al 30 giugno 2023, è in essere una lettera di patronage, sottoscritta da KME SE a beneficio della società KME Metale S.p.z.o.o.; allo stato, in virtù della situazione attuale della società, è improbabile che tale lettera venga utilizzata.

Allegati alle note esplicative:

Prospetto di raccordo tra il risultato ed il patrimonio della capogruppo KME Group SpA e quelli consolidati di spettanza per il primo semestre 2023

(importi in migliaia di Euro) 30 giu 2023
Patrimonio netto della Capogruppo (incluso il risultato di periodo) 482.105
Patrimonio società consolidate 785.163
Eliminazioni valore di carico partecipazioni consolidate integralmente (1.085.063)
Differenza tra patrimonio netto delle società consolidate e loro valore di iscrizione 365.260
Scritture di consolidamento (PPA e rettifiche di consolidamento) (4.455)
Quota di patrimonio netto delle società consolidate da attribuire ai terzi (3.603)
Patrimonio netto di pertinenza degli azionisti della Capogruppo 539.407
(in migliaia di Euro) 30 giu 2023
Risultato bilancio separato della Capogruppo (4.051)
Risultato di competenza delle società consolidate integralmente 27.397
Eliminazione dividendi ricevuti (239)
Altre scritture di consolidato 363
Annullamento effetto IFRS 16 su operazioni infragruppo 1
Annullamento effetto IFRS 9 su operazioni infragruppo (37)
Riclassifica immobile a immobilizzazione materiale (148)
Scritture di consolidato (PPA) (2.071)
Risultato netto consolidato 21.215
di cui Risultato del periodo attribuibile ai terzi 2.599
di cui Risultato del periodo attribuibile agli azionisti della controllante 18.616

ATTESTAZIONE DEL BILANCIO CONSOLIDATO SEMESTRALE ABBREVIATO AI SENSI DELL'ART. 154 BIS, COMMA 5 DEL D. LGS. 58/98 E AI SENSI DELL'ART. 81 TER DEL REGOLAMENTO CONSOB N. 11971 DEL 14 MAGGIO 1999 E SUCCESSIVE MODIFICHE E INTEGRAZIONI

    1. I sottoscritti Vincenzo Manes, in qualità di Presidente, e Giuseppe Mazza, in qualità di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari della KME Group S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
    2. l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
    3. l'effettiva applicazione

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato nel corso del periodo dal 1° gennaio 2023 al 30 giugno 2023.

    1. Al riguardo si segnala che non sono emersi aspetti di rilievo.
    1. Si attesta, inoltre, che:
    2. 3.1. il bilancio consolidato semestrale abbreviato:
      • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002;
      • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
      • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento;
    3. 3.2 la Relazione intermedia sulla gestione comprende un'analisi attendibile dei riferimenti agli eventi importanti che si sono verificati nei primi sei mesi dell'esercizio e alla loro incidenza sul bilancio consolidato semestrale abbreviato, unitamente a una descrizione dei principali rischi e incertezze per i sei mesi restanti dell'esercizio. La Relazione intermedia sulla gestione comprende, altresì, una analisi attendibile delle informazioni sulle operazioni rilevanti con parti correlate.

Milano, 18 settembre 2023

Il Presidente

Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari

_______________________ f.to Vincenzo Manes

_______________________ f.to Giuseppe Mazza

Deloitte & Touche S.p.A. Via Tortona, 25 20144 Milano Italia

Tel: +39 02 83322111 Fax: +39 02 83322112 www.deloitte.it

RELAZIONE DI REVISIONE CONTABILE LIMITATA SUL BILANCIO CONSOLIDATO SEMESTRALE ABBREVIATO

Agli Azionisti di KME Group S.p.A.

Introduzione

Abbiamo svolto la revisione contabile limitata del bilancio consolidato semestrale abbreviato, costituito dal prospetto della situazione patrimoniale e finanziaria consolidata, dal prospetto dell'utile (perdita) del semestre e delle altre componenti del conto economico complessivo consolidato, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato, dal rendiconto finanziario consolidato e dalle relative note esplicative di KME Group S.p.A. e controllate al 30 giugno 2023. Gli Amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato in conformità al principio contabile internazionale applicabile per l'informativa finanziaria infrannuale (IAS 34) adottato dall'Unione Europea. È nostra la responsabilità di esprimere una conclusione sul bilancio consolidato semestrale abbreviato sulla base della revisione contabile limitata svolta.

Portata della revisione contabile limitata

Il nostro lavoro è stato svolto secondo i criteri per la revisione contabile limitata raccomandati dalla Consob con Delibera n. 10867 del 31 luglio 1997. La revisione contabile limitata del bilancio consolidato semestrale abbreviato consiste nell'effettuare colloqui, prevalentemente con il personale della società responsabile degli aspetti finanziari e contabili, analisi di bilancio ed altre procedure di revisione contabile limitata. La portata di una revisione contabile limitata è sostanzialmente inferiore rispetto a quella di una revisione contabile completa svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) e, conseguentemente, non ci consente di avere la sicurezza di essere venuti a conoscenza di tutti i fatti significativi che potrebbero essere identificati con lo svolgimento di una revisione contabile completa. Pertanto, non esprimiamo un giudizio sul bilancio consolidato semestrale abbreviato.

Conclusioni

Sulla base della revisione contabile limitata svolta, non sono pervenuti alla nostra attenzione elementi che ci facciano ritenere che il bilancio consolidato semestrale abbreviato di KME Group S.p.A. e controllate al 30 giugno 2023, non sia stato redatto, in tutti gli aspetti significativi, in conformità al principio contabile internazionale applicabile per l'informativa finanziaria infrannuale (IAS 34) adottato dall'Unione Europea.

DELOITTE & TOUCHE S.p.A.

Luca Franchino Socio

Milano, 21 settembre 2023

Ancona Bari Bergamo Bologna Brescia Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Padova Parma Roma Torino Treviso Udine Verona

Sede Legale: Via Tortona, 25 - 20144 Milano | Capitale Sociale: Euro 10.328.220,00 i.v.

Codice Fiscale/Registro delle Imprese di Milano Monza Brianza Lodi n. 03049560166 - R.E.A. n. MI-1720239 | Partita IVA: IT 03049560166

Il nome Deloitte si riferisce a una o più delle seguenti entità: Deloitte Touche Tohmatsu Limited, una società inglese a responsabilità limitata ("DTTL"), le member firm aderenti al suo network e le entità a esse correlate. DTTL e ciascuna delle sue member firm sono entità giuridicamente separate e indipendenti tra loro. DTTL (denominata anche "Deloitte Global") non fornisce servizi ai clienti. Si invita a leggere l'informativa completa relativa alla descrizione della struttura legale di Deloitte Touche Tohmatsu Limited e delle sue member firm all'indirizzo www.deloitte.com/about.

© Deloitte & Touche S.p.A.

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